Parola Nostra N1.indd - istituto comprensivo bovino

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Periodico a cura dell’Istituto Comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri e Panni
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COPERTINA 1
ALTRI DUE PREMI PER PAROLA NOSTRA
Con grande soddisfazione di tutti gli alunni della Redazione questa rivista ha ricevuto altri due premi,
portando a cinque il numero dei riconoscimenti nazionali ottenuti per la pubblicazione di appena 6 numeri
della rivista nell’arco di due anni scolastici. Gli alunni
dei plessi di Bovino e Castelluccio dei Sauri, il 22 ottobre 2011 si sono recati a Ravenna presso il Parco
di Mirabilandia, dove si sono riuniti i rappresentanti
delle scuole vincitrici della IX edizione del concorso GiornaliNoi, per la cerimonia di premiazione.
La nostra testata ha ricevuto il premio speciale Mirabilandia per il miglior articolo, grazie al quale la redazione ha trascorso una fantastica giornata nel Parco
con buoni-ingresso e buoni- pasto gratuiti.
Ancora più gradito è stato ricevere la comunicazione
del secondo premio, che è arrivato inatteso perché frutto di una selezione esterna fatta dall’ Associazione nazionale di giornalismo scolastico ALBOSCUOLE, che
ha scoperto e selezionato la nostra rivista attraverso il
sito dell’Istituto, sul quale sono pubblicati i sei numeri. Il
premio dovrà essere ritirato il 4 maggio 2012 a Chianciano Terme, dove si terranno il Meeting Nazionale e
la cerimonia di premiazione per la consegna del Diploma di
Gran Merito. Inoltre
è stato fatto dono alla
nostra redazione di
un giornale web, comprensivo di assistenza
tecnica senza alcun
costo e attivato sulla
piattaforma dell’ Associazione (albopress.
it) dove sono registrati
tutti gli studenti e i docenti delle redazioni
dei giornali d’istituto
italiani.
Ad maiora semper!
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
COPERTINA 2
UNA FANTASTICA GIORNATA A MIRABILANDIA!
Alessandro Morsuillo
Il 22 ottobre 2011 alle ore 03.00 noi ragazzi della vecchia redazione di Parola nostra
aspettavamo il pullman per recarci a MIRABILANDIA a ritirare il premio speciale, vinto
per aver scritto il miglior articolo su questo
parco divertimenti e abbiamo colto l’occasione per divertirci tutti insieme. A dire la verità il
divertimento è cominciato subito nel pullman,
perché durante il viaggio con il Preside e le
professoresse abbiamo raccontato barzellette e cantato canzoni. Appena arrivati nel
parco ci siamo recati al cinema dove sono
stati consegnati i seguenti premi:
PREMIO SPECIALE “MIGLIORE REDAZIONE “ Liceo
linguistico e scient. “DA VINCI”- TRENTO;
PREMIO SPECIALE “INCHIESTA” scuola primaria
”GUSSIO”- S.TERESA DI RIVA- ME;
PREMIO SPECIALE “ALLA CARRIERA” Il pennino
I.C.“BATTAGLIA” – FUSIGNANO-RA;
PREMIO SPECIALE “WEB” L’innocente scuola sec. di
1° grado “G.D’ANNUNZIO” – SALO’ – BS;
PREMIO SPECIALE “PICCOLISSIMI” L’ apecheronza scuola dell’infanzia -CAPRIOLO- BS;
PREMIO SPECIALE “MIRABILANDIA” Parola Nostra
I.C.BOVINO-CASTELLUCCIO DEI SAURI E PANNIFG.
Scuola di polizia con degli stuntman molto bravi ed
esperti. Questo spettacolo ha impressionato tutti noi
con numeri fenomenali di acrobazie mai viste prima con
macchine, camion e auto. Molti di noi non erano mai
stati in questo parco divertimenti e adesso, oltre alla
gioia di aver vinto il premio hanno anche un bellissimo
ricordo di questo fantastico viaggio!
Anche il Preside e le professoresse erano molto contenti. Insomma alla fine ci siamo divertiti tanto e tutti
e il viaggio di ritorno è stato più movimentato di quello
all’andata… Infine siamo tornati a casa stremati, ma
felici.
Dopo questa esperienza, che si somma a tutte le altre
attività e uscite fino al Campus estivo di giornalismo,
siamo certi che la scuola può essere anche, attraverso
progetti belli e interessanti, un’occasione per apprendere e nello stesso tempo divertirsi.
Ricevuto il premio abbiamo pranzato gratis
in un ristorante all’interno del parco e, dopo
aver programmato tutta la nostra visita, ci
siamo divertiti sulle giostre (ispeed, musik
express, la casa pazza,reset). Quella più
divertente è stata la ruota panoramica da
cui abbiamo avuto occasione di vedere tutto
il parco dove, siccome era la settimana di
Halloween, c’erano dappertutto persone travestite da mostri e streghe, e poi tantissime
zucche decorate nelle aiuole.
Abbiamo anche assistito allo spettacolo
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
VITA di SCUOLA 3
NATALE INSIEME
Una festa speciale, tante manifestazioni per una scuola
Tommaso, Chiara, Vincenzo e Vincenzo, Elisa, Alessandro, Angelo, Mario, Pietro e Nicholas
Gli alunni, i docenti e il personale della scuola hanno
collaborato per organizzare le molte manifestazioni natalizie che si sono svolte a Bovino, a Castelluccio dei
Sauri e a Panni nei giorni precedenti le vacanze di fine
anno e augurare buone feste a tutti.
A Bovino il 21 Dicembre, i bambini della scuola dellʼ
infanzia e delle classi prime di scuola primaria hanno
messo in scena la Natività, una recita semplice e tenerissima; poi, i ragazzi del corso musicale della scuola
secondaria, con arpe, violini, pianoforti e percussioni, si sono esibiti nel tradizionale Concerto di Natale,
nella bella Cattedrale, deliziando il pubblico con brani raffinatissimi. Contemporaneamente, si è tenuta la
mostra-mercato Natale Solidale, la cui anteprima si era
svolta Domenica, 18 Dicembre, ai Mercatini Natalizi
della Posta del Ponte di Bovino. Angioletti, alberelli,
ghirlande, palline, segnaposti, portacandele, quadretti
e presepi, realizzati con il prezioso aiuto dellʼesperta
Paola Anzivino, sono stati messi in vendita, donando il
ricavato a TELETHON.
A Castelluccio dei Sauri, tutto è iniziato il 16 Dicembre, quando i piccoli della scuola dellʼ infanzia hanno
recitato in Cʼera una volta a Betlemme, una natività in
chiave moderna; il 20 Dicembre, è stata la volta delle
gioiose Voci di Natale della terza primaria, mentre le
prime e le seconde hanno interpretato canti interculturali in Natale sotto lo stesso cielo; infine, il 22 Dicembre, le classi quarte e quinte della primaria hanno
intonato canti natalizi e non, intervallandoli con brani
strumentali, in Eʼ sempre Natale, seguiti dagli alunni
della terza secondaria che hanno ballato le Danze Popolari multietniche. La scuola primaria e la scuola
secondaria, inoltre, hanno organizzato una pesca, una
merenda solidale e una mostra-mercato di beneficenza,
destinando il ricavato agli alluvionati di Genova e per
bambini della Guinea Bissau.
A Panni, il 20 Dicembre, la scuola dellʼ infanzia e la
primaria hanno allestito un recital intitolato Se Fosse
davvero Natale, portando in scena anche i marziani; la
scuola secondaria, invece, ha rappresentato il musical
N come Natale, ambientato tra i poveri di oggi.
Tutte le manifestazione sono state molto seguite e sono
state occasione dʼincontro e di festa. ʻLa parte più bella,
però, - dicono gli alunni - è stata la preparazione: non
vediamo lʼora di organizzare qualcosʼaltro!ʼ
CHE COS’È PER TE IL NATALE ?
Con chi vorresti trascorrere il Natale?
Sondaggio nella scuola secondaria di Bovino
Michelangelo Lobozzo e Antonio Travisani
Il Natale si festeggia il 25 dicembre. Il termine deriva dal latino natalis, che significa “relativo
alla nascita”. E’ quindi una festività cristiana che ricorda ogni anno la nascita di Gesù . Il
racconto ci è pervenuto attraverso i vangeli di Luca e Matteo che narrano l’annuncio dell’angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia l’adorazione dei pastori, la visita dei Magi
.Il periodo liturgico natalizio si conta dai primi vespri del 24 dicembre fino alla domenica del
battesimo di Gesù.
Il giorno di Natale è preceduto da quattro domeniche di avvento e ha per liturgia le seguenti
messe: la vespertina della vigilia, la notte, in aurora e in die.
Il Natale è una festa piena di diverse tradizioni tra cui il presepe, l’albero natalizio e la figura
di Babbo Natale. Il presepe deriva da rappresentazioni cristiane e medievali, che la tradizione fa risalire a S. Francesco D’ Assisi. La tradizione dell’albero di Natale risale invece
al 1441, quando a Tallin, in Estonia, fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio.
Nel corso dell’ ultimo secolo, in particolare in Europa settentrionale, il Natale ha continuato
a rappresentare un giorno di festa anche per i non cristiani, assumendo significati diversi
come quello di stare in famiglia, scambiarsi i regali e, per i più piccoli, ricevere doni da
Babbo Natale.
Un sondaggio fatto nella scuola secondaria di Bovino ha rivelato, che alla domanda “Che
cos’è per te il Natale”, la maggior parte degli alunni ha confermato l’idea del Natale come
festa cristiana che ricorda Gesù e il desiderio di trascorrere questa ricorrenza con tutta la
famiglia, piuttosto che al ristorante con amici o a casa da soli. Questo dato è confortante
perché ci fa capire che tra i ragazzi di Bovino, il Natale, pur avendo assunto l’aspetto di
festa consumistica, resiste quale festa cristiana proprio nel suo significato più profondo
di richiamo all’unità della famglia, come unico punto fermo in una società fatta di rapporti
superficiali e ipocriti.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
Che cos’è per te il Natale?
VITA di SCUOLA 4
UNA SCELTA DAVVERO IMPORTANTE!
Carmen Rampino
Quest’anno stiamo frequentando la classe terza e ci
aspetta la difficile scelta della scuola superiore, che è
decisiva per il nostro futuro. La nostra scuola con le attività di orientamento scolastico ci aiuta a capire quale
scuola è più indicata per ognuno di noi e ci facilita nella
conoscenza di quest’ultima.
