CITTA` DI LAURIA Programma del Centro-sinistra

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CITTA` DI LAURIA Programma del Centro-sinistra
CITTA’ DI LAURIA
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 15-16 MAGGIO 2011
Programma del Centro-sinistra
PREMESSA
Lo sviluppo del nostro territorio, negli ultimi 30 anni, ha comportato una antropizzazione diffusa, a
pioggia ed episodica , senza una linea strategica precisa;
questo innanzitutto per la mancanza di
un’idea portante “ forte” tale da guidare e indirizzare le scelte effettuate , idea necessaria per un
paese così esteso ed eterogeneo. Riteniamo quindi essenziale
che questo programma debba
esplicitare, in forma chiara, il concetto di “città” che immaginiamo, da oggi a 20 anni, sforzandoci di
sintetizzare l’idea
in uno “slogan”
che possa veicolare l’azione politica che proponiamo alla
collettività e facilmente memorizzabile. “Per noi la città futura deve offrire piacere, benessere, lusso,
gioia e voglia di vivere. Il viandante che arriva deve provare una sensazione di armonia, come in un
paesaggio naturale, al di là delle dimensioni e del valore economico della stessa. Qui risiede il concetto
di lusso, di benessere, è qualcosa che non ha nulla a che vedere con il prezzo, con il valore economico,
ma piuttosto con le emozioni che riesce a trasmettere”.
Il primo tassello per una città di questo tipo deve essere un’idea unitaria del territorio, che faccia
dialogare quelle “tante” Lauria che, rafforzate da mentalità campanilistiche alimentate anche dalla
classe politica, ormai sono estranee l’una all’altra e attraverso questo avvio di dialogo lavorare al
recupero dell’ identità di questo territorio.
Bisognerà immaginare politiche nuove, che permettano di ritornare alle radici della città, riscoprendo
la sua storia, le sue tradizioni e
concretizzare azioni di diffusione e di coinvolgimento delle
popolazioni ipotizzando giunte comunali sul territorio ed incontri costanti in modo da recuperare il
rapporto fortemente compromesso tra le istituzioni e le persone.
Bisogna ridare al centro urbano il ruolo di “centro” che ha perso in questi anni, perciò oltre a quanto
previsto successivamente sul piano della riqualificazione, bisogna prevedere misure che ridiano la
voglia ai nostri concittadini di riabitare il centro e riconoscersi in esso (per esempio proporre
modifiche al piano trasporti per dare la possibilità anche a chi vive nelle contrade di avere un
collegamento costante, decongestionare il centro dal traffico automobilistico, modificare il piano
commerciale
bisogna rimettere in gioco il progetto della scuola media unica, affermare il valore
dell’unità anche attraverso lo sport, l’associazionismo ,presente sul territorio ma polverizzato,
iniziative culturali).
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AMBITI STRATEGICI E OBIETTIVI
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GOVERNANCE
ORGANIZZAZIONE UFFICI COMUNALI E SERVIZI AL CITTADINO
SANITA’, WELFARE, POLITICHE SOCIALI
SCUOLA, CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
SVILUPPO INDUSTRIALE
AMBIENTE, TERRITORIO E TURISMO
7. INFRASTRUTTURE
1.GOVERNANCE

Partecipatività come modalità di amministrare;

Definizione dei ruoli tra programmazione e gestione richiamando un’etica di comportamento
per evitare conflitti d’interesse in tutti i campi;

Definizione e approvazione di un regolamento per il conferimento degli incarichi professionali;

Nell’ambito dei lavori pubblici (consulenze, incarichi ecc) si propone di individuare un criterio
che, basandosi su dati di merito (qualità, tempistica,ecc), permetta l’alternanza o favorisca la
cooperazione tra i professionisti e le imprese,

Trasparenza negli atti pubblici in riferimento alle gare d’appalto, i concorsi e le consulenze;

Controlli assidui e seri affinchè i preventivi a ribasso non si ripercuotano su salari corrisposti,
assunzioni in nero, sulle condizioni di sicurezza, sulla qualità e qualità dei prodotti e dei
materiali utilizzati. (esperienza acquedotto, ristrutturazione palazzo comunale, palazzetto
dello sport…)

Monitoraggio e controllo della spesa per gli investimenti mediante fondi europei:
Obiettivi raggiunti
Trasparenza nell’erogazione dei fondi
Efficacia degli interventi

