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Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 16
Agosto 2014
www.indicatoreweb.it
MIRANDOLESE
Musica,
Gli
im danza e teatro al Borgo, al Centro in Galleria, alla Favorita e nel cuore della città
Torna la magia dei Buskers
Lunedì 1 settembre in tutta Mirandola si esibiranno gli artisti di strada
salute
al centro in galleria
Le moto d'epoca
di Gianni Bellini
è ancora lotta
alle zanzare
L’Unione Comuni Modenesi Area
Nord sta proseguendo nello svolgimento del piano zanzare 2014, già attivo
da aprile. In particolare, in agosto, per
verificare il corretto andamento degli
interventi larvicidi nelle caditoie pubbliche dei nove Comuni della Bassa,
il Servizio Politiche Ambientali ha
incaricato il Centro Agricoltura Ambiente “G. Nicoli” di effettuare prelievi
a campione di acqua di ristagno per
verificare la presenza di larve.
A pag. 9
appuntamenti
Sagre a Rivara
e Mortizzuolo
è ancora tempo di Sagra a Mortizzuolo (programma a pag. 9) e Rivara
(pag. 11).
Tornano lunedì 1° settembre i Buskers a Mirandola. Dalle ore 21 fino alle
24 in centro storico e presso “Il Borgo”,
“Il Centro in Galleria” di viale Gramsci
e il Centro “La Favorita” di via Agnini
si esibiranno numerosi artisti per una
serata ricchissima di note e di colore.
Per le vie della città sarà possibile
imbattersi in musica dal vivo, esibizioni
di danza classica, spettacoli di teatro,
giocolieri, trampolieri, chiromanti, poeti, intrattenimenti per ragazzi e bambini,
performance di danza contemporanea,
spettacoli itineranti. La notte mirandolese dei Buskers sarà anche la Notte
Bianca della città, in cui tanti negozi ed
esercizi commerciali resteranno aperti.
Mirandola vivrà così un momento di
grande animazione, in un vorticoso
gioco di luci e spettacoli che avvolgerà
l’intera città. Per l’occasione saranno
funzionanti anche due punti di ristoro,
presso il centro storico e il Centro in
Galleria, promossi dalle associazioni
Principato di Francia Corta e Croce Blu.
«Tornano anche quest’anno i Buskers,
un avvenimento importante non solo
per il centro storico ma anche per le
zone delocalizzate – spiega Roberto
Ganzerli, Assessore al Centro Storico
– un segnale che per noi il percorso
della ricostruzione si estende a tutta
Mirandola». Il programma (pubblicato
a pag. 18) si sta arricchendo giorno
per giorno: nello spazio tra via Focherini e via Cesare Battisti si è aggiunta
musica dal vivo con dj nella "Balera
nel cortile".
In occasione della serata Buskers
di lunedì 1° settembre a Mirandola, i
negozianti de “Il Centro in Galleria”
di viale Gramsci, nei pressi del Famila,
rimarranno aperti fino a mezzanotte
con bancarelle ricche di occasioni.
Ci saranno inoltre l’esposizione di
moto d'epoca, gentilmente concesse
da Gianni Bellini (foto) e l’esibizione
degli allievi della scuola di danza “Les
Arts”. Fin dal pomeriggio uno stand
della Croce Blu delizierà i palati proponendo diverse golosità.
mirandola
Torna la Festa
del volontariato
Volontari in festa a Mirandola.
Programma completo a pag. 20
2 · n. 16- agosto 2014
Tribuna
I lavori del Consiglio comunale di
Mirandola nelle opinioni dei Capigruppo
MIRANDOLA
«Non ostruite
le caditoie»
Sempre più spesso il Servizio Manutenzioni del Comune di Mirandola,
nel corso della pulizia delle caditoie
stradali, si imbatte in caditoie ostruite
da cemento e da altri residui di pulizia
di attrezzature edili. Il Comune ricorda
che occludere le caditoie in questo
modo, oltre ad essere inquinante e
quindi passibile di multe salate, crea un
grave disservizio perché l’acqua piovana non defluisce, senza contare la spesa
aggiuntiva che l’Amministrazione deve
sostenere, visto che la caditoia ostruita
va rotta e poi ricostruita. Invitiamo
quindi i cittadini, qualora dovessero
accorgersi di caditoie ostruite da cemento, a segnalarlo tempestivamente
al Comune di Mirandola (0535/29511).
platis-forza italia
«Quanti slogan e titoloni
su ospedale e commercio»
Vorrei condividere con voi “due
chiacchierate sul listone” avute, poche
settimane fa, con
altrettanti amici che,
secondo me, descrivono molto bene
alcune situazioni
tipicamente mirandolesi. «Salviamo
l’ospedale». «I medici si schierano a
difesa della sanità
locale». «Il Santa
Maria Bianca non
si tocca…». Quanti
slogan e titoli roboanti abbiamo sentito
in campagna elettorale. Perfino un
gruppetto di medici si è schierato
pubblicamente al fianco del nostro
Sindaco (che ha votato a favore del
Pal e quindi del declassamento di
Mirandola). «Ascolta Platis – mi racconta il primo protagonista di queste
“chiacchierate” – ti ricordi quei noti
professionisti che si son fatti tirare
per la giacchetta da Maino? Tra
questi vi è anche il mio dottore che al
momento di consigliarmi una visita e
un approfondimento specialistico, mi
ha invitato a rivolgermi in una struttura del mantovano. Allora gli ho
chiesto se stava scherzando!? Firma
per difendere il nostro ospedale, ma
è il primo a mandare la gente fuori!
E ti assicuro che non
avevo un intervento stratosferico da
fare e neppure avevo bisogno di chissà
quale strumentazione
diagnostica». «I primi aiuti arrivano per
la delocalizzazione
dei commercianti».
«I soldi ci sono». «I
negozianti sono la
priorità». «Beh Platis
– mi ferma un bottegaio che le maniche
se le è tirate su veramente – ti ricordi
quante fole ci hanno
raccontato? Sono appena stato dall’Associazione che mi
tiene i conti e mi ha detto che devo
pagare le tasse sui 15.000 euro che
ho avuto per ripartire! Capito? Devo
dare indietro il 50% in tasse a lor
signori e dire che sono pure contento.
La cosa che però mi da più da fare è
però un’altra. Quando ho detto che
avrei pagato tutte le imposte tranne
quelle sopra all’aiuto regionale, che
mi è servito a riaprire il negozio,
l’Associazione mi ha detto: lei è
l’unico che alla fine non le pagherà,
gli altri associati hanno mugugnato,
ma versato l’obolo». Avanti, avanti
così.
Antonio Platis
Capogruppo Forza Italia
barbieri-pd
«Si riparte alla grande
con Psc e nuova Provincia»
La ripresa delle
attività politico-amministrative dopo la
breve pausa estiva, ci
vede attivi su diversi fronti. Il 4 ottobre
avremo due significativi appuntamenti. Il primo riguarda
l’urbanistica. Entro
quella data gli enti, gli
organismi pubblici, le
associazioni economiche e sociali e quelle
costituite per la tutela
degli interessi diffusi
e i singoli cittadini
potranno presentare
osservazioni e proposte sui contenuti
del Psc (Piano Strutturale Comunale) attualmente adottato, le
quali saranno valutate
prima dell’approvazione definitiva da
parte del Consiglio comunale. Il lavoro
svolto fino ad ora è stato realizzato
con un’ampia fase di partecipazione e
confronto con la città e siamo convinti
che sia stata la strada giusta. Come Partito Democratico siamo a disposizione
per valutare ulteriori approfondimenti
o sollecitazioni per poi concludere i
lavori che permetteranno di procedere
all’approvazione del
Psc stesso.
Il 4 ottobre è una
data importante anche
per il nuovo assetto
istituzionale che è stato imposto alle Province. Profondamente
riformate dalla legge
Delrio, non avranno
più il Presidente e il
Consiglio eletto dai
cittadini, ma dai soli
Sindaci e Consiglieri
dei singoli Comuni. Le funzioni che
rimarranno in capo
alle Province saranno
definite in settembre.
Il nostro obiettivo è
vederci protagonisti
all’interno dell’organo consultivo, composto da 12 Consiglieri, con un rappresentante dell’Area
Nord che possa, anche in quel consesso,
rafforzare il percorso di crescita che
tutti i Comuni dell’Unione stanno sostenendo in ambito economico, sociale,
sanitario e scolastico.
Paolo Barbieri
Capogruppo Pd
golinelli-lega nord
«è un'invasione: non nascondiamo
la testa sotto la sabbia»
In questo articolo porto
all’attenzione dei lettori
un tema, che a causa del
sisma non ci riguarda direttamente (in quanto le zone
terremotate non sono tenute
a ospitare “profughi”), ma
che credo meriti diverse riflessioni di natura politica,
economica, etica, sanitaria
e riguardanti la sicurezza.
Il 18 ottobre (e quel giorno
la Lega sarà in piazza a
Milano a manifestare) Mare
Nostrum compirà un anno. Già oggi è
possibile fare un bilancio dell’operazione: dall’inizio del 2014, gli immigrati
sbarcati grazie a questo progetto di aiuto
all’invasione sono oltre 100 mila, sono
stati spesi quasi 80 milioni di euro, sono
diverse le forze dell’ordine che hanno
contratto malattie ormai date per estinte
e la tanto invocata Europa ancora non si
è vista. A questi numeri bisogna aggiungere i 40 euro, le sigarette e le ricariche
telefoniche che ogni immigrato è costato alla collettività giornalmente (oltre
1.200 euro mensili) e sottolineare che
meno del 30% dei presunti profughi ha
ottenuto lo status di richiedente asilo e
che nella maggioranza dei casi abbiamo
a che fare con dei clandestini giunti illegalmente. A livello politico credo che
questo sia l’unico Stato al mondo che
utilizza i propri militari per aiutare gli
scafisti e per sostenere l’immigrazione
clandestina, anziché difendere i propri
confini; credo anche che sia palese il
menefreghismo dell’Europa. Al netto
di tutto ciò è ora che l’Italia inizi a
pensare ai propri interessi e non al “ce
lo chiede l’Europa” oppure “l’Europa
deve aiutarci” perché è stato dimostrato
che l’Unione è solo un’ammucchiata
di burocrati e lobbisti che perseguono
gli interessi di qualche stato, delle
multinazionali e delle banche, ma non
quello dei paesi del sud e dei cittadini.
La soluzione si chiama “respingimenti”
e se è inevitabile spendere i 300 mila
euro al giorno di Mare Nostrum, che
si spendano in Africa per costruire
scuole, ospedali e per dare rifugio ai
veri profughi. Sul piano economico,
facendo due conti è stato speso quasi un
miliardo di euro in favore dei disgraziati
provenienti dal resto del mondo; dal
punto di vista etico, ho il voltastomaco
a pensare che vengano dati 40 euro al
giorno a un presunto profugo e 10 a
un invalido, oppure 1.200 al mese a
un clandestino e 500 a un pensionato
e niente a un disoccupato, per poi ricevere delle
lamentele perché il cibo o
l’alloggio non sono adeguati. A livello sanitario,
non sappiamo se abbiamo
a che fare con dei malati
di ebola, di tubercolosi o
di scabbia. Tutti gli stati
stanno prendendo misure
difensive, mentre noi ne
incentiviamo la diffusione. Per quanto concerne
la sicurezza, nei paesi
islamici (Iraq, Siria, Libia, Nigeria)
sono in atto guerre religiose che mirano
alla soppressione degli infedeli, della
democrazia e della libertà; chi ci dice
che tra gli immigrati che ogni giorno
sbarcano a migliaia, non ci siano dei terroristi, degli estremisti religiosi? E’ un
dato di fatto che tra gli islamici ci sono
criminali che incendiano le chiese, che
mozzano le teste e che stuprano le donne
in nome di Allah. Ci rendiamo conto di
chi ci stiamo portando in casa. A questi
gli diamo anche il permesso di costruire
luoghi di culto dove si predica anche
l’odio. Parafrasando Oriana Fallaci,
è ora che gli italiani aprano gli occhi
davanti “all'incompreso flagello che
stiamo vivendo con l'invasione islamica
dell'Occidente” e che si rendano conto
che “ci stiamo uccidendo col cancro
morale, con la mancanza di moralità,
con l'assenza di spiritualità”.
Guglielmo Golinelli
Capogruppo Lega Nord Padania
([email protected])
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel
1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del
30-08-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione
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41037 tel. 0535/29525,
fax 0535/29541 e-mail: fabio.montella@comune.
mirandola.mo.it
Chiuso in redazione il 22 agosto 2014. Prossimo
numero l'11 settembre 2014.
n. 16 - agosto 2014 ·
mirandola
3
Si potranno creare modeste vibrazioni nelle aree limitrofe
Primi lavori alla palestra delle medie
Al via le opere di consolidamento e riduzione del rischio sismico alle "Montanari"
Due rendenring
della nuova
palestra
delle scuole
medie
Tra l’ultima settimana di agosto e
la prima metà di settembre prenderanno
il via a Mirandola i lavori di consolidamento e riduzione del rischio sismico
nell’area che dovrà ospitare la nuova
palestra a servizio delle scuole medie
Montanari. La struttura, della quale è
in corso di approvazione il progetto,
realizzato col contributo del Comitato
“Uniti per l’Emilia” costituito dalle
comunità della Val di Fiemme, sorgerà
nell’area a fianco delle scuole, che si
affaccia su via Barozzi.
L’intervento che sarà eseguito prevede il consolidamento e la riduzione
del rischio di liquefazione dell’area e
sarà realizzato attraverso la collocazione di “colonne di ghiaia” infisse
(tramite una idonea attrezzatura) nel
terreno che permetteranno sia una
compattazione dell’area durante le fasi
di realizzazione, che la possibilità di
dissipare eventuali fenomeni di liquefazione determinati da eventi sismici
attraverso il conseguente sistema drenante costituito dalle colonne.
Purtroppo questi lavori potranno
creare vibrazioni, anche se di modeste
entità, nelle aree limitrofe (vie Barozzi, Pietri, Nuvolari, Fermi, Deledda,
Mazzone). Si chiede pertanto alla
cittadinanza di “tollerare” eventuali
fastidi che possano insorgere durante
l’intervento, anche in considerazione
che l’opera di imminente realizzazione
non potrà che migliorare l’offerta di
spazi idonei per le attività sportive,
scolastiche e ricreative della nostra
comunità, spazi pensati e sviluppati
secondo le normative attuali in modo
da garantire la massima sicurezza ai
fruitori nonché un eventuale utilizzo
in condizioni di emergenza (come già
successo con il fabbricato della scuola
media dopo il sisma).
n. 16 - agosto 2014 ·
5
Nuovi controlli a tre aziende tessili di Concordia e San Giovanni
area nord
Camere da letto nei laboratori
La guardia di finanza e i vigili dell'Unione hanno scoperto dormitori abusivi
mirandola
Controllo in un
laboratorrio tessile
Rubavano portafogli:
un arresto e due denunce
La guardia di finanza di Mirandola
e la polizia municipale dell'Area Nord,
nel corso di un'operazione congiunta,
hanno effettuato controlli in due
aziende tessili gestite da cinesi nella
zona industriale di Concordia ed in
un laboratorio nella frazione di San
Giovanni di Concordia. L'operazione
aveva come obiettivi il contrasto al
lavoro nero e la verifica del rispetto
delle norme di sicurezza e delle condizioni igienico sanitarie. Sono state
identificate 17 persone di nazionalità
cinese di cui 10 individuate al lavoro
all’interno dei laboratori tessili. Tutti
i lavoratori risultavano in regola con
i contratti di lavoro, ma la guardia di
finanza effettuerà verifiche di carattere fiscale sui tempi di lavoro e sulle
retribuzioni dei lavoratori cinesi, che
potrebbero portare a sanzioni amministrative ed al recupero di contributi
non versati. La polizia municipale ha
verificato che i laboratori ispezionati
risultavano regolari dal punto di vista
edilizio, cioè con destinazione d’uso
artigianale. Inoltre vigili e finanzieri
hanno rinvenuto all’interno dei due laboratori nella zona industriale quattro
stanze adibite a camere da letto, dove
alloggiavano i dipendenti delle ditte
cinesi. Le camere erano state create
mediante l’assemblaggio di cartoni o
armadi con pannelli sottili in legno, in
modo da ricavare pareti divisorie dove
all’interno erano stati collocati letti
matrimoniali corredati da comodini e
in alcuni casi erano presenti televisori
e computer. I dormitori abusivi sono
stati prontamente smantellati ed è stato
fatto arrivare sul luogo un furgone
idoneo per il trasferimento dei letti
matrimoniali presso abitazioni civili.
La polizia municipale dell’Area Nord
ha elevato a carico della titolare di un
laboratorio (una donna cinese di 30
anni) due verbali per un totale di 640
euro per mancata comunicazione di
ospitalità, in quanto tre dipendenti della ditta risultavano domiciliati presso
un’abitazione in suo possesso, ma non
c'era stata alcuna comunicazione in
merito. Le comunicazioni di ospitalità
non vengono fatte molto spesso dai
titolari cinesi dei laboratori tessili per
evitare i controlli dei flussi di manodopera impiegati nelle stesse aziende
da parte delle forze dell’ordine.
concordia
Fugge in bici
dopo una rapina
Lo scorso 6 agosto a Concordia
verso le ore 11 circa, un uomo con
un volto parzialmente travisato da un
cappellino e con la minaccia di una
pistola, ha fatto irruzione nella locale
filiale della Credem di Concordia
facendosi consegnare circa 3500 euro
dal cassiere. Dopo essere uscito dalla
banca ha poi bloccato un passante
in sella ad una bici, mostrandogli
la pistola senza però puntargliela
contro e sottraendogli il velocipede
per fuggire.
Scattato l’allarme antirapina,
tutte le pattuglie dei carabinieri hanno
attuato posti di controllo mentre altre
si sono recate nei pressi della banca
rinvenendo, ad una distanza di circa
400 metri, la bici usata per la fuga e
abbandonata nei pressi di un bar in
piazza Roma. Oltre alle immagini
della videosorveglianza, i militari
hanno reperito alcune tracce utili dal
punto di vista investigativo.
Nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei reati
predatori, intensificata nel periodo
estivo, gli agenti della volante del
Commissariato di Mirandola, in due
distinte operazioni, hanno arrestato
e denunciato a piede libero per furto
aggravato rispettivamente un immigrato marocchino e altri due giovani
extracomunitari resisi responsabili di
furto aggravato. Lo scorso 2 agosto
l’equipaggio della volante stava effettuando un controllo nei confronti di
quattro immigrati di nazionalità marocchina seduti su una panchina nei
pressi di via Cinque Martiri, alcuni
dei quali in evidente stato di ebbrezza. In quel momento si è avvicinato
un ragazzo che ha riferito agli agenti
che pochi minuti prima un gruppo di
stranieri lo aveva bloccato con la scusa
di chiedergli una sigaretta, per poi sfilargli il portafogli custodito nella tasca
posteriore dei pantaloni. Accortosi del
furto, il ragazzo si è rivolto ai poliziotti
della volante, impegnati nel controllo
degli immigrati, per denunciare l’accaduto. E proprio mentre il giovane
stava raccontando la sua disavventura,
uno degli agenti ha notato che uno
straniero aveva fatto scivolare sotto
la panchina un portafoglio di pelle
sicurezza
Denunciati a Medolla
due ubriachi al volante
La notte del 20 agosto i carabinieri
di Medolla hanno controllato due
persone a bordo delle loro auto. I due
sono stati poi denunciati perché trovati
con un tasso alcolico quattro volte superiore a quello consentito. Dall’inizio
di quest’anno tra la Bassa modenese
e l’Unione delle Terre d’Argine sono
state denunciate più di 50 persone per
guida in stato di ebbrezza e quattro
perché si erano messe alla guida sotto
effetto di stupefacenti. In cinque casi
gli automobilisti hanno provocato incidenti. Questi sinistri causati da alcol
che, dopo essere stato recuperato, è
stato riconosciuto dalla vittima del
furto. Dal portafoglio mancavano i
documenti, trovati all’interno di una
campana per la raccolta differenziata
del vetro e restituiti al proprietario,
oltre a 30 euro. Il 33enne marocchino R.R., incensurato e in attesa del
rinnovo del permesso di soggiorno,
è stato così denunciato a piede libero
per furto aggravato dalla destrezza.
Nella giornata successiva lo stesso
equipaggio della volante si è recato
al Bar Liberty, dove due marocchini
avevano rubato il portafogli del titolare dell’esercizio, contenente 200
euro. Uno dei due, mentre l’altro faceva il palo, approfittando dell’allontanamento provvisorio della vittima,
si era impossessato del portafogli,
nascosto tra il registratore di cassa e
dei documenti, per poi allontanarsi.
Ancora una volta gli agenti si sono
diretti in via Cinque Martiri dove
hanno trovato l’immigrato descritto
dal proprietario del bar in compagnia
di un altro straniero che tentava di
disfarsi, alla vista della polizia, della
somma di 100 euro di diverso taglio.
