Piano sociale di zona 2014-2016

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Piano sociale di zona 2014-2016
Non è la ricerca di esaustività del Piano la garanzia della sua “efficacia attuativa”, ma la
capacità degli attori partecipanti al processo di programmazione di selezionare
“contestualmente” quelle azioni a breve termine che sono in grado in un determinato
territorio e in un determinato momento storico, di innescare un circolo virtuoso che
conduca a una prima graduale trasformazione del sistema locale nella consapevolezza che
dalle prime trasformazioni conseguite scaturiranno nuovi orientamenti e nuovi sviluppi
contestuali e processuali
(M.C. Setti Bassanini, 2003)
Piano sociale di zona 2014-2016
Comune di Conversano
Comune di Monopoli
Comune di Polignano a Mare
ASL BA – DSS n° 12
1
Ufficio di Piano
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
PIANO SOCIALE DI ZONA
Triennio 2014 -2016
2
Indice
Introduzione
Il ciclo di vita del Piano sociale di Zona. Dal II al III ciclo di
programmazione
Il percorso di concertazione e di programmazione partecipata
ALLEGATI Copia dell’Avviso di avvio del percorso di progettazione
partecipata
Prospetto di sintesi delle proposte raccolte e degli esiti
valutativi
Copia della nota di convocazione del Tavolo di Concertazione
con le OO. SS. e sintesi dei verbali delle riunioni
Elenco dei Patti di partecipazione sottoscritti
Pag. 5
“8
Cfr. II
Tomo
“
“
“
CAP. I
Analisi del Contesto Socio-Demografico e del sistema
di offerta dei servizi
1.1 Dinamiche demografiche e evoluzione della domanda sociale
Pag. 11
“ 12
1.2 La dotazione infrastrutturale di Servizi Sociali, Socioeducativi e
Sociosanitari
La mappa delle strutture e dei servizi pubblici e privati
autorizzati al funzionamento oltre che convenzionati
Punti di forza e di criticità nella dotazione attuale; maggiori
fabbisogni
1.3 L’attuazione del sistema di Obiettivi di Servizio per il Welfare
territoriale tra il 2010 e il 2013
1.4 L’attuazione economico-finanziaria e capacità di
cofinanziamento dei Comuni
1.5 Buone pratiche e cantieri di innovazione avviati
ALLEGATI Quadri riassuntivi della spesa sociale 2010/2012 dei Comuni
Quadro riassuntivo dei servizi attivati dell’Ambito nel PsdZ
2010-2012
CAP. II
Le priorità strategiche per un Welfare locale inclusivo
2.1 I servizi per la prima infanzia e la conciliazione dei tempi
Il sostegno della genitorialità e la tutela dei diritti dei minori
La cultura dell’accoglienza e il contrasto delle marginalità
sociali
I servizi e gli interventi per le povertà estreme e il contrasto
alle nuove povertà
La rete dei servizi per la presa in carico integrata delle non
autosufficienze
Il contrasto del maltrattamento e della violenza
La prevenzione delle dipendenze patologiche
“ 33
“ 33
“ 44
“ 45
“ 52
“ 57
Cfr. II
Tomo
“
Pag. 59
“ 60
“ 60
“ 63
“ 63
“ 65
“ 69
“ 71
3
2.2 Quadro sinottico : Obiettivi di Servizio per un Welfare
sostenibile
2.3 Il raccordo tra la programmazione ordinaria e le risorse
aggiuntive
Le azioni da realizzare con il Piano di intervento PAC infanzia –
I stralcio
Le azioni da realizzare con il Piano di intervento PAC anziani –
I stralcio
Le azioni da realizzare con il Fondo Sviluppo e Coesione –
ObServ(Del Cipen.79/2012)
I buoni servizio di conciliazione (Azioni 3.3.1 – 3.3.2)
I progetti speciali (Intesa famiglia
ALLEGATI Piani di intervento PAC Infanzia – I stralcio
Piano di intervento PAC Anziani - I stralcio
Accordo di Programma ASL –Comuni per la realizzazione
dell’ADI e dei servizi per la non autosufficienza
CAP. III
3.1
3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.1.4
3.1.5
La programmazione finanziaria
La composizione del Fondo Unico di Ambito
Le risorse ordinarie (FNPS, FNA, FGSA)
Le risorse aggiuntive(FSC ,PAC)
Il cofinanziamento con risorse proprie dei Comuni
La spesa sociale totale dei Comuni
Attività di monitoraggio fisico e finanziario del Piano Sociale di
Zona
ALLEGATI Schede di programmazione finanziaria
CAP. IV Gli attori del sistema di Welfare Locale
4.1 Le scelte strategiche per l’assetto gestionale ed organizzativo
dell’Ambito
4.2 La Governance per la programmazione sociale
ALLEGATI Convenzione
Disciplinare di funzionamento del Coordinamento Istituzionale
Regolamento di funzionamento dell’Ufficio di Piano
Regolamento unico per l’affidamento dei servizi
Regolamento unico per l’accesso alle prestazioni e alla
compartecipazione finanziaria degli utenti al costo delle
prestazioni
Regolamento di gestione del Fondo unico di Ambito
CAP. V La progettazione di dettaglio degli interventi di Piano
5.1 Le schede di progetto per gli interventi previsti e gli obiettivi di
servizio
Pag. 73
“ 80
Cfr. II
Tomo
“
“
Pag. 83
“ 84
“ 85
“ 85
“ 86
“ 86
“ 87
Cfr. II
Tomo
“ 89
“ 90
“ 93
Cfr. II
Tomo
“
“
“
“
“
“ 97
4
INTRODUZIONE
Il ciclo di vita
programmazione.
del
Piano
Sociale
di
Zona.
Dal
II
al
III
ciclo
di
Siamo al terzo Piano sociale di zona. Siamo cresciuti e dell’Ambito abbiamo una
visione in movimento,
in termini di quanti cittadini hanno utilizzato i servizi sociali e
usufruito delle prestazioni sociali, come e quanto la governance del sistema integrato di
Ambito territoriale si sia rafforzata, come è cambiato l’andamento della spesa sociale,
come si sono evoluti i rapporti interistituzionali e con le organizzazioni del privato sociale
presenti sul territorio, quali cambiamenti ci sono stati all’interno dell’organizzazione degli
uffici e nelle modalità di erogazione dei servizi e degli interventi sociali.
I cittadini che hanno preso contatto nel corso di questi anni con i Comuni
dell’Ambito Territoriale tramite i Servizi Sociali comunali e l’Ufficio di Piano sono stati in
media oltre 28.000, il 30,00% dell’’intera popolazione dell’Ambito territoriale, che risulta
essere di 93.293 al 31 dicembre 2012. Di questi hanno fruito, solo nel 2012, dei diversi
servizi e interventi sociali oltre 12.410 residenti nei Comuni di Conversano, Monopoli e
Polignano a Mare.
Basterebbero solo queste cifre a far comprendere, almeno in parte, la complessità e
l’impegno delle persone che lavorano nell’area delle politiche sociali.
In quest’ultimo triennio sia il livello politico che gestionale hanno rafforzato e
implementato l’integrazione sociosanitaria, i servizi domiciliari, gli interventi di contrasto
all’esclusione sociale, i percorsi di inclusione lavorativa.
Questo intenso lavoro ha portato come punto di eccellenza l’incremento della spesa sociale
a livello d’Ambito, che si attesta sui 9 meuro all’anno programmata.
Il welfare pugliese con le sue scelte ha deciso di sostenere e potenziare gli sforzi di tutela
e di promozione sociale degli uomini e delle donne che vivono in condizioni di fragilità e
debolezza socioeconomica. In questa visione gli Ambiti sono impegnati in prima fila per
porre in essere azioni e interventi di contrasto alle povertà e di promozione dell’inclusione
sociale.
5
Però tale impegno rischia di essere indebolito dal quadro normativo nazionale che
persiste nell’operare scelte recessive, che si concretizzano anche attraverso la diminuzione
dei trasferimenti dello Stato in favore del sistema delle autonomie locali, e dai vincoli
stringenti del patto di stabilità, che, a differenza degli anni 2007-2008, continua a non
escludere dal calcolo i trasferimenti delle risorse per l’attuazione del Piano Sociale di Zona.
Si determina, in tal modo, un appesantimento della spesa corrente per il Comune Capofila.
In questo quadro caratterizzato ancora da sensibili difficoltà congiunturali di natura
economico–finanziaria nazionale, europea e mondiale, i Comuni sono chiamati a rafforzare
il loro impegno, già notevole, ma che necessita di attenzione e sostegno, oltre che di una
leale e reale integrazione interistituzionale con tutti i soggetti
ed enti pubblici che
operano, sia per competenza istituzionale che funzionale sul territorio rappresenta l’altra
faccia del sociale, con l’ASL BA in quanto l’integrazione sociosanitaria non è ancora ben
definita e garantita. I due sistemi, quello sociale e quello sanitario, sono chiamati, ormai
da lungo tempo, a mostrare capacità di sintesi e di operatività che ha come denominatore
comune il benessere della persona. Solo così i livelli di assistenza sociosanitaria avranno il
pieno riconoscimento, solo così il cittadino con la propria storia di vita potrà essere
protagonista di cambiamento.
Anche in quest’occasione si deve sottolineare il grande senso di responsabilità,
impegno e professionalità del personale dedicato all’Ufficio di Piano, al Servizio Sociale
professionale dei Comuni dell’Ambito, alla PUA e di tutti coloro che operano all’interno
della rete dei servizi dell’Ambito, che, attraverso il loro lavoro quotidiano, permettono di
approssimarci alle nostre Comunità locali, ai bisogni che queste esprimono e alle risorse di
cui sono portatrici prendendosene cura.
Il dibattito e la riflessione su cosa e come misurare il benessere di un Paese si
sono allargati; così non solo per molti economisti, ma anche per alcuni politici illuminati,
per i protagonisti del Terzo Settore, per i movimenti di cittadinanza attiva il benessere di
un Paese, o la sua ricchezza, non può essere più misurato solo attraverso lo strumento
classico del PIL (Prodotto Interno Lordo), perché occorre misurare e misurarsi con un altro
flusso di ricchezza: le relazioni sociali.
I cittadini, i volontari, i vicini di casa, i lavoratori, le imprese, le istituzioni, tutti
creano contatti, nodi, confronti, scambi, relazioni, alleanze, risorse.
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Relazioni decisamente economiche, intese come accrescimento e gestione dei beni
comuni, considerando questa scelta come una concreta forma di investimento sociale.
Occorre, però, che si ripensi a livello politico nazionale ed europeo, le regole per il
patto di stabilità e della razionalizzazione della spesa: il rigore non può essere inteso come
irrigidimento e tagli indiscriminati. Su questo fronte un ruolo determinante può essere
rivestito dagli organismi di rappresentanza dei Comuni, quali l’ANCI regionale e nazionale e
la Conferenza Stato – Regione.
Dall’analisi della domanda dei servizi si possono cogliere degli aspetti molto
interessanti essendo tra l’altro comuni a tutti i servizi inseriti nella scheda di monitoraggio:
- il costo medio per utente dei servizi domiciliari è di gran lunga inferiore al costo dei
servizi residenziali, in un rapporto di 1 a 5;
- i servizi domiciliari rispondono a un maggiore numero di richieste rispetto ai servizi
residenziali, in un rapporto di 4 a uno;
- oltre il 40% dei richiedenti prestazioni domiciliari è privo di reti familiari e il 74% è
invalido;
- la notevole crescita di accessi sia al Centro famiglie che al Centro antiviolenza che si è di
fatto raddoppiata.
In questa fase appare importante evidenziare alcuni punti di forza ed altri di criticità
che hanno caratterizzato le attività dell’Ambito nell’anno 2012.
Punti di forza:
realizzazione di oltre il 90% degli interventi e servizi programmati nel Piano sociale
di zona 2010/2012;
implementazione e rafforzamento degli interventi domiciliari per le persone anziane
e per i disabili;
implementazione e rafforzamento degli interventi e servizi comunitari in particolare
quelli relativi alla integrazione scolastica per i bambini/bambine e ragazzi/ragazze
disabili;
conferma delle attività relative agli inserimenti lavorativi come strumento di
contrasto all’esclusione sociale;
stabilità dell’organico dell’Ufficio di Piano, caratteristica che permette la garanzia
della implementazione degli interventi e servizi programmati nel Piano Sociale di
Zona;
la crescente operatività dell’UVM impegnata per l’integrazione socio sanitaria.
il crescente riconoscimento sul territorio dell’Ambito del ruolo dell’UDP quale
animatore, incubatore e gestore delle Politiche sociali.
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Punti di criticità:
sono ancora presenti alcune lentezze inerenti i flussi di informazione tra gli Uffici
comunali, il Distretto socio sanitario e l’Ufficio di Piano;
il livello di integrazione sociosanitaria presenta ancora “ buchi neri”, soprattutto
rispetto all’ADI e alla debolezza che presentano i servizi sociosanitari territoriali;
la costante diminuzione delle risorse, a livello nazionale,
dedicate alle politiche
sociali rappresenta un forte limite al sistema delle autonomie locali, alla luce della
normativa rivisitata del patto di stabilità.
Si conferma l’urgenza di ripensare alcuni obiettivi di servizio “sbilanciando” la prossima
programmazione su una dimensione di welfare più attento a potenziare le vie di accesso e
di inclusione al mercato del lavoro, realizzando sinergie più radicali e innovative con i
diversi soggetti che creano o sono disposti a creare opportunità di crescita sociale ed
economica responsabile.
Queste note non possono che concludersi con il ringraziare i miei collaboratori, che
instancabilmente e con passione danno voce e movimento alle relazioni sociali.
Il percorso di concertazione e di programmazione partecipata
La legge regionale n. 19/2006 e il relativo regolamento attuativo n. 4/2007 hanno
delineato, definendolo nel dettaglio, un sistema di welfare responsabile e condiviso tra i
diversi attori sociali e istituzionali per la costruzione della rete locale dei servizi, quale
condizione essenziale per assicurare una concreta partecipazione alle diverse fasi di
elaborazione del Piano Sociale, a cui quest’anno si sono aggiunti i Piani di Azione e
Coesione per l’infanzia e gli anziani (PAC).
La partecipazione dei cittadini e del partenariato sociale ai processi di elaborazione
delle politiche sociali di un Ente locale è una delle modalità qualificanti con cui si
sostanzia il principio di sussidiarietà quale esercizio della sovranità popolare che richiede
e richiama responsabilità sia individuali che collettive.
L’Ambito, pertanto, si è fatto promotore, con riferimento alla fase di programmazione,
così come previsto dall’art. 16 del Regolamento, di tutte le fasi propedeutiche per l’avvio e
il perfezionamento del percorso di concertazione:
1) pubblicazione dell’avviso per l’avvio del percorso di progettazione partecipato, nelle
date 21, 24 e 29 ottobre 2013. Durante tali incontri si è presentata una relazione
sullo stato di attuazione del 2° Piano di Zona e ci si è soffermati sul nuovo Piano
regionale, gli obiettivi di servizio e le fonti di finanziamento per il nuovo Piano
sociale;
2) insediamento del Tavolo di Concertazione articolato per aree di intervento (come da
verbali allegati), distinto tra Terzo settore e OO.SS.;
3) calendarizzazione degli incontri con il Tavolo di Concertazione, articolato per aree,
assicurandone il corretto funzionamento.
8
Per l’Ambito si è trattato di porre in essere concretamente quel ruolo di soggetto
promotore di cittadinanza attiva che il legislatore costituzionale ha previsto e riconosciuto.
I Comuni dell’Ambito sono chiamati sì a promuovere e sostenere i processi di
sussidiarietà tra cittadini e istituzioni per il perseguimento dell’interesse comune, ma la
partecipazione non può peraltro ridursi a una mera contrapposizione tra pubblico e privato
o ad una “teatralizzazione tra due fazioni contrapposte”, ma deve diventare, se ben
interpretata, un concreto esercizio di pratica delle democrazia partecipata che costruisce
una comunità solidale e responsabile.
I Comuni stanno imparando a riconoscersi e a svolgere un ruolo attivo nel sostegno
ai processi di cittadinanza attiva, in questo ciclo sia per il Piano che per i PAC,
alimentando la diffusione di una cultura capace di mobilitare risorse per costruire comunità
solidali.
Pertanto,occorre lavorare affinché la partecipazione alla programmazione attraverso lo
strumento della concertazione diventi metodo e prassi per conoscere e condividere
opinioni, istanze, letture dei bisogni e delle risorse presenti nelle comunità.
A tal fine, in esito alla prima fase di partecipazione alla concertazione per la stesura
del Piano sociale di Zona l’Ambito ha sottoscritto con ciascun soggetto del Terzo settore e
della cittadinanza attiva un Patto di Partecipazione con il quale regolare i rapporti di
collaborazione.
Anche con le Organizzazioni sindacali più rappresentative si è proceduto con
l’avviare un percorso di programmazione distinto il 17 ottobre 2013, ma che in alcune
momenti, come l’ insediamento del Tavolo di concertazione o dei tavoli tematici, ha voluto
intercettare la concertazione allargata.
La concertazione si è conclusa con le OO.SS. sottoscrivendo un apposito Protocollo
d’Intesa in data 29 ottobre 2013 con il quale si è voluto definire finalità e impegni reciproci.
Alla fine della concertazione si è concordato che, i componenti del Tavolo di
concertazione continueranno a operare nella costituenda Cabina di regia, così come
previsto nel Piano regionale e continueranno ad accompagnare in questo percorso
l’Ambito.
ALLEGATI ALL’INTRODUZIONE cfr. Il secondo Tomo del Piano
Copia dell’Avviso di avvio del percorso di progettazione partecipata
Prospetto di sintesi delle proposte raccolte e degli esiti valutativi
Copia della nota di convocazione del Tavolo di Concertazione con le OO. SS. e
sintesi dei verbali delle riunioni
Elenco dei Patti di partecipazione sottoscritti
9
Capitolo I
ANALISI DI CONTESTO SOCIO-DEMOGRAFICO E
DEL SISTEMA DI OFFERTA DEI SERVIZI
11
Capitolo I
ANALISI DI CONTESTO SOCIO-DEMOGRAFICO E DEL SISTEMA DI OFFERTA DEI
SERVIZI
1.1
Dinamiche demografiche ed evoluzione della domanda sociale.
1.1.1 La struttura della popolazione
Sempre più numerosi sono i dati di cui l’Ufficio di Piano è venuto in possesso in questo
decennio, direttamente o grazie all’Osservatorio Sociale Provinciale di Bari, all’ISTAT, agli
Uffici Anagrafe dei tre Comuni, ai servizi sociosanitari territoriali, all’Ufficio Esecuzione
Penale Esterna, ad alcuni siti Internet, alla Camera di Commercio di Bari.
I dati così raccolti permettono di esprimere alcune osservazioni, a volte particolarmente
rilevanti, in merito alle dinamiche intervenute nella struttura della popolazione, nella
popolazione immigrata, nello stato civile della popolazione, nella struttura familiare, nel
contesto economico e lavorativo. Interessanti sono inoltre i dati forniti dall’Ufficio della
Esecuzione Penale Esterna, dei Centri di Salute Mentale, dei Consultori Familiari, dei
SER.T.
I dati sono riferiti al quinquennio 2003-2012, in alcuni casi, per offrire ulteriori elementi
di raffronto si estendono sino al 2001.
La popolazione dell’Ambito nel sessennio 2007-2012 è cresciuta in termini assoluti
dell’1,48 (nel quinquennio 2007-2011 presentava un incremento superiore, pari all’1,55
%), sia pure con alcune notevoli differenziazioni: Conversano si conferma il Comune più
vivace sotto il profilo demografico con un aumento della popolazione di quasi il 4,738 %,
segue Polignano con un incremento della popolazione percentuale di oltre 2,300 punti,
mentre Monopoli nel sessennio considerato decresce dello 0,426 rispetto al 2007.
POPOLAZIONE DELL'AMBITO AL 31.12.2012, raffrontata agli anni 2007, 2008,
2010, 2011 Dati Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO
A
2007
24.690
49.593
17.645
B
2008
25.181
49.603
17.664
Ambito
91.928
92.448
C
2010
25.760
49.622
17.797
93.179
D
2011
25.872
49.610
17.871
93.353
E
2012
25.860
49.382
18.051
93.293
Incremento
in % A/E
4,738
- 0,426
2,300
1,48
Ne deriva che la densità dell’Ambito nel sessennio considerato aumenta di quasi
quattro abitanti per chilometro quadrato, ma si differenzia per i tre Comuni: aumento di
12
oltre 9 abitanti per Conversano, di ben oltre 6 abitanti a Polignano a Mare, in flessione
quella di Monopoli, che resta comunque il Comune più densamente popolato.
DENSITÀ DEMOGRAFICA AL 31.12.2012, raffrontata agli anni 2007, 2008,
2010, 2011, 2012 Dati Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
2007
194,6
317,1
282,3
265,9
2008
198,4
317,1
282,6
267,4
2010
203,0
317,3
284,8
269,5
2011
203,9
317,2
285,9
270,0
2012
203,8
315,7
288,8
269,8
I dati riferiti alla distribuzione per sesso al 31.12.2012 confermano la prevalenza
numerica del sesso femminile: le donne rappresentano il 51,22 % della popolazione
dell’Ambito, erano il 51,07 nel 2007. Il tasso di femminilità passa dal 104,38 del 2003 al
105,35 del 2011 e, in lieve flessione, al 105,00 del 2012.
Il Comune più al maschile si conferma Conversano con il 48,90%, quello più al
femminile Polignano con il 51,32 %.
POPOLAZIONE RESIDENTE PER SESSO AL 31.12.2012
Dati Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
M
12.647
24.074
8.787
45.508
%
48,90
48,75
48,68
48,78
F
13.213
25.308
9.264
47.785
%
51,10
51,25
51,32
51,22
M+F
25.860
49.382
18.051
93.293
TASSO DI FEMMINILITÀ AL 31.12.2012 Dati Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO A MARE
Ambito
f/m per 100
104,47
105,12
105,43
105,00
Come evidenziato nelle precedenti relazioni sociali, dati particolarmente significativi
rispetto alla distribuzione per sesso emergono se si analizza la popolazione per le ultime
classi di età (65-74, 75 e oltre) distinta per sesso.
Per la prima delle due classi le femmine rappresentano il 52,09 (in leggerissima
flessione: erano il 52,16 nel 2010) e per la seconda classe la percentuale è del 59,71, era
del 60,29 % nel 2010. I dati, unitamente a quelli relativi alla distribuzione della
13
popolazione in condizione di vedovanza rappresentano utili indicatori per la delineazione
dei bisogni delle persone anziane e, conseguentemente, dei servizi in loro favore e, in
particolar modo, delle donne anziane, caratterizzate da molteplici fragilità: età avanzata,
vedovanza, presumibile diminuzione di risorse economiche, esposizione al rischio di eventi
invalidanti o malattie.
POPOLAZIONE ANZIANA PER SESSO NEGLI ANNI 2010 e 2012
Dati dal sito www.tuttitalia.it, Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
ANNO 2010
65-74 anni
75 e oltre
Total
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO A
MARE
Ambito
Total
M
%
F
% i
M
%
F
%
i
1.192 48,99 1.241 51,01 2.433 892 40,40 1.316 59,60 2.208
2.177 46,86 2.469 53,14 4.646 1.792 39,51 2.744 60,49 4.536
810 48,91 846 51,09 1.656 622 39,34 959 60,66 1.581
4.17 47,8 4.55 52,1 8.73 3.30 39,7 5.01 60,2 8.32
9
4
6
6
5
6
1
9
9
5
ANNO 2012
65-74 anni
75 e oltre
Total
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO A
MARE
Ambito
Total
M
%
F
% i
M
%
F
%
i
1.275 49,27 1.313 50,73 2.588 929 41,38 1.316 58,62 2.245
2.296 46,80 2.610 53,20 4.906 1.882 40,13 2.808 59,87 4.690
860 49,03 894 50,97 1.754 650 39,25 1.006 60,75 1.656
4.43 47,9 4.81 52,0 9.24 3.46 40,2 5.13 59,7 8.59
1
1
7
9
8
1
9
0
1
1
RAFFRONTO IN VALORI PERCENTUALI DELLA POPOLAZIONE ANZIANA NEGLI
ANNI 2010 e 2012
CLASSI DI ETA’
65-74 anni
Anno 2010 Anno 2012
Comuni
M
F
M
F
CONVERSANO
48,99 51,01 49,27 50,73
MONOPOLI
46,86 53,14 46,80 53,20
POLIGNANO A MARE 48,91 51,09 49,03 50,97
Ambito
47,84 52,16 47,91 52,09
75 e oltre
Anno 2010 Anno 2012
M
F
M
F
40,40 59,60 41,38 58,62
39,51 60,49 40,13 59,87
39,34 60,66 39,25 60,75
39,71 60,29 40,29 59,71
Dati rilevanti emergono anche dall’elaborazione dei dati riguardanti la distribuzione
della popolazione per classi di età, con specifico riferimento alla popolazione 0-14, a quella
attiva ed a quella anziana.
DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI ETÀ AL 31.12.2010
14
Dati sito www.tuttitalia.it ed Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
%
Monopoli
%
Polignano
%
Ambito
%
0-14
3.646
14,15
6.691
13,48
2.500
14,05
12.837
13,77
15-64
17.473
67,83
33.749
68,01
12.060
67,76
63.282
67,91
65 e oltre
4.641
18,02
9.182
18,51
3.237
18,19
17.060
18,31
25.760
100,00 49.622 100,00
17.797
100,00 93.179 100,00
DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI ETÀ AL 31.12.2012
Dati sito www.Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Classi di età
Conversano
Classi di età
Conversano
0-14
15-64
65 e oltre
3.588
17.439
4.833
25.860
%
Monopoli
%
Polignano
%
Ambito
%
13,87
6.512
13,19
2.450
13,57
12.550
13,45
67,44
33.274
67,38
12.191
67,54
62.904
67,43
18,69
9.596
19,43
3.410
18,89
17.839
19,12
100,00 49.382 100,00
18.051
100,00 93.293 100,00
RAFFRONTO IN VALORI PERCENTUALI DELLA DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI
ETA’ NEGLI ANNI 2010 e 2012
CLASSI DI ETA’
0-14
15-64
65 e oltre
Anno
Anno
Comuni
Anno 2010 Anno 2012 Anno 2010 Anno 2012 2010
2012
CONVERSANO
14,15
13,87
67,83
67,44
18,02
18,69
MONOPOLI
13,48
13,19
68,01
67,38
18,51
19,43
POLIGNANO A MARE
14,05
13,57
67,76
67,54
18,19
18,89
Ambito
13,77
13,45
67,91
67,43
18,31
19,12
La popolazione 0-14 contribuisce per il 13,45 su quella totale, rispetto al 13,77 del
2010, al 14,72% del 2007 ed al 15,42% del 2003, evidenziando uno spiccato e
progressivo decremento della natalità, nonostante gli apporti della popolazione immigrata.
Ne scaturisce un indice di carico giovanile, ovvero il valore che misura il rapporto tra la
popolazione 0-14 e quella in età attiva, in costante e rapida flessione rispetto al 2003
(23,86), al 2007 (21,64), al 2010 (20,28), presentando nel 2012 un valore pressoché
identico al 2010, pari a 19,95.
Mutamenti altrettanto rilevanti interessano le classi di età della popolazione anziana.
Quest’ultima incide per il 19,12 su quella complessiva (18,31% su quella complessiva nel
2010). Il valore percentuale era pari a 17,22 % nel 2007, e 16,32 % nel 2003. Dal
raffronto viene confermato il costante e progressivo invecchiamento della popolazione.
Non solo: se si esaminano i dati Comune per Comune, si rileva come i tre Comuni
contribuiscano all’innalzamento del valore in modo quasi uniforme, come registrato nel
2010, con percentuali che oscillano tra il 18,69% di Conversano ed il 19,43% di Monopoli,
che presenta una popolazione anziana più marcata.
Si rammenta come i valori percentuali nelle precedenti rilevazioni apparivano scostati
sensibilmente fra loro.
In altri termini il processo di invecchiamento interessa l’Ambito in maniera omogenea e
tale dato non può che confermare il potenziamento dei servizi e degli interventi già attivi
nell’Ambito in favore delle persone anziane.
15
All’interno della popolazione anziana, si rafforza il fenomeno già evidenziato nella
Relazione Sociale 2010 e 2011: la crescita percentuale degli anziani di 75 e oltre anni di
età, sia rispetto alla popolazione anziana nel suo complesso, sia rispetto a quella totale.
Rispettivamente la classe di età 75 ed oltre rappresenta nel 2012 il 48,15% della
popolazione anziana (nel 2010 il 48,80%) e 9,21% di quella complessiva (nel 2010
8,93%).
Nel 2007 i valori percentuali erano rispettivamente il 47,13 e l’8,12). I valori del 2003
erano, nell’ordine, il 44,61 % ed il 6,88 %). Tale dinamica demografica caratterizza
l’offerta dei servizi: infatti, con l’ingresso di un numero crescente di cittadini nelle classi di
età più alte si fa più marcato il rischio di esposizione a patologie invalidanti, alla solitudine,
all’abbandono e, di conseguenza, si estende il bisogno di cura e protezione.
I dati appena esposti si possono leggere con immediatezza calcolando l’indice di
vecchiaia, ovvero il valore che misura il rapporto tra popolazione anziana e popolazione 014, riferito al 31.12.2012, che giunge a 142,14 (nel 2010, nel 2007 e nel 2003 i valori
erano rispettivamente 132,90, 116,23 e 105,83). In altri termini nel 2012 ogni cento
minori 0-14 si hanno oltre 142 anziani.
Si riporta, in quanto di una certa utilità, anche l’indice di carico sociale degli anziani pari
a 28,36, vale a dire oltre 28 anziani ogni cento cittadini in età attiva (gli indici nel 2010,
nel 2007 e nel 2003 erano rispettivamente 27,00 25,30 e 23,91).
1.1.2 La popolazione immigrata
Nel corso del decennio 2003-2012 la popolazione immigrata ha subito notevoli
modificazioni sia a livello numerico che sotto il profilo strutturale, come è facile ricavare
dalle tabelle sotto riportate.
POPOLAZIONE IMMIGRATA NEL DECENNIO
Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
A
Anno 2003
C
Anno 2007
D
Anno 2011
E
Anno 2012
413
454
212
1.079
445
670
254
1.369
738
955
437
2.130
815
914
474
2.203
RAPPORTO PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA
RISPETTO ALLA POPOLAZIONE TOTALE NEL DECENNIO
Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
CONVERSANO
2003
1,69
2007
2011
2012
1,78
2,85
3,15
16
0,92
1,20
1,18
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
1,35
1,44
1,48
1,93
2,45
2,28
1,85
2,62
2,36
DENSITA' DEMOGRAFICA DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA NEL DECENNIO
Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
Anno 2003
CONVERSAN
O
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
Anno 2007
Anno 2011
Anno 2012
6,42
3,25
2,90
3,39
3,12
3,51
4,28
4.06
3,96
5,81
6,11
5,84
7,58
6,37
6,99
6,16
POPOLAZIONE IMMIGRATA PER SESSO E PER COMUNI NEL DECENNIO
Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Anno 2003
Anno 2007
Anno 2011
Anno 2012
F
%
TOT
42,0
0
473
58,0
815
38
9
42,5
6
525
57,4
4
914
20
7
43,6
7
267
52,3
3
474
437
2.13
0
93
8
42,5
8
1.26
5
57,4
2
2.20
3
Comuni
M %
F
%
TO
T
M %
F
%
TO
T
M %
F
%
TO
T
CONVERSAN
O
22
1
53,
5
19
2
46,
5
413
21
8
49,
0
22
7
51,
0
445
30
7
41,
6
431
58,
4
738
34
2
MONOPOLI
24
5
54,
0
20
9
46,
0
454
32
4
48,
4
34
6
51,
6
670
41
0
42,
9
545
57,
1
955
POLIGNANO
10
7
50,
5
10
5
49,
5
212
12
4
48,
8
13
0
51,
2
254
18
6
42,
6
251
57,
4
Ambito
57
3
53,
1
50
6
46,
9
1.07
9
66
6
48,
6
70
3
51,
4
1.36
9
90
3
42,
4
1.22
7
57,
6
M
%
IMMIGRATE DONNE NEL DECENNIO IN VALORI PERCENTUALI
Dati Osservatorio sociale provinciale, UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
ANNO 2003
F % della
popolazione
immigrata
Anno 2007
F % della
popolazione
immigrata
Anno 2011
F % della
popolazione
immigrata
Anno 2012
F % della
popolazione
immigrata
17
CONVERSAN
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
46,5
49,1
49,5
46,9
51,01
51,64
51,18
51,35
58,40
57,07
57,44
57,61
58,04
57,44
56,33
57,42
RAPPORTO TRA DONNE IMMIGRATE E DONNE DELL'AMBITO (1/1000) NEL
DECENNIO
Dati UdP e Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
2007
2011
2012
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO
2003
15,48
8,29
11,65
15,66
12,58
13,38
32,55
21,42
27,25
35,79
20,74
28,82
Ambito
10,85
13,56
25,62
26,47
Nel corso di oltre un decennio la popolazione immigrata residente nell’Ambito si è più
che triplicata: è passata dai 715 cittadini del 2001 a 2.203 cittadini nel 2012. Nel 2003 gli
immigrati costituivano l’1,18 della popolazione, a fine 2012 ne rappresentano il 2,36%.
In linea con quanto affermato nella Relazione Sociale 2011 la popolazione immigrata
assume sempre più corposità a livello statistico. Basti guardare alla sua densità, passata
da 2,07 abitanti per km quadrato nel 2001 ai 6,16 di fine 2011, fino ad arrivare ai 6,37 nel
2012, con poche differenziazioni fra i tre Comuni. Fa peraltro eccezione, nel 2012, il
Comune di Monopoli, il cui dato numerico presenta una flessione rispetto al 2011.
La popolazione immigrata, inoltre, nel corso degli ultimi anni ha subito nella sua
struttura delle sostanziali modifiche, a cominciare dalla distribuzione per sesso.
Nettamente più al maschile nel 2003 (il 53,10 %), la popolazione immigrata, che nel 2011
presentava una percentuale di femmine pari al 57,61 %, ne presenta una simile nel 2012
(57,42%). Anche l’incidenza delle donne immigrate sulla popolazione femminile balza dal
10,85 ogni mille donne del 2003 al 26,47 del 2012. Il dato, ancora più accentuato per
Conversano (35,79 donne ogni mille) potrebbe ascriversi sia ai ricongiungimenti familiari,
sia al fenomeno delle “badanti”, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni: i cittadini
italiani ricorrono sempre più spesso al lavoro di cura delle donne immigrate.
