bambino. -

Transcript

bambino. -
!"#$%&%'#()*+&&%),-#&.//%!
"#$%#!&''()*+,#!-.$!/.!&0,(12!3#$4&+,.!-.$!'/(!&/)**(!(*!
%(1)&5(#*.!6(!7&*6(8&-!*.//&!%8)#/&!6.//9(*3&*5(&!.!*.//&!%8)#/&!
-$(4&$(&:!
;:;:!<=>?@<=>A!
B#C:%%&!D&$(&!E()%.--(*&!F&$1#/#!
01),23410455154267)
E’ UN PROCESSO
DI ACQUISIZIONE DI COMPORTAMENTI,
ATTEGGIAMENTI, REGOLE E VALORI IMPORTANTI
E SIGNIFICATIVI
PER IL PROPRIO GRUPPO DI APPARTENENZA
07)870154264!,234104)
RISORSE EMOTIVE
RISORSE COGNITIVE
PERCHE’ SI ABBIANO RELAZIONI SOCIALI EFFICACI
E’ NECESSARIO CONOSCERE I PROPRI E GLI ALTRUI
BISOGNI
Per diventare una persona
il bambino deve sviluppare la
capacita di riconoscere e
condividere
gli stati emozionali e
di capire i rapporti
tra gli altri
,23410455154267 !8491841)
MADRE
Il legame di attaccamento si basa su meccanismi
cerebrali innati:
-ricerca della vicinanza
-comunicazione
-rapporti che influenzano lo sviluppo
Ed è favorito dall’organizzazione di:
-emozioni
-motivazione
-memoria e rappresentazioni mentali
Teoria classica dell’attaccamento
Cos’è il legame di attaccamento?
Cosa favorisce il legame di attaccamento?
John Bowlby (1907-1990)
La sua teoria è una sintesi
critica tra i risultati della
ricerca psicologica e biologica
moderna e alcune questioni
psicoanalitiche sullo sviluppo.
L’interesse primario è per lo
Sviluppo Emotivo.
L’ a t t a c c a m e n t o p r e c o c e
madre-bambino
è
fondamentale per la salute
mentale del piccolo.
L’attaccamento come
predisposizione biologica
• La relazione che unisce madre e bambino è
determinata geneticamente ed è basata su una
motivazione primaria al contatto sociale.
• Il bisogno di contatto e di conforto muovono
primariamente il piccolo verso una figura di
attaccamento privilegiata.
• La ricerca della vicinanza rappresenta la
manifestazione più esplicita dell’attaccamento.
• La funzione evolutiva sembra essere la protezione del
“cucciolo” dai predatori.
• I legami emotivamente sicuri hanno un valore
fondamentale per la sopravvivenza e per il successo
riproduttivo.
Base Sicura
! G&!4&6$.!H.!/&!$./&5(#*.!8#*!/.(I!3#$*(%8.!)*&!:("+)
"#$.;()6&//&!quale!(/!J&4J(*#!-)K!&//#*1&*&$%(!-.$!
.%-/#$&$.!(/!4#*6#!.!3&$,(!$(1#$*#:!
La teoria dell’attaccamento di Bowlby ipotizza che il
bambino sia naturalmente predisposto a sviluppare
legami di attaccamento con chi si prende cura di lui e
che sia dotato di risposte comportamentali come:
piangere, aggrapparsi, seguire, ecc..
Sistemi di
segnalazione
Suzione
Aggrapparsi
Seguire
Pianto
Sorriso
Influenza etologica
Bowlby si rifà agli
esperimenti di Harlow sulle
scimmie Rhesus e critica la
posizione psicoanalitica che
descrive il legame di
attaccamento alla madre
come “interessato” o come
motivazione secondaria.
Il significato dell’attaccamento
Attraverso il legame di attaccamento il bambino
acquisisce un ruolo attivo nella relazione diadica; i
comportamenti che lui emette, attraverso l’apparato
locomotorio, percettivo e di segnalazione, hanno lo
scopo preciso di mantenere il contatto con la madre e
attivano, da parte di questa, una serie di
comportamenti di risposta.
La relazione si instaura reciprocamente con il contributo
di uno e dell’altro membro della diade.
Natura e sviluppo dell’attaccamento
I comportamenti di attaccamento sono inizialmente
indifferenziati, successivamente si indirizzano verso
persone specifiche e con lo sviluppo
dell’intenzionalità si attivano in funzione
dell’obiettivo di mantenere la vicinanza.
Per Bowlby il legame del bambino con la madre è il
prodotto dell’attività di diversi sistemi
comportamentali che hanno come risultato
prevedibile quello di mantenere la vicinanza del
bambino con la madre. !
