2011-2012 - Facolta` Teologia del Triveneto
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2011-2012 - Facolta` Teologia del Triveneto
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE di PADOVA Collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto ANNUARIO 2011-2012 Via del Seminario, 29 - 35122 Padova Tel. 049.664116 - Fax 049.8785144 E-mail: [email protected] Sito: www.issrdipadova.it INDICE Presentazione I. DOCUMENTI Decreto di erezione Decreto di approvazione Statuto II. 5 7 8 9 GOVERNO DELL’ISTITUTO Autorità accademiche comuni con la Facoltà Autorità accademiche proprie e Officiali Consiglio d’Istituto Consiglio per gli affari economici Docenti stabili Segreteria Tasse accademiche Documenti per l’iscrizione Informazioni 23 23 23 23 24 24 25 26 26 III. COLLEGIO DOCENTI Docenti e insegnamenti per l’Anno Accademico 2011-2012 31 IV. ORDINAMENTO DEGLI STUDI A. ORDINAMENTO DELL’ISSR DI PADOVA Regolamento Tirocinio Dichiarazione di originalità del testo Tesario per l’esame di “Laurea in Scienze Religiose” Piano generale degli studi per anni: – Corso di Laurea in Scienze Religiose – Corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose – Corsi per i candidati al Diaconato permanente e ai Ministeri 37 57 58 59 62 64 66 3 Piano generale degli studi per aree: – Corso di Laurea in Scienze Religiose – Corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose B. ORDINAMENTO DELL’ISSR DELLE VENEZIE (in vigore fino a dicembre 2013) Norme sul conferimento del titolo di “Magistero in Scienze Religiose” e di “Diploma in Scienze Religiose” V. 68 70 71 PROGRAMMI DEI CORSI A. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE Calendario settimanale delle lezioni e orario Calendario settimanale delle lezioni per i candidati al Diaconato permanente e ai Ministeri ecclesiali e orario – Corso propedeutico – I Anno – II Anno – III Anno 82 83 84 99 116 Servizio di Tutorato 138 79 B. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE (ciclico) Indicazioni per l’iscrizione al biennio Calendario settimanale delle lezioni e orario – I e II Anno 142 143 144 VI. INIzIATIVE ACCADEMIChE 161 VII. GRADI ACCADEMICI CONfERITI 165 VIII. CALENDARIO ANNO ACCADEMICO 2011-2012 169 PRESENTAZIONE Il 23 marzo 2006, con decreti della Congregazione per l’Educazione Cattolica (prot. n. 992/2005), è stato eretto l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova e sono stati approvati gli Statuta, ad experimentum, per un quinquennio. Il 27 luglio 2010 la medesima Congregazione ha approvato gli Statuta rivisti a seguito della pubblicazione della Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose (28 giugno 2008) e della Nota di ricezione dell’“Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose” (30 settembre 2009) disposta dalla Conferenza Episcopale Italiana. L’Istituto Superiore di Scienze Religiose, promosso dalla Diocesi di Padova, è collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto ed è in sinergia con gli altri Istituti Superiori di Scienze Religiose ed Istituti Teologici affiliati, presenti sul territorio della Regione Conciliare delle Venezie, tramite “sistema a rete”. Il piano di studi si presenta diviso in due parti: un triennio e un biennio (3 + 2). Nel triennio vengono trattate scientificamente tutte le fondamentali discipline teologiche e filosofiche che completano l’itinerario teologico e che conducono al primo grado accademico di Laurea in Scienze Religiose. Nel biennio si dà spazio alle discipline di specializzazione degli indirizzi pedagogico-didattico e pastorale-ministeriale trattati in prospetttiva interculturale e interreligiosa. Esso porta al conseguimento del secondo grado accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose. Il percorso di specializzazione è finalizzato all’apprendimento di requisiti e competenze professionali richiesti agli operatori in ambito culturale ed educativo, scolastico e pastorale. A tale scopo vengono promosse iniziative di ricerca e di approfondimento che consentono allo studente di realizzare un percorso di studi adeguato alle proprie aspettative e attitudini personali. Con l’Anno Accademico 2009-2010 sono stati avviati corsi per i candidati al Diaconato permanente e ai ministeri ecclesiali, parallelamente e in giorni diversi da quelli consueti tenuti durante la settimana. Il percorso è quadriennale e si conclude con il titolo di Laurea in Scienze religiose. L’iscrizione avviene con lettera di presentazione del responsabile diocesano per il Diaconato permanente o del Vicario episcopale per l’apostolato dei laici. 4 5 I. DOCUMENTI N. 992/2005 CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA (DE SEMINARIIS ATQUE STUDIORUM INSTITUTIS), attentis postulatoriis litteris Rev.mi Præsidis Facultatis Theologicæ Trivenetæ in civitate Patavina sitæ, nomine Em.mi ac Rev.mi Præsidentis Conferentiæ Episcopalis Trivenetæ, Patriarchæ Venetiarum et Magni Cancellarii, atque perpensis votis Exc.mi Episcopi Tergestini, Delegati a Conferentia Episcopali Triveneta ad rem tractandam; cum compererit Institutum Superius Scientiarum Religiosarum Patavinum, iuxta normas a Sancta Sede pro huiusmodi Institutis manatas, Consilio memoratæ Facultatis Theologicæ academice omnino spondente, probe ordinari, ad Docentes in primis et studiorum programmata quod attinet; prolatas sibi preces libenter excipiens, idem INSTITUTUM SUPERIUS SCIENTIARUM RELIGIOSARUM in civitate Patavina situm hoc Decreto canonice erigit erectumque declarat, ipsum simul constituens sub potestate atque ductu memoratæ Facultatis Theologicæ, cuius erit academicos gradus per Institutum iis studentibus conferre, qui, studiorum curriculum rite emensi, omnia iure præscripta feliciter compleverint iuxta peculiaria Statuta, a Facultate cum Instituto digesta atque a Congregatione de Institutione Catholica approbata. Eiusdem Facultatis Theologicæ proinde erit continuo invigilare ad academicam Instituti condicionem diligenter servandam ac promovendam, ad Docentium præsertim qualitates studiorumque severitatem quod spectat, ceteris servatis de iure servandis; servatis Statutis eiusdem Facultatis; contrariis quibuslibet minime obstantibus. Datum Romæ, ex ædibus eiusdem Congregationis, die XXIII mensis Martii, a. D. MMVI. 7 N. 992/2005 STATUTO TITOLO I CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA (de Seminariis atque Studiorum Institutis), lectis perpensisque Statutis Instituti Superioris Scientiarum Religiosarum Patavini, sub potestate et ductu Facultatis Theologicæ Trivenetæ in civitate Patavina sitæ constituti, quæ in eorundem LXIII articulis definiuntur ac statuuntur rata habet et ad quinquennium experimenti gratia approbat; iisque ad quos pertinet, ut rite observentur præcipit; ceteris servatis de iure servandis; contrariis quibuslibet minime obstantibus. Datum Romæ, ex ædibus eiusdem Congregationis, die XXVII mensis Iulii, a. D. MMX. NATURA E fINE Art. 1 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Padova è una istituzione accademica ecclesiastica eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica all’interno della Facoltà Teologica del Triveneto. È in collegamento con essa secondo il modello di un’istituzione accademica a rete descritto negli Statuta della medesima ed è posta sotto la sua responsabilità accademica. Art. 2 - L’Istituto è promosso dalla Diocesi di Padova ed è conforme alla Nota normativa per gli ISSR della Santa Sede e agli Statuti della Facoltà Teologica del Triveneto. a) L’Istituto ha sede in Padova. b) La Facoltà Teologica del Triveneto conferisce i gradi accademici di Laurea (Baccalaureato) in Scienze Religiose (dopo il triennio) e di Laurea Magistrale (Licenza) in Scienze Religiose (dopo il biennio di specializzazione) in corrispondenza agli equivalenti titoli dell’ordinamento civile. Art. 3 - L’ISSR di Padova ha come propria finalità la formazione teologica accademica di religiosi e laici: a) per una più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo contemporaneo; b) per favorire l’assunzione di competenze professionali nella vita ecclesiastica e nell’animazione cristiana della società; c) per qualificare i docenti di Religione cattolica nelle scuole. Art. 4 - L’ISSR persegue la propria finalità proponendo l’approfondimento e la trattazione sistematica, con metodo scientifico, della Dottrina cattolica attinta dalla Rivelazione. Pertanto, esso promuove la ricerca delle risposte agli interrogativi umani, alla luce della stessa Rivelazione, con l’ausilio delle scienze filosofiche, delle scienze umane e delle scienze della religione. 8 9 Art. 5 - La responsabilità della vita e della promozione dell’ISSR di Padova viene esercitata congiuntamente, secondo le diverse funzioni, dalla Facoltà Teologica del Triveneto e dal Vescovo Moderatore, secondo quanto prevedono le Autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto1. Essa si attua attraverso la sollecitudine per il corretto insegnamento della Dottrina cattolica, la promozione del livello accademico-scientifico dell’Istituto, la ricerca e la qualificazione del corpo docente, il sostegno economico dell’Istituto. Le autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto sono il Gran Cancelliere, il Preside, il Consiglio di Facoltà. Art. 6 - Al Gran Cancelliere della Facoltà spetta: a) chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica di ciascun ISSR, dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale o di altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica; b) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il piano di studi e il testo dello Statuto dell’ISSR per la debita approvazione; c) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una relazione particolareggiata riguardante la vita e l’attività dell’ISSR; d) nominare i Docenti stabili dell’ISSR su proposta del Consiglio di Istituto, previo consenso del Moderatore e del Preside, e con il nulla osta dalla Commissione Episcopale; e) nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati dal Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio della Facoltà di Teologia e con il nulla osta del Moderatore. Art. 7 - Al Preside della Facoltà compete: a) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti della Facoltà per questioni riguardanti l’ISSR; b) regolare, congiuntamente ai Direttori degli ISSR, le questioni comuni; c) presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per gli esami di grado; d) presentare al Consiglio di Facoltà, ogni cinque anni, la relazione sulla vita e l’attività dell’ISSR, preparata dal Direttore, per l’approvazione e inoltrarla al Gran Cancelliere, che la trasmetterà alla Congregazione per l’Educazione Cattolica; e) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR. Art. 8 - Al Consiglio della medesima Facoltà spetta: a) esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto ed il Regolamento dell’ISSR; b) esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti dell’ISSR in vista della loro cooptazione e della loro promozione a stabili; c) esaminare ed approvare le informazioni che il Preside deve annualmente fornire sull’andamento dell’ISSR; d) verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi dell’ISSR, in particolare della biblioteca; e) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR preparata dal Direttore; f) dare il benestare per la nomina del Direttore dell’ISSR; g) proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione per l’Educazione Cattolica la sospensione dell’ISSR qualora esso risultasse inadempiente. Art. 9 - L’ISSR di Padova fa parte del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze religiose costituito all’interno del Consiglio di Facoltà ed è rappresentato dal Direttore. Art. 10 - L’Istituto è retto dalle norme emanate dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica2 e dal presente Statuto. TITOLO II AUTORITà ACCADEMIChE Art. 11 - Le autorità accademiche proprie dell’Istituto sono: • il Moderatore dell’Istituto • il Direttore • il Vice - Direttore • il Consiglio d’Istituto Il Moderatore Art. 12 - Il Moderatore dell’ISSR è il Vescovo di Padova. Al Moderatore spetta: a) procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e fedelmente trasmessa; 1 Cf. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008, art. 6. 10 2 Cf. Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008. 11 b) nominare i docenti non stabili concedendo la missio canonica a coloro che insegnano discipline concernenti la fede e la morale, dopo aver emesso la professione di fede, nonché la venia docendi a coloro che insegnano altre discipline; c) revocare la missio canonica o la venia docendi, atteso l’art. 27 (Titolo III); d) dare il nulla osta per la nomina del Direttore; e) vigilare sull’andamento dottrinale e disciplinare dell’ISSR, riferendone al Gran Cancelliere; f) significare alla Facoltà Teologica del Triveneto le maggiori difficoltà di cui venisse a conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure; g) nominare il Vice Direttore, l’Economo e il Segretario dell’ISSR, se le circostanze lo suggeriscono, dopo aver sentito in merito il parere del Direttore; h) approvare i bilanci annuali consuntivi e preventivi e gli atti di straordinaria amministrazione dell’ISSR; i) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR, congiuntamente al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto e al Direttore dell’Istituto. Il Direttore Art. 13 - Il Direttore è nominato dal Gran Cancelliere, con il parere favorevole del Consiglio di Facoltà, scelto tra una terna di docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto dell’ISSR, e con il nulla osta del Moderatore dello stesso, quando non coincidesse con il Gran Cancelliere. Art. 14 - Il Direttore dura in carica cinque anni e può essere confermato nel suo ufficio una sola volta consecutivamente. Art. 15 - Al Direttore compete: a) rappresentare l’Istituto davanti al Moderatore, alle autorità accademiche della Facoltà Teologica del Triveneto e alle autorità civili; b) dirigere, promuovere e coordinare l’attività dell’Istituto, sotto l’aspetto dottrinale, accademico e disciplinare, secondo quanto determinato nel Regolamento; c) convocare e presiedere le varie sessioni del Consiglio d’Istituto e del Collegio dei docenti; d) presenziare alle assemblee degli studenti di persona o per delega; e) redigere la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’Istituto e, dopo averla sottoposta all’approvazione del Consiglio d’Istituto, presentarla al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto; 12 f) firmare i diplomi dei gradi accademici, insieme con il Preside e con il Moderatore; g) proporre al Moderatore la nomina dell’Economo, del Segretario e del Vice-Direttore scelto tra i Docenti dell’Istituto, che lo coadiuvi nell’adempimento di determinate funzioni, per un periodo definito; h) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando, nei casi più gravi non risolti dal Consiglio d’Istituto, la soluzione al giudizio della Facoltà Teologica del Triveneto. Il Consiglio d’Istituto Art. 16 - Il Consiglio d’Istituto ha la responsabilità diretta e specifica dell’ISSR. Esso è composto da: • Direttore dell’Istituto, che lo presiede; • Vice-Direttore; • tutti i Docenti stabili dell’Istituto; • due Docenti rappresentanti dei non stabili, eletti dai loro colleghi; • Preside della Facoltà o un suo Delegato; • un Delegato del Moderatore; • due studenti ordinari eletti dall’assemblea degli studenti ogni anno; • Segretario con compiti di attuario. Art. 17 - I compiti del Consiglio d’Istituto sono: a) stabilire i piani di studio, da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà; b) designare la terna dei Docenti stabili da proporre al Moderatore per la nomina a Direttore da parte del Gran Cancelliere, sentito eventualmente il parere del Collegio docenti; c) proporre le nomine dei Docenti; d) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR. Art. 18 - Il Consiglio d’Istituto viene convocato dal Direttore almeno due volte all’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso. 13 TITOLO III DOCENTI Art. 19 - I docenti dell’Istituto si dividono in stabili, che possono essere ordinari o straordinari, nominati dal Gran Cancelliere3, e non stabili, che possono essere incaricati, assistenti o invitati, nominati dal Moderatore. a) Per la cooptazione e la promozione dei docenti dell’ISSR si applicano le condizioni stabilite dalla Costituzione Apostolica Sapientia Christiana e dalle annesse Ordinationes. b) I Docenti stabili per le discipline ecclesiastiche devono essere in possesso del congruo Dottorato conseguito in una Istituzione ecclesiastica; per le discipline non ecclesiastiche il titolo richiesto è quello di secondo ciclo degli studi superiori. c) I Docenti Stabili e quelli non stabili ricevono la missio canonica o la venia docendi, concordemente con l’art. 12b. Art. 20 - L’Istituto conta su un numero congruo di Docenti stabili dei quali almeno cinque siano Docenti ordinari. a) I Docenti stabili ordinari sono docenti assunti a titolo definitivo e a tempo pieno. Spetta al Docente stabile ordinario: occuparsi della ricerca scientifica, attendere alle mansioni d’insegnamento e all’assistenza accademica degli studenti, partecipare attivamente alla vita dell’Istituto e in particolare agli organismi collegiali. Non avrà incarichi esterni che lo distolgano da questi compiti. b) I requisiti per essere promosso a Docente ordinario, oltre a quelli previsti per essere Docente straordinario (cf. art. 21a) sono: avere insegnato con efficacia almeno tre anni come docente straordinario la disciplina al cui insegnamento è chiamato nell’Istituto; aver pubblicato lavori che segnino un progresso nella disciplina insegnata; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario. Art. 21 - I Docenti stabili straordinari sono Docenti assunti a tempo pieno. a) I requisiti per essere nominato docente straordinario sono: ricchezza di dottrina e senso di responsabilità ecclesiale e accademica; aver conseguito il dottorato in una Facoltà canonicamente riconosciuta o titolo equipollente; aver dimostrato attitudine all’insegnamento universitario (almeno per tre anni); aver dimostrato attitudine alla ricerca mediante 3 Cf. FACOLTÀ TEOLOGICA DEL TRIVENETO, Regolamento, art. 15 f. 14 adeguate pubblicazioni scientifiche; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario. b) La procedura di concorso o di cooptazione di un docente straordinario è stabilita dal Regolamento dell’Istituto. Spetta alla Facoltà la verifica delle condizioni per la concessione del nulla osta alla nomina, su richiesta delle autorità dell’Istituto. Art. 22 - I Docenti non stabili per le materie ecclesiastiche - docenti incaricati, assistenti, invitati - devono essere in possesso almeno della Licenza canonica conseguita in una Istituzione Ecclesiastica o di un titolo equipollente e devono essere capaci di indagine scientifica ed avere buone attitudini all’insegnamento. Art. 23 - I Docenti incaricati e invitati sono nominati dal Moderatore su presentazione del Direttore, sentito il parere del Consiglio di Istituto, concedendo la missio canonica o la venia docendi, ferme restando le competenze delle autorità collegiali e personali della Facoltà Teologica del Triveneto. a) Essi devono possedere i requisiti stabiliti dalla normativa vigente per l’insegnamento presso le Facoltà ecclesiastiche. b) Ad un Docente non stabile non può venire affidato l’insegnamento di più di tre discipline. c) Gli incarichi hanno la durata di un anno. Il Consiglio di Istituto può proporre che un Docente di disciplina principale, dopo cinque anni consecutivi di insegnamento, sia incaricato ad quinquennium. Art. 24 - I Docenti assistenti sono nominati dal Direttore su proposta di un professore stabile e con l’approvazione del Consiglio di Istituto. Le loro funzioni didattiche e scientifiche vengono attribuite dal Direttore d’accordo con il Consiglio di Istituto. Compete al Docente assistente: a) assistere il docente stabile nell’insegnamento, nel lavoro seminariale e nella preparazione delle riunioni scientifiche; b) collaborare nello svolgimento degli esami; c) aiutare gli studenti nella elaborazione delle dissertazioni, sotto la guida del professore. Il Docente assistente potrà essere incorporato nel corpo accademico dopo aver svolto un percorso di formazione accademica alle dirette dipendenze del Direttore, sentito il Consiglio di Istituto. Art. 25 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il Collegio Plenario dei Docenti dell’ISSR. Gli incontri del Collegio plenario dei Docenti sono finalizzati ad una valutazione della vita dell’Istituto, ad un aggiornamento delle prospettive dell’Istituto, ad una conoscenza dei docenti e alla nomina dei due rappresentanti in Consiglio di Istituto. Il Collegio plena- 15 rio dei docenti - convocato e presieduto dal Direttore - si riunisce almeno una volta l’anno. quenza previa di qualche corso integrativo, con il regolare superamento dei rispettivi esami. Art. 26 - L’incarico di docente stabile termina con il raggiungimento del settantesimo anno di età. Ai docenti ordinari, che a motivo di assunzione di un ufficio più importante o per malattia o per età cessano dall’insegnamento, è conferito il titolo di docenti emeriti. Gli altri docenti, che abbiano insegnato almeno dieci anni, possono essere annoverati tra gli emeriti dal Consiglio d’Istituto. I docenti emeriti e i docenti già incaricati possono essere invitati per l’insegnamento di singoli corsi fino all’età di settantacinque anni. Art. 32 - Gli studenti straordinari sono quelli che mancano del titolo prescritto per l’iscrizione, pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di esse, con relativo esame. Per essere iscritto come studente straordinario è necessario che lo studente dimostri di aver idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione. Gli studenti straordinari non possono ottenere i gradi accademici ma possono chiedere un attestato di frequenza e, dopo il superamento dell’esame, l’attestazione del voto conseguito. Il curriculum di detti studenti può essere valutato ai fini del passaggio a studenti ordinari solo qualora, in itinere, lo studente entrasse in possesso delle condizioni previste dall’articolo precedente. Art. 27 - La sospensione o la cessazione dall’ufficio di docenza può essere attivata da parte del Moderatore qualora il docente abbia insegnato in difformità alla dottrina cattolica o si sia mostrato non più idoneo all’insegnamento, fatto sempre salvo il diritto di difesa e osservato quanto prescritto dall’art. 22 delle Ordinationes della Costituzione Sapientia Christiana. Art. 28 - I docenti stabili presso gli ISSR non possono essere contemporaneamente stabili in altre Istituzioni accademiche ecclesiastiche o civili. Inoltre, l’incarico di docente stabile è incompatibile con altri ministeri o attività che ne rendano impossibile l’adeguato svolgimento in rapporto sia alla didattica sia alla ricerca. TITOLO IV Art. 33 - Si definiscono studenti uditori gli studenti che, con il consenso del Direttore, sono ammessi a frequentare solo alcuni corsi offerti dall’ISSR. Art. 34 - Sono studenti ospiti coloro che sono iscritti alla Facoltà di Teologia o ad un altro Istituto e ottengono dal Direttore la possibilità di frequentare alcuni corsi e di sostenere i relativi esami. Art. 35 - Gli studenti che avendo completato la frequenza del curriculum degli studi, non hanno superato tutti gli esami e le altre prove previste entro la sessione invernale dell’anno accademico conclusivo, diventano fuori corso. Art. 36 - Gli studenti partecipano alla vita dell’Istituto nei modi determinati dagli Statuti e dal Regolamento. STUDENTI Art. 37 - Per poter essere ammessi agli esami è necessario che lo studente abbia seguito le lezioni con una frequenza non inferiore ai due terzi delle ore delle singole discipline. Art. 29 - L’Istituto può accogliere tutti coloro che, forniti di regolare attestato, idonei per condotta morale e per gli studi precedenti, desiderino apprendere la Teologia e le Scienze Religiose. Art. 38 - Per gravi infrazioni di ordine disciplinare e morale, il Direttore può decidere di sospendere o dimettere uno studente, dopo aver consultato il Consiglio d’Istituto. Il diritto alla difesa sarà comunque tutelato, anche mediante ricorso al Moderatore. Art. 30 - Gli studenti si dividono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti. Art. 31 - Gli studenti ordinari sono quelli che, aspirando ai gradi accademici rilasciati dalla Facoltà frequentano tutti i corsi e le esercitazioni prescritte dall’Istituto. Per essere ammesso come studente ordinario è necessario aver conseguito il titolo di studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. A discrezione del Direttore, potrà essere richiesta allo studente la fre- 16 Art. 39 - Attesa la distinta configurazione degli studi in Teologia e nelle Scienze Religiose4 lo studente che volesse conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia deve attenersi a quanto stabilito dall’art. 21 della Istruzione. 4 Cf. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008, Introduzione, nn. 2-5. 17 TITOLO V OffICIALI Art. 40 - La vita dell’Istituto si giova di alcuni officiali e di personale ausiliario addetto. Gli officiali sono: il Segretario, l’Economo e il Bibliotecario. Art. 41 - Spetta al Moderatore la nomina degli officiali, sentito il Direttore dell’Istituto. Il Segretario Art. 42 - Il Segretario è responsabile della segreteria dell’Istituto. Il Segretario è nominato dal Moderatore, su proposta del Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere confermato. Art. 43 - Al Segretario spetta: a) eseguire le decisioni del Moderatore, del Direttore e del Consiglio di Istituto; b) ricevere e controllare i documenti degli studenti per quanto riguarda le domande di iscrizione all’Istituto, di ammissione a sostenere gli esami, di conseguimento dei gradi accademici; c) assicurare l’ordine nell’Istituto e informare subito le competenti autorità accademiche su quanto ritenga necessario per raggiungere tale scopo; d) conservare i documenti ufficiali e autenticarli con la sua firma; e) curare la redazione dei registri e dei documenti riguardanti l’iscrizione degli studenti, gli esami, i corsi, i seminari di studio, le dissertazioni scritte, i diplomi; f) compilare l’annuario dell’Istituto, il calendario e l’orario delle lezioni e degli esami, i certificati e gli attestati; g) fungere da segretario del Consiglio d’Istituto. Art. 44 - Il Segretario può essere coadiuvato da personale ausiliario approvato dal Direttore. L’Economo Art. 45 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria dell’Istituto. È nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere riconfermato. Art. 46 - All’Economo spetta: a) amministrare i beni dell’Istituto ed avere la responsabilità della cura ordinaria degli ambienti e di quanto contengono; b) provvedere alla copertura economica delle iniziative culturali che vengono promosse dall’Istituto, mantenendosi per ciò in collegamento con il Direttore; c) curare la redazione dei registri contabili; d) predisporre il preventivo e il rendiconto annuale. Art. 47 - L’Economo può essere coadiuvato da personale ausiliario, approvato dal Direttore. Il Bibliotecario Art. 48 - Il Bibliotecario ha il compito di seguire le attività della biblioteca dell’Istituto. È nominato dal Direttore, sentito il parere del Consiglio d’Istituto. Art. 49 - Spetta al Bibliotecario: a) assicurare una presenza continuativa nei locali della Biblioteca; b) custodire, ordinare ed incrementare il patrimonio bibliografico, dotando la Biblioteca di strumenti adeguati; c) presiedere all’utilizzo e alla sistemazione della biblioteca; d) catalogare i libri e le riviste in arrivo; e) consegnare e ritirare i volumi in prestito agli studiosi; f) presentare ogni anno al Direttore una relazione circa lo stato e l’incremento della Biblioteca stessa. Personale ausiliario Art. 50 - Il personale ausiliario è composto da persone che sono impiegate nella vita dell’Istituto nello svolgimento di incarichi di segreteria, catalogazione o altro. Questi ausiliari sono scelti dal Direttore con l’assenso del Moderatore e del Consiglio degli affari economici. 18 19 TITOLO VI • • AMMINISTRAzIONE E GESTIONE • • Art. 51 - La gestione economica dell’Istituto è sotto la sorveglianza di un Consiglio per gli affari economici, composto di almeno tre membri, nominati dal Moderatore. Ne è membro, con funzioni di segretario l’Economo dell’Istituto. È convocato almeno due volte l’anno, per l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, da presentare al Consiglio d’Istituto e al Moderatore. Il Consiglio dura in carica quattro anni. Patrologia e Storia della Chiesa Scienze umane e Scienze della religione (Pedagogia generale, Sociologia). Didattica generale e Didattica dell’IRC Teoria della scuola e legislazione scolastica. Nel biennio vengono proposte discipline teologiche e altre di indirizzo didattico e pastorale, quali: • Storia delle religioni e Teologia delle religioni • Chiese cristiane ed ecumenismo • Diritto canonico • Teologia pastorale • Teologia dell’evangelizzazione e catechetica • Scienze umane e Scienze della religione (Psicologia, Pedagogia speciale). TITOLO VII ORDINAMENTO DEGLI STUDI Art. 52 - Il curriculum degli studi dell’ISSR ha la durata di cinque anni: i primi tre anni per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose e i due anni successivi per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose. Art. 53 - Nel corso del biennio specialistico sono attivati almeno i corsi di indirizzo pedagogico-didattico; possono essere attivati anche corsi di indirizzo pastorale-catechetico-liturgico. Art. 54 - Per quanto concerne l’ordinamento degli studi, il monte ore e i crediti nell’ISSR sono equivalenti a quelli del ciclo istituzionale della Facoltà Teologica del Triveneto strutturato in un quinquennio. Nel quinquennio i crediti, secondo il sistema europeo degli ECTS, devono essere normalmente 300 comprendendo corsi, seminari, laboratori e tirocini. Art. 55 - Il programma degli studi e il curricolo dell’ISSR prevede nel primo Triennio le seguenti discipline e aree disciplinari: • Storia della Filosofia • Filosofia sistematica • Sacra Scrittura • Introduzione alla Teologia • Teologia Fondamentale • Teologia dogmatica • Teologia morale • Liturgia 20 Sono previste anche discipline complementari e opzionali (ad es. Interculturalità e religione, Giovani e religione, Mistica delle religioni, Arte, Storia della Chiesa locale, Etica sociale e immigrazione, Scienza e fede). TITOLO VIII GRADI ACCADEMICI Art. 56 - I gradi accademici di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose sono conferiti dalla Facoltà Teologica del Triveneto a cui l’ISSR è collegato. Art. 57 - I requisiti per conseguire la Laurea in Scienze Religiose sono: a) aver frequentato il ciclo triennale di studi ed aver superato le verifiche con esito positivo; b) attestare la conoscenza di una lingua straniera; c) aver composto e discusso un elaborato scritto, conforme alle nome indicate dal Regolamento, che mostri la capacità di impostazione dell’argomento scelto, e sostenuto un “esame sintetico” su un apposito tesario con una commissione di almeno tre docenti. Art. 58 - I requisiti per conseguire la Laurea Magistrale in Scienze Religiose sono: a) aver frequentato il ciclo quinquennale di studi ed aver superato le verifiche di profitto prescritte; 21 b) attestare la conoscenza di due lingue straniere; c) aver composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate dal Regolamento, che mostri la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto, e sottoporlo a pubblica discussione nella sessione prevista. II. GOVERNO DELL’ISTITUTO AUTORITà ACCADEMIChE COMUNI CON LA fACOLTà TITOLO IX SUSSIDI DIDATTICI ED ECONOMICI Gran Cancelliere: Preside della Facoltà Teologica del Triveneto: presb. ANDREA TONIOLO Consiglio di Facoltà: Art. 59 - Per il raggiungimento dei suoi fini, l’ISSR cura l’incremento della Biblioteca fornita e aggiornata, in libri e riviste specializzate in scienze teologico-religiose, e dispone di adeguati supporti multimediali, incluso il collegamento “in rete” con la Facoltà. Art. 60 - L’amministrazione dell’ISSR è autonoma e non dipende dalla Facoltà. La copertura economica delle sue attività, conta sul contributo annuo della Diocesi, sulle tasse degli studenti e su eventuali integrazioni derivanti da donazioni e da altre elargizioni. vedi Annuario Accademico 2011-2012 della Facoltà Teologica del Triveneto, pp 60-61 AUTORITà ACCADEMIChE PROPRIE E OffICIALI Moderatore: S.E. Mons. ANTONIO MATTIAZZO Arcivescovo - Vescovo di Padova Direttore: presb. GAUDENZIO ZAMBON Vice-Direttore e Segretario: presb. LIVIO TONELLO Addetto alla Segreteria: LEANDRO PARESCHI DISPOSIzIONI fINALI Art. 61 - Eventuali modifiche al presente Statuto possono essere proposte dal Direttore, sentito il Consiglio di Istituto, e devono essere approvate dalla Conferenza Episcopale Triveneta, dalla Facoltà Teologica del Triveneto e dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica. Art. 62 - Per i casi di dubbio e per quelli non contemplati dal presente Statuto si seguono le indicazioni del Regolamento, le decisioni di volta in volta adottate dai competenti organi di governo dell’Istituto e, in ultima istanza, le norme del Diritto Canonico universale e particolare. Art. 63 - In conformità all’articolo 47 dell’Istruzione si stabilisce che il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di studi avvenga sotto la guida della Facoltà e la responsabilità del Direttore, dopo attenta valutazione del curricolo svolto e degli esami superati da ogni studente che chiede il passaggio. Le modalità concrete vengono stabilite nel regolamento di ogni Istituto. 