sommario - Ordine Avvocati Roma

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sommario - Ordine Avvocati Roma
FO RO
MANO 5-6
R
O
NOTIZIARIO
DEL CONSIGLIO
DELL'ORDINE
DEGLI AVVOCATI
DI ROMA
SETTEMBRE - DICEMBRE
ANNO 2007
SOMMARIO
ELEZIONI DEL CONSIGLIO BIENNIO 2008-2009
EDITORIALE
"La nostra storia: tra mito e realtà"
E' giunta l'ora del rinnovamento
"Il biennio di ieri e il biennio di domani
IL FATTO
Riflessioni sul Consiglio dell'Ordine
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
Presenze dei Consiglieri alle adunanze del Consiglio
Pregiudizialità del procedimento penale
rispetto a quello disciplinare
Componenti Commissione Esami Avvocato sessione 2007
Manuale difesa di ufficio e patrocinio a spese dello Stato
Calendario spettacoli Avvocati alla Ribalta
Saluto del Presidente Mario Egidio Schinaia
UE: spazio di libertà, sicurezza e giustizia
Incontro con la "Connecticut Bar Association"
ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO
Le adunanze
CONVEGNI
FORMAZIONE CONTINUA
PARERI DEONTOLOGICI
IL NOSTRO MONDO
Cerimonia per la consegna delle Medaglie Ricordo
La giustizia che non c'è
Borse per tirocini formativi per Giovani Avvocati
NECROLOGI
In ricordo di Flavio Graziani
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
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FORO ROMANO
ANNO LVIII
Direttore Responsabile
Alessandro Cassiani
Redattore
Giovanni Cipollone
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Segretario di Redazione
Piero Paris
Stampa
Centro Poligrafico Romano
Via Dorando Petri, 20
00011 - Bagni di Tivoli
Redazione
Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma
Palazzo di Giustizia
Piazza Cavour
00193 - Roma
Registrazione presso
il Tribunale di Roma
n. 1866 dell’11.12.1950
Tutti gli iscritti all’Ordine possono collaborare al Notiziario “Foro Romano” con articoli su problemi di interesse generale. Gli articoli devono essere
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EXTRAVAGANTES
Contro la mutabilità e proliferazione eccessive delle leggi
La lunga eco del contuberniu
PHILOGHELOS
SEGNALAZIONI E RECENSIONI
RAPPORTI INTERNAZIONALI
IN PUNTA DI PIEDI
AGGIORNAMENTO ALBO
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ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA
ELEZIONE DEI QUINDICI COMPONENTI
DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE
DEGLI AVVOCATI DI ROMA
PER IL BIENNIO 2008 - 2009
Ai sensi e per gli effetti di cui al D.L.L. 23 novembre 1944, n.
382 nonché del D.L. 26 febbraio 1948, n. 174, l’Assemblea degli
Avvocati di Roma è convocata per domenica 13 gennaio 2008,
alle ore 10, nell’Aula degli Avvocati del Palazzo di Giustizia Piazza Cavour - Roma, al fine di eleggere i quindici componenti
del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio
2008-2009.
Qualora in prima convocazione non si raggiungesse il numero legale (metà degli iscritti), la seconda convocazione, valida
con l’intervento di almeno un quarto degli iscritti, si terrà nello
stesso luogo sabato 26, domenica 27, lunedì 28 e martedì 29
gennaio 2008, dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
Per l’eventuale ballottaggio, l’Assemblea è convocata per
sabato 2, domenica 3, lunedì 4 e martedì 5 febbraio 2008, dalle
ore 8,30 alle ore 13,30.
Il termine per la eventuale segnalazione delle candidature è
fissato per le ore 14,00 di mercoledì 9 gennaio 2008.
Roma, 21 dicembre 2007
Il Consigliere Segretario
Antonio Conte
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Il Presidente
Alessandro Cassiani
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ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA
Norme per lo svolgimento delle operazioni elettorali
1) Ai sensi e per gli effetti di cui al D.L.L. 23 novembre 1944 n.382 nonché del D.L. 26 febbraio 1948 n.l74
l’Assemblea degli iscritti, al fine di eleggere i quindici componenti il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma per ogni biennio a partire da quello 1994-1995, verrà convocata:
a) nella seconda domenica del mese di gennaio alle ore 10 in prima convocazione, valida con la richiesta
presenza di metà degli iscritti;
b) nella quarta settimana del mese di gennaio per quattro giorni consecutivi dal venerdì al lunedì, dalle ore
8,30 alle ore 13,30, in seconda convocazione, valida con la richiesta presenza di almeno un quarto degli iscritti;
c) nella prima settimana del mese di febbraio per quattro giorni consecutivi dal venerdì al lunedì, dalle ore
8,30 alle ore 13,30, per l’eventuale ballottaggio.
L’Assemblea si terrà in tutte le occasioni presso la sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma a
Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, Aula Avvocati.
2) Gli avvocati che intenderanno segnalare a mezzo del Consiglio dell’Ordine agli elettori la loro candidatura
potranno farne richiesta scritta da presentare alla Segreteria del Consiglio, entro le ore 14 del mercoledì
antecedente la seconda domenica del mese di gennaio (9 gennaio 2008).
La Segreteria del Consiglio, raccolte e numerate tutte le richieste pervenute, procederà alla redazione, stampa
ed affissione di un manifesto recante l’indicazione, in ordine alfabetico, di tutti gli avvocati richiedenti.
L’indicazione sarà accompagnata dalla avvertenza secondo cui tutti gli iscritti agli Albi di Roma sono eleggibili.
3) Ove si debba far luogo all’Assemblea di ballottaggio, la Segreteria del Consiglio provvederà alla redazione,
stampa ed affissione di un manifesto contenente l’indicazione dei risultati dell’Assemblea di seconda convocazione e l’elenco di tutti gli avvocati che, avendo riportato un voto, avranno diritto a concorrere alle elezioni nelle
votazioni di ballottaggio.
4) Gli avvocati potranno segnalare la loro candidatura agli elettori mediante l’invio o la distribuzione di
lettere o volantini e con qualsiasi altro mezzo compatibile, in ogni caso, con le inderogabili norme di dignità e
di decoro che disciplinano la professione forense.
Gli avvocati potranno conseguire, proponendo la relativa richiesta scritta alla Segreteria del Consiglio,
l’elenco di tutti gli iscritti agli Albi di Roma risultanti dal “targhettario” previo rimborso delle spese vive.
5) Nel corso di tutte le operazioni di voto ed a partire dalle quarantott’ore precedenti sarà vietato
distribuire volantini o altro materiale di propaganda negli uffici giudiziari e nelle loro immediate
vicinanze.
L’affissione di manifesti di propaganda potrà essere eseguita nei tempi consentiti, solo nelle bacheche
mobili predisposte appositamente a tal fine dal Consiglio dell’Ordine e negli spazi riservati a ciascun
raggruppamento o singolo candidato.
Nel seggio elettorale, sempre e solo a cura del Consiglio, sarà esposta anche una copia di un manifesto di
ciascun raggruppamento o singolo candidato, limitato alla semplice elencazione dei candidati.
6) Il Consiglio designerà, prima dell’inizio delle votazioni, i questori ai quali sarà conferito l’incarico di
sorvegliare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali e di far osservare le norme di cui al precedente art.
5. I nominativi dei questori saranno pubblicati in calce al manifesto di cui all’art. 2.
7) Il mancato rispetto alle disposizioni di cui ai precedenti artt. 4 e 5 sarà oggetto di valutazione in sede
disciplinare.
8) Le votazioni avranno luogo esclusivamente a mezzo di schede con a retro il timbro del Consiglio
dell’Ordine e vistate a stampa dal Presidente, in cui l’elettore indicherà i nominativi dei candidati prescelti in
numero non superiore a quindici, usufruendo delle apposite cabine.
Inoltre, nello svolgimento delle operazioni di scrutinio saranno adottati i seguenti principi:
a) ove un candidato, di cui all’elenco affisso a cura del Consiglio dell’Ordine, sia indicato con il «solo
cognome» anche se vi sono omonimi il voto verrà attribuito come valido al candidato;
b) ove un candidato sia indicato con il «cognome esatto», ma con il «prenome errato», se tale prenome non
corrisponde ad altro iscritto agli albi sarà attribuito come valido al candidato;
c) ove un candidato sia indicato con «uno dei due cognomi», se il prenome è esatto il voto sarà attribuito
come valido al candidato, se manca il prenome ricorrerà l’ipotesi di cui al precedente punto a);
d) ove un candidato sia indicato con il «cognome simile» e con il prenome esatto, se il cognome ed il prenome
non corrispondono ad altro iscritto agli albi il voto verrà attribuito al candidato;
e) ove un candidato sia indicato con il solo cognome, (e per giunta) simile, se tale cognome non corrisponde
ad altro iscritto all’albo, il voto sarà attribuito come valido al candidato.
(estratto dal verbale dell’Assemblea ordinaria del 22 aprile 1993)
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EDITORIALE
“LA NOSTRA STORIA:
TRA MITO E REALTA’”
C’era una volta un galeone che navigava a gonfie vele. Gli zeffiri lo
sospingevano dolcemente. Sulla sommità dell’albero maestro sventolava una
bandiera con l’insegna della Giustizia.
Tutti ne ammiravano l’imponenza.
Nessuno metteva in dubbio l’importanza della missione che era chiamato
a svolgere.
Sospinto da una forza misteriosa, approdava in terre sconosciute.
Ieratici come sacerdoti, scendevano dalla tolda uomini avvolti in toghe
scintillanti.
Richiamati dalla loro presenza, arrivavano da ogni parte individui
dall’espressione dolorante: erano emarginati e oppressi che da tempo
immemorabile sognavano l’arrivo di un Difensore.
In questo modo, fin dalla notte dei tempi, gli Eroi Togati hanno solcato
i mari sospinti dall’insopprimibile vocazione a difendere le pubbliche e
private libertà.
Gli epigoni di questa nobile schiera continuano le loro gesta.
Sono dovunque!
Non è necessario entrare nelle Aule dei Tribunali per sentirne la voce
appassionata. Si materializzano quando vengono messi a repentaglio i diritti
primari dei cittadini.
Sprezzanti del pericolo, sono sempre in prima linea.
Quando regimi illiberali tentano di soffocare la voce dei più deboli, essi
ricompaiono e si ergono in loro difesa.
Diventano più combattivi soprattutto quando sembra che prevalgano
coloro i quali vorrebbero eliminarli.
Perché questo miracolo si rinnovi è però necessario un impegno costante
e totale.
Quando il galeone non naviga più in acque tranquille e gli zeffiri si
trasformano in cupi venti di burrasca, chi è chiamato a mantenere la rotta non
può abbandonare il timone, concedersi attimi di pausa o, peggio ancora, darsi
alla fuga.
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EDITORIALE
Per evitare che la gloriosa imbarcazione si trasformi in una zattera alla
deriva, egli deve restare al suo posto e reagire contro chi tenta l’arrembaggio.
Un diverso comportamento si tradurrebbe in un’imperdonabile
manifestazione di viltà e metterebbe a repentaglio i pochi o molti traguardi
raggiunti.
In simili frangenti, non è sufficiente gestire l’esistente mediante una
politica di saggia e ordinaria amministrazione.
In questi momenti, chi ne ha la responsabilità non può limitarsi
all’espletamento dei compiti strettamente istituzionali.
Verrebbe meno al proprio sacrosanto dovere se non insorgesse con
veemenza contro ogni tentativo, palese o nascosto, di cancellare i prìncipi
fondamentali della deontologia oppure di conculcare il Diritto di Difesa
garantito dalla Costituzione.
Chi ha il dovere di farlo, deve proporre agli ottusi governanti modelli di
Avvocatura sempre più professionali oltreché progetti di ordinamento tendenti
a ridurre sempre più l’esorbitante numero di Iscritti.
Quando, come è avvenuto negli ultimi anni, dal “periodo eroico” si
precipita in quello che non esito a definire della “lotta per la sopravvivenza”,
tutti sono chiamati a raccogliere le forze in vista di un futuro che non
costituisce più un diritto ma è piuttosto un territorio da conquistare con le
unghie e con i denti.
Mai come in questo momento, il disinteresse per il bene comune oppure
l’intenzione di acquisire cariche istituzionali al solo scopo di creare per se
stessi posizioni di potere, costituirebbero un delitto contro la collettività.
Per fortuna, le battaglie condotte e le iniziative realizzate in quest’ultimo
biennio giustificano un cauto ottimismo.
Non posso dimenticare la compattezza, la forza, la pacatezza che hanno
caratterizzato ogni manifestazione.
Non posso non ritenere che costituiscano auspici favorevoli le grandi
adunanze che hanno visto la partecipazione di migliaia di colleghi provenienti
da tutta Italia al Congresso Nazionale Forense, al Convegno nel cinema
Adriano, alle sfilate davanti a Palazzo Chigi e per Via dei Fori Imperiali.
Non posso ignorare l’intensa attività culturale che da anni anticipa
quell’aggiornamento continuo da poco diventato obbligatorio e la dura
reazione contro quegli Enti che hanno proposto convenzioni violatrici della
dignità e della libertà di ciascun Avvocato.
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EDITORIALE
Sarà dura, ma sono certo che se continueremo a combattere senza mai
abbandonare le posizioni raggiunte, ce la faremo!
Alla fine, chi ha immaginato di poterci annientare dovrà piegarsi.
Al termine di questa fase, coloro i quali hanno ritenuto di poterci
considerare quali venditori di consulenze, e perciò assoggettati alle leggi del
Mercato, dovranno riconoscere che l’Avvocatura è e resterà una Libera
Professione Intellettuale chiamata a rendere operante l’inviolabile Diritto di
Difesa previsto dalla Costituzione.
Prevarranno la nostra determinazione e quella forza misteriosa che scorre
nelle nostre vene e ci unisce a un lontano progenitore che, avvolto in una
stuoia vermiglia, prese per primo la parola in difesa di un proprio simile.
La nostra attuale realtà si inserirà nel solco di una grande tradizione e, nello
stesso tempo, si arricchirà di tutto quel bagaglio di conoscenza che costituisce
la premessa per poter operare in Europa e nel Mondo.
Vi lascio con l’augurio di un anno più sereno e proficuo del precedente e,
inoltre, con una promessa solenne: finchè lo vorrete, continuerò a lottare
perché la favola degli Eroi che solcavano i mari con la Toga al vento diventi
la nostra realtà.
Un forte abbraccio dal Vostro
Alessandro Cassiani
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EDITORIALE
E’ GIUNTA L’ORA DEL RINNOVAMENTO
Sono imminenti le elezioni per designare i quindici membri che formeranno
il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, per il biennio 2008/2009.
Il nuovo Consiglio – speriamo rinvigorito da giovani energie – dovrà
affrontare problematiche di rilevante importanza.
Ogni anno, in media, i nuovi iscritti nell’Albo degli Avvocati aumentano
di circa milleduecento unità.
Una folta schiera di giovani colleghi si affaccia alla ribalta forense,
cullando sogni, ambizioni e speranze.
Le legittime e solari aspirazioni che, nello scambio delle loro reciproche
impressioni rimbalzano negli spaziosi ambulacri delle aule giudiziarie, spesso
si infrangono nei bui sottoscala che collegano i vari angusti ambienti.
Bisogna incoraggiare i giovani colleghi perché non si arrendano di fronte
alle prime avversità.
E’ vero, gli albi forensi si sono infittiti ma, come sosteneva Hegel, in
particolari momenti la quantità può dare vita a una nuova qualità. Infatti, non
sono gli uomini a scandire i tempi, bensì sono i tempi a plasmare gli uomini.
Non serve a nulla continuare a blaterare, ricordando la “tristitia” dei tempi.
E’ invece necessario rimboccarsi le maniche e in primo luogo indirizzare gli
sforzi verso una valorizzazione del ruolo del professionista forense.
Le deviazioni intellettualistiche in senso economico-sociale, che
accomunano la prestazione dell’avvocato a quella aziendale, inculcando
principi che si basano sulla cultura del mercato e della concorrenza, non
possono che portare allo snaturamento della funzione forense che è invece
caratterizzata da ben più nobili peculiarità.
Va ricordato che il Parlamento europeo, con la risoluzione del 23 marzo
2006 sulle professioni legali ha in sostanza stabilità che il principio che
prevede la concorrenza dei prezzi nell’esercizio della professione legale non
può condurre a una minore qualità del servizio prestato e ciò a detrimento
dei consumatori, e cioè dei clienti.
L’incremento delle scuole forensi istituite con il D.P.R. 10/4/1990 n. 101
(quella nata sotto l’egida del consiglio dell’Ordine di Roma ha un corpo
docente di primo ordine) e le scuole di specializzazione universitarie,
senz’altro contribuiscono a dare un soddisfacente contributo alla preparazione
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EDITORIALE
dei giovani avvocati favorendo lo sviluppo della preparazione teoricopratica, a tutto vantaggio della qualificazione professionale.
Una formazione professionale qualitativa costituisce una funzione
essenziale di tutela dei diritti individuali e collettivi dei cittadini.
Orbene, il recente regolamento approvato dal Consiglio Nazionale Forense
in data 13 luglio 2007, relativo alla “formazione continua” del professionista
forense che dovrebbe garantire una ottimale competenza dell’avvocato nello
svolgimento dei suoi compiti, dà adito a qualche perplessità.
Una precisa norma del codice deontologico forense e cioè l’art. 12, già
stabilisce che “è dovere dell’avvocato curare costantemente la propria
preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con
particolare riferimento ai settori nei quali svolga la propria attività”.
Ora, il predetto regolamento prevede che il dovere diventi un obbligo,
consistente nel partecipare ad attività che garantiscano la continuità
nell’approfondimento delle conoscenze e delle competenze professionali,
nonché nell’aggiornamento della preparazione secondo specifiche modalità,
con la creazione di un “credito formativo” triennale.
Il regolamento prevede che i predetti corsi di aggiornamento abbiano
luogo mediante “masters”, seminari, convegni, giornate di studio, tavole
rotonde, commissioni di studio, ecc., che operino previa approvazione dei
Consigli dell’Ordine Territoriali.
Potrebbe essere condivisibile l’obbligo formativo se fosse stato possibile
assolverlo mediante una attività direttamente esplicata dai Consigli dell’Ordine
territoriali. Ciò è ovviamente impensabile e inattuabile anche sotto il profilo
organizzativo, per le città i cui iscritti all’Albo superino le duemila unità (a
Roma gli avvocati sono circa ventiduemila).
Il regolamento pertanto prevede che l’assolvimento degli obblighi di
formazione professionale possa essere affidato a privati sotto la vigilanza e il
controllo dei Consigli dell’Ordine territoriali che dovranno valutare, caso per
caso, la tipologia e la qualità dell’evento formativo, approvando il programma
presentato dalle associazioni forensi, da enti, istituzioni o organismi pubblici
o privati.
Come è noto, l’obbligo di formazione decorre dal 1° gennaio 2008.
Ebbene, tale impostazione didattica, che consente a qualsiasi gruppo di
lavoro pubblico o privato di organizzare i corsi e di rilasciare, alla fine, ai
professionisti forensi gli attestati di partecipazione agli eventi formativi, sta
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EDITORIALE
dando luogo, in un clima di accesa concorrenza, ad offerte di formazione
professionale dietro pagamento di cospicue somme di danaro, consentendo
che il lucro legato al mercantilismo del dio danaro contamini la pura essenza
della dignità della nostra toga.
Si assiste ad una vera e propria caduta di valori.
Il regolamento avrebbe dovuto rispettare i principi di autonomia e
indipendenza degli Ordini territoriali e ciò va discusso e approvato in sede
congressuale, per le opportune determinazioni su problematiche afferenti
alla preparazione dei propri iscritti, che investono – anche sotto il profilo
deontologico – specifici aspetti di pertinenza dei Consigli dell’Ordine
territoriali.
Altro spinoso problema è quello relativo alle prestazioni e ai compiti svolti
dai vice procuratori onorari, giovani colleghi “prestati” alla magistratura
ordinaria.
Essi adempiono un apprezzabile servizio per il buon funzionamento della
giurisdizione, nell’interesse della comunità.
Va rivisitato il loro inquadramento e rivalutato l’aspetto retributivo, che
deve essere proporzionato ai compiti svolti, salvaguardando la loro dignità.
Il futuro dei giovani si deve costruire con loro ed è questa l’ora del
rinnovamento.
Giovanni Cipollone
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EDITORIALE
“IL BIENNIO DI IERI E IL
BIENNIO DI DOMANI”
Carissimi Amici e Colleghi,
il biennio sta volgendo al termine, ed è sempre molto difficile concretizzare dei
bilanci. E’ stato, sicuramente, un biennio “di passione” per l’Avvocatura Romana
e, in generale, per tutti gli Avvocati. Abbiamo vissuto gli ultimi mesi sotto il segno
ostile di un Decreto -falsamente propagandato nell’interesse del cittadino- mirato
a schiacciare il ruolo dell’Avvocato alla stregua di un qualunque servizio del
terziario. In questi ultimi anni siamo stati spesso ignorati dal Legislatore -nonchè
vessati da una pressione fiscale violentissima- ma mai avremmo immaginato un
attacco così diretto alla nostra Categoria, senza la benchè minima consultazione e/
o concertazione con i nostri organi di rappresentanza e senza una analisi approfondita di tutti gli aspetti giuridici ed economici connessi a tale innovazione legislativa.
Questioni delicate come il sistema tariffario, la pubblicità commerciale, il patto di
quota lite, le società interprofessionali, potevano e dovevano trovare una ragionevole regolamentazione in una sede organica, che tenesse conto dei diversi tipi
di attività che l’Avvocato compie, distinguendo il patrocinio in giudizio -quale
funzione di rilievo costituzionale sinergica ed essenziale all’Amministrazione della
Giustizia- da tutte quelle attività di cosiddetta consulenza e assistenza stragiudiziale.
Nell’estate del 2006 vi è stata una forte contrapposizione e l’Ordine di Roma è stato
in prima fila a difesa dell’Avvocatura. Abbiamo organizzato e promosso il XXVIII
Congresso Nazionale Forense, che ha visto una massiccia presenza di Colleghi degli
Ordini di tutta Italia a difesa della dignità dell’Avvocato, mostrando una compattezza mai vista dal dopoguerra ad oggi. Sicuramente i risultati non ci hanno
soddisfatto: ma la strada intrapresa, ancora lunga, è quella giusta. Per questo sono
convinto che il Consiglio dell’Ordine di Roma ha le potenzialità per rappresentare
un baluardo a tutela dei legittimi diritti della nostra Categoria. Personalmente, ho
avuto il grandissimo onore -e sottolineo grandissimo- di ricoprire la carica di
Consigliere Segretario grazie all’affetto e alla stima di tantissimi Colleghi, ho cercato
di mettere al servizio degli Avvocati Romani tutte le mie energie, le esperienze
maturate nell’ambito del mondo Associativo Forense, nonchè quelle conseguite
dall’esercizio concreto della Professione negli Uffici e nelle aule giudiziarie. E’ agli
occhi di tutti la drammatica situazione che viviamo nella nostra quotidianità. Nel
prossimo biennio dovremo “lottare” al fine di realizzare interventi concreti che
effettivamente incidano per un miglioramento della vita di ogni giorno nel Nostro
lavoro. Nel prossimo biennio -al di là delle maggioranze che si affermeranno dopo
le elezioni- i Consiglieri che verranno eletti dovranno essere consapevoli della
gravità dell’impegno da affrontare in questo momento cruciale per l’Avvocatura
Romana. Abbiamo una serie di necessari interventi -immediatamente applicabiliche dobbiamo rendere concreti per tentare di migliorare il “Sistema Giustizia”.
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EDITORIALE
Dovremo “lottare” per ottenere nuovi locali dal Comune e/o dalle Istituzioni per
trasferire, sempre in zona Prati, le Sezioni del Tribunale; per pretendere l’apertura
di uno sportello dell’Ufficio del Registro all’interno del Tribunale Civile; per
chiedere il raddoppio degli sportelli per le notifiche e una altrettanto certa apertura
pomeridiana dell’Ufficio per il ritiro degli atti; per richiedere con forza una
riorganizzazione dell’Ufficio Iscrizione al Ruolo delle cause che “giace” da tempo
in una situazione vergognosa; per chiedere una legittima esenzione del ticket di
parcheggio “fascia blu”, intorno agli Uffici Giudiziari, per gli Avvocati; per esigere
un sensibile aumento dell’organico dei Cancellieri e degli Ufficiali Giudiziari, con
la valorizzazione del personale amministrativo, e l’impiego in Tribunale del
personale interno del Ministero; per “batterci” per l’aumento dell’organico dei
Magistrati togati e avere una definitiva riforma organica del Giudice di Pace; per
chiedere lo smaltimento dell’arretrato dei GOA; per pretendere un orario di
udienza dignitoso, con l’abolizione dell’orario generalizzato ed esigere che i Giudici
fissino convocazioni di udienza ad ora specifica, evitando le indecorose attese in
aula per gli Avvocati; per “riaprire” il dibattito politico per giungere all’abolizione
legislativa della disciplina del cosiddetto “indennizzo diretto”; per pretendere una
dignitosa liquidazione delle spese di giustizia in favore dei difensori per il gratuito
patrocinio e di quelli di ufficio; per organizzare e gestire Corsi di Formazione
Professionale -alla luce del noto Regolamento del Consiglio Nazionale Forense
relativo ai cosiddetti crediti formativi- evitando che soggetti terzi possano “sfruttare” sulla “pelle degli Avvocati” il necessario obbligo di aggiornamento professionale
degli stessi. E tanto di più ... Questi dovranno essere gli obiettivi del prossimo
Consiglio. Questo chiedono gli Avvocati Romani.
Voglio, in conclusione, ringraziare, alla fine dei due anni, i miei Colleghi
Consiglieri dell’Ordine che ho veduto personalmente lavorare -tranne qualche
appena percettibile eccezione legata a chi fu vera e propria meteora della leadership
del Consiglio pochi anni fa e che, in questo biennio, si è distinto per assenze
reiterate e per sterili critiche tanto distruttive quanto strumentalmente prive di
fondamento- con uno spirito di sacrificio, con una volontà e con una conseguente
efficienza che hanno consentito di smaltire il mastodontico protocollo degli Uffici.
Questo ha permesso di proiettarci, nel prossimo biennio, con uno slancio ancora
più vibrante per raggiungere, finalmente, un Consiglio che possa sempre più
operare in modo fattivo e risolutivo per il bene e per la tutela degli Avvocati Romani.
Grazie per il tempo che avete dedicato a queste “piccole” riflessioni e speranze.
Concludo con un augurio per un 2008 pieno di soddisfazioni per l’Avvocatura
Romana.
Antonio Conte
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IL FATTO
Riflessioni sul Consiglio dell’Ordine 2
Parlare o scrivere troppo, nell’imminenza di una competizione elettorale, può
comportare il rischio di esporsi a ridicolo e/o infastidire l’interlocutore.
Tra Colleghi bisogna essere pratici.
Tutti conosciamo i problemi che ci affliggono; sappiamo altresì altrettanto bene
che siamo lontani dalla loro soluzione.
L’Ordine, per legge, ha scarsi strumenti per combattere contro “poteri forti “ che
vogliono cancellarne la identità.
Comunque non ci dobbiamo sottrarre alla sfida, all’impegno, al dovere che ci
compete.
Secondo me , realisticamente, l’obiettivo elettorale che si dovrebbe perseguire
è quello di costruire quel minimo di solidarietà umana tra noi senza la quale non
esiste istituzione, spirito di colleganza, Ordine professionale. Tutto ciò presupposto indispensabile per cominciare a lavorare nell’interesse di tutti.
Ognuno con la propria competenza, la propria sensibilità, la propria storia deve
contribuire per costruire una più forte “casa comune”.
Il nostro futuro potrà essere migliore se lo andiamo ad edificare con la forza della
tradizione e la luce dell’esperienza che ci onora e ci dà il prestigio indispensabile
per andare avanti.
Carlo Testa
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COMUNICAZIONI E NOTIZIE
PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE DEL CONSIGLIO
BIENNIO 2006-2007
Si trascrive integralmente, la delibera del 13 dicembre 2007:
“Il Consiglio, su proposta del Consigliere Gianzi, delibera di inserire sul sito e sul
Notiziario “Foro Romano” la presenza dei Consiglieri alle adunanze del Consiglio”.
In adempimento della stessa si riportano i dati relativi alla presenza dei
Consiglieri alle adunanze del Consiglio nel biennio 2006-2007 che sono state, in
totale, 113 (54 nel 2006 e 59 nel 2007).
Livia Rossi
Sandro Fasciotti
Alessandro Cassiani
Goffredo M. Barbantini
Antonio Conte
Donatella Cere’
Rosa Ierardi
Francesco Gianzi
Giovanni Cipollone
Paolo Nesta
Carlo Testa
Domenico Condello
Francesco Storace
Giulio Prosperetti
Federico Bucci
728
111
109
106
104
102
101
101
99
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COMUNICAZIONI E NOTIZIE
Adunanza del 6 settembre 2007
Pregiudizialità del procedimento penale
rispetto a quello disciplinare
- Il Consigliere Rossi, in qualità di Responsabile del settore Disciplina, comunica che, allo
stato, risultano sospesi numerosi procedimenti
disciplinari relativi a fatti che costituiscono oggetto di altrettanti procedimenti penali, ciò in
ossequio a quanto statuito dalla sentenza (omissis) delle Sezioni Unite Civili depositata
l’(omissis).
Tuttavia, tale situazione determina una evidente disparità di trattamento rispetto a tutti
coloro che, ritenuti asseritamente responsabili
di addebiti che non costituiscono illecito penale,
laddove ritenuti responsabili di comportamenti
deontologicamente rilevanti, vengono tempestivamente sanzionati dal Consiglio, al contrario di
quanto accade nelle situazioni -spesso assai più
gravi- di cui sopra laddove i presunti artefici delle
condotte anche penalmente illecite possono
continuare indisturbati ad esercitare la professione, immuni da sanzioni, per periodi assai
lunghi stante l’inevitabile lunghezza del procedimento penale nei suoi tre gradi di giudizio.
1. La sentenza (omissis) emessa dalle Sezioni
Unite Civili della Corte di Cassazione all’udienza del (omissis) e depositata l’(omissis) susseguente dà luogo a più di una perplessità.
Essa, invero, non chiarisce e neppure specifica, nè discrimina, ipotesi da ipotesi in tema di
rapporti tra il giudicato penale e il procedimento
disciplinare in ambito forense.
Del resto, è singolare che un pronunciato nel
quale si afferma esplicitamente che con esso “va
necessariamente sottoposto a revisione” il precedente orientamento giurisprudenziale -che ha
peraltro trovato riscontro nelle difformi conclusioni, in adesione a quest’ultimo, della Procura
Generale- sia passato pressochè inosservato nella
pubblicistica del ramo.
2. Argomenta, la sentenza, dal testo dell’art.
653 C.P.P. così come riformato dall’art. 1 della
Legge 27 marzo 2001 n. 97.
Invero, per restare nell’ambito del 1° comma, che è quello che interessa in questa sede, nel
mentre il precedente testo stabiliva che “la sen-
FORO ROMANO 5-6/2007
tenza penale irrevocabile di assoluzione pronunciata in seguito a dibattimento ha efficacia
di giudicato nel giudizio per responsabilità disciplinare davanti alle Pubbliche Autorità quanto
all’accertamento che il fatto non sussiste o che
l’imputato non lo ha commesso”, quello novellato ha, da un lato, soppresso l’inciso “pronunciata in seguito a dibattimento” e, dall’altro, ha
inserito, subito dopo l’espressione “il fatto non
sussiste o”, le parole “non costituisce illecito
penale ovvero”.
La ratio è palese e consiste, quanto all’eliminazione del primo inciso, nell’intento di estendere l’efficacia vincolante del giudicato anche
alle assoluzioni pronunciate in esito al giudizio
abbreviato, che notoriamente si celebra, di regola, in Camera di Consiglio nonchè, quanto all’inserimento dell’altro inciso, in quello di attribuire la stessa efficacia vincolante, in buona
sostanza, alle assoluzioni con la formula “perchè
il fatto non costituisce reato” oppure perchè lo
stesso “non è preveduto dalla legge come reato”.
3. Nella parte motiva della cennata decisione
ci si limita a sostenere, in termini che pretenderebbero essere apodittici, che, stante il cennato
ampliamento dell’ambito di applicazione del
principio enunciato nel 1° comma dell’art. 653
cit., il procedimento disciplinare avviato per gli
stessi fatti dovrebbe essere sospeso ex lege secondo il disposto dell’art. 295 C.P.C.
4. L’assunto non può essere condiviso,
quanto meno nella sua assolutezza.
Esso implica, in primo luogo, una marcata
retrocessione rispetto al principio -insito nelle
stesse fondamenta ispiratrici del nuovo Codice
di rito penale- dell’autonomia reciproca dei due
procedimenti, fatte salve, naturalmente, le eccezioni eventualmente e specificamente previste
dalla normativa.
In particolare, riconosciuta ovviamente piena efficacia vincolante alle assoluzioni per insussistenza del fatto o per la sua non commissione
da parte dell’imputato, pare certo, sulla scorta
della più attendibile delle interpretazioni, che il
riferimento, nel testo odierno, alle assoluzioni
perchè il fatto non costituisce “illecito penale”
sta solo a significare che non è consentito mettere in dubbio siffatta statuizione e che, conse-
729
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
guentemente, nel giudizio disciplinare per gli
stessi fatti non si possono trarre argomenti di
sorta da quella supposta rilevanza penale del
fatto che è stata invece per l’appunto esclusa
dall’intervenuto giudicato.
Questo e nient’altro, però, in quanto se ne
deduce sia sotto il profilo concettuale, sia in base
alla più ortodossa e semplice delle cosiddette
ermeneutiche giuridiche e sia, infine, in accordo
alla consolidata opinione che il giudice disciplinare è perfettamente libero di conoscere lo stesso fatto sotto il diverso profilo della sua rilevanza
deontologica. D’altra parte, diversamente argomentando, non si spiegherebbe dove possa trovare fondamento la potestà di giudicare gli Iscritti per tutte quelle violazioni deontologiche che
non diano adito ad ipotesi di reato ed è insita
nella funzione medesima dell’Ordinamento forense l’ampia libertà di valutazione -da parte dei
preposti al settore e la cui legittimità a giudicare
discende direttamente dall’altrettanto libero suffragio degli Iscritti all’Albo- della correttezza del
contegno dei colleghi chiamati a rispondere
delle mancanze e degli abusi loro ascritti, con
tutte le garanzie ovviamente insite nel sistema
delle impugnazioni previste dalla legge.
Quando, dunque, come nella specie decisa
dalla sentenza in esame, l’organo disciplinare
contesti, sì, gli stessi fatti ma precisi nel contempo che con essi siano state lese le prerogative e le
funzioni proprie di un componente dell’Ordine
forense in quanto ritenuti “non conformi alla
dignità e al decoro professionale” e ciò in conformità a quanto previsto dall’art. 38 della Legge
Professionale, rientra nella sua indiscutibile potestà pronunciarsi al riguardo senza vincoli di
sorta, ovviamente per tutto quanto abbia rilievo
deontologico.
Rientra, poi, nell’ambito dei rapporti intercorrenti tra organi operanti su ambiti contigui il
loro necessario coordinamento nel rispetto delle
rispettive prerogative.
5. Insoddisfacente, e per certi aspetti addirittura erroneo, si appalesa l’assunto della sentenza in tema di obbligatoria sospensione del
procedimento disciplinare.
Inaccettabile è lo stesso suo presupposto
argomentativo, stando al quale ci si troverebbe al
730
cospetto, in presenza di un procedimento disciplinare avviato per gli stessi fatti materiali oggetto di contestuale cognizione in sede penale, di
un caso di sospensione necessaria ex art. 295
C.P.C.
Secondo detto articolo, come è noto, “il giudice dispone che il processo sia sospeso in ogni
caso in cui egli stesso o altro giudice deve risolvere
una controversia dalla cui definizione dipende la
decisione della causa”.
Senonché nessuna pregiudiziale di tal fatta si
rinviene in argomento.
Non la si rinviene di certo in una qualsivoglia specifica norma, quale ad esempio quella in
tema di pregiudiziale di stato, ma non la si
rinviene neppure in una sorta di interpretazione
sistematica, come invece presunto e preteso dalla sentenza.
Al contrario, è proprio la surricordata autonomia dell’Ordinamento forense che non consente di aderire all’assunto ed è proprio il sorprendente oblìo dei principi di base cui si informa l’impianto del nuovo Codice di Procedura
Civile -con il netto ripudio del dogma della
prevalenza assoluta e indiscutibile del giudicato
e, prima ancora, dello stesso procedimento penale- che autorizza il dissenso anche in sede di
applicazione pratica.
6. Va sottolineata la diversità di talune situazioni che si possono verificare.
E’ evidente, per opportuni chiarimenti in
proposito, che ad esempio il processo penale
instaurato nei confronti di un professionista che
si sia reso responsabile di un delitto del tutto
estraneo all’esercizio forense (si faccia il caso di
un omicidio o di un illecito di assai marcata
gravità) seguirà il suo naturale corso rispetto al
quale il procedimento disciplinare marcherà il
passo scandendone i tempi, previa l’ovvia sua
apertura a scanso di prescrizione, in accordo con
l’operato del magistrato, da lui acquisendo, via
via, la documentazione che si sia resa disponibile e disponendo la sospensione cautelare prevista dall’art. 43 della Legge Professionale.
Sarà la sentenza irrevocabile penale a fare
stato intangibile rispetto alle conclusioni del
procedimento disciplinare in oggetto, salva la
discrezionalità nell’irrogazione delle specifiche
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
sanzioni demandategli.
Può darsi il caso, altresì, di un giudicato
penale e si parla sempre -ovviamente- degli stessi
fatti materiali, che pur facendo stato e benchè
doverosamente seguito e rispettato in sede disciplinare, consente di giungere, in questa seconda
sede, a conclusioni diverse.
Tanto può avvenire, continuando nell’addurre esempi, per l’appropriazione indebita commessa da un avvocato in danno di un cliente, e per ciò
stesso aggravata dal rapporto di prestazione d’opera
professionale, la cui consumazione viene di regola ravvisata, dal giudice penale, nel momento
dell’inversione del titolo del possesso, laddove,
l’organo disciplinare lo individua, in applicazione dei particolari doveri connessi all’esercizio
della professione e ai suoi riflessi squisitamente
fiduciari, nel momento dell’effettiva ed integrale
restituzione del dovuto, con manifesti e ben
diversi effetti sul decorso dei rispettivi termini di
prescrizione.
E’ poi sempre possibile specificare partitamente, nelle ordinarie contestazioni in sede disciplinare coniugate con le corrispondenti ed
eventuali imputazioni elevate in sede penale, gli
aspetti del singolo fatto che riguardino direttamente l’infrazione di quel particolare dovere
deontologico ed andando quindi oltre al generico e piuttosto rituale, ancorchè eloquente, riferimento al discredito arrecato alla dignità e al
decoro che debbono sempre contraddistinguere
il contegno del professionista forense.
I Consiglieri si riservano di esaminare la
proposta del Consigliere Rossi e, pertanto, si
rinvia la decisione alla prossima adunanza.
Adunanza del 20 settembre 2007
P.D. n. (omissis) - Avv. (omissis)
All’Avv. (omissis) veniva inizialmente mosso l’addebito di aver utilizzato, sulla propria
carta intestata, la dicitura “(omissis)” relativa ad
avvocati inglesi deceduti nel secolo scorso e ciò
in presenza di violazione dell’art. 1 Legge 23
novembre 1939 n.1815.
Durante l’istruttoria il professionista evidenziava di essere socio dello Studio Legale Internazionale (omissis), costituito nel Regno Unito,
FORO ROMANO 5-6/2007
con sede principale a Londra e con circa 1.800
professionisti nel mondo. Tale qualità di socio
gli impediva di non utilizzare la carta da lettere
in uso presso tutti gli uffici dello Studio nelle
varie sedi del mondo.
In data 3 giugno 2004 sono stati riformulati
i capi d’incolpazione con riferimento alla violazione dell’obbligo di utilizzare una carta intestata contenente l’indicazione della forma giuridica
dello Studio ed i nominativi dei membri che
operano in Italia, come prescritto dagli artt. 7 e
34 del D. Lgs. 2 febbraio 2001 n.96.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Avv.
Livia Rossi;
- Considerato che:
- il Decreto Legislativo 2 febbraio 2001 5/CE
del Parlamento Europeo del 16 febbraio 1988 è
volto a facilitare l’esercizio permanente in Italia
della professione di avvocato da parte di cittadini di Stati membri dell’Unione, muniti di idonea
qualifica professionale;
- che, dunque, esso è espressamente rivolto
alle figure di “avvocato stabilito” e “avvocato
integrato” ovvero di coloro che, rispettivamente,
esercitano stabilmente la professione in Italia,
con il titolo professionale d’origine essendo iscritti nella sezione speciale dell’Albo degli Avvocati
e/o che hanno acquisito il diritto di utilizzare in
Italia il titolo di avvocato;
- proprio a tali figure fanno specifico riferimento gli artt. 7 e 34 del citato Decreto di cui
all’addebito mosso all’Avv. (omissis);
- il professionista, in quanto avvocato italiano, che in Italia ha conseguito il titolo abilitativo
all’esercizio della professione, non può considerarsi destinatario delle citate disposizioni;
- ad ogni buon conto, l’Avv. (omissis) ha
prodotto un modello della carta intestata attualmente in uso presso il proprio studio professionale nella quale sono riportati i nomi di tutti i
soci italiani;
delibera
di revocare l’apertura del procedimento disciplinare n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis).
731
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
Adunanza del 4 ottobre 2007
Nomina Componenti Commissione Esami
Avvocato - Sessione 2007
Il Consiglio
- vista la richiesta di designazione dei Componenti della Commissione Distrettuale per l’esame di abilitazione alla professione di avvocato
per l’anno 2007;
- tenuto conto delle indicazioni degli altri
Consigli degli Ordini forensi del distretto romano e delle disponibilità in via breve raccolte tra
i designabili;
designa
i seguenti avvocati quali Presidenti e Componenti,
effettivi e supplenti, della Commissione:
I SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Stefano MARANELLA Ordine Roma
Cermignano, 31.10.1951 - iscritto 10.01.1980
Vice Presidente supplente
Avv. Spartaco CELLITTI Ordine Frosinone
Ferentino, 10.02.1940 - iscritto 21.02.1967
Componente effettivo
Avv. Maria Teresa PERSICOOrdine Roma
Asti, 12.09.1942 - iscritta 10.07.1980
Componente supplente
Avv. Rosanna FRATARCANGELI Ordine Roma
Roma, 29.03.1955 - iscritta 05.06.1986
II SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Francesco SAVONA Ordine Cassino
Sora, 25.08.1959 - iscritto 27.10.1988
Vice Presidente supplente
Avv. Isidoro TOSCANO Ordine Roma
Rossano, 23.11.1957 - iscritto 06.07.1989
Componente effettivo
Avv. Andrea LAMPIASI Ordine Roma
Milano, 02.06.1956 - iscritto 12.03.1990
732
Componente supplente
Avv. Riccardo RAMPIONI Ordine Roma
Roma, 27.12.1956 - iscritto 24.11.1988
III SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Ciro PAPALE Ordine Civitavecchia
Capua, 30.06.1956 - iscritto 09.12.1987
Vice Presidente supplente
Avv. Susanna CARRARO Ordine Roma
Roma, 24.03.1962 - iscritta 18.07.1991
Componente effettivo
Avv. Domenico MAROCCO Ordine Roma
Roma, 16.06.1948 - iscritto 11.06.1981
Componente supplente
Avv. Marzia PAOLELLA Ordine Roma
Roma, 10.07.1963 - iscritta 13.12.1994
IV SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Tiziana DI CONSOLO Ordine Latina
Latina, 03.01.1961 - iscritta 08.11.1990
Vice Presidente supplente
Avv. Luciano F. VALENTI Ordine Roma
Bivongi, 13.12.1958 - iscritto 23.04.1992
Componente effettivo
Avv. Gino BAZZANI Ordine Roma
Roma, 18.05.1956 - iscritto 04.10.1990
Componente supplente
Avv. Carlo BORELLO Ordine Roma
Catanzaro, 12.09.1961 - iscritto 18.01.1991
V SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Maria Caterina BONTEMPI Ordine Rieti
Roma, 23.08.1956 - iscritta 20.05.1985
Vice Presidente supplente
Avv. Alfredo VITALI Ordine Roma
Roma, 05.05.1963 - iscritto 11.10.1990
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
Componente effettivo
Avv. Luigi PARISE Ordine Roma
Petilia Policastro, 5.7.1959 - iscritto 19.01.1995
Componente supplente
Avv. Gennaro LEONE Ordine Roma
Roma, 03.07.1954 - iscritto 19.05.1983
VI SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Girolamo DELLA VALLE Ordine Tivoli
Caserta, 02.07.1961 - iscritto 17.12.1992
Vice Presidente supplente
Avv. Elisabetta FERRINI Ordine Roma
Roma, 26.01.1956 - iscritta 13.12.1984
Componente effettivo
Avv. Guido MUSSINI Ordine Roma
Roma, 22.11.1962 - iscritto 17.11.1994
Componente supplente
Avv. Marco MORETTI Ordine Roma
Roma, 08.07.1963 - iscritto 31.10.1990
VII SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Carlo PALLICCIA Ordine Velletri
Roma, 21.10.1954 - iscritto 08.11.1989
Vice Presidente supplente
Avv. Carla ANASTASIO Ordine Roma
Roma, 06.04.1964 - iscritta 28.11.1991
Componente effettivo
vv. Maurizio COLANGELO Ordine Roma
Gemona del Friuli, 28.09.1963 - iscritto 08.07.1992
Componente supplente
Avv. Alessandro DATTURI Ordine Roma
Roma, 12.04.1958 - iscritto 15.02.1991
VIII SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Claudia POLACCHI Ordine Viterbo
Civita Castellana, 16.08.1966 - iscritta
10.01.1994
FORO ROMANO 5-6/2007
Vice Presidente supplente
Avv. Andrea CIANNAVEI Ordine Roma
Roma, 04.02.1963 - iscritto 15.11.1990
Componente effettivo
Avv. Vittorio BALZANI Ordine Roma
Roma, 07.06.1966 - iscritto 19.01.1995
Componente supplente
Avv. Giuseppe MORABITO Ordine Roma
Palmi, 15.05.1962 - iscritto 21.12.1990
IX SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Elio RIPOLI Ordine Roma
Tripoli, 02.07.1939 - iscritto 02.04.1964
Vice Presidente supplente
Avv. Enrico SINIGAGLIA Ordine Roma
Roma, 29.07.1953 - iscritto 05.05.1983
Componente effettivo
Avv. Fulvio DE AMICIS Ordine Roma
Ancona, 05.06.1938 - iscritto 21.07.1994
Componente supplente
Avv. Guido DE SANTIS Ordine Cassino
Cassino, 02.03.1960 - iscritto 27.10.1988
X SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Alessandra AMORESANO Ordine Roma
Napoli, 15.11.1958 - iscritta 06.11.1990
Vice Presidente supplente
Avv. Marco SQUICQUERO Ordine Roma
Roma, 26.06.1959 - iscritto 20.09.1990
Componente effettivo
Avv. Sergio TORRI Ordine Roma
Cremona, 12.03.1961 - iscritto 25.01.1990
Componente supplente
Avv. Gianni PANE Ordine Civitavecchia
Civitavecchia, 22.12.1959 - iscritto 13.01.1995
733
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
XI SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Claudio DI PIETROPAOLO Ordine Roma
Roma, 14.02.1939 - iscritto 05.03.1964
Componente supplente
Avv. Cristiano R. EUFORBIO Ordine Rieti
Terni, 07.07.1959 - iscritto 30.06.1989
Vice Presidente supplente
Avv. Alessandro DIOTALLEVI Ordine Roma
Vetralla, 21.03.1949 - iscritto 15.04.1993
XIV SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Giovanni GULLI’ Ordine Roma
Roma, 12.01.1940 - iscritto 21.11.1991
Componente effettivo
Avv. Ulisse COREA Ordine Roma
Catanzaro, 19.12.1969 - iscritto 27.07.1995
Vice Presidente supplente
Avv. Paolo MORGANTI Ordine Roma
Roma, 06.11.1962 - iscritto 15.11.1990
Componente supplente
Avv. Luigi MARCHIGNOLI Ordine Frosinone
Alatri, 05.02.1961 - iscritto 28.11.1991
Componente effettivo
Avv. Maurizio CANFORA Ordine Roma
Messina, 05.07.1964 - iscritto 03.12.1992
XII SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Marco BALIVA Ordine Roma
Roma, 28.01.1956 - iscritto 27.06.1985
Componente supplente
Avv. Sebastiano BRIGANTI Ordine Tivoli
Lentini, 06.10.1962 - iscritto 14.11.1991
Vice Presidente
Avv. Sebastiana DORE Ordine Roma
Roma, 24.10.1954 - iscritta 28.02.1980
XV SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Luigi Alfonso FISCHETTI Ordine Roma
Foggia, 18.06.1953 - iscritto 15.04.1982
Componente effettivo
Avv. Federico BONOLI Ordine Roma
Roma, 02.10.1956 - iscritto 06.10.1994
Vice Presidente supplente
Avv. Filippo GAUTTIERI Ordine Roma
Roma, 08.01.1960 - iscritto 10.10.1991
Componente supplente
Avv. Gaetano MARCIANO Ordine Latina
Napoli, 30.11.1963 - iscritto 12.01.1995
Componente effettivo
Avv. Marianna BARLATI Ordine Roma
Roma, 22.05.1961 - iscritta 04.10.1990
XIII SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Gaetano AMOROSO Ordine Roma
L’Aquila, 06.09.1946 - iscritto 15.11.1973
Componente supplente
Avv. Roberto CEFALONI Ordine Velletri
Roma, 09.09.1963 - iscritto 31.10.1990
Vice Presidente supplente
Avv. Alessandra MARI Ordine Roma
Roma, 27.02.1966 - iscritta 06.10.1994
XVI SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Corrado DE MARTINI Ordine Roma
Rieti, 13.11.1938 - iscritto 16.02.1965
Componente effettivo
Avv. Antonio BUTTAZZO Ordine Roma
Cosenza, 05.05.1961 - iscritto 07.11.1991
Vice Presidente supplente
Avv. Francesco RUGGIERI Ordine Roma
Pesaro, 06.11.1943 - iscritto 05.10.1972
734
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
Componente effettivo
Avv. Barbara PANNUTI Ordine Roma
Roma, 02.12.1962 - iscritta 26.01.1995
Vice Presidente supplente
Avv. Federico BIANCA Ordine Roma
Roma, 18.04.1962 - iscritto 21.09.1989
Componente supplente
Avv. Angelica BETTINI Ordine Viterbo
Viterbo, 04.04.1963 - iscritta 10.01.1994
Componente effettivo
Avv. Giuseppe CALA’ Ordine Roma
Roma, 12.02.1947 - iscritto 17.07.1975
XVII SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Piergiorgio MANCA Ordine Roma
Cagliari, 27.06.1946 - iscritto 17.05.1973
Componente supplente
Avv. Paola PEZZALI Ordine Roma
Roma, 22.12.1966 - iscritta 14.01.1993
Vice Presidente supplente
Avv. Guido CECINELLI Ordine Roma
Roma, 06.05.1954 - iscritto 19.02.1981
Componente effettivo
Avv. Edoardo VINCI Ordine Roma
Roma, 02.04.1963 - iscritto 03.10.1991
Componente supplente
Avv. Gianluigi LALLINI Ordine Roma
Roma, 01.07.1962 - iscritto 27.09.1990
XVIII SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Maria Giovanna RUO Ordine Roma
Roma, 02.06.1952 - iscritta 27.12.1979
Vice Presidente supplente
Avv. Antonietta GRECO Ordine Roma
Umbriatico, 10.08.1957 - iscritta 22.11.1990
Componente effettivo
Avv. Stefano CAPONETTI Ordine Roma
Roma, 17.09.1946 - iscritto 18.09.1975
Componente supplente
Avv. Marco SILI SCAVALLI Ordine Roma
Roma, 15.12.1967 - iscritto 07.09.1994
XIX SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente
Avv. Eleuterio ZUENA Ordine Roma
Roma, 16.11.1959 - iscritto 25.10.1990
FORO ROMANO 5-6/2007
Adunanza del 6 dicembre 2007
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che sono pervenute in data 4 dicembre 2007 le
comunicazioni del Dipartimento per gli Affari di
Giustizia del Ministero della Giustizia e del
Consiglio Nazionale Forense relative alla nomina di altre quattro sottocommissioni per gli
esami di Avvocato - sessione 2007.
Il Consiglio designa i seguenti Avvocati quali Presidenti e Componenti, effettivi e supplenti,
della Commissione:
XX SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Ignazio ABRIGNANI Ordine Roma
Marsala, 21.03.1958 - iscritto 19.10.1989
Vice Presidente supplente
Avv. Carlo SRUBEK TOMASSY Ordine Roma
Roma, 29.10.1942 - iscritto 17.06.1971
Componente effettivo
Avv. Gianni DELL’AIUTO Ordine Roma
Volterra, 26.04.1965 - iscritto 13.10.1994
Componente supplente
Avv. Luigi Antonio BARULLI Ordine Roma
Frosolone, 19.06.1960 - iscritto 19.07.1991
XXI SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Pietro POMANTI Ordine Roma
Roma, 23.06.1965 - iscritto 10.12.1992
735
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
Vice Presidente supplente
Avv. Dario IMPARATO Ordine Roma
Napoli, 24.07.1958 iscritto 25.10.1990
Componente effettivo
Avv. Salvatore BARTOLI Ordine Roma
Roma, 26.02.1959 - iscritto 07.10.1993
Componente supplente
Avv. Oronzo CIRIELLI Ordine Roma
Lecce, 02.10.1942 - iscritto 31.01.1989
XXII SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Fabrizio MODONI Ordine Roma
Roma, 03.06.1962 - iscritto 18.07.1991
Vice Presidente supplente
Avv. Mariagrazia RUSSO Ordine Roma
Reggio Calabria, 14.08.1955 - iscritta 22.11.1990
Componente effettivo
Avv. Mario SAVINI Ordine Roma
Roma, 15.09.1962 - iscritto 06.10.1994
Componente supplente
Avv. Marco DE FAZI Ordine Roma
Roma, 20.02.1961 - iscritto 31.10.1990
XXIII SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Pierdomenico IOVINO Ordine Roma
Roma, 06.09.1950 - iscritto 27.10.1977
Vice Presidente supplente
Avv. Alessandra MONZINI Ordine Roma
Roma, 28.12.1964 - iscritta 14.01.1993
Componente effettivo
Avv. Massimo AMOROSO Ordine Roma
Roma, 24.11.1961 - iscritto 30.09.1993
Componente supplente
Avv. Stefano PANTALANI Ordine Roma
Roma, 18.05.1964 - iscritto 07.11.1991
736
REDAZIONE DEL MANUALE SULLA
DIFESA DI UFFICIO
E PATROCINIO A SPESE DELLO
STATO
E’ stato redatto dalla Commissione Consiliare per la difesa di ufficio e per il patrocinio a spese dello Stato il manuale contenente la recente normativa sulla annosa e delicata materia.
Potrà essere un utile strumento sia per
chi da anni si occupa della materia, sia per
chi muove i primi passi nella difesa di ufficio
e patrocinio a spese dello Stato.
Non sfuggirà infatti l’importanza di avere in un unico volume quello che ormai stà
diventando una imponente normativa. Ancor più utile potrà essere il manuale nella
parte relativa ai requisiti per l’ammissione al
patrocinio dei non abbienti nel processo
penale, alle tabelle professionali in materia
penale ed ai formulari, cominciando dalle
istanze di liquidazione e fino al ricorso per
l’opposizione al decreto di liquidazione, che
purtroppo sta diventando sempre più frequente viste le mortificanti riduzioni a cui è
sempre più sottoposto il gravoso lavoro dei
professionisti che si dedicano alla difesa dei
non abbienti.
Buon lavoro.
Francesco Gianzi
CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI
DELL'ASSOCIAZIONE AVVOCATI
ALLA RIBALTA
Vi comunico, nella mia qualità di Segretario
Generale dell’Associazione Avvocati alla Ribalta, molti componenti della quale hanno recentemente partecipato alla prima teatrale de “Il processo Bebawi” che sarà replicato il prossimo
anno su invito di più dì un teatro nazionale, che
il programma sociale prevede tutta una serie di
rappresentazioni già definite (Norimberga, dagli
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
atti del processo”, “Delitto a Villa Madeira”, in
collaborazione “Il Processo Bebawi”), altre in via
di preparazione (“Il processo a Maria Tamowska”,
“Chi crede nella Giustizia
sarà giustiziato”)
ed altre allo studio (“Gandhi, avvocato”).
Il calendario già definito, salvo imprevisti
dell’ultimo momento, è il seguente: “Norimberga, dagli atti del processo” sarà rappresentato:
- sabato 26 gennaio 2008, ore 21.00 nel
Teatro storico di Trento, aperto alla popolazione trentina, in occasione delle celebrazioni della
Shoà, su invito dell’Ordine degli Avvocati di
Trento (responsabile dell’Ordine di Trento è
l’avvocato Patrizia Corona tel. 0461/230852,
email [email protected]), nonché della Regione e del Comune di Trento; si tratta di un
importante e rilevante evento pubblico.
Sembra che l’Ordine di Trento, organizzatore dello spettacolo nell’ambito di una conferenza di diritto internazionale, abbia deliberato la
possibilità di fare ottenere nell’occasione un
credito formativo agli iscritti.
- sabato 16 febbraio 2008, orario da definire,
su invito del Consiglio di Stato nell’aula Pompeo a Palazzo Spada; la rappresentazione sarà
preceduta da un dibattito sulla rilevanza del
Tribunale penale internazionale.
- venerdì 22 febbraio 2008 (salvo ripensamento degli organizzatori) nella sala congressi
dell’Hilton di Roma, in forma ridotta, in occasione di un congresso internazionale di psichiatria in cui verrà dibattuto il tema della banalità
del male.
- Sabato 23 febbraio o il 1 marzo 2008 presso
l’Università LUMSA di Roma. (2.400 iscritti in
scienze giuridiche) a scopo didattico e culturale.
- Domenica 16 marzo 2008, ore 17.30 su
invito della Regione Toscana, Assessorato alle
Politiche Culturali della Regione Toscana, e del
Presidente del Tribunale di Firenze presso la
suggestiva Aula Bunker del Tribunale di Firenze,
via dell’Agnolo, al centro della città nell’ambito di
specifiche manifestazioni culturali in cartellone.
- Verso la fine di aprile 2008 (data e programma da definire) a Marzabotto su invito della
Regione Emilia Romagna in occasione delle
celebrazioni del 25 aprile ed in memoria delle
vittime delle stragi naziste.
FORO ROMANO 5-6/2007
Sono in corso trattative per rappresentare la
stessa opera presso il teatro centrale di Ronciglione a maggio su invito dei titolare di cattedra di
Storia del Teatro dell’Università La Sapienza di
Roma, nonché per rappresentare a Roma, a
Firenze (Teatro del Sale) e nella stessa Ronciglione, il “Processo Bebawi” con la partecipazione di
molti dei componenti l’Associazione Avvocati
alla Ribalta.
Nel sottolineare che tutti i componenti l’Associazione prestano la loro attività a titolo gratuito, l’organizzazione dignitosa degli spettacoli
non può prescindere da tutta una serie di spese
che nel caso delle trasferte sono state orientativamente individuate nella misura di 10.500,00
euro a titolo di rimborso, spese spesso anticipate
dalla stessa Associazione con il contributo individuale degli associati.
In taluni casi i rimborsi degli enti che sino ad
oggi hanno sostenuto le iniziative sono stati
ritardati, determinando incertezze sull’accettazione o meno agli inviti per le successive rappresentazioni.
Fino ad oggi comunque i rimborsi sono stati
pressoché totali ad eccezione del Comune di
Gela (spettacolo organizzato a sostegno della
lotta alla criminalità) che deve elargire materialmente la somma di 7.154,00 euro (5.000,00 circa
anticipate dall’Associazione Avvocati alla Ribalta in presenza della specifica delibera comunale
inviata dall’avv. Laura Caci di Gela che li rappresentava presso il locale Ordine degli Avvocati e
presso il Comune).
Per fare in maniera che l’attività, che riteniamo contribuisca a dare una immagine positiva
all’avvocatura romana, possa continuare con
una certa tranquillità (dopo la soluzione del
“problema Gela” per il quale si chiede un contributo di 1.700,00 euro per le spese di albergo
ancora dovute), chiede che l’Ordine di Roma
voglia deliberare, compatibilmente con le proprie risorse e con le esigenze complessive di tutti
gli iscritti e salvo diverse soluzioni, quali la
disponibilità a coprire eventuali passività documentate con un tetto limite, l’erogazione di una
somma pari a 2.500,00 euro per ogni spettacolo
fuori Roma, forfetariamente e per difetto necessaria per i trasporti (treno, pullman o aereo per
737
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
20/22 persone, nonché per il trasporto delle
scenografie) che solitamente non vengono anticipate dagli enti locali, ad eccezioni di buona
parte delle altre spese che vengono direttamente
pagate dagli enti locali.
Ritiene che con il contributo dell’Ordine e degli enti locali possa di volta in volta
essere raggiunta la somma necessaria per il pagamento delle spese vive per la realizzazione dei
singoli eventi culturali.
Cordiali saluti
Avv. Rosario Tarantola
IL SALUTO DI COMMIATO DI
MARIO EGIDIO SCHINAIA
PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO DI STATO
Il 26 ottobre per raggiunti limiti di età ha
lasciato il servizio attivo Mario Egidio Schinaia, Presidente del Consiglio di Stato.
Qualche giorno prima, il 22 ottobre,
ha avuto luogo presso il Palazzo Spada, sede
del Consiglio di Stato, una commovente
Adunanza Generale, alla quale hanno partecipato Autorità politiche, civili e giudiziarie,
della Corte Costituzionale e numerosi rappresentanti del mondo forense. Tutti hanno
voluto rendere omaggio a Mario Egidio Schinaia per manifestargli ancora una volta la
stima e l’affetto che lo hanno sempre circondato per la preziosa, saggia e intelligente
funzione svolta in tanti anni di nitidezza
quale giudice della giustizia amministrativa.
Riteniamo opportuno pubblicare il
suo saluto di commiato che assume particolare valenza in quanto, tra l’altro, contiene
un interessante excursus sulle “conquiste” e
le “svolte” della giustizia amministrativa e,
soprattutto, importanti accenni evolutivi che
hanno consentito la affermazione della piena giurisdizione del giudice amministrativo.
Si ricordi, ad esempio, che proprio “agli
inizia degli anni 90 nacquero le autorità
738
amministrative indipendenti che tanta parte
hanno avuto nella attività economica del
nostro Paese”.
(Nota di redazione di Giovanni Cipollone)
Ecco il testo del saluto di commiato di Mario
Egidio Schinaia:
Saluto del Presidente del Consiglio di Stato
Mario Egidio Schinaia
Palazzo Spada, 22 ottobre 2007
Signor Primo Presidente della Corte Suprema
di Cassazione, illustrissimo Signor Presidente della
Corte dei Conti, Signor Presidente emerito della
Corte Costituzionale e caro ex collega Chieppa,
Signor giudice costituzionale Napolitano, Signor
Segretario Generale del Presidente del Consiglio
dei Ministri, carissimi Avvocati dell’Avvocatura
dello Stato e del libero foro, Signori componenti
del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa, Autorità, Signore e Signori, carissimi
amici tutti, Vi ringrazio, molto commosso, per la
Vostra partecipazione a questo incontro per il
mio saluto di commiato quale Presidente del
Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa e del Consiglio di Stato che sta per andare
in pensione per limiti di età.
Mi sia consentito di ringraziare in particolare
tutti coloro che, a diverso titolo, mi hanno
rivolto parole di apprezzamento, facendo anche
riferimento specifico alla mia persona, che molto mi hanno lusingato per quello che ho fatto,
elogio che, comunque, va oltre i miei meriti.
Questi saluti ed apprezzamenti, che so sentiti,
costituiranno la parte più bella dei miei ricordi di
pensionato. In particolare ringrazio il mio illustre successore Presidente Paolo Salvatore che
qui, nella sua qualità di Presidente di Sezione
decano del Consiglio di Stato, secondo il nostro
rito, ha voluto tratteggiare la mia presidenza, la
mia persona, rappresentando di me un quadro
“virtuoso”, che devo alla Sua benevolenza, piuttosto che ai miei modesti meriti.
Colgo l’occasione per formulargli i migliori
auguri per la sua imminente assunzione della
carica di Presidente del Consiglio di Stato: sarà
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
un ottimo presidente, sicuramente migliore di
chi lo ha preceduto immediatamente. Ed oggi, al
vostro cospetto, iniziano le consegne.
1) E’ consuetudine, che intendo pienamente
rispettare, vincendo il senso di una mia certa
ritrosia, fare un consuntivo della mia vita di
magistrato amministrativo, che ho svolto per
lunghissimi anni e precisamente 42 come Consigliere di Stato, avendo peraltro indossato per la
prima volta la toga del giudice cinquant’anni fa.
Mi sono laureato nell’Università di Bari con
il massimo dei voti e nel minor tempo possibile
con una tesi tra il diritto penale e la filosofia del
diritto, svolta con molta presunzione, che aveva
come scusante, verosimilmente, il mio essere
“homo novus” nel campo del diritto.
Non rientrava allora neppure nei miei sogni
l’idea di diventare Consigliere di Stato, che per me
rappresentava per altro un mito confuso, solo per
sentito dire. Avevo avuto prima una breve esperienza di studentelavoratore (che per la verità mi
lasciava tutto il tempo per studiare e, magari, per
tentare nelle more qualche concorso di gruppo
B). Ne feci uno solo presso l’INPS, che mi consentì, per effetto della graduatoria, di restare nella
città in cui vivevo, Taranto. Fu una esperienza
formidabile: conobbi cos’era l’amministrazione
ed a quali esigenze essa rispondesse. Però, questo
si che rientrava nei miei sogni, desideravo ardentemente di diventare giudice, desiderio acuito dal
periodo storico che ci era dato di vivere, reso
esaltante col viatico di una fresca Costituzione,
con l’aggiunta, allora, del rispetto del ruolo del
giudice nel mio profondo sud.
Vinsi in prima battuta quel difficile concorso. Nel privato ebbi come premio, che poi si
sarebbe ripetuto in ogni occasione della mia
carriera, la callosa, vigorosa, stretta di mano di
mio padre, che però girò la testa dall’altra parte
per celare la sua commozione.
Diventai giudice ed assunsi le mie funzioni di
Pretore, per mia scelta, in una delle più difficili
preture di Puglia, che a torto - come sperimentai
personalmente - tale veniva ritenuta dei miei
predecessori. Lavorai moltissimo, con energia e
gioia gratificante per quello che facevo. Azzerai il
ruolo civile, ma soprattutto mi occupai di penale,
passando in rassegna i vari articoli del codice
FORO ROMANO 5-6/2007
penale, sino ad istruire per delega del Procuratore
della Repubblica due omicidi volontari. Molto
mi interessai dei minori come giudice tutelare. Lo
studio teorico - ma non quello pratico dei rami
bassi che toccavano il Pretore - era un di là da
venire, mi interessava solo lavorare, insomma
studiavo molto per fini concreti.
In un momento di scoramento nell’esercizio
delle funzioni penali, per via delle frequentissime
amnistie, cui man mano si andava aggiungendo
(per effetto della mia esperienza sul carcere mandamentale di cui ero direttore in quanto pretore
periferico) una profonda sfiducia sugli effetti delle
sanzioni penali. Insomma, all’esaltazione iniziale
stava sostituendosi, pericolosamente, un senso di
inutilità per quello che facevo.
In breve, per reazione, avendone avuto occasionalmente notizia, partecipai ad un concorso
come sostituto avvocato nello Stato, che parimenti vinsi in prima battuta e, a mia richiesta, fui
assegnato all’Avvocatura distrettuale dello Stato
di Bari.
Fu questa l’occasione per farmi conoscere
nella varietà delle attribuzioni di quella Avvocatura distrettuale, le altre facce dello Stato dall’interno e, in primo luogo, quella dell’amministrazione. Conobbi colleghi valorosi, intessendo
con loro rapporti di amicizia e di signorile cordialità. Apprezzai il diritto processuale nei suoi
vari rami, ma soprattutto, ancorché in una posizione più comoda dell’avvocato del libero foro,
capii davvero cosa significava essere avvocato e
trovarsi di fronte al giudice. Questa esperienza è
stata per me fondamentale, mi fece capire che
dote del buon magistrato doveva essere quella
del sapere ascoltare le ragioni delle parti, reprimendo decisamente il delirio di onnipotenza,
che spesso può colpire il giudice, alle prime armi,
quale io ero.
