lavoro in continuita - Istituto Comprensivo Lucca 7

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lavoro in continuita - Istituto Comprensivo Lucca 7
DAGLI ESPERIMENTI A SCUOLA … ALLA TAVOLA
IMBANDITA! … DALL’ORTO DI PAESE …. AL MONDO!
ESPERIENZE VISSUTE IN LABORATORIO E ALL’APERTO.
CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING E …
ARCIMBOLDO.
Secondo la teoria della tettonica a zolle, l’attuale
configurazione della crosta terrestre è dovuta al
movimento delle zolle in cui è suddivisa e che, a
causa delle correnti convettive della stratosfera,
vengono continuamente spostate e trasportano a loro
volta, i continenti che su di esse “ galleggiano”.
IL MOVIMENTO DELLE ZOLLE
MATERIALE OCCORRENTE
 Cassetta
di legno;
 Tre bastoncini rotondi;
 Acqua;
 Farina.
PREPARAZIONE

Dopo esserci procurati il
materiale occorrente,
abbiamo praticato nei due
lati più lunghi della
cassetta tre fori per lato
perfettamente allineati e
di diametro poco
maggiore di quello dei
bastoncini, inserendoli,
poi, nei fori e controllando
che abbiano libertà di
movimento.

Abbiamo preparato un
impasto morbido di
acqua e farina che
abbiamo versato nella
cassetta in modo da
ricoprire completamente
i bastoncini e lo abbiamo
lasciato riposare finché
non si è formata una
crosta.


Abbiamo iniziato a muovere
lentamente i primi due
bastoncini (1 e 2)in senso
rotatorio opposto, il primo
verso destra e il secondo
verso sinistra.
Successivamente abbiamo
ruotato i bastoncini 2 e 3
ancora in senso opposto, il
secondo verso sinistra e il
terzo verso destra.
ESPERIMENTO SULLA FORMAZIONE
DELLE STALATTITI E STALAGMITI
MATERIALE OCCORRENTE:
Un pentolino
 Due bicchieri (possibilmente di vetro)
 Un bicchiere di sale fino da cucina
 Un filo di cotone
 Due spillette
 Un pezzo di cartone o un contenitore

(1)
PROCEDIMENTO:


Scaldare nel pentolino due bicchieri di acqua, fino a
raggiungere la temperatura di ebollizione circa. (1)
Successivamente sciogliere un bicchiere di sale iodato da
cucina nell'acqua precedentemente scaldata. (2)
(2)
Preparare il filo legando alle due estremità le
spilline, in modo tale da permettere che duran
l'esperimento il filo rimanga equilibrato da
entrambi i lati. A questo punto adagiarlo nei
bicchieri facendo in modo che resti ben teso.
 Versare la soluzione di acqua e sale in entramb
bicchieri in eguali misure.
 Mettere sotto il filo un contenitore o un pezzo d
cartoncino.

Con il passare dei giorni la soluzione, per
capillarità, risalirà lungo il filo. Successivamente
una parte di questa si cristallizzerà intorno al filo
dando origine alle stalattiti mentre l'altra gocciole
cadendo sulla superficie sottostante dando origin
alle stalagmiti.
UN MODELLO DI VULCANO
MATERIALE OCCORRENTE:





Un foglio di cartoncino
Un tubicino di gomma
Una molletta da bucato
Terriccio, segatura, semi, erba
Nastro adesivo e colla
COME FARE:
1.
2.
3.
Abbiamo ritagliato dal cartoncino un disco del diametro di
circa 15 cm con un foro centrale e con esso abbiamo
costruito un tronco di cono;
Abbiamo riempito il cono con segatura,
terriccio e erba;
Da un altro pezzo di cartoncino abbiamo
ricavato un rettangolo con un foro centrale
all’interno dal quale si è fatto passare il
tubicino di gomma e abbiamo chiuso con la
molletta. Infine si è adagiato il tutto sulla base
del cono e fissato con il nastro adesivo;
4. Abbiamo capovolto il cono poggiandolo su due libri in
modo che resti dello spazio per lasciare passare il
tubicino.