Bloccati e controllati, i due sono
stati accompagnati in Commissariato. T.H, marocchino di 36 anni, con
precedenti per stupefacenti, guida in
stato di ebbrezza, furto in abitazione,
è stato tratto in arresto. Il 38enne
E.A.C. di nazionalità sempre marocchina, anch’egli con precedenti,
è stato denunciato a piede libero per
concorso in furto aggravato dalla
destrezza. L’arresto di T.H. è stato
convalidato con disposizione della
custodia in carcere sino all’ udienza
fissata per l’ 11 settembre. L’arrestato
era uno dei quattro stranieri che erano in compagnia di R.R, il giovane
denunciato nel corso dell’operazione
del 2 agosto.
Rossella Amirante
e droghe aumentano vertiginosamente
nelle zone dell’ Appennino modenese,
verso Pavullo dove la conformazione
della strada rende più pericolosa la
guida. Quest’anno di 30 persone denunciate ben 11 hanno provocato incidenti
stradali. Il contrasto allo spaccio di
stupefacenti e all’abuso di alcol deve
interessare soprattutto gli utenti della
strada verso i quali è opportuna una
maggiore sensibilizzazione, considerato che oltre alle vite proprie, vengono
spesso messe in pericolo anche quelle
degli altri.
6 · n. 16- agosto 2014
aziende/82
«Chi si specializza è perduto, per crescere occorre versatilità»
Splende il sole sui teloni Welding
All'impresa dei fratelli Gasperi sono arrivati i primi rimborsi per la ricostruzione
mirandola
Il Cartolaio festeggia e fa sconti
per i vent'anni di attività
Silvia e
Silvana,
titolari del
negozio
"Il Cartolaio",
che lo
scorso 19
agosto ha
compiuto
la bellezza
di 20 anni
di vita
Quando nel 2008 l’impresa Teloneria Welding trasloca in via Duca D’Este
a Medolla, a pochi passi dalla Statale e
dalla Cappelletta del Duca, la struttura
che ospita gli uffici viene costruita in legno. I titolari, i fratelli Enea e Valentina
Gasperi, pensano in questo modo che
sarà più facile, per il futuro, compiere
eventuali spostamenti o ampliamenti.
All’epoca entrambi non possono neanche lontanamente immaginare che
quella scelta si rivelerà essere particolarmente azzeccata quattro anni più tardi. Il
29 maggio 2012, sotto la tremenda forza
d’urto della scossa delle 9,04, le pareti
in legno cigolano all’inverosimile ma
reggono. Così come regge il magazzino
in metallo che anzi impedisce (lo stabiliranno i tecnici intervenuti più tardi)
che l’intero edificio possa collassare. I
dipendenti fanno in tempo a mettersi in
salvo attraverso gli stessi portoni che,
in quei giorni, venivano tenuti sempre
spalancati. Crollano comunque il tetto
e una parete. La Welding, che produce
teloni Pvc su misura, viene a trovarsi
in una singolare situazione. Ci sono le
richieste delle altre ditte terremotate che
vogliono procurarsi i teli per coprire
le attrezzature nel frattempo portate
all’aperto. Ma per produrre quei teli
servono i macchinari che sono rimasti
a loro volta all’interno della sede di via
Duca D’Este danneggiata. Superata la
fase di grande spavento, da metà giugno
alla Teloneria si riprende a lavorare.
Valentina Gasperi ci tiene a sottolineare
Lo staff di Teloneria Welding
davanti all'azienda. Qui a destra,
uno dei prodotti
della ditta che ha
sede nei pressi
della Cappelletta
del Duca
i numerosi attestati di solidarietà ricevuti
nei primi giorni dopo il terremoto e arrivati dalle persone più inaspettate. «Un
fornitore, che conoscevo appena, mi ha
spedito un bonifico dicendo che l’avrebbe scontato sui pagamenti successivi. Un
ex cliente, che non vedevo da tempo, è
arrivato a casa mia il 30 maggio 2012
con un camion pieno di viveri di prima
necessità. C’era talmente tanto pane che
l’abbiamo diviso con tutto il vicinato».
La forza per reagire è arrivata anche
grazie a questi gesti disinteressati di
grande umanità.
Oggi la sede della Welding ha un
nuovo tetto costruito interamente in legno lamellare, molto più leggero rispetto
alla copertura precedente. Tramite la
Regione sono arrivati i primi rimborsi
per i costi sostenuti per la ricostruzione. I
fratelli Gasperi hanno acquisito l’attività
nel 1991 ma da allora molte cose sono
cambiate e la produzione si è andata
sempre più diversificando. «Bisogna
adattarsi a fare qualsiasi cosa. La crisi
ti costringe a guardarti continuamente
intorno alla ricerca dei settori che possono farti lavorare di più. Chi ha preferito
specializzarsi, il più delle volte ha in
poco tempo chiuso i battenti» spiegano
i titolari. La produzione è all’insegna
della massima versatilità: si va dai teli su
misura per coperture e chiusure laterali,
alle tende da sole e tende avvolgibili
per chiusure di pergolati e porticati, dai
dehors alla componentistica per aziende.
Sul cancello della sede campeggia una
frase che bene sintetizza la filosofia
dell’impresa e ne costituisce anche un
incentivo per il futuro: “Non è forte chi
non cade, ma chi cadendo si rialza”.
Giovanni Moi
“Il Cartolaio” di Mirandola ha
spento 20 candeline. Il negozio di Silvana Mantovani e Silvia Malagoli ha
celebrato il ventennale dell'apertura lo
scorso 19 agosto, un traguardo importante per un'attività che ha rifornito di
quaderni, diari e cancelleria generazioni
di ragazzini. Sono cambiate molte cose
dal 1994, da quando Silvia e Silvana
hanno abbandonato l'impiego di commesse in una boutique di abbigliamento
per fondare un'impresa tutta loro. «E'
stato il desiderio d'indipendenza a spingerci a farlo - dice Silvana - Avevamo
acquistato il locale da una coppia che lo
gestiva in precedenza. Ci piaceva il settore, all'epoca le cartolerie a Mirandola
erano almeno una mezza dozzina, poi il
numero si è ridotto». Per un decennio
nessun evento eclatante ha rotto gli
equilibri dell'attività: dopo i primissimi
anni trascorsi a raccogliere clientela gli
affari sono sempre andati bene per “Il
Cartolaio”. Da circa dieci anni però le
cose sono un po' cambiate. «Le persone
hanno modificato il loro modo di acquistare e l'ipermercato fa una concorrenza
spietata ed anche un po' sleale» spiega
Silvana. Poi la chiusura delle scuole
medie dall'altra parte della strada.
«Molti studenti si rifugiavano qui per
ripararsi dal freddo negli orari extrascolastici - ricorda Silvana - In seguito
il flusso è inevitabilmente cambiato, ma
gli aficionados non ci hanno mai abbandonato ed anche in seguito la clientela
non è mancata». Nel novembre del 2011
un altro episodio assai più sgradevole:
una rapina a mano armata. Una sera un
uomo in passamontagna era entrato nel
negozio ed aveva minacciato Silvia con
una pistola. Era riuscito a sottrarre 300
euro dalla cassa e a fuggire. Da allora
non ci sono stati altri sviluppi, resta solo
un brutto ricordo e un grosso spavento.
Infine il terremoto, che fortunatamente
non ha provocato danni significativi,
solo qualche scaffale rovesciato. Dopo
la prima scossa, per sicurezza, le titolari
hanno spostato l'attività all'esterno per
un periodo, diventando un punto di riferimento per amici e conoscenti. «Non ci
siamo mai fermate - racconta Silvana La gente aveva bisogno di fare ricariche
telefoniche e di acquistare il giornale
per sapere cosa stava succedendo».
Oggi “Il Cartolaio” è ancora in piedi
e si regge soprattutto grazie a servizi
di rilegature e fax, oltre alla vendita di
riviste e materiale scolastico, nonostante
internet e gli ipermercati continuino ad
essere “temibili avversari”. «Aiutare il
cliente fa la differenza» dice Silvana.
In arrivo qualche novità: in occasione
del ventennale è iniziato uno sconto
del 15% su tutto il materiale scolastico
(ad eccezione dei libri), dall'asilo alle
superiori. Un premio per chi continua a
rivolgersi al negozio. Il prossimo anno
aprirà anche il nuovo sito internet, per
chi vuole acquistare on-line. «Siamo
molto felici del traguardo raggiunto commentano le titolari - Ringraziamo
tutti i nostri clienti: il merito è anche
loro se siamo ancora qui e speriamo di
esserci ancora per molto tempo dato che
amiamo il nostro lavoro».
Sergio Piccinini
n. 16 - agosto 2014 ·
post sisma
7
«Se ci si affida a tecnici competenti e ditte serie il Mude non è un problema»
«Non è difficile ottenere i contributi»
Secondo i proprietari della Euro Costruzioni di Foligno la ricostruzione funziona
mirandola
Ritrona in centro Giori Café
«Un altro tassello della rinascita»
Sopra, al centro
della foto, il geometra
Roberto Mantovani
dello studio Archigeo
tra Filippo Cornacchini (a sinistra) e
Pietro D’Abbrunzo di
Euro Costruzioni Srl.
Qui accanto, il
palazzo di via
Castelfidardo e, in
alto, lo stabilimento
industriale seguiti
nella ricostruzione dall'azienda di
Foligno
«La ricostruzione della Bassa
modenese procede e il meccanismo
individuato dalla Regione Emilia Romagna funziona». A dirlo sono i vertici
di Euro Costruzioni Srl di Foligno (Perugia), azienda che ha una consolidata
esperienza nelle ricostruzioni postterremoto. La ditta, fondata nel 2002,
ha lavorato parecchio sia in Umbria, per
riparare i danni del sisma del 1997, che
in Abruzzo, dove ha in essere numerosi
cantieri dopo il terremoto del 2009.
Nel corso di dieci anni l’azienda ha
sviluppato importanti commesse sia in
ambito privato che pubblico arrivando
ad avere, nei periodi di maggior produzione, una trentina di dipendenti diretti.
«Oggi – spiegano i vertici dell’impresa
– siamo impegnati con diversi cantieri
nel “cratere” emiliano». Carpi, Cortile,
Medolla, Cavezzo, Novi e Mirandola:
sono tanti i Comuni dove lavora la Euro
Costruzioni Srl, in collaborazione con
diversi studi tecnici locali. A Carpi, ad
esempio, lo studio Archigeo insieme
alla ditta di Foligno è riuscito a far ri-
«È sempre una grande emozione
vedere rinascere un pezzo della nostra
Mirandola e del nostro centro storico»: così il Sindaco Maino Benatti lo
scorso venerdì 8 agosto all’inaugurazione di un nuovo palazzo ricostruito
in piazza Costituente. Si tratta del
condominio che si trova al civico n. 41
(in angolo con via Verdi) e che ospita
la sede completamente rinnovata
del lounge bar “Giori Café” ed altri
quattro appartamenti. Il palazzo aveva
subito gravi danni con il terremoto del
2012 ed era stato classificato “E0”.
Non era crollato (come altri edifici
della zona) soltanto perché prima
del sisma erano stati effettuati alcuni
lavori di consolidamento ai solai.
Nonostante i gravi danni i proprietari
non si erano scoraggiati ed avevano
incaricato due tecnici di Reggio
Emilia (l’ingegner Luca Tassoni e il
geometra Luca Bianchi), che hanno
presentato le pratiche Mude a maggio
2013. A novembre dello stesso anno
è arrivata la “cambiale Errani” e dopo
sei mesi di lavori (eseguiti dalla ditta
Euro Costruzioni Srl di Foligno) gli
inquilini sono potuti finalmente rientrare. «Puntuale – come confermano
dalla ditta esecutrice dei lavori – è
stato il pagamento dei Sal (Stato avanzamento lavori), grazie anche alla
collaborazione dell’ufficio tecnico
comunale». A seguire tutta l’opera di
ricostruzione come amministratore
di condominio è stato Giacomino
Paltrinieri di Asppi.
classificare in “E” lo splendido palazzo
Buffagni (all’angolo tra corso Cabassi
e Piazza Martiri), che in un primo
tempo era stato classificato in “B”. A
Mirandola, invece, Euro Costruzioni
Srl ha appena riconsegnato il palazzo
all’angolo tra via Verdi e piazza Costituente (vedi articolo qui a fianco), che
aveva danni in “E0”, ma sta seguendo
anche due edifici in “B” (un palazzo in
via Castelfidardo ed uno in via Marsala) e la ricostruzione di un capannone
industriale. «Per il palazzo in piazza –
dicono dall’azienda – abbiamo ricevuto
tutti i Sal (Stato avanzamento lavori) ad
eccezione di quello conclusivo. Per gli
altri due palazzi è arrivata proprio in
questi giorni la conferma della “cambiale Errani”, che ci consente di partire
al più presto con gli accantieramenti».
La ditta ha una certezza: «Se ci si affida
a tecnici seri e competenti e si seguono
bene le procedure burocratiche, non
ci sono problemi e i soldi arrivano».
La ricostruzione dell’Emilia, secondo
l’imprenditore, sta seguendo, con criteri ancora più perfezionati, quella del
dopo terremoto in Umbria-Marche. In
entrambi i casi si lavora con procedure
chiare e con la certezza di una copertura
finanziaria, garantita dallo Stato. Bisogna “solo” lavorare bene per portare a
casa soldi che sono stati stanziati. A
L’Aquila, dove le procedure sono cambiate molte volte, è invece l’opposto:
prima si fanno i progetti e poi si cerca
la “copertura”. Si tratta, a detta di chi
lavora “sul campo”, di una differenza
di non poco conto. «Le pratiche Mude
e Sfinge sono complesse e richiedono
attenzione nella compilazione, ma allo
stesso tempo sono chiare. Se si presentano pratiche complete sotto il profilo
documentale, i contributi arrivano»,
concludono i vertici aziendali.
8 · n. 16- agosto 2014
I titolari raccontano la loro passione e la rinascita dopo il sisma
mirandola
Mara, la
titolare,
con un
pettine
per fare
i tipici
maccheroni
mirandolesi. A
sinistra,
lo staff
del ristorante
Il fojonco vola sulla Taverna dei Pico
Ampio servizio sul periodico che si ispira all'animale fantastico di Giuseppe Pederiali
La Gazzetta del fojonco, il periodico trimestrale di informazione
eno-gastronomica ispirato ad uno dei
personaggi fantastici più noti di Giuseppe Pederiali, approda nella Bassa
per raccontare una delle eccellenze
del territorio: il ristorante “la Taverna
dei Pico” di Mirandola. Con un ampio
servizio sul numero 38 di luglio i coniugi Bianchini, gestori del locale dal
2009, raccontano la loro passione per
la cucina e la storia di questo ristorante,
trasformato in un “tempio” della tradizione culinaria mirandolese. Alla base
di tutto – spiega Maurizio Bianchini
– c’è una grande passione, più forte
anche delle calamità». Insieme alla moglie Mara, Maurizio è riuscito infatti
a ripartire dopo il terremoto del 2012.
«I proprietari del palazzo, i Reggiani
proprietari dell’Acr di Mirandola, si
sono subito messi all’opera per mettere in sicurezza la struttura dandoci
grande coraggio; nonostante questo
siamo stati chiusi otto mesi a causa del
sisma, è stato un momento durissimo
che ancora incide sulla nostra attività.
Pensate che dopo la prima scossa della
notte del 19 maggio siamo subito anda-
ti a ricomprare i
bicchieri e le bottiglie che si erano
rotti, ma le nuove
potenti scosse del
29 maggio hanno
messo in ginocchio l’intero territorio. Non abbiamo vergogna a
dire che abbiamo
pensato che per
questa attività
fosse arrivata la
fine ma il sostegno dei Reggiani
come del Sindaco
e degli Assessori
che hanno sempre
visto nel nostro
locale un punto
di riferimento per
la città e per la
tradizione locale,
ci hanno convinto
a non mollare». Dallo gnocco e dalle
tigelle «alla portata di tutti» ai primi
con la pasta fatta a mano (come gli immancabili maccheroni al pettine), dallo
Mirandola
Il sommelier Enea Rossi
è delegato provinciale Ais
La delegazione di Modena
dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais) ha eletto, quale nuovo delegato provinciale per il quadriennio
2014-18, il sommelier mirandolese
Enea Rossi. Per lo stesso periodo
sono state rinnovate anche le cariche
a livello sia nazionale, presidente
Antonello Maietta, che regionale,
presidente Annalisa Barison.La
il libro
Alle origini
del buon bere
stracotto di somaro al guanciale di bue
in umido, il periodico ha presentato il
gustosissimo menu della Taverna che,
come confermano Maurizio e Mara, ha
fatto breccia tra i lettori: sono già diverse le persone arrivate a Mirandola dopo
la lettura dell’articolo, accertandosi
così che non si trattava solo di parole…
Tra gli
ispiratori
della cucina proposta
alla Taverna dei Pico
c’è Gianni
Gennari,
originario
del Parmense ma studioso (tra le
altre cose)
dell’enogastronomia della corte dei Pico. Qualche anno fa l’autore ha pubblicato il
libro “Homo Bibens” (Guiglia Editore, Modena, 2005, 250 pagine, 50
euro), viaggio alla scoperta del vino
nel pensiero e nella vita dell’uomo
antico dalle origini all’Ellenismo.
Il mirandolese
Enea
Rossi,
nuovo
delegato
prrovinciale
dell'Associazione
Italiana
Sommelier
missione di Ais è la divulgazione
del mondo del vino, della sua lunga
storia e della sua ricca cultura. In
particolare l’Associazione si rivolge
ai giovani per indirizzarli e guidarli
a “bere bene”, in modo moderato
e consapevole. Ais organizza corsi
per la preparazione professionale di
sommelier, ma propone anche eventi
aperti a quanti vogliono avvicinarsi
all’universo del vino e della gastronomia in generale. Nel programma
del nuovo delegato è previsto un
forte impegno per la promozione del
territorio emiliano, ricco di specialità gastronomiche che tutto il mondo
ci invidia. Oltre a eventi istituzionali
Ais, divulgati sul sito www.aisemilia.
it , anche per quanto riguarda l’area
mirandolese, saranno organizzati
brevi corsi di avvicinamento al
mondo enologico e incontri di degustazione di prodotti di eccellenza
della nostra enogastronomia.
Per ulteriori informazioni: [email protected]
n. 16 - agosto 2014 ·
«Ma per essere efficaci occorre la collaborazione di tutti»
area nord
9
brevi
Prosegue il piano anti zanzare
OLIVA INAUGURA
IL NUOVO FOTOSTUDIO
In agosto controllo di qualità nelle caditoie pubbliche per verificare la presenza di larve
L’Unione Comuni Modenesi Area
Nord sta proseguendo nello svolgimento del piano zanzare 2014, già attivo
da aprile.
In particolare, in agosto, per verificare il corretto andamento degli
interventi larvicidi nelle caditoie pubbliche dei nove Comuni della Bassa, il
Servizio Politiche Ambientali ha incaricato il Centro Agricoltura Ambiente
“G. Nicoli” di effettuare dei controlli
di qualità, ossia dei prelievi a campione
di acqua di ristagno dalle caditoie per
la verifica in campo della presenza o
meno di larve di zanzare.
I prodotti antilarvali attualmente in
uso nei nove Comuni, esplicano la loro
azione non già provocando la morte
delle larve, bensì l’inibizione della loro
maturazione e quindi della loro crescita, per cui se all’interno dell’acqua
prelevata non si trovano delle larve di
zanzare agli ultimi stadi di sviluppo,
vuol dire che il trattamento larvicida
è stato effettuato correttamente. In
particolare, a oggi i controlli effettuati
su più Comuni dell’Area Nord, hanno
confermato che i trattamenti eseguiti
dalla ditta incarica tramite appalto sono
efficaci e ben gestiti. Si proseguirà,
quindi, con i trattamenti antilarvali
nelle tombinature pubbliche anche nei
mesi di settembre-ottobre 2014.
Alla luce anche della recente segnalazione da parte del Dipartimento
di Sanità Pubblica della ripresa della
circolazione del virus West Nile anche
in alcune aree della provincia di Mo-
dena situate a nord della via Emilia,
l’Unione sta quindi proseguendo e
potenziando la gestione delle varie
azioni di controllo e trattamento
sui nove Comuni, ma a oggi per la
salvaguardia della salute di tutti, si
rende ancora più necessario chiedere
ed esigere la massima collaborazione
di tutti nel proteggersi, ma soprattutto
nel prevenire e ridurre la proliferazione
di questi fastidiosi insetti.
Per informazioni e azioni da attuare: http://www.unioneareanord.
mo.it/servizi/coordinamento-politicheambientali/i-servizi-offerti/pianozanzare-2014.