Rinnovamento e discontinuità
Il comune di Lauria dovrà proiettarsi verso un ruolo trainante da esercitare attraverso la coesione e la
condivisione con gli altri Comuni del Lagonegrese e del Senisese di politiche associazionistiche in modo da
realizzare praticamente il concetto di Città zona, ed in particolare i temi come il sociale con i Pois e con il
nuovo schema dei piani sociali di zona, le infrastrutture viarie, il circuito turistico-culturale, i rifiuti e
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l’energia, la forestazione produttiva saranno la base contenutistica su cui lavorare. Bisogna affrontare da
protagonisti le prossime azioni che vanno nella direzione della unione dei Comuni; è preferibile perdere
un piccolo pezzo di autogoverno a vantaggio di una riconosciuta leadership politico-istituzionale.
Il Bilancio Partecipativo o partecipato è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita della
propria città (democrazia diretta).
L'esperienza più celebre di bilancio partecipativo si è avuta a Porto Alegre (Brasile), città di 1,3 milioni di
abitanti. L'esperienza di Porto Alegre ha avuto inizio nel 1989. Il fine era quello di permettere ai cittadini di
partecipare attivamente allo sviluppo ed alla elaborazione della politica municipale.
La partecipazione si realizza innanzitutto su base territoriale: la città è divisa in circoscrizioni o quartieri.
Nel corso di riunioni pubbliche la popolazione di ciascuna circoscrizione è invitata a precisare i suoi bisogni
e a stabilire delle priorita' in vari campi o settori (ambiente, educazione, salute...). A questo si aggiunge
una partecipazione complementare organizzata su base tematica attraverso il coinvolgimento di categorie
professionali o lavorative (sindacati, imprenditori, studenti..). Ciò permette di avere una visione più
completa della città, attraverso il coinvolgimento dei c.d. settori produttivi della città. La municipalità o
comune è presente a tutte le riunioni circoscrizionali e a quelle tematiche, attraverso un proprio
rappresentante, che ha il computo di fornire le informazioni tecniche, legali, finanziarie e per fare delle
proposte, attento, però, a non influenzare le decisioni dei partecipanti alle riunioni.
Alla fine ogni gruppo territoriale o tematico presenta le sue priorità all'Ufficio di pianificazione, che stila un
progetto di bilancio, che tenga conto delle priorità indicate dai gruppi territoriali o tematici. Il Bilancio
viene alla fine approvato dal Consiglio comunale.
Nel corso dell'anno, attraverso apposite riunioni, la cittadinanza valuta la realizzazione dei lavori e dei
servizi decisi nel bilancio partecipativo dell'anno precedente.
Di solito le amministrazioni comunali, visti anche i vincoli di bilancio cui sono tenuti per legge, riconoscono
alle proposte avanzate dai gruppi di cittadini la possibilità di incidere su una certa percentuale del Bilancio
comunale. Nel caso di Porto Alegre si è partiti dal 10% del bilancio comunale, fino ad arrivare, lentamente,
al 25%.
2. ORGANIZZAZIONE UFFICI COMUNALI E SERVIZI AL CITTADINO
L’organizzazione della macchina burocratica del Comune di Lauria presenta una struttura che risale ai
primi anni del 1980, quanto la situazione finanziaria dell’ente e le condizioni socio-economiche del paese
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erano completamente differenti. Inoltre, quella organizzazione prevedeva la gestione diretta di tutti i
servizi erogati dal Comune.
Oggi è tutto modificato:
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le condizioni finanziarie e la normativa vigente non consentono di coprire tutti i posti in organico (n.
100 unità previste in pianta organica, n. 50 unità circa in servizio);
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molti servizi sono stati esternalizzati: rifiuti, acquedotto e fognature, bidelle (passate alle competenze
dello Stato), accertamento e riscossione di molti tributi, occupazione del suolo pubblico, pubblicità,
TARSU, ECC.;
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le competenze si sono modificati nel corso di questi anni.
Alla luce di tutto ciò è necessario immaginare una nuova organizzazione che consente da un lato di
contenere la spesa in rapporto alle effettive entrate attuali e quelle prevedibili nel futuro e dall’altro
puntare ad una struttura fortemente meccanizzata capace di raccordare l’azione dei vari servizi per
aumentare e qualificare gli interventi. Prevedere quando si potrà la possibilità di gestire in modo pubblico
alcuni servizi come Associazione di comuni . Questo sarebbe il vantaggio della città Valle !!!!!!
L’organizzazione attuale prevede sei settori che a loro volta si dividono in servizi ed unità
operative. A fronte di questi sei settori, abbiamo 3 dirigenti (tra i quali il segretario generale) che
assorbono circa il 20% dell’intera spesa del personale. Pertanto non è immaginabile la copertura
di tutti i posti da dirigenti previsti in organico, in quanto richiederebbe un impegno finanziario
superiore al 50% delle attuali disponibilità.
Occorre una rivisitazione della pianta organica partendo dai dipendenti attuali che vanno formati
soprattutto rispetto alle nuove tecnologie. Valorizzare il personale esistente, attraverso
attribuzione di specifiche responsabilità con raggiungimento obiettivi precisi e inderogabili, senza
mortificare la dignità di nessuno. Riqualificare il personale con l’innesto di nuove figure, oramai
indispensabili, quali: informatico e/o statistico (Servizi a rete), agronomo/forestale e/o biologo
(tutela e valorizzazione territorio), amministrativista-avvocato (Uffico tecnico).
Valutazione annuale del personale da fare all’esterno e non da parte di figure interne alla
struttura;
Servizi al cittadino
Relazionarsi con il cittadino in modo completamente innovativo e a misura di cittadino.
Interazione ufficio-utenza attraverso la rete, attuare tutti quei meccanismi che possano aiutare il
cittadino ad usufruire dei servizi senza recarsi obbligatoriamente agli sportelli, soprattutto
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utilizzazione anche ad orari in cui gli sportelli stessi siano chiusi. In orari di ufficio è il caso in cui
gli imprenditori, come i lavoratori dipendenti siano produttivi e non siano vincolati nel recarsi
presso gli uffici; il metodo potrebbe essere una burocrazia più snella, introduzione di vademecum
per l’accesso ad alcuni servizi, utilizzo di strumenti open source e utilizzo maggiore del sito e la
creazione di una newsletter del comune come veicolo predominante d’informazione e
prelevamento documentazione.
3. POLITICHE SOCIALI, SANITA’ E WELFARE
 Politiche sociali intese non come elemento per fare business, ma come servizio al cittadino
svantaggiato che dovrà ricoprire un ruolo primario nella programmazione; a tal proposito si
rende necessario un maggior coinvolgimento del pubblico mirato a salvaguardare i più deboli
che spesso passano in secondo piano rispetto agli interessi economici;
 Reintegro del Distretto sanitario di secondo Livello su Lauria;
 Collaborare con gli altri centri del circondario perché si costruisca davvero l’ospedale unico di
zona
 Potenziare il settore servizi sociali con l’integrazione di nuovo personale.
 Il potenziamento del settore dei servizi sociali è un dovere di ogni Amministrazione, vista
l’evoluzione attuale della società. Unire tale potenziamento di servizi,
attraverso
l’insediamento di nuove realtà produttive soprattutto nel centro storico, attraverso il
recupero e riuso di strutture vuote e funzionalmente obsolete sicuramente è operazione con
doppia valenza sociale ed economica. (pensiamo a centri e case/residenze per anziani).
Politiche e scelte di questo tipo sono state già fatte, come si dirà di seguito, ma vanno
incentivate e sviluppate. L’allocazione centrale di queste attività, costituisce momento
fondamentale sia per il recupero funzionale del centro urbano, sia dal punto di vista sociale
per la crescita della comunità e sia dal punto di vista economico per la sopravvivenza delle
attività esistenti.
La famiglia, i diversamente abili, i minori ed i giovani,le problematiche femminili e gli anziani,
sono le priorità del programma, si cercherà di individuare modalità e servizi efficaci per
accompagnarli in ogni fase della vita, in modo da creare un sistema partecipato, una concertazione
non episodica anche con le associazioni di volontariato , in modo da promuovere la sussidiarietà tra tutti
coloro che operano in questo ambito. Tale sistema appare funzionale al recupero di regole trasparenti
nell’ ambito dell’ identificazione dei diritti e dell’ erogazione dei servizi.
Il Comune di Lauria, nonostante i numerosi tagli del Governo Nazionale e Regionale in questi
anni ha cercato di mantenere servizi socio-assistenziali di qualità. Le politiche sociali della
prossima amministrazione, inoltre, riguarderanno anche la salute mentale, già oggetto di altri
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interventi in campo sanitario, come le strutture intermedie quali la casa – alloggio “Al Torrente”
di Cogliandrino e gruppo – appartamento “Il Glicine” di Pecorone.
La futura Amministrazione dovrà fare ogni sforzo per mantenere e potenziare i seguenti servizi
garantiti: l’ Assistenza domiciliare ( anziani, minori, disabili); asilo nido; centro diurno per minori;
servizio civile volontariato; mensa scolastica e trasporto scolastico; per i diversamente abili
garantire ticket mensa gratuito e se necessario il trasporto personalizzato altrimenti garantire
INTEGRAZIONE con gli altri bambini assicurando la vigilanza sul mezzo; libri di testo, assistenza
specialistica per i diversamente abili; contributi locazione, rimborso per casse mortuarie; T. S. O;
adozione a distanza minori; affidamento minori sottoposti ad autorità giudiziaria; affidamento
minori al servizio sociale; partecipazione alla retta per ricovero anziani in case di riposo;
contributi per stranieri immigrati ; contributi forfetari per persone e famiglie disagiate; buoni