Nondimeno, passata la prima euforia, quasi
subdolamente, andavano emergendo vaghi sentimenti di colpa per una missione tradita, insomma quello che forse è simile al rimorso che assale
il prete spretato.
In breve, dopo un biennio pieno della mia
attività di avvocato, seppi pochi giorni prima,
dai miei cari e più anziani colleghi dell’Avvocatura distrettuale, che ormai stavano per scadere
739
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
i termini di un concorso a Referendario del
Consiglio di Stato, sul quale conoscevo solo la
novella di Pirandello, ma appresi anche che avrei
potuto fare il giudice, in tale veste, ed era ciò che
m’interessava, non essendo allora consentito il
ritorno in magistratura.
Con grande impudenza superai gli avvertimenti sulle difficoltà che qualche collega veterano di quel concorso mi aveva prospettato,
presentai la domanda, superai il concorso, ed
entrai nel Consiglio di Stato come referendario
il 31 marzo 1965.
Ora - e non avrei mai creduto che accadesse
il miracolo di giungere al vertice del Consiglio di
Stato - sono il superstite di quel concorso, ancora
per pochi giorni in servizio. Mi sia perciò consentito di rivolgere un mesto pensiero alla cara
memoria di due colleghi valorosi di quel concorso che ora non sono più: a Danilo Felici e ad
Enzo Caianiello, con il quale ben presto iniziammo un sodalizio, che solo la sua dipartita ha
sciolto, affrontando con spirito battagliero i problemi che emergevano, tra i quali non va dimenticata la nostra reazione in difesa dell’indipendenza del nostro Istituto, quando il Governo
sembrava intenzionato a sommergerci con ben
17 nomine dirette a Consigliere di Stato.
Vedo ora qui presenti due cari ed affettuosi
colleghi di quel concorso, che mi onorano con
la loro presenza, Sebastiano Scarcella e Giovanni Imperatrice. Li ringrazio e saluto con l’affetto
di sempre, aumentato con gli interessi del tempo
che passa, così come saluto il collega Lorenzo
Cuonzo. La mia permanenza nell’Avvocatura
dello Stato era durata circa un biennio, ma fu
validissima per la mia formazione professionale
e culturale, oltre che per i rapporti di amicizia
intessuti con i colleghi. Il vice avvocato generale
dello Stato Giancarlo Mandò nell’indirizzo di
saluto che mi ha rivolto ha fatto generosamente
riferimento alla mia attività di avvocato dello
Stato e lo ringrazio, così come lo ringrazio per le
sue attestazioni sulla mia attività di giudice amministrativo. Mi sia consentito di salutare, per il
suo tramite, tutti i componenti dell’Avvocatura
dello Stato, che tanto vicini sono al nostro
lavoro.
2) L’ingresso al Consiglio di Stato operò in
740
me una rivoluzione copernicana, era troppo
grande la gioia di ritornare a fare il giudice, di
scrivere nelle intestazioni delle decisioni di cui
ero relatore: “In nome del popolo italiano”.
Insomma, il mio imprinting di giudice aveva
avuto il sopravvento, perciò portai dietro la mia
toga di pretore in cotone alla quale avevo solo
cambiato i cordoni d’argento in cordoni d’oro,
propri della divisa di una giurisdizione superiore.
Quella toga per me è stata una sorta di
coperta di Linus, della mia buona coscienza, che
per lungo tempo mi son portato dietro, ormai
ingrigita, sino a quando mia moglie, con alquanta insistenza, mi convinse a cambiarla con una
sfolgorante toga di seta che indossai la prima
volta a Milano come Presidente del TAR Lombardia. Ma la vecchia toga mia moglie l’ha conservata accuratamente e la ringrazio per la sua
sensibilità.
3) Il Consiglio di Stato mi mostrò come la
funzione amministrativa fosse fondamentale, se
bene svolta, per la vita ordinata dei cittadini e
che con la nostra attività di giudici amministrativi, rendendo giustizia piena ai ricorrenti, oltre
che a soddisfare i loro legittimi interessi e diritti,
contribuivamo a realizzare la buona amministrazione, con l’ausilio del nostro separato svolgimento della funzione consultiva, che serve ad
attuarla. L’amministrazione infatti non deve essere considerata inefficiente e perciò ingiusta
nella sostanza o peggio partigiana e vessatoria,
ma se non amata - quale sarebbe l’ideale - almeno
rispettata.
In particolare, ciò che mi colpì, sin dalla
prima camera di consiglio della VI sezione, cui
immediatamente fui assegnato con parziale applicazione ad una sezione consultiva (allora si
parlava di applicazione a scavalco), fu la constatazione di non essere solo e che mi si dava la
possibilità di entrare subito nel cuore della giustizia amministrativa con l’ausilio dei colleghi
tutti, non solo di quelli provenienti da concorso,
ma anche di quelli di nomina diretta, che avevano per noi novellini, presunti mostri di dottrina,
molta considerazione.
Ma ciò che più mi colpì, facendo per altro
cadere qualsiasi barriera anagrafica, fu l’apporto
dei consiglieri anziani di nomina diretta, i quali
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
mi insegnarono, vedendo le carte, a far emergere
il fatto, nonostante gli schemi formali ed al di là
di forme stantie, talvolta buone per ogni evenienza. E così prendeva corpo l’eccesso di potere, che bisognava scovare e fare emergere. Prendeva inoltre consistenza reale quel misterioso
personaggio libresco che era l’interesse legittimo, tanto difficile da spiegare ancora oggi ai non
addetti ai lavori.
Il tempo cominciava a passare ed il senso di
appartenenza ad una antica e nobile istituzione,
che mi aveva fatto l’onore di accogliere, cresceva. Contribuiva anche la bellezza, il fascino di
Palazzo Spada? Un po’, forse.
4) Per alcuni anni, per un mio pregiudizio,
un po’ manicheo, sulla sacralità del giudice, non
cercai alcun incarico estraneo alle mie funzioni
di istituto, anzi, ne rifiutai qualcuno. Solo dopo
un decennio di esclusivo servizio al Consiglio di
Stato (i TAR erano entrati in funzione da poco,
ma ancora non avevano inciso sulla giustizia
amministrativa, svolta in un unico grado dal
Consiglio di Stato) accettai un incarico esterno
(restando, però, orgogliosamente in ruolo, nonostante enormi sacrifici per tutelare la mia
indipendenza) dietro la spinta di un altro mio
amico e collega, Giuseppe Carbone, che poi
sarebbe diventato presidente della Corte dei
Conti. L’incarico suddetto era quello di Capo
dell’ufficio legislativo presso il Ministro per le
Regioni Toros, di cui capo di gabinetto era
Franco Bassanini. L’accettazione fu determinata
dalla considerazione che si trattava di una svolta
particolarmente incidente sul diritto amministrativo, consistente nell’attuazione dello Stato
Regionale, secondo la legge di delega n. 382 del
1975, quindi non doveva mancare il mio modesto apporto.
Fu un’esperienza di grande spessore, ancorché tormentata a ridosso della prestigiosa commissione di studio che prende il nome del compianto professor Giannini, che io vissi in pieno,
specie quando al Ministro Toros subentrò il
Ministro Morlino (del quale serbo un ricordo
indelebile come probo uomo di Stato), con il
quale collaborai con una parte attiva e forse, in
qualche momento, determinante per la nascita
del DPR n. 616 del 1977, al quale è stata ricono-
FORO ROMANO 5-6/2007
sciuto rilievo quasi costituzionale. Ho detto
esperienza tormentata e spiego il perché. Da una
parte la nostra amministrazione accentrata non
voleva cessare di essere tale e dall’altra, sotto
alcuni aspetti, la Commissione Giannini voleva
attribuire molto alle Regioni, anche a discapito,
almeno in prima battuta dei lavori di detta
commissione, dei poteri dei Comuni e delle
Province.
Mi trovai, quindi, tra Scilla e Cariddi, anche
con i miei colleghi che numerosi rappresentavano i ministeri, tra conservatori e regionalisti ad
oltranza. Alla fine fu trovato un punto di equilibrio grazie all’opera mia e del collega Giovanni
Imperatrice, al quale devo molto per la riuscita
dell’impresa del 616, che minacciava di non
nascere, e che per tanto tempo, invece, ci ha retto
e, nonostante tutto, ancora continua a reggerci.
Con la caduta del Governo rientrai subito al
Consiglio di Stato, di cui avevo tanta nostalgia,
per poi uscirne, nuovamente chiamato a collaborare come capo di gabinetto dal Ministro delle
Finanze Franco Reviglio. Mi trovai così al centro
dei problemi emergenti del diritto tributario. Si
riteneva allora, e così dovrebbe essere, che il
Fisco deve avere un ruolo centrale e che un
regime fiscale equo, ma chiaro ed efficiente, sia
strumento non solo per procurare le entrate, ma
anche per la coesione tra cittadini.
Si fece molto in quel lasso di tempo ed io ne
fui pienamente compartecipe, sacrificando anche sacrosanti doveri familiari, ma poi, col successore di Reviglio, cominciò la caduta di credibilità del fisco con l’invenzione del c.d. condono tombale, che ebbe purtroppo fortuna.
La mia permanenza in queste varie attività
nella posizione di fuori ruolo complessivamente
durò meno di due anni.
Da quel momento ripresi in pieno la mia
esclusiva attività di giudice, prestando particolarmente attenzione alla realtà che cambiava ed
al volto nuovo che la giustizia amministrativa
andava assumendo in seguito all’entrata in funzione dei Tribunali regionali amministrativi, che
mi hanno dato nuovo vigore, avendo ormai
messo da parte la coperta di Linus.
La mia attività, a partire del 1981 e sino alla
fine del 2006, in cui sono stato nominato presidente del Consiglio di Stato, ininterrottamente è
741
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
stata rivolta all’esercizio della giurisdizione. Ciò
mi ha permesso di poter seguire, applicare e
favorire all’occorrenza in via evolutiva le nuove
regole del processo e dei nuovi istituti giuridici
che andavano sorgendo o che venivano modificati, tanto in primo quanto in secondo grado.
Ormai erano un lontano ricordo quelli che
ritenevamo essere nel passato orientamenti giurisprudenziali avanzati, quale, ad esempio, la
messa a punto nel 1966, in VI Sezione, della
giurisprudenza sugli effetti “erga omnes” dell’annullamento di atti regolamentari o generali.
Urgevano ora nuovi avanzamenti verso l’affermazione della piena giurisdizione del giudice
amministrativo.
Faccio un solo accenno alla mia attività “a
latere”, oltre quella di sporadico insegnamento, di
partecipazione a convegni e continua elaborazione di articoli sulle varie questioni emergenti, che
mi sono sempre sforzato di seguire in una visione
generalista, propria del Consigliere di Stato.
In particolare, sono stato per lunghi anni
presidente del Consiglio Superiore delle finanze
e mi sono occupato in maniera determinante
della elaborazione dello statuto del contribuente; ho coordinato la Commissione di studio che
ha elaborato i decreti istitutivi del nuovo contenzioso tributario numeri 545 e 546 del 1991; ho
presieduto, sin dalla sua istituzione per la durata
consecutiva di sei anni, il Comitato antielusione; sono stato, passando in un campo del tutto
estraneo, presidente della Commissione ministeriale per la elaborazione e successiva stipulazione delle intese tra lo Stato e le confessioni
religiose diverse dalla Cattolica e, sotto la mia
guida, è stato stipulato il maggior numero delle
vigenti intese.
Sempre “a latere” della mia attività di giudice
amministrativo, sono stato per lunghissimi anni,
a partire dal 1979, componente della commissione tributaria centrale, presidente di una sua
sezione ed infine presidente della stessa; incarico questo che cesserà contemporaneamente a
quello di Presidente del Consiglio di Stato per
limiti di età.
Ma veniamo al mio esercizio della giurisdizione amministrativa. Sono stato presidente del
Tribunale regionale della Lombardia per oltre
742
un anno a partire dal 1981 e poi presidente del
TAR dell’Abruzzo per oltre quattro anni, sino al
maggio del 1986.
Da quella data, sino alla primavera del 1991
sono stato il Presidente del Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Siciliana.
Memore di ciò rivolgo un saluto particolare
al Presidente del Consiglio di Giustizia ed ai suoi
componenti, che sono qui cortesemente presenti, consentendomi di riannodare i fili, almeno
nel ricordo, di quella bella esperienza.
5) Poi è venuta la presidenza del TAR del
Lazio, ed ho ripreso la mia precedente esperienza del primo grado, estesa però, per alcuni importantissimi provvedimenti, che non starò qui
ad elencare, all’intero territorio nazionale.
Dire della rilevanza di questo Tribunale nell’ambito della giustizia amministrativa sarebbe
un fuor d’opera.
Mi preme qui sottolineare che ho avuto l’onore ed anche il gravoso onere di presiederlo per
oltre dieci anni, battendo solo per la durata, la
fondamentale presidenza del compianto presidente Osvaldo Tozzi, che è sicuramente uno dei
fondatori (se non, nella prassi, addirittura il primo) della giustizia amministrativa di primo grado, la quale ha determinato sicuramente una
svolta dell’intero apparato della giustizia amministrativa nel nostro Paese, molto prendendo dal
Consiglio di Stato, attraverso l’opera dei suoi
magistrati, in primo luogo dal Presidente Tozzi e
poi restituendo vitalità all’intero apparato. Di
Tozzi fui molto amico in Consiglio di Stato e per
breve tempo lo incontrai al TAR del Lazio nella
mia prima e breve esperienza presidenziale precedente quella lombarda. Mi sia consentito, quindi,
di rinnovare in questa sede il suo ricordo.
Per me la guida del TAR del Lazio ha costituito, sia per la durata che per la qualità dell’attività, l’impegno più rilevante della mia lunga
carriera.
Nel decennio 1991-2001 mi sono trovato al
centro della giustizia amministrativa che cambiava, crescendo di rilievo nel Paese. Di ciò,
ritengo di avere avuto piena e responsabile consapevolezza. Infatti è proprio agli inizi degli anni
90 che nascono le autorità amministrative indipendenti che tanta parte hanno nell’attività eco-
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
nomica del nostro Paese, ed è proprio in quel
torno di tempo che, in un continuo crescendo,
aumentavano le competenze del TAR del Lazio
estese all’intero territorio nazionale, forse eccessivamente, come da taluno è stato rilevato in
questi ultimi tempi.
Per quanto mi concerne ritenni di affrontare
in prima persona il contenzioso più scottante.
Credo - e mi sia perdonata la presunzione - di
avere svolto il mio ruolo nella piena consapevolezza della sua delicatezza, ma senza cedimenti e
senza trionfalistiche esternazioni. Mi riferisco,
ad esempio, al delicato contenzioso concernente il rapporto d’impiego dei giudici tutti, senza
distinzione di diversi ordinamenti; ovvero alla
difficile partenza delle autorità amministrative
indipendenti ed in particolare al decollo dell’autorità per la tutela della concorrenza e del mercato, reso possibile dall’impegno del TAR del
Lazio (per la verità subito assecondato dal Consiglio di Stato), che doveva adattare i suoi consueti schemi processuali alla realtà nuova per noi
giudici amministrativi, in quanto ci trovavamo
ad operare su un crinale tra giudizio di legittimità
e giudizio di merito nel campo dell’economia.
E’ proprio in questi anni che nasce per il
giudice amministrativo la problematica relativa
alla c.d. discrezionalità tecnica ed alla sua verificabilità in sede giurisdizionale, ben distinguendo,
peraltro, questo tipo anomalo di discrezionalità,
per lungo tempo nella sostanza quasi assimilato
alla discrezionalità pura o amministrativa propriamente detta, che è invece territorio esclusivo
dell’Amministrazione, che perciò non deve essere invaso dal giudice amministrativo.
Non starò a fare la storia della evoluzione del
diritto amministrativo e del passaggio progressivo dal giudizio sull’atto, al giudizio sul rapporto,
prima timidamente e poi più risolutamente, con
la conclamata piena verificabilità dei fatti oggetto del provvedimento impugnato, così superando la barriera della ricostruzione indiscutibile
dei fatti rappresentata dall’Amministrazione.
Il che non ha significato però, sia chiaro,
sacrificare l’interesse pubblico che le amministrazioni debbano perseguire: tutt’altro.
Infatti con il giudizio sul rapporto non può
essere disconosciuta “la natura principalmente
FORO ROMANO 5-6/2007
impugnatoria dell’azione dinanzi al giudice
amministrativo, cui spetta di tutelare non solo
l’interesse privato ma di considerare e valutare
anche gli interessi collettivi che con esso si
confrontano e, non solo di annullare, bensì di
confermare l’azione amministrativa affinché si
realizzi un soddisfacente e legittimo equilibrio
tra gli uni e gli altri interessi”, così come è stato
affermato dalla decisione dell’Adunanza Plenaria n. 12 del 22 ottobre 2007 pubblicata qualche
ora fa. Il che, tra l’altro, si riflette e spiega i diversi
caratteri del giudizio amministrativo rispetto a
quello civile.
6) Mi sia consentito - come è già emerso da
qualche accenno - di incrociare le tappe della
mia lunga carriera di giudice amministrativo con
i mutamenti, talvolta tumultuosi, che si sono
succeduti e che ancora premono per un cambiamento richiesto dalla società civile, con conseguente riflesso sulla giustizia amministrativa.
Nell’autunno del 2001 sono rientrato al Consiglio di Stato, facendomi destinare alla mia cara
VI Sezione, divenuta sempre più prestigiosa
sotto la presidenza dei miei due immediati predecessori Presidenti Laschena e de Roberto non
solo, ma anche per il valore dei magistrati addetti, alcuni molto giovani, che la componevano. E’
doveroso in questa sede ringraziare quei colleghi
che con me hanno collaborato per la loro dedizione ed i loro contributi preziosi, che ho saputo
accogliere e, forse, anche sollecitare. Così come
il mio ringraziamento va ai presidenti che con
me hanno collaborato nella guida della VI Sezione: il collega Ruoppolo, che poi mi è succeduto
nella sua titolarità alla fine dello scorso anno
2006, quando sono stato nominato Presidente
del Consiglio di Stato, il collega Giovannini ed
il collega Varrone.
Era accaduto che da poco tempo era entrata
in vigore, semplifico nella citazione delle norme,
la legge n. 205 del 2000, che attribuiva al giudice
amministrativo la competenza a decidere anche
sul risarcimento del danno derivante dalla violazione di interessi legittimi, come risposta dell’ordinamento legislativo, resa indispensabile a seguito della nota sentenza delle Sezioni Unite
della Corte di Cassazione n. 500 del 1999, nonché salvo quale lieve variante meramente lessica-
743
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
le, il risarcimento del danno ingiusto richiesto
nelle controversie devolute alla giurisdizione
esclusiva del giudice amministrativo, anche attraverso la reintegrazione in forma specifica,
oltre che per equivalente, e gli altri diritti consequenziali.
Non starò qui a fare la storia della svolta che
ha avuto la giurisdizione amministrativa per
effetto della legge n. 205 e delle correlate norme
sul processo amministrativo contenute nella stessa legge, cui hanno fatto seguito le nuove regole
dell’azione amministrativa con le leggi n.15 e
n.80 del 2005.
Questa storia, infatti, è stata vissuta sin dall’inizio e narrata dai due miei immediati predecessori nella carica attuale: il Presidente Laschena ed il Presidente de Roberto nell’occasione
simile a questa di oggi in cui ho l’onore di
parlare. Non starò quindi a ripetere ciò che da
loro è stato detto con maggiore autorevolezza
della mia, essendomi immesso nel solco da essi
tracciato, non per comodo continuismo, ma per
sviluppare con coerenza ciò che si era fatto.
Ringrazio di cuore anche per essere intervenuto a questa cerimonia, molto onorandomi, il
Presidente de Roberto, con il rammarico di non
vedere qui presente il Presidente Laschena impedito da ragioni sopravvenute, così come ringrazio per la loro affettuosa presenza i Presidenti
emeriti Pescatore e Crisci. La serie dei Presidenti
emeriti dopo il Presidente Crisci è stata interrotta
da due illustri Presidenti che ci hanno lasciato
prematuramente, il Presidente Quartulli ed il
Presidente Anelli, il quale sin dal mio ingresso in
VI Sezione mi fu di guida insieme all’amico de
Roberto e con il quale mi sono ininterrottamente consultato. Vada agli scomparsi il mio mesto
ricordo. Però non posso non ricordare, memore
del loro insegnamento, i Presidenti Uccellatore e
Barra Caracciolo.
Grazie all’opera dei vari Presidenti che mi
hanno preceduto alla guida di questo antico ma
vitale organo ed ai colleghi tutti che con essi
collaborarono, l’albero della giustizia amministrativa è cresciuto su un solido tronco che
continua a produrre nuovi rami vigorosi.
Il Presidente Laschena nel saluto di commiato del giugno 2001 disse: “che quel che oggi
744
conta è che il giudice amministrativo è il giudice
della pubblica amministrazione al servizio del
cittadino”. offrire “piena tutela”.
Quindi, il giudice amministrativo quale giudice
Ebbene, a distanza di questi ultimi sei difficili anni, quella riforma epocale che Egli auspicava in tal senso si va effettivamente realizzando.
Ciò si sta verificando specie dopo che la Corte
Costituzionale, cui va il mio grato e deferente
saluto, ponendo termine a talune non meditate
illazioni, ha riconosciuto al giudice amministrativo la piena dignità di giudice naturale della
legittimità dell’esercizio della funzione pubblica, cui compete, in diretta applicazione dei principi di effettività e di concentrazione della tutela
(ora autorevolmente riconosciuta anche dalle
Sezioni unite della Corte di Cassazione), conoscere non solo le domande intese all’annullamento degli atti emanati dall’amministrazione
aventi carattere autoritativo, ma anche le domande relative al risarcimento del danno.
Ciò in quanto, come è stato ben presto
chiarito dal giudice delle leggi, il risarcimento
del danno ingiusto sofferto per l’esercizio della
funzione pubblica, non costituisce una nuova
materia attribuita alla cognizione del giudice
amministrativo, ma uno “strumento di tutela
ulteriore” e non solo per l’esigenza di concentrare davanti ad un unico giudice l’intera protezione del cittadino di fronte all’illegittimo esercizio
del potere pubblico, ma anche perché, come
ribadito dalla Corte Costituzionale, quel giudice
è idoneo ad dell’amministrazione è ormai dotato di “giurisdizione piena”.
Nella mia relazione sull’andamento della
giustizia amministrativa nel 2006 sostenevo, riferendomi al crinale della tutela risarcitoria con
il giudice ordinario, che il giudice amministrativo “era disponibile a rivedere e limare i propri
orientamenti, se il fine era quello di rendere
effettiva la tutela giurisdizionale”.
L’effettività infatti non si realizza se, costantemente si agitano tra i due giudici questioni
sulla rispettiva giurisdizione, frastornando il cittadino che chiede giustizia.
Il che a me sembra che ora sia il sentimento
comune che ispira la giurisdizione ordinaria e la
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
giurisdizione amministrativa, come è emerso da
alcune decisioni delle Sezioni Unite e da qualche nostro recente incontro che il primo presidente della Corte di Cassazione ha oggi richiamato. E’, infatti, comune l’esigenza di considerare le due giurisdizioni, su basi di pari dignità,
un arricchimento di possibilità data ai cittadini
per la piena realizzazione dei loro legittimi interessi e non più come una complicazione per chi
chiede giustizia, derivante dall’incertezza del
giudice da adire. In tal senso emergono sicuri
segnali di un rapporto armonioso, che si va
realizzando al posto di un arroccamento su
posizioni teoriche risalenti, talvolta esasperate.
Sembra profilarsi il tempo in cui sarà possibile, per consolidare quel rapporto, a tutto beneficio degli utenti delle due giurisdizioni, la previsione di un giudice della giurisdizione a composizione mista che possa valutare le singole fattispecie, facendo opera di giustizia equilibrata tra
esigenze del pubblico e del privato. Del resto vi
è già un esempio valido, a quanto mi risulta
incontestato, sia pure in campo ridotto, che è
quella del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche composto da magistrati ordinari e amministrativi.
Quando il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa espresse parere favorevole
per la mia nomina a Presidente del Consiglio di
Stato dissi che, nonostante la durata breve, la
mia attività in tale carica sarebbe stata intensa,
essendo ciò tra l’altro possibile per la conoscenza della giustizia amministrativa che avevo accumulato in lunghi anni e, in particolare, in quasi
un triennio di Presidente aggiunto, stante la
assorbente, costante ed estesa collaborazione
con il mio predecessore Alberto de Roberto, con
spirito di servizio e di amicizia, che persiste se
mai rafforzata.
Credo di avere fatto del mio meglio, per
quanto possibile, affrontando i problemi emergenti e, in parte, se non risolvendoli, avviandoli
a soluzione.
Mi riferisco, in particolare all’arretrato, per il
quale riannodando fili spezzati, ho riavviato la
creazione di Sezioni stralcio, ottenendo anche
copertura finanziaria.
E’ stato rilanciato ed in parte è in via di
FORO ROMANO 5-6/2007
attuazione la riforma del nostro sistema informatico, non solo per la rilevazione effettiva dell’arretrato e del sussidio fondamentale che può dare
per il suo dibattimento, ma soprattutto come
supporto per l’attività a regime.
Oltre a richiedere un possibile incremento
del personale di magistratura, mi sono adoperato, per quello che potevo, per l’indispensabile e
condizionante aumento del personale amministrativo, giunto ormai allo stremo.
Ho avviato infine un riavvicinamento delle
due componenti magistratuali della giustizia
amministrativa: vi è stato quale segnale positivo.
Il mio auspicio è che questo avvicinamento
armonioso si realizzi quanto prima, per dare
nuovo e più forte slancio alla nostra delicata
attività.
Non dubito che il mio valente successore,
anche per la maggiore durata della sua presidenza, potrà risolvere questi persistenti problemi.
Ma è giunto ormai il momento di salutarci.
Saluto tutti gli avvocati e i loro rappresentanti che tanto bene hanno parlato di me.
Saluto e ringrazio i membri del nostro organo di autogoverno con i quali ho avuto il privilegio di lavorare nel comune interesse della
giustizia amministrativa, nonché lo scrupoloso
segretario Riccio e tutto il valido personale amministrativo di supporto.
Saluto tutti i colleghi magistrati che con
spirito di servizio hanno svolto la nostra difficile
funzione, in particolare, con tanto affetto, saluto
i colleghi tutti che ho avuto il privilegio di avere
a me vicino nelle nostre innumerevoli e fruttuose camere di consiglio. Saluto il Segretario generale Consigliere Borioni, cessato dall’incarico sei
giorni fa, per la collaborazione e l’assistenza che
mi ha dato giornalmente nell’esercizio delle mie
funzioni.
Saluto tutto il personale amministrativo che
con dedizione ha reso possibile il funzionamento del nostro apparato, nonostante l’inadeguato
organico, non senza segnalare con l’occasione lo
stile che connota il rapporto del nostro personale con gli avvocati e gli utenti del servizio giustizia amministrativa.
Un saluto particolare va a tutti gli addetti alla
mia segreteria che, con il sorriso sulle labbra,
745
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
hanno saputo sopportare le mie angherie.
Dieci giorni fa, al termine della mia ultima presidenza dell’Adunanza Plenaria, rispondendo al saluto affettuoso rivoltomi
dai colleghi in quella occasione, dissi che mi
sarebbero mancati tanto, ma che ero allietato dall’idea che essi avrebbero avuto di me
un buon ricordo.
Questi stessi sentimenti li esprimo nei
confronti di Voi tutti che a diverso, ma
parimenti importante titolo, operate nel campo della giustizia amministrativa.
Dal mio canto Vi sentirò sempre vicini.
UE: SPAZIO DI LIBERTÀ,
SICUREZZA E GIUSTIZIA.
LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE
DELLE PERSONE.
Con l’espressione libertà e diritti fondamentali si indicano le posizioni giuridiche soggettive
che un ordinamento giuridico riconosce e si
impegna a garantire. L’ordinamento giuridico
europeo enuncia tra le sue libertà e diritti fondamentali la libertà di circolazione delle persone;
all’art. 18, il Trattato istitutivo della Comunità
Europea dispone che “Ogni cittadino dell’Unione
ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel
territorio degli Stati membri, fatte salve le limitazioni
e le condizioni previste dal presente trattato e dalle
disposizioni adottate in applicazione dello
stesso”.
Nella pratica, il rispetto di questa libertà è
stato arduo da attuare, come si legge nella premessa al Documento “Free movement within
the Eu - a fundamental right’’: “Free movement of
people is a basic pillar of the single area the European
Union (EU) has been building since its creation. It is
acknowledged as a fundamental righi for EU citizens.
Yet, ~»mplementing this principle by abolishing border controls ai iniernal borders has been more diffcult
than for those underpinning the fregi circulation of
capital, goods and services. Further steps are being
taken io ensure that free movement is applied in a
coherent and simrplifaed way throughout the EU
Member States”1.
Ab origine, l’obiettivo della Comunità Euro-
746
pea era focalizzato su una completa e definitiva
liberalizzazione degli scambi e sull’abolizione di
tutti gli ostacoli di natura commerciale esistenti
tra gli Stati membri al fine di costituire un
“mercato comune”. Ma c’è voluto del tempo
prima che gli Stati membri rimuovessero tutte le
barriere commerciali esistenti e trasformassero il
loro “mercato comune” in un vero e proprio
“mercato unico”, la cui realizzazione per dirsi
completa doveva assicurare accanto alla libera
circolazione delle merci la libera circolazione
delle persone, dei servizi e dei capitali. Ed è
proprio l’obiettivo di un unico mercato interno
che ha indotto il Trattato istitutivo della Comunità Europea ad individuare nella libertà di circolazione dei fattori produttivi lo strumento idoneo ad eliminare gli ostacoli all’integrazione
economica. Pertanto, il concetto di libera circolazione delle persone è stato dal principio strettamente collegato alla figura del lavoratore (art. 39
TCE); solo successivamente lo si è esteso sino a
ricomprendere qualunque cittadino comunitario, indipendentemente dall’esercizio di un’attività lavorativa.
Nelle more di questo processo di integrazione economica, gli armi ’80 hanno segnato l’inizio di un dibattito sul concetto proprio di “libera
circolazione delle persone”. L’Atto Unico Europeo del 1986 affermava che “il mercato interno
comporta uno spazio senza frontiere interne, nel
quale è assicurata la libera circolazione (...) delle
persone”. Ciò implicava, a termine più o meno
lungo, la soppressione dei controlli alle frontiere
interne anche per le persone. Il processo di
integrazione europea non poteva più continuare
a curarsi esclusivamente della dimensione economica, ignorando le inevitabili ripercussioni
politiche e sociali che lo stesso generava.
Venne introdotto il concetto dì cittadinanza
europea (ufficialmente con il Trattato di Maastricht), volto a rafforzare e a promuovere l’identità europea, coinvolgendo sempre più i cittadini
nel processo di integrazione comunitaria. Secondo la testuale dizione del Trattato che istituisce la Comunità Europea (art. 17 TCE): “È
istituita una cittadinanza dell’Unione. .È cittadino
dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno
Stato membro. La cittadinanza dell’Unione costitui-
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
sce un complemento della cittadinanza nazionale e
non sostituisce quest’ultima”. Attraverso la realizzazione del mercato unico, i cittadini godono di
una serie di diritti di carattere generale in diversi
settori, quali quello della libera circolazione dei
beni e dei servizi, della tutela del consumatore e
della sanità pubblica, della parità di opportunità
e di trattamento, dell’accesso all’occupazione ed
alla previdenza sociale. Altresì, la cittadinanza
dell’Unione Europea comporta una serie di norme e diritti ben definiti, tra cui la libertà di
circolazione e di soggiorno su tutto il territorio
dell’Unione; a tal ultimo riferimento si vuole
tuttavia evidenziare che la libertà di circolazione
e di soggiorno su tutto il territorio dell’Unione,
era già prevista dai trattati comunitari e dal
diritto derivato, e il fatto che siano stati inseriti
tra i diritti collegati alla cittadinanza europea ha
un valore più politico che giuridico.
Tornando, dunque, all’art. 18 del Trattato
istitutivo della Comunità Europea, attualmente
il rispetto di questa norma e la realizzazione del
suo obiettivo sono garantiti dalla Direttiva 2004/
38/CE del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei
cittadini dall’Unione e dei loro familiari di circolare e di oggiornare liberamente nel territorio
degli Stati membri. La disciplina della direttiva è
stata sviluppata secondo criteri di individuazione ratione temporis, distinguendo tra libera circolazione nel territorio dell’UE nel breve periodo e nel lungo periodo. Mentre per il breve
periodo il cittadino comunitario non deve soddisfare alcuna condizione con la sola formalità
del possesso di un documento d’identità o di un
,passaporto valido (art, 6), per il lungo periodo
egli resta soggetto al soddisfacimento di alcune
condizioni: l’art. 7 attribuisce “il diritto dì soggiorno per un periodo superiore a tre mesi” a
ciascun cittadino comunitario che
- sia lavoratore subordinato o autonomo, o
- disponga per se stesso e per i propri familiari
di risorse economiche sufficienti e di un’assicurazione per malattia al fine di non divenire un
onere a carico dell’assistenza sociale dello Stato
membro ospitante durante il soggiorno (a questo proposito, gli Stati dell’Unione non possono
fissare l’ammontare delle risorse considerate sufficienti, ma devono tener conto della situazione
FORO ROMANO 5-6/2007
personale degli interessati. Tali condizioni permangono anche se il cittadino comunitario è
iscritto ad un corso di studi riconosciuto dallo
Stato membro ospitante), oppure
- sia un familiare che accompagna o raggiunge un cittadino dell’Unione facente parte di una
delle categorie sopra menzionate.
Dalla lettura della norma, emerge la persistenza e la predominanza, anche in questa sede,
dell’elemento economico in quanto, come ha
sottolineato la Commissione “at the current stage
Of European integration it is reasonable that Member
State are guaranteed protection against an excessive
burden on their public funds. The Directive therefore
maintains the requiremeni that EU citizens need to
exercise an economic activity or dispose of sufficient
resources in order to take up residence in another
Member State”2.
In materia di divieto di ingresso ed allontanamento, la direttiva dispone, all’art. 15, che lo
Stato membro ospitante non può disporre il
divieto di ingresso nel territorio nazionale. Il
rifiuto d’ingresso nel paese o di rilascio del
primo titolo di soggiorno è giustificato solamente da malattie o infermità quali tubercolosi,
sifilide, tossicomania, ,psicosi. L’insorgenza di
malattie o di infermità successivamente al rilascio del primo permesso di soggiorno non possono giustificare il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno né l’allontanamento dal territorio. Gli Stati membri non possono introdurre nuove disposizioni e pratiche più restrittive di
quelle in vigore alla data della notifica della
presente Direttiva.
Ai sensi dell’ari. 27, il cittadino dell’Unione
o un suo familiare possono essere allontanati dal
territorio dello Stato membro per ragioni di
ordine pubblico, di pubblica sicurezza o di sanità pubblica. In nessun caso la decisione può
essere dettata da ragioni economiche. Tutti i
provvedimenti relativi alla libertà di circolazione e di soggiorno devono basarsi esclusivamente
sul comportamento personale dell’individuo,
che deve rappresentare una minaccia reale, attuale e sufficientemente grave da pregiudicare
un interesse fondamentale della società.
La disciplina prevista da queste norme vuole
concorrere alla realizzazione di uno degli obiet-
747
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
tivi fondamentali dell’Unione Europea, come
statuito nel Trattato costituzionale firmato a
Roma il 29 ottobre 2004: offrire ai suoi cittadini
un’area di libertà, sicurezza e giustizia senza
confini interni.
La sfida attuale che si presenta all’Unione
Europea è quella dì garantire che la “migrazione”
dei cittadini comunitari da uno Stato membro
ad un altro avvenga in situazione di legalità. In
tale ambito, soprattutto, occorre trovare un delicato equilibrio tra le preoccupazioni degli Stati
di garantire la pace e la sicurezza all’interno
dell’Unione e il rispetto dei diritti e delle libertà
individuali. Gli Stati membri hanno cercato di
raggiungere giusti equilibri fra sicurezza della
collettività statale e garanzie dei diritti, ma particolarmente in quest’ultimo anno, particolarmente in Italia, questo equilibrio è stato messo in
tensione.
Quali sono, dunque, i confini delle libertà e
quali le legittime riduzioni delle garanzie necessarie per la sicurezza, salvando il più possibile
delle società liberali sen2:a distruggere quel che
si vuole difendere perdendo anche il consenso
dei propri cittadini3?
Premessa del Documento intitolato “Free movement
within the EU - a fundamental right”, in sito web
dall’Unione Europea, pagina:
http://europa.eu.int/comm/justice_home/fsi/freetravel/
fsj_freetravel_intro_en.htm.
2
Cfr. premessa del Documento presentato dal GAI,
intitolato “Free movement and residence of Union
citizens within the European Union”.
3
Montedoro G., “Diritto alla sicurezza e sicurezza dei
diritti”, in Aspen Institute Italia, in pagina web: http:/
/www.aspeninstitute.it/icons/imgAspen/pdf/news/
n31_Montedoro_it.pdf .
1
INCONTRO CON LA
“CONNECTICUT BAR ASSOCIATION”
In data 13 settembre u.s. ha avuto luogo un
incontro in Hartford, Connecticut (Stati Uniti
d’America) tra i rappresentanti della Connecticut Bar Association ed il Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma, ivi rappresentato dall’Avvocato Francesco Salimbeni.
La Connecticut Bar Association è l’associazione no profit, a partecipazione volontaria, che
748
rappresenta oltre 11.000 tra avvocati e giudici
dello stato. Anche se la maggior parte dei suoi
componenti è costituita da nostri colleghi, la
contemporanea presenza dei giudici non deve
sorprenderci. Negli Stati Uniti l’avvocatura e la
magistratura sono tra loro meno distanti rispetto
a quanto avviene in Italia, dal momento che i
giudici sono scelti, tramite elezione o nomina (a
seconda della legislazione adottata dai diversi
Stati) tra gli avvocati ed i professori universitari
di maggiore esperienza.
La Bar Association del Connecticut. che
costituisce a livello del singolo stato quello che,
a livello federale, è rappresentato dalla American
Bar Association, dichiara di perseguire i seguenti
scopi: promuovere l’interesse pubblico, attraverso l’avanzamento della giustizia e la protezione della libertà; incoraggiare la buona legislazione; facilitare per i più bisognosi l’accesso a
servizi legali competenti; tutelare la dignità della
professione legale. In questo senso, nonostante
le differenze che ci distinguono, sentiamo, ciascuno con la propria identità, di essere parte
della stessa missione.
L’Avvocato Francesco Salimbeni ha recato
oltreoceano il saluto del Consiglio, simboleggiato
da una targa d’argento che è stata donata direttamente nelle mani dell’Avvocato William H. Prout,
Jr., attuale presidente dell’Associazione.
La cerimonia si è tenuta in una sala della
House of Representatives, cioè il Palazzo dove
ha sede il Parlamento dello Stato, grazie al patrocinio del Deputato Joe Mioli, uomo molto stimato ed attivo nel rinforzare i legami tra l’Italia
e gli USA, nonché al contributo dell’Avvocato
Jerry P. Padula, presidente dell’Associazione degli
Avvocati Italomericani dello Stato e chairman
dell’incontro.
L’evento ha riscosso notevole interesse, tenuto conto che vi ha partecipato non solo l’intero comitato direttivo della Connecticut Bar Association, ma anche, tra gli altri, il Vice Governatore dello Stato, Mike Fedele ed il Presidente del
Com.it.es degli stati di New York e Connecticut,
Quintino Cianfaglione, in rappresentanza della
Comunità Italoamericana.
Era presente, altresì, Christina Storm, presidente dell’Associazione Lawyers without bor-
FORO ROMANO 5-6/2007
COMUNICAZIONI E NOTIZIE
ders, la quale ci ha spiegato come la sua associazione promuova ed organizzi attività di volontariato, da parte degli avvocati americani, in favore
di paesi in via di sviluppo, ad esempio collaborando alla ripresa dell’ordinamento civile, al
temine di conflitti bellici, ovvero assistendo
colleghi che operano in aree del mondo dove la
libertà e la sicurezza sono in pericolo, ovvero
ancora fornendo pareri circa il funzionamento
dei sistemi giudiziari.
Non è un caso che molti dei partecipanti alla
cerimonia abbiano un cognome italiano, ove si
consideri che il Connecticut è, tra i 50 Stati
dell’Unione, quello in cui vive la più alta percentuale di italoamericani. Così, il Vice Governatore e la futura Presidente della Bar Association,
Livia De Filippis Barndollar, hanno potuto scoprire di essere entrambi originari di Minturno.
La specialità del legame che ci unisce al Connecticut non è stata secondaria nella scelta fatta dal
Consiglio dell’Ordine romano, il quale, con
iniziative come questa, intende sviluppare i suoi
rapporti esterni, intensificando le relazioni con
organizzazioni omologhe site all’estero.
Invero, in occasione dell’evento svoltosi negli
Stati Uniti, i rappresentanti delle due istituzioni
non si sono limitati a riconoscersi reciproca
stima ed amicizia, ma hanno espresso il comune
auspicio di sviluppare nel futuro un’attiva collaborazione.
Segnatamente, scopo principale dell’incontro è stato quello di avviare una cooperazione tra
i due organi, volta a ricercare opportunità di
studio e di lavoro per i rispettivi giovani, laureati
FORO ROMANO 5-6/2007
o neoavvocati, che intendano svolgere un’esperienza formativa all’estero.
In tal senso, lo Stato del Connecticut, dove
si trovano l’Università di Yale e la University of
Connecticut, che vantano alcune delle migliori
Law School degli Stati Uniti, appare in grado di
rispondere alle nostre aspirazioni. Ciò non senza considerare i prestigiosi studi legali aventi
sede nello Stato medesimo.
È convinzione di chi scrive, invero, che lo
scambio di esperienze, culture, idee, progetti,
amicizie, fra uomini e donne provenienti da
diversi Paesi, rechi sempre effetti virtuosi.
Successivamente all’incontro, è stato costituito un gruppo di lavoro, cui partecipano alcuni
membri del comitato direttivo della Connecticut Bar Association, l’Avvocato Jerry P. Padula e
l’Avvocato Francesco Salimbeni. Il gruppo lavorerà nei prossimi mesi allo scopo di promuovere
ogni iniziativa che vada nella direzione sopra
indicata.
Ovviamente gli amici americani hanno
espresso il desiderio di ricambiare la visita, attratti, invero, dalla bellezza della Città Eterna non
meno che dalla cultura giuridica romana. La
visita costituirà ulteriore occasione per consolidare un rapporto che il Consiglio dell’Ordine si
augura duraturo e fruttifero.
Roma, 2 dicembre 2007.
Francesco Salimbeni
[email protected]
749
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DEL 6 SETTEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonché i Consiglieri
Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Giulio
Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ........................... n.
elenco speciale .......................... n.
passaggi all’Albo ordinario .............. n.
variazioni elenco speciale ................ n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda ................................. n.
per decesso ................................ n.
15
5
1
4
7
10
3
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 26
abilitazioni ........................................ n.
6
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
2
revoche abilitazioni
per decorrenza termine ............. n.
1
compiuta pratica .............................. n. 31
nulla osta al trasferimento ............... n.
3
cancellazioni
per trasferimento ....................... n.
2
a domanda ................................. n.
8
per fine pratica .......................... n. 29
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 44
SEGRETERIA
autorizzazioni alle notifiche dirette n. 33
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................ n. 117
rigetti ......................................... n.
9
iscr.avv.liste patr. a spese dello Stato n. 13
750
DELIBERE
Nomina Componenti Commissione
Esami Avvocato - Sessione 2007
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta il 31 luglio 2007 dalla
Presidenza della Corte di Appello di Roma
accompagnatoria del Decreto Ministeriale 13
luglio 2007 con il quale è stata indetta la
sessione di esame per l’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato - Sessione
2007.
Il Consiglio
- vista la richiesta di designazione dei Componenti della Commissione Distrettuale per
l’esame di abilitazione alla professione di avvocato sessione 2007;
designa
i seguenti avvocati quali Presidenti e Componenti, effettivi e supplenti, della I Sottocommissione:
I SOTTOCOMMISSIONE
Vice Presidente effettivo
Avv. Stefano MARANELLA Ordine Roma
Cermignano, 31.10.1951 iscritto 10.01.1980
Vice Presidente supplente
Avv. Spartaco CELLITTI Ordine Frosinone
Ferentino, 10.02.1940 iscritto 21.02.1967
Componente effettivo
Avv. Maria Teresa PERSICO Ordine Roma
Asti, 12.09.1942 iscritta 10.07.1980
Componente supplente
Avv. Rosanna FRATARCANGELI Ord.Roma
Roma, 29.03.1955 iscritta 05.06.1986
Consiglio Nazionale Forense - Decisione
del T.A.R. per il Lazio - Individuazione
delle conseguenti iniziative
Il Consiglio
vista l’ordinanza del 29 agosto 2007 n.
3975/07 con la quale la I Sezione del Tribuna-
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
le Amministrativo Regionale per il Lazio, all’esito della Camera di Consiglio, ha accolto
l’istanza cautelare di sospensione dell’esecuzione del provvedimento del 9 luglio 2007,
con il quale la Commissione Ministeriale istituita ex art. 11 del D.Lgs. 23 novembre 1944 n.
382 aveva proclamato eletto, quale componente del Consiglio Nazionale Forense per il
triennio 2007-2010, in rappresentanza dei
Consigli degli Ordini degli Avvocati del Distretto della Corte di Appello di Roma, l’Avv.
Antonio Belloni del Foro di Rieti, in surrogazione dell’Avv. Alessandro Cassiani che, eletto a tale carica, vi aveva rinunciato e, conseguentemente, ha sospeso l’esecuzione del detto provvedimento, delibera di darne comunicazione ai Presidenti dei Consigli degli Ordini
del Distretto.
Il Consiglio delibera, altresì, di prendere
contatto con il Ministero della Giustizia affinchè, in via di autotutela, alla luce della suddetta ordinanza, voglia determinarsi per indire il
nuovo procedimento elettorale, per il nostro
Distretto, con invito a tutti i Consigli del
Distretto di dare corso alle nuove votazioni.
Ciò appare necessario e riveste carattere di
urgenza dal momento che, da un lato, è indubitato il diritto degli avvocati di tutto il Distretto del Lazio ad avere il loro rappresentante in seno al Consiglio Nazionale Forense e,
d’altro canto, è necessario che tale organo
possa svolgere le sue numerose attività nella
completezza della sua composizione.
- Il Presidente Cassiani, con riferimento
alle precedenti delibere del 21 giugno 2007 e
del 26 luglio 2007, relative alla richiesta avanzata dalla Soc. (omissis), propone di aggiungere il nominativo dell’Avv. Pietro Condorelli,
Collega di comprovata esperienza in materia
di appalti e opere pubbliche.
Il Consiglio accoglie la proposta.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
pervenuta il 1° agosto 2007 dall’Associazione
Emilio Conte accompagnatoria del testo della
FORO ROMANO 5-6/2007
“lettera aperta” agli Avvocati di Roma del
Collega Carlo Priolo.
Il Consiglio ne prende atto ed esprime
compiacimento al Collega Carlo Priolo.
- Il Presidente Cassiani riferisce sull’invito
pervenuto in data 26 luglio 2007 dalla F.B.E. a
partecipare alla celebrazione a Barcellona della festa patronale di San Raimon de Penyafort
nei giorni 7 e 8 febbraio 2008.
Il Consiglio delega a rappresentarlo l’Avv.
Françoise Marie Plantade che da tempo è stata
nominata a rappresentare il Consiglio in seno
alla F.B.E.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
datata 27 luglio 2007 dell’Avv. Bruno Lo Giudice, accompagnatoria della delibera adottata
il 5 luglio 2007 dall’Unione Nazionale delle
Camere degli Avvocati Tributaristi.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Barbantini a prendere contatto
con l’Avv. Bruno Lo Giudice.
- Il Presidente Cassiani riferisce sull’invito,
pervenuto in data 21 agosto 2007, del Centro
Alti Studi per la lotta al terrorismo e alla
violenza politica per partecipare al convegno
sul tema “La conquista delle menti e dei cuori:
il soft power nel contrasto al jihadismo”, che si
terrà nei giorni 28, 29 e 30 novembre 2007
presso il Centro Congressi Matteo della Pontificia Università Gregoriana.
Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a rappresentarlo.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Serafina Denise Amendola, Federica Bizzoni, Antonino Bosco, Alessia Bussacchetti, Luciana Cannas, Vincenzo
Colacino, Emanuela Conti, Chiara Correnti,
Marco Croce, Sabrina D’Alleva, Raffaella De
Martinis, Stefano D’Ercole, Roberto Diddo-
751
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ro, Emanuela Garavelli, Virginia Giocoli, Stefania Inglese, Fulvia Ioriati, Tommaso Manferoce, Massimiliano Oggiano, Patrizia Palaia,
Beatrice Maria Pallottino, Nicola Palombi,
Gianluca Panetti, Salvatore Maria Pappalardo,
Fabrizio Pellegrino, Davide Quadrano, Adriana Romoli, Giuseppe Rotondi, Francesca Rubicini, Stefania Russo, Stefano Tarullo, Federica Trionfetti, Claudio Tuccillo,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 30
luglio 2007 dal Consiglio Nazionale Forense
con la quale trasmette il comunicato stampa
diffuso in seguito all’insediamento del nuovo
Consiglio Nazionale Forense per il triennio
2007-2010. Nella prima seduta è stato confermato quale Presidente l’Avv. Guido Alpa;
quali Vice Presidenti gli Avv.ti Ubaldo Perfetti
e Carlo Vermiglio; quale Consigliere Segretario l’Avv. Pierluigi Tirale; quale Consigliere
Tesoriere l’Avv. Lucio Del Paggio.
Il Consiglio ne prende atto con compiacimento.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 6 agosto 2007 dell’Avv.
Alfiero Costantini con la quale il professionista comunica la costituzione di un’associazione professionale denominata “Feliziani Costantini Associati”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 4 settembre 2007 dell’Avv. Maria Incalza con la quale la professio-
752
nista comunica la costituzione di un’associazione professionale denominata “Savella &
Associati - Studio Legale e Tributario”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 3 settembre 2007 con la
quale l’Avv. Alessandra Putignano comunica
di essere divenuta nuovo socio dell’associazione professionale denominata “Avv. Giancarlo
Tabegna ed altri s.t.p.”. Con la medesima
comunicazione si rende noto che l’Avv. Rosanna Armocida, al contrario, non fa più parte
della citata associazione.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 31 luglio 2007 degli
Avv.ti Giancarlo Guarino ed Eraldo Liberati
con la quale i professionisti comunicano la
costituzione di un’associazione professionale
denominata “Studio Legale degli Avvocati
Giancarlo Guarino ed Eraldo Liberati”, detta
anche “Studio Legale Guarino Liberati - Associazione Professionale”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 7 agosto 2007 dell’Avv.
Angela Buccico con la quale la professionista
comunica lo scioglimento dell’associazione
professionale denominata “Studio Legale Associato degli Avvocati Angela Buccico, Paolo
Fava, Giuseppe Frigo e Beniamino Migliucci”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 7 agosto 2007 degli
Avv.ti Vincenzo Comi e Angela Buccico con
la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale degli Avvocati Frigo,
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Buccico, Comi”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
(“Pregiudizialità del procedimento penale rispetto a
quello disciplinare” – v. rubrica ‘Comunicazioni e
Notizie’)
- Il Consigliere Rossi comunica che l’Avv.
(omissis) ha richiesto l’emissione di parere di
congruità su note di onorari in relazione all’attività professionale prestata, come difensore
d’ufficio, in due procedimenti penali innanzi al
Tribunale di Roma in composizione monocratica. Entrambi i procedimenti sono peraltro
stati celebrati nel periodo intercorso tra il 26
ottobre 2006 e il 4 luglio 2007, periodo in cui
l’Avv. (omissis) risultava cancellato a seguito di
opzione ai sensi della legge sul part time. In
particolare, il procedimento penale R.G. n.
(omissis) si è tenuto in data 6 novembre 2006 e
alla relativa udienza risulta aver presenziato
l’Avv. (omissis) all’uopo delegato dall’Avv.
(omissis). Il procedimento penale R.G. n. (omissis) si è articolato in due udienze tenutesi in data
14 febbraio 2007 e 7 maggio 2007: dai relativi
verbali risulta che ad entrambe le udienze era
presente l’Avv. (omissis) personalmente.
Premesso quanto sopra, il Consigliere Rossi chiede che le predette richieste vengano
trasmesse all’Ufficio Disciplina per quanto di
competenza e che, copia degli atti, unitamente alle note concernenti la cancellazione e
reiscrizione dell’Avv. (omissis), vengano trasmessi alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Roma.
Il Consiglio, astenuto il Presidente Cassiani, approva.
- Il Consigliere Storace informa che è entrata in vigore la normativa relativa alla nomina di un difensore del minore nei procedimenti relativi alla adottabilità.
Il Consiglio delega il Consigliere Storace a
prendere contatti con la Presidenza del Tribunale per i Minorenni per esaminare congiunta-
FORO ROMANO 5-6/2007
mente i problemi connessi all’attuazione della
normativa e, in particolare, per l’esame e le
proposte relative alle modalità di nomina e
formazione degli elenchi degli avvocati disponibili ad assumere l’incarico.
(pareri deontologici - v. rubrica)
- Il Consigliere Cipollone riferisce al Consiglio che martedì 14 agosto 2007, presso la
Chiesa Santa Prisca a Roma, ha avuto luogo la
cerimonia religiosa per la scomparsa del Collega Avv. Aldo Cipollone.
Il Consiglio si associa al dolore della famiglia per la scomparsa del Collega.
ADUNANZA DEL 13 SETTEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta,
Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
passaggi all’elenco speciale .............. n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per decesso ................................. n.
13
1
1
9
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 20
abilitazioni ........................................ n.
8
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
5
compiuta pratica .............................. n. 16
nulla osta al trasferimento ............... n.
1
cancellazioni
per trasferimento ........................ n.
1
a domanda .................................. n.
4
753
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
per fine pratica ........................... n.
17
ASSISTENZA
Fondo Assistenza Consiglio n. 10 erogazioni
DISCIPLINA
procedimenti trattati in dibattimento n.
1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 128
SEGRETERIA
autorizzazioni alle notifiche dirette n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
rigetti ........................................... n.
23
40
3
DELIBERE
- Il Presidente Cassiani -prima di passare al
punto seguente dell’ordine del giorno e alle
comunicazioni di prassi- intende informare il
Consiglio di un gravissimo fatto comunicatogli, seppur informalmente, dal Consigliere
Segretario. Il Presidente Cassiani dichiara quanto segue: “E’ con vivo sgomento che debbo
riferirvi su una comunicazione ricevuta, in
data odierna, da parte del Consigliere Segretario: il Consigliere Conte mi ha informato di
aver avuto notizia di essere stato denunciato
alla Procura della Repubblica, in ordine a un
non meglio precisato reato connesso alla funzione di Segretario dell’Ordine, da parte del
Consigliere Federico Bucci. E’ inutile sottolineare il mio stupore e la mia indignazione
quando ho avuto notizia di ciò. Credevo, in
questo biennio, di aver visto di tutto da parte
del Consigliere Federico Bucci, ma evidentemente mi sbagliavo. Trovo abnorme, vile e
incredibile quanto posto in essere dal Consigliere Bucci il quale, non ritenendo di informare il Consiglio riguardo siffatta iniziativa,
ha compiuto un atto di assoluta gravità non
contro il Consigliere Segretario ma contro
l’Istituzione che rappresenta. Non ho aggettivi per commentare quanto avvenuto: defini-
754
sco tale condotta inammissibile, se non addirittura incivile! Ritengo che il Consigliere Bucci, se aveva delle lamentele da rappresentare
sulla condotta del Consigliere Segretario, avrebbe dovuto informare preventivamente il Consiglio onde determinare una discussione collegiale. Ora mi aspetto, come è già successo più
volte nell’ultimo anno e mezzo, l’invio di un
fax, dal contenuto diffamatorio, ai Colleghi da
parte del Consigliere Federico Bucci. Non
sono più disposto a tollerare. Concludo esprimendo la mia più affettuosa solidarietà al
Consigliere Segretario Conte e chiedendo a
tutti i Consiglieri di rispondere lealmente alla
seguente domanda: è ammissibile che un
Consigliere dell’Ordine presenti una denuncia avente ad oggetto l’attività dell’Ordine
senza preavvisare il Consiglio? Propongo che
il Consiglio deliberi di incaricarmi a sentire il
Consigliere Federico Bucci sulle ragioni di tale
comportamento e, in caso, di rimettere gli atti,
quando saranno ufficiali, al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia.”.
Il Consigliere Rossi esprime profonda,
quanto ovvia, solidarietà al Consigliere Segretario Conte per l’ignobile, vigliacco attacco
ricevuto. Riferisce di essersi recata, in compagnia dello stesso Consigliere Segretario, presso
la Segreteria del P.M. allorquando questi gli ha
comunicato l’avvenuta presentazione, da parte del Consigliere Federico Bucci, di una denuncia nei suoi confronti. Confessa di essersi
vergognata, davanti al Magistrato, per l’aria di
evidente commiserazione e pena che questi
malcelava verso quella che, evidentemente,
ritiene un’Avvocatura ridotta ad infimi livelli
e ormai in balia di assurdi veleni dovuti all’insano protagonismo di alcuni.
Il Consigliere Rossi afferma che non intende analizzare o approfondire il merito della
vicenda che, ormai, sarà esclusivo oggetto di
esame e valutazione nella adita sede e in quelle
ulteriori cui verranno sottoposte le eventuali
azioni conseguenti all’insana iniziativa. Intende peraltro stigmatizzare, una volta ancora, il
comportamento di chi, anzichè sollevare even-
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
tuali problematiche d’ufficio all’interno del
Consiglio, propone azioni strumentali e velleitarie con l’evidente intento di screditare un
avversario “politico” sottraendosi poi, con
estrema quanto abituale viltà, al confronto
con i Colleghi Consiglieri. Troppe volte ciò è
ormai accaduto nel corso di questo biennio,
troppe volte, all’indomani di gesti assurdamente sconsiderati, si è dovuto parlare di ciò
che era accaduto in assenza del diretto interessato che ha sempre inteso giustificare la propria assenza accampando gravi malori, asseritamente dovuti alle pretese violente invettive
degli altri Consiglieri, che lo hanno tenuto
lontano dal Consiglio per mesi. Il Consigliere
Rossi si rammarica per le precarie condizioni
psico fisiche del Consigliere Federico Bucci
rilevando però che ogni singolo Consigliere
ha una grande responsabilità essendo rappresentante di una categoria numerosissima e
oberata di problemi. La funzione richiede
pertanto, non solo impegno e abnegazione,
ma anche una forte salute sia fisica sia, soprattutto, mentale.
Prende la parola il Consigliere Cipollone il
quale deve constatare amaramente che ci troviamo sempre nella stessa situazione. Il Consigliere Cipollone ricorda la storia del tiranno
Foca -vissuto nel 700 d.c.- per un parallelismo
indicativo. Tale tiranno è rimasto tristemente
noto perchè la storia lo ricorda per essere
quello che diceva che il potere in politica
andava preso “sterminando tutti gli avversari”
e così esso fece. Il Consigliere Bucci, da sempre, non intende la competizione politica come
una competizione corretta e civile, ma come
l’annientamento degli altri candidati che vede
come nemici da eliminare. Il Consigliere Cipollone, rileva che è del tutto inutile e superfluo ogni commento sulla condotta del Consigliere Bucci che definisce “patologica ai limiti della psicosi”. Aggiunge e conclude il Consigliere Cipollone dicendo che il Consigliere
Bucci non ha neppure il coraggio delle sue
azioni essendo oggi assente come lo è stato
sempre negli ultimi tre mesi e come, probabil-
FORO ROMANO 5-6/2007
mente, lo sarà sino alla fine del biennio. Il
Consigliere Cipollone si unisce al Presidente
Cassiani esprimendo solidarietà al Consigliere
Segretario Conte e ribadendo allo stesso che il
Codice Penale gli consente, in una fattispecie
come questa, una rivalsa immediata, quella
della denuncia per calunnia.
Prende la parola il Consigliere Barbantini
il quale, condividendo appieno quanto già
dedotto dal Presidente Cassiani e dal Consigliere Cipollone, esprime la piena solidarietà
al Consigliere Segretario Conte, sottolineando che nessuno si deve meravigliare di quanto
avvenuto, perchè questo è il Consigliere Federico Bucci. Il Consigliere Barbantini definisce
l’atto del Consigliere Bucci una “vigliaccata”.
Il Consigliere Barbantini afferma che nessuno
si dovrà stupire altrettanto se, nelle prossime
settimane, saremo costretti nuovamente a leggere un fax del Consigliere Bucci sull’argomento con la solita ricostruzione farneticante
come avvenuto più volte in questo biennio. E’
altrettanto scontata l’assenza odierna del Consigliere Bucci come sarà altrettanto scontata
l’assenza del medesimo sino alla fine del biennio. Il Consigliere Barbantini ritiene siffatti
comportamenti non più tollerabili e chiede
che il Consiglio prenda quei provvedimenti,
che finora non ha preso, così quasi a giustificare i comportamenti del Consigliere Bucci come
dovuti alla sua nota asserita malattia, mentre,
come tutti i Consiglieri sanno, tali azioni sono
volutamente calcolate ai fini di uno squallido
fine elettorale. Sostiene, inoltre, il Consigliere
Barbantini che nel Consiglio ci sono persone
perbene ma questo non significa che si possa
continuare a sopportare tutto ciò. Per questo,
il Consigliere Barbantini, ritiene che il Consigliere Bucci debba essere convocato e sentito
sull’argomento dal Presidente Cassiani, come
dallo stesso proposto e, all’esito, interessare il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia per la valutazione del comportamento del
Consigliere Federico Bucci per aver adito l’Autorità Giudiziaria anzichè esporre al Consiglio
le sue doglianze.
755
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Prende la parola il Consigliere Cerè la
quale -in via preliminare- intende precisare
che non ha condiviso, per la prima volta, pur
legata da decennale rapporto politico forense,
le modalità di quanto posto in essere dal
Consigliere Bucci. Tuttavia, il Consigliere Cerè,
ritiene che se il Consigliere Bucci ha messo in
essere quanto sopra avrà avuto le sue ragioni
che certamente spiegherà al momento opportuno. Avrebbe auspicato che la questione fosse stata affrontata in Consiglio.
Prende la parola il Consigliere Nesta, il
quale evidenzia che la presentazione della
denuncia è atto riconducibile esclusivamente
al Consigliere Federico Bucci, che evidentemente ha assunto ogni responsabilità sottoscrivendola.
Il Consigliere Nesta aggiunge che la vicenda avrà la sua definizione nelle competenti
sedi e che il Consiglio non può entrare nel
merito della denuncia penale, ma deve provvedere soltanto, ove ravvisabili, alla eliminazione di eventuali disfunzioni amministrative.
Il Consigliere Nesta, rammaricandosi dell’imbarbarimento delle vicende consiliari osserva, inoltre, che quanto avvenuto, presumibilmente, è scaturito anche da una contrapposizione molto aspra di parte del Consiglio nei
confronti dello stesso Consigliere Bucci; che
in questo biennio vi sono stati momenti di
grande difficoltà, dove la conflittualità spesso
è divenuta insopportabile soprattutto nei confronti della minoranza consiliare, che sovente
non ha avuto la possibilità di esprimere le
proprie idee. Il Consigliere Nesta sottolinea
che aveva notato -negli ultimi tempi- un’apprezzabile attenuazione della conflittualità tra
i Consiglieri ed esprime l’auspicio che quanto
accaduto sia affrontato con un dibattito civile
e consono alla dignità dell’Organo del quale
gli stessi Consiglieri fanno parte.
Prende la parola nuovamente il Presidente
Cassiani il quale non si dichiara d’accordo con
il Consigliere Nesta poichè la presentazione di
una denuncia penale è un fatto gravissimo che
non ha nulla di “civile”.
756
Prende la parola il Consigliere Gianzi il
quale, anzitutto esprime la più sincera, forte e
affettuosa solidarietà al Consigliere Segretario
Conte che ha subìto lo sleale e vigliacco attacco del Consigliere Federico Bucci dal contenuto palesemente strumentale e dal solo scopo “elettorale”. Il Consigliere Gianzi, si dichiara disgustato da quanto avvenuto e chiede
al Presidente di sentire il Consigliere Bucci su
quanto da esso posto in essere, ritenendo che
tale condotta sia deontologicamente rilevante. Il Consigliere Gianzi stigmatizza, oltre la
palese infondatezza e strumentalità della denuncia del Consigliere Bucci, anche la codardia di quest’ultimo che, quest’oggi, è assente
come lo è stato negli ultimi tre mesi e lo sarà
sino a gennaio. Il Consigliere Gianzi si auspica
che al più presto venga, poi, fatta luce sull’altra
sconcertante vicenda che vede protagonista il
Consigliere Bucci ovvero quella segnalata da
un avvocato iscritto all’Albo di Roma riguardante atti redatti dal Consigliere Bucci contro
un altro Consigliere dell’Ordine che dovevano essere sottoscritti da tale avvocato che,
come tutti sappiamo, non solo si rifiutò, ma
denunziò la grave questione all’Ordine di Roma
e di Perugia.
Prende la parola il Consigliere Fasciotti il
quale esprime anch’esso la massima solidarietà al Consigliere Segretario Conte, chiede al
Presidente Cassiani di sentire il Consigliere
Federico Bucci sull’argomento e lamenta il
fatto che questioni meramente amministrative consiliari siano state portate strumentalmente all’attenzione del magistrato penale.
Il Consigliere Ierardi esprime la propria
solidarietà al Consigliere Segretario Conte e si
ritiene amareggiata per quanto accaduto. Si
augura, comunque, che al più presto possa
essere fatta chiarezza sui fatti oggetto della
discussione.
Prende la parola il Consigliere Condello il
quale non desidera entrare nel merito della
questione. Non si dichiara d’accordo con la
proposta che il Presidente Cassiani senta sul
punto il Consigliere Federico Bucci e propone
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
che tutti gli atti della vicenda siano trasmessi senza discussione alcuna- al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia.
Prende la parola il Consigliere Prosperetti
il quale chiede al Consiglio che la vicenda non
sia vista in modo polemico ma esclusivamente
da un punto di vista tecnico. Non è dato, allo
stato, sapere quali siano le doglianze e le
contestazioni oggetto della denuncia del Consigliere Federico Bucci e, quindi, sarebbe necessario sentirlo in ordine alle asserite e presunte disfunzioni amministrative onde consentire -eventualmente se dimostrate- all’Organo di assumere in autotutela i necessari
provvedimenti. Il Consigliere Prosperetti chiede che venga presa una delibera in tal senso.
Il Presidente Cassiani, il Consigliere Rossi,
il Consigliere Gianzi e il Consigliere Barbantini contestano vibratamente la proposta del
Consigliere Prosperetti che sottovaluta la gravità di quanto avvenuto.
Interviene, a questo punto, il Consigliere
Tesoriere Testa il quale esprime tutta la sua
solidarietà al Consigliere Segretario Conte affermando che la denuncia del Consigliere
Federico Bucci non è da considerare nè un atto
giuridico, nè un atto politico. Si tratta di un
vero e proprio attacco alla persona, con conseguenze anche sulla sfera professionale e familiare. Ciò deve far riflettere tutti e mi auguro
anche e, soprattutto, l’autore della denuncia.
Il Consigliere Tesoriere Testa dichiara che
l’effetto di ogni denuncia è quello di rovinare
la “serenità dell’avversario e di non farlo dormire la notte”, per togliere lucidità all’azione
istituzionale dello stesso destinatario dell’attacco politico. Questo non è giustificabile
all’interno dell’Ordine forense. Il Consigliere
Tesoriere Testa non si meraviglia della condotta del Consigliere Bucci che persevera nell’attaccare suoi presunti avversari politici, come
già avvenuto in passato e come è oggetto di
esame disciplinare da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia riguardo la
nota vicenda, come correttamente ricordato
poc’anzi dal Consigliere Gianzi, comunicata
FORO ROMANO 5-6/2007
al Consiglio da un avvocato iscritto al Foro di
Roma. Condivide quanto previsto dal Presidente Cassiani in ordine ad un possibile invio
di fax da parte del Consigliere Bucci, il quale
-come in passato- preparerà così la sua campagna elettorale. Il Consigliere Tesoriere Testa
ricorda che il Consigliere Bucci è assente dal
Consiglio da varie sedute come a quella odierna ma, attualmente, non è nè malato nè indisposto ma è a cento metri dal Consiglio, in un
noto ristorante, a presentare la propria candidatura quale Presidente della Cassa Forense
dinanzi a numerosi delegati di altri Distretti
nazionali. Avrebbe preferito che fosse qui a
spiegare i motivi del suo gesto. Il Consigliere
Tesoriere Testa condivide la proposta del Presidente Cassiani sulla necessità di sentire il
Consigliere Federico Bucci sulla questione
con ogni successivo provvedimento riservato.
