Piano sociale di zona 2014-2016
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Piano sociale di zona 2014-2016
Non è la ricerca di esaustività del Piano la garanzia della sua “efficacia attuativa”, ma la capacità degli attori partecipanti al processo di programmazione di selezionare “contestualmente” quelle azioni a breve termine che sono in grado in un determinato territorio e in un determinato momento storico, di innescare un circolo virtuoso che conduca a una prima graduale trasformazione del sistema locale nella consapevolezza che dalle prime trasformazioni conseguite scaturiranno nuovi orientamenti e nuovi sviluppi contestuali e processuali (M.C. Setti Bassanini, 2003) Piano sociale di zona 2014-2016 Comune di Conversano Comune di Monopoli Comune di Polignano a Mare ASL BA – DSS n° 12 1 Ufficio di Piano Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari PIANO SOCIALE DI ZONA Triennio 2014 -2016 2 Indice Introduzione Il ciclo di vita del Piano sociale di Zona. Dal II al III ciclo di programmazione Il percorso di concertazione e di programmazione partecipata ALLEGATI Copia dell’Avviso di avvio del percorso di progettazione partecipata Prospetto di sintesi delle proposte raccolte e degli esiti valutativi Copia della nota di convocazione del Tavolo di Concertazione con le OO. SS. e sintesi dei verbali delle riunioni Elenco dei Patti di partecipazione sottoscritti Pag. 5 “8 Cfr. II Tomo “ “ “ CAP. I Analisi del Contesto Socio-Demografico e del sistema di offerta dei servizi 1.1 Dinamiche demografiche e evoluzione della domanda sociale Pag. 11 “ 12 1.2 La dotazione infrastrutturale di Servizi Sociali, Socioeducativi e Sociosanitari La mappa delle strutture e dei servizi pubblici e privati autorizzati al funzionamento oltre che convenzionati Punti di forza e di criticità nella dotazione attuale; maggiori fabbisogni 1.3 L’attuazione del sistema di Obiettivi di Servizio per il Welfare territoriale tra il 2010 e il 2013 1.4 L’attuazione economico-finanziaria e capacità di cofinanziamento dei Comuni 1.5 Buone pratiche e cantieri di innovazione avviati ALLEGATI Quadri riassuntivi della spesa sociale 2010/2012 dei Comuni Quadro riassuntivo dei servizi attivati dell’Ambito nel PsdZ 2010-2012 CAP. II Le priorità strategiche per un Welfare locale inclusivo 2.1 I servizi per la prima infanzia e la conciliazione dei tempi Il sostegno della genitorialità e la tutela dei diritti dei minori La cultura dell’accoglienza e il contrasto delle marginalità sociali I servizi e gli interventi per le povertà estreme e il contrasto alle nuove povertà La rete dei servizi per la presa in carico integrata delle non autosufficienze Il contrasto del maltrattamento e della violenza La prevenzione delle dipendenze patologiche “ 33 “ 33 “ 44 “ 45 “ 52 “ 57 Cfr. II Tomo “ Pag. 59 “ 60 “ 60 “ 63 “ 63 “ 65 “ 69 “ 71 3 2.2 Quadro sinottico : Obiettivi di Servizio per un Welfare sostenibile 2.3 Il raccordo tra la programmazione ordinaria e le risorse aggiuntive Le azioni da realizzare con il Piano di intervento PAC infanzia – I stralcio Le azioni da realizzare con il Piano di intervento PAC anziani – I stralcio Le azioni da realizzare con il Fondo Sviluppo e Coesione – ObServ(Del Cipen.79/2012) I buoni servizio di conciliazione (Azioni 3.3.1 – 3.3.2) I progetti speciali (Intesa famiglia ALLEGATI Piani di intervento PAC Infanzia – I stralcio Piano di intervento PAC Anziani - I stralcio Accordo di Programma ASL –Comuni per la realizzazione dell’ADI e dei servizi per la non autosufficienza CAP. III 3.1 3.1.1 3.1.2 3.1.3 3.1.4 3.1.5 La programmazione finanziaria La composizione del Fondo Unico di Ambito Le risorse ordinarie (FNPS, FNA, FGSA) Le risorse aggiuntive(FSC ,PAC) Il cofinanziamento con risorse proprie dei Comuni La spesa sociale totale dei Comuni Attività di monitoraggio fisico e finanziario del Piano Sociale di Zona ALLEGATI Schede di programmazione finanziaria CAP. IV Gli attori del sistema di Welfare Locale 4.1 Le scelte strategiche per l’assetto gestionale ed organizzativo dell’Ambito 4.2 La Governance per la programmazione sociale ALLEGATI Convenzione Disciplinare di funzionamento del Coordinamento Istituzionale Regolamento di funzionamento dell’Ufficio di Piano Regolamento unico per l’affidamento dei servizi Regolamento unico per l’accesso alle prestazioni e alla compartecipazione finanziaria degli utenti al costo delle prestazioni Regolamento di gestione del Fondo unico di Ambito CAP. V La progettazione di dettaglio degli interventi di Piano 5.1 Le schede di progetto per gli interventi previsti e gli obiettivi di servizio Pag. 73 “ 80 Cfr. II Tomo “ “ Pag. 83 “ 84 “ 85 “ 85 “ 86 “ 86 “ 87 Cfr. II Tomo “ 89 “ 90 “ 93 Cfr. II Tomo “ “ “ “ “ “ 97 4 INTRODUZIONE Il ciclo di vita programmazione. del Piano Sociale di Zona. Dal II al III ciclo di Siamo al terzo Piano sociale di zona. Siamo cresciuti e dell’Ambito abbiamo una visione in movimento, in termini di quanti cittadini hanno utilizzato i servizi sociali e usufruito delle prestazioni sociali, come e quanto la governance del sistema integrato di Ambito territoriale si sia rafforzata, come è cambiato l’andamento della spesa sociale, come si sono evoluti i rapporti interistituzionali e con le organizzazioni del privato sociale presenti sul territorio, quali cambiamenti ci sono stati all’interno dell’organizzazione degli uffici e nelle modalità di erogazione dei servizi e degli interventi sociali. I cittadini che hanno preso contatto nel corso di questi anni con i Comuni dell’Ambito Territoriale tramite i Servizi Sociali comunali e l’Ufficio di Piano sono stati in media oltre 28.000, il 30,00% dell’’intera popolazione dell’Ambito territoriale, che risulta essere di 93.293 al 31 dicembre 2012. Di questi hanno fruito, solo nel 2012, dei diversi servizi e interventi sociali oltre 12.410 residenti nei Comuni di Conversano, Monopoli e Polignano a Mare. Basterebbero solo queste cifre a far comprendere, almeno in parte, la complessità e l’impegno delle persone che lavorano nell’area delle politiche sociali. In quest’ultimo triennio sia il livello politico che gestionale hanno rafforzato e implementato l’integrazione sociosanitaria, i servizi domiciliari, gli interventi di contrasto all’esclusione sociale, i percorsi di inclusione lavorativa. Questo intenso lavoro ha portato come punto di eccellenza l’incremento della spesa sociale a livello d’Ambito, che si attesta sui 9 meuro all’anno programmata. Il welfare pugliese con le sue scelte ha deciso di sostenere e potenziare gli sforzi di tutela e di promozione sociale degli uomini e delle donne che vivono in condizioni di fragilità e debolezza socioeconomica. In questa visione gli Ambiti sono impegnati in prima fila per porre in essere azioni e interventi di contrasto alle povertà e di promozione dell’inclusione sociale. 5 Però tale impegno rischia di essere indebolito dal quadro normativo nazionale che persiste nell’operare scelte recessive, che si concretizzano anche attraverso la diminuzione dei trasferimenti dello Stato in favore del sistema delle autonomie locali, e dai vincoli stringenti del patto di stabilità, che, a differenza degli anni 2007-2008, continua a non escludere dal calcolo i trasferimenti delle risorse per l’attuazione del Piano Sociale di Zona. Si determina, in tal modo, un appesantimento della spesa corrente per il Comune Capofila. In questo quadro caratterizzato ancora da sensibili difficoltà congiunturali di natura economico–finanziaria nazionale, europea e mondiale, i Comuni sono chiamati a rafforzare il loro impegno, già notevole, ma che necessita di attenzione e sostegno, oltre che di una leale e reale integrazione interistituzionale con tutti i soggetti ed enti pubblici che operano, sia per competenza istituzionale che funzionale sul territorio rappresenta l’altra faccia del sociale, con l’ASL BA in quanto l’integrazione sociosanitaria non è ancora ben definita e garantita. I due sistemi, quello sociale e quello sanitario, sono chiamati, ormai da lungo tempo, a mostrare capacità di sintesi e di operatività che ha come denominatore comune il benessere della persona. Solo così i livelli di assistenza sociosanitaria avranno il pieno riconoscimento, solo così il cittadino con la propria storia di vita potrà essere protagonista di cambiamento. Anche in quest’occasione si deve sottolineare il grande senso di responsabilità, impegno e professionalità del personale dedicato all’Ufficio di Piano, al Servizio Sociale professionale dei Comuni dell’Ambito, alla PUA e di tutti coloro che operano all’interno della rete dei servizi dell’Ambito, che, attraverso il loro lavoro quotidiano, permettono di approssimarci alle nostre Comunità locali, ai bisogni che queste esprimono e alle risorse di cui sono portatrici prendendosene cura. Il dibattito e la riflessione su cosa e come misurare il benessere di un Paese si sono allargati; così non solo per molti economisti, ma anche per alcuni politici illuminati, per i protagonisti del Terzo Settore, per i movimenti di cittadinanza attiva il benessere di un Paese, o la sua ricchezza, non può essere più misurato solo attraverso lo strumento classico del PIL (Prodotto Interno Lordo), perché occorre misurare e misurarsi con un altro flusso di ricchezza: le relazioni sociali. I cittadini, i volontari, i vicini di casa, i lavoratori, le imprese, le istituzioni, tutti creano contatti, nodi, confronti, scambi, relazioni, alleanze, risorse. 6 Relazioni decisamente economiche, intese come accrescimento e gestione dei beni comuni, considerando questa scelta come una concreta forma di investimento sociale. Occorre, però, che si ripensi a livello politico nazionale ed europeo, le regole per il patto di stabilità e della razionalizzazione della spesa: il rigore non può essere inteso come irrigidimento e tagli indiscriminati. Su questo fronte un ruolo determinante può essere rivestito dagli organismi di rappresentanza dei Comuni, quali l’ANCI regionale e nazionale e la Conferenza Stato – Regione. Dall’analisi della domanda dei servizi si possono cogliere degli aspetti molto interessanti essendo tra l’altro comuni a tutti i servizi inseriti nella scheda di monitoraggio: - il costo medio per utente dei servizi domiciliari è di gran lunga inferiore al costo dei servizi residenziali, in un rapporto di 1 a 5; - i servizi domiciliari rispondono a un maggiore numero di richieste rispetto ai servizi residenziali, in un rapporto di 4 a uno; - oltre il 40% dei richiedenti prestazioni domiciliari è privo di reti familiari e il 74% è invalido; - la notevole crescita di accessi sia al Centro famiglie che al Centro antiviolenza che si è di fatto raddoppiata. In questa fase appare importante evidenziare alcuni punti di forza ed altri di criticità che hanno caratterizzato le attività dell’Ambito nell’anno 2012. Punti di forza: realizzazione di oltre il 90% degli interventi e servizi programmati nel Piano sociale di zona 2010/2012; implementazione e rafforzamento degli interventi domiciliari per le persone anziane e per i disabili; implementazione e rafforzamento degli interventi e servizi comunitari in particolare quelli relativi alla integrazione scolastica per i bambini/bambine e ragazzi/ragazze disabili; conferma delle attività relative agli inserimenti lavorativi come strumento di contrasto all’esclusione sociale; stabilità dell’organico dell’Ufficio di Piano, caratteristica che permette la garanzia della implementazione degli interventi e servizi programmati nel Piano Sociale di Zona; la crescente operatività dell’UVM impegnata per l’integrazione socio sanitaria. il crescente riconoscimento sul territorio dell’Ambito del ruolo dell’UDP quale animatore, incubatore e gestore delle Politiche sociali. 7 Punti di criticità: sono ancora presenti alcune lentezze inerenti i flussi di informazione tra gli Uffici comunali, il Distretto socio sanitario e l’Ufficio di Piano; il livello di integrazione sociosanitaria presenta ancora “ buchi neri”, soprattutto rispetto all’ADI e alla debolezza che presentano i servizi sociosanitari territoriali; la costante diminuzione delle risorse, a livello nazionale, dedicate alle politiche sociali rappresenta un forte limite al sistema delle autonomie locali, alla luce della normativa rivisitata del patto di stabilità. Si conferma l’urgenza di ripensare alcuni obiettivi di servizio “sbilanciando” la prossima programmazione su una dimensione di welfare più attento a potenziare le vie di accesso e di inclusione al mercato del lavoro, realizzando sinergie più radicali e innovative con i diversi soggetti che creano o sono disposti a creare opportunità di crescita sociale ed economica responsabile. Queste note non possono che concludersi con il ringraziare i miei collaboratori, che instancabilmente e con passione danno voce e movimento alle relazioni sociali. Il percorso di concertazione e di programmazione partecipata La legge regionale n. 19/2006 e il relativo regolamento attuativo n. 4/2007 hanno delineato, definendolo nel dettaglio, un sistema di welfare responsabile e condiviso tra i diversi attori sociali e istituzionali per la costruzione della rete locale dei servizi, quale condizione essenziale per assicurare una concreta partecipazione alle diverse fasi di elaborazione del Piano Sociale, a cui quest’anno si sono aggiunti i Piani di Azione e Coesione per l’infanzia e gli anziani (PAC). La partecipazione dei cittadini e del partenariato sociale ai processi di elaborazione delle politiche sociali di un Ente locale è una delle modalità qualificanti con cui si sostanzia il principio di sussidiarietà quale esercizio della sovranità popolare che richiede e richiama responsabilità sia individuali che collettive. L’Ambito, pertanto, si è fatto promotore, con riferimento alla fase di programmazione, così come previsto dall’art. 16 del Regolamento, di tutte le fasi propedeutiche per l’avvio e il perfezionamento del percorso di concertazione: 1) pubblicazione dell’avviso per l’avvio del percorso di progettazione partecipato, nelle date 21, 24 e 29 ottobre 2013. Durante tali incontri si è presentata una relazione sullo stato di attuazione del 2° Piano di Zona e ci si è soffermati sul nuovo Piano regionale, gli obiettivi di servizio e le fonti di finanziamento per il nuovo Piano sociale; 2) insediamento del Tavolo di Concertazione articolato per aree di intervento (come da verbali allegati), distinto tra Terzo settore e OO.SS.; 3) calendarizzazione degli incontri con il Tavolo di Concertazione, articolato per aree, assicurandone il corretto funzionamento. 8 Per l’Ambito si è trattato di porre in essere concretamente quel ruolo di soggetto promotore di cittadinanza attiva che il legislatore costituzionale ha previsto e riconosciuto. I Comuni dell’Ambito sono chiamati sì a promuovere e sostenere i processi di sussidiarietà tra cittadini e istituzioni per il perseguimento dell’interesse comune, ma la partecipazione non può peraltro ridursi a una mera contrapposizione tra pubblico e privato o ad una “teatralizzazione tra due fazioni contrapposte”, ma deve diventare, se ben interpretata, un concreto esercizio di pratica delle democrazia partecipata che costruisce una comunità solidale e responsabile. I Comuni stanno imparando a riconoscersi e a svolgere un ruolo attivo nel sostegno ai processi di cittadinanza attiva, in questo ciclo sia per il Piano che per i PAC, alimentando la diffusione di una cultura capace di mobilitare risorse per costruire comunità solidali. Pertanto,occorre lavorare affinché la partecipazione alla programmazione attraverso lo strumento della concertazione diventi metodo e prassi per conoscere e condividere opinioni, istanze, letture dei bisogni e delle risorse presenti nelle comunità. A tal fine, in esito alla prima fase di partecipazione alla concertazione per la stesura del Piano sociale di Zona l’Ambito ha sottoscritto con ciascun soggetto del Terzo settore e della cittadinanza attiva un Patto di Partecipazione con il quale regolare i rapporti di collaborazione. Anche con le Organizzazioni sindacali più rappresentative si è proceduto con l’avviare un percorso di programmazione distinto il 17 ottobre 2013, ma che in alcune momenti, come l’ insediamento del Tavolo di concertazione o dei tavoli tematici, ha voluto intercettare la concertazione allargata. La concertazione si è conclusa con le OO.SS. sottoscrivendo un apposito Protocollo d’Intesa in data 29 ottobre 2013 con il quale si è voluto definire finalità e impegni reciproci. Alla fine della concertazione si è concordato che, i componenti del Tavolo di concertazione continueranno a operare nella costituenda Cabina di regia, così come previsto nel Piano regionale e continueranno ad accompagnare in questo percorso l’Ambito. ALLEGATI ALL’INTRODUZIONE cfr. Il secondo Tomo del Piano Copia dell’Avviso di avvio del percorso di progettazione partecipata Prospetto di sintesi delle proposte raccolte e degli esiti valutativi Copia della nota di convocazione del Tavolo di Concertazione con le OO. SS. e sintesi dei verbali delle riunioni Elenco dei Patti di partecipazione sottoscritti 9 Capitolo I ANALISI DI CONTESTO SOCIO-DEMOGRAFICO E DEL SISTEMA DI OFFERTA DEI SERVIZI 11 Capitolo I ANALISI DI CONTESTO SOCIO-DEMOGRAFICO E DEL SISTEMA DI OFFERTA DEI SERVIZI 1.1 Dinamiche demografiche ed evoluzione della domanda sociale. 1.1.1 La struttura della popolazione Sempre più numerosi sono i dati di cui l’Ufficio di Piano è venuto in possesso in questo decennio, direttamente o grazie all’Osservatorio Sociale Provinciale di Bari, all’ISTAT, agli Uffici Anagrafe dei tre Comuni, ai servizi sociosanitari territoriali, all’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, ad alcuni siti Internet, alla Camera di Commercio di Bari. I dati così raccolti permettono di esprimere alcune osservazioni, a volte particolarmente rilevanti, in merito alle dinamiche intervenute nella struttura della popolazione, nella popolazione immigrata, nello stato civile della popolazione, nella struttura familiare, nel contesto economico e lavorativo. Interessanti sono inoltre i dati forniti dall’Ufficio della Esecuzione Penale Esterna, dei Centri di Salute Mentale, dei Consultori Familiari, dei SER.T. I dati sono riferiti al quinquennio 2003-2012, in alcuni casi, per offrire ulteriori elementi di raffronto si estendono sino al 2001. La popolazione dell’Ambito nel sessennio 2007-2012 è cresciuta in termini assoluti dell’1,48 (nel quinquennio 2007-2011 presentava un incremento superiore, pari all’1,55 %), sia pure con alcune notevoli differenziazioni: Conversano si conferma il Comune più vivace sotto il profilo demografico con un aumento della popolazione di quasi il 4,738 %, segue Polignano con un incremento della popolazione percentuale di oltre 2,300 punti, mentre Monopoli nel sessennio considerato decresce dello 0,426 rispetto al 2007. POPOLAZIONE DELL'AMBITO AL 31.12.2012, raffrontata agli anni 2007, 2008, 2010, 2011 Dati Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO A 2007 24.690 49.593 17.645 B 2008 25.181 49.603 17.664 Ambito 91.928 92.448 C 2010 25.760 49.622 17.797 93.179 D 2011 25.872 49.610 17.871 93.353 E 2012 25.860 49.382 18.051 93.293 Incremento in % A/E 4,738 - 0,426 2,300 1,48 Ne deriva che la densità dell’Ambito nel sessennio considerato aumenta di quasi quattro abitanti per chilometro quadrato, ma si differenzia per i tre Comuni: aumento di 12 oltre 9 abitanti per Conversano, di ben oltre 6 abitanti a Polignano a Mare, in flessione quella di Monopoli, che resta comunque il Comune più densamente popolato. DENSITÀ DEMOGRAFICA AL 31.12.2012, raffrontata agli anni 2007, 2008, 2010, 2011, 2012 Dati Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO Ambito 2007 194,6 317,1 282,3 265,9 2008 198,4 317,1 282,6 267,4 2010 203,0 317,3 284,8 269,5 2011 203,9 317,2 285,9 270,0 2012 203,8 315,7 288,8 269,8 I dati riferiti alla distribuzione per sesso al 31.12.2012 confermano la prevalenza numerica del sesso femminile: le donne rappresentano il 51,22 % della popolazione dell’Ambito, erano il 51,07 nel 2007. Il tasso di femminilità passa dal 104,38 del 2003 al 105,35 del 2011 e, in lieve flessione, al 105,00 del 2012. Il Comune più al maschile si conferma Conversano con il 48,90%, quello più al femminile Polignano con il 51,32 %. POPOLAZIONE RESIDENTE PER SESSO AL 31.12.2012 Dati Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO Ambito M 12.647 24.074 8.787 45.508 % 48,90 48,75 48,68 48,78 F 13.213 25.308 9.264 47.785 % 51,10 51,25 51,32 51,22 M+F 25.860 49.382 18.051 93.293 TASSO DI FEMMINILITÀ AL 31.12.2012 Dati Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO A MARE Ambito f/m per 100 104,47 105,12 105,43 105,00 Come evidenziato nelle precedenti relazioni sociali, dati particolarmente significativi rispetto alla distribuzione per sesso emergono se si analizza la popolazione per le ultime classi di età (65-74, 75 e oltre) distinta per sesso. Per la prima delle due classi le femmine rappresentano il 52,09 (in leggerissima flessione: erano il 52,16 nel 2010) e per la seconda classe la percentuale è del 59,71, era del 60,29 % nel 2010. I dati, unitamente a quelli relativi alla distribuzione della 13 popolazione in condizione di vedovanza rappresentano utili indicatori per la delineazione dei bisogni delle persone anziane e, conseguentemente, dei servizi in loro favore e, in particolar modo, delle donne anziane, caratterizzate da molteplici fragilità: età avanzata, vedovanza, presumibile diminuzione di risorse economiche, esposizione al rischio di eventi invalidanti o malattie. POPOLAZIONE ANZIANA PER SESSO NEGLI ANNI 2010 e 2012 Dati dal sito www.tuttitalia.it, Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP ANNO 2010 65-74 anni 75 e oltre Total Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO A MARE Ambito Total M % F % i M % F % i 1.192 48,99 1.241 51,01 2.433 892 40,40 1.316 59,60 2.208 2.177 46,86 2.469 53,14 4.646 1.792 39,51 2.744 60,49 4.536 810 48,91 846 51,09 1.656 622 39,34 959 60,66 1.581 4.17 47,8 4.55 52,1 8.73 3.30 39,7 5.01 60,2 8.32 9 4 6 6 5 6 1 9 9 5 ANNO 2012 65-74 anni 75 e oltre Total Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO A MARE Ambito Total M % F % i M % F % i 1.275 49,27 1.313 50,73 2.588 929 41,38 1.316 58,62 2.245 2.296 46,80 2.610 53,20 4.906 1.882 40,13 2.808 59,87 4.690 860 49,03 894 50,97 1.754 650 39,25 1.006 60,75 1.656 4.43 47,9 4.81 52,0 9.24 3.46 40,2 5.13 59,7 8.59 1 1 7 9 8 1 9 0 1 1 RAFFRONTO IN VALORI PERCENTUALI DELLA POPOLAZIONE ANZIANA NEGLI ANNI 2010 e 2012 CLASSI DI ETA’ 65-74 anni Anno 2010 Anno 2012 Comuni M F M F CONVERSANO 48,99 51,01 49,27 50,73 MONOPOLI 46,86 53,14 46,80 53,20 POLIGNANO A MARE 48,91 51,09 49,03 50,97 Ambito 47,84 52,16 47,91 52,09 75 e oltre Anno 2010 Anno 2012 M F M F 40,40 59,60 41,38 58,62 39,51 60,49 40,13 59,87 39,34 60,66 39,25 60,75 39,71 60,29 40,29 59,71 Dati rilevanti emergono anche dall’elaborazione dei dati riguardanti la distribuzione della popolazione per classi di età, con specifico riferimento alla popolazione 0-14, a quella attiva ed a quella anziana. DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI ETÀ AL 31.12.2010 14 Dati sito www.tuttitalia.it ed Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP % Monopoli % Polignano % Ambito % 0-14 3.646 14,15 6.691 13,48 2.500 14,05 12.837 13,77 15-64 17.473 67,83 33.749 68,01 12.060 67,76 63.282 67,91 65 e oltre 4.641 18,02 9.182 18,51 3.237 18,19 17.060 18,31 25.760 100,00 49.622 100,00 17.797 100,00 93.179 100,00 DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI ETÀ AL 31.12.2012 Dati sito www.Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Classi di età Conversano Classi di età Conversano 0-14 15-64 65 e oltre 3.588 17.439 4.833 25.860 % Monopoli % Polignano % Ambito % 13,87 6.512 13,19 2.450 13,57 12.550 13,45 67,44 33.274 67,38 12.191 67,54 62.904 67,43 18,69 9.596 19,43 3.410 18,89 17.839 19,12 100,00 49.382 100,00 18.051 100,00 93.293 100,00 RAFFRONTO IN VALORI PERCENTUALI DELLA DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI ETA’ NEGLI ANNI 2010 e 2012 CLASSI DI ETA’ 0-14 15-64 65 e oltre Anno Anno Comuni Anno 2010 Anno 2012 Anno 2010 Anno 2012 2010 2012 CONVERSANO 14,15 13,87 67,83 67,44 18,02 18,69 MONOPOLI 13,48 13,19 68,01 67,38 18,51 19,43 POLIGNANO A MARE 14,05 13,57 67,76 67,54 18,19 18,89 Ambito 13,77 13,45 67,91 67,43 18,31 19,12 La popolazione 0-14 contribuisce per il 13,45 su quella totale, rispetto al 13,77 del 2010, al 14,72% del 2007 ed al 15,42% del 2003, evidenziando uno spiccato e progressivo decremento della natalità, nonostante gli apporti della popolazione immigrata. Ne scaturisce un indice di carico giovanile, ovvero il valore che misura il rapporto tra la popolazione 0-14 e quella in età attiva, in costante e rapida flessione rispetto al 2003 (23,86), al 2007 (21,64), al 2010 (20,28), presentando nel 2012 un valore pressoché identico al 2010, pari a 19,95. Mutamenti altrettanto rilevanti interessano le classi di età della popolazione anziana. Quest’ultima incide per il 19,12 su quella complessiva (18,31% su quella complessiva nel 2010). Il valore percentuale era pari a 17,22 % nel 2007, e 16,32 % nel 2003. Dal raffronto viene confermato il costante e progressivo invecchiamento della popolazione. Non solo: se si esaminano i dati Comune per Comune, si rileva come i tre Comuni contribuiscano all’innalzamento del valore in modo quasi uniforme, come registrato nel 2010, con percentuali che oscillano tra il 18,69% di Conversano ed il 19,43% di Monopoli, che presenta una popolazione anziana più marcata. Si rammenta come i valori percentuali nelle precedenti rilevazioni apparivano scostati sensibilmente fra loro. In altri termini il processo di invecchiamento interessa l’Ambito in maniera omogenea e tale dato non può che confermare il potenziamento dei servizi e degli interventi già attivi nell’Ambito in favore delle persone anziane. 15 All’interno della popolazione anziana, si rafforza il fenomeno già evidenziato nella Relazione Sociale 2010 e 2011: la crescita percentuale degli anziani di 75 e oltre anni di età, sia rispetto alla popolazione anziana nel suo complesso, sia rispetto a quella totale. Rispettivamente la classe di età 75 ed oltre rappresenta nel 2012 il 48,15% della popolazione anziana (nel 2010 il 48,80%) e 9,21% di quella complessiva (nel 2010 8,93%). Nel 2007 i valori percentuali erano rispettivamente il 47,13 e l’8,12). I valori del 2003 erano, nell’ordine, il 44,61 % ed il 6,88 %). Tale dinamica demografica caratterizza l’offerta dei servizi: infatti, con l’ingresso di un numero crescente di cittadini nelle classi di età più alte si fa più marcato il rischio di esposizione a patologie invalidanti, alla solitudine, all’abbandono e, di conseguenza, si estende il bisogno di cura e protezione. I dati appena esposti si possono leggere con immediatezza calcolando l’indice di vecchiaia, ovvero il valore che misura il rapporto tra popolazione anziana e popolazione 014, riferito al 31.12.2012, che giunge a 142,14 (nel 2010, nel 2007 e nel 2003 i valori erano rispettivamente 132,90, 116,23 e 105,83). In altri termini nel 2012 ogni cento minori 0-14 si hanno oltre 142 anziani. Si riporta, in quanto di una certa utilità, anche l’indice di carico sociale degli anziani pari a 28,36, vale a dire oltre 28 anziani ogni cento cittadini in età attiva (gli indici nel 2010, nel 2007 e nel 2003 erano rispettivamente 27,00 25,30 e 23,91). 1.1.2 La popolazione immigrata Nel corso del decennio 2003-2012 la popolazione immigrata ha subito notevoli modificazioni sia a livello numerico che sotto il profilo strutturale, come è facile ricavare dalle tabelle sotto riportate. POPOLAZIONE IMMIGRATA NEL DECENNIO Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO Ambito A Anno 2003 C Anno 2007 D Anno 2011 E Anno 2012 413 454 212 1.079 445 670 254 1.369 738 955 437 2.130 815 914 474 2.203 RAPPORTO PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA RISPETTO ALLA POPOLAZIONE TOTALE NEL DECENNIO Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni CONVERSANO 2003 1,69 2007 2011 2012 1,78 2,85 3,15 16 0,92 1,20 1,18 MONOPOLI POLIGNANO Ambito 1,35 1,44 1,48 1,93 2,45 2,28 1,85 2,62 2,36 DENSITA' DEMOGRAFICA DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA NEL DECENNIO Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni Anno 2003 CONVERSAN O MONOPOLI POLIGNANO Ambito Anno 2007 Anno 2011 Anno 2012 6,42 3,25 2,90 3,39 3,12 3,51 4,28 4.06 3,96 5,81 6,11 5,84 7,58 6,37 6,99 6,16 POPOLAZIONE IMMIGRATA PER SESSO E PER COMUNI NEL DECENNIO Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Anno 2003 Anno 2007 Anno 2011 Anno 2012 F % TOT 42,0 0 473 58,0 815 38 9 42,5 6 525 57,4 4 914 20 7 43,6 7 267 52,3 3 474 437 2.13 0 93 8 42,5 8 1.26 5 57,4 2 2.20 3 Comuni M % F % TO T M % F % TO T M % F % TO T CONVERSAN O 22 1 53, 5 19 2 46, 5 413 21 8 49, 0 22 7 51, 0 445 30 7 41, 6 431 58, 4 738 34 2 MONOPOLI 24 5 54, 0 20 9 46, 0 454 32 4 48, 4 34 6 51, 6 670 41 0 42, 9 545 57, 1 955 POLIGNANO 10 7 50, 5 10 5 49, 5 212 12 4 48, 8 13 0 51, 2 254 18 6 42, 6 251 57, 4 Ambito 57 3 53, 1 50 6 46, 9 1.07 9 66 6 48, 6 70 3 51, 4 1.36 9 90 3 42, 4 1.22 7 57, 6 M % IMMIGRATE DONNE NEL DECENNIO IN VALORI PERCENTUALI Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni ANNO 2003 F % della popolazione immigrata Anno 2007 F % della popolazione immigrata Anno 2011 F % della popolazione immigrata Anno 2012 F % della popolazione immigrata 17 CONVERSAN MONOPOLI POLIGNANO Ambito 46,5 49,1 49,5 46,9 51,01 51,64 51,18 51,35 58,40 57,07 57,44 57,61 58,04 57,44 56,33 57,42 RAPPORTO TRA DONNE IMMIGRATE E DONNE DELL'AMBITO (1/1000) NEL DECENNIO Dati UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni 2007 2011 2012 CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO 2003 15,48 8,29 11,65 15,66 12,58 13,38 32,55 21,42 27,25 35,79 20,74 28,82 Ambito 10,85 13,56 25,62 26,47 Nel corso di oltre un decennio la popolazione immigrata residente nell’Ambito si è più che triplicata: è passata dai 715 cittadini del 2001 a 2.203 cittadini nel 2012. Nel 2003 gli immigrati costituivano l’1,18 della popolazione, a fine 2012 ne rappresentano il 2,36%. In linea con quanto affermato nella Relazione Sociale 2011 la popolazione immigrata assume sempre più corposità a livello statistico. Basti guardare alla sua densità, passata da 2,07 abitanti per km quadrato nel 2001 ai 6,16 di fine 2011, fino ad arrivare ai 6,37 nel 2012, con poche differenziazioni fra i tre Comuni. Fa peraltro eccezione, nel 2012, il Comune di Monopoli, il cui dato numerico presenta una flessione rispetto al 2011. La popolazione immigrata, inoltre, nel corso degli ultimi anni ha subito nella sua struttura delle sostanziali modifiche, a cominciare dalla distribuzione per sesso. Nettamente più al maschile nel 2003 (il 53,10 %), la popolazione immigrata, che nel 2011 presentava una percentuale di femmine pari al 57,61 %, ne presenta una simile nel 2012 (57,42%). Anche l’incidenza delle donne immigrate sulla popolazione femminile balza dal 10,85 ogni mille donne del 2003 al 26,47 del 2012. Il dato, ancora più accentuato per Conversano (35,79 donne ogni mille) potrebbe ascriversi sia ai ricongiungimenti familiari, sia al fenomeno delle “badanti”, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni: i cittadini italiani ricorrono sempre più spesso al lavoro di cura delle donne immigrate. Utili dati possono anche essere offerti dalla distribuzione per classi di età della popolazione immigrata, da cui emerge come la classe maggiormente rappresentata con percentuali oltre l’80% è quella della popolazione attiva (15-64 anni): Distribuzione della popolazione immigrata per classi età al 31.12.2012 Dati Ufficio Anagrafe – Elaborazione UdP Classi di età 0-3 4-5 Conversano 39 13 % 4,79 1,59 Monopoli 6 5 % 0,66 0,55 Polignano 16 9 % 3,37 1,90 Ambito 61 27 % 2,77 1,23 18 6-14 15-64 65-74 75 e oltre Totali 68 670 18 7 815 8,34 82,21 2,21 0,86 100,00 60 792 29 22 914 6,56 86,65 3,17 2,41 100,00 48 391 9 1 474 10,13 82,49 1,90 0,21 100,00 176 1.853 56 30 2.203 7,99 84,11 2,54 1,36 100,00 La distribuzione per classi di età della popolazione immigrata presenta elementi di notevole difformità rispetto a quella complessiva, resa evidente dal confronto di alcuni indici: Indice di carico giovanile (0-14/15-64*100) Comuni Popolazione complessiva 20,57 CONVERSANO 19,57 MONOPOLI 20,10 POLIGNANO 19,95 Ambito Popolazione immigrata 17,91 8,96 18,67 14,25 Indice di carico sociale o di dipendenza totale (0-14+65 e oltre/15-64*100) Comuni Popolazione complessiva Popolazione immigrata 48,29 21,64 CONVERSANO 48,41 15,40 MONOPOLI 48,07 21,23 POLIGNANO 48,31 18,89 Ambito Un dato ancora più eloquente è dato dall’indice di vecchiaia, dove i valori della popolazione complessiva si discostano con margini notevolmente ampi da quelli della popolazione immigrate. L’indice di vecchiaia della popolazione immigrata monopolitana, comunque inferiore di gran lunga a 100, è forse ascrivibile al fatto che Monopoli, sin dal 1991 ha conosciuto il fenomeno dell’immigrazione di massa dalle coste albanesi. Indice di vecchiaia (65 e oltre/0-14*100) Comuni Popolazione complessiva 134,70 CONVERSANO 147,36 MONOPOLI 139,18 POLIGNANO 142,14 Ambito Popolazione immigrata 20,83 71,83 13,70 32,57 1.1.3 Lo stato civile della popolazione Anche l’esame dei dati rivenienti dalla distribuzione della popolazione per stato civile riportati nella tabella in calce offre la possibilità di individuare gli elementi di maggiore criticità. In particolare, appare utile esaminare i dati riguardanti la condizione di divorziato/a e di vedovanza. 19 Il divorzio investe la popolazione in modo ancora secondario, ma in costante crescita rispetto al 2007 ed al 2010, passando i divorziati dallo 0,74 % del 2007, all’1,03% del 2010 e all’1,28% della popolazione complessiva nel 2012, con un valore pressoché duplicato. Differenziazioni si registrano fra i tre Comuni, con Monopoli attestato più o meno sul valore d’Ambito, Polignano a Mare in sensibile crescita (0,84% nel 2010), e Conversano con la percentuale più elevata ed in ulteriore crescita (1,50%). A differenza di quanto registrato per la distribuzione dei celibi/nubili, i cui valori del 2012 poco si discostano da quanto rilevato nel 2007, così come dei coniugati/e, i cui rispettivi valori percentuali non presentano oscillazioni sensibili, cresce il valore percentuale dei vedovi/vedove: dal 6,05% del 2007, al 6,28% del 2010, al 6,48% del 2012. DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE PER STATO CIVILE ANNO 2010 e 2012 Dati Osservatorio sociale provinciale, sito www.tuttitalia.it, Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comun i COMUNI CONVER SANO * MONOPO LI POLIGNA NO Ambito Divorziati/e Anno 2010 3 0 1,1 3 8% 5 0 1,0 3 1% 1 4 0,8 9 4% 9 5 1,0 5 3% Anno 2012 Celibi/nubili Anno 2010 Anno 2012 Coniugati/e Anno 2010 Anno 2012 Totali in N Vedovi/e Anno 2010 Anno 2012 Anno 2010 Ann o 201 2 38 8 1,5 0% 10. 