Servizio Politiche Ambientali
Unione Comuni Modenesi Area Nord:
0535/29724-29713
80 anni
Tanti auguri
a Franco Artioli
Franco Artioli è nato a Cividale
il 5 settembre 1934. Dopo il diploma
della scuola “Corni” (a sedici anni)
ha inizio la sua vita lavorativa come
dipendente della carrozzeria “Barbi”
(Galileo). Non c’erano grandi prospettive, in quel periodo molti italiani si
recavano all’estero, Franco decise di
montare sulla sua Lambretta e senza
una meta precisa partì. Si fermò nella
Svizzera italiana Canton Ticino. Ben
presto trovò un lavoro presso la ditta
“Cattaneo”, dove per la sua capacità di
apprendimento e un’ottima manualità,
venne subito notato dalla direzione
della ditta e ben presto promosso capo
reparto. Comunque i primi tempi furono
duri, come per tutti coloro che hanno
lasciato la propria terra sperando in
un domani migliore. Fu poi raggiunto
dalla moglie Luisa Sabattini per essere
vicina al marito e aiutarlo nell’intento di
migliorare la loro vita. Ma Franco aveva
in sé il coraggio, la volontà e la capacità
di fare qualcosa non alle dipendenze, ma
in proprio. Per questa ragione, assieme
a un amico svizzero, aprì una piccola
bottega di fabbro. Passarono gli anni e
la piccola bottega divenne una vera ditta
di carpenteria metallica e noleggio di
tensostrutture. Le cose andarono bene
e i dipendenti aumentarono. Da allora
sono passati 57 anni, la ditta ampliata
e modernizzata è ora diretta dal figlio
Stefano. Oggi a ottant’anni Franco è
ancora dietro le quinte, per sovrintendere e godere della soddisfazione di
quello che ha creato. In occasione del
Compie
80 anni
Franco
Artioli,
che da
Cividale
ha fatto
fortuna in
Canton
Ticino
terribile sisma che ci ha colpiti, Franco
e gli emiliani romagnoli del Ticino,
hanno fatto una generosa offerta alle
associazioni Asdam e Zerla. Per chi si
trova a passare per la Svizzera italiana
poco oltre Bellinzona vedrà una grande scritta “Genazzi e Artioli” se avete
voglia fate una sosta, troverete lui, quel
mirandolese che più di mezzo secolo
fa lasciò la sua tanto amata Mirandola.
Ha aperto a Medolla lo scorso 18
agosto, ma sarà ufficialmente inaugurato venerdì 5 settembre, dalle 18 alle
21, lo Studio FotoGrafico di Stefano
Oliva (a sinistra, nella foto, insieme al
Sindaco Filippo Molinari). L’esercizio,
situato in via XXV Aprile, si occupa di
servizi fotografici, grafica, fotoritocco,
fototessere, matrimoni e cerimonie,
restauro foto. Orari di agosto: da lunedì'
a venerdì' dalle 9,30 alle 12,30 e dalle
16,30 alle 19,30. sabato solo al mattino.
Ai domiciliari
per rapina
mirandola
La vigilia di Ferragosto, assieme a
due complici, ha rapinato un minorenne
a Modena, puntandogli un coltello alla
gola e sottraendogli denaro, un orologio Casio color oro e i pantaloni che
indossava. Un marocchino 23enne, A.
B. già pluripregiudicato e agli arresti
domiciliari, è stato fermato da una
volante della polizia del Commissariato
di Mirandola per rapina pluriaggravata
in concorso. L’identificazione del
giovane è stata possibile grazie alle
dichiarazioni rilasciate dalla vittima
agli agenti della polizia municipale
di Modena, che operando in stretta
sinergia con il Commissariato mirando-
lese hanno consentito l’individuazione
dell’autore del reato. Gli agenti hanno
infatti riconosciuto nell’immigrato,
recatosi in Commissariato per la firma
quotidiana, l’autore della rapina, visto
che aveva indosso l’orologio e i pantaloni sottratti poche ore prima, proprio
come erano stati descritti dalla vittima
della rapina. Gli agenti della volante
hanno così fermato A.B. La polizia ha
inoltre segnalato la fidanzata dell’uomo
perché trovata in possesso di alcune
dosi di marijuana compatibili con uso
personale. Successivamente l’immigrato è comparso in tribunale e dopo
la convalida del Gip, ora è agli arresti
domiciliari presso l’abitazione dei famigliari. La polizia precisa che egli è
comunque irregolare e che pertanto si
sta procedendo anche in merito alla sua
permanenza sul territorio nazionale.
R.A.
10 · n. 16- agosto 2014
Silvestri: «Strumento indispensabile per la nostra economia»
viabilità
Renzi "promuove" la Cispadana
Il Governo ha inserito l'autostrada nelle opere finanziate del decreto "Sblocca Italia"
L’autostrada regionale Cispadana
è stata inserita dal Governo Renzi
nell’elenco delle opere finanziate
contenute nel decreto “Sblocca Italia”, la cui approvazione è prevista
con ogni probabilità dopo la pausa
estiva. Il Presidente dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord, Alberto
Silvestri, ha replicato alle dichiarazioni di diversi esponenti politici in
relazione alla Cispadana. «Definire in
modo strumentale “inutile” un'infrastruttura come la Cispadana è prima
di tutto indice di scarsa conoscenza
della situazione generale che questo
territorio sta vivendo. – afferma Silvestri – Questa parte d'Italia attende
l'opera da quasi mezzo secolo. Ci è
stata richiesta a più riprese non solo
da tutti gli attori del sistema produttivo (industriali, artigiani, associazioni
di categoria), che la individuano
come strumento indispensabile per
il rilancio della nostra economia, ma
anche dai sindacati, in un'ottica di
creazione e mantenimento di posti
di lavoro, a maggior ragione dopo
le innumerevoli difficoltà subentrate
nei mesi post terremoto. Per questo
- continua Silvestri - ci stupiscono
le dichiarazioni di diversi esponenti politici, specie del Movimento
Cinque Stelle, in modo particolare
quando parlano di tutela del territorio,
che verrebbe meno a causa dei fondi
“distratti” dalla realizzazione della
Cispadana. Siamo ben a conoscenza
delle fragilità dal punto di vista sismico e idrogeologico, ma ricordo che,
grazie al lavoro della Regione e del
Commissario Errani, i fondi necessari
per affrontare queste criticità sono
stati stanziati. Queste due priorità,
quella della tutela del territorio e
quella del miglioramento delle infrastrutture, possono dunque essere
affrontate entrambe. Certo, siamo
consapevoli che la Cispadana da sola
non è la soluzione a tutti i mali, ma
rientra in un piano di sviluppo, che
si sta conducendo con la Regione, di
ben più ampio respiro». La scelta del
governo Renzi è stata salutata con favore anche da Mauro Bega, direttore
sindacale di Confesercenti per l’Area
Nord, che ha parlato: «di segno tangibile che qualcosa si sta muovendo
in senso positivo, nella direzione di
una concreta ripartenza post-sisma
del territorio. L’arteria, che collegherà
l’autostrada del Brennero a Ferrara
(e quindi alla Bologna-Padova) e
che attraverserà buona parte della
Bassa modenese – prosegue Bega –
risulterà un significativo strumento di
avvicinamento ai grandi assi viari del
Paese, nonché ad un importante snodo del traffico navale quale il porto
di Ravenna. Anche per questa ragione
s’appresta a diventare un volano di
sviluppo, soprattutto se inquadrato
nei termini di ricostruzione, ripresa
e rilancio della Bassa devastata dal
terremoto».
regione
Approvata la nuova legge
che ci porterà alle urne
Il Consiglio regionale dell’Emilia Romagna ha approvato a larga
maggioranza in Assemblea legislativa la nuova legge elettorale (Legge
regionale n.21/2014), con cui saremo
chiamati a votare con ogni probabilità il prossimo novembre per il
rinnovo del Consiglio regionale e
del Presidente della Giunta, a seguito
delle dimissioni del Presidente Vasco
Errani. La nuova legge prevede un
sistema elettorale di “tipo misto”,
vale a dire un “proporzionale a premio di maggioranza variabile”, con
l’attribuzione dell’80 per cento dei
seggi con metodo proporzionale (su
base circoscrizionale) e del 20 per
cento con metodo maggioritario (su
un unico collegio regionale).
Rispetto alla norma precedente,
sparisce il listino del Presidente (i
nove Consiglieri regionali eletti automaticamente in quanto collegati al
candidato Presidente della Regione
risultato vincitore) e viene introdotta
la parità di genere fra uomo e donna
nelle preferenze. Il testo approvato,
richiamandosi allo Statuto, prevede
che l’Assemblea sia formata da 50
Consiglieri, compresi il Presidente
della Giunta regionale e il candidato
alla carica di Presidente della Giunta
arrivato secondo. Quattro i punti
salienti della nuova legge: tutti i candidati fanno parte di liste circoscrizionali provinciali, a eccezione del
mirandola
A grande richiesta si è ripetuta
la cena del quartiere La Marchesa
Da sinistra Alberto Silvestri e Mauro
Bega, intervenuti nei giorni scorsi a
favore della Cispadana
brevi
A QUARANTOLI c'è
L'ANGOLO DEI FIORI
Domenica 7 settembre, a Quarantoli, a partire dalle 9, “L'Angolo
dei Fiori” di Francesca Levratti, dopo
venti anni di attività, inaugura il nuovo
locale, completamente rinnovato, nella
stessa sede storica sita in via Valli 74,
con tantissime novità, stile, originalità
e buffet per tutti.
DECEDUTO A MEDOLLA
PRIMO SPEZIALI
anche ai non residenti e il risultato è
stato veramente ottimo. Un ringraziamento particolare va ai due sponsor:
il salumificio Valpa di Rivara e il
pastificio Ferrari. Grazie infine di
cuore a tutti i clienti del locale che
si sono resi disponibili per la riuscita
dell’iniziativa.
Si è colta l'occasione per programmare la terza edizione, nonché
chiusura dell'estate, per domenica
21 settembre con pranzo e la famosa
gara delle torte con giuria. Tutti sono
invitati.
Lo scorso 1 agosto
si è svolto a Medolla il
funerale di Primo Speziali, scomparso a 84
anni, noto e apprezzato imprenditore edile
del paese. A ricordo di
sé e della sua attività,
lascia numerosi edifici che portano la sua
firma di costruttore esperto e affidabile.
La corale partecipazione dei medollesi
al rito funebre non era legata soltanto
alla popolarità dell’imprenditore che
aveva dato lavoro a tanti giovani e non
giovani, ma era anche in gran parte dovuta all’uomo giusto, onesto e generoso
che egli è stato.
ottenuto meno del 3 per cento dei voti
validi non partecipano al riparto dei
seggi, a meno che non siano collegate
a un candidato Presidente che abbia
ottenuto almeno il 5 per cento dei
voti, norma, questa, già prevista in
passato. A garantire la governabilità
sarà il premio di maggioranza: la coalizione vincente, che abbia ottenuto
un numero di seggi pari o inferiore a
24 sulla base del riparto proporzionale, avrà a disposizione, oltre al seggio
del Presidente, altri 9 seggi. Mentre
ne otterrà solo 4 nel caso in cui abbia
ottenuto un numero di seggi superiore
a 24. In ogni caso, alla coalizione
vincente saranno assegnati almeno 27
seggi, anche attraverso una riduzione
del numero dei seggi attribuiti alle
opposizioni, quando questa cifra non
sia raggiunta neppure con il premio
di maggioranza. Relativamente alla
parità di genere, nelle liste circoscrizionali provinciali dovranno essere
rappresentati candidati di entrambi
i generi in modo paritario, con lo
scarto massimo di una unità in caso
di numero dispari. Si introduce inoltre
il criterio della doppia preferenza di
genere (già presente nelle recenti
elezioni comunali): nel caso in cui
l’elettore esprima due preferenze la
seconda deve essere riferita a un candidato di genere diverso dal primo.
Nella foto di "Eureka360", la seconda cena
del quartiere La Marchesa
A grande richiesta degli abitanti del quartiere La Marchesa di
Mirandola, il bar pizzeria L’Angolo
Divino ha organizzato la seconda
edizione della cena di quartiere che
era stata prevista per giovedì 24 luglio
e poi posticipata al 31 luglio causa
maltempo. è stata un’ottima serata
con giro pizza e con il coinvolgente
Vittorio Cavallini che ha intrattenuto
il pubblico, mentre la trucca bimbi
Elisa ha fatto divertire i più piccoli.
L’invito alla cena era stato esteso (e
lo sarà anche per le prossime edizioni)
candidato Presidente: come detto, si
elimina così il cosiddetto “listino del
Presidente”; il sistema elettorale deve
garantire insieme la governabilità e la
rappresentanza delle minoranze; le
liste devono tenere conto della parità
di genere all’interno delle istituzioni;
introduzione del limite di due mandati
consecutivi per il Presidente della
Giunta.
Il sistema elettorale così delineato
prevede quindi che tutti i candidati
alla carica di Consigliere regionale
siano inseriti in liste circoscrizionali
provinciali collegate a un candidato Presidente, che costituisce la
lista circoscrizionale regionale. Si
prevedono inoltre coalizioni di più
liste collegate allo stesso Presidente.
Quaranta dei 50 seggi previsti sono
quindi assegnati nelle circoscrizioni
provinciali. Per quanto riguarda la
garanzia di governabilità e la rappresentanza delle minoranze, c’è da
sottolineare che le liste che abbiano
n. 16 - agosto 2014 ·
mirandola
Era collaboratore dell'Avis e cofondatore del Circolo "Merighi"
Addio a un dottore d'altri tempi
11
brevi
GRANDE CORDOGLIO
PER MARIA GIOVANNA
Se n'è andato Giovanni Mantovani Uguzzoni, un medico sempre pronto ad ascoltare
Giovanni Mantovani Uguzzoni, al centro, con gli amici
e colleghi Tito Casoni, a sinistra, e Saverio Montella,
a destra
«Lo scorso 6 agosto è venuto a
mancare un amico e collaboratore
dell'Avis comunale di Mirandola: il
dottor Giovanni Mantovani Uguzzoni che era consigliere della nostra
associazione e per anni, prima del
dottor Casoni, ha svolto il ruolo di
direttore sanitario dell’Avis cittadino.
Ha continuato a svolgere le visite e i
controlli prelievi fino a quando, per
ragioni di salute, ha dovuto smettere e
viene ricordato per la grande attenzione
e umanità con cui controllava i donatori
e i suoi pazienti nella professione: era
sempre attento non solo al loro stato di
salute, ma anche pronto ad ascoltarli,
a dare risposte alle loro domande,
svolgendo un ruolo che andava oltre a
quello puramente sanitario.
Anche se, negli ultimi tempi, non
poteva partecipare alle attività del
Consiglio dell’Avis era però presente
nei momenti di incontro con i donatori
e i collaboratori, a festa sociale e pranzo
di auguri per le festività natalizie e non
perdeva occasione per informarsi dei
progetti della nostra sede».
Libero Montagna
«Il dottor Giovanni Mantovani
Uguzzoni, nato il 7 maggio 1930, si era
laureato a 24 anni e poi si era specializzato a Pavia in malattie dell’apparato
digerente e del sangue. Era stato Consigliere dell’Ordine dei Medici di Modena, cofondatore nel 1962 del Circolo
Medico Mirandolese, frequentatore
assiduo dei meeting scientifici, medico
cattolico iscritto all’Amci modenese,
dirigente dell’Azione Cattolica della
Parrocchia di San Francesco a Modena. Per anni è stato inoltre impegnato
nell’Avis mirandolese.
Stimato e amato professionista,
nonché medico condotto nella sua San
Giacomo Roncole, dove vinse la condotta nel 1958 e tre anni dopo sposò la
sua Lara. «Sono addolorato, mi dispiace
per la sua scomparsa – ha dichiarato
il dottor Marco Solieri – io ho avuto
la fortuna di conoscerlo, frequentarlo
nel suo ambulatorio, mi ha insegnato
il duro lavoro del medico di famiglia,
trucchi del mestiere, e approccio al
paziente: un vero signore, un medico
bravo, attento e generoso».
Nunzio Borelli
mirandola
Corso base della Croce Blu
alla ricerca di volontari
La Croce Blu di Mirandola cerca
nuovi volontari e con l’occasione
avvisa tutti gli interessati che martedì
9 settembre prenderà il via un nuovo
corso base alle ore 20,30 presso la sede
dell’Associazione in via 11 settembre
2001 (a fianco del Deposito Poste). Per
chi fosse interessato a diventare “socio
attivo” della Croce Blu di Mirandola
è sufficiente scaricare la modulistica
sul sito www.croceblumirandola.
it o ritirarla direttamente in sede e
riconsegnarla compilata entro lunedì
1 settembre in busta chiusa sempre in
associazione.
Il difficile periodo socio economico che la società sta vivendo
porta inevitabili ripercussioni anche
sulle realtà locali. La Croce Blu da
venticinque anni è attiva sul territorio
mirandolese, dove sono in forte e continuo aumento le richieste di trasporto
sociale e sanitario sia da parte della
popolazione che delle strutture ospedaliere e assistenziali. L'inevitabile
invecchiamento della popolazione, la
centralizzazione di alcuni servizi sanitari in strutture specializzate e l'aumento di richieste di servizi sociali da parte
dei cittadini, richiedono una presenza
costante e continuativa della Croce
Blu a supporto di tutte queste richieste.
L'Associazione nacque proprio per
rispondere a un bisogno del territorio
e nel corso del tempo questa è rimasta
la “mission” costante dei volontari che
quotidianamente si sono messi a disposizione dei cittadini più bisognosi. Ma
per sopperire a tutte queste richieste
ed espletare tutti questi servizi, vi è
necessità di persone che decidano di
mettere a disposizione del prossimo
alcune ore al mese del proprio tempo
libero e che abbiano voglia di svolgere
la formazione necessaria per farlo al
meglio e con conoscenza.
Profondo cordoglio ha destato
nella Bassa la morte di Maria Giovanna
Artioli (foto) la studentessa 23enne
di Quistello (Mantova) deceduta nei
giorni scorsi in un tragico incidente
stradale dopo essere finita con l'auto
nel fosso nelle vicinanze di casa sua. La
ragazza era molto conosciuta e stimata a
Concordia per aver giocato nella locale
squadra di pallavolo e a Mirandola dove
aveva lavorato in alcune palestre.
UNA FINALESE
IN MANETTE
Sorpresa con 100 grammi di
hashish è finita in manette una donna
di Finale Emilia. I carabinieri di San
Felice e Finale, lo scorso 18 agosto,
durante il pattugliamento congiunto
a Rivara, hanno bloccato in via degli
Estensi una Fiat Panda, guidata dalla
donna.
12 · n. 16- agosto 2014
mirandola
svolgeranno un ruolo fondamentale nelle attività assistenziali
L'Auser cerca nuovi autisti
brevi
ASSESSORE IN AFRICA
AIUTA I BISOGNOSI
L'Associazione lancia un appello per trovare volontari per accompagnare gli anziani
Auser di Mirandola ricerca autisti
accompagnatori che vogliano donare il
loro tempo libero per aiutare gli altri. In
periodi di crisi come questo, anche nella nostra zona, sempre più persone si
trovano a dover sostenere un crescente
disagio economico e sociale. Si tratta
soprattutto di chi è solo, non ha la possibilità di spostarsi autonomamente e
non può permettersi la spesa di un servizio di trasporto privato. Il compito di
Auser è quello di cercare di migliorare,
nei limiti del possibile, la qualità di vita
di queste persone. Gli autisti svolgono,
quindi, un ruolo fondamentale nelle
attività assistenziali di accompagnamento per persone anziane o disabili
in centri di riabilitativi o in ospedali
per visite e controlli sanitari. Info: tel.
0535/23274; fax 0535/607353; sede
Auser di Mirandola: viale Libertà, 2/3;
email [email protected].
Una radicale scelta di vita per aiutare gli altri è quella della trentenne Vicesindaco di San Possidonio Eleonora
Zucchi (foto), partita per la Repubblica
Centraficana, come riferisce la "Gazzetta di Modena". Una scelta coraggiosa e
solidale per portare un aiuto vero come
quello che ha ricevuto lei stessa durante
il periodo post-terremoto, quando già
ricopriva la carica di Vicesindaco. Un
radicale cambio di vita: Eleonora è
passata dagli studi in geologia intrapresi
in Italia al ruolo di aiutante nell’ambulatorio di Bozoum, una cittadina
africana dove ha avuto l’opportunità
di entrare in contatto con una realtà
ben diversa. La vicesindaco è arrivata
a Bozoum tramite i Carmelitani per
dare aiuto alle suore missionarie francescane accogliendo poveri che hanno
bisogno di ricevere cure, sostegno fisico
e anche morale. Eleonora tornerà alla
sua carica a settembre anche se non ha
perso i contatti con il Comune di San
Possidonio durante la sua permanenza
in Africa. Il Centrafrica sta vivendo
un periodo molto difficile dall' inizio
del 2013 quando è stato coinvolto in
una guerra che non risparmia nessuno,
in particolare i bambini. Sono ancora
tanti a morire ogni giorno e gli scontri
proseguono come si può leggere nel
blog "Bozoum in diretta", curato dal
priore dei carmelitani della missione
che racconta la vita nella cittadina
giorno per giorno.