22 Economo: diac. EZIO MALACRIDA CONSIGLIO D’ISTITUTO Direttore: presb. GAUDENZIO ZAMBON Vice-Direttore e Segretario: presb. LIVIO TONELLO Delegato del Moderatore: presb. PAOLO DONI Preside della FTTr: presb. ANDREA TONIOLO Docenti stabili: presb. VALERIO BORTOLIN presb. MARCELLO MILANI Rappresentanti dei docenti non stabili: presb. GIORGIO BOZZA prof. ENRICO RIPARELLI Rappresentanti degli Studenti (2) 23 DOCENTI STABILI TASSE ACCADEMIChE presb. dott. VALERIO BORTOLIN - Cattedra di Filosofia presb. dott. MARCELLO MILANI - Cattedra di Sacra Scrittura presb. dott. GAUDENZIO ZAMBON - Cattedra di Teologia dogmatica CONSIGLIO PER GLI AffARI ECONOMICI mons. dott. PAOLO DONI - Vicario Generale (Diocesi di Padova) presb. dott. GAUDENZIO ZAMBON - Direttore diac. dott. EZIO MALACRIDA - Economo dott. LUCIANO ZANfORLIN dott. ANTONIO COSTANTIN STUDENTE ORDINARIO/STRAORDINARIO Tassa di iscrizione Tassa annuale oppure due rate: I rata II rata STUDENTE FUORI CORSO Tassa di iscrizione Tassa annuale € 50,00 € 250,00 (entro il 30.09.11 oppure il 10.02.2012) STUDENTE UDITORE Tassa di iscrizione € 50,00 1 ora di lezione settimanale per semestre € 25,00 N.B.: La tassa di iscrizione va corrisposta ad ogni anno accademico per chi deve sostenere ancora degli esami. DIACONATO E MINISTERI Tassa di iscrizione SEGRETERIA € 50,00 € 700,00 € 450,00 (entro il 30.09.11) € 300,00 (entro il 28.11.11) € 650,00 N.B.: Gli studenti ospiti che frequentano corsi senza il permesso scritto del Direttore, pagano regolarmente la tassa di ogni singolo corso, esclusa la quota di iscrizione. Orario di apertura Lunedì: Martedì e Mercoledì: Giovedì e Venerdì: 10,00 - 12,30; Recapiti Tel. 049.664116 - Fax 049.8785144 E-mail: [email protected] Sito: www.issrdipadova.it 15,00 - 18,30 15,00 - 18,30 15,00 - 19,00 ESAME FINALE DI LAUREA, DIPLOMA E MAGISTERO Esame € 150,00 Diploma € 80,00 ESAME FINALE DI LAUREA MAGISTRALE Presentazione progetto tesi Iscrizione difesa della tesi Diploma € 100,00 € 200,00 € 80,00 PASSAGGIO DA DIPLOMA A LAUREA Quota d’iscrizione Tassa per i corsi € 50,00 € 350,00 PASSAGGIO DA MAGISTERO E DA BACCALAUREATO A LAUREA MAGISTRALE Tassa di iscrizione Tassa annuale (I anno) 24 € 50,00 € 400,00 25 DOCUMENTI PER L’ISCRIzIONE L’iscrizione all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova prevede la presentazione della seguente documentazione: a. domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti; Servizio mensa Per usufruire della mensa è necessario: - essere iscritto come studente ordinario - segnalare il proprio nominativo alla Segreteria della Facoltà - possedere la tessera studenti e presentarla alla sede dell’ESU per ottenere il badge magnetico. b. quattro foto formato tessera; c. fotocopia di un documento di identità; d. permesso di soggiorno per gli studenti non italiani; e. diploma di maturità in originale (o copia conforme all’originale); f. lettera di presentazione: per i laici dichiarazione del proprio parroco o in casi particolari di un altro sacerdote, attestante l’idoneità e la possibilità di frequentare l’Istituto; per i religiosi/e la dichiarazione del Superiore Maggiore che autorizza la frequenza ai corsi; g. documentazione di eventuali corsi frequentati (masters, lingue, abilitazioni ed altro) e di titoli conseguiti (universitari) per la composizione del Diploma supplement (DS). INfORMAzIONI Sedi delle mense convenzionate con la Facoltà: - S. Pio X: via Bonporti, 20 - Tel. 049 8762255 - posti 70 - San Francesco: Via S. Francesco, 122 - Tel. 049 8235688 – posti 250 - Piovego: via G. Colombo, 1 - Tel. 049 8071530 – posti 700 Importi: pasto intero: € 8,00; pasto ridotto (primo/secondo, contorno, dessert, bevanda): € 6,00. Si paga direttamente alla cassa. Sede ESU - Ufficio Benefici e Interventi: Via San Francesco, 122 - Tel. 049 8235674; Fax: 049 8235663; e-mail: [email protected] www.esu.pd.it Fotocopie: Nella sede della Facoltà gli studenti possono usufruire di fotocopiatrici con schede prepagate. PAGAMENTI Per i versamenti di tasse, iscrizioni e altro, si utilizza la seguente modalità: – versamento su conto corrente postale n. 79816740 intestato a Facoltà Teologica del Triveneto, specificando la causale. Il bollettino è reperibile presso la Segreteria. Avvertenza: per gli importi superiori a € 77,47 vanno aggiunti e 1,81 di imposta di bollo. Servizi informatici Nella sala studenti della Facoltà ci sono a disposizione alcuni computers con collegamento ad internet (anche wireless) mediante password fornita dalla Segreteria. Gli studenti ordinari e i docenti possono accedere, tramite password fornita dalla Segreteria, anche alla propria pagina personale attraverso la home page del sito della Facoltà (www.fttr.it). SERVIZI PER GLI STUDENTI Biblioteca L’Istituto usufruisce del servizio della biblioteca della Facoltà Teologica, comprendente circa 160.000 libri moderni e 678 tra riviste e periodici correnti. Orario settimanale: Lunedì - Venerdì 9.00 - 19.30. La biblioteca è collegata con il Servizio Bibliotecario Nazionale (S.B.N.) tramite il Polo Universitario Veneto e convenzionata con il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Padova (www.cab.unipd.it/) Tessera badge card Per ottenere la “tessera badge card” è necessario essere iscritti alla Facoltà Teologica del Triveneto o all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova. La tessera consente di accedere ai locali della Facoltà e della Biblioteca, di registrare le presenze alle lezioni e di usufruire di altri servizi. Inoltre, offre la possibilità di avere degli sconti sull’acquisto di libri nelle librerie religiose, sull’ingresso nei cinema (fino a 27 anni), sul servizio mensa dell’ESU e delle mense convenzionate con la Facoltà, di accedere alle biblioteche civili (se richiesta) e ad altri servizi che richiedono un documento che attesti l’Iscrizione alla Facoltà. 26 Cappella Dal mese di novembre è aperta la nuova cappella per studenti e docenti, al quarto piano. 27 ABITARE A PADOVA Gli studenti fuori sede possono trovare ospitalità presso Istituti Religiosi o collegi universitari privati, suddivisi in maschili e femminili. Il prezzo dell’ospitalità è piuttosto variabile, anche in base ai servizi aggiuntivi che vengono offerti (ad esempio servizio di ristorazione e di biancheria). COLLEGIO UNIVERSITARIO FEMMINILE «CASA DELLA GIOVANE», via Cremona, 7 (zona S. Famiglia) – 35142 Padova; tel. 049.8751400, fax 049.8757282; email: [email protected]; sito: www.pssf.it. Stanze disponibili 57 camere singole con bagno per sole donne; attrezzato con quattro cucine; dispone inoltre di collegamento Wi-Fi in tutta la “Casa della Giovane”, sala informatica, sale studio e biblioteca,. Referente: sr. Maria Angelica Cavallon. COLLEGIO UNIVERSITARIO MASCHILE «GREGORIANUM», via M. Proust 10 (quart. Forcellini) – 35128 Padova; tel. 049.756.011; fax 049.756.963; www.gregorianum.it; e-mail: [email protected]; [email protected]. In tranquilla zona residenziale, il collegio dispone di 60 stanze singole da ottobre a luglio, e di servizio mensa a pensione completa dal lunedì al venerdì. A disposizione degli studenti aula informatica con rete WLAN interna e account personale, biblioteca, sala musica, campo sportivo. Il collegio organizza conferenze e gruppi culturali. Referenti: dr. ing. Alberto Scarpis, direttore; prof. don Leonardo Scandellari, assistente ecclesiastico. COLLEGIO UNIVERSITARIO “SORELLE DELLA MISERICORDIA”, Prato della Valle 103, 35123 Padova; tel. e fax 049.8750857; e-mail [email protected]; stanze disponibili n. 40 per sole donne, singole e doppie con bagno e collegamento internet, servizio di ristorazione e di lavanderia, sala informatica, biblioteca e palestra. Referente: sr. Rosanna Fantini. dova; tel 049.8766748 (portineria), tel. 049.656350 (collegio); e-mail: [email protected]; stanze disponibili n. 30, per sole donne, con bagno in comune; sala informatica e sale studio; cena serale insieme, cucinetta con possibilità di prepararsi la colazione; distributore automatico di bevande calde. Referente: suor Graziella Scotton. ISTITUTO TEOLOGICO “S. ANTONIO DOTTORE”, Via San Massimo 25, 35129 Padova; tel. 049.8200711, fax 049.8750679; e-mail: [email protected] Residenza per studenti universitari “Beato Luca Belludi”: stanze disponibili n. 12 singole con bagno; cucina in comune agli ospiti, sala tv; biblioteca ITSAD e possibilità di parcheggio (auto/scooter). Referente: fr. Andrea Vaona. CORSI DI LINGUA Per gli studenti che intendono iscriversi ai corsi di lingua italiana e di lingua straniera (inglese, tedesco ) è previsto un test gratuito di ammissione che si terrà il giorno 14 ottobre dalle ore 15.00 alle ore 17.00. I corsi di lingua verranno attivati a partire dal mese di novembre e si terranno di venerdì, dalle 15.00 alle 17.00. Ciascun corso avrà la durata di almeno 40 ore di lezione, valide per la verifica e l’attestazione della conoscenza ‘passiva’ della lingua prescelta. Per gli studenti stranieri è obbligatoria la conoscenza della lingua italiana, per gli studenti italiani è obbligatoria anche la conoscenza di una lingua moderna per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose e di due lingue moderne per il conseguimento del secondo grado accademico. • Per il test gratuito iscrizioni entro il giorno 13 ottobre, • Per il corso di lingua iscrizioni entro il 30 ottobre. Condizione per l’attivazione dei corsi: numero minimo di 10 studenti iscritti. CONVENTO CAPPUCCINI, Piazzale S. Croce 44, 35123 Padova; tel. 049.8801311; fax 049.8806344; e-mail [email protected]; alcune stanze singole (con lavandino, bagni e docce in comune); accoglienza riservata a sacerdoti e religiosi; ospitalità comprensiva di colazione, pranzo e cena assieme ai frati; biblioteca storica. Referente: padre Flaviano Gusella. FONDAZIONE CENTRO UNIVERSITARIO PADOVANO, Via Zabarella 82, 35121 Padova; tel. 049.8764688 - fax 049.651937; e-mail [email protected]; stanze singole con bagno disponibili n. 13 per studenti, uomini e donne, iscritti al corso di Dottorato; servizio di ristorazione e di lavanderia, biblioteca e sala informatica, stanza singola con bagno. Referente: don Roberto Ravazzolo. COLLEGIO UNIVERSITARIO “MADDALENA 28 DI CANOSSA”, Via Rudena 2, 35123 Pa- 29 III. COLLEGIO DOCENTI DOCENTI E INSEGNAMENTI PER L’ANNO ACCADEMICO 2011-2012 ALBERTIN ALBERTO, presbitero diocesano, dottorato in Diritto canonico - Vicolo della Bovetta 16, 35137 Padova - Tel. 049.8789867; e-mail: [email protected] Diritto canonico ALBERTIN ANDREA, presbitero diocesano, licenza in Scienze Bibliche - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; [email protected] Letteratura paolina ARDUINI CRISTIANO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia morale - Via San Girolamo 25, 35141 Padova - Tel. 340.7216729; e-mail: [email protected] Bioetica BATTOCCHIO RICCARDO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia dogmatica - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Introduzione al cristianesimo BENVENUTI PIERO, laico, laurea in Fisica - Vicolo dell’Osservatorio 3, 35122 Padova - Tel. 049.8278230; [email protected] BISCONTIN GIOACCHINO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia morale Seminario Vescovile, Via del Seminario 1, 33170 Pordenone - Tel. Sem. 0434.508611; pers. 0434.522635; e-mail: [email protected] Antropologia teologica ed Escatologia Teologia morale fondamentale BORTOLIN VALERIO, presbitero diocesano, dottorato in Filosofia - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Antropologia filosofica Filosofia della religione Corso seminariale 31 BOSCOLO GASTONE, presbitero diocesano, dottorato in Teologia biblica e licenza in Scienze bibliche - Via Belfiore 37/A, 30015 Sottomarina (VE) - Tel. 041.8224126; e-mail: [email protected] Introduzione ai Vangeli Sinottici e agli Atti degli Apostoli Corso seminariale BOZZA GIORGIO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia morale - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Morale sociale Etica sociale e immigrazione (corso complementare) BROCCARDO CARLO, presbitero diocesano, dottorato in Scienze bibliche Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Introduzione alla Sacra Scrittura BRUSEGAN GIOVANNI, presbitero diocesano, dottorato in Teologia dogmatica - Via S. Massimo 89, 35128 Padova - Tel. pers. 049.775302; uff. 049.8771708; e-mail: [email protected] Chiese cristiane ed Ecumenismo CORSATO CELESTINO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia e Scienze patristiche - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950859; e-mail: [email protected] Patrologia DAL SANTO STEfANO, presbitero diocesano, dottorato in Storia ecclesiastica Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Storia della Chiesa 1 Storia della Chiesa 2 DAMINI MARIALUISA, laica, laurea in Lettere Classiche - Via G. Prati 27, 37124 Verona - Tel. 3489509447; e-mail: [email protected] Giovani e religione (modulo 2) DE MARCHI SERGIO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Cristologia DI DONNA GIANANDREA, presbitero diocesano, dottorato in Scienze ecclesiastiche orientali e licenza in Teologia dogmatica - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Introduzione alla Liturgia 32 fANIN LUCIANO, ofm conventuale, dottorato in Teologia, licenza in Scienze bibliche - Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore, Via San Massimo 25, 35129 Padova - Tel. 049.8200711; e-mail: [email protected] Letteratura giovannea fANTON ALBERTO, ofm conventuale, licenza in Teologia Spirituale - Basilica S. Antonio, P.zza del Santo 11, 35123 Padova - Tel. 049.8242811; e-mail: [email protected] Metodologia della ricerca GHEDINI fRANCESCO, laico, laurea in Filosofia - Via Lazzarini 2, 35127 Padova - Tel. 049.8020424; e-mail: [email protected] Storia della filosofia Filosofia contemporanea GIOS PIERANTONIO, presbitero diocesano, dottorato in Storia della Chiesa, licenza in Teologia - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Storia della Chiesa 2 MAMMARELLA MARCELLO, presbitero diocesano, dottorato in Filosofia, licenza in Scienze patristiche - Via Guarneri 22, 35132 Padova - Tel. 049.600094; e-mail: [email protected] Chiese cristiane ed Ecumenismo MANZATO GIUSEPPE, laico, laurea in Sociologia - Via F. Anzanel 8, 31046 Oderzo (TV) - Tel. 0422.853114; e-mail: [email protected] Sociologia generale e della religione MARIN fRANCESCA, laica, dottorato in Filosofia - Via Pagnego 11, 37040 Arcole (VR) - e-mail: [email protected] Filosofia morale MARZOLA ODDONE, presbitero diocesano, dottorato in Teologia dogmatica Casa del clero, Via G. Pascoli 49, 45100 Rovigo - Tel. 0425.200341; pers. 0425.200314. Il mistero di Dio MILANI MARCELLO, presbitero diocesano, dottorato in Scienze bibliche, licenza in Scienze ecclesiastiche orientali - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. pers. 049.2950858 - 049.659563; e-mail: [email protected] Introduzione all’Antico Testamento 1 Introduzione all’Antico Testamento 2 Corso seminariale 33 MONTANI RINALDA, laica, laurea in Pedagogia - Via Martiri Giuliani e Dalmati 27, 35129 Padova - Tel. 049.772951; e-mail: [email protected] Pedagogia generale Laboratorio di Progettazione didattica Tirocinio didattico MONTEMAGGIORE fRANCESCO, diacono permanente, laurea in Filosofia Via Fontana 3, 36040 Salcedo (VI) - Tel. 0445.888136; e-mail: [email protected] Didattica IRC TONIOLO ANDREA, presbitero diocesano, dottorato in Teologia - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Teologia fondamentale VIGHESSO MARIACHIARA, religiosa, laurea in Psicologia - Istituto Religioso Discepole del Vangelo, Via Brenta 12, 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.498603; e-mail: [email protected] Psicologia della religione PAPISCA ANTONINO, laico, laurea in Giurisprudenza - Via S. Rosa 38, 35100 Padova - Tel. 049.661374; Centro Interdipartimentale sui Diritti della Persona e dei popoli (Università di Padova) - Via Martiri della Libertà 2, 35137 Padova - Tel. 049.8271812; e-mail: [email protected] ZAMBON GAUDENZIO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia dogmatica - Via Omboni 4, 35141 Padova - Tel. 049.8765367; e-mail: [email protected] Ecclesiologia e Mariologia Teologia dell’evangelizzazione PELLIZZARO GIUSEPPE, presbitero diocesano, licenza in Teologia morale - Seminario Vescovile, Borgo S. Lucia 43, 36100 Vicenza - Tel. Sem. 0444.501177; pers. 0444.508410; e-mail: [email protected] Morale sessuale e familiare ZATTI GIULIANO, presbitero diocesano, licenza in Teologia fondamentale e in Studi arabi - Comunità Vocazionale “S. Andrea”, Via Rovereto 26, 35142 Padova - Tel. 049.8670132; e-mail: [email protected] Teologia delle religioni e dialogo interreligioso RIPARELLI ENRICO, laico, laurea in Lettere, in Filosofia, dottorato in Teologia Via Giovanni XXIII 13/4, 30030 Vigonovo (VE) - Tel. 049.9831341; e-mail: [email protected] Cristologia ZONATO SIMONE, presbitero diocesano, licenza in Sociologia - Via L. Pirandello 1, 37047 San Bonifacio (VR) - Tel. 0444.230338; e-mail: [email protected] Giovani e religione (modulo 2) ROSSITTO CRISTINA, laica, laurea in Filosofia - Via I. Pindemonte 2, 35125 Padova - Tel. Univ. 049.8274737; e-mail: [email protected] Filosofia teoretica TOffANELLO GIUSEPPE, presbitero diocesano, dottorato in Teologia spirituale - Comunità vocazionale S. Andrea - Via Rovereto 26, 35142 Padova - Tel. 049.8670132; pers. 049.8670508; e-mail: [email protected] Sacramenti La mistica nelle religioni orientali (corso seminariale) TOffANO EMANUELA, laica, laurea in Pedagogia - Via L. Belludi 40, 35123 Padova - Tel. 049.8760767; e-mail: [email protected] TONELLO LIVIO, presbitero diocesano - dottorato in Teologia - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected] Pedagogia pastorale Laboratorio pastorale 2 Giovani e religione (modulo 2) Corso seminariale Tirocinio pastorale 34 35 IV. ORDINAMENTO DEGLI STUDI A. ORDINAMENTO DELL’ISSR DI PADOVA REGOLAMENTO (in attesa di approvazione) PARTE PRIMA NORME GENERALI DEGLI STUDI I. NATURA E FINE Art. 1 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Padova è una istituzione accademica ecclesiastica, prevista dal Codice di Diritto Canonico (cfr nn. 3-5) e disciplinata dalla Costituzione apostolica Sapientia christiana. É stato eretto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con Decreto del 23 marzo 2006 (prot. n. 992/2005), ha ottenuto l’approvazione degli Statuta, ad experimentum, per un primo quinquennio dal 2006 al 2011 e successivamente degli Statuta rivisti alla luce dell’Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008), con Decreto del 27 luglio 2010 della Medesima (prot. n. 994/2005 et alii) per un secondo quinquennio (2010-2015). Le sue finalità sono quelle indicate dallo Statuto (artt. 3-4). Art. 2 - L’Istituto prevede un curriculum di studi quinquennale (3 + 2) pari a 300 crediti europei (ECTS; 60 crediti annuali), equivalenti a 175 crediti ecclesiastici, e pari a circa 2.100 ore di insegnamento. Gli studenti che hanno concluso gli studi del triennio e superato l’esame finale ottengono il grado accademico di “Laurea in Scienze Religiose” (primo grado accademico) e quelli che hanno concluso il biennio di specializzazione e superato l’esame finale, il grado accademico di “Laurea magistrale in Scienze Religiose” (secondo grado accademico).1 1 Il titolo di “Laurea in Scienze Religiose” e quello di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose” corrispondono rispettivamente ai gradi accademici di Baccalaureato e di Licenza in Scienze Religiose (cfr. CEC, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28.06.08, art. 26 e art. 27). 37 Art. 3 - Il biennio di specializzazione si colloca in continuità accademica con gli studi del triennio di base ed è caratterizzato dalla prospettiva della interculturalità e della interreligiosità. Al suo interno sono previsti corsi propri e specifici per la preparazione degli Insegnanti di Religione Cattolica, degli operatori pastorali e di coloro che operano in ambito sociale. Art. 4 - L’Istituto è in collegamento accademico con la Facoltà Teologica del Triveneto (FTTr), ed è membro del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze Religiose del Triveneto costituito all’interno del Consiglio di Facoltà. Art. 5 - L’Istituto ha sede presso i locali della Facoltà Teologica del Triveneto (via del Seminario, 29 - 35122 Padova). I suoi rapporti sono regolati dalla “Convenzione accademica tra Diocesi di Padova e Facoltà Teologica del Triveneto” che garantisce autonomia accademica e amministrativa dell’Istituto e adeguati sussidi didattici, amministrativi e logistici. Art. 6 - Il presente Regolamento si ispira alla “Nota Normativa” della Conferenza Episcopale Italiana approvata dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (15 febbraio 2005), alla “Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose” della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008). Tiene conto, inoltre, del Regolamento della Facoltà Teologica del Triveneto. II. AUTORITÀ ACCADEMICHE COMUNI E PROPRIE E ORGANISMI COLLEGIALI Art. 7 - I compiti delle autorità accademiche comuni della Facoltà e dell’Istituto sono quelli descritti agli artt. 6-8 dello Statuto. Art. 8 - Le Autorità accademiche proprie dell’Istituto sono: a) il Moderatore b) il Direttore c) Il Vice Direttore d) Il Consiglio di Istituto. Art. 9 - Gli organismi collegiali sono il Collegio docenti e il Consiglio per gli affari economici Il Moderatore Art. 10 - Il Moderatore dell’Istituto è il Vescovo di Padova, il quale esercita l’autorità di governo a norma dell’art. 9 dello Statuto. Art. 12 - I candidati vengono scelti tra i Docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto. La procedura di designazione e di nomina del Direttore è la seguente: a) Il Consiglio d’Istituto designa la terna dei nominativi da proporre al Moderatore sentito il parere del Collegio Docenti. b) Per la designazione della terna hanno diritto di voto tutti i membri del Consiglio di Istituto, esclusi i rappresentanti degli studenti. Ciascun membro elettore esprime un nominativo per la terna che viene presentata al Moderatore con l’indicazione delle preferenze. c) Il Moderatore dell’Istituto presenta il candidato al Gran Cancelliere il quale lo nomina previo nulla osta dalla Commissione Episcopale Triveneta e dal Preside della Facoltà Teologica del Triveneto. Il Vice Direttore Art. 13 a) Il Vice Direttore viene proposto dal Direttore, sentito il Consiglio di Istituto, al Moderatore, il quale lo nomina per un periodo di 4 anni ed e rieleggibile una sola volta. b) Il Vice Direttore collabora con il Direttore nel governo dell’Istituto e lo sostituisce in sua assenza o per sua delega in ambiti determinati. Criteri generali di funzionamento delle autorità accademiche e degli organismi collegiali Art. 14 - La partecipazione al Consiglio di Istituto e al Consiglio per gli affari economici può avvenire, in via eccezionale, anche tramite audio conferenza. a) Le deliberazioni e le mozioni delle autorità accademiche e degli organismi collegiali sono valide se: 1. gli aventi diritto siano convocati almeno sette giorni prima tramite lettera o e-mail o fax; 2. i presenti siano almeno i due terzi degli aventi diritto; 3. le deliberazioni siano prese a maggioranza dei votanti. Il Direttore Art. 11 - Con riferimento all’art. 17 b) dello Statuto spetta al Consiglio di Istituto designare mediante scrutinio segreto la terna di nomi da presentare al Moderatore per la nomina del Direttore. 38 b) Le deliberazioni riguardanti le persone saranno prese a scrutinio segreto. c) Le deliberazioni dei Consigli dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi membri. 39 Il Consiglio di Istituto Art. 15 - Norme generali a) Il Consiglio di Istituto ha responsabilità deliberativa, diretta e specifica sulla vita dell’Istituto. La sua composizione è quella prevista dallo Statuto (art. 16). Ai lavori del Consiglio di Istituto possono essere presenti, su invito del Direttore dell’Istituto, i Direttori degli Uffici Scuola delle Diocesi che hanno studenti iscritti all’Istituto, senza diritto di voto. b) Quando si trattano questioni inerenti al corpo docente, i rappresentanti degli studenti e altri invitati non partecipano alla discussione e alla relativa votazione. c) Il Consiglio di Istituto è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso. Art. 16 - Il Consiglio di Istituto: a) verifica l’attuazione del piano di studio per il triennio e per il biennio; b) progetta e coordina le attività accademiche dell’Istituto; c) approva le modifiche da porre al Piano degli Studi; d) indica i membri della Commissione per l’approvazione dei progetti di tesi per la Laurea Magistrale; e) propone le modifiche al Regolamento dell’Istituto da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà; f) promuove e verificare la certificazione di qualità dell’Istituto; g) promuove un corretto rapporto fra Istituto e Chiesa locale. III. DOCENTI Art. 17 - I Docenti dell’Istituto si dividono in stabili (ordinari e straordinari) e non stabili (incaricati, assistenti o invitati). scritta al Direttore dell’Istituto il quale sottoporrà la domanda all’esame della “Commissione per la qualifica dei Docenti” della Facoltà Teologica del Triveneto. Art. 20 - La procedura di cooptazione per la nomina dei Docenti stabili avviene in stretta collaborazione tra Facoltà e Istituto, nel modo seguente: a) Il Consiglio di Istituto verifica i requisiti del Docente candidato (cfr. Statuto FTTr, art. 23), chiede il nulla osta del Moderatore e prepara il dossier documentazione (curriculum vitae et operum, pubblicazioni cioè le opere e i saggi più significativi). b) Il Direttore dell’Istituto presenta il candidato alla Commissione della Facoltà costituita da: - Preside, che la presiede - Direttore dell’Istituto - da almeno tre Docenti stabili della Facoltà. c) La Commissione designa la terna dei censori per la valutazione delle opere del docente candidato alla stabilità. I docenti revisori potranno essere scelti anche da altre Facoltà o Istituti italiani o stranieri. d) La Segreteria dell’Istituto invia ai censori con lettera del Direttore dell’Istituto la documentazione da esaminare e raccoglie la loro valutazione scritta da trasmettere al Preside della Facoltà. La valutazione deve essere inviata entro 60 giorni in maniera riservata al Direttore dell’Istituto. I censori devono rimanere conosciuti solo dal Direttore e dalla Commissione. f) La Commissione valuta i giudizi scritti pervenuti e tramite il Preside della Facoltà ne presenta un giudizio sintetico al Consiglio di Facoltà e alla Commissione Episcopale con richiesta di nulla osta per la nomina. Art. 21 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il Collegio dei Docenti. Viene convocato e presieduto dal Direttore almeno una volta l’anno e, in via straordinaria, anche su richiesta della maggioranza del Collegio stesso. Tutti i Docenti dell’Istituto fanno parte del Collegio plenario dei Docenti della Facoltà. Art. 22 - Il Collegio dei Docenti nomina ogni anno due rappresentanti tra i docenti non stabili, uno per il triennio e uno per il biennio, per il Consiglio di Istituto, presenti almeno la metà dei membri. I rappresentanti possono essere riconfermati per altri due mandati consecutivi. Art. 18 - Spetta al Consiglio di Facoltà della Facoltà Teologica del Triveneto stabilire il numero fisso di posti a Docenti stabili ordinari dell’ISSR di Padova in rapporto alle esigenze dell’attività scientifica e didattica. Tale numero, non inferiore a cinque, riguarderà ciascuna area di insegnamento: Sacra Scrittura, Teologia dogmatica, Teologia Morale-Pastorale, Filosofia, Scienze umane. La lista dei Docenti dovrà essere rivista almeno ogni tre cinque anni. Art. 23 - Qualunque modifica alla programmazione delle lezioni va concordata preventivamente con il Direttore. Il docente può invitare alla propria lezione un “esperto” su qualche tematica specifica, concordando l’iniziativa con il Direttore anche in previsione di un eventuale rimborso spese. Art. 19 - I Docenti stabili straordinari possono divenire Docenti stabili ordinari, dopo almeno tre anni di insegnamento (Statuto art. 20 b) facendo richiesta Art. 24 - Per le sessioni degli Esami di Grado, fissate di anno in anno nel Calendario accademico, i docenti che hanno seguito lavori di tesi devono tenersi 40 41 liberi per presenziare alle stesse. Ugualmente coloro che annualmente rientrano nelle discipline scelte dal Tesario per la seconda prova all’esame di Laurea, sono tenuti a dare la loro disponibilità in tutte le sessioni. a) Moderatore o un suo delegato; b) Direttore dell’Istituto; c) Economo dell’Istituto, che funge da segretario; d) Due consiglieri indicati dal Consiglio di Istituto. IV. OFFICIALI Art. 25 - La Direzione dell’Istituto è coadiuvata dal Segretario e dall’Economo. Art. 30 - Il Consiglio per gli affari economici è convocato almeno due volte l’anno e dura in carica quattro anni. Art. 31 - Spetta al Consiglio per gli affari economici: Il Segretario Art. 26 - Il Segretario è responsabile della Segreteria dell’Istituto. È nominato dal Moderatore per un quadriennio, su proposta del Direttore. In seguito può essere riconfermato. 1. approvare i bilanci preventivo (budget) e consuntivo; 2. accettare e destinare eventuali contributi e sovvenzioni esterne erogati all’Istituto nel rispetto dei vincoli stabiliti dai donatori; 3. determinare le tasse accademiche a carico degli studenti; L’Economo Art. 27 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria dell’Istituto secondo il budget (bilancio preventivo). Art. 28 - L’Economo è nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio. L’incarico è rinnovabile. Può essere coadiuvato da personale ausiliario, approvato dal Direttore. In particolare spetta all’Economo: 4. determinare le politiche di remunerazione dei docenti; 5. determinare l’entità dei fondi destinati ad assicurare il diritto allo studio, anche mediante esoneri e riduzioni delle tasse accademiche concesse annualmente agli studenti in necessità o meritevoli secondo le procedure approvate; 6. verificare e provvedere alla copertura economica dei costi per le singole voci di spesa studiando strategie di reperimento fondi. 1. provvedere agli adempimenti civilistici, fiscali e previdenziali; 2. redigere il bilancio preventivo (budget) sulla base delle indicazioni date dal Consiglio per gli affari economici; 3. mettere in esecuzione quanto stabilito dal budget in accordo con il Direttore; 4. controllare la copertura economico-finanziaria delle attività messe in atto definendo e attuando opportune procedure di controllo (es. richieste, preventivi, ordini, ecc.); 5. gestire tutte le attività finanziarie (es. casse, banche, ecc.); 6. redigere il bilancio consuntivo. V. AMMINISTRAZIONE E GESTIONE Il Consiglio per gli affari economici Art. 29 - Il Consiglio per gli affari economici è composto dai seguenti consiglieri: 42 VI. STUDENTI Art. 32 - Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti. Art. 33 - Sono iscritti come studenti ‘ordinari’ al ciclo che conduce al Diploma di Laurea in Scienze Religiose coloro che hanno conseguito un titolo di studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. Vengono ammessi come studenti ordinari al ciclo che conduce al Diploma di Laurea Magistrale in Scienze Religiose coloro che sono in possesso del Diploma di Laurea in Scienze Religiose. Art. 34 - Studenti ‘straordinari’ a) Sono iscritti come studenti ‘straordinari’ coloro che pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di esse, con relativo esame, mancano del titolo prescritto per l’iscrizione. Per essere iscritto come studente straordinario lo studente deve dimostrare di aver l’idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione. Il curriculum di detto studente può essere valutato ai fini del passaggio a studente ordinario solo qualora, in itinere, lo studente sia entrato in possesso delle condizioni previste al comma precedente. Gli studenti straordinari non possono accedere al titolo di Laurea in Scienze Reli43 giose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose; hanno tuttavia la possibilità di ottenere al termine del loro curriculum un “Attestato di Cultura Religiosa”. b) Possono accedere come studenti ‘straordinari’ al Corso di Laurea Magistrale gli studenti ‘fuori corso’ del triennio purché conseguano il titolo entro la sessione di esami estiva successiva. Art. 35 - Sono iscritti come studenti ‘uditori’ coloro che hanno ottenuto dal Direttore la facoltà di frequentare uno o più corsi ed eventualmente di sostenerne i relativi esami. Agli studenti uditori è concesso di frequentare annualmente un massimo di corsi equivalente a non più di 30 ECTS, sostenendone eventualmente i relativi esami. L’iscrizione può avvenire all’inizio dei corsi che si intendono frequentare. Lo studente uditore viene immatricolato ma non riceve il libretto accademico e non può essere eletto come rappresentante degli studenti negli organi collegiali. Art. 36 - Sono iscritti come studenti ‘ospiti’ coloro che sono già iscritti nella sede della Facoltà Teologica del Triveneto o in altri Istituti collegati alla Medesima e frequentano alcuni corsi sostenendone i relativi esami. Essi sono tenuti a presentare richiesta per l’iscrizione ai corsi con il nulla osta del Direttore del loro ciclo di studi. Gli studenti della sede non pagano alcuna tassa di frequenza né di segreteria. Art. 37 - All’inizio dell’Anno Accademico, gli studenti eleggono i propri rappresentanti, con il compito di proporre al Direttore problemi ed esigenze. A sua volta il Direttore si riserva di convocare i rappresentanti degli studenti, qualora lo richiedano i problemi connessi con la vita e l’attività dell’Istituto. I rappresentanti degli studenti eletti scelgono tra loro due delegati per il Consiglio d’Istituto, uno per triennio, uno per il biennio di specializzazione. Uno dei due delegati è candidato al Consiglio di Facoltà. I rappresentanti degli studenti possono essere rieletti una sola volta consecutivamente. Art. 38 - Si dà facoltà agli studenti di radunarsi in assemblea di classe o generale non più di due volte all’anno, su richiesta dei rappresentanti di corso. L’orario e le modalità dell’assemblea devono venire concordate con il Direttore. VII. ISCRIZIONI Art. 39 - Gli studenti, all’atto dell’iscrizione, sono tenuti a un colloquio con il Direttore e devono presentare in Segreteria: - domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti; - quattro foto formato tessera; - fotocopia di un documento di identità; - permesso di soggiorno per gli studenti di nazionalità non italiana; - diploma di maturità in originale (o copia conforme all’originale) con 44 il quale si chiede di essere ammessi all’Istituto; - lettera di presentazione: per i laici, dichiarazione del proprio parroco o in casi particolari di un altro sacerdote, attestante l’idoneità e la possibilità di frequentare l’Istituto; per i religiosi/e la dichiarazione del Superiore Maggiore che autorizza la frequenza ai corsi; - documentazione di eventuali corsi frequentati (masters, lingue, abilitazioni ed altro) e di titoli conseguiti (universitari) per la composizione del Diploma supplement (DS).Art. 40 - Non è possibile essere iscritti contemporaneamente come studenti ordinari ad un altro Istituto o Facoltà, sia civile che ecclesiastica. Art. 41 - Le domande devono essere presentate presso la Sede dell’Istituto durante l’orario di apertura della Segreteria, entro il termine stabilito nel Calendario Accademico. Dopo tale termine, altre domande di iscrizione possono essere accettate solo fino al 31 ottobre, previo il consenso del Direttore. Art. 42 - L’iscrizione agli anni successivi avviene su richiesta, compilando un apposito modulo e versando l’importo per i diritti amministrativi. Art. 43 - Per conseguire il titolo di Laurea e di Laurea Magistrale è necessario essere iscritti come studenti ordinari rispettivamente almeno per un anno. Art. 44 - I titoli possono essere conseguiti anche iscrivendosi inizialmente come studente uditore per un numero annuale di corsi non superiore ai 30 ECTS. Art. 45 - Lo studente fuori corso versa la tassa stabilita di anno in anno dalla Segreteria e può frequentare i corsi che gli mancano per completare il piano di studi previsto e sostenere gli esami dei corsi seguiti. Art. 46 - L’iscrizione al primo anno della Laurea magistrale, senza aver conseguito il titolo precedente di Laurea, avviene come studente straordinario. Lo studente frequenta i corsi del primo anno e sostiene i relativi esami dopo avere sostenuto quelli del triennio precedente. Art. 47 - L’esame finale di Laurea, per gli studenti straordinari del primo anno del biennio specialistico, deve essere sostenuto entro la sessione estiva dell’anno di iscrizione. Coloro che non fossero in grado di conseguire il titolo entro tale scadenza non potranno iscriversi al secondo anno del biennio specialistico. In tal caso vengono iscritti come studenti fuori corso. Art. 48 - La tassa di iscrizione (ordinari, straordinari, uditori) dà diritto a sostenere gli esami fino alla sessione ordinaria di febbraio successiva all’anno accademico in cui si è stati iscritti e fino alla sessione primaverile per sostenere l’Esame di Grado. 