Cure a rate, ecco una ricetta anticrisi Testare i
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Cure a rate, ecco una ricetta anticrisi Testare i
Eventi Lunedì 23 Maggio 2011 Sanità d’eccellenza 11 ■ CLUB MEDICI / L’associazione ha studiato un servizio che funziona come un credito personale Cure a rate, ecco una ricetta anticrisi Pazienti, odontoiatri e cliniche si accordano sulle modalità di pagamento I n tempi di crisi economica e di conseguente ristrettezza dei bilanci familiari, l’unico modo per far fronte a costosi trattamenti sanitari, che altrimenti non si riuscirebbe ad utilizzare, è la possibilità di pagarli a rate: negli ultimi mesi è cresciuto il numero dei pazienti - di odontoiatri, chirurghi estetici e cliniche che scelgono di utilizzare il servizio di finanziamento per le cure. Un risultato che conferma la validità di uno dei principali prodotti targati Club Medici, sul mercato da oltre quindici anni, promosso a pieni voti proprio da chi ne ha fatto ricorso per sostenere le spese dei trattamenti sanitari. Il finanziamento per cure sanitarie con rimborso rateale è un servizio studiato da Club Medici che funziona come un credito personale: il sistema permette di anticipare le parcelle ai medici consentendo ai pazienti di rateizzare, a condizioni agevolate, i costi di cure odontoiatriche, di medicina estetica e di chirurgia generale. Chi si trovasse nelle condizioni di non poter affrontare le spese necessarie per Vincenzo Pezzuti, responsabile nazionale di Club Medici potersi curare in ogni caso dovrebbe ricorrere a un finanziamento, ma grazie al Club Medici, potrà avere il vantaggio di rateizzare l’importo fino a 60 mesi e pagare la prima rata dopo ben 90 giorni. Nello specifico caso della odontoiatria, ad esem- pio, una rateizzazione così diluita nel tempo è certo inusuale: dunque si tratta di una condizione vantaggiosa unica riservata a chi si rivolge al Club Medici. Tra l’altro, le cure mediche rateali offrono la possibilità di mantenere inalterato il proprio tenore di vita, consentendo di fronteggiare gli esborsi, a volte onerosi, senza eccessivi patemi. La conveniente rateizzazione proposta da Club Medici è utile anche a chi, pur non trovandosi in difficoltà, preferisce non intaccare i propri risparmi per liquidare la spesa medica, evitando così di dover rinunciare o rinviare esigenze o bisogni precedentemente programmati come vacanze, acquisti o investimenti. Dal punto di vista finanziario, gli interessi che il paziente si troverà a pagare, qualora scegliesse di curarsi a rate, saranno ridotti al minimo e a volte del tutto azzerati dal beneficio fiscale ottenuto grazie alla detrazione d’imposta del 19%. Il servizio può essere proposto, senza timidezza alcuna, dagli stessi medici a quei pazienti che non riescono a onorare le spese mediche, che apprezzeranno senz’altro la convenienza e i benefici. La normativa sul credito al consumo prevede maggiore chiarezza e trasparenza quando si pubblicizza un prestito: per questo motivo gli studi medici e le cliniche Il medico descrive alla paziente il servizio di cure rateali convenzionate devono fornire informazioni chiare su Tan e Taeg e proporre possibilità di credito solo se in possesso delle adeguate autorizzazioni da parte degli enti di competenza (Uic/Isvap): per chi non volesse assumere la responsabilità di fornire informazioni su finanziamenti o prestiti, Club Medici ha predisposto un “contratto delega” che re-invia a se stesso a ai suoi funzionari (iscritti Isvap e Uic) le responsabilità inerenti tale attività. Un software di calcolo, installato in comodato d’uso gratuito da Club Medici, stampa piani rateali e permette ai pazienti di valutare l’eventuale opportunità di rateizzare le cure, comparando costi (interessi bancari) e benefici (risparmio fiscale). Con un semplice avvio di stampa dal computer compaiono automaticamente tutte le modalità di pagamento, inclusa la proposta di rateizzazione corredata delle informazioni (preventivo di spesa, importo e numero delle rate, Tan, Taeg agevolazioni fiscali, spesa effettiva). Il beneficio economico che ne trae lo studio medico si coniuga con la possibilità per il paziente di accedere agevolmente a cure anche onerose, rendendo la prestazione medica più gradita, apprezzata e promossa tra amici e conoscenti. Lo scopo è quello offrire un servizio che si rivolge a tutti i pazienti, siano essi nelle condizioni di poter affrontare o no l’intervento preventivato. Per informazioni visita il sito www.clubmedici.it. Testare i servizi offerti ai cittadini Federfarma Marche sostiene la comunità attraverso una serie di nuove iniziative U Pasquale D’Avella, presidente di Federfarma Marche • FEDERFARMA MARCHE Federazione Regionale Dei Titolari Di Farmacia Presidente: Dr. Pasquale D’Avella 60131 ANCONA: Via I° Maggio 142/b - Tel. 071.291.6472 Fax 071.291.6480 • ASSOCIAZIONE TITOLARI DI FARMACIA DELLA PROVINCIA DI ANCONA Presidente: Dr. Roberto Bartoli - E-mail: [email protected] 60131 ANCONA: Via I° Maggio 142/b - Tel. 071.291.6436 