noi e la nostra aria
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N O I E L A N O ST R A A R I A Campagna di misure per il riconoscimento dei valori di esposizione ad alcuni fra i principali composti organici volatili e al gas Radon Campagna condotta dal CIPA in collaborazione con gli studenti degli Istituti Tecnici Industriali di Augusta e Sortino e il Liceo Scientifico di Rosolini, con il contributo dell’ARPA-DAP di Siracusa e Legambiente Gli obiettivi Con il presente progetto si è inteso realizzare un’azione di stimolo e di coinvolgimento diretto dei giovani verso le problematiche ambientali. Attraverso la partecipazione attiva di studenti degli Istituti di secondo grado di Augusta, Sortino e Rosolini è stata condotta una campagna di misure volta al riconoscimento dei livelli di esposizione ad alcune fra le principali sostanze inquinanti l’aria. Gli studenti, dopo una fase di analisi e studio della tematica da trattare, sono stati coinvolti nella ricerca adottando personalmente tecniche di campionamento passivo ad accumulo, i cosiddetti “Radiello”, e partecipando al monitoraggio nei loro plessi scolastici del gas Radon, gas radioattivo emesso dalla crosta terrestre, utilizzando appositi dosimetri passivi. I risultati dell’indagine si prestano per comparazioni dei valori di concentrazione e di esposizione con i diversi stili di vita, con differenti situazioni ambientali e in funzione anche della distanza dei luoghi di campionamento rispetto all’area industriale. noi e la nostra aria 1 L’iniziativa promossa dal CIPA (Consorzio Industriale Protezione Ambiente) di Siracusa ha visto la partecipazione e la collaborazione di: • Istituto Tecnico Industriale di Augusta e Sortino • Liceo Scientifico di Rosolini • ARPA Dipartimento di Siracusa • Legambiente • Associazione degli Industriali di Siracusa • Università di Catania Istituto di Merceologica Facoltà di Economia • CSIA/ATI (Comitato Nazionale Studi Inquinamento Atmosferico in seno all’Associazione Termotecnica Italiana) I ruoli CIPA (Consorzio Industriale Protezione Ambiente) Soggetto promotore e principale organizzatore che ha assicurato le risorse necessarie allo svolgimento del progetto. Il CIPA ha messo a disposizione, inoltre, professionalità e tecnologie per la preparazione degli studenti e l’assistenza nella conduzione delle misurazioni. Istituti Scolastici • I Dirigenti con la loro competenza ed esperienza hanno sostenuto, incoraggiato e supportato lo sviluppo del progetto. • I Docenti sono stati i tutor degli studenti. Grazie alla loro esperienza è stato possibile selezionare gli studenti che hanno svolto il progetto previa adeguata formazione. • Gli studenti sono stati i principali artefici. Il loro impegno e la loro disponibilità hanno permesso la realizzazione degli aspetti più complicati del progetto che hanno riguardato la fase del campionamento, l’elaborazione e la stesura del presente rapporto. ARPA Siracusa È stato il soggetto garante della metodologia utilizzata nelle misurazioni e nella definizione dei risultati. Tecnici ed esperti dell’ARPA sono intervenuti in più occasioni per fornire notizie inerenti le metodiche e le pratiche operative adottate nell’analisi dei campioni e informare sul ruolo svolto dall’ARPA nel territorio. noi e la nostra aria 2 Nel contesto dell’attività svolta l’Arpa, oltre ad aver messo a disposizione i propri laboratori e le proprie professionalità per l’esecuzione della parte analitica, ha fornito una preziosa consulenza e supervisione tecnica al progetto. Legambiente Ha partecipato alla fase progettuale e alla gestione dello stesso progetto con un diretto apporto in termini di sensibilizzazione sui temi ambientali, stimolo all’elaborazione di soluzioni tecniche della problematica oggetto di studio, comportamenti personali. Associazione Industriale Siracusa Ha patrocinato l’iniziativa. Università di Catania Istituto di Merceologica Facoltà di Economia Ha dato un apporto attraverso le specifiche conoscenze tecnico/scientifiche dei propri ricercatori e tecnici, ha messo a disposizione i propri laboratori e ha fornito elementi preziosi per una corretta impostazione del progetto. CSIA/ATI Come associazione nazionale specializzata per i temi ambientali e per l’inquinamento atmosferico, Membro dell’EFCA (European Federation of Clean Air and Environmental Protection Associations) e della IUAPPA (Internationale Union of Air Pollution Prevention and Environmental Protection Associations) è stata in grado di dare un contributo di conoscenze ambientali a livello europeo e mondiale in merito ai temi che hanno caratterizzato tale progetto. Le campagne di rilevamento Le campagne di rilevamento sono state due. • “Noi e la nostra aria” Durata circa tre mesi. Sfruttando le tecniche di campionamento passivo, attraverso i Radiello, e successive analisi cromatografiche, effettuate nei laboratori dell’ARPA, sono stati presi in esame 28 fra i principali composti