45 VIII. DIRITTI AMMINISTRATIVI Art. 49 - All’atto dell’iscrizione gli studenti si impegnano a versare l’importo per i diritti amministrativi fissato di anno in anno, secondo le modalità previste dall’Istituto. L’iscrizione effettuata oltre il termine stabilito comporta una penalità stabilità dall’Istituto. Art. 50 - Chi non regolarizza la propria posizione secondo le modalità previste non viene considerato iscritto all’Istituto. Art. 51 - Gli studenti che si ritirano entro il 15 novembre possono riavere l’importo versato, ad eccezione di una quota, fissata di anno in anno, che viene trattenuta come risarcimento delle spese di Segreteria. In caso di ritiro successivo, l’importo versato non viene più restituito. Art. 52 - Gli studenti uditori versano una quota di iscrizione fissata di anno in anno più una quota per ogni corso che intendono frequentare. Art. 53 - Gli studenti fuori corso sono tenuti ad iscriversi versando la quota prevista entro l’inizio delle lezioni del primo semestre, se devono ancora frequentare corsi previsti dal piano di studi; entro l’inizio delle lezioni del secondo semestre se devono sostenere esami o altre prove previste dall’ordinamento degli studi (elaborati, tirocinio, tesi scritta di Laurea o di Laurea Magistrale). IX . FREQUENZA AI CORSI Art. 54 - Norme generali motivi ad entrare e uscire fuori orario devono avere l’autorizzazione scritta della Direzione. Art. 57 - Per i corsi annuali tenuti da due docenti, con esami separati e voto finale unico, la frequenza viene calcolata sui due terzi di ciascuna parte semestrale e non sull’intero monte ore annuale. Art. 58 - Eventuali deroghe dall’obbligo di frequenza possono essere concesse in via eccezionale e per motivi gravi (malattia, gravidanza, lavoro…) solo dal Direttore, presentando richiesta scritta ed allegando la debita documentazione. In ogni caso la frequenza non deve scendere sotto la metà delle ore previste per ciascun corso. Art. 59 - Le assenze dalle lezioni per motivi lavorativi possono essere giustificate (con presentazione di certificato lavorativo) nel numero di una per semestre per ogni corso; le assenze per motivi di salute (con presentazione di certificato medico) solo se superano il numero di quattro giorni consecutivi di assenza. X. OMOLOGAZIONI Art. 60 - È possibile chiedere l’omologazione di corsi ed esami sostenuti presso Università, Facoltà e Istituti Teologici, purché questi corrispondano sostanzialmente a quelli dell’ISSR per numero di ore, programmi e idoneità dei Docenti. Art. 61 - Gli studenti in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose, conseguito nella sede ISSR di Padova, che si iscrivono alla Laurea Magistrale, possono avere omologati con voto gli esami già sostenuti nel precedente ordinamento, secondo un numero massimo di 30 ECTS. a) La natura dello studio della Teologia richiede la partecipazione attiva e regolare alle lezioni. Per questo la frequenza è obbligatoria. Coloro che non possono frequentare regolarmente le lezioni sono tenuti ad essere presenti almeno ai due terzi delle ore complessive di ciascun corso. Art. 62 - Per ottenere le omologazioni lo studente deve presentare un certificato di esami della Segreteria della Facoltà o dell’Istituto, presso il quale ha sostenuto l’esame, nel quale sia specificato il titolo del corso, i crediti, la valutazione e la data di esame. b) Chi non raggiunge il numero di frequenze richieste deve frequentare il corso nei successivi anni accademici. Art. 63 - Le richieste di omologazione, corredate dai programmi ufficiali dei corsi frequentati, vengono accolte o respinte a giudizio insindacabile del Direttore. c) La frequenza ai corsi seminariali deve essere continuativa e superiore al 75%. Gli elaborati vanno consegnati in Segreteria entro il mese di ottobre dell’anno accademico in cui si è frequentato il corso. Dopo tale data la Segreteria non garantisce la consegna dei testi al docente per la valutazione. Art. 64 - I voti dei corsi omologati non vengono trascritti in Segreteria e nel libretto di esami e non vengono computati nella media finale. Invece, i voti degli esami sostenuti presso la Sede della Facoltà, gli ITA e gli ISSR della Facoltà, vengono trascritti in Segreteria (non nel libretto) e computati nella media finale. Art. 55 - La presenza alle lezioni viene certificata mediante la firma personale che lo studente pone su appositi moduli alla fine delle lezioni. È ammessa la registrazione della firma il giorno successivo la lezione, da farsi in Segreteria, alla presenza di un altro studente presente alla medesima lezione. Art. 65 - Se il numero dei crediti omologati equivale o è superiore a trentacinque ECTS, si dà la possibilità di iscriversi agli anni successivi, fatte salve le necessarie integrazioni. Art. 56 - Gli studenti non devono entrare in aula a lezione iniziata e nemmeno uscire prima della sua conclusione. Coloro che sono costretti da seri 46 Art. 66 - Lo studente che ha ottenuto omologazioni può fare domanda al Direttore di essere ammesso alla frequenza di corsi dell’anno successivo a quello in cui è iscritto. 47 Art. 67 - Non è consentito essere ammessi al conseguimento del titolo di Laurea o di Laurea Magistrale in Scienze Religiose solo sulla base di omologazione di corsi frequentati altrove. Si richiede allo studente la frequenza di un numero di corsi interni all’Istituto pari almeno a 60 ECTS. Art. 68 - Le richieste di omologazione vanno presentate entro e non oltre il 15 ottobre. Art. 69 - Dopo tale termine è consentito richiedere omologazione soltanto di quegli esami che nel frattempo siano stati sostenuti con esito positivo presso Università, Facoltà e Istituti teologici. XI. ESAMI Art. 70 - Sono previste tre sessioni ordinarie di esami: - la sessione invernale, alla fine del I Semestre; - la sessione estiva, alla fine del II Semestre; - la sessione autunnale, all’inizio dell’Anno Accademico. Art. 71 - Sono previste due sessioni straordinarie di esami, fissate di anno in anno nel Calendario Accademico. Art. 72 - Nelle tre sessioni ordinarie ciascun docente è tenuto a fissare almeno due appelli d’esame all’interno della stessa sessione, in settimane distinte. Nel caso un docente tenga più di un corso, è tenuto a tenere separate le date d’esame per ciascun corso. Art. 73 - Il docente indica il numero massimo di studenti che esamina in una giornata ed eventualmente si rende disponibile a esaminare i rimanenti il giorno successivo. Art. 74 - Nelle due sessioni straordinarie è possibile sostenere gli esami soltanto di quei corsi che sono terminati nel semestre immediatamente precedente la sessione stessa e di quelli fondamentali considerati propedeutici. Nel caso gli iscritti siano meno di tre l’appello può venire annullato o spostato in altra data. Art. 75 - Per le sessioni straordinarie ogni docente indica soltanto una data di esame. Art. 78 - L’orario e l’ordine degli esami viene fissato ed opportunamente notificato dalla Segreteria. Art. 79 - La domanda di iscrizione ad ogni singolo esame viene accettata a condizione di: - essere in regola con le norme di iscrizione e con il versamento dei diritti amministrativi; - aver frequentato almeno i due terzi delle lezioni del corso; Art. 80 - La domanda di iscrizione agli esami deve essere presentata entro il termine previsto dal Calendario Accademico. Art. 81 - Si concede la facoltà di cambiare l’appello nel quale ci si è iscritti o di ritirarsi dall’esame facendo richiesta alla Segreteria almeno tre giorni prima dell’esame. La Segreteria si riserva di accettare la richiesta dopo aver verificato il numero degli studenti già iscritti e la disponibilità del Docente. Art. 82 - Qualora non si ottemperi a quanto sopra prescritto o non ci si presenti all’esame, si perde il diritto di sostenerlo nella successiva sessione. Art. 83 - Alcuni esami sono propedeutici ad altri e vanno sostenuti precedentemente. L’esame di Storia della Filosofia (o di Filosofia contemporanea) è propedeutico agli esami di: Antropologia filosofica, Filosofia morale, Filosofia teoretica, Filosofia della religione. L’esame di Introduzione alla Sacra Scrittura è propedeutico agli esami di: Antico Testamento 1, Antico Testamento 2, Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli, Letteratura paolina, Letteratura giovannea. L’esame di Teologia fondamentale è propedeutico agli esami di: Antropologia teologica ed escatologia, Cristologia, Mistero di Dio, Ecclesiologia e Mariologia, Sacramenti. L’esame di Teologia morale fondamentale è propedeutico agli esami di: Morale sessuale e familiare, Bioetica, Morale sociale. Art. 84 - L’esame può essere previsto dal docente sia in forma orale che scritta e/o mista secondo la modalità che il docente è tenuto ad indicare all’inizio del corso. Art. 85 - a) Il voto viene espresso in trentesimi secondo il seguente significato: 18 - 19: sufficiente 20 - 22: discreto 23 - 25: buono 26 - 28: molto buono 29 - 30 e lode: eccellente Art. 76 - A conclusione dell’esame il docente annota sul verbale la data, il voto e gli argomenti sui quali ha verificato la preparazione dello studente e vi appone la firma seguita da quella dello studente. Nel libretto accademico il docente riporta il titolo della disciplina, il codice del corso, i crediti relativi (ECTS), il voto, la data e la firma. Nel caso di studenti uditori che non hanno il libretto, il docente annota solo i dati sul verbale. b) Il voto ha valore giuridico solo se vidimato dalla Segreteria. Art. 77 - L’esame di un corso può essere sostenuto a partire dalla sessione immediatamente successiva al termine del corso stesso. Art. 86 - È concesso allo studente di ritirarsi durante l’esame o di rifiutare il voto. In questi casi il Docente scrive sul verbale (e non sul libretto dello stu- 48 49 dente) “ritirato”. Se la prova è valutata non sufficiente il Docente scrive sul verbale (e non sul libretto dello studente) “non approvato”. Art. 87 - Coloro che non hanno ottenuto una valutazione positiva, che si sono ritirati dall’esame o che hanno rifiutato il voto, possono ripetere l’esame a partire dalla sessione successiva. Non è consentito ripetere l’esame nella stessa sessione. Art. 88 - Nel caso in cui lo studente non superi l’esame per tre volte è tenuto a rifrequentare il corso. Art. 89 - a) Lo studente che accetta il voto deve controfirmare il verbale d’esame, firmato dal professore, immediatamente alla fine dell’esame, nel caso di esame orale, o in Segreteria, entro un mese dalla comunicazione dei risultati, nel caso di esame scritto. b) Qualora dopo tale termine il verbale non fosse ancora firmato, il voto viene ritenuto accettato. c) Nel caso il voto venga accettato, non è più possibile rifiutarlo successivamente. Art. 90 - Per quanto riguarda gli esami e il conseguimento dei titoli, l’Anno Accademico termina con la sessione invernale dell’Anno successivo a quello in cui si sono frequentati i corsi. Art. 91 - I docenti che terminano l’insegnamento presso l’Istituto sono tenuti ad essere presenti agli appelli di esame del proprio corso fino alla sessione invernale dell’anno accademico successivo a quello in cui si è svolto il corso. Successivamente gli studenti sono tenuti a sostenere l’esame con il docente che subentra nel corso. Art. 92 - Gli studenti che entro il terzo Anno Accademico non abbiano completato il ciclo triennale degli studi, conseguendo il titolo di “Laurea in Scienze Religiose”, si iscrivono successivamente come studenti fuori corso, qualora non intendano proseguire con il biennio specialistico. Art. 93 - Gli studenti che entro il quinto Anno Accademico non abbiano completato il ciclo di specializzazione, conseguendo il titolo di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”, si iscrivono successivamente come studenti fuori corso. Art. 94 - a) Previa iscrizione annuale, gli studenti fuori corso del primo o del secondo ciclo, possono sostenere gli esami mancanti entro cinque anni dalla fine del corso. b) Dopo i cinque anni, per sostenere gli esami mancanti occorre frequentare nuovamente i corsi relativi. Art. 96 - Completati tutti gli esami e le prove richieste, gli studenti straordinari (non in possesso del titolo necessario per essere ammessi al conseguimento dei titoli in Scienze religiose) possono richiedere un “Attestato di Cultura Religiosa”. Art. 97 - Gli studenti uditori possono richiedere un “Attestato di frequenza” ai corsi e degli esami sostenuti. XII. Indirizzi Art. 98 - Nel piano generale degli studi sono previsti corsi di specializzazione di: - indirizzo pedagogico-didattico; - indirizzo pastorale-ministeriale. Art. 99 - La scelta dell’indirizzo viene fatta con l’iscrizione al triennio. Art. 100 - Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose si richiede la frequenza di tutti i corsi caratterizzanti uno dei due indirizzi e il superamento dei rispettivi esami. XIII. Corsi di specializzazione Art. 101 - Il piano degli studi del biennio prevede la frequenza di corsi di specializzazione come: corsi seminariali, corsi opzionali, laboratori e tirocinio. Art. 102 - I corsi seminariali hanno la finalità di abilitare lo studente alla ricerca, alla esposizione e alla produzione di un elaborato scritto. La scelta dei seminari non è determinata dalla scelta dell’indirizzo. I seminari possono servire da avvio per la stesura dell’elaborato finale di Laurea e di Laurea Magistrale. Art. 103 - I corsi opzionali e complementari consentono allo studente di arricchire la propria formazione approfondendo percorsi consoni ai suoi interessi culturali. Art. 104 - I laboratori consentono una connessione tra teoria e pratica, si strutturano con modalità interattive e sono caratterizzati dall’apprendimento di un metodo di lavoro trasferibile in altri contesti. Art. 105 - Il tirocinio consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o pastorale) coordinate e valutate da un tutor dell’Istituto e da un referente dell’ambito scelto. Art. 95 - Se uno studente non assolve i diritti amministrativi per più di due anni consecutivi, la validità degli esami sostenuti verrà giudicata dal Direttore. 50 51 PARTE SECONDA Art. 8 - L’elaborato consiste in un lavoro dattiloscritto non inferiore alle trenta cartelle e non superiore alle cinquanta. Le norme bibliografiche e tipografiche sono contenute nel testo di Metodologia della Facoltà Teologica del Triveneto. NORME PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI “LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE” E DI “LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE” Art. 9 - L’elaborato va consegnato in duplice copia almeno un mese prima dell’esame di Diploma: una per il docente che ha diretto la preparazione, l’altra per la Segreteria. I. Conferimento del titolo di “Laurea in Scienze Religiose” Art. 1 - Possono accedere all’esame finale per conseguire il titolo di Laurea in Scienze Religiose (o Laurea triennale) gli studenti ordinari che hanno completato i primi tre anni del curriculum di studi in Scienze Religiose Art. 2 - I requisiti per il conseguimento del titolo di Laurea sono: a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo; b) attestare la conoscenza di una lingua straniera mediante la presentazione di certificato della Scuola Media Superiore seguita; c) aver composto un elaborato scritto; d) aver superato con esito positivo l’esame finale. Art. 3 - La Laurea in Scienze Religiose abilita all’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole secondarie per i soli laureati con titolo di laurea valido nell’ordinamento italiano, a norma dell’art. 4.3.d. dell’Intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero della Pubblica Istruzione del 14 dicembre 1985. A. L’elaborato scritto Art. 4 - L’elaborato scritto deve dimostrare nel candidato la capacità di istruire lo status quaestionis dell’argomento affrontato e di impostare un percorso di ricerca scientifica. Art. 5 - Lo studente sceglie un Professore come relatore per l’elaborato scritto tra i Docenti dell’Istituto. Art. 6 - Lo studente compila l’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella quale presenta una traccia di sviluppo dell’argomento affrontato, corredata da bibliografia essenziale e controfirmata dal Docente scelto e dal Direttore. Art. 7 - La scheda va consegnata alla Segreteria prima dell’esame finale di Laurea: entro il 31 ottobre: per la sessione primaverile; entro il 31 gennaio per la sessione estiva; entro il 30 aprile per la sessione autunnale; entro il 30 giugno per la sessione invernale. 52 Art. 10 - La valutazione positiva dell’elaborato dà diritto allo studente di accedere all’esame finale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo secondo le indicazioni del relatore. Art. 11 - Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per quattro anni, al termine dei quali potrà essere scelto da un altro candidato. B. L’esame finale Art. 12 - L’esame finale per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose si tiene in quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale. Art. 13 - L’esame finale è pubblico e viene sostenuto davanti ad una Commissione composta da tre Docenti dell’Istituto: il Docente che ha seguito l’elaborato scritto, un altro Docente, un Presidente. Art. 14 - L’esame è costituito da due colloqui di venti minuti ciascuno. Il primo consiste nella presentazione dell’argomento dell’elaborato collocato nell’area di riferimento. Il secondo colloquio verte su un approfondimento monografico di una delle cinque tesi indicate dalla Direzione. Lo studente sceglie il tema dell’approfondimento monografico e lo comunica alla Segreteria alla consegna della scheda di approvazione dell’argomento dell’elaborato (vedi art. 6). Art. 15 - L’iscrizione all’esame avviene presentando in Segreteria l’apposito modulo, due copie dell’elaborato scritto, il libretto accademico, la tassa fissata. Art. 16 - Il giorno in cui si svolge l’appello viene comunicato dalla Segreteria quindici giorni prima. La Composizione della Commissione e l’ordine di appello vengono comunicati tre giorni prima dell’esame. Art. 7 - Al termine dell’esame la Commissione esprime la valutazione in trentesimi che farà media con i voti degli esami dei corsi del triennio e con la valutazione dell’elaborato scritto. II. Passaggio dal vecchio al nuovo di ordinamento di studi Art. 18 - Chi è in possesso del titolo di Diploma in Scienze Religiose rilasciato dalla Conferenza Episcopale italiana, in base al “Parere di conformità” 53 (vecchio ordinamento di studi), ed intende conseguire il Diploma accademico di Laurea in Scienze Religiose (nuovo ordinamento) viene iscritto al terzo anno ed è tenuto alla frequenza di un numero di corsi pari almeno a 25 ECTS previa verifica del programma. b) La scheda va consegnata alla Segreteria prima dell’esame finale di Laurea magistrale: entro il 30 settembre per la sessione primaverile; entro il 31 gennaio per la sessione estiva e autunnale; entro il 31 maggio per la sessione invernale. Art. 19 - Chi è in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose (vecchio ordinamento) e di Baccalaureato in Teologia e intende conseguire il titolo accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose (nuovo ordinamento), viene iscritto al primo anno specialistico con l’accredito di un numero di corsi pari almeno a 30 ECTS previa verifica del programma. c) Lo schema della tesi, controfirmato dal docente relatore viene esaminato da una Commissione interna al Consiglio di Istituto. d) La commissione comunica allo studente le osservazioni e il nome del secondo relatore. III. Conferimento del titolo di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose” e) Lo studente è tenuto a consultare il secondo relatore prima di iniziare la stesura della tesi. Art. 20 - Possono conseguire il titolo di Laurea Magistrale in Scienze Religiose gli studenti ordinari che hanno completato il biennio di specializzazione. Art. 21 - I requisiti per il conseguimento della Laurea Magistrale sono: a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo; b) aver attestato la conoscenza di due lingue straniere; la prima è quella attestata dal diploma di Scuola Media Superiore; la conoscenza almeno “passiva” della seconda può essere attestata dalla frequentazione ai corsi di lingua attivati dalla Facoltà Teologica del Triveneto o da un certificato di un corso base (40 ore di lezione) seguito in una Scuola abilitata per l’insegnamento delle lingue. c) aver composto un elaborato scritto da sottoporre a pubblica discussione nella sessione prevista di esame. A. La tesi scritta Art. 22 - Per accedere all’esame di Laurea Magistrale è richiesta la preparazione di una tesi scritta che attesti la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto. Art. 23 - La tesi scritta deve essere inedita, e comunque non presentata per il conseguimento del titolo di Laurea o di altri gradi accademici, ecclesiastici o civili. Art. 24 - Tale esercitazione deve consistere in un elaborato non inferiore alle cinquanta cartelle dattiloscritte. Art. 25 - Nel corso del biennio lo studente sceglie il relatore della tesi scritta tra i docenti dell’Istituto con l’assenso scritto del Direttore. Art. 26 - Presentazione argomenti di tesi a) Lo studente compila l’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella quale presenta uno schema ragionato dell’argomento affrontato corredato da bibliografia essenziale. 54 Art. 27 - Lo schema di tesi va consegnato in Segreteria prima dell’esame finale di Laurea: entro il 31 ottobre per la sessione primaverile; entro il 31 gennaio per la sessione estiva; entro il 31 marzo per la sessione autunnale, entro il 31 maggio per la sessione invernale. Art. 28 - La tesi scritta va consegnata in Segreteria in triplice copia almeno un mese prima dell’esame di Laurea Magistrale: una per il docente che ne ha diretto la preparazione, una per il Docente correlatore, l’altra in Segreteria. Art. 29 - La valutazione positiva della tesi scritta comunicata dai Docenti almeno otto giorni prima dell’esame, dà diritto allo studente di accedere all’esame orale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo secondo le indicazioni del Docente relatore. Art. 30 - Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per cinque anni, al termine dei quali il titolo potrà essere scelto da un altro candidato. B. Discussione di tesi Art. 31 - La discussione del lavoro scritto è pubblica e avviene alla presenza di una Commissione composta dal Docente relatore, dal Docente correlatore e dal Presidente di Commissione. Il candidato ha venti minuti di tempo per illustrare i risultati della ricerca collocandoli nell’area di attinenza dell’argomento affrontato e risponde alle domande della Commissione inerente all’area interessata dalla tesi. Art. 32 - È possibile ritirarsi dalla discussione della tesi fino a una settimana prima della data fissata dalla Segreteria. Art. 33 - La discussione della tesi avviene in una delle quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale. 55 IV. Valutazione e conferimento dei titoli Art. 34 - Il superamento delle prove per la “Laurea” e la “Laurea Magistrale” dà diritto al Titolo accademico rispettivamente di “Laurea in Scienze Religiose” e di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”. Art. 35 - La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media: a) per la Laurea: - dei voti degli esami (influente per il 70%); - della valutazione dell’esercitazione scritta (influente per il 20%); - della valutazione dell’esame comprensivo orale (influente per il 10%); b) per la Laurea Magistrale: - dei voti degli esami (influente per il 50%); - della valutazione della tesi (influente per il 30%); - della valutazione della discussione di tesi (influente per il 20%). Art. 36 - Nel calcolo delle valutazioni la “lode” ha valore di 1 punto. Art. 37 - Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato ma indicato con due decimali. Art. 38 - La valutazione finale viene arrotondata in eccesso quando i due decimali del voto raggiungono lo 0,51, in difetto nel caso contrario. Art. 39 - Il Titolo accademico di Laurea in Scienze Religiose e quello di Laurea Magistrale in Scienze Religiose vengono conferiti dalla Facoltà Teologica del Triveneto. TIROCINIO Il biennio per il conseguimento del titolo di Laurea Magistrale prevede l’attività di tirocinio per la professionalizzazione degli operatori. Esso è previsto sia per l’indirizzo pedagogico-didattico che per quello pastorale-ministeriale. Il tirocinio consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o pastorale) coordinate e valutate da un tutor (docente dell’Istituto) e da un referente dell’ambito scelto (cf. Regolamento ISSR, art. 105). L’attività di tirocinio si suddivide in tirocinio indiretto e tirocinio diretto. Il tirocinio indiretto comprende lezioni presso l’Istituto e incontri con il tutor. Il tirocinio diretto comprende la presenza attiva in ambito professionale con la guida di un mentore (referente professionale). La durata del tirocinio si dispiega in 2 anni accademici: - il primo anno è caratterizzato dalla osservazione e dalla valutazione da parte del tirocinante della propria capacità di relazionarsi con gli utenti e con l’ambiente professionale; - nel secondo anno il tirocinante si esercita nella progettazione, nella realizzazione di unità didattico/ministeriali, nella autovalutazione finale. Scansione dell’attività richiesta a seconda della tipologia del tirocinante: A. Tirocinio per studenti senza esperienza: Scansione biennale (100 ore x 2 anni). - 50 ore in Istituto con il tutor e studio personale; - 50 ore nell’ambito professionale (scolastico o pastorale) con il mentore / referente (tirocinio diretto): lezioni, organi collegiali, ricevimento… B. Tirocinio per studenti con esperienza: Scansione biennale (75 ore x 2 anni). - 50 ore in Istituto con il tutor, laboratorio e studio personale; - 25 ore nell’ambito professionale (scolastico o pastorale) con il mentore / referente (tirocinio diretto). 56 57 DIChIARAzIONE DI ORIGINALITà DEL TESTO A partire dall’anno accademico 2011-2012, le dissertazioni scritte per la Laurea in Scienze Religiose e la Laurea magistrale in Scienze Religiose, devono essere accompagnate dalla seguente dichiarazione di originalità: TESARIO PER L’ESAME DI “LAUREA IN SCIENzE RELIGIOSE” AREA fILOSOfICO-ANTROPOLOGICA Antropologia filosofica 1. Visione personalistica dell’uomo nei suoi tratti essenziali: contributi della filosofia e del pensiero cristiano e confronto con le scienze antropologiche e biologiche. Io sottoscritto/a (nome e cognome ) Filosofia della Religione matricola n° , iscritto/a al anno presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova, nel consegnare la tesi per il conseguimento della ☐ Laurea ☐ Laurea Magistrale dal titolo: 2. Profilo storico del rapporto tra filosofia e religione nell’ambito del pensiero occidentale e in maniera particolare nell’età moderna e contemporanea: il problema della razionalizzazione della religione e dell’ateismo. 3. La religiosità come dimensione antropologica originaria e le religioni tra relativismo e fondamentalismo. La questione della verità della religione. Filosofia morale 4. Dall’esistenzialismo al nichilismo: espressioni e significato di un percorso culturale. Filosofia teoretica dichiaro di essere l’autore dell’intero testo finale e che tale testo non è stato consegnato, né in toto né in parte, per il conseguimento di un altro Titolo accademico o Diploma in qualsiasi Università o Istituto universitario. In caso di plagio e di falsa dichiarazione sono consapevole delle sanzioni previste dalla Facoltà Teologica del Triveneto che comportano l’annullamento dell’esame e del titolo. In fede ———————————— Il Segretario ———————————— 5. Possibilità e limiti della conoscenza filosofica di Dio. Pedagogia generale 6. Educazione e realizzazione della persona: contributi della pedagogia. Sociologia generale e della religione 7. Religione e pluralismo culturale nella contemporaneità. Filosofia contemporanea 8. Ragione e fede in alcuni significativi esponenti del pensiero contemporaneo di ispirazione cristiana. AREA DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE fONDAMENTALI Introduzione alla Sacra Scrittura 9. La dichiarazione va riprodotta a margine del lavoro scritto e una copia autografata va consegnata in Segreteria. Ispirazione, canone delle Scritture e interpretazione della Sacra Scrittura. Teologia fondamentale 10. Il contesto culturale e religioso contemporaneo. 11. La rivelazione cristiana. 12. La fede e la Chiesa. 58 59 Teologia morale fondamentale 13. L’esperienza morale del cristiano: il ruolo della ragione e la novità della vita in Cristo. 14. Riferimenti per la formulazione di norme e per le decisioni morali nella vita dei cristiani 24. La grazia come chiamata: dagli aspetti biblici e dalla tradizione dottrinale una proposta per l’uomo d’oggi. Cristologia 25. Il Mistero di Cristo: fondamenti biblici e formulazione del dogma. Ecclesiologia e Mariologia AREA DI TEOLOGIA POSITIVA Antico Testamento 1: Pentateuco, Profeti e Storici 15. La Parola di Dio come “Torah” nel Pentateuco. Lineamenti principali. Antico Testamento 2: Sapienziali e Salmi 16. La Profezia come Parola di Dio sulla storia. La Sapienza e i Salmi. Letteratura giovannea 17. Principali temi teologici dell’opera giovannea. Letteratura paolina 18. Paolo di Tarso: contesto e ambiente della formazione, della chiamata, dell’attività e delle lettere di Paolo. 19. La teologia di Paolo: presentazione di una lettera paolina. Patrologia 26. La Chiesa popolo di Dio e la sua autocoscienza alla luce del Concilio Vaticano II. Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. Introduzione alla Liturgia 27. La Liturgia culmine e fonte della vita della Chiesa. Il Mistero di Dio 28. Il Mistero trinitario: fondamenti biblici e formulazione del dogma. Bioetica 29. Principi fondamentali per l’orientamento etico della vita fisica a partire dalla riflessione biblica e teologica. 30. Considerazioni antropologiche, teologiche e direttive del Magistero intorno ai problemi posti dal progresso tecnologico circa l’origine della vita. Morale sessuale e familiare 20. Diventare cristiani. «Cristiani: non si nasce, ma si diventa!»: percorsi per l’iniziazione cristiana. 31. Criteri generali per una comprensione e valutazione della sessualità umana. 32. La morale familiare alla luce della realtà sacramentale del matrimonio cristiano. Storia della Chiesa 1: antica e medioevale Morale sociale 21. Il cristianesimo nascente a confronto con la concezione antica della religione e l’ideologia imperiale romana: dalla persecuzione alla libera confessione. 33. Le esigenze etiche della vita sociale nelle sue varie articolazioni partendo dalla visione antropologica cristiana e secondo la Dottrina Sociale della Chiesa. Storia della Chiesa 2: moderna e contemporanea Sacramenti 21bis. La necessità di riforma della Chiesa nel XV e XVI secolo produce esiti diversi: rinnovamenti e rotture. Radici storiche, motivi, figure. 22. Dal Congresso di Vienna al Concilio Vaticano I: movimenti e istanze liberali e riformiste nella società dell’800 europeo e posizione del Magistero pontificio. 34. I Sacramenti nella vita del cristiano. Identità e dimensioni fondamentali. 35. I Sacramenti dell’iniziazione cristiana. Aspetti biblici, storici e teologici. CORSI SPECIALI Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli Corso di didattica 23. Da Gesù ai Vangeli: tappe principali dell’origine e formazione dei Vangeli sinottici e criteri di interpretazione. Presentazione di un Vangelo sinottico. 36. L’acquisizione delle conoscenze in età evolutiva. Modelli teorici e orientamenti interpretativi. AREA DI TEOLOGIA SISTEMATICA 37. La scuola tra passato e futuro. Principali ordinamenti legislativi in merito ad alcune tematiche scolastiche specifiche. Teoria della scuola e legislazione scolastica Antropologia teologica ed Escatologia 61 PIANO GENERALE DEGLI STUDI PER ANNI CORSO DI LAUREA IN SCIENzE RELIGIOSE n L001 n L110 L102 L103 L104 L105 L106 L107 L108 L109 L306 n L201 L202 L203 L204 L205 L206 L207 L208 L209 L312 L211 CORSO PROPEDEUTICO Storia della filosofia ORE DI LEZIONE ECTS1 36 5 36 36 36 24 48 24 72 48 48 36 5 5 5 3 6 3 10 6 6 5 48 36 48 48 36 6 5 8 6 5 48 48 48 48 24 24 6 6 7 8 3 3 PRIMO ANNO Filosofia contemporanea Antropologia filosofica Filosofia morale Pedagogia generale* Sociologia generale e della religione Introduzione al cristianesimo Introduzione alla Sacra Scrittura Patrologia Storia della Chiesa 1 Introduzione alla Liturgia n L301 L302 L303 L304 L305 L307 L308 L309 L310 L311 L315 L400 L314 SECONDO ANNO Filosofia teoretica Filosofia della religione Teologia fondamentale Introduzione all’Antico Testamento 1 Introduzione all’Antico Testamento 2 Introduzione ai Vangeli sinottici e agli Atti degli Apostoli Antropologia teologica ed Escatologia Cristologia Teologia morale fondamentale Didattica dell’IRC* Laboratorio pastorale 1 1 TERzO ANNO ORE DI LEZIONE Letteratura paolina 48 Letteratura giovannea 24 Il Mistero di Dio 48 Ecclesiologia e Mariologia 48 Sacramenti 48 Morale sessuale e familiare 36 Bioetica 24 Morale sociale 36 Storia della Chiesa 2 48 Teoria della scuola e Legislazione scolastica* 24 Laboratorio pastorale 2 24 Corso seminariale 24 Metodologia della ricerca 24 Stesura tesi per l’esame di Laurea Preparazione esame di Laurea ECTS 6 3 6 7 6 5 3 5 6 3 3 3 3 7 3 Sistema Europeo dei Crediti. (*) I corsi contrassegnati con * sono obbligatori per l’insegnamento della Religione cattolica. 62 63 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENzE RELIGIOSE n LM112 LM102 LM103 LM104 LM105 LM106 LM107 LM108 LM109 LM110 LM113 LM301 LM303 LM501 LM502 PRIMO ANNO Psicologia generale e dello sviluppo Infanzia, adolescenza e diritti umani Pedagogia interculturale e didattica Interculturalità e religione (modulo 1)2 Diritti umani e religione Grandi religioni Temi di Teologia biblica Teologia pastorale Storia della Chiesa locale Progettazione didattica* Progettazione pastorale Scienza e fede (corso complementare) Crediti liberi** Tirocinio didattico 1* Tirocinio pastorale 1* ORE DI LEZIONE ECTS1 48 24 48 36 24 60 36 48 24 12 12 24 12 6 3 6 5 3 8 5 6 3 2 2 3 2 4 4 n LM207 LM202 LM203 LM204 LM205 LM206 LM208 LM111 LM302 LM400 LM304 LM503 LM504 SECONDO ANNO ORE DI LEZIONE Psicologia della religione 24 Teologia delle religioni e dialogo interrelig. 48 Chiese cristiane ed Ecumenismo 48 Diritto canonico 48 Teologia dell’evangelizzazione 24 Giovani e religione (modulo 2)3 36 Laboratorio di didattica* 12 Pedagogia pastorale 12 Etica sociale e immigrazione (corso compl.) 24 Corso seminariale 24 Crediti liberi** 12 Tirocinio didattico 2* Tirocinio pastorale 2* Stesura e difesa pubblica della tesi ECTS 3 7 6 6 3 5 2 2 3 3 2 4 4 20 3 Modulo 2: la religiosità giovanile nel Triveneto (ambito sociologico); i giovani e il senso dell’esistenza (ambito pedagogico); la pastorale rivolta ai giovani (ambito pastorale). 1 Sistema Europeo dei Crediti. Modulo 1: filosofia dell’alterità (ambito filosofico); processi culturali e comunicativi (ambito sociologico); culture e cristianesimo (ambito teologico). 2 64 (*) I corsi contrassegnati con * sono obbligatori per l’insegnamento della Religione cattolica. Il corso di Progettazione didattica e il corso di Laboratorio di didattica si svolgono alternativamente e gli studenti vi partecipano a seconda che svolgano il Tirocinio 1 o 2. (**) Gli studenti debbono acquisire 2 crediti partecipando a incontri di ambito interculturale e interreligioso concordati con il Direttore e producendo un elaborato scritto. Va compilata una scheda da consegnare in segreteria. 65 CORSI PER I CANDIDATI AL DIACONATO PERMANENTE E AI MINISTERI ECCLESIALI n L001 n L110 L111 L203 L107 L209 L108 L109 n L102 L202 L210 L204 L205 L206 L306 L207 L307 CORSO PROPEDEUTICO Storia della filosofia PRIMO ANNO Filosofia contemporanea Psicologia della religione Teologia fondamentale Introduzione alla Sacra Scrittura Teologia Morale fondamentale Patrologia Storia della Chiesa 1 SECONDO ANNO Antropologia filosofica Filosofia della religione Sociologia della religione Introduzione all’Antico Testamento 1 Introduzione all’Antico Testamento 2 Introduzione ai Vangeli sinottici e agli Atti degli Apostoli Introduzione alla Liturgia Antropologia teologica ed Escatologia Morale sessuale e familiare ORE DI LEZIONE ECTS1 36 5 ORE DI LEZIONE ECTS 36 24 48 48 48 48 48 5 3 8 8 7 6 6 ORE DI LEZIONE ECTS 24 24 24 36 36 3 3 3 5 5 48 48 48 24 6 7 6 3 n TERzO ANNO L201 L301 L302 L310 L208 L304 L308 L400 L314 Filosofia teoretica Letteratura paolina Letteratura giovannea Storia della Chiesa 2 Cristologia Ecclesiologia e Mariologia Bioetica Corso seminariale Metodologia della ricerca n qUARTO ANNO L305 L303 LM203 L309 LM108 LM204 LM305 Sacramenti Mistero di Dio Chiese cristiane ed Ecumenismo Morale sociale Teologia pastorale Diritto canonico Crediti liberi (area di Teologia pastorale)* Catechetica Pastorale della carità Stesura tesi per Laurea Preparazione esame finale 1 ORE DI LEZIONE ECTS 36 48 24 48 48 48 24 24 24 6 6 3 6 7 7 3 3 3 ORE DI LEZIONE ECTS 48 48 48 24 48 24 6 6 6 3 7 3 2 6 3 7 3 48 24 Sistema Europeo dei Crediti. (*) Gli studenti debbono acquisire 2 crediti partecipando a incontri di ambito pastoraleconcordati con il Direttore e producendo un elaborato scritto. Va compilata una scheda da consegnare in segreteria. 