Parola Nostra N1.indd - istituto comprensivo bovino
Transcript
Parola Nostra N1.indd - istituto comprensivo bovino
Parola o III Ann nostra! mero - Nu 1 012 aio 2 Genn Periodico a cura dell’Istituto Comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri e Panni o n a i c n a i h C e a i i z d z n a a l g i a b r i r t s Mira o n i per i m e r p e altri du �� �� ��� ���� ���� �� Parola stra! no Periodico All’interno della rivista è pubblicato il DOSSIER SEGNALI DAL VERDE Se � ��� ��� ��� ��� ni uri e Pan io dei Sa astellucc C i Bovino, rensivo d to Comp e d r e v l gnali da ll’Istitu a cura de o... er un pianeta pulito. n o c s o n p pochi co sostenibile, he turo Quellvoe frcontiere per un fu Le nuo che partecipa al Concorso Nazionale ed Internazionale O MER NU ESTO U QU S ie vabil rinno logico ie g r e o n n uti: 1 E uppo tec pag. dei rifi svil nomia o c e va a nuo CO2 5 L re pag. ricicla iali artific lberi 7 A . he g ic a t p plas uti Le bio ei rifi 8 . g gio d i g pa a t s mpo ganic 10 Co oncimi or pag. ec a problem lvere un o is r ò u n pe sare Non si p modo di o s s te s o lo adottand creato. instein) (Albert E che lo ha COPERTINA 1 ALTRI DUE PREMI PER PAROLA NOSTRA Con grande soddisfazione di tutti gli alunni della Redazione questa rivista ha ricevuto altri due premi, portando a cinque il numero dei riconoscimenti nazionali ottenuti per la pubblicazione di appena 6 numeri della rivista nell’arco di due anni scolastici. Gli alunni dei plessi di Bovino e Castelluccio dei Sauri, il 22 ottobre 2011 si sono recati a Ravenna presso il Parco di Mirabilandia, dove si sono riuniti i rappresentanti delle scuole vincitrici della IX edizione del concorso GiornaliNoi, per la cerimonia di premiazione. La nostra testata ha ricevuto il premio speciale Mirabilandia per il miglior articolo, grazie al quale la redazione ha trascorso una fantastica giornata nel Parco con buoni-ingresso e buoni- pasto gratuiti. Ancora più gradito è stato ricevere la comunicazione del secondo premio, che è arrivato inatteso perché frutto di una selezione esterna fatta dall’ Associazione nazionale di giornalismo scolastico ALBOSCUOLE, che ha scoperto e selezionato la nostra rivista attraverso il sito dell’Istituto, sul quale sono pubblicati i sei numeri. Il premio dovrà essere ritirato il 4 maggio 2012 a Chianciano Terme, dove si terranno il Meeting Nazionale e la cerimonia di premiazione per la consegna del Diploma di Gran Merito. Inoltre è stato fatto dono alla nostra redazione di un giornale web, comprensivo di assistenza tecnica senza alcun costo e attivato sulla piattaforma dell’ Associazione (albopress. it) dove sono registrati tutti gli studenti e i docenti delle redazioni dei giornali d’istituto italiani. Ad maiora semper! PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 COPERTINA 2 UNA FANTASTICA GIORNATA A MIRABILANDIA! Alessandro Morsuillo Il 22 ottobre 2011 alle ore 03.00 noi ragazzi della vecchia redazione di Parola nostra aspettavamo il pullman per recarci a MIRABILANDIA a ritirare il premio speciale, vinto per aver scritto il miglior articolo su questo parco divertimenti e abbiamo colto l’occasione per divertirci tutti insieme. A dire la verità il divertimento è cominciato subito nel pullman, perché durante il viaggio con il Preside e le professoresse abbiamo raccontato barzellette e cantato canzoni. Appena arrivati nel parco ci siamo recati al cinema dove sono stati consegnati i seguenti premi: PREMIO SPECIALE “MIGLIORE REDAZIONE “ Liceo linguistico e scient. “DA VINCI”- TRENTO; PREMIO SPECIALE “INCHIESTA” scuola primaria ”GUSSIO”- S.TERESA DI RIVA- ME; PREMIO SPECIALE “ALLA CARRIERA” Il pennino I.C.“BATTAGLIA” – FUSIGNANO-RA; PREMIO SPECIALE “WEB” L’innocente scuola sec. di 1° grado “G.D’ANNUNZIO” – SALO’ – BS; PREMIO SPECIALE “PICCOLISSIMI” L’ apecheronza scuola dell’infanzia -CAPRIOLO- BS; PREMIO SPECIALE “MIRABILANDIA” Parola Nostra I.C.BOVINO-CASTELLUCCIO DEI SAURI E PANNIFG. Scuola di polizia con degli stuntman molto bravi ed esperti. Questo spettacolo ha impressionato tutti noi con numeri fenomenali di acrobazie mai viste prima con macchine, camion e auto. Molti di noi non erano mai stati in questo parco divertimenti e adesso, oltre alla gioia di aver vinto il premio hanno anche un bellissimo ricordo di questo fantastico viaggio! Anche il Preside e le professoresse erano molto contenti. Insomma alla fine ci siamo divertiti tanto e tutti e il viaggio di ritorno è stato più movimentato di quello all’andata… Infine siamo tornati a casa stremati, ma felici. Dopo questa esperienza, che si somma a tutte le altre attività e uscite fino al Campus estivo di giornalismo, siamo certi che la scuola può essere anche, attraverso progetti belli e interessanti, un’occasione per apprendere e nello stesso tempo divertirsi. Ricevuto il premio abbiamo pranzato gratis in un ristorante all’interno del parco e, dopo aver programmato tutta la nostra visita, ci siamo divertiti sulle giostre (ispeed, musik express, la casa pazza,reset). Quella più divertente è stata la ruota panoramica da cui abbiamo avuto occasione di vedere tutto il parco dove, siccome era la settimana di Halloween, c’erano dappertutto persone travestite da mostri e streghe, e poi tantissime zucche decorate nelle aiuole. Abbiamo anche assistito allo spettacolo PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 VITA di SCUOLA 3 NATALE INSIEME Una festa speciale, tante manifestazioni per una scuola Tommaso, Chiara, Vincenzo e Vincenzo, Elisa, Alessandro, Angelo, Mario, Pietro e Nicholas Gli alunni, i docenti e il personale della scuola hanno collaborato per organizzare le molte manifestazioni natalizie che si sono svolte a Bovino, a Castelluccio dei Sauri e a Panni nei giorni precedenti le vacanze di fine anno e augurare buone feste a tutti. A Bovino il 21 Dicembre, i bambini della scuola dellʼ infanzia e delle classi prime di scuola primaria hanno messo in scena la Natività, una recita semplice e tenerissima; poi, i ragazzi del corso musicale della scuola secondaria, con arpe, violini, pianoforti e percussioni, si sono esibiti nel tradizionale Concerto di Natale, nella bella Cattedrale, deliziando il pubblico con brani raffinatissimi. Contemporaneamente, si è tenuta la mostra-mercato Natale Solidale, la cui anteprima si era svolta Domenica, 18 Dicembre, ai Mercatini Natalizi della Posta del Ponte di Bovino. Angioletti, alberelli, ghirlande, palline, segnaposti, portacandele, quadretti e presepi, realizzati con il prezioso aiuto dellʼesperta Paola Anzivino, sono stati messi in vendita, donando il ricavato a TELETHON. A Castelluccio dei Sauri, tutto è iniziato il 16 Dicembre, quando i piccoli della scuola dellʼ infanzia hanno recitato in Cʼera una volta a Betlemme, una natività in chiave moderna; il 20 Dicembre, è stata la volta delle gioiose Voci di Natale della terza primaria, mentre le prime e le seconde hanno interpretato canti interculturali in Natale sotto lo stesso cielo; infine, il 22 Dicembre, le classi quarte e quinte della primaria hanno intonato canti natalizi e non, intervallandoli con brani strumentali, in Eʼ sempre Natale, seguiti dagli alunni della terza secondaria che hanno ballato le Danze Popolari multietniche. La scuola primaria e la scuola secondaria, inoltre, hanno organizzato una pesca, una merenda solidale e una mostra-mercato di beneficenza, destinando il ricavato agli alluvionati di Genova e per bambini della Guinea Bissau. A Panni, il 20 Dicembre, la scuola dellʼ infanzia e la primaria hanno allestito un recital intitolato Se Fosse davvero Natale, portando in scena anche i marziani; la scuola secondaria, invece, ha rappresentato il musical N come Natale, ambientato tra i poveri di oggi. Tutte le manifestazione sono state molto seguite e sono state occasione dʼincontro e di festa. ʻLa parte più bella, però, - dicono gli alunni - è stata la preparazione: non vediamo lʼora di organizzare qualcosʼaltro!ʼ CHE COS’È PER TE IL NATALE ? Con chi vorresti trascorrere il Natale? Sondaggio nella scuola secondaria di Bovino Michelangelo Lobozzo e Antonio Travisani Il Natale si festeggia il 25 dicembre. Il termine deriva dal latino natalis, che significa “relativo alla nascita”. E’ quindi una festività cristiana che ricorda ogni anno la nascita di Gesù . Il racconto ci è pervenuto attraverso i vangeli di Luca e Matteo che narrano l’annuncio dell’angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia l’adorazione dei pastori, la visita dei Magi .Il periodo liturgico natalizio si conta dai primi vespri del 24 dicembre fino alla domenica del battesimo di Gesù. Il giorno di Natale è preceduto da quattro domeniche di avvento e ha per liturgia le seguenti messe: la vespertina della vigilia, la notte, in aurora e in die. Il Natale è una festa piena di diverse tradizioni tra cui il presepe, l’albero natalizio e la figura di Babbo Natale. Il presepe deriva da rappresentazioni cristiane e medievali, che la tradizione fa risalire a S. Francesco D’ Assisi. La tradizione dell’albero di Natale risale invece al 1441, quando a Tallin, in Estonia, fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio. Nel corso dell’ ultimo secolo, in particolare in Europa settentrionale, il Natale ha continuato a rappresentare un giorno di festa anche per i non cristiani, assumendo significati diversi come quello di stare in famiglia, scambiarsi i regali e, per i più piccoli, ricevere doni da Babbo Natale. Un sondaggio fatto nella scuola secondaria di Bovino ha rivelato, che alla domanda “Che cos’è per te il Natale”, la maggior parte degli alunni ha confermato l’idea del Natale come festa cristiana che ricorda Gesù e il desiderio di trascorrere questa ricorrenza con tutta la famiglia, piuttosto che al ristorante con amici o a casa da soli. Questo dato è confortante perché ci fa capire che tra i ragazzi di Bovino, il Natale, pur avendo assunto l’aspetto di festa consumistica, resiste quale festa cristiana proprio nel suo significato più profondo di richiamo all’unità della famglia, come unico punto fermo in una società fatta di rapporti superficiali e ipocriti. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 Che cos’è per te il Natale? VITA di SCUOLA 4 UNA SCELTA DAVVERO IMPORTANTE! Carmen Rampino Quest’anno stiamo frequentando la classe terza e ci aspetta la difficile scelta della scuola superiore, che è decisiva per il nostro futuro. La nostra scuola con le attività di orientamento scolastico ci aiuta a capire quale scuola è più indicata per ognuno di noi e ci facilita nella conoscenza di quest’ultima. Alla nostra età non possiamo ancora scegliere il mestiere o la professione che svolgeremo da “grandi” perché nei prossimi anni cambieranno troppe cose, sia in noi sia nel mondo del lavoro, ma non per questo dobbiamo rinunciare a fare progetti per il nostro futuro o dobbiamo impedirci di sognare! Oggi il mondo del lavoro cambia con una rapidità mai conosciuta in passato: nell’ultimo decennio il sistema delle imprese ha subito modifiche importanti, le nuove tecnologie tra cui l’informatica, l’automatica e la robotica, hanno rivoluzionato il modo di lavorare, e quindi si richiedono persone in grado di avere diverse competenze . Avvantaggiato sarà chi, oltre ad avere una specifica professionalità, avrà spiccate doti di autonomia e di autorganizzazione, familiarità con l’uso del computer, conoscenza delle lingue straniere e possesso di nozioni i di economia e diritto, che completano una preparazione adeguata al moderno mercato del lavoro.. Secondo UNIONCAMERE i due terzi delle assunzioni di laureati sono riservate a economisti e ingegneri. Il 54% dei diplomati richiesti sono inoltre ragionieri o periti industriali. C’è quindi una rivalutazione delle scuole professionali, delle scuole industriali e degli istituti tecnici. Attualmente scompaiono concetti relativi al lavoro affermatisi in passato, come il posto fisso, e accanto a mestieri e professioni tradizionali compaiono nuovi profili. Perciò è favorito chi possiede un grado istruzione che gli consente di adattarsi ai cambiamenti e di collocarsi in diversi settori lavorativi. La Camera di Commercio ha esaminato Le prime 30 professioni di sbocco per i laureati in Italia, 2011 Meglio scegliere quindi uno di quei settori in cui c’è maggiore richiesta di personale, oppure potenziare al massimo le proprie capacità e seguire solo ed esclusivamente i propri piccoli ma grandi sogni! PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 VITA di SCUOLA 5 VIAGGI D’ISTRUZIONE: COSA VEDREMO? Mario Micco Anche quest’anno il nostro istituto ha programmato una serie di viaggi d’istruzione per le classi parallele dei tre plessi, legati ai diversi percorsi didattici. Per le classi prime è previsto un viaggio d’istruzione presso Castel del Monte e la Cattedrale di Trani. Castel del Monte è un edificio del XIII secolo fatto costruire da Federico II in Puglia, nell’attuale frazione omonima del comune di Andria, a 18 km da Santa Ma- ria del Monte. È situato su una collina della catena delle Murge occidentali, a 540 metri s.l.m. È stato inserito nell’elenco dei monumenti nazionali italiani nel 1936 e in quello dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1996. La stessa posizione del castello non e’ casuale, infatti a mezzogiorno dell’equinozio di autunno, ad esempio, le ombre delle mura raggiungono perfettamente la lunghezza del cortile interno, ed esattamente un mese dopo coprono anche l’intera lunghezza delle stanze. Due volte l’anno (l’8 aprile e l’8 ottobre, ed ottobre in quel tempo era considerato l’ ottavo mese dell’ anno), inoltre, un raggio di sole entra dalla finestra nella parete sudorientale e, attraversando la finestra che si rivolge al cortile interno, illumina una porzione di muro dove prima era scolpito un bassorilievo. La cattedrale di Trani è la costruzione più prestigiosa dell’omonima città pugliese. Si tratta di un esempio di architettura romanica pugliese. Fu costruita usando la pietra di Trani, un materiale da costruzione tipico della zona, con un colore chiarissimo quasi bianco. Essa è sede della diocesi Trani-Barletta-Bisceglie. Fu iniziata nel 1099 e nella parte inferiore della chiesa sono conservate le reliquie di San Nicola. Qui c’è un grande or- PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 gano che risale agli anni sessanta del Novecento. Le classi seconde visiteranno l’Oasi di ninfa e il Castello di Sermoneta. L’ Oasi di Ninfa è un monumento naturale situato tra i comunali di Norma, Sermoneta e Cisterna, Si tratta di un tipico giardino all’inglese, iniziato da Gelesio Caetani nel 1921, nell’area della scomparsa cittadina medioevale di Ninfa, di cui oggi rimangono soltanto diversi ruderi, alcuni dei quali restaurati durante la creazione del giardino. Ninfa, il cui nome sembra derivare da un tempio di età classica dedicato alle Ninfe, presente su un isolotto del piccolo lago, doveva esistere già durante l’epoca romana, ma si trattava di un piccolo centro agricolo. La città era difesa da una cinta muraria della lunghezza di circa 1.400 metri intervallata da almeno undici torri. Il giardino, della grandezza di otto ettari, ospita al suo interno oltre un migliaio di piante ed è attraversato da numerosi ruscelli d’irrigazioni oltre che dal fiume Ninfa. Qui vivono inoltre molteplici tipi di fauna. All’interno del VITA di SCUOLA 6 Giardino di Ninfa si incontrano 19 varietà di magnolia decidua, betulle, iris acquatici e una sensazionale varietà di aceri giapponesi, inoltre a primavera i ciliegi ornamentali fioriscono in maniera spettacolare. Il Castello Caetani è situato a Sermoneta ed é un castello del XIII secolo, fornito di maschio e baluardi. La struttura, aperta al pubblico, venne costruita più come fortezza militare, in un punto strategico del territorio tra Roma e Napoli, che come residenza nobiliare: le pareti esterne sono spesse oltre tre metri e tutta l’edificio è protetto da una cinta muraria che poggia sulla roccia viva. All’interno del Maschio, la torre principale del castello, è ancora perfettamente conservato il letto a baldacchino originale del signore. Sui muri di una delle sale del castello venivano fissate le firme dei cittadini illustri in visita e su una di queste pareti è ancora perfettamente conservato un pentagramma, inciso, del musicista compositore Roffredo Castani. Si narra che nella fortezza aleggi ancora oggi lo spirito di un bambino, morto violentemente nel sotterraneo del castello. Le classi terze si recheranno in Sicilia a visitare Messina, Taormina e le Isole Eolie. Queste, dette anche Isole Lipari, sono un arcipelago di origine vulcanica, situato nel Mar Tirreno, a Nord della costa siciliana. Comprendono ben due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano, oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario. L’arcipelago, amministrativamente compreso nella Provincia di Messina, è composto dalle seguenti isole: Alicudi, Filicudi ,Lipari, Panarea (con gli isolotti basaltici di Basiluzzo, Dattilo, Lisca Bianca, Lisca Nera e Bottaro.) ,Salina Stromboli (con il vicino scoglio di Strombolicchio) e Vulcano. Nell’anno 2000 le Eolie sono state nominate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per i fenomeni vulcanici. Messina è una città ricca di palazzi e fontane monumentali, oltre che di Chiese tra le quali Il DUOMO. Degno di nota vi è al suo interno: l’ organo con 5 tastiere, 170 registri, 16.000 canne distribuite nei due lati del transetto, dietro l’altare, sulla porta maggiore e sull’arco trionfale. E’ l secondo più grande d’ Italia dopo quello di Milano e il terzo In Europa Il campanile, alto 90 metri e con una base di circa 10 metri, ha all’esterno il più grande ed il più complesso orologio meccanico ed astronomico del mondo, realizzato da una ditta di Strasburgo (fratelli Ungerer): inaugurato nel 1933, tutti i giorni a mezzogiorno le varie statue si muovono in modo spettacolare al suono dell’Ave Maria di Schubert. Le figure del campanile ricordano la Guerra del Vespro del 1282: Il Leone in cima rappresenta il Popolo Siciliano vittorioso su Carlo d’Angiò e l’esercito guelfo inviato dal papa contro la Sicilia; Dina e Clarenza rappresentano le donne di Messina che aiutarono gli uomini a difendere la città; il galletto in mezzo alle due statue femminili rappresenta l’esercito franco-papale; la chiesa che scompare ricorda il Colle della Caperrina, luogo della battaglia del 6 e 8 agosto 1282, ultimo tentativo di Carlo d’Angiò di entrare in città dalle colline a ovest. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 VITA di SCUOLA 7 IL BULLISMO Maria Pia Di Giovanni Oggi il bullismo nelle scuole è diventato una vera e propria emergenza ed il fenomeno è più evidente perché molte violenze vengono poste su Internet, attraverso siti come You Tube. Il bullismo si è sviluppato anche per colpa dell’utilizzo massiccio mezzi di comunicazione, che diffondono messaggi violenti. Gli esperti tendono a identificare tre tipi di bullismo. Il bullismo diretto verbale avviene quando il compagno viene minacciato e preso in giro;il bullismo diretto fisico,quando il bullo picchia costantemente la vittima o rompe i suoi oggetti;il bullismo indiretto (o psicologico) consiste nell’insultare ed emarginare la vittima senza ricorrere ad atti di violenza. Questo tipo di bullismo è più sottile ma non per questo meno dannoso, in quanto agisce sul piano psicologico ed emotivo. Molto spesso il bullo è un ragazzo che vive una situazione familiare difficile o ha carenze affettive. È aggressivo, violento e desideroso di dominare gli altri. La vittima, invece, nella maggior parte dei casi ha un ottimo rendimento scolastico, oppure ha difetti fisici. Dopo le violenze subite, la vittima perde fiducia e autostima, addirittura non vuole uscire di casa o avere contatti con altre persone. Piena di paura, preferisce continuare a subire violenze, senza riferirlo a nessuno. Non bisogna tuttavia confondere le azioni fatte con l’intenzione di fare del male, dal normale conflitto che capita