Cavaliere Nero n° 6 - Grande Oriente Democratico

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Cavaliere Nero n° 6 - Grande Oriente Democratico
IL CAVALIERE NERO
LIBERA INFORMAZIONE MASSONICA
(ad uso interno GOI per i Fratelli Liberi e di Buoni Costumi)
n° 6 - 20 Dicembre 6010 V:.L:.
ROMA INAUGURA LA SUA CASA MENTRE SONO IN CORSO I PROCESSI AGLI SCISSIONISTI.
Dopo più di un decennio di limbo irragionevole e inspiegabile nei magazzini di via
Penta, i Fratelli romani, in data 11 dicembre, hanno ufficialmente inaugurato la nuova
casa massonica.
Finalmente una casa dignitosa, all’altezza della Comunione Romana. Ciò, grazie a
quei Fratelli capitolini che l’hanno ostinatamente voluta.
Per l’occasione è stato inaugurato il tempio principale, un tempio di rara bellezza e
funzionalità, con duecento posti a sedere. Ancora non è stato deciso il nome, ma
dalla tornata è emersa la proposta di intitolarlo al valore principe della comunità
massonica: “Libertà”.
L’inaugurazione è avvenuta con lavori a logge riunite, col maglietto tenuto dall’Officina
Dio e Popolo. E’ stato consacrato il tempio e si è lavorato in tornata rituale, data l’affluenza di tanti
Fratelli. Per dare la possibilità a tutti di partecipare sono stati installati maxi schermi negli altri tempi. Alla
fine dei lavori rituali, agape fraterna. Tutto è stato serietà, senno, benefizio e giubilo.
I molti interventi dei fratelli hanno sottolineato l’importanza del momento: la Massoneria Romana è stata
sfrattata da Palazzo Giustiniani nel 1985; cioè è stata mandata via da un palazzo che apparteneva alla
sua storia sin dall’Unità nazionale; oggi, a distanza di 25 anni, la comunione romana ritorna in un
palazzo che appartiene alla storia patria, in tal modo è stata resa giustizia alla dignità che i fratelli romani
meritano. Prossimo passo la costituzione di una Biblioteca con 7.000 volumi donati I Fratelli romani
dall’illuminato fratello Albanese.
Alcune note stonate in questo momento storico e di giubilo. Il totale silenzio dei media ufficiali del GOI.
Nessun cenno sul sito del GOI, nessuna foto o notizia su Erasmo. Altro aspetto poco elegante, di
pessimo gusto istituzionale -ai limiti della cafonaggine- è stata la totale assenza di rappresentati ufficiali
del GOI nazionale. Un evento così rilevante avrebbe meritato la presenza del GM, e invece niente, il
vuoto pneumatico! Né SI SONO DEGNATI
di partecipare il I° gran Sorvegliante o il
Gran Segretario, uomini che, con siffatti
comportamenti, hanno dimostrato la loro
pochezza umana e massonica. Oltre alla
pochezza umana hanno dimostrato per
l’ennesima volta la miopia politica e
l’inadeguatezza a governare. Ma, d’altro
canto, i Fratelli Gianfranco De Santis ed
Giuseppe Abramo sono palesemente dalla
parte
delle
11
logge
scissioniste,
dimostrando di non avere a cuore l’unità
della famiglia romana formata da 58 logge
ma, evidentemente, solo i loro interessi.
Questi Fratelli non rappresentano più il
Lazio nella loro unità. Cercano in tutti i modi, con violazioni sistematiche delle nostre norme interne, di
non far processare per scissionismo i Fratelli recatisi altrove di soppiatto e col loro manifesto appoggio.
In questo disegno, teso alla disgregazione, trovano la complicità del Presidente della Corte Centrale che
lede sistematicamente le nostre regole interne ed interferisce nei giudizi pendenti dinnanzi al Tribunale
massonico del Lazio, pena tavole d’accusa ai giudici locali. Vedremo se i Giudici di questo Tribunale
troveranno il modo per opporsi a tali soprusi. Pochi coraggiosi resistono e continueranno nella battaglia
per la Libertà dinanzi ai Giudici veri, quelli Repubblicani, dandone ampio risalto informativo.
