2011-2012 - Facolta` Teologia del Triveneto

Transcript

2011-2012 - Facolta` Teologia del Triveneto
ISTITUTO SUPERIORE
DI SCIENZE RELIGIOSE
di PADOVA
Collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto
ANNUARIO 2011-2012
Via del Seminario, 29 - 35122 Padova
Tel. 049.664116 - Fax 049.8785144
E-mail: [email protected]
Sito: www.issrdipadova.it
INDICE
Presentazione
I.
DOCUMENTI
Decreto di erezione
Decreto di approvazione
Statuto
II.
5
7
8
9
GOVERNO DELL’ISTITUTO
Autorità accademiche comuni con la Facoltà
Autorità accademiche proprie e Officiali
Consiglio d’Istituto
Consiglio per gli affari economici
Docenti stabili
Segreteria
Tasse accademiche
Documenti per l’iscrizione
Informazioni
23
23
23
23
24
24
25
26
26
III. COLLEGIO DOCENTI
Docenti e insegnamenti per l’Anno Accademico 2011-2012
31
IV. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
A. ORDINAMENTO DELL’ISSR DI PADOVA
Regolamento
Tirocinio
Dichiarazione di originalità del testo
Tesario per l’esame di “Laurea in Scienze Religiose”
Piano generale degli studi per anni:
– Corso di Laurea in Scienze Religiose
– Corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose
– Corsi per i candidati al Diaconato permanente e ai Ministeri
37
57
58
59
62
64
66
3
Piano generale degli studi per aree:
– Corso di Laurea in Scienze Religiose
– Corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose
B. ORDINAMENTO DELL’ISSR DELLE VENEZIE
(in vigore fino a dicembre 2013)
Norme sul conferimento del titolo di “Magistero in
Scienze Religiose” e di “Diploma in Scienze Religiose”
V.
68
70
71
PROGRAMMI DEI CORSI
A. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE
Calendario settimanale delle lezioni e orario
Calendario settimanale delle lezioni per i candidati al Diaconato
permanente e ai Ministeri ecclesiali e orario
– Corso propedeutico
– I Anno
– II Anno
– III Anno
82
83
84
99
116
Servizio di Tutorato
138
79
B. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
IN SCIENZE RELIGIOSE (ciclico)
Indicazioni per l’iscrizione al biennio
Calendario settimanale delle lezioni e orario
– I e II Anno
142
143
144
VI. INIzIATIVE ACCADEMIChE
161
VII. GRADI ACCADEMICI CONfERITI
165
VIII. CALENDARIO ANNO ACCADEMICO 2011-2012
169
PRESENTAZIONE
Il 23 marzo 2006, con decreti della Congregazione per l’Educazione Cattolica (prot. n. 992/2005), è stato eretto l’Istituto Superiore di Scienze Religiose
di Padova e sono stati approvati gli Statuta, ad experimentum, per un quinquennio.
Il 27 luglio 2010 la medesima Congregazione ha approvato gli Statuta rivisti
a seguito della pubblicazione della Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze
Religiose (28 giugno 2008) e della Nota di ricezione dell’“Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose” (30 settembre 2009) disposta dalla Conferenza Episcopale Italiana.
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose, promosso dalla Diocesi di Padova, è
collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto ed è in sinergia con gli altri Istituti Superiori di Scienze Religiose ed Istituti Teologici affiliati, presenti sul
territorio della Regione Conciliare delle Venezie, tramite “sistema a rete”.
Il piano di studi si presenta diviso in due parti: un triennio e un biennio
(3 + 2).
Nel triennio vengono trattate scientificamente tutte le fondamentali discipline teologiche e filosofiche che completano l’itinerario teologico e che conducono al primo grado accademico di Laurea in Scienze Religiose.
Nel biennio si dà spazio alle discipline di specializzazione degli indirizzi pedagogico-didattico e pastorale-ministeriale trattati in prospetttiva interculturale e interreligiosa. Esso porta al conseguimento del secondo grado accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose. Il percorso di specializzazione
è finalizzato all’apprendimento di requisiti e competenze professionali richiesti agli operatori in ambito culturale ed educativo, scolastico e pastorale. A
tale scopo vengono promosse iniziative di ricerca e di approfondimento che
consentono allo studente di realizzare un percorso di studi adeguato alle proprie aspettative e attitudini personali.
Con l’Anno Accademico 2009-2010 sono stati avviati corsi per i candidati al
Diaconato permanente e ai ministeri ecclesiali, parallelamente e in giorni diversi da quelli consueti tenuti durante la settimana. Il percorso è quadriennale e si conclude con il titolo di Laurea in Scienze religiose. L’iscrizione avviene con lettera di presentazione del responsabile diocesano per il Diaconato
permanente o del Vicario episcopale per l’apostolato dei laici.
4
5
I. DOCUMENTI
N. 992/2005
CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA (DE SEMINARIIS ATQUE
STUDIORUM INSTITUTIS), attentis postulatoriis litteris Rev.mi Præsidis Facultatis Theologicæ Trivenetæ in civitate Patavina sitæ, nomine Em.mi ac Rev.mi
Præsidentis Conferentiæ Episcopalis Trivenetæ, Patriarchæ Venetiarum et Magni
Cancellarii, atque perpensis votis Exc.mi Episcopi Tergestini, Delegati a Conferentia Episcopali Triveneta ad rem tractandam; cum compererit Institutum Superius Scientiarum Religiosarum Patavinum, iuxta normas a Sancta Sede pro
huiusmodi Institutis manatas, Consilio memoratæ Facultatis Theologicæ academice omnino spondente, probe ordinari, ad Docentes in primis et studiorum
programmata quod attinet; prolatas sibi preces libenter excipiens, idem
INSTITUTUM SUPERIUS SCIENTIARUM RELIGIOSARUM
in civitate Patavina situm
hoc Decreto canonice erigit erectumque declarat, ipsum simul constituens sub
potestate atque ductu memoratæ Facultatis Theologicæ, cuius erit academicos
gradus per Institutum iis studentibus conferre, qui, studiorum curriculum rite
emensi, omnia iure præscripta feliciter compleverint iuxta peculiaria Statuta, a
Facultate cum Instituto digesta atque a Congregatione de Institutione Catholica
approbata.
Eiusdem Facultatis Theologicæ proinde erit continuo invigilare ad academicam
Instituti condicionem diligenter servandam ac promovendam, ad Docentium
præsertim qualitates studiorumque severitatem quod spectat, ceteris servatis de
iure servandis; servatis Statutis eiusdem Facultatis; contrariis quibuslibet minime obstantibus.
Datum Romæ, ex ædibus eiusdem Congregationis, die XXIII mensis Martii, a. D.
MMVI.
7
N. 992/2005
STATUTO
TITOLO I
CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA (de Seminariis atque
Studiorum Institutis), lectis perpensisque Statutis Instituti Superioris
Scientiarum Religiosarum Patavini, sub potestate et ductu Facultatis Theologicæ Trivenetæ in civitate Patavina sitæ constituti, quæ in eorundem
LXIII articulis definiuntur ac statuuntur rata habet et ad quinquennium
experimenti gratia approbat; iisque ad quos pertinet, ut rite observentur
præcipit; ceteris servatis de iure servandis; contrariis quibuslibet minime
obstantibus.
Datum Romæ, ex ædibus eiusdem Congregationis, die XXVII mensis Iulii, a.
D. MMX.
NATURA E fINE
Art. 1 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Padova è una istituzione accademica ecclesiastica eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica all’interno della Facoltà Teologica del Triveneto. È in collegamento con essa secondo il modello di un’istituzione accademica a rete
descritto negli Statuta della medesima ed è posta sotto la sua responsabilità
accademica.
Art. 2 - L’Istituto è promosso dalla Diocesi di Padova ed è conforme alla Nota normativa per gli ISSR della Santa Sede e agli Statuti della Facoltà Teologica del Triveneto.
a) L’Istituto ha sede in Padova.
b) La Facoltà Teologica del Triveneto conferisce i gradi accademici di
Laurea (Baccalaureato) in Scienze Religiose (dopo il triennio) e di
Laurea Magistrale (Licenza) in Scienze Religiose (dopo il biennio di
specializzazione) in corrispondenza agli equivalenti titoli dell’ordinamento civile.
Art. 3 - L’ISSR di Padova ha come propria finalità la formazione teologica
accademica di religiosi e laici:
a) per una più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo contemporaneo;
b) per favorire l’assunzione di competenze professionali nella vita ecclesiastica e nell’animazione cristiana della società;
c) per qualificare i docenti di Religione cattolica nelle scuole.
Art. 4 - L’ISSR persegue la propria finalità proponendo l’approfondimento e
la trattazione sistematica, con metodo scientifico, della Dottrina cattolica
attinta dalla Rivelazione. Pertanto, esso promuove la ricerca delle risposte
agli interrogativi umani, alla luce della stessa Rivelazione, con l’ausilio delle scienze filosofiche, delle scienze umane e delle scienze della religione.
8
9
Art. 5 - La responsabilità della vita e della promozione dell’ISSR di Padova
viene esercitata congiuntamente, secondo le diverse funzioni, dalla Facoltà
Teologica del Triveneto e dal Vescovo Moderatore, secondo quanto prevedono le Autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto1. Essa si attua attraverso
la sollecitudine per il corretto insegnamento della Dottrina cattolica, la promozione del livello accademico-scientifico dell’Istituto, la ricerca e la qualificazione del corpo docente, il sostegno economico dell’Istituto.
Le autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto sono il Gran Cancelliere, il
Preside, il Consiglio di Facoltà.
Art. 6 - Al Gran Cancelliere della Facoltà spetta:
a) chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica di ciascun ISSR, dopo aver ottenuto il parere positivo della
Conferenza Episcopale o di altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica;
b) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il piano di
studi e il testo dello Statuto dell’ISSR per la debita approvazione;
c) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una
relazione particolareggiata riguardante la vita e l’attività dell’ISSR;
d) nominare i Docenti stabili dell’ISSR su proposta del Consiglio di Istituto, previo consenso del Moderatore e del Preside, e con il nulla osta
dalla Commissione Episcopale;
e) nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati
dal Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio
della Facoltà di Teologia e con il nulla osta del Moderatore.
Art. 7 - Al Preside della Facoltà compete:
a) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti
della Facoltà per questioni riguardanti l’ISSR;
b) regolare, congiuntamente ai Direttori degli ISSR, le questioni comuni;
c) presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per
gli esami di grado;
d) presentare al Consiglio di Facoltà, ogni cinque anni, la relazione sulla
vita e l’attività dell’ISSR, preparata dal Direttore, per l’approvazione e
inoltrarla al Gran Cancelliere, che la trasmetterà alla Congregazione
per l’Educazione Cattolica;
e) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR.
Art. 8 - Al Consiglio della medesima Facoltà spetta:
a) esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto ed il Regolamento dell’ISSR;
b) esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti dell’ISSR in
vista della loro cooptazione e della loro promozione a stabili;
c) esaminare ed approvare le informazioni che il Preside deve annualmente fornire sull’andamento dell’ISSR;
d) verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi
dell’ISSR, in particolare della biblioteca;
e) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR
preparata dal Direttore;
f) dare il benestare per la nomina del Direttore dell’ISSR;
g) proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione
per l’Educazione Cattolica la sospensione dell’ISSR qualora esso risultasse inadempiente.
Art. 9 - L’ISSR di Padova fa parte del Comitato degli Istituti Superiori di
Scienze religiose costituito all’interno del Consiglio di Facoltà ed è rappresentato dal Direttore.
Art. 10 - L’Istituto è retto dalle norme emanate dalla Congregazione per
l’Educazione Cattolica2 e dal presente Statuto.
TITOLO II
AUTORITà ACCADEMIChE
Art. 11 - Le autorità accademiche proprie dell’Istituto sono:
• il Moderatore dell’Istituto
• il Direttore
• il Vice - Direttore
• il Consiglio d’Istituto
Il Moderatore
Art. 12 - Il Moderatore dell’ISSR è il Vescovo di Padova. Al Moderatore spetta:
a) procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e fedelmente trasmessa;
1
Cf. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Istruzione sugli Istituti Superiori di
Scienze Religiose, 28 giugno 2008, art. 6.
10
2
Cf. Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008.
11
b) nominare i docenti non stabili concedendo la missio canonica a coloro che insegnano discipline concernenti la fede e la morale, dopo
aver emesso la professione di fede, nonché la venia docendi a coloro
che insegnano altre discipline;
c) revocare la missio canonica o la venia docendi, atteso l’art. 27 (Titolo III);
d) dare il nulla osta per la nomina del Direttore;
e) vigilare sull’andamento dottrinale e disciplinare dell’ISSR, riferendone al Gran Cancelliere;
f) significare alla Facoltà Teologica del Triveneto le maggiori difficoltà
di cui venisse a conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure;
g) nominare il Vice Direttore, l’Economo e il Segretario dell’ISSR, se le
circostanze lo suggeriscono, dopo aver sentito in merito il parere del
Direttore;
h) approvare i bilanci annuali consuntivi e preventivi e gli atti di straordinaria amministrazione dell’ISSR;
i) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR, congiuntamente al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto e al Direttore dell’Istituto.
Il Direttore
Art. 13 - Il Direttore è nominato dal Gran Cancelliere, con il parere favorevole del Consiglio di Facoltà, scelto tra una terna di docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto dell’ISSR, e con il nulla osta del Moderatore
dello stesso, quando non coincidesse con il Gran Cancelliere.
Art. 14 - Il Direttore dura in carica cinque anni e può essere confermato
nel suo ufficio una sola volta consecutivamente.
Art. 15 - Al Direttore compete:
a) rappresentare l’Istituto davanti al Moderatore, alle autorità accademiche della Facoltà Teologica del Triveneto e alle autorità civili;
b) dirigere, promuovere e coordinare l’attività dell’Istituto, sotto l’aspetto dottrinale, accademico e disciplinare, secondo quanto determinato nel Regolamento;
c) convocare e presiedere le varie sessioni del Consiglio d’Istituto e del
Collegio dei docenti;
d) presenziare alle assemblee degli studenti di persona o per delega;
e) redigere la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’Istituto
e, dopo averla sottoposta all’approvazione del Consiglio d’Istituto,
presentarla al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto;
12
f) firmare i diplomi dei gradi accademici, insieme con il Preside e con
il Moderatore;
g) proporre al Moderatore la nomina dell’Economo, del Segretario e
del Vice-Direttore scelto tra i Docenti dell’Istituto, che lo coadiuvi
nell’adempimento di determinate funzioni, per un periodo definito;
h) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando, nei casi più gravi non risolti dal Consiglio d’Istituto, la soluzione al giudizio della Facoltà Teologica del Triveneto.
Il Consiglio d’Istituto
Art. 16 - Il Consiglio d’Istituto ha la responsabilità diretta e specifica dell’ISSR.
Esso è composto da:
• Direttore dell’Istituto, che lo presiede;
• Vice-Direttore;
• tutti i Docenti stabili dell’Istituto;
• due Docenti rappresentanti dei non stabili, eletti dai loro colleghi;
• Preside della Facoltà o un suo Delegato;
• un Delegato del Moderatore;
• due studenti ordinari eletti dall’assemblea degli studenti ogni anno;
• Segretario con compiti di attuario.
Art. 17 - I compiti del Consiglio d’Istituto sono:
a) stabilire i piani di studio, da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà;
b) designare la terna dei Docenti stabili da proporre al Moderatore per
la nomina a Direttore da parte del Gran Cancelliere, sentito eventualmente il parere del Collegio docenti;
c) proporre le nomine dei Docenti;
d) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR.
Art. 18 - Il Consiglio d’Istituto viene convocato dal Direttore almeno due
volte all’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del
Consiglio stesso.
13
TITOLO III
DOCENTI
Art. 19 - I docenti dell’Istituto si dividono in stabili, che possono essere ordinari o straordinari, nominati dal Gran Cancelliere3, e non stabili, che possono essere incaricati, assistenti o invitati, nominati dal Moderatore.
a) Per la cooptazione e la promozione dei docenti dell’ISSR si applicano
le condizioni stabilite dalla Costituzione Apostolica Sapientia Christiana e dalle annesse Ordinationes.
b) I Docenti stabili per le discipline ecclesiastiche devono essere in possesso del congruo Dottorato conseguito in una Istituzione ecclesiastica;
per le discipline non ecclesiastiche il titolo richiesto è quello di secondo
ciclo degli studi superiori.
c) I Docenti Stabili e quelli non stabili ricevono la missio canonica o la venia docendi, concordemente con l’art. 12b.
Art. 20 - L’Istituto conta su un numero congruo di Docenti stabili dei quali
almeno cinque siano Docenti ordinari.
a) I Docenti stabili ordinari sono docenti assunti a titolo definitivo e a
tempo pieno. Spetta al Docente stabile ordinario: occuparsi della ricerca scientifica, attendere alle mansioni d’insegnamento e all’assistenza
accademica degli studenti, partecipare attivamente alla vita dell’Istituto
e in particolare agli organismi collegiali. Non avrà incarichi esterni che
lo distolgano da questi compiti.
b) I requisiti per essere promosso a Docente ordinario, oltre a quelli previsti per essere Docente straordinario (cf. art. 21a) sono: avere insegnato
con efficacia almeno tre anni come docente straordinario la disciplina
al cui insegnamento è chiamato nell’Istituto; aver pubblicato lavori che
segnino un progresso nella disciplina insegnata; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario.
Art. 21 - I Docenti stabili straordinari sono Docenti assunti a tempo pieno.
a) I requisiti per essere nominato docente straordinario sono: ricchezza
di dottrina e senso di responsabilità ecclesiale e accademica; aver conseguito il dottorato in una Facoltà canonicamente riconosciuta o titolo
equipollente; aver dimostrato attitudine all’insegnamento universitario
(almeno per tre anni); aver dimostrato attitudine alla ricerca mediante
3
Cf. FACOLTÀ TEOLOGICA DEL TRIVENETO, Regolamento, art. 15 f.
14
adeguate pubblicazioni scientifiche; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario.
b) La procedura di concorso o di cooptazione di un docente straordinario
è stabilita dal Regolamento dell’Istituto. Spetta alla Facoltà la verifica
delle condizioni per la concessione del nulla osta alla nomina, su richiesta delle autorità dell’Istituto.
Art. 22 - I Docenti non stabili per le materie ecclesiastiche - docenti incaricati, assistenti, invitati - devono essere in possesso almeno della Licenza canonica conseguita in una Istituzione Ecclesiastica o di un titolo equipollente e
devono essere capaci di indagine scientifica ed avere buone attitudini all’insegnamento.
Art. 23 - I Docenti incaricati e invitati sono nominati dal Moderatore su presentazione del Direttore, sentito il parere del Consiglio di Istituto, concedendo la missio canonica o la venia docendi, ferme restando le competenze delle
autorità collegiali e personali della Facoltà Teologica del Triveneto.
a) Essi devono possedere i requisiti stabiliti dalla normativa vigente per
l’insegnamento presso le Facoltà ecclesiastiche.
b) Ad un Docente non stabile non può venire affidato l’insegnamento di
più di tre discipline.
c) Gli incarichi hanno la durata di un anno. Il Consiglio di Istituto può
proporre che un Docente di disciplina principale, dopo cinque anni
consecutivi di insegnamento, sia incaricato ad quinquennium.
Art. 24 - I Docenti assistenti sono nominati dal Direttore su proposta di un
professore stabile e con l’approvazione del Consiglio di Istituto. Le loro funzioni didattiche e scientifiche vengono attribuite dal Direttore d’accordo con
il Consiglio di Istituto. Compete al Docente assistente:
a) assistere il docente stabile nell’insegnamento, nel lavoro seminariale e
nella preparazione delle riunioni scientifiche;
b) collaborare nello svolgimento degli esami;
c) aiutare gli studenti nella elaborazione delle dissertazioni, sotto la guida
del professore.
Il Docente assistente potrà essere incorporato nel corpo accademico dopo
aver svolto un percorso di formazione accademica alle dirette dipendenze
del Direttore, sentito il Consiglio di Istituto.
Art. 25 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il
Collegio Plenario dei Docenti dell’ISSR. Gli incontri del Collegio plenario dei
Docenti sono finalizzati ad una valutazione della vita dell’Istituto, ad un aggiornamento delle prospettive dell’Istituto, ad una conoscenza dei docenti e
alla nomina dei due rappresentanti in Consiglio di Istituto. Il Collegio plena-
15
rio dei docenti - convocato e presieduto dal Direttore - si riunisce almeno
una volta l’anno.
quenza previa di qualche corso integrativo, con il regolare superamento dei
rispettivi esami.
Art. 26 - L’incarico di docente stabile termina con il raggiungimento del settantesimo anno di età. Ai docenti ordinari, che a motivo di assunzione di un
ufficio più importante o per malattia o per età cessano dall’insegnamento, è
conferito il titolo di docenti emeriti. Gli altri docenti, che abbiano insegnato
almeno dieci anni, possono essere annoverati tra gli emeriti dal Consiglio
d’Istituto.
I docenti emeriti e i docenti già incaricati possono essere invitati per l’insegnamento di singoli corsi fino all’età di settantacinque anni.
Art. 32 - Gli studenti straordinari sono quelli che mancano del titolo prescritto per l’iscrizione, pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di
esse, con relativo esame.
Per essere iscritto come studente straordinario è necessario che lo studente
dimostri di aver idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione.
Gli studenti straordinari non possono ottenere i gradi accademici ma possono chiedere un attestato di frequenza e, dopo il superamento dell’esame, l’attestazione del voto conseguito.
Il curriculum di detti studenti può essere valutato ai fini del passaggio a studenti ordinari solo qualora, in itinere, lo studente entrasse in possesso delle
condizioni previste dall’articolo precedente.
Art. 27 - La sospensione o la cessazione dall’ufficio di docenza può essere attivata da parte del Moderatore qualora il docente abbia insegnato in difformità alla dottrina cattolica o si sia mostrato non più idoneo all’insegnamento, fatto sempre salvo il diritto di difesa e osservato quanto prescritto dall’art.
22 delle Ordinationes della Costituzione Sapientia Christiana.
Art. 28 - I docenti stabili presso gli ISSR non possono essere contemporaneamente stabili in altre Istituzioni accademiche ecclesiastiche o civili. Inoltre, l’incarico di docente stabile è incompatibile con altri ministeri o attività
che ne rendano impossibile l’adeguato svolgimento in rapporto sia alla didattica sia alla ricerca.
TITOLO IV
Art. 33 - Si definiscono studenti uditori gli studenti che, con il consenso del
Direttore, sono ammessi a frequentare solo alcuni corsi offerti dall’ISSR.
Art. 34 - Sono studenti ospiti coloro che sono iscritti alla Facoltà di Teologia
o ad un altro Istituto e ottengono dal Direttore la possibilità di frequentare
alcuni corsi e di sostenere i relativi esami.
Art. 35 - Gli studenti che avendo completato la frequenza del curriculum degli studi, non hanno superato tutti gli esami e le altre prove previste entro la
sessione invernale dell’anno accademico conclusivo, diventano fuori corso.
Art. 36 - Gli studenti partecipano alla vita dell’Istituto nei modi determinati
dagli Statuti e dal Regolamento.
STUDENTI
Art. 37 - Per poter essere ammessi agli esami è necessario che lo studente abbia seguito le lezioni con una frequenza non inferiore ai due terzi delle ore
delle singole discipline.
Art. 29 - L’Istituto può accogliere tutti coloro che, forniti di regolare attestato, idonei per condotta morale e per gli studi precedenti, desiderino apprendere la Teologia e le Scienze Religiose.
Art. 38 - Per gravi infrazioni di ordine disciplinare e morale, il Direttore può
decidere di sospendere o dimettere uno studente, dopo aver consultato il
Consiglio d’Istituto. Il diritto alla difesa sarà comunque tutelato, anche mediante ricorso al Moderatore.
Art. 30 - Gli studenti si dividono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti.
Art. 31 - Gli studenti ordinari sono quelli che, aspirando ai gradi accademici
rilasciati dalla Facoltà frequentano tutti i corsi e le esercitazioni prescritte
dall’Istituto. Per essere ammesso come studente ordinario è necessario aver
conseguito il titolo di studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. A discrezione del Direttore, potrà essere richiesta allo studente la fre-
16
Art. 39 - Attesa la distinta configurazione degli studi in Teologia e nelle
Scienze Religiose4 lo studente che volesse conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia deve attenersi a quanto stabilito dall’art. 21 della Istruzione.
4
Cf. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Istruzione sugli Istituti Superiori di
Scienze Religiose, 28 giugno 2008, Introduzione, nn. 2-5.
17
TITOLO V
OffICIALI
Art. 40 - La vita dell’Istituto si giova di alcuni officiali e di personale ausiliario addetto. Gli officiali sono: il Segretario, l’Economo e il Bibliotecario.
Art. 41 - Spetta al Moderatore la nomina degli officiali, sentito il Direttore
dell’Istituto.
Il Segretario
Art. 42 - Il Segretario è responsabile della segreteria dell’Istituto. Il Segretario è nominato dal Moderatore, su proposta del Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere confermato.
Art. 43 - Al Segretario spetta:
a) eseguire le decisioni del Moderatore, del Direttore e del Consiglio di
Istituto;
b) ricevere e controllare i documenti degli studenti per quanto riguarda le
domande di iscrizione all’Istituto, di ammissione a sostenere gli esami,
di conseguimento dei gradi accademici;
c) assicurare l’ordine nell’Istituto e informare subito le competenti autorità accademiche su quanto ritenga necessario per raggiungere tale
scopo;
d) conservare i documenti ufficiali e autenticarli con la sua firma;
e) curare la redazione dei registri e dei documenti riguardanti l’iscrizione
degli studenti, gli esami, i corsi, i seminari di studio, le dissertazioni
scritte, i diplomi;
f) compilare l’annuario dell’Istituto, il calendario e l’orario delle lezioni e
degli esami, i certificati e gli attestati;
g) fungere da segretario del Consiglio d’Istituto.
Art. 44 - Il Segretario può essere coadiuvato da personale ausiliario approvato dal Direttore.
L’Economo
Art. 45 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria dell’Istituto. È nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio,
al termine del quale può essere riconfermato.
Art. 46 - All’Economo spetta:
a) amministrare i beni dell’Istituto ed avere la responsabilità della cura ordinaria degli ambienti e di quanto contengono;
b) provvedere alla copertura economica delle iniziative culturali che vengono promosse dall’Istituto, mantenendosi per ciò in collegamento con il
Direttore;
c) curare la redazione dei registri contabili;
d) predisporre il preventivo e il rendiconto annuale.
Art. 47 - L’Economo può essere coadiuvato da personale ausiliario, approvato
dal Direttore.
Il Bibliotecario
Art. 48 - Il Bibliotecario ha il compito di seguire le attività della biblioteca dell’Istituto. È nominato dal Direttore, sentito il parere del Consiglio d’Istituto.
Art. 49 - Spetta al Bibliotecario:
a) assicurare una presenza continuativa nei locali della Biblioteca;
b) custodire, ordinare ed incrementare il patrimonio bibliografico, dotando
la Biblioteca di strumenti adeguati;
c) presiedere all’utilizzo e alla sistemazione della biblioteca;
d) catalogare i libri e le riviste in arrivo;
e) consegnare e ritirare i volumi in prestito agli studiosi;
f) presentare ogni anno al Direttore una relazione circa lo stato e l’incremento della Biblioteca stessa.
Personale ausiliario
Art. 50 - Il personale ausiliario è composto da persone che sono impiegate nella vita dell’Istituto nello svolgimento di incarichi di segreteria, catalogazione o
altro. Questi ausiliari sono scelti dal Direttore con l’assenso del Moderatore e
del Consiglio degli affari economici.
18
19
TITOLO VI
•
•
AMMINISTRAzIONE E GESTIONE
•
•
Art. 51 - La gestione economica dell’Istituto è sotto la sorveglianza di un Consiglio per gli affari economici, composto di almeno tre membri, nominati dal
Moderatore. Ne è membro, con funzioni di segretario l’Economo dell’Istituto.
È convocato almeno due volte l’anno, per l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, da presentare al Consiglio d’Istituto e al Moderatore. Il Consiglio dura in carica quattro anni.
Patrologia e Storia della Chiesa
Scienze umane e Scienze della religione (Pedagogia generale, Sociologia).
Didattica generale e Didattica dell’IRC
Teoria della scuola e legislazione scolastica.
Nel biennio vengono proposte discipline teologiche e altre di indirizzo didattico e pastorale, quali:
• Storia delle religioni e Teologia delle religioni
• Chiese cristiane ed ecumenismo
• Diritto canonico
• Teologia pastorale
• Teologia dell’evangelizzazione e catechetica
• Scienze umane e Scienze della religione (Psicologia, Pedagogia speciale).
TITOLO VII
ORDINAMENTO DEGLI STUDI
Art. 52 - Il curriculum degli studi dell’ISSR ha la durata di cinque anni: i primi
tre anni per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose e i due anni
successivi per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose.
Art. 53 - Nel corso del biennio specialistico sono attivati almeno i corsi di indirizzo pedagogico-didattico; possono essere attivati anche corsi di indirizzo pastorale-catechetico-liturgico.
Art. 54 - Per quanto concerne l’ordinamento degli studi, il monte ore e i crediti
nell’ISSR sono equivalenti a quelli del ciclo istituzionale della Facoltà Teologica del Triveneto strutturato in un quinquennio. Nel quinquennio i crediti, secondo il sistema europeo degli ECTS, devono essere normalmente 300 comprendendo corsi, seminari, laboratori e tirocini.
Art. 55 - Il programma degli studi e il curricolo dell’ISSR prevede nel primo
Triennio le seguenti discipline e aree disciplinari:
• Storia della Filosofia
• Filosofia sistematica
• Sacra Scrittura
• Introduzione alla Teologia
• Teologia Fondamentale
• Teologia dogmatica
• Teologia morale
• Liturgia
20
Sono previste anche discipline complementari e opzionali (ad es. Interculturalità e religione, Giovani e religione, Mistica delle religioni, Arte, Storia della
Chiesa locale, Etica sociale e immigrazione, Scienza e fede).
TITOLO VIII
GRADI ACCADEMICI
Art. 56 - I gradi accademici di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose sono conferiti dalla Facoltà Teologica del Triveneto
a cui l’ISSR è collegato.
Art. 57 - I requisiti per conseguire la Laurea in Scienze Religiose sono:
a) aver frequentato il ciclo triennale di studi ed aver superato le verifiche
con esito positivo;
b) attestare la conoscenza di una lingua straniera;
c) aver composto e discusso un elaborato scritto, conforme alle nome indicate dal Regolamento, che mostri la capacità di impostazione dell’argomento scelto, e sostenuto un “esame sintetico” su un apposito tesario
con una commissione di almeno tre docenti.
Art. 58 - I requisiti per conseguire la Laurea Magistrale in Scienze Religiose
sono:
a) aver frequentato il ciclo quinquennale di studi ed aver superato le verifiche di profitto prescritte;
21
b) attestare la conoscenza di due lingue straniere;
c) aver composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate dal
Regolamento, che mostri la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto, e sottoporlo a pubblica discussione nella sessione
prevista.
II. GOVERNO DELL’ISTITUTO
AUTORITà ACCADEMIChE COMUNI CON LA fACOLTà
TITOLO IX
SUSSIDI DIDATTICI ED ECONOMICI
Gran Cancelliere:
Preside della Facoltà Teologica del Triveneto:
presb. ANDREA TONIOLO
Consiglio di Facoltà:
Art. 59 - Per il raggiungimento dei suoi fini, l’ISSR cura l’incremento della Biblioteca fornita e aggiornata, in libri e riviste specializzate in scienze teologico-religiose, e dispone di adeguati supporti multimediali, incluso il collegamento “in rete” con la Facoltà.
Art. 60 - L’amministrazione dell’ISSR è autonoma e non dipende dalla Facoltà.
La copertura economica delle sue attività, conta sul contributo annuo della
Diocesi, sulle tasse degli studenti e su eventuali integrazioni derivanti da donazioni e da altre elargizioni.
vedi Annuario Accademico 2011-2012
della Facoltà Teologica del Triveneto, pp 60-61
AUTORITà ACCADEMIChE PROPRIE E OffICIALI
Moderatore:
S.E. Mons. ANTONIO MATTIAZZO
Arcivescovo - Vescovo di Padova
Direttore:
presb. GAUDENZIO ZAMBON
Vice-Direttore e Segretario: presb. LIVIO TONELLO
Addetto alla Segreteria: LEANDRO PARESCHI
DISPOSIzIONI fINALI
Art. 61 - Eventuali modifiche al presente Statuto possono essere proposte dal
Direttore, sentito il Consiglio di Istituto, e devono essere approvate dalla Conferenza Episcopale Triveneta, dalla Facoltà Teologica del Triveneto e dalla
Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Art. 62 - Per i casi di dubbio e per quelli non contemplati dal presente Statuto
si seguono le indicazioni del Regolamento, le decisioni di volta in volta adottate dai competenti organi di governo dell’Istituto e, in ultima istanza, le norme
del Diritto Canonico universale e particolare.
Art. 63 - In conformità all’articolo 47 dell’Istruzione si stabilisce che il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di studi avvenga sotto la guida della Facoltà e la responsabilità del Direttore, dopo attenta valutazione del curricolo
svolto e degli esami superati da ogni studente che chiede il passaggio. Le modalità concrete vengono stabilite nel regolamento di ogni Istituto.
22
Economo: diac. EZIO MALACRIDA
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Direttore: presb. GAUDENZIO ZAMBON
Vice-Direttore e Segretario: presb. LIVIO TONELLO
Delegato del Moderatore: presb. PAOLO DONI
Preside della FTTr: presb. ANDREA TONIOLO
Docenti stabili:
presb. VALERIO BORTOLIN
presb. MARCELLO MILANI
Rappresentanti dei docenti non stabili:
presb. GIORGIO BOZZA
prof. ENRICO RIPARELLI
Rappresentanti degli Studenti (2)
23
DOCENTI STABILI
TASSE ACCADEMIChE
presb. dott. VALERIO BORTOLIN - Cattedra di Filosofia
presb. dott. MARCELLO MILANI - Cattedra di Sacra Scrittura
presb. dott. GAUDENZIO ZAMBON - Cattedra di Teologia dogmatica
CONSIGLIO PER GLI AffARI ECONOMICI
mons. dott. PAOLO DONI - Vicario Generale (Diocesi di Padova)
presb. dott. GAUDENZIO ZAMBON - Direttore
diac. dott. EZIO MALACRIDA - Economo
dott. LUCIANO ZANfORLIN
dott. ANTONIO COSTANTIN
STUDENTE ORDINARIO/STRAORDINARIO
Tassa di iscrizione
Tassa annuale
oppure due rate:
I rata
II rata
STUDENTE FUORI CORSO
Tassa di iscrizione
Tassa annuale
€ 50,00
€ 250,00 (entro il 30.09.11
oppure il 10.02.2012)
STUDENTE UDITORE
Tassa di iscrizione
€ 50,00
1 ora di lezione settimanale per semestre € 25,00
N.B.: La tassa di iscrizione va corrisposta ad ogni anno accademico per chi deve sostenere ancora degli esami.
DIACONATO E MINISTERI
Tassa di iscrizione
SEGRETERIA
€ 50,00
€ 700,00
€ 450,00 (entro il 30.09.11)
€ 300,00 (entro il 28.11.11)
€ 650,00
N.B.: Gli studenti ospiti che frequentano corsi senza il permesso scritto del Direttore, pagano regolarmente la tassa di ogni singolo corso, esclusa la quota di iscrizione.
Orario di apertura
Lunedì:
Martedì e Mercoledì:
Giovedì e Venerdì:
10,00 - 12,30;
Recapiti
Tel. 049.664116 - Fax 049.8785144
E-mail: [email protected]
Sito: www.issrdipadova.it
15,00 - 18,30
15,00 - 18,30
15,00 - 19,00
ESAME FINALE DI LAUREA, DIPLOMA E MAGISTERO
Esame
€ 150,00
Diploma
€ 80,00
ESAME FINALE DI LAUREA MAGISTRALE
Presentazione progetto tesi
Iscrizione difesa della tesi
Diploma
€ 100,00
€ 200,00
€ 80,00
PASSAGGIO DA DIPLOMA A LAUREA
Quota d’iscrizione
Tassa per i corsi
€ 50,00
€ 350,00
PASSAGGIO DA MAGISTERO E DA BACCALAUREATO A LAUREA MAGISTRALE
Tassa di iscrizione
Tassa annuale (I anno)
24
€ 50,00
€ 400,00
25
DOCUMENTI PER L’ISCRIzIONE
L’iscrizione all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova prevede la presentazione della seguente documentazione:
a. domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti;
Servizio mensa
Per usufruire della mensa è necessario:
- essere iscritto come studente ordinario
- segnalare il proprio nominativo alla Segreteria della Facoltà
- possedere la tessera studenti e presentarla alla sede dell’ESU per ottenere
il badge magnetico.
b. quattro foto formato tessera;
c. fotocopia di un documento di identità;
d. permesso di soggiorno per gli studenti non italiani;
e. diploma di maturità in originale (o copia conforme all’originale);
f. lettera di presentazione: per i laici dichiarazione del proprio parroco o in casi
particolari di un altro sacerdote, attestante l’idoneità e la possibilità di frequentare l’Istituto; per i religiosi/e la dichiarazione del Superiore Maggiore
che autorizza la frequenza ai corsi;
g. documentazione di eventuali corsi frequentati (masters, lingue, abilitazioni
ed altro) e di titoli conseguiti (universitari) per la composizione del Diploma
supplement (DS).
INfORMAzIONI
Sedi delle mense convenzionate con la Facoltà:
- S. Pio X: via Bonporti, 20 - Tel. 049 8762255 - posti 70
- San Francesco: Via S. Francesco, 122 - Tel. 049 8235688 – posti 250
- Piovego: via G. Colombo, 1 - Tel. 049 8071530 – posti 700
Importi:
pasto intero: € 8,00;
pasto ridotto (primo/secondo, contorno, dessert, bevanda): € 6,00.
Si paga direttamente alla cassa.