Infine si è passata della colla nella parte alta del tronco di
cono;
5. Tolta la molletta abbiamo soffiato all’interno del tubo:
ed ecco l’eruzione di un piccolo vulcano.
SEME – PIANTA PROGETTO LABOS
Documentazione LABOS per un apprendimento efficace: raggruppamento esperienze:
•ORTOSCIENZA
•ORTI VERTICALI
•RIO CERTOSA
Esperienza:
ORTOSCIENZA: “DAL SEME ALLA PIANTINA”
Considerazioni generali
L’esperienza fa parte del percorso trasversale progettato dal gruppo ricerca-azione del Progetto Labos che non era stato
ancora realizzato nello specifico, perché mancava il cofinanziamento del Comune di Lucca per gli arredi del giardino. Il
gruppo ha svolto anche un’attività di formazione con un’esperta, Prof. Valeria Del Gamba, nell’anno scolastico
2011/2012,continuata, in presenza, nei primi mesi dell’anno scolastico 2012/ 2013 (settembre-Dicembre), e 2013/2014
settembre-dicembre, cui è seguita la sperimentazione di percorsi didattici nelle classi e nell’”orto”, con la consulenza
della Prof.ssa per gli aspetti metodologici.
Il percorso, realizzato anche con la consulenza scientifica del prof. Alessandro Giannini dell’Istituto Agrario di
Mutigliano, è stato portato avanti anche con l’aiuto delle classi quinte dell’Istituto tecnico-professionale, Progetto “Le
vie dell’orto”, secondo i programmi Ministeriali della Secondaria di II^ grado.
Sono state svolte varie attività: “il bosco e le trasformazioni stagionali della natura”, “dal seme alla piantina”,
“esploratori nel prato”,“nelle vie del bosco alla scoperta di….”. Il modello didattico che è stato utilizzato, basato
sull’esperienza dello “scientificamente giocando” come proposto dagli Esperti, si è articolato nelle seguenti fasi:
1.Ricerca e scoperta (fase della osservazione, della documentazione e della sperimentazione).
2.Rappresentazione grafica e verbalizzazione individuale (fase della riflessione sull’esperienza).
3.Costruzione di conoscenze e negoziazione di regole condivise (fase della discussione collettiva e del confronto).
4.Realizzazione di sintesi collettive e mobilitazione di conoscenze e loro trasferibilità in altri contesti (fase della sintesi
collettiva condivisa e del riutilizzo personale).
L’esperienza si è articolata in due fasi: Osservazione, manipolazione e confronto di
semi e Semina e nascita delle piantine. Essa è stata concepita dagli insegnanti come
inserita nel curricolo che si sviluppa nell’arco della scuola del I^ Ciclo (continuità dai 3 ai 14 anni, considerazione degli
assi Culturali e delle Nuove Indicazioni del Curricolo)
Lo sfondo che ha integrato l’esperienza (prerequisiti)
La disponibilità ad osservare (ma in ciò i bambini sono stati motivati dall’insegnante), la capacità di descrivere
oralmente, rappresentare anche con immagini, verbalizzare le esperienze.
Obiettivi dell’esperienza, sperimentazione del sapere
. Stimolare la capacità di osservazione
. Riconoscere le parti nella struttura di una pianta.
. Individuare le fasi principali della vita di una pianta.
. Potenziare il patrimonio lessicale attraverso l’introduzione di una terminologia specifica.
. Stimolare la capacità di descrivere eventi e di argomentare in modo logico.
. Saper rappresentare i fenomeni osservati con disegni, conversazioni, immagini, cartelloni
Competenze da acquisire alla fine dell’esperienza:
. Distinguere, in una piantina, la parte aerea e la parte sotterranea. (il dentro e il fuori)
. Riconoscere e denominare le parti principali di una piantina: fusto, foglie, fiori, frutti, radici.