Utili dati possono anche essere offerti dalla distribuzione per classi di età della
popolazione immigrata, da cui emerge come la classe maggiormente rappresentata con
percentuali oltre l’80% è quella della popolazione attiva (15-64 anni):
Distribuzione della popolazione immigrata per classi età al 31.12.2012
Dati Ufficio Anagrafe – Elaborazione UdP
Classi di età
0-3
4-5
Conversano
39
13
%
4,79
1,59
Monopoli
6
5
%
0,66
0,55
Polignano
16
9
%
3,37
1,90
Ambito
61
27
%
2,77
1,23
18
6-14
15-64
65-74
75 e oltre
Totali
68
670
18
7
815
8,34
82,21
2,21
0,86
100,00
60
792
29
22
914
6,56
86,65
3,17
2,41
100,00
48
391
9
1
474
10,13
82,49
1,90
0,21
100,00
176
1.853
56
30
2.203
7,99
84,11
2,54
1,36
100,00
La distribuzione per classi di età della popolazione immigrata presenta elementi di notevole
difformità rispetto a quella complessiva, resa evidente dal confronto di alcuni indici:
Indice di carico giovanile (0-14/15-64*100)
Comuni
Popolazione complessiva
20,57
CONVERSANO
19,57
MONOPOLI
20,10
POLIGNANO
19,95
Ambito
Popolazione immigrata
17,91
8,96
18,67
14,25
Indice di carico sociale o di dipendenza totale (0-14+65 e oltre/15-64*100)
Comuni
Popolazione complessiva
Popolazione immigrata
48,29
21,64
CONVERSANO
48,41
15,40
MONOPOLI
48,07
21,23
POLIGNANO
48,31
18,89
Ambito
Un dato ancora più eloquente è dato dall’indice di vecchiaia, dove i valori della
popolazione complessiva si discostano con margini notevolmente ampi da quelli della
popolazione immigrate. L’indice di vecchiaia della popolazione immigrata monopolitana,
comunque inferiore di gran lunga a 100, è forse ascrivibile al fatto che Monopoli, sin dal
1991 ha conosciuto il fenomeno dell’immigrazione di massa dalle coste albanesi.
Indice di vecchiaia (65 e oltre/0-14*100)
Comuni
Popolazione complessiva
134,70
CONVERSANO
147,36
MONOPOLI
139,18
POLIGNANO
142,14
Ambito
Popolazione immigrata
20,83
71,83
13,70
32,57
1.1.3 Lo stato civile della popolazione
Anche l’esame dei dati rivenienti dalla distribuzione della popolazione per stato civile
riportati nella tabella in calce offre la possibilità di individuare gli elementi di maggiore
criticità.
In particolare, appare utile esaminare i dati riguardanti la condizione di divorziato/a e
di vedovanza.
19
Il divorzio investe la popolazione in modo ancora secondario, ma in costante crescita
rispetto al 2007 ed al 2010, passando i divorziati dallo 0,74 % del 2007, all’1,03% del
2010 e all’1,28% della popolazione complessiva nel 2012, con un valore pressoché
duplicato. Differenziazioni si registrano fra i tre Comuni, con Monopoli attestato più o
meno sul valore d’Ambito, Polignano a Mare in sensibile crescita (0,84% nel 2010), e
Conversano con la percentuale più elevata ed in ulteriore crescita (1,50%).
A differenza di quanto registrato per la distribuzione dei celibi/nubili, i cui valori del
2012 poco si discostano da quanto rilevato nel 2007, così come dei coniugati/e, i cui
rispettivi valori percentuali non presentano oscillazioni sensibili, cresce il valore
percentuale dei vedovi/vedove: dal 6,05% del 2007, al 6,28% del 2010, al 6,48% del
2012.
DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE PER STATO CIVILE ANNO 2010 e 2012
Dati Osservatorio sociale provinciale, sito www.tuttitalia.it, Uffici Anagrafe - Elaborazione
UdP
Comun
i
COMUNI
CONVER
SANO *
MONOPO
LI
POLIGNA
NO
Ambito
Divorziati/e
Anno
2010
3
0 1,1
3 8%
5
0 1,0
3 1%
1
4 0,8
9 4%
9
5 1,0
5 3%
Anno
2012
Celibi/nubili
Anno
2010
Anno
2012
Coniugati/e
Anno
2010
Anno
2012
Totali in
N
Vedovi/e
Anno
2010
Anno
2012
Anno
2010
Ann
o
201
2
38
8
1,5
0%
10. 40,8 10.
516 2% 324
39,9 13. 51,9 13. 52,4 1.5
2% 385 6% 568 7% 56
6,0
4%
1.5
80
6,1
1%
25.
25.760 860
60
7
1,2
3%
20. 40,6 19. 40,2 25. 52,1 25. 51,9 3.1
151 1% 880 6% 855 0% 662 6% 13
6,2
8%
3.2
33
6,5
5%
49.
49.622 382
19
9
1,1
0%
7.2
81
51,5 1.1
3
87
6.6
7%
1.2
33
6,8
3%
18.
17.645 051
1.1
94
1,2
8%
37. 40.7 37. 40,2 48. 51,9 48. 52,0 5.8
948 3% 522 2% 420 6% 531 2% 56
6,2
8%
6.0
46
6,4
8%
93.
93.179 293
40,9
1%
7.3
18
40,5
4%
9.1
80
51,5
8%
9.3
01
* I 183 cittadini di cui l’Ufficio Anagrafe non conosce lo stato civile nell’anno 2012 sono
stati proporzionalmente ripartiti tra divorziati, celibi, coniugati e vedovi.
Appare utile, come nelle precedenti relazioni sociali, “pesare” la popolazione divorziata
rapportandola a quella coniugata: per Conversano vi sono oltre 28 divorziati ogni mille
coniugati (erano 22 nel 2010, 16 nel 2007), per Monopoli vi sono oltre 24 divorziati ogni
mille coniugati (14 nel 2007, più di 19 nel 2010), per Polignano vi sono 21 divorziati (16
nel 2010, 11 nel 2007). Per l’Ambito si registrano oltre 24 divorziati ogni 1.000 coniugati
(19.72 nel 2010, 14.16 nel 2007).
Il sensibile aumento della popolazione divorziata nel sessennio 2007-2012, per un
verso, implica un più che probabile incremento dei conflitti familiari, per l’altro interpella i
servizi sociali territoriali nel potenziamento di interventi, quali la mediazione ed il lavoro di
cura e tutela dei figli minori.
20
Appare utile riportare anche la distribuzione dei vedovi/vedove per sesso, da cui
emerge in modo vistoso come oltre l’80% dei cittadini in condizioni di vedovanza sia di
sesso femminile, con un picco dell’83,67% per il Comune di Monopoli.
DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE IN CONDIZIONE DI VEDOVANZA PER
SESSO ANNO 2012
Dati Uffici Anagrafe – Elaborazione UdP
Comuni
VEDOVI
M
COMUNI
CONVERSANO *
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
N
309
528
215
1.052
TOTALI
F
%
19,69
16,33
17,44
17,43
N
1.260
2.705
1.018
4.983
%
80,31
83,67
82,56
82,57
N
1.569
3.233
1.233
6.035
%
100,00
100,00
100,00
100,00
1.1.4 La struttura familiare
È possibile individuare brevemente i processi che hanno interessato la famiglia sotto il
profilo strutturale.
Il processo verso una famiglia sempre più caratterizzata da un numero basso di
componenti è ulteriormente confermato dal numero medio di componenti: se nel 2001 il
numero medio di componenti era pari al 2,93, scende già al 2,79 nel 2003, sino a
precipitare al 2,59 nel 2012, con un valore particolarmente basso per il Comune di
Conversano (2,54).
Si rafforza il profilo di una famiglia o prevalentemente composta dalla coppia
genitoriale e da un figlio o composta da un solo membro, single adulto (in misura più
contenuta) o anziano (molto più spesso, come si è visto, di sesso femminile).
FAMIGLIE, NUMERO MEDIO DI COMPONENTI NEL DECENNIO 2003-2012
Dati Censimento 2001 della popolazione, UdP, Uffici Anagrafe, ISTAT - Elaborazione UdP
Famiglie
2003
N. medio
componenti
2003
CONVERSANO
8.834
2,76
9.614
MONOPOLI
17.651
2,79
POLIGNANO
6.244
32.729
Comuni
Ambito
N. medio
Famiglie componenti
2009
2009
Famiglie
2011
N. medio
componenti
2011
N. medio
Famiglie componenti
2012
2012
2,61
10.006
2,58
10.166
2,54
18.247
2,71
18.617
2,66
18.970
2,60
2,83
6.511
2,71
6.737
2,65
6.808
2,65
2,79
34.372
2,68
35.360
2,64
35.944
2,59
21
Come più volte evidenziato, in un tale contesto il fenomeno delle famiglie numerose
(con almeno quattro figli in età minorile) è destinato ad un definitivo declino: già appena
lo 0,39% nel 2001, si riduce nel 2009 allo 0,24%. Per Conversano e Monopoli la loro
presenza può definirsi “in estinzione”.
Grazie alla collaborazione offerta dagli Uffici Anagrafe dei tre Comuni è possibile per
l’anno 2012 raffrontare il numero complessivo dei nuclei familiari e quello in cui sia
presente almeno un immigrato:
NUCLEI FAMILIARI COMPLESSIVI E NUCLEI CON ALMENO UN CITTADINO
IMMIGRATO Uffici Anagrafe - Elaborazione UdP
Comuni
A
B
Famiglie Famiglie con almeno un cittadino immigrato % B/A
2012
CONVERSANO 10.166
792
7,79
MONOPOLI
18.970
561
2,96
POLIGNANO
6.808
268
3,94
35.944
1.621
4,51
Ambito
Tra i dati riportati spicca quello di Conversano, dove quasi 8 famiglie su cento
hanno al proprio interno un immigrato. È ipotizzabile che il fenomeno sia attribuibile alla
presenza di “care givers” straniere e/o matrimoni misti.
1.1.5 I fenomeni della devianza, della malattia mentale, del disagio in età
minorile e delle dipendenze patologiche
È di tutta evidenza che non si posseggono dati esaustivi in merito a tali fenomeni,
riferiti al nostro Ambito territoriale e che coprano la totalità della popolazione interessata.
Peraltro, può risultare di notevole utilità analizzare i dati forniti dai servizi sociali e
sociosanitari territoriali, che seguono specifiche fasce di utenza.
1.1.5.1 La devianza: i dati dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna
Così come riportato nelle Relazioni Sociali 2010 e 2011 indicatori utili nell’ambito della
rilevazione dei rischi di esclusione sociale possono scaturire analizzando i dati
cortesemente forniti dall’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Bari, con il quale l’Ufficio di
Piano ha stabilito un proficuo rapporto di collaborazione.
22
Le due tabelle forniscono un confronto, la prima, con i dati 2011, la seconda con quelli
2008 e 2011.
DISTRIBUZIONE PER TIPOLOGIA E PER COMUNI Anno 2011 e 2012
Dati UEPE Bari - Elaborazione UdP
Tipologi
a
incarico
Osservazi
one
soggetti
detenuti
Osservazi
one
soggetti
liberi
Affidati in
prova al
servizio
sociale
Detenuti
domiciliari
Osservazi
one
detenuti
competen
za UEPE
Liberi
vigilati
Assistenz
a
postpenit
enziaria
Indagini
per motivi
vari
TOTALI
Convers Convers Monopol Monopoli Polignan Polignano
Totali
ano
ano
i
2012 *
o
Anno
Anno 2012
Anno
Anno
Anno
Anno
2012 *
2011
2012 *
2011
2011
N
3
%
N
%
1
7,70
21,43
9
2
3
56,25
10
40,00
3
17,65
0
0,00
31,43
1
6,25
0
1
1
6
37,50
35
34,32
22
4
25,00
13
52,00
14
82,35
2
100,00
57,14
15
93,75
10
62,50
59
57,84
3
18,75
2
8,00
0
0,00
0
0,00
0,00
0
65
N
%
2
15,38
13
12,38
3
37,50
8
7,62
6
40,00
15
14,29
4
11,43
35
33,33
0
0,00
16
15,24
0
0,00
4
3,81
0
0,00
1
0,95
3
23,08
13
12,38
18
17,15
105
100,00
0,00
69,23
61,90
%
11,11
100,00
66,67
N
14,28
26,67
20
9
%
37,50
1
0
7,69
N
2
4
100,00
20,95
76,92
4
2
1
10
55,56
0,00
33,33
%
64,29
33,33
11
N
3
5
5
%
25,00
33,33
9
N
0
0,00
8
7,84
Nota
* Non si è riportata la distribuzione per sesso, perché fra gli utenti UEPE 2012 non vi è
alcuna donna).
23
Il numero complessivo dei cittadini seguiti dal predetto Ufficio, per i quali è
particolarmente complesso quanto decisivo l’inserimento sociale e lavorativo, è ammontato
nell’anno 2012 a 105, tutti uomini. Erano 102 nel 2011, tra cui tre donne. Di questi il
numero maggiore risiede a Monopoli (il 61,90%, erano il 57,84% nel 2011), il 20.95% a
Conversano, in forte flessione rispetto al 2011 (34,2%), ed il 17,15% a Polignano a Mare,
con valori percentuali ben più che duplicati rispetto al 2011 (7,84%).
La tipologia d’incarico è relativa, in ordine decrescente, ai detenuti domiciliari,
all’osservazione detenuti di competenza UEPE, agli affidati in prova al Servizio Sociale, così
come registrato nel 2011.
Se poi si raffrontano i dati appena commentati con quelli del 2008 emergono particolari
evidenze:
Comuni
Anni
2008
2011
2012
CONVERSANO
N
%
14
28,00
35
34,32
22
20,95
MONOPOLI
N
%
28
56,00
59
57,84
65
61,90
POLIGNANO
N
%
8
16,00
8
7,84
18
17,15
TOTALI
N
50
102
105
%
100,00
100,00
100,00
Nel quinquennio il numero complessivo dei cittadini seguiti dall’Ufficio di Esecuzione
Penale Esterna di Bari si è più che duplicato con un balzo percentuale per Polignano a
Mare rispetto al 2011, sensibile per Monopoli ed una marcata flessione percentuale per
Conversano.
In estrema sintesi, dall’analisi dei dati appena esposti si rafforza uno scenario
caratterizzato da una domanda crescente di inclusione sociale e lavorativa di coloro che
sono entrati nel circuito penale, condizione ineludibile per scongiurare il rischio di recidive.
A tale riguardo si segnala che sono in corso gli inserimenti lavorativi di undici utenti
UEPE per l’Avviso regionale n. 6/2012.
1.1.5.2 La malattia mentale: i dati dei Centri di Salute Mentale di Monopoli e
Conversano
Grazie ai dati forniti dai Centri di Salute Mentale di Conversano e di MonopoliPolignano a Mare è possibile esaminare l’incidenza della malattia mentale per sesso e
classi di età, relativa a quei cittadini approdati ai servizi sociosanitari territoriali.
È peraltro evidente che una parte del fenomeno, forse rilevante, rimane ancora
sommersa a causa di molteplici fattori, primo fra i quali lo stigma della malattia mentale,
che continua ancora a giocare un ruolo determinante a tale riguardo.
UTENTI DEI CENTRI DI SALUTE MENTALE PER COMUNI, SESSO E CLASSI DI
ETA’ – ANNO 2012 Dati CSM – Elaborazione UdP
24
Clas
si di
età
18-30
31-40
41-64
Comuni
M
F
T
%
M
F
T
%
Conversa
no
Monopoli
10
18
28
11,48
13
20
33
45
45
90
12,10
42
57
Polignano
a Mare
Ambito
12
8
20
9,05
19
6
7
7
1
13
8
11,4
1
7
4
65 e oltre
M
F
T
%
M
F
T
%
%
13,52
63
86
149
61,07
12
22
34
13,93
244
99
13,31
186
239
425
57,12
49
81
130
17,47
744
21
40
18,10
51
72
123
55,66
15
23
38
17,19
221
18,28
9
8
17
2
14,2
3
30
0
39
7
69
7
57,6
5
7
6
12
6
20
2
16,7
1
1.20
9
100,0
0
Tot.
20,18
61,54
Dalla tabella sopra riportata emerge come la fascia di età che raccoglie il numero di
utenti di gran lunga più elevato è quella tra i 41 ed i 64 anni di età, con un valore
percentuale d’Ambito pari al 57.65, con un range fra i tre Comuni collocato fra il 61,07 di
Conversano ed il 55,66 di Polignano.
Peraltro, non è da sottovalutare il dato d’Ambito relativo alla fascia di utenti in età
giovanile (18-30 anni), da cui emerge che sono oltre 11 i cittadini su cento seguiti dai
CSM.
Complessivamente Monopoli costituisce il 61,54% degli utenti dell’Ambito. Dato che
diventa più eloquente se lo si raffronta a quello della popolazione residente, con oltre 15
utenti CSM ogni mille abitanti per Monopoli.
RAFFRONTO PER COMUNI FRA GLI UTENTI CSM E LA POPOLAZIONE
RESIDENTE ANNO 2012 Dati CSM – Elaborazione UdP
Comuni
A Popolazione
residente
Conversano
Monopoli
Polignano a Mare
Ambito
25.860
49.382
18.051
93.293
B
Utenti
CSM
244
744
221
1.209
B/A*1.000
9,43
15,07
12,24
12,96
Se si guarda alla distribuzione per sesso, emerge, con lievi oscillazioni fra i tre
Comuni, come la malattia mentale assuma un profilo al femminile, con un valore
percentuale d’Ambito pari al 57,24:
UTENTI PER SESSO E PER COMUNI ANNO 2012 Dati CSM – Elaborazione UdP
Comuni
Conversano
Monopoli
Polignano
Ambito
M
98
322
97
517
%
40,16
43,28
43,89
42,76
F
146
422
124
692
%
59,84
56,72
56,11
57,24
Tot N
244
744
221
1.209
%
100,00
100,00
100,00
100,00
1.1.5.3 Il disagio in età minorile: i dati dei Consultori familiari relativi all’affido
e all’adozione
25
Alcuni indicatori relativi al disagio in età minorile possono essere forniti, sia pure
indirettamente, da quelli dei Consultori familiari riguardanti le adozioni e gli affidi.
Affidi e adozioni
Dati Consultori familiari – Elaborazione UdP
Comuni
Conver
sano
Monop
oli
Poligna
no
Ambit
o
Anno 2012
Prima del 2012
Nuclei
adottivi
N.
Minori
adottati
Nuclei
affidatari
N.
Minori
in
affido
Indagini e
valutazioni idoneità
coppie
per l’adozione
Nuclei
adottivi
N.
Minori
adottati
Nuclei
affidatari
N.
Minori
in
affido
Indagini e
valutazioni
idoneità
coppie
per
l’adozione
2
5
4
4
n. c.
1
1
5
5
4
9
11
7
7
n. c.
1
1
4
7
3
1
1
1
2
n. c.
0
0
3
3
2
12
17
12
13
n. c.
2
2
12
15
9
Da una disamina, sia pure rapida, dei dati riportati in tabella emerge una evidenza
palmare: a dispetto di un disagio minorile crescente, esito di coppie sempre più incapaci
temporaneamente o definitivamente di assumersi le proprie responsabilità genitoriali, gli
istituti dell’affido e dell’adozione appaiono ancora marginali nel nostro Ambito, con scarse
fluttuazioni tra gli anni precedenti il 2012 e ed il 2012. Irrilevanti, inoltre, sono le
differenziazioni fra i tre Comuni.
1.1.5.4 Le dipendenze patologiche: i dati dei SER.T
Grazie ai dati forniti dai Ser.T di Monopoli e Conversano è possibile per l’anno 2012
“fotografare” il fenomeno della dipendenza, almeno quello approdato ai servizi
sociosanitari territoriali.
UTENTI SER.T. CONVERSANO E MONOPOLI PER COMUNI, SESSO E CLASSI DI
ETA’ Dati SER.T Conversano e Monopoli – Elaborazione UdP
Conversano
Classi di età
14-17
18-24
25-30
31-40
41-50
51 e oltre
Totali
M
2
8
12
26
43
7
98
F
0
0
2
6
4
2
14
Tot.
2
8
14
32
47
9
112
Monopoli
M
F
3
2
67
9
60
7
65
2
53
5
37
5
285 30
Tot.
5
76
67
67
58
42
315
Polignano
M
F
0
0
23
3
25
3
25
5
19
3
9
0
101 14
Tot.
0
26
28
30
22
9
115
Ambito
M
%
0,92
5
98 18,08
97 17,90
116 21,40
115 21,22
9,78
53
484 89,30
F
%
Tot.
%
2
12
12
13
12
7
58
0,36
7
110
109
129
127
60
542
1,29
20,30
20,11
23,80
23,43
11,07
100,00
2,22
2,22
2,39
2,22
1,29
10,70
26
Dai dati forniti dai Ser.T. di Conversano e Monopoli emergono alcuni dati rilevanti:
il fenomeno delle dipendenze patologiche nell’anno 2012 ha investito in percentuali
schiaccianti i maschi (89,30%);
le fasce di età maggiormente rappresentate sono quelle comprese fra i 31 ed 50 anni di
età (47,23%), anche se sono di notevole rilevanza quelle più giovani (18-30) con una
percentuale complessiva del 40,41%;
di minore rilevanza, con l’11,07% la classe 51 e oltre, mentre la meno significativa, con
l’1,29% è quella degli adolescenti;
appaiono irrilevanti le differenziazioni se si scompongono per sesso le classi di età.
Destano in qualche modo sorpresa i dati che evidenziano l’utenza SER.T. per
Comuni, con un valore percentuale per Polignano addirittura superiore a quello di
Conversano e con Monopoli, che presenta una percentuale superiore rispetto alla sua
popolazione:
UTENTI PER COMUNI ANNO 2012 Dati SER.T Conversano e Monopoli – Elaborazione
UdP
Comuni
Tot N
%
Conversano
112
20,66
Monopoli
315
58,12
Polignano a Mare 115
21,22
Ambito
542 100,00
Il dato appena evidenziato diventa più eclatante se si rapportano gli utenti SER.T. a
quelli della popolazione residente:
RAFFRONTO PER COMUNI FRA GLI UTENTI SER.T. E LA POPOLAZIONE
RESIDENTE ANNO 2012 Dati SER.T. di Conversano e Monopoli – Elaborazione UdP
Comuni
A
Popolazione
residente
Conversano
25.860
Monopoli
49.382
Polignano a Mare
18.051
Ambito
93.293
B
Utenti
SER.T.
112
315
115
542
B/A*1.000
4,33
6,38
6,37
5,81
Un ulteriore dato occorre evidenziare, che profila un nuovo orizzonte per le
dipendenze: i giocatori d’azzardo patologico nel 2012 sono stati complessivamente 20
(diciotto quelli seguiti dal Ser.T. di Monopoli e due quelli in carico al Ser.T. di Conversano).
27
1.1.6 Il contesto economico e lavorativo
Non si dispone di dati aggiornati di ordine economico e lavorativo, fatta eccezione di
quelli relativi alla distribuzione delle imprese per settore di attività al 31 dicembre 2012,
forniti cortesemente dalla Camera di Commercio di Bari.
Si riportano pertanto i dati ed il commento già contenuti nella relazione sociale
2011, ipotizzando fondatamente che nel corso di questi anni il contesto economico e
lavorativo ha subito un drastico peggioramento a causa della devastante crisi
occupazionale, non solo italiana (in corsivo i commenti riportati nella Relazione Sociale
2011.
REDDITI PER COMUNI - Anno 2009 – Elaborazione UdP
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
A
Reddito disponibile
(reddito meno
prelievo fiscale)
pro-capite in €
12.574
12.043
11.512
12.043
C
B
% di reddito
Numero indice
complessivo
reddito disponibile detenuta dal 25%
(Italia=100)
dei percettori di
(A/Reddito medio
reddito
Italia *100)
71
68
65
68
48,8
48,6
47,2
48,2
Appare particolarmente interessante l’esame della tabella, da cui emerge che il
Comune più “ricco” è Conversano, quello col reddito pro-capite più basso Polignano. Il
dato “B” per i tre Comuni, sia pure con sensibili differenziazioni fra Conversano e
Polignano, è comunque nettamente al di sotto del reddito medio pro-capite italiano. Più
omogeneo il dato “C”, da cui emerge che il 25% dei percettori di reddito detiene quasi la
metà del reddito complessivo.
Il trend del reddito medio su base quinquennale (2005-2009 – anno 2005 = 100)
registra per Conversano l’aumento più contenuto, pari al 25,0%, mentre Monopoli e
Polignano registrano rispettivamente un aumento del 32,1% e Polignano del 32,0%.
Senza dilungarsi nelle classi di reddito, appare utile riportare la seguente tabella,
relativa alla prima classe di reddito.
REDDITI IRPEF CLASSE < a 7.500,00 € PER COMUNI - Anno 2009
Elaborazione UdP
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
%
10,4
11,7
28
POLIGNANO
Ambito
10,4
10,8
I dati riportati diventano significativi, se si pensa che il valore percentuale, riferito
all’Italia, è pari a 7,2.
Altri dati rilevanti rivengono dall’esame del tasso specifico di occupazione e tasso di
disoccupazione, relativi all’anno 2010.
TASSO SPECIFICO DI OCCUPAZIONE E TASSO DI DISOCCUPAZIONE – Anno
2010
Elaborazione UdP
Tasso specifico di
occupazione %
(occupati (15-64)/
Tasso di
popolazione (15disoccupazione %
64)*100
(Disoccupati / Forze
Lavoro)*100)
13,7
14,5
11,7
13,3
Comuni
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO
Ambito
44,7
49,0
55,7
49,8
I dati appena riportati diventano particolarmente eloquenti se raffrontati a quelli
nazionali: il tasso di occupazione specifico in Italia presenta un valore pari a 57.6,
superiore di quasi otto punti rispetto al valore d’Ambito, quello di disoccupazione presenta
un valore di 8.4, inferiore di ben cinque punti rispetto al valore d’Ambito.
Alla luce delle allarmanti “notizie” quotidiane che giungono in merito alla “grande”
crisi, i tassi di disoccupazione citati si devono, purtroppo, “ritoccare” in modo ancora più
drammatico, sia a livello d’Ambito che a livello nazionale, con rischi di esclusione sociale
rilevantissimi.
Appare ora utile riportare i dati percentuali aggiornati, riguardanti le imprese attive
per settore economico.
DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE ATTIVE PER SETTORE ECONOMICO IN
VALORI PERCENTUALI ANNO 2012 Dati Camera di Commercio di Bari - Elaborazione
UdP
Settore
A
B
C
Agricoltura,
silvicoltura e
pesca
Estrazione di
minerali da cave
e miniere
Attività
Conversano
N
%
Monopoli
N
%
723
29,85
1.025
23,41
0
0,00
1
0,02
200
8,26
386
8,82
Polignano
N
%
Ambito
N
%
446
27,75
2.194
26,10
0
0,00
1
0,01
107
6,66
693
8,24
29
manifatturiere
D Fornitura di
energia elettrica,
gas, ecc.
E Fornitura di
acqua, reti
fognarie, ecc.
F Costruzioni
G Commercio
all’ingrosso e al
dettaglio,
riparazione aut.
H Trasporto e
magazzinaggio
I Attività dei
servizi di alloggio
e di ristorazione
J Servizi di
informazione e
comunicazione
K Attività
finanziarie e
assicurative
L Attività
immobiliari
M Attività
professionali,
scientifiche e
tecniche
N Noleggio,
agenzie di
viaggio
O Amministrazione
pubblica e
difesa,
assicurazione
sociale
P Istruzione
Q Sanità e
assistenza
sociale
R Attività
artistiche,
sportive, di
intrattenimento
S Altre attività di
servizi
X Imprese non
0
0,00
4
4
0,17
11
294
12,14
418
661
27,29
0,09
0,25
9,55
1.443
32,96
1
0,06
5
0,06
6
0,37
21
0,25
224
13,94
936
11,13
452
28,13
2.556
30,40
48
1,98
186
4,25
26
1,62
260
3,09
130
5,37
249
5,69
158
9,83
537
6,39
41
1,69
64
1,46
15
0,93
120
1,43
30
1,24
71
1,62
19
1,18
120
1,43
26
1,07
69
1,58
14
0,87
109
1,30
53
2,19
21
1,31
175
2,08
35
2,18
163
1,94
0
0,00
1
0,01
4
0,25
27
0,32
6
0,37
34
0,41
21
1,31
104
1,24
50
3,11
339
4,03
49
0
2,02
0,50
17
0,70
99
2,31
79
1,81
0,00
12
32
101
1
0,02
11
0,25
11
0,25
51
1,16
190
4,34
1,32
4,09
30
3
classificate
2.422
TOTALI
0,12
100,00
7
4.378
0,16
100,00
2
1.607
0,13
100,00
0,14
100,00
12
8.407
Esaminando il dato dell’Ambito, pur confermando quanto già rilevato nelle
precedenti relazioni sociali, vale a dire la vocazione “storicamente” agricola del
territorio (26,10%, con Conversano al valore percentuale più alto, quasi il 30% delle
imprese attive), spicca il dato del commercio al dettaglio e all’ingrosso, settore primo
in assoluto con il 30,40% (con Monopoli attestata al 33%).
Segue il settore delle costruzioni (11,13%, con Polignano al 14%) e quello
manifatturiero, che sopravanza di poco l’8% (con Polignano che scende al 6,66%),
come già registrato nella precedente relazione sociale.
Il settore delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, nonostante le
potenzialità turistiche dell’intero Ambito, presenta un valore percentuale del 6,39 (come
evidenziato nella relazione 2011). Polignano si discosta da Monopoli e Conversano con un
valore prossimo al 10%)
Elementi utili per cogliere la congiuntura economica particolarmente difficile
possono essere offerti se si raffrontano per settore le imprese iscrittesi nel 2012 e
quelle che hanno cessato la propria attività.
DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE PER ISCRIZIONI E CESSAZIONI NON DI UFFICIO PER
SETTORE ECONOMICO ANNO 2012 Dati Camera di Commercio di Bari - Elaborazione UdP
Settore
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Agricoltura,
silvicoltura e
pesca
Estrazione di
minerali da
cave e miniere
Attività
manifatturiere
Fornitura di
energia
elettrica, gas,
ecc.
Fornitura di
acqua, reti
fognarie, ecc.
Costruzioni
Commercio
all’ingrosso e
al dettaglio,
riparazione
aut.
Trasporto e
magazzinaggio
Attività dei
Conversano
Iscrizio
Cessazio
ni
ni
Monopoli
Iscrizio
Cessazio
ni
ni
Polignano
Iscrizio
Cessazio
ni
ni
Ambito
Iscrizio
Cessazio
ni
ni
21
55
17
63
13
32
51
150
0
0
0
0
0
0
0
0
1
6
9
16
4
8
14
30
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15
15
27
21
15
18
57
54
26
45
20
39
109
174
63
90
4
5
0
6
5
11
13
19
1
0
31
J
K
L
M
N
O
P
Q
R
S
X
servizi di
alloggio e di
ristorazione
Servizi di
informazione e
comunicazione
Attività
finanziarie e
assicurative
Attività
immobiliari
Attività
professionali,
scientifiche e
tecniche
Noleggio,
agenzie di
viaggio
Amministrazio
ne pubblica e
difesa,
assicurazione
sociale
Istruzione
Sanità e
assistenza
sociale
Attività
artistiche,
sportive, di
intratteniment
o
Altre attività di
servizi
Imprese non
classificate
TOTALI
4
6
8
8
25
33
2
4
8
5
2
4
12
13
0
0
3
6
3
1
6
7
0
1
0
2
3
2
3
5
3
4
8
8
4
3
15
15
4
2
6
2
16
11
6
7
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
2
0
0
0
0
0
2
0
2
0
2
2
2
4
2
1
6
7
4
6
13
8
6
1
23
15
58
10
108
14
41
8
207
32
142
156
282
270
127
133
551
559
Spiccano i dati del settore “Agricoltura, silvicoltura e pesca”, con 150 imprese che
chiudono a fronte di 51 che si iscrivono (il dato più eclatante è quello di Monopoli, 77
contro 17); quello delle attività manifatturiere, con 14 che si iscrivono e 30 che cessano
l’attività produttiva (con Conversano in cui a fronte di 6 aziende con i cancelli chiusi solo
una si apre); il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio: 109 si iscrivono, 174
chiudono; quello delle attività di alloggio e ristorazione: 25 che nascono a fronte delle 33
che muoiono (saldo negativo per Monopoli e Conversano, in pareggio per Polignano a
Mare.
1.2
La dotazione infrastrutturale di servizi sociali, socio educativi e
sociosanitari
1.2.1 La mappa delle strutture e dei servizi pubblici e privati autorizzati
funzionamento, oltre che convenzionati
al
32
Il sistema di offerta e la complessiva rete territoriale presente e operante sul
territorio dell’Ambito conferma anche per il 2012
un mix pubblico-privato abbastanza
articolato e vario sia per natura giuridica che per compiti e funzioni .
A questo proposito si confermano alcune tabelle sinottiche già inserite nelle
precedenti relazioni, aggiornate al 2012, al fine di riportare un’istantanea delle istituzioni,
dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari, delle strutture residenziali e semiresidenziali, dei
servizi educativi che attualmente operano e agiscono nei Comuni dell’Ambito:
LE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO
Tipologia
FORZE
DELL’ORDINE
UFFICI
PERIFERICI DI
ENTI
NAZIONALI
UFFICI DI
ALTRI ENTI
TERRITORIALI
E NON
Uffici
CONVERSANO
MONOPOLI
Comando
stazione dei
carabinieri
Comando
Compagnia dei
carabinieri
Commissariato
di Polizia
Comando
Tenenza
Guardia di
Finanza
Guardia
forestale dello
Stato
Capitaneria di
Porto
Guardia
costiera
Comando
Polizia
Municipale
INPS
INAIL
sì
Agenzia delle
Entrate
Ufficio
forestale –
Regione Puglia
Centro per
l’impiego
Camera di
sì
POLIGNANO
A MARE
sì
n.
3
no
sì
no
1
no
sì
no
1
no
sì
no
1
no
sì
no
1
no
sì
no
1
no
sì
si
2
sì
sì
sì
3
sì
no
sì
sì
no
no
2
1
no
sì
no
1
no
sì
no
1
sì
sì
sì
3
no
sì
no
1
33
UFFICI
GIUDIZIARI
Commercio
Tribunale di
Bari -Sezione
distaccata
Giudice di pace
no
sì
no
1
no
sì
no
1
I SERVIZI SOCIALI, SOCIOSANITARI E SANITARI
Tipologia
SERVIZI
SOCIALI
SERVIZI PER
MINORI E
FAMIGLIE
Servizio sociale
professionale
comunale
Segretariato
sociale
Sportello Ufficio
Esecuzione
Penale Esterna
Ludoteche
Centri ludici
Porta Unica di
Accesso
Unità di
Valutazione
Multidimensionale
SERVIZI
Sad/Adi
SOCIOSANITARI Consultorio
familiare
Servizio d’Igiene
mentale
Servizio per le
tossicodipendenze
Servizi di
Riabilitazione
Distretto
sociosanitario
SERVIZI
Pronto soccorso
SANITARI
Poliambulatorio
Ufficio d’Igiene
pubblica
Ufficio
Vaccinazioni
CONVERSANO MONOPOLI POLIGNANO n.