66 67 PIANO GENERALE DEGLI STUDI PER AREE AREA DI TEOLOGIA DOGMATICA CORSO DI LAUREA IN SCIENzE RELIGIOSE AREA fILOSOfICO-ANTROPOLOGICA L102 L110 L202 L103 L201 L104 L210 L001 Antropologia filosofica Filosofia contemporanea Filosofia della religione Filosofia morale Filosofia teoretica Pedagogia generale Sociologia generale e della religione Storia della filosofia AREA DI TEOLOGIA POSITIVA L204 L205 L206 L107 L302 L301 L108 L109 L310 Antico Testamento 1: Pentateuco, Profeti e Storici Antico Testamento 2: Sapienziali e Salmi Introduzione ai Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli Introduzione alla Sacra Scrittura Letteratura giovannea Letteratura paolina Patrologia Storia della Chiesa 1: epoca antica e medioevale Storia della Chiesa 2: epoca moderna e contemporanea AREA DELLE DISCIPLINE TEOLOGIChE fONDAMENTALI L106 L203 68 Introduzione al Cristianesimo Teologia fondamentale ECTS 5 5 5 5 6 3 6 5 ECTS 6 5 6 10 3 6 6 6 6 L207 L308 L208 L304 L303 L306 L307 L309 L305 L209 Antropologia teologica ed Escatologia Bioetica Cristologia Ecclesiologia e Mariologia Il Mistero di Dio Introduzione alla Liturgia Morale sessuale e familiare Morale sociale Sacramenti Teologia morale fondamentale CORSI SPECIALI L400 L312 L211 L315 L314 L311 Corso seminariale Didattica dell’IRC Laboratorio pastorale 1 Laboratorio pastorale 2 Metodologia della ricerca Teoria della scuola e Legislazione scolastica ECTS 6 3 7 7 6 5 5 5 6 8 ECTS 3 3 3 3 3 3 ECTS 3 8 69 B. ORDINAMENTO DELL’ISSR DELLE VENEzIE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENzE RELIGIOSE AREA TEOLOGICA LM203 LM204 LM106 LM109 LM107 LM205 LM202 LM108 Chiese cristiane ed Ecumenismo Diritto canonico Grandi religioni Storia della Chiesa locale Temi di Teologia biblica Teologia dell’evangelizzazione Teologia delle religioni e dialogo interreligioso Teologia pastorale AREA DELLE SCIENzE UMANE LM105 LM102 LM103 LM207 LM112 Diritti umani e religione Infanzia, adolescenza e diritti umani Pedagogia interculturale e didattica Psicologia della religione Psicologia generale e dello sviluppo CORSI SPECIALI LM302 LM301 LM400 LM208 LM104 LM206 LM111 LM110 LM113 LM501 LM503 LM502 LM504 70 Corso complementare (Etica sociale e imigrazione) Corso complementare (Scienza e fede) Corso seminariale Laboratorio di didattica Modulo 1 (Interculturalità e religione) Modulo 2 (Giovani e religione) Pedagogia pastorale Progettazione didattica Progettazione pastorale Tirocinio didattico 1 Tirocinio didattico 2 Tirocinio pastorale 1 Tirocinio pastorale 2 (in vigore fino a dicembre 2013) ECTS 6 6 8 3 5 3 7 6 ECTS 3 3 6 3 6 ECTS 3 3 3 2 5 5 2 2 2 4 4 4 4 NORME SUL CONfERIMENTO DEL TITOLO DI “MAGISTERO IN SCIENzE RELIGIOSE” E DI “DIPLOMA IN SCIENzE RELIGIOSE” I. Conferimento del titolo di “Magistero in Scienze Religiose” A. L’esercitazione scritta 1. Per accedere all’esame comprensivo di “Magistero” è richiesta la preparazione di una esercitazione scritta che attesti le capacità del candidato di trattare sistematicamente e di approfondire un argomento attinente alle Scienze Religiose. 2. L’esercitazione scritta deve essere inedita, e comunque non presentata in passato per il conseguimento di gradi accademici, ecclesiastici o civili. Tale esercitazione deve consistere in un elaborato non inferiore alle quaranta cartelle dattiloscritte (a spazio 2). 3. Il candidato sceglie l’argomento all’interno del seminario frequentato in III Anno oppure un altro guidato da un Docente con l’approvazione del Direttore. Il Docente si impegna a seguire i candidati nella scelta dell’argomento e nella stesura dell’elaborato. 4. L’esercitazione scritta deve dimostrare: – padronanza dell’argomento scelto; – capacità di una sua coerente impostazione; – sufficiente conoscenza della principale letteratura in proposito; – corretta espressione in lingua italiana; – possesso delle principali convenzioni scientifiche (es. citazioni, note, ecc.). 5. L’indicazione dell’argomento scelto per l’esercitazione e di alcune linee di presentazione, corredata dall’approvazione del Docente che se ne assume la direzione, va comunicata dal candidato in Segreteria al termine del II Semestre del III Anno. Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per quattro anni, al termine dei quali potrà essere scelto da un altro candidato. 6. L’esercitazione va consegnata in duplice copia almeno un mese prima dell’esame comprensivo di Magistero: una al Docente che l’ha diretta, l’altra in Segreteria. Nel caso che la valutazione dell’esercitazione scritta sia negativa, il candidato perde il diritto di sostenere l’esame orale ed è tenuto a rivedere il testo secondo le indicazioni del relatore. 71 B. L’esame comprensivo di “Magistero” 7. Gli studenti ordinari che abbiano superato tutti gli esami previsti dal piano di studi e che abbiano ricevuto giudizio positivo sull’esercitazione scritta, possono sostenere l’esame comprensivo di “Magistero”, previa presentazione della domanda di ammissione e previo versamento della quota stabilita. 8. È possibile ritirarsi dall’esame orale fino a una settimana prima della sessione d’esame; dopo tale limite, chi intende ritirarsi perde il diritto di sostenere l’esame nella sessione successiva. 9. L’esame si svolge in quattro sessione annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale. 10. Nell’Annuario viene pubblicato il tesario generale di complessive quarantacinque tesi, che interessano globalmente il campo delle Scienze Religiose. Tra queste la Direzione ne sceglie ogni anno cinque, tratte dalle aree principali del piano di studi dell’ISSR delle Venezie. Si richiede dall’esaminando l’esposizione di ogni singola tesi – due in tutto – in connessione con le altre dell’area rispettiva. I Docenti titolari delle differenti tesi proposte indicano uno “studio” (libro o articolo) che faccia da via di approfondimento del tema di ciascuna. Ci si attende dall’esaminando una breve sintesi e valutazione dello studio segnalato. Le cinque tesi – assieme allo “studio” integrativo di esse – vengono rese note alla fine di Novembre e costituiscono materia d’esame a partire dalla sessione successiva dell’Anno Accademico in corso. 11. Per coloro che hanno già conseguito il titolo di “Diploma in Scienze Religiose” presso un Istituto Superiore di Scienze Religiose o un Istituto di Scienze Religiose, l’esame verterà su quattro tesi tra quelle scelte e rese note dalla Direzione. 12. L’esame comprensivo di “Magistero” viene sostenuto davanti a una Commissione formata da due Docenti dell’Istituto e da un Presidente che potrà essere il Direttore, il Vice-Direttore o un altro Docente nominato dal Direttore. 13. L’esame viene sostenuto su due tesi di competenza dei Docenti formanti la Commissione. Il Candidato ha venti minuti a disposizione per esporre ciascuna tesi. 14. La composizione delle Commissioni e l’assegnazione dei singoli esaminandi a ciascuna Commissione viene resa nota tre giorni prima dell’esame. L’indicazione della data precisa dell’esame, l’assegnazione alle varie Commissioni e l’ordine d’esame vengono stabiliti dalla Direzione. 15. Al termine dell’esame la Commissione esprime la sua valutazione in trentesimi. C. Valutazione e conferimento del titolo di “Magistero” 16. Il superamento dell’esame comprensivo di “Magistero” dà diritto al Titolo accademico di “Magistero in Scienze Religiose”. 72 17. La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media: – dei voti degli esami (influente per il 50%); – della valutazione dell’esercitazione scritta (influente per il 20%); – della valutazione dell’esame comprensivo (influente per il 30%). 18. Nel calcolo delle valutazioni la “lode” ha valore di 1 punto. Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato, ma indicato con due decimali. La valutazione finale viene arrotondata in eccesso quando i due decimali del voto raggiungono lo 0,60, in difetto nel caso contrario. 19. Il Titolo accademico di “Magistero in Scienze Religiose” viene conferito dalla Facoltà Teologica del Triveneto. II. Conferimento del “Diploma in Scienze Religiose” 20. Gli studenti ordinari che abbiano completato i primi tre anni del curriculum, sostenendo tutti gli esami prescritti, possono accedere al “Diploma in Scienze Religiose”. 21. Il “Diploma in Scienze Religiose”, pur non avendo carattere accademico, è tuttavia abilitante all’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole secondarie per i soli laureati con un titolo valido nell’ordinamento italiano, a norma dell’art. 4.3.d. dell’Intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero della Pubblica Istruzione del 14 dicembre 1985. 22. Per il rilascio del “Diploma in Scienze Religiose” sono richiesti una esercitazione scritta e il superamento di un esame finale. A. L’esercitazione scritta 23. L’esercitazione scritta deve consistere in un elaborato non inferiore alle venticinque cartelle dattiloscritte (a spazio 2) e non superiore alle trentacinque. 24. L’argomento viene scelto dal candidato all’interno del seminario del III anno d’intesa con il Docente che lo guida. 25. L’esercitazione deve dimostrare nel candidato la conoscenza dell’argomento affrontato e la capacità di elaborarlo con proprietà scientifica. 26. L’esercitazione scritta va consegnata in duplice copia almeno un mese prima dell’esame di Diploma: una al docente che ne ha diretto la preparazione, l’altra in Segreteria. B. L’esame finale 27. L’esame finale per il conseguimento del “Diploma in Scienze Religiose” si svolge secondo quanto indicato nei precedenti artt. 9, 12, 14. L’esame finale verte su quattro tesi, riferentesi a corsi seguiti nei primi tre anni, scelte dalla Direzione entro il tesario, di cui al precedente art. 10 e rese note alla fine di Novembre. 28. L’esame finale viene sostenuto secondo le modalità di cui all’art. 13. 29. La valutazione è espressa in trentesimi secondo le modalità di cui all’art. 17. 73 0Annotazioni - LAUREA V. PROGRAMMA DEI CORSI A. CORSO DI LAUREA IN SCIENzE RELIGIOSE e CORSI PER I CANDIDATI AL DIACONATO PERMANENTE E AI MINISTERI ECCLESIALI LAUREA A. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI n I ANNO I Semestre II Semestre Lunedì Storia della filosofia Storia della filosofia Storia della filosofia Storia della Chiesa 1 Storia della Chiesa 1 Filosofia contemporanea Filosofia contemporanea Filosofia contemporanea Storia della Chiesa 1 Storia della Chiesa 1 Martedì Introduzione al cristianesimo Introduzione al cristianesimo Patrologia Patrologia Antropologia filosofica Antropologia filosofica Antropologia filosofica Introduzione S. Scrittura Introduzione S. Scrittura Mercoledì Introduzione S. Scrittura Introduzione S. Scrittura Patrologia Patrologia Introduzione S. Scrittura Introduzione S. Scrittura Filosofia morale Filosofia morale Filosofia morale Giovedì Sociologia generale e della religione Sociologia generale e della religione Introduzione alla liturgia Introduzione alla liturgia Introduzione alla liturgia Sociologia generale e della religione Sociologia generale e della religione Pedagogia generale Pedagogia generale - Orario delle lezioni Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30 15.35 - 16.20 16.25 - 17.10 17.25 - 18.10 18.15 - 19.00 79 CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI n II ANNO n III ANNO I Semestre II Semestre Lunedì Introduzione Antico Testamento 1* Teologia fondamentale* Teologia fondamentale Didattica IRC/Laboratorio pastorale 2 Didattica IRC/Laboratorio pastorale 2 Vangeli sinottici e Atti Vangeli sinottici e Atti Filosofia teoretica Filosofia teoretica Martedì Antropologia teologica-Escatologia Antropologia teologica-Escatologia Teologia morale fondamentale Teologia morale fondamentale - Mercoledì Giovedì I Semestre II Semestre Lunedì Il mistero di Dio Il mistero di Dio Didattica IRC/Laboratorio pastorale 2 Didattica IRC/Laboratorio pastorale 2 Morale sessuale e familiare Morale sessuale e familiare Morale sessuale e familiare Letteratura paolina Letteratura paolina Antropologia teologica-Escatologia Antropologia teologica-Escatologia Teologia morale fondamentale Teologia morale fondamentale - Martedì Letteratura giovannea Letteratura giovannea Seminario Seminario Morale sociale Morale sociale Morale sociale Ecclesiologia e Mariologia Ecclesiologia e Mariologia Filosofia della religione Filosofia della religione Filosofia della religione Teologia fondamentale Teologia fondamentale Filosofia teoretica Filosofia teoretica Cristologia Cristologia - Mercoledì Il mistero di Dio Il mistero di Dio Metodologia della ricerca* Sacramenti* Sacramenti – Bioetica Bioetica Ecclesiologia e Mariologia Ecclesiologia e Mariologia Vangeli sinottici e Atti Vangeli sinottici e Atti Introduzione Antico Testamento 1 Introduzione Antico Testamento 1 Introduzione Antico Testamento 1 Introduzione Antico Testamento 2 Introduzione Antico Testamento 2 Introduzione Antico Testamento 2 Cristologia Cristologia Giovedì Storia della Chiesa 2 Storia della Chiesa 2 Metodologia della ricerca* Sacramenti* Sacramenti Storia della Chiesa 2 Storia della Chiesa 2 Letteratura paolina Letteratura paolina Orario delle lezioni Orario delle lezioni Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30 15.35 - 16.20 16.25 - 17.10 17.25 - 18.10 18.15 - 19.00 * I corsi di Antico Testamento 1 del lunedì iniziano il 3 ottobre dalle 14.45 alle 17.10 e terminano il 24 ottobre. Dal 7 novembre iniziano i corsi di Teologia Fondamentale per 3 ore fino alla fine del semestre. 80 LAUREA CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30 15.35 - 16.20 16.25 - 17.10 17.25 - 18.10 18.15 - 19.00 *Metodologia della ricerca: le lezioni si terranno dalle 16.25 alle 19.00 nei mercoledì e nei giovedì di ottobre. Sacramenti seguirà il medesimo orario a partire dal 2 novembre fino al termine del semestre. 81 n CORSO PROPEDEUTICO I ANNO CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI PER I CANDIDATI AL DIACONATO PERMANENTE E AI MINISTERI ECCLESIALI STORIA DELLA fILOSOfIA n II - III ANNO Docente: fRANCESCO GHEDINI L001 - Ore settimanali: 3 - I Semestre I semestre II semestre Cristologia Cristologia Letteratura paolina Letteratura paolina Storia della Chiesa 2 Storia della Chiesa 2 Bioetica Bioetica Venerdì Ecclesiologia e Mariologia Ecclesiologia e Mariologia Cristologia Cristologia Storia della Chiesa 2 Storia della Chiesa 2 Ecclesiologia e Mariologia Ecclesiologia e Mariologia Sabato Filosofia teoretica Filosofia teoretica Filosofia teoretica Letteratura giovannea Letteratura giovannea Corso seminariale Corso seminariale Metodologia della ricerca * Letteratura paolina * Letteratura paolina Giovedì Orario delle lezioni Giovedì e Venerdì 18.15 - 19.00 19.05 - 19.50 20.05 - 20.50 20.55 - 21.40 Sabato 8.30 - 9.15 9.20 -10.05 10.10 -10.55 11.10 -11.55 12.00 -12.45 * Il corso di Metodologia inizia il 18 febbraio con 4 lezioni di 3 ore fino al 10 marzo. Alcune ore di lezione (12) verranno proposte in orario concordato dal Docente con gli studenti (visita biblioteca, uso internet etc). Il corso di Letteratura paolina prosegue dal 17 marzo con 3 ore fino alla fine del semestre. 82 Obiettivi Si intende proporre una conoscenza essenziale di alcuni autori o temi fondamentali del pensiero filosofico occidentale per quanti non hanno alle spalle studi filosofici, anche in chiave propedeutica ad altri corsi curricolari. Contenuti Lo sviluppo storico della filosofia dalle origini all’ottocento. Filosofia antica: presocratici, Socrate, Platone, Aristotele, filosofie ellenistiche, Plotino. Filosofia tardo antica e medievale: Agostino, Anselmo, Tommaso d’Aquino. Filosofia moderna: Cartesio, Hume, Kant, Hegel, Marx, Schopenhauer. Si considereranno gli autori in chiave tematica, limitatamente ad alcuni aspetti del loro pensiero, ritenuti particolarmente rilevanti. La trattazione potrà naturalmente consentire riferimenti o cenni ad altri pensatori. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, talora accompagnate dalla lettura commentata di pagine scelte. Si darà, nei limiti del possibile, opportuno spazio ad eventuali richieste di chiarimento, anche allo scopo di consolidare in itinere il processo di apprendimento. Il colloquio d’esame verterà per una prima parte sulla discussione delle letture operate dai candidati, scelte tra quelle proposte in un elenco che sarà distribuito all’inizio del corso, quindi in una verifica dell’apprendimento dei restanti contenuti in programma. Bibliografia Manuale: un buon manuale di storia della filosofia in uso nei Licei. Consigliati: – REALE G. - ANTISERI D., Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, La Scuola, Brescia. – CAMBIANO G. - MORI M., Storia e antologia della filosofia, nuova ed. con percorsi tematici e modulari, Laterza, Roma-Bari. – BERTI E. - VOLPI F., Storia della filosofia. Dall’antichità a oggi, edizione compatta 2 voll., Laterza, Roma-Bari. Testi filosofici: alle pagine eventualmente utilizzate dal docente durante il corso, verrà aggiunto un elenco di testi classici, in edizione integrale o antologica. Gli studenti dovranno scegliere un testo da studiare. 83 fILOSOfIA CONTEMPORANEA Docenti: fRANCESCO GHEDINI L110 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Si intende offrire una presentazione essenziale di autori, temi, indirizzi fondamentali della filosofia contemporanea, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, con particolare attenzione ai motivi che hanno maggiormente influenzato la riflessione teologica. Gli studenti, accanto a spunti di riflessione sulle matrici filosofiche di alcuni aspetti della cultura del nostro tempo, acquisiranno strumenti e conoscenze utili in vista dei successivi corsi. Contenuti a) Introduzione: caratteri generali della filosofia contemporanea. b) Nietzsche e il nichilismo. c) La fenomenologia: E. Husserl, M. Scheler. d) M. Heidegger, la filosofia dell’esistenza (in riferimento a Jaspers, Sartre, Marcel) e l’ermeneutica (Gadamer, Ricoeur). e) Wittgenstein, il neopositivismo logico e la filosofia analitica (con particolare riferimento al linguaggio religioso e della metafisica); K. Popper. f) Il neomarxismo: Bloch e la scuola di Francoforte. g) Personalismo e neotomismo. h) Il pensiero neoebraico: Buber, Levinas. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, talora accompagnate dalla lettura commentata di qualche passo scelto. Si darà, nei limiti del possibile, opportuno spazio ad eventuali richieste di chiarimento, anche allo scopo di consolidare in itinere il processo di apprendimento. Il colloquio d’esame verterà per una prima parte sulla discussione delle letture operate dai candidati, scelte tra quelle proposte in un elenco che sarà distribuito all’inizio del corso, quindi in una verifica dell’apprendimento dei restanti contenuti in programma. Bibliografia Manuale: un buon manuale di storia della filosofia in uso nei Licei. Consigliati: – REALE G. - ANTISERI D., Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, La Scuola, Brescia. – BERTI E. - VOLPI F., Storia della filosofia, Laterza, Roma-Bari. – ABBAGNANO N. - FORNERO G., Protagonisti e testi della filosofia, Paravia, Torino. 84 Un interessante itinerario che ripercorre “i modi in cui la filosofia ha pensato se stessa e ha cercato di giustificare la propria imbarazzante sopravvivenza nel mondo contemporaneo” è offerto da F. D’AGOSTINI, Breve storia della filosofia del Novecento. L’anomalia paradigmatica, Einaudi, Torino 1999. Testi filosofici: oltre alle pagine eventualmente utilizzate dal docente durante il corso, verrà distribuito un elenco di scritti tra i quali gli studenti dovranno scegliere un testo da studiare. ANTROPOLOGIA fILOSOfICA Docente: VALERIO BORTOLIN L102 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone di offrire agli studenti gli strumenti propri della riflessione filosofica per giungere ad una comprensione dell’uomo nell’attuale situazione culturale. L’obiettivo è quello di mettere in luce il carattere personale dell’esistenza umana, la quale, pur pienamente radicata nella natura, appare capace di autentica trascendenza rispetto al dato biologico. Diventa così possibile superare l’alternativa tra una concezione “naturalistica” dell’uomo, frutto dell’assolutizzazione dell’approccio scientifico, e una concezione “spiritualistica” e “dualistica”, propria di una certa tradizione metafisica. Contenuti a. Vengono messe in evidenza, nella prima parte del corso, utilizzando essenzialmente il metodo fenomenologico, le dimensioni fondamentali dell’esistenza umana. L’uomo appare essere essenzialmente un soggetto presente a se stesso, un Io, la cui soggettività tuttavia si rivela nella relazione con un Tu o con un Altro (Buber e Levinas). L’essere dell’uomo, contro ogni assolutizzazione dell’Io, è un essere con gli altri e per gli altri. Tale soggettività relazionale possiede inoltre un carattere radicalmente corporeo e mondano, dal momento che il corpo non è solo una specie di rivestimento esterno dell’uomo, ma ne è l’espressione e la manifestazione, e che l’uomo è costitutivamente in rapporto con il mondo e le cose. Sulla base di queste considerazioni si rifletterà anche sul significato umano della sessualità. Questa prima parte si concluderà con la ripresa dell’antica questione del rapporto anima-corpo e con la precisazione del concetto di persona come quello più capace di esprimere la peculiarità dell’essere umano. b. La seconda parte considera l’esistenza umana in quanto progettualità che tende alla sua realizzazione mediante i due ambiti della conoscenza e dell’azione. La conoscenza umana, nelle sue diverse forme, tende alla verità, pur nel riconoscimento dei propri limiti e della propria finitezza, così come attraverso l’agire l’uomo tende alla realizzazione di valori capaci di dare senso alla sua 85 I ANNO n I ANNO Metodo Il corso, dato il suo carattere istituzionale, si basa fondamentalmente sulle lezioni frontali del docente. Sono tuttavia previsti dei momenti, al termine dei diversi temi affrontati, di libera discussione con gli studenti, al fine di facilitare lo sviluppo di un pensiero personale. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un programma riassuntivo delle tematiche affrontate durante le lezioni. Il colloquio d’esame verterà su un primo tema, sufficientemente ampio, che lo studente dovrà dimostrare di saper impostare e sviluppare correttamente e su due altre domande più specifiche. Allo studente verrà inoltre richiesto di presentare e di offrire una propria valutazione del testo indicato nella bibliografia. Bibliografia Manuale: – GEVAERT J., Il problema dell’uomo. Introduzione all’antropologia filosofica, LDC, Torino-Leumann 1992. – PANSERA M.T., Antropologia filosofica, Bruno Mondadori, Milano 2001. Testo di approfondimento: – FERRETTI G. - MANCINI R., Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del mondo, EUM, Macerata 2009. Testi consigliati: – CORETH E., Antropologia filosofica, Morcelliana, Brescia 1978. – DE MONTICELLI R., La novità di ognuno. Persona e libertà, Garzanti, Milano 2009. – FERRY L. - VINCENT J.D., Che cos’è l’uomo. Sui fondamenti della biologia e della filosofia, Garzanti, Milano 2002. – GALANTINO N., Sulla via della persona. La riflessione sull'uomo: storia epistemologia, figure e percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2006. – LUCAS LUCAS R., Orizzonte verticale. Senso e significato della persona umana, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007. – TATTERSALL I., Il mondo prima della storia. Dagli inizi al 4000 a.C., Raffaello Cortina, Milano 2009. 86 fILOSOfIA MORALE Docente: fRANCESCA MARIN L103 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone di offrire un’introduzione alla filosofia morale, approfondendone i concetti e le questioni fondamentali e analizzando alcuni problemi tipici della riflessione etico-filosofica. Contenuti L’attività didattica prenderà avvio da una ricognizione dello statuto epistemologico dell’etica filosofica, indagandone la natura e i compiti che essa si propone nel prendere a oggetto la condotta umana pratica. Tale ricognizione verrà compiuta prendendo in esame le principali tappe dello sviluppo storico della filosofia morale. Verranno poi analizzati i concetti fondamentali dell’etica filosofica, in particolare quelli di bene, felicità, virtù e vita buona, a partire dalla riflessione sul tema offerta da Aristotele all’interno dei primi tre libri dell’Etica Nicomachea. Metodo Il corso è costituito da lezioni frontali da parte del docente, accompagnate dalla lettura commentata di pagine scelte (qualora i passi non compaiano in bibliografia, verranno forniti direttamente dal docente e costituiranno poi oggetto d’esame finale). La prova finale consiste in una verifica scritta della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate a lezione. Bibliografia Appunti delle lezioni – DA RE A., Filosofia morale. Storia, teorie, argomenti, Bruno Mondadori, Milano 2008, seconda ediz. riveduta e ampliata (esclusi capp. 6, 10, 11). – ARISTOTELE, Etica Nicomachea, trad. it. di C. Natali, Laterza, Roma-Bari (oppure di M. ZANATTA, Milano, Rizzoli-Bur; oppure di C. MAZZARELLI, Bompiani, Milano), limitatamente ai libri I, II e III. 87 I ANNO esistenza. In questo contesto si affronterà pure la questione della libertà che, sola, può caratterizzare in senso pienamente umano l’agire dell’uomo. Si metterà infine in evidenza come la ricerca della verità e la realizzazione dei valori non possano che avvenire tenendo conto della storicità come dimensione fondamentale dell’esistenza. c. Nella terza parte, infine, ci si confronterà con quelle situazioni che sembrano mettere radicalmente in crisi l’esistenza umana in quanto progetto: il male e, in particolare, la morte. Dopo aver brevemente presentato alcuni tentativi filosofici per una loro interpretazione e spiegazione, si evidenzierà il loro carattere autenticamente umano, in quanto espressione della costitutiva finitezza dell’uomo e si affronterà la questione della possibilità per l’uomo di far riferimento ad una prospettiva di speranza che ponga la realizzazione dell’esistenza al di là della morte. SOCIOLOGIA GENERALE E DELLA RELIGIONE Docente: RINALDA MONTANI L104 - Ore settimanali: 2 - II Semestre Docente: GIUSEPPE MANZATO L105 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre i fondamenti della Pedagogia generale e il suo rapporto con le Scienze dell’Educazione: dal ‘900 fino ad oggi. L’obiettivo è quello di delineare un’immagine in movimento, problematica e aperta della disciplina pedagogica attraverso la conoscenza critica di alcuni autori significativi. Obiettivi Il corso si propone di introdurre ai temi fondamentali della sociologia con particolare attenzione all’aspetto socio-religioso e di offrire gli elementi fondamentali per la comprensione delle trasformazioni che hanno segnato il passaggio dalla società tradizionale alla società moderna e postmoderna. Si articola in due parti: la prima è dedicata al linguaggio e ai concetti chiave della disciplina; la seconda affronta più specificatamente le origini, la natura e lo sviluppo della sociologia della religione con riferimento alle dinamiche del confronto multiculturale. Contenuti Principali nuclei tematici di approfondimento: – le scienze dell’educazione e l’epistemologia pedagogica; – principali svolte della pedagogia del ‘900; – le pedagogie del ‘900; – l’alfabetizzazione; – la cultura di massa; – l’educazione per tutta la vita. Parte monografica: – Lettera a una professoressa - quarant’anni dopo. Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio. Metodo Durante lo svolgimento delle lezioni verranno proposte attività tematiche di gruppo. Ad ogni studente verrà richiesto un breve elaborato critico su un film e su un testo di narrativa collegati all’educazione. Questi lavori accompagneranno una prova scritta finale a domande aperte della durata di un’ora. Bibliografia – CAMBI F., Le pedagogie del Novecento, Editori Laterza, Bari 2006 (parti scelte). – COMITATO PER IL PROGETTO CULTURALE DELLA CEI (a cura di), La sfida educativa, Editori Laterza, Bari 2009. – FONDAZIONE DON LORENZO MILANI (a cura di Gesualdi Michele), Lettera a una professoressa - quarant’anni dopo, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2007 (Seconda edizione speciale). – SCURATI C., Esperienza educativa e riflessione pedagogica, La Scuola, Brescia 2007. – PAVONE M., Dall’esclusione all’inclusione. Lo sguardo della Pedagogia Speciale, Mondadori, Milano 2010. Contenuti I parte – Cos’è la sociologia; – Il concetto di società; – La trama del tessuto sociale (azione sociale, relazione e interazione); – La cultura e le regole della società (identità, socializzazione, comunicazione, integrazione e devianza). II parte – Definizione sociologica di religione; – Le origini e le funzioni della religione; – Le forme religiose in Durkheim; – Etica protestante e spirito del capitalismo (Weber); – La secolarizzazione; – La post-secolarizzazione; – Situazione religiosa nel Triveneto e in Italia. Metodo L’esame finale prevede una prova scritta. Eventuali variazioni saranno comunicate a inizio corso dal docente. Bibliografia – PACE E., Introduzione alla Sociologia delle religioni, Carocci, Roma 2007. Per la parte di Sociologia generale, verranno fornite indicazioni bibliografiche dal docente a inizio corso. Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio. 88 89 I ANNO PEDAGOGIA GENERALE Docente: RICCARDO BATTOCCHIO L106 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Il corso vuole aiutare gli studenti ad accostarsi in modo intellettualmente responsabile, anche se iniziale, alla complessa realtà identificata come “cristianesimo”. Per alcuni potrebbe essere questo il primo approccio sistematico al tema, per altri potrà essere l’occasione per ripensare il proprio percorso di esperienza e di conoscenza religiosa. Contenuti Procedendo “dall’interno” dell’esperienza cristiana, assumendo cioè una prospettiva caratterizzata dall’accoglienza dell’annuncio evangelico come è vissuto e testimoniato oggi dalla Chiesa cattolica (“cattolica” non solo in senso confessionale), si cercherà in un primo momento di mettere in luce il radicamento nella storia dell’esperienza stessa e di mostrarne gli sviluppi più significativi (dalle origini al concilio Vaticano II), in un confronto aperto con i diversi contesti umani in cui si è dato e si dà “il cristianesimo”. Verranno quindi presentati alcuni aspetti della dottrina trasmessa in modo sintetico dalle professioni di fede della Chiesa antica e ripresa, nel corso dei secoli, dal Magistero della Chiesa, dai teologi, dal “senso della fede” dei credenti. In un terzo momento verranno delineati alcuni aspetti della prassi generata dall’accoglienza nella storia del Vangelo di Gesù Cristo (etica, preghiera, culto). Metodo Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali da parte del docente. Oltre allo studio del testo di riferimento (W. Beinert: cfr. bibliografia), è richiesta allo studente la lettura e una valutazione globale di uno dei due libri indicati in bibliografia (B. Forte, T. Radcliffe). La verifica dell’apprendimento avrà come base un elenco di temi attinenti al corso (tesario) che sarà presentato agli studenti solo prima della pausa natalizia. Il colloquio d’esame si svolgerà in tre momenti: 1. lo studente indicherà dieci temi del tesario, fra i quali il docente sceglierà quello da svolgere; 2. il docente chiederà di svolgere uno fra i temi non indicati dallo studente; 3. lo studente presenterà il libro scelto per la lettura e la valutazione globale. La valutazione della prima domanda sarà da 0 a 14; quella della seconda domanda da 0 a 6; quella della terza da 0 a 10. Bibliografia Testo di riferimento: – BEINERT W., Il Cristianesimo. Respiro di libertà, Queriniana, Brescia 2003. Libri tra cui scegliere per la lettura personale: 90 – FORTE B., L’essenza del cristianesimo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2009. – RATZINGER J., Introduzione al Cristianesimo. Lezioni sul Simbolo apostolico. Con un nuovo saggio introduttivo, Queriniana, Brescia 200513 (or. ted. 1968. 2000). – RADCLIFFE T., Il punto focale del cristianesimo. Cosa significa essere cristiani?, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2008. Strumenti: – La Sacra Bibbia. – Documenti del Concilio Vaticano II. – CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, La verità vi farà liberi. Catechismo degli adulti, Città del Vaticano 1995. INTRODUzIONE ALLA SACRA SCRITTURA Docente: CARLO BROCCARDO L107 - Ore settimanali: 2 - I Semestre; 4 - II Semestre Obiettivi Il corso intende preparare allo studio e alla corretta comprensione della Bibbia, offrire le conoscenze necessarie per accostare il testo sacro con rigore scientifico e la strumentazione necessaria alla comprensione dell’economia salvifica contenuta nella Sacra Scrittura. Contenuti Il corso è strutturato in due parti. a) La Bibbia nel suo contesto. Questa prima parte presenta: la suddivisione della Bibbia (ebraica e cristiana) e la sua formazione; l’ambiente geografico nel quale si sono svolti i fatti narrati nel testo sacro e nel quale gli stessi sono stati scritti e trasmessi; la vicenda storica del popolo protagonista di questa letteratura; usi costumi istituzioni e feste del popolo ebraico; l’influenza esercitata nel testo biblico dalle letterature dell’antico vicino Oriente; la letteratura intertestamentaria e rabbinica. b) Bibbia e parola di Dio. In questa seconda parte si chiarisce in che senso la Sacra Scrittura è Parola di Dio. Si ripercorre la storia della trasmissione del testo biblico; si presenta il cammino seguito per stabilire quanti e quali sono i libri che formano la Scrittura e che costituiscono norma di fede e di vita per il cristiano (il Canone). Si chiarisce perché la Bibbia sia al tempo stesso parola di Dio e parola umana affidata allo scritto (Ispirazione). Si analizza il tema della verità della Scrittura e della sua interpretazione (Ermeneutica), con alcuni cenni di storia dell’esegesi (dalla chiesa apostolica al Vaticano II). Infine, dopo una presentazione della Dei Verbum, ci si sof91 I ANNO INTRODUzIONE AL CRISTIANESIMO Metodo Il corso consiste in lezioni frontali da parte del docente. Il colloquio d’esame si baserà su alcuni argomenti assegnati dal docente sulla base di un indice riassuntivo delle tematiche trattate durante le lezioni. Bibliografia Manuale: – BOSCOLO G., La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura, Messaggero & Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2009. Testi di approfondimento: – ALONSO SCHÖKEL L. - BRAVO ARAGON J.M., Appunti di Ermeneutica, Dehoniane, Bologna 1994. – EGGER W., Metodologia del Nuovo Testamento, Dehoniane, Bologna 1989. – FLOR SERRANO G. - ALONSO SCHÖKEL L., Dizionario della Scienza Biblica, LEV, Roma 2002. – GOWER R., Usi & costumi dei tempi della Bibbia, LDC, Leumann (TO) 2000. – PEREGO G., Atlante biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1988. – SIMIAN-YOFRE H., Metodologia dell’Antico Testamento, Dehoniane, Bologna 1994. – SKA J.-L., Il libro sigillato e il libro aperto, Dehoniane, Bologna 2005. – SOGGIN J.A., Storia di Israele. Introduzione alla storia d’Israele e Giuda dalle origini alla rivolta di Bar Kochba, Paideia, Brescia 20022. PATROLOGIA Docente: CELESTINO CORSATO L108 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio dei Padri della Chiesa, letti nel loro contesto storico-geografico e come testimoni autorevoli della Tradizione ecclesiale negli aspetti dottrinali, esegetici, liturgici, disciplinari, spirituali, iconografici. Padri eresiologi: ortodossia ed eresia. Correnti ereticali. Ireneo. Ippolito. Scuola teologico-esegetica di Alessandria: Clemente. Origene. Padri occidentali del III secolo: letteratura cristiana in lingua latina. Novaziano, Tertulliano, Cipriano. Controversia ariana e fede nicena: Ario; Atanasio; Ilario di Poitiers. L’Oriente nella seconda metà del IV secolo: i Padri cappadoci: Basilio di Cesarea; Gregorio di Nazianzo; Gregorio di Nissa. Il concilio di Costantinopoli (381). Padri orientali dei secoli IV-V: Cirillo di Gerusalemme; Epifanio di Salamina. Scuola di Antiochia: Diodoro di Tarso; Teodoro di Mopsuestia; Giovanni Crisostomo. Padri occidentali dei secoli IV-V: Ambrogio di Milano, Girolamo di Stridone. Letteratura monastica e agiografica: Regole e letteratura monastica. Agiografia: la Vita di Antonio e la Vita di Martino. Itinerari: Egeria. Agostino di Ippona: Opera teologica, esegetica, pastorale, controversistica. Le controversie cristologiche del V secolo: Nestorio, Cirillo di Alessandria e il concilio di Efeso (431). Il concilio di Calcedonia (451). Leone Magno. Tematiche: Inculturazione: giudeo ed elleno-cristianesimo. Catecumenato, catechesi, omiletica. Teologia: cristologia, dottrina trinitaria, pneumatologia, ecclesiologia, mariologia, escatologia. Spiritualità martiriale, monastica. Esegesi patristica: Origene interprete del vangelo di Luca nelle 39 Omelie; Il ritrovamento di Gesù al tempio (Lc 2,41-52); I due discepoli di Emmaus (Lc 24,123-35); La donna vestita di sole (Ap 12,1-6); La sorgente della vita (Sal 36,10); Antonio abate, testimone e maestro di Scrittura vissuta. Metodo Il docente presenterà in classe le principali figure dei Padri; altre figure saranno oggetto di studio da parte degli alunni. Il corso si concluderà con un esame orale: la valutazione finale terrà conto del lavoro svolto (verifiche su voci di Dizionario e su lettura di testi e temi patristici) durante le lezioni del semestre. Bibliografia – PIRAS A., Profilo storico della letteratura patristica (Handbooks, 2), Nuove Grafiche Puddu, Ortacesus 2008. – CORSATO C., Letture patristiche della Scrittura, Messaggero, Padova 2004. Contenuti Introduzione alla patrologia. Letteratura subapostolica: Simboli, Padri apostolici. Padri apologisti: confronto con giudaismo, paganesimo e impero romano; persecuzioni; accuse e apologie; letteratura martiriale. 