tra bambini o adolescenti. Anche nella nostra scuola si verificano contrasti o situazioni conflittuali tra gli alunni ma questi possono essere etichettati come forme di bullismo solo se la violenza, fisica PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 o psicologica, è intenzionale e continua. Per fortuna la nostra è una piccola scuola di paese dove si conoscono tutti e i ragazzi il più delle volte sono amici fin dall’infanzia, inoltre sia i docenti sia le famiglie sono attenti ad evitare o mediare situazioni conflittuali fra i ragazzi, intervenendo tempestivamente sui comportamenti più esuberanti. La violenza gratuita e continua è comunque sempre un fatto negativo, per cui quelli che subiscono o semplicemente assistono a questi episodi devono parlare e denunciare. Solo chiedendo aiuto agli adulti per sé o per i propri compagni si può combattere questo fenomeno; si deve avere coraggio! Sarà utile sapere che dal 2007 è istituito presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il numero verde nazionale 800-669696, attivo dal lunedi al venerdi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, a cui rivolgersi per segnalare casi, chiedere informazioni generali sul fenomeno e su come comportarsi in situazioni “critiche”, nonché ricevere sostegno. Per ulteriori informazioni sull’ argomento si può poi consultare il sito del Ministero Smonta il bullo.it dove è possibile trovare nella sezione campagna manifesti, film, libri e iniziative relative a questo fenomeno. Parola o III Ann nostra! 1 Segnali dal verde Quello che pochi conoscono... Le nuove frontiere per un futuro sostenibile, per un pianeta pulito. SU QUESTO NUMERO ovabili e Energie rinn nologico sviluppo tec uti: omia dei rifi n o c e a v o u pag. 5 La n 2 riciclare CO pag. 1 (Albert Einstein) 012 aio 2 Genn Periodico a cura dell’Istituto Comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri e Panni Non si può risolvere un problema adottando lo stesso modo di pensare che lo ha creato. mero - Nu iali Alberi artific ioplastiche pag. 8 Le b ei rifiuti postaggio d pag. 10 Com rganici e concimi o pag. 7 DOSSIER 1 ENERGIE RINNOVABILI E SVILUPPO TECNOLOGICO Redazione I combustibili fossili, l’energia nucleare e le altre fonti di energia in uso sono dannosi per l’ambiente. E’ necessario quindi puntare su fonti alternative di energia per la creazione di un ambiente sostenibile. Gli elementi naturali, come la luce solare, il vento, l’acqua, i mari, possono essere utilizzati per generare energia, con un minimo impatto ambientale. Questo settore è oggi in rapida trasformazione e sviluppo su tutto il pianeta. In Europa la strategia comunitaria prevista dal cosiddetto “pacchetto clima ed energia”, approvato dal Parlamento e dal Consiglio europeo nel dicembre 2008, stabilisce che, entro il 2020, il 20% dell’energia del vecchio continente dovrà essere pulita. I maggiori risultati si potranno raggiungere proprio grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili. Di qui la necessità di trovare nuove forme di energia pulita e nuove tecnologie. La vera scommessa sulle energie rinnovabili è infatti lo sviluppo tecnologico che permette di migliorare l’efficienza, il rapporto costo-beneficio e la capacità di produrre energia nel tempo. Le tecnologie green rappresentano oggi, anche sul piano culturale, il nuovo modo di pensare e intendere l’approvvigionamento energetico. I notevoli investimenti che i vari paesi stanno effettuando sulle energie alternative fanno capire che il futuro non è nel petrolio o nel nucleare bensì, e per nostra fortuna, nell’energia pulita! Sono riportate qui di seguito le fonti di energia più promettenti per il prossimo ventennio e le relative innovazioni tecnologiche, di processo e di prodotto. ENERGIA SOLARE Il settore è in rapida trasformazione con la tecnologia del fotovoltaico. In questo ambito accanto ai sistemi tradizionali si stanno sperimentando i pannelli fotovoltaici di terza generazione dove non viene più usato come semiconduttore il silicio cristallino, tradizionalmente in uso, ma altri materiali (silicio idrogenato amorfo, telloruro di cadmio o solfuro di cadmio) di minor costo che rendono questo sistema di produzione di energia elettrica, sempre più conveniente. Sono inoltre in sperimentazione celle solari con “nanocristalli” o “cristalli quantistici” ovvero semiconduttori composti da un PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 ridottissimo numero di atomi, capaci di sfruttare sia la luce che il calore del sole e pertanto in grado di triplicare la produzione di energia, rispetto agli attuali sistemi fotovoltaici che usano semiconduttori per convertire la luce direttamente in corrente elettrica. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ingegneri dell’ Università di Stanrford, i quali hanno chiamato hanno chiamato P.E.T.E. (acronimo di “photon enhanced thermionic emission“) questo nuovo processo di solare termico o termoelettrico, che potrebbe essere commercializzato a breve. Ai pannelli di terza generazione si aggiungono le scoperte dell’Università di Cambridge in Inghilterra sul fotovoltaico flessibile che potrebbe, grazie all’ uso di materiali malleabili, rendere più semplice e vantaggiosa economicamente l’installazione di impianti fotovoltaici. Lo studio riguarda lo sviluppo del fotovoltaico organico: al posto del silicio si vanno ad utilizzare materiali meno costosi, a base di lunghe catene di carbonio che simulano la fotosintesi delle piante verdi. Grazie a questa tecnologia si realizzano materiali capaci di ottenere pannelli solari flessibili e trasparenti che possono essere facilmente srotolati ed installati velocemente nelle strutture degli edifici o addirittura direttamente sulle finestre quasi fossero complementi di arredo. Altra novità che si affaccia all’orizzonte è quella del fotovoltaico trasparente ovvero pannelli a film sottile, trasparenti e in silicio amorfo, in grado di integrarsi totalmente con l’edificio e di essere posizionati anche su vetrate. L’innovazione tecnologica più rivoluzionaria arriva dalla Norvegia: uno spray in grado di stendere delle pellicole fotovoltaiche capaci di catturare le radiazioni solari . Si tratta di nanoparticelle metalliche e trasparenti, in grado di apporsi anche sulle vetrate o su qualsiasi tipo di superficie. Secondo gli studiosi norvegesi che collaborano con l’Università inglese di Leicester, già nel 2016 sarà disponibile sul mercato un piccolo dispositivo capace di spruzzare particelle sulle superfici degli edifici, trasformandoli in impianti fotovoltaici. DOSSIER 2 ENERGIA EOLICA Il consumo di energia eolica è destinato ad aumentare di quasi il 100% nei prossimi dieci anni. Oltre ai tradizionali design danesi a tre pale, si troveranno sul mercato nuove bozze a due pale e turbine eoliche ad asse verticale per la generazione di piccole quantità di energia. Per eliminare l’ impatto ambientale e paesaggistico si studia la creazione di siti eolici off-shore, anche se ciò richiede la costruzione di lunghe linee di trasmissione. ENERGIA EOLICA MARINA (OWP) Impianti eolici sorgono anche al largo degli oceani. In mare aperto, infatti, grazie alla maggiore forza del vento rispetto alla terraferma, è possibile produrre più energia ad un costo minore. BIOENERGIA E’ l’ energia ottenuta da biomasse come, ad esempio, il biodiesel e l’etanolo. L’etanolo è a base di mais, mentre il biodiesel è fatto con oli vegetali e grassi animali. Prodotte nei laboratori da fermentazioni e reazioni chimiche, queste fonti energetiche sono molto più pulite rispetto ai combustibili fossili. Bruciano per il 75% in maniera più pulita rispetto al gasolio. Inoltre, la produzione di ozono si riduce di quasi la metà. Essendo create dai raccolti agricoli, producono minori emissioni di anidride carbonica e sicuramente non hanno il problema dell’estinzione. L’unico elemento negativo: non sono al 100% verdi e il loro processo di produzione è ad alta intensità energetica. Sebbene il loro potenziale di sfruttamento sia minore rispetto all’energia eolica e solare, il loro mercato è destinato a raddoppiare nei prossimi dieci anni. Molti veicoli in Brasile sono alimentati con etanolo. ENERGIA DELLE ONDE OCEANICHE Le potenti onde e la forza delle maree con le continue fluttuazioni di pressione possono essere trasformate in energia. Il potenziale di questa nuova fonte è enorme: basterebbe da sola a fornire tutta l’energia elettrica di cui ha bisogno il nostro pianeta; tuttavia, sono ancora molti gli ostacoli di ordine tecnico e ambientale alla realizzazione degli impianti. Alcune multinazionali più rinomate come la Shell, la Chevron , la Pacific gas & electrics stanno lavorando per lo sviluppo di questa tecnologia, che può richiedere dagli otto ai dieci anni per essere applicata commercialmente. ENERGIA GEOTERMICA Un flusso di acqua calda a getto, proveniente da sotto il livello del suolo, è una potenziale fonte di energia. Generatori rotanti a turbina vengono utilizzati per generare energia in questi posti. Circa 180 progetti geotermici sono attualmente in corso negli Stati Uniti e la tecnologia viene sfruttata in almeno 15 stati. In California e Nevada c’è il più grande mercato di questa tecnologia. L’Italia è stata all’avanguardia con la costruzione delle prime centrali geotermiche del mondo agli inizi del 1900. Quasi tutti gli impianti nazionali sono concentrati sul monte Amiata, con il 10% della produzione geotermica mondiale. Nonostante i nostri primati, oggi l’energia geotermica è sfruttata in modo più efficiente in Islanda. ENERGIA CINETICA L’energia cinetica generata dai nostri passi può essere convertita in energia elettrica pulita. In questo settore il mercato ha già prodotto alcune interessanti scoperte tecnologiche come delle speciali scarpe ( Nanopower Instep) che generano 20W di energia elettrica per ogni passo e sono in grado di fornire sufficiente energia per i piccoli dispositivi elettronici come i portatili o i cellulari. Vi sono poi sistemi di piastrelle, già immessi sul mercato, che sono in grado di generare elettricità verde dai passi dei pedoni di una strada trafficata, o dei danzatori di una pista da ballo. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 3 I BIOCARBURANTI Antonio Botticelli, Michele Marseglia e Michele Soragnese Negli ultimi anni l’uomo è sempre più dipendente dai combustibili fossili come il petrolio e il carbone. Da tempo si cercano quindi alternative alla benzina, e una delle più valide è costituita dai biocarburanti. I biocarburanti (o biocombustibili) sono prodotti agricoli in grado di sostituire la benzina e il diesel. La loro origine naturale è più facilmente riassorbibile dalla natura e consente di ridurre del 70% le emissioni di gas serra da trasporto privato e diminuire l’importazione di petrolio dall’estero. Esistono attualmente quattro tipologie di biocarburanti, che sono appunto divisi in biocarburanti di prima, seconda, terza e quarta generazione. I biocarcuranti di 1° generazione sono quelli che possono contare su colture alimentari come materia prima. Mais, soia, palma e canna da zucchero sono tutte ottime fonti facilmente accessibili di zuccheri, amidi e oli. I biocarburanti di 2° generazione o lignocellulosici utilizzano residui agricoli o residui di mais come fonte per la produzione del biocarburante. I sistemi di produzione appositamente progettati utilizzano microrganismi per lavorare una materia prima dura come la cellulosa per estrarne zucchero poi fermentato. In alternativa processi termochimici vengono utilizzati per trasformare la biomassa in liquido e poi gas trattato. La 3° generazione di biocarburanti cerca di migliorare la qualità dei biocarburanti di secondo tipo. Quando si parla quindi di biocarburanti di terzo tipo, ci si riferisce ad organismi migliorati geneticamente, come mais e alghe, che se da una parte garantiscono minore rilascio di CO2, dall’altra non sono accettati da numerosi paesi del mondo, per il problema etico delle trasformazioni genetiche. L’ ultima frontiera in questo ambito è costituita dai biocarburanti di 4° generazione cioè da microrganismi geneticamente modificati in grado di catturare grandi quantità di CO2, microbi e batteri, in modo tale che que- PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 sti producano combustibile. La chiave per l’intero processo è l’utilizzo del gas serra CO2, un sistema che rende la produzione un processo davvero in “negativo”. Tuttavia, l’anello debole della catena risulta nella tecnologia in grado di catturare la CO2 pura per fornirla ai microbi. Un’azienda californiana, sta cercando di realizzare un unico processo per trasformare l’anidride carbonica in biocarburante liquido, utilizzando un “convertitore” ad energia solare. La società ritiene che il processo, chiamato eliocoltura , potrebbe produrre fino a 80.000 litri di biocombustibili all’anno allo stesso costo dei combustibili fossili. Nell’ultimo periodo si sta studiando un interessante processo prodotto dai comuni batteri e.coli, una delle specie di batteri che vivono nell’intestino degli animali, che sono necessari per la digestione corretta del cibo. I ricercatori hanno individuato in questi batteri delle sostanze in grado di creare dei biocarburanti di quarto tipo. Tutti questi sistemi mettono la genetica a servizio dell’ ambiente, in modo da creare fonti energetiche, pulite e poco inquinanti. Noi riteniamo che i biocarburanti di 4° generazione siano veramente la strada giusta per un futuro più verde! DOSSIER 4 DESERTI E OCEANI DA COLTIVARE Michele Marseglia La produzione di biocarburanti richiede spazi enormi per la coltivazione delle biomasse, che quindi sottraggono suoli coltivabili all’agricoltura. La soluzione a questo problema, di sfruttare le vaste superfici desertiche e oceaniche, è giunta da più esperti mondiali e già sono in arrivo i primi progetti di sperimentazione. IL DESERTO Fra Israele e la Giordania, a circa due chilometri dal Mar Morto, dove la pioggia cade raramente e dove la tempe- ratura media ad agosto è di 50°C un esperimento ha dimostrato che si può far crescere alberi da frutto nel deserto. Infatti, una società situata negli Emirati Arabi Uniti, la DIME, ha creato una sabbia impermeabile idrofoba che si può stendere direttamente a terra o su una superficie a strati. e dove qualsiasi pioggia evapora lasciando dietro sali che si accumulano nella parte superiore del terreno. L’OCEANO La NASA sta progettando sistemi per la coltivazione di alghe cresciute in appositi sacchetti di plastica in mare. I grandi sacchetti di plastica riempiti con liquame verrebbero messi in mare e creerebbero un habitat molto favorevole alla crescita di alghe. Questi sacchetti, creati appositamente dalla NASA, avrebbero delle membrane semi-permeabili che consentirebbero alle alghe di crescere, utilizzando un flusso di acqua dolce ottenuta per evaporazione. In sostanza si tratta degli stessi involucri che vengono già usati dalla NASA per studiare il riciclaggio delle acque sporche nelle missioni spaziali. Il vantaggio di tali sacchetti è che semplicemente questi galleggiano nel mare quindi sarebbero facilmente utilizzabili e non farebbero consumare acqua preziosa, altrimenti utilizzata per l’irrigazione in agricoltura. Questo sistema di coltivazione della NASA lascia sempre più speranze al nuovo biocarburante di ultima generazione. L’obiettivo è quello di impedire il rilascio della preziosa umidità che si forma nel deserto durante la notte, rendendola disponibile alle radici delle piante. Questo sottilissima coltre di “super sabbia” è attualmente in fase di produzione al ritmo di 3000 tonnellate al giorno e promette una rivoluzione nel deserto. Mohammad Saeed Hareb, ingegnere della DIME, ha spiegato, che un foglio di sabbia impermeabile al di sotto della sabbia del deserto potrebbe combattere la desertificazione e facilitare la crescita delle piante, anche nei climi più aridi. Questo farebbe diminuire l’utilizzo di acqua fino al 75%, oltre ad impedire l’utilizzo eccessivo delle falde profonde acquifere. Addirittura sarebbe possibile con il tempo coltivare in deserti dai suoli salini, dove le precipitazioni sono ancora più basse PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 5 LA NUOVA ECONOMIA DEI RIFIUTI:RICICLARE CO2 Michela Brienza e Wanessa Di Sapio l termine economia dei rifiuti si riferisce alla tendenza a sfruttare l’anidride carbonica, responsabile del surriscaldamento del pianeta, per costruire nuovi materiali e combustibili, col fine di eliminare il problema delle emissioni di CO2 , traendo profitti da un rifiuto che avrà nei prossimi 20 anni altissimi costi di smaltimento. L’ultima conferenza sul Clima di Durban ben ha evidenziato la difficoltà di trovare strade comuni e soluzioni condivise tra i vari paesi e soprattutto tra quelli maggiormente responsabili delle emissioni di CO2 come USA e Cina,che devono impegnare ingenti capitali. La risoluzione al problema quindi, non è al momento univoca né concreta. La stessa soluzione di sotterrare l’anidride carbonica in eccesso non convince perché ha costi altissimi. Nel frattempo le principali società e ricercatori americani sperimentano metodi per produrre nuove energie. Una società ha pensato di creare dei biocarburanti ricavati da ceppi di alghe che per crescere utilizzano l’ anidride carbonica. Un laboratorio americano sta sperimentando un nuovo modo di utilizzare l‘anidride carbonica come carburante per auto. Essa sarebbe riscaldata a circa 1200°c e PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 miscelata con acqua per creare vari idrocarburi del tipo che già utilizziamo per le nostre automobili. Il processo per il calore prodotto è energicamente piuttosto costoso ma, risolto il problema del calore, questo può essere economicamente e facilmente più realizzabile della produzione di biocarburanti dalle alghe che richiedono migliaia di ettari per un uguale paragone di utilizzo della CO2. Un’ altra società vorrebbe utilizzarla per fabbricare DVD e CD e quindi racchiudere il CO2 nei materiali ma anche per fabbricare oggetti in plastica monouso perché nel mondo ogni giorno vengono utilizzati milioni di oggetti di plastica. Un ricercatore statunitense ha studiato l’ utilizzo dell’ anidride carbonica per produrre bicarbonato; durante questo processo l’ anidride carbonica riesce a rimuovere anche i metalli pesanti. Un’ azienda americana ha creato un processo che utilizza l’ anidride carbonica per diversi motivi. Ad esempio ha trovato un metodo che mescola l’anidride carbonica con i minerali di calcio polverizzati , per ottenere carbonato di calcio, una sostanza chimica industriale che è utilizzata in migliaia di applicazioni come nel PVC o nella sua forma più pura come intonaco. DOSSIER 6 MOF E CARBONI ATTIVI Gaetano Frisoli Il numero 350 parti per milione, indica il limite di CO2 in atmosfera che secondo gli scienziati non si dovrebbe oltrepassare per evitare le conseguenze del surriscaldamento. Oggi siamo a 392 con la necessità di cambiare subito rotta. La grande scommessa per le imprese del settore chimico è quella di catturare, senza dispendio di energia, l’anidride carbonica prodotta dai grandi impianti a carbone o dal settore dei trasporti. Negli USA molti scienziati stanno tentando di creare una nuova generazione di materiali solidi porosi , in grado di intrappolare le molecole di CO2. Tali solidi sono derivati del carbonio che diventano dei veri e propri setacci molecolari per CO2; queste molecole formano una grande rete in grado di riuscire a catturare alcune sostanze chimiche. In prima linea in questo settore c’è il laboratorio di OMAR YAGHI presso l’Università della California, che nel corso degli ultimi dieci anni ha contribuito a creare un nuovo settore della chimica industriale con delle sostanze organiche: i MOF il quali già si pensa possano diventare la base per trattenere in modo stabile idrogeno nei serbatoi o CO2 in impianti, fungendo da depuratori. Ad occhio nudo i MOF assomigliano a delle pietre porose o spugne, con una struttura a nido d’ape. Secondo le ricerche, ci vogliono due minuti per far rilasciare 1 grammo di CO2 da ogni grammo di MOF per poi essere il materiale nuovamente pronto per un ulteriore uso. Il segreto del MOF risiede nella molecola composta da molecole di metalli connessi fra loro da legami organici che possono essere facilmente modificati. Il laboratorio ha realizzato migliaia di versioni diverse delle molecole, per testare quale fosse la forma corretta per assorbire al meglio CO2. La sostanza MOF potrà essere facilmente applicata al settore industriale e in particolare ai grandi impianti a carbone. Si pensa che a breve la molecola sarà pronta per entrare in commercializzazione su scala industriale. Il Dipartimento dell’energia degli USA ha recentemente annunciato un altro progetto di ricerca di una particolare forma di carbone attivo. Il carbone attivo è estremamente poroso e viene utilizzato per assorbire veleni e nel risanamento delle acque di falda o di trattamento delle acque reflue. Il nuovo carbone attivo è dotato di due diverse dimensioni dei pori, chiamati mesopori e micropori, ed è in grado di incrementare ulteriormente l’ assorbimento di CO2 rispetto al tradizionale carbone attivo. L’uso di materiali solidi per catturare CO2 al posto dei liquidi rappresenta una interessante alternativa, nel panorama delle possibili soluzioni al problema del riscaldamento del pianeta. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 7 ALBERI ARTIFICIALI Michele Soragnese L’anidride carbonica aumenta, gli alberi che l’assorbono e la trasformano in ossigeno diminuiscono. Sarebbe bello se gli alberi potessero aumentare in modo rapido, proteggendo noi ed il nostro Pianeta dall’inquinamento, ma occorrerebbe una superficie immensa! Questo deve aver pensato Klaus Lackner, docente di Geofisica al Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e la Terra presso la Columbia University, prima di progettare SCRUBBER, l’albero artificiale. Scrubber contrasta gli effetti negativi del disboscamento perché funziona come un albero, le cui foglie sono costituite da un grande pannello radiatore in grado di assorbire ogni giorno una tonnellata di anidride carbonica: l’equivalente di ben 1000 alberi! Inoltre, dopo aver intrappolato la risulta quanto meno improbabile per un’applicazione pratica. Al momento persistono anche problemi di stampo prettamente finanziario, dato che un albero sembra possa costare, al minimo, 20mila euro - con la prospettiva di 48 miliardi di dollari necessari solo per costruire la foresta necessaria all’assorbimento della CO2 emessa dal parco auto statunitense. Secondo gli esperti di geoingegneria questa potrebbe essere una delle risposte per ridurre il problema dell’ effetto serra del conseguente surriscaldamento climatico. Attualmente nelle Università americane sono allo studio altre tecniche di geo-ingegneria planetaria, come aumentare l’abedo terrestre per diminuire la temperatura al suolo usando superfici chiare e riflettenti sui tetti o CO2, Scrubber la comprime al punto da liquefarla e utilizzarla poi per il confezionamento di fertilizzanti e carburante. Fino all’invenzione del team di Lackner, questo processo non era mai stato adottato perché era sempre risultato estremamente complicato separare l’anidride carbonica dalle resine alle quali si combinava, processo riuscito al team della Columbia University, grazie all’uso calibrato di semplici correnti di aria umidificata. Questi alberi, che somigliano piuttosto a dei giganteschi scaccia-mosche, sfruttano la reazione chimica tra l’idrossido di sodio che contengono al loro interno e l’anidride carbonica presente nell’atmosfera: una volta realizzato il contatto, il risultato è una soluzione liquida di carbonato di sodio che – come al solito - non si sa bene dove smaltire. La sempreverde soluzione di sotterrarli in caverne ad hoc, ad un più attento esame coltivare piante che riflettono più luce, o coprire le facciate di coltivazioni di alghe con la possibilità di farne, in un secondo momento, biocarburanti. Secondo noi cercare soluzioni tecnologiche che assorbano CO2 può essere utile ma non elimina il problema. Solo riducendo le emissioni al minimo e facendo in modo che tutti i paesi del mondo collaborino con capitali e impegni a scadenza, si potrà sperare nella risoluzione seria del problema! Purtroppo le conclusioni dell’ ultima Conferenza sul clima a Durban, in Africa, che ha prorogato i termini di scadenza degli impegni presi a Tokio, non lasciano per il momento intravedere una soluzione rapida al problema. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 8 LE BIOPLASTICHE Luigi Fattibene e Renato D’ Alessandro “Continuare o non continuare a produrre plastiche usando il petrolio?” Molti si interrogano così sul futuro della plastica, ma i ricercatori sanno che continuare a usare petrolio per produrre plastiche sarebbe un grande spreco di oro nero e soprattutto una cosa impossibile per l’ aumento dei costi di produzione. In questi ultimi anni molte aziende stanno cercando di creare materiali alternativi, naturali ed ecocompatibili con cui sostituire il petrolio. La ricetta del futuro per la produzione delle materie plastiche prevede una varietà di catalizzatori che reagendo con le emissioni di CO2, formano polimeri. Un’azienda americana ha persino creato PELLET di BIOPLASTICA usando microrganismi che utilizzano gli zuccheri digerendoli e trasformandoli in polimeri; in questo modo si riciclano rifiuti e si creano bioplastiche. Il pellet può essere poi fuso e rimodellato per creare una vasta gamma di prodotti e materiali. Ora si punta a creare materiali biodegradabili, ottenuti da risorse rinnovabili. Tra le aziende che utilizzano CO2 per creare polimeri per materie plastiche, vi è la NOVOMER che ha già immesso sul mercato un materiale plastico, composto al 50% da biossido di carbonio. Questo prodotto presenta numerosi vantaggi. Il tempo di decomposizione è di qualche mese in compostaggio contro i 1000 anni richiesti dalle materie plastiche sintetiche derivate dal petrolio. Questa bioplastica ha il pregio di non rendere sterile il terreno sul quale viene depositato. Inoltre dopo l’uso, consente di ricavare concime fertilizzante. Un altro passo in avanti per le bioplastiche arriva dall’industria alimentare. Per evitare l’ ossidazione è essenziale tenere l’ossigeno al di fuori degli alimenti confezionati. Plastiche come PE (polietilene) e PP (polipropilene) sono eccellenti per il blocco dell’umidità ma per tenere fuori l’ossigeno dagli imballaggi devono essere rivestite di costosi polimeri sintetici. La IRIS, una società di ricerca con sede a Barcellona, ha creato un nuovo imballaggio che sostituisce le componenti sintetiche con fibre di plastica rivestite con proteine derivanti dal siero del latte. Dopo l’utilizzo, le proteine del siero del latte possono essere chimicamente rimosse e la plastica sottostante può essere facilmente riciclata. Oltre al risparmio di denaro e di materie prime, questa nuova applicazione potrebbe utilizzare i milioni di tonnellate di siero di latte che finiscono nelle discariche europee. Il siero di scarto, raccolto dai produttori di formaggio, filtrato ed essiccato per estrarre le proteine del siero di latte puro, può infatti essere utilizzato in diversi strati sottili per creare una pellicola di plastica da utilzzare negli imballaggi alimentari. Anche se la confezione è soggetta ancora ad analisi per il brevetto, i ricercatori si aspettano che venga impiegata nei prodotti di consumo almeno entro un anno. Inizialmente si prevede l’utilizzo della bioplastica come imballaggio per prodotti di cosmesi e successivamente come imballaggio alimentare. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 9 PLEXIGAS BIOSINTETICO Gaetano Frisoli Alcuni ricercatori in un università della Germania (Duisberg Essen) hanno scoperto un enzima batterico in grado di creare il materiale per fabbricare il PLEXIGLAS. Con questo enzima si potrebbe fornire un nuovo percorso per la produzione di materie plastiche senza utilizzare combustibili fossili o produrre rifiuti tossici. E’ la prima volta che gli scienziati scoprono un percorso “biosintetico” per creare il Plexiglas, la trasparente e resistente materia plastica spesso utilizzata come superficie intangibile e alternativa al vetro. L’opinione dei ricercatori è che il vetro acrilico( plexiglas) grazie alla recente scoperta dell’enzima ha la possibilità di entrare in commercio entro un decennio. Rohwerder e il suo collega Roland Müller del Centro di Ricerca Ambientale in Germania, inizialmente sono partiti dallo studio di un metodo di biodegradazione terziario del metil butil etere (MTBE), un additivo della benzina. In un documento pubblicato nel giugno 2006,gli scienziati, han- no descritto come un enzima possa degradare l’MTdell’enzima che produce 2-HIBA, una delle sostanze utilizzate nella produzione del lplexiglas. Il team tedesco è partito a fare ricerca per sviluppare l’enzima e poter creare del vetro acrilico L’enzima in questione produce 2-HIBA, che dopo una serie di semplici reazioni bio chimiche può essere trasformato in PLEXIGLAS BIOSINTETICO. Il Plexiglas è molto diffuso e molti stavano studiando un sistema per produrlo utilizzando metodi biologici. Produrlo quindi sarà un grande risultato per l’industria chimica. Una società tedesca ha già comprato il brevetto per questo enzima batterico e l’uso del vetro acrilico potrà diventare una realtà nel giro di dieci anni. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 10 COMPOSTAGGIO DEI RIFIUTI E CONCIMI ORGANICI Antonio Botticelli E’ chiaro: per inquinare meno la natura bisogna cambiare modo di pensare e di agire. Soprattutto bisogna cambiare il modo di coltivare il terreno e una soluzione per ridurre l’inquinamento del terreno è il compost, cioè l’insieme dei rifiuti organici . Esso infatti, è il più antico concime naturale: mantiene fertile e sano il terreno ed inoltre nutre in modo naturale le piante. Con la raccolta differenziata dei rifiuti organici e il loro compostaggio, noi produciamo non soltanto un ottimo concime per le nostre piante ma diamo soprattutto un grande contributo all’ambiente, concimando in modo ecologico senza ricorrere a prodotti chimici. Ormai in tutte le regioni d’Italia stanno fiorendo stabilimenti e industrie che trasformano i rifiuti organici in concimi naturali e, se tutti gli agricoltori usassero compost, oltre a inquinare meno, favorirebbero il consumo di cibi genuini. Il concime organico deriva dal naturale processo di decomposizione della sostanza organica che, attraverso degli appositi macchinari, i biotrituratori, produce il compost. Inoltre, la pianta coltivata con un concime organico risulta essere più resistente ed il terreno ne ricava ovvi vantaggi in termini di assunzione di sostanze che rendono il terreno più fertile. Il compost , inoltre, migliora le condizioni della pianta e del terreno. Questo miglioramento è naturalmente progressivo nel tempo e permette: • Un maggiore assorbimento d’acqua • Una maggiore aerazione e nitrificazione e una più rapida decomposizione dei residui organici • Un maggiore potere di assorbimento e quindi minori perdite di elementi fertilizzanti per dilavamento • Disponibilità di elementi fertilizzanti più regolare nel tempo. Il concime è adatto ad ogni tipo di pianta ed inoltre è molto economico: un motivo in più per farne uso. Nell’ultimo periodo si è sviluppato molto il compostaggio domestico, cioè un sistema che permette di trasformare i rifiuti organici domestici in compost, attraverso le compostiere. Queste compostiere permettono di produrre del concime attraverso un processo naturale. Il bello delle compostiere è che possono essere sistemate anche in un piccolo spazio della casa o del giardino. Queste piccole strutture sono state sistemate anche in alcune scuole, costituendo non solo un contributo all’ambiente ma anche un esempio di rispetto della natura per i giovani alunni. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 11 INNOVAZIONI ECOLOGICHE Brienza Michela, Di Giovanni Maria Pia, Di Sapio Wanessa Pia e Silvana Russo Le innovazioni ecologiche non riguardano solo il settore tecnologico, ma anche altri settori come la moda, il design, l’architettura, il cibo... Riporto qui di seguito alcune interessanti novità green. Nel 2007 si è calcolato che sul pianeta ci sono 3 miliardi di cellulari: troppi! Il marketing dei cellulari ci invoglia a cambiare e il risultato è che la durata di un cellulare è minore di un anno. I cellulari più sono sofisticati e più consumano energia e le case produttrici per evitare questo spreco corrono ai ripari con cellulari ecologici anche perché le onde elettromagnetiche dei ripetitori danneggiano la salute dell’uomo. Così la cinese Hi-Tech Wealth ha creato un cellulare che si ricarica ad energia solare: basta un’ora di ricarica solare per 40 minuti. Dato il costo eccessivo delle cartucce per stampanti e l’inquinamento che immettono,i designer hanno pensato di creare un nuovo tipo di stampante,denominata RITI. È molto curiosa,perché al posto delle abituali cartucce ad inchiostro utilizza i fondi di caffè o di tè. Si tratta di un progetto sostenibile,molto facile da utilizzare. Basta,infatti,inserire il caffè o il tè in uno scomparto che si trova nella parte superiore della stampante,inserire il foglio e muovere lo scomparto da destra verso sinistra o viceversa,in modo tale da stampare il materiale,in bianco e nero. Poi basterà ripulire il contenitore dai fondi di caffè. Si può utilizzare anche caffè liquido in quanto la stampante è dotata di un bicchierino nel quale si può versare. Utilizzando questo nuovo modello di stampante si risparmia molto denaro per l’acquisto di cartucce ad inchiostro e non si spreca elettricità, in quanto per stampare basta un movimento manuale. È stata presentata a New York per la Greener Gagets Design Competition dal suo ideatore Jeon Hwan Ju. Siccome i bevitori di caffè sono sempre in aumento, questo nuovo tipo di stampante potrebbe,in poco tempo,affermarsi nell’economia sostenibile. Questa stampante può essere utilizzata anche nei posti di lavoro. Inoltre il colore della stampante non è comune inchiostro nero ma marrone e chissà se quando stampa emette anche quel gradevole profumo di caffè! L’architettura e il design per la PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 12 casa hanno ormai raggiunto alti livelli di eco compatibilità sia nelle tecnologie sia nei materiali sempre più naturali e volti al risparmio energetico. Tra i materiali di isolamento termico viene sempre più utilizzata la cosiddetta “lana di roccia”. La lana di roccia è stata scoperta nelle isole Hawaii agli inizi del secolo scorso e deve la sua origine al processo di solidificazione, sotto forma di fibre, della lava vulcanica, lanciata in aria durante le attività eruttive. Oltre ad essere un materiale prettamente naturale ed avere una capacità di isolamento termico elevata, la lana di roccia, grazie alla sua struttura a celle aperte, è anche un ottimo materiale fonoassorbente. Più precisamente, è l’unico materiale che riesce a coniugare in sé quattro doti fondamentali: isolamento termico, fonoassorbimento, carattere ignifugo perché fonde a temperature elevate, eco-compatibilità. È infatti tra i pochi prodotti industriali ad avere un impatto positivo sull’ambiente poiché permette di risparmiare fino a 100 volte l’energia utilizzata per la sua produzione. Tradizionalmente usato per realizzare mobili orientali, oggi il bambù viene sempre più impiegato anche nel design occidentale, come materiale ecosostenibile col quale costruire mobili innovativi e resistenti. Il bambù infatti è diventato materiale interessante anche per i più moderni designer, grazie ai progressi della tecnologia che negli ultimi anni ha permesso di lavorarlo in modo da ricavarne dei listelli rettificati. Il bambù è la pianta con la crescita più rapida al mondo e si riproduce spontaneamente. E oltre ad essere facilmente reperibile, flessibile, duttile e leggero, se opportunamente lavorato diventa anche duro e stabile. Vari designer hanno scelto il bambù per la realizzazione dei loro progetti coniugando la sapienza artigianale orientale con la moderna tecnologia occidentale. Fra essi troviamo la chaise-longue da esterno chiamata Lofoten Lounger disegnata dall’australiano Corey Baker, realizzata in bambù, senza l’uso di vernici tossiche e tanto sinuosa da sembrare quasi una seduta in tessuto. Lo stesso effetto scultoreo si trova nella Bamboo Chair di Renè VeenHuizen, realizzata con listelli intrecciati. Singolarissima è poi la proposta di Laura Martini “ STICK YOUR GUM HERE”, cioè “attacca qui la tua gomma da masticare” che mira a rieducare il cittadino al rispetto dell’ambiente, combattendo la cattiva abitudine di attaccare chewingum dietro lo schienale della sedia. Questo progetto è volto ad aumentare il senso civico, l’educazione e a diminuire i costi di smaltimento per il recupero delle chewingum. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 DOSSIER 13 UNA BARCA DI BOTTIGLIE PER RICICLARE DI PIÙ Ilaria Nunno e Monica Russo L’ obiettivo che da anni si cerca di raggiungere in diversi paesi è quello di riciclare quantità significative di rifiuti. Nel nostro Paese si fa la raccolta differenziata, ma molte persone ancora non accettano questa modalità di smaltimento dei rifiuti. Ben vengano quindi le campagne di sensibilizzazione!David Mayer de Rothschild con alcuni collaboratori ha costruito una barca fatta solo da bottiglie di plastica usate, per fare in modo che nel mondo la gente capisse quanto è importante il riciclaggio di questo materiale. La barca si chiama Plastiki ed è un catamarano di plastica, e adesivo ecologico. È lunga 20 metri e l’ energia usata a bordo è data dai pannelli solari e da una dinamo azionata da una bicicletta. Sono state usate per la usa costruzione circa 13.000 di bottiglie e moltissime buste di plastica. Plastiki è partita il 20 marzo da San Francisco, in California, ed è approdata circa tre mesi dopo a Sydney in Australia, dopo aver percorso 15.000 chilometri per mare. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 L’ equipaggio del Plastiki ,formato da sei persone coraggiose, si è diretto alla cosiddetta “isola di plastica” che è una sorta di isola dove i rifiuti buttati a mare da tutto il mondo circolano liberamente in una corrente vorticosa nel bel mazzo del Pacifico. L’ avventura del Plastiki ha voluto denunciare soprattut- to l’ inquinamento dell’oceano Pacifico dove ogni anno moltissimi uccelli marini, mammiferi acquatici e tartarughe muoiono avvelenati dai rifiuti o imprigionati dalla plastica buttata in mare. I mari e gli oceani stanno diventando una discarica a cielo aperto con tutte le conseguenze sulla fauna marina e l’alimentazione umana. Il riciclaggio è l’ unico sistema che consente di diminuire in modo significativo i rifiuti ed è proprio per questo che tutti dobbiamo continuare a fare la raccolta differenziata, perché un piccolo gesto come questo rende più vivibile ogni luogo! DOSSIER 14 DOSSIER Segnali dal verde L’ Istituto Comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni partecipa alla VI edizione del Concorso Nazionale ed Internazionale giornalisti Nell’erba PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 ISTITUTO COMPRENSIVO Scuola Infanzia,Primaria e Secondaria di 1° Grado” BOVINO-CASTELLUCCIO DEI SAURI- PANNI Via dei Mille, 10 – 71023 BOVINO (FG) Tel. 0881 96 30 89 e-mail: [email protected] - PEC: [email protected] Sito web www.istitutocomprensivobovino.it Codice fiscale 80031240718 Codice Scuola FGIC81600N Dirigente Scolastico prof. DE MASI Gaetano PROGETTO d’ ISTITUTO Referente: prof.ssa GESUALDI Anna Maria Parola nostra! Segnali dal verde Redazione di Bovino Scuola Secondaria di Primo Grado Alunni: Classe II A Brienza Michela, D’ Alessandro Renato, Di Giovanni Maria Pia, Di Sapio Wanessa, Fattibene Luigi, Lobozzo