Su sollecitazione del Presidente Cassiani e
del Consigliere Anziano Cipollone prende la
parola il Consigliere Segretario Conte, il quale
dichiara: “Caro Presidente, Cari Consiglieri,
mi ero imposto di non intervenire sull’argomento proprio perchè ritenevo e ritengo che
quanto avvenuto non abbia bisogno di commento alcuno. Tuttavia, in considerazione e
in ossequio alla solidarietà e all’affetto che mi
è stato mostrato, in queste ore, da parte Tua
Presidente e da parte di moltissimi Consiglieri
-alcuni dei quali sono rimasti più sbigottiti di
me a fronte del vergognoso degrado che sta
sovrastando l’interno del nostro consesso- riporterò qualche breve riflessione ma, soprattutto, vi chiederò lumi su un interrogativo che
appare senza risposta. Condivido molto di
quanto è stato detto: è indubitabile che la
vigliacca strumentalizzazione di alcune azioni
connesse alla codardia di altri comportamenti,
costituiscano ormai il clima quotidiano che
infetta la nostra Aula di Piazza Cavour. E non
mi riferisco alla sola vicenda che mi riguarda la quale, sia per contenuto che per sostanza
che per tempistica, si etichetta da sola- che sarà
da me affrontata nella sede competente nel
modo più risoluto, ma per rappresentarVi
757
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
l’assoluta esigenza che il Consiglio assuma
rigorose e adeguate iniziative idonee a replicare, una volta per tutte, all’insopportabile offesa che tanti di noi hanno ricevuto -con un
crescendo continuo di odiosa virulenza- nell’ultimo anno e mezzo. Per non avere e per
non farVi avere un improvviso aumento di
disgusto non Vi riassumo tutto quello che
abbiamo dovuto sopportare in questo biennio
anche perchè credo che tutti lo ricordiamo
molto bene. Ma quello che mi domando, e Vi
domando è “Usque tandem”, fino a quando
dovremo pazientare? Fino a quando o fino a
dove la misura sarà colma? Quello che con
tanto calore, e forse rabbia, ha affermato il
Consigliere Tesoriere Testa è vero. Fino a che
punto l’insulto alle nostre persone, alla nostra
sfera personale -offesa solo perchè ricopriamo
la carica di Consiglieri- dovrà essere tollerata?
Esiste per qualcuno un’immunità o un’impunità che lo esime e lo esenta dall’assumersi
responsabilità di quanto pone in essere? Come
ebbi modo già di dire in passato, mi chiedo,
Presidente e Colleghi Consiglieri, se questa
impunità di taluni non finisca poi per costituire un’inesorabile perdita di autorevolezza del
Consiglio che è il primo presupposto che ci
rende riferimento sicuro per i Colleghi romani
che hanno bisogno di difesa e tutela. Per
quanto mi riguarda non permetterò a figure,
tanto negative quanto marginali del nostro
mondo, di continuare a gettare fango contro
di noi nella speranza di essere protagonisti e di
vincere battaglie che hanno già perso.”.
Conclude il Presidente Cassiani condividendo -così come lo stesso Consigliere Cipollone- la necessità di risposta agli interrogativi
del Consigliere Segretario Conte e insiste perchè il Consiglio deliberi come inizialmente
prospettato.
Interviene nuovamente il Consigliere Condello il quale chiede che si voti prima sulla sua
proposta pregiudiziale di rimettere tutti gli atti
al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Perugia, senza alcuna discussione. Replica il
Consigliere Rossi, la quale ritiene che tale
758
proposta sia inconferente e inattuabile perchè,
allo stato, non esistono atti del procedimento
in quanto lo stesso è ancora in sede istruttoria
e quindi riservata.
Comunque la proposta viene votata.
Il Consiglio, a maggioranza, non approva
la proposta del Consigliere Condello.
A questo punto il Consigliere Prosperetti
chiede che venga votata la sua proposta di
delibera.
Il Consiglio, a maggioranza, astenuto il
Consigliere Condello, non approva la proposta del Consigliere Prosperetti.
A questo punto, il Presidente Cassiani
chiede preliminarmente a tutti i Consiglieri di
esprimersi sulla correttezza o meno del comportamento tenuto dal Consigliere Federico
Bucci che non ha ritenuto doveroso portare al
Consiglio problematiche relative ad attività
istituzionali, ma ha agito autonomamente in
sede penale con una denuncia contro un Consigliere. Il Presidente Cassiani propone, poi,
che il Consiglio deliberi di incaricarlo a sentire
il Consigliere Bucci -con redazione di verbalerimettendo eventualmente gli atti -quando gli
stessi saranno ufficiali- al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia.
Il Consiglio, astenuto il Consigliere Condello e con il voto contrario dei Consiglieri
Cerè, Nesta e Prosperetti, delibera non essere
ammissibile che un Consigliere, senza informare preventivamente il Consiglio, agisca in
sede penale per fatti che riguardano l’attività
consiliare e incarica il Presidente di sentire il
Consigliere Bucci, con redazione di verbale,
sulle ragioni di tale comportamento, riservando all’esito ogni attività successiva compreso
l’invio degli atti al Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Perugia.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla circolare n. 29-C-2007 pervenuta in data 3 settembre 2007 dal Consiglio Nazionale Forense
relativa alla iniziativa ANAS per la formazione
di elenchi territoriali di avvocati per il patrocinio da affidare all’Ente stesso.
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Consiglio ne prende atto e delibera che
“l’avviso pubblico” dell’ANAS venga pubblicato sul sito.
Esame del verbale della Commissione di
Manutenzione del Palazzo di Giustizia del
16 luglio 2007 e della lettera con la quale il
Presidente Fazzioli preannuncia il divieto
di tenere corsi nell’Aula Avvocati: discussione ed eventuali iniziative
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla lettera
pervenuta il 12 settembre 2007 del Dott. Edoardo Fazzioli, Presidente della Commissione
per la Manutenzione e Conservazione del
Palazzo di Giustizia, con la quale lo stesso
comunica che la Suprema Corte non consente
lo svolgimento dei corsi all’interno del Palazzo di Giustizia, facendo riferimento alla relazione del responsabile della sicurezza ing.
Pierpaolo Gandola già trasmessa in data 13
aprile u.s.
Il Consiglio delega il Presidente a rispondere.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Guido Anastasio Pugliese, Carlo Arrotta, Andrea Bandini, Francesco Caccioppoli, Diego Capasso, Marcello
Cardi, Sergio Castagna, Giuseppe Catinelli
Guglielmine, Andrea Cusmai, Stefania Di
Bartolomeo, Fabiano Forria, Francesca Gandelli, Virginia Garrafa, Giuseppe Giuffrè, Francesca Infascelli, Pino Laurenzi, Maria Serena
Livi, Gianluca Parente, Marco Pieri, Stefania
Ponzi, Francesco Romano, David Salamena,
Angelo Schiano,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
FORO ROMANO 5-6/2007
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che è pervenuta in data 11 settembre 2007 la
proposta della società “Zucchetti” relativa all’organizzazione di eventi formativi alla luce
del Regolamento sulla Formazione Professionale Continua.
Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono
stati ancora definiti i criteri di accreditamento
degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto,
non ha ancora emanato le norme attuative del
citato Regolamento, si riserva di riesaminare
l’istanza nelle prossime adunanze.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che è pervenuta in data 6 settembre 2007 la
proposta dell’Avv. Angela Cossiri per curare la
progettazione e la docenza di corsi o seminari
relativi alla formazione continua degli avvocati.
Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono
stati ancora definiti i criteri di accreditamento
degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto,
non ha ancora emanato le norme attuative del
citato Regolamento, si riserva di riesaminare
l’istanza nelle prossime adunanze.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta il 12 settembre 2007 dalla Scuola di Formazione Ipsoa
relativa alla richiesta di accreditamento del
master di specializzazione “Diritto tributario
d’impresa” ai fini del riconoscimento dei crediti formativi agli avvocati.
Il Consiglio, considerato che la stesura
definitiva del Regolamento sulla formazione
permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non
sono stati ancora definiti i criteri di accredi-
759
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
tamento degli enti e/o eventi formativi e che,
pertanto, non ha ancora emanato le norme
attuative del citato Regolamento, si riserva di
riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che è pervenuta in data 7 settembre 2007 la
lettera degli Avv.ti Giorgio Pirani, Silvia Parascandolo e Sabrina D’Alleva con la quale
comunicano di aver sciolto l’associazione professionale denominata “Pirani, Parascandolo e
D’Alleva Studio Legale Associato” in data 31
agosto 2007.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 13 settembre 2007 degli
Avv.ti Antonella Tassi e Alessandro Alicanti
con la quale i professionisti comunicano la
costituzione di un’associazione professionale
denominata “Associazione Professionale Tassi-Alicanti Legal Consulting”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica, con viva soddisfazione, di aver appreso che
il piccolo bambino Edoardo -per il quale l’Ordine si impegnò con una sottoscrizione per
aiutarlo in una difficilissima cura poichè lo
stesso affetto da una gravissima malattia denominata Leucodistrofia metacromatica- è tornato dagli Stati Uniti dopo oltre due mesi di
cure che hanno dato risultati molto positivi. Il
bimbo ha reagito bene alla terapia e, sembrerebbe che, allo stato, il gravissimo male si sia
fermato.
Il Consigliere Segretario Conte ricorda che
l’Ordine di Roma si schierò a fianco del bimbo
e dei di lui genitori contribuendo alla sottoscrizione tesa al reperimento degli importi
necessari per affrontare la costosissima cura.
Il Consigliere Segretario Conte mostra al
Consiglio copia di un articolo di un quotidiano della capitale che riporta l’intervista del
760
genitore del bimbo Edoardo che ringrazia tutti
coloro i quali hanno aiutato la famiglia in
questa difficilissima battaglia parlando del risultato raggiunto come un vero e proprio
miracolo.
Il Consiglio prende atto di quanto comunicato dal Consigliere Segretario Conte, si
compiace con lo stesso e augura ogni bene al
piccolo Edoardo.
- Il Consigliere Fasciotti comunica di avere, in data 7 settembre u.s., chiesto un incontro
al Dr. Alberto Bucci, Presidente f.f. del Tribunale Ordinario di Roma, per evidenziare alcuni problemi di ordine pratico e per concordarne la soluzione.
Alla evidenziazione dell’assenza delle note
di iscrizione a ruolo presso l’Ufficio competente e alla richiesta di supplirvi con distribuzione gratuita da parte del personale del Consiglio dell’Ordine, il Presidente ha replicato:
- che nell’arco di 20 giorni l’Ufficio Copie
avrebbe sospeso il suo funzionamento normale;
- che nel dicembre del corrente anno la IV
Sezione E.I. avrebbe interrotto i contatti con
gli operatori (avvocati e pubblico interessato)
per assenza di personale.
Il Consigliere Fasciotti chiede che il Consiglio deliberi di dare mandato al Presidente
per richiedere una formale convocazione per
l’esame della situazione delle Cancellerie, degli Uffici e dei problemi in essere al fine di dare
un concreto apporto alla soluzione.
Il Consiglio delibera che il Presidente chieda una convocazione a breve al Presidente f.f.
del Tribunale Ordinario di Roma per esaminare alcuni gravi problemi di ordine pratico.
(pareri deontologici - v. rubrica)
ADUNANZA DEL 20 SETTEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Teso-
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
riere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo
Nesta, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’elenco speciale .............. n.
passaggi all’elenco speciale
“Professori Universitari” .................. n.
variazioni elenco speciale ................ n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
11
2
2
1
1
1
3
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 34
abilitazioni ........................................ n.
7
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
1
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
8
compiuta pratica .............................. n. 33
nulla osta al trasferimento ............... n.
2
cancellazioni
a domanda .................................. n.
3
per fine pratica ........................... n.
6
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ...........
pratiche disciplinari trattate
archiviazioni ...............................
aperture proc. disciplinare .........
revoche aperture .........................
n.
3
n.
n.
n.
59
9
1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 79
SEGRETERIA
autorizzazioni alle notifiche dirette n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
FORO ROMANO 5-6/2007
17
74
DELIBERE
- Il Presidente Cassiani riferisce di aver
ricevuto in data 18 settembre 2007 una richiesta dall’Avv. Zdenka Michalickova con la quale comunica che il 28 settembre prossimo sarà
presente in Italia una delegazione di Avvocati
degli Ordini Regionali della Repubblica Ceca.
Chiede al Consiglio di volerli ricevere.
Il Consiglio delega per l’accoglienza i Consiglieri Barbantini e Prosperetti.
- Il Presidente Cassiani riferisce che in data
14 settembre 2007 è pervenuta dalla Società
(omissis), elettivamente domiciliata presso
l’Avv. (omissis), una richiesta di nomina di
terzo arbitro con funzioni di Presidente per
dirimere una controversia insorta tra la stessa
Soc. (omissis) e il Comune di (omissis).
Il Consiglio nomina il Prof. Avv. Domenico Galli, con studio a Roma in Via del Consolato n. 6.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Marco Albanese, Luigi Albisinni, Achille Buonafede, Fabio Canestrelli, Roberto Canestrelli, Olimpia Ciccarelli, Gianluca De Micco Padula, Raffaella De
Vito Franceschi, Alessandro Falasca, Goffredo
Laici, Costanza Pomarici, Emilio Sanchez De
Las Heras, Paolo Sanino, Orlando Sivieri, Tatiana Tarli, Sergio Uricchio, Roberto Vitelli,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
761
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 17
settembre 2007 dalla Dr.ssa Franca Martellone
della Segreteria di Presidenza della Cassa Forense con la quale trasmette il comunicato
dell’elezione dell’Avv. Paolo Rosa quale Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e
Assistenza Forense.
Il Consiglio ne prende atto e si compiace con
l’Avv. Paolo Rosa per la prestigiosa nomina.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera pervenuta il 18 settembre 2007
dell’Avv. Fulviano de Mari con la quale chiede
l’esonero, anche parziale, dall’obbligo di formazione professionale prescritto dal Regolamento del Consiglio Nazionale Forense del 13
luglio 2007 ai sensi dell’art. 5 n. 2 del citato
regolamento “per grave malattia o infortunio...”
all’uopo allegando certificazione medica.
Il Consiglio manda alla Commissione per
la formazione continua per esame e relazione.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione -trasmessa dalla Biblioteca del Consiglio dell’Ordine a cui era stata
inizialmente indirizzata- pervenuta in data 18
settembre 2007 dalla Titolare della Divisione
Segreteria e Affari Generali del Servizio Consulenza Legale della Banca d’Italia, Dr.ssa Isabella Colonnese, con la quale chiede indicazioni in merito al calendario degli eventi e/o
iniziative formative relative al Regolamento
per la formazione professionale continua approvato dal Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono
stati ancora definiti i criteri di accreditamento
degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto,
non ha ancora emanato le norme attuative del
citato Regolamento, si riserva di riesaminare
l’istanza nelle prossime adunanze.
762
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera pervenuta in data 18 settembre
2007 dell’Avv. Stefano Rubeo, Presidente della sede di Roma dell’Associazione Nazionale
Forense, con la quale chiede il riconoscimento
da parte del Consiglio della predetta Associazione ai fini del rilascio dei crediti formativi
per l’aggiornamento professionale.
Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono
stati ancora definiti i criteri di accreditamento
degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto,
non ha ancora emanato le norme attuative del
citato Regolamento, si riserva di riesaminare
l’istanza nelle prossime adunanze.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che in data 19 settembre 2007 è pervenuta la
lettera della Dr.ssa Loredana Di Stefano,
Amministratore Unico della società “People &
Solutions s.r.l.”, con la quale chiede il riconoscimento dei requisiti d’idoneità della predetta società per la concessione dei crediti formativi per l’aggiornamento professionale.
Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono
stati ancora definiti i criteri di accreditamento
degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto,
non ha ancora emanato le norme attuative del
citato Regolamento, si riserva di riesaminare
l’istanza nelle prossime adunanze.
Incontro presso l’Istituto Carlo Arturo
Jemolo per l’attribuzione di borse di
studio a giovani avvocati
- Il Presidente, dopo aver partecipato insieme ai Consiglieri Condello e Ierardi, alla solenne cerimonia organizzata dall’Istituto Carlo Arturo Jemolo per la presentazione di una
borsa di studio per 55 giovani Avvocati da
inserire in altrettanti studi legali, ha avuto altri
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
incontri con l’Assessore alla Cultura On. Silvia Costa e con il Commissario dell’Istituto
Avv. Rivela.
Entrambi gli hanno chiesto di far parte
della Commissione che procederà alla selezione dei concorrenti oppure di designare un
Consigliere a farne parte. Fa presente, inoltre,
che l’Istituto Carlo Arturo Jemolo ha organizzato corsi di aggiornamento in varie discipline
affidati a docenti di altissimo livello ed è
disponibile a collaborare con il Consiglio nella realizzazione dell’aggiornamento continuo
degli iscritti.
Il Consiglio delega il Presidente a designare il componente della citata Commissione e
dà incarico al Consigliere Rossi di prendere
contatto con l’Istituto Carlo Arturo Jemolo
onde ipotizzare una eventuale collaborazione
nell’aggiornamento continuo.
Nuova città giudiziaria: relazione del
Presidente sull’incontro avuto con
l’assessore Minelli, con il Consigliere
Fancelli e con un rappresentante del
Ministero della Giustizia
- Il Presidente riferisce che, su invito dell’Assessore Minelli, ha partecipato ad una riunione che si è tenuta nell’Ufficio della Presidenza della Corte di Appello di Roma. Nell’occasione è stato illustrato il progetto della
nuova Città Giudiziaria.
Erano presenti il Presidente Fancelli, il
Presidente De Fiore, la Dott.ssa Valentini e il
Consigliere Ierardi.
Il Presidente descrive, nelle linee generali,
il progetto anche sulla base della tavola illustrativa ricevuta dall’Assessore.
Fa presente che la realizzazione della Città
Giudiziaria costituirà un avvenimento di grande importanza perchè contribuirà a risolvere
le difficoltà logistiche nelle quali si dibatte
l’Avvocatura Romana. L’ampiezza degli spazi, la concentrazione di tutti gli Uffici Giudiziari in un unico luogo, la previsione di ampi
parcheggi e di un immobile nel quale verrebbero collocati la sede del Consiglio dell’Ordi-
FORO ROMANO 5-6/2007
ne, un asilo nido e numerosi uffici per i Colleghi, inducono a tale aspettativa.
Precisa che è prevista l’istituzione di una
Commissione della quale dovranno far parte i
rappresentanti degli Avvocati, dei Magistrati,
dei Funzionari di Cancelleria.
Rappresenta la necessità che ai lavori di
detta Commissione partecipino il Presidente
dell’Ordine ma anche due Consiglieri specialisti in Diritto Civile e in Diritto Penale.
Il Consiglio prende atto di quanto riferito
dal Presidente, manifesta interesse per un progetto che, se realizzato nel pieno rispetto delle
esigenze degli utenti, potrebbe rivelarsi molto
positivo per l’Avvocatura, condivide la necessità che il Consiglio partecipi alla realizzazione del progetto, apprezza la sensibilità manifestata dall’Assessore nei confronti del Consiglio e quindi degli Avvocati.
Delega il Presidente a nominare i componenti della Commissione che provvederà ad
esaminare il progetto e a seguirne l’esecuzione.
- Il Consigliere Barbantini riferisce sulla
nota, protocollata il 17 settembre 2007, dell’Avv. (omissis), legale iscritta nell’Elenco Speciale Atac con la quale chiede un intervento
del Consiglio in relazione alla comunicazione, pervenutale dalla Segreteria della Direzione Generale di detta Azienda, con la quale, nel
quadro della campagna denominata “Bip&Go
prendi il bus” è stato disposto l’affiancamento
di tutti i dirigenti e i quadri Atac al personale
di verifica per un’attività di controlleria sui
bus, della durata di tre giorni; detta disposizione è stata rivolta anche agli Avvocati dell’Ufficio Legale Atac.
Il Consiglio ha già avuto modo di esaminare e censurare, con delibera assunta nell’adunanza del 9 marzo 2006, una similare disposizione dell’Azienda in relazione alla disposizione, rivolta anche ai legali di detto Ufficio,
di affiancare il personale di controllo ai varchi
della metropolitana.
Il Consigliere Barbantini ritiene che tale
nuova disposizione sia egualmente censurabi-
763
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
le non essendo consentito ad alcun Ente o
Azienda interferire nelle prerogative e funzioni degli Avvocati facenti parte dei rispettivi
Uffici Legali, ordinando loro attività che nulla
hanno a che vedere con la funzione svolta e
che la sviliscono e la offendono; ritiene, pertanto, che il Consiglio, confermata la delibera
del 9 marzo 2006, voglia esprimersi al riguardo.
Il Consiglio
udita la relazione, esaminata la comunicazione sopra indicata inviata dalla Segreteria della
Direzione Generale dell’Atac anche agli Avvocati facenti parte dell’Ufficio Legale Atac, ribadisce quanto ha formato oggetto della delibera
del 9 marzo 2006, a suo tempo trasmessa alla
Direzione dell’Atac, confermandola.
In relazione alla suddetta comunicazione,
esprime parere che l’Avvocato facente parte di
un Ufficio Legale di un Ente e/o Azienda,
riconosciuto dal Consiglio, non possa subire
alcuna imposizione, di alcun genere, per lo
svolgimento di attività che nulla hanno a che
vedere con quella propria dell’Avvocato, non
essendo consentito lo svilimento della funzione del legale né l’offesa alla di lui dignità e
decoro che si risolverebbe in un’offesa alla
dignità e decoro dell’intera classe forense.
Delibera, altresì, di diffidare formalmente
l’Atac, in persona del suo legale rappresentante, dal persistere in tali atteggiamenti assolutamente non tollerabili con avvertenza che, in
difetto, verranno assunte concrete iniziative
in favore della libertà ed indipendenza degli
Avvocati dell’Ufficio Legale Atac.
- Il Consigliere Storace dichiara di aver
appreso solo in data odierna e con la lettura del
verbale della scorsa adunanza, oggi portato in
Consiglio per la relativa approvazione, della
spiacevolissima vicenda relativa alla denuncia
querela presentata dal Consigliere Federico
Bucci nei confronti del Consigliere Segretario
Avv. Antonio Conte. A tale proposito il Consigliere Storace esprime la più totale solidarietà nei riguardi del Consigliere Segretario Avv.
764
Antonio Conte associandosi alle parole di
stima espresse dagli altri Consiglieri atteso che
egli si è sempre comportato in maniera ineccepibile nello svolgimento delle sue funzioni;
non condivide invece il comportamento del
Consigliere Bucci che senza dare alcuna comunicazione nella sede propria consiliare ha
ritenuto di dover adire la magistratura ordinaria così creando turbamento e disdoro sull’Istituzione.
(pareri deontologici - v. rubrica)
(rubrica ‘Comunicazioni e Notizie’)
- Il Consigliere Tesoriere Testa relaziona
sulla comunicazione pervenuta dall’Avvocatura del Comune di Roma concernente la
richiesta di collaborazione del Consiglio, al
fine di diffondere le modalità di accesso alla
pratica presso l’Avvocatura comunale per i
praticanti avvocati, entro il 30 settembre 2007.
Il Consigliere Tesoriere Testa chiede che la
comunicazione venga inserita sul sito dell’Ordine per la dovuta pubblicità ai giovani Colleghi.
Il Consiglio approva.
ADUNANZA DEL 25 SETTEMBRE 2007
(adunanza straordinaria)
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonchè i Consiglieri
Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti,
Federico Bucci, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
DISCIPLINA
procedimenti trattati in dibattimento n. 7
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DEL 27 SETTEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco
Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’Albo ordinario .............. n.
passaggi all’elenco speciale .............. n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per decesso ................................. n.
per trasferimento ........................ n.
per sanzione disciplinare ........... n.
17
2
1
1
1
2
1
1
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 34
abilitazioni ........................................ n.
9
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
4
compiuta pratica .............................. n. 27
nulla osta al trasferimento ............... n.
1
cancellazioni
per trasferimento ........................ n.
1
a domanda .................................. n.
1
per fine pratica ........................... n. 25
DISCIPLINA
procedimenti trattati in dibattimento n.
1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 69
SEGRETERIA
autorizzazioni alle notifiche dirette n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
FORO ROMANO 5-6/2007
27
66
DELIBERE
Incontro con gli Avv.ti rugbisti che hanno
partecipato al Campionato Mondiale
- Vengono ammessi in Aula gli Avvocati
rugbisti che hanno partecipato al Campionato
Mondiale.
Il Presidente f.f. Giovanni Cipollone rivolge ai Colleghi i complimenti del Consiglio per
il secondo posto conseguito nel Campionato
Mondiale, con l’intervento che testualmente
si trascrive: “Ho sempre dato grande valore
all’importanza dello sport che va visto sotto
una prospettiva non solo fisica, ma anche
psicologica e sociologica.
Nell’attività sportiva va inquadrato l’ideale di purezza che non si riferisce solo alla
perfezione fisica, ma anche e soprattutto al
perseguimento di una esigenza che ci fa migliori perchè ci fa conoscere il valore della
lealtà e della correttezza.
Nell’universo culturale greco, lo sport era
manifestazione di cultura, aveva un alone di
sacralità -Zeus e le Nereidi giocavano a palla.
Lo sport era contrassegnato dal dilettantismo.
Come ci segnala Erodoto, il vincitore negli
agoni giunici aveva come premio una semplice corona di ulivo.
Per quanto concerne la spettacolarità della
lotta e degli avvinghiamenti e delle prese,
sotto alcuni aspetti il rugby mi ricorda il pancrazio, sport completo che prevedeva libertà
di colpi, tuttavia nel rispetto di una precisa
regolamentazione mirante a salvaguardare l’incolumità degli atleti.
Siete stati bravi e vi siete fatti onore. Spero,
però, che la prossima volta la coppa che innalzerete al cielo sia quella del primo posto.
Prende la parola il Consigliere Cerè la
quale riassume, in estrema sintesi, come è nata
questa bellissima avventura che ha portato i
Colleghi del rugby a partecipare al mondiale
in Francia dove -ricorda il Consigliere Cerèhanno raggiunto un eccellente e prestigioso
secondo posto. Il Consigliere Cerè presenta
765
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
uno per uno i Colleghi che hanno partecipato
a questa “trasferta sportiva” francese esprimendo ad ognuno di loro tutta la propria
ammirazione per lo splendido risultato raggiunto. Il Consigliere Cerè consegna, quindi,
una targa del Consiglio al rappresentante dei
Colleghi rugbisti e promette che il Consiglio
sarà sempre vicino a loro anche per il prossimo
appuntamento che ci sarà nel 2008 forse addirittura in Italia.
Prende la parola il Consigliere Segretario
Conte il quale si associa ai complimenti ed alla
ammirazione del Consigliere Cerè nei confronti dei Colleghi rugbisti, ricordando come
già nel calcio i Colleghi romani da anni si sono
distinti per la loro bravura e per il loro fair play
ed hanno ottenuto grandi vittorie, esprime
grande soddisfazione nel vedere altri Colleghi
romani che primeggiano in un altro sport
altrettanto famoso e di grande fair play. Il
Consigliere Segretario Conte auspica di tutto
cuore che al prossimo mondiale i Colleghi
romani possano alzare il trofeo più alto e
vincere addirittura il titolo. Il Consigliere Segretario Conte, conferma che il Consiglio sarà
vicino a loro in futuro in ogni iniziativa condividendo con tutti i Colleghi presenti il grande
amore per lo sport fatto con lealtà, correttezza
e rispetto dell’avversario.
Avv. (omissis)
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Avv.
Goffredo Maria Barbantini in merito alla domanda avanzata dall’Avv. (omissis), dipendente MINISTERO DELLA GIUSTIZIA in
part-time con la quale -comunicata a questo
Consiglio la Sua opzione di continuare a svolgere la professione di avvocato (ex art.2 n.3
della L.339/2003)- intenderebbe continuare a
mantenere il Suo rapporto di lavoro pubblico.
Il Consigliere Avv. Barbantini fa presente
che la norma è chiarissima, nel senso che l’Avvocato dipendente di Ente pubblico non abbia,
a seguito della normativa suddetta, inteso optare per il mantenimento del suo rapporto di
766
impiego, deve (ex art.2 n.1 L.339/2003) comunicarlo al Consiglio ove è stato iscritto nel
termine di trentasei mesi dall’entrata in vigore
della suddetta legge, cioè entro il 2 dicembre
2006 ed il Consiglio provvede, di ufficio, alla
cancellazione; peraltro, l’art.2 n.3 della stessa
legge consente al pubblico dipendente di optare, nello stesso termine di trentasei mesi, per la
cessazione del suo rapporto di impiego e, conseguentemente, per il mantenimento dell’iscrizione nell’Albo degli Avvocati.
La norma ha previsto l’esercizio dell’opzione per una sola delle due opzioni.
A nulla rileva, pertanto, che il richiedente
abbia dichiarato di avere una interpretazione
radicalmente diversa da quella di cui alla circolare 33-B 2003 del 7 novembre 2003 del Consiglio Nazionale Forense, confermata dalla
citata sentenza della Corte Costituzionale
n.390 del 2006;
- ascoltato dal Consigliere incaricato in
data 25 settembre 2007 l’Avv. (omissis) ha
confermato il termine del periodo di aspettativa alla data del 10 luglio 2007
invita
l’Avv. (omissis) a comparire innanzi al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Palazzo di Giustizia - Piazza Cavour il giorno
29 novembre alle ore 18.30, per l’eventuale
cancellazione dall’Albo ex L. 339/2003.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Carlo Borromeo, Francesco Burigana, Valentina Caporilli, Bianca
Maria Castoldi, Federico Clemenzi, Antonio
Costa, Roberto Croce, Alfonsina De Rosa,
Antonella De Santis, Alessandra Errighi, Emanuela Errighi, Uberto Gasperini Zacco, Marinella Antonia Inguscio, Lucio Lucarini, Franca Rosaria Mingrone, Michele Miraglia, Domenico Monteleone, Luigi Parise, Federica
Pascucci, Alfredo Pieretti, Alessandro Pietrini,
Cosimo Nicola Punzi, Stefano Tolomeo, Fla-
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
via Urciuoli, Francesco Maria Ventura, Simona Verdini, Maria Cecilia Zito,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che in data 13 settembre 2007 è pervenuta la
lettera del Responsabile dell’Area Tecnica del
Comune di (omissis) con la quale chiede una
rosa di nominativi di avvocati -iscritti da almeno dieci anni- esperti in materia di ‘ProjectFinancing’ per la nomina a membro della
Commissione giudicatrice per la valutazione
delle offerte relative a una concessione in
Project-Financing.
Il Consiglio nomina gli Avvocati Alfonso
Alegiani, Stefano Galeani, Marco Ieradi, Alessandro Musmeci e Rosario Rao.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 20
settembre 2007 dal Dott. (omissis) con la quale chiede al Consiglio una rosa di candidati per
le Commissioni appaltatrici per gli appalti
pubblici, con riferimento all’art. 84 comma 8
del D.L. 12 aprile 2006 n. 163.
Il Consiglio nomina gli Avvocati Federico
Bonoli, Gianluca Lallini, Laura Nicolamaria,
Antonio Sbardella e Luciano Tamburro.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera pervenuta in data 20 settembre
2007 degli Avv.ti Edoardo Pontecorvo, Luciano Alberini, Andrea Pontecorvo e Isabella
Giampaoli con la quale comunicano la modifica dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale Pontecorvo”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
FORO ROMANO 5-6/2007
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera pervenuta in data 21 settembre
2007 della Dr.ssa Elisabetta Iesini del “The
British Institute of Rome” con la quale propone corsi di lingua inglese, individuali e collettivi, per gli iscritti, i familiari e i dipendenti
dell’Ordine di Roma.
Il Consiglio manda al Consigliere Rossi
per esame e relazione.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 21 settembre 2007 degli
Avv.ti Giorgio Pirani e Silvia Parascandolo
con la quale i professionisti comunicano la
costituzione di un’associazione professionale
denominata “Studio Legale Pirani - Parascandolo e Associati”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 24
settembre 2007 dell’Avv. Antonio Rizzo, quale Presidente dell’Associazione “Avvocati per
l’Europa”, con la quale chiede che la predetta
Associazione venga accreditata per le attività
di formazione professionale mediante l’organizzazione di eventi formativi del Regolamento per la formazione continua del Consiglio
Nazionale Forense del 13 luglio 2007.
Il Consiglio, considerato che non ha ancora emanato le norme attuative del Regolamento del Consiglio Nazionale Forense, si riserva
di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che in data 26 settembre 2007 è pervenuta la
lettera dell’Avv. Paolo Colosimo con la quale
comunica le dimissioni dall’incarico di Presidente della IV Sottocommissione per gli esami
da avvocato - sessione 2006.
Il Consiglio ne prende atto e designa in
sostituzione dell’Avv. Paolo Colosimo, l’Avv.
Giuliano Maria Pompa.
767
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 26
settembre 2007 dell’Avv. Federico Bianca,
quale Presidente dell’Associazione Forense
“Laboratorio Forense”, con la quale chiede
che la predetta Associazione venga accreditata
per le attività di formazione professionale
mediante l’organizzazione di eventi formativi
del Regolamento per la formazione continua
del Consiglio Nazionale Forense del 13 luglio
2007.
Il Consiglio, considerato che non ha ancora emanato le norme attuative del Regolamento del Consiglio Nazionale Forense, si riserva
di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 27
settembre 2007 dell’On. Prof. Avv. Paola Balducci con la quale allega una proposta di legge,
di cui è prima firmataria, volta a reintrodurre
la presenza del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati tra i membri di diritto
dei Consigli Giudiziari.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che il Dott. Giorgio Sensidoni, Dirigente dell’Ufficio Notifiche presso la Corte d’Appello
di Roma, ha richiesto un incontro con una
delegazione del Consiglio per la dimostrazione di un programma elettronico del Ministero
della Giustizia, per il deposito degli atti da
notificare.
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario Conte e il Consigliere Fasciotti per organizzare l’incontro.
- Prima di passare al prossimo punto all’ordine del giorno, il Consigliere Barbantini chiede al Presidente Cassiani di dare corso alla
delibera del 13 settembre u.s. che lo incaricava
di sentire il Consigliere Bucci sulla questione
relativa alla denuncia presentata dallo stesso
nei confronti del Consigliere Segretario Con-
768
te, riservato all’esito ogni provvedimento conseguente.
Il Presidente Cassiani ne prende atto,
confermando che riferirà sul punto nella prossima adunanza.
(pareri deontologici - v. rubrica)
ADUNANZA DEL 4 OTTOBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta,
Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi,
Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’Albo ordinario .............. n.
passaggi all’elenco speciale .............. n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per trasferimento ........................ n.
10
2
1
1
1
4
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 19
abilitazioni ........................................ n.
5
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
1
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
2
compiuta pratica .............................. n. 20
nulla osta al trasferimento ............... n.
2
cancellazioni
per trasferimento ........................ n.
3
a domanda .................................. n.
1
per fine pratica ........................... n. 12
ASSISTENZA
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Fondo Cassa Previdenza n. 47 erogazioni
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
3
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 29
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ................. n. 30
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n. 99
iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 40
DELIBERE
(Nomina Componenti Commissione Esami
Avvocato - Sessione 2007 v. rubrica
‘Comunicazioni e Notizie’)
- Il Presidente Cassiani riferisce che in data
26 settembre 2007 il Consiglio Superiore della
Magistratura, con voto unanime, ha indicato
il Dott. Paolo De Fiore per la carica di Presidente del Tribunale Ordinario di Roma.
Il Consiglio delega il Presidente a manifestare al Presidente De Fiore il compiacimento
e l’augurio dell’intero Consiglio.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
pervenuta il 28 settembre 2007 dal Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Bari con la quale
viene trasmessa copia della delibera assunta in
data 25 luglio 2007 in materia di formazione
continua.
- Il Consiglio manda alla Commissione
preposta all’esame delle questioni relative alla
formazione continua.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 3 ottobre 2007
dall’Avv. Paolo Berruti con la quale risponde
ad un quesito postogli in relazione alle istanze
presentate al Consiglio dall’Avv. Antonio Belloni per il rilascio di copie di documenti relativamente alla elezione del rappresentante al
FORO ROMANO 5-6/2007
Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto, ringrazia l’Avv.
Paolo Berruti e rigetta la domanda dell’Avv.
Antonio Belloni.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Giulio Aleandri,
Gianluca Bernardini, Francesca Bove, Adelmo Bianchi, Marco Bielli, Caterina Caput,
Giorgia Celletti, Mario Cesareo, Angelo Coccia, Giovanni Crostelli, Margherita De Luca,
Paolo Di Cola, Francesco Doino, Marco Fancelli, Cristiana Fargnoli, Simone Geraci, Andrea Giugni, Maurizio Iacono Quarantino,
Marco Martinelli, Giovanni Modica, Stefano
Nicolucci, Alessandro Villa, Ugo Petronio,
Rosa Maria Privitera, Vanessa Sacchi, Aniceto
Sbarra, Attilio Serafini, Ivana Soave, Nina
Alessandra Zaccara, Andrea Zoppini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che in data 2 ottobre 2007 è pervenuta la
comunicazione della Dr.ssa Sabina De Luca,
del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo
e Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico, con la quale chiede al Consiglio -ai
sensi dell’art. 84 comma 8 lett. A del D.Lgs. del
12 aprile 2006 n. 163- una rosa di candidati per
le Commissioni giudicatrici per gli appalti
pubblici.
Il Consiglio indica i nominativi degli Avvocati Giuseppe Lepore, Vito Parenti, Giuseppe Puglisi, Pieremilio Sammarco e Cristiano
Augusto Tofani.
769
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Cerimonia di presentazione della Camera
Arbitrale - predisposizione delle
strutture necessarie perchè possa operare
- In data 29 settembre 2007 si è tenuta la
riunione del Comitato scientifico della Camera Arbitrale, presieduto dal Presidente Alessandro Cassiani e con la partecipazione dei
Consiglieri Carlo Testa, Sandro Fasciotti e
Rosa Ierardi.
Dopo ampia discussione si è deciso di
sottoporre alla delibera del Consiglio dell’Ordine:
- la presentazione della Camera Arbitrale
in data 20 novembre 2007 alle ore 15.30 presso
l’Aula consiliare ad opera del Presidente, con
la partecipazione dei Consiglieri e di Personalità del campo didattico-scientifico;
- l’organizzazione con la conferma della sua
attività presso i locali del Centro Studi in Via
Valadier; con la scelta tra il personale del Centro di un addetto alla segreteria; con la formazione dell’elenco degli Arbitri; con l’acquisto di
una targa e carta intestata ed eventualmente di
materiale e strumenti di supporto.
I presenti hanno stabilito, infine, di incontrarsi ulteriormente in data 8 ottobre 2007 -alle
ore 13.30- presso la Sala Commissioni.
Infine, il Consigliere Tesoriere Testa e il
Consigliere Fasciotti si sono recati il 1° ottobre
2007 presso il Centro Studi ove hanno individuato la stanza che fungerà da segreteria e
l’eventuale addetto.
Nota di iscrizione a ruolo con sistema di
codice a barre
- I Consiglieri Condello e Storace informano il Consiglio che la Corte d’Appello ha
programmato l’attivazione del sistema di iscrizione a ruolo delle cause con il codice a barre.
Questo nuovo importante servizio consentirà di velocizzare le operazioni per le iscrizioni a ruolo delle cause e ad evitare errori
nella acquisizione dei dati. Il sistema informatizzato provvederà immediatamente alla attribuzione del numero del ruolo generale. Per
770
utilizzare il sistema gli avvocati devono munirsi di un programma software distribuito gratuitamente dal Ministero della Giustizia.
I Consiglieri Condello e Storace propongono di presentare il progetto agli avvocati in
un seminario-conferenza stampa da organizzare unitamente alla Presidenza della Corte
d’Appello.
La conferenza di presentazione potrebbe
essere fissata per il giorno 15 ottobre 2007 alle
ore 12.30. Alla manifestazione parteciperà
anche il Presidente della Corte d’Appello.
I Consiglieri Condello e Storace chiedono
al Consiglio di autorizzare l’evento, di autorizzare la stampa delle locandine e, considerata
l’importanza dell’evento, l’invio di un fax a
tutti gli avvocati e di autorizzare la preparazione di 200 cd rom con il programma.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Rossi riferisce che è pervenuta comunicazione della Scuola Superiore
dell’Avvocatura del Consiglio Nazionale Forense, relativa al corso per i formatori previsto
per il 26/27 ottobre, 9/10 novembre, 23/24
novembre 2007, con la quale si chiedono i
nominativi di avvocati interessati a seguire il
corso.
Il Consiglio segnala i nominativi degli
Avvocati Francesco Romeo, Gaetano Scalise e
Camillo Nicola Chinni.
ADUNANZA DELL’11 OTTOBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere
Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Sandro Fasciotti, Paolo Nesta , Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
52
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
elenco speciale ............................
passaggi all’elenco speciale
“Professori Universitari” ..................
nulla osta al trasferimento ...............
cancellazioni
a domanda ..................................
per decesso .................................
n.
3
n.
n.
1
1
n.
n.
1
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 71
abilitazioni ........................................ n. 20
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
2
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
9
compiuta pratica .............................. n. 24
nulla osta al trasferimento ............... n.
2
cancellazioni
a domanda .................................. n.
2
per fine pratica ........................... n. 13
ASSISTENZA
Fondo Cassa Previdenza n. 2 erogazioni
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 249
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ................. n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
rigetti ........................................... n.
29
86
7
DELIBERE
- Il Presidente f.f. Cipollone informa che in
data 10 ottobre 2007 è pervenuta dal Presidente dell’Unione Forense per la Tutela dei Diritti
dell’Uomo, Avv. Mario Lana, la richiesta di
patrocinio del Consiglio e per l’erogazione di
un contributo, sulla base del preventivo allegato, per la realizzazione della celebrazione
del 40° anniversario della costituzione dell’Associazione che si terrà il 2 marzo 2008.
FORO ROMANO 5-6/2007
In tale occasione, si terrà anche una tavola
rotonda sul tema “La politica internazionale
dell’Italia nel campo dei diritti umani” alla
quale parteciperanno esponenti istituzionali e
autorevoli esperti della materia.
Il Consiglio concede il solo patrocinio.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Emilia Maria Angeloni, Alberto Barbara, Luigi Antonio Barulli,
Giuseppe Belcastro, Patrizia Beltrami, Patrizia
Castagna, Sergio Ciccazzo, Roberto D’Atri,
Elena De Falco, Tiziana De Vita, Gabriele Di
Palma, Daniela Domenici, Silvia Fuggi, Domenico Giugni, Rosanna Giuseppini, Ugo
Greatti, Felice Greco, Rita Maria Letizia Lusso, Maria Macrì, Daniele Manca Bitti, Valerio
Mauro Boccanelli, Antonia Nardelli, Paola
Panico, Giuliana Possenti, Carlo Quattrino,
Elisabetta Santececca, Anna Santi, Bruno Nicola Sassani, Edoardo Urso,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Tesoriere Testa, quale Coordinatore della Commissione Responsabilità
Civile, comunica al Consiglio che la Commissione ha organizzato il secondo corso specialistico in Diritto delle Assicurazioni in collaborazione con l’Associazione Giovanile Forense e trasmette copia degli argomenti delle
lezioni del corso ai Consiglieri. L’organizzazione del secondo corso si è resa necessaria per
la notevole partecipazione dei Colleghi al
primo, che si è tenuto nel mese di maggio 2007
e per la necessità di completare gli argomenti
771
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
della materia in un più ampio spazio temporale. Lo stesso corso potrà assegnare crediti formativi in virtù dei deliberati Regolamenti del
Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio
dell’Ordine di Roma.
Il Consiglio rinvia ad altra adunanza.
ADUNANZA DEL 16 OTTOBRE 2007
(adunanza straordinaria)
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonché i Consiglieri
Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico
Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè.
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
7
ADUNANZA DEL 18 OTTOBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Francesco Storace,
Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’Albo ordinario .............. n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per decesso ................................. n.
per trasferimento ........................ n.
per incompatibilità ..................... n.
32
2
2
2
9
1
1
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 67
772
abilitazioni ........................................ n.
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
compiuta pratica .............................. n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per fine pratica ........................... n.
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
pratiche disciplinari trattate
archiviazioni ............................... n.
14
3
4
50
2
10
2
1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 103
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ................. n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
rigetti ........................................... n.
12
45
3
DELIBERE
- Il Presidente Cassiani riferisce che gli
Avv.ti (omissis), difensori di “(omissis)”, in
data 4 ottobre 2007 hanno presentato ricorso
per la nomina, in mancanza di risposta nei
termini previsti, di arbitro per la controparte
“(omissis)”, così come previsto dall’art. 21 del
contratto di Franchising.
Il Consiglio nomina quale arbitro per dirimere la controversia insorta tra “(omissis)” e
“(omissis)”, l’Avv. Francesco Cefaly con studio a Roma in Via A. Bertoloni n. 55.
- Il Consigliere Tesoriere Testa, quale Coordinatore della Commissione Responsabilità
Civile, comunica al Consiglio che la Commissione ha organizzato il secondo corso specialistico in Diritto delle Assicurazioni in collaborazione con l’Associazione Giovanile Forense e trasmette copia degli argomenti delle
lezioni del corso ai Consiglieri. L’organizzazione del secondo corso si è resa necessaria per
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
la notevole partecipazione dei Colleghi al
primo, che si è tenuto nel mese di maggio 2007
e per la necessità di completare gli argomenti
della materia in un più ampio spazio temporale. Lo stesso corso potrà assegnare crediti formativi in virtù del Regolamento del Consiglio
Nazionale Forense e di quello del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in corso
di approvazione.
Il Consiglio delibera in conformità.
- Il Consigliere Tesoriere Testa comunica
che n. 456 Colleghi sono ancora morosi del
contributo annuale dovuto al Consiglio dall’anno 2002, come da elenco che si unisce al
presente verbale.
Il Consiglio delibera di convocare i Colleghi morosi, come da elenco, per l’adunanza
del 22 novembre 2007 alle ore 18.30.
- Il Presidente Cassiani riferisce che ha
partecipato alla riunione del Consiglio di
Amministrazione della Fondazione Scuola
Forense del Lazio tenutasi il 9 ottobre 2007.
Precisa che nell’occasione ha sostenuto
che la Fondazione, in questo momento, potrebbe avere un ruolo di straordinaria importanza.
Ha ricordato ai presenti che i Consigli
dell’Ordine sono impegnati nella difficile predisposizione dell’aggiornamento continuo e
la Fondazione, che opera da anni e ha organizzazione e struttura collaudate, potrebbe contribuire in maniera determinante.
Aggiunge che tutti i presenti si sono detti
concordi e che l’Avv. Carlo Martuccelli ha
manifestato l’opinione che il Presidente della
Fondazione dovrebbe essere nominato dal
Consiglio dell’Ordine nella persona del Presidente o di un suo delegato.
I Consiglieri presenti hanno preannunciato la redazione di un programma da illustrare
in occasione della riunione indetta dal Consiglio per il 16 ottobre 2007.
Il Consiglio ne prende atto e si riserva ogni
decisione sulla proposta del Presidente Mar-
FORO ROMANO 5-6/2007
tuccelli.
- Il Presidente Cassiani riferisce sull’incontro tra il Consiglio e i rappresentanti delle
Associazioni, degli Enti e delle Istituzioni che
si sono proposti per collaborare sull’aggiornamento continuo.
Riferisce sugli interventi del Consigliere
Segretario Conte e dei Consiglieri Condello e
Rossi e sul prezioso contributo di tutti i presenti che si sono impegnati a far pervenire i
loro rilievi sulla bozza di regolamento distribuito all’inizio della seduta.
Precisa che erano presenti anche i rappresentanti delle Associazioni Forensi e l’Avv.
Costanza Acciai, per la Fondazione della Scuola Forense del Lazio.
Il Consiglio ne prende atto e incarica i
Consiglieri delegati all’aggiornamento professionale a curare il programma recependo i
suggerimenti degli iscritti.
- Il Presidente Cassiani riferisce che ha
partecipato al convegno organizzato con il
Presidente della Corte di Appello di Roma
sulla iscrizione delle cause mediante il codice
a barre. Nell’occasione erano presenti per il
Consiglio i Consiglieri Condello e Storace.
Riferisce altresì che, unitamente ai predetti
Consiglieri, ha preso l’impegno di svolgere
un’intensa attività di aggiornamento dei Colleghi.
Il Consiglio delega i Consiglieri Condello e
Storace a svolgere l’attività di aggiornamento.
- Il Presidente Cassiani comunica che la
S.p.A. Assicurazioni Generali ha predisposto e
depositato la convenzione (che viene distribuita in copia a tutti i Consiglieri) nella quale
sono previste condizioni generali di contratto
applicabili agli incarichi professionali di natura legale conferiti da tutte le società del Gruppo Generali (Generali, Ina Assitalia, Fata e
Toro).
Recentemente le Assicurazioni Generali
hanno convocato singolarmente i propri av-
773
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
vocati fiduciari presso gli uffici della società al
fine di raccogliere l’adesione del professionista a dette condizioni generali di contratto
prospettandogli, al contempo, che l’adesione
alla convenzione stessa costituisce la condizione necessaria e inderogabile per la prosecuzione del rapporto di collaborazione professionale.
Dall’esame del testo, risulta che l’avvocato
che aderisce alla convenzione accetta, anche
con effetto retroattivo, di assoggettare alla
disciplina ivi prevista tutti gli incarichi conferitigli dalle società del Gruppo Generali.
Ad avviso del Presidente, tale convenzione
è gravemente lesiva della dignità e del decoro
professionale, con particolare riferimento ai
seguenti punti:
1) si prevede il pagamento delle prestazioni professionali secondo un criterio di determinazione del valore della controversia da
parte della Compagnia, non si prevede alcun
corrispondente bilanciamento delle responsabilità professionali assunte con l’accettazione
dell’incarico;
2) si prevede una riduzione (oltre che degli
onorari minimi) anche dei diritti spettanti
all’avvocato, nonchè l’eliminazione della voce
“rimborso spese generali” (12,5%) dovute per
legge (cfr. art. 1.1.1. e art. 1.1.2. dell’appendice
2 della convenzione);
3) si prevedono, a carico dell’avvocato, una
serie di gravose obbligazioni senza compenso
alcuno (cfr. art. 6, punto 6.1, 6.2 e 6.3 in
combinato disposto con l’art. 5.9, II comma) in
guisa tale da essere in palese contrasto con l’art.
36 della Costituzione e con gli artt. 5 e 43 del
codice deontologico, che tutelano i principi di
decoro e dignità della professione forense;
4) manca del tutto il principio della corrispettività, considerato che non vi è, nel corpo
della convenzione, alcuna garanzia di continuità del rapporto di collaborazione professionale.
Poichè, in tale convenzione, il ruolo dell’avvocato è sostanzialmente svilito in palese
contrasto con il carattere liberale della profes-
774
sione forense, propone di porre urgentemente
in essere, in ogni sede competente, tutte le
iniziative e/o atti necessari volti a salvaguardare e tutelare il decoro e la dignità della professione forense.
Il Consiglio delega il Presidente a intraprendere le iniziative più opportune in difesa
della dignità e del decoro degli Iscritti.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla proposta, pervenuta in data 16 ottobre 2007, dell’Avv. Fausto Tarsitano di organizzare una giornata di studio sul sistema giuridico indiano.
Il Consiglio delega il Centro Studi a prendere contatto con l’Avv. Fausto Tarsitano.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Catia Cantagalli,
Marco Cuzzini, Barbara Fiorentino, Romana
Gaito, Iolanda Galeano, Vieri Paoletti, Chiara
Proietti, Settimio Rotella, Massimo Serra, Anna
Tarsitano, Maria Torrelli, Barbara Vivanti,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che sta organizzando un convegno sul tema
“Giovani Avvocati e Previdenza” che si terrà
nell’Aula Avvocati di Piazza Cavour il giorno
29 novembre 2007 alle ore 12.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera dell’Avv. Federico Bianca pervenuta in data 5 ottobre 2007 con la quale
comunica la costituzione della ‘Associazione
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Culturale per la Formazione Permanente’ denominata “Laboratorio Forense”, di cui lo
stesso professionista è Presidente, che ha come
scopo sociale la formazione e l’aggiornamento
degli avvocati e dei praticanti.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 8 ottobre 2007 del Prof. Avv. Guido Alpa, Presidente
del Consiglio Nazionale Forense, con la quale
chiede di fornire al predetto Consiglio Nazionale quattro nominativi di avvocati, iscritti
all’Albo da almeno quindici anni ed esperti in
materia bancaria e finanziaria, da indicare per
le controversie che insorgono tra banche e
clienti al “Conciliatore bancario”, l’associazione costituita dall’A.B.I.
Il Consiglio indica i nominativi degli Avv.ti
Giovanni Cocconi, Giuseppe Desiderio, Marco Marianello e Renzo Ristuccia.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta l’11 ottobre 2007 del
Dott. Alberto Calò con la quale comunica
l’adesione dell’Avv. Marilena Mecchi nell’associazione professionale denominata “Studio
Professionisti Associati”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera pervenuta in data 11 ottobre 2007
dell’Avv. Angelo Colucci, Tesoriere dell’Associazione Nazionale Forense, con la quale chiede al Consiglio il “rimborso spese per la gestione del servizio ‘Difensori di ufficio’ turno ex
art. 97 IV comma presso il Tribunale Penale di
Roma per il periodo aprile 2005 aprile 2006".
Il Consiglio manda al Consigliere Gianzi
per esame e relazione.
- Il Consigliere Segretario Conte rifesce
sulla lettera pervenuta in data 11 ottobre 2007
della Dr.ssa Franca Martellone della Cassa
Forense con la quale comunica che in data 28
FORO ROMANO 5-6/2007
settembre 2007 è stato eletto Consigliere di
Amministrazione l’Avv. Beniamino Palamone, mentre in data 5 ottobre 2007 è stato eletto
Vice Presidente l’Avv. Raffaele Ruggiero, è
stato designato Vice Presidente Vicario l’Avv.
Marcello Colloca ed è stato eletto Componente della Giunta Esecutiva l’Avv. Salvatore
Di Cristofalo.
Il Consiglio ne prende atto e si congratula
con i Colleghi eletti alle prestigiose cariche.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 17 ottobre 2007 degli
Avv.ti Rosalina Mastromauro e Massimo
Quatrini con la quale i professionisti comunicano lo scioglimento dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato
Quatrini-Mastromauro” a far data dal 30 dicembre 2006.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera pervenuta il 18 settembre 2007
dell’Avv. Giuseppe De Palma con la quale
comunica la modifica della denominazione
dell’associazione denominata “Studio Legale
Associato in associazione con Clifford Chance” in “Studio Legale Associato”, nonchè l’ingresso nell’associazione degli Avv.ti Michele
Crisostomo, dell’Ordine di Milano, Paolo
Roberto Sersale, dell’Ordine di Milano e Luigi
Chessa, dell’Ordine di Roma.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sull’istanza presentata in data 18 ottobre 2007
dall’Avv. Massimo Giuliano, per conto del
Signor Nicolamaria D’Onofrio, relativa alla
richiesta di ammissione al patrocinio a spese
dello Stato n. 1261/07 con la quale lo stesso
chiede che venga modificato l’oggetto della
predetta ammissione deliberata nell’adunanza del Consiglio del 19 luglio 2007, da “ricorso
in corso di causa ex art. 6 e 9 L. divorzio per
775
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
modifica contributo paterno determinato con
sentenza 3141/06 -proc. R.G. 2727/06 Corte
Appello Roma Sez. Persona e Famiglia” a
“proc. R.G. 7680/07 pendente innanzi al Tribunale Ordinario di Roma-Sez. Persona e Famiglia”.
Il Consiglio approva.
Ristampa Albo - seconda edizione 2007
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che è terminata la scorta della prima edizione
del 2007 dell’Albo degli Avvocati. Propone al
Consiglio di deliberare la stampa della seconda edizione.
Il Consiglio approva la ristampa di n. 3.000
copie.
- Il Consigliere Cipollone comunica di
aver partecipato alla riunione della Commissione per la Manutenzione e Conservazione
del Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour.
Tra le questioni poste all’ordine del giorno
vi era quella relativa ai lavori in corso per la
realizzazione del parcheggio di Piazza Cavour.
Il tecnico del Ministero della Giustizia ha
prospettato una situazione allarmante in quanto gli accertamenti effettuati, con apposite
sofisticate apparecchiature fino alla profondità di circa cento metri nel sottosuolo, hanno
messo in luce un aumentato abbassamento
del Palazzo specialmente nell’angolo che dà
sulla Piazza verso Via Vittoria Colonna. I
lavori sono stati, per il momento, sospesi
(meno per la posa in opera appena sotto il
piano stradale di tubature) in attesa che una
apposita commissione, formata anche da tecnici del Comune, si riunisca nei prossimi giorni per valutare la situazione.
La Commissione per la Manutenzione e
Conservazione del Palazzo ha quindi deciso
di allertare tutte le autorità competenti, tra cui
l’apposito ente per la tutela dei beni culturali
e il demanio.
Si è poi discusso sulla richiesta formulata
776
dal rappresentante della Procura Generale della Corte di Cassazione di assegnazione di
ulteriori locali dove allestire un apposito ufficio a seguito della recente nuova normativa
che prevede l’assegnazione alla Procura Generale dei compiti di natura disciplinare.
Alcune sezioni della Corte di Cassazione
“con grande sacrificio” hanno concesso alcune stanze e uguale richiesta è stata formulata al
nostro Consiglio dell’Ordine, specificando che
era stata individuata, per tali impellenti necessità, la stanza dislocata al lato dell’ingresso
principale dell’Aula Avvocati. Si tratta della
stanza dove, tempo addietro, era dislocato
l’Ufficio Pareri.
Si è fermamente opposto a tale richiesta,
facendo presente che l’espletamento dei nostri numerosi compiti istituzionali non consentiva di fare un altro “sacrificio”, considerato altresì che, solo poco tempo addietro, ci
erano stati sottratti altri locali.
Prima che la proposta venisse posta ai voti,
con la certa prospettiva di rimanere isolato, ha
allora proposto che tutti i componenti della
Commissione Manutenzione effettuassero
immediatamente un sopralluogo per rendersi
conto della impossibilità, da parte nostra, di
aderire alla richiesta di cessione di locali.
I membri della Commissione Manutenzione con alla testa il Presidente, hanno quindi
effettuato il sopralluogo insieme al Consigliere Cipollone.
Ha preventivamente avvertito della “visita” il Signor Fausto Lanzidei e il Signor Piero
Paris e, malgrado nella stanza in questione non
fosse presente alcun nostro dipendente, si è
riusciti a convincere la Commissione sulla
inopportunità di tale “cessione” in quanto la
stanza -è stato fatto presente- era in uso ai
Consiglieri dell’Ordine che ne usufruiscono a
turno.
E’ stato, quindi, prospettato di scegliere
altro locale nei sotterranei nella parte a noi
concessa e ivi abbiamo condotto i membri
della Commissione. Alla fine di una lunga
discussione la Commissione, seppure a malin-
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
cuore, ha aderito alla nostra proposta individuando, per le impellenti necessità della Procura Generale, una piccola porzione del locale
sotterraneo di nostra pertinenza.
Il Consiglio ne prende atto e approva
l’operato del Consigliere Cipollone.
- Il Consigliere Rossi comunica che è pervenuta la richiesta datata 16 ottobre 2007 di
partecipazione al corso per i formatori organizzato dalla Fondazione del Consiglio Nazionale Forense da parte dell’Avv. Federico
Bianca.
Il Consiglio delibera di inserire il nominativo dell’Avv. Federico Bianca al corso per i
formatori in aggiunta agli Avv.ti Camillo Nicola Chinni, Francesco Romeo e Gaetano
Antonio Scalise.
(pareri deontologici - v. rubrica)
- Il Consigliere Gianzi riferisce di aver
partecipato alla riunione dell’Osservatorio sulla
Giustizia. Comunica che è stato organizzato,
per il giorno 4 dicembre un convegno sul
patrocinio a spese dello Stato in collaborazione con il Tribunale Ordinario di Roma, con la
Camera Penale di Roma e con l’Associazione
Nazionale Forense.
L’Osservatorio ha chiesto al Consiglio
dell’Ordine di occuparsi della stampa dei
manifesti.
Il Consiglio, vista la richiesta e ritenuto
importante e rilevante l’argomento del convegno, anche per l’autorevolezza dei relatori,
delibera di porre a proprio carico la stampa dei
manifesti e delle brochures.
ADUNANZA DEL 25 OTTOBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta,
FORO ROMANO 5-6/2007
Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’Albo ordinario .............. n.
passaggi all’elenco speciale
“Professori Universitari” .................. n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per decesso ................................. n.
39
6
1
1
3
3
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 83
abilitazioni ........................................ n. 15
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
3
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
5
compiuta pratica .............................. n. 115
nulla osta al trasferimento ............... n.
2
cancellazioni
per trasferimento ........................ n.
1
a domanda .................................. n.
2
per fine pratica ........................... n. 25
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
2
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 147
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ................. n. 24
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n. 122
rigetti ......................................... n.
10
DELIBERE
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
-Vista l’istanza presentata dai seguenti pro-
777
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
fessionisti: Avvocati Fortuna Antetomaso,
Paolo Boer, Michele Bonetti, Arturo Cancrini, Emilia Casali, Patrizio Casazza, Teresa
Chieppa, Francesca Crimi, Miriam Ghizzardi,
Eleonora Gorini, Giorgio Adolfo Leone, Massimo Marini, Barbara Nigi, Monica Ortenzi,
Pierluigi Piselli, Tommaso Poliandri, Marco
Rampf, Emanuela Refe, Cristina Ridolfi, Rossana Maria Agnese Rinella, Paola Rossetti,
Roberto Sarra, Alessandro Tomassetti, Claudio Vallati,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera pervenuta in data 24 ottobre 2007
dell’Avv. Luisa Melara con la quale chiede il
patrocinio, un contributo economico e la disponibilità delle strutture necessarie per l’organizzazione di un “Convegno nazionale su
diritto e giustizia sportiva”.
Il Consiglio concede il solo patrocinio e
delega il Consigliere Segretario Conte a rappresentare il Consiglio per l’eventuale contributo organizzativo non economico.
(pareri deontologici - v. rubrica)
(rapporti internazionali – v. rubrica)
ADUNANZA DEL 5 NOVEMBRE 2007
(adunanza straordinaria)
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovan-
778
ni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
DELIBERE
Designazione Componente del Consiglio
Nazionale Forense
- Prende la parola il Presidente Cassiani, il
quale intende procedere alla votazione del
Componente del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale Forense, così come previsto
nell’ordine del giorno dell’odierna adunanza
straordinaria.
Prende la parola il Consigliere Segretario
Conte, il quale propone al Presidente di interrompere l’adunanza, per una decina di minuti,
al fine di consentire a tutti i Consiglieri di
scambiare le proprie valutazioni e/o indicazioni sull’eventuale nomina da espletarsi, sulle possibili candidature oltre quella dell’Avv.
Carlo Martuccelli, già comunicata dal Presidente Cassiani su richiesta dello stesso e, comunque, per giungere -auspicabilmente- a una
soluzione condivisa da tutti, che eviti una
spiacevole frammentazione di preferenze anche nel rispetto di coloro i quali hanno presentato o presenteranno la loro candidatura.
Il Presidente Cassiani condivide pienamente quanto proposto dal Consigliere Segretario
Conte.
I Consiglieri Barbantini, Cipollone, Condello, Fasciotti, Gianzi, Ierardi, Rossi e Storace, si associano a quanto proposto dal Consigliere Segretario Conte.
Il Presidente Cassiani interrompe la seduta
e la aggiorna alle ore 19.30.
Il Presidente Cassiani, alla luce dei dialoghi intercorsi, ed essendo a lui noto che vi
sono altre ipotesi di candidatura, oltre quella
già formalizzata da parte dell’Avv. Carlo Martuccelli, chiede ai Consiglieri se vi siano altre
candidature per la designazione.
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Consigliere Barbantini, preliminarmente, chiede a tutti i Consiglieri se vi sia una
eventuale unanimità sulla proposta di candidatura dell’Avv. Carlo Martuccelli, chiedendo
una votazione palese. Il Consiglio non accoglie la proposta del Consigliere Barbantini e
dispone di procedersi oltre.
Prende la parola il Consigliere Condello, il
quale comunica la propria disponibilità e il
proprio desiderio di essere candidato quale Componente del Consiglio Nazionale Forense.
A questo punto prende la parola il Consigliere Tesoriere Testa, il quale propone formalmente a tutto il Consiglio di votare il
Consigliere Goffredo Maria Barbantini ritenendo che lo stesso abbia tutti i requisiti
necessari per l’alta carica istituzionale.
Il Consigliere Barbantini, in relazione a
quanto proposto dal Consigliere Tesoriere
Testa, precisa al Consiglio che non intende
proporre la propria candidatura.
Interviene il Consigliere Gianzi, il quale
chiede che vengano esaminate, senza ulteriore
indugio, le manifestazioni di volontà dei candidati che, allo stato, sembrano essere solo
quelle del Consigliere Avv. Domenico Condello e dell’Avv. Carlo Martuccelli, atteso
quanto affermato dal Consigliere Barbantini.
Si procede alla votazione per la nomina di
rappresentante del Distretto del Lazio per il
Consiglio Nazionale Forense, da cui emerge il
seguente risultato:
- Avv. Goffredo Maria Barbantini, voti
sette;
- Avv. Domenico Condello, voti sette;
- schede bianche una.
Prende la parola, immediatamente, il Consigliere Barbantini il quale, dichiara: “Prendo
atto della votazione ex aequo e, in considerazione della mia maggiore ‘anzianità’ rispetto al
Collega Condello, intendo precisare quanto
segue: ringrazio i sette Colleghi che mi hanno
votato, così come ringrazio anche i sette Colleghi che non mi hanno votato. Tuttavia,
risulta evidente che non è stata una votazione
come quelle che effettuiamo in ogni adunan-
FORO ROMANO 5-6/2007
za. Voglio chiarire che il ‘promoveatur ut
amoveatur’ non mi è mai piaciuto, anzi lo
disapprovo totalmente. E’ chiaro a tutti che,
essendo arrivato quarto o quinto, non ricordo
bene, alle scorse elezioni del Consiglio, sono
evidentemente ritenuto un concorrente pericoloso per la prossima competizione elettorale. Anche se mi sarebbe piaciuto molto essere
nominato quale Consigliere al Consiglio Nazionale, che ritengo l’Organo forense per eccellenza, e che non è certamente un ‘cimitero
degli elefanti’ come qualcuno afferma, ma è
palese che il voto nei miei confronti è stato
chiaramente ispirato al principio ‘promoveatur ut amoveatur’. Voglio precisare che sicuramente non tutti i voti che ho ricevuto sono
uguali ed erano ispirati al suddetto principio,
ma la grande parte di essi lo erano certamente.
Questa è una cosa che non posso tollerare,
quindi ringrazio ma non accetto.”
A questo punto il Presidente Cassiani chiede che ciascun Consigliere si esprima sulle
decisioni conseguenti.
Nel frattempo, le schede votate per l’elezione del rappresentante del Distretto del Lazio per il Consiglio Nazionale Forense vengono inserite in una busta che viene sigillata e
sulla quale vengono apposti i timbri e le firme
del Presidente e del Consigliere Segretario.
Il Consigliere Barbantini invita il Consiglio a far pervenire alla Commissione istituita
presso il Ministero della Giustizia il verbale del
Consiglio relativo alla votazione del rappresentante del Distretto del Lazio al Consiglio
Nazionale Forense con i risultati della votazione e la sua rinuncia.
Il Consigliere Cipollone, considerata la
rinuncia del Consigliere Barbantini e considerato che il Consigliere Condello ha riportato
le medesime sette preferenze ritiene che tutto
sia chiaro tuttavia, propone che il Consiglio si
limiti solo a comunicare alla Commissione
istituita dal Ministero della Giustizia il verbale
relativo alla votazione contenente tutte le
dichiarazioni rese dai singoli Consiglieri. Infatti, detta Commissione, prima di pervenire
779
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
alla proclamazione del candidato da ritenersi
eletto, dovrebbe avere un quadro esatto della
votazione, al fine di decidere sulla legittimità
della designazione effettuata dal Consiglio
che, in ogni caso, appare evidente.
Il Consigliere Bucci ritiene che la votazione nell’ambito dell’intero Distretto rende le
Aule dei vari Consigli cabine elettorali, nelle
quali si esprimono soltanto voti, essendo irricevibili dichiarazioni in tali sedi, anche di
coloro che abbiano ricevuto voti, essendo
meramente casuale che coloro che abbiano
ricevuto voti siano in Aula.