Sviluppo dell’attaccamento
Il bambino sviluppa dei Modelli Operativi Interni che
gli permettono di rappresentare mentalmente il
legame di attaccamento.
Con lo sviluppo dei modelli operativi interni il bambino
diventa capace di tollerare livelli di separazione
progressivamente più lunghi; diventa sempre più
capace di tener presente le intenzioni degli altri e di
formare legami più equilibrati e flessibili.
Modello Operativo Interno
• E’ costituito gradualmente a partire dalle esperienze
vissute dal bambino con le figure di attaccamento.
• Rappresenta le caratteristiche proprie delle figure di
attaccamento e il tipo di relazione che si è sviluppato
con quella persona.
Mary Ainsworth (1913-1999)
Allieva di John Bowlby, si è
occupata di Psicologia dello
Sviluppo.
Ha ideato il paradigma di
ricerca della Strange
Situation (1969) attraverso
il quale sono stati definiti i
vari tipi di attaccamento del
bambino alla madre.
Strange Situation (1969)
8 episodi durata 3 minuti:
1:mamma-bambino-osservatore. Dur. 30 sec. si
introducono mamma e bambino nella situazione
sperimentale.
2: mamma-bambino. La madre posa il bambino per terra
tra le sedie e di fronte ai giocattoli, si siede sulla sedia e
legge. (La mamma non deve intraprendere interazioni
con il bambino ma può rispondere a sue richieste nel
modo che ritiene più opportuno).!
3: bambino-madre-estraneo. Un estraneo entra nella
stanza presentandosi e si siede rimanendo in silenzio
per un minuto. Inizia una interazione con la madre e
in seguito interagisce con il bambino. La madre esce.
4: bambino-estraneo. L’estraneo diminuisce
l’interazione col bambino e si siede sulla sedia.
5: mamma-bambino. La madre richiama l’attenzione
del bambino entra nella stanza ed interagisce con lui,
l’estraneo esce. Dopo un po’ la madre esce salutando
il bambino. !
6: bambino. Il bambino resta solo nella stanza.
7: bambino-estraneo. L’estraneo attira l’attenzione del
bambino ed entra nella stanza cercando di
intraprendere una relazione con il bambino.
8: mamma-bambino. La madre apre la porta e attende
la reazione spontanea del bambino al
ricongiungimento e infine si avvicina e lo prende in
braccio. L’episodio si conclude con alcuni minuti di
gioco libero tra la madre e il bambino.
Stili di attaccamento
Categorie
Comportamento della Strange
Situation
Caratteristiche della madre
Attaccamento
Sicuro
(Tipo B)
Il bambino mostra un livello
moderato di ricerca della vicinanza
con la madre. L’uscita della madre
lo turba e accoglie con entusiasmo
il suo rientro.
Le madri di questi neonati sono in
grado di recepire con facilità i
segnali di comunicazione e
rispondono prontamente e in modo
adeguato. Sono subito disponibili,
affettuose e ricettive negli scambi.
Attaccamento
Insicuro
Evitante
(Tipo A)
Il bambino evita il contatto con la
madre, in modo particolare quando
rientra dopo un episodio di
separazione. Non appare molto
turbato quando viene lasciato solo
con una persona estranea.
Le madri in questo caso tendono a
essere poco disponibili da un punto
di vista psicologico, nel senso che
non sono in sintonia con i segnali del
bambino, sono chiuse e trascurano il
bambino.
Attaccamento
Insicuro
Resistente
(Tipo C)
Il bambino è molto turbato dalla
separazione della madre. Quando
ritorna, risulta difficile consolarlo;
mostra sia ricerca sia rifiuto di
consolazione.
Anche le madri di questi neonati
tendono a essere poco sensibili, ma
in modo incostante: alcune volte
rispondono positivamente e altre
volte respingono il bambino quando
chiede attenzione.
B&!L:!M:!N87&O.$P!G#!%,(/)--#!%#8(&/.Q!>RRS!M&O&.//#!"#$+*&!
Mary Main
Ha individuato un quarto stile di attaccamento D
definito “insicuro/disorganizzato”.
Il bambino mostra comportamenti incoerenti, resta
immobile o corre per la stanza, al rientro della madre
appare spaventato.
Madre ha comportamento traumatizzato, spesso
maltrattante, appare immersa in un dolore interiore.
Altri metodi di valutazione
dell’attaccamento
Separation Anxiety Test
(Klagsbrun e Bowlby, 1976)
Adult Attachment Interview
(Main, Kaplan, Cassidy,
1985)
Procedura che si avvale di una
serie di illustrazioni di
situazioni di separazione più o
meno impegnative in cui
vengono indagate le emozioni,
le modalità di far fronte alla
separazione e le reazioni
comportamentali in bambini
dai 5 ai 9 anni.
