sommario - Ordine Avvocati Roma
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FO RO MANO 5-6 R O NOTIZIARIO DEL CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA SETTEMBRE - DICEMBRE ANNO 2007 SOMMARIO ELEZIONI DEL CONSIGLIO BIENNIO 2008-2009 EDITORIALE "La nostra storia: tra mito e realtà" E' giunta l'ora del rinnovamento "Il biennio di ieri e il biennio di domani IL FATTO Riflessioni sul Consiglio dell'Ordine COMUNICAZIONI E NOTIZIE Presenze dei Consiglieri alle adunanze del Consiglio Pregiudizialità del procedimento penale rispetto a quello disciplinare Componenti Commissione Esami Avvocato sessione 2007 Manuale difesa di ufficio e patrocinio a spese dello Stato Calendario spettacoli Avvocati alla Ribalta Saluto del Presidente Mario Egidio Schinaia UE: spazio di libertà, sicurezza e giustizia Incontro con la "Connecticut Bar Association" ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO Le adunanze CONVEGNI FORMAZIONE CONTINUA PARERI DEONTOLOGICI IL NOSTRO MONDO Cerimonia per la consegna delle Medaglie Ricordo La giustizia che non c'è Borse per tirocini formativi per Giovani Avvocati NECROLOGI In ricordo di Flavio Graziani CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE 717 719 722 725 727 FORO ROMANO ANNO LVIII Direttore Responsabile Alessandro Cassiani Redattore Giovanni Cipollone 728 729 732 736 736 738 746 748 750 802 804 816 833 842 843 844 845 Segretario di Redazione Piero Paris Stampa Centro Poligrafico Romano Via Dorando Petri, 20 00011 - Bagni di Tivoli Redazione Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Palazzo di Giustizia Piazza Cavour 00193 - Roma Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 1866 dell’11.12.1950 Tutti gli iscritti all’Ordine possono collaborare al Notiziario “Foro Romano” con articoli su problemi di interesse generale. Gli articoli devono essere forniti su floppy disk o inviati per posta elettronica all'indirizzo email: foro [email protected] contenenti il titolo, il nome e cognome dell'autore o degli autori. La Direzione si riserva la facoltà di non pubblicare gli articoli che pervengono. EXTRAVAGANTES Contro la mutabilità e proliferazione eccessive delle leggi La lunga eco del contuberniu PHILOGHELOS SEGNALAZIONI E RECENSIONI RAPPORTI INTERNAZIONALI IN PUNTA DI PIEDI AGGIORNAMENTO ALBO 853 855 859 860 863 864 873 ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA ELEZIONE DEI QUINDICI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA PER IL BIENNIO 2008 - 2009 Ai sensi e per gli effetti di cui al D.L.L. 23 novembre 1944, n. 382 nonché del D.L. 26 febbraio 1948, n. 174, l’Assemblea degli Avvocati di Roma è convocata per domenica 13 gennaio 2008, alle ore 10, nell’Aula degli Avvocati del Palazzo di Giustizia Piazza Cavour - Roma, al fine di eleggere i quindici componenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2008-2009. Qualora in prima convocazione non si raggiungesse il numero legale (metà degli iscritti), la seconda convocazione, valida con l’intervento di almeno un quarto degli iscritti, si terrà nello stesso luogo sabato 26, domenica 27, lunedì 28 e martedì 29 gennaio 2008, dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Per l’eventuale ballottaggio, l’Assemblea è convocata per sabato 2, domenica 3, lunedì 4 e martedì 5 febbraio 2008, dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Il termine per la eventuale segnalazione delle candidature è fissato per le ore 14,00 di mercoledì 9 gennaio 2008. Roma, 21 dicembre 2007 Il Consigliere Segretario Antonio Conte FORO ROMANO 5-6/2007 Il Presidente Alessandro Cassiani 717 ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA Norme per lo svolgimento delle operazioni elettorali 1) Ai sensi e per gli effetti di cui al D.L.L. 23 novembre 1944 n.382 nonché del D.L. 26 febbraio 1948 n.l74 l’Assemblea degli iscritti, al fine di eleggere i quindici componenti il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per ogni biennio a partire da quello 1994-1995, verrà convocata: a) nella seconda domenica del mese di gennaio alle ore 10 in prima convocazione, valida con la richiesta presenza di metà degli iscritti; b) nella quarta settimana del mese di gennaio per quattro giorni consecutivi dal venerdì al lunedì, dalle ore 8,30 alle ore 13,30, in seconda convocazione, valida con la richiesta presenza di almeno un quarto degli iscritti; c) nella prima settimana del mese di febbraio per quattro giorni consecutivi dal venerdì al lunedì, dalle ore 8,30 alle ore 13,30, per l’eventuale ballottaggio. L’Assemblea si terrà in tutte le occasioni presso la sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma a Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, Aula Avvocati. 2) Gli avvocati che intenderanno segnalare a mezzo del Consiglio dell’Ordine agli elettori la loro candidatura potranno farne richiesta scritta da presentare alla Segreteria del Consiglio, entro le ore 14 del mercoledì antecedente la seconda domenica del mese di gennaio (9 gennaio 2008). La Segreteria del Consiglio, raccolte e numerate tutte le richieste pervenute, procederà alla redazione, stampa ed affissione di un manifesto recante l’indicazione, in ordine alfabetico, di tutti gli avvocati richiedenti. L’indicazione sarà accompagnata dalla avvertenza secondo cui tutti gli iscritti agli Albi di Roma sono eleggibili. 3) Ove si debba far luogo all’Assemblea di ballottaggio, la Segreteria del Consiglio provvederà alla redazione, stampa ed affissione di un manifesto contenente l’indicazione dei risultati dell’Assemblea di seconda convocazione e l’elenco di tutti gli avvocati che, avendo riportato un voto, avranno diritto a concorrere alle elezioni nelle votazioni di ballottaggio. 4) Gli avvocati potranno segnalare la loro candidatura agli elettori mediante l’invio o la distribuzione di lettere o volantini e con qualsiasi altro mezzo compatibile, in ogni caso, con le inderogabili norme di dignità e di decoro che disciplinano la professione forense. Gli avvocati potranno conseguire, proponendo la relativa richiesta scritta alla Segreteria del Consiglio, l’elenco di tutti gli iscritti agli Albi di Roma risultanti dal “targhettario” previo rimborso delle spese vive. 5) Nel corso di tutte le operazioni di voto ed a partire dalle quarantott’ore precedenti sarà vietato distribuire volantini o altro materiale di propaganda negli uffici giudiziari e nelle loro immediate vicinanze. L’affissione di manifesti di propaganda potrà essere eseguita nei tempi consentiti, solo nelle bacheche mobili predisposte appositamente a tal fine dal Consiglio dell’Ordine e negli spazi riservati a ciascun raggruppamento o singolo candidato. Nel seggio elettorale, sempre e solo a cura del Consiglio, sarà esposta anche una copia di un manifesto di ciascun raggruppamento o singolo candidato, limitato alla semplice elencazione dei candidati. 6) Il Consiglio designerà, prima dell’inizio delle votazioni, i questori ai quali sarà conferito l’incarico di sorvegliare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali e di far osservare le norme di cui al precedente art. 5. I nominativi dei questori saranno pubblicati in calce al manifesto di cui all’art. 2. 7) Il mancato rispetto alle disposizioni di cui ai precedenti artt. 4 e 5 sarà oggetto di valutazione in sede disciplinare. 8) Le votazioni avranno luogo esclusivamente a mezzo di schede con a retro il timbro del Consiglio dell’Ordine e vistate a stampa dal Presidente, in cui l’elettore indicherà i nominativi dei candidati prescelti in numero non superiore a quindici, usufruendo delle apposite cabine. Inoltre, nello svolgimento delle operazioni di scrutinio saranno adottati i seguenti principi: a) ove un candidato, di cui all’elenco affisso a cura del Consiglio dell’Ordine, sia indicato con il «solo cognome» anche se vi sono omonimi il voto verrà attribuito come valido al candidato; b) ove un candidato sia indicato con il «cognome esatto», ma con il «prenome errato», se tale prenome non corrisponde ad altro iscritto agli albi sarà attribuito come valido al candidato; c) ove un candidato sia indicato con «uno dei due cognomi», se il prenome è esatto il voto sarà attribuito come valido al candidato, se manca il prenome ricorrerà l’ipotesi di cui al precedente punto a); d) ove un candidato sia indicato con il «cognome simile» e con il prenome esatto, se il cognome ed il prenome non corrispondono ad altro iscritto agli albi il voto verrà attribuito al candidato; e) ove un candidato sia indicato con il solo cognome, (e per giunta) simile, se tale cognome non corrisponde ad altro iscritto all’albo, il voto sarà attribuito come valido al candidato. (estratto dal verbale dell’Assemblea ordinaria del 22 aprile 1993) 718 FORO ROMANO 5-6/2007 EDITORIALE “LA NOSTRA STORIA: TRA MITO E REALTA’” C’era una volta un galeone che navigava a gonfie vele. Gli zeffiri lo sospingevano dolcemente. Sulla sommità dell’albero maestro sventolava una bandiera con l’insegna della Giustizia. Tutti ne ammiravano l’imponenza. Nessuno metteva in dubbio l’importanza della missione che era chiamato a svolgere. Sospinto da una forza misteriosa, approdava in terre sconosciute. Ieratici come sacerdoti, scendevano dalla tolda uomini avvolti in toghe scintillanti. Richiamati dalla loro presenza, arrivavano da ogni parte individui dall’espressione dolorante: erano emarginati e oppressi che da tempo immemorabile sognavano l’arrivo di un Difensore. In questo modo, fin dalla notte dei tempi, gli Eroi Togati hanno solcato i mari sospinti dall’insopprimibile vocazione a difendere le pubbliche e private libertà. Gli epigoni di questa nobile schiera continuano le loro gesta. Sono dovunque! Non è necessario entrare nelle Aule dei Tribunali per sentirne la voce appassionata. Si materializzano quando vengono messi a repentaglio i diritti primari dei cittadini. Sprezzanti del pericolo, sono sempre in prima linea. Quando regimi illiberali tentano di soffocare la voce dei più deboli, essi ricompaiono e si ergono in loro difesa. Diventano più combattivi soprattutto quando sembra che prevalgano coloro i quali vorrebbero eliminarli. Perché questo miracolo si rinnovi è però necessario un impegno costante e totale. Quando il galeone non naviga più in acque tranquille e gli zeffiri si trasformano in cupi venti di burrasca, chi è chiamato a mantenere la rotta non può abbandonare il timone, concedersi attimi di pausa o, peggio ancora, darsi alla fuga. FORO ROMANO 5-6/2007 719 EDITORIALE Per evitare che la gloriosa imbarcazione si trasformi in una zattera alla deriva, egli deve restare al suo posto e reagire contro chi tenta l’arrembaggio. Un diverso comportamento si tradurrebbe in un’imperdonabile manifestazione di viltà e metterebbe a repentaglio i pochi o molti traguardi raggiunti. In simili frangenti, non è sufficiente gestire l’esistente mediante una politica di saggia e ordinaria amministrazione. In questi momenti, chi ne ha la responsabilità non può limitarsi all’espletamento dei compiti strettamente istituzionali. Verrebbe meno al proprio sacrosanto dovere se non insorgesse con veemenza contro ogni tentativo, palese o nascosto, di cancellare i prìncipi fondamentali della deontologia oppure di conculcare il Diritto di Difesa garantito dalla Costituzione. Chi ha il dovere di farlo, deve proporre agli ottusi governanti modelli di Avvocatura sempre più professionali oltreché progetti di ordinamento tendenti a ridurre sempre più l’esorbitante numero di Iscritti. Quando, come è avvenuto negli ultimi anni, dal “periodo eroico” si precipita in quello che non esito a definire della “lotta per la sopravvivenza”, tutti sono chiamati a raccogliere le forze in vista di un futuro che non costituisce più un diritto ma è piuttosto un territorio da conquistare con le unghie e con i denti. Mai come in questo momento, il disinteresse per il bene comune oppure l’intenzione di acquisire cariche istituzionali al solo scopo di creare per se stessi posizioni di potere, costituirebbero un delitto contro la collettività. Per fortuna, le battaglie condotte e le iniziative realizzate in quest’ultimo biennio giustificano un cauto ottimismo. Non posso dimenticare la compattezza, la forza, la pacatezza che hanno caratterizzato ogni manifestazione. Non posso non ritenere che costituiscano auspici favorevoli le grandi adunanze che hanno visto la partecipazione di migliaia di colleghi provenienti da tutta Italia al Congresso Nazionale Forense, al Convegno nel cinema Adriano, alle sfilate davanti a Palazzo Chigi e per Via dei Fori Imperiali. Non posso ignorare l’intensa attività culturale che da anni anticipa quell’aggiornamento continuo da poco diventato obbligatorio e la dura reazione contro quegli Enti che hanno proposto convenzioni violatrici della dignità e della libertà di ciascun Avvocato. 720 FORO ROMANO 5-6/2007 EDITORIALE Sarà dura, ma sono certo che se continueremo a combattere senza mai abbandonare le posizioni raggiunte, ce la faremo! Alla fine, chi ha immaginato di poterci annientare dovrà piegarsi. Al termine di questa fase, coloro i quali hanno ritenuto di poterci considerare quali venditori di consulenze, e perciò assoggettati alle leggi del Mercato, dovranno riconoscere che l’Avvocatura è e resterà una Libera Professione Intellettuale chiamata a rendere operante l’inviolabile Diritto di Difesa previsto dalla Costituzione. Prevarranno la nostra determinazione e quella forza misteriosa che scorre nelle nostre vene e ci unisce a un lontano progenitore che, avvolto in una stuoia vermiglia, prese per primo la parola in difesa di un proprio simile. La nostra attuale realtà si inserirà nel solco di una grande tradizione e, nello stesso tempo, si arricchirà di tutto quel bagaglio di conoscenza che costituisce la premessa per poter operare in Europa e nel Mondo. Vi lascio con l’augurio di un anno più sereno e proficuo del precedente e, inoltre, con una promessa solenne: finchè lo vorrete, continuerò a lottare perché la favola degli Eroi che solcavano i mari con la Toga al vento diventi la nostra realtà. Un forte abbraccio dal Vostro Alessandro Cassiani FORO ROMANO 5-6/2007 721 EDITORIALE E’ GIUNTA L’ORA DEL RINNOVAMENTO Sono imminenti le elezioni per designare i quindici membri che formeranno il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, per il biennio 2008/2009. Il nuovo Consiglio – speriamo rinvigorito da giovani energie – dovrà affrontare problematiche di rilevante importanza. Ogni anno, in media, i nuovi iscritti nell’Albo degli Avvocati aumentano di circa milleduecento unità. Una folta schiera di giovani colleghi si affaccia alla ribalta forense, cullando sogni, ambizioni e speranze. Le legittime e solari aspirazioni che, nello scambio delle loro reciproche impressioni rimbalzano negli spaziosi ambulacri delle aule giudiziarie, spesso si infrangono nei bui sottoscala che collegano i vari angusti ambienti. Bisogna incoraggiare i giovani colleghi perché non si arrendano di fronte alle prime avversità. E’ vero, gli albi forensi si sono infittiti ma, come sosteneva Hegel, in particolari momenti la quantità può dare vita a una nuova qualità. Infatti, non sono gli uomini a scandire i tempi, bensì sono i tempi a plasmare gli uomini. Non serve a nulla continuare a blaterare, ricordando la “tristitia” dei tempi. E’ invece necessario rimboccarsi le maniche e in primo luogo indirizzare gli sforzi verso una valorizzazione del ruolo del professionista forense. Le deviazioni intellettualistiche in senso economico-sociale, che accomunano la prestazione dell’avvocato a quella aziendale, inculcando principi che si basano sulla cultura del mercato e della concorrenza, non possono che portare allo snaturamento della funzione forense che è invece caratterizzata da ben più nobili peculiarità. Va ricordato che il Parlamento europeo, con la risoluzione del 23 marzo 2006 sulle professioni legali ha in sostanza stabilità che il principio che prevede la concorrenza dei prezzi nell’esercizio della professione legale non può condurre a una minore qualità del servizio prestato e ciò a detrimento dei consumatori, e cioè dei clienti. L’incremento delle scuole forensi istituite con il D.P.R. 10/4/1990 n. 101 (quella nata sotto l’egida del consiglio dell’Ordine di Roma ha un corpo docente di primo ordine) e le scuole di specializzazione universitarie, senz’altro contribuiscono a dare un soddisfacente contributo alla preparazione 722 FORO ROMANO 5-6/2007 EDITORIALE dei giovani avvocati favorendo lo sviluppo della preparazione teoricopratica, a tutto vantaggio della qualificazione professionale. Una formazione professionale qualitativa costituisce una funzione essenziale di tutela dei diritti individuali e collettivi dei cittadini. Orbene, il recente regolamento approvato dal Consiglio Nazionale Forense in data 13 luglio 2007, relativo alla “formazione continua” del professionista forense che dovrebbe garantire una ottimale competenza dell’avvocato nello svolgimento dei suoi compiti, dà adito a qualche perplessità. Una precisa norma del codice deontologico forense e cioè l’art. 12, già stabilisce che “è dovere dell’avvocato curare costantemente la propria preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori nei quali svolga la propria attività”. Ora, il predetto regolamento prevede che il dovere diventi un obbligo, consistente nel partecipare ad attività che garantiscano la continuità nell’approfondimento delle conoscenze e delle competenze professionali, nonché nell’aggiornamento della preparazione secondo specifiche modalità, con la creazione di un “credito formativo” triennale. Il regolamento prevede che i predetti corsi di aggiornamento abbiano luogo mediante “masters”, seminari, convegni, giornate di studio, tavole rotonde, commissioni di studio, ecc., che operino previa approvazione dei Consigli dell’Ordine Territoriali. Potrebbe essere condivisibile l’obbligo formativo se fosse stato possibile assolverlo mediante una attività direttamente esplicata dai Consigli dell’Ordine territoriali. Ciò è ovviamente impensabile e inattuabile anche sotto il profilo organizzativo, per le città i cui iscritti all’Albo superino le duemila unità (a Roma gli avvocati sono circa ventiduemila). Il regolamento pertanto prevede che l’assolvimento degli obblighi di formazione professionale possa essere affidato a privati sotto la vigilanza e il controllo dei Consigli dell’Ordine territoriali che dovranno valutare, caso per caso, la tipologia e la qualità dell’evento formativo, approvando il programma presentato dalle associazioni forensi, da enti, istituzioni o organismi pubblici o privati. Come è noto, l’obbligo di formazione decorre dal 1° gennaio 2008. Ebbene, tale impostazione didattica, che consente a qualsiasi gruppo di lavoro pubblico o privato di organizzare i corsi e di rilasciare, alla fine, ai professionisti forensi gli attestati di partecipazione agli eventi formativi, sta FORO ROMANO 5-6/2007 723 EDITORIALE dando luogo, in un clima di accesa concorrenza, ad offerte di formazione professionale dietro pagamento di cospicue somme di danaro, consentendo che il lucro legato al mercantilismo del dio danaro contamini la pura essenza della dignità della nostra toga. Si assiste ad una vera e propria caduta di valori. Il regolamento avrebbe dovuto rispettare i principi di autonomia e indipendenza degli Ordini territoriali e ciò va discusso e approvato in sede congressuale, per le opportune determinazioni su problematiche afferenti alla preparazione dei propri iscritti, che investono – anche sotto il profilo deontologico – specifici aspetti di pertinenza dei Consigli dell’Ordine territoriali. Altro spinoso problema è quello relativo alle prestazioni e ai compiti svolti dai vice procuratori onorari, giovani colleghi “prestati” alla magistratura ordinaria. Essi adempiono un apprezzabile servizio per il buon funzionamento della giurisdizione, nell’interesse della comunità. Va rivisitato il loro inquadramento e rivalutato l’aspetto retributivo, che deve essere proporzionato ai compiti svolti, salvaguardando la loro dignità. Il futuro dei giovani si deve costruire con loro ed è questa l’ora del rinnovamento. Giovanni Cipollone 724 FORO ROMANO 5-6/2007 EDITORIALE “IL BIENNIO DI IERI E IL BIENNIO DI DOMANI” Carissimi Amici e Colleghi, il biennio sta volgendo al termine, ed è sempre molto difficile concretizzare dei bilanci. E’ stato, sicuramente, un biennio “di passione” per l’Avvocatura Romana e, in generale, per tutti gli Avvocati. Abbiamo vissuto gli ultimi mesi sotto il segno ostile di un Decreto -falsamente propagandato nell’interesse del cittadino- mirato a schiacciare il ruolo dell’Avvocato alla stregua di un qualunque servizio del terziario. In questi ultimi anni siamo stati spesso ignorati dal Legislatore -nonchè vessati da una pressione fiscale violentissima- ma mai avremmo immaginato un attacco così diretto alla nostra Categoria, senza la benchè minima consultazione e/ o concertazione con i nostri organi di rappresentanza e senza una analisi approfondita di tutti gli aspetti giuridici ed economici connessi a tale innovazione legislativa. Questioni delicate come il sistema tariffario, la pubblicità commerciale, il patto di quota lite, le società interprofessionali, potevano e dovevano trovare una ragionevole regolamentazione in una sede organica, che tenesse conto dei diversi tipi di attività che l’Avvocato compie, distinguendo il patrocinio in giudizio -quale funzione di rilievo costituzionale sinergica ed essenziale all’Amministrazione della Giustizia- da tutte quelle attività di cosiddetta consulenza e assistenza stragiudiziale. Nell’estate del 2006 vi è stata una forte contrapposizione e l’Ordine di Roma è stato in prima fila a difesa dell’Avvocatura. Abbiamo organizzato e promosso il XXVIII Congresso Nazionale Forense, che ha visto una massiccia presenza di Colleghi degli Ordini di tutta Italia a difesa della dignità dell’Avvocato, mostrando una compattezza mai vista dal dopoguerra ad oggi. Sicuramente i risultati non ci hanno soddisfatto: ma la strada intrapresa, ancora lunga, è quella giusta. Per questo sono convinto che il Consiglio dell’Ordine di Roma ha le potenzialità per rappresentare un baluardo a tutela dei legittimi diritti della nostra Categoria. Personalmente, ho avuto il grandissimo onore -e sottolineo grandissimo- di ricoprire la carica di Consigliere Segretario grazie all’affetto e alla stima di tantissimi Colleghi, ho cercato di mettere al servizio degli Avvocati Romani tutte le mie energie, le esperienze maturate nell’ambito del mondo Associativo Forense, nonchè quelle conseguite dall’esercizio concreto della Professione negli Uffici e nelle aule giudiziarie. E’ agli occhi di tutti la drammatica situazione che viviamo nella nostra quotidianità. Nel prossimo biennio dovremo “lottare” al fine di realizzare interventi concreti che effettivamente incidano per un miglioramento della vita di ogni giorno nel Nostro lavoro. Nel prossimo biennio -al di là delle maggioranze che si affermeranno dopo le elezioni- i Consiglieri che verranno eletti dovranno essere consapevoli della gravità dell’impegno da affrontare in questo momento cruciale per l’Avvocatura Romana. Abbiamo una serie di necessari interventi -immediatamente applicabiliche dobbiamo rendere concreti per tentare di migliorare il “Sistema Giustizia”. FORO ROMANO 5-6/2007 725 EDITORIALE Dovremo “lottare” per ottenere nuovi locali dal Comune e/o dalle Istituzioni per trasferire, sempre in zona Prati, le Sezioni del Tribunale; per pretendere l’apertura di uno sportello dell’Ufficio del Registro all’interno del Tribunale Civile; per chiedere il raddoppio degli sportelli per le notifiche e una altrettanto certa apertura pomeridiana dell’Ufficio per il ritiro degli atti; per richiedere con forza una riorganizzazione dell’Ufficio Iscrizione al Ruolo delle cause che “giace” da tempo in una situazione vergognosa; per chiedere una legittima esenzione del ticket di parcheggio “fascia blu”, intorno agli Uffici Giudiziari, per gli Avvocati; per esigere un sensibile aumento dell’organico dei Cancellieri e degli Ufficiali Giudiziari, con la valorizzazione del personale amministrativo, e l’impiego in Tribunale del personale interno del Ministero; per “batterci” per l’aumento dell’organico dei Magistrati togati e avere una definitiva riforma organica del Giudice di Pace; per chiedere lo smaltimento dell’arretrato dei GOA; per pretendere un orario di udienza dignitoso, con l’abolizione dell’orario generalizzato ed esigere che i Giudici fissino convocazioni di udienza ad ora specifica, evitando le indecorose attese in aula per gli Avvocati; per “riaprire” il dibattito politico per giungere all’abolizione legislativa della disciplina del cosiddetto “indennizzo diretto”; per pretendere una dignitosa liquidazione delle spese di giustizia in favore dei difensori per il gratuito patrocinio e di quelli di ufficio; per organizzare e gestire Corsi di Formazione Professionale -alla luce del noto Regolamento del Consiglio Nazionale Forense relativo ai cosiddetti crediti formativi- evitando che soggetti terzi possano “sfruttare” sulla “pelle degli Avvocati” il necessario obbligo di aggiornamento professionale degli stessi. E tanto di più ... Questi dovranno essere gli obiettivi del prossimo Consiglio. Questo chiedono gli Avvocati Romani. Voglio, in conclusione, ringraziare, alla fine dei due anni, i miei Colleghi Consiglieri dell’Ordine che ho veduto personalmente lavorare -tranne qualche appena percettibile eccezione legata a chi fu vera e propria meteora della leadership del Consiglio pochi anni fa e che, in questo biennio, si è distinto per assenze reiterate e per sterili critiche tanto distruttive quanto strumentalmente prive di fondamento- con uno spirito di sacrificio, con una volontà e con una conseguente efficienza che hanno consentito di smaltire il mastodontico protocollo degli Uffici. Questo ha permesso di proiettarci, nel prossimo biennio, con uno slancio ancora più vibrante per raggiungere, finalmente, un Consiglio che possa sempre più operare in modo fattivo e risolutivo per il bene e per la tutela degli Avvocati Romani. Grazie per il tempo che avete dedicato a queste “piccole” riflessioni e speranze. Concludo con un augurio per un 2008 pieno di soddisfazioni per l’Avvocatura Romana. Antonio Conte 726 FORO ROMANO 5-6/2007 IL FATTO Riflessioni sul Consiglio dell’Ordine 2 Parlare o scrivere troppo, nell’imminenza di una competizione elettorale, può comportare il rischio di esporsi a ridicolo e/o infastidire l’interlocutore. Tra Colleghi bisogna essere pratici. Tutti conosciamo i problemi che ci affliggono; sappiamo altresì altrettanto bene che siamo lontani dalla loro soluzione. L’Ordine, per legge, ha scarsi strumenti per combattere contro “poteri forti “ che vogliono cancellarne la identità. Comunque non ci dobbiamo sottrarre alla sfida, all’impegno, al dovere che ci compete. Secondo me , realisticamente, l’obiettivo elettorale che si dovrebbe perseguire è quello di costruire quel minimo di solidarietà umana tra noi senza la quale non esiste istituzione, spirito di colleganza, Ordine professionale. Tutto ciò presupposto indispensabile per cominciare a lavorare nell’interesse di tutti. Ognuno con la propria competenza, la propria sensibilità, la propria storia deve contribuire per costruire una più forte “casa comune”. Il nostro futuro potrà essere migliore se lo andiamo ad edificare con la forza della tradizione e la luce dell’esperienza che ci onora e ci dà il prestigio indispensabile per andare avanti. Carlo Testa FORO ROMANO 5-6/2007 727 COMUNICAZIONI E NOTIZIE PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE DEL CONSIGLIO BIENNIO 2006-2007 Si trascrive integralmente, la delibera del 13 dicembre 2007: “Il Consiglio, su proposta del Consigliere Gianzi, delibera di inserire sul sito e sul Notiziario “Foro Romano” la presenza dei Consiglieri alle adunanze del Consiglio”. In adempimento della stessa si riportano i dati relativi alla presenza dei Consiglieri alle adunanze del Consiglio nel biennio 2006-2007 che sono state, in totale, 113 (54 nel 2006 e 59 nel 2007). Livia Rossi Sandro Fasciotti Alessandro Cassiani Goffredo M. Barbantini Antonio Conte Donatella Cere’ Rosa Ierardi Francesco Gianzi Giovanni Cipollone Paolo Nesta Carlo Testa Domenico Condello Francesco Storace Giulio Prosperetti Federico Bucci 728 111 109 106 104 102 101 101 99 98 92 90 83 75 69 64 FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE Adunanza del 6 settembre 2007 Pregiudizialità del procedimento penale rispetto a quello disciplinare - Il Consigliere Rossi, in qualità di Responsabile del settore Disciplina, comunica che, allo stato, risultano sospesi numerosi procedimenti disciplinari relativi a fatti che costituiscono oggetto di altrettanti procedimenti penali, ciò in ossequio a quanto statuito dalla sentenza (omissis) delle Sezioni Unite Civili depositata l’(omissis). Tuttavia, tale situazione determina una evidente disparità di trattamento rispetto a tutti coloro che, ritenuti asseritamente responsabili di addebiti che non costituiscono illecito penale, laddove ritenuti responsabili di comportamenti deontologicamente rilevanti, vengono tempestivamente sanzionati dal Consiglio, al contrario di quanto accade nelle situazioni -spesso assai più gravi- di cui sopra laddove i presunti artefici delle condotte anche penalmente illecite possono continuare indisturbati ad esercitare la professione, immuni da sanzioni, per periodi assai lunghi stante l’inevitabile lunghezza del procedimento penale nei suoi tre gradi di giudizio. 1. La sentenza (omissis) emessa dalle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione all’udienza del (omissis) e depositata l’(omissis) susseguente dà luogo a più di una perplessità. Essa, invero, non chiarisce e neppure specifica, nè discrimina, ipotesi da ipotesi in tema di rapporti tra il giudicato penale e il procedimento disciplinare in ambito forense. Del resto, è singolare che un pronunciato nel quale si afferma esplicitamente che con esso “va necessariamente sottoposto a revisione” il precedente orientamento giurisprudenziale -che ha peraltro trovato riscontro nelle difformi conclusioni, in adesione a quest’ultimo, della Procura Generale- sia passato pressochè inosservato nella pubblicistica del ramo. 2. Argomenta, la sentenza, dal testo dell’art. 653 C.P.P. così come riformato dall’art. 1 della Legge 27 marzo 2001 n. 97. Invero, per restare nell’ambito del 1° comma, che è quello che interessa in questa sede, nel mentre il precedente testo stabiliva che “la sen- FORO ROMANO 5-6/2007 tenza penale irrevocabile di assoluzione pronunciata in seguito a dibattimento ha efficacia di giudicato nel giudizio per responsabilità disciplinare davanti alle Pubbliche Autorità quanto all’accertamento che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso”, quello novellato ha, da un lato, soppresso l’inciso “pronunciata in seguito a dibattimento” e, dall’altro, ha inserito, subito dopo l’espressione “il fatto non sussiste o”, le parole “non costituisce illecito penale ovvero”. La ratio è palese e consiste, quanto all’eliminazione del primo inciso, nell’intento di estendere l’efficacia vincolante del giudicato anche alle assoluzioni pronunciate in esito al giudizio abbreviato, che notoriamente si celebra, di regola, in Camera di Consiglio nonchè, quanto all’inserimento dell’altro inciso, in quello di attribuire la stessa efficacia vincolante, in buona sostanza, alle assoluzioni con la formula “perchè il fatto non costituisce reato” oppure perchè lo stesso “non è preveduto dalla legge come reato”. 3. Nella parte motiva della cennata decisione ci si limita a sostenere, in termini che pretenderebbero essere apodittici, che, stante il cennato ampliamento dell’ambito di applicazione del principio enunciato nel 1° comma dell’art. 653 cit., il procedimento disciplinare avviato per gli stessi fatti dovrebbe essere sospeso ex lege secondo il disposto dell’art. 295 C.P.C. 4. L’assunto non può essere condiviso, quanto meno nella sua assolutezza. Esso implica, in primo luogo, una marcata retrocessione rispetto al principio -insito nelle stesse fondamenta ispiratrici del nuovo Codice di rito penale- dell’autonomia reciproca dei due procedimenti, fatte salve, naturalmente, le eccezioni eventualmente e specificamente previste dalla normativa. In particolare, riconosciuta ovviamente piena efficacia vincolante alle assoluzioni per insussistenza del fatto o per la sua non commissione da parte dell’imputato, pare certo, sulla scorta della più attendibile delle interpretazioni, che il riferimento, nel testo odierno, alle assoluzioni perchè il fatto non costituisce “illecito penale” sta solo a significare che non è consentito mettere in dubbio siffatta statuizione e che, conse- 729 COMUNICAZIONI E NOTIZIE guentemente, nel giudizio disciplinare per gli stessi fatti non si possono trarre argomenti di sorta da quella supposta rilevanza penale del fatto che è stata invece per l’appunto esclusa dall’intervenuto giudicato. Questo e nient’altro, però, in quanto se ne deduce sia sotto il profilo concettuale, sia in base alla più ortodossa e semplice delle cosiddette ermeneutiche giuridiche e sia, infine, in accordo alla consolidata opinione che il giudice disciplinare è perfettamente libero di conoscere lo stesso fatto sotto il diverso profilo della sua rilevanza deontologica. D’altra parte, diversamente argomentando, non si spiegherebbe dove possa trovare fondamento la potestà di giudicare gli Iscritti per tutte quelle violazioni deontologiche che non diano adito ad ipotesi di reato ed è insita nella funzione medesima dell’Ordinamento forense l’ampia libertà di valutazione -da parte dei preposti al settore e la cui legittimità a giudicare discende direttamente dall’altrettanto libero suffragio degli Iscritti all’Albo- della correttezza del contegno dei colleghi chiamati a rispondere delle mancanze e degli abusi loro ascritti, con tutte le garanzie ovviamente insite nel sistema delle impugnazioni previste dalla legge. Quando, dunque, come nella specie decisa dalla sentenza in esame, l’organo disciplinare contesti, sì, gli stessi fatti ma precisi nel contempo che con essi siano state lese le prerogative e le funzioni proprie di un componente dell’Ordine forense in quanto ritenuti “non conformi alla dignità e al decoro professionale” e ciò in conformità a quanto previsto dall’art. 38 della Legge Professionale, rientra nella sua indiscutibile potestà pronunciarsi al riguardo senza vincoli di sorta, ovviamente per tutto quanto abbia rilievo deontologico. Rientra, poi, nell’ambito dei rapporti intercorrenti tra organi operanti su ambiti contigui il loro necessario coordinamento nel rispetto delle rispettive prerogative. 5. Insoddisfacente, e per certi aspetti addirittura erroneo, si appalesa l’assunto della sentenza in tema di obbligatoria sospensione del procedimento disciplinare. Inaccettabile è lo stesso suo presupposto argomentativo, stando al quale ci si troverebbe al 730 cospetto, in presenza di un procedimento disciplinare avviato per gli stessi fatti materiali oggetto di contestuale cognizione in sede penale, di un caso di sospensione necessaria ex art. 295 C.P.C. Secondo detto articolo, come è noto, “il giudice dispone che il processo sia sospeso in ogni caso in cui egli stesso o altro giudice deve risolvere una controversia dalla cui definizione dipende la decisione della causa”. Senonché nessuna pregiudiziale di tal fatta si rinviene in argomento. Non la si rinviene di certo in una qualsivoglia specifica norma, quale ad esempio quella in tema di pregiudiziale di stato, ma non la si rinviene neppure in una sorta di interpretazione sistematica, come invece presunto e preteso dalla sentenza. Al contrario, è proprio la surricordata autonomia dell’Ordinamento forense che non consente di aderire all’assunto ed è proprio il sorprendente oblìo dei principi di base cui si informa l’impianto del nuovo Codice di Procedura Civile -con il netto ripudio del dogma della prevalenza assoluta e indiscutibile del giudicato e, prima ancora, dello stesso procedimento penale- che autorizza il dissenso anche in sede di applicazione pratica. 6. Va sottolineata la diversità di talune situazioni che si possono verificare. E’ evidente, per opportuni chiarimenti in proposito, che ad esempio il processo penale instaurato nei confronti di un professionista che si sia reso responsabile di un delitto del tutto estraneo all’esercizio forense (si faccia il caso di un omicidio o di un illecito di assai marcata gravità) seguirà il suo naturale corso rispetto al quale il procedimento disciplinare marcherà il passo scandendone i tempi, previa l’ovvia sua apertura a scanso di prescrizione, in accordo con l’operato del magistrato, da lui acquisendo, via via, la documentazione che si sia resa disponibile e disponendo la sospensione cautelare prevista dall’art. 43 della Legge Professionale. Sarà la sentenza irrevocabile penale a fare stato intangibile rispetto alle conclusioni del procedimento disciplinare in oggetto, salva la discrezionalità nell’irrogazione delle specifiche FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE sanzioni demandategli. Può darsi il caso, altresì, di un giudicato penale e si parla sempre -ovviamente- degli stessi fatti materiali, che pur facendo stato e benchè doverosamente seguito e rispettato in sede disciplinare, consente di giungere, in questa seconda sede, a conclusioni diverse. Tanto può avvenire, continuando nell’addurre esempi, per l’appropriazione indebita commessa da un avvocato in danno di un cliente, e per ciò stesso aggravata dal rapporto di prestazione d’opera professionale, la cui consumazione viene di regola ravvisata, dal giudice penale, nel momento dell’inversione del titolo del possesso, laddove, l’organo disciplinare lo individua, in applicazione dei particolari doveri connessi all’esercizio della professione e ai suoi riflessi squisitamente fiduciari, nel momento dell’effettiva ed integrale restituzione del dovuto, con manifesti e ben diversi effetti sul decorso dei rispettivi termini di prescrizione. E’ poi sempre possibile specificare partitamente, nelle ordinarie contestazioni in sede disciplinare coniugate con le corrispondenti ed eventuali imputazioni elevate in sede penale, gli aspetti del singolo fatto che riguardino direttamente l’infrazione di quel particolare dovere deontologico ed andando quindi oltre al generico e piuttosto rituale, ancorchè eloquente, riferimento al discredito arrecato alla dignità e al decoro che debbono sempre contraddistinguere il contegno del professionista forense. I Consiglieri si riservano di esaminare la proposta del Consigliere Rossi e, pertanto, si rinvia la decisione alla prossima adunanza. Adunanza del 20 settembre 2007 P.D. n. (omissis) - Avv. (omissis) All’Avv. (omissis) veniva inizialmente mosso l’addebito di aver utilizzato, sulla propria carta intestata, la dicitura “(omissis)” relativa ad avvocati inglesi deceduti nel secolo scorso e ciò in presenza di violazione dell’art. 1 Legge 23 novembre 1939 n.1815. Durante l’istruttoria il professionista evidenziava di essere socio dello Studio Legale Internazionale (omissis), costituito nel Regno Unito, FORO ROMANO 5-6/2007 con sede principale a Londra e con circa 1.800 professionisti nel mondo. Tale qualità di socio gli impediva di non utilizzare la carta da lettere in uso presso tutti gli uffici dello Studio nelle varie sedi del mondo. In data 3 giugno 2004 sono stati riformulati i capi d’incolpazione con riferimento alla violazione dell’obbligo di utilizzare una carta intestata contenente l’indicazione della forma giuridica dello Studio ed i nominativi dei membri che operano in Italia, come prescritto dagli artt. 7 e 34 del D. Lgs. 2 febbraio 2001 n.96. Il Consiglio - Udita la relazione del Consigliere Avv. Livia Rossi; - Considerato che: - il Decreto Legislativo 2 febbraio 2001 5/CE del Parlamento Europeo del 16 febbraio 1988 è volto a facilitare l’esercizio permanente in Italia della professione di avvocato da parte di cittadini di Stati membri dell’Unione, muniti di idonea qualifica professionale; - che, dunque, esso è espressamente rivolto alle figure di “avvocato stabilito” e “avvocato integrato” ovvero di coloro che, rispettivamente, esercitano stabilmente la professione in Italia, con il titolo professionale d’origine essendo iscritti nella sezione speciale dell’Albo degli Avvocati e/o che hanno acquisito il diritto di utilizzare in Italia il titolo di avvocato; - proprio a tali figure fanno specifico riferimento gli artt. 7 e 34 del citato Decreto di cui all’addebito mosso all’Avv. (omissis); - il professionista, in quanto avvocato italiano, che in Italia ha conseguito il titolo abilitativo all’esercizio della professione, non può considerarsi destinatario delle citate disposizioni; - ad ogni buon conto, l’Avv. (omissis) ha prodotto un modello della carta intestata attualmente in uso presso il proprio studio professionale nella quale sono riportati i nomi di tutti i soci italiani; delibera di revocare l’apertura del procedimento disciplinare n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis). 731 COMUNICAZIONI E NOTIZIE Adunanza del 4 ottobre 2007 Nomina Componenti Commissione Esami Avvocato - Sessione 2007 Il Consiglio - vista la richiesta di designazione dei Componenti della Commissione Distrettuale per l’esame di abilitazione alla professione di avvocato per l’anno 2007; - tenuto conto delle indicazioni degli altri Consigli degli Ordini forensi del distretto romano e delle disponibilità in via breve raccolte tra i designabili; designa i seguenti avvocati quali Presidenti e Componenti, effettivi e supplenti, della Commissione: I SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Stefano MARANELLA Ordine Roma Cermignano, 31.10.1951 - iscritto 10.01.1980 Vice Presidente supplente Avv. Spartaco CELLITTI Ordine Frosinone Ferentino, 10.02.1940 - iscritto 21.02.1967 Componente effettivo Avv. Maria Teresa PERSICOOrdine Roma Asti, 12.09.1942 - iscritta 10.07.1980 Componente supplente Avv. Rosanna FRATARCANGELI Ordine Roma Roma, 29.03.1955 - iscritta 05.06.1986 II SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Francesco SAVONA Ordine Cassino Sora, 25.08.1959 - iscritto 27.10.1988 Vice Presidente supplente Avv. Isidoro TOSCANO Ordine Roma Rossano, 23.11.1957 - iscritto 06.07.1989 Componente effettivo Avv. Andrea LAMPIASI Ordine Roma Milano, 02.06.1956 - iscritto 12.03.1990 732 Componente supplente Avv. Riccardo RAMPIONI Ordine Roma Roma, 27.12.1956 - iscritto 24.11.1988 III SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Ciro PAPALE Ordine Civitavecchia Capua, 30.06.1956 - iscritto 09.12.1987 Vice Presidente supplente Avv. Susanna CARRARO Ordine Roma Roma, 24.03.1962 - iscritta 18.07.1991 Componente effettivo Avv. Domenico MAROCCO Ordine Roma Roma, 16.06.1948 - iscritto 11.06.1981 Componente supplente Avv. Marzia PAOLELLA Ordine Roma Roma, 10.07.1963 - iscritta 13.12.1994 IV SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Tiziana DI CONSOLO Ordine Latina Latina, 03.01.1961 - iscritta 08.11.1990 Vice Presidente supplente Avv. Luciano F. VALENTI Ordine Roma Bivongi, 13.12.1958 - iscritto 23.04.1992 Componente effettivo Avv. Gino BAZZANI Ordine Roma Roma, 18.05.1956 - iscritto 04.10.1990 Componente supplente Avv. Carlo BORELLO Ordine Roma Catanzaro, 12.09.1961 - iscritto 18.01.1991 V SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Maria Caterina BONTEMPI Ordine Rieti Roma, 23.08.1956 - iscritta 20.05.1985 Vice Presidente supplente Avv. Alfredo VITALI Ordine Roma Roma, 05.05.1963 - iscritto 11.10.1990 FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE Componente effettivo Avv. Luigi PARISE Ordine Roma Petilia Policastro, 5.7.1959 - iscritto 19.01.1995 Componente supplente Avv. Gennaro LEONE Ordine Roma Roma, 03.07.1954 - iscritto 19.05.1983 VI SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Girolamo DELLA VALLE Ordine Tivoli Caserta, 02.07.1961 - iscritto 17.12.1992 Vice Presidente supplente Avv. Elisabetta FERRINI Ordine Roma Roma, 26.01.1956 - iscritta 13.12.1984 Componente effettivo Avv. Guido MUSSINI Ordine Roma Roma, 22.11.1962 - iscritto 17.11.1994 Componente supplente Avv. Marco MORETTI Ordine Roma Roma, 08.07.1963 - iscritto 31.10.1990 VII SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Carlo PALLICCIA Ordine Velletri Roma, 21.10.1954 - iscritto 08.11.1989 Vice Presidente supplente Avv. Carla ANASTASIO Ordine Roma Roma, 06.04.1964 - iscritta 28.11.1991 Componente effettivo vv. Maurizio COLANGELO Ordine Roma Gemona del Friuli, 28.09.1963 - iscritto 08.07.1992 Componente supplente Avv. Alessandro DATTURI Ordine Roma Roma, 12.04.1958 - iscritto 15.02.1991 VIII SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Claudia POLACCHI Ordine Viterbo Civita Castellana, 16.08.1966 - iscritta 10.01.1994 FORO ROMANO 5-6/2007 Vice Presidente supplente Avv. Andrea CIANNAVEI Ordine Roma Roma, 04.02.1963 - iscritto 15.11.1990 Componente effettivo Avv. Vittorio BALZANI Ordine Roma Roma, 07.06.1966 - iscritto 19.01.1995 Componente supplente Avv. Giuseppe MORABITO Ordine Roma Palmi, 15.05.1962 - iscritto 21.12.1990 IX SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Elio RIPOLI Ordine Roma Tripoli, 02.07.1939 - iscritto 02.04.1964 Vice Presidente supplente Avv. Enrico SINIGAGLIA Ordine Roma Roma, 29.07.1953 - iscritto 05.05.1983 Componente effettivo Avv. Fulvio DE AMICIS Ordine Roma Ancona, 05.06.1938 - iscritto 21.07.1994 Componente supplente Avv. Guido DE SANTIS Ordine Cassino Cassino, 02.03.1960 - iscritto 27.10.1988 X SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Alessandra AMORESANO Ordine Roma Napoli, 15.11.1958 - iscritta 06.11.1990 Vice Presidente supplente Avv. Marco SQUICQUERO Ordine Roma Roma, 26.06.1959 - iscritto 20.09.1990 Componente effettivo Avv. Sergio TORRI Ordine Roma Cremona, 12.03.1961 - iscritto 25.01.1990 Componente supplente Avv. Gianni PANE Ordine Civitavecchia Civitavecchia, 22.12.1959 - iscritto 13.01.1995 733 COMUNICAZIONI E NOTIZIE XI SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Claudio DI PIETROPAOLO Ordine Roma Roma, 14.02.1939 - iscritto 05.03.1964 Componente supplente Avv. Cristiano R. EUFORBIO Ordine Rieti Terni, 07.07.1959 - iscritto 30.06.1989 Vice Presidente supplente Avv. Alessandro DIOTALLEVI Ordine Roma Vetralla, 21.03.1949 - iscritto 15.04.1993 XIV SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Giovanni GULLI’ Ordine Roma Roma, 12.01.1940 - iscritto 21.11.1991 Componente effettivo Avv. Ulisse COREA Ordine Roma Catanzaro, 19.12.1969 - iscritto 27.07.1995 Vice Presidente supplente Avv. Paolo MORGANTI Ordine Roma Roma, 06.11.1962 - iscritto 15.11.1990 Componente supplente Avv. Luigi MARCHIGNOLI Ordine Frosinone Alatri, 05.02.1961 - iscritto 28.11.1991 Componente effettivo Avv. Maurizio CANFORA Ordine Roma Messina, 05.07.1964 - iscritto 03.12.1992 XII SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Marco BALIVA Ordine Roma Roma, 28.01.1956 - iscritto 27.06.1985 Componente supplente Avv. Sebastiano BRIGANTI Ordine Tivoli Lentini, 06.10.1962 - iscritto 14.11.1991 Vice Presidente Avv. Sebastiana DORE Ordine Roma Roma, 24.10.1954 - iscritta 28.02.1980 XV SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Luigi Alfonso FISCHETTI Ordine Roma Foggia, 18.06.1953 - iscritto 15.04.1982 Componente effettivo Avv. Federico BONOLI Ordine Roma Roma, 02.10.1956 - iscritto 06.10.1994 Vice Presidente supplente Avv. Filippo GAUTTIERI Ordine Roma Roma, 08.01.1960 - iscritto 10.10.1991 Componente supplente Avv. Gaetano MARCIANO Ordine Latina Napoli, 30.11.1963 - iscritto 12.01.1995 Componente effettivo Avv. Marianna BARLATI Ordine Roma Roma, 22.05.1961 - iscritta 04.10.1990 XIII SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Gaetano AMOROSO Ordine Roma L’Aquila, 06.09.1946 - iscritto 15.11.1973 Componente supplente Avv. Roberto CEFALONI Ordine Velletri Roma, 09.09.1963 - iscritto 31.10.1990 Vice Presidente supplente Avv. Alessandra MARI Ordine Roma Roma, 27.02.1966 - iscritta 06.10.1994 XVI SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Corrado DE MARTINI Ordine Roma Rieti, 13.11.1938 - iscritto 16.02.1965 Componente effettivo Avv. Antonio BUTTAZZO Ordine Roma Cosenza, 05.05.1961 - iscritto 07.11.1991 Vice Presidente supplente Avv. Francesco RUGGIERI Ordine Roma Pesaro, 06.11.1943 - iscritto 05.10.1972 734 FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE Componente effettivo Avv. Barbara PANNUTI Ordine Roma Roma, 02.12.1962 - iscritta 26.01.1995 Vice Presidente supplente Avv. Federico BIANCA Ordine Roma Roma, 18.04.1962 - iscritto 21.09.1989 Componente supplente Avv. Angelica BETTINI Ordine Viterbo Viterbo, 04.04.1963 - iscritta 10.01.1994 Componente effettivo Avv. Giuseppe CALA’ Ordine Roma Roma, 12.02.1947 - iscritto 17.07.1975 XVII SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Piergiorgio MANCA Ordine Roma Cagliari, 27.06.1946 - iscritto 17.05.1973 Componente supplente Avv. Paola PEZZALI Ordine Roma Roma, 22.12.1966 - iscritta 14.01.1993 Vice Presidente supplente Avv. Guido CECINELLI Ordine Roma Roma, 06.05.1954 - iscritto 19.02.1981 Componente effettivo Avv. Edoardo VINCI Ordine Roma Roma, 02.04.1963 - iscritto 03.10.1991 Componente supplente Avv. Gianluigi LALLINI Ordine Roma Roma, 01.07.1962 - iscritto 27.09.1990 XVIII SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Maria Giovanna RUO Ordine Roma Roma, 02.06.1952 - iscritta 27.12.1979 Vice Presidente supplente Avv. Antonietta GRECO Ordine Roma Umbriatico, 10.08.1957 - iscritta 22.11.1990 Componente effettivo Avv. Stefano CAPONETTI Ordine Roma Roma, 17.09.1946 - iscritto 18.09.1975 Componente supplente Avv. Marco SILI SCAVALLI Ordine Roma Roma, 15.12.1967 - iscritto 07.09.1994 XIX SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente Avv. Eleuterio ZUENA Ordine Roma Roma, 16.11.1959 - iscritto 25.10.1990 FORO ROMANO 5-6/2007 Adunanza del 6 dicembre 2007 - Il Consigliere Segretario Conte comunica che sono pervenute in data 4 dicembre 2007 le comunicazioni del Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia e del Consiglio Nazionale Forense relative alla nomina di altre quattro sottocommissioni per gli esami di Avvocato - sessione 2007. Il Consiglio designa i seguenti Avvocati quali Presidenti e Componenti, effettivi e supplenti, della Commissione: XX SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Ignazio ABRIGNANI Ordine Roma Marsala, 21.03.1958 - iscritto 19.10.1989 Vice Presidente supplente Avv. Carlo SRUBEK TOMASSY Ordine Roma Roma, 29.10.1942 - iscritto 17.06.1971 Componente effettivo Avv. Gianni DELL’AIUTO Ordine Roma Volterra, 26.04.1965 - iscritto 13.10.1994 Componente supplente Avv. Luigi Antonio BARULLI Ordine Roma Frosolone, 19.06.1960 - iscritto 19.07.1991 XXI SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Pietro POMANTI Ordine Roma Roma, 23.06.1965 - iscritto 10.12.1992 735 COMUNICAZIONI E NOTIZIE Vice Presidente supplente Avv. Dario IMPARATO Ordine Roma Napoli, 24.07.1958 iscritto 25.10.1990 Componente effettivo Avv. Salvatore BARTOLI Ordine Roma Roma, 26.02.1959 - iscritto 07.10.1993 Componente supplente Avv. Oronzo CIRIELLI Ordine Roma Lecce, 02.10.1942 - iscritto 31.01.1989 XXII SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Fabrizio MODONI Ordine Roma Roma, 03.06.1962 - iscritto 18.07.1991 Vice Presidente supplente Avv. Mariagrazia RUSSO Ordine Roma Reggio Calabria, 14.08.1955 - iscritta 22.11.1990 Componente effettivo Avv. Mario SAVINI Ordine Roma Roma, 15.09.1962 - iscritto 06.10.1994 Componente supplente Avv. Marco DE FAZI Ordine Roma Roma, 20.02.1961 - iscritto 31.10.1990 XXIII SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Pierdomenico IOVINO Ordine Roma Roma, 06.09.1950 - iscritto 27.10.1977 Vice Presidente supplente Avv. Alessandra MONZINI Ordine Roma Roma, 28.12.1964 - iscritta 14.01.1993 Componente effettivo Avv. Massimo AMOROSO Ordine Roma Roma, 24.11.1961 - iscritto 30.09.1993 Componente supplente Avv. Stefano PANTALANI Ordine Roma Roma, 18.05.1964 - iscritto 07.11.1991 736 REDAZIONE DEL MANUALE SULLA DIFESA DI UFFICIO E PATROCINIO A SPESE DELLO STATO E’ stato redatto dalla Commissione Consiliare per la difesa di ufficio e per il patrocinio a spese dello Stato il manuale contenente la recente normativa sulla annosa e delicata materia. Potrà essere un utile strumento sia per chi da anni si occupa della materia, sia per chi muove i primi passi nella difesa di ufficio e patrocinio a spese dello Stato. Non sfuggirà infatti l’importanza di avere in un unico volume quello che ormai stà diventando una imponente normativa. Ancor più utile potrà essere il manuale nella parte relativa ai requisiti per l’ammissione al patrocinio dei non abbienti nel processo penale, alle tabelle professionali in materia penale ed ai formulari, cominciando dalle istanze di liquidazione e fino al ricorso per l’opposizione al decreto di liquidazione, che purtroppo sta diventando sempre più frequente viste le mortificanti riduzioni a cui è sempre più sottoposto il gravoso lavoro dei professionisti che si dedicano alla difesa dei non abbienti. Buon lavoro. Francesco Gianzi CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI DELL'ASSOCIAZIONE AVVOCATI ALLA RIBALTA Vi comunico, nella mia qualità di Segretario Generale dell’Associazione Avvocati alla Ribalta, molti componenti della quale hanno recentemente partecipato alla prima teatrale de “Il processo Bebawi” che sarà replicato il prossimo anno su invito di più dì un teatro nazionale, che il programma sociale prevede tutta una serie di rappresentazioni già definite (Norimberga, dagli FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE atti del processo”, “Delitto a Villa Madeira”, in collaborazione “Il Processo Bebawi”), altre in via di preparazione (“Il processo a Maria Tamowska”, “Chi crede nella Giustizia sarà giustiziato”) ed altre allo studio (“Gandhi, avvocato”). Il calendario già definito, salvo imprevisti dell’ultimo momento, è il seguente: “Norimberga, dagli atti del processo” sarà rappresentato: - sabato 26 gennaio 2008, ore 21.00 nel Teatro storico di Trento, aperto alla popolazione trentina, in occasione delle celebrazioni della Shoà, su invito dell’Ordine degli Avvocati di Trento (responsabile dell’Ordine di Trento è l’avvocato Patrizia Corona tel. 0461/230852, email [email protected]), nonché della Regione e del Comune di Trento; si tratta di un importante e rilevante evento pubblico. Sembra che l’Ordine di Trento, organizzatore dello spettacolo nell’ambito di una conferenza di diritto internazionale, abbia deliberato la possibilità di fare ottenere nell’occasione un credito formativo agli iscritti. - sabato 16 febbraio 2008, orario da definire, su invito del Consiglio di Stato nell’aula Pompeo a Palazzo Spada; la rappresentazione sarà preceduta da un dibattito sulla rilevanza del Tribunale penale internazionale. - venerdì 22 febbraio 2008 (salvo ripensamento degli organizzatori) nella sala congressi dell’Hilton di Roma, in forma ridotta, in occasione di un congresso internazionale di psichiatria in cui verrà dibattuto il tema della banalità del male. - Sabato 23 febbraio o il 1 marzo 2008 presso l’Università LUMSA di Roma. (2.400 iscritti in scienze giuridiche) a scopo didattico e culturale. - Domenica 16 marzo 2008, ore 17.30 su invito della Regione Toscana, Assessorato alle Politiche Culturali della Regione Toscana, e del Presidente del Tribunale di Firenze presso la suggestiva Aula Bunker del Tribunale di Firenze, via dell’Agnolo, al centro della città nell’ambito di specifiche manifestazioni culturali in cartellone. - Verso la fine di aprile 2008 (data e programma da definire) a Marzabotto su invito della Regione Emilia Romagna in occasione delle celebrazioni del 25 aprile ed in memoria delle vittime delle stragi naziste. FORO ROMANO 5-6/2007 Sono in corso trattative per rappresentare la stessa opera presso il teatro centrale di Ronciglione a maggio su invito dei titolare di cattedra di Storia del Teatro dell’Università La Sapienza di Roma, nonché per rappresentare a Roma, a Firenze (Teatro del Sale) e nella stessa Ronciglione, il “Processo Bebawi” con la partecipazione di molti dei componenti l’Associazione Avvocati alla Ribalta. Nel sottolineare che tutti i componenti l’Associazione prestano la loro attività a titolo gratuito, l’organizzazione dignitosa degli spettacoli non può prescindere da tutta una serie di spese che nel caso delle trasferte sono state orientativamente individuate nella misura di 10.500,00 euro a titolo di rimborso, spese spesso anticipate dalla stessa Associazione con il contributo individuale degli associati. In taluni casi i rimborsi degli enti che sino ad oggi hanno sostenuto le iniziative sono stati ritardati, determinando incertezze sull’accettazione o meno agli inviti per le successive rappresentazioni. Fino ad oggi comunque i rimborsi sono stati pressoché totali ad eccezione del Comune di Gela (spettacolo organizzato a sostegno della lotta alla criminalità) che deve elargire materialmente la somma di 7.154,00 euro (5.000,00 circa anticipate dall’Associazione Avvocati alla Ribalta in presenza della specifica delibera comunale inviata dall’avv. Laura Caci di Gela che li rappresentava presso il locale Ordine degli Avvocati e presso il Comune). Per fare in maniera che l’attività, che riteniamo contribuisca a dare una immagine positiva all’avvocatura romana, possa continuare con una certa tranquillità (dopo la soluzione del “problema Gela” per il quale si chiede un contributo di 1.700,00 euro per le spese di albergo ancora dovute), chiede che l’Ordine di Roma voglia deliberare, compatibilmente con le proprie risorse e con le esigenze complessive di tutti gli iscritti e salvo diverse soluzioni, quali la disponibilità a coprire eventuali passività documentate con un tetto limite, l’erogazione di una somma pari a 2.500,00 euro per ogni spettacolo fuori Roma, forfetariamente e per difetto necessaria per i trasporti (treno, pullman o aereo per 737 COMUNICAZIONI E NOTIZIE 20/22 persone, nonché per il trasporto delle scenografie) che solitamente non vengono anticipate dagli enti locali, ad eccezioni di buona parte delle altre spese che vengono direttamente pagate dagli enti locali. Ritiene che con il contributo dell’Ordine e degli enti locali possa di volta in volta essere raggiunta la somma necessaria per il pagamento delle spese vive per la realizzazione dei singoli eventi culturali. Cordiali saluti Avv. Rosario Tarantola IL SALUTO DI COMMIATO DI MARIO EGIDIO SCHINAIA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO Il 26 ottobre per raggiunti limiti di età ha lasciato il servizio attivo Mario Egidio Schinaia, Presidente del Consiglio di Stato. Qualche giorno prima, il 22 ottobre, ha avuto luogo presso il Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, una commovente Adunanza Generale, alla quale hanno partecipato Autorità politiche, civili e giudiziarie, della Corte Costituzionale e numerosi rappresentanti del mondo forense. Tutti hanno voluto rendere omaggio a Mario Egidio Schinaia per manifestargli ancora una volta la stima e l’affetto che lo hanno sempre circondato per la preziosa, saggia e intelligente funzione svolta in tanti anni di nitidezza quale giudice della giustizia amministrativa. Riteniamo opportuno pubblicare il suo saluto di commiato che assume particolare valenza in quanto, tra l’altro, contiene un interessante excursus sulle “conquiste” e le “svolte” della giustizia amministrativa e, soprattutto, importanti accenni evolutivi che hanno consentito la affermazione della piena giurisdizione del giudice amministrativo. Si ricordi, ad esempio, che proprio “agli inizia degli anni 90 nacquero le autorità 738 amministrative indipendenti che tanta parte hanno avuto nella attività economica del nostro Paese”. (Nota di redazione di Giovanni Cipollone) Ecco il testo del saluto di commiato di Mario Egidio Schinaia: Saluto del Presidente del Consiglio di Stato Mario Egidio Schinaia Palazzo Spada, 22 ottobre 2007 Signor Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, illustrissimo Signor Presidente della Corte dei Conti, Signor Presidente emerito della Corte Costituzionale e caro ex collega Chieppa, Signor giudice costituzionale Napolitano, Signor Segretario Generale del Presidente del Consiglio dei Ministri, carissimi Avvocati dell’Avvocatura dello Stato e del libero foro, Signori componenti del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa, Autorità, Signore e Signori, carissimi amici tutti, Vi ringrazio, molto commosso, per la Vostra partecipazione a questo incontro per il mio saluto di commiato quale Presidente del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa e del Consiglio di Stato che sta per andare in pensione per limiti di età. Mi sia consentito di ringraziare in particolare tutti coloro che, a diverso titolo, mi hanno rivolto parole di apprezzamento, facendo anche riferimento specifico alla mia persona, che molto mi hanno lusingato per quello che ho fatto, elogio che, comunque, va oltre i miei meriti. Questi saluti ed apprezzamenti, che so sentiti, costituiranno la parte più bella dei miei ricordi di pensionato. In particolare ringrazio il mio illustre successore Presidente Paolo Salvatore che qui, nella sua qualità di Presidente di Sezione decano del Consiglio di Stato, secondo il nostro rito, ha voluto tratteggiare la mia presidenza, la mia persona, rappresentando di me un quadro “virtuoso”, che devo alla Sua benevolenza, piuttosto che ai miei modesti meriti. Colgo l’occasione per formulargli i migliori auguri per la sua imminente assunzione della carica di Presidente del Consiglio di Stato: sarà FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE un ottimo presidente, sicuramente migliore di chi lo ha preceduto immediatamente. Ed oggi, al vostro cospetto, iniziano le consegne. 1) E’ consuetudine, che intendo pienamente rispettare, vincendo il senso di una mia certa ritrosia, fare un consuntivo della mia vita di magistrato amministrativo, che ho svolto per lunghissimi anni e precisamente 42 come Consigliere di Stato, avendo peraltro indossato per la prima volta la toga del giudice cinquant’anni fa. Mi sono laureato nell’Università di Bari con il massimo dei voti e nel minor tempo possibile con una tesi tra il diritto penale e la filosofia del diritto, svolta con molta presunzione, che aveva come scusante, verosimilmente, il mio essere “homo novus” nel campo del diritto. Non rientrava allora neppure nei miei sogni l’idea di diventare Consigliere di Stato, che per me rappresentava per altro un mito confuso, solo per sentito dire. Avevo avuto prima una breve esperienza di studentelavoratore (che per la verità mi lasciava tutto il tempo per studiare e, magari, per tentare nelle more qualche concorso di gruppo B). Ne feci uno solo presso l’INPS, che mi consentì, per effetto della graduatoria, di restare nella città in cui vivevo, Taranto. Fu una esperienza formidabile: conobbi cos’era l’amministrazione ed a quali esigenze essa rispondesse. Però, questo si che rientrava nei miei sogni, desideravo ardentemente di diventare giudice, desiderio acuito dal periodo storico che ci era dato di vivere, reso esaltante col viatico di una fresca Costituzione, con l’aggiunta, allora, del rispetto del ruolo del giudice nel mio profondo sud. Vinsi in prima battuta quel difficile concorso. Nel privato ebbi come premio, che poi si sarebbe ripetuto in ogni occasione della mia carriera, la callosa, vigorosa, stretta di mano di mio padre, che però girò la testa dall’altra parte per celare la sua commozione. Diventai giudice ed assunsi le mie funzioni di Pretore, per mia scelta, in una delle più difficili preture di Puglia, che a torto - come sperimentai personalmente - tale veniva ritenuta dei miei predecessori. Lavorai moltissimo, con energia e gioia gratificante per quello che facevo. Azzerai il ruolo civile, ma soprattutto mi occupai di penale, passando in rassegna i vari articoli del codice FORO ROMANO 5-6/2007 penale, sino ad istruire per delega del Procuratore della Repubblica due omicidi volontari. Molto mi interessai dei minori come giudice tutelare. Lo studio teorico - ma non quello pratico dei rami bassi che toccavano il Pretore - era un di là da venire, mi interessava solo lavorare, insomma studiavo molto per fini concreti. In un momento di scoramento nell’esercizio delle funzioni penali, per via delle frequentissime amnistie, cui man mano si andava aggiungendo (per effetto della mia esperienza sul carcere mandamentale di cui ero direttore in quanto pretore periferico) una profonda sfiducia sugli effetti delle sanzioni penali. Insomma, all’esaltazione iniziale stava sostituendosi, pericolosamente, un senso di inutilità per quello che facevo. In breve, per reazione, avendone avuto occasionalmente notizia, partecipai ad un concorso come sostituto avvocato nello Stato, che parimenti vinsi in prima battuta e, a mia richiesta, fui assegnato all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari. Fu questa l’occasione per farmi conoscere nella varietà delle attribuzioni di quella Avvocatura distrettuale, le altre facce dello Stato dall’interno e, in primo luogo, quella dell’amministrazione. Conobbi colleghi valorosi, intessendo con loro rapporti di amicizia e di signorile cordialità. Apprezzai il diritto processuale nei suoi vari rami, ma soprattutto, ancorché in una posizione più comoda dell’avvocato del libero foro, capii davvero cosa significava essere avvocato e trovarsi di fronte al giudice. Questa esperienza è stata per me fondamentale, mi fece capire che dote del buon magistrato doveva essere quella del sapere ascoltare le ragioni delle parti, reprimendo decisamente il delirio di onnipotenza, che spesso può colpire il giudice, alle prime armi, quale io ero. Nondimeno, passata la prima euforia, quasi subdolamente, andavano emergendo vaghi sentimenti di colpa per una missione tradita, insomma quello che forse è simile al rimorso che assale il prete spretato. In breve, dopo un biennio pieno della mia attività di avvocato, seppi pochi giorni prima, dai miei cari e più anziani colleghi dell’Avvocatura distrettuale, che ormai stavano per scadere 739 COMUNICAZIONI E NOTIZIE i termini di un concorso a Referendario del Consiglio di Stato, sul quale conoscevo solo la novella di Pirandello, ma appresi anche che avrei potuto fare il giudice, in tale veste, ed era ciò che m’interessava, non essendo allora consentito il ritorno in magistratura. Con grande impudenza superai gli avvertimenti sulle difficoltà che qualche collega veterano di quel concorso mi aveva prospettato, presentai la domanda, superai il concorso, ed entrai nel Consiglio di Stato come referendario il 31 marzo 1965. Ora - e non avrei mai creduto che accadesse il miracolo di giungere al vertice del Consiglio di Stato - sono il superstite di quel concorso, ancora per pochi giorni in servizio. Mi sia perciò consentito di rivolgere un mesto pensiero alla cara memoria di due colleghi valorosi di quel concorso che ora non sono più: a Danilo Felici e ad Enzo Caianiello, con il quale ben presto iniziammo un sodalizio, che solo la sua dipartita ha sciolto, affrontando con spirito battagliero i problemi che emergevano, tra i quali non va dimenticata la nostra reazione in difesa dell’indipendenza del nostro Istituto, quando il Governo sembrava intenzionato a sommergerci con ben 17 nomine dirette a Consigliere di Stato. Vedo ora qui presenti due cari ed affettuosi colleghi di quel concorso, che mi onorano con la loro presenza, Sebastiano Scarcella e Giovanni Imperatrice. Li ringrazio e saluto con l’affetto di sempre, aumentato con gli interessi del tempo che passa, così come saluto il collega Lorenzo Cuonzo. La mia permanenza nell’Avvocatura dello Stato era durata circa un biennio, ma fu validissima per la mia formazione professionale e culturale, oltre che per i rapporti di amicizia intessuti con i colleghi. Il vice avvocato generale dello Stato Giancarlo Mandò nell’indirizzo di saluto che mi ha rivolto ha fatto generosamente riferimento alla mia attività di avvocato dello Stato e lo ringrazio, così come lo ringrazio per le sue attestazioni sulla mia attività di giudice amministrativo. Mi sia consentito di salutare, per il suo tramite, tutti i componenti dell’Avvocatura dello Stato, che tanto vicini sono al nostro lavoro. 