UNA MOSTRA
SUL GIAPPONE
Si svolgerà dal 1° al 30 settembre,
presso la Galleria commerciale “Al
Borgo” di viale Gramsci a Mirandola,
la mostra fotografica “Giappone 2011”
di Roberta Reggiani e Franco Bentivoglio che si sono recati nel Paese del Sol
Levante nell’agosto 2011, cinque mesi
dopo lo tsunami. «Quando si pensa al
Giappone – scrivono i due autori – si
pensa alla tecnologia e al futuro, ma
quando lo vivi trovi contrasti profondi, mondi paralleli che convivono:
la tradizione legata al futuro. Così
incontri geishe avvolte in meravigliosi
chimono, che passeggiano accanto a
ragazze vestite come i fumetti manga,
treni superveloci e risciò, sushi, udong
e fast food occidentali, ikebana, origami e supertecnologia, monasteri zen e
love hotel. Abbiamo trovato un popolo
orgoglioso e nazionalista, che ha saputo
risorgere tante volte dopo le bombe, i
terremoto, lo tsunami, un popolo dove
percepisci la solitudine della moltitudine ma sempre pronto ad aiutare:
abbiamo incontrato il Giappone».
TURISTI IN FUGA
DALL'APPENNINO
La crisi da un lato, il maltempo
dall’altro: è il segno meno a prevalere
nell’estate turistica dell’Appennino
modenese. Le ristrettezze economiche
e il clima decisamente autunnale dei
mesi di giugno (salvo una settimana) e
luglio hanno fatto precipitare il numero
dei vacanzieri secondo le prime stime
di Assoturismo Confesercenti Modena,
con un calo delle presenza che si aggira
intorno al 35%.
n. 16 - agosto 2014 ·
mirandola
Il suo negozio in piazza Costituente era un punto di riferimento
Ciao Dino, barbiere e sportivo
Si è spento a 87 anni Corradi, tra i soci fondatori della Polisportiva "Pico"
il ricordo
«Amava lo sport pulito:
il suo esempio ci guiderà»
Dino Corradi su una
panchina
di basket,
un'altra delle sue grandi
passioni
Dino Corradi, con la tuta celeste, alla "Sgambada" del 1989. Sopra, nel suo
negozio di barbiere in piazza Costituente
Dino Corradi, scomparso lo scorso 11 agosto all'età di 87 anni, era molto
conosciuto in città anche per avere
gestito per anni una bottega di barbiere
in piazza Costituente, tra l'oreficeria
Gavioli e il negozio di abbigliamento
di Pellicciari. Il negozio di Dino era
“famoso” perché dalla vetrina era ben
visibile una seggiola con la sagoma
di Topolino, destinata ai clienti più
piccoli. Appassionato cultore di cose
mirandolesi e grande sportivo, è stato
tra i fondatori della Polisportiva Pico
(vedi articolo qui a fianco) e tra i promotori della "Sgambada". Gli amici
della società "Podisti Mirandolesi", alla
quale Dino era molto legato, gli hanno
reso l'ultimo omaggio partecipando con
la loro divisa ai funerali. Alla moglie
Maria Luisa e alle figlie Emiliana
e Miranda, dipendente del Comune
di Mirandola, vanno le condoglianze
dell’Amministrazione comunale e della
redazione dell’Indicatore.
Nei giorni scorsi ci ha salutato
Dino Corradi. Nel 1971, è stato uno
dei soci fondatori della Polisportiva
G. Pico e per molti anni ha continuato
a seguirne le attività, con particolare
attenzione al settore basket. La sua
passione per uno sport pulito, essenziale, rispettoso delle regole si è
sempre coniugata con un'attenzione
vera, attiva e non scontata verso i
giovani, che con Dino si sono formati
e sono cresciuti. Il riferimento è a
numerose generazioni di atleti, molti
dei quali sono poi diventati in qualche
caso istruttori e allenatori ed in altri
dirigenti sportivi: la spinta iniziale,
il desiderio di provarci sono sempre
partiti da Dino e dal suo entusiasmo
coinvolgente, genuino e privo di
secondi fini. è stato emozionante e
commovente rivedere Dino al Palazzetto dello Sport di Mirandola nell'ottobre dell'anno scorso, in occasione di
Mirandola Basket City, con la partita
amichevole tra Pallacanestro Reggiana e Virtus Bologna: era palese la
soddisfazione che gli si leggeva negli
occhi nel vedere che i “suoi ragazzi”
(tutti ormai ben oltre i 50 anni di
età...) erano riusciti ad organizzare
un evento unico, con tanti spettatori
e tanti giovani presenti per assistere
ad una partita di basket. Credo lo ritenesse, giustamente, un suo successo
personale, la constatazione di aver
seminato con profitto. A noi, attuali
dirigenti della Polisportiva G. Pico,
tocca il compito, tanto impegnativo
quanto gradito, di consolidare i valori
e i principi che hanno contraddistinto
lo stile di Dino Corradi nel suo ruolo
di Dirigente Sportivo: accoglienza
verso tutti, rispetto delle regole del
gioco e dello spirito del gioco, sobrietà ed essenzialità nei comportamenti,
assoluta tutela dei giovani. Dino,
cercheremo di far tesoro di questi
insegnamenti e di trasmetterli integri
e forti a tutti i nostri atleti.
Stefano Baraldi
Polisportiva G.Pico Mirandola
13
brevi
RICORDANDO
LUCIA CARLETTI
Profondo
cordoglio ha
suscitato a
Mirandola la
scomparsa di
Lucia Carletti,
65 anni, molto conosciuta
e stimata in
città. Lucia
aveva lavorato in Comune,
presso l’Ufficio di Stato Civile, dal 21
maggio 1969 al 14 marzo 1987. Era
poi diventata responsabile dei Servizi
Demografici del Comune di Concordia, dove aveva lavorato fino al 2006
quando era andata in pensione. Molti
colleghi del Comune di Mirandola la
ricordano ancora per la grande professionalità, la generosità e la sua capacità
di intrecciare rapporti umani dentro e
fuori l’ufficio. Sul ricordino distribuito
al suo funerale, la famiglia ha voluto
ricordarla con una frase di Vasco Rossi: «…Perché la vita è un brivido che
vola via, è tutto un equilibrio sopra la
follia, sopra la follia…». Alla famiglia,
al figlio Matteo, anche lui dipendente
del Comune di Mirandola, vanno le
condoglianze dell’Amministrazione
comunale, dei colleghi e della redazione
dell’Indicatore Mirandolese.
DENUNCIATO
PER PERCOSSE
I carabinieri di San Felice sono
intervenuti nella serata del 7 agosto
nell’abitazione di un pregiudicato
campano che aveva picchiato la propria compagna e il fratello di questa,
entrambi stranieri, colpendo l’uomo
con il calcio di una pistola. I due sono
ricorsi alle cure ospedaliere con 4 e 10
giorni di prognosi ed il campano è stato
denunciato per percosse, lesioni e minaccia aggravata dall’uso di un’arma.
14 · n. 16- agosto 2014
«In questi 27 mesi abbiamo conosciuto la paura, il pianto, la gioia»
sisma
«Il rientro in casa è un nuovo inizio»
Maria Lara Cavicchioli racconta come ha riottenuto la sua abitazione danneggiata
Dopo 27 mesi da
“quel” maggio siamo ritornati in casa nostra; è stato
facile perché, come dice la
mia amica Anna, la casa
abbiamo continuato ad
abitarla almeno con il pensiero e non l’abbiamo mai
abbandonata. Non tutto è a
posto, manca la luce delle
scale, alcune imposte non
chiudono, Annalisa non ha
il gas, ma il più è fatto. Dalla primavera
del 2013 quando Franco ha presentato
il Mude, abbiamo seguito con costanza,
giorno dopo giorno, il procedere della
risistemazione familiarizzando con
Andrea, Giuseppe, Salvatore e i tanti
tecnici e operai che si sono succeduti.
Tolte le impalcature, scoperta la facciata dal bel colore caldo, abbiamo
respirato che il traguardo non era troppo
lontano. Oggi,vigilia di Ferragosto mi
sono sentita la voglia di fare il ragù e
alcuni vasetti di marmellata di prugne,
ho apparecchiato in sala con i piatti e
i bicchieri buoni, ridando alla casa il
profumo e il senso della nostra presenza
I gatti che comparivano guardinghi
durante il via vai del recente trasloco,
sono distesi beati sui cuscini ritrovati.
Ho dormito nel mio letto che mi è sembrato enorme. Da “quel” giorno avevo
dormito in tenda, nella mia Panda parcheggiata a fianco del macchinone di
Alessio e poi in un letto, che Daniela mi
aveva procurato dalla Protezione civile,
quando ho trovato un appartamento che
si era liberato vicinissimo alla mia casa.
Ero l’unica lungo la via perché tutti avevano trovato sistemazioni lontane. Ero
protetta dai soldati che sorvegliavano
la zona rossa e di notte rompevano il
grave silenzio con il loro parlottare per
stare svegli. Da quei giorni ho ancora
intorno grossi edifici mascherati da
un reticolo di impalcature che li sorregge per le gravi ferite subite; fra le
fessure dei muri ormai cresce l’erba e
la fanno da padroni i colombi. Un po’
più avanti però Maria e
Rita stanno procedendo con
determinazione nelle loro
abitazioni. Stanno aspettando che l’Enel faccia la sua
parte. La pizzeria, dicono,
sarà pronta per Natale. A
quell’epoca forse Renzo
riaprirà il suo negozio di
biciclette. E allora verrebbe da dire: “Terremoto?
Terremoto chi?”. Ritornare
nella “casa” è riprendere un viaggio
interrotto, un intervallo purtroppo
per molti ancora lungo, che ha messo
me e tanti altri alla prova esaltando
la forza e la debolezza, scoprendo la
paura, il pianto, la gioia della conquista togliendo ogni barriera di inutili
pudori e ipocrisie. Oggi ci scopriamo
tutti un po’ diversi e senz’altro un po’
più veri. Chi non è riuscito a cambiare
ha perso un’occasione. Guardo le foto
della mia famiglia che sono tornate
sulla credenza e il pendolo che segna
il tempo nuovo. L’ho comunicato con
un sms e molti mi hanno risposto con
“Evviva”con tanti punti esclamativi,
con “Un abbraccio” , con un “Sono
felice”. Claudio mi ha mandato una
pianta della felicità avvolta nei colori
giallo e blu a conferma che, dopo quel
che è successo, la gioia di uno è patrimonio di tanti. è una vittoria comune
che ho simboleggiato con il tricolore
appeso alla ringhiera del terrazzo unendolo ad altri tricolori che si contano
numerosi lungo le vie. Un crescendo
variopinto che punteggia la città ispirando fiducia e coraggio anche a chi
ha ancora molta strada da percorrere.
Domani è Ferragosto, alle 10 passerà
la processione con l’immagine della
Madonna .Non voglio mancare perché
Le debbo tanto e perché sono convinta
che Lei non ci abbia mai abbandonati.
Fine della giornata.
Lara Cavicchioli, Assessore
del Comune di Mirandola
dal 2009 al 2014
mirandola
Per le famiglie in difficoltà
arriva il bonus acqua
C’è tempo fino al 30 novembre
2014 per presentare la domanda per
il Bonus Acqua, un’agevolazione tariffaria per il consumo idrico riservata
alle famiglie in condizioni di disagio
economico, che hanno un Isee (in-
dicatore della situazione economica
equivalente) pari o inferiore a 10.000
euro. Con Isee da 0 ad 2.500 euro lo
sconto è di 60 euro per ogni componente della famiglia (fino ad un massimo di otto componenti). Con Isee da
mirandola
Un appello del Comune
per trovare alloggi in affitto
- Garanzia sul pagamento degli affitti, che verranno
bonificati ogni due mesi
direttamente da Acer, ente
incaricato dal Comune per
questa attività.
- Garanzia del ripristino
di eventuali danni, tramite
apposita assicurazione stipulata da Acer.
- Spese condominiali,
utenze domestiche e spese
di manutenzione ordinaria
a carico dell’assegnatario.
- Contratto stipulato tra
Acer (per conto del Comune), proprietario ed assegnatario, quindi con le massime
Continua da parte del Comune di
Mirandola, la ricerca di abitazioni da
affittare a cittadini che hanno ancora
la casa inagibile a seguito degli eventi
sismici del 20 e 29 maggio 2012. Il
Sindaco Maino Benatti si rivolge
a tutti i proprietari di alloggi ad uso
abitativo non utilizzati (arredati o
non arredati) presenti sul territorio
comunale, affinché manifestino la
disponibilità a concedere detti alloggi
in locazione temporanea, della durata
massima di 24 mesi. Le condizioni
sono particolarmente favorevoli per
i proprietari:
- Rientro nella disponibilità
dell’immobile di norma dopo 24 mesi.
- Canone riconosciuto in base
ai prezzi correnti di mercato, con
una rivalutazione da determinare in
base alla tipologia di alloggio, come
riconoscimento della disponibilità
manifestata.
garanzie.
Già diversi cittadini di Mirandola,
ai quali va il nostro sincero ringraziamento, hanno aderito alla proposta,
ma sono ancora tante le necessità
di alloggio, per cui invitiamo tutti i
proprietari a manifestare la propria
disponibilità rivolgendosi direttamente ai Servizi Sociali del Comune di
Mirandola in via Giolitti 22, e compilando l’apposito modulo, oppure
mediante e-mail all’indirizzo: rientro.
[email protected].
Per qualsiasi ulteriore informazione,
ci si può rivolgere ai Servizi Sociali – Ufficio Percorso Rientro in
Abitazione, ai numeri 0535/29769
o 0535/29646, oppure direttamente
allo sportello nei giorni di apertura
al pubblico: martedì dalle 8.30 alle
12,50; giovedì dalle 8.30 alle 12.50 e
dalle 15 alle 17.30; sabato dalle 8.30
alle 12.50.
2.500,01 euro a 10.000 euro lo sconto
è di 40 euro per ogni componente della
famiglia (fino ad un massimo di otto
componenti). Può presentare richiesta
sia chi ha una fornitura intestata a un
componente della famiglia sia chi abita in un condominio dove la fornitura è
intestata al condominio stesso. L’agevolazione verrà erogata nel 2015. La
documentazione necessaria consiste
nell’attestazione Isee calcolata sui
redditi dell’anno 2013, la fotocopia
della carta d’identità, il codice fiscale,
una fattura dell’acqua dell’anno 2014
e inoltre, per i cittadini extracomunitari bisogna presentare la copia del
titolo di soggiorno di tutto il nucleo
familiare. Per presentare la domanda
basta compilare l’apposito modulo di
domanda in forma cartacea allegando
la documentazione necessaria e consegnarlo all’ufficio dei Servizi Sociali
del proprio Comune di residenza. Il
modulo può essere scaricato anche dal
sito del Comune di Mirandola (ww.
comune.mirandola.mo.it).
brevi
LIQUIDATO IL CRAS
DI GIUGNO-LUGLIO
è stato liquidato nei giorni scorsi
dal Comune di Mirandola il “contributo per l’autonoma sistemazione”,
relativo al bimestre giugno-luglio
2014. Pertanto occorre verificare
sul proprio conto corrente bancario
o postale se si è ricevuto il bonifico del contributo. Per coloro che
hanno ricevuto l’anticipo dicembre
2013-maggio 2014, il contributo
prosegue automaticamente da giugno 2014. Non si deve rinnovare la
domanda per la prosecuzione del
nuovo contributo per l’autonoma
sistemazione. è necessario comunicare sempre all’ufficio Cras ogni
variazione intervenuta, entro 10
giorni. Ufficio Contributo Autonoma
Sistemazione – Servizi Sociali – via
Giolitti, 22 presso il municipio di
Mirandola. E mail:servizi.sociali@
comune.mirandola.mo.it Orari di
apertura al pubblico: martedì dalle
8,30 alle 12, 50; giovedì dalle 8,30
alle 12,50 e dalle 15 alle 17.
ANZIANO RAPINATO
IN UN MAP A CAVEZZO
Lo scorso 10 agosto a Cavezzo,
verso le 23, un uomo di 83 anni,
rientrando a casa, è stato aggredito
e spinto a terra da tre individui a
volto coperto, mentre apriva la porta
della propria abitazione, un modulo
abitativo provvisorio in via Pioppa.
L’anziano ha consegnato loro il portafogli contenente 150 euro e i tre,
dopo averlo chiuso in bagno, hanno
rovistato la casa asportando anche
un televisore. La mattina successiva
l’uomo è stato liberato da un passante.
Le indagini sono in corso.
DE RENSIS RIAPRE
IL CASO PANTANI
è un po’ il personaggio del momento, l'avvocato
Antonio de Rensis
(foto), che ha curato e presentato
l'esposto che ha fatto riaprire l’inchiesta sulla morte del
campione di ciclismo Marco Pantani,
con l’ipotesi di omicidio. De Rensis ha
dichiarato che il merito è soprattutto
della tenacia della mamma di Pantani,
Tonina. Secondo il legale, l’indagine
sulla morte di Panatani fu «eccezionalmente veloce e segnata da molti
errori». Antonio de Rensis ha vissuto
per anni a Mirandola, frequentando
anche il Liceo Pico, prima di trasferirsi
a Bologna. L’avvocato ha il proprio
studio a San Giovanni in Persiceto ed è
stato anche il legale di Antonio Conte,
già allenatore della Juventus.
n. 16 - agosto 2014 ·
salute
Gli Alcolisti Anonimi si ritrovano in riunioni serali aperte a tutti
«Siamo usciti dall'inferno dell'alcol»
Sabrina, Alberto e Aldo raccontano come hanno smesso di bere
A Mirandola è attiva da anni una
Associazione, o Gruppo, che molti non
conoscono pur avendone spesso orecchiato il nome, gli Alcolisti Anonimi.
Sabrina, Alberto e Aldo che da tempo
fanno parte di questo Gruppo, me ne
danno un’appassionata testimonianza
di appartenenza. Tutti e tre hanno
conosciuto l’inferno della dipendenza
dall’alcol che per anni ha devastato le
loro vite e tutti e tre, insieme, ad altri
alcolisti hanno trovato nel Gruppo lo
stimolo e la forza di liberarsi dall’angoscia del “dover bere a tutti i costi”.
Nel Gruppo non sono presenti medici,
psicologi o sacerdoti con funzione di
guida. Gli alcolisti si ritrovano in riunioni serali, dove l’anonimato è garantito, aperte a tutti durante le quali essi si
raccontano, si confrontano, si aiutano
in un’atmosfera di totale condivisione,
amicizia e fratellanza che li aiuta a
raggiungere, forse, il traguardo della
sobrietà. Sono mediamente una ventina.
Alcuni se ne vanno delusi, altri arrivano
disperati e altri ancora raggiungo faticosamente il controllo di se stessi e se
ne vanno apparentemente “guariti” se
è vero che “l’alcolismo è una malattia”,
come ha dichiarato l’Organizzazione
Mondiale della Sanità. Sabrina mi confessa: «Ero una ragazzina che si sentiva
brutta, inadeguata e terribilmente sola.
A 15 anni già mi ubriacavo, a 18 fui
ricoverata per la prima volta in ospedale
per coma etilico. Bevevo quando ero
infelice, bevevo quando ero felice. Mi
sentivo sporca dentro, ma non potevo
rinunciare all’euforia che mi dava l’alcol, mentre nessuno proprio nessuno
si preoccupava per me il Gruppo degli
alcolisti anonimi mi ha salvato. Qui
ho trovato l’affetto e la comprensione
che non avevo mai avuto. Non bevo
da tanto tempo ormai, ma ho paura
della ricaduta. Guai se non ci fosse il
Gruppo a sostenermi e proteggermi».
Attualmente nel mondo si contano
più di 100 mila gruppi come quello di
Mirandola (una ventina nella Bassa).
Erano numerosi soprattutto a New
York già negli anni Trenta del secolo
scorso, dove fu pubblicato un libro che
raccoglieva parecchie confessioni di ex
alcolisti. Il volume, intitolato “Alcolisti
Anonimi” ebbe un successo strepitoso,
soltanto in Canada ne furono vendute
18 milioni di copie e in Italia è stato
pubblicato in ben sette edizioni. Un
classico che, con il suo titolo, ha dato
il nome ai Gruppi di alcolisti di tutto
il mondo. Alle tante storie di uomini
e donne toccati e guariti dall’incubo
dell’alcol narrate nel libro, potremmo
aggiungere quelle di Alberto e Aldo,
scivolati nel mondo della dipendenza
per vie strane e diverse. Alberto che, ragazzo, si gioca il futuro bevendo lunghi
sorsi quotidiani dal bottiglione pieno
di vino spillato dalla botte che deve
sempre portare in tavola all’ora dei pasti, per ordine del padre, mentre Aldo,
bambino di pochi anni, viene rinchiuso
per qualche minuto per scherzo, nella
porcilaia. Il terrore di quella esperienza
infantile gli impedirà per molti anni di
comunicare. Un mutismo che soltanto
il bere riuscirà a rompere trasformando
lui in un accanito alcolista. Il Gruppo li
ha “salvati” entrambi. Nella provincia
di Modena, si contano sei – otto mila
alcolisti, soprattutto uomini e non più
giovanissimi. Nessuna dipendenza è innocua, ma nessuna è drammatica come
la dipendenza dall’ alcol che provoca
danni fisici e psichici irreversibili in
chi ne abusa, coinvolge la sua famiglia
(l’alcolista è violento) e può compromettere l’integrità psicofisica dei figli
che egli mette al mondo.