organici volatili presenti nell’aria, in circa 100 campioni effettuati. • “Noi e il Radon” Durata circa quattro mesi. Attraverso l’uso di appositi dosimetri passivi sono state effettuate valutazioni sulle concentrazioni di Radon all’interno dei plessi scolastici di Augusta, Rosolini e Sortino. noi e la nostra aria 3 NOI E LA NOSTRA ARIA 1. PREMESSA L’attività ha avuto come principale obiettivo la valutazione dei diversi livelli di concentrazione e gradi di esposizione alle diverse sostanze inquinanti prese in considerazione. Per una corretta valutazione dei risultati si è cercato di tenere nella dovuta considerazione gli effetti riconducibili alle diverse fonti e di comparare fra loro i luoghi di abituale dimora degli studenti che hanno partecipato all’attività. Il periodo di indagine limitato a soli quattro mesi (febbraio/aprile 2004), non permette di trarre conclusioni per esposizioni sul lungo periodo, ma sicuramente fornisce elementi metodologici e suggerimenti per eventuali ulteriori approfondimenti dell’indagine con campagne prolungate nel tempo. 2. METODOLOGIA ADOTTATA Ai fini di una adeguata rappresentatività del campionamento itinerante, attraverso i campionatori personali Radiello gli studenti che hanno partecipato alla iniziativa sono stati scelti sulla base dell’analisi di schede personali, compilate dagli stessi studenti, che riportavano informazioni in merito a: • ambito, composizione e abitudini del nucleo familiare; • posizione e caratteristiche del luogo di abituale dimora; • attività ricreative e sportive extra scolastiche; • frequenza d’uso e tipo di mezzi di trasporto utilizzati; • abitudini personali e familiari al tabacco; • interesse e motivazioni di partecipazione alla iniziativa. Il progetto ha coinvolto due docenti di Chimica, uno per ciascuna scuola, con funzione di referenti e, in accordo con un rappresentante del CIPA, per selezionare gli studenti del secondo anno. noi e la nostra aria 4 Gli studenti sono stati organizzati in 6 gruppi di 5 unità. Ogni gruppo è stato coordinato da uno studente di quarto anno, che ha assunto le funzioni di tutor. Coordinatori 2 Docenti Chimica 1 Esperto CIPA ITI Augusta/Sortino 4 Tutor - Scelti fra studenti IV anno Liceo Scientifico di Rosolini 2 Tutor - Scelti fra studenti IV anno 20 Campioni Itineranti 2 Campioni Fissi - Aule e Abitazioni 10 Campioni Itineranti 1 Campione Fisso - Aula e Abitazione 3 Tornate di 10 giorni 108 Campioni Totali ARPA DIP. SIRACUSA Analisi in Laboratorio Elaborazione, Stesura e Pubblicazione Rapporto finale Pertanto, sono stati selezionati 4 studenti del quarto anno, 2 dell’ITI di Augusta/Sortino e 2 del Liceo Scientifico di Rosolini, individuandoli tra quelli con maggiori capacità organizzative e di leadership dei gruppi più giovani. Gli studenti del secondo anno hanno ricevuto ed indossato, per il periodo richiesto, un Radiello per il campionamento dei Composti Organici Volatili. I docenti di riferimento, gli studenti tutor nonché gli studenti portatori di Radiello hanno ricevuto, attraverso uno stage di un giorno, istruzioni sulle modalità d’uso e trattamento dei campioni. Inoltre, durante l’attività di campionamento sono stati tenuti stage e visite agli impianti CIPA e in alcune aziende locali del settore petrolchimico. La campagna si è svolta in tre diversi periodi ciascuno della durata di circa 10 giorni ciascuna. In contemporanea, altri campionatori Radiello sono stati opportunamente posizionati all’interno e all’esterno dei tre plessi scolastici e in alcune abitazioni, scelte fra quelle degli stessi studenti partecipanti al progetto. noi e la nostra aria 5 Tutti i campioni, cosi raccolti, sono stati consegnati all’ARPA DAP di Siracusa dove sono state effettuate le analisi qualitative e quantitative necessarie. I composti organici volatili analizzati sono stati: metanolo isobutanolo octano etanolo metil-ciclo pentano etil benzene acetone benzene p.mxilene n-pentano ciclo-esano stirene dicloro-metano 1,1 dicloropropano o-xilene MTBE isottano n-npnano n-esano n-eptano cumene bromo clorometano toluene n-decano COV - Campionatori Passivi “Radiello” Cos’è È un campionatore passivo che sfrutta il principio del trasferimento spontaneo delle molecole gassose attraverso una barriera diffusa (peso circa 10 grammi). Permette di monitorare vaste aree di territorio contemporaneamente ed economicamente grazie al fatto di non richiedere ne energia ne sorveglianza. Svariati sono i COV (Composti Organici Volatili nonché inorganici) che possono essere campionati e successivamente analizzati. L’affidabilità è stata testata positivamente dall'ERLAP (European Reference Laboratory for Air Pollution) del Joint Research Center di Ispra. Fra le principali esperienze: MACBETH (Monitoring of Atmospheric Concentration of Benzene in European Towns and Homes). noi e la nostra aria 6 I componenti Il Radiello è costituito da una piastra di supporto in policarbonato che serve sia