. Riconoscere le principali fasi di crescita di una piantina (mettere in sequenza immagini riguardanti le principali fasi di
sviluppo di una piantina conosciuta) (giochi scientifici, memory, materieli riciclati)
. Descrivere oralmente il procedimento logico-sequenziale di un’esperienza effettuata.
. Rappresentare, attraverso il disegno, un’esperienza effettuata.
Descrizione dell’esperienza (esemplificazione)
Prima fase
Identificazione dei semi/piantine, disegno
Seconda fase
Semina dei fagioli in vasi di plastica e di terracotta.
Verbalizzazione dell’esperienza.
Disegno dei diversi momenti delle semina.
Terza fase
La semina viene ripetuta individualmente.
Quarta fase
Dopo la semina vengono effettuate numerose osservazioni successive per riuscire a rilevare i cambiamenti più
significativi del seme e della piantina durante il suo sviluppo. Tali osservazioni sono rivolte sia alla parte aerea,
sia alla parte sotterranea
Quinta fase
Realizzazione di un cartellone riassuntivo.
Come l’esperienza è legata ad attività esterne ed esperienze di vita quotidiana
Tutti i bambini nelle loro esperienze di vita quotidiana hanno incontrato in vari contesti i semi; l’esperienza, a
partire da questi “oggetti” a loro familiari sviluppa conoscenze, concetti e abilità nuove e riutilizzabili sia nella
loro vita quotidiana ( a partire dal fatto che ogni bambino porta a casa la sua piantina e la cura) sia in ambito
scolastico.
Quali strumenti di verifica e consolidamento vengono proposti
Le verifiche sono state effettuate in itinere e alla fine del percorso attraverso:
La rappresentazione grafica
Le conversazioni
La verbalizzazione dell’esperienza
L’ordinamento di immagini in sequenza
La realizzazione di cartelloni di sintesi
Una efficace organizzazione delle attività educative didattiche basata sul criterio della flessibilità, prevede una
articolazione “dinamica” dell’unità classe che permette anche interventi mirati di recupero-consolidamento nel
lavoro con il piccolo gruppo e nel lavoro individuale che si accompagnano sempre al lavoro a classe intera.
Documentazione
Per la documentazione dell’esperienza sono stati utilizzati: macchina fotografica, fogli di carta da pacchi, fogli a
quadretti, pennarelli, matite, mattoncini lego …materiali scientifici, mostra e pubblicizzazione dell’esperienza con il
territorio e con i genitori.
Trasversalità dei contenuti didattici toccati e delle competenze
Il percorso investe tutte le aree e in particolare , oltre a quelle scientifiche/sperimentali, la lingua italiana e i linguaggi
non verbali
Percorso formativo dell’insegnante
Partecipazione alla realizzazione di un percorso di ricerca-azione, con esperti esterni ed interni (autoformazione nei
Dipartimenti) finalizzato a sviluppare competenze graduate e progressive e a costruire un curricolo verticale in ambito
scientifico per i bambini da tre a quattordici anni
I motivi della scelta
I contenuti proposti sono dotati di senso perché risultano adeguati alle strutture cognitive degli alunni e rispondono ai
loro bisogni emotivo-affettivi e relazionali. Il loro sviluppo è in grado di garantire un approccio metodologico di
carattere attivo, contestualizzato, sociale nella costruzione del significato e una didattica laboratoriale che pone al
centro del processo di apprendimento/insegnamento il bambino e favorisce l’operatività, non solo manuale, ma anche
mentale.
Rapporti della scuola, in cui si è tenuta l’esperienza, con gli Enti Locali e supporto di questi ai progetti di educazione
scientifica
L’acquisto dei materiali in legno da parte del Comune di Lucca ha permesso l’ampliamento delle attività del Progetto
LABOS.
Progetto LABOS
ORTOSCIENZA…. “Verticale”
Il progetto orto-scienza si è proposto come un’attività nella quale i
bambini vengono stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi
in “contatto con la natura” e sviluppare abilità diverse, quali
l’esplorazione, l’osservazione e la manipolazione.