sport; Cittadinanza solidale ; La Casa Famiglia per Disabili.
Inoltre, si adopererà per colmare le lacune di servizi e di risorse con idee innovative,
coinvolgendo sempre di più il Terzo Settore (Cooperazione sociale e volontariato) e cercando di
intercettare risorse economiche ed umane esterne. L’ obiettivo dovrà essere quello di porre al
centro la persona ed il “ bene- essere” come risorsa e come prospettiva per uno sviluppo
solidale.
Famiglia e Prima Infanzia
Dato che a Lauria i giovani che intendono sposarsi non riescono a trovare casa, soprattutto per i costi
elevati degli immobili rispetto alla propria posizione reddituale o perché si trovano in uno stato di
occupazione precaria o addirittura di disoccupazione, per queste ragioni sono quindi costretti ad emigrare
con comprensibile disagio ed impoverimento del tessuto sociale della nostra città. Sarebbe opportuno che
l’ Amministrazione aiuti le giovani coppie a risolvere tale problema (promuovendo iniziative occupazionali
nei vari settori, creando ad esempio nuovi servizi o ampliando quelli attuali in modo da coinvolgere risorse
umane giovanili, sostenendo le imprese esistenti e incentivando la nascita di nuove imprese con la
previsione di contributi straordinari così come ha fatto la precedente Amministrazione, candidano a
finanziamento sovra comunale progetti di inserimento lavorativo per persone in difficoltà, etc..) e non si
rassegni all’ impoverimento del tessuto sociale: una città senza giovani e senza bambini è una città morta.
In continuità con le precedenti amministrazioni grande attenzione deve essere posta nei confronti dell’
Asilo nido comunale( peraltro di recente ampliamento e nuova costruzione) ed alle scuole materne non
solo del Centro Urbano ma anche delle periferia. La moderna società per funzionare ed avere solide
fondamenta familiari, necessità di poter fruire adeguatamente di questi servizi relativamente al suo
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modello di sviluppo ed in funzione dello svolgimento della quotidianità del lavoro, nel rispetto e nella
condivisione degli obiettivi educativi della famiglia.
E’ fondamentale la collaborazione ed il sostegno al consultorio familiare ed alle associazioni impegnate in
questo specifico ambito.
Età scolare
Partendo da una premessa di fondo che è quella di considerare l’ istituzione scolastica fondamentale per
ogni società civile che si voglia chiamare tale perché una comunità senza scuola non ha ragione di esistere
e perché se si chiude un plesso scolastico una comunità è purtroppo destinata a morire, allora è
necessaria una attenzione e un rapporto costante e metodico con le scuole elementari non solo del centro
ma anche verso quelle site in periferia ( che per collocazione geografica e distanza dal centro spesso
incontrano maggiori difficoltà e disagi) e con le scuole medie, in modo particolare per promuovere
percorsi e supporti in grado di prevenire e affrontare difficoltà scolastiche e il conseguente disagio sociale.
(A tal fine SI DOVREBBE SOSTENERE LA NASCITA DI UNA EQUIPE MULTIDISCIPLINARE FORMATA DA
TECNICI DEL COMUNE- ASP- SCUOLE CHE FACCIANO DEGLI INCONTRI PERIODICI CON GLI ALUNNI E LE
FAMIGLIE o ampliare il campo d’azione dell’equipe già costituita che si occupa dei “gruppi H”). E’
indispensabile una concertazione periodica sugli interventi da mettere in campo e una integrazione sui
servizi offerti nel rispetto delle reciproche competenze.
Adolescenza ed Età Giovanile
Anche per questa fascia di età è fondamentale poter collaborare attivamente con le scuole secondarie
superiori presenti nel Comune. Alcuni interventi specifici dovranno essere nell’ ottica di mantenere non
solo le strutture ma anche gli indirizzi e di promuovere e sostenere indirizzi innovativi che migliorino
l’offerta scolastica in qualità e quantità. Interventi specifici si dovranno promuovere al fine della
prevenzione del disagio giovanile e della prevenzione di comportamenti a rischio e di uso ed abuso di
sostanze psicoattive con una particolare attenzione nell’ambito delle nuove droghe e di uso ed abuso
alcolico ( per esempio si dovranno concertare delle campagne di informazione sui danni alla salute
provocati da certe sostanze, convegni e seminari di sensibilizzazione sulla qualità ed i valori della vita,
organizzare centri di aggregazione giovanile). Questi interventi non si dovranno rivolgere solo ai ragazzi,
ma anche ai genitori, ai docenti, agli adulti che dovranno accompagnare i giovani con compiti animativi,
ricreativi o sportivi. Occorre inoltre favorire ogni iniziativa giovanile che stimoli le risorse di intelligenza,
creatività, propositività e di generosità di questa età, favorendo le aggregazioni di gruppi di giovani e il
loro interloquire con gli adulti. Far questo richiede risorse adeguate, da qui la necessità di collegarsi a
importanti progettualità regionali ed europee che permettano un reperimento adeguato di fondi.
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Donne e problematiche femminili
E’ necessaria una attenzione verso le associazioni presenti ed operanti sul territorio che svolgono la loro
preziosa opera di sensibilizzazione in vari campi, dal settore sanitario, in particolare nella prevenzione, e
quelle impegnate in un uso intelligente del tempo libero, a tutte le altre realtà già presenti o nuove, che
operano per un maggiore impegno delle donne da protagoniste nella vita sociale e civile della nostra città.
(SI DOVREBBE SOSTENERE la nascita e la crescita e di nuovi spazi, ludoteche o in generale strutture
dedicate all’infanzia che operino al di là degli orari scolastici e nel periodo estivo, di chiusura delle attività
scolastiche, in modo da garantire servizi efficienti per risolvere le esigenze delle madri lavoratrici).
Minori
E’ necessaria una continua attenzione verso questa fascia debole della società continuando a sostenere il
centro diurno e le altre realtà presenti e mantenendo quelle risorse che servono a dare risposte concrete
ai tanti minori orfani o di famiglia in stato di grave disagio sociale ed economico e in affidamento.
Disabili
L’Amministrazione dovrà impegnarsi strenuamente, in linea con quelle precedenti, a dare risposte
concrete ai cittadini meno fortunati allo scopo di garantire loro e alle loro famiglie un sistema di vita
interagente con la città in modo completo e compiuto. La collaborazione con le varie associazioni e
cooperative presenti in città ha dato risposte significative che vanno ulteriormente ampliate e aggiornate
in relazione soprattutto al problema strutture residenziali e semiresidenziali, necessarie per il
mantenimento sul territorio dei disabili non autosufficienti, oltre a curare in modo adeguato le sedi nelle
quali operano, la qualità dei servizi che rendono in nome e per conto del Comune.
Il disabile in età scolare
Innanzitutto bisogna considerare il disabile non solo come una risorsa da utilizzare per potenziare i
finanziamenti da gestire attraverso le diverse “onlus”. E’ necessario, innanzitutto, riorganizzare le risorse
presenti per sfruttarle al meglio e, poi, se necessario potenziarle.
Non esiste lo stereotipo del “disabile”, sempre con le stesse caratteristiche e le stesse necessità. Esistono,
invece, diverse forme di disabilità, i diversamente abili, sono definiti tali perché spesso, con gli ausili
opportuni, possono diventare abili, anche se in maniera diversa dal comune.
Il ruolo di chi dovrà Governare dovrà essere nell’ottica di garantire l’ assistenza e la solidarietà necessaria
a seguire i disabili nella loro crescita. I disabili devono essere messi in condizione, là dove è possibile, di
conquistare una propria autonomia. In tale ottica sarà fondamentale, quindi, un severo controllo del
rispetto della normativa per “l’abbattimento delle barriere architettoniche”, che limitano il disabile nella
fruibilità dei servizi offerti alla collettività.
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Bisognerà pensare non al solo sostentamento economico dei disabili, offrendo, ad esempio, in età
scolare, la mensa ed il servizio scuolabus gratuiti, che comunque rappresentano un segnale ed un aiuto
importante, ma l’assistenza deve offrire servizi di qualità, differenti da caso a caso ed una assistenza
specialistica riconosciuta come un diritto sacrosanto di ogni alunno con diversità, programmata in tempo
utile ed adeguata alle esigenze del singolo.
E’ necessario che il Comune e la Scuola, supportate “costantemente” dalle strutture sanitarie competenti,
individuino le necessità specifiche di ogni soggetto. Ad esempio, sarebbe interessante proporre un
“sostegno” da garantire ad ogni disabile, sfruttabile per le proprie documentate esigenze.
La disabilità può presentarsi in tutte le famiglie: in famiglie che hanno difficoltà economiche e, quindi,
possono trovare agevolazioni assistenziali nella gratuità della mensa e del trasporto scolastico; in famiglie
che, comunque, non utilizzano tali servizi per diverse motivazioni e potrebbero utilizzare le risorse ad esse
destinate per cure mediche non previste dall’assistenza sanitaria o integrando le attività terapeutiche dei
soggetti disabili o, ancora, gli ausili didattici o funzionali che possono migliorare la qualità della vita degli
stessi fruitori. Fondamentale, a tal fine, sarà creare una rete di informazione a sostegno delle famiglie, non
sempre consapevoli di poter usufruire degli aiuti offerti. In primis, bisogna rendere più efficaci i servizi già
esistenti.
Sarà necessaria una riflessione sull'attuazione del principio di uguaglianza rispetto al problema della
disabilità perché ci è sembrato che in tale caso emergano in modo particolarmente visibile quelle
"condizioni personali e sociali" che ostacolano la realizzazione del diritto, sarà opportuno effettuare una
piccola "indagine" sulla percezione collettiva della diversità .
Le scelte future dovranno guardare alla presenza sul nostro territorio di risorse umane che possano
contribuire ad uno scambio con i ragazzi non solo sul piano dell'informazione, ma anche su quello della