Il fenomeno è antico quanto l’uomo, basti pensare all’ubriachezza di
Noè ricordata nella Bibbia, ma ciò non
toglie che non lo si debba combattere
con tutti i mezzi possibili. Oltre alla
medicina che fa la sua parte, anche
gruppi di uomini e donne come quello
di Mirandola possono vicendevolmente
aiutarsi nel tentativo di ritrovare se
stessi come persone finalmente libere
dalla schiavitù del “bicchiere” che
rovina loro la vita.
Mirta Braghiroli
15
n. 16 - agosto 2014 ·
I dati saranno confrontati con quelli del Progetto Passi
area nord
Un'indagine sugli effetti del sisma
Al via una ricerca che studierà gli esiti persistenti sulla salute dei residenti
«Un progetto dalle caratteristiche innovative che aiuterà a
misurare in modo puntuale e su
solide basi statistiche quali siano
gli effetti sulla salute del terremoto,
nel medio lungo periodo. Questo
ci permetterà di introdurre, ove
necessario, dei correttivi rispetto
alle scelte assistenziali e di dare un
contributo alla ricerca
in questo campo». Sono
le parole di Giuliano
Carrozzi del Servizio di Epidemiologia
e Comunicazione del
rischio del Dipartimento di Sanità Pubblica
dell’Ausl di Modena,
coordinatore scientifico
del progetto di ricerca
“Istmo: Impatto sulla
Salute del terremoto in
provincia di Modena”
che ha preso il via in
queste settimane.
Obiettivo della ricerca è indagare, a distanza di oltre due anni,
gli esiti persistenti sulla
salute delle persone
residenti nei Comuni
interessati dagli eventi
sismici nel 2012. Molteplici i fattori che saranno approfonditi: si
andrà a monitorare lo
stato di salute percepito, fisico e psicologico,
la presenza di sintomi depressivi, la
sedentarietà, il consumo di tabacco
e alcol.
L’elemento che rende fortemente innovativa la ricerca sta nel
fatto che l’indagine sarà effettuata
coinvolgendo un campione di popolazione rispetto alla quale si è
già in possesso di una serie di dati
medolla
Allegria, musica e buon cibo:
l'Avis ha festeggiato i volontari
Sabato 14 giugno, anniversario
della nascita di Karl Landsteiner,
scopritore dei gruppi sanguigni e
coscopritore del fattore Rhesus,
si è celebrata la decima Giornata
Mondiale del Donatore di Sangue.
Istituita nel 2004 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Questa ricorrenza ha assunto
negli anni un significato sempre più
profondo, rappresentando un'occasione per ribadire a livello globale
l'importanza di compiere un gesto
semplice ma fondamentale come
quello del dono. Anche a Medolla
la locale sezione Avis ha ricordato
l’anniversario con una tre giorni
(13-15 giugno) all’insegna del
buonumore, della musica e del buon
cibo, festa parzialmente riuscita a
causa del tempo inclemente che
ha disturbato ed annullato la serata
del sabato.
Ben riuscita invece la serata
della domenica che ha ripagato, in
parte, gli sforzi profusi dai volontari.
Comunque sia andata, è stato ad
ogni modo un momento di socializzazione che mira a far conoscere
l’Avis a coloro che non la conoscono e a rinsaldare i rapporti tra i
donatori. La presenza del presidente
provinciale Maurizio Pirazzoli ha
dato una connotazione di ufficialità
alla manifestazione.
Lucio De Biaggi
sanità
Come aiutare la nascita
dell'Hospice di San Possidonio
L’Hospice è una struttura residenziale inserita nella rete dei servizi territoriali che risponde sia alle necessità
dei pazienti in fase avanzata e progressiva di malattia che ai bisogni delle loro
famiglie. L’assistenza fornita tiene in
massima considerazione le esigenze e
le problematiche legate al controllo dei
sintomi fisici (come il dolore) e psicologici, senza tralasciare i bisogni spirituali e sociali. L'Hospice Area Nord
verrà edificato in territorio baricentrico
ai Comuni del Distretto di Mirandola e
Carpi e precisamente a San Possidonio.
Sarà dotato di 15 posti letto e avrà caratteristiche specifiche quali: l’accesso
libero per i famigliari; la possibilità di
usufruire di spazi comuni sia interni
che esterni (giardino); una elevata
e costante presenza del volontariato
che si integra con gli operatori che
lavorano all’interno dell’Hospice;
la presenza di gruppi di lavoro che
includono operatori sanitari, operatori
socio-sanitari, psicologi, volontari, per
garantire una presa in carico globale
del malato e delle persone che ruotano
attorno a lui, al fine di costruire un
percorso personalizzato di assistenza.
La costruzione dell’Hospice sul nostro
territorio, nasce dal bisogno di inserire
nella rete dei servizi l’anello mancante
alla continuità assistenziale dei pazienti, in fase avanzata di malattia. Da qui
l’importanza di informare e chiedere
la collaborazione della cittadinanza di
tutto il territorio per garantire la realizzazione di questo importante progetto
al quale sta lavorando un tavolo istituzionale di cui fanno parte l’Unione dei
Comuni, l’Asp, l'Ausl e le associazioni
di volontariato. La gestione sarà affidata a una Fondazione. L’Amo nove
Comuni, in accordo con l’Unione,
l’Asp e la Consulta del Volontariato
di Mirandola, ha aperto un conto specifico per la raccolta fondi finalizzata
inizialmente alla costruzione dell’Hospice e in futuro al supporto della
Fondazione. Eventuali donazioni e offerte possono essere versate sull’Iban:
IT71F0538766850000002228556. Sul
conto corrente sono già stati versati
4.169 euro provenienti dalle donazioni
raccolte in occasione del Concerto
Mirandola-Tohoku del 23 marzo, del
Concerto di Primavera del 6 aprile
e dello spettacolo organizzato il 23
maggio dall’Associazione Culturale
“Roberto Guasti.
19
analoghi e quindi confrontabili. In
Emilia-Romagna, infatti, dal 2007
è attivo il Progetto Passi, Progressi
delle Aziende Sanitarie per la Salute
in Italia, un sistema di monitoraggio
della salute della popolazione adulta
che stima la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute
legati ai comportamenti individuali
e la diffusione delle misure di prevenzione. Nel periodo compreso
tra il 2007 e il 2013 in provincia di
Modena, sono state realizzate ben
4.600 interviste (in Emilia-Romagna
oltre 23.300 e oltre 250mila a livello
nazionale). «Siamo perciò in una
situazione che permette di fare un
confronto rigoroso e comprendere
quali siano le effettive variazioni registrate. L’unico studio paragonabile
riguarda il terremoto dell’Aquila
dal quale è emerso l’aumento della
sedentarietà e dei sintomi depressivi,
mentre nessuna differenza significativa rispetto al consumo di alcol
e tabacco», aggiunge Carrozzi. Sul
piano operativo, attingendo dagli
elenchi dell’anagrafe sanitaria, sarà
dapprima individuato un campione
di 1.500 cittadini, con età compresa
tra i 18 e 69 anni, che il 20 maggio 2012 risultavano residenti nei
Comuni della provincia colpiti dal
sisma. Successivamente i cittadini
scelti saranno avvisati con una lettera informativa e quindi contattati
da personale specificamente formato
per un’intervista telefonica con il
questionario “Passi/Este”, che in
gran parte proporrà le domande già
previste nel progetto Passi. Per il
buon esito della ricerca, centrale è il
ruolo dei medici di medicina generale. Si prevede che i risultati saranno
messi a disposizione della comunità
dalla seconda metà del 2015.
Si stima che in Emilia-Romagna
nelle zone del cratere circa 406
mila persone siano state esposte al
sisma, di queste più di 45 mila hanno
dovuto lasciare le loro abitazioni a
causa dei danni subiti, anche solo
temporaneamente.
Nei giorni immediatamente
successivi agli eventi, oltre 16 mila
persone sono state direttamente assistite oppure ospitate in campi tenda
o altre strutture di emergenza. Sono
stati allestiti 36 campi, di cui 29 in
provincia di Modena e 53 strutture
al coperto. I campi sono stati chiusi
a fine ottobre 2012.
Nella provincia di Modena circa
1.500/2.000 anziani, fragili e non,
hanno avuto bisogno di una ricollocazione rispetto alle loro abitazioni o
alle strutture residenziali. Una grande percentuale di essi non era nota ai
Servizi sociali o sanitari. Secondo i
dati regionali, più di 1.400 anziani
fragili furono trasferiti dalle loro
abitazioni in strutture di accoglienza
e più di 400 anziani con disabilità,
già inseriti in strutture assistenziali
sono stati trasferiti in altre realtà,
anche al di fuori della Regione
Emilia-Romagna.
n. 16 - agosto 2014 ·
solidarietà
21
Dal 3 al 9 agosto ospitalità ai bambini del Sahara Occidentale
Medolla ha abbracciato i saharawi
Il Comune appoggia il progetto d'accoglienza promosso dall'Associazione "Lagdaf"
medolla
E nella serata offerta dall'Avis
tigelle e gnocchi multiculturali
Medolla ha accolto a braccia aperte
i piccoli saharawi. Il Comune ha appoggiato il progetto d'accoglienza promosso dall'Associazione “Kabara Lagdaf”
di Modena, che consisteva nell'offrire
ospitalità a dieci bambini saharawi (di
età media di dieci anni) dal 3 al 9 agosto, presso la scuola elementare “Iqbal
Masih”. Gli obiettivi dell'iniziativa?
Eseguire controlli sanitari sui bambini
(in accordo con un protocollo approvato dalla Regione), dar loro la possibilità
di vivere per una settimana lontani dalle
condizioni di povertà del loro paese.
E informare il territorio sulla situazione del Sahara Occidentale, che dal
1975 subisce le tragiche conseguenze
dell'invasione da parte del Marocco. I
bambini giunti a Medolla provengono
dai campi profughi del deserto di Tindouf (Algeria), dove molti saharawi
si sono rifugiati dopo l'invasione.
Tra i volontari di Medolla c'è anche
Laroussi Mohamed Lamin, laureato
all'Università di Bologna e medollese
d'adozione, originario dei campi di Tindouf. «Negli accampamenti mancano
tutte le comodità che in Italia diamo
per scontate, come acqua corrente, luce,
assistenza medica - racconta Laroussi Il clima è torrido, le condizioni di vita
misere e si sopravvive grazie agli aiuti
umanitari. Più di tutto nel mio paese
mancano giustizia e libertà». La “Kabara Lagdaf” ha tra i suoi scopi principali
l'accoglienza annuale di bambini saharawi. «Dopo la sospensione dell'iniziativa nell'estate del 2012 a causa del
sisma - afferma la referente medollese
dell'associazione Giulia
Bignardi - il
progetto di
accoglienza è tornato
in vigore nel
2013 ed è stato riproposto
quest'estate
nella sua terza
edizione. Mai come in questa occasione
il paese si è mostrato così disponibile
nei confronti di questi ospiti così speciali. Di questo dobbiamo ringraziare
tutti gli enti e i privati che ci hanno
supportato, a partire da Avis di Medolla,
il Comitato Progetto Cernobyl, Auser,
“Le Cicogne”, Caritas, Circolo Arcobaleno e Podisti Medolla». L'associazione ha ringraziato anche il Comune,
l'Associazione Calcio Medolla, “Happy
Children”, il Conad di Medolla ed in
generale tutti i volontari ed i cittadini
che hanno dimostrato la loro generosità
verso questi bambini. Vestiti e giocattoli
sono stati donati da diversi privati e
grande partecipazione si è avuta anche
da parte dei bambini italiani, che non
hanno avuto difficoltà comunicative
con i loro coetanei stranieri.
«L'Amministrazione sostiene con
gioia questo progetto - dicono il Vicesindaco Giuseppe Ganzerli e l'Assessore Monica Gennari - è un piccolo,
ma importante segno di vicinanza del
nostro territorio a questa popolazione.
L'obiettivo per il prossimo anno è
coinvolgere ancora di più la comunità».
Dal canto loro i piccoli saharawi hanno
riempito le loro giornate tra gite alla
ludoteca di Nonantola e al Maneggio di
San Biagio. E poi ancora soggiorni alle
piscine di San Felice, visite all'azienda
agricola Casumaro di Solara e molto
altro. La cosa più apprezzata da loro?
Azizi e Fatma non hanno dubbi: «La
pizza, che da noi non c'è».
Sergio Piccinini
I bambini sharawi sono stati ospiti anche quest’anno presso il Comune
di Medolla dal 3 al 9 agosto. L’associazione “Kabara Lagdaf”, che si
occupa di organizzare la trasferta dei
piccoli in Italia, prende il nome da una
bambina sharawi prematuramente
scomparsa nonostante le cure ricevute
a Modena negli anni Novanta.
Questa associazione accoglie i
ragazzini sharawi presso strutture
pubbliche (scuole, ostelli, canoni-
che…), attraverso i vari comitati locali
presenti sul territorio della provincia di
Modena; garantendo loro controlli sanitari secondo un protocollo condiviso
con la Regione Emilia Romagna. è importante la disponibilità dei volontari
che trascorrono il tempo con i bambini
organizzando molteplici attività per
rendere il soggiorno degli stessi sereno
e divertente. L’8 agosto i piccoli sono
stati ospiti dell’Avis medollese. Silvana Maggiolo, la segretaria dell’asso-
venerdì 5 settembre
"Il pubblico è mobile..."
Concerto a San Possidonio
Venerdì 5 settembre a San Possidonio, in piazza Andreoli, alle ore
21, appuntamento con: “Il pubblico è
mobile… qual piuma al vento”, prima
di tre serate, a ingresso libero, dedicate
alla musica romantica da Beethoven
a Schubert. Lo spettacolo racconta e
ripercorre la grande stagione delle arie
e sinfonie romantiche per un viaggio
raffinato ed elegante attraverso la
musica, a cura di Claudio Longhi e
Giuseppe Fausto Modugno in collaborazione con Diana Manea, Giacomo
Pedini e Simone Tangolo. L’evento è
stato realizzato da Emilia Romagna
Teatro Fondazione-Regia Accademia
Filarmonica di Bologna nell’ambito del
progetto di formazione “Raccontare il
Territorio”, percorso di interazione tra
le arti per la ricostruzione, cofinanziato
con Fondo Sociale Europeo in favore
delle aree colpite dal sisma e appro-
ciazione a cui vanno i ringraziamenti
di tutto il consiglio ed in particolare
del presidente Giovanni Razzaboni,
ha messo a disposizione la sua casa ed
il meraviglioso parco annesso per la
serata. L’incontro è stato caloroso e
vivace, i bambini si sono trovati a loro
agio giocando a lungo nel parco. Gli
ospiti hanno apprezzato, oltre a tigelle
e gnocchi fritti, anche il companatico
rigorosamente selezionato secondo le
tradizioni islamiche. La cena è proseguita secondo le usanze locali concludendosi con gli immancabili melone
e cocomero ed una ulteriore corsa
nel parco. Alla fine dell’incontro, i
bambini hanno intonato il loro inno
nazionale e di riscontro per rispetto,
abbiamo intonato anche noi il nostro,
dopo di che ci siamo salutati ringraziando Giulia Bignardi, responsabile
del gruppo, il papà Corrado e tutti gli
accompagnatori.
Il popolo saharawi, il cui territorio è stato invaso dal Marocco dal
1975, è stato costretto a fuggire nei
campi profughi a sud dell'Algeria
(Tindouf), luogo da cui provengono
i bambini e che è la zona più inospitale del deserto, dove c'è poca acqua,
temperature elevatissime e dove la
popolazione vive esclusivamente di
aiuti umanitari.
Lucio De Biaggi
libri
Ludwig
van
Beethoven
vato dalla Regione Emilia-Romagna.
Per info e prenotazioni: formazione.
[email protected] Per
informazioni: Ivana Rusciano -Ufficio
segreteria e Comunicazione Comune
di San Possidonio. E-mail: [email protected].
Telefono: 0535-417910.
Dalla paura
al risveglio
“Dalla paura al risveglio. Testimonianze di comunità dal terremoto
dell’Emilia” è il titolo del libro che
sarà presentato a Mirandola domenica
7 settembre alle 11 in piazza Costituente, nell’ambito della Festa del
volontariato. Interverranno: Maino
Benatti, Sindaco di Mirandola, Gino
Mantovani, Presidente della Consulta
del Volontariato, Maria Rosa Bandieri
e Laura Groppi dell’Osservatorio
Regionale del Volontariato, Emanuela
Carta, Presidente Associazione Servizi
per il Volontariato di Modena, Angelo
Morselli, già Presidente Associazione
Servizi per il Volontariato di Modena,
Teresa Marzocchi e Paola Gazzolo,
Assessori regionali. A seguire alcune
testimonianze dei volontari impegnati
nella gestione dell’emergenza terremoto. Il libro è frutto di un lavoro di ricerca
sul territorio.
22 · n. 16- agosto 2014
Una serata di fotografia naturalistica a cura di Valentina Bergamini
mirandola
Una proiezione su Valli e Islanda
Al Barchessone Vecchio ripartono le attività dopo la pausa estiva
area nord
Si parla di fisco
e previdenza
Foto di Valentina Bergamini
Riprendono, dopo la pausa estiva,
le attività e gli incontri al Barchessone
Vecchio di San Martino Spino, presso
la “Baita nelle Valli”. Si inizia il 5
settembre alle ore 21, con una serata
intitolata “Nel cuore della natura con
la natura nel cuore”, fauna, paesaggi,
luci ed emozioni dalle “Valli” della
pianura modenese alla fredda e incontaminata Islanda. Si tratta di una
proiezione di audiovisivi di fotografia
naturalistica, realizzata e commentata
da Valentina Bergamini, esperta
fotografa di Massa Finalese. Per
info Ceas “La Raganella”, telefono
0535/29712-29713-29724, e-mail:
cea.laraganella@unioneareanord.
mo.it . Per ricevere gli appuntamenti
è possibile iscriversi alla newsletter
del Ceas: http://www.unioneareanord.
mo.it/servizi/centro-educazioneambientale/newsletter
ambiente
Chiesto il ritiro del progetto
della discarica di Finale Emilia
Dopo lunghe e attente analisi da
parte degli organi competenti, tra cui
Arpa che ha svolto un utile e molto
apprezzato lavoro di supporto tecnico
e, dopo innumerevoli discussioni su
ogni aspetto del progetto presentato
da Feronia per la continuazione
dell'attività della discarica di Finale
per rifiuti non pericolosi, l'Amministrazione comunale e la Provincia,
non convinte pienamente da quanto
emerso negli incontri con la società
proponente, hanno deciso di richiedere il ritiro del progetto. Feronia, nonostante la mole di lavoro prodotto fino
ad oggi dai suoi competenti tecnici,
ha accettato questa richiesta delle istituzioni e il 1° agosto ha comunicato
ufficialmente il ritiro del progetto alla
Conferenza di Servizi Provinciale.
L'Amministrazione comunale di
Finale Emilia vuole per l'ennesima
volta sottolineare come tutti i progetti
debbano garantire oltre ogni dubbio il
territorio in cui sorgono e i cittadini
che lo abitano. Plaude, pertanto,
ad un percorso trasparente e valido
tecnicamente che le ha permesso un
ampio confronto su temi non facili e
spesso molto ostici.
La società Feronia, in futuro,
presenterà un nuovo progetto.
“Piattaforma unitaria su fisco e
previdenza” è il tema delle assemblee
unitarie che i sindacati pensionati
Cgil, Cisl e Uil, organizzano in settembre nell’Area Nord. Si comincia
a Tramuschio martedì 2 settembre,
alle 15 presso la Saletta Civica.
Martedì 9 settembre l’assemblea si
svolge a Quarantoli, presso il Centro Polivalente alle 15; mercoledì
10 settembre due appuntamenti a
Mortizzuolo (Centro Civico ore
15) e Massa Finalese (Sala riunioni
Ideattiva, ore 14,30). Giovedì 11 settembre l’iniziativa si svolge a Finale
Emilia (Maf, Sala consiliare, ore 10),
Medolla (Centro di comunità “Raggio
di Sole”, ore 15) e San Martino Spino
(Sala riunioni ex Aiproco ore 15).
Lunedì 15 settembre l’assemblea sarà
presso il bar di Gavello alle 15 e a San
Possidonio (Centro Polivalente, ore
15), mentre martedì 16 settembre l’incontro è a San Felice (ex mensa scolastica, ore 15). Mercoledì 17 settembre
l’assemblea si svolge a Mirandola
(Sala consiliare del municipio, ore 15)
e Concordia (Sala biblioteca, ore 15).