da tappo che da sostegno del corpo diffusivo. Tale piastra è dotata di filetto per l'avvitamento del corpo diffusivo ed è corredata di una pinza (clip) e di una tasca adesiva trasparente per l'inserimento dell'etichetta. La piastra di supporto Il corpo diffusivo è l’alloggio della cartuccia adsorbente Sono disponibili quattro tipi tutti con le stesse dimensioni esterne: 16 mm di diametro e 60 mm di altezza. Il corpo diffusivo La cartuccia adsorbente è racchiusa in una provetta in vetro o in plastica, contenuta in un involucro termosaldato in polipropilene trasparente. Come funziona il campionatore a diffusione? Il campionatore a diffusione (cartuccia adsorbente) è una scatola chiusa, di solito cilindrica, nella quale una delle due facce piane è "trasparente" alle molecole gassose e quella opposta le adsorbe. La prima è chiamata superficie diffusiva, la seconda su- noi e la nostra aria 7 perficie adsorbente (rispettivamente S ed A in figura). Per effetto del gradiente di concentrazione tra l’esterno e l’interno le molecole gassose attraversano S diffondendo verso A, lungo il percorso parallelo all'asse della scatola. Quelle adsorbibili vengono trattenute da A in accordo alla legge della diffusione. CAMPIONI EFFETTUATI Durante la campagna di misure, condotta da Febbraio ad Aprile 2004, sono stati raccolti circa 100 campioni. La tabella sottostante li elenca riportando i nominativi degli studenti che hanno fornito la loro collaborazione. Num. ubicazione Cognome Nome Istituto Classe sez. data iniz data fine 1 FC Gianninoto Alfio Sortino 4 B 11/02/2004 26/02/2004 2 FC Fazio Ettore Augusta 4 M 11/02/2004 21/02/2004 3 FC Fazio Francesco Augusta 2 AL 11/02/2004 26/02/2004 4 FC Scatà Giuseppe Augusta 4 AL 11/02/2004 21/02/2004 5 FC Conti Luigi Augusta 4 AL 11/02/2004 21/02/2004 6 I Zanghì Giuseppe Augusta 2 AL 11/02/2004 21/02/2004 7 I Occhipinti Marco Augusta 2 AL 11/02/2004 21/02/2004 8 I Marturana Dario Augusta 2 AL 11/02/2004 21/02/2004 9 I Caramagno Domenico Augusta 2 AL 11/02/2004 21/02/2004 10 I Serranò Gabriele Augusta 2 BL 11/02/2004 21/02/2004 11 I Fazio Francesco Augusta 2 AL 11/02/2004 21/02/2004 13 I Toscano Salvatore Augusta 2 B 11/02/2004 21/02/2004 14 I Tancredi Santo Augusta 2 B 11/02/2004 21/02/2004 15 I Amara Francesco Augusta 2 A 11/02/2004 21/02/2004 16 I Impallomeni Valerio Augusta 2 A 11/02/2004 21/02/2004 17 I Baffo Roberto Augusta 2 A 11/02/2004 21/02/2004 18 I Birretteri Mirko Augusta 2 A 11/02/2004 21/02/2004 19 I Migneco Giuseppe Augusta 2 B 11/02/2004 21/02/2004 20 I Chiarenza Filadelfo Augusta 2 B 11/02/2004 21/02/2004 21 I Di Masi Luca Augusta 2 A 11/02/2004 21/02/2004 22 I Pulvirenti Giuseppe Sortino 2 F 11/02/2004 26/02/2004 23 I Salemi Francesco Sortino 2 F 11/02/2004 26/02/2004 noi e la nostra aria 8 Num. ubicazione Cognome Nome Istituto Classe sez. data iniz data fine I Bellomo Concetto Sortino 2 G 11/02/2004 26/02/2004 25 I Buccheri Sebastiano Sortino 2 G 11/02/2004 26/02/2004 26 Fsa Augusta 11/02/2004 21/02/2004 27 Fsi Augusta 11/02/2004 21/02/2004 28 Dos Fsa Augusta 11/02/2004 29 Dos Fsi Augusta 11/02/2004 30 Dos Fmag 31 FC Farieri 32 FC 33 I 34 I 24 Augusta 11/02/2004 Carmelo Rosolini 4 A 12/02/2004 20/02/2004 Fazzino Simone Rosolini 4 B 12/02/2004 20/02/2004 Branca Salvatore Rosolini 2 A 10/02/2004 20/02/2004 Cannata Tommaso Rosolini 2 A 10/02/2004 20/02/2004 35 I Giannì Luigi Rosolini 2 A 10/02/2004 20/02/2004 36 I Stracquadanio Carmelo Rosolini 2 A 10/02/2004 20/02/2004 37 I Zocco Agostino Rosolini 2 A 10/02/2004 20/02/2004 38 I Ignaccolo Luigi Rosolini 2 B 08/02/2004 20/02/2004 39 I Mabrouk Kalid Rosolini 2 B 10/02/2004 20/02/2004 40 I Bongiovanni Valentina Rosolini 4 B 10/02/2004 20/02/2004 41 Fsa Rosolini 12/02/2004 20/02/2004 42 Fsi Rosolini 12/02/2004 20/02/2004 43 Dos Fsa Rosolini 10/02/2004 44 Dos Fsi 45 FC Fazio Ettore Augusta 4 M 21/02/2004 15/03/2004 46 FC Fazio Francesco Augusta 2 AL 26/02/2004 18/03/2004 47 FC Scatà Giuseppe Augusta 4 AL 21/02/2004 11/03/2004 48 FC Conti Luigi Augusta 4 AL 21/02/2004 11/03/2004 49 I Zanghì Giuseppe Augusta 2 AL 21/02/2004 11/03/2004 50 I Occhipinti Marco Augusta 2 AL 21/02/2004 11/03/2004 51 I Marturana Dario Augusta 2 AL 21/02/2004 11/03/2004 52 I Caramagno Domenico Augusta 2 AL 21/02/2004 11/03/2004 53 I Serranò Gabriele Augusta 2 BL 21/02/2004 15/03/2004 54 I Fazio Francesco Augusta 2 AL 21/02/2004 18/03/2004 55 I Toscano Salvatore Augusta 2 B 21/02/2004 11/03/2004 56 I Tancredi Santo Augusta 2 B 21/02/2004 11/03/2004 57 I Amara Francesco Augusta 2 A 21/02/2004 12/03/2004 58 I Impallomeni Valerio Augusta 2 A 22/02/2004 15/03/2004 Rosolini noi e la nostra aria 9 10/02/2004 Num. ubicazione Cognome Nome Istituto Classe sez. data iniz data fine 95 I Cannata Tommaso Rosolini 2 A 04/03/2004 18/03/2004 96 I Giannì Luigi Rosolini 2 A 04/03/2004 18/03/2004 97 I Stracquadanio Carmelo Rosolini 2 A 04/03/2004 18/03/2004 98 I Zocco Agostino Rosolini 2 A 04/03/2004 18/03/2004 