relazione.
Queste in sintesi dovranno essere le linee guida da porre al centro delle azioni Istituzionali che dovranno
integrarsi per realizzare una uguaglianza concreta e non solo a parole e per valorizzare le singole diversità
nell’ ottica della realizzazione di un progetto comune
in cui tutte le Istituzioni sono chiamate ad
impegnarsi.
Salute Mentale e utenti psichiatrici.
Le problematiche, che riguardano il disagio psichico, comportano il perseguimento, per il soggetto in
difficoltà, dell’obiettivo di partecipare alla vita sociale, assicurando interventi mirati e continuativi
finalizzati all'inserimento lavorativo, alla vita di relazione e all'inclusione sociale. Tutto ciò al fine di creare
condizioni terapeutiche favorevoli per permettere il verificarsi di un incremento, nelle persone disabili,
delle capacità di stabilire relazioni significative e generative con l'ambiente.
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Si tratta di persone che, in molti casi, hanno un grado di autonomia personale sviluppato ed una capacità
evoluta di attribuire senso e significato alle relazioni interpersonali; capacità non sufficienti, però, ad
assicurare la integrazione nel 'nostro' tessuto sociale, integrazione che è indubbiamente favorita
dall’assegnazione di un ruolo lavorativo, che offra la possibilità di un contatto con la realtà ed
un’opportunità di socializzazione nella consapevolezza di un ruolo sociale.
Sarebbe auspicabile, pertanto, la possibilità dell’affidamento diretto di alcuni servizi di pubblica utilità al
privato sociale, ovvero cooperative sociali di tipo B, che perseguono specificamente l’obiettivo
dell’inserimento lavorativo dei disabili ed hanno dei disabili tra i propri soci. Ci riferiamo, naturalmente, a
servizi quali la raccolta differenziata di alcune tipologie di rifiuti, la manutenzione di aree verdi, la
decorazione edilizia di interni o di luoghi pubblici e altro.
Un’altra possibile iniziativa, che non comporta oneri di spesa per la futura amministrazione, potrebbe
essere rappresentata dalla cessione a titolo gratuito di locali di proprietà del Comune alle cooperative
menzionate, che riescano ad avviare attività utili al reinserimento lavorativo dei disabili psichici.
Compatibilmente alle risorse disponibili, infine, non si mancherà di garantire gli interventi sociali previsti
anche per altre fasce del disagio, come l’assistenza domiciliare.
Terza Età
A fronte di una popolazione sempre più vecchia e a maggior rischio di non autosufficienza e di un minor
supporto da parte delle famiglie , bisogna sottolineare che la rete dei servizi assistenziali offerti dal
Servizio Sanitario Nazionale si è sviluppata sempre di più a livello territoriale, prendendo in carico almeno
in parte le persone anziane sole. Quindi all’ affievolimento delle reti informali di supporto della famiglia è
vero che sono intervenute anche se in modo non omogeneo sul territorio nazionale, forme di assistenza
territoriale , a domicilio e residenziale messe in campo dalle Istituzioni , ma ancora ci sono molti vuoti da
colmare. Infatti L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), risulta ancora non sempre soddisfacente e
comunque si è sviluppata in modo disomogeneo nel Paese e soprattutto al Sud dove la probalità per un
anziano di essere assistito è pari a meno della metà rispetto a un anziano del Nord. Oltre all’ADI,
l’assistenza a lungo termine agli anziani è rappresentata dai presidi residenziali dedicati a soggetti che
necessitano di assistenza continua a causa di patologie croniche e di ridotto grado di autonomia nelle
attività quotidiane. Anche per queste strutture si nota una forte presenza al Nord che supera di gran lunga
e forse raddoppia quelle del Sud dove esiste accanto al già citato supporto familiare un fenomeno in
grande espansione e che è rappresentato dalla assistenza privata ( es. le badanti) non sempre qualificata e
legata ai fenomeni dell’ Immigrazione talvolta irregolare. Sinceramente questo divario tra Nord e SUD sia
in termini di assistenza che di presenza di strutture residenziali, non lo si può addebitare alle Istituzioni
locali che quotidianamente competono con emergenze sociali, economiche e con i tagli del Governo
centrale e che nonostante tali emergenze hanno messo in campo iniziative e servizi di elevato spessore
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sociale. Forse nei nostri territori però non sempre siamo all’altezza della situazione in termini di
competenze e di idee progettuali alternative che andassero a colmare le lacune in termini di servizi sociali
offerti e di risorse economiche messe in campo. Sicuramente non siamo abituati all’ idea vera di
cooperazione sociale che intervenga veramente come soggetto terzo a supporto dell’ intervento pubblico
ed inoltre siamo abituati a pensare alla salute anche delle nostri cittadini anziani non come risorsa e
benessere ma come malattia. Pertanto sarebbe quanto mai opportuna una attenta riflessione sul
fenomeno dell’ invecchiamento della popolazione perché vivere da soli in età avanzata è un fattore di
rischio ed aggravante per la salute della stessa persona sola ed è un’ aggravante anche per le famiglie che
intervengono a supporto considerata anche la grave crisi economica in corsa.
Appare utile ridefinire da un lato i bisogni, dall’ altro i servizi e gli spazi. L’associazionismo va sostenuto
avendo cura di favorire il coordinamento delle attività; inoltre vanno identificate le esigenze di quanti,
autosufficienti e non, desiderano rimanere nel territorio. In tal senso va studiata la possibilità di costituire
un centro diurno semi-integrato o casa famiglia per anziani, coinvolgendo il volontariato ed il privato
sociale che voglia investire in tale settore.
Vanno sostenuti gli anziani e gli indigenti nel loro ambito familiare sostenendo ogni sforzo finanziario,
umanitario, sociale e di sussidiarietà fra le varie età ed associazioni operanti sul territorio in collaborazione
con il Distretto della Salute, ASP e Regione. Va inoltre sostenuto il potenziamento dell’ assistenza
domiciliare ( ADI) , rafforzando il rapporto con i Medici di base per rispondere in modo puntuale alle vere
necessità. Andranno verificate le necessità assistenziali del futuro e valutando quindi anche l’opportunità
di realizzare una struttura residenziale per anziani autosufficienti.
Si è coscienti comunque che parlare di anziani significa parlare di risorse vive e attive all’ interno del
proprio territorio, portatrici di storia e memorie spesso figure di sostegno fondamentali come i nonni che
suppliscono gli impegni dei figli/genitori impegnati nel lavoro e che diventano così un valido riferimento
per l’ intero contesto sociale Progetti anziani attivi
Cittadini extracomunitari
Non va dimenticata la funzione sociale svolta dalle badanti che purtroppo nella maggior parte dei casi si
trovano in una posizione di clandestinità e quindi di irregolarità, di emarginazione sociale e di
sfruttamento.
Si dovrebbe favorire la formazione di una consulta “ extracomunitari e residenti” che possa essere l’ inizio
per una integrazione sociale promuovendo lo studio e la conoscenza della nostra lingua, della costituzione
e delle norme che regolano la nostra società nella quale gli stranieri chiedono di essere inseriti, non
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dimenticando però le loro radici. Sarà anche questo un modo per porre un argine democratico a molte
devianze e irregolarità.
Distretto della Salute – Casa della Salute
Sta cambiando l’organizzazione del servizio sanitario (sia a livello nazionale che regionale) che prevede
uno spostamento sul territorio della cura delle malattie croniche, lasciando all’ospedale le cure dell’ acuto.
Ciò comporta un aumento di oneri per le famiglie in difficoltà, che non possono contare sulla funzione di
ammortizzatore che l’ ospedale stesso ha sin qui svolto con ricoveri che è di moda chiamare inappropriati.
Dall’altra parte bisogna considerare il cambiamento della nostra società che per i ritmi e le dinamiche che
impone ha portato alla scomparsa della famiglia patriarcale e all’ aumento dei nuclei famigliari sempre più
piccoli, spesso rappresentati da anziani che vivono da soli. Si comprende quindi, facilmente l a fragilità di
questo nuovo sistema, che abbisogna di una ritaratura dell’ organizzazione solidale tale da sostenere il
peso dei nuovi bisogni. E’ necessario agire sia sul reperimento delle risorse, perché non è possibile, specie
alla luce delle recenti finanziarie, pensare che le amministrazioni comunali possano risolvere da sole
questi problemi senza un collaterale spostamento delle risorse da parte centrale, sia sulla messa in rete
dei servizi già esistenti, potenziandoli e rendendoli più fruibili. Sono indispensabili:
a. Un censimento della popolazione , dei bisogni, delle fragilità e delle situazioni a rischio;
b. Uno studio prospettico che permetta una programmazione in modo da non essere sempre sommersi
dal contingente;
c. La messa in rete delle varie organizzazioni presenti sul territorio stipulando accordi di collaborazione su
precisi obiettivi;
d. La collaborazione costruttiva con i comuni che afferiscono al nuovo Distretto della Salute. Sarà quindi
indispensabile pensare al reperimento di nuovi spazi dove il Distretto possa allocarsi in modo da poter
assolvere a tutte le varie incombenze istituzionali di cui è investito, ad esempio la creazione di un
Punto Unico che dovrà dare un indirizzo rapido, efficiente e appropriato al cittadino bisognoso sia in
ambito squisitamente sociale che in quello sociosanitario.
e. Potenziamento del coinvolgimento e del ruolo dei MMG nelle iniziative di educazione sanitaria (
alimentazione, attività fisica anziani e non, abuso di alcol, fumo e uso di sostanze stupefacenti);
f.
Promuovere e sostenere la nascita della Casa della Salute.
4. SCUOLA, CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
Un nuovo piano culturale e didattico formativo per Lauria incentrato su tre punti:

Recupero della storia del comprensorio attraverso, non solo la catalogazione dei beni in “custodia” dei
Comuni del Lagonegrese, ma anche la loro pubblicazione e pubblicizzazione.
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
Dimensionamento scolastico che nei prossimi 5 anni assicuri stabilità numerica e buon spessore
formativo

farsi promotori di un Istituto della Città Valle che da un lato unisca il territorio di Lauria e che al tempo
stesso si apra alla valle.
Tutto ciò necessita di una regia fatta dagli attori della Scuola (insegnanti, dirigenti, Personale ATA ed
amministrativo, famiglie) e guidata dalle istituzioni che di concerto, con gli altri Comuni elaborino una
offerta competitiva ed integrativa senza doppioni, a ciò va aggiunto un nuovo protagonismo dell’APOF e
dell’Agenzia per l’occupazione proiettati entrambi sulle specificità del territorio. Nel frattempo bisogna
 Continuare ad operare per la messa a norma di tutte le strutture e un adeguato sistema di mense
scolastiche utilizzando materiali e tecnologie proprie della bio-edilizia e in accordo con gli
operatori della scuola (che darebbero suggerimenti per ridisegnare delle spazi alla luce delle
esigenze della nuova didattica) compatibilmente con le risorse economiche

Interventi priorità assoluta per la sostituzione di eventuali materiali tossici nelle scuole e
insonorizzazione mense;
 Fare in modo che le mense scolastiche (sia nei futuri capitolati d’appalto, sia modificando quelli
attuali) servano prodotti biologici e possibilmente di filiera corta
Cultura
Il Palazzo della cultura da completare al Vincolato: uno spazio importante debba esser riconosciuto ai
giovani laurioti e non solo per tutte quelle attività collaterali al proprio percorso professionalizzante, ma
che sono di primaria importanza per il viver bene della nostra società: cinema (tema caldo ai giovani),
teatro, centro congressi e conferenze, laboratori vari, spazi per riunioni, sale internet, sala incisioni, spazi
per le associazioni, etc). Sosteniamo fortemente l’idea per cui senza la banda larga un paese non si possa
definire civilmente avanzato e proponiamo che essa sia messa a disposizione di tutti i cittadini in maniera
gratuita attraverso il wi-fi. Un servizio bibliotecario fornito di saggi, periodici, risorse elettroniche,
cataloghi, libri di lettura, manuali e anche di quotidiani a maniera di emeroteca.
La futura amministrazione dovrà inoltre prevedere il recupero degli edifici esistenti ( es. ex- Pretura,….)
attraverso acquisizioni con finanziamenti straordinari e beni comunali da alienare ai privati, poiché
inutilizzati (Immaginiamo porzioni di terreni, relitti stradali) e facendoli gestire alle Associazioni.
Giovani
L'amministrazione comunale dovrebbe essere un punto di riferimento per i giovani, dialogare con loro,
dare loro sostegno mediante azioni chiare, pubbliche e trasparenti. L’istituzione di agevolazioni ai giovani
14
in maniera tale da sostenere le attività varie (carta giovani), istituzione degli sportelli informativi,
istituzione di maggiori stage e tirocini. Dialogare con le istituzioni preposte per nuovi corsi di scuola
superiore.
Sportello Europa, informa giovani, forum comunale dei giovani. (insieme a quello turistico) potrebbero
esser tre strutture della quali Lauria dovrebbe dotarsi per dar via in modo concreto a quello di cui si fa
mansione in un mondo dove esser in rete tra gli attori è sempre più di fondamentale importanza.
Sostenere con adeguati finanziamenti a tassi agevolati i giovani che vogliono impegnarsi sul territorio
cittadino e in maniera particolare per coloro che vogliono investire nel centro storico. Sottoponendo una
veloce indagine, i ragazzi e le ragazze subito dopo l’occupazione hanno messo, al centro delle priorità, un
cinema e la piscina; sono questi dati sui quali non possiamo prescindere e sui quali bisogna anche
riflettere e pensare di realizzare un Bene Cinema e Piscina
con interventi misti pubblico/privati,
attraverso project financing.
5. SVILUPPO INDUSTRIALE - ARTIGIANALE E COMMERCIALE
Un programma politico-amministrativo non può prescindere da un buon piano industriale-artigianale
e commerciale perché è da esso che si sviluppa l’occupazione e il reddito della maggior parte dei
cittadini facenti parte di questa società. Non si può non tener conto di altri fattori esterni che debbano
confluire e influire per la buona riuscita di queste politiche come le infrastrutture idonee a supportare
questo specifico sviluppo: le strutture, gli spazi e la viabilità.
Una parte importante lo determina senz’ombra di dubbio lo sviluppo dell’area industriale di Galdo,
che rappresenta un veicolo di accrescimento per Lauria in primis e per tutta l’Area Sud di Basilicata,
crediamo anche, che il modello industriale debba includere in esso anche l’indotto che un progetto di
così ampio raggio e dimensione debba obbligatoriamente generare.
Il potenziamento dell’area produttiva di Galdo con alcune considerevoli azioni:

Nuovo Accordo di Programma Quadro (AQP) con la Regione per ulteriori investimenti
infrastrutturali. (cablaggio – fotovoltaico) (Bonifica parte bassa)

Condominio imprenditoriale per la gestione.