Alla nostra età non possiamo ancora scegliere il mestiere o la professione che svolgeremo da “grandi” perché
nei prossimi anni cambieranno troppe cose, sia in noi
sia nel mondo del lavoro, ma non per questo dobbiamo
rinunciare a fare progetti per il nostro futuro o dobbiamo
impedirci di sognare! Oggi il mondo del lavoro cambia
con una rapidità mai conosciuta in passato: nell’ultimo
decennio il sistema delle imprese ha subito modifiche
importanti, le nuove tecnologie tra cui l’informatica,
l’automatica e la robotica, hanno rivoluzionato il modo
di lavorare, e quindi si richiedono persone in grado di
avere diverse competenze . Avvantaggiato sarà chi, oltre ad avere una specifica professionalità, avrà spiccate
doti di autonomia e di autorganizzazione, familiarità con
l’uso del computer, conoscenza delle lingue straniere
e possesso di nozioni i di economia e diritto, che completano una preparazione adeguata al moderno mercato del lavoro.. Secondo UNIONCAMERE i due terzi
delle assunzioni di laureati sono riservate a economisti
e ingegneri. Il 54% dei diplomati richiesti sono inoltre
ragionieri o periti industriali. C’è quindi una rivalutazione
delle scuole professionali, delle scuole industriali e degli
istituti tecnici. Attualmente scompaiono concetti relativi
al lavoro affermatisi in passato, come il posto fisso, e
accanto a mestieri e professioni tradizionali compaiono nuovi profili. Perciò è favorito chi possiede un grado
istruzione che gli consente di adattarsi ai cambiamenti
e di collocarsi in diversi settori lavorativi. La Camera di
Commercio ha esaminato Le prime 30 professioni di
sbocco per i laureati in Italia, 2011
Meglio scegliere quindi uno di quei settori in cui c’è
maggiore richiesta di personale, oppure potenziare
al massimo le proprie capacità e seguire solo ed
esclusivamente i propri piccoli ma grandi sogni!
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
VITA di SCUOLA 5
VIAGGI D’ISTRUZIONE: COSA VEDREMO?
Mario Micco
Anche quest’anno il nostro istituto ha programmato una
serie di viaggi d’istruzione per le classi parallele dei tre
plessi, legati ai diversi percorsi didattici.
Per le classi prime è previsto un viaggio d’istruzione
presso Castel del Monte e la Cattedrale di Trani.
Castel del Monte è un edificio del XIII secolo fatto
costruire da Federico II in Puglia, nell’attuale frazione
omonima del comune di Andria, a 18 km da Santa Ma-
ria del Monte.
È situato su una collina della catena delle Murge occidentali, a 540 metri s.l.m. È stato inserito nell’elenco dei
monumenti nazionali italiani nel 1936 e in quello dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1996. La stessa
posizione del castello non e’ casuale, infatti a mezzogiorno dell’equinozio di autunno, ad esempio, le ombre
delle mura raggiungono perfettamente la lunghezza del
cortile interno, ed esattamente un mese dopo coprono
anche l’intera lunghezza delle stanze. Due volte l’anno (l’8 aprile e l’8 ottobre, ed ottobre in quel tempo era
considerato l’ ottavo mese dell’ anno), inoltre, un raggio
di sole entra dalla finestra nella parete sudorientale e,
attraversando la finestra che si rivolge al cortile interno,
illumina una porzione di muro dove prima era scolpito
un bassorilievo.
La cattedrale di Trani è la costruzione più prestigiosa
dell’omonima città pugliese. Si tratta di un esempio di
architettura romanica pugliese. Fu costruita usando la
pietra di Trani, un materiale da costruzione tipico della
zona, con un colore chiarissimo quasi bianco. Essa è
sede della diocesi Trani-Barletta-Bisceglie. Fu iniziata
nel 1099 e nella parte inferiore della chiesa sono conservate le reliquie di San Nicola. Qui c’è un grande or-
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gano che risale agli anni sessanta del Novecento.
Le classi seconde visiteranno l’Oasi di ninfa e il Castello
di Sermoneta. L’ Oasi di Ninfa è un monumento naturale situato tra i comunali di Norma, Sermoneta e Cisterna, Si tratta di un tipico giardino all’inglese, iniziato
da Gelesio Caetani nel 1921, nell’area della scomparsa
cittadina medioevale di Ninfa, di cui oggi rimangono soltanto diversi ruderi, alcuni dei quali restaurati durante la
creazione del giardino. Ninfa, il cui nome sembra derivare da un tempio di età classica dedicato alle Ninfe,
presente su un isolotto del piccolo lago, doveva esistere
già durante l’epoca romana, ma si trattava di un piccolo
centro agricolo. La città era difesa da una cinta muraria della lunghezza di circa 1.400 metri intervallata da
almeno undici torri. Il giardino, della grandezza di otto
ettari, ospita al suo interno oltre un migliaio di piante ed
è attraversato da numerosi ruscelli d’irrigazioni oltre che
dal fiume Ninfa.
Qui vivono inoltre molteplici tipi di fauna. All’interno del
VITA di SCUOLA 6
Giardino di Ninfa si incontrano 19 varietà di magnolia
decidua, betulle, iris acquatici e una sensazionale varietà di aceri giapponesi, inoltre a primavera i ciliegi ornamentali fioriscono in maniera spettacolare.
Il Castello Caetani è situato a Sermoneta ed é un
castello del XIII
secolo, fornito di
maschio e baluardi. La struttura,
aperta al pubblico,
venne costruita
più come fortezza militare, in un
punto strategico
del territorio tra
Roma e Napoli,
che come residenza nobiliare:
le pareti esterne
sono spesse oltre tre metri e tutta l’edificio è protetto da
una cinta muraria che poggia sulla roccia viva. All’interno del Maschio, la torre principale del castello, è ancora
perfettamente conservato il letto a baldacchino originale
del signore. Sui muri di una delle sale del castello venivano fissate le firme dei cittadini illustri in visita e su una
di queste pareti è ancora perfettamente conservato un
pentagramma, inciso, del musicista compositore Roffredo Castani. Si narra che nella fortezza aleggi ancora
oggi lo spirito di un bambino, morto violentemente nel
sotterraneo del castello. Le classi terze si recheranno in
Sicilia a visitare Messina, Taormina e le Isole Eolie.
Queste, dette anche Isole Lipari, sono un arcipelago di
origine vulcanica, situato nel Mar Tirreno, a Nord della
costa siciliana. Comprendono ben due vulcani attivi,
Stromboli e Vulcano, oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario. L’arcipelago, amministrativamente
compreso nella Provincia di Messina, è composto dalle seguenti isole: Alicudi, Filicudi ,Lipari, Panarea (con
gli isolotti basaltici di Basiluzzo, Dattilo, Lisca Bianca,
Lisca Nera e Bottaro.) ,Salina Stromboli (con il vicino
scoglio di Strombolicchio) e Vulcano. Nell’anno 2000 le
Eolie sono state nominate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per i fenomeni vulcanici.
Messina è una città ricca di palazzi e fontane monumentali, oltre che di Chiese tra le quali Il DUOMO. Degno di
nota vi è al suo interno: l’ organo con 5 tastiere, 170 registri, 16.000 canne distribuite nei due lati del transetto,
dietro l’altare, sulla porta maggiore e sull’arco trionfale.
E’ l secondo più grande d’ Italia dopo quello di Milano
e il terzo In Europa Il campanile, alto 90 metri e con
una base di circa 10 metri, ha all’esterno il più grande
ed il più complesso orologio meccanico ed astronomico
del mondo, realizzato da una ditta di Strasburgo (fratelli
Ungerer): inaugurato nel 1933, tutti i giorni a mezzogiorno le varie statue si muovono in modo spettacolare
al suono dell’Ave Maria di Schubert. Le figure del campanile ricordano la Guerra del Vespro del 1282: Il Leone in cima rappresenta il Popolo Siciliano vittorioso su
Carlo d’Angiò e l’esercito guelfo inviato dal papa contro
la Sicilia; Dina e Clarenza rappresentano le donne di
Messina che aiutarono gli uomini a difendere la città; il
galletto in mezzo alle due statue femminili rappresenta
l’esercito franco-papale; la chiesa che scompare ricorda
il Colle della Caperrina, luogo della battaglia del 6 e 8
agosto 1282, ultimo tentativo di Carlo d’Angiò di entrare
in città dalle colline a ovest.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
VITA di SCUOLA 7
IL BULLISMO
Maria Pia Di Giovanni
Oggi il bullismo nelle scuole è diventato una vera e propria emergenza ed il fenomeno è più evidente perché
molte violenze vengono poste su Internet, attraverso siti
come You Tube.
Il bullismo si è sviluppato anche per colpa dell’utilizzo massiccio mezzi di comunicazione, che diffondono
messaggi violenti.
Gli esperti tendono a identificare tre tipi di bullismo.
Il bullismo diretto verbale avviene quando il compagno viene minacciato e preso in giro;il bullismo diretto
fisico,quando il bullo picchia costantemente la vittima o
rompe i suoi oggetti;il bullismo indiretto (o psicologico)
consiste nell’insultare ed emarginare la vittima senza
ricorrere ad atti di violenza. Questo tipo di bullismo è
più sottile ma non per questo meno dannoso, in quanto
agisce sul piano psicologico ed emotivo. Molto spesso
il bullo è un ragazzo che vive una situazione familiare
difficile o ha carenze affettive. È aggressivo, violento e
desideroso di dominare gli altri. La vittima, invece, nella
maggior parte dei casi ha un ottimo rendimento scolastico, oppure ha difetti fisici. Dopo le violenze subite,
la vittima perde fiducia e autostima, addirittura non vuole uscire di casa o avere contatti
con altre persone. Piena di paura, preferisce
continuare a subire violenze, senza riferirlo
a nessuno.
Non bisogna tuttavia confondere le azioni
fatte con l’intenzione di fare del male, dal
normale conflitto che capita tra bambini o
adolescenti.
Anche nella nostra scuola si verificano contrasti o situazioni conflittuali tra gli alunni
ma questi possono essere etichettati come
forme di bullismo solo se la violenza, fisica
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o psicologica, è intenzionale e continua.
Per fortuna la nostra
è una piccola scuola
di paese dove si conoscono tutti e i ragazzi
il più delle volte sono
amici fin dall’infanzia,
inoltre sia i docenti sia
le famiglie sono attenti
ad evitare o mediare
situazioni conflittuali
fra i ragazzi, intervenendo tempestivamente sui comportamenti più esuberanti.
