2012 - Associazione fra le Banche Estere in Italia
Transcript
2012 - Associazione fra le Banche Estere in Italia
AIBE Il supporto all’economia del Paese nell’anno 2012 Milano, 18 giugno 2013 Indice della presentazione 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Modalità di insediamento e dati di struttura Il ruolo degli investitori esteri sul debito pubblico italiano Il sostegno agli investimenti Il sostegno delle banche estere al processo di capitalizzazione delle imprese Il supporto alle operazioni di M&A Impieghi e raccolta nel sistema bancario italiano Credito specializzato Risparmio gestito 2 Modalità di insediamento e dati di struttura 1/2 Filiali, filiazioni ed Uffici di Rappresentanza 140 102 banche estere totali (stabili su 2011) 120 100 80 Filiali extra UE 78 filiali (9 extra UE) Filiali UE 24 filiazioni Totale filiazioni 60 UdR extra UE 40 UdR UE 20 0 2008 2009 2010 2011 2012 2008 I paesi di provenienza delle filiali sono soprattutto: Francia (17) Germania (16) e Spagna (13) 2009 2010 2011 2012 Filiali UE Filiali extra UE 69 10 71 10 66 9 69 9 69 9 Totale Filiali Totale filiazioni 79 21 81 21 75 23 78 24 78 24 Uffici di Rappresentanza UE Uffici di Rappresentanza extra UE 13 5 10 5 9 4 9 5 5 4 Totale Uffici di Rappresentanza 18 15 13 14 9 3 Modalità di insediamento e dati di struttura 1/2 Sportelli e personale delle banche estere Banche e sportelli in Italia Data Banche operanti in Italia Succursali di banche estere N° di banche N° di sportelli N° di (a) (b) succursali N° di sportelli % su n° banche % su n° sportelli 2001 830 29.270 60 109 7,2 2002 814 29.926 60 106 7,4 0,4 0,4 2003 788 30.480 61 90 7,7 0,3 2004 778 30.944 60 104 7,7 0,3 2005 784 31.501 66 108 8,4 0,3 2006 793 32.338 74 128 9,3 0,4 2007 806 33.229 79 155 9,8 0,5 2008 799 34.146 82 224 10,3 0,7 2009 788 34.036 82 303 10,4 0,9 2010 760 33.640 75 297 9,9 0,9 2011 740 33.607 78 318 10,5 0,9 2012 706 32.881 78 325 10,5 0,9 Il personale, nel 2012 pari a circa 37.000 unità, di cui circa 6.000 risorse impiegate presso le filiali e 31.000 presso le filiazioni. Negli ultimi due anni il dato è rimasto stabile, ma è aumentata l’incidenza sul totale, visto che la variazione tra 2010 e 2012 a livello di sistema è stata pari a –7%. 4 Le banche estere complessivamente detengono circa 2.600 sportelli, pari a circa l’8% del totale Filiali e filiazioni: distribuzione del personale (2010/12) 2010 2011 2012 292.239 287.390 268.766 6.397 6.178 5.957 Filiazioni 30.874 31.884 31.340 Totale banche estere 37.271 38.062 37.297 329.510 325.452 306.063 Banche italiane Filiali di banche estere Totale sistema bancario Debito lordo e titoli detenuti da non residenti (mld. di euro) Il ruolo degli investitori esteri sul debito pubblico italiano Le movimentazioni sui titoli del debito pubblico da non residenti sono state molto diverse tra la prima e la seconda metà del 2012 fino ad aprile: deflusso netto 50 miliardi di euro da maggio a dicembre: acquisti netti di 8 miliardi Le emissioni più recenti hanno visto un’ampia partecipazione di sottoscrittori esteri (BTP 30 anni maggio 2013: 57%) 60% 2.000 1.800 50% 1.600 1.400 40% 1.200 1.000 30% 800 20% 600 400 10% 200 0 0% dic-09 giu-10 dic-10 giu-11 dic-11 giu-12 dic-12 stock debito lordo titoli detenuti da non residenti % debito detenuto da non residenti % titoli detenuta da non residenti Le negoziazioni all’ingrosso su MTS La quota di mercato su MTS degli operatori esteri resta molto significativa, sebbene in calo rispetto al 2011 su MTS Cash: 82% (–4 p.p.) su MTS Repo: 61% (–15 p.p.) Tra il 2002 e il 2011 la quota media dei partecipanti esteri è stata pari al 69% (MTS Cash) e al 59% (MTS Repo) I volumi medi scambiati sui due mercati, dopo il calo della prima parte d’anno, sono significativamente aumentati Il trend sembra proseguire anche nei primi mesi del 2013 Il 90% dei market maker su BondVision sono primarie banche internazionali estere 5 Il sostegno agli investimenti 1/3 Debt Capital Markets (DCM) quota intermediata congiunta con 70% operatori nazionali 67% 160 140 60% media 2005/07: 130 mld. Ctvl. (mld. di euro) 120 50% 100 40% 80 La crescita del mercato rispetto al 2011 riflette il ritorno di condizioni di fiducia