Accordo con il resto del territorio e la Regione per un programma di investimento per aziende,
specifico per l’Area Sud.
E’ necessario, inoltre, regolamentare l’area commerciale-artigianale esistente lungo l’asse stradale
della Sinnica, cresciuta in questi ultimi anni.
Al tempo stesso si deve formulare un piano per il centro lauriota e per le piccole botteghe che
vadano sia per uso commerciale sia artigianale, perché la nostra tradizione ci consente di avere arti e
mestieri di ottima manifattura e se incanalati per uno sviluppo caratterizzante nei rioni centrali possa
essere anche veicolo turistico e magari si sostegno a politiche di riqualificazione del centro storico.
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Certo è anche vero che a fianco a tutte queste proposte deve seguire una certa dote di professionalità
e imprenditorialità a cui una società debba far affidamento al fine di concretizzare tutti gli sforzi che
vengono qui sottoscritti e sulle quali susseguiranno forti e prioritari scelte. Adottare, infine, tutti
quegli accorgimenti tali da rendere l’area stessa competitiva anche tra molti anni con i finanziamenti e
gli investimenti che faremo oggi.
Sostenere con adeguati finanziamenti a tassi agevolati i giovani che vogliono impegnarsi sul territorio
cittadino e in maniera particolare per coloro che vogliono investire sul nostro territorio e nel centro
storico.
6. AMBIENTE, TERRITORIO : TURISMO e SVILUPPO


Politiche di sviluppo territoriale incentrate sulla riduzione, riuso, Recupero, il Riciclo e che escludano
qualsiasi forma di incenerimento;
In osservanza al “Decreto legislativo 36/2003“, che pone attenzione particolare sul monitoraggio e il
controllo della gestione delle discariche, programmare una politica di monitoraggio continua
completata dalla divulgazione pubblica dei dati con cadenza temporale precisa. Al fine di evitare i
continui allarmismi che coinvolgono la popolazione si propone l’istituzione di “Comitati di Controllo”
presso la discarica e gli impianti di depurazione;
L’ambiente nella sua complessità deve essere posto al centro dell’attività amministrativa.
Ambiente da intendere non solo come ambiente naturale ma come ambiente fisico, comprendente tutte
le emergenze storiche, architettoniche e comunque legate all’attività umana.
Ambiente in primo luogo
da salvaguardare e rispettare, perché solo così può diventare
anche
opportunità di lavoro.
Ed allora è bene parlare di valorizzazione del paesaggio, aumentando l’offerta per rendere fruibili e
visitabili gli innumerevoli siti che caratterizzano ogni angolo del nostro territorio comunale. Laddove i
suddetti angoli non siano valorizzabili per mancanze tollerate nel tempo, intervenire anche con
provvedimenti forti . E’ un capitolo strettamente collegato a quello successivo delle infrastrutture che
devono essere armonizzate nell’ambiente.
La priorità deve essere quella della tutela del territorio comunale affetto dalle problematiche
idrogeologiche affrontate, purtroppo fino ad ora senza una seria programmazione dei lavori, ma con
interventi di consolidamento “a pioggia”. E’ necessario, invece, un serio programma coordinato, di
durata almeno quinquennale che potrà consentire il recupero antropico di aree a forte vocazione
ambientale, promuovendo, anche attraverso il reperimento di risorse finanziare provenienti da specifici
bandi regionali ed europei, una vasta campagna di monitoraggio dei dissesti idrogeologici presenti sul
territorio.
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La particolare natura e storia geologica del territorio lauriota non dovrà, inoltre, essere soltanto fonte di
preoccupazione: le problematiche geologiche di ogni giorno possono, anche , costituire un’opportunità
per il “turismo geologico”. Infatti le peculiarità delle litologie presenti costituiscono esempi classici di studi
universitari che vanno colte e utilizzate. Da qui nasce la necessità di determinare, selezionare i “GEOSITI”
presenti e farne un percorso didattico permanente sul territorio.
Il programma di consolidamento dovrà essere “affiancato” da iniziative da parte dell’ente locale che
dovrebbe mettere a frutto sul proprio territorio le iniziative finanziate da Provincia e Regione (ad esempio
i Lavori socialmente utili) con “Progetti pilota per l’Ambiente” ben definiti arealmente e con numero di
risorse umane specifiche e funzionali per la tutela, manutenzione ordinaria della micro rete idrografica
comunale e non solo. In questi progetti pilota il Comune dovrebbe assumere il coordinamento
aggiungendo risorse proprie perfettamente sostenibili dal bilancio comunale e che si estrinsecheranno in
fase di attuazione dei “Progetti Pilota Comunali per l’Ambiente”.
Altre iniziative possono essere:

migliorare la viabilità, nell’ottica del rispetto dell’ambiente e del paesaggio ( unica vera attrattiva
turistica di gran lunga superiore a quella sciistica) anche alla luce dei recenti accadimenti che ne
hanno inficiato l’utilizzo, per le località della Conserva di Sirino e del Massiccio in generale; mettere in
condizione l’attuale gestione di
incrementare l’offerta, non solo pensando al classico turismo
invernale dello sci alpino, ma forme quali il trekking, lo scoutismo, parchi tematici offerti alle
scolaresche, che possano svolgersi anche in diversi periodi dell’anno;

continuare l’azione di valorizzazione dell’area Bosco Canicella, recentemente attrezzata a parco giochi
ed area pic nic, ma che conserva ancora potenzialità di maggior sviluppo affidate ad attività ludico
sportive quali l’orientering o la mountain bike.

Migliorare in generale la sentieristica anche in altre aree del territorio comunale attualmente non
sfruttate, che potenzialmente hanno moltissimo da offrire ad un turismo di qualità in una forma
sempre più ricercata qual è quella del nordic walking: basti pensare all’area della Melara, con il Monte
Serramale, dell’Alte Coste, del Fabbricato e di san Filippo.

Creare il “Parco naturalistico dei pozzi” vista la presenza numerosa, in un area ristretta, di numerosi
pozzi oramai non più utilizzati dalla gente ma che sono delle vere e proprie opere di architettura
rurale. Il recupero di tali opere e, contemporaneamente, la creazione di un sentiero per passeggiate a
cavallo farebbe di alcuni luoghi un’attrattiva originale inserendola nel pacchetto di offerta turistica
facendo rivivere momenti della storia e tradizione contadina della nostra terra che proprio intorno ai
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pozzi, con i relativi abbeveratoi, rappresentavano anche momenti di aggregazione sociale a fine
giornata quando si ritrovavano per ristorare gli animali

Promuovere una campagna di scavi archeologici nelle aree del Castello Seluci e del Castel Ruggero, per
reperire reperti che possano essere anche il fulcro centrale di una successiva esposizione permanente.