99 I Bongiovanni Valentina Rosolini 4 B 04/03/2004 18/03/2004 100 Fsa Rosolini 04/03/2004 18/03/2004 101 Fsi Rosolini 04/03/2004 18/03/2004 FC = Fisso Casa; Fsa = Fisso Atrio Scuola; Fsi = Fisso Sala Insegnanti; I = Itinerante 3. RISULTATI In tutti i campioni analizzati i valori di concentrazione delle sostanze indagate risultano ampiamente sotto le soglie. A titolo di esempio la concentrazione di Benzene (vedi grafico 1) è risultata sistematicamente inferiore al valore obiettivo attualmente fissato in 10µg/m3. Solo 2 campioni hanno superato, peraltro di poco, il valore limite di 5µg/m3, che sarà operativo dal 1° gennaio 2010. Grafico 1: Valori medi di esposizione al benzene riscontrati negli studenti in tutti i campioni analizzati. 7 6 5 4 3 2 1 91 88 85 82 79 76 73 70 67 64 61 58 55 52 49 46 43 40 37 34 31 28 25 22 19 16 13 7 10 4 1 0 Le medie delle concentrazioni medie di tutti i campioni effettuati, raggruppati per le tre località, per tutte le sostanze analizzate mostrano in ordine una maggiore esposizione nei soggetti residenti e operanti nei comuni di Sortino, Augusta e Rosolini (vedi graf. 2). Le stesse considerazioni emergono anche analizzando solo i dati di Benzene (vedi graf. 3). noi e la nostra aria 11 Grafico 2: Medie dei valori medi delle diverse sostanze riscontrate nei luoghi e nei soggetti testati durante la campagna. Augusta 30 Rosolini Sortino 25 20 15 10 5 n-decano cumene n-npnano o-xilene stirene p,mxilene etil benzene octano toluene n-eptano isottano 1,1 dicloropropano benzene ciclo-esano metil_ciclo pentano isobutanolo bromo clorometano n-esano MTBE dicloro-metano acetone n-pentano etanolo metanolo 0 Per semplicità di ragionamento, considerando che più o meno tutte le sostanze analizzate rispecchiano allo stesso modo i risultati, le successive considerazioni saranno riferite solamente alle concentrazioni di benzene riscontrate nei campioni. Grafico 3: Medie dei valori medi di benzene riscontrati nei luoghi e nei soggetti testati durante la campagna. Augusta Rosolini Sortino 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Augusta Rosolini Sortino Passando a distinguere le concentrazioni rilevate nei campioni fissi rispetto a quelli itineranti emergono (vedi graf. 4) informazioni contrastanti con quanto mostrato dai grafici 2 e 3. noi e la nostra aria 12 Grafico 4: Raffronto fra i valori di benzene riscontrati nei vari luoghi testati durante la campagna di misura. Augusta Rosolini Sortino 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Studenti Casa Atrio Scuola Sala Insegnanti Infatti, nel caso dei campioni itineranti (studenti) è ancora Sortino a mostrare i valori più elevati, mentre nel caso di campioni effettuati in località fisse, siano essi prelevati all’interno delle abitazioni o all’interno delle scuole, è Augusta a mostrare concentrazioni più elevate. Per ultimo osservando il grafico numero 5 appare evidente come le medie delle concentrazioni di quasi tutti i composti, riscontrate nei campioni Itineranti, sono circa cinque ordini di grandezza maggiori rispetto alle medie delle concentrazioni dei campioni effettuati in località fisse (casa, scuole). Grafico 5: Raffronto fra la media delle concentrazioni medie delle diverse sostanze riscontrate nei campioni itineranti e nei campioni fissi. Studenti Casa e scuola 25 20 15 10 5 noi e la nostra aria n-decano cumene n-npnano stirene o-xilene p,mxilene etil benzene octano toluene isottano n-eptano ciclo-esano 13 1,1 dicloropropano benzene metil_ciclo pentano isobutanolo bromo clorometano n-esano MTBE dicloro-metano n-pentano etanolo acetone metanolo 0 Tutto quanto sopra osservato porta sostanzialmente alle seguenti considerazioni: • La maggiore esposizione degli studenti di Sortino, rispetto a quelli di Augusta, è sicuramente da ricercare nelle abitudini e/o nei diversi stili di vita e non tanto nei diversi fattori ambientali • Le maggiori concentrazioni trovate nei luoghi fissi campionati ad Augusta, rispetto a quelli di Sortino e Rosolini, tornano con la diversa dimensione dei tre centri. Com’è noto, più un luogo abitato è grande maggiori sono le concentrazioni attese per i vari inquinanti • Le maggiori concentrazioni riscontrare all’interno delle abitazioni o nell’atrio degli istituti scolastici rispetto alle sale insegnanti denotano come una delle probabili principale cause possa essere determinata dall’uso di tabacco. Infatti, è già da tempo che all’interno delle sale insegnanti è proibito fumare, mentre è consentito nell’atrio degli istituti e naturalmente all’interno delle abitazioni private. • Il fatto che le concentrazioni riscontrate nei campioni affidati ai ragazzi siano mediamente 4-5 ordini di grandezza superiore rispetto alle concentrazioni riscontrate all'interno delle abitazioni e degli istituti rafforza il concetto che tali campioni abbiano risentito più delle abitudini e/o dello stile di vita condotto che dei fattori ambientali. Passando ad