L`export in Nordamerica
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N °375 · OTTOBRE 2013 · 3,50 E In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN1125-1549 L’export in Nordamerica: opportunità e criticità Quali prospettive per la R&D in Italia? Web e social networks: la nuova comunicazione Il de-manufacturing nella meccatronica Ç DOSSIER DOSSIER FOOD & BEVERAGE Dal 1977 il marchio Elettrotec è riconosciuto nel mondo per l’accuratezza, la qualità, le prestazioni e l’affidabilità nel controllo e monitoraggio della pressione, livello, portata e temperatura. Con i suoi prodotti, adatti ad ogni tipo di applicazione nel settore Industriale e Mobile, Elettrotec è il vostro partner ovunque nel mondo. *ÀiÃÃÃÌ>ÌÊUÊ6ÕÌÃÌ>ÌÊUÊ/iÀÃÌ>ÌÊUÊÕÃÃÃÌ>ÌÊUÊÕÃÃiÌÀÊ UÊÛiÃÌ>ÌÊUÊ-iÃÀÊ`ÊÛiÊUÊ*ÀiÃÃÃÌ>ÌÊiiÌÌÀVÊ UÊ/À>ÃiÌÌÌÀÊ`Ê«ÀiÃÃiÊUÊ`V>ÌÀÊ`}Ì> HALL E3 STAND B1-1 ISO 9001:2008 - Cert. n° 0158/6 **, ÊÊ " /,""Ê*,Ê1 Óä£ÓxÊ>ÊÊ6>Êi>Ê>ÕÀjÃ]Ê£Ó /i°Ê³ÎÊäÓÓnnx£n££ÊÊ>ÝʳÎÊäÓÓnnx£nx{ e-mail: [email protected] www.elettrotec.com Erre&Pi PTC ASIA 2013 Dal 1977 il marchio Elettrotec è riconosciuto nel mondo per l’accuratezza, la qualità, le prestazioni e l’affidabilità nel controllo e monitoraggio della pressione, livello, portata e temperatura. Con i suoi prodotti, adatti ad ogni tipo di applicazione nel settore Industriale e Mobile, Elettrotec è il vostro partner ovunque nel mondo. *ÀiÃÃÃÌ>ÌÊUÊ6ÕÌÃÌ>ÌÊUÊ/iÀÃÌ>ÌÊUÊÕÃÃÃÌ>ÌÊUÊÕÃÃiÌÀÊ UÊÛiÃÌ>ÌÊUÊ-iÃÀÊ`ÊÛiÊUÊ*ÀiÃÃÃÌ>ÌÊiiÌÌÀVÊ UÊ/À>ÃiÌÌÌÀÊ`Ê«ÀiÃÃiÊUÊ`V>ÌÀÊ`}Ì> HALL E3 STAND B1-1 ISO 9001:2008 - Cert. n° 0158/6 **, ÊÊ " /,""Ê*,Ê1 Óä£ÓxÊ>ÊÊ6>Êi>Ê>ÕÀjÃ]Ê£Ó /i°Ê³ÎÊäÓÓnnx£n££ÊÊ>ÝʳÎÊäÓÓnnx£nx{ e-mail: [email protected] www.elettrotec.com Erre&Pi PTC ASIA 2013 0 0 7-1 Oc n ta : 13 0 t. 2 d 51 12 3: 01 2 . ott 0 4 , S -26 F 5 23 d t l l H a ronikaS t a n a-T , h c 5 e tM d 1 Pa k- te Mo A4 Anz_CPX_ Il futuro oggi!_Festo 19/09/12 11.46 Pagina 1 CPX: il futuro, oggi! La piattaforma Festo CPX, con I/O remoti, massima modularità e flessibilità, pneumatica innovativa e controllo preciso del movimento, è già oggi l’automazione integrata del futuro. www.festo.it Il Gruppo leader nei sistemi di tenuta per i settori oleodinamico, pneumatico, chimico e meccanico Fridle Group ha creato Accademia Fridle: il centro delle esperienze, comparazioni, certificazioni, informazioni dei prodotti venduti, la “piazza virtuale” dove i clienti diventano partner dell’azienda, e viceversa, per scambiarsi utili informazioni ed ha creato una struttura dedicata all'approfondimento, studio e ricerca di tutti i suoi prodotti. esperienze nel mondo delle guarnizioni. L'Accademia Fridle è l’ambito in cui uffici tecnici, uffici acquisti e rivenditori possono trovare tutte le risposte ai vari quesiti, sia in fase di progettazione che di ricerca prodotti, attingendo alla vasta esperienza Fridle in centinaia di applicazioni e su centinaia di prodotti venduti e testati. Fridle si distingue oltre che per l’ampia gamma di prodotti a magazzino, il servizio di picking ed evasione d'ordine veloce e prodotti e le soluzioni migliori per le loro esigenze, mettendo a frutto una lunga esperienza fatta da applicazioni di successo COSTABISSARA (VI) 36030 Via A. Volta, 9 ;LS -H_ E-mail: [email protected] - [email protected] www.pasquariellopubblicita.it puntuale, per l'assistenza offerta ai propri clienti nel suggerire i Il Gruppo leader nei sistemi di tenuta per i settori oleodinamico, pneumatico, chimico e meccanico Fridle Group ha creato Accademia Fridle: il centro delle esperienze, comparazioni, certificazioni, informazioni dei prodotti venduti, la “piazza virtuale” dove i clienti diventano partner dell’azienda, e viceversa, per scambiarsi utili informazioni ed ha creato una struttura dedicata all'approfondimento, studio e ricerca di tutti i suoi prodotti. esperienze nel mondo delle guarnizioni. L'Accademia Fridle è l’ambito in cui uffici tecnici, uffici acquisti e rivenditori possono trovare tutte le risposte ai vari quesiti, sia in fase di progettazione che di ricerca prodotti, attingendo alla vasta esperienza Fridle in centinaia di applicazioni e su centinaia di prodotti venduti e testati. Fridle si distingue oltre che per l’ampia gamma di prodotti a magazzino, il servizio di picking ed evasione d'ordine veloce e prodotti e le soluzioni migliori per le loro esigenze, mettendo a frutto una lunga esperienza fatta da applicazioni di successo COSTABISSARA (VI) 36030 Via A. Volta, 9 ;LS -H_ E-mail: [email protected] - [email protected] www.pasquariellopubblicita.it puntuale, per l'assistenza offerta ai propri clienti nel suggerire i MOTION CO NTROL FOR Vivi da protagonista il più importante evento italiano Mostra Convegno dedicato al mondo del motion control 1 DAY EVENT 40 A Z I E N D E ESPOSITRICI 25 SESSIONI DI PRESENTAZIONE PIÙ DI 800 VISITATORI (dati riferiti all’edizione 2013) LA MOSTRA IL CONVEGNO I CONTENUTI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Il programma, l’agenda e i titoli dei seminari saranno aggiornati, man mano che verranno confermati, sul sito www.mostreconvegno.it/mc4 Non perdere la più importante occasione di aggiornamento professionale e partecipa anche tu all’appuntamento con l’unica mostra convegno italiana interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. Scegli tra le decine di seminari tecnici quelli che più ti interessano e completa la tua esperienza di visita entrando in contatto diretto con le aziende leader del settore, le loro proposte tecnologiche, la loro esperienza nei più disparati settori applicativi: dal packaging al food & beverage, dalla meccanica all’elettronica, dai grandi impianti al mondo dell’energia. Passando per l’acquisizione dati, la comunicazione e il mondo dell’interfacciamento. Motion Control for si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico (impiantistica produttiva, macchine automatiche, macchine utensili, manutenzione ecc.) che utilizzano: - motori e motoriduttori - servomotori - azionamenti e regolatori di velocità - controllo assi - sistemi di posizionamento - comandi e attuatori - sensori e comunicazione MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/mc4 Come arrivare alla sede di Bologna Congressi in auto: autostrada La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet • A1 Milano/ Firenze/ Roma/ Napoli • A13 Padova/ Venezia • A14 Ancona/ Bari • A15 La Spezia/ Genova • A22 Verona/ Trento/ Brennero Imboccando la tangenziale si deve uscire allo svincolo n.7 (Via Stalingrado). In direzione “Centro Città” e a 1,5 Km si trova il Palazzo dei Congressi. in treno: Il Palazzo dei Congressi si trova a 2 Km dalla Stazione Centrale FS. Palazzo dei Congressi di Bologna dalle ore 9.00 alle ore 17.00 Per informazioni: Tel. 02 49976533 - 335 276990 -Fax 02 49976572 [email protected] - www.mostreconvegno.it/mc4 PRESSO LA SEDE DI: OFFERTO DA: MOTION CO NTROL FOR Vivi da protagonista il più importante evento italiano Mostra Convegno dedicato al mondo del motion control 1 DAY EVENT 40 A Z I E N D E ESPOSITRICI 25 SESSIONI DI PRESENTAZIONE PIÙ DI 800 VISITATORI (dati riferiti all’edizione 2013) LA MOSTRA IL CONVEGNO I CONTENUTI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Il programma, l’agenda e i titoli dei seminari saranno aggiornati, man mano che verranno confermati, sul sito www.mostreconvegno.it/mc4 Non perdere la più importante occasione di aggiornamento professionale e partecipa anche tu all’appuntamento con l’unica mostra convegno italiana interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. Scegli tra le decine di seminari tecnici quelli che più ti interessano e completa la tua esperienza di visita entrando in contatto diretto con le aziende leader del settore, le loro proposte tecnologiche, la loro esperienza nei più disparati settori applicativi: dal packaging al food & beverage, dalla meccanica all’elettronica, dai grandi impianti al mondo dell’energia. Passando per l’acquisizione dati, la comunicazione e il mondo dell’interfacciamento. Motion Control for si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico (impiantistica produttiva, macchine automatiche, macchine utensili, manutenzione ecc.) che utilizzano: - motori e motoriduttori - servomotori - azionamenti e regolatori di velocità - controllo assi - sistemi di posizionamento - comandi e attuatori - sensori e comunicazione MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/mc4 Come arrivare alla sede di Bologna Congressi in auto: autostrada La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet • A1 Milano/ Firenze/ Roma/ Napoli • A13 Padova/ Venezia • A14 Ancona/ Bari • A15 La Spezia/ Genova • A22 Verona/ Trento/ Brennero Imboccando la tangenziale si deve uscire allo svincolo n.7 (Via Stalingrado). In direzione “Centro Città” e a 1,5 Km si trova il Palazzo dei Congressi. in treno: Il Palazzo dei Congressi si trova a 2 Km dalla Stazione Centrale FS. Palazzo dei Congressi di Bologna dalle ore 9.00 alle ore 17.00 Per informazioni: Tel. 02 49976533 - 335 276990 -Fax 02 49976572 [email protected] - www.mostreconvegno.it/mc4 PRESSO LA SEDE DI: OFFERTO DA: Possible where is impossible Specialinsert saprà indicarti la soluzione migliore nel fissaggio dei materiali compositi. Specialinsert, leader nel settore del fissaggio meccanico, ha le risorse e competenze tecnologiche per offrire consulenza a tutte le aziende che necessitano di sistemi di fissaggio su materiali compositi e propone soluzioni personalizzate per ogni tipo di necessità. www.specialinsert.it RISORSE s KNOW HOW s SVILUPPO s AFFIDABILITÀ s QUALITÀ Contatta il nostro SETTORE COMPOSITI per una consulenza di qualità: +39 011.700.301 EDITORIALE LUCA ROSSI E adesso il rilancio La fiducia ottenuta dal Governo in Parlamento a inizio mese deve ora essere volano per una seria azione di risanamento e rilancio del Paese. Gli appelli che si erano levati dalle categorie economiche e sociali, la fiducia dei mercati finanziari e gli incitamenti arrivati dall’Europa non fanno che evidenziare quanto una fase di stabilità del Governo sia cruciale per l’Italia, e di conseguenza per l’Eurozona, dove la crisi è stata assai più dura della media europea per calo del PIL e per l’aumento della disoccupazione. L’orizzonte del Governo non può non essere almeno fino alla fine del 2014, ossia almeno fino alla conclusione del fondamentale semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo. Servono provvedimenti da attuare da qui a fine anno per la correzione dei conti pubblici mentre per il 2014 si deve riavviare il sistema produttivo. Entro l’anno ci vuole la correzione di 1,6 miliardi, già individuati, per riportare il deficit sul PIL sotto la soglia del 3%. Le necessità di bilancio salgono però a 5 miliardi se si mettono in conto altre uscite. Nel 2014 la manovra di bilancio complessiva dovrebbe essere non meno di 10 miliardi: il Governo si è ripetutamente impegnato nella riduzione del cuneo fiscale e contributivo che darebbe una buona spinta alla produzione, all’occupazione e alla competitività. L’ipotesi che circola è quella di un alleggerimento per circa 5 miliardi. Sono anche in cantiere altre misure per favorire la capitalizzazione e gli investimenti delle imprese, ma anche per l’occupazione alla quale potrebbe portare beneficio un rilancio generalizzato del credito di imposta per le nuove assunzioni. Le risorse andranno trovate con la ripresa forte della spending review. Non meno importante per il riavvio è dare capacità di azione agli Enti locali, rivedendo il Patto di stabilità interno per liberare investimenti. progettare 375 • OTTOBRE 2013 11 La manutenzione è servita. SKF Solution Factory. Un’unica soluzione, infinite possibilità. Seimila metri quadri di superficie, 40 tecnici specializzati e più di 100 anni di conoscenza ingegneristica in un unico centro polifunzionale specializzato in: analisi dei macchinari e formulazione di programmi avanzati di manutenzione contratti di service basati su obiettivi condivisi con il cliente produzione di guarnizioni di tenuta personalizzate corsi di formazione dedicati alla meccanica e alla diagnostica delle macchine rotanti servizi meccanici quali assistenza al corretto montaggio dei cuscinetti, controllo delle equilibrature e degli allineamenti, verifiche geometriche rilavorazione dei cuscinetti per prolungarne la durata e l’efficienza strumentazione avanzata di monitoraggio revisione e miglioramento tecnologico di mandrini ed elettromandrini revisione e miglioramento tecnologico di riduttori industriali analisi delle cause di guasto ed interventi ingegneristici migliorativi. SKF Solution Factory – via Guido Rossa 2, Moncalieri, Torino Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.skf.it Email [email protected] Numero Verde 800 019 711 PROGETTARE_SFCamp_210x297.indd 1 03/09/13 16.25 Editoriale 11 E adesso il rilancio Scenari 48 Meccatronica USA L. Rossi J. Di Blasio National Instruments ha presentato le recenti proposte in termini di controllori programmabili. Innovazione 30 Quale ricerca per il sistema Italia? S. Beraci Il parere di Luigi Nicolais, presidente del CNR e l’ex ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo. Manifestazioni 52 Dalla EMO bilancio positivo E. Castello La EMO di Hannover 2013 ha chiuso Economia 58 macchine alimentari: mercato stabile Inchiesta 34 Le opportunità del Nordamerica G. Rossi GEA Procomac ha sviluppato un concetto completamente nuovo di macchina soffiatrice asettica. F. Ferrari La scelta di tecnologie innovative è spesso determinante per il successo di un’impresa. Software 64 Sete di simulazione Scenari 44 Tra competenza e specializzazione T. Marchal Il settore food & beverage è lento ad adottare la simulazione, ma c’è qualche eccezione... S. Belviolandi Marco Bertoldi, (Bonfiglioli meccatronica), ci spiega come è cambiato l’approccio con il cliente. A. Alessandri L’applicazione della meccatronica spazia dai grandi sistemi industriali fino ai singoli componenti. Tutti in fiera. Ç DOSSIER Software 60 Un CAD asettico Scenari 40 L’innovazione nei mercati maturi Manifestazioni 54 Mecha-Tronika, tutto inizia da un buon progetto FOOD & BEVERAGE S. Beraci Probabile ripresa lungo il 2013. Nell’articolo una sintesi della ricerca di mercato. M. Zambelli Come proporsi ai mercati nordamericani secondo un’indagine condotta da Machines Italia. i battenti con risultati che trasmettono ottimismo: oltre 2.100 espositori e 145.000 visitatori. Automazione 68 Birra antica, tecnologia d’avanguardia M. Ostern I potenti azionamenti Nord Drivesystems sono stati adottati nell’impianto di produzione della birra Forst. Tradizione e innovazione insieme. Automazione 72 A pranzo con la precisione G. Testa Un sistema Lenze rende possibile il confezionamento della frutta, ogni giorno presente in migliaia di cestini del pasto per bambini. Ristorazione fa rima con automazione. SOMMARIO PROGETTARE 30 58 N. 375 OTTOBRE 60 52 40 34 progettare 375 • OTTOBRE 2013 13 Ricerca 86 Una soluzione per il de-manufacturing E. Imperio Il CNR ha realizzato un impianto pilota per il trattamento integrato di prodotti meccatronici a fine ciclo vita. Automazione 92 L’importanza dei sensori H. Luckhaupt Il ruolo strategico dei sensori nella progettazione di macchine e impianti intelligenti. Valutazione e progresso tecnologico per macchine intelligenti. Prototipazione 96 Risolvere problemi in corsa M. Ostern KTM si è affidata alle soluzioni di prototipazione fornite da Protomold. Automazione 100 Soluzioni ‘eco’ per il veicolo F. Astore Schneider Electric ha partecipato alla fiera Solarexpo, presentando l’offerta per il mondo delle energie rinnovabili. Ç DOSSIER Automazione 80 L’imbottigliamento verso il futuro FOOD & BEVERAGE Automazione 74 Strumenti di misura e controllo M. Ostern Valcom fornisce soluzioni per il controllo e la movimentazione di fluidi e bevande quali latte, succhi, acque minerali, vino, ecc. Automazione 76 Prestazioni senza difetti F. Magri Miniature Precision Conponents ha scelto i sensori di visione Checker di Cognex nella fase di assemblaggio dei tappi dell’olio. M. Moretti Da 130 anni Bertolaso mette innovazione e ricerca al servizio della nobile arte dell’enologia. La qualità passa dall’automazione. Automazione 84 Il vino buono sta nell’impianto efficiente F. Astore Con i gruppi di pressione Lowara, l’azienda Pasqua Vigneti e Cantine, ha potenziato e sviluppato un impianto molto efficiente. Automazione 104 Movimenti controllati F. Astore Mitsubishi Electric propone una serie di soluzioni dedicate al mondo dell’automazione industriale. Rassegna Mecha-Tronika 92 L’automazione è meccatronica a cura di S. Viviani Una carrellata di componenti hi-tech. RUBRICHE 16 Elenco inserzionisti 20-106 News 114 Agenda 115 Contatti utili SOMMARIO PROGETTARE 86 progettare 375 • OTTOBRE 2013 96 92 100 14 N. 375 OTTOBRE 104 ANALISI ACUSTICHE: Il modello simula l’acustica nell’abitacolo di un’automobile e include le sorgenti sonore, collocate nelle posizioni tipiche degli altoparlanti. I risultati mostrano il campo di pressione acustica totale e la risposta in frequenza in vari punti dell’abitacolo. Verifica e ottimizza i tuoi progetti con COMSOL Multiphysics. ® Un software di modellazione multifisica è lo strumento ideale per simulare fedelmente le prestazioni dei tuoi prodotti. Il suo punto di forza? La capacità di includere tutti i fenomeni fisici presenti nel mondo reale. 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COMSOL, COMSOL Multiphysics, Capture the Concept, COMSOL Desktop, and LiveLink are either registered trademarks or trademarks of COMSOL AB. All other trademarks are the property of their respective owners, and COMSOL AB and its WYFWMHMEVMIWERHTVSHYGXWEVIRSXEJ½PMEXIH[MXLIRHSVWIHF]WTSRWSVIHF]SVWYTTSVXIHF]XLSWIXVEHIQEVOS[RIVW*SVEPMWXSJWYGLXVEHIQEVOS[RIVWWIILXXT[[[GSQWSPGSQXQ INSERZIONISTI AZIENDA PAG. AZIENDA PAG. AIR TAC 25 MAYR 67 AROLO 90 MESSE FRANKFURT – SPS 2014 99 BAUMER ITALIA 107 METAL WORK II COPERTINA BOSCH REXROTH 27 MP FILTRI 56 CAMOZZI 63 MP FILTRI 56 CD-ADAPCO 38 NKE AUSTRIA 26 COMSOL 15 NORD MOTORIDUTTORI 43 CONTROL TECHNIQUES 91 NUOVAMACUT AUTOMAZIONE 46 DELO INDUSTRIE 95 PNEUMAX 47 EICHENBERGER GEWINDE 20 ROLLON 23 SEIM 39 SEW EURODRIVE 83 ELETTROTEC BATTENTE EURAL GNUTTI I COPERTINA F.LLI GIACOMELLO 51 SKF INDUSTRIE 12 FAI FILTRI 29 SMALLEY 21 FESTO 5 FRIDLE SISTEMI GIMATIC LENZE SMC ITALIA IV COPERTINA 6-7 SPECIALINSERT 10 III COPERTINA UFI HYDRAULIC 71 VUOTOTECNICA 17 79 IN COPERTINA Produzione di profilati, barre estruse e trafilate, in leghe di alluminio N °375 · OTTOBRE 2013 · 3,50 E In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN1125-1549 L’export in Nordamerica: opportunità e criticità 16 progettare 375 • Quali prospettive per la R&D in Italia? Web e social networks: la nuova comunicazione Il de-manufacturing nella meccatronica Ç DOSSIER DOSSIER FOOD & BEVERAGE OTTOBRE 2013 Eural Gnutti S.p.A. Via S. Andrea, 3 25038 Rovato (Brescia) Italia Tel +39-030-7725011 Fax +39-030-7702847 [email protected] www.eural.com it’s natural liberaadv.com it’s Vuototecnica Generatori di vuoto a cartuccia PVR 1-4 La loro conformazione consente l’aspirazione di polveri o piccoli residui di lavorazione, senza intasamento RifO4_210x297.indd 1 03/05/13 10:21 Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TRIAL D TECHNO LOGY A EFFICI ENCY Y N NUO UOVA D VATT MARTEDÌ RT TE EDÌ115 15 OTTOBRE O OBARTAE 2013 2013 L O C 0 DI A TION CEM BRE 201 3 EXP ATAHO TEL O FI ERA -APPRREONNI 19 VONAU AREA A EX X OF O OFFICINE FFICI CINE NE EA AERONAUTICHE ERON ER ON A TI TICH CHE E CAPRONI CA 910 iaNK RO1910 e 20M SS 336 36 Su Superstrada upper erstraada d pper er Malpensa, alpe pensa, ns p uscit uscita Vola Vo land ndia nd ia.. lertaoVolandia. 0al 1 , 12 6 Case se Nuo Nuove ovve ve ddii Somma Soomm m a L.do L.do L. do (VA) (VA VA) Per oM ilan o Con il patrocinio i di: PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TECNOLOGIE PER L’EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA A CHI SI RIVOLGE Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo: • Tecnici della manutenzione • Uffici tecnici • Buyer • Direttori tecnici • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • Progettisti • OEM • Tecnici e responsabili di produzione • System Integrator • Direttori di stabilimento • Utilizzatori finali • Manager aziendali • Energy Manager • Public utilities I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency MEDIA PARTNER: Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TRIAL D TECHNO LOGY A EFFICI ENCY Y N NUO UOVA D VATT MARTEDÌ RT TE EDÌ115 15 OTTOBRE O OBARTAE 2013 2013 L O C 0 DI A TION CEM BRE 201 3 EXP ATAHO TEL O FI ERA -APPRREONNI 19 VONAU AREA A EX X OF O OFFICINE FFICI CINE NE EA AERONAUTICHE ERON ER ON A TI TICH CHE E CAPRONI CA 910 iaNK RO1910 e 20M SS 336 36 Su Superstrada upper erstraada d pper er Malpensa, alpe pensa, ns p uscit uscita Vola Vo land ndia nd ia.. lertaoVolandia. 0al 1 , 12 6 Case se Nuo Nuove ovve ve ddii Somma Soomm m a L.do L.do L. do (VA) (VA VA) Per oM ilan o Con il patrocinio i di: PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TECNOLOGIE PER L’EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA A CHI SI RIVOLGE Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo: • Tecnici della manutenzione • Uffici tecnici • Buyer • Direttori tecnici • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • Progettisti • OEM • Tecnici e responsabili di produzione • System Integrator • Direttori di stabilimento • Utilizzatori finali • Manager aziendali • Energy Manager • Public utilities I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency MEDIA PARTNER: NEWS Queen’s Award a Proto Labs mettiamo in moto. in tutto il mondo Proto Labs ha ricevuto il premio Queen’s Award for Enterprise 2013, riconoscimento che ottiene per la seconda volta dalla sua nascita nel 2005, dopo quello del 2010. La società, filiale europea dell’americana Proto Labs Inc., con sede produttiva nel Regno Unito ma uffici vendita anche in Germania, Francia e Italia, offre un servizio rapido di fornitura di pezzi su misura lavorati con macchine CNC e pezzi stampati a iniezione, per importanti realtà produttive in diversi settori, quali automotive, aerospace, medicale olo di sfere o lungo e rullata prestazione ed elettrodomestici. “Questo premio è un riconoscimento agli eccellenti risultati di espansione annua che abbiamo conseguito ha detto l’ad John Tumelty -. La nostra strategia di investimento, in tecnologie e nelle persone, ci ha permesso di conseguire nel corso degli anni una crescita sostanziale in termini di utili e quote di mercato in un contesto molto competitivo. Proprio grazie a questi investimenti i nostri servizi sono così richiesti da progettisti e ingegneri in tutta Europa, che apprezzano i nostri processi a elevata innovazione, in grado di tagliare costi e tempi di sviluppo del prodotto senza compromettere la qualità”. nimo Mobilità sostenibile a Torino Il 26 settembre si è tenuto a Torino Designed in green, evento che rientra nell’ambito degli appuntamenti del Green Cars Forum e promosso dallo Studio Comelli di Milano, e che sarà ospitato dallo Smart Mobility World, manifestazione internazionale per condividere esperienze e innovazione sulla mobilità nelle smart city. Pensare green, in ambito automotive, non significa infatti solo sostituire un motore con un altro più rispettoso dell’ambiente, ma implica anche un cambiamento nella metodologia di design, progettando veicoli che siano più facili da smontare e riciclare a fine vita, così come, per designer e progettisti, maggiore libertà nel concepire e immaginare ad esempio la disposizione degli spazi interni, liberi dai vincoli imposti dalle auto tradizionali. L’appuntamento è rivolto a progettisti e designer, società di design ed engineering del settore automotive e transportation, scuole di design e istituzioni accademiche, professori, studenti e giovani designer delle auto del futuro, per raccontare e condividere esperienze sulla mobilità individuale rispettosa dell’ambiente. Viti per ogni applicazione 100 % Swiss made Eichenberger Gewinde AG 5736 Burg Svizzera T: +41 62 765 10 10 www.gewinde.ch 2013 ottobre 7.–10. 20 d 5330 n ta S , Pad. 5 progettare 374 • SETTEMBRE 2013 mettiamo in moto. in tutto il mondo. da 60 anni Evento simulazione automotive Si terrà a Francoforte il 29 e 30 ottobre l’Automotive Simulation World Congress, evento dedicato alla simulazione per l’industria dell’auto, veicoli da strada e industriali, off-road e racing, e promosso da Ansys. La sessione plenaria sarà affiancata da diverse sessioni parallele dove aziende del settore e università mostreranno l’incisività dell’uso della simulazione numerica per lo studio e l’ottimizzazione della vettura e dei suoi componenti, sottolineando diversi aspetti quali best practice, workflow, metodologie per l’engineering knowledge management e altri approcci innovativi per vincere le nuove sfide del settore. Tra i temi principali cui la conferenza darà spazio: raffreddamento e simulazione strutturale, sistemi di trasmissione e interazione fluido-struttura nel motore a combustione interna, aerodinamica con gestione termica del sottocofano e della climatizzazione dell’abitacolo, power train, batterie di nuova generazione e fuel cell nei veicoli elettrici, elettronica a bordo (sensori e attuatori, connettività wireless), acustica e aeroacustica ed embedded software. Informazioni e iscrizioni su www.ansys.com/Aswc. Rinnovabili da esempio Varvel ha deciso di esporre un pannello luminoso presso la propria sede di Crespellano (BO) per mostrare in tempo reale i quantitativi di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico installato con una spesa di 600mila euro sui tetti dei capannoni: 675 pannelli per una superficie netta di 1.110 m2, e potenza installata di 159 kWp. Il pannello mostra i valori in tempo reale della potenza istantanea in kW, l’energia prodotta dall’installazione in MWh e le tonnellate di CO2 risparmiate, fungendo non solo da segno tangibile dell’impegno che l’azienda profonde a protezione dell’ambiente, ma anche per spronare altre realtà a intraprendere comportamenti sostenibili: la produzione annuale dell’impianto è di circa 188.000 kWh, a copertura del 20% del fabbisogno aziendale, con una riduzione di 109 t di CO2 e di 98 kg/anno di NOX, e risparmi in combustibile fossile di 17 TEP/anno. Tra le altre attività di Varvel nel rispetto dell’ambiente, anche l’introduzione del Sistema Ambientale, certificato dal 2001 a norma UNI EN ISO 14001, e dal 2007 il solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, per un risparmio annuo di circa 10.000 m3 di gas metano. LBP-006-A (IT 90 X 120).ai 1 3/22/2013 11:13:34 AM Nasce Comer Industries do Brasil Il 1 ottobre apre la filiale brasiliana del Gruppo Comer Industries. In linea con l’attività di internazionalizzazione prevista nel piano strategico di Comer Industries, lo scorso 26 agosto è stata costituita Comer Industries do Brasil. La nuova filiale ha sede a Limeira, nello Stato di São Paulo, e si occupa dell’importazione e distribuzione di tutti i prodotti Comer Industries sul mercato brasiliano. Comer Industries è presente da diversi anni in Brasile dove collabora con una società locale di distribuzione del settore della meccanica agricola. “Sono particolarmente orgoglioso di annunciare la costituzione della nuova filiale brasiliana ha detto Giuliano Spaggiari, amministratore delegato per la strategia e sviluppo - perché la nuova organizzazione ci darà accesso diretto ad uno dei mercati più promettenti per i nostri prodotti. Comer Industries do Brasil è un’importante pietra miliare nel processo di internazionalizzazione previsto nel nostro piano strategico”. progettare 372 • GIUGNO 2013 21 NEWS Packaging in crescita a giugno Crescono fatturato e ordini per le macchine da packaging italiane nel primo semestre 2013: secondo i dati del Centro Studi Ucima, il fatturato delle macchine automatiche per confezionamento e imballaggio è aumentato dell’1,2% nel periodo, frutto di un calo del 3,1% del mercato interno e della crescita dell’1,7% dei mercati internazionali. Al trend positivo ha in particolar modo contribuito il primo trimestre: infatti nel secondo il fatturato ha segnato un -3,3% rispetto allo stesso periodo 2012 (-8,6% sul mercato nazionale e -2,6% su quelli oltre confine). Positivi anche gli ordini, a +3,3%, incremento qui invece particolarmente forte nel secondo trimestre, con un +8,2% (-0,2% dall’Italia e +9,2% dall’estero). I dati portano a prevedere una chiusura d’anno in ulteriore crescita sul 2012, anno in cui il fatturato toccò il valore record di 5,5 miliardi di euro. Trend di crescita confermato anche dalla media di mesi di produzione assicurata, che in linea con gli anni passati si mantiene a 4,5, oltre che dalle aspettative per la raccolta ordini, positive per il 52,6% o stabili per il 42,1% delle aziende di settore. Elettrico, trend di crescita Il mercato europeo dei motori elettrici usati per migliorare comfort e prestazioni nel settore auto crescerà dagli 8.303,1 milioni di dollari del 2012 a 9.041,4 entro il 2017, secondo la ricerca ‘European automotive electric motors market’ di Frost & Sullivan. Stando allo studio, questo tipo di motori guiderà lo sviluppo del mercato europeo dei motori elettrici nel periodo 2013-2017, e già hanno rappresentato oltre il 50% del mercato complessivo nel 2012: il caro carburanti spinge infatti gli utenti finali e sfruttare applicazioni a risparmio energetico, offerte dai motori elettrici avanzati, i quali assicurano inoltre superiore accuratezza e miglior adattamento ad ambiente e condizioni di guida. Tra questi, i motori elettrici brushless si affermano su quelli a tecnologia brushed, in virtù della maggior longevità e capacità di massimizzare l’efficienza delle applicazioni automotive. Il rallentamento economico in Europa potrebbe però colpire l’impiego di motori elettrici opzionali: occorre allora far percepire ai clienti come questi non siano applicazioni aggiuntive, ma veri sistemi standard capaci di migliorare comfort e prestazioni nei veicoli. 22 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Espansione per Eaton a Praga Eaton ha iniziato i lavori di ampliamento del proprio Centro di Innovazione europeo di Praga, a Roztoky, aperto solo nel 2012 e già in rapida espansione. Il nuovo edificio sorgerà di fronte al Centro di Innovazione, che si trova in una struttura condivisa con il Czech technical university (Cvut), verrà completato a fine 2014, ospiterà i dipendenti dall’inizio del 2015 e avrà caratteristiche di elevata efficienza energetica e sostenibilità, oltre a essere dotato di avanzati laboratori per lavori pesanti e di un Centro di Esperienza che presenterà l’ampia gamma di soluzioni per la gestione della potenza di Eaton ai visitatori, soluzioni sviluppate nel Centro di Innovazione per i clienti europei nei settori elettrico, idraulico, aerospaziale e dei veicoli. Eaton sta inoltre selezionando e assumendo nuovi ingegneri di elevata esperienza in Repubblica Ceca e al di fuori, collaborando strettamente con i propri partner in Cvut per assegnare borse di studio a studenti delle Facoltà di ingegneria elettrica e meccanica: l’azienda intende infatti espandere il numero dei dipendenti del Centro dagli attuali 25 a oltre 140 entro fine 2016. Legno, continua la stabilità Stabilità anche nel secondo trimestre 2013 nelle tecnologie per il legno, secondo i dati Acimall confrontati con lo stesso periodo 2012, che vedono consolidarsi la propensione all’export e confermano la stasi del mercato italiano: leggero calo degli ordini dell’1,1%, pari a -0,9% nella domanda oltre confine e -1,4% in quella interna, con carnet ordini pari a 2,6 mesi e un aumento dei prezzi dello 0,9% da inizio anno. In leggero calo del 3% anche il fatturato del trimestre. Il trend di produzione è positivo per il 35% degli intervistati, stabile per il 42% e in calo per il 23, mentre l’occupazione è stazionaria per l’81%. Secondo i dati dell’indagine previsionale, le esportazioni cresceranno nel breve periodo per il 27%, mentre resteranno stabili per il 54%, laddove il 27% prevede un ulteriore calo del mercato interno, che si manterrà invece stabile per il 73%. Il settore auspica ora per la ripresa della domanda interna un intervento dello Stato, in attesa degli effetti dei recenti provvedimenti in materia di detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie e del ‘bonus mobili’, che molti chiedono venga prorogato almeno fino a giugno 2014. MQ|OMNP|mêçÖÉíí~êÉ|fí~äá~å|^asm^dbKéÇÑ===N===MSLMRLOMNP===NNWQRWMM Come aumentare la produttività? Attuatori Rollon ` j v `j jv `v `jv h SERIE PLUS – Azionamento a cinghia LUNGA DURATA Bassa manutenzione, protezione dalla polvere, versione anticorrosione ELEVATE PRESTAZIONI DINAMICHE Velocità 5 m/s, accelerazione 50 m/s2 STRUTTURALE Assemblaggio rapido, elevata rigidità www.rollon.com SERIE T – Azionamento a vite NEWS Compositi avanzati per la difesa Morgan Advanced Materials ha incorporato NP Aerospace, lanciando la nuova attività di compositi speciali e sistemi per la difesa, grazie alla gamma prodotti che include protezioni balistiche per veicoli, caschi da combattimento e armature individuali. Soluzioni per r&d in congresso La MatLab and Simulink Conference 2013 si terrà il prossimo 6 novembre 2013 a Roma, a partire dalle ore 9:15 presso il Salone delle Fontane, occasione per MathWorks per presentare le ultime innovazioni introdotte nei principali settori industriali, grazie agli interventi dei propri esperti nel corso della sessione plenaria del mattino, alternati a testimonianze di clienti che mostreranno il supporto dato da MatLab e Simulink nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. Nel pomeriggio, i partecipanti avranno quindi modo di approfondire la conoscenza di MatLab e Simulink in diverse masterlclass, potendo scegliere tra diverse sessioni di approfondimento a seconda dei settori applicativi di interesse, oltre a poter incontrare i partner tecnologici di MathWorks nell’area expo, e condividere esperienza e idee con colleghi di altre aziende e università. Informazioni all’indirizzo www.mathworks.it/mlslconf. La meccanica fa rete in Puglia La nuova attività consoliderà le capacità nel campo dei materiali ceramici e dei compositi avanzati, sviluppando soluzioni per corazzature più leggere oltre a strutture ad alte prestazioni per applicazioni civili, come nel medicale e nei trasporti. “Fino al 50% più leggeri delle armature in acciaio equivalenti - spiega Duncan Eldridge, ad Morgan Advanced Materials composites and defence systems -, i nostri materiali compositi avanzati proteggono chi opera in aree a rischio per la vita, difendendo da fuoco di artiglieria, frammentazione, piccoli calibri ad alta velocità, attacchi con granate, esplosioni di mine e fluidi infuocati. I nostri sistemi di armatura compositi sono utilizzati ampiamente nei veicoli militari corazzati, di polizia e antiterrorismo, soprattutto in Afghanistan e in Iraq in anni recenti, con oltre 1.100 veicoli a corazzatura totalmente integrata forniti ad oggi”. 