Il Consigliere Nesta, rilevato che il Consigliere Barbantini, pur designato legittimamente quale componente del Consiglio Nazionale
Forense, ha espresso la volontà di non accettare tale designazione, chiede che si proceda a
nuova votazione, atteso che non è consentito
il subentro automatico del secondo eletto.
Ciò anche alla luce del provvedimento recentemente adottato dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio in vicenda analoga a
quella odierna.
Il Consigliere Cerè si associa.
Prende la parola il Consigliere Segretario
Conte il quale condivide appieno quanto affermato e dedotto dai Consiglieri Barbantini e
Cipollone, limitandosi esclusivamente a replicare a quanto dichiarato dal Consigliere Nesta
in ordine alla richiesta di una nuova votazione: infatti, non si è trattato di una espressione
numerica di preferenze distinta -che avrebbe
certamente obbligato il Consiglio a votare
nuovamente- bensì di una votazione ex aequo
e quindi, attesa la rinunzia immediata del
Consigliere Barbantini, la designazione competente al Consiglio risulta automatica. In
ogni caso, il Consigliere Segretario Conte ritiene che si debba inviare -sic et simpliciterl’estratto del verbale odierno, alla Commissione ministeriale preposta, con i risultati della
votazione e con la rinuncia del Consigliere
Barbantini lasciando così la conseguente proclamazione alla Commissione medesima come
per procedura.
780
Il Consigliere Rossi si associa a quanto
sostenuto dal Consigliere Segretario Conte e
dai Consiglieri Barbantini e Cipollone. Rileva
che la dichiarazione di rinuncia del Consigliere
Barbantini è valida a tutti gli effetti, posto che
non è previsto un termine iniziale per esercitare
il diritto di rinuncia che, essendo lo stesso
Consigliere Barbantini parte del Collegio votante ed essendo dunque venuto a conoscenza
del risultato in tempo reale, può legittimamente far parte del verbale da sottoporre alla Commissione che dovrà proclamare l’eletto.
Il Consigliere Tesoriere Testa si dichiara
contrario all’invio del verbale integrale alla
Commissione preposta e comunque chiede di
inviare il risultato integrale della votazione.
Il Consigliere Storace si associa a quanto
affermato dal Consigliere Segretario Conte e
dal Consigliere Rossi.
Il Consigliere Ierardi ritiene che il Consiglio debba inviare al Consiglio Nazionale Forense il verbale dell’adunanza odierna relativamente ai risultati della votazione e alla rinuncia del Consigliere Barbantini.
Il Consigliere Fasciotti evidenzia:
- che il procedimento amministrativo si è
perfezionato con la delibera collegiale;
- che la votazione è stata un atto procedimentale;
- che l’attestazione dell’esito da qualificarsi
come delibera, è altrettanto atto procedimentale finale;
- che il Consigliere Barbantini non solo
non ha proposto la propria candidatura ma ha
dichiarato, conosciuto l’esito del procedimento, di rinunciare;
- che occorre trasmettere la verbalizzazione delle operazioni alla Commissione insediata presso il Ministero della Giustizia perchè
abbia a proclamare il designato.
Il Consigliere Gianzi ritiene che non sia di
competenza del Consiglio valutare la regolarità della votazione o della proclamazione dell’eletto, ma deve essere tutto demandato alla
competente “Commissione”, essendo evidentemente superflua ogni valutazione sul merito
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
della vicenda anche alla luce della rinunzia
immediata del Consigliere Barbantini, che di
fatto rende designato il Consigliere Condello.
Conclude il Presidente Cassiani il quale
anch’egli condivide la necessità di rimettere
alla Commissione ministeriale competente il
verbale del Consiglio relativo alla sola votazione del rappresentante del Distretto al Consiglio Nazionale Forense con i risultati e la
dichiarazione di rinunzia del Consigliere Goffredo Barbantini.
A questo punto il Consiglio delibera di
rimettere il solo estratto della votazione, con
le sole dichiarazioni del Consigliere Barbantini con le quali il medesimo rinunzia alla nomina di Componente del Distretto del Lazio al
Consiglio Nazionale Forense e la relativa votazione.
Il Consiglio dà mandato al Consigliere
Segretario Conte di rimettere tempestivamente l’estratto di cui alla sopra descritta delibera
all’Ufficio Terzo del Dipartimento Affari di
Giustizia del Ministero della Giustizia per
l’inoltro alla Commissione istituita ex art. 11
del D. Lgs. Lgt. 23 novembre 1944 n. 382 per
l’accertamento del risultato delle votazioni e
per la proclamazione degli eletti.
ADUNANZA DEL 9 NOVEMBRE 2007
FORO ROMANO 5-6/2007
n.
n.
2
3
n.
n.
n.
n.
6
3
1
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n. 504
abilitazioni ........................................ n. 18
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
2
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n. 11
compiuta pratica .............................. n. 342
nulla osta al trasferimento ............... n.
2
cancellazioni
a domanda .................................. n.
7
per fine pratica ........................... n. 73
ASSISTENZA
Fondo Assistenza Consiglio n. 1 erogazione
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
pratiche disciplinari trattate
archiviazioni ............................... n.
aperture proc. disciplinare ......... n.
2
64
8
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 76
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, F r a n c e sco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’elenco speciale
“Professori Universitari” ..................
nulla osta al trasferimento ...............
cancellazioni
a domanda ..................................
per decesso .................................
per trasferimento ........................
per incompatibilità .....................
52
3
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ................. n. 39
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n. 147
iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 61
DELIBERE
- Il Consigliere Cipollone, in riferimento al
verbale n. 49 dell’adunanza del 5 novembre
2007, propone al Consiglio, ad integrazione
della delibera inerente alla designazione del
Componente del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale Forense, di rimettere integral-
781
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
mente alla Commissione ministeriale il verbale n. 49 stesso, essendo stato inviato il solo
estratto. Ciò al fine di fornire alla competente
Commissione la documentazione completa
ed esauriente necessaria per la conseguente
proclamazione del designato componente del
Distretto del Lazio; considerato, peraltro, l’avvenuta rinunzia espressa a verbale dal Consigliere Avv. Goffredo Maria Barbantini -che
aveva dichiarato, prima della votazione, la sua
non candidatura- che ha superato l’ex aequo
intercorso con il Consigliere Avv. Domenico
Condello che aveva dichiarato, prima della
votazione, la sua candidatura.
Il Consiglio approva la proposta del
Consigliere Cipollone e delega il Consigliere
Segretario Conte a rimettere, in tempi rapidi,
alla Commissione ministeriale competente
copia autentica del verbale integrale
dell’adunanza del 5 novembre 2007.
(Formazione continua: approvazione del
Regolamento – esame delle proposte
pervenute – v. rubrica ‘Formazione
professionale continua’)
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- Il Consigliere Fasciotti riferisce sulla richiesta del Sig. (omissis) protocollata in data 2
luglio 2007, con la quale l’istante, richiamato
il proprio esposto nei confronti dell’Avv. (omissis), protocollato in data 20 aprile 2005, chiedeva il rilascio di copie degli atti del procedimento, all’uopo delegando l’Avv. (omissis)
del Foro di Roma.
Il Consiglio
- Esaminati gli atti della pratica n. (omissis)
ed il proprio provvedimanto di archiviazione
del 19 aprile 2007;
- Atteso:
- 1) che con sentenza del Consiglio di Stato
-Sezione Quarta Giurisdizionale del 5 dicembre 2006 n.7111- è stato stabilito che il Consiglio di un Ordine forense deve consentire ad
un soggetto, che ha presentato un esposto nei
782
confronti di un appartenente allo stesso Ordine l’accesso agli atti del procedimento (escludendo soltanto eventuali dati sensibili);
- 2) che nel testo in vigore deliberato dal
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma,
nella parte relativa al Diritto di accesso dei
provvedimenti di attuazione della Legge 7
agosto 1990 n.241, l’accesso agli atti è consentita all’esponente, quando sia stata inviata
l’istanza al controinteressato che può presentare motivata opposizione alla richiesta di
accesso;
- 3) con nota del 10 luglio 2007 il Consigliere Segretario di questo Consiglio ha comunicato all’Avv. (omissis) che il Sig. (omissis)
aveva chiesto l’accesso ai documenti della
pratica n. (omissis) e che esso controinteressato entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione avrebbe potuto “presentare una
motivata opposizione, anche per via telematica, alla richiesta di accesso e che decorso tale
termine, la pubblica amministrazione avrebbe
provveduto sulla richiesta, accertata la ricezione della comunicazione di cui al comma 1”;
-4) che con lettera protocollata in data 23
luglio 2007 l’Avv. (omissis) ha espresso parere
negativo in ordine alla richiesta di accesso,
motivando “che l’atto di nomina è un atto
endo-processuale e come tale affetta da nullità, dovendo il Sig. (omissis) essere assistito da
un interprete o che comunque doveva essere
rispettato quanto previsto dall’art.119 c.p.p.;
che la delibera del 19 aprile 2007 risultava
derivata dall’esame del fascicolo”;
- Ritenuto che non sussistono motivi apprezzabili per non applicare le disposizioni
legali e regolamentari in tema di diritto all’accesso;
delibera
di consentire l’accesso agli atti della pratica n.
(omissis) al Sig. (omissis) e per esso all’Avv.
(omissis).
- Il Presidente Cassiani informa sulla nota
pervenuta in data 29 ottobre 2007 dal Consiglio Nazionale Forense con la quale comunica
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
l’inizio dell’esame della proposta di legge recante “Principii fondamentali delle professioni intellettuali”. Trasmette, inoltre, copia dell’articolato, teso al riordino della disciplina
delle professioni intelletuali, e chiede l’acquisizione di osservazioni da parte dei Ordini
forensi.
Il Consiglio delega la Commissione “Osservatorio sulla Giustizia”.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 2 novembre
2007 dal Coordinamento CUP Territoriali
Lazio con la quale trasmette un comunicato
stampa del CUP Nazionale sul recepimento
da parte del Governo della Direttiva Europea
36/2005 in materia di riconoscimento delle
Associazioni delle professioni non regolamentate.
Il Coordinamento chiede di aderire a tale
loro iniziativa con una sottoscrizione da effettuarsi in giorni e orari elencati in detta missiva.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
Testa.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
di protesta pervenuta in data 2 novembre 2007
dall’Avv. Raffaele Scarnati con la quale lamenta la cronica mancanza di personale nelle
Cancelleria.
Il Consiglio delega i Consiglieri Barbantini, Fasciotti e Testa.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Gianpaolo Aita, Barbara Amicucci Cosola, Filomena Arcuri, Filippo Auriti, Sarah Berducci, Brigita Lily Berrocal, Bruno Bertucci, Ilaria Brunelli, Barbara
Bucca, Roberto Ciai, Daniele De Bonis, Eugenio De Bonis, Maria Rosaria De Bonis, Maria
Pia Di Giosa, Antonio Piero Fricchione, Flavia
Fusco, Alessandro Gigli, Andrea Granzotto,
Cecilia Greca, Flavio Iacovone, Francesco In-
FORO ROMANO 5-6/2007
nocenti, Silvio Lecca, Lavinia Luciana Lipara,
Paola Lipari, Pierpaolo Magi, Lucia Marchetti,
Marco Miccinelli, Chiara Pacifici, Nicola Pagnotta, Pasquale Rossi, Maria Giovanna Ruo,
Serena Sannetti, Mario Scimone, Pietrina Soprano, Alberto Maria Tocci, Concetta Trovato, Giuseppe Tufani, Simona Vannicelli, Alessandra Vicinanza,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che in data 23 ottobre 2007 è pervenuta la
comunicazione della Dr.ssa Sabina De Luca,
del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo
e Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico con la quale, in riferimento alla precedente richiesta già evasa dal Consiglio nell’adunanza del 4 ottobre u.s., chiede un’integrazione di cinque nominativi ai cinque già
indicati nella suddetta adunanza per le Commissioni giudicatrici per gli appalti pubblici in
materia di servizi di ideazione, programmazione e realizzazione di una campagna informativa. Chiede, altresì, di fornire i curricula dei
professionisti nominati.
Il Consiglio indica i nominativi degli Avv.ti
Paolo Borghini, con studio a Roma in Via
Nizza n.45, Antonio Canini, con studio a
Roma in Via Tacito n. 39, Marcello Forletta,
con studio a Roma in Viale Angelico n. 38,
Riccardo Lavitola, con studio a Roma in Viale
Giulio Cesare n. 71, Marco Orlando, con
studio a Roma in Via Otranto n.18 e Filippo
Paris, con studio a Roma in Via Sabotino n. 2/
A e invita il Dipartimento per le Politiche di
Sviluppo e Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico a richiedere direttamente i
curricula ai singoli professionisti.
783
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che in data 31 ottobre 2007 è pervenuta la
lettera dell’Avv. Nicolò Paoletti, Presidente
dell’Associazione professionale denominata
“Studio Legale Paoletti”, con la quale informa
che l’Avv. Alessandra Mari ha cessato di far
parte di detta Associazione. L’Avv. Paoletti
comunica, altresì, che gli Avv.ti Natalia Paoletti e Ginevra Paoletti hanno aderito alla
ridetta Associazione professionale.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 5 novembre 2007 dell’Avv. Alberto Seganti relativa al
recesso degli Avv.ti Corrado Marinelli e Stefano
Rubeo e all’entrata dell’Avv. Matteo Montefoschi nell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale Associato Avv. Alberto Seganti
- Dott. Proc. Stefano Rubeo - Dott. Proc. Corrado Marinelli” e alla modifica della denominazione della stessa che risulta attualmente “Studio
Legale Seganti ed Associati”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che in data 5 novembre 2007 è pervenuta la
lettera dell’Avv. Andrea Russo con la quale
comunica di non far più parte dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale
Cuggiani e Associati”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Cipollone fa presente che è
pervenuto il verbale n. 620 del 28 settembre
2007 della Commissione per la Manutenzione
e Conservazione del Palazzo di Giustizia di
Roma. Come già comunicato al Consiglio
nell’adunanza del 18 ottobre 2007 la Commissione ha manifestato l’intenzione di rientrare
in possesso della stanza dislocata al lato dell’ingresso principale dell’Aula Avvocati in uso
al nostro Consiglio e precisamente quella dove,
784
un tempo, era dislocato l’Ufficio Pareri. Tale
richiesta aveva il consenso di tutti i membri
della Commissione con esclusione, ovviamente, del Consigliere Cipollone. A tal punto,
avendo basato la sua opposizione sulla assoluta impossibilità di cedere tale locale, necessario per l’epletamento dei numerosi compiti
istituzionali del Consiglio, ha proposto di
effettuare immediatamente un sopralluogo
perchè potessero rendersi conto dell’assoluta
impossibilità da parte del Consiglio di cedere
i locali e, pertanto, dopo aver preventivamente avvertito della “visita” i due funzionari
Fausto Lanzidei e Piero Paris, unitamente agli
stessi è stato effettuato un sopralluogo. Si è
così constatato che il locale preteso, in uso ai
Consiglieri dell’Ordine che ne usufruiscono a
turno, era indispensabile per i nostri servizi. Si
è quindi stabilito di accertare la possibilità di
poter cedere altro locale, di minore importanza, ed è stato effettuato un ulteriore sopralluogo nei sotterranei del Palazzo dove hanno sede
gli archivi del Consiglio. La Commissione ha
visionato un archivio ricavato da un piccolo
corridoio sotterraneo ubicato nella parte opposta del Palazzo rispetto ai nostri locali e
quindi lontano, che ci era stato assegnato e
adibito a deposito dei volumi della Biblioteca,
da tempo trasferiti nella nuova sede di Via
Valadier pertanto, allo stato, detto archivio è
semivuoto.
Un po’ a malincuore i membri della Commissione hanno modificato la loro richiesta
destinandola al locale archivio.
Il Consigliere Cipollone ritiene che il Consiglio, stante il mancato uso di detto archivio,
possa riconsegnarlo alla Commissione.
Il Consiglio delibera di porre la questione
all’ordine del giorno della prossima adunanza.
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Camera Arbitrale nazionale e
internazionale: organizzazione della
cerimonia di presentazione
Punto 16: Camera Arbitrale nazionale e
internazionale: spazio sul sito internet del
Consiglio
- Il Consigliere Fasciotti riferisce sull’organizzazione della Camera Arbitrale Nazionale
e Internazionale:
a. gli avvocati interessati dovranno inviare
una istanza, che sarà valutata dal Comitato
scientifico, per essere inseriti nella lista degli
arbitri della Camera Arbitrale Nazionale e
Internazionale e da sottoporre a successivo
corso formativo;
b. home page diretta sul sito del Consiglio
dell’Ordine con costo massimo di euro
1.000,00;
c. swifter nell’ordine di euro 50,00/100,00;
d. acquisto di una targa da inserire su una
parete della stanza del Centro Studi;
e. invio di fax per la cerimonia di presentazione;
f. atto costitutivo e regolamento di attuazione presso il Consiglio dell’Ordine o presso
il Centro Studi.
Il Consiglio approva le proposte del Consigliere Fasciotti per una spesa totale di euro
2.800,00 oltre il costo dei fax per la manifestazione di presentazione della Camera Arbitrale
Nazionale e Internazionale del 20 novembre
p.v.
- Il Consigliere Barbantini, in relazione
all’incontro con i rappresentanti della società
“Azzurra” per il programma di verificazione
dei risultati delle elezioni in via informatica, fa
presente che detta società ha predisposto la
relativa procedura (già fatta visionare in via
sperimentale al Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Milano). La società ha chiesto di
fissare un incontro per la dimostrazione del
programma. L’incontro viene fissato per il 19
c.m. alle 12.00 presso la Sala Commissioni del
Consiglio. All’incontro sono invitati a parteci-
FORO ROMANO 5-6/2007
pare, oltre alle cariche istituzionali del Consiglio, tutti i Consiglieri.
Il Consiglio manda all’Ufficio per la comunicazione alla predetta società.
- Il Presidente Cassiani riferisce che è prossimo l’insediamento del Dott. Paolo De Fiore
quale Presidente del Tribunale Ordinario di
Roma. Propone di organizzare un incontro
con il Dott. De Fiore.
Il Consiglio approva e delega il Presidente.
ADUNANZA DEL 20 NOVEMBRE 2007
(adunanza straordinaria)
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere
Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni
Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro
Fasciotti, Federico Bucci, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
6
ADUNANZA DEL 22 NOVEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere
Segretario Antonio Conte nonché i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico
Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’elenco speciale .............. n.
passaggi all’elenco speciale
“Professori Universitari” .................. n.
79
4
2
1
cancellazioni
785
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
a domanda .................................. n.
per decesso ................................. n.
per trasferimento ........................ n.
12
1
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n.
2
abilitazioni ........................................ n. 34
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
1
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n. 12
compiuta pratica .............................. n.
7
cancellazioni
per trasferimento ........................ n.
2
a domanda .................................. n.
3
per fine pratica ........................... n. 128
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
pratiche disciplinari trattate
archiviazioni ............................... n.
aperture proc. disciplinare ......... n.
3
58
11
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n.
SEGRETERIA
autorizzazioni alle notifiche dirette n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
9
16
69
DELIBERE
Incontro con i vincitori della
XXX Conferenza dei Giovani Avvocati
- Vengono ammessi in Aula i vincitori della
XXX Conferenza dei Giovani Avvocati. Il
Consigliere Rossi riferisce sul brillante esito
delle prove d’esame sostenute dai neo Segretari che si sono dimostrati particolarmente brillanti e li presenta al Consiglio:
1° Segretario: Avv. Gabriele Zuccheretti;
2° Segretario: Avv. Giovanna Vigliotti;
3° Segretario: Dott. Gregorio Salatino;
4° Segretario: Dott.ssa Valentina Maria
Lucia Seminara;
786
5° Segretario: Avv. Domenico Giugni.
Il Consigliere Rossi ricorda, inoltre, che
quest’anno ricorre il quarantennale della Conferenza dei Giovani Avvocati, la cui prima
edizione fu nel 1968, e anticipa che verrà
quanto prima convocata l’Assemblea Generale della Conferenza per organizzare un evento
per festeggiare la ricorrenza.
A questo punto prende la parola il Presidente f.f. Cipollone il quale nel congratularsi
con i vincitori precisa che ricorre il quarantennale della costituzione della Conferenza dei
Giovani Avvocati.
Il Presidente f.f. Cipollone si congratula,
inoltre, con il Consigliere Rossi che da anni
segue con solerzia e affetto le nuove generazioni di avvocati e, rivolgendosi ai giovani vincitori, li esorta a seguire la strada intrapresa
augurando loro i maggiori successi forensi.
- Il Consigliere Barbantini riferisce sulla
richiesta dell’Agenzia Gail Inform dell’Ipsoa
di ottenere parere favorevole del Consiglio per
l’assegnazione di un box all’interno del Tribunale di Roma attualmente vuoto. Fa presente
che analoga richiesta è stata rivolta dalla predetta Agenzia al Presidente f.f. del Tribunale
di Roma, dott. Alberto Bucci.
Il Consiglio, vista la richiesta e i servizi che
detta Agenzia intende offrire agli avvocati, ai
Magistrati, al personale e agli utenti del Tribunale di Roma, esprime parere favorevole per
l’assegnazione del box all’interno del Tribunale di Roma di viale Giulio Cesare 54/B, all’Agenzia Gail Inform dell’Ipsoa.
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla
nota pervenuta in data 15 novembre 2007
dall’Avv. Elio Ripoli con la quale lo stesso
dichiara di non poter accettare la nomina
quale Vice Presidente della IX Sottocommissione per gli Esami di avvocato - sessione 2007.
Il Consiglio ne prende atto e nomina in
sostituzione l’Avv. Ivo Basili.
- Il Presidente f.f. Cipollone informa sulla
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
nota pervenuta in data 15 novembre 2007
dall’Avv. Gian Antonio Minghelli, con la quale il professionista chiede l’accreditamento del
corso “tecnica processuale penale, sostanziale
e connessa all’approfondimento in ordine al
codice deontologico” del quale allega il programma.
Il Presidente f.f. Cipollone esprime la propria soddisfazione per l’iniziativa dell’Avv.
Minghelli essendo la stessa gratuita e senza
scopi di lucro.
Il Consiglio approva.
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla
comunicazione pervenuta in data 20 novembre 2007 dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Melfi con la quale si congratula per
aver costituito la Camera Arbitrale Nazionale
e Internazionale e chiede copia del Regolamento.
Il Consiglio ne prende atto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Edoardo Adducci,
Daniela Angeli, Giovanni Angelo Cabras, Giorgio Cannella, Valentino Capece Minutolo
Del Sasso, Daniele Castaldi, Fabio Cintioli,
Sergio Cupellini, Maria De Urso, Pietro Federico, Marco Giuliani, Antonio Mennuni, Cinzia Pucci, Massimo Romiti, Alessandro Terenzio, Andrea Thau,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla lettera pervenuta in data 15 novembre
FORO ROMANO 5-6/2007
2007 degli Avv.ti Paolo Maria Montaldo ed
Enrico Luberto con la quale gli stessi, nel
rilevare le ulteriori difficoltà dell’Ufficio Notifiche dovute a recenti disposizioni dei responsabili, chiedono l’intervento del Consiglio.
Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 15
novembre 2007 dell’Avv. Paolo Rosa, Presidente della Cassa Forense, con la quale trasmette copia del bilancio consuntivo del 2006
e del bilancio tecnico attuariale del 31 dicembre 2005 della Cassa Forense stessa.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 16
novembre 2007 dal Dottor Francesco Mele,
Direttore Generale del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei
Servizi del Ministero della Giustizia, con la
quale richiede le proposte di nomina del componente per il biennio 1.1.2008-31.12.2009
della Commissione per la Manutenzione e
Conservazione del Palazzo di Giustizia, in
scadenza il 31 dicembre p.v.
Il Consiglio, quale rappresentante dell’Ordine degli Avvocati di Roma, conferma il
Consigliere Avv. Giovanni Cipollone.
- Il Consigliere Barbantini riferisce sulla
richiesta proveniente dal Centro Studi -Commissione problemi tributari- d’intesa con l’Università “La Sapienza”, di nomina di una Commissione esaminatrice per la valutazione dei
titoli dei candidati per l’assegnazione di cinque borse di studio per la partecipazione al
master di secondo livello di Diritto Tributario
“Gian Antonio Micheli 2007-2008”.
Chiede che il Consiglio voglia nominare
detta Commissione.
Il Consiglio nomina quali componenti
della Commissione esaminatrice gli Avv.ti Fioravante Carletti, Gianni Di Matteo, Giuseppe
Lepore ed Ettore Valenti.
787
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
(pareri deontologici – v. rubrica)
- Il Consigliere Nesta comunica che a
seguito della possibilità, concessa alle agenzie,
di avvalersi, ai fini della notifica degli atti
giudiziari, della procedura mediante addebito
da effettuarsi sui conti correnti ad hoc aperti
presso la Banca di Roma (facoltà questa precedentemente accordata soltanto agli avvocati
per ridurre i tempi di attesa), si stanno verificando situazioni gravemente pregiudizievoli
per i Colleghi.
Infatti, accade quotidianamente che le
agenzie in questione monopolizzano l’intero
servizio a scapito dei singoli e malcapitati
avvocati, i quali sono costretti a restare in fila
anche per ore.
Basti pensare che un Collega ha riferito
che pur essendosi egli recato alle ore 5.30 per
prendere il biglietto di prenotazione, aveva
conseguito il biglietto n. 10, atteso che precedentemente una agenzia aveva riservato per sè
i precedenti numeri.
Aggiunge il Consigliere Nesta che in tal
modo risulta vanificato irrimediabilmente l’originario intento di agevolare i Colleghi nella
notifica degli atti, a vantaggio delle agenzie
che traggono un utile economico da tutto ciò.
Chiede, pertanto, che il Consiglio intervenga immediatamente per far cessare tale
deplorevole situazione.
Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti e
Nesta.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
Cerimonia per la consegna delle medaglie
d’oro agli Avvocati che hanno compiuto 50
e 60 anni di professione, ai Magistrati collocati a riposo che hanno raggiunto i più alti
gradi della Magistratura e ai vincitori della
XXX Conferenza dei Giovani Avvocati individuazione degli avvocati deceduti ai
quali intitolare le Toghe d’onore
- Il Consigliere Rossi comunica che è necessario individuare i nominativi di cinque
788
avvocati deceduti nel corso dell’anno 2006 cui
intitolare le relative toghe da consegnare ai
vincitori della XXX Conferenza dei Giovani
Avvocati.
Il Consiglio delibera di intitolare le toghe
per i vincitori della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati rispettivamente agli Avv.ti Paolo Vitucci, Gustavo Romanelli, Alessandro
Sperati, Francesco Tricanico, Maria Teresa
Giarratana.
ADUNANZA DEL 29 NOVEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello,
Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’Albo ordinario .............. n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per decesso ................................. n.
per trasferimento ........................ n.
37
4
1
8
2
2
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n.
2
abilitazioni ........................................ n. 14
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
3
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
6
compiuta pratica .............................. n.
4
nulla osta al trasferimento ............... n.
1
cancellazioni
per trasferimento ........................ n.
2
per fine pratica ........................... n. 159
ASSISTENZA
Fondo Assistenza Consiglio n. 2 erogazioni
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 76
SEGRETERIA
autorizzazioni alle notifiche dirette n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
27
49
zione e auspica che l’iniziativa si ripeta. Ringrazia il Commissario, Avv. Aldo Luciano
Rivela, e l’Assessore Silvia Costa.
- Il Presidente Cassiani, in occasione della
cerimonia annuale per la consegna delle medaglie, propone che i discorsi dei premiati
vengano tenuti dagli Avv.ti Elio Fazzalari e
Giuseppe Antonio Gianzi e dal Dott. Mario
Egidio Schinaia.
Il Consiglio approva.
DELIBERE
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
pervenuta in data 22 novembre 2007 dalla
Collega Antonella Sotira, con la quale illustra
le iniziative del progetto “Jusgustando: Simposi Giuridici”.
Il Consiglio ne prende atto e concede il
patrocinio all’iniziativa della Collega Antonella Sotira.
- Il Presidente Cassiani comunica che tra i
requisiti per poter essere inseriti nell’Albo degli Arbitri è stato previsto l’espletamento di
almeno 20 arbitrati.
Molti Colleghi hanno chiesto di verificare
se non sia il caso di modificare questa clausola
che di fatto costituisce uno sbarramento per i
più giovani.
Il Consiglio delibera di modificare detto
requisito nel senso che per iscriversi nell’Albo
degli Arbitri siano stati trattati almeno 5 arbitrati o aver partecipato al corso organizzato
all’uopo dal Consiglio dell’Ordine.
- Il Presidente Cassiani comunica che insieme ai Consiglieri Barbantini e Ierardi ha
partecipato alla cerimonia inaugurale del progetto “55 Tirocini formativi per giovani Avvocati” che si è tenuta il 26 novembre presso
l’Istituto Arturo Carlo Jemolo.
Nella occasione ha portato il saluto del
Consiglio e ha auspicato che l’iniziativa abbia
ulteriori sviluppi.
Il Consiglio ne prende atto con soddisfa-
FORO ROMANO 5-6/2007
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Fabrizio Amore, Isabella Angelini, Antonino Baldari, Siro Bargiacchi, Maria Rita Bertuccelli, Giuseppe Bozzi, Carla Cordeschi, Fiorella D’Artibale, Maria
De Gori, Sandra De Martino, Arturo Iannelli,
Patrizio Leozappa, Massimo Luciani, Francesca Mastroianni, Paolo Mazzotta, Giuseppe
Mario Militerni, Stefania Paravani, Maurizio
Pinnarò, Fabrizio Pomi, Eric Quarantelli, Daniele Ragazzoni, Antonio Romei, Simona
Speranza, Patrizia Straccamore, Roberta Teodori, Paola Vitaletti, Umberto Volpini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che è pervenuta in data 22 novembre 2007 una
nota dell’Associazione Donne Giuriste con la
quale si comunica la costituzione della Sezione Romana della predetta Associazione che ha
sede a Milano.
Il Consiglio ne prende atto.
789
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta in data 26 novembre
2007 dall’Avv. Giuseppe Morabito con la quale lo stesso dichiara di non poter accettare la
nomina quale Componente Supplente dell’VIII Sottocommissione per gli Esami di avvocato - sessione 2007.
Il Consiglio nomina in sostituzione dell’Avv. Giuseppe Morabito l’Avv. Paola Maria
Vella.
Commissione di Manutenzione del
Palazzo di Giustizia: richiesta di
riconsegna di un locale archivio e lavori
per l’apertura del corridoio antistante gli
Uffici di Presidenza
- Il Consigliere Cipollone fa riferimento
alla sua comunicazione al Consiglio del 9
novembre scorso e, per quanto riguarda i
lavori per l’apertura del corridoio antistante gli
Uffici di Presidenza, illustra ai Consiglieri la
funzione della Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia, unico organo del
Ministero della Giustizia per la gestione del
Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour.
Riferisce che detta Commissione, della
quale lo stesso Consigliere Cipollone fa parte
quale rappresentante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ha deliberato, circa
due anni or sono, la costruzione di un passaggio ai quattro angoli del Palazzo stesso mediante costruzione di passerelle.
Fa rilevare che non è possibile ostacolare
detti lavori essendo stati deliberati, come già
detto, dalla Commissione all’uopo preposta.
Fa rilevare, altresì, che è perfettamente inutile
interloquire con il Presidente della Cassazione
in quanto anche l’Ufficio dallo stesso presieduto, come il Consiglio dell’Ordine, è ospite
nel Palazzo. Unico interlocutore valido è la
Commissione di Manutenzione del Palazzo
di Giustizia. Pertanto, lo stesso Consigliere
Cipollone si dichiara contrario a qualsiasi dialogo con il Dott. Vincenzo Carbone, Presidente della Corte di Cassazione e propone, come
dimostrazione di collaborazione con la Com-
790
missione, di riconsegnare il locale archivio nel
sotterraneo e, non potendo opporsi alle decisioni della Commissione di Manutenzione,
consentire i lavori sopra descritti e di trasferire
nella stanza adiacente l’ingresso dell’Aula
Avvocati l’Ufficio del Patrocinio a spese dello
Stato, che attualmente è diviso in due parti
distaccate.
Il Consiglio delega il Presidente Cassiani e
il Consigliere Cipollone a interloquire con il
Presidente Carbone e delibera di trasferire,
con decorrenza immediata, l’Ufficio del Patrocinio a spese dello Stato così come proposto dal Consigliere Cipollone.
- Il Consigliere Cipollone riferisce di aver
rappresentato il Consiglio all’inaugurazione
del Convegno “Terrorismo e democrazia” presso la Pontificia Università Gregoriana, mercoledì 28 novembre 2007.
Il Convegno, con la partecipazione di illustri studiosi, ha valutato tutti gli aspetti relativi
alla minaccia jihadista, sulla evoluzione e le
necessarie strategie da attuare per fronteggiare
il terrorismo, intensificando i rapporti interculturali sul piano spirituale e teologico, prima
che sotto il profilo politico e sociale, al fine di
aprire la via verso la pace.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
stanno proseguendo gli incontri del Seminario di Diritto Societario presso l’Aula consiliare con discreta presenza di partecipanti nelle
prime ore del pomeriggio del martedì.
In data 20 novembre 2007 il Prof. Daniele
Vattermoli ha tenuto una lezione su “Le società nelle procedure concorsuali”; in data 27
novembre 2007 il Prof. Giovanni Arieta ha
trattato dei “Profili generali del processo societario”; in data 4 dicembre 2007 il Prof. Massimo Benedettelli intratterrà i presenti sui “Profili generali del processo societario”.
Chiuderanno gli incontri del 2007 il giorno 11 dicembre 2007 gli Avv.ti Alessandra
Civello e Oronzo Cirielli sull’argomento
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
“Conciliazione e arbitrato in diritto societario”.
Il Consigliere Fasciotti, quale responsabile
della Commissione di Diritto Commerciale e
Societario, propone che il Consiglio esprima il
suo plauso e il suo ringraziamento al Prof. Avv.
Daniele Santosuosso che ha curato il coordinamento scientifico; all’Avv. Giorgio Della
Valle nella veste di coordinatore vicario della
Commissione di Diritto Commerciale e Diritto Societario; agli Avv.ti Fabio Dauri, Roberto
Bottacchiari, Alessandra Civello e Oronzo
Cirielli che hanno trattato personalmente argomenti di interesse scientifico e, infine, ai
componenti della Commissione, la cui collaborazione ha consentito la realizzazione di
n.20 seminari.
Propone, infine, che il Consiglio approvi il
riconoscimento di n.5 crediti formativi relativamente alla partecipazione ai seminari tenuti
il 13 novembre e 20 novembre 2007 e che si
terranno nei giorni 4 dicembre e 11 dicembre
2007.
Il Consiglio approva e manda al Consigliere Rossi per la valutazione dei crediti.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che ha
assistito, come incaricato dal Consiglio, all’udienza tenutasi in data 27 novembre 2007
dalle ore 12.30 alle ore 13.45 innanzi al Giudice Dott.ssa Donatella Salari della VI Sezione
del Tribunale Civile di Roma, nella causa
iscritta al R.G.A.C. n. (omissis).
La presenza di un Consigliere dell’Ordine
era stata richiesta “affinchè si fosse potuto
prendere immediato atto dell’eventuale ripetersi degli incresciosi fatti denunciati” che
avevano indotto l’Avv. (omissis) a presentare
un esposto al Presidente del Tribunale di Roma
e che avevano portato il Magistrato menzionato a presentare istanza di astensione, rigettata
in data 17 settembre 2007 dall’allora Presidente Vicario del Tribunale di Roma, Dott. Bucci.
Il Consiglio ne prende atto.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
(pareri deontologici – v. rubrica)
FORO ROMANO 5-6/2007
- Il Consigliere Cipollone fa presente che
sono stati offerti al Consiglio dal Signor Francesco Vitale alcuni volumi giuridici da assegnare alla nostra Biblioteca e propone di acquisire 5 volumi di cui non siamo in possesso
nella Biblioteca.
Il Consiglio approva e invita il Consigliere
Cipollone a inviare una lettera di ringraziamento al Signor Francesco Vitale.
- Il Presidente Cassiani comunica che l’Università degli Studi Tor Vergata ha chiesto il
patrocinio del Consiglio dell’Ordine per il VII
Convegno di Studi “Ri-riforma e correttivo
fallimentare Roma-Milano-Napoli a confronto” fissato per il prossimo 14 dicembre.
Il Consiglio concede il patrocinio.
- Il Consigliere Rossi comunica che è pervenuta nota del Presidente della Corte di Appello di Roma il quale trasmette copia della
delibera del Comitato di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura del 18 aprile 2007 in materia di tirocinio e formazione di
giovani laureati in giurisprudenza e praticanti
avvocati che prevede la possibilità, per il Consiglio, di stipulare con il Consiglio Superiore
della Magistratura le apposite convenzioni
previste dalla suddetta delibera.
Il Consiglio approva e delega il Consigliere
Rossi.
ADUNANZA DEL 6 DICEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani , il Consigliere
Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco
Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
791
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’Albo ordinario .............. n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per decesso ................................. n.
per trasferimento ........................ n.
38
1
1
1
18
1
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n.
1
abilitazioni ........................................ n. 20
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
3
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
2
compiuta pratica .............................. n.
9
nulla osta al trasferimento ............... n.
1
cancellazioni
per trasferimento ........................ n.
1
a domanda .................................. n.
3
per fine pratica ........................... n. 72
ASSISTENZA
Fondo Assistenza Consiglio n. 8 erogazioni
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
4
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 83
SEGRETERIA
autorizzazioni alle notifiche dirette n. 30
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n. 122
rigetti ........................................... n.
7
iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 46
DELIBERE
- Il Presidente Cassiani comunica che il 5
dicembre scorso ha avuto un utile incontro
con il Prof. Giuseppe Terranova, Preside della
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università
“Roma Tre” e con il Prof. Avv. Luca Marafioti
792
docente nella stessa Università.
Entrambi gli hanno proposto una serie di
importanti eventi culturali per i quali l’Università chiede di essere accreditata.
Il Prof. Marafioti si è detto disponibile a
riferire direttamente in Consiglio e ha chiesto
espressamente di essere convocato.
Il Presidente propone di fissare l’incontro
per una delle prossime adunanze.
Il Consiglio approva.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione del Prof. Avv. Paolo De Caterini,
pervenuta in data 21 novembre 2007, con la
quale chiede di concedere il patrocinio e il
relativo accreditamento ai fini della formazione continua del corso di diritto comunitario.
Il Consiglio concede il patrocinio e manda
alla Commissione per la Formazione Continua per l’accreditamento.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla richiesta di nomina arbitri pervenuta in data 29
novembre 2007 dall’Avv. (omissis) nell’interesse della “(omissis)” per dirimere una controversia insorta con la “(omissis)”.
Il Professionista chiede al Consiglio di
nominare l’Arbitro che la “(omissis)” ha omesso di designare e il Presidente del Collegio
Arbitrale.
Il Consiglio nomina quale arbitro per la
“(omissis)” l’Avv. Alessandro Graziani, con
studio a Roma in Via Premuda n.6 e quale
terzo arbitro con funzioni di Presidente l’Avv.
Pierdomenico Iovino, con studio a Roma in
Viale delle Milizie n. 38.
- Il Presidente Cassiani riferisce sull’istanza
pervenuta in data 20 novembre 2007 a firma
degli Avv.ti (omissis) e (omissis), volta a chiedere la nomina di un Arbitro per dirimere una
controversia insorta tra l’Avv. (omissis) e
l’(omissis) nonchè gli Avvocati (omissis), (omissis) e (omissis).
Il Consiglio delega il Presidente a convocare le parti per un tentativo di conciliazione.
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta dal Consiglio Nazionale Forense in data 30 novembre 2007 con la
quale il Presidente Prof. Avv. Piero Guido
Alpa informa il Presidente dell’Ordine degli
Avvocati di Bologna, Avv. Lucio Strazziari,
sulla prossima convocazione del XXIX Congresso Nazionale Forense a Bologna che si
terrà dal 13 al 18 novembre 2008.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 26 novembre
2007 dall’Avv. Riccardo Rampioni con la quale il Professionista rinuncia all’incarico conferitogli quale Componente supplente della II
Sottocommissione per gli Esami di Avvocato,
Sessione 2007.
Il Consiglio nomina l’Avv. Antonio Capparelli.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
pervenuta in data 22 novembre 2007 dall’Avv.
Ugo Scalise, Presidente dell’Associazione e A
x B -Associazione Avvocati per i Bambini
Onlus-, con la quale il Collega, illustrando le
attività della Manifestazione a scopo benefico
“Stars for Children” e “La partita del Giocattolo” che si svolgeranno il 16 dicembre 2007 alle
ore 11.00 presso il Circolo Sportivo “La Mirage Sporting Club”, chiede il patrocinio del
Consiglio, l’offerta di 2 coppe per le squadre
partecipanti, nonchè la pubblicizzazione dell’evento.
Il Consiglio accoglie la richiesta.
- Il Presidente riferisce che i Colleghi che
compongono la Compagnia Teatrale “Avvocati alla Ribalta” hanno messo in scena “Il
processo Bebawi”. Precisa che ha assistito alla
rappresentazione e che ha ammirato la interpretazione di tutti.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Presidente a rappresentare il compiacimento
del Consiglio ai Colleghi.
FORO ROMANO 5-6/2007
- Il Presidente Cassiani riferisce in merito a
una lettera con la quale l’Avv. Bruno Andreozzi chiede l’intervento del Consiglio in merito
al grave comportamento tenuto in suo danno
da un Giudice di Pace.
Il Consiglio delega il Presidente a individuare la più opportuna iniziativa.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Dario Amato, Gianluca Anastasio, Albino Angelillo, Massimo Arzillo, Barbara Braggio, Amilcare Buceti, Roberta Capitani, Oreste Carracino, Alessandra
Cirillo Taiani, Cristian Coppotelli, Nicola De
Marinis, Silvana Fais, Francesca Felici, Antonio Funari, Angela Giuseppa Savina Furneri,
Alessandro Marconi, Daniele Marconi, Bruno
Matarazzo, Elisabetta Nardone, Lorenzo Nardone, Stefano Pantalani, Francesco Papa, Francesco Pappalardo, Barbara Pennaforti, Pierfrancesco Pomilio, Fabio Roscioli, Paolo Saitta, Carla Tribolati, Raffaele Trivellini, Ernesto
Gregorio Valenti,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla richiesta pervenuta in data 26 novembre
2007 del Dr. Giovanni Pioletti, Presidente f.f.
della Commissione Tributaria Provinciale di
Roma, con la quale, ai fini di quanto disposto
dall’art. 138 del D.P.R. n. 115 del 30 maggio
2002 (Commissione del patrocinio a spese
dello Stato presso ogni Commissione Tributaria), chiede la designazione di due componenti per la costituzione della Commissione per
793
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
l’assistenza tecnica gratuita.
Il Consiglio designa gli Avv.ti Salvatore
Cantelli, con studio a Roma in Via Federico
Cesi n.21 e Gianni Di Matteo, con studio a
Roma in Via G. Ferrari n.35.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 30 novembre 2007 degli
Avv.ti Marco Calabrese, Paola Moreschini e
dalla Dr.ssa Claudia Serafini, dottore commercialista, con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Calabrese, Moreschini e Serafini - Avvocati e Dottori Commercialisti MDP”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
(v. rubrica ‘Comunicazioni e Notizie’)
(v. rubrica ‘Formazione professionale continua’)
(v. rubrica ‘Pareri deontologici’)
(Incontro con l’Avv. Francesco Salimbeni per relazione sulla visita dallo stesso effettuata con i rappresentanti degli Avvocati del Connecticut – v. rubrica
‘Comunicazioni e notizie")
(v. rubrica ‘Formazione professionale continua’)
(v. rubrica ‘Rapporti Internazionali)
ADUNANZA DEL 13 DICEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco
Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
794
36
1
4
21
per decesso ................................. n.
per trasferimento ........................ n.
4
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
abilitazioni ........................................ n. 12
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
1
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
7
compiuta pratica .............................. n.
6
nulla osta al trasferimento ............... n.
1
cancellazioni
per trasferimento ........................ n.
2
a domanda .................................. n.
5
per fine pratica ........................... n. 15
ASSISTENZA
Fondo Assistenza Consiglio n. 3 erogazioni
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ........... n.
3
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 125
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ................. n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
rigetti ........................................... n.
20
59
15
DELIBERE
Incontro con gli Avvocati componenti della Commissione Deontologica
- Vengono ammessi in Aula gli Avvocati
componenti la Commissione Deontologica
del Consiglio.
Il Presidente evidenzia l’importanza della
interpretazione riguardante le nuove norme
sulla deontologia e ringrazia i Colleghi per
l’importante ausilio all’attività del Consiglio.
- Il Consigliere Tesoriere Testa comunica
che sono pervenute due richieste in data 22
novembre e 6 dicembre 2007 da parte della
Signora Enrica Colella, dell’Associazione An-
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
drea Tudisco onlus, con le quali chiede un
contributo economico per la ristrutturazione
dell’edificio relativo al progetto “La casa di
Andrea”, casa di accoglienza per bambini provenienti da tutti i Paesi del mondo, con gravi
patologie, in cura presso le strutture ospedaliere della capitale.
Il Consiglio delibera di inserire la notizia
sul sito dell’Ordine affinchè i Colleghi ne
possano essere informati e possano devolvere
un contributo per l’iniziativa.
- Il Consigliere Gianzi comunica al Consiglio che, per regolare al meglio la presenza dei
difensori di ufficio ai turni delle direttissime,
ha dato disposizione di inviare i primi tre
Colleghi del turno ex art. 97 IV comma c.p.p.
che firmano gli elenchi delle presenze nelle
aule dove si svolgeranno le convalide degli
arresti e i processi per direttissima.
Comunica, inoltre, di aver avuto notizia
dalla Camera Penale di Roma di non essere
interessati a collaborare a tale servizio che
viene invece gestito dall’Associazione Nazionale Forense.
Tale decisione è dovuta dalla circostanza
che in tali aule è necessaria la presenza dei
difensori di ufficio più che altrove; sovente
capita, infatti, che processi con detenuti non
possono essere celebrati stante l’assenza dei
difensori e, quindi, nell’esclusivo interesse dei
detenuti rimasti privi della difesa tecnica è
opportuno che i primi a firmare i registri si
rechino ad assistere quelli che più hanno bisogno dell’assistenza di un difensore di ufficio.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Gianzi comunica di aver
terminato la redazione del manuale sulle difese di ufficio e gratuito patrocinio con la collaborazione della Commissione e chiede che
venga autorizzata la stampa in n.3.000 copie a
cura del Consiglio.
Il manuale contiene la più recente normativa in materia di difese di ufficio e gratuito
patrocinio e offre un prezioso contributo a chi
FORO ROMANO 5-6/2007
svolge tale importante e fondamentale attività
professionale.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Gianzi comunica al Consiglio di aver preso contatti con il Sovrintendente della Polizia Penitenziaria del Carcere di
“Regina Coeli” per verificare l’opportunità di
concordare le visite con i detenuti della Casa
Circondariale con orari stabiliti e previo “appuntamento” fuori dai turni ordinari di colloquio e, quindi, anche nelle ore pomeridiane.
E’ evidente come una simile possibilità
gioverebbe agli avvocati che spesso devono
sopportare estenuanti attese per poter effettuare i colloqui con i propri assistiti e consentirebbe, inoltre, di ottimizzare i tempi lavorativi, potendo concordare con la Casa Circondariale i tempi e le modalità del colloquio.
Tale sistema è già in vigore in altre carceri
italiane proprio grazie agli accordi tra le direzioni ed i Consigli degli Ordini locali ed è
quindi auspicabile raggiungere quanto prima
un protocollo d’intesa in tal senso.
Il Consigliere Gianzi chiede, quindi, di
essere autorizzato formalmente a proseguire i
contatti con la Direzione della “Casa” e con gli
organi di Polizia Penitenziaria; chiede, inoltre,
di potersi avvalere dell’assistenza dell’Avv.
Stefano Valenza che insieme a lui ha preso i
primi contatti.
Il Consiglio delega il Consigliere Gianzi a
proseguire i rapporti con la Direzione Penitenziaria della Casa Circondariale di “Regina
Coeli” e con le autorità di Polizia Penitenziaria, nonchè di avvalersi di un collaboratore
così come richiesto.
- Il Presidente Cassiani riferisce che, come
ogni anno, l’Avv. Lucio Ghia ha inviato in
data 7 dicembre 2007 un contributo economico di Euro 1.000,00 da consegnare al terzo
Segretario della XXX Conferenza dei Giovani
Avvocati in memoria del compianto Avv. Ferdinando D’Atena.
Il Consiglio esprime gratitudine al Collega
795
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Lucio Ghia e ricorda l’Avv. Ferdinando D’Atena quale Maestro di vita e di Diritto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Engjell Agaci, Anna
Annunziata, Antonella Caponeri, Fabio Cavicchioli, Raffaella Claroni, Arnaldo Cruciani, Luca De Simone, Daniela Empoli, Emanuela Febbi, Emanuela Ferrari, Fabio Foci,
Gaetano Gutterez, Gianni Massignani, Chiara
Meluzzi, Massimiliano Natale, Paolo Palanza,
Fabrizio Palmacci, Barbara Roefaro, Barbara
Stopponi, Emiliano Varanini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 6 dicembre 2007 degli
Avv.ti Giulio Boccia, Corrado Bocci e Barbara
Rosati con la quale i professionisti comunicano la costituzione di una società tra professionisti denominata “Avvocati Stoppa Bocci &
Partners - Società tra Professionisti”, in breve
“Stoppa Bocci & P. S.T.P.”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
Programma per elezioni: esame proposta
della società “Azzurra”
- Il Consigliere Barbantini riferisce sul progetto informatico e sul preventivo di spesa
presentati dalla ditta “Azzurra” per lo svolgimento delle votazioni per le prossime elezioni
del Consiglio.
Il Consiglio, dopo ampia discussione, ri-
796
tiene più opportuno effettuare la prima prova
di elezione informatizzata in occasione delle
elezioni dei Delegati al Congresso Nazionale
Forense previsto per novembre 2008 a Bologna, previa dimostrazione pratica da parte
delle ditte interessate.
- Il Consiglio, su proposta del Consigliere
Gianzi, delibera di inserire sul sito e sul Notiziario “Foro Romano” la presenza dei Consiglieri alle adunanze del Consiglio.
(Inserimento sul sito del Consiglio della presenza dei
Consiglieri alle adunanze – v. rubrica ‘Comunicazioni e Notizie’)
(v. rubrica – ‘Formazione professionale continua)
ADUNANZA DEL 18 DICEMBRE 2007
(adunanza straordinaria)
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta,
Francesco Storace, Livia Rossi, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
DELIBERE
- Il Presidente Cassiani dà lettura del ricorso presentato dall’Avv. Antonio Belloni e della totalità dei documenti allegati, avverso il
Ministero della Giustizia e l’Ordine degli Avvocati di Roma per l’annullamento, previa
sospensione dell’esecuzione del provvedimento per la nomina del componente del Consiglio Nazionale Forense per il Distretto del
Lazio e della delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma del 5 novembre
2007 e della successiva proclamazione -ove già
adottata- da parte dell’apposita Commissione
costituita presso il Ministero della Giustizia.
Il Presidente Cassiani propone al Consi-
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
glio di costituirsi in giudizio, peraltro già fissato al Tribunale Amministrativo Regionale per
il Lazio Prima Sezione - Camera di Consiglio
del 19 dicembre 2007, nominando quali difensori del Consiglio stesso gli Avv.ti Piero Sandulli e Paolo Berruti.
Il Consiglio
astenuto il Consigliere Barbantini;
preso atto di quanto sopra;
delibera
di costituirsi innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Prima Sezione,
Camera di Consiglio del 19 dicembre 2007,
R.G. 11276/07, conferendo all’uopo mandato
agli Avv.ti Piero Sandulli e Paolo Berruti a
rappresentare e difendere, anche disgiuntamente, il Consiglio dell’Ordine. Elegge domicilio nello studio dell’Avv. Prof. Piero Sandulli
in Roma, Via F. Paulucci de’ Calboli n.9.
Si riserva ogni eventuale, successivo esame
e valutazione in ordine al contenuto del provvedimento assunto dalla Commissione nominata ai sensi dell’art. 11 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 382/1944 relativo alla
riunione del 14 dicembre 2007.
ADUNANZA DEL 20 DICEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi,
Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
elenco speciale ............................ n.
passaggi all’elenco speciale .............. n.
passaggi all’elenco speciale
“Professori Universitari” .................. n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
FORO ROMANO 5-6/2007
30
6
1
2
2
a domanda .................................. n.
16
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n.
7
abilitazioni ........................................ n.
8
iscrizioni e abilitazioni ..................... n.
2
revoche abilitazioni
per decorrenza termine .............. n.
1
a domanda .................................. n.
6
compiuta pratica .............................. n. 11
nulla osta al trasferimento ............... n.
2
cancellazioni
per fine pratica ........................... n. 13
ASSISTENZA
Fondo Cassa Previdenza n. 25 erogazioni
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ...........
pratiche disciplinari trattate
archiviazioni ...............................
aperture proc. disciplinare .........
revoche aperture .........................
n.
1
n.
n.
n.
39
5
1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 27
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ................. n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
16
58
DELIBERE
- Il Presidente Cassiani riferisce che l’Avv.
Vittorio Mormando, Consigliere di Amministrazione della Cassa Forense, gli ha proposto
l’istituzione di uno sportello informativo previdenziale presso il Consiglio dell’Ordine.
Il Consigliere Barbantini rileva che, attualmente, detto servizio viene espletato da cinque dipendenti della Cassa agli sportelli e
almeno una decina che si alternano al call
center; ove dovesse essere delegato detto servizio al Consiglio -fermo restando che trattasi di
compito esclusivo della Cassa e non di questo
797
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Consiglio- ci troveremmo nella pratica impossibilità di svolgerlo per la nota carenza del
Personale, che già è oberato dalla mole dell’attività corrente senza considerare che, dal primo gennaio, occorrerà destinare alcuni dipendenti per l’organizzazione e lo svolgimento
dei corsi formativi di aggiornamento, ivi compresi i necessari controlli sugli oltre ventimila
iscritti, sulle frequenze, sul raggiungimento
dei crediti e quant’altro.
Esprime pertanto parere negativo anche
perchè, detto servizio, verrebbe a gravare economicamente sugli iscritti che non si ritiene
debbano sopportare anche tale onere.
I Consiglieri Rossi e Storace si associano a
quanto dichiarato dal Consigliere Barbantini.
Il Consigliere Tesoriere Testa ritiene che
l’informazione potrebbe rientrare nel servizio
di informazioni del Consiglio.
Il Consigliere Ierardi ritiene necessario offrire questo servizio all’Avvocatura nel momento in cui, comunque, la Cassa chiuderà gli
sportelli d’informazione. E’ del parere che il
Consiglio se ne deve pertanto fare carico per
offrire ai Colleghi quel servizio per il quale
ogni giorno gli sportelli della Cassa vengono
visitati da diversi Avvocati.
Il Consigliere Condello ritiene opportuno, prima di attivare l’ufficio informativo, di
effettuare le verifiche al fine di accertare la
possibilità per il Consiglio di svolgere in modo
efficiente detta attivita.
Il Consiglio, considerata l’importanza dell’argomento, si riserva la decisione in una
prossima adunanza.
Elezioni per il rinnovo del Consiglio:
individuazione delle date di
svolgimento e delle regole da rispettare
- Il Presidente Cassiani riferisce che è pervenuta dal Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia la comunicazione con la quale vengono indette le elezioni del Consiglio per il biennio 2008-2009, nei
termini previsti dal D.Lgs. Lgt. 382/1944 nonchè dal D.L. 26 febbraio 1948 n. 174.
798
Il Consiglio
dopo aver discusso l’argomento, prende atto
che il giorno 25 gennaio 2008 è fissata l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte
di Cassazione, delibera di indire le elezioni per
il rinnovo del Consiglio dell’Ordine per il
biennio 2008-2009 e fissa:
- Prima convocazione: 13 gennaio 2008
alle ore 10,00;
- Seconda convocazione: 26, 27, 28 e 29
gennaio 2008 dalle ore 8,30 alle ore 13,30;
- Eventuale ballottaggio: 2, 3, 4 e 5 febbraio
2008 dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
Indica quale termine per la presentazione
delle candidature: mercoledì 9 gennaio 2008
alle ore 14,00.
Conferma il regolamento per le operazioni elettorali riportandosi alla delibera dell’Assemblea Ordinaria del 22 aprile 1993. Delibera, altresì, di darne notizia secondo le norme di
legge.
(‘Formazione professionale continua’ – v. rubrica)
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
pervenuta in data 12 dicembre 2007 dalla
Società Diners/Citibank relativa all’offerta,
gratuita e a vita, per gli Iscritti all’Ordine della
Carta di credito Visa Oro.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
Testa ad esaminare l’offerta.
- Il Presidente Cassiani riferisce sull’invito
pervenuto in data 17 dicembre 2007 dalla
Corte di Appello di Roma a partecipare all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2008.
Il Presidente informa che il Presidente della Corte di Appello, Dott. Claudio Fancelli, ha
chiesto la presenza anche di una rappresentanza dell’Avvocatura.
Il Consiglio delega il Presidente Cassiani, il
Consigliere Segretario Conte e il Consigliere
Tesoriere Testa a partecipare all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2008 della Corte di
Appello di Roma.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Giovanni Arieta, Franco Chiapparelli, Daniele Ciuti, Flaminia Della
Chiesa D’Isasca, Cristiana Fabbrizi, Tiziana
Fiorini, Leonardo Lastei, Daniele Marra, Giuseppe Mauro, Raffaella Neri Serneri, Marco
Pasquale Papasso, Paola Potenza, Daniela Pranteda, Andrea Terenzio, Enrico Maria Terenzio, Federica Valeriani,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che in data 14 dicembre 2007 è pervenuta nota
dell’Avv. Alberto Feliciani con la quale comunica che, a partire dal 1° gennaio 2008, non
farà più parte dell’Associazione Professionale
denominata “Pavia e Ansaldo”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 17 dicembre 2007 degli
Avv.ti Arturo Antonucci e Gregoria Maria
Failla con la quale i professionisti comunicano
la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato
Antonucci Failla”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione pervenuta in data 19
dicembre 2007 dell’Avv. Stefano Maranella
con la quale il professionista ringrazia il Consiglio per la nomina a Vice Presidente della
Prima Sottocommissione per gli esami di av-
FORO ROMANO 5-6/2007
vocato -sessione 2007- e si complimenta, altresì, con il Consiglio per la scelta dei Colleghi
Commissari.
L’Avv. Maranella inoltre, nel fornire un
quadro dettagliato dei controlli effettuati durante gli esami, chiede al Consiglio indicazioni in riferimento alle insinuazioni pubblicate
negli articoli del quotidiano “Il Messaggero” il
13 e 14 dicembre 2007 relativamente alle notizie secondo le quali i compiti d’esame sarebbero stati conosciuti prima della dettatura, via
internet, e successivamente veicolati ai candidati per mezzo dei palmari.
Il Consiglio delibera di invitare l’Avv. Stefano Maranella in una prossima adunanza.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che in data 19 dicembre 2007 è pervenuta la
nota dell’Avv. Silvio Ciuffetelli con la quale il
professionista comunica lo scioglimento dell’Associazione Professionale denominata “Studio Commerciale e Tributario Bracci & Ciuffetelli” con decorrenza 31 dicembre 2007.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 20 dicembre 2007 degli
Avv.ti Sergio Fidanzia e Angelo Gigliola con la
quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Amministrativo e Comunitario - Associazione Professionale”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Storace, partecipando ad
una delle ultime sedute del mandato consiliare, intende affettuosamente ringraziare il Presidente e tutti i Componenti del Consiglio per
l’esperienza vissuta della quale conserverà un
piacevole ricordo.
In particolare ringrazia il Presidente e i
Componenti della lista con la quale ha conseguito questo risultato e tutti i Dipendenti del
Consiglio che lo hanno sempre supportato
799
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
nelle iniziative che ha organizzato e nella
fondamentale attività istituzionale che ha cercato di portare avanti. Ringrazia il Presidente
per gli incarichi che gli ha voluto conferire,
quale Coordinatore della Commissione Famiglia e Minori e quale Responsabile del sito
web dell'Ordine e per i quali allega due dettagliate relazioni.
Ricorda che la Commissione ha organizzato nella scorsa primavera, tra l'altro, un importantissimo Convegno nazionale sulle novelle
legislative in materia che ha riscosso grande
successo soprattutto per le relazioni, frutto di
uno studio approfondito dottrinale e giurisprudenziale delle varie tematiche in discussione. Infatti la Commissione Famiglia e Minori, come è ben evidenziato nella relazione,
non si è limitata ad organizzare Convegni ma
ha svolto una vera e propria attività di studio
soprattutto giurisprudenziale onde consentire
a tutti gli Avvocati romani di aggiornarsi sulle
delicate materie familiari.
Il Consigliere Storace, nel ringraziare ancora una volta tutti i Colleghi componenti
della Commissione, auspica che tale lavoro
possa essere proseguito nei prossimi biennio
così consentendo il sempre migliore aggiornamento e una conseguente sempre migliore
tutela dei diritti in una materia tanto delicata.
Quanto all'attività della relazione del sito
web, come è evidenziato nella relazione, sottolinea l'intenso lavoro svolto.
Augura a tutti coloro che continueranno a
sedere nel Consiglio buon lavoro nell’esclusivo interesse dell’Istituzione e dell’Avvocatura
tutta.
Il Presidente Cassiani ne prende atto con
dolore e manifesta al Cons. Francesco Storace
riconoscenza e apprezzamento per il prezioso
contributo dato all’attività e al prestigio dell’Istituzione. Si dice animato dalla speranza che
il Cons. Storace receda dalla sua decisione e
continui ad operare nel solco della tradizione
luminosa instaurata dal suo grande Genitore.
800
ADUNANZA DEL 27 DICEMBRE 2007
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, L i v i a
Rossi, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ............................ n.
nulla osta al trasferimento ............... n.
cancellazioni
a domanda .................................. n.
per trasferimento ........................ n.
6
2
24
2
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ........................................... n.
4
abilitazioni ........................................ n.
2
compiuta pratica .............................. n.
1
cancellazioni
a domanda .................................. n.
5
per fine pratica ........................... n. 12
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ............................................... n. 46
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ................. n.
richieste di patr. a spese dello Stato
ammissioni ................................. n.
2
25
DELIBERE
- Il Presidente Cassiani comunica che prima dell'inizio dell'adunanza, insieme al Consigliere Segretario Conte, ha avuto un incontro con l'Avv. Vittorio Mormando, Consigliere di Amministrazione della Cassa di Previdenza.
Nell'occasione è stata affrontata nuovamente la proposta avanzata dalla Cassa di
istituire presso il Consiglio un servizio infor-
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
mativo sulla previdenza.
Informato della posizione della posizione
assunta dal Consiglio, il quale ha già deliberato di non potersi assumere l'onere di tale
servizio, il Consigliere Mormando ha modificato l'originaria proposta nel senso che il servizio verrà assicurato da un impiegato della
Cassa di Previdenza distaccato nella sede di
Via Valadier e ha totale carico della Cassa.
Il Consiglio, dopo ampia discussione, accoglie la proposta di istituire presso la sede
distaccata di Via Valadier un servizio informativo previdenziale a condizione che detto servizio venga svolto continuativamente da personale della Cassa distaccato per tale incombente e dalla Cassa restribuito. Tale decisione
è dettata dalla impossibilità da parte del Consiglio di assumere l'onere del servizio sia per la
carenza del Personale sia perchè non è possibile gravare tale ulteriore servizio nel bilancio
consiliare.
- Il Presidente Cassiani riferisce che in data
20 dicembre 2007 è pervenuta istanza dal Rag.
(omissis), amministratore unico della “(omissis)” e dal Dott. (omissis), amministratore unico della “(omissis)” per la nomina di tre arbitri,
per dirimere la controversia insorta tra la “(omissis)” e la “(omissis)” contro la “(omissis)” e la
“(omissis)”.
FORO ROMANO 5-6/2007
Il Consiglio nomina l’Avv. Alessandro De
Belvis, con studio a Roma in Via Crescenzio n.
20, quale terzo arbitro con funzioni di Presidente.
Nomina l’Avv. Alessandra Mari, con studio a Roma in Via Monte Zebio n. 30, quale
arbitro per la “(omissis)” e per la “(omissis)”.
Nomina l’Avv. Filippo Paris, con studio a
Roma in Via Sabotino n. 2/A, quale arbitro per
la “(omissis)” e per la “(omissis)”.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Natalino Antonini,
Stefania Maggini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
(‘Formazione professionale continua’ – v. rubrica)
a cura di Antonio Conte
801
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
CONVEGNI
PRIVACY
TUTELA DELL’IMMAGINE E DIRITTO DELL’INFORMAZIONE
CONVEGNO 25 OTTOBRE 2007
Il 25 ottobre 2007 presso l’Auditorium della Cassa Nazionale di Previdenza si è tenuto
il Convegno dal titolo “Privacy Tutela dell’Immagine e Diritto dell’Informazione” organizzato dalla Commissione di Diritto Penale coordinata dal Consigliere Avv. Rosa Ierardi.
Dopo l’indirizzo di saluto reso dal Presidente Avv. Alessandro Cassiani al numeroso
uditorio intervenuto e presente in sala, i lavori del Convegno, introdotti e coordinati
dall’Avv. Rosa Ierardi, sono stati caratterizzati dall’avvicendamento di interventi e relazioni
di notevole interesse ed attualità forniti da autorevoli esponenti del mondo Forense, quindi
Avvocati, Magistrati e Professori Universitari e del mondo del Giornalismo e della Comunicazione.
La scelta dell’argomento del Convegno, la Privacy e la sua tutela, è stata dettata da quelle
specifiche esigenze di formazione ed aggiornamento predisposte per l’Avvocatura che, da
anni, caratterizzano l’operato delle Commissioni Consiliari ed in particolare della Commissione di Diritto Penale.
La suddetta commissione, infatti, ha sempre indirizzato la propria attività verso
l’approfondimento giuridico e professionale non lesinando sforzi per garantire ai Colleghi
Avvocati sempre maggiori occasioni di confronto e dibattito sui più attuali temi di interesse
giuridico.
Il tema della privacy, in particolare, ha da sempre richiamato una speciale attenzione
trasversale nella società.
Se da una parte si è sviluppata una linea d’intervento legislativo e giuridico, dall’altra si
è mantenuta sempre viva una certa inquietudine nei confronti di una dimensione sociale
che, accanto al controllo del privato, rivela anche un fatale desiderio di visibilità pubblica.
In una società sempre più attraversata dal protagonismo dei mass-media, molte vicende
intime vengono infatti tradotte dalla sfera personale a quella pubblica.
Diventa enigmatico comprendere allora, dove cominci il diritto all’informazione e dove
la violazione dei diritti della persona; quando si fermi il circo dell’infotainment e quando la
necessità di vedere la verità.
D’altra parte, oggi, la visibilità è divenuta fattore strategico, che dai territori un tempo
riservati dello spettacolo è migrato in tutti gli altri settori della società; avere un’immagine
è decisivo e costituisce un desiderio tipico dei tempi.
Da un lato allora, la tutela dell’immagine – la privacy –, dall’altro, l’esigenza di immagine
– l’identità pubblica -, in mezzo, la capacità dei media di creare un continuo dramma sociale,
narrazione che gioca con la realtà di persone, istituzioni, relazioni.
Obiettivo del convegno è stato quello di comprendere i diversi aspetti contraddittori
della tematica e capire un tratto cruciale del nostro tempo, ossessionato, nel bene e nel male,
802
FORO ROMANO 5-6/2007
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
dall’immagine di sé – forse da proteggere con le leggi, o forse da spendere senza ritegno sulla
scena pubblica.
Un tentativo di riflessione che ha portato ad un dibattito tra giuristi, mediologi, filosofi,
giornalisti e cittadini interessati, tutto ciò in perfetta armonia con l’orientamento da tempo
intrapreso dalla Commissione di Diritto Penale.
Dopo il compiuto e puntuale intervento del Prof. Angelo Guido Sabatini, particolare
interesse ha suscitato il confronto tra l’Avv. Giulia Bongiorno e i giornalisti Dott. Marco
Travaglio, saggista, e Dott. Giuseppe Sanzotta, Direttore del quotidiano “Il Tempo”.
Tra i numerosi spunti di riflessione sollevati dai partecipanti al convegno, vanno
ricordate le interessanti relazioni operate dal Prof. Carlo Freccero, dal Prof. Franco
Monteleone e dal Prof. Alessandro Denti e dai colleghi Avv. Gian Piero Biancolella, Avv.
Sandro Fùrfaro, Avv. Paola Rizzo e Avv. Pier Francesco Bruno.
