lavoro in continuita - Istituto Comprensivo Lucca 7
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lavoro in continuita - Istituto Comprensivo Lucca 7
DAGLI ESPERIMENTI A SCUOLA … ALLA TAVOLA IMBANDITA! … DALL’ORTO DI PAESE …. AL MONDO! ESPERIENZE VISSUTE IN LABORATORIO E ALL’APERTO. CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING E … ARCIMBOLDO. Secondo la teoria della tettonica a zolle, l’attuale configurazione della crosta terrestre è dovuta al movimento delle zolle in cui è suddivisa e che, a causa delle correnti convettive della stratosfera, vengono continuamente spostate e trasportano a loro volta, i continenti che su di esse “ galleggiano”. IL MOVIMENTO DELLE ZOLLE MATERIALE OCCORRENTE Cassetta di legno; Tre bastoncini rotondi; Acqua; Farina. PREPARAZIONE Dopo esserci procurati il materiale occorrente, abbiamo praticato nei due lati più lunghi della cassetta tre fori per lato perfettamente allineati e di diametro poco maggiore di quello dei bastoncini, inserendoli, poi, nei fori e controllando che abbiano libertà di movimento. Abbiamo preparato un impasto morbido di acqua e farina che abbiamo versato nella cassetta in modo da ricoprire completamente i bastoncini e lo abbiamo lasciato riposare finché non si è formata una crosta. Abbiamo iniziato a muovere lentamente i primi due bastoncini (1 e 2)in senso rotatorio opposto, il primo verso destra e il secondo verso sinistra. Successivamente abbiamo ruotato i bastoncini 2 e 3 ancora in senso opposto, il secondo verso sinistra e il terzo verso destra. ESPERIMENTO SULLA FORMAZIONE DELLE STALATTITI E STALAGMITI MATERIALE OCCORRENTE: Un pentolino Due bicchieri (possibilmente di vetro) Un bicchiere di sale fino da cucina Un filo di cotone Due spillette Un pezzo di cartone o un contenitore (1) PROCEDIMENTO: Scaldare nel pentolino due bicchieri di acqua, fino a raggiungere la temperatura di ebollizione circa. (1) Successivamente sciogliere un bicchiere di sale iodato da cucina nell'acqua precedentemente scaldata. (2) (2) Preparare il filo legando alle due estremità le spilline, in modo tale da permettere che duran l'esperimento il filo rimanga equilibrato da entrambi i lati. A questo punto adagiarlo nei bicchieri facendo in modo che resti ben teso. Versare la soluzione di acqua e sale in entramb bicchieri in eguali misure. Mettere sotto il filo un contenitore o un pezzo d cartoncino. Con il passare dei giorni la soluzione, per capillarità, risalirà lungo il filo. Successivamente una parte di questa si cristallizzerà intorno al filo dando origine alle stalattiti mentre l'altra gocciole cadendo sulla superficie sottostante dando origin alle stalagmiti. UN MODELLO DI VULCANO MATERIALE OCCORRENTE: Un foglio di cartoncino Un tubicino di gomma Una molletta da bucato Terriccio, segatura, semi, erba Nastro adesivo e colla COME FARE: 1. 2. 3. Abbiamo ritagliato dal cartoncino un disco del diametro di circa 15 cm con un foro centrale e con esso abbiamo costruito un tronco di cono; Abbiamo riempito il cono con segatura, terriccio e erba; Da un altro pezzo di cartoncino abbiamo ricavato un rettangolo con un foro centrale all’interno dal quale si è fatto passare il tubicino di gomma e abbiamo chiuso con la molletta. Infine si è adagiato il tutto sulla base del cono e fissato con il nastro adesivo; 4. Abbiamo capovolto il cono poggiandolo su due libri in modo che resti dello spazio per lasciare passare il tubicino. Infine si è passata della colla nella parte alta del tronco di cono; 5. Tolta la molletta abbiamo soffiato all’interno del tubo: ed ecco l’eruzione di un piccolo vulcano. SEME – PIANTA PROGETTO LABOS Documentazione LABOS per un apprendimento efficace: raggruppamento esperienze: •ORTOSCIENZA •ORTI VERTICALI •RIO CERTOSA Esperienza: ORTOSCIENZA: “DAL SEME ALLA PIANTINA” Considerazioni generali L’esperienza fa parte del percorso trasversale progettato dal gruppo ricerca-azione del Progetto Labos che non era stato ancora realizzato nello specifico, perché mancava il cofinanziamento del Comune di Lucca per gli arredi del giardino. Il gruppo ha svolto anche un’attività di formazione con un’esperta, Prof. Valeria Del Gamba, nell’anno scolastico 2011/2012,continuata, in presenza, nei primi