92 93 I ANNO ferma sui principali generi letterari presenti nella Sacra Scrittura e sulla strumentazione necessaria per il suo studio (testi in lingua originale, concordanze, sinossi, dizionari biblici, indici bibliografici). Docente: STEfANO DAL SANTO L109 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso si propone di fornire una conoscenza adeguata della storia della Chiesa dalle origini alle soglie del Rinascimento e intende contribuire alla formazione di una mentalità critica che sappia interrogare con metodo rigoroso gli avvenimenti del passato per ricercarne le cause, le conseguenze e i significati in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente, percorso necessario per dialogare con gli uomini e la cultura del nostro tempo. Esso mira a favorire una più piena conoscenza di una fede che essenzialmente si dà nella storia, nella quale nasce, cresce e si esprime, in vista di una comprensione che è anche autocomprensione e di una partecipazione alla vita ecclesiale più competente e matura. Contenuti Il corso presenterà, attraverso la metodologia propria della scienza storica, il cammino della comunità cristiana dalle origini al XV secolo, avendo come oggetto la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e nella molteplicità dei suoi aspetti, all’interno del contesto culturale, religioso, politico e sociale. Dopo una rapida introduzione epistemologica sulla Storia in generale e sulla Storia della Chiesa in particolare, si cercherà di offrire una visione d’insieme della storia della Chiesa del periodo, mantenendosi in dialogo con la teologia e prestando attenzione agli aspetti fondamentali delle vicende spirituali, politiche e culturali, del modo con cui essa ha cercato di svolgere la sua missione nelle diverse aree e situazioni, dei mezzi di cui si è servita, delle difficoltà incontrate e dei risultati raggiunti, della vita e della storia delle sue istituzioni, della fede vissuta e professata dal popolo cristiano. In particolare saranno oggetto di studio: – Il cristianesimo delle origini: da Gerusalemme a Roma; la separazione tra Ebrei e Cristiani; la prima diffusione del Vangelo e l’incontro con il mondo e la cultura greco-romani. – I cristiani e l’Impero romano: le persecuzioni dal I al IV secolo. – La diffusione, l’organizzazione della Chiesa, la fede e la vita dei cristiani nei primi tre secoli. – Costantino e la sua «rivoluzione»; la nascita e lo sviluppo della Chiesa imperiale; la cristianizzazione dell’Impero tra Oriente e Occidente; lo sviluppo del primato romano nel IV-V secolo. – Le controversie trinitarie e cristologiche tra il IV e il VII secolo; il pelagianesimo. – Organizzazione, missione, fede e vita della Chiesa in Oriente e in Occidente tra III e VII secolo; il monachesimo. – L’Occidente romano-germanico: le migrazioni-invasioni dei popoli bar94 barici e la loro evangelizzazione; il pontificato di Gregorio Magno. – Il progressivo distacco dall’Oriente e l’alleanza del Papato con i Franchi; la nascita del potere temporale dei papi; la Chiesa bizantina: dall’iconoclasmo allo scisma di Fozio; l’incontro-scontro con l’Islam. – Carlo Magno e l’Impero cristiano d’Occidente; l’azione missionaria presso i popoli dell’Europa settentrionale e orientale. – La Chiesa in Occidente tra il IX e l’XI secolo; dalla decadenza del Regno carolingio alla renovatio imperii degli Ottoni; l’«età di ferro» del Papato; la Chiesa nella società feudale; la riforma «gregoriana» e il pontificato di Gregorio VII; dallo scisma d’Oriente all’Impero latino. – Le crociate e gli ordini cavallereschi. – La Chiesa tra XII e XIII secolo e l’apogeo del Papato; la lotta dei papi contro gli imperatori tedeschi; il pontificato di Innocenzo III; l’evoluzione delle scienze ecclesiastiche; le eresie medievali e la loro repressione: l’Inquisizione; la vita del popolo cristiano nel Medioevo; il rinnovamento monastico e canonicale; gli ordini mendicanti; i concili medievali; università e teologia; missione. – Uno sguardo d’insieme sul Medioevo, il suo «autunno» nel secolo XIV; la lotta tra sacerdotium e regnum nel pontificato di Bonifacio VIII; il Papato ad Avignone; il grande scisma d’Occidente, il conciliarismo e i Concili di Pisa, Costanza e Basilea-Firenze. Metodo Gli argomenti del corso saranno presentati attraverso lezioni frontali, delle quali in aula verrà sempre proiettato lo schema generale, disponibile anche nella pagina web del docente. Lo studio richiesto allo studente sarà basato sugli appunti dalle lezioni, che sono quindi fondamentali, anche se verrà indicata, quando possibile e utile, una bibliografia di riferimento. In aula saranno affrontati soltanto alcuni punti del programma; gli altri andranno preparati attraverso lo studio personale dei testi di riferimento. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante una prova scritta. L’esame mirerà ad accertare soprattutto la capacità di presentare in modo chiaro ed esaustivo i temi storici e storiografici che sono stati oggetto di trattazione, opportunamente segnalati nel programma. Il senso del corso, quindi, e in prospettiva più immediata la preparazione dell’esame, non dovranno ridursi a una defatigante incetta di dati, dei quali, però, sia pure con misura, si dovrà tener conto. Bibliografia Testi di riferimento: – Per l’Età antica: sarà fornito all’inizio del corso un elenco di pagine tratte dai testi complementari. – Per il Medioevo: BIHLMEYER K. – TUECHLE H., Storia della Chiesa, II. Il Medioevo, Morcelliana, Brescia 200915. – Per alcuni argomenti del programma sono disponibili materiali e dispense del docente. 95 I ANNO STORIA DELLA ChIESA 1 INTRODUzIONE ALLA LITURGIA Docente: GIANANDREA DI DONNA L306 - Ore settimanali: 3 - I Semestre Obiettivi Questa introduzione generale alla liturgia, ponendosi come riflessione teologica sulla fede celebrata, ha come obiettivo la comprensione profonda del “celebrare” della Chiesa a partire dal rito stesso. Questo approccio intende condurre lo studente ad individuare nel rito – per ritus et preces – le “tracce” che portano all’evento biblico-salvifico fondante, facendo emergere così la dinamica mistagogica insita nel mistero liturgico. Fa da sfondo la teologia della Sacrosanctum Concilium e delle sue istanze pastorali di riforma del culto cristiano. Contenuti 1. Cenni sui principi fondamentali: 1.1 Studio sulla natura e il ruolo della liturgia secondo gli aspetti antropologici e teologici. 1.2 Introduzione al “linguaggio” liturgico di base. 2. Excursus storico della Liturgia: 2.1 Fondamenti biblici e giudaici del culto cristiano. 96 2.2 Panorama storico della liturgia lungo le epoche culturali: epoca arcaica; fase medioevale; epoca tridentina; l’epoca del “Movimento liturgico”; il Concilio Vaticano II. 3. I riti cristiani: 3.1 Analisi della celebrazione dell’Eucaristia. 3.2 Analisi della celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, prima Communio), dei sacramenti “ecclesiali” (Ordine sacro e Matrimonio) e di quelli della “restaurazione dell’uomo” (Penitenza e Unzione degli infermi). 3.3 Cenni sui riti della Consacrazione delle vergini, della Professione religiosa, della Dedicazione della chiesa, del conferimento dei ministeri, delle esequie cristiane, delle benedizioni. 3.4 Storia e teologia dell’anno liturgico (ebraico e cristiano) e formazione del calendario; teologia del dies Domini. 3.5 Storia della formazione, teologia e struttura della Liturgia Horarum. 4. La Sacrosanctum Concilium e i suoi principi teologici fondamentali. 5. Elementi complementari: alcune nozioni fondamentali sullo spazio per la liturgia; sulla musica per la liturgia; sui libri liturgici; sui ministeri liturgici. Metodo Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali da parte del docente, accompagnate sempre da alcune schede di sintesi. Lo studio richiesto allo studente sarà basato sulle lezioni frontali del docente (per le quali sono necessari gli appunti personali) e sul manuale (M. Augé: cfr. bibliografia) affidato allo studio privato. Gli studenti dovranno, inoltre, affrontare la lettura personale – sulla base delle lezioni introduttive del docente – del testo conciliare della Sacrosanctum Concilium; studiandone in modo particolare il capitolo I. L’esame, supportato da un tesario consegnato alla fine del corso, consisterà in un colloquio orale così strutturato: una domanda sui principi fondamentali della Liturgia; una domanda di storia della Liturgia; una domanda sull’Eucaristia e i suoi riti; una domanda su uno degli altri riti cristiani (cfr. Contenuti 3.2 - 3.3) o sulle questioni complementari. Bibliografia Manuali: – AUGÉ M., Liturgia. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1992. Fonti: – MESSALE ROMANO riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 19832. – UFFICIO DIVINO rinnovato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vatica- 97 I ANNO Testi complementari: – JEDIN H. (ed.), Storia della Chiesa, I-V/2, Jaca Book, Milano 1976-2007. – MAYEUR J. E ALTRI (ed.)., Storia del Cristianesimo. Religione - Politica Cultura, I-VI, Borla - Città Nuova, Roma 1997-2003. – LENZENWEGER J. E ALTRI, ed., Storia della Chiesa cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo 20023. – KAUFMANN T. E ALTRI (ed.), Storia ecumenica della Chiesa, I-II, Queriniana, Brescia 2009-2010. – FILORAMO G. - MENOZZI D. (ed.), Storia del cristianesimo, I, Editori Laterza, Roma - Bari 20084. – BIHLMEYER K. - TUECHLE H., Storia della Chiesa, I. L’antichità cristiana, Morcelliana, Brescia 200915. – SIMONETTI M., Il Vangelo e la storia. Il cristianesimo antico (secoli I-IV), Carocci editore, Roma 2010. – SINISCALCO P., Il cammino di Cristo nell’Impero romano, Editori Laterza, Roma - Bari 20076. – GUIDUCCI P.L., L’identità affermata. Storia della Chiesa medievale, LAS, Roma 2010. – MARTÍNEZ FERRER L. - GUIDUCCI P.L. (ed.), Fontes. Documenti fondamentali di storia della Chiesa, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005. Documenti del magistero: – CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla Sacra Liturgia, 1963, in EV 1/1-224. – PAOLO PP. VI, Cost. Ap. Missale Romanum, 1969, in EV 3/996-1008. – PAOLO PP. VI, Cost. Ap. Laudis Canticum, 1970, in EV 3/2803-2826. – LETTERA APOSTOLICA Spiritus et Sponsa del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II nel XL anniversario della Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla liturgia (4 dicembre 2003). Testi complementari: – «Dal 40° della “Sacrosanctum Concilium” all’anno dell’eucaristia», in Rivista Liturgica 5 (1994), pp. 759-920. – VALENZIANO C., La riforma liturgica del Concilio. Cronaca, teologia, arte, EDB, Bologna 2004. Dispense del docente. n II ANNO fILOSOfIA TEORETICA Docente: CRISTINA ROSSITTO L201 - Ore settimanali: 4 - II Semestre Obiettivi Il corso ha come obiettivo il porre lo studente nella condizione di acquisire e di approfondire la conoscenza, in una prospettiva d’insieme ed organizzata, delle caratteristiche principali della filosofia, e precisamente la sua natura, l’oggetto e il modo di procedere, al fine di riconoscerne le peculiarità rispetto alle altre discipline. Contenuti In primo luogo saranno affrontate questioni di carattere generale riguardanti l’origine, la natura e l’identità della filosofia, sia come forma di conoscenza, sia come sapere di tipo teoretico, sia nella sua valenza metafisica, anche sulla base del confronto con le altre discipline. In secondo luogo saranno affrontate questioni strettamente filosofiche, tanto di logica e di epistemologia, riguardanti il concetto, la proposizione, l’argomentazione, gli universali, il metodo dimostrativo, induttivo e dialettico, quanto di metafisica, riguardanti l’essere, i suoi princìpi, l’Assoluto. Metodo Il corso è costituito da lezioni frontali. La verifica finale consiste in un esame orale. Bibliografia – VANNI ROVIGHI S., Elementi di filosofia, voll. I-II, Editrice La Scuola, Brescia 1991. – ROSSITTO C., Riflessioni sulla struttura logica della filosofia, Gregoriana, Padova 1982. fILOSOfIA DELLA RELIGIONE Docente: VALERIO BORTOLIN L202 - Ore settimanali: 3 - I Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre lo studente ad una comprensione del fenomeno religioso secondo la metodologia e il punto di vista della riflessione 98 99 II ANNO no II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1974-1975 (19892 rist. 1993). – PONTIFICALE ROMANO riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, dal 1979 al 1992. – RITUALE ROMANO riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano dal 1970 al 2004. Contenuti a) Il punto di partenza del percorso è costituito da una rilevazione, in forma sintetica, della situazione della religione nel contesto culturale occidentale. Le due tendenze, apparentemente opposte, del progressivo distacco dalla religione e della sua sorprendente persistenza all’interno della nostra società secolarizzata fanno emergere il carattere problematico della religione oggi. b) Sempre nell’ambito di un discorso introduttivo si delineano i tratti fondamentali dello statuto epistemologico della filosofia della religione, mettendone in luce il metodo: trascendentale, da una parte, e fenomenologico-ermeneutico, dall’altra, e chiarendo il rapporto con le altre discipline che si interessano della religione. c) Si tracciano successivamente le linee essenziali di una storia della filosofia della religione. Dopo brevi cenni circa il rapporto religione – filosofia nel mondo greco e nel pensiero cristiano, sia patristico che medievale, ci si soffermerà soprattutto sulla razionalizzazione della religione operata dalla filosofia moderna, nella quale la verità della religione viene a dipendere in maniera esclusiva dall’evidenza razionale, e sulla conseguente critica e negazione della religione. Si metterà infine in evidenza il sorgere di una nuovo approccio alla religione, tendente a riconoscere alla religione una sua autonomia e specificità rispetto alle altre dimensioni dell’esistenza umana. d) Il percorso sistematico parte da una distinzione tra religiosità e religione. La prima viene individuata come la condizione di possibilità, dal punto di vista antropologico, della religione e, in quanto tale, pura struttura di apertura al Mistero e alla Trascendenza, vuota di contenuti determinati e specifici e trasversale rispetto a tutti i particolari modi in cui l’esistenza umana si esprime. È grazie a tale apertura che una possibile rivelazione può essere accolta, grazie alla quale il Mistero viene a configurarsi come il Dio che ha un nome e che possiede un volto, secondo una dinamica caratterizzata dalla dialettica tra rivelazione e nascondimento e tra rivelazione e interpretazione. È in tale ambito che emerge pure il tema decisivo del rapporto tra religione e cultura. e) A partire da tali premesse si potrà affrontare la problematica del confronto e della possibilità di dialogo tra le religioni, a partire dall’opposizione tra relativismo e fondamentalismo. Si cercherà di offrire una pista di soluzione a partire da una riflessione sulla questione della verità, cercando di mettere in luce la differenza tra il concetto esistenziale-religioso e il concetto scientifico di verità. f) Nell’ultima parte del corso, verranno date alcune sintetiche indicazioni sui termini fondamentali caratterizzanti l' “universale religioso” religioso così come emergono dagli studi storici e fenomenologici: il sacro, il simbolo, il mito, il rito. 100 Metodo Il corso è costituito fondamentalmente da lezioni frontali proposte dal docente. Al termine di ogni argomento trattato si utilizzerà un’ora per una libera discussione con gli studenti. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un programma dettagliato predisposto dal docente. Il colloquio d’esame verterà su un primo tema, sufficientemente ampio, che lo studente dovrà dimostrare di saper impostare e sviluppare correttamente e su due altre domande più specifiche. Allo studente verrà inoltre richiesto di presentare e di offrire una propria valutazione di uno dei classici della filosofia della religione indicati all’inizio del corso. Bibliografia Manuali: – FABRIS A., Tre domande su Dio, Laterza, Roma-Bari 1998. – BORTOLIN V., Dossier per il corso di filosofia della religione (pro manuscripto). Testi di approfondimento e di consultazione: – FABRIS A., Introduzione alla filosofia della religione, Laterza, Roma-Bari 1996. – FILORAMO G., Che cos’è la religione. Temi, metodi, problemi, Einaudi, Torino 2004. – GRECO C., L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2004 – GRONDIN J., Introduzione alla filosofia della religione, Queriniana, Brescia 2011. – RIZZI A., Il sacro e il senso. Lineamenti di filosofia della religione, LDC, Leumann (TO) 1995. – SORRENTINO S., Realtà del senso e universo religioso. Per un approccio trascendentale al fenomeno della religione, Carocci, Roma 2004. – TOMMASI R., La forma religiosa del senso. Al crocevia di filosofia, religione e cristianesimo, Messaggero, Padova 2009. – WELTE B., Dal nulla al mistero assoluto, Marietti, Casale Monferrato 1985. Un testo a scelta tra una lista di classici della filosofia della religione presentata dal docente all’inizio del corso. TEOLOGIA fONDAMENTALE Docente: ANDREA TONIOLO L203 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi La riflessione teologico-fondamentale in confronto continuo con il contesto culturale e religioso contemporaneo, evidenzia la ragione-ragionevolezza intrinseca alla rivelazione cristiana, il suo essere dotata di senso e per que101 II ANNO filosofica, tentando di far emergere la condizione di possibilità, l’essenza, il valore ed il significato dell’“universale religioso” in rapporto all’esistenza dell’uomo e alla sua storia. Vengono così pure poste le premesse filosofiche per il dialogo interreligioso e per una riflessione teologica sul rapporto tra la fede cristiana e le religioni. Contenuti La teologia fondamentale indaga e riflette l’evento cristiano, preso nella sua completezza, secondo una prospettiva di fondo e fondante: il fatto e l’accoglienza nella fede della rivelazione del Dio trinitario. Il punto di vista materiale, contenutistico, della teologia fondamentale è dato dalla categoria di rivelazione, che costituisce il principio di comprensione intrinseco e unitario del cristianesimo. Al contempo la riflessione sulla rivelazione non può essere compresa senza l’indagine sulla fede, nella sua forma personale e comunitaria, che accoglie e trasmette la rivelazione (la Chiesa e la traditio fidei). Il punto di vista formale dell’indagine è dato dalla credibilità e significatività della rivelazione cristiana. I Parte: Il contesto culturale e religioso contemporaneo – l’approccio moderno e postmoderno al cristianesimo; – il cristianesimo in rapporto alle altre religioni; – la credibilità della rivelazione cristiana in un contesto multiculturale e multireligioso. II Parte: La rivelazione cristiana – la forma storica e cristocentrica della rivelazione; – il modello “autocomunicativo” di rivelazione nella Dei Verbum; – la credibilità della rivelazione di Dio in Gesù Cristo: storicità e universalità di Gesù Cristo. III Parte: La fede e la Chiesa – la fede nel suo senso biblico e teologico; – la Chiesa e la tradizione della fede; – la credibilità della fede e della Chiesa (il linguaggio della martyrìa, il rapporto tra autorità e verità, tra magistero e teologia). Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore (massimo 8) affidate agli studenti per la presentazione dei principali teologi del XX secolo. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante un esame orale finale sulla materia svolta nelle lezioni e mediante un elaborato scritto (massimo 6 pagine) su un’opera di teologia contemporanea, scelta dallo studente. Possono essere previsti durante lo svolgimento delle lezioni alcuni test 102 di verifica (al massimo 3, di un’ora ciascuno): gli studenti vengono avvisati una settimana prima sull’argomento del test. Bibliografia Testo principale: – TONIOLO A., Cristianesimo e verità. Corso di teologia fondamentale, EMP, Padova 2004. Altra bibliografia: – EPIS M., Teologia fondamentale. La ratio della fede cristiana, Queriniana, Brescia 2009. – GIBELLINI R. (a cura), Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana, Brescia 2003. – GIBELLINI R., La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992. – GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. Il rapporto tra fede e ragione, Piemme, Casale Monferrato 1998. – KERN W. - POTTMEYER H.J. - SECKLER M. (a cura), Corso di teologia fondamentale: 1. Trattato sulla Religione; 2. Trattato sulla Rivelazione; 3. Trattato sulla Chiesa; 4. Trattato di Gnoseologia teologica, Queriniana, Brescia 1990. – PIÉ-NINOT S., La teologia fondamentale. “Rendere ragione della speranza” (1 Pt 3,15), Queriniana, Brescia 2002. – VERWEYEN H., La parola definitiva di Dio. Compendio di teologia fondamentale (terza edizione completamente rielaborata), Queriniana, Brescia 2001. – WERBICK J., Essere responsabili della fede. Una teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002. INTRODUzIONE ALL’ANTICO TESTAMENTO 1 Docente: MARCELLO MILANI L204 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi Il corso intende offrire una introduzione ai contenuti attuali del Pentateuco e della Profezia, ai linguaggi e ai generi letterari, per riconoscere le linee portanti dell’esperienza religiosa e il loro sviluppo nella storia. A tale scopo saranno accostati testi significativi che permettano di cogliere il valore della narrazione e della poetica biblica. Si terrà conto anche di elementi interpretativi della tradizione ebraica. Contenuti Una prima parte introdurrà ai problemi e al contenuto del Pentateuco: la sua formazione, la sua attuale articolazione logica e il ruolo dei Sacerdoti e del movimento deuteronomistico nella sua composizione come prodotto di una leadership religiosa e culturale. L’esemplificazione esegetica si soffer103 II ANNO sto motivo accessibile, comunicabile anche al di fuori dell’esperienza di fede. In particolare gli obiettivi sono: – la riflessione sul concetto di rivelazione, mostrandone il carattere di intelligibilità e di credibilità; – lo studio e l’interpretazione delle fonti della teologia (Scrittura, Magistero e Tradizione), con particolare attenzione alla Dei Verbum; – la lettura delle correnti culturali contemporanee, mediante il confronto con la filosofia e le scienze umane; – il confronto in chiave teologica tra cristianesimo e altre religioni; – una breve panoramica dei teologi contemporanei più significativi. Metodo Il corso prevede una serie di lezioni frontali in cui dare le chiavi di lettura dei testi e lo sviluppo del principali contenuti, con esemplificazioni di esegesi. Agli studenti è affidata, oltre alla lettura dei libri biblici in una delle edizioni correnti della Bibbia per coglierne il contenuto e i temi teologici e culturali, la scelta di uno dei libri che verranno indicati o degli articoli sui quali dare una breve relazione scritta, cogliendone l’impostazione, il metodo e le tesi fondamentali, che saranno materia di verifica nell’esame. L’esame consisterà in un colloquio orale sul corso svolto e sulle letture personali proposte. Bibliografia – CAPPELLETTO G., In cammino con Israele. Introduzione all’Antico Testamento, vol. I, Messaggero, Padova 20096 (riveduta e ampliata). – CAPPELLETTO G. – MILANI M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’Antico Testamento, vol. II, Messaggero, Padova 20104 (riveduta e ampliata). Sussidi complementari In generale – MERLO P., L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria (Frecce, 60), Carocci, Roma 2008. – BRUEGGMANN W., Introduzione all’Antico Testamento (Biblica Strumenti, 21), Claudiana, Torino 2005 – IDEM, Teologia dell’Antico Testamento. Testimonianza, dibattimento, perorazione (Biblioteca biblica 27), Queriniana, Brescia 2002. – PENNA R. - PEREGO G. - RAVASI G., Temi teologici della Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2010 (per i singoli libri). – RENDTORFF R., Introduzione all’Antico Testamento. Storia, vita sociale e letteratura d’Israele in epoca biblica, Claudiana, Torino 2003. – ZENGER E., Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Brescia 2005. Per il Pentateuco – SKA J.L., Introduzione al Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia, EDB, Bologna 20046. 104 – GARCIA LOPEZ F., Il Pentateuco. Introduzione alla letteratura dei primi cinque libri della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia, 3/1), Paideia, Brescia 2004. Per i Profeti – ALONSO SCHÖKEL L. - SICRE DIAZ J.L., I profeti, Borla, Roma 1989 (Introduzione e commentario). – MARCONCINI B. e collaboratori, Profeti e apocalittici (Logos – Corso di studi biblici, 3), LDC, Leumann (TO) 20072. – ABREGO DE LACY J.M., I libri profetici (Introduzione allo studio della Bibbia, 4), Paideia, Brescia 1995. – BLENKINSOPP J., Storia della profezia di Israele (Biblioteca biblica 22), Queriniana, Brescia 1997. – SICRE J.L., Profetismo in Israele, Borla, Roma 1995 (profetismo e teologia dei profeti). INTRODUzIONE ALL’ANTICO TESTAMENTO 2 Docente: MARCELLO MILANI L205 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre al linguaggio, alle problematiche e alle idee portanti del mondo dei Sapienti e dei Salmi presenti nella Bibbia e nel mondo circostante. In particolare, sviluppando il concetto di Sapienza e di Saggio, mediante una introduzione generale e con l’accostamento diretto dei libri e ad alcuni testi biblici a titolo di esemplificazione. Contenuti Dopo una introduzione storica al periodo postesilico di Israele in cui maggiormente si sviluppa il movimento sapienziale biblico, sarà offerta un’introduzione generale, nella quale definire e de-scrivere la sapienza per farne emergere i concetti, gli ambienti e i caratteri, il suo linguaggio tra-sversale a tutta la Bibbia, compreso il Nuovo Testamento e il Giudaismo. Una introduzione ai singoli libri biblici chiamati “sapienziali”, per orientare a una lettura continua, in una delle Bibbie correnti, cogliendone il contenuto e gli aspetti teologici e culturali. Quindi l’analisi di alcuni temi dominanti. In particolare: – il rapporto tra conoscenza e timor di Dio o tra fede, teologia e cultura; – la rivelazione dal mondo con la sapienza personificata che determina un nuovo processo nel concepire la sapienza; – la sapienza tra fiducia e ripensamento critico di fronte al dolore e alle sfide 105 II ANNO merà su Gen 1-11, sul significato della narrazione delle figure dei Patriarchi (Gen 12-50). L’esodo verrà considerato nel suo attuale contesto e come simbolo in tutta la Bibbia. Della narrazione biblica verranno accentuate la rivelazione del Nome, i prodigi e segni della liberazione, il passaggio del mare, il cammino nel deserto e la rivelazione al Sinai (Es 1-24). La seconda parte affronterà la Profezia come fenomeno diffuso nell’ambiente dell’Antico Vicino Oriente e nella sua espressione tipica in Israele. Dopo uno sguardo al movimento storico - dai profeti Anteriori ai Profeti Posteriori o Scrittori e i libri che li riguardano - saranno scelti brani dai singoli profeti per rivelarne le caratteristiche letterarie e teologiche. Una introduzione ai Salmi comprenderà la teologia del Salterio e una rassegna dei vari metodi di lettura lungo la storia e nella esegesi contemporanea. Seguiranno alcuni esempi metodologici e pratici sulla lettura dei Salmi in chiave poetica, linguistica e cristiana. Metodo Il corso prevede una serie di lezioni frontali in cui dare le chiavi di lettura dei testi e lo sviluppo del principali contenuti, soprattutto con esemplificazioni di esegesi. Agli studenti è affidata, oltre ai libri biblici, la lettura di alcuni articoli e un libro sul quale dare una breve relazione scritta, cogliendone l’impostazione, il metodo e le tesi fondamentali, che saranno materia di verifica nell’esame. L’esame consisterà in un colloquio orale nel quale confluiranno i lavori e le letture personali. Per i Salmi lo studente dovrà sceglierne una serie, rispondendo ad alcuni criteri che saranno indicati du-rante il corso. Bibliografia Testo base: – CAPPELLETTO G. - MILANI M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’Antico Testamento II, Messaggero, Padova 20064. Testi complementari per l’introduzione alla sapienza: – BONORA A. - PRIOTTO M. (cur.), Libri Sapienziali e altri scritti (Logos, 4), Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997. – GILBERT M., La sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohèlet, Siracide, Sapienza (Parola di Dio – Seconda Serie, 53), San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005 (ed. francese du Cerf, Paris 2003). – MURPHY R.E., L’albero della vita. Una esplorazione della letteratura sapienziale biblica, Queriniana, Brescia 1993. – MORLA ASENSIO V., Libri sapienziali e altri scritti (Introduzione allo studio della Bibbia, 5), Paideia, Brescia 1997 (ed spagnola, Editorial Verbo Divino, Estella 1994). – ROSSANO P. - RAVASI G. - GHIRLANDA A. (a cura di), Nuovo Dizionario di Teologia Biblica, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1989 (per i singoli libri). – TABET M., Introduzione alla lettura dei libri sapienziali dell’Antico Testamento (Biblioteca Scienze Religiose), Edizioni Università della Santa Croce, Roma 20062. – ZENGER E., Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Brescia 2005. Per il Salmi si suggeriscono: – ALONSO SCHÖKEL L. - CARNITI C., Salmi, 2 voll., Borla, Roma 1992-93; cfr. anche Salmi e cantici, Borla, Roma 1996 (commento sintetico che raccoglie la traduzione e l’essenziale dei due volumi). 106 – RAVASI G., Il Libro dei salmi, 3 voll, EDB, Bologna 1981-84. – LORENZIN T., I Salmi (I libri biblici, 14), Paoline, Milano 2000. INTRODUzIONE AI VANGELI SINOTTICI E AGLI ATTI DEGLI APOSTOLI II ANNO della vita e delle nuove culture (Giobbe e Qohelet); – le risposte degli ultimi sapienti, i “deuterocanonici” o “apocrifi” Siracide e Sapienza. Docente: GASTONE BOSCOLO L206 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze basilari necessarie per la comprensione dei Vangeli sinottici e del libro degli Atti; si propone inoltre di condurli attraverso un percorso di lettura e approfondimento esegetico-teologico di detti testi; ha infine lo scopo di introdurre a un utilizzo critico dei principali strumenti esegetici. Contenuti L’ambiente storico e religioso nel quale si è svolta la vita di Gesù e della prima comunità cristiana. Storia della formazione e dello studio dei Vangeli sinottici dalla metà dell’Ottocento a oggi. La questione sinottica. Introduzione ai libri di Marco, Matteo e Luca-Atti; per ciascuno è previsto uno sguardo alle questioni generali (autore, destinatari, epoca di composizione, struttura del vangelo), l’analisi esegetica di alcuni brani, l’approfondimento delle linee teologiche principali. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli studenti. Le lezioni riguardano l’introduzione generale, l’introduzione ai singoli libri, l’esegesi e gli spunti di teologia. Il lavoro personale consiste nella lettura di alcuni commentari relativamente a una parte dei testi approfonditi durante le lezioni, oltre all’utilizzo di altri strumenti esegetici (concordanze, dizionari, sinossi); è prevista la lettura di un volume di spiritualità biblica sulla figura di Gesù. Il colloquio d’esame si baserà su argomenti assegnati dal docente, sulla base di un indice riassuntivo delle tematiche trattate durante le lezioni, e sul volume scelto per la lettura. Bibliografia Manuale: – BROCCARDO C., I vangeli. Una guida alla lettura (Quality Paperbacks, 292) Carocci, Roma 2009. Testi di approfondimento: – AGUIRRE MONASTERIO R. – RODRIGUEZ CARMONA A., Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli (Introduzione allo studio della Bibbia, 6), Paideia, Brescia 1995. – LOHSE E., L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1980. 107 ANTROPOLOGIA TEOLOGICA ED ESCATOLOGIA Docente: GIOACCHINO BISCONTIN L207 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Gli studenti apprenderanno gli elementi fondamentali della visione cristiana del creato, dell’uomo in quanto creatura peccatrice e chiamata in Cristo alla comunione con Dio, e quale è la destinazione dell’esistenza umana nella morte e nell’eternità, così come risulta dai dati biblici e dalla tradizione dottrinale, e con una riformulazione che risulti comprensibile e significativa nell’attuale situazione culturale. Contenuti 1. La creazione del mondo. 2. La creazione dell’uomo. 3. L’uomo immagine di Dio. 4. L’uomo nella condizione di peccato. 5. Creazione e nuova creazione. 6. La grazia nella Scrittura e nei Padri. 7. La grazia nella tradizione teologica. 8. La grazia come chiamata alla salvezza. 9. La vita nella grazia. 10. Dinamismo della vita nella grazia. 11. L’uomo destinato alla vita eterna. Metodo Il corso si svolgerà sostanzialmente mediante lezioni frontali. A intervalli vi saranno delle ore dedicate alla discussione di domande poste dagli studenti e di domande mediante le quali il docente verificherà il grado di apprendimento degli studenti. Agli studenti verrà consegnato un tesario in vista del colloquio d’esame, che verterà su due tesi di cui la prima scelta dallo studente e la seconda dall’esaminatore. Bibliografia Manuale: – SANNA I., Chiamati per nome. Antropologia teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1994. 108 Altri testi: – ANCONA G., Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 20072. – BRAMBILLA F.G., Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 2005. – CASTELLUCCI E., La vita trasformata. Saggio di escatologia, Cittadella, Assisi 2010. – COLZANI G., Antropologia teologica, Dehoniane, Bologna 1988. – DI SANTE C., L’uomo alla presenza di Dio. L’umanesimo biblico, Queriniana, Brescia 2010. – LADARIA L.F., Antropologia teologica, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1995. – LADARIA L.F., L’identità aperta. Il cristiano e la questione antropologica, Queriniana, Brescia 2006. – MORICONI B., Antropologia cristiana. Bibbia, teologia, cultura, Città Nuova, Roma 2001. – NEUSCH M., I cristiani e la loro visione dell’uomo, Queriniana, Brescia 1988. – PESCH O.H., Liberi per grazia - Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 1988. – SIVIGLIA I., Antropologia teologica in dialogo, Dehoniane, Bologna 2007. CRISTOLOGIA Docente: SERGIO DE MARCHI - ENRICO RIPARELLI L208 - Ore settimanali: 4 - II Semestre Obiettivi Il corso intende portare lo studente a svolgere il discorso cristologico alla luce della singolarità di Gesù come suo tema proprio. In tal senso, muovendo dalla precisazione dei termini che definiscono il tema (la storia particolare di Gesù e la storia universale) e dal loro raccordo nella prospettiva di una visione drammatica della storia, tramite un approccio di tipo narrativo mira a delineare i tratti precipui della vicenda e della figura di Gesù avendo attenzione, da un lato, ad evidenziarne i caratteri di intrinseca universalità (escatologico, soteriologico, pneumatologico, protologico) e, dall’altro, ad articolare il rapporto tra cristologia e antropologia nell’ottica di una reciproca mediazione. Contenuti a) L’attestazione biblica dell’evento cristologico. Una volta riconosciuto nella vicenda terrena di Gesù e nel suo culmine pasquale il contenuto peculiare della fede e dell’annuncio cristiano, così come essi sono affermati e regolati dalla loro attestazione scritturistica, il corso mira in primo luogo a sviluppare un approccio di tipo narrativo che, grazie ai racconti evangelici, metta in luce la singolarità della vicenda di Gesù quale evento escatologico dell’azione salvifica di Dio e, in rapporto ad esso, del manifestarsi della sua identità messianica e filiale. In tal senso, sulla scorta del rilievo del carattere drammatico che i vangeli conferiscono alla storia di Gesù per mezzo delle loro trame narrative, sarà possibile individuare, nell’intrecciarsi delle paro109 II ANNO – FABRIS R., Gesù di Nazareth. Storia e interpretazione, Cittadella, Assisi 19965. – POPPI A., Sinossi quadriforme dei quattro Vangeli, Messaggero, Padova 19992. – THEISSEN G. - MERZ A., Il Gesù storico, Queriniana, Brescia 1999. Metodo Nelle sue parti essenziali, biblica e speculativa, il corso si svolge interamente attraverso lezioni di tipo frontale da parte del docente. Prevede inoltre, per quanto attiene l’approfondimento di alcune sue parti storico-positive, lo studio personale dello studente, sulla base delle indicazioni bibliografiche date dal docente. Riferito alla totalità della materia del corso, il colloquio d’esame verterà su tre temi proposti dal docente. Bibliografia – DE MARCHI S., Cristologia, Padova 2011 (dispensa del docente). – KESSLER H., Cristologia, Queriniana, Brescia 2001. TEOLOGIA MORALE fONDAMENTALE Docenti: GIOACCHINO BISCONTIN L209 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Gli studenti apprenderanno i termini della questione morale in generale e quelli della teologia morale cristiana in particolare, in dialogo con la situazione culturale odierna. Approfondiranno la conoscenza delle caratteristiche fondamentali dell’esistenza cristiana. Affronteranno i problemi che si pongono quando si tratta di fondare le norme e di pronunciare giudizi morali. 