Un autorevole parere sul tema del dibattito è stato espresso inoltre dal Cons. Giovanni
Buttarelli, Segretario Generale dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, dal
Cons. Pietro Saviotti, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma,
nonché dal Dott. Stefano Guizzi, Magistrato della Corte Costituzionale.
Cons. Avv. Rosa Ierardi
Coordinatore della Commissione di Diritto Penale
FORO ROMANO 5-6/2007
803
FORMAZIONE CONTINUA
- Il Consigliere Rossi, come già comunicato in una precedente adunanza, ricorda che ha
predisposto il Regolamento per la formazione continua che, con eventuali modifiche, va
approvato quanto prima.
Il Consiglio, presa visione del Regolamento e dopo ampia discussione, nelle adunanze
del 9 e 22 novembre 2007, lo approva secondo il testo che segue:
REGOLAMENTO ATTUATIVO
ART. 1
Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale
Continua da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in recepimento del
Regolamento approvato dal Consiglio Nazionale Forense in data 13 luglio 2007.
ART. 2
Il Consiglio realizza il programma avvalendosi di strutture e mezzi propri ovvero
avvalendosi della collaborazione di altri enti che abbiano presentato richiesta di accreditamento di un evento (Associazioni Professionali, Istituti Universitari, Istituzioni pubbliche
o private). In tale ultimo caso spetta comunque al Consiglio dell’Ordine il controllo e
l’eventuale collaborazione nella direzione dell’evento. In nessun caso il soggetto terzo può
avvalersi della qualifica di ente accreditato per la Formazione Professionale Continua poichè
esso viene delegato per lo svolgimento di singoli eventi nei limiti e con l’osservanza delle
condizioni stabilite dal Consiglio accreditante.
Il Consiglio, anche attraverso le Commissioni di studio, promuove l’organizzazione di
corsi di aggiornamento, seminari, masters, convegni. Le Associazioni Professionali e gli altri
enti o istituzioni propongono la realizzazione di analoghi eventi da sottoporre all’approvazione del Consiglio.
Gli eventi in materia di deontologia e ordinamento professionale nonchè in materia di
previdenza forense possono essere promossi e organizzati esclusivamente dal Consiglio
dell’Ordine.
Gli eventi organizzati dalle Associazioni e dai soggetti terzi devono garantire pari
possibilità di ammissione alla frequenza dell’evento a tutti gli iscritti. L’appartenenza o
l’iscrizione all’Associazione o all’ente non può costituire condizione di priorità all’ammissione alla frequenza dell’evento stesso.
La domanda di accreditamento proposta dagli enti deve contenere le seguenti indicazioni:
a. argomento trattato;
b. durata effettiva dell’evento;
c. numero di posti disponibili (di regola non inferiore a 150 ovvero non inferiore a 50
qualora l’argomento, ad esclusivo giudizio del Consiglio, abbia carattere particolarmente
specialistico);
d. luogo di svolgimento;
e. modalità di rilevazione delle presenze;
ed i seguenti requisiti:
a) idoneo livello culturale e capacità formativa dell’evento proposto;
b) modalità di svolgimento tali da consentire, eventualmente, la vigilanza da parte del
804
FORO ROMANO 5-6/2007
FORMAZIONE CONTINUA
Consiglio dell’Ordine;
c) comprovata esperienza dell’ente nella formazione forense.
Il Consiglio, o una Commissione da esso delegata, verifica la sussistenza dei requisiti,
rinviando la richiesta al proponente qualora essa sia difforme rispetto a quanto richiesto.
Il Consiglio delibera sulle proposte pervenute e redige un programma -suscettibile di
variazione e/o aggiornamento- che trasmette al Consiglio Nazionale Forense.
ART. 3
Le iscrizioni agli eventi formativi saranno effettuate presso la Segreteria del Consiglio
dell’Ordine, ovvero presso l’ente organizzatore dell’evento stesso, a partire dalla data di
pubblicizzazione dell’evento e fino ad esaurimento dei posti disponibili secondo criterio
cronologico e con modalità di volta in volta stabilite e rese note. La sopravvenuta
impossibilità a partecipare all’evento formativo per cui è stata effettuata la prenotazione
obbliga l’iscritto a dare disdetta entro due giorni prima dell’inizio dell’evento -salvi i casi di
forza maggiore da documentare- onde consentire la partecipazione da parte di altri.
Il controllo delle presenze, per gli eventi organizzati dal Consiglio dell’Ordine, sarà
effettuato all’inizio e alla fine di ogni evento attraverso rilevazione manuale o elettronica.
Sarà onere degli enti organizzatori degli eventi formativi, al momento della domanda di
accredito, rendere note le modalità di controllo delle presenze degli iscritti ai fini del rilascio
dell’attestato di partecipazione.
Al termine di ogni evento formativo il Consiglio dell’Ordine o gli altri enti organizzatori
rilasciano ai partecipanti un attestato di frequenza recante il numero di crediti attribuito.
Un’apposita Commissione istituita dal Consiglio dell’Ordine, procederà al controllo
delle relazioni annuali presentate dagli iscritti ai sensi dell’art. 6 n. 1 del Regolamento
Nazionale con potere di svolgere attività di controllo anche a campione e di richiedere
documentazione integrativa all’iscritto.
Le attività formative di cui all’art. 4 del Regolmento Nazionale devono essere debitamente documentate nella relazione annuale presentata dall’iscritto ai sensi dell’art. 6 del
Regolamento medesimo.
ART. 4
Sono esonerati dall’obbligo formativo gli iscritti che versino in una delle situazioni di cui
all’art. 5 del Regolamento Nazionale. Possono essere esonerati, parzialmente o totalmente,
anche coloro che abbiano compiuto il settantesimo anno d’età e che esercitino la professione
da almeno venti anni (è equiparato allo svolgimento dell’attività professionale lo svolgimento delle funzioni giudiziarie).
In caso di gravidanza l’esonero compete dall’inizio del terzo mese precedente la data
prevista per il termine della gravidanza sino ad un anno successivo alla data del parto, salvi
esoneri ulteriori per comprovate ragioni di salute.
ART. 5
Il mancato rispetto dell’obbligo formativo permanente al di fuori dei casi di esonero
esplicitamente previsti comporta l’obbligo dell’avvio dell’azione disciplinare nei confronti
dell’iscritto inadempiente.
FORO ROMANO 5-6/2007
805
FORMAZIONE CONTINUA
ART. 6
Per tutto quanto non esplicitamente previsto e disciplinato dal presente Regolamento
attuativo, si rinvia al Regolamento Nazionale.
ART. 7
Il presente Regolamento potrà essere modificato da successive delibere del Consiglio
dell’Ordine.
* * *
Adunanza del 15 novembre 2007
- Il Consiglio, con riferimento alla Formazione continua, delibera che gli eventi
formativi, che si svolgeranno a partire dalla data odierna, potranno essere sottoposti
all’approvazione del Consiglio per l’eventuale accreditamento.
Adunanza del 22 novembre 2007
- Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di
accreditamento di eventi formativi.
- In data 18 ottobre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento della Società Italiana
degli Avvocati Amministrativisti relativa al “Corso di orientamento specialistico sul processo amministrativo” organizzato in collaborazione con l’Università “Luiss” di Roma. Il corso
stesso si articola in 4 eventi:
1. Principi generali e processo di primo grado.
2. Ordinamento e Deontologia professionale.
3. Impugnazioni e discipline particolari.
4. Ordinamento e Deontologia professionale.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto, quanto al primo e al terzo evento, che sussistono i requisiti per la concessione
di n. 24 crediti formativi ciascuno (confronta art. 3 n. 2 Regolamento del Consiglio
Nazionale Forense) mentre non possono essere accreditati gli eventi n. 2 e n. 4 in quanto,
ai sensi dell’art. 2 capoverso 2 Regolamento del Consiglio dell’Ordine di Roma, gli eventi
in materia di Deontologia e Ordinamento professionale sono di esclusiva pertinenza del
Consiglio dell’Ordine;
delibera
di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il corso “Principi generali e processo di
primo grado” e n. 24 crediti formativi complessivi per il corso “Impugnazioni e discipline
particolari”.
* * *
- In data 20 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Unione
806
FORO ROMANO 5-6/2007
FORMAZIONE CONTINUA
Forense per la Tutela dei Diritti dell’Uomo del corso di specializzazione sulla “Tutela
Europea dei Diritti umani” che si svolgerà in 4 giornate, della durata di 3 ore ciascuno.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 12 crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n. 12 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione sulla “Tutela
Europea dei Diritti umani”.
* * *
- In data 20 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di
Norma@forma -Associazione per la formazione dei professionisti- in relazione al Convegno
di studio, organizzato in collaborazione con l’Associazione Forense “Emilio Conte” e con
la Camera Minorile Distrettuale Abruzzese, intitolato “Diritto e Psicologia: due linguaggi un
obiettivo. L’audizione protetta come tutela del minore vittima di reato” che si terrà in data
24 novembre dalle ore 9.30 alle ore 18 e in data 25 novembre dalle ore 10 alle ore 17.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 11 crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n. 11 crediti formativi complessivi per il corso “Diritto e Psicologia: due
linguaggi un obiettivo. L’audizione protetta come tutela del minore vittima di reato”.
* * *
- In data 16 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del
Cenacolo Giovanile Forense “Carlo Fornario” in relazione ad un calendario di incontri che
si terranno con cadenza mensile dal novembre 2007 al maggio 2008 e in particolare:
1. novembre 2007: “La doppia alienazione immobiliare, tutela risarcitoria e restituzioni:
la responsabilità del mediatore”.
2. dicembre 2007: “Ricorso per Cassazione Civile e Penale”.
3. gennaio 2008: “L’azione civile nel processo penale: rapporti e giudicati”.
4. febbraio 2008: “I contratti preparatori; il contratto preliminare, prelazione volontaria
e opzione, principali problemi teorici e pratici”.
5. marzo 2008: “Le investigazioni difensive nel processo penale”.
6. aprile 2008: “La responsabilità civile della P.A.”.
7. maggio 2008: “Il processo civile: l’udienza di prima trattazione”.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine
FORO ROMANO 5-6/2007
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi per ogni
incontro:
delibera
di concedere n. 2 crediti formativi a ciascuno degli eventi formativi sopra elencati.
* * *
- In data 22 ottobre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Avv.
Massimiliano Giandotti, Presidente dell’Associazione Forense Ostia e Litorale -A.F.O.L.- in
relazione al Convegno tenutosi in data 21/22 settembre 2007 intitolato “Le esecuzioni nella
recente riforma. Aspetti vecchi e nuovi della fase del processo.”.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- vista la delibera in data 15 novembre 2007 relativa alla possibilità di accreditare
esclusivamente eventi tenutisi in data successiva alla delibera stessa;
dichiara
inammissibile la richiesta.
* * *
- Il Consigliere Rossi propone al Consiglio di formare una Commissione per l’esame delle
domande di accreditamento degli eventi formativi e altra Commissione per la verifica e
controllo degli attestati di partecipazione agli eventi.
Il Consiglio dispone di porre l’argomento all’ordine del giorno della prossima adunanza.
* * *
Adunanza del 29 novembre 2007
- Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di
accreditamento di eventi formativi.
- In data 21 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Avvocati Mediatori Familiari del corso di specializzazione sulla “Mediazione Familiare, nuove proposte per vecchie aspettative” che si svolgerà in data 12 dicembre
2007, dalle ore 9 alle ore 18.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 9 crediti formativi complessivi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n. 9 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione sulla
“Mediazione Familiare, nuove proposte per vecchie aspettative”.
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FORO ROMANO 5-6/2007
FORMAZIONE CONTINUA
* * *
- In data 22 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del corso di Diritto minorile “Il Difensore nel processo
penale minorile” che si svolgerà il 5 dicembre 2007 dalle ore 14 alle ore 16 nonchè di quello
di Diritto dei consumatori “La tutela del Consumatore-Azione collettiva/Class Action” che
si terrà il 12 dicembre 2007 dalle ore 14 alle ore 16.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi per ciascun
evento;
delibera
di concedere n. 2 crediti formativi complessivi per il corso di Diritto minorile “Il Difensore
nel processo penale minorile” n. 2 crediti formativi per quello di Diritto dei consumatori “La
tutela del Consumatore-Azione collettiva/Class Action”.
* * *
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
delibera
di concedere n. 2 crediti formativi per ciascuno degli incontri del Seminario di Diritto
Societario organizzato dalla Commissione di Diritto Commerciale e Societario presso
questo Consiglio che avranno luogo in data 20 novembre, 4 e 11 dicembre dalle ore 13 alle
ore 15.
* * *
Adunanza del 6 dicembre 2007
- Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di
accreditamento di eventi formativi.
- Il Consigliere Gianzi comunica di aver partecipato in data 4 dicembre 2007 al
Convegno organizzato dall’Osservatorio Magistrati ed Avvocati del Tribunale Penale di
Roma, unitamente al Consiglio degli Avvocati di Roma, all’Associazione Nazionale dei
Magistrati ed all’Associazione Nazionale Forense avente come titolo “Patrocinio a spese
dello Stato e difese di ufficio”. Nel corso del Convegno sono stati trattati alcuni importanti
problemi inerenti la delicata materia, in particolare si è parlato di proposte di riforma, di
prassi applicative, dei moduli organizzativi, delle valutazioni delle tariffe professionali e
delle comparazioni con diversi sistemi europei, ed in particolare delle esperienze dei sistemi
giudiziari spagnolo, tedesco e francese.
Il Convegno è stato coordinato dal Consigliere Gianzi e dal Dott. Giacomo Ebner,
Giudice del Tribunale di Roma, con la presenza del Presidente Avv. Alessandro Cassiani e
del Consigliere Segretario Avv. Antonio Conte e l’intervento del Presidente del Tribunale
di Roma, Dott. Paolo De Fiore.
FORO ROMANO 5-6/2007
809
FORMAZIONE CONTINUA
Il programma prevedeva interventi dell’Avv. Arianna Agnese, dell’Avv. Mario Scialla,
dell’Avv. Stefano Rubeo, del Cons. Pietro Molino (Magistrato del Tribunale di Grosseto),
dell’Avv. Ugo Violetti ed alcuni interventi programmati del Cons. Francesco Patrone
(Magistrato del Tribunale di Roma), del Cons. Valerio Savio (Magistrato del Tribunale di
Roma), del Cons. Paolo Auriemma (Magistrato del Tribunale di Roma), della Dott.ssa Lucia
Palladino, Dirigente unico del Mod. 12 del Tribunale di Roma, nonchè degli Avv.ti Antonio
Ferdinando De Simone, Lucia Chidichimo, Raffaella Monsignori ed Irma Conti.
Il Presidente del Tribunale ha assicurato che terrà presenti e cercherà di risolvere i
problemi del gratuito patrocinio e della difesa di ufficio; ha dato comunque segno di ben
conoscere i problemi che riguardano la materia, benchè fresco di nomina ed insediato da
appena quattro giorni.
Sono stati presenti al Convegno, che è durato circa 4 ore, cinquecento partecipanti tra
avvocati e magistrati.
Il Consigliere Gianzi, in relazione all’importanza del Convegno, della qualità dei relatori
e delle materie trattate, chiede che vengano attribuiti crediti formativi.
Il Consiglio approva e delibera di attribuire ai partecipanti al Convegno n. 3 crediti
formativi.
* * *
- In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
di Roma “Tor Vergata” -Facoltà di Economia del Convegno dal titolo “Ri-riforma fallimentare” che si svolgerà il 14 dicembre 2007, della durata di 6 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 6 crediti formativi complessivi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n. 4 crediti formativi per il Convegno dal titolo “Ri-riforma fallimentare”.
- In data 5 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
degli Studi di Roma “La Sapienza” del “Master di II livello in Scienze Forensi” che si svolgerà
in varie giornate nell’anno 2008.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il “Master di II livello in Scienze
Forensi”.
* * *
- In data 26 settembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del
810
FORO ROMANO 5-6/2007
FORMAZIONE CONTINUA
Laboratorio Forense - Associazione Culturale per la Formazione Permanente del “programma formativo dell’Associazione per l’anno 2008" che si svolgerà in 20 giornate, della durata
di 4 ore ciascuno.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi per ciascun
evento;
delibera
di concedere n. 4 crediti formativi per ciascun evento del “programma formativo dell’Associazione per l’anno 2008".
* * *
- In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera
Penale di Roma del “Corso di primo livello per la formazione all’esercizio della funzione
difensiva penale 2007/2008" che si svolgerà in 21 giornate, della durata di 4 ore ciascuno.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il “Corso di primo livello per la formazione all’esercizio della funzione difensiva penale 2007/2008".
* * *
- In data 3 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Volontari Avvocati per il Gratuito Patrocinio dell’incontro di studio “La
famiglia al centro della tutela del Tribunale” che si è svolto il 27 novembre 2007 dalle ore
14 alle ore 15.30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 1 credito formativo relativo
al predetto evento;
delibera
di concedere n. 1 credito formativo per l’incontro di studio “La famiglia al centro della tutela
del Tribunale”.
* * *
- Il Consigliere Storace, in relazione alle numerose richieste di accreditamento degli
eventi formativi pervenuti in questi giorni, chiede la rigida applicazione del contenuto del
FORO ROMANO 5-6/2007
811
FORMAZIONE CONTINUA
Regolamento del Consiglio Nazionale Forense al quale il Regolamento del nostro Consiglio
fa espresso riferimento non ammettendo eventi effettuati da soggetti-imprenditori con
evidenti fini di lucro.
In ogni caso, propone che tutti i soggetti richiedenti l’accredito delle iniziative, che
devono essere preferibilmente gratuite e comunque non speculative (limite massimo
recupero spese vive sostenute), presentino un budget impegnativo specificando la spesa per
le quote di partecipazione all’evento.
Il Consigliere Storace ritiene opportuno che la gestione della Formazione Continua e il
suo relativo svolgimento vengano effettuati da Colleghi e/o comunque da Associazioni
Forensi che da anni si occupano di Formazione ritenendo non opportuno, anche in
considerazione della conseguente lievitazione dei costi a tutto danno dei Colleghi, che la
Formazione venga demandata a soggetti che su di essa vogliono speculare.
Il Consiglio, considerato che nel Regolamento sulla Formazione Continua del Consiglio
Nazionale Forense non è prevista l’esclusione degli eventi a pagamento e che, comunque,
il Consiglio offre la possibilità della formazione a titolo gratuito, non accoglie la proposta.
* * *
Adunanza del 13 dicembre 2007
- Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di
accreditamento di eventi formativi.
- In data 12 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Centro
Studi “Epikeia” - Mediazione e Tutela dei Diritti’ del corso di formazione dal titolo
“Introduzione alla Mediazione Familiare - VIII edizione” che si svolgerà in 5 giornate (20
febbraio, 27 febbraio, 5 marzo, 12 marzo, 19 marzo 2008), della durata di 4 ore ciascuno.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi per ciascun
evento;
delibera
di concedere n. 4 crediti formativi per ciascun evento.
* * *
- In data 12 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Centro
Studi “Epikeia” - Mediazione e Tutela dei Diritti’ del corso di formazione dal titolo “La Legge
n.54/06 - Il principio di biogenitorialità. Giurisprudenza, interventi di aiuto e sostegno alla
relazione, le sanzioni per il genitore inadempiente” che si svolgerà in 5 giornate (4 marzo,
11 marzo, 18 marzo, 25 marzo, 1° aprile 2008), della durata di 4 ore ciascuno.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi per ciascun
812
FORO ROMANO 5-6/2007
FORMAZIONE CONTINUA
evento;
delibera
di concedere n. 4 crediti formativi per ciascun evento.
* * *
Adunanza del 20 dicembre 2007
- Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di
accreditamento di eventi formativi.
- In data 11 ottobre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Forense del “Corso di formazione in marketing e comunicazione efficace
per gli studi legali” che si svolgerà, con cadenza settimanale, dalle ore 14.30 alle ore 18.00
e avrà termine in data 26 febbraio 2008.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione su: “Corso
di formazione in marketing e comunicazione efficace per gli studi legali”.
* * *
Adunanza del 27 dicembre 2007
- Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di
accreditamento di eventi formativi.
- In data 21 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Avv.
Gian Antonio Minghelli del corso di specializzazione sulla “Tecnica processuale penale,
sostanziale e connessa ad approfondimenti in ordine al codice deontologico” che si svolgerà
in 20 giornate (dal 22 gennaio al 25 novembre 2008), della durata di 1 ora e 45 minuti
ciascuno.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 1 credito formativo per
ciascuno dei suddetti eventi;
delibera
di concedere n. 1 credito formativo per ciascuno dei suddetti eventi relativi al corso di
specializzazione su: “Tecnica processuale penale, sostanziale e connessa ad approfondimenti in ordine al codice deontologico”.
* * *
FORO ROMANO 5-6/2007
813
FORMAZIONE CONTINUA
- In data 11 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera
Civile di Roma del convegno su “La sospensione dell’esecutività delle sentenze di merito.
Novità introdotte dalla L.263/2005 e riflessi sul rito locativo” che si svolgerà in data 16
gennaio 2008, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi relativi al
predetto evento;
delibera
di concedere n. 4 crediti formativi per il convegno su: “La sospensione dell’esecutività delle
sentenze di merito. Novità introdotte dalla L.263/2005 e riflessi sul rito locativo”.
* * *
- In data 21 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del seminario sull’ “Azione Collettiva/Class Action - Diritto
dei consumatori - la tutela del consumatore - nuove opportunità per l’Avvocatura” che si
svolgerà in data 16 gennaio 2008, della durata di 2 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al
predetto evento;
delibera
di concedere n. 2 crediti formativi per il seminario su: “Azione Collettiva/Class Action Diritto dei consumatori - la tutela del consumatore - nuove opportunità per l’Avvocatura”.
* * *
- In data 21 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del seminario sul “Documento informatico e firme elettroniche. Informatica giuridica - Lo studio legale digitale” che si svolgerà in data 23 gennaio
2008, della durata di 2 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al
predetto evento;
delibera
di concedere n. 2 crediti formativi per il seminario su: “Documento informatico e firme
elettroniche. Informatica giuridica - Lo studio legale digitale”.
814
FORO ROMANO 5-6/2007
FORMAZIONE CONTINUA
Organizzare la “Formazione permanente continua”, per il nostro Consiglio
dell’Ordine, è compito assai arduo, considerato l’enorme numero degli Iscritti: siamo
ormai oltre 20.000! Approntare la struttura necessaria per valutare qualitativamente gli
eventi, controllare le presenze e attribuire i crediti formativi e tutte le altre incombenze
connesse alla formazione, non è attività che si possa improvvisare in pochi mesi.
Dopo la delibera di attuazione del Regolamento sulla formazione permanente, il
Consiglio ha iniziato a concedere i primi accrediti agli eventi organizzati da enti e
associazioni che ne hanno fatto richiesta. Ciò, ovviamente, previa valutazione della
sussistenza dei requisiti necessari.
Finora sono stati accreditati corsi e convegni promossi soprattutto da associazioni
già affermate nel campo della formazione. Così come sono stati accreditati tutti gli
eventi organizzati dal Consiglio.
Maggior cautela viene osservata per eventi proposti da enti aventi scopo di lucro
e ciò al fine di non incoraggiare chi, dalla formazione continua, intenda farne un
“business”.
Questo non significa che gli eventi a pagamento non vadano riconosciuti (tenuto
conto delle spese necessarie per l'espletamento di tale importante compito istituzionale)
ma, semplicemente, che occorre controllare che essi rispondano effettivamente alle
esigenze formative della Categoria.
Va ricordato, infine, che tutti gli eventi formativi organizzati dal Consiglio -che
dopo l’imminente rinnovo predisporrà un’offerta formativa completa- sono e saranno
a titolo gratuito.
Livia Rossi
FORO ROMANO 5-6/2007
815
PARERI DEONTOLOGICI
Adunanza del 6 settembre 2007
Gli Avvocati (omissis), con lettera pervenuta il 14 giugno 2007, hanno rappresentato di
avere attivato, fin dalla fine del 2006, un sito internet relativo allo “(omissis)”, composto da una
sola pagina per ogni idioma utilizzato (italiano, inglese, cinese), nella quale si forniscono
sinteticamente “informazioni su quelle che sono le materie di competenza dello studio stesso”.
Il Consiglio
-Udita il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Tesoriere Testa oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
ritiene
che nulla osta all’attivazione del suddetto sito nel rispetto assolutamente aderente all’art. 17/bis
del Codice Deontologico Forense.
* * *
Con istanza in data 22 giugno 2007 l’Avv. (omissis) ha chiesto che il Consiglio dell’Ordine
voglia “stabilire il comportamento da tenere nella fattispecie”, così illustrata:
-un cliente avendo deciso “di interrompere il rapporto professionale” gli ha chiesto la
“restituzione dell’intera somma versata in acconto del giudizio per la revoca dell’Amministratore”
di una società;
-l’istante ha già proceduto per detto cliente “con un ricorso per sequestro giudiziario delle
quote oggetto della compravendita (cui seguiva relativo reclamo), per poi iniziare il giudizio per
la revoca dell’Amministratore”;
Il Consiglio
-Udita il Consiglieri Rossi, anche a nome del Consigliere Tesoriere Testa oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
rilevato
che il parere richiesto è di natura preventiva in quanto la questione potrebbe essere oggetto di
valutazione del Consiglio in altra sede, dichiara inammissibile la richiesta.
* * *
Vista la richiesta di parere deontologico presentata dall’Avv. (omissis) in data 13 luglio
2007 e relativa alla possibilità per un Avvocato di utilizzare il nome di un Collega deceduto che
era titolare dello studio legale ove egli continua ad esercitare l’attività professionale essendovi,
al tal uopo, il consenso della vedova del defunto.
Il Consiglio
-Udita il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Tesoriere Testa oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
-Considerato che l’art. 17 Codice Deontologico forense dispone, tra l’altro, che l’indicazione
del nome dell’avvocato defunto è consentita qualora questi a suo tempo lo abbia espressamente
previsto o abbia disposto per testamento in tal senso, ovvero vi sia il consenso unanime dei suoi
eredi
esprime parere
nel senso di ritenere consentita l’indicazione del nominativo del defunto, nella presente
fattispecie, qualora la vedova sia l’unica erede vivente ovvero qualora vi sia anche l’espresso
consenso degli altri eventuali eredi.
816
FORO ROMANO 5-6/2007
PARERI DEONTOLOGICI
Il Consiglio
considerato che:
- l’Avv. (omissis) ha prestato attività di consulenza legale sulla base di accordi che
prevedono compensi forfettari in favore della società (omissis), che presta attività di consulenza
alle aziende per l’adeguamento delle procedure informatiche alla privacy;
- l’Avv. (omissis) ha inoltre svolto attività di assistenza legale stragiudiziale in favore di
clienti della società (omissis) -segnatamente (omissis) ed altri- e, per tali attività, richiede il
pagamento dei suoi onorari alla società (omissis);
- la Società (omissis) deduce di non aver dato incarichi aggiuntivi all’Avv. (omissis)
riferibili all’attività di assistenza legale stragiudiziale di cui alle parcelle esibite per il parere di
congruità; deduce, altresì, che gli importi sarebbero comunque eccessivi stante il carattere
ripetitivo dell’attività e, in alcuni casi, contesta che l’attività sia stata in concreto espletata;
tutto ciò premesso:
- è da considerare che il parere di congruità richiesto al Consiglio dell’Ordine deve
prescindere dalla circostanza di fatto in ordine all’effettivo svolgimento dell’attività e all’effettivo
svolgimento dell’incarico professionale, essendo questi problemi di competenza del Giudice
Civile, sicchè il parere del Consiglio andrebbe comunque riferito a quanto allegato dalla
professionista richiedente;
- nella specie, però, si pone il problema se sia legittima e conforme alla deontologia
professionale la richiesta di liquidazione di parcella nei confronti di un soggetto, la società
(omissis), nella sua pretesa qualità di intermediatore delle attività di assistenza legale svolte
dall’Avv. (omissis) in favore delle società indicate nelle parcelle esibite;
- invero, se si ammettesse una tale prassi si avrebbe la conseguenza di rendere possibile la
vendita da parte di società commerciali di prestazioni di esclusiva spettanza della professione
forense; come è noto, il rapporto professionale tra avvocato e cliente deve essere immediato e
diretto e l’intermediazione tra professionista e cliente è censurata sotto il profilo
dell’accaparramento di clientela;
- nella specie, se come sostiene la difesa della società (omissis), le prestazioni dell’Avv.
(omissis) sono state autonomamente rese in favore delle società indicate nelle parcelle, la
professionista potrà richiedere direttamente a tali società i propri onorari;
- infine, poichè la tariffa stragiudiziale distingue tra prestazioni di consulenza e prestazioni
di assistenza, solo le prime possono essere rese in favore della società (omissis), la quale non
necessita di assistenza legale in proprio ma solo di quella consulenza utile ad assistere sul piano
delle procedure aziendali i propri clienti;
- l’assistenza, a differenza della consulenza, costituisce un rapporto fiduciario diretto con
il proprio assistito e tale rapporto professionale non può essere intrattenuto tramite intermediari.
In conclusione, le parcelle esibite dall’Avv. (omissis), per complessivi (omissis) euro non
sono valutabili dal Consiglio perchè sono indirizzate ad un soggetto diverso da quello che ha
beneficiato dell’assistenza diretta da parte del legale.
Adunanza del 13 settembre 2007
- L’Avv. (omissis), con lettera pervenuta il 6 giugno 2007, ha formulato richiesta di parere
deontologico in merito alla produzione in giudizio di una proposta transattiva inerente ad una
causa di divorzio, pendente tuttora innanzi al Giudice, non formalizzata nell’accordo in
udienza.
Il Consiglio
FORO ROMANO 5-6/2007
817
PARERI DEONTOLOGICI
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
preso atto
che il parere in oggetto concerne un caso concreto che potrebbe essere oggetto di valutazione
in altra sede da parte del Consiglio
ritiene
inammissibile la domanda.
* * *
- Con istanza assunta a protocollo in data 6 giugno 2007 l’Avv. (omissis) ha chiesto parere
deontologico in ordine al quesito che può essere così riassunto: se l’incompatibilità -sancita
dall’art. 26 del R.D. 27 novembre 1933 n. 1578 in ordine all’esercizio della professione forense
da parte di coloro che sono stati magistrati- si estende a chi è iscritto nell’Albo speciale degli
Avvocati “Cassazionisti”.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
osserva
la norma citata non prevede eccezioni e deve intendersi rivolta a tutti coloro che si sono iscritti
all’Albo degli Avvocati dopo aver esercitato la funzione giudiziaria, dunque anche a coloro che
siano iscritti presso l’Albo degli Avvocati Cassazionisti.
Naturalmente, la prevista incompatibilità non opera qualora l’esercizio dell’attività
professionale avvenga innanzi alla Corte di Cassazione e il professionista, ex magistrato, abbia
esercitato le proprie funzioni, nel triennio precedente, presso il distretto di Corte d’Appello di
Roma e ciò in quanto la Suprema Corte ha giurisdizione sull’intero territorio nazionale.
* * *
Adunanza del 20 settembre 2007
- L’Avv. (omissis), unitamente all’Avv. (omissis), ha formulato richiesta di autorizzazione
in merito alla creazione di un sito web per l’informazione circa l’attività svolta dal loro studio
legale, con divisione specifica dei singoli link per le relative responsabilità in ordine alle
consulenze e pareri legali a titolo oneroso.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
premesso
- che le modifiche apportate dal Codice Deontologico forense nella seduta del 18 gennaio
2007, alla luce della nuova normativa introdotta con la legge 4 agosto 2006 n. 248, art. 2, hanno
riguardato, tra l’altro, il testo dell’art. 17 prevedendo che:
- il contenuto e la forma dell’informazione debbono essere coerenti con la finalità della tutela
dell’affidamento della collettività e che debbono rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità;
- l’informazione stessa non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole,
elogiativa e comparativa;
- che, quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis il quale,
nella nuova formulazione, ha precisato gli strumenti utilizzabili adeguati ai doveri di probità,
dignità e decoro, costituenti il cardine della professione forense;
- che, venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, lo stesso non attiene
tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività professionale
offerta, quanto alla possibilità di acquisizione di nuova clientela;
818
FORO ROMANO 5-6/2007
PARERI DEONTOLOGICI
osserva
l’art. 2 della citata legge ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli
e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè i costi
complessivi delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio deve rispettare criteri di
trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale.
Va osservato che la nuova disciplina ha rimosso un divieto, quanto ai contenuti, che era già
stato ampiamente soppresso dalla precedente riforma del Codice Deontologico -articoli 17 e 17
bis- approvata nella seduta del 27 gennaio 2006 del Consiglio Nazionale Forense. La riforma
in questione, infatti, già consentiva di dare informazione sui titoli conseguiti e sui diplomi di
specializzazione.
La norma legislativa ha, invece, effettivamente innovato ammettendo la pubblicità informativa
sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, pur prevedendo che il
relativo messaggio sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale.
Le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio 2007
alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato -tra l’altro- il testo
dell’art. 17 prevedendo che il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti
con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano rispondere ai criteri
di trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà assumere i connotati della
pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa.
Quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella nuova
formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili fermo
restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione.
I doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la
professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna.
Venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, va osservato come lo stesso
non attenga tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività
professionale offerta quanto alla possibilità di acquisire, tramite il messaggio stesso, nuova
clientela.
A tale proposito, il Codice Deontologico così come riformato ha spostato il canone II della
precedente formulazione dell’art. 17 (che prevede il divieto di offrire, sia direttamente che per
interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli utenti, nei luoghi di
lavoro, di riposo, di svago e, in generale, in luoghi pubblici o aperti al pubblico) inserendolo
nell’art. 19 che concerne il divieto di accaparramento della clientela.
Non va dunque confusa la possibilità di offrire informazioni sulla propria attività professionale
con quella di offrire le proprie prestazioni in luoghi collettivi o a un numero indeterminato di
soggetti; che, inoltre, l’esercizio della professione deve sempre avvenire in ossequio ai
fondamentali principi di dignità e decoro di cui al Codice Deontologico Forense;
considerato
che la nuova formulazione degli articoli 17 e 17 bis non prevede alcuna autorizzazione da parte
del Consiglio in ordine all’apertura di siti web;
ritiene
inammissibile la richiesta invitando la professionista ad attenersi, quanto ai contenuti, ai dettami
di cui alle citate norme.
* * *
- L’Avv. (omissis), con lettera pervenuta il 9 marzo 2007, ha chiesto l’autorizzazione alla
FORO ROMANO 5-6/2007
819
PARERI DEONTOLOGICI
sottoscrizione (in qualità di franchisor?) di un contratto di franchising con l’Avv. (omissis) (in
qualità di franchisee?) del Foro di Genova, la quale ha costituito con un sito web una vera e
propria “bottega del diritto” che ha brevettato come “negozio giuridico” nel quale vengono
specificate la natura e le modalità dell’iniziativa adottata e fornite consulenze legali e pareri su
questioni di interesse personale all’utenza, sia telefonicamente sia recandosi presso la nominata
bottega ... con possibilità di creare anche in altre città, mediante franchising, tale negozio
giuridico per il quale sarebbero in lista diversi avvocati di molteplici differenti Ordini
Professionali.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
osserva
l’art. 2 della citata legge ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e
le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè i costi complessivi
delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio deve rispettare criteri di trasparenza e
veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale.
Va osservato che la nuova disciplina ha rimosso un divieto, quanto ai contenuti, che era già
stato ampiamente soppresso dalla precedente riforma del Codice Deontologico -articoli 17 e 17
bis- approvata nella seduta del 27 gennaio 2006 del Consiglio Nazionale Forense. La riforma
in questione, infatti, già consentiva di dare informazione sui titoli conseguiti e sui diplomi di
specializzazione.
La norma legislativa ha invece effettivamente innovato ammettendo la pubblicità informativa
sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, pur prevedendo che il
relativo messaggio sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale.
Le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio 2007
alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato -tra l’altro- il testo
dell’art. 17 prevedendo che il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti
con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano rispondere ai criteri
di trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà assumere i connotati della
pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa.
Quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella nuova
formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili fermo
restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione.
I doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la
professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna.
Venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, va osservato come lo stesso
non attenga tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività
professionale offerta quanto alla possibilità di acquisire, tramite il messaggio stesso, nuova
clientela.
A tale proposito va osservato che il Codice Deontologico così come riformato ha spostato
il canone II della precedente formulazione dell’art. 17 (che prevede il divieto di offrire, sia
direttamente che per interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli
utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago e, in generale, in luoghi pubblici o aperti al
pubblico) inserendolo nell’art. 19 che concerne il divieto di accaparramento della clientela.
Non va dunque confusa la possibilità di offrire informazioni sulla propria attività professionale
con quella di offrire le proprie prestazioni in luoghi collettivi o a un numero indeterminato di
soggetti; che, inoltre, l’esercizio della professione deve sempre avvenire in ossequio ai
fondamentali principi di dignità e decoro di cui al Codice Deontologico Forense; che, nella
820
FORO ROMANO 5-6/2007
PARERI DEONTOLOGICI
fattispecie, la creazione di un franchising relativo ad un “negozio giuridico” non appare
conforme ai citati principi;
esprime parere
nel senso di ritenere consentita l’informazione concernente la propria attività professionale
purchè essa rispetti i principi, i contenuti e le modalità di diffusione di cui sopra.
* * *
- Vista la richiesta dell’Avv. (omissis) circa la conformità ai dettami deontologici del testo
di due lettere da recapitare ad eventuali utenti.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
Premesso
- che le modifiche apportate dal Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio
2007, alla luce della nuova normativa introdotta con la legge 4 agosto 2006 n. 248, art. 2, hanno
riguardato, tra l’altro, il testo dell’art. 17 prevedendo che:
- il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti con la finalità della tutela
dell’affidamento della collettività e che debbono rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità;
- l’informazione stessa non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole,
elogiativa e comparativa;
- che, quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis, il quale
nella nuova formulazione ha precisato gli strumenti utilizzabili adeguati ai doveri di probità,
dignità e decoro, costituenti il cardine della professione forense;
- che venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, lo stesso non attiene tanto
al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività professionale offerta,
quanto alla possibilità di acquisizione di nuova clientela;
osserva
l’art. 2 della citata legge ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e
le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè i costi complessivi
delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio deve rispettare criteri di trasparenza e
veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale.
Va osservato che la nuova disciplina ha rimosso un divieto, quanto ai contenuti, che era già
stato ampiamente soppresso dalla precedente riforma del Codice Deontologico -articoli 17 e 17
bis- approvata nella seduta del 27 gennaio 2006 del Consiglio Nazionale Forense. La riforma
in questione, infatti, già consentiva di dare informazione sui titoli conseguiti e sui diplomi di
specializzazione.
La norma legislativa ha invece effettivamente innovato ammettendo la pubblicità informativa
sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, pur prevedendo che il
relativo messaggio sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale.
Le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio 2007
alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato -tra l’altro- il testo
dell’art. 17 prevedendo che il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti
con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano rispondere ai criteri
di trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà assumere i connotati della
pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa.
Quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella nuova
formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili fermo
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PARERI DEONTOLOGICI
restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione.
I doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la
professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna.
Venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, va osservato come lo stesso
non attenga tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività
professionale offerta quanto alla possibilità di acquisire, tramite il messaggio stesso, nuova
clientela.
A tale proposito va osservato che il Codice Deontologico così come riformato ha spostato
il canone II della precedente formulazione dell’art. 17 (che prevede il divieto di offrire, sia
direttamente che per interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli
utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago e, in generale, in luoghi pubblici o aperti al
pubblico) inserendolo nell’art. 19 che concerne il divieto di accaparramento della clientela.
Non va dunque confusa la possibilità di offrire informazioni sulla propria attività professionale
con quella di offrire le proprie prestazioni in luoghi collettivi o a un numero indeterminato di
soggetti.
Premesso quanto sopra
esprime parere
nel senso di ritenere consentita l’informazione concernente la propria attività professionale
purchè essa rispetti i principi, i contenuti e le modalità di diffusione di cui sopra.
* * *
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico pervenuta il 17 luglio 2007,
in merito alla redazione di una lettera inviata a un Istituto di Credito con la quale, “in nome e
per conto” di un suo cliente, domandava notizie afferenti rapporti bancari intercorsi tra lo stesso
e la predetta Banca.
Tale richiesta non recando la sottoscrizione del proprio cliente, veniva disattesa dall’Azienda
di Credito, considerata la mancanza del mandato di rappresentanza.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
ritenuto
- che può essere data risposta unicamente a richieste di parere di natura strettamente
deontologica;
- che il caso in esame, oltre ad avere ad oggetto una fattispecie specifica in ordine alla quale
non è dato esprimere un parere preventivo, attiene ad una problematica giuridico-procedurale
dichiara
inammissibile la domanda.
* * *
- L’Avv. (omissis) con domanda pervenuta il 1° agosto 2007, ha formulato richiesta di parere
circa la possibilità di deroga ai minimi tariffari riferentisi alla determinazione del corrispettivo
professionale.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
ritenuto
- che gli onorari debbano essere determinati in forza della normativa in vigore al momento
822
FORO ROMANO 5-6/2007
PARERI DEONTOLOGICI
della prestazione e/o dell’emissione della parcella
rilevato
- che, nella fattispecie, sia la prestazione che la parcella risalgono ad epoca antecedente alla
vigente normativa
esprime parere
nel senso che, in assenza di accordo con l’interessato, gli onorari non possano essere determinati
sotto i minimi tariffari.
* * *
- Vista la richiesta di parere deontologico depositata dagli Avvocati (omissis), in ordine alla
possibilità, per i professionisti medesimi, di rendere testimonianza in un processo penale,
fissato per l’udienza del 28 settembre 2007 avente ad oggetto fatti e comportamenti posti in
essere da una società ex cliente;
Premesso
- che il Consiglio è già stato investito della questione allorquando i due legali sono stati
convocati dal P.M. in qualità di persone informate sui fatti;
- che, in quella occasione, è stato emesso specifico parere;
- che, la fattispecie oggetto della presente richiesta non si appalesa diversa dalla precedente;
Tutto ciò premesso,
il Consiglio
conferma il proprio parere emesso in data 25 marzo 2004 che deve qui intendersi integralmente
recepito.
* * *
Adunanza del 27 settembre 2007
- L’Avv. (omissis) chiede il parere del Consiglio in ordine ad una possibile ipotesi di
conflitto di interessi concernente una sua patrocinata.
Per la migliore comprensione della fattispecie, fa presente di assistere la Sig.ra (omissis) nel
procedimento di divisione ereditaria ex lege dei beni relitti dal defunto marito Sig. (omissis).
Specifica, in proposito, che non si è potuto addivenire ad una soluzione bonaria per via delle
contestazioni insorte con i fratelli della cliente, dal che la decisione di quest’ultima di avviare
la procedura giudiziale.
Senonchè, aggiunge, le condizioni psichiche della cliente, da ritenersi ovviamente già
deteriorate, si sono progressivamente aggravate, tanto che l’istituzione dell’amministrazione di
sostegno ex art. 404 c.c., richiesta da due germani all’antivigilia dell’udienza di trattazione
dell’anzidetta causa di divisione, è stata ritenuta misura inadeguata da parte del Giudice tutelare
che, nel rigettare l’istanza e nel ritenere invece sussistente, a suo avviso un’ipotesi di
interdizione, ha trasmesso gli atti al Pubblico Ministero designato per la trattazione degli affari
civili per quanto di sua competenza a tale riguardo.
Premesso di essersi costituita nell’interesse della cliente anche in sede della chiesta
amministrazione di sostegno e di essersi ivi rimessa alla decisione del Giudice tutelare,
limitandosi a chiedere la nomina quale amministratore, in caso di accoglimento, della sorella
(omissis) chiede, l’Avv. (omissis), se osti, sotto il profilo deontologico, l’assunzione da parte
sua del mandato di detta parente onde procedere senza ulteriore indugio, e dunque senza
attendere le iniziative del Pubblico Ministero, alla presentazione dell’istanza di interdizione,
FORO ROMANO 5-6/2007
823
PARERI DEONTOLOGICI
sottolineandone in proposito la necessità vuoi per porre un punto fermo sulla situazione
giuridica soggettiva dell’interessata e vuoi per scongiurare il pericolo, in difetto, del compimento
di ben possibili atti in suo pregiudizio.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
osserva
che la contestuale veste di legale della (omissis) nel giudizio di divisione ereditaria tuttora
pendente ove la sorella (omissis) figura convenuta (non importa se -come si assume- si tratti di
giudizio di imminente interruzione per l’intervenuto decesso di una delle parti) non si concilia
ictu oculi con quella di legale di quest’ultima nel promuovendo giudizio di interdizione a carico
della stessa (omissis), trattandosi di patrocinio contemporaneo di due parti che rivestono
reciprocamente la qualità di attore nell’uno e di convenuto nell’altro.
E’ bensì vero che l’accertamento dell’eventuale sussistenza del conflitto di interessi va
effettuato in concreto, il che postula innanzitutto, quanto alla sua realtà, l’attenta valutazione dei
dati specifici emergenti dalla specie in esame e altresì, quanto alla sua potenzialità, l’idoneità
degli stessi, al di là della mera formulazione concettuale come pure della semplice apparenza,
a dare luogo al contrasto (in conformità: Sezioni Unite Civili, sent. n. 645 del 20 gennaio 1993
e Consiglio Nazionale Forense dec. n. 152 del 5 dicembre 1994) ma, è altrettanto vero, che non
è dato desumere, sulla scorta di quanto rappresentato dalla Collega, l’esclusione di qualsivoglia
posizione confligente, in sede di divisione, tra gli interessi delle due sorelle in questione. Il che,
va aggiunto, si riserberebbe com’è naturale, in caso di pronuncia dell’interdizione,
sull’apprezzamento rimesso al tutore del contegno processuale da osservare nella contesa
ereditaria.
Ritiene
pertanto che, allo stato e dunque sulla scorta di quanto sottoposto al suo esame, sussistano valide
ragioni che sconsigliano, fermo restando ovviamente il mandato conferito all’Avv. (omissis)
dalla Sig.ra (omissis), la contestuale assunzione del mandato da rilasciarsi dalla sorella
(omissis) per dare corso al giudizio di interdizione nei confronti della cliente, per così dire,
originaria.
* * *
- L’Avv. (omissis) chiede parere al Consiglio dell’Ordine, formulando un quesito, che può
essere così riassunto: “L’avvocato di parte attrice, che ha riportato vittoria di causa -innanzi al
Giudice di Pace, contro la convenuta compagnia assicuratrice e in materia di risarcimento dei
danni da sinistro automobilistico- è tenuta ad assecondare l’espressa richiesta del Collega,
patrono della stessa compagnia di assicurazione risultata soccombente, a differire la promozione
della fase esecutiva in attesa di spontaneo adempimento della debitrice ovvero, anche ex art. 23
Codice Deontologico forense, ha l’obbligo di agire tempestivamente in esecutivis a tutela delle
ragioni attoree, ancorchè ciò possa comportare un aggravio di spese per la controparte”.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
rileva
che l’art. 23 Codice Deontologico forense, afferente il “Rapporto di colleganza e dovere di
difesa nel processo” afferma che il “rapporto di colleganza” deve essere “salvaguardato”
soltanto “in quanto possibile”, ergo et deinde se e nella misura in cui non siano minimamente
pregiudicati i contrapposti diritti e interessi della parte assistita.
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PARERI DEONTOLOGICI
Nella fattispecie, pertanto, è deontologicamente corretto, all’esito della sentenza e conosciuto
quanto meno il dispositivo, inviare al Collega della parte soccombente una lettera contenente
la specificazione delle somme richieste in virtù della medesima sentenza.
In caso di inadempienza l’atto di precetto potrà essere notificato decorso un periodo indicato
nella lettera che deve essere ragionevole e congruo per permettere la predisposizione del
pagamento di una somma da parte di Società con uffici costituiti spesso in complessi strutturati
e collegati con istituti e agenzie bancarie.
* * *
- L’Avv. (omissis) ha richiesto un parere, pervenuto al Consiglio in data 13 settembre 2007,
in materia di parcella professionale.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
rileva
che la normativa introdotta ha ammesso il c.d. “patto di quota lite” che ha abolito la
inderogabilità dei limiti tariffari minimi;
ritenuto che il Consiglio non ha espresso e non può esprimere alcun orientamento in ordine
alla determinazione di parametri di riferimento retributivi, viene quindi lasciata
all’autodeterminazione dell’avvocato la misura dei suoi compensi professionali di concordare
con la parte assistita in conformità allo spirito del recente legislatore, fermo restando il
principio, ribadito nella più recente modifica del Codice Deontologico, della proporzionalità
tra l’attività svolta e il valore della pratica.
Adunanza del 18 ottobre 2007
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere, pervenuta il 5 ottobre 2007, in merito
alla “astensione dalle udienze (sciopero)” regolata dall’art. 39 del Codice Deontologico
forense, in relazione alle plurime vicende processuali civili intercorse con il Collega Avv.
(omissis).
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
Premesso
-che l’astensione degli avvocati non è inquadrabile nello sciopero, ma è espressione della
libertà di associazione, poichè è una manifestazione incisiva della dinamica associativa volta
alla tutela di questa forma di lavoro autonomo, alla difesa di peculiari interessi di categoria, non
soltanto economici, e alla garanzia di un corretto esercizio della libera professione (Cass. Civ.
3361/1993);
-che le norme di autoregolamentazione e le norme in vigore stabiliscono che l’astensione
non è consentita nella materia penale per le udienze di convalida dell’arresto e del fermo, per
quelle in cui si tratta di misure cautelari, per l’incidente probatorio e il giudizio direttissimo. Non
è consentita l’astensione neppure nei casi in cui vi sia una prescrizione che maturi durante tale
periodo. In materia civile, gli avvocati dovranno obbligatoriamente esercitare nei procedimenti
che riguardano i provvedimenti cautelari, l’affidamento dei minori, in sede di comparizione
personale dei coniugi per la separazione o il divorzio e nelle udienze di convalida o sospensione
dello sfratto;
-che il primo canone dell’art. 39 del Codice Deontologico forense rileva il “diritto di
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825
PARERI DEONTOLOGICI
partecipare all’astensione dalle udienze proclamata dagli organi forensi in conformità con le
disposizioni del Codice di autoregolamentazione e dalla norme vigenti”;
-che, per l’esercizio di tale diritto, è previsto che l’avvocato che non aderisce all’astensione
deve informare preventivamente gli altri difensori costituiti (II comma);
-che è previsto che l’avvocato non possa “aderire o dissociarsi dalla proclamata astensione
in relazione alle proprie contingenti convenienze”; l’avvocato che aderisca all’astensione non
può dissociarsene con riferimento a singole giornate o a proprie specifiche attività così come
l’avvocato che se ne dissoci non può aderirvi parzialmente, in certi giorni o per particolari
proprie attività professionali (III comma)
ritiene
che l’Avvocato in argomento debba conformarsi ai principi e ai comportamenti sopra richiamati.
* * *
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere in ordine alla conformità ai principi
deontologici di un’inserzione pubblicitaria su giornali locali propri della XIII Circoscrizione
avente ad oggetto l’attività professionale di più Colleghi, non legati da vincoli associativi, che
offrirebbero le loro prestazioni ognuno relativamente alle rispettive competenze.
Il Consiglio
-Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
Premesso
- che l’art. 2 della Legge 4 agosto 2006 n. 243 ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità
informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto,
nonchè i costi complessivi delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio deve
rispettare criteri di trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale;
- che va osservato che la nuova disciplina ha rimosso un divieto, quanto ai contenuti, che era
già stato ampiamente soppresso dalla precedente riforma del Codice Deontologico -articoli 17
e 17 bis- approvata nella seduta del 27 gennaio 2006 dal Consiglio Nazionale Forense. La
riforma in questione, infatti, già consentiva di dare informazione sui titoli conseguiti e sui
diplomi di specializzazione;
- che la norma legislativa ha invece effettivamente innovato ammettendo la pubblicità
informativa sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, pur prevedendo
che il relativo messaggio sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale;
- che le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio
2007 alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato -tra l’altroil testo dell’art.17 prevedendo che il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere
coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano rispondere
ai criteri di trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà assumere i
connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa;
- che quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella
nuova formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili
fermo restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione;
- che i doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la
professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna;
- che nessuna autorizzazione preventiva è richiesta per l’espletamento di attività concernente
la pubblicità informativa nelle sue varie forme;
- che, in ogni caso, l’attività informativa prospettata non appare in contrasto con i richiamati
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FORO ROMANO 5-6/2007
PARERI DEONTOLOGICI
principi;
esprime parere
nel senso di ritenere consentita l’informazione concernente l’attività professionale così come
rappresentata, purchè essa rispetti, in concreto, i principi, i contenuti e le modalità di diffusione
di cui sopra.
Adunanza del 25 ottobre 2007
- Con istanza del 18 giugno 2007 l’Avv. (omissis) richiede quale sia il sistema più opportuno
per un recupero del credito su parcella professionale.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
ritiene
che i due percorsi indicati nell’istanza dell’Avv. (omissis), azione giudiziaria ordinaria di
accertamento del credito e ricorso al Consiglio dell’Ordine per ottenere parere di congruità,
sono entrambi percorribili in conformità al Codice Deontologico forense.
* * *
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 13 settembre
2007, in merito alla possibilità per un avvocato che assista un condominio in cause che hanno
ad oggetto recupero di quote ed impugnazioni di delibere assembleari, di costituirsi, nell’interesse
di un terzo, in un giudizio di divisione ereditaria, promosso da due condomini del medesimo
condominio.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
afferma
che il conflitto di interessi ex art. 37 Codice Deontologico forense che giustifica la rinuncia al
mandato professionale può esservi solo quando il possibile vantaggio di notizie acquisite in un
altro procedimento danneggi un cliente e non allorquando possa giovare un altro cliente nei
confronti della medesima controparte e comunque sostanzialmente a tutela di una stessa
posizione processuale.
Alla luce del detto principio, si ritiene che non si configuri conflitto di interesse
nell’acquisizione del mandato professionale come rappresentato, genericamente, dall’Avv.
(omissis).
* * *
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 22 gennaio
2007, in merito alla interpretazione della normativa “antiriciclaggio” la quale, per quel che
riguarda gli avvocati, richiama il D.M. 3 febbraio 2006 n. 141 e, in special modo, l’art. 2, 1°
comma, lett. b e il successivo art. 10.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
ritiene
che, fermo restando quanto riportato dall’art. 10 del citato D.M. circa “gli obblighi di
segnalazione di operazioni sospette, non si applicano per le informazioni ricevute dal cliente o
ottenute riguardo allo stesso nel corso dell’esame della posizione giuridica del cliente o
dell’espletamento dei compiti difensivi o di rappresentanza del medesimo in un procedimento
FORO ROMANO 5-6/2007
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PARERI DEONTOLOGICI
giudiziario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sulla eventualità di
intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima,
durante e dopo il procedimento stesso”, l’avvocato, nel caso in materia, deve rispettare i doveri
di lealtà e correttezza in generale (art. 6 Codice Deontologico forense), il dovere di segretezza
e riservatezza, peraltro delineato nel predetto art. 10 e deve, inoltre, osservare quanto disposto
dall’art. 35 Codice Deontologico forense, 2° comma, circa l’astensione “dopo il conferimento
del mandato, dallo stabilire con l’assistito rapporti di natura economica, patrimoniale o
commerciale che, in qualche modo, possano influire sul rapporto professionale”, centro di tutte
le valutazioni deontologiche, che non esclude, nel caso di specie, di evitare in ogni modo la
possibilità di riciclaggi del denaro da parte dei professionisti per incarichi a loro conferiti.
* * *
Adunanza del 15 novembre 2007
- Con istanza del 23 ottobre 2007, l’Avv. (omissis) ha posto una serie di quesiti afferenti
alcune problematiche da lui individuate nel corso di alcuni giudizi nei confronti di una S.a.s.
Il Consiglio
-Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
rilevato
-che la maggior parte delle problematiche sottoposte all’esame del Consiglio ha natura di
carattere giuridico;
-che il Consiglio stesso può esprimere pareri di natura esclusivamente deontologica;
-che, in ogni caso, l’opinamento del Consiglio può riguardare esclusivamente fattispecie
astrattamente considerate e non anche questioni concrete di cui potrebbe essere in futuro, in altra
sede, investito;
dichiara
inammissibile la richiesta di parere.
* * *
- Con istanza pervenuta al Consiglio in data 18 ottobre 2007, l’Avv. (omissis) ha richiesto
se in sede di opposizione all’esecuzione fosse o meno ammissibile la voce “posizione archivio
fascicolo dell’esecuzione” contenuta in atto di precetto, poi opposto.
Il Consiglio
-Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
rilevato
-che il Consiglio può esprimere pareri esclusivamente in materia deontologica;
-che la vicenda, in ogni caso, è allo stato sub indice e come tale potrà essere valutata
esclusivamente dall’Autorità che tratta il giudizio;
dichiara
inammissibile la richiesta di parere.
* * *
- L’Avv. (omissis) ha in corso una lite successoria con la sorella, nella quale si difende in
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PARERI DEONTOLOGICI
proprio.
E’ in possesso di una relazione tecnica di parte (ubicazione ed oggetto, notizie sull’immobile,
periodo indicativo della costruzione, descrizione dell’unità immobiliare nonchè sua consistenza
e valore) fatta eseguire a suo tempo dalla medesima sorella in esito ad un accesso allo scopo
consentitole (la Collega, se ne può desumere, abitava sul posto).
Riferisce che la consulenza tecnica d’ufficio disposta in sede giudiziaria ha stimato in euro
470.000,00 il valore del bene, laddove la cennata consulenza di parte lo aveva valutato in
ragione del minore importo di euro 240.000,00.
Chiede al Consiglio di esprimersi sulla eventuale rilevanza deontologica della produzione
in giudizio di quest’ultima, facendo presente che perplessità le insorge, al riguardo, per via di
una comunicazione indirizzatale dal legale della congiunta in cui si specifica che “tutta la
corrispondenza e le relative bozze di transazione sono strettamente confidenziali e non
producibili in giudizio”.
Allega copia del documento e della missiva recapitatale dal legale anzidetto.
Il Consiglio
-Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
ritiene
sulla scorta di quanto dedotto e documentato, che in tanto potrebbe ravvisarsi la sussistenza del
divieto di produzione sancito dall’art. 28 del Codice Deontologico in quanto, come reso
esplicito dalla normativa, alla trasmissione del documento medesimo sia stato impresso il
vincolo della riservatezza ovvero quest’ultimo sia stato parte integrante o strettamente collaterale,
ma pur sempre contestuale, di una proposta transattiva, il che non sembrerebbe emergere da
quanto esposto dall’interessata.
Sarà peraltro doverosa cura dell’Avv. (omissis) accertarsi scrupolosamente, in base alla
disamina di tutto l’incarto a sua ovvia conoscenza, dell’effettiva insussistenza delle testè
ricordate ostative, che costituisce presupposto indeclinabile della liceità della prospettata
produzione.
* * *
Adunanza del 22 novembre 2007
- Letta la richiesta di parere deontologico avanzata dall’Avv. (omissis) in ordine alla
possibilità di poter sottoscrivere con una Associazione di Categoria -quindi in favore degli
associati di quest’ultima- una “convenzione” con la quale poter prestare assistenza professionale
in favore degli iscritti ai minimi tariffari, nonchè in ordine la possibilità, alla luce della nuova
normativa in materia di “pubblicità dei professionisti”, che il nome della richiedente possa
essere inserito, nelle news letters inviate agli associati dalla predetta Associazione.
Il Consiglio
-Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
-Considerato quanto stabilito dalla nuova formulazione degli articoli 17 e 17 bis del Codice
Deontologico in materia di pubblicità informativa, rileva che la possibilità di sottoscrivere
convenzioni non appare in contrasto con i principi stabiliti dalle predette norme così come non
appare, in astratto, degna di rilievo disciplinare, l’ipotesi di invio di news letters contenenti i
riferimenti dello studio legale agli iscritti dell’Associazione di categoria da parte di quest’ultima,
sempre che, il contenuto del messaggio informativo, sia conforme ai dettami delle predette
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829
PARERI DEONTOLOGICI
norme e rispetti l’onore e il decoro della categoria forense.
* * *
- Vista la richiesta avanzata dall’Avv. (omissis) con la quale si è chiesto al Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma di riesaminare la materia da lui esposta e segnatamente
richiedendo se in caso di manifesta sproporzione tra prestazione del professionista ed onorario
richiesto, sia possibile al di sotto dei minimi tariffari indicati nelle tabelle.
Premesso
-che il D.M. 585/94, all’art. 9 prevede che per particolari circostanze nel caso concreto
appaia una sproporzione manifesta tra la prestazione dell’Avvocato e l’onorario tabellare, si
possano superare il massimo oltre il raddoppio previsto dalla stessa norma ovvero, diminuire
i minimi tabellari stabiliti per la prestazione effettuata, dietro parere conforme del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Il Consiglio
-Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
osserva
che potrebbero sussistere le condizioni di derogabilità alla tariffa professionale ai sensi della
dichiarata normativa laddove vi fosse esplicita domanda in tal senso in sede di richiesta di parere
di congruità.
* * *
- Vista la richiesta di parere deontologico avanzata dall’Avv. (omissis) con la quale chiede
se sia possibile -tra avvocato e cliente- stabilire (nell’ipotesi in cui l’esito del giudizio sia
negativo) a rinunciare alle “competenze” per l’attività svolta.
Premesso
che alla luce delle recenti innovazioni intervenute in materia deontologica, gli artt. 43 e 45
Codice Deontologico prevedono che il compenso debba essere proporzionato all’attività
svolta, che tale “proporzionalità” deve tenere conto della tutela del decoro, dignità e prestigio
della categoria ai sensi dell’art. 51 Codice Deontologico;
Il Consiglio
-Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali
coordinatori della Commissione Deontologica;
esprime
parere negativo in ordine alla legittimità dell’accordo come sopra rappresentato individuandosi
in un tale assunto, una lesione dei superiori principi sopra affermati.
* * *
Adunanza del 29 novembre 2007
- L’Avv. (omissis), con richiesta pervenuta il 30 ottobre 2007, ha formulato il quesito mirato
a conoscere il parere del Consiglio in ordine alla possibilità di poter assumere l’incarico di legale
del fallimento (omissis) al fine di esperire azione revocatoria ex art. 67 L.F. II Co., nei confronti
della (omissis).
La richiedente ha precisato che da parte della citata banca erano stati conferiti alla
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PARERI DEONTOLOGICI
medesima, in epoca antecedente alla nomina di legale del fallimento sopra indicato, alcuni
mandati allo scopo del recupero giudiziale di crediti, alcuni definiti, altri ancora pendenti e che
non è dato prevedere l’assegnazione di ulteriori incarichi.
Il Consiglio
- Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
osserva
che l’art. 37 Codice Deontologico forense vieta al professionista di prestare la propria attività
quando questa determini un conflitto con gli interessi di un proprio assistito o interferisca con
lo svolgimento di altro incarico anche non professionale.
La lesione degli interessi della parte assistita può verificarsi anche quando si promuovano
azioni giudiziali (seppur aventi oggetto diverso) nei confronti dei propri assistiti mentre il
rapporto di clientela è ancora in atto.
L’art. 51 Codice Deontologico forense stabilisce inoltre che un incarico professionale
contro un ex cliente è consentito solo laddove siano trascorsi due anni dalla cessazione del
rapporto di clientela e l’oggetto del nuovo incarico sia estraneo a quello espletato in precedenza
e non vi sia comunque possibilità di utilizzazione di notizie precedentemente acquisite.
Pertanto:
è compito del professionista, alla luce dei surrichiamati principi, la valutazione della
fattispecie concreta.
* * *
Adunanza del 6 dicembre 2007
- Con istanza del 22/25 ottobre 2007 l’Avv. (omissis), allegando una comparsa di
costituzione nella quale gli Avvocati di controparte avrebbero, a suo dire, utilizzato espressioni
sconvenienti e offensive in esito ad un suo comportamento di fatto e processuale, chiede se
avesse dovuto riferire o meno al difensore di uno dei convenuti in altra causa dell’instaurazione
del giudizio poi oggetto della richiesta.
Il Consiglio
-Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
rilevando
che la questione, come prospettata e desumibile dalla documentazione allegata, potrebbe
assumere risvolti da entrambe le parti di natura disciplinare,
ritiene
non potersi dar luogo ad alcuna pronuncia o parere che potrebbe essere anticipatoria di un
eventuale futuro giudizio di natura disciplinare.
* * *
- Con riferimento alla richiesta di parere deontologico avanzata dall’Avv. (omissis) in data
29 ottobre 2007 con la quale lo stesso sollecita una “pronuncia” da parte della Commissione
Deontologica in ordine ad un episodio nel quale un Cancelliere della Cancelleria di un Sostituto
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma ha rifiutato il deposito di
un atto di nomina difensiva in quanto veniva operato dalla praticante e non dal difensore stesso.
Il Consiglio
-Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
premesso
FORO ROMANO 5-6/2007
831
PARERI DEONTOLOGICI
-che la questione prospettata dell’Avvocato istante ha ad oggetto i rapporti intercorsi con
un impiegato del Ministero in forza presso la Cancelleria di un P.M.
esprime
parere nel senso che la vicenda prospettata non appare rilevante sotto il profilo deontologico.
Dovrà, il professionista interessato, valutare la sussistenza o meno -nella condotta posta in
essere dal Cancelliere- di profili di responsabilità di diversa natura da quella deontologica.
* * *
- L’Avv. (omissis), con lettera pervenuta il 26 ottobre 2007, ha formulato richiesta di parere
deontologico in merito alla possibilità di divulgazione a mezzo corrispondenza o volantinaggio
a campione, su carta intestata, volta a far conoscere il titolo, la specializzazione professionale,
l’attività dello studio legale e le caratteristiche del servizio offerto, nonchè, eventualmente, il
costo dell’attività stessa e il compenso parametrato all’obiettivo perseguito.
Il Consiglio
-Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica;
premesso
- che l’art. 2 della Legge n. 248 del 4 agosto 2006 ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità
informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto,
nonchè i costi complessivi delle prestazioni precisando, peraltro, che il messaggio deve
rispettare criteri di trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale;
- che la norma legislativa ha pertanto innovato ammettendo la pubblicità informativa sulle
caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, riguardando il testo dell’art. 17
del Codice Deontologico forense;
- che quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella
nuova formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili
fermo restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione;
- che i doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la
professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna
ritiene
che il professionista dovrà attenersi ai principi di cui sopra.
a cura di Livia Rossi
832
FORO ROMANO 5-6/2007
IL NOSTRO MONDO
CERIMONIA PER LA CONSEGNA DELLE MEDAGLIE RICORDO
DISCORSO DEL PRESIDENTE
Saluto con deferenza le Autorità intervenute e in particolare i rappresentanti
della Corte di Cassazione, della Corte Costituzionale, della Magistratura Ordinaria
e Amministrativa, del Consiglio Superiore della Magistratura. dell’Avvocatura
dello Stato.
Saluto il Consiglio Nazionale Forense, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura,
i Consigli dell’Ordine territoriali.
Abbraccio il Presidente della Cassa di Previdenza degli Avvocati e i Presidenti
di tutti gli Ordini del Lazio che compongono l’Unione Distrettuale, i rappresentanti di tutte le Associazioni Forensi, i Consiglieri dell’Ordine in carica e quelli che li
hanno preceduti, i nostri Revisori dei conti, gli Avvocati dell’Albo Speciale, i
Colleghi provenienti da tutta Europa.
Saluto con affetto e riconoscenza i Dipendenti del Consiglio senza i quali ogni
iniziativa, attività, progetto sarebbe destinato a restare nel mondo delle buone
intenzioni.
La forza della tradizione costituisce una ragione in piu’ per sperare nel futuro.
Cio’ non significa restare immobili e illudersi di poter prescindere dal mutamento dei tempi.
L’immagine che offre quest’aula e’ il filo rosso che unisce idealmente presente
e futuro.
Quella che offre ogni giorno invece e’ lo specchio dei tempi che cambiano, delle
battaglie che vengono condotte, dell’impegno dedicato al miglioramento della
classe forense.
Qui in quest’aula si svolgono le attivita’ istituzionali ma anche dibattiti e
approfondimenti.
Qui si celebrano i procedimenti disciplinari, vengono esaminate le parcelle, ma
vengono anche sottoposte a critiche le scelte legislative che penalizzano l’avvocatura.
Qui si studiano nuove proposte e si realizza quell’aggiornamento continuo che
costituisce la risposta piu’ appropriata a coloro i quali vorrebbero decretare la fine
dell’avvocatura intesa come libera professione intellettuale indispensabile per
l’effettiva attuazione del diritto di difesa garantito dalla costituzione.
