la salvaguardia del patrimonio scientifico e tecnologico

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la salvaguardia del patrimonio scientifico e tecnologico
LA SALVAGUARDIA
DEL PATRIMONIO
SCIENTIFICO
E TECNOLOGICO
CONTEMPORANEO
25 NOVEMBRE 2008 | SALA DEL CENACOLO
MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI
SINTESI DEGLI INTERVENTI
STRATEGIE E AZIONI PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO SCIENTIFICO
E TECNOLOGICO CONTEMPORANEO
Fiorenzo Galli
Direttore Generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”
IL MUSEO OGGI: SCIENZA È CULTURA
In questi anni il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci ha svolto un
intenso programma di riorganizzazione delle proprie collezioni e di rilancio della struttura operativa,
reinterpretando la museologia internazionale attraverso l’integrazione della dimensione storico-sociale di un museo tradizionale con la dimensione interattiva tipica dei science centre.
Il nuovo progetto museologico riorganizza le collezioni e i laboratori interattivi nelle seguenti aree
concettuali (Dipartimenti): Materiali, Trasporti, Energia, Comunicazione, Leonardo - Arte e Scienza,
Nuove Frontiere, Scienze per l’Infanzia, ma nel senso dell’integrazione tra esperienze e sezioni per
evitare barriere disciplinari, ostacolo a una comprensione adeguata e di qualità.
Gli strumenti attraverso cui il Museo attua la sua politica culturale sono diversi: la progettazione e
l’allestimento di nuove sezioni espositive e di laboratori interattivi (i.lab), la realizzazione di mostre
temporanee, l’offerta di un intenso programma di attività educative modulate su diversi pubblici,
l’organizzazione di conferenze, serate, incontri con esperti che approfondiscono temi relativi al
rapporto tra scienza e società.
LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
NELLO STATUTO DELLA FONDAZIONE
Tra le finalità della Fondazione lo Statuto prevede:
la diffusione della conoscenza della cultura scientifica in tutte le sue manifestazioni, implicazioni
e interazioni con altri settori del sapere, anche con riferimento alla dinamica storica della scienza,
della tecnica e della tecnologia ed alle prospettive contemporanee e future;
la conservazione, il reperimento, la valorizzazione e l’illustrazione al pubblico, anche in forma attiva
ed esemplificativa, delle produzioni materiali e immateriali della scienza, della tecnica e della
tecnologia con riferimento al passato e alla contemporaneità, in una prospettiva di costante aggiornamento del patrimonio museale.
IL PATRIMONIO CONTEMPORANEO
L’incremento del patrimonio culturale è una delle priorità del programma di riorganizzazione delle
collezioni in corso da alcuni anni. Accanto al riordino, studio e catalogazione delle collezioni già
presenti c’è un’attenzione a ciò che accade oggi. E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, che nel corso degli
ultimi decenni i mondi della scienza, della tecnologia e dell’industria e le loro integrazioni dinamiche
hanno conosciuto un’evoluzione particolarmente rapida, che ha portato alla sostituzione di ambienti,
macchinari e saperi. Scienziati, tecnici e altri protagonisti del mondo della ricerca e della produzione
lasciano il lavoro spesso senza assicurare alcuna testimonianza del proprio operato.
Se non si interviene tempestivamente molte di queste ricchezze, materiali ed immateriali, andranno perdute.
Diventa quindi prioritario condividere una linea operativa di salvaguardia di questo patrimonio, con
criteri di selezione e una rete di competenze e collaborazioni.
Dobbiamo anche poter disporre di spazi e risorse economiche per adempiere a questo compito.
In questo contesto si inserisce il grande lavoro di riorganizzazione dei depositi interni ed esterni del
Museo per oltre 6.000 mq, realizzato in questi anni anche grazie al contributo di Regione Lombardia
e la collaborazione di alcuni soggetti istituzionali che hanno reso disponibili i propri spazi.
Auspichiamo a breve, proprio partendo dal nostro territorio e quindi con Regione Lombardia - ma
senza dimenticare il nostro ruolo di museo nazionale e internazionale - di poter essere operativi grazie
a progetti condivisi e concreti, partendo dall’impegno delle istituzioni preposte.
IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Per poter sviluppare questo lavoro di salvaguardia del patrimonio scientifico e tecnologico in un quadro
istituzionale che ci auguriamo di poter condividere con il Ministero per i Beni e le attività Culturali e
il Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Museo:
- ha sottoscritto nel 2005 un protocollo d’intesa con il Ministero per i Beni e le attività Culturali per lo
svolgimento di attività comuni di conservazione, tutela, fruibilità del patrimonio scientifico e tecnologico,
per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica e per promuovere modelli educativi sul piano
della conoscenza e della conservazione del patrimonio;
- partecipa attivamente dal 2006 al Gruppo di lavoro per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica, istituito dai ministeri di riferimento, con lo scopo di creare consenso nella società affinché
lo slogan “scienza è cultura” diventi effettivamente condiviso da tutte le istituzioni e dai cittadini del
nostro paese.
- intende però promuovere attività concrete e specifiche e non di cornice, partendo dalla valorizzazione
del proprio patrimonio e di quello del nostro territorio.
LA PROSPETTIVA EUROPEA: IL CONSERVATOIRE NATIONAL/MUSÉE DES ARTS ET MÉTIERS DI PARIGI
Oggi queste nostre iniziative trovano nel progetto promosso dai colleghi del Conservatoire des Arts
et Métiers di Parigi un valido riferimento, anche perché ci pongono fin da subito in una prospettiva
di poter allargare l’interesse sul tema specifico della salvaguardia del patrimonio contemporaneo ad
altri partner europei. A ciò è servito l’incontro di ieri a cui hanno partecipato rappresentanti di diversi
paesi e istituzioni - tra cui il Deutsches Museum di Monaco – per confrontarsi su un possibile terreno
di lavoro per i prossimi anni, con due orizzonti strategici.
Il primo e più immediato è il lancio di un progetto europeo con un obiettivo ed una piattaforma
operativa da costruire insieme.
Il secondo, di più largo respiro e di taglio sicuramente più politico, è quello di lavorare per creare
consenso per una Convenzione europea per la salvaguardia del patrimonio scientifico e tecnologico
sugli esempi di quelle relative ai beni architettonici, archeologici e del paesaggio.
ECSITE 2009
Nell’ambito di un processo di internazionalizzazione del Museo, nel giugno 2009 ospiteremo la
conferenza annuale di ECSITE (European Network of Science Centers and Museums) che coinciderà
con il ventennale di questa associazione che raggruppa i maggiori musei e science centers del mondo,
in particolare europei, che come noi lavorano per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.
L’iniziativa vedrà coinvolti circa mille professionisti. Una delle sessioni della conferenza sarà dedicata
al tema della salvaguardia del patrimonio scientifico e tecnologico contemporaneo.
CREARE RELAZIONI CON IL MONDO DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE
Il Museo offre uno spazio per aprire il dibattito sulle Nuove Frontiere della ricerca scientifica e tecnologica,
con l’obiettivo di rendere evidente il legame tra le nostre scelte e i possibili scenari futuri.
I primi temi che abbiamo scelto di affrontare sono le Biotecnologie e la Robotica, ma stiamo lavorando
perché questo nuovo Dipartimento diventi in primis un’opportunità per far conoscere al pubblico i progetti
di ricerca italiani che molte delle istituzioni oggi presenti conducono da anni, anche nel campo medico.
Allo stesso modo intendiamo consolidare i nostri rapporti con il mondo dell’industria e della ricerca
privata, con cui da anni condividiamo progetti. Cito come esempi di recente inaugurazione l’allestimento
dell’area Petrolio - che costituisce il primo progetto di rinnovo della sala dedicata alle fonti energetiche
– e la nuova sezione dedicata alle Telecomunicazioni, anche questo un progetto in progress.
La salvaguardia del patrimonio scientifico e tecnologico contemporaneo è un tema che riteniamo
strategico, non solo per dovere documentale e di salvaguardia della memoria, ma soprattutto per
contestualizzare il valore contemporaneo di innovazione, ricerca e sviluppo e del capitale umano che
ne rappresenta la maggiore ricchezza.