Sede ESU - Ufficio Benefici e Interventi: Via San Francesco, 122 - Tel. 049
8235674; Fax: 049 8235663; e-mail: [email protected] www.esu.pd.it
Fotocopie:
Nella sede della Facoltà gli studenti possono usufruire di fotocopiatrici con
schede prepagate.
PAGAMENTI
Per i versamenti di tasse, iscrizioni e altro, si utilizza la seguente modalità:
– versamento su conto corrente postale n. 79816740 intestato a Facoltà Teologica del Triveneto, specificando la causale. Il bollettino è reperibile presso
la Segreteria.
Avvertenza: per gli importi superiori a € 77,47 vanno aggiunti e 1,81 di imposta di bollo.
Servizi informatici
Nella sala studenti della Facoltà ci sono a disposizione alcuni computers
con collegamento ad internet (anche wireless) mediante password fornita
dalla Segreteria. Gli studenti ordinari e i docenti possono accedere, tramite
password fornita dalla Segreteria, anche alla propria pagina personale attraverso la home page del sito della Facoltà (www.fttr.it).
SERVIZI PER GLI STUDENTI
Biblioteca
L’Istituto usufruisce del servizio della biblioteca della Facoltà Teologica, comprendente circa 160.000 libri moderni e 678 tra riviste e periodici correnti.
Orario settimanale: Lunedì - Venerdì 9.00 - 19.30.
La biblioteca è collegata con il Servizio Bibliotecario Nazionale (S.B.N.) tramite il Polo Universitario Veneto e convenzionata con il Sistema Bibliotecario
di Ateneo dell’Università di Padova (www.cab.unipd.it/)
Tessera badge card
Per ottenere la “tessera badge card” è necessario essere iscritti alla Facoltà
Teologica del Triveneto o all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova. La tessera consente di accedere ai locali della Facoltà e della Biblioteca,
di registrare le presenze alle lezioni e di usufruire di altri servizi. Inoltre,
offre la possibilità di avere degli sconti sull’acquisto di libri nelle librerie religiose, sull’ingresso nei cinema (fino a 27 anni), sul servizio mensa dell’ESU e delle mense convenzionate con la Facoltà, di accedere alle biblioteche
civili (se richiesta) e ad altri servizi che richiedono un documento che attesti l’Iscrizione alla Facoltà.
26
Cappella
Dal mese di novembre è aperta la nuova cappella per studenti e docenti, al
quarto piano.
27
ABITARE A PADOVA
Gli studenti fuori sede possono trovare ospitalità presso Istituti Religiosi o
collegi universitari privati, suddivisi in maschili e femminili. Il prezzo dell’ospitalità è piuttosto variabile, anche in base ai servizi aggiuntivi che vengono offerti (ad esempio servizio di ristorazione e di biancheria).
COLLEGIO UNIVERSITARIO FEMMINILE «CASA DELLA GIOVANE», via Cremona, 7
(zona S. Famiglia) – 35142 Padova; tel. 049.8751400, fax 049.8757282; email: [email protected]; sito: www.pssf.it. Stanze disponibili 57 camere
singole con bagno per sole donne; attrezzato con quattro cucine; dispone
inoltre di collegamento Wi-Fi in tutta la “Casa della Giovane”, sala informatica, sale studio e biblioteca,. Referente: sr. Maria Angelica Cavallon.
COLLEGIO UNIVERSITARIO MASCHILE «GREGORIANUM», via M. Proust 10 (quart.
Forcellini) – 35128 Padova; tel. 049.756.011; fax 049.756.963; www.gregorianum.it; e-mail: [email protected]; [email protected]. In
tranquilla zona residenziale, il collegio dispone di 60 stanze singole da ottobre a luglio, e di servizio mensa a pensione completa dal lunedì al venerdì.
A disposizione degli studenti aula informatica con rete WLAN interna e account personale, biblioteca, sala musica, campo sportivo. Il collegio organizza conferenze e gruppi culturali. Referenti: dr. ing. Alberto Scarpis, direttore; prof. don Leonardo Scandellari, assistente ecclesiastico.
COLLEGIO UNIVERSITARIO “SORELLE DELLA MISERICORDIA”, Prato della Valle
103, 35123 Padova; tel. e fax 049.8750857; e-mail [email protected]; stanze disponibili n. 40 per sole donne, singole e doppie con bagno
e collegamento internet, servizio di ristorazione e di lavanderia, sala informatica, biblioteca e palestra. Referente: sr. Rosanna Fantini.
dova; tel 049.8766748 (portineria), tel. 049.656350 (collegio); e-mail: [email protected]; stanze disponibili n. 30, per sole donne, con bagno in
comune; sala informatica e sale studio; cena serale insieme, cucinetta con
possibilità di prepararsi la colazione; distributore automatico di bevande
calde. Referente: suor Graziella Scotton.
ISTITUTO TEOLOGICO “S. ANTONIO DOTTORE”, Via San Massimo 25, 35129 Padova; tel. 049.8200711, fax 049.8750679; e-mail: [email protected] Residenza per studenti universitari “Beato Luca Belludi”: stanze disponibili
n. 12 singole con bagno; cucina in comune agli ospiti, sala tv; biblioteca ITSAD e possibilità di parcheggio (auto/scooter). Referente: fr. Andrea Vaona.
CORSI DI LINGUA
Per gli studenti che intendono iscriversi ai corsi di lingua italiana e di lingua
straniera (inglese, tedesco ) è previsto un test gratuito di ammissione che si terrà
il giorno 14 ottobre dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
I corsi di lingua verranno attivati a partire dal mese di novembre e si terranno di
venerdì, dalle 15.00 alle 17.00. Ciascun corso avrà la durata di almeno 40 ore di
lezione, valide per la verifica e l’attestazione della conoscenza ‘passiva’ della lingua prescelta.
Per gli studenti stranieri è obbligatoria la conoscenza della lingua italiana, per
gli studenti italiani è obbligatoria anche la conoscenza di una lingua moderna
per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose e di due lingue moderne
per il conseguimento del secondo grado accademico.
•
Per il test gratuito iscrizioni entro il giorno 13 ottobre,
•
Per il corso di lingua iscrizioni entro il 30 ottobre.
Condizione per l’attivazione dei corsi: numero minimo di 10 studenti iscritti.
CONVENTO CAPPUCCINI, Piazzale S. Croce 44, 35123 Padova; tel. 049.8801311;
fax 049.8806344; e-mail [email protected]; alcune stanze singole (con lavandino, bagni e docce in comune); accoglienza riservata a sacerdoti e religiosi; ospitalità comprensiva di colazione, pranzo e cena assieme ai frati;
biblioteca storica. Referente: padre Flaviano Gusella.
FONDAZIONE CENTRO UNIVERSITARIO PADOVANO, Via Zabarella 82, 35121 Padova; tel. 049.8764688 - fax 049.651937; e-mail [email protected];
stanze singole con bagno disponibili n. 13 per studenti, uomini e donne,
iscritti al corso di Dottorato; servizio di ristorazione e di lavanderia, biblioteca e sala informatica, stanza singola con bagno. Referente: don Roberto
Ravazzolo.
COLLEGIO UNIVERSITARIO “MADDALENA
28
DI
CANOSSA”, Via Rudena 2, 35123 Pa-
29
III. COLLEGIO DOCENTI
DOCENTI E INSEGNAMENTI PER L’ANNO ACCADEMICO 2011-2012
ALBERTIN ALBERTO, presbitero diocesano, dottorato in Diritto canonico - Vicolo
della Bovetta 16, 35137 Padova - Tel. 049.8789867; e-mail: [email protected]
Diritto canonico
ALBERTIN ANDREA, presbitero diocesano, licenza in Scienze Bibliche - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811;
[email protected]
Letteratura paolina
ARDUINI CRISTIANO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia morale - Via
San Girolamo 25, 35141 Padova - Tel. 340.7216729;
e-mail: [email protected]
Bioetica
BATTOCCHIO RICCARDO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia dogmatica - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel.
049.2950811; e-mail: [email protected]
Introduzione al cristianesimo
BENVENUTI PIERO, laico, laurea in Fisica - Vicolo dell’Osservatorio 3, 35122 Padova - Tel. 049.8278230; [email protected]
BISCONTIN GIOACCHINO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia morale Seminario Vescovile, Via del Seminario 1, 33170 Pordenone - Tel. Sem.
0434.508611; pers. 0434.522635; e-mail: [email protected]
Antropologia teologica ed Escatologia
Teologia morale fondamentale
BORTOLIN VALERIO, presbitero diocesano, dottorato in Filosofia - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811;
e-mail: [email protected]
Antropologia filosofica
Filosofia della religione
Corso seminariale
31
BOSCOLO GASTONE, presbitero diocesano, dottorato in Teologia biblica e licenza in Scienze bibliche - Via Belfiore 37/A, 30015 Sottomarina (VE) - Tel.
041.8224126; e-mail: [email protected]
Introduzione ai Vangeli Sinottici e agli Atti degli Apostoli
Corso seminariale
BOZZA GIORGIO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia morale - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811;
e-mail: [email protected]
Morale sociale
Etica sociale e immigrazione (corso complementare)
BROCCARDO CARLO, presbitero diocesano, dottorato in Scienze bibliche Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811;
e-mail: [email protected]
Introduzione alla Sacra Scrittura
BRUSEGAN GIOVANNI, presbitero diocesano, dottorato in Teologia dogmatica
- Via S. Massimo 89, 35128 Padova - Tel. pers. 049.775302; uff. 049.8771708;
e-mail: [email protected]
Chiese cristiane ed Ecumenismo
CORSATO CELESTINO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia e Scienze
patristiche - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel.
049.2950859; e-mail: [email protected]
Patrologia
DAL SANTO STEfANO, presbitero diocesano, dottorato in Storia ecclesiastica Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811;
e-mail: [email protected]
Storia della Chiesa 1
Storia della Chiesa 2
DAMINI MARIALUISA, laica, laurea in Lettere Classiche - Via G. Prati 27, 37124
Verona - Tel. 3489509447; e-mail: [email protected]
Giovani e religione (modulo 2)
DE MARCHI SERGIO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia - Seminario
Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811;
e-mail: [email protected]
Cristologia
DI DONNA GIANANDREA, presbitero diocesano, dottorato in Scienze ecclesiastiche orientali e licenza in Teologia dogmatica - Seminario Vescovile,
Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected]
Introduzione alla Liturgia
32
fANIN LUCIANO, ofm conventuale, dottorato in Teologia, licenza in Scienze
bibliche - Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore, Via San Massimo 25, 35129
Padova - Tel. 049.8200711; e-mail: [email protected]
Letteratura giovannea
fANTON ALBERTO, ofm conventuale, licenza in Teologia Spirituale - Basilica S. Antonio, P.zza del Santo 11, 35123 Padova - Tel. 049.8242811;
e-mail: [email protected]
Metodologia della ricerca
GHEDINI fRANCESCO, laico, laurea in Filosofia - Via Lazzarini 2, 35127 Padova - Tel. 049.8020424; e-mail: [email protected]
Storia della filosofia
Filosofia contemporanea
GIOS PIERANTONIO, presbitero diocesano, dottorato in Storia della Chiesa, licenza in Teologia - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova Tel. 049.2950811; e-mail: [email protected]
Storia della Chiesa 2
MAMMARELLA MARCELLO, presbitero diocesano, dottorato in Filosofia, licenza in Scienze patristiche - Via Guarneri 22, 35132 Padova - Tel. 049.600094;
e-mail: [email protected]
Chiese cristiane ed Ecumenismo
MANZATO GIUSEPPE, laico, laurea in Sociologia - Via F. Anzanel 8, 31046
Oderzo (TV) - Tel. 0422.853114; e-mail: [email protected]
Sociologia generale e della religione
MARIN fRANCESCA, laica, dottorato in Filosofia - Via Pagnego 11, 37040 Arcole (VR) - e-mail: [email protected]
Filosofia morale
MARZOLA ODDONE, presbitero diocesano, dottorato in Teologia dogmatica Casa del clero, Via G. Pascoli 49, 45100 Rovigo - Tel. 0425.200341; pers.
0425.200314.
Il mistero di Dio
MILANI MARCELLO, presbitero diocesano, dottorato in Scienze bibliche, licenza in Scienze ecclesiastiche orientali - Seminario Vescovile, Via del Seminario
29, 35122 Padova - Tel. pers. 049.2950858 - 049.659563;
e-mail: [email protected]
Introduzione all’Antico Testamento 1
Introduzione all’Antico Testamento 2
Corso seminariale
33
MONTANI RINALDA, laica, laurea in Pedagogia - Via Martiri Giuliani e Dalmati 27, 35129 Padova - Tel. 049.772951; e-mail: [email protected]
Pedagogia generale
Laboratorio di Progettazione didattica
Tirocinio didattico
MONTEMAGGIORE fRANCESCO, diacono permanente, laurea in Filosofia Via Fontana 3, 36040 Salcedo (VI) - Tel. 0445.888136;
e-mail: [email protected]
Didattica IRC
TONIOLO ANDREA, presbitero diocesano, dottorato in Teologia - Seminario
Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811;
e-mail: [email protected]
Teologia fondamentale
VIGHESSO MARIACHIARA, religiosa, laurea in Psicologia - Istituto Religioso Discepole del Vangelo, Via Brenta 12, 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel.
0423.498603; e-mail: [email protected]
Psicologia della religione
PAPISCA ANTONINO, laico, laurea in Giurisprudenza - Via S. Rosa 38, 35100
Padova - Tel. 049.661374; Centro Interdipartimentale sui Diritti della Persona
e dei popoli (Università di Padova) - Via Martiri della Libertà 2, 35137 Padova
- Tel. 049.8271812; e-mail: [email protected]
ZAMBON GAUDENZIO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia dogmatica - Via Omboni 4, 35141 Padova - Tel. 049.8765367;
e-mail: [email protected]
Ecclesiologia e Mariologia
Teologia dell’evangelizzazione
PELLIZZARO GIUSEPPE, presbitero diocesano, licenza in Teologia morale - Seminario Vescovile, Borgo S. Lucia 43, 36100 Vicenza - Tel. Sem. 0444.501177;
pers. 0444.508410; e-mail: [email protected]
Morale sessuale e familiare
ZATTI GIULIANO, presbitero diocesano, licenza in Teologia fondamentale e in
Studi arabi - Comunità Vocazionale “S. Andrea”, Via Rovereto 26, 35142 Padova - Tel. 049.8670132; e-mail: [email protected]
Teologia delle religioni e dialogo interreligioso
RIPARELLI ENRICO, laico, laurea in Lettere, in Filosofia, dottorato in Teologia Via Giovanni XXIII 13/4, 30030 Vigonovo (VE) - Tel. 049.9831341;
e-mail: [email protected]
Cristologia
ZONATO SIMONE, presbitero diocesano, licenza in Sociologia - Via L. Pirandello 1, 37047 San Bonifacio (VR) - Tel. 0444.230338; e-mail: [email protected]
Giovani e religione (modulo 2)
ROSSITTO CRISTINA, laica, laurea in Filosofia - Via I. Pindemonte 2, 35125 Padova - Tel. Univ. 049.8274737; e-mail: [email protected]
Filosofia teoretica
TOffANELLO GIUSEPPE, presbitero diocesano, dottorato in Teologia spirituale
- Comunità vocazionale S. Andrea - Via Rovereto 26, 35142 Padova - Tel.
049.8670132; pers. 049.8670508; e-mail: [email protected]
Sacramenti
La mistica nelle religioni orientali (corso seminariale)
TOffANO EMANUELA, laica, laurea in Pedagogia - Via L. Belludi 40, 35123 Padova - Tel. 049.8760767; e-mail: [email protected]
TONELLO LIVIO, presbitero diocesano - dottorato in Teologia - Seminario Vescovile, Via del Seminario 29, 35122 Padova - Tel. 049.2950811;
e-mail: [email protected]
Pedagogia pastorale
Laboratorio pastorale 2
Giovani e religione (modulo 2)
Corso seminariale
Tirocinio pastorale
34
35
IV. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
A. ORDINAMENTO DELL’ISSR DI PADOVA
REGOLAMENTO
(in attesa di approvazione)
PARTE PRIMA
NORME GENERALI DEGLI STUDI
I. NATURA E FINE
Art. 1 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Padova è una istituzione accademica ecclesiastica, prevista dal Codice di Diritto Canonico
(cfr nn. 3-5) e disciplinata dalla Costituzione apostolica Sapientia christiana. É stato eretto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con Decreto del 23 marzo 2006 (prot. n. 992/2005), ha ottenuto l’approvazione degli Statuta, ad experimentum, per un primo quinquennio dal 2006 al 2011 e
successivamente degli Statuta rivisti alla luce dell’Istruzione sugli Istituti
Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008), con Decreto del 27 luglio 2010 della Medesima (prot.
n. 994/2005 et alii) per un secondo quinquennio (2010-2015). Le sue finalità
sono quelle indicate dallo Statuto (artt. 3-4).
Art. 2 - L’Istituto prevede un curriculum di studi quinquennale (3 + 2) pari a
300 crediti europei (ECTS; 60 crediti annuali), equivalenti a 175 crediti ecclesiastici, e pari a circa 2.100 ore di insegnamento. Gli studenti che hanno
concluso gli studi del triennio e superato l’esame finale ottengono il grado
accademico di “Laurea in Scienze Religiose” (primo grado accademico) e
quelli che hanno concluso il biennio di specializzazione e superato l’esame
finale, il grado accademico di “Laurea magistrale in Scienze Religiose” (secondo grado accademico).1
1 Il titolo di “Laurea in Scienze Religiose” e quello di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”
corrispondono rispettivamente ai gradi accademici di Baccalaureato e di Licenza in Scienze Religiose (cfr. CEC, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28.06.08, art. 26 e art.
27).
37
Art. 3 - Il biennio di specializzazione si colloca in continuità accademica
con gli studi del triennio di base ed è caratterizzato dalla prospettiva della
interculturalità e della interreligiosità. Al suo interno sono previsti corsi
propri e specifici per la preparazione degli Insegnanti di Religione Cattolica, degli operatori pastorali e di coloro che operano in ambito sociale.
Art. 4 - L’Istituto è in collegamento accademico con la Facoltà Teologica del
Triveneto (FTTr), ed è membro del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze
Religiose del Triveneto costituito all’interno del Consiglio di Facoltà.
Art. 5 - L’Istituto ha sede presso i locali della Facoltà Teologica del Triveneto (via del Seminario, 29 - 35122 Padova). I suoi rapporti sono regolati dalla “Convenzione accademica tra Diocesi di Padova e Facoltà Teologica del
Triveneto” che garantisce autonomia accademica e amministrativa dell’Istituto e adeguati sussidi didattici, amministrativi e logistici.
Art. 6 - Il presente Regolamento si ispira alla “Nota Normativa” della Conferenza Episcopale Italiana approvata dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (15 febbraio 2005), alla “Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose” della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008). Tiene
conto, inoltre, del Regolamento della Facoltà Teologica del Triveneto.
II. AUTORITÀ ACCADEMICHE COMUNI E PROPRIE E ORGANISMI COLLEGIALI
Art. 7 - I compiti delle autorità accademiche comuni della Facoltà e dell’Istituto sono quelli descritti agli artt. 6-8 dello Statuto.
Art. 8 - Le Autorità accademiche proprie dell’Istituto sono:
a) il Moderatore
b) il Direttore
c) Il Vice Direttore
d) Il Consiglio di Istituto.
Art. 9 - Gli organismi collegiali sono il Collegio docenti e il Consiglio per gli
affari economici
Il Moderatore
Art. 10 - Il Moderatore dell’Istituto è il Vescovo di Padova, il quale esercita
l’autorità di governo a norma dell’art. 9 dello Statuto.
Art. 12 - I candidati vengono scelti tra i Docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto. La procedura di designazione e di nomina del Direttore è la
seguente:
a) Il Consiglio d’Istituto designa la terna dei nominativi da proporre al
Moderatore sentito il parere del Collegio Docenti.
b) Per la designazione della terna hanno diritto di voto tutti i membri
del Consiglio di Istituto, esclusi i rappresentanti degli studenti. Ciascun membro elettore esprime un nominativo per la terna che viene
presentata al Moderatore con l’indicazione delle preferenze.
c) Il Moderatore dell’Istituto presenta il candidato al Gran Cancelliere
il quale lo nomina previo nulla osta dalla Commissione Episcopale
Triveneta e dal Preside della Facoltà Teologica del Triveneto.
Il Vice Direttore
Art. 13
a) Il Vice Direttore viene proposto dal Direttore, sentito il Consiglio di
Istituto, al Moderatore, il quale lo nomina per un periodo di 4 anni
ed e rieleggibile una sola volta.
b) Il Vice Direttore collabora con il Direttore nel governo dell’Istituto e
lo sostituisce in sua assenza o per sua delega in ambiti determinati.
Criteri generali di funzionamento delle autorità accademiche
e degli organismi collegiali
Art. 14 - La partecipazione al Consiglio di Istituto e al Consiglio per gli affari economici può avvenire, in via eccezionale, anche tramite audio conferenza.
a) Le deliberazioni e le mozioni delle autorità accademiche e degli organismi collegiali sono valide se:
1. gli aventi diritto siano convocati almeno sette giorni prima tramite lettera o e-mail o fax;
2. i presenti siano almeno i due terzi degli aventi diritto;
3. le deliberazioni siano prese a maggioranza dei votanti.
Il Direttore
Art. 11 - Con riferimento all’art. 17 b) dello Statuto spetta al Consiglio di
Istituto designare mediante scrutinio segreto la terna di nomi da presentare
al Moderatore per la nomina del Direttore.
38
b) Le deliberazioni riguardanti le persone saranno prese a scrutinio segreto.
c) Le deliberazioni dei Consigli dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi membri.
39
Il Consiglio di Istituto
Art. 15 - Norme generali
a) Il Consiglio di Istituto ha responsabilità deliberativa, diretta e specifica sulla vita dell’Istituto. La sua composizione è quella prevista dallo Statuto (art. 16). Ai lavori del Consiglio di Istituto possono essere
presenti, su invito del Direttore dell’Istituto, i Direttori degli Uffici
Scuola delle Diocesi che hanno studenti iscritti all’Istituto, senza diritto di voto.
b) Quando si trattano questioni inerenti al corpo docente, i rappresentanti degli studenti e altri invitati non partecipano alla discussione e
alla relativa votazione.
c) Il Consiglio di Istituto è convocato dal Direttore almeno due volte
l’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del
Consiglio stesso.
Art. 16 - Il Consiglio di Istituto:
a) verifica l’attuazione del piano di studio per il triennio e per il biennio;
b) progetta e coordina le attività accademiche dell’Istituto;
c) approva le modifiche da porre al Piano degli Studi;
d) indica i membri della Commissione per l’approvazione dei progetti
di tesi per la Laurea Magistrale;
e) propone le modifiche al Regolamento dell’Istituto da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà;
f) promuove e verificare la certificazione di qualità dell’Istituto;
g) promuove un corretto rapporto fra Istituto e Chiesa locale.
III. DOCENTI
Art. 17 - I Docenti dell’Istituto si dividono in stabili (ordinari e straordinari) e
non stabili (incaricati, assistenti o invitati).
scritta al Direttore dell’Istituto il quale sottoporrà la domanda all’esame della
“Commissione per la qualifica dei Docenti” della Facoltà Teologica del Triveneto.
Art. 20 - La procedura di cooptazione per la nomina dei Docenti stabili avviene in stretta collaborazione tra Facoltà e Istituto, nel modo seguente:
a) Il Consiglio di Istituto verifica i requisiti del Docente candidato (cfr.
Statuto FTTr, art. 23), chiede il nulla osta del Moderatore e prepara il
dossier documentazione (curriculum vitae et operum, pubblicazioni
cioè le opere e i saggi più significativi).
b) Il Direttore dell’Istituto presenta il candidato alla Commissione della
Facoltà costituita da:
- Preside, che la presiede
- Direttore dell’Istituto
- da almeno tre Docenti stabili della Facoltà.
c) La Commissione designa la terna dei censori per la valutazione delle
opere del docente candidato alla stabilità. I docenti revisori potranno
essere scelti anche da altre Facoltà o Istituti italiani o stranieri.
d) La Segreteria dell’Istituto invia ai censori con lettera del Direttore dell’Istituto la documentazione da esaminare e raccoglie la loro valutazione scritta da trasmettere al Preside della Facoltà. La valutazione deve
essere inviata entro 60 giorni in maniera riservata al Direttore dell’Istituto. I censori devono rimanere conosciuti solo dal Direttore e dalla
Commissione.
f) La Commissione valuta i giudizi scritti pervenuti e tramite il Preside
della Facoltà ne presenta un giudizio sintetico al Consiglio di Facoltà e
alla Commissione Episcopale con richiesta di nulla osta per la nomina.
Art. 21 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il
Collegio dei Docenti. Viene convocato e presieduto dal Direttore almeno una
volta l’anno e, in via straordinaria, anche su richiesta della maggioranza del
Collegio stesso. Tutti i Docenti dell’Istituto fanno parte del Collegio plenario
dei Docenti della Facoltà.
Art. 22 - Il Collegio dei Docenti nomina ogni anno due rappresentanti tra i docenti non stabili, uno per il triennio e uno per il biennio, per il Consiglio di
Istituto, presenti almeno la metà dei membri. I rappresentanti possono essere
riconfermati per altri due mandati consecutivi.
Art. 18 - Spetta al Consiglio di Facoltà della Facoltà Teologica del Triveneto
stabilire il numero fisso di posti a Docenti stabili ordinari dell’ISSR di Padova
in rapporto alle esigenze dell’attività scientifica e didattica. Tale numero, non
inferiore a cinque, riguarderà ciascuna area di insegnamento: Sacra Scrittura,
Teologia dogmatica, Teologia Morale-Pastorale, Filosofia, Scienze umane. La
lista dei Docenti dovrà essere rivista almeno ogni tre cinque anni.
Art. 23 - Qualunque modifica alla programmazione delle lezioni va concordata preventivamente con il Direttore. Il docente può invitare alla propria lezione un “esperto” su qualche tematica specifica, concordando l’iniziativa con il
Direttore anche in previsione di un eventuale rimborso spese.
Art. 19 - I Docenti stabili straordinari possono divenire Docenti stabili ordinari, dopo almeno tre anni di insegnamento (Statuto art. 20 b) facendo richiesta
Art. 24 - Per le sessioni degli Esami di Grado, fissate di anno in anno nel Calendario accademico, i docenti che hanno seguito lavori di tesi devono tenersi
40
41
liberi per presenziare alle stesse. Ugualmente coloro che annualmente rientrano nelle discipline scelte dal Tesario per la seconda prova all’esame di Laurea,
sono tenuti a dare la loro disponibilità in tutte le sessioni.
a) Moderatore o un suo delegato;
b) Direttore dell’Istituto;
c) Economo dell’Istituto, che funge da segretario;
d) Due consiglieri indicati dal Consiglio di Istituto.
IV. OFFICIALI
Art. 25 - La Direzione dell’Istituto è coadiuvata dal Segretario e dall’Economo.
Art. 30 - Il Consiglio per gli affari economici è convocato almeno due volte
l’anno e dura in carica quattro anni.
Art. 31 - Spetta al Consiglio per gli affari economici:
Il Segretario
Art. 26 - Il Segretario è responsabile della Segreteria dell’Istituto. È nominato dal Moderatore per un quadriennio, su proposta del Direttore. In seguito può essere riconfermato.
1. approvare i bilanci preventivo (budget) e consuntivo;
2. accettare e destinare eventuali contributi e sovvenzioni esterne erogati all’Istituto nel rispetto dei vincoli stabiliti dai donatori;
3. determinare le tasse accademiche a carico degli studenti;
L’Economo
Art. 27 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria
dell’Istituto secondo il budget (bilancio preventivo).
Art. 28 - L’Economo è nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un
quadriennio. L’incarico è rinnovabile. Può essere coadiuvato da personale
ausiliario, approvato dal Direttore. In particolare spetta all’Economo:
4. determinare le politiche di remunerazione dei docenti;
5. determinare l’entità dei fondi destinati ad assicurare il diritto allo
studio, anche mediante esoneri e riduzioni delle tasse accademiche
concesse annualmente agli studenti in necessità o meritevoli secondo le procedure approvate;
6. verificare e provvedere alla copertura economica dei costi per le singole voci di spesa studiando strategie di reperimento fondi.
1. provvedere agli adempimenti civilistici, fiscali e previdenziali;
2. redigere il bilancio preventivo (budget) sulla base delle indicazioni
date dal Consiglio per gli affari economici;
3. mettere in esecuzione quanto stabilito dal budget in accordo con il
Direttore;
4. controllare la copertura economico-finanziaria delle attività messe
in atto definendo e attuando opportune procedure di controllo (es.
richieste, preventivi, ordini, ecc.);
5. gestire tutte le attività finanziarie (es. casse, banche, ecc.);
6. redigere il bilancio consuntivo.
V. AMMINISTRAZIONE E GESTIONE
Il Consiglio per gli affari economici
Art. 29 - Il Consiglio per gli affari economici è composto dai seguenti consiglieri:
42
VI. STUDENTI
Art. 32 - Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti.
Art. 33 - Sono iscritti come studenti ‘ordinari’ al ciclo che conduce al Diploma di Laurea in Scienze Religiose coloro che hanno conseguito un titolo di
studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. Vengono ammessi
come studenti ordinari al ciclo che conduce al Diploma di Laurea Magistrale in Scienze Religiose coloro che sono in possesso del Diploma di Laurea in
Scienze Religiose.
Art. 34 - Studenti ‘straordinari’
a) Sono iscritti come studenti ‘straordinari’ coloro che pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di esse, con relativo esame,
mancano del titolo prescritto per l’iscrizione. Per essere iscritto come studente straordinario lo studente deve dimostrare di aver l’idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione. Il curriculum di detto studente può essere valutato ai fini del passaggio a studente ordinario solo qualora, in itinere, lo studente sia entrato in
possesso delle condizioni previste al comma precedente. Gli studenti
straordinari non possono accedere al titolo di Laurea in Scienze Reli43
giose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose; hanno tuttavia la
possibilità di ottenere al termine del loro curriculum un “Attestato di
Cultura Religiosa”.
b) Possono accedere come studenti ‘straordinari’ al Corso di Laurea
Magistrale gli studenti ‘fuori corso’ del triennio purché conseguano
il titolo entro la sessione di esami estiva successiva.
Art. 35 - Sono iscritti come studenti ‘uditori’ coloro che hanno ottenuto dal
Direttore la facoltà di frequentare uno o più corsi ed eventualmente di sostenerne i relativi esami. Agli studenti uditori è concesso di frequentare annualmente un massimo di corsi equivalente a non più di 30 ECTS, sostenendone eventualmente i relativi esami. L’iscrizione può avvenire all’inizio
dei corsi che si intendono frequentare. Lo studente uditore viene immatricolato ma non riceve il libretto accademico e non può essere eletto come
rappresentante degli studenti negli organi collegiali.
Art. 36 - Sono iscritti come studenti ‘ospiti’ coloro che sono già iscritti nella
sede della Facoltà Teologica del Triveneto o in altri Istituti collegati alla Medesima e frequentano alcuni corsi sostenendone i relativi esami. Essi sono
tenuti a presentare richiesta per l’iscrizione ai corsi con il nulla osta del Direttore del loro ciclo di studi. Gli studenti della sede non pagano alcuna tassa di frequenza né di segreteria.
Art. 37 - All’inizio dell’Anno Accademico, gli studenti eleggono i propri rappresentanti, con il compito di proporre al Direttore problemi ed esigenze. A
sua volta il Direttore si riserva di convocare i rappresentanti degli studenti,
qualora lo richiedano i problemi connessi con la vita e l’attività dell’Istituto.
I rappresentanti degli studenti eletti scelgono tra loro due delegati per il
Consiglio d’Istituto, uno per triennio, uno per il biennio di specializzazione.
Uno dei due delegati è candidato al Consiglio di Facoltà. I rappresentanti
degli studenti possono essere rieletti una sola volta consecutivamente.
Art. 38 - Si dà facoltà agli studenti di radunarsi in assemblea di classe o generale non più di due volte all’anno, su richiesta dei rappresentanti di corso. L’orario e le modalità dell’assemblea devono venire concordate con il
Direttore.
VII. ISCRIZIONI
Art. 39 - Gli studenti, all’atto dell’iscrizione, sono tenuti a un colloquio con
il Direttore e devono presentare in Segreteria:
- domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti;
- quattro foto formato tessera;
- fotocopia di un documento di identità;
- permesso di soggiorno per gli studenti di nazionalità non italiana;
- diploma di maturità in originale (o copia conforme all’originale) con
44
il quale si chiede di essere ammessi all’Istituto;
-
lettera di presentazione: per i laici, dichiarazione del proprio parroco o in casi particolari di un altro sacerdote, attestante l’idoneità e la
possibilità di frequentare l’Istituto; per i religiosi/e la dichiarazione
del Superiore Maggiore che autorizza la frequenza ai corsi;
-
documentazione di eventuali corsi frequentati (masters, lingue, abilitazioni ed altro) e di titoli conseguiti (universitari) per la composizione del Diploma supplement (DS).Art. 40 - Non è possibile essere
iscritti contemporaneamente come studenti ordinari ad un altro Istituto o Facoltà, sia civile che ecclesiastica.
Art. 41 - Le domande devono essere presentate presso la Sede dell’Istituto
durante l’orario di apertura della Segreteria, entro il termine stabilito nel
Calendario Accademico. Dopo tale termine, altre domande di iscrizione
possono essere accettate solo fino al 31 ottobre, previo il consenso del Direttore.
Art. 42 - L’iscrizione agli anni successivi avviene su richiesta, compilando
un apposito modulo e versando l’importo per i diritti amministrativi.
Art. 43 - Per conseguire il titolo di Laurea e di Laurea Magistrale è necessario essere iscritti come studenti ordinari rispettivamente almeno per un anno.
Art. 44 - I titoli possono essere conseguiti anche iscrivendosi inizialmente
come studente uditore per un numero annuale di corsi non superiore ai 30
ECTS.
Art. 45 - Lo studente fuori corso versa la tassa stabilita di anno in anno dalla
Segreteria e può frequentare i corsi che gli mancano per completare il piano di studi previsto e sostenere gli esami dei corsi seguiti.
Art. 46 - L’iscrizione al primo anno della Laurea magistrale, senza aver conseguito il titolo precedente di Laurea, avviene come studente straordinario.
Lo studente frequenta i corsi del primo anno e sostiene i relativi esami dopo avere sostenuto quelli del triennio precedente.
Art. 47 - L’esame finale di Laurea, per gli studenti straordinari del primo
anno del biennio specialistico, deve essere sostenuto entro la sessione estiva dell’anno di iscrizione. Coloro che non fossero in grado di conseguire il
titolo entro tale scadenza non potranno iscriversi al secondo anno del biennio specialistico. In tal caso vengono iscritti come studenti fuori corso.
Art. 48 - La tassa di iscrizione (ordinari, straordinari, uditori) dà diritto a
sostenere gli esami fino alla sessione ordinaria di febbraio successiva all’anno accademico in cui si è stati iscritti e fino alla sessione primaverile
per sostenere l’Esame di Grado.
45
VIII. DIRITTI AMMINISTRATIVI
Art. 49 - All’atto dell’iscrizione gli studenti si impegnano a versare l’importo
per i diritti amministrativi fissato di anno in anno, secondo le modalità
previste dall’Istituto. L’iscrizione effettuata oltre il termine stabilito comporta una penalità stabilità dall’Istituto.
Art. 50 - Chi non regolarizza la propria posizione secondo le modalità previste non viene considerato iscritto all’Istituto.
Art. 51 - Gli studenti che si ritirano entro il 15 novembre possono riavere
l’importo versato, ad eccezione di una quota, fissata di anno in anno, che
viene trattenuta come risarcimento delle spese di Segreteria. In caso di ritiro successivo, l’importo versato non viene più restituito.
Art. 52 - Gli studenti uditori versano una quota di iscrizione fissata di anno
in anno più una quota per ogni corso che intendono frequentare.
Art. 53 - Gli studenti fuori corso sono tenuti ad iscriversi versando la quota
prevista entro l’inizio delle lezioni del primo semestre, se devono ancora
frequentare corsi previsti dal piano di studi; entro l’inizio delle lezioni del
secondo semestre se devono sostenere esami o altre prove previste dall’ordinamento degli studi (elaborati, tirocinio, tesi scritta di Laurea o di Laurea Magistrale).
IX . FREQUENZA AI CORSI
Art. 54 - Norme generali
motivi ad entrare e uscire fuori orario devono avere l’autorizzazione scritta
della Direzione.
Art. 57 - Per i corsi annuali tenuti da due docenti, con esami separati e voto
finale unico, la frequenza viene calcolata sui due terzi di ciascuna parte semestrale e non sull’intero monte ore annuale.
Art. 58 - Eventuali deroghe dall’obbligo di frequenza possono essere concesse in via eccezionale e per motivi gravi (malattia, gravidanza, lavoro…)
solo dal Direttore, presentando richiesta scritta ed allegando la debita documentazione. In ogni caso la frequenza non deve scendere sotto la metà
delle ore previste per ciascun corso.
Art. 59 - Le assenze dalle lezioni per motivi lavorativi possono essere giustificate (con presentazione di certificato lavorativo) nel numero di una per semestre
per ogni corso; le assenze per motivi di salute (con presentazione di certificato
medico) solo se superano il numero di quattro giorni consecutivi di assenza.
X. OMOLOGAZIONI
Art. 60 - È possibile chiedere l’omologazione di corsi ed esami sostenuti
presso Università, Facoltà e Istituti Teologici, purché questi corrispondano
sostanzialmente a quelli dell’ISSR per numero di ore, programmi e idoneità dei Docenti.
Art. 61 - Gli studenti in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose, conseguito nella sede ISSR di Padova, che si iscrivono alla Laurea Magistrale, possono avere omologati con voto gli esami già sostenuti nel precedente ordinamento, secondo un numero massimo di 30 ECTS.
a) La natura dello studio della Teologia richiede la partecipazione attiva e regolare alle lezioni. Per questo la frequenza è obbligatoria. Coloro che non possono frequentare regolarmente le lezioni sono tenuti ad essere presenti almeno ai due terzi delle ore complessive di ciascun corso.