A MARE
n.1
n.1
n.1
3
n.1
n.1
n.1
3
n.1
n.1
n. 0
2
n.3
n.1
n.0
n.0
n.2
n.0
5
1
n.1
n.1
n.1
3
n.1
n.0
si
n.1
si
n.1
si
n.1
3
3
n.1
n.1
n.1
3
n.1
n.1
n.0
2
n.1
n.1
n.0
2
n.1
n.0
n.0
1
n.1
n.1
n.1
n.1
n.1
n.1
n.1
n.1
n.1
3
3
3
n.1
n.1
n.1
3
n. 0
1
SERVIZI EDUCATIVI
Le istituzioni
scolastiche
CONVERSANO
MONOPOLI
POLIGNANO n.
A MARE
34
Servizi
educativi per
il tempo
libero
Educativa
domiciliare –
Coop. Itaca
n.2
n.1
n.0
2
si
si
si
3
no
1
7
sez. di
Triggianello,
Via Giotto,
Via Buonarroti,
Trepergole,
Via Guglielmi,
Via Sassari, San
Cosma
12
A.D’Orsi,
A.Garibaldi, Via
Pesce, La Madia,
Europa Libera,
Giovanni XXIII,
l’ Assunta,
Rizzitello, S. Lucia,
Via Veneto, Via
Gobetti,
Lamamolilla
Private e /o
paritarie
n. 2
scuole paritarie
Pubbliche
n. 2
I Circolo
Didattico
Falcone,
II Circolo
Didattico
Borsellino (+ 2
sedi distaccate)
n. 3 paritarie
Babylandia, Istituto
dell’Addolorata,
Istituto Pie operaie
San Giuseppe)
n.4
I Circolo Didattico.
Via Dieta (+ 3
plessi
Dorsi,Garibaldi,
Pesce),
II Circolo Didattico.
Modugno (+ 1
plesso Lamalunga),
III Circolo Didattico
M. Jones (+ 2
plessi S.Lucia,
Sicarico),
IV Circolo Didattico
Bregante (+ 3
plessi Antonelli,
Rosario,
Gorgofreddo)
SEZIONE
PRIMAVERA
SCUOLA PER
Pubbliche
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
1 c/o
2
Scuola
primaria
Collodi
5
24
Pino Pascali,
C.Collodi, Don
Milani, Don T.
Bello,
S. F. D’Assisi
no
5
n. 2
S. G Bosco,
Rodari (n. 1
sez.
distaccata
Don Milani)
8
35
Private e/o
paritarie
SCUOLA
SECONDARIA
DI PRIMO
GRADO
SCUOLA
SECONDARIA
DI SECONDO
GRADO
Scuola primaria
privata Istituto
dell’Addolorata
n. 2
F. Carelli
D. Forlani
n. 5
G. Galilei (+ n.1
sez associata
Comes), V. Sofo, A.
Volta e n.1
Annessa al
Conservatorio N.
Rota
n.4
Liceo scientifico
S. Simone,
Liceo classico
Moreo,
Magistrale San
Benedetto,
Istituto
professionale
De Lilla
n.8
Liceo classicosociopsicopedagogico,
Liceo linguistico,
Liceo scientifico,
Istituto scientificotecnologico,Istituto
tecnico-economico
Moro,Istituto
tecnico-tecnologico
Da Vinci,IPSIAM,
Liceo artistico
Russo,
Conservatorio Rota
1
n. 1
Sarnelli-De
Donato
n.1
Associata
IPSSART di
Castellana
Grotte
8
13
Il panorama dell’offerta di strutture sociali e sociosanitarie osservato e descritto
nella precedente Relazione sociale si conferma immutato sia rispetto all’offerta pubblica,
che a quella privata.
Infatti dalla prima tabella si coglie come l’Ambito possa contare su di un controllo
capillare del territorio grazie alla presenza delle Forze dell’Ordine, dall’Arma dei Carabinieri
al Commissariato di Polizia, dalla Polizia Urbana alla Guardia di Finanza. A Monopoli, in
particolare, le Forze dell’Ordine sono presenti in tutte le loro articolazioni.
Inoltre, la presenza di uffici periferici di Enti nazionali, quali INPS e INAIL e del
Ministero delle Finanze, di Uffici provinciali e regionali, della Camera di Commercio e degli
Uffici giudiziari di Monopoli si traduce in prestazioni rese direttamente al cittadino in
regime di prossimità.
36
In maniera sintetica, anche la seconda tabella conferma la presenza e illustra i
servizi sociali, sociosanitari e sanitari presenti nell’Ambito, così come indicato nel 2011 . Se
il Servizio sociale professionale comunale, la PUA, la rete consultoriale ed il CSM sono
presenti in tutti e tre i Comuni, sia pure con drastiche riduzioni dei giorni di apertura per
Polignano a Mare (Consultorio e CSM), alcuni servizi sociosanitari (ad es. Ser.T) e,
soprattutto, le strutture sanitarie sono maggiormente presenti su Conversano e Monopoli,
dove sono presenti due nosocomi, un hospice e una casa di cura convenzionata, mentre
su Polignano le prestazioni sanitarie sono garantite dal Pronto Soccorso e dai
poliambulatori.
Stessa cosa dicasi delle strutture residenziali e semiresidenziali della terza tabella
emerge come l’offerta infrastrutturale sociale, arricchitasi nell’ultimo quinquennio, registra
a Conversano strutture per minori, adulti, disabili e disabili psichici, a Monopoli strutture
per anziani e per disabili.
Sempre un discorso a parte merita quello dei servizi e delle strutture per la prima
infanzia con l’autorizzazione negli ultimi anni e in tutti i tre Comuni di asili nido privati
convenzionati ed autorizzati, micronidi, ludoteche, centri ludici per la prima infanzia,
sezioni primavera, che vanno ad arricchire la complessiva offerta di servizi socioeducativi, soprattutto per Monopoli e Conversano, dove sono presenti capillarmente sul
territorio, anche extraurbano, scuole di ogni ordine e grado. Nelle due città è da rimarcare
la presenza di scuole secondarie di secondo grado che offrono ampia scelta di indirizzi di
studio. Da segnalare che a Polignano a Mare è presente una sezione distaccata dell’Istituto
alberghiero di Castellana Grotte.
Nella tabella che segue viene descritta la mappa del sistema di offerta di strutture
sociali e sociosanitarie presenti ed operanti sul territorio evidenziando le strutture
operative :
STRUTTURE SOCIALI, SOCIOSANITARIE E SANITARIE
Tipologia struttura
Presidio territoriale “Iaia”
Clinica “Santa Lucia”
Asilo Nido
Asilo Nido “ L’Aquilone”
Asilo Nido “Piccoli Angeli”
Natura giuridica
Pubblica
Privata
Pubblica
Privata convenz.
Privata convenz,.
Sede
Conversano
Conversano
Conversano
Conversano
Conversano
37
Micro Nido “Misvago”
Asilo Nido “La casa dei
bambini”
Gruppo appartamento per
minori “P. Impastato”
Gruppo appartamento
per
minori “ Don T. Bello”
Gruppo appar. per gestanti e
madri con figli a carico “ E.
Stein”
Comunità alloggio per malati
psichici
Gruppo appart. per malati
psichici
n. 2 Gruppi appart. per disabili
“La nostra casa”
Casa per la vita “La speranza”
Comunità per
tossicodipendenti “Teseo”
Centro polivalente per anziani
Centro diurno per malati
psichici
CRAP H12
P. O. “San Giacomo”
Hospice “San Camillo”
Asilo Nido “Santa Margherita”
Asilo Nido “ Babylandia”
Asilo Nido ”Sant ‘Anna”
Centro Ludico Prima Infanzia
“ Babylandia”
Sezione Primavera
“Babylandia”
Asilo Nido “L’isola che non
c’era”
Asilo Nido “La tribù dei
birikkini”
Casa di riposo per anziani
“Romanelli”
Casa di riposo per anziani
“PAECA”
Casa protetta “PAECA”
Casa protetta “Villa Gioconda”
Comunità per anziani
”Leogrande”
CRAP H24
Privata convenz.
Privata convenz.
Conversano
Conversano
Privata
Conversano
Privata
Conversano
Privata
Conversano
Privata
Conversano
Privata
Conversano
Privata
Conversano
Privata
Privata
Conversano
Conversano
pubblica
Privata
Conversano
Conversano
Privata
Pubblica
Pubblica
Pubblica
Privata convenz.
Privata convenz.
Privata convenzionata
Conversano
Monopoli
Monopoli
Monopoli
Monopoli
Monopoli
Monopoli
Privata convenzionata
Monopoli
Privata
Monopoli
Privata
Monopoli
ASP
Monopoli
Privata
Monopoli
Privata
Privata
Privata
Monopoli
Monopoli
Monopoli
Privata
Monopoli
Comunità alloggio per malati Privata
Monopoli
38
psichici
n. 2 Gruppi appartamento per
malati psichici
Centro diurno per malati
psichici
Centro diurno socio educativo
e riabilitativo “S. Caterina 3”
Centro di quartiere per anziani
Privata
Monopoli
Privata
Monopoli
Privata
Monopoli
Pubblica
Monopoli
Centro polivalente per anziani Pubblica
“Gioia di vivere”
Polignano a Mare
Rappresenteranno elemento di forza per il potenziamento dell’offerta di strutture e di
servizi, oltre alle prestazioni erogate al loro interno, le due infrastrutture ammesse a
cofinanziamento regionale nel momento in cui le stesse diverranno funzionanti. Ci si
riferisce in primis alla struttura polifunzionale di Ambito, organizzata in moduli/centri diurni
per persone anziane, persone disabili e bambini/ragazzi nel Comune di Monopoli, la cui
ristrutturazione e adeguamento funzionale, ormai ultimati, sono stati finanziati con fondi
regionali finalizzati previsti dal PRPS 2004-2008 (€ 482.000,00) e dei tre Comuni (€
482.000,00).
L’altra struttura d’Ambito prevede la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale della
struttura ex GIL di Conversano – un immobile situato in una zona centrale della città adibita a Casa famiglia con servizi formativi alle autonomie per l’inserimento sociolavorativo di persone con disabilità intellettiva, psichica o con patologia psichiatrica. La
ristrutturazione e l’adeguamento funzionale sono stati finanziati con risorse FESR del
P.O.R. 2007-2012 (DGR 2011/07 e DGR 719/08, A.D. 59/08) pari a € 924.573,00 oltre a
cofinanziamento da parte dei tre Comuni pari ad € 325.427,17 (€ 174.999,75 Monopoli - €
88.101,74 Conversano - € 62.325,68 Polignano a Mare). Nel 2011 il progetto, collocatosi al
nono posto su 81 proposte ammissibili della graduatoria regionale Linea A/B Soggetti
pubblici, è stato finanziato dalla Regione e incluso fra quelli di eccellenza (Puglia sociale
news n. 7). Nel caso della struttura ubicata a Monopoli i lavori sono terminati; per la
struttura ubicata a Conversano i lavori di ristrutturazione complessiva dell’immobile sono
attualmente in corso.
Occorre considerare anche il finanziamento regionale (DGR 463/2008) per la
realizzazione della costruzione dell’Asilo Nido comunale nel Comune di Polignano a Mare
per il quale i lavori sono in corso.
39
Per quanto concerne il “Piano degli Investimenti” finanziato con Accordi di
programma tra Ambito territoriale e Regione Puglia (dgr 2409/2009), le proposte che
sono state inviate in Regione per la valutazione hanno riguardato:
la ristrutturazione di una scuola rurale per realizzazione di un centro diurno
socio-educativo e riabilitativo per bambini e ragazzi con disabilità, in particolare
autistici, con sede a Monopoli;
una ristrutturazione funzionale secondo parametri e tecniche ecocompatibili
dell’Asilo nido comunale di Conversano;
la costruzione di un complesso residenziale comprendente Gruppi appartamento
e Comunità alloggio per anziani a Polignano a Mare.
Delle tre proposte è stata finanziata la ristrutturazione del centro diurno socio-educativo e
riabilitativo per bambini e ragazzi con disabilità (in particolare autistici e non) a Monopoli,
rigettata la ristrutturazione del nido comunale a Conversano, in fase d’istruttoria la
costruzione di un complesso residenziale comprendente Gruppi appartamento e Comunità
alloggio per anziani a Polignano a Mare.
L’Ambito territoriale presente anche un capitale sociale costituito da risorse
solidaristiche e di impegno sociale il cui ruolo è riconosciuto delle comunità di
appartenenza e dalle istituzioni pubbliche, con cui hanno intrapreso un rapporto di
proficua collaborazione.
I dati confermano la vivacità della vita associativa dell’Ambito, considerevole non
solo a livello sportivo, ma anche culturale e, soprattutto, guardando gli statuti delle
associazioni, a spiccata vocazione sociale e sociosanitaria.
Per una analisi più corretta ed esaustiva di seguito vengono riportate due tabelle in cui
sono inseriti rispettivamente i dati numerici relativi alle organizzazioni operanti nei tre
Comuni e quelle iscritte agli Albi/registri regionali.
ASSOCIAZIONI ED ORGANIZZAZIONI OPERANTI NEL TERRITORIO
Area tematica
Conversano
Monopoli
Polignano
a Mare
Totali
Attività socio-sanitarie
6
13
6
25
Impegno civile, tutela e promozione
dei diritti umani, cultura della
convivenza, integrazione sociale e
comunitaria
Attività educative di istruzione e
formazione
9
10
77
58
40
Attività sportive e ricreative
23
85
27
135
Attività culturali
37
74
20
131
Tutela ambientale
9
10
1
20
Tutela e promozione dei diritti e del
benessere degli animali
3
2
1
6
Protezione civile
3
5
1
9
Attività di carattere internazionale
2
4
0
6
Attività socio-sanitarie
1%
5%
2%
1%
6%
19%
Impegno civile, tutela e promozione
dei diritti umani, cultura della
convivenza, integrazione sociale e
comunitaria Attività educative di
istruzione e formazione
Attività sportive e ricreative
Attività culturali
32%
Tutela ambientale
Tutela e promozione dei diritti e del
benessere degli animali
34%
Protezione civile
Attività di carattere internazionale
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E DI PROMOZIONE SOCIALE
ISCRITTE AGLI ALBI REGIONALI
41
Comuni
Associazioni di
Associazioni di
volontariato
promozione sociale
Conversano
11
2
13
Monopoli
8
4
12
Polignano a
Mare
2
1
3
21
7
28
Totali
n.
11%
46%
Conversano
Monopoli
Polignano a Mare
43%
I dati riferiti al 2012 sono sovrapponibili a quelli dell’anno precedente.
Oltre il dato
numerico, per sua stessa natura importante, occorre rilevare che i Comuni di Conversano,
Monopoli e Polignano a Mare hanno sempre sostenuto e promosso la presenza e il ruolo
dei soggetti del terzo settore, riconoscendo ad essi di assolvere alla funzione pubblica
allargata e in applicazione del principio di sussidiarietà “orizzontale” previsto dall’art. 118
della Costituzione, e ripreso anche dall’art. 2 della L.r. 19/2006 dedicato ai principi
ispiratori.
Negli statuti comunali sono previsti gli istituti di partecipazione, le Consulte del
volontariato, sulle attività culturali, del tempo libero, dello sport, e, con appositi
regolamenti, sono state definite le loro funzioni propositive e di consultazione.
La mappa delle risorse solidaristiche e associative descritte
dimostra la ricchezza di
questo universo che i Comuni apprezzano, impegnandosi a valorizzarne l’azione
progettuale, contribuendo al sostegno dei costi e patrocinando il loro valore sociale,
considerando l’affinità con gli obiettivi istituzionali di tutela e “manutenzione dei beni
comuni”.
42
Utilizzando la procedura della coprogettazione e del convenzionamento, previsti dalla
L.r.19/2006 (artt. 19 e 56), si sono conseguiti questi risultati:
monitoraggio delle organizzazioni presenti sul territorio;
ri-conoscimento reciproco e sviluppo di confronti tra le organizzazioni;
creazione di forme di parternariato tra le organizzazioni del terzo settore;
presenza di una offerta dei servizi e interventi articolata e plurale;
conoscenza di queste realtà da parte della comunità dei cittadini.
Sia a livello di Ambito territoriale che comunale sono state promosse e sostenute tutte le
proposte progettuali presentate dal terzo settore sia per la realizzazione di interventi
operativi, come per esempio l’esperienza delle colonie marine per persone con disabilità,
sia a livello di attività di promozione e sensibilizzazione attraverso la realizzazione di
cineforum, seminari e convegni.
Da evidenziare, inoltre, le richieste di parternariato pervenute all’Ambito per la
partecipazione a progetti finanziati da Avvisi regionali e non solo, in particolare per
ampliare l’offerta di interventi e attività sociali nell’area delle politiche familiari, a favore di
persone con disabilità, a sostegno delle persone vittime di tratta e delle donne vittime di
violenza (Le Città In-visibili, Puglia Capitale Sociale con l’associazione ConLoro, Piccolo
Sussidi con la coop sociale Itaca e l’associazione Sudest Donne, Progetto “alternanza
scuola- lavoro” con il Liceo S. Benedetto di Conversano).
In generale, il principale obiettivo dei Comuni e dell’Ambito territoriale è rappresentato
dall’ innescare circoli virtuosi per attuare il principio di sussidiarietà nelle sue forme
applicative previste nella legge regionale 19/2006 (artt. 2, 19 e 56) ri-conoscendo il ruolo
e la rilevanza sociale ed economica delle organizzazioni del terzo settore, valorizzando
l’apporto alla crescita e alla manutenzione dei “beni comuni” da parte delle organizzazioni
di volontariato, sostenendo le attività delle associazioni di promozione sociale,
fondamentali al consolidamento del processo partecipativo permanente e alla diffusione di
una cultura di un “pubblico sociale”.
Anche il Tavolo di concertazione risponde a questa visione: infatti nel Regolamento di
funzionamento lo stesso è strutturato come
strumento
le
cui
potenzialità
occorre
Consiglio di comunità permanente. Uno
ri-conoscere,
apprezzare
manutenere
e
maggiormente valorizzare da parte di tutti i soggetti istituzionali e sociali che agiscono sul
43
territorio. Lo stesso Tavolo assumerà il ruolo di Cabina di regia, uniformandosi alle
previsioni del Piano regionale.
1.2.2 Punti di forza e di criticità nella dotazione attuale; maggiori fabbisogni.
Il sistema infrastrutturale attuale, così come è stato descritto nel paragrafo
precedente, si è innovato e arricchito e questa tendenza sarà confermata nel corso del
prossimo triennio soprattutto con il completamento delle strutture attualmente oggetto di
interventi. Il problema che nel prossimo futuro dovremo affrontare è rappresentato dalla
gestione, o meglio dai costi di gestione che queste strutture richiedono se si vogliono far
funzionare nel rispetto della normativa vigente. Il problema è certamente presente e
condiviso anche dagli altri Ambiti territoriali per cui è auspicabile che ANCI e Regione
strutturino un piano straordinario per individuare procedure e fonti dedicate all’avvio della
gestione di queste strutture affinché possano diventare concretamente funzionanti e
operative assicurando così un duplice risultato:
a) rispondere alle aspettative di famiglie e utenti affinché possano fruire di strutture e
servizi essenziali per migliorare la loro qualità di vita;
b) creazione di nuovi posti di lavoro nell’ambito delle professioni socio-sanitarie.
1.3 L’attuazione del sistema di obiettivi di servizio per il welfare territoriale tra
il 2010 e il 2013.
La programmazione per obiettivi di servizio ci permette sia d’impostare una
programmazione territoriale mirata e uniforme per tutta la popolazione residente
nell’Ambito, sia di monitorare l’attuazione della stessa programmazione. Occorre precisare
che siamo ancora in fase di “rodaggio” in quanto, come acutamente è sottolineato nel
Piano sociale regionale 2013/15, tutti gli attori del sistema stanno compiendo uno sforzo
comune volto all’armonizzazione di procedure, prassi operative, flussi informativi e
modalità di funzionamento.
44
Iniziamo con l’osservare i servizi relativi al welfare d’accesso. Quest’area
comprende diverse configurazioni e snodi sul territorio dell’Ambito a partire dal
segretariato sociale, il pronto intervento sociale, il Servizio sociale professionale, la PUA
distrettuale, tutti definiti obiettivi di servizio dal PRPS 2009-2011 e confermati nel nuovo
Piano regionale 2013/15.
I servizi del welfare d’accesso sono stati finanziati con risorse a carico dei singoli bilanci
comunali.
Il segretariato sociale rappresenta il front-office dei servizi sociali come dimostrano le
circa 9.000 domande dei cittadini che in media annualmente si sono rivolti al servizio,
numero più che raddoppiato nel 2012/13, organizzato in 4 sportelli, con sede presso
ogni Comune. Il segretariato sociale, in parte, è una funzione svolta, oltre che dai servizi
sociali professionali, anche dall’Ufficio di Piano e dalla Porta Unica di Accesso.
Una interessante implementazione, con il conseguente il
riconoscimento
presenza e dell’operatività, è da attribuire alla PUA che ha visto dal 2010
della
ad oggi
incrementare l’utenza che ad essa si è rivolta (da n. 164 nel 2010 a n. 776 nel 2012).
Mentre il PIS ha presentato ancora un bassissimo impatto. Il servizio sociale professionale
rimane quello più “fidelizzato” (92% pari a una media annua di n. 3.700 utenti), seguito
dalla PUA (8%) .
È , quindi, nel servizio sociale professionale che gli/le Assistenti sociali presenti
nei Comuni dell’Ambito svolgono in gran parte il loro lavoro, pur
avendo
il rapporto
assistenti sociali/popolazione non conforme al target regionale (n. 10 assistenti sociali su
poco più 93.000 abitanti).
La Porta Unica di Accesso ai servizi sociosanitari integrati, con sede presso gli
uffici del Distretto sociosanitario, funziona ormai a regime con uno specifico Regolamento
che prevede la costante presenza di un Assistente sociale (front-office) e di due operatori
amministrativi del Distretto sociosanitario (back-office) e la presenza di un Assistente
sociale dell’Ambito territoriale designato nella funzione di supporto per l’attuazione degli
interventi sociosanitari.
Anche l’offerta dei “servizi domiciliari” si è notevolmente incrementata nel corso
del triennio rispetto agli otto interventi programmati, in maggior parte considerati Obiettivi
di Servizi dal PRPS 2010-2012.
45
Ci riferiamo al SAD e all’ADI per persone anziane e persone con disabilità e all’ADE per
minori e famiglie, oltre al servizio distribuzione pasti a domicilio per anziani e persone con
disabilità e al servizio di Teleassistenza e telesoccorso.
Tutti i servizi attivati dall’Ambito territoriale sono stati finanziati con risorse del
Fondo unico di Ambito territoriale (compresi ovviamente i residui passivi). Inoltre, in alcuni
Comuni, anche nel corso del 2013 si sono potenziati con risorse specifiche dei bilanci
comunali alcuni servizi, come nel caso dei pasti a domicilio e del servizio di teleassistenza
e telesoccorso per persone anziane e persone con disabilità.
Passando all’analisi dei dati sulle prestazioni, si evidenzia che l’utenza dei servizi
domiciliari al 31 dicembre 2013 è complessivamente costituita da circa n. 510 persone, in
gran parte anziane che utilizzano il SAD (n.188) e il servizio di distribuzione pasti a
domicilio (n.92),
seguono minori e famiglie per il servizio ADE (n. 30 famiglie e 46
minori), e l’ADI per anziani e disabili (n.131, specificando che trattasi per il 90%
d’interventi di ADS), infine il servizio di Teleassistenza (n.23).
Per l’ADI anziani,
potenzialmente presente nell’Ambito territoriale, nel corso del
2013 il Distretto sociosanitario ha effettuato circa n. 140 inserimenti, ma occorre precisare
che sostanzialmente si tratta di A.D.S. (assistenza domiciliare sanitaria).
Il servizio di “Distribuzione pasti a domicilio” per persone anziane e persone con disabilità
è stato fruito da n. 92
persone, in gran parte anziane. Molti, fra gli utenti, sono
riconosciuti invalidi (50%) e in gran parte non risultano inseriti in una rete familiare
(95%).
Il quadro dell’analisi sui servizi domiciliari per persone anziane e con disabilità si conclude
con la descrizione del servizio di Teleassistenza e Telesoccorso per persone anziane e con
disabilità, affidato ad una organizzazione di volontariato iscritta al Registro Regionale,
tramite convenzione, così come previsto dalla L.r. 19/2006 (art.19) e dal Regolamento
attuativo (art. 25). Nel corso del biennio 2011/12 il servizio è stato attivo solo sul territorio
di Conversano. Nel 2013 si è provveduto a bandire il servizio per l’estensione su tutto
l’Ambito.
L’utenza del servizio è costituita, in media, da n. 25 persone, in gran parte anziane, con
un totale di n. 7.300 interventi annuali complessivi.
46
Infine analizzando il servizio di educativa domiciliare (ADE) rivolto ai ragazzi e
alle famiglie durante il 2012/13 ha registrato un’utenza di n.46 bambini e n.30 famiglie.
Pur essendo alti i valori di prestazione raggiunti in ambito domiciliare rispetto alla
storia della spesa sociale che ha caratterizzato il passato dei tre Comuni, i valori-target
non sono stati comunque raggiunti per una serie di motivazioni: il servizio di ADE è un
servizio “non scelto ma imposto” alle famiglie; il SAD e l’ADI hanno registrato il
progressivo incremento del primo ed il difficoltoso percorso di avviamento del secondo.
Nell’ambito dei “servizi comunitari/diurni”, si sono implementati gli interventi e i
servizi che costituiscono obiettivi di servizio indicati dal PRPS 2009-2011.
Ci riferiamo agli inserimenti nei Centri diurni socio-educativi e riabilitativi, ai Centri
Aperti Polivalenti per persone anziane (CAP), all’assistenza specialistica rivolta ai ragazzi
con disabilità frequentanti le scuole per l’infanzia, primarie e secondarie di primo grado,
all’equipe multidisciplinare integrata per contrasto alla violenza, sfruttamento e tratta
donne e minori, al Centro antiviolenza, ma anche al trasporto sociale. In quest’area si sono
raggiunti i target programmati, anzi, con particolare soddisfazione, si sottolinea il
miglioramento del valore target minimo relativo al servizio d’integrazione scolastica così
come previsto nella programmazione 2010/12, nello specifico un educatore ogni due
alunni disabili. Così come è importante evidenziare in questo Ambito la presenza del
Centro antiviolenza, divenendo un insostituibile punto di riferimento per la provincia di
Bari, contribuendo in tal modo alla determinazione del valore target a livello provinciale.
Passando ai dati sulle prestazioni, si evidenzia che gli utenti dei servizi
comunitari/diurni sono stati complessivamente n. 532 persone, in particolare anziani che
accedono alle attività svolte nei CAP comunali (44%), persone con disabilità che utilizzano
il trasporto sociale (29%), ragazzi con disabilità supportati dall’assistenza specialistica per
l’autonomia e la comunicazione (14%), quelli inseriti (in aumento) nei centri diurni socio
educativi riabilitativi (6%), così come le donne che sono state “prese in carico” dal centro
antiviolenza (7%).
I servizi comunitari presenti sono stati finanziati in alcuni casi con risorse del Fondo
Unico di Ambito a valere sul PSdZ 2010-2012 (Assistenza specialistica ed equipe
multidisciplinare integrata), in altri con residui passivi del PSdZ 2005-2008/2009 (Centro
47
antiviolenza), in altri da risorse a carico dei singoli bilanci comunali 2012/13 (CAP anziani,
trasporto sociale).
Di maggior rilevanza l’utenza registrata nei n. 3 CAP persone anziane, presenti nei
tre Comuni e finanziati con risorse dei singoli bilanci comunali. Sono n. 230 gli anziani che
in media hanno frequentato annualmente le attività organizzate nei Centri Aperti
Polivalenti.
Il servizio di trasporto sociale viene utilizzato da n. 152 persone, in maggioranza
con disabilità, per accompagnamento ai Centri riabilitativi. Il servizio, presente nei tre
Comuni, è stato finanziato da risorse a carico dei singoli bilanci comunali senza alcuna
compartecipazione da parte dell’utenza.
L’88% di questo costo è costituito dall’appalto del servizio a ditte esterne che trasportano
gli utenti ai Centri riabilitativi per le persone con disabilità; il restante 10% è, invece,
costituito dal rimborso alle famiglie per il trasporto presso strutture fuori Distretto
sociosanitario, in base a criteri e modalità previste in un disciplinare di funzionamento del
servizio adottato dal Coordinamento Istituzionale. Il restante 2% del costo complessivo del
servizio viene “assorbito” dal servizio di “Taxi sociale”, un servizio “a chiamata” rivolto alle
persone anziane e persone con disabilità, presente nei Comuni di Monopoli e Polignano a
mare.
L’utenza del servizio di “Assistenza specialistica” per il sostegno alla autonomia
funzionale e alla comunicazione dei bambini/ragazzi scolastica ed extrascolastica, al 31
dicembre 2013 era costituita da n. 93 minori, dai tre ai quattordici anni circa.
Il servizio è stato garantito dal 2009 senza interruzione e ha visto impegnate due
equipe/gruppi di lavoro composte da 49 educatori e da 2 OSS per un totale di n. 51
operatori impegnati. Il servizio ha funzionato presso le scuole interessate dell’intero
Ambito per 5 giorni a settimana per complessive 32 settimane annuali, oltre che a
domicilio del bambino, insieme all’insegnante di sostegno, in caso di prolungata assenza
per malattia. Il servizio, inoltre, assicura l’accompagnamento durante le uscite d’istruzione
con il gruppo classe. È interessante sottolineare come questo servizio in particolare abbia
avuto un impatto molto favorevole da parte sia delle famiglie che delle istituzioni
scolastiche. Anche in termini economici il servizio rappresenta il secondo dopo il SAD.
Discorso a parte meritano i Centri diurni socio-riabilitativi. Queste strutture non
hanno un costo per il Fondo unico di Ambito costituito dai Comuni per la gestione
48
associata dei servizi inseriti nei PSdZ, in quanto l’intervento è stato garantito per la parte
sociale esclusivamente dai Bilanci comunali. L’utenza, triplicata rispetto al 2010, è
costituita dalle n. 35 persone con disabilità , che risultano inserite dopo che le istanze sono
state, ovviamente, sottoposte a valutazione da parte dell’UVM. Le prestazioni sono state
fornite da diversi Centri socio-riabilitativi in convenzione con la ASL BA.
Per quanto riguarda il Centro antiviolenza occorre ribadire che, tra i servizi
attivati dall’Ambito territoriale, il CAV continua a rappresentare quello più “delicato” e
innovativo, programmato ed attuato com’è a
contrastare consolidati atteggiamenti
culturali purtroppo ancora diffusi e radicati. Il servizio, pertanto, ha bisogno di tempi più
lunghi per essere “vissuto” come un’opportunità per il territorio e per le persone “fragili” in
particolare.
Dal 2010 ad oggi le donne utenti sono state complessivamente n. 42, di cui 11 fuori
Ambito (nello specifico: una di Mola, una di Castellana, tre di Putignano, una di Rutigliano,
una di Turi, una di Casamassima, una di Triggiano, una di Noicattaro, una di Gioia del
Colle).
Il servizio è articolato in tre sedi (una per ciascun Comune dell’Ambito), ha
garantito il suo funzionamento per l’intero anno, per 5 giorni a settimana, e si è avvalso
dell’apporto professionale di n. 10 operatori qualificati. Si sottolinea che in tutti i giorni
festivi e prefestivi è attivo un numero verde ed il Pronto Intervento Sociale. La sua attività
complessiva viene monitorata dal Servizio sociale professionale dei tre Comuni.
L’equipe multidisciplinare integrata per i casi di abuso e maltrattamento ai
danni di donne e minori è un servizio dell’Ambito territoriale finanziato con risorse del
PSdZ 2010-2013 a carico del Fondo unico di Ambito. Il funzionamento dell’equipe è
disciplinata tramite protocollo operativo tra l’Ambito territoriale ed il DSS n. 12 in virtù del
quale il gruppo di lavoro, costituito da n. 4 operatori, accoglie per un giorno a settimana
durante l’intero anno le richieste di intervento di sostegno specialistico da parte delle
vittime di abusi e maltrattamenti. La sede operativa è collocata nel Distretto sociosanitario
presso il Consultorio.
Per quanto riguarda i Centri aperti polivalenti minori e i Centri sociali
polivalenti per i disabili, per i quali sono previste specifiche progettazioni programmate
nel PSdZ 2010-2013 con risorse a valere sul Fondo unico di Ambito, la loro attivazione
prevede l’acquisto delle specifiche prestazioni da soggetti privati gestori delle strutture. Si
49
rileva che nel corso del triennio non sono state registrate domande di accesso dei cittadini
in tali strutture.
I bambini frequentanti gli asili nido nei Comuni dell’Ambito sono stati
annualmente in media nel corso del triennio circa 145.
In gran parte (59,32%)
frequentanti i due Asili nidi comunali di Conversano e Monopoli, ma anche i quattro nidi
convenzionati con il Comune di Conversano e uno con il Comune di Monopoli, coprono
quasi un terzo del fabbisogno per acquisto prestazioni (27%), oltre la sezione primavera
in una scuola per l’infanzia di Polignano a mare (13,80%). È significativo il dato del tasso
della lista di attesa che è pari al 43% rispetto al 50% di accoglimento delle domande, oltre
alla percentuale del 24% rappresentato dalle domande non accolte.
La rete degli asili nido costituisce un sistema pubblico-privato formato da otto nidi,
finanziati con risorse dei singoli bilanci autonomi comunali e potenziati da un progetto di
Ambito con risorse del Fondo Unico di Ambito. Questo “sistema asilo nido” funziona per 6
giorni a settimana e per oltre 7 ore al giorno (con un impatto annuale del 93% in termini
di costo riferito agli asili nido comunali , con una quota di compartecipazione che copre il
14% di quella spesa). Anche questo servizio ha risposto pienamente agli obiettivi di
servizio, superando le previsioni indicate in sede di programmazione 2010-13 (target
minimo 6 posti ogni 100 bambini, valore target di Ambito 40 posti su circa 4.000 bambini,
valore programmato 143 posti, valore realizzato 145).
Relativamente ai servizi residenziali la programmazione triennale attraverso il
PSdZ ha previsto sia risorse per gli inserimenti in strutture di persone anziane, disabili e
minori tramite il pagamento delle rette/acquisto prestazioni in strutture a titolarità privata,
sia risorse finalizzate agli inserimenti in strutture considerate dal PRPS Obiettivi di servizio
quali il “Dopo di noi” per persone disabili prive del sostegno familiare, Case per la vita per
persone con disabilità psichica e Case famiglia con servizi per l’autonomia, per le quali non
sono state registrate domande di accesso.