24 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Primo contratto di rete nella meccanica di precisione in Puglia, Ne.Mo è un network a cui hanno aderito nove pmi con sede tra Molfetta e Bisceglie: complessivamente, oltre 200 tra tecnici e operai, un’area di 30mila m2 e 2.400 tonnellate di acciaio lavorate all’anno, circa 20 milioni di euro di fatturato, producendo componenti meccanici di complessi di precisione e carpenteria lavorati a disegno, gruppi e macchine complesse su disegno e prototipi degli stessi. Le varie aziende hanno così acquisito la dimensione per fare squadra, collaborando tra reparti progettuali e produttivi, unificando metodi, sistemi di gestione e produzione e per avviare processi di internazionalizzazione. “Intendiamo incrementare l’export del Made in Italy - ha dichiarato Luigi La Forgia, presidente del Network di Meccanica Molfettese Ne.Mo. -: stiamo infatti sottoscrivendo importanti accordi con alcune multinazionali, e tra settembre e dicembre saremo in prestigiose fiere specializzate in Germania, Francia ed Emirati Arabi Uniti. Nel 2014 incontreremo in Usa e Canada i rappresentanti della fondazione nazionale italoamericana Niaf per espandere la nostra attività oltreoceano”. MagneMotion più vicina in Europa Riello guida Co.Aer MagneMotion ha assunto un nuovo direttore commerciale europeo, Rod Blair, che seguirà i clienti dagli uffici di Norfolk, Inghilterra, per sfruttare le opportunità locali in espansione. “Sono emozionato all’idea di poter espandere sul continente la copertura dei prodotti LSM (motori sincroni lineari) di MagneMotion - ha detto Blair - e dei suoi sistemi di trasporto, che portano un valore unico in mercati in crescita come l’automazione d’assemblaggio, di processo e il packaging”. SolidWorks a livello globale Kistler Group implementerà 25 nuove licenze SolidWorks nelle proprie sedi in Svizzera, Germania, Usa e Asia, potenziando e consolidando grazie alla soluzione di Dassault Systèmes progettazione e sviluppo prodotti su scala mondiale, con l’obiettivo di semplificare i processi operativi, ridurre i tempi di attraversamento e i costi. Basato su piattaforma 3DExperience, SolidWorks viene impiegato da Kistler già da cinque anni per lo sviluppo di sensori, elettronica e software per attività di misura avanzate: nella sede svizzera di Winterthur le otto licenze esistenti verranno integrate con altre 17 entro fine anno, mentre nei centri di competenza di Lorch e Buffalo gli attuali software CAD verranno sostituiti con 11 licenze SolidWorks, invece già in uso nelle sedi di Schöneich e Wetzlar. “Concepire il l software CAD come tecnologia per tutta l’azienda - spiega Edwin Schmid, r&d manager di Kistler Instrumente AG -, utilizzandolo in ogni reparto presso tutti i centri di competenza, ci consente di garantire la piena compatibilità dei dati in tutte le nostre sedi nel mondo, migliorando la qualità dei prodotti e riducendo i costi di manutenzione”. Alessandro Riello è il nuovo presidente Co.Aer 2013-2015: Riello è presidente di RPM, ad e vice-presidente Aermec, amministratore della Giordano Riello International Group e ad di Sierra. “Uno dei compiti primari nell’immediato futuro ha dichiarato - sarà presidiare il settore normativo, per dare un quadro stabile di riferimento che accompagni le nostre aziende anche in Europa, oltre a rafforzare la comunicazione sui vantaggi della climatizzazione annuale a pompe di calore”. NEWS Victrex al prossimo K 2013 Soluzioni creative per le vostre applicazioni! Nei riduttori, nei motori elettrici, negli impianti di convogliamento, impianti per la produzione di energia eolica, motori di trazione di veicoli su rotaia, pompe, macchine agricole... - ovunque è possibile trovare i cuscinetti di NKE. Sviluppiamo e realizziamo cuscinetti volventi nella categoria Premium anche per le vostre applicazioni. Ordinate gratuitamente il vostro catalogo generale (1.000 pagine) di NKE all’indirizzo www.nke.at/catalogo NKE AUSTRIA GmbH Im Stadtgut C4 4407 Steyr, Austria Tel: +43 7252 86667 Fax: +43 7252 86667 59 [email protected] www.nke.at 26 progettare 374 • SETTEMBRE 2013 Victrex Polymer Solutions esporrà al prossimo K 2013, a Düsseldorf dal 16 al 23 ottobre, le ultime novità nella propria gamma di polimeri ad alte prestazioni Paek, con particolare attenzione ai comparti automobilistico e aerospaziale, dove i termoplastici Victrex contribuiscono a ridurre il peso dei componenti, soddisfacendo gli standard e le approvazioni necessarie per produttori come Airbus e Boeing, abbassando consumi e costi e profilandosi come valida sostituzione dei metalli. Ottime proprietà di scorrimento/frizione, resistenza in un vasto spettro termico, anche in condizioni operative estreme in contesti chimici o con presenza di umidità e sollecitazioni allo stress, ne fanno una soluzione ideale per automotive e oil & gas, offrendo maggiore resistenza alle pressioni elevate, al creep e alla compressione ad alte temperature, garantendo affidabilità e lunga durata per allungare i tempi di manutenzione e ridurre i fermi produttivi. Fattori che portano a una domanda crescente, che Victrex affronterà con investimenti per aumentare le capacità produttive e ottimizzare le forniture per tutti i clienti. Celestica premia Fairchild Fairchild Semiconductor ha ricevuto il Total cost of ownership supplier award 2012 da Celestica, che per il settimo anno ha premiato così i migliori partner nella rete mondiale dei propri oltre 3.000 fornitori, valutando le loro performance in base al costo complessivo necessario per produrre, consegnare e supportare prodotti e servizi, al di là del mero prezzo del prodotto fornito. “Siamo lieti di assegnare questo premio a Fairchild Semiconductor - ha detto Paul Blom, chief procurement officer di Celestica -, che nel 2012 ha saputo garantire livelli di collaborazione e supporto eccezionali basati su capacità di servizio e performance, permettendoci di promuovere efficienza, velocità e flessibilità lungo tutta la supply chain”. Orgoglioso del premio, Mark Norman, senior vice president, worldwide regional sales and marketing Fairchild, ha commentato: “Il successo dei nostri clienti è una priorità per noi. Continueremo a collaborare strettamente con Celestica per fornire performance di prodotto di alta qualità e un’eccellente gestione della supply chain per promuovere la differenziazione dei prodotti finali”. Soluzione intelligente libertà nell’engineering Perfetto Libertà ed efficienza nelle vostre mani L’Open Core Engineering offre maggiore efficienza e un nuovo mondo per la progettazione di software di controllo con una libertà mai vista prima grazie ad un ampio accesso al nucleo del controllo: consente inoltre la creazione indipendente di funzioni personalizzate con linguaggi di alto livello che possono funzionare in parallelo sia su vostro firmware che sui vostri smart devices. Differenziatevi dalla concorrenza e tutelate le vostre competenze specifiche. Bosch Rexroth S.p.A. S.S. Padana Superiore 11, n. 41 - 20063 Cernusco s/N MI www.boschrexroth.it 213_158-ADV-210X297-MR-0_2-senza-strillo-fiera.indd 1 29/05/13 08:46 NEWS PRONTA LA MASCOTTE Sarà Disney Italia a disegnare la mascotte di Expo Milano 2015. Lo ha annunciato recentemente a New York il Commissario unico del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, nel corso della missione che lo vede impegnato in questi giorni negli Stati Uniti. La celebre azienda americana, leader nel campo dei media, dello spettacolo e dell’intrattenimento, si è aggiudicata la gara per lo sviluppo, la promozione e la commercializzazione dell’Intellectual Property dell’Esposizione Universale. Il personaggio che the Walt Disney Company Italia ha ideato per Expo Milano 2015 diventerà il primo ambasciatore dell’appuntamento del 2015 nel mondo. Riprodotto e declinato in differenti tipologie di oggetti e articoli di merchandising, sarà il volto allegro e divertente – in perfetto stile Disney - del tema dell’Esposizione Universale ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. “Disney Italia - ha spiegato Giuseppe Sala, Commissario unico del Governo per Expo Milano 2015 - si è aggiudicata una gara molto interessante, alla quale hanno partecipato importantissime aziende leader nel mondo dell’entertainment. Disegnare la mascotte dell’Esposizione Universale richiede un originale sforzo di creatività e una grande capacità comunicativa. Ringrazio Disney Italia per il lavoro svolto e per il determinante contributo che darà al successo dell’Esposizione Universale con il personaggio che ha ideato. Forte di una consolidata esperienza nel settore, Disney Italia ha presentato una proposta molto convincente, che siamo certi conquisterà i visitatori di Expo Milano 2015”. La mascotte ufficiale di Expo Milano 2015 sarà presentata a breve nel corso di un appuntamento dedicato. 28 progettare 374 • SETTEMBRE 2013 progettare 375 • OTTOBRE 2013 28 Fai Filtri: in una parola la Àessibilità La capacità di aggiornare i prodotti in funzione delle esigenze del mercato è una caratteristica Fai Filtri, che si estende a tutti gli aspetti collaborativi: la nostra Àessibilità spazia dalla progettazione alle consegne rispettando sempre la vostra soddisfazione. La gamma oleodinamica è una dimostrazione di Àessibilità, con le serie CS, CTT, CSP, CSG, CSD, ¿ltri e cartucce per linee di aspirazione, ritorno e mandata d’impianti idraulici, con ¿ltrazione ¿no a 3 micron assoluti e portate ¿no a 360 lt/min. Fai Filtri: A Quality Filtration Company R FAI FILTRI s.r.l. - Filtri e Componenti per Applicazioni Industriali Strada Provinciale Francesca, 7 - 24040 Pontirolo Nuovo (BG) - Italy - Tel. ++39 0363 880024 Fax ++39 0363 330177 - fai¿ltri@fai¿ltri.it - www.fai¿ltri.it layout13buoni.indd 7 A Quality Filtration Company 29-05-2013 12:22:18 INCHIESTA Quale ricerca per il sistema Italia? SILVIO BERACI Gli studi scientifici devono superare vecchi assetti e politiche obsolete. Bisogna razionalizzare la rete organizzativa e ripensare la filosofia che guida la destinazione delle risorse. Intervengono, su questi argomenti decisivi per lo sviluppo e l’economia del nostro Paese, Luigi Nicolais, presidente del CNR e l’ex ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, oggi presidente dell’Iren La ricerca e lo sviluppo: concetti reiterati e a volte abusati che siamo abituati ad ascoltare spesso. Possono forse mancare in una moderna società progredita e industriale? No di certo; sta di fatto che in Italia la ricerca, pur avendo raggiunto spesso livelli di vera eccellenza, non ha ancora quel sostegno, diremmo corale, che per il suo ruolo dovrebbe avere. Nel nostro Paese, aldilà di quella che viene svolta nelle aziende private, la ricerca è essenzialmente portata avanti dal CNR e dalle università, pur tra le mille difficoltà (legate essenzialmente alle carenze finanziarie, di indirizzo e di programmazione) che siamo spesso costretti a registrare. “La ricerca non è più da considerare un 30 progettare 375 • OTTOBRE 2013 fiore all’occhiello, essa diventa sempre più, al contrario, un elemento decisivo per lo sviluppo; oggi le imprese hanno bisogno di ricerca perché hanno anche bisogno di competere, spesso smaterializzando i propri prodotti e riempiendoli di contenuti di conoscenza”. Sono parole di Luigi Nicolais, presidente del CNR, che non manca occasione per sottolineare l’importanza strategica che hanno per l’appunto il Consiglio nazionale delle ricerche e le università. Impresa e università “Da quando sono presidente del CNR dice Nicolais - ho cercato di aumentare l’apertura verso l’università e le imprese; credo fortemente all’interazione fra il mio istituto e il mondo universitario perché ciò può contribuire a costruire un sistema ricerca in Italia attraverso una collaborazione sempre più strutturale. Un esempio di questa azione è rappresentato dal laboratorio misto creato a Lecco proprio per far interagire queste due realtà. La stessa apertura credo sia necessaria nei confronti delle aziende: per dare una mano al nostro Paese abbiamo bisogno di continuare a produrre conoscenza e allo stesso tempo pensare all’utilizzabilità della conoscenza stessa. Realizzare la collaborazione con realtà imprenditoriali non significa meramente fare un laboratorio a basso costo per le aziende ma bensì cominciare a progettare insieme una ricerca che possa trovare Cambiare mentalità Secondo Luigi Nicolais la globalizzazione richiede fortemente di competere sulla qualità, e il meccanismo per il quale, realizzata un’idea, si cerca semplicemente di portarla sul mercato, senza confrontarsi tempestivamente col sistema globale, rischia di essere perdente. “Solo una ricerca avanzata permette di approcciare i moderni mercati con gli strumenti giusti e al livello tecno- Secondo Luigi Nicolais, presidente del CNR: “La ricerca non è più da considerare un fiore all’occhiello, essa diventa sempre più, al contrario, un elemento decisivo per lo sviluppo; oggi le imprese hanno bisogno di ricerca perché hanno anche bisogno di competere, spesso smaterializzando i propri prodotti e riempiendoli di contenuti di conoscenza”. I PROTAGONISTI applicazioni industriali. Io credo che questo sia il futuro del CNR”. Questa fase generale di cambiamenti continui, di trasformazioni così accelerate che facciamo fatica a governare finendo per assistervi impotenti, si riverberano secondo Nicolais in maniera emblematica nel campo delle tecnologie che alle volte sfuggono per la loro velocità alla nostra piena comprensione. È anche per questo che c’è bisogno di condividere i dati e non di ‘possederli’. “La forza del CNR - dice il presidente - è che al suo interno ha anche un dipartimento di scienze umane e sociali che può contribuire a riempire di contenuti queste nuove tecnologie”. “Dobbiamo avviare una modernizzazione del Paese dice Francesco Profumo, presidente Iren - per rigenerarci velocemente e avviare processi che ci facciano recuperare efficienza nel manufacturing che continua a rimanere il cuore pulsante della nostra nazione, dato che siamo, insieme con la Germania, i soli due Paesi in Europa che hanno una vera struttura industriale”. logico richiesto. Anche le PMI stanno subendo un processo di cambiamento, passando da subcommittenti a partner tecnologici, si tratta di un cambio di mentalità: l’azienda subcommittente in un certo senso non doveva pensare ma semplicemente produrre quanto richiesto al minor costo possibile; ora invece deve essere partner tecnologico e fornire soluzioni produttive di cui si prenda in pieno le responsabilità. Da qui deriva anche per le PMI la necessità di interagire con la ricerca”. Il presidente sottolinea che per il CNR ci sono delle priorità impellenti: snellirne il funzionamento, individuare dei grossi temi su cui concentrare le risorse, collaborare con gli enti omologhi europei per fare massa critica di fronte alle sfide globali. “Abbiamo bisogno - afferma di aprire un confronto concreto su un processo di riforma del sistema, gli enti di ricerca non possono più pensare di rispondere a tre ministeri, chiedere ogni volta autorizzazioni se devono assumere o fare un bando: purtroppo ci è capitato di avere a disposizione risorse per poter assumere ma di non avere le autorizzazioni a bandire. Dobbiamo rimuovere tanti ostacoli burocratici che ci rendono la vita difficile e ci impediscono di aprire concorsi per i giovani”. progettare 375 • OTTOBRE 2013 31 INCHIESTA Due esempi significativi Luigi Nicolais fa due esempi per dimostrare come la ricerca sia importante. Il primo riguarda la costruzione degli aerei; fino a qualche anno fa essi erano realizzati con materiali convenzionali (alluminio, acciaio, titanio ecc.) e l’uso dei nuovi materiali compositi veniva visto con diffidenza (perché cambiare se tutto già procede bene?), ebbene oggi l’uso dei nuovi materiali è largamente utilizzato ad esempio nella realizzazione del Boeing 787. “In questo esempio - commenta Nicolais - si coglie l’importanza di saper vedere oltre quello che c’è già, la visione dell’innovazione ci porta a non accontentarci di un mercato che esiste già e a prefigurarne un altro che verrà. L’innovazione richiede una grande capacità di cambiamento, di pensiero e di professionalità; l’industria aeronautica oggi produce facendo arrivare parti di velivolo da ogni angolo del mondo: siamo di fronte a una ‘fabbrica’ globale che ha i suoi ‘reparti’ in vari Paesi. E qui anche la ricerca ha un aspetto diffuso, al centro si fa ‘knowledge integration’ e i ricercatori sono distribuiti nel mondo. Boeing ha sviluppato così il suo global network”. Secondo il presidente, di fronte a questi cambiamenti, il CNR non può limitarsi a condurre le attività locali ma deve essere aperto al sistema globale. “Da un lato - spiega - dobbiamo dare una mano al territorio perché possa utilizzare i risultati della nostra ricerca e dall’altro collegarci con gli enti di ricerca del mondo per diventare parte di global network di ricerca multinazionale”. Il secondo esempio è quello del settore tessile che è entrato in crisi a causa dei Paesi emergenti e della loro capacità di produrre prodotti tradizionali a basso costo. Luigi Nicolais pensa che in questo campo si debba passare da una visione lineare a una di tipo radiale; chi fa stoffe 32 progettare 375 • OTTOBRE 2013 deve interagire con chi costruisce aerei, auto, edifici ecc. in questo modo si viene in contatto con la necessità di avere tessuti innovativi che rispondano a nuove esigenze di comparti più avanzati, si diventa fornitori di soluzioni su misura progettate per specifiche applicazioni. “Per fare ciò - aggiunge - c’è bisogno di una grande capacità di conoscenza e anche predisposizione a guardare al futuro seguendo lo sviluppo delle nuove esigenze produttive. In parole povere, guardare oltre le cose a cui siamo abituati”. Questi due esempi servono a farci capire come sia importante il ruolo della ricerca proprio per la crescita e il futuro della nostra economia. “Sono orgoglioso - conclude Nicolais - di essere presidente di questo CNR perché sono convinto che c’è un potenziale di crescita enorme a patto di liberarsi di lacci e lacciuoli che ci limitano; abbiamo le capacità per competere alla pari con tutti gli altri enti stranieri nostri omologhi”. Il tema dei finanziamenti Affrontare il tema della ricerca significa affrontare in automatico anche quello delle risorse necessarie a finanziarla, e qui entrano in campo i fondi europei. L’ex ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, oggi presidente dell’Iren, in proposito ha sollevato un grido d’allarme: “A fronte di un investimento in Europa di circa 15 miliardi di euro l’anno, l’Italia ne riporta a casa solo un terzo. Il nostro Paese perde circa 5 miliardi l’anno nel rapporto tra contributi all’Unione Europea e finanziamenti ottenuti per il settore della ricerca. Ciò significa che dal 2007 al 2013 abbiamo perso circa 35 miliardi: immaginiamoci cosa avremmo potuto fare con questi soldi! Dovremmo imparare da altri Paesi europei più virtuosi: per ogni euro investito la Gran Bretagna riporta a casa 1,50 euro, l’Austria e l’Olanda 1,45 euro, il Belgio 1,40 e la Germania 94 centesimi. Mentre l’Italia soltanto 60 centesimi, con una perdita di 40 centesimi a fronte di ogni euro investito. C’è una responsabilità morale per noi di recuperare i soldi che investiamo in Europa perché sono quattrini raccolti col sacrificio di tutti. Di fronte a questa situazione è inutile piangere, bisogna invece tirarsi su le maniche e cambiare le cose”. Profumo propone a questo proposito di partire dalle specializzazioni dei nostri territori in modo che si trovino a competere con altre zone di altri Paesi che hanno la stessa vocazione; le risorse che si rendono disponibili dovranno essere investite in queste realtà. Da questa competizione potranno nascere sviluppi positivi. “Come ministero, nei mesi scorsi - dice Profumo - abbiamo messo in atto un progetto in stretta sinergia col CNR mirato a individuare una decina circa di priorità nazionali e queste le abbiamo collocate all’interno di strutture aperte, dove la ricerca non si fa più in un singolo laboratorio ma la si fa in realtà che siano interconnesse fra loro con attori che tradizionalmente si sono parlati poco finora: aziende, enti di ricerca e università. L’idea è quella di ‘clusterizzare’ il sistema, passando da modelli industriali di tipo seriale (io faccio prima questo, poi questo, poi questo) a un sistema flessibile di tipo parallelo dove le attività devono essere svolte nelle diverse strutture con un coordinamento complessivo che possiamo definire appunto cluster”. Ridisegnare il sistema industriale Secondo Profumo, l’Italia deve ridisegnare il proprio sistema industriale, dato che i posti di lavoro persi negli ultimi anni non torneranno a essere gli stessi posti di lavoro: l’unica opportunità è creare un diverso tipo di occupazione in cui ci sia più intelligenza e meno attività di tipo tradizionale. “Abbiamo bisogno di avviare un processo di modernizzazione del Paese - spiega il presidente dell’Iren - che ci permetta di rigenerarci velocemente e di mettere in atto tutti quei processi che ci facciano recuperare efficacia ed efficienza nel manufacturing che continua a rimanere il cuore pulsante della nostra nazione, dato che siamo, insieme con la Germania, i soli due Paesi in Europa che hanno una vera struttura industriale, la quale deve essere rivista ma conservata. Dovremo individuare delle regioni chiave che abbiano una specializzazione di rilievo, collocarle all’interno di un modello ‘clusterizzato’ e andare a competere con le altre regioni. Sono sicuro che da questa competizione usciremo vincitori, perché siamo più bravi degli altri, abbiamo ottime competenze. Le risorse che siamo in grado di mettere in campo come Italia sono sempre più limitate mentre aumentano quelle di derivazione europea: dobbiamo trovare una sinergia fra tutti per suddividere queste risorse e goderne i risultati; permanendo in una logica di autosufficienza ci troveremmo ad avere sempre meno mezzi e meno possibilità”. L’ex ministro del Miur ricorda che oggi siamo al 26° posto in graduatoria (su 27 Paesi) per la capacità di spesa dei fondi europei, a fronte di una cifra di 31 miliardi che avremo a disposizione da investire per il prossimo settennato. “In Italia non ci potrà essere crescita se non ci sarà una catena corta fra ricerca, innovazione e sviluppo - ha concluso - a questo proposito bisognerebbe avere una nuova struttura ministeriale che vedesse questo insieme, e probabilmente le Regioni potrebbero dare un primo segnale facendo qualche tipo di sperimentazione per creare una struttura che metta insieme questi tre concetti: sarebbe un segnale molto importante in vista della programmazione che inizierà dal 2014”. progettare 375 • OTTOBRE 2013 33 INCHIESTA Le opportunità del Nordamerica MARCO ZAMBELLI Percezione positiva dei macchinari italiani e ripresa in corso del settore manifatturiero: ecco come proporsi ai mercati nordamericani secondo un’indagine condotta in seno al progetto Machines Italia, in collaborazione con ICE e Federmacchine. Dal survey emergono i punti deboli su cui le nostre aziende devono lavorare Nafta rappresentano un’imI Paesi Naft fta a ra rapp p re ese sent ntan ano o un un’i imm portante portan ante opportunità per i ffornitori ornit itorii utensili per di macchine e ut uten ensi sili li iitaliani, tali ta lian anii ssia ia p er la forte ripresa del settore manifatturiero, con il fenomeno del re-shoring in Usa e gli ingenti investimenti stranieri in Messico degli ultimi anni, che per la percezione positiva che le imprese locali hanno dei nostri macchinari: qualità, flessibilità, capacità di customizzare l’offerta per 34 progettare 375 • OTTOBRE 2013 aumentare produzione servire au aume ment ntar are e la p rodu ro duzi zion one e e se serv rviire mercati nicchia alto valore merc ati ti di ni icchi hia ad d alt lto v alore l aggiunto. Tutti fattori evincono giun gi unto to Tu Tutt ttii fa fatt ttor orii ch che e si e vinc vi ncon ono o da un’indagine condotta in seno al progetto Machines Italia, in collaborazione con ICE e Federmacchine, che sottolinea anche i punti deboli su cui le nostre aziende devono lavorare, a partire dalla comunicazione e dall’offerta di servizi di assistenza e parti di ricambio. Domandaa in forte crescita L’indagi L’indagine gine ssulla conoscenza di macattrezzature italiane in chinari h e a Nordamerica è stata condotta dagli Italian trade commission offices di Chicago, Toronto e Mexico City, per mostrare la percezione dei nostri macchinari tra le imprese locali, e fare il quadro su strategie, abitudini di acquisto e loro trend di investimento nel breve termine. In tutti e tre i Paesi il manifatturiero è in forte crescita: le importazioni di macchinari dal mondo in Usa sono salite del 26% tra 2011 e 2012, passando da circa 27.080 milioni di euro del 2010 a ben 42.785 milioni nel 2012, dei quali l’Italia detiene una percentuale del 5,7%. Il Canada ha aumentato del 12% le sue importazioni in macchinari, passando da 5.928 milioni di euro nel 2010 a 7.455 nel 2012, con l’Italia a rappresentarne il 2,64%. Dati dei primi undici mesi 2012 per il Messico parlano invece di un aumento del 25,96%, da 12.237 milioni di euro del 2010 a 15.155 del 2012, e l’Italia al 7,59% del totale. In particolare, a spingere la ripresa del manifatturiero in Usa e Canada è il fenomeno del re-shoring, per cui le imprese nordamericane tornano con decisione a produrre internamente rientrando dall’estero, generando una forte domanda di macchinari al contempo più flessibili e sofisticati. Utilizzo dei macchinari italiani Delle circa 600 aziende statunitensi e canadesi (queste ultime compaiono per la prima volta nella rilevazione) che hanno partecipato all’indagine, tutte con fatturato superiore ai 500 mila dollari, il 27% dichiara di uti- I PROTAGONISTI Per Pasquale Bova, il direttore ICE ChicagoToronto-Montreal (l’ICE è l’Agenzia per la promozione e l’internazionalizzazione, col compito di agevolare, sviluppare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l’estero): “sull’universo di imprese nordamericane la cifra è statisticamente notevole, e l’indagine è servita come momento di sensibilizzazione anche per le altre, aprendo grandi opportunità per farle in futuro passare da una prima consapevolezza all’utilizzo: il 69% delle imprese ha dichiarato infatti di aver cominciato a considerare l’acquisto di macchinari italiani per le proprie esigenze”. Per Giancarlo Losma, presidente Federmacchine (la federazione nazionale delle associazioni dei produttori di beni strumentali per lo svolgimento di processi manifatturieri dell’industria e dell’artigianato): “un’altra cosa molto ricorrente nei questionari è la difficoltà a comunicare con i fornitori italiani: la non tempestività delle risposte, e la difficoltà a comprendere l’inglese usato dalle nostre aziende. Ma non solo, anche la difficoltà di navigare i siti aziendali e reperire le informazioni cercate, tutti problemi che per lavorare con le aziende del Nordamerica vanno affrontati e risolti in fretta”. progettare 375 • OTTOBRE 2013 35 INCHIESTA i fornitori italiani: la non tempestività delle risposte, e la difficoltà a comprendere l’inglese usato dalle nostre aziende. Ma non solo, anche la difficoltà di navigare i siti aziendali e reperire le informazioni cercate, tutti problemi che per lavorare con le aziende del Nordamerica vanno affrontati e risolti in fretta”. lizzare già macchinari italiani. Dei non utenti, l’11% ha però utilizzato macchine italiane in passato. Una azienda su dieci era inoltre a conoscenza della campagna promozionale Machines Italia/ICE, in seno alla quale si svolge il survey: “Sull’universo di imprese nordamericane - spiega Pasquale Bova, direttore ICE Chicago-Toronto-Montreal - la cifra è statisticamente notevole, e l’indagine è servita come momento di sensibilizzazione anche per le altre, aprendo grandi opportunità per farle in futuro passare da una prima consapevolezza all’utilizzo: il 69% delle imprese ha dichiarato infatti di aver cominciato a considerare l’acquisto di macchinari italiani per le proprie esigenze”. L’indagine mostra in generale una diffusa opinione positiva sui macchinari italiani, sia tra utenti che non utenti, così come dei possibili vantaggi che possono portare. Tra i pregi più citati, spiccano l’alta qualità rispetto al prezzo, l’innovazione tecnologica e la perfetta compati- 36 progettare 375 • OTTOBRE 2013 bilità con i precedenti modelli di macchinari. Tra gli utilizzatori, i punti forza spaziano tra qualità, durata, affidabilità, precisione e velocità, e l’ottimizzazione di processi innovativi e l’aumento di produzione sono tra i principali vantaggi ottenuti. Pregio spesso menzionato è anche la capacità di Made to Custom delle aziende italiane. Per il 47% di chi ha investito in macchine utensili italiane, queste hanno contribuito a realizzare qualcosa di innovativo che prima non si era in grado di fare, come consolidare le fasi di produzione, migliorare la qualità dei prodotti, aumentare la capacità produttiva riducendo i tempi di produzione e creare nuovi prodotti. Tra i punti deboli citati delle nostre forniture ci sono invece la disponibilità dei pezzi di ricambio, l’assistenza e il supporto tecnico, oltre ai costi di manutenzione correlati. “Ma un’altra cosa molto ricorrente nei questionari - spiega Giancarlo Losma, presidente Federmacchine - è la difficoltà a comunicare con Italia e concorrenza estera L’Italia si posiziona comunque bene tra i fornitori esteri, subito dopo Germania, prima per livello di familiarità, e Giappone. I prezzi sono però la caratteristica per cui le nostre forniture sono percepite come più competitive di quelle tedesche, e subito dopo il Giappone. Il nostro Paese si posiziona al quarto posto come Paese d’origine dei macchinari acquistati di recente dalle imprese statunitensi, subito dopo gli Stati Uniti stessi, il Giappone e la Germania: “Il buy american è molto sentito negli USA - spiega Bova - per cui è strategico nella comunicazione non presentarsi come ‘comprate macchine italiane’, ma invece come ‘siamo vostri partner in business, per aumentare la vostra produzione’”. Per il Canada invece le forniture italiane sono terze subito dopo Stati Uniti e Canada. In generale, tra le caratteristiche che orientano le decisioni d’acquisto di nuovi macchinari, è di prima importanza la conformità alle specifiche delle attrezzature fornite, oltre alla capacità di garantire un buon ritorno dell’investimento, seguite dalla disponibilità di pezzi di ricambio, dal supporto tecnico e dal prezzo. Il contenuto di innovazione resta tra i fattori più decisivi, indicato come estremamente importante dal 32% del campione, seguito dalla flessibilità, per il 22%, e dalla creatività, per il 10%. Riguardo al perché si acquistano nuove macchine, oltre il 65% intende concentrarsi su nicchie di mercato ad alto valore aggiunto, seguito dalla specializzazione di prodotto, dall’ampliamento della gamma prodotti e dal servire i mercati globali. Per oltre il 50% degli intervistati gli acquisti effettuati hanno portato miglioramenti nell’ordine di fino al 25%, e addirittura per il 13% l’acquisto di nuove attrezzature italiane ha incrementato la produttività tra il 50 e il 75%. Tra i principali vantaggi effettivamente conseguiti dall’acquisto dei macchinari, spiccano per il 31% l’aumento dell’efficienza, e per il 25% l’aumento della