Art. 62 - Per ottenere le omologazioni lo studente deve presentare un certificato di esami della Segreteria della Facoltà o dell’Istituto, presso il quale
ha sostenuto l’esame, nel quale sia specificato il titolo del corso, i crediti, la
valutazione e la data di esame.
b) Chi non raggiunge il numero di frequenze richieste deve frequentare
il corso nei successivi anni accademici.
Art. 63 - Le richieste di omologazione, corredate dai programmi ufficiali
dei corsi frequentati, vengono accolte o respinte a giudizio insindacabile
del Direttore.
c) La frequenza ai corsi seminariali deve essere continuativa e superiore al 75%. Gli elaborati vanno consegnati in Segreteria entro il mese
di ottobre dell’anno accademico in cui si è frequentato il corso. Dopo tale data la Segreteria non garantisce la consegna dei testi al docente per la valutazione.
Art. 64 - I voti dei corsi omologati non vengono trascritti in Segreteria e nel
libretto di esami e non vengono computati nella media finale. Invece, i voti
degli esami sostenuti presso la Sede della Facoltà, gli ITA e gli ISSR della
Facoltà, vengono trascritti in Segreteria (non nel libretto) e computati nella
media finale.
Art. 55 - La presenza alle lezioni viene certificata mediante la firma personale
che lo studente pone su appositi moduli alla fine delle lezioni. È ammessa la
registrazione della firma il giorno successivo la lezione, da farsi in Segreteria,
alla presenza di un altro studente presente alla medesima lezione.
Art. 65 - Se il numero dei crediti omologati equivale o è superiore a trentacinque ECTS, si dà la possibilità di iscriversi agli anni successivi, fatte salve
le necessarie integrazioni.
Art. 56 - Gli studenti non devono entrare in aula a lezione iniziata e nemmeno uscire prima della sua conclusione. Coloro che sono costretti da seri
46
Art. 66 - Lo studente che ha ottenuto omologazioni può fare domanda al
Direttore di essere ammesso alla frequenza di corsi dell’anno successivo a
quello in cui è iscritto.
47
Art. 67 - Non è consentito essere ammessi al conseguimento del titolo di
Laurea o di Laurea Magistrale in Scienze Religiose solo sulla base di omologazione di corsi frequentati altrove. Si richiede allo studente la frequenza
di un numero di corsi interni all’Istituto pari almeno a 60 ECTS.
Art. 68 - Le richieste di omologazione vanno presentate entro e non oltre il
15 ottobre.
Art. 69 - Dopo tale termine è consentito richiedere omologazione soltanto
di quegli esami che nel frattempo siano stati sostenuti con esito positivo
presso Università, Facoltà e Istituti teologici.
XI. ESAMI
Art. 70 - Sono previste tre sessioni ordinarie di esami:
- la sessione invernale, alla fine del I Semestre;
- la sessione estiva, alla fine del II Semestre;
- la sessione autunnale, all’inizio dell’Anno Accademico.
Art. 71 - Sono previste due sessioni straordinarie di esami, fissate di anno in
anno nel Calendario Accademico.
Art. 72 - Nelle tre sessioni ordinarie ciascun docente è tenuto a fissare almeno due appelli d’esame all’interno della stessa sessione, in settimane distinte. Nel caso un docente tenga più di un corso, è tenuto a tenere separate le
date d’esame per ciascun corso.
Art. 73 - Il docente indica il numero massimo di studenti che esamina in
una giornata ed eventualmente si rende disponibile a esaminare i rimanenti il giorno successivo.
Art. 74 - Nelle due sessioni straordinarie è possibile sostenere gli esami soltanto di quei corsi che sono terminati nel semestre immediatamente precedente la sessione stessa e di quelli fondamentali considerati propedeutici.
Nel caso gli iscritti siano meno di tre l’appello può venire annullato o spostato in altra data.
Art. 75 - Per le sessioni straordinarie ogni docente indica soltanto una data
di esame.
Art. 78 - L’orario e l’ordine degli esami viene fissato ed opportunamente notificato dalla Segreteria.
Art. 79 - La domanda di iscrizione ad ogni singolo esame viene accettata a
condizione di:
- essere in regola con le norme di iscrizione e con il versamento dei
diritti amministrativi;
- aver frequentato almeno i due terzi delle lezioni del corso;
Art. 80 - La domanda di iscrizione agli esami deve essere presentata entro il
termine previsto dal Calendario Accademico.
Art. 81 - Si concede la facoltà di cambiare l’appello nel quale ci si è iscritti o
di ritirarsi dall’esame facendo richiesta alla Segreteria almeno tre giorni
prima dell’esame. La Segreteria si riserva di accettare la richiesta dopo aver
verificato il numero degli studenti già iscritti e la disponibilità del Docente.
Art. 82 - Qualora non si ottemperi a quanto sopra prescritto o non ci si presenti all’esame, si perde il diritto di sostenerlo nella successiva sessione.
Art. 83 - Alcuni esami sono propedeutici ad altri e vanno sostenuti precedentemente. L’esame di Storia della Filosofia (o di Filosofia contemporanea) è propedeutico agli esami di: Antropologia filosofica, Filosofia morale, Filosofia
teoretica, Filosofia della religione. L’esame di Introduzione alla Sacra Scrittura
è propedeutico agli esami di: Antico Testamento 1, Antico Testamento 2, Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli, Letteratura paolina, Letteratura giovannea.
L’esame di Teologia fondamentale è propedeutico agli esami di: Antropologia
teologica ed escatologia, Cristologia, Mistero di Dio, Ecclesiologia e Mariologia, Sacramenti. L’esame di Teologia morale fondamentale è propedeutico agli
esami di: Morale sessuale e familiare, Bioetica, Morale sociale.
Art. 84 - L’esame può essere previsto dal docente sia in forma orale che scritta
e/o mista secondo la modalità che il docente è tenuto ad indicare all’inizio del
corso.
Art. 85 - a) Il voto viene espresso in trentesimi secondo il seguente significato:
18 - 19:
sufficiente
20 - 22:
discreto
23 - 25:
buono
26 - 28:
molto buono
29 - 30 e lode:
eccellente
Art. 76 - A conclusione dell’esame il docente annota sul verbale la data, il
voto e gli argomenti sui quali ha verificato la preparazione dello studente e
vi appone la firma seguita da quella dello studente. Nel libretto accademico
il docente riporta il titolo della disciplina, il codice del corso, i crediti relativi (ECTS), il voto, la data e la firma. Nel caso di studenti uditori che non
hanno il libretto, il docente annota solo i dati sul verbale.
b) Il voto ha valore giuridico solo se vidimato dalla Segreteria.
Art. 77 - L’esame di un corso può essere sostenuto a partire dalla sessione
immediatamente successiva al termine del corso stesso.
Art. 86 - È concesso allo studente di ritirarsi durante l’esame o di rifiutare il
voto. In questi casi il Docente scrive sul verbale (e non sul libretto dello stu-
48
49
dente) “ritirato”. Se la prova è valutata non sufficiente il Docente scrive sul
verbale (e non sul libretto dello studente) “non approvato”.
Art. 87 - Coloro che non hanno ottenuto una valutazione positiva, che si sono ritirati dall’esame o che hanno rifiutato il voto, possono ripetere l’esame a partire dalla sessione successiva. Non è consentito ripetere l’esame
nella stessa sessione.
Art. 88 - Nel caso in cui lo studente non superi l’esame per tre volte è tenuto
a rifrequentare il corso.
Art. 89 - a) Lo studente che accetta il voto deve controfirmare il verbale d’esame, firmato dal professore, immediatamente alla fine dell’esame, nel caso di esame orale, o in Segreteria, entro un mese dalla comunicazione dei
risultati, nel caso di esame scritto.
b) Qualora dopo tale termine il verbale non fosse ancora firmato, il voto
viene ritenuto accettato.
c) Nel caso il voto venga accettato, non è più possibile rifiutarlo successivamente.
Art. 90 - Per quanto riguarda gli esami e il conseguimento dei titoli, l’Anno
Accademico termina con la sessione invernale dell’Anno successivo a quello
in cui si sono frequentati i corsi.
Art. 91 - I docenti che terminano l’insegnamento presso l’Istituto sono tenuti ad essere presenti agli appelli di esame del proprio corso fino alla sessione invernale dell’anno accademico successivo a quello in cui si è svolto il
corso. Successivamente gli studenti sono tenuti a sostenere l’esame con il
docente che subentra nel corso.
Art. 92 - Gli studenti che entro il terzo Anno Accademico non abbiano completato il ciclo triennale degli studi, conseguendo il titolo di “Laurea in
Scienze Religiose”, si iscrivono successivamente come studenti fuori corso,
qualora non intendano proseguire con il biennio specialistico.
Art. 93 - Gli studenti che entro il quinto Anno Accademico non abbiano
completato il ciclo di specializzazione, conseguendo il titolo di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”, si iscrivono successivamente come studenti
fuori corso.
Art. 94 - a) Previa iscrizione annuale, gli studenti fuori corso del primo o
del secondo ciclo, possono sostenere gli esami mancanti entro cinque anni
dalla fine del corso.
b) Dopo i cinque anni, per sostenere gli esami mancanti occorre frequentare nuovamente i corsi relativi.
Art. 96 - Completati tutti gli esami e le prove richieste, gli studenti straordinari (non in possesso del titolo necessario per essere ammessi al conseguimento dei titoli in Scienze religiose) possono richiedere un “Attestato di
Cultura Religiosa”.
Art. 97 - Gli studenti uditori possono richiedere un “Attestato di frequenza”
ai corsi e degli esami sostenuti.
XII. Indirizzi
Art. 98 - Nel piano generale degli studi sono previsti corsi di specializzazione di:
- indirizzo pedagogico-didattico;
- indirizzo pastorale-ministeriale.
Art. 99 - La scelta dell’indirizzo viene fatta con l’iscrizione al triennio.
Art. 100 - Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose si richiede la frequenza di tutti i corsi caratterizzanti uno dei due indirizzi e il superamento dei rispettivi esami.
XIII. Corsi di specializzazione
Art. 101 - Il piano degli studi del biennio prevede la frequenza di corsi di
specializzazione come: corsi seminariali, corsi opzionali, laboratori e tirocinio.
Art. 102 - I corsi seminariali hanno la finalità di abilitare lo studente alla ricerca, alla esposizione e alla produzione di un elaborato scritto. La scelta
dei seminari non è determinata dalla scelta dell’indirizzo. I seminari possono servire da avvio per la stesura dell’elaborato finale di Laurea e di Laurea
Magistrale.
Art. 103 - I corsi opzionali e complementari consentono allo studente di arricchire la propria formazione approfondendo percorsi consoni ai suoi interessi culturali.
Art. 104 - I laboratori consentono una connessione tra teoria e pratica, si
strutturano con modalità interattive e sono caratterizzati dall’apprendimento di un metodo di lavoro trasferibile in altri contesti.
Art. 105 - Il tirocinio consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o pastorale) coordinate e valutate da un tutor dell’Istituto e da un
referente dell’ambito scelto.
Art. 95 - Se uno studente non assolve i diritti amministrativi per più di due
anni consecutivi, la validità degli esami sostenuti verrà giudicata dal Direttore.
50
51
PARTE SECONDA
Art. 8 - L’elaborato consiste in un lavoro dattiloscritto non inferiore alle
trenta cartelle e non superiore alle cinquanta. Le norme bibliografiche e tipografiche sono contenute nel testo di Metodologia della Facoltà Teologica
del Triveneto.
NORME PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO
DI “LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE”
E DI “LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE”
Art. 9 - L’elaborato va consegnato in duplice copia almeno un mese prima
dell’esame di Diploma: una per il docente che ha diretto la preparazione,
l’altra per la Segreteria.
I. Conferimento del titolo di “Laurea in Scienze Religiose”
Art. 1 - Possono accedere all’esame finale per conseguire il titolo di Laurea
in Scienze Religiose (o Laurea triennale) gli studenti ordinari che hanno
completato i primi tre anni del curriculum di studi in Scienze Religiose
Art. 2 - I requisiti per il conseguimento del titolo di Laurea sono:
a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo;
b) attestare la conoscenza di una lingua straniera mediante la presentazione di certificato della Scuola Media Superiore seguita;
c) aver composto un elaborato scritto;
d) aver superato con esito positivo l’esame finale.
Art. 3 - La Laurea in Scienze Religiose abilita all’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole secondarie per i soli laureati con titolo di laurea
valido nell’ordinamento italiano, a norma dell’art. 4.3.d. dell’Intesa tra la
Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero della Pubblica Istruzione del
14 dicembre 1985.
A.
L’elaborato scritto
Art. 4 - L’elaborato scritto deve dimostrare nel candidato la capacità di
istruire lo status quaestionis dell’argomento affrontato e di impostare un
percorso di ricerca scientifica.
Art. 5 - Lo studente sceglie un Professore come relatore per l’elaborato
scritto tra i Docenti dell’Istituto.
Art. 6 - Lo studente compila l’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella
quale presenta una traccia di sviluppo dell’argomento affrontato, corredata da
bibliografia essenziale e controfirmata dal Docente scelto e dal Direttore.
Art. 7 - La scheda va consegnata alla Segreteria prima dell’esame finale di
Laurea: entro il 31 ottobre: per la sessione primaverile; entro il 31 gennaio
per la sessione estiva; entro il 30 aprile per la sessione autunnale; entro il
30 giugno per la sessione invernale.
52
Art. 10 - La valutazione positiva dell’elaborato dà diritto allo studente di accedere all’esame finale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo
secondo le indicazioni del relatore.
Art. 11 - Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per
quattro anni, al termine dei quali potrà essere scelto da un altro candidato.
B.
L’esame finale
Art. 12 - L’esame finale per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose si tiene in quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale.
Art. 13 - L’esame finale è pubblico e viene sostenuto davanti ad una Commissione composta da tre Docenti dell’Istituto: il Docente che ha seguito
l’elaborato scritto, un altro Docente, un Presidente.
Art. 14 - L’esame è costituito da due colloqui di venti minuti ciascuno. Il
primo consiste nella presentazione dell’argomento dell’elaborato collocato
nell’area di riferimento. Il secondo colloquio verte su un approfondimento
monografico di una delle cinque tesi indicate dalla Direzione. Lo studente
sceglie il tema dell’approfondimento monografico e lo comunica alla Segreteria alla consegna della scheda di approvazione dell’argomento dell’elaborato (vedi art. 6).
Art. 15 - L’iscrizione all’esame avviene presentando in Segreteria l’apposito
modulo, due copie dell’elaborato scritto, il libretto accademico, la tassa fissata.
Art. 16 - Il giorno in cui si svolge l’appello viene comunicato dalla Segreteria quindici giorni prima. La Composizione della Commissione e l’ordine di
appello vengono comunicati tre giorni prima dell’esame.
Art. 7 - Al termine dell’esame la Commissione esprime la valutazione in
trentesimi che farà media con i voti degli esami dei corsi del triennio e con
la valutazione dell’elaborato scritto.
II. Passaggio dal vecchio al nuovo di ordinamento di studi
Art. 18 - Chi è in possesso del titolo di Diploma in Scienze Religiose rilasciato dalla Conferenza Episcopale italiana, in base al “Parere di conformità”
53
(vecchio ordinamento di studi), ed intende conseguire il Diploma accademico di Laurea in Scienze Religiose (nuovo ordinamento) viene iscritto al
terzo anno ed è tenuto alla frequenza di un numero di corsi pari almeno a
25 ECTS previa verifica del programma.
b) La scheda va consegnata alla Segreteria prima dell’esame finale di Laurea magistrale: entro il 30 settembre per la sessione primaverile; entro
il 31 gennaio per la sessione estiva e autunnale; entro il 31 maggio per
la sessione invernale.
Art. 19 - Chi è in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose (vecchio ordinamento) e di Baccalaureato in Teologia e intende conseguire il titolo accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose (nuovo ordinamento), viene iscritto al primo anno specialistico con l’accredito di un numero di corsi pari almeno a 30 ECTS previa verifica del programma.
c) Lo schema della tesi, controfirmato dal docente relatore viene esaminato da una Commissione interna al Consiglio di Istituto.
d) La commissione comunica allo studente le osservazioni e il nome del
secondo relatore.
III. Conferimento del titolo di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”
e) Lo studente è tenuto a consultare il secondo relatore prima di iniziare
la stesura della tesi.
Art. 20 - Possono conseguire il titolo di Laurea Magistrale in Scienze Religiose gli studenti ordinari che hanno completato il biennio di specializzazione.
Art. 21 - I requisiti per il conseguimento della Laurea Magistrale sono:
a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo;
b) aver attestato la conoscenza di due lingue straniere; la prima è quella attestata dal diploma di Scuola Media Superiore; la conoscenza
almeno “passiva” della seconda può essere attestata dalla frequentazione ai corsi di lingua attivati dalla Facoltà Teologica del Triveneto
o da un certificato di un corso base (40 ore di lezione) seguito in una
Scuola abilitata per l’insegnamento delle lingue.
c) aver composto un elaborato scritto da sottoporre a pubblica discussione nella sessione prevista di esame.
A. La tesi scritta
Art. 22 - Per accedere all’esame di Laurea Magistrale è richiesta la preparazione di una tesi scritta che attesti la competenza maturata nel campo di
specializzazione prescelto.
Art. 23 - La tesi scritta deve essere inedita, e comunque non presentata per
il conseguimento del titolo di Laurea o di altri gradi accademici, ecclesiastici o civili.
Art. 24 - Tale esercitazione deve consistere in un elaborato non inferiore alle cinquanta cartelle dattiloscritte.
Art. 25 - Nel corso del biennio lo studente sceglie il relatore della tesi scritta
tra i docenti dell’Istituto con l’assenso scritto del Direttore.
Art. 26 - Presentazione argomenti di tesi
a) Lo studente compila l’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella quale presenta uno schema ragionato dell’argomento affrontato
corredato da bibliografia essenziale.
54
Art. 27 - Lo schema di tesi va consegnato in Segreteria prima dell’esame finale di Laurea: entro il 31 ottobre per la sessione primaverile; entro il 31 gennaio
per la sessione estiva; entro il 31 marzo per la sessione autunnale, entro il 31
maggio per la sessione invernale.
Art. 28 - La tesi scritta va consegnata in Segreteria in triplice copia almeno un
mese prima dell’esame di Laurea Magistrale: una per il docente che ne ha diretto la preparazione, una per il Docente correlatore, l’altra in Segreteria.
Art. 29 - La valutazione positiva della tesi scritta comunicata dai Docenti almeno otto giorni prima dell’esame, dà diritto allo studente di accedere all’esame orale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo secondo le indicazioni del Docente relatore.
Art. 30 - Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per
cinque anni, al termine dei quali il titolo potrà essere scelto da un altro candidato.
B. Discussione di tesi
Art. 31 - La discussione del lavoro scritto è pubblica e avviene alla presenza
di una Commissione composta dal Docente relatore, dal Docente correlatore e dal Presidente di Commissione. Il candidato ha venti minuti di tempo
per illustrare i risultati della ricerca collocandoli nell’area di attinenza dell’argomento affrontato e risponde alle domande della Commissione inerente all’area interessata dalla tesi.
Art. 32 - È possibile ritirarsi dalla discussione della tesi fino a una settimana prima della data fissata dalla Segreteria.
Art. 33 - La discussione della tesi avviene in una delle quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale.
55
IV. Valutazione e conferimento dei titoli
Art. 34 - Il superamento delle prove per la “Laurea” e la “Laurea Magistrale”
dà diritto al Titolo accademico rispettivamente di “Laurea in Scienze Religiose” e di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”.
Art. 35 - La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media:
a) per la Laurea:
-
dei voti degli esami (influente per il 70%);
-
della valutazione dell’esercitazione scritta (influente per il 20%);
-
della valutazione dell’esame comprensivo orale (influente per il 10%);
b) per la Laurea Magistrale:
-
dei voti degli esami (influente per il 50%);
-
della valutazione della tesi (influente per il 30%);
-
della valutazione della discussione di tesi (influente per il 20%).
Art. 36 - Nel calcolo delle valutazioni la “lode” ha valore di 1 punto.
Art. 37 - Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato ma indicato con due decimali.
Art. 38 - La valutazione finale viene arrotondata in eccesso quando i due decimali del voto raggiungono lo 0,51, in difetto nel caso contrario.
Art. 39 - Il Titolo accademico di Laurea in Scienze Religiose e quello di Laurea Magistrale in Scienze Religiose vengono conferiti dalla Facoltà Teologica
del Triveneto.
TIROCINIO
Il biennio per il conseguimento del titolo di Laurea Magistrale prevede l’attività di tirocinio per la professionalizzazione degli operatori. Esso è previsto
sia per l’indirizzo pedagogico-didattico che per quello pastorale-ministeriale.
Il tirocinio consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o
pastorale) coordinate e valutate da un tutor (docente dell’Istituto) e da un
referente dell’ambito scelto (cf. Regolamento ISSR, art. 105).
L’attività di tirocinio si suddivide in tirocinio indiretto e tirocinio diretto.
Il tirocinio indiretto comprende lezioni presso l’Istituto e incontri con il tutor.
Il tirocinio diretto comprende la presenza attiva in ambito professionale
con la guida di un mentore (referente professionale).
La durata del tirocinio si dispiega in 2 anni accademici:
- il primo anno è caratterizzato dalla osservazione e dalla valutazione da
parte del tirocinante della propria capacità di relazionarsi con gli utenti
e con l’ambiente professionale;
- nel secondo anno il tirocinante si esercita nella progettazione, nella realizzazione di unità didattico/ministeriali, nella autovalutazione finale.
Scansione dell’attività richiesta a seconda della tipologia del tirocinante:
A. Tirocinio per studenti senza esperienza: Scansione biennale (100 ore
x 2 anni).
- 50 ore in Istituto con il tutor e studio personale;
- 50 ore nell’ambito professionale (scolastico o pastorale) con il mentore /
referente (tirocinio diretto): lezioni, organi collegiali, ricevimento…
B. Tirocinio per studenti con esperienza: Scansione biennale (75 ore x 2
anni).
- 50 ore in Istituto con il tutor, laboratorio e studio personale;
- 25 ore nell’ambito professionale (scolastico o pastorale) con il mentore /
referente (tirocinio diretto).
56
57
DIChIARAzIONE DI ORIGINALITà
DEL TESTO
A partire dall’anno accademico 2011-2012, le dissertazioni scritte per la
Laurea in Scienze Religiose e la Laurea magistrale in Scienze Religiose, devono essere accompagnate dalla seguente dichiarazione di originalità:
TESARIO PER L’ESAME DI
“LAUREA IN SCIENzE RELIGIOSE”
AREA fILOSOfICO-ANTROPOLOGICA
Antropologia filosofica
1. Visione personalistica dell’uomo nei suoi tratti essenziali: contributi della
filosofia e del pensiero cristiano e confronto con le scienze antropologiche
e biologiche.
Io sottoscritto/a (nome e cognome )
Filosofia della Religione
matricola n°
, iscritto/a al
anno presso l’Istituto Superiore di
Scienze Religiose di Padova, nel consegnare la tesi per il conseguimento della
☐ Laurea
☐ Laurea Magistrale
dal titolo:
2. Profilo storico del rapporto tra filosofia e religione nell’ambito del pensiero
occidentale e in maniera particolare nell’età moderna e contemporanea: il
problema della razionalizzazione della religione e dell’ateismo.
3. La religiosità come dimensione antropologica originaria e le religioni tra
relativismo e fondamentalismo. La questione della verità della religione.
Filosofia morale
4. Dall’esistenzialismo al nichilismo: espressioni e significato di un percorso
culturale.
Filosofia teoretica
dichiaro di essere l’autore dell’intero testo finale e che tale testo non è stato
consegnato, né in toto né in parte, per il conseguimento di un altro Titolo accademico o Diploma in qualsiasi Università o Istituto universitario.
In caso di plagio e di falsa dichiarazione sono consapevole delle sanzioni previste dalla Facoltà Teologica del Triveneto che comportano l’annullamento dell’esame e del titolo.
In fede
————————————
Il Segretario
————————————
5. Possibilità e limiti della conoscenza filosofica di Dio.
Pedagogia generale
6. Educazione e realizzazione della persona: contributi della pedagogia.
Sociologia generale e della religione
7. Religione e pluralismo culturale nella contemporaneità.
Filosofia contemporanea
8. Ragione e fede in alcuni significativi esponenti del pensiero contemporaneo di ispirazione cristiana.
AREA DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE fONDAMENTALI
Introduzione alla Sacra Scrittura
9.
La dichiarazione va riprodotta a margine del lavoro scritto e una copia autografata va consegnata in Segreteria.
Ispirazione, canone delle Scritture e interpretazione della Sacra Scrittura.
Teologia fondamentale
10. Il contesto culturale e religioso contemporaneo.
11. La rivelazione cristiana.
12. La fede e la Chiesa.
58
59
Teologia morale fondamentale
13. L’esperienza morale del cristiano: il ruolo della ragione e la novità della vita in Cristo.
14. Riferimenti per la formulazione di norme e per le decisioni morali nella
vita dei cristiani
24. La grazia come chiamata: dagli aspetti biblici e dalla tradizione dottrinale
una proposta per l’uomo d’oggi.
Cristologia
25. Il Mistero di Cristo: fondamenti biblici e formulazione del dogma.
Ecclesiologia e Mariologia
AREA DI TEOLOGIA POSITIVA
Antico Testamento 1: Pentateuco, Profeti e Storici
15. La Parola di Dio come “Torah” nel Pentateuco. Lineamenti principali.
Antico Testamento 2: Sapienziali e Salmi
16. La Profezia come Parola di Dio sulla storia. La Sapienza e i Salmi.
Letteratura giovannea
17. Principali temi teologici dell’opera giovannea.
Letteratura paolina
18. Paolo di Tarso: contesto e ambiente della formazione, della chiamata, dell’attività e delle lettere di Paolo.
19. La teologia di Paolo: presentazione di una lettera paolina.
Patrologia
26. La Chiesa popolo di Dio e la sua autocoscienza alla luce del Concilio Vaticano II. Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa.
Introduzione alla Liturgia
27. La Liturgia culmine e fonte della vita della Chiesa.
Il Mistero di Dio
28. Il Mistero trinitario: fondamenti biblici e formulazione del dogma.
Bioetica
29. Principi fondamentali per l’orientamento etico della vita fisica a partire
dalla riflessione biblica e teologica.
30. Considerazioni antropologiche, teologiche e direttive del Magistero intorno
ai problemi posti dal progresso tecnologico circa l’origine della vita.
Morale sessuale e familiare
20. Diventare cristiani. «Cristiani: non si nasce, ma si diventa!»: percorsi per
l’iniziazione cristiana.
31. Criteri generali per una comprensione e valutazione della sessualità umana.
32. La morale familiare alla luce della realtà sacramentale del matrimonio cristiano.
Storia della Chiesa 1: antica e medioevale
Morale sociale
21. Il cristianesimo nascente a confronto con la concezione antica della religione e l’ideologia imperiale romana: dalla persecuzione alla libera confessione.
33. Le esigenze etiche della vita sociale nelle sue varie articolazioni partendo
dalla visione antropologica cristiana e secondo la Dottrina Sociale della
Chiesa.
Storia della Chiesa 2: moderna e contemporanea
Sacramenti
21bis. La necessità di riforma della Chiesa nel XV e XVI secolo produce esiti
diversi: rinnovamenti e rotture. Radici storiche, motivi, figure.
22. Dal Congresso di Vienna al Concilio Vaticano I: movimenti e istanze liberali e riformiste nella società dell’800 europeo e posizione del Magistero
pontificio.
34. I Sacramenti nella vita del cristiano. Identità e dimensioni fondamentali.
35. I Sacramenti dell’iniziazione cristiana. Aspetti biblici, storici e teologici.
CORSI SPECIALI
Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli
Corso di didattica
23. Da Gesù ai Vangeli: tappe principali dell’origine e formazione dei Vangeli
sinottici e criteri di interpretazione. Presentazione di un Vangelo sinottico.
36. L’acquisizione delle conoscenze in età evolutiva. Modelli teorici e orientamenti interpretativi.
AREA DI TEOLOGIA SISTEMATICA
37. La scuola tra passato e futuro. Principali ordinamenti legislativi in merito
ad alcune tematiche scolastiche specifiche.
Teoria della scuola e legislazione scolastica
Antropologia teologica ed Escatologia
61
PIANO GENERALE DEGLI STUDI PER ANNI
CORSO DI LAUREA IN SCIENzE RELIGIOSE
n
L001
n
L110
L102
L103
L104
L105
L106
L107
L108
L109
L306
n
L201
L202
L203
L204
L205
L206
L207
L208
L209
L312
L211
CORSO PROPEDEUTICO
Storia della filosofia
ORE DI LEZIONE
ECTS1
36
5
36
36
36
24
48
24
72
48
48
36
5
5
5
3
6
3
10
6
6
5
48
36
48
48
36
6
5
8
6
5
48
48
48
48
24
24
6
6
7
8
3
3
PRIMO ANNO
Filosofia contemporanea
Antropologia filosofica
Filosofia morale
Pedagogia generale*
Sociologia generale e della religione
Introduzione al cristianesimo
Introduzione alla Sacra Scrittura
Patrologia
Storia della Chiesa 1
Introduzione alla Liturgia
n
L301
L302
L303
L304
L305
L307
L308
L309
L310
L311
L315
L400
L314
SECONDO ANNO
Filosofia teoretica
Filosofia della religione
Teologia fondamentale
Introduzione all’Antico Testamento 1
Introduzione all’Antico Testamento 2
Introduzione ai Vangeli sinottici
e agli Atti degli Apostoli
Antropologia teologica ed Escatologia
Cristologia
Teologia morale fondamentale
Didattica dell’IRC*
Laboratorio pastorale 1
1
TERzO ANNO
ORE DI LEZIONE
Letteratura paolina
48
Letteratura giovannea
24
Il Mistero di Dio
48
Ecclesiologia e Mariologia
48
Sacramenti
48
Morale sessuale e familiare
36
Bioetica
24
Morale sociale
36
Storia della Chiesa 2
48
Teoria della scuola e Legislazione scolastica* 24
Laboratorio pastorale 2
24
Corso seminariale
24
Metodologia della ricerca
24
Stesura tesi per l’esame di Laurea
Preparazione esame di Laurea
ECTS
6
3
6
7
6
5
3
5
6
3
3
3
3
7
3
Sistema Europeo dei Crediti.
(*) I corsi contrassegnati con * sono obbligatori per l’insegnamento della Religione cattolica.
62
63
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
IN SCIENzE RELIGIOSE
n
LM112
LM102
LM103
LM104
LM105
LM106
LM107
LM108
LM109
LM110
LM113
LM301
LM303
LM501
LM502
PRIMO ANNO
Psicologia generale e dello sviluppo
Infanzia, adolescenza e diritti umani
Pedagogia interculturale e didattica
Interculturalità e religione (modulo 1)2
Diritti umani e religione
Grandi religioni
Temi di Teologia biblica
Teologia pastorale
Storia della Chiesa locale
Progettazione didattica*
Progettazione pastorale
Scienza e fede (corso complementare)
Crediti liberi**
Tirocinio didattico 1*
Tirocinio pastorale 1*
ORE DI LEZIONE
ECTS1
48
24
48
36
24
60
36
48
24
12
12
24
12
6
3
6
5
3
8
5
6
3
2
2
3
2
4
4
n
LM207
LM202
LM203
LM204
LM205
LM206
LM208
LM111
LM302
LM400
LM304
LM503
LM504
SECONDO ANNO
ORE DI LEZIONE
Psicologia della religione
24
Teologia delle religioni e dialogo interrelig.
48
Chiese cristiane ed Ecumenismo
48
Diritto canonico
48
Teologia dell’evangelizzazione
24
Giovani e religione (modulo 2)3
36
Laboratorio di didattica*
12
Pedagogia pastorale
12
Etica sociale e immigrazione (corso compl.)
24
Corso seminariale
24
Crediti liberi**
12
Tirocinio didattico 2*
Tirocinio pastorale 2*
Stesura e difesa pubblica della tesi
ECTS
3
7
6
6
3
5
2
2
3
3
2
4
4
20
3 Modulo 2: la religiosità giovanile nel Triveneto (ambito sociologico); i giovani e il senso
dell’esistenza (ambito pedagogico); la pastorale rivolta ai giovani (ambito pastorale).
1
Sistema Europeo dei Crediti.
Modulo 1: filosofia dell’alterità (ambito filosofico); processi culturali e comunicativi
(ambito sociologico); culture e cristianesimo (ambito teologico).
2
64
(*) I corsi contrassegnati con * sono obbligatori per l’insegnamento della Religione cattolica.
Il corso di Progettazione didattica e il corso di Laboratorio di didattica si svolgono alternativamente e gli studenti vi partecipano a seconda che svolgano il Tirocinio 1 o 2.
(**) Gli studenti debbono acquisire 2 crediti partecipando a incontri di ambito interculturale e interreligioso concordati con il Direttore e producendo un elaborato scritto. Va
compilata una scheda da consegnare in segreteria.
65
CORSI PER I CANDIDATI AL DIACONATO
PERMANENTE E AI MINISTERI ECCLESIALI
n
L001
n
L110
L111
L203
L107
L209
L108
L109
n
L102
L202
L210
L204
L205
L206
L306
L207
L307
CORSO PROPEDEUTICO
Storia della filosofia
PRIMO ANNO
Filosofia contemporanea
Psicologia della religione
Teologia fondamentale
Introduzione alla Sacra Scrittura
Teologia Morale fondamentale
Patrologia
Storia della Chiesa 1
SECONDO ANNO
Antropologia filosofica
Filosofia della religione
Sociologia della religione
Introduzione all’Antico Testamento 1
Introduzione all’Antico Testamento 2
Introduzione ai Vangeli sinottici
e agli Atti degli Apostoli
Introduzione alla Liturgia
Antropologia teologica ed Escatologia
Morale sessuale e familiare
ORE DI LEZIONE
ECTS1
36
5
ORE DI LEZIONE
ECTS
36
24
48
48
48
48
48
5
3
8
8
7
6
6
ORE DI LEZIONE
ECTS
24
24
24
36
36
3
3
3
5
5
48
48
48
24
6
7
6
3
n
TERzO ANNO
L201
L301
L302
L310
L208
L304
L308
L400
L314
Filosofia teoretica
Letteratura paolina
Letteratura giovannea
Storia della Chiesa 2
Cristologia
Ecclesiologia e Mariologia
Bioetica
Corso seminariale
Metodologia della ricerca
n
qUARTO ANNO
L305
L303
LM203
L309
LM108
LM204
LM305
Sacramenti
Mistero di Dio
Chiese cristiane ed Ecumenismo
Morale sociale
Teologia pastorale
Diritto canonico
Crediti liberi (area di Teologia pastorale)*
Catechetica
Pastorale della carità
Stesura tesi per Laurea
Preparazione esame finale
1
ORE DI LEZIONE
ECTS
36
48
24
48
48
48
24
24
24
6
6
3
6
7
7
3
3
3
ORE DI LEZIONE
ECTS
48
48
48
24
48
24
6
6
6
3
7
3
2
6
3
7
3
48
24
Sistema Europeo dei Crediti.
(*) Gli studenti debbono acquisire 2 crediti partecipando a incontri di ambito pastoraleconcordati con il Direttore e producendo un elaborato scritto. Va compilata una scheda
da consegnare in segreteria.
66
67
PIANO GENERALE DEGLI STUDI PER AREE
AREA DI TEOLOGIA DOGMATICA
CORSO DI LAUREA IN SCIENzE RELIGIOSE
AREA fILOSOfICO-ANTROPOLOGICA
L102
L110
L202
L103
L201
L104
L210
L001
Antropologia filosofica
Filosofia contemporanea
Filosofia della religione
Filosofia morale
Filosofia teoretica
Pedagogia generale
Sociologia generale e della religione
Storia della filosofia
AREA DI TEOLOGIA POSITIVA
L204
L205
L206
L107
L302
L301
L108
L109
L310
Antico Testamento 1: Pentateuco, Profeti e Storici
Antico Testamento 2: Sapienziali e Salmi
Introduzione ai Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli
Introduzione alla Sacra Scrittura
Letteratura giovannea
Letteratura paolina
Patrologia
Storia della Chiesa 1: epoca antica e medioevale
Storia della Chiesa 2: epoca moderna e contemporanea
AREA DELLE DISCIPLINE TEOLOGIChE fONDAMENTALI
L106
L203
68
Introduzione al Cristianesimo
Teologia fondamentale
ECTS
5
5
5
5
6
3
6
5
ECTS
6
5
6
10
3
6
6
6
6
L207
L308
L208
L304
L303
L306
L307
L309
L305
L209
Antropologia teologica ed Escatologia
Bioetica
Cristologia
Ecclesiologia e Mariologia
Il Mistero di Dio
Introduzione alla Liturgia
Morale sessuale e familiare
Morale sociale
Sacramenti
Teologia morale fondamentale
CORSI SPECIALI
L400
L312
L211
L315
L314
L311
Corso seminariale
Didattica dell’IRC
Laboratorio pastorale 1
Laboratorio pastorale 2
Metodologia della ricerca
Teoria della scuola e Legislazione scolastica
ECTS
6
3
7
7
6
5
5
5
6
8
ECTS
3
3
3
3
3
3
ECTS
3
8
69
B. ORDINAMENTO DELL’ISSR DELLE VENEzIE
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
IN SCIENzE RELIGIOSE
AREA TEOLOGICA
LM203
LM204
LM106
LM109
LM107
LM205
LM202
LM108
Chiese cristiane ed Ecumenismo
Diritto canonico
Grandi religioni
Storia della Chiesa locale
Temi di Teologia biblica
Teologia dell’evangelizzazione
Teologia delle religioni e dialogo interreligioso
Teologia pastorale
AREA DELLE SCIENzE UMANE
LM105
LM102
LM103
LM207
LM112
Diritti umani e religione
Infanzia, adolescenza e diritti umani
Pedagogia interculturale e didattica
Psicologia della religione
Psicologia generale e dello sviluppo
CORSI SPECIALI
LM302
LM301
LM400
LM208
LM104
LM206
LM111
LM110
LM113
LM501
LM503
LM502
LM504
70
Corso complementare (Etica sociale e imigrazione)
Corso complementare (Scienza e fede)
Corso seminariale
Laboratorio di didattica
Modulo 1 (Interculturalità e religione)
Modulo 2 (Giovani e religione)
Pedagogia pastorale
Progettazione didattica
Progettazione pastorale
Tirocinio didattico 1
Tirocinio didattico 2
Tirocinio pastorale 1
Tirocinio pastorale 2
(in vigore fino a dicembre 2013)
ECTS
6
6
8
3
5
3
7
6
ECTS
3
3
6
3
6
ECTS
3
3
3
2
5
5
2
2
2
4
4
4
4
NORME SUL CONfERIMENTO DEL TITOLO
DI “MAGISTERO IN SCIENzE RELIGIOSE”
E DI “DIPLOMA IN SCIENzE RELIGIOSE”
I.