Nel corso del triennio considerato l’utenza dei servizi residenziali è stata di n. 89
persone. In gran parte trattasi di minori (28) inseriti in comunità educative a fronte di
decreti del tribunale per i minorenni di Bari (45%), e anziani (45) inseriti in case di riposo
e RSSA (44%), poche le domande per accedere a RSSA per persone con disabilità, tutte
accolte (11%). Tali inserimenti, con un costo complessivo che supera i 942.000 euro,
sono stati finanziati da risorse inserite nei singoli Bilanci comunali 2012. Occorre
50
evidenziare che se gli inserimenti dei minori in comunità educative sono a totale carico dei
Comuni (68% del costo complessivo dell’area del welfare residenziale), per gli inserimenti
degli anziani (27%) e quelli per persone con disabilità (16) (5,5%) si configura una
compartecipazione consistente dell’utenza, in media del 50%.
Infine, rispetto alle Case Rifugio, i comuni dell’Ambito territoriale non hanno realizzato
nessun inserimento nel periodo 2010/13, anche se sono state finalizzate a tale scopo
specifiche risorse.
Nell’ambito delle responsabilità genitoriali gli interventi attuati hanno registrato
l’implementazione del servizio Affido Familiare e quella dei Centri Ascolto Famiglie.
Gli utenti dei servizi inseriti in tale specifica area di welfare sono stati n. 147, la
maggior parte presso i Centri Ascolto famiglie (77%), la restante parte per il servizio Affido
Familiare (33%).
L’esperienza del Centro Famiglie ha fatto registrare nell’intero Ambito la
frequenza in media di circa n. 100 nuclei familiari.
Il servizio affido familiare, implementato nel corso del 2013, vede operante una equipe
d’Ambito come da Protocollo operativo e cinque sportelli operanti sul territorio e garantiti
dal Servizio Sociale Professionale dei tre Comuni e dai 2 Consultori, oltre lo sportello
presente presso il Centro Famiglie. Il servizio, nel corso del 2013, è stato aperto per due
giorni a settimana, nel corso di 52 settimane
Sono stati attivati nel periodo di riferimento interventi ed azioni per n.
34
famiglie
affidatarie, di cui 6 in part-time, seguite dal servizio sociale professionale comunale.
Anche in questa area di welfare si sono confermati gli obiettivi di servizio programmati:
- per l’affido valore target minimo 10 ogni 50.000 abitanti, valore target riferito all’Ambito
20, valore target programmato 26 affidi, realizzati 34;
- per equipe affido/adozione e centro famiglie OdS confermati;
- per l’Ufficio tempi e spazi si sono completate le attività connesse allo studio di fattibilità e
si sono avviate le azioni sperimentali previa comunicazione da parte della Regione.
1.4
L’attuazione economico-finanziaria e capacità di cofinanziamento dei
Comuni
51
Appare opportuno fare brevemente alcune considerazioni per consentirci di
contestualizzare le riflessioni sui flussi finanziari del quadriennio 2010/13.
Si conferma, in primo luogo, che la maggior parte delle risorse programmate che
costituiscono il budget complessivo del Piano Sociale di Zona rinvengono dai singoli Bilanci
di previsione dei Comuni dell’Ambito territoriale. Su € 23.389.079,74 di risorse
comunali, 10.152.799,07 euro sono rappresentati dai trasferimenti, per cui l’incidenza
media è pari al 53%. Nel dettaglio i trasferimenti sono costituiti dalle risorse trasferite
dalla Regione Puglia all’Ambito territoriale attraverso diverse fonti di finanziamento,
nazionali (FNPS e FNA ) pari al 6,36%, e regionali (FGSA, Prima dote per i nuovi nati) pari
al 3,57%, oltre alle risorse dei residui di stanziamento pari al 10% circa, oltre i
trasferimenti di altre risorse pubbliche, escluse le fonti ASL, pari a 27,74%.
Occorre evidenziare, quindi, che mentre alcuni servizi vengono garantiti dai singoli
Comuni con le risorse dei propri bilanci comunali, e ci si riferisce all’area del welfare
d’accesso (segretariato sociale, servizio sociale professionale, PUA e UVM) e ai servizi
residenziali, altri sono finanziati con risorse del Piano Sociale di zona, quali il SAD, l’ADI,
l’ADE, il Centro famiglia e l’attività di orientamento all’affido familiare (progetto integrato
“Famiglie al centro”), il Centro antiviolenza con il pronto intervento e l’assistenza
specialistica, servizi tutti operativi.
La tabella che segue espone visivamente quanto detto:
Tab. 1 RENDICONTAZIONE/MONITORAGGIO 2010-2013
MONITORAGGIO
RISORSE
Programmate
€ 10.152.799,07
Impegnate
€ 9.230.664,59
Liquidate
€ 5.239.904,70
Residui di stanz.
€ 922.134,48
Complessivamente, l’impegno delle risorse nel corso del quadriennio 2010 - 2013 è
stato di
circa il 89% delle risorse ri-programmate (programmate € 10.152.799,07,
impegnate € 9.230.664,59). Pertanto, nel corso del 2013, ai fini dell’attuazione degli
interventi e servizi programmati con il Piano sociale di zona vigente, si sono avuti a
disposizione ancora l‘11% delle risorse del budget pluriennale ri-programmato, oltre le
52
ulteriori risorse programmate nel 2013. Al 31/12/2013 i residui ammontano a €
922.134,48, somma ripresa nella nuova programmazione 2014 – 2016.
Rispetto alle diverse fonti di finanziamento, che hanno costituito il budget del II
Piano sociale di zona, risultano totalmente impegnate (100%) le quote trasferite del Fondo
nazionale non autosufficienza (anni 2007-2010) e delle misure specifiche relative a
Contributi per Prima dote nuovi nati, Assegno di cura e Assistenza Indiretta personalizzata,
finanziate dal bilancio autonomo regionale. Gli impegni sui residui di stanziamento sono,
ovviamente,
in via di esaurimento; anche le risorse dei bilanci comunali raggiungono
analoga “performance” attestandosi sull’ 82% delle risorse impegnate.
Le risorse complessive liquidate, riferite alle somme oggetto di trasferimenti, al
31/12/2013 ammontano a oltre 5 meuro, con un’incidenza che si avvicina al 55% nel
rapporto tra impegni e liquidazioni. In altre parole, l’ammontare liquidato è costituito sia
dalle liquidazioni effettuate nell’anno 2013 sugli impegni dello stesso esercizio finanziario
(di competenza) sia da quelle effettuate nello stesso anno sugli impegni accesi nell’anno
precedente (residui dell’anno 2012).
Le liquidazioni più importanti, in termini di risorse erogate, sono rappresentate da
quelle consolidate e determinate dai singoli Comuni con una incidenza media dell’ 80% su
quanto impegnato, rispetto delle liquidazioni effettuate sugli impegni dei servizi di Ambito.
Infine, possiamo dedicare un ultimo sguardo alla spesa sociale al 31 dicembre 2013
per delineare la spesa sociale pro-capite e il suo andamento.
Tab. 3 - SPESA SOCIALE PER COMUNI 2010
Comune
Spesa Sociale
Popolazione
Spesa
Liquidazioni
Inc.
Impegnata
2010
Sociale
%
pro capite
L/I
2010
Conversano
€ 2.223.187,85
25.760
€ 86,30
€ 1.811.760,71
81,50
Monopoli
€ 2.371.931,11
49.622
€ 47,79
€ 1.800.619,25
75,91
Polignano a Mare
€
639.820,82
17.797
€ 35,95
€
497.897,32
77,81
inserite €
229.611,33
€
229.611,33
100,0
€ 4. 339.888,61
78,41
Risorse
in AMB
Totale
€ 5.464.511,11
93.197
€ 56,68
53
Tab. 4 - SPESA SOCIALE PER COMUNI 2011
Comune
Spesa Sociale
Popolazione
Spesa
Liquidazioni
Inc.
Impegnata
2011
Sociale
%
pro capite
L/I
2011
Conversano
€
25.872
€ 88,52
€ 1.871.982,10
81,74
49.622
€ 46,61
€ 1.775.492,76
76,75
17.871
€ 29,08
€
438.283,93
84,32
€
309.063,01
100,0
2.290.154,18
Monopoli
€
2.313.147,85
Polignano
Mare
a €
519.732,45
Risorse inserite €
309.063,01
in AMB
Totale
€ 5.432.097,49
93.365
€ 54,73 *
€ 4.437.599,44
81,00
Tab. 5 - SPESA SOCIALE PER COMUNI 2012
Comune
Spesa Sociale
Popolazione
Spesa
Liquidazioni
Inc.
Impegnata
2012
Sociale
%
pro capite
L/I
2012
Conversano
€
1.866.745,18
25.860
€ 72,18
€ 1.465.722,11
78,51
Monopoli
€
2.090.038,64
49.382
€ 42,32
€ 1.636.936,37
78,32
521.320,61
18.051
€ 28,88
€
382.785,09
73,43
€
292.559,34
100,0
Polignano
a €
Mare
Risorse inserite €
292.559,34
in AMB
Totale
€ 4.770.663,77
93.293
€ 47,80*
€ 3.150.949,12
82,56
Tab. 6 - SPESA SOCIALE PER COMUNI 2013
Comune
Spesa Sociale
Popolazione
Spesa
Liquidazioni
Inc.
Impegnata
2013
Sociale
%
pro capite
L/I
54
2013
€
25.860
€ 71,94
€ 1.761.027,25
94,66
€ 2.386.811,10
49.382
€ 48,33
€ 1.897.139,24
79,48
a
€
691.732,67
18.051
€ 38,32
€
64,67
Risorse inserite
€
237.915,17
Conversano
Monopoli
Polignano
1.860.426.93
447.355,06
Mare
€ 237.915,17
100,0
in AMB
Totale
€ 4.938.970,70
93.293
€ 52,86*
€ 4.105.521,55
84,70
* Media dei tre Comuni dell’Ambito.
SPESA PRO CAPITE ANNO 2013
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Convers ano
Monopoli
Polignano a
Mare
Ambito
Importante rilevare che l’andamento della spesa sociale comunale impegnata
mentre è rimasta costante nel biennio 2010/2011 superando i 5,4 meuro ogni anno, nel
2012 si assiste a un decremento generalizzato in media di circa 700 mila euro, mentre nel
2013 si manifesta una lieve ripresa abbassando il decremento a circa 500 mila euro.
Le differenze permangono evidenti tra i singoli Comuni: pur risultando una
diminuzione in media per ogni Comune rispetto al 2011, osservati singolarmente si
conferma che Conversano continua a presentare la spesa più alta, quasi il doppio, rispetto
agli altri due Comuni. Analogo l’andamento se confrontiamo la spesa sociale pro-capite
del biennio 2010-2011. Comunque in ogni caso, pur di fronte ad una politica irrigidita dal
cosiddetto “rigore della spesa”
realizzato esclusivamente con tagli indiscriminati della
spesa pubblica, e, in particolare, della spesa sociale, rendendo sempre più fragile uno degli
55
elementi costitutivi di una Paese, vale a dire il suo Popolo, si può attestare per il nostro
Ambito il mantenimento della spesa sociale media con un trend in salita rispetto al 2012.
Tab. 6 - Confronti spesa sociale procapite negli anni 2010, 2011, 2012, 2013
Comune
Anno 2010
Anno 2011 in
Anno 2012 in
Anno 2013 in
€
€
€
in €
Conversano
86,30
88,52
72,18
71,94
Monopoli
47,79
46,61
42,32
48,33
Polignano a
35,95
29,08
28,88
38,32
56,68
54,73
47,80
52,86
Mare
Ambito
Anche sul fronte delle liquidazioni registriamo, in valori percentuali, un importante e
significativo incremento rispetto a quelle effettuate nel 2012, infatti in relazione
all’incidenza delle risorse liquidate su quelle impegnate si passa dal 82,56% del 2012 a
quasi 85% nel 2013.
Infine, da un punto di vista generale, rileviamo che l’Ambito ha utilizzato al 31.12.2013
oltre il 90% delle risorse programmate per l’attuazione del Piano sociale di zona triennale.
Alla fine del II ciclo di programmazione rispetto alla capacità di utilizzo delle risorse si
possono evidenziare elementi di efficienza ed efficacia:
visione globale della gestione associata e della gestione comunale;
mantenimento della spesa sociale;
scelte di senso nell’orientare l’uso delle risorse;
crescita della capacità di utilizzo delle risorse.
1.5 Buone pratiche e cantieri d’innovazione avviati
È tempo che la programmazione sociale operi in e per luoghi dove sperimentare
prassi e azioni innovative o che sia in grado di accogliere e valorizzare esperienze e
modelli innovativi di sistemi locali di welfare, basati sulla sostenibilità e valore sociale della
partecipazione attiva dei cittadini.
Diversi sono stati gli ambiti d’intervento per ciascuna comunità nei quali è stato possibile
operare in questa logica. Alcuni esempi:
56
con il Piano dei tempi e degli spazi si è proceduto, dopo le azioni informative e
formative rivolte ai dipendenti dei tre Comuni dell’Ambito e con la restituzione dei
dati alla cittadinanza, alla elaborazione di due azioni sperimentali, attraverso la
partecipazione ad un Avviso regionale, propedeutiche alla costituzione dell’Ufficio
tempi e spazi. Tale Ufficio, si ribadisce, si intende come luogo dedicato ad un
obiettivo:
quello, complesso e articolato, fortemente centrato sul ri-pensamento del concetto
di TEMPO, inteso come risorsa comune da condividere e agire allo scopo di
promuovere e sostenere il cambiamento degli stili di vita e di lavoro, oggi aggressivi
e disumanizzanti, verso percorsi sostenibili che perseguano il benessere e la qualità
della vita delle famiglie e dei loro componenti;
gli interventi per innalzare la qualità della vita, la sua eco - sostenibilità, allargando
e rafforzando il senso di bene comune attraverso progetti di manutenzione di spazi
verdi e la creazione di orti condominiali con il coinvolgimento degli stessi
destinatari, il tutto con l’incontro della visione politica di governo e la visione sociale
della comunità;
il sostegno e la promozione di reti per lo sviluppo del capitale sociale di comunità,
sperimentando patti
per la sussidiarietà promossi dalle Organizzazioni di
volontariato, che prevedono il coinvolgimento attivo della cittadinanza e delle
istituzioni a supporto dell’attuazione dei Piani sociali;
il riconoscimento della funzione sociale allargata degli sportelli sociali organizzati e
manotenuti dai soggetti del Terzo settore impegnati sui territori delle nostre
comunità dove assolvono il ruolo di servizio di prossimità e di primo accesso.
La popolazione, in particolar modo le fasce giovanili, ha accolto (addirittura ne è stata la
propositrice) questi stimoli e chiede di proseguire tale percorso, affinché i solchi tracciati
non ritornino a riempirsi di materiale inerme o, peggio ancora, pericoloso.
I Comuni dell’Ambito sono chiamati, ovviamente non da soli, a perseverare nella
valorizzazione delle risorse della comunità al fine di realizzare un cammino di cambiamento
assumendolo come una opportunità.
ALLEGATI AL I CAPITOLO cfr. Il secondo Tomo del Piano
Quadri riassuntivi della spesa sociale 2010/12 dei comuni con attestazione
Quadro riassuntivo dei servizi attivati dall’Ambito nel PsdZ 2010-2012
57
Capitolo II
LE PRIORITA’ STRATEGICHE PER UN WELFARE LOCALE INCLUSIVO
59
CAPITOLO II
Le priorità strategiche per un welfare locale inclusivo
2.1
2.1.1
La strategia dell’Ambito territoriale per il consolidamento del sistema di
welfare locale.
I servizi per la prima infanzia e la conciliazione dei tempi
Rispetto a questo ambito di intervento l’obiettivo principale è quello di
consolidare e sostenere, ampliandola, la rete di strutture e servizi per la prima infanzia,
pubblica e privata, operante sul territorio dell’Ambito attraverso l’integrazione dei fondi
comunali per i nidi comunali, con le risorse dedicate del PAC Servizi Infanzia per il
potenziamento delle strutture e dei servizi comunali, dei Buoni Servizio di conciliazione per
favorire l’accesso a tariffe agevolate alla rete di strutture e servizi del privato autorizzato
iscritto al Catalogo dell’offerta oltre che convenzionato.
Inoltre, in continuità con quanto previsto dallo Studio di fattibilità per i Piani dei
Tempi e degli Spazi, al fine di promuovere e diffondere una cultura di e per la conciliazione
vita-lavoro e di condivisione del lavoro di cura tra i generi, si metteranno in atto le azioni
sperimentali previste e approvate dalla Regione, rivolte a favorire l’informazione organica
dell’offerta sociale presente sul territorio dell’Ambito con la pubblicazione e la distribuzione
di un catalogo, e l’organizzazione dell’accoglienza pre e post scuola.
Sulla base di quanto descritto e in coerenza con quanto fino ad adesso realizzato,
nell’ambito della programmazione
del Piano sociale di Zona, s’intendono perseguire i
seguenti obiettivi:
A. consolidamento e ampliamento del sistema di offerta e domanda della rete dei servizi
socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza
B. realizzazione delle azioni sperimentali previste dallo Studio di fattibilità.
2.1.2 Il sostegno della genitorialità e la tutela dei diritti dei minori
In questo momento storico le famiglie si trovano ad affrontare problemi di solitudine
e povertà relazionali, con l’aumento della difficoltà, da parte degli adulti (e non solo) di
gestire e affrontare le crisi, il conflitto e le divergenze impreviste. Vi è il rischio di riproporre modelli riparatori che negano il diritto all’autonomia, alla libertà, alla definizione di
60
sé come soggetto in crescita. È anche in questa direzione che bisogna ritenere la famiglia
come risorsa su cui costruire una politica attiva, superando il concetto che la famiglia
diventi contenitore di situazioni di fragilità che non trovano risposte nell’intervento pubblico,
proiettandola
in
una
dimensione
attiva
destinataria
di
progetti
individualizzati,
personalizzati e flessibili.
Il ruolo della famiglia, determinante nello sviluppo e nell’educazione dei figli, va
ampiamente sostenuto perché è al suo interno che i minori sviluppano identità e
acquisiscono le regole sociali. È in tale ottica che l’Ambito ha individuato priorità
strategiche di intervento per il sostegno e l’accompagnamento alla genitorialità in
continuità con gli obiettivi già previsti nel precedente Piano, consolidandoli anche nella
programmazione attuale attraverso una serie di servizi e interventi volti a sostenere la
famiglia attraverso prestazioni specialistiche e interventi per la mediazione dei conflitti, che
da qualche tempo stanno assumendo connotati anche intergenerazionali. Inoltre si ritiene
determinante il sostegno alla coppia affinché assicuri il ruolo genitoriale anche in situazioni
di disagio in caso di separazione o divorzio, per salvaguardare le esigenze affettive e di
crescita dei figli.
L’affido familiare, promosso e ampiamente condiviso anche in sede di
programmazione e in perfetta sintonia con le indicazioni legislative, quali la Legge
149/2001 e gli indirizzi regionali contenuti nella Delibera di G. R. n. 494/2007, trova
riscontro anche attraverso l’individuazione delle famiglie affidatarie, che a oggi risultano
nel nostro territorio essere venticinque.
Nella logica della prevenzione dell’istituzionalizzazione, si intende sostenere a viva
voce l’assistenza domiciliare educativa per supportare la famiglia ad assumere il
proprio ruolo educativo. Si intendono attivare processi di responsabilizzazione, finalizzati
al mantenimento del minore nella propria famiglia, allo scopo sia di evitare o ridurre il
conseguente rischio di allontanamento dei minori, sia di attivare processi di integrazione
della famiglia e del minore nel contesto sociale e nel gruppo dei pari.
L’ADE ha dimostrato la sua efficacia nelle esperienze nei tre comuni dell’Ambito
ove trova riscontro favorevole e pertanto considerata per la sua positività.
In linea con gli obiettivi di servizio regionali, l’Ambito riconferma e potenzia il
“Centro famiglia”, in grado di intervenire in maniera specifica per promuovere il
benessere dell’intero nucleo familiare, facilitando la formazione dell’identità genitoriale e
stimolando la capacità di organizzazione di autonomia di ciascun componente il nucleo. La
creazione di un luogo “neutro” rappresenta l’opportunità per mediare situazioni conflittuali
61
sia di coppia che genitoriali. È chiaro che l’efficacia di tale servizio è fortemente collegata
al lavoro in rete con gli altri servizi territoriali, quali Consultori Familiari operanti sui tre
Comuni dell’Ambito. Per i servizi appena indicati è in corso l’aggiudicazione della nuova
gara, bandita a valere su fondi 2010-2013 e gli stessi nelle more sono in regime di
proroga.
Per promuovere e incentivare
le misure di sostegno economico in favore delle
famiglie, considerando le condizioni di fragilità socio-economiche, la spesa sociale dei
singoli Comuni, così come nel triennio precedente, continua a prevedere appositi
interventi a sostegno del reddito insufficiente o del tutto mancante, e a individuare
forme di garanzia per la conservazione del diritto alla casa, oltre a forme di applicazione
del reddito minimo di inserimento per lavori di pubblica utilità. In linea con questa scelta,
l’Ambito ha partecipato al bando regionale per il sostegno alle famiglie numerose.
L’altro obiettivo che l’Ambito si impegna a potenziare e a implementare è
l’incremento dell’offerta dei servizi per la prima infanzia, sia attraverso il coordinamento
unico dei nidi comunali già presenti, sia attraverso il sostegno ai Comuni stessi per
l’ampliamento dell’utilizzo dell’istituto della convenzione con nidi o micro-nidi autorizzati.
Per quanto concerne le équipe mulitidisciplinari già previste per l’adozione, affido
e maltrattamento e abuso, l’impegno per questo prossimo triennio è di rendere l’operato
delle stesse più incisivo e operativo soprattutto rispetto alla problematica molto delicata e
di difficile emersione dei bambini e delle donne maltrattate.
La nuova programmazione dovrà tener conto anche di obiettivi specifici di
promozione per gli adolescenti e i giovani attraverso il potenziamento della rete dei servizi
di educativa domiciliare, l’avvio del Centro diurno a valenza di ambito, il potenziamento
delle prestazioni sociali dei consultori da parte del distretto sociosanitario, un maggior
coinvolgimento delle agenzie scolastiche, assenti nella fase di concertazione, assenza
che va assolutamente colmata al fine di favorire al massimo grado l’integrazione e la
collaborazione istituzionale su obiettivi condivisi, come il potenziamento e la messa a
regime della buona prassi sperimentata in materia di educazione alla salute in
collaborazione con l’Assessorato Regionale ai trasporti e il Distretto socio-sanitario.
Nel triennio si potranno prevedere apposite e opportune intese tra Comuni, Scuole
e altri soggetti pubblici e organismi del Terzo settore
Sempre per consolidare e rafforzare il diritto alla qualità della vita e al benessere
delle donne e degli uomini di Puglia, e quindi di ciascun membro delle famiglie pugliesi, la
Regione si è dotata di un quadro normativo organico sulle politiche di genere e sulla
62
conciliazione vita-lavoro, per offrire condizioni effettive di pari opportunità, introducendo
con forza il tema dell’universalità dell’esercizio dei diritti di cittadinanza partecipata e
agita.
La stessa legge, per la prima volta in Puglia, offre a tutte le amministrazioni locali
l’opportunità di riflettere sulla organizzazione dei tempi e degli spazi dei propri contesti
urbani e di arrivare a dotarsi di Piani dei tempi e degli orari, per avviare concretamente
il percorso della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che non può essere ridotta a
mera questione di organizzazione individuale e familiare, in quanto non può prescindere
dalle condizioni di contesto.
Solo attraverso un’accurata indagine conoscitiva si può giungere alla piena
individuazione delle specificità della città e, dunque, dei differenti tempi che in essa
coesistono: il tempo del lavoro, il tempo della scuola e dello studio, il tempo della pubblica
amministrazione, il tempo del commercio, il tempo della mobilità, il tempo delle relazioni,
ecc.
Sarà cura, allora, del Piano dei Tempi e degli Spazi intercettare i differenti bisogni di
cui le comunità sono espressione, al fine di rispondere ad essi con uno strumento
coerente ed efficiente.
La politica dei tempi deve essere capace, dunque, di grande flessibilità, per essere
in grado di dialogare tanto con i differenti decisori politici settoriali, quanto con i cittadini
con i quali il confronto dovrà essere continuo, sia nella fase della programmazione degli
interventi, sia in quella di attuazione degli stessi. Solo attraverso la concertazione politica
e il confronto costante con i cittadini si potrà fare della politica dei tempi quel processo
negoziato e partecipato, che è poi garanzia del successo stesso del Piano dei Tempi e
degli Spazi.
In coerenza con tali indirizzi il Piano di Zona individua alcuni obiettivi specifici per il
nuovo triennio, come la realizzazione di Piani dei Tempi e degli Spazi, anche attraverso il
sostegno alla realizzazione di specifici studi di fattibilità, l’inserimento di servizi educativi
per la prima infanzia, la realizzazione di convenzioni con strutture di accoglienza
d’emergenza per i casi di abuso e maltrattamento.
2.1.3 La cultura dell’accoglienza e il contrasto delle marginalità sociali. I
servizi e gli interventi per le povertà estreme e per il contrasto delle nuove
povertà.
Lo spettro delle marginalità sociali si fa sempre più complesso e diffuso, le zone
franche sono sempre più rare, e si corre il rischio di dare risposte solo alle emergenze se
non si pongono in essere piani di contrasto alle povertà caratterizzati da una cultura
dell’accoglienza e da un approccio economico il cui paradigma sia la persona e l’ambiente
63
globalmente intesi, con l’obiettivo che la ricerca e la tutela del bene comune e del benessere collettivo sono le uniche chiavi di lettura per ripensare una comunità includente.
La strategia posta in essere dall’ Ambito, che si ritiene di confermare anche per il
prossimo triennio, è caratterizzata da tre tipologie di intervento nella predisposizione di
un progetto di presa in carico personalizzato:
1) sostegno economico diretto volto a garantire i bisogni primari personali e/o del nucleo
familiare;
2) sostegno economico indiretto realizzato attraverso l’offerta di servizi domiciliari quali il
SAD, i pasti a domicilio, spese sanitarie, agevolazioni nel pagamento dei canoni di
locazione e delle utenze;
3) sostegno al lavoro “protetto” strutturato nelle forme del tirocinio formativo, borse
lavoro.
Un’attenzione particolare occorre porre al ruolo del PRONTO INTERVENTO, in
questo Ambito servizio già esternalizzato, in quanto è un servizio che per le sue
caratteristiche di flessibilità e di collegamento in rete con le strutture di accoglienza
risponde con immediatezza al bisogno. È previsto il suo potenziamento anche attraverso
forme di collaborazione con gli sportelli sociali delle organizzazioni del volontariato e del
Terzo settore operanti sul territorio dell’Ambito, attraverso forme di
sostegno e
riconoscimento già sperimentati con un Bando per gli Sportelli sociali che sarà riproposto a
valere su risorse a ciò impegnate.
Dunque, all’interno del sistema locale di welfare troveranno ampio spazio di
consolidamento e implementazione i progetti operativi sull’integrazione socio-lavorativa
per persone, uomini e donne, in situazione di fragilità sociale,
economica, sanitaria,
persone con problemi di dipendenza, patologie psichiatriche, disabilità, soggetti in
esecuzione penale esterna, valorizzando la rete allargata tra istituzioni pubbliche locali e
non (Comuni, DSS, centri per l’impiego, SER.T, UEPE, DSM) e organizzazioni del Terzo
settore.
Infatti, tranne per la terza annualità degli inserimenti lavorativi per persone con
problematiche psichiatriche che presentano già l’impegno finalizzato, vi sono considerevoli
risorse per contrastare l’esclusione e marginalità sociale.
Accanto ai tradizionali percorsi di inserimento lavorativo a “tempo” occorre definire
e attuare politiche attive del lavoro allo scopo di incentivare l’assunzione dopo i tirocini, o
sostenere i progetti di autoimpiego e di autoimpresa. Nell’ambito di questa direzione un
64
ruolo decisivo è rappresentato dal sistema delle imprese e delle cooperative chiamate
insieme alle istituzioni pubbliche a operare una scelta etica per lo sviluppo locale solidale
e sostenibile.
Gli obiettivi che s’intendono promuovere e confermare sono quindi:
1) il potenziamento della rete di servizi e interventi per le situazioni di pronto intervento e
prima accoglienza;
2) la conferma e il potenziamento dei percorsi personalizzati per l’integrazione e il
reinserimento socio-lavorativo di persone “fragili”.
2.1.5 La rete dei servizi per la presa in carico integrata delle non
autosufficienze.
L’integrazione con le politiche sanitarie e sociosanitarie con il Distretto è di buon
livello, soprattutto in termini di confronto e collaborazione istituzionale e professionale, tra
dirigenti degli Uffici e tra operatori.
È il sistema ASL che presenta ancora “buchi neri” afferenti sia all’approccio
organizzativo che gestionale rispetto alla indeterminatezza delle risorse finanziarie, ancora
“figurative”, dedicate all’area degli interventi sociosanitari, non riuscendo a rispettare
integralmente gli impegni sottoscritti nel precedente Accordo di programma sottoscritto
con l’Ambito territoriale in data 1 luglio 2010. Un apporto fondamentale per il
consolidamento dell’integrazione potrebbe essere fornito da decisioni trasparenti e corrette
da parte della ASL sull’individuazione di capitoli di spesa dedicati agli specifici interventi
sociosanitari previsti dalla normativa vigente sui Livelli Essenziali di Assistenza.
Non si può non riconoscere, comunque, che i rapporti di collaborazione operativa con il
Distretto sociosanitario sono improntati sulla lealtà istituzionale e il confronto sostanziale
sulle attività. Anche sul piano organizzativo, i rapporti si sono rafforzati dopo la
sottoscrizione cinque anni fa (7 luglio 2009) e l’implementazione (nel corso del 2010) del
Protocollo operativo per il funzionamento della PUA e dell’UVM, dove vengono declinati
funzioni e compiti dei singoli operatori che ne fanno parte, orari d’apertura e calendario
settimanale, i criteri per l’elaborazione dei progetti personalizzati, l’individuazione del case
manager e del referente familiare, le modalità per instaurare percorsi preferenziali per
l’accesso alla rete dei servizi nei casi di urgenza e necessità.
65
La Porta Unica di Accesso, ubicata nella sede del Distretto sociosanitario (Presidio
Territoriale “F. Iaia” di Conversano) è integrata con gli sportelli del segretariato sociale dei
tre Comuni per rafforzare la funzione di front office anche in raccordo con i diversi punti di
accesso della rete dei servizi sociosanitari territoriali e dipartimentali (CSM, Ser.T., ecc.) e
quelli del Distretto Sociosanitario (MMG, PLS, Consultori, ecc.) al fine di consentire percorsi
di accesso ma anche di valutazione omogenei e integrati (PAI).
La PUA è composta da:
-
un coordinatore sociosanitario individuato dal Direttore del Distretto;
-
un assistente sociale con funzioni di front-office;
-
due unità amministrative con funzioni di back-office;
La PUA svolge anche la funzione di “agenda” e di attivazione dell’Unità di
Valutazione Multidimensionale al fine della presa in carico dell’utente/cittadino per
l’effettuazione della valutazione. La PUA, quindi, individua quei cittadini/utenti che hanno
bisogno di prestazioni socio-assistenziali e socio-sanitarie integrate e ne promuove una
valutazione adeguata da parte dell’UVM.
Si conferma il funzionamento e la composizione dell’UVM in base al Regolamento
vigente. È l’equipe integrata e multiprofessionale che, in base a una calendarizzazione
certa e stabilita dalla PUA:
effettua la valutazione multidimensionale utilizzando la scheda SVAMA;
verifica la presenza delle condizioni socio-economiche, abitative, familiari al fine
dell’ammissibilità al percorso di assistenza e cura;
elabora
il
progetto
socio-assistenziale
e
socio-sanitario
personalizzato
da
condividere con il cittadino/utente e i suoi familiari che prevede l’accesso a servizi
domiciliari, semiresidenziali e residenziali a gestione integrata e compartecipata;
monitorizza l’andamento dell’attuazione del progetto e ne integra eventualmente le
attività al fine di migliorarne efficienza, efficacia, esiti complessivi;
procede alle dimissioni concordate.
Dell’UVM si conferma la composizione di Ambito:
-
il coordinatore sociosanitario individuato dal Direttore del Distretto sociosanitario n.
12 A.S.L. BA;
-
l’ assistente sociale individuato dall’Ambito Territoriale all’interno dell’Ufficio di
Piano;
-
il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta di riferimento dell’assistito;
66
-
il medico specialista e altre figure professionali individuate dalla A.S.L., in relazione
alle patologie prevalenti nel quadro delle condizione di salute psicofisiche
dell’utente/cittadino.
Grazie anche a questo “sistema operativo” ormai consolidato, la politica degli
inserimenti degli anziani e/o disabili presso strutture risulta più strutturata e più
appropriata. Sotto osservazione permane ancora la dichiarazione d’impegno della
Direzione Generale a garantire sul complessivo territorio dell’Ambito le cure domiciliari
dopo la sottoscrizione dell’Accordo di Programma dedicato. Ancora oggi sono disponibili
solo due infermieri rispetto ai dieci individuati nel precedente Accordo e ciò inibisce la
definizione ultima del protocollo di funzionamento del servizio ADI, le cui prestazioni nel
corso del 2012 sono state erogare a n. 160 persone con disabilità e/o n. 60 anziane solo
come misura assistenziale sanitaria (ADS).
Si rilevano ancora due aspetti problematici che l’ASL continua a non definire:
da un lato le decisioni sulla politica convenzionale con le strutture a residenzialità
diurna socio-riabilitativa per disabili, considerando che attualmente non esistono
convenzioni con strutture presenti nell’Ambito territoriale, dove opera solo un
centro
diurno
socio-educativo
e
riabilitativo
(autorizzato
ma
non
ancora
convenzionato con la ASL) a Monopoli;
dall’altro definire le scelte fondamentali per risolvere l’annoso problema del
trasporto presso i Centri riabilitativi, i cui costi attualmente continuano ad essere
totalmente a carico dei bilanci comunali.
In ogni caso la programmazione territoriale, in coerenza con gli orientamenti della
programmazione regionale, ha riconfermato la necessità di definire un’unica strategia per
un sistema di servizi a integrazione socio sanitaria per assicurare coerenza e
complementarietà
sia a livello sociale che sanitario. Obiettivo prioritario è quello di
superare il fenomeno “a macchia di leopardo”, causato da una serie di vincoli esterni non
imputabili al territorio circoscritto dell’Ambito, ma rivenienti da scelte politico-gestionali
centrali che hanno caratterizzato il passato triennio rispetto all’accesso alla rete integrata
dei servizi socio-sanitari mediante una consistente implementazione del sistema di offerta
e domanda dei servizi domiciliari, comunitari, residenziali a ciclo diurno o permanente con
67
la razionalizzazione e il potenziamento della PUA e dell’UVM che rappresentano la vera
chiave di svolta per un approccio multidimensionale che pone la persona al centro.