Giovedì 18 settembre appuntamento a
Fossa presso l’ex Gatto Rosso, alle 15,
mentre lunedì 22 settembre l’assemblea è a San Prospero (Centro Polivalente, ore 15) e martedì 23 settembre
è a Cavezzo (Bar Coop Giardino alle
15). In corso di definizione la data di
Camposanto.
parole senza tempo
«Pochi uomini
ogni secolo»
«Non è la moltitudine... quella che
alle composizioni di alcun secolo dona
grido e autorità, ma sono pochissimi
uomini di ciascun secolo, al giudizio
de’ quali, per ciò che sono essi più dotti
degli altri reputati, danno poi le genti
e la moltitudine fede».
Pietro Bembo
da “Prose della volgar lingua”
Pietro Bembo nacque a Venezia nel
1470. Dopo la formazione umanistica e
letteraria, si recò a Ferrara dove elaborò
la sua prima importante opera, “Gli
Asolani”, discorsi filosofici sull’amore
platonico. Tra il 1506 e il 1512 scrisse
le “Prose della volgar lingua” testo assai
rilevante per lo sviluppo della lingua
italiana. Tra il 1512 e il 1513 Bembo
intrattenne un’importante corrispondenza con Giovan Francesco Pico sul
tema dell’imitazione. Bembo morì nel
1547, dopo essere stato creato cardinale
qualche anno prima.
Giampaolo Ziroldi
brevi
CORSO PER VOLONTARI
DELLA CROCE ROSSA
La Croce Rossa Italiana, comitato
di Finale Emilia, organizza un nuovo
corso per diventare volontari. La presentazione sarà lunedì 15 settembre alle
ore 21 presso la tensostruttura Coc, via
Montegrappa 6 a Finale. La serata sarà
aperta a tutti e non impegnativa per la
successiva iscrizione al corso. Per informazioni contattare il numero 366/56 07
313 oppure scrivere a cl.finaleemilia@
cri.it. Il corso è anche patrocinato dal
Comune di Finale Emilia.
PROCTER&GAMBLE
PER GIOVANI E MUSICA
A sostegno della Fondazione Scuola
di Musica “Andreoli”, nelle zone colpite
dal sisma del 2012, anche quest’ anno
torna l’ iniziativa a scopo benefico di
Procter &Gamble e Coop Estense. Fino
al 30 settembre chi acquista i prodotti
P&G per un valore di 20 euro nei negozi
di Coop Estense di Modena e provincia
e di Ferrara, può partecipare all’iniziativa “Un aiuto concreto ogni giorno”.
Per ciascun consumatore che invia in
busta chiusa, insieme ai propri dati, gli
scontrini del valore complessivo di 20
euro spesi per l’acquisto dei prodotti a
“Operazione un aiuto concreto P&G2Coop Estense” c/o Globaldata via
Mosca 36-00142 Roma, la stessa P&G
donerà 20 euro alla Fondazione Scuola
di Musica e premierà la generosità
del consumatore con buoni sconti del
suddetto valore per i prodotti P&G e
con un kit contenente quattro campioni.
A sostenere la raccolta fondi anche
quest’anno c'è l’emittente televisiva
modenese Tele Radio Città con il tour
“L’Emilia Riparte. Segui le note”, ovvero, un divertente show condotto da
Andrea Barbi, che coinvolgerà soci e
consumatori in una serie di tappe che
toccheranno numerosi punti vendita
modenesi di Coop Estense. L’iniziativa si concluderà a settembre con un
concerto in piazza a Mirandola con l’
esibizione dei gruppi della Fondazione
“Andreoli”. La collaborazione tra Coop
Estense, P&G e la Fondazione “Andreoli” ha ottenuto il patrocinio del Comune
di Mirandola.
n. 16 - agosto 2014 ·
23
Visite a caseifici, fattorie didattiche, giardini e al Museo delle "rosse"
educazione
Un gemellaggio a Parmigiano e Ferrari
Un programma ricco e intenso per i ragazzi di Ostfildern ospiti dei coetanei mirandolesi
istruzione
«Due proposte di buon senso
per graduatorie più giuste»
Gentile Direttore,
Dal 16 al 21
giugno Mirandola
ha ospitato un
gruppo di ragazzi
di Ostfildern, cittadina della Germania gemellata con
il nostro Comune,
ricambiando così
l'ospitalità del paese tedesco che già
lo scorso anno aveva invitato alcuni
dei ragazzi mirandolesi a trascorrere
insieme una settimana. Il gemellaggio
ha coinvolto 24 bambini: 11 tedeschi
e 13 italiani, che hanno condiviso la
settimana nella scuola primaria “G.
Rodari” di Mortizzuolo.
Gli amici tedeschi sono stati
accolti con calore ed entusiasmo,
anche grazie al gruppo di giovani
trombettisti diretti da Enrico Malagoli, che hanno interpretato gli inni
nazionali. Pur avendo lo scambio una
valenza educativa e formativa in sé,
si è cercato di ampliare il progetto
gemellaggio coinvolgendo i genitori,
le “botteghe” più caratteristiche del
paese, le associazioni del territorio e
quindi la comunità nel suo insieme. Il
progetto “Alla scoperta dell'Emilia...
e degli Emiliani” ideato e realizzato
dalle insegnanti Mambrin e Rizzo,
in collaborazione con la Direzione di-
Il futuro
della Rocca
dattica e l'Amministrazione comunale
di Mirandola, è stato incentrato su
percorsi che portassero alla scoperta
dei “tesori” della nostra Emilia, con un
programma ricco, intenso e di “prima
classe!” come hanno commentato gli
accompagnatori tedeschi.
Sono state infatti effettuate uscite
a caseifici, fattorie didattiche, giardini
botanici e al museo della Ferrari...
oltre ad impegnare i ragazzi in attività
ludiche e laboratoriali: preparazione
del pane e di marmellate, costruzione
di casette per gli uccellini, caccia al
tesoro nel bosco, giochi e grigliate
sotto le stelle. È stato sicuramente un
arricchimento umano e culturale per i
ragazzi e per gli insegnanti in quanto,
attraverso l'esperienza del gemellaggio, sono entrati in contatto con un' altra realtà sociale; è stata un'opportunità
formativa preziosa che ci si auspica di
poter continuare.
san felice
Domenica 31 agosto alle ore 10,30
si svolgerà presso la Sala consiliare del
Comune di San Felice (piazza Italia
n. 100) il convegno “ Rocca Estense:
analisi di un Monumento”. Durante
l’iniziativa interverranno il Sindaco di
San Felice Alberto Silvestri, il gruppo
di lavoro Abacus Sas di Botti arch. Stefano & C. che illustrerà il rilievo laser
scanner dell’edificio, il gruppo di lavoro
dell’Università di Bologna, scuola di
Ingegneria e Architettura, che mostrerà
indirizziamo a lei queste righe
che non sono uno sfogo dettato da un
forte scoraggiamento, ma il risultato
di una riflessione, per quanto grave,
assai ben meditata. Il recente stravolgimento subito dalle graduatorie
delle scuole modenesi ha attirato
l’attenzione di “Stampa”, “Corriere
della Sera” e di diversi siti sia specialistici, come “Orizzonte Scuola”, che
di informazione. I media nazionali
hanno dato rilievo a questo fatto gravissimo e deplorevole che, sebbene
replicatosi in molte provincie italiane, in quella di Modena ha toccato
vertici impensabili. Di ciò, tuttavia,
i giornali locali si sono per ora poco
interessati, probabilmente perché il
Provveditorato di Modena è ancora
in una fase di graduatorie provvisorie,
le quali si discostano, di fatto, da
quelle permanenti, solo per differenze
minime. Veniamo ai fatti: Modena è
stata scelta da centinaia di insegnanti che vivono e risiedono in altre
province italiane, come loro nuova
provincia di collocazione. È possibile
da alcuni anni, perché il ministero lo
consente, che un insegnante chieda
di essere inserito nella graduatoria di
un’altra provincia, anche in una nella
quale non vive né risiede. In particolare, dalla Calabria, dalla Campania
e dalla Sicilia si è riscontrata una
vera e propria ondata di colleghi
che non vivono né risiedono nella
nostra provincia: si trasferiranno qui
soltanto per ricevere un incarico a
tempo determinato o indeterminato,
vi resteranno per un breve periodo e
in certi casi non vi si trasferiranno
affatto, costringendo la scuola ad una
costosa sostituzione. Ottenuto il ruolo, molti di loro faranno ritorno alle
la campagna di studi necessari per la
programmazione dei futuri interventi di
restauro e consolidamento, il gruppo di
lavoro Università degli Studi di Parma
della Facoltà di Architettura che si soffermerà sull’analisi storica e il gruppo di
lavoro Università degli Studi di Ferrara
della Facoltà di Ingegneria, che parlerà
dell’analisi strumentale della copertura
voltata in muratura della stanza Giulio II.
scuole e alle province di origine dopo
avere “utilizzato” le graduatorie di Modena in cui l’arruolamento è più snello
e più efficiente. I punteggi altissimi di
molti dei nuovi arrivati hanno permesso
loro di collocarsi in cima a quasi tutte le
graduatorie di tutti gli ordini scolastici.
Qualche numero: le graduatorie della
scuola primaria hanno registrato 53
nuovi ingressi nelle prime 58 posizioni:
ovvero la prima docente in graduatoria
è ora 17esima, la seconda 52esima,
dopo anni di esperienza maturata nelle
scuole della nostra provincia. Oltre 180
(!) nuovi ingressi nelle graduatorie del
sostegno alla scuola secondaria. Nelle
graduatorie di matematica della scuola
superiore si sono verificati 4 inserimenti
nelle prime posizioni: parliamo di
graduatorie (A047/A048/A049) in cui
la media di immissioni in ruolo è di
uno o nessuno all’anno! Tra meno di
un mese moltissimi di questi insegnati
saranno convocati per contratti a tempo
indeterminato... il famoso ruolo! Che
molti colleghi si siano messi in marcia
verso la nostra provincia nella speranza
di poter svolgere il loro lavoro dove le
condizioni per svolgerlo sono migliori,
anche a costo di grandi sacrifici familiari è indubbio e comprensibile, ma esattamente come è stato per il terremoto
e l'alluvione non si è affatto pensato di
tutelare i docenti precari che lavorano
nel territorio.
I colleghi neo-immessi nelle graduatorie della nostra provincia hanno
potuto effettuare questo scavalcamento
grazie ai loro punteggi. Si potrebbe affermare che in tal modo si premia il merito secondo il principio che chi ha più
punti abbia più merito. Purtroppo non è
così: i punteggi si acquisiscono in molti
modi e, occorre dirlo chiaramente per
chi non è consapevole di come funzioni
Aperidog
al canile
il mondo della scuola, non sono sempre la conseguenza né del merito né
degli anni di insegnamento. Si tratta
di un problema didattico, della qualità
dell’insegnamento nelle scuole delle
nostre città e dei nostri paesi, qualità
che non dipende semplicemente da
quanto un insegnante è “bravo”, ma
che sempre più spesso è il risultato
di un gioco di squadra che si crea
quando un gruppo di insegnanti
capaci, assidui e motivati riescono a
creare, insieme, quell’organismo che
si chiama scuola. A quanti di questi
organismi verranno tolti i pezzi che
li hanno formati e ne sono parte?
Modificando completamente l'assetto
dell'istruzione nelle nostre scuole sarà
cancellata completamente la continuità didattica, verrà del tutto annullato
quel rapporto docente-studente che è
davvero il pilastro su cui si fonda non
solo la trasmissione del sapere ma la
formazione dell’individuo e del cittadino di domani, rapporto sul quale
moltissimi insegnanti hanno investito
anni di lavoro e dedizione in nome di
un senso del dovere e della fiducia
nella propria funzione educativa che
talvolta, ci creda, supera di molto il
concetto di lavoro. Noi, il gruppo
di insegnanti che le scriviamo, discutiamo questo principio secondo
cui è possibile immettersi nelle graduatorie di una provincia in cui non
si risiede e avanziamo due ipotesi
concrete, ragionevoli, eque, di puro
buon senso oltre che animate da quel
sentimento di giustizia che forse non
è dimostrabile per via di ricorsi legali
ma è, o dovrebbe essere, naturale in
un paese democratico: l'obbligo di
residenza per chi si iscrive in una
nuova provincia e un quinquennio di
esperienza nel territorio scelto prima
di poter ottenere il ruolo.
Ringraziandola per il tempo che
ci ha dedicato, porgiamo cordiali
saluti.
Valentina Scannavini, Maria
Elena Maffei, Silvia Ballabeni,
Giuseppina Latronico, Maria Luisa
Rago, Renato Bigliardi.
mirandola
Dopo il grande successo del 2012,
il canile di Mirandola il 14 settembre
rinnova l'appuntamento con l'Aperi-
dog. Sarà l'occasione per conoscere
gli ospiti della struttura intercomunale
sorseggiando una sangria e facendo
una visita guidata. Sarà possibile
anche acquistare gadget per sostenere
il canile.
L'appuntamento è presso il canile
intercomunale di Mirandola in via
Bruino 31-33 a partire dalle ore 16,30.
sagre
Dal 4 al 13 settembre torna la festa su 20 mila metri attrezzati
A Rivara una Sagra per tutti i gusti
Dieci giorni intensi tra auto d'epoca, fuochi e specialità enogastronomiche
Dieci giorni intensi tra auto
d’epoca, fuochi piromusicali e tante
specialità enogastronomiche da gustare in compagnia. Rivara è pronta
a vivere, dal 4 al 13 settembre, la sua
nuova Sagra, l’appuntamento tradizionale che da oltre mezzo secolo
viene organizzato dall’ Associazione
Comitato Sagra Rivara. Negli ultimi
anni la Sagra si svolge in un’area
di oltre 20 mila metri attrezzata per
poter contenere tutti gli eventi in
calendario, tale spazio è stato denominato Area Manifestazioni ed è in
via Grande a 200 metri dalla rotonda.
Anche quest’anno il Comitato
Sagra non si è risparmiato e ha preparato tante iniziative imperdibili, non
solo dedicate ai grandi ma anche ai
più piccoli, come la 14esima edizione
di “Bimbi in Festa” in programma
sabato 6 settembre, con giochi, laboratori, animazioni e per la prima volta
il mercatino notturno Barattabimi
mercato del baratto mostra e scambio, o la 12° sfilata del bastardino e
non di venerdì 12 settembre, dove
protagonisti saranno i migliori amici
dell’uomo: i cani, una iniziativa assai
seguita nella passata edizione quando
gli iscritti erano un centinaio. Previste premiazioni per tutte le taglie e
tutte le categorie.
Assolutamente da non perdere,
poi, per gli appassionati di motori
il primo fine settimana che inizierà
venerdì 5 settembre con il ritrovo
di auto americane e l’accensione di
un motore dragster, mentre sabato 6
settembre ci sarà l’esposizione di tu-
ning auto modificate e personalizzate
e domenica 7 settembre l’8° edizione
del raduno di auto storiche e sportive,
a partire dalle ore 8, che nell’edizione
2013 della Sagra ha visto oltre 80
vetture in mostra. Ci saranno anche
trattori e macchine agricole d’epoca,
per un vero e proprio salto nella vita e
nei mestieri di una volta. Tutte le sere
sarà possibile divertirsi al mercato
con le bancarelle dello staff di “Solo
cose belle”, con il mercatino dell’ingegno, degli ambulanti e al luna park,
che anche quest’anno presenta tante
e spettacolari attrazioni.
La Sagra di Rivara da anni è
anche sinonimo di buona tavola.
Il bar, la paninoteca “Ai Fuochi” e
il ristorante “La Tradizione”, con
specialità equine e piatti tradizionali,
aspettano i visitatori ogni sera anche
in caso di mal tempo e la domenica
pure a mezzogiorno, ricordiamo che
è sempre gradita la prenotazione
al 335 7550483 e che il ristorante,
quello originale, come nella passata
edizione è posizionato all’interno
dell’area manifestazioni.
E per chi vuole tentare la sorte
c’è la pesca del salume, dove con
pochi euro e un pizzico di fortuna è
possibile vincere prosciutti, salami,
coppe, ciccioli, zamponi, cotechini
eccetera tutti prodotti di qualità del
Salumificio Valpa. Sabato 13 settembre, ultimo giorno di sagra, chiusura
col botto, anzi coi botti, con il 13°
spettacolo artistico piromusicale
“Sipario di Luce” che abbinerà suoni
e fuochi d’artificio, dando l’arrivederci al prossimo anno nel modo più
spettacolare possibile.
Tutto questo è ancora possibile
grazie ai 60/70 volontari che dedicano ore di lavoro per la buona riuscita
della manifestazione con un impegno
e una dedizione unica a volte insostituibile creando e rinforzando l’
aggregazione che tiene uniti tutti i
volontari senza limiti di età ma con il
solo scopo di portare avanti una tradizione centenaria nata e legata anche
alle tradizioni religiose del paese.
brevi
ALLA SAGRA
DI MORTIZZUOLO
Dal 4 all’8 settembre si svolgerà la
Sagra di Mortizzuolo di Mirandola. La
manifestazione prende il via giovedì 4
settembre alle 21 con l’esibizione della
Filarmonica “G. Andreoli” e la gara di
briscola. Venerdì 5 settembre alle 19 inizio del secondo torneo di calcio balilla
umano (info e iscrizioni 320/9447083),
mentre alle 21 musica live con “Selfish”
& “Outliners”. Sabato 6 prosegue alle
15 il torneo di calcio balilla umano, alle
16 si svolgerà il moto Vespa raduno, alle
19 gara di grigliate (ingresso 10 euro,
info:[email protected]) e alle
21 musica live con i “Second Time”.
Domenica 7 settembre alle 19 prosegue
il torneo di calcio balilla umano, mentre alle 21 musica live con i “Doppio
Smalto”. Lunedì 8 settembre, ultimo
giorno della Sagra: alle 19 finali del
torneo di calcio balilla umano, alle 21
“Musica live” e gnocco fritto gratis e a
mezzanotte bomboloni gratis. Durante
tutto il periodo della Sagra funzionerà
lo stand gastronomico, ma ci saranno
anche pesca, mercatino dell’usato,
esposizioni e un gonfiabile per bambini.
TEMPO DI FIERA
A SAN FELICE
Si svolgerà dal 29 agosto al 1 settembre la 401esima Fiera di Settembre
“Sapori e saperi di qui” a San Felice. La
manifestazione prende il via venerdì 29
agosto alle 19,30 con l’apertura degli
stand gastronomici che funzioneranno
per tutta la durata della Fiera. In contemporanea in piazza Italia si svolgerà
l’ esposizione di auto d’epoca e Jaguar,
Ferrari, Maserati e Lamborghini. Successivamente alle ore 20 in via Milano/
piazza Italia avrà luogo l’ “Auto Show
by Night”, esposizione Hi Fi Car, tuning
e auto storiche. Alle ore 20,30 in via
Mazzini aprirà lo stand comparto imprese e realtà associative agroalimentari del
territorio e fattorie didattiche e contemporaneamente ci sarà la distribuzione di
pesce fritto di mare. In piazza Castello
alle ore 20,30 avverrà l’ inaugurazione
della Fiera di Settembre organizzata
dal Comune in collaborazione con le
associazioni di categoria, le associazioni
agricole, le aziende commerciali, industriali e artigianali di San Felice. Durante
l’inaugurazione ci sarà l’esibizione della
Filarmonica “Diazzi” di Concordia. Al
Parco Marinai d’Italia funzionerà (per
l’intera manifestazione) lo spazio giovani in collaborazione con “Il Parco della
Vittoria”, “Cento Radici”, “Non solo
pizza”e “Birra Pedavena”. A seguire alle
ore 21,30 in piazza Castello spettacolo
con il comico Duilio Pizzocchi, mentre
in piazza Italia si svolgerà “Attrazione
musicale” con Davide Morri e Katiuscia.
Sempre alle 21,30 in piazza Matteotti
avrà luogo l’esibizione del dj Nico, allo
stesso tempo, in Largo Posta, spettacolo
del gruppo musicale “A Conspiracy of
Hopes”. La Fiera proseguirà il 30 agosto
e il 1° settembre.
n. 16 - agosto 2014 ·
25
«Per riparare le forature andavamo da Primo il gommista...»
amarcord
«Calciavamo tutto, anche la miseria»
«Nel 1950 tutto quello che era rotondo lo usavamo per giocare a pallone»
La squadra dell'Oratorio di Mirandola negli anni
Cinquanta. Da sinistra in piedi, Paolino, Alfredo
Amedei, Giovanni Argelli, il dirigente Celeste Dotti;
da sinistra, seduti: Mario Dacomo, Gualberto Boccafoli, Francesco Malavolta, Giosuè Galavotti
Nel 1950 tutto ciò che era rotondo
lo usavamo per giocare a calcio. Eravamo in tanti ragazzi ad abitare nel
Castello Pico di Mirandola, ma per
acquistare un pallone, occorrevano
grandi sacrifici e quando qualcuno
si presentava con una palla nuova
ci giocavamo per interi pomeriggi.
mirandola
Cinque famiglie unite
dall'esperienza del sisma
La drammatica esperienza dei
terremoti del 2012 ha contribuito
a creare un legame molto forte tra
le famiglie mirandolesi Da Como,
Vecchi, Marehi, Mazzola, Conlri
che si ritrovano ancora insieme,
presso il parco Le Noci in via Colombo. La foto è stata scattata lo
scorso 29 maggio, in occasione dei
festeggiamenti per un compleanno.