L’attività manuale all’aperto, come la realizzazione dell’orto, la
coltivazione di piante aromatiche e di fiori, dà la possibilità al
bambino di sperimentare in prima persona gesti e operazioni e
osservare che cosa succede attraverso l’esperienza diretta,
acquisendo le basi del metodo scientifico.
I bambini hanno avuto a disposizione delle aiuole per poter coltivare un
piccolo orto che è stato lavorato, seminato e curato in tutte le sue fasi di
crescita fino alla raccolta, è stato così possibile riconoscere le piante
dell’orto e accorgersi della vita di insetti e piccoli animali che lo abitano.
Semina in cassette e vasi,….. si arriva a percepire delicatezza-forza: le
piante più delicate vengono trapiantate quando saranno abbastanza forti.
Sono state seminate in vasetti alcune piante aromatiche che i bambini
continueranno a coltivare a casa.
………………Esperienza:
- Si costruisce insieme uno spaventapasseri per il nostro orto e impariamo
una filastrocca.
- Con gli scarti vegetali e le foglie secche realizziamo un cumulo di
compostaggio.
……………..Parliamo:
•La terra;
•Il ciclo vitale delle piante e le loro differenze;
•I frutti e i semi;
•Gli insetti
Esempio di attività di “ortoscienza verticale”
Griglia di documentazione
Esperienza:
"RIO Certosa: acqua e territorio"
•Descrizione essenziale dell’esperienza: lo "sfondo integratore", il percorso scientifico.
L'esperienza è stata condotta con due classi parallele. Abbiamo formato gruppi di 8-10-15 alunni e gruppi classe. Ogni
gruppo ha svolto attività di laboratorio o di ricerca su argomenti convergenti, legati alla storia e alla geografia del
territorio (perchè le alluvioni e come ha risolto il paese di S. Maria a Colle l'ultima inondazione del fiume Serchio?....ecc)
e legati alle scienze (l'acqua e i canali, il Rio si gonfia e distrugge gli argini...ecc) a cui facevano seguito momenti di
relazione sui rispettivi risultati o scambio degli ambiti di indagine.
L'attività si protrae ormai da due anni con le modalità sopra descritte; allo studio delle classi il Rio Certosa, il Rio
Contesora, Rio Cerchia, Rio Quiesa, Rio Freddanella, Torrente Pedogna, Rio Tra Borgo e Cerreto.
2) Prerequisiti Conoscenze di base trasversali alle materie come indicato nelle Indicazioni sul Curricolo (lavoro nei
Dipartimenti)
3) Obiettivi dell’esperienza
•Saper impostare una ricerca
•Svolgerla
•Sintetizzare i risultati
•Saper osservare, descrivere-classificare,
•Saper mettere in relazione, rielaborare, esporre in vari linguaggi,
• manipolare correttamente strumenti scientifici, analizzare.
4) Obiettivi di tipo concettuale: Acquisire i concetti di acqua come:
•vita
•energia
•mezzo di trasporto
•cultura e svago
•modellatore del paesaggio
•pericolo
•alimento
5
Descrizione del percorso
La ricerca cartografica
Il bacino idrografico-consultazione di vecchie carte della zona.
Lavoro in classe con con gli esperti
La vegetazione
L'adattamento alle diverse condizioni ambienti
le piante tipiche della zona
L'aspetto geografico-geologico
Gli animali tipici
La qualità delle acque
Le foto
I Libri
Le inchieste, le ricerche
Le uscite sul campo: esplorazione, osservazione, raccolta, rilevamento
6) Strumenti di verifica :
•relazioni scritte,
•relazioni orali a compagni e adulti,
•realizzazione di prodotti cartacei e foto
•formulazione di questionari e rielaborazioni.