I Fratelli De Santis e company non potranno fermare l’informazione della rete che è più potente di quella
dei loro foglietti inutili. Cari Fratelli, in cambio di un pezzo di stoffa verde, vi stanno usando per i loro
interessi.
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Ci scrivono fratelli da tutta l’Italia e man a mano pubblicheremo le loro doglianze, così che tutti possano
essere consapevoli dello stato in cui versa la Comunione di Palazzo Giustiniani.
LETTERE DAI FRATELLI LIBERI E DI BUONI COSTUMI
SONNO 1
Caro Fratello, per onestà intellettuale riporto il testo della mia lettera di assonnamento che risale ad un anno
addietro e che recita: “Comunico la mia volontà di essere immediatamente depennato dal piè di lista del G.O.I.
Sarò breve anche perché ritengo che il mio orientamento sia ben noto. Sono entrato nell’Ordine un ventennio
addietro, ne sono rimasto a lungo profondamente innamorato, vi ho conosciuto molte delle più splendide persone
abbia incontrato nel corso della mia vita. Uomini per i quali la libertà, l’onore, il rispetto della parola data, la
correttezza, la lealtà, il rigore, la fratellanza, la crescita-autonomia-onestà intellettuale, la premura
regolamentare,erano tutte qualità piuttosto ordinarie. Alcuni sono passati all’Oriente Eterno e parecchi se ne
stanno andando poiché tali valori non solo sono abbastanza inusuali nelle giovani leve ma -e questo è ben più
grave e squassante- sono di fatti irrisi e calpestati dai vigenti illegittimi vertici istituzionali. Non mi sento neppure
augurare buona fortuna a un Ordine che non riconosco più, tanto si è svilito. Faccio da ultimo presente che, ove si
venga a formare un nucleo di fuoriusciti con l’obiettivo di lottare per ripristinare la legalità istituzionale e la
tradizione massonica all’interno della Famiglia, io sarò orgoglioso di farne parte ed a tal fine metterò a disposizione
per quanto mi è possibile tutte le mie forze,tutte le mie capacità,tutte le mie disponibilità. Qualcuno potrà obiettare
che questa mia sia carente di autentico spirito massonico ma…tant’è:a bandito,da bandito bisogna rispondere.
Vedi, la situazione della Massoneria bolognese ed emiliano-romagnola è stata a parer mio rappresentativa di
quella nazionale: preponderanza di vecchie e marce prostitute pronte a vendersi ad ogni potere senza distinzioni
morali di sorta, prive di ogni correttezza intellettuale ed istituzionale, seguaci del” dopo di me il diluvio”, forsennati
presentatori di schiavi e non di uomini liberi pericolosissimi per il proprio orticello, maneggioni che quando
l’Istituzione “poteva” hanno ottenuto ben oltre i propri modesti meriti e le proprie modeste capacità. Classe di
mezzo in max parte priva delle idealità proprie della miglior parte della classe di autentici massoni in parte ormai
passata all’Oriente Eterno. Classe di mezzo in genere prona, vigliacca,paurosa,pronta alla critica di corridoio del
giorno dopo ma mai disposta a porsi in gioco sui principi nelle sedi ufficiali, e comunque sempre pronta a trovare
supporti giustificativi alla propria latitanza massonica. Incapace persino di esprimersi autonomamente anche nel
segreto dell’urna. Classe di mezzo di fatto funzionale al decadimento istituzionale. A loro varie volte ebbi a
dire:”Fratelli, ognuno sta portando una carriola di escrementi nella Massoneria Bolognese. Problema è che tutti,
compresi quanti la portano, si lamentano del cattivo odore che ristagna”.