analizzare il grafico, dove vengono messi a confronto solo i livelli di Benzene riscontrati nei campioni itineranti, verso i livelli riscontrati nei campioni fissi (vedi Graf. 6), si osserva ancora meglio il divario fra i due tipi di campionamenti. Grafico 6: Raffronto fra le concentrazioni di benzene riscontrate nei campioni itineranti verso quelli fissi. Itineranti 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Itineranti Fissi noi e la nostra aria 14 Fissi A prima vista tale dato sembrerebbe incongruente in quanto considerando che gli studenti spendono prevalentemente il loro tempo all’interno delle abitazioni e delle scuole, la media delle concentrazioni rilevate in questi due luoghi dovrebbe essere, più o meno, pari alla media delle concentrazioni riscontrate nei campioni itineranti. Il fatto che invece esista tale consistente differenza porta a considerare che quasi sicuramente esistono altre cause, non valutate in questa fase quali: • L’uso di tabacco che viene prevalentemente esercitato fuori le mura domestiche e/o scolastiche. • I trasferimenti, specialmente se avvengono tramite l’uso del motorino. • I luoghi di ritrovo, spesso al chiuso e con scadenti norme igieniche di ricambio d’aria. È proprio sulla base di tali considerazioni e allo scopo di tentare di definire quali possano essere le cause che hanno influenzato tali dati che sono state condotte le analisi statistiche seguenti. È opportuno premettere ad ogni considerazione che le bassissime concentrazioni rilevate e la eventuale mancanza di una particolare accuratezza nella custodia dei campioni, durante la fase di campionamento, da parte dei diversi soggetti nonché il limitato numero di campioni eseguiti possono lasciare qualche riserva alle considerazioni che si possono trarre dai risultati conseguiti. Ciò premesso con riferimento al grafico n. 7, in cui vengono tenuti distinti i campioni effettuati da studenti che fanno o non fanno uso di tabacco o di mezzi individuali di trasporto e che risiedono in zone più o meno centrali, si può dedurre: • Una conferma del maggiore rischio all’esposizione nei soggetti fumatori rispetto ai non fumatori. • Un maggior rischio di esposizione alle sostanze inquinanti derivante dall’uso di mezzi di trasporto quali il motorino. • Un più elevato rischio di esposizione agli agenti inquinanti nei residenti in zone in cui è a più elevato il traffico autoveicolare, in modo particolare per abitazioni poste ai piani bassi. noi e la nostra aria 15 Grafico 7: Raffronto fra le concentrazioni di benzene riscontrate nei campioni itineranti distinte per abitudini e stili di vita. Augusta Rosolini Sortino 4 3 2 1 0 Fumatori No Fumatori Fumatori in Fam. Fumatori Motorino No motorino Fumatori Centro Periferia con Motorino Traffico Elevato Scarso Traffico STRUMENTAZIONE ON-LINE AIRSENSE 2000 Nel corso della campagna di misure uno strumento di nuova generazione, denominato AIRSENSE 2000, capace di determinare una svariata serie di composti organici e inorganici è stato posizionato all’interno del laboratorio di fisica dell’istituto scolastico di Augusta. L’Airsense 2000 è uno Spettrometro di Massa utilizzato per l’analisi on-line delle miscele di gas complessi. Il principio di funzionamento si basa sulla Ionizzazione chimica delle molecole per mezzo di tre tipi di gas Ionizzanti (Vapori di Mercurio, Kripton e Xeno). Le molecole così ionizzate sono rilevate dal Quadrupolo dello Spettrometro di Massa. Con tale tecnica si ottengono alte performance relativamente a sensibilità, velocità e selettività. In un apposito incontro sono state discusse con gli studenti le peculiarità e le potenzialità dello strumento. noi e la nostra aria 16 Num. ubicazione Cognome Nome Istituto Classe sez. data iniz data fine I Baffo Roberto Augusta 2 A 27/02/2004 12/03/2004 60 I Di Masi Luca Augusta 2 A 27/02/2004 14/03/2004 61 Fsa Augusta 21/02/2004 11/03/2004 62 Fsi Augusta 21/02/2004 11/03/2004 63 FC Farieri Carmelo Rosolini 4 A 20/02/2004 04/03/2004 64 FC Fazzino Simone Rosolini 4 B 20/02/2004 04/03/2004 65 I Branca Salvatore Rosolini 2 A 20/02/2004 04/03/2004 67 I Giannì Luigi Rosolini 2 A 20/02/2004 04/03/2004 68 I Stracquadanio Carmelo Rosolini 2 A 20/02/2004 04/03/2004 69 I Zocco Agostino Rosolini 2 A 20/02/2004 04/03/2004 70 I Bongiovanni Valentina Rosolini 4 B 20/02/2004 04/03/2004 71 Fsa Rosolini 20/02/2004 04/03/2004 72 Fsi Rosolini 20/02/2004 04/03/2004 73 FC Gianninoto Alfio Sortino 4 B 18/03/2004 06/04/2004 74 FC Fazio Ettore Augusta 4 M 15/03/2004 30/03/2004 75 FC Fazio Francesco Augusta 2 AL 18/03/2004 31/03/2004 76 FC Scatà Giuseppe Augusta 4 AL 11/03/2004 06/04/2004 77 FC Conti Luigi Augusta 4 AL 11/03/2004 30/03/2004 78 I Zanghì Giuseppe Augusta 2 AL 11/03/2004 31/03/2004 79 I Occhipinti Marco Augusta 2 AL 11/03/2004 30/03/2004 80 I Marturana Dario Augusta 2 AL 11/03/2004 30/03/2004 81 I Caramagno Domenico Augusta 2 AL 11/03/2004 30/03/2004 82 I Serranò Gabriele