Qui e’ un fervore di iniziative tra le quali annovero il progetto di riforma
dell’ordinamento professionale, la camera arbitrale nazionale e internazionale che
si e’ aggiunta a quella di conciliazione che opera da anni e che ha coinvolto il
comune di roma in un’attivita’ di volontariato ben nota come “la porta del diritto”
e l’ordine dei medici con il protocollo “accordia”.
FORO ROMANO 5-6/2007
833
IL NOSTRO MONDO
Tutto questo avviene con l’impegno diuturno di tutti i consiglieri, e con il
contributo di tutte le commissioni culturali che affiancano il consiglio e delle
associazioni forensi che operano nell’interesse dell’avvocatura.
Tutto cio’ e’ possibile anche per gli stimoli, gli insegnamenti e la guida che
provengono dalle istituzioni rappresentative dell’avvocatura a cominciare dal
consiglio nazionale forense.
Tutto cio’ e’ possibile per l’apporto prezioso del personale che e’ costituito da
poche unita’ ma cio’ nonostante provvede a far funzionare una istituzione
chiamata al compito gigantesco di amministrare oltre ventimila avvocati iscritti
oltreche’ diecimila praticanti.
A tutti va il mio ringraziamento in questa occasione solenne che coincide con
la fine di un biennio caratterizzato da un congresso nazionale forense che restera’
nella nostra storia, oltreche’ da battaglie condotte nelle aule e anche in piazza e
oltreche’ da un’intensa attivita’ istituzione e da ultimo dalla organizzazione di
quell’aggiornamento continuo che è stato previsto indiscriminatamente per tutti
gli ordini a prescindere dalle loro dimensioni.
Ai colleghi che sono presenti oppure leggeranno queste mie considerazioni
assicuro un impegno sempre crescente e sempre piu’ caratterizzato da spirito di
servizio, entusiasmo, irrefrenabile fiducia nell’avvenire.
Ritengo che questo sia l’unico modo per onorare i grandi che ci hanno
preceduto e in particolare gli avvocati paolo vitucci, gustavo romanelli, alessandro
sperati, francesco tricanico, franco cannizzaro sono state dedicate le toghe d’oro
che verranno consegnate ai segretari della XXX conferenza dei giovani avvocati.
Ritengo che questo sia l’unico modo per indicare ai giovani avvocati in un
avvenire che sara’ luminoso soltanto se si procedera’ ad una reale selezione affidata
alle capacita’ professionali da individuare sia in sede universitaria che al termine dei
corsi post-universitari organizzati dagli ordini e dalle universita’.
Con questi auspici ringrazio gli intervenuti e do unizio alla cerimonia che
prevede interventi di ben altro spessore e la consegna delle medaglie d’oro ai
valorosi magistrati, agli avvocati dello stato, ai colleghi che ancora dopo cinquanta,
sessanta, settanta anni di professione continuano a sacrificarsi nell’interesse dei
propri clienti.
Delle toghe ai giovani vincitori della conferenza che avranno l’onere e l’onore
di portare nel mondo quella fiaccola che dai tempi dei tempi continuano ad ardere
e non si e’ spenta neanche quando sembrava impossibile continuare a combattere
per difendre le pubbliche e private liberta’.
Alessandro Cassiani
834
FORO ROMANO 5-6/2007
IL NOSTRO MONDO
INTERVENTO DELL'AVV. GIUSEPPE GIANZI
Autorità, Signore, Signori,
mi sia consentito, innanzitutto, all’inizio di questa bellissima cerimonia esprimere il mio compiacimento per tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione della stessa ed in particolare per il Presidente del Consiglio dell’Ordine, avv.
Alessandro Cassiani, per il Consigliere Segretario avv. Antonio Conte, e per tutti
indistintamente i membri del Consiglio che hanno dato il loro apporto sia alla 30a
Conferenza dei Giovani Avvocati, sia al conferimento delle medaglie-ricordo agli
avvocati, agli avvocati dello Stato ed ai magistrati.
Per me è motivo di particolare compiacimento e soddisfazione che il conferimento della medaglia avvenga per il tramite, sia del Presidente del Consiglio, al
quale mi legano vecchi rapporti di fraterna amicizia, sia per il Consigliere Segretario
avv. Conte, che richiama alla mia mente il ricordo del compianto suo genitore col
quale ebbi il piacere di ricoprire per due anni il ruolo di Consigliere dell’Ordine in
anni ormai remoti.
Del pari motivo di compiacimento e di commossa soddisfazione è la circostanza
che la medaglia mi sia conferita da mio figlio Francesco: espressione e segno di una
tradizione che è alla base della scelta indovinata e significativa di accomunare in
un’unica manifestazione la celebrazione dei giovani avvocati e degli avvocati che
possono vantare un lungo esercizio professionale .
A questo punto mi pare necessario esprimere, nella consapevolezza di interpretare il sentimento ed il convincimento di tutti gli amici ed i colleghi che con me
ricevono la medaglia-ricordo, lo stato d’animo di chi ha ormai alle spalle l’esercizio
di mezzo secolo di professione, svolta spesso con indicibili affanni e sacrifici.
Certamente la lunga militanza quali avvocati determina una naturale ed
intuibile stanchezza e ciò perché la nostra professione è tra le più pesanti che vi
siano, sempre caratterizzata da sofferenza, da ansie, spesso da delusioni, da dubbi
e da incertezze.
La professione di avvocato non può essere considerata come mero e semplice
mestiere, come una sia pur complessa e delicata attività di lavoro intellettuale, o
peggio mezzo per raggiungere soddisfazioni economiche: è certamente una
missione che implica la consapevolezza della essenziale importanza del ruolo
dell’avvocato oltre che nel sistema giudiziario anche nella società civile.
Mi vengono alla mente, alcune, forse le più qualificanti situazioni che caratterizzano l’attività forense: l’abnegazione di chi è chiamato a far valere i diritti di
persone che per mancanza di capacità tecnica sono inidonee a fronteggiare le
pretese accusatorie (mi riferisco all’attività del penalista per la quale ho maggiore
esperienza e che mi è dunque più congeniale), la professionalità che significa costante
impegno di studio, di approfondimento e di aggiornamento, la dignità che è
FORO ROMANO 5-6/2007
835
IL NOSTRO MONDO
correlativa alla consapevolezza dei doveri deontologici e morali senza il rispetto dei
quali l’avvocato non può espletare quella funzione essenziale che gli è demandata.
L’avvocato assume sulle proprie spalle il peso delle altrui sofferenze, si preoccupa perché i diritti delle persone meno dotate e più deboli possano essere salvaguardati e tutelati, si rende parte attiva perché attraverso i meccanismi del giusto
processo siano realizzate le finalità di giustizia soprattutto in riferimento alle
singole situazioni soggettive.
Mi ravvedo di lasciarmi vincere dalla retorica, ma, come diceva Giuseppe
Zanardelli in un mirabile discorso sull’avvocatura, la retorica per l’avvocato non è
deprecabile in quanto il riconoscimento delle alte funzioni del difensore è
condizione ineludibile perché tutti gli esercenti della professione forense sentano
il bisogno di avvicinarsi il più possibile all’ideale dell’avvocato quale è stato
elaborato da mirabili professionisti del passato e dalla nostra tradizione nobilissima.
Certamente, come Vi dicevo, 50 anni di professione non possono non lasciare
un segno; ma non sono sufficienti per far venir meno la spinta e l’entusiasmo ove
si abbia la certezza che il ruolo dello avvocato in una società civile e democratica
è un ruolo essenziale che non ammette supplenze e che altamente onora chi lo
svolge con dignità e competenza.
Del resto accanto ai sacrifici ed alle possibili delusioni vi sono spesso soddisfazioni che ripagano, la certezza di essere vicino a chi soffre, il bisogno di dare il
proprio ausilio non soltanto tecnico ai deboli, la speranza di poterli difendere di
fronte alla forza dell’Autorità, prevenendo possibili abusi ed assicurando un’efficace tutela.
Ecco perché, nonostante gli anni passati, l’entusiasmo è sempre lo stesso, come
sempre lo stesso è il bisogno di dare un apporto, modesto ma sempre efficace, alla
tutela ed alla salvaguardia dei diritti del cittadino e della persona.
Accettiamo di buon grado di farci carico delle sofferenze, dei timori, delle ansie,
delle debolezze, dei mali degli altri pur di contribuire alla riaffermazione del diritto
nel caso concreto.
Da ultimo un auspicio che è rivolto soprattutto ai giovani avvocati che vengono
oggi celebrati per la loro serietà e per la loro preparazione: speriamo che l’autonomia e la libertà dell’ordine forense non abbiano ad essere mortificate poiché
soltanto un ordine autonomo ed indipendente, signore del proprio albo, come un
tempo si diceva, può consentire che l’avvocato, consapevole degli obblighi che gli
incombono che sono pari ai compiti ardui che deve perseguire, possa continuare
ad essere momento essenziale per la realizzazione del giusto processo in una società
civile e democratica.
Giuseppe Gianzi
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FORO ROMANO 5-6/2007
IL NOSTRO MONDO
INTERVENTO DEL DOTT. CLAUDIO DE ROSE
Signor Presidente e signori Consiglieri, mi è gradito in primo luogo esprimere
il mio apprezzamento per quanto è stato detto nei precedenti interventi: mi
sembra, infatti, che attraverso gli stessi stiano venendo in piena evidenza gli
altissimi significati di questa cerimonia.
Il primo di essi sta nella celebrazione del comune impegno degli operatori del
diritto, magistrati, avvocati, ad adoperarsi per l’affermazione dei valori della
giustizia, nel reciproco rispetto dei distinti ruoli ad essi assegnati dalle regole
processuali: è una realtà la cui constatazione ci conforta e ci esalta perché dà ad
ognuno di noi la certezza di operare per qualcosa di importante e di veramente utile
ed esemplare per la convivenza civile.
L’altro importante messaggio, che sta emergendo da questo incontro e dai suoi
toni giustamente solenni, è di fiducia nelle nuove leve della classe forense e della
magistratura, nella consapevolezza che essi sapranno assicurare la continuità nella
tutela di quei valori, come attestano, del resto, i premi ed i riconoscimenti conferiti
nell’occasione ai giovani avvocati.
Ad essi come ai giovani colleghi magistrati ma anche agli avvocati e magistrati
meno giovani ancora in attività spetterà di confrontarsi sempre di più con le nuove
esigenze della realtà giuridica, fortemente incisa dai mutamenti degli assetti socioeconomici, ideologico-culturali e politico-istituzionali indotti da fenomeni globali
e da connesse, irresistibili spinte all’integrazione e all’interazione a livello internazionale e sopranazionale.
In interventi precedenti si è accennato, ad esempio, all’importante novità
costituita dall’introduzione della “class action” e alla conseguente necessità di
adeguare alla stessa non soltanto la normativa vigente ma anche il nostro bagaglio
culturale ed i nostri atteggiamenti professionali.
La stessa attenzione merita, a mio avviso, il diritto comunitario e, più in
generale, europeo: occorre che ci si convinca che la giustizia non si può più
esercitare soltanto in nome del popolo italiano ma anche e soprattutto in nome
dell’Europa unita, di cui il nostro ordinamento costituisce ormai parte integrante
subendone, per spontanea cessione di sovranità, influssi diretti o indiretti di
principi e di norme.
Di ciò devono acquisire la consapevolezza tutti gli avvocati e i magistrati e non
soltanto, come è attualmente, una minoranza degli stessi, sia pure agguerrita e
preparata, essendo palesemente necessario che le parti non vengano private della
possibilità di beneficiare delle potenzialità di maggiore tutela delle proprie ragioni
e dei propri diritti offerte dalla normativa europea.
Coerentemente con queste premesse, devo dire che oggi è un giorno importante
per me e per gli altri colleghi della Corte dei conti, cui codesto Consiglio ha inteso
FORO ROMANO 5-6/2007
837
IL NOSTRO MONDO
conferire la medaglia-ricordo in riconoscimento del nostro servizio nell’interesse
della giustizia.
E’ un giorno importante, perché il prezioso riconoscimento ci onora personalmente e dà un senso compiuto al nostro impegno umano e professionale durante
i lunghi anni trascorsi in attività di servizio. Ma anche perché esso rappresenta un
segnale di alta stima e considerazione nei riguardi del nostro Istituto e delle sue
funzioni di garanzia per la finanza pubblica, fondamentali per il benessere della
nostra Repubblica ed ora anche per l’Europa unita, per le ragioni cui ho accennato
poco fa.
Di questo duplice, rilevantissimo significato, personale e istituzionale, dell’onorificenza attribuitaci siamo particolarmente grati al Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma, perché conferma l’importanza della reciproca considerazione
e collaborazione tra le istituzioni pubbliche e le altre strutture portanti della società,
quali gli Ordini professionali, per garantire la necessaria continuità e stabilità al
processo di sviluppo del moderno Stato di diritto, al di là di ogni contingente crisi
di valori e di idee.
In tale contesto certamente si inquadra quella fruttuosa compartecipazione alla
funzione di giustizia che, come si è visto, è al centro di questa solenne cerimonia.
Di essa posso dare piena e convinta testimonianza: ed infatti, se torno con la
mente ai molteplici accadimenti “processuali” del mio passato, dapprima da
segretario della GPA (la Giunta Provinciale Amministrativa, lontana ava dei TAR,
di cui forse qualcuno dei presenti ancora si rammenta), poi da giudice della
responsabilità amministrativa ed infine da Procuratore Generale della Corte dei
conti, mi viene spontaneo di ripensare ai miei rapporti con gli avvocati, in aula e
fuori dell’aula.
Non un solo ricordo mi affiora alla memoria che non sia quello di persone
animate da forte spirito professionale, disposte a porre il proprio bagaglio di cultura
e di esperienza, il più delle volte elevatissimo, a disposizione della funzione di
giustizia.
Né la giusta ambizione di veder vinta la causa e salvo l’interesse del rappresentato e di ottenere, a tal fine, il massimo rispetto delle norme e delle garanzie
processuali ha travalicato mai i limiti della correttezza e della prassi collaborativa.
Non credo che tutto ciò sia da ascriversi ad una mia particolare fortuna perché,
anzi, io, da magistrato della Corte dei conti, ho sempre gestito processi del tutto
peculiari, retti da un regolamento di procedura del 1933, che è invecchiato con me
e non ha neanche tentato, a differenza di me, di tenersi al passo coi tempi. Sono
dunque processi che mettono a dura prova la classe forense, tanto più perché
caratterizzati, come è noto, dalla presenza di una parte pubblica nei cui riguardi non
sono possibili transazioni o altre forme alternative di soluzione delle controversie
(tale non è il c.d. “condono erariale”, che continua ad essere, per molti aspetti, un
838
FORO ROMANO 5-6/2007
IL NOSTRO MONDO
oggetto misterioso), e neppure è possibile ottenere la condanna alle spese.
Processi, quindi, in cui la sagacia e la pazienza degli avvocati è tale da
trasformarli, da potenziali contestatori, in leali ed indispensabili cooperatori nella
ricerca delle soluzioni più giuste ed appropriate.
Per tutto questo, ancora grazie, signor Presidente, a Lei e ai componenti tutti del
Consiglio dell’Ordine, a nome mio e degli altri colleghi premiati, con rinnovati
auguri di meritato successo per chi continua nell’esercizio della giustizia ed in
modo particolare per chi, come i giovani avvocati presenti, è appena all’inizio
dell’impegnativo cimento.
Claudio de Rose
IL QUARTO POTERE, L'AFFAIRE DREYFUSS
a cura dell'Avv. Gabriele Zuccheretti
I° Segretario della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati
Buongiorno a tutti Voi.
Sono particolarmente onorato dell’opportunità di svolgere questo mio breve
intervento dinanzi a tanti autorevoli “Maestri”, come ritengo sia doveroso definire
quei Colleghi che hanno speso la loro vita nelle aule dei Tribunali, per me –
viceversa – di recente scoperta.
Proprio per l’autorevolezza del pubblico oggi presente, anche a nome degli altri
Colleghi conferenzieri qui presenti – Giovanna Vigliotti, Gregorio Salatino,
Valentina Seminara e Domenico Giugni – desidero ringraziare il nostro Consiglio
dell’ordine per aver organizzato questa indimenticabile occasione di incontro e di
confronto, particolarmente gradita a noi giovani Avvocati, che approcciamo la
professione forense in un momento storico oggettivamente difficile e particolarmente avaro di soddisfazioni.
Forte, quindi, dell’indicibile piacere con cui saluto una delle prime affermazioni
professionali e rinnovando il mio personale sentimento di gratitudine a coloro i
quali hanno reso possibile questo evento, ed, in particolare, ai Colleghi Livia Rossi
ed Antonio Conte, che si sono prodigati nel consegnarci intatto il prestigio di
questa antica istituzione, quale è la Conferenza dei Giovani Avvocati, passo
rapidissimamente all’argomento scelto del caso Dreyfuss.
Come probabilmente noto a tutti Voi, si tratta della storia di un uomo che
sperimentò sulla propria pelle la perversità e “l’ingiustizia ad ogni costo” della
macchina giudiziaria di uno Stato, quale la Francia, portabandiera di principi
diametralmente opposti a quelli che emergeranno all’esito di uno dei più grandi
FORO ROMANO 5-6/2007
839
IL NOSTRO MONDO
torti della storia moderna. Aldilà delle dimensioni sicuramente epocali che ha
assunto l’affaire Dreyfuss, la sua eco è stata scolpita nella roccia dalla centralità che
in esso ebbero i mezzi di informazione collettiva, i mass media diremmo oggi. Alla
loro costante opera persuasiva si deve la riabilitazione, seppur tardiva e necessitata
dagli eventi, del capitano d’artiglieria Alfred Dreyfuss, incriminato nel 1894 per
spionaggio ed alto tradimento per un semplice biglietto, rinvenuto in frammenti
nel cestino getta carte di un ambasciatore tedesco. Sebbene tutto lasciasse intuire
fin da subito la completa estraneità dello sventurato, dal carattere mite e silenzioso
e di agiata famiglia borghese – tutti elementi che avrebbero dovuto convincere
dell’impraticabilità di un’accusa – il borderau (ossia il biglietto) fu analizzato da tre
periti calligrafi, due dei quali lo ritennero opera del capitano Dreyfuss.
In realtà, come emergerà solo successivamente, il borderau fu solamente il
pretesto per consegnare all’opinione pubblica francese le sorti di un capro
espiatorio inviso ai vertici militari per le sue origine ebraiche.
Non stupirà, quindi, che nei giorni tra il 19 ed il 24 dicembre del 1894,
nonostante il quadro accusatorio fondasse su elementi tutt’altro che concordi e
decisivi – molti critici definirono la perizia calligrafica “fantasiosa e, per certi versi,
divertente” – la Corte militare emise una sentenza unanime di colpevolezza
dell’imputato, che fu condannato alla deportazione in un’isola della Guiana
francese, sulla quale Napoleone aveva fatto edificare un carcere di massima
sicurezza.
Ciò che, viceversa, gli alti vertici dello Stato francese fecero fatica ad ottenere,
sottovalutandone – forse – l’importanza, fu il consenso di una buona parte
dell’opinione pubblica francese ad una sentenza che a Tutti Noi - esperti e meno
esperti – suonerebbe come aberrante: la condanna fu comminata non solo sulla
base del borderau, sul quale le parti avevano potuto dibattere le reciproche
posizioni, ma anche sulla scorta di una fantomatica documentazione segreta – una
lettera si seppe anni dopo – acquisita agli atti ma non consultabile né dall’imputato,
né dal suo difensore per “ragioni di sicurezza nazionale”.
In altri termini, la sanzione fu irrogata per prove documentali note solo ai giurati
ed all’accusa, tuttavia sconosciute a colui il quale esse avrebbero stravolto l’esistenza. Infatti, il capitano Dreyfuss, oltre ad essere stato deportato sull’”isola del
diavolo”, come era anche definito l’atollo francese, fu spogliato degli onori militari,
senza possibilità di contatti con i propri amici o familiari, in virtù di un trattamento
ad hoc, votato d’urgenza dal Parlamento. La sua prigionia fu talmente alienante da
rendergli impossibile di apprendere o, quantomeno percepire, quale protesta e
quanto clamore avessero sollevato le sue vicende giudiziarie, che appassionarono
ed incitarono studiosi, filosofi, politici e gente comune, destinata a passare alla
storia come i “dreyfusardi”.
Tra di essi, è d’obbligo menzionare l’intervento di Emile Zola, con il suo celebre
840
FORO ROMANO 5-6/2007
IL NOSTRO MONDO
“J’accuse”, che fu scritto di getto in un giorno e due notti, a riprova che l’impeto della
verità non necessita di particolari limature o costruzioni, destinato a passare alla
storia come emblema indimenticabile dell’insofferenza generalizzata all’antisemitismo, al razzismo ed al nazionalismo cieco: tutti sentimenti che avrebbero rilevato
la loro drammatica potenzialità lesiva di lì a trenta anni.
E’ proprio il punto più alto che raggiunse l’invettiva dei dreyfusardi a consegnarci un insegnamento che – specie per noi Giovani – posso tranquillamente definire
“pietra angolare” delle nostre coscienze. Aldilà degli interessi in gioco e del muro
di silenzio che ostruisce la dialettica, quando percepiamo forte il peso di un’ingiustizia o di una vessazione, anche noi siamo chiamati a levare il nostro “J’accuse”,
composto e leale.
E ciò anche se, come avvenne per Zola, poi condannato per diffamazione, potrà
esserci più dannoso che utile, solo così avremmo partecipato a quella Giustizia, in
nome della quale –sebbene per due volte la Cassazione avesse respinto l’istanza di
revisione del processo – il Presidente Loubet nel 1906 accordò, sospinto da un coro
unanime di consensi, la grazia ad Alfred Dreyfuss.
Di lì a pochi mesi, su sollecitazione di un altro Parlamentare, tale Juares, la
Suprema Corte di Cassazione, nuovamente investita della decisione, assolse
definitivamente Alfred Dreyfuss da ogni accusa, servendosi della più ampia delle
formule: “Nulla resta intatto dell’accusa portata contro Dreyfuss, niente a suo
carico che possa essere qualificato reato o delitto”.
Giungeva, così, a conclusione il 12 luglio del 1906, dopo più di dodici anni, uno
dei più grandi torti giudiziari, costellato di improvvisi colpi di scena, ripensamenti,
manifestazioni di protesta ed articoli di stampa, che faremmo fatica a racchiudere
in un solo archivio, per quanto grande.
La storia del capitano d’artiglieria Alfred Dreyfuss ,aldilà delle fin troppo
scontate reazioni di sdegno che immediatamente suscita in tutti noi, credo che
possa lasciare in eredità agli operatori del diritto un messaggio fondamentale ed
imprescindibile.
Anche quando la soluzione appare a portata di mano e la facilità nel raggiungerla
ci sottrae quella lente d’ingrandimento senza la quale molti miopi si erano indotti
a vedere in Dreyfuss l’autore del borderau, è in quei momenti che bisogna
rispolverare tutte le energie per non accontentarsi e riaccendere quella sete di
indagine critica che fa della nostra professione forense il mestiere più bello del
mondo.
Grazie dell’attenzione.
Avv. Gabriele Zuccheretti
FORO ROMANO 5-6/2007
841
IL NOSTRO MONDO
LA GIUSTIZIA CHE NON C’È
di Francesco Gianzi
I dati in crescita esponenziale delle statistiche sulle disfunzioni del sistema
“giustizia” tuonano la loro denuncia. L’effetto dura pochi giorni, poi ritorna il
silenzio. 10 milioni di processi pendenti, 4,5 milioni civili e 5,5 milioni penali. Se
per ogni causa civile vi sono almeno due parti e quella penale ne coinvolge di più,
ci troviamo nell’ordine di circa 22 milioni di cittadini che attendono “giustizia”. Se
ai processi in corso d’opera aggiungiamo i milioni di cittadini che hanno subito
delle ingiustizie o una giustizia giunta in forte ritardo, possiamo ben comprendere
che realmente si tratta di una emergenza nazionale.
Dal 1990 ad oggi abbiamo avuto 12 ministri della giustizia, ad ogni inaugurazione di anno giudiziario si ripetono stancamente gli stessi numeri con gli stessi
problemi. Centinaia di parlamentari si sono succeduti nelle commissioni giustizia
della camera dei deputati e del senato della repubblica, dei quali molti avvocati ed
ex magistrati, ma i provvedimenti legislativi volti a risolvere qualche problema o
sono rimasti nel cassetto o spesso hanno avuto un effetto contrario.
Il degrado allarmante del servizio “Giustizia” oscura anche lo sforzo dei molti
che svolgono con professionalità e rigore il proprio lavoro, mortificando ogni
risultato per l’eccessivo ritardo della risposta giudiziaria.
Purtroppo negli ultimi 30 anni abbiamo visto mettere in scena un repertorio
insuperato di invalidità progettuale, di improduttive diatribe, di incontinenza
giudiziaria a senso unico, di verità a corrente alternata..
Bisogna prendere coscienza che nelle società democratiche, pluraliste, parlamentari non sono sufficienti le buone idee, la prospettazione di soluzioni intelligenti, è necessario avere una categoria compatta e unita per farsi sentire, deve
cambiare l’acustica delle buone intenzioni, delle cure generiche e l’Avvocatura
conterà per quello che vale e può dare al buon governo dell’amministrazione della
Giustizia, gli avvocati non sono assenti, vengono esclusi, non siamo figli di un dio
minore, siamo parte integrante del sistema giustizia, nasce l’esigenza di moltiplicare
le forme di aggregazione per coinvolgere il maggior numero di colleghi, è
fondamentale unire, riunire, non per omologare l’autonomia del singolo professionista né le diversità ed individualità collettive che ognuno legittimamente rappresenta, ma per accrescere il peso e la forza degli avvocati nell’amministrazione della
giustizia, per formare un vasto e capillare consenso per portare gli avvocati oltre …
842
FORO ROMANO 5-6/2007
IL NOSTRO MONDO
BORSE PER TIROCINI FORMATIVI PER GIOVANI AVVOCATI
Il 13 settembre 2007 presso l’Istituto regionale di studi giuridici A.C. Jemolo, alla
presenza del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Avv. Alessandro
Cassiani e del Consigliere Avv. Rosa Ierardi si è svolta la presentazione del bando per 55
borse di studio per tirocini formativi per giovani avvocati.
Il progetto, promosso e finanziato dalla Regione Lazio Assessorato all’Istruzione, Diritto
allo Studio e Formazione, primo nel suo genere in Italia, si propone di fornire ai giovani
avvocati abilitati alla professione dal primo gennaio 2003, le competenze professionali,
l’approfondimento nel campo della professione forense e la specializzazione necessaria in
quei settori del diritto di recente introduzione nell’Ordinamento italiano, attraverso la
realizzazione di attività formative “post lauream” presso gli studi legali della nostra regione
o presso le strutture dell’Avvocatura della Regione Lazio.
Il piano è stato illustrato dall’assessore regionale Silvia Costa e dal Commissario
Straordinario dell’Istituto A.C. Jemolo, Avv. Aldo Rivela, alla presenza dei Professori Paolo
Stella Richter, Cesare Mirabelli e Romano Vaccarella e del Presidente dell’Ordine degli
Avvocati di Roma, Avv. Alessandro Cassiani, e del Consigliere Avv. Rosa Ierardi. Quest’ultima, nell’esprimere apprezzamento per il piano intrapreso dalla Regione Lazio, ha sottolineato l’importanza di promuovere iniziative volte alla formazione e all’inserimento di
giovani avvocati nel mercato del lavoro, soprattutto in considerazione della mancanza, ad
oggi, della figura del cosiddetto “maestro” di un tempo, che garantisca una compiuta crescita
professionale di quanti intraprendono la professione legale, auspicando pertanto che detto
progetto rappresenti il primo passo verso una sempre maggiore integrazione di giovani
avvocati nel foro romano.
Il 6 novembre 2007 si riuniva per la prima volta la commissione per la formazione della
graduatoria delle domande relative all’erogazione delle borse di studio, composta dal
Professor Giuseppe La Cute per l’Istituto A.C. Jemolo, dall’Avv. Rosa Ierardi per il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dall’Avv. Rosa Privitera per l’Avvocatura della Regione
Lazio e dal Segretario Giuseppe Licciardi. I lavori venivano completati a fine novembre 2007
con l’assegnazione di 55 borse di studio per tirocini presso studi legali e di ulteriori 11 per
tirocini presso l’Avvocatura della Regione Lazio.
Il 4 dicembre 2007 si è svolta, presso l’Istituto A.C. Jemolo, la cerimonia di assegnazione
delle borse di studio, alla presenza dell’Assessore regionale Silvia Costa, del Commissario
Straordinario dell’istituto Avv. Aldo Rivela, del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati Avv. Alessandro Cassiani, e dei membri della Commissione per l’assegnazione,
Prof. Giuseppe La Cute, Avv. Rosa Ierardi e Avv. Rosa Privitera.
Nell’occasione sono intervenuti i tirocinanti assegnatari delle borse di studio e i domini
degli studi presso i quali svolgeranno la loro attività.
Cons. Avv. Rosa Ierardi
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IL NOSTRO MONDO
NECROLOGI
IN RICORDO DI FLAVIO GRAZIANI
Venerdì 20 luglio 2007 per una embolia, insorta a seguito di un semplice
intervento chirurgico al ginocchio, veniva a mancare Flavio Graziani, un giovane
e bravo collega da tutti stimato e ben voluto.
Pubblichiamo alcuni brani di una accorata lettera a lui dedicata che il padre avv.
Giovanni Graziani ci ha fatto pervenire:
“Il vuoto che hai lasciato in tutti noi è incolmabile.
Nel nostro cuore resterà perenne il ricordo della tua onestà.
Come potrei mai dimenticare il tuo viso radioso e felice, in occasione dei tuoi
primi successi forensi?
Come potrei dimenticare la tua operosità, il tuo costante impegno nel voler
aiutare il prossimo e la tua generosità?
La nostra vita sembra aver perso ogni significato.
Sarai sempre il nostro punto di riferimento.”
a cura di Giovanni Cipollone
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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
***
avv. prof. UBALDO PERFETTI
vice presidente del Consiglio Nazionale Forense
***
GLI ORDINI E L’ATTUAZIONE DELLA FORMAZIONE PERMANENTE:
DUBBI, REAZIONI E SUGGERIMENTI.
SOMMARIO: I -. Premessa: la centralità della funzione dei Consigli dell’Ordine in
materia di formazione permanente. II -. I dubbi circa la mortificazione di tale funzione
originati dalla stipula di protocolli tra CNF ed associazioni nazionali forensi. Superamento. III -. Le reazioni: la risposta dei Consigli e la condivisione generalizzata delle
nuove regole. IV -. Suggerimenti: l’adozione di regolamenti locali in materia di
formazione e la sinergia in sede distrettuale. V -. Conclusione: la funzione dei Consigli
di controllo della qualità della prestazione professionale come risposta ad una
esigenza sociale e garanzia di modernità del sistema ordinistico.
***
I -. I Consigli dell’Ordine degli avvocati hanno un ruolo centrale nel meccanismo della
formazione permanente; se volessimo affidarci alla sola statistica ritenendola sufficiente ad
esprimere tale centralità, basterebbe ricordare che ad essi, al loro ruolo e funzioni, si fa
riferimento per ben 32 volte nel contesto di un regolamento composto di pochi articoli, a
paragone del Consiglio Nazionale Forense cui ci si riferisce in soli 17 casi.
Più concretamente, il ruolo fondamentale dei consigli è dimostrato dalla pluralità,
complessità e vastità delle funzioni loro attribuite, riassumibili in quelle di:
(a) promozione (art. 3/3);
(b) organizzazione (art. 3/3);
(c) individuazione (art. 3/1 lett. c);
(d) accreditamento (art. 3/3);
(e) autorizzazione e riconoscimento (art. 4/1 lett. e);
(f) attribuzione (art. 4/2);
(g) esonero e dispensa (art. 5/2);
(h) vigilanza e controllo (art. 7/1 ed 8);
(i) attuazione (art. 7/1, 7/2, 7/3);
(l) notizia (art. 3/5).
Non è possibile creare una graduatoria di importanza tra queste funzioni, perché è il loro
esercizio complessivo che garantisce l’attuazione della formazione permanente; tuttavia
promozione, ed organizzazione, da un lato, accreditamento, dall’altro, si prestano più di tutte a
rendere evidente la delicatezza ed al contempo l’importanza del ruolo.
(1) Il consiglio territoriale è al centro del meccanismo della formazione perché senza la
sua organizzazione di un evento formativo, quest’ultimo – per quanto scientificamente
apprezzabile – non può produrre crediti utili all’adempimento del debito.
Sul consiglio territoriale grava, pertanto, un dovere di attivazione per organizzare, o
promuovere, eventi formativi; il che amplia il novero delle attribuzioni istituzionali in una
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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
direzione che, come vedremo, contrassegna la sua modernità ed è garanzia della sua
persistente attualità.
(2) Fondamentale è la funzione che si esprime nell’accreditamento. L’averla considerata
un appannaggio esclusivo dei Consigli dell’Ordine, è sintomatico del rilievo che essi hanno
nella visione del Consiglio Nazionale Forense e ciò (i) sia per il particolare impegno che
l’attività richiede, (ii) sia perché, tramite il suo esercizio, essi diventano il perno attorno a cui
ruota l’universo delle associazioni forensi ed enti, anche lucrativi, attivi nel settore della
formazione.
Soprattutto a quest’ultimo riguardo è bene ricordare che nessuno, al di fuori dei Consigli
dell’Ordine (e del Consiglio Nazionale Forense), è in grado di produrre eventi autoaccreditanti, non bisognevoli, cioè, di quella valutazione, preventiva o successiva, che è la sola in
grado di trasformare un evento generico in un evento formativo capace, ai sensi del
regolamento, di generare crediti.
Quindi, il rapporto tra associazioni forensi, di qualunque specie e natura, da un lato e
Consigli dell’ordine, dall’altro, è – sul piano della formazione permanente – contrassegnato
da sovraordinazione funzionale dei secondi rispetto alle prime; rapporto che i recenti
protocolli stipulati dal Consiglio Nazionale Forense con alcune associazioni forensi non
solo non hanno alterato, ma hanno confermato e se possibile rafforzato, come subito
vedremo.
II -. Recentemente, il Consiglio Nazionale Forense ha stipulato con l’Unione Camere
Penali Italiane un protocollo d’intesa concernente la formazione permanente, sulla cui falsariga
sono stati, o verranno stipulati, a breve, altri protocolli con l’Unione Nazionale delle Camere
Civili, l’Unione Nazionale delle Camere degli avvocati Tributaristi, l’Associazione Italiana
Giovani Avvocati, l’Associazione italiana avvocati per la Famiglia e i minori ed infine la
Cassa Nazionale di previdenza forense.
Anche l’Associazione Nazionale Forense ha chiesto di poter stipulare un protocollo con
il Consiglio Nazionale Forense.
Prendendo a modello quello con l’Unione Camere Penali Italiane, il Consiglio Nazionale Forense ha riconosciuto, anzitutto, l’attività formativa svolta dall’Unione nelle discipline penalistiche (art. 1), per poi convenire che “(…) la partecipazione e l’esercizio delle attività
formative nell’ambito di eventi formativi nelle discipline penalistiche presentati ed organizzati
dall’UCPI, direttamente o attraverso sue articolazioni territoriali, anche per il tramite delle proprie
scuole, integrerà assolvimento degli obblighi di formazione continua professionale con l’attribuzione
di crediti formativi nella misura stabilita dagli artt. 3 e 4 del regolamento” (art. 2).
Nell’art. 3) è stabilito che l’Unione, “(…) anche per le sue articolazioni territoriali, darà
preventiva informazione al CNF ed ai Consigli dell’Ordine del luogo di svolgimento, degli eventi
formativi dalle stesse organizzati”, indicando natura dell’evento, durata, nominativi dei relatori
ed ogni altra informazione utile.
Infine, con l’art. 4) è attribuito al CNF il potere di richiedere all’Unione “(…) ulteriori
informazioni in merito all’evento e potrà rifiutare l’accreditamento di singoli eventi solo con
comunicazione motivata entro dieci giorni dal ricevimento dell’informativa”.
I principi del regolamento sul riparto di competenze tra Consiglio Nazionale Forense e
singoli Consigli dell’Ordine per l’accreditamento di eventi formativi, riconoscono ai
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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
secondi l’esclusiva competenza per quelli destinati a svolgersi localmente (art. 3/3 regolamento), mentre al Consiglio Nazionale Forense spetta l’altra concernente gli eventi esteri,
organizzati da enti stranieri, o da realizzarsi localmente, ma caratterizzati da serialità (art. 3/
3 cit.); appannaggio del Consiglio Nazionale Forense è la facoltà di stipulare specifici
protocolli con la Cassa di previdenza e le altre associazioni forensi maggiormente rappresentative, ai fini della loro applicazione anche in sede locale per semplificare ed accelerare le
procedure di accreditamento (art. 3/4 regolamento).
Ciò posto, la lettura e l’interpretazione del protocollo non può avvenire in un senso che
produca la disapplicazione del regolamento, ma, al contrario, deve compiersi in un modo
che sia conforme ad esso con particolare riferimento alle regole sul riparto di competenze;
il protocollo, infatti, non è altro che una delle modalità di attuazione del regolamento,
rappresentandone strumento di semplificazione e di accelerazione delle procedure per cui,
muovendosi in quell’ottica, non può essere, per definizione, eversivo dei suoi contenuti.
Alla luce di ciò, se in astratto la stipula del protocollo è di specifica competenza del
Consiglio Nazionale Forense, in concreto la sua portata non può mortificare la benché
minima prerogativa dei Consigli dell’Ordine, tanto meno quella relativa alla competenza
sull’accredito.
Gli eventi accreditati per suo tramite dal Consiglio Nazionale Forense sono infatti quelli
stessi che quest’ultimo avrebbe potuto e dovuto accreditare anche al di fuori di un protocollo
e cioè gli eventi seriali; per tali dovendosi intendere quelli che sono destinati a svolgersi in
almeno due realtà territoriali con contenuto in tutto e per tutto identico, sia per quanto
attiene alla materia, sia per quanto attiene alle modalità, compresi i relatori.
Il protocollo assume, dunque, la sola funzione di semplificare le procedure di accreditamento in sede nazionale partendo dal presupposto, dato per assodato in quanto frutto di
preventiva verifica, che la singola associazione firmataria, in ragione della sua storia,
tradizione, serietà ed esperienza in un dato settore, non può non essere organizzatrice di
eventi in linea con i caratteri richiesti dal regolamento.
Ne deriva che per quelli seriali organizzati dall’associazione nazionale firmataria di un
protocollo, da essa attuati direttamente sul territorio, o tramite le sue articolazioni periferiche, le attribuzioni proprie dei singoli Consigli dell’Ordine resteranno quelle previste dal
regolamento per gli eventi seriali accreditati dal Consiglio Nazionale Forense.
Il consiglio nel cui territorio si svolge uno dei questi eventi:
(i) dovrà, per prima cosa, verificarne l’appartenenza al novero degli eventi accreditati ai
sensi del protocollo dal Consiglio Nazionale e la sua natura seriale; ciò sarà possibile perché
l’associazione stipulante deve adempiere l’obbligo di cui all’art. 3) del protocollo (qui
assunto a paradigma) secondo cui va data “(…) preventiva informazione al CNF ed ai Consigli
dell’Ordine di svolgimento, degli eventi formativi dalle stesse organizzati con riguardo alla natura
dell’evento, alla sua durata, ai nominativi di eventuali relatori ed interventori con ogni altra utile
informazione”. In caso di inadempimento nei confronti del consiglio territoriale, quest’ultimo si potrà attivare con richiesta di informazioni al Consiglio Nazionale Forense.
(ii) Secondariamente dovrà verificare se esiste e, nell’affermativa, se è funzionale allo
scopo, il sistema di controllo delle presenze.
(iii) Da ultimo resta sempre il potere/dovere del consiglio territoriale di controllare la
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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
scientificità degli eventi e la loro congruenza con gli scopi del regolamento; caratteri che, dati
per scontati in ambito protocollare in considerazione delle qualità soggettive dell’associazione, devono poi trovare riscontro nel caso concreto.
L’esito negativo del controllo di uno qualsiasi di tali aspetti, imporrà al consiglio
territoriale un’immediata segnalazione al Consiglio Nazionale Forense per la revoca – se del
caso - dell’accreditamento del singolo evento, o nei casi più gravi, per l’esercizio del potere
di recesso di cui all’art. 8) del protocollo.
Come si vede, da un lato si dimostra che quest’ultimo non può essere occasione di
aggiramento del regolamento, dall’altro che l’unica attività sottratta al consiglio locale è solo
quella relativa alla formulazione del giudizio di accreditamento; ma ciò, non quale
conseguenza del protocollo, bensì dei principi originari e regolamentari sul riparto delle
competenze, trattandosi di eventi seriali per i quali – ribadiamo – anche a prescindere dal
protocollo, il giudizio è sempre riservato al Consiglio Nazionale Forense.
Se invece l’associazione, o una sua articolazione periferica, intendessero organizzare in
sede locale un evento non seriale, il protocollo d’intesa non è più applicabile e sarà il consiglio
territoriale a determinare se ed in che misura l’evento è da accreditare secondo il regolamento.
Come si vede, il sistema dei protocolli non lede minimamente la speciale primazia
funzionale rispetto al fenomeno associazionistico riconosciuta ai Consigli dell’ordine in
questa speciale materia (per le ragioni esposte nella relazione di accompagnamento del
Regolamento e riferibili, sostanzialmente, alla necessità di spostare l’attenzione sull’evento
formativo e non sul soggetto che l’organizza); ai consigli, pertanto, spetterà sempre una
penetrante funzione di controllo e valutazione.
III -. Circa le reazioni alle novità introdotte dal regolamento, si può dire che esse sono
state complessivamente molto positive.
La speciale commissione costituita presso il Consiglio Nazionale Forense e deputata al
controllo, tra l’altro, dei piani formativi predisposti dai singoli ordini ai sensi dell’art. 7/2 del
regolamento, nella riunione del 14 novembre ha verificato che 84 Consigli hanno presentato
i piani nel rispetto del termine del 31 ottobre 2007; di questi, 7 sono stati approvati così come
pervenuti, 76 sono stati interloquiti.
Le richieste di accreditamento pervenute al Consiglio Nazionale Forense sono invece
state 75, di cui 66 relative ad eventi programmati e 9 ad eventi già svolti; di queste, ne sono
state esaminate 60, di cui 20 sono risultate accreditabili.
Molti Consigli dell’Ordine hanno preannunciato l’invio a breve dei loro piani.
A fronte di questa adesione che può dirsi molto soddisfacente, si registrano isolate voci
dissenzienti; si tratta, in particolare, di tre o quattro Consigli dell’Ordine che hanno
contestato l’iniziativa in sé di adozione del regolamento, sul riflesso dell’esistenza di una loro
potestà regolamentare autonoma in materia. Sono stati anche presentati due ricorsi al TAR
del Lazio per l’impugnativa del regolamento da parte di singoli avvocati.
Ma l’obiezione non coglie nel segno in astratto ed in concreto:
(i) in astratto, perché non può certo essere messo in discussione il potere regolamentare
del Consiglio Nazionale Forense nella materia della formazione permanente, perché (a) da
un lato l’art. 13 del codice deontologico forense eleva al rango di dovere deontologico il
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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
rispetto dei “(…) regolamenti del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio dell’ordine di
appartenenza concernenti gli obblighi e i programmi formativi”, mentre (b) dall’altro è oramai ius
receptum che “(…) le deliberazioni con le quali il Consiglio Nazionale Forense procede alla
determinazione dei principi di deontologia professionale e delle ipotesi di violazione degli stessi,
costituiscono (…) regolamenti adottati da un’autorità non statuale in forza d’autonomo potere in
materia che ripete la sua disciplina da leggi speciali in conformità dell’art. 3/2 delle disposizioni sulla
legge in generale” onde si tratta “ di legittima fonte secondaria di produzione giuridica” (Cass. sez.
unite, 3 maggio 2005, n. 9097 in Rass. Forense, 2005, fasc. 3-4, 1348). Soggiungono le sezioni
unite della Corte di cassazione che “(:..) l’autonomia degli ordinamenti professionali rispetto a
quello statuale – della quale è peculiare espressione l’autodichia attuata mediante sia il codice
d’autoregolamentazione di categoria sia la decisione anche giurisdizionale de singolo caso disciplinare
– venga tuttora considerata un valore altamente positivo in una società libera e democratica” (Cass.
sez. unite 9097/2005 cit.);
(ii) ma nemmeno in concreto l’obiezione è corretta, perché l’esercizio di questo potere
non interseca la sfera di autonomia regolamentare dei singoli Consigli dell’Ordine e quindi
non può lederla.
Essi restano infatti pienamente liberi – come prefigura il cit. art. 13 - di adottare propri
regolamenti in materia i quali, muovendosi all’interno del quadro disegnato dal Consiglio
Nazionale Forense, abbiano lo scopo di dettagliare modalità, tempi ed aspetti delle
procedure costituenti il riflesso delle loro attribuzioni.
Trattasi, in buona sostanza, di regolamenti di attuazione di quello del Consiglio
Nazionale Forense, deputati a standardizzare e procedimentalizzare, in particolare, il
meccanismo dell’accredito con previsione di griglie, parametri, condizioni, caratteristiche
degli eventi in presenza dei quali esso può, o non può, concedersi. Sempre attraverso il
regolamento d’attuazione potranno stabilirsi le modalità di funzionamento ed i criteri di
giudizio cui si debbono attenere eventuali commissioni costituite allo scopo.
IV -. Questa dell’adozione di regolamenti locali appare, dunque, modalità più che
adeguata per conferire trasparenza e snellezza all’attività in materia del Consiglio dell’Ordine sempre che - si ribadisce - il regolamento non sia eversivo del contenuto di quello del
Consiglio Nazionale Forense.
La sinergia tra ordini distrettuali, poi, costituisce ulteriore accorgimento funzionale ad
un razionale esercizio del potere/dovere di formazione.
Le unioni distrettuali – come già precisato nella relazione di accompagnamento al
regolamento – sono le sedi naturali ove l’offerta formativa può essere omogeneizzata per una
platea di fruitori più ampia di quella circondariale, tramite coordinamento di iniziative, sia
dal punto di vista cronologico, sia contenutistico; evitando così, tra l’altro, anche il rischio
della sovrapposizione di eventi formativi simili organizzati dai singoli consigli circondariali.
Tra gli 84 piani formativi esaminati dal Consiglio Nazionale Forense, solo poco più di
quattro provenivano dallo stesso distretto ed esprimevano la posizione comune di altrettanti
consigli circondariali.
V -. L’aggiornamento inteso come lifelong learning e cioè come processo culturale di
crescita professionale, piuttosto che come mantenimento di conoscenze acquisite, è la sfida
all’avvocatura nel presente.
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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
La classe forense italiana non può restare indifferente al fatto che già dal 2000 il Consiglio
d’Europa e dal 1999 il CCBE, raccomandano di considerare questo aspetto dell’esercizio
della professione come fattore chiave per favorire competitività e sviluppo economico.
Gli avvocati si affacciano a questo proscenio da buoni ultimi rispetto ad altre categorie
professionali e costituisce un preciso imperativo morale quello di perseguire con determinazione l’obiettivo della formazione permanente quale fattore di maturazione culturale a
garanzia della qualità della prestazione.
I Consigli dell’Ordine dovrebbero, non solo assecondare questa linea di tendenza, ma
anche e soprattutto assumere il ruolo che loro compete di fattori direttivi del cambiamento
professionale; dalla società sale la richiesta di un atteggiamento culturale più consapevole
degli obblighi, non solo giuridici, ma anche morali e sociali che l’esercizio della professione
comporta se essa vuol essere in linea con la sua alta funzione.
Ai Consigli dell’Ordine la responsabilità di comprendere che la garanzia della qualità
della prestazione professionale è, contemporaneamente, garanzia della loro permanente
vitalità perchè li trasforma, da centri di imputazione di interessi solo corporativi della
categoria – ruolo che li confinerebbe a breve nella dimensione dell’antistoricità e quindi
dell’irrilevanza – in garanti della capacità degli avvocati di rispondere alla pretesa sociale di
comportamenti professionali in linea con l’alta funzione che l’art. 24 della Costituzione
riconosce all’avvocatura.
Roma, 23 novembre 2007
EMENDAMENTI AL D.D.L. AC-3256 (Legge finanziaria per il 2008), ART. 53-BIS
IN TEMA DI AZIONI COLLETTIVE
I presenti emendamenti sono stati elaborati dal gruppo di lavoro presieduto dal cons.
Alessandro Bonzo assistito dagli avv. Giuseppe Colavitti e Cesare Pagotto.
Hanno partecipato ai lavori: prof. Antonio Briguglio, prof. Sergio Chiarloni, prof.
Giorgio Costantino, prof. Giuseppe Miccolis, prof. Bruno Sassani, prof. Vincenzo Vigoriti,
avv. Giuseppe Carriero, avv. Luciano Di Via, avv. E. Granata, dott. Antonio Matonti, dott.
Luciano Panzani, avv. Chiara Petrillo, dott.ssa Tiziana Pompei, avv. Giuseppe Tiracorrendo,
avv. Laura Vasselli
Dopo l’articolo 53, inserire il seguente:
“Art. 53-bis. (Disciplina dell’azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori)
1. Il presente articolo istituisce e disciplina l’azione collettiva risarcitoria a tutela dei
consumatori, quale nuovo strumento generale di tutela nel quadro delle misure nazionali
volte alla disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti, conformemente ai princìpi
stabiliti dalla normativa comunitaria volti ad innalzare i livelli di tutela.
2. Dopo l’articolo 140 del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre
2005, n. 206, è inserito il seguente:
“Art. 140-bis – (Azione collettiva risarcitoria). – 1. Le associazioni dei consumatori e degli
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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
utenti di cui al comma 1 dell’articolo 139 e gli altri soggetti di cui al comma 2 del presente
articolo, fermo restando il diritto del singolo cittadino di agire in giudizio per la tutela dei
propri diritti e interessi legittimi conformemente a quanto previsto dall’articolo 24 della
Costituzione, possono richiedere singolarmente o collettivamente alla Corte di appello del
luogo ove ha la sede legale o la residenza il convenuto, l’accertamento del diritto a
condanna al risarcimento dei danni e la restituzione delle somme dovute direttamente ai
singoli consumatori o utenti interessati, in conseguenza di atti illeciti commessi nell’ambito
di rapporti giuridici relativi a contratti cosiddetti per adesione, di cui all’articolo 1342 del
Codice Civile, che all’utente non è dato contrattare e modificare, di atti illeciti extracontrattuali, di pratiche commerciali scorrette di cui al d.lgs. 146/07 o di comportamenti
anticoncorrenziali, messi in atto da fornitori di beni e servizi nazionali e locali, sempre che
ledano i diritti di una pluralità di consumatori o di utenti anche ai sensi dell’art. 32-bis del
testo unico della finanza approvato con d.lgs. 58/1998.
1-bis. Nel comma 1° dell’art. 140 la parola “Tribunale in composizione monocratica” è
sostituita con “Corte di Appello”.
2. Con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dello sviluppo
economico, sentite le competenti Commissioni parlamentari, sono individuate, a seguito di
apposita domanda, le ulteriori associazioni di consumatori, investitori e gli altri soggetti
portatori di interessi collettivi legittimati ad agire ai sensi del presente articolo. Altre
associazioni sono legittimate all’esercizio di singola azione collettiva di cui al comma
precedente previa presentazione di apposita istanza rivolta al Ministro della Giustizia,
che provvede valutata l’adeguata rappresentatività in relazione al caso concreto. In
mancanza di provvedimento espresso nel termine di novanta giorni dalla presentazione
della domanda l’autorizzazione si intende concessa.
3. L’atto con cui il soggetto abilitato promuove l’azione collettiva di cui al comma 1
produce gli effetti interruttivi della prescrizione ai sensi dell’articolo 2945 del codice civile,
anche con riferimento ai diritti di tutti i singoli consumatori o utenti conseguenti al
medesimo fatto o violazione.
4. Con la sentenza di accoglimento il giudice determina i requisiti ed i criteri in base
ai quali deve essere fissata la misura dell’importo da liquidare in favore dei singoli
consumatori o utenti.
5. In relazione alle controversie di cui al comma 1, davanti al giudice può altresì essere
sottoscritto dalle parti un accordo transattivo nella forma della conciliazione giudiziale.
6. La definizione del giudizio nel merito rende inammissibile o improcedibile ogni altra
azione collettiva ai sensi del presente articolo nei confronti dei medesimi soggetti e per le
medesime fattispecie.
7. A seguito della pubblicazione della sentenza di cui al comma 4 ovvero della
sottoscrizione dell’accordo transattivi di cui al comma 5, le parti, singolarmente o
tramite delega alle associazioni di cui ai commi 1 o 2 promuovono la composizione non
contenziosa delle controversie azionabili da parte dei singoli consumatori o utenti
presso uno degli organismi di cui all’art. 38 del d. lgs. 17 gennaio 2003, n. 5 e successive
modificazioni, ovvero dinanzi ad uno degli organismi di composizione stragiudiziale
delle controversie costituiti ai sensi del comma 4 dell’art. 2 della legge 29 dicembre 1993,
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n. 580, cui possono ricorrere tutti gli interessati. Si applicano le disposizioni di cui agli
articoli 39 e 40 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 5 e successive modificazioni.
Il verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti e dal conciliatore definisce i modi, i
termini e l’ammontare per soddisfare i singoli consumatori o utenti nella loro potenziale
pretesa. La sottoscrizione del verbale rende improcedibile l’azione dei singoli consumatori
o utenti per il periodo di tempo stabilito dal verbale per l’esecuzione della prestazione
dovuta, e comunque non oltre sei mesi. La prescrizione dell’azione resta sospesa.1
8. In caso di mancata adesione alla composizione di cui al comma 7 In caso di inutile
esperimento della composizione di cui al comma 7, il singolo consumatore o utente può
agire giudizialmente, in contraddittorio, al fine di chiedere l’accertamento, in capo a se
stesso, dei requisiti individuati dalla sentenza di condanna di cui al comma 4 e la
determinazione precisa dell’ammontare del risarcimento dei danni riconosciuto ai sensi
della medesima sentenza.
9. La sentenza di condanna di cui al comma 4, unitamente all’accertamento della qualità
di creditore ai sensi dei commi 7 e 8, costituisce ai sensi dell’articolo 634 del codice di
procedura civile, titolo per la pronuncia da parte del giudice competente di ingiunzione di
pagamento, richiesta dal singolo consumatore o utente, ai sensi degli articoli 633 e seguenti
del medesimo codice di procedura civile.
10. La sentenza di condanna di cui al comma 4, ovvero l’accordo transattivo di cui al
comma 5 debbono essere opportunamente pubblicizzati su almeno due quotidiani a
diffusione nazionali a cura e spese della parte convenuta, onde consentire la dovuta
informazione alla maggiore quantità di consumatori e utenti interessati.
11. Nelle azioni collettive aventi ad oggetto prodotti o servizi venduti attraverso contratti
conclusi secondo le modalità previste dall’articolo 1342 del codice civile, la diffusione di
messaggi pubblicitari ingannevoli, accertati dall’autorità competente, rende nulli i contratti
nei confronti di tutti i singoli consumatori o utenti nel periodo di diffusione del messaggio
stesso. La nullità può essere fatta valere solo dal promotore dell’azione di gruppo.
12. In caso di soccombenza, anche parziale, del convenuto, lo stesso è condannato al
pagamento delle spese legali. In ogni caso, il compenso dei difensori del promotore della
azione collettiva non può superare l’importo massimo del 10 per cento del valore della
controversia”. Se risulta che la parte soccombente ha agito o resistito in giudizio con
malafede o senza la normale prudenza/colpa grave, il giudice, con la sentenza che
pronuncia sull’azione collettiva di cui al comma 1, oltre che al rimborso delle spese
legali la condanna anche d’ufficio e senza necessità di prova del danno, al pagamento
di una somma equitativamente determinata da corrispondere all’altra parte a titolo
risarcitorio.
13. Le disposizioni di cui al presente articolo diventano efficaci decorsi 180 giorni dalla
data di entrata in vigore della presente legge”.
Roma, 23 novembre 2007
___________________________
1
Emendamento suggerito anche da Unioncamere e Conciliatore Bancario
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EXTRAVAGANTES
CONTRO LA MUTABILITÀ E PROLIFERAZIONE
ECCESSIVE DELLE LEGGI
( Avv. Domenico Giustiniani )
Nel vigente positivismo giuridico prevale il principio cardine “ius quia . . . iussum” da una
qualche autorità sovrana, umana e statuale. E se ciò non bastasse il diritto positivo, fatto di
leggi, regolamenti e decisioni, muta con una certa disinvolta facilità e indifferenza con
l’illusoria pretesa di regolamentare tutte le azioni e i fatti umani, sempre meglio comunque da
regolare con leggi piuttosto che dai giudici, almeno secondo Aristotele, per ovvi motivi:
“Melius est omnia ordinari lege, quam dimittere iudicum arbitrio” ( Retorica, I,1 ). La legge
è agli uomini per rendere possibile la loro civile convivenza ed ha tra i suoi fini il condurre gli
stessi alla virtù della giustizia “sed gradatim et non subito “. I cambiamenti repentini, anche
nell’ambito sociale e quindi giuridico, sono infatti sempre deleteri, come ben sapevano gli
antichi Romani che innestavano le innovazioni nel riverenziale ossequioso rispetto delle
tradizioni, senza mai sconvolgerle o cambiarle del tutto se non appunto “gradatim” in un certo
lasso di tempo, come fa la chiesa cattolica.
La natura dell’uomo è mutevole ed è quindi giusto che la legge muti al variare delle
situazioni. Sarebbe utopistico, se non per diritto naturale, che la legge fosse infatti immutabile.
Ma esigenze pratiche, oltre che di principio, impongono una certa cautela e prudenza nel
cambiare una legge, a meno che ciò non sia assolutamente necessario o per evitare un
detrimento maggiore oppure che essa sia manifestamente iniqua, avendo comunque però il fine
di giovare al bene comune, come si esprime il Doctor angelicus nella sua definizione :
“Ordinatio rationis ad bonum commune ab eo qui curam habet comunitatis promulgata”
(Sum Theol. I-II, q. 90), cioè comando dettato dalla ragione per il bene comune da parte di chi
è responsabile di una comunità. Definizione da cui emergono tre caratteristiche essenziali di
una vera legge: a) ordine, suggerito dalla Ragione; b) scopo della legge è sempre quello del
bene comune; c) ordine emanato da chi è investito da vera autorità. Il mutare le leggi deve
quindi essere fatto con prudenza da coloro che le fanno, anche perché come affermava l’
Aquinate, citando Agostino, il filosofo di Tagaste: “In quibus etiam Augustinus dicit esse
moderationem attendendam, ne conversatio fidelium onerosa reddatur” (Sum Theol. I-II, q.
107, a. 4), cioè si deve usare una grande moderazione per non rendere troppo gravosa la vita
degli uomini. Agli effetti pratici, la rapida successione e moltiplicazione di leggi comporta la
diminuzione della sua forza coattiva, togliendo il sostegno della consuetudine, qui intesa non
nel senso di fonte normativa del diritto bensì come sinderesi, abito o abitudine sentita e seguita
in modo quasi naturale da coloro che devono osservarla: “Leges habent maximam virtutem ex
consuetudine. Et inde non sunt de facili mutandae” (Sum. Theol. I-II, q. 97, a. 2, ad 1) et ad
2: “Difficile enim est consuetudinem multitudinem removere” ( ibidem ). Al contrario, la
mutabilità e proliferazione eccessive delle leggi comporta: 1) l’incertezza del diritto; 2) il
pregiudizio alla stima e al prestigio della legge e del legislatore; 3) la percezione che la legge
sia un’imposizione arbitraria e contro ragione; 4) problematiche inerenti alla sua interpretazione ed applicazione; 5) la difficoltà della conoscenza ed osservanza sia dei giudici che da
parte degli uomini. Perciò, dai giuristi contrari ad ogni eccessiva mutazione e proliferazione
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sine necessitate di leggi, è fortemente sentito il bisogno di stabilità; ma anche dai filosofi, tra
i quali Aristotele, che ci avvisa “qui facile mutat legem, quantum est de se, debilitat legis
virtutem” (in II Politic., lect.12, 295). E persino dai letterati, visto che Dante Alighieri nel
rimproverare la sua città di Firenze, che troppo cambiava le sue leggi, ebbe a scrivere : “ ... fai
tanto sottili / provvedimenti ch’a mezzo novembre / non giunge quel che tu d’ottobre fili “ (
Divina Commedia, Purg.,VI,142 – 144 ) e così, sebbene in ben altro contesto, il giureconsulto
e poeta Cino da Pistoia in un suo sonetto: “ A che Roma superba tante leggi. Mercè, Dio! chè
i miei giorni ho male spesi in trattar leggi, tutte ingiuste e vane senza la tua che scritta in cor
si porta”, cui fa eco anche il sommo Giustiniano che “ d’entro le leggi trasse il troppo e ‘l vano”
( Dante, Div. Comm., Paradiso, VI, 12 ).
Certo non bisogna adottare l’espediente dei Locresi – come ci tramanda Demostene nel
Contra Timocrate, 139 – i quali, per scongiurare il pericolo del continuo mutamento delle leggi,
mettevano un cappio al collo a chi voleva proporre una nuova legge; e se la legge non appariva
né bella né utile gli davano uno strattone. Ed Aristotele nel criticare Ippodamo, che escogitava
leggi su leggi, afferma che è necessaria molta prudenza nel cambiamento delle leggi, perché si
corre il rischio di cadere nel peggio: anche un minimo miglioramento potrebbe infatti essere
dannoso, perché abitua gli uomini a mutare facilmente le leggi. Così la legge non avrebbe
efficacia perché gli uomini non le obbediscono senza abitudine,la quale si contrae in un certo
lasso di tempo, e cosi il passare facilmente dalle leggi esistenti ad altre nuove leggi non fa che
indebolire il potere obbligante della legge (cfr. Aristotele, Politica, II, 8, 1269, a 20-24).
Lo Stato quindi non deve essere una macchina per fare le leggi, ma come diceva il Carnelutti:
“La legge è fatta non solo per comandare ma per durare. Non può essere naturalmente eterna,
ma deve essere longeva. Ogni mutamento della legge rappresenta un turbamento di equilibrio,
uno sconvolgimento di previsioni, un rallentamento di iniziative. Conviene che le leggi si
preparino con esperienza e si approvino con cautela. Meglio sopportare una legge cattiva che
cambiarla troppo spesso” (F. Carnelutti, La crisi della legge, in : Discorsi intorno al diritto, vol.
I, Padova 1937, pp.179-190). E di conseguenza sono sempre attuali le parole di Saint-Just:
“Occorrono poche leggi. Ove ve ne sono molte, il popolo è schiavo...Colui che dà al popolo
troppe leggi è un tiranno” (L.De Saint-Just, Frammenti sulle istituzioni repubblicane,
trad.ital.Torino 1952, p. 45), come aliis verbis precedentemente aveva affermato anche Tacito:
“Corruptissima res publica plurimae leges” (Ann., III, 27).
Siano gli antichi a noi d’esempio con le XII Tavole, autentica pietra miliare giuridica sia per
i periodi precedenti che successivi, di cui è memoria finanche ai nostri giorni, e in linea di
principio “codificazione” tuttora valida ed esemplare, che seppur risalente al 451 a.C., tra l’altro,
fu lume pei secoli successivi tant’é che Cicerone dirà: “Discebamus enim pueri ut carmen
necessarium duodecim tabularium leges”. E che dire allora del Corpus Juris Justiniani,
sopravvissuto nei secoli e diritto vigente nel Medioevo quale Jus Commune in epoca comunale
fino ai primordi dell’evo contemporaneo con l’Usus Modernus Pandectarum quale legge
applicata negli stati tedeschi. Ben altro dalla codificazione delle leggi degli stati dell’Europa
continentale che da circa due secoli si affannano in effimere stesure di codici. Manca a detti
codici, infatti, la longevità, l’uso nel tempo, che è un valore talmente considerato dai nostri avi
che attribuivano al termine vecchio diversi significati con proprie connotazioni, ora inteso come
antiquus – ciò che esisteva ante ed ora non più –, ora con vetus – esistente da anni e tuttora
perdurante –, ora con vetustus, che invece ha insito il senso di lode ed è degno di rispetto,
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differenziandoli quindi da priscus, quale segno di riverenza, e da inveteratus, che ha profonde
radici nel passato e da tempo perdura. Chi non coglie il significato diverso tra “prisci mores” o
“consuetudo” definita da Cicerone nei suoi scritti ora “vetustas”, ora “diuturna “, ora
“inveterata consuetudo”?
Roma, 29 Ottobre 2007
LA LUNGA ECO DEL CONTUBERNIU
CICALATA GIURIDICO - LETTERARIA
Chi di voi, Signori ignora il venerando istituto del contubernium?
Non uno io stimo; ciò nondimeno ho vaghezza di ripercorrere con voi il nascere e il divenire
di questo istituto, in particolare nelle sue accezioni di unione stabile tra dominus e serva.
Già le Storie Sacre ne parlano e, se non è vano quanto nella Bibbia si legge, nel libro della
Genesi ( Gen. 16,1-18), Abramo ebbe rapporto contubernale con la schiava Agar detta
l’Egiziana, nell’ambito del quale nacque un figlio chiamato Ismaele.
Ma si deve al genio giuridico romano l’aver portato ad alta perfezione l’istituto, così come
lo conosciamo, in particolare nell’accezione di unione stabile tra schiavi o tra un dominus e
una schiava ( il cosiddetto contubernium misto) oggetto della presente cicalata,tralasciando
pertanto l’accezione militare del termine da intendersi come rapporto cameratesco di militari
che vivono sotto la stessa tenda.
Poiché gli schiavi erano oggetto e non soggetto di diritti e mancavano cioè di capacità
giuridica, non poteva istituirsi nessun rapporto produttivo di conseguenze giuridiche, tal che
la relazione conturbenale consisteva in un rapporto di fatto per cui i figli nati da questa unione
assumevano lo status di liberi naturales con conseguente esclusione di qualsiasi diritto
successorio. Riguardo poi ai rapporti tra i due sessi all’interno del contubernium misto, la
legge romana splendeva di chiarezza quale era sua precipua caratteristica e stabiliva così: se
è il libero che vive con una schiava, questi non subisce alcuna conseguenza, anche se la schiava
è di altri (C, de libera causa, 7,16 ). Qualora invece sia una domina che vive in contubernium
con un servo, essa diverrà serva del dominus di questo ( ex S. C. Claudiano, poi abolito in età
giustinianea ; Gai, 1,84 e 160; Ulp. 11,11; Paul.,Sent; 2,21 ). A partire dall’età costantiniana
prevalse la tendenza di evitare in caso di divisione di eredità o alienazione di schiavi lo
smembramento del contubernium intra servos.
Ma al di là della pallida e un po’ polverosa elencazione delle disposizioni normative citate,
dobbiamo immaginare quali delicate storie d’amore siano fiorite all’ombra di questo vetusto
istituto.
Ricordiamo in primis quella romanzata tra Petronio, arbiter elegantiarum, e la sua bella
schiava spagnola Eurice che preferì suicidarsi con lui, sottoposto all’ iniquo ordine neroniano
di suicidio.
Qualcuno mi obietterà che è una storia inventata di sana pianta dallo scrittore polacco
Senkiewick autore di Quo Vadis, ma (1895) a me piaceva, così l’ho citata lo stesso.
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EXTRAVAGANTES
Frutto di un altro romanzo è il contubernium che nell’Asino d’Oro di Apuleio (sec. II d.
C.) vede protagonista Lucio e la procace servetta Fotide, che fu però cagione della sua
metamorfosi in asino.
Un contubernium amoroso storicamente documentato è quello che vide protagonista il
poeta Ausonio (sec V d.C.) e la schiava sveva di nome Bissula.
Per lei il poeta scrisse deliziose pagine di poesia di cui a me piace tradurre alcune
composizioni:
SULLA MEDESIMA BISSULA
Delizia,voluttà, gioco d’amore, piacere,
tu sei una barbara, ma superi, mia luce,
tutte le fanciulle del Lazio.
Bissula, nome rusticanello per una fanciulla così tenera,
e un po’ orrido per chi non vi è abituato,
ma bello per il suo padrone
A UN PITTORE, SUL MODO DI DIPINGERE BISSULA
Pittore, se pensi di fare un ritratto alla mia pupilla,
cerca di imitare ( la ricerca di fiori variopinti )
che effettuano le api dell’Imetto.
Nelle nebbie claustrali del Medio Evo, nonostante, gli sforzi della Chiesa per eliminarlo,
il vetusto contubernium faceva sempre capolino qua e là; mi riferisco nello specifico ad atti
notarili pisani e genovesi dei sec XIII - XIV dai quali si evince come questo istituto fosse ancora
ben vivo.