produttività, mentre per l’11% si è ottenuto un miglioramento nella qualità del prodotto. “In anni recenti sono però comparse nuove voci nel sondaggio, che acquistano sempre più importanza nell’orientare le decisioni di acquisto - aggiunge Bova - ovvero il risparmio energetico e la riduzione dei costi dei materiali consentita dalle attrezzature. Occorre essere consapevoli di cosa spinge queste aziende a investire in nuovi macchinari, per apprestare strategie di marketing efficaci che, parlando il loro stesso linguaggio, rispondano già alle loro aspettative”. Canali di acquisizione Per orientarsi su nuovi acquisti, l’89% degli intervistati prende in considerazione diversi potenziali suppliers, ma molto frequente e decisivo, per ben il 73% del campione, è anche lo scambio di opinioni con altre realtà del settore che già utilizzano quei macchinari. “I casi di successo - dice Bova - sono pertanto un altro elemento su cui spingere molto nella propria visibilità e nelle pubblicazioni”. Il face to face rimane la forma di trattativa preferita, in forma di incontri diretti per il 60%, ma per il 40% anche fiere e congressi sono occasioni per fare affari, più per gli statunitensi che non per i canadesi, “i quali li vivono più come un obbligo”, spiega Bova, sottolineando come esistano differenze di mentalità e approccio tra i due Paesi. Conviene pertanto far coesistere più canali di vendita e informazione, fermo restando che il contatto diretto resta il modo in cui si concludono le trattative. Per i prossimi due anni fiscali sono infine molto numerose le aziende che già utilizzano macchine italiane che prevedono di fare nuovi investimenti tra 1 e 5 milioni di dollari, più disponibili a investire nel breve termine rispetto ai non utenti. Il 40% delle imprese campione ha infine acquistato nuovi macchinari progettare 375 • OTTOBRE 2013 37 INCHIESTA negli ultimi 6 mesi, solo per il 16% gli ultimi acquisti risalgono a oltre tre anni fa. Lo storico degli acquisti conferma un aumento nella mole di investimenti in macchinari, fattore che insieme al trend in aumento nella produzione configura un momento propizio per le nostre aziende per vendere macchine. Messico, automotive e aerospace Sono 59 le aziende messicane che hanno risposto al sondaggio, 26 di queste già utilizzano macchinari italiani, e per il 30,5% dei rispondenti questi hanno consentito di realizzare processi lavorativi nuovi. La qualità e l’affidabilità sono per il 64% i criteri alla base della preferenza accordata ai nostri macchinari rispetto a quelli esteri, e le forniture italiane sono seconde per familiarità subito dopo la Germania, e prima di Stati Uniti e Cina (ma tra gli operatori si diffondono aneddoti sul mancato rispetto degli standard produttivi dei macchinari asiatici, che portano pesanti costi aggiuntivi). La reputazione del Made in Italy è molto positiva, vi si associano buona relazione qualità prezzo, flessibilità, precisione, robustezza e design. I prezzi elevati, la mancanza di pezzi di ricambio e i servizi di manutenzione e post vendita scadenti sono invece i fattori di debolezza indicati. Negli ultimi 20 anni molti investimenti diretti dall’estero hanno creato distretti industriali orientati all’export, con molti fornitori di primo livello dell’industria aerospace e automobilistica che si sono installati nei pressi di questi produttori. Manca però ancora il tessuto di fornitori tier 2 e 3, e il governo punta con decisione a favorirne la nascita, il che crea forti opportunità per le imprese italiane. Vi è poi una miriade di PMI che opera con macchine usate, con grandi difficoltà di accesso al credito, per cui il fattore prezzo diventa decisivo. In Messico è molto importante la relazione faccia a faccia, serve poter customizzare la macchina per il mercato locale, e nella ricerca di un agente si deve trovare qualcuno che conosca bene la rete finanziaria nazionale, compresi i fondi stanziati dal governo e dal CNR locali. Il sistema bancario messicano è caro, ed è pertanto essenziale poter offrire servizi finanziari per garantire un accesso al credito lavorando con organismi finanziari italiani, perché non esistono banche italiane in loco che ne offrano. Occorre infine prestare attenzione alle complesse leggi migratorie e del lavoro: “Questo vale però per tutti e tre i Paesi Nafta - spiega Bova -: un approccio One size fits all non è valido, per avere successo occorre servirsi di esperti che sappiano rispettare le specificità di ogni singolo mercato”. SISTEMI DI SIMULAZIONE NUMERICA FLUIDODINAMICA − TERMICA − STRUTTURALE − ELETTROMAGNETICA − ELETTROCHIMICA CASTING – REAZIONI CHIMICHE – VIBROACUSTICA – SIMULAZIONE MULTIFISICA 38 [email protected] progettare 375 • OTTOBRE 2013 www.cd-adapco.com Progettare magazine advert sept 2013 indd 1 26/09/2013 14:54 pag. pubblicitaria ok SEIM:Layout 1 28-11-2012 11:42 Pagina 1 da 40 anni i prodotti SEIM sono al servizio dell’industria mondiale POMPE A VITI - MISURATORI DI PORTATA - VALVOLE DI SICUREZZA - SCAMBIATORI DI CALORE SIDERURGICO ENERGETICO LUBROREFRIGERAZIONE (macchine utensili) ESTRATTIVO/MINERARIO CEMENTERIE IDROELETTRICO OIL & GAS NAVALE ...E ALTRI SEIM S.r.l. 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Diamo uno sguardo ad alcune di queste tecnologie e al relativo livello di adozione presso le aziende manifatturiere: dal web ai social network Ill ssuccesso ucce uc cess sso de d delle lle imprese, ll e, e, in p periodi e critici la sopravvivenza, a lloro o o so or sopr prav avvi viv venza, è legata anche alla capacità ricercare acit ac ità di ricercar re e adottare nuove soluzioni p per er ccreare rea valore re e risultare maggiormente competitive. o Per renderci conto del livello di adozione di alcune tecnologie nelle aziende manifatturiere abbiamo realizzato un breve sondaggio realizzato dalle redazioni di RMO e Progettare, con la collaborazione del sito web www.meccanica-plus.it, tramite una serie di domande di carattere generale alle aziende. Ovviamente la premessa è che i dati ottenuti da questo sondaggio sono puramente indicativi in quanto il numero di soggetti intervistati è limitato e il campione scelto non è rappresentativo dell’intero mercato. Questo non vieta, pur con le dovute precauzioni, di fare alcune considerazioni sulle risposte ottenute dalle aziende e i relativi scenari. L’importanza di Internet per le aziende Tra le tecnologie che hanno avuto maggiore impatto sulle aziende, Internet sicuramente occupa da tempo il primo posto e di questo i manager sono ben consapevoli. Tutte le aziende intervistate, infatti, hanno dichiarato di avere un proprio sito Internet, a conferma della pervasività ormai raggiunta da questa tecnologia, anche se l’impiego di Internet è risultato essere, come prevedibile, 40 progettare 375 • OTTOBRE 2013 piuttosto diversificato. Poco meno del 10% degli intervistati, per esempio, ha dichiarato di non utilizzare internet per scopi commerciali. Dal punto dei servizi implementabili tramite il sito Internet aziendale, la nostra ricerca ha evidenziato che l’utilizzo più diffuso, oltre il 90% dei casi, è relativa alla fornitura di documentazione tecnica, risolvendo in tal modo un problema spesso complesso dal punto di vista della gestione. Un altro tipo di servizio implementato molto frequentemente tramite il sito Internet è, invece, quello relativo alla pubblicazione del listino prezzi e dei cataloghi dei prodotti, con il vantaggio della tempestività di aggiornamento nel primo caso, e favorendo la ricerca da parte degli utenti, riducendo al contempo i costi per l’azienda, nel secondo. Dai dati del sondaggio emerge, inoltre, che altri tipi di servizi come per esempio la vendita online oppure la comunicazione con i clienti sono utilizzate molto meno frequentemente e le percentuali sono infatti molto inferiori ai casi precedenti. La vendita online è implementata dalle aziende intervistate soltanto nel 22,7% dei casi, mentre solo il 13% dispone di un blog e, in generale, la comunicazione tramite forum e commenti di clienti è utilizzata da meno del 5% delle aziende contattate. Sono state analogamente interessanti le risposte relative alla frequenza di ricerca su Internet di informazioni giudicate importanti per l’impresa. Meno del 5% ha infatti dichiarato di utilizzare solo raramente questo mezzo, mentre la maggioranza (oltre il 54%) ha precisato di usarlo spesso e oltre il 40% di usarlo sempre. Stando a questi dati sembrerebbe quindi che, mentre pochissimi non contano su Internet come fonte affidabile e continua di informazioni, la maggioranza utilizzi questo mezzo con una frequenza elevata e, verosimilmente, insieme ad altre fonti. Una parte ragguardevole, anche se non maggioritaria, si avvale invece sempre costantemente del contributo di Internet per raccogliere informazioni importanti, testimoniando l’utilità di questo mezzo per contribuire a scelte anche strategiche. culturale e geografico a quelli di carattere economico per la gestione di questi sistemi di comunicazione, al tipo di settore merceologico in cui si opera e all’importanza, o meno, di relazionarsi con un ampio pubblico. Non stupisce quindi che la maggior parte delle aziende intervistate abbia risposto di non utilizzare i social network per la comunicazione (oltre il 63%), ma piuttosto interessante è comunque l’apprezzamento per questo tipo di mezzi indicato dalla percentuale di oltre il 36% che ha dichiarato di utilizzarli. In generale, l’utilizzo di Internet è percepito dai partecipanti alla nostra survey come un qualcosa in grado di generare dei significativi vantaggi per l’azienda, mentre soltanto meno del 5% delle aziende intervistate ha dichiarato di non conoscere la risposta. I social network Il cloud computing Un altro tipo di opportunità offerte da Internet riguarda i social network, che permettono di instaurare un tipo di comunicazione decisamente diversa da quella istituzionale e di realizzare delle vere e proprie community. Molte aziende si sono focalizzate da tempo su questo tipo comunicazione sfruttando, per esempio Facebook oppure Twitter. Tuttavia la diffusione di questi social network in ambito aziendale è condizionato da numerosi aspetti, da quelli di tipo Una tecnologia relativamente recente che sta avendo un impatto significativo sulle aziende è quella del cloud computing. Questa tecnologia permette di abilitare l’accesso a risorse di varia natura (software, servizi, infrastrutture, storage) in modo conveniente e relativamente semplice. Anche se per molti versi nel nostro Paese siamo ancora in una fase molto iniziale dell’implementazione del cloud computing, le aziende stanno scoprendo rapidamente il vero progettare 375 • OTTOBRE 2013 41 SCENARI atto vede in futuro un aumento delle esigenze di collaborazione e di potenza elaborativa flessibile e conveniente come quella offerta dalle soluzioni cloud. Di fatto la percezione del cloud talvolta viene limitata al solo aspetto legato al risparmio economico, trascurando uno degli altri vantaggi di questa tecnologia che è quello di poter rinnovare alcuni processi aziendali. Tornando alla nostra survey, solo meno del 5% ha escluso che nell’immediato futuro (1-3 anni) non farà ricorso a soluzioni cloud, mentre oltre il 50% ha dichiarato di non sapere se l’azienda farà o meno questo passo in futuro I nuovi strumenti tecnologici potenziale di questa tecnologia. Mentre sino a non molto tempo fa, infatti, il cloud computing era visto, spesso anche con sospetto, dalle aziende soltanto come un trend, questa tecnologia però si sta evolvendo e sempre più aziende ne riconoscono l’effettivo valore. Le stime di IDC sulla crescita dei servizi IT per cloud pubblici sono di 100 miliardi di dollari entro il 2016, partendo da 40 miliardi di dollari del 2012, con un Cagr del 26,4%, un valore significativamente maggiore di quello dell’industria IT. Entro il 2016 gli analisti, inoltre, sostengono che i servizi cloud costituiranno il 16% del fatturato IT in cinque settori chiave: applicazioni, software di sistema, PaaS (Platform as a Service), server e storage di base. Un aspetto da non sottovalutare, comunque è lo scetticismo con cui talvolta i dipartimenti IT delle aziende vedono l’impatto che l’adozione del cloud potrebbe avere su di loro. Secondo gli analisti di IDC, i servizi IT cloud in Italia sono percepiti in modo ancora piuttosto diverso, a seconda della funzione aziendale interna. Da alcuni dipartimenti, infatti, quello del cloud è visto come un aspetto di notevole importanza, ma questa percezione diminuisce in modo piuttosto sensibile salendo nella piramide organizzativa fino al top management. 42 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Diverso, invece, è lo scetticismo con cui le aziende guardano al cloud a causa di alcuni limiti intrinseci di questa tecnologia. Con il cloud, infatti, applicazioni e talvolta dati (dipende dal modello di cloud implementato), non risiedono più fra le mura dell’azienda e le perplessità sull’affidabilità delle infrastrutture di comunicazioni, indispensabili per assicurare l’operatività in un contesto cloud, e la sicurezza dei dati, spesso fanno ancora da freno all’adozione di questo tipo di tecnologia. Anche la maggioranza della aziende intervistate nella nostra survey non fa uso di soluzioni cloud (quasi il 60%), è interessante constatare che però oltre il 40%, invece, le utilizza. Un aspetto interessante, infatti risiede nel fatto che le risorse cloud non sono relative solamente all’aspetto IT delle aziende, come per esempio per l’utilizzo di software come servizio, ma possono essere molto utili anche nella parte produttiva. Molte aziende produttrici di software di progettazione o prototipazione digitale, tipicamente quelle di applicazioni CAD, mettono a disposizione questi tool in ambienti cloud, coinvolgendo direttamente quindi le attività produttive delle aziende e fornendo un vantaggio competitivo. A questo va aggiunto che il trend in Un’altra domanda della nostra survey è stata relativa all’utilizzo o meno di alcuni device come smartphone e tablet. La metà esatta degli intervistati ha dichiarato di utilizzare entrambe i dispositivi, mentre il 31% ha dichiarato di utilizzare soltanto lo smartphone e solo il 18% ha dichiarato di non utilizzare nessuno dei due device. Questa diffusione potrebbe essere spiegata, oltre che con le ormai imprescindibili necessità di comunicazione, anche con la tendenza che vede le persone portare in azienda i modelli d’uso di device e applicazioni che utilizzano normalmente nella loro attività non professionale. Questo trend è particolarmente evidente con le persone più giovani che si aspettano di trovare gli stesso strumenti e performance a cui sono abituati in ambito privato anche nell’ambiente di lavoro. A parte queste considerazioni occorre considerare che la mobilità è uno dei trend dominanti negli ultimi anni e il tipo di device da utilizzare si deve adeguare a questa esigenza. A questo va aggiunto un secondo trend che vede il ritorno a un sistema di elaborazione basato su client relativamente poco potenti e servizi, capacità di elaborazione, e spesso anche i dati, ospitati invece su reti di computer e non localmente. Azionamenti intelligenti, rete di assistenza globale 6LDPRXQSDUWQHUDIÀGDELOH QHOO¶LQGXVWULDDOLPHQWDUH NORD Motoriduttori S.r.l. San Giovanni in Persiceto La scelta dei componenti di trasmissione corretti nel settore alimentare è decisiva per l‘economicità e la sicurezza degli impianti di convogliamento. 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Oggi quest’ultimo è a caccia di specializzazioni: rifiuta i pezzi standard a favore delle partnership La fidelizzazione del cliente o oggi non prescinde dalla competenza e dalla soddisfare le specializzazione: per sodd tenere consue esigenze bisogna tene to della competenza specifica nella fornitura non più di singoli prodotti ma di soluzioni complete. È anche su queste basi che si fonda la nuova meccatronica Divisione dedicata alla mecc giugno 2012. creata da Bonfiglioli nel giug Marco Bertoldi, sales man manager, ne ha preso la direzione commerciale a comm gennaio 2013. L’ingegnere tr tratteggia il quadro nel quale si è con configurata la nuova Divisione: è fisicamente si presente nel quartier gene generale bolognese della società Bonfi Bo glioli ed è una sorta di Busin Business Unit draft, ovvero “parte in integrante della Business Unit in industriale di Bonfiglioli, cioè quella che qu genera circa la metà del fatturato manager del Gruppo - spiega il m -. Anche se la Divisione meccatronica ha una completa organizuna zazione propria che ricorda rico La Business Unit indipendente”. indipende nuova Divisione guidata da Bertoldi due Centri può infatti contare su du appunto alla di ricerca dedicati appu 44 progettare 375 • OTTOBRE 2013 La sede di Bonfiglioli Vectron, il particolare del quadro di una macchina tessile con inverter Bonfiglioli e il particolare del servo package BMD+MP. meccatronica, uno a Krefeld in Germania che produce gli inverter e uno a Rovereto per i progetti dei motori brushless e dei servoriduttori di ultima generazione, poi siti produttivi: la logistica che segue le operation e l’area commerciale dedicata. Sul territorio la nuova Divisione si affida a figure commerciali che si affiancano al cliente. “Questo modo di proporci spiega l’ingegnere - offre alla clientela la percezione di avere di fronte e di fianco un esperto con il quale parlare per avere risposte a quelli che sono i miglioramenti nelle performance dei prodotti”. Il motivo della nascita Con l’avanzata e il perdurare della crisi economica, secondo Bertoldi, i, ciò ciò che le aziende clienti hanno tagliato liato maggiormente sono i costi legatii alla a R&D: questa riduzione si traduce ce in n una ricerca e un appoggio al fornitore itore re come parte integrante del processo. esso o. Insomma, una sorta di partnership. ship p. “Siamo partiti con la Divisione mec mecccatronica proprio perché vogliamo amo o essere di supporto al cliente già nella a della progettazione, perché è l’unica nica a arma per fidelizzarli - spiega -. Se o oggi ggii ci proponessimo al mercato come ome e costruttori di un solo un componente entte e non come fornitori di una intera nterra soluzione dovremmo confrontarcii con co on una agguerritissima concorrenza za iin n una sorta di battaglia al ribasso sul o su ul prezzo. Ma i nostri clienti importanti nti ccii chiedono invece di instaurare con loro o un rapporto di partnership e di seguirli anche laddove decidano di delocalizzare le produzioni all’estero. Tutto questo ci permette di proporci come dei veri e propri solution provider con l’obiettivo di dare loro risposte veloci alle loro richieste e soddisfare le loro esigenze”. Per Bonfiglioli questa è una opportunità. “Il motivo che ha portato progettare 375 • OTTOBRE 2013 45 SCENARI alla nascita della Business Unit è quello di perseguire l’obiettivo di portare una migliore efficacia al cliente che oggi chiede competenze specifiche e flessibilità - continua Bertoldi -. Con questa Divisione Bonfiglioli si pone l’obiettivo di proporre una soluzione completa che contemperi le tecnologie più avanzate, un settore che si affianca al tradizionale business del motoriduttore”. Bertoldi precisa che la Divisione per Bonfiglioli non nasce con l’ossessione dell’incremento dei volumi: il suo scopo in questo momento è quello di essere individuato come un partner attento e affidabile fino a essere considerato un insostituibile tassello nella progettazione e configurazione di specifiche applicazioni. Questo approccio si traduce concretamente in “persone dedicate allo sviluppo tecnologico, ma anche personale di produzione e di logistica, focalizzate su nicchie di business specifiche che rispondano ai bisogni dei clienti - racconta Bertoldi -. Se si rimane troppo generalisti non si riesce a dare l’ultima risposta tecnologica o soddisfare le richieste e di questi tempi non possiamo permetterci che un qualsiasi cliente vada a cercarla altrove”. Attenzione alla soluzione Per entrare ancora di più nel merito, Bertoldi fa leva sull’ultimo lancio di prodotto. “Abbiamo progettato e rilasciato il software dedicato ai nostri inverter per applicazioni specifiche, come possono essere quelle dell’avvolgitura e della svolgitura - dice -, inoltre abbiamo appena rilasciato le schede di controllo assoluto per motori brushless e vogliamo arrivare a poterci presentare dal cliente con un nostro pacchetto di prodotti che risponda alle sue esigenze e non con un componente singolo che lo obblighi il ad andare a cercare gli altri componenti altrove”. Bertoldi cita un altro obiettivo alla base dell’azione della Divisione meccatronica verso il cliente: l’energy saving. “Il knowhow di Bonfiglioli si fonda sulla sua storia di costruttore di riduttore e dalla consapevolezza di avere per questa specificità una capacità e una cultura anche per il supporto tecnico - analizza Bertoldi -. Noi analizziamo l’applicazione sia dal punto di vista della componente elettrica sia di quella meccanica, e abbiamo la competenza di fornire una consulenza globale per la soluzione completa garantendo la peculiarità così di agire nella individuazione ed eliminazione delle inerzie che potrebbero scaturire focalizzandosi solo su una delle due parti, quella elettrica o quella meccanica”. L’azienda sta sviluppando, e rilascerà per ottobre, un software di progettazione che permetterà agli uomini sul campo di effettuare valutazioni sia in ambito di performance meccaniche sia elettriche. NUOVAMACUT LIVE 2014 Connei le tue idee dove, come e quando vuoi. Palazzo della cultura e dei congressi di Bologna 7 Novembre 2013 ore 8.30 - 17.30 FORSE NON LO SAPETE... ...MA IN OGNI IMPIANTO PER LEGATORIA C’È SEMPRE MOLTA PNEUMAX PNEUMAX soddisfa al meglio i più avanzati requisiti delle macchine per legatoria con prodotti sia in esecuzione standard, sia customizzati, garantendo sempre la massima efficienza e riducendo i costi di installazione ed i consumi energetici. : TE E PN A UM E RE XG I NE NL C Y& OG L O HN ON ATI OV N IN Il valore del made in Italy www.pneumaxspa.com SCENARI Meccatronica JACOPO DI BLASIO USA National Instruments ha presentato le sue più recenti proposte in termini di controllori programmabili per applicazionii o meccatroniche e di automazione nel corso della mostra convegno annuale che tiene in Texas. Novità anche per il settore della formazione National Instruments (NI) organizza, negli USA e con cadenza annuale NI Week, una settimana di mostre e di congressi dedicati alle tecnologie hardware e software sviluppate e prodotte dall’azienda. NI Week occupa gran parte del centro congressi di Austin, la capitale dello Stato del Texas e sede principale di NI, che qui è nata nel 1976. NI Week comprende un nutrito programma di congressi, che trattano temi che vanno dall’ingegneria alle scienze di base, e una mostra dedicata alle diverse applicazioni delle tecnologie NI, con una folta presenza di aziende ed enti partner di NI. Infatti, le tecnologie proposte da NI, che vanno dal diffuso pacchetto software di LabView fino ai controllori con I/O riconfigurabili (Rio), costituiscono l’elemento comune di una folta comunità, diffusa a livello globale, di professionisti, imprese ed enti di ricerca che sono attivi in qualità di sviluppatori, system integrator, OEM o semplici utilizzatori del software e dell’hardware NI. L’edizione 2013 di NI Week ha rappresentato un appuntamento di particolare rilievo nell’ambito dell’offerta di prodotti di NI, visto che tra le numerose novità presentate ha debuttato ufficialmente anche la nuova piattaforma, basata su un’architettura hardware completamente programmabile, che costituisce la base dei controllori NI di nuova generazione, pensati per l’automazione e la meccatronica, ma adatti anche a diversi altri settori applicativi. Nasce un’architettura versatile La nuova piattaforma è stata presentata dal Presidente e Ceo di NI, James Truchard (fondatore di NI insieme a Jeff Kodosky), che 48 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Strumentazione modulare A destra James Truchard, Presidente e Ceo di NI. Le novità da NI non si sono limitate al campo dei controllori industriali, ma all’NI Week ha esordito anche un nuovo prodotto destinato a espandere le capacità dei sistemi di strumentazione modulare e di acquisizione dati. Questo è il nuovo chassis ethernet della serie CompactDaq, denominato cDaq 9188XT, dotato di otto slot e in grado di alloggiare dei moduli di strumentazione per effettuare misure NI cRio 9068 è il controllore definito via software basato sul Soc di Xilinx. ha introdotto il primo prodotto indirizzato all’industria e realizzato basandosi sulla nuova tecnologia. Si tratta del nuovo controllore definito via software NI cRio-9068, un prodotto che ridisegna completamente la tecnologia hardware e software dei controllori programmabili di NI, mantenendo però la compatibilità con LabView e gli I/O dei precedenti cRio. NI cRio-9068 è un PAC nato da una nuova piattaforma aperta, è basato sul sistema operativo Linux RT ed è progettato per il controllo embedded e la supervisione ad alte prestazioni. L’hardware è basato sul nuovo system on a chip (SoC) di Xilinx, denominato Zynq-7020, che incorpora un processore dual-core Arm (Cortex A9), Fpga (Xilinx serie Artix-7) e DSP. La nuova piattaforma ha degli aspetti profondamente innovativi sia dal punto di vista software che hardware. Questo PAC è stato denominato controllore definito via software in virtù dell’hardware completamente programmabile e riconfigurabile, che può sfruttare pienamente la flessibilità di strumenti di sviluppo come il software LabView che, attraverso la sua interfaccia grafica e intuitiva, consente di definire e gestire in modo completo gli algoritmi di gestione e le funzionalità Con lo chassis resistente NI cDaq-9188XT è possibile alloggiare moduli di strumentazione PXI anche in condizioni ambientali difficili. distribuite o remote in ambienti difficili o addirittura ostili. Infatti cDaq 9188XT può resistere ad urti fino a 50 g e a vibrazioni fino a 5 g, in ambienti con temperature che possono andare da -40 °C a 70 °C. Il nuovo chassis modulare per acquisizione dati è particolarmente interessante per gestire la strumentazione necessaria, per esempio, per lo studio e la raccolta dei dati di prototipi o macchine speciali. I settori applicativi comprendono anche l’industria automobilistica, aerospaziale, militare e, in generale, l’ambito dei trasporti. progettare 375 • OTTOBRE 2013 49 Il controllore compatto e portatile per applicazioni educational, denominato NI myRio (a sinistra), è dotato di WiFi, interfacce e app per il collegamento con dispostivi portatili, come l’iPad (adestra). hardware dell’unità di controllo e delle periferiche. Grazie al fatto di ricorre a un sistema operativo aperto come Linux RT, sarà possibile ricorrere a molti degli strumenti software resi disponibili dalle comunità e dagli enti che si occupano di sviluppo in questo ambito, rendendo disponibili anche in open source un’ampia offerta di risorse software che hanno un alto valore aggiunto. Oltre ad offrire aspetti interessanti da un punto di vista economico e per la ricchezza dell’offerta, Linux RT è competitivo anche in termini di prestazioni e dell’affidabilità, essendo un sistema operativo appositamente pensato per l’utilizzo industriale e per il controllo del movimento; infatti è strettamente deterministico, real time e dotato di uno scheduler che ha la piena autorità nell’esecuzione delle sequenze di comandi, capace cioè di interromperli e ripristinarli in modo indipendente. NI ha fatto in modo che i programmi scritti con LabView, vecchi e nuovi, siano completamente portabili sulla nuova architettura e, grazie all’ottimizzazione effettuata nella compilazione del codice per i nuovi processori, la compatibilità è stata ottenuta senza pregiudicare le prestazioni. NI cRio-9068 è programmabile sia con LabView, che consente di utilizzare un ambiente 50 progettare 375 • OTTOBRE 2013 grafico per lo sviluppo di sistemi e applicazioni, che nei linguaggi di programmazione C e C++. Anche dal punto di vista hardware, per tutelare gli investimenti fatti dagli utilizzatori della famiglia di controllori cRio, NI ha particolarmente curato la compatibilità all’indietro e con il nuovo controllore è possibile utilizzare i moduli I/O precedenti senza problemi. Il motore sotto al cofano Naturalmente, la grande differenza con i prodotti precedenti è in termini di prestazioni per il controllo e l’elaborazione, visto che il nuovo cRio potrà combinare la flessibilità del processore dual core a 667 MHz, che può effettuare operazioni in virgola mobile e offrire la potenza e la versatilità tipiche dei più evoluti processori consumer anche nelle applicazioni industriali. A questa flessibilità, deve essere aggiunta la velocità delle matrici Fpga, particolarmente adatte per svolgere in tempi estremamente ridotti dei compiti specifici. Un terzo elemento in grado di incrementare funzionalità e prestazioni risiede nella capacità dei blocchi DSP integrati nel SoC di elaborare grandi moli di dati. Il nuovo componente di Xilinx, con l’integrazione di tutti i circuiti del sistema in un unico componente, consente ai diversi elementi di comunicare at- Il controller roboRio è pensato per le applicazioni di robotica in ambito educativo e scolastico. traverso un bus interno ottimizzato in frequenza e sincronizzazione, che permette di evitare i colli di bottiglia. Si potrebbe dire che il bus dati più veloce ed efficiente è il quarto elemento fondamentale che spiega l’incremento di presatazioni nell’uso del SoC, oltre ai tre già citati elementi integrati (CPU dual core, Fpga e DSP). In termini di prestazioni, NI ha calcolato un miglioramento in termini di velocità di quattro volte rispetto alle architetture tradizionali. Per la scuola Uno dei vantaggi di una piattaforma completamente programmabile è la versatilità e infatti, basati sulla nuova architettura, alla NI Week sono stati presentati anche due nuovi prodotti appositamente pensati per il settore scolastico e per la formazione tecnica: un controller per sistemi d’automazione e meccatronica, denominato myRio, e un controller espressamente pensato per applicazioni di robotica e chiamato roboRio. Entrambi questi dispositivi sono innovativi tanto nel concetto di utilizzo, quanto nella tecnologia su cui si basano. Pur essendo pensati per la scuola e la formazione, questi controllori programmabili permettono di realizzare applicazioni di automazione, meccatronica e di robotica di livello professionale e, essendo in tutto e per tutto simili alle loro controparti industriali, permettono agli studenti di formarsi sui sistemi che poi troveranno nel mondo del lavoro. In particolare, myRio è un controllore portatile che sarà proposto agli studenti a un prezzo agevolato, ma è anche un controllore programmabile estremamente sofisticato, un vero e proprio PAC trasportabile. Questo sistema è programmabile con LabView o in C ed è pensato per favorire l’apprendimento e consentire la realizzazione di differenti progetti di automazione, operando come piattaforma hardware e software che consenta agli studenti di ideare e progettare dei sistemi reali in poco tempo, entro il semestre che tipicamente è concesso dalle facoltà americane. Anche il novo myRio è basato su un circuito integrato di Xilinx con bus interno ad alta velocità, che integra in un solo componente doppio core Arm, Fpga e DSP. L’estetica di questo prodotto è stata particolarmente curata e si presenta come una tavoletta con pulsanti, led e una finestrella trasparente che permette di vedere i circuiti all’interno. L’interfaccia hardware, cioè l’insieme di pulsanti e led di cui è dotato, è completamente definibile dall’utente. Gli accelerometri a tre assi integrati nel dispositivo e la connettività WiFi consentono di utilizzare questo controllore in applicazioni innovative. NI mette a disposizione diverse app che permettono a myRio di interfacciarsi con dispositivi mobili, che in pratica si trasformano in interfacce (HMI) capaci di controllare i sistemi automatici collegati a myRio e, inoltre, consentono di utilizzare applicazioni di ingegneria che, per esempio, permettono di elaborare dati o segnali, o analizzare dei circuiti elettrici. Dal punto di vista della connessione e della capacità di controllo delle periferiche, myRio dispone di dieci ingressi analogici, sei uscite analogiche e di 40 I/O digitali (SPI, I2C, Uart, PWM e encoder). Il secondo prodotto destinato al settore educativo e scolastico è roboRio, un controller epressamente pensato per le applicazioni di robotica e nato da una filosofia molto simile a quella di myRio, con cui condivide anche diverse caratteristiche hardware e software, provenienti direttamente dalla piattaforma LabView-Rio destinata all’industria. Il controller roboRio nasce per essere montato a bordo su dei robot e, di conseguenza, NI ne ha particolarmente curato la robustezza. Inoltre, roboRio dispone anche di un numero superiore di interfacce adatte ad applicazioni di meccatronica e di un’interfaccia RS232. progettare 375 • OTTOBRE 2013 51 MANIFESTAZIONI Dalla EMO bilancio positivo ELENA CASTELLO La EMO di Hannover 2013 ha appena chiuso i battenti con risultati