“PEOPLE AND THE CITY” IN POLONIA

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“PEOPLE AND THE CITY” IN POLONIA
“PEOPLE AND THE CITY” IN POLONIA
IL CoCA DI TORUŃ E UNICREDIT PRESENTANO
UN VIAGGIO NELLA VITA MODERNA METROPOLITANA ATTRAVERSO L’ARTE
Marzo 2012 – Dopo il successo ottenuto a Mosca lo scorso autunno, UniCredit e Bank Pekao S.A.
presentano a Toruń, in Polonia, la seconda edizione della mostra itinerante “People and the
City”. La mostra é realizzata in collaborazione con il CoCA, Centro d’Arte Contemporanea Znaki
Czasu di Toruń, che la ospiterà nei suoi spazi espositivi aprendola al pubblico da venerdì 2 marzo
a domenica 29 aprile 2012.
L’esposizione è realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia.
La conferenza stampa è venerdì 2 marzo alle ore 12.00, alla straordinaria presenza dell’artista
Francesco Jodice, che in mostra presenta i suoi tre film del ciclo di City Tellers (San Paolo, Dubai
e Aral).
UniCredit è lieto di accettare l’invito del CoCA a partecipare al suo ricco programma culturale del
2012. Toruń non è però la prima città ad ospitare mostre della collezione UniCredit, infatti nel
corso del 2009 e del 2010 il Gruppo ha portato in tournée la mostra PastPresentFuture a Vienna,
Verona e Istanbul e, nella primavera del 2011, una selezione di 80 opere è stata presentata al
museo MARTa di Herford nella mostra Things are Queer.
“People and the City” è un viaggio artistico attraverso 70 opere dalla UniCredit Art Collection. La
mostra è un percorso che mette in luce il rapporto tra le persone e la città a partire dal XX secolo,
un’analisi dello spazio urbano come esempio del vivere moderno. Il viaggio parte dalla visione
aerea, dove la città è colta nel suo complesso, scendendo nella strada, dove gli edifici e i flussi
umani multiculturali diventano i protagonisti, fino ad esplorare la vita intima nella casa e a sognare
immaginarie città dove vivere a misura d’uomo.
In mostra sono esposti in mostra dipinti, fotografie e installazioni che riflettono la personale visione
della città di alcuni dei più importanti artisti dal ventesimo secolo a oggi come Andreas Gursky,
Wolfgang Tillmans, Eugène Atget, Barbara Klemm, Jordi Colomer e Peter Blake. Dalle
architetture in prospettive non realistiche di Giorgio De Chirico in Piazza d’Italia del 1970, alla
fotografia dell’archeologia industriale di periferia immortalata da Gabriele Basilico in Milano del
1981; dai paesaggi architettonici surreali di Giorgio Morandi in Paesaggio del 1925, alla Land Art
di Christo che modifica l’architettura delle città imballando palazzi e monumenti come in Lower
Manhattan Wrapped Building, uno dei 5 soggetti del portfolio del 1985; dal film dell’artista
Christian Marclay, Leone d’oro alla 54° Biennale di Venezia, dal titolo Telephones, agli scatti di
vita di strada Hamburg del 1952 a firma di Henri Cartier–Bresson, il padre del fotogiornalismo.
Il percorso di visita è suddiviso in cinque sezioni.
Si inizia con “Dall’alto”, in cui la città è rappresentata con una visuale dall’alto, come in aereo al
momento dell’arrivo, o su una mappa, con le opere di Voigt, Reimondo, Jodice, i modellini di
Shuripa e le fotografie di Braas, Tillmans e Barbieri.
Poi è la volta di “Vedute” in cui la raffigurazione dello spazio urbano segue il percorso dal
generale al particolare, attraverso le fotografie di Maier-Aichen, Castella, Lutter, Basilico e Zanta, e
le opere pittoriche di Kokoschka, Corinth, Liebermann, Morandi, Fetting.
“Street Life” trasforma lo spazio urbano in un luogo animato, vissuto dalle persone. C’è la città in
bianco e nero fotografata da Cartier-Bresson, Berengo Gardin, Weegee, Klemm e la città che
diventa il palcoscenico sul quale i suoi abitanti si muovono di giorno e di notte come nella
sequenza fotografica di Barbara Probst.
“Home sweet Home” sposta l’attenzione dal luogo pubblico al luogo privato: la casa è la
protagonista nei lavori di Alexandr Brodsky, nella fotografia di Nan Goldin e nel video di Christian
Marclay.
Infine, “La Città Immaginaria” chiude la mostra con il tema della città ideale, che è un sogno per
Peter Blake, una figurazione metafisica per Giorgio de Chirico, e un simbolo di potere per Christo.
Il progetto è ideato e curato da Walter Guadagnini, Presidente della Commissione Scientifica
UniCredit for Art composta da Luca Massimo Barbero, Lorand Hegyi e Angelika Nollert.
Lorand Hegyi, uno dei massimi esperti dell’arte dell’Europa Centro Orientale, sarà presente
all’inaugurazione. Un ringraziamento speciale va a Dobrila Denegri, Direttore Artistico del CoCA.
Le opere in mostra fanno parte della collezione corporate di UniCredit e provengono da Turchia,
Italia, Germania, Austria e Stati Uniti: un’indagine artistica internazionale sulla città come
palcoscenico della vita contemporanea.
La collezione d’arte di UniCredit, composta da più di 60.000 opere tra pittura e scultura,
installazioni, video e fotografie, che riflettono l’identità del Gruppo, è il simbolo dell’impegno
internazionale della Banca per l’arte.
Contatti
Centre of Contemporary Art in Toruń
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Tel. +48 56 6109723; Cel. +48 666 871 624
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