Conferimento del titolo di “Magistero in Scienze Religiose”
A.
L’esercitazione scritta
1.
Per accedere all’esame comprensivo di “Magistero” è richiesta la preparazione di una esercitazione scritta che attesti le capacità del candidato di
trattare sistematicamente e di approfondire un argomento attinente alle
Scienze Religiose.
2.
L’esercitazione scritta deve essere inedita, e comunque non presentata in
passato per il conseguimento di gradi accademici, ecclesiastici o civili.
Tale esercitazione deve consistere in un elaborato non inferiore alle quaranta cartelle dattiloscritte (a spazio 2).
3.
Il candidato sceglie l’argomento all’interno del seminario frequentato in
III Anno oppure un altro guidato da un Docente con l’approvazione del
Direttore.
Il Docente si impegna a seguire i candidati nella scelta dell’argomento e
nella stesura dell’elaborato.
4.
L’esercitazione scritta deve dimostrare:
– padronanza dell’argomento scelto;
– capacità di una sua coerente impostazione;
– sufficiente conoscenza della principale letteratura in proposito;
– corretta espressione in lingua italiana;
– possesso delle principali convenzioni scientifiche (es. citazioni, note,
ecc.).
5.
L’indicazione dell’argomento scelto per l’esercitazione e di alcune linee di
presentazione, corredata dall’approvazione del Docente che se ne assume
la direzione, va comunicata dal candidato in Segreteria al termine del II
Semestre del III Anno.
Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per quattro anni, al termine dei quali potrà essere scelto da un altro candidato.
6. L’esercitazione va consegnata in duplice copia almeno un mese prima
dell’esame comprensivo di Magistero: una al Docente che l’ha diretta,
l’altra in Segreteria.
Nel caso che la valutazione dell’esercitazione scritta sia negativa, il candidato perde il diritto di sostenere l’esame orale ed è tenuto a rivedere il
testo secondo le indicazioni del relatore.
71
B.
L’esame comprensivo di “Magistero”
7. Gli studenti ordinari che abbiano superato tutti gli esami previsti dal piano di studi e che abbiano ricevuto giudizio positivo sull’esercitazione
scritta, possono sostenere l’esame comprensivo di “Magistero”, previa
presentazione della domanda di ammissione e previo versamento della
quota stabilita.
8. È possibile ritirarsi dall’esame orale fino a una settimana prima della
sessione d’esame; dopo tale limite, chi intende ritirarsi perde il diritto di
sostenere l’esame nella sessione successiva.
9. L’esame si svolge in quattro sessione annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale.
10. Nell’Annuario viene pubblicato il tesario generale di complessive quarantacinque tesi, che interessano globalmente il campo delle Scienze Religiose. Tra queste la Direzione ne sceglie ogni anno cinque, tratte dalle
aree principali del piano di studi dell’ISSR delle Venezie.
Si richiede dall’esaminando l’esposizione di ogni singola tesi – due in tutto – in connessione con le altre dell’area rispettiva.
I Docenti titolari delle differenti tesi proposte indicano uno “studio” (libro o articolo) che faccia da via di approfondimento del tema di ciascuna. Ci si attende dall’esaminando una breve sintesi e valutazione dello
studio segnalato.
Le cinque tesi – assieme allo “studio” integrativo di esse – vengono rese
note alla fine di Novembre e costituiscono materia d’esame a partire dalla sessione successiva dell’Anno Accademico in corso.
11. Per coloro che hanno già conseguito il titolo di “Diploma in Scienze Religiose” presso un Istituto Superiore di Scienze Religiose o un Istituto di
Scienze Religiose, l’esame verterà su quattro tesi tra quelle scelte e rese
note dalla Direzione.
12. L’esame comprensivo di “Magistero” viene sostenuto davanti a una Commissione formata da due Docenti dell’Istituto e da un Presidente che potrà essere il Direttore, il Vice-Direttore o un altro Docente nominato dal
Direttore.
13. L’esame viene sostenuto su due tesi di competenza dei Docenti formanti
la Commissione. Il Candidato ha venti minuti a disposizione per esporre
ciascuna tesi.
14. La composizione delle Commissioni e l’assegnazione dei singoli esaminandi a ciascuna Commissione viene resa nota tre giorni prima dell’esame. L’indicazione della data precisa dell’esame, l’assegnazione alle varie
Commissioni e l’ordine d’esame vengono stabiliti dalla Direzione.
15. Al termine dell’esame la Commissione esprime la sua valutazione in
trentesimi.
C.
Valutazione e conferimento del titolo di “Magistero”
16. Il superamento dell’esame comprensivo di “Magistero” dà diritto al Titolo accademico di “Magistero in Scienze Religiose”.
72
17. La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media:
– dei voti degli esami (influente per il 50%);
– della valutazione dell’esercitazione scritta (influente per il 20%);
– della valutazione dell’esame comprensivo (influente per il 30%).
18. Nel calcolo delle valutazioni la “lode” ha valore di 1 punto.
Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato, ma indicato
con due decimali.
La valutazione finale viene arrotondata in eccesso quando i due decimali
del voto raggiungono lo 0,60, in difetto nel caso contrario.
19. Il Titolo accademico di “Magistero in Scienze Religiose” viene conferito
dalla Facoltà Teologica del Triveneto.
II. Conferimento del “Diploma in Scienze Religiose”
20. Gli studenti ordinari che abbiano completato i primi tre anni del curriculum, sostenendo tutti gli esami prescritti, possono accedere al “Diploma
in Scienze Religiose”.
21. Il “Diploma in Scienze Religiose”, pur non avendo carattere accademico,
è tuttavia abilitante all’Insegnamento della Religione Cattolica nelle
scuole secondarie per i soli laureati con un titolo valido nell’ordinamento
italiano, a norma dell’art. 4.3.d. dell’Intesa tra la Conferenza Episcopale
Italiana e il Ministero della Pubblica Istruzione del 14 dicembre 1985.
22. Per il rilascio del “Diploma in Scienze Religiose” sono richiesti una esercitazione scritta e il superamento di un esame finale.
A.
L’esercitazione scritta
23. L’esercitazione scritta deve consistere in un elaborato non inferiore alle
venticinque cartelle dattiloscritte (a spazio 2) e non superiore alle trentacinque.
24. L’argomento viene scelto dal candidato all’interno del seminario del III
anno d’intesa con il Docente che lo guida.
25. L’esercitazione deve dimostrare nel candidato la conoscenza dell’argomento affrontato e la capacità di elaborarlo con proprietà scientifica.
26. L’esercitazione scritta va consegnata in duplice copia almeno un mese
prima dell’esame di Diploma: una al docente che ne ha diretto la preparazione, l’altra in Segreteria.
B.
L’esame finale
27. L’esame finale per il conseguimento del “Diploma in Scienze Religiose” si
svolge secondo quanto indicato nei precedenti artt. 9, 12, 14. L’esame finale verte su quattro tesi, riferentesi a corsi seguiti nei primi tre anni,
scelte dalla Direzione entro il tesario, di cui al precedente art. 10 e rese
note alla fine di Novembre.
28. L’esame finale viene sostenuto secondo le modalità di cui all’art. 13.
29. La valutazione è espressa in trentesimi secondo le modalità di cui all’art. 17.
73
0Annotazioni
-
LAUREA
V. PROGRAMMA DEI CORSI
A.
CORSO DI LAUREA
IN SCIENzE RELIGIOSE
e
CORSI PER I CANDIDATI
AL DIACONATO PERMANENTE
E AI MINISTERI ECCLESIALI
LAUREA
A. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI
n I ANNO
I Semestre
II Semestre
Lunedì
Storia della filosofia
Storia della filosofia
Storia della filosofia
Storia della Chiesa 1
Storia della Chiesa 1
Filosofia contemporanea
Filosofia contemporanea
Filosofia contemporanea
Storia della Chiesa 1
Storia della Chiesa 1
Martedì
Introduzione al cristianesimo
Introduzione al cristianesimo
Patrologia
Patrologia
Antropologia filosofica
Antropologia filosofica
Antropologia filosofica
Introduzione S. Scrittura
Introduzione S. Scrittura
Mercoledì
Introduzione S. Scrittura
Introduzione S. Scrittura
Patrologia
Patrologia
Introduzione S. Scrittura
Introduzione S. Scrittura
Filosofia morale
Filosofia morale
Filosofia morale
Giovedì
Sociologia generale e della religione
Sociologia generale e della religione
Introduzione alla liturgia
Introduzione alla liturgia
Introduzione alla liturgia
Sociologia generale e della religione
Sociologia generale e della religione
Pedagogia generale
Pedagogia generale
-
Orario delle lezioni
Dal lunedì al giovedì
14.45 - 15.30
15.35 - 16.20
16.25 - 17.10
17.25 - 18.10
18.15 - 19.00
79
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI
n II ANNO
n III ANNO
I Semestre
II Semestre
Lunedì
Introduzione Antico Testamento 1*
Teologia fondamentale*
Teologia fondamentale
Didattica IRC/Laboratorio pastorale 2
Didattica IRC/Laboratorio pastorale 2
Vangeli sinottici e Atti
Vangeli sinottici e Atti
Filosofia teoretica
Filosofia teoretica
Martedì
Antropologia teologica-Escatologia
Antropologia teologica-Escatologia
Teologia morale fondamentale
Teologia morale fondamentale
-
Mercoledì
Giovedì
I Semestre
II Semestre
Lunedì
Il mistero di Dio
Il mistero di Dio
Didattica IRC/Laboratorio pastorale 2
Didattica IRC/Laboratorio pastorale 2
Morale sessuale e familiare
Morale sessuale e familiare
Morale sessuale e familiare
Letteratura paolina
Letteratura paolina
Antropologia teologica-Escatologia
Antropologia teologica-Escatologia
Teologia morale fondamentale
Teologia morale fondamentale
-
Martedì
Letteratura giovannea
Letteratura giovannea
Seminario
Seminario
Morale sociale
Morale sociale
Morale sociale
Ecclesiologia e Mariologia
Ecclesiologia e Mariologia
Filosofia della religione
Filosofia della religione
Filosofia della religione
Teologia fondamentale
Teologia fondamentale
Filosofia teoretica
Filosofia teoretica
Cristologia
Cristologia
-
Mercoledì
Il mistero di Dio
Il mistero di Dio
Metodologia della ricerca*
Sacramenti*
Sacramenti
–
Bioetica
Bioetica
Ecclesiologia e Mariologia
Ecclesiologia e Mariologia
Vangeli sinottici e Atti
Vangeli sinottici e Atti
Introduzione Antico Testamento 1
Introduzione Antico Testamento 1
Introduzione Antico Testamento 1
Introduzione Antico Testamento 2
Introduzione Antico Testamento 2
Introduzione Antico Testamento 2
Cristologia
Cristologia
Giovedì
Storia della Chiesa 2
Storia della Chiesa 2
Metodologia della ricerca*
Sacramenti*
Sacramenti
Storia della Chiesa 2
Storia della Chiesa 2
Letteratura paolina
Letteratura paolina
Orario delle lezioni
Orario delle lezioni
Dal lunedì al giovedì
14.45 - 15.30
15.35 - 16.20
16.25 - 17.10
17.25 - 18.10
18.15 - 19.00
* I corsi di Antico Testamento 1 del lunedì iniziano il 3 ottobre dalle 14.45 alle 17.10 e terminano il 24 ottobre. Dal 7 novembre iniziano i corsi di Teologia Fondamentale per 3 ore fino alla fine del semestre.
80
LAUREA
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI
Dal lunedì al giovedì
14.45 - 15.30
15.35 - 16.20
16.25 - 17.10
17.25 - 18.10
18.15 - 19.00
*Metodologia della ricerca: le lezioni si terranno dalle 16.25 alle 19.00 nei mercoledì e nei
giovedì di ottobre. Sacramenti seguirà il medesimo orario a partire dal 2 novembre fino al termine del semestre.
81
n CORSO PROPEDEUTICO
I ANNO
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI
PER I CANDIDATI AL DIACONATO PERMANENTE
E AI MINISTERI ECCLESIALI
STORIA DELLA fILOSOfIA
n II - III ANNO
Docente: fRANCESCO GHEDINI
L001 - Ore settimanali: 3 - I Semestre
I semestre
II semestre
Cristologia
Cristologia
Letteratura paolina
Letteratura paolina
Storia della Chiesa 2
Storia della Chiesa 2
Bioetica
Bioetica
Venerdì
Ecclesiologia e Mariologia
Ecclesiologia e Mariologia
Cristologia
Cristologia
Storia della Chiesa 2
Storia della Chiesa 2
Ecclesiologia e Mariologia
Ecclesiologia e Mariologia
Sabato
Filosofia teoretica
Filosofia teoretica
Filosofia teoretica
Letteratura giovannea
Letteratura giovannea
Corso seminariale
Corso seminariale
Metodologia della ricerca *
Letteratura paolina *
Letteratura paolina
Giovedì
Orario delle lezioni
Giovedì e Venerdì 18.15 - 19.00
19.05 - 19.50
20.05 - 20.50
20.55 - 21.40
Sabato
8.30 - 9.15
9.20 -10.05
10.10 -10.55
11.10 -11.55
12.00 -12.45
* Il corso di Metodologia inizia il 18 febbraio con 4 lezioni di 3 ore fino al 10 marzo. Alcune
ore di lezione (12) verranno proposte in orario concordato dal Docente con gli studenti (visita biblioteca, uso internet etc). Il corso di Letteratura paolina prosegue dal 17 marzo con 3
ore fino alla fine del semestre.
82
Obiettivi
Si intende proporre una conoscenza essenziale di alcuni autori o temi fondamentali del pensiero filosofico occidentale per quanti non hanno alle spalle studi filosofici, anche in chiave propedeutica ad altri corsi curricolari.
Contenuti
Lo sviluppo storico della filosofia dalle origini all’ottocento.
Filosofia antica: presocratici, Socrate, Platone, Aristotele, filosofie ellenistiche,
Plotino.
Filosofia tardo antica e medievale: Agostino, Anselmo, Tommaso d’Aquino.
Filosofia moderna: Cartesio, Hume, Kant, Hegel, Marx, Schopenhauer.
Si considereranno gli autori in chiave tematica, limitatamente ad alcuni aspetti
del loro pensiero, ritenuti particolarmente rilevanti. La trattazione potrà naturalmente consentire riferimenti o cenni ad altri pensatori.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, talora accompagnate dalla lettura commentata di pagine scelte. Si darà, nei limiti del possibile, opportuno spazio ad eventuali richieste di chiarimento, anche allo scopo di consolidare in itinere il processo di apprendimento. Il colloquio d’esame verterà per
una prima parte sulla discussione delle letture operate dai candidati, scelte tra
quelle proposte in un elenco che sarà distribuito all’inizio del corso, quindi in
una verifica dell’apprendimento dei restanti contenuti in programma.
Bibliografia
Manuale:
un buon manuale di storia della filosofia in uso nei Licei. Consigliati:
– REALE G. - ANTISERI D., Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, La Scuola,
Brescia.
– CAMBIANO G. - MORI M., Storia e antologia della filosofia, nuova ed. con percorsi tematici e modulari, Laterza, Roma-Bari.
– BERTI E. - VOLPI F., Storia della filosofia. Dall’antichità a oggi, edizione compatta 2 voll., Laterza, Roma-Bari.
Testi filosofici:
alle pagine eventualmente utilizzate dal docente durante il corso, verrà aggiunto un elenco di testi classici, in edizione integrale o antologica. Gli studenti dovranno scegliere un testo da studiare.
83
fILOSOfIA CONTEMPORANEA
Docenti: fRANCESCO GHEDINI
L110 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Si intende offrire una presentazione essenziale di autori, temi, indirizzi fondamentali della filosofia contemporanea, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, con particolare attenzione ai motivi che hanno maggiormente influenzato
la riflessione teologica. Gli studenti, accanto a spunti di riflessione sulle matrici filosofiche di alcuni aspetti della cultura del nostro tempo, acquisiranno
strumenti e conoscenze utili in vista dei successivi corsi.
Contenuti
a) Introduzione: caratteri generali della filosofia contemporanea.
b) Nietzsche e il nichilismo.
c) La fenomenologia: E. Husserl, M. Scheler.
d) M. Heidegger, la filosofia dell’esistenza (in riferimento a Jaspers, Sartre,
Marcel) e l’ermeneutica (Gadamer, Ricoeur).
e) Wittgenstein, il neopositivismo logico e la filosofia analitica (con particolare
riferimento al linguaggio religioso e della metafisica); K. Popper.
f) Il neomarxismo: Bloch e la scuola di Francoforte.
g) Personalismo e neotomismo.
h) Il pensiero neoebraico: Buber, Levinas.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, talora accompagnate
dalla lettura commentata di qualche passo scelto. Si darà, nei limiti del
possibile, opportuno spazio ad eventuali richieste di chiarimento, anche allo scopo di consolidare in itinere il processo di apprendimento. Il colloquio
d’esame verterà per una prima parte sulla discussione delle letture operate
dai candidati, scelte tra quelle proposte in un elenco che sarà distribuito all’inizio del corso, quindi in una verifica dell’apprendimento dei restanti
contenuti in programma.
Bibliografia
Manuale:
un buon manuale di storia della filosofia in uso nei Licei. Consigliati:
– REALE G. - ANTISERI D., Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, La
Scuola, Brescia.
– BERTI E. - VOLPI F., Storia della filosofia, Laterza, Roma-Bari.
– ABBAGNANO N. - FORNERO G., Protagonisti e testi della filosofia, Paravia, Torino.
84
Un interessante itinerario che ripercorre “i modi in cui la filosofia ha pensato
se stessa e ha cercato di giustificare la propria imbarazzante sopravvivenza
nel mondo contemporaneo” è offerto da F. D’AGOSTINI, Breve storia della filosofia del Novecento. L’anomalia paradigmatica, Einaudi, Torino 1999.
Testi filosofici:
oltre alle pagine eventualmente utilizzate dal docente durante il corso, verrà
distribuito un elenco di scritti tra i quali gli studenti dovranno scegliere un testo da studiare.
ANTROPOLOGIA fILOSOfICA
Docente: VALERIO BORTOLIN
L102 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di offrire agli studenti gli strumenti propri della riflessione
filosofica per giungere ad una comprensione dell’uomo nell’attuale situazione
culturale. L’obiettivo è quello di mettere in luce il carattere personale dell’esistenza umana, la quale, pur pienamente radicata nella natura, appare capace
di autentica trascendenza rispetto al dato biologico. Diventa così possibile superare l’alternativa tra una concezione “naturalistica” dell’uomo, frutto dell’assolutizzazione dell’approccio scientifico, e una concezione “spiritualistica” e
“dualistica”, propria di una certa tradizione metafisica.
Contenuti
a. Vengono messe in evidenza, nella prima parte del corso, utilizzando essenzialmente il metodo fenomenologico, le dimensioni fondamentali dell’esistenza umana. L’uomo appare essere essenzialmente un soggetto presente a se
stesso, un Io, la cui soggettività tuttavia si rivela nella relazione con un Tu o
con un Altro (Buber e Levinas). L’essere dell’uomo, contro ogni assolutizzazione dell’Io, è un essere con gli altri e per gli altri. Tale soggettività relazionale
possiede inoltre un carattere radicalmente corporeo e mondano, dal momento
che il corpo non è solo una specie di rivestimento esterno dell’uomo, ma ne è
l’espressione e la manifestazione, e che l’uomo è costitutivamente in rapporto
con il mondo e le cose. Sulla base di queste considerazioni si rifletterà anche
sul significato umano della sessualità. Questa prima parte si concluderà con la
ripresa dell’antica questione del rapporto anima-corpo e con la precisazione
del concetto di persona come quello più capace di esprimere la peculiarità dell’essere umano.
b. La seconda parte considera l’esistenza umana in quanto progettualità che
tende alla sua realizzazione mediante i due ambiti della conoscenza e dell’azione. La conoscenza umana, nelle sue diverse forme, tende alla verità, pur nel
riconoscimento dei propri limiti e della propria finitezza, così come attraverso
l’agire l’uomo tende alla realizzazione di valori capaci di dare senso alla sua
85
I ANNO
n I ANNO
Metodo
Il corso, dato il suo carattere istituzionale, si basa fondamentalmente sulle lezioni frontali del docente. Sono tuttavia previsti dei momenti, al termine dei
diversi temi affrontati, di libera discussione con gli studenti, al fine di facilitare lo sviluppo di un pensiero personale. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un programma riassuntivo delle tematiche affrontate durante le lezioni. Il colloquio d’esame verterà su un primo tema, sufficientemente ampio, che lo studente dovrà dimostrare di saper impostare e sviluppare correttamente e su due altre domande più specifiche. Allo studente verrà
inoltre richiesto di presentare e di offrire una propria valutazione del testo indicato nella bibliografia.
Bibliografia
Manuale:
– GEVAERT J., Il problema dell’uomo. Introduzione all’antropologia filosofica,
LDC, Torino-Leumann 1992.
– PANSERA M.T., Antropologia filosofica, Bruno Mondadori, Milano 2001.
Testo di approfondimento:
– FERRETTI G. - MANCINI R., Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del
mondo, EUM, Macerata 2009.
Testi consigliati:
– CORETH E., Antropologia filosofica, Morcelliana, Brescia 1978.
– DE MONTICELLI R., La novità di ognuno. Persona e libertà, Garzanti, Milano
2009.
– FERRY L. - VINCENT J.D., Che cos’è l’uomo. Sui fondamenti della biologia e
della filosofia, Garzanti, Milano 2002.
– GALANTINO N., Sulla via della persona. La riflessione sull'uomo: storia epistemologia, figure e percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2006.
– LUCAS LUCAS R., Orizzonte verticale. Senso e significato della persona umana,
San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007.
– TATTERSALL I., Il mondo prima della storia. Dagli inizi al 4000 a.C., Raffaello
Cortina, Milano 2009.
86
fILOSOfIA MORALE
Docente: fRANCESCA MARIN
L103 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di offrire un’introduzione alla filosofia morale, approfondendone i concetti e le questioni fondamentali e analizzando alcuni problemi
tipici della riflessione etico-filosofica.
Contenuti
L’attività didattica prenderà avvio da una ricognizione dello statuto epistemologico dell’etica filosofica, indagandone la natura e i compiti che essa si propone
nel prendere a oggetto la condotta umana pratica. Tale ricognizione verrà compiuta prendendo in esame le principali tappe dello sviluppo storico della filosofia morale. Verranno poi analizzati i concetti fondamentali dell’etica filosofica,
in particolare quelli di bene, felicità, virtù e vita buona, a partire dalla riflessione sul tema offerta da Aristotele all’interno dei primi tre libri dell’Etica Nicomachea.
Metodo
Il corso è costituito da lezioni frontali da parte del docente, accompagnate
dalla lettura commentata di pagine scelte (qualora i passi non compaiano in
bibliografia, verranno forniti direttamente dal docente e costituiranno poi
oggetto d’esame finale).
La prova finale consiste in una verifica scritta della conoscenza acquisita
sulle tematiche presentate a lezione.
Bibliografia
Appunti delle lezioni
– DA RE A., Filosofia morale. Storia, teorie, argomenti, Bruno Mondadori,
Milano 2008, seconda ediz. riveduta e ampliata (esclusi capp. 6, 10, 11).
– ARISTOTELE, Etica Nicomachea, trad. it. di C. Natali, Laterza, Roma-Bari
(oppure di M. ZANATTA, Milano, Rizzoli-Bur; oppure di C. MAZZARELLI,
Bompiani, Milano), limitatamente ai libri I, II e III.
87
I ANNO
esistenza. In questo contesto si affronterà pure la questione della libertà che,
sola, può caratterizzare in senso pienamente umano l’agire dell’uomo. Si metterà infine in evidenza come la ricerca della verità e la realizzazione dei valori
non possano che avvenire tenendo conto della storicità come dimensione fondamentale dell’esistenza.
c. Nella terza parte, infine, ci si confronterà con quelle situazioni che sembrano mettere radicalmente in crisi l’esistenza umana in quanto progetto: il male
e, in particolare, la morte. Dopo aver brevemente presentato alcuni tentativi filosofici per una loro interpretazione e spiegazione, si evidenzierà il loro carattere autenticamente umano, in quanto espressione della costitutiva finitezza
dell’uomo e si affronterà la questione della possibilità per l’uomo di far riferimento ad una prospettiva di speranza che ponga la realizzazione dell’esistenza al di là della morte.
SOCIOLOGIA GENERALE E DELLA RELIGIONE
Docente: RINALDA MONTANI
L104 - Ore settimanali: 2 - II Semestre
Docente: GIUSEPPE MANZATO
L105 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre i fondamenti della Pedagogia generale e il
suo rapporto con le Scienze dell’Educazione: dal ‘900 fino ad oggi. L’obiettivo è quello di delineare un’immagine in movimento, problematica e aperta
della disciplina pedagogica attraverso la conoscenza critica di alcuni autori
significativi.
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre ai temi fondamentali della sociologia con
particolare attenzione all’aspetto socio-religioso e di offrire gli elementi
fondamentali per la comprensione delle trasformazioni che hanno segnato
il passaggio dalla società tradizionale alla società moderna e postmoderna.
Si articola in due
parti: la prima è dedicata al linguaggio e ai concetti chiave della disciplina;
la seconda affronta più specificatamente le origini, la natura e lo sviluppo
della sociologia della religione con riferimento alle dinamiche del confronto multiculturale.
Contenuti
Principali nuclei tematici di approfondimento:
– le scienze dell’educazione e l’epistemologia pedagogica;
– principali svolte della pedagogia del ‘900;
– le pedagogie del ‘900;
– l’alfabetizzazione;
– la cultura di massa;
– l’educazione per tutta la vita.
Parte monografica:
– Lettera a una professoressa - quarant’anni dopo.
Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio.
Metodo
Durante lo svolgimento delle lezioni verranno proposte attività tematiche
di gruppo. Ad ogni studente verrà richiesto un breve elaborato critico su un
film e su un testo di narrativa collegati all’educazione. Questi lavori accompagneranno una prova scritta finale a domande aperte della durata di un’ora.
Bibliografia
– CAMBI F., Le pedagogie del Novecento, Editori Laterza, Bari 2006 (parti
scelte).
– COMITATO PER IL PROGETTO CULTURALE DELLA CEI (a cura di), La sfida educativa, Editori Laterza, Bari 2009.
– FONDAZIONE DON LORENZO MILANI (a cura di Gesualdi Michele), Lettera a
una professoressa - quarant’anni dopo, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2007 (Seconda edizione speciale).
– SCURATI C., Esperienza educativa e riflessione pedagogica, La Scuola, Brescia
2007.
– PAVONE M., Dall’esclusione all’inclusione. Lo sguardo della Pedagogia Speciale, Mondadori, Milano 2010.
Contenuti
I parte
– Cos’è la sociologia;
– Il concetto di società;
– La trama del tessuto sociale (azione sociale, relazione e interazione);
– La cultura e le regole della società (identità, socializzazione, comunicazione, integrazione e devianza).
II parte
– Definizione sociologica di religione;
– Le origini e le funzioni della religione;
– Le forme religiose in Durkheim;
– Etica protestante e spirito del capitalismo (Weber);
– La secolarizzazione;
– La post-secolarizzazione;
– Situazione religiosa nel Triveneto e in Italia.
Metodo
L’esame finale prevede una prova scritta. Eventuali variazioni saranno comunicate a inizio corso dal docente.
Bibliografia
– PACE E., Introduzione alla Sociologia delle religioni, Carocci, Roma 2007.
Per la parte di Sociologia generale, verranno fornite indicazioni bibliografiche
dal docente a inizio corso.
Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio.
88
89
I ANNO
PEDAGOGIA GENERALE
Docente: RICCARDO BATTOCCHIO
L106 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il corso vuole aiutare gli studenti ad accostarsi in modo intellettualmente
responsabile, anche se iniziale, alla complessa realtà identificata come “cristianesimo”. Per alcuni potrebbe essere questo il primo approccio sistematico al tema, per altri potrà essere l’occasione per ripensare il proprio percorso di esperienza e di conoscenza religiosa.
Contenuti
Procedendo “dall’interno” dell’esperienza cristiana, assumendo cioè una prospettiva caratterizzata dall’accoglienza dell’annuncio evangelico come è vissuto e testimoniato oggi dalla Chiesa cattolica (“cattolica” non solo in senso confessionale), si cercherà in un primo momento di mettere in luce il radicamento nella storia dell’esperienza stessa e di mostrarne gli sviluppi più significativi
(dalle origini al concilio Vaticano II), in un confronto aperto con i diversi contesti umani in cui si è dato e si dà “il cristianesimo”.
Verranno quindi presentati alcuni aspetti della dottrina trasmessa in modo
sintetico dalle professioni di fede della Chiesa antica e ripresa, nel corso dei
secoli, dal Magistero della Chiesa, dai teologi, dal “senso della fede” dei credenti.
In un terzo momento verranno delineati alcuni aspetti della prassi generata
dall’accoglienza nella storia del Vangelo di Gesù Cristo (etica, preghiera,
culto).
Metodo
Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali da parte del docente. Oltre allo studio del testo di riferimento (W. Beinert: cfr. bibliografia), è richiesta allo studente la lettura e una valutazione globale di uno dei due libri indicati in bibliografia (B. Forte, T. Radcliffe).
La verifica dell’apprendimento avrà come base un elenco di temi attinenti al
corso (tesario) che sarà presentato agli studenti solo prima della pausa natalizia. Il colloquio d’esame si svolgerà in tre momenti: 1. lo studente indicherà
dieci temi del tesario, fra i quali il docente sceglierà quello da svolgere; 2. il
docente chiederà di svolgere uno fra i temi non indicati dallo studente; 3. lo
studente presenterà il libro scelto per la lettura e la valutazione globale. La valutazione della prima domanda sarà da 0 a 14; quella della seconda domanda
da 0 a 6; quella della terza da 0 a 10.
Bibliografia
Testo di riferimento:
– BEINERT W., Il Cristianesimo. Respiro di libertà, Queriniana, Brescia 2003.
Libri tra cui scegliere per la lettura personale:
90
– FORTE B., L’essenza del cristianesimo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI)
2009.
– RATZINGER J., Introduzione al Cristianesimo. Lezioni sul Simbolo apostolico. Con un nuovo saggio introduttivo, Queriniana, Brescia 200513 (or. ted.
1968. 2000).
– RADCLIFFE T., Il punto focale del cristianesimo. Cosa significa essere cristiani?, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2008.
Strumenti:
– La Sacra Bibbia.
– Documenti del Concilio Vaticano II.
– CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, La verità vi farà liberi. Catechismo degli
adulti, Città del Vaticano 1995.
INTRODUzIONE ALLA SACRA SCRITTURA
Docente: CARLO BROCCARDO
L107 - Ore settimanali: 2 - I Semestre; 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende preparare allo studio e alla corretta comprensione della
Bibbia, offrire le conoscenze necessarie per accostare il testo sacro con rigore scientifico e la strumentazione necessaria alla comprensione dell’economia salvifica contenuta nella Sacra Scrittura.
Contenuti
Il corso è strutturato in due parti.
a) La Bibbia nel suo contesto. Questa prima parte presenta: la suddivisione
della Bibbia (ebraica e cristiana) e la sua formazione; l’ambiente geografico
nel quale si sono svolti i fatti narrati nel testo sacro e nel quale gli stessi sono stati scritti e trasmessi; la vicenda storica del popolo protagonista di
questa letteratura; usi costumi istituzioni e feste del popolo ebraico; l’influenza esercitata nel testo biblico dalle letterature dell’antico vicino Oriente; la letteratura intertestamentaria e rabbinica.
b) Bibbia e parola di Dio. In questa seconda parte si chiarisce in che senso
la Sacra Scrittura è Parola di Dio. Si ripercorre la storia della trasmissione
del testo biblico; si presenta il cammino seguito per stabilire quanti e quali
sono i libri che formano la Scrittura e che costituiscono norma di fede e di
vita per il cristiano (il Canone). Si chiarisce perché la Bibbia sia al tempo
stesso parola di Dio e parola umana affidata allo scritto (Ispirazione). Si
analizza il tema della verità della Scrittura e della sua interpretazione (Ermeneutica), con alcuni cenni di storia dell’esegesi (dalla chiesa apostolica
al Vaticano II). Infine, dopo una presentazione della Dei Verbum, ci si sof91
I ANNO
INTRODUzIONE AL CRISTIANESIMO
Metodo
Il corso consiste in lezioni frontali da parte del docente. Il colloquio d’esame si baserà su alcuni argomenti assegnati dal docente sulla base di un indice riassuntivo delle tematiche trattate durante le lezioni.
Bibliografia
Manuale:
– BOSCOLO G., La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura, Messaggero & Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2009.
Testi di approfondimento:
– ALONSO SCHÖKEL L. - BRAVO ARAGON J.M., Appunti di Ermeneutica, Dehoniane, Bologna 1994.
– EGGER W., Metodologia del Nuovo Testamento, Dehoniane, Bologna 1989.
– FLOR SERRANO G. - ALONSO SCHÖKEL L., Dizionario della Scienza Biblica,
LEV, Roma 2002.
– GOWER R., Usi & costumi dei tempi della Bibbia, LDC, Leumann (TO)
2000.
– PEREGO G., Atlante biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1988.
– SIMIAN-YOFRE H., Metodologia dell’Antico Testamento, Dehoniane, Bologna 1994.
– SKA J.-L., Il libro sigillato e il libro aperto, Dehoniane, Bologna 2005.
– SOGGIN J.A., Storia di Israele. Introduzione alla storia d’Israele e Giuda
dalle origini alla rivolta di Bar Kochba, Paideia, Brescia 20022.
PATROLOGIA
Docente: CELESTINO CORSATO
L108 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio dei Padri della
Chiesa, letti nel loro contesto storico-geografico e come testimoni autorevoli della Tradizione ecclesiale negli aspetti dottrinali, esegetici, liturgici,
disciplinari, spirituali, iconografici.
Padri eresiologi: ortodossia ed eresia. Correnti ereticali. Ireneo. Ippolito.
Scuola teologico-esegetica di Alessandria: Clemente. Origene.
Padri occidentali del III secolo: letteratura cristiana in lingua latina. Novaziano, Tertulliano, Cipriano.
Controversia ariana e fede nicena: Ario; Atanasio; Ilario di Poitiers.
L’Oriente nella seconda metà del IV secolo: i Padri cappadoci: Basilio di Cesarea; Gregorio di Nazianzo; Gregorio di Nissa. Il concilio di Costantinopoli
(381).
Padri orientali dei secoli IV-V: Cirillo di Gerusalemme; Epifanio di Salamina.
Scuola di Antiochia: Diodoro di Tarso; Teodoro di Mopsuestia; Giovanni Crisostomo.
Padri occidentali dei secoli IV-V: Ambrogio di Milano, Girolamo di Stridone.
Letteratura monastica e agiografica: Regole e letteratura monastica. Agiografia: la Vita di Antonio e la Vita di Martino. Itinerari: Egeria.
Agostino di Ippona: Opera teologica, esegetica, pastorale, controversistica.
Le controversie cristologiche del V secolo: Nestorio, Cirillo di Alessandria e il
concilio di Efeso (431). Il concilio di Calcedonia (451). Leone Magno.
Tematiche: Inculturazione: giudeo ed elleno-cristianesimo. Catecumenato, catechesi, omiletica. Teologia: cristologia, dottrina trinitaria, pneumatologia, ecclesiologia, mariologia, escatologia. Spiritualità martiriale, monastica.
Esegesi patristica: Origene interprete del vangelo di Luca nelle 39 Omelie; Il ritrovamento di Gesù al tempio (Lc 2,41-52); I due discepoli di Emmaus (Lc
24,123-35); La donna vestita di sole (Ap 12,1-6); La sorgente della vita (Sal
36,10); Antonio abate, testimone e maestro di Scrittura vissuta.
Metodo
Il docente presenterà in classe le principali figure dei Padri; altre figure saranno oggetto di studio da parte degli alunni. Il corso si concluderà con un esame
orale: la valutazione finale terrà conto del lavoro svolto (verifiche su voci di
Dizionario e su lettura di testi e temi patristici) durante le lezioni del semestre.
Bibliografia
– PIRAS A., Profilo storico della letteratura patristica (Handbooks, 2), Nuove
Grafiche Puddu, Ortacesus 2008.
– CORSATO C., Letture patristiche della Scrittura, Messaggero, Padova 2004.
Contenuti
Introduzione alla patrologia.
Letteratura subapostolica: Simboli, Padri apostolici.
Padri apologisti: confronto con giudaismo, paganesimo e impero romano;
persecuzioni; accuse e apologie; letteratura martiriale.
92
93
I ANNO
ferma sui principali generi letterari presenti nella Sacra Scrittura e sulla
strumentazione necessaria per il suo studio (testi in lingua originale, concordanze, sinossi, dizionari biblici, indici bibliografici).
Docente: STEfANO DAL SANTO
L109 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di fornire una conoscenza adeguata della storia della
Chiesa dalle origini alle soglie del Rinascimento e intende contribuire alla
formazione di una mentalità critica che sappia interrogare con metodo rigoroso gli avvenimenti del passato per ricercarne le cause, le conseguenze e
i significati in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente, percorso necessario per dialogare con gli uomini e la cultura del nostro tempo.