che trasmettono ottimismo: oltre 2.100 espositori provenienti da 43 Paesi hanno messo in mostra le loro eccellenze ai circa 145.000 visitatori di oltre 100 Paesi che nei sei giorni di manifestazione hanno visitato la biennale mondiale della lavorazione dei metalli. Appuntamento alla prossima edizione: ottobre 2015 a Milano L’edizione 2013 del Salone biennale mondiale della lavorazione dei metalli - la EMO di Hannover - si è conclusa con un bilancio estremamente positivo. “Il Salone è cresciuto su tutti i fronti - ha sottolineato in chiusura della manifestazione Carl Martin Welcker, Commissario generale della EMO Hannover 2013 -. Con più visitatori e più business, e con ampi consensi internazionali sia sul fronte dei visitatori sia sul fronte degli espositori, la EMO di quest’anno ha persino superato i brillanti risultati della precedente edizione, confermando ancora una volta con efficacia il suo ruolo di fiera leader mondiale”. Dal 16 al 21 settembre scorso oltre 2.100 espositori di 43 Paesi hanno presentato ad Hannover le loro innovazioni per la produzione a un pubblico specializzato internazionale all’insegna dello slogan ‘Intelligence in Production’. Durante i sei giorni di EMO, sono complessivamente confluiti su Hannover circa 145.000 visitatori da oltre 100 Paesi. Gli addetti ai lavori provenienti da oltre le frontiere tedesche sono stati più di 50.000: praticamente uno su tre. È cresciuta soprattutto la presenza europea: “L’industria europea torna alla carica e riprende a investire in tecnologia per la produzione”, ha commentato Welcker. Italia, Svizzera, Svezia, Paesi Bassi e Russia sono i Paesi europei con il maggior numero di visitatori. Tra i Paesi asiatici, al primo posto c’è la Cina, seguita a distanza da Giappone, Taiwan e India. La prossima EMO si terrà nel 2015 in Italia, a Milano, dal 5 al 10 ottobre all’insegna dello slogan ‘Let’s build the future’ (‘Costruiamo il futuro’). Risultati dell’indagine Secondo l’indagine condotta sui visitatori, un visitatore su due era 52 progettare 375 • OTTOBRE 2013 un dirigente con competenza decisionale sugli acquisti. Ed era lì per ampliare e modernizzare gli impianti di produzione della propria azienda. Un visitatore su cinque ha riferito di avere fatto ordini già durante il salone. E all’incirca la stessa percentuale (il 20 %) di avere pianificato i propri acquisti per il dopofiera. Tra i visitatori esteri questa percentuale era addirittura doppia. Secondo Welcker, “già durante la fiera sono stati firmati ordini, in parte anche di valore importante”. Gli espositori hanno manifestato grandi attese per le vendite postfieristiche. Ognuno dei visitatori con piani di investimento concreti ha firmato da quattro a cinque ordini durante la EMO: un valore addirittura superiore a quello raggiunto dall’edizione di due anni fa, quando la congiuntura era favorevole. La EMO Hannover 2013 è riuscita ancora una volta a proporre una panoramica completa del mercato mondiale dell’industria delle macchine utensili. “Gli esperti della produzione vengono in fiera per informarsi su come rendere la loro produzione migliore e più efficiente”, ha affermato Welcker. Oltre che ai temi classici della riduzione dei costi di produzione e di una maggiore flessibilità in ambito produttivo, i visitatori erano interessati soprattutto a soluzioni per un impiego più efficiente dell’energia e delle risorse, a una maggiore facilità d’impiego degli impianti e al collegamento intelligente delle macchine. La grande disponibilità e competenza con la quale gli espositori EMO hanno affrontato questi temi proponendo una ricca gamma di soluzioni si ripercuote nella soddisfazione dei visitatori, che più che mai hanno guardato alla EMO Hannover come alla fiera internazionale di riferimento per una produzione intelligente. “Anche quest’anno i visitatori esprimono giudizi entusiastici sulla manifestazione”, ha concluso Welcker. La completezza di offerta della EMO e il forte richiamo da essa esercitato hanno fatto anche sì che la durata media della presenza dei visitatori in fiera sia leggermente cresciuta attestandosi su due intere giornate. progettare 375 • OTTOBRE 2013 53 MANIFESTAZIONI Mecha-Tronika, tutto inizia da un buon progetto ATTILIO ALESSANDRI Quasi tutti i dispositivi e le macchine sono sistemi meccatronica. L’insieme di differenti tecnologie rendono i sistemi produttivi molto flessibili e facilmente gestibili tramite l’uso di CNC, PC, tablet e anche smartphone. L’applicazione della meccatronica spazia dai grandi sistemi industriali fino agli elettrodomestici e/o singoli componenti. In fiera per toccare con mano le moderne soluzioni Il 23 ottobre 2013 si alzerà il sipario su Mecha-Tronika, la mostra delle intelligenze per la produzione industriale, nata dall’eredità di Bimec e Bias, due manifestazioni che, considerata l’evoluzione del manifatturiero e delle necessità produttive delle imprese, convergono oggi in un unico evento che propone molto più dell’offerta presentata da ciascuno singolar- 54 progettare 375 • OTTOBRE 2013 mente. L’evento ha cadenza biennale ed è organizzato da Efim-Ente Fiere Italiane Macchine e Fiera Milano, promosso e patrocinato dai rappresentanti ufficiali dei settori in mostra: Aidam, associazione italiana di automazione meccatronica; Imvg, Italian Machine Vision Group; Siri, Associazione italiana robotica e automazione e UcimuSistemi per Produrre, Associazione costruttori italiani macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari. Mecha-Tronika, raccoglie una sfida, quella di combinare conoscenze e discipline diverse, che la pone come rassegna delle soluzioni determinanti efficienza e flessibilità dell’azienda. Sintesi di tecnologia elettronica e informatica applicata alla meccanica, la meccatronica consente di ottimizzare la componente gestionale dei cicli automatizzati e logistici, simulare processi e risultati di una lavorazione, sorvegliare la catena di produzione e la qualità della stessa, elevare gli standard di sostenibilità ambientale e di lavoro: fattori che determinano le performance dell’azienda e dunque la sua competitività. Il comitato scientifico Gli organizzatori, per meglio definire l’agenda tecnologica che guiderà la nuova rassegna dedicata a uno dei settori più promettenti per lo sviluppo del manifatturiero, hanno dotato Mecha-Tronika di un comitato scientifico composto da specialisti del mondo della meccanica, dell’elettronica e dell’informatica, che lavorano con l’obiettivo di riflettere sui principali elementi che caratterizzano il dibattito sullo sviluppo della meccatronica a livello internazionale, così da poter perfezionare il progetto della kermesse sulla base delle prospettive di crescita e di creazione di valore maggiormente rilevanti per gli operatori del settore. Oltre alla definizione di tematiche e relatori che animeranno la qualificata rassegna convegnistica che accompagnerà la manifestazione, il comitato scientifico si occupa dell’organizzazione di ‘Mecha-Tronika open academy’. Spazio allestito all’interno di uno dei padiglioni di fieramilano, Mecha-Tronika open academy ospiterà incontri b2b tra visitatori, espositori, player del settore, e, avvalendosi del contributo di Università, consorzi e centri di ricerca, proporrà una ricca esposizione di prototipi e soluzioni industriali. Scopo di Mecha-Tronika open academy, oltre a consolidare la collaborazione tra Università, centri di ricerca e industria, è discutere delle prospettive e delle esigenze che riguarderanno il comparto nel breve e medio termine, approfittando della presenza dei più importanti protagonisti del settore. Obiettivo del comitato scientifico, coordinato da Domenico Appendino, presidente di Manufuture Italia, organo composto da specialisti del mondo della meccanica, dell’elettronica e dell’informatica, è quello di riflettere sui principali elementi che caratterizzano il dibattito sullo sviluppo della meccatronica a livello internazionale, così da poter perfezionare il progetto della manifestazione fieristica sulla base delle prospettive di crescita e di creazione di valore maggiormente rilevanti per gli operatori del settore. Cosa dire Mecha-Tronika si propone come rassegna delle soluzioni innovative in grado di determinare efficienza e flessibilità delle imprese appartenenti alla quasi totalità dei settori industriali: dall’automotive alle macchine e impianti per la lavorazione dei metalli, dall’elettrotecnica-elettronica alla farmaceutica, dalla cosmetica al medicinale, dall’alimentare al confezionamento, dalla chimica alle materie plastiche, dall’ottica ai componenti per arredo, dal trasporto alle telecomunicazioni. Come ha rilevato Luigi Galdabini, presidente di Efim-Ente Fiere Italiane Macchine, “la meccatronica è il tavolo su cui si gioca la partita per il futuro di tutto il settore meccanico, un settore che complessivamente vale il 36% del Pil del paese, con oltre due milioni di addetti”. “La manifestazione è destinata ad assumere immediata valenza internazionale, in virtù sia del prestigio di Fieramilano, sia della competenza di Efim, organizzatore di eventi quali Emo Milano e Bi-Mu”. progettare 375 • OTTOBRE 2013 55 DOSSIER FOOD & BEVERAGE Impianti efficienti e personalizzati Nel comparto delle macchine alimentari e dell’imbottigliamento valgono le regole dell’industria manifatturiera: efficienza, produttività, processi gestibili automatizzati. Questo comporta un’integrazione ancor più stretta e una concatenazione più efficiente fra le varie fasi di progettazione e produzione. Gli impianti sono sempre più sviluppati secondo le esigenze dell’utilizzatori. ECONOMIA Macchine alimentari: mercato stabile SILVIO BERACI I dati congiunturali predisposti dall’Ufficio Studi di Anima per alcune specifiche produzioni hanno evidenziato un dato di preconsuntivo 2012 complessivamente negativo (-1,1%) rispetto al 2011. Le esportazioni rimangono pressoché costanti e così pure l’occupazione. Probabile ripresa lungo il 2013. In questo articolo una sintesi della ricerca Nelle previsioni 2013 per il settore delle macchine alimentari si profila una lieve ripresa (+0,7%) per la produzione e anche le esportazioni dovrebbero migliorare (+1,3%). Gli investimenti sono per lo più stabili per l’intero periodo considerato. All’interno del macrosettore alimentare si rilevano forti differenze di trend delle produzioni: andamento fortemente negativo per 58 progettare 375 • OTTOBRE 2013 macchine per pastifici ed estrusi alimentari, per impianti frigoriferi industriali e macchine per gelato; a seguire macchine per la trasformazione della frutta e dei vegetali e attrezzature frigorifere per il commercio. Bene invece le macchine per molini, mangimifici e sili e le macchine per l’industria dolciaria. Positivo anche il trend delle macchine per caffè espresso, delle affettatrici, tritacarne e affini e dei compressori frigoriferi. Determinante sia in positivo sia in negativo rimane l’export, che continua ad avere un peso preponderante nel dato di produzione totale: la quota export/fatturato, seppure in contrazione, è tuttora molto elevata per il comparto alimentare. L’occupazione risulta per lo più stabile per i diversi settori mer- Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE ceologici, discostandosi solo per il netto aumento rilevato per le macchine per molini, mangimifici e sili e per la flessione nei settori di macchine per pastifici e impianti frigoriferi industriali. Di seguito qualche dato su comparti specifici (solo settori rappresentati da Assofoodtech). L’andamento nei settori specifici Il settore ‘Macchine e impianti per molini, mangimifici e sili’ presenta secondo il preconsuntivo 2012 un’apprezzabile crescita del valore della produzione (+7%). Le previsioni per il 2013 sono di ulteriore crescita seppur moderata (+2,3%). Crescono le esportazioni (+8,3%) che costituiscono una larga fetta del mercato e permettono al settore di non risentire eccessivamente degli effetti della crisi congiunturale. Nel corso del 2012 il settore ha trovato sbocco in diversi mercati dell’Africa, del Nord America e in alcuni mercati asiatici. Le previsioni di export per l’anno 2013 sono di ulteriore crescita (+3,3%). I livelli occupazionali hanno segnato una crescita (+4,1%) nel 2012 e si prevede possano mantenersi sostanzialmente stabili (-0,2%) nel corso del 2013. Gli investimenti nel 2012 sono risultati invariati e si prevedono stabili anche nel corso dell’anno 2013. Il settore ‘Macchine e forni per pane, biscotti, pasticceria e pizza’ presenta un dato di preconsuntivo 2012 invariato rispetto all’anno precedente. Anche le previsioni per il 2013 sono di sostanziale stabilità. Le esportazioni, leggermente diminuite (-0,5%), costituiscono più della metà del mercato e sono rivolte principalmente verso i mercati europei. Per il 2013 si prevede una leggera crescita (+0,7%). I livelli occupazionali sono rimasti stabili nel 2012 e si prevede non subiranno variazioni anche nel corso del 2013. Gli investimenti, stabili nel 2012, si prevede possano aumentare nel corso del 2013 (+3,1%). Il settore ‘Macchine e impianti per pastifici ed estrusi alimentari’ presenta come dato di preconsuntivo 2012 una sensibile diminuzione della produzione rispetto all’anno precedente (-12,2%). Per il 2013 non si prevedono miglioramenti e la situazione dovrebbe restare stabile rispetto al 2012. Le esportazioni raggiungono quasi tutti i mercati, ma nel 2012 sono diminuite in maniera sensibile (-13,9%) e per il 2013 si prevede una situazione stabile rispetto al 2012. Il settore ‘Impianti per l’industria dolciaria’ presenta un preconsuntivo 2012 con un’apprezzabile crescita della produzione (+5,3%) e un’ulteriore crescita è prevista nel corso del 2013 (+2,3%). Anche le esportazioni, che assorbono la quasi totalità della produzione e si rivolgono principalmente al mercato europeo e asiatico, risultano in aumento (+4,3%). Per il 2013 le esportazioni si prevedono in ulteriore crescita (+2,5%). Il settore ‘Macchine e impianti per la trasformazione della frutta e dei vegetali’ presenta un preconsuntivo 2012 con una diminuzione della crescita del valore della produzione (-4,3%). Le previsioni per il 2013 sono di un leggero miglioramento (+1,1%). Le esportazioni nel 2012 sono diminuite (-4,8%), mentre si prevede possano crescere nel corso del 2013 (+2,2%). Il caffè… ci tira su Il settore ‘Macchine per caffè espresso’ chiude il preconsuntivo 2012 con una crescita del valore della produzione (+1,4%), dovuta in larga parte al mercato estero, con un buon andamento nel primo semestre e un rallentamento nel secondo, mentre il mercato italiano risulta infatti sostanzialmente fermo. Complessivamente nel 2012 le esportazioni sono cresciute (+7,6%) e si prevede un ulteriore incremento anche nel 2013 (+6,3%). I dati di preconsuntivo 2012 per il settore ‘Macchine e impianti per la lavorazione delle carni’ segnalano una lieve crescita della produzione (+0,9%) rispetto al 2011 e le previsioni per il 2013 inducono a confidare in un’ulteriore esansione (+3%). I dati di preconsuntivo 2012 del settore ‘Affettatrici, tritacarne e affini’ segnalano una timida ripresa del valore della produzione (+1,5%). Continua a mancare la spinta del mercato interno e le previsioni per il 2013 sono di sostanziale stabilità. Il settore ‘Compressori frigoriferi’, secondo i dati di preconsuntivo, chiude il 2012 con un lieve incremento del valore della produzione (+1,7%). Per il 2012 si prevede una ulteriore leggera crescita, (+0,7%). Il preconsuntivo 2012 per il settore ‘Attrezzature frigorifere per il commercio’ presenta una leggera diminuzione del valore della produzione (-1,6%). Secondo le previsioni, nel 2013 si dovrebbe verificare un lieve incremento (+0,5%). Il settore ‘Impianti frigoriferi industriali’ mostra come dato di preconsuntivo 2012 una diminuzione rilevante del valore della produzione (-8,3%). Le previsioni per il 2013 non sono incoraggianti e si prospetta una situazione sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. progettare 375 • OTTOBRE 2013 59 SOFTWARE CAD Un asettico GIOVANNI ROSSI GEA Procomac, azienda storica negli impianti per il riempimento e il confezionamento di bevande, ha sviluppato un concetto completamente nuovo di macchina soffiatrice asettica. Per ottenere questo obiettivo si è servita di uno strumento CAD in grado di modellare velocemente una macchina molto complessa 60 progettare 375 • OTTOBRE 2013 GEA Procomac si è affermata definitivamente negli anni Novanta sviluppando una linea di prodotto innovativa basata sulla tecnologia di riempimento asettica, normalmente utilizzata per il riempimento di bevande sensibili come infusi, tè, isotonici, bevande a base di latte e, in generale, prodotti con bassa acidità esposti all’azione di batteri, muffe e altri agenti. Rispetto al tradizionale riempimento a caldo, che ha il limite di scaldare sia la bevanda sia la bottiglia con effetti di alterazione organolettica ed esigenze di maggiore spessore (e quindi costo) della bottiglia, la tecnologia asettica garantisce il mantenimento di un ambiente sterile durante tutto il processo, sia dentro sia fuori la bottiglia, impedendo contaminazioni batteriche ed evitando lo stress termico sul prodotto. Il grande vantaggio è che sia il riempimento sia la conservazione della bevanda avvengono a temperatura ambiente. L’asettico risale a monte Attualmente la tecnologia degli impianti di riempimento si evolve verso l’integrazione della soffiatrice con la linea di riempimento. Oggi la bottiglia prodotta dalla soffiatrice viene trasferita mediante trasporti ad aria alla riempitrice asettica, provvista di giostre di sterilizzazione e risciacquo prima della fase di riempimento. L’obiettivo è eliminare questo trattamento fornendo direttamente alla riempitrice la bottiglia sterile. Per farlo, si sterilizza la preforma, che ha una conformazione più semplice, è più piccola e facile da manipolare; si riduce quindi il consumo di sostanze chimiche e si elimina una parte dell’impianto, integrando la sterilizzazione nella soffiatrice e poi collegando quest’ultima direttamente alla riempitrice. Nel 2008 GEA Procomac ha deciso di dare una risposta a questa evoluzione del mercato con la costruzione di una soffiatrice asettica Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE con caratteristiche che non esistono in commercio, come racconta Claudio Dordoni, direttore della Blow Moulding Machinery Unit appositamente creata a questo scopo. “Si tratta di un progetto impegnativo e sfidante, perché una tecnologia analoga non esiste ancora sul mercato e i principali produttori di soffiatrici sono nostri concorrenti sulla fase di riempimento. Inoltre, se consideriamo i prodotti meno acidi e, quindi, più sensibili, i produttori di macchine veramente affidabili non sono più di tre o quattro al mondo. Infine, la scelta è stata dettata dal fatto che la soffiatrice è diventata negli ultimi anni la macchina chiave della linea e quindi determina la scelta del fornitore per tutto l’impianto di imbottigliamento. Dopo l’approvazione del business plan da parte della direzione, si è passati alla fase di realizzazione e la nuova divisione è diventata operativa. “Il team attuale è composto da sette progettisti meccanici, più uno distaccato all’estero, e quattro progettisti elettronici - dice Dordoni - e possiamo contare su tutte le competenze del reparto Ricerca e Sviluppo della struttura centrale”. Strumenti all’altezza Per la scelta degli strumenti con cui affrontare questa sfida, il team diretto da Claudio Dordoni ha avviato un processo di selezione partendo da un’esigenza ben chiara: arrivare il prima possibile sul mercato con un prodotto che fosse quanto più possibile verificato e sgrossato, per ridurre i tempi di avviamento della macchina una volta installata presso il cliente. “Per ottenere questo obiettivo ci serviva uno strumento CAD unico che permettesse di modellare velocemente una macchina molto complessa con 3-4 mila componenti - spiega Dordoni, che aggiunge - avevamo poi bisogno di uno strumento dotato di un pacchetto di cinematica, perché la macchina che abbiamo concepito ha una struttura prevalentemente meccanica, dove le camme sono la componente più importante e critica per gestire sincronismi ad altissima velocità. Un altro requisito era la possibilità di interfacciarsi con pacchetti di simulazione cinetodinamica e simulazione a elementi finiti. Infine, volevamo poter utilizzare lo stesso strumento anche per disegnare l’oggetto finale, cioè la bottiglia con superfici tipicamente complesse, e per interfacciarci con un sistema di simulazione termo e fluidodinamica per simulare il comportamento PET, i profili termici delle preforme e la messa a punto del processo, con verifiche di resistenza al carico per lo stoccaggio, resistenza alla pressione del gas interno, comportamento in condizioni di riempimento completo e parziale, e altri aspetti pratici, logistici ed ergonomici”. Le esigenze della nuova divisione di GEA Procomac non si fermavano però al solo CAD. Con una struttura articolata su diverse sedi, consulenti esterni, fornitori di componenti da commercio e persone prive di stazioni CAD, era necessario poter condividere e distribuire i modelli solidi delle varie parti della macchina, evitando viaggi, costi e perdite di tempo. Infine, serviva anche una soluzione PLM per gestire una quantità di dati notevole e l’integrazione con la sede centrale con possibilità di attingere al ricco patrimonio di informazioni accumulato dall’azienda nel corso della propria storia. La scelta vincente Per trovare la soluzione che meglio rispondesse a tutti questi requisiti, Dordoni e il suo team hanno messo alla prova due soluzioni leader di mercato, concludendo il processo di software selection con la scelta di Catia e Enovia SmarTeam di Dassault Systèmes. “Dopo aver incontrato diversi fornitori, abbiamo ristretto la lista a due candidati e abbiamo chiesto loro di effettuare al- progettare 375 • OTTOBRE 2013 61 Æ SOFTWARE cuni test direttamente presso la nostra sede, senza possibilità di preparazione specifica e adattamento della soluzione alle nostre esigenze - sottolinea Dordoni -. “La scelta è caduta su Catia e, dopo soli quattro mesi dalla sua nascita, la nuova divisione era già interfacciata via PLM con la sede principale”. Sono otto le postazioni attive in GEA Procomac, di cui una all’estero, alle quali si è aggiunta la recente installazione di 3DVIA Composer, diventato subito uno degli strumenti più apprezzati dal team di Dordoni. “Siamo molto soddisfatti della scelta e della collaborazione con Dassault Systèmes Italia e il VAR Cleis Tech”, afferma Dordoni. “Trovo che i rapporti con l’organizzazione di Dassault Systèmes siano meno macchinosi rispetto ad altri fornitori, più diretti e più chiari. Eventuali mancanze del sistema rispetto alle necessità dell’utilizzatore non vengono nascoste e i tecnici dell’azienda aiutano nell’individuazione della configurazione e dell’impostazione migliore. Ogni postazione è stata poi configurata su ciascun utente e sul suo lavoro specifico”. Dordoni sottolinea anche l’importanza dell’integrazione e dell’apertura della soluzione fornita dalla casa francese. “Con Catia ci interfacciamo facilmente con i programmi di simulazione specifici e di fluidodinamica utilizzati dalla nostra azienda - sottolinea -. L’integrazione con questi strumenti è fondamentale, a noi servono interfacce che funzionino realmente, siano facili da usare e molto efficaci. La garanzia dell’apertura e della compatibilità è un servizio incredibile al cliente, perché consente di programmare la crescita della struttura per gradi, verificando le soluzioni più adatte senza essere costretti a scelte forzate. Dassault riesce a dare tutte queste risposte, compatibili con le esigenze delle piccole e medie imprese, e non solo con le modalità operative dei grandi gruppi”. Dritti alla meta senza sorprese Grazie a questa chiarezza di idee, la 62 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Blow Moulding Machinery Unit è riuscita a portare a termine un lavoro molto complesso in poco tempo, ben sapendo quello che serviva all’azienda e senza dover modificare nulla rispetto a quanto ordinato a Dassault Systèmes. “Abbiamo definito le configurazioni iniziali e siamo arrivati in fondo al progetto, senza sorprese e senza extra - conferma Dordoni - anche per quanto riguarda Enovia SmarTeam. L’abbiamo installato e utilizzato da subito, con un impatto davvero minimo sull’operatività del nostro ufficio. Abbiamo creato le interfacce necessarie e oggi siamo completamente autonomi nella creazione di codici e distinte, oltre a poter recuperare qualsiasi tipo di informazione dalla sede centrale. Possiamo così sviluppare un prodotto molto complesso lavorando con otto persone sulla stessa macchina contemporaneamente, senza danni, interferenze, disturbi o rallentamenti. La cosa di cui siamo più contenti è la rapidità con cui è stato implementato Enovia SmarTeam, senza alcuna complessità. Abbiamo i benefici di un PLM senza i fastidi di avviamento e implementazione di molti strumenti simili”. Dordoni chiude con una nota di soddisfazione specifica per 3DVIA Composer, “che ci ha permesso di creare in tempi soddisfacenti modelli 3D virtuali e un filmato da mostrare in fiera senza ricorrere a una struttura esterna specializzata. Questa simulazione animata è servita tantissimo per mostrare la futura macchina ai potenziali acquirenti, per scambiare informazioni con partner esterni e al nostro interno, senza preoccupazioni legate all’uso di CAD diversi, alla compatibilità, alle conversioni… Ora contiamo di sfruttare appieno le funzionalità di 3DVIA Composer per la produzione della documentazione e dei manuali operativi della macchina; è questo il prossimo passo ora che abbiamo completato la progettazione”. C_Solutions A4_ITA 10/09/13 14.52 Pagina 1 C_Solutions Prodotti speciali La divisione C_Solutions progetta, sviluppa e realizza soluzioni per l’automazione industriale, COMUN I CAZ ION E integrando componenti pneumatici, meccanici ed elettronici. La flessibilità dei nostri MI X - MI Soluzioni pneumatiche customizzate per l’automazione industriale. Speciali, come tutti i nostri clienti. I nostri laboratori possono realizzare test specifici su applicazioni speciali secondo Supporto tecnico worldwide Soluzioni su misura, “chiavi in mano” Sedi e distributori in tutto il mondo impianti ci permette di offrire soluzioni personalizzate sia in termini dimensionali che funzionali, variando sia i parametri operativi sia la configurazione dei componenti. le richieste dei clienti, effettuando test di resistenza a pressione variabile, prove di carico, test per l’utilizzo in zone esplosive e test in camere ad ambiente controllato. MOTEK Stoccarda, Germania 7-10 Ottobre 2013 Pad 5, Stand 5505 Camozzi Air that moves the world Società del Gruppo Camozzi www.camozzi.com SOFTWARE Sete di simulazione THIERRY MARCHAL La simulazione è utilizzata da tempo nei settori aeronautico e nucleare. Altre industrie quali l’automobilistica, l’elettronica, dei materiali, chimica e biomedica, hanno ampiamente abbracciato la simulazione aumentando il loro tasso di innovazione. Eppure il settore food & beverage è ancora lento ad adottare la simulazione ingegneristica. Con qualche eccezione 64 progettare 375 • OTTOBRE 2013 I principali attori dell’industria del food & beverage spesso ritengono che i prodotti siano troppo difficili da modellare correttamente. È vero che le proprietà dei materiali nel settore F&B sono complesse e possono variare in modo significativo con il tempo e le condizioni di lavorazione. Ma se il latte è in realtà una emulsione liquida complessa, può essere modellato con una buona precisione come fluido newtoniano, offrendo un approfondimento molto prezioso per il progettista. Analogamente il settore medicale ha molto beneficiato da modelli semplificati per sangue, ossa e tessuti molli prima di aumentare progressivamente la complessità dei modelli. Altri attori sostengono che i margini sono così bassi in questo settore che le aziende non si possono permettere tecnologie avanzate come la simula- Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE zione ingegneristica, che necessita di risorse altamente qualificate e costose. Se il prezzo unitario di ogni prodotto è infatti di solito contenuto, il numero di pezzi prodotti all’anno moltiplicato per i margini forniti dalla simulazione può essere molto interessante: una società produttrice di serbatoi per acque ha risparmiato 5$ di materia prima per unità grazie alla simulazione, producendo 350.000 serbatoi all’anno. Vi è anche una chiara tendenza da parte delle primarie industrie di diffondere l’uso della simulazione per i progettisti. Infine, il rischio di un errore nella sicurezza e il potenziale impatto sul brand può essere molto superiore agli investimenti necessari nella simulazione. Nelle aziende di F&B che si sono avvalse della simulazione per quasi 20 anni, stiamo ora osservando una accelerazione nell’adozione di computer aided engineering (CAE), insieme a una moltiplicazione di richieste di informazioni sul valore della simulazione per questo settore. L’adozione di strumenti di simulazione in questo settore è in genere avviata in tre settori, tra cui Hvac e sicurezza alimentare, l’imballaggio e la produzione alimentare. di aria turbolenta che circonda cibo e attrezzature connesse. Una migliore comprensione del modello di flusso d’aria, la distribuzione della temperatura a seconda della posizione e la potenza di apparecchiature Hvac, facilita il lavoro dei progettisti nel garantire adeguate condizioni durante tutto il processo, indipendentemente dalla situazione. Inoltre, visualizzando l’impatto di qualsiasi modifica del sistema Hvac combinato con la ventilazione naturale è possibile ridurre sensibilmente il consumo di energia. Imballaggi intelligenti Il packaging è spesso visto come un costo aggiuntivo e con un impatto ambientale negativo. Tuttavia, il packaging è fondamentale per il marketing dei prodotti e per proteggere il conte- Steam Pack ha vinto il premio assegnato dall’Istituto Italiano Imballaggio per l’alto contenuto di innovazione e ricerca, anche grazie alla simulazione. Cortesia di Develpack. La sicurezza alimentare Garantire la corretta qualità di cibi e bevande è la sfida maggiore per le aziende del settore. Mantenere l’aria pulita durante il processo di fabbricazione e confezionamento, controllare la temperatura appropriata e il livello di umidità durante la preparazione sono criticità fondamentali. Prendendo esempio dal settore delle costruzioni e dal suo ramo calore, ventilazione e aria condizionata (Hvac - Heating, ventilation and air conditioning), le aziende F&B si sono affrettate ad adottare strumenti di fluidodinamica computazionale (CFD) come Fluent o CFX per modellare il flusso complesso Un esempio di analisi del comportamento dell’imballaggio quando il liquido contenuto viene versato. Cortesia di Tetra Pak. nuto. Gli imballaggi intelligenti stanno diventando un importante attributo di differenziazione del prodotto che combina nuove funzioni, estendendo la capacità di stoccaggio, riducendo costi e impatto ambientale. Ottimizzazione di imballaggio più veloce ed efficiente emerge dalla crescente integrazione della simulazione nel processo di sviluppo prodotto chiamato prototipazio- ne virtuale per il packaging. Modellando il processo di riempimento in una confezione con parametri utilizzando CFD, i progettisti sono in grado di adeguare la sua forma per combinare le esigenze del branding e un efficiente riempimento. I progettisti possono modellare il successivo processo di fabbricazione per il confezionamento desiderato u- progettare 375 • OTTOBRE 2013 65 Æ SOFTWARE tilizzando software di modellazione quali Polyflow e regolare le condizioni operative ottimali per produrre, ad esempio, una bottiglia nel modo più vicino possibile a quello desiderato. Per rendere il progetto redditizio anche in termini di produzione, piccoli aggiustamenti possono essere apportati alla geometria. Una volta fabbricati, gli imballaggi possono superare tutti i test di meccanica classica come il carico in alto, le prove di scoppio o i drop test utilizzando software come Ansys Mechanical o Autodyn. Attraverso questo processo virtuale le aziende del settore F&B sono ora in grado di mettere alla prova i propri prodotti andando anche al di là di quanto previsto dai regolamenti. Questo ciclo virtuale completo che coinvolge progettazione, produzione e collaudo può essere completamente parametrizzato e automatizzato, accelerando notevolmente il packaging design. Come risultato, il packaging utilizza meno materie prime: il risultato è più economico e più rispettoso dell’ambiente pur essendo più robusto. Prevedere il comportamento alimentare Processi di riscaldamento di pompe, serbatoi di miscelazione, estrusione e verniciatura sono di regola modellati nel settore chimico, farmaceutico e nell’industria energetica. Le specificità del settore F&B provengono essenzialmente dalla complessità dei materiali e dal fatto che sono in continua evoluzione. Esistono modelli avanzati in letteratura e codici esistenti per prevedere il comportamento alimentare con grande accuratezza. Tuttavia, spesso non sono necessari in una prima fase in cui l’obiettivo è quello di migliorare la progettazione di attrezzature esistenti o ottimizzare il processo di produzione alimentare, e non di prevedere il comportamento alimentare con estrema precisione. Preziose informazioni possono essere ottenute con 66 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Nei forni l’uniformità della temperatura è una caratteristica essenziale per una cottura perfetta. Per questo si utilizza la simulazione fluidodinamica. modelli semplificati, rapidi e semplici da eseguire, che portano a risparmi significativi. Più tardi, con modelli più avanzati disponibili e l’esperienza maturata da parte degli utenti può essere utilizzata una modellistica più elaborata per incrementare ulteriormente i benefici apportati dalla simulazione, come dimostrato, tra gli altri, da Tetra Pak e Whirlpool. Questa progressiva adozione della simulazione assicura un flusso continuo di innovazione e la creazione di vantaggi competitivi sostenibili senza richiedere un grande investimento iniziale. Il primo passo verso il successo Anche se la simulazione ingegneristica è nuova a molti player dell’industria F&B e potrebbe spaventare a causa della matematica dietro di essa, il successo sperimentato da altri settori è un dato di fatto. L’utilizzo da parte delle aziende di software di simulazione consegue l’accelerazione del loro tasso di innovazione. Inoltre, la semplificazione in corso dei programmi come Ansys per renderli accessibili anche a progettisti con nessuna o poca familiarità con CAE e l’adozione in corso di simulazione da parte di un gran numero di società del F&B, sta portando le altre aziende a prendere in considerazione questa tecnologia per assicurarsi un vantaggio competitivo. I team disposti a integrare modelli basati su computer nel processo di sviluppo del prodotto saranno i futuri leader. Non richiede molto impegno la scelta di adottare questa soluzione, solo una mente aperta a iniziare una discussione con le principali aziende di software coinvolte in questo comparto. T. Marchal - Industry director healthcare, construction and consumer products in Ansys. PA_EAS-smartic_it_21x297_3_2008 Giunti di sicurezza ROBA® Limitatore di coppia a frizione 18.04.2008 7:24 Uhr Giunti di trasmissione senza gioco Seite 1 Freni di sicurezza Freni e frizioni elettromagnetiche Servo-motori DC L’Airbag per la vostra macchina ROBA®-contitorque Limitatore di coppia ad isteresi magnetica EAS®-smartic® Giunto di sicurezza ad ingombro ridottissimo EAS®-smartic® EAS®-SP Giunto di sicurezza regolabile a comando pneumatico EAS®-axial Giunto di sicurezza per movimenti lineari Giunto di sicurezza con ingombri ancora più ridotti, senza gioco a vita, montaggio estremamente rapido e facile lettura della coppia di taratura ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ Alta qualità e una gamma di giunti di sicurezza estesa Consulenze di alto livello Tutti i file CAD, anche 3D, per risparmiare tempo Prezzi contenuti anche per piccole quantità Progetti personalizzati con customizzazioni del prodotto Mayr Italia S.r.I. Viale Veneto, 3 – 35020 Saonara (PD) Telefono 049-879.10.20, Fax 049-879.10.22 http://www.mayr-italia.it, eMail: [email protected] Il Vostro partner AUTOMAZIONE Birra antica, tecnologia d’avanguardia MATTHIAS OSTERN Dal 1857 Forst vuol dire arte birraria, una tradizione che si è evoluta oggigiorno in una grande e moderna azienda. Recentemente sono stati rinnovati gli impianti della sala cottura dello stabilimento di Lagundo (BZ) mettendo l’accento sui requisiti di sicurezza e sull’abbattimento delle emissioni. I potenti azionamenti necessari all’impianto sono stati forniti da Nord Drivesystems 68 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Nel corso di quarant’anni anni di funzionamento continuo, i serbatoi e i tini della vecchia sala cottura della birreria Forst a Lagundo (Algund), in provincia di Bolzano, hanno prodotto 25 milioni di ettolitri di birra. Recentemente, dati i progressi della tecnologia birraria, riguardanti soprattutto gli aspetti energetici, la direzione ha deciso di costruire una nuova sala cottura che operasse con elevata efficienza, rispondesse ai requisiti di sicurezza più attuali e producesse le minime emissioni possibili. Nella prima settimana dopo l’avviamento, la birreria ha ridotto del 30 per cento il suo consumo di energia primaria. Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE Walter Unterthurner (a sinistra), direttore tecnico della birreria Forst, con il mastro birraio Manfred Biechl. Cinque grossi tini, comprendenti i sistemi tecnologici e di tubazioni, un’alimentazione idrica progettata ex-novo e un impianto di malteria con dodici silos e tre tini di stoccaggio separati: gli ingegneri e i tecnici hanno avuto a disposizione solo 16 mesi per costruire i componenti principali (partendo da zero) per la birreria. La facciata a vetri di 4.800 m² offre una vista dell’impianto, che è considerato un modello di moderna arte birraria europea. Possono essere prodotte fino a dodici cotture al giorno, ciascuna con un volume di 630 ettolitri. La capacità di produzione annuale è pari a 900.000 hl. A sinistra, un motoriduttore helical bevel aziona il tino di miscelazione, a destra, un singolo azionamento attua il processo di filtrazione, allentando il grano esaurito e svuotando il tino. Azionamenti su misura Nord Drivesystems ha assemblato i motoriduttori per tutte le autoclavi in base agli specifici requisiti delle varie applicazioni, dal mulino di macinatura, che macina delicatamente il malto, all’inizio del processo di cottura, al convogliatore a vite che rimuove il grano esaurito. Nella prima fase del processo, il malto viene miscelato nei tini di miscela con acqua sorgente proveniente dalle vicine montagne. La miscela viene quindi riscaldata a varie temperature per mezzo di superfici conduttrici ottimizzate termicamente poste alla base e lungo i telai del tino di miscela. Un motoriduttore helical-bevel Nord con convertitore di frequenza, dotato di sensore di temperatura, aziona l’agitatore all’interno dell’autoclave. Successivamente, il liquido è pompato nel tino di filtrazione. Regolazione dolce della filtrazione Con un diametro di 8,6 m e un peso prossimo a 21,5 t, il tino di filtrazione è il cuore della sala cottura. Le parti liquide e solide della miscela vengono separate con un processo totalmente automatizzato. Poiché il grano esaurito si deposita sul fondo del tino, esso forma uno strato filtrante naturale. Una speciale rastrellatrice allenta tale strato al fine di assicurare un flusso ottimale del mosto di birra. In questo modo, la qualità del mosto migliora e le materie prime vengono utilizzate in modo efficiente. Sensori di pressione sul fondo dell’autoclave rilevano la consistenza del grano esaurito e l’azionamento regola di conseguenza la velocità della macchina. Questo sistema di controllo intelligente permette di ottenere portate fra 9 e 14 litri al minuto e per metro quadrato. Successivamente, il grano esaurito viene rimosso: la macchina viene abbassata gradualmente e le barre piane montate sui suoi sei bracci spingono il grano esaurito all’ester- progettare 375 • OTTOBRE 2013 69 AUTOMAZIONE A sinistra, motoriduttore helical bevel combinato con un riduttore industriale attraverso un albero cavo con linguetta, a destra, un azionamento con albero parallelo muove il convogliatore a vite. no del tino attraverso un boccaporto. Anche questa fase è completamente automatica. Se si accumula una massa eccessiva, il processo di abbassamento si interrompe, e la velocità viene regolata. Pertanto, il tino può essere svuotato in soli sei minuti. Al fine di trattare il materiale il più dolcemente possibile, il grano esaurito è allentato a bassa velocità. Tuttavia, quando il grano esaurito è stato rimosso, sono richieste elevate velocità in modo che l’autoclave possa essere svuotata il più rapidamente possibile. Quindi, l’intorbidamento dovuto al grano esaurito è minimo e il flusso è molto efficiente. Per verificare se il sistema sta funzionando regolarmente, le velocità, il consumo di corrente e la temperatura del motore sono monitorati centralmente in modo continuo. Entrambi i compiti sono gestiti da un azionamento Nord su misura, basato su un albero cavo con linguetta. L’azionamento è una combinazione di un motore, un riduttore industriale e un riduttore helical bevel. Esso ha una coppia massima di 96.000 Nm ed è in grado di regolare continuamente la velocità circonferenziale da uno a cento metri al minuto, erogando una coppia costante. 70 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Precisione millimetrica All’interno del tino di filtrazione, la rastrellatrice è sollevata e abbassata di 500 mm. Il dispositivo di sollevamento ha un funzionamento preciso al millimetro, anche sotto pieno carico. Per l’esatto posizionamento sono stati installati un finecorsa e un sensore ottico. L’altezza può essere regolata durante i punti morti, in folle e durante il funzionamento. A tale scopo, il riduttore elicoidale e l’unità di sollevamento oleodinamica sono stati progettati per sopportare i carichi assiali e radiali che si verificano nel processo. Il servomotore ha una potenza nominale di 18,5 kW ed eroga velocità d’uscita da 0,04 a 4 giri/min. Per assicurare il mantenimento della velocità richiesta, il motore è stato dotato di encoder. Un ventilatore esterno raffredda il motore alle basse velocità. Entrambi i riduttori sono dotati di serbatoi di espansione dell’olio per prevenire perdite di lubrificanti dalle valvole di sfogo a temperature elevate. Uno speciale sistema di tenuta sul riduttore industriale assicura che vi sia sempre una pellicola di lubrificante adeguata sull’albero. Grazie alla sua progettazione, la gabbia di sollevamento non richiede serbatoi d’olio addizionali, eli- minando così il problema della tenuta. Seguendo il principio Unicase sviluppato da Nord, tutti i supporti sono integrati in un singolo blocco contenitore, offrendo eccellenti robustezza e rigidità. I contenitori Unicase non hanno superfici a tenuta che potrebbero flettersi per effetto di coppie o forze radiali. I riduttori, compatti e leggeri, funzionano molto silenziosamente e hanno una vita di servizio più lunga e un minore consumo energetico rispetto ai contenitori di riduttori a parti multiple. Consumi ridotti Walther Unterthurner, direttore tecnico della birreria Forst, sottolinea: “Costruendo la nuova sala cottura, volevamo assicurare che le materie prime fossero trattate il più delicatamente possibile. Inoltre, volevamo usare queste moderne tecnologie per ridurre considerevolmente il consumo di energia e le emissioni”. Pertanto, oltre agli efficienti impianti nella sala cottura, nel condensatore di vapore è stato integrato un nuovo sistema di recupero del calore. Il calore richiesto per la produzione del mosto di birra è stoccato in un grande serbatoio di energia sotto forma di autoclavi di acqua calda sul retro dell’edificio ed è riutilizzato per i successivi processi di produzione della birra. Secondo Unterthurner, queste varie misure hanno già ridotto il consumo di energia primaria del 30 per cento. “Il nostro obiettivo è ridurre il consumo di vapore almeno del 47 per cento”, conclude. . mistralpubblicita.it Facciamo strada all’energia. YES WE CLEAN w w w. u f i h y d . c o m UFI FILTERS HYDRAULIC DIVISION - Via S. Chierico, 24 - 24060 Bolgare (BG) - Tel. +39 035 4493831 - Fax +39 035 843743 - info@ufihyd.com UFIFILTRI PAG_A4.indd 1 21-01-2011 11:55:32 AUTOMAZIONE A pranzo con la precisione È un sistema Lenze a rendere possibile il confezionamento della frutta ogni giorno presente in migliaia di cestini del pasto per bambini. Le applicazioni realizzate per i colossi mondiali della ristorazione consistono in un nastro di trasporto comandato da un 8400SL per portare i sacchetti coi frutti nelle vaschette di alluminio poste sul nastro stesso 72 progettare 375 • OTTOBRE 2013 GIUSEPPE TESTA Quando vediamo le grandi insegne dei più importanti fast food e ci viene voglia di uno snack, di sicuro non pensiamo neanche lontanamente che Lenze possa essere arrivata anche lì. Eppure chissà quante volte abbiamo visto i nostri figli consumare una box lunch e ci sono passati tra le mani i sacchettini di frutta in esso contenuti. È invece un sistema Lenze a rendere possibile il confezionamento della frutta che ogni giorno popola migliaia di cestini del pasto per bambini. Quale miglior soluzione per seguire la velocità di un robot e far sì che tutte le confezioni siano in perfetta posizione nel più breve tempo possibile se non l’8400 TopLine in combinazione con i nostri servo-motoriduttori MCS? Cicli perfetti Le applicazioni realizzate per i colossi mondiali della ristorazione consistono in un nastro di trasporto comandato da un 8400SL per portare i sacchetti di frutta nelle vaschette di alluminio poste sul nastro verde. Le vaschette sono movimentate dall’8400 TopLine, che esegue rapidamente un posizio- Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE La gamma 8400 di Lenze: 8400 BaseLine, StateLine, HighLine e TopLine. Nella foto d’apertura una linea Lenze Fast. namento e attende che il successivo sacchetto venga inserito per ripetere il ciclo. Ripetendo questa operazione per un certo numero di volte otteniamo la quantità di sacchetti che devono essere prelevati da un robot e inseriti nella scatola per essere spediti. In questo sistema sono presenti tre inverter 8400SL per il comando dei nastri, due 8400TL per i sistemi di posizionamento, due motori MCS e altrettanti riduttori epicicloidali per garantire la precisione di posizionamento. Il tutto interfacciato via Profibus con un PLC. In passato, per applicazioni simili il cliente usava azionamenti senza nessuna funzione integrata, con l’esigenza di crearsi tutta la parte di movimento interna al PLC e quindi con un dispendio di tempo notevole, oltre all’inconveniente di sovraccaricare il programma e allungarne i tempi ciclo. Inoltre adottava schede PLC per il comando a treno di impulsi, che implicavano un costo elevato sia hardware sia di cablaggio. I vantaggi Sono numerosi i vantaggi apportati da questo nuovo sistema elaborato da Lenze: grazie all’8400 TopLine, le funzioni di azzeramento, le funzioni manuali e i posizionamenti sono tutti integrati e il PLC non deve fare nulla se non dire ‘posizionati’ con un singolo bit. Ciò ha permesso di alleggerire molto il programma PLC. Con l’utilizzo dei nostri drive, motori e riduttori abbiamo fornito al cliente una ‘soluzione completa’, che gli ha permesso di avere un unico interlocutore sia per il dimensionamento sia per la garanzia di precisione nel posizionamento. Usando anche gli 8400SL, che hanno sovraccarichi fino al 200%, il cliente ha ottenuto vantaggi sulla velocità di risposta dei nastri, i quali hanno movimenti di start e stop. L’origine di questa macchina ha visto l’impiego di Profibus, ma l’incremento delle prestazioni e della cadenza ci ha portato ad adottare bus più veloci come Profinet o EtherCAT con l’impiego dei nostri i/o system 1000 per la realizzazione completa del sistema, garantendo maggior semplicità e rapidità nello sviluppo e nella realizzazione, oltre al contenimento dei costi. Gestire la complessità Situazioni di macchine più complesse oppure la necessità di ottenere l’integrazione di più macchine in un impianto, vengono affrontate da Lenze con il nuovo controller L-Force CPC 3200 ispirato al concetto ‘motion centric automation’ e ideale per soluzioni di controllo del motion centralizzato, nei settori applicativi del packaging, dell’handling & robotic e del food & beverage. È questa la piattaforma di automazione capace di razionalizzare le funzioni di logica e di motion control in un unico controllore e quindi in grado di semplificare la struttura del programma di controllo e al tempo stesso di fornire funzioni tecnologiche tipiche di un PC. Progettazione veloce Le progettazioni delle macchine, complici anche le crisi degli ultimi anni, debbono essere effettuate in tempi sempre più brevi; talvolta i test si compiono direttamente in campo, con il cliente in attesa di soddisfare la produzione. Lenze ha pertanto investito molto nella progettazione di tool che possano venire in aiuto al progettista: meccanico, elettrico/ elettronico e di automazione. Un’unica piattaforma di software chiamato Navigator consente di: dimensionare la catena cinematica, con Drive solution designer - DSD; creare la distinta base di componenti della motorizzazione, con Engineer; programmare i prodotti di automazione, con PLC Designer; gestire la visualizzazione parametri e funzioni su HMI, con VisiWinNET; facilitare commissioning e manutenzione, con Easy Starter. Moduli software Nel campo della progettazione di macchina Lenze ha inoltre realizzato Fast: moduli software standard che permettono di sviluppare il controllo modulare della macchina in modo semplice e veloce. Grazie a Fast si risparmia più dell‘80% del tempo e buona parte dei costi dedicati alla progettazione del sistema. È possibile sviluppare il controllo modulare dei movimenti della macchina aggiungendo i singoli moduli tramite il ‘template’ applicativo corrispondente. Quest’ultimo fornisce strutture importanti come la diagnostica, funzioni di macchina (che viene suddivisa nei vari segmenti essenziali) e l’interfaccia di comunicazione, garantendo la standardizzazione del software. Sono disponibili ad esempio funzioni per inserimento, svolgitura e avvolgitura, saldatura anche trasversale e scarico. I moduli software ottenuti grazie ai template applicativi possono così essere facilmente combinati tra loro creando sistemi semplici da comprendere e riutilizzabili senza problemi. Giuseppe Testa, Sales director Lenze Italia. progettare 375 • OTTOBRE 2013 73 AUTOMAZIONE Strumenti di misura e controllo MATTHIAS OSTERN Valcom fornisce soluzioni per il controllo e la movimentazione di fluidi e bevande quali latte, succhi, acque minerali, vini, liquori e aperitivi in generale. I dispositivi maggiormente richiesti per il settore riguardano trasmettitori di pressione e livello della serie 27 e T7, nonché interruttori di livello della serie ASL400 per la rilevazione di soglie di allarme Da oltre 35 anni Valcom svolge un’attività di progettazione e produzione di strumentazione per la misura e il controllo dei processi industriali nelle variabili di livello, pressione, temperatura, portata, pressione differenziale, peso specifico e presenza di liquido. Accanto all’attenzione rivolta alle esigenze del cliente, dicono in azienda, grande importanza è data alla qualità interna intesa come processo (ISO 9001:2008) e alla qualità esterna di prodotto, che permettono oggi di offrire, per quasi l’intera gamma di produzione, esecuzioni a sicurezza intrinseca (direttiva Atex o IEC-EX) per applicazioni in aree con pericolo di esplosione. La strumentazione prevede attacchi alimentari, tipicamente girella e triclamp, ma per specifiche posizioni di misura sono disponibili anche versioni flangiate e filettate anche con rivestimento in TFE e membrane in HC, tantalio, titanio o 74 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE A sinistra la serie T76 e a destra la serie T7L. Nella pagina accanto la serie 27. La serie ASL400 di Valcom con tecnologia a ultrasuoni. altri materiali a richiesta. Al centro ci sono il controllo e la movimentazione di fluidi e bevande quali latte, succhi, acque minerali, vini, liquori e aperitivi in generale. Gli strumenti di misura maggiormente richiesti per il settore riguardano trasmettitori di pressione e livello della serie 27 e T7, nonché interruttori di livello della serie ASL400 per la rilevazione di soglie di allarme. Misurazioni accurate I trasmettitori di pressione e di livello della serie 27 sono caratterizzati da uscita standard in corrente 4÷20mA (o in tensione 0÷5V, 0÷10V), hanno un’accuratezza totale di misura di ±0,25% nel campo di temperatura -40÷85 °C e sono interamente costruiti in acciaio inox. Alla custodia è possibile abbinare differenti tipologie di collegamenti elettrici, tra i quali: connettori DIN43650, M12 a via diritta o a squadra, connettori MIL, uscita cavo diretta, pressacavi o raccordi inox su custodia con diametro 55mm dotata di morsettiera. Tipicamente collegati ai trasmettitori di livello a immersione della serie 27IM, per il controllo e lo start/stop delle pompe viene sovente e con ottimi risultati utilizzato un indicatore con 2 o 4 soglie di allarme programmabili che opera l’indicazione a display di una variabile (±0,1…40VDC; ±0,1…40mA). Esempi classici di installazione sono la segnalazione di allarme di livello minimo e massimo in un serbatoio e l’avviamento, l’arresto e rotazione di pompe a livelli prestabiliti. Tecnologia a ultrasuoni La serie ASL400 è caratterizzata da una tecnologia a ultrasuoni ed è progettata per controllare il livello dei liquidi, rilevarne l’ingresso nel serbatoio, prevenire situazioni di troppo pieno e segnalare situazioni di alto o basso livello, nonché la presenza di liquido, sfruttando la propagazione delle onde acustiche in una barra metallica e rilevando le interferenze determinate dallo smorzamento delle onde sonore quando il liquido copre la barra. Le caratteristiche di robustezza, affidabilità e accuratezza dell’interruttore di livello ASL400, sviluppato in principio per il settore navale e poi esteso ai vari campi di applicazione, sono tuttora il punto di forza dello strumento, che ad ambienti meno critici e con fattori meno proibitivi, propone soluzioni a costo contenuto mantenendo l’alto livello di tecnologia dello strumento, dicono i tecnici Valcom. Elettronica Smart I trasmettitori della serie T76 prevedono una gamma completa di trasmettitori uscita 4-20mA con protocollo di comunicazione Hart e con elettronica integrata o remota. La costruzione completamente inox della custodia rende la serie T7N particolarmente robusta e possono essere realizzati completi di separatori di fluido in AISI316, leghe speciali o dorati per applicazioni su fluidi corrosivi. Sono dotati di un’elettronica di tipo Smart racchiusa in una custodia di acciaio inox Aisi 316 che consente una grande robustezza e sono caratterizzati dalla presenza di un microcontrollore che permette la regolazione di zero e di span mediante pulsanti locali o a mezzo hand-held. Lo strumento è in grado di raggiungere in casi standard una precisione dello 0,25% e, se richiesto, una precisione inferiore allo 0,1%. Trasmettitori a galleggiante I trasmettitori a galleggiante della serie T7L sono senza dubbio tra i più affidabili sul mercato, dice il produttore. Questo principio di misura permette un’analisi costante e continua del livello con straordinaria ripetibilità senza mai essere influenzata da parametri quali conducibilità, pressione, temperatura, viscosità o forma del serbatoio. All’interno del galleggiante è presente un magnete che aziona, senza contatto, degli interruttori reed posizionati all’interno di un tubo che può essere guida stessa del galleggiante, o che può viaggiare parallelamente a questo a seconda delle applicazioni. In entrambi i casi, lo stato degli interruttori viene modificato dallo spostamento del galleggiante, tali variazioni vengono acquisite dalla parte elettronica e convertite in un segnale analogico 4÷20mA con protocollo di comunicazione Hart. progettare 375 • OTTOBRE 2013 75 AUTOMAZIONE Prestazioni senza difetti Miniature Precision Components (MPC) ha scelto i sensori di visione Checker di Cognex per prevenire difetti ed errori nella fase di assemblaggio automatizzato di tappi dell’olio presso uno dei suoi stabilimenti, ma anche nell’ottica di un sostanziale miglioramento dei propri livelli di produttività FRANCESCA MAGRI 76 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE Oggi più che mai, la fornitura di componenti alle principali aziende automobilistiche non lascia spazio ad errori. Per questo motivo, Miniature Precision Components (MPC) utilizza tre sensori di visione per garantire l’assenza di errori dall’assemblaggio automatizzato di tappi dell’olio presso il suo stabilimento a Prairie du Chien, nel Winsconsin (USA). Grazie a 41 macchine per lo stampaggio con dimensioni comprese tra 25 e 550 tonnellate, questo stabilimento di 100.000 metri quadrati impiega circa 450 dipendenti. I quattro stabilimenti produttivi MPC generano ricavi di circa 167 milioni di dollari l’anno dalla fornitura di componenti e assemblaggi stampati a iniezione di alta qualità a industrie automobilistiche e commerciali. Oltre ai tappi dell’olio, nello stabilimento viene prodotta una serie di componenti e assemblaggi termoplastici, tra cui si annoverano valvole di controllo pressione, alloggiamenti per termostati e porte di collegamento rapido per i sistemi di controllo delle emissioni. La qualità attraverso l’automazione “L’automazione è sinonimo di qualità, e i sistemi di visione sono stati un componente chiave della nostra strategia negli ultimi sette anni”, spiega Shane Harsha, direttore tecnico MPC. Un sistema di assemblaggio automatizzato di tappi dell’olio ne è un esempio. In MPC, il funzionario che si occupa della strumentazione e dell’automatizzazione, Brian Champion, ha recentemente aggiunto alla tradizionale strumentazione i sensori di visione Checker di Cognex. L’aggiornamento si è dimostrato estremamente vantaggioso in termini economici e ha migliorato la ripetibilità, per offrire una produzione di tappi dell’olio privi di difetti e più efficiente. Il sistema di assemblaggio dei tappi per l’olio MPC installa gli anelli di tenuta in tappi termoplastici stampati, e in seguito esegue la stampa sulla parte superiore dei tappi. Il sistema adotta due alimentatori a vasca vibrante del diametro di circa 4 piedi: uno alimenta gli anelli, l’altro i tappi dell’olio. Un alimentatore a vasca vibrante è composto da un’ampia vasca con una canaletta spirale a lato. Quando la vasca vibra, i componenti si dirigono uno per volta sulla canaletta verso un trasportatore in linea. Al termine del trasportatore in linea, un braccio di prelevamento trasferisce gli anelli alla prima stazione su un quadrante di assemblaggio rotante. Dopo che è stato caricato un anello nel quadrante, viene indicizzato alla seconda stazione. Lì un altro trasportatore in linea alimenta i tappi vuoti dall’altro alimentatore a vasca vibrante a un secondo braccio di prelevamento, che spinge i tappi sulla parte superiore delle tenute. Il tappo assemblato e la tenuta proseguono sul quadrante rotante attraverso la tampografia fino alle stazioni di ispezione finali che completano il processo. Orientamento del componente L’assemblaggio dei tappi dell’olio è a prova di errore grazie ai sensori di visione Checker di Cognex. ll rigido controllo dell’anello e l’orientamento dei tappi è essenziale perché la tenuta sia installata correttamente e offra un buon funzionamento del tappo dell’olio. Il tappo, inoltre, deve avere il giusto orientamento prima della tampografia per soddisfare i rigidi requisiti di qualità. Poiché la strumentazione e i sensori progettare 375 • OTTOBRE 2013 77 AUTOMAZIONE tradizionali nel sistema di assemblaggio dei tappi si sono rivelati inaffidabili, MPC ha scelto tre sensori di visione Checker 202 per garantire il corretto orientamento dell’anello e dei tappi. Il primo rileva gli anelli invertiti tra la vasca dell’alimentatore vibrante e il trasportatore in linea. Un secondo sensore di visione controlla che l’anello sia correttamente posizionato sul quadrante prima di applicarvi il tappo. Un terzo sensore assicura, invece, il corretto orientamento del tappo prima di assemblarlo e di stamparlo. Eliminazione degli anelli ribaltati Ogni anello presenta un cordone di saldatura a un lato. Il cordone deve essere posizionato rivolto verso il basso quando si posiziona la tenuta sul quadrante di assemblaggio. Se ha una posizione diversa, la macchina si spegne. L’operatore dovrà quindi intervenire e riposizionare la tenuta prima di riavviare la macchina. La strumentazione meccanica sulla vasca dell’alimentatore è stata progettata per evitare che gli anelli ribaltati interferiscano con il processo. Tuttavia questa non era affidabile e gli anelli leggermente deformati o non perfettamente appiattiti talvolta riuscivano ad eluderla e venivano caricati al contrario, provocando l’arresto della macchina. “L’operatore doveva girare queste tenute e riavviare la macchina, e questo comprometteva notevolmente l’efficienza del processo - dice Harsha -. Con un calo di produzione da 360 a 200 tappi l’ora, il costo annuale dei tempi di inattività è pari a 20.000 dollari. Poiché il nostro obiettivo è raggiungere i massimi volumi di produzione, tale costo potrebbe aumentare a 120.000 dollari l’anno”. Presso la sede MPC a Walworth, sono stati introdotti i nuovi sensori di visione 78 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Alcune schermate che mostrano le diverse fasi di operatività del Checker 202. Cognex Checker. La scelta è ricaduta sui sensori di visione Checker 202 perché dotati di forma grafica di linguaggio Ladder Logic, semplice ma potente, che consente di collegare i singoli sensori di ispezione Checker direttamente alle uscite, per risolvere con facilità le applicazioni più complesse. Configurazione semplice. Utilizzare Checker è semplice, così come selezionare il sensore di rilevamento componenti incorporato e quindi posizionare i sensori di ispezione sulle caratteristiche da controllare. Il dispositivo comprende tre tipi di sensori di ispezione che supportano un’ampia gamma di applicazioni in molti settori: i sensori di luminosità ispezionano le aree illuminate e scure; i sensori di contrasto controllano le caratteristiche che contengono aree illuminate e scure, come codici di date, filettature e codici a barre; i sensori dei modelli sono programmati per memorizzare l’aspetto di una caratteristica e segnalarla quando viene rilevata. Per rilevare gli anelli invertiti in questa applicazione, Champion ha impostato il Checker 202 dapprima memorizzando nel sensore di rilevamento dei componenti un’immagine dell’anello. Ha poi posizionato il sensore dei modelli nella posizione esatta per controllare la presenza o l’assenza del cordone di saldatura. Il sensore dei modelli cerca il modello del cordone di saldatura sull’anello e lo segnala non appena rilevato. Il sensore dei modelli rimane in una posizione fissa rispetto al sensore di rilevamento componenti, in modo da essere sempre nella posizione giusta per individuare la forma del cordone di saldatura. Se il cordone di saldatura non è presente, il sensore di visione invia un segnale attraverso un accoppiatore ottico a un solenoide pneumatico, che rimuove dalla linea l’anello invertito e lo rimette in circolo nella vasca dell’alimentatore. Trattandosi di una soluzione economica e semplice, che ha richiesto meno di un’ora tra impostazione e installazione del primo sensore di visione, si è deciso di estendere l’affidabilità all’intero processo di assemblaggio dei tappi per l’olio, aggiungendo altri due sensori. Questi sono impiegati nella stazione successiva, dove il tappo viene applicato mediante pressione sopra l’anello. Uno viene montato sul braccio mobile di prelevamento. L’altro è fisso sopra il trasportatore in linea che alimenta i tappi per il processo. L’industria dei beni di consumo richiede che le macchine vengano sviluppate e messe sul mercato in tempi rapidi. Richieste sempre più esigenti impongono di realizzare nuove macchine estremamente flessibili. Tutto diventa semplice con uno specialista di automazione e azionamenti al tuo fianco, uno dei pochi in grado di offrirti l’intera soluzione da un unico fornitore. Lenze ti accompagna lungo l’intero processo di sviluppo della tua macchina, dall’idea all’assistenza post vendita, dal sistema di controllo all’albero di trasmissione. Questo è ciò che intendiamo per Motion Centric Automation. 