mesi dell’anno scolastico 2012/ 2013 (settembre-Dicembre), e 2013/2014 settembre-dicembre, cui è seguita la sperimentazione di percorsi didattici nelle classi e nell’”orto”, con la consulenza della Prof.ssa per gli aspetti metodologici. Il percorso, realizzato anche con la consulenza scientifica del prof. Alessandro Giannini dell’Istituto Agrario di Mutigliano, è stato portato avanti anche con l’aiuto delle classi quinte dell’Istituto tecnico-professionale, Progetto “Le vie dell’orto”, secondo i programmi Ministeriali della Secondaria di II^ grado. Sono state svolte varie attività: “il bosco e le trasformazioni stagionali della natura”, “dal seme alla piantina”, “esploratori nel prato”,“nelle vie del bosco alla scoperta di….”. Il modello didattico che è stato utilizzato, basato sull’esperienza dello “scientificamente giocando” come proposto dagli Esperti, si è articolato nelle seguenti fasi: 1.Ricerca e scoperta (fase della osservazione, della documentazione e della sperimentazione). 2.Rappresentazione grafica e verbalizzazione individuale (fase della riflessione sull’esperienza). 3.Costruzione di conoscenze e negoziazione di regole condivise (fase della discussione collettiva e del confronto). 4.Realizzazione di sintesi collettive e mobilitazione di conoscenze e loro trasferibilità in altri contesti (fase della sintesi collettiva condivisa e del riutilizzo personale). L’esperienza si è articolata in due fasi: Osservazione, manipolazione e confronto di semi e Semina e nascita delle piantine. Essa è stata concepita dagli insegnanti come inserita nel curricolo che si sviluppa nell’arco della scuola del I^ Ciclo (continuità dai 3 ai 14 anni, considerazione degli assi Culturali e delle Nuove Indicazioni del Curricolo) Lo sfondo che ha integrato l’esperienza (prerequisiti) La disponibilità ad osservare (ma in ciò i bambini sono stati motivati dall’insegnante), la capacità di descrivere oralmente, rappresentare anche con immagini, verbalizzare le esperienze. Obiettivi dell’esperienza, sperimentazione del sapere . Stimolare la capacità di osservazione . Riconoscere le parti nella struttura di una pianta. . Individuare le fasi principali della vita di una pianta. . Potenziare il patrimonio lessicale attraverso l’introduzione di una terminologia specifica. . Stimolare la capacità di descrivere eventi e di argomentare in modo logico. . Saper rappresentare i fenomeni osservati con disegni, conversazioni, immagini, cartelloni Competenze da acquisire alla fine dell’esperienza: . Distinguere, in una piantina, la parte aerea e la parte sotterranea. (il dentro e il fuori) . Riconoscere e denominare le parti principali di una piantina: fusto, foglie, fiori, frutti, radici. . Riconoscere le principali fasi di crescita di una piantina (mettere in sequenza immagini riguardanti le principali fasi di sviluppo di una piantina conosciuta) (giochi scientifici, memory, materieli riciclati) . Descrivere oralmente il procedimento logico-sequenziale di un’esperienza effettuata. . Rappresentare, attraverso il disegno, un’esperienza effettuata. Descrizione dell’esperienza (esemplificazione) Prima fase Identificazione dei semi/piantine, disegno Seconda fase Semina dei fagioli in vasi di plastica e di terracotta. Verbalizzazione dell’esperienza. Disegno dei diversi momenti delle semina. Terza fase La semina viene ripetuta individualmente. Quarta fase Dopo la semina vengono effettuate numerose osservazioni successive per riuscire a rilevare i cambiamenti più significativi del seme e della piantina durante il suo sviluppo. Tali osservazioni sono rivolte sia alla parte aerea, sia alla parte sotterranea Quinta fase Realizzazione di un cartellone riassuntivo. Come l’esperienza è legata ad attività esterne ed esperienze di vita quotidiana Tutti i bambini nelle loro esperienze di vita quotidiana hanno incontrato in vari contesti i semi; l’esperienza, a partire da questi “oggetti” a loro familiari sviluppa conoscenze, concetti e abilità nuove e riutilizzabili sia nella loro vita quotidiana ( a partire dal fatto che ogni bambino porta a casa la sua piantina e la cura) sia in ambito scolastico. Quali strumenti di verifica e consolidamento vengono proposti Le verifiche sono state