Michelangelo, Marseglia Michele, Nunno Ilaria, Russo Monica, Russo Silvana,Travisani Antonio. Classe III A Botticelli Antonio, Gesualdi Maria Pia, Magnatta Marianna, Morsuillo Alessandro, Lombardi Francesco, Rampino Carmen. Classe III B Frisoli Gaetano, Micco Mario, Soragnese Michele PAESI NOSTRI 8 MONS. RENATO LUISI: UN VESCOVO DA RICORDARE Maria Pia Gesualdi Una delle chiese più interessanti di Bovino è lo splendido Cappellone di San Marco, detto anche il “cimitero dei vescovi” perché vi sono sepolti tutti i più importanti vescovi di Bovino. In origine era una piccola cappella eretta tra il 1300-1400 in seguito alla traslazione delle spoglie del Santo Patrono di Bovino: San Marco d’Eca. E’ quindi diventato luogo di riposo per alcuni dei vescovi più celebri della diocesi. E l’ultimo che è stato accolto in questo suggestivo luogo è stato Mons. Renato Luisi, ultimo vescovo residenziale della diocesi del paese, le cui spoglie sono state trasportate a Bovino lo scorso 13 novembre, è stata dunque allestita una cerimonia in suo onore, alla quale hanno inoltre partecipato il Vescovo della diocesi Foggia-Bovino, quello di Lucera e tutta la giunta comunale di Bovino e di Castelluccio Valmaggiore, il suo paese natale dove nacque nel 1903. E’ stato deposto nella Basilica Concattedrale per sua volontà, il quale, pur avendo svolto il suo ministero pastorale (prima come Sacerdote e dopo come Vescovo) in diverse sedi (persino in Brasile), in una lettera, scritta il 25 giugno 1985, chiese con insistenza che la sua sepoltura avvenisse a Bovino. Nel 1927 fu ordinato sacerdote presso i Padri Gesuiti a Napoli. Fu considerato un dono di Dio alla sua Terra, per la sua personalità solare, capace di sdrammatizzare situazioni, anche molto difficili. Viene considerato da molti un uomo che donava tutto se stesso per gli altri. Un ex-allieva lo ricorda così: “era difficile dimenticarlo per la chiarezza con cui parlava.” Era colto, se- rio, felice, vivacissimo, gioioso; aperto al dialogo, comprensivo verso gli altri, attento alle persone e ricco di umanità. Nel 1943 Foggia fu devastata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che provocarono 20.000 vittime e tantissimi feriti. Fu proprio Mons. Luisi ad aiutare le persone colpite durante questo tragico periodo. Era molto determinato e attento all’aiuto di tutti i bisognosi. Nel 1968 Foggia sentì il bisogno di attribuirgli una medaglia d’ oro per il suo eroismo e per il coraggio dimostrato durante i bombardamenti. Divenne vescovo nel 1960 a Bovino e fu molto acclamato dal popolo, per la sua bontà d’ animo e per la sua gioia. Non era mai solo, infatti era sempre circondato da giovani. Ovunque andasse, veniva accolto festosamente proprio come succedeva nel nostro piccolo paese, dove acquistò il Castello Ducale dai Guevara. Risedette a Bovino solo per tre anni. n seguito venne trasferito a Foggia, dove insegnò al Liceo Classico V. Lanza per venticinque anni, alla Curia e alla Fuci ( Federazione Universitaria Cattolica Italiana). In una delle sue missioni in Brasile si ammalò di una malattia tropicale inguaribile.Passò gli ultimi tre anni della sua vita in vari ospedali e morì nel 1985. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 NOTIZIE dal MONDO 9 STEVE JOBS: IL GENIO DELLA TECNOLOGIA llaria Nunno e Monica Russo Il 2011 sarà ricordato come l’anno della morte di Steve Jobs, che è passato a miglior vita dopo aver combattuto contro un male incurabile. Steve Jobs rimane in assoluto l’uomo che ha cambiato la vita delle generazioni future nell’ ambito della comunicazione e può essere definito il padre della rivoluzione informatica. Ma chi era Steve Jobs e quali invenzioni si devono a lui? Steve Jobs,i, informatico , inventore e imprenditore statunitense é stato il fondatore della APPLE INC e della società NEXT COMPUTER. Si è dedicato a svolgere il ruolo di amministratore delegato di PIXAR ANIMATION STUDIOS prima del suo acquisto da parte della WALT DISNEY COMPANY. E’ stato classificato come il primo tra i 25 uomini d’affari più potenti e ricchi. È noto per aver presentato al grande pubblico il primo personal computer con il mouse ( Apple Lisa ) e prodotti di successo come l’ iPod, l’iPhone e l’iPad. Steve Jobs ha davvero rivoluzionato la storia della tecnologia, con le sue innumerevoli invenzioni; prima fra tutte il computer, che fu PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 inventato da Steve Wozniak insieme a Steve Jobs nel 1976.La sua seconda innovazione è stato l’ iMec (1998) che ha conquistato il mercato, unendo un monitor a un computer. Nel 2003 nasce l’ iTunes che serve ad acquistare la musica online e che nel 2008 diventa il maggior venditore di musica negli Stati Uniti. Nel 2007 l’iPhone fa il suo ingresso nel mondo della telefonia, e grazie ad esso l’Apple diventa il produttore di cellulari più importante al mondo. Nel il 2010 altre compagnie avevano già elaborato computer tablet prima dell’iPad ma nessuna era mai riuscita a presentarlo in pubblico, e perciò anche questa invenzione viene attribuita alla compagnia di Steve Jobs. L’ ultima invenzione di Steve Jobs è l’ iPad 2 (2011), che è spesso solo 8,8 millimetri e pesa 600 grammi. Serve per navigare sull web, controllare la posta elettronica, guardare film, leggere libri, ecc… Con questo oggetto tutto diventa assolutamente possibile e naturale. Steve Jobs verrà ricordato sempre per la sua capacità di inventare innovazioni tecnologiche che hanno cambiato la vita delle generazioni future. Per noi ragazzi rimane un esempio di genio moderno, simbolo di studio e dedizione ad un’idea. Ma in fondo non sono le idee che muovono il mondo? NOTIZIE dal MONDO 10 THE KILLERS Silvana Russo Il rock è uno stile che può essere ascoltato da tutti. Tra i vari gruppirock ascoltati dai giovani, vi è una band rock, I killers, seguita soprattutto dagli adolescenti . I componenti sono il cantante Brandon Flowers, il chitarrista Dave Keuning, il bassista Mark Stoermer e il batterista Ronnie Vannucci Jr . Anima e simbolo della band è THE CAPTAIN. Il Captain è diventato un personaggio molto noto soprattutto grazie al ruolo di Babbo Natale nei due video natalizi dei Killers. Il suo soprannome invece deriva dalle scenette di cui è protagonista per il sito delle VIctims, intitolate ‘’Questions with The Captain’’. Brendon Flowers è l’ autore della maggior parte delle canzoni. Una delle canzoni che ha avuto molto successo, soprattutto per il suo significato, è HUMAN. ‘’Ho fatto del meglio per notare quando la chiamata è venuta meno sul palco della resa mi ci hanno portato, ma sono stato gentile e a volte divento nervoso quando vedo una porta aperta chiudi gli occhi, libera il tuo cuore taglia la corda siamo umani o siamo ballerini? il mio segno è vitale, le mie mani sono fredde e sono in ginocchio cercando la risposta siamo umani o siamo ballerini? porta i miei rispetti alla grazia e alla virtù manda le mie condoglianze alla bontà salutami l’anima e il romanticismo hanno sempre fatto il meglio che potevano e la devozione così a lungo mi ha insegnato tutto quello che so ti saluto, augurami buona fortuna devi lasciarmi andare siamo umani o siamo ballerini? il mio segno è vitale, le mie mani sono fredde e sono in ginocchio cercando la risposta siamo umani o siamo ballerini? il tuo sistema starà bene quando sognerai casa tua stanotte? non stiamo ricevendo nessun messaggio fammi sapere, il tuo cuore continua a battere? siamo umani o siamo ballerini? il mio segno è vitale, le mie mani sono fredde e sono in ginocchio cercando la risposta siamo umani o siamo ballerini? devi farmelo sapere siamo umani o siamo ballerini? il mio segno è vitale, le mie mani sono fredde e sono in ginocchio cercando la risposta siamo umani o siamo ballerini?’’ La canzone fa riferimento al nostro modo di vivere, se agiamo come umani o se siamo schiavi di un sistema che ci obbliga a comportarci tutti nello stesso modo ed aver una visione unica della vita, insomma ci porta a essere come dei ballerini che si muovono all’unisono senza la possibilità di una libera interpretazione, che all’interno della sfera della danza è visto come una stonatura, come un imperfezione. I Killers sono un gruppo alternative rock come il loro stile, e la loro musica piace proprio per questo. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 TENDENZE 11 LA TELEVISIONE DEGLI ADOLESCENTI di Renato D’Alessandro e Luigi Fattibene Oggi gli adolescenti trascorrono molto tempo davanti alla tv o al computer. Addirittura il 7% dei ragazzi in età compresa tra i 12 e i 15 anni sta quattro ore al giorno davanti ad un monitor e i programmi più seguiti sono per lo più reality , serie tv, cartoni animati, talent show, varietà televisivi. Le trasmissioni più viste, anche attraverso il pc o i telefonini di ultima generazione, sono Le iene, Striscia la notizia, Dragon ball, I Simpson, La vita secondo Jim, Chuck, Big bang teory, Zelig off,Tutti pazzi per amore 3, Amici, Colorado… Si tratta in gran parte di spettacoli comici o musicali o di notiziari-scoop che possono essere seguiti tranquillamente con uno giusto spirito critico. Ultimamente in tv vengono trasmessi sempre più frequentemente i cosiddetti Reality show, dall’inglese spettacolo della realtà, spesso abbreviato con il solo nome di “reality”, che sono programmi in cui vengono proposte situazioni vissute direttamente dai protagonisti (persone comuni o famose) che non seguono un copione, ma si comportano esattamente come farebbero nella loro vita reale. Il tutto termina con un vincitore ad eliminazione, di solito nominato dagli spettatori. Grande fratello, L’isola dei famosi, La pupa e il secchione, hanno indici di ascolto elevatissimi ma a giusta ragione possono essere considerati televisione spazzatura (Trash), perché i protagonisti, privi di un talento ed una popolarità reali, sono disposti a tutto per far parlare di sé e diventano veicolo per noi ragazzi di modelli di comportamento poco morali e sbagliati nella PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 