La violenza gratuita e continua è comunque sempre un
fatto negativo, per cui quelli che subiscono o semplicemente assistono a questi episodi devono parlare e denunciare. Solo chiedendo aiuto agli adulti per sé o per
i propri compagni si può combattere questo fenomeno;
si deve avere coraggio!
Sarà utile sapere che dal 2007 è istituito presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il
numero verde nazionale 800-669696, attivo dal lunedi
al venerdi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, a cui rivolgersi per segnalare casi, chiedere informazioni generali sul fenomeno e su come comportarsi in situazioni
“critiche”, nonché ricevere sostegno. Per ulteriori informazioni sull’ argomento si può poi consultare il sito del
Ministero Smonta il bullo.it dove è possibile trovare
nella sezione campagna manifesti, film, libri e iniziative
relative a questo fenomeno.
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Segnali dal verde
Quello che pochi conoscono...
Le nuove frontiere per un futuro sostenibile, per un pianeta pulito.
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Non si può risolvere un problema
adottando lo stesso modo di pensare
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DOSSIER 1
ENERGIE RINNOVABILI E SVILUPPO TECNOLOGICO
Redazione
I combustibili fossili, l’energia nucleare e le altre fonti
di energia in uso sono dannosi per l’ambiente. E’ necessario quindi puntare su fonti alternative di energia
per la creazione di un ambiente sostenibile. Gli elementi
naturali, come la luce solare, il vento, l’acqua, i mari,
possono essere utilizzati per generare energia, con un
minimo impatto ambientale. Questo settore è oggi in
rapida trasformazione e sviluppo su tutto il pianeta. In
Europa la strategia comunitaria prevista dal cosiddetto
“pacchetto clima ed energia”, approvato dal Parlamento
e dal Consiglio europeo nel dicembre 2008, stabilisce
che, entro il 2020, il 20% dell’energia del vecchio continente dovrà essere pulita. I maggiori risultati si potranno raggiungere proprio grazie all’utilizzo delle energie
rinnovabili. Di qui la necessità di trovare nuove forme di
energia pulita e nuove tecnologie.
La vera scommessa sulle energie rinnovabili è infatti lo sviluppo tecnologico che permette di migliorare l’efficienza, il
rapporto costo-beneficio e la capacità di produrre energia nel
tempo. Le tecnologie green rappresentano oggi, anche sul
piano culturale, il nuovo modo di pensare e intendere l’approvvigionamento energetico. I notevoli investimenti che i
vari paesi stanno effettuando sulle energie alternative fanno
capire che il futuro non è nel petrolio o nel nucleare bensì, e
per nostra fortuna, nell’energia pulita!
Sono riportate qui di seguito le fonti di energia più promettenti per il prossimo ventennio e le relative innovazioni tecnologiche, di processo e di prodotto.
ENERGIA SOLARE
Il settore è in rapida trasformazione con la tecnologia del
fotovoltaico. In questo ambito accanto ai
sistemi tradizionali si
stanno sperimentando
i pannelli fotovoltaici
di terza generazione
dove non viene più
usato come semiconduttore il silicio cristallino, tradizionalmente in uso, ma altri
materiali (silicio idrogenato amorfo, telloruro di cadmio o solfuro di cadmio) di minor costo che rendono questo sistema
di produzione di energia elettrica, sempre più conveniente.
Sono inoltre in sperimentazione celle solari con “nanocristalli”
o “cristalli quantistici” ovvero semiconduttori composti da un
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ridottissimo numero di atomi, capaci di sfruttare sia la luce
che il calore del sole e pertanto in grado di triplicare la produzione di energia, rispetto agli attuali sistemi fotovoltaici che
usano semiconduttori per convertire la luce direttamente in
corrente elettrica. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ingegneri dell’ Università di Stanrford, i quali hanno chiamato
hanno chiamato P.E.T.E. (acronimo di “photon enhanced
thermionic emission“) questo nuovo processo di solare
termico o termoelettrico, che potrebbe essere commercializzato a breve.
Ai pannelli di terza generazione si aggiungono le scoperte
dell’Università di Cambridge in Inghilterra sul fotovoltaico
flessibile che potrebbe, grazie all’ uso di materiali malleabili,
rendere più semplice e vantaggiosa economicamente l’installazione di impianti fotovoltaici. Lo studio riguarda lo sviluppo
del fotovoltaico organico: al posto del silicio si vanno ad utilizzare materiali meno costosi, a base di lunghe catene di
carbonio che simulano la fotosintesi delle piante verdi. Grazie
a questa tecnologia si realizzano materiali capaci di ottenere pannelli solari flessibili e trasparenti che possono essere
facilmente srotolati ed installati velocemente nelle strutture
degli edifici o addirittura direttamente sulle finestre quasi fossero complementi di arredo.
Altra novità che si affaccia all’orizzonte è quella del fotovoltaico trasparente ovvero pannelli a film sottile, trasparenti e
in silicio amorfo, in grado di integrarsi totalmente con l’edificio
e di essere posizionati anche su vetrate. L’innovazione tecnologica più rivoluzionaria arriva dalla Norvegia: uno spray
in grado di stendere delle pellicole fotovoltaiche capaci di
catturare le radiazioni solari . Si tratta di nanoparticelle metalliche e trasparenti, in grado di apporsi anche sulle vetrate
o su qualsiasi tipo di superficie. Secondo gli studiosi norvegesi che collaborano con l’Università inglese di Leicester, già
nel 2016 sarà disponibile sul mercato un piccolo dispositivo
capace di spruzzare particelle sulle superfici degli edifici, trasformandoli in impianti fotovoltaici.
DOSSIER 2
ENERGIA EOLICA
Il consumo di energia eolica è destinato ad aumentare
di quasi il 100% nei prossimi dieci anni. Oltre ai tradizionali design danesi a tre pale, si troveranno sul mercato nuove bozze a due pale e turbine eoliche ad asse
verticale per la generazione
di piccole quantità di energia. Per eliminare l’ impatto
ambientale e paesaggistico
si studia la creazione di siti
eolici off-shore, anche se
ciò richiede la costruzione
di lunghe linee di trasmissione.
ENERGIA EOLICA MARINA (OWP)
Impianti eolici sorgono anche al largo degli oceani.
In mare aperto, infatti, grazie alla maggiore forza del
vento rispetto alla terraferma, è possibile produrre più
energia ad un costo minore.
BIOENERGIA
E’ l’ energia ottenuta da biomasse come, ad esempio, il
biodiesel e l’etanolo. L’etanolo è a base di mais, mentre
il biodiesel è fatto con oli vegetali e grassi animali. Prodotte nei laboratori da fermentazioni e reazioni chimiche,
queste fonti energetiche sono molto più pulite rispetto ai
combustibili fossili. Bruciano per il 75% in maniera più
pulita rispetto al gasolio. Inoltre, la produzione di ozono
si riduce di quasi la metà. Essendo create dai raccolti
agricoli, producono minori emissioni di anidride carbonica e sicuramente non hanno il problema dell’estinzione.
L’unico elemento negativo: non sono al 100% verdi e il
loro processo di produzione è ad alta intensità energetica. Sebbene il loro potenziale di sfruttamento sia minore rispetto all’energia eolica e solare, il loro mercato
è destinato a raddoppiare nei prossimi dieci anni. Molti
veicoli in Brasile sono alimentati con etanolo.
ENERGIA DELLE ONDE OCEANICHE
Le potenti onde e la forza delle maree con le continue
fluttuazioni di pressione possono essere trasformate in
energia. Il potenziale di questa nuova fonte è enorme:
basterebbe da sola a fornire tutta l’energia elettrica di
cui ha bisogno il nostro pianeta; tuttavia, sono ancora molti gli ostacoli di ordine tecnico e ambientale alla
realizzazione degli impianti. Alcune multinazionali più
rinomate come la Shell, la Chevron , la Pacific gas &
electrics stanno lavorando per lo sviluppo di questa tecnologia, che può richiedere dagli otto ai dieci anni per
essere applicata commercialmente.
ENERGIA GEOTERMICA
Un flusso di acqua calda a getto, proveniente da sotto
il livello del suolo, è
una potenziale fonte
di energia. Generatori rotanti a turbina
vengono
utilizzati
per generare energia
in questi posti. Circa
180 progetti geotermici sono attualmente in corso negli Stati Uniti e la tecnologia viene sfruttata in almeno 15 stati. In California e
Nevada c’è il più grande mercato di questa tecnologia.
L’Italia è stata all’avanguardia con la costruzione delle
prime centrali geotermiche del mondo agli inizi del 1900.
Quasi tutti gli impianti nazionali sono concentrati sul
monte Amiata, con il 10% della produzione geotermica mondiale. Nonostante i nostri primati, oggi l’energia
geotermica è sfruttata in modo più efficiente in Islanda.
ENERGIA CINETICA
L’energia cinetica generata dai nostri passi può essere
convertita in energia elettrica pulita. In questo settore
il mercato ha già prodotto alcune interessanti scoperte
tecnologiche come delle speciali scarpe ( Nanopower
Instep) che generano 20W di energia elettrica per ogni
passo e sono in grado di fornire sufficiente energia per
i piccoli dispositivi elettronici come i portatili o i cellulari.
Vi sono poi sistemi di piastrelle, già immessi sul mercato, che sono in grado di generare elettricità verde dai
passi dei pedoni di una strada trafficata, o dei danzatori
di una pista da ballo.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
DOSSIER 3
I BIOCARBURANTI
Antonio Botticelli, Michele Marseglia e Michele Soragnese
Negli ultimi anni l’uomo è sempre più dipendente dai
combustibili fossili come il petrolio e il carbone. Da tempo si cercano quindi alternative alla benzina, e una delle
più valide è costituita dai biocarburanti. I biocarburanti
(o biocombustibili) sono prodotti agricoli in grado di sostituire la benzina e il diesel. La loro origine naturale
è più facilmente
riassorbibile dalla natura e consente di ridurre
del 70% le emissioni di gas serra
da trasporto privato e diminuire
l’importazione
di petrolio dall’estero. Esistono attualmente
quattro tipologie
di biocarburanti, che sono appunto divisi in biocarburanti di prima, seconda, terza e quarta generazione.
I biocarcuranti di 1° generazione sono quelli che possono contare su colture alimentari come materia prima.