Intervista strutturata che
esplora in età adulta, attraverso
il racconto, i ricordi delle
esperienze infantili,
sottolineandone l’importanza
della valutazione personale.
Il legame di attaccamento è predittore di:
• Le caratteristiche della personalità (autostima,
conoscenza di sé, entusiasmo, capacità di recupero)
• La relazione con i coetanei (socievolezza, cordialità)
• La relazione con gli adulti
• Gli aspetti emotivi e cognitivi
• L’adattamento
Nuove teorie dell’attaccamento
T)#,&!,(%(#*.!6.//.!$./&5(#*(!-$.8#8(P!
U/1$.!&//&!VJ&%.!%(8)$&W!
X.$4.C#*#!/&!8#%1$)5(#*.!6.//&!-.$%#*&/(12!
;J(/(12!.!8#4-.1.*5.!8#'*(+,.!
;--$#88(#!(*1.$&0,#Y8#%1$)0,(%1&!HN87&O.$I!
-&$/&!6(!J&4J(*#!&0,#Q!*&1)$&/4.*1.!
-$.6(%-#%1#!&//&!%#8(&/(12:!
RELAZIONE!MADRE-BAMBINO
X$#1#8#*,.$%&5(#*(!
X%.)6#6(&/#'7(!
Z*1.$%#''.0,(12!H-$(4&$(&!.!%.8#*6&$(&I!
B&*5&!8#*,.$%&5(#*&/.!
FOGEL (anni ‘90)
! G#!%1)6(#!6.//.!$./&5(#*(!-$.8#8(!%.8#*6#!
/9&--$#88(#!6.(!N(%1.4(!6(*&4(8(!8&$&C.$(55&+!
6&!(*6.1.$4(*&1.55&:!
! Z!$(%)/1&+!6.//#!%,(/)--#!4)1&*#!(*!4#6#!
(4-$.,.6(J(/.!*#*!6.1.$4(*&1#!
*.8.%%&$(&4.*1.!6&!.,.*+!-$.8.6.*+!
Relational Coding System
• [#'./!%(!(*1.$.%%&!&//&!\)&/(12!6.//&!$./&5(#*.!
• "#Y#$(.*1&4.*1#]!(4-.'*#!$.8(-$#8#!6.(!
-&$1*.$!8#*!3#$4.!6(!8#4)*(8&5(#*.!
%(44.1$(8&Q!&%(44.1$(8&!#!)*(/&1.$&/.!
SOCIALIZZAZIONE!SECONDARIA
COETANEI
FRATELLI
COETANEI
ESTRANEI
Relazioni
Relazioni
adulto-bambino
Relazioni
bambino-bambino
Asimmetriche
Simmetriche
FRATELLI
LA PRESENZA DI FRATELLI IN FAMIGLIA HA EFFETTI
SUL TIPO, SULLA QUALITA’ E SULL’INTENSITA’ DELLO
SCAMBIO SOCIALE FUTURO.
A LIVELLO EMOTIVO, IL RAPPORTO TRA FRATELLI E’
CARATTERIZZATO DA SENTIMENTI AMBIVALENTI:
OSTILITA’ INVIDIA AFFETTO PIACERE
Il bambino, già dal primo anno di vita, nell’ambito familiare,
acquisisce la capacità di comprendere le emozioni degli altri e di
essere perciò “empaticamente” vicino agli altri.
Variabile genere
L’influenza della variabile genere si osserva
nell’interazione tra coetanei familiari e non familiari.
Coppie di fratelli di sesso uguale tendono a manifestare
comportamenti amichevoli mentre quelli di sesso
opposto comportamenti ostili.
Blurton Jones (1967) rileva che i maschi esibiscono, a
differenza delle femmine, più gioco con contatto fisico
rispetto al gioco senza contatto.
Variabile età
Un’altra variabile studiata è l’età, sembra, infatti,
che i fratelli più grandi si prendano cura dei fratelli
minori, li proteggano e li aiutino ad entrare nel
gruppo.
COETANEI
Il sistema affettivo con i coetanei è ritenuto
essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale del
bambino e può supplire a carenze o assenze della
madre (Ainsworth,1973)
LE RELAZIONI CON I COETANEI AIUTANO
NELL’ACQUISIZIONE DI UN REPERTORIO
COMPORTAMENTALE COMPLETO SIA PER QUANTO
RIGUARDA I COMPORTAMENTI AFFILIATIVI CHE
AGGRESSIVI
Coetanei esterni
Il gruppo dei coetanei viene definito
“un’aggregazione relativamente stabile di due o più
bambini che interagiscono insieme, che condividono
norme e scopi e che hanno sviluppato una certa
divisione dei ruoli e degli status che regolamentano la
loro interazione” (Hartup,1970).