7) Laboratori, materiali necessari
Le risorse materiali usate sono state:
- kit per analisi delle acque da parte degli Esperti intervenuti in classe durante le fasi di progetto e
supervisione
-
Sono stati utilizzati i laboratori di informatica, di scienze, aula LIM
Dal punto di vista organizzativo, il progetto ha coinvolto due classi in parallelo, con la
presenza di quattro insegnanti (lettere e matematica) e un insegnante di sostegno.
Gli alunni sono stati divisi un quattro gruppi di interesse, sia nelle escursioni sia nei
momenti di ricerca.
8) Trasversalità dei contenuti didattici
- saper interpretare i segni convenzionali,
- saper disegnare nuove carte e mappe,
- saper misurare distanze usando la scala,
- usare un linguaggio tecnico adeguato.
9) Percorso formativo
Data la diversificazione degli argomenti trattati, l'esperienza ha evidenziato che l'esperto
esterno è stato indispensabile, sia per i ragazzi sia durante le lezioni condotte agli
insegnanti.
10) Aspetto linguistico/scientifico
L'aspetto linguistico/scientifico si è evidenziato nella ricerca della terminologia appropriata
che ha consentito di procedere all'individuazione di nomi di piante, animali, rocce ecc.,
nell'esporre i risultati in maniera sintetica ma chiara e nei momenti di rielaborazione
dell'esperienza vissuta.
11) I motivi della scelta
La meraviglia e nello stesso tempo la pericolosità dell'acqua nelle nostre zone, lo
sfruttamento dell'energia fornita dall'acqua, l'incuria umana, il dissesto idrogeologico, gli
animali (nutrie) che hanno causato in alcuni punti (quantomeno così è stato supposto!),
l'ultimo straripamento del fiume Serchio, ha rappresentato ulteriore motivo di interesse e
di apertura verso ulteriori ricerche e indagini da parte dei ragazzi.
18) Individuazione di eventuali punti di “crisi” in itinere
•L'abbandono di insegnanti supplenti.
•Pochi mezzi (umani, di trasporto, mancanza di fondi, di spazi per furto e per
interdizione dei laboratori!)
•Le condizioni metereologiche.
•Mancanza di tempo per gli insegnanti per approfondimenti, per la predisposizione del
lavoro dei vari gruppi.
19) Rapporti della scuola, in cui si è tenuta l’esperienza, con gli Enti Locali e supporto
di questi ai progetti di educazione scientifica
Attiva collaborazione dell'Amministrazione Comunale e del Consorzio Bientina che
ci ha fornito scuolabus, materiali e fondi per la cartellonistica esposta.
La stampa locale che ha fornito articoli informativi su tutto il territorio.
(Esemplificazioni in allegato con le foto dell'esperienza)
Articoli sulla stampa: Venerdì, 21 Dicembre 2012 19:20
Le scuole medie del territorio adottano "il corso d'acqua accanto a casa"
Si chiama Adotta il corso d'acqua accanto casa... il percorso didattico che il Consorzio di
Bonifica Auser-Bientina propone agli istituti scolastici del comprensorio. A essere
coinvolte sono le prime delle scuole medie inferiori che realizzano al loro interno
laboratori scientifici......Le classi che hanno aderito, le prime A, B di Porcari (Rio Leccio);
le prime A B C D E di Santa Maria a Colle (Rio Certosa); le prime A, B, di Lammari (Rio
Ampollora); la seconda E di Capannori (Rio Rogio)......... "Il progetto del Consorzio è
quello di creare un legame speciale tra i laboratori di educazione scientifica svolti in classe
e “sul campo”, gli alunni, i loro insegnanti, le loro famiglie, e i corsi d'acqua che scorrono
in prossimità degli istituti - spiega il commissario del Consorzio Ismaele Ridolfi - Una
sorta di adozione, insomma, che parta proprio dal percorso di ricerca che i ragazzi
realizzeranno (con lezioni e uscite sul territorio) in compagnia dei nostri esperti, e che
prosegua poi nel tempo, attraverso iniziative spalmate in diversi periodi dell'anno, mirate
proprio a una più consapevole fruibilità dei rii". Tre i percorsi didattici offerti dal
Consorzio: uno naturalistico (elementi di ecologia dei rii, canali e torrenti; la flora e la
fauna, l'ambiente e il paesaggio del corso d'acqua; gli adattamenti delle specie vegetali e
animali agli ambienti acquatici; metodi di analisi dello stato di salute del corso d'acqua);
uno geografico-territoriale (analisi, studio e utilizzo della cartografia del territorio;
tipologia degli interventi di regimazione idraulica sul corso d'acqua; le opere idrauliche
(briglie, sponde, etc); inquadramento del corso d'acqua nel reticolo idraulico del territorio);
uno storico-sociale (legame tra corso d'acqua e attività umana: come si è sviluppato nei
secoli, quali sono state le sue principali manifestazioni).