40,8 10. 516 2% 324 39,9 13. 51,9 13. 52,4 1.5 2% 385 6% 568 7% 56 6,0 4% 1.5 80 6,1 1% 25. 25.760 860 60 7 1,2 3% 20. 40,6 19. 40,2 25. 52,1 25. 51,9 3.1 151 1% 880 6% 855 0% 662 6% 13 6,2 8% 3.2 33 6,5 5% 49. 49.622 382 19 9 1,1 0% 7.2 81 51,5 1.1 3 87 6.6 7% 1.2 33 6,8 3% 18. 17.645 051 1.1 94 1,2 8% 37. 40.7 37. 40,2 48. 51,9 48. 52,0 5.8 948 3% 522 2% 420 6% 531 2% 56 6,2 8% 6.0 46 6,4 8% 93. 93.179 293 40,9 1% 7.3 18 40,5 4% 9.1 80 51,5 8% 9.3 01 * I 183 cittadini di cui l’Ufficio Anagrafe non conosce lo stato civile nell’anno 2012 sono stati proporzionalmente ripartiti tra divorziati, celibi, coniugati e vedovi. Appare utile, come nelle precedenti relazioni sociali, “pesare” la popolazione divorziata rapportandola a quella coniugata: per Conversano vi sono oltre 28 divorziati ogni mille coniugati (erano 22 nel 2010, 16 nel 2007), per Monopoli vi sono oltre 24 divorziati ogni mille coniugati (14 nel 2007, più di 19 nel 2010), per Polignano vi sono 21 divorziati (16 nel 2010, 11 nel 2007). Per l’Ambito si registrano oltre 24 divorziati ogni 1.000 coniugati (19.72 nel 2010, 14.16 nel 2007). Il sensibile aumento della popolazione divorziata nel sessennio 2007-2012, per un verso, implica un più che probabile incremento dei conflitti familiari, per l’altro interpella i servizi sociali territoriali nel potenziamento di interventi, quali la mediazione ed il lavoro di cura e tutela dei figli minori. 20 Appare utile riportare anche la distribuzione dei vedovi/vedove per sesso, da cui emerge in modo vistoso come oltre l’80% dei cittadini in condizioni di vedovanza sia di sesso femminile, con un picco dell’83,67% per il Comune di Monopoli. DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE IN CONDIZIONE DI VEDOVANZA PER SESSO ANNO 2012 Dati Uffici Anagrafe – Elaborazione UdP Comuni VEDOVI M COMUNI CONVERSANO * MONOPOLI POLIGNANO Ambito N 309 528 215 1.052 TOTALI F % 19,69 16,33 17,44 17,43 N 1.260 2.705 1.018 4.983 % 80,31 83,67 82,56 82,57 N 1.569 3.233 1.233 6.035 % 100,00 100,00 100,00 100,00 1.1.4 La struttura familiare È possibile individuare brevemente i processi che hanno interessato la famiglia sotto il profilo strutturale. Il processo verso una famiglia sempre più caratterizzata da un numero basso di componenti è ulteriormente confermato dal numero medio di componenti: se nel 2001 il numero medio di componenti era pari al 2,93, scende già al 2,79 nel 2003, sino a precipitare al 2,59 nel 2012, con un valore particolarmente basso per il Comune di Conversano (2,54). Si rafforza il profilo di una famiglia o prevalentemente composta dalla coppia genitoriale e da un figlio o composta da un solo membro, single adulto (in misura più contenuta) o anziano (molto più spesso, come si è visto, di sesso femminile). FAMIGLIE, NUMERO MEDIO DI COMPONENTI NEL DECENNIO 2003-2012 Dati Censimento 2001 della popolazione, UdP, Uffici Anagrafe, ISTAT - Elaborazione UdP Famiglie 2003 N. medio componenti 2003 CONVERSANO 8.834 2,76 9.614 MONOPOLI 17.651 2,79 POLIGNANO 6.244 32.729 Comuni Ambito N. medio Famiglie componenti 2009 2009 Famiglie 2011 N. medio componenti 2011 N. medio Famiglie componenti 2012 2012 2,61 10.006 2,58 10.166 2,54 18.247 2,71 18.617 2,66 18.970 2,60 2,83 6.511 2,71 6.737 2,65 6.808 2,65 2,79 34.372 2,68 35.360 2,64 35.944 2,59 21 Come più volte evidenziato, in un tale contesto il fenomeno delle famiglie numerose (con almeno quattro figli in età minorile) è destinato ad un definitivo declino: già appena lo 0,39% nel 2001, si riduce nel 2009 allo 0,24%. Per Conversano e Monopoli la loro presenza può definirsi “in estinzione”. Grazie alla collaborazione offerta dagli Uffici Anagrafe dei tre Comuni è possibile per l’anno 2012 raffrontare il numero complessivo dei nuclei familiari e quello in cui sia presente almeno un immigrato: NUCLEI FAMILIARI COMPLESSIVI E NUCLEI CON ALMENO UN CITTADINO IMMIGRATO Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP Comuni A B Famiglie Famiglie con almeno un cittadino immigrato % B/A 2012 CONVERSANO 10.166 792 7,79 MONOPOLI 18.970 561 2,96 POLIGNANO 6.808 268 3,94 35.944 1.621 4,51 Ambito Tra i dati riportati spicca quello di Conversano, dove quasi 8 famiglie su cento hanno al proprio interno un immigrato. È ipotizzabile che il fenomeno sia attribuibile alla presenza di “care givers” straniere e/o matrimoni misti. 1.1.5 I fenomeni della devianza, della malattia mentale, del disagio in età minorile e delle dipendenze patologiche È di tutta evidenza che non si posseggono dati esaustivi in merito a tali fenomeni, riferiti al nostro Ambito territoriale e che coprano la totalità della popolazione interessata. Peraltro, può risultare di notevole utilità analizzare i dati forniti dai servizi sociali e sociosanitari territoriali, che seguono specifiche fasce di utenza. 1.1.5.1 La devianza: i dati dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna Così come riportato nelle Relazioni Sociali 2010 e 2011 indicatori utili nell’ambito della rilevazione dei rischi di esclusione sociale possono scaturire analizzando i dati cortesemente forniti dall’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Bari, con il quale l’Ufficio di Piano ha stabilito un proficuo rapporto di collaborazione. 22 Le due tabelle forniscono un confronto, la prima, con i dati 2011, la seconda con quelli 2008 e 2011. DISTRIBUZIONE PER TIPOLOGIA E PER COMUNI Anno 2011 e 2012 Dati UEPE Bari - Elaborazione UdP Tipologi a incarico Osservazi one soggetti detenuti Osservazi one soggetti liberi Affidati in prova al servizio sociale Detenuti domiciliari Osservazi one detenuti competen za UEPE Liberi vigilati Assistenz a postpenit enziaria Indagini per motivi vari TOTALI Convers Convers Monopol Monopoli Polignan Polignano Totali ano ano i 2012 * o Anno Anno 2012 Anno Anno Anno Anno 2012 * 2011 2012 * 2011 2011 N 3 % N % 1 7,70 21,43 9 2 3 56,25 10 40,00 3 17,65 0 0,00 31,43 1 6,25 0 1 1 6 37,50 35 34,32 22 4 25,00 13 52,00 14 82,35 2 100,00 57,14 15 93,75 10 62,50 59 57,84 3 18,75 2 8,00 0 0,00 0 0,00 0,00 0 65 N % 2 15,38 13 12,38 3 37,50 8 7,62 6 40,00 15 14,29 4 11,43 35 33,33 0 0,00 16 15,24 0 0,00 4 3,81 0 0,00 1 0,95 3 23,08 13 12,38 18 17,15 105 100,00 0,00 69,23 61,90 % 11,11 100,00 66,67 N 14,28 26,67 20 9 % 37,50 1 0 7,69 N 2 4 100,00 20,95 76,92 4 2 1 10 55,56 0,00 33,33 % 64,29 33,33 11 N 3 5 5 % 25,00 33,33 9 N 0 0,00 8 7,84 Nota * Non si è riportata la distribuzione per sesso, perché fra gli utenti UEPE 2012 non vi è alcuna donna). 23 Il numero complessivo dei cittadini seguiti dal predetto Ufficio, per i quali è particolarmente complesso quanto decisivo l’inserimento sociale e lavorativo, è ammontato nell’anno 2012 a 105, tutti uomini. Erano 102 nel 2011, tra cui tre donne. Di questi il numero maggiore risiede a Monopoli (il 61,90%, erano il 57,84% nel 2011), il 20.95% a Conversano, in forte flessione rispetto al 2011 (34,2%), ed il 17,15% a Polignano a Mare, con valori percentuali ben più che duplicati rispetto al 2011 (7,84%). La tipologia d’incarico è relativa, in ordine decrescente, ai detenuti domiciliari, all’osservazione detenuti di competenza UEPE, agli affidati in prova al Servizio Sociale, così come registrato nel 2011. Se poi si raffrontano i dati appena commentati con quelli del 2008 emergono particolari evidenze: Comuni Anni 2008 2011 2012 CONVERSANO N % 14 28,00 35 34,32 22 20,95 MONOPOLI N % 28 56,00 59 57,84 65 61,90 POLIGNANO N % 8 16,00 8 7,84 18 17,15 TOTALI N 50 102 105 % 100,00 100,00 100,00 Nel quinquennio il numero complessivo dei cittadini seguiti dall’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Bari si è più che duplicato con un balzo percentuale per Polignano a Mare rispetto al 2011, sensibile per Monopoli ed una marcata flessione percentuale per Conversano. In estrema sintesi, dall’analisi dei dati appena esposti si rafforza uno scenario caratterizzato da una domanda crescente di inclusione sociale e lavorativa di coloro che sono entrati nel circuito penale, condizione ineludibile per scongiurare il rischio di recidive. A tale riguardo si segnala che sono in corso gli inserimenti lavorativi di undici utenti UEPE per l’Avviso regionale n. 6/2012. 1.1.5.2 La malattia mentale: i dati dei Centri di Salute Mentale di Monopoli e Conversano Grazie ai dati forniti dai Centri di Salute Mentale di Conversano e di MonopoliPolignano a Mare è possibile esaminare l’incidenza della malattia mentale per sesso e classi di età, relativa a quei cittadini approdati ai servizi sociosanitari territoriali. È peraltro evidente che una parte del fenomeno, forse rilevante, rimane ancora sommersa a causa di molteplici fattori, primo fra i quali lo stigma della malattia mentale, che continua ancora a giocare un ruolo determinante a tale riguardo. UTENTI DEI CENTRI DI SALUTE MENTALE PER COMUNI, SESSO E CLASSI DI ETA’ – ANNO 2012 Dati CSM – Elaborazione UdP 24 Clas si di età 18-30 31-40 41-64 Comuni M F T % M F T % Conversa no Monopoli 10 18 28 11,48 13 20 33 45 45 90 12,10 42 57 Polignano a Mare Ambito 12 8 20 9,05 19 6 7 7 1 13 8 11,4 1 7 4 65 e oltre M F T % M F T % % 13,52 63 86 149 61,07 12 22 34 13,93 244 99 13,31 186 239 425 57,12 49 81 130 17,47 744 21 40 18,10 51 72 123 55,66 15 23 38 17,19 221 18,28 9 8 17 2 14,2 3 30 0 39 7 69 7 57,6 5 7 6 12 6 20 2 16,7 1 1.20 9 100,0 0 Tot. 20,18 61,54 Dalla tabella sopra riportata emerge come la fascia di età che raccoglie il numero di utenti di gran lunga più elevato è quella tra i 41 ed i 64 anni di età, con un valore percentuale d’Ambito pari al 57.65, con un range fra i tre Comuni collocato fra il 61,07 di Conversano ed il 55,66 di Polignano. Peraltro, non è da sottovalutare il dato d’Ambito relativo alla fascia di utenti in età giovanile (18-30 anni), da cui emerge che sono oltre 11 i cittadini su cento seguiti dai CSM. Complessivamente Monopoli costituisce il 61,54% degli utenti dell’Ambito. Dato che diventa più eloquente se lo si raffronta a quello della popolazione residente, con oltre 15 utenti CSM ogni mille abitanti per Monopoli. RAFFRONTO PER COMUNI FRA GLI UTENTI CSM E LA POPOLAZIONE RESIDENTE ANNO 2012 Dati CSM – Elaborazione UdP Comuni A Popolazione residente Conversano Monopoli Polignano a Mare Ambito 25.860 49.382 18.051 93.293 B Utenti CSM 244 744 221 1.209 B/A*1.000 9,43 15,07 12,24 12,96 Se si guarda alla distribuzione per sesso, emerge, con lievi oscillazioni fra i tre Comuni, come la malattia mentale assuma un profilo al femminile, con un valore percentuale d’Ambito pari al 57,24: UTENTI PER SESSO E PER COMUNI ANNO 2012 Dati CSM – Elaborazione UdP Comuni Conversano Monopoli Polignano Ambito M 98 322 97 517 % 40,16 43,28 43,89 42,76 F 146 422 124 692 % 59,84 56,72 56,11 57,24 Tot N 244 744 221 1.209 % 100,00 100,00 100,00 100,00 1.1.5.3 Il disagio in età minorile: i dati dei Consultori familiari relativi all’affido e all’adozione 25 Alcuni indicatori relativi al disagio in età minorile possono essere forniti, sia pure indirettamente, da quelli dei Consultori familiari riguardanti le adozioni e gli affidi. Affidi e adozioni Dati Consultori familiari – Elaborazione UdP Comuni Conver sano Monop oli Poligna no Ambit o Anno 2012 Prima del 2012 Nuclei adottivi N. Minori adottati Nuclei affidatari N. Minori in affido Indagini e valutazioni idoneità coppie per l’adozione Nuclei adottivi N. Minori adottati Nuclei affidatari N. Minori in affido Indagini e valutazioni idoneità coppie per l’adozione 2 5 4 4 n. c. 1 1 5 5 4 9 11 7 7 n. c. 1 1 4 7 3 1 1 1 2 n. c. 0 0 3 3 2 12 17 12 13 n. c. 2 2 12 15 9 Da una disamina, sia pure rapida, dei dati riportati in tabella emerge una evidenza palmare: a dispetto di un disagio minorile crescente, esito di coppie sempre più incapaci temporaneamente o definitivamente di assumersi le proprie responsabilità genitoriali, gli istituti dell’affido e dell’adozione appaiono ancora marginali nel nostro Ambito, con scarse fluttuazioni tra gli anni precedenti il 2012 e ed il 2012. Irrilevanti, inoltre, sono le differenziazioni fra i tre Comuni. 1.1.5.4 Le dipendenze patologiche: i dati dei SER.T Grazie ai dati forniti dai Ser.T di Monopoli e Conversano è possibile per l’anno 2012 “fotografare” il fenomeno della dipendenza, almeno quello approdato ai servizi sociosanitari territoriali. UTENTI SER.T. CONVERSANO E MONOPOLI PER COMUNI, SESSO E CLASSI DI ETA’ Dati SER.T Conversano e Monopoli – Elaborazione UdP Conversano Classi di età 14-17 18-24 25-30 31-40 41-50 51 e oltre Totali M 2 8 12 26 43 7 98 F 0 0 2 6 4 2 14 Tot. 2 8 14 32 47 9 112 Monopoli M F 3 2 67 9 60 7 65 2 53 5 37 5 285 30 Tot. 5 76 67 67 58 42 315 Polignano M F 0 0 23 3 25 3 25 5 19 3 9 0 101 14 Tot. 0 26 28 30 22 9 115 Ambito M % 0,92 5 98 18,08 97 17,90 116 21,40 115 21,22 9,78 53 484 89,30 F % Tot. % 2 12 12 13 12 7 58 0,36 7 110 109 129 127 60 542 1,29 20,30 20,11 23,80 23,43 11,07 100,00 2,22 2,22 2,39 2,22 1,29 10,70 26 Dai dati forniti dai Ser.T. di Conversano e Monopoli emergono alcuni dati rilevanti: il fenomeno delle dipendenze patologiche nell’anno 2012 ha investito in percentuali schiaccianti i maschi (89,30%); le fasce di età maggiormente rappresentate sono quelle comprese fra i 31 ed 50 anni di età (47,23%), anche se sono di notevole rilevanza quelle più giovani (18-30) con una percentuale complessiva del 40,41%; di minore rilevanza, con l’11,07% la classe 51 e oltre, mentre la meno significativa, con l’1,29% è quella degli adolescenti; appaiono irrilevanti le differenziazioni se si scompongono per sesso le classi di età. Destano in qualche modo sorpresa i dati che evidenziano l’utenza SER.T. per Comuni, con un valore percentuale per Polignano addirittura superiore a quello di Conversano e con Monopoli, che presenta una percentuale superiore rispetto alla sua popolazione: UTENTI PER COMUNI ANNO 2012 Dati SER.T Conversano e Monopoli – Elaborazione UdP Comuni Tot N % Conversano 112 20,66 Monopoli 315 58,12 Polignano a Mare 115 21,22 Ambito 542 100,00 Il dato appena evidenziato diventa più eclatante se si rapportano gli utenti SER.T. a quelli della popolazione residente: RAFFRONTO PER COMUNI FRA GLI UTENTI SER.T. E LA POPOLAZIONE RESIDENTE ANNO 2012 Dati SER.T. di Conversano e Monopoli – Elaborazione UdP Comuni A Popolazione residente Conversano 25.860 Monopoli 49.382 Polignano a Mare 18.051 Ambito 93.293 B Utenti SER.T. 112 315 115 542 B/A*1.000 4,33 6,38 6,37 5,81 Un ulteriore dato occorre evidenziare, che profila un nuovo orizzonte per le dipendenze: i giocatori d’azzardo patologico nel 2012 sono stati complessivamente 20 (diciotto quelli seguiti dal Ser.T. di Monopoli e due quelli in carico al Ser.T. di Conversano). 27 1.1.6 Il contesto economico e lavorativo Non si dispone di dati aggiornati di ordine economico e lavorativo, fatta eccezione di quelli relativi alla distribuzione delle imprese per settore di attività al 31 dicembre 2012, forniti cortesemente dalla Camera di Commercio di Bari. Si riportano pertanto i dati ed il commento già contenuti nella relazione sociale 2011, ipotizzando fondatamente che nel corso di questi anni il contesto economico e lavorativo ha subito un drastico peggioramento a causa della devastante crisi occupazionale, non solo italiana (in corsivo i commenti riportati nella Relazione Sociale 2011. REDDITI PER COMUNI - Anno 2009 – Elaborazione UdP Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO Ambito A Reddito disponibile (reddito meno prelievo fiscale) pro-capite in € 12.574 12.043 11.512 12.043 C B % di reddito Numero indice complessivo reddito disponibile detenuta dal 25% (Italia=100) dei percettori di (A/Reddito medio reddito Italia *100) 71 68 65 68 48,8 48,6 47,2 48,2 Appare particolarmente interessante l’esame della tabella, da cui emerge che il Comune più “ricco” è Conversano, quello col reddito pro-capite più basso Polignano. Il dato “B” per i tre Comuni, sia pure con sensibili differenziazioni fra Conversano e Polignano, è comunque nettamente al di sotto del reddito medio pro-capite italiano. Più omogeneo il dato “C”, da cui emerge che il 25% dei percettori di reddito detiene quasi la metà del reddito complessivo. Il trend del reddito medio su base quinquennale (2005-2009 – anno 2005 = 100) registra per Conversano l’aumento più contenuto, pari al 25,0%, mentre Monopoli e Polignano registrano rispettivamente un aumento del 32,1% e Polignano del 32,0%. Senza dilungarsi nelle classi di reddito, appare utile riportare la seguente tabella, relativa alla prima classe di reddito. REDDITI IRPEF CLASSE < a 7.500,00 € PER COMUNI - Anno 2009 Elaborazione UdP Comuni CONVERSANO MONOPOLI % 10,4 11,7 28 POLIGNANO Ambito 10,4 10,8 I dati riportati diventano significativi, se si pensa che il valore percentuale, riferito all’Italia, è pari a 7,2. Altri dati rilevanti rivengono dall’esame del tasso specifico di occupazione e tasso di disoccupazione, relativi all’anno 2010. TASSO SPECIFICO DI OCCUPAZIONE E TASSO DI DISOCCUPAZIONE – Anno 2010 Elaborazione UdP Tasso specifico di occupazione % (occupati (15-64)/ Tasso di popolazione (15disoccupazione % 64)*100 (Disoccupati / Forze Lavoro)*100) 13,7 14,5 11,7 13,3 Comuni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO Ambito 44,7 49,0 55,7 49,8 I dati appena riportati diventano particolarmente eloquenti se raffrontati a quelli nazionali: il tasso di occupazione specifico in Italia presenta un valore pari a 57.6, superiore di quasi otto punti rispetto al valore d’Ambito, quello di disoccupazione presenta un valore di 8.4, inferiore di ben cinque punti rispetto al valore d’Ambito. Alla luce delle allarmanti “notizie” quotidiane che giungono in merito alla “grande” crisi, i tassi di disoccupazione citati si devono, purtroppo, “ritoccare” in modo ancora più drammatico, sia a livello d’Ambito che a livello nazionale, con rischi di esclusione sociale rilevantissimi. Appare ora utile riportare i dati percentuali aggiornati, riguardanti le imprese attive per settore economico. DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE ATTIVE PER SETTORE ECONOMICO IN VALORI PERCENTUALI ANNO 2012 Dati Camera di Commercio di Bari - Elaborazione UdP Settore A B C Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività Conversano N % Monopoli N % 723 29,85 1.025 23,41 0 0,00 1 0,02 200 8,26 386 8,82 Polignano N % Ambito N % 446 27,75 2.194 26,10 0 0,00 1 0,01 107 6,66 693 8,24 29 manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, ecc. E Fornitura di acqua, reti fognarie, ecc. F Costruzioni G Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione aut. H Trasporto e magazzinaggio I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attività immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie di viaggio O Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale P Istruzione Q Sanità e assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento S Altre attività di servizi X Imprese non 0 0,00 4 4 0,17 11 294 12,14 418 661 27,29 0,09 0,25 9,55 1.443 32,96 1 0,06 5 0,06 6 0,37 21 0,25 224 13,94 936 11,13 452 28,13 2.556 30,40 48 1,98 186 4,25 26 1,62 260 3,09 130 5,37 249 5,69 158 9,83 537 6,39 41 1,69 64 1,46 15 0,93 120 1,43 30 1,24 71 1,62 19 1,18 120 1,43 26 1,07 69 1,58 14 0,87 109 1,30 53 2,19 21 1,31 175 2,08 35 2,18 163 1,94 0 0,00 1 0,01 4 0,25 27 0,32 6 0,37 34 0,41 21 1,31 104 1,24 50 3,11 339 4,03 49 0 2,02 0,50 17 0,70 99 2,31 79 1,81 0,00 12 32 101 1 0,02 11 0,25 11 0,25 51 1,16 190 4,34 1,32 4,09 30 3 classificate 2.422 TOTALI 0,12 100,00 7 4.378 0,16 100,00 2 1.607 0,13 100,00 0,14 100,00 12 8.407 Esaminando il dato dell’Ambito, pur confermando quanto già rilevato nelle precedenti relazioni sociali, vale a dire la vocazione “storicamente” agricola del territorio (26,10%, con Conversano al valore percentuale più alto, quasi il 30% delle imprese attive), spicca il dato del commercio al dettaglio e all’ingrosso, settore primo in assoluto con il 30,40% (con Monopoli attestata al 33%). Segue il settore delle costruzioni (11,13%, con Polignano al 14%) e quello manifatturiero, che sopravanza di poco l’8% (con Polignano che scende al 6,66%), come già registrato nella precedente relazione sociale. Il settore delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, nonostante le potenzialità turistiche dell’intero Ambito, presenta un valore percentuale del 6,39 (come evidenziato nella relazione 2011). Polignano si discosta da Monopoli e Conversano con un valore prossimo al 10%) Elementi utili per cogliere la congiuntura economica particolarmente difficile possono essere offerti se si raffrontano per settore le imprese iscrittesi nel 2012 e quelle che hanno cessato la propria attività. DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE PER ISCRIZIONI E CESSAZIONI NON DI UFFICIO PER SETTORE ECONOMICO ANNO 2012 Dati Camera di Commercio di Bari - Elaborazione UdP Settore A B C D E F G H I Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, ecc. Fornitura di acqua, reti fognarie, ecc. Costruzioni Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione aut. Trasporto e magazzinaggio Attività dei Conversano Iscrizio Cessazio ni ni Monopoli Iscrizio Cessazio ni ni Polignano Iscrizio Cessazio ni ni Ambito Iscrizio Cessazio ni ni 21 55 17 63 13 32 51 150 0 0 0 0 0 0 0 0 1 6 9 16 4 8 14 30 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15 15 27 21 15 18 57 54 26 45 20 39 109 174 63 90 4 5 0 6 5 11 13 19 1 0 31 J K L M N O P Q R S X servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio Amministrazio ne pubblica e difesa, assicurazione sociale Istruzione Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intratteniment o Altre attività di servizi Imprese non classificate TOTALI 4 6 8 8 25 33 2 4 8 5 2 4 12 13 0 0 3 6 3 1 6 7 0 1 0 2 3 2 3 5 3 4 8 8 4 3 15 15 4 2 6 2 16 11 6 7 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 0 2 0 2 0 2 2 2 4 2 1 6 7 4 6 13 8 6 1 23 15 58 10 108 14 41 8 207 32 142 156 282 270 127 133 551 559 Spiccano i dati del settore “Agricoltura, silvicoltura e pesca”, con 150 imprese che chiudono a fronte di 51 che si iscrivono (il dato più eclatante è quello di Monopoli, 77 contro 17); quello delle attività manifatturiere, con 14 che si iscrivono e 30 che cessano l’attività produttiva (con Conversano in cui a fronte di 6 aziende con i cancelli chiusi solo una si apre); il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio: 109 si iscrivono, 174 chiudono; quello delle attività di alloggio e ristorazione: 25 che nascono a fronte delle 33 che muoiono (saldo negativo per Monopoli e Conversano, in pareggio per Polignano a Mare. 1.2 La dotazione infrastrutturale di servizi sociali, socio educativi e sociosanitari 1.2.1 La mappa delle strutture e dei servizi pubblici e privati autorizzati funzionamento, oltre che convenzionati al 32 Il sistema di offerta e la complessiva rete territoriale presente e operante sul territorio dell’Ambito conferma anche per il 2012 un mix pubblico-privato abbastanza articolato e vario sia per natura giuridica che per compiti e funzioni . A questo proposito si confermano alcune tabelle sinottiche già inserite nelle precedenti relazioni, aggiornate al 2012, al fine di riportare un’istantanea delle istituzioni, dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari, delle strutture residenziali e semiresidenziali, dei servizi educativi che attualmente operano e agiscono nei Comuni dell’Ambito: LE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO Tipologia FORZE DELL’ORDINE UFFICI PERIFERICI DI ENTI NAZIONALI UFFICI DI ALTRI ENTI TERRITORIALI E NON Uffici CONVERSANO MONOPOLI Comando stazione dei carabinieri Comando Compagnia dei carabinieri Commissariato di Polizia Comando Tenenza Guardia di Finanza Guardia forestale dello Stato Capitaneria di Porto Guardia costiera Comando Polizia Municipale INPS INAIL sì Agenzia delle Entrate Ufficio forestale – Regione Puglia Centro per l’impiego Camera di sì POLIGNANO A MARE sì n. 3 no sì no 1 no sì no 1 no sì no 1 no sì no 1 no sì no 1 no sì si 2 sì sì sì 3 sì no sì sì no no 2 1 no sì no 1 no sì no 1 sì sì sì 3 no sì no 1 33 UFFICI GIUDIZIARI Commercio Tribunale di Bari -Sezione distaccata Giudice di pace no sì no 1 no sì no 1 I SERVIZI SOCIALI, SOCIOSANITARI E SANITARI Tipologia SERVIZI SOCIALI SERVIZI PER MINORI E FAMIGLIE Servizio sociale professionale comunale Segretariato sociale Sportello Ufficio Esecuzione Penale Esterna Ludoteche Centri ludici Porta Unica di Accesso Unità di Valutazione Multidimensionale SERVIZI Sad/Adi SOCIOSANITARI Consultorio familiare Servizio d’Igiene mentale Servizio per le tossicodipendenze Servizi di Riabilitazione Distretto sociosanitario SERVIZI Pronto soccorso SANITARI Poliambulatorio Ufficio d’Igiene pubblica Ufficio Vaccinazioni CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO n. A MARE n.1 n.1 n.1 3 n.1 n.1 n.1 3 n.1 n.1 n. 0 2 n.3 n.1 n.0 n.0 n.2 n.0 5 1 n.1 n.1 n.1 3 n.1 n.0 si n.1 si n.1 si n.1 3 3 n.1 n.1 n.1 3 n.1 n.1 n.0 2 n.1 n.1 n.0 2 n.1 n.0 n.0 1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 3 3 3 n.1 n.1 n.1 3 n. 0 1 SERVIZI EDUCATIVI Le istituzioni scolastiche CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO n. A MARE 34 Servizi educativi per il tempo libero Educativa domiciliare – Coop. Itaca n.2 n.1 n.0 2 si si si 3 no 1 7 sez. di Triggianello, Via Giotto, Via Buonarroti, Trepergole, Via Guglielmi, Via Sassari, San Cosma 12 A.D’Orsi, A.Garibaldi, Via Pesce, La Madia, Europa Libera, Giovanni XXIII, l’ Assunta, Rizzitello, S. Lucia, Via Veneto, Via Gobetti, Lamamolilla Private e /o paritarie n. 2 scuole paritarie Pubbliche n. 2 I Circolo Didattico Falcone, II Circolo Didattico Borsellino (+ 2 sedi distaccate) n. 3 paritarie Babylandia, Istituto dell’Addolorata, Istituto Pie operaie San Giuseppe) n.4 I Circolo Didattico. Via Dieta (+ 3 plessi Dorsi,Garibaldi, Pesce), II Circolo Didattico. Modugno (+ 1 plesso Lamalunga), III Circolo Didattico M. Jones (+ 2 plessi S.Lucia, Sicarico), IV Circolo Didattico Bregante (+ 3 plessi Antonelli, Rosario, Gorgofreddo) SEZIONE PRIMAVERA SCUOLA PER Pubbliche DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA 1 c/o 2 Scuola primaria Collodi 5 24 Pino Pascali, C.Collodi, Don Milani, Don T. Bello, S. F. D’Assisi no 5 n. 2 S. G Bosco, Rodari (n. 1 sez. distaccata Don Milani) 8 35 Private e/o paritarie SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Scuola primaria privata Istituto dell’Addolorata n. 2 F. Carelli D. Forlani n. 5 G. Galilei (+ n.1 sez associata Comes), V. Sofo, A. Volta e n.1 Annessa al Conservatorio N. Rota n.4 Liceo scientifico S. Simone, Liceo classico Moreo, Magistrale San Benedetto, Istituto professionale De Lilla n.8 Liceo classicosociopsicopedagogico, Liceo linguistico, Liceo scientifico, Istituto scientificotecnologico,Istituto tecnico-economico Moro,Istituto tecnico-tecnologico Da Vinci,IPSIAM, Liceo artistico Russo, Conservatorio Rota 1 n. 1 Sarnelli-De Donato n.1 Associata IPSSART di Castellana Grotte 8 13 Il panorama dell’offerta di strutture sociali e sociosanitarie osservato e descritto nella precedente Relazione sociale si conferma immutato sia rispetto all’offerta pubblica, che a quella privata. Infatti dalla prima tabella si coglie come l’Ambito possa contare su di un controllo capillare del territorio grazie alla presenza delle Forze dell’Ordine, dall’Arma dei Carabinieri al Commissariato di Polizia, dalla Polizia Urbana alla Guardia di Finanza. A Monopoli, in particolare, le Forze dell’Ordine sono presenti in tutte le loro articolazioni. Inoltre, la presenza di uffici periferici di Enti nazionali, quali INPS e INAIL e del Ministero delle Finanze, di Uffici provinciali e regionali, della Camera di Commercio e degli Uffici giudiziari di Monopoli si traduce in prestazioni rese direttamente al cittadino in regime di prossimità. 36 In maniera sintetica, anche la seconda tabella conferma la presenza e illustra i servizi sociali, sociosanitari e sanitari presenti nell’Ambito, così come indicato nel 2011 . Se il Servizio sociale professionale comunale, la PUA, la rete consultoriale ed il CSM sono presenti in tutti e tre i Comuni, sia pure con drastiche riduzioni dei giorni di apertura per Polignano a Mare (Consultorio e CSM), alcuni servizi sociosanitari (ad es. Ser.T) e, soprattutto, le strutture sanitarie sono maggiormente presenti su Conversano e Monopoli, dove sono presenti due nosocomi, un hospice e una casa di cura convenzionata, mentre su Polignano le prestazioni sanitarie sono garantite dal Pronto Soccorso e dai poliambulatori. Stessa cosa dicasi delle strutture residenziali e semiresidenziali della terza tabella emerge come l’offerta infrastrutturale sociale, arricchitasi nell’ultimo quinquennio, registra a Conversano strutture per minori, adulti, disabili e disabili psichici, a Monopoli strutture per anziani e per disabili. Sempre un discorso a parte merita quello dei servizi e delle strutture per la prima infanzia con l’autorizzazione negli ultimi anni e in tutti i tre Comuni di asili nido privati convenzionati ed autorizzati, micronidi, ludoteche, centri ludici per la prima infanzia, sezioni primavera, che vanno ad arricchire la complessiva offerta di servizi socioeducativi, soprattutto per Monopoli e Conversano, dove sono presenti capillarmente sul territorio, anche extraurbano, scuole di ogni ordine e grado. Nelle due città è da rimarcare la presenza di scuole secondarie di secondo grado che offrono ampia scelta di indirizzi di studio. Da segnalare che a Polignano a Mare è presente una sezione distaccata dell’Istituto alberghiero di Castellana Grotte. Nella tabella che segue viene descritta la mappa del sistema di offerta di strutture sociali e sociosanitarie presenti ed operanti sul territorio evidenziando le strutture operative : STRUTTURE SOCIALI, SOCIOSANITARIE E SANITARIE Tipologia struttura Presidio territoriale “Iaia” Clinica “Santa Lucia” Asilo Nido Asilo Nido “ L’Aquilone” Asilo Nido “Piccoli Angeli” Natura giuridica Pubblica Privata Pubblica Privata convenz. Privata convenz,. Sede Conversano Conversano Conversano Conversano Conversano 37 Micro Nido “Misvago” Asilo Nido “La casa dei bambini” Gruppo appartamento per minori “P. Impastato” Gruppo appartamento per minori “ Don T. Bello” Gruppo appar. per gestanti e madri con figli a carico “ E. Stein” Comunità alloggio per malati psichici Gruppo appart. per malati psichici n. 2 Gruppi appart. per disabili “La nostra casa” Casa per la vita “La speranza” Comunità per tossicodipendenti “Teseo” Centro polivalente per anziani Centro diurno per malati psichici CRAP H12 P. O. “San Giacomo” Hospice “San Camillo” Asilo Nido “Santa Margherita” Asilo Nido “ Babylandia” Asilo Nido ”Sant ‘Anna” Centro Ludico Prima Infanzia “ Babylandia” Sezione Primavera “Babylandia” Asilo Nido “L’isola che non c’era” Asilo Nido “La tribù dei birikkini” Casa di riposo per anziani “Romanelli” Casa di riposo per anziani “PAECA” Casa protetta “PAECA” Casa protetta “Villa Gioconda” Comunità per anziani ”Leogrande” CRAP H24 Privata convenz. Privata convenz. Conversano Conversano Privata Conversano Privata Conversano Privata Conversano Privata Conversano Privata Conversano Privata Conversano Privata Privata Conversano Conversano pubblica Privata Conversano Conversano Privata Pubblica Pubblica Pubblica Privata convenz. Privata convenz. Privata convenzionata Conversano Monopoli Monopoli Monopoli Monopoli Monopoli Monopoli Privata convenzionata Monopoli Privata Monopoli Privata Monopoli ASP Monopoli Privata Monopoli Privata Privata Privata Monopoli Monopoli Monopoli Privata Monopoli Comunità alloggio per malati Privata Monopoli 38 psichici n. 2 Gruppi appartamento per malati psichici Centro diurno per malati psichici Centro diurno socio educativo e riabilitativo “S. Caterina 3” Centro di quartiere per anziani Privata Monopoli Privata Monopoli Privata Monopoli Pubblica Monopoli Centro polivalente per anziani Pubblica “Gioia di vivere” Polignano a Mare Rappresenteranno elemento di forza per il potenziamento dell’offerta di strutture e di servizi, oltre alle prestazioni erogate al loro interno, le due infrastrutture ammesse a cofinanziamento regionale nel momento in cui le stesse diverranno funzionanti. Ci si riferisce in primis alla struttura polifunzionale di Ambito, organizzata in moduli/centri diurni per persone anziane, persone disabili e bambini/ragazzi nel Comune di Monopoli, la cui ristrutturazione e adeguamento funzionale, ormai ultimati, sono stati finanziati con fondi regionali finalizzati previsti dal PRPS 2004-2008 (€ 482.000,00) e dei tre Comuni (€ 482.000,00). L’altra struttura d’Ambito prevede la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale della struttura ex GIL di Conversano – un immobile situato in una zona centrale della città adibita a Casa famiglia con servizi formativi alle autonomie per l’inserimento sociolavorativo di persone con disabilità intellettiva, psichica o con patologia psichiatrica. La ristrutturazione e l’adeguamento funzionale sono stati finanziati con risorse FESR del P.O.R. 2007-2012 (DGR 2011/07 e DGR 719/08, A.D. 59/08) pari a € 924.573,00 oltre a cofinanziamento da parte dei tre Comuni pari ad € 325.427,17 (€ 174.999,75 Monopoli - € 88.101,74 Conversano - € 62.325,68 Polignano a Mare). Nel 2011 il progetto, collocatosi al nono posto su 81 proposte ammissibili della graduatoria regionale Linea A/B Soggetti pubblici, è stato finanziato dalla Regione e incluso fra quelli di eccellenza (Puglia sociale news n. 7). Nel caso della struttura ubicata a Monopoli i lavori sono terminati; per la struttura ubicata a Conversano i lavori di ristrutturazione complessiva dell’immobile sono attualmente in corso. Occorre considerare anche il finanziamento regionale (DGR 463/2008) per la realizzazione della costruzione dell’Asilo Nido comunale nel Comune di Polignano a Mare per il quale i lavori sono in corso. 