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Un’azienda storica Fondata nel 1880 a Zimella (in provincia di Verona) da Bortolo Bertolaso, Bertolaso ha da sempre considerato l’innovazione tecnologica quale requisito essenziale e costruito le fondamenta del 80 progettare 375 • OTTOBRE 2013 proprio successo non tanto sulle specifiche tecniche delle singole macchine, bensì su una vera e propria visione del futuro dell’imbottigliamento. Diversi i riconoscimenti che l’azienda ha raccolto nei 130 anni della sua attività, non da ultimi il Premio per la Creatività e Innovazione di Confindustria Verona (per aver innovato la produzione di macchinari per imbottigliamento attraverso applicazioni della meccatronica) e il Verdicchio d’Oro 2011 (ha raggiunto con i suoi prodotti così alti livelli di efficienza e tecnologia da determinare risvolti positivi anche nella qualità del prodotto vinicolo lavorato attraverso i suoi macchinari). Da quando Bortolo Bertolaso venne insignito del titolo di Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE chinari per l’imbottigliamento dell’acqua. Bertolaso progetta e produce macchine riempitrici, tappatrici, risciacquatrici, soffiatrici e sterilizzatrici. Italia e non solo Cavaliere del lavoro nel 1907 per l’invenzione dei soffiatori a spalla (le macchine per l’irrorazione del verderame), l’azienda che porta il suo nome ne ha fatta di strada, avendo avuto, tra le altre cose, anche il merito di inventare la tappatura a sughero. Oggi, con la sua proposta di macchine riempitrici, tappatrici, risciacquatrici, soffiatrici e sterilizzatrici. Nonostante l’85% della produzione sia destinato all’estero (di cui circa la metà oltre i confini dell’Unione Europea), il gruppo Bertolaso si pone come interlocutore di riferimento tanto per i grandi gruppi internazionali quanto per le aziende vinicole medio-piccole del nostro territorio, segno di un’attenzione rivolta sì alla competitività tecnologica, ma anche al valore della tradizione locale. È assai probabile che buona parte delle bottiglie di vino che finiscono sulle nostre tavole sia stata confezionata da una delle soluzioni proposte dall’azienda. Nonostante i tempi e le evidenti difficoltà dell’economia nazionale, il mercato di interesse di Bertolaso vive un buon momento e, diversamente dalle cantine vinicole che risentono dei cicli annuali legati alla vendemmia più o meno abbondante e più o meno di qualità, non subisce variazioni troppo sensibili nel corso del tempo. Esportando in tutto il mondo si diversifica il rischio, per così dire: un’annata contratta in un Paese di solito viene controbilanciata da buoni risultati in altre parti del mondo. Persino i Paesi Arabi hanno ceduto alle ‘lusinghe’ di Bertolaso, cedendo due mac- Da 130 anni Bertolaso contribuisce a scrivere la storia della tecnologia italiana per l’imbottigliamento di vino e distillati. progettare 375 • OTTOBRE 2013 81 AUTOMAZIONE L’azienda ha scelto di affidare al servizio Talk2M di eWON la gestione e il controllo da remoto dei macchinari. E l’Italia? Il 2011, come anticipato, è stato un anno eccellente: l’azienda si è infatti aggiudicata tutti i maggiori produttori di vino trentini, tra i quali Mezzacorona, Cavit e Schenk Italia. Internet e teleassistenza L’azienda ha scelto di affidare la gestione e il controllo da remoto degli elevatissimi standard dei macchinari che produce a eWON e, più precisamente, al servizio Talk2M, uno dei fiori all’occhiello della distribuzione di EFA Automazione. Walter Berto dell’ufficio tecnico di Bertolaso racconta come si è articolata la decisione di instaurare una partnership con EFA Automazione. “Avevamo necessità di razionalizzare tutti i nostri servizi di teleassistenza. Ci occupiamo di circa 250 impianti collegati in VPN e in teleassistenza con noi, ai quali forniamo supporto in caso di necessità; fino a quando si utilizzava la linea telefonica non c’era nessun problema, ma quando si è iniziato ad andare sui collegamenti Ethernet si sono presentati i problemi: tante, diverse VPN e, di conseguenza, un aumento esponenziale dei disagi correlati, quali, ad esempio, innumerevoli software da installare. Andare avanti così era 82 progettare 375 • OTTOBRE 2013 diventato impensabile”. Le necessità di ordine e organizzazione hanno portato l’azienda a cercare una soluzione unica che si prendesse carico di tutte queste variabili e il Talk2M di eWON si è rivelata una scelta opportuna e conveniente per la gestione dei collegamenti Ethernet. I vantaggi della riorganizzazione resa possibile da eWON vanno però ben oltre. “Il Talk2M ci permette di accedere alle pagine e ai dati relativi al monitoraggio via Internet, senza bisogno di installare nessun software, il che è una grande facilitazione. Inoltre, Talk2M può eseguire delle operazioni di storicizzazione dei dati, il che ci consente di analizzarli e proporre al cliente delle forme di manutenzione preventive basate su dati realistici”. Non solo: la possibilità di passare al controllo via sms ed e-mail rappresenta un ulteriore vantaggio apprezzabile. Per cui il confronto con le soluzioni proposte da altre case ha dato ragione a eWON: semplicità di utilizzo e affidabilità totale. Più semplicità e soddisfazione di tutti Bertolaso è una realtà abituata a chiedere sempre di più, ed EFA Automazione si è ogni volta dimostrata all’altezza delle richieste dell’azienda veneta. “La proposta base di eWON non ci bastava e così abbiamo chiesto delle personalizzazioni ad hoc; in accordo con i tempi necessari di sviluppo di queste idee, devo riconoscere che EFA Automazione ci ha sempre assistiti al meglio”. Un rapporto di collaborazione reciproca per implementare e ottimizzare un prodotto già di per sé di ottimo livello. Più che un risparmio di tempo e di risorse, l’imminente beneficio derivato dall’utilizzo del sistema Talk2M si è riscontrato in una netta contrazione dei lavori. “Quando un cliente segnala che non funziona la sua VPN, dal momento che per ognuno viene utilizzata una VPN diversa, diventa assai difficile capire dove stia il problema; si procede per tentativi, diverse piccole operazioni di assistenza che rallentano i tempi produttivi. Appoggiandosi a Internet si tagliano questi interventi. Inoltre, noi lavoriamo con grandi realtà internazionali, ma anche con piccoli produttori da 20.000 bottiglie l’anno; è difficile che questi viticoltori abbiano a disposizione una rete strutturata Ethernet in ufficio, mentre è più probabile che sia presente una tradizionale connessione Adsl. Talk2M ha il vantaggio di funzionare anche con indirizzi dinamici, per cui l’abbattimento dei costi e il non richiedere particolari competenze tecniche a queste realtà poco strutturate appare subito evidente; abbiamo ad esempio scoperto che, in Cina, avere un indirizzo IP statico ha costi davvero proibitivi, limitando così la snellezza di movimento. eWON ci permette di essere davvero competitivi con tutti i nostri clienti”. Un rapporto solido ed efficiente, quello tra il gruppo Bertolaso ed eWON; ora l’azienda di Zimella può dedicare tutta la sua attenzione alla ricerca tecnologica, così da realizzare soluzioni sempre più all’avanguardia che le permetteranno di continuare a essere una delle eccellenze di successo nel panorama dell’industria italiana. SEW-EURODRIVE–Driving the world No Matter What You Move: We Drive It. Tanti settori industriali. Tante sfide. Un unico partner: SEW-EURODRIVE. Le nostre tecnologie più innovative vi offrono la miglior qualità a un basso costo di gestione. Qualità, efficienza e sicurezza girano da sempre sulla ruota di SEW per tutti i comparti industriali: costruzioni, alimentare, automobilistico, logistico … Per noi ogni cliente è unico e unico il sistema di automazione sempre studiato ad hoc; dall’esigenza più piccola ai grandi impianti produttivi SEW-EURODRIVE ha la soluzione giusta ad attendervi! www.sew-eurodrive.it AUTOMAZIONE Ilstavino buono nell’impianto efficiente FRANCO ASTORE Grazie ai gruppi di pressione Lowara, l’azienda vitivinicola Pasqua Vigneti e Cantine, ha potenziato e sviluppato un impianto molto efficiente. Il risultato complessivo è il miglioramento del processo produttivo per aumentare la qualità del prodotto finale I prestigiosi frutti della tradizione enologica italiana godono di fama mondiale. Per valorizzare la qualità e il carattere degli acini, ottenere performance in termini di aroma, colore, equilibrio e portare in tavola il prodotto migliore, è fondamentale che le tecniche di vinificazione contino su un processo produttivo solido e regolare. L’azienda Pasqua Vigneti e Cantine, collocata nella rinomata zona vitivinicola veronese, produce 84 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Ç DOSSIER FOOD & BEVERAGE e commercializza oltre 15 milioni di bottiglie di vino all’anno, con una storia aziendale che supera i 90 anni. La soluzione per l’osmosi Lo staff Xylem Water Solutions Italia ha instaurato una collaborazione con i tecnici dell’azienda Pasqua per identificare la soluzione ideale volta a conferire al sistema produttivo maggiore affidabilità, migliorando le prestazioni dell’impianto idrico. Data l’esigenza di contare su un impianto idrico in linea con gli elevati livelli produttivi dell’azienda, si è scelto di potenziare l’impianto preesistente mediante l’in- stallazione di un gruppo di pressione Lowara GHV30. La scelta si è indirizzata verso il gruppo di pressione Lowara GHV30, perché è in grado di offrire una serie vantaggi applicativi: in primo luogo, consente di prelevare l’acqua dall’esistente impianto idrico e di pressurizzarla all’interno di un impianto di osmotizzazione per poi utilizzarla nel processo di produzione del vino. In secondo luogo, il sistema Lowara potenzia l’impianto idrico consentendo che l’‘acqua di scarto’, un sottoprodotto del processo di osmotizzazione, sia trasferita dall’impianto di produzione del vino in Più vantaggi per l’operatore e l’impianto Hydrovar è un sistema di controllo intelligente della velocità capace di adattare con precisione il fabbisogno e offrire innumerevoli vantaggi sia per l’operatore, che per l’impianto. L’esclusivo design modulare consente quasi ogni genere di configurazione: fino a otto unità master oppure un mix di unità master e slave. Si tratta della soluzione destinata a installazioni di alto livello che richiedono sistemi a prova di guasto con una gamma di funzioni superiori, mentre la modularità offre una soluzione economica per esigenze limitate, con funzionalità ridotte. tre diversi silos per poi essere utilizzata sia nell’irrigazione dei vigneti che nel lavaggio dei macchinari. Per soddisfare le diverse richieste idriche dell’azienda, il gruppo di pressurizzazione Lowara è stato dotato di Hydrovar, il sistema di controllo della velocità variabile, assicurando così una fornitura costante in relazione all’effettivo fabbisogno idrico. Automazione intelligente I gruppi di pressione Lowara serie GHV sono booster set automatici. Questi gruppi di pressione sono dotati di quattro pompe a velocità variabile con un controllore Hydrovar, trasduttori di pressione e quadro di comando, il tutto montato in una struttura di facile installazione. Hydrovar è semplice da programmare, ideato per la massima efficienza energetica e in grado di comunicare tramite Modbus con un sistema BMS. La serie GHV può essere attrezzata con pompe multi-stadio verticali della serie e-SV da 3 a 125. Alcuni dati tecnici sono: portata fino a 640 m³/h; prevalenza fino a 160 m; potenza fino a 22 kW; pressione massima di esercizio 16 bar; temperatura massima del liquido pompato 80 °C. progettare 375 • OTTOBRE 2013 85 RICERCA Una soluzione per il ERNESTO IMPERIO de-manufacturing L’Istituto di tecnologie industriali e automazione del CNR ha realizzato a Milano un impianto pilota per il trattamento integrato di prodotti meccatronici a fine ciclo vita. Avanzate soluzioni di automazione e metodologie progettuali e gestionali innovative lo rendono unico nel suo genere e concretamente orientato alla sostenibilità industriale Per la sua rilevanza e capacità di impatto economico, ambientale e sociale, il settore manifatturiero può contribuire significativamente alla soluzione delle ‘Grand Societal Challenges’ identificate dall’Unione Europea in Horizon 2020. L’utilizzo di energia e di materie prime per la produzione industriale, infatti, richiede attente riflessioni perché impatta fortemente sulla disponibilità futura di risorse naturali e sull’ambiente. Tale criticità trova riscontro in diversi settori produttivi, tra i quali quello 86 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Da sinistra: Nicola Pedrocchi, Alessandro Brusaferri, Marcello Colledani. delle schede elettroniche impiegate in prodotti meccatronici; la loro diffusione è in costante aumento in diversi settori industriali e consumer. La gestione di tali prodotti a fine ciclo vita non segue attualmente logiche di efficienza ed efficacia sostenibili a livello globale. Ciò è dovuto, oltre che alla rapida evoluzione tecnologica e alla mancanza di business model di comprovata validità, alla carenza di tecnologie e sistemi integrati ad alto contenuto di automazione e flessibilità, che ne abilitino il trattamento in condizioni di economicità. Per contribuire al progresso in questo settore, l’Istituto di Tecnologie industriali e automazione del Consiglio nazionale delle ricerche ha realizzato presso l’Area della ricerca del CNR di Milano un impianto pilota integrato per la gestione del fine ciclo di vita di prodotti meccatronici; si tratta di un risultato di significativo impatto industriale ottenuto nell’ambito dell’accordo quadro tra CNR e Regione Lombardia, relativamente al progetto ‘Processi high tech e prodotti orientati al consumatore per la competitività del manifatturiero’. L’Itia-CNR si occupa di ricerca sul- le tecnologie abilitanti per il settore manifatturiero e affronta il tema della sostenibilità della produzione industriale con un approccio multidisciplinare che spazia dalle macchine e loro componenti ai sistemi produttivi, fino ai business model e ai paradigmi industriali. In questo contesto nasce l’impianto pilota di ‘De-Manufacturing’, inaugurato nel giugno scorso presso la sede milanese di Itia alla presenza di numerose personalità del mondo della ricerca, delle istituzioni e dell’industria. L’impianto è il frutto di attività di ricerca orientate allo sviluppo di soluzioni tecnologiche modulari a basso costo, adottando strategie di cooperazione uomo-macchina ottimizzate, in grado di processare prodotti eterogenei con minimi sforzi di riconfigurazione hardware e software e di adattarsi automaticamente alle variazioni di contesto. In particolare, per l’impianto sono state sviluppate e integrate soluzioni tecnologiche innovative per la riparazione, il remanufacturing/upgrade, il riuso di componenti e il recupero dei materiali preziosi. Un ulteriore aspetto chiave dell’impianto pilota è l’integrazione del testing circuitale e della de-saldatura come pretrattamento per aumentare l’efficienza delle fasi di triturazione e separazione materiali. L’impianto pilota è strutturato in tre celle (cella disassemblaggio PCB, Convegno inaugurale In occasione dell’inaugurazione dell’impianto, l’Itia-CNR ha organizzato un convegno che ha affrontato il tema delle politiche per la ricerca e l’innovazione nel settore manifatturiero, a livello europeo, nazionale e regionale. Sono state altresì illustrate le attività di ricerca correlate all’impianto pilota di ‘De-Manufacturing’ e all’accordo quadro tra CNR e Regione Lombardia che ne ha reso possibile la realizzazione. Gli interventi di apertura sono stati affidati a Luigi Nicolais, presidente del CNR, Francesco Profumo, ex-ministro del Miur, Armando De Crinito, dirigente della Struttura Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico di Regione Lombardia, e Tullio Tolio, direttore di Itia-CNR il quale ha sottolineato l’importanza di tale impianto, quale nuova categoria di fabbriche che rispondono alle strategie di sostenibilità del manifatturiero e che favorirebbe la creazione di una leadership industriale a livello europeo. cella analisi, riparazione e testing, cella recupero materiali) di seguito sinteticamente illustrate. Oltre alle attività di dimostrazione e ricerca, l’impianto pilota è stato concepito in modo da supportare anche attività di training, offrendo una piattaforma ideale per l’apprendimento di tecnologie avanzate di fabbrica. progettare 375 • OTTOBRE 2013 87 RICERCA RICERCA Nelle foto, due aspetti dell’impianto pilota realizzato a Milano da Itia - CNR. Cella 1: disassemblaggio PCB La cella 1 è l’entry-point dell’impianto: qui l’oggetto meccatronico viene disassemblato nelle macro-parti meccaniche ed elettroniche e le PCBs sono estratte e inserite nella linea di re/de-manufacturing. Dover garantire il disassemblaggio automatizzato per un’ampia gamma di prodotti, ha portato a sviluppare una cella innovativa nella quale robot industriali e operatori umani possono interagire per raggiungere il livello di efficienza richiesta all’impianto stesso. Si è scelto di utilizzare un robot di nuova concezione, l’UR5 di Universal Robot, che ha la particolarità di poter essere installato senza barriere e può interagire fisicamente con l’operatore, il quale può guidare la macchina nello spazio di lavoro semplicemente toccandone il corpo. “Questo manipolatore - afferma l’ing. Nicola Pedrocchi, ricercatore del gruppo di ricerca Iras di Itia-CNR - è la piattaforma ideale per lo sviluppo di tecnologie, metodologie e algoritmi cognitivi per il controllo dell’interazione uomo-robot, in termini di cooperazione nell’esecuzione di compiti e condivisione dello spazio; tali algoritmi cognitivi, in fase di sviluppo, permetteranno di utilizzare il robot come il terzo braccio dell’operatore, in fase di disassemblaggio”. 88 progettare 375 • OTTOBRE 2013 La cella, inoltre, dispone di un magazzino intelligente nel quale due robot industriali Comau NS16 movimentano tutte le schede elettroniche in ingresso e uscita dalla linea di re/ de-manufacturing. L’aspetto innovativo risiede nel fatto che i due robot sono stati installati senza barriere di separazione dallo spazio di lavoro degli operatori umani, permettendo così la condivisione sia fisica sia funzionale dello spazio stesso tra robot e persone. Ciò è reso possibile da una gestione della sicurezza attraverso dati provenienti da numerosi sensori ridondanti che permettono di avere una misura accurata della posizione delle persone. La sicurezza del flusso dati e la coerenza dei dati provenienti dai numerosi sensori sono garantite da protocolli di comunicazione di rete e nodi di calcolo e comparazione che rendono certificabile ‘safe’ la cella. Cella 2: analisi, riparazione e testing Il processo di re-manufacturing è dedicato alla riparazione automatizzata di schede elettroniche eterogenee. In particolare, il processo integra una stazione automatica di test circuitale Spea a sonde mobili atta al riconoscimento di guasti PCB, una stazione automatica prototipale, sviluppata in collaborazione con Infotech Automation, per il re-work dei componenti guasti e una linea di trasporto/accumulo schede tra le stazioni operative, sviluppata in collaborazione con FF Falconi. Data la variabilità di prodotti da gestire nel medesimo piano di produzione, nonché la necessità di supportare agilmente frequenti e repentine variazioni produttive (sia in termini di mix sia di volumi), adattività e rapida riconfigurabilità del sistema complessivo sono stati specificati come requisiti fondamentali in fase di progetto/svi- luppo del processo. In tale contesto, il sistema è stato progettato secondo architettura modulare, sia dal punto di vista hardware sia software. Il tempo di set-up deve risultare minimo, sia per integrazione di un nuovo modulo di trasporto nel sistema sia per la modifica interna a un modulo, ad esempio aggiungendo (o spostando in un altro modulo) una stazione di scambio trasversale. Per supportare tale paradigma, ciascun modulo è stato dotato di un attacco rapido per le alimentazioni elettriche e pneumatiche, attacco bus di comunicazione e un quadro di controllo dedicato con gruppo elettrovalvole e controllo motori. Ciascun quadro implementa, inoltre, un controllore embedded industriale. Su ciascun controllore è stato installato un soft-PLC ISaGraf compatibile con standard IEC61499 ed è stato implementato un server OPC-UA atto a fornire la connessione verso HMI e Scada Movicon NeXT. “Si tratta del primo impianto industriale in Italia - commenta Alessandro Brusaferri, ricercatore del gruppo di ricerca 2MaCS di Itia che ha coordinato la realizzazione della seconda cella - dotato di automazione basata su standard IEC61499 e OPC-UA integrati. Grazie al supporto nativo per applicazioni distribuite object–oriented di tali soluzioni, l’impianto può essere riconfigurato con minimo sforzo in risposta a repentine evoluzioni delle esigenze produttive”. Cella 3: recupero materiali La terza cella è composta da mac- progettare 375 • OTTOBRE 2013 89 RICERCA chine che implementano processi di frantumazione, separazione meccanica e ispezione. Le schede elettroniche, provenienti dalla cella 2 mediante trasportatore meccanico a nastro, sono convogliate a un primo stadio di frantumazione monoalbero Erdwich. In seguito, la mixture è trasportata allo stadio di vagliatura. Nella prima parte della cella il sistema di trasporto meccanico è pertanto rigido e non prevede flussi alternativi. La seconda parte dell’impianto, invece, è stata progettata nell’ottica della massima flessibilità nel routing: ogni macchina può ricevere e dirigere materiale da/a qualunque altra macchina integrata nella cella. Una delle sfide di ricerca di questo impianto è la possibilità di esplorare catene di processi innovativi che permettano di isolare preventivamente e trattare separatamente le parti della scheda con maggiore concentrazione di quei materiali pregiati denominati dalla Comunità Europea ‘key-metals’. A valle dello stadio di vagliatura, la frazione fine viene trasportata al separatore elettrostatico Hamos per la separazione di materiali metallici e non-metallici, con dimensioni ridotte, anche inferiori al millimetro. La frazione più grossolana viene inviata al separatore magnetico e a correnti indotte Eriez per separare le frazioni ferrosa, metallica non-ferrosa e non-metallica. La stazione è stata equipaggiata con un sistema di 10 sensori laser e una camera a 500 fps per il monitoraggio delle traiettorie delle particelle, secondo innovativi modelli di meccanica multi-corpo realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Meccanica dal Politecnico di Milano. La frazione intermedia dal vibrovaglio, infine, viene diretta al secondo stadio di frantumazione a placchette Retsch SM300, che permette di arrivare a pezzature anche inferiori al millimetro, garantendo, quindi, un buon grado di liberazione delle particelle nella mixture. Infine, vi è la stazione d’ispezione in linea, composta da una camera iperspettrale Specim, fornita da Lot Quantum Design. “Questa tecnologia - sostiene il dr. Marcello Colledani, ricercatore del Politecnico di Milano, Dipartimento di Meccanica e associato Itia-CNR, che ha coordinato lo sviluppo della terza cella - è l’unica esistente in grado di caratterizzare la mixture in linea, da un punto di vista geometrico, dimensionale e dei materiali. Ritengo che la tecnologia iperspettrale sia il fiore all’occhiello della cella 3. La sfida di ricerca è legata alle difficoltà di interpretazione del segnale iperspettrale e alla caratterizzazione di spettri che siano effettivamente descrittivi del materiale in processamento”. L’obiettivo di questo impianto è quello di ottenere in uscita delle polveri a elevata concentrazione di materiali metallici di interesse e valore, facilitando quindi i processi chimici di recupero a valle del processo meccanico. UNIDRIVE M Azionamenti per Manufacturing Automation 6OB(BNNB 4FUUFGVO[JPOBMJUhEFEJDBUF *OGJOJUFTPMV[JPOJ Ethernet Onboard UNIDRIVE M offre sette modelli di convertitori progettati per ogni livello di automazione del Manufacturing. La nuova, straordinaria gamma di convertitori AC e Servoazionamenti, è progettata con funzionalità specifiche per rispondere pienamente ad ogni esigenza applicativa, in una gamma di potenze da 0,25 kW a 1,2 MW. UNIDRIVE M: scegli ciò che ti serve Per maggiori informazioni sulla gamma Unidrive M visita www.UnidriveM.com The Emerson logo is a trademark and service mark of Emerson Electric Co. © 2012 SCARICA QUI la App “Discover Unidrive M” (disponibile nell’App Store, in Android e online) AUTOMAZIONE L’importanza dei sensori HEIKO LUCKHAUPT Quando si valuta il progresso tecnologico, solitamente ci si concentra sui notevoli incrementi delle capacità di elaborazione che hanno reso più intelligenti le macchine che ci circondano. Il ruolo strategico dei sensori In questo contesto è facile non riconoscere il ruolo dei sensori senza i quali le odierne unità centrali di elaborazione non potrebbero compiere il loro lavoro. Ad esempio, quanto intelligente sembrerebbe uno smartphone senza la tecnologia dei sensori capacitivi e resistivi? Quanto divertimento potremmo trarre dall’uso delle console dei videogame se non fossero controllate dalla tecnologia avanzata degli 92 progettare 375 • OTTOBRE 2013 acceleratori grafici? Lo stesso vale nel settore dei controlli industriali. Al giorno d’oggi non c’è virtualmente nulla che un ingegnere non possa misurare o rilevare e quindi usare come input di un sistema. Sensori e trasduttori vengono progettati per adattarsi agli ambienti più disparati. E il sistema di trattamento e trasmissione del segnale riveste la stessa importanza del modo in cui viene acquisito il segnale, in quanto ne assicura il trasferimento all’unità centrale di elaborazione. Forse la tendenza più evidente in questo ambito è rappresentata dallo spiccato aumento nell’utilizzo di informazioni visive come input di sistema. Gli analisti di IMS Research stimano che il mercato della visione artificiale è cresciuto del 10% nel 2011 attestandosi a circa 2,9 miliardi di dollari. La società afferma che nonostante I sensori ZFV di Omron sono studiati specificamente per l’ispezione visiva. La gamma di sensori induttivi OsiSense XS può essere usata non solo per il rilevamento di posizione ma anche per la discriminazione di materiale ferroso da non ferroso. il difficile contesto macroeconomico attuale, la crescita in questo settore dovrebbe continuare nei prossimi cinque anni, anche se a ritmi più modesti (a una sola cifra). Oggigiorno la produzione rappresenta una quota superiore all’80% dei ricavi nel mercato della visione artificiale; ma IMS identifica anche una tendenza verso un utilizzo più ampio della tecnologia in aree come il monitoraggio del traffico stradale, la sicurezza e la sorveglianza, il controllo e le applicazioni medicali. Sensori di visione Prodotti come i sensori di visione intelligente ZFV di Omron consentono agli ingegneri di implementare sistemi di visione che sarebbero stati impensabili solo alcuni anni fa. Questi dispositivi sono costituiti da due componenti che comunicano fra di loro digitalmente: una testa di rilevamento dotata di telecamera CCD ad alta velocità, con sorgente luminosa LED integrata, intelligente e regolabile, e un modulo amplificatore/unità di elaborazione. Le teste di rilevamento hanno un’estensione del campo di visualizza- zione da 5 a 50 mm mentre gli amplificatori possono essere monofunzione o programmabili/multifunzione, in base all’applicazione e alle esigenze dell’utilizzatore. Il modulo amplificatore è dotato di schermo LCD con software teach and go che consente di configurare una routine di ispezione con una procedura breve. Gli algoritmi di base preprogrammati comprendono area, luminosità, larghezza, posizione, carattere (testo), conteggio (numero) e pattern (forma). Lo schermo fornisce inoltre una visualizzazione diretta delle immagini del prodotto durante il funzionamento e un feedback istantaneo durante il processo di ispezione (figura 1). Sono disponibili nella versione a colori o a toni di grigio e pos- sono essere programmati per eseguire ispezioni in 12 ms, 6 ms o 4 ms (ossia possono raggiungere fino a 250 ispezioni/s). È possibile collegare tra di loro fino a cinque sensori a un bus di comunicazione per effettuare ispezioni multiple sull’oggetto con un unico passaggio, aumentando sensibilmente la produttività. Il sensore mantiene tutte le impostazioni fino a un massimo di otto configurazioni in una memoria interna, per una maggiore flessibilità. Encoder lineari e rotativi Mentre i sistemi di visione hanno compiuto indubbiamente notevoli progressi negli ultimi anni, anche i sensori più tradizionali si sono evoluti rapidamente. Una delle funzioni più importanti che necessita di essere implementata è il rilevamento della posizione e del movimento. A tale scopo è ora disponibile un’ampia gamma di encoder lineari e rotativi. La maggior parte delle applicazioni richiede l’utilizzo di encoder incrementali, solo alcuni prevedono l’impiego di encoder progettare 375 • OTTOBRE 2013 93 AUTOMAZIONE L’amplificatore E3X-HD di Omron consente una programmazione semplice e rapida grazie al doppio display digitale. a s soluti (che mantengono in memoria l’ultima posizione assunta dal sistema dopo la disinserzione). Un esempio rappresentativo di questi dispositivi di ultima generazione è la linea DFS60 di Sick Stegmann. Questi dispositivi offrono un’alta risoluzione fino a 65.536 ppr (impulsi per giro) ma si basano su una piattaforma liberamente programmabile che consente all’utente di impostare la tensione di uscita, la profondità dell’impulso di zero e il numero di impulsi attraverso un’interfaccia software. L’albero motore e l’encoder sono isolati elettricamente: in questo modo si riducono i rischi di interferenza e i dispositivi possono essere usati anche in presenza di campi elettrici. A questa robustezza elettrica va aggiunto il design fisico dei dispositivi che impiega un supporto innovativo e un disco di codifica in nichel che consente temperature d’esercizio da -20 °C a +100 °C. Grazie alla possibilità d’installazione assiale o radiale e di selezione dei segnali di uscita TTL/RS422 o HTL/ push-pull, la serie DFS60 è adatta per un’ampia gamma di applicazioni che comprendono macchine per la stampa, il confezionamento e macchine tessili. Le uscite encoder devono essere scelte con cura in base all’ambiente 94 progettare 375 • OTTOBRE 2013 elettrico, all’applicazione e all’unità di elaborazione del segnale esterno. Costruttori come Baumer offrono pertanto una gamma di configurazioni sviluppate specificamente per soddisfare questi diversi requisiti. Per esempio possono essere utili uscite complementari del driver di linea in situazioni in cui le distanze di posa dei cavi sono lunghe e dove sono possibili interferenze di tipo elettromagnetico. Le uscite push-pull con protezione contro i cortocircuiti sono più utili con lunghezze corte dei cavi, mentre un’uscita sinusoidale può essere richiesta se il segnale deve essere trasmesso con un processo di interpolazione esterna. Come per gli encoder, la tecnologia dei sensori di prossimità senza contatto è ben consolidata e usata in un’ampia varietà di applicazioni di posizionamento, dal sollevamento in fabbrica e mobile a sistemi automatici di alimentazione per bestiame e all’automazione per l’industria del food & beverage. In questo campo si tende a migliorare le prestazioni usando una tecnologia di fondo tradizionale, combinata con componenti di ultima generazione in quanto a velocità di risposta, robustezza e piccole dimensioni. Sono stati fatti passi in avanti anche per quanto riguarda la riduzione dei costi e una maggiore flessibilità, come la possibilità di ricorrere a un’alimentazione AC o DC. Una famiglia di prodotti come la gamma OsiSense (figura 2) di Schneider comprende pertanto dispositivi per uso generale così come sensori progettati per applicazioni specifiche, per esempio con grado di protezione IP69K per quei componenti che necessitano lavaggi frequenti ad alta pressione o a vapore come è tipico nell’industria alimentare e negli impianti di autolavaggio. La famiglia OsiSense comprende la tecnologia XS induttiva per il rilevamento di oggetti metallici fino a 60 mm, e la tecnologia XS capacitiva in grado di rilevare qualsiasi materiale fino a 20 mm. Sensori a fibra ottica Nei casi in cui il rilevamento della posizione e della presenza sia richiesto su scala molto più piccola, si ricorre sempre più spesso ai sensori in fibra ottica. Oltre alle loro piccole dimensioni e alla capacità di rilevare oggetti e movimenti molto piccoli, questi ultimi possiedono tutta una serie di altri vantaggi: poiché sono resistenti al rumore elettrico rappresentano la soluzione ideale per molti ambienti; per contro, loro stessi non sono una sorgente di rumore elettrico, pertanto possono essere usati con sicurezza in situazioni di rischio di incendio; infine, grazie all’impiego di fibre di vetro anziché di plastica, possono essere utilizzati a temperature elevate. Il principio di funzionamento è molto simile a quello usato in qualsiasi altro schema di rilevamento basato sulla luce. La luce di un LED viene incanalata in una fibra ottica che la proietta sulla superficie di misura. La luce viene dispersa in prossimità della testa di rilevamento. Una parte della luce retrodiffusa dagli oggetti vicini attraverso la fibra viene captata dal rivelatore da un amplificatore. Il funzionamento Il sistema di rilevamento a fibra ottica è costituito pertanto da due componenti principali: un amplificatore che genera la luce e capta le riflessioni, e la fibra stessa. Gli amplificatori sono disponibili nella versione digitale e manuale. Com’è intuibile dal nome, 3 mm e in spazi limitati. Un sensore coassiale con tasteggio diffuso e una lente aggiuntiva aumentano la profondità di rilevamento fino a 100 μm. Infine, teste speciali per lunghe distanze con lente focale integrata consentono di estendere la portata di rilevamento fino a 20 m. La serie E3X di amplificatori comprende il modello E3X-HD che combina: doppio display digitale per visualizzazione e impostazione del valore di riferimento, tuning intelligente a un pulsante per una programmazione semplice e rapida, controllo dinamico dell’alimentazione e moduli di comunicazione EtherCAT e CompoNet (figura 3). I progettisti possono scegliere anche fra i modelli E3X con caratteristiche avanzate di resistenza all’acqua, tempo rapido di risposta a 20 μs per rilevamenti ad