Mais, soia, palma e canna da zucchero sono tutte ottime fonti facilmente accessibili di zuccheri, amidi e oli.
I biocarburanti di 2° generazione o lignocellulosici
utilizzano residui agricoli o residui di mais come fonte
per la produzione del biocarburante. I sistemi di produzione appositamente progettati utilizzano microrganismi
per lavorare una materia prima dura come la cellulosa
per estrarne zucchero poi fermentato. In alternativa processi termochimici vengono utilizzati per trasformare la
biomassa in liquido e poi gas trattato.
La 3° generazione di biocarburanti cerca di migliorare la qualità dei biocarburanti di secondo tipo. Quando
si parla quindi di biocarburanti di terzo tipo, ci si riferisce
ad organismi migliorati geneticamente, come mais e alghe, che se da una parte garantiscono minore rilascio
di CO2, dall’altra non sono accettati da numerosi paesi
del mondo, per il problema etico delle trasformazioni
genetiche.
L’ ultima frontiera in questo ambito è costituita dai biocarburanti di 4° generazione cioè da microrganismi
geneticamente modificati in grado di catturare grandi
quantità di CO2, microbi e batteri, in modo tale che que-
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
sti producano
combustibile.
La chiave per
l’intero processo è l’utilizzo del gas
serra CO2, un
sistema che
rende la produzione un
processo davvero in “negativo”. Tuttavia,
l’anello debole
della catena risulta nella tecnologia in grado di catturare la CO2 pura per fornirla ai microbi. Un’azienda californiana, sta cercando di realizzare un unico processo
per trasformare l’anidride carbonica in biocarburante
liquido, utilizzando un “convertitore” ad energia solare.
La società ritiene che il processo, chiamato eliocoltura
, potrebbe produrre fino a 80.000 litri di biocombustibili
all’anno allo stesso costo dei combustibili fossili.
Nell’ultimo periodo si sta studiando un interessante
processo prodotto dai comuni batteri e.coli, una delle
specie di batteri che vivono nell’intestino degli animali,
che sono necessari per la digestione corretta del cibo.
I ricercatori hanno individuato in questi batteri delle
sostanze in grado di creare dei biocarburanti di quarto
tipo.
Tutti questi sistemi mettono la genetica a servizio dell’
ambiente, in modo da creare fonti energetiche, pulite e
poco inquinanti.
Noi riteniamo che i biocarburanti di 4° generazione siano veramente la strada giusta per un futuro più verde!
DOSSIER 4
DESERTI E OCEANI DA COLTIVARE
Michele Marseglia
La produzione di biocarburanti richiede spazi enormi
per la coltivazione delle biomasse, che quindi sottraggono suoli coltivabili all’agricoltura. La soluzione a questo problema, di sfruttare le vaste superfici desertiche e
oceaniche, è giunta da più esperti mondiali e già sono
in arrivo i primi progetti di sperimentazione.
IL DESERTO
Fra Israele e la Giordania, a circa due chilometri dal Mar
Morto, dove la pioggia cade raramente e dove la tempe-
ratura media ad agosto è di 50°C un esperimento ha
dimostrato che si può far crescere alberi da frutto nel
deserto. Infatti, una società situata negli Emirati Arabi
Uniti, la DIME, ha creato una sabbia impermeabile idrofoba che si può stendere direttamente a terra o su una
superficie a strati.
e dove qualsiasi pioggia evapora lasciando dietro sali
che si accumulano nella parte superiore del terreno.
L’OCEANO
La NASA sta progettando sistemi per la coltivazione di alghe cresciute in appositi sacchetti di plastica in mare.
I grandi sacchetti di plastica riempiti con liquame verrebbero messi in mare e creerebbero un habitat molto
favorevole alla crescita di alghe. Questi sacchetti, creati
appositamente dalla NASA, avrebbero delle membrane
semi-permeabili che consentirebbero alle alghe di crescere, utilizzando un flusso di acqua dolce ottenuta per
evaporazione.
In sostanza si tratta degli stessi involucri che vengono già
usati dalla NASA per studiare il riciclaggio delle acque
sporche nelle missioni spaziali. Il vantaggio di tali sacchetti è che semplicemente questi galleggiano nel mare
quindi sarebbero facilmente utilizzabili e non farebbero
consumare acqua preziosa, altrimenti utilizzata per l’irrigazione in agricoltura.
Questo sistema di coltivazione della NASA lascia sempre più speranze al nuovo biocarburante di ultima generazione.
L’obiettivo è quello di impedire il rilascio della preziosa umidità che si forma nel deserto durante la notte,
rendendola disponibile alle radici delle piante. Questo
sottilissima coltre di “super sabbia” è attualmente in
fase di produzione al ritmo di 3000 tonnellate al giorno
e promette una rivoluzione nel deserto.
Mohammad Saeed Hareb, ingegnere della DIME, ha spiegato, che un foglio di sabbia impermeabile al di sotto della
sabbia del deserto potrebbe combattere la desertificazione e facilitare la crescita delle piante, anche nei climi
più aridi. Questo farebbe diminuire l’utilizzo di acqua
fino al 75%, oltre ad impedire l’utilizzo eccessivo delle
falde profonde acquifere. Addirittura sarebbe
possibile con il tempo coltivare in deserti dai suoli salini,
dove le precipitazioni sono ancora più basse
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
DOSSIER 5
LA NUOVA ECONOMIA DEI RIFIUTI:RICICLARE CO2
Michela Brienza e Wanessa Di Sapio
l termine economia dei rifiuti si riferisce alla tendenza
a sfruttare l’anidride carbonica, responsabile del surriscaldamento del pianeta, per costruire nuovi materiali e
combustibili, col fine di eliminare il problema delle emissioni di CO2 , traendo profitti da un rifiuto che avrà nei
prossimi 20 anni altissimi costi di smaltimento.
L’ultima conferenza sul Clima di Durban ben ha evidenziato la difficoltà di trovare strade comuni e soluzioni
condivise tra i vari paesi e soprattutto tra quelli maggiormente responsabili delle emissioni di CO2 come USA e
Cina,che devono impegnare ingenti capitali. La risoluzione al problema quindi, non è al momento univoca né
concreta. La stessa soluzione di sotterrare l’anidride carbonica in eccesso non convince perché ha costi altissimi.
Nel frattempo le principali società e ricercatori americani sperimentano metodi per produrre nuove energie.
Una società ha pensato di creare dei biocarburanti ricavati da ceppi di alghe che per crescere utilizzano l’
anidride carbonica.
Un laboratorio americano sta sperimentando un nuovo
modo di utilizzare l‘anidride carbonica come carburante per auto. Essa sarebbe riscaldata a circa 1200°c e
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
miscelata con acqua per creare vari idrocarburi del tipo
che già utilizziamo per le nostre automobili. Il processo
per il calore prodotto è energicamente piuttosto costoso
ma, risolto il problema del calore, questo può essere
economicamente e facilmente più realizzabile della
produzione di biocarburanti dalle alghe che richiedono
migliaia di ettari per un uguale paragone di utilizzo della
CO2.
Un’ altra società vorrebbe utilizzarla per fabbricare DVD
e CD e quindi racchiudere il CO2 nei materiali ma anche per fabbricare oggetti in plastica monouso perché
nel mondo ogni giorno vengono utilizzati milioni di oggetti di plastica.
Un ricercatore statunitense ha studiato l’ utilizzo dell’
anidride carbonica per produrre bicarbonato; durante
questo processo l’ anidride carbonica riesce a rimuovere anche i metalli pesanti.
Un’ azienda americana ha creato un processo che utilizza l’ anidride carbonica per diversi motivi. Ad esempio
ha trovato un metodo che mescola l’anidride carbonica
con i minerali di calcio polverizzati , per ottenere carbonato di calcio, una sostanza chimica industriale che
è utilizzata in migliaia di applicazioni come nel PVC o
nella sua forma più pura come intonaco.
DOSSIER 6
MOF E CARBONI ATTIVI
Gaetano Frisoli
Il numero 350 parti per milione, indica il limite di CO2 in
atmosfera che secondo gli scienziati non si dovrebbe
oltrepassare per evitare le conseguenze del surriscaldamento. Oggi siamo a 392 con la necessità di cambiare subito rotta.
La grande scommessa per le imprese del settore chimico è quella di catturare, senza dispendio di energia,
l’anidride carbonica prodotta dai grandi impianti a carbone o dal settore dei trasporti.
Negli USA molti scienziati stanno tentando di creare
una nuova generazione di materiali solidi porosi , in grado di intrappolare le molecole di CO2. Tali solidi sono
derivati del carbonio che diventano dei veri e propri
setacci molecolari per CO2; queste molecole formano
una grande rete in grado di riuscire a catturare alcune
sostanze chimiche.
In prima linea in questo settore c’è il laboratorio di
OMAR YAGHI presso l’Università della California, che
nel corso degli ultimi dieci anni ha contribuito a creare un nuovo settore della chimica industriale con delle
sostanze organiche: i MOF il quali già si pensa possano diventare la base per trattenere in modo stabile
idrogeno nei serbatoi o CO2 in impianti, fungendo da
depuratori.
Ad occhio nudo i MOF assomigliano a delle pietre porose o spugne, con una struttura a nido d’ape. Secondo
le ricerche, ci vogliono due minuti per far rilasciare 1
grammo di CO2 da ogni grammo di MOF per poi essere
il materiale nuovamente pronto per un ulteriore uso. Il
segreto del MOF risiede nella molecola composta da
molecole di metalli connessi fra loro da legami organici
che possono essere facilmente modificati. Il laboratorio
ha realizzato migliaia di versioni diverse delle molecole,
per testare quale fosse la forma corretta per assorbire
al meglio CO2. La sostanza MOF potrà essere facilmente applicata al settore industriale e in particolare ai
grandi impianti a carbone. Si pensa che a breve la molecola sarà pronta per entrare in commercializzazione
su scala industriale.
Il Dipartimento dell’energia degli USA ha recentemente
annunciato un altro progetto di ricerca di una particolare
forma di carbone attivo.
Il carbone attivo è estremamente poroso e viene utilizzato per assorbire veleni e nel risanamento delle acque
di falda o di trattamento delle acque reflue. Il nuovo carbone attivo è dotato di due diverse dimensioni dei pori,
chiamati mesopori e micropori, ed è in grado di incrementare ulteriormente l’ assorbimento di CO2 rispetto
al tradizionale carbone attivo.