Esso mira a favorire una più piena conoscenza di una fede che essenzialmente si dà nella storia, nella quale nasce, cresce e si esprime, in vista di
una comprensione che è anche autocomprensione e di una partecipazione
alla vita ecclesiale più competente e matura.
Contenuti
Il corso presenterà, attraverso la metodologia propria della scienza storica,
il cammino della comunità cristiana dalle origini al XV secolo, avendo come oggetto la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e
nella molteplicità dei suoi aspetti, all’interno del contesto culturale, religioso, politico e sociale.
Dopo una rapida introduzione epistemologica sulla Storia in generale e sulla Storia della Chiesa in particolare, si cercherà di offrire una visione d’insieme della storia della Chiesa del periodo, mantenendosi in dialogo con la
teologia e prestando attenzione agli aspetti fondamentali delle vicende spirituali, politiche e culturali, del modo con cui essa ha cercato di svolgere la
sua missione nelle diverse aree e situazioni, dei mezzi di cui si è servita,
delle difficoltà incontrate e dei risultati raggiunti, della vita e della storia
delle sue istituzioni, della fede vissuta e professata dal popolo cristiano. In
particolare saranno oggetto di studio:
– Il cristianesimo delle origini: da Gerusalemme a Roma; la separazione
tra Ebrei e Cristiani; la prima diffusione del Vangelo e l’incontro con il
mondo e la cultura greco-romani.
– I cristiani e l’Impero romano: le persecuzioni dal I al IV secolo.
– La diffusione, l’organizzazione della Chiesa, la fede e la vita dei cristiani
nei primi tre secoli.
– Costantino e la sua «rivoluzione»; la nascita e lo sviluppo della Chiesa
imperiale; la cristianizzazione dell’Impero tra Oriente e Occidente; lo
sviluppo del primato romano nel IV-V secolo.
– Le controversie trinitarie e cristologiche tra il IV e il VII secolo; il pelagianesimo.
– Organizzazione, missione, fede e vita della Chiesa in Oriente e in Occidente tra III e VII secolo; il monachesimo.
– L’Occidente romano-germanico: le migrazioni-invasioni dei popoli bar94
barici e la loro evangelizzazione; il pontificato di Gregorio Magno.
– Il progressivo distacco dall’Oriente e l’alleanza del Papato con i Franchi;
la nascita del potere temporale dei papi; la Chiesa bizantina: dall’iconoclasmo allo scisma di Fozio; l’incontro-scontro con l’Islam.
– Carlo Magno e l’Impero cristiano d’Occidente; l’azione missionaria presso i popoli dell’Europa settentrionale e orientale.
– La Chiesa in Occidente tra il IX e l’XI secolo; dalla decadenza del Regno
carolingio alla renovatio imperii degli Ottoni; l’«età di ferro» del Papato;
la Chiesa nella società feudale; la riforma «gregoriana» e il pontificato di
Gregorio VII; dallo scisma d’Oriente all’Impero latino.
– Le crociate e gli ordini cavallereschi.
– La Chiesa tra XII e XIII secolo e l’apogeo del Papato; la lotta dei papi
contro gli imperatori tedeschi; il pontificato di Innocenzo III; l’evoluzione delle scienze ecclesiastiche; le eresie medievali e la loro repressione:
l’Inquisizione; la vita del popolo cristiano nel Medioevo; il rinnovamento
monastico e canonicale; gli ordini mendicanti; i concili medievali; università e teologia; missione.
– Uno sguardo d’insieme sul Medioevo, il suo «autunno» nel secolo XIV; la
lotta tra sacerdotium e regnum nel pontificato di Bonifacio VIII; il Papato ad Avignone; il grande scisma d’Occidente, il conciliarismo e i Concili
di Pisa, Costanza e Basilea-Firenze.
Metodo
Gli argomenti del corso saranno presentati attraverso lezioni frontali, delle
quali in aula verrà sempre proiettato lo schema generale, disponibile anche
nella pagina web del docente. Lo studio richiesto allo studente sarà basato
sugli appunti dalle lezioni, che sono quindi fondamentali, anche se verrà
indicata, quando possibile e utile, una bibliografia di riferimento. In aula
saranno affrontati soltanto alcuni punti del programma; gli altri andranno
preparati attraverso lo studio personale dei testi di riferimento. La verifica
dell’apprendimento avverrà mediante una prova scritta. L’esame mirerà ad
accertare soprattutto la capacità di presentare in modo chiaro ed esaustivo
i temi storici e storiografici che sono stati oggetto di trattazione, opportunamente segnalati nel programma. Il senso del corso, quindi, e in prospettiva più immediata la preparazione dell’esame, non dovranno ridursi a una
defatigante incetta di dati, dei quali, però, sia pure con misura, si dovrà tener conto.
Bibliografia
Testi di riferimento:
– Per l’Età antica: sarà fornito all’inizio del corso un elenco di pagine tratte dai testi complementari.
– Per il Medioevo: BIHLMEYER K. – TUECHLE H., Storia della Chiesa, II. Il Medioevo, Morcelliana, Brescia 200915.
– Per alcuni argomenti del programma sono disponibili materiali e dispense
del docente.
95
I ANNO
STORIA DELLA ChIESA 1
INTRODUzIONE ALLA LITURGIA
Docente: GIANANDREA DI DONNA
L306 - Ore settimanali: 3 - I Semestre
Obiettivi
Questa introduzione generale alla liturgia, ponendosi come riflessione teologica sulla fede celebrata, ha come obiettivo la comprensione profonda del
“celebrare” della Chiesa a partire dal rito stesso. Questo approccio intende
condurre lo studente ad individuare nel rito – per ritus et preces – le “tracce”
che portano all’evento biblico-salvifico fondante, facendo emergere così la
dinamica mistagogica insita nel mistero liturgico. Fa da sfondo la teologia
della Sacrosanctum Concilium e delle sue istanze pastorali di riforma del
culto cristiano.
Contenuti
1. Cenni sui principi fondamentali:
1.1 Studio sulla natura e il ruolo della liturgia secondo gli aspetti antropologici e teologici.
1.2 Introduzione al “linguaggio” liturgico di base.
2. Excursus storico della Liturgia:
2.1 Fondamenti biblici e giudaici del culto cristiano.
96
2.2 Panorama storico della liturgia lungo le epoche culturali: epoca arcaica; fase medioevale; epoca tridentina; l’epoca del “Movimento liturgico”; il Concilio Vaticano II.
3. I riti cristiani:
3.1 Analisi della celebrazione dell’Eucaristia.
3.2 Analisi della celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, prima Communio), dei sacramenti “ecclesiali” (Ordine
sacro e Matrimonio) e di quelli della “restaurazione dell’uomo” (Penitenza e Unzione degli infermi).
3.3 Cenni sui riti della Consacrazione delle vergini, della Professione religiosa, della Dedicazione della chiesa, del conferimento dei ministeri,
delle esequie cristiane, delle benedizioni.
3.4 Storia e teologia dell’anno liturgico (ebraico e cristiano) e formazione
del calendario; teologia del dies Domini.
3.5 Storia della formazione, teologia e struttura della Liturgia Horarum.
4.
La Sacrosanctum Concilium e i suoi principi teologici fondamentali.
5. Elementi complementari:
alcune nozioni fondamentali sullo spazio per la liturgia; sulla musica per la
liturgia; sui libri liturgici; sui ministeri liturgici.
Metodo
Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali da parte del docente, accompagnate
sempre da alcune schede di sintesi. Lo studio richiesto allo studente sarà basato sulle lezioni frontali del docente (per le quali sono necessari gli appunti
personali) e sul manuale (M. Augé: cfr. bibliografia) affidato allo studio privato. Gli studenti dovranno, inoltre, affrontare la lettura personale – sulla base
delle lezioni introduttive del docente – del testo conciliare della Sacrosanctum
Concilium; studiandone in modo particolare il capitolo I.
L’esame, supportato da un tesario consegnato alla fine del corso, consisterà
in un colloquio orale così strutturato: una domanda sui principi fondamentali della Liturgia; una domanda di storia della Liturgia; una domanda sull’Eucaristia e i suoi riti; una domanda su uno degli altri riti cristiani (cfr.
Contenuti 3.2 - 3.3) o sulle questioni complementari.
Bibliografia
Manuali:
– AUGÉ M., Liturgia. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1992.
Fonti:
– MESSALE ROMANO riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del
Vaticano 19832.
– UFFICIO DIVINO rinnovato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vatica-
97
I ANNO
Testi complementari:
– JEDIN H. (ed.), Storia della Chiesa, I-V/2, Jaca Book, Milano 1976-2007.
– MAYEUR J. E ALTRI (ed.)., Storia del Cristianesimo. Religione - Politica Cultura, I-VI, Borla - Città Nuova, Roma 1997-2003.
– LENZENWEGER J. E ALTRI, ed., Storia della Chiesa cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo 20023.
– KAUFMANN T. E ALTRI (ed.), Storia ecumenica della Chiesa, I-II, Queriniana,
Brescia 2009-2010.
– FILORAMO G. - MENOZZI D. (ed.), Storia del cristianesimo, I, Editori Laterza, Roma - Bari 20084.
– BIHLMEYER K. - TUECHLE H., Storia della Chiesa, I. L’antichità cristiana,
Morcelliana, Brescia 200915.
– SIMONETTI M., Il Vangelo e la storia. Il cristianesimo antico (secoli I-IV),
Carocci editore, Roma 2010.
– SINISCALCO P., Il cammino di Cristo nell’Impero romano, Editori Laterza,
Roma - Bari 20076.
– GUIDUCCI P.L., L’identità affermata. Storia della Chiesa medievale, LAS, Roma 2010.
– MARTÍNEZ FERRER L. - GUIDUCCI P.L. (ed.), Fontes. Documenti fondamentali di storia della Chiesa, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005.
Documenti del magistero:
– CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla Sacra Liturgia, 1963, in EV 1/1-224.
– PAOLO PP. VI, Cost. Ap. Missale Romanum, 1969, in EV 3/996-1008.
– PAOLO PP. VI, Cost. Ap. Laudis Canticum, 1970, in EV 3/2803-2826.
– LETTERA APOSTOLICA Spiritus et Sponsa del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II nel XL anniversario della Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla
liturgia (4 dicembre 2003).
Testi complementari:
– «Dal 40° della “Sacrosanctum Concilium” all’anno dell’eucaristia», in Rivista Liturgica 5 (1994), pp. 759-920.
– VALENZIANO C., La riforma liturgica del Concilio. Cronaca, teologia, arte,
EDB, Bologna 2004.
Dispense del docente.
n II ANNO
fILOSOfIA TEORETICA
Docente: CRISTINA ROSSITTO
L201 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso ha come obiettivo il porre lo studente nella condizione di acquisire
e di approfondire la conoscenza, in una prospettiva d’insieme ed organizzata, delle caratteristiche principali della filosofia, e precisamente la sua natura, l’oggetto e il modo di procedere, al fine di riconoscerne le peculiarità
rispetto alle altre discipline.
Contenuti
In primo luogo saranno affrontate questioni di carattere generale riguardanti l’origine, la natura e l’identità della filosofia, sia come forma di conoscenza, sia come sapere di tipo teoretico, sia nella sua valenza metafisica,
anche sulla base del confronto con le altre discipline. In secondo luogo saranno affrontate questioni strettamente filosofiche, tanto di logica e di epistemologia, riguardanti il concetto, la proposizione, l’argomentazione, gli
universali, il metodo dimostrativo, induttivo e dialettico, quanto di metafisica, riguardanti l’essere, i suoi princìpi, l’Assoluto.
Metodo
Il corso è costituito da lezioni frontali. La verifica finale consiste in un esame orale.
Bibliografia
– VANNI ROVIGHI S., Elementi di filosofia, voll. I-II, Editrice La Scuola, Brescia 1991.
– ROSSITTO C., Riflessioni sulla struttura logica della filosofia, Gregoriana,
Padova 1982.
fILOSOfIA DELLA RELIGIONE
Docente: VALERIO BORTOLIN
L202 - Ore settimanali: 3 - I Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre lo studente ad una comprensione del fenomeno religioso secondo la metodologia e il punto di vista della riflessione
98
99
II ANNO
no II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1974-1975 (19892 rist. 1993).
– PONTIFICALE ROMANO riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico
Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città
del Vaticano, dal 1979 al 1992.
– RITUALE ROMANO riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del
Vaticano dal 1970 al 2004.
Contenuti
a) Il punto di partenza del percorso è costituito da una rilevazione, in forma
sintetica, della situazione della religione nel contesto culturale occidentale. Le
due tendenze, apparentemente opposte, del progressivo distacco dalla religione e della sua sorprendente persistenza all’interno della nostra società secolarizzata fanno emergere il carattere problematico della religione oggi.
b) Sempre nell’ambito di un discorso introduttivo si delineano i tratti fondamentali dello statuto epistemologico della filosofia della religione, mettendone
in luce il metodo: trascendentale, da una parte, e fenomenologico-ermeneutico, dall’altra, e chiarendo il rapporto con le altre discipline che si interessano
della religione.
c) Si tracciano successivamente le linee essenziali di una storia della filosofia della religione. Dopo brevi cenni circa il rapporto religione – filosofia
nel mondo greco e nel pensiero cristiano, sia patristico che medievale, ci si
soffermerà soprattutto sulla razionalizzazione della religione operata dalla
filosofia moderna, nella quale la verità della religione viene a dipendere in
maniera esclusiva dall’evidenza razionale, e sulla conseguente critica e negazione della religione. Si metterà infine in evidenza il sorgere di una nuovo approccio alla religione, tendente a riconoscere alla religione una sua
autonomia e specificità rispetto alle altre dimensioni dell’esistenza umana.
d) Il percorso sistematico parte da una distinzione tra religiosità e religione.
La prima viene individuata come la condizione di possibilità, dal punto di
vista antropologico, della religione e, in quanto tale, pura struttura di apertura al Mistero e alla Trascendenza, vuota di contenuti determinati e specifici e trasversale rispetto a tutti i particolari modi in cui l’esistenza umana
si esprime. È grazie a tale apertura che una possibile rivelazione può essere
accolta, grazie alla quale il Mistero viene a configurarsi come il Dio che ha
un nome e che possiede un volto, secondo una dinamica caratterizzata dalla dialettica tra rivelazione e nascondimento e tra rivelazione e interpretazione. È in tale ambito che emerge pure il tema decisivo del rapporto tra
religione e cultura.
e) A partire da tali premesse si potrà affrontare la problematica del confronto e della possibilità di dialogo tra le religioni, a partire dall’opposizione tra relativismo e fondamentalismo. Si cercherà di offrire una pista di soluzione a partire da una riflessione sulla questione della verità, cercando di
mettere in luce la differenza tra il concetto esistenziale-religioso e il concetto scientifico di verità.
f) Nell’ultima parte del corso, verranno date alcune sintetiche indicazioni
sui termini fondamentali caratterizzanti l' “universale religioso” religioso
così come emergono dagli studi storici e fenomenologici: il sacro, il simbolo, il mito, il rito.
100
Metodo
Il corso è costituito fondamentalmente da lezioni frontali proposte dal docente. Al termine di ogni argomento trattato si utilizzerà un’ora per una libera discussione con gli studenti.
La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un programma dettagliato predisposto dal docente. Il colloquio d’esame verterà su un primo tema, sufficientemente ampio, che lo studente dovrà dimostrare di saper impostare e sviluppare correttamente e su due altre domande più specifiche.
Allo studente verrà inoltre richiesto di presentare e di offrire una propria
valutazione di uno dei classici della filosofia della religione indicati all’inizio del corso.
Bibliografia
Manuali:
– FABRIS A., Tre domande su Dio, Laterza, Roma-Bari 1998.
– BORTOLIN V., Dossier per il corso di filosofia della religione (pro manuscripto).
Testi di approfondimento e di consultazione:
– FABRIS A., Introduzione alla filosofia della religione, Laterza, Roma-Bari
1996.
– FILORAMO G., Che cos’è la religione. Temi, metodi, problemi, Einaudi, Torino
2004.
– GRECO C., L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità, San Paolo, Cinisello
Balsamo (MI) 2004
– GRONDIN J., Introduzione alla filosofia della religione, Queriniana, Brescia
2011.
– RIZZI A., Il sacro e il senso. Lineamenti di filosofia della religione, LDC, Leumann (TO) 1995.
– SORRENTINO S., Realtà del senso e universo religioso. Per un approccio trascendentale al fenomeno della religione, Carocci, Roma 2004.
– TOMMASI R., La forma religiosa del senso. Al crocevia di filosofia, religione e
cristianesimo, Messaggero, Padova 2009.
– WELTE B., Dal nulla al mistero assoluto, Marietti, Casale Monferrato 1985.
Un testo a scelta tra una lista di classici della filosofia della religione presentata dal docente all’inizio del corso.
TEOLOGIA fONDAMENTALE
Docente: ANDREA TONIOLO
L203 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivi
La riflessione teologico-fondamentale in confronto continuo con il contesto
culturale e religioso contemporaneo, evidenzia la ragione-ragionevolezza
intrinseca alla rivelazione cristiana, il suo essere dotata di senso e per que101
II ANNO
filosofica, tentando di far emergere la condizione di possibilità, l’essenza, il
valore ed il significato dell’“universale religioso” in rapporto all’esistenza
dell’uomo e alla sua storia. Vengono così pure poste le premesse filosofiche
per il dialogo interreligioso e per una riflessione teologica sul rapporto tra
la fede cristiana e le religioni.
Contenuti
La teologia fondamentale indaga e riflette l’evento cristiano, preso nella sua
completezza, secondo una prospettiva di fondo e fondante: il fatto e l’accoglienza nella fede della rivelazione del Dio trinitario. Il punto di vista materiale, contenutistico, della teologia fondamentale è dato dalla categoria di
rivelazione, che costituisce il principio di comprensione intrinseco e unitario del cristianesimo. Al contempo la riflessione sulla rivelazione non può
essere compresa senza l’indagine sulla fede, nella sua forma personale e comunitaria, che accoglie e trasmette la rivelazione (la Chiesa e la traditio fidei). Il punto di vista formale dell’indagine è dato dalla credibilità e significatività della rivelazione cristiana.
I Parte: Il contesto culturale e religioso contemporaneo
– l’approccio moderno e postmoderno al cristianesimo;
– il cristianesimo in rapporto alle altre religioni;
– la credibilità della rivelazione cristiana in un contesto multiculturale e
multireligioso.
II Parte: La rivelazione cristiana
– la forma storica e cristocentrica della rivelazione;
– il modello “autocomunicativo” di rivelazione nella Dei Verbum;
– la credibilità della rivelazione di Dio in Gesù Cristo: storicità e universalità di Gesù Cristo.
III Parte: La fede e la Chiesa
– la fede nel suo senso biblico e teologico;
– la Chiesa e la tradizione della fede;
– la credibilità della fede e della Chiesa (il linguaggio della martyrìa, il rapporto tra autorità e verità, tra magistero e teologia).
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore (massimo
8) affidate agli studenti per la presentazione dei principali teologi del XX
secolo. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante un esame orale finale sulla materia svolta nelle lezioni e mediante un elaborato scritto (massimo 6 pagine) su un’opera di teologia contemporanea, scelta dallo studente. Possono essere previsti durante lo svolgimento delle lezioni alcuni test
102
di verifica (al massimo 3, di un’ora ciascuno): gli studenti vengono avvisati
una settimana prima sull’argomento del test.
Bibliografia
Testo principale:
– TONIOLO A., Cristianesimo e verità. Corso di teologia fondamentale, EMP,
Padova 2004.
Altra bibliografia:
– EPIS M., Teologia fondamentale. La ratio della fede cristiana, Queriniana,
Brescia 2009.
– GIBELLINI R. (a cura), Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana,
Brescia 2003.
– GIBELLINI R., La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992.
– GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. Il rapporto tra fede e ragione, Piemme,
Casale Monferrato 1998.
– KERN W. - POTTMEYER H.J. - SECKLER M. (a cura), Corso di teologia fondamentale: 1. Trattato sulla Religione; 2. Trattato sulla Rivelazione; 3. Trattato
sulla Chiesa; 4. Trattato di Gnoseologia teologica, Queriniana, Brescia 1990.
– PIÉ-NINOT S., La teologia fondamentale. “Rendere ragione della speranza”
(1 Pt 3,15), Queriniana, Brescia 2002.
– VERWEYEN H., La parola definitiva di Dio. Compendio di teologia fondamentale (terza edizione completamente rielaborata), Queriniana, Brescia
2001.
– WERBICK J., Essere responsabili della fede. Una teologia fondamentale,
Queriniana, Brescia 2002.
INTRODUzIONE ALL’ANTICO TESTAMENTO 1
Docente: MARCELLO MILANI
L204 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivi
Il corso intende offrire una introduzione ai contenuti attuali del Pentateuco
e della Profezia, ai linguaggi e ai generi letterari, per riconoscere le linee
portanti dell’esperienza religiosa e il loro sviluppo nella storia. A tale scopo
saranno accostati testi significativi che permettano di cogliere il valore della narrazione e della poetica biblica. Si terrà conto anche di elementi interpretativi della tradizione ebraica.
Contenuti
Una prima parte introdurrà ai problemi e al contenuto del Pentateuco: la
sua formazione, la sua attuale articolazione logica e il ruolo dei Sacerdoti e
del movimento deuteronomistico nella sua composizione come prodotto di
una leadership religiosa e culturale. L’esemplificazione esegetica si soffer103
II ANNO
sto motivo accessibile, comunicabile anche al di fuori dell’esperienza di fede. In particolare gli obiettivi sono:
– la riflessione sul concetto di rivelazione, mostrandone il carattere di intelligibilità e di credibilità;
– lo studio e l’interpretazione delle fonti della teologia (Scrittura, Magistero e
Tradizione), con particolare attenzione alla Dei Verbum;
– la lettura delle correnti culturali contemporanee, mediante il confronto con
la filosofia e le scienze umane;
– il confronto in chiave teologica tra cristianesimo e altre religioni;
– una breve panoramica dei teologi contemporanei più significativi.
Metodo
Il corso prevede una serie di lezioni frontali in cui dare le chiavi di lettura dei
testi e lo sviluppo del principali contenuti, con esemplificazioni di esegesi.
Agli studenti è affidata, oltre alla lettura dei libri biblici in una delle edizioni correnti della Bibbia per coglierne il contenuto e i temi teologici e culturali, la scelta di uno dei libri che verranno indicati o degli articoli sui quali
dare una breve relazione scritta, cogliendone l’impostazione, il metodo e le
tesi fondamentali, che saranno materia di verifica nell’esame.
L’esame consisterà in un colloquio orale sul corso svolto e sulle letture personali proposte.
Bibliografia
– CAPPELLETTO G., In cammino con Israele. Introduzione all’Antico Testamento, vol. I, Messaggero, Padova 20096 (riveduta e ampliata).
– CAPPELLETTO G. – MILANI M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’Antico Testamento, vol. II, Messaggero, Padova 20104 (riveduta
e ampliata).
Sussidi complementari
In generale
– MERLO P., L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria (Frecce, 60),
Carocci, Roma 2008.
– BRUEGGMANN W., Introduzione all’Antico Testamento (Biblica Strumenti,
21), Claudiana, Torino 2005
– IDEM, Teologia dell’Antico Testamento. Testimonianza, dibattimento, perorazione (Biblioteca biblica 27), Queriniana, Brescia 2002.
– PENNA R. - PEREGO G. - RAVASI G., Temi teologici della Bibbia, San Paolo,
Cinisello Balsamo (MI) 2010 (per i singoli libri).
– RENDTORFF R., Introduzione all’Antico Testamento. Storia, vita sociale e letteratura d’Israele in epoca biblica, Claudiana, Torino 2003.
– ZENGER E., Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Brescia 2005.
Per il Pentateuco
– SKA J.L., Introduzione al Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi
cinque libri della Bibbia, EDB, Bologna 20046.
104
– GARCIA LOPEZ F., Il Pentateuco. Introduzione alla letteratura dei primi cinque libri della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia, 3/1), Paideia,
Brescia 2004.
Per i Profeti
– ALONSO SCHÖKEL L. - SICRE DIAZ J.L., I profeti, Borla, Roma 1989 (Introduzione e commentario).
– MARCONCINI B. e collaboratori, Profeti e apocalittici (Logos – Corso di studi biblici, 3), LDC, Leumann (TO) 20072.
– ABREGO DE LACY J.M., I libri profetici (Introduzione allo studio della Bibbia, 4), Paideia, Brescia 1995.
– BLENKINSOPP J., Storia della profezia di Israele (Biblioteca biblica 22),
Queriniana, Brescia 1997.
– SICRE J.L., Profetismo in Israele, Borla, Roma 1995 (profetismo e teologia
dei profeti).
INTRODUzIONE ALL’ANTICO TESTAMENTO 2
Docente: MARCELLO MILANI
L205 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre al linguaggio, alle problematiche e alle
idee portanti del mondo dei Sapienti e dei Salmi presenti nella Bibbia e nel
mondo circostante. In particolare, sviluppando il concetto di Sapienza e di
Saggio, mediante una introduzione generale e con l’accostamento diretto
dei libri e ad alcuni testi biblici a titolo di esemplificazione.
Contenuti
Dopo una introduzione storica al periodo postesilico di Israele in cui maggiormente si sviluppa il movimento sapienziale biblico, sarà offerta un’introduzione generale, nella quale definire e de-scrivere la sapienza per farne
emergere i concetti, gli ambienti e i caratteri, il suo linguaggio tra-sversale
a tutta la Bibbia, compreso il Nuovo Testamento e il Giudaismo.
Una introduzione ai singoli libri biblici chiamati “sapienziali”, per orientare
a una lettura continua, in una delle Bibbie correnti, cogliendone il contenuto e gli aspetti teologici e culturali.
Quindi l’analisi di alcuni temi dominanti. In particolare:
– il rapporto tra conoscenza e timor di Dio o tra fede, teologia e cultura;
– la rivelazione dal mondo con la sapienza personificata che determina un
nuovo processo nel concepire la sapienza;
– la sapienza tra fiducia e ripensamento critico di fronte al dolore e alle sfide
105
II ANNO
merà su Gen 1-11, sul significato della narrazione delle figure dei Patriarchi (Gen 12-50). L’esodo verrà considerato nel suo attuale contesto e come
simbolo in tutta la Bibbia. Della narrazione biblica verranno accentuate la
rivelazione del Nome, i prodigi e segni della liberazione, il passaggio del
mare, il cammino nel deserto e la rivelazione al Sinai (Es 1-24).
La seconda parte affronterà la Profezia come fenomeno diffuso nell’ambiente dell’Antico Vicino Oriente e nella sua espressione tipica in Israele.
Dopo uno sguardo al movimento storico - dai profeti Anteriori ai Profeti
Posteriori o Scrittori e i libri che li riguardano - saranno scelti brani dai
singoli profeti per rivelarne le caratteristiche letterarie e teologiche.
Una introduzione ai Salmi comprenderà la teologia del Salterio e una rassegna dei vari metodi di lettura lungo la storia e nella esegesi contemporanea. Seguiranno alcuni esempi metodologici e pratici sulla lettura dei Salmi in chiave poetica, linguistica e cristiana.
Metodo
Il corso prevede una serie di lezioni frontali in cui dare le chiavi di lettura
dei testi e lo sviluppo del principali contenuti, soprattutto con esemplificazioni di esegesi.
Agli studenti è affidata, oltre ai libri biblici, la lettura di alcuni articoli e un
libro sul quale dare una breve relazione scritta, cogliendone l’impostazione,
il metodo e le tesi fondamentali, che saranno materia di verifica nell’esame.
L’esame consisterà in un colloquio orale nel quale confluiranno i lavori e le
letture personali. Per i Salmi lo studente dovrà sceglierne una serie, rispondendo ad alcuni criteri che saranno indicati du-rante il corso.
Bibliografia
Testo base:
– CAPPELLETTO G. - MILANI M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’Antico Testamento II, Messaggero, Padova 20064.
Testi complementari per l’introduzione alla sapienza:
– BONORA A. - PRIOTTO M. (cur.), Libri Sapienziali e altri scritti (Logos, 4),
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997.
– GILBERT M., La sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohèlet, Siracide, Sapienza (Parola di Dio – Seconda Serie, 53), San Paolo, Cinisello Balsamo
(MI) 2005 (ed. francese du Cerf, Paris 2003).
– MURPHY R.E., L’albero della vita. Una esplorazione della letteratura sapienziale biblica, Queriniana, Brescia 1993.
– MORLA ASENSIO V., Libri sapienziali e altri scritti (Introduzione allo studio
della Bibbia, 5), Paideia, Brescia 1997 (ed spagnola, Editorial Verbo Divino, Estella 1994).
– ROSSANO P. - RAVASI G. - GHIRLANDA A. (a cura di), Nuovo Dizionario di
Teologia Biblica, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1989 (per i singoli libri).
– TABET M., Introduzione alla lettura dei libri sapienziali dell’Antico Testamento (Biblioteca Scienze Religiose), Edizioni Università della Santa
Croce, Roma 20062.
– ZENGER E., Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Brescia 2005.
Per il Salmi si suggeriscono:
– ALONSO SCHÖKEL L. - CARNITI C., Salmi, 2 voll., Borla, Roma 1992-93; cfr.
anche Salmi e cantici, Borla, Roma 1996 (commento sintetico che raccoglie la traduzione e l’essenziale dei due volumi).
106
– RAVASI G., Il Libro dei salmi, 3 voll, EDB, Bologna 1981-84.
– LORENZIN T., I Salmi (I libri biblici, 14), Paoline, Milano 2000.
INTRODUzIONE AI VANGELI SINOTTICI
E AGLI ATTI DEGLI APOSTOLI
II ANNO
della vita e delle nuove culture (Giobbe e Qohelet);
– le risposte degli ultimi sapienti, i “deuterocanonici” o “apocrifi” Siracide
e Sapienza.
Docente: GASTONE BOSCOLO
L206 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze basilari necessarie per
la comprensione dei Vangeli sinottici e del libro degli Atti; si propone inoltre di condurli attraverso un percorso di lettura e approfondimento esegetico-teologico di detti testi; ha infine lo scopo di introdurre a un utilizzo critico dei principali strumenti esegetici.
Contenuti
L’ambiente storico e religioso nel quale si è svolta la vita di Gesù e della prima comunità cristiana. Storia della formazione e dello studio dei Vangeli
sinottici dalla metà dell’Ottocento a oggi. La questione sinottica. Introduzione ai libri di Marco, Matteo e Luca-Atti; per ciascuno è previsto uno
sguardo alle questioni generali (autore, destinatari, epoca di composizione,
struttura del vangelo), l’analisi esegetica di alcuni brani, l’approfondimento
delle linee teologiche principali.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli studenti. Le lezioni riguardano l’introduzione generale, l’introduzione ai
singoli libri, l’esegesi e gli spunti di teologia. Il lavoro personale consiste
nella lettura di alcuni commentari relativamente a una parte dei testi approfonditi durante le lezioni, oltre all’utilizzo di altri strumenti esegetici
(concordanze, dizionari, sinossi); è prevista la lettura di un volume di spiritualità biblica sulla figura di Gesù. Il colloquio d’esame si baserà su argomenti assegnati dal docente, sulla base di un indice riassuntivo delle tematiche trattate durante le lezioni, e sul volume scelto per la lettura.
Bibliografia
Manuale:
– BROCCARDO C., I vangeli. Una guida alla lettura (Quality Paperbacks, 292)
Carocci, Roma 2009.
Testi di approfondimento:
– AGUIRRE MONASTERIO R. – RODRIGUEZ CARMONA A., Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli (Introduzione allo studio della Bibbia, 6), Paideia, Brescia 1995.
– LOHSE E., L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1980.
107
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA ED ESCATOLOGIA
Docente: GIOACCHINO BISCONTIN
L207 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Gli studenti apprenderanno gli elementi fondamentali della visione cristiana del creato, dell’uomo in quanto creatura peccatrice e chiamata in Cristo
alla comunione con Dio, e quale è la destinazione dell’esistenza umana nella morte e nell’eternità, così come risulta dai dati biblici e dalla tradizione
dottrinale, e con una riformulazione che risulti comprensibile e significativa nell’attuale situazione culturale.
Contenuti
1. La creazione del mondo.
2. La creazione dell’uomo.
3. L’uomo immagine di Dio.
4. L’uomo nella condizione di peccato.
5. Creazione e nuova creazione.
6. La grazia nella Scrittura e nei Padri.
7. La grazia nella tradizione teologica.
8. La grazia come chiamata alla salvezza.
9. La vita nella grazia.
10. Dinamismo della vita nella grazia.
11. L’uomo destinato alla vita eterna.
Metodo
Il corso si svolgerà sostanzialmente mediante lezioni frontali. A intervalli vi
saranno delle ore dedicate alla discussione di domande poste dagli studenti
e di domande mediante le quali il docente verificherà il grado di apprendimento degli studenti. Agli studenti verrà consegnato un tesario in vista del
colloquio d’esame, che verterà su due tesi di cui la prima scelta dallo studente e la seconda dall’esaminatore.
Bibliografia
Manuale:
– SANNA I., Chiamati per nome. Antropologia teologica, San Paolo, Cinisello
Balsamo (MI) 1994.
108
Altri testi:
– ANCONA G., Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 20072.
– BRAMBILLA F.G., Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 2005.
– CASTELLUCCI E., La vita trasformata. Saggio di escatologia, Cittadella, Assisi
2010.
– COLZANI G., Antropologia teologica, Dehoniane, Bologna 1988.
– DI SANTE C., L’uomo alla presenza di Dio. L’umanesimo biblico, Queriniana,
Brescia 2010.
– LADARIA L.F., Antropologia teologica, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1995.
– LADARIA L.F., L’identità aperta. Il cristiano e la questione antropologica,
Queriniana, Brescia 2006.
– MORICONI B., Antropologia cristiana. Bibbia, teologia, cultura, Città Nuova,
Roma 2001.
– NEUSCH M., I cristiani e la loro visione dell’uomo, Queriniana, Brescia 1988.
– PESCH O.H., Liberi per grazia - Antropologia teologica, Queriniana, Brescia
1988.
– SIVIGLIA I., Antropologia teologica in dialogo, Dehoniane, Bologna 2007.
CRISTOLOGIA
Docente: SERGIO DE MARCHI - ENRICO RIPARELLI
L208 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende portare lo studente a svolgere il discorso cristologico alla luce
della singolarità di Gesù come suo tema proprio. In tal senso, muovendo dalla
precisazione dei termini che definiscono il tema (la storia particolare di Gesù
e la storia universale) e dal loro raccordo nella prospettiva di una visione
drammatica della storia, tramite un approccio di tipo narrativo mira a delineare i tratti precipui della vicenda e della figura di Gesù avendo attenzione,
da un lato, ad evidenziarne i caratteri di intrinseca universalità (escatologico,
soteriologico, pneumatologico, protologico) e, dall’altro, ad articolare il rapporto tra cristologia e antropologia nell’ottica di una reciproca mediazione.
Contenuti
a) L’attestazione biblica dell’evento cristologico. Una volta riconosciuto nella
vicenda terrena di Gesù e nel suo culmine pasquale il contenuto peculiare
della fede e dell’annuncio cristiano, così come essi sono affermati e regolati
dalla loro attestazione scritturistica, il corso mira in primo luogo a sviluppare un approccio di tipo narrativo che, grazie ai racconti evangelici, metta
in luce la singolarità della vicenda di Gesù quale evento escatologico dell’azione salvifica di Dio e, in rapporto ad esso, del manifestarsi della sua identità messianica e filiale. In tal senso, sulla scorta del rilievo del carattere
drammatico che i vangeli conferiscono alla storia di Gesù per mezzo delle
loro trame narrative, sarà possibile individuare, nell’intrecciarsi delle paro109
II ANNO
– FABRIS R., Gesù di Nazareth. Storia e interpretazione, Cittadella, Assisi 19965.
– POPPI A., Sinossi quadriforme dei quattro Vangeli, Messaggero, Padova 19992.
– THEISSEN G. - MERZ A., Il Gesù storico, Queriniana, Brescia 1999.
Metodo
Nelle sue parti essenziali, biblica e speculativa, il corso si svolge interamente attraverso lezioni di tipo frontale da parte del docente. Prevede inoltre,
per quanto attiene l’approfondimento di alcune sue parti storico-positive,
lo studio personale dello studente, sulla base delle indicazioni bibliografiche date dal docente. Riferito alla totalità della materia del corso, il colloquio d’esame verterà su tre temi proposti dal docente.
Bibliografia
– DE MARCHI S., Cristologia, Padova 2011 (dispensa del docente).
– KESSLER H., Cristologia, Queriniana, Brescia 2001.
TEOLOGIA MORALE fONDAMENTALE
Docenti: GIOACCHINO BISCONTIN
L209 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Gli studenti apprenderanno i termini della questione morale in generale e
quelli della teologia morale cristiana in particolare, in dialogo con la situazione culturale odierna. Approfondiranno la conoscenza delle caratteristiche fondamentali dell’esistenza cristiana. Affronteranno i problemi che si pongono
quando si tratta di fondare le norme e di pronunciare giudizi morali.
110
Contenuti
1. Il fondamento biblico dell’etica cristiana
a. Ethos ed etica nell’AT
b. Ethos ed etica nel NT
2. La natura e il fondamento dell’istanza morale
a. La dottrina della legge naturale
b. L’etica della situazione
c. Il tentativo della fondazione teleologica della norma
d. Il bene della persona come criterio della morale
II ANNO
le e delle azioni del suo ministero con le differenti reazioni che esso suscita,
la situazione in cui si viene simultaneamente ad attuare la signoria della
bontà salvifica di Dio e a configurare la risposta alle tante domande circa
l’identità di Gesù che scandiscono e accomunano il procedere delle quattro
narrazioni evangeliche. Al vertice della sua storia, la sua risurrezione, mentre conferma e compie il suo ministero in quanto avvento escatologico dell’agire salvifico di Dio, conferma e rivela in modo inequivocabile l’identità
di Gesù come il Cristo e il Figlio che in vita e in morte egli è stato, e genera,
ad un tempo, la fede pasquale e le cristologie della Chiesa apostolica (le cristologie dell’innalzamento e dell’elezione di Gesù, le cristologie della preesistenza e dell’incarnazione).
b) L’approfondimento speculativo del mistero di Cristo. Mantenendo costante il
confronto con la dottrina soteriologia e cristologica patristica, scolastica e
moderna, con l’insegnamento magisteriale (in specie conciliare), e con le
istanze dominanti dell’attuale contesto storico-culturale, si procederà a sviluppare in successione la riflessione circa il valore escatologico-salvifico della vicenda di Gesù e del suo culmine pasquale, la singolarità della relazione filiale
di Gesù con il Padre come fondamento del valore escatologico-salvifico della
sua vicenda, la dimensione protologica dell’evento di Gesù Cristo come evento
dell’incarnazione del Figlio e le sue implicazioni ontologiche.