Avviare una vasta opera di recupero dello stesso centro storico, favorendo il recupero di aree
attualmente dismesse e delle case del centro urbano; promuovendo un piano che possa prevedere
incentivi economici, anche indiretti, per chi intenda acquistare o manutenzionare case nel centro
storico. Sarebbe un programma che non colliderebbe con quanto previsto dal Regolamento
Urbanistico in via di approvazione, che non comporterebbe un aumento della cementificazione e dei
carichi urbani sul territorio, ma che allo stesso tempo consentirebbe un rilancio di tutta una economia
legata al settore edilizio, attualmente in forte crisi.
Verifica dello stato di attuazione del Piano per l’illuminazione pubblica ed eventuale implementazione
e miglioramento; sostituire gradualmente gli attuali organi illuminanti con altri a basso consumo.
Adottare il “PIANO COLORE” per il centro urbano che, partendo dallo studio sui materiali utilizzati nel
passato, definisce le tonalità dei colori, i tipi di infissi da adottare, i tipi di coperture, ecc. da far
rispettare inserendolo nel nuovo P.R.G.
Preservare il territorio non vuole dire ingessarlo, ma per renderlo appunto anche fonte di opportunità
e di reddito, esso dovrebbe essere sfruttato in maniera ecocompatibile e sostenibile; allora ben venga
un piano che preveda l’installazione di fonti di produzione di energia alternativa e rinnovabile, che
oltre a dare un aiuto diretto mediante sgravi sul consumo di energia elettrica, possono essere anche
opportunità lavorative direttamente e con l’indotto. Lo sviluppo di una rete di infrastrutture per la
produzione di energia da fonti rinnovabili, potrebbe far da traino all’installazione di opifici per la
produzione del materiale necessario, magari da allocare nell’area industriale di Galdo.
.
Rifiuti: Ambiente significa anche rifiuti solidi urbani e tutto quanto ha a che fare con le problematiche
connesse alla raccolta e soprattutto allo smaltimento dei rifiuti stessi.Una intera area tematica, che
potrebbe da sola caratterizzare un programma elettorale sarebbe da dedicare a tutto quanto
connesso alle attività di incremento della raccolta differenziata e delle tecniche di trattamento del
rifiuto . La nostra area deve irrobustire il ruolo che si è conquistato, possibilmente comprensoriale;
bisogna porre con forza nel dialogo con la Regione la necessità e la opportunità di un impianto di
compostaggio anche a mezzo bando esplorativo relativo alla volontà imprenditoriale di esperti del
settore.
Turismo: Sostegno ai programmi – progetti relativi al Golfo di Policastro, allo sviluppo dell’asta
fluviale del Sinni e del Noce. Per tutte e tre queste opzioni esistono Progettualità avanzate curate dal
G.A.A.L. ALBA che ha sostenuto la valorizzazione delle risorse locali e nel più recente passato ha
responsabilizzato gli Enti locali della valle del Noce ad adottare il “Manifesto per il Fiume” quale
documento politico d’intenti per la salvaguardia del F. Noce.
Abbiamo bisogno di mettere a regime un certo tipo di turismo, che porterebbe molto in termini di
lavoro, entrate e miglior vita sociale alla nostra comunità. Abbiamo risorse naturali-paesaggistiche sia
montuose ( lago Sirino, Monte Sirino, centro storico Rivello,Parco del Pollino, fiume Noce, diga di
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Cogliandrino), sia marittime (Sapri, Praia e Maratea) che il mondo ci invidia e delle quali noi non
sappiamo sfruttare le potenzialità e le bellezze, bisogna trovare il modo d’interagire con gli altri enti,
cominciando dall’APT lucana, erigiamo in maniera tale da far veicolare investimenti verso questi canali
e certamente si creerebbero forme di lavoro imprenditoriale assieme a nuove figure lavorative, non
possiamo non guardare con interesse anche ai territori vicini perché da essi e con essi che si può
creare turismo essendo però noi il perno di quest’operazione. Crediamo che abbisogni discutere con i
soggetti già attivati ( le agenzie e le associazioni) e sostenendo e/o inserire attività collaterali, creare
un centro informativo turistico, creare strutture ricettive e mettere a sistema quelle che vi già
esistono.
Crediamo che uno sguardo di rilievo debba esser dato al turismo religioso: il beato Domenico Lentini,
ai pellegrinaggi verso il nostro paese, e a tutta l’arte (affreschi e statue) che vive dentro le chiese e le
nostre piazze.
Non dimentichiamo certo il castello Ruggero, del quale sosteniamo possa esser il punto caratterizzante di
questa nostra Lauria, bisogna in ogni modo ristrutturarlo e riqualificarlo
ENERGIE INNOVATIVE

Regolamentazione dell’espansione urbanistica e degli investimenti in campo energetico, legato alle
rinnovabili, che tenga conto dell’impatto paesaggistico ambientale;

Almeno per soddisfare il fabbisogno interno, prevedere l’installazione di sistemi integrati di
produzione di energia pulita, posizionati però secondo criteri stabiliti da un regolamento ad hoc
(evitando il consumo di suoli liberi destinati all’agricoltura); Immaginare, in questo campo,
investimenti pubblici, non solo per i vantaggi economici che ne deriverebbero.