sulle emissioni 20% E’ cresciuta la quota degli operatori esteri, soprattutto il pool con banche italiane 10% Settori destinatari: finanziario, Utility & Energy, 0% automobilistico e telecomunicazioni 2011 2012 Le operazioni più rilevanti hanno riguardato emissioni di banche e delle principali LC quota % interm. italiani ed esteri (joint, scala dx.) italiane 30% 60 40 20 0 2005 Ctvl. emissioni 2006 2007 2008 2009 quota % interm. esteri (scala dx.) 2010 6 Il sostegno agli investimenti intermediata considerando anche 78% quota l’operatività congiunta con gli operatori nazionali Prestiti sindacati 100 80% 90 70% 80 60% media 2005/07: 67 mld. 70 50% 60 50 40% 40 30% 30 20% 20 Debole crescita del comparto E’ cresciuta significativamente la quota degli operatori esteri, soprattutto il pool con banche italiane Settori destinatari: utility & energy, TLC e aerospaziale con una più limitata diversificazione rispetto agli anni precedenti 10% 10 0 0% 2005 2006 Ctvl. emissioni 2007 2008 2009 quota % interm. esteri (scala dx.) 2010 2011 2012 9 55% 8 quota % interm. italiani ed esteri (joint, scala dx.) Project finance Nonostante il calo del comparto, la presenza dei soggetti esteri non è venuta meno Settori destinatari: energie (soprattutto rinnovabili) e infrastrutture 90% media 2005/07: 6,3 mld. 70% 6 60% 5 50% 4 40% 3 30% 2 20% 1 10% 0 0% 2005 2006 2007 Ctvl. emissioni 7 100% 80% 7 Ctvl. (mld. di euro) Ctvl. (mld. di euro) 2/3 2008 2009 2010 2011 quota % interm. esteri (scala dx.) 2012 Il sostegno al processo di capitalizzazione delle imprese Private equity e venture capital 4.500 35% della raccolta 2012 proviene dall’estero In forte calo la quota riconducibile ai fondi pan-europei (dal 51% al 30% del totale) Necessario sviluppare l’attrattività del comparto per attirare investitori esteri nel capitale di rischio delle imprese italiane 80% % su raccolta totale (scala dx.) 4.000 70% 3.500 60% 3.000 50% 2.500 40% 2.000 30% 1.500 20% 1.000 10% 500 0 16 0% 2006 2007 2008 Raccolta indipendente estera 2009 2010 2011 2012 Ctvl. (mld. di euro) 2005 99% 18 Raccolta pan-europea Equity Capital Market 80% 14 70% 12 60% 10 50% 8 40% 6 30% 4 Poche operazioni realizzate ma la dimensione media del 2 mercato si è stabilizzata 0 Emittenti più attivi: comparto bancario-finanziario e energia In una società quotata su 3 vi è almeno un investitore istituzionale estero Su Star gli investitori esteri sono il 73% degli investitori qualificati 8 quota intermediata considerando anche l’operatività congiunta con 100% gli operatori nazionali 90% 20% 10% 0% 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Anni Ctvl. quota % interm. esteri (scala dx.) quota % interm. italiani ed esteri (scala dx.) il supporto alle operazioni di M&A Gli intermediari esteri sono stati coinvolti in qualità di advisor in circa i 3/4 delle operazioni di M&A realizzato sul mercato italiano nel 2012 Settori più attivi: finanziarioassicurativo, costruzioni, utilities e nel comparto energetico Focus prime 10 operazioni 4 delle prime 10 operazioni (12 mld. di euro di controvalore) I Paesi da cui provengono le 6 delle prime 10 imprese “bidder” sono Canada, operazioni (5,2 Francia, Germania, Qatar, mld. di euro di Regno Unito e Russia controvalore) Gli advisor esteri, da soli o in pool, con operatori nazionali sono stati coinvolti in 7 delle prime 10 operazioni che hanno espresso oltre l’80% del controvalore riconducibile ad esse 9 Impieghi e raccolta 1/3 Impieghi per controparte 30% 25% 20% banche 15% imprese famiglie 10% Con riferimento agli impieghi in titoli, la quota principale di attività finanziarie detenute dai soggetti esteri riguarda titoli pubblici (56,2%) in aumento rispetto al 2011. La quota di mercato, tuttavia, si è ridotta in 2 anni dal 20% al 9% 5% 0% 2010 2011 Cresce la quota di impieghi verso banche e famiglie Si riduce al 12% la quota di mercato negli impieghi alle imprese Flow-to-quality e politiche più selettive nelle erogazioni 2012 10 Impieghi e raccolta 2/3 Alcune informazioni di dettaglio di alcune strutture retail Filiale/Filiazione di banca estera Barclays Principali attività svolte in Italia (comparto retail) Modalità di presenza in Italia Principali dati