Essenziale a tale scopo è stata la sottoscrizione in data 05/12/2013 di apposito
Accordo di Programma tra l’Ambito e l’ASL BA, con delega al DSS n.12 competente
territorialmente.
.
A questo punto occorre specificare gli obiettivi prioritari del prossimo triennio da
consolidare,
in
continuità
con
la
precedente
programmazione,
e
incrementare,
raggiungendoli attraverso il nuovo Piano di Zona:
ritardare il più possibile il processo di istituzionalizzazione incrementando la capacità
di presa in carico territoriale soprattutto tramite le prestazioni e le cure domiciliari
da erogare alla popolazione target, con specifico riferimento alla popolazione
anziana (65 anni e oltre) anche considerando le risorse a ciò dedicate dal PAC
Anziani a valere sui FSC- Obiettivi di Servizio;
rendere operativi i protocolli per le dimissioni protette ;
sviluppare la cultura della domiciliarità sia come approccio medico-sociale che
familiare attraverso la diffusione del SAD/ADI e di ulteriori servizi quali Telesoccorso
e Teleassistenza e il servizio dei pasti a domicilio;
garantire il mantenimento dei livelli più alti di assistenza domiciliare tenendo conto
della necessità di mantenere e salvaguardare le abilità residue dell’utente;
verificare costantemente l’ appropriatezza delle prestazioni da erogare;
avere conoscenza delle risorse economiche destinate dalle istituzioni pubbliche
preposte e monitorare costantemente l’impiego e le finalizzazioni;
rafforzare
l’impiego
dei
PAI
per
la
realizzazione
dei
percorsi/programmi
personalizzati terapeutici – riabilitativi, in particolare per le persone affette da
patologie psichiatriche e/o di disabilità, conferma dell’assistenza specialistica
scolastica;
consolidare i percorsi di
connettività sociale, di socializzazione, inserimenti
lavorativi protetti e sperimentazione dei Progetti di Vita Indipendente al fine di
arricchire il paniere d’interventi per favorire l’inclusione sociale e l’autonomia di
persone con disabilità grave;
68
chiarire i rapporti con l’ASL rispetto alla compartecipazione al costo del trasporto
presso i centri riabilitativi;
potenziare e diffondere le procedure sia per l’abbattimento delle barriere
architettoniche sia del Telesoccorso e Teleassistenza su tutto il territorio
dell’Ambito;
sostenere la domanda di prestazioni semiresidenziali socio riabilitativi attraverso i
Buoni Servizio di Conciliazione per disabili e anziani non autosufficienti, misura
finanziata a valere sul PO FESR 2007 – 2013 Asse III Azione 3.3.2 e su risorse del
FNA;
consolidare e ampliare le forme di collaborazione con il Dipartimento delle
dipendenze patologiche per continuare a perseguire i percorsi terapeutici
d’integrazione socio lavorativa, oltre a potenziare le azioni di informazione e
prevenzione rispetto a tutte le forme di dipendenza patologica mirata soprattutto
alla fascia giovanile della popolazione.
Molteplici sono le azioni da porre in campo in termini di conferma, di consolidamento
e di potenziamento e qui se ne riportano li più rilevanti e trasversali:
concreta integrazione con la rete territoriale dei servizi socio sanitari e con i punti di
accesso;
consolidamento e potenziamento del SAD e ADI sia in termini di ore utenti che di
nuove prese in carico anche in considerazione del PAC anziani;
consolidamento della PUA e della UVM nella sua formazione e operatività;
alimentazione dei flussi informativi anche attraverso la realizzazione di un piano di
comunicazione condiviso con i MMG e PdLS;
consolidamento delle misure di sostegno economico finalizzate (Assegno di cura,
AIP, Buoni servizio, PRO.V.I);
consolidamento e accrescimento della flessibilità nella risposta alla domanda di
assistenza specialistica scolastica e domiciliare;
incremento degli utenti con disabilità psichica e psichiatrica stabilizzati in carico SAD
e ADI.
2.1.6 Il contrasto del maltrattamento e della violenza
Per quanto riguarda il Centro antiviolenza, occorre ribadire che è tra i servizi attivati
dall’Ambito territoriale quello più “delicato” e innovativo
che continua a
contrastare
69
consolidati atteggiamenti culturali avversi, e che quindi ha bisogno di tempo per essere
“vissuto” come un’occasione preziosa per il territorio e per le persone “fragili” in
particolare.
Il servizio è stato affidato nel 2010 a una cooperativa sociale selezionata attraverso
Bando di gara pubblica.
In questo contesto, in continuità con le azioni e gli obiettivi avviati nel corso
dell’ultimo triennio di programmazione, il Centro antiviolenza, attualmente in proroga, è
oggetto di nuova procedura di appalto in quanto si è inteso consolidare il sistema di
prevenzione, presa in carico e trattamento delle situazioni di maltrattamento e/o violenza,
in un sistema di forte integrazione con il territorio attraverso il raggiungimento dei
seguenti obiettivi tematici:
valorizzare, consolidare, sostenere e qualificare la rete di strutture servizi per la
prevenzione e il contrasto della violenza su donne e bambini, in particolare con la
conferma e il potenziamento della presenza e operatività del CAV e le convenzioni
con le case rifugio;
sviluppare l’integrazione operativa e gestionale con le equipe multidisciplinari
integrate per i casi di presa in carico di abuso e maltrattamento minori e donne. Il
funzionamento dell’equipe è disciplinata tramite protocollo operativo tra Ambito
territoriale e Distretto sociosanitario, sottoscritto il 7/11/2013, in base al quale il
gruppo di lavoro costituito da quattro operatori, accoglie per un giorno a settimana
durante l’intero anno, le richieste di intervento di sostegno specialistico da parte
delle vittime di abusi e maltrattamenti. La sede operativa è collocata nel Distretto
sociosanitario presso il Consultorio familiare di Conversano;
sostenere i percorsi di autonomia e di indipendenza delle donne vittime di violenza;
provvedere a regolamentare i rapporti con gli altri Ambiti che fruiscono del CAV “il
Melograno” istituito nel 2010 sul territorio di Conversano, Monopoli e Polignano a
Mare, attraverso forme di convenzionamento da prevedere nella propria
programmazione d’Ambito.
70
2.1.7 La prevenzione delle dipendenze patologiche
Gli interventi attuati nelle precedenti annualità hanno riguardato prioritariamente
scelte d’inclusione socio-lavorativa attuate attraverso l’attribuzione di borse lavoro, tirocini
formativi, progetti di sostegno all’auto imprenditorialità, con un proficuo lavoro in rete con
il personale dei Sert, le Cooperative gestori degli inserimenti e le imprese ospitanti, tutto
questo a livello di programmazione di Ambito.
Rispetto ai compiti in capo ai Comuni relativi a interventi e azioni di prevenzione
primaria ognuno di essi ha realizzato, prima con i fondi del DPR n. 309/1990 e
successivamente con fondi comunali, e questo sino al novembre 2013, progetti che hanno
coinvolto oltre cinquecento ragazzi e le scuole del territorio attraverso campagne
informative e di sensibilizzazione, laboratori sull’affettività, sull’ascolto con la presenza a
scuola dell’operatore di corridoio, di cittadinanza attiva, orti condominiali, incontri pubblici
su temi dei beni comuni e della crescita sostenibile scelti dai ragazzi, percorsi di
comunicazione, creazione di luoghi d’incontro e di scambio, esperienze di scambi culturali,
nascita di una associazione giovanile.
Questo ricco bagaglio esperienziale nella sua costanza, leggerezza, freschezza, ma al
contempo percorso responsabile e fertile, merita di essere annoverato, in particolare
l’esperienza portata avanti a Conversano, tra i cantieri dell’innovazione sociale, i cui
risultati sono stati riconosciuti dal tessuto comunitario e non potranno non essere che
oggetto di riproposta e rafforzamento, e come buona prassi presenta tutte le
caratteristiche della ripetibilità in altri territori.
Lo specchietto che segue sintetizza in termini finanziari i servizi e gli interventi
sociosanitari integrati:
SERVIZI E INTERVENTI SOCIO-SANITARI INTEGRATI ANNO 2014
Servizi
Interventi
prestazioni
PUA
UVM
Impegni ASL
Risorse
impegnate al
31/12/13
//
//
Risorse
PdZ 20142016 in €
38.000,00
0,00
Risorse
proprie comunali
annuali in €
0,00
34.000,00*
**
55.042,20*
73.878,22*
71
Equipe
multidisciplinare
integrata lotta
all’abuso e
maltrattamento
minori, donne
Servizi di sostegno
alla genitorialità e
alla famiglia (cons)
Equipe
multidisciplinare
integrata per
l’adozione
ADI anziani
Compartecipazione
inserimenti anziani
in RSA
Compartecipazione
inserimenti anziani
in RSSA
ADI Disabili
Integrazione
scolastica (assistenza
specialistica)
Trasporto
Compartecipazione
per frequenza
Centro diurno socioeducativo e
riabilitativo disabili
gravi
Casa famiglia con
servizi formativi alle
autonomie
Equipe
multidisciplinare
integrata per l’affido
Compartecipazione
disabili privi di
sostegno familiare
in comunità
socioriabilitativa
***
Inserimenti
lavorativi
(tirocini/borse lavoro)
disabili psichici
Attività di
prevenzione sulle
dipendenze
Inserimenti
lavorativi
(tirocini/borse lavoro)
tossicodipendenti
5.000,00
16.848,00*
5.239,00*
36.783,49
16.848,00*
31.437,00*
0,00
16.848,00*
36.765,00*
709.394,53
//
789.082,50*
//
//
998.340,00
//
120.000,00
577.200,00
Vedi ADI
anziani
Vedi ADI
anziani
//
44.469,00
2.062.675,65
482.000,00
0,00
10.569,00*
//
//
//
30.000,00
135.400,00
59.750,00
139.565,37
166.656,00
//
60%
compartecipazione
40%
compartecipazione
16.848,00
36.765,00*
17.777,00
400.000,00
1.324.551,12
//
//
//
//
//
60%
compartecipazione
40%
compartecipazione
299.435,91
Terza
annualità con
risorse a
valere su
risorse a
valere su PdZ
2010/2013
46.550,00
//
20.479,64*
//
22.829,10*
//
//
//
250.000,00
22.829,10*
72
TOTALE
4.104439,68
1.597.728,02
416.542,00
1.452.211,12
* Costo del personale.
** Gli impegni ASL sono figurativi e a gestione autonoma
Questo prospetto mostra visivamente il quadro degli impegni che Ambito e DSS
devono realizzare per rendere operativa l’integrazione socio-sanitaria, ma per alcuni
aspetti è ancora un risultato non del tutto scontato in quanto il Distretto risulta ancora
privo di un sistema contabile basato su centri di costo con risorse finalizzate alla
territorialità degli interventi. Non si può negare che l’impegno c’è!
2.2 Quadro sinottico: obiettivi di servizio per un welfare sostenibile
1
Obiet
tivi
temat
ici
Sostenere la rete dei servizi per la prima infanzia e la conciliazione
dei tempi
A. Consolidare e ampliare il
B. Promuovere la realizzazione di
sistema di offerta e domanda
progetti integrati per favorire
della rete dei servizi sociola conciliazione vita-lavoro
educativi per l’infanzia
Final
ità
gener
ale
Risultati attesi
Consolidamento/ampliamento
della rete dei servizi socioeducativi per l’infanzia
Incremento delle azioni e dei
progetti integrati per la
conciliazione vita-lavoro
Indicatore di risultato
valori target al 2016
OB. di SERVIZIO
% Comuni/regione
n.115 posti nido/100 bambini 036 mesi
n158. buoni servizio di
conciliazione /Ambito attivati
n.118 Piani di Intervento
PAC/Ambito
35% dei Comuni pugliesi dotati
di servizi nido (indicatore S.04
Piano di Azione Ob. Servizi)
6 posti nido (pubblici o
convenzionati) ogni 100 bambini
0-36 mesi (indicatore S.05 Piano
di Azione Ob. Servizi)
n. 1 Piano di Intervento/Ambito
n.2 Azioni sperimentali/Ambito
n.1 Uffici Tempi e Spazi della
città/Ambito
n. 1 Studio di fattibilità/Ambito
n. 1 Ufficio Tempi e Spazi della
città/Ambito
73
Costruire percorsi personalizzati di integrazione e
reinserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati
A. Potenziare servizi e strutture integrate per l’accoglienza nelle situazioni
connesse alle emergenze sociali e abitative
Obiet
tivi
temat
ici
B.
2
Contrastare la povertà con percorsi di inclusione attiva
Final
ità
gener
ale
Risultati attesi
immediato e diretto sostegno ai
soggetti che versano in
condizioni di vulnerabilità
attraverso servizi di pronto
intervento sociale in rete con
servizi di prossimità (mensa,
banco alimentare e dei farmaci,
prima accoglienza e igiene
personale)
potenziamento strutture per
l’accoglienza in situazioni di
emergenza
consolidamento di forme di
accoglienza di breve e media
durata per persone a rischio di
esclusione sociale e di misure
per il sostegno in direzione
dell’abitare autonomo
Incremento degli interventi di
inclusione attiva rivolti alle fasce
maggiormente vulnerabili e a
rischio di discriminazione;
Realizzazione di interventi
integrati in rete con servizi per
l’impiego, la formazione
professionale, terzo settore e
soggetti imprenditoriali
Indicatore di risultato
N. 1 PIS operativi per Ambito
T.
valori target al 2016
OB. di SERVIZIO
n. 1 PIS di Ambito territoriale
(h. 24);
n. 1 regolamento operativo del
PIS
N.18 posti (diretti o
convenzionati) in Centri di
prima accoglienza, centri di
accoglienza notturna SFD in
termini di pagamento rette.
N.18 inserimenti in strutture
residenziali per persone adulte
e straniere in difficoltà e a
rischio di esclusione sociale
(alloggio sociale adulti in
difficoltà, gruppi appartamento
per gestanti e madri con figli a
carico, centri di accoglienza per
persone sottoposte a
provvedimenti privativi o
limitativi libertà personali,
albergo per lavoratori stranieri
immigrati) in termini di
pagamento rette.
N. 22 percorsi di integrazione e
reinserimento nel mondo del
lavoro per persone svantaggiate,
individui sottoposti a misure
restrittive della libertà personale,
senza fissa dimora, persone con
disabilità psichica in carico ai
CSM, persone con dipendenze
patologiche in carico ai Ser.T
n. 22 percorsi integrati di forme
di sostegno ed
accompagnamento
personalizzate nella fase di
accesso e/o reinserimento nel
mercato del lavoro (es.
tutoraggio, orientamento,
bilancio delle competenze e
sostegno all’autoimpiego),
attuate anche attraverso
l’attivazione di forme di
collaborazione con i servizi per
l’impiego e la formazione
professionale
n. 1 posto
ogni 5.000 ab.
N. 1 percorso/progetto di
inclusione
ogni 5.000 abitanti
N. 1 percorso/progetto di
inclusione
ogni 5.000 abitanti
74
Promuovere la cultura dell’accoglienza
Indicatore di risultato
Consolidare e potenziare il
sistema di accesso (assicurando i
diversi servizi e le funzioni
prima richiamate) garantendo
una adeguata presenza della
figura dell’Assistente sociale in
rapporto alla dimensione
demografica dell’Ambito
territoriale di riferimento.
N. 9 Assistenti sociali su
cittadini (su base di Ambito
territoriale). Fatto salve le
prescrizioni del Patto di stabilità
sul costo del lavoro si prevede
l’assunzione di altre 2 unità.
n. 1 Assistente sociale ogni
5.000 abitanti
Prevedere la creazione di punti
di accesso al sistema che
rispondano al criterio della
maggiore prossimità possibili al
cittadino (anche in
collaborazione con altri soggetti
pubblici e privati)
Diffusione e prossimità punti di
accesso e adeguata copertura
territoriale in relazione alla
dimensione demografica per i
Comuni più grandi:N. 5
n. 1 punto di accesso per
ciascuno Comune
Implementare le forme di
collaborazione e coordinamento
del sistema di accesso a livello
di Ambito territoriale.
Risultati attesi
Potenziamento e/o
consolidamento operativo dei
Centri di Ascolto per le Famiglie
Sviluppo e qualificazione delle
reti tra servizi
Potenziare
l’assistenza
domiciliare
educativa
Sostenere la genitorialità
4
Obiet
tivi
temat
ici
Implementare i
servizi di
sostegno alla
genitorialità
Consolidare e potenziare la
presenza degli Sportelli per
l’integrazione socio-sanitariaculturale degli immigrati.
Final
ità
gener
ale
valori target al 2016
OB. di SERVIZIO
Risultati attesi
Consolidare i
servizi per
l’accesso di
specifiche categorie
di utenza
3
Obiet
tivi
temat
ici
Potenziare un sistema di accesso capace di garantire le funzioni di
prima informazione ed accoglienza, orientamento della domanda e
presa in carico (anche per le situazioni di urgenza).
Final
ità
gener
ale
Consolidamento/potenziamento
rete servizi di educativa
domiciliare
Strumenti di coordinamento a
livello di Ambito territoriale: SI
Diffusione e prossimità punti di
accesso : N. 1
Indicatore di risultato
n. 3 servizio/Ambito
n. protocolli di rete
n.35 nuclei presi in carico con
equipe ADE/nuclei familiari
residenti
n.46 progetti individualizzati
Presenza di un coordinatore di
Ambito
Organizzazione di incontri di
coordinamento frequenti
n. 1 sportello per Ambito
territoriale
valori target al 2016
OB. di SERVIZIO
n. 1 centro famiglie per ambito
e/o interventi e servizi di
sostegno alla genitorialità per
ogni Comune dell’ambito
territoriale
1 nucleo ogni 1000 nuclei
familiari
75
Potenziare e qualificare i
percorsi di affido
familiare
Qualificare i
percorsi di
adozione naz. e
internaz.
Consolidamento operativo delle
equipe integrate
Recepimento degli indirizzi
nazionali e regionali
Qualificazione della presa in
carico
Qualificare l’offerta delle
strutture e dei servizi per
minori
Incremento dei percorsi di affido
familiare e riduzione del numero
di minori inseriti in strutture
residenziali
Recepimento degli indirizzi
nazionali e regionali
Qualificazione della presa in
carico e sviluppo delle reti di
sostegno
Consolidare e ampliare il sistema di offerta
domiciliare
A. Potenziare la presa in
carico dei L.E.P.
Obietti
vi
tematic
i
B.
5
Promuovere l’integrazione sociosanitaria e assicurare la presa in carico
integrata delle non autosufficienze
Final
ità
gener
ale
N. 35 percorsi affido da attivare
nel triennio
n.1 protocolli operativi
n. 1 equipe/ambito
n. di percorsi affido superiore a
n. inserimento minori in strutture
residenziali/Ambito
n. 1 Regolamento
Affido/Ambito
n. 1 Anagrafe famiglie/ambito
n. 1 equipe/ambito
n.1 equipe/ambito
n.1 protocolli operativi
n. 1 equipe/ambito
n. 1 protocolli operativi
n. 30 (art.52) oppure 50 (art.104)
posti -utenti ogni 20.000 ab.
Consolidamento della rete centri
diurni e polivalenti per minori
ex artt. 52-104
Risultati attesi
n.30 posti utenti/n. abitanti
stato di attuazione della
procedura amministrativa
“Buoni servizio di conciliazione
per infanzia e adolescenza”
Indicatore di risultato
Procedure rendicontative
(ambito-Regione) da
disciplinare, attestanti un
avanzamento finanziario pari a
100% del contributo finanziario
concesso
valori target al 2016
OB. di SERVIZIO
Consolidamento operativo ed
estensione del livello di
copertura territoriale delle
Porte uniche di accesso
N.1 PUA operative per
Ambito/Distretto
n. 1 PUA per Ambito/Distretto
con personale comunale e ASL
dedicato come da DGR
691/2011
Sviluppo e consolidamento
delle Unità di Valutazione
Multidimensionali
N.1 UVM operative per
Ambito/distretto
n. 1 UVM per Ambito/Distretto
con personale comunale e ASL
dedicato come da DGR 691/201
N. 145 utenti in carico ADI
n. 4,1 utenti ogni 100 anziani
over 65 (dato Istat 2011) in
carico ADI per un numero medio
di 6 ore settimanali pro-utente
N. 210 utenti in carico SAD
n. 1,5 utenti ogni 100 anziani
Stato di attuazione della
procedura amministrativa
“Buoni servizio di conciliazione
per disabili e anziani non
autosufficienti”: in che
l’unicaattesa
Procedure rendicontative
(ambito-Regione) da disciplinare
attestanti un avanzamento
finanziario pari al 100% del
contributo finanziario concesso
Incremento della presa in
carico nell’ambito dei percorsi
domiciliari di natura sociosanitaria per la non
autosufficienza e la disabilità
potenziamento dei servizi di
cura per gli anziani e disabili
autosufficienti
Implementazione di percorsi
sperimentali e innovativi
nell’ambito della fruizione di
servizi domiciliari
76
Avanzamento della spesa fino a
copertura del 100% del
contributo finanziario concesso
Potenziamento e
consolidamento della rete
centri diurni socioeducativi e
riabilitativi art. 60
n. posti/utente su numero
abitanti (Istat 2011) d’ambito
20 posti/utente ogni 50.000
abitanti
Promozione della rete di
strutture residenziali per
persone senza il supporto
familiare ‘Dopo di noi’ (artt.
55 e 57 r.r. 4/2007)
n.30 posti/utente su numero
abitanti (Istat 2011) d’ambito in
termini di pagamento rette.
10 posti/utente ogni 50.000
abitanti
Incremento della presa in
carico a ciclo diurno delle
persone affette da Alzheimer
art. 60ter
n. posti/utente su numero
abitanti (Istat 2011) d’ambito. In
caso di richiesta si procederà
con la presa in carico per la parte
sociale e con il sostegno alla
retta lì dove previsto.
10 posti/utente ogni 50.000
abitanti
Presenza del servizio attivo su
base d’ambito, conforme al r.r.
4/2007 e con livello adeguato di
copertura della domanda. SI con
n. 93 utenti.
Servizio attivo su base d’ambito
con:
• presenza delle équipe
integrate previste dall’art. 92
del r.r. 4/2007
• livello minimo di copertura
della domanda
Potenziamento e
consolidamento rete centri
aperti polivalenti per disabili
(art. 105) e anziani (art. 106)
n. posti/utente su numero
abitanti (Istat 2011) d’ambito. In
caso di richiesta si procederà
con la presa in carico per la parte
sociale e con il sostegno alla
retta lì dove previsto.
50 posti/utente ogni 50.000
abitanti
Sviluppo e consolidamento del
servizio di trasporto sociale per
persone disabili
Presenza del servizio attivo su
base d’ambito
Servizio attivo su base d’ambito
N. utenti in carico SAD/ADI
n. 10 utenti in carico SAD/ADI
ogni 100 utenti in carico CSM
per un numero medio di 6 ore
settimanali pro-utente
N.9 posti/utente su numero
abitanti (Istat 2011) d’ambito.
In caso di richiesta si procederà
con la presa in carico per la parte
sociale e con il sostegno alla
retta lì dove previsto.
5 posti/utente ogni 50.000
abitanti
Consolidamento e
potenziamento dei servizi per
l’integrazione scolastica ed
extrascolastica minori con
disabilità (équipe
specialistiche)
D. Consolidare e ampliare la presa in carico
integrata delle persone con disabilità
psichica e psichiatrici stabilizzati
C.
Consolidare e ampliare il sistema di offerta e domanda della rete di servizi comunitari, residenziali e a
ciclo diurno
Stato di attuazione della
procedura amministrativa
PRO.V.I.
Incremento presa in carico
integrata nell’ambito dei
percorsi domiciliari di natura
socio-assistenziali e sociosanitari per le persone con
disagio psichico e/o utenti
psichiatrici stabilizzati
Incremento della presa in
carico integrata nell’ambito
dei percorsi di cura a regime
diurno di natura socioassistenziale e sociosanitario
nei centri diurni socio
educativi e riabilitativi art.60
delle persone con disabilità
psichica e/o utenti psichiatrici
stabilizzati
77
Consolidare e ampliare la presa in carico
integrata nell’accesso alle prestazioni socio
sanitarie delle persone affette da dipendenze
patologiche
n. 9 posti/utente su numero
abitanti (Istat 2011) d’ambito.
In caso di richiesta si procederà
con la presa in carico per la parte
sociale e con il sostegno alla
retta lì dove previsto.
n. 5 posti/utente ogni 50.000
abitanti
Incremento della presa in
carico integrata nell’ambito di
programmi terapeuticiriabilitativi di natura socioassistenziale e socio-sanitaria
per le persone affette da
dipendenze patologiche
N.10 utenti in carico. In caso di
richiesta si procederà con la
presa in carico per la parte
sociale e con il sostegno alla
retta lì dove previsto.
n. 10 utenti in carico programmi
terapeutici-riabilitativi ogni
100 utenti in carico Ser.t.
Risultati attesi
Indicatore di risultato
valori target al 2016
OB. di SERVIZIO
E.
Consolidamento e/o
incremento degli accessi nelle
strutture residenziali Case per
la vita (art.70) e/o Case
famiglie con servizi formativi
per l’autonomia (art. 60 bis) e
incremento accesso e presa in
carico integrata delle persone
con disabilità psichica e/o
utenti psichiatrici stabilizzati
6
Obiet
tivi
temat
ici
Prevenire e contrastare la violenza su
donne e minori
Qualificare la rete di strutture e servizi per la
prevenzione ed il contrasto della violenza su
donne e minori, dello sfruttamento e della
tratta di esseri umani
Final
ità
gener
ale
Potenziamento e consolidamento
operativo della rete delle
strutture e dei servizi di
prevenzione e contrasto della
violenza
N 1 CAV presente nell’ Ambito
territoriale
n. protocolli di inserimento in
Casa Rifugio
n. 1 servizio per Pronto
Intervento Sociale
almeno n. 1 convenzione con
CAV per Ambito territoriale
pagamento rette per inserimento
residenziale presso struttura
autorizzata
n.1 PIS/Ambito
Sviluppo e qualificazione delle
reti tra servizi
n.1 Protocolli di rete
n. percorsi di
formazione/aggiornamento
78
Sviluppare la piena integrazione operativa e
gestionale delle equipe multidisciplinari
integrate
7
Obiettiv
i
tematici
Governance e funzionamento dell’ufficio di piano
B. Promuovere un lugo stabile di
A. Attivazione dell’Ufficio di pian
concertazione con le OO.SS. e
o e assegnazione di dotazione
processi di partecipazione della
organica
cittadinanza attiva
Finali
tà
gener
ale
Attivazione/consolidamento in
ogni ambito territoriale, di
un’equipe integrate multi
professionali fra servizi sociali,
sanitari di base e specialistici,
servizi giudiziari
Risultati attesi
n.1 protocollo operativo
n. 1 protocollo operativo
valori target al 2016
OB. di SERVIZIO
Indicatore di risultato
Nn5.
gg/settimana
funzionamento dell’UdP
Ufficio di Piano Sociale di
zona a regime, con il
Responsabile e la dotazione
organica dedicata*
n. 1 equipe multidisciplinare
integrata di ambito
n. 1 equipe/ambito
di
n.4 risorse umane (aa.uu.)
assegnate stabilmente all’UdP
n.2 riunioni periodiche con i
servizi sociali professionali dei
Comuni dell’Ambito territoriale
Pratiche consolidate di
partecipazione della
cittadinanza sociale e di
concertazione con le OO.SS.
più rappresentative
n. 5 gg./settimana
n. 3 risorse umane assegnate full
time
n. 2 riunioni mensili tra Udp e
servizi sociali professionali
n. Patti di partecipazione con le
organizzazioni del terzo settore
formalmente costituite
n. Patti di partecipazione (1 per
ogni OdV/APS/Org. III settore,
o loro reti, costituita da almeno
un anno alla data di
sottoscrizione
n.4 riunioni periodiche del tavolo
di monitoraggio e valutazione
n. 4 riunioni (trimestrali) per
anno del tavolo di monitoraggio
e valutazione
n.4 riunioni periodiche del tavolo
di concertazione con le OO.SS.
più rappresentative
n. 4 riunioni (trimestrali) per
anno del tavolo di concertazione
con le OO.SS. più
rappresentative
79
2.3 Il raccordo tra la programmazione ordinaria e le risorse aggiuntive
Il terzo Piano regionale delle politiche sociali oltre ha confermare il sistema di welfare
plurale, con responsabilità e obiettivi condivisi dai diversi attori sociali e istituzionali che
partecipano al processo di costruzione dei piani di zona, ha saputo intercettare opportunità
di estensione e rafforzamento per l’attuazione del sistema integrato d’interventi e servizi
per le persone, le famiglie e le comunità locali.
Per questo, il terzo ciclo di programmazione dei Piani di zona trova nel piano di azione e
coesione infanzia e anziani non autosufficienti, nei buoni di conciliazione, oltre al fondo di
sviluppo e coesione, ulteriori risorse e spazi d’intervento finalizzati.
La programmazione ordinaria, che ha tracciato l’ormai consolidato percorso relativo alla
concertazione, si è aperta ad altri attori e la stessa si è arricchita di ulteriori confronti con
l’ obiettivo di raccordare, ciascuno per le proprie responsabilità, i diversi livelli istituzionali
e predisporre azioni e interventi collegati e interagenti con gli obiettivi di servizio.
Nello specifico:
- con i PAC Infanzia si è previsto il consolidamento dei posti nido esistenti e l’incremento
dell’offerta sia in termini di prolungamento orario giornaliero e/o settimanale, sia con la
realizzazione del cd “nido estivo”, oltre che con il potenziamento delle sezioni primavera
portando il potenziale di utenza con l’utilizzo di € 637.393,00 per circa due anni educativi;
- con i PAC Anziani gli obiettivi previsti sono sempre il consolidamento dell’esistente e
contestualmente l’implementazione del numero degli anziani non autosufficienti fruitori
delle cure domiciliari, in particolare rafforzando l’integrazione sociosanitaria con
l’attribuzione di € 689.960,00;
- con i buoni di conciliazione, infanzia e disabili, si sta operando un alleggerimento della
spesa e carico di cura in capo alle famiglie in quanto in base al possesso di alcuni requisiti
possono usufruire di abbattimenti tariffari per i propri familiari fruitori di strutture private
convenzionate e contestualmente questa misura dovrebbe sostenere l’offerta delle
strutture.
Discorso a parte si dovrà fare rispetto alle risorse e alle finalità del fondo sviluppo e
coesione ( FSC) – ObServ di cui alla Del. CIPE n. 79/2012 a seguito dei provvedimenti che
la regione Puglia successivamente adotterà per il riparto
e l’assegnazione agli Ambiti
territoriali.
80
Queste risorse aggiuntive, che concorrono al raggiungimento dei target previsti per i
singoli obiettivi di servizio, nella nuova programmazione del Piano di zona determinano un
duplice effetto: ci permettono da un lato di “liberare” risorse e di orientarle su obiettivi più
scarni per stanziamento o di prolungare l’operatività di un servizio.
Da ultimo si evidenzia che durante il 2012, relativamente allo Piano dei tempi e
degli spazi, si è proceduto con le azioni informative e formative rivolte ai dipendenti dei tre
Comuni dell’Ambito, restituzione dei dati alla cittadinanza, elaborazione di due azioni
sperimentali, attraverso la partecipazione ad un Avviso regionale, propedeutiche alla
costituzione dell’Ufficio tempi e spazi quale luogo dedicato all’ obiettivo complesso e
articolato fortemente centrato sul ri-pensamento del concetto di TEMPO come risorsa
comune da condividere e agire per promuovere e sostenere il cambiamento degli stili di
vita e di lavoro, oggi aggressivi e disumanizzanti, in percorsi sostenibili.
ALLEGATI AL CAPITOLO II cfr. il secondo Tomo del Piano
Copia del Piano d’intervento PAC infanzia
Copia del Piano d’intervento PAC anziani
Copia Accordo di programma ASL/Ambito per la realizzazione dell’ADI e dei servizi
per la non autosufficienza
81
Capitolo III
LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA
83
CAPITOLO III
LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA
3.1 La composizione del fondo unico di Ambito
Per questa terza programmazione si conferma che tutte le risorse destinate alla spesa
sociale per la realizzazione dei servizi a valenza di Ambito e per quelli comunali saranno
realizzati nel rispetto della cornice unica del Piano sociale di Zona al fine di continuare a
sostenere pratiche più concrete di gestione associata e di programmazione finanziaria unica,
dando continuità in tal modo al vincolo per l’Ambito e per ciascun Comune associato di
dichiarare l’intera spesa sociale complessiva.
Pertanto, il quadro finanziario del Piano sociale di Zona per il terzo ciclo di
programmazione è così rappresentato:
la quota di risorse proprie comunali pari, se non superiori, al 100% dell’importo
determinato dai trasferimenti regionali a valere su FNPS+FNA+FGSA 2013,
costituito sia con le assegnazioni monetarie (30% pari a € 237.915,17) sia con la
spesa sociale
che ciascun Comune sostiene, di competenza del bilancio di
previsione del 2014 per € 4.575.884,46, di cui 3.116.263,00 concorrono alla
realizzazione degli Obiettivi di servizio;
le risorse residue di stanziamento rivenienti dal precedente Piano sociale di zona
per € 992.143,00;
le risorse nazionali trasferite (€ 341.271,19 riferiti al FNPS ed € 215.383,72 riferiti
al FNA);
le risorse regionali trasferite (€ 236.395,65 riferiti al FGSA ed € 842.980 riferiti al
FESR Buoni Servizi di Conciliazione per disabili e infanzia );
le risorse dell’ASL BA DSS n.12 per l’integrazione socio-sanitaria relative al triennio
2014/16 pari a € 9.083.253,36, di cui almeno il 90% dell’ammontare è da riferirsi
al costo del personale;
altre risorse pubbliche: quali € 198.224,89 per il PRO.VI ed € 75.770,88 per la
Prima Dote.
84
Le risorse ordinarie ( FNPS, FNA, FGSA )
3.1.1
Per il nuovo periodo di programmazione il quadro finanziario è composto da risorse
nazionali, quali il FNPS e FNA, e regionali, il FGSA, riferite al momento alla sola annualità
2013. Pertanto va evidenziato come l’intero quadro delle priorità d’intervento e degli
obiettivi di servizio guarda a uno scenario triennale, ma si alimenterà annualmente sotto
l’aspetto finanziario.