39 Per quanto concerne il “Piano degli Investimenti” finanziato con Accordi di programma tra Ambito territoriale e Regione Puglia (dgr 2409/2009), le proposte che sono state inviate in Regione per la valutazione hanno riguardato: la ristrutturazione di una scuola rurale per realizzazione di un centro diurno socio-educativo e riabilitativo per bambini e ragazzi con disabilità, in particolare autistici, con sede a Monopoli; una ristrutturazione funzionale secondo parametri e tecniche ecocompatibili dell’Asilo nido comunale di Conversano; la costruzione di un complesso residenziale comprendente Gruppi appartamento e Comunità alloggio per anziani a Polignano a Mare. Delle tre proposte è stata finanziata la ristrutturazione del centro diurno socio-educativo e riabilitativo per bambini e ragazzi con disabilità (in particolare autistici e non) a Monopoli, rigettata la ristrutturazione del nido comunale a Conversano, in fase d’istruttoria la costruzione di un complesso residenziale comprendente Gruppi appartamento e Comunità alloggio per anziani a Polignano a Mare. L’Ambito territoriale presente anche un capitale sociale costituito da risorse solidaristiche e di impegno sociale il cui ruolo è riconosciuto delle comunità di appartenenza e dalle istituzioni pubbliche, con cui hanno intrapreso un rapporto di proficua collaborazione. I dati confermano la vivacità della vita associativa dell’Ambito, considerevole non solo a livello sportivo, ma anche culturale e, soprattutto, guardando gli statuti delle associazioni, a spiccata vocazione sociale e sociosanitaria. Per una analisi più corretta ed esaustiva di seguito vengono riportate due tabelle in cui sono inseriti rispettivamente i dati numerici relativi alle organizzazioni operanti nei tre Comuni e quelle iscritte agli Albi/registri regionali. ASSOCIAZIONI ED ORGANIZZAZIONI OPERANTI NEL TERRITORIO Area tematica Conversano Monopoli Polignano a Mare Totali Attività socio-sanitarie 6 13 6 25 Impegno civile, tutela e promozione dei diritti umani, cultura della convivenza, integrazione sociale e comunitaria Attività educative di istruzione e formazione 9 10 77 58 40 Attività sportive e ricreative 23 85 27 135 Attività culturali 37 74 20 131 Tutela ambientale 9 10 1 20 Tutela e promozione dei diritti e del benessere degli animali 3 2 1 6 Protezione civile 3 5 1 9 Attività di carattere internazionale 2 4 0 6 Attività socio-sanitarie 1% 5% 2% 1% 6% 19% Impegno civile, tutela e promozione dei diritti umani, cultura della convivenza, integrazione sociale e comunitaria Attività educative di istruzione e formazione Attività sportive e ricreative Attività culturali 32% Tutela ambientale Tutela e promozione dei diritti e del benessere degli animali 34% Protezione civile Attività di carattere internazionale ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E DI PROMOZIONE SOCIALE ISCRITTE AGLI ALBI REGIONALI 41 Comuni Associazioni di Associazioni di volontariato promozione sociale Conversano 11 2 13 Monopoli 8 4 12 Polignano a Mare 2 1 3 21 7 28 Totali n. 11% 46% Conversano Monopoli Polignano a Mare 43% I dati riferiti al 2012 sono sovrapponibili a quelli dell’anno precedente. Oltre il dato numerico, per sua stessa natura importante, occorre rilevare che i Comuni di Conversano, Monopoli e Polignano a Mare hanno sempre sostenuto e promosso la presenza e il ruolo dei soggetti del terzo settore, riconoscendo ad essi di assolvere alla funzione pubblica allargata e in applicazione del principio di sussidiarietà “orizzontale” previsto dall’art. 118 della Costituzione, e ripreso anche dall’art. 2 della L.r. 19/2006 dedicato ai principi ispiratori. Negli statuti comunali sono previsti gli istituti di partecipazione, le Consulte del volontariato, sulle attività culturali, del tempo libero, dello sport, e, con appositi regolamenti, sono state definite le loro funzioni propositive e di consultazione. La mappa delle risorse solidaristiche e associative descritte dimostra la ricchezza di questo universo che i Comuni apprezzano, impegnandosi a valorizzarne l’azione progettuale, contribuendo al sostegno dei costi e patrocinando il loro valore sociale, considerando l’affinità con gli obiettivi istituzionali di tutela e “manutenzione dei beni comuni”. 42 Utilizzando la procedura della coprogettazione e del convenzionamento, previsti dalla L.r.19/2006 (artt. 19 e 56), si sono conseguiti questi risultati: monitoraggio delle organizzazioni presenti sul territorio; ri-conoscimento reciproco e sviluppo di confronti tra le organizzazioni; creazione di forme di parternariato tra le organizzazioni del terzo settore; presenza di una offerta dei servizi e interventi articolata e plurale; conoscenza di queste realtà da parte della comunità dei cittadini. Sia a livello di Ambito territoriale che comunale sono state promosse e sostenute tutte le proposte progettuali presentate dal terzo settore sia per la realizzazione di interventi operativi, come per esempio l’esperienza delle colonie marine per persone con disabilità, sia a livello di attività di promozione e sensibilizzazione attraverso la realizzazione di cineforum, seminari e convegni. Da evidenziare, inoltre, le richieste di parternariato pervenute all’Ambito per la partecipazione a progetti finanziati da Avvisi regionali e non solo, in particolare per ampliare l’offerta di interventi e attività sociali nell’area delle politiche familiari, a favore di persone con disabilità, a sostegno delle persone vittime di tratta e delle donne vittime di violenza (Le Città In-visibili, Puglia Capitale Sociale con l’associazione ConLoro, Piccolo Sussidi con la coop sociale Itaca e l’associazione Sudest Donne, Progetto “alternanza scuola- lavoro” con il Liceo S. Benedetto di Conversano). In generale, il principale obiettivo dei Comuni e dell’Ambito territoriale è rappresentato dall’ innescare circoli virtuosi per attuare il principio di sussidiarietà nelle sue forme applicative previste nella legge regionale 19/2006 (artt. 2, 19 e 56) ri-conoscendo il ruolo e la rilevanza sociale ed economica delle organizzazioni del terzo settore, valorizzando l’apporto alla crescita e alla manutenzione dei “beni comuni” da parte delle organizzazioni di volontariato, sostenendo le attività delle associazioni di promozione sociale, fondamentali al consolidamento del processo partecipativo permanente e alla diffusione di una cultura di un “pubblico sociale”. Anche il Tavolo di concertazione risponde a questa visione: infatti nel Regolamento di funzionamento lo stesso è strutturato come strumento le cui potenzialità occorre Consiglio di comunità permanente. Uno ri-conoscere, apprezzare manutenere e maggiormente valorizzare da parte di tutti i soggetti istituzionali e sociali che agiscono sul 43 territorio. Lo stesso Tavolo assumerà il ruolo di Cabina di regia, uniformandosi alle previsioni del Piano regionale. 1.2.2 Punti di forza e di criticità nella dotazione attuale; maggiori fabbisogni. Il sistema infrastrutturale attuale, così come è stato descritto nel paragrafo precedente, si è innovato e arricchito e questa tendenza sarà confermata nel corso del prossimo triennio soprattutto con il completamento delle strutture attualmente oggetto di interventi. Il problema che nel prossimo futuro dovremo affrontare è rappresentato dalla gestione, o meglio dai costi di gestione che queste strutture richiedono se si vogliono far funzionare nel rispetto della normativa vigente. Il problema è certamente presente e condiviso anche dagli altri Ambiti territoriali per cui è auspicabile che ANCI e Regione strutturino un piano straordinario per individuare procedure e fonti dedicate all’avvio della gestione di queste strutture affinché possano diventare concretamente funzionanti e operative assicurando così un duplice risultato: a) rispondere alle aspettative di famiglie e utenti affinché possano fruire di strutture e servizi essenziali per migliorare la loro qualità di vita; b) creazione di nuovi posti di lavoro nell’ambito delle professioni socio-sanitarie. 1.3 L’attuazione del sistema di obiettivi di servizio per il welfare territoriale tra il 2010 e il 2013. La programmazione per obiettivi di servizio ci permette sia d’impostare una programmazione territoriale mirata e uniforme per tutta la popolazione residente nell’Ambito, sia di monitorare l’attuazione della stessa programmazione. Occorre precisare che siamo ancora in fase di “rodaggio” in quanto, come acutamente è sottolineato nel Piano sociale regionale 2013/15, tutti gli attori del sistema stanno compiendo uno sforzo comune volto all’armonizzazione di procedure, prassi operative, flussi informativi e modalità di funzionamento. 44 Iniziamo con l’osservare i servizi relativi al welfare d’accesso. Quest’area comprende diverse configurazioni e snodi sul territorio dell’Ambito a partire dal segretariato sociale, il pronto intervento sociale, il Servizio sociale professionale, la PUA distrettuale, tutti definiti obiettivi di servizio dal PRPS 2009-2011 e confermati nel nuovo Piano regionale 2013/15. I servizi del welfare d’accesso sono stati finanziati con risorse a carico dei singoli bilanci comunali. Il segretariato sociale rappresenta il front-office dei servizi sociali come dimostrano le circa 9.000 domande dei cittadini che in media annualmente si sono rivolti al servizio, numero più che raddoppiato nel 2012/13, organizzato in 4 sportelli, con sede presso ogni Comune. Il segretariato sociale, in parte, è una funzione svolta, oltre che dai servizi sociali professionali, anche dall’Ufficio di Piano e dalla Porta Unica di Accesso. Una interessante implementazione, con il conseguente il riconoscimento presenza e dell’operatività, è da attribuire alla PUA che ha visto dal 2010 della ad oggi incrementare l’utenza che ad essa si è rivolta (da n. 164 nel 2010 a n. 776 nel 2012). Mentre il PIS ha presentato ancora un bassissimo impatto. Il servizio sociale professionale rimane quello più “fidelizzato” (92% pari a una media annua di n. 3.700 utenti), seguito dalla PUA (8%) . È , quindi, nel servizio sociale professionale che gli/le Assistenti sociali presenti nei Comuni dell’Ambito svolgono in gran parte il loro lavoro, pur avendo il rapporto assistenti sociali/popolazione non conforme al target regionale (n. 10 assistenti sociali su poco più 93.000 abitanti). La Porta Unica di Accesso ai servizi sociosanitari integrati, con sede presso gli uffici del Distretto sociosanitario, funziona ormai a regime con uno specifico Regolamento che prevede la costante presenza di un Assistente sociale (front-office) e di due operatori amministrativi del Distretto sociosanitario (back-office) e la presenza di un Assistente sociale dell’Ambito territoriale designato nella funzione di supporto per l’attuazione degli interventi sociosanitari. Anche l’offerta dei “servizi domiciliari” si è notevolmente incrementata nel corso del triennio rispetto agli otto interventi programmati, in maggior parte considerati Obiettivi di Servizi dal PRPS 2010-2012. 45 Ci riferiamo al SAD e all’ADI per persone anziane e persone con disabilità e all’ADE per minori e famiglie, oltre al servizio distribuzione pasti a domicilio per anziani e persone con disabilità e al servizio di Teleassistenza e telesoccorso. Tutti i servizi attivati dall’Ambito territoriale sono stati finanziati con risorse del Fondo unico di Ambito territoriale (compresi ovviamente i residui passivi). Inoltre, in alcuni Comuni, anche nel corso del 2013 si sono potenziati con risorse specifiche dei bilanci comunali alcuni servizi, come nel caso dei pasti a domicilio e del servizio di teleassistenza e telesoccorso per persone anziane e persone con disabilità. Passando all’analisi dei dati sulle prestazioni, si evidenzia che l’utenza dei servizi domiciliari al 31 dicembre 2013 è complessivamente costituita da circa n. 510 persone, in gran parte anziane che utilizzano il SAD (n.188) e il servizio di distribuzione pasti a domicilio (n.92), seguono minori e famiglie per il servizio ADE (n. 30 famiglie e 46 minori), e l’ADI per anziani e disabili (n.131, specificando che trattasi per il 90% d’interventi di ADS), infine il servizio di Teleassistenza (n.23). Per l’ADI anziani, potenzialmente presente nell’Ambito territoriale, nel corso del 2013 il Distretto sociosanitario ha effettuato circa n. 140 inserimenti, ma occorre precisare che sostanzialmente si tratta di A.D.S. (assistenza domiciliare sanitaria). Il servizio di “Distribuzione pasti a domicilio” per persone anziane e persone con disabilità è stato fruito da n. 92 persone, in gran parte anziane. Molti, fra gli utenti, sono riconosciuti invalidi (50%) e in gran parte non risultano inseriti in una rete familiare (95%). Il quadro dell’analisi sui servizi domiciliari per persone anziane e con disabilità si conclude con la descrizione del servizio di Teleassistenza e Telesoccorso per persone anziane e con disabilità, affidato ad una organizzazione di volontariato iscritta al Registro Regionale, tramite convenzione, così come previsto dalla L.r. 19/2006 (art.19) e dal Regolamento attuativo (art. 25). Nel corso del biennio 2011/12 il servizio è stato attivo solo sul territorio di Conversano. Nel 2013 si è provveduto a bandire il servizio per l’estensione su tutto l’Ambito. L’utenza del servizio è costituita, in media, da n. 25 persone, in gran parte anziane, con un totale di n. 7.300 interventi annuali complessivi. 46 Infine analizzando il servizio di educativa domiciliare (ADE) rivolto ai ragazzi e alle famiglie durante il 2012/13 ha registrato un’utenza di n.46 bambini e n.30 famiglie. Pur essendo alti i valori di prestazione raggiunti in ambito domiciliare rispetto alla storia della spesa sociale che ha caratterizzato il passato dei tre Comuni, i valori-target non sono stati comunque raggiunti per una serie di motivazioni: il servizio di ADE è un servizio “non scelto ma imposto” alle famiglie; il SAD e l’ADI hanno registrato il progressivo incremento del primo ed il difficoltoso percorso di avviamento del secondo. Nell’ambito dei “servizi comunitari/diurni”, si sono implementati gli interventi e i servizi che costituiscono obiettivi di servizio indicati dal PRPS 2009-2011. Ci riferiamo agli inserimenti nei Centri diurni socio-educativi e riabilitativi, ai Centri Aperti Polivalenti per persone anziane (CAP), all’assistenza specialistica rivolta ai ragazzi con disabilità frequentanti le scuole per l’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, all’equipe multidisciplinare integrata per contrasto alla violenza, sfruttamento e tratta donne e minori, al Centro antiviolenza, ma anche al trasporto sociale. In quest’area si sono raggiunti i target programmati, anzi, con particolare soddisfazione, si sottolinea il miglioramento del valore target minimo relativo al servizio d’integrazione scolastica così come previsto nella programmazione 2010/12, nello specifico un educatore ogni due alunni disabili. Così come è importante evidenziare in questo Ambito la presenza del Centro antiviolenza, divenendo un insostituibile punto di riferimento per la provincia di Bari, contribuendo in tal modo alla determinazione del valore target a livello provinciale. Passando ai dati sulle prestazioni, si evidenzia che gli utenti dei servizi comunitari/diurni sono stati complessivamente n. 532 persone, in particolare anziani che accedono alle attività svolte nei CAP comunali (44%), persone con disabilità che utilizzano il trasporto sociale (29%), ragazzi con disabilità supportati dall’assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione (14%), quelli inseriti (in aumento) nei centri diurni socio educativi riabilitativi (6%), così come le donne che sono state “prese in carico” dal centro antiviolenza (7%). I servizi comunitari presenti sono stati finanziati in alcuni casi con risorse del Fondo Unico di Ambito a valere sul PSdZ 2010-2012 (Assistenza specialistica ed equipe multidisciplinare integrata), in altri con residui passivi del PSdZ 2005-2008/2009 (Centro 47 antiviolenza), in altri da risorse a carico dei singoli bilanci comunali 2012/13 (CAP anziani, trasporto sociale). Di maggior rilevanza l’utenza registrata nei n. 3 CAP persone anziane, presenti nei tre Comuni e finanziati con risorse dei singoli bilanci comunali. Sono n. 230 gli anziani che in media hanno frequentato annualmente le attività organizzate nei Centri Aperti Polivalenti. Il servizio di trasporto sociale viene utilizzato da n. 152 persone, in maggioranza con disabilità, per accompagnamento ai Centri riabilitativi. Il servizio, presente nei tre Comuni, è stato finanziato da risorse a carico dei singoli bilanci comunali senza alcuna compartecipazione da parte dell’utenza. L’88% di questo costo è costituito dall’appalto del servizio a ditte esterne che trasportano gli utenti ai Centri riabilitativi per le persone con disabilità; il restante 10% è, invece, costituito dal rimborso alle famiglie per il trasporto presso strutture fuori Distretto sociosanitario, in base a criteri e modalità previste in un disciplinare di funzionamento del servizio adottato dal Coordinamento Istituzionale. Il restante 2% del costo complessivo del servizio viene “assorbito” dal servizio di “Taxi sociale”, un servizio “a chiamata” rivolto alle persone anziane e persone con disabilità, presente nei Comuni di Monopoli e Polignano a mare. L’utenza del servizio di “Assistenza specialistica” per il sostegno alla autonomia funzionale e alla comunicazione dei bambini/ragazzi scolastica ed extrascolastica, al 31 dicembre 2013 era costituita da n. 93 minori, dai tre ai quattordici anni circa. Il servizio è stato garantito dal 2009 senza interruzione e ha visto impegnate due equipe/gruppi di lavoro composte da 49 educatori e da 2 OSS per un totale di n. 51 operatori impegnati. Il servizio ha funzionato presso le scuole interessate dell’intero Ambito per 5 giorni a settimana per complessive 32 settimane annuali, oltre che a domicilio del bambino, insieme all’insegnante di sostegno, in caso di prolungata assenza per malattia. Il servizio, inoltre, assicura l’accompagnamento durante le uscite d’istruzione con il gruppo classe. È interessante sottolineare come questo servizio in particolare abbia avuto un impatto molto favorevole da parte sia delle famiglie che delle istituzioni scolastiche. Anche in termini economici il servizio rappresenta il secondo dopo il SAD. Discorso a parte meritano i Centri diurni socio-riabilitativi. Queste strutture non hanno un costo per il Fondo unico di Ambito costituito dai Comuni per la gestione 48 associata dei servizi inseriti nei PSdZ, in quanto l’intervento è stato garantito per la parte sociale esclusivamente dai Bilanci comunali. L’utenza, triplicata rispetto al 2010, è costituita dalle n. 35 persone con disabilità , che risultano inserite dopo che le istanze sono state, ovviamente, sottoposte a valutazione da parte dell’UVM. Le prestazioni sono state fornite da diversi Centri socio-riabilitativi in convenzione con la ASL BA. Per quanto riguarda il Centro antiviolenza occorre ribadire che, tra i servizi attivati dall’Ambito territoriale, il CAV continua a rappresentare quello più “delicato” e innovativo, programmato ed attuato com’è a contrastare consolidati atteggiamenti culturali purtroppo ancora diffusi e radicati. Il servizio, pertanto, ha bisogno di tempi più lunghi per essere “vissuto” come un’opportunità per il territorio e per le persone “fragili” in particolare. Dal 2010 ad oggi le donne utenti sono state complessivamente n. 42, di cui 11 fuori Ambito (nello specifico: una di Mola, una di Castellana, tre di Putignano, una di Rutigliano, una di Turi, una di Casamassima, una di Triggiano, una di Noicattaro, una di Gioia del Colle). Il servizio è articolato in tre sedi (una per ciascun Comune dell’Ambito), ha garantito il suo funzionamento per l’intero anno, per 5 giorni a settimana, e si è avvalso dell’apporto professionale di n. 10 operatori qualificati. Si sottolinea che in tutti i giorni festivi e prefestivi è attivo un numero verde ed il Pronto Intervento Sociale. La sua attività complessiva viene monitorata dal Servizio sociale professionale dei tre Comuni. L’equipe multidisciplinare integrata per i casi di abuso e maltrattamento ai danni di donne e minori è un servizio dell’Ambito territoriale finanziato con risorse del PSdZ 2010-2013 a carico del Fondo unico di Ambito. Il funzionamento dell’equipe è disciplinata tramite protocollo operativo tra l’Ambito territoriale ed il DSS n. 12 in virtù del quale il gruppo di lavoro, costituito da n. 4 operatori, accoglie per un giorno a settimana durante l’intero anno le richieste di intervento di sostegno specialistico da parte delle vittime di abusi e maltrattamenti. La sede operativa è collocata nel Distretto sociosanitario presso il Consultorio. Per quanto riguarda i Centri aperti polivalenti minori e i Centri sociali polivalenti per i disabili, per i quali sono previste specifiche progettazioni programmate nel PSdZ 2010-2013 con risorse a valere sul Fondo unico di Ambito, la loro attivazione prevede l’acquisto delle specifiche prestazioni da soggetti privati gestori delle strutture. Si 49 rileva che nel corso del triennio non sono state registrate domande di accesso dei cittadini in tali strutture. I bambini frequentanti gli asili nido nei Comuni dell’Ambito sono stati annualmente in media nel corso del triennio circa 145. In gran parte (59,32%) frequentanti i due Asili nidi comunali di Conversano e Monopoli, ma anche i quattro nidi convenzionati con il Comune di Conversano e uno con il Comune di Monopoli, coprono quasi un terzo del fabbisogno per acquisto prestazioni (27%), oltre la sezione primavera in una scuola per l’infanzia di Polignano a mare (13,80%). È significativo il dato del tasso della lista di attesa che è pari al 43% rispetto al 50% di accoglimento delle domande, oltre alla percentuale del 24% rappresentato dalle domande non accolte. La rete degli asili nido costituisce un sistema pubblico-privato formato da otto nidi, finanziati con risorse dei singoli bilanci autonomi comunali e potenziati da un progetto di Ambito con risorse del Fondo Unico di Ambito. Questo “sistema asilo nido” funziona per 6 giorni a settimana e per oltre 7 ore al giorno (con un impatto annuale del 93% in termini di costo riferito agli asili nido comunali , con una quota di compartecipazione che copre il 14% di quella spesa). Anche questo servizio ha risposto pienamente agli obiettivi di servizio, superando le previsioni indicate in sede di programmazione 2010-13 (target minimo 6 posti ogni 100 bambini, valore target di Ambito 40 posti su circa 4.000 bambini, valore programmato 143 posti, valore realizzato 145). Relativamente ai servizi residenziali la programmazione triennale attraverso il PSdZ ha previsto sia risorse per gli inserimenti in strutture di persone anziane, disabili e minori tramite il pagamento delle rette/acquisto prestazioni in strutture a titolarità privata, sia risorse finalizzate agli inserimenti in strutture considerate dal PRPS Obiettivi di servizio quali il “Dopo di noi” per persone disabili prive del sostegno familiare, Case per la vita per persone con disabilità psichica e Case famiglia con servizi per l’autonomia, per le quali non sono state registrate domande di accesso. Nel corso del triennio considerato l’utenza dei servizi residenziali è stata di n. 89 persone. In gran parte trattasi di minori (28) inseriti in comunità educative a fronte di decreti del tribunale per i minorenni di Bari (45%), e anziani (45) inseriti in case di riposo e RSSA (44%), poche le domande per accedere a RSSA per persone con disabilità, tutte accolte (11%). Tali inserimenti, con un costo complessivo che supera i 942.000 euro, sono stati finanziati da risorse inserite nei singoli Bilanci comunali 2012. Occorre 50 evidenziare che se gli inserimenti dei minori in comunità educative sono a totale carico dei Comuni (68% del costo complessivo dell’area del welfare residenziale), per gli inserimenti degli anziani (27%) e quelli per persone con disabilità (16) (5,5%) si configura una compartecipazione consistente dell’utenza, in media del 50%. Infine, rispetto alle Case Rifugio, i comuni dell’Ambito territoriale non hanno realizzato nessun inserimento nel periodo 2010/13, anche se sono state finalizzate a tale scopo specifiche risorse. Nell’ambito delle responsabilità genitoriali gli interventi attuati hanno registrato l’implementazione del servizio Affido Familiare e quella dei Centri Ascolto Famiglie. Gli utenti dei servizi inseriti in tale specifica area di welfare sono stati n. 147, la maggior parte presso i Centri Ascolto famiglie (77%), la restante parte per il servizio Affido Familiare (33%). L’esperienza del Centro Famiglie ha fatto registrare nell’intero Ambito la frequenza in media di circa n. 100 nuclei familiari. Il servizio affido familiare, implementato nel corso del 2013, vede operante una equipe d’Ambito come da Protocollo operativo e cinque sportelli operanti sul territorio e garantiti dal Servizio Sociale Professionale dei tre Comuni e dai 2 Consultori, oltre lo sportello presente presso il Centro Famiglie. Il servizio, nel corso del 2013, è stato aperto per due giorni a settimana, nel corso di 52 settimane Sono stati attivati nel periodo di riferimento interventi ed azioni per n. 34 famiglie affidatarie, di cui 6 in part-time, seguite dal servizio sociale professionale comunale. Anche in questa area di welfare si sono confermati gli obiettivi di servizio programmati: - per l’affido valore target minimo 10 ogni 50.000 abitanti, valore target riferito all’Ambito 20, valore target programmato 26 affidi, realizzati 34; - per equipe affido/adozione e centro famiglie OdS confermati; - per l’Ufficio tempi e spazi si sono completate le attività connesse allo studio di fattibilità e si sono avviate le azioni sperimentali previa comunicazione da parte della Regione. 1.4 L’attuazione economico-finanziaria e capacità di cofinanziamento dei Comuni 51 Appare opportuno fare brevemente alcune considerazioni per consentirci di contestualizzare le riflessioni sui flussi finanziari del quadriennio 2010/13. Si conferma, in primo luogo, che la maggior parte delle risorse programmate che costituiscono il budget complessivo del Piano Sociale di Zona rinvengono dai singoli Bilanci di previsione dei Comuni dell’Ambito territoriale. Su € 23.389.079,74 di risorse comunali, 10.152.799,07 euro sono rappresentati dai trasferimenti, per cui l’incidenza media è pari al 53%. Nel dettaglio i trasferimenti sono costituiti dalle risorse trasferite dalla Regione Puglia all’Ambito territoriale attraverso diverse fonti di finanziamento, nazionali (FNPS e FNA ) pari al 6,36%, e regionali (FGSA, Prima dote per i nuovi nati) pari al 3,57%, oltre alle risorse dei residui di stanziamento pari al 10% circa, oltre i trasferimenti di altre risorse pubbliche, escluse le fonti ASL, pari a 27,74%. Occorre evidenziare, quindi, che mentre alcuni servizi vengono garantiti dai singoli Comuni con le risorse dei propri bilanci comunali, e ci si riferisce all’area del welfare d’accesso (segretariato sociale, servizio sociale professionale, PUA e UVM) e ai servizi residenziali, altri sono finanziati con risorse del Piano Sociale di zona, quali il SAD, l’ADI, l’ADE, il Centro famiglia e l’attività di orientamento all’affido familiare (progetto integrato “Famiglie al centro”), il Centro antiviolenza con il pronto intervento e l’assistenza specialistica, servizi tutti operativi. La tabella che segue espone visivamente quanto detto: Tab. 1 RENDICONTAZIONE/MONITORAGGIO 2010-2013 MONITORAGGIO RISORSE Programmate € 10.152.799,07 Impegnate € 9.230.664,59 Liquidate € 5.239.904,70 Residui di stanz. € 922.134,48 Complessivamente, l’impegno delle risorse nel corso del quadriennio 2010 - 2013 è stato di circa il 89% delle risorse ri-programmate (programmate € 10.152.799,07, impegnate € 9.230.664,59). Pertanto, nel corso del 2013, ai fini dell’attuazione degli interventi e servizi programmati con il Piano sociale di zona vigente, si sono avuti a disposizione ancora l‘11% delle risorse del budget pluriennale ri-programmato, oltre le 52 ulteriori risorse programmate nel 2013. Al 31/12/2013 i residui ammontano a € 922.134,48, somma ripresa nella nuova programmazione 2014 – 2016. Rispetto alle diverse fonti di finanziamento, che hanno costituito il budget del II Piano sociale di zona, risultano totalmente impegnate (100%) le quote trasferite del Fondo nazionale non autosufficienza (anni 2007-2010) e delle misure specifiche relative a Contributi per Prima dote nuovi nati, Assegno di cura e Assistenza Indiretta personalizzata, finanziate dal bilancio autonomo regionale. Gli impegni sui residui di stanziamento sono, ovviamente, in via di esaurimento; anche le risorse dei bilanci comunali raggiungono analoga “performance” attestandosi sull’ 82% delle risorse impegnate. Le risorse complessive liquidate, riferite alle somme oggetto di trasferimenti, al 31/12/2013 ammontano a oltre 5 meuro, con un’incidenza che si avvicina al 55% nel rapporto tra impegni e liquidazioni. In altre parole, l’ammontare liquidato è costituito sia dalle liquidazioni effettuate nell’anno 2013 sugli impegni dello stesso esercizio finanziario (di competenza) sia da quelle effettuate nello stesso anno sugli impegni accesi nell’anno precedente (residui dell’anno 2012). Le liquidazioni più importanti, in termini di risorse erogate, sono rappresentate da quelle consolidate e determinate dai singoli Comuni con una incidenza media dell’ 80% su quanto impegnato, rispetto delle liquidazioni effettuate sugli impegni dei servizi di Ambito. Infine, possiamo dedicare un ultimo sguardo alla spesa sociale al 31 dicembre 2013 per delineare la spesa sociale pro-capite e il suo andamento. Tab. 3 - SPESA SOCIALE PER COMUNI 2010 Comune Spesa Sociale Popolazione Spesa Liquidazioni Inc. Impegnata 2010 Sociale % pro capite L/I 2010 Conversano € 2.223.187,85 25.760 € 86,30 € 1.811.760,71 81,50 Monopoli € 2.371.931,11 49.622 € 47,79 € 1.800.619,25 75,91 Polignano a Mare € 639.820,82 17.797 € 35,95 € 497.897,32 77,81 inserite € 229.611,33 € 229.611,33 100,0 € 4. 339.888,61 78,41 Risorse in AMB Totale € 5.464.511,11 93.197 € 56,68 53 Tab. 4 - SPESA SOCIALE PER COMUNI 2011 Comune Spesa Sociale Popolazione Spesa Liquidazioni Inc. Impegnata 2011 Sociale % pro capite L/I 2011 Conversano € 25.872 € 88,52 € 1.871.982,10 81,74 49.622 € 46,61 € 1.775.492,76 76,75 17.871 € 29,08 € 438.283,93 84,32 € 309.063,01 100,0 2.290.154,18 Monopoli € 2.313.147,85 Polignano Mare a € 519.732,45 Risorse inserite € 309.063,01 in AMB Totale € 5.432.097,49 93.365 € 54,73 * € 4.437.599,44 81,00 Tab. 5 - SPESA SOCIALE PER COMUNI 2012 Comune Spesa Sociale Popolazione Spesa Liquidazioni Inc. Impegnata 2012 Sociale % pro capite L/I 2012 Conversano € 1.866.745,18 25.860 € 72,18 € 1.465.722,11 78,51 Monopoli € 2.090.038,64 49.382 € 42,32 € 1.636.936,37 78,32 521.320,61 18.051 € 28,88 € 382.785,09 73,43 € 292.559,34 100,0 Polignano a € Mare Risorse inserite € 292.559,34 in AMB Totale € 4.770.663,77 93.293 € 47,80* € 3.150.949,12 82,56 Tab. 6 - SPESA SOCIALE PER COMUNI 2013 Comune Spesa Sociale Popolazione Spesa Liquidazioni Inc. Impegnata 2013 Sociale % pro capite L/I 54 2013 € 25.860 € 71,94 € 1.761.027,25 94,66 € 2.386.811,10 49.382 € 48,33 € 1.897.139,24 79,48 a € 691.732,67 18.051 € 38,32 € 64,67 Risorse inserite € 237.915,17 Conversano Monopoli Polignano 1.860.426.93 447.355,06 Mare € 237.915,17 100,0 in AMB Totale € 4.938.970,70 93.293 € 52,86* € 4.105.521,55 84,70 * Media dei tre Comuni dell’Ambito. SPESA PRO CAPITE ANNO 2013 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Convers ano Monopoli Polignano a Mare Ambito Importante rilevare che l’andamento della spesa sociale comunale impegnata mentre è rimasta costante nel biennio 2010/2011 superando i 5,4 meuro ogni anno, nel 2012 si assiste a un decremento generalizzato in media di circa 700 mila euro, mentre nel 2013 si manifesta una lieve ripresa abbassando il decremento a circa 500 mila euro. Le differenze permangono evidenti tra i singoli Comuni: pur risultando una diminuzione in media per ogni Comune rispetto al 2011, osservati singolarmente si conferma che Conversano continua a presentare la spesa più alta, quasi il doppio, rispetto agli altri due Comuni. Analogo l’andamento se confrontiamo la spesa sociale pro-capite del biennio 2010-2011. Comunque in ogni caso, pur di fronte ad una politica irrigidita dal cosiddetto “rigore della spesa” realizzato esclusivamente con tagli indiscriminati della spesa pubblica, e, in particolare, della spesa sociale, rendendo sempre più fragile uno degli 55 elementi costitutivi di una Paese, vale a dire il suo Popolo, si può attestare per il nostro Ambito il mantenimento della spesa sociale media con un trend in salita rispetto al 2012. Tab. 6 - Confronti spesa sociale procapite negli anni 2010, 2011, 2012, 2013 Comune Anno 2010 Anno 2011 in Anno 2012 in Anno 2013 in € € € in € Conversano 86,30 88,52 72,18 71,94 Monopoli 47,79 46,61 42,32 48,33 Polignano a 35,95 29,08 28,88 38,32 56,68 54,73 47,80 52,86 Mare Ambito Anche sul fronte delle liquidazioni registriamo, in valori percentuali, un importante e significativo incremento rispetto a quelle effettuate nel 2012, infatti in relazione all’incidenza delle risorse liquidate su quelle impegnate si passa dal 82,56% del 2012 a quasi 85% nel 2013. Infine, da un punto di vista generale, rileviamo che l’Ambito ha utilizzato al 31.12.2013 oltre il 90% delle risorse programmate per l’attuazione del Piano sociale di zona triennale. Alla fine del II ciclo di programmazione rispetto alla capacità di utilizzo delle risorse si possono evidenziare elementi di efficienza ed efficacia: visione globale della gestione associata e della gestione comunale; mantenimento della spesa sociale; scelte di senso nell’orientare l’uso delle risorse; crescita della capacità di utilizzo delle risorse. 