110 Contenuti 1. Il fondamento biblico dell’etica cristiana a. Ethos ed etica nell’AT b. Ethos ed etica nel NT 2. La natura e il fondamento dell’istanza morale a. La dottrina della legge naturale b. L’etica della situazione c. Il tentativo della fondazione teleologica della norma d. Il bene della persona come criterio della morale II ANNO le e delle azioni del suo ministero con le differenti reazioni che esso suscita, la situazione in cui si viene simultaneamente ad attuare la signoria della bontà salvifica di Dio e a configurare la risposta alle tante domande circa l’identità di Gesù che scandiscono e accomunano il procedere delle quattro narrazioni evangeliche. Al vertice della sua storia, la sua risurrezione, mentre conferma e compie il suo ministero in quanto avvento escatologico dell’agire salvifico di Dio, conferma e rivela in modo inequivocabile l’identità di Gesù come il Cristo e il Figlio che in vita e in morte egli è stato, e genera, ad un tempo, la fede pasquale e le cristologie della Chiesa apostolica (le cristologie dell’innalzamento e dell’elezione di Gesù, le cristologie della preesistenza e dell’incarnazione). b) L’approfondimento speculativo del mistero di Cristo. Mantenendo costante il confronto con la dottrina soteriologia e cristologica patristica, scolastica e moderna, con l’insegnamento magisteriale (in specie conciliare), e con le istanze dominanti dell’attuale contesto storico-culturale, si procederà a sviluppare in successione la riflessione circa il valore escatologico-salvifico della vicenda di Gesù e del suo culmine pasquale, la singolarità della relazione filiale di Gesù con il Padre come fondamento del valore escatologico-salvifico della sua vicenda, la dimensione protologica dell’evento di Gesù Cristo come evento dell’incarnazione del Figlio e le sue implicazioni ontologiche. 3. La coscienza morale a. Fenomenologia della coscienza morale b. I dati biblici c. La coscienza nella tradizione teologica e nel magistero d. Problemi della formazione della coscienza 4. La risposta all’esigenza etica come risposta al Dio che chiama in Cristo a. Elementi generali della risposta etica I. Libertà II. Opzione fondamentale III. Intenzione b. La risposta negativa I. Fenomenologia della colpa II. Dati biblici III. Dati dalla tradizione dottrinale e riformulazione attuale c. La risposta positiva I. Il perdono e la conversione II. L’azione buona III. Le virtù Metodo Il corso si svolgerà sostanzialmente mediante lezioni frontali. A intervalli vi saranno delle ore dedicate alla discussione di domande poste dagli studenti e di domande mediante le quali il docente verificherà il grado di apprendimento degli studenti. Agli studenti verrà consegnato un tesario in vista del colloquio d’esame, che verterà su due tesi di cui la prima scelta dallo studente e la seconda dall’esaminatore. Bibliografia Testo di riferimento: – WEBER H., Teologia morale generale, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1996. 111 DIDATTICA DELL’IRC (con III anno) Docente: fRANCESCO MONTEMAGGIORE Interventi laboratoriali di: RAffAELE CARBONE - CHIARA DEPPIERI LANfRANCO GIANESIN L312 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Il Corso intende offrire allo studente una doppia opportunità: - di conoscere, seppur sommariamente, la didattica nei suoi fondamenti psico-pedagogici e nelle sue finalità metodologiche; - di acquisire alcune competenze sia di metodo sia di contenuto indispensabili ad una prima esperienza di docenza; - di sperimentarsi in esercitazioni pratiche attraverso una metodologia didattica aggiornata secondo le ultime indicazioni ministeriali. Contenuti Il Corso si articolerà in tre parti. La prima ha carattere introduttivo e narrativo in quanto intende definire e contestualizzare la didattica nei suoi fondamenti, nella sua applicazione storica e nel suo contesto d’aula oggi; la seconda parte affronta l’IRC nei suoi riferimenti storico-giuridici; la terza propone una serie di esercitazioni come laboratorio didattico dell’IRC nei rispettivi gradi e ordini di scuola. 112 1 - Parte prima: linee per una efficace didattica d’aula - “tracciati” per una definizione di didattica - fondamenti psico-pedagogici e teorie psicologiche - breve panoramica sulle principali didattiche moderne e attuali - per una didattica d’aula, oggi 2 - Parte seconda: linee per un’aggiornata didattica dell’IRC - breve excursus di carattere storico-ordinamentale dell’IRC - status dell’insegnante IRC e suoi diritti-doveri - orientamenti nazionali e specifici dell’IRC II ANNO Altri testi: – ANGELINI G., Teologia morale fondamentale. Tradizione, Scrittura e teoria, Glossa, Milano 1999. – DEMMER K., Introduzione alla Teologia morale, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1993. – FRIGATO S., Vita in Cristo e agire morale. Saggio di teologia morale fondamentale, LDC, Leumann (TO) 1999. – GATTI G., Manuale di Teologia Morale, LDC, Leumann (TO) 2001. – GOFFI T. - PIANA G., Corso di Morale, 1. Vita nuova in Cristo. Morale fondamentale e generale, Queriniana, Brescia 1983. – LAURET B. - REFOULÉ F., Iniziazione alla pratica della teologia, 4. Morale, Queriniana, Brescia 1986. – TREMBLAY R. - ZAMBONI S., Figli nel Figlio. Una teologia morale fondamentale, Dehoniane, Bologna 2008. – SCHNACKENBURG R., Il messaggio morale del Nuovo Testamento, 1. Da Gesù alla Chiesa primitiva, Paideia, Brescia 1989. – VIDAL M., Manuale di etica teologica, 1. Morale fondamentale, Cittadella, Assisi 1994. – ZUCCARO C., Morale fondamentale, EDB, Bologna 1993. 3 - Parte terza: dalla teoria alla pratica didattica dell’IRC - traguardi e obiettivi di apprendimento dell’IRC - progettare l’IRC: nella scuola del primo ciclo; nella scuola del secondo ciclo - sintesi e verifica dell’esercitazione didattica Metodo Il Corso prevede lezioni frontali con periodiche verifiche mediante confronto colloquiale con i corsisti. La terza parte del Corso sarà prevalentemente laboratoriale sotto la guida di un insegnante “pratico” per ogni grado di scuola. Alla fine del Corso verrà somministrato un questionario di controllo dell’apprendimento e di soddisfazione. L’esame verterà su un’esposizione scritta o orale sugli argomenti trattati. Bibliografia Testi consigliati: – Appunti delle lezioni. – AA.VV., Il Codice della scuola, Ed. La Scuola, Brescia 2009. – LANEVE C., La didattica tra teoria e pratica, Ed. La Scuola, Brescia 2005. – SCURATI C., Nuove didattiche. Linee di ricerca e proposte formative, Ed. La Scuola, Brescia 2008. – FABBRONI F., Manuale di didattica generale, GLF, Ed. Laterza, Brescia 2007, nuova edizione. – TORRIELLO F., Per una didattica dell’IRC, Elledici, Leumann (TO) 2004 – SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione cattolica: il nuovo profilo, Ed. La Scuola, Brescia 2006. – MPI, Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, Roma 2007. – MPI, Indicazioni per l’IRC nel secondo ciclo di istruzione, Roma 2010. – OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO, a cura di A. CASTEGNARO, Apprendere la Religione, EDB, Bologna 2009. 113 LABORATORIO PASTORALE 2 La soggettività ecclesiale (con III anno) Docente: LIVIO TONELLO L315 - Ore settimanali: 2 - I Semestre – SECONDIN B., I nuovi protagonisti. Movimenti, associazioni, gruppi nella Chiesa, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1991. – FAVALE A., Comunità nuove nella chiesa, Edizioni Messaggero, Padova 2003. – REDAELLI C., «Le aggregazioni laicali nella Chiesa. Una recente nota pastorale della CEI», in QdE VI (1993) 4, pp. 441-453. – GIOVANNI PAOLO II, Vita consecrata, Esortazione apostolica post-sinodale, 25.03.1996. III ANNO Obiettivi Il percorso mette in luce il tema della soggettività della Chiesa e nella Chiesa, evidenziando le differenze nella partecipazione alla missione ecclesiale a seconda delle identità cristiane. La considerazione delle “vocazioni” dell’essere cristiano evidenzia come la soggettività nella pastorale si declina al plurale a partire dalla identità battesimale e in vista dell’unica missione. Un affondo sintetico viene fatto anche sulla teologia del laicato e dei ministeri e sul relativo sviluppo postconciliare. Notevole rilievo viene dato alle forme dell’agire ecclesiale comunitario di tipo carismatico e associativo che mettono in evidenza la natura non solo giuridica ma organica e variegata dell’essere chiesa. Contenuti 1. Il popolo di Dio. 2. Soggettività ecclesiale: della e nella chiesa. 3. La collaborazione alla missione della chiesa. 4. La struttura gerarchica 5. Le associazioni laicali 6. La vita consacrata 7. I movimenti. Metodo Il corso è proposto agli studenti in forma di laboratorio. Ciò comporta la produzione e l’analisi di materiali di ricerca, sia in aula che personalmente. Ogni introduzione tematica è seguita da un approfondimento collaborativo e partecipativo degli studenti. L’esame consiste in un elaborato scritto a partire da un ambito di interesse che ha sollecitato lo studente durante il laboratorio. Bibliografia – TONELLO L., Il “gruppo ministeriale” parrocchiale, FTTR-Edizioni Messaggero, Padova 2008. – GROLLA V., L’agire della Chiesa, Messaggero, Padova 20033, pp. 147-238. – SEVESO B. - PACOMIO L. (cur.), Enciclopedia di pastorale 4, PIEMME, Casale Monferrato (AL) 1993, in particolare: B. FORTE, Il laicato, pp. 231-236; E. COSTA, Il religioso/a, pp. 225-230; L. CONTI, Movimento, pp. 189-195. – CODICE DI DIRITTO CANONICO COMMENTATO (a cura della Redazione di Quaderni di diritto ecclesiale), Ancora, Milano 2004 e successive edizioni. – HEGGE C., Il Vaticano II e i movimenti ecclesiali. Una recezione carismatica, Città Nuova Editrice, Roma 2001. 114 115 LETTERATURA PAOLINA Docente: ANDREA ALBERTIN L301 - Ore settimanali: 4 - II Semestre Obiettivi Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze basilari per la comprensione della persona e dell’attività epistolare di Paolo. Si propone inoltre di condurli attraverso un percorso di lettura e approfondimento esegetico-teologico di detti testi. Ha infine lo scopo di introdurre ad un utilizzo critico dei principali strumenti esegetici. Questo dovrebbe fornire allo studente un bagaglio significativo per poter continuare autonomamente una lettura attenta delle lettere presenti nel NT. Contenuti Si presentano alcuni elementi della biografia di Paolo (fonti cui attingere; formazione culturale dell’Apostolo; missione; la sua esperienza di/in Cristo) e il genere letterario epistolare; viene in particolare considerata la dimensione retorico-argomentativa delle lettere (con introduzione ai concetti fondamentali della retorica classica). Vengono quindi approfondite singolarmente la prima e la seconda lettera ai Tessalonicesi, la prima e la seconda lettera ai Corinzi, la lettera ai Filippesi e a Filemone, la lettera ai Galati, la lettera ai Romani, la lettera ai Colossesi e agli Efesini, la prima e la seconda lettera a Timoteo, la lettera a Tito. Per ciascuna lettera è previsto uno sguardo alle questioni generali (contenuto, destinatari, datazione) e la lettura continua del testo, con approfondimento esegetico di alcuni brani scelti. Infine vengono tracciate alcune linee per una teologia delle lettere di Paolo, secondo i diversi campi di interesse esegetico (Paolo e la Legge, Paolo e il giudaismo, Paolo e l’ellenismo, Paolo e l’Impero Romano, giustificazione, cristologia, soteriologia, ecclesiologia, escatologia…), in vista di precisare l’esistenza o meno di un ‘centro’ della teologia paolina. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli studenti. Le lezioni riguardano l’introduzione generale, la presentazione delle ‘protopaoline’ e gli spunti di teologia biblica. Il lavoro personale consiste nella lettura continua dell’epistolario paolino con l’ausilio di un commento minimo e nella conoscenza base della geografia attinente la vita e la missione di Paolo. L’esame è orale. Il colloquio d’esame verte sia sul contenuto delle lezioni frontali che sul lavoro personale. 116 Bibliografia – Appunti forniti dal docente. – FABRIS R. - ROMANELLO S., Introduzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma 2006. – REYNIER C., Per leggere san Paolo (Itinerari biblici), Queriniana, Brescia 2009. – SANCHEZ BOSCH J., Scritti paolini (Introduzione allo studio della Bibbia, 7), Paideia, Brescia 2001. Testi consigliati: – Credereoggi n. 143, 5/2004. – GIENIUSZ A. (a cura di), Paolo di Tarso. Figura, opera, ricezione (Percorsi culturali, 20), Urbaniana University Press, Città del Vaticano - Roma 2009. – NESTLE E. - ALAND B., Nuovo Testamento greco e italiano, Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 2006. – PENNA R., Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 20003. LETTERATURA GIOVANNEA Docente: LUCIANO fANIN L302 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Il Corso si propone di introdurre lo studente alla conoscenza dei libri che compongono il corpo giovanneo (Gv; 1-3 Gv; Ap). Per questo, accanto alle introduzioni di carattere generale, intende offrire chiavi per una lettura complessiva dei testi e proporre letture di carattere esegetico, privilegiando l’approccio sincronico, così da permettere di apprezzare e valorizzare i temi teologici e l’originalità di questi libri nel contesto della letteratura neotestamentaria. Contenuti a. L’opera giovannea Alla persona di Giovanni, figlio di Zebedeo, identificato da un’antica tradizione con “il discepolo che Gesù amava”, sono attribuiti un Vangelo, tre Lettere e il misterioso libro dell’Apocalisse. Questi cinque libri costituiscono la cosiddetta “opera giovannea” sulla quale si sofferma il nostro studio. Verranno considerati i seguenti aspetti: ambiente comune, rapporto fra gli scritti, somiglianze e differenze di stile; impiego della Scrittura. b. Vangelo di Giovanni Questioni introduttive: struttura e formazione letteraria: unità letteraria e teo117 III ANNO n III ANNO Contenuti Questioni preliminari: Il Dio che si rivela oggetto primario della teologia c. La prima lettera di Giovanni Struttura letteraria e linee teologiche della prima lettera; caratteristiche; problemi e sfondo dottrinale. Esegesi: 1Gv 1,1-4. Parte prima: La rivelazione del mistero del Dio Unitrino 1) La preparazione della rivelazione del Dio unitrino nell’Antico Testamento; 2) La rivelazione di Dio nella vita di Gesù, il Figlio, rivelatore del Padre e portatore dello Spirito Santo; 3) Trinità e mistero pasquale. La morte di Gesù, evento della carità divina. d. Il libro dell’Apocalisse Aspetti letterari: genere, struttura, procedimenti di composizione, linguaggio, stile; origine del libro: ambiente, dimensione liturgica, autore, luogo e data di composizione, destinatari, scopo; interpretazione: alcuni criteri ermeneutici. Esegesi: Ap 1,1-3. Parte seconda: La fede nella trinità nella chiesa antica. Elementi storico-dogmatici 1) Dalla scrittura ai Padri. Il periodo pre-niceno; 2) Le eresie trinitarie. La crisi ariana e il concilio di Nicea; 3) I Padri Cappadoci. Il Concilio Costantinopolitano I. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame orale verterà su una questione relativa all’introduzione generale, a seguire una domanda particolare su uno dei cinque libri, per giungere poi ad un esempio di lettura esegetica, scelta tra quelle svolte durante le lezioni e da ultimo alcuni rilievi su un tema di carattere teologico. Bibliografia – BIGUZZI G., L’Apocalisse (I libri biblici. Nuovo Testamento, 20), Paoline, Milano 2005. – GHIBERTI G. (cur.), Opera giovannea (Logos, 7), Torino 2003. – LEON DUFOUR X., Lettura dell’evangelo secondo Giovanni, 4 voll., San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1990-1998. – PRETO B., Lettere di Giovanni, Paoline, Roma 1970. – SEGALLA G., Giovanni, Paoline, Roma 1976. – VANNI U., L’Apocalisse: ermeneutica, esegesi, teologia, Dehoniane, Bologna 1988. IL MISTERO DI DIO Docente: ODDONE MARZOLA L303 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio della Teologia trinitaria, a partire dalle questioni inerenti al mistero di Dio Unitrino per giungere, dopo l’approfondimento dei contenuti teologici fondamentali, alle implicazioni antropologiche ed esistenziali conseguenti al fatto dell’uomo Imago Trinitatis. 118 Parte terza: Il Dio uno e trino - Riflessione sistematica sul mistero della Trinità 1) Dal Dio dei filosofi al Dio di Gesù Cristo; 2) La vita interna di Dio: le processioni, le relazioni, le Persone divine; 3) L’amore come principio ontologico della Trinità. Le tre ipostasi dell'amore divino; 4) Il personalismo trinitario. Parte quarta: L’uomo, persona ad immagine del Dio trinitario Il personalismo cristiano nella prospettiva dell’ «uomo trinitario». Metodo Il corso si svolgerà con lezioni frontali e dialogo in aula, con l’offerta di documentazione integrativa che si rivelasse utile in base alle esigenze obiettive o alle richieste degli studenti. È prevista una verifica scritta a metà o fine corso mediante un questionario per verificare l’apprendimento delle nozioni fondamentali e della capacità di esprimere i concetti con proprietà di linguaggio adeguato alla tematica del corso. Bibliografia Manuale: – MARZOLA O., Il Mistero di Dio. Elementi di teologia trinitaria, Dispense ad uso degli studenti, ISSR, Padova A.A. 2011-2012. – LADARIA L.F., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, Piemme, Casale Monferrato 1999. Testi di approfondimento: – GRESHAKE G., La fede nel Dio trinitario. Una chiave per comprendere, GdT 266, Queriniana, Brescia 1999. – LADARIA L.F., La Trinità mistero di comunione, Paoline, Milano 2004. Testi di consultazione: – CAMBÓN E., Trinità modello sociale, Città Nuova, Roma 2005. – FROSINI G., La Trinità mistero primordiale, EDB, Bologna 2000. – GAMBERINI P., Un Dio in relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Città Nuova, Roma 2007. 119 III ANNO logica; rapporto con i sinottici; tradizione e redazione del vangelo; l’ambiente culturale; origine storica, questione dell’autore e la comunità giovannea. I motivi più importanti della teologia del IV Vangelo. Esegesi: Gv 19-51. Docente: GAUDENZIO ZAMBON L304 - Ore settimanali: 4 - II Semestre Obiettivi Il corso ha lo scopo di avviare ad una interpretazione teologica della chiesa partendo dal fatto che essa esiste dentro la storia umana e dalla sua autocoscienza testimoniata nel Nuovo Testamento. Il percorso è finalizzato all’approfondimento della Chiesa come ‘mistero di salvezza’ che si realizza in un luogo, in quali forme e medianti quali soggetti e figure ministeriali. Contenuti 1. La Chiesa come aggregazione religiosa. Tratti caratteristici a confronto con altre forme di aggregazione religiosa proprie di alcune religioni. 2. Sguardo retrospettivo: l’evento della Rivelazione e le origini del cristianesimo. Modi e forme dell’autocoscienza di Chiesa. 3. Interpretazione teologica della Chiesa e questioni di metodo: il modello dell’ecclesiogenesi. La chiesa come ‘comunità di popolo’ ed i suoi rapporti con il mondo. 4. La missione della Chiesa e il regno di Dio: il contesto e le costanti. 5. I caratteri della Chiesa. 6. Unità di missione diversità di ministero: i ministeri dei laici, il ministero degli sposi e il ministero ordinato. 7. Dalla comunione all’ordinamento canonico: le istituzioni ecclesiastiche dei fedeli, quelle di base (parrocchie, diocesi, patriarcati) e quelle dell’ordine episcopale (conferenze episcopali, concili e sinodi). 8. Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. La tradizione mariana e la teologia mariana oggi. Metodo Le lezioni saranno per la maggior parte frontali. Sono previsti alcuni approfondimenti tematici condotti in forma seminariale. La verifica finale del corso terrà conto della partecipazione attiva alle lezioni e del contributo offerto durante le ore di lavoro seminariale e si svolgerà nella forma dell’esame orale. Il colloquio di esame prevede la presentazione di un capitolo a scelta del manuale di ecclesiologia da parte dello studente e domande del docente su un altro capitolo e sulla Lumen gentium. Bibliografia – Appunti dalle lezioni del docente. – DE FIORES S., «Maria “sistema di valori” nelle fasi culturali di due millenni», in ID., Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005, pp. 15-38. – DIANICH S. - NOCETI S., Trattato sulla Chiesa, Queriniana 2003. – SARTORI L., La “Lumen gentium”. Traccia di studio, EMP 2006. – SESBOÜÉ B., «La vergine Maria», in ID. (dir.), Storia dei dogmi, III, Ed. Piemme, Casale Monferrato (AL) 1998, pp. 489-537. 120 Bibliografia di approfondimento: – COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Temi scelti di ecclesiologia (1985) [EV 9/1668-1765]. – FEINER J. - LÖHRER (curr.), L’evento salvifico nella comunità di Gesù Cristo, Mysterium salutis IV/I, Queriniana, Brescia 1972. – KEHL M., La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, San Paolo 1995. – NOCETI S. - RONCONI M. (a cura di), Un popolo chiamato Chiesa. Introduzione alla Lumen gentium, Periodici san Paolo, Milano 2009. – PESCH O.H., Il Concilio Vaticano secondo. Preistoria, svolgimento, risultati, storia post-conciliare, BTC 131, Queriniana, Brescia 2005. – PIÈ-NINOT S., Ecclesiologia. La sacra mentalità della comunità cristiana, BTC 138, Queriniana, Brescia 2008. – WERBICK J., La Chiesa. Un progetto ecclesiologico per lo studio e per la prassi, BTC 103, Queriniana, Brescia 1998. SACRAMENTI Docente: GIUSEPPE TOffANELLO L305 - Ore settimanali: 4 - I Semestre Obiettivi Il corso intende aiutare gli studenti a familiarizzare con lo stile sacramentale con cui Dio comunica con l’umanità e con cui chi crede comunica Dio al mondo di oggi. In particolare aiuta a cogliere il percorso storico con cui la chiesa cattolica, obbediente allo stile di vita di Gesù, ha sviluppato i sette sacramenti, ad evitare concezioni magiche che non testimoniano il vangelo o creatività basate sul successo. Contenuti 1. Le condizioni umane per comprendere la sacramentalità come profondamente radicata nella comunicazione umana autentica: apprezzamento della materia in un mondo consumista e materialista; valorizzazione della memoria e della fedeltà in un mondo che cerca sempre novità; unità di vita in un mondo a compartimenti stagni. 2. Una prima definizione di sacramento: una comunità che celebrando le sue memorie salvifiche nella festa riaccende la sua vita nel Signore. 3. Il percorso storico: uno stile testimoniato dalla Scrittura; il vissuto nei secoli e le sue spiegazioni; la riflessione medioevale; gli stimoli del XX secolo. 4. Alcune precisazioni d’insieme: Cristo a fondamento storico dei sacramenti; il traguardo dei sacramenti e la loro necessità; l’azione dei sacramenti; il ministro dei sacramenti; il numero settenario. 121 III ANNO ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA 6. I sacramenti della guarigione: approfondimento del battesimo e dell’eucaristia; il perdono dei peccati (condizioni umane minime per capire il sacramento, peccato e perdono nella bibbia e in particolare in Gesù, sviluppo storico articolato, il rito oggi, una penitenzialità diffusa); il sacramento dell’unzione (sfondo umano, percorso biblico ed evoluzione storica, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito). 7. I sacramenti del servizio: presupposti antropologici minimi per capire questi sacramenti; il ministero ordinato (sfondo umano, sfondo biblico, percorso storico, il rito oggi, indicazioni spirituali); il matrimonio (sfondo umano, sfondo biblico, percorso storico, il rito oggi, una spiritualità sacramentale). 8. Lettura in classe di indici di manuali sui sacramenti. Metodo Il corso consiste in lezioni frontali. La verifica sarà fatta sulla base di un tesario offerto dall’insegnante. Un argomento sarà a scelta dell’esaminando, due argomenti saranno scelti dall’insegnante. Bibliografia – Dispense dell’insegnante. – TURA E.R., Il Signore cammina con noi, Libreria Gregoriana Editrice, Padova 1987. – BOFF L., I sacramenti della vita, Borla, Roma 1979. – VORGRIMLER H., Teologia dei sacramenti, Queriniana, Brescia 1992. Ulteriori suggerimenti bibliografici saranno forniti durante lo svolgimento del corso. MORALE SESSUALE E fAMILIARE Docente: GIUSEPPE PELLIZZARO L307 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Lo scopo del corso è quello di tradurre nella concretezza della vita affettiva e di relazione le indicazioni della morale fondamentale e di mettere lo studente nelle condizioni di saper offrire una risposta cristiana, o almeno di poter dare 122 i criteri fondamentali di essa, agli interrogativi morali dell’uomo chiamato a vivere in relazione. Contenuti Dando per presupposta la necessità di un criterio per la fondazione del giudizio morale, si evidenzia come la crisi del codice etico – provocata anche dal mutamento sociale – abbia reso maggiormente coscienti dei limiti della impostazione tradizionale della morale sessuale e familiare e della necessità di una diversa modalità di approccio all’argomento. L’esperienza sessuale si presenta come fatto “complesso”. Accettare la sfida della complessità significa non poter pervenire in questo campo a delle conclusioni semplici e immediatamente “convincenti”. «Le sfide e i compiti legati alla sessualità sono troppo vari e complessi perché si possa pensare di risolverli una volta per tutte con norme affatto semplicistiche». Si accetta dunque la sfida della “complessità” partendo dal riconoscimento dell’esistenza di una “questione sessuale” come caratterizzante il modo moderno e contemporaneo di percepire e di vivere la sessualità. Solo a questo punto tenteremo una interpretazione della medesima alla luce della ragione e della Parola di Gesù come è compresa nella fede attuale della chiesa. Dopo un confronto con la riflessione patristica e scolastica si indicheranno le linee di tendenza ed eventualmente le tensioni presenti nell’attuale ricerca: - a livello di insegnamento magisteriale; - a livello di riflessione teologica. L’opzione “personalista” suggerita dal Magistero recente, vede la ricerca teologica impegnata nel difficile compito di dare volto concreto a questa indicazione, innanzi tutto nel dire che cosa si intenda per persona e quali siano i criteri per una comprensione e valutazione della sessualità in una serie di questioni particolari nello stato di vita coniugale e verginale. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore di lavoro seminariale. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un tesario riassuntivo delle tematiche presentate durante le lezioni. Il colloquio d’esame verterà su una tesi assegnata dal docente; lo studente presenterà, inoltre, una tesi a sua scelta, indicando il percorso di approfondimento seguito per la sua preparazione. Bibliografia – Appunti dell’insegnante. – VALSECCHI A., Nuove vie dell’etica sessuale, Queriniana, Brescia 1972. – GATTI G., Morale sessuale educazione dell’amore, LDC, Torino 1979. – CAFFARRA C., Etica generale della sessualità, ARES, Napoli 1992. – VIDAL M., Etica della sessualità, SEI, Torino 1993. – ZUCCARO C., Morale sessuale: nuovo manuale di teologia morale, Dehoniane, Bologna 1997. – LEONE S., Educare alla sessualità, Dehoniane, Bologna 2000. – WEBER H., Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2003. 123 III ANNO 5. I sacramenti dell’iniziazione cristiana: necessità e senso dell’iniziazione oggi; il battesimo come sacramento comunitario e positivo (sfondo umano, percorso biblico e storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito, il battesimo dei bambini); la cresima come approfondimento missionario del battesimo (sfondo umano, percorso biblico e storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito); l’eucaristia come fonte e culmine della vita cristiana (sfondo umano, sfondo ebraico, testi di istituzione, il percorso storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito, un nuovo linguaggio catechistico). BIOETICA Docente: CRISTIANO ARDUINI L308 - Ore settimanali: 2 - II Semestre Obiettivi Il corso intende introdurre lo studente alle problematiche fondamentali della bioetica, mettendo a fuoco l’origine di tale scienza, i suoi fondamenti morali, le due grandi azioni del nascere e del morire, l’analisi intenzionale di qualche caso specifico, a partire dai testi magisteriali inerenti. Contenuti 0. Origini, diffusione e definizioni della bioetica 1. La prospettiva del soggetto agente a partire da Veritatis Splendor 78 e Evangelium Vitae 2. I principi del personalismo ontologicamente fondato 3. Generare un figlio: dono da dono 4. Il nesso tra sessualità e generazione: condizione di una procreazione responsabile 5. Generare e agire medico: unità intenzionale tra fine prossimo e fine intermedio 6. L’azione medica: la sua efficacia e la sua bontà 7. Prudenza, giustizia, temperanza, fortezza, scienza, arte, esperienza, sapienza: virtù irrinunciabili della professione medica 8. Contraccezione e fecondazione medicalmente assistita 9. La scienza a servizio del concepimento e della promozione del figlio in Donum vitae e Dignitas personae 124 10. Il magistero della Chiesa e il dibattito sull’eutanasia 11. La cura del malato in stato vegetativo permanente, del paziente affetto da distrofia muscolare, del bambino con la spina bifida 12. Analisi di alcune situazioni cliniche e pastorali. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore di approfondimento personale da parte degli studenti con la scelta di un articolo tra quelli proposti dal docente durante il corso. Bibliografia – ARDUINI C., La razionalità dell’agire del medico, Facoltà Teologica del Triveneto - Edizioni Messaggero, Padova 2009, pp. 130-268. – DI PIETRO M. L., Bioetica e famiglia, Lateran University Press, Roma 2008. – NORIEGA J. - DI PIETRO M.L. (a cura di), Fecondità nell’infertilità, Lateran University Press, Roma 2007. – NORIEGA J. - DI PIETRO M.L. (a cura di), Nè accanimento nè eutanasia, Lateran University Press, Roma 2002, pp. 15-152. – SGRECCIA E., Manuale di bioetica, vol. I-II, Vita e Pensiero, Milano 1999. MORALE SOCIALE Docente: GIORGIO BOZZA L309 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone di avviare gli studenti ad una riflessione etico-teologica sul fatto sociale. A partire dalla Parola di Dio, dalla tradizione della chiesa e facendo un continuo riferimento agli insegnamenti della Dottrina sociale della chiesa, si cercherà di rispondere alle domande sul perché e sul come vivere in società. La prospettiva teologica di tale percorso permetterà di individuare il progetto di Dio sulla convivenza umana, al fine di comprendere cosa deve fare l’uomo per vivere e realizzare autenticamente la comunione-comunità tra tutti gli esseri viventi. Contenuti Con riferimento ai problemi concreti, il presente corso di morale sociale verrà organizzato intorno a due centri assiologici: l’economia, la politica. Il mondo economico, il mondo politico costituiscono le strutture che configurano le due grandi forze umane: la brama dell’avere, l’ambizione del potere. Nell’organizzazione tematica del presente corso di morale sociale, la parte centrale sarà occupata dall’etica economica, dall’etica politica. A queste due parti verrà premesso un capitolo sulla storia della morale sociale e uno che fa riferimento ai principi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa; la persona, la sussi125 III ANNO – CICCONE L., Etica sessuale: persona, matrimonio, vita verginale, Edizioni Ares, Milano 2004. – PADOVESE L., Uomo e donna a immagine di Dio: lineamenti di Morale sessuale e familiare (Strumenti di scienze religiose), Edizioni Messaggero, Padova 1996. – FUCHS E., Desiderio e tenerezza, una teologia della sessualità, Claudiana, Torino 1984. – LACROIX X., Il corpo e lo spirito: sessualità e vita cristiana, Qiqajon, Magnano (BI) 1996. – BRESCIANI C., Personalismo e morale sessuale, Piemme, Roma 1983. – AA.VV., La sessualità umana (nuovi orientamenti nel pensiero cattolico americano: uno studio commissionato dalla Associazione dei teologi cattolici americani), Queriniana, Brescia 1978. – DIANIN G., Matrimonio sessualità fecondità, corso di morale familiare, Messaggero, Padova 2005. – CEI, Direttorio di pastorale familiare, ed. Fondazione di Religione “santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena”, Roma 1993. Metodo Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente con la possibilità di dialogo con gli studenti. La verifica dell’apprendimento verterà in un colloquio orale. Bibliografia Testi di riferimento: – BOZZA G., Da cristiani dentro la società. Introduzione alla morale sociale, Dispensa, Padova 2010. – Le encicliche sociali Testi di approfondimento: – COMBI E. - MONTI E., Fede e società. Introduzione all’etica sociale, Centro Ambrosiano, Milano 2005. – PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della chiesa, Editrice Libreria Vaticana, Città del Vaticano 2004. – GRILLO G., Sommario della Dottrina sociale della Chiesa. Per storici, studiosi e studenti. Dalla “Rerum Novarum” alla “Caritas in Veritate”, Marietti, GenovaMilano 2010. – VIDAL M., Manuale di etica teologica, vol. 3, Cittadella, Assisi 1997. STORIA DELLA ChIESA 2 Docente: STEfANO DAL SANTO - PIERANTONIO GIOS L310 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso si propone di fornire una conoscenza adeguata della storia della Chiesa dal tardo Medioevo al XX secolo e intende contribuire alla formazione di una mentalità critica che sappia interrogare con metodo rigoroso gli avvenimenti del passato per ricercarne le cause, le conseguenze e i significati in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente, percorso necessario per dialogare con gli uomini e la cultura del nostro tempo. Esso mira a favorire una più piena conoscenza di una fede che essenzialmente si dà nella storia, nella quale nasce, cresce e si esprime, in vista di una comprensione che è anche autocomprensione e di una partecipazione alla vita ecclesiale più competente e matura. Contenuti Il corso presenterà, attraverso la metodologia propria della scienza storica, il cammino della comunità cristiana dal XIV al XX secolo, avendo come oggetto la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e nella molteplicità dei suoi aspetti, all’interno del contesto culturale, religioso, politico e sociale. 