Classe dei 30/40enni indescrivibile nella propria pochezza morale ed intellettuale, schiavi sciocchi di ogni
padrone, pronti all’apparire e non all’essere (impiegati che si qualificano quali dirigenti,docenti che di fatto sono
semplici associati,industriali che nei fatti gestiscono bar di circoli ricreativi, e che vengono tollerati come se tali
stupidi e puerili atteggiamenti non fossero già di per sé incompatibili con l’appartenenza massonica). Persone che
cercano una rivalsa alla propria pochezza nella vita sociale o familiare e che proclamano ai quattro venti l’
appartenenza alla Famiglia quasi debba essere un vanto per gli altri Fratelli annoverarli tra di loro. Uomini
spesso indegni non solo di una iscrizione alla Massoneria, ma spesso anche ad un Rotary, talora indegni di un
Lyons di terz’ordine, talora degni di una bocciofila di paese.
Perché andarsene? Io chiedo: perché restare in una Massoneria del genere che non è più Massoneria? Tanto
anche se tra qualche (molti,troppi) anni l’attuale gestione dell’Ordine otterrà condanna in sede processuale, a
proseguire il cammino istituzionale saranno deputati -come già lo sono- i suoi prostituti servi sciocchi. Credimi, lo
dico con infinita a struggente amarezza. Io ho fatto tutto quanto nelle mie modeste capacità perché ciò non
accadesse. Questo non mi solleva più di tanto, ma almeno sono tranquillo per non avere personalmente consentito
-al contrario di tanti imbelli- di dare corso alla rovina della più splendida Istituzione che abbia avuto modo di
conoscere. Ho iniziato un nuovo percorso presso altra Famiglia ove auguro compiere un cammino degno del
glorioso nome della Massoneria.
SONNO 2
Caro Cavaliere Nero, sono un giovane maestro che ufficialmente da domani entrerò in sonno, per motivi di
lavoro....ovviamente.
Dopo quattro anni sono giunto alla conclusione che la Massoneria in questo momento non è altro che il riflesso di
una realtà sociale e politica che affligge il paese da almeno un decennio.
"Come fuori dal tempio è dentro il tempio"...sono solito dire Questi sono gli uomini che dovrebbero servire per il
progresso e il bene dell'umanità? La domanda che mi ha logorato per questi 4 anni.
La questione più sconvolgente è che nessuno dei mie fratelli lo capisce...allora chi è il folle? sono io un cattivo
massone?sono un idealista? o chi indossa il grembiule oggi non dovrebbe essere massone?
Non vorrei che questo sfogo mi creasse problemi o altro, o tante cose ha cui pensare e una famiglia da proteggere.
Confido nella tua serietà.
SONO STANCO
Carissimo Fratello... ho 56 anni suonati e 20 anni di militanza nell'ordine... e sono stanco stanco di vedere la
Nostra Istituzione governata, (no,... usata) da una banda di affaristi senza scrupoli e, più che altro, senza morale.
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Ho conosciuto personaggi che hanno distrutto Riti ed organizzazioni, sfasciato Logge e per questo sono stati
premiati con grembiulini verdi uno che ha insabbiato in Corte Centrale una Tavola di accusa versus Raffi (molto
ben documentata ed argomentata) ed è stato premiato con una Gran Maestranza Onoraria...( è andato
personalmente a chiedere di essere ricompensato.... me lo ha raccontato lui...) altri fieri oppositori del G.M. che ora
indossano grembiulini verdi e si pavoneggiano " io e Gustavo qui, io e Gustavo là....."sono stanco.
per fortuna milito in una piccola Loggia che sta al margine di queste metalliche ambizioni, ma ormai siamo stanchi
in diversi non si vede un possibile cambiamento ma non è giusto chiudersi a riccio e adottare la politica dello
struzzo se tutti noi ( e ti posso giurare siamo in tanti) alzassimo la voce in Gran Loggia e cacciassimo a pedate nel
culo (scusa il francesismo) questa banda di ladri ( perchè in altro modo non saprei definirli) forse potremmo
riportare la NOSTRA istituzione sulla retta via scusami per lo sfogo ma , ripeto , sono stanco mi fa sempre piacere
leggerti (ho un altro indirizzo di mail...) e per quanto posso diffondo i tuoi scritti a chi posso. un Triplice Fraterno
Abbraccio
LE PORCATE DEL GOI
Per favore e per pietà, sono stufo delle porcate legate alla politica del GOI.