CONTRATTO DI IACOBO PORCO
31 marzo 1279
In Christi nomine amen! Io Cerasia Siciliana prometto e convengo con te Iacobo Porco
di stare con me e abitare con te e in casa tua e che io debbo stare come femmina tua e che
nessun’altra persona abbia a che fare di conseguenza e che se io abbia conoscenza carnale
con un altro uomo concedo licenza che tu possa tagliarmi il naso o una mano o un piede a
tuo piacimento e che in ogni modo possa prendere vendetta della mia persona come meglio
ti piacerà.
(Archivio di Stato di Genova, S.M., Cartolare 53, cc. 117 r.ev.citato in Archives de
’Orient Latin, I, 1881 P.90)
(Trad. dell’Autore)
CONTRATTO DI MARCO BENTRAMO
8 DICEMBRE 1287
In nomine Domini amen. Io Giannetta Oliveti prometto e convengo con te Marco Bentramo
che io debbo stare con te come tua serva e amante per i prossimi sei anni venturi e venire con
te in luogo e terra che vorrai e tu vorrai condurmi con te per fare ogni servizio alla tua persona
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e alla tua casa e di custodire e conservare le tue cose in buona fede e senza frode e che io non
me ne vada dal tuo servizio fino alla scadenza del detto termine senza licenza e comando e che
tu mi darai per mio corrispettivo vitto e vestiti convenienti e che se alla fine di detti sei anni
mi vorrai licenziare, mi dovrai dare per remunerazione dieci libre di genovini d’oro.
Viceversa io Marco prometto e convengo con te Giannetta di tenerti come mia serva e
amante fino allo spirare di detto termine e di condurti con me in Qualunque luogo, e di darti
vitto e vestiti convenienti e di tenerti e proteggerti sana e ammalata fino al predetto termine e
alla fine di detti sei anni se non vorrai rimanere con me di darti dieci libre di genovini d’oro.
(Archivio di Stato di Genova, S.M., Cartolare 68, cc. 103 r.ev. citato in Archives de l’Orient
Latin, I, 1881 P.90)
(Trad. dell’Autore )
Premesso che nel Medio Evo e nell’Età Moderna la popolazione degli schiavi consisteva
essenzialmente nei turchi saraceni e africani, fatti prigionieri in battaglia c’è da dire che schiave
bellissime di queste etnie entrarono a far parte delle corti europee, come testimonia pure il
Parmigianino con il suo dipinto La schiava turca esposta nella Galleria Nazionale di Parma.
Il contubernium era inoltre oggetto di molte commedie dell’epoca, da Calderon de la Barca
fino alla Commedia dell’Arte Italiana, per non parlare del magico mondo del melodramma;
basti pensare agli atti buffi unici Pimpinone e Vespetta, (1725) di J.Ph Teleman, e La Serva
Padrona, di Giovan Battista Pergolesi 1732.
Con la rivoluzione francese il contubernium fece le valigie e partì per le Americhe dove
l’ambiente era ancora propizio.
Come non ricordare a questo punto gli idilliaci amori contubernali tra il 2° Presidente degli
Stati Uniti D’America Thomas Jefferson e la sua bella schiava negra, nella villa neo-palladiana
di Monticello in Virginia, punta di un iceberg di millanta contubernia nati nelle soleggiate
piantagioni degli Stati del Sud, per non parlare del Centro e del Sud America. Tuttavia le
romantiche storie coloniali contuberniali del sec. XIX non videro l’inizio di quello successivo.
Si spegne così, nella Civiltà Occidentale quella lunga eco più che millenaria Il cui ultimo
poetico sospiro può essere reso da Guido Gozzano ne I colloqui (1911)
ELOGIO DEGLI AMORI ANCILLARI
I
Allor che viene con novelle sue
ghermir mi piace l’agile fantesca
che segretaria antica è fra noi due.
M’accende il riso della bocca fresca,
l’attesa vana, il motto arguto, l’ora, e
il profumo di storia boccaccesca....
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EXTRAVAGANTES
Ella m’irride, si dibatte, implora,
invoca il nome della sua padrona:
“Ah! Che vergogna “ Povera Signora!
“Ah! Povera Signora! ...” E s’abbandona.
II
Gaie figure di decamerone
le cameriste dan, senza tormento,
più sana voluttà che le padrone.
Non la scaltrezza del martirio lento
non da morbosità polsi riarsi,
e non il tedioso sentimento
Che fa le notti lunghe e il sonno scarsi,
non dopo voluttà anima triste:
ma un più sereno e maschio sollazzarsi.
Lodo l’amore delle cameriste!
Novembre 2007
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Avv. Massimiliano Kornmuller
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EXTRAVAGANTES
PHILOGELOS
La forza del destino
Marco Aurelio fu avvertito da un amico a lui fedele di aver saputo che un personaggio molto
ambizioso tramava per usurpargli il trono.
Marco Aurelio gli rispose: “lasciamolo fare, se ciò non si avvererà egli soccomberà ma se
è destino che ciò avvenga nessuno potrà mai uccidere il proprio successore”.
L’origine dell’invasione longobarda
Narsete, celebre eunuco di Costantinopoli, uomo di fiducia prima di Giustiniano e poi di
Giustino, era un valente generale. Ebbe anche importanti incarichi come ambasciatore. Sono
proverbiali gli aspri contrasti con l’imperatrice Sofia, moglie di Giustino, la quale un giorno,
con l’intento di beffeggiarlo, gli inviò alcuni fusi per la tessitura, accompagnandoli con uno
scritto che riportava questa frase: “torna a filare con le mie donzelle”.
Narsete non si scompose più di tanto e le rispose con un altro scritto: “filerò una tela in cui
difficilmente rimarrà integro l’ordito dell’impeto”.
Infatti, in tutta segretezza, stava tramando per far invadere l’Italia dai Longobardi così
come è poi accaduto.
Una “finanziaria” perfetta
L’imperatore Caligola, come riferisce Svetonio, mediante semplici pretesti fece uccidere
molti ricchi romani che vivevano nell’agiatezza, al fine di impossessarsi delle proprie
ricchezze.
Una volta esclamò: “come sarebbe stato meraviglioso se il popolo romano avesse avuto una
testa sola, così senza ulteriori fatiche, avrei potuto tagliarla con un solo colpo”.
Le due facce del problema
Callicratide, generale spartano, durante la guerra del Peloponneso venne a trovarsi in gravi
difficoltà economiche per mancanza di mezzi che consentissero il proseguimento della guerra.
Gli si presentò un tizio che gli offrì 50.000 mine, a condizione di poter ottenere un
vantaggio che mai avrebbe potuto ottenere perché ingiusto.
Callicratide rifiutò e Cleandro, uno dei suoi ufficiali, nel disapprovarlo disse: “se io fossi
Callicratide avrei sicuramente accettato”.
“Anche io” gli rispose Callicratide “avrei accettato se fossi stato Cleandro”.
Giovanni Cipollone
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SEGNALAZIONI E RECENSIONI
Domenico MARAFIOTI “La foto strappata e altri racconti”
“Il filo s.r.l.” Editore – Collana
“Strade-Nuove voci”
Roma, novembre 2007, pagg. 152
Con questa nuova opera, Domenico Marafioti dimostra ancor più la sua versatilità di
scrittore moderno che affronta, con acuta analisi, le più complesse tematiche politiche e
sociali, avvalendosi di una convincente forza narrativa che affascina e seduce.
Una attenzione privilegiata è rivolta ai controversi aspetti della fenomenologia giudiziaria.
Nel primo racconto “La foto strappata”, saggio in cui assume particolare rilievo l’interesse
per la “psicologia del doppio”, l’indagine introspettiva è diretta alla verifica dello sdoppiamento della personalità.
La vicenda si snoda attraverso gli sviluppi di un processo che culmina in teatrali colpi di
scena in cui hanno vita virtù e vizio, il bene e il male, nell’alternarsi di buone e cattive azioni,
nello specchio fedele di un astuto gioco che si articola tra finzione e realtà.
Anche il secondo racconta “Mercante di sogni”, si muove nel mondo giuridico e, con fine
e accurata indagine, fa rivivere la tragica esperienza di un avvocato.
Seguono altri otto racconti che hanno radici profonde nel “paese dell’anima”, in cui
rivivono figure emblematiche, tra momenti esaltanti e clamorose cadute.
Il tema del doppio fa da sfondo a tutto il libro.
Giovanni Cipollone
Domenico MARAFIOTI – “Pagine meridionali”,
Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Catanzaro)
giugno 2007, pagg. 300.
I vasti orizzonti in cui alita lo spirito della modernità, in un clima esasperato di tensioni
sociali, tra seducenti conquiste scientifiche ed edonistiche tendenze, contribuiscono a
rendere più netto il distacco dall’universo dei sentimenti più puri.
Il “sentimento del sud” presente in ogni meridionale che le vicende della vita hanno
portato lontano dalla terra nativa, assume grande fervore in Domenico Marafioti.
Questa nuova pubblicazione dai profondi contenuti umanistici e di grande pregio
stilistico, ha le caratteristiche di una vera e propria autobiografia, dettata sia dal sentimento
che dall’intelletto.
L’opera raccoglie saggi critici, note, memorie, corrispondenze giornalistiche e altri scritti,
con doviziosa descrizione di figure, ambienti ed eventi che richiamano alla memoria i
succosi frutti di un mondo che è la parte migliore di noi stessi.
La seconda parte del libro è dedicata alla rievocazione di letterati, maestri, giuristi, artisti
che hanno dato vita ad un’epoca irripetibile, gelosamente custodita nei nostri cuori.
Chi, con struggente nostalgia ricorda i tempi dell’adolescenza, i compagni di scuola, gli
amici, i primi apprendimenti di vita, le apprensioni, le schermaglie, le prime delusioni; chi
ha ancora nelle orecchie il clamore chiassoso delle feste cittadine, i canti dei marinai che nelle
prime ore della sera, dopo la franchigia, tornavano a bordo delle loro navi; chi sente ancora
risuonare, sul selciato sconnesso di un buio vicolo della città vecchia, i passi di un viandante
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SEGNALAZIONI E RECENSIONI
frettoloso; chi nell’aria tersa del mattino ha osservato, lontano tra le colline, i piccoli grumi
di case, con al centro il campanile svettante verso il cielo, non può trascurare di leggere questo
libro.
Giovanni Cipollone
Ezio Zaino “L’ombra del corpo”
Edizioni Lepisma,
Roma luglio 2007, pagg. 168
“E noi andavamo come coloro che senza pronunciare alcuna frase si parlano tra di loro”.
I 154 sonetti di Ezio Zaino descrivono l’amore, la gioia, il dolore e ogni sentimento che
costituisca l’intima essenza dell’uomo, il tutto soffuso da una grazia carezzevole che avvince
e trasporta in cieli lontani, forse irraggiungibili.
La poesia di Ezio Zaino ha una musicalità tutta propria, fuori dagli schemi canonici che
caratterizzano le cadenze giambiche o gli accenti ritmici dell’endecasillabo.
I versi sgorgano spontanei come pura acqua sorgiva.
Ecco un esempio: “i tuoi capelli sono onde del mare che dolcemente toccano la riva o fil di seta
dalle svolte rare, d’un colore che l’anima ravviva”.
Ed ancora, in una poesia dedicata al padre: “parole piane come intende il cuore, volano senza
vento nella sera e senza peso imprimono la cera che si discioglierà al primo ardore”.
Un famoso critico letterario, Giorgio Barberi Squarotti, tra l’altro, ha così scritto a Ezio
Zaino:
“il suo discorso poetico è vario, ricco, mutevole; la medietà del racconto, della riflessione,
delle descrizioni è sicuramente scorriva”.
Nella prefazione del libro, a firma di Gabriele Di Giammarino, si legge: “scherzando
capovolgerei il ciceroniano cedant arma togae in cedat toga carminibus”.
Giovanni Cipollone
Sandro Bartolomucci: Il socio imprenditore nella nuova s.r.l. –
Collana diretta da Serenella Rossi, Ipsoa 2007
Per la collana diretta da Serenella Rossi e dedicata al “diritto delle società e dei mercati
finanziari” Sandro Bartolomucci, con il suo libro dal titolo “Il socio imprenditore nella
nuova s.r.l.”, ha voluto condurre il lettore a “constatare de visu come risulti quanto mai
inappropriata e antiquata la tradizionale definizione della s.r.l. quale società di capitali di
‘tipo minore’ e di come questa, prescindendo dal rilievo dimensionale, configuri oggi uno
stimolante ‘laboratorio’ entro il quale sperimentare e sviluppare le istanze di un’impresa
moderna e concorrenziale”.
Alla “Srl emancipata dalla spa nella riforma” ed al “problema delle nuove srl” l’Autore
ha quindi dedicato due capitoli ai quali ha fatto seguire l’illustrazione della centralità del
socio nei vari momenti nei quali questa si esplica: in sede di conferimento e partecipazione
al capitale; di processi decisionali; di gestione dell’impresa; di controllo societario.
E proprio rimarcando l’opposizione del modello della nuova srl a quello della spa,
l’Autore ha avuto cura di evidenziare anche il carattere dispositivo della prescrizione legale
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SEGNALAZIONI E RECENSIONI
con la “completa emancipazione (della srl) dal tipo azionario grazie all’impianto di un
sistema autoreferenziale, incentrato nell’amplificazione dell’autonomia contrattuale dei
quotisti”, un’autonomia che proprio dal carattere dispositivo della prescrizione legale e dalla
sua “neutralità” è indirettamente sollecitata a dispiegarsi.
Invero lo schema legale della srl è rimasto bensì quello di una società di stampo
capitalistico (si veda la responsabilità limitata) ma attenuato “dalla contaminazione di
caratteri propriamente personalistici”, e proprio la minimale disciplina di cui allo schema
legale, con l’abbandono dell’obbligatoria adozione della (piena) struttura corporativa,
“incentrata nella procedimentalizzazione dei processi decisori e nella rigida divisione dei
poteri e competenze tra diversi e necessari organi sociali”, ha lasciato spazio alle variabili e
alle potenzialità che i soci riterranno più utili alla composizione degli interessi in sede
convenzionale.
Naturalmente il nuovo paradigma normativo del tipo comporta anche “peculiari novità
in sede ermeneutica ed applicativa”, essendo ormai da escludere che, per il ripianamento
delle ricorrenti lacune, si abbia ad attingere meccanicamente alla disciplina della Spa,
all’opposto dovendosi, caso per caso, prendere norma dalla chiave (personalistica o
corporativa) in cui la srl risulti essere costruita.
L’Autore, dopo aver giustamente sottolineato “l’impegno richiesto all’estensore dell’atto
costitutivo, sia esso il fondatore o un suo valente consulente” onde pervenire al modello di
società più rispondente alle esigenze delle parti, ha voluto fornire al lettore, in appendice,
con un apposito “formulario”, i due modelli di atti costitutivi di srl rispettivamente “con
struttura personalistica” e “con struttura corporativistica” (in entrambi i modelli l’ipotesi di
comunione di quote non viene peraltro considerata e ciò malgrado, anche nella sua nuova
formulazione, l’art. 2468 c.c. continui a ignorare i rapporti tra comunisti e tra questi e il
rappresentante comune generando l’esigenza di una formulazione dell’atto costitutivo
idonea ad ovviare alle lacune della legge).
Chiude l’opera un’appendice normativa che riproduce la legge 366/2001, gli artt. 24622496 nel nuovo testo e un estratto della relazione accompagnatoria del d. lgs. 17 ottobre 2003
n. 6.
Salvatore Morvillo
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
Adunanza del 25 ottobre 2007
- Il Presidente comunica che l’Avv. Fabio Maria Galiani ha chiesto di essere accreditato
a partecipare in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine all’Assemblea degli Stati Parte
dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale che si terrà a New York dal 7 al 9
dicembre 2007.
Il Consiglio accoglie la richiesta, senza aggravio di spese a proprio carico.
* * *
Adunanza del 6 dicembre 2007
- Il Consigliere Barbantini riferisce sulla sua partecipazione alla Réntrée del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Parigi, nei giorni 29 e 30 novembre e conclusasi il 1° dicembre
2007 con la riunione dei Presidenti dei Consigli degli Ordini e degli Organismi internazionali intervenuti.
E’ stato affrontato il gravissimo problema che coinvolge gli avvocati e i magistrati che si
oppongono al regime pakistano e che sono stati e sono tuttora imprigionati, in condizioni
assai difficili e privati delle sia pur minime garanzie procedurali.
All’esito degli interventi è stata presa la seguente risoluzione:
“I 50 Batonniers e i Presidenti degli Ordini e delle Associazioni di avvocati, riuniti in
occasione della riapertura del Consiglio di Parigi 2007, adottano la seguente risoluzione:
particolarmente preoccupati per l’attuale situazione degli avvocati e dei magistrati che si
oppongono al regime pakistano; ricordano che, malgrado la liberazione di migliaia di
oppositori, avvocati e magistrati, dei membri della professione giudiziaria pakistana sono
tuttora imprigionati, senza accesso alle garanzie procedurali minime e in condizioni di
detenzione estremamente difficili;
Dichiarano che:
in ogni caso è essenziale che l’indipendenza della Giustizia, così come quella degli
Ordini, sia rispettata;
la sicurezza e la libertà d’espressione degli avvocati devono essere sempre garantite.
Chiedono che immediatamente avvenga:
- il ripristino della Costituzione;
- il ripristino della Corte Suprema del Pakistan;
- la liberazione dei nostri Colleghi, dei Magistrati e degli altri dissidenti in Pakistan.
Firmatari: (vari Ordini internazionali).
Il Consigliere Barbantini chiede che la suddetta risoluzione venga pubblicata sul sito del
Consiglio.
Il Consiglio approva.
FORO ROMANO 5-6/2007
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IN PUNTA DI PIEDI
Gestione e risoluzione del conflitto separativo
1)La soluzione alternativa alla lite: la mediazione familiare
Il focus di questo lavoro è quello di proporre l’ipotesi che la mediazione familiare sia l’
elemento di forza della legge 54/06 e, più in generale, che la mediazione stessa sia lo
strumento potente per la soluzione extragiudiziale dei conflitti separativi.
A molti mesi dall’entrata in vigore della legge sull’affidamento condiviso ancora tanta
strada dobbiamo percorrere e tante idee chiarirci, ma l’iceberg via via si sta sciogliendo e forse
il significato più profondo sul quale mi piace soffermarmi è che questa legge contribuisce
ad affermare un cambiamento culturale forte: un figlio tende per natura alla sua autorealizzazione, alla quale i genitori debbono contribuire attraverso l’educazione, sia in costanza di
coniugalità che di separazione. Il che fa di questo impegno un compito di sviluppo per sempre.
Non si tratta di stabilire regole dopo la separazione, ma di adattare modelli di responsabilità
condivisa che rappresentino lo stile della coppia genitoriale per sempre. A questo lavora, per
sua definizione e statuto la mediazione familiare.
Appare scontato quanto l’ottica pedagogica, nel ribadire l’uguaglianza del ruolo genitoriale, sostenga l’elaborazione di progetti educativi e di accordi separativi attraverso il percorso
della mediazione. Il senso è quello dell’aiuto alla coppia separata a rinegoziare il proprio
rapporto, a ritrovare un’alleanza1. “…L’intervento del pedagogista mediatore offre davvero
un’alternativa che consente a tutte le parti di esprimere le loro esigenze e allo stesso tempo
favorisce l’equilibrio emotivo ed educativo dei figli rispettando i diritti di tutti i membri.
Aiuta i genitori a rinegoziare la loro relazione, li incoraggia alla cooperazione ….”2
I genitori hanno una delega naturale a progettare l’educazione dei figli. L’unico vincolo
al quale non possono sottrarsi, infatti, è quello di genitori dello stesso figlio.
“..Chi si rivolge alle istituzioni che a titolo diverso si occupano di minori,…lo fa perché
è obbligato a farlo dal sistema giuridico vigente, ma lo fa anche perché crede che i tribunali
abbiano la capacità e la competenza per occuparsene.. …Hanno i giudici, oltre al potere di
risolvere i conflitti familiari, la capacità, la preparazione e la terzietà per farlo?”3
In questi anni, a mio avviso, ci si è quasi arresi all’inevitabilità del conflitto coniugale;
le famiglie separate hanno rappresentato un universo inquietante in cui la routine culturale
ha prodotto risposte di scarsa rilevanza, tutte concentrate in un circuito giudicante.
Oggi però, grazie anche al confronto di tanti saperi orientati all’interdisciplinarietà,
siamo consapevoli che non è attraverso il ricorso ai Tribunali che potremo ottenere risposte
ai conflitti familiari: lo spaesamento, lo stess che consegue alle implicazioni processuali, ai
tempi della giustizia, comporta un costo emotivo ed economico talmente alto che la sfida
diventa inevitabile.
Se l’assistenza alla genitorialirà viene principalmente demandata ad ordini di un giudice
la risposta non potrà essere improntata sul principio della flessibilità, categoria cui appartengono i rapporti familiari, ed al tempo stesso imperniata sulla certezza, categoria di
riferimento del Diritto.
Allora il focus è quello di lavorare affinchè una famiglia separata o in via di separazione
sia sostenuta attraverso un intervento che attinga da altri paradigmi: la mediazione
familiare con la sua strategia tesa a considerare l’altro come una risorsa ed una ricchezza
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nella vita dei propri figli rimette al centro della scena i protagonisti stessi della vicenda ed
apre la strada per la predisposizione di una progettualità genitoriale condivisa che faccia di
ex coniugi in perenne conflitto una “squadra di genitori”, secondo principi di competenza
e autodeterminazione.
Un nucleo in sofferenza può ritrovare responsabilità e consapevolezza; questo perché la
scelta fatta al momento della nascita di un figlio rimanga la ratio per sempre.
Elemento centrale di ogni mediazione è quindi l’assunzione o la riassunzione della
responsabilità genitoriale da parte della coppia e la consapevolezza della inefficacia della
delega ad un terzo, sia esso un giudice o un consulente.
L’intervento tende a riaprire uno spazio comunicativo all’interno della coppia separata,
permettendo di ridefinire confini e relazioni e quindi di raggiungere accordi che emergano
da quello specifico contesto, fondati il più possibile sulla consapevolezza ritrovata; troppo
spesso invece gli accordi delegati agli avvocati o al giudice presentano una scarsa tenuta
proprio perché improntati con altri paradigmi, esterni al contesto di riferimento. Per
esperienza tutti sappiamo quanto siano diffuse le continue riaperture di fronti di conflitto
a causa di accordi eterodiretti.
La mediazione diventa pertanto l’alternativa sostenibile alla lite giudiziaria ed è importante che gli operatori del Diritto ne percepiscano la portata anche rispetto al cambiamento
di cultura che le sue funzioni comportano:
Funzione sociale: Permette un risparmio di tempo e denaro: se gli accordi sono presi fuori
del contesto giudiziario e rappresentano il risultato di un lavoro di confronto e riflessione
della coppia genitoriale, questo rappresenterà un sicuro vantaggio per il sistema Giustizia che
risulterà in tal modo alleggerito dalla ricorsività del conflitto separativo.
Funzione preventiva. Il percorso di mediazione consente alla coppia genitoriale di
sperimentare un nuovo modo di comunicare che gli permetterà di affrontare in futuro anche
nuove esigenze senza correre il rischio di rientrare nel circuito della Giustizia.
Funzione di contenimento emotivo. Lo spazio aperto all’interno del percorso di mediazione supporta i genitori nel contenere i sentimenti di ansia, paura, scoraggiamento. Li
incoraggia a parlare senza timore di essere giudicati. Il sostegno offerto sorregge il difficile
compito di riconoscere l’altro come genitore indispensabile ai figli e mette la coppia in
condizione di reciprocità emotiva.
Inoltre non è difficile osservare, in questo contesto, quanto “il superiore interesse del
minore” finalmente trovi uno spessore ed una rilevanza di ben diversa portata garantendo
davvero uno spazio pensato per i figli coinvolti attraverso:
un più facile accesso alle relazioni genitoriali.
il riconoscimento delle pari responsabilità dei genitori.
un più sicuro e responsabile mantenimento economico
l’ ascolto dei bisogni ed il riconoscimento dei processi evolutivi.
il sereno mantenimento dei rapporti con le famiglie estese.
il riconoscimento dei legami affettivi verso i genitori acquisiti.
2)La metodologia.
La mediazione familiare e’ un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari
in vista o in seguito alla separazione e divorzio. Si attua in un contesto strutturato in cui il
mediatore familiare agisce come soggetto terzo, incaricato dalle parti, garantendo il segreto
professionale ed in totale autonomia dall’ambito giudiziario, si adopera affinché i partner
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elaborino in prima persona un programma di collaborazione soddisfacente per sé e per i figli;
l’esito del percorso di mediazione è un accordo attraverso il quale la coppia possa esercitare
la comune responsabilità genitoriale.
L’obiettivo principale è quindi la riorganizzazione del nucleo familiare separato; ma non
si limita a questo: di fatto lavorando per la riapertura dei canali di comunicazione efficace,
la mediazione opera un vero cambiamento, crea un nuovo modo di sentirsi genitori. I
coniugi, troppo spesso immersi nella fase di transazione, nel momento di stress dovuto alla
separazione o divorzio, dimenticano i figli, il dolore che essi provano nello smarrimento del
momento. La mediazione ricolloca al centro dell’interesse la responsabilità verso di loro.
La metodologia della mediazione familiare si sviluppa all’interno di un setting preciso
e definito. I coniugi vengono accolti in un luogo specifico e tranquillo dove possono avviare
serenamente un percorso di mediazione. Parliamo quindi di un “ contesto strutturato”,
all’interno del quale viene seguito un protocollo/ modello con specifiche caratteristiche
collaudate.
La figura del mediatore, definito oggi come “terzo equivicino/equidistante”, è stata
molto discussa negli anni recenti; obsoleta infatti appare la definizione di terzo neutrale, un
tempo usata per caratterizzare l’imparzialità del mediatore stesso, superata nella filosofia e
nella prassi professionale: avere a che fare con gli affetti, con i legami, con i sentimenti
difficilmente comporta la neutralità.
Il mediatore è un professionista che mette in campo specifiche capacità, competenze,
e non ultimo empatia: ciò implica la sua capacità di sintonizzarsi sui sentimenti e sui bisogni
dei clienti. Quindi tutt’altro che neutrale, egli non è uno specchio che riflette e rimanda solo
esigenze e richieste, ma supporta gli ex coniugi nel costruire un clima di reciproca fiducia.
Partecipa ai problemi della coppia e assume una posizione “non di parte” restando
equidistante. Suo compito è quello di creare un clima di tranquillità tra i coniugi non
schierandosi da nessuna parte, e concedendo di conseguenza spazio e tempo uguale di
espressione; potremo dire che è parte del triangolo genitore/ mediatore/genitore, personaggio attivo della situazione, impegnato a far interagire tra loro i due ex coniugi. L’equivicinanza che il mediatore trasmette trova la sua realizzazione nel sentimento di fiducia che si
stabilisce con i clienti, perfetta sintesi della capacità di saper accogliere ed integrare in sé la
dualità delle posizioni e dei valori che questi portano come istanze personali.
In maniera più completa potremo dire che il lavoro del mediatore è rivolto a favorire la
riflessione dei genitori su obiettivi specifici ed auspicabili che rappresentano, per altro, le
esigenze primarie dei figli:
1. La continuità dei legami genitoriali. La coppia deve capire che nonostante il loro
legame coniugale concluso, quello genitoriale continua ad esistere. La mediazione deve
riuscire a far comprendere la differenza tra legame coniugale e legame genitoriale e
ricomporre il legame genitoriale in quanto fondamentale per la buona crescita dei figli.
2. La responsabilità congiunta nelle decisioni da prendere verso i figli. E’ necessario che
il mediatore richiami la riflessione sulla pari responsabilità dei coniugi rispetto alla prole, e
quindi la necessità di prendere insieme decisioni condivise rispetto alla vita dei loro figli.
3. L’equilibrio tra doveri/diritti dei genitori verso i figli: la legge sull’affidamento
condiviso richiama l’attenzione proprio su questo: troppi progetti educativi sono franati, a
seguito di una separazione, per lo squilibrio tra genitore affidatario e non.
4. La comunicazione tra i genitori per portare avanti un progetto educativo condiviso.
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L’obiettivo principale della mediazione è aprire canali comunicativi utili agli ex coniugi per
parlare, spiegare e soprattutto portare avanti il comune progetto di educazione dei figli
attraverso la collaborazione attiva..
5. Il clima di fiducia che permetta di mantenere un livello di rispetto reciproco tra i
genitori. Compito del mediatore è creare un clima di fiducia e tranquillità con i coniugi
necessario a mantenere una situazione di rispetto reciproco tra i genitori.
Nel programmare uno specifico percorso di mediazione si affrontano tre tematiche
fondamentali: la storia di coppia, la storia della genitorialità, la storia della separazione.
Attraverso la ricostruzione della storie si procede opportunamente a chiarificare e restituire
significati spesso mai espressi in precedenza o mai raccolti.
Le fasi del protocollo di mediazione possono essere sinteticamente, ma rigorosamente
così suddivise:
1 - Valutazione
2 - Pre-mediazione
3 - Mediazione
4 - Follow-up
Nell’accogliere una coppia all’interno di un percorso di mediazione sarà necessario
valutare precocemente l’opportunità dell’intervento attraverso dieci parametri, o criteri di
mediabilità da tenere in considerazione durante la prima fase di valutazione:
1- Modalità espressive del conflitto
2- Stile interattivo della coppia
3-Disponibilità ad accettare un contesto alternativo (Si lega alla competenza della
flessibilità vs rigidità, con cui si affrontano le situazioni nuove, la capacità di trovare
soluzioni nuove a problemi diversi).
4- Fase di adattamento alla separazione
5- Fase del ciclo vitale della famiglia
6- Ruolo della famiglia d’origine
7- Risorse disponibili per ogni coniuge
8- Esercizio del ruolo genitoriale
9- Fiducia di ognuno di loro (La possibilità di parlare liberamente senza che ciò che viene
detto possa essere usato contro)
10- Attaccamento reciproco (Guardare l’altro in senso familiaristico. Sentire che l’altro
è il padre di mio figlio e di lui ha bisogno).
Pre-mediazione
Nella fase di pre-mediazione, l’attenzione è concentrata su un accomodamento o
ritrovamento degli aspetti comunicativi e relazionali. E’una fase strategica soprattutto per
quei genitori che non sanno parlare tra loro o accettare il punto di vista dell’altro. Essa
consente di passare da un clima cristallizzato sull’eccessiva emotività ad un clima più
razionale, tipico della successiva fase negoziale. Nella pre-mediazione si cerca di capire se e
quali risorse possano essere messe in campo al fine di acquisire competenze e restituire alla
coppia genitoriale la fiducia reciproca che è venuta meno. E’ il momento di capire
definitivamente se procedere o meno con l’intervento. Valutazione e pre-mediazione sono
il corpo e le basi per la fase successiva di negoziazione.
Negoziazione
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La fase della negoziazione è la fase della mediazione vera e propria.
NEGOZIAZIONE: si procede con la definizione degli obiettivi concreti che ognuno dei
genitori si prefigge. Se le fasi precedenti sono state svolte in maniera corretta, la negoziazione, seppure non facile momento mediativo, non costituisce un vero ostacolo, dal momento
che i genitori conoscono già le regole, percepiscono la funzione supportiva del mediatore
verso entrambi e si dovrebbero rapportare con disinvoltura e riacquisita fiducia.
Si procede con la negoziazione di ogni specifico obiettivo precedentemente definito e
con il raggiungimento di accordi. Durante questa fase, gli accordi raggiunti andranno
sperimentati per verificarne l’efficacia e la tenuta. Quindi si procede con la verifica della
funzionalità degli accordi. Ad ogni incontro successivo, la coppia sarà chiamata ad esporre
il proprio punto di vista sulla funzionalità degli accordi fin qui presi rispetto all’organizzazione della vita quotidiana. Ad ogni verifica positiva viene confermato l’accordo parziale.
Il tutti si concluderà con la definizione del protocollo d’intesa degli accordi stessi.
In questo processo ciò che è importante non sono solo gli accordi presi, che già da soli
basterebbero a giustificare l’intervento, ma il significato di questi, il che include il percorso
che i genitori hanno fatto per la loro definizione e l’impegno che essi hanno messo in campo
per co-costruirli.
Follow-up
In questa fase il mediatore insieme ai genitori può verificare la tenuta degli accordi presi
dopo sei mesi e dopo un anno. La presenza della fase di follow-up faciliti la coppia genitoriale
nel difficile momento della conclusione del percorso mediativo; la sicurezza di poter essere
di nuovo accolti per eventuali problemi non risolti, allenta qualsiasi insicurezza ancora
presente.
3)La riorganizzazione cognitiva.
Oggi, i cambiamenti sociali in atto sono sotto gli occhi di tutti e la famiglia, come
istituzione incrollabile, è in crisi. Lo stesso principio di indissolubilità si è spostato dal
legame coniugale al legame genitoriale.
In questa incertezza accade frequentemente che i figli stessi vengano coinvolti e utilizzati
nella risoluzione di un rapporto di coppia. Secondo diversi studiosi il principale fattore di
disturbo per il bambino non è la separazione in sé stessa, ma piuttosto la discordia associata
a questo evento. E’ infatti la presenza dei figli che ci richiama alla necessità della
consapevolezza: recuperare l’altro come persona e come genitore necessario al bambino.
Chiudere un matrimonio psicologicamente è un’operazione molto più complessa che
chiuderlo in tribunale. Là dove la separazione emotiva tarda ad essere elaborata sorgono
problemi nei figli, perché l’attenzione alle reciproche ombre impedisce di trovare un accordo
che ridia serenità a tutti gli attori coinvolti.
Ancora una volta dobbiamo sottolineare come non siano gli eventi in sé ad essere buoni
o cattivi, ma il desiderio e la capacità di crescere attraverso ogni esperienza. E’ responsabilità
dei genitori, far transitare i figli al di là del divorzio, portando in salvo la funzione genitoriale.
Un figlio avrà bisogno di entrambi i genitori, i quali, pur essendo separati, dovranno
continuare ad essere genitori congiunti e costituire entrambi un riferimento per la crescita del
figlio.
Separare la genitorialità dalla coniugalità: è stato ed è ancora uno degli slogan più diffusi,
ma ancora oggi sembra molto difficile, se non utopistico, arrivare a questa consapevolezza;
spesso le forti difficoltà di comunicazione ostacolano la messa in atto, nei confronti dei figli,
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di accorgimenti utili per attraversare la transizione; resta comunque chiaro che soltanto
attraverso decisione condivise si riuscirà a limitare il rischio che i figli paghino un costo
emotivo elevatissimo.
Riconnettere il senso della responsabilità a quello della dignità personale è la sfida a cui
tendere per dare risposte alternative alle famiglie separate: aiutare a gestire e risolvere il
conflitto rappresenta il compito pedagogico di trasformazione esistenziale la cui ratio, al di
là dei concreti risvolti pratici, è da ricercare non solo nella centralità dell’interesse del minore,
ma di tutto il sistema delle sue relazioni.
La separazione obbliga il nucleo, ma in particolare gli ex coniugi, ad immaginare e
progettare una nuova vita ed un nuovo assetto familiare, dovendo tener conto di tutta una
serie di fattori, che hanno a che fare con la complessità di gestione di un cambiamento che
stravolge le proprie immagini interne ed esterne, a comprendere ed accettare il nuovo posto
che ognuno andrà ad occupare, i confini che debbono essere ridefiniti e con essi i diversi
assetti familiari e personali anche rispetto ad eventuali ingressi di nuovi partner.
La posta in gioco è la propria ed altrui affettività, i sensi di colpa, conflitti di lealtà, la
mancanza della reciprocità, e tutto ciò che di irrisolto rimane a bloccare la trasformazione
e che impedisce di attivare capacità esistenti.
Ogni attività di sostegno deve cominciare da qui: dal ritrovare fiducia in se stessi e
nell’altro per progettare la condivisione del ruolo genitoriale; saper affrontare il compito di
trasformazione per offrire ai propri figli il sostegno giusto pensato per le loro difficoltà; saper
riorganizzare e mantenere i legami che rappresentano la storia personale di quei figli.
Ad affrontare questi compiti di sviluppo dobbiamo saper offrire sostegno, troppo spesso
necessario e troppo spesso negato da strategie di intervento inefficaci. Dobbiamo invece saper
parlare a tutti i membri del nucleo familiare, nella logica della riparazione dei danni del conflitto e non
della rivendicazione sterile.
Diventa di fondamentale importanza, quindi, il welfare interprofessionale, affinchè la
riorganizzazione del nucleo avvenga in un clima estraneo alla lite che con le sue deleghe e
le sue sedi spesso si autoalimenta, ma piuttosto attraverso relazionali di aiuto adeguate,
consapevoli della complessità ed eterogeneità delle situazioni specifiche.
Un sistema di gestione multicriteri che raccolga il nucleo genitoriale intorno alla sua
nuova struttura tale da comprenderne ruoli, prassi e dinamiche al fine di elaborare,
riesaminare e ridisegnare attività tipiche della responsabilità che gli compete in un’ottica di
miglioramento continuo.
4) Una scelta ecologica.
Ritengo che esistano due livelli di responsabilità, strettamente interconnessi che debbono spingere genitori e operatori a lavorare sulla strada della mediazione quale risposta al
conflitto. Al primo livello, filosofico-ontologico, collocherei quello che potrei definire
“ecologismo della responsabilità genitoriale”: la natura dell’agire umano si è trasformata determinando nuovi poteri; la prospettiva non attiene più esclusivamente l’orizzonte contemporaneo, ma si colloca prepotentemente in contesti futuribili; le scelte investono globalmente
la conservazione della natura ponendo l’accento sulla responsabilità di assicurare alle
generazioni che verranno una vita degna di questo nome. L’agire oltrepassa l’atto in se stesso
e diventa scelta consapevole i cui effetti ricadranno sulle generazioni future determinandone
lo stato. Non era mai accaduto in epoche passate che l’uomo potesse incidere così nella
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sopravvivenza della specie: esserne coscienti diventa un dovere inderogabile; l’educazione
non attiene più l’hic et nunc, ma, come se l’uomo fosse un fiduciario, riguarda la
sopravvivenza della specie.
L’archetipo, secondo questo senso “forte”, si conferma la responsabilità genitoriale; ogni
singolo atto sulla vita, anche del singolo figlio, racchiude in se cura e continuità tesa al bene
dell’intera umanità. “…….l’uomo: che nulla inerme attende dal futuro…”4, “ha il dovere di
sapere di dover sapere”5
Il riconoscimento del principio etico di responsabilità genitoriale deve tener conto che
la posta in gioco è, come dicevo, il futuro della specie.
Un tempo”…non l’etica, ma l’intelligenza e lo spirito inventivo le erano appropriati..”6.
Oggi la considerazione è che l’orizzonte per la responsabilità dei genitori non è più lo spazio
contemporaneo e quello dei propri figli, poiché gli effetti ultimi riguardano generazioni
tanto future da non poter essere direttamente pensate se non sul piano etico della
conservazione dell’essere umano.
Il secondo livello di responsabilità genitoriale attiene alla prassi dialogante della
quotidianità: l’obiettivo è la cura responsabile di uno dei membri del sistema- famiglia, il
figlio, che nel tempo affronta l’intero percorso di transizione dall’infanzia alla maturità.
Un figlio, per affrontare questo compito, avrà bisogno di entrambi i genitori, i quali, pur
essendo separati, dovranno continuare ad essere genitori congiunti e costituire entrambi un
riferimento per la sua crescita.
Ritengo che la separazione in sé potrebbe addirittura assumere un significato neutro ( né
esperienza buona, né cattiva ), lontana dai toni descrittivi luttuosi comunemente usati, se
fosse accompagnata dal desiderio e la capacità di crescere: proprio il richiamo alle responsabilità di genitori dovrebbe far transitare i figli al di là del divorzio, conservando integra la
funzione genitoriale.
Il terreno familiare costruito congiuntamente dalla coppia rappresenta il proprium del
sistema nel quale i figli si inseriscono attraverso un circuito di intescambio e di interazione.
Ciò che accomuna i membri della famiglia è la storia comune, la storia delle generazioni da
cui provengono, la storia intergenerazionale, alla cui scrittura contribuiranno attraverso
elaborazioni e trasformazioni della propria eredità originale. In questa prospettiva è
annullata la dimensione hic et nunc, a cui si accennava; i tempi di riferimento divengono
storia e sono il contesto che permette di poter rispondere alla eterna domanda: chi sono io?
Da dove vengo? Il concetto di continuità consente di definire la propria identità narrativa
ed il parametro di riferimento è indubbiamente il principio della permanenza a cui si lega
il compito della trasmissione che, peraltro rappresenta il nucleo forte della responsabilità
genitoriale.
Dalla responsabilità, dalla consapevolezza e continuità dell’impegno delle due figure
genitoriali dipende il successo del progetto educativo familiare. A questo progetto si
riferiscono le scelte educative che la coppia genitoriale intende operare attraverso un patto
condiviso. Il nuovo spazio operativo sarà riformulato e riconsolidato al succedersi degli
eventi, a seconda della fase di sviluppo che il figlio attraversa.
Accoglimento, trasmissione ed elaborazione dei significati, spinta tra attaccamento al
legame familiare e sana emancipazione: in sintesi sono le parole chiave attraverso le quali si
esplica l’impegno genitoriale, il cui rispetto e continuità garantisce una cura responsabile dei
figli ed è un compito ormai condiviso pariteticamente tra i genitori7,
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Il rispetto del principio di continuità rappresenta una preziosa garanzia per un armonico
sviluppo intellettuale, morale, sociale, spirituale del figlio.
In altre parole la mutua impregnazione della storia, della permanenza e della dimensione
ecologica, all’interno di un sistema familiare sano, ancorché separato (perché questo non ne
fa necessariamente un terreno patologico), costituiscono per la nostra società l’ergonomia
della speranza. Questo sempre che la separazione non ne faccia una struttura chiusa ed
escludente, ma venga intesa come rete e quindi in termini di addizione di presenze e non
di sottrazione.
A questa vision ecologica della responsabilità dobbiamo sentirci impegnati tutti, genitori
ed operatori, poiché rappresenta un cambiamento di prospettiva indispensabile nella
gestione del conflitto separativo. Se la rottura del legame di coppia irrompe in maniera
distruttiva non è solo quello specifico nucleo ad entrare in sofferenza perché il danno si
ripercuote diffusamente sull’intero sistema sociale.
Lavorare per ripristinare il benessere delle persone, favorendo una efficace comunicazione interpersonale rappresenta un modello ecologico efficace di risoluzione dei conflitti
proprio perché valorizza il ruolo centrale della discussione positiva. Il che, nell’insicurezza
generale, sembra acquistare un valore prezioso in sé.
Conclusioni
Quando una legge ( legge 54/06) sente il bisogno di affermare un principio tanto scontato
quanto il diritto che un figlio ha di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con
ciascun genitore, esprime una intenzionalità ad ampio spettro: si rivolge ai genitori, si rivolge
alle istituzioni, ai professionisti interessati e non certo per indicare ricette e panacee per tutti
gli eventuali mali, ma per affermare l’esistenza di un disagio tanto diffuso quanto pericoloso
ed un appiattimento culturale su risposte obsolete.
Sono convinta che una coppia separata non debba albergare in estranee aule di tribunali:
la definizione degli accordi richiede consapevolezza, maturazione, fiducia nell’altro e lealtà
e questo non si acquisisce davanti ad un giudice. Mai.
Occorre acquisire una “cultura della mediazione” e questo è un impegno di natura anche
ecologica: appare inderogabile, infatti, contribuire alla formazione di una sensibilità che
tenga di quanto tutte le migliori qualità umane possono venire meno quando sono sfiancate
da conflitti umilianti, estenuanti ed in certe condizioni insanabili.
La mediazione appare la via per una giustizia non rivendicativa che vada nella direzione
della responsabilizzazione degli individui e che coltivi il senso dell’accordo.
Se è vero che il giudice non dovrà astenersi mai dall’essere garante dei diritti soggettivi,
oggi appare sempre più chiaro che non potrà mai garantire le relazioni familiari che
attengono a paradigmi di diversa natura: la parola sugli affetti può essere attribuita solo a che
quegli affetti li vive.
Tirando le somme di questo complesso argomento che è il conflitto in ambito separativofamiliare, non posso che sottolineare l’invito a non perdere mai di vista le ragioni della
pedagogia, che con il suo paradigma interviene dove i comportamenti degli individui
richiedono una lettura critica per una riorganizzazione basata sulla promozione dell’equilibrio e del benessere delle persone coinvolte; laddove emozioni e sentimenti confusi
richiedono attivazione/riattivazione di risorse i soli punti di riferimento in grado di
orientare la riflessione ed il dialogo costruttivi si identificano con il riconoscimento di
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responsabilità ineludibili attraverso la riacquisizione di competenze; il che non si realizza
tout court, ma attraverso proposte formative/trasformative che aiutino i protagonisti a
riappropriarsi consapevolmente della loro vita.
Dott.ssa Loretta Ubaldi
Pedagogista Giuridica
Specializzata in Diritto del Minore
Consulente familiare - Mediatore familiare
Consulente per la separazione e divorzio
Specializzata in Gestione e Risoluzione dei Conflitti (ADR)
(Note)
1
Si veda in proposito l’accenno dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni di
Bottanelli I. in http://www.minoriefamiglia.it
2
Da “Professione Pedagogista” Rivista quadrimestrale dell’A.N.PE. II.2.02 pag.69.
3
Matone S., Miliacca C., Romano M (2006). Il tribunale non risolve, Ediz. Magi Roma
pag.131
4
Dall’Antigone di Sofocle, Il Coro tratto da Il principio di responsabilità Jonas Hans (1990)
5
Jonas Hans (1979) Il principio responsabilità trad Giulio Einaudi ed spa (1990) Torino
6
Op. cit. pag.7
7
E’ interessante il saggio di Nestola F. (2004) Il Pater sapiens in evoluzione Roma–Fiore che
analizza la nuova condivisione dei ruoli genitoriali attraverso la lente dei messaggi pubblicitari:” ..ma la novità di massimo spessore si riscontra nella valorizzazione del binomio
padre-figlio, attraverso concetti di affetto, ascolto, cura e protezione della prole che nella
nuova famiglia vengono prevalentemente associati alla figura maschile. Nei messaggi
pubblicitari viene sottolineato, alcune volte esplicitamente, altre volte più velatamente,
come ciò sia il frutto del profondo cambiamento sociale delle ultime generazioni….”
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AGGIORNAMENTO ALBO
NUOVE ISCRIZIONI – SETTEMBRE 2007
ALBO ORDINARIO
AGNINO Maria
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CAVICCHIOLI Fabio
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CECCHINI Alessandra
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Viale G. Mazzini, 140
13.09.2007
CIANI Giampaolo
(Roma 25.07.1952)
Via Mocenigo, 16
tel. 06.39751003
27.09.2007
CICCAZZO Sergio
(Ragusa 18.02.1981)
Via Fabio Massimo, 95
tel. 06.3225642
20.09.2007
CURSANO Roberto
(Roma 13.07.1973)
Via Massalongo, 5
tel. 06.4503973
20.09.2007
D’ABRAMO Fabio
(Roma 28.08.1974)
Via F. Orestano, 21
tel. 06.5411291
27.09.2007
D’AMICO Elisa
(Vibo Valentia 10.02.1978)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
DE FRANCISCI Giovanna Barbara
(Agrigento 12.04.1978)
Via Tacito, 90
tel. 06.3217495
FORO ROMANO 5-6/2007
6.09.2007
6.09.2007
13.09.2007
873
AGGIORNAMENTO ALBO
DI DOMENICO Vincenzo
(Avezzano 07.02.1979)
Via Dei Condotti, 9
tel. 06.6794698
13.09.2007
DONATI Alessia
(Roma 05.12.1972)
Via S. Bernadette, 15
16.03.2000
FANELLI Anna
(Roma 22.09.1978)
Via Conca d’Oro, 378
6.09.2007
FARAGLIA Simona
(Rieti 14.06.1972)
Piazza Tuscolo, 17
tel. 06.77206437
21.11.2003
GARRUBA Vincenzo
(Crotone 15.09.1978)
Via San Tommaso d’Aquino, 104
tel. 06.39744703
27.09.2007
GIGLIO Adelina
(Cosenza 12.07.1978)
Via Orazio, 3
tel. 06.3234401
27.09.2007
GIUGNI Andrea
(Roma 20.01.1978)
Viale Bruno Buozzi, 47
tel. 3337701079
27.09.2007
GIUGNI Domenico
(Praia a Mare 04.04.1981)
Via Berengario, 11a
tel. 06.3218202
27.09.2007
GIULLINI Emanuele
(Cava dei Tirreni 05.07.1979)
Via Tembien, 15
tel. 06.86218641
GRIMALDI Anacleto
(Ginosa 22.11.1937)
Piazza Conca D’oro, 16
tel. 06.88640273
27.09.2007
INCALZA Maria
(Mesagne 05.07.1974)
Via Paolo Emilio, 28
tel. 06.36006803
10.07.2002
LANCELLOTTA Anna
(Belvedere Marittimo 11.07.196
Via Ettore Scandale, 79
tel. 06.65771507
13.09.2007
LETTIERI Felicia
(Cariati 08.02.1965)
Lungotevere Flaminio, 26
tel. 06.3226128
22.01.1999
LORENZINI Fabiano
(Monte Argentano 12.10.1968)
Via Casal Strozzi, 33
tel. 06.39031212
MANTELLI Grazia Maria
(Roma 03.05.1976)
Via Tacito, 41
tel. 06.68802773
MIRAGLIA Michele
(Maratea 15.07.1980)
Via della Scrofa, 14
tel. 06.68192949
MONTANINO Silvia
(Bari 18.04.1973)
Via della Bufalotta, 1281
tel. 06.87294291
NOBILETTI Katia
(Potenza 19.09.1979)
Via Borghesano Lucchese, 24
tel. 3925873998
NOVELLI Federico
(Terni 24.07.1975)
Via Tuscolana, 982
tel. 06.76967986
874
6.09.2007
4.04.2001
25.11.2003
6.09.2007
11.09.2002
6.09.2007
27.09.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
OVOLI Felicia
(Roma 29.04.1970)
Viale G. Mazzini, 120
tel. 06.37516001
13.09.2007
PACETTI Roberta
(Roma 07.08.1973)
Via C. T. Masala, 42
tel. 3391231863
27.09.2007
PAGANO Elvira
(Belvedere Marittimo 21.04.1976)
Via Ulpiano, 29
tel. 06.6864755
27.09.2007
PANZERA DA EMPOLI Giovanni
(Reggio Calabria 18.01.1978)
Via Flavia, 72
tel. 3284262943
20.09.2007
PAPI Vincenzo
(Roma 20.10.1980)
Via Cancellieri, 2
tel. 06.681902
20.09.2007
PENNACCHIO Luisa
(Roma 30.08.1942)
Via Mogadiscio, 3
tel. 3382195837
14.06.1973
PIETRI Serena
(Cagliari 14.09.1970)
Piazza Digione, 1
tel. 06.80690174
12.05.2003
RANDO Giuseppe
(Trapani 14.08.1972)
V.le Regina Margherita, 232
tel. 06.44252888
11.11.2003
ROMANINI Federico
(Roma 19.05.1972)
Via Nicola Ricciotti, 11
tel. 06.36006929
13.09.2007
ROTONDARO Raffaele
(Sarconi 26.01.1969)
Via Nomentana, 13
tel. 06.64220197
SALERNO Michela
(Roma 10.01.1979)
Via Montello, 30
tel. 06.37353110
27.09.2007
SBARBARO Ferruccio Maria
(Roma 04.12.1980)
Via Eleonora Duse, 37
tel. 06.8072251
20.09.2007
SCHIAVO Alessandro
(Roma 18.03.1970)
Via Fiume delle Perle, 162
tel. 06.52208400
20.03.2003
SPERTI Francesco
(Roma 31.10.1954)
Via della Giuliana, 73
tel. 06.39741281
13.09.2007
STANZIONE Diego
(Roma 04.04.1975)
Viale B. Buozzi, 87
tel. 06.32507056
20.09.2007
TARAS Maria Adelaide
(Lode’ 10.05.1964)
Via Nicola Marchese, 10
tel. 06.8270573
30.03.2000
TOSCANI Stefano
(Roma 23.07.1974)
Viale Europa, 175
tel. 06.59588162
20.09.2007
ZAPPASODI Alessandro
(Roma 11.01.1979)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.466221
20.09.2007
9.11.1999
ELENCO SPECIALE
BENEDETTI Alessandro
(Roma 25.02.1973)
FORO ROMANO 5-6/2007
Eni S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59886121
20.09.2007
875
AGGIORNAMENTO ALBO
COSTANTINI Alessandra
(Fermo 23.04.1975)
Enel Produzione S.p.a.
27.09.2007
V.le Regina Margherita, 125 - tel. 06.83054667
GRANDE Alfredo
(Piedimonte Matese 08.09.1970)
Enel Produzione S.p.a.
27.09.2007
V.le Regina Margherita, 125 - tel. 06.83058088
GUGLIOTTA Giancarlo
(Torino 22.02.1956)
Enav S.p.a.
Via Salaria, 716
19.07.1990
GUZZO Iose’
(Cosenza 09.03.1974)
Azienda Policlinico Umberto I
V.le del Pliclinico, 155 - tel. 06.49979448
20.03.2003
OLEARO Lorenzo
(Roma 09.08.1976)
E.n.i. Spa
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59888385
21.07.2005
PERRETTI Antonietta
(Reggio Calabria 01.10.1970)
Enav S.p.a.
Via Salaria, 716
RIZZO Alessandro
(Roma 27.06.1966)
Comune di Roma
20.09.2007
Via del Tempio di Giove, 21 - tel. 06.67103160
ZUCCO Antonino
(Roma 18.04.1967)
Enel
V.le Regina Margherita, 125 - tel. 06.83054876
6.09.2007
6.09.2007
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
ARRAS Rosa (Sassari 17.10.1972) a El.Spec. Eni S.p.a.
D’OTTAVI Luigi (Roma 13.10.1973) a El.Spec. Comune di Roma
GUARNIERI Sabrina (Roma 10.04.1964) a El.Spec. Enel Produzione S.p.a.
GUGLIELMI Federica (Roma 01.11.1971) a El.Spec. Comune di Roma
TEDESCHI Claudia (Roma 27.07.1968) a El.Spec. Professori Universitari
19.12.2000
20.09.2001
15.10.1992
18.11.1999
18.12.1997
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
LA ROSA Rodolfo Gherardo (Carmagnola 21.04.1972) da El.Spec. S.A.C.E. SpA
STARNONI Giorgio (Bracciano 11.02.1939) da El.Spec. I.N.P.S.
23.02.2006
31.03.1966
VARIAZIONI ELENCO SPECIALE
DI GIAMBATTISTA Alberto (Rodi 20.09.1947) da Gerit S.p.A. a Equitalia Gerit S.p.a.
FRONTONI Pietro (Vetralla 26.08.1947) da Gerit S.p.A. a Equitalia Gerit S.p.a.
GAROFOLI Umberto (Omegna 14.03.1973) da ISVAP a Comune di Roma
MANCINI Matilde (Roma 08.09.1957) da Gerit S.p.A. a Equitalia Gerit S.p.a.
MANTELLINI Gian Luca (Forli’ 15.12.1961) da Gerit S.p.A. a Equitalia Gerit S.p.a.
8.06.1978
21.09.1978
22.11.2001
23.10.1986
29.03.1990
CANCELLAZIONI PER DECESSO
FILIANI Ennio (Atri 05.05.1931) dec. 06.09.2007
GE Andreina (Roma 24.09.1965) dec. 13.07.2007
COSTA Armando (Venezia 11.07.1925) dec. 17.07.2007
ANTONACCI Carla (Roma 08.05.1951) dec. 18.08.2007
RECCHIA Amelio (Roma 24.07.1935) dec. 20.07.2007
876
27.09.2007
06.09.2007
06.09.2007
13.09.2007
06.09.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
CANCELLAZIONI A DOMANDA
AMATI Stefano (Roma 27.02.1976)
BASTONI Alessandro (Roma 26.08.1976)
BICHI Stefania (Arezzo 15.09.1965)
CAMELI Renato (Teramo 17.05.1976)
CAPALBO Salvatore (Corigliano Calabro 09.10.1925)
CARRARELLI Daniela (Roma 05.10.1980)
CILLUFFO Mariangela (Roma 04.06.1974)
CIPOLLONE Paola (Roma 15.05.1971)
DE BARDI Chiara (Albano Laziale 22.07.1979)
DONNA Massimo (Roma 27.09.1973)
GENNARO Lucia (Roma 12.06.1976)
GENTILE Francesco (Rogliano 09.10.1939)
GRANATO Mariano (Roma 20.05.1954)
GRECO Daniela (Martina Franca 11.10.1975)
MALINCONICO Carlo (Roma 31.05.1950)
MASCIELLO Marina (Bari 08.11.1973)
ORLANDO Emilia (Foggia 02.07.1966)
PEPE Lucia (Eboli 09.09.1972)
PUGELLI Claudio (Roma 17.02.1951)
RAGO Andrea (Teramo 13.07.1977)
ROMAGNOLI Valeria (Terni 14.04.1970)
ROSALIA Emiliano (Roma 19.04.1975)
SANTANGELO Sergio (Bolzano 03.01.1949)
TERRACCIANO Carlo (Napoli 25.09.1940)
06.09.2007
13.09.2007
06.09.2007
13.09.2007
13.09.2007
06.09.2007
13.09.2007
06.09.2007
13.09.2007
06.09.2007
20.09.2007
20.09.2007
27.09.2007
06.09.2007
06.09.2007
20.09.2007
13.09.2007
13.09.2007
06.09.2007
06.09.2007
13.09.2007
06.09.2007
27.09.2007
13.09.2007
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
AIMI Alessandra (Roma 09.12.1976) trasf. Tivoli
27.09.2007
CANCELLAZIONI PER SANZIONE DISCIPLINARE
MISSA Umberto (Ascoli Satriano 29.06.1935)
27.09.2007
NUOVE ISCRIZIONI – OTTOBRE 2007
ALBO ORDINARIO
AGULINI Simone
(Roma 10.05.1979)
Viale Carso, 77
tel. 06.3612653
11.10.2007
ALEGIANI SAGNOTTI Sabrina
(Roma 30.10.1977)
Via G. Zanardelli, 20
tel. 06.6877183
11.10.2007
ALESSI Angelica
(Roma 05.08.1973)
Via Nicola Fabrizi, 11a
tel. 06.5814007
18.10.2007
ALOISIO Simona
(Catanzaro 02.07.1978)
Via Britannia, 54
tel. 06.77202740
11.10.2007
AMICUCCI COSOLA Barbara
(Roma 29.12.1963)
P.zza Prati degli Strozzi, 26
tel. 06.64520695
18.10.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
877
AGGIORNAMENTO ALBO
APUZZO Tiziana
(Castellammare Stabia 04.04.1973)
Via Asiago, 9
tel. 06.3729149
20.01.2003
BARTOCCIONI Paolo
(Roma 16.10.1972)
Via Cardinal De Luca, 22
tel. 06.3222805
11.10.2007
BARTOLETTI Valentina
(Roma 25.07.1974)
Viale Carlo Mirabello, 6
tel. 06.3720524
4.10.2007
BARTOLOTTA Alessandro
(Roma 18.05.1978)
Via Panaro, 8
tel. 06.86321245
18.10.2007
BASILE Andrea
(Roma 15.09.1974)
Viale G. Mazzini, 131
tel. 06.39730426
25.10.2007
BASSOTTI Bruno
(Roma 13.10.1977)
Via A. Poliziano, 27
tel. 06.704539701
18.10.2007
BRONZINI Francesco
(Roma 11.03.1978)
Viale Glorioso, 13
tel. 06.5817470
BRUNELLI Cristiano
(Roma 18.09.1977)
Via Baldo Degli Ubaldi, 43
tel. 06.6630184
11.10.2007
BRUNETTI Antonio
(Roma 29.02.1972)
Via Eleonora Duse, 35
tel. 06.809147216
11.10.2007
BRUNO Nicola
(Roma 03.03.1979)
Via Vittorio Veneto, 7
tel. 06.4884022
11.10.2007
BRUSCUGLIA Elisabetta
(Barga 09.05.1977)
Viale dell’Universita’, 11
tel. 06.4441061
25.10.2007
BUCCHI Alessio
(Roma 18.11.1973)
Via Crescenzio, 43
tel. 06.68135971
11.10.2007
CAMICIA Simone
(Roma 07.06.1974)
Lungotevere dei Mellini, 10
tel. 06.3612347
25.10.2007
CARON Alessandra
(Roma 22.09.1978)
Lungotevere Marzio, 1
tel. 06.6865331
CASADEI Filippo
(Roma 08.08.1979)
Via Sardegna, 29
25.10.2007
CASINI Luca Antonio
(Firenze 02.06.1978)
Corso Vittorio Emanuele II,209
tel. 06.68134915
11.10.2007
CASTROGIOVANNI Giulio
(Roma 21.05.1973)
Circonvallazione Clodia, 29
tel. 06.39738575
25.10.2007
CATANIA Antonietta
(S. Agata di Militello 07.05.1954)
Via Anastasio II,442
tel. 3461366667
18.10.2007
CINELLI Elisabetta
(Roma 13.06.1975)
Via Camilla,7
tel. 06.7809003
11.10.2007
878
4.10.2007
4.10.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
CIPRIANI Valerio
(Roma 31.08.1978)
Via Filettino, 25
tel. 06.2593222
11.10.2007
CIRILLO Sabina
(Roma 30.09.1976)
Via M.U. Guattari, 60/e
tel. 06.24416110
18.10.2007
CITONI Federica
(Roma 18.04.1973)
Viale Glorioso, 18
tel. 06.5818398
25.10.2007
D’ADAMO Elena
(Rimini 19.08.1969)
Via Taranto, 21
tel. 06.77071399
28.12.2000
D’ALESSANDRO Anna
(Milano 15.10.1979)
Viale Regina Margherita, 1
18.10.2007
D’AMORA Francesco
(Roma 06.12.1980)
Via Principessa Clotilde, 7
tel. 06.362271
11.10.2007
D’AMORE Mario
(Roma 02.06.1977)
Viale Angelico, 32
11.10.2007
D’AMORE Roberta
(Roma 06.03.1973)
Viale delle Milizie, 38
tel. 06.37515402
18.10.2007
D’ANDREA Federico
(Roma 28.07.1978)
Piazza Borghese, 3
tel. 06.6878326
25.10.2007
D’ANDREA Rossella
(Piazza Armerina 29.08.1980)
Via di Ripetta, 142
tel. 06.686361
18.10.2007
D’ANZI Giovanna
(Roma 07.02.1979)
Piazza Barberini, 47
tel. 06.42019013
18.10.2007
D’AUDINO Vincenzo
(Roma 11.04.1962)
Via Ferdinando Di Savoia, 3
tel. 06.3230808
25.10.2007
DE ANGELIS Francesca Maria
(Parigi 24.03.1979)
Via Monte del Gallo, 26
tel. 06.632850
25.10.2007
DE ANGELIS Lorenzo
(Roma 24.05.1978)
Via G. Avezzana, 31
tel. 06.3217996
25.10.2007
DESTITO Lorenzo
(Roma 25.04.1980)
Largo Messico, 7
tel. 06.8848126
11.10.2007
DI BASILIO Emanuele
(Roma 08.11.1975)
Via Attilio Mori, 25
tel. 06.2757728
11.10.2007
DI BLASIO Andrea
(Roma 23.06.1978)
Via Oderzo, 29
tel. 06.70306634
11.10.2007
DI DOMENICO Gianluca
(Roma 04.06.1973)
Via Luigi Calamatta, 16
tel. 06.6873289
25.10.2007
DI GIORGIO Maria
(Taurianova 01.12.1974)
V.le Guglielmo Marconi, 245
tel. 3482432727
12.01.2005
FORO ROMANO 5-6/2007
879
AGGIORNAMENTO ALBO
DI MAURO Daniela
(San Severo 10.02.1977)
Via Roccabernarda, 23
tel. 06.7235954
14.11.2005
ESPOSITO Milena
(Napoli 24.01.1977)
Largo del Teatro Valle, 6
tel. 06.6840041
11.10.2007
EVANGELISTA Laura
(Roma 09.09.1973)
Via Alessandria, 25
tel. 06.8414845
25.10.2007
FANCELLI Emanuela
(Roma 30.04.1979)
Via Cavour, 101
tel. 06.488437
25.10.2007
FAVARON Angelo
(Lecce 17.04.1975)
Via Girolamo Savonarola, 6
tel. 06.39723536
FREZZA Andrea
(Bari 11.07.1970)
Via Domenico Millelire, 6
tel. 06.39740587
25.10.2007
FURNERI Angela Giuseppa Savina
(Gela 11.08.1974)
Via A. Riboty, 3
tel. 06.45423835
11.10.2007
GALLO Maria Laura
(Roma 19.04.1974)
Via Giambattista Vico, 20
tel. 06.3202908
11.10.2007
GIANNONE Marco
(Cosenza 02.05.1976)
Via Luigi Settembrini, 30
tel. 06.3221406
4.10.2007
GIGLIO Serena
(Napoli 09.01.1980)
Piazza Pontida, 3
tel. 3392115955
11.10.2007
GIUBILO Federica
(Roma 07.09.1977)
Viale Bruno Buozzi, 53
tel. 06.8079416
25.10.2007
GIULIANI Daniela
(Roma 28.04.1978)
Via G. Ferrari, 2
tel. 06.45432871
18.10.2007
GIUNTA Rosaria Aurelia
(Reggio Calabria 01.09.1979)
Via dei Monti Parioli, 48
tel. 06.36006227
25.10.2007
GIURATO Luca
(Roma 05.06.1979)
Piazza Farnese, 101
tel. 06.68809040
11.10.2007
GIUSTINIANI Marco
(Massa Marittima 08.05.1980)
Via Bocca di Leone, 78
tel. 06.695161
18.10.2007
GRILLO Francesca
(Cariati 11.08.1981)
Via Barberini, 3
tel. 06.4746042
11.10.2007
GUARINO Valeria
(Roma 20.03.1980)
Via G. Coppola, 34
tel. 06.8125524
18.10.2007
IAMONACO Vittoria
(Limosano 07.06.1968)
Via delle Rose, 38
tel. 06.21808616
15.09.2004
IELLAMO Giuseppe
(Roma 05.02.1966)
Via Marziale, 47
tel. 06.39736414
22.12.1997
880
5.11.2003
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
LELLI Giovanni
(Roma 13.10.1980)
Viale dei Quattro Venti, 69
tel. 3389878520
11.10.2007
LEMBO Sara
(Napoli 04.01.1980)
Via Penazzato, 13
tel. 3382967809
11.10.2007
LEONCILLI Luigi
(Roma 09.04.1972)
V.le delle Milizie, 114
tel. 06.3720108
11.10.2007
LEPONE Tiziano
(Roma 18.10.1973)
Via Monte Cervialto, 82
tel. 06.82004128
18.10.2007
LEPORE Filippo
(Benevento 12.04.1975)
Lungotevere Prati, 17
tel. 06.64760314
11.10.2007
LO CASTRO Ivan
(Genova 25.11.1973)
Via Trionfale, 129
tel. 06.39754236
25.10.2007
LONGO Antonio
(Bari 06.09.1957)
Via Alberto Ferrero, 7
tel. 3472791872
10.07.1997
MARCHETTI Francesca
(Roma 23.01.1979)
Piazza Barberini, 12
tel. 06.4871829
11.10.2007
MARCHETTI Lucia
(Roma 21.12.1978)
Via Caffaro, 71
tel. 3932506593
11.10.2007
MARCOCCIA Luca
(Roma 26.09.1977)
Via Sardegna, 40
tel. 06.423721
18.10.2007
MARCONI Daniele
(Roma 31.05.1972)
Via degli Orti Gianicolensi,5
tel. 06.5815651
11.10.2007
MAREGA Andrea
(Taranto 30.03.1978)
Via Nemorense, 100
tel. 3393070853
25.10.2007
MELE Francesco
(Novoli 16.02.1937)
Via Lisbona, 20
tel. 06.8541145
4.10.2007
MESSINA Antonello
(Palermo 21.01.1963)
Viale SS. Pietro e Paolo, 34
tel. 06.5912578
4.10.2007
MIGLIONICO Andrea
(Roma 04.04.1981)
Via Postumia, 7
tel. 06.8551936
11.10.2007
MILANESE Valentina
(Roma 01.09.1980)
Via Vercelli, 2
tel. 06.70303495
18.10.2007
MILLI Marco
(Roma 08.12.1966)
Via Chiana, 35
tel. 06.8072076
18.10.2007
MINEO Maurizio
(Roma 22.11.1950)
Via Montebello, 109
tel. 06.4462032
25.10.2007
MINERVINI Francesco
(Roma 29.09.1978)
Via Asiago, 8
tel. 06.97619534
18.10.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
881
AGGIORNAMENTO ALBO
MIONE Stefano
(Roma 02.06.1971)
Via Crescenzio, 58
tel. 06.6877480
25.10.2007
MIRABELLI Luca
(Gubbio 28.01.1977)
Via Cicerone, 44
tel. 06.90286260
25.10.2007
NUCCIO Roberta
(Roma 11.01.1976)
Via Marianna Dionigi, 57
tel. 06.36004180
ODOARDI Luca
(Alfonsine 04.08.1966)
Via Vincenzo Picardi, 4
tel. 06.8084969
25.10.2007
OLEARI Giulia
(Roma 02.10.1981)
Via Francesco Denza, 27
tel. 06.80690210
11.10.2007
OLIVA Claudio
(Roma 27.03.1978)
Via Renoir, 30
tel. 06.2057152
11.10.2007
OLIVERIO Laura
(Crotone 04.03.1980)
Via Aurelia, 306
tel. 06.6624802
25.10.2007
ORDINE Andrea
(Roma 19.09.1979)
Via delle Montagne Rocciose, 69
tel. 06.3701470
18.10.2007
ORSI Elena
(Roma 05.03.1980)
Via M. Pilsudski, 118
tel. 06.80690247
18.10.2007
OTTAVI Riccardo
(Tivoli 12.08.1975)
Via G. Marradi, 25
tel. 06.64502501
18.10.2007
PALERMO Egidio Luigi
(Reggio Calabria 09.03.1971)
Via dei Campani, 66
tel. 06.44704574
25.10.2007
PENCO Priscilla
(Roma 12.04.1977)
Via Tullio Passarelli, 16
tel. 06.5085840
25.10.2007
PENNATINI Sara
(Castel Del Piano 21.08.1979)
Viale Vaticano, 45
tel. 06.39741015
11.10.2007
PENSO Fabio
(Roma 02.10.1978)
Viale G. Mazzini, 119
4.10.2007
PERAZZINI Linda
(Tivoli 26.09.1977)
Via Lago di Lesina, 35
tel. 06.86328700
11.10.2007
PERRONE Cecilia
(Roma 06.10.1979)
Via Barnaba Oriani, 32
tel. 06.8081853
11.10.2007
PERRONE Daniela
(Formia 24.11.1978)
Corso di Francia, 197
tel. 3475056055
11.10.2007
PERSIA Alessandro
(Roma 31.01.1975)
Via dei Settemetri, 13/a
tel. 3388764523
25.10.2007
POZZESSERE Giulia
(Roma 05.02.1980)
Via C.G. Raita, 10
tel. 06.88327249
11.10.2007
882
4.10.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
PROIETTI Francesca
(Roma 23.10.1980)
Via Albalonga, 30
tel. 06.97602030
11.10.2007
PUPPATO Annarita
(Treviso 14.03.1980)
P.zza Monte Citorio, 115
tel. 06.69533363
18.10.2007
QUADRACCIA Emanuele
(Roma 18.09.1979)
Via di Vigna Murata, 1
tel. 06.5921745
11.10.2007
RACHELI Lorenzo
(Roma 06.09.1979)
Via G. Belloni, 88
tel. 06.36304109
25.10.2007
RAGAZZONI Daniele
(Roma 27.03.1977)
Via Trionfale, 148
tel. 06.3700431
25.10.2007
RENDA Michele
(Erice 30.04.1978)
Piazza Venezia, 11
tel. 06.6758231
25.10.2007
RIPOLI Luca
(S.Giovanni Rotondo 01.08.1978)
Via F. S. Nitti, 11
tel. 06.36301733
25.10.2007
SANTONASTASO Felice Emilio
(Asola 05.09.1935)
Via L. Gherzi, 8
tel. 06.35453047
5.10.1967
SCAVIZZI Roberto
(Roma 08.09.1971)
Via G. Acquaderni, 4
tel. 06.3053203
11.09.2003
SCOTTO Francesco Ciro
(Nuoro 27.02.1980)
Via Panisperna, 199
tel. 06.4746340
25.10.2007
SERRA Albina
(San Demetrio Corone 01.03.1973
Circ.ne Nomentana, 312
tel. 06.8604440
8.07.2005
SILVERI Sabrina
(Roma 25.02.1972)
Via A. Depretis, 60
tel. 06.4746334
4.10.2007
SILVERIO Enrico
(Roma 02.12.1976)
Via Germanico, 146
tel. 06.39736305
11.10.2007
SIMONE Giusj
(Taranto 10.03.1979)
Via L. Bissolati, 76
tel. 06.48906766
25.10.2007
SINAGRA Federico
(Roma 11.02.1977)
Viale Gorizia, 14
tel. 06.8412353
18.10.2007
SINIBALDI Luigi
(Roma 14.12.1980)
Via Nicola Ricciotti, 11
tel. 06.3204509
11.10.2007
SINISI Martina
(Roma 12.09.1979)
Via T. Arcidiacono, 149
11.10.2007
SIRAGUSA Francesco
(Catania 09.02.1981)
Via di S.Maria Goretti, 54
tel. 06.8610618
18.10.2007
SIRIANNI Stany Andrea
(Roma 14.12.1976)
Via C. Ricotti, 54
tel. 06.4390203
25.10.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
883
AGGIORNAMENTO ALBO
SOLFERINO Grazia
(Siderno 21.02.1963)
Via L. Cochetti, 13
tel. 3408533499
11.10.2007
SORDILLO Maurilia
(Roma 11.09.1974)
Via del Corso, 117
tel. 3805462254
25.10.2007
SPOGLER Luitgard
(Renon (bz) 21.01.1962)
Via del Banco di S.Spirito, 42
tel. 3495628661
15.06.1990
STEFANIA Michelina
(San Giovanni Rotondo 28.08.1970)
Via G. Palumbo, 12
tel. 06.39751144
11.10.2007
TELESCA Carmen
(Melfi 27.03.1979)
Via Ogaden, 4
tel. 3494059086
TESTA Antonio
(Castel Di Sangro 25.01.1981)
Via Marianna Dionigi, 17
tel. 06.3216736
25.10.2007
TORRISI Laura
(Roma 22.09.1967)
Via Lisbona, 11
tel. 06.8842176
11.10.2007
TRADIGO Vanessa
(Roma 08.10.1978)
P.zza Rondanini, 29
tel. 3381317548
18.10.2007
TRENTA Fabrizio
(Roma 20.06.1975)
Lungotevere dei Mellini, 44
tel. 06.32652354
18.10.2007
TROMBETTA Anna Rita
(Sulmona 23.06.1977)
Via Appia Nuova, 519
tel. 06.78349176
25.10.2007
TULLI Alessandro
(Roma 12.05.1977)
Via Tigre’, 40
tel. 3388389833
25.10.2007
VASSALLO Dante
(Napoli 11.08.1940)
Via Rodi, 43
tel. 06.35491919
11.10.2007
VERONELLI Manuela
(Roma 15.11.1974)
Via Satrico, 16
tel. 3386986855
18.10.2007
ZAMMARANO Massimiliano
(Blankenberge 17.12.1974)
Via Ugo De Carolis, 101
tel. 06.35404238
18.10.2007
4.10.2007
ELENCO SPECIALE
AVERSANO Rossana Antonietta
(Vibo Valentia 02.06.1956)
Ente Poste Italiane S.p.a.