Augusta 2 BL 15/03/2004 30/03/2004 83 I Fazio Francesco Augusta 2 AL 18/03/2004 31/03/2004 84 I Toscano Salvatore Augusta 2 B 11/03/2004 30/03/2004 85 I Tancredi Santo Augusta 2 B 11/03/2004 30/03/2004 86 I Impallomeni Valerio Augusta 2 A 15/03/2004 31/03/2004 87 I Baffo Roberto Augusta 2 A 12/03/2004 30/03/2004 88 I Pulvirenti Giuseppe Sortino 2 F 18/03/2004 06/04/2004 89 I Salemi Francesco Sortino 2 F 18/03/2004 06/04/2004 90 Fsa Augusta 11/03/2004 30/03/2004 91 Fsi Augusta 11/03/2004 30/03/2004 92 FC Farieri Carmelo Rosolini 4 A 04/03/2004 18/03/2004 93 FC Fazzino Simone Rosolini 4 B 04/03/2004 18/03/2004 94 I Branca Salvatore Rosolini 2 A 04/03/2004 18/03/2004 59 noi e la nostra aria 10 Le concentrazioni riscontrate durante una breve campagna di misura, condotta all’interno dell’Istituto, i cui risultati vengono sintetizzati nel grafico seguente, di massima, hanno confermato i dati ottenuti attraverso i campionatori passivi. Grafico 8: Airsense 2000 - Concentrazioni medie riscontrate nella campagna di misura condotta presso l’istituto tecnico di Augusta dal 30 marzo all’1 aprile 2004. 30 25 20 15 10 5 Toluene Stirene PAN N-eptano MTBE Isobutanolo Etilbenzene + Xilene Cloruro di vinile Cicloesano + Methylcyclopentane Butano-N Benzene 1,3-Butadiene 1,2,3Trimetilbenzene 1,2 Dicloropropano* 1,2 Dicloroetano63 0 4. CONCLUSIONI Le considerazioni afferenti da un’analisi generale dei dati concordano perfettamente con quanto già ampiamente riconosciuto in ordine ai fattori di esposizione e alle fonti di inquinamento. Indice, ciò, di una buona programmazione della procedura di campionamento adottata e di una buona accuratezza delle analisi condotte. Inoltre, i risultati evidenziano alcuni fra gli aspetti specifici che possono essere così riassunti: • Valori di esposizione, per tutte le sostanze indagate, ampiamente sotto i limiti fissati e/o consigliati. • Maggiori valori di esposizione, per quasi tutte le sostanze indagate, negli studenti di Sortino rispetto a quelli di Augusta. Tale dato contrasta con le concentrazioni trovate nei luoghi fissi dei due centri in cui è Augusta a mostrare dati più alti rispetto a Sortino. Tale osservazione, tenendo conto noi e la nostra aria 17 dei valori più alti attesi ad Augusta (centro più trafficato e più a ridosso dell’area industriale), porta inequivocabilmente a trarre la seguente considerazione: i maggiori fattori di rischio sono strettamente e direttamente correlabili alle abitudini e ai diversi stili di vita. Una maggiore convinzione di tale considerazione trae origine anche dal fatto che tutti gli studenti di Sortino fanno uso del motorino, sono quasi tutti fumatori e per la stragrande maggioranza vivono nell’ambito familiare in cui si fa largo uso di tabacco. • I livelli delle concentrazioni rilevate nei campioni posti all'interno delle abitazioni sono in ordine decrescente: Augusta - Sortino - Rosolini. Ciò risulta in perfetto accordo con i valori attesi sulla base del grado di importanza dei centri presi in esame. • Le regole igieniche adottate nei diversi luoghi considerati concordano perfettamente con le concentrazioni medie riscontrate all’interno delle abitazioni, negli atri delle scuole e all’interno delle sale insegnanti. • Nessuna influenza significativa dovuta alle emissioni industriali emergere per le sostanze indagate. I risultati e le conseguenti considerazioni emerse spingono a un’ulteriore, più estesa e più mirata indagine in modo da meglio definire i vari fattori di pressione ambientale dovuti alle abitudini e agli stili di vita che possono contribuire ad alterare la qualità della vita dei giovani. Una successiva fase di tale indagine, condotta con campagne parallele attraverso lo strumento AIRSENSE, la correlazione dei risultati con le risultanze delle caratteristiche dispersive dell’atmosfera e l’associazione ai dati sperimentali prodotti dalla rete di monitoraggio potrà sicuramente permettere di fornire delle risposte più inequivocabili ai diversi quesiti emersi da questa prima fase. noi e la nostra aria 18 NOI E IL RADON 1. PREMESSA Il progetto ha coinvolto, oltre ai 2 docenti di Chimica, un docente di Matematica e uno di Laboratorio di Informatica dell’ITI di Augusta e un docente di Matematica e uno di Laboratorio di Informatica del Liceo Scientifico di Rosolini. I docenti referenti di ciascuna scuola insieme con un rappresentante del CIPA hanno avuto cura di selezionare i luoghi più adatti dove posizionare i dosimetri, due per istituto (sei in totale), uno all’interno di un’aula un altro nell’atrio. La durata del periodo di esposizione è stata di circa 4 mesi. A ciascun gruppo di studenti verrà affidato la custodia e il monitoraggio di un plesso della scuola. Le analisi sui dosimetri sono state effettuate, certificate e relazionate da uno studio qualificato di radioprotezione di Milano. Con la locuzione radioattività ambientale si intende l’insieme di sorgenti radioattive naturali