L’uso di materiali solidi per catturare CO2 al posto dei
liquidi rappresenta una interessante alternativa, nel panorama delle possibili soluzioni al problema del riscaldamento del pianeta.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
DOSSIER 7
ALBERI ARTIFICIALI
Michele Soragnese
L’anidride carbonica aumenta, gli alberi che l’assorbono e la trasformano in ossigeno diminuiscono. Sarebbe
bello se gli alberi potessero aumentare in modo rapido,
proteggendo noi ed il nostro Pianeta dall’inquinamento,
ma occorrerebbe una superficie immensa!
Questo deve aver pensato Klaus Lackner, docente di
Geofisica al Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e la Terra presso la Columbia University, prima di
progettare SCRUBBER, l’albero artificiale. Scrubber
contrasta gli effetti negativi del disboscamento perché
funziona come un albero, le cui foglie sono costituite da
un grande pannello radiatore in grado di assorbire ogni
giorno una tonnellata di anidride carbonica: l’equivalente di ben 1000 alberi! Inoltre, dopo aver intrappolato la
risulta quanto meno improbabile per un’applicazione
pratica. Al momento persistono anche problemi di stampo prettamente finanziario, dato che un albero sembra
possa costare, al minimo, 20mila euro - con la prospettiva di 48 miliardi di dollari necessari solo per costruire la
foresta necessaria all’assorbimento della CO2 emessa
dal parco auto statunitense.
Secondo gli esperti di geoingegneria questa potrebbe
essere una delle risposte per ridurre il problema dell’
effetto serra del conseguente surriscaldamento climatico. Attualmente nelle Università americane sono allo
studio altre tecniche di geo-ingegneria planetaria, come
aumentare l’abedo terrestre per diminuire la temperatura al suolo usando superfici chiare e riflettenti sui tetti o
CO2, Scrubber la comprime al punto da liquefarla e utilizzarla poi per il confezionamento di fertilizzanti e carburante. Fino all’invenzione del team di Lackner, questo
processo non era mai stato adottato perché era sempre
risultato estremamente complicato separare l’anidride
carbonica dalle resine alle quali si combinava, processo
riuscito al team della Columbia University, grazie all’uso
calibrato di semplici correnti di aria umidificata.
Questi alberi, che somigliano piuttosto a dei giganteschi scaccia-mosche, sfruttano la reazione chimica tra
l’idrossido di sodio che contengono al loro interno e
l’anidride carbonica presente nell’atmosfera: una volta
realizzato il contatto, il risultato è una soluzione liquida di carbonato di sodio che – come al solito - non si
sa bene dove smaltire. La sempreverde soluzione di
sotterrarli in caverne ad hoc, ad un più attento esame
coltivare piante che riflettono
più luce, o coprire le facciate
di coltivazioni di alghe con
la possibilità di farne, in un
secondo momento, biocarburanti.
Secondo noi cercare soluzioni tecnologiche che assorbano CO2 può essere utile ma non elimina il problema. Solo riducendo le emissioni al minimo e facendo in
modo che tutti i paesi del mondo collaborino con capitali
e impegni a scadenza, si potrà sperare nella risoluzione
seria del problema! Purtroppo le conclusioni dell’ ultima
Conferenza sul clima a Durban, in Africa, che ha prorogato i termini di scadenza degli impegni presi a Tokio,
non lasciano per il momento intravedere una soluzione
rapida al problema.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
DOSSIER 8
LE BIOPLASTICHE
Luigi Fattibene e Renato D’ Alessandro
“Continuare o non continuare a produrre plastiche
usando il petrolio?”
Molti si interrogano così sul futuro della plastica, ma i
ricercatori sanno che continuare a usare petrolio per
produrre plastiche sarebbe un grande spreco di oro
nero e soprattutto una cosa impossibile per l’ aumento
dei costi di produzione.
In questi ultimi anni molte
aziende stanno cercando di
creare materiali
alternativi, naturali ed ecocompatibili con cui
sostituire il petrolio. La ricetta
del futuro per la
produzione delle
materie plastiche prevede una varietà di catalizzatori
che reagendo con le emissioni di CO2, formano polimeri. Un’azienda americana ha persino creato PELLET di
BIOPLASTICA usando microrganismi che utilizzano
gli zuccheri digerendoli e trasformandoli in polimeri; in
questo modo si riciclano rifiuti e si creano bioplastiche.
Il pellet può essere poi fuso e rimodellato per creare
una vasta gamma di prodotti e materiali. Ora si punta a
creare materiali biodegradabili, ottenuti da risorse rinnovabili.
Tra le aziende che utilizzano CO2 per creare polimeri
per materie plastiche, vi è la NOVOMER che ha già immesso sul mercato un materiale plastico, composto al
50% da biossido di carbonio. Questo prodotto presenta
numerosi vantaggi. Il tempo di decomposizione è di
qualche mese in compostaggio contro i 1000 anni richiesti dalle materie plastiche sintetiche derivate dal
petrolio. Questa bioplastica ha il pregio di non rendere
sterile il terreno sul quale viene depositato. Inoltre dopo
l’uso, consente di ricavare concime fertilizzante.
Un altro passo in avanti per le bioplastiche arriva dall’industria alimentare. Per evitare l’ ossidazione è essenziale tenere l’ossigeno al di fuori degli alimenti
confezionati. Plastiche come PE (polietilene) e PP
(polipropilene) sono eccellenti per il blocco dell’umidità
ma per tenere fuori l’ossigeno dagli imballaggi devono
essere rivestite di costosi polimeri sintetici. La IRIS, una
società di ricerca con sede a Barcellona, ha creato un
nuovo imballaggio che sostituisce le componenti sintetiche con fibre di plastica rivestite con proteine derivanti
dal siero del latte.
Dopo l’utilizzo, le proteine del siero del latte possono
essere chimicamente rimosse e la plastica sottostante può essere facilmente riciclata. Oltre al risparmio di
denaro e di materie prime, questa nuova applicazione
potrebbe utilizzare i milioni di tonnellate di siero di latte
che finiscono nelle discariche europee. Il siero di scarto,
raccolto dai produttori di formaggio, filtrato ed essiccato
per estrarre le proteine del siero di latte puro, può infatti
essere utilizzato in diversi strati sottili per creare una
pellicola di plastica da utilzzare negli imballaggi alimentari. Anche se la confezione è soggetta ancora ad analisi per il brevetto, i ricercatori si aspettano che venga impiegata nei prodotti di consumo almeno entro un anno.
Inizialmente si prevede l’utilizzo della bioplastica come
imballaggio per prodotti di cosmesi e successivamente
come imballaggio alimentare.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
DOSSIER 9
PLEXIGAS BIOSINTETICO
Gaetano Frisoli
Alcuni ricercatori in un università della Germania (Duisberg Essen) hanno scoperto un enzima batterico in
grado di creare il materiale per fabbricare il PLEXIGLAS. Con questo
enzima si potrebbe fornire un nuovo
percorso per la produzione di materie
plastiche senza utilizzare combustibili fossili o produrre rifiuti tossici.
E’ la prima volta che gli scienziati
scoprono un percorso “biosintetico”
per creare il Plexiglas, la trasparente
e resistente materia plastica spesso
utilizzata come superficie intangibile
e alternativa al vetro. L’opinione dei
ricercatori è che il vetro acrilico( plexiglas) grazie alla recente scoperta dell’enzima ha la possibilità di entrare in
commercio entro un decennio.
Rohwerder e il suo collega Roland
Müller del Centro di Ricerca Ambientale in Germania, inizialmente sono
partiti dallo studio di un metodo di
biodegradazione terziario del metil
butil etere (MTBE), un additivo della benzina. In un documento pubblicato nel giugno 2006,gli scienziati, han-
no descritto come un enzima possa degradare l’MTdell’enzima che produce 2-HIBA,
una delle sostanze utilizzate nella produzione del lplexiglas. Il team tedesco è partito a fare ricerca per sviluppare l’enzima e
poter creare del vetro acrilico L’enzima in
questione produce 2-HIBA, che dopo una
serie di semplici reazioni bio chimiche può
essere trasformato in PLEXIGLAS BIOSINTETICO.
Il Plexiglas è molto diffuso e molti stavano studiando un sistema per produrlo utilizzando metodi biologici. Produrlo quindi
sarà un grande risultato per l’industria chimica. Una società tedesca ha già comprato il brevetto per questo enzima batterico e
l’uso del vetro acrilico potrà diventare una
realtà nel giro di dieci anni.
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DOSSIER 10
COMPOSTAGGIO DEI
RIFIUTI E CONCIMI ORGANICI
Antonio Botticelli
E’ chiaro: per inquinare
meno la natura bisogna
cambiare modo di pensare e di agire. Soprattutto bisogna cambiare
il modo di coltivare il
terreno e una soluzione per ridurre l’inquinamento del terreno è
il compost, cioè l’insieme dei rifiuti organici .
Esso infatti, è il più antico concime naturale:
mantiene fertile e sano
il terreno ed inoltre nutre in modo naturale le
piante. Con la raccolta differenziata dei rifiuti organici e
il loro compostaggio, noi produciamo non soltanto un
ottimo concime per le nostre piante ma diamo soprattutto un grande contributo all’ambiente, concimando
in modo ecologico senza ricorrere a prodotti chimici.
Ormai in tutte le regioni d’Italia stanno fiorendo stabilimenti e industrie che trasformano i rifiuti organici in
concimi naturali e, se tutti gli agricoltori usassero compost, oltre a inquinare meno, favorirebbero il consumo
di cibi genuini. Il concime organico deriva dal naturale
processo di decomposizione della sostanza organica
che, attraverso degli appositi macchinari, i biotrituratori,
produce il compost.
Inoltre, la pianta coltivata con un concime organico risulta essere più resistente ed il terreno ne ricava ovvi vantaggi in termini di assunzione di sostanze che rendono
il terreno più fertile. Il compost , inoltre, migliora le condizioni della pianta e del terreno. Questo miglioramento
è naturalmente progressivo nel tempo e permette:
• Un maggiore assorbimento d’acqua
• Una maggiore aerazione e nitrificazione e una più
rapida decomposizione dei residui organici
• Un maggiore potere di assorbimento e quindi minori
perdite di elementi fertilizzanti per dilavamento
• Disponibilità di elementi fertilizzanti più regolare nel
tempo.
