CAMERA PENALE DI MILANO. Il nuovo direttivo. A seguito dell
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CAMERA PENALE DI MILANO. Il nuovo direttivo. A seguito dell
FLASH Notizie e commenti A cura di Giorgio Fredas ■ CAMERA PENALE DI MILANO. Il nuovo direttivo. A seguito dell'elezioni tenutesi l'11 e 12 ottobre 2004 e le conseguenti determinazioni del consiglio direttivo, composto dai neoeletti, presidente è stato eletto l'avv. Daniele Ripamonti; vicepresidente l'avv. Angelo De Riso; segretario l'avv. Pasquale Pantano; al coordinamento distrettuale l'avv. Vinicio Nardo; alla sede e rapporti con gli iscritti l'avv. Gabriele Fuga; alla direzione della Scuola Forense l'avv. Michele D'Agostino; al Foro Ambrosiano l'avv. Monica Gambirasio; al sito internet l'avv. Emanuele De Paola; al carcere e alla sorveglianza l'avv. Corrado Limentani. Agli auguri di buon lavoro al presidente Ripamonti ed ai colleghi del direttivo, deve doverosamente accompagnarsi il saluto all'avv. prof. Oreste Dominioni, cessato per esaurimento della durata statutaria della carica; ed i ringraziamenti per l'intelligente autorevolezza con la quale ha condotto i lavori e le iniziative della Camera Penale milanese. ■ PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI e pubblicità. La privacy non è violata dalla pubblicazione (nelle affissioni dell'Albo, nelle Riviste di categoria, sia cartacee che online) delle sanzioni disciplinari inflitte a professionisti. Già avevamo segnalato decisioni in tal senso della Corte di Cassazione. Traiamo da “Tabloid” n. 11/04 dell'Ordine dei Giornalisti di Milano e Lombardia una new-letter n. 225 del 6-12 settembre 2004 ove si legge che tale principio, già stabilito dal garante in precedenza per giornalisti, avvocati e geometri, è stato ribadito nei pareri resi al Consiglio nazionale degli Ingegneri e ad un Consiglio notarile provinciale. ■ INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO IN CASSAZIONE. Presso le Corti di appello, dopo la relazione del Procuratore Generale, la parola, come è noto, viene data al rappresentante dell'Avvocatura nella persona del Presidente dell'Ordine. In Cassazione no. L'Avv. Remo Danovi, già Presidente del CNF, nel corso di un convegno torinese, ha rinnovato la richiesta di attribuire anche all'istituzione forense una funzione non meramente formale in occasione della cerimonia di apertura dell'anno giudiziario davanti alla Corte di cassazione. La richiesta è stata rivolta al vicepresidente del CSM per offrirne l'illustrazione al Capo della Stato, primo magistrato della Repubblica. L'illustrazione è consistita nel riferimento ad un ampio percorso storico; nella descrittiva dell'attuale ordinamento giudiziario (la predetta nota è del novembre 2004 n.d.r.); nelle critiche e nelle proteste affiorate sin dagli anni '70. Confidiamo che l'attuale presidente del CNF, prof. Guido Alpa, faccia propria l'iniziativa avviata da Remo Danovi perché (Calamandrei, giudici e avvocati, Foro It. 1938 LV, 82): “non si può dimenticare che il tramite necessario attraverso il quale la giustizia viene a contatto col popolo, è, prima che il giudice, l'avvocato”. ■ GIOVANNI CATTANEO avvocato e professore, allievo e “successore” del prof. Grassetti presso la nostra Università Statale, mancato nel 1998 (è stato iscritto nel nostro Albo dal 1957) ha “sorpreso” i suoi figlioli per un aspetto da essi stessi ignorato. Giovanni Cattaneo era un collega di grande preparazione giuridica (l'Università, recentemente, gli ha dedicato tre volumi di “Studi di onore di Giovanni Cattaneo”), di molta discrezione e distacco, insomma di stile piuttosto anglosassone. Ebbene i suoi figli hanno rinvenuto, memorizzate nel computer, alcune composizioni satiriche in versi con espliciti riferimenti al “giure” ed ai giuristi. Enrico Biagi ci ha segnalato alcune di tali composizioni satiriche. Scegliamo fra esse quella qui di seguito trascritta: A sentire don Benedetto (più volte ce l'ha detto) non può la giurisprudenza dirsi una vera scienza. Il giurista è un mestierante, un astuto intrigante, che conosce sol la futile categoria dell'Utile. Altre invece son le vie (e le categorie) che s'addicon al sapiente (se tale è veramente). Ricercare il Bello e il Bene e il Vero gli conviene. Gli convien legger l'Ariosto o Spinoza, piuttosto che sprecar tempo prezioso con Savigny o Cardozo oppur - colmo della noja! - con un degli Scialoja Quale suo migliore amico? È Gianbattista Vico! Quale il suo maggiore spasso? Sfogliar Torquato Tasso! Il filosofo ci dice d'esser così felice. Non così - dice - i giuristi, che, annoiati e un po' tristi, si baloccan, poveretti, sol con pseudo concetti… Sono invero vane ubbìe le lor “categorie”, come pur la lor “dogmatica”, ch'è una vera arte pratica e non ha giammai potuto giunger all'Assoluto. Se non che noi ribattiamo che d'accordo non siamo… Non vi sembri troppo strano se dirò, con Ulpiano che la boni et aequi scientia, ovver iuris prudentia, Può ben dirsi, in fede mia, vera filosofia! ■ L'AVVOCATO MICHELE SAPONARA, già presidente del nostro Ordine, deputato al Parlamento dal 1996, già componente della Commissione Giustizia della Camera, attualmente componente della Commissione affari costituzionali, nel mese di dicembre 2004 è stato nominato sottosegretario al Ministero degli interni. Auguri di buon lavoro per tale prestigioso incarico, nell'ambito di un dicastero tanto importante quanto delicato.