che, attraverso le radiazioni da esse sprigionate, rappresentano una fonte di irraggiamento a cui sono sottoposti indistintamente tutti gli esseri viventi. I contributi di dose derivanti dalla radiazione di fondo sono principalmente causati da: • radiazione cosmica • radioattività naturale del suolo • radioattività naturale nell’aria • radioattività naturale nelle acque • radioattività presente nell’organismo. In considerazione del fatto che il contributo di dose alla popolazione derivante da sorgenti radioattive naturali è estremamente variabile da luogo a luogo (in particolari luoghi e/o situazioni tale dose può anche essere rilenoi e la nostra aria 19 vante), l’evoluzione della normativa in materia di radioprotezione ha focalizzato l’attenzione su questa problematica ed ha regolamentato alcune attività nelle quali la presenza di radionuclidi di origine naturale può assumere una rilevanza non trascurabile. Il Decreto Legislativo 230/95, successivamente modificato ed integrato dal D. Lgs. 241/00 e dal D. Lgs. 257/01, ha recepito una serie di Direttive EURATOM finalizzate alla tutela della salute dei lavoratori e della popolazione, per situazioni lavorative comportanti rischi da radiazioni ionizzanti in tutti i settori dell’attività lavorativa (sanitario, industriale, istruzione, ricerca, ecc.) ove sono presenti fonti radiogene sia artificiali che naturali. È appunto in questo nuovo contesto legislativo che vanno collocate le disposizioni riguardanti il controllo degli ambienti di lavoro, ove assume particolare importanza la valutazione della concentrazione del Radon negli ambienti sotterranei e seminterrati. 2. IL RADON Esistono in natura alcune famiglie radioattive, ciascuna riconducibile al cosiddetto “capostipite” (le due famiglie più importanti sono quelle dell’Uranio e del Torio, composte da una serie di elementi discendenti, a loro volta radioattivi. Il costante decadimento dei radionuclidi della famiglia radioattiva si conclude con la formazione di un nuclide stabile. Durante il decadimento dei radioisotopi delle suddette famiglie vengono liberati dei gas radioattivi nobili (tutti isotopi del Radon) che si diffondono nell’ambiente, mescolandosi con l’aria e dando luogo a possibili fenomeni di accumulo. In particolare: • Famiglia dell’Uranio NRadon-222 (Radon) • Famiglia del Torio NRadon-220 (Toron) Di preminente importanza è il Radon-222 (T _ = 3,823 giorni). Meno rilevante è il Radon-220 che, in virtù del suo tempo di dimezzamento più breve (T _ = 55 secondi), può decadere con maggior probabilità nei prodotti solidi suoi discendenti prima di raggiungere l’atmosfera. noi e la nostra aria 20 Poiché l’Uranio ed il Torio sono abbondantemente presenti nella crosta terrestre, il Radon ed il Toron vengono continuamente prodotti e tendono a diffondersi attraverso la superficie terrestre. I loro prodotti di decadimento (a loro volta elementi radioattivi emettitori di particelle a e b ad elevata energia e breve tempo di dimezzamento) si attaccano al pulviscolo normalmente presente nell’aria. L’inalazione di tale pulviscolo, a diversi gradi di concentrazione di Radon, comporta un trasferimento di radioattività all’interno dell’organismo, con il conseguente irraggiamento dell’apparato respiratorio. Alcuni studi dell’ultimo decennio hanno dimostrato la diretta correlazione fra l’inalazione di Radon ad alte concentrazioni e l’aumento della probabilità d’insorgenza di tumore polmonare. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso l’I.A.R.C., ha inserito il Radon nel Gruppo 1 degli agenti cancerogeni conosciuti. La quantità di Radon presente nell’aria, oltre che essere correlata al contenuto di Uranio e Torio presenti nella crosta terrestre, dipende anche da altri fattori (ad esempio la ventilazione degli ambienti) che ne determinano la sua concentrazione. In spazi aperti il Radon è diluito dalle correnti d'aria ed è presente solo in basse concentrazioni. Per gli spazi aperti, l’I.C.R.P. fornisce un valore indicativo di concentrazione di Radon pari a 6 Bq/m3. Al contrario, in ambiente chiuso, il Radon può accumularsi e raggiungere alte concentrazioni. È noto, infatti, che gli ambienti a maggior rischio di Radon sono le miniere, le terme ed i locali sotterranei. I risultati ottenuti nella campagna nazionale di misura della concentrazione di Radon nelle abitazioni (condotta qualche anno fa da ISS e ANPA) hanno evidenziato una concentrazione media annuale di Radon nelle abitazioni pari a circa 77 Bq/m3. La campagna di misura ha altresì evidenziato che nel 5% delle abitazioni indagate vi sono concentrazioni con valori superiori a 200 Bq/m3 e a 400 Bq/m3 nell’1% dei casi. Il Radon è distribuito ovunque e perciò non è possibile eliminarlo totalmente. Di conseguenza tutte le normative statali in materia hanno fissato dei livelli di azione, cioè dei valori di concentrazione di Radon sopra i quali raccomandare (o imporre) di effettuare azioni per