Giornata di scambio ARPS del 2 novembre 2011 sugli studi dei
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Giornata di scambio ARPS del 2 novembre 2011 sugli studi dei
Giornata di scambio ARPS del 2 novembre 2011 sugli studi dei bisogni di promozione della salute incentrati sui migranti 1. Situazione nel Cantone del Vallese Il Programma quadro 2010-2013 realizzato dalla Commissione cantonale di promozione della salute e prevenzione (CCPS) in base all’ultimo Rapporto 2010 sulla salute dei Vallesani ha rilevato una lacuna nell’approccio globale di determinati target, tra cui le comunità dei migranti. Questo programma menziona la necessità di raggiungere da un lato le popolazioni a rischio e dall’altro di migliorare il coordinamento tra gli interventi e gli operatori sul campo. Sulla scorta di questi risultati, la CCPS ha proposto di realizzare un’analisi approfondita della situazione in Vallese. A tale scopo, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha concesso un finanziamento a Promotion Santé Valais (PSV) destinato a: 1. stilare l’inventario delle risorse e dei programmi tematici prioritari per le famiglie con figli da zero a sei anni, 2. definire in modo dettagliato i bisogni specifici delle famiglie vulnerabili e migranti individuate dagli intermediari (moltiplicatori) e dai professionisti della rete socio-sanitaria. L’analisi dei bisogni consentirà alla Commissione di conoscere nei dettagli la situazione cantonale in materia e di adottare un piano di misure tese a migliorare l’attenzione rivolta a questa popolazione vulnerabile. PSV ha affidato la realizzazione del progetto al Servizio di gestione delle valutazioni, dello sviluppo e della ricerca (SEDR) delle istituzioni psichiatriche del Vallese romando (IPVR) e in particolare alla direttrice del Servizio, signora Sandrine Astori, e alla dott.ssa Susie Riva-Mossman, responsabile del progetto di ricerca. La dott.ssa Riva-Mossmann ha contattato l'Ufficio dell'integrazione e i delegati all'integrazione delle diverse regioni del Vallese. Essi sono stati suddivisi in «gruppi focus» allo scopo di accedere alle informazioni statistiche esistenti sugli stranieri presenti in Vallese e di conoscere i loro bisogni a livello sanitario. A questo riguardo è stato chiesto anche il parere di una ricercatrice della scuola universitaria professionale incaricata dal Cantone del Vallese di elaborare la strategia d’integrazione. Dal canto suo, Jacques Rossier, coordinatore dell’integrazione presso il Servizio della popolazione e delle migrazioni, si è impegnato a contattare l'Ufficio federale di statistica per avere una migliore idea della percentuale di stranieri presenti per nazionalità nei vari distretti del Vallese. Dalla discussione con gli esperti è emerso che alcuni Comuni vallesani dispongono già di dati statistici al riguardo (allegato 1). Tuttavia, è importante disporre di una visione d’assieme che includa anche i distretti e le regioni rurali per tenere conto della specificità del Cantone, caratterizzata da un’economia di pianura e da un’economia montana che occupano lavoratori migranti. Per avere una panoramica completa dei bisogni sanitari dei migranti in Vallese, bisognerebbe anche tenere conto della differenza culturale tra l’Alto Vallese germanofono e il Basso Vallese francofono. Il processo di ricerca ha sollevato discussioni sui diversi studi previsti e ha evidenziato la necessità d’individuare uffici cantonali e federali che potessero dar seguito a domanda di ricerca statistica pertinente e utilizzabile per il seguito del lavoro a lungo termine. Nell’attesa di statistiche più dettagliate, Jacques Rossier ha indicato quali sono le principali comunità straniere per densità: Portoghesi (circa 23 000), cittadini originari della Ex Jugoslavia (circa 9000), Italiani (circa 8500), Francesi (circa 5000), Tedeschi (circa 2500), Olandesi (circa 1000) e Inglesi (circa 1000). 