effettuate in itinere e alla fine del percorso attraverso: La rappresentazione grafica Le conversazioni La verbalizzazione dell’esperienza L’ordinamento di immagini in sequenza La realizzazione di cartelloni di sintesi Una efficace organizzazione delle attività educative didattiche basata sul criterio della flessibilità, prevede una articolazione “dinamica” dell’unità classe che permette anche interventi mirati di recupero-consolidamento nel lavoro con il piccolo gruppo e nel lavoro individuale che si accompagnano sempre al lavoro a classe intera. Documentazione Per la documentazione dell’esperienza sono stati utilizzati: macchina fotografica, fogli di carta da pacchi, fogli a quadretti, pennarelli, matite, mattoncini lego …materiali scientifici, mostra e pubblicizzazione dell’esperienza con il territorio e con i genitori. Trasversalità dei contenuti didattici toccati e delle competenze Il percorso investe tutte le aree e in particolare , oltre a quelle scientifiche/sperimentali, la lingua italiana e i linguaggi non verbali Percorso formativo dell’insegnante Partecipazione alla realizzazione di un percorso di ricerca-azione, con esperti esterni ed interni (autoformazione nei Dipartimenti) finalizzato a sviluppare competenze graduate e progressive e a costruire un curricolo verticale in ambito scientifico per i bambini da tre a quattordici anni I motivi della scelta I contenuti proposti sono dotati di senso perché risultano adeguati alle strutture cognitive degli alunni e rispondono ai loro bisogni emotivo-affettivi e relazionali. Il loro sviluppo è in grado di garantire un approccio metodologico di carattere attivo, contestualizzato, sociale nella costruzione del significato e una didattica laboratoriale che pone al centro del processo di apprendimento/insegnamento il bambino e favorisce l’operatività, non solo manuale, ma anche mentale. Rapporti della scuola, in cui si è tenuta l’esperienza, con gli Enti Locali e supporto di questi ai progetti di educazione scientifica L’acquisto dei materiali in legno da parte del Comune di Lucca ha permesso l’ampliamento delle attività del Progetto LABOS. Progetto LABOS ORTOSCIENZA…. “Verticale” Il progetto orto-scienza si è proposto come un’attività nella quale i bambini vengono stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in “contatto con la natura” e sviluppare abilità diverse, quali l’esplorazione, l’osservazione e la manipolazione. L’attività manuale all’aperto, come la realizzazione dell’orto, la coltivazione di piante aromatiche e di fiori, dà la possibilità al bambino di sperimentare in prima persona gesti e operazioni e osservare che cosa succede attraverso l’esperienza diretta, acquisendo le basi del metodo scientifico. I bambini hanno avuto a disposizione delle aiuole per poter coltivare un piccolo orto che è stato lavorato, seminato e curato in tutte le sue fasi di crescita fino alla raccolta, è stato così possibile riconoscere le piante dell’orto e accorgersi della vita di insetti e piccoli animali che lo abitano. Semina in cassette e vasi,….. si arriva a percepire delicatezza-forza: le piante più delicate vengono trapiantate quando saranno abbastanza forti. Sono state seminate in vasetti alcune piante aromatiche che i bambini continueranno a coltivare a casa. ………………Esperienza: - Si costruisce insieme uno spaventapasseri per il nostro orto e impariamo una filastrocca. - Con gli scarti vegetali e le foglie secche realizziamo un cumulo di compostaggio. ……………..Parliamo: •La terra; •Il ciclo vitale delle piante e le loro differenze; •I frutti e i semi; •Gli insetti Esempio di attività di “ortoscienza verticale” Griglia di documentazione Esperienza: "RIO Certosa: acqua e territorio" •Descrizione essenziale dell’esperienza: lo "sfondo integratore", il percorso scientifico. L'esperienza è stata condotta con due classi parallele. Abbiamo formato gruppi di 8-10-15 alunni e gruppi classe. Ogni gruppo ha svolto attività di laboratorio o di ricerca su argomenti convergenti, legati alla storia e alla geografia del territorio (perchè le alluvioni e come ha risolto il paese di S. Maria a Colle l'ultima inondazione del fiume Serchio?....ecc) e legati alle scienze (l'acqua e i canali, il Rio si gonfia e distrugge gli argini...ecc) a cui facevano seguito momenti di relazione sui rispettivi risultati o scambio degli ambiti di indagine. L'attività si protrae ormai da due anni con le modalità sopra descritte; allo studio delle classi il Rio Certosa, il Rio Contesora, Rio Cerchia, Rio Quiesa, Rio Freddanella, Torrente Pedogna, Rio Tra Borgo e Cerreto. 