2) L’ingresso al Consiglio di Stato operò in 740 me una rivoluzione copernicana, era troppo grande la gioia di ritornare a fare il giudice, di scrivere nelle intestazioni delle decisioni di cui ero relatore: “In nome del popolo italiano”. Insomma, il mio imprinting di giudice aveva avuto il sopravvento, perciò portai dietro la mia toga di pretore in cotone alla quale avevo solo cambiato i cordoni d’argento in cordoni d’oro, propri della divisa di una giurisdizione superiore. Quella toga per me è stata una sorta di coperta di Linus, della mia buona coscienza, che per lungo tempo mi son portato dietro, ormai ingrigita, sino a quando mia moglie, con alquanta insistenza, mi convinse a cambiarla con una sfolgorante toga di seta che indossai la prima volta a Milano come Presidente del TAR Lombardia. Ma la vecchia toga mia moglie l’ha conservata accuratamente e la ringrazio per la sua sensibilità. 3) Il Consiglio di Stato mi mostrò come la funzione amministrativa fosse fondamentale, se bene svolta, per la vita ordinata dei cittadini e che con la nostra attività di giudici amministrativi, rendendo giustizia piena ai ricorrenti, oltre che a soddisfare i loro legittimi interessi e diritti, contribuivamo a realizzare la buona amministrazione, con l’ausilio del nostro separato svolgimento della funzione consultiva, che serve ad attuarla. L’amministrazione infatti non deve essere considerata inefficiente e perciò ingiusta nella sostanza o peggio partigiana e vessatoria, ma se non amata - quale sarebbe l’ideale - almeno rispettata. In particolare, ciò che mi colpì, sin dalla prima camera di consiglio della VI sezione, cui immediatamente fui assegnato con parziale applicazione ad una sezione consultiva (allora si parlava di applicazione a scavalco), fu la constatazione di non essere solo e che mi si dava la possibilità di entrare subito nel cuore della giustizia amministrativa con l’ausilio dei colleghi tutti, non solo di quelli provenienti da concorso, ma anche di quelli di nomina diretta, che avevano per noi novellini, presunti mostri di dottrina, molta considerazione. Ma ciò che più mi colpì, facendo per altro cadere qualsiasi barriera anagrafica, fu l’apporto dei consiglieri anziani di nomina diretta, i quali FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE mi insegnarono, vedendo le carte, a far emergere il fatto, nonostante gli schemi formali ed al di là di forme stantie, talvolta buone per ogni evenienza. E così prendeva corpo l’eccesso di potere, che bisognava scovare e fare emergere. Prendeva inoltre consistenza reale quel misterioso personaggio libresco che era l’interesse legittimo, tanto difficile da spiegare ancora oggi ai non addetti ai lavori. Il tempo cominciava a passare ed il senso di appartenenza ad una antica e nobile istituzione, che mi aveva fatto l’onore di accogliere, cresceva. Contribuiva anche la bellezza, il fascino di Palazzo Spada? Un po’, forse. 4) Per alcuni anni, per un mio pregiudizio, un po’ manicheo, sulla sacralità del giudice, non cercai alcun incarico estraneo alle mie funzioni di istituto, anzi, ne rifiutai qualcuno. Solo dopo un decennio di esclusivo servizio al Consiglio di Stato (i TAR erano entrati in funzione da poco, ma ancora non avevano inciso sulla giustizia amministrativa, svolta in un unico grado dal Consiglio di Stato) accettai un incarico esterno (restando, però, orgogliosamente in ruolo, nonostante enormi sacrifici per tutelare la mia indipendenza) dietro la spinta di un altro mio amico e collega, Giuseppe Carbone, che poi sarebbe diventato presidente della Corte dei Conti. L’incarico suddetto era quello di Capo dell’ufficio legislativo presso il Ministro per le Regioni Toros, di cui capo di gabinetto era Franco Bassanini. L’accettazione fu determinata dalla considerazione che si trattava di una svolta particolarmente incidente sul diritto amministrativo, consistente nell’attuazione dello Stato Regionale, secondo la legge di delega n. 382 del 1975, quindi non doveva mancare il mio modesto apporto. Fu un’esperienza di grande spessore, ancorché tormentata a ridosso della prestigiosa commissione di studio che prende il nome del compianto professor Giannini, che io vissi in pieno, specie quando al Ministro Toros subentrò il Ministro Morlino (del quale serbo un ricordo indelebile come probo uomo di Stato), con il quale collaborai con una parte attiva e forse, in qualche momento, determinante per la nascita del DPR n. 616 del 1977, al quale è stata ricono- FORO ROMANO 5-6/2007 sciuto rilievo quasi costituzionale. Ho detto esperienza tormentata e spiego il perché. Da una parte la nostra amministrazione accentrata non voleva cessare di essere tale e dall’altra, sotto alcuni aspetti, la Commissione Giannini voleva attribuire molto alle Regioni, anche a discapito, almeno in prima battuta dei lavori di detta commissione, dei poteri dei Comuni e delle Province. Mi trovai, quindi, tra Scilla e Cariddi, anche con i miei colleghi che numerosi rappresentavano i ministeri, tra conservatori e regionalisti ad oltranza. Alla fine fu trovato un punto di equilibrio grazie all’opera mia e del collega Giovanni Imperatrice, al quale devo molto per la riuscita dell’impresa del 616, che minacciava di non nascere, e che per tanto tempo, invece, ci ha retto e, nonostante tutto, ancora continua a reggerci. Con la caduta del Governo rientrai subito al Consiglio di Stato, di cui avevo tanta nostalgia, per poi uscirne, nuovamente chiamato a collaborare come capo di gabinetto dal Ministro delle Finanze Franco Reviglio. Mi trovai così al centro dei problemi emergenti del diritto tributario. Si riteneva allora, e così dovrebbe essere, che il Fisco deve avere un ruolo centrale e che un regime fiscale equo, ma chiaro ed efficiente, sia strumento non solo per procurare le entrate, ma anche per la coesione tra cittadini. Si fece molto in quel lasso di tempo ed io ne fui pienamente compartecipe, sacrificando anche sacrosanti doveri familiari, ma poi, col successore di Reviglio, cominciò la caduta di credibilità del fisco con l’invenzione del c.d. condono tombale, che ebbe purtroppo fortuna. La mia permanenza in queste varie attività nella posizione di fuori ruolo complessivamente durò meno di due anni. Da quel momento ripresi in pieno la mia esclusiva attività di giudice, prestando particolarmente attenzione alla realtà che cambiava ed al volto nuovo che la giustizia amministrativa andava assumendo in seguito all’entrata in funzione dei Tribunali regionali amministrativi, che mi hanno dato nuovo vigore, avendo ormai messo da parte la coperta di Linus. La mia attività, a partire del 1981 e sino alla fine del 2006, in cui sono stato nominato presidente del Consiglio di Stato, ininterrottamente è 741 COMUNICAZIONI E NOTIZIE stata rivolta all’esercizio della giurisdizione. Ciò mi ha permesso di poter seguire, applicare e favorire all’occorrenza in via evolutiva le nuove regole del processo e dei nuovi istituti giuridici che andavano sorgendo o che venivano modificati, tanto in primo quanto in secondo grado. Ormai erano un lontano ricordo quelli che ritenevamo essere nel passato orientamenti giurisprudenziali avanzati, quale, ad esempio, la messa a punto nel 1966, in VI Sezione, della giurisprudenza sugli effetti “erga omnes” dell’annullamento di atti regolamentari o generali. Urgevano ora nuovi avanzamenti verso l’affermazione della piena giurisdizione del giudice amministrativo. Faccio un solo accenno alla mia attività “a latere”, oltre quella di sporadico insegnamento, di partecipazione a convegni e continua elaborazione di articoli sulle varie questioni emergenti, che mi sono sempre sforzato di seguire in una visione generalista, propria del Consigliere di Stato. In particolare, sono stato per lunghi anni presidente del Consiglio Superiore delle finanze e mi sono occupato in maniera determinante della elaborazione dello statuto del contribuente; ho coordinato la Commissione di studio che ha elaborato i decreti istitutivi del nuovo contenzioso tributario numeri 545 e 546 del 1991; ho presieduto, sin dalla sua istituzione per la durata consecutiva di sei anni, il Comitato antielusione; sono stato, passando in un campo del tutto estraneo, presidente della Commissione ministeriale per la elaborazione e successiva stipulazione delle intese tra lo Stato e le confessioni religiose diverse dalla Cattolica e, sotto la mia guida, è stato stipulato il maggior numero delle vigenti intese. Sempre “a latere” della mia attività di giudice amministrativo, sono stato per lunghissimi anni, a partire dal 1979, componente della commissione tributaria centrale, presidente di una sua sezione ed infine presidente della stessa; incarico questo che cesserà contemporaneamente a quello di Presidente del Consiglio di Stato per limiti di età. Ma veniamo al mio esercizio della giurisdizione amministrativa. Sono stato presidente del Tribunale regionale della Lombardia per oltre 742 un anno a partire dal 1981 e poi presidente del TAR dell’Abruzzo per oltre quattro anni, sino al maggio del 1986. Da quella data, sino alla primavera del 1991 sono stato il Presidente del Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Siciliana. Memore di ciò rivolgo un saluto particolare al Presidente del Consiglio di Giustizia ed ai suoi componenti, che sono qui cortesemente presenti, consentendomi di riannodare i fili, almeno nel ricordo, di quella bella esperienza. 5) Poi è venuta la presidenza del TAR del Lazio, ed ho ripreso la mia precedente esperienza del primo grado, estesa però, per alcuni importantissimi provvedimenti, che non starò qui ad elencare, all’intero territorio nazionale. Dire della rilevanza di questo Tribunale nell’ambito della giustizia amministrativa sarebbe un fuor d’opera. Mi preme qui sottolineare che ho avuto l’onore ed anche il gravoso onere di presiederlo per oltre dieci anni, battendo solo per la durata, la fondamentale presidenza del compianto presidente Osvaldo Tozzi, che è sicuramente uno dei fondatori (se non, nella prassi, addirittura il primo) della giustizia amministrativa di primo grado, la quale ha determinato sicuramente una svolta dell’intero apparato della giustizia amministrativa nel nostro Paese, molto prendendo dal Consiglio di Stato, attraverso l’opera dei suoi magistrati, in primo luogo dal Presidente Tozzi e poi restituendo vitalità all’intero apparato. Di Tozzi fui molto amico in Consiglio di Stato e per breve tempo lo incontrai al TAR del Lazio nella mia prima e breve esperienza presidenziale precedente quella lombarda. Mi sia consentito, quindi, di rinnovare in questa sede il suo ricordo. Per me la guida del TAR del Lazio ha costituito, sia per la durata che per la qualità dell’attività, l’impegno più rilevante della mia lunga carriera. Nel decennio 1991-2001 mi sono trovato al centro della giustizia amministrativa che cambiava, crescendo di rilievo nel Paese. Di ciò, ritengo di avere avuto piena e responsabile consapevolezza. Infatti è proprio agli inizi degli anni 90 che nascono le autorità amministrative indipendenti che tanta parte hanno nell’attività eco- FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE nomica del nostro Paese, ed è proprio in quel torno di tempo che, in un continuo crescendo, aumentavano le competenze del TAR del Lazio estese all’intero territorio nazionale, forse eccessivamente, come da taluno è stato rilevato in questi ultimi tempi. Per quanto mi concerne ritenni di affrontare in prima persona il contenzioso più scottante. Credo - e mi sia perdonata la presunzione - di avere svolto il mio ruolo nella piena consapevolezza della sua delicatezza, ma senza cedimenti e senza trionfalistiche esternazioni. Mi riferisco, ad esempio, al delicato contenzioso concernente il rapporto d’impiego dei giudici tutti, senza distinzione di diversi ordinamenti; ovvero alla difficile partenza delle autorità amministrative indipendenti ed in particolare al decollo dell’autorità per la tutela della concorrenza e del mercato, reso possibile dall’impegno del TAR del Lazio (per la verità subito assecondato dal Consiglio di Stato), che doveva adattare i suoi consueti schemi processuali alla realtà nuova per noi giudici amministrativi, in quanto ci trovavamo ad operare su un crinale tra giudizio di legittimità e giudizio di merito nel campo dell’economia. E’ proprio in questi anni che nasce per il giudice amministrativo la problematica relativa alla c.d. discrezionalità tecnica ed alla sua verificabilità in sede giurisdizionale, ben distinguendo, peraltro, questo tipo anomalo di discrezionalità, per lungo tempo nella sostanza quasi assimilato alla discrezionalità pura o amministrativa propriamente detta, che è invece territorio esclusivo dell’Amministrazione, che perciò non deve essere invaso dal giudice amministrativo. Non starò a fare la storia della evoluzione del diritto amministrativo e del passaggio progressivo dal giudizio sull’atto, al giudizio sul rapporto, prima timidamente e poi più risolutamente, con la conclamata piena verificabilità dei fatti oggetto del provvedimento impugnato, così superando la barriera della ricostruzione indiscutibile dei fatti rappresentata dall’Amministrazione. Il che non ha significato però, sia chiaro, sacrificare l’interesse pubblico che le amministrazioni debbano perseguire: tutt’altro. Infatti con il giudizio sul rapporto non può essere disconosciuta “la natura principalmente FORO ROMANO 5-6/2007 impugnatoria dell’azione dinanzi al giudice amministrativo, cui spetta di tutelare non solo l’interesse privato ma di considerare e valutare anche gli interessi collettivi che con esso si confrontano e, non solo di annullare, bensì di confermare l’azione amministrativa affinché si realizzi un soddisfacente e legittimo equilibrio tra gli uni e gli altri interessi”, così come è stato affermato dalla decisione dell’Adunanza Plenaria n. 12 del 22 ottobre 2007 pubblicata qualche ora fa. Il che, tra l’altro, si riflette e spiega i diversi caratteri del giudizio amministrativo rispetto a quello civile. 6) Mi sia consentito - come è già emerso da qualche accenno - di incrociare le tappe della mia lunga carriera di giudice amministrativo con i mutamenti, talvolta tumultuosi, che si sono succeduti e che ancora premono per un cambiamento richiesto dalla società civile, con conseguente riflesso sulla giustizia amministrativa. Nell’autunno del 2001 sono rientrato al Consiglio di Stato, facendomi destinare alla mia cara VI Sezione, divenuta sempre più prestigiosa sotto la presidenza dei miei due immediati predecessori Presidenti Laschena e de Roberto non solo, ma anche per il valore dei magistrati addetti, alcuni molto giovani, che la componevano. E’ doveroso in questa sede ringraziare quei colleghi che con me hanno collaborato per la loro dedizione ed i loro contributi preziosi, che ho saputo accogliere e, forse, anche sollecitare. Così come il mio ringraziamento va ai presidenti che con me hanno collaborato nella guida della VI Sezione: il collega Ruoppolo, che poi mi è succeduto nella sua titolarità alla fine dello scorso anno 2006, quando sono stato nominato Presidente del Consiglio di Stato, il collega Giovannini ed il collega Varrone. Era accaduto che da poco tempo era entrata in vigore, semplifico nella citazione delle norme, la legge n. 205 del 2000, che attribuiva al giudice amministrativo la competenza a decidere anche sul risarcimento del danno derivante dalla violazione di interessi legittimi, come risposta dell’ordinamento legislativo, resa indispensabile a seguito della nota sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 500 del 1999, nonché salvo quale lieve variante meramente lessica- 743 COMUNICAZIONI E NOTIZIE le, il risarcimento del danno ingiusto richiesto nelle controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, anche attraverso la reintegrazione in forma specifica, oltre che per equivalente, e gli altri diritti consequenziali. Non starò qui a fare la storia della svolta che ha avuto la giurisdizione amministrativa per effetto della legge n. 205 e delle correlate norme sul processo amministrativo contenute nella stessa legge, cui hanno fatto seguito le nuove regole dell’azione amministrativa con le leggi n.15 e n.80 del 2005. Questa storia, infatti, è stata vissuta sin dall’inizio e narrata dai due miei immediati predecessori nella carica attuale: il Presidente Laschena ed il Presidente de Roberto nell’occasione simile a questa di oggi in cui ho l’onore di parlare. Non starò quindi a ripetere ciò che da loro è stato detto con maggiore autorevolezza della mia, essendomi immesso nel solco da essi tracciato, non per comodo continuismo, ma per sviluppare con coerenza ciò che si era fatto. Ringrazio di cuore anche per essere intervenuto a questa cerimonia, molto onorandomi, il Presidente de Roberto, con il rammarico di non vedere qui presente il Presidente Laschena impedito da ragioni sopravvenute, così come ringrazio per la loro affettuosa presenza i Presidenti emeriti Pescatore e Crisci. La serie dei Presidenti emeriti dopo il Presidente Crisci è stata interrotta da due illustri Presidenti che ci hanno lasciato prematuramente, il Presidente Quartulli ed il Presidente Anelli, il quale sin dal mio ingresso in VI Sezione mi fu di guida insieme all’amico de Roberto e con il quale mi sono ininterrottamente consultato. Vada agli scomparsi il mio mesto ricordo. Però non posso non ricordare, memore del loro insegnamento, i Presidenti Uccellatore e Barra Caracciolo. Grazie all’opera dei vari Presidenti che mi hanno preceduto alla guida di questo antico ma vitale organo ed ai colleghi tutti che con essi collaborarono, l’albero della giustizia amministrativa è cresciuto su un solido tronco che continua a produrre nuovi rami vigorosi. Il Presidente Laschena nel saluto di commiato del giugno 2001 disse: “che quel che oggi 744 conta è che il giudice amministrativo è il giudice della pubblica amministrazione al servizio del cittadino”. offrire “piena tutela”. Quindi, il giudice amministrativo quale giudice Ebbene, a distanza di questi ultimi sei difficili anni, quella riforma epocale che Egli auspicava in tal senso si va effettivamente realizzando. Ciò si sta verificando specie dopo che la Corte Costituzionale, cui va il mio grato e deferente saluto, ponendo termine a talune non meditate illazioni, ha riconosciuto al giudice amministrativo la piena dignità di giudice naturale della legittimità dell’esercizio della funzione pubblica, cui compete, in diretta applicazione dei principi di effettività e di concentrazione della tutela (ora autorevolmente riconosciuta anche dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione), conoscere non solo le domande intese all’annullamento degli atti emanati dall’amministrazione aventi carattere autoritativo, ma anche le domande relative al risarcimento del danno. Ciò in quanto, come è stato ben presto chiarito dal giudice delle leggi, il risarcimento del danno ingiusto sofferto per l’esercizio della funzione pubblica, non costituisce una nuova materia attribuita alla cognizione del giudice amministrativo, ma uno “strumento di tutela ulteriore” e non solo per l’esigenza di concentrare davanti ad un unico giudice l’intera protezione del cittadino di fronte all’illegittimo esercizio del potere pubblico, ma anche perché, come ribadito dalla Corte Costituzionale, quel giudice è idoneo ad dell’amministrazione è ormai dotato di “giurisdizione piena”. Nella mia relazione sull’andamento della giustizia amministrativa nel 2006 sostenevo, riferendomi al crinale della tutela risarcitoria con il giudice ordinario, che il giudice amministrativo “era disponibile a rivedere e limare i propri orientamenti, se il fine era quello di rendere effettiva la tutela giurisdizionale”. L’effettività infatti non si realizza se, costantemente si agitano tra i due giudici questioni sulla rispettiva giurisdizione, frastornando il cittadino che chiede giustizia. Il che a me sembra che ora sia il sentimento comune che ispira la giurisdizione ordinaria e la FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE giurisdizione amministrativa, come è emerso da alcune decisioni delle Sezioni Unite e da qualche nostro recente incontro che il primo presidente della Corte di Cassazione ha oggi richiamato. E’, infatti, comune l’esigenza di considerare le due giurisdizioni, su basi di pari dignità, un arricchimento di possibilità data ai cittadini per la piena realizzazione dei loro legittimi interessi e non più come una complicazione per chi chiede giustizia, derivante dall’incertezza del giudice da adire. In tal senso emergono sicuri segnali di un rapporto armonioso, che si va realizzando al posto di un arroccamento su posizioni teoriche risalenti, talvolta esasperate. Sembra profilarsi il tempo in cui sarà possibile, per consolidare quel rapporto, a tutto beneficio degli utenti delle due giurisdizioni, la previsione di un giudice della giurisdizione a composizione mista che possa valutare le singole fattispecie, facendo opera di giustizia equilibrata tra esigenze del pubblico e del privato. Del resto vi è già un esempio valido, a quanto mi risulta incontestato, sia pure in campo ridotto, che è quella del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche composto da magistrati ordinari e amministrativi. Quando il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa espresse parere favorevole per la mia nomina a Presidente del Consiglio di Stato dissi che, nonostante la durata breve, la mia attività in tale carica sarebbe stata intensa, essendo ciò tra l’altro possibile per la conoscenza della giustizia amministrativa che avevo accumulato in lunghi anni e, in particolare, in quasi un triennio di Presidente aggiunto, stante la assorbente, costante ed estesa collaborazione con il mio predecessore Alberto de Roberto, con spirito di servizio e di amicizia, che persiste se mai rafforzata. Credo di avere fatto del mio meglio, per quanto possibile, affrontando i problemi emergenti e, in parte, se non risolvendoli, avviandoli a soluzione. Mi riferisco, in particolare all’arretrato, per il quale riannodando fili spezzati, ho riavviato la creazione di Sezioni stralcio, ottenendo anche copertura finanziaria. E’ stato rilanciato ed in parte è in via di FORO ROMANO 5-6/2007 attuazione la riforma del nostro sistema informatico, non solo per la rilevazione effettiva dell’arretrato e del sussidio fondamentale che può dare per il suo dibattimento, ma soprattutto come supporto per l’attività a regime. Oltre a richiedere un possibile incremento del personale di magistratura, mi sono adoperato, per quello che potevo, per l’indispensabile e condizionante aumento del personale amministrativo, giunto ormai allo stremo. Ho avviato infine un riavvicinamento delle due componenti magistratuali della giustizia amministrativa: vi è stato quale segnale positivo. Il mio auspicio è che questo avvicinamento armonioso si realizzi quanto prima, per dare nuovo e più forte slancio alla nostra delicata attività. Non dubito che il mio valente successore, anche per la maggiore durata della sua presidenza, potrà risolvere questi persistenti problemi. Ma è giunto ormai il momento di salutarci. Saluto tutti gli avvocati e i loro rappresentanti che tanto bene hanno parlato di me. Saluto e ringrazio i membri del nostro organo di autogoverno con i quali ho avuto il privilegio di lavorare nel comune interesse della giustizia amministrativa, nonché lo scrupoloso segretario Riccio e tutto il valido personale amministrativo di supporto. Saluto tutti i colleghi magistrati che con spirito di servizio hanno svolto la nostra difficile funzione, in particolare, con tanto affetto, saluto i colleghi tutti che ho avuto il privilegio di avere a me vicino nelle nostre innumerevoli e fruttuose camere di consiglio. Saluto il Segretario generale Consigliere Borioni, cessato dall’incarico sei giorni fa, per la collaborazione e l’assistenza che mi ha dato giornalmente nell’esercizio delle mie funzioni. Saluto tutto il personale amministrativo che con dedizione ha reso possibile il funzionamento del nostro apparato, nonostante l’inadeguato organico, non senza segnalare con l’occasione lo stile che connota il rapporto del nostro personale con gli avvocati e gli utenti del servizio giustizia amministrativa. Un saluto particolare va a tutti gli addetti alla mia segreteria che, con il sorriso sulle labbra, 745 COMUNICAZIONI E NOTIZIE hanno saputo sopportare le mie angherie. Dieci giorni fa, al termine della mia ultima presidenza dell’Adunanza Plenaria, rispondendo al saluto affettuoso rivoltomi dai colleghi in quella occasione, dissi che mi sarebbero mancati tanto, ma che ero allietato dall’idea che essi avrebbero avuto di me un buon ricordo. Questi stessi sentimenti li esprimo nei confronti di Voi tutti che a diverso, ma parimenti importante titolo, operate nel campo della giustizia amministrativa. Dal mio canto Vi sentirò sempre vicini. UE: SPAZIO DI LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA. LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE. Con l’espressione libertà e diritti fondamentali si indicano le posizioni giuridiche soggettive che un ordinamento giuridico riconosce e si impegna a garantire. L’ordinamento giuridico europeo enuncia tra le sue libertà e diritti fondamentali la libertà di circolazione delle persone; all’art. 18, il Trattato istitutivo della Comunità Europea dispone che “Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, fatte salve le limitazioni e le condizioni previste dal presente trattato e dalle disposizioni adottate in applicazione dello stesso”. Nella pratica, il rispetto di questa libertà è stato arduo da attuare, come si legge nella premessa al Documento “Free movement within the Eu - a fundamental right’’: “Free movement of people is a basic pillar of the single area the European Union (EU) has been building since its creation. It is acknowledged as a fundamental righi for EU citizens. Yet, ~»mplementing this principle by abolishing border controls ai iniernal borders has been more diffcult than for those underpinning the fregi circulation of capital, goods and services. Further steps are being taken io ensure that free movement is applied in a coherent and simrplifaed way throughout the EU Member States”1. Ab origine, l’obiettivo della Comunità Euro- 746 pea era focalizzato su una completa e definitiva liberalizzazione degli scambi e sull’abolizione di tutti gli ostacoli di natura commerciale esistenti tra gli Stati membri al fine di costituire un “mercato comune”. Ma c’è voluto del tempo prima che gli Stati membri rimuovessero tutte le barriere commerciali esistenti e trasformassero il loro “mercato comune” in un vero e proprio “mercato unico”, la cui realizzazione per dirsi completa doveva assicurare accanto alla libera circolazione delle merci la libera circolazione delle persone, dei servizi e dei capitali. Ed è proprio l’obiettivo di un unico mercato interno che ha indotto il Trattato istitutivo della Comunità Europea ad individuare nella libertà di circolazione dei fattori produttivi lo strumento idoneo ad eliminare gli ostacoli all’integrazione economica. Pertanto, il concetto di libera circolazione delle persone è stato dal principio strettamente collegato alla figura del lavoratore (art. 39 TCE); solo successivamente lo si è esteso sino a ricomprendere qualunque cittadino comunitario, indipendentemente dall’esercizio di un’attività lavorativa. Nelle more di questo processo di integrazione economica, gli armi ’80 hanno segnato l’inizio di un dibattito sul concetto proprio di “libera circolazione delle persone”. L’Atto Unico Europeo del 1986 affermava che “il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione (...) delle persone”. Ciò implicava, a termine più o meno lungo, la soppressione dei controlli alle frontiere interne anche per le persone. Il processo di integrazione europea non poteva più continuare a curarsi esclusivamente della dimensione economica, ignorando le inevitabili ripercussioni politiche e sociali che lo stesso generava. Venne introdotto il concetto dì cittadinanza europea (ufficialmente con il Trattato di Maastricht), volto a rafforzare e a promuovere l’identità europea, coinvolgendo sempre più i cittadini nel processo di integrazione comunitaria. Secondo la testuale dizione del Trattato che istituisce la Comunità Europea (art. 17 TCE): “È istituita una cittadinanza dell’Unione. .È cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell’Unione costitui- FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE sce un complemento della cittadinanza nazionale e non sostituisce quest’ultima”. Attraverso la realizzazione del mercato unico, i cittadini godono di una serie di diritti di carattere generale in diversi settori, quali quello della libera circolazione dei beni e dei servizi, della tutela del consumatore e della sanità pubblica, della parità di opportunità e di trattamento, dell’accesso all’occupazione ed alla previdenza sociale. Altresì, la cittadinanza dell’Unione Europea comporta una serie di norme e diritti ben definiti, tra cui la libertà di circolazione e di soggiorno su tutto il territorio dell’Unione; a tal ultimo riferimento si vuole tuttavia evidenziare che la libertà di circolazione e di soggiorno su tutto il territorio dell’Unione, era già prevista dai trattati comunitari e dal diritto derivato, e il fatto che siano stati inseriti tra i diritti collegati alla cittadinanza europea ha un valore più politico che giuridico. Tornando, dunque, all’art. 18 del Trattato istitutivo della Comunità Europea, attualmente il rispetto di questa norma e la realizzazione del suo obiettivo sono garantiti dalla Direttiva 2004/ 38/CE del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dall’Unione e dei loro familiari di circolare e di oggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. La disciplina della direttiva è stata sviluppata secondo criteri di individuazione ratione temporis, distinguendo tra libera circolazione nel territorio dell’UE nel breve periodo e nel lungo periodo. Mentre per il breve periodo il cittadino comunitario non deve soddisfare alcuna condizione con la sola formalità del possesso di un documento d’identità o di un ,passaporto valido (art, 6), per il lungo periodo egli resta soggetto al soddisfacimento di alcune condizioni: l’art. 7 attribuisce “il diritto dì soggiorno per un periodo superiore a tre mesi” a ciascun cittadino comunitario che - sia lavoratore subordinato o autonomo, o - disponga per se stesso e per i propri familiari di risorse economiche sufficienti e di un’assicurazione per malattia al fine di non divenire un onere a carico dell’assistenza sociale dello Stato membro ospitante durante il soggiorno (a questo proposito, gli Stati dell’Unione non possono fissare l’ammontare delle risorse considerate sufficienti, ma devono tener conto della situazione FORO ROMANO 5-6/2007 personale degli interessati. Tali condizioni permangono anche se il cittadino comunitario è iscritto ad un corso di studi riconosciuto dallo Stato membro ospitante), oppure - sia un familiare che accompagna o raggiunge un cittadino dell’Unione facente parte di una delle categorie sopra menzionate. Dalla lettura della norma, emerge la persistenza e la predominanza, anche in questa sede, dell’elemento economico in quanto, come ha sottolineato la Commissione “at the current stage Of European integration it is reasonable that Member State are guaranteed protection against an excessive burden on their public funds. The Directive therefore maintains the requiremeni that EU citizens need to exercise an economic activity or dispose of sufficient resources in order to take up residence in another Member State”2. In materia di divieto di ingresso ed allontanamento, la direttiva dispone, all’art. 15, che lo Stato membro ospitante non può disporre il divieto di ingresso nel territorio nazionale. Il rifiuto d’ingresso nel paese o di rilascio del primo titolo di soggiorno è giustificato solamente da malattie o infermità quali tubercolosi, sifilide, tossicomania, ,psicosi. L’insorgenza di malattie o di infermità successivamente al rilascio del primo permesso di soggiorno non possono giustificare il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno né l’allontanamento dal territorio. Gli Stati membri non possono introdurre nuove disposizioni e pratiche più restrittive di quelle in vigore alla data della notifica della presente Direttiva. Ai sensi dell’ari. 27, il cittadino dell’Unione o un suo familiare possono essere allontanati dal territorio dello Stato membro per ragioni di ordine pubblico, di pubblica sicurezza o di sanità pubblica. In nessun caso la decisione può essere dettata da ragioni economiche. Tutti i provvedimenti relativi alla libertà di circolazione e di soggiorno devono basarsi esclusivamente sul comportamento personale dell’individuo, che deve rappresentare una minaccia reale, attuale e sufficientemente grave da pregiudicare un interesse fondamentale della società. La disciplina prevista da queste norme vuole concorrere alla realizzazione di uno degli obiet- 747 COMUNICAZIONI E NOTIZIE tivi fondamentali dell’Unione Europea, come statuito nel Trattato costituzionale firmato a Roma il 29 ottobre 2004: offrire ai suoi cittadini un’area di libertà, sicurezza e giustizia senza confini interni. La sfida attuale che si presenta all’Unione Europea è quella dì garantire che la “migrazione” dei cittadini comunitari da uno Stato membro ad un altro avvenga in situazione di legalità. In tale ambito, soprattutto, occorre trovare un delicato equilibrio tra le preoccupazioni degli Stati di garantire la pace e la sicurezza all’interno dell’Unione e il rispetto dei diritti e delle libertà individuali. Gli Stati membri hanno cercato di raggiungere giusti equilibri fra sicurezza della collettività statale e garanzie dei diritti, ma particolarmente in quest’ultimo anno, particolarmente in Italia, questo equilibrio è stato messo in tensione. Quali sono, dunque, i confini delle libertà e quali le legittime riduzioni delle garanzie necessarie per la sicurezza, salvando il più possibile delle società liberali sen2:a distruggere quel che si vuole difendere perdendo anche il consenso dei propri cittadini3? Premessa del Documento intitolato “Free movement within the EU - a fundamental right”, in sito web dall’Unione Europea, pagina: http://europa.eu.int/comm/justice_home/fsi/freetravel/ fsj_freetravel_intro_en.htm. 2 Cfr. premessa del Documento presentato dal GAI, intitolato “Free movement and residence of Union citizens within the European Union”. 3 Montedoro G., “Diritto alla sicurezza e sicurezza dei diritti”, in Aspen Institute Italia, in pagina web: http:/ /www.aspeninstitute.it/icons/imgAspen/pdf/news/ n31_Montedoro_it.pdf . 1 INCONTRO CON LA “CONNECTICUT BAR ASSOCIATION” In data 13 settembre u.s. ha avuto luogo un incontro in Hartford, Connecticut (Stati Uniti d’America) tra i rappresentanti della Connecticut Bar Association ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ivi rappresentato dall’Avvocato Francesco Salimbeni. La Connecticut Bar Association è l’associazione no profit, a partecipazione volontaria, che 748 rappresenta oltre 11.000 tra avvocati e giudici dello stato. Anche se la maggior parte dei suoi componenti è costituita da nostri colleghi, la contemporanea presenza dei giudici non deve sorprenderci. Negli Stati Uniti l’avvocatura e la magistratura sono tra loro meno distanti rispetto a quanto avviene in Italia, dal momento che i giudici sono scelti, tramite elezione o nomina (a seconda della legislazione adottata dai diversi Stati) tra gli avvocati ed i professori universitari di maggiore esperienza. La Bar Association del Connecticut. che costituisce a livello del singolo stato quello che, a livello federale, è rappresentato dalla American Bar Association, dichiara di perseguire i seguenti scopi: promuovere l’interesse pubblico, attraverso l’avanzamento della giustizia e la protezione della libertà; incoraggiare la buona legislazione; facilitare per i più bisognosi l’accesso a servizi legali competenti; tutelare la dignità della professione legale. In questo senso, nonostante le differenze che ci distinguono, sentiamo, ciascuno con la propria identità, di essere parte della stessa missione. L’Avvocato Francesco Salimbeni ha recato oltreoceano il saluto del Consiglio, simboleggiato da una targa d’argento che è stata donata direttamente nelle mani dell’Avvocato William H. Prout, Jr., attuale presidente dell’Associazione. La cerimonia si è tenuta in una sala della House of Representatives, cioè il Palazzo dove ha sede il Parlamento dello Stato, grazie al patrocinio del Deputato Joe Mioli, uomo molto stimato ed attivo nel rinforzare i legami tra l’Italia e gli USA, nonché al contributo dell’Avvocato Jerry P. Padula, presidente dell’Associazione degli Avvocati Italomericani dello Stato e chairman dell’incontro. L’evento ha riscosso notevole interesse, tenuto conto che vi ha partecipato non solo l’intero comitato direttivo della Connecticut Bar Association, ma anche, tra gli altri, il Vice Governatore dello Stato, Mike Fedele ed il Presidente del Com.it.es degli stati di New York e Connecticut, Quintino Cianfaglione, in rappresentanza della Comunità Italoamericana. Era presente, altresì, Christina Storm, presidente dell’Associazione Lawyers without bor- FORO ROMANO 5-6/2007 COMUNICAZIONI E NOTIZIE ders, la quale ci ha spiegato come la sua associazione promuova ed organizzi attività di volontariato, da parte degli avvocati americani, in favore di paesi in via di sviluppo, ad esempio collaborando alla ripresa dell’ordinamento civile, al temine di conflitti bellici, ovvero assistendo colleghi che operano in aree del mondo dove la libertà e la sicurezza sono in pericolo, ovvero ancora fornendo pareri circa il funzionamento dei sistemi giudiziari. Non è un caso che molti dei partecipanti alla cerimonia abbiano un cognome italiano, ove si consideri che il Connecticut è, tra i 50 Stati dell’Unione, quello in cui vive la più alta percentuale di italoamericani. Così, il Vice Governatore e la futura Presidente della Bar Association, Livia De Filippis Barndollar, hanno potuto scoprire di essere entrambi originari di Minturno. La specialità del legame che ci unisce al Connecticut non è stata secondaria nella scelta fatta dal Consiglio dell’Ordine romano, il quale, con iniziative come questa, intende sviluppare i suoi rapporti esterni, intensificando le relazioni con organizzazioni omologhe site all’estero. Invero, in occasione dell’evento svoltosi negli Stati Uniti, i rappresentanti delle due istituzioni non si sono limitati a riconoscersi reciproca stima ed amicizia, ma hanno espresso il comune auspicio di sviluppare nel futuro un’attiva collaborazione. Segnatamente, scopo principale dell’incontro è stato quello di avviare una cooperazione tra i due organi, volta a ricercare opportunità di studio e di lavoro per i rispettivi giovani, laureati FORO ROMANO 5-6/2007 o neoavvocati, che intendano svolgere un’esperienza formativa all’estero. In tal senso, lo Stato del Connecticut, dove si trovano l’Università di Yale e la University of Connecticut, che vantano alcune delle migliori Law School degli Stati Uniti, appare in grado di rispondere alle nostre aspirazioni. Ciò non senza considerare i prestigiosi studi legali aventi sede nello Stato medesimo. È convinzione di chi scrive, invero, che lo scambio di esperienze, culture, idee, progetti, amicizie, fra uomini e donne provenienti da diversi Paesi, rechi sempre effetti virtuosi. Successivamente all’incontro, è stato costituito un gruppo di lavoro, cui partecipano alcuni membri del comitato direttivo della Connecticut Bar Association, l’Avvocato Jerry P. Padula e l’Avvocato Francesco Salimbeni. Il gruppo lavorerà nei prossimi mesi allo scopo di promuovere ogni iniziativa che vada nella direzione sopra indicata. Ovviamente gli amici americani hanno espresso il desiderio di ricambiare la visita, attratti, invero, dalla bellezza della Città Eterna non meno che dalla cultura giuridica romana. La visita costituirà ulteriore occasione per consolidare un rapporto che il Consiglio dell’Ordine si augura duraturo e fruttifero. Roma, 2 dicembre 2007. Francesco Salimbeni [email protected] 749 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ADUNANZA DEL 6 SETTEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ........................... n. elenco speciale .......................... n. passaggi all’Albo ordinario .............. n. variazioni elenco speciale ................ n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda ................................. n. per decesso ................................ n. 15 5 1 4 7 10 3 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 26 abilitazioni ........................................ n. 6 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 2 revoche abilitazioni per decorrenza termine ............. n. 1 compiuta pratica .............................. n. 31 nulla osta al trasferimento ............... n. 3 cancellazioni per trasferimento ....................... n. 2 a domanda ................................. n. 8 per fine pratica .......................... n. 29 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 44 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette n. 33 richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................ n. 117 rigetti ......................................... n. 9 iscr.avv.liste patr. a spese dello Stato n. 13 750 DELIBERE Nomina Componenti Commissione Esami Avvocato - Sessione 2007 - Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta il 31 luglio 2007 dalla Presidenza della Corte di Appello di Roma accompagnatoria del Decreto Ministeriale 13 luglio 2007 con il quale è stata indetta la sessione di esame per l’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato - Sessione 2007. Il Consiglio - vista la richiesta di designazione dei Componenti della Commissione Distrettuale per l’esame di abilitazione alla professione di avvocato sessione 2007; designa i seguenti avvocati quali Presidenti e Componenti, effettivi e supplenti, della I Sottocommissione: I SOTTOCOMMISSIONE Vice Presidente effettivo Avv. Stefano MARANELLA Ordine Roma Cermignano, 31.10.1951 iscritto 10.01.1980 Vice Presidente supplente Avv. Spartaco CELLITTI Ordine Frosinone Ferentino, 10.02.1940 iscritto 21.02.1967 Componente effettivo Avv. Maria Teresa PERSICO Ordine Roma Asti, 12.09.1942 iscritta 10.07.1980 Componente supplente Avv. Rosanna FRATARCANGELI Ord.Roma Roma, 29.03.1955 iscritta 05.06.1986 Consiglio Nazionale Forense - Decisione del T.A.R. per il Lazio - Individuazione delle conseguenti iniziative Il Consiglio vista l’ordinanza del 29 agosto 2007 n. 3975/07 con la quale la I Sezione del Tribuna- FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO le Amministrativo Regionale per il Lazio, all’esito della Camera di Consiglio, ha accolto l’istanza cautelare di sospensione dell’esecuzione del provvedimento del 9 luglio 2007, con il quale la Commissione Ministeriale istituita ex art. 11 del D.Lgs. 23 novembre 1944 n. 382 aveva proclamato eletto, quale componente del Consiglio Nazionale Forense per il triennio 2007-2010, in rappresentanza dei Consigli degli Ordini degli Avvocati del Distretto della Corte di Appello di Roma, l’Avv. Antonio Belloni del Foro di Rieti, in surrogazione dell’Avv. Alessandro Cassiani che, eletto a tale carica, vi aveva rinunciato e, conseguentemente, ha sospeso l’esecuzione del detto provvedimento, delibera di darne comunicazione ai Presidenti dei Consigli degli Ordini del Distretto. Il Consiglio delibera, altresì, di prendere contatto con il Ministero della Giustizia affinchè, in via di autotutela, alla luce della suddetta ordinanza, voglia determinarsi per indire il nuovo procedimento elettorale, per il nostro Distretto, con invito a tutti i Consigli del Distretto di dare corso alle nuove votazioni. Ciò appare necessario e riveste carattere di urgenza dal momento che, da un lato, è indubitato il diritto degli avvocati di tutto il Distretto del Lazio ad avere il loro rappresentante in seno al Consiglio Nazionale Forense e, d’altro canto, è necessario che tale organo possa svolgere le sue numerose attività nella completezza della sua composizione. - Il Presidente Cassiani, con riferimento alle precedenti delibere del 21 giugno 2007 e del 26 luglio 2007, relative alla richiesta avanzata dalla Soc. (omissis), propone di aggiungere il nominativo dell’Avv. Pietro Condorelli, Collega di comprovata esperienza in materia di appalti e opere pubbliche. Il Consiglio accoglie la proposta. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta il 1° agosto 2007 dall’Associazione Emilio Conte accompagnatoria del testo della FORO ROMANO 5-6/2007 “lettera aperta” agli Avvocati di Roma del Collega Carlo Priolo. Il Consiglio ne prende atto ed esprime compiacimento al Collega Carlo Priolo. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’invito pervenuto in data 26 luglio 2007 dalla F.B.E. a partecipare alla celebrazione a Barcellona della festa patronale di San Raimon de Penyafort nei giorni 7 e 8 febbraio 2008. Il Consiglio delega a rappresentarlo l’Avv. Françoise Marie Plantade che da tempo è stata nominata a rappresentare il Consiglio in seno alla F.B.E. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota datata 27 luglio 2007 dell’Avv. Bruno Lo Giudice, accompagnatoria della delibera adottata il 5 luglio 2007 dall’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi. Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Barbantini a prendere contatto con l’Avv. Bruno Lo Giudice. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’invito, pervenuto in data 21 agosto 2007, del Centro Alti Studi per la lotta al terrorismo e alla violenza politica per partecipare al convegno sul tema “La conquista delle menti e dei cuori: il soft power nel contrasto al jihadismo”, che si terrà nei giorni 28, 29 e 30 novembre 2007 presso il Centro Congressi Matteo della Pontificia Università Gregoriana. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a rappresentarlo. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Serafina Denise Amendola, Federica Bizzoni, Antonino Bosco, Alessia Bussacchetti, Luciana Cannas, Vincenzo Colacino, Emanuela Conti, Chiara Correnti, Marco Croce, Sabrina D’Alleva, Raffaella De Martinis, Stefano D’Ercole, Roberto Diddo- 751 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ro, Emanuela Garavelli, Virginia Giocoli, Stefania Inglese, Fulvia Ioriati, Tommaso Manferoce, Massimiliano Oggiano, Patrizia Palaia, Beatrice Maria Pallottino, Nicola Palombi, Gianluca Panetti, Salvatore Maria Pappalardo, Fabrizio Pellegrino, Davide Quadrano, Adriana Romoli, Giuseppe Rotondi, Francesca Rubicini, Stefania Russo, Stefano Tarullo, Federica Trionfetti, Claudio Tuccillo, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 30 luglio 2007 dal Consiglio Nazionale Forense con la quale trasmette il comunicato stampa diffuso in seguito all’insediamento del nuovo Consiglio Nazionale Forense per il triennio 2007-2010. Nella prima seduta è stato confermato quale Presidente l’Avv. Guido Alpa; quali Vice Presidenti gli Avv.ti Ubaldo Perfetti e Carlo Vermiglio; quale Consigliere Segretario l’Avv. Pierluigi Tirale; quale Consigliere Tesoriere l’Avv. Lucio Del Paggio. Il Consiglio ne prende atto con compiacimento. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 6 agosto 2007 dell’Avv. Alfiero Costantini con la quale il professionista comunica la costituzione di un’associazione professionale denominata “Feliziani Costantini Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 4 settembre 2007 dell’Avv. Maria Incalza con la quale la professio- 752 nista comunica la costituzione di un’associazione professionale denominata “Savella & Associati - Studio Legale e Tributario”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 3 settembre 2007 con la quale l’Avv. Alessandra Putignano comunica di essere divenuta nuovo socio dell’associazione professionale denominata “Avv. Giancarlo Tabegna ed altri s.t.p.”. Con la medesima comunicazione si rende noto che l’Avv. Rosanna Armocida, al contrario, non fa più parte della citata associazione. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 31 luglio 2007 degli Avv.ti Giancarlo Guarino ed Eraldo Liberati con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale degli Avvocati Giancarlo Guarino ed Eraldo Liberati”, detta anche “Studio Legale Guarino Liberati - Associazione Professionale”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 7 agosto 2007 dell’Avv. Angela Buccico con la quale la professionista comunica lo scioglimento dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato degli Avvocati Angela Buccico, Paolo Fava, Giuseppe Frigo e Beniamino Migliucci”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 7 agosto 2007 degli Avv.ti Vincenzo Comi e Angela Buccico con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale degli Avvocati Frigo, FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Buccico, Comi”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. (“Pregiudizialità del procedimento penale rispetto a quello disciplinare” – v. rubrica ‘Comunicazioni e Notizie’) - Il Consigliere Rossi comunica che l’Avv. (omissis) ha richiesto l’emissione di parere di congruità su note di onorari in relazione all’attività professionale prestata, come difensore d’ufficio, in due procedimenti penali innanzi al Tribunale di Roma in composizione monocratica. Entrambi i procedimenti sono peraltro stati celebrati nel periodo intercorso tra il 26 ottobre 2006 e il 4 luglio 2007, periodo in cui l’Avv. (omissis) risultava cancellato a seguito di opzione ai sensi della legge sul part time. In particolare, il procedimento penale R.G. n. (omissis) si è tenuto in data 6 novembre 2006 e alla relativa udienza risulta aver presenziato l’Avv. (omissis) all’uopo delegato dall’Avv. (omissis). Il procedimento penale R.G. n. (omissis) si è articolato in due udienze tenutesi in data 14 febbraio 2007 e 7 maggio 2007: dai relativi verbali risulta che ad entrambe le udienze era presente l’Avv. (omissis) personalmente. Premesso quanto sopra, il Consigliere Rossi chiede che le predette richieste vengano trasmesse all’Ufficio Disciplina per quanto di competenza e che, copia degli atti, unitamente alle note concernenti la cancellazione e reiscrizione dell’Avv. (omissis), vengano trasmessi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Il Consiglio, astenuto il Presidente Cassiani, approva. - Il Consigliere Storace informa che è entrata in vigore la normativa relativa alla nomina di un difensore del minore nei procedimenti relativi alla adottabilità. Il Consiglio delega il Consigliere Storace a prendere contatti con la Presidenza del Tribunale per i Minorenni per esaminare congiunta- FORO ROMANO 5-6/2007 mente i problemi connessi all’attuazione della normativa e, in particolare, per l’esame e le proposte relative alle modalità di nomina e formazione degli elenchi degli avvocati disponibili ad assumere l’incarico. (pareri deontologici - v. rubrica) - Il Consigliere Cipollone riferisce al Consiglio che martedì 14 agosto 2007, presso la Chiesa Santa Prisca a Roma, ha avuto luogo la cerimonia religiosa per la scomparsa del Collega Avv. Aldo Cipollone. Il Consiglio si associa al dolore della famiglia per la scomparsa del Collega. ADUNANZA DEL 13 SETTEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. passaggi all’elenco speciale .............. n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. per decesso ................................. n. 13 1 1 9 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 20 abilitazioni ........................................ n. 8 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 5 compiuta pratica .............................. n. 16 nulla osta al trasferimento ............... n. 1 cancellazioni per trasferimento ........................ n. 1 a domanda .................................. n. 4 753 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO per fine pratica ........................... n. 17 ASSISTENZA Fondo Assistenza Consiglio n. 10 erogazioni DISCIPLINA procedimenti trattati in dibattimento n. 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 128 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. rigetti ........................................... n. 23 40 3 DELIBERE - Il Presidente Cassiani -prima di passare al punto seguente dell’ordine del giorno e alle comunicazioni di prassi- intende informare il Consiglio di un gravissimo fatto comunicatogli, seppur informalmente, dal Consigliere Segretario. Il Presidente Cassiani dichiara quanto segue: “E’ con vivo sgomento che debbo riferirvi su una comunicazione ricevuta, in data odierna, da parte del Consigliere Segretario: il Consigliere Conte mi ha informato di aver avuto notizia di essere stato denunciato alla Procura della Repubblica, in ordine a un non meglio precisato reato connesso alla funzione di Segretario dell’Ordine, da parte del Consigliere Federico Bucci. E’ inutile sottolineare il mio stupore e la mia indignazione quando ho avuto notizia di ciò. Credevo, in questo biennio, di aver visto di tutto da parte del Consigliere Federico Bucci, ma evidentemente mi sbagliavo. Trovo abnorme, vile e incredibile quanto posto in essere dal Consigliere Bucci il quale, non ritenendo di informare il Consiglio riguardo siffatta iniziativa, ha compiuto un atto di assoluta gravità non contro il Consigliere Segretario ma contro l’Istituzione che rappresenta. Non ho aggettivi per commentare quanto avvenuto: defini- 754 sco tale condotta inammissibile, se non addirittura incivile! Ritengo che il Consigliere Bucci, se aveva delle lamentele da rappresentare sulla condotta del Consigliere Segretario, avrebbe dovuto informare preventivamente il Consiglio onde determinare una discussione collegiale. Ora mi aspetto, come è già successo più volte nell’ultimo anno e mezzo, l’invio di un fax, dal contenuto diffamatorio, ai Colleghi da parte del Consigliere Federico Bucci. Non sono più disposto a tollerare. Concludo esprimendo la mia più affettuosa solidarietà al Consigliere Segretario Conte e chiedendo a tutti i Consiglieri di rispondere lealmente alla seguente domanda: è ammissibile che un Consigliere dell’Ordine presenti una denuncia avente ad oggetto l’attività dell’Ordine senza preavvisare il Consiglio? Propongo che il Consiglio deliberi di incaricarmi a sentire il Consigliere Federico Bucci sulle ragioni di tale comportamento e, in caso, di rimettere gli atti, quando saranno ufficiali, al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia.”. Il Consigliere Rossi esprime profonda, quanto ovvia, solidarietà al Consigliere Segretario Conte per l’ignobile, vigliacco attacco ricevuto. Riferisce di essersi recata, in compagnia dello stesso Consigliere Segretario, presso la Segreteria del P.M. allorquando questi gli ha comunicato l’avvenuta presentazione, da parte del Consigliere Federico Bucci, di una denuncia nei suoi confronti. Confessa di essersi vergognata, davanti al Magistrato, per l’aria di evidente commiserazione e pena che questi malcelava verso quella che, evidentemente, ritiene un’Avvocatura ridotta ad infimi livelli e ormai in balia di assurdi veleni dovuti all’insano protagonismo di alcuni. Il Consigliere Rossi afferma che non intende analizzare o approfondire il merito della vicenda che, ormai, sarà esclusivo oggetto di esame e valutazione nella adita sede e in quelle ulteriori cui verranno sottoposte le eventuali azioni conseguenti all’insana iniziativa. Intende peraltro stigmatizzare, una volta ancora, il comportamento di chi, anzichè sollevare even- FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tuali problematiche d’ufficio all’interno del Consiglio, propone azioni strumentali e velleitarie con l’evidente intento di screditare un avversario “politico” sottraendosi poi, con estrema quanto abituale viltà, al confronto con i Colleghi Consiglieri. Troppe volte ciò è ormai accaduto nel corso di questo biennio, troppe volte, all’indomani di gesti assurdamente sconsiderati, si è dovuto parlare di ciò che era accaduto in assenza del diretto interessato che ha sempre inteso giustificare la propria assenza accampando gravi malori, asseritamente dovuti alle pretese violente invettive degli altri Consiglieri, che lo hanno tenuto lontano dal Consiglio per mesi. Il Consigliere Rossi si rammarica per le precarie condizioni psico fisiche del Consigliere Federico Bucci rilevando però che ogni singolo Consigliere ha una grande responsabilità essendo rappresentante di una categoria numerosissima e oberata di problemi. La funzione richiede pertanto, non solo impegno e abnegazione, ma anche una forte salute sia fisica sia, soprattutto, mentale. Prende la parola il Consigliere Cipollone il quale deve constatare amaramente che ci troviamo sempre nella stessa situazione. Il Consigliere Cipollone ricorda la storia del tiranno Foca -vissuto nel 700 d.c.- per un parallelismo indicativo. Tale tiranno è rimasto tristemente noto perchè la storia lo ricorda per essere quello che diceva che il potere in politica andava preso “sterminando tutti gli avversari” e così esso fece. Il Consigliere Bucci, da sempre, non intende la competizione politica come una competizione corretta e civile, ma come l’annientamento degli altri candidati che vede come nemici da eliminare. Il Consigliere Cipollone, rileva che è del tutto inutile e superfluo ogni commento sulla condotta del Consigliere Bucci che definisce “patologica ai limiti della psicosi”. Aggiunge e conclude il Consigliere Cipollone dicendo che il Consigliere Bucci non ha neppure il coraggio delle sue azioni essendo oggi assente come lo è stato sempre negli ultimi tre mesi e come, probabil- FORO ROMANO 5-6/2007 mente, lo sarà sino alla fine del biennio. Il Consigliere Cipollone si unisce al Presidente Cassiani esprimendo solidarietà al Consigliere Segretario Conte e ribadendo allo stesso che il Codice Penale gli consente, in una fattispecie come questa, una rivalsa immediata, quella della denuncia per calunnia. Prende la parola il Consigliere Barbantini il quale, condividendo appieno quanto già dedotto dal Presidente Cassiani e dal Consigliere Cipollone, esprime la piena solidarietà al Consigliere Segretario Conte, sottolineando che nessuno si deve meravigliare di quanto avvenuto, perchè questo è il Consigliere Federico Bucci. Il Consigliere Barbantini definisce l’atto del Consigliere Bucci una “vigliaccata”. Il Consigliere Barbantini afferma che nessuno si dovrà stupire altrettanto se, nelle prossime settimane, saremo costretti nuovamente a leggere un fax del Consigliere Bucci sull’argomento con la solita ricostruzione farneticante come avvenuto più volte in questo biennio. E’ altrettanto scontata l’assenza odierna del Consigliere Bucci come sarà altrettanto scontata l’assenza del medesimo sino alla fine del biennio. Il Consigliere Barbantini ritiene siffatti comportamenti non più tollerabili e chiede che il Consiglio prenda quei provvedimenti, che finora non ha preso, così quasi a giustificare i comportamenti del Consigliere Bucci come dovuti alla sua nota asserita malattia, mentre, come tutti i Consiglieri sanno, tali azioni sono volutamente calcolate ai fini di uno squallido fine elettorale. Sostiene, inoltre, il Consigliere Barbantini che nel Consiglio ci sono persone perbene ma questo non significa che si possa continuare a sopportare tutto ciò. Per questo, il Consigliere Barbantini, ritiene che il Consigliere Bucci debba essere convocato e sentito sull’argomento dal Presidente Cassiani, come dallo stesso proposto e, all’esito, interessare il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia per la valutazione del comportamento del Consigliere Federico Bucci per aver adito l’Autorità Giudiziaria anzichè esporre al Consiglio le sue doglianze. 755 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Prende la parola il Consigliere Cerè la quale -in via preliminare- intende precisare che non ha condiviso, per la prima volta, pur legata da decennale rapporto politico forense, le modalità di quanto posto in essere dal Consigliere Bucci. Tuttavia, il Consigliere Cerè, ritiene che se il Consigliere Bucci ha messo in essere quanto sopra avrà avuto le sue ragioni che certamente spiegherà al momento opportuno. Avrebbe auspicato che la questione fosse stata affrontata in Consiglio. Prende la parola il Consigliere Nesta, il quale evidenzia che la presentazione della denuncia è atto riconducibile esclusivamente al Consigliere Federico Bucci, che evidentemente ha assunto ogni responsabilità sottoscrivendola. Il Consigliere Nesta aggiunge che la vicenda avrà la sua definizione nelle competenti sedi e che il Consiglio non può entrare nel merito della denuncia penale, ma deve provvedere soltanto, ove ravvisabili, alla eliminazione di eventuali disfunzioni amministrative. Il Consigliere Nesta, rammaricandosi dell’imbarbarimento delle vicende consiliari osserva, inoltre, che quanto avvenuto, presumibilmente, è scaturito anche da una contrapposizione molto aspra di parte del Consiglio nei confronti dello stesso Consigliere Bucci; che in questo biennio vi sono stati momenti di grande difficoltà, dove la conflittualità spesso è divenuta insopportabile soprattutto nei confronti della minoranza consiliare, che sovente non ha avuto la possibilità di esprimere le proprie idee. Il Consigliere Nesta sottolinea che aveva notato -negli ultimi tempi- un’apprezzabile attenuazione della conflittualità tra i Consiglieri ed esprime l’auspicio che quanto accaduto sia affrontato con un dibattito civile e consono alla dignità dell’Organo del quale gli stessi Consiglieri fanno parte. Prende la parola nuovamente il Presidente Cassiani il quale non si dichiara d’accordo con il Consigliere Nesta poichè la presentazione di una denuncia penale è un fatto gravissimo che non ha nulla di “civile”. 