Il concime è adatto ad ogni tipo di pianta ed inoltre è
molto economico: un motivo in più per farne uso. Nell’ultimo periodo si è sviluppato molto il compostaggio
domestico, cioè un sistema che permette di trasformare i rifiuti organici domestici in compost, attraverso le
compostiere. Queste compostiere
permettono
di
produrre del concime attraverso
un processo naturale. Il bello delle
compostiere è che
possono essere
sistemate anche in
un piccolo spazio
della casa o del
giardino. Queste
piccole strutture
sono state sistemate anche in alcune scuole, costituendo non solo un
contributo all’ambiente ma anche un esempio di rispetto
della natura per i giovani alunni.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
DOSSIER 11
INNOVAZIONI ECOLOGICHE
Brienza Michela, Di Giovanni Maria Pia, Di Sapio Wanessa Pia e Silvana Russo
Le innovazioni ecologiche non riguardano solo il settore
tecnologico, ma anche altri settori come la moda, il design, l’architettura, il cibo...
Riporto qui di seguito alcune interessanti novità green.
Nel 2007 si è calcolato che sul pianeta ci sono 3 miliardi
di cellulari: troppi! Il marketing dei cellulari ci invoglia a
cambiare e il risultato è che la durata di
un cellulare è minore di un anno. I cellulari più sono sofisticati e più consumano
energia e le case produttrici per evitare
questo spreco corrono ai ripari con cellulari ecologici anche perché le onde
elettromagnetiche dei ripetitori danneggiano la salute
dell’uomo. Così la cinese Hi-Tech Wealth ha creato un
cellulare che si ricarica ad energia solare: basta un’ora
di ricarica solare per 40 minuti.
Dato il costo eccessivo delle cartucce per stampanti e
l’inquinamento che immettono,i designer hanno pensato di creare un nuovo tipo di stampante,denominata
RITI. È molto curiosa,perché al posto delle abituali cartucce ad inchiostro utilizza i fondi di caffè o di tè. Si tratta di un progetto sostenibile,molto facile da utilizzare.
Basta,infatti,inserire il caffè o il tè in uno scomparto che
si trova nella parte superiore della stampante,inserire il
foglio e muovere lo scomparto da destra verso sinistra o
viceversa,in modo tale da stampare il materiale,in bianco e nero. Poi basterà ripulire il contenitore dai fondi di
caffè. Si può utilizzare anche caffè liquido in quanto la
stampante è dotata di un bicchierino nel quale si può
versare. Utilizzando questo nuovo modello di stampante si risparmia molto denaro per l’acquisto di cartucce
ad inchiostro e non si spreca elettricità, in quanto per
stampare basta un movimento manuale.
È stata presentata a New York
per la Greener Gagets Design
Competition dal suo ideatore Jeon
Hwan Ju.
Siccome i bevitori di caffè sono
sempre in aumento, questo nuovo tipo di stampante potrebbe,in
poco tempo,affermarsi nell’economia sostenibile. Questa stampante può essere utilizzata anche
nei posti di lavoro. Inoltre il colore
della stampante non è comune inchiostro nero ma marrone e chissà
se quando stampa emette anche
quel gradevole profumo di caffè!
L’architettura e il design per la
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
DOSSIER 12
casa hanno ormai
raggiunto alti livelli
di eco compatibilità sia nelle tecnologie sia nei materiali sempre più
naturali e volti al
risparmio energetico. Tra i materiali
di isolamento termico viene sempre
più utilizzata la cosiddetta “lana di roccia”. La lana di
roccia è stata scoperta nelle isole Hawaii agli inizi del
secolo scorso e deve la sua origine al processo di solidificazione, sotto forma di fibre, della lava vulcanica,
lanciata in aria durante le attività eruttive.
Oltre ad essere un materiale prettamente naturale ed
avere una capacità di isolamento termico elevata, la
lana di roccia, grazie alla sua struttura a celle aperte,
è anche un ottimo materiale fonoassorbente. Più precisamente, è l’unico materiale che riesce a coniugare
in sé quattro doti fondamentali: isolamento termico,
fonoassorbimento, carattere ignifugo perché fonde a
temperature elevate, eco-compatibilità. È infatti tra i
pochi prodotti industriali ad avere un impatto positivo
sull’ambiente poiché permette di risparmiare fino a 100
volte l’energia utilizzata per la sua produzione.
Tradizionalmente usato per realizzare mobili orientali, oggi il bambù viene sempre più impiegato anche
nel design occidentale, come materiale ecosostenibile col quale costruire mobili innovativi e resistenti. Il bambù infatti è diventato materiale interessante
anche per i più moderni designer, grazie ai progressi della tecnologia che negli ultimi anni ha permesso
di lavorarlo in modo da ricavarne dei listelli rettificati.
Il bambù è la pianta con la crescita più rapida al mondo
e si riproduce spontaneamente.
E oltre ad essere facilmente reperibile, flessibile, duttile
e leggero, se opportunamente lavorato diventa anche
duro e stabile. Vari designer hanno scelto il bambù per
la realizzazione dei loro progetti coniugando la sapienza artigianale orientale con la moderna tecnologia occidentale.
Fra essi troviamo la chaise-longue da esterno chiamata
Lofoten Lounger disegnata dall’australiano Corey Baker,
realizzata in bambù, senza l’uso di vernici tossiche e
tanto sinuosa da sembrare quasi una seduta in tessuto.
Lo stesso effetto scultoreo si trova nella Bamboo Chair
di Renè VeenHuizen, realizzata con listelli intrecciati.
Singolarissima è poi la proposta di Laura Martini “ STICK YOUR GUM HERE”, cioè “attacca qui la tua gomma da masticare” che mira a rieducare il cittadino al
rispetto dell’ambiente, combattendo la cattiva abitudine
di attaccare chewingum dietro lo schienale della sedia.
Questo progetto è volto ad aumentare il senso civico,
l’educazione e a diminuire i costi di smaltimento per il
recupero delle chewingum.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
DOSSIER 13
UNA BARCA DI BOTTIGLIE PER RICICLARE DI PIÙ
Ilaria Nunno e Monica Russo
L’ obiettivo che da anni si cerca di raggiungere in diversi
paesi è quello di riciclare quantità significative di rifiuti.
Nel nostro Paese si fa la raccolta differenziata, ma molte
persone ancora non accettano questa modalità di smaltimento dei rifiuti. Ben vengano quindi le campagne di
sensibilizzazione!David Mayer de Rothschild con alcuni
collaboratori ha costruito una
barca fatta solo da bottiglie
di plastica usate, per fare in
modo che nel mondo la gente
capisse quanto è importante
il riciclaggio di questo materiale.
La barca si chiama Plastiki
ed è un catamarano di plastica, e adesivo ecologico. È
lunga 20 metri e l’ energia
usata a bordo è data dai pannelli solari e da una dinamo
azionata da una bicicletta.
Sono state usate per la usa
costruzione circa 13.000 di
bottiglie e moltissime buste di
plastica. Plastiki è partita il 20
marzo da San Francisco, in California, ed è approdata
circa tre mesi dopo a Sydney in Australia, dopo aver
percorso 15.000 chilometri per mare.
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
L’ equipaggio del Plastiki ,formato da sei persone coraggiose, si è diretto alla cosiddetta “isola di plastica”
che è una sorta di isola dove i rifiuti buttati a mare da
tutto il mondo circolano liberamente in una corrente vorticosa nel bel mazzo del Pacifico.
L’ avventura del Plastiki ha voluto denunciare soprattut-
to l’ inquinamento dell’oceano
Pacifico dove ogni anno moltissimi uccelli marini, mammiferi acquatici e tartarughe
muoiono avvelenati dai rifiuti
o imprigionati dalla plastica
buttata in mare.
I mari e gli oceani stanno
diventando una discarica a
cielo aperto con tutte le conseguenze sulla fauna marina
e l’alimentazione umana. Il
riciclaggio è l’ unico sistema
che consente di diminuire in
modo significativo i rifiuti ed
è proprio per questo che tutti
dobbiamo continuare a fare
la raccolta differenziata, perché un piccolo gesto come
questo rende più vivibile ogni luogo!
DOSSIER 14
DOSSIER
Segnali dal verde
L’ Istituto Comprensivo di
Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni
partecipa alla VI edizione del
Concorso Nazionale ed Internazionale
giornalisti Nell’erba
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
ISTITUTO COMPRENSIVO
Scuola Infanzia,Primaria e Secondaria di 1° Grado”
BOVINO-CASTELLUCCIO DEI SAURI- PANNI
Via dei Mille, 10 – 71023 BOVINO (FG)
Tel. 0881 96 30 89
e-mail: [email protected] - PEC: [email protected]
Sito web www.istitutocomprensivobovino.it
Codice fiscale 80031240718 Codice Scuola FGIC81600N
Dirigente Scolastico prof. DE MASI Gaetano
PROGETTO d’ ISTITUTO
Referente: prof.ssa GESUALDI Anna Maria
Parola
nostra!
Segnali dal verde
Redazione di Bovino
Scuola Secondaria di Primo Grado
Alunni:
Classe II A
Brienza Michela, D’ Alessandro Renato, Di Giovanni Maria Pia,
Di Sapio Wanessa, Fattibene Luigi, Lobozzo Michelangelo, Marseglia Michele,
Nunno Ilaria, Russo Monica, Russo Silvana,Travisani Antonio.
Classe III A
Botticelli Antonio, Gesualdi Maria Pia, Magnatta Marianna,
Morsuillo Alessandro, Lombardi Francesco, Rampino Carmen.
Classe III B
Frisoli Gaetano, Micco Mario, Soragnese Michele
PAESI NOSTRI 8
MONS. RENATO LUISI: UN VESCOVO DA RICORDARE
Maria Pia Gesualdi
Una delle chiese più interessanti di Bovino è lo splendido Cappellone di San Marco, detto anche il “cimitero
dei vescovi” perché vi sono sepolti tutti i più importanti
vescovi di Bovino. In origine era una piccola cappella
eretta tra il 1300-1400 in seguito alla traslazione delle spoglie del
Santo Patrono
di Bovino: San
Marco d’Eca.