Il lavoro dei ragazzi, basato su una metodologia sperimentale laboratoriale che parte
dall’esperienza, si concluderà con la realizzazione di cartelloni illustrativi, riepilogativi
della loro ricerca, che saranno posizionati in prossimità dei corsi d'acqua oggetto dello
studio. A maggio, infine, come ogni anno verrà organizzato un convegno durante la
manifestazione Settimana della bonifica e dell'irrigazione: saranno proprio gli alunni a
raccontare la propria esperienza".
Per la realizzazione del progetto collaborano col Consorzio le associazioni Il Tuffetto - i
cui operatori hanno una formazione maggiormente improntata sugli aspetti naturalistici e PerlAmbiente (composta da professionisti in campo geologico e storico-territoriale). Le
lezioni si svolgeranno principalmente fra febbraio e marzo; le uscite sui corsi d'acqua
sono invece in programma ad aprile.
Mercoledì, 22 Maggio 2013 15:04
Adotta il corso d'acqua accanto casa, giornata conclusiva al Foro Boario del
percorso didattico per le scuole
Giornata conclusiva del percorso didattico Adotta il corso d’acqua accanto casa…,
organizzato dal Consorzio di Bonifica Auser-Bientina. Stamattina, nell’auditorium del
Foro Boario a Monte San Quirico, i protagonisti sono stati i ragazzi delle scuole medie di
Santa Maria a Colle, Porcari, e Capannori: i piccoli alunni hanno relazionato – in forme
spesso originali – in merito allo studio scientifico compiuto nei mesi scorsi proprio sul rio
adottato dall’istituto, attraverso le lezioni in classe tenute dagli esperti e i sopralluoghi
svolti direttamente sul corso d’acqua. In particolare, gli alunni di Santa Maria a Colle
hanno svolto uno studio naturalistico e geografico-territoriale sul Rio Certosa;
il loro percorso è stato accurato in modo particolare perchè gli alunni, già esperti, svolgono
per il secondo anno il progetto Labos "sapere scientifico"; i giovani allievi di Porcari hanno
invece intervistato le persone che vivono lungo il Rio Leccio; la scuola di Capannori ha
invece approfondito l’habitat del Rio Rogio.
Alla mattinata – inserita nella rassegna nazionale Settimana della bonifica e
dell’irrigazione 2013 - hanno partecipato anche il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini
– che ha ricordato ai ragazzi l’importanza del rispetto dei rii e dell’ambiente – e l’assessore
comunale lucchese Giuseppe Pellegrini Masini. Il nostro impegno quotidiano va nella
direzione di rendere più sicuri e fruibili i corsi d’acqua – sottolinea il commissario del
Consorzio Ismaele Ridolfi – Il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole, e l’attenzione delle
loro famiglie, è quindi un tassello importante verso questo obiettivo. Mi preme ringraziare
il professor Giancarlo Caselli e le associazioni Il Tuffetto e PerlAmbiente, che collaborano
col nostro ente, oltre al direttore Daniela Marini e a tutto il nostro personale interessato per
la buona riuscita del progetto”.