Sono un Iniziato e Uomo Libero che non intende essere partecipe di questa vostra pseudo massoneria.
Il mio percorso è stato e sarà sempre solitario: avere aderito al Goi mi ha portato solo sofferenze per le offese
continuamente ricevute da chi non sa minimamente nulla della spiritualità massonica.
Queste diatribe sono essenzialmente controiniziazione. Mi dispiace soltanto il constatare che tanti Fratelli ancora
non abbiano capito in quale paludoso Stige si siano immersi o che vogliano combattere queste tenebre dando loro
così ancora forza. Nessuna nebbia potrà mai oscurare la Luce che i veri iniziati vanno riscoprendo in se anche per
mezzo dei simboli e rituali che devono essere carta vetrata e non pece incrostante: ormai l'eggregore del Goi è
pece; allontanatevene aderendo solo alla vostra spiritualità e le tenebre non avranno forza di esistere.
L'essermi ancora una volta ritrovato sospeso senza motivo mi ha rafforzato nella gerarchia spirituale cui aspiro
allontanandomi da quella materiale/ipocrita ed affaristica che ormai ingloba le vestigie della loro PSEUDO
Iniziazione. Un t.f.a. ai FFRR nella Luce: la bilancia tenderà da sola a pareggiarsi se non è morta ancora la Forza
del motto che è all'Oriente. Un grande iniziato diceva "Non ti curar di loro ma guarda e passa." L'indifferenza
provocherà il colpo di ritorno che li annullerà ed assisteremo al loro disfacimento. Questo è l'eggregore da creare e
che annullerà TUTTI i papetti.
PASSA PAROLA PER RITROVARCI ALL'ALBA e/o AL TRAMONTO CREANDO QUESTA DISTRUZIONE AL
VIZIO facendo silenzio in noi stessi e visualizzandoli nel dolore che accompagnerà il loro squallido agire.
PROVARE x CREDERE
LIBERTA', UGUAGLIANZA, FRATELLANZA
Non so se Danton, Marat e Robespierre fossero massoni, e se si non avremmo da menarne un gran vanto. Sta di
fatto pero' che e' dalla rivoluzione francese che l'espressione e' stata mutuata alla massoneria. Quindi, un buon
massone ritiene di essere un uomo libero (e di buoni principi). Salvo poi che, a seguito di una libera decisione che
lo riguarda esclusivamente, si veda capitare tra capo e collo un Kommissario, in puro stile nazistalinista.
Un po' imbarazzato, il nostro buon massone e' pero' fiducioso nella uguaglianza: grembiuli rossi e grembiuli verdi
sono uguali, chi paga e chi spende sono uguali, chi decide e chi obbedisce sono uguali... Beh, non esageriamo, lo
sanno tutti che ci sono uguali piu' uguali
degli altri, e se sei un buon massone, chi ti credi di essere? Con un po' di mestizia, ci consoliamo con la fratellanza.
In fondo, ci chiamiamo fratelli, e cerchiamo di aiutare chi possiamo come farebbero dei buoni fratelli. Con il 5%
delle nostre entrate. Certo che
il rimanente 95% ci consente a malapena di gestire quel 5%, ma grazie ai sacrifici ed allo spirito di abnegazione di
chi lo amministra anche questa volta i risultati saranno lusinghieri. Non e' ben chiaro per chi. Dopo aver chiarito
finalmente il significato profondo di quelle tre parole che compaiono doverosamente in ciascuno dei nostri templi,
non ci resta che separarci in pace. Senza pero', questa volta, giurare di mantenere il segreto.