756 Prende la parola il Consigliere Gianzi il quale, anzitutto esprime la più sincera, forte e affettuosa solidarietà al Consigliere Segretario Conte che ha subìto lo sleale e vigliacco attacco del Consigliere Federico Bucci dal contenuto palesemente strumentale e dal solo scopo “elettorale”. Il Consigliere Gianzi, si dichiara disgustato da quanto avvenuto e chiede al Presidente di sentire il Consigliere Bucci su quanto da esso posto in essere, ritenendo che tale condotta sia deontologicamente rilevante. Il Consigliere Gianzi stigmatizza, oltre la palese infondatezza e strumentalità della denuncia del Consigliere Bucci, anche la codardia di quest’ultimo che, quest’oggi, è assente come lo è stato negli ultimi tre mesi e lo sarà sino a gennaio. Il Consigliere Gianzi si auspica che al più presto venga, poi, fatta luce sull’altra sconcertante vicenda che vede protagonista il Consigliere Bucci ovvero quella segnalata da un avvocato iscritto all’Albo di Roma riguardante atti redatti dal Consigliere Bucci contro un altro Consigliere dell’Ordine che dovevano essere sottoscritti da tale avvocato che, come tutti sappiamo, non solo si rifiutò, ma denunziò la grave questione all’Ordine di Roma e di Perugia. Prende la parola il Consigliere Fasciotti il quale esprime anch’esso la massima solidarietà al Consigliere Segretario Conte, chiede al Presidente Cassiani di sentire il Consigliere Federico Bucci sull’argomento e lamenta il fatto che questioni meramente amministrative consiliari siano state portate strumentalmente all’attenzione del magistrato penale. Il Consigliere Ierardi esprime la propria solidarietà al Consigliere Segretario Conte e si ritiene amareggiata per quanto accaduto. Si augura, comunque, che al più presto possa essere fatta chiarezza sui fatti oggetto della discussione. Prende la parola il Consigliere Condello il quale non desidera entrare nel merito della questione. Non si dichiara d’accordo con la proposta che il Presidente Cassiani senta sul punto il Consigliere Federico Bucci e propone FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO che tutti gli atti della vicenda siano trasmessi senza discussione alcuna- al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia. Prende la parola il Consigliere Prosperetti il quale chiede al Consiglio che la vicenda non sia vista in modo polemico ma esclusivamente da un punto di vista tecnico. Non è dato, allo stato, sapere quali siano le doglianze e le contestazioni oggetto della denuncia del Consigliere Federico Bucci e, quindi, sarebbe necessario sentirlo in ordine alle asserite e presunte disfunzioni amministrative onde consentire -eventualmente se dimostrate- all’Organo di assumere in autotutela i necessari provvedimenti. Il Consigliere Prosperetti chiede che venga presa una delibera in tal senso. Il Presidente Cassiani, il Consigliere Rossi, il Consigliere Gianzi e il Consigliere Barbantini contestano vibratamente la proposta del Consigliere Prosperetti che sottovaluta la gravità di quanto avvenuto. Interviene, a questo punto, il Consigliere Tesoriere Testa il quale esprime tutta la sua solidarietà al Consigliere Segretario Conte affermando che la denuncia del Consigliere Federico Bucci non è da considerare nè un atto giuridico, nè un atto politico. Si tratta di un vero e proprio attacco alla persona, con conseguenze anche sulla sfera professionale e familiare. Ciò deve far riflettere tutti e mi auguro anche e, soprattutto, l’autore della denuncia. Il Consigliere Tesoriere Testa dichiara che l’effetto di ogni denuncia è quello di rovinare la “serenità dell’avversario e di non farlo dormire la notte”, per togliere lucidità all’azione istituzionale dello stesso destinatario dell’attacco politico. Questo non è giustificabile all’interno dell’Ordine forense. Il Consigliere Tesoriere Testa non si meraviglia della condotta del Consigliere Bucci che persevera nell’attaccare suoi presunti avversari politici, come già avvenuto in passato e come è oggetto di esame disciplinare da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia riguardo la nota vicenda, come correttamente ricordato poc’anzi dal Consigliere Gianzi, comunicata FORO ROMANO 5-6/2007 al Consiglio da un avvocato iscritto al Foro di Roma. Condivide quanto previsto dal Presidente Cassiani in ordine ad un possibile invio di fax da parte del Consigliere Bucci, il quale -come in passato- preparerà così la sua campagna elettorale. Il Consigliere Tesoriere Testa ricorda che il Consigliere Bucci è assente dal Consiglio da varie sedute come a quella odierna ma, attualmente, non è nè malato nè indisposto ma è a cento metri dal Consiglio, in un noto ristorante, a presentare la propria candidatura quale Presidente della Cassa Forense dinanzi a numerosi delegati di altri Distretti nazionali. Avrebbe preferito che fosse qui a spiegare i motivi del suo gesto. Il Consigliere Tesoriere Testa condivide la proposta del Presidente Cassiani sulla necessità di sentire il Consigliere Federico Bucci sulla questione con ogni successivo provvedimento riservato. Su sollecitazione del Presidente Cassiani e del Consigliere Anziano Cipollone prende la parola il Consigliere Segretario Conte, il quale dichiara: “Caro Presidente, Cari Consiglieri, mi ero imposto di non intervenire sull’argomento proprio perchè ritenevo e ritengo che quanto avvenuto non abbia bisogno di commento alcuno. Tuttavia, in considerazione e in ossequio alla solidarietà e all’affetto che mi è stato mostrato, in queste ore, da parte Tua Presidente e da parte di moltissimi Consiglieri -alcuni dei quali sono rimasti più sbigottiti di me a fronte del vergognoso degrado che sta sovrastando l’interno del nostro consesso- riporterò qualche breve riflessione ma, soprattutto, vi chiederò lumi su un interrogativo che appare senza risposta. Condivido molto di quanto è stato detto: è indubitabile che la vigliacca strumentalizzazione di alcune azioni connesse alla codardia di altri comportamenti, costituiscano ormai il clima quotidiano che infetta la nostra Aula di Piazza Cavour. E non mi riferisco alla sola vicenda che mi riguarda la quale, sia per contenuto che per sostanza che per tempistica, si etichetta da sola- che sarà da me affrontata nella sede competente nel modo più risoluto, ma per rappresentarVi 757 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’assoluta esigenza che il Consiglio assuma rigorose e adeguate iniziative idonee a replicare, una volta per tutte, all’insopportabile offesa che tanti di noi hanno ricevuto -con un crescendo continuo di odiosa virulenza- nell’ultimo anno e mezzo. Per non avere e per non farVi avere un improvviso aumento di disgusto non Vi riassumo tutto quello che abbiamo dovuto sopportare in questo biennio anche perchè credo che tutti lo ricordiamo molto bene. Ma quello che mi domando, e Vi domando è “Usque tandem”, fino a quando dovremo pazientare? Fino a quando o fino a dove la misura sarà colma? Quello che con tanto calore, e forse rabbia, ha affermato il Consigliere Tesoriere Testa è vero. Fino a che punto l’insulto alle nostre persone, alla nostra sfera personale -offesa solo perchè ricopriamo la carica di Consiglieri- dovrà essere tollerata? Esiste per qualcuno un’immunità o un’impunità che lo esime e lo esenta dall’assumersi responsabilità di quanto pone in essere? Come ebbi modo già di dire in passato, mi chiedo, Presidente e Colleghi Consiglieri, se questa impunità di taluni non finisca poi per costituire un’inesorabile perdita di autorevolezza del Consiglio che è il primo presupposto che ci rende riferimento sicuro per i Colleghi romani che hanno bisogno di difesa e tutela. Per quanto mi riguarda non permetterò a figure, tanto negative quanto marginali del nostro mondo, di continuare a gettare fango contro di noi nella speranza di essere protagonisti e di vincere battaglie che hanno già perso.”. Conclude il Presidente Cassiani condividendo -così come lo stesso Consigliere Cipollone- la necessità di risposta agli interrogativi del Consigliere Segretario Conte e insiste perchè il Consiglio deliberi come inizialmente prospettato. Interviene nuovamente il Consigliere Condello il quale chiede che si voti prima sulla sua proposta pregiudiziale di rimettere tutti gli atti al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia, senza alcuna discussione. Replica il Consigliere Rossi, la quale ritiene che tale 758 proposta sia inconferente e inattuabile perchè, allo stato, non esistono atti del procedimento in quanto lo stesso è ancora in sede istruttoria e quindi riservata. Comunque la proposta viene votata. Il Consiglio, a maggioranza, non approva la proposta del Consigliere Condello. A questo punto il Consigliere Prosperetti chiede che venga votata la sua proposta di delibera. Il Consiglio, a maggioranza, astenuto il Consigliere Condello, non approva la proposta del Consigliere Prosperetti. A questo punto, il Presidente Cassiani chiede preliminarmente a tutti i Consiglieri di esprimersi sulla correttezza o meno del comportamento tenuto dal Consigliere Federico Bucci che non ha ritenuto doveroso portare al Consiglio problematiche relative ad attività istituzionali, ma ha agito autonomamente in sede penale con una denuncia contro un Consigliere. Il Presidente Cassiani propone, poi, che il Consiglio deliberi di incaricarlo a sentire il Consigliere Bucci -con redazione di verbalerimettendo eventualmente gli atti -quando gli stessi saranno ufficiali- al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia. Il Consiglio, astenuto il Consigliere Condello e con il voto contrario dei Consiglieri Cerè, Nesta e Prosperetti, delibera non essere ammissibile che un Consigliere, senza informare preventivamente il Consiglio, agisca in sede penale per fatti che riguardano l’attività consiliare e incarica il Presidente di sentire il Consigliere Bucci, con redazione di verbale, sulle ragioni di tale comportamento, riservando all’esito ogni attività successiva compreso l’invio degli atti al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla circolare n. 29-C-2007 pervenuta in data 3 settembre 2007 dal Consiglio Nazionale Forense relativa alla iniziativa ANAS per la formazione di elenchi territoriali di avvocati per il patrocinio da affidare all’Ente stesso. FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consiglio ne prende atto e delibera che “l’avviso pubblico” dell’ANAS venga pubblicato sul sito. Esame del verbale della Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia del 16 luglio 2007 e della lettera con la quale il Presidente Fazzioli preannuncia il divieto di tenere corsi nell’Aula Avvocati: discussione ed eventuali iniziative - Il Presidente Cassiani riferisce sulla lettera pervenuta il 12 settembre 2007 del Dott. Edoardo Fazzioli, Presidente della Commissione per la Manutenzione e Conservazione del Palazzo di Giustizia, con la quale lo stesso comunica che la Suprema Corte non consente lo svolgimento dei corsi all’interno del Palazzo di Giustizia, facendo riferimento alla relazione del responsabile della sicurezza ing. Pierpaolo Gandola già trasmessa in data 13 aprile u.s. Il Consiglio delega il Presidente a rispondere. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Guido Anastasio Pugliese, Carlo Arrotta, Andrea Bandini, Francesco Caccioppoli, Diego Capasso, Marcello Cardi, Sergio Castagna, Giuseppe Catinelli Guglielmine, Andrea Cusmai, Stefania Di Bartolomeo, Fabiano Forria, Francesca Gandelli, Virginia Garrafa, Giuseppe Giuffrè, Francesca Infascelli, Pino Laurenzi, Maria Serena Livi, Gianluca Parente, Marco Pieri, Stefania Ponzi, Francesco Romano, David Salamena, Angelo Schiano, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro FORO ROMANO 5-6/2007 cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che è pervenuta in data 11 settembre 2007 la proposta della società “Zucchetti” relativa all’organizzazione di eventi formativi alla luce del Regolamento sulla Formazione Professionale Continua. Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono stati ancora definiti i criteri di accreditamento degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto, non ha ancora emanato le norme attuative del citato Regolamento, si riserva di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che è pervenuta in data 6 settembre 2007 la proposta dell’Avv. Angela Cossiri per curare la progettazione e la docenza di corsi o seminari relativi alla formazione continua degli avvocati. Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono stati ancora definiti i criteri di accreditamento degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto, non ha ancora emanato le norme attuative del citato Regolamento, si riserva di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta il 12 settembre 2007 dalla Scuola di Formazione Ipsoa relativa alla richiesta di accreditamento del master di specializzazione “Diritto tributario d’impresa” ai fini del riconoscimento dei crediti formativi agli avvocati. Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono stati ancora definiti i criteri di accredi- 759 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tamento degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto, non ha ancora emanato le norme attuative del citato Regolamento, si riserva di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che è pervenuta in data 7 settembre 2007 la lettera degli Avv.ti Giorgio Pirani, Silvia Parascandolo e Sabrina D’Alleva con la quale comunicano di aver sciolto l’associazione professionale denominata “Pirani, Parascandolo e D’Alleva Studio Legale Associato” in data 31 agosto 2007. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 13 settembre 2007 degli Avv.ti Antonella Tassi e Alessandro Alicanti con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Associazione Professionale Tassi-Alicanti Legal Consulting”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica, con viva soddisfazione, di aver appreso che il piccolo bambino Edoardo -per il quale l’Ordine si impegnò con una sottoscrizione per aiutarlo in una difficilissima cura poichè lo stesso affetto da una gravissima malattia denominata Leucodistrofia metacromatica- è tornato dagli Stati Uniti dopo oltre due mesi di cure che hanno dato risultati molto positivi. Il bimbo ha reagito bene alla terapia e, sembrerebbe che, allo stato, il gravissimo male si sia fermato. Il Consigliere Segretario Conte ricorda che l’Ordine di Roma si schierò a fianco del bimbo e dei di lui genitori contribuendo alla sottoscrizione tesa al reperimento degli importi necessari per affrontare la costosissima cura. Il Consigliere Segretario Conte mostra al Consiglio copia di un articolo di un quotidiano della capitale che riporta l’intervista del 760 genitore del bimbo Edoardo che ringrazia tutti coloro i quali hanno aiutato la famiglia in questa difficilissima battaglia parlando del risultato raggiunto come un vero e proprio miracolo. Il Consiglio prende atto di quanto comunicato dal Consigliere Segretario Conte, si compiace con lo stesso e augura ogni bene al piccolo Edoardo. - Il Consigliere Fasciotti comunica di avere, in data 7 settembre u.s., chiesto un incontro al Dr. Alberto Bucci, Presidente f.f. del Tribunale Ordinario di Roma, per evidenziare alcuni problemi di ordine pratico e per concordarne la soluzione. Alla evidenziazione dell’assenza delle note di iscrizione a ruolo presso l’Ufficio competente e alla richiesta di supplirvi con distribuzione gratuita da parte del personale del Consiglio dell’Ordine, il Presidente ha replicato: - che nell’arco di 20 giorni l’Ufficio Copie avrebbe sospeso il suo funzionamento normale; - che nel dicembre del corrente anno la IV Sezione E.I. avrebbe interrotto i contatti con gli operatori (avvocati e pubblico interessato) per assenza di personale. Il Consigliere Fasciotti chiede che il Consiglio deliberi di dare mandato al Presidente per richiedere una formale convocazione per l’esame della situazione delle Cancellerie, degli Uffici e dei problemi in essere al fine di dare un concreto apporto alla soluzione. Il Consiglio delibera che il Presidente chieda una convocazione a breve al Presidente f.f. del Tribunale Ordinario di Roma per esaminare alcuni gravi problemi di ordine pratico. (pareri deontologici - v. rubrica) ADUNANZA DEL 20 SETTEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Teso- FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO riere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’elenco speciale .............. n. passaggi all’elenco speciale “Professori Universitari” .................. n. variazioni elenco speciale ................ n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. 11 2 2 1 1 1 3 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 34 abilitazioni ........................................ n. 7 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 1 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 8 compiuta pratica .............................. n. 33 nulla osta al trasferimento ............... n. 2 cancellazioni a domanda .................................. n. 3 per fine pratica ........................... n. 6 DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... pratiche disciplinari trattate archiviazioni ............................... aperture proc. disciplinare ......... revoche aperture ......................... n. 3 n. n. n. 59 9 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 79 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. FORO ROMANO 5-6/2007 17 74 DELIBERE - Il Presidente Cassiani riferisce di aver ricevuto in data 18 settembre 2007 una richiesta dall’Avv. Zdenka Michalickova con la quale comunica che il 28 settembre prossimo sarà presente in Italia una delegazione di Avvocati degli Ordini Regionali della Repubblica Ceca. Chiede al Consiglio di volerli ricevere. Il Consiglio delega per l’accoglienza i Consiglieri Barbantini e Prosperetti. - Il Presidente Cassiani riferisce che in data 14 settembre 2007 è pervenuta dalla Società (omissis), elettivamente domiciliata presso l’Avv. (omissis), una richiesta di nomina di terzo arbitro con funzioni di Presidente per dirimere una controversia insorta tra la stessa Soc. (omissis) e il Comune di (omissis). Il Consiglio nomina il Prof. Avv. Domenico Galli, con studio a Roma in Via del Consolato n. 6. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Marco Albanese, Luigi Albisinni, Achille Buonafede, Fabio Canestrelli, Roberto Canestrelli, Olimpia Ciccarelli, Gianluca De Micco Padula, Raffaella De Vito Franceschi, Alessandro Falasca, Goffredo Laici, Costanza Pomarici, Emilio Sanchez De Las Heras, Paolo Sanino, Orlando Sivieri, Tatiana Tarli, Sergio Uricchio, Roberto Vitelli, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. 761 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 17 settembre 2007 dalla Dr.ssa Franca Martellone della Segreteria di Presidenza della Cassa Forense con la quale trasmette il comunicato dell’elezione dell’Avv. Paolo Rosa quale Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense. Il Consiglio ne prende atto e si compiace con l’Avv. Paolo Rosa per la prestigiosa nomina. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta il 18 settembre 2007 dell’Avv. Fulviano de Mari con la quale chiede l’esonero, anche parziale, dall’obbligo di formazione professionale prescritto dal Regolamento del Consiglio Nazionale Forense del 13 luglio 2007 ai sensi dell’art. 5 n. 2 del citato regolamento “per grave malattia o infortunio...” all’uopo allegando certificazione medica. Il Consiglio manda alla Commissione per la formazione continua per esame e relazione. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione -trasmessa dalla Biblioteca del Consiglio dell’Ordine a cui era stata inizialmente indirizzata- pervenuta in data 18 settembre 2007 dalla Titolare della Divisione Segreteria e Affari Generali del Servizio Consulenza Legale della Banca d’Italia, Dr.ssa Isabella Colonnese, con la quale chiede indicazioni in merito al calendario degli eventi e/o iniziative formative relative al Regolamento per la formazione professionale continua approvato dal Consiglio Nazionale Forense. Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono stati ancora definiti i criteri di accreditamento degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto, non ha ancora emanato le norme attuative del citato Regolamento, si riserva di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze. 762 - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 18 settembre 2007 dell’Avv. Stefano Rubeo, Presidente della sede di Roma dell’Associazione Nazionale Forense, con la quale chiede il riconoscimento da parte del Consiglio della predetta Associazione ai fini del rilascio dei crediti formativi per l’aggiornamento professionale. Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono stati ancora definiti i criteri di accreditamento degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto, non ha ancora emanato le norme attuative del citato Regolamento, si riserva di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 19 settembre 2007 è pervenuta la lettera della Dr.ssa Loredana Di Stefano, Amministratore Unico della società “People & Solutions s.r.l.”, con la quale chiede il riconoscimento dei requisiti d’idoneità della predetta società per la concessione dei crediti formativi per l’aggiornamento professionale. Il Consiglio, considerato che la stesura definitiva del Regolamento sulla formazione permanente è stata rinviata dal Consiglio Nazionale Forense e che, conseguentemente, non sono stati ancora definiti i criteri di accreditamento degli enti e/o eventi formativi e che, pertanto, non ha ancora emanato le norme attuative del citato Regolamento, si riserva di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze. Incontro presso l’Istituto Carlo Arturo Jemolo per l’attribuzione di borse di studio a giovani avvocati - Il Presidente, dopo aver partecipato insieme ai Consiglieri Condello e Ierardi, alla solenne cerimonia organizzata dall’Istituto Carlo Arturo Jemolo per la presentazione di una borsa di studio per 55 giovani Avvocati da inserire in altrettanti studi legali, ha avuto altri FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO incontri con l’Assessore alla Cultura On. Silvia Costa e con il Commissario dell’Istituto Avv. Rivela. Entrambi gli hanno chiesto di far parte della Commissione che procederà alla selezione dei concorrenti oppure di designare un Consigliere a farne parte. Fa presente, inoltre, che l’Istituto Carlo Arturo Jemolo ha organizzato corsi di aggiornamento in varie discipline affidati a docenti di altissimo livello ed è disponibile a collaborare con il Consiglio nella realizzazione dell’aggiornamento continuo degli iscritti. Il Consiglio delega il Presidente a designare il componente della citata Commissione e dà incarico al Consigliere Rossi di prendere contatto con l’Istituto Carlo Arturo Jemolo onde ipotizzare una eventuale collaborazione nell’aggiornamento continuo. Nuova città giudiziaria: relazione del Presidente sull’incontro avuto con l’assessore Minelli, con il Consigliere Fancelli e con un rappresentante del Ministero della Giustizia - Il Presidente riferisce che, su invito dell’Assessore Minelli, ha partecipato ad una riunione che si è tenuta nell’Ufficio della Presidenza della Corte di Appello di Roma. Nell’occasione è stato illustrato il progetto della nuova Città Giudiziaria. Erano presenti il Presidente Fancelli, il Presidente De Fiore, la Dott.ssa Valentini e il Consigliere Ierardi. Il Presidente descrive, nelle linee generali, il progetto anche sulla base della tavola illustrativa ricevuta dall’Assessore. Fa presente che la realizzazione della Città Giudiziaria costituirà un avvenimento di grande importanza perchè contribuirà a risolvere le difficoltà logistiche nelle quali si dibatte l’Avvocatura Romana. L’ampiezza degli spazi, la concentrazione di tutti gli Uffici Giudiziari in un unico luogo, la previsione di ampi parcheggi e di un immobile nel quale verrebbero collocati la sede del Consiglio dell’Ordi- FORO ROMANO 5-6/2007 ne, un asilo nido e numerosi uffici per i Colleghi, inducono a tale aspettativa. Precisa che è prevista l’istituzione di una Commissione della quale dovranno far parte i rappresentanti degli Avvocati, dei Magistrati, dei Funzionari di Cancelleria. Rappresenta la necessità che ai lavori di detta Commissione partecipino il Presidente dell’Ordine ma anche due Consiglieri specialisti in Diritto Civile e in Diritto Penale. Il Consiglio prende atto di quanto riferito dal Presidente, manifesta interesse per un progetto che, se realizzato nel pieno rispetto delle esigenze degli utenti, potrebbe rivelarsi molto positivo per l’Avvocatura, condivide la necessità che il Consiglio partecipi alla realizzazione del progetto, apprezza la sensibilità manifestata dall’Assessore nei confronti del Consiglio e quindi degli Avvocati. Delega il Presidente a nominare i componenti della Commissione che provvederà ad esaminare il progetto e a seguirne l’esecuzione. - Il Consigliere Barbantini riferisce sulla nota, protocollata il 17 settembre 2007, dell’Avv. (omissis), legale iscritta nell’Elenco Speciale Atac con la quale chiede un intervento del Consiglio in relazione alla comunicazione, pervenutale dalla Segreteria della Direzione Generale di detta Azienda, con la quale, nel quadro della campagna denominata “Bip&Go prendi il bus” è stato disposto l’affiancamento di tutti i dirigenti e i quadri Atac al personale di verifica per un’attività di controlleria sui bus, della durata di tre giorni; detta disposizione è stata rivolta anche agli Avvocati dell’Ufficio Legale Atac. Il Consiglio ha già avuto modo di esaminare e censurare, con delibera assunta nell’adunanza del 9 marzo 2006, una similare disposizione dell’Azienda in relazione alla disposizione, rivolta anche ai legali di detto Ufficio, di affiancare il personale di controllo ai varchi della metropolitana. Il Consigliere Barbantini ritiene che tale nuova disposizione sia egualmente censurabi- 763 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO le non essendo consentito ad alcun Ente o Azienda interferire nelle prerogative e funzioni degli Avvocati facenti parte dei rispettivi Uffici Legali, ordinando loro attività che nulla hanno a che vedere con la funzione svolta e che la sviliscono e la offendono; ritiene, pertanto, che il Consiglio, confermata la delibera del 9 marzo 2006, voglia esprimersi al riguardo. Il Consiglio udita la relazione, esaminata la comunicazione sopra indicata inviata dalla Segreteria della Direzione Generale dell’Atac anche agli Avvocati facenti parte dell’Ufficio Legale Atac, ribadisce quanto ha formato oggetto della delibera del 9 marzo 2006, a suo tempo trasmessa alla Direzione dell’Atac, confermandola. In relazione alla suddetta comunicazione, esprime parere che l’Avvocato facente parte di un Ufficio Legale di un Ente e/o Azienda, riconosciuto dal Consiglio, non possa subire alcuna imposizione, di alcun genere, per lo svolgimento di attività che nulla hanno a che vedere con quella propria dell’Avvocato, non essendo consentito lo svilimento della funzione del legale né l’offesa alla di lui dignità e decoro che si risolverebbe in un’offesa alla dignità e decoro dell’intera classe forense. Delibera, altresì, di diffidare formalmente l’Atac, in persona del suo legale rappresentante, dal persistere in tali atteggiamenti assolutamente non tollerabili con avvertenza che, in difetto, verranno assunte concrete iniziative in favore della libertà ed indipendenza degli Avvocati dell’Ufficio Legale Atac. - Il Consigliere Storace dichiara di aver appreso solo in data odierna e con la lettura del verbale della scorsa adunanza, oggi portato in Consiglio per la relativa approvazione, della spiacevolissima vicenda relativa alla denuncia querela presentata dal Consigliere Federico Bucci nei confronti del Consigliere Segretario Avv. Antonio Conte. A tale proposito il Consigliere Storace esprime la più totale solidarietà nei riguardi del Consigliere Segretario Avv. 764 Antonio Conte associandosi alle parole di stima espresse dagli altri Consiglieri atteso che egli si è sempre comportato in maniera ineccepibile nello svolgimento delle sue funzioni; non condivide invece il comportamento del Consigliere Bucci che senza dare alcuna comunicazione nella sede propria consiliare ha ritenuto di dover adire la magistratura ordinaria così creando turbamento e disdoro sull’Istituzione. (pareri deontologici - v. rubrica) (rubrica ‘Comunicazioni e Notizie’) - Il Consigliere Tesoriere Testa relaziona sulla comunicazione pervenuta dall’Avvocatura del Comune di Roma concernente la richiesta di collaborazione del Consiglio, al fine di diffondere le modalità di accesso alla pratica presso l’Avvocatura comunale per i praticanti avvocati, entro il 30 settembre 2007. Il Consigliere Tesoriere Testa chiede che la comunicazione venga inserita sul sito dell’Ordine per la dovuta pubblicità ai giovani Colleghi. Il Consiglio approva. ADUNANZA DEL 25 SETTEMBRE 2007 (adunanza straordinaria) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonchè i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. DISCIPLINA procedimenti trattati in dibattimento n. 7 FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ADUNANZA DEL 27 SETTEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’Albo ordinario .............. n. passaggi all’elenco speciale .............. n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. per decesso ................................. n. per trasferimento ........................ n. per sanzione disciplinare ........... n. 17 2 1 1 1 2 1 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 34 abilitazioni ........................................ n. 9 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 4 compiuta pratica .............................. n. 27 nulla osta al trasferimento ............... n. 1 cancellazioni per trasferimento ........................ n. 1 a domanda .................................. n. 1 per fine pratica ........................... n. 25 DISCIPLINA procedimenti trattati in dibattimento n. 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 69 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. FORO ROMANO 5-6/2007 27 66 DELIBERE Incontro con gli Avv.ti rugbisti che hanno partecipato al Campionato Mondiale - Vengono ammessi in Aula gli Avvocati rugbisti che hanno partecipato al Campionato Mondiale. Il Presidente f.f. Giovanni Cipollone rivolge ai Colleghi i complimenti del Consiglio per il secondo posto conseguito nel Campionato Mondiale, con l’intervento che testualmente si trascrive: “Ho sempre dato grande valore all’importanza dello sport che va visto sotto una prospettiva non solo fisica, ma anche psicologica e sociologica. Nell’attività sportiva va inquadrato l’ideale di purezza che non si riferisce solo alla perfezione fisica, ma anche e soprattutto al perseguimento di una esigenza che ci fa migliori perchè ci fa conoscere il valore della lealtà e della correttezza. Nell’universo culturale greco, lo sport era manifestazione di cultura, aveva un alone di sacralità -Zeus e le Nereidi giocavano a palla. Lo sport era contrassegnato dal dilettantismo. Come ci segnala Erodoto, il vincitore negli agoni giunici aveva come premio una semplice corona di ulivo. Per quanto concerne la spettacolarità della lotta e degli avvinghiamenti e delle prese, sotto alcuni aspetti il rugby mi ricorda il pancrazio, sport completo che prevedeva libertà di colpi, tuttavia nel rispetto di una precisa regolamentazione mirante a salvaguardare l’incolumità degli atleti. Siete stati bravi e vi siete fatti onore. Spero, però, che la prossima volta la coppa che innalzerete al cielo sia quella del primo posto. Prende la parola il Consigliere Cerè la quale riassume, in estrema sintesi, come è nata questa bellissima avventura che ha portato i Colleghi del rugby a partecipare al mondiale in Francia dove -ricorda il Consigliere Cerèhanno raggiunto un eccellente e prestigioso secondo posto. Il Consigliere Cerè presenta 765 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO uno per uno i Colleghi che hanno partecipato a questa “trasferta sportiva” francese esprimendo ad ognuno di loro tutta la propria ammirazione per lo splendido risultato raggiunto. Il Consigliere Cerè consegna, quindi, una targa del Consiglio al rappresentante dei Colleghi rugbisti e promette che il Consiglio sarà sempre vicino a loro anche per il prossimo appuntamento che ci sarà nel 2008 forse addirittura in Italia. Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale si associa ai complimenti ed alla ammirazione del Consigliere Cerè nei confronti dei Colleghi rugbisti, ricordando come già nel calcio i Colleghi romani da anni si sono distinti per la loro bravura e per il loro fair play ed hanno ottenuto grandi vittorie, esprime grande soddisfazione nel vedere altri Colleghi romani che primeggiano in un altro sport altrettanto famoso e di grande fair play. Il Consigliere Segretario Conte auspica di tutto cuore che al prossimo mondiale i Colleghi romani possano alzare il trofeo più alto e vincere addirittura il titolo. Il Consigliere Segretario Conte, conferma che il Consiglio sarà vicino a loro in futuro in ogni iniziativa condividendo con tutti i Colleghi presenti il grande amore per lo sport fatto con lealtà, correttezza e rispetto dell’avversario. Avv. (omissis) Il Consiglio - Udita la relazione del Consigliere Avv. Goffredo Maria Barbantini in merito alla domanda avanzata dall’Avv. (omissis), dipendente MINISTERO DELLA GIUSTIZIA in part-time con la quale -comunicata a questo Consiglio la Sua opzione di continuare a svolgere la professione di avvocato (ex art.2 n.3 della L.339/2003)- intenderebbe continuare a mantenere il Suo rapporto di lavoro pubblico. Il Consigliere Avv. Barbantini fa presente che la norma è chiarissima, nel senso che l’Avvocato dipendente di Ente pubblico non abbia, a seguito della normativa suddetta, inteso optare per il mantenimento del suo rapporto di 766 impiego, deve (ex art.2 n.1 L.339/2003) comunicarlo al Consiglio ove è stato iscritto nel termine di trentasei mesi dall’entrata in vigore della suddetta legge, cioè entro il 2 dicembre 2006 ed il Consiglio provvede, di ufficio, alla cancellazione; peraltro, l’art.2 n.3 della stessa legge consente al pubblico dipendente di optare, nello stesso termine di trentasei mesi, per la cessazione del suo rapporto di impiego e, conseguentemente, per il mantenimento dell’iscrizione nell’Albo degli Avvocati. La norma ha previsto l’esercizio dell’opzione per una sola delle due opzioni. A nulla rileva, pertanto, che il richiedente abbia dichiarato di avere una interpretazione radicalmente diversa da quella di cui alla circolare 33-B 2003 del 7 novembre 2003 del Consiglio Nazionale Forense, confermata dalla citata sentenza della Corte Costituzionale n.390 del 2006; - ascoltato dal Consigliere incaricato in data 25 settembre 2007 l’Avv. (omissis) ha confermato il termine del periodo di aspettativa alla data del 10 luglio 2007 invita l’Avv. (omissis) a comparire innanzi al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Palazzo di Giustizia - Piazza Cavour il giorno 29 novembre alle ore 18.30, per l’eventuale cancellazione dall’Albo ex L. 339/2003. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Carlo Borromeo, Francesco Burigana, Valentina Caporilli, Bianca Maria Castoldi, Federico Clemenzi, Antonio Costa, Roberto Croce, Alfonsina De Rosa, Antonella De Santis, Alessandra Errighi, Emanuela Errighi, Uberto Gasperini Zacco, Marinella Antonia Inguscio, Lucio Lucarini, Franca Rosaria Mingrone, Michele Miraglia, Domenico Monteleone, Luigi Parise, Federica Pascucci, Alfredo Pieretti, Alessandro Pietrini, Cosimo Nicola Punzi, Stefano Tolomeo, Fla- FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO via Urciuoli, Francesco Maria Ventura, Simona Verdini, Maria Cecilia Zito, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 13 settembre 2007 è pervenuta la lettera del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di (omissis) con la quale chiede una rosa di nominativi di avvocati -iscritti da almeno dieci anni- esperti in materia di ‘ProjectFinancing’ per la nomina a membro della Commissione giudicatrice per la valutazione delle offerte relative a una concessione in Project-Financing. Il Consiglio nomina gli Avvocati Alfonso Alegiani, Stefano Galeani, Marco Ieradi, Alessandro Musmeci e Rosario Rao. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 20 settembre 2007 dal Dott. (omissis) con la quale chiede al Consiglio una rosa di candidati per le Commissioni appaltatrici per gli appalti pubblici, con riferimento all’art. 84 comma 8 del D.L. 12 aprile 2006 n. 163. Il Consiglio nomina gli Avvocati Federico Bonoli, Gianluca Lallini, Laura Nicolamaria, Antonio Sbardella e Luciano Tamburro. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 20 settembre 2007 degli Avv.ti Edoardo Pontecorvo, Luciano Alberini, Andrea Pontecorvo e Isabella Giampaoli con la quale comunicano la modifica dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale Pontecorvo”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. FORO ROMANO 5-6/2007 - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 21 settembre 2007 della Dr.ssa Elisabetta Iesini del “The British Institute of Rome” con la quale propone corsi di lingua inglese, individuali e collettivi, per gli iscritti, i familiari e i dipendenti dell’Ordine di Roma. Il Consiglio manda al Consigliere Rossi per esame e relazione. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 21 settembre 2007 degli Avv.ti Giorgio Pirani e Silvia Parascandolo con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Pirani - Parascandolo e Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 24 settembre 2007 dell’Avv. Antonio Rizzo, quale Presidente dell’Associazione “Avvocati per l’Europa”, con la quale chiede che la predetta Associazione venga accreditata per le attività di formazione professionale mediante l’organizzazione di eventi formativi del Regolamento per la formazione continua del Consiglio Nazionale Forense del 13 luglio 2007. Il Consiglio, considerato che non ha ancora emanato le norme attuative del Regolamento del Consiglio Nazionale Forense, si riserva di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che in data 26 settembre 2007 è pervenuta la lettera dell’Avv. Paolo Colosimo con la quale comunica le dimissioni dall’incarico di Presidente della IV Sottocommissione per gli esami da avvocato - sessione 2006. Il Consiglio ne prende atto e designa in sostituzione dell’Avv. Paolo Colosimo, l’Avv. Giuliano Maria Pompa. 767 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 26 settembre 2007 dell’Avv. Federico Bianca, quale Presidente dell’Associazione Forense “Laboratorio Forense”, con la quale chiede che la predetta Associazione venga accreditata per le attività di formazione professionale mediante l’organizzazione di eventi formativi del Regolamento per la formazione continua del Consiglio Nazionale Forense del 13 luglio 2007. Il Consiglio, considerato che non ha ancora emanato le norme attuative del Regolamento del Consiglio Nazionale Forense, si riserva di riesaminare l’istanza nelle prossime adunanze. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 27 settembre 2007 dell’On. Prof. Avv. Paola Balducci con la quale allega una proposta di legge, di cui è prima firmataria, volta a reintrodurre la presenza del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati tra i membri di diritto dei Consigli Giudiziari. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che il Dott. Giorgio Sensidoni, Dirigente dell’Ufficio Notifiche presso la Corte d’Appello di Roma, ha richiesto un incontro con una delegazione del Consiglio per la dimostrazione di un programma elettronico del Ministero della Giustizia, per il deposito degli atti da notificare. Il Consiglio delega il Consigliere Segretario Conte e il Consigliere Fasciotti per organizzare l’incontro. - Prima di passare al prossimo punto all’ordine del giorno, il Consigliere Barbantini chiede al Presidente Cassiani di dare corso alla delibera del 13 settembre u.s. che lo incaricava di sentire il Consigliere Bucci sulla questione relativa alla denuncia presentata dallo stesso nei confronti del Consigliere Segretario Con- 768 te, riservato all’esito ogni provvedimento conseguente. Il Presidente Cassiani ne prende atto, confermando che riferirà sul punto nella prossima adunanza. (pareri deontologici - v. rubrica) ADUNANZA DEL 4 OTTOBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’Albo ordinario .............. n. passaggi all’elenco speciale .............. n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. per trasferimento ........................ n. 10 2 1 1 1 4 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 19 abilitazioni ........................................ n. 5 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 1 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 2 compiuta pratica .............................. n. 20 nulla osta al trasferimento ............... n. 2 cancellazioni per trasferimento ........................ n. 3 a domanda .................................. n. 1 per fine pratica ........................... n. 12 ASSISTENZA FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Fondo Cassa Previdenza n. 47 erogazioni DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. 3 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 29 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................. n. 30 richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. 99 iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 40 DELIBERE (Nomina Componenti Commissione Esami Avvocato - Sessione 2007 v. rubrica ‘Comunicazioni e Notizie’) - Il Presidente Cassiani riferisce che in data 26 settembre 2007 il Consiglio Superiore della Magistratura, con voto unanime, ha indicato il Dott. Paolo De Fiore per la carica di Presidente del Tribunale Ordinario di Roma. Il Consiglio delega il Presidente a manifestare al Presidente De Fiore il compiacimento e l’augurio dell’intero Consiglio. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta il 28 settembre 2007 dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari con la quale viene trasmessa copia della delibera assunta in data 25 luglio 2007 in materia di formazione continua. - Il Consiglio manda alla Commissione preposta all’esame delle questioni relative alla formazione continua. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 3 ottobre 2007 dall’Avv. Paolo Berruti con la quale risponde ad un quesito postogli in relazione alle istanze presentate al Consiglio dall’Avv. Antonio Belloni per il rilascio di copie di documenti relativamente alla elezione del rappresentante al FORO ROMANO 5-6/2007 Consiglio Nazionale Forense. Il Consiglio ne prende atto, ringrazia l’Avv. Paolo Berruti e rigetta la domanda dell’Avv. Antonio Belloni. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Giulio Aleandri, Gianluca Bernardini, Francesca Bove, Adelmo Bianchi, Marco Bielli, Caterina Caput, Giorgia Celletti, Mario Cesareo, Angelo Coccia, Giovanni Crostelli, Margherita De Luca, Paolo Di Cola, Francesco Doino, Marco Fancelli, Cristiana Fargnoli, Simone Geraci, Andrea Giugni, Maurizio Iacono Quarantino, Marco Martinelli, Giovanni Modica, Stefano Nicolucci, Alessandro Villa, Ugo Petronio, Rosa Maria Privitera, Vanessa Sacchi, Aniceto Sbarra, Attilio Serafini, Ivana Soave, Nina Alessandra Zaccara, Andrea Zoppini, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che in data 2 ottobre 2007 è pervenuta la comunicazione della Dr.ssa Sabina De Luca, del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico, con la quale chiede al Consiglio -ai sensi dell’art. 84 comma 8 lett. A del D.Lgs. del 12 aprile 2006 n. 163- una rosa di candidati per le Commissioni giudicatrici per gli appalti pubblici. Il Consiglio indica i nominativi degli Avvocati Giuseppe Lepore, Vito Parenti, Giuseppe Puglisi, Pieremilio Sammarco e Cristiano Augusto Tofani. 769 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Cerimonia di presentazione della Camera Arbitrale - predisposizione delle strutture necessarie perchè possa operare - In data 29 settembre 2007 si è tenuta la riunione del Comitato scientifico della Camera Arbitrale, presieduto dal Presidente Alessandro Cassiani e con la partecipazione dei Consiglieri Carlo Testa, Sandro Fasciotti e Rosa Ierardi. Dopo ampia discussione si è deciso di sottoporre alla delibera del Consiglio dell’Ordine: - la presentazione della Camera Arbitrale in data 20 novembre 2007 alle ore 15.30 presso l’Aula consiliare ad opera del Presidente, con la partecipazione dei Consiglieri e di Personalità del campo didattico-scientifico; - l’organizzazione con la conferma della sua attività presso i locali del Centro Studi in Via Valadier; con la scelta tra il personale del Centro di un addetto alla segreteria; con la formazione dell’elenco degli Arbitri; con l’acquisto di una targa e carta intestata ed eventualmente di materiale e strumenti di supporto. I presenti hanno stabilito, infine, di incontrarsi ulteriormente in data 8 ottobre 2007 -alle ore 13.30- presso la Sala Commissioni. Infine, il Consigliere Tesoriere Testa e il Consigliere Fasciotti si sono recati il 1° ottobre 2007 presso il Centro Studi ove hanno individuato la stanza che fungerà da segreteria e l’eventuale addetto. Nota di iscrizione a ruolo con sistema di codice a barre - I Consiglieri Condello e Storace informano il Consiglio che la Corte d’Appello ha programmato l’attivazione del sistema di iscrizione a ruolo delle cause con il codice a barre. Questo nuovo importante servizio consentirà di velocizzare le operazioni per le iscrizioni a ruolo delle cause e ad evitare errori nella acquisizione dei dati. Il sistema informatizzato provvederà immediatamente alla attribuzione del numero del ruolo generale. Per 770 utilizzare il sistema gli avvocati devono munirsi di un programma software distribuito gratuitamente dal Ministero della Giustizia. I Consiglieri Condello e Storace propongono di presentare il progetto agli avvocati in un seminario-conferenza stampa da organizzare unitamente alla Presidenza della Corte d’Appello. La conferenza di presentazione potrebbe essere fissata per il giorno 15 ottobre 2007 alle ore 12.30. Alla manifestazione parteciperà anche il Presidente della Corte d’Appello. I Consiglieri Condello e Storace chiedono al Consiglio di autorizzare l’evento, di autorizzare la stampa delle locandine e, considerata l’importanza dell’evento, l’invio di un fax a tutti gli avvocati e di autorizzare la preparazione di 200 cd rom con il programma. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Rossi riferisce che è pervenuta comunicazione della Scuola Superiore dell’Avvocatura del Consiglio Nazionale Forense, relativa al corso per i formatori previsto per il 26/27 ottobre, 9/10 novembre, 23/24 novembre 2007, con la quale si chiedono i nominativi di avvocati interessati a seguire il corso. Il Consiglio segnala i nominativi degli Avvocati Francesco Romeo, Gaetano Scalise e Camillo Nicola Chinni. ADUNANZA DELL’11 OTTOBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Sandro Fasciotti, Paolo Nesta , Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. 52 FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO elenco speciale ............................ passaggi all’elenco speciale “Professori Universitari” .................. nulla osta al trasferimento ............... cancellazioni a domanda .................................. per decesso ................................. n. 3 n. n. 1 1 n. n. 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 71 abilitazioni ........................................ n. 20 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 2 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 9 compiuta pratica .............................. n. 24 nulla osta al trasferimento ............... n. 2 cancellazioni a domanda .................................. n. 2 per fine pratica ........................... n. 13 ASSISTENZA Fondo Cassa Previdenza n. 2 erogazioni DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 249 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................. n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. rigetti ........................................... n. 29 86 7 DELIBERE - Il Presidente f.f. Cipollone informa che in data 10 ottobre 2007 è pervenuta dal Presidente dell’Unione Forense per la Tutela dei Diritti dell’Uomo, Avv. Mario Lana, la richiesta di patrocinio del Consiglio e per l’erogazione di un contributo, sulla base del preventivo allegato, per la realizzazione della celebrazione del 40° anniversario della costituzione dell’Associazione che si terrà il 2 marzo 2008. FORO ROMANO 5-6/2007 In tale occasione, si terrà anche una tavola rotonda sul tema “La politica internazionale dell’Italia nel campo dei diritti umani” alla quale parteciperanno esponenti istituzionali e autorevoli esperti della materia. Il Consiglio concede il solo patrocinio. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Emilia Maria Angeloni, Alberto Barbara, Luigi Antonio Barulli, Giuseppe Belcastro, Patrizia Beltrami, Patrizia Castagna, Sergio Ciccazzo, Roberto D’Atri, Elena De Falco, Tiziana De Vita, Gabriele Di Palma, Daniela Domenici, Silvia Fuggi, Domenico Giugni, Rosanna Giuseppini, Ugo Greatti, Felice Greco, Rita Maria Letizia Lusso, Maria Macrì, Daniele Manca Bitti, Valerio Mauro Boccanelli, Antonia Nardelli, Paola Panico, Giuliana Possenti, Carlo Quattrino, Elisabetta Santececca, Anna Santi, Bruno Nicola Sassani, Edoardo Urso, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Tesoriere Testa, quale Coordinatore della Commissione Responsabilità Civile, comunica al Consiglio che la Commissione ha organizzato il secondo corso specialistico in Diritto delle Assicurazioni in collaborazione con l’Associazione Giovanile Forense e trasmette copia degli argomenti delle lezioni del corso ai Consiglieri. L’organizzazione del secondo corso si è resa necessaria per la notevole partecipazione dei Colleghi al primo, che si è tenuto nel mese di maggio 2007 e per la necessità di completare gli argomenti 771 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO della materia in un più ampio spazio temporale. Lo stesso corso potrà assegnare crediti formativi in virtù dei deliberati Regolamenti del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio dell’Ordine di Roma. Il Consiglio rinvia ad altra adunanza. ADUNANZA DEL 16 OTTOBRE 2007 (adunanza straordinaria) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè. DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. 7 ADUNANZA DEL 18 OTTOBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’Albo ordinario .............. n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. per decesso ................................. n. per trasferimento ........................ n. per incompatibilità ..................... n. 32 2 2 2 9 1 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 67 772 abilitazioni ........................................ n. iscrizioni e abilitazioni ..................... n. revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. compiuta pratica .............................. n. cancellazioni a domanda .................................. n. per fine pratica ........................... n. DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. pratiche disciplinari trattate archiviazioni ............................... n. 14 3 4 50 2 10 2 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 103 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................. n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. rigetti ........................................... n. 12 45 3 DELIBERE - Il Presidente Cassiani riferisce che gli Avv.ti (omissis), difensori di “(omissis)”, in data 4 ottobre 2007 hanno presentato ricorso per la nomina, in mancanza di risposta nei termini previsti, di arbitro per la controparte “(omissis)”, così come previsto dall’art. 21 del contratto di Franchising. Il Consiglio nomina quale arbitro per dirimere la controversia insorta tra “(omissis)” e “(omissis)”, l’Avv. Francesco Cefaly con studio a Roma in Via A. Bertoloni n. 55. - Il Consigliere Tesoriere Testa, quale Coordinatore della Commissione Responsabilità Civile, comunica al Consiglio che la Commissione ha organizzato il secondo corso specialistico in Diritto delle Assicurazioni in collaborazione con l’Associazione Giovanile Forense e trasmette copia degli argomenti delle lezioni del corso ai Consiglieri. L’organizzazione del secondo corso si è resa necessaria per FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO la notevole partecipazione dei Colleghi al primo, che si è tenuto nel mese di maggio 2007 e per la necessità di completare gli argomenti della materia in un più ampio spazio temporale. Lo stesso corso potrà assegnare crediti formativi in virtù del Regolamento del Consiglio Nazionale Forense e di quello del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in corso di approvazione. Il Consiglio delibera in conformità. - Il Consigliere Tesoriere Testa comunica che n. 456 Colleghi sono ancora morosi del contributo annuale dovuto al Consiglio dall’anno 2002, come da elenco che si unisce al presente verbale. Il Consiglio delibera di convocare i Colleghi morosi, come da elenco, per l’adunanza del 22 novembre 2007 alle ore 18.30. - Il Presidente Cassiani riferisce che ha partecipato alla riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Scuola Forense del Lazio tenutasi il 9 ottobre 2007. Precisa che nell’occasione ha sostenuto che la Fondazione, in questo momento, potrebbe avere un ruolo di straordinaria importanza. Ha ricordato ai presenti che i Consigli dell’Ordine sono impegnati nella difficile predisposizione dell’aggiornamento continuo e la Fondazione, che opera da anni e ha organizzazione e struttura collaudate, potrebbe contribuire in maniera determinante. Aggiunge che tutti i presenti si sono detti concordi e che l’Avv. Carlo Martuccelli ha manifestato l’opinione che il Presidente della Fondazione dovrebbe essere nominato dal Consiglio dell’Ordine nella persona del Presidente o di un suo delegato. I Consiglieri presenti hanno preannunciato la redazione di un programma da illustrare in occasione della riunione indetta dal Consiglio per il 16 ottobre 2007. Il Consiglio ne prende atto e si riserva ogni decisione sulla proposta del Presidente Mar- FORO ROMANO 5-6/2007 tuccelli. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’incontro tra il Consiglio e i rappresentanti delle Associazioni, degli Enti e delle Istituzioni che si sono proposti per collaborare sull’aggiornamento continuo. Riferisce sugli interventi del Consigliere Segretario Conte e dei Consiglieri Condello e Rossi e sul prezioso contributo di tutti i presenti che si sono impegnati a far pervenire i loro rilievi sulla bozza di regolamento distribuito all’inizio della seduta. Precisa che erano presenti anche i rappresentanti delle Associazioni Forensi e l’Avv. Costanza Acciai, per la Fondazione della Scuola Forense del Lazio. Il Consiglio ne prende atto e incarica i Consiglieri delegati all’aggiornamento professionale a curare il programma recependo i suggerimenti degli iscritti. - Il Presidente Cassiani riferisce che ha partecipato al convegno organizzato con il Presidente della Corte di Appello di Roma sulla iscrizione delle cause mediante il codice a barre. Nell’occasione erano presenti per il Consiglio i Consiglieri Condello e Storace. Riferisce altresì che, unitamente ai predetti Consiglieri, ha preso l’impegno di svolgere un’intensa attività di aggiornamento dei Colleghi. Il Consiglio delega i Consiglieri Condello e Storace a svolgere l’attività di aggiornamento. - Il Presidente Cassiani comunica che la S.p.A. Assicurazioni Generali ha predisposto e depositato la convenzione (che viene distribuita in copia a tutti i Consiglieri) nella quale sono previste condizioni generali di contratto applicabili agli incarichi professionali di natura legale conferiti da tutte le società del Gruppo Generali (Generali, Ina Assitalia, Fata e Toro). Recentemente le Assicurazioni Generali hanno convocato singolarmente i propri av- 773 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO vocati fiduciari presso gli uffici della società al fine di raccogliere l’adesione del professionista a dette condizioni generali di contratto prospettandogli, al contempo, che l’adesione alla convenzione stessa costituisce la condizione necessaria e inderogabile per la prosecuzione del rapporto di collaborazione professionale. Dall’esame del testo, risulta che l’avvocato che aderisce alla convenzione accetta, anche con effetto retroattivo, di assoggettare alla disciplina ivi prevista tutti gli incarichi conferitigli dalle società del Gruppo Generali. Ad avviso del Presidente, tale convenzione è gravemente lesiva della dignità e del decoro professionale, con particolare riferimento ai seguenti punti: 1) si prevede il pagamento delle prestazioni professionali secondo un criterio di determinazione del valore della controversia da parte della Compagnia, non si prevede alcun corrispondente bilanciamento delle responsabilità professionali assunte con l’accettazione dell’incarico; 2) si prevede una riduzione (oltre che degli onorari minimi) anche dei diritti spettanti all’avvocato, nonchè l’eliminazione della voce “rimborso spese generali” (12,5%) dovute per legge (cfr. art. 1.1.1. e art. 1.1.2. dell’appendice 2 della convenzione); 3) si prevedono, a carico dell’avvocato, una serie di gravose obbligazioni senza compenso alcuno (cfr. art. 6, punto 6.1, 6.2 e 6.3 in combinato disposto con l’art. 5.9, II comma) in guisa tale da essere in palese contrasto con l’art. 36 della Costituzione e con gli artt. 5 e 43 del codice deontologico, che tutelano i principi di decoro e dignità della professione forense; 4) manca del tutto il principio della corrispettività, considerato che non vi è, nel corpo della convenzione, alcuna garanzia di continuità del rapporto di collaborazione professionale. Poichè, in tale convenzione, il ruolo dell’avvocato è sostanzialmente svilito in palese contrasto con il carattere liberale della profes- 774 sione forense, propone di porre urgentemente in essere, in ogni sede competente, tutte le iniziative e/o atti necessari volti a salvaguardare e tutelare il decoro e la dignità della professione forense. Il Consiglio delega il Presidente a intraprendere le iniziative più opportune in difesa della dignità e del decoro degli Iscritti. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla proposta, pervenuta in data 16 ottobre 2007, dell’Avv. Fausto Tarsitano di organizzare una giornata di studio sul sistema giuridico indiano. Il Consiglio delega il Centro Studi a prendere contatto con l’Avv. Fausto Tarsitano. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Catia Cantagalli, Marco Cuzzini, Barbara Fiorentino, Romana Gaito, Iolanda Galeano, Vieri Paoletti, Chiara Proietti, Settimio Rotella, Massimo Serra, Anna Tarsitano, Maria Torrelli, Barbara Vivanti, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che sta organizzando un convegno sul tema “Giovani Avvocati e Previdenza” che si terrà nell’Aula Avvocati di Piazza Cavour il giorno 29 novembre 2007 alle ore 12. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera dell’Avv. Federico Bianca pervenuta in data 5 ottobre 2007 con la quale comunica la costituzione della ‘Associazione FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Culturale per la Formazione Permanente’ denominata “Laboratorio Forense”, di cui lo stesso professionista è Presidente, che ha come scopo sociale la formazione e l’aggiornamento degli avvocati e dei praticanti. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 8 ottobre 2007 del Prof. Avv. Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, con la quale chiede di fornire al predetto Consiglio Nazionale quattro nominativi di avvocati, iscritti all’Albo da almeno quindici anni ed esperti in materia bancaria e finanziaria, da indicare per le controversie che insorgono tra banche e clienti al “Conciliatore bancario”, l’associazione costituita dall’A.B.I. Il Consiglio indica i nominativi degli Avv.ti Giovanni Cocconi, Giuseppe Desiderio, Marco Marianello e Renzo Ristuccia. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta l’11 ottobre 2007 del Dott. Alberto Calò con la quale comunica l’adesione dell’Avv. Marilena Mecchi nell’associazione professionale denominata “Studio Professionisti Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 11 ottobre 2007 dell’Avv. Angelo Colucci, Tesoriere dell’Associazione Nazionale Forense, con la quale chiede al Consiglio il “rimborso spese per la gestione del servizio ‘Difensori di ufficio’ turno ex art. 97 IV comma presso il Tribunale Penale di Roma per il periodo aprile 2005 aprile 2006". Il Consiglio manda al Consigliere Gianzi per esame e relazione. - Il Consigliere Segretario Conte rifesce sulla lettera pervenuta in data 11 ottobre 2007 della Dr.ssa Franca Martellone della Cassa Forense con la quale comunica che in data 28 FORO ROMANO 5-6/2007 settembre 2007 è stato eletto Consigliere di Amministrazione l’Avv. Beniamino Palamone, mentre in data 5 ottobre 2007 è stato eletto Vice Presidente l’Avv. Raffaele Ruggiero, è stato designato Vice Presidente Vicario l’Avv. Marcello Colloca ed è stato eletto Componente della Giunta Esecutiva l’Avv. Salvatore Di Cristofalo. Il Consiglio ne prende atto e si congratula con i Colleghi eletti alle prestigiose cariche. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 17 ottobre 2007 degli Avv.ti Rosalina Mastromauro e Massimo Quatrini con la quale i professionisti comunicano lo scioglimento dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Quatrini-Mastromauro” a far data dal 30 dicembre 2006. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta il 18 settembre 2007 dell’Avv. Giuseppe De Palma con la quale comunica la modifica della denominazione dell’associazione denominata “Studio Legale Associato in associazione con Clifford Chance” in “Studio Legale Associato”, nonchè l’ingresso nell’associazione degli Avv.ti Michele Crisostomo, dell’Ordine di Milano, Paolo Roberto Sersale, dell’Ordine di Milano e Luigi Chessa, dell’Ordine di Roma. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sull’istanza presentata in data 18 ottobre 2007 dall’Avv. Massimo Giuliano, per conto del Signor Nicolamaria D’Onofrio, relativa alla richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato n. 1261/07 con la quale lo stesso chiede che venga modificato l’oggetto della predetta ammissione deliberata nell’adunanza del Consiglio del 19 luglio 2007, da “ricorso in corso di causa ex art. 6 e 9 L. divorzio per 775 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO modifica contributo paterno determinato con sentenza 3141/06 -proc. R.G. 2727/06 Corte Appello Roma Sez. Persona e Famiglia” a “proc. R.G. 7680/07 pendente innanzi al Tribunale Ordinario di Roma-Sez. Persona e Famiglia”. Il Consiglio approva. Ristampa Albo - seconda edizione 2007 - Il Consigliere Segretario Conte comunica che è terminata la scorta della prima edizione del 2007 dell’Albo degli Avvocati. Propone al Consiglio di deliberare la stampa della seconda edizione. Il Consiglio approva la ristampa di n. 3.000 copie. - Il Consigliere Cipollone comunica di aver partecipato alla riunione della Commissione per la Manutenzione e Conservazione del Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour. Tra le questioni poste all’ordine del giorno vi era quella relativa ai lavori in corso per la realizzazione del parcheggio di Piazza Cavour. Il tecnico del Ministero della Giustizia ha prospettato una situazione allarmante in quanto gli accertamenti effettuati, con apposite sofisticate apparecchiature fino alla profondità di circa cento metri nel sottosuolo, hanno messo in luce un aumentato abbassamento del Palazzo specialmente nell’angolo che dà sulla Piazza verso Via Vittoria Colonna. I lavori sono stati, per il momento, sospesi (meno per la posa in opera appena sotto il piano stradale di tubature) in attesa che una apposita commissione, formata anche da tecnici del Comune, si riunisca nei prossimi giorni per valutare la situazione. La Commissione per la Manutenzione e Conservazione del Palazzo ha quindi deciso di allertare tutte le autorità competenti, tra cui l’apposito ente per la tutela dei beni culturali e il demanio. Si è poi discusso sulla richiesta formulata 776 dal rappresentante della Procura Generale della Corte di Cassazione di assegnazione di ulteriori locali dove allestire un apposito ufficio a seguito della recente nuova normativa che prevede l’assegnazione alla Procura Generale dei compiti di natura disciplinare. Alcune sezioni della Corte di Cassazione “con grande sacrificio” hanno concesso alcune stanze e uguale richiesta è stata formulata al nostro Consiglio dell’Ordine, specificando che era stata individuata, per tali impellenti necessità, la stanza dislocata al lato dell’ingresso principale dell’Aula Avvocati. Si tratta della stanza dove, tempo addietro, era dislocato l’Ufficio Pareri. Si è fermamente opposto a tale richiesta, facendo presente che l’espletamento dei nostri numerosi compiti istituzionali non consentiva di fare un altro “sacrificio”, considerato altresì che, solo poco tempo addietro, ci erano stati sottratti altri locali. Prima che la proposta venisse posta ai voti, con la certa prospettiva di rimanere isolato, ha allora proposto che tutti i componenti della Commissione Manutenzione effettuassero immediatamente un sopralluogo per rendersi conto della impossibilità, da parte nostra, di aderire alla richiesta di cessione di locali. I membri della Commissione Manutenzione con alla testa il Presidente, hanno quindi effettuato il sopralluogo insieme al Consigliere Cipollone. Ha preventivamente avvertito della “visita” il Signor Fausto Lanzidei e il Signor Piero Paris e, malgrado nella stanza in questione non fosse presente alcun nostro dipendente, si è riusciti a convincere la Commissione sulla inopportunità di tale “cessione” in quanto la stanza -è stato fatto presente- era in uso ai Consiglieri dell’Ordine che ne usufruiscono a turno. E’ stato, quindi, prospettato di scegliere altro locale nei sotterranei nella parte a noi concessa e ivi abbiamo condotto i membri della Commissione. Alla fine di una lunga discussione la Commissione, seppure a malin- FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO cuore, ha aderito alla nostra proposta individuando, per le impellenti necessità della Procura Generale, una piccola porzione del locale sotterraneo di nostra pertinenza. Il Consiglio ne prende atto e approva l’operato del Consigliere Cipollone. - Il Consigliere Rossi comunica che è pervenuta la richiesta datata 16 ottobre 2007 di partecipazione al corso per i formatori organizzato dalla Fondazione del Consiglio Nazionale Forense da parte dell’Avv. Federico Bianca. Il Consiglio delibera di inserire il nominativo dell’Avv. Federico Bianca al corso per i formatori in aggiunta agli Avv.ti Camillo Nicola Chinni, Francesco Romeo e Gaetano Antonio Scalise. (pareri deontologici - v. rubrica) - Il Consigliere Gianzi riferisce di aver partecipato alla riunione dell’Osservatorio sulla Giustizia. Comunica che è stato organizzato, per il giorno 4 dicembre un convegno sul patrocinio a spese dello Stato in collaborazione con il Tribunale Ordinario di Roma, con la Camera Penale di Roma e con l’Associazione Nazionale Forense. L’Osservatorio ha chiesto al Consiglio dell’Ordine di occuparsi della stampa dei manifesti. Il Consiglio, vista la richiesta e ritenuto importante e rilevante l’argomento del convegno, anche per l’autorevolezza dei relatori, delibera di porre a proprio carico la stampa dei manifesti e delle brochures. ADUNANZA DEL 25 OTTOBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, FORO ROMANO 5-6/2007 Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’Albo ordinario .............. n. passaggi all’elenco speciale “Professori Universitari” .................. n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. per decesso ................................. n. 39 6 1 1 3 3 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 83 abilitazioni ........................................ n. 15 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 3 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 5 compiuta pratica .............................. n. 115 nulla osta al trasferimento ............... n. 2 cancellazioni per trasferimento ........................ n. 1 a domanda .................................. n. 2 per fine pratica ........................... n. 25 DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. 