PROGETTO LABOS
SCUOLA PRIMARIA DI SAN MACARIO
 Dalla
scuola alla tavola…
 Dal paese al mondo
Nell’anno dell’Expo di Milano la Scuola Primaria di
San Macario ha progettato un’unità di
apprendimento che ha come tema l’educazione
alimentare legata alla territorialità e agli stimoli
provenienti dalle diverse culture dei bambini
presenti a scuola.
Il progetto non ha quindi avuto solamente una
valenza scientifica, ma anche interculturale.
Destinatari:
I principali destinatari di questo lavoro sono
stati gli alunni di classe quinta ma il progetto ha
interessato tutti i bimbi della scuola, coinvolti
nella condivisione del progetto che costituirà il
tema della festa di fine anno.
Tempi:
Il progetto si è svolto principalmente nell’arco
del secondo quadrimestre.
Metodologia:
Il progetto ha carattere interdisciplinare ed ha coinvolto diversi
insegnamenti:
ITALIANO
INGLESE
(Progetto CLIL)
MUSICA
LABOS
ARTE E
IMMAGINE
SCIENZE
ITALIANO
Attività: lettura e produzione di testo regolativo (ricetta);
ricerca, lettura e rielaborazione di ricette regionali;
realizzazione di una ricetta per la festa della mamma
(topini al cioccolato);
Realizzazione di interviste agli anziani del paese per un
confronto fra l’alimentazione di oggi ed ieri;
Le ricette regionali e…internazionali
I topini di cioccolato realizzati per la Festa della Mamma.
Le interviste riportate su cartelloni
Lettura e produzione di un testo pubblicitario: elaborazione
della copertina di un ricettario che verrà distribuito dai
bambini nel paese (nel ricettario sono raccolte ricette locali
e regionali. Inoltre ogni bambino straniero presente nella
scuola ha portato una ricetta dal proprio paese).
SCIENZE
Attività: studio del funzionamento dell’apparato
digerente; Realizzazione di piccoli esperimenti per
comprendere meglio il funzionamento
dell’apparato digerente;
Esperimento per dimostrare che nella bocca tramite la saliva avvengono i primi
processi digestivi:
La tintura di iodio non tinge del tutto il
pane già masticato: segno che qualcosa in
quel pane è già avvenuto
La tintura di iodio tinge totalmente il
pane non masticato
Esperimento per dimostrare che la bile scioglie i grassi:
L’olio nell’acqua non si scioglie
ma torna a galla
L’olio nella bile si scioglie, formando
un’emulsione permanente e schiumosa
INGLESE, progetto CLIL (Content and Language
Integrated Learning)
“approccio metodologico che consiste nel trasmettere contenuti non linguistici in
una lingua straniera, al fine di favorire l’apprendimento sia dei contenuti presentati,
sia della lingua stessa.”
Attività: Healthy quiz (are you a healthy boy/girl?);
Healthy habits (healthy/unhealthy snack); Food pyramid;
Food and nutrients; Balanced diet
Legami interdisciplinari del progetto CLIL:
Scienze: avere cura del proprio corpo anche dal punto di vista
alimentare
Matematica: produrre rappresentazioni grafiche
Arte e immagine: realizzare elaborati grafici utilizzando varie
tecniche (disegno, collage..)
Tutto il lavoro di inglese è stato a mano a mano raccolto in un librone…
ARTE E IMMAGINE
Attività:
Realizzazione del librone di inglese;
Realizzazione di tavole grafiche e cartelloni sulle ricette regionali;
Nell’ambito del progetto continuità con la Scuola Secondaria di primo grado,
attraverso la presentazione dell’artista Arcimboldo sono state realizzati ritratti
utilizzando la frutta (sia attraverso la tecnica del disegno, sia attraverso l’uso
del collage)
Le ricette regionali su cartelloni
Gli alunni di quinta alla Scuola Secondaria di primo grado e…l’Arcimboldo
Le loro creazioni
MUSICA
Attività:
Insegnamento ed esecuzione di brani musicali a tema culinario per la festa
di fine anno