Fax 071.291.6480 • FEDERFARMA ASCOLI Associazione Titolari di Farmacia Presidente: Dr. Pasquale D’Avella - E-mail: [email protected] 60131 ASCOLI PICENO: Via dell’Aspo 1 - Tel. 0736.348913 Fax 0736.339713 • FEDERFARMA FERMO Associazione Titolari di Farmacia Presidente: Dr. Paolo Sacripanti - E-mail: [email protected] 63018 PORTO S. ELPIDIO Via Aurelio Saffi 4 - Tel. e Fax 0734.996300 • FEDERFARMA MACERATA Associazione Titolari di Farmacia Presidente: Dr. Francesco Panata - E-mail: [email protected] 62014 CORRIDONIA (MC) Via dell’Industria - Palazzo Zenit Tel. 0733.283476 Fax 0733.1990778 • FEDERFARMA PESARO Associazioni Titolari di Farmacia della Provincia di Pesaro e Urbino Presidente: Dr. Stefano Golinelli - E-mail: [email protected] 61100 PESARO Galleria Roma 8 - Tel. e Fax 0721.31003 n lavoro d’equipe, per il bene della categoria, degli associati e, soprattutto, della popolazione. Federfarma Marche riunisce e rappresenta di fronte agli organi regionali, le associazioni provinciali costituite dai titolari di farmacia aderenti a Federfarma nazionale ed esistenti nel territorio. Si tratta di un’unione regionale a cui aderiscono le associazioni di 5 province: Ascoli, Fermo, Pesaro e Urbino, Macerata, Ancona. Un territorio che comprende 489 farmacie, 240 rurali e 249 urbane, 410 private e 79 comunali. Nel complesso, controllano 16milioni di ricette e smistano 28 milioni di confezioni ogni anno. Numeri importanti che consacrano il valore dell’attività dell’Unione. Federfarma Marche ha diversi scopi ben evidenziati all’interno del suo statuto: tra essi non possono mancare la tutela degli interessi tecnici, sindacali, professionali ed economici dei titolari di farmacia della regione. Inoltre, c’è la volontà di rappresentare le associazioni provinciali davanti agli organi politici, tecnici e amministrativi nazionali, stipulare convenzioni e accordi a carattere regionale con le amministrazioni competenti e con il servizio sanitario. Non solo, Federfarma ha tra le sue priorità anche quella di collaborare nello studio dei problemi inerenti la farmacia e la professione del titolare di farmacia, tutelare i loro interessi e promuovere iniziative tese all’accrescimento culturale e professionale della categoria. La federazione ha sede ad Ancona e nasce senza fini di lucro. Anzi, il lavoro svolto è a vantaggio dei clienti delle singole farmacie che trovano dietro al bancone un professionista in grado di venire incontro alle loro esigenze in ogni momento della giornata. Pasquale D’Avella, presidente di Federfarma Marche, spiega con particolare trasporto questo fattore: “Il servizio fatto da un farmacista in caso di necessità non può essere valutato semplicemente attraverso un valore economico. Vendere una scatola di tachipirina alle due di notte per alleviare la sofferenza di un bambino ammalato, non ha eguali in nessun altro settore”. Trattasi di una possibilità che, per quel che riguarda i farmaci senza obbligo di prescrizione, non è offerta da nessun altro esercizio. Insomma, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio sostegno alla comunità che si sviluppa attraverso diverse iniziative: l’unione del presidente D’Avella ha permesso la crescita del “Progetto Marche” che riguarda la distribuzione diretta dei farmaci Pht che, nella regione “Il servizio fatto da un farmacista in caso di necessità non può essere valutato semplicemente attraverso un valore economico” Marche, possono essere dispensati anche nelle farmacie aperte al pubblico e non solo nelle sedi Asl. La facoltà di economia di Ancona ha realizzato uno studio per indagare sugli effetti economici e sociali del “progetto Marche”. I risultati hanno evidenziato i numerosi vantaggi di efficienza ed efficacia correlati a questo tipo di azione, innanzitutto per i pazienti: “L’accordo è in scadenza a maggio” spiega il presidente dell’associazione di Ancona, Roberto Bartoli che continua: “Dovranno essere valutate il prima possibile le esigenze pubbliche legate al risparmio e quelle dei farmacisti, legate innanzitutto all’aumento dei costi di distribuzione. Per quanto riguarda l’altro argomento di primo piano, il Cup, siamo in attesa che venga rettificato l’accordo”. Il Cup rientra tra le tante attività sviluppate da Federfarma Marche: la sua funzione è quella di testare, nel bene e nel male, il servizio offerto al cittadino dagli esercizi territoriali. Per fare questo, tuttavia, è necessario acquisire un sistema informatico adeguato. Il sostegno del ministero della Sanità sarà essenziale. Spesso i farmacisti si trovano in difficoltà, dovendo lavorare su vaste aree abitate. Spiega, infatti, Francesco Panata, presidente dell’ associazione di Macerata: “Nella provincia abbiamo 85 farmacie, 46 in città. Noi stiamo già attuando da diverso tempo alcuni servizi in grado di fare risparmiare l’ente pubblico. Non bisogna mai dimenticare che dietro il bancone si trovano dei professionisti a tutti gli effetti: i cittadini hanno a disposizione una sicurezza in più quando entrano in farmacia”.