126 Dopo una rapida introduzione epistemologica sulla Storia in generale e sulla Storia della Chiesa in particolare, si cercherà di offrire una visione d’insieme della storia della Chiesa del periodo, mantenendosi in dialogo con la teologia e prestando attenzione agli aspetti fondamentali delle vicende spirituali, politiche e culturali, del modo con cui essa ha cercato di svolgere la sua missione nelle diverse aree e situazioni, dei mezzi di cui si è servita, delle difficoltà incontrate e dei risultati raggiunti, della vita e della storia delle sue istituzioni, della fede vissuta e professata dal popolo cristiano. In particolare saranno oggetto di studio: - La crisi XIV secolo; l’elezione e il pontificato di Celestino V; la lotta tra sacerdotium e regnum e il pontificato di Bonifacio VIII. - L’età avignonese, le sue cause e i suoi caratteri principali. - Lo scoppio del grande scisma d’occidente, il conciliarismo e i Concili di Pisa, Costanza e di Basilea-Firenze. - La Chiesa nell’età e nella cultura del Rinascimento. - La vita cristiana nei secoli XIV e XV e gl’inizi della Riforma cattolica. - La Riforma protestante, le sue cause, i suoi effetti e la sua diffusione; Lutero, Calvino, lo scisma inglese. - Il Tridentino e la Riforma nel Cinquecento prima e dopo il Concilio; i nuovi ordini e la Compagnia di Gesù; la Controriforma e i suoi rapporti con la Riforma protestante e quella cattolica. - Le guerre «di religione» e le paci di Augusta e Westfalia; la repressione dell’eresia e l’Inquisizione; l’idea di tolleranza. - Le missioni in Estremo Oriente e nel Nuovo Mondo. - La Chiesa nella società di Antico Regime; il giansenismo. - La Chiesa nell’età dei Lumi. - La Chiesa durante la Rivoluzione francese e nell’epoca napoleonica. - L’età della Restaurazione, il pensiero intransigente e il cattolicesimo liberale; la Chiesa nel mondo agl’inizi del XIX secolo. - Il pontificato di Pio IX; il rapporto con il Risorgimento e il liberalismo; il Sillabo; la Questione Romana; il Concilio Vaticano I. - Leone XIII e la nuova linea; la questione sociale; gli Stati e la democrazia; la Chiesa in Italia dal non expedit alla vigilia della Conciliazione. - Il pontificato di Pio X: le riforme e la lotta contro il modernismo. - Nazionalismi e totalitarismi; la Chiesa di fronte alla Prima guerra mondiale; i pontificati di Benedetto XV e Pio XI; la Chiesa in Francia, in Messico, in Spagna; il rapporto col Fascismo e i Patti Lateranensi; il rapporto col nazismo e il Concordato col Terzo Reich. - La Chiesa durante la Seconda guerra mondiale. - Pio XII e il suo pontificato; la Chiesa nel secondo dopoguerra: 1945-1958. - Giovanni XXIII; il Concilio Vaticano II. - Paolo VI e il post-concilio. Metodo Gli argomenti del corso saranno presentati attraverso lezioni frontali, delle quali in aula verrà sempre proiettato lo schema generale, disponibile anche nella pagina web del docente. Lo studio richiesto allo studente sarà basato su127 III ANNO diarietà, la solidarietà, il bene comune, la partecipazione e la destinazione universale dei beni. Bibliografia Testi di riferimento: – MARTINA G., Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, 4 voll., Morcelliana, Brescia 2006-2008. – Per alcuni argomenti del programma sono disponibili materiali e dispense del docente. Testi complementari: – JEDIN H., ed., Storia della Chiesa, V/2-X, Jaca Book, Milano 1976-2007. – Storia della Chiesa, fond. da A. Fliche e V. Martin, XXII-XXV, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1990-1995. – BIHLMEYER K. - TUECHLE H., Storia della Chiesa, III-IV, Morcelliana, Brescia 200915. – MEZZADRI L., Storia della Chiesa tra Medioevo ed Epoca moderna, 3 voll., Centro Liturgico Vincenziano, Roma 2001. – GUIDUCCI P.L., L’identità affermata. Storia della Chiesa medievale, LAS, Roma 2010. – ZAGHENI G., L’età moderna. Corso di Storia della Chiesa - III, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1995. – ID., L’età contemporanea. Corso di Storia della Chiesa - IV, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1996. – MARTÍNEZ FERRER L. - GUIDUCCI P.L. (ed.), Fontes. Documenti fondamentali di storia della Chiesa, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005. METODOLOGIA DELLA RICERCA Docente: ALBERTO fANTON L314 - Ore settimanali: 2 - I Semestre i rudimenti metodologici per presentare i risultati acquisiti nel quinquennio di studi. In chiusura, la presentazione della biblioteca e i principali strumenti di utilizzo per la ricerca via internet (OPAC, cataloghi, risorse). Contenuti 1. Lo studio della teologia. 2. Studiare con metodo. 3. Le fonti del sapere teologico. 4. La raccolta del materiale di ricerca. 5. Documentare le proprie fonti: le citazioni. 6. La stesura di un testo: criteri generali e tipologie di lavoro scritto. 7. La teologia in biblioteca. Metodo Il corso sarà condotto principalmente nello stile delle lezioni frontali e con il supporto di proiezioni di slides. È prevista inoltre, all’interno del corso, la visita guidata alla struttura bibliotecaria, con relative spiegazioni per l’uso del materiale bibliografico. La verifica finale, riscontro di apprendimento del corso, sarà in forma scritta. Bibliografia – FANTON A., Metodologia per lo studio della teologia. «Desidero intelligere veritatem tuam», Messaggero - Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2010. – LORIZIO G. - GALANTINO N. (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Milano 20042. – PRELLEZO J.M. - GARCÍA J.M., Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, Libreria Ateneo Salesiano, Roma 20074. – FARINA R., Metodologia. Avviamento alla tecnica del lavoro scientifico, Libreria Ateneo Salesiano, Roma 19964. – SERAFINI M.T., Come si scrive, Bompiani, Milano 20016. – SERAFINI M.T., Come si studia, Bompiani, Milano 20038. – BIONDO L., Come si studia all’università - 1. Organizzazione del tempo e tecniche di studio, LED, Milano 1992. – SCHWERTNER S.M., Internationales Abkürzungsverzeichnis für Theologie und Grenzgebiete, Walter de Gruyter Verlag, Berlin-New York 19922. Abkürzungen Theologie und Religionswissenschaft nach RGG4, hrsg. von der Redaktion der RGG4, Mohr Siebeck, Tübingen 2006. Obiettivi Il corso mira a introdurre lo studente nella comprensione del lavoro teologico, indica i principali strumenti di ricerca filosofico-teologica, introduce lo studente alle strategie di apprendimento assimilativo e analitico, fornisce 128 129 III ANNO gli appunti dalle lezioni, che sono quindi fondamentali, anche se verrà indicata, quando possibile e utile, una bibliografia di riferimento. In aula saranno affrontati soltanto alcuni punti del programma; gli altri andranno preparati attraverso lo studio personale dei testi di riferimento. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante una prova scritta. L’esame mirerà ad accertare soprattutto la capacità di presentare in modo chiaro ed esaustivo i temi storici e storiografici che sono stati oggetto di trattazione, opportunamente segnalati nel programma. Il senso del corso, quindi, e in prospettiva più immediata la preparazione dell’esame, non dovranno ridursi a una defatigante incetta di dati, dei quali, però, sia pure con misura, si dovrà tener conto. (con II anno) Docente: fRANCESCO MONTEMAGGIORE Interventi laboratoriali di: RAffAELE CARBONE - CHIARA DEPPIERI LANfRANCO GIANESIN L312 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Il Corso intende offrire allo studente una doppia opportunità: - di conoscere, seppur sommariamente, la didattica nei suoi fondamenti psico-pedagogici e nelle sue finalità metodologiche; - di acquisire alcune competenze sia di metodo sia di contenuto indispensabili ad una prima esperienza di docenza; - di sperimentarsi in esercitazioni pratiche attraverso una metodologia didattica aggiornata secondo le ultime indicazioni ministeriali. Contenuti Il Corso si articolerà in tre parti. La prima ha carattere introduttivo e narrativo in quanto intende definire e contestualizzare la didattica nei suoi fondamenti, nella sua applicazione storica e nel suo contesto d’aula oggi; la seconda parte affronta l’IRC nei suoi riferimenti storico-giuridici; la terza propone una serie di esercitazioni come laboratorio didattico dell’IRC nei rispettivi gradi e ordini di scuola. 1 - Parte prima: linee per una efficace didattica d’aula - “tracciati” per una definizione di didattica - fondamenti psico-pedagogici e teorie psicologiche - breve panoramica sulle principali didattiche moderne e attuali - per una didattica d’aula, oggi 2 - Parte seconda: linee per un’aggiornata didattica dell’IRC - breve excursus di carattere storico-ordinamentale dell’IRC - status dell’insegnante IRC e suoi diritti-doveri - orientamenti nazionali e specifici dell’IRC 3 - Parte terza: dalla teoria alla pratica didattica dell’IRC - traguardi e obiettivi di apprendimento dell’IRC - progettare l’IRC: nella scuola del primo ciclo; nella scuola del secondo ciclo - sintesi e verifica dell’esercitazione didattica Metodo Il Corso prevede lezioni frontali con periodiche verifiche mediante confronto colloquiale con i corsisti. La terza parte del Corso sarà prevalentemente laboratoriale sotto la guida di un insegnante “pratico” per ogni grado di scuola. 130 Alla fine del Corso verrà somministrato un questionario di controllo dell’apprendimento e di soddisfazione. L’esame verterà su un’esposizione scritta o orale sugli argomenti trattati. Bibliografia Testi consigliati: – Appunti delle lezioni. – AA.VV., Il Codice della scuola, Ed. La Scuola, Brescia 2009. – LANEVE C., La didattica tra teoria e pratica, Ed. La Scuola, Brescia 2005. – SCURATI C., Nuove didattiche. Linee di ricerca e proposte formative, Ed. La Scuola, Brescia 2008. – FABBRONI F., Manuale di didattica generale, GLF, Ed. Laterza, Brescia 2007, nuova edizione. – TORRIELLO F., Per una didattica dell’IRC, Elledici, Leumann (TO) 2004 – SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione cattolica: il nuovo profilo, Ed. La Scuola, Brescia 2006. – MPI, Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, Roma 2007. – MPI, Indicazioni per l’IRC nel secondo ciclo di istruzione, Roma 2010. – OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO, a cura di A. CASTEGNARO, Apprendere la Religione, EDB, Bologna 2009. LABORATORIO PASTORALE 2 La soggettività ecclesiale (con II anno) Docente: LIVIO TONELLO L315 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Il percorso mette in luce il tema della soggettività della Chiesa e nella Chiesa, evidenziando le differenze nella partecipazione alla missione ecclesiale a seconda delle identità cristiane. La considerazione delle “vocazioni” dell’essere cristiano evidenzia come la soggettività nella pastorale si declina al plurale a partire dalla identità battesimale e in vista dell’unica missione. Un affondo sintetico viene fatto anche sulla teologia del laicato e dei ministeri e sul relativo sviluppo postconciliare. Notevole rilievo viene dato alle forme dell’agire ecclesiale comunitario di tipo carismatico e associativo che mettono in evidenza la natura non solo giuridica ma organica e variegata dell’essere chiesa. Contenuti 1. Il popolo di Dio 2. Soggettività ecclesiale: della e nella chiesa. 131 III ANNO DIDATTICA DELL’IRC Metodo Il corso è proposto agli studenti in forma di laboratorio. Ciò comporta la produzione e l’analisi di materiali di ricerca, sia in aula che personalmente. Ogni introduzione tematica è seguita da un approfondimento collaborativo e partecipativo degli studenti. L’esame consiste in un elaborato scritto a partire da un ambito di interesse che ha sollecitato lo studente durante il laboratorio. Bibliografia – TONELLO L., Il “gruppo ministeriale” parrocchiale, FTTR-Edizioni Messaggero, Padova 2008. – GROLLA V., L’agire della Chiesa, Messaggero, Padova 20033, pp. 147-238. – SEVESO B. - PACOMIO L. (cur.), Enciclopedia di pastorale 4, PIEMME, Casale Monferrato (AL) 1993, in particolare: B. FORTE, Il laicato, pp. 231-236; E. COSTA, Il religioso/a, pp. 225-230; L. CONTI, Movimento, pp. 189-195. – CODICE DI DIRITTO CANONICO COMMENTATO (a cura della Redazione di Quaderni di diritto ecclesiale), Ancora, Milano 2004 e successive edizioni. – HEGGE C., Il Vaticano II e i movimenti ecclesiali. Una recezione carismatica, Città Nuova Editrice, Roma 2001. – SECONDIN B., I nuovi protagonisti. Movimenti, associazioni, gruppi nella Chiesa, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1991. – FAVALE A., Comunità nuove nella chiesa, Edizioni Messaggero, Padova 2003. – REDAELLI C., «Le aggregazioni laicali nella Chiesa. Una recente nota pastorale della CEI», in QdE VI (1993) 4, pp. 441-453. – GIOVANNI PAOLO II, Vita consecrata, Esortazione apostolica post-sinodale, 25.03.1996. n SEMINARI DEL III ANNO Ore settimanali: 2 - I Semestre Docente: VALERIO BORTOLIN L407 - L’inquieta religiosità dei non credenti Obiettivi Il seminario intende mettere in l’evidenza l’esistenza della dimensione religiosa anche in persone che dichiarano esplicitamente il loro ateismo o che comunque la esprimono in forme di vita lontane da quelle delle religioni tradizionali. La religiosità emerge così come quello spazio comune che permette al dibattito tra atei, credenti e diversamente credenti di assumere un significato nuovo, capace di aprire inedite possibilità di dialogo e di incontro. Contenuti A partire dalle ricerche di Hadot sulla filosofia come stile di vita e dalla distinzione, operata da Jaspers, tra fede filosofica e fede rivelata, verranno prese innanzitutto in considerazione alcune figure che rivendicano la possibilità di una autentica ricerca spirituale e religiosa anche da parte di chi non fa riferimento ad un Dio personale. Si tenterà di valutare se tale ricerca abbia una sua consistenza e validità o se non sia altro che l'espressione di una nostalgia nei confronti di una fede religiosa ormai perduta. Una seconda pista di indagine riguarderà quei percorsi che, pur manifestando una autentica e convinta esperienza di Dio, fanno fatica a riconoscersi nella fede così come viene vissuta e testimoniata dalla Chiesa. Si cercherà di metterne in luce le motivazioni e le ragioni e di coglierne le provocazioni e gli stimoli per la fede cristiana. Metodo Dopo alcune lezioni di introduzione e di presentazione della bibliografia, gli studenti saranno chiamati a presentare i risultati della propria ricerca su quel testo o quei testi che avranno scelto. Alla presentazione dei testi seguirà un momento di discussione critica a cui tutti gli studenti sono chiamati a partecipare. A partire da tale presentazione verrà chiesto allo studente di stendere un elaborato scritto (10 pagine circa). Nella valutazione si terrà conto della relazione orale, dell’elaborato scritto e della partecipazione complessiva dello studente al seminario. Bibliografia – HADOT P., La filosofia come modo di vivere. Conversazioni con Jeannie Carlier e Arnold I. Davidson, Einaudi, Torino 2008. – HADOT P., Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005. – JASPERS K., La fede filosofica, Raffaello Cortina, Milano 2005. – COMTE - SPONVILLE A., Lo spirito dell’ateismo. Introduzione ad una religiosità senza Dio, Ponte alle Grazie, Milano 2007. 132 133 III ANNO 3. La collaborazione alla missione della chiesa. 4. La struttura gerarchica 5. Le associazioni laicali 6. La vita consacrata 7. I movimenti. – DEMETRIO D., Ascetismo metropolitano. L’inquieta religiosità dei non credenti, Ponte alle Grazie, Milano 2009. – WEIL S., Attesa di Dio, Adelphi, Milano 2008. n SEMINARI PER I CANDIDATI AL DIACONATO PERMANENTE E AI MINISTERI ECCLESIALI Altra bibliografia verrà indicata all’inizio del seminario. Docente: MARCELLO MILANI L408 - Poesia e Bibbia Docente: GASTONE BOSCOLO L409 - Le parabole di Gesù Obiettivi Il seminario si inserisce nella lettura “narrativa” della Bibbia cercando un accostamento ai testi poetici, per cogliervi le metafore “vive” e il loro significato nell’interpretazione del testo. Obiettivi Il seminario si prefigge di introdurre nel mondo della parabola evangelica. Intende inoltre introdurre alla lettura e all’analisi scientifica di un testo biblico. Contenuto Il seminario si propone, dopo una introduzione sul significato e sul metodo nell’affrontare i testi poetici della Bibbia, di scegliere alcuni testi concreti, principalmente dai Salmi, ma anche dai profeti, dai Saggi e dal Cantico dei Cantici. Contenuto Gesù ha raccontato parabole non soltanto perché, da uomo geniale, amava i paragoni, e neppure perché, da buon maestro, voleva che il suo messaggio fosse chiaro e accessibile. Ha parlato in parabole perché a proposito di Dio e del suo mistero non è possibile diversamente. Dio è al di sopra dei nostri pensieri e delle nostre parole, per parlare di lui dobbiamo utilizzare le esperienze che abbiamo a disposizione. Le parabole ci mettono a contatto con Gesù di Nazareth, con la sua personalità, il suo modo di parlare, la concezione che aveva di Dio, di se stesso e dell’uomo, le situazioni in cui si è trovato coinvolto. Le parabole evangeliche riescono ancora a farci intravedere i problemi e l’ambiente della prima comunità cristiana, il suo modo di ricordare le parole di Gesù e di attualizzarle, i suoi interrogativi nei confronti di un Regno che si dice presente e che però la storia pare continuamente smentire. I racconti parabolici di Gesù, nonostante siano profondamente legati al contesto in cui furono raccontati, è come se non fossero datati; è rimasta intatta, infatti, la loro forza di stupire e di interrogare. Metodo Il corso prevede alcune lezioni introduttorie (il concetto di poetica, valore delle metafore e delle immagini, la personificazione poetica, ecc.; alcuni esempi pratici e metodologici di analisi linguistica e poetica); seguiranno ulteriori esercizi pratici affidati ai singoli studenti su alcuni testi scelti. Alla fine ognuno presenterà un elaborato scritto. Bibliografia Dispense del docente – ALONSO SCHÖKEL L. - CARNITI C., I Salmi, voll. I-II, Borla, Roma 1992-93. – ALONSO SCHÖKEL L., Manuale di poetica ebraica (Biblioteca biblica, 1), Queriniana, Brescia 1989. – CAPPELLETTO G. - MILANI M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’Antico Testamento, vol. II, Messaggero, Padova 20104 (riveduta e ampliata). – SEYBOLD K., Poetica dei Salmi (Introduzione allo studio della Bibbia Supplementi, 35), Paideia, Brescia 2007 (ed. tedesca 2003). – LACK R., «Salmi», in S. DE FIORES - T. GOFFI (cur.), Nuovo Dizionario di Spiritualità, Paoline, Roma 1979, pp. 1352-1369. – IDEM, Mia forza e mio canto è il Signore. I Salmi e i Cantici di Lodi e Vespri (Parola e Liturgia, 6), Paoline, Roma 1981. – RAVASI G., Il libro dei Salmi, 3 voll., Dehoniane, Bologna 1981-84 (valorizza i simboli). Altri sussidi saranno forniti durante il corso. 134 Metodo Dopo alcune lezioni di introduzione e di presentazione del cammino che si intende percorrere, verrà assegnata allo studente una parabola da analizzare e presentare ai partecipanti al seminario. A partire da questa presentazione verrà chiesto allo studente di redigere un elaborato scritto (una decina di pagine). La valutazione si baserà sulla relazione in classe, sull’elaborato scritto, sulla complessiva partecipazione dello studente al seminario. Bibliografia – DODD C.H., Le parabole del Regno, Paideia, Brescia 1970. – DUPONT J., Il metodo parabolico di Gesù, Paideia, Brescia 1978. – FUSCO V., Oltre le parabole. Introduzione alle parabole, Borla, Roma 1983. – GOURGUES M., Le parabole di Luca. Dalla sorgente alla foce, LCD, Leumann (TO) 1998. 135 III ANNO Ore settimanali: 2 - II Semestre KEMMER A., Le parabole di Gesù, Paideia, Brescia 1990. JEREMIAS J., Le parabole di Gesù, Paideia, Brescia 1973. MAGGIONI B., Le parabole evangeliche, Vita e Pensiero, Milano 1992. MARGUERAT D., Parabole (Cahiers Evangile, 75), Cerf, Paris 1991. MUSSNER F., Il messaggio delle parabole, Queriniana, Brescia 1982. SCHOTTROFF L., Le parabole di Gesù, Queriniana, Brescia 2007. WEDER H., Metafore del Regno, Paideia, Brescia 1991. Docente: LIVIO TONELLO L410 - Una Chiesa tutta ministeriale? Ministero e ministeri nella Chiesa Obiettivi Normalmente si cerca di attribuire dei ministeri a tutti i battezzati come modalità di partecipazione attiva alla missione della chiesa. L’intenzione è arrivata, nei primi anni del dopo concilio, alla affermazione di una “Chiesa tutta ministeriale”, come attribuzione e assunzione di responsabilità a tutti i christifideles. È teologicamente e pastoralmente più corretto evidenziare delle attribuzioni ministeriali per “alcuni” all’interno della comunità cristiana, al fine di affermare la natura ministeriale della Chiesa. L’essere soggetti nella Chiesa si configura a partire da ciò che è comune e si esplicita primariamente come corresponsabilità battesimale e successivamente come attribuzione di incarichi e compiti anche di natura ministeriale, nella forma ordinata, istituita e affidata. Il corso seminariale fornisce le coordinate per istruire il discorso su quelli che sono indicati come “ministeri laicali” ma spesso portatori di ambiguità, svalutazioni e rivendicazioni improprie. Bibliografia – TONELLO L., Il “gruppo ministeriale” parrocchiale, FTTr-EMP, Padova 2008. – FROSINI G., «Ministeri», in Teologia, Dizionari S. Paolo, Edizioni S. Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002, pp. 979-998. – AA.VV., «I ministeri laicali», in Credere oggi, 1/ 2010, n. 175. – VISIOLI M., «I ministeri laicali parrocchiali: una lettura di alcuni documenti del magistero ecclesiale», in QDE 17 (2004) 3, pp. 242-268. – MALNATI E., I ministeri nella chiesa, Paoline, Milano 2008. – KUNZLER M., Carisma e liturgia. Teologia e forma dei ministeri liturgici laicali, EUPRESS FTL, Lugano 2006. – CENTRO LITURGICO VINCENZIANO (CLV), Liturgia e ministeri ecclesiali (Atti della XXXV settimana di studio dell’Associazione Professori di Liturgia, Vallombrosa, 26-31 agosto 2007), a cura di A.M. Calapaj Burlini, Edizioni Liturgiche, Roma 2008. Contenuti - Ministerialità della chiesa. - Ministerialità nella chiesa. - Ministero e ministeri. - La teologia dei ministeri. - Acquisizioni, nodi e prospettive sui ministeri. - Soggettività ecclesiale e collaborazione pastorale. Metodo Il percorso comprende alcune lezioni iniziali che istruiscono il discorso sui ministeri e la loro articolazione ecclesiale, delineando gli elementi essenziali e determinanti, sia teologici che canonici, per la definizione dei ministeri nella Chiesa. Successivamente gli studenti sono invitati a portare il proprio contributo tramite l’esposizione in classe di un approfondimento tematico o di ambito per il quale sarà fornita una bibliografia appropriata. Il corso seminariale si conclude con la produzione di un elaborato scritto di una decina di pagine come approfondimento dell’argomento presentato in classe, tenute in debito conto le relazioni degli altri studenti. Il testo deve essere redatto secondo le indicazioni metodologiche dell’Istituto, anche come esercitazione in vista dell’elaborato di Laurea. 136 137 III ANNO – – – – – – – SERVIzIO DI TUTORATO A partire dall’Anno Accademico 2008/2009, all’inizio del corso di Pedagogia generale, agli studenti viene chiesto di compilare una scheda conoscitiva e motivazionale rispetto alla scelta del percorso formativo presso l’ISSR. Con l’Anno Accademico 2010/2011, viene offerto agli studenti interessati anche un servizio di tutorato e di orientamento esteso a tutto l’arco del triennio. L’obiettivo è affiancare e accompagnare lo studente nel monitoraggio del proprio progetto formativo attraverso un’autoriflessione realistica e aggiornata rispetto agli esami sostenuti e al metodo di studio. Questo servizio di accompagnamento è proposto dalla professoressa Rinalda Montani, docente di Pedagogia generale e tutor per il Tirocinio didattico. Orario di ricevimento: I Semestre: mercoledì, dalle ore 16.25 alle ore 17.10 II Semestre: giovedì, dalle ore 15.30 alle ore 16.20 (su appuntamento con la prof.ssa Rinalda Montani o inviando e-mail: [email protected]) Sede: Studio n. 1 (piano delle Segreterie) 138 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENzE RELIGIOSE Il piano degli studi ha carattere ciclico LAUREA MAGISTRALE B. B. 1. Possono iscriversi al biennio anche coloro che stanno concludendo il Corso di Laurea senza aver ancora sostenuto l’esame finale e aver conseguito il titolo. Nel qual caso si viene iscritti come studente straordinario. CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI n I - II ANNO 2. L’iscrizione al primo anno del biennio (entro settembre) come studente straordinario è possibile solo per gli studenti che non devono sostenere più di cinque esami del triennio oltre alla tesi scritta e all’esame finale di Laurea. 3. Gli studenti iscritti come straordinari al biennio devono sostenere l’esame di Laurea del triennio entro la sessione autunnale (ottobre) dopo il primo anno di iscrizione al biennio. 4. È possibile sostenere gli esami del biennio solo dopo aver fatto tutti quelli del triennio, anche se non si è ancora conseguito il titolo di Laurea con l’esame finale. 5. È possibile sospendere la frequenza ai corsi per un semestre al fine di completare gli esami e/o di conseguire il titolo di Laurea. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENzE RELIGIOSE I Semestre II Semestre Lunedì Diritto canonico Diritto canonico Teologia d. religioni e dialogo interrel. Teologia d. religioni e dialogo interrel. Diritto canonico Diritto canonico Teologia d. religioni e dialogo interrel. Teologia d. religioni e dialogo interrel. Martedì Teologia dell’evangelizzazione Teologia dell’evangelizzazione Seminario: Mistica delle religioni Seminario: Mistica delle religioni Modulo 2: Giovani e religione Modulo 2: Giovani e religione Modulo 2: Giovani e religione Psicologia della religione Psicologia della religione Mercoledì Chiese cristiane ed Ecumenismo Chiese cristiane ed Ecumenismo Lab. didattica/Pedagogia pastorale Progett. didattica/Pedagogia pastorale Tirocinio indiretto didattico/pastorale Chiese cristiane ed Ecumenismo Chiese cristiane ed Ecumenismo Corso com.: Etica sociale e immigraz. Corso com.: Etica sociale e immigraz. Orario delle lezioni Dal lunedì al giovedì 142 14.45 - 15.30 15.35 - 16.20 16.25 - 17.10 17.25 - 18.10 18.15 - 19.00 143 LAUREA MAGISTRALE INDICAzIONI PER L’ISCRIzIONE AL BIENNIO PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE Docente: MARIACHIARA VIGHESSO L207- Ore settimanali: 2 - II Semestre Obiettivi Il corso si propone la conoscenza delle tematiche principali della psicologia della religione, attraverso un’introduzione storica e lo studio di alcuni autori, con particolare attenzione alle applicazioni di tali nozioni nell’ambito educativo. Contenuti Il corso intende riflettere sull’apporto che le singole età della vita offrono alla figura dell’esistenza cristiana, prendendo in considerazione le caratteristiche psicologiche delle diverse fasi evolutive e del senso religioso in esse racchiuso. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame consiste in una verifica orale della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate durante le lezioni. Bibliografia – FIZZOTTI E. - SALUSTRI M., Psicologia della religione, Città Nuova, Roma 2001. – GUARDINI R., Le età della vita, Vita e Pensiero, Milano 2004. TEOLOGIA DELLE RELIGIONI E DIALOGO INTERRELIGIOSO Docente: GIULIANO ZATTI LM202 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il Corso presenta l’ampio dibattito attinente la riflessione teologica cristiana in merito al fatto delle religioni e tenta anche una lettura singola delle grandi tradizioni religiose alla luce della teologia cristiana. In secondo luogo si sofferma a precisare i tratti del dialogo interreligioso a partire dal Magistero, dalla riflessione teologica e dalla prassi pastorale. Contenuti a. La teologia cristiana delle religioni è diventata negli ultimi decenni il crocevia di molte questioni teologiche, normalmente attinenti alla teologia 144 fondamentale, alla cristologia, all’ecclesiologia e alla missiologia. Hanno contribuito a darle forma la riflessione biblica, il pensiero patristico, le vicende storiche e le formulazioni del passato. Di particolare importanza sono stati poi i pronunciamenti del Vaticano II (Nostra Aetate, Gaudium et Spes, Lumen Gentium, Ad Gentes) e il Magistero successivo (Ecclesiam Suam, Redemptoris Missio, Dominus Iesus). L’attuale dibattito cerca di chiarire ulteriormente i termini della questione recuperando, in prospettiva interdisciplinare, alcune categorie di pensiero, quali la relazione, l’alterità, la coscienza e il pluralismo. Il Corso tende a mettere in campo le diverse sottolineature della materia, ponendo di conseguenza anche i fondamenti per la comprensione dei significati complementari di missione e dialogo interreligioso (Dialogo e annuncio, Il cristianesimo e le religioni). b. Si avrà cura di declinare la riflessione cristiana anche “al singolare”, tentando delle letture teologiche specifiche per le singole religioni. Non mancheranno degli spunti sociali, pedagogici e attuali sulle stesse questioni, allo scopo di interagire con problematiche nuove che sono connesse al tema delle religioni ed hanno ricadute precise nel dibattito culturale, oltre che nell’insegnamento: argomenti come i Nuovi Movimenti Religiosi, la libertà religiosa, la laicità, la “religione civile”, l’integrazione degli emigrati di altra fede, vengono così recuperati all’interno di una visione teologica coerente. Metodo Il Corso è gestito dal docente soprattutto con lezioni frontali, ma prevede anche una serie di conferenze pubbliche, come parte integrante dell’orario e del percorso didattico. Nel colloquio finale il docente verifica l’apprendimento degli argomenti storici e teologici della materia contenuti nel Dossier che accompagna il Corso e in uno dei manuali di approfondimento. Bibliografia Manuale – ZATTI G., Il mistero della differenza, (Dossier), Padova 2011. Testi di approfondimento – BONGIOVANNI A., Il dialogo interreligioso. Orientamenti per la formazione, EMI, Bologna 2008. – CASTELLUCCI E., Annunciare Cristo alle genti. La missione dei cristiani nell’orizzonte del dialogo tra le religioni, EDB, Bologna 2008. – CANOBBIO G., Chiesa religioni salvezza. Il Vaticano II e la sua recezione, Morcelliana, Brescia 2007. – CODA P., Gesù Cristo e il futuro delle religioni, Eupress, Lugano 2004. – CROCIATA M. (a cura di), Teologia delle religioni. Bilanci e prospettive, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 2001. – CROCIATA M. (a cura), Gesù Cristo e l’unicità della mediazione, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 2000. – ROSSANO P., Dialogo e annuncio cristiano. L’incontro con le grandi religioni, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1993. – RIES J., I cristiani e le religioni. Dagli Atti degli Apostoli al Vaticano II, Queriniana, Brescia 1992. 145 I - II ANNO n I - II ANNO ChIESE CRISTIANE ED ECUMENISMO Docenti: GIOVANNI BRUSEGAN - MARCELLO MAMMARELLA LM203 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il Corso intende innanzitutto introdurre gli studenti alla conoscenza del Movimento Ecumenico, dei processi di cambiamento che hanno coinvolto la Chiesa cattolica e le altre Chiese e Comunità cristiane. Per questo tematizza sugli elementi costituitivi dell’identità ecclesiale, sui nodi teologici e pastorali, sui risultati frutto dei dialoghi bilaterali e multilaterali. In più intende promuovere una conoscenza mirata a una formazione culturale e teologica aperta al dialogo e alla testimonianza ecclesiale. Contenuti Parte Prima: Chiese cristiane: chiese Ortodosse e chiese della Riforma (prof. M. Mammarella) 1. La chiesa indivisa e multiforme fino a Calcedonia (451) e iniziali itinerari di distanze ecclesiali. 2. Processo storico e spirituale del cammino delle Chiese ortodosse fino alla rottura della comunione tra Roma e Costantinopoli. 3. Chiese ortodosse, dottrina, liturgia e strutture ecclesiali. Pneumatologia (v. Serafino di Sarov e colloquio con Motovilov) e iconografia (v. Icona della Trinità di A. Rublev). Esicasmo e preghiera del cuore. 4. Le Chiese della Comunione Anglicana. Origine. Rottura da Roma e organizzazione ecclesiale. Scritti Confessionali e profili di dottrina. Il Primate e la Conferenza di Lambeth. 5. La Chiesa Luterana. Lutero. Scritti confessionali, fondamenti dottrinali 146 ed elementi comunionali ecclesiali. 6. Le chiese Riformate. Dalla Confessio Augustana e Catechismo di Heidelberg alla Confessio Gallicana e Confessio Helvetica posterior. Calvino. 7. Chiesa metodista, elementi dottrinali e organizzazione. 8. Analisi di due documenti del dialogo ecumenico: il B.E.M. (o documento di Lima) e la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della Giustificazione. Parte Seconda: Ecumenismo (prof. G. Brusegan) 1. Natura, fini, cause dell’Ecumenismo. Breve lessico ecumenico. 2. Il Movimento Ecumenico fino al 1948: le tappe del cammino storico e dello sviluppo teologico attraverso i percorsi di ‘Fede e Costituzione’, ‘Vita e Azione’ e i Movimenti Missionari. 3. Il cammino ecumenico della Chiesa Cattolica prima del Concilio Vaticano II. 4. Analisi dei principali testi conciliari in chiave ecumenica. 5. Il Decreto Unitatis Redintegratio. Esegesi e commento. 6. La vocazione della Chiesa ad una ‘perenne riforma’. 7. Il deposito della fede ed il modo di annunziare la dottrina. 8. Natura e scopo del dialogo ecumenico. 9. L’Ecumenismo spirituale come conversione del cuore e cambiamento della mente. 10. Chiesa locale ed impegno ecumenico. 11. Il Magistero Ecumenico postconciliare: da Paolo VI e Giovanni Paolo II a Benedetto XVI; Atti e documenti del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Metodo Con lezione classica di tipo frontale si mira a suscitare domande orientate all’approfondimento, per un dialogo contestuale e un’ulteriore ricerca personalizzata. Bibliografia Testi di studio: – DUBOST M., L’Ecumenismo, Elledici, Leumann (TO) 2002. – KIJAS Z.J., Ecumenismo, EMP, Padova 2008. – NEUNER P., Breve manuale dell’Ecumene, Queriniana, Brescia 1986. – ROUSE R., Storia del movimento ecumenico dal 1517 al 1948, EDB, Bologna 1973. – SARTORI L., L’unità dei cristiani. Commento al decreto conciliare sull’Ecumenismo, Messaggero, Padova 1994. – KASPER W., Vie dell’unità. Prospettive per l’ecumenismo, Queriniana, Brescia 2006. – KASPER W., L’ecumenismo spirituale, Città Nuova, Roma 2006. Altri testi di riferimento: – DIZIONARIO DEL MOVIMENTO ECUMENICO, EDB, Bologna 2001. 147 I - II ANNO Testi consigliati – RUSSO A., Dio a colori. Pensare Dio nell’orizzonte del pluralismo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002. – SEGRETARIATO ATTIVITÀ ECUMENICHE (a cura di), Le chiese cristiane e le altre religioni: quale dialogo?, Àncora, Milano 1998. – AA.VV., Cristianesimo e religione, Glossa, Milano 1992. – BORRMANS M., Orientamenti per un dialogo tra cristiani e musulmani, Pontificia Università Urbaniana, Roma 1991. – ZAGO M., Buddismo e cristianesimo in dialogo. Situazione, rapporti, convergenze, Città Nuova, Roma 1985. – COMMISSIONE PER LE RELAZIONI RELIGIOSE CON L’EBRAISMO, Sussidi per una corretta presentazione degli Ebrei e dell’Ebraismo nella predicazione e nella catechesi della Chiesa cattolica, Roma 1985. – COMMISSIONE PER LE RELAZIONI RELIGIOSE CON L’EBRAISMO, Orientamenti e suggerimenti per l’applicazione della dichiarazione conciliare «Nostra Aetate» n. 4, Roma 1974. Docente: ALBERTO ALBERTIN LM204 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre Obiettivi Il corso si propone di far riscoprire l’importanza e la profondità del Diritto canonico nella vita e nella missione della Chiesa, mettendone in risalto il fondamento teologico, l’utilità pastorale e la carità, intesa come il principio giuridico costitutivo del diritto ecclesiale. Attraverso l’approfondimento del testo codiciale si vuole favorire la scoperta che ogni membro del popolo di Dio ha delle proprie responsabilità all’interno della Chiesa e per questo è chiamato ad assumersi, anche in maniera qualificata, dei compiti importanti a servizio della vita ecclesiale. Verranno, infine, analizzati alcuni ambiti concreti nei quali ogni singolo studente potrà apprezzare e valorizzare la ricchezza di sintesi teologica e di precisa indicazione su aspetti salienti della vita cristiana. Contenuti – Il Diritto canonico nella vita della Chiesa – Il diritto nell’esperienza umana – Fondamenti teologici del diritto canonico – La dimensione pastorale del diritto canonico – Il Codice di Diritto canonico – Presentazione generale del Codice – Sintesi indicativa di ogni singolo Libro del Codice – I Fedeli cristiani – Obblighi e diritti di tutti i fedeli – Obblighi e diritti dei fedeli laici – Obblighi e diritti dei fedeli ministri ordinati – La vita consacrata nella chiesa: forme e carismi – La struttura della Chiesa – La Chiesa universale – La Chiesa particolare: diocesi e parrocchie – Il compito di insegnare nella Chiesa – Il Magistero gerarchico – Il ministero della Parola – L’educazione cattolica – La funzione di santificare della Chiesa – I sacramenti in genere – Il sacramento della Penitenza – Il sacramento del Matrimonio: interconfessionale e interreligioso – Le sanzioni nella Chiesa – Le pene medicinali o censure – Le pene espiatorie 148 Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente con la possibilità, da parte degli studenti, di intervenire per chiarificazioni o approfondimenti. L’esame sarà orale con l’ipotesi di una verifica scritta al termine del primo semestre. Bibliografia – Testo del Codice di Diritto canonico; si suggerisce il Codice di diritto canonico commentato, Ancora, Milano 2004; oppure Codice di diritto canonico e leggi complementari, editore Coletti a San Pietro, Roma 2004. – SALVADOR C.C. - DE PAOLIS V. - GHIRLANDA G., Nuovo dizionario di Diritto canonico, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993. – AA.VV., Corso Istituzionale di Diritto canonico, Ancora, Milano 2005. – GHIRLANDA G., Il diritto nella Chiesa mistero di comunione, San Paolo, Milano 1990. – COCCOPALMERIO F., La Parrocchia, tra Concilio Vaticano II e Codice di Diritto Canonico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000. – URRU A.G., La funzione di insegnare della chiesa, ed. Vivere In, Roma 2001. – MIRAGOLI E., Il sacramento della penitenza, Ancora, Milano 1999. – HENDRIKS J., Diritto matrimoniale, Ancora, Milano 1999. – BIANCHI P., Quando il matrimonio è nullo?, Ancora, Milano1998. – DE PAOLIS V. - CITO D., Le sanzioni nella chiesa, Urbaniana University press, Roma 2000. I - II ANNO DIRITTO CANONICO TEOLOGIA DELL’EVANGELIzzAzIONE Docente: GAUDENZIO ZAMBON LM205 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Il corso si propone di offrire una trattazione approfondita del concetto di “evangelizzazione” inserito nell’ambito più generale della tradizione della fede e della questione della salvezza universale. In particolare esso è finalizzato a collocare la missione della chiesa nella prospettiva dinamica della responsabilità della comunicazione della fede secondo le diverse articolazioni della “nuova evangelizzazione” e del dialogo interreligioso. Contenuti 1. La Chiesa è per “sua natura missionaria”: il contesto e la missione della chiesa. 