L’impiego di energia pulita, da parte delle strutture pubbliche è operazione fattibile e con benefici
immediati, esempio tipico è l’impianto fotovoltaico nel’area artigianale di Galdo. La realizzazione
avverrà con soldi per investimento (finanziamenti regionali e nazionali) e le entrate riducono la
spesa corrente sul bilancio, che costituisce lo scoglio più duro del bilancio di ogni comune.
Obiettivo in merito è quello di promuovere e valutare la messa in opera di impianti di produzione di
energia pulita con fonti rinnovabili( sole, vento e acqua).
Considerata la possibilità di rendere tutte o parte delle strutture pubbliche autosufficienti elettricamente,
così da poter saturare il consumo energetico del Comune.
Promuovere il benessere di un territorio vuol dire pensare allo sviluppo in termini di sostenibilità, dunque
di qualità dell’ambiente, quindi in particolare si potrebbe pensare di intervenire nel progettare e realizzare
le seguenti fonti di energia innovativa:
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► FOTOVOLTAICO
Continuare l’installazione Su tutti i tetti delle scuole e degli uffici comunali.
► IMPIANTO MICROEOLICO
realizzazione di impianti nel rispetto dell’impatto ambientale
► CENTRALE IDROELETTRICA
Sollecitare la Regione per le relative solleciti autorizzazioni e i privati interessati alla costruzione di
impianti idroelettrici ad investire peri:
a) la riattivazione della vecchia centrale idroelettrica in località Torbido o in alternativa riattivare il
mulino ad acqua in località Rosa per la produzione di energia.
b)
altre possibili da realizzarsi sul territorio.
c)
eseguire come priorità studi di fattibilità per quantificare risorse necessarie.
RACCOLTA DIFFERENZIATA E AMBIENTE Ambiente significa anche rifiuti solidi urbani e tutto quanto ha a
che fare con le problematiche connesse alla raccolta e soprattutto allo smaltimento dei rifiuti stessi. Una
intera area tematica, che potrebbe da sola caratterizzare un programma elettorale sarebbe da
dedicare a tutto quanto connesso alle attività di incremento della raccolta differenziata e delle
tecniche di trattamento del rifiuto . La nostra area deve irrobustire il ruolo che si è conquistato,
possibilmente comprensoriale; bisogna porre con forza nel dialogo con la Regione la necessità e la
opportunità di un impianto di compostaggio anche a mezzo bando esplorativo relativo alla volontà
imprenditoriale di esperti del settore. In particolare, partendo dal progetto della ditta aggiudicatrice
della gara si prevede:
Attuazione nei tempi previsti in gara della costruzione delle due nuove isole ecologiche, site una
in località Galdo, l’altra in località Seluci. RIUSO
Costruzione di numero 400 mini isole ecologiche nelle località non servite dalla differenziata.
L’estensione della raccolta differenziata nelle zone limitrofe al centro urbano di Lauria, ( zona San Paolo,
San Pietro Catania, Taverna del Postiere e zona Santa Maria).
E in supporto la prossima amministrazione dovrà :
Studiare e promuovere politiche di eco-fiscalità:
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incentivare gli utenti che usufruiscono delle isole ecologiche non solo con i buoni ( punti ecologici ), ma
anche con uno sconto sulla TARSU, se essi portano presso le isole ecologiche un certo quantitativo di chili
di carta, vetro e plastica.
Prevedere la FORMAZIONE DEI CITTADINI ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA per riduzione drastica della
TARSU. Dopo la realizzazione delle mini isole ecologiche nelle aree rurali, se si fa una buona formazione ai
cittadini, potremmo ridurre drasticamente o forse evitare completamente la raccolta dei rifiuti solidi
urbani. Già da oggi, come risulta da alcune verifiche fatte, quasi il 100% dei rifiuti depositati nei cassonetti
di queste aree sono secchi e pertanto facilmente differenziabili e collocabili nelle isole ecologiche.
Promuovere l’impegno dei cittadini per la diffusione delle pratiche del “ compostaggio domestico” e delle
raccolte differenziate domiciliari, nonché l’introduzione di agevolazioni fiscali alle utenze che aderiranno
alle iniziative di compostaggio domestico.
Provvedere a redigere, pubblicare nel sito del Comune un dettagliato rapporto annuale delle diverse
attività svolte e dei risultati raggiunti (servizi attivati, territori interessati, incremento riduzione
produzione rifiuti , unità operative impegnate, ecc ).
Organizzare almeno un evento annuale sul tema della raccolta differenziata e sulle energie innovative.
Continuare e migliorare il progetto avviato sullo smaltimento dell’ethernit, con la convezione di una Ditta
specializzata allo smaltimento da parte dell’Ente Comune.
Fare campagne pubblicitarie mensili su argomenti ambientali.
Finanziare un progetto riservato ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado del Comune, inerente alle
tematiche del risparmio energetico e dell’implementazione delle fonti rinnovabili nonché del buon utilizzo
della raccolta dei rifiuti.
Progettare due impianti da costruire nella zona industriale del Galdo, con un finanziamento di project
financing che si colloca nell’ambito di partenariato pubblico – privato, così si raggiungono due tipi di
risultato:
risolleva l’Amministrazione Comunale, in tutto o in parte, dagli oneri relativi al finanziamento
dell’opera,
riaffidare al settore privato la gestione dell’opera , incentivando il livello di efficienza ed
assicurandone la piena utilizzazione commerciale.
Il primo progetto riguarda un impianto di recupero e smaltimento pneumatici fuori uso.
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Presso tale impianto potranno essere conferite tutti i tipi di gomme (moto, auto , camion ecc ), e dalla
loro lavorazione verranno prodotti granulo e polverino utilizzato come prime in edilizia, arredo urbano,
asfalti, erba sintetica, ecc .
Il secondo progetto riguarda la costruzione di un impianto di trasformazione delle ecoballe prodotte dal
nuovo impianto di trattamento dei rifiuti in località Carpineto in C.D.R. ( Combustibile derivato dai rifiuti ).
Il C.D.R. viene utilizzato per l’incenerimento in appositi impianti inceneritori, che essendo dotati di sistemi
di recupero dell’energia prodotta dalla combustione producono elettricità o, assieme, elettricità e calore
( cogenerazione ). Il C.D.R. può essere anche bruciato in forni industriali di diverso genere, come quelli
dei cementifici. Questo inoltre comporterebbe la diminuzione della TARSU, visto il recupero dei costi di
smaltimento delle ecoballe da portare alla Fenice di Melfi.
7. INFRASTRUTTURE
Ampliamento cimiteri dei due rioni;
Istituzione di una commissione consiliare sulla Bretella, tra la ss585 e Lauria, che lavori per risalire alle
cause del mancato completamento dell’opera negli ultimi 30 anni e si adoperi per monitorare
l’evoluzione dei lavori per il completamento della stessa se possibile. Altrimenti sarebbe necessario
qualche dignitoso atto di coraggio….anche ricorrendo all’abbattimento e alla conseguente bonifica
ambientale. Lo stesso potrebbe essere fatto con altri “cattedrali nel deserto”( …. parcheggi, pista
ciclabile….)
Mobilità e trasporti:
Fondamentale, costante ed incisiva deve essere l’interlocuzione con l’ANAS relativamente ai lavori di
ammodernamento che interessano il territorio lauriota considerato il mastodontico intervento previsto e
considerato tra l’altro che l’intervento interessa un solo comune che è quello di Lauria e quindi situazione
propizia per intese che vadano alla salvaguardia del territorio ricordando che gran parte del tratto
autostradale che si andrà a costruire seguirà un percorso nuovo e pertanto il primo tema è quello della
dismissione dell’attuale sede con successiva riqualificazione, ricordando che l’intervento più invasivo
riguarderà l’area di Galdo e quindi le aree che andranno a liberarsi potranno essere tanto destinate
all’ampliamento dell’area industriale che alla previsione di altre infrastrutture.
I prossimi interventi di ammodernamento dell’arteria autostradale devono prevedere, in previsione del
traffico da deviare sulla S.S.19 da Galdo a Pecorone, interventi straordinari sulla ex strada nazionale per un
ammodernamento del tracciato con l’allargamento o modifica delle curve, la verifica dei ponti, la
creazione di ampie piazzole di emergenza. Occorre coordinare tale necessità con quanto prevede il
progetto del collegamento veloce tra Pecorone e il centro urbano del rione superiore, giacente presso la
Provincia di Potenza.
.Altro miglioramento stradale molto sentito è quello della strada comunale Lauria-Seta-Molino Rosa la cui
provincializzazione permetterebbe di migliorare e completare l’arteria provinciale S.S. 19-S.FilomenaMolino Rosa. Tutto il tratto costituirebbe un’altra alternativa, più agevole meno problematica nel periodo
invernale e più veloce con la popolosa contrada “Rosa”.
L’utilizzo della rete viaria esistente e futura non può non prescindere dalla necessità di realizzazione aree
attesa bus nelle zone nevralgiche di interconnessioni stradali quali la zona presso lo svincolo dell’A/3 in
località Cavallo e in località Mosella, già di fatto utilizzate in modo inadeguato, pericoloso e caotico.
Nel centro urbano di Lauria che si candida a città-zona è ineluttabile la programmazione di una funzionale
e decente Stazione Bus.
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AMBITI IN ELABORAZIONE:
Sport: come veicolo di benessere e salute. Di fatto Lauria dispone di infrastrutture minime per lo sport
dilettantistico ed agonistico, tenendo presente la platea dei praticanti gli sport. Ci sono da implementare
l’offerta minima con un campetto da calcetto al coperto, ristrutturazione dell’intero impianto sportivo per
l’atletica leggera e una piscina.
Vanno colmati i ritardi nell’utilizzare i fondi di Italia ’90 destinati al rifacimento del Campo Sportivo del
rione inferiore.
La sistemazione della pista di atletica nel rione superiore , con poca spesa da parte della Regione,
consentirebbe di attribuire ad una zona della città la vocazione di cittadella dello sport per la
presenza del Palazzetto, del campo di calcio e di atletica, del campetto di calcetto, del campo di tennis
e per la presenza della palestra dell’ISIS con i campi di basket e corsie per atletica. Sarebbe di fatto un
polo sportivo appetibile per le società sportive e per la preparazione atletica per i vari campionati
nazionali ed interregionali. Pensare di realizzare piste ciclabili e percorsi podistici (laddove è possibile);
strutture leggere, non in cemento, al servizio delle contrade e del paese (dove manca un posto anche
per giocare solamente);

Stage e tirocini: intraprendere maggiori attività di questo genere in maniera tale da implementare
maggiormente e rendere meno distante la formazione dal lavoro, capita molto spesso che gli
universitari debbano avere un periodo di tempo del proprio percorso universitario un periodo da
dedicare alla formazione applicata, perché non pensare che questo sostegno possa giovare ai ragazzi
ma alla stessa gestione della cosa pubblica che vedrebbe innovarsi a costo zero poiché un laureando
porterebbe ad un’iniezione di nuovi modelli in quella specifica sede.

Centro storico. Riqualificazione dei centri storici dei due rioni, incentivando, lì dove possibile, giovani
imprenditori ad aprire proprie attività. Rideterminazione degli spazi nelle piazze e divieto di parcheggi.
Istituzione di modifica dell’impianto semaforico sito in piazza san giacomo.
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Decisa azione nel centro urbano tesa a bonificare aree degradate, allo stesso tempo avviare un tavolo
operativo per immaginare un futuro per i due parcheggi (Via Caduti e Via XXV Aprile) poco funzionanti
del centro urbano.

Legalità: Non possiamo non mettere al centro della nostra agenda amministrativa la legalità.
Emersione dell’economia sommersa, lotta al lavoro nero, lavorare in sicurezza sui cantieri.
Istituzionalizzazione di un criterio valutativo e quantitativo di premialità alle imprese che attuano
formalmente e sostanzialmente la sicurezza sul lavoro, che abbandonino il sistema del lavoro nero.
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