Fatta salva la finalizzazione delle risorse del FNA, che per l’Ambito ammontano a €
215.383,72 allocate per l’ADI e per i centri diurni per disabili, ex art. 60 R. r. n. 4/2007, le
altre risorse del FNPS ( € 341.271,65) e del FGSA ( € 236.395,65) e il 30% aggiuntivo dei
Comuni(€337.915,17) sono state destinate per garantire la continuità
dei seguenti
interventi e obiettivi di servizio:
ADE e Centri famiglia, Servizio di mediazione e azioni propedeutiche per la
diffusione della pratica dell’affido, proroga nelle more dell’aggiudicazione
definitiva del nuovo appalto;
Assistenza specialistica scolastica, ripetizione contrattuale in vista della prossima
scadenza;
CAV, proroga nelle more dell’esperimento delle procedure del nuovo appalto;
Ufficio di Piano, il 5% delle somme trasferite destinate al suo funzionamento;
Cento diurno per minori, per l’avvio del funzionamento della struttura realizzata
a Monopoli.
Ovviamente sono state riportate le azioni più significative in termini d’impatto
economico e di utenza; il dettaglio degli interventi e servizi è indicato in modo esaustivo
nella scheda di programmazione di dettaglio allegata.
3.1.2 Le risorse aggiuntive (FSC, PAC)
Alle precedenti risorse occorre aggiungere quelle aggiuntive di cui al Fondo Sviluppo
Coesione (FSC), di cui alla Deliberazione CIPE n. 79/2012, che saranno oggetto di
successivi provvedimenti di riparto e assegnazione agli Ambiti territoriali da parte della
Giunta regionale, mentre il primo stralcio del Piano di Azione e Coesione (PAC) per servizi
85
di cura rivolti agli anziani e all’infanzia le risorse sono state ripartite dall’Autorità di
gestione nazionale e per questo Ambito ammontano per il PAC Infanzia a € 637.393 e per
il PAC Anziani a € 697.960, in attesa entrambi di approvazione da parte dell’Autorità di
Bacino del Ministero dell’Interno.
A tale riguardo si rinvia al cap. 2.3.
3.1.3
Il cofinanziamento con risorse proprie dei Comuni
Le quote delle risorse proprie comunali di competenza dei Bilanci di previsione 2014,
allo scopo di rafforzare la gestione associata e la programmazione finanziaria unica, sono
pari a € 3.116.263,00, di cui € 237.915,17 risorse economiche aggiuntive ed €
2.878.347,83 risorse che i Comuni sostengono direttamente come spesa
annuale per
servizi altrettanto essenziali e soprattutto riconducibili ad Obiettivi di servizio, rispondendo
alla richiesta prevista nel Piano regionale di cofinanziare almeno per il 100% dell’importo
determinato dal trasferimento, che per questo Ambito è stato pari a € 793.050,56.
L’allocazione
di
queste
risorse
trova
la
sua
esplicitazione
nella
scheda
di
programmazione finanziaria di dettaglio a cui si rinvia.
3.1.4 La spesa sociale totale dei Comuni
Premesso che anche l’anno 2013 è stato caratterizzato da una significativa diminuzione di
risorse finanziarie trasferite dallo Stato per i servizi e gli interventi di natura sociale, appare
opportuno
ripercorrere
brevemente
alcune
considerazioni
per
consentirci
di
contestualizzare le riflessioni sui dati finanziari.
Si conferma, in primo luogo, che la maggior parte delle risorse programmate che
costituiscono il budget complessivo del Piano Sociale di Zona rivengono dai singoli Bilanci
di previsione dei Comuni dell’Ambito territoriale. L’incidenza è pari al 52,33%. L’altra parte
è costituita dalle risorse trasferite dalla Regione Puglia all’Ambito territoriale attraverso
diverse fonti di finanziamento, nazionali (FNPS e FNA ) pari al 2,50%, e regionali (FGSA,
Prima dote per i nuovi nati), pari al 4,77%. Inoltre, le risorse residue sono pari al 10,54%
circa, rivenienti dal 2° Piano Sociale di Zona, sono ovviamente in esaurimento.
86
In tal modo alcuni servizi vengono garantiti dai singoli Comuni con risorse proprie
(ci si riferisce all’area del welfare d’accesso: segretariato sociale, servizio sociale
professionale, PUA e UVM) e ai servizi residenziali.
I servizi finanziati con risorse del Piano Sociale di zona come su esposto, quali il
SAD, l’ADI , l’ADE, il Centro famiglia e l’attività di orientamento all’affido familiare
(progetto integrato “Famiglie al centro”), il centro antiviolenza con il pronto intervento e
l’assistenza specialistica, sono tutti operativi. Le risorse allocate su questi servizi nella
programmazione del 3° Piano sociale di Zona risultano in parte impegnate nel corso del
2012/13 in quanto hanno costituito il budget dei nuovi bandi per gli appalti espletati o in
corso di elaborazione.
Importante è ricordare anche quanto già rilevato nella Relazione sociale 2012:
l’andamento della spesa sociale comunale impegnata mentre
è rimasta
costante nel
biennio 2010/2011 superando i 5,4 meuro ogni anno, nel 2012 ha registrato un
decremento generalizzato per circa 700 mila euro, invece nel 2013 la spesa ha ripreso a
risalire soprattutto in direzione dei servizi e con una contestuale lieve contrazione nei
trasferimenti monetari.
Come in altre circostanze già evidenziato ( v. cap. § 1.1.4), le differenze rispetto
all’andamento della spesa sociale permangono evidenti tra i singoli Comuni: pur risultando
una diminuzione in media per ogni Comune rispetto al 2011, osservati singolarmente si
conferma che Conversano continua a presentare la spesa più alta, quasi il doppio, rispetto
agli altri due Comuni. Analogo l’andamento se confrontiamo la spesa sociale pro-capite
del biennio 2010-2011. Fortunatamente il trend della spesa ha ripreso a salire nel 2013
riportando la media nell’alveo dell’andamento storico positivo.
3.1.4
Attività di monitoraggio fisico e finanziario del Piano Sociale di Zona
Il Regolamento regionale all’art.18, comma 1, lett.a) ha previsto strumenti, già
sperimentati nel corso del secondo ciclo di programmazione con successo, per il
monitoraggio del Piano sociale attraverso la Relazione sociale annuale di Ambito
completata dagli indicatori di performance elaborati dalla Regione.
La Relazione sociale, attraverso il set degli indicatori di domanda, di attività, di processo e
di risultato, assume una funzione sia di rendiconto economico – finanziario perché
mostra il livello e le modalità di utilizzo delle risorse assegnate, sia di monitoraggio e
valutazione rispetto ai servizi effettivamente attivati e garantiti alle persone residenti nei
87
Comuni dell’Ambito, sia di verifica del percorso di consolidamento della governance del
sistema di welfare locale.
La Relazione è anche uno strumento di controllo partecipato in quanto il Tavolo di
concertazione prima, la Cabina di regia attualmente, sono coinvolti nella fase divulgativa e
di confronto cittadino.
Oltre al monitoraggio fisico l’Ufficio di Piano d’intesa e in collaborazione con gli Uffici
comunali di ragioneria e dei servizi sociali attraverso la compilazione di specifiche schede
consentono al Coordinamento Istituzionale di prendere atto della stato di attuazione del
Piano.
ALLEGATI AL III CAPITOLO cfr. Il secondo Tomo del Piano
Schede di programmazione
88
Capitolo IV
GLI ATTORI DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE
89
CAPITOLO IV
GLI ATTORI DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE
4.1 Le scelte strategiche per l’assetto gestionale e organizzativo dell’Ambito
La gestione associata dell’Ambito di Conversano, Monopoli e Polignano a Mare si è
configurato come un SISTEMA UNICO di servizi e interventi gestito in modo unitario, con
procedure omogenee e condivise. La gestione associata è un processo irreversibile, che in
questo Ambito è stato ben tollerato e implementato.
L’Ambito di Conversano, che per il precedente quadriennio aveva scelto come modello
di gestione associata lo strumento giuridico della Convenzione così come disciplinato
dall’art. 30 del TUEL n. 267/2000, ha confermato tale istituto come modello di gestione
associata confermandone le motivazioni:
1 – ha risposto adeguatamente all’obiettivo di un corretto esercizio della funzione
amministrativa in forma associata;
2 – l’assetto giuridico–istituzionale si è progressivamente definito e configurato come un
sistema unico gestionale, con procedure uniche, condivise, strutturate e coordinate a
livello di indirizzo politico, attraverso il Coordinamento Istituzionale, e a livello tecnico,
attraverso l’Ufficio di Piano. Il processo di omogeneizzazione delle procedure, bandi unici,
modelli di domande uniformi, criteri omogenei per l’accesso ai servizi e agli interventi,
tariffe di compartecipazione uguali sul territorio dell’Ambito territoriale, parametri uniformi
nella programmazione finanziaria, metodologie di lavoro e stili professionali analoghi, ha
favorito e orientato i cittadini a fidelizzare la loro domanda.
L’ elemento essenziale per il funzionamento della gestione associata, qualunque sia la
forma prescelta, è la chiara distinzione delle competenze e dei ruoli tra gli attori coinvolti
sia a livello politico che gestionale. Alla stessa stregua la collaborazione istituzionale
rappresenta l’obiettivo che va fortemente sostenuto e alimentato sempre con maggiore
convinzione, superando ogni forma di chiusura che purtroppo continua a persistere per
quanto concerne l’attuazione delle politiche d’integrazione socio-sanitaria, rispetto alle
quali la ASL BA deve assumere maggiore responsabilità e consapevolezza al fine di
conseguire gli obiettivi comuni di salute e benessere dei cittadini, in maniera conforme agli
indirizzi del Piano regionale della salute 2008-2010 vigente, che attendono di trovare la
90
loro naturale collocazione negli strumenti di pianificazione territoriale integrata locale
(PAT) e a livello aziendale (PAL), ancora oggi non attuati,
per la cui realizzazione il
Distretto rappresenta lo spazio amministrativo-gestionale chiamato alla realizzazione degli
obiettivi della programmazione sociosanitaria. Così come assolutamente non è più
rinviabile la certezza della spesa che deve caratterizzare l’azione del Distretto affinché
l’attività programmatoria e gestionale risponda
ai fondamentali criteri di contabilità
economico-finanziaria di ‘’bagdet’’ e ‘’centri di costo’’.
In questo percorso di costruzione della governance rivestono un ruolo strategico il
Coordinamento Istituzionale e l’Ufficio di Piano.
Il Coordinamento Istituzionale, quale organo di indirizzo politico-amministrativo, ha
rappresentato e rappresenta, anche fisicamente, lo spazio dove i tre Comuni dell’Ambito
territoriale e il Distretto socio-sanitario pianificano la costruzione di un sistema di welfare
condiviso e individuano priorità e strumenti per realizzarlo. Per quanto concerne il suo
funzionamento, la sua composizione e le sue funzioni si conferma quanto già descritto
dettagliatamente nella Relazione sociale 2012 a cui si rinvia. In ogni caso, ai sensi
dell’art.11 del Regolamento regionale n.4/2007, è bene sottolineare che il Coordinamento
istituzionale del nostro Ambito territoriale è costituito dai tre Assessori alle Politiche sociali
delegati per assolvere ai compiti di indirizzo e controllo della programmazione ed è titolare
della funzione d’indirizzo generale dell’Ufficio di piano. Al Coordinamento è chiamato a
partecipare anche il Direttore del Distretto socio-sanitario con specifico riferimento alla
organizzazione e al finanziamento dei servizi e degli interventi a elevata integrazione
socio-sanitaria.
Anche per l’Ufficio di Piano, che rappresenta la struttura tecnico-gestionale
organizzativa fondamentale per l’attuazione del PSdZ, si conferma la sua specifica
composizione con l’attribuzione di risorse umane dedicate in numero adeguato rispetto alle
competenze attribuite. Esso qualifica l’azione amministrativa del governo locale del sistema
sociale e sociosanitario sia a livello di Ambito territoriale che di singoli Comuni.
Infatti, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. n. 267/2000, la Convenzione prevede l’istituzione
dell’Ufficio di Piano formato da personale distaccato dai singoli enti partecipanti, dedicato
all’attività amministrativa e gestionale per il funzionamento del Piano sull’intero Ambito
territoriale, strutturandosi quale ufficio unico che opera in modo da rappresentare tutti i
Comuni associati, i quali hanno delegato al Comune capofila la rappresentanza legale e la
responsabilità amministrativa e legale del PdZ.
91
Le funzioni svolte dall’Ufficio di Piano, la composizione, il suo funzionamento, l’attività dello
stesso sono confermate non solo sotto l’aspetto formale, ma soprattutto per l’operatività
sempre più qualificata, adattiva ai processi innovativi, propositiva, di raccordo in particolare
con i Comuni costituenti l’Ambito territoriale e il Distretto.
Il funzionamento complessivo dell’Ufficio di Piano è affidato a personale dedicato a tempo
pieno e quantitativamente adeguato, soprattutto professionalmente preparato, che lavora per
progetti e obiettivi, fortemente motivato, diretto e coordinato efficacemente e con
responsabilità.
La composizione dell’Ufficio di Piano è riconfermata, così come previsto dal
Regolamento dell’Ufficio di Piano in:
n. 2 assistenti sociali a tempo pieno e n. 1 assistente sociale part-time, che
assicurano il presidio delle tre Aree, socio-sanitaria, socio- assistenziale,
socio-educativa;
n. 1 istruttore amministrativo a tempo pieno, a supporto della funzione
tecnico-amministrativa;
oltre la collaborazione dell’Ufficio appalti e contratti di Monopoli e dell’Ufficio
di ragioneria del Comune di Conversano.
L’assegnazione delle risorse umane è stata disposta sia con ordini di servizio che
autorizzano lo svolgimento del lavoro presso gli uffici siti nel Comune capofila, sia in
termini meramente funzionali (senza il trasferimento fisico nella sede dell’Ufficio di Piano)
e la loro attività si esplica ed è rivolta a beneficio di tutti i Comuni appartenenti all’Ambito.
Per garantire la realizzazione della pianificazione e per essere sempre in grado di
rispondere anche alle altre misure collegate al potenziamento del Piano di Zona, i
componenti l’UdP sono impegnati sia durante l’orario ordinario di lavoro sia oltre il normale
orario di servizio. Ai sensi del Regolamento di funzionamento art. 7, ai componenti l’UdP “
sono applicabili gli istituti contrattuali più idonei previsti per incentivare e riconoscere in
maniera premiale l’impegno del suddetto personale per il raggiungimento degli obiettivi
previsti nella programmazione delle Politiche sociali dell’Ambito attraverso le forme di
trattamento accessorio d’incentivazione del personale, qualora vi siano le condizioni, così
come previsto dalla normativa contrattuale vigente”.
L’altro elemento qualificante per il funzionamento dell’Ufficio di Piano è la figura del
Responsabile che svolge i compiti di direzione dell’Ufficio e coordinamento del gruppo di
lavoro, di supporto tecnico alle decisioni del Coordinamento Istituzionale, garantisce
92
l’attuazione del Piano sociale di zona sull’intero Ambito territoriale secondo la
programmazione approvata in Conferenza di servizi con la Regione Puglia, elabora e attua
i regolamenti approvati dal Coordinamento istituzionale, provvede a realizzare servizi e
interventi programmati dal Coordinamento in maniera uniforme ed omogenea sul territorio
dell’Ambito,
promuove e attiva tutti gli interventi di natura sociosanitaria integrata
programmati nell’Accordo di programma sottoscritto con la ASL BA (distretto sociosanitario
n. 12), monitora l’ attuazione del Piano sociale di Zona sia sotto il profilo qualitativo che in
relazione agli aspetti contabili e finanziari, coordina le attività di raccolta dati per la
manutenzione del sistema informativo locale.
4.2 La Governance per la programmazione sociale: il ruolo dei soggetti pubblici,
della cittadinanza sociale; il consolidamento dei rapporti con ASL e Distretto
Sociosanitario.
Il sistema di welfare elaborato dalla Regione Puglia è informato ai principi costituzionali
delle responsabilità condivise e della lealtà istituzionale, sistema che necessita della
partecipazione e dell’apporto coordinato dei diversi attori istituzionali e sociali presenti e
operanti sul territorio dell’Ambito per strutturare in modo più efficace i servizi e gli
interventi in risposta alla domanda dei cittadini.
Occorre assumere, dopo oltre sette anni di lavoro, la consapevolezza che il sistema di
welfare regionale e locale cresce solo nella misura in cui si rafforza la cooperazione tra
istituzioni pubbliche, i Comuni in prima battuta, e in particolare la ASL per quanto riguarda
l‘integrazione sociosanitaria, la Provincia, le agenzie scolastiche, il Tribunale per i
Minorenni con il Centro per la Giustizia minorile, l’Amministrazione penitenziaria.
Alla complessità, alla unicità e alla fragilità sociale non si possono più dare risposte
frammentarie e parziali che non fanno altro che implementare i circuiti di esclusione
sociale. Invece si tratta di accettare, cambiando il proprio punto di vista, che tutti gli attori
del territorio, ciascuno per le proprie specificità, sono chiamati ad approntare un sistema di
programmazione e di pianificazione il più condiviso possibile e rispondente alla totalità
della persona e non solo a un suo bisogno.
L’obiettivo della collaborazione istituzionale va realizzato con maggior convinzione,
cercando di abbattere le logiche dualistiche. In particolare, per quanto riguarda
93
l’attuazione delle politiche di integrazione sociosanitarie, l’ASL deve assumere con
maggiore responsabilità e consapevolezza tali obiettivi considerati strategici e prioritari, in
quanto il diritto dei cittadini alla salute e al benessere non possono continuare ad essere
appannaggio di un settore rispetto ad un altro, in coerenza con gli indirizzi contenuti nel
Piano regionale della salute 2008-2010 ancora vigente.
E se con soddisfazione si può attestare che i rapporti di collaborazione con il Distretto
sono sempre stati improntati alla lealtà istituzionale, all’interazione organizzativa e alla
collaborazione professionale quotidiana, con risultati operativi evidenti (per es. il
funzionamento regolamentato di PUA e UVM che ha permesso una specifica sistematicità
negli inserimenti degli anziani e/o disabili presso strutture, attivazioni di protocolli operativi
per affido e adozione, abuso e maltrattamento), il punto di massima criticità rimane
ancora lo scarso impegno della Direzione Generale dell’ASL per garantire su tutto il
territorio dell’Ambito l’assistenza domiciliare integrata e un serio potenziamento e
funzionamento dei servizi territoriali.
Con questa nuova programmazione l’Ambito, supportato dalla Regione, ha dovuto misurarsi
con un nuova opportunità:il programma nazionale servizi di cura della prima infanzia e degli
anziani non autosufficienti collegato al Piano di Azione Coesione (PAC), la cui Autorità di
gestione è stata individuata nel Ministero dell’Interno, allargando lo scenario degli attori del
partenariato, attività di concertazione più specifica che ha portato alla sottoscrizione di un
nuovo Accordo di Programma con l’ASL per rendere concrete le prese in carico delle persone
con bisogno di cure domiciliare anche integrate.
Anche la partecipazione attiva alla concertazione, almeno con le realtà costituite, e con
le OO.SS. ha assunto la forma di appositi Patti di partecipazione e/o Protocolli d’intesa,
dando visibilità alla
sussidiarietà che si è fatta
esercizio concreto
della
sovranità
popolare allargando la titolarità dell’azione finalizzata all’interesse collettivo dei cittadini e
delle loro organizzazioni chiamati a proficui rapporti di collaborazione in tutte le fasi del
ciclo di vita del Piano di zona. Infatti l’Ambito di Conversano sin dal 2009 ha istituito e
disciplinato il Tavolo permanente di comunità e non può non accogliere con soddisfazione
la scelta della Regione di prevedere l’insediamento a livello di ciascun Ambito di
un’apposita cabina di regia costituita dalle istituzioni pubbliche, le OO.SS. e da una
rappresentanza
delle
organizzazioni
del
Terzo
Settore
più
rappresentative
per
l’accompagnamento durante le fasi attuative del Piano.
94
ALLEGATI AL IV CAPITOLO cfr. Il secondo Tomo del Piano
copia Convenzione gestione associata
copia del Disciplinare di funzionamento del Coordinamento Istituzionale
copia del Regolamento di funzionamento dell’Ufficio di Piano
copia del Regolamento unico per l’affidamento dei servizi
copia del Regolamento unico per l’accesso alle prestazioni e la compartecipazione
finanziaria degli utenti al costo delle prestazioni
copia del Regolamento di gestione del Fondo unico d’Ambito
95
Capitolo V
LA PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI DI PIANO
5.1 Le scheda di progetto per gli interventi previsti e gli obiettivi di servizio
97
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi1
TITOLO: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio: SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 1
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia – Sostegno finanziario ai Comuni per le
convenzioni con gli Asili Nido privati convenzionati per l’anno educativo 2012-2013 (esclusi quelli
coperti dai buoni servizio per l’infanzia e l’adolescenza)
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 53
Importo totale programmato: € 43.471,86
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione (specificare _______________________________________)
Tipologia di utenti: minori 0-36 mesi
N° medio annuo previsto di utenti: 39
Descrizione generale
Obiettivi:
soddisfare un maggior numero di utenza e diminuire le liste di attesa dei nidi comunali, attraverso
l’istituto giuridico della Convenzione con i nidi privati autorizzati.
1
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
98
Tipologia di prestazioni/attività:
Trasferimento annuale ai Comuni interessati di fondi destinati alla copertura delle rette
d’inserimento di minori 0-36 mesi in strutture semresidenziali private convenzionate.
Risultati attesi
Aumento del numero degli utenti;
Sostegno delle strutture private per la prima infanzia
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Personale amministrativo UdP
99
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi2
TITOLO: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale: ambito
 comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 1 bis
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia pubblici – Finanziamento della
gestione (spese del personale, pulizia, utenze, ecc.)
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 53
Importo totale programmato: € 732.478,18 (una annualità)
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi per i servizi ausiliari e di mensa
altra modalità di gestione (specificare _______________________________________)
Tipologia di utenti: minori 0-36 mesi
N° medio annuo previsto di utenti: 86
Descrizione generale
Obiettivi:
facilitare nelle famiglie la conciliazione dei tempi vita/lavoro;
2
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
100
trasversali ovvero obiettivi che “strutturano la mente” ( capacità di memoria, di attenzione,
di motivazione all'apprendimento, di curiosità, di decentramento, di decontestualizzazione,
di stare con gli altri);
generali ovvero obiettivi di sviluppo riguardanti le diverse aree dando conto della capacità
del bambino di esprimere comportamenti di senso rispetto a diversi livelli di complessità in
ordine a:
la capacità del bambino di cominciare ad utilizzare il proprio corpo per comunicare con gli
altri, per muoversi ed orientarsi coerentemente nei diversi spazi, per giocare e per
costruire, nonché di sapersi prendere cura del proprio corpo;
la capacità di cominciare a costruire, ad intrattenere rapporti con gli altri adulti e bambini
del nido;
la capacità del bambino di esplorare, manipolare e trasformare diversi materiali;
la capacità del bambino di cominciare ad osservare il contesto vicino e l'ambiente di vita, di
fare prime domande rispetto al contesto e all'ambiente di vita ( i primi
“perché”), di cominciare ad avere prime piccole conversazioni e a trovare soluzioni a piccoli
problemi;
la capacità del bambino di cominciare ad esprimere, comunicare, riportare fatti semplici
accaduti nell'ambito della sua vita familiare e al nido;
la capacità del bambino di cominciare ad utilizzare il linguaggio non verbale, sonoro,
plastico, grafico, pittorico, ludico per esprimere stati d'animo, vissuti e fantasie;
Tipologia di prestazioni/attività:
Accoglienza e soddisfazione di tutti i bisogni educativi, relazionali, di cura, di crescita cognitiva,
dei minori 0-36 mesi.
Risultati attesi
Accoglienza
Abbattimento delle liste di attesa;
Migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro;
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatori professionali, personale amministrativo, cuochi e personale ausiliari.
101
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi3
TITOLO: Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 1 ter
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia pubblici – Finanziamento della
gestione; Asili nido privati autorizzati convenzionati – avviamento e sostegno
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 53
Importo totale programmato: € 637.393,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
 altra modalità di gestione (specificare convenzione)
Tipologia di utenti: minori 0-36 mesi
N° medio annuo previsto di utenti: 98
Descrizione generale
Obiettivi:
mantenere e potenziare gli attuali livelli di servizio;
3
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
102
estensione del tempo di servizio degli attuali nidi comunali in termini di prolungamento
della fascia oraria giornaliera di apertura del servizio e/o previsione del periodo di apertura
estiva (nido estivo);
avviamento e sostegno dei servizi integrativi e innovativi.
Tipologia di prestazioni/attività:
Trasferimento annuale ai Comuni interessati di fondi destinati alla copertura delle rette
d’inserimento di minori 0-36 mesi.
Risultati attesi
aumento del numero degli utenti;
ampliamento dell’offerta educativa.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatori professionali, personale amministrativo, cuochi, ausiliari, ecc.
103
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi4
TITOLO: Servizi di conciliazione vita-lavoro
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 2
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Servizi di conciliazione vita-lavoro
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 40.000,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Nuclei familiari e donne
N° medio annuo previsto di utenti:
potenzialmente l’intera popolazione dell’Ambito
Descrizione generale
Obiettivi:
Elaborazione e approvazione del Piano dei tempi e degli orari;
4
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
104
concreto avvio del percorso della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con la costituzione
dell’Ufficio dei Tempi e Spazi della città.
Tipologia di prestazioni/attività:
analisi del contesto e descrizione della realtà locale;
individuare ed esprimere il fabbisogno e la finalità complessiva dello Studio di fattibilità;
testare le ipotesi di lavoro e verificare la validità della strategia con una rilevazione sul
campo rivolta ai bisogni, alla dotazione di risorse, alla domanda di conciliazione;
definire gli obiettivi di conciliazione;
costruire le strategie operative per il miglioramento della qualità della vita nella città, in
un’ottica di conciliazione dei tempi e degli spazi;
presentazione dei risultati attesi dello Studio di Fattibilità: seminari informativi e di
approfondimento.
costituzione dell’Ufficio dei Tempi e Spazi della città.
Risultati attesi
Armonizzazione degli orari di apertura dei servizi pubblici scolastici, sociali, sociosanitari, scolastici,
ecc.;
miglioramento complessivo della qualità della vita nelle comunità locali dell’Ambito.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Esperti nella specifica area dell’intervento.
105
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi5
TITOLO: Pronto intervento sociale (PIS)
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 3
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Pronto intervento sociale (PIS)
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 85
Importo totale programmato: € 0,00 (cfr. 35 – Maltrattamento e violenza CAV e 37 –
Maltrattamento e violenza Equipe).
Il servizio è in regime di proroga, e si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del
Centro Anti Violenza, comprensivo del Pronto Intervento Sociale, con risorse rivenienti dal PdZ
2010-2013 (€ 187.000 circa).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
popolazione residente nell’Ambito
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 30 in media per anno;
5
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
106
Descrizione generale
Obiettivi:
garantire procedure d’intervento h 24 per le situazioni di emergenza/urgenza sociali che
richiedono soluzioni immediate e flessibili.
Tipologia di prestazioni/attività:
accoglienza, ascolto telefonico ed informazione di base;
immediato intervento sul posto della segnalazione;
raccordo con le risorse del territorio;
accompagnamento presso le strutture di accoglienza.
Risultati attesi
Sostegno sociale immediato per le situazioni di emergenza, esclusa quella di cure sanitarie e quelle
connesse al contenimento di comportamenti pericolosi.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Psicologo;
educatore;
assistente sociale;
assistenti domiciliari.
107
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi6
TITOLO: Rete di pronto intervento sociale – emergenza abitativa
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:
ambito
 comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 4
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Pronto intervento sociale – emergenza abitativa
Art. 77 e 81ter del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 76.442,11
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
popolazione residente nell’Ambito in condizione di disagio economico e con difficoltà a garantirsi
un’abitazione in locazione.
N° medio annuo previsto di utenti:
n. in media per anno;
40
Descrizione generale
6
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
108
Obiettivi:
garantire il diritto all’abitazione per le persone a rischio di esclusione sociale.
Tipologia di prestazioni/attività:
Accoglienza e ascolto;
Presa in carico;
erogazione del sostegno economico.
Risultati attesi
Aumento delle garanzie sociali a sostegno delle politiche abitative.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
assistenti sociali;
personale amministrativo.
109
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi7
TITOLO: Inclusione sociale e lavorativa
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 05
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Inclusione sociale e lavorativa
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 102
Importo totale programmato: € 210.000,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Destinatari finali:
Persone a rischio di esclusione sociale
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 11 per ciascun anno
Descrizione generale
Obiettivi:
7
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
110
Facilitare il percorso di inclusione sociale, anche grazie ad una mappatura delle risorse
territoriali;
offrire agli utenti l’opportunità di esprimere scelte ragionate e consapevoli;
offrire agli utenti informazioni sulle opportunità lavorative del territorio;
aiutare gli utenti ad acquisire una maggiore consapevolezza circa le proprie competenze
personali e professionali e ad individuare aspirazioni ed interessi che possano coniugarsi
con l’offerta di lavoro;
favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro;
contrastare la disoccupazione di lunga durata;
riqualificare l’attività lavorativa dei soggetti in attesa di prima occupazione e/o di fuoriusciti
dal circuito occupazionale e/o soggetti a rischio;
agevolare ed accompagnare l’inserimento lavorativo mediante tirocini formativi.
Tipologia di prestazioni/attività:
Facilitare il percorso di inclusione sociale, anche grazie ad una mappatura delle risorse
territoriali;
offrire agli utenti l’opportunità di esprimere scelte ragionate e consapevoli;
offrire agli utenti informazioni sulle opportunità lavorative del territorio;
aiutare gli utenti ad acquisire una maggiore consapevolezza circa le proprie competenze
personali e professionali e ad individuare aspirazioni ed interessi che possano coniugarsi
con l’offerta di lavoro;
favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro;
contrastare la disoccupazione di lunga durata;
riqualificare l’attività lavorativa dei soggetti in attesa di prima occupazione e/o di
fuoriusciti dal circuito occupazionale e/o soggetti a rischio;
agevolare ed accompagnare l’inserimento lavorativo mediante tirocini formativi.
Risultati attesi
Inserimento nel tessuto sociale e lavorativo dei soggetti inoccupati, disoccupati o espulsi di
recente dal mondo del lavoro;
sostegno concreto ai nuclei familiari a rischio di povertà.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Formatori;
operatori con funzioni di tutoraggio (educatori professionali, psicologi o con esperienza
comprovata negli inserimenti lavorativi di persone a rischio di esclusione sociale).
111
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi8
TITOLO: Servizio Sociale Professionale
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
 comunale
Obiettivo di servizio:  SI
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 06
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Servizio sociale professionale
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 86
Importo totale programmato:
€ 44.057,05 destinato al potenziamento del SSP;
€ 555.773,00 costituito dalle spese sostenute dai tre Comuni per la corresponsione degli
emolumenti ai nove assistenti sociali e personale amministrativo dedicato alle dipendenze degli
stessi Comuni.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi (esternalizzazione)
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Cittadine e cittadini dell’Ambito e, segnatamente, i soggetti più fragili ed esposti al rischio di
esclusione sociale.
N° medio annuo previsto di utenti:
Popolazione totale (potenzialmente)
8
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
112
Descrizione generale
Obiettivi:
Garantire il mantenimento delle prestazioni offerte dal Servizio Sociale Professionale;
Potenziare il servizio sociale professionale dei tre Comuni.
Tipologia di prestazioni/attività:
Tutte le attività e le prestazioni connesse ai compiti d’istituto del Servizio Sociale Professionale e
gli adempimenti amministrativi conseguenti
Risultati attesi
Risposte più pronte, puntuali, appropriate ed estese ai bisogni dell’utenza.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti sociali professionali, personale amministrativo.
113
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi9
TITOLO: Segretariato sociale
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale: ambito
 comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 07
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Segretariato sociale
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 83
Importo totale programmato:
€ 277.880,00 a copertura delle spese sostenute dai tre Comuni per la corresponsione degli
emolumenti ai nove assistenti sociali ed al personale amministrativo dedicato alle dipendenze
delle singole Amministrazioni.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Cittadine e cittadini dell’Ambito e, segnatamente, i soggetti più fragili ed esposti al rischio di
esclusione sociale.
N° medio annuo previsto di utenti:
Popolazione totale (potenzialmente)
Descrizione generale
9
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
114
Obiettivi:
Mantenimento delle prestazioni ed interventi di segretariato sociale, già assicurato nell’ambito del
servizio sociale professionale.
Tipologia di prestazioni/attività:
Ascolto, orientamento, informazione ai cittadini che si rivolgono al servizio, prestazioni di
accompagnamento.
Risultati attesi
Risposte sempre più pronte ed appropriate ed estese ai bisogni dell’utenza.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti sociali professionali e personale amministrativo di adeguata professionalità ed
esperienza.
115
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi10
TITOLO: Sportello immigrati
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 08
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Sportello immigrati
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 108
Importo totale programmato:
€ 90.250,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Persone immigrate
N° medio annuo previsto di utenti:
n. utenti: 250 circa
Descrizione generale
Obiettivi:
Creare un punto di riferimento territoriale per gli immigrati;
10
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
116
Migliorare l’integrazione delle persone immigrate e la qualità della loro vita;
Promuovere e favorire l’integrazione attraverso lo scambio culturale;
Aiutare gli immigrati a conoscere i propri diritti e doveri;
Tutelare le persone immigrate nei confronti dei datori di lavoro e delle istituzioni pubbliche
( Comuni,ASL,Scuola, Forze dell’Ordine, ecc.);
Contrastare lo sfruttamento del lavoro dei cittadini immigrati;
Promuovere e favorire l’integrazione attraverso la conoscenza della lingua e letteratura
italiana;
Favorire l’inserimento degli immigrati, soprattutto ragazzi e giovani, nel mondo della scuola
e del tempo libero.
Tipologia di prestazioni/attività:
Attività di informazione sui diritti e doveri;
attività di formazione e affiancamento degli operatori sociali e sanitari per la promozione
della cultura della integrazione organizzativa e professionale in favore degli immigrati;
orientamento e accompagnamento dei cittadini stranieri immigrati nell’accesso alla rete
dei servizi sociali, sanitari, dell’istruzione e del tempo libero;
attività di informazione e consulenza legale in merito all’ottenimento del permesso di
soggiorno dello status di rifugiato politico e della cittadinanza italiana, al ricongiungimento
familiare, a vertenze di lavoro, ad infortuni sul lavoro,ecc.;
valutazione delle possibilità di lavoro, di alloggio e d’integrazione offerte dal territorio;
seminari sui vari temi (diritti umani, religioni, storia e letteratura, emigrazione ed
immigrazione, cucina,ecc.);
incontri- dibattito;
corsi di lingua e cultura italiana.
Risultati attesi
Maggiore e più profonda integrazione degli immigrati nel tessuto socioeconomico e culturale delle
comunità locali;
accesso più agevolato ed appropriato da parte degli immigrati alla rete dei servizi sociali e
sociosanitari.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
operatori qualificati nei servizi di mediazione linguistica ed interculturale; insegnanti di
lingua e letteratura italiana;
immigrati con discreta conoscenza della lingua italiana che fungano da interpreti;
un legale con specifica competenza ed esperienza relativamente alle problematiche
dell’immigrazione.