ridurne la concentrazione (dette comunemente azioni di rimedio), e sotto i quali la situazione viene considerata ”normale”, cioè il rischio stimato viene considerato accettabile. noi e la nostra aria 21 Il RADON Concentrazioni e Valori di Riferimento 100-120 Bq/mc 80-100 Bq/mc 60-80 Bq/mc 40-60 Bq/mc 20-40 Bq/mc Dati non disponibili Non esiste una concentrazione "sicura" al di sotto della quale la probabilità degli effetti sia trascurabile. Nell’Unione Europea il livello massimo raccomandato è 200/400 Bq/m3 (Becquerel). La situazione normativa generale è riassunta nella sottostante tabella: STATO Abitazioni Scuole Luoghi di lavoro Austria (400) (200) (400) Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania — — — 200 – 400 400 400 (400) (200) 400 — — — (400) — (1000*) - 3000* Grecia — — — Irlanda (200) (150) (200) noi e la nostra aria 22 STATO Abitazioni Scuole Luoghi di lavoro — 500 500 Lussemburgo (150) (150) (150) Norvegia (200) 200 200 Italia Olanda — — — Portogallo — — — Regno Unito (200) 400 400 Rep. Ceca (500) (250) (500) Slovacchia (500) (250) — Slovenia (400) — — Spagna — — — Svezia (200) - 400 200 400 Svizzera (400) - 1000 1000 3000 • i valori tra parentesi sono i livelli massimi raccomandati • i valori fuori parentesi sono i limiti massimi obbligatori • * Relativo ad ambienti di lavoro sotterranei, terme ed acquedotti (2000h/y ed un fattore d’equilibrio di 0,4) Come Entra nelle Nostre Case Il radon è un gas inerte, pertanto non reagisce chimicamente con l'ambiente che lo circonda. Quando si è formato, si muove attraverso i pori del terreno e raggiunge la superficie. Un edificio crea nel suolo dei moti convettivi che fanno si che il radon venga risucchiato all'interno dell'edificio stesso. Effetti sulla Salute Il radon è un agente cancerogeno. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) attraverso l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il Radon nel Gruppo 1 in cui sono elencate le 75 sostanze fino ad oggi classificate come cancerogene per l'uomo. Il principale effetto sanitario è un aumento di rischio di tumore polmonare. noi e la nostra aria 23 3. METODO DI MISURA UTILIZZATO La determinazione della concentrazione del Radon nei locali indagati è stata effettuata mediante l’impiego di dosimetri passivi che basano il loro principio d’analisi sulla diffusione naturale del gas Radon nel volume sensibile di un dato rivelatore, situato all'interno di un "contenitore" (camera a diffusione). Le radiazioni emesse dal Radon e dai suoi prodotti di decadimento presenti all'interno del "contenitore" intaccano la superficie del rivelatore lasciando delle "tracce" sullo stesso. Al termine del periodo di controllo i rivelatori sono stati sottoposti a trattamenti chimici e/o elettrochimici che hanno consentito di rendere "visibili" e conseguentemente misurabili le tracce causate dalle radiazioni. Dal conteggio del numero e dell’analisi della tipologia di traccia lasciata sul rivelatore è stato possibile determinare la concentrazione di Radon. I dosimetri passivi sono stati forniti ed analizzati da FGM AMBIENTE S.r.l. di Dresano (MI), e sono costituiti da rivelatori al CR-39 inglobati in appositi contenitori cilindrici ("holders” o “diffussion chambers") il cui coperchio ha una filettatura (airgap) che permette l'ingresso del gas Radon. Le modalità operative d’indagine sono riportate nel documento “PROTOCOLLO OPERATIVO DI INDAGINE” unitamente ai certificati di analisi forniti da FGM AMBIENTE S.r.l. 4. RISULTATI DELLE MISURAZIONI Si riporta nel grafico seguente il riepilogo dei risultati ottenuti. Grafico 9: Concentrazioni di Radon misurate presso gli istituti scolastici di Augusta e Sortino - Periodo febbraio-luglio 2004. 60 50 40 30 20 10 0 Rosolini Atrio Augusta Sala Insegnanti Augusta Atrio noi e la nostra aria 24 Augusta Magazzino Sortino Sala Insegnanti 5. VALUTAZIONE DEI RISULTATI E CONCLUSIONI I valori di concentrazione di Radon rilevati nel corso dell’indagine si collocano al di sotto sia del livello di azione (500 Bq/m3) che del suo 80% (400 Bq/m3), indicati rispettivamente al punto 4.a) dell’Allegato I-bis del D. Lgs. 230/95 e all’art. 10-quinques punto 2 del D. Lgs. medesimo come livelli al di sotto dei quali, se si tratta ambienti di lavoro, il Datore di lavoro non è obbligato ad adottare alcun provvedimento, ai fini della radioprotezione. Data però la relativa brevità della misurazione (4 mesi) e la possibile variabilità (dipendente anche da condizioni meteoclimatiche stagionali) con la quale il Radon può essere emanato in ambiente, la considerazione sopra esposta risulta necessariamente non esaustiva. Tuttavia, anche se per periodi di tempo ridotti, i risultati evidenziano una situazione non particolarmente gravosa dal punto di vista delle concentrazioni di Radon misurate. Nessuna sostanziale differenza è stata apprezzata fra le diverse località in cui sono stati posizionati i dosimetri. noi e la nostra aria 25