Viale Europa, 175 - tel. 06.59588230
18.10.2007
BUONOCORE Emanuele
(Roma 28.07.1976)
E.n.i. S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59886476
13.01.2005
D’URSO Francesco
(Cosenza 20.04.1968)
Astral Spa
Via del Pescaccio, 96/98 - tel. 06.51687516
24.01.2003
GIGLIONI Marisilva
(Roma 06.04.1972)
E.n.i. S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59822294
11.10.2007
884
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
GRANT Massimiliano
(Roma 14.07.1975)
Ferrovie dello Stato Spa
P.zza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44105946
25.10.2007
LEONE Amalia
(Pomigliano D’arco 15.02.1970)
Astral Spa
Via del Pescaccio, 96/98 - tel. 06.51687516
25.10.2007
MARTELLI Vanda
(Palermo 20.07.1962)
Astral Spa
Via del Pescaccio, 96/98 - tel. 06.51687516
11.07.1991
NOCERINO Enzo
(Roma 20.06.1965)
Ferrovie dello Stato S.p.a.
P.zza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44103264
RAGANELLI Patrizia
(Palestrina 23.02.1967)
Astral Spa
Via del Pescaccio, 96/98 - tel. 06.51687516
STORTI Giuseppe
(Avellino 28.07.1951)
Ferrovie dello Stato S.p.a.
P.zza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44105464
TADDEI Riccardo
(Roma 01.11.1958)
Fintecna
Via Versilia, 2 - tel. 06.421261
TUCCI Vincenzo
(Roma 06.11.1958)
Enel Spa
25.10.2007
V.le Regina Margherita, 137 - tel. 06.83052774
VACCHIANO Valeria
(Roma 13.05.1975)
E.n.i. S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59822422
4.10.2007
21.12.1999
4.10.2007
20.09.2005
17.07.2003
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
CIOFFI Alessandro (Roma 07.10.1967) a El.Spec. Professori Universitari
DEL PEZZO Valentina (Roma 29.03.1976) a Ele.Spec. Raisat S.p.a.
SOTGIU Nicola (Venezia 04.01.1980) a El.Spec. Professori Universitari
24.10.1996
17.10.2002
28.09.2006
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
LAPIELLO Alfredo (Mondragone 20.09.1944) da El.Spec. Banca Monte Paschi Siena
PECORARIO Roberto (Roma 19.01.1951) da El.Spec. SACE S.p.A.
RICCIARDI Enrico (Roma 21.07.1944) da El.Spec. Azienda USL RM/C
VISCONTI Alfonso (Roma 03.07.1946) da El.Spec. ENI S.p.A.
24.01.1974
31.10.1996
14.04.1988
10.01.1974
CANCELLAZIONI PER DECESSO
BOZZA Michele (Genova 09.07.1956) dec. 14.09.2007
SCALFATI Giulio (Napoli 03.06.1917) dec. 08.09.2007
VITALE Pasquale (Roma 24.05.1950) dec. 02.11.2005
25.10.2007
18.10.2007
11.10.2007
CANCELLAZIONI A DOMANDA
BATTISTELLI Barbara (Roma 19.07.1970)
BIONDI Marcella Serena Rita (Milano 10.02.1974)
BRUNO Rocco Giuseppe (Polla 04.11.1976)
CHIERONI Maria Pia (Roma 16.08.1970)
CRUCIANI Giovanna (Roma 15.06.1976)
FORO ROMANO 5-6/2007
25.10.2007
18.10.2007
18.10.2007
04.10.2007
18.10.2007
885
AGGIORNAMENTO ALBO
DE LUNA Antonella (Cosenza 20.06.1963)
GIANCRISTOFARO Gianni (Roma 14.02.1942)
GRANCINI Elena (Orvieto 16.01.1972)
ITALIANI Astrid (Pesaro 04.05.1970)
LEGANZA Barbara (Taranto 22.04.1972)
LEO Carla (Palermo 06.06.1977)
LONGO Sergio (Roma 04.03.1943)
LUZZATI Leone (Roma 29.01.1977)
MESSINA Maura (Roma 17.02.1975)
ORLANDO Teresa (Castellammare Stabia 31.07.1975)
PACIFICO Paola (Sora 19.01.1977)
TONNA Daniele (Roma 28.06.1976)
18.10.2007
18.10.2007
04.10.2007
25.10.2007
04.10.2007
25.10.2007
04.10.2007
11.10.2007
18.10.2007
18.10.2007
18.10.2007
18.10.2007
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
MAURO Giovanna (Napoli 13.03.1956) trasf. Lamezia Terme
VENTURINI Sara (La Spezia 13.03.1973) trasf. Genova
04.10.2007
18.10.2007
CANCELLAZIONI PER INCOMPATIBILITA’
MISSORI Fabio (Roma 17.09.1958)
18.10.2007
NUOVE ISCRIZIONI – NOVEMBRE 2007
ALBO ORDINARIO
ALBERTINI Milena
(Amatrice 01.10.1978)
Via di Trasone, 8-12
tel. 06.86206670
9.11.2007
ALTOBELLI Federico
(Sora 22.04.1976)
Via Ferratella in Laterano, 33
tel. 06.7092104
9.11.2007
AMABILE Benedetta
(Roma 20.04.1975)
Viale delle Belle Arti, 7
15.11.2007
AMATI Luisa Antonietta
(Milano 16.02.1968)
Via Appiano, 8
tel. 06.35498790
15.11.2007
AMBROGIO Evelina
(Roma 28.01.1980)
Via Panama, 95
tel. 06.8551635
15.11.2007
AMORE Selvaggia
(Roma 05.04.1973)
Via Oslavia, 30
tel. 06.37514271
9.11.2007
AMORUSO Giovanna
(Crotone 19.02.1978)
Viale Castrense, 7
tel. 06.7023632
9.11.2007
ANASTASIO PUGLIESE Marcello
(Roma 07.03.1977)
Via G. Antonelli, 47
tel. 06.8070550
9.11.2007
ANDREOZZI Simon Luca
(Roma 31.10.1975)
Via Valle Corteno, 59
tel. 3475025333
886
15.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
ANGELI Paolo
(Roma 27.11.1977)
Via L. G. Faravelli, 22
tel. 06.3759151
ANGELINI Claudia
(Roma 04.07.1980)
Via Fontebuono, 104
tel. 06.59603006
9.11.2007
ANGELONI Alberto
(Roma 08.07.1976)
Via Quattro Fontane, 20
tel. 06478751
9.11.2007
ANGELUCCI Angelica
(Roma 17.09.1975)
Via Lima, 48
tel. 06.45444200
ANGELUCCI Davide
(Roma 06.02.1977)
Via Pecoreccia Torre Angela, 94
tel. 06.22428856
ANGLISANI Antonella
(Roma 03.07.1976)
Via del Forte Boccea, 127
tel. 06.66032628
15.11.2007
ANTONELLI Loretta
(Terni 03.07.1977)
Corso Trieste, 184
tel. 06.86208401
22.11.2007
ANTONILLI Paola
(Roma 11.09.1971)
Via R. Leoncavallo. 2
tel. 06.86201949
29.11.2007
ANTONINI Natalino
(Giulianova 01.09.1972)
Via Premuda, 6
tel. 06.39742953
29.11.2007
APREA Antonella
(Roma 07.03.1972)
Viale delle Milizie, 22
tel. 06.32651807
29.11.2007
BARTOLINI ROBERTAZZI Marina
(Roma 27.06.1973)
Via Ombrone, 12
tel. 06.85350979
9.11.2007
BARTOLOMEI Gabriele
(Roma 17.06.1978)
Piazza Cola di Rienzo, 212
tel. 06.6874157
9.11.2007
BARTOLOMEI Giorgia
(Roma 17.06.1978)
Via Giovanni Nicotera, 7
tel. 06.32600006
9.11.2007
BATTISTI Barbara
(Roma 16.11.1973)
Lungotevere Flaminio, 34
tel. 06.3227511
29.11.2007
BECCARINI Luca
(Roma 27.10.1977)
Via Tacito, 23
tel. 06.36003874
15.11.2007
BENEDETTELLI Carlo
(Roma 06.09.1974)
Via Tacito, 74
tel. 06.3214916
29.11.2007
BENEDETTI Gianluca
(Roma 21.09.1974)
Via Giulio Cesare Cordara, 36
tel. 06.78349620
29.11.2007
BENINCASA Domenico
(Roma 07.05.1980)
Via Monte Zebio, 43
tel. 06.3227659
22.11.2007
BIANCHI Daniela
(Roma 31.01.1979)
Piazza Venezia, 11
tel. 06.6758231
29.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
15.11.2007
22.11.2007
9.11.2007
887
AGGIORNAMENTO ALBO
BIANCHI Monica
(Marino 17.12.1978)
Viale Libia, 22
tel. 06.86200831
29.11.2007
BRANCA Eleonora
(Crotone 01.11.1978)
P.le Gregorio VII, 40
tel. 06.39388337
22.11.2007
BRANCA Francesca
(Melito Porto Salvo
28.01.1978)
Via Tolemaide, 28
15.11.2007
tel. 06.39733232
BUDONI Andrea
(Roma 15.12.1976)
Via Massimi, 154
tel. 06.35400648
22.11.2007
BUGLIONI Celeste
(Roma 18.03.1975)
Via A. Baiamonti, 10
tel. 06.3720948
15.11.2007
BULTRINI Francesca
(Avezzano 24.01.1977)
Via Oslavia, 30
tel. 06.37514271
29.11.2007
BUONGIORNO Angelo
(Bari 22.10.1979)
Via Emilia, 88
tel. 06.4200741
22.11.2007
BUSCEMI Giuseppe
(Busto Arsizio 28.06.1973)
Via Gregorio VII, 396
tel. 06.6623858
15.11.2007
CACCHI Valentina
(Roma 01.10.1974)
Viale P. Orlando, 58
tel. 06.5627699
22.11.2007
CALCAGNI Giovanni
(Roma 12.04.1971)
Via Galilei, 64
tel. 06.70475905
22.11.2007
CALCAGNO Emanuele
(Roma 18.08.1977)
Piazza Adriana, 20
tel. 06.68135896
22.11.2007
CALCIOLI Elisa
(Roma 04.07.1977)
Via Ovidio, 32
tel. 06.68136595
22.11.2007
CALDAROLA Manuela
(Roma 16.07.1970)
Via del Vascello, 6
tel. 06.5898888
29.11.2007
CARVELLI Luana
(Catanzaro 13.07.1977)
Via G. Avezzana, 2
tel. 06.3223332
22.11.2007
CATIZONE Rosalba Andrea
(Torino 28.01.1972)
Viale G. Mazzini, 123
tel. 06.37353719
15.11.2007
CAVALLO Andrea Aldo
(Ferrara 17.05.1978)
Via Guido Reni, 2
tel. 06.3201019
29.11.2007
CIRAMI Manuela
(Agrigento 19.07.1974)
Via de’ Cestari,
tel. 06.6873747
16.04.2003
CIRINEI Giancarlo
(Roma 29.07.1979)
Via dei Velieri, 76
tel. 06.5673834
22.11.2007
CIUFFOLETTI Daniele
(Terni 20.07.1979)
Via Verbania, 28
tel. 3298123012
15.11.2007
888
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
COLANTUONI Elisabetta
(Roma 30.09.1972)
Via Tor de’ Schiavi, 275
tel. 06.2157772
22.11.2007
COLETTA Daniela
(Roma 08.04.1972)
Via dei Traghetti, 81
tel. 06.56030682
22.11.2007
D’ACCI Silvia
(Roma 20.10.1978)
Via Premuda, 18
tel. 06.39725129
22.11.2007
DANIELLI Mauro
(Foggia 09.09.1961)
P.zza Conca d’Oro, 15
tel. 06.8860919
22.11.2007
DARIOL Francesca
(Avezzano 29.03.1976)
Via Anastasio II, 442
tel. 3475703063
15.11.2007
DATOLA Diana
(Torre del Greco 03.09.1974)
Via Tagliamento, 31
tel. 06.8415218
22.11.2007
D’AYALA VALVA Giovanni
(Roma 14.03.1978)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.466221
22.11.2007
DE AMICIS Andrea
(Ortona 31.07.1976)
Via Secondo Campini, 19
tel. 06.2183331
DE ANGELIS Vincenzo
(Roma 17.04.1978)
Viale Liegi, 28
tel. 06.85358525
DE BENEDETTI Daniela
(Roma 23.03.1977)
Via A. Malladra, 10
tel. 06.4505122
DE BERARDINIS Flavia
(Roma 29.10.1977)
Via Fucino, 6
tel. 06.85305400
15.11.2007
DE CARLO Edoardo
(Roma 17.02.1980)
C.so Vittorio Emanuele II, 284
tel. 06.684271
22.11.2007
DE CHELLIS Antonella
(Sulmona 31.10.1976)
Via Crescenzio, 82
tel. 06.97998261
15.11.2007
DE COLLATORE Marianna
(Cassano allo Ionio 19.08.1977)
Via G. Antonelli, 4
tel. 06.8086438
15.11.2007
DE CRESCENZO COSTI Enrico
(Roma 04.06.1978)
Via Archimede, 174
tel. 06.8070685
15.11.2007
DE FEIS Dorian
(Roma 26.11.1980)
Via F. Gentile, 7
tel. 06.7224357
15.11.2007
DE LORENZO Piergiuseppe
(Roma 12.04.1978)
P.zza del Risorgimento, 59
tel. 063724342
29.11.2007
DE LUCA Pablo
(Roma 17.06.1973)
Via C. Mirabello, 6
tel. 06.3720524
22.11.2007
DE MARTINO Luisa
(Roma 04.07.1978)
Via Cicerone, 28 Sc.a
tel. 06.37511025
29.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
9.11.2007
15.11.2007
9.11.2007
889
AGGIORNAMENTO ALBO
DE MARZI Silvia
(Velletri 31.08.1976)
Via Germanico, 12
tel. 06.39728544
DE VERGOTTINI Mario
(Roma 21.10.1971)
Viale Giulio Cesare, 223
tel. 06.39754063
23.01.2003
DENNI Ilaria
(Roma 22.12.1975)
Via Asiago, 2
tel. 06.3725127
22.11.2007
DEVANNA Beatrice
(Terlizzi 14.01.1976)
Via Catone, 3
tel. 06.39751461
22.11.2007
DI CARLO Sara
(Roma 21.02.1979)
Viale Parioli, 74/c
tel. 06.8088734
15.11.2007
DI DONATO Maria Vincenza
(Lanciano 29.08.1975)
Via Salento, 35
tel. 06.44237377
9.11.2007
DI FRANCESCO Francesco
(Roma 30.12.1975)
Viale G. Mazzini, 88
tel. 06.37515158
9.11.2007
DI GIACOMO Sabrina
(Roma 07.06.1974)
Via T. Gulli, 11
tel. 06.37512628
22.11.2007
DI GIOVANNI Jacopo
(Roma 21.12.1975)
V.le delle Medaglie d’Oro, 169
tel. 06.35453979
15.11.2007
DI GIUSEPPE Marco
(Formia 31.08.1972)
Via G.G. Porro, 8
tel. 06.80690035
9.11.2007
DI LERNIA Stefano
(Bari 04.04.1975)
Via Taranto, 44
tel. 06.70497355
15.11.2007
DI LORENZO Alfredo
(Roma 14.01.1976)
Via A. Momigliano, 40
tel. 06.50697911
22.11.2007
DI MARTINO Luca
(Roma 11.01.1973)
Piazza dell’Unita’, 13
tel. 06.3600248
22.11.2007
ESPOSITO Marco Aniello
(Bovolone 03.05.1966)
Via degli Scipioni, 235
tel. 06.36000601
6.04.2004
FABERI Francesco
(Roma 19.05.1976)
Via dei Gracchi, 128
tel. 06.3242838
22.11.2007
FALCONE Flavia
(Roma 28.07.1974)
Via G. Bausan, 12
tel. 06.37513834
22.11.2007
FALCONETTI Angela
(Roma 27.05.1976)
Via R. Cadorna, 29
tel. 06.42012091
9.11.2007
FANTATO Emanuele
(Roma 15.05.1977)
Via Cassiodoro, 15
tel. 06.6878889
15.11.2007
FANTINI Giada
(Spoleto 02.07.1976)
Piazza dell’Emporio, 16/a
tel. 06.5745355
22.11.2007
890
9.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
FANTOZZI Alberto
(Velletri 07.05.1978)
Via dei Lentuli, 64
tel. 06.76968095
FAVINO Carlo Ludovico
(Roma 28.10.1972)
Via Cola di Rienzo, 190
tel. 06.6874161
15.11.2007
FEBBI Emanuela
(Roma 09.11.1972)
Via S. Croce in Gerusalemme, 75
tel. 3478285636
22.11.2007
FEDERICO Roberta
(Varese 09.03.1976)
Via Servigliano, 34
tel. 06.8805474
22.11.2007
FORLANI Giuliano
(Roma 13.05.1974)
Piazza Bainsizza, 10
tel. 06.3203756
15.11.2007
FRAGALA’ Riccardo
(Roma 21.05.1980)
Via Mercati, 51
tel. 06.3222912
9.11.2007
FRANCI Simona
(Roma 08.05.1977)
Via G. Mengarini, 91
tel. 06.9997554
9.11.2007
FRANCIONE Gennaro
(Torre del Greco 01.04.1950)
Piazza Bainsizza, 1
FRANCIONI Sergio
(Roma 05.10.1968)
Via Lucrezio Caro, 63
tel. 06.36004333
FUMINI Mascia
(Terni 20.10.1970)
Via Emilia, 88
tel. 06.4200741
22.11.2007
GALLETTI Gabriele
(Roma 22.12.1975)
Via Savoia, 23
tel. 06.8415126
29.11.2007
GALLI Davide
(Vibo Valentia 30.09.1940)
Via Costabella, 26
tel. 06.3724916
22.11.2007
GALLO Rossella
(Formia 20.09.1979)
Via G. Antonelli, 29
tel. 06.80692422
15.11.2007
GIARNIERI Enrico
(Lucera 12.04.1977)
Via Cardinale Massimi, 2
tel. 3383002987
22.11.2007
GRASSI Giovanni Francesco M.
(Catania 28.09.1976)
Via G. Avezzana, 2
tel. 3493708088
22.11.2007
GRECO Giulia
(Roma 19.06.1978)
Via F. Cesi, 21
tel. 06.3225790
15.11.2007
GRIPPO Maria Alessandra
(Napoli 07.03.1962)
Via degli Scialoja, 18
tel. 06.36001352
22.11.2007
GRUSOVIN Francesca
(Parma 01.06.1980)
Largo Toniolo, 6
tel. 06.68807758
22.11.2007
GUCCIONE Marcella
(Palermo 15.12.1979)
Via Flaminia, 466
tel. 3383562729
9.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
9.11.2007
22.11.2007
9.11.2007
891
AGGIORNAMENTO ALBO
GUGLIOTTA Carola
(Roma 18.01.1980)
C.ne Trionfale, 77
tel. 06.39735908
15.11.2007
LACARIA Saveria
(Caccuri 11.08.1975)
Via di Boccea, 86
tel. 06.6622318
22.11.2007
LAGANA’ Gabriella
(Vibo Valentia 11.05.1970)
Via Polesine, 8/a
tel. 06.44235921
9.11.2007
LANZA Federico
(Roma 21.01.1974)
Via Clelia, 53
tel. 06.7880413
9.11.2007
LEOPARDI Melissa
(Roma 25.06.1975)
Viale Caduti Resistenza, 734
tel. 06.5089880
LERRO Federica
(Roma 07.01.1976)
Via Candia, 25
tel. 06.39734791
9.11.2007
LETO Domenico
(Catanzaro 13.08.1978)
Via Golametto, 2
tel. 06.39746814
9.11.2007
LIMANI Edvin
(Mamurras Albania 22.09.1974)
Via G. Andreoli, 1
tel. 06.68136767
22.11.2007
LIPARI Gabriele
(Roma 11.01.1976)
Largo Luigi Antonelli, 2
tel. 06.5407817
LOIACONO Roberto
(Roma 18.08.1977)
Via Gavinana, 2
tel. 06.3611811
29.11.2007
LOMBARDI Stefano
(Roma 03.02.1977)
Viale Carso, 23
tel. 3477601861
22.11.2007
LOMBARDI Valerio
(Foggia 14.12.1979)
Via G.B. De Rossi, 32
tel. 06.44238091
LONGARI Ludovica
(Roma 21.03.1977)
Via Cola di Rienzo, 264
tel. 06.68193317
22.11.2007
LUCIANETTI Barbara
(S.Benedetto del Tronto 06.06.1973)
Via Caio Mario, 27
tel. 06.3222460
25.11.2003
MANNI Antonella
(Roma 24.03.1973)
Piazza Civitella Paganico, 12
tel. 06.8860841
22.11.2007
MAROLA Alessandra
(Roma 20.05.1976)
Via Cola di Rienzo, 217
tel. 06.3208725
MARONE Francesca
(Roma 12.12.1979)
Circ.ne Trionfale, 145
tel. 06.39745585
15.11.2007
MAROTTA Amalia
(Vallo della Lucania 15.12.1971)
Via E.Q. Visconti, 20
tel. 06.36002365
18.01.2005
MAROTTA Angela
(Roma 21.06.1974)
Viale Angelico, 86
tel. 06.37514844
892
29.11.2007
9.11.2007
9.11.2007
9.11.2007
9.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
MARRONE Donato
(Roma 22.07.1980)
Piazza di San Cosimato, 30
tel. 06.5811873
29.11.2007
MARRUCCI Carlo
(Roma 28.12.1975)
Via Archimede, 112
tel. 06.8082573
22.11.2007
MICARELLI Chiara
(Roma 03.01.1981)
Via Leonessa, 28
tel. 06.33251733
15.11.2007
MICHELANGELI Alessandra
(Bracciano 04.06.1978)
Via Garibaldi, 43
tel. 3284183932
9.11.2007
MIRABELLI Fernandina
(Terracina 07.04.1978)
Via dei Platani, 102
tel. 06.23248875
29.11.2007
MISTRETTA Vincenzo Daniele
(Roma 03.04.1979)
Via Albalonga, 30
tel. 06.97602030
29.11.2007
MOLINARO Ennio
(Fiumefreddo Bruzio 23.08.1978)
Via Nicotera, 29
tel. 06.3215306
15.11.2007
MOMO Alessia
(Roma 17.07.1973)
Via P. Mascagni, 7
tel. 06.86218523
22.11.2007
MONASTERO Pierfilippo
(Vimercate 17.05.1977)
Via Cassiodoro, 6
tel. 06.6893637
22.11.2007
MONELLO Venerando
(Siracusa 01.01.1975)
Via M. Dionigi, 57
tel. 06.3222674
15.11.2007
MONTELEONE Alessandro
(Roma 06.08.1976)
Piazza Cavour, 19
tel. 06.996982
15.11.2007
MORETTI Italo
(Roma 21.04.1963)
Via Trionfale, 21
tel. 06.39744327
29.11.2007
MORETTI Valerio
(Roma 18.04.1974)
Via della Giustiniana, 401
tel. 06.33624710
29.11.2007
MOSCA Luigi
(Cassano allo Ionio 02.10.1977)
Piazzale Luigi Sturzo, 9
tel. 06.5919187
29.11.2007
MURDACA Michele
(Roma 09.08.1978)
Via Silvio Pellico, 44
tel. 06.37350915
22.11.2007
NATALE Massimiliano
(Roma 13.04.1976)
Via Saluzzo, 8
tel. 06.7017535
22.11.2007
NICOLAI Marco
(Roma 14.03.1981)
Via G. Nicotera, 24
tel. 06.36000398
15.11.2007
NIEDDU DEL RIO Rosalia Lisanna
(Taranto 08.11.1970)
Via Tembien, 15
tel. 06.86203050
24.02.1999
ONOFRI Federico
(Roma 14.04.1970)
Via A. Casella, 37
tel. 06.86204025
22.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
893
AGGIORNAMENTO ALBO
OPIPARI Maria Valeria
(Roma 16.02.1976)
Via Laurentina, 28
tel. 06.5410765
15.11.2007
ORTOLANO Andrea
(Roma 31.05.1980)
Via T. Campanella, 3
tel. 06.39736484
22.11.2007
OTTOLENGHI Stefano
(Roma 09.11.1981)
Via G. De Calvi, 61
tel. 06.57301219
9.11.2007
PACITTI Eleonora
(Roma 08.05.1976)
Via Bisagno, 5
tel. 06.8603815
9.11.2007
PAGGETTI Silvia
(Roma 16.06.1976)
Via N. Giorgi, 24
tel. 06.5037785
22.11.2007
PAGLIONE Andrea
(Roma 04.07.1973)
Via Sebino, 32
tel. 06.8414562
29.11.2007
PAIELLA Laura
(Roma 22.08.1979)
Via Casalotti, 53
tel. 06.61564182
22.11.2007
PALAMARA Manuela
(Roma 05.02.1977)
Via Chiana, 87
tel. 06.64781857
29.11.2007
PAOLETTI Alessio
(Roma 28.12.1977)
Via G.G. Porro, 8
tel. 06.80690035
29.11.2007
PARRINELLO Marcello
(Messina 25.01.1955)
Via Cola di Rienzo, 212
tel. 3491229077
6.06.1981
PELLECCHIA Antonella
(Brindisi 05.12.1964)
Via Guido d’Arezzo, 2
tel. 06.852351
30.11.1995
PELLEGRINI Francesco
(Cosenza 21.02.1946)
Via Calalzo, 33
tel. 06.3311381
22.11.2007
PELUSO Alessio Armando
(Avellino 15.12.1981)
Via Cicerone, 28
tel. 06.3231846
9.11.2007
PERSI Viviana
(Roma 26.05.1976)
Via Bari, 13
tel. 06.44230945
22.11.2007
PETRACCA Michele
(Vibo Valentia 13.04.1976)
Via Sabotino, 46
tel. 06.27800805
9.11.2007
PETRIAGGI Domitilla
(Roma 07.02.1980)
Viale Appio Claudio, 289
tel. 06.71542056
22.11.2007
PETTI Federica
(Roma 01.10.1976)
Via F. De Sanctis, 4/a
tel. 06.3722353
29.11.2007
PETTI Monica
(Roma 19.05.1978)
Viale G. Marconi, 618
tel. 06.5594085
29.11.2007
PETTINELLI Francesca Romana
(Roma 21.05.1980)
Via Ciro Menotti, 24
tel. 06.3217450
29.11.2007
894
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
PIAZZONI Davide
(Roma 02.04.1979)
Piazza Attilio Friggeri, 13
tel. 06.35402904
PIERANTONI Giorgio
(Roma 12.07.1978)
Piazza Vittorio Emanuele II, 87
29.11.2007
PIERI Valentina
(Roma 24.08.1980)
Via Andrea Arditi, 41
tel. 06.3091406
29.11.2007
PIETROBONO Simone
(Roma 09.07.1975)
Via Zosimo, 13
tel. 06.71289432
22.11.2007
PITRE’ Giuseppe
(Messina 17.04.1972)
Via Sirte, 28
tel. 06.86219563
28.01.2004
PROCOPIO Teresa
(Montepaone 24.08.1975)
Via Tiburtina, 538 Sc.a/7
tel. 3397695852
22.11.2007
PUDDA Irene
(Roma 20.05.1978)
Via della Scrofa, 57
PUGLIONISI Sonja
(Roma 15.09.1979)
Via Igea, 4
tel. 3478524234
15.11.2007
RADICELLA Silvia
(Roma 29.07.1980)
Via Celleno, 21
tel. 3388069701
22.11.2007
RAIMONDI Fabio
(Roma 31.12.1975)
Via dei Carraresi, 2 Pal.c
tel. 06.7214218
22.11.2007
RANALLI Katia
(Roma 22.12.1970)
Via Francesco Maurolico, 9
tel. 06.5581933
RECCIA Maurizio
(Roma 12.09.1970)
Via Magna Grecia, 39
tel. 06.70474230
15.11.2007
RENZI Alessandro
(Roma 13.08.1976)
Via N. Laurantoni, 65
tel. 06.55280100
29.11.2007
RIA Raffaella
(Roma 07.10.1978)
Piazza Mincio, 4
tel. 06.8555500
29.11.2007
RICCI Ubaldo
(Roma 18.06.1967)
Via G. Bettolo, 17
tel. 06.37511734
22.11.2007
RICCIARDI Francesco Saverio
(Roma 05.06.1978)
Via Rocca Sinibalda, 50
tel. 06.86203868
22.11.2007
ROMEO Stefania
(Locri 23.02.1971)
Viale G. Mazzini, 55
tel. 06.3223847
15.03.2002
RUNCI Eleonora
(Roma 09.01.1979)
Piazza Orazio Marucchi, 5
tel. 06.86206396
9.11.2007
RUOTI Valeria Maria
(Reggio Calabria 29.12.1979)
Via Val di Lanzo, 155
tel. 3385431664
9.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
9.11.2007
9.11.2007
9.11.2007
895
AGGIORNAMENTO ALBO
RUSSO Giovanna Sara
(Atessa 02.01.1982)
Via Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
SACCHETTI Giovanni
(Roma 07.05.1968)
Via Frangipane, 13
tel. 06.485758
15.11.2007
SACCO GINEVRI Andrea
(Roma 21.02.1981)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.466221
15.11.2007
SANAPO Francesco
(Roma 16.01.1977)
Circonvallazione Nomentana, 312
tel. 06.86398476
22.11.2007
SCANDALE Gianluca
(Cariati 14.01.1979)
Via del Colle di Sant’Agata, 4
tel. 06.3380951
29.11.2007
SILVERI Cristian
(Roma 13.01.1970)
Via Massaciuccoli, 97
tel. 06.8607487
SILVESTRINI Claudia
(Roma 14.09.1976)
Via Valadier, 36
tel. 06.3216757
15.11.2007
SOFFIETTI Rebecca
(Roma 23.05.1978)
Via Properzio, 37
tel. 06.68193195
22.11.2007
SOLAZZO Marina
(Roma 19.09.1973)
Via V. Brancati, 65
tel. 06.50512568
SPADONI Valentina
(Roma 03.01.1971)
Via V. Tieri, 55
tel. 06.30896151
15.11.2007
SPAGNOLETTI ZEULI Sveva
(Roma 24.11.1979)
Via G. Schiapparelli, 11
tel. 06.3227951
29.11.2007
SPAGNOLETTI ZEULI Valeria
(Roma 15.01.1977)
Via Monte Zebio, 30
tel. 06.96701270
22.11.2007
SPASARI Tommaso
(Roma 04.05.1974)
Via G. Marinelli, 1
tel. 3317160366
SPECIALE Maria Rosaria
(Martina Franca 06.07.1980)
Via Monviso, 3
tel. 06.87194589
22.11.2007
SPEZIALE Giuseppe
(Siderno 14.05.1979)
Via Ludovisi, 16
tel. 06.977451
22.11.2007
SPIZZICHINO Angelo
(Roma 29.07.1975)
Via Archimede, 44
tel. 06.80687230
15.11.2007
SQUILLINO Manuela
(Caserta 10.10.1975)
Viale Trastevere, 248
tel. 3393469721
29.11.2007
STABILE Alessandro
(Roma 06.12.1979)
V.le Cortina d’Ampezzo, 60
tel. 06.3313943
15.11.2007
STACCIOLI Marta
(Roma 14.03.1981)
Via Po, 9
tel. 06.858231
22.11.2007
896
9.11.2007
9.11.2007
9.11.2007
9.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
STADERINI Flaminia
(Roma 06.08.1978)
Via Pio Foa’, 48
tel. 06.5826069
29.11.2007
STINGONE Francesca Maria
(Verona 27.09.1965)
Via Cicerone, 49
tel. 06.3215436
14.09.1998
TELARICO Giorgio
(Cosenza 06.05.1980)
Corso Vittorio Emanuele, 284
tel. 06.68427528
9.11.2007
TOSI Paolo Maria
(Roma 16.05.1980)
Piazza Adriana, 15
tel. 06.68809987
9.11.2007
TOTI Pamela
(Marino 06.09.1973)
Via L. Signorelli, 8
tel. 06.36005473
15.11.2007
TOZZI Eleonora
(Roma 10.10.1979)
Via A. Riboty, 10
tel. 06.6875852
22.11.2007
TRIA Paola
(Roma 08.07.1978)
Via Donatello, 71
tel. 06.3201502
9.11.2007
TUCCIMEI Chiara
(Roma 20.03.1978)
Via G. P. da Palestrina, 19
tel. 06.3242729
9.11.2007
UGHI Filippo
(Pisa 15.05.1980)
Via Guido d’Arezzo, 2
tel. 06.852351
22.11.2007
URSICINO Tiziana
(Roma 11.02.1978)
Via dell’Oratorio Damasiano, 15
tel. 3385492777
22.11.2007
UVA Cecilia
(Roma 29.07.1976)
Via Cassiodoro, 1/a
tel. 06.68600926
22.11.2007
VALDUGA Serena
(Rieti 01.08.1977)
Via Cola di Rienzo, 28
tel. 06.3216298
22.11.2007
VANNUTELLI Alessio
(Roma 19.06.1978)
Via Francesco Denza, 27
tel. 06.80690183
22.11.2007
ELENCO SPECIALE
BACCARI Maria Pia
(Napoli 02.06.1951)
Professori Universitari
Via Flaminia, 173
CATINI Roberto
(Roma 28.07.1975)
Raisat S.p.a.
Borgo Sant’Angelo, 23 - tel. 06.68182673
CIOPPA Anna Emilia
(Avellino 20.10.1974)
Eni Spa
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59822693
COLONNA Alessandra
(Genova 15.05.1954)
Eni S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59881
CONTI Giuseppe
(Messina 07.12.1978)
Enel Spa
26.10.2005
V.le Regina Margherita, 137 - tel. 06.83052753
FORO ROMANO 5-6/2007
2.06.1977
29.11.2007
9.11.2001
29.11.2007
897
AGGIORNAMENTO ALBO
DI LIBERTO Francesco
(Palermo 14.09.1974)
Enel Produzione S.p.a.
22.11.2007
V.le Regina Margherita, 137 - tel. 06.83059514
FALCIONI Francesca
(Roma 07.11.1973)
Eni S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59821
FOSSO Maria Assunta
(Reggio Calabria 09.02.1980)
Agenzia delle Entrate
Via di Settebagni, 384 - tel. 06.872834033
PICARDI Livia
(Roma 10.02.1967)
Consap S.p.a.
Via Yser, 14 - tel. 06.85796411
29.09.1999
POLITI Francesca
(Brindisi 03.09.1974)
Ferrovie dello Stato
P.zza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44105603
15.11.2007
PULCIONI Andrea
(Roma 30.04.1979)
Terna S.p.a.
Via Arno, 64 - tel. 06.83138128
22.11.2007
TOSTI Elena
(Rogliano 02.04.1978)
Eni S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59825718
22.11.2007
VENANZI Cesare
(Civitavecchia 22.07.1958)
Eni S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59885537
29.11.2007
VOLPE Matteo
(Bari 11.11.1976)
Camera dei Deputati
P.zza Campo Marzio, 42 - tel. 06.67604183
9.11.2007
ZAVAGLIA Daniela
(Torino 06.03.1977)
Enea
Lung.re Thaon Revel, 76 - tel. 06.36272414
29.11.2007
10.05.2001
9.11.2007
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
BERTOLDI Valentina (Roma 21.06.1976) a El.Spec. Professori Universitari
DELLA SCALA Maria Grazia (Roma 24.03.1973) a El.Spec. Professori Universitari
MARCELLI Carla (Roma 25.02.1976) a El.Spec. Enea
MARI Giuseppina (Roma 12.05.1976) a El.Spec. Professori Universitari
MARZANO Maria (Giussano 30.10.1973) a El.Spec. Universita’ “la Sapienza” Roma
MEZZACAPO Domenico (Roma 04.07.1975) a El.Spec. Professori Universitari
POLILLO Vanessa (Roma 14.05.1970) a El.Spec. Enea
4.03.2004
31.12.2002
15.06.2006
16.12.2004
10.07.2001
30.01.2003
28.02.2002
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
FIORI Roberto (Lanciano 23.08.1967) da El.Spec. Professori Universitari
NAPOLITANO Giulio (Roma 12.07.1969) da El.Spec. Professori Universitari
2.02.1995
21.05.1998
CANCELLAZIONI PER DECESSO
BARTOLI Giuseppe (Mazzarino 19.01.1925) dec. 25.06.2005
BIANCHETTI Giuseppe (Roma 01.07.1914) dec. 14.11.2007
D’ALOISIO Beniamino (Roma 20.11.1928) dec. 03.11.2006
D’AMICO Roberto (Padova 26.07.1962) dec. 21.10.2007
FOLLI Vincenzo (Roma 16.05.1918) dec. 28.10.2005
LUCERNONI Roberta (Roma 20.06.1968) dec. 14.03.2007
MANOZZI Paolo (Roma 21.11.1956) dec. 31.12.2005
898
15.11.2007
22.11.2007
15.11.2007
29.11.2007
09.11.2007
15.11.2007
09.11.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
MARINI Filomena (Catanzaro 25.04.1914) dec. 21.11.2002
NUCCI Guido (Roma 11.03.1945) dec. 25.03.2003
09.11.2007
29.11.2007
CANCELLAZIONI A DOMANDA
BARATTA Roberto (Roma 30.01.1959)
BARTOLI Elena (Roma 27.09.1974)
BLEFARI Pierluigi (Roma 13.04.1978)
CANOFANI Renzo (Roma 06.07.1940)
CAPUA Cristina (Roma 15.08.1966)
CARDI Gianfranco (Roma 03.12.1974)
CARUSO Donatella (Roma 07.05.1967)
CASCINO Massimo (Piazza Armerina 20.12.1939)
DE LEONE Ugo (Roma 14.09.1915)
DE NOVELLIS Michele (Roma 28.11.1925)
DI VINCENZO Valentina (Roma 14.02.1977)
FANELLI Anna (Roma 22.09.1978)
FANTI Elisabetta (Soriano nel Cimino 30.07.1958)
GALA Gianfranco (Nettunia 04.01.1941)
GUIDI Flaminia (Roma 25.08.1970)
LUCISANO Lucio (Roma 03.11.1926)
MAGHERI Cristiana (Roma 21.10.1967)
MARTINI Michele (Roma 23.10.1968)
MILITE Anna Maria (Roma 24.03.1961)
MORICONI Alessandra (Cosenza 05.10.1972)
MUCCIANTE Alessandro (Roma 04.09.1943)
PANDOLFI Gianfranco (Roma 16.09.1946)
RINALDI Marco (Asti 29.10.1971)
ROSAUER Fabio (Roma 11.03.1969)
ROSSI Adolfo Manlio (Roma 07.02.1975)
SALVATORE Federica (Atri 02.02.1975)
SILI Franco (Roma 25.08.1934)
SIMONE Michele (Casalvecchio Puglia 19.09.1940)
SIRIANNI Guido (Catanzaro 06.11.1951)
SORDINI Aldo (Roma 18.07.1922)
TRAMONTANA Marcello (Roma 14.08.1953)
TRONCARELLI Francesco (Roma 24.12.1952)
TRUBBAS Sandro (Pisa 23.07.1964)
TUCCINO Annunziata (Policoro 02.11.1974)
VALISERRA Valeria (Roma 15.06.1976)
ZITO Luigi (Roma 07.08.1932)
29.11.2007
15.11.2007
22.11.2007
15.11.2007
22.11.2007
29.11.2007
22.11.2007
09.11.2007
09.11.2007
29.11.2007
29.11.2007
15.11.2007
22.11.2007
29.11.2007
09.11.2007
22.11.2007
15.11.2007
22.11.2007
22.11.2007
22.11.2007
15.11.2007
15.11.2007
29.11.2007
15.11.2007
09.11.2007
29.11.2007
22.11.2007
15.11.2007
22.11.2007
15.11.2007
22.11.2007
15.11.2007
29.11.2007
09.11.2007
09.11.2007
22.11.2007
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
PAGLIARA Pierfausto (Lecce 10.11.1964) trasf. Lecce
NIUTTA Giancarlo (Messina 24.11.1972) trasf. Messina
ANDREOLI Dario (Taranto 27.11.1956) trasf. Tempio Pausania
NUNZIATA Salvatore (Napoli 22.03.1941) trasf. Tivoli
22.11.2007
29.11.2007
09.11.2007
29.11.2007
CANCELLAZIONI PER INCOMPATIBILITA’
MASI Pierpaolo (Ceccano 22.06.1965)
FORO ROMANO 5-6/2007
09.11.2007
899
AGGIORNAMENTO ALBO
NUOVE ISCRIZIONI – DICEMBRE 2007
ALBO ORDINARIO
AGOSTINI Francesca
(Roma 02.02.1972)
Via C. Manassei, 61
tel. 06.65740387
27.12.2007
ALBANO Mario
(Matera 22.02.1976)
Via Germanico, 172
tel. 06.3226896
17.07.2003
AQUILINO Pierluigi
(Roma 18.06.1971)
Largo A. Beltramelli, 1/c
tel. 06.41731687
ARMENIO Vincenzo
(Licata 06.06.1981)
Via Dei Foscari, 12
tel. 3490694745
13.12.2007
ARONICA Walter
(Roma 23.09.1980)
Via G. Mercalli, 46
tel. 06.42012143
13.12.2007
BELLEI Tommaso
(Roma 24.01.1976)
Via Valsugana, 8
tel. 06.86321133
20.12.2007
BENVEDUTI Antonella
(Roma 16.10.1976)
Via Corfinio, 23
tel. 06.77201266
6.12.2007
BERTINI Flavia
(Roma 22.04.1981)
Via Po, 22
tel. 06.45206220
13.12.2007
BOLOGNINO Daniela
(Tropea 15.04.1976)
Via Lucrino, 41 Sc.d
tel. 3383645340
22.10.2003
BRUSTIA Stefano
(Novara 30.08.1973)
Via Costantino Morin, 1
tel. 06.68803025
BUTTIGLIONE Maria Chiara
(Roma 19.12.1980)
P.le delle Medaglie D’oro, 7
tel. 06.35450460
13.12.2007
CANEVACCI Chiara
(Roma 15.12.1973)
Via Alessandro Avoli, 27
tel. 3358414936
13.12.2007
CANNONE Arabella
(Isernia 15.12.1981)
P.le Clodio, 12
tel. 06.39737418
13.12.2007
CARONE Debora
(Roma 08.12.1976)
Via Maria Cristina, 2
tel. 3393385831
20.12.2007
CASALE Valentina
(Roma 03.11.1975)
Viale Di Marino, 26
tel. 3358366334
6.12.2007
CATOZZI Simone
(Roma 18.06.1975)
Via Premuda, 1
tel. 06.39750951
13.12.2007
CAVOLI Barbara
(Roma 26.08.1976)
Via Pandosia, 20/a
tel. 06.77206071
13.12.2007
CICCAGLIONE Alfonso
(Roma 04.05.1961)
Viale G. Marconi, 440
tel. 06.5593600
900
6.12.2007
9.12.2004
9.01.2001
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
D’ALESSANDRO Nicoletta
(Roma 02.09.1963)
Via Manoppello, 78
tel. 06.22485403
D’AMATO Valerio
(Roma 15.06.1980)
Via Oslavia, 18
tel. 06.3728233
6.12.2007
D’ANGELO Francesca
(Roma 12.10.1980)
Via Thailandia, 24
tel. 06.5085666
6.12.2007
DANGOLA Stefania
(Roma 17.06.1976)
Viale Carso, 63
tel. 06.37517258
13.12.2007
DE LELLIS Carla
(Frosinone 04.03.1978)
Via Licinio Stolone, 154
tel. 3381347408
DE LEO Ivana Fabiola
(Lucera 09.01.1981)
Via Tiburtina, 150
tel. 06.44340666
DE LIGUORO DI PRESICCE Marco
(Roma 05.02.1977)
Via San Godenzo, 199
tel. 06.3351044
DE LUCIA Emanuele
(Siracusa 21.12.1977)
Via Cosseria, 2
tel. 06.32600261
13.12.2007
DE MATTEIS Francesca
(Roma 17.06.1978)
Via F. Milizia, 2
tel. 06.3221748
6.12.2007
DE MATTEIS Luca
(Roma 21.02.1981)
Via F. Milizia, 2
tel. 06.3221748
6.12.2007
DE MATTEIS Maria Michela
(Foggia 31.12.1976)
Via Camesena, 8
tel. 06.4386398
6.12.2007
DE NINNO Marcella
(Roma 28.12.1972)
Via Paolo Emilio, 34
tel. 06.32609173
8.11.2000
DI CARLO Mario
(Conversano 04.10.1978)
Via Enrico Besta, 5
tel. 3391950147
20.12.2007
DI COCCO Clarissa
(Roma 12.08.1979)
Via Caio Mario, 13
tel. 06.32651743
6.12.2007
DI DUCA Valeria
(Roma 31.10.1975)
Via G. Pisanelli, 2
27.12.2007
FASULO Emiliano
(Roma 07.02.1973)
Via Maestro Gaetano Capocci, 24
tel. 06.86398643
6.12.2007
FEDERICO Claudia
(Roma 01.08.1974)
Via Velletri, 35
tel. 06.85305606
6.12.2007
FELICI Francesco
(Roma 14.09.1977)
Via F. Michelini Tocci, 25
tel. 06.35344801
20.12.2007
FELICIANI Walter
(Avezzano 04.12.1974)
Via Casal De’ Pazzi, 148
tel. 06.4110101
6.12.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
26.02.1998
6.12.2007
20.12.2007
6.12.2007
901
AGGIORNAMENTO ALBO
FERRARI Pierluigi
(Roma 20.08.1978)
Via Arenula, 21
tel. 06.68803000
20.12.2007
FILICE Donatella
(Cosenza 01.03.1977)
Via Sivori, 8
tel. 06.39754344
13.12.2007
FLAGELLA Maria Cristina
(Roma 28.06.1969)
Via Lucilio, 66
tel. 06.35496554
6.12.2007
FONTANINI Fabio
(Roma 16.04.1975)
Via Alessandria, 129
tel. 06.8840426
6.12.2007
FRENI Federico
(Roma 01.07.1980)
Via Panama, 58
tel. 06.8840852
6.12.2007
FRONDAROLI Umberto
(Roma 20.03.1972)
Viale delle Milizie, 19
tel. 06.39743130
13.12.2007
GADALETA Alessandra
(Foggia 12.02.1973)
Via Cavour, 101
tel. 06.4882383
13.12.2007
GARGIULO Gerardina
(Castallammare Stabia 18.01.1972)
Via Merano, 143
tel. 06.52440866
4.02.2003
GENNARO Massimiliano
(Roma 01.07.1973)
Via Arno, 3
tel. 06.85354816
6.12.2007
GIANGIACOMO Vincenzo
(Vasto 08.12.1969)
Via A. Depetris, 86
tel. 06.478151
GOTTI TEDESCHI Riccardo
(Piacenza 03.09.1977)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
GRILLO Maria Cristina
(Catania 13.02.1975)
Via A. Mordini, 14
tel. 06.99705910
20.12.2007
GUANDALINI Beatrice
(Roma 14.06.1977)
Viale Giulio Cesare, 71
tel. 06.3243546
13.12.2007
LIBERATORE Luciano Eligio
(Pratola Peligna 25.10.1963)
Via Oderisi da Gubbio, 78
tel. 06.5562229
LO SQUADRO Michele
(Roma 27.04.1976)
Via Aniene, 14
tel. 06.8537481
20.12.2007
LONGARINI Gabriele
(Roma 27.05.1978)
Via Clitunno, 22/e
tel. 06.8419137
13.12.2007
LORE’ Giuseppe
(Roma 25.10.1978)
Via A. Riboty, 3
tel. 06.39728045
13.12.2007
LUCATI Isabella
(Grottaglie 23.05.1974)
Via Lombardia, 14
tel. 06.42391268
13.12.2007
MARINO Luigi
(Roma 31.10.1975)
Viale dei Parioli, 180
tel. 06.8078594
20.12.2007
902
24.10.1997
6.12.2007
3.02.1995
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
MATTUCCI Francesca
(Roma 01.08.1976)
Via dei Gracchi, 130
tel. 06.32120186
24.02.2006
MAURO Samantha
(Milano 21.02.1976)
Via Mario Borsa, 63
tel. 06.81101679
20.12.2007
MIDIRI Federica
(Roma 09.10.1980)
Corso Venezia, 5
tel. 3479372767
13.12.2007
MONALDI Fabrizio
(Roma 08.04.1980)
Via Alessandro Torlonia, 4/b
tel. 06.44239505
13.12.2007
MORGANTE Giuseppe
(Rieti 23.05.1977)
Via G.B. Martini, 14
tel. 06.8419688
20.12.2007
MORICCA Iole
(Roma 24.07.1980)
Via Mar della Cina, 142
tel. 06.5298694
20.12.2007
MULIERE Simona
(Livorno 11.01.1975)
Via Cola di Rienzo, 133
tel. 06.3202580
24.05.2005
NAPOLITANO Nadine
(Roma 01.12.1978)
Via Riccardo Forster, 41
tel. 335381536
27.12.2007
PADULA Paola
(Roma 13.03.1975)
Via Graziano, 30
tel. 06.6632302
13.12.2007
PALADINO Francesco
(Catania 23.07.1981)
Via Lucio II, 27
tel. 3294251148
6.12.2007
PALLOTTI Ilaria
(Roma 03.12.1978)
Via Ripetta, 22
tel. 06.3203491
6.12.2007
PALMERINI Imo
(Castiglione del Lago 14.11.1930)
Via Umberto Saba, 45
tel. 06.5002302
13.12.2007
PALOMBI Massimo
(Benevento 14.05.1980)
Via di San Basilio, 72
tel. 06.809551
13.12.2007
PANELLA Violetta
(Roma 26.04.1981)
Via Varrone, 9
tel. 06.68135266
13.12.2007
PERI Esther
(Erice (tp) 13.03.1977)
Via Venti Settembre, 4
tel. 06.4815590
6.12.2007
PERRONE Valentina
(Formia 24.11.1978)
Via G. Sacconi, 19
tel. 06.32609950
6.12.2007
PICCINNO Paola
(Roma 07.10.1975)
Via Ortignano, 38
tel. 06.64491883
27.12.2007
PICCIOTTO Paola
(Roma 06.04.1977)
Via Pienza, 40
tel. 3394062631
6.12.2007
PIOMBI Giulia
(Lodi 23.06.1978)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
6.12.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
903
AGGIORNAMENTO ALBO
PIRO Ciro Daniele
(Napoli 27.12.1979)
Via della Balduina, 66
tel. 06.35343392
PIRONTI Paolo
(Trieste 22.03.1973)
Via Torino, 7
tel. 06.483694
6.12.2007
PITTIGLIO Olimpia
(Roma 26.09.1955)
Via Montevideo, 27
tel. 06.97270026
6.12.2007
PODIANI Francesca Romana
(Roma 24.10.1973)
P.zza Gentile da Fabriano,3
tel. 06.3200153
13.12.2007
PUGLIESE Romina
(Roma 31.07.1974)
Via Dante De Blasi, 21c
tel. 3924806164
13.12.2007
RAGONESI Giulia
(Roma 26.10.1980)
Via Domenico Cimarosa, 13
tel. 06.85356383
13.12.2007
RAU Ylenia
(Catania 04.11.1978)
Via di Casal Boccone, 98 E2
tel. 06.45447459
20.12.2007
RINALDI Chiara
(Roma 09.07.1977)
Via Tacito, 41
tel. 06.68192371
20.12.2007
RIZZO Luigi
(Roma 09.06.1981)
Via Vittoria Colonna, 32
tel. 06.6896786
13.12.2007
RIZZUTI Alessandro
(Roma 22.12.1979)
Via Caroncini, 6
tel. 06.8082403
ROBERTI Cinzia
(Roma 01.02.1977)
Via Emanuele Filiberto, 166
tel. 06.7004593
13.12.2007
ROCCHI Ilaria
(Roma 09.11.1978)
Viale delle Milizie, 34
tel. 06.37518760
20.12.2007
ROCCHINI Silvio
(Roma 03.01.1975)
Via Cavour, 58
tel. 06.4882036
6.12.2007
RODINO’ DI MIGLIONE Marcello
(Napoli 30.03.1973)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
6.12.2007
RUGGERI Manuela
(Roma 27.09.1978)
Via Antonio Baiamonti, 10
tel. 06.3701072
20.12.2007
RUSSO Simona
(Roma 13.08.1974)
Via Antonio Bertoloni, 55
13.12.2007
SALVATORI Chiara
(Roma 30.07.1980)
Via P. Maroncelli, 21
tel. 06.55264221
13.12.2007
SANSALONE Roberto
(Roma 27.08.1971)
Via Premuda, 6
tel. 06.39742953
13.12.2007
SANTI Roberto
(Roma 08.04.1979)
Via di Porta Pinciana, 6
tel. 06.42012455
13.12.2007
904
13.12.2007
6.12.2007
FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
SFORZA Michele
(Matera 15.12.1943)
Via di Centocelle, 251
tel. 06.2426316
6.12.2007
SFRECOLA Luca
(Roma 22.07.1977)
Via Flaminia, 197
tel. 06.3612150
20.12.2007
TALLINI Valerio
(Frosinone 25.01.1982)
Via Lorenzo il Magnifico, 122
tel. 06.98876720
13.12.2007
TAMBURRO Andrea
(Roma 17.03.1975)
Via Nemorense, 77
tel. 06.45553681
20.12.2007
TRABATTONI Praxilla
(Helsinki 01.02.1976)
Via Sistina, 4
tel. 06.422911
13.12.2007
TRALICCI Luciana
(Roma 17.01.1973)
Via Tuscolana, 466
tel. 06.78346524
20.12.2007
VAIRA Michela
(Vieste 11.06.1977)
Via C. Ricotti, 6
tel. 3474897705
VALLINO Simona
(Cagliari 24.04.1974)
Lungotevere Michelangelo, 9
tel. 06.36002950
VANI Sara
(Firenze 08.11.1967)
Via A. Gramsci, 16
tel. 06.32650721
VARVO Gianluca
(Roma 12.05.1976)
Via G. Carini, 58
tel. 06.5885209
20.12.2007
VERDESI Alessia
(Roma 24.03.1977)
Via Napoleone III, 28
tel. 06.44360516
20.12.2007
VERGNANO Eleonora
(Torino 18.09.1980)
Via del Consolato, 6
tel. 06.45213900
20.12.2007
6.12.2007
27.12.2007
9.04.2002
ELENCO SPECIALE
CARUCCI Massimo
(Roma 14.07.1965)
Equitalia Gerit S.p.a.
Lung.re Flaminio, 18 - tel. 06.32492290
20.12.2007
COLURCIO Anna
(Napoli 11.01.1974)
Enel Distribuzione S.p.a.
Via Ombrone, 2 - tel. 06.83055868
20.12.2007
GIARLETTA Valentina
(Salerno 18.09.1969)
Enel Distribuzione S.p.a.
Via Ombrone, 2 - tel. 06.83058026
20.12.2007
LOCASCIULLI Guido
(Roma 20.06.1977)
Azienda Policlinico Umberto I
V.le del Policlinico, 155 - tel. 06.49979448
20.12.2007
PORRONE Paolo
(Campobasso 22.01.1962)
Eni S.p.a.
P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59827237
13.12.2007
RISPOLI Valentina
(Roma 07.10.1971)
Enel Produzione S.p.a.
14.03.2002
V.le Regina Margherita, 125 - tel. 06.83057722
FORO ROMANO 5-6/2007
905
AGGIORNAMENTO ALBO
SARACENI Federica
(Roma 22.03.1972)
Enel Distribuzione S.p.a.
Via Ombrone, 2 - tel. 06.83059534
20.12.2007
VALENTE Claudio
(Roma 15.10.1974)
Gruppo Poste Italiane S.p.a.
Via Eugenio Gra, 19 - tel. 06.665921
20.12.2007
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
LONGARI Carlo (Roma 06.01.1968) a El.Spec. Professori Universitari
RAGANELLI Biancamaria (Palestrina 11.03.1975) a El.Spec. Professori Universitari
TEDESCHI Lorenzo (Roma 28.12.1972) a El.Spec. Gruppo Poste Italiane S.p.a.
5.12.1996
26.02.2004
19.12.2000
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
CREA Giancarlo (Roma 14.04.1944) da El.Spec. Ist. Bancario S. Paolo Torino
7.12.1972
CANCELLAZIONI PER DECESSO
COLIZZA Franco (Roma 01.09.1929) dec. 24.12.2006
CROSTA Cesare (Varese 08.07.1933) dec. 21.11.2007
GAVA Roberto (Castellammare Stabia 02.01.1928) dec. 04.11.2002
GISMONDI Enrico (Roma 06.12.1941) dec. 01.07.2007
13.12.2007
13.12.2007
13.12.2007
13.12.2007
CANCELLAZIONI A DOMANDA
ASSORGIA Paola (Roma 01.12.1959)
BALESTIERI Massimo (Roma 13.04.1970)
BISAGNI Fabrizio (Roma 25.04.1949)
BRANCIFORTE Paola (Napoli 29.07.1976)
BULZACCHELLI Margherita (Castellana Grotte 21.11.1978)
CARRETTA Elvira (Roma 21.04.1972)
CARUSO Graziella (Roma 27.05.1965)
CASAMASSIMA Franco (Roma 12.07.1919)
CASSAVIA Francesco (Roma 10.07.1973)
CASTAGNOLI Alberto (Roma 01.03.1943)
CASTRICA Fabio (Todi 19.12.1975)
CECCARANI Bruno (Frosinone 26.08.1941)
CECCHETTI Andrea Filippo (Roma 18.07.1947)
CICERO Sabrina (Roma 31.05.1971)
COLELLA Marina (Roma 02.02.1974)
CONFORTI Francesca (Roma 13.07.1973)
COSTANTINI Raffaella (Roma 16.12.1972)
CROCE Danila (Genova 22.04.1969)
CRUCIANI Gianluca (Roma 07.04.1968)
CUSMAI Stefano (Roma 06.01.1974)
D’ALESSANDRI Fabrizio (Roma 23.07.1966)
D’ANDREA Mario (Selci Sabino 16.06.1937)
DE DONATO Marcella (Salerno 10.06.1964)
DE LUCA PICIONE Maura (Potenza 24.06.1975)
DE MEO Massimo (Roma 02.03.1956)
DE PAOLIS Giorgia (Roma 07.08.1970)
DE PASCALIS Alessandra (Roma 18.04.1967)
DE SIMONE Eleonora (Roma 10.05.1974)
DI BARI Marzia (Roma 21.11.1975)
906
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FORO ROMANO 5-6/2007
AGGIORNAMENTO ALBO
DI FONTE Alba Sonia (Stoneham 04.02.1971)
DI FRANCO Stefania Beatrice M. (Milano 09.01.1974)
DI RUBBO Fabrizio (Roma 03.09.1977)
DUCA Paola Maria (Roma 25.01.1942)
ERASMO Gabriello (Roma 15.05.1975)
ETTORRE Cosima (Grottaglie 10.05.1975)
FARENGA Giuseppe (Muro Lucano 26.07.1945)
FASO Serena (Messina 23.07.1964)
FAZZARI Simone (Roma 18.05.1978)
FOLLIERO Alessandro (Roma 23.06.1938)
IZZO Luigi (Roma 12.09.1976)
LIBERATI Caterina (Roma 26.02.1974)
LONGHI Fabio (Roma 30.05.1948)
LUCHI Giorgia (Roma 31.12.1976)
MACRI’ Alessandro (Roma 24.12.1976)
MARCELLI Giancarlo (Roma 09.10.1938)
MAROTTA Simona (Roma 30.04.1974)
MARRONCELLI Franca (Guardiagrele 16.07.1974)
MARZANO Francesca (Napoli 27.11.1969)
MASTELLI Anna Carla (Roma 17.06.1976)
MERLINO Eugenio (Roma 18.11.1924)
PAVONI Giorgia (Roma 08.12.1967)
PETRONCINI Claudio (Roma 15.07.1943)
PICCOLI Anna (Martina Franca 03.05.1963)
PIERINI Tommaso (Roma 30.09.1972)
PIRONE Gennaro (Eboli 14.02.1933)
PISANO Patrizia (Roma 06.07.1959)
PITORRI Manuela (Roma 25.06.1973)
PLUTINO Donatella (Taurianova 15.11.1968)
PRETEROTI Nicola (Locri 24.03.1978)
QUARATO Chiara (Firenze 29.07.1979)
RANDOLFI Elisabetta (Zurigo 01.08.1973)
RIGOLI Francesco (Milano 20.07.1968)
ROMEO Vincenzo (Caraffa del Bianco 18.02.1932)
RUSSO Fabio (Roma 18.02.1972)
SABINO Federica (Roma 30.05.1975)
SACCHETTI Giorgio (Roma 26.11.1937)
SALERNO Domenico (Catanzaro 29.03.1973)
SCIUTO Alessandra (Roma 31.03.1973)
SIGNORINI Michele (Roma 05.05.1970)
SOCCI Silvia (Roma 25.05.1973)
SPAGNOLO Delio (Roma 19.11.1976)
SVAMPA Massimiliano (Roma 30.03.1970)
TORRE Antonio (Roma 03.06.1957)
TOSATO Tiziana (Roma 17.11.1963)
TRIGONA Riccardo Renato (Milano 31.03.1951)
TRIPEPI Paolo (Roma 16.07.1945)
VADACCA Giorgia (Bari 18.09.1973)
VANGI Francesco (Roma 14.10.1970)
VETRO Chiara (Roma 28.09.1972)
ZAMBERNARDI Mario (Pisa 05.10.1972)
ZAMPIERI Stefano (Roma 05.01.1953)
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CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
CHIATTELLI Luca (Roma 19.08.1967) trasf. Rieti
LA TORRE Diomira (Rivarolo Canavese 09.05.1969) trasf. Foggia
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