117
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi11
TITOLO: PUA
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 09
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Porta Unica di Accesso
Art. 3 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 93.047,20
€ 38.000,00 a carico dell’Ambito (Residui di stanziamento);
€ 55.047,20 a carico del DSS n. 12 ASL BA.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Cittadine e cittadini dell’Ambito e, segnatamente, i soggetti più fragili ed esposti al rischio di
esclusione sociale.
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 776
11
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
118
Descrizione generale
Al sistema integrato si accede tramite la Porta Unica di Accesso attivata dall’Ambito in accordo con
la ASL. La stessa è ubicata presso il Distretto Socio Sanitario e opera secondo un regolamento di
funzionamento.
Obiettivi:
Consolidamento e potenziamento della PUA, già funzionante dall’ottobre 2008, quale sistema
unico d’accoglienza della domanda per la valutazione del bisogno sociosanitario e l’individuazione
dell’intervento da attivare.
Tipologia di prestazioni/attività:
informazione, orientamento della domanda e strumento della programmazione
dell’offerta;
raccolta dei dati e della documentazione necessaria all’istruttoria della domanda di accesso
alla rete dei servizi socio – sanitari;
accoglimento, all’interno dell’ambito distrettuale, di tutte le richieste di assistenza
domiciliare, semiresidenziale e residenziale a gestione integrata e compartecipata;
attivazione degli altri referenti territoriali competenti della rete formale dell’utente per il
completamento della richiesta;
monitoraggio costante delle risorse disponibili per informare ed aggiornare costantemente
l’U.V.M., al fine di agevolarne l’operato;
gestione dell’agenda e supporto all’attività amministrativa dell’U.V.M.
Risultati attesi
Accesso sempre più esteso ed agevole alla rete dei servizi socio-sanitari;
implementazione della rete formale.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Due amministrativi;
Assistente sociale.
119
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi12
TITOLO: Centri di ascolto per la famiglie
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 10
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Centri di ascolto per le famiglie
Art. 93 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato:
€ 36.783,49 risorse dell’Ambito ( l’importo è stato programmato per coprire il periodo di proroga
del servizio nelle more che venga completata la procedura per l’individuazione del soggetto
gestore tramite gara ad evidenza pubblica);
€ 31.437,00 risorse ASL.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Nuclei familiari
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 210
12
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
120
Descrizione generale
Servizio di sostegno alla famiglia e alla genitorialità. In esso sono presenti diversi servizi per
promuovere il benessere della coppia, del nucleo familiare in collaborazione con i Consultori
Familiari.
Obiettivi:
Promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia, il nucleo familiare
e ogni singolo componente nella fase del ciclo della vita, facilitando la formazione di una
identità genitoriale, finalizzata ad una scelta consapevole e responsabile della maternità e della
paternità;
favorire la capacità dei genitori di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente circostante;
stimolare la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché l’elaborazione e la
conduzione di propri progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale.
Tipologia di prestazioni/attività:
Attività di consulenze specialistiche a genitori,coppie, minori e adolescenti;
organizzare e promuovere gli sportelli per il sostegno alla relazione genitori/figli;
assistenza psico-sociale ed ascolto rivolto alle giovani coppie e a neo-genitori, in ambiti
d’intervento diversi da quelli sanitari;
consulenza e mediazione familiare
Risultati attesi:
Riconoscimento del Centro Famiglie come spazio stabile finalizzato alla creazione di progetti la
sensibilizzazione e l’accompagnamento delle famiglie durante il loro ciclo di vita.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Psicologo;
Pedagogista;
Educatore professionale;
Assistente Sociale;
Mediatori.
121
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi13
TITOLO: Educativa domiciliare per minori
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 11
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Educativa domiciliare per minori.
Art. 87 del Regolamento Regionale n. 4/2007:
Importo totale programmato:
€ 63.216,51 risorse dell’Ambito ( l’importo è stato programmato per coprire un periodo di proroga
del servizio nelle more che venga completata la procedura per l’individuazione del soggetto
gestore tramite gara ad evidenza pubblica).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori e famiglie
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 40 nuclei familiari/ n. 50 minori
Descrizione generale
13
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
122
Il servizio ADE consiste in interventi da fornire alla famiglie per favorire la permanenza dei loro figli
nel proprio ambiente di vita evitandone l’istituzionalizzazione .
Obiettivi:
Sostenere il minore che vive esperienze di difficoltà all’interno del nucleo familiare a causa
dell’inadeguatezza dello stesso nella costruzione della sua identità;
monitorare e promuovere le competenze genitoriali rispetto alla correttezza relazionale,
allo sviluppo dell’affettività e alla capacità di accudimento;
migliorare il rapporto famiglia – istituzioni, stimolando fiducia e collaborazione;
sviluppare l’autostima e la consapevolezza delle proprie potenzialità;
arginare situazioni di disagio e disadattamento familiare e sociale anche al fine di prevenire
ogni tipo di devianza;
facilitare le relazioni interpersonali e intersistemiche;
fornire un supporto alla famiglia come orientamento e modello educativo;
ridurre il rischio di abbandono scolastico dei minori;
consentire la permanenza del minore nel proprio ambiente di origine, mediante interventi
sul nucleo e mediante l’attivazione della rete sociale;
sviluppare “la competenza sociale” di adulti e minori;
evitare il cronicizzarsi di situazioni di disagio relazionale e prevenire il rischio di
istituzionalizzazioni;
educare, seguire i ragazzi nella progettazione ed organizzazione del tempo libero e nel
percorso di formazione ed orientamento al lavoro;
facilitare le esperienze di affido familiare.
Tipologia di prestazioni/attività:
Prestazioni di accompagnamento alla cura della casa e della persona;
Ascolto individualizzato finalizzato a migliorare la conoscenza di sè, la capacità di analisi
dei problemi, la progettazione personale;
interventi domiciliari tesi a verificare e potenziare le capacità di accudimento, di ascolto
ed educative dei genitori nei confronti dei figli minori;
prestazioni di orientamento ai servizi;
coinvolgimento delle figure genitoriali nel progetto individualizzato per i figli minori;
coinvolgimento della scuola ed attivazione della rete territoriale dei servizi per
l’attivazione, il monitoraggio e la riformulazione del progetto educativo da realizzare con
la famiglia;
accompagnamento educativo del minore finalizzato all’assolvimento dell’obbligo
scolastico, formativo e di orientamento al lavoro, attraverso la valorizzazione delle
potenzialità personali, rapporti continui con la scuola, centri di formazione professionale,
centri territoriali per l’impiego, etc..
azioni di prevenzione dell’isolamento di adulti e ragazzi in difficoltà, accompagnandoli e
orientandoli nella fruizione di occasioni di crescita personale e sociale.
Risultati attesi:
Il rafforzamento del servizio mira ad abbattere il rapporto istituzionalizzazione/permanenza in
famiglia.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatori professionali.
123
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi14
TITOLO: Buoni servizio di conciliazione - infanzia
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 12
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Buoni servizio di conciliazione – infanzia
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 417.802,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori e famiglie
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 170 beneficiari
14
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
124
Descrizione generale
Obiettivo generale:
favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio
dell’Ambito di servizi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza, al fine di promuovere e
garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno al ruolo educativo dei genitori e
la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, nonché di sostenere l’iniziativa privata
nell’erogazione di servizi di cura.
Obiettivi specifici:
potenziare l’offerta socioeducativa delle strutture e dei servizi per la prima infanzia,
l’infanzia e l’adolescenza, che abbiano conseguito autorizzazione definitiva al
funzionamento;
ampliare l’offerta di servizi di conciliazione vita – lavoro rivolti all’infanzia e all’adolescenza;
agevolare l’accesso alle strutture per l’infanzia, a copertura della domanda complessiva di
offerta per l’infanzia, in una logica di piena sussidiarietà tra il ruolo di governo degli enti
locali e la partecipazione al sistema integrato dei servizi sociali all’interno del sistema
imprenditoriale pugliese, nonché in una logica di sviluppo di una modalità innovativa di
erogazione dei medesimi servizi nell’ottica di renderli funzionali a soddisfare il bisogno di
soluzioni di conciliazione vita-lavoro delle famiglie pugliesi;
sostenere il lavoro di cura delle famiglie al fine di migliorare l’accesso all’occupazione, con
particolare riguardo alla partecipazione sostenibile e all’avanzamento delle donne nel
mercato del lavoro.
Tipologia di prestazioni/attività:
sottoscrizione dell’apposito disciplinare, regolante, i rapporti e i connessi adempimenti, da
parte della Regione Puglia e del Comune capofila;
nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP);
approntamento ed approvazione dello schema del contratto tra le singole strutture
/servizi interessati e l’Ambito di Conversano;
loro sottoscrizione;
iscrizione del Responsabile Unico del Procedimento al sistema/piattaforma telematica
MIRWEB, ai fini del monitoraggio finanziario delle risorse;
acquisizione del Codice Unico di Progetto (CUP);
adempimenti contabili e, in particolare, richiesta alla Regione Puglia – Servizio Politiche di
Benessere e Pari Opportunità l’erogazione della prima anticipazione, pari al 35%
dell’importo provvisorio assegnato;
istruttoria progressiva, con procedura “a sportello”, delle pratiche immesse on line sulla
piattaforma regionale, con conseguente convalida o dichiarazione di inammissibilità;
acquisizione trimestrale, tramite PEC, delle attestazioni di pagamento, sottoscritte dai
cittadini richiedenti, e delle fatture da parte delle singole strutture/servizi;
acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva;
approntamento ed adozione dei conseguenti atti amministrativi di liquidazione;
monitoraggio e rendicontazione tramite sistema/piattaforma MIRWEB;
interventi ed azioni di affiancamento delle strutture/servizi, iscritti al Catalogo dell’offerta.
Risultati attesi:
Ampliamento della platea di fruitori dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza erogati da soggetti
privati iscritti al catalogo;
rafforzamento delle predette strutture e servizi;
125
conciliazione dei tempi di vita – lavoro;
maggiori opportunità lavorative.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti sociali.
126
□
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi15
TITOLO: Affido familiare - Equipe
Annualità: 2014  2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:
X ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 13
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Equipe Affido familiare.
Art. 96 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 36.765,00 (Risorse ASL).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori e famiglie
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 10
Descrizione generale
L’equipe svolge un doppio ruolo:
generalistico attraverso azioni di promozione e sensibilizzazione;
Specialistico nella valutazione delle famiglie che si candidano a prendere in affidamento un
minore.
15
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
127
Obiettivi:
Promuovere e sensibilizzare la comunità alla cultura dell’affidamento familiare;
Garantire le condizioni necessarie perché l’affidamento familiare si realizzi in modo
competente.
Tipologia di prestazioni/attività:
Orientamento e valutazione delle famiglie candidate all’affido, finalizzate alla selezione
delle stesse secondo criteri di approfondimento sociale e psicologico;
gestione dell’anagrafe degli affidatari a livello di Ambito territoriale;
aggiornamento e la supervisione degli operatori;
proposta e la stipula di protocolli operativi;
individuazione di indicatori di qualità degli interventi e di strumenti omogenei di
monitoraggio dell’esperienza e di valutazione del servizio reso;
realizzazione di reti familiari;
predisposizione di posti in strutture di pronta accoglienza onde evitare affidi effettuati in
condizioni di emergenza;
abbinamento minore/famiglia affidataria e conoscenza famiglia affidataria/famiglia
d’origine (qualora sia ritenuto opportuno) congiuntamente con l’ équipe territoriale. In tale
fase ciascuna équipe porta la propria specifica conoscenza degli attori dell’intervento;
cura delle informazioni e gestione della banca dati al fine di garantire la raccolta, la sintesi e
l’invio alle amministrazioni provinciali e regionali dei dati aggiornati derivanti dalle
informazioni acquisite a livello territoriale.
Risultati attesi:
Garantire temporaneamente al minore una famiglia in grado di accoglierlo e di prendersi cura di
lui.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti Sociali;
Psicologi.
128
□
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi16
TITOLO: Affido familiare
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:
ambito
 comunale
Obiettivo di servizio:  SI
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 14
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Affido familiare.
Art.96 del Regolamento Regionale n. 4/2007:
Importo totale programmato:
€ 170.234,00 a valere sui bilanci comunali.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori e famiglie
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 40 minori
Descrizione generale
L’affidamento familiare come un intervento di aiuto e sostegno al minore e alla famiglia di origine,
rappresentando una concreta possibilità di garantire i diritti fondamentali dei minori.
16
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
129
Obiettivi:
Promuovere la cultura dell’affidamento familiare;
assicurare al minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, il
mantenimento, l’istruzione, l’educazione, affidandolo ad altra famiglia, offrendogli
opportunità di socializzazione, sostegni educativi e formativi, adeguate figure adulte di
riferimento;
favorire le relazioni con la famiglia di origine e promuovere ogni iniziativa che possa
favorire il rientro del minore nel nucleo;
sostenere la famiglia affidataria a livello economico, psicosociale e pedagogico .
Tipologia di prestazioni/attività:
Attività di sostegno economico alle famiglie affidatarie secondo quanto previsto dal
Regolamento d’Accesso dell’Ambito;
stipula di polizze assicurative a tutela dei minori affidati e delle famiglie affidatarie;
attività di sostegno psico-sociale e pedagogico;
attività di sostegno alle famiglie di origine.
Risultati attesi:
Garantire al minore una famiglia.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti Sociali;
Psicologi.
130
□
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi17
TITOLO: Adozione familiare
Annualità: 2014  2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:
X ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 15
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Adozione familiare.
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007:
Importo totale programmato: € 36.765,00 (Risorse ASL).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori e famiglie
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 5
Descrizione generale
L’equipe svolge un doppio ruolo:
generalistico attraverso azioni di promozione e sensibilizzazione;
Specialistico nella valutazione delle famiglie e nell’accompagnamento delle famiglie nel
percorso preadottivo e adottivo.
17
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
131
Obiettivi:
Promuovere e sensibilizzare la comunità alla cultura dell’adozione;
Garantire le condizioni necessarie perché l’adozione si realizzi in modo competente.
Tipologia di prestazioni/attività:
Orientamento e valutazione delle famiglie candidate all’adozione, secondo criteri di
approfondimento sociale e psicologico;
aggiornamento e la supervisione degli operatori;
individuazione di indicatori di qualità degli interventi e di strumenti omogenei di
monitoraggio dell’esperienza e di valutazione del servizio reso;
realizzazione di reti familiari;
cura delle informazioni e gestione della banca dati al fine di garantire la raccolta, la sintesi e
l’invio alle amministrazioni provinciali e regionali dei dati aggiornati derivanti dalle
informazioni acquisite a livello territoriale;
informazione/formazione rivolta alle potenziali famiglie adottive;
elaborazione di un progetto personalizzato per ogni famiglia adottiva;
elaborazione di una relazione annuale sullo stato di attuazione del servizio Adozione, da
inviare ai Sindaci dell’Ambito e al Direttore Generale dell’ASL.
Risultati attesi:
Garantire in modo permanente una famiglia idonea al minore dichiarato in stato di adottabilità.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti Sociali;
Psicologi.
132
□
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi18
TITOLO: Centro diurno per minori
Annualità: 2014  2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:
 ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 16
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Centro diurno per minori
Art. 52/104 del Regolamento Regionale n. 4/2007:
Importo totale programmato: € 107.802,90
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori a rischio di devianza e marginalità sociale.
N° medio previsto di utenti:
n. 20
Descrizione generale
Obiettivi:
Offrire un idoneo spazio di socializzazione ai minori e, segnatamente, ai preadolescenti ed
adolescenti;
18
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
133
combattere i fattori che producono devianza ed esclusione sociale;
fornire occasioni di crescita sociale e culturale;
orientare alla formazione e al mercato del lavoro i giovani fuori dal circuito scolastico.
Tipologia di prestazioni/attività:
attività ludico-ricreative;
attività di animazione;
attività culturali;
spazi di orientamento al lavoro;
laboratori.
Risultati attesi:
qualità del tempo libero delle fasce minorili, segnatamente quelle preadolescenziali e
adolescenziali;
scelta informata e consapevole sui percorsi lavorativi.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatori;
Assistente sociale;
Animatore;
Personale ausiliario.
134
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi19
TITOLO: Unità di Valutazione Multidimensionale
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio: 
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 17
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Unità di Valutazione Multidimensionale
Art. 3 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 70.544,89 (Risorse ASL).
A tale importo si devono aggiungere quelle sostenute dall’Ambito per la partecipazione del
Referente d’Ambito e ricompreso nella scheda 6 (Servizio Sociale Professionale).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Cittadine e cittadini dell’Ambito e, segnatamente, i soggetti più fragili ed esposti al rischio di
esclusione sociale.
N° medio annuo previsto di utenti: 600
Descrizione generale
L’ Unità di Valutazione Multidimensionale è una equipe in grado di rilevare e valutare con
appropriatezza le esigenze degli utenti con bisogni sanitari e sociali complessi per l’accesso al
sistema dei servizio socio sanitari di natura domiciliare, semiresidenziale e residenziale.
19
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
135
Obiettivi:
Consolidamento e potenziamento UVM , già funzionante dall’ottobre 2008, quale sistema unico
per la valutazione del bisogno sociosanitario e l’individuazione dell’intervento da attivare.
Tipologia di prestazioni/attività:
effettua la valutazione multidimensionale del livello dell’autosufficienza e della complessità
dei bisogni socio-assistenziali del richiedente e del suo nucleo familiare (valutazione di 2°
livello)
verifica la presenza delle condizioni di ammissibilità ad un certo percorso di cura e di
assistenza;
elabora il progetto socio-sanitario personalizzato;
invia il programma suddetto alla P.U.A. per la sottoscrizione dello stesso da parte del
cittadino o di un familiare;
verifica e aggiorna periodicamente l’andamento del progetto personalizzato;
procede, nel caso, alla dimissione concordata;
verifica l’attuazione dei progetti, determinando i tempi e le modalità per il controllo dei
risultati.
Risultati attesi
Lettura sempre più attenta dei bisogni sociali e sociosanitari della popolazione;
Maggiore appropriatezza nell’individuazione dei servizi sociosanitari più rispondenti ai
bisogni dell’utenza.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
assistenti sociali comunali referenti del caso;
assistente sociale referente dell’Ambito;
MMG e PLS;
medici specialisti;
dirigente medico delle cure domiciliari;
coordinatore sociosanitario.
136
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 18
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Art. 88 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 1.498.477,03
Di cui:
€ 174.614,53 (FNA);
€ 789.082,50 (Risorse ASL);
€ 534.780,00 (PAC Anziani);
L’importo programmato, al netto delle risorse ASL di natura figurativa riferite al costo del
personale, serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga individuato il
nuovo soggetto attuatore.
Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del SAD, con risorse rivenienti dal PdZ
2010-2013.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Persone non autosufficienti
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 131
137
Descrizione generale
Obiettivi:
Favorire la permanenza della persona nel proprio ambiente di vita;
evitare l’emarginazione, l’isolamento e l’istituzionalizzazione della persona;
garantire alla persona una adeguata vita di relazione;
favorire la socializzazione della persona;
alleviare il peso e diminuire la pressione che gravano sui familiari accudenti la persona;
mantenere la persona nel proprio contesto di vita attraverso interventi a sostegno della
famiglia e della persona con prestazioni sociosanitarie integrate svolte in regime
domiciliare o nel contesto della vita quotidiana;
utilizzare il ricorso ai servizi residenziali, a ciclo diurno o continuativo, in via subordinata
ed attuando modalità che circoscrivono di norma ad un periodo programmato la
prestazione, sulla base di un definito piano di intervento;
costituire una valida alternativa sia all’assistenza sanitaria prestata in regime di ricovero
ospedaliero, che alla istituzionalizzazione in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) e
Residenza Protetta (R.S.S.A.);
adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all'autonomia, alla
salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente;
ridurre i ricoveri impropri e incongrui negli ospedali e nelle strutture residenziali;
ridurre la permanenza in ospedale e favorire la de-ospedalizzazione, attraverso l’istituto
della dimissione socio-sanitaria protetta;
sviluppare una modalità d’intervento incentrata sul lavoro d’équipe al fine di realizzare
l’effettiva integrazione delle prestazioni;
sostenere la famiglia e coinvolgerla in una collaborazione solidale e partecipata ai piani di
assistenza;
aumentare il numero di ore settimanali per utente;
estendere la platea dei fruitori dei servizi domiciliari.
Tipologia di prestazioni/attività:
Sostegno alla mobilità personale;
sostegno socio-psicologico;
cura delle condizioni igieniche dell'alloggio con particolare riferimento a quelle destinate a
funzioni primarie;
cambio e lavaggio della biancheria anche durante il ricovero ospedaliero in assenza di
sostegni parentali ed eteroparentali;
acquisto di generi alimentari, medicinali, materiale igienico- sanitario;
preparazione dei pasti;
aiuto, anche mediante accompagnamento, per disbrigo pratiche;
indicazione sulle corrette norme igienico - sanitarie;
svolgimento di piccole commissioni;
aiuto ad alzarsi dal letto;
pulizia e cura personale;
vestizione;
aiuto per l’assunzione dei pasti;
corretta deambulazione;
uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, camminare;
mobilizzazione della persona costretta a letto;
138
prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione complementari alle attività
socioassistenziali;
assistenza assunzione farmaci;
aiuto ad attendere agli atti quotidiani della vita;
ogni altro intervento assistenziale necessario al soddisfacimento del bisogno dell’utente;
prestazioni di ausilio a quelle infermieristiche.
Risultati attesi
Maggior numero di persone non autosufficienti assistite a domicilio;
aumento di ore settimanali di prestazioni erogate in favore dell’utenza;
diminuzione dei ricoveri in strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Infermieri;
Terapisti della riabilitazione;
Personale medico con specifica formazione,
Operatori socio-assistenziali (OSA) od operatori domiciliari con adeguata esperienza nel
servizio di assistenza domiciliare;
Operatori socio-sanitari (OSS).
Assistente sociale, educatore professionale e psicologo (presenza programmata).
139
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 19
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)
Art. 87 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 199.780,00
Di cui
€ 36.600,00 (Residui di stanziamento e risorse comunali trasferite dai Comuni all’Ambito);
€ 163.180,00 (PAC Anziani).
L’importo programmato serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga
individuato il nuovo soggetto attuatore.
Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del SAD, con risorse rivenienti dal PdZ
2010-2013.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Persone non autosufficienti.
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti: 124
140
Descrizione generale
Obiettivi:
Favorire la permanenza della persona nel proprio ambiente di vita;
evitare l’emarginazione, l’isolamento e l’istituzionalizzazione della persona;
garantire alla persona una adeguata vita di relazione;
favorire la socializzazione della persona;
alleviare il peso e diminuire la pressione che gravano sui familiari accudenti la persona;
mantenere la persona nel proprio contesto di vita attraverso interventi a sostegno della
famiglia e della persona con prestazioni sociosanitarie integrate svolte in regime
domiciliare o nel contesto della vita quotidiana;
utilizzare il ricorso ai servizi residenziali, a ciclo diurno o continuativo, in via subordinata
ed attuando modalità che circoscrivono di norma ad un periodo programmato la
prestazione, sulla base di un definito piano di intervento;
costituire una valida alternativa sia all’assistenza sanitaria prestata in regime di ricovero
ospedaliero, che alla istituzionalizzazione in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) e
Residenza Protetta (R.S.S.A.);
adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all'autonomia, alla
salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente;
ridurre i ricoveri impropri e incongrui negli ospedali e nelle strutture residenziali;
ridurre la permanenza in ospedale e favorire la de-ospedalizzazione, attraverso l’istituto
della dimissione socio-sanitaria protetta;
sviluppare una modalità d’intervento incentrata sul lavoro d’équipe al fine di realizzare
l’effettiva integrazione delle prestazioni;
sostenere la famiglia e coinvolgerla in una collaborazione solidale e partecipata ai piani di
assistenza;
aumentare il numero di ore settimanali per utente;
estendere la platea dei fruitori dei servizi domiciliari.
Tipologia di prestazioni/attività:
Sostegno alla mobilità personale;
sostegno socio-psicologico;
cura delle condizioni igieniche dell'alloggio con particolare riferimento a quelle destinate a
funzioni primarie;
cambio e lavaggio della biancheria anche durante il ricovero ospedaliero in assenza di
sostegni parentali ed eteroparentali;
acquisto di generi alimentari, medicinali, materiale igienico- sanitario;
Preparazione dei pasti;
aiuto, anche mediante accompagnamento, per disbrigo pratiche;
indicazione sulle corrette norme igienico - sanitarie;
svolgimento di piccole commissioni;
aiuto ad alzarsi dal letto;
pulizia e cura personale;
vestizione;
aiuto per l’assunzione dei pasti;
corretta deambulazione;
uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, camminare;
mobilizzazione della persona costretta a letto;
prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione complementari alla attività socio
141
assistenziale;
assistenza assunzione farmaci;
aiuto ad attendere agli atti quotidiani della vita;
ogni altro intervento assistenziale necessario al soddisfacimento del bisogno dell’utente;
prestazioni di ausilio a quelle infermieristiche.
Risultati attesi
Maggior numero di persone non autosufficienti assistite a domicilio;
aumento di ore settimanali di prestazioni erogate in favore dell’utenza;
diminuzione dei ricoveri in strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Per quanto attiene le prestazioni garantite dall’Ambito:
Assistenti sociali;
Operatori socio-assistenziali (OSA) od operatori domiciliari con adeguata esperienza nel
servizio di assistenza domiciliare.
142
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Assistenza domiciliare per persone con disagio psichico
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 20
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Assistenza domiciliare per persone con disagio psichico.
Art. 87 e 88 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 130.469,00
€ 44.469,00 (Risorse ASL);
€ 86.000,00 (contribuzione utenza).
L’importo programmato, al netto delle risorse ASL di natura figurativa riferite al costo del
personale, serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga individuato il
nuovo soggetto attuatore.
Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del SAD, con risorse rivenienti dal PdZ
2010-2013.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Persone con disagio psichico.
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti: 50
143
Descrizione generale
Obiettivi:
Favorire la permanenza della persona nel proprio ambiente di vita;
evitare l’emarginazione, l’isolamento e l’istituzionalizzazione della persona, con
riferimento allo stigma che ancora contraddistingue la malattia mentale;
garantire alla persona una adeguata vita di relazione;
favorire la socializzazione della persona;
alleviare il peso e diminuire la pressione che gravano sui familiari accudenti la persona e,
in particolare quella con disagio psichico;
mantenere la persona nel proprio contesto di vita attraverso interventi a sostegno della
famiglia e della persona con prestazioni sociosanitarie integrate svolte in regime
domiciliare o nel contesto della vita quotidiana;
utilizzare il ricorso ai servizi residenziali, a ciclo diurno o continuativo, in via subordinata
ed attuando modalità che circoscrivono di norma ad un periodo programmato la
prestazione, sulla base di un definito piano di intervento;
costituire una valida alternativa sia all’assistenza sanitaria prestata in regime di ricovero
ospedaliero, che alla istituzionalizzazione in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) e
Residenza Protetta (R.S.S.A.);
adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all'autonomia, alla
salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente;
ridurre i ricoveri impropri e incongrui negli ospedali e nelle strutture residenziali;
ridurre la permanenza in ospedale e favorire la de-ospedalizzazione, attraverso l’istituto
della dimissione socio-sanitaria protetta;
sviluppare una modalità d’intervento incentrata sul lavoro d’équipe al fine di realizzare
l’effettiva integrazione delle prestazioni;
sostenere la famiglia e coinvolgerla in una collaborazione solidale e partecipata ai piani di
assistenza;
aumentare il numero di ore settimanali per utente;
estendere la platea dei fruitori dei servizi domiciliari.
Tipologia di prestazioni/attività:
Sostegno alla mobilità personale;
sostegno socio-psicologico;
cura delle condizioni igieniche dell'alloggio con particolare riferimento a quelle destinate a
funzioni primarie;
cambio e lavaggio della biancheria anche durante il ricovero ospedaliero in assenza di
sostegni parentali ed eteroparentali;
acquisto di generi alimentari, medicinali, materiale igienico- sanitario;
Preparazione dei pasti;
aiuto, anche mediante accompagnamento, per disbrigo pratiche;
indicazione sulle corrette norme igienico - sanitarie;
svolgimento di piccole commissioni;
aiuto ad alzarsi dal letto;
pulizia e cura personale;
vestizione;
aiuto per l’assunzione dei pasti;
corretta deambulazione;
uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, camminare;
144
mobilizzazione della persona costretta a letto;
prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione complementari alla attività socio
assistenziale;
assistenza assunzione farmaci;
aiuto ad attendere agli atti quotidiani della vita;
ogni altro intervento assistenziale necessario al soddisfacimento del bisogno dell’utente;
prestazioni di ausilio a quelle infermieristiche.
Risultati attesi
Maggior numero di persone con disagio psichico assistite a domicilio;
aumento di ore settimanali di prestazioni erogate in favore dell’utenza;
diminuzione dei ricoveri in strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Infermieri;
Terapisti della riabilitazione;
Personale medico con specifica formazione,
Operatori socio-assistenziali (OSA) od operatori domiciliari con adeguata esperienza nel
servizio di assistenza domiciliare;
Operatori socio-sanitari (OSS).
Assistente sociale, educatore professionale e psicologo (presenza programmata).
145
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Abbattimento barriere architettoniche
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale: ambito
 comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 21
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Abbattimento barriere architettoniche
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 50.000,00 a carico dei singoli Comuni
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle
relative alla deambulazione e alla mobilità.
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti: 18
Descrizione generale
Obiettivi:
Garantire pieno e agevole accesso agli edifici già esistenti privati, anche se adibiti a centri o
istituti residenziali per l'assistenza ai portatori di menomazioni o limitazioni funzionali
permanenti, ivi compresa la cecità;
146
garantire loro la mobilità all’interno della propria abitazione.
Tipologia di prestazioni/attività:
Predisposizione del Disciplinare d’Ambito per la concessione di contributi per
l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati;
Pubblicazione del bando annuale;
Acquisizione delle istanze per l’ottenimento del contributo;
Verifica delle domande pervenute e predisposizione della graduatoria;
Sopralluoghi a cura degli Uffici Tecnici;
Liquidazione dei contributi.
Risultati attesi
Aumento del numero delle persone con le disabilità previste dalla legge in grado di accedere
agevolmente alle proprie abitazioni e di muoversi facilmente al loro interno.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti sociali;
Personale amministrativo e tecnico.
147
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Buoni servizio disabili e anziani
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 22
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Buoni servizio disabili e anziani
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 425.177,74
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Sono destinatari dei buoni servizio di conciliazione, finalizzati all’accesso ad una delle strutture
(centri diurni ex art. 60, 60-ter, 68, 105, 106 del Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i.) i nuclei familiari
residenti nell’Ambito in cui siano presenti una o più persone in condizioni di non autosufficienza
(disabili e anziani).
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti:
8
Descrizione generale
Obiettivo generale:
148
favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio
dell’Ambito di strutture e servizi socio-assistenziali, socioeducativi e socioriabilitativi per persone
con diverse abilità e persone ultra65enni in condizione di non autosufficienza, al fine di
promuovere e garantire l’inclusione sociale e le prestazioni socioeducative e riabilitative per le
persone non autosufficienti, anziani e disabili, nonché il sostegno per il carico di cura del nucleo
familiare;
Obiettivi specifici:
potenziare l’offerta socioeducativa-riabilitativa e sociale delle strutture e dei servizi per
disabili e anziani non autosufficienti, di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., che abbiano
conseguito autorizzazione definitiva al funzionamento;
ampliare l’offerta di servizi di conciliazione vita – lavoro della tipologia di servizi comunitari
a ciclo diurno assicurandone la sostenibilità gestionale nel tempo grazie a un flusso di
domanda corrispondente all’offerta di posti utente complessivamente disponibile;
agevolare l’accesso a domanda individuale alle strutture e ai servizi per anziani e disabili
non autosufficienti, a copertura della domanda complessiva di offerta per le suddette
popolazioni target, in una logica di piena sussidiarietà tra il ruolo di governo dell’Ente locale
e la partecipazione al sistema integrato dei servizi sociali all’interno del sistema
imprenditoriale pugliese, nonché in una logica di sviluppo di una modalità innovativa di
erogazione dei medesimi servizi nell’ottica di renderli funzionali a soddisfare il bisogno di
soluzioni di conciliazione vita-lavoro delle famiglie dell’Ambito;
sostenere il lavoro di cura delle famiglie al fine di migliorare l’accesso all’occupazione, con
particolare riguardo alla partecipazione sostenibile e all’avanzamento delle donne nel
mercato del lavoro.
Tipologia di prestazioni/attività:
sottoscrizione dell’apposito disciplinare, regolante, i rapporti e i connessi adempimenti, da
parte della Regione Puglia e del Comune capofila;
nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP);
approntamento ed approvazione dello schema del contratto tra le singole strutture
/servizi interessati e l’Ambito di Conversano;
loro sottoscrizione;
iscrizione del Responsabile Unico del Procedimento al sistema/piattaforma telematica
MIRWEB, ai fini del monitoraggio finanziario delle risorse;
acquisizione del Codice Unico di Progetto (CUP);
adempimenti contabili e, in particolare, richiesta alla Regione Puglia – Servizio Politiche di
Benessere e Pari Opportunità l’erogazione della prima anticipazione, pari al 35%
dell’importo provvisorio assegnato;
istruttoria progressiva, con procedura “a sportello”, delle pratiche immesse on line sulla
piattaforma regionale, con conseguente convalida o dichiarazione di inammissibilità;
acquisizione trimestrale, tramite PEC, delle attestazioni di pagamento, sottoscritte dai
cittadini richiedenti, e delle fatture da parte delle singole strutture/servizi;
acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva;
approntamento ed adozione dei conseguenti atti amministrativi di liquidazione;
monitoraggio e rendicontazione tramite sistema/piattaforma MIRWEB;
interventi ed azioni di affiancamento delle strutture/servizi, iscritti al Catalogo dell’offerta;
attività valutativa da parte della Unità di Valutazione Multidimensionale.
Risultati attesi
Alleggerimento del lavoro di cura a carico dei care givers familiari;
149
Miglioramento ed ampliamento dei percorsi riabilitativi;
Estensione dell’offerta dei servizi socio educativi;
Potenziamento dei servizi delle persone non autosufficienti;
Misure di sostegno economico alle famiglie che hanno un carico di lavoro di cura connesso
alla non autosufficienza.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti sociali;
Personale amministrativo.
150
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Progetti di vita indipendente
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 23
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Progetti di vita indipendente
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 198.224,89
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Persone adulte con grave disabilità motoria ovvero con grave patologia neurodegenerativa che
abbiano prodotto permanenti limitazioni alla capacità autonoma di movimento.