1.5 Buone pratiche e cantieri d’innovazione avviati È tempo che la programmazione sociale operi in e per luoghi dove sperimentare prassi e azioni innovative o che sia in grado di accogliere e valorizzare esperienze e modelli innovativi di sistemi locali di welfare, basati sulla sostenibilità e valore sociale della partecipazione attiva dei cittadini. Diversi sono stati gli ambiti d’intervento per ciascuna comunità nei quali è stato possibile operare in questa logica. Alcuni esempi: 56 con il Piano dei tempi e degli spazi si è proceduto, dopo le azioni informative e formative rivolte ai dipendenti dei tre Comuni dell’Ambito e con la restituzione dei dati alla cittadinanza, alla elaborazione di due azioni sperimentali, attraverso la partecipazione ad un Avviso regionale, propedeutiche alla costituzione dell’Ufficio tempi e spazi. Tale Ufficio, si ribadisce, si intende come luogo dedicato ad un obiettivo: quello, complesso e articolato, fortemente centrato sul ri-pensamento del concetto di TEMPO, inteso come risorsa comune da condividere e agire allo scopo di promuovere e sostenere il cambiamento degli stili di vita e di lavoro, oggi aggressivi e disumanizzanti, verso percorsi sostenibili che perseguano il benessere e la qualità della vita delle famiglie e dei loro componenti; gli interventi per innalzare la qualità della vita, la sua eco - sostenibilità, allargando e rafforzando il senso di bene comune attraverso progetti di manutenzione di spazi verdi e la creazione di orti condominiali con il coinvolgimento degli stessi destinatari, il tutto con l’incontro della visione politica di governo e la visione sociale della comunità; il sostegno e la promozione di reti per lo sviluppo del capitale sociale di comunità, sperimentando patti per la sussidiarietà promossi dalle Organizzazioni di volontariato, che prevedono il coinvolgimento attivo della cittadinanza e delle istituzioni a supporto dell’attuazione dei Piani sociali; il riconoscimento della funzione sociale allargata degli sportelli sociali organizzati e manotenuti dai soggetti del Terzo settore impegnati sui territori delle nostre comunità dove assolvono il ruolo di servizio di prossimità e di primo accesso. La popolazione, in particolar modo le fasce giovanili, ha accolto (addirittura ne è stata la propositrice) questi stimoli e chiede di proseguire tale percorso, affinché i solchi tracciati non ritornino a riempirsi di materiale inerme o, peggio ancora, pericoloso. I Comuni dell’Ambito sono chiamati, ovviamente non da soli, a perseverare nella valorizzazione delle risorse della comunità al fine di realizzare un cammino di cambiamento assumendolo come una opportunità. ALLEGATI AL I CAPITOLO cfr. Il secondo Tomo del Piano Quadri riassuntivi della spesa sociale 2010/12 dei comuni con attestazione Quadro riassuntivo dei servizi attivati dall’Ambito nel PsdZ 2010-2012 57 Capitolo II LE PRIORITA’ STRATEGICHE PER UN WELFARE LOCALE INCLUSIVO 59 CAPITOLO II Le priorità strategiche per un welfare locale inclusivo 2.1 2.1.1 La strategia dell’Ambito territoriale per il consolidamento del sistema di welfare locale. I servizi per la prima infanzia e la conciliazione dei tempi Rispetto a questo ambito di intervento l’obiettivo principale è quello di consolidare e sostenere, ampliandola, la rete di strutture e servizi per la prima infanzia, pubblica e privata, operante sul territorio dell’Ambito attraverso l’integrazione dei fondi comunali per i nidi comunali, con le risorse dedicate del PAC Servizi Infanzia per il potenziamento delle strutture e dei servizi comunali, dei Buoni Servizio di conciliazione per favorire l’accesso a tariffe agevolate alla rete di strutture e servizi del privato autorizzato iscritto al Catalogo dell’offerta oltre che convenzionato. Inoltre, in continuità con quanto previsto dallo Studio di fattibilità per i Piani dei Tempi e degli Spazi, al fine di promuovere e diffondere una cultura di e per la conciliazione vita-lavoro e di condivisione del lavoro di cura tra i generi, si metteranno in atto le azioni sperimentali previste e approvate dalla Regione, rivolte a favorire l’informazione organica dell’offerta sociale presente sul territorio dell’Ambito con la pubblicazione e la distribuzione di un catalogo, e l’organizzazione dell’accoglienza pre e post scuola. Sulla base di quanto descritto e in coerenza con quanto fino ad adesso realizzato, nell’ambito della programmazione del Piano sociale di Zona, s’intendono perseguire i seguenti obiettivi: A. consolidamento e ampliamento del sistema di offerta e domanda della rete dei servizi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza B. realizzazione delle azioni sperimentali previste dallo Studio di fattibilità. 2.1.2 Il sostegno della genitorialità e la tutela dei diritti dei minori In questo momento storico le famiglie si trovano ad affrontare problemi di solitudine e povertà relazionali, con l’aumento della difficoltà, da parte degli adulti (e non solo) di gestire e affrontare le crisi, il conflitto e le divergenze impreviste. Vi è il rischio di riproporre modelli riparatori che negano il diritto all’autonomia, alla libertà, alla definizione di 60 sé come soggetto in crescita. È anche in questa direzione che bisogna ritenere la famiglia come risorsa su cui costruire una politica attiva, superando il concetto che la famiglia diventi contenitore di situazioni di fragilità che non trovano risposte nell’intervento pubblico, proiettandola in una dimensione attiva destinataria di progetti individualizzati, personalizzati e flessibili. Il ruolo della famiglia, determinante nello sviluppo e nell’educazione dei figli, va ampiamente sostenuto perché è al suo interno che i minori sviluppano identità e acquisiscono le regole sociali. È in tale ottica che l’Ambito ha individuato priorità strategiche di intervento per il sostegno e l’accompagnamento alla genitorialità in continuità con gli obiettivi già previsti nel precedente Piano, consolidandoli anche nella programmazione attuale attraverso una serie di servizi e interventi volti a sostenere la famiglia attraverso prestazioni specialistiche e interventi per la mediazione dei conflitti, che da qualche tempo stanno assumendo connotati anche intergenerazionali. Inoltre si ritiene determinante il sostegno alla coppia affinché assicuri il ruolo genitoriale anche in situazioni di disagio in caso di separazione o divorzio, per salvaguardare le esigenze affettive e di crescita dei figli. L’affido familiare, promosso e ampiamente condiviso anche in sede di programmazione e in perfetta sintonia con le indicazioni legislative, quali la Legge 149/2001 e gli indirizzi regionali contenuti nella Delibera di G. R. n. 494/2007, trova riscontro anche attraverso l’individuazione delle famiglie affidatarie, che a oggi risultano nel nostro territorio essere venticinque. Nella logica della prevenzione dell’istituzionalizzazione, si intende sostenere a viva voce l’assistenza domiciliare educativa per supportare la famiglia ad assumere il proprio ruolo educativo. Si intendono attivare processi di responsabilizzazione, finalizzati al mantenimento del minore nella propria famiglia, allo scopo sia di evitare o ridurre il conseguente rischio di allontanamento dei minori, sia di attivare processi di integrazione della famiglia e del minore nel contesto sociale e nel gruppo dei pari. L’ADE ha dimostrato la sua efficacia nelle esperienze nei tre comuni dell’Ambito ove trova riscontro favorevole e pertanto considerata per la sua positività. In linea con gli obiettivi di servizio regionali, l’Ambito riconferma e potenzia il “Centro famiglia”, in grado di intervenire in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, facilitando la formazione dell’identità genitoriale e stimolando la capacità di organizzazione di autonomia di ciascun componente il nucleo. La creazione di un luogo “neutro” rappresenta l’opportunità per mediare situazioni conflittuali 61 sia di coppia che genitoriali. È chiaro che l’efficacia di tale servizio è fortemente collegata al lavoro in rete con gli altri servizi territoriali, quali Consultori Familiari operanti sui tre Comuni dell’Ambito. Per i servizi appena indicati è in corso l’aggiudicazione della nuova gara, bandita a valere su fondi 2010-2013 e gli stessi nelle more sono in regime di proroga. Per promuovere e incentivare le misure di sostegno economico in favore delle famiglie, considerando le condizioni di fragilità socio-economiche, la spesa sociale dei singoli Comuni, così come nel triennio precedente, continua a prevedere appositi interventi a sostegno del reddito insufficiente o del tutto mancante, e a individuare forme di garanzia per la conservazione del diritto alla casa, oltre a forme di applicazione del reddito minimo di inserimento per lavori di pubblica utilità. In linea con questa scelta, l’Ambito ha partecipato al bando regionale per il sostegno alle famiglie numerose. L’altro obiettivo che l’Ambito si impegna a potenziare e a implementare è l’incremento dell’offerta dei servizi per la prima infanzia, sia attraverso il coordinamento unico dei nidi comunali già presenti, sia attraverso il sostegno ai Comuni stessi per l’ampliamento dell’utilizzo dell’istituto della convenzione con nidi o micro-nidi autorizzati. Per quanto concerne le équipe mulitidisciplinari già previste per l’adozione, affido e maltrattamento e abuso, l’impegno per questo prossimo triennio è di rendere l’operato delle stesse più incisivo e operativo soprattutto rispetto alla problematica molto delicata e di difficile emersione dei bambini e delle donne maltrattate. La nuova programmazione dovrà tener conto anche di obiettivi specifici di promozione per gli adolescenti e i giovani attraverso il potenziamento della rete dei servizi di educativa domiciliare, l’avvio del Centro diurno a valenza di ambito, il potenziamento delle prestazioni sociali dei consultori da parte del distretto sociosanitario, un maggior coinvolgimento delle agenzie scolastiche, assenti nella fase di concertazione, assenza che va assolutamente colmata al fine di favorire al massimo grado l’integrazione e la collaborazione istituzionale su obiettivi condivisi, come il potenziamento e la messa a regime della buona prassi sperimentata in materia di educazione alla salute in collaborazione con l’Assessorato Regionale ai trasporti e il Distretto socio-sanitario. Nel triennio si potranno prevedere apposite e opportune intese tra Comuni, Scuole e altri soggetti pubblici e organismi del Terzo settore Sempre per consolidare e rafforzare il diritto alla qualità della vita e al benessere delle donne e degli uomini di Puglia, e quindi di ciascun membro delle famiglie pugliesi, la Regione si è dotata di un quadro normativo organico sulle politiche di genere e sulla 62 conciliazione vita-lavoro, per offrire condizioni effettive di pari opportunità, introducendo con forza il tema dell’universalità dell’esercizio dei diritti di cittadinanza partecipata e agita. La stessa legge, per la prima volta in Puglia, offre a tutte le amministrazioni locali l’opportunità di riflettere sulla organizzazione dei tempi e degli spazi dei propri contesti urbani e di arrivare a dotarsi di Piani dei tempi e degli orari, per avviare concretamente il percorso della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che non può essere ridotta a mera questione di organizzazione individuale e familiare, in quanto non può prescindere dalle condizioni di contesto. Solo attraverso un’accurata indagine conoscitiva si può giungere alla piena individuazione delle specificità della città e, dunque, dei differenti tempi che in essa coesistono: il tempo del lavoro, il tempo della scuola e dello studio, il tempo della pubblica amministrazione, il tempo del commercio, il tempo della mobilità, il tempo delle relazioni, ecc. Sarà cura, allora, del Piano dei Tempi e degli Spazi intercettare i differenti bisogni di cui le comunità sono espressione, al fine di rispondere ad essi con uno strumento coerente ed efficiente. La politica dei tempi deve essere capace, dunque, di grande flessibilità, per essere in grado di dialogare tanto con i differenti decisori politici settoriali, quanto con i cittadini con i quali il confronto dovrà essere continuo, sia nella fase della programmazione degli interventi, sia in quella di attuazione degli stessi. Solo attraverso la concertazione politica e il confronto costante con i cittadini si potrà fare della politica dei tempi quel processo negoziato e partecipato, che è poi garanzia del successo stesso del Piano dei Tempi e degli Spazi. In coerenza con tali indirizzi il Piano di Zona individua alcuni obiettivi specifici per il nuovo triennio, come la realizzazione di Piani dei Tempi e degli Spazi, anche attraverso il sostegno alla realizzazione di specifici studi di fattibilità, l’inserimento di servizi educativi per la prima infanzia, la realizzazione di convenzioni con strutture di accoglienza d’emergenza per i casi di abuso e maltrattamento. 2.1.3 La cultura dell’accoglienza e il contrasto delle marginalità sociali. I servizi e gli interventi per le povertà estreme e per il contrasto delle nuove povertà. Lo spettro delle marginalità sociali si fa sempre più complesso e diffuso, le zone franche sono sempre più rare, e si corre il rischio di dare risposte solo alle emergenze se non si pongono in essere piani di contrasto alle povertà caratterizzati da una cultura dell’accoglienza e da un approccio economico il cui paradigma sia la persona e l’ambiente 63 globalmente intesi, con l’obiettivo che la ricerca e la tutela del bene comune e del benessere collettivo sono le uniche chiavi di lettura per ripensare una comunità includente. La strategia posta in essere dall’ Ambito, che si ritiene di confermare anche per il prossimo triennio, è caratterizzata da tre tipologie di intervento nella predisposizione di un progetto di presa in carico personalizzato: 1) sostegno economico diretto volto a garantire i bisogni primari personali e/o del nucleo familiare; 2) sostegno economico indiretto realizzato attraverso l’offerta di servizi domiciliari quali il SAD, i pasti a domicilio, spese sanitarie, agevolazioni nel pagamento dei canoni di locazione e delle utenze; 3) sostegno al lavoro “protetto” strutturato nelle forme del tirocinio formativo, borse lavoro. Un’attenzione particolare occorre porre al ruolo del PRONTO INTERVENTO, in questo Ambito servizio già esternalizzato, in quanto è un servizio che per le sue caratteristiche di flessibilità e di collegamento in rete con le strutture di accoglienza risponde con immediatezza al bisogno. È previsto il suo potenziamento anche attraverso forme di collaborazione con gli sportelli sociali delle organizzazioni del volontariato e del Terzo settore operanti sul territorio dell’Ambito, attraverso forme di sostegno e riconoscimento già sperimentati con un Bando per gli Sportelli sociali che sarà riproposto a valere su risorse a ciò impegnate. Dunque, all’interno del sistema locale di welfare troveranno ampio spazio di consolidamento e implementazione i progetti operativi sull’integrazione socio-lavorativa per persone, uomini e donne, in situazione di fragilità sociale, economica, sanitaria, persone con problemi di dipendenza, patologie psichiatriche, disabilità, soggetti in esecuzione penale esterna, valorizzando la rete allargata tra istituzioni pubbliche locali e non (Comuni, DSS, centri per l’impiego, SER.T, UEPE, DSM) e organizzazioni del Terzo settore. Infatti, tranne per la terza annualità degli inserimenti lavorativi per persone con problematiche psichiatriche che presentano già l’impegno finalizzato, vi sono considerevoli risorse per contrastare l’esclusione e marginalità sociale. Accanto ai tradizionali percorsi di inserimento lavorativo a “tempo” occorre definire e attuare politiche attive del lavoro allo scopo di incentivare l’assunzione dopo i tirocini, o sostenere i progetti di autoimpiego e di autoimpresa. Nell’ambito di questa direzione un 64 ruolo decisivo è rappresentato dal sistema delle imprese e delle cooperative chiamate insieme alle istituzioni pubbliche a operare una scelta etica per lo sviluppo locale solidale e sostenibile. Gli obiettivi che s’intendono promuovere e confermare sono quindi: 1) il potenziamento della rete di servizi e interventi per le situazioni di pronto intervento e prima accoglienza; 2) la conferma e il potenziamento dei percorsi personalizzati per l’integrazione e il reinserimento socio-lavorativo di persone “fragili”. 2.1.5 La rete dei servizi per la presa in carico integrata delle non autosufficienze. L’integrazione con le politiche sanitarie e sociosanitarie con il Distretto è di buon livello, soprattutto in termini di confronto e collaborazione istituzionale e professionale, tra dirigenti degli Uffici e tra operatori. È il sistema ASL che presenta ancora “buchi neri” afferenti sia all’approccio organizzativo che gestionale rispetto alla indeterminatezza delle risorse finanziarie, ancora “figurative”, dedicate all’area degli interventi sociosanitari, non riuscendo a rispettare integralmente gli impegni sottoscritti nel precedente Accordo di programma sottoscritto con l’Ambito territoriale in data 1 luglio 2010. Un apporto fondamentale per il consolidamento dell’integrazione potrebbe essere fornito da decisioni trasparenti e corrette da parte della ASL sull’individuazione di capitoli di spesa dedicati agli specifici interventi sociosanitari previsti dalla normativa vigente sui Livelli Essenziali di Assistenza. Non si può non riconoscere, comunque, che i rapporti di collaborazione operativa con il Distretto sociosanitario sono improntati sulla lealtà istituzionale e il confronto sostanziale sulle attività. Anche sul piano organizzativo, i rapporti si sono rafforzati dopo la sottoscrizione cinque anni fa (7 luglio 2009) e l’implementazione (nel corso del 2010) del Protocollo operativo per il funzionamento della PUA e dell’UVM, dove vengono declinati funzioni e compiti dei singoli operatori che ne fanno parte, orari d’apertura e calendario settimanale, i criteri per l’elaborazione dei progetti personalizzati, l’individuazione del case manager e del referente familiare, le modalità per instaurare percorsi preferenziali per l’accesso alla rete dei servizi nei casi di urgenza e necessità. 65 La Porta Unica di Accesso, ubicata nella sede del Distretto sociosanitario (Presidio Territoriale “F. Iaia” di Conversano) è integrata con gli sportelli del segretariato sociale dei tre Comuni per rafforzare la funzione di front office anche in raccordo con i diversi punti di accesso della rete dei servizi sociosanitari territoriali e dipartimentali (CSM, Ser.T., ecc.) e quelli del Distretto Sociosanitario (MMG, PLS, Consultori, ecc.) al fine di consentire percorsi di accesso ma anche di valutazione omogenei e integrati (PAI). La PUA è composta da: - un coordinatore sociosanitario individuato dal Direttore del Distretto; - un assistente sociale con funzioni di front-office; - due unità amministrative con funzioni di back-office; La PUA svolge anche la funzione di “agenda” e di attivazione dell’Unità di Valutazione Multidimensionale al fine della presa in carico dell’utente/cittadino per l’effettuazione della valutazione. La PUA, quindi, individua quei cittadini/utenti che hanno bisogno di prestazioni socio-assistenziali e socio-sanitarie integrate e ne promuove una valutazione adeguata da parte dell’UVM. Si conferma il funzionamento e la composizione dell’UVM in base al Regolamento vigente. È l’equipe integrata e multiprofessionale che, in base a una calendarizzazione certa e stabilita dalla PUA: effettua la valutazione multidimensionale utilizzando la scheda SVAMA; verifica la presenza delle condizioni socio-economiche, abitative, familiari al fine dell’ammissibilità al percorso di assistenza e cura; elabora il progetto socio-assistenziale e socio-sanitario personalizzato da condividere con il cittadino/utente e i suoi familiari che prevede l’accesso a servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali a gestione integrata e compartecipata; monitorizza l’andamento dell’attuazione del progetto e ne integra eventualmente le attività al fine di migliorarne efficienza, efficacia, esiti complessivi; procede alle dimissioni concordate. Dell’UVM si conferma la composizione di Ambito: - il coordinatore sociosanitario individuato dal Direttore del Distretto sociosanitario n. 12 A.S.L. BA; - l’ assistente sociale individuato dall’Ambito Territoriale all’interno dell’Ufficio di Piano; - il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta di riferimento dell’assistito; 66 - il medico specialista e altre figure professionali individuate dalla A.S.L., in relazione alle patologie prevalenti nel quadro delle condizione di salute psicofisiche dell’utente/cittadino. Grazie anche a questo “sistema operativo” ormai consolidato, la politica degli inserimenti degli anziani e/o disabili presso strutture risulta più strutturata e più appropriata. Sotto osservazione permane ancora la dichiarazione d’impegno della Direzione Generale a garantire sul complessivo territorio dell’Ambito le cure domiciliari dopo la sottoscrizione dell’Accordo di Programma dedicato. Ancora oggi sono disponibili solo due infermieri rispetto ai dieci individuati nel precedente Accordo e ciò inibisce la definizione ultima del protocollo di funzionamento del servizio ADI, le cui prestazioni nel corso del 2012 sono state erogare a n. 160 persone con disabilità e/o n. 60 anziane solo come misura assistenziale sanitaria (ADS). Si rilevano ancora due aspetti problematici che l’ASL continua a non definire: da un lato le decisioni sulla politica convenzionale con le strutture a residenzialità diurna socio-riabilitativa per disabili, considerando che attualmente non esistono convenzioni con strutture presenti nell’Ambito territoriale, dove opera solo un centro diurno socio-educativo e riabilitativo (autorizzato ma non ancora convenzionato con la ASL) a Monopoli; dall’altro definire le scelte fondamentali per risolvere l’annoso problema del trasporto presso i Centri riabilitativi, i cui costi attualmente continuano ad essere totalmente a carico dei bilanci comunali. In ogni caso la programmazione territoriale, in coerenza con gli orientamenti della programmazione regionale, ha riconfermato la necessità di definire un’unica strategia per un sistema di servizi a integrazione socio sanitaria per assicurare coerenza e complementarietà sia a livello sociale che sanitario. Obiettivo prioritario è quello di superare il fenomeno “a macchia di leopardo”, causato da una serie di vincoli esterni non imputabili al territorio circoscritto dell’Ambito, ma rivenienti da scelte politico-gestionali centrali che hanno caratterizzato il passato triennio rispetto all’accesso alla rete integrata dei servizi socio-sanitari mediante una consistente implementazione del sistema di offerta e domanda dei servizi domiciliari, comunitari, residenziali a ciclo diurno o permanente con 67 la razionalizzazione e il potenziamento della PUA e dell’UVM che rappresentano la vera chiave di svolta per un approccio multidimensionale che pone la persona al centro. Essenziale a tale scopo è stata la sottoscrizione in data 05/12/2013 di apposito Accordo di Programma tra l’Ambito e l’ASL BA, con delega al DSS n.12 competente territorialmente. . A questo punto occorre specificare gli obiettivi prioritari del prossimo triennio da consolidare, in continuità con la precedente programmazione, e incrementare, raggiungendoli attraverso il nuovo Piano di Zona: ritardare il più possibile il processo di istituzionalizzazione incrementando la capacità di presa in carico territoriale soprattutto tramite le prestazioni e le cure domiciliari da erogare alla popolazione target, con specifico riferimento alla popolazione anziana (65 anni e oltre) anche considerando le risorse a ciò dedicate dal PAC Anziani a valere sui FSC- Obiettivi di Servizio; rendere operativi i protocolli per le dimissioni protette ; sviluppare la cultura della domiciliarità sia come approccio medico-sociale che familiare attraverso la diffusione del SAD/ADI e di ulteriori servizi quali Telesoccorso e Teleassistenza e il servizio dei pasti a domicilio; garantire il mantenimento dei livelli più alti di assistenza domiciliare tenendo conto della necessità di mantenere e salvaguardare le abilità residue dell’utente; verificare costantemente l’ appropriatezza delle prestazioni da erogare; avere conoscenza delle risorse economiche destinate dalle istituzioni pubbliche preposte e monitorare costantemente l’impiego e le finalizzazioni; rafforzare l’impiego dei PAI per la realizzazione dei percorsi/programmi personalizzati terapeutici – riabilitativi, in particolare per le persone affette da patologie psichiatriche e/o di disabilità, conferma dell’assistenza specialistica scolastica; consolidare i percorsi di connettività sociale, di socializzazione, inserimenti lavorativi protetti e sperimentazione dei Progetti di Vita Indipendente al fine di arricchire il paniere d’interventi per favorire l’inclusione sociale e l’autonomia di persone con disabilità grave; 68 chiarire i rapporti con l’ASL rispetto alla compartecipazione al costo del trasporto presso i centri riabilitativi; potenziare e diffondere le procedure sia per l’abbattimento delle barriere architettoniche sia del Telesoccorso e Teleassistenza su tutto il territorio dell’Ambito; sostenere la domanda di prestazioni semiresidenziali socio riabilitativi attraverso i Buoni Servizio di Conciliazione per disabili e anziani non autosufficienti, misura finanziata a valere sul PO FESR 2007 – 2013 Asse III Azione 3.3.2 e su risorse del FNA; consolidare e ampliare le forme di collaborazione con il Dipartimento delle dipendenze patologiche per continuare a perseguire i percorsi terapeutici d’integrazione socio lavorativa, oltre a potenziare le azioni di informazione e prevenzione rispetto a tutte le forme di dipendenza patologica mirata soprattutto alla fascia giovanile della popolazione. Molteplici sono le azioni da porre in campo in termini di conferma, di consolidamento e di potenziamento e qui se ne riportano li più rilevanti e trasversali: concreta integrazione con la rete territoriale dei servizi socio sanitari e con i punti di accesso; consolidamento e potenziamento del SAD e ADI sia in termini di ore utenti che di nuove prese in carico anche in considerazione del PAC anziani; consolidamento della PUA e della UVM nella sua formazione e operatività; alimentazione dei flussi informativi anche attraverso la realizzazione di un piano di comunicazione condiviso con i MMG e PdLS; consolidamento delle misure di sostegno economico finalizzate (Assegno di cura, AIP, Buoni servizio, PRO.V.I); consolidamento e accrescimento della flessibilità nella risposta alla domanda di assistenza specialistica scolastica e domiciliare; incremento degli utenti con disabilità psichica e psichiatrica stabilizzati in carico SAD e ADI. 2.1.6 Il contrasto del maltrattamento e della violenza Per quanto riguarda il Centro antiviolenza, occorre ribadire che è tra i servizi attivati dall’Ambito territoriale quello più “delicato” e innovativo che continua a contrastare 69 consolidati atteggiamenti culturali avversi, e che quindi ha bisogno di tempo per essere “vissuto” come un’occasione preziosa per il territorio e per le persone “fragili” in particolare. Il servizio è stato affidato nel 2010 a una cooperativa sociale selezionata attraverso Bando di gara pubblica. In questo contesto, in continuità con le azioni e gli obiettivi avviati nel corso dell’ultimo triennio di programmazione, il Centro antiviolenza, attualmente in proroga, è oggetto di nuova procedura di appalto in quanto si è inteso consolidare il sistema di prevenzione, presa in carico e trattamento delle situazioni di maltrattamento e/o violenza, in un sistema di forte integrazione con il territorio attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi tematici: valorizzare, consolidare, sostenere e qualificare la rete di strutture servizi per la prevenzione e il contrasto della violenza su donne e bambini, in particolare con la conferma e il potenziamento della presenza e operatività del CAV e le convenzioni con le case rifugio; sviluppare l’integrazione operativa e gestionale con le equipe multidisciplinari integrate per i casi di presa in carico di abuso e maltrattamento minori e donne. Il funzionamento dell’equipe è disciplinata tramite protocollo operativo tra Ambito territoriale e Distretto sociosanitario, sottoscritto il 7/11/2013, in base al quale il gruppo di lavoro costituito da quattro operatori, accoglie per un giorno a settimana durante l’intero anno, le richieste di intervento di sostegno specialistico da parte delle vittime di abusi e maltrattamenti. La sede operativa è collocata nel Distretto sociosanitario presso il Consultorio familiare di Conversano; sostenere i percorsi di autonomia e di indipendenza delle donne vittime di violenza; provvedere a regolamentare i rapporti con gli altri Ambiti che fruiscono del CAV “il Melograno” istituito nel 2010 sul territorio di Conversano, Monopoli e Polignano a Mare, attraverso forme di convenzionamento da prevedere nella propria programmazione d’Ambito. 70 2.1.7 La prevenzione delle dipendenze patologiche Gli interventi attuati nelle precedenti annualità hanno riguardato prioritariamente scelte d’inclusione socio-lavorativa attuate attraverso l’attribuzione di borse lavoro, tirocini formativi, progetti di sostegno all’auto imprenditorialità, con un proficuo lavoro in rete con il personale dei Sert, le Cooperative gestori degli inserimenti e le imprese ospitanti, tutto questo a livello di programmazione di Ambito. Rispetto ai compiti in capo ai Comuni relativi a interventi e azioni di prevenzione primaria ognuno di essi ha realizzato, prima con i fondi del DPR n. 309/1990 e successivamente con fondi comunali, e questo sino al novembre 2013, progetti che hanno coinvolto oltre cinquecento ragazzi e le scuole del territorio attraverso campagne informative e di sensibilizzazione, laboratori sull’affettività, sull’ascolto con la presenza a scuola dell’operatore di corridoio, di cittadinanza attiva, orti condominiali, incontri pubblici su temi dei beni comuni e della crescita sostenibile scelti dai ragazzi, percorsi di comunicazione, creazione di luoghi d’incontro e di scambio, esperienze di scambi culturali, nascita di una associazione giovanile. Questo ricco bagaglio esperienziale nella sua costanza, leggerezza, freschezza, ma al contempo percorso responsabile e fertile, merita di essere annoverato, in particolare l’esperienza portata avanti a Conversano, tra i cantieri dell’innovazione sociale, i cui risultati sono stati riconosciuti dal tessuto comunitario e non potranno non essere che oggetto di riproposta e rafforzamento, e come buona prassi presenta tutte le caratteristiche della ripetibilità in altri territori. Lo specchietto che segue sintetizza in termini finanziari i servizi e gli interventi sociosanitari integrati: SERVIZI E INTERVENTI SOCIO-SANITARI INTEGRATI ANNO 2014 Servizi Interventi prestazioni PUA UVM Impegni ASL Risorse impegnate al 31/12/13 // // Risorse PdZ 20142016 in € 38.000,00 0,00 Risorse proprie comunali annuali in € 0,00 34.000,00* ** 55.042,20* 73.878,22* 71 Equipe multidisciplinare integrata lotta all’abuso e maltrattamento minori, donne Servizi di sostegno alla genitorialità e alla famiglia (cons) Equipe multidisciplinare integrata per l’adozione ADI anziani Compartecipazione inserimenti anziani in RSA Compartecipazione inserimenti anziani in RSSA ADI Disabili Integrazione scolastica (assistenza specialistica) Trasporto Compartecipazione per frequenza Centro diurno socioeducativo e riabilitativo disabili gravi Casa famiglia con servizi formativi alle autonomie Equipe multidisciplinare integrata per l’affido Compartecipazione disabili privi di sostegno familiare in comunità socioriabilitativa *** Inserimenti lavorativi (tirocini/borse lavoro) disabili psichici Attività di prevenzione sulle dipendenze Inserimenti lavorativi (tirocini/borse lavoro) tossicodipendenti 5.000,00 16.848,00* 5.239,00* 36.783,49 16.848,00* 31.437,00* 0,00 16.848,00* 36.765,00* 709.394,53 // 789.082,50* // // 998.340,00 // 120.000,00 577.200,00 Vedi ADI anziani Vedi ADI anziani // 44.469,00 2.062.675,65 482.000,00 0,00 10.569,00* // // // 30.000,00 135.400,00 59.750,00 139.565,37 166.656,00 // 60% compartecipazione 40% compartecipazione 16.848,00 36.765,00* 17.777,00 400.000,00 1.324.551,12 // // // // // 60% compartecipazione 40% compartecipazione 299.435,91 Terza annualità con risorse a valere su risorse a valere su PdZ 2010/2013 46.550,00 // 20.479,64* // 22.829,10* // // // 250.000,00 22.829,10* 72 TOTALE 4.104439,68 1.597.728,02 416.542,00 1.452.211,12 * Costo del personale. ** Gli impegni ASL sono figurativi e a gestione autonoma Questo prospetto mostra visivamente il quadro degli impegni che Ambito e DSS devono realizzare per rendere operativa l’integrazione socio-sanitaria, ma per alcuni aspetti è ancora un risultato non del tutto scontato in quanto il Distretto risulta ancora privo di un sistema contabile basato su centri di costo con risorse finalizzate alla territorialità degli interventi. Non si può negare che l’impegno c’è! 2.2 Quadro sinottico: obiettivi di servizio per un welfare sostenibile 1 Obiet tivi temat ici Sostenere la rete dei servizi per la prima infanzia e la conciliazione dei tempi A. Consolidare e ampliare il B. Promuovere la realizzazione di sistema di offerta e domanda progetti integrati per favorire della rete dei servizi sociola conciliazione vita-lavoro educativi per l’infanzia Final ità gener ale Risultati attesi Consolidamento/ampliamento della rete dei servizi socioeducativi per l’infanzia Incremento delle azioni e dei progetti integrati per la conciliazione vita-lavoro Indicatore di risultato valori target al 2016 OB. di SERVIZIO % Comuni/regione n.115 posti nido/100 bambini 036 mesi n158. buoni servizio di conciliazione /Ambito attivati n.118 Piani di Intervento PAC/Ambito 35% dei Comuni pugliesi dotati di servizi nido (indicatore S.04 Piano di Azione Ob. Servizi) 6 posti nido (pubblici o convenzionati) ogni 100 bambini 0-36 mesi (indicatore S.05 Piano di Azione Ob. Servizi) n. 1 Piano di Intervento/Ambito n.2 Azioni sperimentali/Ambito n.1 Uffici Tempi e Spazi della città/Ambito n. 1 Studio di fattibilità/Ambito n. 1 Ufficio Tempi e Spazi della città/Ambito 73 Costruire percorsi personalizzati di integrazione e reinserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati A. Potenziare servizi e strutture integrate per l’accoglienza nelle situazioni connesse alle emergenze sociali e abitative Obiet tivi temat ici B. 2 Contrastare la povertà con percorsi di inclusione attiva Final ità gener ale Risultati attesi immediato e diretto sostegno ai soggetti che versano in condizioni di vulnerabilità attraverso servizi di pronto intervento sociale in rete con servizi di prossimità (mensa, banco alimentare e dei farmaci, prima accoglienza e igiene personale) potenziamento strutture per l’accoglienza in situazioni di emergenza consolidamento di forme di accoglienza di breve e media durata per persone a rischio di esclusione sociale e di misure per il sostegno in direzione dell’abitare autonomo Incremento degli interventi di inclusione attiva rivolti alle fasce maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione; Realizzazione di interventi integrati in rete con servizi per l’impiego, la formazione professionale, terzo settore e soggetti imprenditoriali Indicatore di risultato N. 1 PIS operativi per Ambito T. valori target al 2016 OB. di SERVIZIO n. 1 PIS di Ambito territoriale (h. 24); n. 1 regolamento operativo del PIS N.18 posti (diretti o convenzionati) in Centri di prima accoglienza, centri di accoglienza notturna SFD in termini di pagamento rette. N.18 inserimenti in strutture residenziali per persone adulte e straniere in difficoltà e a rischio di esclusione sociale (alloggio sociale adulti in difficoltà, gruppi appartamento per gestanti e madri con figli a carico, centri di accoglienza per persone sottoposte a provvedimenti privativi o limitativi libertà personali, albergo per lavoratori stranieri immigrati) in termini di pagamento rette. N. 22 percorsi di integrazione e reinserimento nel mondo del lavoro per persone