3. La coscienza morale
a. Fenomenologia della coscienza morale
b. I dati biblici
c. La coscienza nella tradizione teologica e nel magistero
d. Problemi della formazione della coscienza
4. La risposta all’esigenza etica come risposta al Dio che chiama in Cristo
a. Elementi generali della risposta etica
I. Libertà
II. Opzione fondamentale
III. Intenzione
b. La risposta negativa
I. Fenomenologia della colpa
II. Dati biblici
III. Dati dalla tradizione dottrinale e riformulazione attuale
c. La risposta positiva
I. Il perdono e la conversione
II. L’azione buona
III. Le virtù
Metodo
Il corso si svolgerà sostanzialmente mediante lezioni frontali. A intervalli vi
saranno delle ore dedicate alla discussione di domande poste dagli studenti
e di domande mediante le quali il docente verificherà il grado di apprendimento degli studenti. Agli studenti verrà consegnato un tesario in vista del
colloquio d’esame, che verterà su due tesi di cui la prima scelta dallo studente e la seconda dall’esaminatore.
Bibliografia
Testo di riferimento:
– WEBER H., Teologia morale generale, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI)
1996.
111
DIDATTICA DELL’IRC
(con III anno)
Docente: fRANCESCO MONTEMAGGIORE
Interventi laboratoriali di: RAffAELE CARBONE - CHIARA DEPPIERI
LANfRANCO GIANESIN
L312 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il Corso intende offrire allo studente una doppia opportunità:
- di conoscere, seppur sommariamente, la didattica nei suoi fondamenti psico-pedagogici e nelle sue finalità metodologiche;
- di acquisire alcune competenze sia di metodo sia di contenuto indispensabili ad una prima esperienza di docenza;
- di sperimentarsi in esercitazioni pratiche attraverso una metodologia didattica aggiornata secondo le ultime indicazioni ministeriali.
Contenuti
Il Corso si articolerà in tre parti. La prima ha carattere introduttivo e narrativo
in quanto intende definire e contestualizzare la didattica nei suoi fondamenti,
nella sua applicazione storica e nel suo contesto d’aula oggi; la seconda parte affronta l’IRC nei suoi riferimenti storico-giuridici; la terza propone una serie di
esercitazioni come laboratorio didattico dell’IRC nei rispettivi gradi e ordini di
scuola.
112
1 - Parte prima: linee per una efficace didattica d’aula
- “tracciati” per una definizione di didattica
- fondamenti psico-pedagogici e teorie psicologiche
- breve panoramica sulle principali didattiche moderne e attuali
- per una didattica d’aula, oggi
2 - Parte seconda: linee per un’aggiornata didattica dell’IRC
- breve excursus di carattere storico-ordinamentale dell’IRC
- status dell’insegnante IRC e suoi diritti-doveri
- orientamenti nazionali e specifici dell’IRC
II ANNO
Altri testi:
– ANGELINI G., Teologia morale fondamentale. Tradizione, Scrittura e teoria,
Glossa, Milano 1999.
– DEMMER K., Introduzione alla Teologia morale, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1993.
– FRIGATO S., Vita in Cristo e agire morale. Saggio di teologia morale fondamentale, LDC, Leumann (TO) 1999.
– GATTI G., Manuale di Teologia Morale, LDC, Leumann (TO) 2001.
– GOFFI T. - PIANA G., Corso di Morale, 1. Vita nuova in Cristo. Morale fondamentale e generale, Queriniana, Brescia 1983.
– LAURET B. - REFOULÉ F., Iniziazione alla pratica della teologia, 4. Morale,
Queriniana, Brescia 1986.
– TREMBLAY R. - ZAMBONI S., Figli nel Figlio. Una teologia morale fondamentale, Dehoniane, Bologna 2008.
– SCHNACKENBURG R., Il messaggio morale del Nuovo Testamento, 1. Da Gesù
alla Chiesa primitiva, Paideia, Brescia 1989.
– VIDAL M., Manuale di etica teologica, 1. Morale fondamentale, Cittadella,
Assisi 1994.
– ZUCCARO C., Morale fondamentale, EDB, Bologna 1993.
3 - Parte terza: dalla teoria alla pratica didattica dell’IRC
- traguardi e obiettivi di apprendimento dell’IRC
- progettare l’IRC: nella scuola del primo ciclo; nella scuola del secondo
ciclo
- sintesi e verifica dell’esercitazione didattica
Metodo
Il Corso prevede lezioni frontali con periodiche verifiche mediante confronto colloquiale con i corsisti. La terza parte del Corso sarà prevalentemente
laboratoriale sotto la guida di un insegnante “pratico” per ogni grado di
scuola.
Alla fine del Corso verrà somministrato un questionario di controllo dell’apprendimento e di soddisfazione. L’esame verterà su un’esposizione scritta o orale sugli argomenti trattati.
Bibliografia
Testi consigliati:
– Appunti delle lezioni.
– AA.VV., Il Codice della scuola, Ed. La Scuola, Brescia 2009.
– LANEVE C., La didattica tra teoria e pratica, Ed. La Scuola, Brescia 2005.
– SCURATI C., Nuove didattiche. Linee di ricerca e proposte formative, Ed. La
Scuola, Brescia 2008.
– FABBRONI F., Manuale di didattica generale, GLF, Ed. Laterza, Brescia
2007, nuova edizione.
– TORRIELLO F., Per una didattica dell’IRC, Elledici, Leumann (TO) 2004
– SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione cattolica: il
nuovo profilo, Ed. La Scuola, Brescia 2006.
– MPI, Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, Roma 2007.
– MPI, Indicazioni per l’IRC nel secondo ciclo di istruzione, Roma 2010.
– OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO, a cura di A. CASTEGNARO, Apprendere la Religione, EDB, Bologna 2009.
113
LABORATORIO PASTORALE 2
La soggettività ecclesiale
(con III anno)
Docente: LIVIO TONELLO
L315 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
– SECONDIN B., I nuovi protagonisti. Movimenti, associazioni, gruppi nella
Chiesa, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1991.
– FAVALE A., Comunità nuove nella chiesa, Edizioni Messaggero, Padova
2003.
– REDAELLI C., «Le aggregazioni laicali nella Chiesa. Una recente nota pastorale della CEI», in QdE VI (1993) 4, pp. 441-453.
– GIOVANNI PAOLO II, Vita consecrata, Esortazione apostolica post-sinodale,
25.03.1996.
III ANNO
Obiettivi
Il percorso mette in luce il tema della soggettività della Chiesa e nella Chiesa, evidenziando le differenze nella partecipazione alla missione ecclesiale
a seconda delle identità cristiane. La considerazione delle “vocazioni” dell’essere cristiano evidenzia come la soggettività nella pastorale si declina al
plurale a partire dalla identità battesimale e in vista dell’unica missione. Un
affondo sintetico viene fatto anche sulla teologia del laicato e dei ministeri
e sul relativo sviluppo postconciliare. Notevole rilievo viene dato alle forme
dell’agire ecclesiale comunitario di tipo carismatico e associativo che mettono in evidenza la natura non solo giuridica ma organica e variegata dell’essere chiesa.
Contenuti
1. Il popolo di Dio.
2. Soggettività ecclesiale: della e nella chiesa.
3. La collaborazione alla missione della chiesa.
4. La struttura gerarchica
5. Le associazioni laicali
6. La vita consacrata
7. I movimenti.
Metodo
Il corso è proposto agli studenti in forma di laboratorio. Ciò comporta la
produzione e l’analisi di materiali di ricerca, sia in aula che personalmente.
Ogni introduzione tematica è seguita da un approfondimento collaborativo
e partecipativo degli studenti. L’esame consiste in un elaborato scritto a
partire da un ambito di interesse che ha sollecitato lo studente durante il
laboratorio.
Bibliografia
– TONELLO L., Il “gruppo ministeriale” parrocchiale, FTTR-Edizioni Messaggero, Padova 2008.
– GROLLA V., L’agire della Chiesa, Messaggero, Padova 20033, pp. 147-238.
– SEVESO B. - PACOMIO L. (cur.), Enciclopedia di pastorale 4, PIEMME, Casale Monferrato (AL) 1993, in particolare: B. FORTE, Il laicato, pp. 231-236;
E. COSTA, Il religioso/a, pp. 225-230; L. CONTI, Movimento, pp. 189-195.
– CODICE DI DIRITTO CANONICO COMMENTATO (a cura della Redazione di Quaderni di diritto ecclesiale), Ancora, Milano 2004 e successive edizioni.
– HEGGE C., Il Vaticano II e i movimenti ecclesiali. Una recezione carismatica, Città Nuova Editrice, Roma 2001.
114
115
LETTERATURA PAOLINA
Docente: ANDREA ALBERTIN
L301 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze basilari per la comprensione della persona e dell’attività epistolare di Paolo. Si propone inoltre di
condurli attraverso un percorso di lettura e approfondimento esegetico-teologico di detti testi. Ha infine lo scopo di introdurre ad un utilizzo critico
dei principali strumenti esegetici. Questo dovrebbe fornire allo studente un
bagaglio significativo per poter continuare autonomamente una lettura attenta delle lettere presenti nel NT.
Contenuti
Si presentano alcuni elementi della biografia di Paolo (fonti cui attingere;
formazione culturale dell’Apostolo; missione; la sua esperienza di/in Cristo)
e il genere letterario epistolare; viene in particolare considerata la dimensione retorico-argomentativa delle lettere (con introduzione ai concetti fondamentali della retorica classica). Vengono quindi approfondite singolarmente la prima e la seconda lettera ai Tessalonicesi, la prima e la seconda
lettera ai Corinzi, la lettera ai Filippesi e a Filemone, la lettera ai Galati, la
lettera ai Romani, la lettera ai Colossesi e agli Efesini, la prima e la seconda
lettera a Timoteo, la lettera a Tito. Per ciascuna lettera è previsto uno
sguardo alle questioni generali (contenuto, destinatari, datazione) e la lettura continua del testo, con approfondimento esegetico di alcuni brani
scelti. Infine vengono tracciate alcune linee per una teologia delle lettere di
Paolo, secondo i diversi campi di interesse esegetico (Paolo e la Legge, Paolo e il giudaismo, Paolo e l’ellenismo, Paolo e l’Impero Romano, giustificazione, cristologia, soteriologia, ecclesiologia, escatologia…), in vista di precisare l’esistenza o meno di un ‘centro’ della teologia paolina.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli studenti. Le lezioni riguardano l’introduzione generale, la presentazione
delle ‘protopaoline’ e gli spunti di teologia biblica. Il lavoro personale consiste nella lettura continua dell’epistolario paolino con l’ausilio di un commento minimo e nella conoscenza base della geografia attinente la vita e la
missione di Paolo. L’esame è orale. Il colloquio d’esame verte sia sul contenuto delle lezioni frontali che sul lavoro personale.
116
Bibliografia
– Appunti forniti dal docente.
– FABRIS R. - ROMANELLO S., Introduzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma
2006.
– REYNIER C., Per leggere san Paolo (Itinerari biblici), Queriniana, Brescia
2009.
– SANCHEZ BOSCH J., Scritti paolini (Introduzione allo studio della Bibbia,
7), Paideia, Brescia 2001.
Testi consigliati:
– Credereoggi n. 143, 5/2004.
– GIENIUSZ A. (a cura di), Paolo di Tarso. Figura, opera, ricezione (Percorsi
culturali, 20), Urbaniana University Press, Città del Vaticano - Roma
2009.
– NESTLE E. - ALAND B., Nuovo Testamento greco e italiano, Società Biblica
Britannica & Forestiera, Roma 2006.
– PENNA R., Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile, Paoline, Cinisello
Balsamo (MI) 20003.
LETTERATURA GIOVANNEA
Docente: LUCIANO fANIN
L302 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il Corso si propone di introdurre lo studente alla conoscenza dei libri che
compongono il corpo giovanneo (Gv; 1-3 Gv; Ap). Per questo, accanto alle
introduzioni di carattere generale, intende offrire chiavi per una lettura
complessiva dei testi e proporre letture di carattere esegetico, privilegiando
l’approccio sincronico, così da permettere di apprezzare e valorizzare i temi teologici e l’originalità di questi libri nel contesto della letteratura neotestamentaria.
Contenuti
a. L’opera giovannea
Alla persona di Giovanni, figlio di Zebedeo, identificato da un’antica tradizione con “il discepolo che Gesù amava”, sono attribuiti un Vangelo, tre
Lettere e il misterioso libro dell’Apocalisse. Questi cinque libri costituiscono la cosiddetta “opera giovannea” sulla quale si sofferma il nostro studio.
Verranno considerati i seguenti aspetti: ambiente comune, rapporto fra gli
scritti, somiglianze e differenze di stile; impiego della Scrittura.
b. Vangelo di Giovanni
Questioni introduttive: struttura e formazione letteraria: unità letteraria e teo117
III ANNO
n III ANNO
Contenuti
Questioni preliminari: Il Dio che si rivela oggetto primario della teologia
c. La prima lettera di Giovanni
Struttura letteraria e linee teologiche della prima lettera; caratteristiche; problemi e sfondo dottrinale. Esegesi: 1Gv 1,1-4.
Parte prima: La rivelazione del mistero del Dio Unitrino
1) La preparazione della rivelazione del Dio unitrino nell’Antico Testamento; 2)
La rivelazione di Dio nella vita di Gesù, il Figlio, rivelatore del Padre e portatore dello Spirito Santo; 3) Trinità e mistero pasquale. La morte di Gesù, evento
della carità divina.
d. Il libro dell’Apocalisse
Aspetti letterari: genere, struttura, procedimenti di composizione, linguaggio,
stile; origine del libro: ambiente, dimensione liturgica, autore, luogo e data di
composizione, destinatari, scopo; interpretazione: alcuni criteri ermeneutici.
Esegesi: Ap 1,1-3.
Parte seconda: La fede nella trinità nella chiesa antica. Elementi storico-dogmatici
1) Dalla scrittura ai Padri. Il periodo pre-niceno; 2) Le eresie trinitarie. La crisi
ariana e il concilio di Nicea; 3) I Padri Cappadoci. Il Concilio Costantinopolitano I.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame orale verterà su
una questione relativa all’introduzione generale, a seguire una domanda particolare su uno dei cinque libri, per giungere poi ad un esempio di lettura esegetica, scelta tra quelle svolte durante le lezioni e da ultimo alcuni rilievi su un tema di carattere teologico.
Bibliografia
– BIGUZZI G., L’Apocalisse (I libri biblici. Nuovo Testamento, 20), Paoline, Milano 2005.
– GHIBERTI G. (cur.), Opera giovannea (Logos, 7), Torino 2003.
– LEON DUFOUR X., Lettura dell’evangelo secondo Giovanni, 4 voll., San Paolo,
Cinisello Balsamo (MI) 1990-1998.
– PRETO B., Lettere di Giovanni, Paoline, Roma 1970.
– SEGALLA G., Giovanni, Paoline, Roma 1976.
– VANNI U., L’Apocalisse: ermeneutica, esegesi, teologia, Dehoniane, Bologna
1988.
IL MISTERO DI DIO
Docente: ODDONE MARZOLA
L303 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio della Teologia trinitaria, a partire dalle questioni inerenti al mistero di Dio Unitrino per giungere,
dopo l’approfondimento dei contenuti teologici fondamentali, alle implicazioni
antropologiche ed esistenziali conseguenti al fatto dell’uomo Imago Trinitatis.
118
Parte terza: Il Dio uno e trino - Riflessione sistematica sul mistero della Trinità
1) Dal Dio dei filosofi al Dio di Gesù Cristo; 2) La vita interna di Dio: le processioni, le relazioni, le Persone divine; 3) L’amore come principio ontologico della
Trinità. Le tre ipostasi dell'amore divino; 4) Il personalismo trinitario.
Parte quarta: L’uomo, persona ad immagine del Dio trinitario
Il personalismo cristiano nella prospettiva dell’ «uomo trinitario».
Metodo
Il corso si svolgerà con lezioni frontali e dialogo in aula, con l’offerta di documentazione integrativa che si rivelasse utile in base alle esigenze obiettive o alle
richieste degli studenti. È prevista una verifica scritta a metà o fine corso mediante un questionario per verificare l’apprendimento delle nozioni fondamentali e della capacità di esprimere i concetti con proprietà di linguaggio adeguato alla tematica del corso.
Bibliografia
Manuale:
– MARZOLA O., Il Mistero di Dio. Elementi di teologia trinitaria, Dispense ad uso
degli studenti, ISSR, Padova A.A. 2011-2012.
– LADARIA L.F., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, Piemme, Casale Monferrato 1999.
Testi di approfondimento:
– GRESHAKE G., La fede nel Dio trinitario. Una chiave per comprendere, GdT 266,
Queriniana, Brescia 1999.
– LADARIA L.F., La Trinità mistero di comunione, Paoline, Milano 2004.
Testi di consultazione:
– CAMBÓN E., Trinità modello sociale, Città Nuova, Roma 2005.
– FROSINI G., La Trinità mistero primordiale, EDB, Bologna 2000.
– GAMBERINI P., Un Dio in relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Città
Nuova, Roma 2007.
119
III ANNO
logica; rapporto con i sinottici; tradizione e redazione del vangelo; l’ambiente
culturale; origine storica, questione dell’autore e la comunità giovannea. I motivi più importanti della teologia del IV Vangelo. Esegesi: Gv 19-51.
Docente: GAUDENZIO ZAMBON
L304 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso ha lo scopo di avviare ad una interpretazione teologica della chiesa
partendo dal fatto che essa esiste dentro la storia umana e dalla sua autocoscienza testimoniata nel Nuovo Testamento. Il percorso è finalizzato all’approfondimento della Chiesa come ‘mistero di salvezza’ che si realizza in un
luogo, in quali forme e medianti quali soggetti e figure ministeriali.
Contenuti
1. La Chiesa come aggregazione religiosa. Tratti caratteristici a confronto con
altre forme di aggregazione religiosa proprie di alcune religioni.
2. Sguardo retrospettivo: l’evento della Rivelazione e le origini del cristianesimo. Modi e forme dell’autocoscienza di Chiesa.
3. Interpretazione teologica della Chiesa e questioni di metodo: il modello dell’ecclesiogenesi. La chiesa come ‘comunità di popolo’ ed i suoi rapporti con
il mondo.
4. La missione della Chiesa e il regno di Dio: il contesto e le costanti.
5. I caratteri della Chiesa.
6. Unità di missione diversità di ministero: i ministeri dei laici, il ministero
degli sposi e il ministero ordinato.
7. Dalla comunione all’ordinamento canonico: le istituzioni ecclesiastiche dei
fedeli, quelle di base (parrocchie, diocesi, patriarcati) e quelle dell’ordine
episcopale (conferenze episcopali, concili e sinodi).
8. Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. La tradizione mariana e la teologia mariana oggi.
Metodo
Le lezioni saranno per la maggior parte frontali. Sono previsti alcuni approfondimenti tematici condotti in forma seminariale. La verifica finale del
corso terrà conto della partecipazione attiva alle lezioni e del contributo offerto durante le ore di lavoro seminariale e si svolgerà nella forma dell’esame
orale. Il colloquio di esame prevede la presentazione di un capitolo a scelta del
manuale di ecclesiologia da parte dello studente e domande del docente su un
altro capitolo e sulla Lumen gentium.
Bibliografia
– Appunti dalle lezioni del docente.
– DE FIORES S., «Maria “sistema di valori” nelle fasi culturali di due millenni»,
in ID., Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005, pp. 15-38.
– DIANICH S. - NOCETI S., Trattato sulla Chiesa, Queriniana 2003.
– SARTORI L., La “Lumen gentium”. Traccia di studio, EMP 2006.
– SESBOÜÉ B., «La vergine Maria», in ID. (dir.), Storia dei dogmi, III, Ed. Piemme, Casale Monferrato (AL) 1998, pp. 489-537.
120
Bibliografia di approfondimento:
– COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Temi scelti di ecclesiologia (1985)
[EV 9/1668-1765].
– FEINER J. - LÖHRER (curr.), L’evento salvifico nella comunità di Gesù Cristo,
Mysterium salutis IV/I, Queriniana, Brescia 1972.
– KEHL M., La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, San Paolo
1995.
– NOCETI S. - RONCONI M. (a cura di), Un popolo chiamato Chiesa. Introduzione alla Lumen gentium, Periodici san Paolo, Milano 2009.
– PESCH O.H., Il Concilio Vaticano secondo. Preistoria, svolgimento, risultati,
storia post-conciliare, BTC 131, Queriniana, Brescia 2005.
– PIÈ-NINOT S., Ecclesiologia. La sacra mentalità della comunità cristiana, BTC
138, Queriniana, Brescia 2008.
– WERBICK J., La Chiesa. Un progetto ecclesiologico per lo studio e per la prassi,
BTC 103, Queriniana, Brescia 1998.
SACRAMENTI
Docente: GIUSEPPE TOffANELLO
L305 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivi
Il corso intende aiutare gli studenti a familiarizzare con lo stile sacramentale
con cui Dio comunica con l’umanità e con cui chi crede comunica Dio al
mondo di oggi. In particolare aiuta a cogliere il percorso storico con cui la
chiesa cattolica, obbediente allo stile di vita di Gesù, ha sviluppato i sette sacramenti, ad evitare concezioni magiche che non testimoniano il vangelo o
creatività basate sul successo.
Contenuti
1. Le condizioni umane per comprendere la sacramentalità come profondamente radicata nella comunicazione umana autentica: apprezzamento della
materia in un mondo consumista e materialista; valorizzazione della memoria
e della fedeltà in un mondo che cerca sempre novità; unità di vita in un mondo a compartimenti stagni.
2. Una prima definizione di sacramento: una comunità che celebrando le sue
memorie salvifiche nella festa riaccende la sua vita nel Signore.
3. Il percorso storico: uno stile testimoniato dalla Scrittura; il vissuto nei secoli e le sue spiegazioni; la riflessione medioevale; gli stimoli del XX secolo.
4. Alcune precisazioni d’insieme: Cristo a fondamento storico dei sacramenti; il traguardo dei sacramenti e la loro necessità; l’azione dei sacramenti; il
ministro dei sacramenti; il numero settenario.
121
III ANNO
ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA
6. I sacramenti della guarigione: approfondimento del battesimo e dell’eucaristia; il perdono dei peccati (condizioni umane minime per capire il sacramento, peccato e perdono nella bibbia e in particolare in Gesù, sviluppo storico articolato, il rito oggi, una penitenzialità diffusa); il sacramento dell’unzione (sfondo umano, percorso biblico ed evoluzione storica, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito).
7. I sacramenti del servizio: presupposti antropologici minimi per capire questi sacramenti; il ministero ordinato (sfondo umano, sfondo biblico, percorso
storico, il rito oggi, indicazioni spirituali); il matrimonio (sfondo umano, sfondo biblico, percorso storico, il rito oggi, una spiritualità sacramentale).
8. Lettura in classe di indici di manuali sui sacramenti.
Metodo
Il corso consiste in lezioni frontali.
La verifica sarà fatta sulla base di un tesario offerto dall’insegnante. Un argomento sarà a scelta dell’esaminando, due argomenti saranno scelti dall’insegnante.
Bibliografia
– Dispense dell’insegnante.
– TURA E.R., Il Signore cammina con noi, Libreria Gregoriana Editrice, Padova
1987.
– BOFF L., I sacramenti della vita, Borla, Roma 1979.
– VORGRIMLER H., Teologia dei sacramenti, Queriniana, Brescia 1992.
Ulteriori suggerimenti bibliografici saranno forniti durante lo svolgimento del
corso.
MORALE SESSUALE E fAMILIARE
Docente: GIUSEPPE PELLIZZARO
L307 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Lo scopo del corso è quello di tradurre nella concretezza della vita affettiva e
di relazione le indicazioni della morale fondamentale e di mettere lo studente
nelle condizioni di saper offrire una risposta cristiana, o almeno di poter dare
122
i criteri fondamentali di essa, agli interrogativi morali dell’uomo chiamato a
vivere in relazione.
Contenuti
Dando per presupposta la necessità di un criterio per la fondazione del giudizio morale, si evidenzia come la crisi del codice etico – provocata anche dal
mutamento sociale – abbia reso maggiormente coscienti dei limiti della impostazione tradizionale della morale sessuale e familiare e della necessità di una
diversa modalità di approccio all’argomento.
L’esperienza sessuale si presenta come fatto “complesso”. Accettare la sfida
della complessità significa non poter pervenire in questo campo a delle conclusioni semplici e immediatamente “convincenti”. «Le sfide e i compiti legati
alla sessualità sono troppo vari e complessi perché si possa pensare di risolverli una volta per tutte con norme affatto semplicistiche».
Si accetta dunque la sfida della “complessità” partendo dal riconoscimento
dell’esistenza di una “questione sessuale” come caratterizzante il modo moderno e contemporaneo di percepire e di vivere la sessualità. Solo a questo
punto tenteremo una interpretazione della medesima alla luce della ragione e
della Parola di Gesù come è compresa nella fede attuale della chiesa. Dopo un
confronto con la riflessione patristica e scolastica si indicheranno le linee di
tendenza ed eventualmente le tensioni presenti nell’attuale ricerca:
- a livello di insegnamento magisteriale;
- a livello di riflessione teologica.
L’opzione “personalista” suggerita dal Magistero recente, vede la ricerca teologica impegnata nel difficile compito di dare volto concreto a questa indicazione, innanzi tutto nel dire che cosa si intenda per persona e quali siano i criteri
per una comprensione e valutazione della sessualità in una serie di questioni
particolari nello stato di vita coniugale e verginale.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore di lavoro seminariale. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un tesario riassuntivo delle tematiche presentate durante le lezioni. Il colloquio d’esame verterà su una tesi assegnata dal docente; lo studente presenterà, inoltre, una tesi
a sua scelta, indicando il percorso di approfondimento seguito per la sua preparazione.
Bibliografia
– Appunti dell’insegnante.
– VALSECCHI A., Nuove vie dell’etica sessuale, Queriniana, Brescia 1972.
– GATTI G., Morale sessuale educazione dell’amore, LDC, Torino 1979.
– CAFFARRA C., Etica generale della sessualità, ARES, Napoli 1992.
– VIDAL M., Etica della sessualità, SEI, Torino 1993.
– ZUCCARO C., Morale sessuale: nuovo manuale di teologia morale, Dehoniane, Bologna 1997.
– LEONE S., Educare alla sessualità, Dehoniane, Bologna 2000.
– WEBER H., Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2003.
123
III ANNO
5. I sacramenti dell’iniziazione cristiana: necessità e senso dell’iniziazione oggi; il battesimo come sacramento comunitario e positivo (sfondo umano, percorso biblico e storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito, il battesimo dei
bambini); la cresima come approfondimento missionario del battesimo (sfondo umano, percorso biblico e storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito);
l’eucaristia come fonte e culmine della vita cristiana (sfondo umano, sfondo
ebraico, testi di istituzione, il percorso storico, il rito oggi, indicazioni di vita
dal rito, un nuovo linguaggio catechistico).
BIOETICA
Docente: CRISTIANO ARDUINI
L308 - Ore settimanali: 2 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende introdurre lo studente alle problematiche fondamentali
della bioetica, mettendo a fuoco l’origine di tale scienza, i suoi fondamenti
morali, le due grandi azioni del nascere e del morire, l’analisi intenzionale
di qualche caso specifico, a partire dai testi magisteriali inerenti.
Contenuti
0. Origini, diffusione e definizioni della bioetica
1. La prospettiva del soggetto agente a partire da Veritatis Splendor 78 e
Evangelium Vitae
2. I principi del personalismo ontologicamente fondato
3. Generare un figlio: dono da dono
4. Il nesso tra sessualità e generazione: condizione di una procreazione
responsabile
5. Generare e agire medico: unità intenzionale tra fine prossimo e fine intermedio
6. L’azione medica: la sua efficacia e la sua bontà
7. Prudenza, giustizia, temperanza, fortezza, scienza, arte, esperienza, sapienza: virtù irrinunciabili della professione medica
8. Contraccezione e fecondazione medicalmente assistita
9. La scienza a servizio del concepimento e della promozione del figlio in
Donum vitae e Dignitas personae
124
10. Il magistero della Chiesa e il dibattito sull’eutanasia
11. La cura del malato in stato vegetativo permanente, del paziente affetto
da distrofia muscolare, del bambino con la spina bifida
12. Analisi di alcune situazioni cliniche e pastorali.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore di approfondimento personale da parte degli studenti con la scelta di un articolo
tra quelli proposti dal docente durante il corso.
Bibliografia
– ARDUINI C., La razionalità dell’agire del medico, Facoltà Teologica del Triveneto - Edizioni Messaggero, Padova 2009, pp. 130-268.
– DI PIETRO M. L., Bioetica e famiglia, Lateran University Press, Roma
2008.
– NORIEGA J. - DI PIETRO M.L. (a cura di), Fecondità nell’infertilità, Lateran
University Press, Roma 2007.
– NORIEGA J. - DI PIETRO M.L. (a cura di), Nè accanimento nè eutanasia, Lateran University Press, Roma 2002, pp. 15-152.
– SGRECCIA E., Manuale di bioetica, vol. I-II, Vita e Pensiero, Milano 1999.
MORALE SOCIALE
Docente: GIORGIO BOZZA
L309 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di avviare gli studenti ad una riflessione etico-teologica sul
fatto sociale. A partire dalla Parola di Dio, dalla tradizione della chiesa e facendo un continuo riferimento agli insegnamenti della Dottrina sociale della chiesa, si cercherà di rispondere alle domande sul perché e sul come vivere in società. La prospettiva teologica di tale percorso permetterà di individuare il
progetto di Dio sulla convivenza umana, al fine di comprendere cosa deve fare
l’uomo per vivere e realizzare autenticamente la comunione-comunità tra tutti
gli esseri viventi.
Contenuti
Con riferimento ai problemi concreti, il presente corso di morale sociale verrà
organizzato intorno a due centri assiologici: l’economia, la politica. Il mondo
economico, il mondo politico costituiscono le strutture che configurano le due
grandi forze umane: la brama dell’avere, l’ambizione del potere. Nell’organizzazione tematica del presente corso di morale sociale, la parte centrale sarà
occupata dall’etica economica, dall’etica politica. A queste due parti verrà premesso un capitolo sulla storia della morale sociale e uno che fa riferimento ai
principi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa; la persona, la sussi125
III ANNO
– CICCONE L., Etica sessuale: persona, matrimonio, vita verginale, Edizioni
Ares, Milano 2004.
– PADOVESE L., Uomo e donna a immagine di Dio: lineamenti di Morale sessuale e familiare (Strumenti di scienze religiose), Edizioni Messaggero,
Padova 1996.
– FUCHS E., Desiderio e tenerezza, una teologia della sessualità, Claudiana,
Torino 1984.
– LACROIX X., Il corpo e lo spirito: sessualità e vita cristiana, Qiqajon, Magnano (BI) 1996.
– BRESCIANI C., Personalismo e morale sessuale, Piemme, Roma 1983.
– AA.VV., La sessualità umana (nuovi orientamenti nel pensiero cattolico
americano: uno studio commissionato dalla Associazione dei teologi cattolici americani), Queriniana, Brescia 1978.
– DIANIN G., Matrimonio sessualità fecondità, corso di morale familiare,
Messaggero, Padova 2005.
– CEI, Direttorio di pastorale familiare, ed. Fondazione di Religione “santi
Francesco d’Assisi e Caterina da Siena”, Roma 1993.
Metodo
Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente con la possibilità di dialogo con gli studenti. La verifica dell’apprendimento verterà in un
colloquio orale.
Bibliografia
Testi di riferimento:
– BOZZA G., Da cristiani dentro la società. Introduzione alla morale sociale, Dispensa, Padova 2010.
– Le encicliche sociali
Testi di approfondimento:
– COMBI E. - MONTI E., Fede e società. Introduzione all’etica sociale, Centro Ambrosiano, Milano 2005.
– PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della chiesa, Editrice Libreria Vaticana, Città del Vaticano 2004.
– GRILLO G., Sommario della Dottrina sociale della Chiesa. Per storici, studiosi e
studenti. Dalla “Rerum Novarum” alla “Caritas in Veritate”, Marietti, GenovaMilano 2010.
– VIDAL M., Manuale di etica teologica, vol. 3, Cittadella, Assisi 1997.
STORIA DELLA ChIESA 2
Docente: STEfANO DAL SANTO - PIERANTONIO GIOS
L310 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di fornire una conoscenza adeguata della storia della Chiesa
dal tardo Medioevo al XX secolo e intende contribuire alla formazione di una
mentalità critica che sappia interrogare con metodo rigoroso gli avvenimenti
del passato per ricercarne le cause, le conseguenze e i significati in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente, percorso necessario per dialogare
con gli uomini e la cultura del nostro tempo.
Esso mira a favorire una più piena conoscenza di una fede che essenzialmente
si dà nella storia, nella quale nasce, cresce e si esprime, in vista di una comprensione che è anche autocomprensione e di una partecipazione alla vita ecclesiale
più competente e matura.
Contenuti
Il corso presenterà, attraverso la metodologia propria della scienza storica, il
cammino della comunità cristiana dal XIV al XX secolo, avendo come oggetto
la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e nella molteplicità
dei suoi aspetti, all’interno del contesto culturale, religioso, politico e sociale.
126
Dopo una rapida introduzione epistemologica sulla Storia in generale e sulla Storia della Chiesa in particolare, si cercherà di offrire una visione d’insieme della storia della Chiesa del periodo, mantenendosi in dialogo con la
teologia e prestando attenzione agli aspetti fondamentali delle vicende spirituali, politiche e culturali, del modo con cui essa ha cercato di svolgere la
sua missione nelle diverse aree e situazioni, dei mezzi di cui si è servita,
delle difficoltà incontrate e dei risultati raggiunti, della vita e della storia
delle sue istituzioni, della fede vissuta e professata dal popolo cristiano. In
particolare saranno oggetto di studio:
- La crisi XIV secolo; l’elezione e il pontificato di Celestino V; la lotta tra
sacerdotium e regnum e il pontificato di Bonifacio VIII.
- L’età avignonese, le sue cause e i suoi caratteri principali.
- Lo scoppio del grande scisma d’occidente, il conciliarismo e i Concili di
Pisa, Costanza e di Basilea-Firenze.
- La Chiesa nell’età e nella cultura del Rinascimento.
- La vita cristiana nei secoli XIV e XV e gl’inizi della Riforma cattolica.
- La Riforma protestante, le sue cause, i suoi effetti e la sua diffusione; Lutero, Calvino, lo scisma inglese.
- Il Tridentino e la Riforma nel Cinquecento prima e dopo il Concilio; i
nuovi ordini e la Compagnia di Gesù; la Controriforma e i suoi rapporti
con la Riforma protestante e quella cattolica.
- Le guerre «di religione» e le paci di Augusta e Westfalia; la repressione
dell’eresia e l’Inquisizione; l’idea di tolleranza.
- Le missioni in Estremo Oriente e nel Nuovo Mondo.
- La Chiesa nella società di Antico Regime; il giansenismo.
- La Chiesa nell’età dei Lumi.
- La Chiesa durante la Rivoluzione francese e nell’epoca napoleonica.
- L’età della Restaurazione, il pensiero intransigente e il cattolicesimo liberale; la Chiesa nel mondo agl’inizi del XIX secolo.
- Il pontificato di Pio IX; il rapporto con il Risorgimento e il liberalismo; il
Sillabo; la Questione Romana; il Concilio Vaticano I.
- Leone XIII e la nuova linea; la questione sociale; gli Stati e la democrazia; la Chiesa in Italia dal non expedit alla vigilia della Conciliazione.
- Il pontificato di Pio X: le riforme e la lotta contro il modernismo.
- Nazionalismi e totalitarismi; la Chiesa di fronte alla Prima guerra mondiale; i pontificati di Benedetto XV e Pio XI; la Chiesa in Francia, in Messico, in Spagna; il rapporto col Fascismo e i Patti Lateranensi; il rapporto
col nazismo e il Concordato col Terzo Reich.
- La Chiesa durante la Seconda guerra mondiale.
- Pio XII e il suo pontificato; la Chiesa nel secondo dopoguerra: 1945-1958.
- Giovanni XXIII; il Concilio Vaticano II.
- Paolo VI e il post-concilio.
Metodo
Gli argomenti del corso saranno presentati attraverso lezioni frontali, delle
quali in aula verrà sempre proiettato lo schema generale, disponibile anche
nella pagina web del docente. Lo studio richiesto allo studente sarà basato su127
III ANNO
diarietà, la solidarietà, il bene comune, la partecipazione e la destinazione
universale dei beni.
Bibliografia
Testi di riferimento:
– MARTINA G., Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, 4 voll., Morcelliana, Brescia 2006-2008.
– Per alcuni argomenti del programma sono disponibili materiali e dispense del docente.
Testi complementari:
– JEDIN H., ed., Storia della Chiesa, V/2-X, Jaca Book, Milano 1976-2007.
– Storia della Chiesa, fond. da A. Fliche e V. Martin, XXII-XXV, San Paolo,
Cinisello Balsamo (MI) 1990-1995.
– BIHLMEYER K. - TUECHLE H., Storia della Chiesa, III-IV, Morcelliana, Brescia
200915.