2. L’evangelizzazione, l’inculturazione e il dialogo interreligioso nella missione della chiesa. 3. La “nuova evangelizzazione” nel XX e XXI secolo. 4. I nuovi sentieri della trasmissione della fede e della iniziazione cristiana. 149 Bibliografia Appunti delle lezioni del docente. – COLLET G., «… Fino agli estremi confini della terra». Questioni fondamentali di teologia della missione, BTC 128, Queriniana 2004, in particolare la parte seconda “Inculturazione e identità” (pp.131-245). Documenti del Magistero: – PAOLO VI, Evangelii nuntiandi (1975). – GIOVANNI PAOLO II, Redemptoris missio (1990). – PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO E CONGREGAZIONE PER L’EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLO, Dialogo e annuncio. Riflessioni e orientamenti sul dialogo interreligioso e l’annuncio del vangelo di Gesù Cristo (1991). – SINODO DEI VESCOVI, La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede. Lineamenta (2011). Bibliografia di approfondimento: – BOSCH D.-J., La trasformazione della missione. Mutamenti di paradigma in missiologia, BTC 109, Queriniana, Brescia 2000. – DUPUIS J., Gesù Cristo incontro alle religioni, Cittadella editrice, Assisi 1989, pp. 293-353. – BEVANS ST.B. - SCHROEDER R.P., Teologia per la missione oggi. Costanti nel contesto, BTC 148, Queriniana, Brescia 2010, in particolare “Costanti nel contesto: fondamenti biblici e teologici” (pp. 34-136) e “Costanti nel contesto: teologia per la missione oggi” (pp. 449-626). GIOVANI E RELIGIONE (Modulo 2) Docente: SIMONE ZONATO Interventi laboratoriali di: MARIALUISA DAMINI - LIVIO TONELLO LM206 - Ore settimanali: 3 - II Semestre Obiettivi Il modulo intende indagare il rapporto tra i giovani e la religione, a partire dai risultati delle ricerche sul campo a livello nazionale e locale. 150 Esso mette in evidenza come oggi la religiosità è vissuta, percepita e manifestata nei giovani e quali attenzioni, canali, linguaggi, luoghi, metodi è possibile attivare per stimolare ed educare uno sviluppo naturale della dimensione religiosa nella persona. Tre sono le prospettive messe in dialogo: quella sociologica, quella pedagogico-didattica e quella teologico-pastorale. Alla prospettiva sociologica viene dato maggiore spazio in classe e il docente fa da punto di riferimento per l’intero corso. Contenuto Sociologico A partire dall’analisi di dati statistici e interviste, si descrivere la realtà giovanile e di interrogare (criticizzandola) l’attuale pastorale (giovanile) per guardare oltre (e altrove). L’analisi dei dati statistici ruota attorno ad alcune ricerche condotte in questi ultimi anni dall’Osservatorio Socio-religioso del Triveneto. Queste ricerche sono di carattere quantitativo, ossia fanno riferimento a metodologie specifiche della sociologia che si basano su grandi numero e su un uso peculiare delle statistiche. Le interviste, invece, fanno riferimento all’altro lato della ricerca sociologica, ossia la metodologia di carattere qualitativo, che ha per suo scopo, appunto, mettere in luce la “qualità” di determinate azioni sociali. Anche qui il riferimento è ha una ricerca di carattere qualitativa condotta recentemente dall’OSReT. Entrambe questi aspetti della metodologia sociologica saranno spiegati all’inizio del corso. Il corso prevede poi un percorso che condurrà, dopo alcune lezioni di carattere più generale (con l’inquadramento del discorso all’interno di alcune teorie sociologiche di riferimento), all’approfondimento di vari aspetti del vissuto giovanile, in particolare il rapporto che i giovani hanno con la religione e il vissuto religioso: credenze, pratiche religiose, appartenenza ecclesiale. Pedagogico-didattico 1. Educare nel mondo che cambia: spunti per cambiare l’educazione Inizialmente si rifletterà con i corsisti, attraverso l’analisi di alcuni documenti anche dell’Unione Europea, su quali nuovi sfide educative siano presenti nella società odierna, anche attraverso il confronto con alcuni passaggi della Caritas in Veritate. 2. Educare i giovani a re-immaginare il pianeta Questa parte del percorso si propone come una riflessione su come le proposte pastorali possano essere significative ed eloquenti per la vita quotidiana, capaci di assumere anche le domande inespresse o tante volte mascherate da stili di vita che ci appaiono immediatamente refrattari e che invece invocano salvezza. Il percorso si propone come laboratoriale e prende 151 I - II ANNO Metodo Il corso prevede per la maggior parte lezioni frontali alle quali verranno intercalati momenti di lavoro di gruppo sui documenti del Magistero. La verifica del grado di apprendimento degli studenti avverrà con un colloquio di esame orale. 3. Spunti operativi Verranno presentate alcune tecniche di lavoro partecipative/cooperative per affrontare con i giovani questioni religiose. Teologico-pastorale La proposta teologica-pastorale prenderà le mosse dalla rappresentazione del vissuto di fede e della appartenenza religiosa. Molti giovani percepiscono lontana e quasi ostile la “realtà chiesa” come istituzione. Ci si interrogherà sul complesso e problematico rapporto tra identità e appartenenza, tra bisogni ed esperienze, tra vissuto di fede e linguaggi in grado cioè di esprimere una proposta significativa ed eloquente per la vita quotidiana, capace di assumere anche le domande inespresse o tante volte mascherate da stili di vita che ci appaiono immediatamente refrattari e che invece invocano salvezza. Passaggi: 1. Inceppamento dei processi di trasmissione della fede. 2. Rottura col passato e rischio sul futuro. 3. Il ruolo della comunità cristiana: l’ideale nel concreto. Metodo Il modulo prevede 1 lezione introduttiva di 3 ore fatta assieme dai tre docenti, 5 lezioni di 3 ore ciascuna da parte del sociologo per sviluppare il tema; 3 lezioni di 3 ore ciascuna per l’area di pedagogia; 2 lezioni di 3 ore ciascuna per l’area pastorale; 1 lezione finale di tre ore fatta assieme. L’esame si compone di una prova scritta da sostenere in Facoltà dove lo studente risponde a 3 domande (una per area). Ciascun docente corregge la risposta alla propria domanda e propone una valutazione che il docente di sociologia terrà in considerazione per la valutazione finale. BIBLIOGRAFIA – OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO - A. CASTEGNARO, Religione in standby, Marcianum Press, Venezia 2008. – OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO, C’è campo? Giovani, spiritualità, religione, Marcianum Press, Venezia 2010. – CARITAS ITALIANA in collaborazione con CEM - MONDIALITÀ, Kit multimediale (Zero Poverty cofanetto, Città Nuova, Roma 2010. – SEVESO B., La pratica della fede, Glossa, Milano 2010, pp. 576-581. – ISTITUTO DI TEOLOGIA PASTORALE UNIVERSITÀ SALESIANA, Pastorale giovanile. Sfide, prospettive, esperienze, LDC, Leumann (To) 2003. – TONELLI R., Per una pastorale giovanile al servizio della vita e della speranza, LDC, Leumann (To) 2002. 152 CORSI PER IL TIROCINIO Il tirocinio è finalizzato all’interazione strategica tra teorie e pratiche, e rappresenta una preziosa opportunità di formazione e di sviluppo della professionalità docente in quanto costituisce un fattore determinante di raccordo tra l’ambito delle conoscenze e quello delle abilità e delle competenze (di base, trasversali, disciplinari, tecnico-pratiche). Il percorso di tirocinio è strutturato nei due anni del biennio specialistico e prevede corsi didattici, esercitazioni pratiche in situazione, colloqui con il tutor, verifica finale. PROGETTAzIONE DIDATTICA Docente: RINALDA MONTANI LM110 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi Il corso intende guidare lo studente alla progettazione didattica attraverso l’introduzione teorica alla didattica come scienza e avviarlo alla progettazione con particolare riferimento alle scelte metodologiche. Nella presentazione di varie metodologie didattiche, assumerà particolare rilievo la strategia laboratoriale. Contenuti 1. La didattica nella dimensione epistemologica. 2. Oggetto, campo e metodo della didattica. 3. Visioni sistemiche e configurazioni della didattica odierna. 4. Didattica scolastica; didattica extrascolastica; didattica degli adulti; didattica tecnologica. 5. Progettare e condurre interventi didattici in ambito scolastico e pastorale. Metodo La presentazione dei nuclei tematici avverrà mediante lezioni introduttive aperte alla partecipazione attiva degli studenti; gli approfondimenti riguarderanno lo studio di testi specifici. Verranno proposte esercitazioni in gruppo; proiezioni di film con discussione; analisi di documenti significativi. Sarà attivato un seminario per l’analisi e la comparazione su libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica e una lettura critica delle riviste specializzate per la R.C. Bibliografia – FELISATTI E. - RIZZO U., Progettare e condurre interventi didattici, Pensa Multimedia, Lecce 2007. – MORTARI L., Apprendere dall’esperienza, Carocci, Roma 2003. – SACRISTANI MOTTINELLI M., Nel laboratorio di religione, La Scuola, Brescia 2005. 153 I - II ANNO spunto da alcune realtà critiche emergenti nel nostro tempo, come la lotta alla povertà. Letture consigliate: – PEIRCE G., Il Signore è grande e non si può disegnare, Einaudi, Torino 2008. – PENNAC D., Diario di scuola, Feltrinelli, Milano 2008. – ROSSI DORIA M., Di mestiere faccio il maestro, L’ancora del mediterraneo, Napoli 1999. LABORATORIO DI DIDATTICA Docente: RINALDA MONTANI LM208 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi e contenuti Il laboratorio si propone di accompagnare lo studente/tirocinante in un percorso di riflessioni e proposte operative relative: – alla progettazione didattica generale; – alla progettazione didattica dell’IRC; – all’approfondimento della strategia laboratoriale; – alla riflessione sulla “sfida educativa” contemporanea; – alla riflessione/autoriflessione sulle competenze professionali dell’insegnante IRC. Metodologia Le lezioni verranno svolte attraverso discussioni e attività in gruppo; visione di filmati tematici; analisi di documenti; produzione di materiali per la didattica, la valutazione, l’osservazione. Lettura, analisi e comparazione di articoli e progetti tratti da riviste di didattica e specializzate. Bibliografia: – COMITATO PER IL PROGETTO CULTURALE DELLA CEI (a cura di), La sfida educativa, Editori Laterza, Bari 2009. – LEUZZI L., La comunità cristiana e il compito urgente dell'educazione. Commento alla lettera di papa Benedetto XVI, Paoline, Milano 2008. – PANERO D. - BOCCHINI S., Didattica creativa, EDB, Bologna 2008. – SACRISTANI MOTTINELLI M., Nel laboratorio di religione, La Scuola, Brescia 2005. – SCURATI C. (a cura di), Nuove didattiche. Linee di ricerca e proposte formative, La Scuola, Brescia 2008. Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio. 154 PEDAGOGIA PASTORALE Docente: LIVIO TONELLO LM111 - Ore settimanali: 2 - I Semestre Obiettivi L’educare è a tema in continuità nei dibattiti, nei convegni, nelle pre-occupazioni di genitori, insegnanti e operatori pastorali. All’educazione non sempre si accompagna una sapiente formazione, sia in ambito didattico che pastorale. Sfida attuale è accompagnare la crescita della persona nelle fasi della vita, aiutandola a cogliere, nel dipanarsi dei giorni, il dono e il compito del vivere. Una conversione pastorale è richiesta nelle comunità cristiane in ordine alla valorizzazione di cammini pedagogici per l’educazione cristiana. La pedagogia della fede diventa sapienza pastorale che rivela nel vissuto la pedagogia salvifica di Dio. L’intento del corso non è quello di giustificare o meno l’esistenza di una disciplina e la sua collocazione nel panorama scientifico ma di constatare e affermare la necessità di una riflessione che pone a tema il carattere formativo dell’azione della chiesa, specialmente in ambito pastorale-pratico. Proprio perché non si tratta di un ambito particolare dell’azione ecclesiale ma di una sua dimensione caratterizzante che contraddistingue e accompagna tutti gli ambiti della fede. La chiesa ha una funzione formativa ed educativa nei confronti della fede, oggetto e fine del suo darsi e del suo operare. Una riflessione sulle finalità e sulle modalità dell’agire pastorale porta a considerare se la dimensione formativa è presente e operante. I - II ANNO – BONOMI CASTELLI A. - DI TULLIO M.G. - ROSA A., I media per crescere, Ed. Paoline, Milano 2009. Contenuti 1. “Pedagogia pastorale”: una nuova disciplina teologica? 2. La pedagogia della salvezza 3. La pastorale come “arte” della comunità educante 4. Le sfide della multiculturalità e multireligiosità 5. Orientamenti operativi teologico-pastorali: - “Educare alla vita buona del Vangelo” - gestis verbisque: fecondità di una formula - linguaggio e comunicazione - pratiche di evangelizzazione 6. Ambiti pedagogico-pastorali: - il discernimento comunitario - la progettazione pastorale - l’operatività in équipe Metodo Le ore di lezione frontali sono integrate da alcune collaborazioni seminariali e la produzione di un elaborato scritto di alcune pagine. La didattica si avvale della proiezione di slides, di griglie riassuntive e di schede da completare. La verifica finale tiene conto della partecipazione attiva dello studente in classe, della esposizione dei contenuti principali del corso sviluppati nell’elaborato scritto finale. 155 Bibliografia – TONELLO L., Formare nella fede. Appunti per una pedagogia pastorale, Dispensa, Padova 2011. – CEI, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020. – BENEDETTO XVI, Lettera alla diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione, 21 gennaio 2008, Libreria Editrice Vaticana 2008. – UFFICIO NAZIONALE DELLA CEI PER L’EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L’UNIVERSITÀ SERVIZIO NAZIONALE DELLA CEI PER IL PROGETTO CULTURALE, Le sfide dell’educazione, 4: Interculturalità, EDB, Bologna 2007. – BUCCIARELLI C., Nessuno è uguale, nessuno è diverso… e i cristiani?, EDB, Bologna 2008, I parte. – FALLICO A., Pedagogia pastorale. Questa sconosciuta, Edizioni ChiesaMondo, Catania 2010. CORSO COMPLEMENTARE ETICA SOCIALE E IMMIGRAzIONE Docente: GIORGIO BOZZA LM302 - Ore settimanali: 2 - II Semestre Obiettivi Il moderno fenomeno dell’immigrazione, che costringe milioni di persone a lasciare i loro paesi d’origine alla ricerca di lavoro, è oramai divenuto un evento ineluttabile. In ambito socio-politico tale fenomeno provoca un ritorno di nuove forme d’intolleranza e di violenza nei confronti dello straniero, che in alcuni casi si traducono in sistemi statali di stampo nazionalista o addirittura xenofobo. Il corso intende avviare una riflessione etica su questo fenomeno, mettendolo in relazione con alcuni principi oramai radicati nel tessuto socio-politico dell’Occidente e dai quali non si può prescindere nel tentativo di costruire una pacifica convivenza sociale come, ad esempio, la dignità della persona, la solidarietà, il diritto, il Bene comune, la destinazione universale dei beni. Seconda parte: lo straniero nella Bibbia Si prenderà in esame i testi dell’Antico e del Nuovo Testamento in cui si fa riferimento alla categoria di straniero. Nel sottoporre ad un analisi ermeneutica questi testi si tenterà di dimostrare come l’essere straniero è una qualità sia del popolo Ebraico – prima di entrare nella terra promessa –, sia dei discepoli di Cristo, sia delle prime comunità cristiane in diaspora tra le genti del Mediterraneo. Lo scopo di questo studio è quello di evidenziare degli elementi utili per poter tracciare una deontologia dell’accoglienza che possa guidare l’agire dell’uomo; credente e non credente. Terza parte: immigrazione e Dottrina Sociale della Chiesa Alla luce dei valori emersi nell’analisi biblica, facendo tesoro delle scienze umane e di alcuni principi della Dottrina sociale della Chiesa, si cercherà di tracciare un’etica della interculturalità che vada oltre il multiculturalismo e trovi nella ragione relazionale il principio ispiratore. Metodo Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente con la possibilità di dialogo con gli studenti. La verifica dell’apprendimento verterà in un colloquio orale. Bibliografia Testo di riferimento – BOZZA G., Ero straniero e mi avete accolto. Etica sociale ed immigrazione, Dispensa, Padova 20112. Testi di approfondimento – COLOMBO E., Le società multiculturali, Carocci, Roma 2002. – COLOMBO E., Rappresentazioni dell’altro. Lo straniero nella riflessioni sociale occidentale, Guerini, Milano 1999. – COTESTA V., Lo straniero. Pluralismo culturale e immagini dell’Altro nella società globale, Laterza, Roma-Bari 2008. – COTESTA V., Sociologia dei conflitti etnici. Razzismo immigrazione e società multiculturale, Laterza, Roma-Bari 1999. – DI SANTE C., Lo straniero nella bibbia. Saggio sull’ospitalità, Città Aperta, Troina 20062. – DONATI P., Oltre il multiculturalismo, Laterza, Roma-Bari 2008. – SUNDERMEIER T., Comprendere lo straniero. Una ermeneutica interculturale, Queriniana, Brescia 1999. – TABBONI S., Lo straniero e l’atro, Liguori, Napoli 2006. – ZOJA L., La morte del prossimo, Einaudi, Torino 2009. Contenuti Prima parte: lo straniero Si approfondirà il fenomeno dell’immigrazione da una prospettiva prettamente sociologica e filosofica. In modo particolare, ci si soffermerà ad analizzare la questione dell’essere straniero, il quale rimanda al tema più ampio della rappresentazione dell’altro. 156 157 CORSO SEMINARIALE LA MISTICA NELLE RELIGIONI ORIENTALI Docente: GIUSEPPE TOffANELLO LM403 - Ore settimanali: 2 - I Semestre – – – – Il canto del beato, Bhagavad Gita, UTET, Torino 1976. Mistici indiani medievali, UTET, Torino 1971. Testi taoisti, UTET, Torino 1977. Upanishad ad antiche e medie, Boringhieri, Torino 1968. Altri testi saranno consigliati nel corso. Eventuali dispense dell’insegnante. Obiettivi Il corso intende introdurre gli studenti alla sensibilità mistica delle grandi religioni orientali, per coglierne la ricchezza e le particolarità. Questo permetterà loro di capire meglio il fenomeno della mistica come esperienza umana tipica, ma anche le peculiarità delle mistiche cristiane. Contenuti 1. Le varie comprensioni del fenomeno mistico da parte degli studiosi, credenti o ‘laici’ che siano. 2. La mistica nell’induismo. Le intuizioni delle Upanishad e della Bhagavadgita. L’Advaita Vedanta e la mistica bhakti del Medioevo indiano. La mistica politica di Gandhi. 3. La mistica nel buddhismo. Il silenzio mistico del Buddha e il primato dell’esperienza. L’ascesi e la meditazione. Il vuoto. Varie scuole. In particolare la scuola Zen. 4. La mistica nel taoismo. Il Tao. Il non-agire. Il corpo taoista. 5. In dialogo con le mistiche cristiane. Metodo Il corso prevede lezioni frontali e letture in classe. La verifica dell’apprendimento si baserà su un tesario offerto dall’insegnante a partire dal corso. Lo studente però potrà anche presentare un suo lavoro personale di ricerca, indicando la bibliografia e il percorso di approfondimento seguito, e inserendo il lavoro fatto nel tesario comune. Bibliografia – ACHARUPARAMBIL D., La spiritualità dell’induismo, Studium, Roma 1986. – ACHARUPARAMBIL D., «L’induismo», in La mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova Editrice, Roma 1984, vol. 2, pp. 527-568. – ANCILLI E., «La mistica e le mistiche», in La mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova Editrice, Roma 1984, vol. 2, pp. 509-525. – LOPEZ-GAY J., «Il Buddhismo», in La mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova Editrice, Roma 1984, vol. 2, pp. 569-586. – NOJA V. (cur.), Testi mistici per la contemplazione di Dio, Borla 2006. – ZAGO M., La spiritualità del Buddhismo, Studium, Roma 1986. Testi consigliati – ELIADE M., Tecniche dello yoga, Boringhieri, Torino 1984. – W. WATTS A., Il Tao: la via dell’acqua che scorre, Ubaldini, Roma 1977. – PANIKKAR R., I Veda. Mantramañjar . Testi fondamentali della rivelazione vedica, BUR, Milano 2001. 158 159 VI. INIZIATIVE ACCADEMICHE SU INTERCULTURALITÀ E DIALOGO INTERRELIGIOSO n 1. DIES ACADEMICUS La Prolusione costituisce l’atto accademico di apertura ufficiale dell’anno scolastico che quest’anno viene affidata a P. SILVESTRO BEJAN, sul tema “A 25 anni dall’incontro interreligioso di Assisi: religioni e preghiera”, e che si terrà giovedì 3 novembre 2011 alle ore 16.00, nell’Aula Magna (sala teatro) della Facoltà Teologica del Triveneto. n 2. LABORATORIO SU: GIOSO A SCUOLA” “INTERCULTURALITÀ E DIALOGO INTERRELI- L’ISSR di Padova e l’Ufficio Scuola della Diocesi di Padova promuovono un laboratorio interculturale con i seguenti scopi: • l’approfondimento tematico della prospettiva interculturale e interreligiosa a partire dai testi scolastici di Religione Cattolica (scuola primaria e secondaria inferiore e superiore); • istruire il tema (o i temi scelti) nei suoi contenuti culturali e teologici e didattici: status quaestionis, sviluppo dottrinale, studio delle fonti, offerta didattica; • creare una occasione di lavoro condiviso tra docenti e studenti dell’Istituto (biennio di specializzazione), insegnanti di RC nelle scuole primarie e secondarie; • offrire strumenti di studio e di ricerca, antologia di testi. Coordinatori: Franco Costa, Maria Luisa Damini, Enrico Riparelli, Gaudenzio Zambon Tema scelto Le religioni di fronte alle grandi domande dell’uomo: la prospettiva della Nostra Aetate. Ricerca sulla prospettiva nell’IRC e nei testi scolastici di RC Laboratori 1. Laboratorio per la scuola primaria 2. Laboratorio per la scuola secondaria inferiore 3. Laboratorio per la scuola secondaria superiore 161 Programma I incontro (aperto a tutti): 18 novembre 2011 - ore 16.30-19.00 Le religioni di fronte alle grandi domande dell’uomo: la prospettiva della Nostra Aetate. Primo Relatore: PAUL RENNER (prospettiva teologica) Secondo Relatore: MATTEO GIULIANI (prospettiva pedagogica) - Confronto in assemblea e consegna del lavoro ai partecipanti (indicazioni da parte dei leaders sui testi di studio) - Iscrizione ai gruppi di lavoro suddivisi per livello scolastico (primaria e secondaria I e II) II incontro (solo iscritti ai gruppi di lavoro): 16 dicembre 2011, ore 16.30-19.00 III incontro (solo iscritti ai gruppi di lavoro): 13 gennaio 2012, ore 16.30-19.00 IV incontro (aperto a tutti): 9 marzo 2012, ore 16.30-19.00 - consegna dei lavori di laboratorio e ripresa dei punti salienti da parte di esperti dell’Istituto (proff. GIULIANO ZATTI, GIUSEPPE TOFFANELLO, un docente di didattica). n 3. NEWSLETTER Dal 1986 ad oggi, oltre 2.000 persone sono passate tra i banchi di scuola dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova e assieme a loro molte altre interessate alla sua offerta formativa ed iniziative culturali. Con queste persone, insegnanti, studenti ed ex studenti diplomati, insegnanti di religione ed educatori, amici e sostenitori, l’Istituto intende tenere vivi i legami di amicizia e di interesse culturale per le “scienze religiose”, attraverso la “Newsletter ISSR di Padova”, strumento informatico semplice ed efficace, proposto senza alcun vincolo e onere economico. Gli obiettivi che la newsletter si propone sono quelli di mantenere e coltivare relazioni di carattere culturale offrendo informazioni sulle iniziative promosse dell’Istituto, segnalazioni bibliografiche, documentazioni importanti riguardanti lo studio e la ricerca delle scienze religiose, con particolare attenzione alla prospettiva interculturale e al dialogo interreligioso. Lo spazio del “forum” apre al confronto e allo scambio di contributi costruttivi su argomenti che di volta in volta verranno indicati dalla redazione. La newsletter ha una cadenza mensile e veicola il flusso di informazioni che l’équipe di redazione (docenti e studenti) raccoglie e raggruppa attorno a quattro rubriche: attività (ISSR di Padova, Facoltà Teologica del Triveneto, Ufficio Scuola Diocesi di Padova), segnalazioni bibliografiche e culturali (te162 mi di interculturalità e di dialogo interreligioso, pubblicazioni dei docenti ISSR), documentazione (ISSR e IRC) e forum tematico. n 4. PROGETTO DI RICERCA BIBLIOGRAFICA Tra le attività in fase di avvio va segnalato il progetto di ricerca bibliografica che consiste nella catalogazione degli articoli di carattere interculturale, interreligioso e pedagogico-didattico, editi nelle riviste più significative presenti nella biblioteca della Facoltà Teologica del Triveneto. La ricerca coinvolge un gruppo di studenti coordinati dal prof. Enrico Riparelli e si avvale del sostegno economico di alcune borse di studio. La finalità del lavoro consiste nell’offrire agli studenti e a coloro che sono interessati ai temi della interculturalità e del dialogo interreligioso, una rassegna bibliografica aggiornata su tali tematiche, per un utilizzo didattico (insegnamento della religione), accademico (tesi di Laurea) e di aggiornamento personale. n 5. BORSE DI STUDIO FONDAZIONE ANTONVENETA Per il prossimo anno accademico sono istituite nuove borse di studio, da parte della Facoltà Teologica del Triveneto, grazie al sostegno della Fondazione Antonveneta. Si potrà così favorire l’iscrizione, il proseguimento e il completamento della formazione accademica degli studenti in possesso dei requisiti di merito ed economici stabiliti nel bando. 1. copertura della tassa annuale e della quota d’iscrizione di alcuni studenti iscritti come ordinari all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova 2. assegnazione di “150 ore accademiche” (Leg. 390/91) per 2 studenti ordinari come “collaborazione studentesca”. Modulistica: Ritirare il modulo per la richiesta di Borsa di studio presso la Segreteria della Facoltà o scaricarlo dal sito internet www.fttr.it (home page). PREMIO “STUDI SUL DIALOGO INTERRELIGIOSO” La Facoltà Teologica del Triveneto ha indetto un concorso per l’assegnazione del premio Studi sul dialogo interreligioso, consistente in una borsa di studio con soggiorno in una Facoltà Teologica Cattolica dell’Asia. 163 La borsa di studio, del valore complessivo di 10.000 euro, può essere assegnata a uno o più studenti ordinari di ogni ciclo della Facoltà Teologica del Triveneto (baccalaureato, licenza, dottorato) e della Laurea e Laurea magistrale in scienze religiose degli Istituti collegati alla Facoltà e a ricercatori e/o docenti della Facoltà Teologica del Triveneto e degli Istituti collegati alla Facoltà, che si distinguono per merito e che affrontano studi o tesi relativi al dialogo interreligioso, al rapporto tra evangelizzazione e inculturazione e al dialogo tra teologie dei diversi continenti. La borsa di studio prevede la copertura delle spese di viaggio, soggiorno e periodo di studio in una Facoltà Teologica Cattolica dell’Asia, che potrà avere una durata dai due ai sei mesi. Le domande (il modulo è scaricabile dal sito www.fttr.it) dovranno pervenire alla Segreteria del Preside della Facoltà Teologica del Triveneto (all’attenzione di Chiara Gatto), entro il 16 settembre 2011. VII. GRADI ACCADEMICI CONFERITI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE 2011 Rubiero Ilaria - Il contributo della filosofia ermeneutica di Paul Ricoeur per il dialogo ecumenico; relatori prof. E. Riparelli e prof. V. Bortolin. Salvian Sandra - La trasmissione religiosa alle “seconde generazioni” di giovani musulmani in Italia. Indagine esplorativa nella provincia di Treviso; relatori prof. G. Zatti e prof. E. Riparelli. LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE 2008 Salvian Sandra 2009 Lugunga Hilda Jeremia, Onorati Francesca, Ciavarella Marco, Coltro Alice, Cuomo Anna, Marcuglia Daniele, Prencipe Antonio, Saggese Ida, Salmasi Cristina 2010 De Bettignies Gaude, Gomes de Pontes Lusinete, Lima Cotacachi Blanca Maria, Tonolo Irene, Baggio Giovanni, Gurrera Diana, Montalbano Vincenzo, Songalimi Helena Maria Attanas, Bolzonella Chiara, Villani Sergio, Zagolin Ketty, Bonetti Emanuele, Cavicchio Sara, Consalvo Immacolata, Galli Angela, Minchio Valentina, Salvato Martina 2011 Amodeo Mariarosa, Crosta Danilo Maria, Fadini Gabriele, Panico Salvatore, Sacchetto Fabio, Scramoncin Laura, Tonello Maddalena, Trincanato Francesco, Zanella Patrizio, Capodaglio Laura, Mason Giada, Tassinari Stefano, Zatta Michele 164 165 MAGISTERO IN SCIENZE RELIGIOSE 2008 Pierotto Carla, Quagliotto Fiorella, Storato Paolo, Goldin Beatrice, Grandi Michela, Miotto Alessandra, Velázquez Escobar Ada Nelly, Pérez Mora Gema Lizeth, Bordin Carla, Fantuzzi Francesca, Lazzaro Silvano, Scacco Maria, Sella Simone 2009 Borella Cristina, Laverda Francesco, Miraglia Emilia, Tagliaro Miriam, Bonesso, Eleonora, Gulmini Caterina, Lavagnini Alessandra, Mattiazzi Ileana, Berardone Terenzio, Marchetti Manuele, Paccagnella Elena, Zulian Gloria, Dal Sacco Martina, Gautiero Alessandro, Meneghetti Lidia 2010 Montana Rosario, Rubiero Ilaria, Botter Donatella, Quagliato Clarissa, Ridolfo Mario 2011 Marchesini Giuseppe, Sandon Silvia DIPLOMA IN SCIENZE RELIGIOSE 2008 Gottardello Maria Pia, Lucchetta Barbara, Stocco Sara, Malvestio Elisa, Menegon Cesarina, Vegro Cinzia, Viel Monica 2009 D’Autilia Ylenia, Mattiazzi Francesca 2010 Emilio Marco 2011 De Guio Maria, Schievano Lucia 166 VIII. CALENDARIO ANNO ACCADEMICO 2011-2012 INCONTRI DOCENTI PER AREA DISCIPLINARE organizzati dalla Facoltà Teologica del Triveneto 22 settembre ore 9.30 - 13.00 docenti Area di Teologia Morale 26 settembre ore 10.00 - 13.00 docenti Area di Patrologia e Storia della Chiesa docenti Area di Teologia fondamentale e Teologia Dogmatica 6 ottobre ore 15.00 - 18.00 docenti Area di Scienze umane 19 ottobre ore 15.00 - 18.00 docenti Area di Filosofia 27 ottobre ore 10.00 - 13.00 docenti di Teologia pastorale 8 febbraio ore 15.00 - 17.00 docenti di Area Biblica 168 SETTEMBRE 2011 OTTOBRE 2011 1 2 3 + 4 5 6 7 8 9 10 +11 12 13 14 15 16 17 +18 19 20 21 22 23 24 +25 26 27 28 29 30 1 + 2 3 4 5 6 7 8 + 9 10 11 12 13 14 15 +16 17 18 19 20 21 22 +23 24 25 26 27 28 G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V apertura della Segreteria term. iscrizione Esami di Grado inizio esami sessione autunnale esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami fine esami sessione autunnale esame di Tirocinio S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V inizio lezioni 1° Semestre lezione lezione lezione; Esami di Grado lezione; Esami di Grado lezione lezione lezione lezione lezione lezione; Collegio docenti lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione; S. Messa inizio A.A. lezione lezione lezione; presentazione elaborato dei seminari 2010/11 29 S lezione presentazione schema di tesi +30 D 31 L vacanza 169 NOVEMBRE 2011 DICEMBRE 2011 GENNAIO 2012 1 M TUTTI I SANTI 2 M lezione presentazione schema di tesi 3 G Dies Academicus ISSR (p. Silvestro Bejan) 4 V lezione 5 S lezione + 6 D 7 L lezione 8 M lezione termine iscrizione Esami di Grado 9 M lezione 10 G lezione 11 V lezione 12 S lezione +13 D 14 L lezione; 14-21 iscrizione esami sessione straordinaria 15 M lezione 16 M lezione 17 G lezione 18 V lezione; inizio Laboratorio IRC 19 S lezione +20 D 21 L lezione 22 M lezione 23 M lezione 24 G lezione 25 V lezione 26 S lezione +27 D 28 L lezione 29 M lezione 30 M lezione 1 2 3 + 4 5 6 7 8 9 10 +11 12 13 14 15 16 17 +18 19 20 21 22 23 24 +25 26 27 28 29 30 31 + 1 2 3 4 5 6 7 D L M M G V S + 8 9 10 11 12 13 14 +15 16 17 18 19 20 21 +22 23 24 25 26 27 28 +29 30 31 D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M 170 G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S lezione lezione lezione esami sessione straordinaria esami sessione straordinaria esami sess. str.; Esami di Grado IMMACOLATA lezione; Esami di Grado lezione lezione lezione lezione lezione lezione; Laboratorio IRC lezione lezione lezione lezione lezione vacanza vacanza NATALE vacanza vacanza vacanza vacanza vacanza vacanza MARIA MADRE DI DIO vacanza vacanza vacanza vacanza EPIFANIA vacanza; 2-12 iscrizione esami sessione invernale lezione lezione lezione lezione lezione; Laboratorio IRC lezione lezione lezione lezione fine lezioni 1° Semestre esami esami esami esami; presentazione schema di tesi FEBBRAIO 2012 1 2 3 4 + 5 6 7 8 9 10 11 +12 13 14 15 16 17 18 +19 20 21 22 23 24 25 +26 27 28 29 M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M esami esami esami esami esami esami esami; esame di Tirocinio esami; Consiglio di Istituto inizio lezioni 2° Semestre lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione - Le ceneri lezione lezione lezione lezione lezione lezione; termine iscrizione Esami di Grado; FTTr: Dies Academicus e Collegio plenario docenti 171 MARZO 2012 APRILE 2012 MAGGIO 2012 GIUGNO 2012 1 2 3 + 4 5 6 7 8 9 10 G V S D L M M G V S 1 2 3 4 5 + 6 7 8 9 1 2 + 3 4 +11 12 13 14 15 16 17 +18 19 20 21 22 23 D L M M G V S D L M M G V + 1 2 3 4 5 6 7 + 8 9 10 11 12 13 14 +15 16 17 18 19 20 21 +22 23 24 25 26 27 28 +29 30 24 +25 26 27 28 29 30 31 172 lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione; Laboratorio IRC lezione; 10-17 iscrizione esami sessione straordinaria lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione FTTr: Convegno Facoltà (9.00-18.00) S lezione D L lezione M lezione M lezione G lezione; Esami di Grado V lezione; Esami di Grado S lezione; presentazione schema di Tesi D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L esami sessione straordinaria esami sessione straordinaria esami sessione straordinaria vacanza vacanza vacanza PASQUA vacanza vacanza vacanza vacanza vacanza vacanza lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione Anniversario della Liberazione lezione lezione lezione vacanza M M G V S D L M M Festa del lavoro lezione lezione lezione lezione lezione lezione lezione; 9-19 iscrizione esami sessione estiva 10 G lezione 11 V lezione; Consiglio di Istituto 12 S lezione +13 D 14 L lezione 15 M lezione 16 M lezione 17 G lezione 18 V lezione; Collegio docenti 19 S lezione +20 D 21 L lezione 22 M lezione 23 M lezione 24 G Presentazione tesario 2013 25 V 26 S +27 D 28 L 29 M 30 M 31 G esami; esami di Tirocinio; presentazione schema di Tesi 5 6 7 8 9 +10 11 12 13 14 15 16 +17 18 19 20 21 22 23 +24 25 26 27 28 29 30 V esami S Festa della Repubblica D L esami; termine iscrizione Esami di Grado M esami M esami G esami V esami S D L esami M esami M SANT’ANTONIO DI PADOVA G esami V esami S D L esami M esami M esami G esami V esami S D L esami M esami M esami G esami; esame di Tirocinio V esami S 173 LUGLIO 2012 AGOSTO 2012 SETTEMBRE 2012 + 1 2 3 4 5 6 7 + 8 9 10 11 12 13 14 +15 16 17 18 19 20 21 +22 23 24 25 26 27 28 +29 30 31 1 2 3 4 + 5 6 7 8 9 10 11 +12 13 14 15 16 17 18 +19 20 1 + 2 3 4 5 6 7 8 + 9 10 11 12 13 14 15 +16 17 18 19 20 21 22 +23 24 25 26 S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M 27 28 29 +30 G V S D 174 D L Esami di Grado M Esami di Grado M G V S D L M M G V S D L M M G V chiusura estiva della Segreteria S D L M M G V S D L M 21 22 23 24 25 +26 27 28 29 30 31 M G V S D L M M G V S D L M M Assunzione di Maria al cielo G V S D L 20-31 iscrizione esami sessione autunnale M M G V S D L M M G V apertura della Segreteria termine iscrizione Esami di Grado inizio esami sessione autunnale esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami esami fine esami sessione autunnale; esame di Tirocinio 175 177 178 179