A quei tempi a Mirandola non c’era
traffico perché i proprietari di auto
si contavano sulle dita di una mano.
L’unico problema era costituito dalle
forature del pallone e allora ricorrevamo al gommista Primo che era in
via Tabacchi e che all’occorrenza ci
metteva una pezza, facendosi pagare
20 lire. Quando sono arrivati dalla
Francia i parenti dei Gandolfi, in
quella famiglia c’era un maschietto
dai capelli rossi che si chiamava
Mario, ma che noi ribattezzammo
subito “Al Didon”. Aveva un pallone
di cuoio, che all’epoca era una cosa
rarissima.
Noi ragazzi giocavamo nello stadio “Lolli”, ma anche in un prato di
fronte all’attuale ferramenta Nardi.
Un altro spazio era in piazza Marconi
e il pericolo numero uno era la “guardia” Malavasi che tentava sempre di
sequestrarci il pallone, anche se gli
riusciva molto di rado visto che lo
facevamo correre a vuoto. Giocavamo
a calcio anche nell’attuale piazzale
Costa e nel cortile del Duomo. C’erano due sacerdoti che ci seguivano:
don Enea e don Benito. Quando si
giocava, se qualcuno bestemmiava
veniva cacciato dal campo e non poteva tornare se prima non si confessava.
In poco tempo i sacerdoti formarono
due squadre, chiamandole “pulcini”
e organizzando qualche torneo con le
parrocchie provinciali.
Quirino Mantovani
(continua)
il graffio del gatto
Meravigliosa,
la vita
In un antro di trave,
rimossa dal sisma,
una coppia di tortore
ha posto il suo nido.
Corrado Gatto
la curiosità
Una vecchia foto della Dasco
scatena l'amarcord in rete
Una foto recuperata dal cassetto da
Roberto Sitta, scansionata e spedita
via mail a vecchi amici riaccende il
ricordo su un momento pionieristico
del biomedicale mirandolese. Correva
l’anno 1979, era il 29 giugno, un venerdì come tanti. La squadra Qualità della
Dasco si ritrova al ristorante Universal,
su invito dell’ingegner Antognoli, che
cedeva il testimone al dottor Poloni,
per una cena speciale, dopo tante altre
cene, “spontaneamente” offerte a rotazione, secondo una “ruota” «che girava
– come ricorda oggi Andrea Parrino
– sulla base di uno strano algoritmo inventato da Carlo Alberto Antognoli su
strette basi statistiche, che rendevano
assai misterioso il punto di partenza,
o il generoso prescelto ad iniziare il
giro e poi non lasciava vedere né chi
seguiva, né chi si trovava alla fine. Ma
nel frattempo qualche chilometro di
tagliatelle e qualche migliaio di maccheroni al pettine venivano onorati con
gioia...». Il biomedicale mirandolese
era nato da una quindicina d’anni e
non stava attraversando un momento
felicissimo.
«Non erano momenti facili. –
conferma Elio Cirelli – Uscivamo da
una riduzione del personale, avevamo
perso la produzione dei filtri per dialisi
e il futuro non era scontato e certo.
Ricordo singoli episodi che ora, a
distanza di anni, assumono ancora
maggiore rilievo. La gente girava nei
corridoi “a testa bassa rasente ai muri”;
non c’era voglia di sorridere. C’era
però la ferma volontà di andare avanti e
tutti, dico tutti, eravamo concentrati sui
risultati e sulla voglia di riprenderci…
e in fretta. Era anche il periodo delle
grandi economie e risparmi: Pivetti
che fece ricoprire tutte le sedie con un
tessuto rosso perché non aveva i soldi
in budget per comperarne di nuove;
sempre Ugo che redigeva il budget di
spesa della carta igienica, facendo la
media dei bisogni giornalieri per testa.
Ora sembrano battute ma a quei tempi
ogni lira ci veniva centellinata dagli
svizzeri-francesi. Ci sono stati dei
momenti dove abbiamo dovuto fare
un passo indietro, ma non abbiamo mai
mollato. Giorno dopo giorno abbiamo
recuperato e fatto due passi in avanti,
con costanza, con volontà determinata.
Alla Dasco, alla Hospal Dasco e alla
Gambro Dasco non è mai stato regalato niente dagli azionisti: ciò che ci
è stato concesso è perché ce lo siamo
guadagnato abbondantemente. Io sono
onorato e orgoglioso di aver lavorato in
Dasco e con tutti i collaboratori. Spero
e mi auguro, di tutto cuore, che ciò che
è stato così faticosamente costruito
non vada disperso e che la Gambro
Dasco continui a esprimere le sue potenzialità anche in futuro». La foto ha
avuto tanti commenti positivi. Ora quel
documento che testimonia le difficoltà
di un’epoca, ma anche un clima molto
umano tra i dipendenti, verrà esposto
alla Mostra permanente del medicale
mirandolese “Mobimed”, che si trova
in via Focherini 17. Questi i protagonisti di quell’immagine: da sinistra,
Rosanna Antognoli, Enza Neri,
Ivonne Gavioli, Alberto Mascherini,
Imelde Daniela Rebecchi, Silvano
Ganzerli, Oscar Bonomi, Gianfranco Marchesi, Renzo Coronati,
Renato Pedrazzi, Luciano Martini,
Rina Fini, Daniele Guzzinati, Lucio
de Biaggi, Giovanni Poloni, Arturo
Pederzini, Roberto Sitta, Gregorio
Mattiazzo, Andrea Parrino, Anna
Antognoli, Carlo Alberto Antognoli.
26 · n. 16- agosto 2014
storia locale
Il 6 settembre 1964 la Sefta effettuò l'ultima corsa per Modena
Addio trenino, benvenute corriere
Ricorre quest'anno il 50esimo anniversario di uno storico passaggio di consegne
Nella Bassa modenese, quest'anno, ricorre il 50° anniversario della
soppressione delle linee ferroviarie
della Sefta (la società modenese di
gestione delle linee ferroviarie e stradali), i cui servizi furono rimpiazzati
da analoghe corse di autocorriere
sempre gestite dalla medesima società. Era infatti il 6 settembre 1964
quando il trenino percorse per l'ultima
volta, in servizio regolare, la tratta alla
volta di Modena e di lì a poco la linea
fu definitivamente disarmata. Questo
anniversario è l'occasione per ripercorrere brevemente un piccolo momento della storia del nostro territorio. Sui motivi del declino ferrroviario
locale, e sui rimpianti per il vuoto
lasciato dal “piccolo” trenino, ormai
si è scritto molto. Quello che ora si
vuole ripercorrere è “l'altra faccia
della medaglia” ovvero la storia e le
vicende del mezzo che subentrò
nell'espletamento dei relativi servizi
di trasporto: la corriera. Ma qui l'argomento si amplia e diventa più
complesso, anche perché i servizi di
autolinea non nacquero certo con la
soppressione del “vecchio” trenino.
Infatti le radici dell'autotrasporto
pubblico, nella Bassa modenese,
partono da più lontano tanto da sfiorare, ora, i 100 anni di vita. Le prime
tracce documentali relative all'istituzione di una rete di collegamenti locali, riguardanti i centri dell'odierno
territorio compreso nei Comuni
dell'Area Nord, risalgono agli anni 10
del ‘900 allorquando l’impresa Macchia di Pavullo, l’Aemilia di Bologna,
la Sara di Reggio Emilia e varie altre
piccole imprese meccaniche della
zona (come le ditte Pozzetti e Pacchioni di San Possidonio o la Gallini
di Finale Emilia) chiesero, ognuna,
l’autorizzazione per gestire una serie
di linee, con autocorriere pubbliche,
attraversanti il territorio. Ma gli eventi della 1° guerra mondiale ebbero
ripercussioni non indifferenti su tutta
l'organizzazione che andava delineandosi in provincia. Inoltre l'Amministrazione provinciale era ancora
restia nel concedere finanziamenti
duraturi alle imprese che provavano
a gestire autolinee in pianura. Il treno
era ancora considerato il mezzo prioritario di mobilità fra Modena e i
maggiori centri della pianura, mentre
i raccordi, da quest'ultimi verso i
piccoli paesini limitrofi, erano ancora
espletati tramite l'ausilio di mezzi a
trazione animale. Così quei primi
progetti rimasero tali. Fino alla fine
degli anni 10 del '900 solo nella parte
montana e pedemontana modenese
esistevano delle linee regolari. Ciononostante qualche eccezione, in via
sperimentale e provvisoria, fece capolino anche sul fronte di pianura.
Pionieristica appare, nel maggio
1919, la ditta Scacchetti di Concordia
che iniziò un servizio regolare di
corriere (con Fiat modelli 15 e 18 di
14 e 25 posti) fra Concordia, San
Possidonio e Mirandola. Peraltro da
qualche anno, sulla stessa tratta, la
ditta concordiese forniva già il trasporto degli effetti postali eseguiti con
un’automobile. Nel 1920, a questi
servizi, si aggiunsero per un breve
periodo anche quelli di una società
“Auto” di San Possidonio che collegava il paese a Mirandola. Tale società era gestita dalla locale associazione
mutilati e invalidi. Le fermate delle
corriere di Scacchetti erano in piazza
della Vittoria a Concordia, in piazza
Municipio a San Possidonio e in
piazza Umberto 1° a Mirandola.
Qualche anno dopo la ditta concordiese cominciò a effettuare delle
corse straordinarie anche verso altre
destinazioni in particolare Mantova e
Modena. Da allora varie imprese automobilistiche si sono via via succedute nell'esercizio delle linee e col
passare degli anni molte di tali società sono state assorbite da altre. Fra
tutte le imprese, che avevano sede
Le nuove corriere per la Bassa sono in attesa alla
stazione "piccola" di Modena. In primo piano una
Fiat 306 carrozzata da Barbi (collezione Giorgio
Fantini); a destra, biglietto della Somenza e Scalari di Mirandola (raccolta Alberto Giglioli); sotto,
depliant che pubblicizzava la sostituzione del trenino con le corriere (collezione Giorgio Fantini);
l'ultima immagine in basso mostra un prospetto
(tratto dall'orario generale della ditta Valenti di
Carpi, che a metà degli anni Sessanta aveva istituito un interessante servizio urbano a Mirandola),
in cui si notano gli itinerari, uno dei quali interamente compreso all'inteno dei confini urbani della
città dei Pico (raccolta Alberto Giglioli)
nella Bassa modenese, si ricordano
anche la Castelli di San Prospero, la
Malavasi di Novi, la Bruini di Motta,
la Silingardi di Camposanto, la Bazzani e Sbardellati di San Possidonio,
la Grossi di Mirandola, la Ferrarini di
Concordia, la Greco e la Dall'Olio di
San Martino Spino, mentre quelle che
arrivarono a superare la soglia degli
anni ‘50 furono la Valenti di Carpi, la
Somenza e Scalari di Mirandola, la
Sacas di Cavezzo e la Silberlinea di
Camposanto. Per la corriera e le società di gestione fu quindi un'evoluzione continua che ci ha portato fino
ai giorni nostri, passando per quel
1964 che è stato lo spunto di questa
breve storia. Ma c'è un antefatto,
rispetto quell'anno, che occorre ricordare e che riguarda direttamente la
città dei Pico. Nel 1961 l'impresa di
autolinee Valenti di Carpi rilevò la
Somenza e Scalari di
Mirandola. La ditta mirandolese continuò però
formalmente a esistere,
con lo stesso nome, fino
al 1964, ovvero fino a
quando la ditta carpigiana cedette le linee verso
Modena (ex Somenza e
Scalari) alla Sefta, che
appunto in quel periodo,
come detto, stava dismettendo la vecchia ferrovia
Mirandola/Finale-Modena e necessitava di consolidarsi sul servizio sostitutivo verso il capoluogo
provinciale. Con lo stesso
fine furono assorbite in
Sefta anche le linee dei
concessionari Sacas e
Silberlinea (1964). Col
pensionamento del trenino tutte le tratte, prima
coperte da questo ultimo, passarono
agli autoservizi della Sefta. Peraltro
già dalla fine degli anni ‘50 erano
state istituite delle corse stradali,
sempre della Sefta, sulle tratte parallele alla ferrovia. Gli anni ‘60 furono
anni unici ed irripetibili, ma furono
anche gli anni che videro la chiusura
di molte linee ferroviarie locali. Nel
1963, nel tentativo di contrastare
quanto si stava delineando come crisi
del trasporto pubblico locale, la Sefta diventò di proprietà pubblica ed
avrebbe costituito il nucleo su cui far
convergere, fino gli inizi degli anni
‘70 (ancora prima della costituzione
dell'Atcm), i servizi delle imprese
private di autotrasporto. Già a partire
dagli anni ‘50, il benessere derivato
dall’insediamento di nuovi distretti
artigianali ed industriali sul territorio
aveva portato le famiglie italiane a
detenere una maggiore capacità di
spesa che consentiva l’acquisto di
motocicli od utilitarie economicamente di nuova concezione. Piano piano,
di questa situazione, fecero le spese
non solo il trasporto ferroviario, ma
anche successivamente i servizi di
autotrasporto. Per molti infatti, le
corriere cominciarono a non rappresentare più il tramite con cui soddisfare i nuovi bisogni di mobilità e ai
lavoratori, agli avventori dei mercati
e ai commercianti iniziarono a subentrare gli studenti come fruitori del
mezzo pubblico e l’asse dei collegamenti e dei servizi si conformerà
sulle esigenze dei nuovi “abbonati”.
Per l'autotrasporto, altre fermate e
ulteriori varianti, agli storici percorsi,
saranno introdotte per coprire anche
le frazioni più “sperdute”, ma questo
necessiterà di nuove risorse e nuovi
contributi. Con la forte presenza di
un’utenza detentrice di abbonamenti
comincerà ad essere soppressa la figura del bigliettaio sulle corse più
marcatamente “scolastiche” e di breve percorso (come ad esempio quelle
intracomunali di Carpi). La crisi,
anche del settore “automobilistico”, è
alle porte. Le linee propriamente
mercatali o festive inizieranno a essere chiuse. Saranno le radici di una
rivoluzione che verrà completata nei
periodi successivi, in particolare negli
anni ‘70. Dopo la ferrovia, infatti,
saranno le imprese private di autotrasporto pubblico a lasciare il campo.
Ma ormai siamo ai giorni nostri ed il
processo di razionalizzazione non è
ancora terminato. L'Atcm si è fusa di
recente con Tempi di Piacenza, AEAutolinee e Act di Reggio Emilia per
formare, tutte assieme, Seta la nuova
società di gestione dell'autotrasporto
pubblico. Ma della storia delle corriere e delle relative imprese di gestione
è in imminente uscita un nuovo libro
intitolato “Le corriere della pianura
modenese” redatto dal sottoscritto
assieme ad Alberto Giglioli (autista
in pensione dell'Atcm nonché raccoglitore di testimonianze sul passato di
questo importante settore). In questo
lavoro è raccolto, oltre quanto è emerso dalle ricerche d'archivio, anche la
testimonianza di chi sulle corriere ci
ha lavorato e in tal senso rimane eloquente il sottotitolo del libro che
prende spunto dalla scritta che campeggiava, in corriera, sopra la postazione di guida: “Non parlate all'autista, ora è lui che vi racconta”.
Fabio Casini
n. 16 - agosto 2014 ·
curiosità
Prosegue la collaborazione con il gruppo "Sei di Mirandola se"
Quei pilastrini che non t'aspetti
Su Facebook ci si interroga sul significato dei fittoni sparsi per la città
Chi sa dire dire dove si trova il
pilastrino e cosa rappresenta?
Claudio Rinaldi: Angolo via del
Lotto dove c'era il tabacchino, per il
resto? Boh!
Roberta Vincenzi: Ci sono passata
mezz'ora fa. Via del Lotto. Cosa rappresenta... Boh.
G.M.: Chi pilastrin lì i a mitivan
in di angul dal ca in di incros, quend a
ghira al carossi con i cavai, in gtuliva
mal la misura e con al rodi i trasavan
i spigui dal ca, prcio' chi a ghiva dal
ca cag parmiva ig piantava chi lavor
a tac a la ca come protezion.
C laudia G ualdi : E dove sono
collocati altri pilastrini così?
Renzo Mascherini:
R emo M orselli : Si chiamano
pietre miliari, spesso sono anche punti
fiduciari (robe da geometri) in genere,
come quello che c'è in piazza, indicano
distanze da altri paesi...
Renzo Mascherini: Pietre
miliari...dove
ci sono scritte
appunto le distanze.
Fabrizio S ilvestri :
Questo segna
il centro esatto
della vecchia
Mirandola (soffiata ricevuta
dalla Loretta
ah, ah, ah).
Ermanno Dall'Olio: Secondo me
non è una pietra miliare o distanziometrica, è semplicemente come dice
Morselli per non “trasare” nell'angolo
della casa con i carri.
Renzo Mascherini: Quello della
prima foto è semplicemente un paracarr...
Massimo Frassoldati: O pilott, in
Mirandolese...
Renzo Mascherini: Fabrizio Silvestri, per il centro di Mirandola....
non mi sembra via Fulvia, angolo via
Castelfidardo.
Claudia Gualdi: Dalle cose che
sono state dette, secondo me, si tratta
di due tipi diversi di pilastrini; infatti
quello che ha messo la Mistra è cicciotto e tutto tondo, quello che ha messo
Renzo Mascherini ha la “schiena” pari.
E secondo me sono giuste le spiegazioni di G.M. per quello cicciotto e tondo,
al paracarr, ed è giusta la spiegazione
di Renzo Mascherini e di Ermanno
sei di mirandola se...
«Sento odor di Mirandolesi...»
da Lima alla Polinesia francese
(segue dal numero 15)
"Qual'è il posto più lontano dove
ha incontrato un Mirandolese?
Anna Vaccari: All'areoporto ad
Havana, a Cuba! Non credevo alle
mie orecchie quando mi sono seduta
in sala d'aspetto in attesa del nostro
aereo e dietro di noi ho sentito dire:
«Adman quand a son in piassa a la
Mirandla a vag anc al bar a tor un
bon caffè!».
Giulio Marchetti: Aeroporto di
Heathrow, Londra, Giorgio Spelta,
di ritorno dalla Costa Rica.
Chiara Razzaboni: Mio padre
ogni volta che facevamo un viaggio
a un certo punto fingeva di annusare
l'aria e diceva «Sento odor di Mirandolesi» e prontamente dopo poco ne
incontravamo uno, non ho mai capito
se fingeva...
Giulio Marchetti: Isola di Rab,
Croazia, Marco Soffiatti.
Chiara Razzaboni: L'incontro
più curioso fu nella fortezza di
Hohensalzburg a Salisburgo, durante una specie di sagra, c'erano
centinaia di persone volevamo fare
una foto di gruppo e chiedemmo al
primo che c'era li a fianco... ed era
un Mirandolese...
Isabella Severi: A Lima (foto),
in Perù, in albergo abbiamo sentito
parlare italiano: era un Mirandolese
di cui non ricordo il nome.
Annie Welldone: Croazia, Isola
di Pag, ma non ricordo chi fossero.
Stefania Tommasino: A Santo
Domingo in spiaggia.
Veronica Casacci: Cuba.
Donatella Pignatti Magrini:
Giorgio Spelta me lo ha sempre
raccontato: atterrato in Brasile entrò
per andare a ritirare le valige, quando, dopo pochi minuti sentì urlare...
«Mirandules...».
Alberto Dotti: Village, Manhattan 1992 agosto ore 3 del mattino,
con la mia futura moglie incontriamo il più noto dj mirandolese...
Andrea Castellazzi: Disvetro!
Daniele Castellini: il più noto
dj mirandolese era Max detto anche
Massimino, giusto?
Renzo Mascherini: Andrea Castellazzi... trovasti per caso Tinti???
Corrado Bastianelli: Consolato Italiano di Guangzhou... Una
sgnora ad San Iacum...
Roberto Contini: Moorea, nella
Polinesia francese.
Isea Rana: Istanbul....
27
Dall'Olio per quello con la schiena
piatta, pietra miliare.
Ermanno Dall'Olio: In Mirandolese?? A me O' pilott mi sembra più
Napoletano...
Massimo Frassoldati: O stava per
oppure... Ermanno!
Renzo Mascherini: Guardavo sul
vocabolario Mirandolese e pilòtt è
il ceppo su cui si spaccava la legna
(pag. 587).
Renzo Mascherini: Per completare il discorso, indipendentemente
dalla forma, tonda o piatta, la pietra
miliare deve avere inciso la distanza
chilometrica.
Franco Gambuzzi: Ieran a protesioon ad la cà. Am pias però pinsar
cal sia al centar dla Mirandla. Se a
guardaa la mappa cl'ha miss Mascaren, al centar l'è propri l'incros tra via
Castelfidardo e via Luosi. Cum as fa
a truvar al centar? Unii con na linea
immaginaria al punti di bastion con
quel oppost, in du is incrosan l'è al
centar, più o meno le lè.