2 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 147 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................. n. 24 richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. 122 rigetti ......................................... n. 10 DELIBERE Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio -Vista l’istanza presentata dai seguenti pro- 777 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO fessionisti: Avvocati Fortuna Antetomaso, Paolo Boer, Michele Bonetti, Arturo Cancrini, Emilia Casali, Patrizio Casazza, Teresa Chieppa, Francesca Crimi, Miriam Ghizzardi, Eleonora Gorini, Giorgio Adolfo Leone, Massimo Marini, Barbara Nigi, Monica Ortenzi, Pierluigi Piselli, Tommaso Poliandri, Marco Rampf, Emanuela Refe, Cristina Ridolfi, Rossana Maria Agnese Rinella, Paola Rossetti, Roberto Sarra, Alessandro Tomassetti, Claudio Vallati, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 24 ottobre 2007 dell’Avv. Luisa Melara con la quale chiede il patrocinio, un contributo economico e la disponibilità delle strutture necessarie per l’organizzazione di un “Convegno nazionale su diritto e giustizia sportiva”. Il Consiglio concede il solo patrocinio e delega il Consigliere Segretario Conte a rappresentare il Consiglio per l’eventuale contributo organizzativo non economico. (pareri deontologici - v. rubrica) (rapporti internazionali – v. rubrica) ADUNANZA DEL 5 NOVEMBRE 2007 (adunanza straordinaria) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovan- 778 ni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. DELIBERE Designazione Componente del Consiglio Nazionale Forense - Prende la parola il Presidente Cassiani, il quale intende procedere alla votazione del Componente del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale Forense, così come previsto nell’ordine del giorno dell’odierna adunanza straordinaria. Prende la parola il Consigliere Segretario Conte, il quale propone al Presidente di interrompere l’adunanza, per una decina di minuti, al fine di consentire a tutti i Consiglieri di scambiare le proprie valutazioni e/o indicazioni sull’eventuale nomina da espletarsi, sulle possibili candidature oltre quella dell’Avv. Carlo Martuccelli, già comunicata dal Presidente Cassiani su richiesta dello stesso e, comunque, per giungere -auspicabilmente- a una soluzione condivisa da tutti, che eviti una spiacevole frammentazione di preferenze anche nel rispetto di coloro i quali hanno presentato o presenteranno la loro candidatura. Il Presidente Cassiani condivide pienamente quanto proposto dal Consigliere Segretario Conte. I Consiglieri Barbantini, Cipollone, Condello, Fasciotti, Gianzi, Ierardi, Rossi e Storace, si associano a quanto proposto dal Consigliere Segretario Conte. Il Presidente Cassiani interrompe la seduta e la aggiorna alle ore 19.30. Il Presidente Cassiani, alla luce dei dialoghi intercorsi, ed essendo a lui noto che vi sono altre ipotesi di candidatura, oltre quella già formalizzata da parte dell’Avv. Carlo Martuccelli, chiede ai Consiglieri se vi siano altre candidature per la designazione. FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consigliere Barbantini, preliminarmente, chiede a tutti i Consiglieri se vi sia una eventuale unanimità sulla proposta di candidatura dell’Avv. Carlo Martuccelli, chiedendo una votazione palese. Il Consiglio non accoglie la proposta del Consigliere Barbantini e dispone di procedersi oltre. Prende la parola il Consigliere Condello, il quale comunica la propria disponibilità e il proprio desiderio di essere candidato quale Componente del Consiglio Nazionale Forense. A questo punto prende la parola il Consigliere Tesoriere Testa, il quale propone formalmente a tutto il Consiglio di votare il Consigliere Goffredo Maria Barbantini ritenendo che lo stesso abbia tutti i requisiti necessari per l’alta carica istituzionale. Il Consigliere Barbantini, in relazione a quanto proposto dal Consigliere Tesoriere Testa, precisa al Consiglio che non intende proporre la propria candidatura. Interviene il Consigliere Gianzi, il quale chiede che vengano esaminate, senza ulteriore indugio, le manifestazioni di volontà dei candidati che, allo stato, sembrano essere solo quelle del Consigliere Avv. Domenico Condello e dell’Avv. Carlo Martuccelli, atteso quanto affermato dal Consigliere Barbantini. Si procede alla votazione per la nomina di rappresentante del Distretto del Lazio per il Consiglio Nazionale Forense, da cui emerge il seguente risultato: - Avv. Goffredo Maria Barbantini, voti sette; - Avv. Domenico Condello, voti sette; - schede bianche una. Prende la parola, immediatamente, il Consigliere Barbantini il quale, dichiara: “Prendo atto della votazione ex aequo e, in considerazione della mia maggiore ‘anzianità’ rispetto al Collega Condello, intendo precisare quanto segue: ringrazio i sette Colleghi che mi hanno votato, così come ringrazio anche i sette Colleghi che non mi hanno votato. Tuttavia, risulta evidente che non è stata una votazione come quelle che effettuiamo in ogni adunan- FORO ROMANO 5-6/2007 za. Voglio chiarire che il ‘promoveatur ut amoveatur’ non mi è mai piaciuto, anzi lo disapprovo totalmente. E’ chiaro a tutti che, essendo arrivato quarto o quinto, non ricordo bene, alle scorse elezioni del Consiglio, sono evidentemente ritenuto un concorrente pericoloso per la prossima competizione elettorale. Anche se mi sarebbe piaciuto molto essere nominato quale Consigliere al Consiglio Nazionale, che ritengo l’Organo forense per eccellenza, e che non è certamente un ‘cimitero degli elefanti’ come qualcuno afferma, ma è palese che il voto nei miei confronti è stato chiaramente ispirato al principio ‘promoveatur ut amoveatur’. Voglio precisare che sicuramente non tutti i voti che ho ricevuto sono uguali ed erano ispirati al suddetto principio, ma la grande parte di essi lo erano certamente. Questa è una cosa che non posso tollerare, quindi ringrazio ma non accetto.” A questo punto il Presidente Cassiani chiede che ciascun Consigliere si esprima sulle decisioni conseguenti. Nel frattempo, le schede votate per l’elezione del rappresentante del Distretto del Lazio per il Consiglio Nazionale Forense vengono inserite in una busta che viene sigillata e sulla quale vengono apposti i timbri e le firme del Presidente e del Consigliere Segretario. Il Consigliere Barbantini invita il Consiglio a far pervenire alla Commissione istituita presso il Ministero della Giustizia il verbale del Consiglio relativo alla votazione del rappresentante del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale Forense con i risultati della votazione e la sua rinuncia. Il Consigliere Cipollone, considerata la rinuncia del Consigliere Barbantini e considerato che il Consigliere Condello ha riportato le medesime sette preferenze ritiene che tutto sia chiaro tuttavia, propone che il Consiglio si limiti solo a comunicare alla Commissione istituita dal Ministero della Giustizia il verbale relativo alla votazione contenente tutte le dichiarazioni rese dai singoli Consiglieri. Infatti, detta Commissione, prima di pervenire 779 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO alla proclamazione del candidato da ritenersi eletto, dovrebbe avere un quadro esatto della votazione, al fine di decidere sulla legittimità della designazione effettuata dal Consiglio che, in ogni caso, appare evidente. Il Consigliere Bucci ritiene che la votazione nell’ambito dell’intero Distretto rende le Aule dei vari Consigli cabine elettorali, nelle quali si esprimono soltanto voti, essendo irricevibili dichiarazioni in tali sedi, anche di coloro che abbiano ricevuto voti, essendo meramente casuale che coloro che abbiano ricevuto voti siano in Aula. Il Consigliere Nesta, rilevato che il Consigliere Barbantini, pur designato legittimamente quale componente del Consiglio Nazionale Forense, ha espresso la volontà di non accettare tale designazione, chiede che si proceda a nuova votazione, atteso che non è consentito il subentro automatico del secondo eletto. Ciò anche alla luce del provvedimento recentemente adottato dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio in vicenda analoga a quella odierna. Il Consigliere Cerè si associa. Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale condivide appieno quanto affermato e dedotto dai Consiglieri Barbantini e Cipollone, limitandosi esclusivamente a replicare a quanto dichiarato dal Consigliere Nesta in ordine alla richiesta di una nuova votazione: infatti, non si è trattato di una espressione numerica di preferenze distinta -che avrebbe certamente obbligato il Consiglio a votare nuovamente- bensì di una votazione ex aequo e quindi, attesa la rinunzia immediata del Consigliere Barbantini, la designazione competente al Consiglio risulta automatica. In ogni caso, il Consigliere Segretario Conte ritiene che si debba inviare -sic et simpliciterl’estratto del verbale odierno, alla Commissione ministeriale preposta, con i risultati della votazione e con la rinuncia del Consigliere Barbantini lasciando così la conseguente proclamazione alla Commissione medesima come per procedura. 780 Il Consigliere Rossi si associa a quanto sostenuto dal Consigliere Segretario Conte e dai Consiglieri Barbantini e Cipollone. Rileva che la dichiarazione di rinuncia del Consigliere Barbantini è valida a tutti gli effetti, posto che non è previsto un termine iniziale per esercitare il diritto di rinuncia che, essendo lo stesso Consigliere Barbantini parte del Collegio votante ed essendo dunque venuto a conoscenza del risultato in tempo reale, può legittimamente far parte del verbale da sottoporre alla Commissione che dovrà proclamare l’eletto. Il Consigliere Tesoriere Testa si dichiara contrario all’invio del verbale integrale alla Commissione preposta e comunque chiede di inviare il risultato integrale della votazione. Il Consigliere Storace si associa a quanto affermato dal Consigliere Segretario Conte e dal Consigliere Rossi. Il Consigliere Ierardi ritiene che il Consiglio debba inviare al Consiglio Nazionale Forense il verbale dell’adunanza odierna relativamente ai risultati della votazione e alla rinuncia del Consigliere Barbantini. Il Consigliere Fasciotti evidenzia: - che il procedimento amministrativo si è perfezionato con la delibera collegiale; - che la votazione è stata un atto procedimentale; - che l’attestazione dell’esito da qualificarsi come delibera, è altrettanto atto procedimentale finale; - che il Consigliere Barbantini non solo non ha proposto la propria candidatura ma ha dichiarato, conosciuto l’esito del procedimento, di rinunciare; - che occorre trasmettere la verbalizzazione delle operazioni alla Commissione insediata presso il Ministero della Giustizia perchè abbia a proclamare il designato. Il Consigliere Gianzi ritiene che non sia di competenza del Consiglio valutare la regolarità della votazione o della proclamazione dell’eletto, ma deve essere tutto demandato alla competente “Commissione”, essendo evidentemente superflua ogni valutazione sul merito FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO della vicenda anche alla luce della rinunzia immediata del Consigliere Barbantini, che di fatto rende designato il Consigliere Condello. Conclude il Presidente Cassiani il quale anch’egli condivide la necessità di rimettere alla Commissione ministeriale competente il verbale del Consiglio relativo alla sola votazione del rappresentante del Distretto al Consiglio Nazionale Forense con i risultati e la dichiarazione di rinunzia del Consigliere Goffredo Barbantini. A questo punto il Consiglio delibera di rimettere il solo estratto della votazione, con le sole dichiarazioni del Consigliere Barbantini con le quali il medesimo rinunzia alla nomina di Componente del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale Forense e la relativa votazione. Il Consiglio dà mandato al Consigliere Segretario Conte di rimettere tempestivamente l’estratto di cui alla sopra descritta delibera all’Ufficio Terzo del Dipartimento Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia per l’inoltro alla Commissione istituita ex art. 11 del D. Lgs. Lgt. 23 novembre 1944 n. 382 per l’accertamento del risultato delle votazioni e per la proclamazione degli eletti. ADUNANZA DEL 9 NOVEMBRE 2007 FORO ROMANO 5-6/2007 n. n. 2 3 n. n. n. n. 6 3 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 504 abilitazioni ........................................ n. 18 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 2 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 11 compiuta pratica .............................. n. 342 nulla osta al trasferimento ............... n. 2 cancellazioni a domanda .................................. n. 7 per fine pratica ........................... n. 73 ASSISTENZA Fondo Assistenza Consiglio n. 1 erogazione DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. pratiche disciplinari trattate archiviazioni ............................... n. aperture proc. disciplinare ......... n. 2 64 8 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 76 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, F r a n c e sco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’elenco speciale “Professori Universitari” .................. nulla osta al trasferimento ............... cancellazioni a domanda .................................. per decesso ................................. per trasferimento ........................ per incompatibilità ..................... 52 3 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................. n. 39 richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. 147 iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 61 DELIBERE - Il Consigliere Cipollone, in riferimento al verbale n. 49 dell’adunanza del 5 novembre 2007, propone al Consiglio, ad integrazione della delibera inerente alla designazione del Componente del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale Forense, di rimettere integral- 781 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO mente alla Commissione ministeriale il verbale n. 49 stesso, essendo stato inviato il solo estratto. Ciò al fine di fornire alla competente Commissione la documentazione completa ed esauriente necessaria per la conseguente proclamazione del designato componente del Distretto del Lazio; considerato, peraltro, l’avvenuta rinunzia espressa a verbale dal Consigliere Avv. Goffredo Maria Barbantini -che aveva dichiarato, prima della votazione, la sua non candidatura- che ha superato l’ex aequo intercorso con il Consigliere Avv. Domenico Condello che aveva dichiarato, prima della votazione, la sua candidatura. Il Consiglio approva la proposta del Consigliere Cipollone e delega il Consigliere Segretario Conte a rimettere, in tempi rapidi, alla Commissione ministeriale competente copia autentica del verbale integrale dell’adunanza del 5 novembre 2007. (Formazione continua: approvazione del Regolamento – esame delle proposte pervenute – v. rubrica ‘Formazione professionale continua’) Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis) - Il Consigliere Fasciotti riferisce sulla richiesta del Sig. (omissis) protocollata in data 2 luglio 2007, con la quale l’istante, richiamato il proprio esposto nei confronti dell’Avv. (omissis), protocollato in data 20 aprile 2005, chiedeva il rilascio di copie degli atti del procedimento, all’uopo delegando l’Avv. (omissis) del Foro di Roma. Il Consiglio - Esaminati gli atti della pratica n. (omissis) ed il proprio provvedimanto di archiviazione del 19 aprile 2007; - Atteso: - 1) che con sentenza del Consiglio di Stato -Sezione Quarta Giurisdizionale del 5 dicembre 2006 n.7111- è stato stabilito che il Consiglio di un Ordine forense deve consentire ad un soggetto, che ha presentato un esposto nei 782 confronti di un appartenente allo stesso Ordine l’accesso agli atti del procedimento (escludendo soltanto eventuali dati sensibili); - 2) che nel testo in vigore deliberato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nella parte relativa al Diritto di accesso dei provvedimenti di attuazione della Legge 7 agosto 1990 n.241, l’accesso agli atti è consentita all’esponente, quando sia stata inviata l’istanza al controinteressato che può presentare motivata opposizione alla richiesta di accesso; - 3) con nota del 10 luglio 2007 il Consigliere Segretario di questo Consiglio ha comunicato all’Avv. (omissis) che il Sig. (omissis) aveva chiesto l’accesso ai documenti della pratica n. (omissis) e che esso controinteressato entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione avrebbe potuto “presentare una motivata opposizione, anche per via telematica, alla richiesta di accesso e che decorso tale termine, la pubblica amministrazione avrebbe provveduto sulla richiesta, accertata la ricezione della comunicazione di cui al comma 1”; -4) che con lettera protocollata in data 23 luglio 2007 l’Avv. (omissis) ha espresso parere negativo in ordine alla richiesta di accesso, motivando “che l’atto di nomina è un atto endo-processuale e come tale affetta da nullità, dovendo il Sig. (omissis) essere assistito da un interprete o che comunque doveva essere rispettato quanto previsto dall’art.119 c.p.p.; che la delibera del 19 aprile 2007 risultava derivata dall’esame del fascicolo”; - Ritenuto che non sussistono motivi apprezzabili per non applicare le disposizioni legali e regolamentari in tema di diritto all’accesso; delibera di consentire l’accesso agli atti della pratica n. (omissis) al Sig. (omissis) e per esso all’Avv. (omissis). - Il Presidente Cassiani informa sulla nota pervenuta in data 29 ottobre 2007 dal Consiglio Nazionale Forense con la quale comunica FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’inizio dell’esame della proposta di legge recante “Principii fondamentali delle professioni intellettuali”. Trasmette, inoltre, copia dell’articolato, teso al riordino della disciplina delle professioni intelletuali, e chiede l’acquisizione di osservazioni da parte dei Ordini forensi. Il Consiglio delega la Commissione “Osservatorio sulla Giustizia”. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 2 novembre 2007 dal Coordinamento CUP Territoriali Lazio con la quale trasmette un comunicato stampa del CUP Nazionale sul recepimento da parte del Governo della Direttiva Europea 36/2005 in materia di riconoscimento delle Associazioni delle professioni non regolamentate. Il Coordinamento chiede di aderire a tale loro iniziativa con una sottoscrizione da effettuarsi in giorni e orari elencati in detta missiva. Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere Testa. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota di protesta pervenuta in data 2 novembre 2007 dall’Avv. Raffaele Scarnati con la quale lamenta la cronica mancanza di personale nelle Cancelleria. Il Consiglio delega i Consiglieri Barbantini, Fasciotti e Testa. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Gianpaolo Aita, Barbara Amicucci Cosola, Filomena Arcuri, Filippo Auriti, Sarah Berducci, Brigita Lily Berrocal, Bruno Bertucci, Ilaria Brunelli, Barbara Bucca, Roberto Ciai, Daniele De Bonis, Eugenio De Bonis, Maria Rosaria De Bonis, Maria Pia Di Giosa, Antonio Piero Fricchione, Flavia Fusco, Alessandro Gigli, Andrea Granzotto, Cecilia Greca, Flavio Iacovone, Francesco In- FORO ROMANO 5-6/2007 nocenti, Silvio Lecca, Lavinia Luciana Lipara, Paola Lipari, Pierpaolo Magi, Lucia Marchetti, Marco Miccinelli, Chiara Pacifici, Nicola Pagnotta, Pasquale Rossi, Maria Giovanna Ruo, Serena Sannetti, Mario Scimone, Pietrina Soprano, Alberto Maria Tocci, Concetta Trovato, Giuseppe Tufani, Simona Vannicelli, Alessandra Vicinanza, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che in data 23 ottobre 2007 è pervenuta la comunicazione della Dr.ssa Sabina De Luca, del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico con la quale, in riferimento alla precedente richiesta già evasa dal Consiglio nell’adunanza del 4 ottobre u.s., chiede un’integrazione di cinque nominativi ai cinque già indicati nella suddetta adunanza per le Commissioni giudicatrici per gli appalti pubblici in materia di servizi di ideazione, programmazione e realizzazione di una campagna informativa. Chiede, altresì, di fornire i curricula dei professionisti nominati. Il Consiglio indica i nominativi degli Avv.ti Paolo Borghini, con studio a Roma in Via Nizza n.45, Antonio Canini, con studio a Roma in Via Tacito n. 39, Marcello Forletta, con studio a Roma in Viale Angelico n. 38, Riccardo Lavitola, con studio a Roma in Viale Giulio Cesare n. 71, Marco Orlando, con studio a Roma in Via Otranto n.18 e Filippo Paris, con studio a Roma in Via Sabotino n. 2/ A e invita il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico a richiedere direttamente i curricula ai singoli professionisti. 783 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 31 ottobre 2007 è pervenuta la lettera dell’Avv. Nicolò Paoletti, Presidente dell’Associazione professionale denominata “Studio Legale Paoletti”, con la quale informa che l’Avv. Alessandra Mari ha cessato di far parte di detta Associazione. L’Avv. Paoletti comunica, altresì, che gli Avv.ti Natalia Paoletti e Ginevra Paoletti hanno aderito alla ridetta Associazione professionale. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 5 novembre 2007 dell’Avv. Alberto Seganti relativa al recesso degli Avv.ti Corrado Marinelli e Stefano Rubeo e all’entrata dell’Avv. Matteo Montefoschi nell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale Associato Avv. Alberto Seganti - Dott. Proc. Stefano Rubeo - Dott. Proc. Corrado Marinelli” e alla modifica della denominazione della stessa che risulta attualmente “Studio Legale Seganti ed Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che in data 5 novembre 2007 è pervenuta la lettera dell’Avv. Andrea Russo con la quale comunica di non far più parte dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale Cuggiani e Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Cipollone fa presente che è pervenuto il verbale n. 620 del 28 settembre 2007 della Commissione per la Manutenzione e Conservazione del Palazzo di Giustizia di Roma. Come già comunicato al Consiglio nell’adunanza del 18 ottobre 2007 la Commissione ha manifestato l’intenzione di rientrare in possesso della stanza dislocata al lato dell’ingresso principale dell’Aula Avvocati in uso al nostro Consiglio e precisamente quella dove, 784 un tempo, era dislocato l’Ufficio Pareri. Tale richiesta aveva il consenso di tutti i membri della Commissione con esclusione, ovviamente, del Consigliere Cipollone. A tal punto, avendo basato la sua opposizione sulla assoluta impossibilità di cedere tale locale, necessario per l’epletamento dei numerosi compiti istituzionali del Consiglio, ha proposto di effettuare immediatamente un sopralluogo perchè potessero rendersi conto dell’assoluta impossibilità da parte del Consiglio di cedere i locali e, pertanto, dopo aver preventivamente avvertito della “visita” i due funzionari Fausto Lanzidei e Piero Paris, unitamente agli stessi è stato effettuato un sopralluogo. Si è così constatato che il locale preteso, in uso ai Consiglieri dell’Ordine che ne usufruiscono a turno, era indispensabile per i nostri servizi. Si è quindi stabilito di accertare la possibilità di poter cedere altro locale, di minore importanza, ed è stato effettuato un ulteriore sopralluogo nei sotterranei del Palazzo dove hanno sede gli archivi del Consiglio. La Commissione ha visionato un archivio ricavato da un piccolo corridoio sotterraneo ubicato nella parte opposta del Palazzo rispetto ai nostri locali e quindi lontano, che ci era stato assegnato e adibito a deposito dei volumi della Biblioteca, da tempo trasferiti nella nuova sede di Via Valadier pertanto, allo stato, detto archivio è semivuoto. Un po’ a malincuore i membri della Commissione hanno modificato la loro richiesta destinandola al locale archivio. Il Consigliere Cipollone ritiene che il Consiglio, stante il mancato uso di detto archivio, possa riconsegnarlo alla Commissione. Il Consiglio delibera di porre la questione all’ordine del giorno della prossima adunanza. FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Camera Arbitrale nazionale e internazionale: organizzazione della cerimonia di presentazione Punto 16: Camera Arbitrale nazionale e internazionale: spazio sul sito internet del Consiglio - Il Consigliere Fasciotti riferisce sull’organizzazione della Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale: a. gli avvocati interessati dovranno inviare una istanza, che sarà valutata dal Comitato scientifico, per essere inseriti nella lista degli arbitri della Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale e da sottoporre a successivo corso formativo; b. home page diretta sul sito del Consiglio dell’Ordine con costo massimo di euro 1.000,00; c. swifter nell’ordine di euro 50,00/100,00; d. acquisto di una targa da inserire su una parete della stanza del Centro Studi; e. invio di fax per la cerimonia di presentazione; f. atto costitutivo e regolamento di attuazione presso il Consiglio dell’Ordine o presso il Centro Studi. Il Consiglio approva le proposte del Consigliere Fasciotti per una spesa totale di euro 2.800,00 oltre il costo dei fax per la manifestazione di presentazione della Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale del 20 novembre p.v. - Il Consigliere Barbantini, in relazione all’incontro con i rappresentanti della società “Azzurra” per il programma di verificazione dei risultati delle elezioni in via informatica, fa presente che detta società ha predisposto la relativa procedura (già fatta visionare in via sperimentale al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano). La società ha chiesto di fissare un incontro per la dimostrazione del programma. L’incontro viene fissato per il 19 c.m. alle 12.00 presso la Sala Commissioni del Consiglio. All’incontro sono invitati a parteci- FORO ROMANO 5-6/2007 pare, oltre alle cariche istituzionali del Consiglio, tutti i Consiglieri. Il Consiglio manda all’Ufficio per la comunicazione alla predetta società. - Il Presidente Cassiani riferisce che è prossimo l’insediamento del Dott. Paolo De Fiore quale Presidente del Tribunale Ordinario di Roma. Propone di organizzare un incontro con il Dott. De Fiore. Il Consiglio approva e delega il Presidente. ADUNANZA DEL 20 NOVEMBRE 2007 (adunanza straordinaria) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. 6 ADUNANZA DEL 22 NOVEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonché i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’elenco speciale .............. n. passaggi all’elenco speciale “Professori Universitari” .................. n. 79 4 2 1 cancellazioni 785 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO a domanda .................................. n. per decesso ................................. n. per trasferimento ........................ n. 12 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 2 abilitazioni ........................................ n. 34 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 1 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 12 compiuta pratica .............................. n. 7 cancellazioni per trasferimento ........................ n. 2 a domanda .................................. n. 3 per fine pratica ........................... n. 128 DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. pratiche disciplinari trattate archiviazioni ............................... n. aperture proc. disciplinare ......... n. 3 58 11 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. 9 16 69 DELIBERE Incontro con i vincitori della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati - Vengono ammessi in Aula i vincitori della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati. Il Consigliere Rossi riferisce sul brillante esito delle prove d’esame sostenute dai neo Segretari che si sono dimostrati particolarmente brillanti e li presenta al Consiglio: 1° Segretario: Avv. Gabriele Zuccheretti; 2° Segretario: Avv. Giovanna Vigliotti; 3° Segretario: Dott. Gregorio Salatino; 4° Segretario: Dott.ssa Valentina Maria Lucia Seminara; 786 5° Segretario: Avv. Domenico Giugni. Il Consigliere Rossi ricorda, inoltre, che quest’anno ricorre il quarantennale della Conferenza dei Giovani Avvocati, la cui prima edizione fu nel 1968, e anticipa che verrà quanto prima convocata l’Assemblea Generale della Conferenza per organizzare un evento per festeggiare la ricorrenza. A questo punto prende la parola il Presidente f.f. Cipollone il quale nel congratularsi con i vincitori precisa che ricorre il quarantennale della costituzione della Conferenza dei Giovani Avvocati. Il Presidente f.f. Cipollone si congratula, inoltre, con il Consigliere Rossi che da anni segue con solerzia e affetto le nuove generazioni di avvocati e, rivolgendosi ai giovani vincitori, li esorta a seguire la strada intrapresa augurando loro i maggiori successi forensi. - Il Consigliere Barbantini riferisce sulla richiesta dell’Agenzia Gail Inform dell’Ipsoa di ottenere parere favorevole del Consiglio per l’assegnazione di un box all’interno del Tribunale di Roma attualmente vuoto. Fa presente che analoga richiesta è stata rivolta dalla predetta Agenzia al Presidente f.f. del Tribunale di Roma, dott. Alberto Bucci. Il Consiglio, vista la richiesta e i servizi che detta Agenzia intende offrire agli avvocati, ai Magistrati, al personale e agli utenti del Tribunale di Roma, esprime parere favorevole per l’assegnazione del box all’interno del Tribunale di Roma di viale Giulio Cesare 54/B, all’Agenzia Gail Inform dell’Ipsoa. - Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla nota pervenuta in data 15 novembre 2007 dall’Avv. Elio Ripoli con la quale lo stesso dichiara di non poter accettare la nomina quale Vice Presidente della IX Sottocommissione per gli Esami di avvocato - sessione 2007. Il Consiglio ne prende atto e nomina in sostituzione l’Avv. Ivo Basili. - Il Presidente f.f. Cipollone informa sulla FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nota pervenuta in data 15 novembre 2007 dall’Avv. Gian Antonio Minghelli, con la quale il professionista chiede l’accreditamento del corso “tecnica processuale penale, sostanziale e connessa all’approfondimento in ordine al codice deontologico” del quale allega il programma. Il Presidente f.f. Cipollone esprime la propria soddisfazione per l’iniziativa dell’Avv. Minghelli essendo la stessa gratuita e senza scopi di lucro. Il Consiglio approva. - Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 20 novembre 2007 dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Melfi con la quale si congratula per aver costituito la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale e chiede copia del Regolamento. Il Consiglio ne prende atto. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Edoardo Adducci, Daniela Angeli, Giovanni Angelo Cabras, Giorgio Cannella, Valentino Capece Minutolo Del Sasso, Daniele Castaldi, Fabio Cintioli, Sergio Cupellini, Maria De Urso, Pietro Federico, Marco Giuliani, Antonio Mennuni, Cinzia Pucci, Massimo Romiti, Alessandro Terenzio, Andrea Thau, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 15 novembre FORO ROMANO 5-6/2007 2007 degli Avv.ti Paolo Maria Montaldo ed Enrico Luberto con la quale gli stessi, nel rilevare le ulteriori difficoltà dell’Ufficio Notifiche dovute a recenti disposizioni dei responsabili, chiedono l’intervento del Consiglio. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 15 novembre 2007 dell’Avv. Paolo Rosa, Presidente della Cassa Forense, con la quale trasmette copia del bilancio consuntivo del 2006 e del bilancio tecnico attuariale del 31 dicembre 2005 della Cassa Forense stessa. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 16 novembre 2007 dal Dottor Francesco Mele, Direttore Generale del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia, con la quale richiede le proposte di nomina del componente per il biennio 1.1.2008-31.12.2009 della Commissione per la Manutenzione e Conservazione del Palazzo di Giustizia, in scadenza il 31 dicembre p.v. Il Consiglio, quale rappresentante dell’Ordine degli Avvocati di Roma, conferma il Consigliere Avv. Giovanni Cipollone. - Il Consigliere Barbantini riferisce sulla richiesta proveniente dal Centro Studi -Commissione problemi tributari- d’intesa con l’Università “La Sapienza”, di nomina di una Commissione esaminatrice per la valutazione dei titoli dei candidati per l’assegnazione di cinque borse di studio per la partecipazione al master di secondo livello di Diritto Tributario “Gian Antonio Micheli 2007-2008”. Chiede che il Consiglio voglia nominare detta Commissione. Il Consiglio nomina quali componenti della Commissione esaminatrice gli Avv.ti Fioravante Carletti, Gianni Di Matteo, Giuseppe Lepore ed Ettore Valenti. 787 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO (pareri deontologici – v. rubrica) - Il Consigliere Nesta comunica che a seguito della possibilità, concessa alle agenzie, di avvalersi, ai fini della notifica degli atti giudiziari, della procedura mediante addebito da effettuarsi sui conti correnti ad hoc aperti presso la Banca di Roma (facoltà questa precedentemente accordata soltanto agli avvocati per ridurre i tempi di attesa), si stanno verificando situazioni gravemente pregiudizievoli per i Colleghi. Infatti, accade quotidianamente che le agenzie in questione monopolizzano l’intero servizio a scapito dei singoli e malcapitati avvocati, i quali sono costretti a restare in fila anche per ore. Basti pensare che un Collega ha riferito che pur essendosi egli recato alle ore 5.30 per prendere il biglietto di prenotazione, aveva conseguito il biglietto n. 10, atteso che precedentemente una agenzia aveva riservato per sè i precedenti numeri. Aggiunge il Consigliere Nesta che in tal modo risulta vanificato irrimediabilmente l’originario intento di agevolare i Colleghi nella notifica degli atti, a vantaggio delle agenzie che traggono un utile economico da tutto ciò. Chiede, pertanto, che il Consiglio intervenga immediatamente per far cessare tale deplorevole situazione. Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti e Nesta. (formazione professionale continua – v. rubrica) Cerimonia per la consegna delle medaglie d’oro agli Avvocati che hanno compiuto 50 e 60 anni di professione, ai Magistrati collocati a riposo che hanno raggiunto i più alti gradi della Magistratura e ai vincitori della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati individuazione degli avvocati deceduti ai quali intitolare le Toghe d’onore - Il Consigliere Rossi comunica che è necessario individuare i nominativi di cinque 788 avvocati deceduti nel corso dell’anno 2006 cui intitolare le relative toghe da consegnare ai vincitori della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati. Il Consiglio delibera di intitolare le toghe per i vincitori della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati rispettivamente agli Avv.ti Paolo Vitucci, Gustavo Romanelli, Alessandro Sperati, Francesco Tricanico, Maria Teresa Giarratana. ADUNANZA DEL 29 NOVEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’Albo ordinario .............. n. cancellazioni a domanda .................................. n. per decesso ................................. n. per trasferimento ........................ n. 37 4 1 8 2 2 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 2 abilitazioni ........................................ n. 14 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 3 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 6 compiuta pratica .............................. n. 4 nulla osta al trasferimento ............... n. 1 cancellazioni per trasferimento ........................ n. 2 per fine pratica ........................... n. 159 ASSISTENZA Fondo Assistenza Consiglio n. 2 erogazioni FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 76 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. 27 49 zione e auspica che l’iniziativa si ripeta. Ringrazia il Commissario, Avv. Aldo Luciano Rivela, e l’Assessore Silvia Costa. - Il Presidente Cassiani, in occasione della cerimonia annuale per la consegna delle medaglie, propone che i discorsi dei premiati vengano tenuti dagli Avv.ti Elio Fazzalari e Giuseppe Antonio Gianzi e dal Dott. Mario Egidio Schinaia. Il Consiglio approva. DELIBERE - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 22 novembre 2007 dalla Collega Antonella Sotira, con la quale illustra le iniziative del progetto “Jusgustando: Simposi Giuridici”. Il Consiglio ne prende atto e concede il patrocinio all’iniziativa della Collega Antonella Sotira. - Il Presidente Cassiani comunica che tra i requisiti per poter essere inseriti nell’Albo degli Arbitri è stato previsto l’espletamento di almeno 20 arbitrati. Molti Colleghi hanno chiesto di verificare se non sia il caso di modificare questa clausola che di fatto costituisce uno sbarramento per i più giovani. Il Consiglio delibera di modificare detto requisito nel senso che per iscriversi nell’Albo degli Arbitri siano stati trattati almeno 5 arbitrati o aver partecipato al corso organizzato all’uopo dal Consiglio dell’Ordine. - Il Presidente Cassiani comunica che insieme ai Consiglieri Barbantini e Ierardi ha partecipato alla cerimonia inaugurale del progetto “55 Tirocini formativi per giovani Avvocati” che si è tenuta il 26 novembre presso l’Istituto Arturo Carlo Jemolo. Nella occasione ha portato il saluto del Consiglio e ha auspicato che l’iniziativa abbia ulteriori sviluppi. Il Consiglio ne prende atto con soddisfa- FORO ROMANO 5-6/2007 Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Fabrizio Amore, Isabella Angelini, Antonino Baldari, Siro Bargiacchi, Maria Rita Bertuccelli, Giuseppe Bozzi, Carla Cordeschi, Fiorella D’Artibale, Maria De Gori, Sandra De Martino, Arturo Iannelli, Patrizio Leozappa, Massimo Luciani, Francesca Mastroianni, Paolo Mazzotta, Giuseppe Mario Militerni, Stefania Paravani, Maurizio Pinnarò, Fabrizio Pomi, Eric Quarantelli, Daniele Ragazzoni, Antonio Romei, Simona Speranza, Patrizia Straccamore, Roberta Teodori, Paola Vitaletti, Umberto Volpini, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che è pervenuta in data 22 novembre 2007 una nota dell’Associazione Donne Giuriste con la quale si comunica la costituzione della Sezione Romana della predetta Associazione che ha sede a Milano. Il Consiglio ne prende atto. 789 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 26 novembre 2007 dall’Avv. Giuseppe Morabito con la quale lo stesso dichiara di non poter accettare la nomina quale Componente Supplente dell’VIII Sottocommissione per gli Esami di avvocato - sessione 2007. Il Consiglio nomina in sostituzione dell’Avv. Giuseppe Morabito l’Avv. Paola Maria Vella. Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia: richiesta di riconsegna di un locale archivio e lavori per l’apertura del corridoio antistante gli Uffici di Presidenza - Il Consigliere Cipollone fa riferimento alla sua comunicazione al Consiglio del 9 novembre scorso e, per quanto riguarda i lavori per l’apertura del corridoio antistante gli Uffici di Presidenza, illustra ai Consiglieri la funzione della Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia, unico organo del Ministero della Giustizia per la gestione del Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour. Riferisce che detta Commissione, della quale lo stesso Consigliere Cipollone fa parte quale rappresentante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ha deliberato, circa due anni or sono, la costruzione di un passaggio ai quattro angoli del Palazzo stesso mediante costruzione di passerelle. Fa rilevare che non è possibile ostacolare detti lavori essendo stati deliberati, come già detto, dalla Commissione all’uopo preposta. Fa rilevare, altresì, che è perfettamente inutile interloquire con il Presidente della Cassazione in quanto anche l’Ufficio dallo stesso presieduto, come il Consiglio dell’Ordine, è ospite nel Palazzo. Unico interlocutore valido è la Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia. Pertanto, lo stesso Consigliere Cipollone si dichiara contrario a qualsiasi dialogo con il Dott. Vincenzo Carbone, Presidente della Corte di Cassazione e propone, come dimostrazione di collaborazione con la Com- 790 missione, di riconsegnare il locale archivio nel sotterraneo e, non potendo opporsi alle decisioni della Commissione di Manutenzione, consentire i lavori sopra descritti e di trasferire nella stanza adiacente l’ingresso dell’Aula Avvocati l’Ufficio del Patrocinio a spese dello Stato, che attualmente è diviso in due parti distaccate. Il Consiglio delega il Presidente Cassiani e il Consigliere Cipollone a interloquire con il Presidente Carbone e delibera di trasferire, con decorrenza immediata, l’Ufficio del Patrocinio a spese dello Stato così come proposto dal Consigliere Cipollone. - Il Consigliere Cipollone riferisce di aver rappresentato il Consiglio all’inaugurazione del Convegno “Terrorismo e democrazia” presso la Pontificia Università Gregoriana, mercoledì 28 novembre 2007. Il Convegno, con la partecipazione di illustri studiosi, ha valutato tutti gli aspetti relativi alla minaccia jihadista, sulla evoluzione e le necessarie strategie da attuare per fronteggiare il terrorismo, intensificando i rapporti interculturali sul piano spirituale e teologico, prima che sotto il profilo politico e sociale, al fine di aprire la via verso la pace. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Fasciotti comunica che stanno proseguendo gli incontri del Seminario di Diritto Societario presso l’Aula consiliare con discreta presenza di partecipanti nelle prime ore del pomeriggio del martedì. In data 20 novembre 2007 il Prof. Daniele Vattermoli ha tenuto una lezione su “Le società nelle procedure concorsuali”; in data 27 novembre 2007 il Prof. Giovanni Arieta ha trattato dei “Profili generali del processo societario”; in data 4 dicembre 2007 il Prof. Massimo Benedettelli intratterrà i presenti sui “Profili generali del processo societario”. Chiuderanno gli incontri del 2007 il giorno 11 dicembre 2007 gli Avv.ti Alessandra Civello e Oronzo Cirielli sull’argomento FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO “Conciliazione e arbitrato in diritto societario”. Il Consigliere Fasciotti, quale responsabile della Commissione di Diritto Commerciale e Societario, propone che il Consiglio esprima il suo plauso e il suo ringraziamento al Prof. Avv. Daniele Santosuosso che ha curato il coordinamento scientifico; all’Avv. Giorgio Della Valle nella veste di coordinatore vicario della Commissione di Diritto Commerciale e Diritto Societario; agli Avv.ti Fabio Dauri, Roberto Bottacchiari, Alessandra Civello e Oronzo Cirielli che hanno trattato personalmente argomenti di interesse scientifico e, infine, ai componenti della Commissione, la cui collaborazione ha consentito la realizzazione di n.20 seminari. Propone, infine, che il Consiglio approvi il riconoscimento di n.5 crediti formativi relativamente alla partecipazione ai seminari tenuti il 13 novembre e 20 novembre 2007 e che si terranno nei giorni 4 dicembre e 11 dicembre 2007. Il Consiglio approva e manda al Consigliere Rossi per la valutazione dei crediti. - Il Consigliere Fasciotti comunica che ha assistito, come incaricato dal Consiglio, all’udienza tenutasi in data 27 novembre 2007 dalle ore 12.30 alle ore 13.45 innanzi al Giudice Dott.ssa Donatella Salari della VI Sezione del Tribunale Civile di Roma, nella causa iscritta al R.G.A.C. n. (omissis). La presenza di un Consigliere dell’Ordine era stata richiesta “affinchè si fosse potuto prendere immediato atto dell’eventuale ripetersi degli incresciosi fatti denunciati” che avevano indotto l’Avv. (omissis) a presentare un esposto al Presidente del Tribunale di Roma e che avevano portato il Magistrato menzionato a presentare istanza di astensione, rigettata in data 17 settembre 2007 dall’allora Presidente Vicario del Tribunale di Roma, Dott. Bucci. Il Consiglio ne prende atto. (formazione professionale continua – v. rubrica) (pareri deontologici – v. rubrica) FORO ROMANO 5-6/2007 - Il Consigliere Cipollone fa presente che sono stati offerti al Consiglio dal Signor Francesco Vitale alcuni volumi giuridici da assegnare alla nostra Biblioteca e propone di acquisire 5 volumi di cui non siamo in possesso nella Biblioteca. Il Consiglio approva e invita il Consigliere Cipollone a inviare una lettera di ringraziamento al Signor Francesco Vitale. - Il Presidente Cassiani comunica che l’Università degli Studi Tor Vergata ha chiesto il patrocinio del Consiglio dell’Ordine per il VII Convegno di Studi “Ri-riforma e correttivo fallimentare Roma-Milano-Napoli a confronto” fissato per il prossimo 14 dicembre. Il Consiglio concede il patrocinio. - Il Consigliere Rossi comunica che è pervenuta nota del Presidente della Corte di Appello di Roma il quale trasmette copia della delibera del Comitato di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura del 18 aprile 2007 in materia di tirocinio e formazione di giovani laureati in giurisprudenza e praticanti avvocati che prevede la possibilità, per il Consiglio, di stipulare con il Consiglio Superiore della Magistratura le apposite convenzioni previste dalla suddetta delibera. Il Consiglio approva e delega il Consigliere Rossi. ADUNANZA DEL 6 DICEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani , il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI 791 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’Albo ordinario .............. n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. per decesso ................................. n. per trasferimento ........................ n. 38 1 1 1 18 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 1 abilitazioni ........................................ n. 20 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 3 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 2 compiuta pratica .............................. n. 9 nulla osta al trasferimento ............... n. 1 cancellazioni per trasferimento ........................ n. 1 a domanda .................................. n. 3 per fine pratica ........................... n. 72 ASSISTENZA Fondo Assistenza Consiglio n. 8 erogazioni DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. 4 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 83 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette n. 30 richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. 122 rigetti ........................................... n. 7 iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 46 DELIBERE - Il Presidente Cassiani comunica che il 5 dicembre scorso ha avuto un utile incontro con il Prof. Giuseppe Terranova, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Roma Tre” e con il Prof. Avv. Luca Marafioti 792 docente nella stessa Università. Entrambi gli hanno proposto una serie di importanti eventi culturali per i quali l’Università chiede di essere accreditata. Il Prof. Marafioti si è detto disponibile a riferire direttamente in Consiglio e ha chiesto espressamente di essere convocato. Il Presidente propone di fissare l’incontro per una delle prossime adunanze. Il Consiglio approva. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione del Prof. Avv. Paolo De Caterini, pervenuta in data 21 novembre 2007, con la quale chiede di concedere il patrocinio e il relativo accreditamento ai fini della formazione continua del corso di diritto comunitario. Il Consiglio concede il patrocinio e manda alla Commissione per la Formazione Continua per l’accreditamento. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla richiesta di nomina arbitri pervenuta in data 29 novembre 2007 dall’Avv. (omissis) nell’interesse della “(omissis)” per dirimere una controversia insorta con la “(omissis)”. Il Professionista chiede al Consiglio di nominare l’Arbitro che la “(omissis)” ha omesso di designare e il Presidente del Collegio Arbitrale. Il Consiglio nomina quale arbitro per la “(omissis)” l’Avv. Alessandro Graziani, con studio a Roma in Via Premuda n.6 e quale terzo arbitro con funzioni di Presidente l’Avv. Pierdomenico Iovino, con studio a Roma in Viale delle Milizie n. 38. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’istanza pervenuta in data 20 novembre 2007 a firma degli Avv.ti (omissis) e (omissis), volta a chiedere la nomina di un Arbitro per dirimere una controversia insorta tra l’Avv. (omissis) e l’(omissis) nonchè gli Avvocati (omissis), (omissis) e (omissis). Il Consiglio delega il Presidente a convocare le parti per un tentativo di conciliazione. FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta dal Consiglio Nazionale Forense in data 30 novembre 2007 con la quale il Presidente Prof. Avv. Piero Guido Alpa informa il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, Avv. Lucio Strazziari, sulla prossima convocazione del XXIX Congresso Nazionale Forense a Bologna che si terrà dal 13 al 18 novembre 2008. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 26 novembre 2007 dall’Avv. Riccardo Rampioni con la quale il Professionista rinuncia all’incarico conferitogli quale Componente supplente della II Sottocommissione per gli Esami di Avvocato, Sessione 2007. Il Consiglio nomina l’Avv. Antonio Capparelli. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 22 novembre 2007 dall’Avv. Ugo Scalise, Presidente dell’Associazione e A x B -Associazione Avvocati per i Bambini Onlus-, con la quale il Collega, illustrando le attività della Manifestazione a scopo benefico “Stars for Children” e “La partita del Giocattolo” che si svolgeranno il 16 dicembre 2007 alle ore 11.00 presso il Circolo Sportivo “La Mirage Sporting Club”, chiede il patrocinio del Consiglio, l’offerta di 2 coppe per le squadre partecipanti, nonchè la pubblicizzazione dell’evento. Il Consiglio accoglie la richiesta. - Il Presidente riferisce che i Colleghi che compongono la Compagnia Teatrale “Avvocati alla Ribalta” hanno messo in scena “Il processo Bebawi”. Precisa che ha assistito alla rappresentazione e che ha ammirato la interpretazione di tutti. Il Consiglio ne prende atto e delega il Presidente a rappresentare il compiacimento del Consiglio ai Colleghi. FORO ROMANO 5-6/2007 - Il Presidente Cassiani riferisce in merito a una lettera con la quale l’Avv. Bruno Andreozzi chiede l’intervento del Consiglio in merito al grave comportamento tenuto in suo danno da un Giudice di Pace. Il Consiglio delega il Presidente a individuare la più opportuna iniziativa. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Dario Amato, Gianluca Anastasio, Albino Angelillo, Massimo Arzillo, Barbara Braggio, Amilcare Buceti, Roberta Capitani, Oreste Carracino, Alessandra Cirillo Taiani, Cristian Coppotelli, Nicola De Marinis, Silvana Fais, Francesca Felici, Antonio Funari, Angela Giuseppa Savina Furneri, Alessandro Marconi, Daniele Marconi, Bruno Matarazzo, Elisabetta Nardone, Lorenzo Nardone, Stefano Pantalani, Francesco Papa, Francesco Pappalardo, Barbara Pennaforti, Pierfrancesco Pomilio, Fabio Roscioli, Paolo Saitta, Carla Tribolati, Raffaele Trivellini, Ernesto Gregorio Valenti, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla richiesta pervenuta in data 26 novembre 2007 del Dr. Giovanni Pioletti, Presidente f.f. della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, con la quale, ai fini di quanto disposto dall’art. 138 del D.P.R. n. 115 del 30 maggio 2002 (Commissione del patrocinio a spese dello Stato presso ogni Commissione Tributaria), chiede la designazione di due componenti per la costituzione della Commissione per 793 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’assistenza tecnica gratuita. Il Consiglio designa gli Avv.ti Salvatore Cantelli, con studio a Roma in Via Federico Cesi n.21 e Gianni Di Matteo, con studio a Roma in Via G. Ferrari n.35. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 30 novembre 2007 degli Avv.ti Marco Calabrese, Paola Moreschini e dalla Dr.ssa Claudia Serafini, dottore commercialista, con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Calabrese, Moreschini e Serafini - Avvocati e Dottori Commercialisti MDP”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. (v. rubrica ‘Comunicazioni e Notizie’) (v. rubrica ‘Formazione professionale continua’) (v. rubrica ‘Pareri deontologici’) (Incontro con l’Avv. Francesco Salimbeni per relazione sulla visita dallo stesso effettuata con i rappresentanti degli Avvocati del Connecticut – v. rubrica ‘Comunicazioni e notizie") (v. rubrica ‘Formazione professionale continua’) (v. rubrica ‘Rapporti Internazionali) ADUNANZA DEL 13 DICEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. 794 36 1 4 21 per decesso ................................. n. per trasferimento ........................ n. 4 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI abilitazioni ........................................ n. 12 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 1 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 7 compiuta pratica .............................. n. 6 nulla osta al trasferimento ............... n. 1 cancellazioni per trasferimento ........................ n. 2 a domanda .................................. n. 5 per fine pratica ........................... n. 15 ASSISTENZA Fondo Assistenza Consiglio n. 3 erogazioni DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... n. 3 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 125 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................. n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. rigetti ........................................... n. 20 59 15 DELIBERE Incontro con gli Avvocati componenti della Commissione Deontologica - Vengono ammessi in Aula gli Avvocati componenti la Commissione Deontologica del Consiglio. Il Presidente evidenzia l’importanza della interpretazione riguardante le nuove norme sulla deontologia e ringrazia i Colleghi per l’importante ausilio all’attività del Consiglio. - Il Consigliere Tesoriere Testa comunica che sono pervenute due richieste in data 22 novembre e 6 dicembre 2007 da parte della Signora Enrica Colella, dell’Associazione An- FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO drea Tudisco onlus, con le quali chiede un contributo economico per la ristrutturazione dell’edificio relativo al progetto “La casa di Andrea”, casa di accoglienza per bambini provenienti da tutti i Paesi del mondo, con gravi patologie, in cura presso le strutture ospedaliere della capitale. Il Consiglio delibera di inserire la notizia sul sito dell’Ordine affinchè i Colleghi ne possano essere informati e possano devolvere un contributo per l’iniziativa. - Il Consigliere Gianzi comunica al Consiglio che, per regolare al meglio la presenza dei difensori di ufficio ai turni delle direttissime, ha dato disposizione di inviare i primi tre Colleghi del turno ex art. 97 IV comma c.p.p. che firmano gli elenchi delle presenze nelle aule dove si svolgeranno le convalide degli arresti e i processi per direttissima. Comunica, inoltre, di aver avuto notizia dalla Camera Penale di Roma di non essere interessati a collaborare a tale servizio che viene invece gestito dall’Associazione Nazionale Forense. Tale decisione è dovuta dalla circostanza che in tali aule è necessaria la presenza dei difensori di ufficio più che altrove; sovente capita, infatti, che processi con detenuti non possono essere celebrati stante l’assenza dei difensori e, quindi, nell’esclusivo interesse dei detenuti rimasti privi della difesa tecnica è opportuno che i primi a firmare i registri si rechino ad assistere quelli che più hanno bisogno dell’assistenza di un difensore di ufficio. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Gianzi comunica di aver terminato la redazione del manuale sulle difese di ufficio e gratuito patrocinio con la collaborazione della Commissione e chiede che venga autorizzata la stampa in n.3.000 copie a cura del Consiglio. Il manuale contiene la più recente normativa in materia di difese di ufficio e gratuito patrocinio e offre un prezioso contributo a chi FORO ROMANO 5-6/2007 svolge tale importante e fondamentale attività professionale. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Gianzi comunica al Consiglio di aver preso contatti con il Sovrintendente della Polizia Penitenziaria del Carcere di “Regina Coeli” per verificare l’opportunità di concordare le visite con i detenuti della Casa Circondariale con orari stabiliti e previo “appuntamento” fuori dai turni ordinari di colloquio e, quindi, anche nelle ore pomeridiane. E’ evidente come una simile possibilità gioverebbe agli avvocati che spesso devono sopportare estenuanti attese per poter effettuare i colloqui con i propri assistiti e consentirebbe, inoltre, di ottimizzare i tempi lavorativi, potendo concordare con la Casa Circondariale i tempi e le modalità del colloquio. Tale sistema è già in vigore in altre carceri italiane proprio grazie agli accordi tra le direzioni ed i Consigli degli Ordini locali ed è quindi auspicabile raggiungere quanto prima un protocollo d’intesa in tal senso. Il Consigliere Gianzi chiede, quindi, di essere autorizzato formalmente a proseguire i contatti con la Direzione della “Casa” e con gli organi di Polizia Penitenziaria; chiede, inoltre, di potersi avvalere dell’assistenza dell’Avv. Stefano Valenza che insieme a lui ha preso i primi contatti. Il Consiglio delega il Consigliere Gianzi a proseguire i rapporti con la Direzione Penitenziaria della Casa Circondariale di “Regina Coeli” e con le autorità di Polizia Penitenziaria, nonchè di avvalersi di un collaboratore così come richiesto. - Il Presidente Cassiani riferisce che, come ogni anno, l’Avv. Lucio Ghia ha inviato in data 7 dicembre 2007 un contributo economico di Euro 1.000,00 da consegnare al terzo Segretario della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati in memoria del compianto Avv. Ferdinando D’Atena. Il Consiglio esprime gratitudine al Collega 795 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Lucio Ghia e ricorda l’Avv. Ferdinando D’Atena quale Maestro di vita e di Diritto. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Engjell Agaci, Anna Annunziata, Antonella Caponeri, Fabio Cavicchioli, Raffaella Claroni, Arnaldo Cruciani, Luca De Simone, Daniela Empoli, Emanuela Febbi, Emanuela Ferrari, Fabio Foci, Gaetano Gutterez, Gianni Massignani, Chiara Meluzzi, Massimiliano Natale, Paolo Palanza, Fabrizio Palmacci, Barbara Roefaro, Barbara Stopponi, Emiliano Varanini, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 6 dicembre 2007 degli Avv.ti Giulio Boccia, Corrado Bocci e Barbara Rosati con la quale i professionisti comunicano la costituzione di una società tra professionisti denominata “Avvocati Stoppa Bocci & Partners - Società tra Professionisti”, in breve “Stoppa Bocci & P. S.T.P.”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. Programma per elezioni: esame proposta della società “Azzurra” - Il Consigliere Barbantini riferisce sul progetto informatico e sul preventivo di spesa presentati dalla ditta “Azzurra” per lo svolgimento delle votazioni per le prossime elezioni del Consiglio. Il Consiglio, dopo ampia discussione, ri- 796 tiene più opportuno effettuare la prima prova di elezione informatizzata in occasione delle elezioni dei Delegati al Congresso Nazionale Forense previsto per novembre 2008 a Bologna, previa dimostrazione pratica da parte delle ditte interessate. - Il Consiglio, su proposta del Consigliere Gianzi, delibera di inserire sul sito e sul Notiziario “Foro Romano” la presenza dei Consiglieri alle adunanze del Consiglio. (Inserimento sul sito del Consiglio della presenza dei Consiglieri alle adunanze – v. rubrica ‘Comunicazioni e Notizie’) (v. rubrica – ‘Formazione professionale continua) ADUNANZA DEL 18 DICEMBRE 2007 (adunanza straordinaria) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Francesco Storace, Livia Rossi, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. DELIBERE - Il Presidente Cassiani dà lettura del ricorso presentato dall’Avv. Antonio Belloni e della totalità dei documenti allegati, avverso il Ministero della Giustizia e l’Ordine degli Avvocati di Roma per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione del provvedimento per la nomina del componente del Consiglio Nazionale Forense per il Distretto del Lazio e della delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma del 5 novembre 2007 e della successiva proclamazione -ove già adottata- da parte dell’apposita Commissione costituita presso il Ministero della Giustizia. Il Presidente Cassiani propone al Consi- FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO glio di costituirsi in giudizio, peraltro già fissato al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio Prima Sezione - Camera di Consiglio del 19 dicembre 2007, nominando quali difensori del Consiglio stesso gli Avv.ti Piero Sandulli e Paolo Berruti. Il Consiglio astenuto il Consigliere Barbantini; preso atto di quanto sopra; delibera di costituirsi innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Prima Sezione, Camera di Consiglio del 19 dicembre 2007, R.G. 11276/07, conferendo all’uopo mandato agli Avv.ti Piero Sandulli e Paolo Berruti a rappresentare e difendere, anche disgiuntamente, il Consiglio dell’Ordine. Elegge domicilio nello studio dell’Avv. Prof. Piero Sandulli in Roma, Via F. Paulucci de’ Calboli n.9. Si riserva ogni eventuale, successivo esame e valutazione in ordine al contenuto del provvedimento assunto dalla Commissione nominata ai sensi dell’art. 11 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 382/1944 relativo alla riunione del 14 dicembre 2007. ADUNANZA DEL 20 DICEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Francesco Storace, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. elenco speciale ............................ n. passaggi all’elenco speciale .............. n. passaggi all’elenco speciale “Professori Universitari” .................. n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni FORO ROMANO 5-6/2007 30 6 1 2 2 a domanda .................................. n. 16 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 7 abilitazioni ........................................ n. 8 iscrizioni e abilitazioni ..................... n. 2 revoche abilitazioni per decorrenza termine .............. n. 1 a domanda .................................. n. 6 compiuta pratica .............................. n. 11 nulla osta al trasferimento ............... n. 2 cancellazioni per fine pratica ........................... n. 13 ASSISTENZA Fondo Cassa Previdenza n. 25 erogazioni DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ........... pratiche disciplinari trattate archiviazioni ............................... aperture proc. disciplinare ......... revoche aperture ......................... n. 1 n. n. n. 39 5 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 27 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................. n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. 16 58 DELIBERE - Il Presidente Cassiani riferisce che l’Avv. Vittorio Mormando, Consigliere di Amministrazione della Cassa Forense, gli ha proposto l’istituzione di uno sportello informativo previdenziale presso il Consiglio dell’Ordine. Il Consigliere Barbantini rileva che, attualmente, detto servizio viene espletato da cinque dipendenti della Cassa agli sportelli e almeno una decina che si alternano al call center; ove dovesse essere delegato detto servizio al Consiglio -fermo restando che trattasi di compito esclusivo della Cassa e non di questo 797 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Consiglio- ci troveremmo nella pratica impossibilità di svolgerlo per la nota carenza del Personale, che già è oberato dalla mole dell’attività corrente senza considerare che, dal primo gennaio, occorrerà destinare alcuni dipendenti per l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi formativi di aggiornamento, ivi compresi i necessari controlli sugli oltre ventimila iscritti, sulle frequenze, sul raggiungimento dei crediti e quant’altro. Esprime pertanto parere negativo anche perchè, detto servizio, verrebbe a gravare economicamente sugli iscritti che non si ritiene debbano sopportare anche tale onere. I Consiglieri Rossi e Storace si associano a quanto dichiarato dal Consigliere Barbantini. Il Consigliere Tesoriere Testa ritiene che l’informazione potrebbe rientrare nel servizio di informazioni del Consiglio. Il Consigliere Ierardi ritiene necessario offrire questo servizio all’Avvocatura nel momento in cui, comunque, la Cassa chiuderà gli sportelli d’informazione. E’ del parere che il Consiglio se ne deve pertanto fare carico per offrire ai Colleghi quel servizio per il quale ogni giorno gli sportelli della Cassa vengono visitati da diversi Avvocati. Il Consigliere Condello ritiene opportuno, prima di attivare l’ufficio informativo, di effettuare le verifiche al fine di accertare la possibilità per il Consiglio di svolgere in modo efficiente detta attivita. Il Consiglio, considerata l’importanza dell’argomento, si riserva la decisione in una prossima adunanza. Elezioni per il rinnovo del Consiglio: individuazione delle date di svolgimento e delle regole da rispettare - Il Presidente Cassiani riferisce che è pervenuta dal Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia la comunicazione con la quale vengono indette le elezioni del Consiglio per il biennio 2008-2009, nei termini previsti dal D.Lgs. Lgt. 382/1944 nonchè dal D.L. 26 febbraio 1948 n. 174. 798 Il Consiglio dopo aver discusso l’argomento, prende atto che il giorno 25 gennaio 2008 è fissata l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte di Cassazione, delibera di indire le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine per il biennio 2008-2009 e fissa: - Prima convocazione: 13 gennaio 2008 alle ore 10,00; - Seconda convocazione: 26, 27, 28 e 29 gennaio 2008 dalle ore 8,30 alle ore 13,30; - Eventuale ballottaggio: 2, 3, 4 e 5 febbraio 2008 dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Indica quale termine per la presentazione delle candidature: mercoledì 9 gennaio 2008 alle ore 14,00. Conferma il regolamento per le operazioni elettorali riportandosi alla delibera dell’Assemblea Ordinaria del 22 aprile 1993. Delibera, altresì, di darne notizia secondo le norme di legge. (‘Formazione professionale continua’ – v. rubrica) - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 12 dicembre 2007 dalla Società Diners/Citibank relativa all’offerta, gratuita e a vita, per gli Iscritti all’Ordine della Carta di credito Visa Oro. Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere Testa ad esaminare l’offerta. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’invito pervenuto in data 17 dicembre 2007 dalla Corte di Appello di Roma a partecipare all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2008. Il Presidente informa che il Presidente della Corte di Appello, Dott. Claudio Fancelli, ha chiesto la presenza anche di una rappresentanza dell’Avvocatura. Il Consiglio delega il Presidente Cassiani, il Consigliere Segretario Conte e il Consigliere Tesoriere Testa a partecipare all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2008 della Corte di Appello di Roma. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Giovanni Arieta, Franco Chiapparelli, Daniele Ciuti, Flaminia Della Chiesa D’Isasca, Cristiana Fabbrizi, Tiziana Fiorini, Leonardo Lastei, Daniele Marra, Giuseppe Mauro, Raffaella Neri Serneri, Marco Pasquale Papasso, Paola Potenza, Daniela Pranteda, Andrea Terenzio, Enrico Maria Terenzio, Federica Valeriani, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 14 dicembre 2007 è pervenuta nota dell’Avv. Alberto Feliciani con la quale comunica che, a partire dal 1° gennaio 2008, non farà più parte dell’Associazione Professionale denominata “Pavia e Ansaldo”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 17 dicembre 2007 degli Avv.ti Arturo Antonucci e Gregoria Maria Failla con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Antonucci Failla”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 19 dicembre 2007 dell’Avv. Stefano Maranella con la quale il professionista ringrazia il Consiglio per la nomina a Vice Presidente della Prima Sottocommissione per gli esami di av- FORO ROMANO 5-6/2007 vocato -sessione 2007- e si complimenta, altresì, con il Consiglio per la scelta dei Colleghi Commissari. L’Avv. Maranella inoltre, nel fornire un quadro dettagliato dei controlli effettuati durante gli esami, chiede al Consiglio indicazioni in riferimento alle insinuazioni pubblicate negli articoli del quotidiano “Il Messaggero” il 13 e 14 dicembre 2007 relativamente alle notizie secondo le quali i compiti d’esame sarebbero stati conosciuti prima della dettatura, via internet, e successivamente veicolati ai candidati per mezzo dei palmari. Il Consiglio delibera di invitare l’Avv. Stefano Maranella in una prossima adunanza. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che in data 19 dicembre 2007 è pervenuta la nota dell’Avv. Silvio Ciuffetelli con la quale il professionista comunica lo scioglimento dell’Associazione Professionale denominata “Studio Commerciale e Tributario Bracci & Ciuffetelli” con decorrenza 31 dicembre 2007. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 20 dicembre 2007 degli Avv.ti Sergio Fidanzia e Angelo Gigliola con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Amministrativo e Comunitario - Associazione Professionale”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Storace, partecipando ad una delle ultime sedute del mandato consiliare, intende affettuosamente ringraziare il Presidente e tutti i Componenti del Consiglio per l’esperienza vissuta della quale conserverà un piacevole ricordo. In particolare ringrazia il Presidente e i Componenti della lista con la quale ha conseguito questo risultato e tutti i Dipendenti del Consiglio che lo hanno sempre supportato 799 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nelle iniziative che ha organizzato e nella fondamentale attività istituzionale che ha cercato di portare avanti. Ringrazia il Presidente per gli incarichi che gli ha voluto conferire, quale Coordinatore della Commissione Famiglia e Minori e quale Responsabile del sito web dell'Ordine e per i quali allega due dettagliate relazioni. Ricorda che la Commissione ha organizzato nella scorsa primavera, tra l'altro, un importantissimo Convegno nazionale sulle novelle legislative in materia che ha riscosso grande successo soprattutto per le relazioni, frutto di uno studio approfondito dottrinale e giurisprudenziale delle varie tematiche in discussione. Infatti la Commissione Famiglia e Minori, come è ben evidenziato nella relazione, non si è limitata ad organizzare Convegni ma ha svolto una vera e propria attività di studio soprattutto giurisprudenziale onde consentire a tutti gli Avvocati romani di aggiornarsi sulle delicate materie familiari. Il Consigliere Storace, nel ringraziare ancora una volta tutti i Colleghi componenti della Commissione, auspica che tale lavoro possa essere proseguito nei prossimi biennio così consentendo il sempre migliore aggiornamento e una conseguente sempre migliore tutela dei diritti in una materia tanto delicata. Quanto all'attività della relazione del sito web, come è evidenziato nella relazione, sottolinea l'intenso lavoro svolto. Augura a tutti coloro che continueranno a sedere nel Consiglio buon lavoro nell’esclusivo interesse dell’Istituzione e dell’Avvocatura tutta. Il Presidente Cassiani ne prende atto con dolore e manifesta al Cons. Francesco Storace riconoscenza e apprezzamento per il prezioso contributo dato all’attività e al prestigio dell’Istituzione. Si dice animato dalla speranza che il Cons. Storace receda dalla sua decisione e continui ad operare nel solco della tradizione luminosa instaurata dal suo grande Genitore. 800 ADUNANZA DEL 27 DICEMBRE 2007 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, L i v i a Rossi, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................ n. nulla osta al trasferimento ............... n. cancellazioni a domanda .................................. n. per trasferimento ........................ n. 6 2 24 2 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ........................................... n. 4 abilitazioni ........................................ n. 2 compiuta pratica .............................. n. 1 cancellazioni a domanda .................................. n. 5 per fine pratica ........................... n. 12 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ............................................... n. 46 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................. n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................. n. 2 25 DELIBERE - Il Presidente Cassiani comunica che prima dell'inizio dell'adunanza, insieme al Consigliere Segretario Conte, ha avuto un incontro con l'Avv. Vittorio Mormando, Consigliere di Amministrazione della Cassa di Previdenza. Nell'occasione è stata affrontata nuovamente la proposta avanzata dalla Cassa di istituire presso il Consiglio un servizio infor- FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO mativo sulla previdenza. Informato della posizione della posizione assunta dal Consiglio, il quale ha già deliberato di non potersi assumere l'onere di tale servizio, il Consigliere Mormando ha modificato l'originaria proposta nel senso che il servizio verrà assicurato da un impiegato della Cassa di Previdenza distaccato nella sede di Via Valadier e ha totale carico della Cassa. Il Consiglio, dopo ampia discussione, accoglie la proposta di istituire presso la sede distaccata di Via Valadier un servizio informativo previdenziale a condizione che detto servizio venga svolto continuativamente da personale della Cassa distaccato per tale incombente e dalla Cassa restribuito. Tale decisione è dettata dalla impossibilità da parte del Consiglio di assumere l'onere del servizio sia per la carenza del Personale sia perchè non è possibile gravare tale ulteriore servizio nel bilancio consiliare. - Il Presidente Cassiani riferisce che in data 20 dicembre 2007 è pervenuta istanza dal Rag. (omissis), amministratore unico della “(omissis)” e dal Dott. (omissis), amministratore unico della “(omissis)” per la nomina di tre arbitri, per dirimere la controversia insorta tra la “(omissis)” e la “(omissis)” contro la “(omissis)” e la “(omissis)”. FORO ROMANO 5-6/2007 Il Consiglio nomina l’Avv. Alessandro De Belvis, con studio a Roma in Via Crescenzio n. 20, quale terzo arbitro con funzioni di Presidente. Nomina l’Avv. Alessandra Mari, con studio a Roma in Via Monte Zebio n. 30, quale arbitro per la “(omissis)” e per la “(omissis)”. Nomina l’Avv. Filippo Paris, con studio a Roma in Via Sabotino n. 2/A, quale arbitro per la “(omissis)” e per la “(omissis)”. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Natalino Antonini, Stefania Maggini, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. (‘Formazione professionale continua’ – v. rubrica) a cura di Antonio Conte 801 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO CONVEGNI PRIVACY TUTELA DELL’IMMAGINE E DIRITTO DELL’INFORMAZIONE CONVEGNO 25 OTTOBRE 2007 Il 25 ottobre 2007 presso l’Auditorium della Cassa Nazionale di Previdenza si è tenuto il Convegno dal titolo “Privacy Tutela dell’Immagine e Diritto dell’Informazione” organizzato dalla Commissione di Diritto Penale coordinata dal Consigliere Avv. Rosa Ierardi. Dopo l’indirizzo di saluto reso dal Presidente Avv. Alessandro Cassiani al numeroso uditorio intervenuto e presente in sala, i lavori del Convegno, introdotti e coordinati dall’Avv. Rosa Ierardi, sono stati caratterizzati dall’avvicendamento di interventi e relazioni di notevole interesse ed attualità forniti da autorevoli esponenti del mondo Forense, quindi Avvocati, Magistrati e Professori Universitari e del mondo del Giornalismo e della Comunicazione. La scelta dell’argomento del Convegno, la Privacy e la sua tutela, è stata dettata da quelle specifiche esigenze di formazione ed aggiornamento predisposte per l’Avvocatura che, da anni, caratterizzano l’operato delle Commissioni Consiliari ed in particolare della Commissione di Diritto Penale. La suddetta commissione, infatti, ha sempre indirizzato la propria attività verso l’approfondimento giuridico e professionale non lesinando sforzi per garantire ai Colleghi Avvocati sempre maggiori occasioni di confronto e dibattito sui più attuali temi di interesse giuridico. Il tema della privacy, in particolare, ha da sempre richiamato una speciale attenzione trasversale nella società. Se da una parte si è sviluppata una linea d’intervento legislativo e giuridico, dall’altra si è mantenuta sempre viva una certa inquietudine nei confronti di una dimensione sociale che, accanto al controllo del privato, rivela anche un fatale desiderio di visibilità pubblica. In una società sempre più attraversata dal protagonismo dei mass-media, molte vicende intime vengono infatti tradotte dalla sfera personale a quella pubblica. Diventa enigmatico comprendere allora, dove cominci il diritto all’informazione e dove la violazione dei diritti della persona; quando si fermi il circo dell’infotainment e quando la necessità di vedere la verità. D’altra parte, oggi, la visibilità è divenuta fattore strategico, che dai territori un tempo riservati dello spettacolo è migrato in tutti gli altri settori della società; avere un’immagine è decisivo e costituisce un desiderio tipico dei tempi. Da un lato allora, la tutela dell’immagine – la privacy –, dall’altro, l’esigenza di immagine – l’identità pubblica -, in mezzo, la capacità dei media di creare un continuo dramma sociale, narrazione che gioca con la realtà di persone, istituzioni, relazioni. Obiettivo del convegno è stato quello di comprendere i diversi aspetti contraddittori della tematica e capire un tratto cruciale del nostro tempo, ossessionato, nel bene e nel male, 802 FORO ROMANO 5-6/2007 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO dall’immagine di sé – forse da proteggere con le leggi, o forse da spendere senza ritegno sulla scena pubblica. Un tentativo di riflessione che ha portato ad un dibattito tra giuristi, mediologi, filosofi, giornalisti e cittadini interessati, tutto ciò in perfetta armonia con l’orientamento da tempo intrapreso dalla Commissione di Diritto Penale. Dopo il compiuto e puntuale intervento del Prof. Angelo Guido Sabatini, particolare interesse ha suscitato il confronto tra l’Avv. Giulia Bongiorno e i giornalisti Dott. Marco Travaglio, saggista, e Dott. Giuseppe Sanzotta, Direttore del quotidiano “Il Tempo”. Tra i numerosi spunti di riflessione sollevati dai partecipanti al convegno, vanno ricordate le interessanti relazioni operate dal Prof. Carlo Freccero, dal Prof. Franco Monteleone e dal Prof. Alessandro Denti e dai colleghi Avv. Gian Piero Biancolella, Avv. Sandro Fùrfaro, Avv. Paola Rizzo e Avv. Pier Francesco Bruno. Un autorevole parere sul tema del dibattito è stato espresso inoltre dal Cons. Giovanni Buttarelli, Segretario Generale dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, dal Cons. Pietro Saviotti, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, nonché dal Dott. Stefano Guizzi, Magistrato della Corte Costituzionale. Cons. Avv. Rosa Ierardi Coordinatore della Commissione di Diritto Penale FORO ROMANO 5-6/2007 803 FORMAZIONE CONTINUA - Il Consigliere Rossi, come già comunicato in una precedente adunanza, ricorda che ha predisposto il Regolamento per la formazione continua che, con eventuali modifiche, va approvato quanto prima. Il Consiglio, presa visione del Regolamento e dopo ampia discussione, nelle adunanze del 9 e 22 novembre 2007, lo approva secondo il testo che segue: REGOLAMENTO ATTUATIVO ART. 1 Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale Continua da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in recepimento del Regolamento approvato dal Consiglio Nazionale Forense in data 13 luglio 2007. ART. 2 Il Consiglio realizza il programma avvalendosi di strutture e mezzi propri ovvero avvalendosi della collaborazione di altri enti che abbiano presentato richiesta di accreditamento di un evento (Associazioni Professionali, Istituti Universitari, Istituzioni pubbliche o private). In tale ultimo caso spetta comunque al Consiglio dell’Ordine il controllo e l’eventuale collaborazione nella direzione dell’evento. In nessun caso il soggetto terzo può avvalersi della qualifica di ente accreditato per la Formazione Professionale Continua poichè esso viene delegato per lo svolgimento di singoli eventi nei limiti e con l’osservanza delle condizioni stabilite dal Consiglio accreditante. Il Consiglio, anche attraverso le Commissioni di studio, promuove l’organizzazione di corsi di aggiornamento, seminari, masters, convegni. Le Associazioni Professionali e gli altri enti o istituzioni propongono la realizzazione di analoghi eventi da sottoporre all’approvazione del Consiglio. Gli eventi in materia di deontologia e ordinamento professionale nonchè in materia di previdenza forense possono essere promossi e organizzati esclusivamente dal Consiglio dell’Ordine. Gli eventi organizzati dalle Associazioni e dai soggetti terzi devono garantire pari possibilità di ammissione alla frequenza dell’evento a tutti gli iscritti. L’appartenenza o l’iscrizione all’Associazione o all’ente non può costituire condizione di priorità all’ammissione alla frequenza dell’evento stesso. La domanda di accreditamento proposta dagli enti deve contenere le seguenti indicazioni: a. argomento trattato; b. durata effettiva dell’evento; c. numero di posti disponibili (di regola non inferiore a 150 ovvero non inferiore a 50 qualora l’argomento, ad esclusivo giudizio del Consiglio, abbia carattere particolarmente specialistico); d. luogo di svolgimento; e. modalità di rilevazione delle presenze; ed i seguenti requisiti: a) idoneo livello culturale e capacità formativa dell’evento proposto; b) modalità di svolgimento tali da consentire, eventualmente, la vigilanza da parte del 804 FORO ROMANO 5-6/2007 FORMAZIONE CONTINUA Consiglio dell’Ordine; c) comprovata esperienza dell’ente nella formazione forense. Il Consiglio, o una Commissione da esso delegata, verifica la sussistenza dei requisiti, rinviando la richiesta al proponente qualora essa sia difforme rispetto a quanto richiesto. Il Consiglio delibera sulle proposte pervenute e redige un programma -suscettibile di variazione e/o aggiornamento- che trasmette al Consiglio Nazionale Forense. ART. 3 Le iscrizioni agli eventi formativi saranno effettuate presso la Segreteria del Consiglio dell’Ordine, ovvero presso l’ente organizzatore dell’evento stesso, a partire dalla data di pubblicizzazione dell’evento e fino ad esaurimento dei posti disponibili secondo criterio cronologico e con modalità di volta in volta stabilite e rese note. La sopravvenuta impossibilità a partecipare all’evento formativo per cui è stata effettuata la prenotazione obbliga l’iscritto a dare disdetta entro due giorni prima dell’inizio dell’evento -salvi i casi di forza maggiore da documentare- onde consentire la partecipazione da parte di altri. Il controllo delle presenze, per gli eventi organizzati dal Consiglio dell’Ordine, sarà effettuato all’inizio e alla fine di ogni evento attraverso rilevazione manuale o elettronica. Sarà onere degli enti organizzatori degli eventi formativi, al momento della domanda di accredito, rendere note le modalità di controllo delle presenze degli iscritti ai fini del rilascio dell’attestato di partecipazione. Al termine di ogni evento formativo il Consiglio dell’Ordine o gli altri enti organizzatori rilasciano ai partecipanti un attestato di frequenza recante il numero di crediti attribuito. Un’apposita Commissione istituita dal Consiglio dell’Ordine, procederà al controllo delle relazioni annuali presentate dagli iscritti ai sensi dell’art. 6 n. 1 del Regolamento Nazionale con potere di svolgere attività di controllo anche a campione e di richiedere documentazione integrativa all’iscritto. Le attività formative di cui all’art. 4 del Regolmento Nazionale devono essere debitamente documentate nella relazione annuale presentata dall’iscritto ai sensi dell’art. 6 del Regolamento medesimo. ART. 4 Sono esonerati dall’obbligo formativo gli iscritti che versino in una delle situazioni di cui all’art. 5 del Regolamento Nazionale. Possono essere esonerati, parzialmente o totalmente, anche coloro che abbiano compiuto il settantesimo anno d’età e che esercitino la professione da almeno venti anni (è equiparato allo svolgimento dell’attività professionale lo svolgimento delle funzioni giudiziarie). In caso di gravidanza l’esonero compete dall’inizio del terzo mese precedente la data prevista per il termine della gravidanza sino ad un anno successivo alla data del parto, salvi esoneri ulteriori per comprovate ragioni di salute. ART. 5 Il mancato rispetto dell’obbligo formativo permanente al di fuori dei casi di esonero esplicitamente previsti comporta l’obbligo dell’avvio dell’azione disciplinare nei confronti dell’iscritto inadempiente. FORO ROMANO 5-6/2007 805 FORMAZIONE CONTINUA ART. 6 Per tutto quanto non esplicitamente previsto e disciplinato dal presente Regolamento attuativo, si rinvia al Regolamento Nazionale. ART. 7 Il presente Regolamento potrà essere modificato da successive delibere del Consiglio dell’Ordine. * * * Adunanza del 15 novembre 2007 - Il Consiglio, con riferimento alla Formazione continua, delibera che gli eventi formativi, che si svolgeranno a partire dalla data odierna, potranno essere sottoposti all’approvazione del Consiglio per l’eventuale accreditamento. Adunanza del 22 novembre 2007 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - In data 18 ottobre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento della Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti relativa al “Corso di orientamento specialistico sul processo amministrativo” organizzato in collaborazione con l’Università “Luiss” di Roma. Il corso stesso si articola in 4 eventi: 1. Principi generali e processo di primo grado. 2. Ordinamento e Deontologia professionale. 3. Impugnazioni e discipline particolari. 4. Ordinamento e Deontologia professionale. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto, quanto al primo e al terzo evento, che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi ciascuno (confronta art. 3 n. 2 Regolamento del Consiglio Nazionale Forense) mentre non possono essere accreditati gli eventi n. 2 e n. 4 in quanto, ai sensi dell’art. 2 capoverso 2 Regolamento del Consiglio dell’Ordine di Roma, gli eventi in materia di Deontologia e Ordinamento professionale sono di esclusiva pertinenza del Consiglio dell’Ordine; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il corso “Principi generali e processo di primo grado” e n. 24 crediti formativi complessivi per il corso “Impugnazioni e discipline particolari”. * * * - In data 20 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Unione 806 FORO ROMANO 5-6/2007 FORMAZIONE CONTINUA Forense per la Tutela dei Diritti dell’Uomo del corso di specializzazione sulla “Tutela Europea dei Diritti umani” che si svolgerà in 4 giornate, della durata di 3 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 12 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione sulla “Tutela Europea dei Diritti umani”. * * * - In data 20 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di Norma@forma -Associazione per la formazione dei professionisti- in relazione al Convegno di studio, organizzato in collaborazione con l’Associazione Forense “Emilio Conte” e con la Camera Minorile Distrettuale Abruzzese, intitolato “Diritto e Psicologia: due linguaggi un obiettivo. L’audizione protetta come tutela del minore vittima di reato” che si terrà in data 24 novembre dalle ore 9.30 alle ore 18 e in data 25 novembre dalle ore 10 alle ore 17. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 11 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 11 crediti formativi complessivi per il corso “Diritto e Psicologia: due linguaggi un obiettivo. L’audizione protetta come tutela del minore vittima di reato”. * * * - In data 16 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Cenacolo Giovanile Forense “Carlo Fornario” in relazione ad un calendario di incontri che si terranno con cadenza mensile dal novembre 2007 al maggio 2008 e in particolare: 1. novembre 2007: “La doppia alienazione immobiliare, tutela risarcitoria e restituzioni: la responsabilità del mediatore”. 2. dicembre 2007: “Ricorso per Cassazione Civile e Penale”. 3. gennaio 2008: “L’azione civile nel processo penale: rapporti e giudicati”. 4. febbraio 2008: “I contratti preparatori; il contratto preliminare, prelazione volontaria e opzione, principali problemi teorici e pratici”. 5. marzo 2008: “Le investigazioni difensive nel processo penale”. 6. aprile 2008: “La responsabilità civile della P.A.”. 7. maggio 2008: “Il processo civile: l’udienza di prima trattazione”. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine FORO ROMANO 5-6/2007 807 FORMAZIONE CONTINUA - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi per ogni incontro: delibera di concedere n. 2 crediti formativi a ciascuno degli eventi formativi sopra elencati. * * * - In data 22 ottobre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Avv. Massimiliano Giandotti, Presidente dell’Associazione Forense Ostia e Litorale -A.F.O.L.- in relazione al Convegno tenutosi in data 21/22 settembre 2007 intitolato “Le esecuzioni nella recente riforma. Aspetti vecchi e nuovi della fase del processo.”. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - vista la delibera in data 15 novembre 2007 relativa alla possibilità di accreditare esclusivamente eventi tenutisi in data successiva alla delibera stessa; dichiara inammissibile la richiesta. * * * - Il Consigliere Rossi propone al Consiglio di formare una Commissione per l’esame delle domande di accreditamento degli eventi formativi e altra Commissione per la verifica e controllo degli attestati di partecipazione agli eventi. Il Consiglio dispone di porre l’argomento all’ordine del giorno della prossima adunanza. * * * Adunanza del 29 novembre 2007 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - In data 21 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Avvocati Mediatori Familiari del corso di specializzazione sulla “Mediazione Familiare, nuove proposte per vecchie aspettative” che si svolgerà in data 12 dicembre 2007, dalle ore 9 alle ore 18. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 9 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 9 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione sulla “Mediazione Familiare, nuove proposte per vecchie aspettative”. 808 FORO ROMANO 5-6/2007 FORMAZIONE CONTINUA * * * - In data 22 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del corso di Diritto minorile “Il Difensore nel processo penale minorile” che si svolgerà il 5 dicembre 2007 dalle ore 14 alle ore 16 nonchè di quello di Diritto dei consumatori “La tutela del Consumatore-Azione collettiva/Class Action” che si terrà il 12 dicembre 2007 dalle ore 14 alle ore 16. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi per ciascun evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi complessivi per il corso di Diritto minorile “Il Difensore nel processo penale minorile” n. 2 crediti formativi per quello di Diritto dei consumatori “La tutela del Consumatore-Azione collettiva/Class Action”. * * * Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per ciascuno degli incontri del Seminario di Diritto Societario organizzato dalla Commissione di Diritto Commerciale e Societario presso questo Consiglio che avranno luogo in data 20 novembre, 4 e 11 dicembre dalle ore 13 alle ore 15. * * * Adunanza del 6 dicembre 2007 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - Il Consigliere Gianzi comunica di aver partecipato in data 4 dicembre 2007 al Convegno organizzato dall’Osservatorio Magistrati ed Avvocati del Tribunale Penale di Roma, unitamente al Consiglio degli Avvocati di Roma, all’Associazione Nazionale dei Magistrati ed all’Associazione Nazionale Forense avente come titolo “Patrocinio a spese dello Stato e difese di ufficio”. Nel corso del Convegno sono stati trattati alcuni importanti problemi inerenti la delicata materia, in particolare si è parlato di proposte di riforma, di prassi applicative, dei moduli organizzativi, delle valutazioni delle tariffe professionali e delle comparazioni con diversi sistemi europei, ed in particolare delle esperienze dei sistemi giudiziari spagnolo, tedesco e francese. Il Convegno è stato coordinato dal Consigliere Gianzi e dal Dott. Giacomo Ebner, Giudice del Tribunale di Roma, con la presenza del Presidente Avv. Alessandro Cassiani e del Consigliere Segretario Avv. Antonio Conte e l’intervento del Presidente del Tribunale di Roma, Dott. Paolo De Fiore. FORO ROMANO 5-6/2007 809 FORMAZIONE CONTINUA Il programma prevedeva interventi dell’Avv. Arianna Agnese, dell’Avv. Mario Scialla, dell’Avv. Stefano Rubeo, del Cons. Pietro Molino (Magistrato del Tribunale di Grosseto), dell’Avv. Ugo Violetti ed alcuni interventi programmati del Cons. Francesco Patrone (Magistrato del Tribunale di Roma), del Cons. Valerio Savio (Magistrato del Tribunale di Roma), del Cons. Paolo Auriemma (Magistrato del Tribunale di Roma), della Dott.ssa Lucia Palladino, Dirigente unico del Mod. 12 del Tribunale di Roma, nonchè degli Avv.ti Antonio Ferdinando De Simone, Lucia Chidichimo, Raffaella Monsignori ed Irma Conti. Il Presidente del Tribunale ha assicurato che terrà presenti e cercherà di risolvere i problemi del gratuito patrocinio e della difesa di ufficio; ha dato comunque segno di ben conoscere i problemi che riguardano la materia, benchè fresco di nomina ed insediato da appena quattro giorni. Sono stati presenti al Convegno, che è durato circa 4 ore, cinquecento partecipanti tra avvocati e magistrati. Il Consigliere Gianzi, in relazione all’importanza del Convegno, della qualità dei relatori e delle materie trattate, chiede che vengano attribuiti crediti formativi. Il Consiglio approva e delibera di attribuire ai partecipanti al Convegno n. 3 crediti formativi. * * * - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università di Roma “Tor Vergata” -Facoltà di Economia del Convegno dal titolo “Ri-riforma fallimentare” che si svolgerà il 14 dicembre 2007, della durata di 6 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 6 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per il Convegno dal titolo “Ri-riforma fallimentare”. - In data 5 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” del “Master di II livello in Scienze Forensi” che si svolgerà in varie giornate nell’anno 2008. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il “Master di II livello in Scienze Forensi”. * * * - In data 26 settembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del 810 FORO ROMANO 5-6/2007 FORMAZIONE CONTINUA Laboratorio Forense - Associazione Culturale per la Formazione Permanente del “programma formativo dell’Associazione per l’anno 2008" che si svolgerà in 20 giornate, della durata di 4 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi per ciascun evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per ciascun evento del “programma formativo dell’Associazione per l’anno 2008". * * * - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Penale di Roma del “Corso di primo livello per la formazione all’esercizio della funzione difensiva penale 2007/2008" che si svolgerà in 21 giornate, della durata di 4 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il “Corso di primo livello per la formazione all’esercizio della funzione difensiva penale 2007/2008". * * * - In data 3 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Volontari Avvocati per il Gratuito Patrocinio dell’incontro di studio “La famiglia al centro della tutela del Tribunale” che si è svolto il 27 novembre 2007 dalle ore 14 alle ore 15.30. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 1 credito formativo relativo al predetto evento; delibera di concedere n. 1 credito formativo per l’incontro di studio “La famiglia al centro della tutela del Tribunale”. * * * - Il Consigliere Storace, in relazione alle numerose richieste di accreditamento degli eventi formativi pervenuti in questi giorni, chiede la rigida applicazione del contenuto del FORO ROMANO 5-6/2007 811 FORMAZIONE CONTINUA Regolamento del Consiglio Nazionale Forense al quale il Regolamento del nostro Consiglio fa espresso riferimento non ammettendo eventi effettuati da soggetti-imprenditori con evidenti fini di lucro. In ogni caso, propone che tutti i soggetti richiedenti l’accredito delle iniziative, che devono essere preferibilmente gratuite e comunque non speculative (limite massimo recupero spese vive sostenute), presentino un budget impegnativo specificando la spesa per le quote di partecipazione all’evento. Il Consigliere Storace ritiene opportuno che la gestione della Formazione Continua e il suo relativo svolgimento vengano effettuati da Colleghi e/o comunque da Associazioni Forensi che da anni si occupano di Formazione ritenendo non opportuno, anche in considerazione della conseguente lievitazione dei costi a tutto danno dei Colleghi, che la Formazione venga demandata a soggetti che su di essa vogliono speculare. Il Consiglio, considerato che nel Regolamento sulla Formazione Continua del Consiglio Nazionale Forense non è prevista l’esclusione degli eventi a pagamento e che, comunque, il Consiglio offre la possibilità della formazione a titolo gratuito, non accoglie la proposta. * * * Adunanza del 13 dicembre 2007 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - In data 12 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Centro Studi “Epikeia” - Mediazione e Tutela dei Diritti’ del corso di formazione dal titolo “Introduzione alla Mediazione Familiare - VIII edizione” che si svolgerà in 5 giornate (20 febbraio, 27 febbraio, 5 marzo, 12 marzo, 19 marzo 2008), della durata di 4 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi per ciascun evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per ciascun evento. * * * - In data 12 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Centro Studi “Epikeia” - Mediazione e Tutela dei Diritti’ del corso di formazione dal titolo “La Legge n.54/06 - Il principio di biogenitorialità. Giurisprudenza, interventi di aiuto e sostegno alla relazione, le sanzioni per il genitore inadempiente” che si svolgerà in 5 giornate (4 marzo, 11 marzo, 18 marzo, 25 marzo, 1° aprile 2008), della durata di 4 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi per ciascun 812 FORO ROMANO 5-6/2007 FORMAZIONE CONTINUA evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per ciascun evento. * * * Adunanza del 20 dicembre 2007 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - In data 11 ottobre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Forense del “Corso di formazione in marketing e comunicazione efficace per gli studi legali” che si svolgerà, con cadenza settimanale, dalle ore 14.30 alle ore 18.00 e avrà termine in data 26 febbraio 2008. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione su: “Corso di formazione in marketing e comunicazione efficace per gli studi legali”. * * * Adunanza del 27 dicembre 2007 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - In data 21 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Avv. Gian Antonio Minghelli del corso di specializzazione sulla “Tecnica processuale penale, sostanziale e connessa ad approfondimenti in ordine al codice deontologico” che si svolgerà in 20 giornate (dal 22 gennaio al 25 novembre 2008), della durata di 1 ora e 45 minuti ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 1 credito formativo per ciascuno dei suddetti eventi; delibera di concedere n. 1 credito formativo per ciascuno dei suddetti eventi relativi al corso di specializzazione su: “Tecnica processuale penale, sostanziale e connessa ad approfondimenti in ordine al codice deontologico”. * * * FORO ROMANO 5-6/2007 813 FORMAZIONE CONTINUA - In data 11 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Civile di Roma del convegno su “La sospensione dell’esecutività delle sentenze di merito. Novità introdotte dalla L.263/2005 e riflessi sul rito locativo” che si svolgerà in data 16 gennaio 2008, della durata di 4 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per il convegno su: “La sospensione dell’esecutività delle sentenze di merito. Novità introdotte dalla L.263/2005 e riflessi sul rito locativo”. * * * - In data 21 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del seminario sull’ “Azione Collettiva/Class Action - Diritto dei consumatori - la tutela del consumatore - nuove opportunità per l’Avvocatura” che si svolgerà in data 16 gennaio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il seminario su: “Azione Collettiva/Class Action Diritto dei consumatori - la tutela del consumatore - nuove opportunità per l’Avvocatura”. * * * - In data 21 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del seminario sul “Documento informatico e firme elettroniche. Informatica giuridica - Lo studio legale digitale” che si svolgerà in data 23 gennaio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il seminario su: “Documento informatico e firme elettroniche. Informatica giuridica - Lo studio legale digitale”. 814 FORO ROMANO 5-6/2007 FORMAZIONE CONTINUA Organizzare la “Formazione permanente continua”, per il nostro Consiglio dell’Ordine, è compito assai arduo, considerato l’enorme numero degli Iscritti: siamo ormai oltre 20.000! Approntare la struttura necessaria per valutare qualitativamente gli eventi, controllare le presenze e attribuire i crediti formativi e tutte le altre incombenze connesse alla formazione, non è attività che si possa improvvisare in pochi mesi. Dopo la delibera di attuazione del Regolamento sulla formazione permanente, il Consiglio ha iniziato a concedere i primi accrediti agli eventi organizzati da enti e associazioni che ne hanno fatto richiesta. Ciò, ovviamente, previa valutazione della sussistenza dei requisiti necessari. Finora sono stati accreditati corsi e convegni promossi soprattutto da associazioni già affermate nel campo della formazione. Così come sono stati accreditati tutti gli eventi organizzati dal Consiglio. Maggior cautela viene osservata per eventi proposti da enti aventi scopo di lucro e ciò al fine di non incoraggiare chi, dalla formazione continua, intenda farne un “business”. Questo non significa che gli eventi a pagamento non vadano riconosciuti (tenuto conto delle spese necessarie per l'espletamento di tale importante compito istituzionale) ma, semplicemente, che occorre controllare che essi rispondano effettivamente alle esigenze formative della Categoria. Va ricordato, infine, che tutti gli eventi formativi organizzati dal Consiglio -che dopo l’imminente rinnovo predisporrà un’offerta formativa completa- sono e saranno a titolo gratuito. Livia Rossi FORO ROMANO 5-6/2007 815 PARERI DEONTOLOGICI Adunanza del 6 settembre 2007 Gli Avvocati (omissis), con lettera pervenuta il 14 giugno 2007, hanno rappresentato di avere attivato, fin dalla fine del 2006, un sito internet relativo allo “(omissis)”, composto da una sola pagina per ogni idioma utilizzato (italiano, inglese, cinese), nella quale si forniscono sinteticamente “informazioni su quelle che sono le materie di competenza dello studio stesso”. Il Consiglio -Udita il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Tesoriere Testa oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; ritiene che nulla osta all’attivazione del suddetto sito nel rispetto assolutamente aderente all’art. 17/bis del Codice Deontologico Forense. * * * Con istanza in data 22 giugno 2007 l’Avv. (omissis) ha chiesto che il Consiglio dell’Ordine voglia “stabilire il comportamento da tenere nella fattispecie”, così illustrata: -un cliente avendo deciso “di interrompere il rapporto professionale” gli ha chiesto la “restituzione dell’intera somma versata in acconto del giudizio per la revoca dell’Amministratore” di una società; -l’istante ha già proceduto per detto cliente “con un ricorso per sequestro giudiziario delle quote oggetto della compravendita (cui seguiva relativo reclamo), per poi iniziare il giudizio per la revoca dell’Amministratore”; Il Consiglio -Udita il Consiglieri Rossi, anche a nome del Consigliere Tesoriere Testa oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; rilevato che il parere richiesto è di natura preventiva in quanto la questione potrebbe essere oggetto di valutazione del Consiglio in altra sede, dichiara inammissibile la richiesta. * * * Vista la richiesta di parere deontologico presentata dall’Avv. (omissis) in data 13 luglio 2007 e relativa alla possibilità per un Avvocato di utilizzare il nome di un Collega deceduto che era titolare dello studio legale ove egli continua ad esercitare l’attività professionale essendovi, al tal uopo, il consenso della vedova del defunto. Il Consiglio -Udita il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Tesoriere Testa oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; -Considerato che l’art. 17 Codice Deontologico forense dispone, tra l’altro, che l’indicazione del nome dell’avvocato defunto è consentita qualora questi a suo tempo lo abbia espressamente previsto o abbia disposto per testamento in tal senso, ovvero vi sia il consenso unanime dei suoi eredi esprime parere nel senso di ritenere consentita l’indicazione del nominativo del defunto, nella presente fattispecie, qualora la vedova sia l’unica erede vivente ovvero qualora vi sia anche l’espresso consenso degli altri eventuali eredi. 816 FORO ROMANO 5-6/2007 PARERI DEONTOLOGICI Il Consiglio considerato che: - l’Avv. (omissis) ha prestato attività di consulenza legale sulla base di accordi che prevedono compensi forfettari in favore della società (omissis), che presta attività di consulenza alle aziende per l’adeguamento delle procedure informatiche alla privacy; - l’Avv. (omissis) ha inoltre svolto attività di assistenza legale stragiudiziale in favore di clienti della società (omissis) -segnatamente (omissis) ed altri- e, per tali attività, richiede il pagamento dei suoi onorari alla società (omissis); - la Società (omissis) deduce di non aver dato incarichi aggiuntivi all’Avv. (omissis) riferibili all’attività di assistenza legale stragiudiziale di cui alle parcelle esibite per il parere di congruità; deduce, altresì, che gli importi sarebbero comunque eccessivi stante il carattere ripetitivo dell’attività e, in alcuni casi, contesta che l’attività sia stata in concreto espletata; tutto ciò premesso: - è da considerare che il parere di congruità richiesto al Consiglio dell’Ordine deve prescindere dalla circostanza di fatto in ordine all’effettivo svolgimento dell’attività e all’effettivo svolgimento dell’incarico professionale, essendo questi problemi di competenza del Giudice Civile, sicchè il parere del Consiglio andrebbe comunque riferito a quanto allegato dalla professionista richiedente; - nella specie, però, si pone il problema se sia legittima e conforme alla deontologia professionale la richiesta di liquidazione di parcella nei confronti di un soggetto, la società (omissis), nella sua pretesa qualità di intermediatore delle attività di assistenza legale svolte dall’Avv. (omissis) in favore delle società indicate nelle parcelle esibite; - invero, se si ammettesse una tale prassi si avrebbe la conseguenza di rendere possibile la vendita da parte di società commerciali di prestazioni di esclusiva spettanza della professione forense; come è noto, il rapporto professionale tra avvocato e cliente deve essere immediato e diretto e l’intermediazione tra professionista e cliente è censurata sotto il profilo dell’accaparramento di clientela; - nella specie, se come sostiene la difesa della società (omissis), le prestazioni dell’Avv. (omissis) sono state autonomamente rese in favore delle società indicate nelle parcelle, la professionista potrà richiedere direttamente a tali società i propri onorari; - infine, poichè la tariffa stragiudiziale distingue tra prestazioni di consulenza e prestazioni di assistenza, solo le prime possono essere rese in favore della società (omissis), la quale non necessita di assistenza legale in proprio ma solo di quella consulenza utile ad assistere sul piano delle procedure aziendali i propri clienti; - l’assistenza, a differenza della consulenza, costituisce un rapporto fiduciario diretto con il proprio assistito e tale rapporto professionale non può essere intrattenuto tramite intermediari. In conclusione, le parcelle esibite dall’Avv. (omissis), per complessivi (omissis) euro non sono valutabili dal Consiglio perchè sono indirizzate ad un soggetto diverso da quello che ha beneficiato dell’assistenza diretta da parte del legale. Adunanza del 13 settembre 2007 - L’Avv. (omissis), con lettera pervenuta il 6 giugno 2007, ha formulato richiesta di parere deontologico in merito alla produzione in giudizio di una proposta transattiva inerente ad una causa di divorzio, pendente tuttora innanzi al Giudice, non formalizzata nell’accordo in udienza. Il Consiglio FORO ROMANO 5-6/2007 817 PARERI DEONTOLOGICI - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; preso atto che il parere in oggetto concerne un caso concreto che potrebbe essere oggetto di valutazione in altra sede da parte del Consiglio ritiene inammissibile la domanda. * * * - Con istanza assunta a protocollo in data 6 giugno 2007 l’Avv. (omissis) ha chiesto parere deontologico in ordine al quesito che può essere così riassunto: se l’incompatibilità -sancita dall’art. 26 del R.D. 27 novembre 1933 n. 1578 in ordine all’esercizio della professione forense da parte di coloro che sono stati magistrati- si estende a chi è iscritto nell’Albo speciale degli Avvocati “Cassazionisti”. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; osserva la norma citata non prevede eccezioni e deve intendersi rivolta a tutti coloro che si sono iscritti all’Albo degli Avvocati dopo aver esercitato la funzione giudiziaria, dunque anche a coloro che siano iscritti presso l’Albo degli Avvocati Cassazionisti. Naturalmente, la prevista incompatibilità non opera qualora l’esercizio dell’attività professionale avvenga innanzi alla Corte di Cassazione e il professionista, ex magistrato, abbia esercitato le proprie funzioni, nel triennio precedente, presso il distretto di Corte d’Appello di Roma e ciò in quanto la Suprema Corte ha giurisdizione sull’intero territorio nazionale. * * * Adunanza del 20 settembre 2007 - L’Avv. (omissis), unitamente all’Avv. (omissis), ha formulato richiesta di autorizzazione in merito alla creazione di un sito web per l’informazione circa l’attività svolta dal loro studio legale, con divisione specifica dei singoli link per le relative responsabilità in ordine alle consulenze e pareri legali a titolo oneroso. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; premesso - che le modifiche apportate dal Codice Deontologico forense nella seduta del 18 gennaio 2007, alla luce della nuova normativa introdotta con la legge 4 agosto 2006 n. 248, art. 2, hanno riguardato, tra l’altro, il testo dell’art. 17 prevedendo che: - il contenuto e la forma dell’informazione debbono essere coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbono rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità; - l’informazione stessa non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa e comparativa; - che, quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis il quale, nella nuova formulazione, ha precisato gli strumenti utilizzabili adeguati ai doveri di probità, dignità e decoro, costituenti il cardine della professione forense; - che, venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, lo stesso non attiene tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività professionale offerta, quanto alla possibilità di acquisizione di nuova clientela; 818 FORO ROMANO 5-6/2007 PARERI DEONTOLOGICI osserva l’art. 2 della citata legge ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè i costi complessivi delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio deve rispettare criteri di trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale. Va osservato che la nuova disciplina ha rimosso un divieto, quanto ai contenuti, che era già stato ampiamente soppresso dalla precedente riforma del Codice Deontologico -articoli 17 e 17 bis- approvata nella seduta del 27 gennaio 2006 del Consiglio Nazionale Forense. La riforma in questione, infatti, già consentiva di dare informazione sui titoli conseguiti e sui diplomi di specializzazione. La norma legislativa ha, invece, effettivamente innovato ammettendo la pubblicità informativa sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, pur prevedendo che il relativo messaggio sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale. Le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio 2007 alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato -tra l’altro- il testo dell’art. 17 prevedendo che il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa. Quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella nuova formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili fermo restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione. I doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna. Venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, va osservato come lo stesso non attenga tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività professionale offerta quanto alla possibilità di acquisire, tramite il messaggio stesso, nuova clientela. A tale proposito, il Codice Deontologico così come riformato ha spostato il canone II della precedente formulazione dell’art. 17 (che prevede il divieto di offrire, sia direttamente che per interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago e, in generale, in luoghi pubblici o aperti al pubblico) inserendolo nell’art. 19 che concerne il divieto di accaparramento della clientela. Non va dunque confusa la possibilità di offrire informazioni sulla propria attività professionale con quella di offrire le proprie prestazioni in luoghi collettivi o a un numero indeterminato di soggetti; che, inoltre, l’esercizio della professione deve sempre avvenire in ossequio ai fondamentali principi di dignità e decoro di cui al Codice Deontologico Forense; considerato che la nuova formulazione degli articoli 17 e 17 bis non prevede alcuna autorizzazione da parte del Consiglio in ordine all’apertura di siti web; ritiene inammissibile la richiesta invitando la professionista ad attenersi, quanto ai contenuti, ai dettami di cui alle citate norme. * * * - L’Avv. (omissis), con lettera pervenuta il 9 marzo 2007, ha chiesto l’autorizzazione alla FORO ROMANO 5-6/2007 819 PARERI DEONTOLOGICI sottoscrizione (in qualità di franchisor?) di un contratto di franchising con l’Avv. (omissis) (in qualità di franchisee?) del Foro di Genova, la quale ha costituito con un sito web una vera e propria “bottega del diritto” che ha brevettato come “negozio giuridico” nel quale vengono specificate la natura e le modalità dell’iniziativa adottata e fornite consulenze legali e pareri su questioni di interesse personale all’utenza, sia telefonicamente sia recandosi presso la nominata bottega ... con possibilità di creare anche in altre città, mediante franchising, tale negozio giuridico per il quale sarebbero in lista diversi avvocati di molteplici differenti Ordini Professionali. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; osserva l’art. 2 della citata legge ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè i costi complessivi delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio deve rispettare criteri di trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale. Va osservato che la nuova disciplina ha rimosso un divieto, quanto ai contenuti, che era già stato ampiamente soppresso dalla precedente riforma del Codice Deontologico -articoli 17 e 17 bis- approvata nella seduta del 27 gennaio 2006 del Consiglio Nazionale Forense. La riforma in questione, infatti, già consentiva di dare informazione sui titoli conseguiti e sui diplomi di specializzazione. La norma legislativa ha invece effettivamente innovato ammettendo la pubblicità informativa sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, pur prevedendo che il relativo messaggio sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale. Le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio 2007 alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato -tra l’altro- il testo dell’art. 17 prevedendo che il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa. Quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella nuova formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili fermo restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione. I doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna. Venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, va osservato come lo stesso non attenga tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività professionale offerta quanto alla possibilità di acquisire, tramite il messaggio stesso, nuova clientela. A tale proposito va osservato che il Codice Deontologico così come riformato ha spostato il canone II della precedente formulazione dell’art. 17 (che prevede il divieto di offrire, sia direttamente che per interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago e, in generale, in luoghi pubblici o aperti al pubblico) inserendolo nell’art. 19 che concerne il divieto di accaparramento della clientela. Non va dunque confusa la possibilità di offrire informazioni sulla propria attività professionale con quella di offrire le proprie prestazioni in luoghi collettivi o a un numero indeterminato di soggetti; che, inoltre, l’esercizio della professione deve sempre avvenire in ossequio ai fondamentali principi di dignità e decoro di cui al Codice Deontologico Forense; che, nella 820 FORO ROMANO 5-6/2007 PARERI DEONTOLOGICI fattispecie, la creazione di un franchising relativo ad un “negozio giuridico” non appare conforme ai citati principi; esprime parere nel senso di ritenere consentita l’informazione concernente la propria attività professionale purchè essa rispetti i principi, i contenuti e le modalità di diffusione di cui sopra. * * * - Vista la richiesta dell’Avv. (omissis) circa la conformità ai dettami deontologici del testo di due lettere da recapitare ad eventuali utenti. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; Premesso - che le modifiche apportate dal Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio 2007, alla luce della nuova normativa introdotta con la legge 4 agosto 2006 n. 248, art. 2, hanno riguardato, tra l’altro, il testo dell’art. 17 prevedendo che: - il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbono rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità; - l’informazione stessa non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa e comparativa; - che, quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis, il quale nella nuova formulazione ha precisato gli strumenti utilizzabili adeguati ai doveri di probità, dignità e decoro, costituenti il cardine della professione forense; - che venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, lo stesso non attiene tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività professionale offerta, quanto alla possibilità di acquisizione di nuova clientela; osserva l’art. 2 della citata legge ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè i costi complessivi delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio deve rispettare criteri di trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale. Va osservato che la nuova disciplina ha rimosso un divieto, quanto ai contenuti, che era già stato ampiamente soppresso dalla precedente riforma del Codice Deontologico -articoli 17 e 17 bis- approvata nella seduta del 27 gennaio 2006 del Consiglio Nazionale Forense. La riforma in questione, infatti, già consentiva di dare informazione sui titoli conseguiti e sui diplomi di specializzazione. La norma legislativa ha invece effettivamente innovato ammettendo la pubblicità informativa sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, pur prevedendo che il relativo messaggio sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale. Le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio 2007 alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato -tra l’altro- il testo dell’art. 17 prevedendo che il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa. Quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella nuova formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili fermo FORO ROMANO 5-6/2007 821 PARERI DEONTOLOGICI restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione. I doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna. Venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, va osservato come lo stesso non attenga tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività professionale offerta quanto alla possibilità di acquisire, tramite il messaggio stesso, nuova clientela. A tale proposito va osservato che il Codice Deontologico così come riformato ha spostato il canone II della precedente formulazione dell’art. 17 (che prevede il divieto di offrire, sia direttamente che per interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago e, in generale, in luoghi pubblici o aperti al pubblico) inserendolo nell’art. 19 che concerne il divieto di accaparramento della clientela. Non va dunque confusa la possibilità di offrire informazioni sulla propria attività professionale con quella di offrire le proprie prestazioni in luoghi collettivi o a un numero indeterminato di soggetti. Premesso quanto sopra esprime parere nel senso di ritenere consentita l’informazione concernente la propria attività professionale purchè essa rispetti i principi, i contenuti e le modalità di diffusione di cui sopra. * * * - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico pervenuta il 17 luglio 2007, in merito alla redazione di una lettera inviata a un Istituto di Credito con la quale, “in nome e per conto” di un suo cliente, domandava notizie afferenti rapporti bancari intercorsi tra lo stesso e la predetta Banca. Tale richiesta non recando la sottoscrizione del proprio cliente, veniva disattesa dall’Azienda di Credito, considerata la mancanza del mandato di rappresentanza. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; ritenuto - che può essere data risposta unicamente a richieste di parere di natura strettamente deontologica; - che il caso in esame, oltre ad avere ad oggetto una fattispecie specifica in ordine alla quale non è dato esprimere un parere preventivo, attiene ad una problematica giuridico-procedurale dichiara inammissibile la domanda. * * * - L’Avv. (omissis) con domanda pervenuta il 1° agosto 2007, ha formulato richiesta di parere circa la possibilità di deroga ai minimi tariffari riferentisi alla determinazione del corrispettivo professionale. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; ritenuto - che gli onorari debbano essere determinati in forza della normativa in vigore al momento 822 FORO ROMANO 5-6/2007 PARERI DEONTOLOGICI della prestazione e/o dell’emissione della parcella rilevato - che, nella fattispecie, sia la prestazione che la parcella risalgono ad epoca antecedente alla vigente normativa esprime parere nel senso che, in assenza di accordo con l’interessato, gli onorari non possano essere determinati sotto i minimi tariffari. * * * - Vista la richiesta di parere deontologico depositata dagli Avvocati (omissis), in ordine alla possibilità, per i professionisti medesimi, di rendere testimonianza in un processo penale, fissato per l’udienza del 28 settembre 2007 avente ad oggetto fatti e comportamenti posti in essere da una società ex cliente; Premesso - che il Consiglio è già stato investito della questione allorquando i due legali sono stati convocati dal P.M. in qualità di persone informate sui fatti; - che, in quella occasione, è stato emesso specifico parere; - che, la fattispecie oggetto della presente richiesta non si appalesa diversa dalla precedente; Tutto ciò premesso, il Consiglio conferma il proprio parere emesso in data 25 marzo 2004 che deve qui intendersi integralmente recepito. * * * Adunanza del 27 settembre 2007 - L’Avv. (omissis) chiede il parere del Consiglio in ordine ad una possibile ipotesi di conflitto di interessi concernente una sua patrocinata. Per la migliore comprensione della fattispecie, fa presente di assistere la Sig.ra (omissis) nel procedimento di divisione ereditaria ex lege dei beni relitti dal defunto marito Sig. (omissis). Specifica, in proposito, che non si è potuto addivenire ad una soluzione bonaria per via delle contestazioni insorte con i fratelli della cliente, dal che la decisione di quest’ultima di avviare la procedura giudiziale. Senonchè, aggiunge, le condizioni psichiche della cliente, da ritenersi ovviamente già deteriorate, si sono progressivamente aggravate, tanto che l’istituzione dell’amministrazione di sostegno ex art. 404 c.c., richiesta da due germani all’antivigilia dell’udienza di trattazione dell’anzidetta causa di divisione, è stata ritenuta misura inadeguata da parte del Giudice tutelare che, nel rigettare l’istanza e nel ritenere invece sussistente, a suo avviso un’ipotesi di interdizione, ha trasmesso gli atti al Pubblico Ministero designato per la trattazione degli affari civili per quanto di sua competenza a tale riguardo. Premesso di essersi costituita nell’interesse della cliente anche in sede della chiesta amministrazione di sostegno e di essersi ivi rimessa alla decisione del Giudice tutelare, limitandosi a chiedere la nomina quale amministratore, in caso di accoglimento, della sorella (omissis) chiede, l’Avv. (omissis), se osti, sotto il profilo deontologico, l’assunzione da parte sua del mandato di detta parente onde procedere senza ulteriore indugio, e dunque senza attendere le iniziative del Pubblico Ministero, alla presentazione dell’istanza di interdizione, FORO ROMANO 5-6/2007 823 PARERI DEONTOLOGICI sottolineandone in proposito la necessità vuoi per porre un punto fermo sulla situazione giuridica soggettiva dell’interessata e vuoi per scongiurare il pericolo, in difetto, del compimento di ben possibili atti in suo pregiudizio. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; osserva che la contestuale veste di legale della (omissis) nel giudizio di divisione ereditaria tuttora pendente ove la sorella (omissis) figura convenuta (non importa se -come si assume- si tratti di giudizio di imminente interruzione per l’intervenuto decesso di una delle parti) non si concilia ictu oculi con quella di legale di quest’ultima nel promuovendo giudizio di interdizione a carico della stessa (omissis), trattandosi di patrocinio contemporaneo di due parti che rivestono reciprocamente la qualità di attore nell’uno e di convenuto nell’altro. E’ bensì vero che l’accertamento dell’eventuale sussistenza del conflitto di interessi va effettuato in concreto, il che postula innanzitutto, quanto alla sua realtà, l’attenta valutazione dei dati specifici emergenti dalla specie in esame e altresì, quanto alla sua potenzialità, l’idoneità degli stessi, al di là della mera formulazione concettuale come pure della semplice apparenza, a dare luogo al contrasto (in conformità: Sezioni Unite Civili, sent. n. 645 del 20 gennaio 1993 e Consiglio Nazionale Forense dec. n. 152 del 5 dicembre 1994) ma, è altrettanto vero, che non è dato desumere, sulla scorta di quanto rappresentato dalla Collega, l’esclusione di qualsivoglia posizione confligente, in sede di divisione, tra gli interessi delle due sorelle in questione. Il che, va aggiunto, si riserberebbe com’è naturale, in caso di pronuncia dell’interdizione, sull’apprezzamento rimesso al tutore del contegno processuale da osservare nella contesa ereditaria. Ritiene pertanto che, allo stato e dunque sulla scorta di quanto sottoposto al suo esame, sussistano valide ragioni che sconsigliano, fermo restando ovviamente il mandato conferito all’Avv. (omissis) dalla Sig.ra (omissis), la contestuale assunzione del mandato da rilasciarsi dalla sorella (omissis) per dare corso al giudizio di interdizione nei confronti della cliente, per così dire, originaria. * * * - L’Avv. (omissis) chiede parere al Consiglio dell’Ordine, formulando un quesito, che può essere così riassunto: “L’avvocato di parte attrice, che ha riportato vittoria di causa -innanzi al Giudice di Pace, contro la convenuta compagnia assicuratrice e in materia di risarcimento dei danni da sinistro automobilistico- è tenuta ad assecondare l’espressa richiesta del Collega, patrono della stessa compagnia di assicurazione risultata soccombente, a differire la promozione della fase esecutiva in attesa di spontaneo adempimento della debitrice ovvero, anche ex art. 23 Codice Deontologico forense, ha l’obbligo di agire tempestivamente in esecutivis a tutela delle ragioni attoree, ancorchè ciò possa comportare un aggravio di spese per la controparte”. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; rileva che l’art. 23 Codice Deontologico forense, afferente il “Rapporto di colleganza e dovere di difesa nel processo” afferma che il “rapporto di colleganza” deve essere “salvaguardato” soltanto “in quanto possibile”, ergo et deinde se e nella misura in cui non siano minimamente pregiudicati i contrapposti diritti e interessi della parte assistita. 824 FORO ROMANO 5-6/2007 PARERI DEONTOLOGICI Nella fattispecie, pertanto, è deontologicamente corretto, all’esito della sentenza e conosciuto quanto meno il dispositivo, inviare al Collega della parte soccombente una lettera contenente la specificazione delle somme richieste in virtù della medesima sentenza. In caso di inadempienza l’atto di precetto potrà essere notificato decorso un periodo indicato nella lettera che deve essere ragionevole e congruo per permettere la predisposizione del pagamento di una somma da parte di Società con uffici costituiti spesso in complessi strutturati e collegati con istituti e agenzie bancarie. * * * - L’Avv. (omissis) ha richiesto un parere, pervenuto al Consiglio in data 13 settembre 2007, in materia di parcella professionale. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; rileva che la normativa introdotta ha ammesso il c.d. “patto di quota lite” che ha abolito la inderogabilità dei limiti tariffari minimi; ritenuto che il Consiglio non ha espresso e non può esprimere alcun orientamento in ordine alla determinazione di parametri di riferimento retributivi, viene quindi lasciata all’autodeterminazione dell’avvocato la misura dei suoi compensi professionali di concordare con la parte assistita in conformità allo spirito del recente legislatore, fermo restando il principio, ribadito nella più recente modifica del Codice Deontologico, della proporzionalità tra l’attività svolta e il valore della pratica. Adunanza del 18 ottobre 2007 - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere, pervenuta il 5 ottobre 2007, in merito alla “astensione dalle udienze (sciopero)” regolata dall’art. 39 del Codice Deontologico forense, in relazione alle plurime vicende processuali civili intercorse con il Collega Avv. (omissis). Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; Premesso -che l’astensione degli avvocati non è inquadrabile nello sciopero, ma è espressione della libertà di associazione, poichè è una manifestazione incisiva della dinamica associativa volta alla tutela di questa forma di lavoro autonomo, alla difesa di peculiari interessi di categoria, non soltanto economici, e alla garanzia di un corretto esercizio della libera professione (Cass. Civ. 3361/1993); -che le norme di autoregolamentazione e le norme in vigore stabiliscono che l’astensione non è consentita nella materia penale per le udienze di convalida dell’arresto e del fermo, per quelle in cui si tratta di misure cautelari, per l’incidente probatorio e il giudizio direttissimo. Non è consentita l’astensione neppure nei casi in cui vi sia una prescrizione che maturi durante tale periodo. In materia civile, gli avvocati dovranno obbligatoriamente esercitare nei procedimenti che riguardano i provvedimenti cautelari, l’affidamento dei minori, in sede di comparizione personale dei coniugi per la separazione o il divorzio e nelle udienze di convalida o sospensione dello sfratto; -che il primo canone dell’art. 39 del Codice Deontologico forense rileva il “diritto di FORO ROMANO 5-6/2007 825 PARERI DEONTOLOGICI partecipare all’astensione dalle udienze proclamata dagli organi forensi in conformità con le disposizioni del Codice di autoregolamentazione e dalla norme vigenti”; -che, per l’esercizio di tale diritto, è previsto che l’avvocato che non aderisce all’astensione deve informare preventivamente gli altri difensori costituiti (II comma); -che è previsto che l’avvocato non possa “aderire o dissociarsi dalla proclamata astensione in relazione alle proprie contingenti convenienze”; l’avvocato che aderisca all’astensione non può dissociarsene con riferimento a singole giornate o a proprie specifiche attività così come l’avvocato che se ne dissoci non può aderirvi parzialmente, in certi giorni o per particolari proprie attività professionali (III comma) ritiene che l’Avvocato in argomento debba conformarsi ai principi e ai comportamenti sopra richiamati. * * * - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere in ordine alla conformità ai principi deontologici di un’inserzione pubblicitaria su giornali locali propri della XIII Circoscrizione avente ad oggetto l’attività professionale di più Colleghi, non legati da vincoli associativi, che offrirebbero le loro prestazioni ognuno relativamente alle rispettive competenze. Il Consiglio -Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; Premesso - che l’art. 2 della Legge 4 agosto 2006 n. 243 ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè i costi complessivi delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio deve rispettare criteri di trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale; - che va osservato che la nuova disciplina ha rimosso un divieto, quanto ai contenuti, che era già stato ampiamente soppresso dalla precedente riforma del Codice Deontologico -articoli 17 e 17 bis- approvata nella seduta del 27 gennaio 2006 dal Consiglio Nazionale Forense. La riforma in questione, infatti, già consentiva di dare informazione sui titoli conseguiti e sui diplomi di specializzazione; - che la norma legislativa ha invece effettivamente innovato ammettendo la pubblicità informativa sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, pur prevedendo che il relativo messaggio sia sottoposto al controllo dell’Ordine professionale; - che le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio 2007 alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato -tra l’altroil testo dell’art.17 prevedendo che il contenuto e la forma dell’informazione debbano essere coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa; - che quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella nuova formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili fermo restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione; - che i doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna; - che nessuna autorizzazione preventiva è richiesta per l’espletamento di attività concernente la pubblicità informativa nelle sue varie forme; - che, in ogni caso, l’attività informativa prospettata non appare in contrasto con i richiamati 826 FORO ROMANO 5-6/2007 PARERI DEONTOLOGICI principi; esprime parere nel senso di ritenere consentita l’informazione concernente l’attività professionale così come rappresentata, purchè essa rispetti, in concreto, i principi, i contenuti e le modalità di diffusione di cui sopra. Adunanza del 25 ottobre 2007 - Con istanza del 18 giugno 2007 l’Avv. (omissis) richiede quale sia il sistema più opportuno per un recupero del credito su parcella professionale. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; ritiene che i due percorsi indicati nell’istanza dell’Avv. (omissis), azione giudiziaria ordinaria di accertamento del credito e ricorso al Consiglio dell’Ordine per ottenere parere di congruità, sono entrambi percorribili in conformità al Codice Deontologico forense. * * * - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 13 settembre 2007, in merito alla possibilità per un avvocato che assista un condominio in cause che hanno ad oggetto recupero di quote ed impugnazioni di delibere assembleari, di costituirsi, nell’interesse di un terzo, in un giudizio di divisione ereditaria, promosso da due condomini del medesimo condominio. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; afferma che il conflitto di interessi ex art. 37 Codice Deontologico forense che giustifica la rinuncia al mandato professionale può esservi solo quando il possibile vantaggio di notizie acquisite in un altro procedimento danneggi un cliente e non allorquando possa giovare un altro cliente nei confronti della medesima controparte e comunque sostanzialmente a tutela di una stessa posizione processuale. Alla luce del detto principio, si ritiene che non si configuri conflitto di interesse nell’acquisizione del mandato professionale come rappresentato, genericamente, dall’Avv. (omissis). * * * - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 22 gennaio 2007, in merito alla interpretazione della normativa “antiriciclaggio” la quale, per quel che riguarda gli avvocati, richiama il D.M. 3 febbraio 2006 n. 141 e, in special modo, l’art. 2, 1° comma, lett. b e il successivo art. 10. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; ritiene che, fermo restando quanto riportato dall’art. 10 del citato D.M. circa “gli obblighi di segnalazione di operazioni sospette, non si applicano per le informazioni ricevute dal cliente o ottenute riguardo allo stesso nel corso dell’esame della posizione giuridica del cliente o dell’espletamento dei compiti difensivi o di rappresentanza del medesimo in un procedimento FORO ROMANO 5-6/2007 827 PARERI DEONTOLOGICI giudiziario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sulla eventualità di intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima, durante e dopo il procedimento stesso”, l’avvocato, nel caso in materia, deve rispettare i doveri di lealtà e correttezza in generale (art. 6 Codice Deontologico forense), il dovere di segretezza e riservatezza, peraltro delineato nel predetto art. 10 e deve, inoltre, osservare quanto disposto dall’art. 35 Codice Deontologico forense, 2° comma, circa l’astensione “dopo il conferimento del mandato, dallo stabilire con l’assistito rapporti di natura economica, patrimoniale o commerciale che, in qualche modo, possano influire sul rapporto professionale”, centro di tutte le valutazioni deontologiche, che non esclude, nel caso di specie, di evitare in ogni modo la possibilità di riciclaggi del denaro da parte dei professionisti per incarichi a loro conferiti. * * * Adunanza del 15 novembre 2007 - Con istanza del 23 ottobre 2007, l’Avv. (omissis) ha posto una serie di quesiti afferenti alcune problematiche da lui individuate nel corso di alcuni giudizi nei confronti di una S.a.s. Il Consiglio -Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; rilevato -che la maggior parte delle problematiche sottoposte all’esame del Consiglio ha natura di carattere giuridico; -che il Consiglio stesso può esprimere pareri di natura esclusivamente deontologica; -che, in ogni caso, l’opinamento del Consiglio può riguardare esclusivamente fattispecie astrattamente considerate e non anche questioni concrete di cui potrebbe essere in futuro, in altra sede, investito; dichiara inammissibile la richiesta di parere. * * * - Con istanza pervenuta al Consiglio in data 18 ottobre 2007, l’Avv. (omissis) ha richiesto se in sede di opposizione all’esecuzione fosse o meno ammissibile la voce “posizione archivio fascicolo dell’esecuzione” contenuta in atto di precetto, poi opposto. Il Consiglio -Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; rilevato -che il Consiglio può esprimere pareri esclusivamente in materia deontologica; -che la vicenda, in ogni caso, è allo stato sub indice e come tale potrà essere valutata esclusivamente dall’Autorità che tratta il giudizio; dichiara inammissibile la richiesta di parere. * * * - L’Avv. (omissis) ha in corso una lite successoria con la sorella, nella quale si difende in 828 FORO ROMANO 5-6/2007 PARERI DEONTOLOGICI proprio. E’ in possesso di una relazione tecnica di parte (ubicazione ed oggetto, notizie sull’immobile, periodo indicativo della costruzione, descrizione dell’unità immobiliare nonchè sua consistenza e valore) fatta eseguire a suo tempo dalla medesima sorella in esito ad un accesso allo scopo consentitole (la Collega, se ne può desumere, abitava sul posto). Riferisce che la consulenza tecnica d’ufficio disposta in sede giudiziaria ha stimato in euro 470.000,00 il valore del bene, laddove la cennata consulenza di parte lo aveva valutato in ragione del minore importo di euro 240.000,00. Chiede al Consiglio di esprimersi sulla eventuale rilevanza deontologica della produzione in giudizio di quest’ultima, facendo presente che perplessità le insorge, al riguardo, per via di una comunicazione indirizzatale dal legale della congiunta in cui si specifica che “tutta la corrispondenza e le relative bozze di transazione sono strettamente confidenziali e non producibili in giudizio”. Allega copia del documento e della missiva recapitatale dal legale anzidetto. Il Consiglio -Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; ritiene sulla scorta di quanto dedotto e documentato, che in tanto potrebbe ravvisarsi la sussistenza del divieto di produzione sancito dall’art. 28 del Codice Deontologico in quanto, come reso esplicito dalla normativa, alla trasmissione del documento medesimo sia stato impresso il vincolo della riservatezza ovvero quest’ultimo sia stato parte integrante o strettamente collaterale, ma pur sempre contestuale, di una proposta transattiva, il che non sembrerebbe emergere da quanto esposto dall’interessata. Sarà peraltro doverosa cura dell’Avv. (omissis) accertarsi scrupolosamente, in base alla disamina di tutto l’incarto a sua ovvia conoscenza, dell’effettiva insussistenza delle testè ricordate ostative, che costituisce presupposto indeclinabile della liceità della prospettata produzione. * * * Adunanza del 22 novembre 2007 - Letta la richiesta di parere deontologico avanzata dall’Avv. (omissis) in ordine alla possibilità di poter sottoscrivere con una Associazione di Categoria -quindi in favore degli associati di quest’ultima- una “convenzione” con la quale poter prestare assistenza professionale in favore degli iscritti ai minimi tariffari, nonchè in ordine la possibilità, alla luce della nuova normativa in materia di “pubblicità dei professionisti”, che il nome della richiedente possa essere inserito, nelle news letters inviate agli associati dalla predetta Associazione. Il Consiglio -Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; -Considerato quanto stabilito dalla nuova formulazione degli articoli 17 e 17 bis del Codice Deontologico in materia di pubblicità informativa, rileva che la possibilità di sottoscrivere convenzioni non appare in contrasto con i principi stabiliti dalle predette norme così come non appare, in astratto, degna di rilievo disciplinare, l’ipotesi di invio di news letters contenenti i riferimenti dello studio legale agli iscritti dell’Associazione di categoria da parte di quest’ultima, sempre che, il contenuto del messaggio informativo, sia conforme ai dettami delle predette FORO ROMANO 5-6/2007 829 PARERI DEONTOLOGICI norme e rispetti l’onore e il decoro della categoria forense. * * * - Vista la richiesta avanzata dall’Avv. (omissis) con la quale si è chiesto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma di riesaminare la materia da lui esposta e segnatamente richiedendo se in caso di manifesta sproporzione tra prestazione del professionista ed onorario richiesto, sia possibile al di sotto dei minimi tariffari indicati nelle tabelle. Premesso -che il D.M. 585/94, all’art. 9 prevede che per particolari circostanze nel caso concreto appaia una sproporzione manifesta tra la prestazione dell’Avvocato e l’onorario tabellare, si possano superare il massimo oltre il raddoppio previsto dalla stessa norma ovvero, diminuire i minimi tabellari stabiliti per la prestazione effettuata, dietro parere conforme del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consiglio -Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; osserva che potrebbero sussistere le condizioni di derogabilità alla tariffa professionale ai sensi della dichiarata normativa laddove vi fosse esplicita domanda in tal senso in sede di richiesta di parere di congruità. * * * - Vista la richiesta di parere deontologico avanzata dall’Avv. (omissis) con la quale chiede se sia possibile -tra avvocato e cliente- stabilire (nell’ipotesi in cui l’esito del giudizio sia negativo) a rinunciare alle “competenze” per l’attività svolta. Premesso che alla luce delle recenti innovazioni intervenute in materia deontologica, gli artt. 43 e 45 Codice Deontologico prevedono che il compenso debba essere proporzionato all’attività svolta, che tale “proporzionalità” deve tenere conto della tutela del decoro, dignità e prestigio della categoria ai sensi dell’art. 51 Codice Deontologico; Il Consiglio -Udito il Consigliere Rossi, anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; esprime parere negativo in ordine alla legittimità dell’accordo come sopra rappresentato individuandosi in un tale assunto, una lesione dei superiori principi sopra affermati. * * * Adunanza del 29 novembre 2007 - L’Avv. (omissis), con richiesta pervenuta il 30 ottobre 2007, ha formulato il quesito mirato a conoscere il parere del Consiglio in ordine alla possibilità di poter assumere l’incarico di legale del fallimento (omissis) al fine di esperire azione revocatoria ex art. 67 L.F. II Co., nei confronti della (omissis). La richiedente ha precisato che da parte della citata banca erano stati conferiti alla 830 FORO ROMANO 5-6/2007 PARERI DEONTOLOGICI medesima, in epoca antecedente alla nomina di legale del fallimento sopra indicato, alcuni mandati allo scopo del recupero giudiziale di crediti, alcuni definiti, altri ancora pendenti e che non è dato prevedere l’assegnazione di ulteriori incarichi. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; osserva che l’art. 37 Codice Deontologico forense vieta al professionista di prestare la propria attività quando questa determini un conflitto con gli interessi di un proprio assistito o interferisca con lo svolgimento di altro incarico anche non professionale. La lesione degli interessi della parte assistita può verificarsi anche quando si promuovano azioni giudiziali (seppur aventi oggetto diverso) nei confronti dei propri assistiti mentre il rapporto di clientela è ancora in atto. L’art. 51 Codice Deontologico forense stabilisce inoltre che un incarico professionale contro un ex cliente è consentito solo laddove siano trascorsi due anni dalla cessazione del rapporto di clientela e l’oggetto del nuovo incarico sia estraneo a quello espletato in precedenza e non vi sia comunque possibilità di utilizzazione di notizie precedentemente acquisite. Pertanto: è compito del professionista, alla luce dei surrichiamati principi, la valutazione della fattispecie concreta. * * * Adunanza del 6 dicembre 2007 - Con istanza del 22/25 ottobre 2007 l’Avv. (omissis), allegando una comparsa di costituzione nella quale gli Avvocati di controparte avrebbero, a suo dire, utilizzato espressioni sconvenienti e offensive in esito ad un suo comportamento di fatto e processuale, chiede se avesse dovuto riferire o meno al difensore di uno dei convenuti in altra causa dell’instaurazione del giudizio poi oggetto della richiesta. Il Consiglio -Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; rilevando che la questione, come prospettata e desumibile dalla documentazione allegata, potrebbe assumere risvolti da entrambe le parti di natura disciplinare, ritiene non potersi dar luogo ad alcuna pronuncia o parere che potrebbe essere anticipatoria di un eventuale futuro giudizio di natura disciplinare. * * * - Con riferimento alla richiesta di parere deontologico avanzata dall’Avv. (omissis) in data 29 ottobre 2007 con la quale lo stesso sollecita una “pronuncia” da parte della Commissione Deontologica in ordine ad un episodio nel quale un Cancelliere della Cancelleria di un Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma ha rifiutato il deposito di un atto di nomina difensiva in quanto veniva operato dalla praticante e non dal difensore stesso. Il Consiglio -Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; premesso FORO ROMANO 5-6/2007 831 PARERI DEONTOLOGICI -che la questione prospettata dell’Avvocato istante ha ad oggetto i rapporti intercorsi con un impiegato del Ministero in forza presso la Cancelleria di un P.M. esprime parere nel senso che la vicenda prospettata non appare rilevante sotto il profilo deontologico. Dovrà, il professionista interessato, valutare la sussistenza o meno -nella condotta posta in essere dal Cancelliere- di profili di responsabilità di diversa natura da quella deontologica. * * * - L’Avv. (omissis), con lettera pervenuta il 26 ottobre 2007, ha formulato richiesta di parere deontologico in merito alla possibilità di divulgazione a mezzo corrispondenza o volantinaggio a campione, su carta intestata, volta a far conoscere il titolo, la specializzazione professionale, l’attività dello studio legale e le caratteristiche del servizio offerto, nonchè, eventualmente, il costo dell’attività stessa e il compenso parametrato all’obiettivo perseguito. Il Consiglio -Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; premesso - che l’art. 2 della Legge n. 248 del 4 agosto 2006 ha rimosso il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè i costi complessivi delle prestazioni precisando, peraltro, che il messaggio deve rispettare criteri di trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine professionale; - che la norma legislativa ha pertanto innovato ammettendo la pubblicità informativa sulle caratteristiche del servizio offerto e sui costi delle prestazioni, riguardando il testo dell’art. 17 del Codice Deontologico forense; - che quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che, nella nuova formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili fermo restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della professione; - che i doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna ritiene che il professionista dovrà attenersi ai principi di cui sopra. a cura di Livia Rossi 832 FORO ROMANO 5-6/2007 IL NOSTRO MONDO CERIMONIA PER LA CONSEGNA DELLE MEDAGLIE RICORDO DISCORSO DEL PRESIDENTE Saluto con deferenza le Autorità intervenute e in particolare i rappresentanti della Corte di Cassazione, della Corte Costituzionale, della Magistratura Ordinaria e Amministrativa, del Consiglio Superiore della Magistratura. dell’Avvocatura dello Stato. Saluto il Consiglio Nazionale Forense, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, i Consigli dell’Ordine territoriali. Abbraccio il Presidente della Cassa di Previdenza degli Avvocati e i Presidenti di tutti gli Ordini del Lazio che compongono l’Unione Distrettuale, i rappresentanti di tutte le Associazioni Forensi, i Consiglieri dell’Ordine in carica e quelli che li hanno preceduti, i nostri Revisori dei conti, gli Avvocati dell’Albo Speciale, i Colleghi provenienti da tutta Europa. Saluto con affetto e riconoscenza i Dipendenti del Consiglio senza i quali ogni iniziativa, attività, progetto sarebbe destinato a restare nel mondo delle buone intenzioni. La forza della tradizione costituisce una ragione in piu’ per sperare nel futuro. Cio’ non significa restare immobili e illudersi di poter prescindere dal mutamento dei tempi. L’immagine che offre quest’aula e’ il filo rosso che unisce idealmente presente e futuro. Quella che offre ogni giorno invece e’ lo specchio dei tempi che cambiano, delle battaglie che vengono condotte, dell’impegno dedicato al miglioramento della classe forense. Qui in quest’aula si svolgono le attivita’ istituzionali ma anche dibattiti e approfondimenti. Qui si celebrano i procedimenti disciplinari, vengono esaminate le parcelle, ma vengono anche sottoposte a critiche le scelte legislative che penalizzano l’avvocatura. Qui si studiano nuove proposte e si realizza quell’aggiornamento continuo che costituisce la risposta piu’ appropriata a coloro i quali vorrebbero decretare la fine dell’avvocatura intesa come libera professione intellettuale indispensabile per l’effettiva attuazione del diritto di difesa garantito dalla costituzione. Qui e’ un fervore di iniziative tra le quali annovero il progetto di riforma dell’ordinamento professionale, la camera arbitrale nazionale e internazionale che si e’ aggiunta a quella di conciliazione che opera da anni e che ha coinvolto il comune di roma in un’attivita’ di volontariato ben nota come “la porta del diritto” e l’ordine dei medici con il protocollo “accordia”. FORO ROMANO 5-6/2007 833 IL NOSTRO MONDO Tutto questo avviene con l’impegno diuturno di tutti i consiglieri, e con il contributo di tutte le commissioni culturali che affiancano il consiglio e delle associazioni forensi che operano nell’interesse dell’avvocatura. Tutto cio’ e’ possibile anche per gli stimoli, gli insegnamenti e la guida che provengono dalle istituzioni rappresentative dell’avvocatura a cominciare dal consiglio nazionale forense. Tutto cio’ e’ possibile per l’apporto prezioso del personale che e’ costituito da poche unita’ ma cio’ nonostante provvede a far funzionare una istituzione chiamata al compito gigantesco di amministrare oltre ventimila avvocati iscritti oltreche’ diecimila praticanti. A tutti va il mio ringraziamento in questa occasione solenne che coincide con la fine di un biennio caratterizzato da un congresso nazionale forense che restera’ nella nostra storia, oltreche’ da battaglie condotte nelle aule e anche in piazza e oltreche’ da un’intensa attivita’ istituzione e da ultimo dalla organizzazione di quell’aggiornamento continuo che è stato previsto indiscriminatamente per tutti gli ordini a prescindere dalle loro dimensioni. Ai colleghi che sono presenti oppure leggeranno queste mie considerazioni assicuro un impegno sempre crescente e sempre piu’ caratterizzato da spirito di servizio, entusiasmo, irrefrenabile fiducia nell’avvenire. Ritengo che questo sia l’unico modo per onorare i grandi che ci hanno preceduto e in particolare gli avvocati paolo vitucci, gustavo romanelli, alessandro sperati, francesco tricanico, franco cannizzaro sono state dedicate le toghe d’oro che verranno consegnate ai segretari della XXX conferenza dei giovani avvocati. Ritengo che questo sia l’unico modo per indicare ai giovani avvocati in un avvenire che sara’ luminoso soltanto se si procedera’ ad una reale selezione affidata alle capacita’ professionali da individuare sia in sede universitaria che al termine dei corsi post-universitari organizzati dagli ordini e dalle universita’. Con questi auspici ringrazio gli intervenuti e do unizio alla cerimonia che prevede interventi di ben altro spessore e la consegna delle medaglie d’oro ai valorosi magistrati, agli avvocati dello stato, ai colleghi che ancora dopo cinquanta, sessanta, settanta anni di professione continuano a sacrificarsi nell’interesse dei propri clienti. Delle toghe ai giovani vincitori della conferenza che avranno l’onere e l’onore di portare nel mondo quella fiaccola che dai tempi dei tempi continuano ad ardere e non si e’ spenta neanche quando sembrava impossibile continuare a combattere per difendre le pubbliche e private liberta’. Alessandro Cassiani 834 FORO ROMANO 5-6/2007 IL NOSTRO MONDO INTERVENTO DELL'AVV. GIUSEPPE GIANZI Autorità, Signore, Signori, mi sia consentito, innanzitutto, all’inizio di questa bellissima cerimonia esprimere il mio compiacimento per tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione della stessa ed in particolare per il Presidente del Consiglio dell’Ordine, avv. Alessandro Cassiani, per il Consigliere Segretario avv. Antonio Conte, e per tutti indistintamente i membri del Consiglio che hanno dato il loro apporto sia alla 30a Conferenza dei Giovani Avvocati, sia al conferimento delle medaglie-ricordo agli avvocati, agli avvocati dello Stato ed ai magistrati. Per me è motivo di particolare compiacimento e soddisfazione che il conferimento della medaglia avvenga per il tramite, sia del Presidente del Consiglio, al quale mi legano vecchi rapporti di fraterna amicizia, sia per il Consigliere Segretario avv. Conte, che richiama alla mia mente il ricordo del compianto suo genitore col quale ebbi il piacere di ricoprire per due anni il ruolo di Consigliere dell’Ordine in anni ormai remoti. Del pari motivo di compiacimento e di commossa soddisfazione è la circostanza che la medaglia mi sia conferita da mio figlio Francesco: espressione e segno di una tradizione che è alla base della scelta indovinata e significativa di accomunare in un’unica manifestazione la celebrazione dei giovani avvocati e degli avvocati che possono vantare un lungo esercizio professionale . A questo punto mi pare necessario esprimere, nella consapevolezza di interpretare il sentimento ed il convincimento di tutti gli amici ed i colleghi che con me ricevono la medaglia-ricordo, lo stato d’animo di chi ha ormai alle spalle l’esercizio di mezzo secolo di professione, svolta spesso con indicibili affanni e sacrifici. Certamente la lunga militanza quali avvocati determina una naturale ed intuibile stanchezza e ciò perché la nostra professione è tra le più pesanti che vi siano, sempre caratterizzata da sofferenza, da ansie, spesso da delusioni, da dubbi e da incertezze. La professione di avvocato non può essere considerata come mero e semplice mestiere, come una sia pur complessa e delicata attività di lavoro intellettuale, o peggio mezzo per raggiungere soddisfazioni economiche: è certamente una missione che implica la consapevolezza della essenziale importanza del ruolo dell’avvocato oltre che nel sistema giudiziario anche nella società civile. Mi vengono alla mente, alcune, forse le più qualificanti situazioni che caratterizzano l’attività forense: l’abnegazione di chi è chiamato a far valere i diritti di persone che per mancanza di capacità tecnica sono inidonee a fronteggiare le pretese accusatorie (mi riferisco all’attività del penalista per la quale ho maggiore esperienza e che mi è dunque più congeniale), la professionalità che significa costante impegno di studio, di approfondimento e di aggiornamento, la dignità che è FORO ROMANO 5-6/2007 835 IL NOSTRO MONDO correlativa alla consapevolezza dei doveri deontologici e morali senza il rispetto dei quali l’avvocato non può espletare quella funzione essenziale che gli è demandata. L’avvocato assume sulle proprie spalle il peso delle altrui sofferenze, si preoccupa perché i diritti delle persone meno dotate e più deboli possano essere salvaguardati e tutelati, si rende parte attiva perché attraverso i meccanismi del giusto processo siano realizzate le finalità di giustizia soprattutto in riferimento alle singole situazioni soggettive. Mi ravvedo di lasciarmi vincere dalla retorica, ma, come diceva Giuseppe Zanardelli in un mirabile discorso sull’avvocatura, la retorica per l’avvocato non è deprecabile in quanto il riconoscimento delle alte funzioni del difensore è condizione ineludibile perché tutti gli esercenti della professione forense sentano il bisogno di avvicinarsi il più possibile all’ideale dell’avvocato quale è stato elaborato da mirabili professionisti del passato e dalla nostra tradizione nobilissima. Certamente, come Vi dicevo, 50 anni di professione non possono non lasciare un segno; ma non sono sufficienti per far venir meno la spinta e l’entusiasmo ove si abbia la certezza che il ruolo dello avvocato in una società civile e democratica è un ruolo essenziale che non ammette supplenze e che altamente onora chi lo svolge con dignità e competenza. Del resto accanto ai sacrifici ed alle possibili delusioni vi sono spesso soddisfazioni che ripagano, la certezza di essere vicino a chi soffre, il bisogno di dare il proprio ausilio non soltanto tecnico ai deboli, la speranza di poterli difendere di fronte alla forza dell’Autorità, prevenendo possibili abusi ed assicurando un’efficace tutela. Ecco perché, nonostante gli anni passati, l’entusiasmo è sempre lo stesso, come sempre lo stesso è il bisogno di dare un apporto, modesto ma sempre efficace, alla tutela ed alla salvaguardia dei diritti del cittadino e della persona. Accettiamo di buon grado di farci carico delle sofferenze, dei timori, delle ansie, delle debolezze, dei mali degli altri pur di contribuire alla riaffermazione del diritto nel caso concreto. Da ultimo un auspicio che è rivolto soprattutto ai giovani avvocati che vengono oggi celebrati per la loro serietà e per la loro preparazione: speriamo che l’autonomia e la libertà dell’ordine forense non abbiano ad essere mortificate poiché soltanto un ordine autonomo ed indipendente, signore del proprio albo, come un tempo si diceva, può consentire che l’avvocato, consapevole degli obblighi che gli incombono che sono pari ai compiti ardui che deve perseguire, possa continuare ad essere momento essenziale per la realizzazione del giusto processo in una società civile e democratica. Giuseppe Gianzi 836 FORO ROMANO 5-6/2007 IL NOSTRO MONDO INTERVENTO DEL DOTT. CLAUDIO DE ROSE Signor Presidente e signori Consiglieri, mi è gradito in primo luogo esprimere il mio apprezzamento per quanto è stato detto nei precedenti interventi: mi sembra, infatti, che attraverso gli stessi stiano venendo in piena evidenza gli altissimi significati di questa cerimonia. Il primo di essi sta nella celebrazione del comune impegno degli operatori del diritto, magistrati, avvocati, ad adoperarsi per l’affermazione dei valori della giustizia, nel reciproco rispetto dei distinti ruoli ad essi assegnati dalle regole processuali: è una realtà la cui constatazione ci conforta e ci esalta perché dà ad ognuno di noi la certezza di operare per qualcosa di importante e di veramente utile ed esemplare per la convivenza civile. L’altro importante messaggio, che sta emergendo da questo incontro e dai suoi toni giustamente solenni, è di fiducia nelle nuove leve della classe forense e della magistratura, nella consapevolezza che essi sapranno assicurare la continuità nella tutela di quei valori, come attestano, del resto, i premi ed i riconoscimenti conferiti nell’occasione ai giovani avvocati. Ad essi come ai giovani colleghi magistrati ma anche agli avvocati e magistrati meno giovani ancora in attività spetterà di confrontarsi sempre di più con le nuove esigenze della realtà giuridica, fortemente incisa dai mutamenti degli assetti socioeconomici, ideologico-culturali e politico-istituzionali indotti da fenomeni globali e da connesse, irresistibili spinte all’integrazione e all’interazione a livello internazionale e sopranazionale. In interventi precedenti si è accennato, ad esempio, all’importante novità costituita dall’introduzione della “class action” e alla conseguente necessità di adeguare alla stessa non soltanto la normativa vigente ma anche il nostro bagaglio culturale ed i nostri atteggiamenti professionali. La stessa attenzione merita, a mio avviso, il diritto comunitario e, più in generale, europeo: occorre che ci si convinca che la giustizia non si può più esercitare soltanto in nome del popolo italiano ma anche e soprattutto in nome dell’Europa unita, di cui il nostro ordinamento costituisce ormai parte integrante subendone, per spontanea cessione di sovranità, influssi diretti o indiretti di principi e di norme. Di ciò devono acquisire la consapevolezza tutti gli avvocati e i magistrati e non soltanto, come è attualmente, una minoranza degli stessi, sia pure agguerrita e preparata, essendo palesemente necessario che le parti non vengano private della possibilità di beneficiare delle potenzialità di maggiore tutela delle proprie ragioni e dei propri diritti offerte dalla normativa europea. Coerentemente con queste premesse, devo dire che oggi è un giorno importante per me e per gli altri colleghi della Corte dei conti, cui codesto Consiglio ha inteso FORO ROMANO 5-6/2007 837 IL NOSTRO MONDO conferire la medaglia-ricordo in riconoscimento del nostro servizio nell’interesse della giustizia. E’ un giorno importante, perché il prezioso riconoscimento ci onora personalmente e dà un senso compiuto al nostro impegno umano e professionale durante i lunghi anni trascorsi in attività di servizio. Ma anche perché esso rappresenta un segnale di alta stima e considerazione nei riguardi del nostro Istituto e delle sue funzioni di garanzia per la finanza pubblica, fondamentali per il benessere della nostra Repubblica ed ora anche per l’Europa unita, per le ragioni cui ho accennato poco fa. Di questo duplice, rilevantissimo significato, personale e istituzionale, dell’onorificenza attribuitaci siamo particolarmente grati al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, perché conferma l’importanza della reciproca considerazione e collaborazione tra le istituzioni pubbliche e le altre strutture portanti della società, quali gli Ordini professionali, per garantire la necessaria continuità e stabilità al processo di sviluppo del moderno Stato di diritto, al di là di ogni contingente crisi di valori e di idee. In tale contesto certamente si inquadra quella fruttuosa compartecipazione alla funzione di giustizia che, come si è visto, è al centro di questa solenne cerimonia. Di essa posso dare piena e convinta testimonianza: ed infatti, se torno con la mente ai molteplici accadimenti “processuali” del mio passato, dapprima da segretario della GPA (la Giunta Provinciale Amministrativa, lontana ava dei TAR, di cui forse qualcuno dei presenti ancora si rammenta), poi da giudice della responsabilità amministrativa ed infine da Procuratore Generale della Corte dei conti, mi viene spontaneo di ripensare ai miei rapporti con gli avvocati, in aula e fuori dell’aula. Non un solo ricordo mi affiora alla memoria che non sia quello di persone animate da forte spirito professionale, disposte a porre il proprio bagaglio di cultura e di esperienza, il più delle volte elevatissimo, a disposizione della funzione di giustizia. Né la giusta ambizione di veder vinta la causa e salvo l’interesse del rappresentato e di ottenere, a tal fine, il massimo rispetto delle norme e delle garanzie processuali ha travalicato mai i limiti della correttezza e della prassi collaborativa. Non credo che tutto ciò sia da ascriversi ad una mia particolare fortuna perché, anzi, io, da magistrato della Corte dei conti, ho sempre gestito processi del tutto peculiari, retti da un regolamento di procedura del 1933, che è invecchiato con me e non ha neanche tentato, a differenza di me, di tenersi al passo coi tempi. Sono dunque processi che mettono a dura prova la classe forense, tanto più perché caratterizzati, come è noto, dalla presenza di una parte pubblica nei cui riguardi non sono possibili transazioni o altre forme alternative di soluzione delle controversie (tale non è il c.d. “condono erariale”, che continua ad essere, per molti aspetti, un 838 FORO ROMANO 5-6/2007 IL NOSTRO MONDO oggetto misterioso), e neppure è possibile ottenere la condanna alle spese. Processi, quindi, in cui la sagacia e la pazienza degli avvocati è tale da trasformarli, da potenziali contestatori, in leali ed indispensabili cooperatori nella ricerca delle soluzioni più giuste ed appropriate. Per tutto questo, ancora grazie, signor Presidente, a Lei e ai componenti tutti del Consiglio dell’Ordine, a nome mio e degli altri colleghi premiati, con rinnovati auguri di meritato successo per chi continua nell’esercizio della giustizia ed in modo particolare per chi, come i giovani avvocati presenti, è appena all’inizio dell’impegnativo cimento. Claudio de Rose IL QUARTO POTERE, L'AFFAIRE DREYFUSS a cura dell'Avv. Gabriele Zuccheretti I° Segretario della XXX Conferenza dei Giovani Avvocati Buongiorno a tutti Voi. Sono particolarmente onorato dell’opportunità di svolgere questo mio breve intervento dinanzi a tanti autorevoli “Maestri”, come ritengo sia doveroso definire quei Colleghi che hanno speso la loro vita nelle aule dei Tribunali, per me – viceversa – di recente scoperta. Proprio per l’autorevolezza del pubblico oggi presente, anche a nome degli altri Colleghi conferenzieri qui presenti – Giovanna Vigliotti, Gregorio Salatino, Valentina Seminara e Domenico Giugni – desidero ringraziare il nostro Consiglio dell’ordine per aver organizzato questa indimenticabile occasione di incontro e di confronto, particolarmente gradita a noi giovani Avvocati, che approcciamo la professione forense in un momento storico oggettivamente difficile e particolarmente avaro di soddisfazioni. Forte, quindi, dell’indicibile piacere con cui saluto una delle prime affermazioni professionali e rinnovando il mio personale sentimento di gratitudine a coloro i quali hanno reso possibile questo evento, ed, in particolare, ai Colleghi Livia Rossi ed Antonio Conte, che si sono prodigati nel consegnarci intatto il prestigio di questa antica istituzione, quale è la Conferenza dei Giovani Avvocati, passo rapidissimamente all’argomento scelto del caso Dreyfuss. Come probabilmente noto a tutti Voi, si tratta della storia di un uomo che sperimentò sulla propria pelle la perversità e “l’ingiustizia ad ogni costo” della macchina giudiziaria di uno Stato, quale la Francia, portabandiera di principi diametralmente opposti a quelli che emergeranno all’esito di uno dei più grandi FORO ROMANO 5-6/2007 839 IL NOSTRO MONDO torti della storia moderna. Aldilà delle dimensioni sicuramente epocali che ha assunto l’affaire Dreyfuss, la sua eco è stata scolpita nella roccia dalla centralità che in esso ebbero i mezzi di informazione collettiva, i mass media diremmo oggi. Alla loro costante opera persuasiva si deve la riabilitazione, seppur tardiva e necessitata dagli eventi, del capitano d’artiglieria Alfred Dreyfuss, incriminato nel 1894 per spionaggio ed alto tradimento per un semplice biglietto, rinvenuto in frammenti nel cestino getta carte di un ambasciatore tedesco. Sebbene tutto lasciasse intuire fin da subito la completa estraneità dello sventurato, dal carattere mite e silenzioso e di agiata famiglia borghese – tutti elementi che avrebbero dovuto convincere dell’impraticabilità di un’accusa – il borderau (ossia il biglietto) fu analizzato da tre periti calligrafi, due dei quali lo ritennero opera del capitano Dreyfuss. In realtà, come emergerà solo successivamente, il borderau fu solamente il pretesto per consegnare all’opinione pubblica francese le sorti di un capro espiatorio inviso ai vertici militari per le sue origine ebraiche. Non stupirà, quindi, che nei giorni tra il 19 ed il 24 dicembre del 1894, nonostante il quadro accusatorio fondasse su elementi tutt’altro che concordi e decisivi – molti critici definirono la perizia calligrafica “fantasiosa e, per certi versi, divertente” – la Corte militare emise una sentenza unanime di colpevolezza dell’imputato, che fu condannato alla deportazione in un’isola della Guiana francese, sulla quale Napoleone aveva fatto edificare un carcere di massima sicurezza. Ciò che, viceversa, gli alti vertici dello Stato francese fecero fatica ad ottenere, sottovalutandone – forse – l’importanza, fu il consenso di una buona parte dell’opinione pubblica francese ad una sentenza che a Tutti Noi - esperti e meno esperti – suonerebbe come aberrante: la condanna fu comminata non solo sulla base del borderau, sul quale le parti avevano potuto dibattere le reciproche posizioni, ma anche sulla scorta di una fantomatica documentazione segreta – una lettera si seppe anni dopo – acquisita agli atti ma non consultabile né dall’imputato, né dal suo difensore per “ragioni di sicurezza nazionale”. In altri termini, la sanzione fu irrogata per prove documentali note solo ai giurati ed all’accusa, tuttavia sconosciute a colui il quale esse avrebbero stravolto l’esistenza. Infatti, il capitano Dreyfuss, oltre ad essere stato deportato sull’”isola del diavolo”, come era anche definito l’atollo francese, fu spogliato degli onori militari, senza possibilità di contatti con i propri amici o familiari, in virtù di un trattamento ad hoc, votato d’urgenza dal Parlamento. La sua prigionia fu talmente alienante da rendergli impossibile di apprendere o, quantomeno percepire, quale protesta e quanto clamore avessero sollevato le sue vicende giudiziarie, che appassionarono ed incitarono studiosi, filosofi, politici e gente comune, destinata a passare alla storia come i “dreyfusardi”. Tra di essi, è d’obbligo menzionare l’intervento di Emile Zola, con il suo celebre 840 FORO ROMANO 5-6/2007 IL NOSTRO MONDO “J’accuse”, che fu scritto di getto in un giorno e due notti, a riprova che l’impeto della verità non necessita di particolari limature o costruzioni, destinato a passare alla storia come emblema indimenticabile dell’insofferenza generalizzata all’antisemitismo, al razzismo ed al nazionalismo cieco: tutti sentimenti che avrebbero rilevato la loro drammatica potenzialità lesiva di lì a trenta anni. E’ proprio il punto più alto che raggiunse l’invettiva dei dreyfusardi a consegnarci un insegnamento che – specie per noi Giovani – posso tranquillamente definire “pietra angolare” delle nostre coscienze. Aldilà degli interessi in gioco e del muro di silenzio che ostruisce la dialettica, quando percepiamo forte il peso di un’ingiustizia o di una vessazione, anche noi siamo chiamati a levare il nostro “J’accuse”, composto e leale. E ciò anche se, come avvenne per Zola, poi condannato per diffamazione, potrà esserci più dannoso che utile, solo così avremmo partecipato a quella Giustizia, in nome della quale –sebbene per due volte la Cassazione avesse respinto l’istanza di revisione del processo – il Presidente Loubet nel 1906 accordò, sospinto da un coro unanime di consensi, la grazia ad Alfred Dreyfuss. Di lì a pochi mesi, su sollecitazione di un altro Parlamentare, tale Juares, la Suprema Corte di Cassazione, nuovamente investita della decisione, assolse definitivamente Alfred Dreyfuss da ogni accusa, servendosi della più ampia delle formule: “Nulla resta intatto dell’accusa portata contro Dreyfuss, niente a suo carico che possa essere qualificato reato o delitto”. Giungeva, così, a conclusione il 12 luglio del 1906, dopo più di dodici anni, uno dei più grandi torti giudiziari, costellato di improvvisi colpi di scena, ripensamenti, manifestazioni di protesta ed articoli di stampa, che faremmo fatica a racchiudere in un solo archivio, per quanto grande. La storia del capitano d’artiglieria Alfred Dreyfuss ,aldilà delle fin troppo scontate reazioni di sdegno che immediatamente suscita in tutti noi, credo che possa lasciare in eredità agli operatori del diritto un messaggio fondamentale ed imprescindibile. Anche quando la soluzione appare a portata di mano e la facilità nel raggiungerla ci sottrae quella lente d’ingrandimento senza la quale molti miopi si erano indotti a vedere in Dreyfuss l’autore del borderau, è in quei momenti che bisogna rispolverare tutte le energie per non accontentarsi e riaccendere quella sete di indagine critica che fa della nostra professione forense il mestiere più bello del mondo. Grazie dell’attenzione. Avv. Gabriele Zuccheretti FORO ROMANO 5-6/2007 841 IL NOSTRO MONDO LA GIUSTIZIA CHE NON C’È di Francesco Gianzi I dati in crescita esponenziale delle statistiche sulle disfunzioni del sistema “giustizia” tuonano la loro denuncia. L’effetto dura pochi giorni, poi ritorna il silenzio. 10 milioni di processi pendenti, 4,5 milioni civili e 5,5 milioni penali. Se per ogni causa civile vi sono almeno due parti e quella penale ne coinvolge di più, ci troviamo nell’ordine di circa 22 milioni di cittadini che attendono “giustizia”. Se ai processi in corso d’opera aggiungiamo i milioni di cittadini che hanno subito delle ingiustizie o una giustizia giunta in forte ritardo, possiamo ben comprendere che realmente si tratta di una emergenza nazionale. Dal 1990 ad oggi abbiamo avuto 12 ministri della giustizia, ad ogni inaugurazione di anno giudiziario si ripetono stancamente gli stessi numeri con gli stessi problemi. Centinaia di parlamentari si sono succeduti nelle commissioni giustizia della camera dei deputati e del senato della repubblica, dei quali molti avvocati ed ex magistrati, ma i provvedimenti legislativi volti a risolvere qualche problema o sono rimasti nel cassetto o spesso hanno avuto un effetto contrario. Il degrado allarmante del servizio “Giustizia” oscura anche lo sforzo dei molti che svolgono con professionalità e rigore il proprio lavoro, mortificando ogni risultato per l’eccessivo ritardo della risposta giudiziaria. Purtroppo negli ultimi 30 anni abbiamo visto mettere in scena un repertorio insuperato di invalidità progettuale, di improduttive diatribe, di incontinenza giudiziaria a senso unico, di verità a corrente alternata.. Bisogna prendere coscienza che nelle società democratiche, pluraliste, parlamentari non sono sufficienti le buone idee, la prospettazione di soluzioni intelligenti, è necessario avere una categoria compatta e unita per farsi sentire, deve cambiare l’acustica delle buone intenzioni, delle cure generiche e l’Avvocatura conterà per quello che vale e può dare al buon governo dell’amministrazione della Giustizia, gli avvocati non sono assenti, vengono esclusi, non siamo figli di un dio minore, siamo parte integrante del sistema giustizia, nasce l’esigenza di moltiplicare le forme di aggregazione per coinvolgere il maggior numero di colleghi, è fondamentale unire, riunire, non per omologare l’autonomia del singolo professionista né le diversità ed individualità collettive che ognuno legittimamente rappresenta, ma per accrescere il peso e la forza degli avvocati nell’amministrazione della giustizia, per formare un vasto e capillare consenso per portare gli avvocati oltre … 842 FORO ROMANO 5-6/2007 IL NOSTRO MONDO BORSE PER TIROCINI FORMATIVI PER GIOVANI AVVOCATI Il 13 settembre 2007 presso l’Istituto regionale di studi giuridici A.C. Jemolo, alla presenza del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Avv. Alessandro Cassiani e del Consigliere Avv. Rosa Ierardi si è svolta la presentazione del bando per 55 borse di studio per tirocini formativi per giovani avvocati. Il progetto, promosso e finanziato dalla Regione Lazio Assessorato all’Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione, primo nel suo genere in Italia, si propone di fornire ai giovani avvocati abilitati alla professione dal primo gennaio 2003, le competenze professionali, l’approfondimento nel campo della professione forense e la specializzazione necessaria in quei settori del diritto di recente introduzione nell’Ordinamento italiano, attraverso la realizzazione di attività formative “post lauream” presso gli studi legali della nostra regione o presso le strutture dell’Avvocatura della Regione Lazio. Il piano è stato illustrato dall’assessore regionale Silvia Costa e dal Commissario Straordinario dell’Istituto A.C. Jemolo, Avv. Aldo Rivela, alla presenza dei Professori Paolo Stella Richter, Cesare Mirabelli e Romano Vaccarella e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Avv. Alessandro Cassiani, e del Consigliere Avv. Rosa Ierardi. Quest’ultima, nell’esprimere apprezzamento per il piano intrapreso dalla Regione Lazio, ha sottolineato l’importanza di promuovere iniziative volte alla formazione e all’inserimento di giovani avvocati nel mercato del lavoro, soprattutto in considerazione della mancanza, ad oggi, della figura del cosiddetto “maestro” di un tempo, che garantisca una compiuta crescita professionale di quanti intraprendono la professione legale, auspicando pertanto che detto progetto rappresenti il primo passo verso una sempre maggiore integrazione di giovani avvocati nel foro romano. Il 6 novembre 2007 si riuniva per la prima volta la commissione per la formazione della graduatoria delle domande relative all’erogazione delle borse di studio, composta dal Professor Giuseppe La Cute per l’Istituto A.C. Jemolo, dall’Avv. Rosa Ierardi per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dall’Avv. Rosa Privitera per l’Avvocatura della Regione Lazio e dal Segretario Giuseppe Licciardi. I lavori venivano completati a fine novembre 2007 con l’assegnazione di 55 borse di studio per tirocini presso studi legali e di ulteriori 11 per tirocini presso l’Avvocatura della Regione Lazio. Il 4 dicembre 2007 si è svolta, presso l’Istituto A.C. Jemolo, la cerimonia di assegnazione delle borse di studio, alla presenza dell’Assessore regionale Silvia Costa, del Commissario Straordinario dell’istituto Avv. Aldo Rivela, del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Avv. Alessandro Cassiani, e dei membri della Commissione per l’assegnazione, Prof. Giuseppe La Cute, Avv. Rosa Ierardi e Avv. Rosa Privitera. Nell’occasione sono intervenuti i tirocinanti assegnatari delle borse di studio e i domini degli studi presso i quali svolgeranno la loro attività. Cons. Avv. Rosa Ierardi FORO ROMANO 5-6/2007 843 IL NOSTRO MONDO NECROLOGI IN RICORDO DI FLAVIO GRAZIANI Venerdì 20 luglio 2007 per una embolia, insorta a seguito di un semplice intervento chirurgico al ginocchio, veniva a mancare Flavio Graziani, un giovane e bravo collega da tutti stimato e ben voluto. Pubblichiamo alcuni brani di una accorata lettera a lui dedicata che il padre avv. Giovanni Graziani ci ha fatto pervenire: “Il vuoto che hai lasciato in tutti noi è incolmabile. Nel nostro cuore resterà perenne il ricordo della tua onestà. Come potrei mai dimenticare il tuo viso radioso e felice, in occasione dei tuoi primi successi forensi? Come potrei dimenticare la tua operosità, il tuo costante impegno nel voler aiutare il prossimo e la tua generosità? La nostra vita sembra aver perso ogni significato. Sarai sempre il nostro punto di riferimento.” a cura di Giovanni Cipollone 844 FORO ROMANO 5-6/2007 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE *** avv. prof. UBALDO PERFETTI vice presidente del Consiglio Nazionale Forense *** GLI ORDINI E L’ATTUAZIONE DELLA FORMAZIONE PERMANENTE: DUBBI, REAZIONI E SUGGERIMENTI. SOMMARIO: I -. Premessa: la centralità della funzione dei Consigli dell’Ordine in materia di formazione permanente. II -. I dubbi circa la mortificazione di tale funzione originati dalla stipula di protocolli tra CNF ed associazioni nazionali forensi. Superamento. III -. Le reazioni: la risposta dei Consigli e la condivisione generalizzata delle nuove regole. IV -. Suggerimenti: l’adozione di regolamenti locali in materia di formazione e la sinergia in sede distrettuale. V -. Conclusione: la funzione dei Consigli di controllo della qualità della prestazione professionale come risposta ad una esigenza sociale e garanzia di modernità del sistema ordinistico. *** I -. I Consigli dell’Ordine degli avvocati hanno un ruolo centrale nel meccanismo della formazione permanente; se volessimo affidarci alla sola statistica ritenendola sufficiente ad esprimere tale centralità, basterebbe ricordare che ad essi, al loro ruolo e funzioni, si fa riferimento per ben 32 volte nel contesto di un regolamento composto di pochi articoli, a paragone del Consiglio Nazionale Forense cui ci si riferisce in soli 17 casi. Più concretamente, il ruolo fondamentale dei consigli è dimostrato dalla pluralità, complessità e vastità delle funzioni loro attribuite, riassumibili in quelle di: (a) promozione (art. 3/3); (b) organizzazione (art. 3/3); (c) individuazione (art. 3/1 lett. c); (d) accreditamento (art. 3/3); (e) autorizzazione e riconoscimento (art. 4/1 lett. e); (f) attribuzione (art. 4/2); (g) esonero e dispensa (art. 5/2); (h) vigilanza e controllo (art. 7/1 ed 8); (i) attuazione (art. 7/1, 7/2, 7/3); (l) notizia (art. 3/5). Non è possibile creare una graduatoria di importanza tra queste funzioni, perché è il loro esercizio complessivo che garantisce l’attuazione della formazione permanente; tuttavia promozione, ed organizzazione, da un lato, accreditamento, dall’altro, si prestano più di tutte a rendere evidente la delicatezza ed al contempo l’importanza del ruolo. (1) Il consiglio territoriale è al centro del meccanismo della formazione perché senza la sua organizzazione di un evento formativo, quest’ultimo – per quanto scientificamente apprezzabile – non può produrre crediti utili all’adempimento del debito. Sul consiglio territoriale grava, pertanto, un dovere di attivazione per organizzare, o promuovere, eventi formativi; il che amplia il novero delle attribuzioni istituzionali in una FORO ROMANO 5-6/2007 845 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE direzione che, come vedremo, contrassegna la sua modernità ed è garanzia della sua persistente attualità. (2) Fondamentale è la funzione che si esprime nell’accreditamento. L’averla considerata un appannaggio esclusivo dei Consigli dell’Ordine, è sintomatico del rilievo che essi hanno nella visione del Consiglio Nazionale Forense e ciò (i) sia per il particolare impegno che l’attività richiede, (ii) sia perché, tramite il suo esercizio, essi diventano il perno attorno a cui ruota l’universo delle associazioni forensi ed enti, anche lucrativi, attivi nel settore della formazione. Soprattutto a quest’ultimo riguardo è bene ricordare che nessuno, al di fuori dei Consigli dell’Ordine (e del Consiglio Nazionale Forense), è in grado di produrre eventi autoaccreditanti, non bisognevoli, cioè, di quella valutazione, preventiva o successiva, che è la sola in grado di trasformare un evento generico in un evento formativo capace, ai sensi del regolamento, di generare crediti. Quindi, il rapporto tra associazioni forensi, di qualunque specie e natura, da un lato e Consigli dell’ordine, dall’altro, è – sul piano della formazione permanente – contrassegnato da sovraordinazione funzionale dei secondi rispetto alle prime; rapporto che i recenti protocolli stipulati dal Consiglio Nazionale Forense con alcune associazioni forensi non solo non hanno alterato, ma hanno confermato e se possibile rafforzato, come subito vedremo. II -. Recentemente, il Consiglio Nazionale Forense ha stipulato con l’Unione Camere Penali Italiane un protocollo d’intesa concernente la formazione permanente, sulla cui falsariga sono stati, o verranno stipulati, a breve, altri protocolli con l’Unione Nazionale delle Camere Civili, l’Unione Nazionale delle Camere degli avvocati Tributaristi, l’Associazione Italiana Giovani Avvocati, l’Associazione italiana avvocati per la Famiglia e i minori ed infine la Cassa Nazionale di previdenza forense. Anche l’Associazione Nazionale Forense ha chiesto di poter stipulare un protocollo con il Consiglio Nazionale Forense. Prendendo a modello quello con l’Unione Camere Penali Italiane, il Consiglio Nazionale Forense ha riconosciuto, anzitutto, l’attività formativa svolta dall’Unione nelle discipline penalistiche (art. 1), per poi convenire che “(…) la partecipazione e l’esercizio delle attività formative nell’ambito di eventi formativi nelle discipline penalistiche presentati ed organizzati dall’UCPI, direttamente o attraverso sue articolazioni territoriali, anche per il tramite delle proprie scuole, integrerà assolvimento degli obblighi di formazione continua professionale con l’attribuzione di crediti formativi nella misura stabilita dagli artt. 3 e 4 del regolamento” (art. 2). Nell’art. 3) è stabilito che l’Unione, “(…) anche per le sue articolazioni territoriali, darà preventiva informazione al CNF ed ai Consigli dell’Ordine del luogo di svolgimento, degli eventi formativi dalle stesse organizzati”, indicando natura dell’evento, durata, nominativi dei relatori ed ogni altra informazione utile. Infine, con l’art. 4) è attribuito al CNF il potere di richiedere all’Unione “(…) ulteriori informazioni in merito all’evento e potrà rifiutare l’accreditamento di singoli eventi solo con comunicazione motivata entro dieci giorni dal ricevimento dell’informativa”. I principi del regolamento sul riparto di competenze tra Consiglio Nazionale Forense e singoli Consigli dell’Ordine per l’accreditamento di eventi formativi, riconoscono ai 846 FORO ROMANO 5-6/2007 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE secondi l’esclusiva competenza per quelli destinati a svolgersi localmente (art. 3/3 regolamento), mentre al Consiglio Nazionale Forense spetta l’altra concernente gli eventi esteri, organizzati da enti stranieri, o da realizzarsi localmente, ma caratterizzati da serialità (art. 3/ 3 cit.); appannaggio del Consiglio Nazionale Forense è la facoltà di stipulare specifici protocolli con la Cassa di previdenza e le altre associazioni forensi maggiormente rappresentative, ai fini della loro applicazione anche in sede locale per semplificare ed accelerare le procedure di accreditamento (art. 3/4 regolamento). Ciò posto, la lettura e l’interpretazione del protocollo non può avvenire in un senso che produca la disapplicazione del regolamento, ma, al contrario, deve compiersi in un modo che sia conforme ad esso con particolare riferimento alle regole sul riparto di competenze; il protocollo, infatti, non è altro che una delle modalità di attuazione del regolamento, rappresentandone strumento di semplificazione e di accelerazione delle procedure per cui, muovendosi in quell’ottica, non può essere, per definizione, eversivo dei suoi contenuti. Alla luce di ciò, se in astratto la stipula del protocollo è di specifica competenza del Consiglio Nazionale Forense, in concreto la sua portata non può mortificare la benché minima prerogativa dei Consigli dell’Ordine, tanto meno quella relativa alla competenza sull’accredito. Gli eventi accreditati per suo tramite dal Consiglio Nazionale Forense sono infatti quelli stessi che quest’ultimo avrebbe potuto e dovuto accreditare anche al di fuori di un protocollo e cioè gli eventi seriali; per tali dovendosi intendere quelli che sono destinati a svolgersi in almeno due realtà territoriali con contenuto in tutto e per tutto identico, sia per quanto attiene alla materia, sia per quanto attiene alle modalità, compresi i relatori. Il protocollo assume, dunque, la sola funzione di semplificare le procedure di accreditamento in sede nazionale partendo dal presupposto, dato per assodato in quanto frutto di preventiva verifica, che la singola associazione firmataria, in ragione della sua storia, tradizione, serietà ed esperienza in un dato settore, non può non essere organizzatrice di eventi in linea con i caratteri richiesti dal regolamento. Ne deriva che per quelli seriali organizzati dall’associazione nazionale firmataria di un protocollo, da essa attuati direttamente sul territorio, o tramite le sue articolazioni periferiche, le attribuzioni proprie dei singoli Consigli dell’Ordine resteranno quelle previste dal regolamento per gli eventi seriali accreditati dal Consiglio Nazionale Forense. Il consiglio nel cui territorio si svolge uno dei questi eventi: (i) dovrà, per prima cosa, verificarne l’appartenenza al novero degli eventi accreditati ai sensi del protocollo dal Consiglio Nazionale e la sua natura seriale; ciò sarà possibile perché l’associazione stipulante deve adempiere l’obbligo di cui all’art. 3) del protocollo (qui assunto a paradigma) secondo cui va data “(…) preventiva informazione al CNF ed ai Consigli dell’Ordine di svolgimento, degli eventi formativi dalle stesse organizzati con riguardo alla natura dell’evento, alla sua durata, ai nominativi di eventuali relatori ed interventori con ogni altra utile informazione”. In caso di inadempimento nei confronti del consiglio territoriale, quest’ultimo si potrà attivare con richiesta di informazioni al Consiglio Nazionale Forense. (ii) Secondariamente dovrà verificare se esiste e, nell’affermativa, se è funzionale allo scopo, il sistema di controllo delle presenze. (iii) Da ultimo resta sempre il potere/dovere del consiglio territoriale di controllare la FORO ROMANO 5-6/2007 847 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE scientificità degli eventi e la loro congruenza con gli scopi del regolamento; caratteri che, dati per scontati in ambito protocollare in considerazione delle qualità soggettive dell’associazione, devono poi trovare riscontro nel caso concreto. L’esito negativo del controllo di uno qualsiasi di tali aspetti, imporrà al consiglio territoriale un’immediata segnalazione al Consiglio Nazionale Forense per la revoca – se del caso - dell’accreditamento del singolo evento, o nei casi più gravi, per l’esercizio del potere di recesso di cui all’art. 8) del protocollo. Come si vede, da un lato si dimostra che quest’ultimo non può essere occasione di aggiramento del regolamento, dall’altro che l’unica attività sottratta al consiglio locale è solo quella relativa alla formulazione del giudizio di accreditamento; ma ciò, non quale conseguenza del protocollo, bensì dei principi originari e regolamentari sul riparto delle competenze, trattandosi di eventi seriali per i quali – ribadiamo – anche a prescindere dal protocollo, il giudizio è sempre riservato al Consiglio Nazionale Forense. Se invece l’associazione, o una sua articolazione periferica, intendessero organizzare in sede locale un evento non seriale, il protocollo d’intesa non è più applicabile e sarà il consiglio territoriale a determinare se ed in che misura l’evento è da accreditare secondo il regolamento. Come si vede, il sistema dei protocolli non lede minimamente la speciale primazia funzionale rispetto al fenomeno associazionistico riconosciuta ai Consigli dell’ordine in questa speciale materia (per le ragioni esposte nella relazione di accompagnamento del Regolamento e riferibili, sostanzialmente, alla necessità di spostare l’attenzione sull’evento formativo e non sul soggetto che l’organizza); ai consigli, pertanto, spetterà sempre una penetrante funzione di controllo e valutazione. III -. Circa le reazioni alle novità introdotte dal regolamento, si può dire che esse sono state complessivamente molto positive. La speciale commissione costituita presso il Consiglio Nazionale Forense e deputata al controllo, tra l’altro, dei piani formativi predisposti dai singoli ordini ai sensi dell’art. 7/2 del regolamento, nella riunione del 14 novembre ha verificato che 84 Consigli hanno presentato i piani nel rispetto del termine del 31 ottobre 2007; di questi, 7 sono stati approvati così come pervenuti, 76 sono stati interloquiti. Le richieste di accreditamento pervenute al Consiglio Nazionale Forense sono invece state 75, di cui 66 relative ad eventi programmati e 9 ad eventi già svolti; di queste, ne sono state esaminate 60, di cui 20 sono risultate accreditabili. Molti Consigli dell’Ordine hanno preannunciato l’invio a breve dei loro piani. A fronte di questa adesione che può dirsi molto soddisfacente, si registrano isolate voci dissenzienti; si tratta, in particolare, di tre o quattro Consigli dell’Ordine che hanno contestato l’iniziativa in sé di adozione del regolamento, sul riflesso dell’esistenza di una loro potestà regolamentare autonoma in materia. Sono stati anche presentati due ricorsi al TAR del Lazio per l’impugnativa del regolamento da parte di singoli avvocati. Ma l’obiezione non coglie nel segno in astratto ed in concreto: (i) in astratto, perché non può certo essere messo in discussione il potere regolamentare del Consiglio Nazionale Forense nella materia della formazione permanente, perché (a) da un lato l’art. 13 del codice deontologico forense eleva al rango di dovere deontologico il 848 FORO ROMANO 5-6/2007 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE rispetto dei “(…) regolamenti del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio dell’ordine di appartenenza concernenti gli obblighi e i programmi formativi”, mentre (b) dall’altro è oramai ius receptum che “(…) le deliberazioni con le quali il Consiglio Nazionale Forense procede alla determinazione dei principi di deontologia professionale e delle ipotesi di violazione degli stessi, costituiscono (…) regolamenti adottati da un’autorità non statuale in forza d’autonomo potere in materia che ripete la sua disciplina da leggi speciali in conformità dell’art. 3/2 delle disposizioni sulla legge in generale” onde si tratta “ di legittima fonte secondaria di produzione giuridica” (Cass. sez. unite, 3 maggio 2005, n. 9097 in Rass. Forense, 2005, fasc. 3-4, 1348). Soggiungono le sezioni unite della Corte di cassazione che “(:..) l’autonomia degli ordinamenti professionali rispetto a quello statuale – della quale è peculiare espressione l’autodichia attuata mediante sia il codice d’autoregolamentazione di categoria sia la decisione anche giurisdizionale de singolo caso disciplinare – venga tuttora considerata un valore altamente positivo in una società libera e democratica” (Cass. sez. unite 9097/2005 cit.); (ii) ma nemmeno in concreto l’obiezione è corretta, perché l’esercizio di questo potere non interseca la sfera di autonomia regolamentare dei singoli Consigli dell’Ordine e quindi non può lederla. Essi restano infatti pienamente liberi – come prefigura il cit. art. 13 - di adottare propri regolamenti in materia i quali, muovendosi all’interno del quadro disegnato dal Consiglio Nazionale Forense, abbiano lo scopo di dettagliare modalità, tempi ed aspetti delle procedure costituenti il riflesso delle loro attribuzioni. Trattasi, in buona sostanza, di regolamenti di attuazione di quello del Consiglio Nazionale Forense, deputati a standardizzare e procedimentalizzare, in particolare, il meccanismo dell’accredito con previsione di griglie, parametri, condizioni, caratteristiche degli eventi in presenza dei quali esso può, o non può, concedersi. Sempre attraverso il regolamento d’attuazione potranno stabilirsi le modalità di funzionamento ed i criteri di giudizio cui si debbono attenere eventuali commissioni costituite allo scopo. IV -. Questa dell’adozione di regolamenti locali appare, dunque, modalità più che adeguata per conferire trasparenza e snellezza all’attività in materia del Consiglio dell’Ordine sempre che - si ribadisce - il regolamento non sia eversivo del contenuto di quello del Consiglio Nazionale Forense. La sinergia tra ordini distrettuali, poi, costituisce ulteriore accorgimento funzionale ad un razionale esercizio del potere/dovere di formazione. Le unioni distrettuali – come già precisato nella relazione di accompagnamento al regolamento – sono le sedi naturali ove l’offerta formativa può essere omogeneizzata per una platea di fruitori più ampia di quella circondariale, tramite coordinamento di iniziative, sia dal punto di vista cronologico, sia contenutistico; evitando così, tra l’altro, anche il rischio della sovrapposizione di eventi formativi simili organizzati dai singoli consigli circondariali. Tra gli 84 piani formativi esaminati dal Consiglio Nazionale Forense, solo poco più di quattro provenivano dallo stesso distretto ed esprimevano la posizione comune di altrettanti consigli circondariali. V -. L’aggiornamento inteso come lifelong learning e cioè come processo culturale di crescita professionale, piuttosto che come mantenimento di conoscenze acquisite, è la sfida all’avvocatura nel presente. FORO ROMANO 5-6/2007 849 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE La classe forense italiana non può restare indifferente al fatto che già dal 2000 il Consiglio d’Europa e dal 1999 il CCBE, raccomandano di considerare questo aspetto dell’esercizio della professione come fattore chiave per favorire competitività e sviluppo economico. Gli avvocati si affacciano a questo proscenio da buoni ultimi rispetto ad altre categorie professionali e costituisce un preciso imperativo morale quello di perseguire con determinazione l’obiettivo della formazione permanente quale fattore di maturazione culturale a garanzia della qualità della prestazione. I Consigli dell’Ordine dovrebbero, non solo assecondare questa linea di tendenza, ma anche e soprattutto assumere il ruolo che loro compete di fattori direttivi del cambiamento professionale; dalla società sale la richiesta di un atteggiamento culturale più consapevole degli obblighi, non solo giuridici, ma anche morali e sociali che l’esercizio della professione comporta se essa vuol essere in linea con la sua alta funzione. Ai Consigli dell’Ordine la responsabilità di comprendere che la garanzia della qualità della prestazione professionale è, contemporaneamente, garanzia della loro permanente vitalità perchè li trasforma, da centri di imputazione di interessi solo corporativi della categoria – ruolo che li confinerebbe a breve nella dimensione dell’antistoricità e quindi dell’irrilevanza – in garanti della capacità degli avvocati di rispondere alla pretesa sociale di comportamenti professionali in linea con l’alta funzione che l’art. 24 della Costituzione riconosce all’avvocatura. Roma, 23 novembre 2007 EMENDAMENTI AL D.D.L. AC-3256 (Legge finanziaria per il 2008), ART. 53-BIS IN TEMA DI AZIONI COLLETTIVE I presenti emendamenti sono stati elaborati dal gruppo di lavoro presieduto dal cons. Alessandro Bonzo assistito dagli avv. Giuseppe Colavitti e Cesare Pagotto. Hanno partecipato ai lavori: prof. Antonio Briguglio, prof. Sergio Chiarloni, prof. Giorgio Costantino, prof. Giuseppe Miccolis, prof. Bruno Sassani, prof. Vincenzo Vigoriti, avv. Giuseppe Carriero, avv. Luciano Di Via, avv. E. Granata, dott. Antonio Matonti, dott. Luciano Panzani, avv. Chiara Petrillo, dott.ssa Tiziana Pompei, avv. Giuseppe Tiracorrendo, avv. Laura Vasselli Dopo l’articolo 53, inserire il seguente: “Art. 53-bis. (Disciplina dell’azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori) 1. Il presente articolo istituisce e disciplina l’azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori, quale nuovo strumento generale di tutela nel quadro delle misure nazionali volte alla disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti, conformemente ai princìpi stabiliti dalla normativa comunitaria volti ad innalzare i livelli di tutela. 