Piste ciclabili a Bergamo e dintorni
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Piste ciclabili a Bergamo e dintorni
31 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 3 GIUGNO 2012 Gli itinerari Bergamo a pedali Iniziamo un viaggio fra gli itinerari ciclabili della provincia con i 10 km da via Baioni a Sombreno. Itinerario per tutti con la sola difficoltà della salita di circa 500 metri che scavalca Valmarina e collega i due tracciati di Morla e Quisa A sinistra, vecchio aratro sulla ciclovia di Almè, qui accanto l’imbocco della ciclabile della Morla in via Baioni a Dieci chilometri nell’incanto del bosco Ecco la pista ciclabile dei due torrenti Da via Baioni a Sombreno tracciati di Morla e Quisa oggi uniti dal viottolo che scavalca Valmarina Vegetazione ricca, aree picnic, pesci che nuotano nelle pozze, maneggi e vigneti fino al santuario SS470 Sorisole Laghetto del Gres 296 m slm, Almé SS470 Petosino Paladina Ponteranica SS470 Circ onv alla zio ne Fab r icia PAOLO ARESI a Lo potremmo chiamare l’itinerario ciclistico dei due torrenti perché si pedala fra la Morla e la Quisa, oppure l’itinerario dei colli di Bergamo perché si snoda ai piedi del rilievo di Città Alta. Si tratta di circa dieci chilometri di facile pedalata con una sola eccezione: il tratto in salita che da via Castagneta sale alla via Ramera per poi scendere alla via al Mulino: circa cinquecento metri di salita impegnativa, più o meno a metà percorso. Ma poco male: i meno allenati possono benissimo spingere la bicicletta. Valbrembo SS470 dir. A sinistra in alto il cartello della ciclovia di Almè, in basso un tratto sul torrente Quisa. Qui a destra il bivio per il santuario di Sombreno. A destra in alto via Castagneta con l’ex monastero di Valmarina e in basso un tratto della ciclabile della Morla Curva Sud Si tratta comunque di una ciclabile suggestiva, sicura, asfaltata, adatta a tutte le età. Bici, caschet- tro e mezzo all’attraversamento to,luci a posto e si parte da via di via Maironi da Ponte che sale Baioni, accanto al parcheggio verso via Garibaldi, si lascia per Sportpiù. Chi viene da fuori può cinquanta metri la pista ciclabiparcheggiare l’auto alla curva le, si risale la via e si riprende la sud dello stadio, e percorrere la pista subito a destra, paralleli alvia del Lazzaretto. La la via Valverde da un pista è indicata da un lato e al torrente dalcartello piuttosto evil’altro fino a un ponte, dente, si pedala in pia- Bici a posto, nella zona di S. Antono, sulla sinistra il tercaschetto, nio: nell’acqua del reno erboso che sale a guizzano veluci ok, torrente gradoni verso le mura loci dei pesciolini. Sul di S. Agostino, sulla borraccia fondo dell’acqua si destra la recinzione in tante pietre lie via! notano legno, gli alberi, il torsce e rigate con regorente Morla. La pista è larità, come fossero ampia, asfaltata, anche nelle quasi il lastricato di un’antica mattine di giorno feriale è facile strada. A S. Antonio si esce dalla incontrare ciclisti o persone che pista per un centinaio di metri, passeggiano che corricchiano. Al si percorre la via Valverde cosabato e alla domenica c’è il pie- steggiando la Morla e si torna nel none. Si arriva dopo un chilome- percorso protetto pedalando fi- Santuario Madonna di Sombreno Sombreno no ta. La pista della Quisa è ombrosa, immersa nel bosco, si sente 327 m slm, Paladina soltanto fischiare gli uccelli, il 285 m slm, Paladina suono del torrente che scorre. Dopo sette chilometri e mezzo, sulla destra ecco il bivio per Petosino, ancora un chilometro ed ecco un nuovo bivio: sulla siniPARTENZA stra, in salita, si va al santuario Via Baioni, 263 m slm della Madonna di Sombreno, sulla destra prosegue la ciclovia di Almè. Poco oltre la Quisa si allarga in uno specchio di acqua Bergamo verde, suggestivo, dove controcorrente nuotano pesci. Dopo tanti anni di inquinamento micidiale, il torrente è tornato a sorridere. Ancora un chilometro di pedalata costeggiando la Quisa, la strada asfaltata si sporca di terra ed eccoci a Sombreno. La bella ciclabile è terminata. Unicon leggeri su e giù e poi ecco la co appunto: non abbiamo notadiscesa nel bosco fra robinie, ca- to posti di ristoro sul percorso. stagni verso la via al Mulino. DalAdesso se andiamo a sinistra la partenza sono passati circa arriviamo al vecchio borgo del cinque chilometri. In fondo alla paese, a destra ci dirigiamo verdiscesa ci troviamo a un bivio: se so Almè e il Brembo. Volendo andiamo a destra tornare a Bergamo no al ponte in salita lungo un manica, verso il XII secolo, che usciremo sulla via Pe(da qui a Porta Nuova centinaio di metri realizzato sul guardano verso nord. La pista tos, alla Ramera, se incirca sette chiloPercorso sono fianco scosceso della collina dal- della Morla si conclude qui, ma vece prendiamo sulla metri) si va a sinistra l’azienda Habitat di Edolo. Dav- è stato realizzato un raccordo sinistra ci inoltriamo facile, ben e si percorre tutta la vero un bel lavoro. In cima a que- con la pista del torrente Quisa. sulla pista della Quisa, Sombreno fino alsegnalato. via sta salitella comincia una breve verso Sombreno che la Madonna del Bodiscesa che conduce alla via Ca- Via Castagneta dista circa quattro Manca sco, cinquecento mestagneta e alla vista dell’antico Arrivati in via Castagneta si pie- chilometri. Si pedala di salita e poi un un ristoro tri monastero di Valmarina, oggi se- ga a sinistra e per un centinaio di nel bosco fitto, fra rochilometro di discesa de del consorzio Parco dei Colli. metri si risale la strada: sulla de- vi di more, felci, aceri, fino alla valle di AstiMonastero che poi divenne ca- stra ecco la pista a asfaltata. Si sa- piantine di fragole, platani. Ci so- no e poi a Longuelo. scina e quindi fu abbandonato, le per circa cinquecento metri e no panchine, spazi pic nic, prati Da qui nuova pista ciclabile in andò in rovina fino a quando il con una certa fatica (pendenze improvvisi, a due chilometri e direzione Loreto, San Paolo e Parco dei Colli ne avviò un lento, del dieci per cento) fino a incro- mezzo da Sombreno ecco i caval- Cinque Vie: siamo tornati in cenma attento recupero. Le mura- ciare la via Ramera, si passa ol- li al pascolo, un vecchio aratro ol- tro città. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA ture più antiche sono di età ro- tre, si pedala fra vigneto e bosco tre una sbarra di proprietà priva-