Bravo, continua così
Questi sono dei cialtroni che se ne devono andare. Tieni presente nei tuoi articoli anche questo breve aneddoto…
Ad Agosto fui contattato da un FR siciliano che non conoscevo. Egli, sapendo e conoscendo la mia personale
storia, mi chiese se potevo aiutarlo per un suo personale problema con Il Monte dei Paschi. Mi attivai subito e capii
la delicatezza della situazione.
Il FR in questione è XXXXXXXXX della RL XXXXXX (Oriente di XXXXXX).
Il suo problema economico è da attribuirsi alla malattia che sua figlia aveva da anni. Era stata sottoposta ad un
intervento alla spina dorsale nel 2009 ma non era riuscita bene e si pensava al rischio paralisi.
Colpito da tutto quanto decisi immediatamente di attivarmi con i vari FR d’Italia che conoscevo per una raccolta da
destinare a questo nostro FR. Apriti cielo !
Subito sono stato redarguito dai raffiani come Stefano Bisi (Presidente Consiglio MM.VV. della Toscana). La mia
colpa ? Unicamente quella di non aver interessato l’immenso BISI e suoi amici.
Avevo avuto l’idea di procedere con raccolta fondi tramite la Fondazione che sto faticosamente costituendo. Così,
mentre molti FR si sono attivati alla raccolta fondi per il ns. Fr Vincenzo, tutti loro non hanno versato un solo euro.
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Il Presidente dei MM.VV. di Roma ha risposto con un versamento a nome di tutte le logge mentre la Toscana e la
mia loggia non ha risposto. I FR però si sono dimostrati all’altezza dell’Istituzione. Hanno versato più di 15.000
euro in poco più di un mese ed hanno partecipato all’iniziativa quasi 40 Logge d’Italia. Questa è la risposta al
raffismo e suoi simili. Ecco, carissimo, dove siamo arrivati !
Per questo, ti chiedo gentilmente di proseguire con le tue comunicazioni.
Grazie immensamente per il lavoro svolto. TFA
SENSO DI VOMITO
Caro Fratello, ho ricevuto proprio un'oretta fa, il quarto numero della tua rivista virtuale.
Ogni volta che ti leggo mi sento davvero mancare la terra sotto i piedi, massonicamente, certo, ma non
metaforicamente, purtroppo. Io non so di chi si stata la colpa, ma è certo che la Massoneria di quaranta-cinquanta
anni fa, era tutt'altra cosa, rispetto all'attuale, e non certo in pejus. Non voglio certamente dire che in illo tempore il
nostro pié di lista nazionale, oltre che locale, fosse pieno di Angeli discesi dal cielo: non dimentichiamo che fu in
quegli anni, che vennero poste le basi degli avvenimenti che portarono alle vicende - tuttavia, non dimentichiamolo,
non del tutto negative, sia pure non condivisibili - di Licio Gelli e della P2. Nè possiamo dimenticare che anche a
quei tempi l'Istituzione Muratoria vide l'avvento al suo vertice di qualche Fratello certamente improvvido, come
Colui che non si rese conto di cosa sarebbe avvenuto in conseguenza della sua affermazione circa la presenza di
non meno di cento massoni in Parlamento, distribuiti trasversalmente in tutti i Partiti, nessuno escluso. Non so se
Salvini l’abbia capito post mortem, ma fu da queste sue parole, che prese l’abbrivio la persecuzione degli anni
immediatamente successivi.
Quindi, purtroppo, nulla di nuovo, sotto il sole.