2) Prerequisiti Conoscenze di base trasversali alle materie come indicato nelle Indicazioni sul Curricolo (lavoro nei Dipartimenti) 3) Obiettivi dell’esperienza •Saper impostare una ricerca •Svolgerla •Sintetizzare i risultati •Saper osservare, descrivere-classificare, •Saper mettere in relazione, rielaborare, esporre in vari linguaggi, • manipolare correttamente strumenti scientifici, analizzare. 4) Obiettivi di tipo concettuale: Acquisire i concetti di acqua come: •vita •energia •mezzo di trasporto •cultura e svago •modellatore del paesaggio •pericolo •alimento 5 Descrizione del percorso La ricerca cartografica Il bacino idrografico-consultazione di vecchie carte della zona. Lavoro in classe con con gli esperti La vegetazione L'adattamento alle diverse condizioni ambienti le piante tipiche della zona L'aspetto geografico-geologico Gli animali tipici La qualità delle acque Le foto I Libri Le inchieste, le ricerche Le uscite sul campo: esplorazione, osservazione, raccolta, rilevamento 6) Strumenti di verifica : •relazioni scritte, •relazioni orali a compagni e adulti, •realizzazione di prodotti cartacei e foto •formulazione di questionari e rielaborazioni. 7) Laboratori, materiali necessari Le risorse materiali usate sono state: - kit per analisi delle acque da parte degli Esperti intervenuti in classe durante le fasi di progetto e supervisione - Sono stati utilizzati i laboratori di informatica, di scienze, aula LIM Dal punto di vista organizzativo, il progetto ha coinvolto due classi in parallelo, con la presenza di quattro insegnanti (lettere e matematica) e un insegnante di sostegno. Gli alunni sono stati divisi un quattro gruppi di interesse, sia nelle escursioni sia nei momenti di ricerca. 8) Trasversalità dei contenuti didattici - saper interpretare i segni convenzionali, - saper disegnare nuove carte e mappe, - saper misurare distanze usando la scala, - usare un linguaggio tecnico adeguato. 9) Percorso formativo Data la diversificazione degli argomenti trattati, l'esperienza ha evidenziato che l'esperto esterno è stato indispensabile, sia per i ragazzi sia durante le lezioni condotte agli insegnanti. 10) Aspetto linguistico/scientifico L'aspetto linguistico/scientifico si è evidenziato nella ricerca della terminologia appropriata che ha consentito di procedere all'individuazione di nomi di piante, animali, rocce ecc., nell'esporre i risultati in maniera sintetica ma chiara e nei momenti di rielaborazione dell'esperienza vissuta. 11) I motivi della scelta La meraviglia e nello stesso tempo la pericolosità dell'acqua nelle nostre zone, lo sfruttamento dell'energia fornita dall'acqua, l'incuria umana, il dissesto idrogeologico, gli animali (nutrie) che hanno causato in alcuni punti (quantomeno così è stato supposto!), l'ultimo straripamento del fiume Serchio, ha rappresentato ulteriore motivo di interesse e di apertura verso ulteriori ricerche e indagini da parte dei ragazzi. 18) Individuazione di eventuali punti di “crisi” in itinere •L'abbandono di insegnanti supplenti. •Pochi mezzi (umani, di trasporto, mancanza di fondi, di spazi per furto e per interdizione dei laboratori!) •Le condizioni metereologiche. •Mancanza di tempo per gli insegnanti per approfondimenti, per la predisposizione del lavoro dei vari gruppi. 