E’ quindi diventato luogo di riposo per alcuni dei vescovi
più celebri della
diocesi. E l’ultimo che è stato
accolto in questo suggestivo
luogo è stato
Mons. Renato Luisi, ultimo vescovo residenziale della
diocesi del paese, le cui spoglie sono state trasportate
a Bovino lo scorso 13 novembre, è stata dunque allestita una cerimonia in suo onore, alla quale hanno inoltre partecipato il Vescovo della diocesi Foggia-Bovino,
quello di Lucera e tutta la giunta comunale di Bovino e
di Castelluccio Valmaggiore, il suo paese natale dove
nacque nel 1903. E’ stato deposto nella Basilica Concattedrale per sua volontà, il quale, pur avendo svolto il suo ministero pastorale (prima come Sacerdote e
dopo come Vescovo) in diverse
sedi (persino in Brasile), in una
lettera, scritta il 25 giugno 1985,
chiese con insistenza che la sua
sepoltura avvenisse a Bovino. Nel
1927 fu ordinato sacerdote presso
i Padri Gesuiti a Napoli. Fu considerato un dono di Dio alla sua Terra, per la sua personalità solare,
capace di sdrammatizzare situazioni, anche molto difficili. Viene
considerato da molti un uomo che
donava tutto se stesso per gli altri.
Un ex-allieva lo ricorda così: “era
difficile dimenticarlo per la chiarezza con cui parlava.” Era colto, se-
rio, felice, vivacissimo, gioioso;
aperto al dialogo, comprensivo
verso gli altri, attento alle persone e ricco di umanità. Nel
1943 Foggia fu devastata dai
bombardamenti della Seconda
Guerra Mondiale, che provocarono 20.000 vittime e tantissimi
feriti. Fu proprio Mons. Luisi ad
aiutare le persone colpite durante questo tragico periodo. Era
molto determinato e attento all’aiuto di tutti i bisognosi. Nel 1968
Foggia sentì il bisogno di attribuirgli
una medaglia d’ oro per il suo eroismo e per il coraggio
dimostrato durante i bombardamenti. Divenne vescovo
nel 1960 a Bovino e fu molto acclamato dal popolo, per
la sua bontà d’ animo e per la sua gioia. Non era mai
solo, infatti era sempre circondato da giovani. Ovunque
andasse, veniva accolto festosamente proprio come
succedeva nel nostro piccolo paese, dove acquistò il
Castello Ducale dai Guevara. Risedette a Bovino solo
per tre anni. n seguito venne trasferito a Foggia, dove
insegnò al Liceo Classico V. Lanza per venticinque
anni, alla Curia e alla Fuci ( Federazione Universitaria
Cattolica Italiana).
In una delle sue missioni in Brasile si ammalò di una
malattia tropicale inguaribile.Passò gli ultimi tre anni
della sua vita in vari ospedali e morì nel 1985.
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NOTIZIE dal MONDO 9
STEVE JOBS: IL GENIO DELLA TECNOLOGIA
llaria Nunno e Monica Russo
Il 2011 sarà ricordato come l’anno della morte di Steve Jobs, che è passato a miglior vita dopo aver combattuto contro un male incurabile. Steve Jobs rimane
in assoluto l’uomo che ha cambiato la vita delle generazioni future nell’ ambito della comunicazione e può
essere definito il padre della rivoluzione informatica.
Ma chi era Steve Jobs e quali invenzioni si devono a
lui?
Steve Jobs,i, informatico , inventore e imprenditore statunitense é stato il fondatore della APPLE INC e della
società NEXT COMPUTER. Si è dedicato a svolgere il
ruolo di amministratore delegato di PIXAR ANIMATION
STUDIOS prima del suo acquisto da parte della WALT
DISNEY COMPANY. E’ stato classificato come il primo
tra i 25 uomini d’affari più potenti e ricchi. È noto per aver
presentato al grande pubblico il primo personal computer con il mouse ( Apple Lisa ) e prodotti di successo
come l’ iPod, l’iPhone e l’iPad. Steve Jobs ha davvero
rivoluzionato la storia della tecnologia, con le sue innumerevoli invenzioni; prima fra tutte il computer, che fu
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inventato da Steve Wozniak insieme a Steve Jobs
nel 1976.La sua
seconda innovazione è stato l’
iMec (1998) che
ha conquistato il
mercato, unendo
un monitor a un
computer.
Nel 2003 nasce l’
iTunes che serve
ad acquistare la
musica online e
che nel 2008 diventa il maggior venditore di musica negli
Stati Uniti. Nel 2007 l’iPhone
fa il suo ingresso nel mondo
della telefonia, e grazie ad
esso l’Apple diventa il produttore di cellulari più importante al mondo. Nel il 2010
altre compagnie avevano già
elaborato computer tablet
prima dell’iPad ma nessuna
era mai riuscita a presentarlo
in pubblico, e perciò anche
questa invenzione viene attribuita alla compagnia di Steve
Jobs. L’ ultima invenzione di
Steve Jobs è l’ iPad 2 (2011),
che è spesso solo 8,8 millimetri e pesa 600 grammi. Serve per navigare sull web,
controllare la posta elettronica, guardare film, leggere
libri, ecc… Con questo oggetto tutto diventa assolutamente possibile e naturale.
Steve Jobs verrà ricordato sempre per la sua capacità
di inventare innovazioni tecnologiche che hanno cambiato la vita delle generazioni future. Per noi ragazzi
rimane un esempio di genio moderno, simbolo di studio
e dedizione ad un’idea. Ma in fondo non sono le idee
che muovono il mondo?
NOTIZIE dal MONDO 10
THE KILLERS
Silvana Russo
Il rock è uno stile che può essere
ascoltato da tutti. Tra i vari gruppirock ascoltati dai giovani, vi è una
band rock, I killers, seguita soprattutto dagli adolescenti . I componenti
sono il cantante Brandon Flowers, il
chitarrista Dave Keuning, il bassista
Mark Stoermer e il batterista Ronnie
Vannucci Jr . Anima e simbolo della
band è THE CAPTAIN. Il Captain è
diventato un personaggio molto noto
soprattutto grazie al ruolo di Babbo
Natale nei due video natalizi dei Killers. Il suo soprannome invece deriva dalle scenette di cui è protagonista per il sito delle VIctims, intitolate
‘’Questions with The Captain’’.
Brendon Flowers è l’ autore della
maggior parte delle canzoni. Una delle canzoni che ha
avuto molto successo, soprattutto per il suo significato,
è HUMAN.
‘’Ho fatto del meglio per notare
quando la chiamata è venuta meno
sul palco della resa
mi ci hanno portato,
ma sono stato gentile
e a volte divento nervoso
quando vedo una porta aperta
chiudi gli occhi, libera il tuo cuore
taglia la corda siamo umani o siamo ballerini?
il mio segno è vitale, le mie mani sono fredde
e sono in ginocchio cercando la risposta
siamo umani o siamo ballerini?
porta i miei rispetti alla grazia e alla virtù
manda le mie condoglianze alla bontà
salutami l’anima e il romanticismo
hanno sempre fatto il meglio che potevano
e la devozione così a lungo mi ha
insegnato tutto quello che so
ti saluto, augurami buona fortuna
devi lasciarmi andare
siamo umani o siamo ballerini?
il mio segno è vitale, le mie mani sono fredde
e sono in ginocchio cercando la risposta
siamo umani o siamo ballerini?
il tuo sistema starà bene
quando sognerai casa tua stanotte?
non stiamo ricevendo nessun messaggio
fammi sapere, il tuo cuore continua a battere?
siamo umani o siamo ballerini?
il mio segno è vitale, le mie mani sono fredde
e sono in ginocchio cercando la risposta
siamo umani o siamo ballerini?
devi farmelo sapere
siamo umani o siamo ballerini?
il mio segno è vitale, le mie mani sono fredde
e sono in ginocchio cercando la risposta
siamo umani o siamo ballerini?’’
La canzone fa riferimento al nostro modo di vivere, se
agiamo come umani o se siamo schiavi di un sistema
che ci obbliga a comportarci tutti nello stesso modo ed
aver una visione unica della vita, insomma ci porta a
essere come dei ballerini che si muovono all’unisono
senza la possibilità di una libera interpretazione, che
all’interno della sfera della danza è visto come una stonatura, come un imperfezione. I Killers sono un gruppo
alternative rock come il loro stile, e la loro musica piace
proprio per questo.
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TENDENZE 11
LA TELEVISIONE DEGLI ADOLESCENTI
di Renato D’Alessandro e Luigi Fattibene
Oggi gli adolescenti trascorrono molto tempo davanti alla tv
o al computer. Addirittura il 7%
dei ragazzi in età compresa tra
i 12 e i 15 anni sta quattro ore
al giorno davanti ad un monitor
e i programmi più seguiti sono
per lo più reality , serie tv, cartoni animati, talent show, varietà televisivi. Le trasmissioni
più viste, anche attraverso il
pc o i telefonini di ultima generazione, sono Le iene, Striscia la notizia, Dragon ball,
I Simpson, La vita secondo
Jim, Chuck, Big bang teory,
Zelig off,Tutti pazzi per amore 3, Amici, Colorado…
Si tratta in gran parte di spettacoli comici o musicali o di
notiziari-scoop che possono
essere seguiti tranquillamente
con uno giusto spirito critico.
Ultimamente in tv vengono
trasmessi sempre più frequentemente i cosiddetti Reality
show, dall’inglese spettacolo
della realtà, spesso abbreviato
con il solo nome di “reality”, che
sono programmi in cui vengono proposte situazioni vissute
direttamente dai protagonisti
(persone comuni o famose)
che non seguono un copione,
ma si comportano esattamente
come farebbero nella loro vita
reale. Il tutto termina con un
vincitore ad eliminazione, di solito nominato dagli spettatori. Grande fratello, L’isola dei famosi, La pupa e
il secchione, hanno indici di ascolto elevatissimi ma a
giusta ragione possono essere considerati televisione
spazzatura (Trash), perché i protagonisti, privi di un talento ed una popolarità reali, sono disposti a tutto per
far parlare di sé e diventano veicolo per noi ragazzi di
modelli di comportamento poco morali e sbagliati nella
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vita quotidiana. Quindi invitiamo i nostri lettori a non seguire
questo tipo di trasmissioni perché confondono solo le idee!
Le serie televisive non vanno
confuse con i serial tv che
sono le soap opera, divise
in puntate la cui fine è l’inizio
di quella successiva per cui la
trama incomincia con la prima
puntata e termina con l’ultima:
sono lunghissimi… Beautiful
ha raggiunto le 6.000 puntate
e la prima è andata in onda in
U.S.A. ben 25 anni fa!
Nella serie, invece, ci sono
episodi che hanno inizio e fine
ma che sono comunque legati
l’uno all’altro dalla trama generale. Di recente successo: Don
Matteo, che ha raggiunto la 8^
serie, Un medico in famiglia,
e Distretto di polizia. Questo
tipo di trasmissioni è più sano
e accessibile a tutti.
