Carte di viaggio.p65
Transcript
Carte di viaggio.p65
Carte di viaio studi di lingua e letter atur a italiana rivista annuale diretta da vincenzo de caprio, marco mancini, pietro trifone · 2008 PISA · ROMA FA B R I Z I O S E R R A · E D I T O R E MMVIII Direttori Vincenzo De Caprio, Marco Mancini, Pietro Trifone Comitato scientifico Gian Mario Anselmi, Università di Bologna Giuseppe Brincat, Università di Malta Francesco Bruni, Università di Venezia “Ca’ Foscari” Dino Cervigni, University of North Carolina Elvio Guagnini, Università di Trieste Luca Serianni, Sapienza, Università di Roma Francesco Surdich, Università di Genova Brigitte Urbani, Université de Provence Redazione Fabio Pierangeli (coordinatore), Università di Roma “Tor Vergata” Cinzia Capitoni, Università della Tuscia Emiliano Picchiorri, Università di Roma “Tor Vergata” Stefano Pifferi, Università della Tuscia Maria Silvia Rati, Sapienza, Università di Roma * L’immagine del testo come viaggio è un motivo ricorrente nella letteratura di tutti i tempi. Curtius ha ricostruito in particolare la fortuna della metafora nautica, dai poeti e prosatori latini al Dante del Convivio («lo tempo chiama e domanda la mia nave uscir di porto») e della Commedia («Per correr miglior acque alza le vele / omai la navicella del mio ingegno»). Si collegano a questa tradizione vastissima i versi iniziali dell’ultimo canto dell’Orlando Furioso, in cui l’Ariosto arricchisce il tema della comparazione con il riferimento alla carta, che è nel medesimo tempo la pagina dello scrittore e la mappa del navigatore: «Or, se mi mostra la mia carta il vero, / non è lontano a discoprirsi il porto». Alla polisemia della parola carta allude anche il titolo di questa nuova Rivista, dedicata al rapporto tra la scrittura e il viaggio nello spazio culturale italiano. Un titolo che sottolinea – attraverso la ripresa di un’immagine tradizionale – le potenzialità figurali, le risonanze evocative, le fertili implicazioni creative e critiche connesse al campo concettuale del viaggio. Seguire i molteplici, tortuosi, sterminati itinerari del motivo del viaggio nel mare magnum della storia linguistica e letteraria italiana – dal Milione di Marco Polo alle Città invisibili di Calvino – è un’impresa che nessun navigante, per quanto esperto, oserebbe affrontare senza un sicuro punto di riferimento. La nostra stella polare sarà il testo, inteso in accezione larga: si tratti di alta letteratura o di semplice documentazione, il testo sarà il fine stesso della ricerca o sarà il mezzo per sostenere, verificare, perfezionare un’argomentazione. Con l’ausilio di questa indispensabile bussola, si cercheranno le coordinate utili per orientarsi sulle complesse rotte della geografia letteraria, in cui il viaggio può configurarsi come esperienza conoscitiva o come nomadismo senza meta, come ricerca di un centro spirituale o come evasione da un’identità rifiutata. Su un piano contiguo, si approfondirà il ruolo che alcune figure fondamentali di operatori itineranti (dal mercante al predicatore al viaggiatore) hanno svolto in un paese come il nostro, da sempre crocevia di genti, culture e lingue diverse. Per ribadire lo spessore storico di tali dinamiche, il primo numero della rivista si concentra intenzionalmente sul tema antico e insieme attualissimo dei rapporti tra l’Italia e l’area mediterranea dell’Islam. * T he image of the text as a journey is a recurring motif in the literature of all eras. Curtius has reconstructed the fortunes of the nautical metaphor in particular, from the poets and Latin prose writers to Dante in the Convivio («lo tempo chiama e domanda la mia nave uscir di porto») and the Commedia («Per correr miglior acque alza le vele / omai la navicella del mio ingegno»). Connected to this long tradition are the opening verses of the last canto of Orlando Furioso, in which Ariosto embellishes the theme of this comparison with his reference to the carta, which is at the same time the writer’s page and the navigator’s map: «Or, se mi mostra la mia carta il vero, / non è lontano a discoprirsi il porto». The polysemy of the word carta is also alluded to in the title of this new journal, dedicated to the relationship between writing and the journey in the context of Italian culture. By incorporating a traditional image, the title underlines the figurative potential, evocative resonance, and fertile creative and critical implications of the concept of the viaggio. To follow the many endless, winding itineraries of the motif of the journey in the mare magnum of Italian linguistic and literary history – from Marco Polo’s Milione to Calvino’s Città invisibili – is an undertaking on which no navigator, however expert, would dare embark without a secure point of reference. Our lodestar will be text understood in a broader sense: whether high literature or simple documentation, the text itself will be the end of the research, as well as the means of sustaining, verifying or perfecting an argument. With the aid of this indispensable compass, we will seek coordinates to orient ourselves on the tangled paths of literary geography, where a journey may take the shape of cognitive experience or aimless wandering, the search for a spiritual center or evasion of a rejected identity. On a contiguous plan, it will explore the role that several fundamental figures of wanderers (merchant, preacher, traveller) have had in our country, since time immemorial a crossroads for different peoples, cultures and languages. Confirming the historical importance of these dynamics, the journal’s first issue concentrates on the ancient yet topical theme of Italy’s relations with the Islamic regions of the Mediterranean. * SOMMARIO · 1 · 2008 Antonio Lanza, La visione del mondo arabo nelle relazioni dei pellegrini scrittori in Terrasanta del Quattrocento Angelo Pagliardini, Cristiani e pagani nell’epica cavalleresca italiana Daria Perocco, Viaggiatori mercanti veneziani tra Costantinopoli e l’Egitto nel Cinquecento Gian Mario Anselmi, Letteratura e Mediterraneo: il caso esemplare della Liberata di Tasso Giovanna Scianatico, Lettere dall’Oriente ad Antonio Conti Francesco Surdich, Il Marocco nei resoconti dei viaggiatori italiani del periodo postunitario Marilena Giammarco, Costantinopoli: il «sogno orientale» di De Amicis * Alessandra Debanne, Il lessico geomorfologico in un portolano del Duecento: il ‘Compasso de navegare’ Miriam Rita Policardo, «Cercando il mondo». Leonardo Fioravanti e il viaggio nei segreti della natura Recensioni * Formato/Size: cm 7 × 24 Periodicità/Frequency: Annuale/Yearly 60 pp. ca./about 160 pgs. Abbonamento annuale Italia: Euro 40,00 (privati) Euro 60,00 (enti, con edizione Online) Yearly Subscription outside Italy: Euro 60,00 (Individuals) Euro 80,00 (Institutions, with Online Edition) * È possibile sottoscrivere l’abbonamento alla rivista «Carte di viaggio» anche presso il nostro sito web www.libraweb.net