19) Rapporti della scuola, in cui si è tenuta l’esperienza, con gli Enti Locali e supporto di questi ai progetti di educazione scientifica Attiva collaborazione dell'Amministrazione Comunale e del Consorzio Bientina che ci ha fornito scuolabus, materiali e fondi per la cartellonistica esposta. La stampa locale che ha fornito articoli informativi su tutto il territorio. (Esemplificazioni in allegato con le foto dell'esperienza) Articoli sulla stampa: Venerdì, 21 Dicembre 2012 19:20 Le scuole medie del territorio adottano "il corso d'acqua accanto a casa" Si chiama Adotta il corso d'acqua accanto casa... il percorso didattico che il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina propone agli istituti scolastici del comprensorio. A essere coinvolte sono le prime delle scuole medie inferiori che realizzano al loro interno laboratori scientifici......Le classi che hanno aderito, le prime A, B di Porcari (Rio Leccio); le prime A B C D E di Santa Maria a Colle (Rio Certosa); le prime A, B, di Lammari (Rio Ampollora); la seconda E di Capannori (Rio Rogio)......... "Il progetto del Consorzio è quello di creare un legame speciale tra i laboratori di educazione scientifica svolti in classe e “sul campo”, gli alunni, i loro insegnanti, le loro famiglie, e i corsi d'acqua che scorrono in prossimità degli istituti - spiega il commissario del Consorzio Ismaele Ridolfi - Una sorta di adozione, insomma, che parta proprio dal percorso di ricerca che i ragazzi realizzeranno (con lezioni e uscite sul territorio) in compagnia dei nostri esperti, e che prosegua poi nel tempo, attraverso iniziative spalmate in diversi periodi dell'anno, mirate proprio a una più consapevole fruibilità dei rii". Tre i percorsi didattici offerti dal Consorzio: uno naturalistico (elementi di ecologia dei rii, canali e torrenti; la flora e la fauna, l'ambiente e il paesaggio del corso d'acqua; gli adattamenti delle specie vegetali e animali agli ambienti acquatici; metodi di analisi dello stato di salute del corso d'acqua); uno geografico-territoriale (analisi, studio e utilizzo della cartografia del territorio; tipologia degli interventi di regimazione idraulica sul corso d'acqua; le opere idrauliche (briglie, sponde, etc); inquadramento del corso d'acqua nel reticolo idraulico del territorio); uno storico-sociale (legame tra corso d'acqua e attività umana: come si è sviluppato nei secoli, quali sono state le sue principali manifestazioni). Il lavoro dei ragazzi, basato su una metodologia sperimentale laboratoriale che parte dall’esperienza, si concluderà con la realizzazione di cartelloni illustrativi, riepilogativi della loro ricerca, che saranno posizionati in prossimità dei corsi d'acqua oggetto dello studio. A maggio, infine, come ogni anno verrà organizzato un convegno durante la manifestazione Settimana della bonifica e dell'irrigazione: saranno proprio gli alunni a raccontare la propria esperienza". Per la realizzazione del progetto collaborano col Consorzio le associazioni Il Tuffetto - i cui operatori hanno una formazione maggiormente improntata sugli aspetti naturalistici e PerlAmbiente (composta da professionisti in campo geologico e storico-territoriale). Le lezioni si svolgeranno principalmente fra febbraio e marzo; le uscite sui corsi d'acqua sono invece in programma ad aprile. Mercoledì, 22 Maggio 2013 15:04 Adotta il corso d'acqua accanto casa, giornata conclusiva al Foro Boario del percorso didattico per le scuole Giornata conclusiva del percorso didattico Adotta il corso d’acqua accanto casa…, organizzato dal Consorzio di Bonifica Auser-Bientina. Stamattina, nell’auditorium del Foro Boario a Monte San Quirico, i protagonisti sono stati i ragazzi delle scuole medie di Santa Maria a Colle, Porcari, e Capannori: i piccoli alunni hanno relazionato – in forme spesso originali – in merito allo studio scientifico compiuto nei mesi scorsi proprio sul rio adottato dall’istituto, attraverso le lezioni in classe tenute dagli esperti e i sopralluoghi svolti direttamente sul corso d’acqua. In particolare, gli alunni di Santa Maria a Colle hanno svolto uno studio naturalistico e geografico-territoriale sul Rio Certosa; il loro percorso è stato accurato in modo particolare perchè gli alunni, già esperti, svolgono per il secondo anno il progetto Labos "sapere scientifico"; i giovani allievi di Porcari hanno invece intervistato le persone che vivono lungo il Rio Leccio; la scuola di Capannori ha invece approfondito l’habitat del Rio Rogio. Alla mattinata – inserita nella rassegna nazionale Settimana della bonifica e dell’irrigazione 2013 - hanno partecipato anche il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini – che ha ricordato ai ragazzi l’importanza del rispetto dei rii e dell’ambiente – e l’assessore comunale lucchese Giuseppe