vita quotidiana. Quindi invitiamo i nostri lettori a non seguire questo tipo di trasmissioni perché confondono solo le idee! Le serie televisive non vanno confuse con i serial tv che sono le soap opera, divise in puntate la cui fine è l’inizio di quella successiva per cui la trama incomincia con la prima puntata e termina con l’ultima: sono lunghissimi… Beautiful ha raggiunto le 6.000 puntate e la prima è andata in onda in U.S.A. ben 25 anni fa! Nella serie, invece, ci sono episodi che hanno inizio e fine ma che sono comunque legati l’uno all’altro dalla trama generale. Di recente successo: Don Matteo, che ha raggiunto la 8^ serie, Un medico in famiglia, e Distretto di polizia. Questo tipo di trasmissioni è più sano e accessibile a tutti. Poi ci sono anche le situation comedy (dette più comunemente sit-com o sitcom) caratterizzate dal genere della commedia, dalla durata corta (20 minuti) di un episodio e dall’ambientazione ristretta (un ufficio, un appartamento, una classe). Famosissimi sono Camera cafè, No ordinary family, Una famiglia del terzo tipo. A volte presentano una comicità banale ma divertente e vanno prese con la giusta leggerezza. Insomma la tv è un grosso scatolone in cui si trova di tutto e di più, e per tutti i gusti. A noi la scelta, che deve essere sempre oculata per non rischiare di diventare semplici contenitori o addirittura bidoni della spazzatura! TENDENZE 12 LA SHOAH ATTRAVERSO IL CINEMA Michelangelo Lobozzo e di Antonio Travisani Il termine shoah significa “catastrofe e disastro è stato adottato in tempi più recenti per descrivere la tragedia ebraica durante gli anni della seconda guerra mondiale In questo periodo vennero sterminati dai Tedeschi sei milioni di ebrei. Ogni anno il 27 gennaio si celebra la giornata della memoria per ricordare alle nuove generazioni quello che è successo affinché non accadano mai più simili barbarie. Tra i film sulla shoah ne segnaliamo alcuni che sono veramente degni di essere visionati La vita è bella è un film di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi ed è stato prodotto in Italia nel 1998 . Si tratta di una commedia-storica, nella quale un padre cerca disperatamente di camuffare al figlioletto la tragica realtà del campo di concentramento, nel quale sono stati rinchiusi. Il bambino con il pigiamo a righe è un film prodotto nel 2008 dove i protagonisti sono Bruno e Shmue . Si tratta di vicenda in cui le vite dei due bambini, uno tedesco e l’altro ebreo,si incrociano e uniscono in un tragico destino. Il pianista è stato prodotto nel 1998 ed è interpretato dalla Adrien Brody . Questo film, tratto da un romanzo anonimo, narra la vicenda di un bravissimo pianista che sfugge al rastrellamento e riesce a nascondersi ai Tedeschi, fino alla fine della guerra quando viene scoperto da un ufficiale nazista che riconosce il suo talento musicale e lo salva. Il treno della vita è stato prodotto nel 2009 e l’ attore principali è Radu Mihaileanu. Questo film è una commedia che narra in modo divertente il tentativo di un gruppo di ebrei di sfuggire ai Tedeschi, viaggiando su un treno vestiti da ufficiali nazisti. Defiance è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. I protagonisti sono tre fratelli Tuvia (Daniel Craig), Zus( Liev Schreiber) e Asael (Jamie Bell), che combattono contro i Tedeschi per difendere un gruppo di compaesani che si sono nascosti in un bosco. PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 SPORTIVI SEMPRE 14 LA LEZIONE DI MARCO Francesco Lombardi Il 23 ottobre 2011 in occasione del gran premio di Sepang in Malesia, un noto campione del motociclismo è rimasto vittima di un incidente mortale. Nel corso del secondo giro della gara ha perso il controllo della sua moto e, cercando di ritornare in carreggiata, ha tagliato la pista ai piloti Edwards e Rossi che lo hanno investito involontariamente. La notizia della sua morte ha colpi- to profondamente i cuori di tutti gli italiani ed inoltre ha invitato ognuno di noi a riflettere sul destino di un giovane brillante, fuoriclasse anche nella vita di tutti i giorni. Marco Simoncelli era nato a Cattolica il 20 gennaio 1987 ed è stato uno dei piloti più popolari e preparati. Conosciuto dai suoi fan e da tutti gli appassionati con il nomignolo di “Super Sic”, aveva iniziato a correre all’età di 7 anni con le minimoto. Nel 2002 aveva debuttato nel motomondiale in classe 125 per poi passare nel 2006 alla 250. Nel 2008 si era laureato campione del mondo e nel 2010 era finalmente passato alla classe maggiore: la moto gp. La passione del giovane Simoncelli era stata sostenuta in ogni modo dalla famiglia, ed in particolare dal padre, Paolo, che aveva chiuso la sua attività commerciale per seguire la carriera del figlio. Appassionato di carte da gioco, Marco sfidava spesso i giornalisti e i meccanici a tre sette e nella vita era spontaneo, schietto e disponibile come lo era in pista. Il suo carattere da combattente lo aveva sempre contraddistinto nei duelli in pista. La Gazzetta dello Sport ha dedicato a Marco un libro di 128 pagine Ciao Sic , il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza alla fondazione intitolata a Marco Simoncelli e voluta dai suoi genitori. Il libro ripercorre l’intera vita del grande motociclista PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 grazie alle numerose testimonianze, scritte appositamente per questo volume dai giornalisti che lo hanno seguito in tutti questi anni. La cosa che ha colpito di più gli appassionati, è che sia scomparso in maniera tragica e improvvisa un ragazzo così giovane, positivo e pieno di vita. «Troppo perfetto per stare in questo mondo» ha detto la fidanzata Kate.Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, suo grande amico, nella gara di Valencia ha usato il casco del “Sic” e lo ha ricordato così:- Ho deciso che ti ricorderò con un sorriso, con quel sorriso che avevi sempre. Ti ricorderò con quell’esclamazione che ho avuto oggi quando ti ho visto prima di partire con quel coso giallo in testa e gli occhiali da sole, ho detto “ sic, fortuna che sei simpatico, perché sei proprio brutto”. Ti ricorderò come quello che a Monza, quando ti ha visto è sceso dalla macchina, ha tolto il casco e arrabbiato come una iena se n’è andato a piedi dopo aver perso. Ti ricorderò come “quel b******* di Sic” che stava diventando un mostro. Ti ricorderò come l’amico pazzo di Vale, quello del primo mondiale 125 cc, quello che a inizio stagione lo volevano mettere nei casini perché “era violento”. Ti ricorderò come il campione che sei sempre stato.. sei un grande e ti porterò per sempre nel mio cuore. A noi ragazzi rimarrà invece la sua lezione di vita: essere campione non vuol dire solo spingere al massimo un accelleratore ma vivere pienamente la propria vita, essere se stessi e coltivare sempre amicizie sincere. MANGIANDO, MANGIANDO 15 CIOCOFRUTTA Marianna Magnatta La frutta è uno degli elementi essenziali della nostra alimentazione ed è inoltre, una fonte preziosa di vitamine, sali minerali e fibre. Nelle scuole italiane sono stati realizzati vari progetti come “FRUTTA NELLE SCUOLE” volti a promuovere i prodotti genuini quali la frutta e la verdura. La frutta non è un molto gradita ai ragazzi ma se trasformata in dolce può diventare molto appetibile, soprattutto se è ricoperta di cioccolato! Ecco alcune ricette di frutta al cioccolato destinate ai più golosi ma che sicuramente soddisferanno il palato di tutti . il picciolo; sbucciare i kiwi e le banane e tagliare entrambi i frutti a rondelle Prendere degli spiedini di legno e infilare la frutta avendo cura di alternare i tipi. Quando il cioccolato sarà completamente fuso immergere gli spiedini facendo in modo che la frutta sia ricoperta completamente. Tritare le nocciole in modo grossolano e distribuirle su un foglio di alluminio, adagiarvi gli spiedini e rotolarli delicatamente nella granella. Tenerli almeno un’ora in frigorifero per far solidificare il cioccolato. FRUTTA AL CIOCCOLATO FONDENTE SPIEDINI DI FRUTTA Gli spiedini di frutta al cioccolato sono un’alternativa golosa e sfiziosa di presentare la frutta a fine pasto che di sicuro sarà gradita anche dai più piccoli. Ingredienti: (dosi per 6 persone) • 200 gr. di cioccolato fondente • 150 gr. di nocciole tostate • 500 gr. di fragole • 2 kiwi • 2 banane Preparazione: Tagliare a pezzi il cioccolato e farlo sciogliere a bagnomaria su fuoco basso. Lavare velocemente le fragole, asciugarle ed eliminare Ingredienti: (dosi per 4 persone) • 200 g di cioccolato fondente • 8 fragole • 1 mandarino • Ribes rosso • Uva rosata Preparazione: Lavate accuratamente tutta la frutta e asciugatela con un telo pulito. Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria e immergete parzialmente i frutti facendoli asciugare su un foglio di carta da forno. Potete servire la frutta con il cioccolato rimasto in modo che i più golosi potranno mettere una dose doppia di cioccolato. Un vassoio di frutta così presentato, soprattutto durante le feste di compleanno dei bambini, sarà irresistibile! BUONA FRUTTA ! PAROLA NOSTRA - n. 1 Gennaio 2012 ISTITUTO COMPRENSIVO Scuola Infanzia,Primaria e Secondaria di 1° Grado” BOVINO-CASTELLUCCIO DEI SAURI- PANNI Via dei Mille, 10 – 71023 BOVINO (FG) Tel. 0881 96 30 89 e-mail: [email protected] - PEC: [email protected] Sito web www.istitutocomprensivobovino.it Codice fiscale 80031240718 Codice Scuola FGIC81600N Dirigente Scolastico prof. DE MASI Gaetano PROGETTO d’ ISTITUTO Referente: prof.ssa GESUALDI Anna Maria Parola nostra! Redazione di Bovino Scuola Secondaria di Primo Grado Alunni: Classe II A Brienza Michela, D’ Alessandro Renato, Di Giovanni Maria Pia, Di Sapio Wanessa, Fattibene Luigi, Lobozzo Michelangelo, Marseglia Michele, Nunno Ilaria, Russo Monica, Russo Silvana,Travisani Antonio. Classe III A Botticelli Antonio, Gesualdi Maria Pia, Magnatta Marianna, Morsuillo Alessandro, Lombardi Francesco, Rampino Carmen. Classe III B Frisoli Gaetano, Micco Mario, Soragnese Michele