di bilancio e di struttura Totale attivo Crediti verso clientela Raccolta da clientela Numero di clienti Numero di dipendenti Reti e canali distributivi circa 19 mld. per mutui residenziali retail nd. oltre 800.000 (2011 ) oltre 1.000 circa 190 filiali, oltre 150 negozi finanziari a marchio Barclays Mutui e Prestiti, promotori finanziari e oltre 650 agenti specializzati nella vendita di prodotti di finanziamento, 1 flagship Premier (Milano) circa 3 mln. di clienti privati (Gruppo BNL) 13.711 (a fine 2012) presso la Capogruppo BNL SpA circa 900 c/c, carte, mutui e prestiti personali, investimenti, prodotti assicurativi filiali, negozi finanziari nd. banca commerciale filiali 82,8 mld. 68,4 mld., di cui 44,7 mld. (racc. diretta), 41,5 mld. in di cui 33 mld. in c/c e mutui depositi liberi Deutsche Bank (*) raccolta diretta, carte, credito, finanziamenti immobiliari, asset management filiali e promotori finanziari, agenzie specializzate nel credito retail 32,2 mld. 17,9 mld., di cui 7,1 mld. per mutui retail 16,5 mld. (raccolta diretta da clientela), di cui 11,8 c/c e depositi liberi nd. 3.300 (a fine 2012) 339 sportelli, 1.500 promotori finanziari, 146 agenzie Prestitempo (credito al consumo) e 140 uffici Finanza & Futuro (promotori finanziari) Gruppo Cariparma Friuladria Crédit Agricole (**) banca commerciale, bancassicurazioni (prodotti vita), leasing filiali 44,8 mld. (attività nette) 35,1 mld., di cui 22,2 mld. per mutui 36,2 mld. (raccolta diretta), di cui 21,2 in c/c e depositi liberi 1,7 mln. di clienti 8.775 (a fine 2012) 882 (a fine 2012) raccolta, mutui residenziali, trading on line banca virtuale, agenti sul territorio, filiali 23 mld. 7 mld. per mutui ipotecari retail (2011) nd. oltre 1 mln. di clienti 680 13 filiali, on line e "Punto Arancio" BNP Paribas (BNL SpA) (*) ING Direct N.V. Le 5 banche estere analizzate (Barclays, BNP/BNL, Deutsche Bank, Gruppo Cariparma e ING) a fine 2012 evidenziano uno stock di attivo di oltre 182 miliardi di euro, di cui circa 3/4 costituiti da crediti verso la clientela. Il portafoglio crediti si compone per oltre il 60% di mutui ipotecari. 11 Impieghi e raccolta 3/3 Raccolta: depositi 12,4% 14% Prosegue la dinamica espansiva dei depositi (12,4% a fine 2012) 12% 10% 8% imprese famiglie 6% totale 4% Altre voci del passivo Diminuisce il ricorso all’interbancario (–8,7% calo dei debiti verso banche) In crescita la raccolta di mercato, in controtendenza con il dato di sistema 2% Le banche estere mantengono vantaggi nelle condizioni di funding 0% 1 2 3 4 5 12 Credito specializzato 70 49% 60 50 40 30 20 10 0 2008 2009 Intermediari esteri 2010 2011 2012 Intermediari italiani Il leasing Nonostante il calo del mercato del credito al consumo e nel leasing la quota degli operatori esteri è rimasta significativa In peggioramento la qualità del credito Nel leasing è stata debole domanda di investimenti delle imprese Nel factoring la quota è rimasta sostanzialmente stabile in un mercato in crescita Il factoring 45 21% 200 40 180 39% 35 30 Turnover (mld. euro) Controvalore stipulato (mld. euro) Flussi finanziari cumulati (mld. euro) Il credito al consumo 25 20 15 10 160 140 120 100 80 60 40 5 20 0 0 2008 2009 Intermediari esteri 2010 2011 2008 2012 2009 Intermediari esteri Intermediari italiani 13 2010 2011 Intermediari italiani 2012 Risparmio gestito Asset management 1.400 Patrim monio gestito (mld. euro) QM media 2005/08: 12,4% 14% 20% 1.200 12% 1.000 10% 800 8% 600 6% 400 4% 200 2% 0 0% 2005 2006 Gruppi esteri 2007 2008 Gruppi italiani 2009 2010 2011 2012 % QM gruppi esteri (media 2005/08, scala dx.) 14 Considerando gestione collettiva e di portafoglio, gli AUM gestiti da gruppi di diritto estero sono pari a 234 mld. di euro a fine 2012 In alcuni comparti, inoltre, la quota è più elevata (fondi aperti, 29%; gestione di patrimoni previdenziali, 33%). Il patrimonio gestito da gruppi di diritto estero nel comparto dei fondi pensione (aperti e negoziali) è passato – in valore assoluto – da 5,4 a 11,2 miliardi di euro da fine 2009 a fine 2012 (QM = 36%). In particolare, nei fondi negoziali ai soggetti esteri è riconducibile il 47% del mercato Gli AUM sono più che raddoppiati nell’ultimo triennio