svantaggiate, individui sottoposti a misure restrittive della libertà personale, senza fissa dimora, persone con disabilità psichica in carico ai CSM, persone con dipendenze patologiche in carico ai Ser.T n. 22 percorsi integrati di forme di sostegno ed accompagnamento personalizzate nella fase di accesso e/o reinserimento nel mercato del lavoro (es. tutoraggio, orientamento, bilancio delle competenze e sostegno all’autoimpiego), attuate anche attraverso l’attivazione di forme di collaborazione con i servizi per l’impiego e la formazione professionale n. 1 posto ogni 5.000 ab. N. 1 percorso/progetto di inclusione ogni 5.000 abitanti N. 1 percorso/progetto di inclusione ogni 5.000 abitanti 74 Promuovere la cultura dell’accoglienza Indicatore di risultato Consolidare e potenziare il sistema di accesso (assicurando i diversi servizi e le funzioni prima richiamate) garantendo una adeguata presenza della figura dell’Assistente sociale in rapporto alla dimensione demografica dell’Ambito territoriale di riferimento. N. 9 Assistenti sociali su cittadini (su base di Ambito territoriale). Fatto salve le prescrizioni del Patto di stabilità sul costo del lavoro si prevede l’assunzione di altre 2 unità. n. 1 Assistente sociale ogni 5.000 abitanti Prevedere la creazione di punti di accesso al sistema che rispondano al criterio della maggiore prossimità possibili al cittadino (anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati) Diffusione e prossimità punti di accesso e adeguata copertura territoriale in relazione alla dimensione demografica per i Comuni più grandi:N. 5 n. 1 punto di accesso per ciascuno Comune Implementare le forme di collaborazione e coordinamento del sistema di accesso a livello di Ambito territoriale. Risultati attesi Potenziamento e/o consolidamento operativo dei Centri di Ascolto per le Famiglie Sviluppo e qualificazione delle reti tra servizi Potenziare l’assistenza domiciliare educativa Sostenere la genitorialità 4 Obiet tivi temat ici Implementare i servizi di sostegno alla genitorialità Consolidare e potenziare la presenza degli Sportelli per l’integrazione socio-sanitariaculturale degli immigrati. Final ità gener ale valori target al 2016 OB. di SERVIZIO Risultati attesi Consolidare i servizi per l’accesso di specifiche categorie di utenza 3 Obiet tivi temat ici Potenziare un sistema di accesso capace di garantire le funzioni di prima informazione ed accoglienza, orientamento della domanda e presa in carico (anche per le situazioni di urgenza). Final ità gener ale Consolidamento/potenziamento rete servizi di educativa domiciliare Strumenti di coordinamento a livello di Ambito territoriale: SI Diffusione e prossimità punti di accesso : N. 1 Indicatore di risultato n. 3 servizio/Ambito n. protocolli di rete n.35 nuclei presi in carico con equipe ADE/nuclei familiari residenti n.46 progetti individualizzati Presenza di un coordinatore di Ambito Organizzazione di incontri di coordinamento frequenti n. 1 sportello per Ambito territoriale valori target al 2016 OB. di SERVIZIO n. 1 centro famiglie per ambito e/o interventi e servizi di sostegno alla genitorialità per ogni Comune dell’ambito territoriale 1 nucleo ogni 1000 nuclei familiari 75 Potenziare e qualificare i percorsi di affido familiare Qualificare i percorsi di adozione naz. e internaz. Consolidamento operativo delle equipe integrate Recepimento degli indirizzi nazionali e regionali Qualificazione della presa in carico Qualificare l’offerta delle strutture e dei servizi per minori Incremento dei percorsi di affido familiare e riduzione del numero di minori inseriti in strutture residenziali Recepimento degli indirizzi nazionali e regionali Qualificazione della presa in carico e sviluppo delle reti di sostegno Consolidare e ampliare il sistema di offerta domiciliare A. Potenziare la presa in carico dei L.E.P. Obietti vi tematic i B. 5 Promuovere l’integrazione sociosanitaria e assicurare la presa in carico integrata delle non autosufficienze Final ità gener ale N. 35 percorsi affido da attivare nel triennio n.1 protocolli operativi n. 1 equipe/ambito n. di percorsi affido superiore a n. inserimento minori in strutture residenziali/Ambito n. 1 Regolamento Affido/Ambito n. 1 Anagrafe famiglie/ambito n. 1 equipe/ambito n.1 equipe/ambito n.1 protocolli operativi n. 1 equipe/ambito n. 1 protocolli operativi n. 30 (art.52) oppure 50 (art.104) posti -utenti ogni 20.000 ab. Consolidamento della rete centri diurni e polivalenti per minori ex artt. 52-104 Risultati attesi n.30 posti utenti/n. abitanti stato di attuazione della procedura amministrativa “Buoni servizio di conciliazione per infanzia e adolescenza” Indicatore di risultato Procedure rendicontative (ambito-Regione) da disciplinare, attestanti un avanzamento finanziario pari a 100% del contributo finanziario concesso valori target al 2016 OB. di SERVIZIO Consolidamento operativo ed estensione del livello di copertura territoriale delle Porte uniche di accesso N.1 PUA operative per Ambito/Distretto n. 1 PUA per Ambito/Distretto con personale comunale e ASL dedicato come da DGR 691/2011 Sviluppo e consolidamento delle Unità di Valutazione Multidimensionali N.1 UVM operative per Ambito/distretto n. 1 UVM per Ambito/Distretto con personale comunale e ASL dedicato come da DGR 691/201 N. 145 utenti in carico ADI n. 4,1 utenti ogni 100 anziani over 65 (dato Istat 2011) in carico ADI per un numero medio di 6 ore settimanali pro-utente N. 210 utenti in carico SAD n. 1,5 utenti ogni 100 anziani Stato di attuazione della procedura amministrativa “Buoni servizio di conciliazione per disabili e anziani non autosufficienti”: in che l’unicaattesa Procedure rendicontative (ambito-Regione) da disciplinare attestanti un avanzamento finanziario pari al 100% del contributo finanziario concesso Incremento della presa in carico nell’ambito dei percorsi domiciliari di natura sociosanitaria per la non autosufficienza e la disabilità potenziamento dei servizi di cura per gli anziani e disabili autosufficienti Implementazione di percorsi sperimentali e innovativi nell’ambito della fruizione di servizi domiciliari 76 Avanzamento della spesa fino a copertura del 100% del contributo finanziario concesso Potenziamento e consolidamento della rete centri diurni socioeducativi e riabilitativi art. 60 n. posti/utente su numero abitanti (Istat 2011) d’ambito 20 posti/utente ogni 50.000 abitanti Promozione della rete di strutture residenziali per persone senza il supporto familiare ‘Dopo di noi’ (artt. 55 e 57 r.r. 4/2007) n.30 posti/utente su numero abitanti (Istat 2011) d’ambito in termini di pagamento rette. 10 posti/utente ogni 50.000 abitanti Incremento della presa in carico a ciclo diurno delle persone affette da Alzheimer art. 60ter n. posti/utente su numero abitanti (Istat 2011) d’ambito. In caso di richiesta si procederà con la presa in carico per la parte sociale e con il sostegno alla retta lì dove previsto. 10 posti/utente ogni 50.000 abitanti Presenza del servizio attivo su base d’ambito, conforme al r.r. 4/2007 e con livello adeguato di copertura della domanda. SI con n. 93 utenti. Servizio attivo su base d’ambito con: • presenza delle équipe integrate previste dall’art. 92 del r.r. 4/2007 • livello minimo di copertura della domanda Potenziamento e consolidamento rete centri aperti polivalenti per disabili (art. 105) e anziani (art. 106) n. posti/utente su numero abitanti (Istat 2011) d’ambito. In caso di richiesta si procederà con la presa in carico per la parte sociale e con il sostegno alla retta lì dove previsto. 50 posti/utente ogni 50.000 abitanti Sviluppo e consolidamento del servizio di trasporto sociale per persone disabili Presenza del servizio attivo su base d’ambito Servizio attivo su base d’ambito N. utenti in carico SAD/ADI n. 10 utenti in carico SAD/ADI ogni 100 utenti in carico CSM per un numero medio di 6 ore settimanali pro-utente N.9 posti/utente su numero abitanti (Istat 2011) d’ambito. In caso di richiesta si procederà con la presa in carico per la parte sociale e con il sostegno alla retta lì dove previsto. 5 posti/utente ogni 50.000 abitanti Consolidamento e potenziamento dei servizi per l’integrazione scolastica ed extrascolastica minori con disabilità (équipe specialistiche) D. Consolidare e ampliare la presa in carico integrata delle persone con disabilità psichica e psichiatrici stabilizzati C. Consolidare e ampliare il sistema di offerta e domanda della rete di servizi comunitari, residenziali e a ciclo diurno Stato di attuazione della procedura amministrativa PRO.V.I. Incremento presa in carico integrata nell’ambito dei percorsi domiciliari di natura socio-assistenziali e sociosanitari per le persone con disagio psichico e/o utenti psichiatrici stabilizzati Incremento della presa in carico integrata nell’ambito dei percorsi di cura a regime diurno di natura socioassistenziale e sociosanitario nei centri diurni socio educativi e riabilitativi art.60 delle persone con disabilità psichica e/o utenti psichiatrici stabilizzati 77 Consolidare e ampliare la presa in carico integrata nell’accesso alle prestazioni socio sanitarie delle persone affette da dipendenze patologiche n. 9 posti/utente su numero abitanti (Istat 2011) d’ambito. In caso di richiesta si procederà con la presa in carico per la parte sociale e con il sostegno alla retta lì dove previsto. n. 5 posti/utente ogni 50.000 abitanti Incremento della presa in carico integrata nell’ambito di programmi terapeuticiriabilitativi di natura socioassistenziale e socio-sanitaria per le persone affette da dipendenze patologiche N.10 utenti in carico. In caso di richiesta si procederà con la presa in carico per la parte sociale e con il sostegno alla retta lì dove previsto. n. 10 utenti in carico programmi terapeutici-riabilitativi ogni 100 utenti in carico Ser.t. Risultati attesi Indicatore di risultato valori target al 2016 OB. di SERVIZIO E. Consolidamento e/o incremento degli accessi nelle strutture residenziali Case per la vita (art.70) e/o Case famiglie con servizi formativi per l’autonomia (art. 60 bis) e incremento accesso e presa in carico integrata delle persone con disabilità psichica e/o utenti psichiatrici stabilizzati 6 Obiet tivi temat ici Prevenire e contrastare la violenza su donne e minori Qualificare la rete di strutture e servizi per la prevenzione ed il contrasto della violenza su donne e minori, dello sfruttamento e della tratta di esseri umani Final ità gener ale Potenziamento e consolidamento operativo della rete delle strutture e dei servizi di prevenzione e contrasto della violenza N 1 CAV presente nell’ Ambito territoriale n. protocolli di inserimento in Casa Rifugio n. 1 servizio per Pronto Intervento Sociale almeno n. 1 convenzione con CAV per Ambito territoriale pagamento rette per inserimento residenziale presso struttura autorizzata n.1 PIS/Ambito Sviluppo e qualificazione delle reti tra servizi n.1 Protocolli di rete n. percorsi di formazione/aggiornamento 78 Sviluppare la piena integrazione operativa e gestionale delle equipe multidisciplinari integrate 7 Obiettiv i tematici Governance e funzionamento dell’ufficio di piano B. Promuovere un lugo stabile di A. Attivazione dell’Ufficio di pian concertazione con le OO.SS. e o e assegnazione di dotazione processi di partecipazione della organica cittadinanza attiva Finali tà gener ale Attivazione/consolidamento in ogni ambito territoriale, di un’equipe integrate multi professionali fra servizi sociali, sanitari di base e specialistici, servizi giudiziari Risultati attesi n.1 protocollo operativo n. 1 protocollo operativo valori target al 2016 OB. di SERVIZIO Indicatore di risultato Nn5. gg/settimana funzionamento dell’UdP Ufficio di Piano Sociale di zona a regime, con il Responsabile e la dotazione organica dedicata* n. 1 equipe multidisciplinare integrata di ambito n. 1 equipe/ambito di n.4 risorse umane (aa.uu.) assegnate stabilmente all’UdP n.2 riunioni periodiche con i servizi sociali professionali dei Comuni dell’Ambito territoriale Pratiche consolidate di partecipazione della cittadinanza sociale e di concertazione con le OO.SS. più rappresentative n. 5 gg./settimana n. 3 risorse umane assegnate full time n. 2 riunioni mensili tra Udp e servizi sociali professionali n. Patti di partecipazione con le organizzazioni del terzo settore formalmente costituite n. Patti di partecipazione (1 per ogni OdV/APS/Org. III settore, o loro reti, costituita da almeno un anno alla data di sottoscrizione n.4 riunioni periodiche del tavolo di monitoraggio e valutazione n. 4 riunioni (trimestrali) per anno del tavolo di monitoraggio e valutazione n.4 riunioni periodiche del tavolo di concertazione con le OO.SS. più rappresentative n. 4 riunioni (trimestrali) per anno del tavolo di concertazione con le OO.SS. più rappresentative 79 2.3 Il raccordo tra la programmazione ordinaria e le risorse aggiuntive Il terzo Piano regionale delle politiche sociali oltre ha confermare il sistema di welfare plurale, con responsabilità e obiettivi condivisi dai diversi attori sociali e istituzionali che partecipano al processo di costruzione dei piani di zona, ha saputo intercettare opportunità di estensione e rafforzamento per l’attuazione del sistema integrato d’interventi e servizi per le persone, le famiglie e le comunità locali. Per questo, il terzo ciclo di programmazione dei Piani di zona trova nel piano di azione e coesione infanzia e anziani non autosufficienti, nei buoni di conciliazione, oltre al fondo di sviluppo e coesione, ulteriori risorse e spazi d’intervento finalizzati. La programmazione ordinaria, che ha tracciato l’ormai consolidato percorso relativo alla concertazione, si è aperta ad altri attori e la stessa si è arricchita di ulteriori confronti con l’ obiettivo di raccordare, ciascuno per le proprie responsabilità, i diversi livelli istituzionali e predisporre azioni e interventi collegati e interagenti con gli obiettivi di servizio. Nello specifico: - con i PAC Infanzia si è previsto il consolidamento dei posti nido esistenti e l’incremento dell’offerta sia in termini di prolungamento orario giornaliero e/o settimanale, sia con la realizzazione del cd “nido estivo”, oltre che con il potenziamento delle sezioni primavera portando il potenziale di utenza con l’utilizzo di € 637.393,00 per circa due anni educativi; - con i PAC Anziani gli obiettivi previsti sono sempre il consolidamento dell’esistente e contestualmente l’implementazione del numero degli anziani non autosufficienti fruitori delle cure domiciliari, in particolare rafforzando l’integrazione sociosanitaria con l’attribuzione di € 689.960,00; - con i buoni di conciliazione, infanzia e disabili, si sta operando un alleggerimento della spesa e carico di cura in capo alle famiglie in quanto in base al possesso di alcuni requisiti possono usufruire di abbattimenti tariffari per i propri familiari fruitori di strutture private convenzionate e contestualmente questa misura dovrebbe sostenere l’offerta delle strutture. Discorso a parte si dovrà fare rispetto alle risorse e alle finalità del fondo sviluppo e coesione ( FSC) – ObServ di cui alla Del. CIPE n. 79/2012 a seguito dei provvedimenti che la regione Puglia successivamente adotterà per il riparto e l’assegnazione agli Ambiti territoriali. 80 Queste risorse aggiuntive, che concorrono al raggiungimento dei target previsti per i singoli obiettivi di servizio, nella nuova programmazione del Piano di zona determinano un duplice effetto: ci permettono da un lato di “liberare” risorse e di orientarle su obiettivi più scarni per stanziamento o di prolungare l’operatività di un servizio. Da ultimo si evidenzia che durante il 2012, relativamente allo Piano dei tempi e degli spazi, si è proceduto con le azioni informative e formative rivolte ai dipendenti dei tre Comuni dell’Ambito, restituzione dei dati alla cittadinanza, elaborazione di due azioni sperimentali, attraverso la partecipazione ad un Avviso regionale, propedeutiche alla costituzione dell’Ufficio tempi e spazi quale luogo dedicato all’ obiettivo complesso e articolato fortemente centrato sul ri-pensamento del concetto di TEMPO come risorsa comune da condividere e agire per promuovere e sostenere il cambiamento degli stili di vita e di lavoro, oggi aggressivi e disumanizzanti, in percorsi sostenibili. ALLEGATI AL CAPITOLO II cfr. il secondo Tomo del Piano Copia del Piano d’intervento PAC infanzia Copia del Piano d’intervento PAC anziani Copia Accordo di programma ASL/Ambito per la realizzazione dell’ADI e dei servizi per la non autosufficienza 81 Capitolo III LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA 83 CAPITOLO III LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA 3.1 La composizione del fondo unico di Ambito Per questa terza programmazione si conferma che tutte le risorse destinate alla spesa sociale per la realizzazione dei servizi a valenza di Ambito e per quelli comunali saranno realizzati nel rispetto della cornice unica del Piano sociale di Zona al fine di continuare a sostenere pratiche più concrete di gestione associata e di programmazione finanziaria unica, dando continuità in tal modo al vincolo per l’Ambito e per ciascun Comune associato di dichiarare l’intera spesa sociale complessiva. Pertanto, il quadro finanziario del Piano sociale di Zona per il terzo ciclo di programmazione è così rappresentato: la quota di risorse proprie comunali pari, se non superiori, al 100% dell’importo determinato dai trasferimenti regionali a valere su FNPS+FNA+FGSA 2013, costituito sia con le assegnazioni monetarie (30% pari a € 237.915,17) sia con la spesa sociale che ciascun Comune sostiene, di competenza del bilancio di previsione del 2014 per € 4.575.884,46, di cui 3.116.263,00 concorrono alla realizzazione degli Obiettivi di servizio; le risorse residue di stanziamento rivenienti dal precedente Piano sociale di zona per € 992.143,00; le risorse nazionali trasferite (€ 341.271,19 riferiti al FNPS ed € 215.383,72 riferiti al FNA); le risorse regionali trasferite (€ 236.395,65 riferiti al FGSA ed € 842.980 riferiti al FESR Buoni Servizi di Conciliazione per disabili e infanzia ); le risorse dell’ASL BA DSS n.12 per l’integrazione socio-sanitaria relative al triennio 2014/16 pari a € 9.083.253,36, di cui almeno il 90% dell’ammontare è da riferirsi al costo del personale; altre risorse pubbliche: quali € 198.224,89 per il PRO.VI ed € 75.770,88 per la Prima Dote. 84 Le risorse ordinarie ( FNPS, FNA, FGSA ) 3.1.1 Per il nuovo periodo di programmazione il quadro finanziario è composto da risorse nazionali, quali il FNPS e FNA, e regionali, il FGSA, riferite al momento alla sola annualità 2013. Pertanto va evidenziato come l’intero quadro delle priorità d’intervento e degli obiettivi di servizio guarda a uno scenario triennale, ma si alimenterà annualmente sotto l’aspetto finanziario. Fatta salva la finalizzazione delle risorse del FNA, che per l’Ambito ammontano a € 215.383,72 allocate per l’ADI e per i centri diurni per disabili, ex art. 60 R. r. n. 4/2007, le altre risorse del FNPS ( € 341.271,65) e del FGSA ( € 236.395,65) e il 30% aggiuntivo dei Comuni(€337.915,17) sono state destinate per garantire la continuità dei seguenti interventi e obiettivi di servizio: ADE e Centri famiglia, Servizio di mediazione e azioni propedeutiche per la diffusione della pratica dell’affido, proroga nelle more dell’aggiudicazione definitiva del nuovo appalto; Assistenza specialistica scolastica, ripetizione contrattuale in vista della prossima scadenza; CAV, proroga nelle more dell’esperimento delle procedure del nuovo appalto; Ufficio di Piano, il 5% delle somme trasferite destinate al suo funzionamento; Cento diurno per minori, per l’avvio del funzionamento della struttura realizzata a Monopoli. Ovviamente sono state riportate le azioni più significative in termini d’impatto economico e di utenza; il dettaglio degli interventi e servizi è indicato in modo esaustivo nella scheda di programmazione di dettaglio allegata. 3.1.2 Le risorse aggiuntive (FSC, PAC) Alle precedenti risorse occorre aggiungere quelle aggiuntive di cui al Fondo Sviluppo Coesione (FSC), di cui alla Deliberazione CIPE n. 79/2012, che saranno oggetto di successivi provvedimenti di riparto e assegnazione agli Ambiti territoriali da parte della Giunta regionale, mentre il primo stralcio del Piano di Azione e Coesione (PAC) per servizi 85 di cura rivolti agli anziani e all’infanzia le risorse sono state ripartite dall’Autorità di gestione nazionale e per questo Ambito ammontano per il PAC Infanzia a € 637.393 e per il PAC Anziani a € 697.960, in attesa entrambi di approvazione da parte dell’Autorità di Bacino del Ministero dell’Interno. A tale riguardo si rinvia al cap. 2.3. 3.1.3 Il cofinanziamento con risorse proprie dei Comuni Le quote delle risorse proprie comunali di competenza dei Bilanci di previsione 2014, allo scopo di rafforzare la gestione associata e la programmazione finanziaria unica, sono pari a € 3.116.263,00, di cui € 237.915,17 risorse economiche aggiuntive ed € 2.878.347,83 risorse che i Comuni sostengono direttamente come spesa annuale per servizi altrettanto essenziali e soprattutto riconducibili ad Obiettivi di servizio, rispondendo alla richiesta prevista nel Piano regionale di cofinanziare almeno per il 100% dell’importo determinato dal trasferimento, che per questo Ambito è stato pari a € 793.050,56. L’allocazione di queste risorse trova la sua esplicitazione nella scheda di programmazione finanziaria di dettaglio a cui si rinvia. 3.1.4 La spesa sociale totale dei Comuni Premesso che anche l’anno 2013 è stato caratterizzato da una significativa diminuzione di risorse finanziarie trasferite dallo Stato per i servizi e gli interventi di natura sociale, appare opportuno ripercorrere brevemente alcune considerazioni per consentirci di contestualizzare le riflessioni sui dati finanziari. Si conferma, in primo luogo, che la maggior parte delle risorse programmate che costituiscono il budget complessivo del Piano Sociale di Zona rivengono dai singoli Bilanci di previsione dei Comuni dell’Ambito territoriale. L’incidenza è pari al 52,33%. L’altra parte è costituita dalle risorse trasferite dalla Regione Puglia all’Ambito territoriale attraverso diverse fonti di finanziamento, nazionali (FNPS e FNA ) pari al 2,50%, e regionali (FGSA, Prima dote per i nuovi nati), pari al 4,77%. Inoltre, le risorse residue sono pari al 10,54% circa, rivenienti dal 2° Piano Sociale di Zona, sono ovviamente in esaurimento. 86 In tal modo alcuni servizi vengono garantiti dai singoli Comuni con risorse proprie (ci si riferisce all’area del welfare d’accesso: segretariato sociale, servizio sociale professionale, PUA e UVM) e ai servizi residenziali. I servizi finanziati con risorse del Piano Sociale di zona come su esposto, quali il SAD, l’ADI , l’ADE, il Centro famiglia e l’attività di orientamento all’affido familiare (progetto integrato “Famiglie al centro”), il centro antiviolenza con il pronto intervento e l’assistenza specialistica, sono tutti operativi. Le risorse allocate su questi servizi nella programmazione del 3° Piano sociale di Zona risultano in parte impegnate nel corso del 2012/13 in quanto hanno costituito il budget dei nuovi bandi per gli appalti espletati o in corso di elaborazione. Importante è ricordare anche quanto già rilevato nella Relazione sociale 2012: l’andamento della spesa sociale comunale impegnata mentre è rimasta costante nel biennio 2010/2011 superando i 5,4 meuro ogni anno, nel 2012 ha registrato un decremento generalizzato per circa 700 mila euro, invece nel 2013 la spesa ha ripreso a risalire soprattutto in direzione dei servizi e con una contestuale lieve contrazione nei trasferimenti monetari. Come in altre circostanze già evidenziato ( v. cap. § 1.1.4), le differenze rispetto all’andamento della spesa sociale permangono evidenti tra i singoli Comuni: pur risultando una diminuzione in media per ogni Comune rispetto al 2011, osservati singolarmente si conferma che Conversano continua a presentare la spesa più alta, quasi il doppio, rispetto agli altri due Comuni. Analogo l’andamento se confrontiamo la spesa sociale pro-capite del biennio 2010-2011. Fortunatamente il trend della spesa ha ripreso a salire nel 2013 riportando la media nell’alveo dell’andamento storico positivo. 3.1.4 Attività di monitoraggio fisico e finanziario del Piano Sociale di Zona Il Regolamento regionale all’art.18, comma 1, lett.a) ha previsto strumenti, già sperimentati nel corso del secondo ciclo di programmazione con successo, per il monitoraggio del Piano sociale attraverso la Relazione sociale annuale di Ambito completata dagli indicatori di performance elaborati dalla Regione. La Relazione sociale, attraverso il set degli indicatori di domanda, di attività, di processo e di risultato, assume una funzione sia di rendiconto economico – finanziario perché mostra il livello e le modalità di utilizzo delle risorse assegnate, sia di monitoraggio e valutazione rispetto ai servizi effettivamente attivati e garantiti alle persone residenti nei 87 Comuni dell’Ambito, sia di verifica del percorso di consolidamento della governance del sistema di welfare locale. La Relazione è anche uno strumento di controllo partecipato in quanto il Tavolo di concertazione prima, la Cabina di regia attualmente, sono coinvolti nella fase divulgativa e di confronto cittadino. Oltre al monitoraggio fisico l’Ufficio di Piano d’intesa e in collaborazione con gli Uffici comunali di ragioneria e dei servizi sociali attraverso la compilazione di specifiche schede consentono al Coordinamento Istituzionale di prendere atto della stato di attuazione del Piano. ALLEGATI AL III CAPITOLO cfr. Il secondo Tomo del Piano Schede di programmazione 88 Capitolo IV GLI ATTORI DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE 89 CAPITOLO IV GLI ATTORI DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE 4.1 Le scelte strategiche per l’assetto gestionale e organizzativo dell’Ambito La gestione associata dell’Ambito di Conversano, Monopoli e Polignano a Mare si è configurato come un SISTEMA UNICO di servizi e interventi gestito in modo unitario, con procedure omogenee e condivise. La gestione associata è un processo irreversibile, che in questo Ambito è stato ben tollerato e implementato. L’Ambito di Conversano, che per il precedente quadriennio aveva scelto come modello di gestione associata lo strumento giuridico della Convenzione così come disciplinato dall’art. 30 del TUEL n. 267/2000, ha confermato tale istituto come modello di gestione associata confermandone le motivazioni: 1 – ha risposto adeguatamente all’obiettivo di un corretto esercizio della funzione amministrativa in forma associata; 2 – l’assetto giuridico–istituzionale si è progressivamente definito e configurato come un sistema unico gestionale, con procedure uniche, condivise, strutturate e coordinate a livello di indirizzo politico, attraverso il Coordinamento Istituzionale, e a livello tecnico, attraverso l’Ufficio di Piano. Il processo di omogeneizzazione delle procedure, bandi unici, modelli di domande uniformi, criteri omogenei per l’accesso ai servizi e agli interventi, tariffe di compartecipazione uguali sul territorio dell’Ambito territoriale, parametri uniformi nella programmazione finanziaria, metodologie di lavoro e stili professionali analoghi, ha favorito e orientato i cittadini a fidelizzare la loro domanda. L’ elemento essenziale per il funzionamento della gestione associata, qualunque sia la forma prescelta, è la chiara distinzione delle competenze e dei ruoli tra gli attori coinvolti sia a livello politico che gestionale. Alla stessa stregua la collaborazione istituzionale rappresenta l’obiettivo che va fortemente sostenuto e alimentato sempre con maggiore convinzione, superando ogni forma di chiusura che purtroppo continua a persistere per quanto concerne l’attuazione delle politiche d’integrazione socio-sanitaria, rispetto alle quali la ASL BA deve assumere maggiore responsabilità e consapevolezza al fine di conseguire gli obiettivi comuni di salute e benessere dei cittadini, in maniera conforme agli indirizzi del Piano regionale della salute 2008-2010 vigente, che attendono di trovare la 90 loro naturale collocazione negli strumenti di pianificazione territoriale integrata locale (PAT) e a livello aziendale (PAL), ancora oggi non attuati, per la cui realizzazione il Distretto rappresenta lo spazio amministrativo-gestionale chiamato alla realizzazione degli obiettivi della programmazione sociosanitaria. Così come assolutamente non è più rinviabile la certezza della spesa che deve caratterizzare l’azione del Distretto affinché l’attività programmatoria e gestionale risponda ai fondamentali criteri di contabilità economico-finanziaria di ‘’bagdet’’ e ‘’centri di costo’’. In questo percorso di costruzione della governance rivestono un ruolo strategico il Coordinamento Istituzionale e l’Ufficio di Piano. Il Coordinamento Istituzionale, quale organo di indirizzo politico-amministrativo, ha rappresentato e rappresenta, anche fisicamente, lo spazio dove i tre Comuni dell’Ambito territoriale e il Distretto socio-sanitario pianificano la costruzione di un sistema di welfare condiviso e individuano priorità e strumenti per realizzarlo. Per quanto concerne il suo funzionamento, la sua composizione e le sue funzioni si conferma quanto già descritto dettagliatamente nella Relazione sociale 2012 a cui si rinvia. In ogni caso, ai sensi dell’art.11 del Regolamento regionale n.4/2007, è bene sottolineare che il Coordinamento istituzionale del nostro Ambito territoriale è costituito dai tre Assessori alle Politiche sociali delegati per assolvere ai compiti di indirizzo e controllo della programmazione ed è titolare della funzione d’indirizzo generale dell’Ufficio di piano. Al Coordinamento è chiamato a partecipare anche il Direttore del Distretto socio-sanitario con specifico riferimento alla organizzazione e al finanziamento dei servizi e degli interventi a elevata integrazione socio-sanitaria. Anche per l’Ufficio di Piano, che rappresenta la struttura tecnico-gestionale organizzativa fondamentale per l’attuazione del PSdZ, si conferma la sua specifica composizione con l’attribuzione di risorse umane dedicate in numero adeguato rispetto alle competenze attribuite. Esso qualifica l’azione amministrativa del governo locale del sistema sociale e sociosanitario sia a livello di Ambito territoriale che di singoli Comuni. Infatti, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. n. 267/2000, la Convenzione prevede l’istituzione dell’Ufficio di Piano formato da personale distaccato dai singoli enti partecipanti, dedicato all’attività amministrativa e gestionale per il funzionamento del Piano sull’intero Ambito territoriale, strutturandosi quale ufficio unico che opera in modo da rappresentare tutti i Comuni associati, i quali hanno delegato al Comune capofila la rappresentanza legale e la responsabilità amministrativa e legale del PdZ. 91 Le funzioni svolte dall’Ufficio di Piano, la composizione, il suo funzionamento, l’attività dello stesso sono confermate non solo sotto l’aspetto formale, ma soprattutto per l’operatività sempre più qualificata, adattiva ai processi innovativi, propositiva, di raccordo in particolare con i Comuni costituenti l’Ambito territoriale e il Distretto. Il funzionamento complessivo dell’Ufficio di Piano è affidato a personale dedicato a tempo pieno e quantitativamente adeguato, soprattutto professionalmente preparato, che lavora per progetti e obiettivi, fortemente motivato, diretto e coordinato efficacemente e con responsabilità. La composizione dell’Ufficio di Piano è riconfermata, così come previsto dal Regolamento dell’Ufficio di Piano in: n. 2 assistenti sociali a tempo pieno e n. 1 assistente sociale part-time, che assicurano il presidio delle tre Aree, socio-sanitaria, socio- assistenziale, socio-educativa; n. 1 istruttore amministrativo a tempo pieno, a supporto della funzione tecnico-amministrativa; oltre la collaborazione dell’Ufficio appalti e contratti di Monopoli e dell’Ufficio di ragioneria del Comune di Conversano. L’assegnazione delle risorse umane è stata disposta sia con ordini di servizio che autorizzano lo svolgimento del lavoro presso gli uffici siti nel Comune capofila, sia in termini meramente funzionali (senza il trasferimento fisico nella sede dell’Ufficio di Piano) e la loro attività si esplica ed è rivolta a beneficio di tutti i Comuni appartenenti all’Ambito. Per garantire la realizzazione della pianificazione e per essere sempre in grado di rispondere anche alle altre misure collegate al potenziamento del Piano di Zona, i componenti l’UdP sono impegnati sia durante l’orario ordinario di lavoro sia oltre il normale orario di servizio. Ai sensi del Regolamento di funzionamento art. 7, ai componenti l’UdP “ sono applicabili gli istituti contrattuali più idonei previsti per incentivare e riconoscere in maniera premiale l’impegno del suddetto personale per il raggiungimento degli obiettivi previsti nella programmazione delle Politiche sociali dell’Ambito attraverso le forme di trattamento accessorio d’incentivazione del personale, qualora vi siano le condizioni, così come previsto dalla normativa contrattuale vigente”. L’altro elemento qualificante per il funzionamento dell’Ufficio di Piano è la figura del Responsabile che svolge i compiti di direzione dell’Ufficio e coordinamento del gruppo di lavoro, di supporto tecnico alle decisioni del Coordinamento Istituzionale, garantisce 92 l’attuazione del Piano sociale di zona sull’intero Ambito territoriale secondo la programmazione approvata in Conferenza di servizi con la Regione Puglia, elabora e attua i regolamenti approvati dal Coordinamento istituzionale, provvede a realizzare servizi e interventi programmati dal Coordinamento in maniera uniforme ed omogenea sul territorio dell’Ambito, promuove e attiva tutti gli interventi di natura sociosanitaria integrata programmati nell’Accordo di programma sottoscritto con la ASL BA (distretto sociosanitario n. 12), monitora l’ attuazione del Piano sociale di Zona sia sotto il profilo qualitativo che in relazione agli aspetti contabili e finanziari, coordina le attività di raccolta dati per la manutenzione del sistema informativo locale. 