2. Dopo l’articolo 140 del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, è inserito il seguente: “Art. 140-bis – (Azione collettiva risarcitoria). – 1. Le associazioni dei consumatori e degli 850 FORO ROMANO 5-6/2007 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE utenti di cui al comma 1 dell’articolo 139 e gli altri soggetti di cui al comma 2 del presente articolo, fermo restando il diritto del singolo cittadino di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi conformemente a quanto previsto dall’articolo 24 della Costituzione, possono richiedere singolarmente o collettivamente alla Corte di appello del luogo ove ha la sede legale o la residenza il convenuto, l’accertamento del diritto a condanna al risarcimento dei danni e la restituzione delle somme dovute direttamente ai singoli consumatori o utenti interessati, in conseguenza di atti illeciti commessi nell’ambito di rapporti giuridici relativi a contratti cosiddetti per adesione, di cui all’articolo 1342 del Codice Civile, che all’utente non è dato contrattare e modificare, di atti illeciti extracontrattuali, di pratiche commerciali scorrette di cui al d.lgs. 146/07 o di comportamenti anticoncorrenziali, messi in atto da fornitori di beni e servizi nazionali e locali, sempre che ledano i diritti di una pluralità di consumatori o di utenti anche ai sensi dell’art. 32-bis del testo unico della finanza approvato con d.lgs. 58/1998. 1-bis. Nel comma 1° dell’art. 140 la parola “Tribunale in composizione monocratica” è sostituita con “Corte di Appello”. 2. Con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentite le competenti Commissioni parlamentari, sono individuate, a seguito di apposita domanda, le ulteriori associazioni di consumatori, investitori e gli altri soggetti portatori di interessi collettivi legittimati ad agire ai sensi del presente articolo. Altre associazioni sono legittimate all’esercizio di singola azione collettiva di cui al comma precedente previa presentazione di apposita istanza rivolta al Ministro della Giustizia, che provvede valutata l’adeguata rappresentatività in relazione al caso concreto. In mancanza di provvedimento espresso nel termine di novanta giorni dalla presentazione della domanda l’autorizzazione si intende concessa. 3. L’atto con cui il soggetto abilitato promuove l’azione collettiva di cui al comma 1 produce gli effetti interruttivi della prescrizione ai sensi dell’articolo 2945 del codice civile, anche con riferimento ai diritti di tutti i singoli consumatori o utenti conseguenti al medesimo fatto o violazione. 4. Con la sentenza di accoglimento il giudice determina i requisiti ed i criteri in base ai quali deve essere fissata la misura dell’importo da liquidare in favore dei singoli consumatori o utenti. 5. In relazione alle controversie di cui al comma 1, davanti al giudice può altresì essere sottoscritto dalle parti un accordo transattivo nella forma della conciliazione giudiziale. 6. La definizione del giudizio nel merito rende inammissibile o improcedibile ogni altra azione collettiva ai sensi del presente articolo nei confronti dei medesimi soggetti e per le medesime fattispecie. 7. A seguito della pubblicazione della sentenza di cui al comma 4 ovvero della sottoscrizione dell’accordo transattivi di cui al comma 5, le parti, singolarmente o tramite delega alle associazioni di cui ai commi 1 o 2 promuovono la composizione non contenziosa delle controversie azionabili da parte dei singoli consumatori o utenti presso uno degli organismi di cui all’art. 38 del d. lgs. 17 gennaio 2003, n. 5 e successive modificazioni, ovvero dinanzi ad uno degli organismi di composizione stragiudiziale delle controversie costituiti ai sensi del comma 4 dell’art. 2 della legge 29 dicembre 1993, FORO ROMANO 5-6/2007 851 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE n. 580, cui possono ricorrere tutti gli interessati. Si applicano le disposizioni di cui agli articoli 39 e 40 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 5 e successive modificazioni. Il verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti e dal conciliatore definisce i modi, i termini e l’ammontare per soddisfare i singoli consumatori o utenti nella loro potenziale pretesa. La sottoscrizione del verbale rende improcedibile l’azione dei singoli consumatori o utenti per il periodo di tempo stabilito dal verbale per l’esecuzione della prestazione dovuta, e comunque non oltre sei mesi. La prescrizione dell’azione resta sospesa.1 8. In caso di mancata adesione alla composizione di cui al comma 7 In caso di inutile esperimento della composizione di cui al comma 7, il singolo consumatore o utente può agire giudizialmente, in contraddittorio, al fine di chiedere l’accertamento, in capo a se stesso, dei requisiti individuati dalla sentenza di condanna di cui al comma 4 e la determinazione precisa dell’ammontare del risarcimento dei danni riconosciuto ai sensi della medesima sentenza. 9. La sentenza di condanna di cui al comma 4, unitamente all’accertamento della qualità di creditore ai sensi dei commi 7 e 8, costituisce ai sensi dell’articolo 634 del codice di procedura civile, titolo per la pronuncia da parte del giudice competente di ingiunzione di pagamento, richiesta dal singolo consumatore o utente, ai sensi degli articoli 633 e seguenti del medesimo codice di procedura civile. 10. La sentenza di condanna di cui al comma 4, ovvero l’accordo transattivo di cui al comma 5 debbono essere opportunamente pubblicizzati su almeno due quotidiani a diffusione nazionali a cura e spese della parte convenuta, onde consentire la dovuta informazione alla maggiore quantità di consumatori e utenti interessati. 11. Nelle azioni collettive aventi ad oggetto prodotti o servizi venduti attraverso contratti conclusi secondo le modalità previste dall’articolo 1342 del codice civile, la diffusione di messaggi pubblicitari ingannevoli, accertati dall’autorità competente, rende nulli i contratti nei confronti di tutti i singoli consumatori o utenti nel periodo di diffusione del messaggio stesso. La nullità può essere fatta valere solo dal promotore dell’azione di gruppo. 12. In caso di soccombenza, anche parziale, del convenuto, lo stesso è condannato al pagamento delle spese legali. In ogni caso, il compenso dei difensori del promotore della azione collettiva non può superare l’importo massimo del 10 per cento del valore della controversia”. Se risulta che la parte soccombente ha agito o resistito in giudizio con malafede o senza la normale prudenza/colpa grave, il giudice, con la sentenza che pronuncia sull’azione collettiva di cui al comma 1, oltre che al rimborso delle spese legali la condanna anche d’ufficio e senza necessità di prova del danno, al pagamento di una somma equitativamente determinata da corrispondere all’altra parte a titolo risarcitorio. 13. Le disposizioni di cui al presente articolo diventano efficaci decorsi 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge”. Roma, 23 novembre 2007 ___________________________ 1 Emendamento suggerito anche da Unioncamere e Conciliatore Bancario 852 FORO ROMANO 5-6/2007 EXTRAVAGANTES CONTRO LA MUTABILITÀ E PROLIFERAZIONE ECCESSIVE DELLE LEGGI ( Avv. Domenico Giustiniani ) Nel vigente positivismo giuridico prevale il principio cardine “ius quia . . . iussum” da una qualche autorità sovrana, umana e statuale. E se ciò non bastasse il diritto positivo, fatto di leggi, regolamenti e decisioni, muta con una certa disinvolta facilità e indifferenza con l’illusoria pretesa di regolamentare tutte le azioni e i fatti umani, sempre meglio comunque da regolare con leggi piuttosto che dai giudici, almeno secondo Aristotele, per ovvi motivi: “Melius est omnia ordinari lege, quam dimittere iudicum arbitrio” ( Retorica, I,1 ). La legge è agli uomini per rendere possibile la loro civile convivenza ed ha tra i suoi fini il condurre gli stessi alla virtù della giustizia “sed gradatim et non subito “. I cambiamenti repentini, anche nell’ambito sociale e quindi giuridico, sono infatti sempre deleteri, come ben sapevano gli antichi Romani che innestavano le innovazioni nel riverenziale ossequioso rispetto delle tradizioni, senza mai sconvolgerle o cambiarle del tutto se non appunto “gradatim” in un certo lasso di tempo, come fa la chiesa cattolica. La natura dell’uomo è mutevole ed è quindi giusto che la legge muti al variare delle situazioni. Sarebbe utopistico, se non per diritto naturale, che la legge fosse infatti immutabile. Ma esigenze pratiche, oltre che di principio, impongono una certa cautela e prudenza nel cambiare una legge, a meno che ciò non sia assolutamente necessario o per evitare un detrimento maggiore oppure che essa sia manifestamente iniqua, avendo comunque però il fine di giovare al bene comune, come si esprime il Doctor angelicus nella sua definizione : “Ordinatio rationis ad bonum commune ab eo qui curam habet comunitatis promulgata” (Sum Theol. I-II, q. 90), cioè comando dettato dalla ragione per il bene comune da parte di chi è responsabile di una comunità. Definizione da cui emergono tre caratteristiche essenziali di una vera legge: a) ordine, suggerito dalla Ragione; b) scopo della legge è sempre quello del bene comune; c) ordine emanato da chi è investito da vera autorità. Il mutare le leggi deve quindi essere fatto con prudenza da coloro che le fanno, anche perché come affermava l’ Aquinate, citando Agostino, il filosofo di Tagaste: “In quibus etiam Augustinus dicit esse moderationem attendendam, ne conversatio fidelium onerosa reddatur” (Sum Theol. I-II, q. 107, a. 4), cioè si deve usare una grande moderazione per non rendere troppo gravosa la vita degli uomini. Agli effetti pratici, la rapida successione e moltiplicazione di leggi comporta la diminuzione della sua forza coattiva, togliendo il sostegno della consuetudine, qui intesa non nel senso di fonte normativa del diritto bensì come sinderesi, abito o abitudine sentita e seguita in modo quasi naturale da coloro che devono osservarla: “Leges habent maximam virtutem ex consuetudine. Et inde non sunt de facili mutandae” (Sum. Theol. I-II, q. 97, a. 2, ad 1) et ad 2: “Difficile enim est consuetudinem multitudinem removere” ( ibidem ). Al contrario, la mutabilità e proliferazione eccessive delle leggi comporta: 1) l’incertezza del diritto; 2) il pregiudizio alla stima e al prestigio della legge e del legislatore; 3) la percezione che la legge sia un’imposizione arbitraria e contro ragione; 4) problematiche inerenti alla sua interpretazione ed applicazione; 5) la difficoltà della conoscenza ed osservanza sia dei giudici che da parte degli uomini. Perciò, dai giuristi contrari ad ogni eccessiva mutazione e proliferazione FORO ROMANO 5-6/2007 853 EXTRAVAGANTES sine necessitate di leggi, è fortemente sentito il bisogno di stabilità; ma anche dai filosofi, tra i quali Aristotele, che ci avvisa “qui facile mutat legem, quantum est de se, debilitat legis virtutem” (in II Politic., lect.12, 295). E persino dai letterati, visto che Dante Alighieri nel rimproverare la sua città di Firenze, che troppo cambiava le sue leggi, ebbe a scrivere : “ ... fai tanto sottili / provvedimenti ch’a mezzo novembre / non giunge quel che tu d’ottobre fili “ ( Divina Commedia, Purg.,VI,142 – 144 ) e così, sebbene in ben altro contesto, il giureconsulto e poeta Cino da Pistoia in un suo sonetto: “ A che Roma superba tante leggi. Mercè, Dio! chè i miei giorni ho male spesi in trattar leggi, tutte ingiuste e vane senza la tua che scritta in cor si porta”, cui fa eco anche il sommo Giustiniano che “ d’entro le leggi trasse il troppo e ‘l vano” ( Dante, Div. Comm., Paradiso, VI, 12 ). Certo non bisogna adottare l’espediente dei Locresi – come ci tramanda Demostene nel Contra Timocrate, 139 – i quali, per scongiurare il pericolo del continuo mutamento delle leggi, mettevano un cappio al collo a chi voleva proporre una nuova legge; e se la legge non appariva né bella né utile gli davano uno strattone. Ed Aristotele nel criticare Ippodamo, che escogitava leggi su leggi, afferma che è necessaria molta prudenza nel cambiamento delle leggi, perché si corre il rischio di cadere nel peggio: anche un minimo miglioramento potrebbe infatti essere dannoso, perché abitua gli uomini a mutare facilmente le leggi. Così la legge non avrebbe efficacia perché gli uomini non le obbediscono senza abitudine,la quale si contrae in un certo lasso di tempo, e cosi il passare facilmente dalle leggi esistenti ad altre nuove leggi non fa che indebolire il potere obbligante della legge (cfr. Aristotele, Politica, II, 8, 1269, a 20-24). Lo Stato quindi non deve essere una macchina per fare le leggi, ma come diceva il Carnelutti: “La legge è fatta non solo per comandare ma per durare. Non può essere naturalmente eterna, ma deve essere longeva. Ogni mutamento della legge rappresenta un turbamento di equilibrio, uno sconvolgimento di previsioni, un rallentamento di iniziative. Conviene che le leggi si preparino con esperienza e si approvino con cautela. Meglio sopportare una legge cattiva che cambiarla troppo spesso” (F. Carnelutti, La crisi della legge, in : Discorsi intorno al diritto, vol. I, Padova 1937, pp.179-190). E di conseguenza sono sempre attuali le parole di Saint-Just: “Occorrono poche leggi. Ove ve ne sono molte, il popolo è schiavo...Colui che dà al popolo troppe leggi è un tiranno” (L.De Saint-Just, Frammenti sulle istituzioni repubblicane, trad.ital.Torino 1952, p. 45), come aliis verbis precedentemente aveva affermato anche Tacito: “Corruptissima res publica plurimae leges” (Ann., III, 27). Siano gli antichi a noi d’esempio con le XII Tavole, autentica pietra miliare giuridica sia per i periodi precedenti che successivi, di cui è memoria finanche ai nostri giorni, e in linea di principio “codificazione” tuttora valida ed esemplare, che seppur risalente al 451 a.C., tra l’altro, fu lume pei secoli successivi tant’é che Cicerone dirà: “Discebamus enim pueri ut carmen necessarium duodecim tabularium leges”. E che dire allora del Corpus Juris Justiniani, sopravvissuto nei secoli e diritto vigente nel Medioevo quale Jus Commune in epoca comunale fino ai primordi dell’evo contemporaneo con l’Usus Modernus Pandectarum quale legge applicata negli stati tedeschi. Ben altro dalla codificazione delle leggi degli stati dell’Europa continentale che da circa due secoli si affannano in effimere stesure di codici. Manca a detti codici, infatti, la longevità, l’uso nel tempo, che è un valore talmente considerato dai nostri avi che attribuivano al termine vecchio diversi significati con proprie connotazioni, ora inteso come antiquus – ciò che esisteva ante ed ora non più –, ora con vetus – esistente da anni e tuttora perdurante –, ora con vetustus, che invece ha insito il senso di lode ed è degno di rispetto, 854 FORO ROMANO 5-6/2007 EXTRAVAGANTES differenziandoli quindi da priscus, quale segno di riverenza, e da inveteratus, che ha profonde radici nel passato e da tempo perdura. Chi non coglie il significato diverso tra “prisci mores” o “consuetudo” definita da Cicerone nei suoi scritti ora “vetustas”, ora “diuturna “, ora “inveterata consuetudo”? Roma, 29 Ottobre 2007 LA LUNGA ECO DEL CONTUBERNIU CICALATA GIURIDICO - LETTERARIA Chi di voi, Signori ignora il venerando istituto del contubernium? Non uno io stimo; ciò nondimeno ho vaghezza di ripercorrere con voi il nascere e il divenire di questo istituto, in particolare nelle sue accezioni di unione stabile tra dominus e serva. Già le Storie Sacre ne parlano e, se non è vano quanto nella Bibbia si legge, nel libro della Genesi ( Gen. 16,1-18), Abramo ebbe rapporto contubernale con la schiava Agar detta l’Egiziana, nell’ambito del quale nacque un figlio chiamato Ismaele. Ma si deve al genio giuridico romano l’aver portato ad alta perfezione l’istituto, così come lo conosciamo, in particolare nell’accezione di unione stabile tra schiavi o tra un dominus e una schiava ( il cosiddetto contubernium misto) oggetto della presente cicalata,tralasciando pertanto l’accezione militare del termine da intendersi come rapporto cameratesco di militari che vivono sotto la stessa tenda. Poiché gli schiavi erano oggetto e non soggetto di diritti e mancavano cioè di capacità giuridica, non poteva istituirsi nessun rapporto produttivo di conseguenze giuridiche, tal che la relazione conturbenale consisteva in un rapporto di fatto per cui i figli nati da questa unione assumevano lo status di liberi naturales con conseguente esclusione di qualsiasi diritto successorio. Riguardo poi ai rapporti tra i due sessi all’interno del contubernium misto, la legge romana splendeva di chiarezza quale era sua precipua caratteristica e stabiliva così: se è il libero che vive con una schiava, questi non subisce alcuna conseguenza, anche se la schiava è di altri (C, de libera causa, 7,16 ). Qualora invece sia una domina che vive in contubernium con un servo, essa diverrà serva del dominus di questo ( ex S. C. Claudiano, poi abolito in età giustinianea ; Gai, 1,84 e 160; Ulp. 11,11; Paul.,Sent; 2,21 ). A partire dall’età costantiniana prevalse la tendenza di evitare in caso di divisione di eredità o alienazione di schiavi lo smembramento del contubernium intra servos. Ma al di là della pallida e un po’ polverosa elencazione delle disposizioni normative citate, dobbiamo immaginare quali delicate storie d’amore siano fiorite all’ombra di questo vetusto istituto. Ricordiamo in primis quella romanzata tra Petronio, arbiter elegantiarum, e la sua bella schiava spagnola Eurice che preferì suicidarsi con lui, sottoposto all’ iniquo ordine neroniano di suicidio. Qualcuno mi obietterà che è una storia inventata di sana pianta dallo scrittore polacco Senkiewick autore di Quo Vadis, ma (1895) a me piaceva, così l’ho citata lo stesso. FORO ROMANO 5-6/2007 855 EXTRAVAGANTES Frutto di un altro romanzo è il contubernium che nell’Asino d’Oro di Apuleio (sec. II d. C.) vede protagonista Lucio e la procace servetta Fotide, che fu però cagione della sua metamorfosi in asino. Un contubernium amoroso storicamente documentato è quello che vide protagonista il poeta Ausonio (sec V d.C.) e la schiava sveva di nome Bissula. Per lei il poeta scrisse deliziose pagine di poesia di cui a me piace tradurre alcune composizioni: SULLA MEDESIMA BISSULA Delizia,voluttà, gioco d’amore, piacere, tu sei una barbara, ma superi, mia luce, tutte le fanciulle del Lazio. Bissula, nome rusticanello per una fanciulla così tenera, e un po’ orrido per chi non vi è abituato, ma bello per il suo padrone A UN PITTORE, SUL MODO DI DIPINGERE BISSULA Pittore, se pensi di fare un ritratto alla mia pupilla, cerca di imitare ( la ricerca di fiori variopinti ) che effettuano le api dell’Imetto. Nelle nebbie claustrali del Medio Evo, nonostante, gli sforzi della Chiesa per eliminarlo, il vetusto contubernium faceva sempre capolino qua e là; mi riferisco nello specifico ad atti notarili pisani e genovesi dei sec XIII - XIV dai quali si evince come questo istituto fosse ancora ben vivo. CONTRATTO DI IACOBO PORCO 31 marzo 1279 In Christi nomine amen! Io Cerasia Siciliana prometto e convengo con te Iacobo Porco di stare con me e abitare con te e in casa tua e che io debbo stare come femmina tua e che nessun’altra persona abbia a che fare di conseguenza e che se io abbia conoscenza carnale con un altro uomo concedo licenza che tu possa tagliarmi il naso o una mano o un piede a tuo piacimento e che in ogni modo possa prendere vendetta della mia persona come meglio ti piacerà. (Archivio di Stato di Genova, S.M., Cartolare 53, cc. 117 r.ev.citato in Archives de ’Orient Latin, I, 1881 P.90) (Trad. dell’Autore) CONTRATTO DI MARCO BENTRAMO 8 DICEMBRE 1287 In nomine Domini amen. Io Giannetta Oliveti prometto e convengo con te Marco Bentramo che io debbo stare con te come tua serva e amante per i prossimi sei anni venturi e venire con te in luogo e terra che vorrai e tu vorrai condurmi con te per fare ogni servizio alla tua persona 856 FORO ROMANO 5-6/2007 EXTRAVAGANTES e alla tua casa e di custodire e conservare le tue cose in buona fede e senza frode e che io non me ne vada dal tuo servizio fino alla scadenza del detto termine senza licenza e comando e che tu mi darai per mio corrispettivo vitto e vestiti convenienti e che se alla fine di detti sei anni mi vorrai licenziare, mi dovrai dare per remunerazione dieci libre di genovini d’oro. Viceversa io Marco prometto e convengo con te Giannetta di tenerti come mia serva e amante fino allo spirare di detto termine e di condurti con me in Qualunque luogo, e di darti vitto e vestiti convenienti e di tenerti e proteggerti sana e ammalata fino al predetto termine e alla fine di detti sei anni se non vorrai rimanere con me di darti dieci libre di genovini d’oro. (Archivio di Stato di Genova, S.M., Cartolare 68, cc. 103 r.ev. citato in Archives de l’Orient Latin, I, 1881 P.90) (Trad. dell’Autore ) Premesso che nel Medio Evo e nell’Età Moderna la popolazione degli schiavi consisteva essenzialmente nei turchi saraceni e africani, fatti prigionieri in battaglia c’è da dire che schiave bellissime di queste etnie entrarono a far parte delle corti europee, come testimonia pure il Parmigianino con il suo dipinto La schiava turca esposta nella Galleria Nazionale di Parma. Il contubernium era inoltre oggetto di molte commedie dell’epoca, da Calderon de la Barca fino alla Commedia dell’Arte Italiana, per non parlare del magico mondo del melodramma; basti pensare agli atti buffi unici Pimpinone e Vespetta, (1725) di J.Ph Teleman, e La Serva Padrona, di Giovan Battista Pergolesi 1732. Con la rivoluzione francese il contubernium fece le valigie e partì per le Americhe dove l’ambiente era ancora propizio. Come non ricordare a questo punto gli idilliaci amori contubernali tra il 2° Presidente degli Stati Uniti D’America Thomas Jefferson e la sua bella schiava negra, nella villa neo-palladiana di Monticello in Virginia, punta di un iceberg di millanta contubernia nati nelle soleggiate piantagioni degli Stati del Sud, per non parlare del Centro e del Sud America. Tuttavia le romantiche storie coloniali contuberniali del sec. XIX non videro l’inizio di quello successivo. Si spegne così, nella Civiltà Occidentale quella lunga eco più che millenaria Il cui ultimo poetico sospiro può essere reso da Guido Gozzano ne I colloqui (1911) ELOGIO DEGLI AMORI ANCILLARI I Allor che viene con novelle sue ghermir mi piace l’agile fantesca che segretaria antica è fra noi due. M’accende il riso della bocca fresca, l’attesa vana, il motto arguto, l’ora, e il profumo di storia boccaccesca.... FORO ROMANO 5-6/2007 857 EXTRAVAGANTES Ella m’irride, si dibatte, implora, invoca il nome della sua padrona: “Ah! Che vergogna “ Povera Signora! “Ah! Povera Signora! ...” E s’abbandona. II Gaie figure di decamerone le cameriste dan, senza tormento, più sana voluttà che le padrone. Non la scaltrezza del martirio lento non da morbosità polsi riarsi, e non il tedioso sentimento Che fa le notti lunghe e il sonno scarsi, non dopo voluttà anima triste: ma un più sereno e maschio sollazzarsi. Lodo l’amore delle cameriste! Novembre 2007 858 Avv. Massimiliano Kornmuller FORO ROMANO 5-6/2007 EXTRAVAGANTES PHILOGELOS La forza del destino Marco Aurelio fu avvertito da un amico a lui fedele di aver saputo che un personaggio molto ambizioso tramava per usurpargli il trono. Marco Aurelio gli rispose: “lasciamolo fare, se ciò non si avvererà egli soccomberà ma se è destino che ciò avvenga nessuno potrà mai uccidere il proprio successore”. L’origine dell’invasione longobarda Narsete, celebre eunuco di Costantinopoli, uomo di fiducia prima di Giustiniano e poi di Giustino, era un valente generale. Ebbe anche importanti incarichi come ambasciatore. Sono proverbiali gli aspri contrasti con l’imperatrice Sofia, moglie di Giustino, la quale un giorno, con l’intento di beffeggiarlo, gli inviò alcuni fusi per la tessitura, accompagnandoli con uno scritto che riportava questa frase: “torna a filare con le mie donzelle”. Narsete non si scompose più di tanto e le rispose con un altro scritto: “filerò una tela in cui difficilmente rimarrà integro l’ordito dell’impeto”. Infatti, in tutta segretezza, stava tramando per far invadere l’Italia dai Longobardi così come è poi accaduto. Una “finanziaria” perfetta L’imperatore Caligola, come riferisce Svetonio, mediante semplici pretesti fece uccidere molti ricchi romani che vivevano nell’agiatezza, al fine di impossessarsi delle proprie ricchezze. Una volta esclamò: “come sarebbe stato meraviglioso se il popolo romano avesse avuto una testa sola, così senza ulteriori fatiche, avrei potuto tagliarla con un solo colpo”. Le due facce del problema Callicratide, generale spartano, durante la guerra del Peloponneso venne a trovarsi in gravi difficoltà economiche per mancanza di mezzi che consentissero il proseguimento della guerra. Gli si presentò un tizio che gli offrì 50.000 mine, a condizione di poter ottenere un vantaggio che mai avrebbe potuto ottenere perché ingiusto. Callicratide rifiutò e Cleandro, uno dei suoi ufficiali, nel disapprovarlo disse: “se io fossi Callicratide avrei sicuramente accettato”. “Anche io” gli rispose Callicratide “avrei accettato se fossi stato Cleandro”. Giovanni Cipollone FORO ROMANO 5-6/2007 859 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Domenico MARAFIOTI “La foto strappata e altri racconti” “Il filo s.r.l.” Editore – Collana “Strade-Nuove voci” Roma, novembre 2007, pagg. 152 Con questa nuova opera, Domenico Marafioti dimostra ancor più la sua versatilità di scrittore moderno che affronta, con acuta analisi, le più complesse tematiche politiche e sociali, avvalendosi di una convincente forza narrativa che affascina e seduce. Una attenzione privilegiata è rivolta ai controversi aspetti della fenomenologia giudiziaria. Nel primo racconto “La foto strappata”, saggio in cui assume particolare rilievo l’interesse per la “psicologia del doppio”, l’indagine introspettiva è diretta alla verifica dello sdoppiamento della personalità. La vicenda si snoda attraverso gli sviluppi di un processo che culmina in teatrali colpi di scena in cui hanno vita virtù e vizio, il bene e il male, nell’alternarsi di buone e cattive azioni, nello specchio fedele di un astuto gioco che si articola tra finzione e realtà. Anche il secondo racconta “Mercante di sogni”, si muove nel mondo giuridico e, con fine e accurata indagine, fa rivivere la tragica esperienza di un avvocato. Seguono altri otto racconti che hanno radici profonde nel “paese dell’anima”, in cui rivivono figure emblematiche, tra momenti esaltanti e clamorose cadute. Il tema del doppio fa da sfondo a tutto il libro. Giovanni Cipollone Domenico MARAFIOTI – “Pagine meridionali”, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Catanzaro) giugno 2007, pagg. 300. I vasti orizzonti in cui alita lo spirito della modernità, in un clima esasperato di tensioni sociali, tra seducenti conquiste scientifiche ed edonistiche tendenze, contribuiscono a rendere più netto il distacco dall’universo dei sentimenti più puri. Il “sentimento del sud” presente in ogni meridionale che le vicende della vita hanno portato lontano dalla terra nativa, assume grande fervore in Domenico Marafioti. Questa nuova pubblicazione dai profondi contenuti umanistici e di grande pregio stilistico, ha le caratteristiche di una vera e propria autobiografia, dettata sia dal sentimento che dall’intelletto. L’opera raccoglie saggi critici, note, memorie, corrispondenze giornalistiche e altri scritti, con doviziosa descrizione di figure, ambienti ed eventi che richiamano alla memoria i succosi frutti di un mondo che è la parte migliore di noi stessi. La seconda parte del libro è dedicata alla rievocazione di letterati, maestri, giuristi, artisti che hanno dato vita ad un’epoca irripetibile, gelosamente custodita nei nostri cuori. Chi, con struggente nostalgia ricorda i tempi dell’adolescenza, i compagni di scuola, gli amici, i primi apprendimenti di vita, le apprensioni, le schermaglie, le prime delusioni; chi ha ancora nelle orecchie il clamore chiassoso delle feste cittadine, i canti dei marinai che nelle prime ore della sera, dopo la franchigia, tornavano a bordo delle loro navi; chi sente ancora risuonare, sul selciato sconnesso di un buio vicolo della città vecchia, i passi di un viandante 860 FORO ROMANO 5-6/2007 SEGNALAZIONI E RECENSIONI frettoloso; chi nell’aria tersa del mattino ha osservato, lontano tra le colline, i piccoli grumi di case, con al centro il campanile svettante verso il cielo, non può trascurare di leggere questo libro. Giovanni Cipollone Ezio Zaino “L’ombra del corpo” Edizioni Lepisma, Roma luglio 2007, pagg. 168 “E noi andavamo come coloro che senza pronunciare alcuna frase si parlano tra di loro”. I 154 sonetti di Ezio Zaino descrivono l’amore, la gioia, il dolore e ogni sentimento che costituisca l’intima essenza dell’uomo, il tutto soffuso da una grazia carezzevole che avvince e trasporta in cieli lontani, forse irraggiungibili. La poesia di Ezio Zaino ha una musicalità tutta propria, fuori dagli schemi canonici che caratterizzano le cadenze giambiche o gli accenti ritmici dell’endecasillabo. I versi sgorgano spontanei come pura acqua sorgiva. Ecco un esempio: “i tuoi capelli sono onde del mare che dolcemente toccano la riva o fil di seta dalle svolte rare, d’un colore che l’anima ravviva”. Ed ancora, in una poesia dedicata al padre: “parole piane come intende il cuore, volano senza vento nella sera e senza peso imprimono la cera che si discioglierà al primo ardore”. Un famoso critico letterario, Giorgio Barberi Squarotti, tra l’altro, ha così scritto a Ezio Zaino: “il suo discorso poetico è vario, ricco, mutevole; la medietà del racconto, della riflessione, delle descrizioni è sicuramente scorriva”. Nella prefazione del libro, a firma di Gabriele Di Giammarino, si legge: “scherzando capovolgerei il ciceroniano cedant arma togae in cedat toga carminibus”. Giovanni Cipollone Sandro Bartolomucci: Il socio imprenditore nella nuova s.r.l. – Collana diretta da Serenella Rossi, Ipsoa 2007 Per la collana diretta da Serenella Rossi e dedicata al “diritto delle società e dei mercati finanziari” Sandro Bartolomucci, con il suo libro dal titolo “Il socio imprenditore nella nuova s.r.l.”, ha voluto condurre il lettore a “constatare de visu come risulti quanto mai inappropriata e antiquata la tradizionale definizione della s.r.l. quale società di capitali di ‘tipo minore’ e di come questa, prescindendo dal rilievo dimensionale, configuri oggi uno stimolante ‘laboratorio’ entro il quale sperimentare e sviluppare le istanze di un’impresa moderna e concorrenziale”. Alla “Srl emancipata dalla spa nella riforma” ed al “problema delle nuove srl” l’Autore ha quindi dedicato due capitoli ai quali ha fatto seguire l’illustrazione della centralità del socio nei vari momenti nei quali questa si esplica: in sede di conferimento e partecipazione al capitale; di processi decisionali; di gestione dell’impresa; di controllo societario. E proprio rimarcando l’opposizione del modello della nuova srl a quello della spa, l’Autore ha avuto cura di evidenziare anche il carattere dispositivo della prescrizione legale FORO ROMANO 5-6/2007 861 SEGNALAZIONI E RECENSIONI con la “completa emancipazione (della srl) dal tipo azionario grazie all’impianto di un sistema autoreferenziale, incentrato nell’amplificazione dell’autonomia contrattuale dei quotisti”, un’autonomia che proprio dal carattere dispositivo della prescrizione legale e dalla sua “neutralità” è indirettamente sollecitata a dispiegarsi. Invero lo schema legale della srl è rimasto bensì quello di una società di stampo capitalistico (si veda la responsabilità limitata) ma attenuato “dalla contaminazione di caratteri propriamente personalistici”, e proprio la minimale disciplina di cui allo schema legale, con l’abbandono dell’obbligatoria adozione della (piena) struttura corporativa, “incentrata nella procedimentalizzazione dei processi decisori e nella rigida divisione dei poteri e competenze tra diversi e necessari organi sociali”, ha lasciato spazio alle variabili e alle potenzialità che i soci riterranno più utili alla composizione degli interessi in sede convenzionale. Naturalmente il nuovo paradigma normativo del tipo comporta anche “peculiari novità in sede ermeneutica ed applicativa”, essendo ormai da escludere che, per il ripianamento delle ricorrenti lacune, si abbia ad attingere meccanicamente alla disciplina della Spa, all’opposto dovendosi, caso per caso, prendere norma dalla chiave (personalistica o corporativa) in cui la srl risulti essere costruita. L’Autore, dopo aver giustamente sottolineato “l’impegno richiesto all’estensore dell’atto costitutivo, sia esso il fondatore o un suo valente consulente” onde pervenire al modello di società più rispondente alle esigenze delle parti, ha voluto fornire al lettore, in appendice, con un apposito “formulario”, i due modelli di atti costitutivi di srl rispettivamente “con struttura personalistica” e “con struttura corporativistica” (in entrambi i modelli l’ipotesi di comunione di quote non viene peraltro considerata e ciò malgrado, anche nella sua nuova formulazione, l’art. 2468 c.c. continui a ignorare i rapporti tra comunisti e tra questi e il rappresentante comune generando l’esigenza di una formulazione dell’atto costitutivo idonea ad ovviare alle lacune della legge). Chiude l’opera un’appendice normativa che riproduce la legge 366/2001, gli artt. 24622496 nel nuovo testo e un estratto della relazione accompagnatoria del d. lgs. 17 ottobre 2003 n. 6. Salvatore Morvillo 862 FORO ROMANO 5-6/2007 RAPPORTI INTERNAZIONALI Adunanza del 25 ottobre 2007 - Il Presidente comunica che l’Avv. Fabio Maria Galiani ha chiesto di essere accreditato a partecipare in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine all’Assemblea degli Stati Parte dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale che si terrà a New York dal 7 al 9 dicembre 2007. Il Consiglio accoglie la richiesta, senza aggravio di spese a proprio carico. * * * Adunanza del 6 dicembre 2007 - Il Consigliere Barbantini riferisce sulla sua partecipazione alla Réntrée del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Parigi, nei giorni 29 e 30 novembre e conclusasi il 1° dicembre 2007 con la riunione dei Presidenti dei Consigli degli Ordini e degli Organismi internazionali intervenuti. E’ stato affrontato il gravissimo problema che coinvolge gli avvocati e i magistrati che si oppongono al regime pakistano e che sono stati e sono tuttora imprigionati, in condizioni assai difficili e privati delle sia pur minime garanzie procedurali. All’esito degli interventi è stata presa la seguente risoluzione: “I 50 Batonniers e i Presidenti degli Ordini e delle Associazioni di avvocati, riuniti in occasione della riapertura del Consiglio di Parigi 2007, adottano la seguente risoluzione: particolarmente preoccupati per l’attuale situazione degli avvocati e dei magistrati che si oppongono al regime pakistano; ricordano che, malgrado la liberazione di migliaia di oppositori, avvocati e magistrati, dei membri della professione giudiziaria pakistana sono tuttora imprigionati, senza accesso alle garanzie procedurali minime e in condizioni di detenzione estremamente difficili; Dichiarano che: in ogni caso è essenziale che l’indipendenza della Giustizia, così come quella degli Ordini, sia rispettata; la sicurezza e la libertà d’espressione degli avvocati devono essere sempre garantite. Chiedono che immediatamente avvenga: - il ripristino della Costituzione; - il ripristino della Corte Suprema del Pakistan; - la liberazione dei nostri Colleghi, dei Magistrati e degli altri dissidenti in Pakistan. Firmatari: (vari Ordini internazionali). Il Consigliere Barbantini chiede che la suddetta risoluzione venga pubblicata sul sito del Consiglio. Il Consiglio approva. FORO ROMANO 5-6/2007 863 IN PUNTA DI PIEDI Gestione e risoluzione del conflitto separativo 1)La soluzione alternativa alla lite: la mediazione familiare Il focus di questo lavoro è quello di proporre l’ipotesi che la mediazione familiare sia l’ elemento di forza della legge 54/06 e, più in generale, che la mediazione stessa sia lo strumento potente per la soluzione extragiudiziale dei conflitti separativi. A molti mesi dall’entrata in vigore della legge sull’affidamento condiviso ancora tanta strada dobbiamo percorrere e tante idee chiarirci, ma l’iceberg via via si sta sciogliendo e forse il significato più profondo sul quale mi piace soffermarmi è che questa legge contribuisce ad affermare un cambiamento culturale forte: un figlio tende per natura alla sua autorealizzazione, alla quale i genitori debbono contribuire attraverso l’educazione, sia in costanza di coniugalità che di separazione. Il che fa di questo impegno un compito di sviluppo per sempre. Non si tratta di stabilire regole dopo la separazione, ma di adattare modelli di responsabilità condivisa che rappresentino lo stile della coppia genitoriale per sempre. A questo lavora, per sua definizione e statuto la mediazione familiare. Appare scontato quanto l’ottica pedagogica, nel ribadire l’uguaglianza del ruolo genitoriale, sostenga l’elaborazione di progetti educativi e di accordi separativi attraverso il percorso della mediazione. Il senso è quello dell’aiuto alla coppia separata a rinegoziare il proprio rapporto, a ritrovare un’alleanza1. “…L’intervento del pedagogista mediatore offre davvero un’alternativa che consente a tutte le parti di esprimere le loro esigenze e allo stesso tempo favorisce l’equilibrio emotivo ed educativo dei figli rispettando i diritti di tutti i membri. Aiuta i genitori a rinegoziare la loro relazione, li incoraggia alla cooperazione ….”2 I genitori hanno una delega naturale a progettare l’educazione dei figli. L’unico vincolo al quale non possono sottrarsi, infatti, è quello di genitori dello stesso figlio. “..Chi si rivolge alle istituzioni che a titolo diverso si occupano di minori,…lo fa perché è obbligato a farlo dal sistema giuridico vigente, ma lo fa anche perché crede che i tribunali abbiano la capacità e la competenza per occuparsene.. …Hanno i giudici, oltre al potere di risolvere i conflitti familiari, la capacità, la preparazione e la terzietà per farlo?”3 In questi anni, a mio avviso, ci si è quasi arresi all’inevitabilità del conflitto coniugale; le famiglie separate hanno rappresentato un universo inquietante in cui la routine culturale ha prodotto risposte di scarsa rilevanza, tutte concentrate in un circuito giudicante. Oggi però, grazie anche al confronto di tanti saperi orientati all’interdisciplinarietà, siamo consapevoli che non è attraverso il ricorso ai Tribunali che potremo ottenere risposte ai conflitti familiari: lo spaesamento, lo stess che consegue alle implicazioni processuali, ai tempi della giustizia, comporta un costo emotivo ed economico talmente alto che la sfida diventa inevitabile. Se l’assistenza alla genitorialirà viene principalmente demandata ad ordini di un giudice la risposta non potrà essere improntata sul principio della flessibilità, categoria cui appartengono i rapporti familiari, ed al tempo stesso imperniata sulla certezza, categoria di riferimento del Diritto. Allora il focus è quello di lavorare affinchè una famiglia separata o in via di separazione sia sostenuta attraverso un intervento che attinga da altri paradigmi: la mediazione familiare con la sua strategia tesa a considerare l’altro come una risorsa ed una ricchezza 864 FORO ROMANO 5-6/2007 IN PUNTA DI PIEDI nella vita dei propri figli rimette al centro della scena i protagonisti stessi della vicenda ed apre la strada per la predisposizione di una progettualità genitoriale condivisa che faccia di ex coniugi in perenne conflitto una “squadra di genitori”, secondo principi di competenza e autodeterminazione. Un nucleo in sofferenza può ritrovare responsabilità e consapevolezza; questo perché la scelta fatta al momento della nascita di un figlio rimanga la ratio per sempre. Elemento centrale di ogni mediazione è quindi l’assunzione o la riassunzione della responsabilità genitoriale da parte della coppia e la consapevolezza della inefficacia della delega ad un terzo, sia esso un giudice o un consulente. L’intervento tende a riaprire uno spazio comunicativo all’interno della coppia separata, permettendo di ridefinire confini e relazioni e quindi di raggiungere accordi che emergano da quello specifico contesto, fondati il più possibile sulla consapevolezza ritrovata; troppo spesso invece gli accordi delegati agli avvocati o al giudice presentano una scarsa tenuta proprio perché improntati con altri paradigmi, esterni al contesto di riferimento. Per esperienza tutti sappiamo quanto siano diffuse le continue riaperture di fronti di conflitto a causa di accordi eterodiretti. La mediazione diventa pertanto l’alternativa sostenibile alla lite giudiziaria ed è importante che gli operatori del Diritto ne percepiscano la portata anche rispetto al cambiamento di cultura che le sue funzioni comportano: Funzione sociale: Permette un risparmio di tempo e denaro: se gli accordi sono presi fuori del contesto giudiziario e rappresentano il risultato di un lavoro di confronto e riflessione della coppia genitoriale, questo rappresenterà un sicuro vantaggio per il sistema Giustizia che risulterà in tal modo alleggerito dalla ricorsività del conflitto separativo. Funzione preventiva. Il percorso di mediazione consente alla coppia genitoriale di sperimentare un nuovo modo di comunicare che gli permetterà di affrontare in futuro anche nuove esigenze senza correre il rischio di rientrare nel circuito della Giustizia. Funzione di contenimento emotivo. Lo spazio aperto all’interno del percorso di mediazione supporta i genitori nel contenere i sentimenti di ansia, paura, scoraggiamento. Li incoraggia a parlare senza timore di essere giudicati. Il sostegno offerto sorregge il difficile compito di riconoscere l’altro come genitore indispensabile ai figli e mette la coppia in condizione di reciprocità emotiva. Inoltre non è difficile osservare, in questo contesto, quanto “il superiore interesse del minore” finalmente trovi uno spessore ed una rilevanza di ben diversa portata garantendo davvero uno spazio pensato per i figli coinvolti attraverso: un più facile accesso alle relazioni genitoriali. il riconoscimento delle pari responsabilità dei genitori. un più sicuro e responsabile mantenimento economico l’ ascolto dei bisogni ed il riconoscimento dei processi evolutivi. il sereno mantenimento dei rapporti con le famiglie estese. il riconoscimento dei legami affettivi verso i genitori acquisiti. 2)La metodologia. La mediazione familiare e’ un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione e divorzio. Si attua in un contesto strutturato in cui il mediatore familiare agisce come soggetto terzo, incaricato dalle parti, garantendo il segreto professionale ed in totale autonomia dall’ambito giudiziario, si adopera affinché i partner FORO ROMANO 5-6/2007 865 IN PUNTA DI PIEDI elaborino in prima persona un programma di collaborazione soddisfacente per sé e per i figli; l’esito del percorso di mediazione è un accordo attraverso il quale la coppia possa esercitare la comune responsabilità genitoriale. L’obiettivo principale è quindi la riorganizzazione del nucleo familiare separato; ma non si limita a questo: di fatto lavorando per la riapertura dei canali di comunicazione efficace, la mediazione opera un vero cambiamento, crea un nuovo modo di sentirsi genitori. I coniugi, troppo spesso immersi nella fase di transazione, nel momento di stress dovuto alla separazione o divorzio, dimenticano i figli, il dolore che essi provano nello smarrimento del momento. La mediazione ricolloca al centro dell’interesse la responsabilità verso di loro. La metodologia della mediazione familiare si sviluppa all’interno di un setting preciso e definito. I coniugi vengono accolti in un luogo specifico e tranquillo dove possono avviare serenamente un percorso di mediazione. Parliamo quindi di un “ contesto strutturato”, all’interno del quale viene seguito un protocollo/ modello con specifiche caratteristiche collaudate. La figura del mediatore, definito oggi come “terzo equivicino/equidistante”, è stata molto discussa negli anni recenti; obsoleta infatti appare la definizione di terzo neutrale, un tempo usata per caratterizzare l’imparzialità del mediatore stesso, superata nella filosofia e nella prassi professionale: avere a che fare con gli affetti, con i legami, con i sentimenti difficilmente comporta la neutralità. Il mediatore è un professionista che mette in campo specifiche capacità, competenze, e non ultimo empatia: ciò implica la sua capacità di sintonizzarsi sui sentimenti e sui bisogni dei clienti. Quindi tutt’altro che neutrale, egli non è uno specchio che riflette e rimanda solo esigenze e richieste, ma supporta gli ex coniugi nel costruire un clima di reciproca fiducia. Partecipa ai problemi della coppia e assume una posizione “non di parte” restando equidistante. Suo compito è quello di creare un clima di tranquillità tra i coniugi non schierandosi da nessuna parte, e concedendo di conseguenza spazio e tempo uguale di espressione; potremo dire che è parte del triangolo genitore/ mediatore/genitore, personaggio attivo della situazione, impegnato a far interagire tra loro i due ex coniugi. L’equivicinanza che il mediatore trasmette trova la sua realizzazione nel sentimento di fiducia che si stabilisce con i clienti, perfetta sintesi della capacità di saper accogliere ed integrare in sé la dualità delle posizioni e dei valori che questi portano come istanze personali. In maniera più completa potremo dire che il lavoro del mediatore è rivolto a favorire la riflessione dei genitori su obiettivi specifici ed auspicabili che rappresentano, per altro, le esigenze primarie dei figli: 1. La continuità dei legami genitoriali. La coppia deve capire che nonostante il loro legame coniugale concluso, quello genitoriale continua ad esistere. La mediazione deve riuscire a far comprendere la differenza tra legame coniugale e legame genitoriale e ricomporre il legame genitoriale in quanto fondamentale per la buona crescita dei figli. 2. La responsabilità congiunta nelle decisioni da prendere verso i figli. E’ necessario che il mediatore richiami la riflessione sulla pari responsabilità dei coniugi rispetto alla prole, e quindi la necessità di prendere insieme decisioni condivise rispetto alla vita dei loro figli. 3. L’equilibrio tra doveri/diritti dei genitori verso i figli: la legge sull’affidamento condiviso richiama l’attenzione proprio su questo: troppi progetti educativi sono franati, a seguito di una separazione, per lo squilibrio tra genitore affidatario e non. 4. La comunicazione tra i genitori per portare avanti un progetto educativo condiviso. 866 FORO ROMANO 5-6/2007 IN PUNTA DI PIEDI L’obiettivo principale della mediazione è aprire canali comunicativi utili agli ex coniugi per parlare, spiegare e soprattutto portare avanti il comune progetto di educazione dei figli attraverso la collaborazione attiva.. 5. Il clima di fiducia che permetta di mantenere un livello di rispetto reciproco tra i genitori. Compito del mediatore è creare un clima di fiducia e tranquillità con i coniugi necessario a mantenere una situazione di rispetto reciproco tra i genitori. Nel programmare uno specifico percorso di mediazione si affrontano tre tematiche fondamentali: la storia di coppia, la storia della genitorialità, la storia della separazione. Attraverso la ricostruzione della storie si procede opportunamente a chiarificare e restituire significati spesso mai espressi in precedenza o mai raccolti. Le fasi del protocollo di mediazione possono essere sinteticamente, ma rigorosamente così suddivise: 1 - Valutazione 2 - Pre-mediazione 3 - Mediazione 4 - Follow-up Nell’accogliere una coppia all’interno di un percorso di mediazione sarà necessario valutare precocemente l’opportunità dell’intervento attraverso dieci parametri, o criteri di mediabilità da tenere in considerazione durante la prima fase di valutazione: 1- Modalità espressive del conflitto 2- Stile interattivo della coppia 3-Disponibilità ad accettare un contesto alternativo (Si lega alla competenza della flessibilità vs rigidità, con cui si affrontano le situazioni nuove, la capacità di trovare soluzioni nuove a problemi diversi). 4- Fase di adattamento alla separazione 5- Fase del ciclo vitale della famiglia 6- Ruolo della famiglia d’origine 7- Risorse disponibili per ogni coniuge 8- Esercizio del ruolo genitoriale 9- Fiducia di ognuno di loro (La possibilità di parlare liberamente senza che ciò che viene detto possa essere usato contro) 10- Attaccamento reciproco (Guardare l’altro in senso familiaristico. Sentire che l’altro è il padre di mio figlio e di lui ha bisogno). Pre-mediazione Nella fase di pre-mediazione, l’attenzione è concentrata su un accomodamento o ritrovamento degli aspetti comunicativi e relazionali. E’una fase strategica soprattutto per quei genitori che non sanno parlare tra loro o accettare il punto di vista dell’altro. Essa consente di passare da un clima cristallizzato sull’eccessiva emotività ad un clima più razionale, tipico della successiva fase negoziale. Nella pre-mediazione si cerca di capire se e quali risorse possano essere messe in campo al fine di acquisire competenze e restituire alla coppia genitoriale la fiducia reciproca che è venuta meno. E’ il momento di capire definitivamente se procedere o meno con l’intervento. Valutazione e pre-mediazione sono il corpo e le basi per la fase successiva di negoziazione. Negoziazione FORO ROMANO 5-6/2007 867 IN PUNTA DI PIEDI La fase della negoziazione è la fase della mediazione vera e propria. NEGOZIAZIONE: si procede con la definizione degli obiettivi concreti che ognuno dei genitori si prefigge. Se le fasi precedenti sono state svolte in maniera corretta, la negoziazione, seppure non facile momento mediativo, non costituisce un vero ostacolo, dal momento che i genitori conoscono già le regole, percepiscono la funzione supportiva del mediatore verso entrambi e si dovrebbero rapportare con disinvoltura e riacquisita fiducia. Si procede con la negoziazione di ogni specifico obiettivo precedentemente definito e con il raggiungimento di accordi. Durante questa fase, gli accordi raggiunti andranno sperimentati per verificarne l’efficacia e la tenuta. Quindi si procede con la verifica della funzionalità degli accordi. Ad ogni incontro successivo, la coppia sarà chiamata ad esporre il proprio punto di vista sulla funzionalità degli accordi fin qui presi rispetto all’organizzazione della vita quotidiana. Ad ogni verifica positiva viene confermato l’accordo parziale. Il tutti si concluderà con la definizione del protocollo d’intesa degli accordi stessi. In questo processo ciò che è importante non sono solo gli accordi presi, che già da soli basterebbero a giustificare l’intervento, ma il significato di questi, il che include il percorso che i genitori hanno fatto per la loro definizione e l’impegno che essi hanno messo in campo per co-costruirli. Follow-up In questa fase il mediatore insieme ai genitori può verificare la tenuta degli accordi presi dopo sei mesi e dopo un anno. La presenza della fase di follow-up faciliti la coppia genitoriale nel difficile momento della conclusione del percorso mediativo; la sicurezza di poter essere di nuovo accolti per eventuali problemi non risolti, allenta qualsiasi insicurezza ancora presente. 3)La riorganizzazione cognitiva. Oggi, i cambiamenti sociali in atto sono sotto gli occhi di tutti e la famiglia, come istituzione incrollabile, è in crisi. Lo stesso principio di indissolubilità si è spostato dal legame coniugale al legame genitoriale. In questa incertezza accade frequentemente che i figli stessi vengano coinvolti e utilizzati nella risoluzione di un rapporto di coppia. Secondo diversi studiosi il principale fattore di disturbo per il bambino non è la separazione in sé stessa, ma piuttosto la discordia associata a questo evento. E’ infatti la presenza dei figli che ci richiama alla necessità della consapevolezza: recuperare l’altro come persona e come genitore necessario al bambino. Chiudere un matrimonio psicologicamente è un’operazione molto più complessa che chiuderlo in tribunale. Là dove la separazione emotiva tarda ad essere elaborata sorgono problemi nei figli, perché l’attenzione alle reciproche ombre impedisce di trovare un accordo che ridia serenità a tutti gli attori coinvolti. Ancora una volta dobbiamo sottolineare come non siano gli eventi in sé ad essere buoni o cattivi, ma il desiderio e la capacità di crescere attraverso ogni esperienza. E’ responsabilità dei genitori, far transitare i figli al di là del divorzio, portando in salvo la funzione genitoriale. Un figlio avrà bisogno di entrambi i genitori, i quali, pur essendo separati, dovranno continuare ad essere genitori congiunti e costituire entrambi un riferimento per la crescita del figlio. Separare la genitorialità dalla coniugalità: è stato ed è ancora uno degli slogan più diffusi, ma ancora oggi sembra molto difficile, se non utopistico, arrivare a questa consapevolezza; spesso le forti difficoltà di comunicazione ostacolano la messa in atto, nei confronti dei figli, 868 FORO ROMANO 5-6/2007 IN PUNTA DI PIEDI di accorgimenti utili per attraversare la transizione; resta comunque chiaro che soltanto attraverso decisione condivise si riuscirà a limitare il rischio che i figli paghino un costo emotivo elevatissimo. Riconnettere il senso della responsabilità a quello della dignità personale è la sfida a cui tendere per dare risposte alternative alle famiglie separate: aiutare a gestire e risolvere il conflitto rappresenta il compito pedagogico di trasformazione esistenziale la cui ratio, al di là dei concreti risvolti pratici, è da ricercare non solo nella centralità dell’interesse del minore, ma di tutto il sistema delle sue relazioni. La separazione obbliga il nucleo, ma in particolare gli ex coniugi, ad immaginare e progettare una nuova vita ed un nuovo assetto familiare, dovendo tener conto di tutta una serie di fattori, che hanno a che fare con la complessità di gestione di un cambiamento che stravolge le proprie immagini interne ed esterne, a comprendere ed accettare il nuovo posto che ognuno andrà ad occupare, i confini che debbono essere ridefiniti e con essi i diversi assetti familiari e personali anche rispetto ad eventuali ingressi di nuovi partner. La posta in gioco è la propria ed altrui affettività, i sensi di colpa, conflitti di lealtà, la mancanza della reciprocità, e tutto ciò che di irrisolto rimane a bloccare la trasformazione e che impedisce di attivare capacità esistenti. Ogni attività di sostegno deve cominciare da qui: dal ritrovare fiducia in se stessi e nell’altro per progettare la condivisione del ruolo genitoriale; saper affrontare il compito di trasformazione per offrire ai propri figli il sostegno giusto pensato per le loro difficoltà; saper riorganizzare e mantenere i legami che rappresentano la storia personale di quei figli. Ad affrontare questi compiti di sviluppo dobbiamo saper offrire sostegno, troppo spesso necessario e troppo spesso negato da strategie di intervento inefficaci. Dobbiamo invece saper parlare a tutti i membri del nucleo familiare, nella logica della riparazione dei danni del conflitto e non della rivendicazione sterile. Diventa di fondamentale importanza, quindi, il welfare interprofessionale, affinchè la riorganizzazione del nucleo avvenga in un clima estraneo alla lite che con le sue deleghe e le sue sedi spesso si autoalimenta, ma piuttosto attraverso relazionali di aiuto adeguate, consapevoli della complessità ed eterogeneità delle situazioni specifiche. Un sistema di gestione multicriteri che raccolga il nucleo genitoriale intorno alla sua nuova struttura tale da comprenderne ruoli, prassi e dinamiche al fine di elaborare, riesaminare e ridisegnare attività tipiche della responsabilità che gli compete in un’ottica di miglioramento continuo. 4) Una scelta ecologica. Ritengo che esistano due livelli di responsabilità, strettamente interconnessi che debbono spingere genitori e operatori a lavorare sulla strada della mediazione quale risposta al conflitto. Al primo livello, filosofico-ontologico, collocherei quello che potrei definire “ecologismo della responsabilità genitoriale”: la natura dell’agire umano si è trasformata determinando nuovi poteri; la prospettiva non attiene più esclusivamente l’orizzonte contemporaneo, ma si colloca prepotentemente in contesti futuribili; le scelte investono globalmente la conservazione della natura ponendo l’accento sulla responsabilità di assicurare alle generazioni che verranno una vita degna di questo nome. L’agire oltrepassa l’atto in se stesso e diventa scelta consapevole i cui effetti ricadranno sulle generazioni future determinandone lo stato. Non era mai accaduto in epoche passate che l’uomo potesse incidere così nella FORO ROMANO 5-6/2007 869 IN PUNTA DI PIEDI sopravvivenza della specie: esserne coscienti diventa un dovere inderogabile; l’educazione non attiene più l’hic et nunc, ma, come se l’uomo fosse un fiduciario, riguarda la sopravvivenza della specie. L’archetipo, secondo questo senso “forte”, si conferma la responsabilità genitoriale; ogni singolo atto sulla vita, anche del singolo figlio, racchiude in se cura e continuità tesa al bene dell’intera umanità. “…….l’uomo: che nulla inerme attende dal futuro…”4, “ha il dovere di sapere di dover sapere”5 Il riconoscimento del principio etico di responsabilità genitoriale deve tener conto che la posta in gioco è, come dicevo, il futuro della specie. Un tempo”…non l’etica, ma l’intelligenza e lo spirito inventivo le erano appropriati..”6. Oggi la considerazione è che l’orizzonte per la responsabilità dei genitori non è più lo spazio contemporaneo e quello dei propri figli, poiché gli effetti ultimi riguardano generazioni tanto future da non poter essere direttamente pensate se non sul piano etico della conservazione dell’essere umano. Il secondo livello di responsabilità genitoriale attiene alla prassi dialogante della quotidianità: l’obiettivo è la cura responsabile di uno dei membri del sistema- famiglia, il figlio, che nel tempo affronta l’intero percorso di transizione dall’infanzia alla maturità. Un figlio, per affrontare questo compito, avrà bisogno di entrambi i genitori, i quali, pur essendo separati, dovranno continuare ad essere genitori congiunti e costituire entrambi un riferimento per la sua crescita. Ritengo che la separazione in sé potrebbe addirittura assumere un significato neutro ( né esperienza buona, né cattiva ), lontana dai toni descrittivi luttuosi comunemente usati, se fosse accompagnata dal desiderio e la capacità di crescere: proprio il richiamo alle responsabilità di genitori dovrebbe far transitare i figli al di là del divorzio, conservando integra la funzione genitoriale. Il terreno familiare costruito congiuntamente dalla coppia rappresenta il proprium del sistema nel quale i figli si inseriscono attraverso un circuito di intescambio e di interazione. Ciò che accomuna i membri della famiglia è la storia comune, la storia delle generazioni da cui provengono, la storia intergenerazionale, alla cui scrittura contribuiranno attraverso elaborazioni e trasformazioni della propria eredità originale. In questa prospettiva è annullata la dimensione hic et nunc, a cui si accennava; i tempi di riferimento divengono storia e sono il contesto che permette di poter rispondere alla eterna domanda: chi sono io? Da dove vengo? Il concetto di continuità consente di definire la propria identità narrativa ed il parametro di riferimento è indubbiamente il principio della permanenza a cui si lega il compito della trasmissione che, peraltro rappresenta il nucleo forte della responsabilità genitoriale. Dalla responsabilità, dalla consapevolezza e continuità dell’impegno delle due figure genitoriali dipende il successo del progetto educativo familiare. A questo progetto si riferiscono le scelte educative che la coppia genitoriale intende operare attraverso un patto condiviso. Il nuovo spazio operativo sarà riformulato e riconsolidato al succedersi degli eventi, a seconda della fase di sviluppo che il figlio attraversa. Accoglimento, trasmissione ed elaborazione dei significati, spinta tra attaccamento al legame familiare e sana emancipazione: in sintesi sono le parole chiave attraverso le quali si esplica l’impegno genitoriale, il cui rispetto e continuità garantisce una cura responsabile dei figli ed è un compito ormai condiviso pariteticamente tra i genitori7, 870 FORO ROMANO 5-6/2007 IN PUNTA DI PIEDI Il rispetto del principio di continuità rappresenta una preziosa garanzia per un armonico sviluppo intellettuale, morale, sociale, spirituale del figlio. In altre parole la mutua impregnazione della storia, della permanenza e della dimensione ecologica, all’interno di un sistema familiare sano, ancorché separato (perché questo non ne fa necessariamente un terreno patologico), costituiscono per la nostra società l’ergonomia della speranza. Questo sempre che la separazione non ne faccia una struttura chiusa ed escludente, ma venga intesa come rete e quindi in termini di addizione di presenze e non di sottrazione. A questa vision ecologica della responsabilità dobbiamo sentirci impegnati tutti, genitori ed operatori, poiché rappresenta un cambiamento di prospettiva indispensabile nella gestione del conflitto separativo. Se la rottura del legame di coppia irrompe in maniera distruttiva non è solo quello specifico nucleo ad entrare in sofferenza perché il danno si ripercuote diffusamente sull’intero sistema sociale. Lavorare per ripristinare il benessere delle persone, favorendo una efficace comunicazione interpersonale rappresenta un modello ecologico efficace di risoluzione dei conflitti proprio perché valorizza il ruolo centrale della discussione positiva. Il che, nell’insicurezza generale, sembra acquistare un valore prezioso in sé. Conclusioni Quando una legge ( legge 54/06) sente il bisogno di affermare un principio tanto scontato quanto il diritto che un figlio ha di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascun genitore, esprime una intenzionalità ad ampio spettro: si rivolge ai genitori, si rivolge alle istituzioni, ai professionisti interessati e non certo per indicare ricette e panacee per tutti gli eventuali mali, ma per affermare l’esistenza di un disagio tanto diffuso quanto pericoloso ed un appiattimento culturale su risposte obsolete. Sono convinta che una coppia separata non debba albergare in estranee aule di tribunali: la definizione degli accordi richiede consapevolezza, maturazione, fiducia nell’altro e lealtà e questo non si acquisisce davanti ad un giudice. Mai. Occorre acquisire una “cultura della mediazione” e questo è un impegno di natura anche ecologica: appare inderogabile, infatti, contribuire alla formazione di una sensibilità che tenga di quanto tutte le migliori qualità umane possono venire meno quando sono sfiancate da conflitti umilianti, estenuanti ed in certe condizioni insanabili. La mediazione appare la via per una giustizia non rivendicativa che vada nella direzione della responsabilizzazione degli individui e che coltivi il senso dell’accordo. Se è vero che il giudice non dovrà astenersi mai dall’essere garante dei diritti soggettivi, oggi appare sempre più chiaro che non potrà mai garantire le relazioni familiari che attengono a paradigmi di diversa natura: la parola sugli affetti può essere attribuita solo a che quegli affetti li vive. Tirando le somme di questo complesso argomento che è il conflitto in ambito separativofamiliare, non posso che sottolineare l’invito a non perdere mai di vista le ragioni della pedagogia, che con il suo paradigma interviene dove i comportamenti degli individui richiedono una lettura critica per una riorganizzazione basata sulla promozione dell’equilibrio e del benessere delle persone coinvolte; laddove emozioni e sentimenti confusi richiedono attivazione/riattivazione di risorse i soli punti di riferimento in grado di orientare la riflessione ed il dialogo costruttivi si identificano con il riconoscimento di FORO ROMANO 5-6/2007 871 IN PUNTA DI PIEDI responsabilità ineludibili attraverso la riacquisizione di competenze; il che non si realizza tout court, ma attraverso proposte formative/trasformative che aiutino i protagonisti a riappropriarsi consapevolmente della loro vita. Dott.ssa Loretta Ubaldi Pedagogista Giuridica Specializzata in Diritto del Minore Consulente familiare - Mediatore familiare Consulente per la separazione e divorzio Specializzata in Gestione e Risoluzione dei Conflitti (ADR) (Note) 1 Si veda in proposito l’accenno dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni di Bottanelli I. in http://www.minoriefamiglia.it 2 Da “Professione Pedagogista” Rivista quadrimestrale dell’A.N.PE. II.2.02 pag.69. 