Tuttavia ai nostri giorni siamo ormai al marasma generale. Siamo privi di qualsiasi certezza circa la conduzione
dell’Ordine. La parola “esoterismo” è diventata poco più di un’enunciazione di principio, sostituita, probabilmente da
“pragmatismo”, intendo con ciò la pura e semplice trasposizione nella Massoneria di tutto il peggio che riusciamo a
mutuare, in termini di princìpi e di sano realismo, dalla vita profana. La ritualità è vissuta nell’indifferenza, nella
sufficienza, nell’ignoranza, sopportata come male necessario. La Legge è bellamente ignorata perfino dai vertici
istituzionali. La nostra Stampa non dice più nulla di interessante o quasi, salvo che quando si atteggi a portavoce
del Fratello Raffi. E bisogna dire che quando ciò accade si tratta quasi sempre di buone occasioni perse, per starsi
zitti. Anche se io rientro nel novero di coloro sempre più numerosi, che non leggono né Erasmo, né Hiram (mi
basta la Stampa nazionale, per fare il pieno di bugie e di prosopopea…) ho voluto leggere l’Allocuzione del Gran
Maestro in occasione della Festa del XX Settembre: ho dovuto sorbirmi, sin quasi alla fine (lo confesso: alle ultime
parole non ce l’ho fatta, ad arrivarci) una catena assurda di banalità, di cose dette e ridette, senza un briciolo che è
uno, di novità e di ammaestramento rivolto all’interno e/o all’esterno da chi, evidentemente, non ha ben chiara
quella che dovrebbe essere una delle sue prime prerogative: quella di Guida morale ei confronti dei suoi Fratelli e
dell’intera Umanità. Le tesi di Ratzinger potranno essere condivisibili o meno: ma è certo che ogni volta che
quell’Uomo, discutibile a mio parere sotto molteplici aspetti, decide di parlare, “dice” tuttavia qualcosa di suo e di
nuovo. Esattamente il contrario del nostro Gran Maestro il quale – desumo dalla lettura di cui ho parlato più sopra –
non riesce ad andare oltre la citazione di una quantità di grandi pensatori, senza mostrare alcuna capacità di
elaborazione propria. Se poi vogliamo parlare – tu lo fai, magna cum abundantia – di business, la situazione
sembra precipitare di giorno in giorno. Non ripeto, sarebbe inutile e stupido, il tuo cahier de doléances: mi
piacerebbe conoscere, tuttavia, così, solo per mia informazione, quanto hanno percepito i due Fratelli sardi che
hanno preparato il progetto per la trasformazione del Cinema Belsito nel quale mi pare si stia rappresentando uno
dei peggiori films mai visti. E sarei lieto, anche, di approfondire la mia conoscenza della situazione effettiva
dell’URBS e delle vicende - in parte assai poco chiare, sembrerebbe - che hanno costellato la sua storia. A
proposito di beneficenza, poi, non mi è stato dato modo di comprendere cosa sia accaduto per ciò che riguarda i
rapporti dell’Istituzione con Andrea Muccioli e con tutta la Comunità di San Patrignano, dai tempi nei quali la nostra
amicizia con quel mondo rappresentava uno dei più profumati fiori all’occhiello delle nostre giacche. Si è forse
scoperto che i Muccioli non sono ciò che appaiono ai più? Ed in tal caso, perché non si sono poste in essere delle
azioni che evitassero la prosecuzione dei loro misfatti? Oppure è esatta l’ipotesi, piuttosto diffusa tra di noi, circa
l’intervento di un Vescovo che avrebbe posto la condizione di un’interruzione di rapporti tra noi e San Patrignano,
per la prosecuzione di quelli col Vaticano? Devo dirti, Cavaliere, che per quanto io non nutra grande stima nei
confronti del Magistero Cattolico, mi vien difficile, tuttavia, accettare che sia stata perpetrata un’azione tanto
sconcia ed anche, se vogliamo, inutile. Ed anche se questa supposizione avesse delle basi, potrei sapere perché
la verità vera non è venuta alla luce? Bene, scusami, ma adesso devo andare a vomitare. N’areggo più! Alla
prossima. Un abbraccio. (A me, riscusami, gli stereotipi formali come il TFA, m’hanno stufato, perché già da un bel
po’ mi puzzano di falsità ed ipocrisia, cose che aborrisco sopra ogni altra. Il mio sarà pure uno solo, ma è
terribilmente sincero).
Mandateci notizie, commenti episodi, aneddoti, foto, per poter migliorare e cavalcare insieme.
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BUON SOLSTIZIO
SOLSTIZIO A TUTTI I FRATELLI
Che la Luce illumini il nostro cammino per tutto il 2011
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