– MEZZADRI L., Storia della Chiesa tra Medioevo ed Epoca moderna, 3 voll.,
Centro Liturgico Vincenziano, Roma 2001.
– GUIDUCCI P.L., L’identità affermata. Storia della Chiesa medievale, LAS, Roma
2010.
– ZAGHENI G., L’età moderna. Corso di Storia della Chiesa - III, San Paolo,
Cinisello Balsamo (MI) 1995.
– ID., L’età contemporanea. Corso di Storia della Chiesa - IV, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1996.
– MARTÍNEZ FERRER L. - GUIDUCCI P.L. (ed.), Fontes. Documenti fondamentali
di storia della Chiesa, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005.
METODOLOGIA DELLA RICERCA
Docente: ALBERTO fANTON
L314 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
i rudimenti metodologici per presentare i risultati acquisiti nel quinquennio di studi. In chiusura, la presentazione della biblioteca e i principali
strumenti di utilizzo per la ricerca via internet (OPAC, cataloghi, risorse).
Contenuti
1. Lo studio della teologia.
2. Studiare con metodo.
3. Le fonti del sapere teologico.
4. La raccolta del materiale di ricerca.
5. Documentare le proprie fonti: le citazioni.
6. La stesura di un testo: criteri generali e tipologie di lavoro scritto.
7. La teologia in biblioteca.
Metodo
Il corso sarà condotto principalmente nello stile delle lezioni frontali e con
il supporto di proiezioni di slides. È prevista inoltre, all’interno del corso, la
visita guidata alla struttura bibliotecaria, con relative spiegazioni per l’uso
del materiale bibliografico. La verifica finale, riscontro di apprendimento
del corso, sarà in forma scritta.
Bibliografia
– FANTON A., Metodologia per lo studio della teologia. «Desidero intelligere veritatem tuam», Messaggero - Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2010.
– LORIZIO G. - GALANTINO N. (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo
studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Milano 20042.
– PRELLEZO J.M. - GARCÍA J.M., Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro
scientifico, Libreria Ateneo Salesiano, Roma 20074.
– FARINA R., Metodologia. Avviamento alla tecnica del lavoro scientifico, Libreria Ateneo Salesiano, Roma 19964.
– SERAFINI M.T., Come si scrive, Bompiani, Milano 20016.
– SERAFINI M.T., Come si studia, Bompiani, Milano 20038.
– BIONDO L., Come si studia all’università - 1. Organizzazione del tempo e
tecniche di studio, LED, Milano 1992.
– SCHWERTNER S.M., Internationales Abkürzungsverzeichnis für Theologie
und Grenzgebiete, Walter de Gruyter Verlag, Berlin-New York 19922.
Abkürzungen Theologie und Religionswissenschaft nach RGG4, hrsg. von
der Redaktion der RGG4, Mohr Siebeck, Tübingen 2006.
Obiettivi
Il corso mira a introdurre lo studente nella comprensione del lavoro teologico, indica i principali strumenti di ricerca filosofico-teologica, introduce
lo studente alle strategie di apprendimento assimilativo e analitico, fornisce
128
129
III ANNO
gli appunti dalle lezioni, che sono quindi fondamentali, anche se verrà indicata, quando possibile e utile, una bibliografia di riferimento. In aula saranno
affrontati soltanto alcuni punti del programma; gli altri andranno preparati
attraverso lo studio personale dei testi di riferimento. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante una prova scritta. L’esame mirerà ad accertare soprattutto la capacità di presentare in modo chiaro ed esaustivo i temi storici e
storiografici che sono stati oggetto di trattazione, opportunamente segnalati
nel programma. Il senso del corso, quindi, e in prospettiva più immediata la
preparazione dell’esame, non dovranno ridursi a una defatigante incetta di dati, dei quali, però, sia pure con misura, si dovrà tener conto.
(con II anno)
Docente: fRANCESCO MONTEMAGGIORE
Interventi laboratoriali di: RAffAELE CARBONE - CHIARA DEPPIERI
LANfRANCO GIANESIN
L312 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il Corso intende offrire allo studente una doppia opportunità:
- di conoscere, seppur sommariamente, la didattica nei suoi fondamenti psico-pedagogici e nelle sue finalità metodologiche;
- di acquisire alcune competenze sia di metodo sia di contenuto indispensabili ad una prima esperienza di docenza;
- di sperimentarsi in esercitazioni pratiche attraverso una metodologia didattica aggiornata secondo le ultime indicazioni ministeriali.
Contenuti
Il Corso si articolerà in tre parti. La prima ha carattere introduttivo e narrativo in quanto intende definire e contestualizzare la didattica nei suoi
fondamenti, nella sua applicazione storica e nel suo contesto d’aula oggi; la
seconda parte affronta l’IRC nei suoi riferimenti storico-giuridici; la terza
propone una serie di esercitazioni come laboratorio didattico dell’IRC nei
rispettivi gradi e ordini di scuola.
1 - Parte prima: linee per una efficace didattica d’aula
- “tracciati” per una definizione di didattica
- fondamenti psico-pedagogici e teorie psicologiche
- breve panoramica sulle principali didattiche moderne e attuali
- per una didattica d’aula, oggi
2 - Parte seconda: linee per un’aggiornata didattica dell’IRC
- breve excursus di carattere storico-ordinamentale dell’IRC
- status dell’insegnante IRC e suoi diritti-doveri
- orientamenti nazionali e specifici dell’IRC
3 - Parte terza: dalla teoria alla pratica didattica dell’IRC
- traguardi e obiettivi di apprendimento dell’IRC
- progettare l’IRC: nella scuola del primo ciclo; nella scuola del secondo ciclo
- sintesi e verifica dell’esercitazione didattica
Metodo
Il Corso prevede lezioni frontali con periodiche verifiche mediante confronto colloquiale con i corsisti. La terza parte del Corso sarà prevalentemente
laboratoriale sotto la guida di un insegnante “pratico” per ogni grado di
scuola.
130
Alla fine del Corso verrà somministrato un questionario di controllo dell’apprendimento e di soddisfazione. L’esame verterà su un’esposizione scritta o orale sugli argomenti trattati.
Bibliografia
Testi consigliati:
– Appunti delle lezioni.
– AA.VV., Il Codice della scuola, Ed. La Scuola, Brescia 2009.
– LANEVE C., La didattica tra teoria e pratica, Ed. La Scuola, Brescia 2005.
– SCURATI C., Nuove didattiche. Linee di ricerca e proposte formative, Ed. La
Scuola, Brescia 2008.
– FABBRONI F., Manuale di didattica generale, GLF, Ed. Laterza, Brescia
2007, nuova edizione.
– TORRIELLO F., Per una didattica dell’IRC, Elledici, Leumann (TO) 2004
– SERVIZIO NAZIONALE PER L’IRC, Insegnamento della religione cattolica: il
nuovo profilo, Ed. La Scuola, Brescia 2006.
– MPI, Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, Roma 2007.
– MPI, Indicazioni per l’IRC nel secondo ciclo di istruzione, Roma 2010.
– OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO, a cura di A. CASTEGNARO, Apprendere la Religione, EDB, Bologna 2009.
LABORATORIO PASTORALE 2
La soggettività ecclesiale
(con II anno)
Docente: LIVIO TONELLO
L315 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il percorso mette in luce il tema della soggettività della Chiesa e nella Chiesa, evidenziando le differenze nella partecipazione alla missione ecclesiale
a seconda delle identità cristiane. La considerazione delle “vocazioni” dell’essere cristiano evidenzia come la soggettività nella pastorale si declina al
plurale a partire dalla identità battesimale e in vista dell’unica missione. Un
affondo sintetico viene fatto anche sulla teologia del laicato e dei ministeri
e sul relativo sviluppo postconciliare. Notevole rilievo viene dato alle forme
dell’agire ecclesiale comunitario di tipo carismatico e associativo che mettono in evidenza la natura non solo giuridica ma organica e variegata dell’essere chiesa.
Contenuti
1. Il popolo di Dio
2. Soggettività ecclesiale: della e nella chiesa.
131
III ANNO
DIDATTICA DELL’IRC
Metodo
Il corso è proposto agli studenti in forma di laboratorio. Ciò comporta la
produzione e l’analisi di materiali di ricerca, sia in aula che personalmente.
Ogni introduzione tematica è seguita da un approfondimento collaborativo
e partecipativo degli studenti. L’esame consiste in un elaborato scritto a
partire da un ambito di interesse che ha sollecitato lo studente durante il
laboratorio.
Bibliografia
– TONELLO L., Il “gruppo ministeriale” parrocchiale, FTTR-Edizioni Messaggero, Padova 2008.
– GROLLA V., L’agire della Chiesa, Messaggero, Padova 20033, pp. 147-238.
– SEVESO B. - PACOMIO L. (cur.), Enciclopedia di pastorale 4, PIEMME, Casale Monferrato (AL) 1993, in particolare: B. FORTE, Il laicato, pp. 231-236;
E. COSTA, Il religioso/a, pp. 225-230; L. CONTI, Movimento, pp. 189-195.
– CODICE DI DIRITTO CANONICO COMMENTATO (a cura della Redazione di Quaderni di diritto ecclesiale), Ancora, Milano 2004 e successive edizioni.
– HEGGE C., Il Vaticano II e i movimenti ecclesiali. Una recezione carismatica, Città Nuova Editrice, Roma 2001.
– SECONDIN B., I nuovi protagonisti. Movimenti, associazioni, gruppi nella
Chiesa, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1991.
– FAVALE A., Comunità nuove nella chiesa, Edizioni Messaggero, Padova
2003.
– REDAELLI C., «Le aggregazioni laicali nella Chiesa. Una recente nota pastorale della CEI», in QdE VI (1993) 4, pp. 441-453.
– GIOVANNI PAOLO II, Vita consecrata, Esortazione apostolica post-sinodale,
25.03.1996.
n SEMINARI DEL III ANNO
Ore settimanali: 2 - I Semestre
Docente: VALERIO BORTOLIN
L407 - L’inquieta religiosità dei non credenti
Obiettivi
Il seminario intende mettere in l’evidenza l’esistenza della dimensione religiosa anche in persone che dichiarano esplicitamente il loro ateismo o che comunque la esprimono in forme di vita lontane da quelle delle religioni tradizionali. La religiosità emerge così come quello spazio comune che permette al
dibattito tra atei, credenti e diversamente credenti di assumere un significato
nuovo, capace di aprire inedite possibilità di dialogo e di incontro.
Contenuti
A partire dalle ricerche di Hadot sulla filosofia come stile di vita e dalla distinzione, operata da Jaspers, tra fede filosofica e fede rivelata, verranno prese innanzitutto in considerazione alcune figure che rivendicano la possibilità di
una autentica ricerca spirituale e religiosa anche da parte di chi non fa riferimento ad un Dio personale. Si tenterà di valutare se tale ricerca abbia una sua
consistenza e validità o se non sia altro che l'espressione di una nostalgia nei
confronti di una fede religiosa ormai perduta.
Una seconda pista di indagine riguarderà quei percorsi che, pur manifestando
una autentica e convinta esperienza di Dio, fanno fatica a riconoscersi nella
fede così come viene vissuta e testimoniata dalla Chiesa. Si cercherà di metterne in luce le motivazioni e le ragioni e di coglierne le provocazioni e gli stimoli per la fede cristiana.
Metodo
Dopo alcune lezioni di introduzione e di presentazione della bibliografia, gli
studenti saranno chiamati a presentare i risultati della propria ricerca su quel
testo o quei testi che avranno scelto. Alla presentazione dei testi seguirà un
momento di discussione critica a cui tutti gli studenti sono chiamati a partecipare. A partire da tale presentazione verrà chiesto allo studente di stendere un
elaborato scritto (10 pagine circa). Nella valutazione si terrà conto della relazione orale, dell’elaborato scritto e della partecipazione complessiva dello studente al seminario.
Bibliografia
– HADOT P., La filosofia come modo di vivere. Conversazioni con Jeannie Carlier
e Arnold I. Davidson, Einaudi, Torino 2008.
– HADOT P., Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005.
– JASPERS K., La fede filosofica, Raffaello Cortina, Milano 2005.
– COMTE - SPONVILLE A., Lo spirito dell’ateismo. Introduzione ad una religiosità
senza Dio, Ponte alle Grazie, Milano 2007.
132
133
III ANNO
3. La collaborazione alla missione della chiesa.
4. La struttura gerarchica
5. Le associazioni laicali
6. La vita consacrata
7. I movimenti.
– DEMETRIO D., Ascetismo metropolitano. L’inquieta religiosità dei non credenti,
Ponte alle Grazie, Milano 2009.
– WEIL S., Attesa di Dio, Adelphi, Milano 2008.
n SEMINARI PER I CANDIDATI AL DIACONATO
PERMANENTE E AI MINISTERI ECCLESIALI
Altra bibliografia verrà indicata all’inizio del seminario.
Docente: MARCELLO MILANI
L408 - Poesia e Bibbia
Docente: GASTONE BOSCOLO
L409 - Le parabole di Gesù
Obiettivi
Il seminario si inserisce nella lettura “narrativa” della Bibbia cercando un
accostamento ai testi poetici, per cogliervi le metafore “vive” e il loro significato nell’interpretazione del testo.
Obiettivi
Il seminario si prefigge di introdurre nel mondo della parabola evangelica.
Intende inoltre introdurre alla lettura e all’analisi scientifica di un testo biblico.
Contenuto
Il seminario si propone, dopo una introduzione sul significato e sul metodo nell’affrontare i testi poetici della Bibbia, di scegliere alcuni testi concreti, principalmente dai Salmi, ma anche dai profeti, dai Saggi e dal
Cantico dei Cantici.
Contenuto
Gesù ha raccontato parabole non soltanto perché, da uomo geniale, amava
i paragoni, e neppure perché, da buon maestro, voleva che il suo messaggio
fosse chiaro e accessibile. Ha parlato in parabole perché a proposito di Dio
e del suo mistero non è possibile diversamente. Dio è al di sopra dei nostri
pensieri e delle nostre parole, per parlare di lui dobbiamo utilizzare le esperienze che abbiamo a disposizione. Le parabole ci mettono a contatto con
Gesù di Nazareth, con la sua personalità, il suo modo di parlare, la concezione che aveva di Dio, di se stesso e dell’uomo, le situazioni in cui si è trovato coinvolto. Le parabole evangeliche riescono ancora a farci intravedere
i problemi e l’ambiente della prima comunità cristiana, il suo modo di ricordare le parole di Gesù e di attualizzarle, i suoi interrogativi nei confronti
di un Regno che si dice presente e che però la storia pare continuamente
smentire. I racconti parabolici di Gesù, nonostante siano profondamente
legati al contesto in cui furono raccontati, è come se non fossero datati; è
rimasta intatta, infatti, la loro forza di stupire e di interrogare.
Metodo
Il corso prevede alcune lezioni introduttorie (il concetto di poetica, valore
delle metafore e delle immagini, la personificazione poetica, ecc.; alcuni
esempi pratici e metodologici di analisi linguistica e poetica); seguiranno
ulteriori esercizi pratici affidati ai singoli studenti su alcuni testi scelti. Alla
fine ognuno presenterà un elaborato scritto.
Bibliografia
Dispense del docente
– ALONSO SCHÖKEL L. - CARNITI C., I Salmi, voll. I-II, Borla, Roma 1992-93.
– ALONSO SCHÖKEL L., Manuale di poetica ebraica (Biblioteca biblica, 1),
Queriniana, Brescia 1989.
– CAPPELLETTO G. - MILANI M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’Antico Testamento, vol. II, Messaggero, Padova 20104 (riveduta
e ampliata).
– SEYBOLD K., Poetica dei Salmi (Introduzione allo studio della Bibbia Supplementi, 35), Paideia, Brescia 2007 (ed. tedesca 2003).
– LACK R., «Salmi», in S. DE FIORES - T. GOFFI (cur.), Nuovo Dizionario di
Spiritualità, Paoline, Roma 1979, pp. 1352-1369.
– IDEM, Mia forza e mio canto è il Signore. I Salmi e i Cantici di Lodi e Vespri
(Parola e Liturgia, 6), Paoline, Roma 1981.
– RAVASI G., Il libro dei Salmi, 3 voll., Dehoniane, Bologna 1981-84 (valorizza i simboli).
Altri sussidi saranno forniti durante il corso.
134
Metodo
Dopo alcune lezioni di introduzione e di presentazione del cammino che si
intende percorrere, verrà assegnata allo studente una parabola da analizzare e presentare ai partecipanti al seminario. A partire da questa presentazione verrà chiesto allo studente di redigere un elaborato scritto (una decina di pagine). La valutazione si baserà sulla relazione in classe, sull’elaborato scritto, sulla complessiva partecipazione dello studente al seminario.
Bibliografia
– DODD C.H., Le parabole del Regno, Paideia, Brescia 1970.
– DUPONT J., Il metodo parabolico di Gesù, Paideia, Brescia 1978.
– FUSCO V., Oltre le parabole. Introduzione alle parabole, Borla, Roma 1983.
– GOURGUES M., Le parabole di Luca. Dalla sorgente alla foce, LCD, Leumann (TO) 1998.
135
III ANNO
Ore settimanali: 2 - II Semestre
KEMMER A., Le parabole di Gesù, Paideia, Brescia 1990.
JEREMIAS J., Le parabole di Gesù, Paideia, Brescia 1973.
MAGGIONI B., Le parabole evangeliche, Vita e Pensiero, Milano 1992.
MARGUERAT D., Parabole (Cahiers Evangile, 75), Cerf, Paris 1991.
MUSSNER F., Il messaggio delle parabole, Queriniana, Brescia 1982.
SCHOTTROFF L., Le parabole di Gesù, Queriniana, Brescia 2007.
WEDER H., Metafore del Regno, Paideia, Brescia 1991.
Docente: LIVIO TONELLO
L410 - Una Chiesa tutta ministeriale? Ministero e ministeri nella Chiesa
Obiettivi
Normalmente si cerca di attribuire dei ministeri a tutti i battezzati come modalità di partecipazione attiva alla missione della chiesa. L’intenzione è arrivata, nei primi anni del dopo concilio, alla affermazione di una “Chiesa tutta ministeriale”, come attribuzione e assunzione di responsabilità a tutti i christifideles. È teologicamente e pastoralmente più corretto evidenziare delle attribuzioni ministeriali per “alcuni” all’interno della comunità cristiana, al fine di affermare la natura ministeriale della Chiesa. L’essere soggetti nella Chiesa si
configura a partire da ciò che è comune e si esplicita primariamente come
corresponsabilità battesimale e successivamente come attribuzione di incarichi e compiti anche di natura ministeriale, nella forma ordinata, istituita e affidata. Il corso seminariale fornisce le coordinate per istruire il discorso su
quelli che sono indicati come “ministeri laicali” ma spesso portatori di ambiguità, svalutazioni e rivendicazioni improprie.
Bibliografia
– TONELLO L., Il “gruppo ministeriale” parrocchiale, FTTr-EMP, Padova 2008.
– FROSINI G., «Ministeri», in Teologia, Dizionari S. Paolo, Edizioni S. Paolo,
Cinisello Balsamo (MI) 2002, pp. 979-998.
– AA.VV., «I ministeri laicali», in Credere oggi, 1/ 2010, n. 175.
– VISIOLI M., «I ministeri laicali parrocchiali: una lettura di alcuni documenti del magistero ecclesiale», in QDE 17 (2004) 3, pp. 242-268.
– MALNATI E., I ministeri nella chiesa, Paoline, Milano 2008.
– KUNZLER M., Carisma e liturgia. Teologia e forma dei ministeri liturgici laicali, EUPRESS FTL, Lugano 2006.
– CENTRO LITURGICO VINCENZIANO (CLV), Liturgia e ministeri ecclesiali (Atti
della XXXV settimana di studio dell’Associazione Professori di Liturgia,
Vallombrosa, 26-31 agosto 2007), a cura di A.M. Calapaj Burlini, Edizioni
Liturgiche, Roma 2008.
Contenuti
- Ministerialità della chiesa.
- Ministerialità nella chiesa.
- Ministero e ministeri.
- La teologia dei ministeri.
- Acquisizioni, nodi e prospettive sui ministeri.
- Soggettività ecclesiale e collaborazione pastorale.
Metodo
Il percorso comprende alcune lezioni iniziali che istruiscono il discorso sui
ministeri e la loro articolazione ecclesiale, delineando gli elementi essenziali e determinanti, sia teologici che canonici, per la definizione dei ministeri nella Chiesa. Successivamente gli studenti sono invitati a portare il
proprio contributo tramite l’esposizione in classe di un approfondimento
tematico o di ambito per il quale sarà fornita una bibliografia appropriata.
Il corso seminariale si conclude con la produzione di un elaborato scritto
di una decina di pagine come approfondimento dell’argomento presentato
in classe, tenute in debito conto le relazioni degli altri studenti. Il testo deve
essere redatto secondo le indicazioni metodologiche dell’Istituto, anche come esercitazione in vista dell’elaborato di Laurea.
136
137
III ANNO
–
–
–
–
–
–
–
SERVIzIO DI TUTORATO
A partire dall’Anno Accademico 2008/2009, all’inizio del corso di Pedagogia
generale, agli studenti viene chiesto di compilare una scheda conoscitiva e
motivazionale rispetto alla scelta del percorso formativo presso l’ISSR.
Con l’Anno Accademico 2010/2011, viene offerto agli studenti interessati anche un servizio di tutorato e di orientamento esteso a tutto l’arco del triennio.
L’obiettivo è affiancare e accompagnare lo studente nel monitoraggio del
proprio progetto formativo attraverso un’autoriflessione realistica e aggiornata rispetto agli esami sostenuti e al metodo di studio.
Questo servizio di accompagnamento è proposto dalla professoressa Rinalda
Montani, docente di Pedagogia generale e tutor per il Tirocinio didattico.
Orario di ricevimento:
I Semestre: mercoledì, dalle ore 16.25 alle ore 17.10
II Semestre: giovedì, dalle ore 15.30 alle ore 16.20
(su appuntamento con la prof.ssa Rinalda Montani
o inviando e-mail: [email protected])
Sede:
Studio n. 1 (piano delle Segreterie)
138
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
IN SCIENzE RELIGIOSE
Il piano degli studi ha carattere ciclico
LAUREA
MAGISTRALE
B.
B.
1. Possono iscriversi al biennio anche coloro che stanno concludendo il Corso di Laurea senza aver ancora sostenuto l’esame finale e aver conseguito il titolo. Nel qual caso si viene iscritti come studente straordinario.
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEzIONI
n I - II ANNO
2. L’iscrizione al primo anno del biennio (entro settembre) come studente
straordinario è possibile solo per gli studenti che non devono sostenere più di
cinque esami del triennio oltre alla tesi scritta e all’esame finale di Laurea.
3. Gli studenti iscritti come straordinari al biennio devono sostenere l’esame
di Laurea del triennio entro la sessione autunnale (ottobre) dopo il primo anno di iscrizione al biennio.
4. È possibile sostenere gli esami del biennio solo dopo aver fatto tutti quelli
del triennio, anche se non si è ancora conseguito il titolo di Laurea con l’esame finale.
5. È possibile sospendere la frequenza ai corsi per un semestre al fine di
completare gli esami e/o di conseguire il titolo di Laurea.
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
IN SCIENzE RELIGIOSE
I Semestre
II Semestre
Lunedì
Diritto canonico
Diritto canonico
Teologia d. religioni e dialogo interrel.
Teologia d. religioni e dialogo interrel.
Diritto canonico
Diritto canonico
Teologia d. religioni e dialogo interrel.
Teologia d. religioni e dialogo interrel.
Martedì
Teologia dell’evangelizzazione
Teologia dell’evangelizzazione
Seminario: Mistica delle religioni
Seminario: Mistica delle religioni
Modulo 2: Giovani e religione
Modulo 2: Giovani e religione
Modulo 2: Giovani e religione
Psicologia della religione
Psicologia della religione
Mercoledì Chiese cristiane ed Ecumenismo
Chiese cristiane ed Ecumenismo
Lab. didattica/Pedagogia pastorale
Progett. didattica/Pedagogia pastorale
Tirocinio indiretto didattico/pastorale
Chiese cristiane ed Ecumenismo
Chiese cristiane ed Ecumenismo
Corso com.: Etica sociale e immigraz.
Corso com.: Etica sociale e immigraz.
Orario delle lezioni
Dal lunedì al giovedì
142
14.45 - 15.30
15.35 - 16.20
16.25 - 17.10
17.25 - 18.10
18.15 - 19.00
143
LAUREA
MAGISTRALE
INDICAzIONI PER L’ISCRIzIONE AL BIENNIO
PSICOLOGIA DELLA RELIGIONE
Docente: MARIACHIARA VIGHESSO
L207- Ore settimanali: 2 - II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone la conoscenza delle tematiche principali della psicologia
della religione, attraverso un’introduzione storica e lo studio di alcuni autori,
con particolare attenzione alle applicazioni di tali nozioni nell’ambito educativo.
Contenuti
Il corso intende riflettere sull’apporto che le singole età della vita offrono alla
figura dell’esistenza cristiana, prendendo in considerazione le caratteristiche
psicologiche delle diverse fasi evolutive e del senso religioso in esse racchiuso.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame consiste in una
verifica orale della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate durante le
lezioni.
Bibliografia
– FIZZOTTI E. - SALUSTRI M., Psicologia della religione, Città Nuova, Roma
2001.
– GUARDINI R., Le età della vita, Vita e Pensiero, Milano 2004.
TEOLOGIA DELLE RELIGIONI E DIALOGO INTERRELIGIOSO
Docente: GIULIANO ZATTI
LM202 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il Corso presenta l’ampio dibattito attinente la riflessione teologica cristiana in merito al fatto delle religioni e tenta anche una lettura singola delle
grandi tradizioni religiose alla luce della teologia cristiana. In secondo luogo si sofferma a precisare i tratti del dialogo interreligioso a partire dal Magistero, dalla riflessione teologica e dalla prassi pastorale.
Contenuti
a. La teologia cristiana delle religioni è diventata negli ultimi decenni il
crocevia di molte questioni teologiche, normalmente attinenti alla teologia
144
fondamentale, alla cristologia, all’ecclesiologia e alla missiologia. Hanno
contribuito a darle forma la riflessione biblica, il pensiero patristico, le vicende storiche e le formulazioni del passato. Di particolare importanza sono
stati poi i pronunciamenti del Vaticano II (Nostra Aetate, Gaudium et Spes,
Lumen Gentium, Ad Gentes) e il Magistero successivo (Ecclesiam Suam, Redemptoris Missio, Dominus Iesus). L’attuale dibattito cerca di chiarire ulteriormente i termini della questione recuperando, in prospettiva interdisciplinare, alcune categorie di pensiero, quali la relazione, l’alterità, la coscienza e
il pluralismo. Il Corso tende a mettere in campo le diverse sottolineature
della materia, ponendo di conseguenza anche i fondamenti per la comprensione dei significati complementari di missione e dialogo interreligioso (Dialogo e annuncio, Il cristianesimo e le religioni).
b. Si avrà cura di declinare la riflessione cristiana anche “al singolare”, tentando delle letture teologiche specifiche per le singole religioni. Non mancheranno degli spunti sociali, pedagogici e attuali sulle stesse questioni, allo
scopo di interagire con problematiche nuove che sono connesse al tema delle religioni ed hanno ricadute precise nel dibattito culturale, oltre che nell’insegnamento: argomenti come i Nuovi Movimenti Religiosi, la libertà religiosa, la laicità, la “religione civile”, l’integrazione degli emigrati di altra fede, vengono così recuperati all’interno di una visione teologica coerente.
Metodo
Il Corso è gestito dal docente soprattutto con lezioni frontali, ma prevede
anche una serie di conferenze pubbliche, come parte integrante dell’orario e
del percorso didattico. Nel colloquio finale il docente verifica l’apprendimento degli argomenti storici e teologici della materia contenuti nel Dossier
che accompagna il Corso e in uno dei manuali di approfondimento.
Bibliografia
Manuale
– ZATTI G., Il mistero della differenza, (Dossier), Padova 2011.
Testi di approfondimento
– BONGIOVANNI A., Il dialogo interreligioso. Orientamenti per la formazione,
EMI, Bologna 2008.
– CASTELLUCCI E., Annunciare Cristo alle genti. La missione dei cristiani nell’orizzonte del dialogo tra le religioni, EDB, Bologna 2008.
– CANOBBIO G., Chiesa religioni salvezza. Il Vaticano II e la sua recezione,
Morcelliana, Brescia 2007.
– CODA P., Gesù Cristo e il futuro delle religioni, Eupress, Lugano 2004.
– CROCIATA M. (a cura di), Teologia delle religioni. Bilanci e prospettive, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 2001.
– CROCIATA M. (a cura), Gesù Cristo e l’unicità della mediazione, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 2000.
– ROSSANO P., Dialogo e annuncio cristiano. L’incontro con le grandi religioni,
Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1993.
– RIES J., I cristiani e le religioni. Dagli Atti degli Apostoli al Vaticano II, Queriniana, Brescia 1992.
145
I - II ANNO
n I - II ANNO
ChIESE CRISTIANE ED ECUMENISMO
Docenti: GIOVANNI BRUSEGAN - MARCELLO MAMMARELLA
LM203 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il Corso intende innanzitutto introdurre gli studenti alla conoscenza del
Movimento Ecumenico, dei processi di cambiamento che hanno coinvolto
la Chiesa cattolica e le altre Chiese e Comunità cristiane. Per questo tematizza sugli elementi costituitivi dell’identità ecclesiale, sui nodi teologici e
pastorali, sui risultati frutto dei dialoghi bilaterali e multilaterali. In più intende promuovere una conoscenza mirata a una formazione culturale e
teologica aperta al dialogo e alla testimonianza ecclesiale.
Contenuti
Parte Prima: Chiese cristiane: chiese Ortodosse e chiese della Riforma (prof.
M. Mammarella)
1. La chiesa indivisa e multiforme fino a Calcedonia (451) e iniziali itinerari di distanze ecclesiali.
2. Processo storico e spirituale del cammino delle Chiese ortodosse fino alla rottura della comunione tra Roma e Costantinopoli.
3. Chiese ortodosse, dottrina, liturgia e strutture ecclesiali. Pneumatologia
(v. Serafino di Sarov e colloquio con Motovilov) e iconografia (v. Icona della
Trinità di A. Rublev). Esicasmo e preghiera del cuore.
4. Le Chiese della Comunione Anglicana. Origine. Rottura da Roma e organizzazione ecclesiale. Scritti Confessionali e profili di dottrina. Il Primate
e la Conferenza di Lambeth.
5. La Chiesa Luterana. Lutero. Scritti confessionali, fondamenti dottrinali
146
ed elementi comunionali ecclesiali.
6. Le chiese Riformate. Dalla Confessio Augustana e Catechismo di Heidelberg alla Confessio Gallicana e Confessio Helvetica posterior. Calvino.
7. Chiesa metodista, elementi dottrinali e organizzazione.
8. Analisi di due documenti del dialogo ecumenico: il B.E.M. (o documento di Lima) e la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della Giustificazione.
Parte Seconda: Ecumenismo (prof. G. Brusegan)
1. Natura, fini, cause dell’Ecumenismo. Breve lessico ecumenico.
2. Il Movimento Ecumenico fino al 1948: le tappe del cammino storico e
dello sviluppo teologico attraverso i percorsi di ‘Fede e Costituzione’, ‘Vita e
Azione’ e i Movimenti Missionari.
3. Il cammino ecumenico della Chiesa Cattolica prima del Concilio Vaticano II.
4. Analisi dei principali testi conciliari in chiave ecumenica.
5. Il Decreto Unitatis Redintegratio. Esegesi e commento.
6. La vocazione della Chiesa ad una ‘perenne riforma’.
7. Il deposito della fede ed il modo di annunziare la dottrina.
8. Natura e scopo del dialogo ecumenico.
9. L’Ecumenismo spirituale come conversione del cuore e cambiamento
della mente.
10. Chiesa locale ed impegno ecumenico.
11. Il Magistero Ecumenico postconciliare: da Paolo VI e Giovanni Paolo II
a Benedetto XVI; Atti e documenti del Pontificio Consiglio per l’Unità dei
Cristiani.
Metodo
Con lezione classica di tipo frontale si mira a suscitare domande orientate
all’approfondimento, per un dialogo contestuale e un’ulteriore ricerca personalizzata.
Bibliografia
Testi di studio:
– DUBOST M., L’Ecumenismo, Elledici, Leumann (TO) 2002.
– KIJAS Z.J., Ecumenismo, EMP, Padova 2008.
– NEUNER P., Breve manuale dell’Ecumene, Queriniana, Brescia 1986.
– ROUSE R., Storia del movimento ecumenico dal 1517 al 1948, EDB, Bologna
1973.
– SARTORI L., L’unità dei cristiani. Commento al decreto conciliare sull’Ecumenismo, Messaggero, Padova 1994.
– KASPER W., Vie dell’unità. Prospettive per l’ecumenismo, Queriniana, Brescia
2006.
– KASPER W., L’ecumenismo spirituale, Città Nuova, Roma 2006.
Altri testi di riferimento:
– DIZIONARIO DEL MOVIMENTO ECUMENICO, EDB, Bologna 2001.
147
I - II ANNO
Testi consigliati
– RUSSO A., Dio a colori. Pensare Dio nell’orizzonte del pluralismo, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002.
– SEGRETARIATO ATTIVITÀ ECUMENICHE (a cura di), Le chiese cristiane e le altre
religioni: quale dialogo?, Àncora, Milano 1998.
– AA.VV., Cristianesimo e religione, Glossa, Milano 1992.
– BORRMANS M., Orientamenti per un dialogo tra cristiani e musulmani,
Pontificia Università Urbaniana, Roma 1991.
– ZAGO M., Buddismo e cristianesimo in dialogo. Situazione, rapporti, convergenze, Città Nuova, Roma 1985.
– COMMISSIONE PER LE RELAZIONI RELIGIOSE CON L’EBRAISMO, Sussidi per una
corretta presentazione degli Ebrei e dell’Ebraismo nella predicazione e nella
catechesi della Chiesa cattolica, Roma 1985.
– COMMISSIONE PER LE RELAZIONI RELIGIOSE CON L’EBRAISMO, Orientamenti e
suggerimenti per l’applicazione della dichiarazione conciliare «Nostra Aetate» n. 4, Roma 1974.
Docente: ALBERTO ALBERTIN
LM204 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di far riscoprire l’importanza e la profondità del Diritto
canonico nella vita e nella missione della Chiesa, mettendone in risalto il
fondamento teologico, l’utilità pastorale e la carità, intesa come il principio
giuridico costitutivo del diritto ecclesiale.
Attraverso l’approfondimento del testo codiciale si vuole favorire la scoperta che ogni membro del popolo di Dio ha delle proprie responsabilità all’interno della Chiesa e per questo è chiamato ad assumersi, anche in maniera
qualificata, dei compiti importanti a servizio della vita ecclesiale.
Verranno, infine, analizzati alcuni ambiti concreti nei quali ogni singolo
studente potrà apprezzare e valorizzare la ricchezza di sintesi teologica e di
precisa indicazione su aspetti salienti della vita cristiana.
Contenuti
– Il Diritto canonico nella vita della Chiesa
– Il diritto nell’esperienza umana
– Fondamenti teologici del diritto canonico
– La dimensione pastorale del diritto canonico
– Il Codice di Diritto canonico
– Presentazione generale del Codice
– Sintesi indicativa di ogni singolo Libro del Codice
– I Fedeli cristiani
– Obblighi e diritti di tutti i fedeli
– Obblighi e diritti dei fedeli laici
– Obblighi e diritti dei fedeli ministri ordinati
– La vita consacrata nella chiesa: forme e carismi
– La struttura della Chiesa
– La Chiesa universale
– La Chiesa particolare: diocesi e parrocchie
– Il compito di insegnare nella Chiesa
– Il Magistero gerarchico
– Il ministero della Parola
– L’educazione cattolica
– La funzione di santificare della Chiesa
– I sacramenti in genere
– Il sacramento della Penitenza
– Il sacramento del Matrimonio: interconfessionale e interreligioso
– Le sanzioni nella Chiesa
– Le pene medicinali o censure
– Le pene espiatorie
148
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente con la possibilità, da
parte degli studenti, di intervenire per chiarificazioni o approfondimenti.
L’esame sarà orale con l’ipotesi di una verifica scritta al termine del primo
semestre.
Bibliografia
– Testo del Codice di Diritto canonico; si suggerisce il Codice di diritto canonico commentato, Ancora, Milano 2004; oppure Codice di diritto canonico e leggi complementari, editore Coletti a San Pietro, Roma 2004.
– SALVADOR C.C. - DE PAOLIS V. - GHIRLANDA G., Nuovo dizionario di Diritto
canonico, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993.
– AA.VV., Corso Istituzionale di Diritto canonico, Ancora, Milano 2005.
– GHIRLANDA G., Il diritto nella Chiesa mistero di comunione, San Paolo, Milano 1990.
– COCCOPALMERIO F., La Parrocchia, tra Concilio Vaticano II e Codice di Diritto Canonico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000.
– URRU A.G., La funzione di insegnare della chiesa, ed. Vivere In, Roma 2001.
– MIRAGOLI E., Il sacramento della penitenza, Ancora, Milano 1999.
– HENDRIKS J., Diritto matrimoniale, Ancora, Milano 1999.
– BIANCHI P., Quando il matrimonio è nullo?, Ancora, Milano1998.
– DE PAOLIS V. - CITO D., Le sanzioni nella chiesa, Urbaniana University
press, Roma 2000.
I - II ANNO
DIRITTO CANONICO
TEOLOGIA DELL’EVANGELIzzAzIONE
Docente: GAUDENZIO ZAMBON
LM205 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di offrire una trattazione approfondita del concetto di
“evangelizzazione” inserito nell’ambito più generale della tradizione della
fede e della questione della salvezza universale. In particolare esso è finalizzato a collocare la missione della chiesa nella prospettiva dinamica della
responsabilità della comunicazione della fede secondo le diverse articolazioni della “nuova evangelizzazione” e del dialogo interreligioso.
Contenuti
1. La Chiesa è per “sua natura missionaria”: il contesto e la missione della
chiesa.