G.M.: Dunque, ad chi pilastin li
(un le na bocia ad banda la galeria)
mi am ricord ameno sei o sette, inco
intent che anda a misurar, sarcai,
par vedar chin cata di piu', forse ag
ne ancora, l'e' facil basta guardar in
di icros, buona pesca, troppo lungo
dare indicazioni , po' a fa un gir par
Mirandla.
C.P.: Sotto casa mia, angolo via
Castelfidardo-vicolo Bonatti!
Gilberto Ghelfi: Insóma a scultar
i vostar parer un ven da dir ma cuma
farani a saltarag fora in Parlament
che i dasvenan da tutti al bandi? A sem
sul piano delle ipotesi in un fasulten
ad tera come Mirandla... figuremas
là a Roma...
Carlo Porcari: Rappresenta il punto esatto del centro di Mirandola!!!:)...
Il centro del centro!!! :)))))
Massimo Frassoldati: Be', Porcari,
noi abitiamo nel garù del garù...
Gilberto Ghelfi: Comunque un al
so in du lè perché a gó la làsa un con
ad machina in retromarcia soquant
an fa... Le ad banda al tabachen dla
stazion picula.
(continua)
28 · n. 16- agosto 2014
n. 16 - agosto 2014 ·
Una realtà che ha saputo crescere anche dopo il sisma
sport
29
nel nuovo impianto
Al via la stagione del 50esimo
A San Martino
grande torneo
è iniziata l'attività della Scuola Calcio Folgore, che festeggia mezzo secolo di vita
sport
Castellazzi dona un quadro
ai Podisti Mirandolesi
In occasione dell’organizzazione della 29esima Camminata
di Francia Corta, che si svolgerà
a Mirandola domenica 16 novembre, nell’ambito delle iniziative
dell’omonima Fiera Mercato, il
pittore cittadino Giuseppe Castel-
lazzi ha donato ai Podisti Mirandolesi, organizzatori della corsa, un
suo dipinto. «Che dire di Giuseppe? – ha commentato il presidente
dei Podisti Paolo Pollastri – è un
amico che da sempre fa parte del
nostro gruppo ed è stato anche
Iscrizioni e allenamenti al via per
la nuova stagione sportiva della Scuola
Calcio Folgore, che in questo 2014
festeggia l'importante traguardo dei
cinquant'anni, ricorrenza cui verrà dedicata a metà settembre la tradizionale
festa di inizio anno per la presentazione
delle squadre. Una realtà dello sport
mirandolese che, anche negli ultimi
difficili due anni, ha saputo crescere,
continuando a essere un punto di
riferimento per le tante famiglie dei
tesserati, quasi tutti tra i 5 e i 15 anni.
I più grandi (la squadra di Allievi e
quella dei Giovanissimi) cominciano
la preparazione atletica in questi ultimi
giorni di agosto, così come l'Under 19
Femminile e la Seconda Categoria,
squadra come sempre molto giovane e
reduce da una salvezza all'ultima giornata, ma determinata a migliorarsi. Per i
più piccoli invece si torna a giocare dai
primi di settembre, con due squadre di
Esordienti, le tre di Pulcini e la Scuola
Calcio. Per tutte le età, punto di eccellenza della Folgore, grande attenzione
viene rivolta al livello e alla qualità
della didattica e degli allenatori, almeno
due per squadra, tutti qualificati e preparati sia dal punto di vista tecnico che
da quello educativo, con strutture che
si sono arricchite del campo da calcetto
di via Posta e di quello per il calcio a
sette di prossima inaugurazione in via
Toti, portando così l'impiantistica a una
situazione addirittura migliore di quella
precedente al terremoto. Un ambiente
in cui i bambini e i ragazzi, ma anche le
loro famiglie, possono respirare la parte
più bella e autentica del calcio, quella
fatta di sano divertimento, impegno,
rispetto delle regole, dei compagni e
degli avversari, in cui si viene al campo
con la tranquillità del “diritto di non
essere un campione”, ma per fare sport
in quella che vuole essere una “scuola”,
nel senso più nobile del termine.Info
e iscrizioni: telefono: 335/1329141;
347/0142256; 0535/26554; mail:
[email protected]; pagina
Facebook: S.C. Folgore Mirandola.
Si svolgerà sabato 13, domenica
14 e domenica 21 settembre a San
Martino Spino, dalle 9 alle 19, il
torneo di calcio under 12 “1° Memorial Fulvio Soriani”. A prendere
parte alla manifestazione saranno le
categorie esordienti 1° e 2° anno e
pulcini 3° anno di Carpi Fc, Bologna Fc, Modena Fc, Ac Mantova,
Unione Venezia Fc, Spal, Vicenza
Calcio, Reggiana, Us Sassuolo,
Sermide/Sanmartinese. Si tratta
della prima manifestazione sportiva
ufficiale che viene ospitata nel nuovissimo impianto di San Martino. Il
presidente della Sanmartinese Riccardo Martinelli ricorda il difficile
momento che ha passato la frazione
di Mirandola con «gli ultimi tre anni
che ci hanno messo pesantemente
alla prova, insegnandoci quanto sia
importante stare uniti nei momenti
difficili. Dopo il terremoto del 2012
e la tromba d’aria del 2013 siamo
qui con il rinato centro sportivo.
Ringrazio tutti coloro che sono
stati, in questi tre lunghissimi anni,
vicini alla Sanmartinese e che ci
hanno aiutato ad andare avanti, mi
riferisco a tutti i volontari ed anche
ai nostri ragazzi che hanno dovuto
sopportare i disagi di allenamenti
lontani ed in altre in altre strutture
che ci hanno ospitato, un grazie
anche a loro».
L’iniziativa è organizzata
con il patrocinio del Comune di
Mirandola.
a lungo componente del
consiglio direttivo dell’associazione. è la
seconda volta
che Giuseppe
ci dona una sua
opera e di questo siamo particolarmente
lieti, perché in
più di trent’anni di attività
artistica, Castellazzi si è distinto in
tante mostre, vincendo numerosi
premi. Sono più di 300 i collezionisti che possiedono suoi quadri, tra
i quali Roberto Baggio e i Nomadi,
per citare i più conosciuti. Il quadro – conclude Pollastri - andrà
ad arricchire i premi in palio per
la manifestazione podistica e speriamo che Castellazzi possa essere
presente il prossimo 16 novembre
per consegnare personalmente il
suo dipinto. Grazie a Giuseppe a
nome di tutto il gruppo».
30 · n. 16- agosto 2014
basket
Nelle ultime stagioni ha conquistato una doppia promozione a Vigarano
Torna Costi, colpaccio di Cavezzo
Dopo cinque anni la forte ala mirandolese rivestirà la maglia delle Piovre
Di ritorno dal viaggio di nozze in
Australia, la neosposa Eleonora Costi
(augurissimi a lei e al marito Walter!)
ha deciso di tornare a casa e di vestire
nuovamente la divisa del Basket Cavezzo dopo cinque stagioni vissute
ad alto livello tra Libertas Bologna
(tre anni in A2) e Vassalli Vigarano
(due, prima in A3 e poi in A2). Era
sabato 23 maggio
2009 quando le
Piovre superando
in casa Lucca in
gara-3 della finale playoff conquistavano per
la seconda volta
in quattro anni
la promozione in
serie A1: quella
è stata l’ultima
gara disputata in
maglia giallonera
da Costi, che a
livello di serie A2
ha poi continuato
a dimostrare di
essere una “top
player” con poche eguali. Ala
di 180 cm, classe
1983, Eleonora è
una delle pochissime giocatrici
all around o “totali”, capaci cioè
di giocare in tutti
i ruoli: guardia,
ala, pivot e all’occorrenza anche
playmaker. Nelle
ultime due stagioni a Vigarano
ha conquistato
altrettante promozioni assieme all’amica fraterna Valeria Zanoli, che quest’anno ha scelto
di giocare al Progresso Bologna in serie
A3. Nell’ultima stagione a Vigarano,
Costi ha viaggiato a quasi 15 punti di
media a partita, tirando con un irreale
61% da 2 punti e risultando decisiva
per la promozione del team estense
lo scorso maggio nella massima serie.
Quest’estate per lei due importanti
svolte personali: il matrimonio e, poco
più di un mese prima, l’elezione nel
Consiglio comunale di Mirandola alle
recenti elezioni amministrative.
Queste le sue prime parole dopo il
ritorno in maglia giallonera.
Eleonora, torni a Cavezzo dopo
cinque stagioni ricche di successi
tra Bologna e Vigarano. Cosa ti
ha lasciato questo lustro come
persona e come giocatrice?
«Al di là dei risultati, è stata
un’esperienza davvero formativa.
Sono stati gli anni della mia maturità
agonistica: allontanandomi da casa ho
rinunciato ad alcune comodità, ma ho
conosciuto contesti e persone nuove
e diverse; mi sono confrontata con
compagne ed avversarie di livello;
sento di aver fatto delle scelte valide
come atleta e come donna».
Le Piovre 2014-2015 sono un
gruppo molto giovane, e tu sarai
il loro riferimento in campo (e
non solo). Cosa provi a rivestire
questo ruolo?
«Ormai è da qualche stagione che
ci sono abituata, non mi pesa, anzi sono
felice, il ritorno con un ruolo del genere
nella società dove sono cresciuta mi
riempie di gioia».
Quali sono i tuoi obiettivi personali, e dove potranno arrivare le
Piovre quest’anno?
«Arrivo per mettere la mia esperienza e voglia di vincere al servizio del
gruppo, in pieno accordo con la società
che mira a far crescere le ragazze giovani del territorio. A livello di risultati
non posso fare previsioni, ma, chi mi
conosce lo sa, proveremo a vincere più
partite possibili. Ce la metteremo tutta
per fare una grande stagione!».
Carlo Grilli
mirandola
La Stadium di B2 volta pagina
dopo la brutta retrocessione
Da sinistra, i nuovi innesti della Stadium Castrogiovanni, Lucconi, Nicolini e Persona
In casa Stadium Mirandola è tutto
pronto per il nuovo campionato di B2
di pallavolo. Non sarà una stagione facile, visto che bisognerà dimenticare in
fretta la brutta retrocessione appena patita e cercare di vivere un’annata tranquilla sotto il profilo della classifica,
senza per questo rinunciare a provare
a togliersi qualche bella soddisfazione.
Per voltare pagina è stato necessario
prima di tutto cambiare qualcosa a
livello di organico. Dopo l’addio di
Bozzoli, autentica bandiera gialloblù,
e l’auto retrocessione di capitan Caleffi
in serie C, hanno fatto le valigie Maggi,
Prato e Borghi per far spazio a quattro
nuovi innesti. Parliamo dell’opposto
Mattia Lucconi, classe 1988 proveniente dalla Ka Group Ferrara di B1,
del palleggiatore Federico Nicolini,
classe 1992 lo scorso anno a Sassuolo
in B2 e dei centrali Michele Persona
ed Antonio Castrogiovanni, entrambi
del 1987 e reduci da una stagione in
B2, il primo a San Bonifacio di Verona,
il secondo a Modena nella Villadoro.
A loro toccherà il compito non facile
di inserirsi in fretta e amalgamarsi
con l’ossatura portante della squadra,
costituita dai fratelli Giacomo e Francesco Ghelfi, dai martelli Garusi e
Dombrovski e dal libero Bottecchi,
a cui si aggiungeranno il centrale
Bertarello ed a rotazione alcuni dei
ragazzi più promettenti della serie C.
«Crediamo di aver messo insieme un
buon gruppo – ha commentato il direttore sportivo della società Simone
Zucchi – sia dal punto di vista tecnico
che da quello prospettico. Quello che
ci aspetta sarà infatti un campionato
difficile per cui avevamo la necessità
di inserire nell’organico qualche buon
rinforzo, ma al tempo stesso vogliamo
continuare come sempre a valorizzare i
ragazzi che vengono dal nostro settore
giovanile, dando loro la possibilità di
crescere in palestra e sul campo».
n. 16 - agosto 2014 ·
31
43 "mostruosi" chilometri non competitivi tra quattro Comuni
area nord
Rivive nella Bassa la Coppa Cobram
Già 200 iscritti per la biciclettata che riprende la mitica gara di Fantozzi
praticassero tragicamente tutti i suoi
dipendenti”.
E così i riluttanti impiegati della
ditta, Fantozzi compreso, furono costretti a salire in sella e, loro malgrado,
ad allenarsi prima e gareggiare in
condizioni estreme poi (“Al secondo
attacco della salitella di viale de Amicis, nominata poi tragicamente “Cima
del diavolo”, i concorrenti furono
colti dai primi impercettibili sintomi
da fatica: asfissia, occhi pallati, arresti
cardiaci, lingue felpate, aurore boreali,
miraggi!”).
Ebbene la Coppa Cobram rivive
nella Bassa grazie ad alcuni infermieri
del pronto soccorso dell’ospedale di
Mirandola che hanno organizzato per
domenica 14 settembre, una biciclettata non competitiva, aperta a tutti, di
43 “mostruosi” chilometri, andata e
ritorno, sulle ciclabili di Mirandola,
Medolla, San Felice, Finale Emilia.
Al momento gli intrepidi iscritti sono
già quasi 200, pronti a sfidare Cima del
diavolo, aurore boreali e miraggi vari.
Sul tracciato sono previsti diversi
“provvidenziali” punti di ristoro.
Per iscrizioni contattare: Rino
Cecconi (333/2612359) e Pasquale
Federico (388/3731770).
Rossella Amirante
Ricordate la mitica Coppa Cobram
di Fantozzi? Ecco
come il famigerato
Visconte Cobram
veniva presentato
nel corso di “Fantozzi contro tutti”, una delle più
fortunate pellicole
che mostravano le
tragicomiche avventure del ragionier Ugo Fantozzi,
“travet”impersonato
e creato da Paolo
Villaggio: “Il Visconte Cobram era
quello della corsa
ciclistica.
Da giovane era
stato un mediocre
ciclista dilettante;
ed entrato a 18 anni
nei ranghi della società, aveva fatto
strada facendo il
leccaculo e la spia
dei potenti ed ora,
raggiunto anche lui
il potere, voleva
che il ciclismo lo
due ruote
Un anno denso di soddisfazioni
per i Cicloamatori Mirandola
Il 2014 si sta rivelando estremamente denso di attività per il Gs Cicloamatori Mirandola. Dopo il successo di
partecipazione riscosso con la Pedalata
Ecologica dello scorso maggio, a
giugno, alcuni cicloamatori hanno pedalato da Forlì a Roma per l’udienza di
Papa Francesco agli sportivi italiani.
Successivamente, in luglio, un folto
gruppo di ciclisti mirandolesi ha fatto
visita ai “colleghi” sloveni di Sevnica,
nel corso di un magnifico weekend,
ciclistico e turistico, nel quale si sono
ammirate le bellezze storiche di Lubiana e si sono percorse in bici le strade
della boscosa regione slovena sudorientale. A fine luglio, è ormai diventata
consuetudine che un ristretto manipolo
di soci partecipi al Giro delle Dolomiti,
manifestazione a tappe con partenza
e arrivo a Bolzano, che percorre ogni
giorno un itinerario alpino diverso
comprendente la crono-scalata di un
famoso passo. Quest’anno, per la prima
volta, faceva parte della spedizione
mirandolese di cinque cicloamatori
anche una donna che si è comportata
molto onorevolmente su quelle ardue
salite. Agosto è continuato con una gita
ciclistica a Porto Garibaldi, dove un
lauto pasto a base di pesce, innaffiato
da buon vino, ha accolto la numerosa
comitiva, arrivata in bici, affamata e
accaldata, da Mirandola. Per il prossimo 13 settembre, i cicloamatori stanno
organizzando la tradizionale gara,
giunta alla 38° edizione (!), a Cividale,
in occasione della Sagra (articolo di
fianco). Tutti gli sportivi di Mirandola
sono quindi invitati ad assistervi. La
Il gruppo dei ciclisti di
Mirandola e Sevnica (Slovenia). In basso, i cicloamatori
al Giro delle Dolomiti. A
destra, alcuni rappresentanti
della società in occasione del
recente Campionato italiano
cicloturismo
stagione ciclistica proseguirà poi fino a
fine ottobre, con ulteriori piacevoli occasioni di ritrovo e svago. Tutto ciò per
sottolineare il costante impegno che il
Gs Cicloamatori, fondato tra i primi in
Italia nel lontano 1968, continua a profondere a favore degli appassionati del
ciclismo nel tempo libero. Nella realtà
locale, esso rappresenta al momento
il più forte sodalizio cicloamatoriale,
con interessi molteplici che spaziano
dal semplice cicloturismo, consistente
soprattutto in uscite collettive domenicali ad andatura moderata, al più impegnativo cicloagonismo, che prevede
la partecipazione a gare, a gran fondo
e medio fondo, ad andatura molto più
sostenuta. Nel gruppo sportivo c’è
spazio, però, anche per chi voglia interpretare, sempre in compagnia, l’attività
ciclistica in altro modo. Recentemente,
infatti, si è concretizzato un certo interesse per le biciclette d’epoca, per cui
non è escluso che in futuro si possa
svolgere un raduno riservato ad esse,
sulla falsariga di ciò che avviene già in
località della zona.
Insomma, nell’anno in cui un
italiano, Vincenzo Nibali, trionfa al
Tour de France, rinverdendo i nostri
passati successi nella corsa francese,
per chi si sentisse colpito e attratto dal
meraviglioso sport della bicicletta e
volesse unirsi ai cicloamatori, le porte
del gruppo sono aperte a tutti (per informazioni, visitare il sito web: www.
cicloamatorimirandola.it, o la pagina
Facebook: Cicloamatori Mirandola).
Pippo della Mirandola
paltrinieri
Due ori europei per Gregorio
che entra nell'olimpo del nuoto
Incetta di ori per il 19 enne “mirandolese” Gregorio Paltrinieri ai
Campionati europei di nuoto che si sono
svolti all’Europa-Sportpark di Berlino
dal 13 al 24 agosto. Gregorio, infatti, ha
vinto, stabilendo il nuovo record europeo, i 1500 stile libero, con un fantastico
tempo di 14’39” e 33 centesimi e una
gara dominata dall’inizio alla fine. Ma
il giovane atleta non si è accontentato
e ha concesso il bis, conquistando la
medaglia d'oro anche negli 800 metri
stile libero, con il tempo di 7'44"98
(nuovo primato dei Campionati). Una
fantastica doppietta che proietta Paltrinieri nell’olimpo dei grandi campioni
del nuoto. Gregorio è di Carpi e si allena
a Ostia, ma le sue origini sono mirandolesi. Il nonno era infatti l’indimenticato
Giorgio Paltrinieri della pasticceria in
piazza del Duomo di Mirandola, scomparso di recente.
mirandola
Il 13 settembre a Cividale
torna il "Gran Premio Sagra"
Sabato 13 settembre si svolgerà
a Cividale di Mirandola il 38° “Gran
premio Sagra di Cividale”, gara
ciclistica amatoriale. L’iniziativa
è organizzata dal Gs Cicloamatori
Mirandola in collaborazione con il
Comitato Sagra di Cividale. La prova
è valida per il campionato provinciale
agonismo. Il ritrovo è presso il Circolo
Anspi, viale Gramsci a Cividale dalle
Brava Matilde
ragazza d'oro
ore 12,30. Le partenze: ore 13,30
Super Gentleman A+B+Donne, circuito locale da ripetere varie volte
per 40 km; alle ore 14,45 Gentleman,
circuito locale da ripetere varie volte
per circa 45 km; ore 16 Junior, Senior
e Veterani, circuito locale da ripetere
varie volte per circa 50 km. Per ulteriori informazioni telefonare a Pippo
334/1492100.
wushu
In occasione del quindicesimo
campionato europeo di wushu kung fu,
svoltosi a Bucarest dal 6 al 12 maggio,
Matilde Bettinazzi della società Italian
Wushu Academy (attività vicina alla
Polisportiva Stadium di Mirandola),
ha esordito con la nazionale italiana
Fiwuk dopo l'ottimo piazzamento
guadagnato nelle precedenti gare ufficiali della federazione. Al confronto
con le tante nazionali presenti e di alto
livello come Russia, Ucraina, Francia
e Olanda, il suo straordinario talento le
è valso l'oro nella specialità della spada
(foto), davanti a Svizzera e Ucraina, e
l'argento nella forma a mano nuda, seguita dalle atlete di Spagna e Svizzera.
Grazie anche alle medaglie di Matilde,
l'Italia si è così guadagna il terzo posto
in classifica generale, tenendo testa ad
atleti di altissimo livello internazionale. Un ringraziamento va quindi alla
Panaro Modena, alla Iwa di Mirandola
e alla Polisportiva Stadium che hanno
permesso e sostenuto direttamente ed
indirettamente la sua preparazione;
un particolare ringraziamenti anche al
lavoro del maestro Gilberto Paglia.