L’amicizia tra coetanei
Durante l’età prescolare i bambini, pur stabilendo
amicizie tra di loro, non sono interessati a costruire
amicizie durature e in genere vedono gli amici come
compagni di gioco momentanei; per loro un amico è
chiunque giochi con loro in quel momento.
Le interazioni a quest’età sono caratterizzate da
unidirezionalità, nel senso che all’azione del primo
bambino non corrisponde l’azione del secondo.
Il passaggio da attività parallele ad attività cooperative
richiede lo sviluppo di una competenza interattiva.
Nell’infanzia si sviluppano relazioni sempre più selettive
basate sull’affinità; gli amici vengono scelti sulla base di
interessi e attività comuni e non su situazioni casuali.
A quest’età compaiono con più evidenza le relazioni tra
coetanei caratterizzate da rifiuto ed esclusione.
In età prescolare
A quest’età le relazioni vengono vissute in modo ricco
e complesso grazie all’utilizzo del linguaggio e al
consolidarsi del pensiero simbolico, che consentono lo
scambio di pensieri e opinioni, il racconto di esperienze
vissute e la costruzione di una cultura condivisa.
In età scolare
Si sviluppano nuove forme di attività condivise:
Giochi condivisi
Compiti scolastici
Partecipazione a gruppi formali
Soluzioni a problemi
Comunicazioni sui propri stati affettivi
L’Osservazione
Cosa, chi e dove osservare?
L’osservazione
Vedere =/≠ Guardare =/≠ Osservare?)
Zanichelli:
Osservare: guardare o esaminare con attenzione, considerare con
cura.
Guardare: rivolgere lo sguardo per vedere.
Vedere: percepire con gli occhi la realtà concreta.
Dizionario di italiano ragionato (1988)
Osservare:Considerare con sguardo attento, critico e scientifico,
per interesse o per semplice curiosità, a occhio nudo o con
l’aiuto di strumenti
L’osservazione è un’attività complessa e impegnativa
che richiede l’impegno di una discreta quantità di
tempo e la capacità di non lasciarsi coinvolgere
emozionalmente per non invalidare quanto si sta
osservando con il proprio giudizio personale.
Perché osserviamo il comportamento
infantile
Per studiare scientificamente lo sviluppo del bambino.
Il metodo scientifico si sviluppa attraverso 4 fasi:
1-identificazione del problema
2-formulazione di ipotesi
3-selezione del metodo per la verifica dell’ipotesi
4-raccolta ed analisi dati per accettare o respingere
l’ipotesi di partenza
Quali gli ambiti per l’osservazione
del comportamento infantile
! Ricerca
! Ambito clinico
! Contesti socio-educativi
Il metodo di ricerca in psicologia
Raccolta di informazioni
Scientifica
Sistematicità
Quotidiana
Intenzionalità
La ricerca scientifica può essere definita come “un processo di osservazione
deliberata e controllata” (Kaplan, 1964)
Scientifica
Quotidiana
L’individuazione del
problema è legato a:
Problema legato ad
esigenze pratiche
- Sviluppo disciplina
- Interesse ricercatore
- Osservazioni casuali
- Richiesta
Indagine sperimentale
Variabile dipendente
- Indagine sperimentale
Variabile indipendente
Il Disegno della Ricerca
Il ricercatore compie una serie di scelte che riguardano:
- il/i campioni
- le condizioni osservative
- gli strumenti di misura
- i metodi di codifica dei dati
- le analisi statistiche
• >^!/(,.//#P!-$#'.C&5(#*.!'.*.$&/.!6.//.!'$&*6(!/(*..!6.//&!
$(8.$8&!
• <^!/(,.//#P!-$#'.C&5(#*.!%-.8(_8&!6.C&'/(&1&!!
Il principio della parsimonia
Ridurre al minimo il numero delle situazioni necessarie per
poter verificare le ipotesi.
Poche situazioni sperimentali possono non essere in grado
di cogliere tutti gli aspetti dell’ipotesi.
Molte situazioni sperimentali possono complicare
l’interpretazione dei dati.
Esempio 1:
Intervento
Valutazione
Film neutro
Livello di
aggressività
Situazione 2
Film violento
Livello di
aggressività
Situazione 3
Videogioco
violento
Livello di
aggressività
Situazione 1
In questo disegno, la situazione 3, è inutile ai fini
dell’ipotesi “l’esposizione a modelli violenti provoca un
aumento del livello di aggressività”.