alta velocità, e una doppia versione che consente il rilevamento di due oggetti contemporaneamente. Cosa dire In questo breve articolo abbiamo trattato solo superficialmente le infinite possibilità offerte dalla moderna tecnologia dei sensori. In modo analogo ai sensori di visione, ai sensori di prossimità e alle fibre ottiche, anche i sistemi attuali di automazione possono comprendere un ampio assortimento di lettori di codice a barre e sensori di intensità luminosa, colore e contrasto. Nell’industria della plastica, e in molti tipi di utensili meccanici, il monitoraggio del livello e della pressione dei fluidi, così come la misurazione della temperatura e del flusso sono tutte funzioni importanti. L’importanza di questi molti dispositivi è spesso sottostimata: essi sono gli ‘occhi e le orecchie’ indispensabili per qualsiasi sistema di automazione. Visitate il nostro sito internet www.DELO.de/en/ mechanical-engineering/ © EBM-Papst i modelli digitali sono dotati di un display numerico per la visualizzazione del valore luminoso rilevato e per l’impostazione digitale del punto di commutazione. Le unità manuali sono invece dotate di un display grafico a barre e il punto di commutazione viene impostato mediante un potenziometro. Le fibre possono essere di diverso tipo. La più comune è la fibra a un singolo fascio. Se si desidera maggiore precisione è possibile scegliere una configurazione coassiale, nella quale il nucleo centrale (core) è usato per trasmettere la luce incidente e le fibre esterne più piccole sono usate per ricevere e trasmettere le riflessioni al sensore. Questo tipo può essere anche più efficace per il rilevamento di oggetti che potrebbero entrare nell’area di interesse da qualsiasi direzione. Un terzo tipo, multi-core, è costituito da un fascio grande di piccole fibre. Grazie alle sue caratteristiche di estrema flessibilità, trova spesso impiego in applicazioni robotiche nelle quali la testa di rilevamento deve percorrere lunghe distanze. Gli amplificatori programmabili per fibra ottica della serie E3X e le teste di rilevamento di Omron sono dei buoni esempi per illustrare le diverse funzioni disponibili. Le teste di rilevamento standard cilindriche E32 sono caratterizzate da affidabilità, semplicità d’installazione e lunga durata dei sensori. Sono adatte per tutte le applicazioni generali e comprendono modelli con forma posteriore esagonale per semplificare il montaggio. Per un’installazione rapida e facile su superfici piane, la famiglia E32 comprende anche teste quadrate con spessori da 3 o 4 mm e la possibilità di scelta di rilevamento sull’asse X, Y o Z. È anche possibile scegliere tra diverse teste miniaturizzate per il rilevamento di oggetti di dimensioni comprese tra 500 μm e Adesivi per motori elettrici DELO fornisce, in funzione delle richieste e della tipologia costruttiva del motore del cliente, una gamma completa di adesivi monocomponenti con polimerizzazione a caldo, bicomponenti e anaerobici. Caratteristiche principali: Polimerizzazione rapida (UV, induzione) Ottima resistenza chimica Capacità di assorbire urti / impatti Resistenza a T elevate (fino a +200 °C) Per maggiori informazioni, vi preghiamo di contattarci allo 02 94975123 Bondexpo di Stoccarda Stand 7408, padiglione 7 7 — 10 Ottobre 2013 H. Luckhaupt, RS Components. Industrial Adhesives Phone 02 progettare 94975123 · [email protected] 372 • GIUGNO 2013 95 www.DELO.de PROTOTIPAZIONE Risolvere problemi in corsa Realizzare motociclette in grado di resistere alle condizioni più estreme e competere a livello internazionale con alcune tra le maggiori case produttrici del mondo è ordinaria amministrazione per KTM. Il famoso costruttore austriaco si è affidato alle soluzioni di prototipazione e produzione fornite da Protomold, il servizio di stampaggio a iniezione rapida di Proto Labs L casa austriaca La t i KTM S KT Sportmot torcycle realizza 110.000 motociclette l’anno, mentre un gigante del settore come Honda sforna in media oltre un milione di esemplari al mese. Perciò come fa un costruttore relativamente minore e di nicchia come KTM a competere in un mercato dominato da un colosso giapponese? Innanzitutto, KTM produce soltanto motociclette ad alte prestazioni, che notoriamente escono dalla fabbrica già ‘pronte per la pista’. Gli sport motoristici sono senza dubbio la prova più dura per il pilota e per il mezzo, e anche il modo più veloce per trovare un punto debole in entrambi. Per molte gare di fuoristrada in alcune categorie, la classica griglia di partenza è composta principalmente da modelli KTM. Nel corso degli anni, la società si è aggiudicata 96 progettare 375 • OTTOBRE 2013 oltre titoli lt 130 tit li mondiali di li ed d è fforse il concorrente più famoso della Dakar che si svolge ogni anno. La rottura di un pezzo dovuta a difetti di materiale o di progettazione può avere gravi conseguenze non soltanto per la gara, ma anche per l’azienda e per la reputazione duramente conquistata. Questione di fiducia Helmut Gröbner è il responsabile di un team di dieci progettisti che si occupa dei componenti in plastica. “Il team di sviluppo dei prodotti è sottoposto a enormi pressioni - afferma - per ottenere l’autorizzazione alla produzione, i pezzi in plastica devono essere perfetti al 100%. Nulla è lasciato al caso. I nostri clienti ripongono in noi una fiducia incondizionata”. Per ogni nuovo pezzo, si sviluppa foto S. Taglioni. MATTHIAS OSTERN inizialmente un modello CAD in 3D con ProEngineer Wildfire, che viene immediatamente sottoposto ad approfondite analisi per testare le sollecitazioni statiche e dinamiche degli elementi finiti. Una volta finalizzato il progetto CAD, l’azienda usa Moldflow per simulare il processo di stampaggio a iniezione e soltanto allora è possibile realizzare un prototipo per la prova fisica reale. Nel caso di KTM, ‘reale’ significa condizioni in cui la maggior parte dei piloti e delle moto non si troveranno mai. Ma i clienti di KTM hanno aspettative molto alte e le condizioni di prova per un nuovo pezzo devono essere ben più estreme di quelle abituali. Nessuna prova virtuale potrà mai confermare la resistenza di un prototipo. L’unico modo per mettere un foto J.P. Acevedo. pezzo alla prova è realizzarlo e sottoporlo a condizioni estreme di carico, temperatura, sollecitazioni ecc. Un prototipo deve essere quanto più vicino possibile alla versione di produzione finale, sia dal punto di vista meccanico sia in termini di materiali. Prevenire i problemi “Il nostro primo progetto con il servizio di stampaggio a iniezione rapida Protomold di Proto Labs è stato la copertura di un silenziatore di scarico - racconta Gröbner - per l’utensileria avevamo un budget di soli 25-30.000 euro e non potevamo rischiare di andare direttamente in produzione con un progetto nuovo”. Il budget di sviluppo è un altro fattore che differenzia KTM dai grandi produttori come Honda. “Avevamo anche tempi stretti. Un collega, però, si era ricordato di una pubblicità di Proto Labs, perciò avevamo deciso di fare una prova. Abbiamo ricevuto il prototipo e subito dopo averlo provato, abbiamo scoperto che il pezzo che avevamo progettato in plastica non era abbastanza resistente. Alla fine abbiamo deciso di produrre il pezzo in metallo, ma se non avessimo realizzato il prototipo con l’aiuto di Proto Labs avremmo sprecato un mucchio di tempo e di denaro, rischiando magari di montare sulla moto un pezzo al di sotto della norma”. Creare il pezzo da testare con i normali metodi di prototipazione additiva sarebbe stato inutile. “In azienda utilizziamo una stampante 3D ma chiaramente le uniche informazioni utili che questi pezzi avrebbero potuto darci sarebbero state di tipo visivo. Altri metodi di prototipazione, come la colata sottovuoto e la lavorazione con macchine a partire da plastica solida, sono utili ma il processo di richiesta, preventivazione e consegna sarebbe stato più lento rispetto a quello di Proto Labs”. Presto e bene La seconda occasione di lavorare con Proto Labs è arrivata subito dopo la prima soddisfacente esperienza. “Stavamo ottimizzando il progetto di un coperchio per il compartimento del filtro, che in precedenza realizzavamo in metallo - spiega Gröbner - volevamo progettare un coperchio in grado non soltanto di aprirsi velocemente senza bisogno di attrezzi, ma anche di restare chiuso, senza allentarsi a causa delle forti vibrazioni. Avevamo già alcune idee su come realizzare il progettare 375 • OTTOBRE 2013 97 PROTOTIPAZIONE pezzo in plastica, ma i tempi erano molto stretti e la produzione in serie era imminente. Dovevamo trovare una soluzione in fretta. Fortunatamente, il servizio Protomold di Proto Labs ci è venuto ancora una volta in aiuto. Il primo pezzo che abbiamo realizzato ha mostrato immediatamente difetti di adattamento e problemi con il meccanismo di sicurezza. Abbiamo apportato alcune modifiche al progetto e con il secondo pezzo è andato tutto bene. Nel giro di appena cinque settimane, abbiamo provato due versioni, finalizzato il progetto e ottenuto 5.000 pezzi finiti di qualità pari a quella da produzione. Proto Labs aveva anche scorte sufficienti di materiale in magazzino, perciò non abbiamo avuto ritardi. La produzione è iniziata senza intoppi e la soluzione per il coperchio del comparto del filtro si è dimostrata perfetta”. Pista e strada Le KTM potranno essere pronte per la pista ma la maggior parte deve 98 progettare 375 • OTTOBRE 2013 essere pronta anche per la strada, il che significa che i pezzi devono soddisfare gli elevati standard per la certificazione TÜV. “Avevamo progettato una nuova maniglia per il passeggero - racconta Gröbner - il punto fondamentale era decidere se usare la plastica o il metallo e, scegliendo la plastica, capire se il pezzo sarebbe stato sufficientemente resistente. Naturalmente TÜV testa soltanto i pezzi finiti di produzione, che siamo riusciti a presentare realizzandoli con Protomold. I pezzi hanno superato i severi test e sono ora in piena produzione”. La sfida successiva per Gröbner e il suo team si è presentata a pochi mesi dal salone Intermot di Colonia, una delle principali fiere del settore motociclistico. “A soli tre mesi dalla fiera abbiamo deciso di realizzare l’ultima idea per il nuovo specchietto retrovisore della KTM 1190 Adventure, un anno prima rispetto al previsto”, dice Gröbner. Come tutti gli appassionati di moto sanno, lo specchietto è un elemento importante, perché è sempre sotto gli occhi del pilota. Inoltre, la KTM Adventure è il fiore all’occhiello della casa e avrebbe catalizzato tutta l’attenzione dei clienti, dei rivenditori e della stampa mondiale. Il nuovo pezzo doveva essere perfetto. “In genere il processo di progettazione impiega un anno intero per passare dall’idea alla fase di produzione - spiega Gröbner - controlli tecnici compresi. In questo caso, siamo riusciti a completarlo in tempi record soltanto grazie a Protomold. Abbiamo progettato e ricevuto i pezzi, che sono stati sottoposti a controllo, autorizzati da TÜV e montati sulla moto da esporre all’Intermot. Soltanto alcuni attentissimi visitatori dello stand hanno notato che gli specchietti della moto presente in fiera e quelli della moto raffigurata sul poster promozionale erano diversi. È incredibile: siamo riusciti a riprogettare e produrre il nuovo pezzo battendo sul tempo perfino una stampante”. AUTOMAZIONE ‘eco’ Soluzioni per il veicolo FRANCO ASTORE Schneider Electric ha partecipato alla fiera Solarexpo, presentando l’offerta per il mondo delle energie rinnovabili, con importanti novità per l’auto elettrica e soluzioni per il controllo e la gestione delle installazioni La mobilità sostenibile è uno dei principali argomenti dibattuti sia dalle amministrazioni pubbliche sia dalla coscienza collettiva a favore dell’ambiente. Schneider Electric in occasione della fiera Solarexpo di Milano ha messo sotto i riflettori numerose soluzioni in questo comparto: dalla gestione degli impianti alla componentistica per la ricarica domestica per veicoli elettrici, che oggi sono proposte dai più importanti produttori automobilistici, tra cui: Renault, Ford e BMWi per mettere a disposizione dei guidatori ‘eco’ la possibilità di dotarsi di soluzioni sicure e di facile utilizzo. 100 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Vediamo qui di seguito alcune soluzioni presentate dall’azienda, dedicate non solo alla mobilità, ma anche per la gestione degli impianti di distribuzione dell’energia. La ricarica dei veicoli elettrici A Solarexpo Schneider Electric ha presentata EVlink, l’offerta di soluzioni per la ricarica di veicoli elettrici semplici, sicure e affidabili. Il valore della proposta Schneider Electric è testimoniato dai numerosi accordi siglati con le case automobilistiche più impegnate nella mobilità ‘verde’ come Renault, Nissan, Ford e BMW. Schneider Electric infatti mette a disposizione delle case automotive e dei loro utenti sia l’offerta di terminali di ricarica EVlink sia la rete di installatori EVpro, un network di operatori qualificati presente su tutto il territorio italiano e in grado di fornire un’assistenza completa agli acquirenti dei veicoli elettrici, dalla scelta del terminale più adatto all’installazione a regola d’arte degli stessi apparati di ricarica. In occasione di Solarexpo Schneider ha esposto i terminali di ricarica EVlink Parking che saranno disponibili in versioni con potenze da 7 a 22 kW, renderanno più semplici le attività di installazione e offriranno nuove funzionalità come il lettore di badge Rfid integrato. A queste novità si affiancherà infine il nuovo sistema EVlink Supervision che renderà facile e immediato il monitoraggio di una rete di terminali, con informazioni complete sullo stato dei singoli terminali di ricarica, i relativi consumi e il numero di ricariche completate. La gestione degli impianti La Control Room è una struttura che si trova presso la sede centrale dell’azienda in Italia, a Stezzano (BG), e che permette ai gestori degli impianti fotovoltaici di affidare a tecnici specializzati Schneider Electric il controllo remoto delle loro strutture e l’intervento in caso di allarmi e segnalazioni di malfunzionamento. Tutti gli impianti realizzati con tecnologie Schneider Electric possono essere monitorati da questo sistema, che costituisce un importante servizio per i clienti, a garanzia di efficienza e continuità operativa. Solar Performance, invece, è un sistema di gestione di portafoglio d’impianti fotovoltaici: permette di acquisire ed elaborare Key Performance Indicators (KPI) relativi alle performance tecniche ed economiche degli impianti. Grazie alla sua interfaccia utente semplice, SolarPerformance presenta in un unico posto i dati d’impianto in modo uniforme, e ciò anche se le tecnologie impiegate dai costruttori degli impianti sono state molto variabili. Segnaliamo anche Scada lite per il monitoraggio e la gestione della manutenzione locale o remota di impianti fotovoltaici fissi o progettare 375 • OTTOBRE 2013 101 AUTOMAZIONE a inseguimento. Il sistema è costituito da un apparato hardware installato in ciascun impianto e da un software di supervisione in grado di dialogare con più impianti contemporaneamente. Auto elettriche: i big in campo BMWi rafforza la sua strategia per una mobilità elettrica amica dei clienti siglando una partnership con Schneider Electric ed il fornitore di servizi per la mobilità elettrica The Mobility House (TMH). L’accordo comprende la verifica dell’impianto elettrico presso la residenza dei clienti, la fornitura e il montaggio a muro dell’infrastruttura di ricarica, la manutenzione ed altri servizi. Questo permetterà ai futuri proprietari di una BMW i3 o di una BMW i8 di collegare il veicolo in tutta sicurezza e ricaricarlo rapidamente mentre si trovano a casa, o al lavoro. I contenuti 102 progettare 375 • OTTOBRE 2013 dell’accordo contribuiscono a raggiungere l’obiettivo di fornire infrastrutture di ricarica efficienti e di facile utilizzo, in modo che quando sarà lanciata sul mercato la BMW i3 si possa ricaricare l’auto comodamente nel proprio garage. La BMW i3 sarà la prima auto progettata fino dall’inizio come veicolo elettrico, e sarà disponibile verso la fine del 2013. La partnership fra Ford e Schneider Electric offrirà agli acquirenti di veicoli elettrici a batteria (BEV) e veicoli elettrici ibridi plug-in (Phev), compresi i proprietari della nuova Focus Electric, una soluzione di ricarica veloce, affidabile, sicura e conveniente. Le due aziende, insieme, offriranno agli automobilisti e a chi gestisce le flotte aziendali una soluzione flessibile ed efficiente per ricaricare i veicoli, contribuendo a creare un’esperienza di guida confortevole, pienamente otti- mizzata e a zero emissioni. La stazione di ricarica elettrica EVlink di Schneider Electric è una soluzione conveniente per i clienti di tutti i mercati europei in cui sono in vendita le auto elettriche a batteria e ibride plug-in di Ford. Con la commercializzazione dei primi tre modelli della gamma Renault Z.E., Fluence Z.E., il veicolo commerciale Kangoo Z.E. la rete Renault è pronta ad offrire la soluzione giusta per ogni esigenza. Grazie alla partnership con Schneider Electric, la rete Renault è in grado di proporre anche sistemi per la ricarica privata, opportuni per la ricarica di veicoli come Kangoo Z.E. e Fluence Z.E. che assorbono 3,2 kW. Mediante la Rete Renault l’utilizzatore può essere messo in contatto con un installatore qualificato della rete Schneider Electric EVpro, che provvederà all’installazione del terminale di ricarica EVlink. Fra i principali vantaggi delle stazioni di ricarica Schneider Electric c’è la tranquillità di ricaricare rapidamente e in totale sicurezza il proprio veicolo elettrico. La stazione di ricarica studiata per ambiti residenziali consente una ricarica a 16 A - 230 V, molto più veloce (tra 6 e 9 ore per una ricarica completa) e sicura rispetto all’utilizzo di un cavo occasionale (Evse) limitato a 10 A - 230 V. Un controller interno alla stazione garantisce la corretta gestione di tutto il processo di ricarica, mentre un intuitivo pannello a LED consente di avviare, arrestare o verificare l’avanzamento della ricarica, in totale sicurezza. AUTOMAZIONE Movimenti controllati GIOVANNI ROSSI Mitsubishi Electric propone una serie di soluzioni dedicate al mondo dell’automazione industriale. La progettazione degli impianti e macchine automatiche passa anche dai PLC, motion control e robot di ultima generazione. Parola d’ordine efficienza La progettazione nell’industria manifatturiera impone standard qualitativi elevati. Caratteristica principale di un componente applicato ai processi industriali è la sua robustezza, affidabilità e qualità, che lo rende adatto al collocamento in ambienti ‘difficili’. Infatti, sono presenti molte interferenze elettriche, range di temperature ampio e tasso di umidità elevato. A queste difficoltà i sistemi e le macchine automatiche devono prevedere un funzionamento a ciclo continuo, quindi, con una probabilità di usura importante. A fronte di questa analisi il progettista deve utilizzare prodotti in grado di fronteggiare queste problematiche. Mitsubishi Electric, alla fiera SPS Italia 2013, ha presentato una serie di soluzioni in grado di soddisfare molte necessità nel comparto della manipolazione e motion control. Qui di seguito segnaliamo una selezione di robot industriali e componenti. costruttore, con la massima velocità di pick & place nella categoria. Con un ciclo standard di 0,32 s, i robot RV garantiscono un sensibile aumento della produttività e possono quindi essere utilizzati in sistemi che richiedono alte performance. I numerosi vantaggi che si possono ottenere utilizzando la nuova struttura a doppiobraccio includono non solo una maggiore libertà di movimento, ma anche una migliore stabilità e versatilità. I robot RV-F (foto di apertura) hanno una capacità di carico da 2 a 13 kg e un’area di lavoro che varia da 504 a 1.400 mm, a seconda del modello. Inoltre il design compatto di questi robot permette il loro utilizzo in aree ristrette e la possibilità di un montaggio sia a muro sia a soffitto. Tutti i robot antropomorfi della serie F soddisfano gli standard di protezione IP67 che li rende adatti per un’ampia gamma di sistemi di installazione integrati, come per esempio nei settori Antropomorfi e Scara I robot della serie RV-F a 6 assi sono estremamente flessibili e, secondo il 104 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Robot Scara Mitsubishi Electric serie F modello RH6FH con carico massimo di 6 kg. dell’assemblaggio, medicale, alimentare e imbottigliamento. Ethernet, USB, gestione di due encoder per un doppio tracking, cavo Ethernet per la visione sulla flangia, scheda gestione tool (8 I/O) e scheda di controllo 8 assi aggiuntivi (Sscnet III/H), permettono una facile integrazione dei robot serie F sia nei sistemi esistenti sia in quelli nuovi. Questi robot, come i loro predecessori, possono esse- re utilizzati anche per applicazioni che necessitano di ambienti sterili. Il cablaggio completamente interno al braccio, come anche il collegamento delle pinze pneumatiche ed elettriche, garantisce un elevato livello di protezione sia per l’uomo sia per la macchina. L’integrazione della funzione di prevenzione delle collisioni, permette alle diverse unità robot di lavorare in aree condivise attraverso il con- PLC modello FX3GE. cale dove è richiesta un’elevata classe di protezione (IP65). Inoltre, il nuovo cablaggio completamente interno al braccio robotizzato agevola l’utilizzo dei robot in applicazioni tipiche di questi mercati quando anche le elettrovalvole e i tubi dell’aria compressa non devono essere esterne al braccio robotizzato. Progettati per garantire la massima semplicità di integrazione, i robot della serie F hanno una completa dotazione standard che comprende Ethernet, USB, gestione di due encoder per un doppio tracking, interfaccia per sensore di visione sulla pinza, scheda gestione tool (8 I/O) e scheda di controllo 8 assi aggiuntivi tramite fibra ottica. La serie F comprende due famiglie principali: il modello RH-3FH ha una portata di 3 kg e il modello RH-6FH arriva a un massimo di 6 kg. PLC e motion control L’offerta dei PLC compatti della serie FX3 di Mitsubishi Electric è oggi ancora più completa e versatile. Questi PLC compatti ampliano la gamma della serie FX3 integrando nuove funzionalità avanzate, che li rendono flessibili per ogni linea produttiva. L’FX3GE risponde all’esigenza di connettività anche in presenza di linee meno complesse e articolate. Rispetto a FX3G, il recente PLC integra di serie ulteriori funzioni e ha caratteristiche innovaMotori e azionamenti particolarmente adatti nelle macchine di imballaggio, tive per la sua categoria. assemblaggio e manipolazione. Si tratta infatti di un PLC compatto dotato di porta di comunicaziotrollo della piattaforma iQ. Con il lancio ne Ethernet di serie, 2 ingressi analogici della serie F Mitsubishi Electric rinnova a 12 bit, 1 uscita analogica a 12 bit, 1 la propria gamma di robot Scara Melporta miniUSB e una seriale RS422, fa, con parametri completamente nuovi tutti integrati. Precisione e velocità sono quanto a velocità, flessibilità, facilità di garantite da semplici e potenti funzioni integrazione e semplicità di programdi posizionamento (fino a 3 assi), da conmazione. Questi robot Scara delle serie tatori veloci con ingressi a Interrupt, dal F sono particolarmente indicati anche in controllo analogico integrato (2AD/1DA), applicazioni gravose come per esempio dalla possibilità di collegamento diretnei settori alimentare, imballaggio, medi- to degli inverter Mitsubishi Electric usando il protocollo seriale proprietario (FreqRol Support) o gestendo il protocollo Modbus RTU. Il PLC compatto FX3S, invece, si pone nella fascia dei prodotti per la gestione di applicazioni low end, rappresenta l’erede naturale dell’FX1S. Esso è stato potenziato grazie a una riduzione drastica del tempo ciclo, raddoppiando la memoria programma e aggiungendo la possibilità di gestire le schede di espansione della famiglia FX3. Tra le sue caratteristiche principali c’è senz’altro la completa compatibilità con le soluzioni che lo hanno preceduto, inoltre integra di serie una porta miniUSB che garantisce un trasferimento del programma molto rapido e una porta RS422 per connettere l’eventuale HMI. È inoltre possibile integrare FX3S in una rete Ethernet. Con l’introduzione del modello a 400V della famiglia Melservo MR-J4 e i relativi moduli di posizionamento simple motion e motion control, Mitsubishi Electric ha presentato sul mercato un sistema in grado di migliorare la produttività e le prestazioni, mantenendo un elevato standard di sicurezza con semplicità di utilizzo e messa in servizio. MR-J4 è l’evoluzione di Melservo MR-J3 e si distingue per le elevate prestazioni e funzionalità, anche nelle applicazioni più complesse. Possono essere collegati agli amplificatori Melservo MR-J4 brushless, lineari e motori coppia (direct drive) ottimizzando le parti di ricambio e i costi di magazzino. Infine, la famiglia di motori HG-KR/MR, disponibile nelle taglie da 50 W fino a 750 W, 220 V, con coppia massima che varia da 0,48 a 7,2 Nm e una velocità massima di 6.000 giri/min. La famiglia HG-SR è disponibile con alimentazione 220 V e 400 V, copre, le taglie da 0,5 kW a 7 kW con coppia massima raggiungibile di 100 Nm. Inoltre, la famiglia di motori Mitsubishi Electric si è ampliata introducendo i nuovi HG-JR a 400 V con l’estensione della gamma di potenza fino a 22 kW, con coppie massime raggiungibili di 420 Nm e velocità continuative di 6.000 giri/min. progettare 375 • OTTOBRE 2013 105 NEWS Nuovi livelli per oleodinamica F.lli Giacomello ha sviluppato una nuova serie di livelli a immersione, gli IEG-M12, studiati per garantire con la massima efficienza e sicurezza da 1 a 4 punti di controllo in serbatoi e centraline oleodinamiche contenenti oli minerali con viscosità non superiore agli 80 °E. I nuovi livelli, indicati anche per gasolio e altri liquidi non corrosivi e infiammabili, offrono funzionamento estremamente preciso e sicuro: il galleggiante dell’indicatore alloggia un magnete, e questo quando nella sua corsa incontra l’interruttore Reed incorporato nel tubo alla distanza prestabilita, sollecita il contatto, che in tal modo si apre o si chiude, avendo così la possibilità di inviare a distanza un segnale di richiamo luminoso o acustico o di interrompere qualsiasi apparecchiatura elettrica ad esso collegata. I nuovi livelli hanno connettore M12 a 5 poli IP65, e offrono anche la possibilità di avere un sensore di temperatura (PT100 o termostato bimetallico pretarato). Estensimetri per compositi HBM Test & Measurement offre disponibilità a magazzino di quattro tipologie di estensimetri per materiali in fibre composite, come parte della propria gamma standard: estensimetri lineari con scarico integrato della trazione (che assicurano resistenza alla fatica) e senza, estensimetri con tre griglie di misura e con rosetta a T. Gli estensimetri offerti da HBM hanno griglia di misura della lunghezza di 6 mm e resistenza di 350 ohm, con adattamento della temperatura prossimo a 0 ppm/°C, e sono uno strumento sempre più richiesto laddove i materiali in fibre composite vengono impiegati (settore aeronautico, automotive e fornitura di energia): a fronte del peso ridotto e alla resistenza elevata offerti, questi materiali presentano infatti caratteristiche che variano in ogni ciclo produttivo, rendendo necessario il ricorso a dispositivi di misura del livello di deformazione, spesso superiore a quello dei materiali tradizionali. La gamma di offerta di HBM si completa di accessori, articoli specialistici, corsi di formazione e montaggi su commissione. Misurazioni 3D portatili CAM2 offre bracci di misura nella forma di sistemi portatili, che consentono di effettuare misurazioni tridimensionali flessibili conformi agli odierni requisiti di precisione delle attività di sviluppo e produzione, per svolgere operazioni di misura, digitalizzare ed eseguire precise analisi CAD di pezzi e componenti anche nel corso delle fasi di produzione o assemblaggio. Il braccio di misura CAM2 Arm offre anche la possibilità di montare una sonda di scansione laser (laser line probe), opzione che lo trasforma in un Laser ScanArm, per misurazioni con o senza contatto diretto con l’oggetto, il che permette di operare senza interrompere i flussi di lavoro. I bracci portatili di misura CAM2 sono ideali per una varietà di esigenze applicative, quali allineamento, calibrazione, ispezione, controllo dimensionale, reverse engineering o confronto pezzo/CAD, e rispetto alle macchine di misura a coordinate fisse presentano il vantaggio della portabilità e della facilità d’uso, migliorando la qualità dei processi e riducendo tempi e costi di produzione. 106 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Giunti elastomerici flessibili Ringfeder amplia la gamma Gerwah di giunti elastomerici, per offrire massimo assorbimento di vibrazioni e colpi nei motori e garantire una trasmissione precisa e omogenea in ogni applicazione, anche grazie al design compatto e alle caratteristiche di isolamento elettrico. I giunti elastomerici Gerwah hanno eccellente durata operativa e compensano disallineamenti radiali, assiali e angolari, e a seconda delle dimensioni, trasmettono forze torcenti fino a 2.400 Nm. Prodotti con materiali di prima qualità, a seconda della dimensione del frame hanno mozzi in alluminio rinforzato o acciaio, e l’aggiunta recente di una nuova linea di produzione ha elevato la qualità del rivestimento elastomerico, per cui sono ora disponibili cinque gradi standard con durezza shore da 80A a 64D, per adattare al meglio i giunti in termini di rigidità torsionale e vibrazioni. Oltre ai sette modelli standard disponibili, tra i quali due compatti per applicazioni in spazi con difficile accesso e altri con diversi design del mozzo, gli ingegneri Ringfeder sviluppano anche soluzioni customizzate per soddisfare speciali esigenze applicative dei clienti. Regolazione accurata flessibile Gefran presenta il nuovo regolatore di temperatura serie 450, già configurato di fabbrica per adattarsi a diverse applicazioni di riscaldamento in campo industriale, dotato di ingresso per sonda J, regolazione PID ‘caldo’ e tempo di ciclo di 10 s. Pochi parametri aggiuntivi sono sufficienti per ulteriore personalizzazione con configurazione da tastiera e PC, ideale per applicazioni in confezionamento e imballaggio, etichettatura, impianti trasformazione alimentare, fornetti da laboratorio e riscaldatori elettrici, garantendo regolazione stabile e accurata anche in sistemi termici veloci e discontinui, grazie alla velocità di lettura del segnale di ingresso, 120 ms, e all’algoritmo di controllo PID, con funzioni di self e auto-tuning dei parametri. La membrana in lexan del frontale fornisce protezione ambientale IP65, il sistema di diagnostica garantisce massima protezione del processo con segnale di sensore interrotto, errato collegamento sensore e malfunzionamenti per loop break, mentre un doppio display a led e quattro tasti offre una pratica e immediata interfaccia utente. Connettori ESD per portacavi Igus ha arricchito la propria gamma di cavi preassemblati di una variante con sistema speciale di chiusura rapida SpeedTec con guscio estruso in materiale plastico compatibile ESD, sviluppato in collaborazione con gli esperti di connettori della Intercontec Produkt. La nuova soluzione è un’unità a prova di manomissione, costituita da connettore rotondo in guscio estruso e un cavo che, connettorati, offrono grado di protezione IP66/67 e tempi di installazione ridotti del 50%, in quanto basta un piccolo movimento rotatorio per realizzare un collegamento sicuro. Il rivestimento a estrusione è possibile in materiale plastico standard o nello speciale materiale conduttivo compatibile igumid ESD, di color ardesia e già impiegato con successo nelle varianti di catene portacavi igus ESD/Atex. La nuova soluzione pronta al montaggio amplia la gamma Readycable, realizzata su specifiche esigenze del cliente: i cavi preassemblati sono disponibili nelle varianti SpeedTec o convenzionale a vite, nelle versioni M23 ‘segnale’, M23 ‘potenza’ (misura 1) e M40 (misura 1,5), con tutte le polarità Intercontec oggi impiegate. RASSEGNA M E C HA- T R ONIKA L’automazione è meccatronica A CURA DI STEFANO VIVIANI Nella rassegna di questo mese, alcune delle numerose possibilità offerte dall’approccio meccatronico all’automazione industriale. La ricca e articolata sintesi tra tecnologia elettronica e informatica trova possibilità applicative nei settori industriali più diversi e in gran parte della catena del processo produttivo A.P.I. presenta i cilindri a norme DIN ISO 6431 e Vdma 24562, alesaggi da 32 a 200 mm., realizzati con tubo tondo e tiranti esterni sono dotati di deceleratori regolabili e di pistone in alluminio standard magnetico, con paracolpi integrati. Questi cilindri sono fornibili in versione stelo semplice ed ad asta passante e con guarnizioni per alta temperatura (max. 150° C) e versioni speciali a richiesta. La testata anteriore prevede che la ghiera di tenuta e guida stelo sia smontabile per facilitare la sostituzione della guarnizione di tenuta, considerata più esposta al deterioramento ambientale. Così procedendo si diminuiscono notevolmente i tempi di intervento per eventuale manutenzione. La serie è completata da accessori di fissaggio anch’essi in acciaio inox. Questi componenti pneumatici, progettati e costruiti per uso nel settore alimentare, come da regolamentazione CEE, sono completamente in acciaio inossidabile Aisi 316L. A richiesta, questi prodotti possono essere forniti in conformità alla Direttiva Atex 94/9/CE, classificazione II 2 GDc T5. 