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti:
2
Descrizione generale
Obiettivi:
sostenere la vita indipendente intesa per una persona adulta, con grave disabilità motoria ovvero
con grave patologia neurodegenerativa, di autodeterminarsi e di poter vivere il più possibile in
151
condizioni di autonomia, divenendo da oggetto di cura a soggetto attivo cin la capacità di prendere
decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta.
Tipologia di prestazioni/attività:
Valutazione da parte dell’Unità di Valutazione Multidimensionale;
Acquisizione degli atti dell’istruttoria e approvazione dell’ammissione a finanziamento del
PRO.V.I. da parte dell’Ufficio di Piano;
formalizzazione dell’istanza di finanziamento alla Regione;
sottoscrizione di apposito contratto tra l’Ambito territoriale, il soggetto beneficiario ed il
suo nucleo familiare;
Erogazione e rendicontazione alla Regione Puglia per trimestre delle risorse assegnate.
Risultati attesi
Diffusione di una cultura che guarda al disabile non come oggetto di cura ma soggetto attivo,
autodeterminantesi.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Personale Ufficio di Piano;
Unità di valutazione multidimensionale.
152
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Centro diurno anziani
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 24
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Centro diurno anziani
Art. 106 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 5.000,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
anziani
N° medio annuo previsto di utenti:
90
N. utenti:
30 per comune
Descrizione generale
Obiettivi:
socializzazione e animazione per contrastare l’isolamento e l’emarginazione degli anziani.
153
Tipologia di prestazioni/attività:
attività di animazione e socializzazione;
attività ricreative e psico –motorie;
turismo sociale.
Risultati attesi:
aumento del livello di benessere dell’anziano.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatore
Animatore
Assistente sociale
154
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Centro diurno disabili
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 25
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Centro diurno disabili
Art. 105 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 5.000,00
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
anziani
N° medio annuo previsto di utenti:
20
N. utenti:
20
Descrizione generale
Obiettivi:
socializzazione e animazione per contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale
mantenimento dell’autonomia e supporto alla famiglia.
155
Tipologia di prestazioni/attività:
attività di socializzazione e animazione;
prestazioni a carattere assistenziale
trasporto sociale.
Risultati attesi:
aumento del livello di benessere della persona disabile.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatore;
Animatore;
Assistente sociale.
156
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Centro diurno disabili ex art. 60
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
 comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 26
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Centro diurno disabili ex art. 60
Art. 105 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 267.175,19 di cui € 40.769,19 (FNA), € 59.750,00 (Risorse
comunali), € 166.656,00 (ASL)
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
disabili
N° medio annuo previsto di utenti:
25
N. utenti:
21
Descrizione generale
Obiettivi:
157
mantenimento e recupero dei livelli dell’autonomia; supporto alla famiglia.
Tipologia di prestazioni/attività:
educative, di socializzazione;
prestazioni sociosanitarie e riabilitative.
Risultati attesi:
aumento del livello di benessere della persona disabile.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatore;
Psicologo;
Operatore sociale;
Tecnici della riabilitazione.
158
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: “Dopo di noi” - Comunità socioriabilitativa
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale: ambito
 comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 27
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
“Dopo di noi” – Comunità socioriabilitativa
Art. 55 e 57 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 5.000,00 (Risorse comunali)
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Soggetti maggiorenni di età compresa fra i 18 ed i 64 anni, portatori di handicap fisico, intellettivo
e sensoriale, privi di sostegno familiari o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata
impossibile, a livello permanente o temporaneo.
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti: 3
Descrizione generale
Obiettivi:
159
Consolidare nei soggetti disabili la capacità di cura del sé, della conoscenza della propria
persona, dell’igiene personale, della gestione del proprio tempo, dell’uso appropriato
dell’abbigliamento personale , della gestione degli spazi domestici;
sviluppare nei beneficiari la capacità di entrare in relazione con gli altri, sia all’interno del
servizio che all’esterno;
sviluppare negli ospiti/utenti la capacità di orientarsi autonomamente nello spazio
circostante e nell’ambiente senza l’ausilio di terzi;
includere il disabile in iniziative, attività e servizi diretti all’intera comunità cittadina;
consolidare e rafforzare le abilità scolastiche acquisite nel ciclo di studi;
accanto alle autonomie primarie ed a quelle affettivo-relazionali, rafforzare ed accrescere
le abilità e le competenze professionali in grado di consentire percorsi d’inserimento
lavorativo nel mondo produttivo;
favorire ed accompagnare l’inserimento lavorativo del disabile;
garantire al disabile privo di riferimenti familiari o i cui riferimenti familiari siano
particolarmente fragili per età avanzata, condizioni sociali e di salute, un ambiente di tipo
familiare in grado di conferire sicurezza, tranquillità e sostegno.
Tipologia di prestazioni/attività:
Progetto educativo personalizzato ( P.E.I.);
Attività educative indirizzate all’autonomia personale;
Attività mirate all’acquisizione ed al mantenimento delle capacità comportamentali,
cognitive ed affettivo- relazionali;
Attività specialistiche;
Attività di socializzazione e di tipo aggregativi;
Attività di conoscenza del contesto sociale;
Attività didattiche a contenuto culturale;
Attività connesse all’inserimento lavorativo dei disabili;
Somministrazione giornaliera dei pasti e lavaggio di pentole e stoviglie;
Assistenza tutelare diurna e notturna;
Trasporto sociale;
Attività ausiliarie.
Risultati attesi
Rafforzare l’autonomia e migliorare la qualità della vita dei soggetti inseriti in struttura.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Per quanto attiene le prestazioni garantite dall’Ambito:
Educatori professionali di cui un coordinatore;
Assistenti sociali;
Psicologi, infermieri, tecnici della riabilitazione (presenza programmata)
Operatori ausiliari.
160
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Centro diurno Alzheimer
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 28
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Centro diurno Alzaimer
Art. 105 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 5.000,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
anziani
N° medio annuo previsto di utenti:
5
N. utenti:
5
Descrizione generale
Obiettivi:
mantenimento e recupero dei livelli dell’autonomia; supporto alla famiglia.
161
Tipologia di prestazioni/attività:
accoglienza,cura e assistenza;
socializzazione, attività occupazionale;
attività di stimolazione;
trasporto sociale.
Risultati attesi:
aumento del livello di benessere della persona affetta da demenza senile.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatore;
Psicologo;
Operatore socio-sanitari;
Tecnici della riabilitazione;
Infermieri;
medico
162
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Integrazione alunni disabili - Equipe
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 29
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Integrazione alunni disabili - Equipe
Art. 92 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 10.569,00 (Risorse ASL figurative riferite al personale)
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori disabili secondo quanto previsto dalla Convenzione, frequentanti la scuola dell’infanzia, la
scuola primaria, la scuola secondaria di 1° grado.
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti:80/90
Descrizione generale
Obiettivi:
Valutare e seguire nel corso dell’anno scolastico gli alunni con disabilità fisica, sensoriale ed
psichica;
163
coadiuvare gli insegnanti di sostegno e gli educatori professionali del servizio di assistenza
specialistica;
migliorare la risposta della scuola al bisogno delle famiglie con figli disabili;
verificare periodicamente i risultati raggiunti.
Tipologia di prestazioni/attività:
Progetto educativo personalizzato (P.E.I.);
Attività di diagnosi, cura e riabilitazione degli alunni disabili.
Risultati attesi
Accurata valutazione degli alunni disabili;
Personalizzazione del piano educativo, suscettibile di integrazioni e modifiche in itinere.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Medico specializzato,
psicologo;
pedagogista,
educatore professionale;
assistente sociale;
terapista.
164
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Integrazione alunni con disabilità
Annualità: 2014 
2015  2016
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 30
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Integrazione alunni con disabilità.
Art. 92 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 471.230,82
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori disabili frequentanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo
grado.
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti: 93
Descrizione generale
Obiettivi:
Supportare gli alunni diversamente abili nel corso delle attività scolastiche;
165
coadiuvare il programma degli insegnanti di sostegno;
migliorare la risposta della scuola al bisogno delle famiglie con figli disabili;
favorire il giusto equilibrio fra le energie spese verso gli alunni normodotati e quelle spese
verso gli alunni con disabilità.
Tipologia di prestazioni/attività:
Azioni di supporto al programma dell’insegnante di sostegno e di quelli curricolari,
attraverso la stesura di un progetto individuale complementare;
attività parallele a quelle scolastiche e finalizzate al rafforzamento dell’autonomia
personale e all’acquisizione di nuove competenze
Risultati attesi
Rafforzare il percorso di autonomia;
Potenziare le capacità residue;
Rafforzare la rete dei soggetti coinvolti.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Per quanto attiene le prestazioni garantite dall’Ambito:
Educatori professionali con competenze specifiche per la tipologia di handicap;
Coordinatore;
166
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Trasporto sociale per persone con disabilità.
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:
ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 31
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Trasporto sociale per persone con disabilità.
Artt. del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 274.965,37 di cui € 134.400,00 a carico dei Comuni ed €
139.565,37 a carico della ASL..
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
persone con disabilità.
N° medio annuo previsto di utenti:
N. utenti:
152
Descrizione generale
167
Obiettivi:
Favorire l’autonomia della persona diversamente abili;
Favorire l’accesso ai servizi di cura;
Tipologia di prestazioni/attività:
Trasporto e accompagnamento presso i servizi/strutture socio sanitarie.
Risultati attesi:
aumento del livello di benessere della persona .
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Autista;
Accompagnatore.
168
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Inserimenti in strutture a ciclo diurno per persone con disagio psichico.
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale: X ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 32
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Inserimenti in strutture a ciclo diurno per persone con disagio psichico.
Artt. 60, 60 bis e 105 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 5.000,00.
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
persone con disagio psichico
N° medio annuo previsto di utenti:
10
N. utenti:
10
Descrizione generale
Obiettivi:
mantenimento e recupero dei livelli dell’autonomia; supporto alla famiglia.
169
Tipologia di prestazioni/attività:
educative, di socializzazione;
prestazioni sociosanitarie e riabilitative.
Risultati attesi:
aumento del livello di benessere della persona .
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Educatore;
Psicologo;
Operatore sociale;
Operatori tecnici .
170
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Residenze per persone con disagio psichico
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale: ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 33
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Residenze per persone con disagio psichico
Art. 60 bis e 70 del Regolamento Regionale n. 4/2007:
Importo totale programmato: € 42.050,00 a carico dei singoli bilanci comunali
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Persone con problematiche psicosociali definitivamente uscite dal circuito sanitario psichiatrico
prive di validi riferimenti familiari e/o che necessitano di sostegno nel mantenimento dei livelli di
autonomia.
N° medio annuo previsto di utenti:
5
N. utenti:
5
Descrizione generale
Obiettivi:
171
assicurare alla persona un ambiente comunitario improntato a modalità di collaborazione
nella gestione dell’organizzazione domestica;
garantire il mantenimento dei livelli di autonomia della persona con disagio psichico.
Tipologia di prestazioni/attività:
Risultati attesi
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti sociali;
Personale amministrativo.
172
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi20
TITOLO: Centro Anti Violenza (CAV)
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 35
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Centro Anti Violenza (CAV)
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: 107
Importo totale programmato: € 30.000,00
L’importo programmato serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga
individuato il nuovo soggetto attuatore.
Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del Centro Anti Violenza, comprensivo
del Pronto Intervento Sociale, con risorse rivenienti dal PdZ 2010-2013 (€ 187.000 circa).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
famiglie e minori dell’Ambito, a cui indirizzare le azioni di sensibilizzazione;
donne e minori abusati e maltrattati;
donne e uomini ristretti nelle case circondariali.
N° medio annuo previsto di utenti:
donne e minori abusati e maltrattati: n. 15 in media per anno;
20
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
173
Descrizione generale
Obiettivi:
Prevenire ogni forma d’abuso e maltrattamento ai danni di donne e minori;
individuare precocemente situazioni di bambini ed adolescenti a rischio di grave
trascuratezza e/o abuso;
formare adeguatamente gli operatori coinvolti in merito alle problematiche dell’abuso e
agli strumenti per individuarlo e fronteggiarlo;
creare una rete interistituzionale (servizi sociali territoriali, consultori familiari, servizi
d’igiene mentale, scuole di ogni ordine e grado, Forze dell’Ordine, Tribunale per i
Minorenni, Tribunale Ordinario) per la segnalazione e la presa in carico integrata.
Tipologia di prestazioni/attività:
Le principali attività, in un’ottica di unitarietà di risposta ai bisogni dell’utenza, evitando
frammentazioni e scoordinamenti, sono le seguenti:
Interventi di educazione all’affettività e alla sessualità;
raccolta delle segnalazioni;
interventi psicologici e sociali di sostegno e trattamento;
psicodiagnosi;
formazione degli osservatori sociali privilegiati (scuole, operatori sociali,ecc.);
trattamento terapeutico;
consulenza legale;
assistenza ai giudici durante le audizioni protette;
consulenze tecniche per i tribunali;
interventi di natura protettiva (allontanamento ed affidamento);
valutazione delle capacità genitoriali;
consulenza e sostegno psicologico ai familiari non abusanti;
percorsi di riparazione delle relazioni familiari nei casi di maltrattamento;
percorsi terapeutici individuali e di gruppo;
interventi di Pronto intervento sociale (cfr. scheda 03);
Risultati attesi
Più incisiva e diffusa azione di prevenzione all’abuso ed al maltrattamento;
presa in carico della persona abusata e/o maltrattata nella complessità della sua situazione
personale e sociofamiliare.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Il Centro Antiviolenza prevede la presenza di:
n. 3 assistenti sociali referenti di Ambito;
Psicologo del consultorio familiare competente per territorio;
Assistente Sociale del consultorio familiare competente per territorio;
n. 1 assistente sociale a tempo pieno con specifica competenza nella relazione di aiuto e
nell’assistenza a soggetti deboli, vittime di maltrattamenti e violenze
n. 1 psicologo a tempo pieno con comprovata esperienza nelle problematiche relative all’abuso e
maltrattamento nei confronti di donne e minori,che avrà anche compiti di Coordinatore
dell’èquipe
n. 1 educatore part time con specifica competenza nelle relazioni di aiuto;
n. 1 consulente legale.
174
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi21
TITOLO: Maltrattamento e violenza - residenziale
Annualità: 2014  2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 36
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Maltrattamento e violenza - residenziale
Art. 80 e 81 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 20.000,00
L’importo programmato serve a garantire la continuità del servizio in atto, nelle more che venga
individuato il nuovo soggetto attuatore.
Si precisa che è in corso la procedura di affidamento a terzi del Centro Anti Violenza, comprensivo
del Pronto Intervento Sociale, con risorse rivenienti dal PdZ 2010-2013 (€ 187.000 circa).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
donne e minori abusati e maltrattati;
donne e uomini ristretti nelle case circondariali.
N° medio annuo previsto di utenti:
donne e minori abusati e maltrattati: n. 15 in media per anno;
21
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
175
Descrizione generale
Obiettivi:
Assicurare alle donne e minori abusati e/o maltrattati un ambiente protetto;
sostenere l’adeguato sostegno psicologico, legale e medico;
orientare le persone vittime di abuso e/o violenza per il reinserimento sociale;
sostenere i Comuni dell’Ambito nella spesa sostenuta per la copertura della retta
d’inserimento in casa rifugio.
Tipologia di prestazioni/attività:
Presa in carico da parte del Servizio Sociale Professionale, congiuntamente con gli operatori
dei Consultori familiari e del Centro Anti Violenza;
scelta della struttura più adeguata;
Inserimento e verifiche periodiche.
Attività amministrative, connesse al rapporto Ambito – Comuni (rendicontazione,
trasferimenti, ecc.).
Risultati attesi
presa in carico della persona abusata e/o maltrattata nella complessità della sua situazione
personale e socio familiare da parte dei Comuni.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti Sociali, personale amministrativo.
176
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi22
TITOLO: Maltrattamento e violenza - equipe
Annualità: 2014  2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 37
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Maltrattamento e violenza - residenziale
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 5.000,00 (Ambito); € 5.239,00 (Risorse ASL).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
donne e minori abusati e maltrattati;
donne e uomini ristretti nelle case circondariali.
N° medio annuo previsto di utenti:
donne e minori abusati e maltrattati: n. 15 in media per anno;
Descrizione generale
Obiettivi:
Promuovere nel territorio la cultura di genere e della non violenza;
22
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
177
favorire l’interazione ed il rafforzamento della rete dei servizi pubblici, sociali e sanitari con
le aree giudiziaria e scolastica e con il terzo settore per gli interventi di contrasto all’abuso
ed al maltrattamento;
proteggere, anche attraverso l’inserimento in case rifugio, le donne ed i minori abusati e/o
maltrattati;
ridurre il fenomeno dell’abuso e del maltrattamento.
Tipologia di prestazioni/attività:
Azioni informative e di sensibilizzazione rivolte a tutti gli operatori che hanno rapporti
significativi con i minori (servizi sanitari, scolastici, sportivi ricreativi, ecc.), così come
individuate nelle linee guida:
o conoscenze sulle norme a tutela dei minori;
o competenze di base sui segnali di disagio;
o motivazioni all’ascolto e conoscenze per la prima accoglienza della domanda;
o contrasto della tolleranza culturale verso comportamenti violenti in famiglia;
o conoscenza dei servizi del territorio.
adozione di modalità comuni di segnalazione alle autorità competenti di situazioni di abusi
sessuali e/o violenza;
formulazione di proposte per un’adeguata formazione degli operatori coinvolti e degli
osservatori privilegiati;
raccolta ed elaborazione di dati statistici sull’entità del fenomeno;
elaborazione di progetti personalizzati;
elaborazione di una relazione annuale sullo stato di attuazione dei servizi di Prevenzione e
lotta alla violenza su donne e minori da inviare ai Sindaci dell’Ambito e al Direttore Generale
dell’ASL.
Risultati attesi
Accuratezza nella valutazione multidisciplinare del caso;
riduzione del fenomeno dell’abuso e del maltrattamento;
diffusione di una cultura di genere e della non violenza.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Psicologo (competenza ASL);
Assistenti sociali (competenza Ambito e ASL)
Consulenti.
178
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei servizi
TITOLO: Interventi di prevenzione in materia di dipendenze patologiche
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 38
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Interventi di prevenzione in materia di dipendenze patologiche
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 46.550,00 (Residui di stanziamento); € 22.795,76 (Risorse ASL
figurative riferite al personale ).
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Popolazione dell’Ambito, in particolar modo studenti delle scuole secondarie di primo e secondo
grado e titolari di pubblici esercizi.
N° medio annuo previsto di utenti:
Potenzialmente l‘intera popolazione dell’Ambito
Descrizione generale
Obiettivi:
Obiettivi dell’iniziativa “A” sono i seguenti:
179
Promuovere una cultura del benessere all’interno delle comunità locali;
Rimuovere i fattori di rischio che facilitano l’ingresso nei percorsi delle dipendenze;
Coinvolgere sulle problematiche delle dipendenze le agenzie educative territoriali.
Obiettivi dell’iniziativa “B” sono i seguenti:
Promuovere una cultura del benessere all’interno delle comunità locali;
Sensibilizzare la comunità intorno all’insorgenza delle nuove dipendenze;
Rimuovere i fattori di rischio che facilitano l’ingresso nei percorsi delle dipendenze;
Coinvolgere sulle problematiche delle vecchie e nuove dipendenze gli operatori pubblici e
privati del territorio;
o Aumentare la sicurezza sulle strade e sui luoghi di lavoro.
o
o
o
o
o
o
o
Tipologia di prestazioni/attività:
o
o
o
o
o
o
Per l’iniziativa “A”:
Protocolli d’intesa tra i Comuni, la ASL e le scuole medie inferiori e superiori;
incontri informativi sulle problematiche delle dipendenze;
seminari formativi indirizzati ai docenti;
concorsi e mostre didattiche itineranti;
videoforum indirizzati ai minori;
produzione di materiale informativo ed interventi di sensibilizzazione nei luoghi di
aggregazione (stampati, spot radiotelevisivi, box informativi sulle testate locali, info-point
nei luoghi di aggregazione giovanile, ecc.) sulle problematiche delle dipendenze, anche con
il coinvolgimento diretto dei giovani.
Per l’iniziativa “B”:
o Incontri informativi e di sensibilizzazione sulle problematiche delle dipendenze, intese nella
accezione più ampia, presso luoghi formali (Comandi di Polizia Municipale, Ambulatori e
Consultori, i Comuni, i Centri Unici Prenotazioni, gli Ospedali, le Caserme, ecc.);
o contatti con operatori privati: tabaccai, gestori scuole-guida, sale-giochi, discoteche,
palestre, ecc.
o produzione e distribuzione di materiale informativo adeguato (stampati, spot
radiotelevisivi, box informativi sulle testate locali, ecc.) sulle problematiche delle
dipendenze intese nell’accezione più ampia presso luoghi formali ed informali.
Risultati attesi
Contrazione del fenomeno delle vecchie dipendenze ed efficace contrasto delle nuove, in
particolar modo, delle ludopatie.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistente sociale;
educatore professionale;
sociologo;
psicologo;
esperto in comunicazione sociale.
180
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi23
TITOLO: Interventi indifferibili per minori fuori famiglia
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale: ambito
 comunale
Obiettivo di servizio: 
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 39
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Interventi indifferibili per minori fuori famiglia.
Art. 20 del Regolamento Regionale n. 4/2007:
Importo totale programmato:
€ 692.341,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia a cura dei tre Comuni dell’Ambito
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Minori inseriti con provvedimento del Tribunale per i Minorenni nelle strutture di accoglienza
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 30 minori
Descrizione generale
23
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
181
Garantire ai minori residenti nell’Ambito, privi di nuclei familiari in grado di garantirne
l’educazione ed il mantenimento ed ai minori stranieri giunti non accompagnati nel
territorio dell’Ambito, sottoposti a provvedimenti del Tribunale per i Minorenni,
l’inserimento in strutture residenziali accoglienti;
assicurare mantenimento e cure materiali appropriati;
garantire un’educazione adeguata, anche sotto il profilo affettivo, la crescita sotto il profilo
sociale, relazionale e culturale, un idoneo livello di istruzione dei minori inseriti.
Tipologia di prestazioni/attività:
valutazione accurata da parte del Servizio Sociale Professionale in merito all’inserimento;
rapporti con il Tribunale per i Minorenni;
verifiche periodiche circa la proficuità degli inserimenti ed i risultati conseguiti;
copertura delle rette di inserimento con gli adempimenti amministrativi connessi.
Risultati attesi:
Crescita armonica dei minori inseriti;
rafforzamento delle loro potenzialità;
Superamento di eventuali conflitti intrafamiliari.
Riduzione di comportamenti “difficili” con i pari.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti sociali, personale amministrativo.
182
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi24
TITOLO: Ufficio di Piano
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 40
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Ufficio di Piano
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 63.214,91
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Destinatari finali:
i soggetti attuatori di interventi e servizi, gli operatori pubblici e privati e la popolazione
dell’Ambito.
N° medio annuo previsto di utenti:
Potenzialmente l’intera popolazione dell’Ambito.
Descrizione generale
24
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
183
Servizio di sostegno alla famiglia e alla genitorialità. In esso sono presenti diversi servizi per
promuovere il benessere della coppia, del nucleo familiare in collaborazione con i Consultori
Familiari.
Obiettivi:
Curare tutti gli adempimenti e le attività necessarie all’implementazione ed attuazione del
Piano di Zona e delle altre eventuali progettazioni a valere su ulteriori finanziamenti
statali, regionali e comunitari;
curare la gestione complessiva del Piano di Zona nonché la realizzazione di tutti gli
interventi e le attività in esso previsti;
favorire l’integrazione socio-sanitaria sul piano gestionale/organizzativo e professionale;
implementare la qualità dei servizi sociali;
regolamentare ed implementare la gestione associata degli interventi e dei servizi sociali;
curare la comunicazione del Piano di Zona;
promuovere la collaborazione con altre istituzioni pubbliche e soggetti del terzo settore,
del volontariato, di privati gestori di servizi sociali;
promuovere la concertazione con sindacati e soggetti di tutela degli utenti.
Tipologia di prestazioni/attività:
Predisposizione degli atti per l’organizzazione dei servizi e per l’eventuale
affidamento di essi ai sensi della legge regionale;
predisposizione di disciplinari, regolamenti e bandi, anche regionali (ad es. buoni
servizio per l’infanzia e l’adolescenza, per disabili e anziani);
gestione dell’Ufficio medesimo ed alla erogazione delle somme destinate ai
finanziamenti dei soggetti che gestiscono i servizi (Comuni, Privato sociale, privati che
agiscono in regime di convenzione);
predisposizione dei protocolli d’intesa e gli altri atti finalizzati a realizzare il
coordinamento con gli organi periferici delle Amministrazione statali;
organizzazione della raccolta delle informazioni e dei dati al fine della realizzazione
del sistema di monitoraggio e valutazione;
predisposizione di tutti gli atti necessari all’assorbimento, da parte del soggetto
capofila ( gestore del fondo complessivo dell’ambito), dell’obbligo di rendicontazione;
attività necessarie al supporto per i soggetti responsabili della gestione dei servizi in
forma associata, laddove non sia stato individuato un unico soggetto gestore, ovvero
nelle more nella sua individuazione;
formulazione di proposte, indicazioni e suggerimenti diretti al Coordinamento
istituzionale in tema di iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori,
gestione ed eventuale rimodulazione delle attività previste dal Piano di Zona,
acquisizione di diverse competenze o nuove figure professionali per l’espletamento di
propri compiti;
relazione annuale al Coordinamento istituzionale sullo stato di attuazione del Piano di
Zona con l’indicazione del livello di attuazione e del grado di soddisfazione
dell’utenza;
compilazione periodica delle schede di monitoraggio che la Regione indica con
proprie direttive;
verifica annuale sullo stato di attuazione dei singoli progetti;
riunioni periodiche dell’Ufficio di Piano con i referenti dei servizi sociali di tutti i
Comuni dell’Ambito territoriale.
184
Risultati attesi:
Graduale messa a regime della governance locale degli interventi e servizi sociali;
Attuazione del Piano Sociale di Zona.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Responsabile/Coordinatore;
Assistenti sociali;
Esperti in materia di appalti di servizi;
Istruttore amministrativo esperto in materia contabile e finanziaria;
Istruttore amministrativo.
185
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi25
TITOLO: Inclusione sociale e lavorativa disabili
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio:  SI
NO
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 41
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Inclusione sociale e lavorativa di persone disabili
Art. 102 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 122.293,97, di cui € 20.479,64 Risorse ASL
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Destinatari finali:
Persone con disabilità fisiche, sensoriale ed intellettive.
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 10 per annualità
Descrizione generale
Obiettivi:
Promuovere percorsi individuali di formazione e avviamento al lavoro;
25
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
186
promuovere interventi per l’inclusione sociale di soggetti disabili
sostenere l’autonomia personale e sociale della persona disabile;
adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all'autonomia, alla
salvaguardia della vita di relazione dell’utente.
Maggiore sensibilità delle imprese presenti nell’Ambito alle problematiche delle persone
diversamente abili;
potenziare le capacità personali, le potenzialità intellettive, le abilità del disabile.
Tipologia di prestazioni/attività:
Stesura e/o implementazione di una mappa conoscitiva delle aziende pubbliche e private
dell’Ambito che hanno accolto o intendono accogliere persone a rischio di esclusione
sociale;
strutturazione di rapporti stabili di collaborazione con le Agenzie per l’impiego di Monopoli
e Conversano, anche mediante sottoscrizione di accordi di partenariato;
stipula di convenzioni con le aziende pubbliche e private presenti sul territorio;
stipula di polizza assicurativa RCT e copertura INAIL per gli utenti avviati al lavoro;
progetti di formazione (due mesi);
inserimenti lavorativi in aziende pubbliche e private mediante borse lavoro (dieci mesi);
interventi di tutoraggio e monitoraggio durante tutte le fasi dell’inserimento lavorativo;
incontri periodici di verifica.
Risultati attesi
Inserimento duraturo nel tessuto sociale e lavorativo di persone con disabilità fisiche, sensoriali ed
intellettive.
diffusione di una cultura che guardi alla disabilità come “risorsa”.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Formatori;
operatori con funzioni di tutoraggio (educatori professionali, psicologi o con esperienza
comprovata negli inserimenti lavorativi di persone a rischio di esclusione sociale).
187
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi26
TITOLO: Inclusione sociale e lavorativa di persone con dipendenze patologiche
Annualità: 2014 
2015  2016 
AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio: 
(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 42
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Inclusione sociale e lavorativa di persone con dipendenze patologiche
Art. 102 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 272.795,76 di cui € 22.795,76 Risorse ASL per l’anno 2014
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Destinatari finali:
Persone a rischio di esclusione sociale
N° medio annuo previsto di utenti:
n. 10 per annualità.
Descrizione generale
Obiettivi:
26
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
188
Favorire nelle persone in trattamento terapeutico riabilitativo o che l’abbiano concluso
l’acquisizione di abilità sociali e specifiche competenze lavorative;
favorire l’integrazione delle persone a rischio di esclusione dai processi produttivi;
facilitare l’autonomia lavorativa e corretta gestione nei rapporti di relazione;
agevolare il raggiungimento di un livello soddisfacente dell’inserimento lavorativo.
Tipologia di prestazioni/attività:
Stesura e/o implementazione di una mappa conoscitiva delle aziende pubbliche e private
dell’Ambito che hanno accolto o intendono accogliere persone a rischio di esclusione
sociale;
strutturazione di rapporti stabili di collaborazione con i SerT di Monopoli e Conversano e
con le Agenzie per l’impiego di Monopoli e Conversano, anche mediante sottoscrizione di
accordi di partenariato;
stipula di convenzioni con le aziende pubbliche e private presenti sul territorio;
stipula di polizza assicurativa RCT e copertura INAIL per gli utenti avviati al lavoro;
progetti di formazione (un mese);
inserimenti lavorativi in aziende pubbliche e private mediante borse lavoro (undici mesi);
interventi di tutoraggio e monitoraggio durante tutte le fasi dell’inserimento lavorativo;
incontri periodici di verifica.
Risultati attesi
Inserimento duraturo nel tessuto sociale e lavorativo di persone segnate dallo stigma delle vecchie
e nuove dipendenze;
Diffusione di una cultura inclusiva che agevoli l’inserimento sociale e lavorativo di persone espulse
dal circuito lavorativo.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Formatori;
operatori con funzioni di tutoraggio (educatori professionali, psicologi o con esperienza
comprovata negli inserimenti lavorativi di persone a rischio di esclusione sociale).
189
Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi27
TITOLO: Prima dote
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 43
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Prima dote per i nuovi nati
Art. 102 del Regolamento Regionale n. 4/2007
Importo totale programmato: € 75.770,88
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Famiglie con minori 0-36 mesi.
N° medio annuo previsto delle famiglie beneficiarie:
55-60
Descrizione generale
Obiettivi:
Sostenere, assumendoli o alleviandoli in forma indiretta, i costi sostenuti dalle famiglie per la
fruizione di servizi per l’infanzia.
27
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
190
Tipologia di prestazioni/attività:
Predisposizione bando;
istruttoria delle istanze pervenute;
assegnazione delle risorse.
Risultati attesi
Miglioramento degli standards di cura dei minori 0-36 mesi.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Assistenti sociali
Personale amministrativo.
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Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi28
TITOLO: Formazione
Annualità: 2014 
2015  2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 44
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Formazione
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 11.600,00
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
 gestione in economia
gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Personale Ufficio di Piano.
N° medio annuo previsto
--Descrizione generale
Obiettivi:
Percepire la formazione permanente come componente irrinunciabile del lavoro sociale;
28
Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
192
stimolare la riflessione sui cambiamenti che hanno investito la organizzazione dei servizi
sociali ( Piani Sociali di Zona) e che richiedono nuove politiche del welfare;
approfondire i presupposti teorici della riforma dell’assistenza e i principi innovativi:
universalità, partecipazione dei cittadini, sussidiarietà orizzontale e verticale, qualità dei
servizi;
valorizzare la centralità del territorio nelle politiche del welfare di cui l’ente locale è regista
e riconoscere le connessioni con le altre politiche locali: casa, sanità, scuola, formazione,
lavoro, tempo libero e socialità;
favorire lo sviluppo delle nuove modalità organizzative e gestionali dei servizi sociali;
favorire la partecipazione attiva, il confronto e lo scambio di esperienze fra operatori
sociali e socio-sanitari-educativi dei servizi pubblici, privati e del privato sociale;
valutare ex ante-in itinere ed ex post il Piano e le attività implementate;
sviluppare negli operatori impegnati nei servizi pubblici e privati competenze adeguate in
materia di autorizzazione e accreditamento.
Tipologia di prestazioni/attività:
Corsi di formazione, seminari, giornate di studio in modalità didattiche che agevolino il più
possibile l’apprendimento e la verifica del miglioramento delle competenze conseguite.
Risultati attesi
Consolidare i processi di formazione permanente.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Agenzie formative con adeguata esperienza nel campo dei servizi sociali e del monitoraggiovalutazione delle politiche sociali.
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Ambito di Conversano
Comuni associati di Conversano - Polignano a Mare - Monopoli
ASL BA - Provincia di Bari
Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi29
TITOLO: Sistema informativo
Annualità: 2014 
2015 2016 AMBITO DI CONVERSANO
PROVINCIA DI BARI
Informazioni generali
Valenza territoriale:  ambito
comunale
Obiettivo di servizio: (cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 – DGR 1534/2013)
Numero progressivo: 45
(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)
Denominazione servizio/intervento:
Sistema informativo
Art. del Regolamento Regionale n. 4/2007: --Importo totale programmato: € 3.124,61
Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)
gestione in economia
 gestione diretta con affidamento a terzi
altra modalità di gestione
Tipologia di utenti:
Gli operatori sociali pubblici e privati dell’Ambito.
N° medio annuo previsto di utenti:
--Descrizione generale
Obiettivi:
Monitorare costantemente la domanda e l’offerta dei servizi, attraverso l’attivazione di
flussi informativi continui;
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Da compilare almeno per tutti gli Obiettivi di Servizio (ex PRPS 2013-2015) programmati nel Piano di Zona.
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promuovere l’utilizzo delle strumentazioni informatiche e delle reti sia internamente ai
servizi sociali, sanitari e sociosanitari che verso il territorio;
raggiungere una maggiore e più rapida interconnessione tra i diversi nodi del sistema ( ASL,
Comuni dell’Ambito, UdP ecc.);
pervenire ad una maggiore comunicazione con la cittadinanza con attività dirette a fornire
al cittadino informazioni,consulenza e primo orientamento per la conoscenza delle
prestazioni erogate sul territorio;
migliorare il funzionamento del Segretariato sociale.
Tipologia di prestazioni/attività:
Implementazione del sistema informativo-informatico dell’Ambito/ASL BA;
Predisposizione di programmi per la raccolta e l’elaborazione dati;
Risultati attesi
Messa a regime di un costante flusso informativo.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio
Personale UdP;
Esperti in informatica.
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