2. Metodologia Nell’ottica della preparazione di colloqui qualitativi, Promotion Santé Valais ha fornito un elenco di istituzioni e persone che partecipano a progetti di promozione e prevenzione della salute in Vallese. La costituzione di «gruppi focus» ha consentito di riunire attorno al tema della salute dei migranti il maggior numero possibile di rappresentanti delle comunità straniere e di professionisti. Questo strumento è stato costituito per aumentare la rappresentatività dei diversi attori sul campo. Per rafforzare la dimensione partecipativa di questa ricerca, nel mese di dicembre verranno organizzati dei workshop per convalidare i fatti salienti e le conclusioni del rapporto. Questi spazi di dialogo attorno alla tematica della salute dei migranti sono stati pensati per facilitare il coordinamento all’interno della rete socio-sanitaria e rafforzare la cooperazione nell’applicazione delle conclusioni e delle misure. Ogni incontro verrà trascritto testualmente e integrato in un software d’analisi dei dati testuali. L’analisi del contenuto tematico consentirà di individuare le principali categorie di risposte fornite a ognuna delle domande della griglia dell’intervista (allegato 2). 3. Risultati preliminari a. Il legame ufficiale tra i dipartimenti responsabili della salute e dell’integrazione non è ancora stato stabilito. b. Benché non esistano ancora misure rivolte specificamente alle diverse comunità straniere, vengono formati dei migranti e integrati in associazioni o in programmi di promozione e prevenzione al fine di costituire un ponte tra la loro comunità e le risorse specifiche del Cantone. c. Alcuni professionisti organizzano spazi di prevenzione destinati ai migranti con statuto di rifugiati o di richiedenti l’asilo, per consentire loro di entrare in contatto con le risorse specifiche a seconda dei loro bisogni. d. Non esiste un protocollo ufficiale chiaro che regoli l’accesso agli interpreti e ai mediatori culturali per le consultazioni mediche, sociali e scolastiche. e. Sembra che l’ente ospedaliero cantonale del Vallese non disponga di un budget per la cura dei problemi fisici di questi pazienti. f. Esistono progetti di promozione e prevenzione per le donne, mentre mancano quelli concernenti gli uomini. g. I diversi attori sembrano unanimi nel riconoscere che la promozione e la prevenzione della salute sono un approccio fondamentale in riferimento all’integrazione dei migranti. Tuttavia, non è ancora stata creata una strategia d’integrazione per sottolineare l’importanza di questo aspetto sul piano politico. h. Attualmente, le risorse messe a disposizione dal Cantone per la promozione e la prevenzione della salute della popolazione in generale sono limitate. Ecco alcuni esempi dei bisogni emersi nelle interviste e nei «gruppi focus»: Benché negli ultimi dieci anni i posti negli asili nido siano aumentati in modo sensibile, restano insufficienti specialmente per le categorie a basso reddito, come lo sono spesso i migranti. Si lamenta spesso la mancanza di un’assistenza etnopsichiatrica nel Cantone, ciò che obbliga i professionisti a rivolgersi agli specialisti del Cantone di Vaud. Non sono previsti budget per gli interpreti nei colloqui scolastici con i genitori, ciò che rafforzerebbe la comunicazione tra insegnanti e genitori. È in elaborazione un progetto di legge teso a migliorare l’assistenza in caso di maltrattamento e di violenza familiare oggi carente, specialmente per le popolazioni vulnerabili. 4. Seguito del rapporto Questo rapporto orienterà la strategia d’integrazione nelle questioni legate alla promozione e alla prevenzione della salute dei migranti. Fornirà un piano di misure prioritarie alle autorità politiche competenti per migliorare la salute dei migranti e le future pianificazioni della sanità pubblica. Dal processo partecipativo di questa ricerca che alimenta e aumenta la coerenza della riflessione critica emergerà una maggiore consapevolezza nei confronti della problematica. Gli spazi di dialogo trasformeranno le procedure di pianificazione in tutti gli ambiti di ricerca-azione. Allegato 1 Percentuale di stranieri nei diversi distretti del Vallese: Monthey : Saint-Maurice : Martigny : Entremont : Conthey : Sion : Sierre : Herens : Leuk : Visp : Raron : Briga : Goms : 23,6% 19,3% 24,3% 19,4% 19,1% 22,5% 27,2% 8,9% 13,2% 19,5% 6,7% 12,1% 12,0% http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/regionen/thematische_karten/03/01/01.html Allegato 2 Griglia dell’intervista: Quali sono i gruppi di migranti rappresentati nel Cantone e quali sono i più esposti ai rischi per la salute selezionati? In che modo i programmi tematici esistenti per le famiglie con figli da zero a sei anni garantiscono, al momento della loro concezione e attuazione, la parità delle opportunità d’accesso dei migranti ? In che misura i programmi tematici esistenti per le famiglie con figli da zero a sei anni tengono conto dei migranti e qual è il loro grado di partecipazione? Quali misure occorre raccomandare per meglio raggiungere la popolazione migrante e garantirne la partecipazione alle attività?