Poi ci sono anche le situation
comedy (dette più comunemente sit-com o sitcom) caratterizzate dal genere della
commedia, dalla durata corta
(20 minuti) di un episodio e
dall’ambientazione
ristretta
(un ufficio, un appartamento, una classe). Famosissimi
sono Camera cafè, No ordinary family, Una famiglia del
terzo tipo.
A volte presentano una comicità banale ma divertente
e vanno prese con la giusta leggerezza. Insomma la tv
è un grosso scatolone in cui si trova di tutto e di più, e
per tutti i gusti.
A noi la scelta, che deve essere sempre oculata per non
rischiare di diventare semplici contenitori o addirittura
bidoni della spazzatura!
TENDENZE 12
LA SHOAH ATTRAVERSO IL CINEMA
Michelangelo Lobozzo e di Antonio Travisani
Il termine shoah significa “catastrofe e disastro è stato
adottato in tempi più recenti per descrivere la tragedia
ebraica durante gli anni della seconda guerra mondiale
In questo periodo vennero sterminati dai Tedeschi sei
milioni di ebrei. Ogni anno il 27 gennaio si celebra la
giornata della memoria per ricordare alle nuove generazioni quello che è successo affinché non accadano mai
più simili barbarie. Tra i film sulla shoah ne segnaliamo
alcuni che sono veramente degni di essere visionati
La vita è bella è un film di Roberto Benigni e Nicoletta
Braschi ed è stato prodotto in Italia nel 1998 . Si tratta
di una commedia-storica, nella quale un padre cerca
disperatamente di camuffare al figlioletto la tragica realtà del campo di concentramento, nel quale sono stati
rinchiusi.
Il bambino con il pigiamo a righe è un
film prodotto nel 2008
dove i protagonisti
sono Bruno e Shmue
. Si tratta di vicenda
in cui le vite dei due
bambini, uno tedesco
e l’altro ebreo,si incrociano e uniscono in un
tragico destino.
Il pianista è stato prodotto nel 1998 ed è interpretato dalla Adrien
Brody . Questo film,
tratto da un romanzo
anonimo, narra la vicenda di un bravissimo
pianista che sfugge al
rastrellamento e riesce
a nascondersi ai Tedeschi, fino alla fine della
guerra quando viene
scoperto da un ufficiale nazista che riconosce il suo talento musicale e lo salva.
Il treno della vita è stato prodotto nel 2009 e l’ attore principali
è Radu Mihaileanu. Questo film
è una commedia che narra in
modo divertente il tentativo di un
gruppo di ebrei di sfuggire ai Tedeschi, viaggiando su un treno
vestiti da ufficiali nazisti.
Defiance è ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale. I protagonisti sono tre fratelli Tuvia (Daniel
Craig), Zus( Liev Schreiber) e Asael (Jamie Bell), che
combattono contro i Tedeschi per difendere un gruppo
di compaesani che si sono nascosti in un bosco.
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SPORTIVI SEMPRE 14
LA LEZIONE DI MARCO
Francesco Lombardi
Il 23 ottobre 2011 in occasione del gran premio di Sepang in Malesia, un noto campione del motociclismo è
rimasto vittima di un incidente mortale. Nel corso del
secondo giro della gara ha perso il controllo della sua
moto e, cercando di ritornare in carreggiata, ha tagliato
la pista ai piloti Edwards e Rossi che lo hanno investito
involontariamente. La notizia della sua morte ha colpi-
to profondamente i cuori di tutti gli italiani ed inoltre ha
invitato ognuno di noi a riflettere sul destino di un giovane brillante, fuoriclasse anche nella vita di tutti i giorni. Marco Simoncelli era nato a Cattolica il 20 gennaio
1987 ed è stato uno dei piloti più popolari e preparati.
Conosciuto dai suoi fan e da tutti gli appassionati con il
nomignolo di “Super Sic”, aveva iniziato a correre all’età
di 7 anni con le minimoto. Nel 2002 aveva debuttato nel
motomondiale in classe 125 per poi passare nel 2006
alla 250. Nel 2008 si era laureato campione del mondo
e nel 2010 era finalmente passato alla classe maggiore: la moto gp. La passione del giovane Simoncelli era
stata sostenuta in ogni modo dalla famiglia, ed in particolare dal padre, Paolo, che aveva chiuso la sua attività
commerciale per seguire la carriera del figlio.
Appassionato di carte da gioco, Marco sfidava spesso
i giornalisti e i meccanici a tre sette e nella vita era
spontaneo, schietto e disponibile come lo era in pista. Il
suo carattere da combattente lo aveva sempre contraddistinto nei duelli in pista. La Gazzetta dello Sport ha
dedicato a Marco un libro di 128 pagine Ciao Sic , il cui
ricavato è stato devoluto in beneficenza alla fondazione
intitolata a Marco Simoncelli e voluta dai suoi genitori.
Il libro ripercorre l’intera vita del grande motociclista
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
grazie alle numerose testimonianze, scritte appositamente per questo volume dai giornalisti che lo hanno
seguito in tutti questi anni. La cosa che ha colpito di
più gli appassionati, è che sia scomparso in maniera
tragica e improvvisa un ragazzo così giovane, positivo e pieno di vita. «Troppo perfetto per stare in questo
mondo» ha detto la fidanzata Kate.Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, suo grande amico,
nella gara di Valencia ha usato il casco del “Sic” e lo ha
ricordato così:- Ho deciso che ti ricorderò con un sorriso, con quel sorriso che avevi sempre. Ti ricorderò con
quell’esclamazione che ho avuto oggi quando ti ho visto
prima di partire con quel coso giallo in testa e gli occhiali
da sole, ho detto “ sic, fortuna che sei simpatico, perché
sei proprio brutto”. Ti ricorderò come quello che a Monza, quando ti ha visto è sceso dalla macchina, ha tolto il
casco e arrabbiato come una iena se n’è andato a piedi dopo aver perso. Ti ricorderò come “quel b******* di
Sic” che stava diventando un mostro. Ti ricorderò come
l’amico pazzo di Vale, quello del primo mondiale 125 cc,
quello che a inizio stagione lo volevano mettere nei casini perché “era violento”. Ti ricorderò come il campione
che sei sempre stato.. sei un grande e ti porterò per
sempre nel mio cuore.
A noi ragazzi rimarrà invece la sua lezione di vita: essere campione non vuol dire solo spingere al massimo
un accelleratore ma vivere pienamente la propria vita,
essere se stessi e coltivare sempre amicizie sincere.
MANGIANDO, MANGIANDO 15
CIOCOFRUTTA
Marianna Magnatta
La frutta è uno degli elementi essenziali della nostra alimentazione ed è inoltre, una fonte preziosa di vitamine,
sali minerali e fibre. Nelle scuole italiane sono stati realizzati vari progetti
come
“FRUTTA
NELLE SCUOLE”
volti a promuovere
i prodotti genuini
quali la frutta e la
verdura.
La frutta non è un
molto gradita ai ragazzi ma se trasformata in dolce può diventare molto
appetibile, soprattutto se è ricoperta di cioccolato!
Ecco alcune ricette di frutta al cioccolato destinate ai
più golosi ma che sicuramente soddisferanno il palato
di tutti .
il picciolo; sbucciare i kiwi e le banane e tagliare entrambi i frutti a rondelle
Prendere degli spiedini di legno e infilare la frutta avendo cura di alternare i tipi.
Quando il cioccolato sarà completamente fuso immergere gli spiedini facendo in modo che la frutta sia
ricoperta completamente. Tritare le nocciole in modo
grossolano e distribuirle su un foglio di alluminio, adagiarvi gli spiedini e rotolarli delicatamente nella granella. Tenerli almeno un’ora in frigorifero per far solidificare
il cioccolato.
FRUTTA AL CIOCCOLATO FONDENTE
SPIEDINI DI FRUTTA
Gli spiedini di frutta al cioccolato sono un’alternativa
golosa e sfiziosa di presentare la frutta a fine pasto che
di sicuro sarà gradita anche dai più piccoli.
Ingredienti: (dosi per 6 persone)
•
200 gr. di cioccolato fondente
•
150 gr. di nocciole tostate
•
500 gr. di fragole
•
2 kiwi
•
2 banane
Preparazione:
Tagliare a pezzi il cioccolato e farlo sciogliere a bagnomaria su fuoco basso.
Lavare velocemente le fragole, asciugarle ed eliminare
Ingredienti: (dosi per 4 persone)
•
200 g di cioccolato fondente
•
8 fragole
•
1 mandarino
•
Ribes rosso
•
Uva rosata
Preparazione:
Lavate accuratamente tutta la frutta e asciugatela con
un telo pulito. Nel frattempo sciogliete il cioccolato a
bagnomaria e immergete parzialmente i frutti facendoli
asciugare su un foglio di carta da forno. Potete servire
la frutta con il cioccolato rimasto in modo che i più golosi
potranno mettere una dose doppia di cioccolato.
Un vassoio di frutta così presentato, soprattutto durante
le feste di compleanno dei bambini, sarà irresistibile!
BUONA FRUTTA !
PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012
ISTITUTO COMPRENSIVO
Scuola Infanzia,Primaria e Secondaria di 1° Grado”
BOVINO-CASTELLUCCIO DEI SAURI- PANNI
Via dei Mille, 10 – 71023 BOVINO (FG)
Tel. 0881 96 30 89
e-mail: [email protected] - PEC: [email protected]
Sito web www.istitutocomprensivobovino.it
Codice fiscale 80031240718 Codice Scuola FGIC81600N
Dirigente Scolastico prof. DE MASI Gaetano
PROGETTO d’ ISTITUTO
Referente: prof.ssa GESUALDI Anna Maria
Parola
nostra!
Redazione di Bovino
Scuola Secondaria di Primo Grado
Alunni:
Classe II A
Brienza Michela, D’ Alessandro Renato, Di Giovanni Maria Pia,
Di Sapio Wanessa, Fattibene Luigi, Lobozzo Michelangelo, Marseglia Michele,
Nunno Ilaria, Russo Monica, Russo Silvana,Travisani Antonio.
Classe III A
Botticelli Antonio, Gesualdi Maria Pia, Magnatta Marianna,
Morsuillo Alessandro, Lombardi Francesco, Rampino Carmen.
Classe III B
Frisoli Gaetano, Micco Mario, Soragnese Michele