4.2 La Governance per la programmazione sociale: il ruolo dei soggetti pubblici, della cittadinanza sociale; il consolidamento dei rapporti con ASL e Distretto Sociosanitario. Il sistema di welfare elaborato dalla Regione Puglia è informato ai principi costituzionali delle responsabilità condivise e della lealtà istituzionale, sistema che necessita della partecipazione e dell’apporto coordinato dei diversi attori istituzionali e sociali presenti e operanti sul territorio dell’Ambito per strutturare in modo più efficace i servizi e gli interventi in risposta alla domanda dei cittadini. Occorre assumere, dopo oltre sette anni di lavoro, la consapevolezza che il sistema di welfare regionale e locale cresce solo nella misura in cui si rafforza la cooperazione tra istituzioni pubbliche, i Comuni in prima battuta, e in particolare la ASL per quanto riguarda l‘integrazione sociosanitaria, la Provincia, le agenzie scolastiche, il Tribunale per i Minorenni con il Centro per la Giustizia minorile, l’Amministrazione penitenziaria. Alla complessità, alla unicità e alla fragilità sociale non si possono più dare risposte frammentarie e parziali che non fanno altro che implementare i circuiti di esclusione sociale. Invece si tratta di accettare, cambiando il proprio punto di vista, che tutti gli attori del territorio, ciascuno per le proprie specificità, sono chiamati ad approntare un sistema di programmazione e di pianificazione il più condiviso possibile e rispondente alla totalità della persona e non solo a un suo bisogno. L’obiettivo della collaborazione istituzionale va realizzato con maggior convinzione, cercando di abbattere le logiche dualistiche. In particolare, per quanto riguarda 93 l’attuazione delle politiche di integrazione sociosanitarie, l’ASL deve assumere con maggiore responsabilità e consapevolezza tali obiettivi considerati strategici e prioritari, in quanto il diritto dei cittadini alla salute e al benessere non possono continuare ad essere appannaggio di un settore rispetto ad un altro, in coerenza con gli indirizzi contenuti nel Piano regionale della salute 2008-2010 ancora vigente. E se con soddisfazione si può attestare che i rapporti di collaborazione con il Distretto sono sempre stati improntati alla lealtà istituzionale, all’interazione organizzativa e alla collaborazione professionale quotidiana, con risultati operativi evidenti (per es. il funzionamento regolamentato di PUA e UVM che ha permesso una specifica sistematicità negli inserimenti degli anziani e/o disabili presso strutture, attivazioni di protocolli operativi per affido e adozione, abuso e maltrattamento), il punto di massima criticità rimane ancora lo scarso impegno della Direzione Generale dell’ASL per garantire su tutto il territorio dell’Ambito l’assistenza domiciliare integrata e un serio potenziamento e funzionamento dei servizi territoriali. Con questa nuova programmazione l’Ambito, supportato dalla Regione, ha dovuto misurarsi con un nuova opportunità:il programma nazionale servizi di cura della prima infanzia e degli anziani non autosufficienti collegato al Piano di Azione Coesione (PAC), la cui Autorità di gestione è stata individuata nel Ministero dell’Interno, allargando lo scenario degli attori del partenariato, attività di concertazione più specifica che ha portato alla sottoscrizione di un nuovo Accordo di Programma con l’ASL per rendere concrete le prese in carico delle persone con bisogno di cure domiciliare anche integrate. Anche la partecipazione attiva alla concertazione, almeno con le realtà costituite, e con le OO.SS. ha assunto la forma di appositi Patti di partecipazione e/o Protocolli d’intesa, dando visibilità alla sussidiarietà che si è fatta esercizio concreto della sovranità popolare allargando la titolarità dell’azione finalizzata all’interesse collettivo dei cittadini e delle loro organizzazioni chiamati a proficui rapporti di collaborazione in tutte le fasi del ciclo di vita del Piano di zona. Infatti l’Ambito di Conversano sin dal 2009 ha istituito e disciplinato il Tavolo permanente di comunità e non può non accogliere con soddisfazione la scelta della Regione di prevedere l’insediamento a livello di ciascun Ambito di un’apposita cabina di regia costituita dalle istituzioni pubbliche, le OO.SS. e da una rappresentanza delle organizzazioni del Terzo Settore più rappresentative per l’accompagnamento durante le fasi attuative del Piano. 94 ALLEGATI AL IV CAPITOLO cfr. Il secondo Tomo del Piano copia Convenzione gestione associata copia del Disciplinare di funzionamento del Coordinamento Istituzionale copia del Regolamento di funzionamento dell’Ufficio di Piano copia del Regolamento unico per l’affidamento dei servizi copia del Regolamento unico per l’accesso alle prestazioni e la compartecipazione finanziaria degli utenti al costo delle prestazioni copia del Regolamento di gestione del Fondo unico d’Ambito 95 Capitolo V LA PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI DI PIANO 5.1 Le scheda di progetto per gli interventi previsti e gli obiettivi di servizio 97 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi1 TITOLO: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 1 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia – Sostegno finanziario ai Comuni per le convenzioni con gli Asili Nido privati convenzionati per l’anno educativo 2012-2013 (esclusi quelli coperti dai buoni servizio per l’infanzia e l’adolescenza) Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 53 Importo totale programmato: € 43.471,86 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare _______________________________________) Tipologia di utenti: minori 0-36 mesi N° medio annuo previsto di utenti: 39 Descrizione generale Obiettivi: soddisfare un maggior numero di utenza e diminuire le liste di attesa dei nidi comunali, attraverso l’istituto giuridico della Convenzione con i nidi privati autorizzati. 1 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 98 Tipologia di prestazioni/attività: Trasferimento annuale ai Comuni interessati di fondi destinati alla copertura delle rette d’inserimento di minori 0-36 mesi in strutture semresidenziali private convenzionate. Risultati attesi Aumento del numero degli utenti; Sostegno delle strutture private per la prima infanzia Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Personale amministrativo UdP 99 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi2 TITOLO: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 1 bis (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia pubblici – Finanziamento della gestione (spese del personale, pulizia, utenze, ecc.) Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 53 Importo totale programmato: € 732.478,18 (una annualità) Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi per i servizi ausiliari e di mensa altra modalità di gestione (specificare _______________________________________) Tipologia di utenti: minori 0-36 mesi N° medio annuo previsto di utenti: 86 Descrizione generale Obiettivi: facilitare nelle famiglie la conciliazione dei tempi vita/lavoro; 2 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 100 trasversali ovvero obiettivi che “strutturano la mente” ( capacità di memoria, di attenzione, di motivazione all'apprendimento, di curiosità, di decentramento, di decontestualizzazione, di stare con gli altri); generali ovvero obiettivi di sviluppo riguardanti le diverse aree dando conto della capacità del bambino di esprimere comportamenti di senso rispetto a diversi livelli di complessità in ordine a: la capacità del bambino di cominciare ad utilizzare il proprio corpo per comunicare con gli altri, per muoversi ed orientarsi coerentemente nei diversi spazi, per giocare e per costruire, nonché di sapersi prendere cura del proprio corpo; la capacità di cominciare a costruire, ad intrattenere rapporti con gli altri adulti e bambini del nido; la capacità del bambino di esplorare, manipolare e trasformare diversi materiali; la capacità del bambino di cominciare ad osservare il contesto vicino e l'ambiente di vita, di fare prime domande rispetto al contesto e all'ambiente di vita ( i primi “perché”), di cominciare ad avere prime piccole conversazioni e a trovare soluzioni a piccoli problemi; la capacità del bambino di cominciare ad esprimere, comunicare, riportare fatti semplici accaduti nell'ambito della sua vita familiare e al nido; la capacità del bambino di cominciare ad utilizzare il linguaggio non verbale, sonoro, plastico, grafico, pittorico, ludico per esprimere stati d'animo, vissuti e fantasie; Tipologia di prestazioni/attività: Accoglienza e soddisfazione di tutti i bisogni educativi, relazionali, di cura, di crescita cognitiva, dei minori 0-36 mesi. Risultati attesi Accoglienza Abbattimento delle liste di attesa; Migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro; Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatori professionali, personale amministrativo, cuochi e personale ausiliari. 101 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi3 TITOLO: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 1 ter (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia pubblici – Finanziamento della gestione; Asili nido privati autorizzati convenzionati – avviamento e sostegno Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 53 Importo totale programmato: € 637.393,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione (specificare convenzione) Tipologia di utenti: minori 0-36 mesi N° medio annuo previsto di utenti: 98 Descrizione generale Obiettivi: mantenere e potenziare gli attuali livelli di servizio; 3 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 102 estensione del tempo di servizio degli attuali nidi comunali in termini di prolungamento della fascia oraria giornaliera di apertura del servizio e/o previsione del periodo di apertura estiva (nido estivo); avviamento e sostegno dei servizi integrativi e innovativi. Tipologia di prestazioni/attività: Trasferimento annuale ai Comuni interessati di fondi destinati alla copertura delle rette d’inserimento di minori 0-36 mesi. Risultati attesi aumento del numero degli utenti; ampliamento dell’offerta educativa. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatori professionali, personale amministrativo, cuochi, ausiliari, ecc. 103 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi4 TITOLO: Servizi di conciliazione vita-lavoro Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 2 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Servizi di conciliazione vita-lavoro Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 40.000,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Nuclei familiari e donne N° medio annuo previsto di utenti: potenzialmente l’intera popolazione dell’Ambito Descrizione generale Obiettivi: Elaborazione e approvazione del Piano dei tempi e degli orari; 4 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 104 concreto avvio del percorso della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con la costituzione dell’Ufficio dei Tempi e Spazi della città. Tipologia di prestazioni/attività: analisi del contesto e descrizione della realtà locale; individuare ed esprimere il fabbisogno e la finalità complessiva dello Studio di fattibilità; testare le ipotesi di lavoro e verificare la validità della strategia con una rilevazione sul campo rivolta ai bisogni, alla dotazione di risorse, alla domanda di conciliazione; definire gli obiettivi di conciliazione; costruire le strategie operative per il miglioramento della qualità della vita nella città, in un’ottica di conciliazione dei tempi e degli spazi; presentazione dei risultati attesi dello Studio di Fattibilità: seminari informativi e di approfondimento. costituzione dell’Ufficio dei Tempi e Spazi della città. Risultati attesi Armonizzazione degli orari di apertura dei servizi pubblici scolastici, sociali, sociosanitari, scolastici, ecc.; miglioramento complessivo della qualità della vita nelle comunità locali dell’Ambito. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Esperti nella specifica area dell’intervento. 105 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi5 TITOLO: Pronto intervento sociale (PIS) Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 3 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Pronto intervento sociale (PIS) Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 85 Importo totale programmato: € 0,00 (cfr. 35 – Maltrattamento e violenza CAV e 37 – Maltrattamento e violenza Equipe). Il servizio è in regime di proroga, e si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del Centro Anti Violenza, comprensivo del Pronto Intervento Sociale, con risorse rivenienti dal PdZ 2010-2013 (€ 187.000 circa). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: popolazione residente nell’Ambito N° medio annuo previsto di utenti: n. 30 in media per anno; 5 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 106 Descrizione generale Obiettivi: garantire procedure d’intervento h 24 per le situazioni di emergenza/urgenza sociali che richiedono soluzioni immediate e flessibili. Tipologia di prestazioni/attività: accoglienza, ascolto telefonico ed informazione di base; immediato intervento sul posto della segnalazione; raccordo con le risorse del territorio; accompagnamento presso le strutture di accoglienza. Risultati attesi Sostegno sociale immediato per le situazioni di emergenza, esclusa quella di cure sanitarie e quelle connesse al contenimento di comportamenti pericolosi. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Psicologo; educatore; assistente sociale; assistenti domiciliari. 107 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi6 TITOLO: Rete di pronto intervento sociale – emergenza abitativa Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 4 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Pronto intervento sociale – emergenza abitativa Art. 77 e 81ter del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 76.442,11 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: popolazione residente nell’Ambito in condizione di disagio economico e con difficoltà a garantirsi un’abitazione in locazione. N° medio annuo previsto di utenti: n. in media per anno; 40 Descrizione generale 6 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 108 Obiettivi: garantire il diritto all’abitazione per le persone a rischio di esclusione sociale. Tipologia di prestazioni/attività: Accoglienza e ascolto; Presa in carico; erogazione del sostegno economico. Risultati attesi Aumento delle garanzie sociali a sostegno delle politiche abitative. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio assistenti sociali; personale amministrativo. 109 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi7 TITOLO: Inclusione sociale e lavorativa Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 05 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Inclusione sociale e lavorativa Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 102 Importo totale programmato: € 210.000,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Destinatari finali: Persone a rischio di esclusione sociale N° medio annuo previsto di utenti: n. 11 per ciascun anno Descrizione generale Obiettivi: 7 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 110 Facilitare il percorso di inclusione sociale, anche grazie ad una mappatura delle risorse territoriali; offrire agli utenti l’opportunità di esprimere scelte ragionate e consapevoli; offrire agli utenti informazioni sulle opportunità lavorative del territorio; aiutare gli utenti ad acquisire una maggiore consapevolezza circa le proprie competenze personali e professionali e ad individuare aspirazioni ed interessi che possano coniugarsi con l’offerta di lavoro; favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro; contrastare la disoccupazione di lunga durata; riqualificare l’attività lavorativa dei soggetti in attesa di prima occupazione e/o di fuoriusciti dal circuito occupazionale e/o soggetti a rischio; agevolare ed accompagnare l’inserimento lavorativo mediante tirocini formativi. Tipologia di prestazioni/attività: Facilitare il percorso di inclusione sociale, anche grazie ad una mappatura delle risorse territoriali; offrire agli utenti l’opportunità di esprimere scelte ragionate e consapevoli; offrire agli utenti informazioni sulle opportunità lavorative del territorio; aiutare gli utenti ad acquisire una maggiore consapevolezza circa le proprie competenze personali e professionali e ad individuare aspirazioni ed interessi che possano coniugarsi con l’offerta di lavoro; favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro; contrastare la disoccupazione di lunga durata; riqualificare l’attività lavorativa dei soggetti in attesa di prima occupazione e/o di fuoriusciti dal circuito occupazionale e/o soggetti a rischio; agevolare ed accompagnare l’inserimento lavorativo mediante tirocini formativi. Risultati attesi Inserimento nel tessuto sociale e lavorativo dei soggetti inoccupati, disoccupati o espulsi di recente dal mondo del lavoro; sostegno concreto ai nuclei familiari a rischio di povertà. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Formatori; operatori con funzioni di tutoraggio (educatori professionali, psicologi o con esperienza comprovata negli inserimenti lavorativi di persone a rischio di esclusione sociale). 111 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi8 TITOLO: Servizio Sociale Professionale Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 06 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Servizio sociale professionale Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 86 Importo totale programmato: € 44.057,05 destinato al potenziamento del SSP; € 555.773,00 costituito dalle spese sostenute dai tre Comuni per la corresponsione degli emolumenti ai nove assistenti sociali e personale amministrativo dedicato alle dipendenze degli stessi Comuni. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi (esternalizzazione) altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Cittadine e cittadini dell’Ambito e, segnatamente, i soggetti più fragili ed esposti al rischio di esclusione sociale. N° medio annuo previsto di utenti: Popolazione totale (potenzialmente) 8 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 112 Descrizione generale Obiettivi: Garantire il mantenimento delle prestazioni offerte dal Servizio Sociale Professionale; Potenziare il servizio sociale professionale dei tre Comuni. Tipologia di prestazioni/attività: Tutte le attività e le prestazioni connesse ai compiti d’istituto del Servizio Sociale Professionale e gli adempimenti amministrativi conseguenti Risultati attesi Risposte più pronte, puntuali, appropriate ed estese ai bisogni dell’utenza. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti sociali professionali, personale amministrativo. 113 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi9 TITOLO: Segretariato sociale Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 07 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Segretariato sociale Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 83 Importo totale programmato: € 277.880,00 a copertura delle spese sostenute dai tre Comuni per la corresponsione degli emolumenti ai nove assistenti sociali ed al personale amministrativo dedicato alle dipendenze delle singole Amministrazioni. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Cittadine e cittadini dell’Ambito e, segnatamente, i soggetti più fragili ed esposti al rischio di esclusione sociale. N° medio annuo previsto di utenti: Popolazione totale (potenzialmente) Descrizione generale 9 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 114 Obiettivi: Mantenimento delle prestazioni ed interventi di segretariato sociale, già assicurato nell’ambito del servizio sociale professionale. Tipologia di prestazioni/attività: Ascolto, orientamento, informazione ai cittadini che si rivolgono al servizio, prestazioni di accompagnamento. Risultati attesi Risposte sempre più pronte ed appropriate ed estese ai bisogni dell’utenza. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti sociali professionali e personale amministrativo di adeguata professionalità ed esperienza. 115 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi10 TITOLO: Sportello immigrati Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 08 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Sportello immigrati Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 108 Importo totale programmato: € 90.250,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Persone immigrate N° medio annuo previsto di utenti: n. utenti: 250 circa Descrizione generale Obiettivi: Creare un punto di riferimento territoriale per gli immigrati; 10 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 116 Migliorare l’integrazione delle persone immigrate e la qualità della loro vita; Promuovere e favorire l’integrazione attraverso lo scambio culturale; Aiutare gli immigrati a conoscere i propri diritti e doveri; Tutelare le persone immigrate nei confronti dei datori di lavoro e delle istituzioni pubbliche ( Comuni,ASL,Scuola, Forze dell’Ordine, ecc.); Contrastare lo sfruttamento del lavoro dei cittadini immigrati; Promuovere e favorire l’integrazione attraverso la conoscenza della lingua e letteratura italiana; Favorire l’inserimento degli immigrati, soprattutto ragazzi e giovani, nel mondo della scuola e del tempo libero. Tipologia di prestazioni/attività: Attività di informazione sui diritti e doveri; attività di formazione e affiancamento degli operatori sociali e sanitari per la promozione della cultura della integrazione organizzativa e professionale in favore degli immigrati; orientamento e accompagnamento dei cittadini stranieri immigrati nell’accesso alla rete dei servizi sociali, sanitari, dell’istruzione e del tempo libero; attività di informazione e consulenza legale in merito all’ottenimento del permesso di soggiorno dello status di rifugiato politico e della cittadinanza italiana, al ricongiungimento familiare, a vertenze di lavoro, ad infortuni sul lavoro,ecc.; valutazione delle possibilità di lavoro, di alloggio e d’integrazione offerte dal territorio; seminari sui vari temi (diritti umani, religioni, storia e letteratura, emigrazione ed immigrazione, cucina,ecc.); incontri- dibattito; corsi di lingua e cultura italiana. Risultati attesi Maggiore e più profonda integrazione degli immigrati nel tessuto socioeconomico e culturale delle comunità locali; accesso più agevolato ed appropriato da parte degli immigrati alla rete dei servizi sociali e sociosanitari. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio operatori qualificati nei servizi di mediazione linguistica ed interculturale; insegnanti di lingua e letteratura italiana; immigrati con discreta conoscenza della lingua italiana che fungano da interpreti; un legale con specifica competenza ed esperienza relativamente alle problematiche dell’immigrazione. 117 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi11 TITOLO: PUA Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 09 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Porta Unica di Accesso Art. 3 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 93.047,20 € 38.000,00 a carico dell’Ambito (Residui di stanziamento); € 55.047,20 a carico del DSS n. 12 ASL BA. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Cittadine e cittadini dell’Ambito e, segnatamente, i soggetti più fragili ed esposti al rischio di esclusione sociale. N° medio annuo previsto di utenti: n. 776 11 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 118 Descrizione generale Al sistema integrato si accede tramite la Porta Unica di Accesso attivata dall’Ambito in accordo con la ASL. La stessa è ubicata presso il Distretto Socio Sanitario e opera secondo un regolamento di funzionamento. Obiettivi: Consolidamento e potenziamento della PUA, già funzionante dall’ottobre 2008, quale sistema unico d’accoglienza della domanda per la valutazione del bisogno sociosanitario e l’individuazione dell’intervento da attivare. Tipologia di prestazioni/attività: informazione, orientamento della domanda e strumento della programmazione dell’offerta; raccolta dei dati e della documentazione necessaria all’istruttoria della domanda di accesso alla rete dei servizi socio – sanitari; accoglimento, all’interno dell’ambito distrettuale, di tutte le richieste di assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale a gestione integrata e compartecipata; attivazione degli altri referenti territoriali competenti della rete formale dell’utente per il completamento della richiesta; monitoraggio costante delle risorse disponibili per informare ed aggiornare costantemente l’U.V.M., al fine di agevolarne l’operato; gestione dell’agenda e supporto all’attività amministrativa dell’U.V.M. Risultati attesi Accesso sempre più esteso ed agevole alla rete dei servizi socio-sanitari; implementazione della rete formale. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Due amministrativi; Assistente sociale. 119 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi12 TITOLO: Centri di ascolto per la famiglie Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 10 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Centri di ascolto per le famiglie Art. 93 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 36.783,49 risorse dell’Ambito ( l’importo è stato programmato per coprire il periodo di proroga del servizio nelle more che venga completata la procedura per l’individuazione del soggetto gestore tramite gara ad evidenza pubblica); € 31.437,00 risorse ASL. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Nuclei familiari N° medio annuo previsto di utenti: n. 210 12 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 120 Descrizione generale Servizio di sostegno alla famiglia e alla genitorialità. In esso sono presenti diversi servizi per promuovere il benessere della coppia, del nucleo familiare in collaborazione con i Consultori Familiari. Obiettivi: Promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia, il nucleo familiare e ogni singolo componente nella fase del ciclo della vita, facilitando la formazione di una identità genitoriale, finalizzata ad una scelta consapevole e responsabile della maternità e della paternità; favorire la capacità dei genitori di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente circostante; stimolare la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché l’elaborazione e la conduzione di propri progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale. Tipologia di prestazioni/attività: Attività di consulenze specialistiche a genitori,coppie, minori e adolescenti; organizzare e promuovere gli sportelli per il sostegno alla relazione genitori/figli; assistenza psico-sociale ed ascolto rivolto alle giovani coppie e a neo-genitori, in ambiti d’intervento diversi da quelli sanitari; consulenza e mediazione familiare Risultati attesi: Riconoscimento del Centro Famiglie come spazio stabile finalizzato alla creazione di progetti la sensibilizzazione e l’accompagnamento delle famiglie durante il loro ciclo di vita. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Psicologo; Pedagogista; Educatore professionale; Assistente Sociale; Mediatori. 121 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi13 TITOLO: Educativa domiciliare per minori Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 11 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Educativa domiciliare per minori. Art. 87 del Regolamento Regionale n. 4/2007: Importo totale programmato: € 63.216,51 risorse dell’Ambito ( l’importo è stato programmato per coprire un periodo di proroga del servizio nelle more che venga completata la procedura per l’individuazione del soggetto gestore tramite gara ad evidenza pubblica). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori e famiglie N° medio annuo previsto di utenti: n. 40 nuclei familiari/ n. 50 minori Descrizione generale 13 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 122 Il servizio ADE consiste in interventi da fornire alla famiglie per favorire la permanenza dei loro figli nel proprio ambiente di vita evitandone l’istituzionalizzazione . Obiettivi: Sostenere il minore che vive esperienze di difficoltà all’interno del nucleo familiare a causa dell’inadeguatezza dello stesso nella costruzione della sua identità; monitorare e promuovere le competenze genitoriali rispetto alla correttezza relazionale, allo sviluppo dell’affettività e alla capacità di accudimento; migliorare il rapporto famiglia – istituzioni, stimolando fiducia e collaborazione; sviluppare l’autostima e la consapevolezza delle proprie potenzialità; arginare situazioni di disagio e disadattamento familiare e sociale anche al fine di prevenire ogni tipo di devianza; facilitare le relazioni interpersonali e intersistemiche; fornire un supporto alla famiglia come orientamento e modello educativo; ridurre il rischio di abbandono scolastico dei minori; consentire la permanenza del minore nel proprio ambiente di origine, mediante interventi sul nucleo e mediante l’attivazione della rete sociale; sviluppare “la competenza sociale” di adulti e minori; evitare il cronicizzarsi di situazioni di disagio relazionale e prevenire il rischio di istituzionalizzazioni; educare, seguire i ragazzi nella progettazione ed organizzazione del tempo libero e nel percorso di formazione ed orientamento al lavoro; facilitare le esperienze di affido familiare. Tipologia di prestazioni/attività: Prestazioni di accompagnamento alla cura della casa e della persona; Ascolto individualizzato finalizzato a migliorare la conoscenza di sè, la capacità di analisi dei problemi, la progettazione personale; interventi domiciliari tesi a verificare e potenziare le capacità di accudimento, di ascolto ed educative dei genitori nei confronti dei figli minori; prestazioni di orientamento ai servizi; coinvolgimento delle figure genitoriali nel progetto individualizzato per i figli minori; coinvolgimento della scuola ed attivazione della rete territoriale dei servizi per l’attivazione, il monitoraggio e la riformulazione del progetto educativo da realizzare con la famiglia; accompagnamento educativo del minore finalizzato all’assolvimento dell’obbligo scolastico, formativo e di orientamento al lavoro, attraverso la valorizzazione delle potenzialità personali, rapporti continui con la scuola, centri di formazione professionale, centri territoriali per l’impiego, etc.. azioni di prevenzione dell’isolamento di adulti e ragazzi in difficoltà, accompagnandoli e orientandoli nella fruizione di occasioni di crescita personale e sociale. Risultati attesi: Il rafforzamento del servizio mira ad abbattere il rapporto istituzionalizzazione/permanenza in famiglia. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatori professionali. 123 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi14 TITOLO: Buoni servizio di conciliazione - infanzia Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 12 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Buoni servizio di conciliazione – infanzia Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 417.802,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori e famiglie N° medio annuo previsto di utenti: n. 170 beneficiari 14 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 124 Descrizione generale Obiettivo generale: favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio dell’Ambito di servizi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza, al fine di promuovere e garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno al ruolo educativo dei genitori e la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, nonché di sostenere l’iniziativa privata nell’erogazione di servizi di cura. Obiettivi specifici: potenziare l’offerta socioeducativa delle strutture e dei servizi per la prima infanzia, l’infanzia e l’adolescenza, che abbiano conseguito autorizzazione definitiva al funzionamento; ampliare l’offerta di servizi di conciliazione vita – lavoro rivolti all’infanzia e all’adolescenza; agevolare l’accesso alle strutture per l’infanzia, a copertura della domanda complessiva di offerta per l’infanzia, in una logica di piena sussidiarietà tra il ruolo di governo degli enti locali e la partecipazione al sistema integrato dei servizi sociali all’interno del sistema imprenditoriale pugliese, nonché in una logica di sviluppo di una modalità innovativa di erogazione dei medesimi servizi nell’ottica di renderli funzionali a soddisfare il bisogno di soluzioni di conciliazione vita-lavoro delle famiglie pugliesi; sostenere il lavoro di cura delle famiglie al fine di migliorare l’accesso all’occupazione, con particolare riguardo alla partecipazione sostenibile e all’avanzamento delle donne nel mercato del lavoro. Tipologia di prestazioni/attività: sottoscrizione dell’apposito disciplinare, regolante, i rapporti e i connessi adempimenti, da parte della Regione Puglia e del Comune capofila; nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP); approntamento ed approvazione dello schema del contratto tra le singole strutture /servizi interessati e l’Ambito di Conversano; loro sottoscrizione; iscrizione del Responsabile Unico del Procedimento al sistema/piattaforma telematica MIRWEB, ai fini del monitoraggio finanziario delle risorse; acquisizione del Codice Unico di Progetto (CUP); adempimenti contabili e, in particolare, richiesta alla Regione Puglia – Servizio Politiche di Benessere e Pari Opportunità l’erogazione della prima anticipazione, pari al 35% dell’importo provvisorio assegnato; istruttoria progressiva, con procedura “a sportello”, delle pratiche immesse on line sulla piattaforma regionale, con conseguente convalida o dichiarazione di inammissibilità; acquisizione trimestrale, tramite PEC, delle attestazioni di pagamento, sottoscritte dai cittadini richiedenti, e delle fatture da parte delle singole strutture/servizi; acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva; approntamento ed adozione dei conseguenti atti amministrativi di liquidazione; monitoraggio e rendicontazione tramite sistema/piattaforma MIRWEB; interventi ed azioni di affiancamento delle strutture/servizi, iscritti al Catalogo dell’offerta. Risultati attesi: Ampliamento della platea di fruitori dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza erogati da soggetti privati iscritti al catalogo; rafforzamento delle predette strutture e servizi; 125 conciliazione dei tempi di vita – lavoro; maggiori opportunità lavorative. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti sociali. 126 □ Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi15 TITOLO: Affido familiare - Equipe Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: X ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 13 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Equipe Affido familiare. Art. 96 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 36.765,00 (Risorse ASL). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori e famiglie N° medio annuo previsto di utenti: n. 10 Descrizione generale L’equipe svolge un doppio ruolo: generalistico attraverso azioni di promozione e sensibilizzazione; Specialistico nella valutazione delle famiglie che si candidano a prendere in affidamento un minore. 15 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 127 Obiettivi: Promuovere e sensibilizzare la comunità alla cultura dell’affidamento familiare; Garantire le condizioni necessarie perché l’affidamento familiare si realizzi in modo competente. Tipologia di prestazioni/attività: Orientamento e valutazione delle famiglie candidate all’affido, finalizzate alla selezione delle stesse secondo criteri di approfondimento sociale e psicologico; gestione dell’anagrafe degli affidatari a livello di Ambito territoriale; aggiornamento e la supervisione degli operatori; proposta e la stipula di protocolli operativi; individuazione di indicatori di qualità degli interventi e di strumenti omogenei di monitoraggio dell’esperienza e di valutazione del servizio reso; realizzazione di reti familiari; predisposizione di posti in strutture di pronta accoglienza onde evitare affidi effettuati in condizioni di emergenza; abbinamento minore/famiglia affidataria e conoscenza famiglia affidataria/famiglia d’origine (qualora sia ritenuto opportuno) congiuntamente con l’ équipe territoriale. In tale fase ciascuna équipe porta la propria specifica conoscenza degli attori dell’intervento; cura delle informazioni e gestione della banca dati al fine di garantire la raccolta, la sintesi e l’invio alle amministrazioni provinciali e regionali dei dati aggiornati derivanti dalle informazioni acquisite a livello territoriale. Risultati attesi: Garantire temporaneamente al minore una famiglia in grado di accoglierlo e di prendersi cura di lui. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti Sociali; Psicologi. 128 □ Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi16 TITOLO: Affido familiare Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 14 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Affido familiare. Art.96 del Regolamento Regionale n. 4/2007: Importo totale programmato: € 170.234,00 a valere sui bilanci comunali. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori e famiglie N° medio annuo previsto di utenti: n. 40 minori Descrizione generale L’affidamento familiare come un intervento di aiuto e sostegno al minore e alla famiglia di origine, rappresentando una concreta possibilità di garantire i diritti fondamentali dei minori. 16 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 129 Obiettivi: Promuovere la cultura dell’affidamento familiare; assicurare al minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, il mantenimento, l’istruzione, l’educazione, affidandolo ad altra famiglia, offrendogli opportunità di socializzazione, sostegni educativi e formativi, adeguate figure adulte di riferimento; favorire le relazioni con la famiglia di origine e promuovere ogni iniziativa che possa favorire il rientro del minore nel nucleo; sostenere la famiglia affidataria a livello economico, psicosociale e pedagogico . Tipologia di prestazioni/attività: Attività di sostegno economico alle famiglie affidatarie secondo quanto previsto dal Regolamento d’Accesso dell’Ambito; stipula di polizze assicurative a tutela dei minori affidati e delle famiglie affidatarie; attività di sostegno psico-sociale e pedagogico; attività di sostegno alle famiglie di origine. Risultati attesi: Garantire al minore una famiglia. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti Sociali; Psicologi. 130 □ Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi17 TITOLO: Adozione familiare Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: X ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 15 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Adozione familiare. Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: Importo totale programmato: € 36.765,00 (Risorse ASL). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori e famiglie N° medio annuo previsto di utenti: n. 5 Descrizione generale L’equipe svolge un doppio ruolo: generalistico attraverso azioni di promozione e sensibilizzazione; Specialistico nella valutazione delle famiglie e nell’accompagnamento delle famiglie nel percorso preadottivo e adottivo. 17 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 131 Obiettivi: Promuovere e sensibilizzare la comunità alla cultura dell’adozione; Garantire le condizioni necessarie perché l’adozione si realizzi in modo competente. Tipologia di prestazioni/attività: Orientamento e valutazione delle famiglie candidate all’adozione, secondo criteri di approfondimento sociale e psicologico; aggiornamento e la supervisione degli operatori; individuazione di indicatori di qualità degli interventi e di strumenti omogenei di monitoraggio dell’esperienza e di valutazione del servizio reso; realizzazione di reti familiari; cura delle informazioni e gestione della banca dati al fine di garantire la raccolta, la sintesi e l’invio alle amministrazioni provinciali e regionali dei dati aggiornati derivanti dalle informazioni acquisite a livello territoriale; informazione/formazione rivolta alle potenziali famiglie adottive; elaborazione di un progetto personalizzato per ogni famiglia adottiva; elaborazione di una relazione annuale sullo stato di attuazione del servizio Adozione, da inviare ai Sindaci dell’Ambito e al Direttore Generale dell’ASL. Risultati attesi: Garantire in modo permanente una famiglia idonea al minore dichiarato in stato di adottabilità. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti Sociali; Psicologi. 132 □ Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi18 TITOLO: Centro diurno per minori Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 16 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Centro diurno per minori Art. 52/104 del Regolamento Regionale n. 4/2007: Importo totale programmato: € 107.802,90 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori a rischio di devianza e marginalità sociale. N° medio previsto di utenti: n. 20 Descrizione generale Obiettivi: Offrire un idoneo spazio di socializzazione ai minori e, segnatamente, ai preadolescenti ed adolescenti; 18 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 133 combattere i fattori che producono devianza ed esclusione sociale; fornire occasioni di crescita sociale e culturale; orientare alla formazione e al mercato del lavoro i giovani fuori dal circuito scolastico. Tipologia di prestazioni/attività: attività ludico-ricreative; attività di animazione; attività culturali; spazi di orientamento al lavoro; laboratori. Risultati attesi: qualità del tempo libero delle fasce minorili, segnatamente quelle preadolescenziali e adolescenziali; scelta informata e consapevole sui percorsi lavorativi. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatori; Assistente sociale; Animatore; Personale ausiliario. 134 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi19 TITOLO: Unità di Valutazione Multidimensionale Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 17 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Unità di Valutazione Multidimensionale Art. 3 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 70.544,89 (Risorse ASL). A tale importo si devono aggiungere quelle sostenute dall’Ambito per la partecipazione del Referente d’Ambito e ricompreso nella scheda 6 (Servizio Sociale Professionale). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Cittadine e cittadini dell’Ambito e, segnatamente, i soggetti più fragili ed esposti al rischio di esclusione sociale. N° medio annuo previsto di utenti: 600 Descrizione generale L’ Unità di Valutazione Multidimensionale è una equipe in grado di rilevare e valutare con appropriatezza le esigenze degli utenti con bisogni sanitari e sociali complessi per l’accesso al sistema dei servizio socio sanitari di natura domiciliare, semiresidenziale e residenziale. 19 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 135 Obiettivi: Consolidamento e potenziamento UVM , già funzionante dall’ottobre 2008, quale sistema unico per la valutazione del bisogno sociosanitario e l’individuazione dell’intervento da attivare. Tipologia di prestazioni/attività: effettua la valutazione multidimensionale del livello dell’autosufficienza e della complessità dei bisogni socio-assistenziali del richiedente e del suo nucleo familiare (valutazione di 2° livello) verifica la presenza delle condizioni di ammissibilità ad un certo percorso di cura e di assistenza; elabora il progetto socio-sanitario personalizzato; invia il programma suddetto alla P.U.A. per la sottoscrizione dello stesso da parte del cittadino o di un familiare; verifica e aggiorna periodicamente l’andamento del progetto personalizzato; procede, nel caso, alla dimissione concordata; verifica l’attuazione dei progetti, determinando i tempi e le modalità per il controllo dei risultati. Risultati attesi Lettura sempre più attenta dei bisogni sociali e sociosanitari della popolazione; Maggiore appropriatezza nell’individuazione dei servizi sociosanitari più rispondenti ai bisogni dell’utenza. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio assistenti sociali comunali referenti del caso; assistente sociale referente dell’Ambito; MMG e PLS; medici specialisti; dirigente medico delle cure domiciliari; coordinatore sociosanitario. 136 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Assistenza domiciliare integrata (ADI) Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 18 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Assistenza domiciliare integrata (ADI) Art. 88 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 1.498.477,03 Di cui: € 174.614,53 (FNA); € 789.082,50 (Risorse ASL); € 534.780,00 (PAC Anziani); L’importo programmato, al netto delle risorse ASL di natura figurativa riferite al costo del personale, serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga individuato il nuovo soggetto attuatore. Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del SAD, con risorse rivenienti dal PdZ 2010-2013. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Persone non autosufficienti N° medio annuo previsto di utenti: n. 131 137 Descrizione generale Obiettivi: Favorire la permanenza della persona nel proprio ambiente di vita; evitare l’emarginazione, l’isolamento e l’istituzionalizzazione della persona; garantire alla persona una adeguata vita di relazione; favorire la socializzazione della persona; alleviare il peso e diminuire la pressione che gravano sui familiari accudenti la persona; mantenere la persona nel proprio contesto di vita attraverso interventi a sostegno della famiglia e della persona con prestazioni sociosanitarie integrate svolte in regime domiciliare o nel contesto della vita quotidiana; utilizzare il ricorso ai servizi residenziali, a ciclo diurno o continuativo, in via subordinata ed attuando modalità che circoscrivono di norma ad un periodo programmato la prestazione, sulla base di un definito piano di intervento; costituire una valida alternativa sia all’assistenza sanitaria prestata in regime di ricovero ospedaliero, che alla istituzionalizzazione in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) e Residenza Protetta (R.S.S.A.); adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all'autonomia, alla salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente; ridurre i ricoveri impropri e incongrui negli ospedali e nelle strutture residenziali; ridurre la permanenza in ospedale e favorire la de-ospedalizzazione, attraverso l’istituto della dimissione socio-sanitaria protetta; sviluppare una modalità d’intervento incentrata sul lavoro d’équipe al fine di realizzare l’effettiva integrazione delle prestazioni; sostenere la famiglia e coinvolgerla in una collaborazione solidale e partecipata ai piani di assistenza; aumentare il numero di ore settimanali per utente; estendere la platea dei fruitori dei servizi domiciliari. Tipologia di prestazioni/attività: Sostegno alla mobilità personale; sostegno socio-psicologico; cura delle condizioni igieniche dell'alloggio con particolare riferimento a quelle destinate a funzioni primarie; cambio e lavaggio della biancheria anche durante il ricovero ospedaliero in assenza di sostegni parentali ed eteroparentali; acquisto di generi alimentari, medicinali, materiale igienico- sanitario; preparazione dei pasti; aiuto, anche mediante accompagnamento, per disbrigo pratiche; indicazione sulle corrette norme igienico - sanitarie; svolgimento di piccole commissioni; aiuto ad alzarsi dal letto; pulizia e cura personale; vestizione; aiuto per l’assunzione dei pasti; corretta deambulazione; uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, camminare; mobilizzazione della persona costretta a letto; 138 prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione complementari alle attività socioassistenziali; assistenza assunzione farmaci; aiuto ad attendere agli atti quotidiani della vita; ogni altro intervento assistenziale necessario al soddisfacimento del bisogno dell’utente; prestazioni di ausilio a quelle infermieristiche. Risultati attesi Maggior numero di persone non autosufficienti assistite a domicilio; aumento di ore settimanali di prestazioni erogate in favore dell’utenza; diminuzione dei ricoveri in strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Infermieri; Terapisti della riabilitazione; Personale medico con specifica formazione, Operatori socio-assistenziali (OSA) od operatori domiciliari con adeguata esperienza nel servizio di assistenza domiciliare; Operatori socio-sanitari (OSS). Assistente sociale, educatore professionale e psicologo (presenza programmata). 139 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 19 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) Art. 87 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 199.780,00 Di cui € 36.600,00 (Residui di stanziamento e risorse comunali trasferite dai Comuni all’Ambito); € 163.180,00 (PAC Anziani). L’importo programmato serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga individuato il nuovo soggetto attuatore. Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del SAD, con risorse rivenienti dal PdZ 2010-2013. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Persone non autosufficienti. N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti: 124 140 Descrizione generale Obiettivi: Favorire la permanenza della persona nel proprio ambiente di vita; evitare l’emarginazione, l’isolamento e l’istituzionalizzazione della persona; garantire alla persona una adeguata vita di relazione; favorire la socializzazione della persona; alleviare il peso e diminuire la pressione che gravano sui familiari accudenti la persona; mantenere la persona nel proprio contesto di vita attraverso interventi a sostegno della famiglia e della persona con prestazioni sociosanitarie integrate svolte in regime domiciliare o nel contesto della vita quotidiana; utilizzare il ricorso ai servizi residenziali, a ciclo diurno o continuativo, in via subordinata ed attuando modalità che circoscrivono di norma ad un periodo programmato la prestazione, sulla base di un definito piano di intervento; costituire una valida alternativa sia all’assistenza sanitaria prestata in regime di ricovero ospedaliero, che alla istituzionalizzazione in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) e Residenza Protetta (R.S.S.A.); adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all'autonomia, alla salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente; ridurre i ricoveri impropri e incongrui negli ospedali e nelle strutture residenziali; ridurre la permanenza in ospedale e favorire la de-ospedalizzazione, attraverso l’istituto della dimissione socio-sanitaria protetta; sviluppare una modalità d’intervento incentrata sul lavoro d’équipe al fine di realizzare l’effettiva integrazione delle prestazioni; sostenere la famiglia e coinvolgerla in una collaborazione solidale e partecipata ai piani di assistenza; aumentare il numero di ore settimanali per utente; estendere la platea dei fruitori dei servizi domiciliari. Tipologia di prestazioni/attività: Sostegno alla mobilità personale; sostegno socio-psicologico; cura delle condizioni igieniche dell'alloggio con particolare riferimento a quelle destinate a funzioni primarie; cambio e lavaggio della biancheria anche durante il ricovero ospedaliero in assenza di sostegni parentali ed eteroparentali; acquisto di generi alimentari, medicinali, materiale igienico- sanitario; Preparazione dei pasti; aiuto, anche mediante accompagnamento, per disbrigo pratiche; indicazione sulle corrette norme igienico - sanitarie; svolgimento di piccole commissioni; aiuto ad alzarsi dal letto; pulizia e cura personale; vestizione; aiuto per l’assunzione dei pasti; corretta deambulazione; uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, camminare; mobilizzazione della persona costretta a letto; prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione complementari alla attività socio 141 assistenziale; assistenza assunzione farmaci; aiuto ad attendere agli atti quotidiani della vita; ogni altro intervento assistenziale necessario al soddisfacimento del bisogno dell’utente; prestazioni di ausilio a quelle infermieristiche. Risultati attesi Maggior numero di persone non autosufficienti assistite a domicilio; aumento di ore settimanali di prestazioni erogate in favore dell’utenza; diminuzione dei ricoveri in strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Per quanto attiene le prestazioni garantite dall’Ambito: Assistenti sociali; Operatori socio-assistenziali (OSA) od operatori domiciliari con adeguata esperienza nel servizio di assistenza domiciliare. 142 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Assistenza domiciliare per persone con disagio psichico Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 20 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Assistenza domiciliare per persone con disagio psichico. Art. 87 e 88 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 130.469,00 € 44.469,00 (Risorse ASL); € 86.000,00 (contribuzione utenza). L’importo programmato, al netto delle risorse ASL di natura figurativa riferite al costo del personale, serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga individuato il nuovo soggetto attuatore. Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del SAD, con risorse rivenienti dal PdZ 2010-2013. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Persone con disagio psichico. N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti: 50 143 Descrizione generale Obiettivi: Favorire la permanenza della persona nel proprio ambiente di vita; evitare l’emarginazione, l’isolamento e l’istituzionalizzazione della persona, con riferimento allo stigma che ancora contraddistingue la malattia mentale; garantire alla persona una adeguata vita di relazione; favorire la socializzazione della persona; alleviare il peso e diminuire la pressione che gravano sui familiari accudenti la persona e, in particolare quella con disagio psichico; mantenere la persona nel proprio contesto di vita attraverso interventi a sostegno della famiglia e della persona con prestazioni sociosanitarie integrate svolte in regime domiciliare o nel contesto della vita quotidiana; utilizzare il ricorso ai servizi residenziali, a ciclo diurno o continuativo, in via subordinata ed attuando modalità che circoscrivono di norma ad un periodo programmato la prestazione, sulla base di un definito piano di intervento; costituire una valida alternativa sia all’assistenza sanitaria prestata in regime di ricovero ospedaliero, che alla istituzionalizzazione in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) e Residenza Protetta (R.S.S.A.); adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all'autonomia, alla salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente; ridurre i ricoveri impropri e incongrui negli ospedali e nelle strutture residenziali; ridurre la permanenza in ospedale e favorire la de-ospedalizzazione, attraverso l’istituto della dimissione socio-sanitaria protetta; sviluppare una modalità d’intervento incentrata sul lavoro d’équipe al fine di realizzare l’effettiva integrazione delle prestazioni; sostenere la famiglia e coinvolgerla in una collaborazione solidale e partecipata ai piani di assistenza; aumentare il numero di ore settimanali per utente; estendere la platea dei fruitori dei servizi domiciliari. Tipologia di prestazioni/attività: Sostegno alla mobilità personale; sostegno socio-psicologico; cura delle condizioni igieniche dell'alloggio con particolare riferimento a quelle destinate a funzioni primarie; cambio e lavaggio della biancheria anche durante il ricovero ospedaliero in assenza di sostegni parentali ed eteroparentali; acquisto di generi alimentari, medicinali, materiale igienico- sanitario; Preparazione dei pasti; aiuto, anche mediante accompagnamento, per disbrigo pratiche; indicazione sulle corrette norme igienico - sanitarie; svolgimento di piccole commissioni; aiuto ad alzarsi dal letto; pulizia e cura personale; vestizione; aiuto per l’assunzione dei pasti; corretta deambulazione; uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, camminare; 144 mobilizzazione della persona costretta a letto; prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione complementari alla attività socio assistenziale; assistenza assunzione farmaci; aiuto ad attendere agli atti quotidiani della vita; ogni altro intervento assistenziale necessario al soddisfacimento del bisogno dell’utente; prestazioni di ausilio a quelle infermieristiche. Risultati attesi Maggior numero di persone con disagio psichico assistite a domicilio; aumento di ore settimanali di prestazioni erogate in favore dell’utenza; diminuzione dei ricoveri in strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Infermieri; Terapisti della riabilitazione; Personale medico con specifica formazione, Operatori socio-assistenziali (OSA) od operatori domiciliari con adeguata esperienza nel servizio di assistenza domiciliare; Operatori socio-sanitari (OSS). Assistente sociale, educatore professionale e psicologo (presenza programmata). 145 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Abbattimento barriere architettoniche Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 21 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Abbattimento barriere architettoniche Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 50.000,00 a carico dei singoli Comuni Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle relative alla deambulazione e alla mobilità. N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti: 18 Descrizione generale Obiettivi: Garantire pieno e agevole accesso agli edifici già esistenti privati, anche se adibiti a centri o istituti residenziali per l'assistenza ai portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità; 146 garantire loro la mobilità all’interno della propria abitazione. Tipologia di prestazioni/attività: Predisposizione del Disciplinare d’Ambito per la concessione di contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati; Pubblicazione del bando annuale; Acquisizione delle istanze per l’ottenimento del contributo; Verifica delle domande pervenute e predisposizione della graduatoria; Sopralluoghi a cura degli Uffici Tecnici; Liquidazione dei contributi. Risultati attesi Aumento del numero delle persone con le disabilità previste dalla legge in grado di accedere agevolmente alle proprie abitazioni e di muoversi facilmente al loro interno. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti sociali; Personale amministrativo e tecnico. 147 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Buoni servizio disabili e anziani Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 22 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Buoni servizio disabili e anziani Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 425.177,74 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Sono destinatari dei buoni servizio di conciliazione, finalizzati all’accesso ad una delle strutture (centri diurni ex art. 60, 60-ter, 68, 105, 106 del Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i.) i nuclei familiari residenti nell’Ambito in cui siano presenti una o più persone in condizioni di non autosufficienza (disabili e anziani). N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti: 8 Descrizione generale Obiettivo generale: 148 favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio dell’Ambito di strutture e servizi socio-assistenziali, socioeducativi e socioriabilitativi per persone con diverse abilità e persone ultra65enni in condizione di non autosufficienza, al fine di promuovere e garantire l’inclusione sociale e le prestazioni socioeducative e riabilitative per le persone non autosufficienti, anziani e disabili, nonché il sostegno per il carico di cura del nucleo familiare; Obiettivi specifici: potenziare l’offerta socioeducativa-riabilitativa e sociale delle strutture e dei servizi per disabili e anziani non autosufficienti, di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., che abbiano conseguito autorizzazione definitiva al funzionamento; ampliare l’offerta di servizi di conciliazione vita – lavoro della tipologia di servizi comunitari a ciclo diurno assicurandone la sostenibilità gestionale nel tempo grazie a un flusso di domanda corrispondente all’offerta di posti utente complessivamente disponibile; agevolare l’accesso a domanda individuale alle strutture e ai servizi per anziani e disabili non autosufficienti, a copertura della domanda complessiva di offerta per le suddette popolazioni target, in una logica di piena sussidiarietà tra il ruolo di governo dell’Ente locale e la partecipazione al sistema integrato dei servizi sociali all’interno del sistema imprenditoriale pugliese, nonché in una logica di sviluppo di una modalità innovativa di erogazione dei medesimi servizi nell’ottica di renderli funzionali a soddisfare il bisogno di soluzioni di conciliazione vita-lavoro delle famiglie dell’Ambito; sostenere il lavoro di cura delle famiglie al fine di migliorare l’accesso all’occupazione, con particolare riguardo alla partecipazione sostenibile e all’avanzamento delle donne nel mercato del lavoro. Tipologia di prestazioni/attività: sottoscrizione dell’apposito disciplinare, regolante, i rapporti e i connessi adempimenti, da parte della Regione Puglia e del Comune capofila; nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP); approntamento ed approvazione dello schema del contratto tra le singole strutture /servizi interessati e l’Ambito di Conversano; loro sottoscrizione; iscrizione del Responsabile Unico del Procedimento al sistema/piattaforma telematica MIRWEB, ai fini del monitoraggio finanziario delle risorse; acquisizione del Codice Unico di Progetto (CUP); adempimenti contabili e, in particolare, richiesta alla Regione Puglia – Servizio Politiche di Benessere e Pari Opportunità l’erogazione della prima anticipazione, pari al 35% dell’importo provvisorio assegnato; istruttoria progressiva, con procedura “a sportello”, delle pratiche immesse on line sulla piattaforma regionale, con conseguente convalida o dichiarazione di inammissibilità; acquisizione trimestrale, tramite PEC, delle attestazioni di pagamento, sottoscritte dai cittadini richiedenti, e delle fatture da parte delle singole strutture/servizi; acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva; approntamento ed adozione dei conseguenti atti amministrativi di liquidazione; monitoraggio e rendicontazione tramite sistema/piattaforma MIRWEB; interventi ed azioni di affiancamento delle strutture/servizi, iscritti al Catalogo dell’offerta; attività valutativa da parte della Unità di Valutazione Multidimensionale. Risultati attesi Alleggerimento del lavoro di cura a carico dei care givers familiari; 149 Miglioramento ed ampliamento dei percorsi riabilitativi; Estensione dell’offerta dei servizi socio educativi; Potenziamento dei servizi delle persone non autosufficienti; Misure di sostegno economico alle famiglie che hanno un carico di lavoro di cura connesso alla non autosufficienza. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti sociali; Personale amministrativo. 150 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Progetti di vita indipendente Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 23 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Progetti di vita indipendente Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 198.224,89 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Persone adulte con grave disabilità motoria ovvero con grave patologia neurodegenerativa che abbiano prodotto permanenti limitazioni alla capacità autonoma di movimento. N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti: 2 Descrizione generale Obiettivi: sostenere la vita indipendente intesa per una persona adulta, con grave disabilità motoria ovvero con grave patologia neurodegenerativa, di autodeterminarsi e di poter vivere il più possibile in 151 condizioni di autonomia, divenendo da oggetto di cura a soggetto attivo cin la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta. Tipologia di prestazioni/attività: Valutazione da parte dell’Unità di Valutazione Multidimensionale; Acquisizione degli atti dell’istruttoria e approvazione dell’ammissione a finanziamento del PRO.V.I. da parte dell’Ufficio di Piano; formalizzazione dell’istanza di finanziamento alla Regione; sottoscrizione di apposito contratto tra l’Ambito territoriale, il soggetto beneficiario ed il suo nucleo familiare; Erogazione e rendicontazione alla Regione Puglia per trimestre delle risorse assegnate. Risultati attesi Diffusione di una cultura che guarda al disabile non come oggetto di cura ma soggetto attivo, autodeterminantesi. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Personale Ufficio di Piano; Unità di valutazione multidimensionale. 152 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Centro diurno anziani Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 24 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Centro diurno anziani Art. 106 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 5.000,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: anziani N° medio annuo previsto di utenti: 90 N. utenti: 30 per comune Descrizione generale Obiettivi: socializzazione e animazione per contrastare l’isolamento e l’emarginazione degli anziani. 153 Tipologia di prestazioni/attività: attività di animazione e socializzazione; attività ricreative e psico –motorie; turismo sociale. Risultati attesi: aumento del livello di benessere dell’anziano. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatore Animatore Assistente sociale 154 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Centro diurno disabili Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 25 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Centro diurno disabili Art. 105 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 5.000,00 gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: anziani N° medio annuo previsto di utenti: 20 N. utenti: 20 Descrizione generale Obiettivi: socializzazione e animazione per contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale mantenimento dell’autonomia e supporto alla famiglia. 155 Tipologia di prestazioni/attività: attività di socializzazione e animazione; prestazioni a carattere assistenziale trasporto sociale. Risultati attesi: aumento del livello di benessere della persona disabile. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatore; Animatore; Assistente sociale. 156 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Centro diurno disabili ex art. 60 Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 26 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Centro diurno disabili ex art. 60 Art. 105 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 267.175,19 di cui € 40.769,19 (FNA), € 59.750,00 (Risorse comunali), € 166.656,00 (ASL) Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: disabili N° medio annuo previsto di utenti: 25 N. utenti: 21 Descrizione generale Obiettivi: 157 mantenimento e recupero dei livelli dell’autonomia; supporto alla famiglia. Tipologia di prestazioni/attività: educative, di socializzazione; prestazioni sociosanitarie e riabilitative. Risultati attesi: aumento del livello di benessere della persona disabile. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatore; Psicologo; Operatore sociale; Tecnici della riabilitazione. 158 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: “Dopo di noi” - Comunità socioriabilitativa Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 27 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: “Dopo di noi” – Comunità socioriabilitativa Art. 55 e 57 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 5.000,00 (Risorse comunali) Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Soggetti maggiorenni di età compresa fra i 18 ed i 64 anni, portatori di handicap fisico, intellettivo e sensoriale, privi di sostegno familiari o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata impossibile, a livello permanente o temporaneo. N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti: 3 Descrizione generale Obiettivi: 159 Consolidare nei soggetti disabili la capacità di cura del sé, della conoscenza della propria persona, dell’igiene personale, della gestione del proprio tempo, dell’uso appropriato dell’abbigliamento personale , della gestione degli spazi domestici; sviluppare nei beneficiari la capacità di entrare in relazione con gli altri, sia all’interno del servizio che all’esterno; sviluppare negli ospiti/utenti la capacità di orientarsi autonomamente nello spazio circostante e nell’ambiente senza l’ausilio di terzi; includere il disabile in iniziative, attività e servizi diretti all’intera comunità cittadina; consolidare e rafforzare le abilità scolastiche acquisite nel ciclo di studi; accanto alle autonomie primarie ed a quelle affettivo-relazionali, rafforzare ed accrescere le abilità e le competenze professionali in grado di consentire percorsi d’inserimento lavorativo nel mondo produttivo; favorire ed accompagnare l’inserimento lavorativo del disabile; garantire al disabile privo di riferimenti familiari o i cui riferimenti familiari siano particolarmente fragili per età avanzata, condizioni sociali e di salute, un ambiente di tipo familiare in grado di conferire sicurezza, tranquillità e sostegno. Tipologia di prestazioni/attività: Progetto educativo personalizzato ( P.E.I.); Attività educative indirizzate all’autonomia personale; Attività mirate all’acquisizione ed al mantenimento delle capacità comportamentali, cognitive ed affettivo- relazionali; Attività specialistiche; Attività di socializzazione e di tipo aggregativi; Attività di conoscenza del contesto sociale; Attività didattiche a contenuto culturale; Attività connesse all’inserimento lavorativo dei disabili; Somministrazione giornaliera dei pasti e lavaggio di pentole e stoviglie; Assistenza tutelare diurna e notturna; Trasporto sociale; Attività ausiliarie. Risultati attesi Rafforzare l’autonomia e migliorare la qualità della vita dei soggetti inseriti in struttura. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Per quanto attiene le prestazioni garantite dall’Ambito: Educatori professionali di cui un coordinatore; Assistenti sociali; Psicologi, infermieri, tecnici della riabilitazione (presenza programmata) Operatori ausiliari. 160 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Centro diurno Alzheimer Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 28 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Centro diurno Alzaimer Art. 105 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 5.000,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: anziani N° medio annuo previsto di utenti: 5 N. utenti: 5 Descrizione generale Obiettivi: mantenimento e recupero dei livelli dell’autonomia; supporto alla famiglia. 161 Tipologia di prestazioni/attività: accoglienza,cura e assistenza; socializzazione, attività occupazionale; attività di stimolazione; trasporto sociale. Risultati attesi: aumento del livello di benessere della persona affetta da demenza senile. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatore; Psicologo; Operatore socio-sanitari; Tecnici della riabilitazione; Infermieri; medico 162 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Integrazione alunni disabili - Equipe Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 29 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Integrazione alunni disabili - Equipe Art. 92 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 10.569,00 (Risorse ASL figurative riferite al personale) Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori disabili secondo quanto previsto dalla Convenzione, frequentanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di 1° grado. N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti:80/90 Descrizione generale Obiettivi: Valutare e seguire nel corso dell’anno scolastico gli alunni con disabilità fisica, sensoriale ed psichica; 163 coadiuvare gli insegnanti di sostegno e gli educatori professionali del servizio di assistenza specialistica; migliorare la risposta della scuola al bisogno delle famiglie con figli disabili; verificare periodicamente i risultati raggiunti. Tipologia di prestazioni/attività: Progetto educativo personalizzato (P.E.I.); Attività di diagnosi, cura e riabilitazione degli alunni disabili. Risultati attesi Accurata valutazione degli alunni disabili; Personalizzazione del piano educativo, suscettibile di integrazioni e modifiche in itinere. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Medico specializzato, psicologo; pedagogista, educatore professionale; assistente sociale; terapista. 164 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Integrazione alunni con disabilità Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 30 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Integrazione alunni con disabilità. Art. 92 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 471.230,82 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori disabili frequentanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado. N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti: 93 Descrizione generale Obiettivi: Supportare gli alunni diversamente abili nel corso delle attività scolastiche; 165 coadiuvare il programma degli insegnanti di sostegno; migliorare la risposta della scuola al bisogno delle famiglie con figli disabili; favorire il giusto equilibrio fra le energie spese verso gli alunni normodotati e quelle spese verso gli alunni con disabilità. Tipologia di prestazioni/attività: Azioni di supporto al programma dell’insegnante di sostegno e di quelli curricolari, attraverso la stesura di un progetto individuale complementare; attività parallele a quelle scolastiche e finalizzate al rafforzamento dell’autonomia personale e all’acquisizione di nuove competenze Risultati attesi Rafforzare il percorso di autonomia; Potenziare le capacità residue; Rafforzare la rete dei soggetti coinvolti. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Per quanto attiene le prestazioni garantite dall’Ambito: Educatori professionali con competenze specifiche per la tipologia di handicap; Coordinatore; 166 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Trasporto sociale per persone con disabilità. Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 31 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Trasporto sociale per persone con disabilità. Artt. del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 274.965,37 di cui € 134.400,00 a carico dei Comuni ed € 139.565,37 a carico della ASL.. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: persone con disabilità. N° medio annuo previsto di utenti: N. utenti: 152 Descrizione generale 167 Obiettivi: Favorire l’autonomia della persona diversamente abili; Favorire l’accesso ai servizi di cura; Tipologia di prestazioni/attività: Trasporto e accompagnamento presso i servizi/strutture socio sanitarie. Risultati attesi: aumento del livello di benessere della persona . Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Autista; Accompagnatore. 168 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Inserimenti in strutture a ciclo diurno per persone con disagio psichico. Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: X ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 32 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Inserimenti in strutture a ciclo diurno per persone con disagio psichico. Artt. 60, 60 bis e 105 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 5.000,00. Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: persone con disagio psichico N° medio annuo previsto di utenti: 10 N. utenti: 10 Descrizione generale Obiettivi: mantenimento e recupero dei livelli dell’autonomia; supporto alla famiglia. 169 Tipologia di prestazioni/attività: educative, di socializzazione; prestazioni sociosanitarie e riabilitative. Risultati attesi: aumento del livello di benessere della persona . Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatore; Psicologo; Operatore sociale; Operatori tecnici . 170 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Residenze per persone con disagio psichico Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 33 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Residenze per persone con disagio psichico Art. 60 bis e 70 del Regolamento Regionale n. 4/2007: Importo totale programmato: € 42.050,00 a carico dei singoli bilanci comunali Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Persone con problematiche psicosociali definitivamente uscite dal circuito sanitario psichiatrico prive di validi riferimenti familiari e/o che necessitano di sostegno nel mantenimento dei livelli di autonomia. N° medio annuo previsto di utenti: 5 N. utenti: 5 Descrizione generale Obiettivi: 171 assicurare alla persona un ambiente comunitario improntato a modalità di collaborazione nella gestione dell’organizzazione domestica; garantire il mantenimento dei livelli di autonomia della persona con disagio psichico. Tipologia di prestazioni/attività: Risultati attesi Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti sociali; Personale amministrativo. 172 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi20 TITOLO: Centro Anti Violenza (CAV) Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 35 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Centro Anti Violenza (CAV) Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 107 Importo totale programmato: € 30.000,00 L’importo programmato serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga individuato il nuovo soggetto attuatore. Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del Centro Anti Violenza, comprensivo del Pronto Intervento Sociale, con risorse rivenienti dal PdZ 2010-2013 (€ 187.000 circa). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: famiglie e minori dell’Ambito, a cui indirizzare le azioni di sensibilizzazione; donne e minori abusati e maltrattati; donne e uomini ristretti nelle case circondariali. N° medio annuo previsto di utenti: donne e minori abusati e maltrattati: n. 15 in media per anno; 20 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 173 Descrizione generale Obiettivi: Prevenire ogni forma d’abuso e maltrattamento ai danni di donne e minori; individuare precocemente situazioni di bambini ed adolescenti a rischio di grave trascuratezza e/o abuso; formare adeguatamente gli operatori coinvolti in merito alle problematiche dell’abuso e agli strumenti per individuarlo e fronteggiarlo; creare una rete interistituzionale (servizi sociali territoriali, consultori familiari, servizi d’igiene mentale, scuole di ogni ordine e grado, Forze dell’Ordine, Tribunale per i Minorenni, Tribunale Ordinario) per la segnalazione e la presa in carico integrata. Tipologia di prestazioni/attività: Le principali attività, in un’ottica di unitarietà di risposta ai bisogni dell’utenza, evitando frammentazioni e scoordinamenti, sono le seguenti: Interventi di educazione all’affettività e alla sessualità; raccolta delle segnalazioni; interventi psicologici e sociali di sostegno e trattamento; psicodiagnosi; formazione degli osservatori sociali privilegiati (scuole, operatori sociali,ecc.); trattamento terapeutico; consulenza legale; assistenza ai giudici durante le audizioni protette; consulenze tecniche per i tribunali; interventi di natura protettiva (allontanamento ed affidamento); valutazione delle capacità genitoriali; consulenza e sostegno psicologico ai familiari non abusanti; percorsi di riparazione delle relazioni familiari nei casi di maltrattamento; percorsi terapeutici individuali e di gruppo; interventi di Pronto intervento sociale (cfr. scheda 03); Risultati attesi Più incisiva e diffusa azione di prevenzione all’abuso ed al maltrattamento; presa in carico della persona abusata e/o maltrattata nella complessità della sua situazione personale e sociofamiliare. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Il Centro Antiviolenza prevede la presenza di: n. 3 assistenti sociali referenti di Ambito; Psicologo del consultorio familiare competente per territorio; Assistente Sociale del consultorio familiare competente per territorio; n. 1 assistente sociale a tempo pieno con specifica competenza nella relazione di aiuto e nell’assistenza a soggetti deboli, vittime di maltrattamenti e violenze n. 1 psicologo a tempo pieno con comprovata esperienza nelle problematiche relative all’abuso e maltrattamento nei confronti di donne e minori,che avrà anche compiti di Coordinatore dell’èquipe n. 1 educatore part time con specifica competenza nelle relazioni di aiuto; n. 1 consulente legale. 174 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi21 TITOLO: Maltrattamento e violenza - residenziale Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 36 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Maltrattamento e violenza - residenziale Art. 80 e 81 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 20.000,00 L’importo programmato serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga individuato il nuovo soggetto attuatore. Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del Centro Anti Violenza, comprensivo del Pronto Intervento Sociale, con risorse rivenienti dal PdZ 2010-2013 (€ 187.000 circa). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: donne e minori abusati e maltrattati; donne e uomini ristretti nelle case circondariali. N° medio annuo previsto di utenti: donne e minori abusati e maltrattati: n. 15 in media per anno; 21 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 175 Descrizione generale Obiettivi: Assicurare alle donne e minori abusati e/o maltrattati un ambiente protetto; sostenere l’adeguato sostegno psicologico, legale e medico; orientare le persone vittime di abuso e/o violenza per il reinserimento sociale; sostenere i Comuni dell’Ambito nella spesa sostenuta per la copertura della retta d’inserimento in casa rifugio. Tipologia di prestazioni/attività: Presa in carico da parte del Servizio Sociale Professionale, congiuntamente con gli operatori dei Consultori familiari e del Centro Anti Violenza; scelta della struttura più adeguata; Inserimento e verifiche periodiche. Attività amministrative, connesse al rapporto Ambito – Comuni (rendicontazione, trasferimenti, ecc.). Risultati attesi presa in carico della persona abusata e/o maltrattata nella complessità della sua situazione personale e socio familiare da parte dei Comuni. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti Sociali, personale amministrativo. 176 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi22 TITOLO: Maltrattamento e violenza - equipe Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 37 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Maltrattamento e violenza - residenziale Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 5.000,00 (Ambito); € 5.239,00 (Risorse ASL). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: donne e minori abusati e maltrattati; donne e uomini ristretti nelle case circondariali. N° medio annuo previsto di utenti: donne e minori abusati e maltrattati: n. 15 in media per anno; Descrizione generale Obiettivi: Promuovere nel territorio la cultura di genere e della non violenza; 22 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 177 favorire l’interazione ed il rafforzamento della rete dei servizi pubblici, sociali e sanitari con le aree giudiziaria e scolastica e con il terzo settore per gli interventi di contrasto all’abuso ed al maltrattamento; proteggere, anche attraverso l’inserimento in case rifugio, le donne ed i minori abusati e/o maltrattati; ridurre il fenomeno dell’abuso e del maltrattamento. Tipologia di prestazioni/attività: Azioni informative e di sensibilizzazione rivolte a tutti gli operatori che hanno rapporti significativi con i minori (servizi sanitari, scolastici, sportivi ricreativi, ecc.), così come individuate nelle linee guida: o conoscenze sulle norme a tutela dei minori; o competenze di base sui segnali di disagio; o motivazioni all’ascolto e conoscenze per la prima accoglienza della domanda; o contrasto della tolleranza culturale verso comportamenti violenti in famiglia; o conoscenza dei servizi del territorio. adozione di modalità comuni di segnalazione alle autorità competenti di situazioni di abusi sessuali e/o violenza; formulazione di proposte per un’adeguata formazione degli operatori coinvolti e degli osservatori privilegiati; raccolta ed elaborazione di dati statistici sull’entità del fenomeno; elaborazione di progetti personalizzati; elaborazione di una relazione annuale sullo stato di attuazione dei servizi di Prevenzione e lotta alla violenza su donne e minori da inviare ai Sindaci dell’Ambito e al Direttore Generale dell’ASL. Risultati attesi Accuratezza nella valutazione multidisciplinare del caso; riduzione del fenomeno dell’abuso e del maltrattamento; diffusione di una cultura di genere e della non violenza. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Psicologo (competenza ASL); Assistenti sociali (competenza Ambito e ASL) Consulenti. 178 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi TITOLO: Interventi di prevenzione in materia di dipendenze patologiche Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 38 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Interventi di prevenzione in materia di dipendenze patologiche Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 46.550,00 (Residui di stanziamento); € 22.795,76 (Risorse ASL figurative riferite al personale ). Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Popolazione dell’Ambito, in particolar modo studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e titolari di pubblici esercizi. N° medio annuo previsto di utenti: Potenzialmente l‘intera popolazione dell’Ambito Descrizione generale Obiettivi: Obiettivi dell’iniziativa “A” sono i seguenti: 179 Promuovere una cultura del benessere all’interno delle comunità locali; Rimuovere i fattori di rischio che facilitano l’ingresso nei percorsi delle dipendenze; Coinvolgere sulle problematiche delle dipendenze le agenzie educative territoriali. Obiettivi dell’iniziativa “B” sono i seguenti: Promuovere una cultura del benessere all’interno delle comunità locali; Sensibilizzare la comunità intorno all’insorgenza delle nuove dipendenze; Rimuovere i fattori di rischio che facilitano l’ingresso nei percorsi delle dipendenze; Coinvolgere sulle problematiche delle vecchie e nuove dipendenze gli operatori pubblici e privati del territorio; o Aumentare la sicurezza sulle strade e sui luoghi di lavoro. o o o o o o o Tipologia di prestazioni/attività: o o o o o o Per l’iniziativa “A”: Protocolli d’intesa tra i Comuni, la ASL e le scuole medie inferiori e superiori; incontri informativi sulle problematiche delle dipendenze; seminari formativi indirizzati ai docenti; concorsi e mostre didattiche itineranti; videoforum indirizzati ai minori; produzione di materiale informativo ed interventi di sensibilizzazione nei luoghi di aggregazione (stampati, spot radiotelevisivi, box informativi sulle testate locali, info-point nei luoghi di aggregazione giovanile, ecc.) sulle problematiche delle dipendenze, anche con il coinvolgimento diretto dei giovani. Per l’iniziativa “B”: o Incontri informativi e di sensibilizzazione sulle problematiche delle dipendenze, intese nella accezione più ampia, presso luoghi formali (Comandi di Polizia Municipale, Ambulatori e Consultori, i Comuni, i Centri Unici Prenotazioni, gli Ospedali, le Caserme, ecc.); o contatti con operatori privati: tabaccai, gestori scuole-guida, sale-giochi, discoteche, palestre, ecc. o produzione e distribuzione di materiale informativo adeguato (stampati, spot radiotelevisivi, box informativi sulle testate locali, ecc.) sulle problematiche delle dipendenze intese nell’accezione più ampia presso luoghi formali ed informali. Risultati attesi Contrazione del fenomeno delle vecchie dipendenze ed efficace contrasto delle nuove, in particolar modo, delle ludopatie. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistente sociale; educatore professionale; sociologo; psicologo; esperto in comunicazione sociale. 180 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi23 TITOLO: Interventi indifferibili per minori fuori famiglia Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 39 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Interventi indifferibili per minori fuori famiglia. Art. 20 del Regolamento Regionale n. 4/2007: Importo totale programmato: € 692.341,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia a cura dei tre Comuni dell’Ambito gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Minori inseriti con provvedimento del Tribunale per i Minorenni nelle strutture di accoglienza N° medio annuo previsto di utenti: n. 30 minori Descrizione generale 23 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 181 Garantire ai minori residenti nell’Ambito, privi di nuclei familiari in grado di garantirne l’educazione ed il mantenimento ed ai minori stranieri giunti non accompagnati nel territorio dell’Ambito, sottoposti a provvedimenti del Tribunale per i Minorenni, l’inserimento in strutture residenziali accoglienti; assicurare mantenimento e cure materiali appropriati; garantire un’educazione adeguata, anche sotto il profilo affettivo, la crescita sotto il profilo sociale, relazionale e culturale, un idoneo livello di istruzione dei minori inseriti. Tipologia di prestazioni/attività: valutazione accurata da parte del Servizio Sociale Professionale in merito all’inserimento; rapporti con il Tribunale per i Minorenni; verifiche periodiche circa la proficuità degli inserimenti ed i risultati conseguiti; copertura delle rette di inserimento con gli adempimenti amministrativi connessi. Risultati attesi: Crescita armonica dei minori inseriti; rafforzamento delle loro potenzialità; Superamento di eventuali conflitti intrafamiliari. Riduzione di comportamenti “difficili” con i pari. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti sociali, personale amministrativo. 182 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi24 TITOLO: Ufficio di Piano Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 40 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Ufficio di Piano Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 63.214,91 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Destinatari finali: i soggetti attuatori di interventi e servizi, gli operatori pubblici e privati e la popolazione dell’Ambito. N° medio annuo previsto di utenti: Potenzialmente l’intera popolazione dell’Ambito. Descrizione generale 24 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 183 Servizio di sostegno alla famiglia e alla genitorialità. In esso sono presenti diversi servizi per promuovere il benessere della coppia, del nucleo familiare in collaborazione con i Consultori Familiari. Obiettivi: Curare tutti gli adempimenti e le attività necessarie all’implementazione ed attuazione del Piano di Zona e delle altre eventuali progettazioni a valere su ulteriori finanziamenti statali, regionali e comunitari; curare la gestione complessiva del Piano di Zona nonché la realizzazione di tutti gli interventi e le attività in esso previsti; favorire l’integrazione socio-sanitaria sul piano gestionale/organizzativo e professionale; implementare la qualità dei servizi sociali; regolamentare ed implementare la gestione associata degli interventi e dei servizi sociali; curare la comunicazione del Piano di Zona; promuovere la collaborazione con altre istituzioni pubbliche e soggetti del terzo settore, del volontariato, di privati gestori di servizi sociali; promuovere la concertazione con sindacati e soggetti di tutela degli utenti. Tipologia di prestazioni/attività: Predisposizione degli atti per l’organizzazione dei servizi e per l’eventuale affidamento di essi ai sensi della legge regionale; predisposizione di disciplinari, regolamenti e bandi, anche regionali (ad es. buoni servizio per l’infanzia e l’adolescenza, per disabili e anziani); gestione dell’Ufficio medesimo ed alla erogazione delle somme destinate ai finanziamenti dei soggetti che gestiscono i servizi (Comuni, Privato sociale, privati che agiscono in regime di convenzione); predisposizione dei protocolli d’intesa e gli altri atti finalizzati a realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle Amministrazione statali; organizzazione della raccolta delle informazioni e dei dati al fine della realizzazione del sistema di monitoraggio e valutazione; predisposizione di tutti gli atti necessari all’assorbimento, da parte del soggetto capofila ( gestore del fondo complessivo dell’ambito), dell’obbligo di rendicontazione; attività necessarie al supporto per i soggetti responsabili della gestione dei servizi in forma associata, laddove non sia stato individuato un unico soggetto gestore, ovvero nelle more nella sua individuazione; formulazione di proposte, indicazioni e suggerimenti diretti al Coordinamento istituzionale in tema di iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori, gestione ed eventuale rimodulazione delle attività previste dal Piano di Zona, acquisizione di diverse competenze o nuove figure professionali per l’espletamento di propri compiti; relazione annuale al Coordinamento istituzionale sullo stato di attuazione del Piano di Zona con l’indicazione del livello di attuazione e del grado di soddisfazione dell’utenza; compilazione periodica delle schede di monitoraggio che la Regione indica con proprie direttive; verifica annuale sullo stato di attuazione dei singoli progetti; riunioni periodiche dell’Ufficio di Piano con i referenti dei servizi sociali di tutti i Comuni dell’Ambito territoriale. 184 Risultati attesi: Graduale messa a regime della governance locale degli interventi e servizi sociali; Attuazione del Piano Sociale di Zona. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Responsabile/Coordinatore; Assistenti sociali; Esperti in materia di appalti di servizi; Istruttore amministrativo esperto in materia contabile e finanziaria; Istruttore amministrativo. 185 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi25 TITOLO: Inclusione sociale e lavorativa disabili Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: SI NO (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 41 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Inclusione sociale e lavorativa di persone disabili Art. 102 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 122.293,97, di cui € 20.479,64 Risorse ASL Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Destinatari finali: Persone con disabilità fisiche, sensoriale ed intellettive. N° medio annuo previsto di utenti: n. 10 per annualità Descrizione generale Obiettivi: Promuovere percorsi individuali di formazione e avviamento al lavoro; 25 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 186 promuovere interventi per l’inclusione sociale di soggetti disabili sostenere l’autonomia personale e sociale della persona disabile; adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all'autonomia, alla salvaguardia della vita di relazione dell’utente. Maggiore sensibilità delle imprese presenti nell’Ambito alle problematiche delle persone diversamente abili; potenziare le capacità personali, le potenzialità intellettive, le abilità del disabile. Tipologia di prestazioni/attività: Stesura e/o implementazione di una mappa conoscitiva delle aziende pubbliche e private dell’Ambito che hanno accolto o intendono accogliere persone a rischio di esclusione sociale; strutturazione di rapporti stabili di collaborazione con le Agenzie per l’impiego di Monopoli e Conversano, anche mediante sottoscrizione di accordi di partenariato; stipula di convenzioni con le aziende pubbliche e private presenti sul territorio; stipula di polizza assicurativa RCT e copertura INAIL per gli utenti avviati al lavoro; progetti di formazione (due mesi); inserimenti lavorativi in aziende pubbliche e private mediante borse lavoro (dieci mesi); interventi di tutoraggio e monitoraggio durante tutte le fasi dell’inserimento lavorativo; incontri periodici di verifica. Risultati attesi Inserimento duraturo nel tessuto sociale e lavorativo di persone con disabilità fisiche, sensoriali ed intellettive. diffusione di una cultura che guardi alla disabilità come “risorsa”. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Formatori; operatori con funzioni di tutoraggio (educatori professionali, psicologi o con esperienza comprovata negli inserimenti lavorativi di persone a rischio di esclusione sociale). 187 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi26 TITOLO: Inclusione sociale e lavorativa di persone con dipendenze patologiche Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 42 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Inclusione sociale e lavorativa di persone con dipendenze patologiche Art. 102 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 272.795,76 di cui € 22.795,76 Risorse ASL per l’anno 2014 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Destinatari finali: Persone a rischio di esclusione sociale N° medio annuo previsto di utenti: n. 10 per annualità. Descrizione generale Obiettivi: 26 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 188 Favorire nelle persone in trattamento terapeutico riabilitativo o che l’abbiano concluso l’acquisizione di abilità sociali e specifiche competenze lavorative; favorire l’integrazione delle persone a rischio di esclusione dai processi produttivi; facilitare l’autonomia lavorativa e corretta gestione nei rapporti di relazione; agevolare il raggiungimento di un livello soddisfacente dell’inserimento lavorativo. Tipologia di prestazioni/attività: Stesura e/o implementazione di una mappa conoscitiva delle aziende pubbliche e private dell’Ambito che hanno accolto o intendono accogliere persone a rischio di esclusione sociale; strutturazione di rapporti stabili di collaborazione con i SerT di Monopoli e Conversano e con le Agenzie per l’impiego di Monopoli e Conversano, anche mediante sottoscrizione di accordi di partenariato; stipula di convenzioni con le aziende pubbliche e private presenti sul territorio; stipula di polizza assicurativa RCT e copertura INAIL per gli utenti avviati al lavoro; progetti di formazione (un mese); inserimenti lavorativi in aziende pubbliche e private mediante borse lavoro (undici mesi); interventi di tutoraggio e monitoraggio durante tutte le fasi dell’inserimento lavorativo; incontri periodici di verifica. Risultati attesi Inserimento duraturo nel tessuto sociale e lavorativo di persone segnate dallo stigma delle vecchie e nuove dipendenze; Diffusione di una cultura inclusiva che agevoli l’inserimento sociale e lavorativo di persone espulse dal circuito lavorativo. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Formatori; operatori con funzioni di tutoraggio (educatori professionali, psicologi o con esperienza comprovata negli inserimenti lavorativi di persone a rischio di esclusione sociale). 189 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi27 TITOLO: Prima dote Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 43 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Prima dote per i nuovi nati Art. 102 del Regolamento Regionale n. 4/2007 Importo totale programmato: € 75.770,88 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Famiglie con minori 0-36 mesi. N° medio annuo previsto delle famiglie beneficiarie: 55-60 Descrizione generale Obiettivi: Sostenere, assumendoli o alleviandoli in forma indiretta, i costi sostenuti dalle famiglie per la fruizione di servizi per l’infanzia. 27 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 190 Tipologia di prestazioni/attività: Predisposizione bando; istruttoria delle istanze pervenute; assegnazione delle risorse. Risultati attesi Miglioramento degli standards di cura dei minori 0-36 mesi. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistenti sociali Personale amministrativo. 191 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi28 TITOLO: Formazione Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 44 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Formazione Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 11.600,00 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Personale Ufficio di Piano. N° medio annuo previsto --Descrizione generale Obiettivi: Percepire la formazione permanente come componente irrinunciabile del lavoro sociale; 28 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 192 stimolare la riflessione sui cambiamenti che hanno investito la organizzazione dei servizi sociali ( Piani Sociali di Zona) e che richiedono nuove politiche del welfare; approfondire i presupposti teorici della riforma dell’assistenza e i principi innovativi: universalità, partecipazione dei cittadini, sussidiarietà orizzontale e verticale, qualità dei servizi; valorizzare la centralità del territorio nelle politiche del welfare di cui l’ente locale è regista e riconoscere le connessioni con le altre politiche locali: casa, sanità, scuola, formazione, lavoro, tempo libero e socialità; favorire lo sviluppo delle nuove modalità organizzative e gestionali dei servizi sociali; favorire la partecipazione attiva, il confronto e lo scambio di esperienze fra operatori sociali e socio-sanitari-educativi dei servizi pubblici, privati e del privato sociale; valutare ex ante-in itinere ed ex post il Piano e le attività implementate; sviluppare negli operatori impegnati nei servizi pubblici e privati competenze adeguate in materia di autorizzazione e accreditamento. Tipologia di prestazioni/attività: Corsi di formazione, seminari, giornate di studio in modalità didattiche che agevolino il più possibile l’apprendimento e la verifica del miglioramento delle competenze conseguite. Risultati attesi Consolidare i processi di formazione permanente. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Agenzie formative con adeguata esperienza nel campo dei servizi sociali e del monitoraggiovalutazione delle politiche sociali. 193 Ambito di Conversano Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli ASL BA - Provincia di Bari Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi29 TITOLO: Sistema informativo Annualità: 2014 2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO PROVINCIA DI BARI Informazioni generali Valenza territoriale: ambito comunale Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013) Numero progressivo: 45 (coerente con la numerazione delle schede finanziarie) Denominazione servizio/intervento: Sistema informativo Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 3.124,61 Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie) gestione in economia gestione diretta con affidamento a terzi altra modalità di gestione Tipologia di utenti: Gli operatori sociali pubblici e privati dell’Ambito. N° medio annuo previsto di utenti: --Descrizione generale Obiettivi: Monitorare costantemente la domanda e l’offerta dei servizi, attraverso l’attivazione di flussi informativi continui; 29 Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona. 194 promuovere l’utilizzo delle strumentazioni informatiche e delle reti sia internamente ai servizi sociali, sanitari e sociosanitari che verso il territorio; raggiungere una maggiore e più rapida interconnessione tra i diversi nodi del sistema ( ASL, Comuni dell’Ambito, UdP ecc.); pervenire ad una maggiore comunicazione con la cittadinanza con attività dirette a fornire al cittadino informazioni,consulenza e primo orientamento per la conoscenza delle prestazioni erogate sul territorio; migliorare il funzionamento del Segretariato sociale. Tipologia di prestazioni/attività: Implementazione del sistema informativo-informatico dell’Ambito/ASL BA; Predisposizione di programmi per la raccolta e l’elaborazione dati; Risultati attesi Messa a regime di un costante flusso informativo. Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Personale UdP; Esperti in informatica. 195