2. L’evangelizzazione, l’inculturazione e il dialogo interreligioso nella missione della chiesa.
3. La “nuova evangelizzazione” nel XX e XXI secolo.
4. I nuovi sentieri della trasmissione della fede e della iniziazione cristiana.
149
Bibliografia
Appunti delle lezioni del docente.
– COLLET G., «… Fino agli estremi confini della terra». Questioni fondamentali di teologia della missione, BTC 128, Queriniana 2004, in particolare la
parte seconda “Inculturazione e identità” (pp.131-245).
Documenti del Magistero:
– PAOLO VI, Evangelii nuntiandi (1975).
– GIOVANNI PAOLO II, Redemptoris missio (1990).
– PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO E CONGREGAZIONE PER
L’EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLO, Dialogo e annuncio. Riflessioni e orientamenti sul dialogo interreligioso e l’annuncio del vangelo di Gesù Cristo
(1991).
– SINODO DEI VESCOVI, La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede. Lineamenta (2011).
Bibliografia di approfondimento:
– BOSCH D.-J., La trasformazione della missione. Mutamenti di paradigma in
missiologia, BTC 109, Queriniana, Brescia 2000.
– DUPUIS J., Gesù Cristo incontro alle religioni, Cittadella editrice, Assisi
1989, pp. 293-353.
– BEVANS ST.B. - SCHROEDER R.P., Teologia per la missione oggi. Costanti nel
contesto, BTC 148, Queriniana, Brescia 2010, in particolare “Costanti nel
contesto: fondamenti biblici e teologici” (pp. 34-136) e “Costanti nel contesto: teologia per la missione oggi” (pp. 449-626).
GIOVANI E RELIGIONE
(Modulo 2)
Docente: SIMONE ZONATO
Interventi laboratoriali di: MARIALUISA DAMINI - LIVIO TONELLO
LM206 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Il modulo intende indagare il rapporto tra i giovani e la religione, a partire
dai risultati delle ricerche sul campo a livello nazionale e locale.
150
Esso mette in evidenza come oggi la religiosità è vissuta, percepita e manifestata nei giovani e quali attenzioni, canali, linguaggi, luoghi, metodi è
possibile attivare per stimolare ed educare uno sviluppo naturale della dimensione religiosa nella persona.
Tre sono le prospettive messe in dialogo: quella sociologica, quella pedagogico-didattica e quella teologico-pastorale. Alla prospettiva sociologica viene dato maggiore spazio in classe e il docente fa da punto di riferimento
per l’intero corso.
Contenuto
Sociologico
A partire dall’analisi di dati statistici e interviste, si descrivere la realtà giovanile e di interrogare (criticizzandola) l’attuale pastorale (giovanile) per
guardare oltre (e altrove).
L’analisi dei dati statistici ruota attorno ad alcune ricerche condotte in questi ultimi anni dall’Osservatorio Socio-religioso del Triveneto. Queste ricerche sono di carattere quantitativo, ossia fanno riferimento a metodologie
specifiche della sociologia che si basano su grandi numero e su un uso peculiare delle statistiche.
Le interviste, invece, fanno riferimento all’altro lato della ricerca sociologica, ossia la metodologia di carattere qualitativo, che ha per suo scopo, appunto, mettere in luce la “qualità” di determinate azioni sociali. Anche qui
il riferimento è ha una ricerca di carattere qualitativa condotta recentemente dall’OSReT.
Entrambe questi aspetti della metodologia sociologica saranno spiegati all’inizio del corso.
Il corso prevede poi un percorso che condurrà, dopo alcune lezioni di carattere più generale (con l’inquadramento del discorso all’interno di alcune
teorie sociologiche di riferimento), all’approfondimento di vari aspetti del
vissuto giovanile, in particolare il rapporto che i giovani hanno con la religione e il vissuto religioso: credenze, pratiche religiose, appartenenza ecclesiale.
Pedagogico-didattico
1. Educare nel mondo che cambia: spunti per cambiare l’educazione
Inizialmente si rifletterà con i corsisti, attraverso l’analisi di alcuni documenti anche dell’Unione Europea, su quali nuovi sfide educative siano presenti nella società odierna, anche attraverso il confronto con alcuni passaggi della Caritas in Veritate.
2. Educare i giovani a re-immaginare il pianeta
Questa parte del percorso si propone come una riflessione su come le proposte pastorali possano essere significative ed eloquenti per la vita quotidiana, capaci di assumere anche le domande inespresse o tante volte mascherate da stili di vita che ci appaiono immediatamente refrattari e che invece invocano salvezza. Il percorso si propone come laboratoriale e prende
151
I - II ANNO
Metodo
Il corso prevede per la maggior parte lezioni frontali alle quali verranno intercalati momenti di lavoro di gruppo sui documenti del Magistero. La verifica del grado di apprendimento degli studenti avverrà con un colloquio di
esame orale.
3. Spunti operativi
Verranno presentate alcune tecniche di lavoro partecipative/cooperative per
affrontare con i giovani questioni religiose.
Teologico-pastorale
La proposta teologica-pastorale prenderà le mosse dalla rappresentazione
del vissuto di fede e della appartenenza religiosa. Molti giovani percepiscono lontana e quasi ostile la “realtà chiesa” come istituzione. Ci si interrogherà sul complesso e problematico rapporto tra identità e appartenenza,
tra bisogni ed esperienze, tra vissuto di fede e linguaggi in grado cioè di
esprimere una proposta significativa ed eloquente per la vita quotidiana,
capace di assumere anche le domande inespresse o tante volte mascherate
da stili di vita che ci appaiono immediatamente refrattari e che invece invocano salvezza.
Passaggi:
1. Inceppamento dei processi di trasmissione della fede.
2. Rottura col passato e rischio sul futuro.
3. Il ruolo della comunità cristiana: l’ideale nel concreto.
Metodo
Il modulo prevede 1 lezione introduttiva di 3 ore fatta assieme dai tre docenti, 5 lezioni di 3 ore ciascuna da parte del sociologo per sviluppare il tema; 3 lezioni di 3 ore ciascuna per l’area di pedagogia; 2 lezioni di 3 ore
ciascuna per l’area pastorale; 1 lezione finale di tre ore fatta assieme. L’esame si compone di una prova scritta da sostenere in Facoltà dove lo studente risponde a 3 domande (una per area). Ciascun docente corregge la risposta alla propria domanda e propone una valutazione che il docente di sociologia terrà in considerazione per la valutazione finale.
BIBLIOGRAFIA
– OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO - A. CASTEGNARO, Religione in
standby, Marcianum Press, Venezia 2008.
– OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO, C’è campo? Giovani, spiritualità, religione, Marcianum Press, Venezia 2010.
– CARITAS ITALIANA in collaborazione con CEM - MONDIALITÀ, Kit multimediale (Zero Poverty cofanetto, Città Nuova, Roma 2010.
– SEVESO B., La pratica della fede, Glossa, Milano 2010, pp. 576-581.
– ISTITUTO DI TEOLOGIA PASTORALE UNIVERSITÀ SALESIANA, Pastorale giovanile.
Sfide, prospettive, esperienze, LDC, Leumann (To) 2003.
– TONELLI R., Per una pastorale giovanile al servizio della vita e della speranza, LDC, Leumann (To) 2002.
152
CORSI PER IL TIROCINIO
Il tirocinio è finalizzato all’interazione strategica tra teorie e pratiche, e rappresenta una preziosa opportunità di formazione e di sviluppo della professionalità docente in quanto costituisce un fattore determinante di raccordo tra
l’ambito delle conoscenze e quello delle abilità e delle competenze (di base,
trasversali, disciplinari, tecnico-pratiche). Il percorso di tirocinio è strutturato
nei due anni del biennio specialistico e prevede corsi didattici, esercitazioni
pratiche in situazione, colloqui con il tutor, verifica finale.
PROGETTAzIONE DIDATTICA
Docente: RINALDA MONTANI
LM110 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il corso intende guidare lo studente alla progettazione didattica attraverso
l’introduzione teorica alla didattica come scienza e avviarlo alla progettazione con particolare riferimento alle scelte metodologiche. Nella presentazione di varie metodologie didattiche, assumerà particolare rilievo la strategia laboratoriale.
Contenuti
1. La didattica nella dimensione epistemologica.
2. Oggetto, campo e metodo della didattica.
3. Visioni sistemiche e configurazioni della didattica odierna.
4. Didattica scolastica; didattica extrascolastica; didattica degli adulti; didattica tecnologica.
5. Progettare e condurre interventi didattici in ambito scolastico e pastorale.
Metodo
La presentazione dei nuclei tematici avverrà mediante lezioni introduttive
aperte alla partecipazione attiva degli studenti; gli approfondimenti riguarderanno lo studio di testi specifici.
Verranno proposte esercitazioni in gruppo; proiezioni di film con discussione; analisi di documenti significativi.
Sarà attivato un seminario per l’analisi e la comparazione su libri di testo
per l’insegnamento della religione cattolica e una lettura critica delle riviste
specializzate per la R.C.
Bibliografia
– FELISATTI E. - RIZZO U., Progettare e condurre interventi didattici, Pensa
Multimedia, Lecce 2007.
– MORTARI L., Apprendere dall’esperienza, Carocci, Roma 2003.
– SACRISTANI MOTTINELLI M., Nel laboratorio di religione, La Scuola, Brescia 2005.
153
I - II ANNO
spunto da alcune realtà critiche emergenti nel nostro tempo, come la lotta
alla povertà.
Letture consigliate:
– PEIRCE G., Il Signore è grande e non si può disegnare, Einaudi, Torino 2008.
– PENNAC D., Diario di scuola, Feltrinelli, Milano 2008.
– ROSSI DORIA M., Di mestiere faccio il maestro, L’ancora del mediterraneo,
Napoli 1999.
LABORATORIO DI DIDATTICA
Docente: RINALDA MONTANI
LM208 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi e contenuti
Il laboratorio si propone di accompagnare lo studente/tirocinante in un
percorso di riflessioni e proposte operative relative:
– alla progettazione didattica generale;
– alla progettazione didattica dell’IRC;
– all’approfondimento della strategia laboratoriale;
– alla riflessione sulla “sfida educativa” contemporanea;
– alla riflessione/autoriflessione sulle competenze professionali dell’insegnante IRC.
Metodologia
Le lezioni verranno svolte attraverso discussioni e attività in gruppo; visione di filmati tematici; analisi di documenti; produzione di materiali per la
didattica, la valutazione, l’osservazione. Lettura, analisi e comparazione di
articoli e progetti tratti da riviste di didattica e specializzate.
Bibliografia:
– COMITATO PER IL PROGETTO CULTURALE DELLA CEI (a cura di), La sfida educativa, Editori Laterza, Bari 2009.
– LEUZZI L., La comunità cristiana e il compito urgente dell'educazione.
Commento alla lettera di papa Benedetto XVI, Paoline, Milano 2008.
– PANERO D. - BOCCHINI S., Didattica creativa, EDB, Bologna 2008.
– SACRISTANI MOTTINELLI M., Nel laboratorio di religione, La Scuola, Brescia
2005.
– SCURATI C. (a cura di), Nuove didattiche. Linee di ricerca e proposte formative, La Scuola, Brescia 2008.
Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio.
154
PEDAGOGIA PASTORALE
Docente: LIVIO TONELLO
LM111 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
L’educare è a tema in continuità nei dibattiti, nei convegni, nelle pre-occupazioni di genitori, insegnanti e operatori pastorali. All’educazione non sempre
si accompagna una sapiente formazione, sia in ambito didattico che pastorale. Sfida attuale è accompagnare la crescita della persona nelle fasi della vita,
aiutandola a cogliere, nel dipanarsi dei giorni, il dono e il compito del vivere.
Una conversione pastorale è richiesta nelle comunità cristiane in ordine alla
valorizzazione di cammini pedagogici per l’educazione cristiana. La pedagogia della fede diventa sapienza pastorale che rivela nel vissuto la pedagogia
salvifica di Dio. L’intento del corso non è quello di giustificare o meno l’esistenza di una disciplina e la sua collocazione nel panorama scientifico ma di
constatare e affermare la necessità di una riflessione che pone a tema il carattere formativo dell’azione della chiesa, specialmente in ambito pastorale-pratico. Proprio perché non si tratta di un ambito particolare dell’azione ecclesiale
ma di una sua dimensione caratterizzante che contraddistingue e accompagna tutti gli ambiti della fede. La chiesa ha una funzione formativa ed educativa nei confronti della fede, oggetto e fine del suo darsi e del suo operare. Una
riflessione sulle finalità e sulle modalità dell’agire pastorale porta a considerare se la dimensione formativa è presente e operante.
I - II ANNO
– BONOMI CASTELLI A. - DI TULLIO M.G. - ROSA A., I media per crescere, Ed.
Paoline, Milano 2009.
Contenuti
1. “Pedagogia pastorale”: una nuova disciplina teologica?
2. La pedagogia della salvezza
3. La pastorale come “arte” della comunità educante
4. Le sfide della multiculturalità e multireligiosità
5. Orientamenti operativi teologico-pastorali:
- “Educare alla vita buona del Vangelo”
- gestis verbisque: fecondità di una formula
- linguaggio e comunicazione
- pratiche di evangelizzazione
6. Ambiti pedagogico-pastorali:
- il discernimento comunitario
- la progettazione pastorale
- l’operatività in équipe
Metodo
Le ore di lezione frontali sono integrate da alcune collaborazioni seminariali e la produzione di un elaborato scritto di alcune pagine. La didattica si
avvale della proiezione di slides, di griglie riassuntive e di schede da completare. La verifica finale tiene conto della partecipazione attiva dello studente in classe, della esposizione dei contenuti principali del corso sviluppati nell’elaborato scritto finale.
155
Bibliografia
– TONELLO L., Formare nella fede. Appunti per una pedagogia pastorale, Dispensa, Padova 2011.
– CEI, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020.
– BENEDETTO XVI, Lettera alla diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione, 21 gennaio 2008, Libreria Editrice Vaticana 2008.
– UFFICIO NAZIONALE DELLA CEI PER L’EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L’UNIVERSITÀ SERVIZIO NAZIONALE DELLA CEI PER IL PROGETTO CULTURALE, Le sfide dell’educazione, 4: Interculturalità, EDB, Bologna 2007.
– BUCCIARELLI C., Nessuno è uguale, nessuno è diverso… e i cristiani?, EDB,
Bologna 2008, I parte.
– FALLICO A., Pedagogia pastorale. Questa sconosciuta, Edizioni ChiesaMondo, Catania 2010.
CORSO COMPLEMENTARE
ETICA SOCIALE E IMMIGRAzIONE
Docente: GIORGIO BOZZA
LM302 - Ore settimanali: 2 - II Semestre
Obiettivi
Il moderno fenomeno dell’immigrazione, che costringe milioni di persone a
lasciare i loro paesi d’origine alla ricerca di lavoro, è oramai divenuto un
evento ineluttabile. In ambito socio-politico tale fenomeno provoca un ritorno di nuove forme d’intolleranza e di violenza nei confronti dello straniero, che in alcuni casi si traducono in sistemi statali di stampo nazionalista o addirittura xenofobo.
Il corso intende avviare una riflessione etica su questo fenomeno, mettendolo in relazione con alcuni principi oramai radicati nel tessuto socio-politico dell’Occidente e dai quali non si può prescindere nel tentativo di costruire una pacifica convivenza sociale come, ad esempio, la dignità della
persona, la solidarietà, il diritto, il Bene comune, la destinazione universale
dei beni.
Seconda parte: lo straniero nella Bibbia
Si prenderà in esame i testi dell’Antico e del Nuovo Testamento in cui si fa
riferimento alla categoria di straniero. Nel sottoporre ad un analisi ermeneutica questi testi si tenterà di dimostrare come l’essere straniero è una
qualità sia del popolo Ebraico – prima di entrare nella terra promessa –,
sia dei discepoli di Cristo, sia delle prime comunità cristiane in diaspora
tra le genti del Mediterraneo. Lo scopo di questo studio è quello di evidenziare degli elementi utili per poter tracciare una deontologia dell’accoglienza
che possa guidare l’agire dell’uomo; credente e non credente.
Terza parte: immigrazione e Dottrina Sociale della Chiesa
Alla luce dei valori emersi nell’analisi biblica, facendo tesoro delle scienze
umane e di alcuni principi della Dottrina sociale della Chiesa, si cercherà di
tracciare un’etica della interculturalità che vada oltre il multiculturalismo e
trovi nella ragione relazionale il principio ispiratore.
Metodo
Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente con la
possibilità di dialogo con gli studenti. La verifica dell’apprendimento verterà in un colloquio orale.
Bibliografia
Testo di riferimento
– BOZZA G., Ero straniero e mi avete accolto. Etica sociale ed immigrazione,
Dispensa, Padova 20112.
Testi di approfondimento
– COLOMBO E., Le società multiculturali, Carocci, Roma 2002.
– COLOMBO E., Rappresentazioni dell’altro. Lo straniero nella riflessioni sociale occidentale, Guerini, Milano 1999.
– COTESTA V., Lo straniero. Pluralismo culturale e immagini dell’Altro nella
società globale, Laterza, Roma-Bari 2008.
– COTESTA V., Sociologia dei conflitti etnici. Razzismo immigrazione e società
multiculturale, Laterza, Roma-Bari 1999.
– DI SANTE C., Lo straniero nella bibbia. Saggio sull’ospitalità, Città Aperta,
Troina 20062.
– DONATI P., Oltre il multiculturalismo, Laterza, Roma-Bari 2008.
– SUNDERMEIER T., Comprendere lo straniero. Una ermeneutica interculturale, Queriniana, Brescia 1999.
– TABBONI S., Lo straniero e l’atro, Liguori, Napoli 2006.
– ZOJA L., La morte del prossimo, Einaudi, Torino 2009.
Contenuti
Prima parte: lo straniero
Si approfondirà il fenomeno dell’immigrazione da una prospettiva prettamente sociologica e filosofica. In modo particolare, ci si soffermerà ad analizzare la questione dell’essere straniero, il quale rimanda al tema più ampio della rappresentazione dell’altro.
156
157
CORSO SEMINARIALE
LA MISTICA NELLE RELIGIONI ORIENTALI
Docente: GIUSEPPE TOffANELLO
LM403 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
–
–
–
–
Il canto del beato, Bhagavad Gita, UTET, Torino 1976.
Mistici indiani medievali, UTET, Torino 1971.
Testi taoisti, UTET, Torino 1977.
Upanishad ad antiche e medie, Boringhieri, Torino 1968.
Altri testi saranno consigliati nel corso. Eventuali dispense dell’insegnante.
Obiettivi
Il corso intende introdurre gli studenti alla sensibilità mistica delle grandi religioni orientali, per coglierne la ricchezza e le particolarità. Questo permetterà
loro di capire meglio il fenomeno della mistica come esperienza umana tipica,
ma anche le peculiarità delle mistiche cristiane.
Contenuti
1. Le varie comprensioni del fenomeno mistico da parte degli studiosi, credenti
o ‘laici’ che siano.
2. La mistica nell’induismo. Le intuizioni delle Upanishad e della Bhagavadgita.
L’Advaita Vedanta e la mistica bhakti del Medioevo indiano. La mistica politica
di Gandhi.
3. La mistica nel buddhismo. Il silenzio mistico del Buddha e il primato dell’esperienza. L’ascesi e la meditazione. Il vuoto. Varie scuole. In particolare la
scuola Zen.
4. La mistica nel taoismo. Il Tao. Il non-agire. Il corpo taoista.
5. In dialogo con le mistiche cristiane.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali e letture in classe.
La verifica dell’apprendimento si baserà su un tesario offerto dall’insegnante a
partire dal corso. Lo studente però potrà anche presentare un suo lavoro personale di ricerca, indicando la bibliografia e il percorso di approfondimento seguito, e inserendo il lavoro fatto nel tesario comune.
Bibliografia
– ACHARUPARAMBIL D., La spiritualità dell’induismo, Studium, Roma 1986.
– ACHARUPARAMBIL D., «L’induismo», in La mistica. Fenomenologia e riflessione
teologica, Città Nuova Editrice, Roma 1984, vol. 2, pp. 527-568.
– ANCILLI E., «La mistica e le mistiche», in La mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova Editrice, Roma 1984, vol. 2, pp. 509-525.
– LOPEZ-GAY J., «Il Buddhismo», in La mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova Editrice, Roma 1984, vol. 2, pp. 569-586.
– NOJA V. (cur.), Testi mistici per la contemplazione di Dio, Borla 2006.
– ZAGO M., La spiritualità del Buddhismo, Studium, Roma 1986.
Testi consigliati
– ELIADE M., Tecniche dello yoga, Boringhieri, Torino 1984.
– W. WATTS A., Il Tao: la via dell’acqua che scorre, Ubaldini, Roma 1977.
– PANIKKAR R., I Veda. Mantramañjar . Testi fondamentali della rivelazione vedica, BUR, Milano 2001.
158
159
VI. INIZIATIVE ACCADEMICHE
SU INTERCULTURALITÀ
E DIALOGO INTERRELIGIOSO
n 1. DIES ACADEMICUS
La Prolusione costituisce l’atto accademico di apertura ufficiale dell’anno scolastico che quest’anno viene affidata a P. SILVESTRO BEJAN, sul tema “A 25 anni
dall’incontro interreligioso di Assisi: religioni e preghiera”, e che si terrà giovedì
3 novembre 2011 alle ore 16.00, nell’Aula Magna (sala teatro) della Facoltà
Teologica del Triveneto.
n 2. LABORATORIO
SU:
GIOSO A SCUOLA”
“INTERCULTURALITÀ
E DIALOGO INTERRELI-
L’ISSR di Padova e l’Ufficio Scuola della Diocesi di Padova promuovono un laboratorio interculturale con i seguenti scopi:
• l’approfondimento tematico della prospettiva interculturale e interreligiosa a partire dai testi scolastici di Religione Cattolica (scuola primaria e secondaria inferiore e superiore);
• istruire il tema (o i temi scelti) nei suoi contenuti culturali e teologici e didattici: status quaestionis, sviluppo dottrinale, studio delle fonti, offerta didattica;
• creare una occasione di lavoro condiviso tra docenti e studenti dell’Istituto
(biennio di specializzazione), insegnanti di RC nelle scuole primarie e secondarie;
• offrire strumenti di studio e di ricerca, antologia di testi.
Coordinatori: Franco Costa, Maria Luisa Damini, Enrico Riparelli, Gaudenzio
Zambon
Tema scelto
Le religioni di fronte alle grandi domande dell’uomo: la prospettiva della Nostra
Aetate. Ricerca sulla prospettiva nell’IRC e nei testi scolastici di RC
Laboratori
1. Laboratorio per la scuola primaria
2. Laboratorio per la scuola secondaria inferiore
3. Laboratorio per la scuola secondaria superiore
161
Programma
I incontro (aperto a tutti): 18 novembre 2011 - ore 16.30-19.00
Le religioni di fronte alle grandi domande dell’uomo: la prospettiva della Nostra
Aetate.
Primo Relatore: PAUL RENNER (prospettiva teologica)
Secondo Relatore: MATTEO GIULIANI (prospettiva pedagogica)
- Confronto in assemblea e consegna del lavoro ai partecipanti (indicazioni
da parte dei leaders sui testi di studio)
- Iscrizione ai gruppi di lavoro suddivisi per livello scolastico (primaria e secondaria I e II)
II incontro (solo iscritti ai gruppi di lavoro):
16 dicembre 2011, ore 16.30-19.00
III incontro (solo iscritti ai gruppi di lavoro):
13 gennaio 2012, ore 16.30-19.00
IV incontro (aperto a tutti):
9 marzo 2012, ore 16.30-19.00
- consegna dei lavori di laboratorio e ripresa dei punti salienti da parte di
esperti dell’Istituto (proff. GIULIANO ZATTI, GIUSEPPE TOFFANELLO, un docente di didattica).
n 3. NEWSLETTER
Dal 1986 ad oggi, oltre 2.000 persone sono passate tra i banchi di scuola dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova e assieme a loro molte altre interessate alla sua offerta formativa ed iniziative culturali. Con queste
persone, insegnanti, studenti ed ex studenti diplomati, insegnanti di religione
ed educatori, amici e sostenitori, l’Istituto intende tenere vivi i legami di amicizia e di interesse culturale per le “scienze religiose”, attraverso la “Newsletter ISSR di Padova”, strumento informatico semplice ed efficace, proposto
senza alcun vincolo e onere economico.
Gli obiettivi che la newsletter si propone sono quelli di mantenere e coltivare
relazioni di carattere culturale offrendo informazioni sulle iniziative promosse dell’Istituto, segnalazioni bibliografiche, documentazioni importanti riguardanti lo studio e la ricerca delle scienze religiose, con particolare attenzione alla prospettiva interculturale e al dialogo interreligioso. Lo spazio del
“forum” apre al confronto e allo scambio di contributi costruttivi su argomenti che di volta in volta verranno indicati dalla redazione.
La newsletter ha una cadenza mensile e veicola il flusso di informazioni che
l’équipe di redazione (docenti e studenti) raccoglie e raggruppa attorno a
quattro rubriche: attività (ISSR di Padova, Facoltà Teologica del Triveneto,
Ufficio Scuola Diocesi di Padova), segnalazioni bibliografiche e culturali (te162
mi di interculturalità e di dialogo interreligioso, pubblicazioni dei docenti ISSR), documentazione (ISSR e IRC) e forum tematico.
n
4. PROGETTO DI RICERCA BIBLIOGRAFICA
Tra le attività in fase di avvio va segnalato il progetto di ricerca bibliografica
che consiste nella catalogazione degli articoli di carattere interculturale, interreligioso e pedagogico-didattico, editi nelle riviste più significative presenti
nella biblioteca della Facoltà Teologica del Triveneto. La ricerca coinvolge un
gruppo di studenti coordinati dal prof. Enrico Riparelli e si avvale del sostegno economico di alcune borse di studio. La finalità del lavoro consiste nell’offrire agli studenti e a coloro che sono interessati ai temi della interculturalità e del dialogo interreligioso, una rassegna bibliografica aggiornata su tali
tematiche, per un utilizzo didattico (insegnamento della religione), accademico (tesi di Laurea) e di aggiornamento personale.
n
5.
BORSE DI STUDIO
FONDAZIONE ANTONVENETA
Per il prossimo anno accademico sono istituite nuove borse di studio, da parte
della Facoltà Teologica del Triveneto, grazie al sostegno della Fondazione Antonveneta.
Si potrà così favorire l’iscrizione, il proseguimento e il completamento della
formazione accademica degli studenti in possesso dei requisiti di merito ed
economici stabiliti nel bando.
1. copertura della tassa annuale e della quota d’iscrizione di alcuni studenti
iscritti come ordinari all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova
2. assegnazione di “150 ore accademiche” (Leg. 390/91) per 2 studenti ordinari
come “collaborazione studentesca”.
Modulistica:
Ritirare il modulo per la richiesta di Borsa di studio presso la Segreteria della
Facoltà o scaricarlo dal sito internet www.fttr.it (home page).
PREMIO “STUDI SUL DIALOGO INTERRELIGIOSO”
La Facoltà Teologica del Triveneto ha indetto un concorso per l’assegnazione
del premio Studi sul dialogo interreligioso, consistente in una borsa di studio
con soggiorno in una Facoltà Teologica Cattolica dell’Asia.
163
La borsa di studio, del valore complessivo di 10.000 euro, può essere assegnata a uno o più studenti ordinari di ogni ciclo della Facoltà Teologica del Triveneto (baccalaureato, licenza, dottorato) e della Laurea e Laurea magistrale in
scienze religiose degli Istituti collegati alla Facoltà e a ricercatori e/o docenti
della Facoltà Teologica del Triveneto e degli Istituti collegati alla Facoltà, che
si distinguono per merito e che affrontano studi o tesi relativi al dialogo interreligioso, al rapporto tra evangelizzazione e inculturazione e al dialogo tra
teologie dei diversi continenti.
La borsa di studio prevede la copertura delle spese di viaggio, soggiorno e periodo di studio in una Facoltà Teologica Cattolica dell’Asia, che potrà avere
una durata dai due ai sei mesi.
Le domande (il modulo è scaricabile dal sito www.fttr.it) dovranno pervenire
alla Segreteria del Preside della Facoltà Teologica del Triveneto (all’attenzione
di Chiara Gatto), entro il 16 settembre 2011.
VII. GRADI ACCADEMICI CONFERITI
LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE
2011
Rubiero Ilaria - Il contributo della filosofia ermeneutica di Paul Ricoeur per il
dialogo ecumenico; relatori prof. E. Riparelli e prof. V. Bortolin.
Salvian Sandra - La trasmissione religiosa alle “seconde generazioni” di giovani
musulmani in Italia. Indagine esplorativa nella provincia di Treviso; relatori
prof. G. Zatti e prof. E. Riparelli.
LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE
2008
Salvian Sandra
2009
Lugunga Hilda Jeremia, Onorati Francesca, Ciavarella Marco, Coltro Alice,
Cuomo Anna, Marcuglia Daniele, Prencipe Antonio, Saggese Ida, Salmasi Cristina
2010
De Bettignies Gaude, Gomes de Pontes Lusinete, Lima Cotacachi Blanca Maria, Tonolo Irene, Baggio Giovanni, Gurrera Diana, Montalbano Vincenzo,
Songalimi Helena Maria Attanas, Bolzonella Chiara, Villani Sergio, Zagolin
Ketty, Bonetti Emanuele, Cavicchio Sara, Consalvo Immacolata, Galli Angela,
Minchio Valentina, Salvato Martina
2011
Amodeo Mariarosa, Crosta Danilo Maria, Fadini Gabriele, Panico Salvatore,
Sacchetto Fabio, Scramoncin Laura, Tonello Maddalena, Trincanato Francesco, Zanella Patrizio, Capodaglio Laura, Mason Giada, Tassinari Stefano, Zatta Michele
164
165
MAGISTERO IN SCIENZE RELIGIOSE
2008
Pierotto Carla, Quagliotto Fiorella, Storato Paolo, Goldin Beatrice, Grandi Michela, Miotto Alessandra, Velázquez Escobar Ada Nelly, Pérez Mora Gema Lizeth, Bordin Carla, Fantuzzi Francesca, Lazzaro Silvano, Scacco Maria, Sella
Simone
2009
Borella Cristina, Laverda Francesco, Miraglia Emilia, Tagliaro Miriam, Bonesso, Eleonora, Gulmini Caterina, Lavagnini Alessandra, Mattiazzi Ileana, Berardone Terenzio, Marchetti Manuele, Paccagnella Elena, Zulian Gloria, Dal
Sacco Martina, Gautiero Alessandro, Meneghetti Lidia
2010
Montana Rosario, Rubiero Ilaria, Botter Donatella, Quagliato Clarissa, Ridolfo Mario
2011
Marchesini Giuseppe, Sandon Silvia
DIPLOMA IN SCIENZE RELIGIOSE
2008
Gottardello Maria Pia, Lucchetta Barbara, Stocco Sara, Malvestio Elisa, Menegon Cesarina, Vegro Cinzia, Viel Monica
2009
D’Autilia Ylenia, Mattiazzi Francesca
2010
Emilio Marco
2011
De Guio Maria, Schievano Lucia
166
VIII. CALENDARIO ANNO ACCADEMICO 2011-2012
INCONTRI DOCENTI PER AREA DISCIPLINARE
organizzati dalla Facoltà Teologica del Triveneto
22 settembre ore 9.30 - 13.00
docenti Area di Teologia Morale
26 settembre ore 10.00 - 13.00 docenti Area di Patrologia e Storia della Chiesa
docenti Area di Teologia fondamentale
e Teologia Dogmatica
6 ottobre ore 15.00 - 18.00
docenti Area di Scienze umane
19 ottobre ore 15.00 - 18.00
docenti Area di Filosofia
27 ottobre ore 10.00 - 13.00
docenti di Teologia pastorale
8 febbraio ore 15.00 - 17.00
docenti di Area Biblica
168
SETTEMBRE 2011
OTTOBRE 2011
1
2
3
+ 4
5
6
7
8
9
10
+11
12
13
14
15
16
17
+18
19
20
21
22
23
24
+25
26
27
28
29
30
1
+ 2
3
4
5
6
7
8
+ 9
10
11
12
13
14
15
+16
17
18
19
20
21
22
+23
24
25
26
27
28
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
apertura della Segreteria
term. iscrizione Esami di Grado
inizio esami sessione autunnale
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
fine esami sessione autunnale
esame di Tirocinio
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
inizio lezioni 1° Semestre
lezione
lezione
lezione; Esami di Grado
lezione; Esami di Grado
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; Collegio docenti
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; S. Messa inizio A.A.
lezione
lezione
lezione; presentazione elaborato
dei seminari 2010/11
29 S lezione
presentazione schema di tesi
+30 D
31 L vacanza
169
NOVEMBRE 2011
DICEMBRE 2011
GENNAIO 2012
1 M TUTTI I SANTI
2 M lezione
presentazione schema di tesi
3 G Dies Academicus ISSR
(p. Silvestro Bejan)
4 V lezione
5 S lezione
+ 6 D
7 L lezione
8 M lezione
termine iscrizione Esami di Grado
9 M lezione
10 G lezione
11 V lezione
12 S lezione
+13 D
14 L lezione; 14-21 iscrizione esami
sessione straordinaria
15 M lezione
16 M lezione
17 G lezione
18 V lezione; inizio Laboratorio IRC
19 S lezione
+20 D
21 L lezione
22 M lezione
23 M lezione
24 G lezione
25 V lezione
26 S lezione
+27 D
28 L lezione
29 M lezione
30 M lezione
1
2
3
+ 4
5
6
7
8
9
10
+11
12
13
14
15
16
17
+18
19
20
21
22
23
24
+25
26
27
28
29
30
31
+ 1
2
3
4
5
6
7
D
L
M
M
G
V
S
+ 8
9
10
11
12
13
14
+15
16
17
18
19
20
21
+22
23
24
25
26
27
28
+29
30
31
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
170
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
lezione
lezione
lezione
esami sessione straordinaria
esami sessione straordinaria
esami sess. str.; Esami di Grado
IMMACOLATA
lezione; Esami di Grado
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; Laboratorio IRC
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
vacanza
vacanza
NATALE
vacanza
vacanza
vacanza
vacanza
vacanza
vacanza
MARIA MADRE DI DIO
vacanza
vacanza
vacanza
vacanza
EPIFANIA
vacanza; 2-12 iscrizione esami
sessione invernale
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; Laboratorio IRC
lezione
lezione
lezione
lezione
fine lezioni 1° Semestre
esami
esami
esami
esami;
presentazione schema di tesi
FEBBRAIO 2012
1
2
3
4
+ 5
6
7
8
9
10
11
+12
13
14
15
16
17
18
+19
20
21
22
23
24
25
+26
27
28
29
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami; esame di Tirocinio
esami; Consiglio di Istituto
inizio lezioni 2° Semestre
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione - Le ceneri
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione;
termine iscrizione Esami di Grado;
FTTr: Dies Academicus e
Collegio plenario docenti
171
MARZO 2012
APRILE 2012
MAGGIO 2012
GIUGNO 2012
1
2
3
+ 4
5
6
7
8
9
10
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
1
2
3
4
5
+ 6
7
8
9
1
2
+ 3
4
+11
12
13
14
15
16
17
+18
19
20
21
22
23
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
+ 1
2
3
4
5
6
7
+ 8
9
10
11
12
13
14
+15
16
17
18
19
20
21
+22
23
24
25
26
27
28
+29
30
24
+25
26
27
28
29
30
31
172
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; Laboratorio IRC
lezione; 10-17 iscrizione esami
sessione straordinaria
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
FTTr: Convegno Facoltà (9.00-18.00)
S lezione
D
L lezione
M lezione
M lezione
G lezione; Esami di Grado
V lezione; Esami di Grado
S lezione;
presentazione schema di Tesi
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
esami sessione straordinaria
esami sessione straordinaria
esami sessione straordinaria
vacanza
vacanza
vacanza
PASQUA
vacanza
vacanza
vacanza
vacanza
vacanza
vacanza
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
Anniversario della Liberazione
lezione
lezione
lezione
vacanza
M
M
G
V
S
D
L
M
M
Festa del lavoro
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; 9-19 iscrizione esami
sessione estiva
10 G lezione
11 V lezione; Consiglio di Istituto
12 S lezione
+13 D
14 L lezione
15 M lezione
16 M lezione
17 G lezione
18 V lezione; Collegio docenti
19 S lezione
+20 D
21 L lezione
22 M lezione
23 M lezione
24 G Presentazione tesario 2013
25 V
26 S
+27 D
28 L
29 M
30 M
31 G esami; esami di Tirocinio;
presentazione schema di Tesi
5
6
7
8
9
+10
11
12
13
14
15
16
+17
18
19
20
21
22
23
+24
25
26
27
28
29
30
V esami
S Festa della Repubblica
D
L esami; termine iscrizione
Esami di Grado
M esami
M esami
G esami
V esami
S
D
L esami
M esami
M SANT’ANTONIO DI PADOVA
G esami
V esami
S
D
L esami
M esami
M esami
G esami
V esami
S
D
L esami
M esami
M esami
G esami; esame di Tirocinio
V esami
S
173
LUGLIO 2012
AGOSTO 2012
SETTEMBRE 2012
+ 1
2
3
4
5
6
7
+ 8
9
10
11
12
13
14
+15
16
17
18
19
20
21
+22
23
24
25
26
27
28
+29
30
31
1
2
3
4
+ 5
6
7
8
9
10
11
+12
13
14
15
16
17
18
+19
20
1
+ 2
3
4
5
6
7
8
+ 9
10
11
12
13
14
15
+16
17
18
19
20
21
22
+23
24
25
26
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
27
28
29
+30
G
V
S
D
174
D
L Esami di Grado
M Esami di Grado
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V chiusura estiva della Segreteria
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
21
22
23
24
25
+26
27
28
29
30
31
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M Assunzione di Maria al cielo
G
V
S
D
L 20-31 iscrizione esami
sessione autunnale
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
apertura della Segreteria
termine iscrizione Esami di Grado
inizio esami sessione autunnale
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
fine esami sessione autunnale;
esame di Tirocinio
175
177
178
179