Pellegrini Masini. Il nostro impegno quotidiano va nella direzione di rendere più sicuri e fruibili i corsi d’acqua – sottolinea il commissario del Consorzio Ismaele Ridolfi – Il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole, e l’attenzione delle loro famiglie, è quindi un tassello importante verso questo obiettivo. Mi preme ringraziare il professor Giancarlo Caselli e le associazioni Il Tuffetto e PerlAmbiente, che collaborano col nostro ente, oltre al direttore Daniela Marini e a tutto il nostro personale interessato per la buona riuscita del progetto”. PROGETTO LABOS SCUOLA PRIMARIA DI SAN MACARIO Dalla scuola alla tavola… Dal paese al mondo Nell’anno dell’Expo di Milano la Scuola Primaria di San Macario ha progettato un’unità di apprendimento che ha come tema l’educazione alimentare legata alla territorialità e agli stimoli provenienti dalle diverse culture dei bambini presenti a scuola. Il progetto non ha quindi avuto solamente una valenza scientifica, ma anche interculturale. Destinatari: I principali destinatari di questo lavoro sono stati gli alunni di classe quinta ma il progetto ha interessato tutti i bimbi della scuola, coinvolti nella condivisione del progetto che costituirà il tema della festa di fine anno. Tempi: Il progetto si è svolto principalmente nell’arco del secondo quadrimestre. Metodologia: Il progetto ha carattere interdisciplinare ed ha coinvolto diversi insegnamenti: ITALIANO INGLESE (Progetto CLIL) MUSICA LABOS ARTE E IMMAGINE SCIENZE ITALIANO Attività: lettura e produzione di testo regolativo (ricetta); ricerca, lettura e rielaborazione di ricette regionali; realizzazione di una ricetta per la festa della mamma (topini al cioccolato); Realizzazione di interviste agli anziani del paese per un confronto fra l’alimentazione di oggi ed ieri; Le ricette regionali e…internazionali I topini di cioccolato realizzati per la Festa della Mamma. Le interviste riportate su cartelloni Lettura e produzione di un testo pubblicitario: elaborazione della copertina di un ricettario che verrà distribuito dai bambini nel paese (nel ricettario sono raccolte ricette locali e regionali. Inoltre ogni bambino straniero presente nella scuola ha portato una ricetta dal proprio paese). SCIENZE Attività: studio del funzionamento dell’apparato digerente; Realizzazione di piccoli esperimenti per comprendere meglio il funzionamento dell’apparato digerente; Esperimento per dimostrare che nella bocca tramite la saliva avvengono i primi processi digestivi: La tintura di iodio non tinge del tutto il pane già masticato: segno che qualcosa in quel pane è già avvenuto La tintura di iodio tinge totalmente il pane non masticato Esperimento per dimostrare che la bile scioglie i grassi: L’olio nell’acqua non si scioglie ma torna a galla L’olio nella bile si scioglie, formando un’emulsione permanente e schiumosa INGLESE, progetto CLIL (Content and Language Integrated Learning) “approccio metodologico che consiste nel trasmettere contenuti non linguistici in una lingua straniera, al fine di favorire l’apprendimento sia dei contenuti presentati, sia della lingua stessa.” Attività: Healthy quiz (are you a healthy boy/girl?); Healthy habits (healthy/unhealthy snack); Food pyramid; Food and nutrients; Balanced diet Legami interdisciplinari del progetto CLIL: Scienze: avere cura del proprio corpo anche dal punto di vista alimentare Matematica: produrre rappresentazioni grafiche Arte e immagine: realizzare elaborati grafici utilizzando varie tecniche (disegno, collage..) Tutto il lavoro di inglese è stato a mano a mano raccolto in un librone… ARTE E IMMAGINE Attività: Realizzazione del librone di inglese; Realizzazione di tavole grafiche e cartelloni sulle ricette regionali; Nell’ambito del progetto continuità con la Scuola Secondaria di primo grado, attraverso la presentazione dell’artista Arcimboldo sono state realizzati ritratti utilizzando la frutta (sia attraverso la tecnica del disegno, sia attraverso l’uso del collage) Le ricette regionali su cartelloni Gli alunni di quinta alla Scuola Secondaria di primo grado e…l’Arcimboldo Le loro creazioni MUSICA Attività: Insegnamento ed esecuzione di brani musicali a tema culinario per la festa di fine anno