3 Matone S., Miliacca C., Romano M (2006). Il tribunale non risolve, Ediz. Magi Roma pag.131 4 Dall’Antigone di Sofocle, Il Coro tratto da Il principio di responsabilità Jonas Hans (1990) 5 Jonas Hans (1979) Il principio responsabilità trad Giulio Einaudi ed spa (1990) Torino 6 Op. cit. pag.7 7 E’ interessante il saggio di Nestola F. (2004) Il Pater sapiens in evoluzione Roma–Fiore che analizza la nuova condivisione dei ruoli genitoriali attraverso la lente dei messaggi pubblicitari:” ..ma la novità di massimo spessore si riscontra nella valorizzazione del binomio padre-figlio, attraverso concetti di affetto, ascolto, cura e protezione della prole che nella nuova famiglia vengono prevalentemente associati alla figura maschile. Nei messaggi pubblicitari viene sottolineato, alcune volte esplicitamente, altre volte più velatamente, come ciò sia il frutto del profondo cambiamento sociale delle ultime generazioni….” 872 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO NUOVE ISCRIZIONI – SETTEMBRE 2007 ALBO ORDINARIO AGNINO Maria (Roma 15.08.1973) Via F. Corridoni, 15 tel. 06.37514653 27.09.2007 ANGELINI Fabio (Roma 17.05.1961) Via Poggio Moiano, 34/e tel. 06.86209542 21.11.1996 AURISICCHIO Eugenio (Napoli 24.09.1976) Viale dell’Esperanto, 71 tel. 3351413393 7.03.2006 BELCASTRO Giuseppe (Melito Porto Salvo 19.03.1970) Piazza Cavour, 17 tel. 06.3242704 15.09.1998 BLASUCCI Flavia (Roma 19.04.1981) Via Cividale Del Friuli, 21 tel. 06.7018818 27.09.2007 BONIFAZI Franca (Roma 23.03.1965) Via F.Paulucci de’ Calboli, 44 tel. 06.37410085 CANNELLA Giorgio (Roma 27.05.1975) Via della Conciliazione, 22 tel. 06.6877930 13.09.2007 CASALE Lara (Sora 08.01.1980) Via Casale Strozzi, 31 tel. 3290762230 27.09.2007 CASALE Luigi (Formia 06.01.1974) Via Scire’, 15 tel. 3478844140 20.09.2007 CASALI Emilia (Roma 12.05.1976) Via Roberto Lepetit, 214 tel. 3471650924 27.09.200 CAVICCHIOLI Fabio (Roma 14.03.1964) Via Oslavia, 14 tel. 06.3720659 6.09.2007 CECCHINI Alessandra (Roma 08.08.1974) Viale G. Mazzini, 140 13.09.2007 CIANI Giampaolo (Roma 25.07.1952) Via Mocenigo, 16 tel. 06.39751003 27.09.2007 CICCAZZO Sergio (Ragusa 18.02.1981) Via Fabio Massimo, 95 tel. 06.3225642 20.09.2007 CURSANO Roberto (Roma 13.07.1973) Via Massalongo, 5 tel. 06.4503973 20.09.2007 D’ABRAMO Fabio (Roma 28.08.1974) Via F. Orestano, 21 tel. 06.5411291 27.09.2007 D’AMICO Elisa (Vibo Valentia 10.02.1978) Via delle Quattro Fontane, 20 tel. 06.478751 DE FRANCISCI Giovanna Barbara (Agrigento 12.04.1978) Via Tacito, 90 tel. 06.3217495 FORO ROMANO 5-6/2007 6.09.2007 6.09.2007 13.09.2007 873 AGGIORNAMENTO ALBO DI DOMENICO Vincenzo (Avezzano 07.02.1979) Via Dei Condotti, 9 tel. 06.6794698 13.09.2007 DONATI Alessia (Roma 05.12.1972) Via S. Bernadette, 15 16.03.2000 FANELLI Anna (Roma 22.09.1978) Via Conca d’Oro, 378 6.09.2007 FARAGLIA Simona (Rieti 14.06.1972) Piazza Tuscolo, 17 tel. 06.77206437 21.11.2003 GARRUBA Vincenzo (Crotone 15.09.1978) Via San Tommaso d’Aquino, 104 tel. 06.39744703 27.09.2007 GIGLIO Adelina (Cosenza 12.07.1978) Via Orazio, 3 tel. 06.3234401 27.09.2007 GIUGNI Andrea (Roma 20.01.1978) Viale Bruno Buozzi, 47 tel. 3337701079 27.09.2007 GIUGNI Domenico (Praia a Mare 04.04.1981) Via Berengario, 11a tel. 06.3218202 27.09.2007 GIULLINI Emanuele (Cava dei Tirreni 05.07.1979) Via Tembien, 15 tel. 06.86218641 GRIMALDI Anacleto (Ginosa 22.11.1937) Piazza Conca D’oro, 16 tel. 06.88640273 27.09.2007 INCALZA Maria (Mesagne 05.07.1974) Via Paolo Emilio, 28 tel. 06.36006803 10.07.2002 LANCELLOTTA Anna (Belvedere Marittimo 11.07.196 Via Ettore Scandale, 79 tel. 06.65771507 13.09.2007 LETTIERI Felicia (Cariati 08.02.1965) Lungotevere Flaminio, 26 tel. 06.3226128 22.01.1999 LORENZINI Fabiano (Monte Argentano 12.10.1968) Via Casal Strozzi, 33 tel. 06.39031212 MANTELLI Grazia Maria (Roma 03.05.1976) Via Tacito, 41 tel. 06.68802773 MIRAGLIA Michele (Maratea 15.07.1980) Via della Scrofa, 14 tel. 06.68192949 MONTANINO Silvia (Bari 18.04.1973) Via della Bufalotta, 1281 tel. 06.87294291 NOBILETTI Katia (Potenza 19.09.1979) Via Borghesano Lucchese, 24 tel. 3925873998 NOVELLI Federico (Terni 24.07.1975) Via Tuscolana, 982 tel. 06.76967986 874 6.09.2007 4.04.2001 25.11.2003 6.09.2007 11.09.2002 6.09.2007 27.09.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO OVOLI Felicia (Roma 29.04.1970) Viale G. Mazzini, 120 tel. 06.37516001 13.09.2007 PACETTI Roberta (Roma 07.08.1973) Via C. T. Masala, 42 tel. 3391231863 27.09.2007 PAGANO Elvira (Belvedere Marittimo 21.04.1976) Via Ulpiano, 29 tel. 06.6864755 27.09.2007 PANZERA DA EMPOLI Giovanni (Reggio Calabria 18.01.1978) Via Flavia, 72 tel. 3284262943 20.09.2007 PAPI Vincenzo (Roma 20.10.1980) Via Cancellieri, 2 tel. 06.681902 20.09.2007 PENNACCHIO Luisa (Roma 30.08.1942) Via Mogadiscio, 3 tel. 3382195837 14.06.1973 PIETRI Serena (Cagliari 14.09.1970) Piazza Digione, 1 tel. 06.80690174 12.05.2003 RANDO Giuseppe (Trapani 14.08.1972) V.le Regina Margherita, 232 tel. 06.44252888 11.11.2003 ROMANINI Federico (Roma 19.05.1972) Via Nicola Ricciotti, 11 tel. 06.36006929 13.09.2007 ROTONDARO Raffaele (Sarconi 26.01.1969) Via Nomentana, 13 tel. 06.64220197 SALERNO Michela (Roma 10.01.1979) Via Montello, 30 tel. 06.37353110 27.09.2007 SBARBARO Ferruccio Maria (Roma 04.12.1980) Via Eleonora Duse, 37 tel. 06.8072251 20.09.2007 SCHIAVO Alessandro (Roma 18.03.1970) Via Fiume delle Perle, 162 tel. 06.52208400 20.03.2003 SPERTI Francesco (Roma 31.10.1954) Via della Giuliana, 73 tel. 06.39741281 13.09.2007 STANZIONE Diego (Roma 04.04.1975) Viale B. Buozzi, 87 tel. 06.32507056 20.09.2007 TARAS Maria Adelaide (Lode’ 10.05.1964) Via Nicola Marchese, 10 tel. 06.8270573 30.03.2000 TOSCANI Stefano (Roma 23.07.1974) Viale Europa, 175 tel. 06.59588162 20.09.2007 ZAPPASODI Alessandro (Roma 11.01.1979) Via Ventiquattro Maggio, 43 tel. 06.466221 20.09.2007 9.11.1999 ELENCO SPECIALE BENEDETTI Alessandro (Roma 25.02.1973) FORO ROMANO 5-6/2007 Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59886121 20.09.2007 875 AGGIORNAMENTO ALBO COSTANTINI Alessandra (Fermo 23.04.1975) Enel Produzione S.p.a. 27.09.2007 V.le Regina Margherita, 125 - tel. 06.83054667 GRANDE Alfredo (Piedimonte Matese 08.09.1970) Enel Produzione S.p.a. 27.09.2007 V.le Regina Margherita, 125 - tel. 06.83058088 GUGLIOTTA Giancarlo (Torino 22.02.1956) Enav S.p.a. Via Salaria, 716 19.07.1990 GUZZO Iose’ (Cosenza 09.03.1974) Azienda Policlinico Umberto I V.le del Pliclinico, 155 - tel. 06.49979448 20.03.2003 OLEARO Lorenzo (Roma 09.08.1976) E.n.i. Spa P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59888385 21.07.2005 PERRETTI Antonietta (Reggio Calabria 01.10.1970) Enav S.p.a. Via Salaria, 716 RIZZO Alessandro (Roma 27.06.1966) Comune di Roma 20.09.2007 Via del Tempio di Giove, 21 - tel. 06.67103160 ZUCCO Antonino (Roma 18.04.1967) Enel V.le Regina Margherita, 125 - tel. 06.83054876 6.09.2007 6.09.2007 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE ARRAS Rosa (Sassari 17.10.1972) a El.Spec. Eni S.p.a. D’OTTAVI Luigi (Roma 13.10.1973) a El.Spec. Comune di Roma GUARNIERI Sabrina (Roma 10.04.1964) a El.Spec. Enel Produzione S.p.a. GUGLIELMI Federica (Roma 01.11.1971) a El.Spec. Comune di Roma TEDESCHI Claudia (Roma 27.07.1968) a El.Spec. Professori Universitari 19.12.2000 20.09.2001 15.10.1992 18.11.1999 18.12.1997 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO LA ROSA Rodolfo Gherardo (Carmagnola 21.04.1972) da El.Spec. S.A.C.E. SpA STARNONI Giorgio (Bracciano 11.02.1939) da El.Spec. I.N.P.S. 23.02.2006 31.03.1966 VARIAZIONI ELENCO SPECIALE DI GIAMBATTISTA Alberto (Rodi 20.09.1947) da Gerit S.p.A. a Equitalia Gerit S.p.a. FRONTONI Pietro (Vetralla 26.08.1947) da Gerit S.p.A. a Equitalia Gerit S.p.a. GAROFOLI Umberto (Omegna 14.03.1973) da ISVAP a Comune di Roma MANCINI Matilde (Roma 08.09.1957) da Gerit S.p.A. a Equitalia Gerit S.p.a. MANTELLINI Gian Luca (Forli’ 15.12.1961) da Gerit S.p.A. a Equitalia Gerit S.p.a. 8.06.1978 21.09.1978 22.11.2001 23.10.1986 29.03.1990 CANCELLAZIONI PER DECESSO FILIANI Ennio (Atri 05.05.1931) dec. 06.09.2007 GE Andreina (Roma 24.09.1965) dec. 13.07.2007 COSTA Armando (Venezia 11.07.1925) dec. 17.07.2007 ANTONACCI Carla (Roma 08.05.1951) dec. 18.08.2007 RECCHIA Amelio (Roma 24.07.1935) dec. 20.07.2007 876 27.09.2007 06.09.2007 06.09.2007 13.09.2007 06.09.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO CANCELLAZIONI A DOMANDA AMATI Stefano (Roma 27.02.1976) BASTONI Alessandro (Roma 26.08.1976) BICHI Stefania (Arezzo 15.09.1965) CAMELI Renato (Teramo 17.05.1976) CAPALBO Salvatore (Corigliano Calabro 09.10.1925) CARRARELLI Daniela (Roma 05.10.1980) CILLUFFO Mariangela (Roma 04.06.1974) CIPOLLONE Paola (Roma 15.05.1971) DE BARDI Chiara (Albano Laziale 22.07.1979) DONNA Massimo (Roma 27.09.1973) GENNARO Lucia (Roma 12.06.1976) GENTILE Francesco (Rogliano 09.10.1939) GRANATO Mariano (Roma 20.05.1954) GRECO Daniela (Martina Franca 11.10.1975) MALINCONICO Carlo (Roma 31.05.1950) MASCIELLO Marina (Bari 08.11.1973) ORLANDO Emilia (Foggia 02.07.1966) PEPE Lucia (Eboli 09.09.1972) PUGELLI Claudio (Roma 17.02.1951) RAGO Andrea (Teramo 13.07.1977) ROMAGNOLI Valeria (Terni 14.04.1970) ROSALIA Emiliano (Roma 19.04.1975) SANTANGELO Sergio (Bolzano 03.01.1949) TERRACCIANO Carlo (Napoli 25.09.1940) 06.09.2007 13.09.2007 06.09.2007 13.09.2007 13.09.2007 06.09.2007 13.09.2007 06.09.2007 13.09.2007 06.09.2007 20.09.2007 20.09.2007 27.09.2007 06.09.2007 06.09.2007 20.09.2007 13.09.2007 13.09.2007 06.09.2007 06.09.2007 13.09.2007 06.09.2007 27.09.2007 13.09.2007 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO AIMI Alessandra (Roma 09.12.1976) trasf. Tivoli 27.09.2007 CANCELLAZIONI PER SANZIONE DISCIPLINARE MISSA Umberto (Ascoli Satriano 29.06.1935) 27.09.2007 NUOVE ISCRIZIONI – OTTOBRE 2007 ALBO ORDINARIO AGULINI Simone (Roma 10.05.1979) Viale Carso, 77 tel. 06.3612653 11.10.2007 ALEGIANI SAGNOTTI Sabrina (Roma 30.10.1977) Via G. Zanardelli, 20 tel. 06.6877183 11.10.2007 ALESSI Angelica (Roma 05.08.1973) Via Nicola Fabrizi, 11a tel. 06.5814007 18.10.2007 ALOISIO Simona (Catanzaro 02.07.1978) Via Britannia, 54 tel. 06.77202740 11.10.2007 AMICUCCI COSOLA Barbara (Roma 29.12.1963) P.zza Prati degli Strozzi, 26 tel. 06.64520695 18.10.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 877 AGGIORNAMENTO ALBO APUZZO Tiziana (Castellammare Stabia 04.04.1973) Via Asiago, 9 tel. 06.3729149 20.01.2003 BARTOCCIONI Paolo (Roma 16.10.1972) Via Cardinal De Luca, 22 tel. 06.3222805 11.10.2007 BARTOLETTI Valentina (Roma 25.07.1974) Viale Carlo Mirabello, 6 tel. 06.3720524 4.10.2007 BARTOLOTTA Alessandro (Roma 18.05.1978) Via Panaro, 8 tel. 06.86321245 18.10.2007 BASILE Andrea (Roma 15.09.1974) Viale G. Mazzini, 131 tel. 06.39730426 25.10.2007 BASSOTTI Bruno (Roma 13.10.1977) Via A. Poliziano, 27 tel. 06.704539701 18.10.2007 BRONZINI Francesco (Roma 11.03.1978) Viale Glorioso, 13 tel. 06.5817470 BRUNELLI Cristiano (Roma 18.09.1977) Via Baldo Degli Ubaldi, 43 tel. 06.6630184 11.10.2007 BRUNETTI Antonio (Roma 29.02.1972) Via Eleonora Duse, 35 tel. 06.809147216 11.10.2007 BRUNO Nicola (Roma 03.03.1979) Via Vittorio Veneto, 7 tel. 06.4884022 11.10.2007 BRUSCUGLIA Elisabetta (Barga 09.05.1977) Viale dell’Universita’, 11 tel. 06.4441061 25.10.2007 BUCCHI Alessio (Roma 18.11.1973) Via Crescenzio, 43 tel. 06.68135971 11.10.2007 CAMICIA Simone (Roma 07.06.1974) Lungotevere dei Mellini, 10 tel. 06.3612347 25.10.2007 CARON Alessandra (Roma 22.09.1978) Lungotevere Marzio, 1 tel. 06.6865331 CASADEI Filippo (Roma 08.08.1979) Via Sardegna, 29 25.10.2007 CASINI Luca Antonio (Firenze 02.06.1978) Corso Vittorio Emanuele II,209 tel. 06.68134915 11.10.2007 CASTROGIOVANNI Giulio (Roma 21.05.1973) Circonvallazione Clodia, 29 tel. 06.39738575 25.10.2007 CATANIA Antonietta (S. Agata di Militello 07.05.1954) Via Anastasio II,442 tel. 3461366667 18.10.2007 CINELLI Elisabetta (Roma 13.06.1975) Via Camilla,7 tel. 06.7809003 11.10.2007 878 4.10.2007 4.10.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO CIPRIANI Valerio (Roma 31.08.1978) Via Filettino, 25 tel. 06.2593222 11.10.2007 CIRILLO Sabina (Roma 30.09.1976) Via M.U. Guattari, 60/e tel. 06.24416110 18.10.2007 CITONI Federica (Roma 18.04.1973) Viale Glorioso, 18 tel. 06.5818398 25.10.2007 D’ADAMO Elena (Rimini 19.08.1969) Via Taranto, 21 tel. 06.77071399 28.12.2000 D’ALESSANDRO Anna (Milano 15.10.1979) Viale Regina Margherita, 1 18.10.2007 D’AMORA Francesco (Roma 06.12.1980) Via Principessa Clotilde, 7 tel. 06.362271 11.10.2007 D’AMORE Mario (Roma 02.06.1977) Viale Angelico, 32 11.10.2007 D’AMORE Roberta (Roma 06.03.1973) Viale delle Milizie, 38 tel. 06.37515402 18.10.2007 D’ANDREA Federico (Roma 28.07.1978) Piazza Borghese, 3 tel. 06.6878326 25.10.2007 D’ANDREA Rossella (Piazza Armerina 29.08.1980) Via di Ripetta, 142 tel. 06.686361 18.10.2007 D’ANZI Giovanna (Roma 07.02.1979) Piazza Barberini, 47 tel. 06.42019013 18.10.2007 D’AUDINO Vincenzo (Roma 11.04.1962) Via Ferdinando Di Savoia, 3 tel. 06.3230808 25.10.2007 DE ANGELIS Francesca Maria (Parigi 24.03.1979) Via Monte del Gallo, 26 tel. 06.632850 25.10.2007 DE ANGELIS Lorenzo (Roma 24.05.1978) Via G. Avezzana, 31 tel. 06.3217996 25.10.2007 DESTITO Lorenzo (Roma 25.04.1980) Largo Messico, 7 tel. 06.8848126 11.10.2007 DI BASILIO Emanuele (Roma 08.11.1975) Via Attilio Mori, 25 tel. 06.2757728 11.10.2007 DI BLASIO Andrea (Roma 23.06.1978) Via Oderzo, 29 tel. 06.70306634 11.10.2007 DI DOMENICO Gianluca (Roma 04.06.1973) Via Luigi Calamatta, 16 tel. 06.6873289 25.10.2007 DI GIORGIO Maria (Taurianova 01.12.1974) V.le Guglielmo Marconi, 245 tel. 3482432727 12.01.2005 FORO ROMANO 5-6/2007 879 AGGIORNAMENTO ALBO DI MAURO Daniela (San Severo 10.02.1977) Via Roccabernarda, 23 tel. 06.7235954 14.11.2005 ESPOSITO Milena (Napoli 24.01.1977) Largo del Teatro Valle, 6 tel. 06.6840041 11.10.2007 EVANGELISTA Laura (Roma 09.09.1973) Via Alessandria, 25 tel. 06.8414845 25.10.2007 FANCELLI Emanuela (Roma 30.04.1979) Via Cavour, 101 tel. 06.488437 25.10.2007 FAVARON Angelo (Lecce 17.04.1975) Via Girolamo Savonarola, 6 tel. 06.39723536 FREZZA Andrea (Bari 11.07.1970) Via Domenico Millelire, 6 tel. 06.39740587 25.10.2007 FURNERI Angela Giuseppa Savina (Gela 11.08.1974) Via A. Riboty, 3 tel. 06.45423835 11.10.2007 GALLO Maria Laura (Roma 19.04.1974) Via Giambattista Vico, 20 tel. 06.3202908 11.10.2007 GIANNONE Marco (Cosenza 02.05.1976) Via Luigi Settembrini, 30 tel. 06.3221406 4.10.2007 GIGLIO Serena (Napoli 09.01.1980) Piazza Pontida, 3 tel. 3392115955 11.10.2007 GIUBILO Federica (Roma 07.09.1977) Viale Bruno Buozzi, 53 tel. 06.8079416 25.10.2007 GIULIANI Daniela (Roma 28.04.1978) Via G. Ferrari, 2 tel. 06.45432871 18.10.2007 GIUNTA Rosaria Aurelia (Reggio Calabria 01.09.1979) Via dei Monti Parioli, 48 tel. 06.36006227 25.10.2007 GIURATO Luca (Roma 05.06.1979) Piazza Farnese, 101 tel. 06.68809040 11.10.2007 GIUSTINIANI Marco (Massa Marittima 08.05.1980) Via Bocca di Leone, 78 tel. 06.695161 18.10.2007 GRILLO Francesca (Cariati 11.08.1981) Via Barberini, 3 tel. 06.4746042 11.10.2007 GUARINO Valeria (Roma 20.03.1980) Via G. Coppola, 34 tel. 06.8125524 18.10.2007 IAMONACO Vittoria (Limosano 07.06.1968) Via delle Rose, 38 tel. 06.21808616 15.09.2004 IELLAMO Giuseppe (Roma 05.02.1966) Via Marziale, 47 tel. 06.39736414 22.12.1997 880 5.11.2003 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO LELLI Giovanni (Roma 13.10.1980) Viale dei Quattro Venti, 69 tel. 3389878520 11.10.2007 LEMBO Sara (Napoli 04.01.1980) Via Penazzato, 13 tel. 3382967809 11.10.2007 LEONCILLI Luigi (Roma 09.04.1972) V.le delle Milizie, 114 tel. 06.3720108 11.10.2007 LEPONE Tiziano (Roma 18.10.1973) Via Monte Cervialto, 82 tel. 06.82004128 18.10.2007 LEPORE Filippo (Benevento 12.04.1975) Lungotevere Prati, 17 tel. 06.64760314 11.10.2007 LO CASTRO Ivan (Genova 25.11.1973) Via Trionfale, 129 tel. 06.39754236 25.10.2007 LONGO Antonio (Bari 06.09.1957) Via Alberto Ferrero, 7 tel. 3472791872 10.07.1997 MARCHETTI Francesca (Roma 23.01.1979) Piazza Barberini, 12 tel. 06.4871829 11.10.2007 MARCHETTI Lucia (Roma 21.12.1978) Via Caffaro, 71 tel. 3932506593 11.10.2007 MARCOCCIA Luca (Roma 26.09.1977) Via Sardegna, 40 tel. 06.423721 18.10.2007 MARCONI Daniele (Roma 31.05.1972) Via degli Orti Gianicolensi,5 tel. 06.5815651 11.10.2007 MAREGA Andrea (Taranto 30.03.1978) Via Nemorense, 100 tel. 3393070853 25.10.2007 MELE Francesco (Novoli 16.02.1937) Via Lisbona, 20 tel. 06.8541145 4.10.2007 MESSINA Antonello (Palermo 21.01.1963) Viale SS. Pietro e Paolo, 34 tel. 06.5912578 4.10.2007 MIGLIONICO Andrea (Roma 04.04.1981) Via Postumia, 7 tel. 06.8551936 11.10.2007 MILANESE Valentina (Roma 01.09.1980) Via Vercelli, 2 tel. 06.70303495 18.10.2007 MILLI Marco (Roma 08.12.1966) Via Chiana, 35 tel. 06.8072076 18.10.2007 MINEO Maurizio (Roma 22.11.1950) Via Montebello, 109 tel. 06.4462032 25.10.2007 MINERVINI Francesco (Roma 29.09.1978) Via Asiago, 8 tel. 06.97619534 18.10.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 881 AGGIORNAMENTO ALBO MIONE Stefano (Roma 02.06.1971) Via Crescenzio, 58 tel. 06.6877480 25.10.2007 MIRABELLI Luca (Gubbio 28.01.1977) Via Cicerone, 44 tel. 06.90286260 25.10.2007 NUCCIO Roberta (Roma 11.01.1976) Via Marianna Dionigi, 57 tel. 06.36004180 ODOARDI Luca (Alfonsine 04.08.1966) Via Vincenzo Picardi, 4 tel. 06.8084969 25.10.2007 OLEARI Giulia (Roma 02.10.1981) Via Francesco Denza, 27 tel. 06.80690210 11.10.2007 OLIVA Claudio (Roma 27.03.1978) Via Renoir, 30 tel. 06.2057152 11.10.2007 OLIVERIO Laura (Crotone 04.03.1980) Via Aurelia, 306 tel. 06.6624802 25.10.2007 ORDINE Andrea (Roma 19.09.1979) Via delle Montagne Rocciose, 69 tel. 06.3701470 18.10.2007 ORSI Elena (Roma 05.03.1980) Via M. Pilsudski, 118 tel. 06.80690247 18.10.2007 OTTAVI Riccardo (Tivoli 12.08.1975) Via G. Marradi, 25 tel. 06.64502501 18.10.2007 PALERMO Egidio Luigi (Reggio Calabria 09.03.1971) Via dei Campani, 66 tel. 06.44704574 25.10.2007 PENCO Priscilla (Roma 12.04.1977) Via Tullio Passarelli, 16 tel. 06.5085840 25.10.2007 PENNATINI Sara (Castel Del Piano 21.08.1979) Viale Vaticano, 45 tel. 06.39741015 11.10.2007 PENSO Fabio (Roma 02.10.1978) Viale G. Mazzini, 119 4.10.2007 PERAZZINI Linda (Tivoli 26.09.1977) Via Lago di Lesina, 35 tel. 06.86328700 11.10.2007 PERRONE Cecilia (Roma 06.10.1979) Via Barnaba Oriani, 32 tel. 06.8081853 11.10.2007 PERRONE Daniela (Formia 24.11.1978) Corso di Francia, 197 tel. 3475056055 11.10.2007 PERSIA Alessandro (Roma 31.01.1975) Via dei Settemetri, 13/a tel. 3388764523 25.10.2007 POZZESSERE Giulia (Roma 05.02.1980) Via C.G. Raita, 10 tel. 06.88327249 11.10.2007 882 4.10.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO PROIETTI Francesca (Roma 23.10.1980) Via Albalonga, 30 tel. 06.97602030 11.10.2007 PUPPATO Annarita (Treviso 14.03.1980) P.zza Monte Citorio, 115 tel. 06.69533363 18.10.2007 QUADRACCIA Emanuele (Roma 18.09.1979) Via di Vigna Murata, 1 tel. 06.5921745 11.10.2007 RACHELI Lorenzo (Roma 06.09.1979) Via G. Belloni, 88 tel. 06.36304109 25.10.2007 RAGAZZONI Daniele (Roma 27.03.1977) Via Trionfale, 148 tel. 06.3700431 25.10.2007 RENDA Michele (Erice 30.04.1978) Piazza Venezia, 11 tel. 06.6758231 25.10.2007 RIPOLI Luca (S.Giovanni Rotondo 01.08.1978) Via F. S. Nitti, 11 tel. 06.36301733 25.10.2007 SANTONASTASO Felice Emilio (Asola 05.09.1935) Via L. Gherzi, 8 tel. 06.35453047 5.10.1967 SCAVIZZI Roberto (Roma 08.09.1971) Via G. Acquaderni, 4 tel. 06.3053203 11.09.2003 SCOTTO Francesco Ciro (Nuoro 27.02.1980) Via Panisperna, 199 tel. 06.4746340 25.10.2007 SERRA Albina (San Demetrio Corone 01.03.1973 Circ.ne Nomentana, 312 tel. 06.8604440 8.07.2005 SILVERI Sabrina (Roma 25.02.1972) Via A. Depretis, 60 tel. 06.4746334 4.10.2007 SILVERIO Enrico (Roma 02.12.1976) Via Germanico, 146 tel. 06.39736305 11.10.2007 SIMONE Giusj (Taranto 10.03.1979) Via L. Bissolati, 76 tel. 06.48906766 25.10.2007 SINAGRA Federico (Roma 11.02.1977) Viale Gorizia, 14 tel. 06.8412353 18.10.2007 SINIBALDI Luigi (Roma 14.12.1980) Via Nicola Ricciotti, 11 tel. 06.3204509 11.10.2007 SINISI Martina (Roma 12.09.1979) Via T. Arcidiacono, 149 11.10.2007 SIRAGUSA Francesco (Catania 09.02.1981) Via di S.Maria Goretti, 54 tel. 06.8610618 18.10.2007 SIRIANNI Stany Andrea (Roma 14.12.1976) Via C. Ricotti, 54 tel. 06.4390203 25.10.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 883 AGGIORNAMENTO ALBO SOLFERINO Grazia (Siderno 21.02.1963) Via L. Cochetti, 13 tel. 3408533499 11.10.2007 SORDILLO Maurilia (Roma 11.09.1974) Via del Corso, 117 tel. 3805462254 25.10.2007 SPOGLER Luitgard (Renon (bz) 21.01.1962) Via del Banco di S.Spirito, 42 tel. 3495628661 15.06.1990 STEFANIA Michelina (San Giovanni Rotondo 28.08.1970) Via G. Palumbo, 12 tel. 06.39751144 11.10.2007 TELESCA Carmen (Melfi 27.03.1979) Via Ogaden, 4 tel. 3494059086 TESTA Antonio (Castel Di Sangro 25.01.1981) Via Marianna Dionigi, 17 tel. 06.3216736 25.10.2007 TORRISI Laura (Roma 22.09.1967) Via Lisbona, 11 tel. 06.8842176 11.10.2007 TRADIGO Vanessa (Roma 08.10.1978) P.zza Rondanini, 29 tel. 3381317548 18.10.2007 TRENTA Fabrizio (Roma 20.06.1975) Lungotevere dei Mellini, 44 tel. 06.32652354 18.10.2007 TROMBETTA Anna Rita (Sulmona 23.06.1977) Via Appia Nuova, 519 tel. 06.78349176 25.10.2007 TULLI Alessandro (Roma 12.05.1977) Via Tigre’, 40 tel. 3388389833 25.10.2007 VASSALLO Dante (Napoli 11.08.1940) Via Rodi, 43 tel. 06.35491919 11.10.2007 VERONELLI Manuela (Roma 15.11.1974) Via Satrico, 16 tel. 3386986855 18.10.2007 ZAMMARANO Massimiliano (Blankenberge 17.12.1974) Via Ugo De Carolis, 101 tel. 06.35404238 18.10.2007 4.10.2007 ELENCO SPECIALE AVERSANO Rossana Antonietta (Vibo Valentia 02.06.1956) Ente Poste Italiane S.p.a. Viale Europa, 175 - tel. 06.59588230 18.10.2007 BUONOCORE Emanuele (Roma 28.07.1976) E.n.i. S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59886476 13.01.2005 D’URSO Francesco (Cosenza 20.04.1968) Astral Spa Via del Pescaccio, 96/98 - tel. 06.51687516 24.01.2003 GIGLIONI Marisilva (Roma 06.04.1972) E.n.i. S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59822294 11.10.2007 884 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO GRANT Massimiliano (Roma 14.07.1975) Ferrovie dello Stato Spa P.zza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44105946 25.10.2007 LEONE Amalia (Pomigliano D’arco 15.02.1970) Astral Spa Via del Pescaccio, 96/98 - tel. 06.51687516 25.10.2007 MARTELLI Vanda (Palermo 20.07.1962) Astral Spa Via del Pescaccio, 96/98 - tel. 06.51687516 11.07.1991 NOCERINO Enzo (Roma 20.06.1965) Ferrovie dello Stato S.p.a. P.zza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44103264 RAGANELLI Patrizia (Palestrina 23.02.1967) Astral Spa Via del Pescaccio, 96/98 - tel. 06.51687516 STORTI Giuseppe (Avellino 28.07.1951) Ferrovie dello Stato S.p.a. P.zza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44105464 TADDEI Riccardo (Roma 01.11.1958) Fintecna Via Versilia, 2 - tel. 06.421261 TUCCI Vincenzo (Roma 06.11.1958) Enel Spa 25.10.2007 V.le Regina Margherita, 137 - tel. 06.83052774 VACCHIANO Valeria (Roma 13.05.1975) E.n.i. S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59822422 4.10.2007 21.12.1999 4.10.2007 20.09.2005 17.07.2003 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE CIOFFI Alessandro (Roma 07.10.1967) a El.Spec. Professori Universitari DEL PEZZO Valentina (Roma 29.03.1976) a Ele.Spec. Raisat S.p.a. SOTGIU Nicola (Venezia 04.01.1980) a El.Spec. Professori Universitari 24.10.1996 17.10.2002 28.09.2006 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO LAPIELLO Alfredo (Mondragone 20.09.1944) da El.Spec. Banca Monte Paschi Siena PECORARIO Roberto (Roma 19.01.1951) da El.Spec. SACE S.p.A. RICCIARDI Enrico (Roma 21.07.1944) da El.Spec. Azienda USL RM/C VISCONTI Alfonso (Roma 03.07.1946) da El.Spec. ENI S.p.A. 24.01.1974 31.10.1996 14.04.1988 10.01.1974 CANCELLAZIONI PER DECESSO BOZZA Michele (Genova 09.07.1956) dec. 14.09.2007 SCALFATI Giulio (Napoli 03.06.1917) dec. 08.09.2007 VITALE Pasquale (Roma 24.05.1950) dec. 02.11.2005 25.10.2007 18.10.2007 11.10.2007 CANCELLAZIONI A DOMANDA BATTISTELLI Barbara (Roma 19.07.1970) BIONDI Marcella Serena Rita (Milano 10.02.1974) BRUNO Rocco Giuseppe (Polla 04.11.1976) CHIERONI Maria Pia (Roma 16.08.1970) CRUCIANI Giovanna (Roma 15.06.1976) FORO ROMANO 5-6/2007 25.10.2007 18.10.2007 18.10.2007 04.10.2007 18.10.2007 885 AGGIORNAMENTO ALBO DE LUNA Antonella (Cosenza 20.06.1963) GIANCRISTOFARO Gianni (Roma 14.02.1942) GRANCINI Elena (Orvieto 16.01.1972) ITALIANI Astrid (Pesaro 04.05.1970) LEGANZA Barbara (Taranto 22.04.1972) LEO Carla (Palermo 06.06.1977) LONGO Sergio (Roma 04.03.1943) LUZZATI Leone (Roma 29.01.1977) MESSINA Maura (Roma 17.02.1975) ORLANDO Teresa (Castellammare Stabia 31.07.1975) PACIFICO Paola (Sora 19.01.1977) TONNA Daniele (Roma 28.06.1976) 18.10.2007 18.10.2007 04.10.2007 25.10.2007 04.10.2007 25.10.2007 04.10.2007 11.10.2007 18.10.2007 18.10.2007 18.10.2007 18.10.2007 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO MAURO Giovanna (Napoli 13.03.1956) trasf. Lamezia Terme VENTURINI Sara (La Spezia 13.03.1973) trasf. Genova 04.10.2007 18.10.2007 CANCELLAZIONI PER INCOMPATIBILITA’ MISSORI Fabio (Roma 17.09.1958) 18.10.2007 NUOVE ISCRIZIONI – NOVEMBRE 2007 ALBO ORDINARIO ALBERTINI Milena (Amatrice 01.10.1978) Via di Trasone, 8-12 tel. 06.86206670 9.11.2007 ALTOBELLI Federico (Sora 22.04.1976) Via Ferratella in Laterano, 33 tel. 06.7092104 9.11.2007 AMABILE Benedetta (Roma 20.04.1975) Viale delle Belle Arti, 7 15.11.2007 AMATI Luisa Antonietta (Milano 16.02.1968) Via Appiano, 8 tel. 06.35498790 15.11.2007 AMBROGIO Evelina (Roma 28.01.1980) Via Panama, 95 tel. 06.8551635 15.11.2007 AMORE Selvaggia (Roma 05.04.1973) Via Oslavia, 30 tel. 06.37514271 9.11.2007 AMORUSO Giovanna (Crotone 19.02.1978) Viale Castrense, 7 tel. 06.7023632 9.11.2007 ANASTASIO PUGLIESE Marcello (Roma 07.03.1977) Via G. Antonelli, 47 tel. 06.8070550 9.11.2007 ANDREOZZI Simon Luca (Roma 31.10.1975) Via Valle Corteno, 59 tel. 3475025333 886 15.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO ANGELI Paolo (Roma 27.11.1977) Via L. G. Faravelli, 22 tel. 06.3759151 ANGELINI Claudia (Roma 04.07.1980) Via Fontebuono, 104 tel. 06.59603006 9.11.2007 ANGELONI Alberto (Roma 08.07.1976) Via Quattro Fontane, 20 tel. 06478751 9.11.2007 ANGELUCCI Angelica (Roma 17.09.1975) Via Lima, 48 tel. 06.45444200 ANGELUCCI Davide (Roma 06.02.1977) Via Pecoreccia Torre Angela, 94 tel. 06.22428856 ANGLISANI Antonella (Roma 03.07.1976) Via del Forte Boccea, 127 tel. 06.66032628 15.11.2007 ANTONELLI Loretta (Terni 03.07.1977) Corso Trieste, 184 tel. 06.86208401 22.11.2007 ANTONILLI Paola (Roma 11.09.1971) Via R. Leoncavallo. 2 tel. 06.86201949 29.11.2007 ANTONINI Natalino (Giulianova 01.09.1972) Via Premuda, 6 tel. 06.39742953 29.11.2007 APREA Antonella (Roma 07.03.1972) Viale delle Milizie, 22 tel. 06.32651807 29.11.2007 BARTOLINI ROBERTAZZI Marina (Roma 27.06.1973) Via Ombrone, 12 tel. 06.85350979 9.11.2007 BARTOLOMEI Gabriele (Roma 17.06.1978) Piazza Cola di Rienzo, 212 tel. 06.6874157 9.11.2007 BARTOLOMEI Giorgia (Roma 17.06.1978) Via Giovanni Nicotera, 7 tel. 06.32600006 9.11.2007 BATTISTI Barbara (Roma 16.11.1973) Lungotevere Flaminio, 34 tel. 06.3227511 29.11.2007 BECCARINI Luca (Roma 27.10.1977) Via Tacito, 23 tel. 06.36003874 15.11.2007 BENEDETTELLI Carlo (Roma 06.09.1974) Via Tacito, 74 tel. 06.3214916 29.11.2007 BENEDETTI Gianluca (Roma 21.09.1974) Via Giulio Cesare Cordara, 36 tel. 06.78349620 29.11.2007 BENINCASA Domenico (Roma 07.05.1980) Via Monte Zebio, 43 tel. 06.3227659 22.11.2007 BIANCHI Daniela (Roma 31.01.1979) Piazza Venezia, 11 tel. 06.6758231 29.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 15.11.2007 22.11.2007 9.11.2007 887 AGGIORNAMENTO ALBO BIANCHI Monica (Marino 17.12.1978) Viale Libia, 22 tel. 06.86200831 29.11.2007 BRANCA Eleonora (Crotone 01.11.1978) P.le Gregorio VII, 40 tel. 06.39388337 22.11.2007 BRANCA Francesca (Melito Porto Salvo 28.01.1978) Via Tolemaide, 28 15.11.2007 tel. 06.39733232 BUDONI Andrea (Roma 15.12.1976) Via Massimi, 154 tel. 06.35400648 22.11.2007 BUGLIONI Celeste (Roma 18.03.1975) Via A. Baiamonti, 10 tel. 06.3720948 15.11.2007 BULTRINI Francesca (Avezzano 24.01.1977) Via Oslavia, 30 tel. 06.37514271 29.11.2007 BUONGIORNO Angelo (Bari 22.10.1979) Via Emilia, 88 tel. 06.4200741 22.11.2007 BUSCEMI Giuseppe (Busto Arsizio 28.06.1973) Via Gregorio VII, 396 tel. 06.6623858 15.11.2007 CACCHI Valentina (Roma 01.10.1974) Viale P. Orlando, 58 tel. 06.5627699 22.11.2007 CALCAGNI Giovanni (Roma 12.04.1971) Via Galilei, 64 tel. 06.70475905 22.11.2007 CALCAGNO Emanuele (Roma 18.08.1977) Piazza Adriana, 20 tel. 06.68135896 22.11.2007 CALCIOLI Elisa (Roma 04.07.1977) Via Ovidio, 32 tel. 06.68136595 22.11.2007 CALDAROLA Manuela (Roma 16.07.1970) Via del Vascello, 6 tel. 06.5898888 29.11.2007 CARVELLI Luana (Catanzaro 13.07.1977) Via G. Avezzana, 2 tel. 06.3223332 22.11.2007 CATIZONE Rosalba Andrea (Torino 28.01.1972) Viale G. Mazzini, 123 tel. 06.37353719 15.11.2007 CAVALLO Andrea Aldo (Ferrara 17.05.1978) Via Guido Reni, 2 tel. 06.3201019 29.11.2007 CIRAMI Manuela (Agrigento 19.07.1974) Via de’ Cestari, tel. 06.6873747 16.04.2003 CIRINEI Giancarlo (Roma 29.07.1979) Via dei Velieri, 76 tel. 06.5673834 22.11.2007 CIUFFOLETTI Daniele (Terni 20.07.1979) Via Verbania, 28 tel. 3298123012 15.11.2007 888 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO COLANTUONI Elisabetta (Roma 30.09.1972) Via Tor de’ Schiavi, 275 tel. 06.2157772 22.11.2007 COLETTA Daniela (Roma 08.04.1972) Via dei Traghetti, 81 tel. 06.56030682 22.11.2007 D’ACCI Silvia (Roma 20.10.1978) Via Premuda, 18 tel. 06.39725129 22.11.2007 DANIELLI Mauro (Foggia 09.09.1961) P.zza Conca d’Oro, 15 tel. 06.8860919 22.11.2007 DARIOL Francesca (Avezzano 29.03.1976) Via Anastasio II, 442 tel. 3475703063 15.11.2007 DATOLA Diana (Torre del Greco 03.09.1974) Via Tagliamento, 31 tel. 06.8415218 22.11.2007 D’AYALA VALVA Giovanni (Roma 14.03.1978) Via Ventiquattro Maggio, 43 tel. 06.466221 22.11.2007 DE AMICIS Andrea (Ortona 31.07.1976) Via Secondo Campini, 19 tel. 06.2183331 DE ANGELIS Vincenzo (Roma 17.04.1978) Viale Liegi, 28 tel. 06.85358525 DE BENEDETTI Daniela (Roma 23.03.1977) Via A. Malladra, 10 tel. 06.4505122 DE BERARDINIS Flavia (Roma 29.10.1977) Via Fucino, 6 tel. 06.85305400 15.11.2007 DE CARLO Edoardo (Roma 17.02.1980) C.so Vittorio Emanuele II, 284 tel. 06.684271 22.11.2007 DE CHELLIS Antonella (Sulmona 31.10.1976) Via Crescenzio, 82 tel. 06.97998261 15.11.2007 DE COLLATORE Marianna (Cassano allo Ionio 19.08.1977) Via G. Antonelli, 4 tel. 06.8086438 15.11.2007 DE CRESCENZO COSTI Enrico (Roma 04.06.1978) Via Archimede, 174 tel. 06.8070685 15.11.2007 DE FEIS Dorian (Roma 26.11.1980) Via F. Gentile, 7 tel. 06.7224357 15.11.2007 DE LORENZO Piergiuseppe (Roma 12.04.1978) P.zza del Risorgimento, 59 tel. 063724342 29.11.2007 DE LUCA Pablo (Roma 17.06.1973) Via C. Mirabello, 6 tel. 06.3720524 22.11.2007 DE MARTINO Luisa (Roma 04.07.1978) Via Cicerone, 28 Sc.a tel. 06.37511025 29.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 9.11.2007 15.11.2007 9.11.2007 889 AGGIORNAMENTO ALBO DE MARZI Silvia (Velletri 31.08.1976) Via Germanico, 12 tel. 06.39728544 DE VERGOTTINI Mario (Roma 21.10.1971) Viale Giulio Cesare, 223 tel. 06.39754063 23.01.2003 DENNI Ilaria (Roma 22.12.1975) Via Asiago, 2 tel. 06.3725127 22.11.2007 DEVANNA Beatrice (Terlizzi 14.01.1976) Via Catone, 3 tel. 06.39751461 22.11.2007 DI CARLO Sara (Roma 21.02.1979) Viale Parioli, 74/c tel. 06.8088734 15.11.2007 DI DONATO Maria Vincenza (Lanciano 29.08.1975) Via Salento, 35 tel. 06.44237377 9.11.2007 DI FRANCESCO Francesco (Roma 30.12.1975) Viale G. Mazzini, 88 tel. 06.37515158 9.11.2007 DI GIACOMO Sabrina (Roma 07.06.1974) Via T. Gulli, 11 tel. 06.37512628 22.11.2007 DI GIOVANNI Jacopo (Roma 21.12.1975) V.le delle Medaglie d’Oro, 169 tel. 06.35453979 15.11.2007 DI GIUSEPPE Marco (Formia 31.08.1972) Via G.G. Porro, 8 tel. 06.80690035 9.11.2007 DI LERNIA Stefano (Bari 04.04.1975) Via Taranto, 44 tel. 06.70497355 15.11.2007 DI LORENZO Alfredo (Roma 14.01.1976) Via A. Momigliano, 40 tel. 06.50697911 22.11.2007 DI MARTINO Luca (Roma 11.01.1973) Piazza dell’Unita’, 13 tel. 06.3600248 22.11.2007 ESPOSITO Marco Aniello (Bovolone 03.05.1966) Via degli Scipioni, 235 tel. 06.36000601 6.04.2004 FABERI Francesco (Roma 19.05.1976) Via dei Gracchi, 128 tel. 06.3242838 22.11.2007 FALCONE Flavia (Roma 28.07.1974) Via G. Bausan, 12 tel. 06.37513834 22.11.2007 FALCONETTI Angela (Roma 27.05.1976) Via R. Cadorna, 29 tel. 06.42012091 9.11.2007 FANTATO Emanuele (Roma 15.05.1977) Via Cassiodoro, 15 tel. 06.6878889 15.11.2007 FANTINI Giada (Spoleto 02.07.1976) Piazza dell’Emporio, 16/a tel. 06.5745355 22.11.2007 890 9.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO FANTOZZI Alberto (Velletri 07.05.1978) Via dei Lentuli, 64 tel. 06.76968095 FAVINO Carlo Ludovico (Roma 28.10.1972) Via Cola di Rienzo, 190 tel. 06.6874161 15.11.2007 FEBBI Emanuela (Roma 09.11.1972) Via S. Croce in Gerusalemme, 75 tel. 3478285636 22.11.2007 FEDERICO Roberta (Varese 09.03.1976) Via Servigliano, 34 tel. 06.8805474 22.11.2007 FORLANI Giuliano (Roma 13.05.1974) Piazza Bainsizza, 10 tel. 06.3203756 15.11.2007 FRAGALA’ Riccardo (Roma 21.05.1980) Via Mercati, 51 tel. 06.3222912 9.11.2007 FRANCI Simona (Roma 08.05.1977) Via G. Mengarini, 91 tel. 06.9997554 9.11.2007 FRANCIONE Gennaro (Torre del Greco 01.04.1950) Piazza Bainsizza, 1 FRANCIONI Sergio (Roma 05.10.1968) Via Lucrezio Caro, 63 tel. 06.36004333 FUMINI Mascia (Terni 20.10.1970) Via Emilia, 88 tel. 06.4200741 22.11.2007 GALLETTI Gabriele (Roma 22.12.1975) Via Savoia, 23 tel. 06.8415126 29.11.2007 GALLI Davide (Vibo Valentia 30.09.1940) Via Costabella, 26 tel. 06.3724916 22.11.2007 GALLO Rossella (Formia 20.09.1979) Via G. Antonelli, 29 tel. 06.80692422 15.11.2007 GIARNIERI Enrico (Lucera 12.04.1977) Via Cardinale Massimi, 2 tel. 3383002987 22.11.2007 GRASSI Giovanni Francesco M. (Catania 28.09.1976) Via G. Avezzana, 2 tel. 3493708088 22.11.2007 GRECO Giulia (Roma 19.06.1978) Via F. Cesi, 21 tel. 06.3225790 15.11.2007 GRIPPO Maria Alessandra (Napoli 07.03.1962) Via degli Scialoja, 18 tel. 06.36001352 22.11.2007 GRUSOVIN Francesca (Parma 01.06.1980) Largo Toniolo, 6 tel. 06.68807758 22.11.2007 GUCCIONE Marcella (Palermo 15.12.1979) Via Flaminia, 466 tel. 3383562729 9.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 9.11.2007 22.11.2007 9.11.2007 891 AGGIORNAMENTO ALBO GUGLIOTTA Carola (Roma 18.01.1980) C.ne Trionfale, 77 tel. 06.39735908 15.11.2007 LACARIA Saveria (Caccuri 11.08.1975) Via di Boccea, 86 tel. 06.6622318 22.11.2007 LAGANA’ Gabriella (Vibo Valentia 11.05.1970) Via Polesine, 8/a tel. 06.44235921 9.11.2007 LANZA Federico (Roma 21.01.1974) Via Clelia, 53 tel. 06.7880413 9.11.2007 LEOPARDI Melissa (Roma 25.06.1975) Viale Caduti Resistenza, 734 tel. 06.5089880 LERRO Federica (Roma 07.01.1976) Via Candia, 25 tel. 06.39734791 9.11.2007 LETO Domenico (Catanzaro 13.08.1978) Via Golametto, 2 tel. 06.39746814 9.11.2007 LIMANI Edvin (Mamurras Albania 22.09.1974) Via G. Andreoli, 1 tel. 06.68136767 22.11.2007 LIPARI Gabriele (Roma 11.01.1976) Largo Luigi Antonelli, 2 tel. 06.5407817 LOIACONO Roberto (Roma 18.08.1977) Via Gavinana, 2 tel. 06.3611811 29.11.2007 LOMBARDI Stefano (Roma 03.02.1977) Viale Carso, 23 tel. 3477601861 22.11.2007 LOMBARDI Valerio (Foggia 14.12.1979) Via G.B. De Rossi, 32 tel. 06.44238091 LONGARI Ludovica (Roma 21.03.1977) Via Cola di Rienzo, 264 tel. 06.68193317 22.11.2007 LUCIANETTI Barbara (S.Benedetto del Tronto 06.06.1973) Via Caio Mario, 27 tel. 06.3222460 25.11.2003 MANNI Antonella (Roma 24.03.1973) Piazza Civitella Paganico, 12 tel. 06.8860841 22.11.2007 MAROLA Alessandra (Roma 20.05.1976) Via Cola di Rienzo, 217 tel. 06.3208725 MARONE Francesca (Roma 12.12.1979) Circ.ne Trionfale, 145 tel. 06.39745585 15.11.2007 MAROTTA Amalia (Vallo della Lucania 15.12.1971) Via E.Q. Visconti, 20 tel. 06.36002365 18.01.2005 MAROTTA Angela (Roma 21.06.1974) Viale Angelico, 86 tel. 06.37514844 892 29.11.2007 9.11.2007 9.11.2007 9.11.2007 9.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO MARRONE Donato (Roma 22.07.1980) Piazza di San Cosimato, 30 tel. 06.5811873 29.11.2007 MARRUCCI Carlo (Roma 28.12.1975) Via Archimede, 112 tel. 06.8082573 22.11.2007 MICARELLI Chiara (Roma 03.01.1981) Via Leonessa, 28 tel. 06.33251733 15.11.2007 MICHELANGELI Alessandra (Bracciano 04.06.1978) Via Garibaldi, 43 tel. 3284183932 9.11.2007 MIRABELLI Fernandina (Terracina 07.04.1978) Via dei Platani, 102 tel. 06.23248875 29.11.2007 MISTRETTA Vincenzo Daniele (Roma 03.04.1979) Via Albalonga, 30 tel. 06.97602030 29.11.2007 MOLINARO Ennio (Fiumefreddo Bruzio 23.08.1978) Via Nicotera, 29 tel. 06.3215306 15.11.2007 MOMO Alessia (Roma 17.07.1973) Via P. Mascagni, 7 tel. 06.86218523 22.11.2007 MONASTERO Pierfilippo (Vimercate 17.05.1977) Via Cassiodoro, 6 tel. 06.6893637 22.11.2007 MONELLO Venerando (Siracusa 01.01.1975) Via M. Dionigi, 57 tel. 06.3222674 15.11.2007 MONTELEONE Alessandro (Roma 06.08.1976) Piazza Cavour, 19 tel. 06.996982 15.11.2007 MORETTI Italo (Roma 21.04.1963) Via Trionfale, 21 tel. 06.39744327 29.11.2007 MORETTI Valerio (Roma 18.04.1974) Via della Giustiniana, 401 tel. 06.33624710 29.11.2007 MOSCA Luigi (Cassano allo Ionio 02.10.1977) Piazzale Luigi Sturzo, 9 tel. 06.5919187 29.11.2007 MURDACA Michele (Roma 09.08.1978) Via Silvio Pellico, 44 tel. 06.37350915 22.11.2007 NATALE Massimiliano (Roma 13.04.1976) Via Saluzzo, 8 tel. 06.7017535 22.11.2007 NICOLAI Marco (Roma 14.03.1981) Via G. Nicotera, 24 tel. 06.36000398 15.11.2007 NIEDDU DEL RIO Rosalia Lisanna (Taranto 08.11.1970) Via Tembien, 15 tel. 06.86203050 24.02.1999 ONOFRI Federico (Roma 14.04.1970) Via A. Casella, 37 tel. 06.86204025 22.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 893 AGGIORNAMENTO ALBO OPIPARI Maria Valeria (Roma 16.02.1976) Via Laurentina, 28 tel. 06.5410765 15.11.2007 ORTOLANO Andrea (Roma 31.05.1980) Via T. Campanella, 3 tel. 06.39736484 22.11.2007 OTTOLENGHI Stefano (Roma 09.11.1981) Via G. De Calvi, 61 tel. 06.57301219 9.11.2007 PACITTI Eleonora (Roma 08.05.1976) Via Bisagno, 5 tel. 06.8603815 9.11.2007 PAGGETTI Silvia (Roma 16.06.1976) Via N. Giorgi, 24 tel. 06.5037785 22.11.2007 PAGLIONE Andrea (Roma 04.07.1973) Via Sebino, 32 tel. 06.8414562 29.11.2007 PAIELLA Laura (Roma 22.08.1979) Via Casalotti, 53 tel. 06.61564182 22.11.2007 PALAMARA Manuela (Roma 05.02.1977) Via Chiana, 87 tel. 06.64781857 29.11.2007 PAOLETTI Alessio (Roma 28.12.1977) Via G.G. Porro, 8 tel. 06.80690035 29.11.2007 PARRINELLO Marcello (Messina 25.01.1955) Via Cola di Rienzo, 212 tel. 3491229077 6.06.1981 PELLECCHIA Antonella (Brindisi 05.12.1964) Via Guido d’Arezzo, 2 tel. 06.852351 30.11.1995 PELLEGRINI Francesco (Cosenza 21.02.1946) Via Calalzo, 33 tel. 06.3311381 22.11.2007 PELUSO Alessio Armando (Avellino 15.12.1981) Via Cicerone, 28 tel. 06.3231846 9.11.2007 PERSI Viviana (Roma 26.05.1976) Via Bari, 13 tel. 06.44230945 22.11.2007 PETRACCA Michele (Vibo Valentia 13.04.1976) Via Sabotino, 46 tel. 06.27800805 9.11.2007 PETRIAGGI Domitilla (Roma 07.02.1980) Viale Appio Claudio, 289 tel. 06.71542056 22.11.2007 PETTI Federica (Roma 01.10.1976) Via F. De Sanctis, 4/a tel. 06.3722353 29.11.2007 PETTI Monica (Roma 19.05.1978) Viale G. Marconi, 618 tel. 06.5594085 29.11.2007 PETTINELLI Francesca Romana (Roma 21.05.1980) Via Ciro Menotti, 24 tel. 06.3217450 29.11.2007 894 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO PIAZZONI Davide (Roma 02.04.1979) Piazza Attilio Friggeri, 13 tel. 06.35402904 PIERANTONI Giorgio (Roma 12.07.1978) Piazza Vittorio Emanuele II, 87 29.11.2007 PIERI Valentina (Roma 24.08.1980) Via Andrea Arditi, 41 tel. 06.3091406 29.11.2007 PIETROBONO Simone (Roma 09.07.1975) Via Zosimo, 13 tel. 06.71289432 22.11.2007 PITRE’ Giuseppe (Messina 17.04.1972) Via Sirte, 28 tel. 06.86219563 28.01.2004 PROCOPIO Teresa (Montepaone 24.08.1975) Via Tiburtina, 538 Sc.a/7 tel. 3397695852 22.11.2007 PUDDA Irene (Roma 20.05.1978) Via della Scrofa, 57 PUGLIONISI Sonja (Roma 15.09.1979) Via Igea, 4 tel. 3478524234 15.11.2007 RADICELLA Silvia (Roma 29.07.1980) Via Celleno, 21 tel. 3388069701 22.11.2007 RAIMONDI Fabio (Roma 31.12.1975) Via dei Carraresi, 2 Pal.c tel. 06.7214218 22.11.2007 RANALLI Katia (Roma 22.12.1970) Via Francesco Maurolico, 9 tel. 06.5581933 RECCIA Maurizio (Roma 12.09.1970) Via Magna Grecia, 39 tel. 06.70474230 15.11.2007 RENZI Alessandro (Roma 13.08.1976) Via N. Laurantoni, 65 tel. 06.55280100 29.11.2007 RIA Raffaella (Roma 07.10.1978) Piazza Mincio, 4 tel. 06.8555500 29.11.2007 RICCI Ubaldo (Roma 18.06.1967) Via G. Bettolo, 17 tel. 06.37511734 22.11.2007 RICCIARDI Francesco Saverio (Roma 05.06.1978) Via Rocca Sinibalda, 50 tel. 06.86203868 22.11.2007 ROMEO Stefania (Locri 23.02.1971) Viale G. Mazzini, 55 tel. 06.3223847 15.03.2002 RUNCI Eleonora (Roma 09.01.1979) Piazza Orazio Marucchi, 5 tel. 06.86206396 9.11.2007 RUOTI Valeria Maria (Reggio Calabria 29.12.1979) Via Val di Lanzo, 155 tel. 3385431664 9.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 9.11.2007 9.11.2007 9.11.2007 895 AGGIORNAMENTO ALBO RUSSO Giovanna Sara (Atessa 02.01.1982) Via Quattro Fontane, 20 tel. 06.478751 SACCHETTI Giovanni (Roma 07.05.1968) Via Frangipane, 13 tel. 06.485758 15.11.2007 SACCO GINEVRI Andrea (Roma 21.02.1981) Via Ventiquattro Maggio, 43 tel. 06.466221 15.11.2007 SANAPO Francesco (Roma 16.01.1977) Circonvallazione Nomentana, 312 tel. 06.86398476 22.11.2007 SCANDALE Gianluca (Cariati 14.01.1979) Via del Colle di Sant’Agata, 4 tel. 06.3380951 29.11.2007 SILVERI Cristian (Roma 13.01.1970) Via Massaciuccoli, 97 tel. 06.8607487 SILVESTRINI Claudia (Roma 14.09.1976) Via Valadier, 36 tel. 06.3216757 15.11.2007 SOFFIETTI Rebecca (Roma 23.05.1978) Via Properzio, 37 tel. 06.68193195 22.11.2007 SOLAZZO Marina (Roma 19.09.1973) Via V. Brancati, 65 tel. 06.50512568 SPADONI Valentina (Roma 03.01.1971) Via V. Tieri, 55 tel. 06.30896151 15.11.2007 SPAGNOLETTI ZEULI Sveva (Roma 24.11.1979) Via G. Schiapparelli, 11 tel. 06.3227951 29.11.2007 SPAGNOLETTI ZEULI Valeria (Roma 15.01.1977) Via Monte Zebio, 30 tel. 06.96701270 22.11.2007 SPASARI Tommaso (Roma 04.05.1974) Via G. Marinelli, 1 tel. 3317160366 SPECIALE Maria Rosaria (Martina Franca 06.07.1980) Via Monviso, 3 tel. 06.87194589 22.11.2007 SPEZIALE Giuseppe (Siderno 14.05.1979) Via Ludovisi, 16 tel. 06.977451 22.11.2007 SPIZZICHINO Angelo (Roma 29.07.1975) Via Archimede, 44 tel. 06.80687230 15.11.2007 SQUILLINO Manuela (Caserta 10.10.1975) Viale Trastevere, 248 tel. 3393469721 29.11.2007 STABILE Alessandro (Roma 06.12.1979) V.le Cortina d’Ampezzo, 60 tel. 06.3313943 15.11.2007 STACCIOLI Marta (Roma 14.03.1981) Via Po, 9 tel. 06.858231 22.11.2007 896 9.11.2007 9.11.2007 9.11.2007 9.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO STADERINI Flaminia (Roma 06.08.1978) Via Pio Foa’, 48 tel. 06.5826069 29.11.2007 STINGONE Francesca Maria (Verona 27.09.1965) Via Cicerone, 49 tel. 06.3215436 14.09.1998 TELARICO Giorgio (Cosenza 06.05.1980) Corso Vittorio Emanuele, 284 tel. 06.68427528 9.11.2007 TOSI Paolo Maria (Roma 16.05.1980) Piazza Adriana, 15 tel. 06.68809987 9.11.2007 TOTI Pamela (Marino 06.09.1973) Via L. Signorelli, 8 tel. 06.36005473 15.11.2007 TOZZI Eleonora (Roma 10.10.1979) Via A. Riboty, 10 tel. 06.6875852 22.11.2007 TRIA Paola (Roma 08.07.1978) Via Donatello, 71 tel. 06.3201502 9.11.2007 TUCCIMEI Chiara (Roma 20.03.1978) Via G. P. da Palestrina, 19 tel. 06.3242729 9.11.2007 UGHI Filippo (Pisa 15.05.1980) Via Guido d’Arezzo, 2 tel. 06.852351 22.11.2007 URSICINO Tiziana (Roma 11.02.1978) Via dell’Oratorio Damasiano, 15 tel. 3385492777 22.11.2007 UVA Cecilia (Roma 29.07.1976) Via Cassiodoro, 1/a tel. 06.68600926 22.11.2007 VALDUGA Serena (Rieti 01.08.1977) Via Cola di Rienzo, 28 tel. 06.3216298 22.11.2007 VANNUTELLI Alessio (Roma 19.06.1978) Via Francesco Denza, 27 tel. 06.80690183 22.11.2007 ELENCO SPECIALE BACCARI Maria Pia (Napoli 02.06.1951) Professori Universitari Via Flaminia, 173 CATINI Roberto (Roma 28.07.1975) Raisat S.p.a. Borgo Sant’Angelo, 23 - tel. 06.68182673 CIOPPA Anna Emilia (Avellino 20.10.1974) Eni Spa P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59822693 COLONNA Alessandra (Genova 15.05.1954) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59881 CONTI Giuseppe (Messina 07.12.1978) Enel Spa 26.10.2005 V.le Regina Margherita, 137 - tel. 06.83052753 FORO ROMANO 5-6/2007 2.06.1977 29.11.2007 9.11.2001 29.11.2007 897 AGGIORNAMENTO ALBO DI LIBERTO Francesco (Palermo 14.09.1974) Enel Produzione S.p.a. 22.11.2007 V.le Regina Margherita, 137 - tel. 06.83059514 FALCIONI Francesca (Roma 07.11.1973) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59821 FOSSO Maria Assunta (Reggio Calabria 09.02.1980) Agenzia delle Entrate Via di Settebagni, 384 - tel. 06.872834033 PICARDI Livia (Roma 10.02.1967) Consap S.p.a. Via Yser, 14 - tel. 06.85796411 29.09.1999 POLITI Francesca (Brindisi 03.09.1974) Ferrovie dello Stato P.zza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44105603 15.11.2007 PULCIONI Andrea (Roma 30.04.1979) Terna S.p.a. Via Arno, 64 - tel. 06.83138128 22.11.2007 TOSTI Elena (Rogliano 02.04.1978) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59825718 22.11.2007 VENANZI Cesare (Civitavecchia 22.07.1958) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59885537 29.11.2007 VOLPE Matteo (Bari 11.11.1976) Camera dei Deputati P.zza Campo Marzio, 42 - tel. 06.67604183 9.11.2007 ZAVAGLIA Daniela (Torino 06.03.1977) Enea Lung.re Thaon Revel, 76 - tel. 06.36272414 29.11.2007 10.05.2001 9.11.2007 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE BERTOLDI Valentina (Roma 21.06.1976) a El.Spec. Professori Universitari DELLA SCALA Maria Grazia (Roma 24.03.1973) a El.Spec. Professori Universitari MARCELLI Carla (Roma 25.02.1976) a El.Spec. Enea MARI Giuseppina (Roma 12.05.1976) a El.Spec. Professori Universitari MARZANO Maria (Giussano 30.10.1973) a El.Spec. Universita’ “la Sapienza” Roma MEZZACAPO Domenico (Roma 04.07.1975) a El.Spec. Professori Universitari POLILLO Vanessa (Roma 14.05.1970) a El.Spec. Enea 4.03.2004 31.12.2002 15.06.2006 16.12.2004 10.07.2001 30.01.2003 28.02.2002 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO FIORI Roberto (Lanciano 23.08.1967) da El.Spec. Professori Universitari NAPOLITANO Giulio (Roma 12.07.1969) da El.Spec. Professori Universitari 2.02.1995 21.05.1998 CANCELLAZIONI PER DECESSO BARTOLI Giuseppe (Mazzarino 19.01.1925) dec. 25.06.2005 BIANCHETTI Giuseppe (Roma 01.07.1914) dec. 14.11.2007 D’ALOISIO Beniamino (Roma 20.11.1928) dec. 03.11.2006 D’AMICO Roberto (Padova 26.07.1962) dec. 21.10.2007 FOLLI Vincenzo (Roma 16.05.1918) dec. 28.10.2005 LUCERNONI Roberta (Roma 20.06.1968) dec. 14.03.2007 MANOZZI Paolo (Roma 21.11.1956) dec. 31.12.2005 898 15.11.2007 22.11.2007 15.11.2007 29.11.2007 09.11.2007 15.11.2007 09.11.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO MARINI Filomena (Catanzaro 25.04.1914) dec. 21.11.2002 NUCCI Guido (Roma 11.03.1945) dec. 25.03.2003 09.11.2007 29.11.2007 CANCELLAZIONI A DOMANDA BARATTA Roberto (Roma 30.01.1959) BARTOLI Elena (Roma 27.09.1974) BLEFARI Pierluigi (Roma 13.04.1978) CANOFANI Renzo (Roma 06.07.1940) CAPUA Cristina (Roma 15.08.1966) CARDI Gianfranco (Roma 03.12.1974) CARUSO Donatella (Roma 07.05.1967) CASCINO Massimo (Piazza Armerina 20.12.1939) DE LEONE Ugo (Roma 14.09.1915) DE NOVELLIS Michele (Roma 28.11.1925) DI VINCENZO Valentina (Roma 14.02.1977) FANELLI Anna (Roma 22.09.1978) FANTI Elisabetta (Soriano nel Cimino 30.07.1958) GALA Gianfranco (Nettunia 04.01.1941) GUIDI Flaminia (Roma 25.08.1970) LUCISANO Lucio (Roma 03.11.1926) MAGHERI Cristiana (Roma 21.10.1967) MARTINI Michele (Roma 23.10.1968) MILITE Anna Maria (Roma 24.03.1961) MORICONI Alessandra (Cosenza 05.10.1972) MUCCIANTE Alessandro (Roma 04.09.1943) PANDOLFI Gianfranco (Roma 16.09.1946) RINALDI Marco (Asti 29.10.1971) ROSAUER Fabio (Roma 11.03.1969) ROSSI Adolfo Manlio (Roma 07.02.1975) SALVATORE Federica (Atri 02.02.1975) SILI Franco (Roma 25.08.1934) SIMONE Michele (Casalvecchio Puglia 19.09.1940) SIRIANNI Guido (Catanzaro 06.11.1951) SORDINI Aldo (Roma 18.07.1922) TRAMONTANA Marcello (Roma 14.08.1953) TRONCARELLI Francesco (Roma 24.12.1952) TRUBBAS Sandro (Pisa 23.07.1964) TUCCINO Annunziata (Policoro 02.11.1974) VALISERRA Valeria (Roma 15.06.1976) ZITO Luigi (Roma 07.08.1932) 29.11.2007 15.11.2007 22.11.2007 15.11.2007 22.11.2007 29.11.2007 22.11.2007 09.11.2007 09.11.2007 29.11.2007 29.11.2007 15.11.2007 22.11.2007 29.11.2007 09.11.2007 22.11.2007 15.11.2007 22.11.2007 22.11.2007 22.11.2007 15.11.2007 15.11.2007 29.11.2007 15.11.2007 09.11.2007 29.11.2007 22.11.2007 15.11.2007 22.11.2007 15.11.2007 22.11.2007 15.11.2007 29.11.2007 09.11.2007 09.11.2007 22.11.2007 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO PAGLIARA Pierfausto (Lecce 10.11.1964) trasf. Lecce NIUTTA Giancarlo (Messina 24.11.1972) trasf. Messina ANDREOLI Dario (Taranto 27.11.1956) trasf. Tempio Pausania NUNZIATA Salvatore (Napoli 22.03.1941) trasf. Tivoli 22.11.2007 29.11.2007 09.11.2007 29.11.2007 CANCELLAZIONI PER INCOMPATIBILITA’ MASI Pierpaolo (Ceccano 22.06.1965) FORO ROMANO 5-6/2007 09.11.2007 899 AGGIORNAMENTO ALBO NUOVE ISCRIZIONI – DICEMBRE 2007 ALBO ORDINARIO AGOSTINI Francesca (Roma 02.02.1972) Via C. Manassei, 61 tel. 06.65740387 27.12.2007 ALBANO Mario (Matera 22.02.1976) Via Germanico, 172 tel. 06.3226896 17.07.2003 AQUILINO Pierluigi (Roma 18.06.1971) Largo A. Beltramelli, 1/c tel. 06.41731687 ARMENIO Vincenzo (Licata 06.06.1981) Via Dei Foscari, 12 tel. 3490694745 13.12.2007 ARONICA Walter (Roma 23.09.1980) Via G. Mercalli, 46 tel. 06.42012143 13.12.2007 BELLEI Tommaso (Roma 24.01.1976) Via Valsugana, 8 tel. 06.86321133 20.12.2007 BENVEDUTI Antonella (Roma 16.10.1976) Via Corfinio, 23 tel. 06.77201266 6.12.2007 BERTINI Flavia (Roma 22.04.1981) Via Po, 22 tel. 06.45206220 13.12.2007 BOLOGNINO Daniela (Tropea 15.04.1976) Via Lucrino, 41 Sc.d tel. 3383645340 22.10.2003 BRUSTIA Stefano (Novara 30.08.1973) Via Costantino Morin, 1 tel. 06.68803025 BUTTIGLIONE Maria Chiara (Roma 19.12.1980) P.le delle Medaglie D’oro, 7 tel. 06.35450460 13.12.2007 CANEVACCI Chiara (Roma 15.12.1973) Via Alessandro Avoli, 27 tel. 3358414936 13.12.2007 CANNONE Arabella (Isernia 15.12.1981) P.le Clodio, 12 tel. 06.39737418 13.12.2007 CARONE Debora (Roma 08.12.1976) Via Maria Cristina, 2 tel. 3393385831 20.12.2007 CASALE Valentina (Roma 03.11.1975) Viale Di Marino, 26 tel. 3358366334 6.12.2007 CATOZZI Simone (Roma 18.06.1975) Via Premuda, 1 tel. 06.39750951 13.12.2007 CAVOLI Barbara (Roma 26.08.1976) Via Pandosia, 20/a tel. 06.77206071 13.12.2007 CICCAGLIONE Alfonso (Roma 04.05.1961) Viale G. Marconi, 440 tel. 06.5593600 900 6.12.2007 9.12.2004 9.01.2001 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO D’ALESSANDRO Nicoletta (Roma 02.09.1963) Via Manoppello, 78 tel. 06.22485403 D’AMATO Valerio (Roma 15.06.1980) Via Oslavia, 18 tel. 06.3728233 6.12.2007 D’ANGELO Francesca (Roma 12.10.1980) Via Thailandia, 24 tel. 06.5085666 6.12.2007 DANGOLA Stefania (Roma 17.06.1976) Viale Carso, 63 tel. 06.37517258 13.12.2007 DE LELLIS Carla (Frosinone 04.03.1978) Via Licinio Stolone, 154 tel. 3381347408 DE LEO Ivana Fabiola (Lucera 09.01.1981) Via Tiburtina, 150 tel. 06.44340666 DE LIGUORO DI PRESICCE Marco (Roma 05.02.1977) Via San Godenzo, 199 tel. 06.3351044 DE LUCIA Emanuele (Siracusa 21.12.1977) Via Cosseria, 2 tel. 06.32600261 13.12.2007 DE MATTEIS Francesca (Roma 17.06.1978) Via F. Milizia, 2 tel. 06.3221748 6.12.2007 DE MATTEIS Luca (Roma 21.02.1981) Via F. Milizia, 2 tel. 06.3221748 6.12.2007 DE MATTEIS Maria Michela (Foggia 31.12.1976) Via Camesena, 8 tel. 06.4386398 6.12.2007 DE NINNO Marcella (Roma 28.12.1972) Via Paolo Emilio, 34 tel. 06.32609173 8.11.2000 DI CARLO Mario (Conversano 04.10.1978) Via Enrico Besta, 5 tel. 3391950147 20.12.2007 DI COCCO Clarissa (Roma 12.08.1979) Via Caio Mario, 13 tel. 06.32651743 6.12.2007 DI DUCA Valeria (Roma 31.10.1975) Via G. Pisanelli, 2 27.12.2007 FASULO Emiliano (Roma 07.02.1973) Via Maestro Gaetano Capocci, 24 tel. 06.86398643 6.12.2007 FEDERICO Claudia (Roma 01.08.1974) Via Velletri, 35 tel. 06.85305606 6.12.2007 FELICI Francesco (Roma 14.09.1977) Via F. Michelini Tocci, 25 tel. 06.35344801 20.12.2007 FELICIANI Walter (Avezzano 04.12.1974) Via Casal De’ Pazzi, 148 tel. 06.4110101 6.12.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 26.02.1998 6.12.2007 20.12.2007 6.12.2007 901 AGGIORNAMENTO ALBO FERRARI Pierluigi (Roma 20.08.1978) Via Arenula, 21 tel. 06.68803000 20.12.2007 FILICE Donatella (Cosenza 01.03.1977) Via Sivori, 8 tel. 06.39754344 13.12.2007 FLAGELLA Maria Cristina (Roma 28.06.1969) Via Lucilio, 66 tel. 06.35496554 6.12.2007 FONTANINI Fabio (Roma 16.04.1975) Via Alessandria, 129 tel. 06.8840426 6.12.2007 FRENI Federico (Roma 01.07.1980) Via Panama, 58 tel. 06.8840852 6.12.2007 FRONDAROLI Umberto (Roma 20.03.1972) Viale delle Milizie, 19 tel. 06.39743130 13.12.2007 GADALETA Alessandra (Foggia 12.02.1973) Via Cavour, 101 tel. 06.4882383 13.12.2007 GARGIULO Gerardina (Castallammare Stabia 18.01.1972) Via Merano, 143 tel. 06.52440866 4.02.2003 GENNARO Massimiliano (Roma 01.07.1973) Via Arno, 3 tel. 06.85354816 6.12.2007 GIANGIACOMO Vincenzo (Vasto 08.12.1969) Via A. Depetris, 86 tel. 06.478151 GOTTI TEDESCHI Riccardo (Piacenza 03.09.1977) Via delle Quattro Fontane, 20 tel. 06.478751 GRILLO Maria Cristina (Catania 13.02.1975) Via A. Mordini, 14 tel. 06.99705910 20.12.2007 GUANDALINI Beatrice (Roma 14.06.1977) Viale Giulio Cesare, 71 tel. 06.3243546 13.12.2007 LIBERATORE Luciano Eligio (Pratola Peligna 25.10.1963) Via Oderisi da Gubbio, 78 tel. 06.5562229 LO SQUADRO Michele (Roma 27.04.1976) Via Aniene, 14 tel. 06.8537481 20.12.2007 LONGARINI Gabriele (Roma 27.05.1978) Via Clitunno, 22/e tel. 06.8419137 13.12.2007 LORE’ Giuseppe (Roma 25.10.1978) Via A. Riboty, 3 tel. 06.39728045 13.12.2007 LUCATI Isabella (Grottaglie 23.05.1974) Via Lombardia, 14 tel. 06.42391268 13.12.2007 MARINO Luigi (Roma 31.10.1975) Viale dei Parioli, 180 tel. 06.8078594 20.12.2007 902 24.10.1997 6.12.2007 3.02.1995 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO MATTUCCI Francesca (Roma 01.08.1976) Via dei Gracchi, 130 tel. 06.32120186 24.02.2006 MAURO Samantha (Milano 21.02.1976) Via Mario Borsa, 63 tel. 06.81101679 20.12.2007 MIDIRI Federica (Roma 09.10.1980) Corso Venezia, 5 tel. 3479372767 13.12.2007 MONALDI Fabrizio (Roma 08.04.1980) Via Alessandro Torlonia, 4/b tel. 06.44239505 13.12.2007 MORGANTE Giuseppe (Rieti 23.05.1977) Via G.B. Martini, 14 tel. 06.8419688 20.12.2007 MORICCA Iole (Roma 24.07.1980) Via Mar della Cina, 142 tel. 06.5298694 20.12.2007 MULIERE Simona (Livorno 11.01.1975) Via Cola di Rienzo, 133 tel. 06.3202580 24.05.2005 NAPOLITANO Nadine (Roma 01.12.1978) Via Riccardo Forster, 41 tel. 335381536 27.12.2007 PADULA Paola (Roma 13.03.1975) Via Graziano, 30 tel. 06.6632302 13.12.2007 PALADINO Francesco (Catania 23.07.1981) Via Lucio II, 27 tel. 3294251148 6.12.2007 PALLOTTI Ilaria (Roma 03.12.1978) Via Ripetta, 22 tel. 06.3203491 6.12.2007 PALMERINI Imo (Castiglione del Lago 14.11.1930) Via Umberto Saba, 45 tel. 06.5002302 13.12.2007 PALOMBI Massimo (Benevento 14.05.1980) Via di San Basilio, 72 tel. 06.809551 13.12.2007 PANELLA Violetta (Roma 26.04.1981) Via Varrone, 9 tel. 06.68135266 13.12.2007 PERI Esther (Erice (tp) 13.03.1977) Via Venti Settembre, 4 tel. 06.4815590 6.12.2007 PERRONE Valentina (Formia 24.11.1978) Via G. Sacconi, 19 tel. 06.32609950 6.12.2007 PICCINNO Paola (Roma 07.10.1975) Via Ortignano, 38 tel. 06.64491883 27.12.2007 PICCIOTTO Paola (Roma 06.04.1977) Via Pienza, 40 tel. 3394062631 6.12.2007 PIOMBI Giulia (Lodi 23.06.1978) Via delle Quattro Fontane, 20 tel. 06.478751 6.12.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 903 AGGIORNAMENTO ALBO PIRO Ciro Daniele (Napoli 27.12.1979) Via della Balduina, 66 tel. 06.35343392 PIRONTI Paolo (Trieste 22.03.1973) Via Torino, 7 tel. 06.483694 6.12.2007 PITTIGLIO Olimpia (Roma 26.09.1955) Via Montevideo, 27 tel. 06.97270026 6.12.2007 PODIANI Francesca Romana (Roma 24.10.1973) P.zza Gentile da Fabriano,3 tel. 06.3200153 13.12.2007 PUGLIESE Romina (Roma 31.07.1974) Via Dante De Blasi, 21c tel. 3924806164 13.12.2007 RAGONESI Giulia (Roma 26.10.1980) Via Domenico Cimarosa, 13 tel. 06.85356383 13.12.2007 RAU Ylenia (Catania 04.11.1978) Via di Casal Boccone, 98 E2 tel. 06.45447459 20.12.2007 RINALDI Chiara (Roma 09.07.1977) Via Tacito, 41 tel. 06.68192371 20.12.2007 RIZZO Luigi (Roma 09.06.1981) Via Vittoria Colonna, 32 tel. 06.6896786 13.12.2007 RIZZUTI Alessandro (Roma 22.12.1979) Via Caroncini, 6 tel. 06.8082403 ROBERTI Cinzia (Roma 01.02.1977) Via Emanuele Filiberto, 166 tel. 06.7004593 13.12.2007 ROCCHI Ilaria (Roma 09.11.1978) Viale delle Milizie, 34 tel. 06.37518760 20.12.2007 ROCCHINI Silvio (Roma 03.01.1975) Via Cavour, 58 tel. 06.4882036 6.12.2007 RODINO’ DI MIGLIONE Marcello (Napoli 30.03.1973) Via delle Quattro Fontane, 20 tel. 06.478751 6.12.2007 RUGGERI Manuela (Roma 27.09.1978) Via Antonio Baiamonti, 10 tel. 06.3701072 20.12.2007 RUSSO Simona (Roma 13.08.1974) Via Antonio Bertoloni, 55 13.12.2007 SALVATORI Chiara (Roma 30.07.1980) Via P. Maroncelli, 21 tel. 06.55264221 13.12.2007 SANSALONE Roberto (Roma 27.08.1971) Via Premuda, 6 tel. 06.39742953 13.12.2007 SANTI Roberto (Roma 08.04.1979) Via di Porta Pinciana, 6 tel. 06.42012455 13.12.2007 904 13.12.2007 6.12.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO SFORZA Michele (Matera 15.12.1943) Via di Centocelle, 251 tel. 06.2426316 6.12.2007 SFRECOLA Luca (Roma 22.07.1977) Via Flaminia, 197 tel. 06.3612150 20.12.2007 TALLINI Valerio (Frosinone 25.01.1982) Via Lorenzo il Magnifico, 122 tel. 06.98876720 13.12.2007 TAMBURRO Andrea (Roma 17.03.1975) Via Nemorense, 77 tel. 06.45553681 20.12.2007 TRABATTONI Praxilla (Helsinki 01.02.1976) Via Sistina, 4 tel. 06.422911 13.12.2007 TRALICCI Luciana (Roma 17.01.1973) Via Tuscolana, 466 tel. 06.78346524 20.12.2007 VAIRA Michela (Vieste 11.06.1977) Via C. Ricotti, 6 tel. 3474897705 VALLINO Simona (Cagliari 24.04.1974) Lungotevere Michelangelo, 9 tel. 06.36002950 VANI Sara (Firenze 08.11.1967) Via A. Gramsci, 16 tel. 06.32650721 VARVO Gianluca (Roma 12.05.1976) Via G. Carini, 58 tel. 06.5885209 20.12.2007 VERDESI Alessia (Roma 24.03.1977) Via Napoleone III, 28 tel. 06.44360516 20.12.2007 VERGNANO Eleonora (Torino 18.09.1980) Via del Consolato, 6 tel. 06.45213900 20.12.2007 6.12.2007 27.12.2007 9.04.2002 ELENCO SPECIALE CARUCCI Massimo (Roma 14.07.1965) Equitalia Gerit S.p.a. Lung.re Flaminio, 18 - tel. 06.32492290 20.12.2007 COLURCIO Anna (Napoli 11.01.1974) Enel Distribuzione S.p.a. Via Ombrone, 2 - tel. 06.83055868 20.12.2007 GIARLETTA Valentina (Salerno 18.09.1969) Enel Distribuzione S.p.a. Via Ombrone, 2 - tel. 06.83058026 20.12.2007 LOCASCIULLI Guido (Roma 20.06.1977) Azienda Policlinico Umberto I V.le del Policlinico, 155 - tel. 06.49979448 20.12.2007 PORRONE Paolo (Campobasso 22.01.1962) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59827237 13.12.2007 RISPOLI Valentina (Roma 07.10.1971) Enel Produzione S.p.a. 14.03.2002 V.le Regina Margherita, 125 - tel. 06.83057722 FORO ROMANO 5-6/2007 905 AGGIORNAMENTO ALBO SARACENI Federica (Roma 22.03.1972) Enel Distribuzione S.p.a. Via Ombrone, 2 - tel. 06.83059534 20.12.2007 VALENTE Claudio (Roma 15.10.1974) Gruppo Poste Italiane S.p.a. Via Eugenio Gra, 19 - tel. 06.665921 20.12.2007 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE LONGARI Carlo (Roma 06.01.1968) a El.Spec. Professori Universitari RAGANELLI Biancamaria (Palestrina 11.03.1975) a El.Spec. Professori Universitari TEDESCHI Lorenzo (Roma 28.12.1972) a El.Spec. Gruppo Poste Italiane S.p.a. 5.12.1996 26.02.2004 19.12.2000 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO CREA Giancarlo (Roma 14.04.1944) da El.Spec. Ist. Bancario S. Paolo Torino 7.12.1972 CANCELLAZIONI PER DECESSO COLIZZA Franco (Roma 01.09.1929) dec. 24.12.2006 CROSTA Cesare (Varese 08.07.1933) dec. 21.11.2007 GAVA Roberto (Castellammare Stabia 02.01.1928) dec. 04.11.2002 GISMONDI Enrico (Roma 06.12.1941) dec. 01.07.2007 13.12.2007 13.12.2007 13.12.2007 13.12.2007 CANCELLAZIONI A DOMANDA ASSORGIA Paola (Roma 01.12.1959) BALESTIERI Massimo (Roma 13.04.1970) BISAGNI Fabrizio (Roma 25.04.1949) BRANCIFORTE Paola (Napoli 29.07.1976) BULZACCHELLI Margherita (Castellana Grotte 21.11.1978) CARRETTA Elvira (Roma 21.04.1972) CARUSO Graziella (Roma 27.05.1965) CASAMASSIMA Franco (Roma 12.07.1919) CASSAVIA Francesco (Roma 10.07.1973) CASTAGNOLI Alberto (Roma 01.03.1943) CASTRICA Fabio (Todi 19.12.1975) CECCARANI Bruno (Frosinone 26.08.1941) CECCHETTI Andrea Filippo (Roma 18.07.1947) CICERO Sabrina (Roma 31.05.1971) COLELLA Marina (Roma 02.02.1974) CONFORTI Francesca (Roma 13.07.1973) COSTANTINI Raffaella (Roma 16.12.1972) CROCE Danila (Genova 22.04.1969) CRUCIANI Gianluca (Roma 07.04.1968) CUSMAI Stefano (Roma 06.01.1974) D’ALESSANDRI Fabrizio (Roma 23.07.1966) D’ANDREA Mario (Selci Sabino 16.06.1937) DE DONATO Marcella (Salerno 10.06.1964) DE LUCA PICIONE Maura (Potenza 24.06.1975) DE MEO Massimo (Roma 02.03.1956) DE PAOLIS Giorgia (Roma 07.08.1970) DE PASCALIS Alessandra (Roma 18.04.1967) DE SIMONE Eleonora (Roma 10.05.1974) DI BARI Marzia (Roma 21.11.1975) 906 27.12.2007 20.12.2007 06.12.2007 06.12.2007 27.12.2007 06.12.2007 13.12.2007 13.12.2007 06.12.2007 27.12.2007 13.12.2007 27.12.2007 13.12.2007 13.12.2007 27.12.2007 20.12.2007 13.12.2007 20.12.2007 20.12.2007 27.12.2007 20.12.2007 13.12.2007 27.12.2007 27.12.2007 06.12.2007 13.12.2007 13.12.2007 06.12.2007 27.12.2007 FORO ROMANO 5-6/2007 AGGIORNAMENTO ALBO DI FONTE Alba Sonia (Stoneham 04.02.1971) DI FRANCO Stefania Beatrice M. (Milano 09.01.1974) DI RUBBO Fabrizio (Roma 03.09.1977) DUCA Paola Maria (Roma 25.01.1942) ERASMO Gabriello (Roma 15.05.1975) ETTORRE Cosima (Grottaglie 10.05.1975) FARENGA Giuseppe (Muro Lucano 26.07.1945) FASO Serena (Messina 23.07.1964) FAZZARI Simone (Roma 18.05.1978) FOLLIERO Alessandro (Roma 23.06.1938) IZZO Luigi (Roma 12.09.1976) LIBERATI Caterina (Roma 26.02.1974) LONGHI Fabio (Roma 30.05.1948) LUCHI Giorgia (Roma 31.12.1976) MACRI’ Alessandro (Roma 24.12.1976) MARCELLI Giancarlo (Roma 09.10.1938) MAROTTA Simona (Roma 30.04.1974) MARRONCELLI Franca (Guardiagrele 16.07.1974) MARZANO Francesca (Napoli 27.11.1969) MASTELLI Anna Carla (Roma 17.06.1976) MERLINO Eugenio (Roma 18.11.1924) PAVONI Giorgia (Roma 08.12.1967) PETRONCINI Claudio (Roma 15.07.1943) PICCOLI Anna (Martina Franca 03.05.1963) PIERINI Tommaso (Roma 30.09.1972) PIRONE Gennaro (Eboli 14.02.1933) PISANO Patrizia (Roma 06.07.1959) PITORRI Manuela (Roma 25.06.1973) PLUTINO Donatella (Taurianova 15.11.1968) PRETEROTI Nicola (Locri 24.03.1978) QUARATO Chiara (Firenze 29.07.1979) RANDOLFI Elisabetta (Zurigo 01.08.1973) RIGOLI Francesco (Milano 20.07.1968) ROMEO Vincenzo (Caraffa del Bianco 18.02.1932) RUSSO Fabio (Roma 18.02.1972) SABINO Federica (Roma 30.05.1975) SACCHETTI Giorgio (Roma 26.11.1937) SALERNO Domenico (Catanzaro 29.03.1973) SCIUTO Alessandra (Roma 31.03.1973) SIGNORINI Michele (Roma 05.05.1970) SOCCI Silvia (Roma 25.05.1973) SPAGNOLO Delio (Roma 19.11.1976) SVAMPA Massimiliano (Roma 30.03.1970) TORRE Antonio (Roma 03.06.1957) TOSATO Tiziana (Roma 17.11.1963) TRIGONA Riccardo Renato (Milano 31.03.1951) TRIPEPI Paolo (Roma 16.07.1945) VADACCA Giorgia (Bari 18.09.1973) VANGI Francesco (Roma 14.10.1970) VETRO Chiara (Roma 28.09.1972) ZAMBERNARDI Mario (Pisa 05.10.1972) ZAMPIERI Stefano (Roma 05.01.1953) 27.12.2007 13.12.2007 13.12.2007 20.12.2007 13.12.2007 06.12.2007 06.12.2007 27.12.2007 20.12.2007 06.12.2007 13.12.2007 27.12.2007 13.12.2007 27.12.2007 20.12.2007 27.12.2007 20.12.2007 13.12.2007 20.12.2007 20.12.2007 27.12.2007 06.12.2007 27.12.2007 27.12.2007 20.12.2007 06.12.2007 06.12.2007 06.12.2007 27.12.2007 13.12.2007 20.12.2007 13.12.2007 27.12.2007 13.12.2007 06.12.2007 06.12.2007 13.12.2007 13.12.2007 27.12.2007 06.12.2007 27.12.2007 13.12.2007 27.12.2007 20.12.2007 20.12.2007 06.12.2007 20.12.2007 06.12.2007 27.12.2007 27.12.2007 27.12.2007 27.12.2007 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO CHIATTELLI Luca (Roma 19.08.1967) trasf. Rieti LA TORRE Diomira (Rivarolo Canavese 09.05.1969) trasf. Foggia FORO ROMANO 5-6/2007 06.12.2007 13.12.2007 907