108 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Ma g g i o ri a p p ro f o n d i me n t i s u : w w w . me c ca nica - plus.it Le servo valvole proporzionali digitali serie Lrwd e Lrpd di Camozzi, rappresentano l’evoluzione dalla gamma LR, e il passaggio da una tecnologia analogica a una nuova versione completamente digitale. Questa evoluzione ha consentito da un lato di mantenere invariate le già elevate prestazioni della valvola, con portate da 450 Nl e 690 Nl e frequenza massima di ± 50% FS 110 Hz, dall’altro di controllare direttamente tutte le funzioni della valvola attraverso un encoder interno ad alta risoluzione e velocità. Il cuore delle servo valvole resta la spola rotante con una tenuta metallo su metallo che consente un controllo preciso e dinamico senza attriti. L’encoder collegato alla spola garantisce un’affidabile lettura della rotazione, il driver di controllo del motore che la aziona, integrato nella scheda elettronica, replica un classico esempio di motion control, al pieno servizio del controllo della portata, creando così curve di velocità e accelerazione adatte alle applicazioni più esigenti. L’impostazione dei parametri operativi può essere effettuata direttamente dal cliente grazie ad un apposito software di configurazione che comunica con la valvola attraverso una porta USB. Contradata presenta EC800, il nuovo embedded system in formato palm size di DFI. EC800 è disponibile con diversi processori Intel Atom, dal ‘power efficient’ N2600/N2800 per applicazioni low power al prestazionale D2550 per applicazioni che richiedono performance elevate. EC800 è la soluzione per applicazioni che richiedano alte prestazioni mantenendo consumi ridotti, il tutto in uno chassis ultra compatto ricco di I/O e estensioni. Ideale per applicazioni veicolari, automazione di fabbrica e chioschi informativi. Dotato di un’ampia gamma di interfacce high speed per lo storage dei dati e di un potente processore grafico integrato nel processore Intel Atom, grazie alla doppia rete gigabit EC800 raddoppia le capacità di networking e riduce il carico della CPU offrendo al contempo una maggiore affidabilità, caratteristica che lo rende adatto ad applicazioni networking intensive. EC800 vanta un design ottimizzato per un’efficiente dissipazione termica. Grazie al basso consumo dei processori e al design meccanico, è in grado di lavorare a temperature comprese tra 0 e 60 °C in configurazione standard e a -20/70 °C come opzione. Memorie DDR3 on board e assenza di cavi lo rendono immune a shock e vibrazioni. Le moderne macchine automatiche sono complessi sistemi meccatronici le cui prestazioni finali dipendono dall’interazione sinergica tra i gruppi meccanici e il sistema di controllo. L’esasperazione delle performance, in termini di qualità dei prodotti e produttività, e un time to market sempre più ridotto, obbligano ad anticipare sempre più la validazione del progetto della macchina, e quindi ad adottare la simulazione come soluzione a questa problematica. Il concetto di virtual commissioning del Liam (Laboratorio industriale di automazione macchine per il packaging) proposto da Crit, è quello di simulare il comportamento della macchina prima che la stessa sia prodotta e installata. Questo avviene grazie a uno strumento che permette, partendo dai disegni CAD 3D del progetto meccanico, di realizzare un modello virtuale completo collegabile non solo con la logica di controllo, ma anche con il reale sistema di controllo che sarà utilizzato per comandare la macchina. I punti di forza sono: una rappresentazione 3D realistica, per verificare i comportamenti della macchina come nella realtà fisica; una simulazione interattiva, control in the loop e man in the loop; una logica di controllo sviluppata negli ambienti proprietari; una comunicazione real time tra l’hardware di controllo e il modello della macchina. Design Systems propone Mecodes, una collaborazione fra ambienti MCad e ECad per una progettazione integrata. Nell’approccio convenzionale, la progettazione dei prodotti elettromeccanici con strumenti ECad e MCad prevede numerose rielaborazioni successive in ogni ambiente. Una volta terminata la progettazione in ciascun ambiente, il processo continua con la fase comune, in cui i progettisti collaborano per ottenere il prodotto elettromeccanico finale. L’approccio meccatronico, invece, non prevede fasi di progettazione separata per ogni strumento, ma, piuttosto, numerose rielaborazioni senza confini netti fra la progettazione elettrica e quella meccanica. Tali rielaborazioni comuni richiedono l’integrazione di una vera collaborazione meccatronica negli strumenti CAD, per permettere ai progettisti di operare al di là dei confini del proprio dominio di lavoro. Mecodes introduce un nuovo metodo di collaborazione multidominio per la progettazione di prodotti elettromeccanici. progettare 375 • OTTOBRE 2013 109 RASSEGNA M E C HA- T R ONIKA La domanda se un attuatore pneumatico garantisca un’efficienza energetica maggiore rispetto ad un attuatore elettrico o viceversa, non può avere una risposta univoca. Secondo Festo l’efficienza energetica nella tecnica dell’automazione dipende sempre dall’applicazione industriale. Soltanto il confronto diretto tra due attuatori di pari dimensioni, uno elettrico e uno pneumatico, nelle diverse applicazioni può liberare il campo dai pregiudizi associati a questo argomento. Il caso delle pinze. Sono state messe a confronto pinze elettriche e pinze pneumatiche. Il confronto ha dimostrato quanto la soluzione giusta dipenda dalla chiara definizione del compito. Se si considera il consumo di energia durante il processo di presa, una pinza pneumatica risulterà superiore ad una pinza elettrica nelle applicazioni con lunghi tempi ciclo e un ridotto numero di operazioni di presa. Una pinza pneumatica richiede l’applicazione della pressione una sola volta per un bloccaggio continuo. Non è richiesta altra energia pneumatica per la durata dell’operazione. Una pinza elettrica invece necessita di elettricità per l’intera durata dell’operazione di presa e può essere più efficiente sotto il profilo energetico solo se l’applicazione in questione prevede cicli brevi con un alto numero di operazioni di presa. Gewiss ha rinnovato il proprio sistema di connessione industriale lanciando la nuova gamma di prese e spine mobili e da incasso IEC309 HP - High perfomance da 16 a 32 A, con gradi di protezione IP44 e IP66/IP67. Le IEC 309 HP sono disponibili con cablaggio a vite e nelle versioni con cablaggio rapido a molla, una delle più avanzate tecnologie presenti sul mercato; inoltre, le prese e spine mobili diritte offrono i gradi di protezione IP68/IP69. L’IP68 consente l’immersione del prodotto a elevate profondità. L’IP69 assicura che non entrino liquidi anche i presenza di forti pressioni ad alte temperature. Tali performance, ad oggi presenti solo nel settore automotive, consentono di utilizzare idropulitrici senza doversi preoccupare del possibile ingesso di liquidi. La nuova gamma è dotata di nuovo pressa-ferma cavo, utilizzato sia sulle versioni protette che sulle stagne, il qualw blocca saldamente il cavo anche in presenza di forti vibrazioni e assicura il mantenimento dell’IP. L’introduzione di tutti i riferimenti orari del contatto di terra completa la gamma in termini di applicazioni, offrendo le versioni specifiche necessarie in ambienti e installazioni speciali. Caratteristica saliente è l’estrema rapidità e semplicità di montaggio e cablaggio. Sensibile ai temi di risparmio energetico, Gimatic ha focalizzato le sue risorse sullo studio di sistemi di presa efficienti e flessibili, realizzando un’ampia gamma di prodotti Mechatronics come le pinze parallele a 2 griffe Mppm, corsa extra Mpxm, corsa lunga Mplm, 3 griffe Mptm, basculante Mpbm e radiale Mprm. Il risparmio energetico è reso massimo dal fatto che le pinze non consumano energia, mentre le griffe sono ferme poiché il motore è spento e il sistema di riduzione irreversibile in fibra di carbonio garantisce la tenuta pezzo al massimo della forza. Il tutto è integrato in un corpo pinza molto compatto, leggero e resistente come l’acciaio inox di cui sono fatte le griffe a T autocentranti. L’attuatore elettrico con azionamento integrato non necessita di alcuna programmazione e il pilotaggio a mezzo contatto on/off lo ha reso perfettamente compatibile con le uscite del PLC, le quali invece di commutare la valvola, controllano la pinza. Il collegamento elettrico in bassa tensione 24 Vdc è reso ottimo dall’utilizzo del connettore standard M8 3 PIN e l’assieme si presenta compatto e ben sigillato (IP54), meritevole della certificazione in camera bianca ISO 04 presso l’istituto Fraunhofer (IPA test). Con ‘Dynamic Efficiency’ Heidenhain combina importanti funzioni dei controlli numerici TNC per le lavorazioni con elevata asportazione di truciolo, facilitando l’attività dell’operatore, ma anche incrementando la velocità, la stabilità e la prevedibilità dei processi produttivi. Vengono combinate potenti funzioni di regolazione con strategie di lavorazione innovative, in modo da migliorare le prestazioni di asportazione e ridurre il tempo di lavorazione. Dynamic Efficiency comprende le seguenti tre funzioni TNC: AFC (Adaptive Feed Control), controllo adattativo dell’avanzamento che ottimizza automaticamente l’avanzamento traiettoria; ACC (Active Chatter Control), soppressione attiva delle vibrazioni che riduce le vibrazioni della macchina e consente maggiori avanzamenti e profondità di passata; fresatura trocoidale, che velocizza la sgrossatura di scanalature e tasche. Come consuetudine dei controlli Heidenhain, l’impiego delle funzioni da parte dell’operatore è semplice e agevole. In particolare, la combinazione di queste funzioni TNC sfrutta il potenziale della macchina e dell’utensile e, allo stesso tempo, limita il sovraccarico meccanico. Nelle operazioni di sgrossatura, si arriva ad aumentare nello stesso intervallo di tempo il volume dei trucioli tra il 20% e il 25%. In questo modo s’incrementa in modo significativo la competitività economica delle lavorazioni con elevata asportazione di truciolo. 110 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Ma g g i o ri a p p ro f o n d i me n t i s u : w w w . me c ca nica - plus.it i-Man Interactive Manufacturing è il sottosistema di ProdWare, il sistema gestionale ERP per le aziende di produzione proposto da Elabora. Si tratta di un connubio tra hardware e software che permette la bidirezionalità delle informazioni tra gli addetti alla produzione e ‘il sistema azienda”. Composto da terminali wireless touch-screen dotati di un software web-based e da schede elettroniche che s’interfacciano alle macchine per rilevarne lo stato, le quantità prodotte e per ricevere e trasmettere i part-program, rappresenta una soluzione rivoluzionaria per la gestione della produzione e l’interazione con gli addetti ai reparti di lavorazione. Grazie a i-Man, gli operatori vengono informati in tempo reale delle lavorazioni da eseguire, prendono visione dei disegni e delle attrezzature, eseguono controlli qualitativi, ricevono segnalazioni, quali ad esempio modifiche nel programma di produzione, gestiscono la tracciabilità, stampano le etichette e molto altro ancora. Inoltre, con i-Man Supervisor il responsabile di produzione ha il controllo totale e immediato di tutte le macchine. Image S presenta Gocator di LMI Technologies, una famiglia di sensori intelligenti 3D all-in-one concepiti per la massima facilità d’uso abbinata a potenza elevata. I sensori Gocator vengono forniti già pre-calibrati, pronti per effettuare scansioni e misurazioni in pochi minuti. Senza codici né regolazioni complesse, Gocator è accessibile a utenti con qualsiasi livello di competenza. Dal personale di produzione in fabbrica a tecnici e ingegneri, l’interfaccia integrata nel browser di Gocator accompagna tutti gli utilizzatori dalla configurazione alla misurazione in pochi minuti. I sensori possono essere configurati facilmente attraverso l’interfaccia intuitiva. Sempre nell’ordine di pochi minuti è possibile effettuare misure in 3D su caratteristiche come larghezze, spessori e angoli, monitorando la produzione con estrema precisione. La suite di strumenti di misura integrati in Gocator ‘agevola l’ispezione di materiali, migliora il controllo di qualità e consente di sviluppare soluzioni di automazione di fabbrica a costi contenuti’. ISI Solutions, società operante nel settore document & workflow management, presenta la piattaforma InFO, capace di supportare clienti di ogni dimensione attraversoil riconoscimento ottico e l’acquisizione automatica del contenuto dei documenti, la gestione, pubblicazione e condivisione dei documenti secondo un sistema qualità, nonché, la gestione e supervisione delle attività di business e documentali. Tra le varie applicazioni di InFO ci sono la gestione delle manutenzioni (richiesta, approvazione, assegnazione, esecuzione, supervisione, manutenzioni straordinarie e programmate) con supporto del partner tecnologico Panasonic, l’acquisizione dei dati di produzione (riconoscimento delle biffature OMR e dei caratteri OCR) con supporto del partner tecnologico Epson. E ancora, la gestione del processo di acquisizione ordine, ingegnerizzazione del processo di produzione, supervisione delle attività di produzione, controllo qualità, spedizione e registrazione del feedback. Sono altresì possibili il riconoscimento e acquisizione del contenuto di bolle e fatture. Il pannello frontale Indukey-Gett, distribuito da Keyplus, permette di controllare ogni macchinario con facilità e in sicurezza, grazie alla propria struttura modulare e customizzata. Questo può essere realizzato utilizzando molteplici elementi: i classici pulsanti, gli interruttori a chiave di accensione-spegnimento, i touchpad/ trackball, i display, i touch-screen più avanzati e altro ancora. Grazie all’esperienza maturata nella realizzazione dei più vari dispositivi di input per i settori industriale, aeronautico, navale, medicale, e molti altri, Indukey-Gett è in grado di integrare ogni tipo di input device nel pannello di controllo, scegliendo in un ampio ventaglio di tecnologie dalla membranaal silicone anti-abrasione (fino ad IP68), fino ai touch-screen in vetro. progettare 375 • OTTOBRE 2013 111 RASSEGNA M E C HA- T R ONIKA La nuova pressa elettrica Kistler con motore in linea si distingue, oltre che per la robustezza e l’affidabilità, anche per alcune caratteristiche che la rendono unica per operazioni di cuscinetti, boccole, anelli di tenuta, guarnizioni e una serie di altri particolari meccanici. Tra una taglia da 15 kN per una lunghezza totale di 748 mm; la cella di carico piezoelettrica, lineare più di ogni altra cella con diversa tecnologia; l’encoder assoluto, con risoluzione 0,001 piantaggio per alberi, le più rilevanti: le dimensioni ridotte, con sensibile, resistente ai sovraccarichi, mm. E ancora, la doppia scala (piccola Scala 1 = 5 kN, Scala 2 = 15 kN; grande Scala 1 = 25 kN, Scala 2 = 50 kN), che offre il vantaggio di poter adattare la stazione di piantaggio a prodotti molto diversi tra loro in termini di forze in gioco, permettendo così di salvare i costi legati allo sviluppo di più stazioni dedicate e opportunamente dimensionate. Tutto questo senza rinunciare a una buona risoluzione su entrambe le scale, grazie alla cella piezoelettrica. La manutenzione è minima, con sua specifica di ingrassatura ogni milione di cicli oppure una-due volte all’anno, secondo il programma di manutenzione. Il mercato della robotica, soprattutto con la grande varietà delle applicazioni sviluppatesi negli ultimi anni, richiede sempre di più sistemi di alimentazione flessibili e semplici da integrare in un’isola robotizzata. Eyefeeder di K.L.A.IN. robotics è un alimentatore flessibile, equipaggiato da azionamenti Denso, direttamente gestiti dal controller del robot, il che permette di utilizzare il componente senza un controller addizionale (PLC o PCI), o pannello operatore (HMI). Eyefeeder è disponibile in 3 taglie diverse, con lunghezze da 800, 1.000 e 1.200 mm, e con diverse tipologie di nastro, allo scopo di ottimizzare il rilevamento dei componenti da parte del sistema di visione e il prelievo dalla pinza robot. È possibile gestire componenti fino a 300 gr di peso l’uno e fino a 250 mm di diagonale. Il sistema di visione può essere facilmente connesso direttamente al controller del robot denso mediante la porta Ethernet. Mini-Eyefeeder rappresenta invece una seconda famiglia di alimentatori flessibili, particolarmente adatta alla manipolazione di minuteria, nei settori dell’occhialeria, della meccanica di precisione, della cosmetica ecc., di costo contenuto e con misure compatte (250 mm x 250 mm). Il laser scanner scanControl 2810 di Luchsinger è un sistema completo hardware e software per il controllo in linea di forme e profili. Diversamente dai comuni sensori laser a triangolazione, che inviano sul bersaglio un singolo raggio, qui un sistema ottico genera e proietta una linea laser sulla superficie del bersaglio. scanControl si compone di un sensore compatto collegato a un controller intelligente, in grado di eseguire diversi tipi di elaborazione sui segnali acquisiti e fornire in uscita sia i dati grezzi che quelli elaborati. Il software specifico permette all’utente di configurare lo strumento per il monitoraggio di parametri caratteristici quali profondità, altezza, larghezza, angolo, bordi, planarità, di oggetti in movimento. Per poter seguire un’area di interesse, l’utente può definire dei punti di ancoraggio nel profilo, che servono da riferimenti assoluti. In questo modo il sensore può inseguire automaticamente un profilo anche in presenza di variazioni di forma e oscillazioni. Sono disponibili segnali di allarme al superamento di soglie dei parametri monitorati e segnali analogici proporzionali al parametro caratteristico del profilo. scanControl consente elevate velocità di scansione con un’alta precisione di misura. I moduli lineari della serie LCx Schunk, che utilizzano i moduli LDx Schunk sono una scelta ideale allorché sia necessario muovere assi completi Z o Y in applicazioni che richiedono elevata velocità e precisione. I profili degli assi standard a motore lineare realizzati in materiale composito in fibra di carbonio, pesano circa il 58% in meno rispetto ai profili dei moduli in alluminio. Il materiale composito in fibra di carbonio offre ancora altri vantaggi: grazie all’elasticità dei moduli CFK, gli assi hanno una rigidezza superiore, in flessione e torsione. In assenza di elementi meccanici di trasmissione, la forza di movimento viene trasmessa da elementi di azionamento a elevata precisione, senza gioco, direttamente sulla slitta. Dotati di serie di trasduttori con encoder assoluto, i moduli assicurano un’eccellente precisione di ripetibilità di 0,01 mm per asse. L’encoder assoluto elimina la necessità di costosi controlli all’avvio del sistema e dopo arresti di emergenza. Il motore, il sistema di misura e la guida lineare sono integrati direttamente nel profilo dell’asse o della slitta, di conseguenza i moduli sono estremamente compatti e richiedono poco spazio. 112 progettare 375 • OTTOBRE 2013 Maggior i appr of ondi m ent i s u: w w w . me c c a n i c a - p l u s . i t Motis e Sicop sono le proposte di Tesar. Il primo è un sistema hardware/ software, integrato e modulare, per la raccolta dati, la programmazione, il controllo e la gestione della produzione e per la gestione integrata della supply chain. Motis è costituito da due moduli autonomi e integrabili: modulo 1 è il modulo software che permette di programmare e di schedulare a capacità finita in modo semplice, veloce e automatico la produzione industriale; modulo 2 è il modulo software per il controllo produzione (MES) che permette di controllare e gestire tutti i parametri e le variabili di produzione. Il secondo, Sicop, è invece un sistema hardware/ software integrato e modulare per la gestione e il controllo qualità a norme ISO 9001 e ISO/TS 16949. Il software pianifica e gestisce il controllo qualità nei reparti produttivi ed è costituito anch’esso da diversi moduli software autonomi e integrabili che permettono di gestire la qualità in ogni aspetto e fase dell’attività aziendale. Sono disponibili i seguenti sei moduli: controllo statistico di processo, gestione degli strumenti di misura, controllo e gestione qualità materia prima, controllo e gestione qualità finale, gestione qualità fornitori gestione qualità ISO/TS 16949. Tiesse Robot, distributrice dei robot Kawasaki e Scara Toshiba, propone una gamma di robot completa: nello specifico, la linea Kawasaki da 3 a 700 kg di portata con gamme intermedie di 130-300 kg per soddisfare le più svariate esigenze di automazione industriale. Il robot a struttura parallela YF003 si fa apprezzare per le caratteristiche dell’area di lavoro e per la velocità di movimentazione. Nato specificamente per le esigenze del packaging, il robot si presenta in versione wash down come standard e come opzione in classe IP67. Anche il nuovo robot compatto YS002 ad articolazione parallela presenta una struttura cinematica che monta il motore dell’asse 4 sull’asse (senza necessità di aste di rinvio). In tal modo viene migliorata drasticamente l’affidabilità del robot. Inoltre l’asse 4 include un distributore rotante per l’aria, in tal modo alleggerendo l’organo di presa e consentendo un carico effettivo superiore. Fibra di carbonio e leghe in titanio danno a questi robot prestazioni elevate, a condizioni economiche molto interessanti. Dati i volumi produttivi, i nuovi robot Kawasaki a Cinematica Parallela YS02N e YF03N, trovano impiego in tutte le applicazioni picking ad alta velocità. progettare 375 • OTTOBRE 2013 113 AGENDA MIAC ITE Industrial Technology Efficiency Day Lucca (Italia) 16-18 ottobre 2013 Malpensa (Varese) 15 ottobre 2013 Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria Edinova Tel. 02 2158021 Fax 02 2140961 [email protected] 1° Mostra convegno dedicata all’efficienza tecnologica e alle tecnologie per l’efficienza Fiera Milano Media Tel. 02 49976533 Fax 02 49976570 efficiency@fieramilanomedia.it PARTS2CLEAN SIMEI Stoccarda (Germania) 22-24 ottobre 2013 Fiera internazionale della pulizia industriale delle parti e delle superfici Hannover Fairs International Tel. 02 70633292 Fax 02 70633412 info@hfitaly.com MECHA-TRONICA Rho (Italia) 23-26 ottobre 2013 Rassegna delle soluzioni capaci di ottimizzare la gestione di macchine e processi. CEU-Centro Esposizioni Ucimu Tel. 02 26255225 Fax 02 26255890 [email protected] PTC ASIA Fiera internazionale dedicata alla trasmissione e al controllo di potenza Deutsche Messe Tel. 0049 5118931117 Fax 0049 5118939681 [email protected] Stoccarda (Germania) 5-8 novembre 2013 Fiera internazionale dedicata alla lavorazione dei metalli P. E. Schall GmbH & Co. KG Tel. 0049 702592060 Fax 0049 70259206620 [email protected] EICMA Rho (Italia) 7-10 novembre 2013 NORTEC Amburgo (Germania) 21-24 gennaio 2014 Salone internazionale della subfornitura industriale Saloni Internazionali Francesi Tel. 02 43435327 Fax 02 46 99745 [email protected] Salone per la tecnologia di produzione industriale e lavorazione dei metalli Hamburg Messe und Congress Tel. 0049 4035690 Fax 0049 4035692203 [email protected] SPS/IPC/DRIVES KLIMAHOUSE Fiera dedicata alla tecnologia per l’automazione elettrica Mesago Messe Frankfurt Tel. 0049 711 619460 Fax 0049 711 6194691 EUROMOLD Fiera internazionale dedicata alla progettazione, produzione strumentistica relativa agli stampi DEMAT GmbH Tel. 0049 692740030 Fax 0049 6927400340 [email protected] IMTEX Bangalore (India) 23-28 gennaio 2014 Fiera specializzata nel campo delle macchine utensili per la lavorazione dei metalli Imtma-Bangalore International Exhibition Centre Tel. 0091 8066246600 Fax 0091 8066246661 [email protected] MOTOR BIKE EXPO Verona 24-26 gennaio 2014 Tokio (Giappone) 15-17 gennaio 2014 2013 Fiera internazionale per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia Tel. 0471 516000 Fax 0471 516111 info@fierabolzano.it Milano 12 dicembre 2013 ICP PACKAGING TECHNOLOGY EXPO OTTOBRE Bolzano 23-26 gennaio 2014 MACHINE AUTOMATION AGRITECHNICA progettare 375 • Sharjah - Dubai (UAE) 20-23 gennaio 2014 Parigi (Francia) 12-22 novembre 2013 II° edizione dedicata al mondo delle tecnologie per l’automazione di macchine e impianti Fiera Milano Media Tel. 02 49976533 Fax 02 49976570 machineautomation@fieramilanomedia.it Fiera dedicata alle tecniche agricole DLG Service GmbH Tel. 0049 69247880 Fax 0049 6924788113 [email protected] STEELFAB MIDEST Esposizione internazionale del ciclo e motociclo Segreteria EICMA Tel. 02 6773511 Fax 02 6698.2072 [email protected] Hannover (Germania) 10-16 novembre 2013 Salone nautico internazionale Messe Dusseldorf Tel. 0049 211 456001 [email protected] Fiera del Medio Oriente per l’industria della lavorazione dei metalli e della produzione di acciaio Expo Centre Sharjah Tel. 00971 65770000 Fax 00971 65770111 [email protected] Francoforte (Germania) 3-6 dicembre 2013 BLECHEXPO Dusseldorf (Germania) 18-26 gennaio 2014 Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento Unione Italiana Vini Tel. 02 72222825/26/28 Fax 02 866575 [email protected] Norimberga 26-28 novembre 2013 Shanghai 28-31 ottobre 2013 114 Rho (Italia) 12-16 novembre 2013 BOOT Salone delle tecnologie per l’imballaggio Reed Exhibitions Japan Tel. 0081 333498518 Fax 0081 333498530 [email protected] Fiera italiana dedicata alle moto speciali, alle custom ed agli accessori Motor Bike Expo Tel. 041 5010188 Fax 041 635337 [email protected] SMM Istanbul (Turchia) 26-27 febbraio 2014 Fiera specializzata nella costruzione navale, macchine e tecnologie marine Hamburg Messe und Congress Tel. 0049 4035692148 Fax 0049 3569692148 [email protected] CONTATTI UTILI A.P.I. Tel. 0331 823511 Fax 0331 823480 [email protected] ACIMALL Tel. 02 89210200 Fax 02 8259009 [email protected] 108 22 EATON AUTOMOTIVE Tel. 0481 714411 Fax 0481 7144256 22 EATON HYDRAULICS Tel. 02 955421 Fax 02 95745351 [email protected] 22 25/58 EFA AUTOMAZIONE Tel. 02 92113180 Fax 02 92113164 [email protected] 80 ANIMA Tel. 02 45418500 Fax 02 45418545 [email protected] 21/64 EFIM Tel. 02 262551 Fax 02 26255890 [email protected] 54 ANSYS Tel. 02 89013378 Fax 02 89013435 BONFIGLIOLI Tel. 051 6473111 Fax 051 6473126 bonfiglioli@bonfiglioli.com 44 CAM2 Tel. 011 9588558 Fax 011 9588590 [email protected] 106 CAMOZZI Tel. 030 37921 Fax 030 2400464 [email protected] 109 CNR CONS. NAZIONALE RICERCHE Tel. 06 49931 Fax 06 4461954 uffi[email protected] 30 CO.AER Tel. 02 45418.1 Fax 02 45418.707 [email protected] 25 COGNEX INTERNATIONAL Tel. 02 67471200 Fax 02 67471300 [email protected] 76 COMER INDUSTRIES Tel. 0522 974111 Fax 0522 973249 [email protected] 21 CONTRADATA Tel. 039 2301492 Fax 039 2301489 [email protected] 109 CRIT Tel. 059 776865 Fax 059 776881 [email protected] 109 DASSAULT SISTEMÈS ITALIA Tel. 02 3343061 Fax 02 33430645 DESIGN SYSTEMS Tel. 02 93997311 Fax 02 93572481 [email protected] EATON AEROSPACE Tel. 02 950581 Fax 02 9566730 60 109 22 ELABORA Tel. 02 909311 Fax 02 90931197 [email protected] 111 F.LLI GIACOMELLO Tel. 02 9301278 Fax 02 9301690 [email protected] 106 FAIRCHILD SEMICONDUCTOR Tel. 408 8222000 [email protected] 26 FEDERMACCHINE Tel. 02 26255288 Fax 02 26255880 [email protected] 34 FESTO Tel. 02 457881 Fax 02 4880620 [email protected] 110 FIERA DI HANNOVER-DEUTSCHE Tel. 02 70633292 Fax 02 70633412 [email protected] 52 FORST Tel. 0473 260111 Fax 0473 448365 [email protected] 68 FROST & SULLIVAN Tel. 0044 2077303438 Fax 0044 2077303343 [email protected] 22 GEA PROCOMAC Tel. 0521 839411 Fax 0521 833879 [email protected] 60 GRUPPO BERTOLASO Tel. 0442 450111 Fax 0442 85811 [email protected] 80 MITSUBISHI ELECTRIC EUROPE Tel. 039 60531 Fax 039 6053212 [email protected] 104 HBM ITALIA Tel. 02 45471616 Fax 02 45471672 [email protected] 106 NATIONAL INSTRUMENTS ITALY Tel. 02 413091 Fax 02 41309215 [email protected] 48 HEIDENHAIN ITALIANA Tel. 02 270751 Fax 02 27075210 [email protected] 110 NE.MO Tel. 0373 8415769 [email protected] 24 NORD MOTORIDUTTORI Tel. 051 6870711 Fax 051 827749 [email protected] 68 ICE Tel. 02 480441 Fax 02 48005523 [email protected] 34 IGUS Tel. 039 59061 Fax 039 5906222 [email protected] 107 IMAGE S Tel. 031 746512 Fax 031 746080 [email protected] 111 ISI SOLUTION Tel. 02 92805434 Fax 02 92805432 [email protected] 111 ITIA-CNR Tel. 02 70643995 Fax 02 70643941 [email protected] 86 K.L.A.IN. ROBOTICS Tel. 030 3582154 Fax 030 2659911 [email protected] 112 KEYPLUS Tel. 02 66504927 Fax 02 66505754 [email protected] 111 KISTLER ITALIA Tel. 02 4812751 Fax 02 4812821 [email protected] 25/112 PROTO LABS Tel. 0321 622831 Fax 0321 622831 [email protected] 20/96 RINGFEDER POWER TRANSMISSION 106 Tel. 0049 607893850 Fax 0049 6078938510 [email protected] RS COMPONENTS Tel. 02 660581 Fax 02 66058051 92 SCHNEIDER ELECTRIC 100 Tel. 035 4153118 Fax 035 4152221 [email protected] SCHUNK INTEC Tel. 031 4951311 Fax 031 4951301 [email protected] STUDIO COMELLI Tel. 02 22228345 [email protected] 112 20 TESAR Tel. 0331 775662 Fax 0331 775672 [email protected] 113 113 LENZE ITALIA Tel. 02 270981 Fax 02 27098290 [email protected] 72 TIESSE ROBOT Tel. 030 9958621 Fax 030 9958677 [email protected] 22 84 UCIMA Tel. 02 3191091 Fax 02 3450647 [email protected] VALCOM Tel. 0377 911066 Fax 0377 919156 [email protected] 74 VARVEL Tel. 051 6721811 Fax 051 6721825 [email protected] 21 VICTREX PLC Tel. 035 925071 Fax 035 926882 [email protected] 26 GEFRAN Tel. 030 98881 Fax 030 9839063 [email protected] 107 LOWARA Tel. 02 90390511 info.lowara.it 112 GEWISS Tel. 035 946111 Fax 035 946250 [email protected] 110 LUCHSINGER Tel. 035 462678 Fax 035 462790 [email protected] 24 GIMATIC Tel. 030 2584655 Fax 030 2583886 [email protected] 110 MATHWORKS Tel. 011 2274700 Fax 011 2309093 [email protected] MEPAX Tel. 0033 6 12804776 24/25 progettare 375 • ottobre 2013 115 INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento – Piazzale Carlo Magno, 1 Milano - per l’invio della rivista richiesta www.meccanica-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Direzione Giampietro Omati • Presidente Antonio Greco • Amministratore Delegato Redazione Antonio Greco • Direttore Responsabile Luca Rossi • Coordinamento Editoriale Area Meccanica luca.rossi@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976513 Gabriele Peloso • Caposervizio gabriele.peloso@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976510 Daniele Pascucci daniele.pascucci@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976507 Antonella Pellegrini antonella.pellegrini@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976508 Deborah Tessari • Segreteria deborah.tessari@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976514 Collaboratori • Attilio Alessandri, Franco Astore, Stefano Belviolandi, Silvio Beraci, Elena Castello, Jacopo Di Blasio, Francesco Ferrari, Ernesto Imperio, Heiko Luckhaupt, Francesca Magri, Thierry Marchal, Martina Moretti, Matthias Ostern, Giovanni Rossi, Giuseppe Testa, Stefano Viviani, Marco Zambelli Aldo Garosi (disegni) Grafica e produzione Franco Tedeschi • Coordinamento grafici franco.tedeschi@fieramilanomedia.it • tel: 02 49976569 Paola Queirolo • Progetto grafico e impaginazione paola.queirolo@fieramilanomedia.it - tel. 02 49976564 Alberto Decari • Coordinamento DTP alberto.decari@fieramilanomedia.it • tel: 02 49976561 Prontostampa Srl uninominale - Zingonia BG • Stampa Nadia Zappa • Ufficio Traffico nadia.zappa@fieramilanomedia.it • tel: 02 49976534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis • Sales Manager giuseppe.degasperis@fieramilanomedia.it tel: 02 49976527 • fax: 02 49976570-1 in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni a ciò strumentali, e per ottemperare a norme di legge o regolamento. 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Testata associata • Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003. Registrazione del tribunale di Milano n° 129 del 7/03/1978. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. Progettare ha frequenza mensile. Tiratura media: 7.000 copie - Diffusione media: 6.890 copie PINZE A TRE GRIFFE. PNEUMATICA O MECCATRONICA? Con Gimatic siete Voi a scegliere. C M Y CM MY CY CMY K VISITATECI SPS I nuovi prodotti Gimatic spaziano dalla pneumatica alla meccatronica. Il segreto del successo di Gimatic può infatti essere attribuito alla sua particolare predisposizione all’innovazione. Norimberga, Germania 26-28 Novembre 2013 Pad. 3 Stand 546 GIMATIC S.p.A. 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