Esempio 2:!
Intervento
Valutazione
Film neutro
Livello di
aggressività
Situazione 2
Film violento
Livello di
aggressività
Situazione 3
Videogioco
neutro
Livello di
aggressività
Situazione 4
Videogioco
violento
Livello di
aggressività
Situazione 1
Questo tipo di disegno è utile per verificare un’ipotesi che
preveda una differenza tra l’esposizione a film violenti e
l’utilizzo di videogiochi violenti.
AFFIDABILITA9!
G#!%87.4&!4.%%#!&!-)*1#!-.$!!#%%.$,&$.!!(!
8#4-#$1&4.*+!`!(<*(:#&+=)X#%%(&4#!_6&$8(a!
Z/!*#%1$#!%87.4&!3)*5(#*.$2!&*87.!(*!&/1$(!
8#*1.%+!.!/9)%#!6&!-&$1.!6(!&/1$.!-.$%#*.!6&$2!
/)#'#!&//9&C$(J)5(#*.!6.'/(!%1.%%(!,&/#$(a!!
VALIDITA9!
G#!%87.4&!4.%%#!&!-)*1#!-.$!#%%.$,&$.!(!
8#4-#$1&4.*+!4(%)$&!$.&/4.*1.!/.!,&$(&J(/(!
8#*8.C)&/(!87.!(*1.*6.!4(%)$&$.a!
Invalidità delle misure
Cosa può invalidare una determinata misura?
- Soggetto osservato (consapevolezza, misure
ripetute, stile sistematico)
- Ricercatore (caratteristiche proprie, stanchezza)
- Campionamento (mortalità, impossibilità di
raggiungere il campione)
Tipologie di osservazione
Naturalistica
– Diretta
In condizioni
controllate
– Indiretta
– Strutturata
– Non strutturata
Tipologie di osservazione
Palese
Dissimulata
Partecipante
Non partecipante
Osservazione mezzo per acquisire una conoscenza
approfondita ed individualizzata del bambino o del
ragazzo da parte di educatore e/o insegnante.
Fondamentale nella professionalità del personale
educativo per generare un percorso educativo
efficace.
Il metodo scientifico
Identificazione di un problema
Formulazione di un’ipotesi o di una risposta
provvisoria al problema
Determinazione del metodo migliore
per verificare l’ipotesi
Osservazione
Sperimentazione
Raccolta ed interpretazione dati
I dati confermano
l’ipotesi
I dati non confermano
l’ipotesi
L’ipotesi confermata serve per la
formulazione di una teoria
Il metodo sperimentale
Permette di valutare l’esistenza di rapporti causali tra le
variabili.
Manipolazione delle variabili a scelta dello
sperimentatore.
Applicabile dentro e fuori il laboratorio.
Sperimentale
Gruppo
Controllo
Il metodo osservativo
La descrizione di un comportamento può essere basata su:
• Forma
• Funzione
Classificazione dei comportamenti (Hinde, 1970):
Classificazione in termini di cause immediate
Classificazione funzionale
Secondo l’origine del comportamento
Classificazione storica
Secondo il metodo di acquisizione
Cosa, chi e dove osservare
Cosa osservare?
Comportamento
Chi osservare?
Soggetto singolo, diade, gruppo…
Dove osservare?
Laboratorio-Ambiente naturale
Quando e quanto osservare
La scelta del momento di osservazione è legata alla disponibilità
dei soggetti da osservare, nelle osservazioni madre-bambino,
per esempio, il momento migliore per effettuare l’osservazione
è quando il bambino è vigile e rilassato.
(Per es. dopo il riposino)
La durata dell’osservazione varia a secondo delle ipotesi di
ricerca e delle teorie di riferimento, possiamo osservare per
intervalli di tempo o di continuo.
In ogni caso possiamo individuare ricerche di tipo:
• Longitudinale
• Trasversale
Etica della ricerca
Osservatore= presenza intrusiva e fonte di disagio
• Benessere dei partecipanti
• Consenso informato
• Diritto di rinuncia
• Anonimato e uso scientifico dei dati
Gli strumenti dell’osservazione:
Descrizioni narrative
Resoconti ampi e dettagliati dei fenomeni
osservati. Vengono rispettate la sequenza e la
modalità originale di accadimento dei
fenomeni.
Cappello (descrizione luogo fisico e contesto)
Descrizione temporale delle azioni (soggetto
focus/gruppo)
Madre
Bambino
Porge un orsacchiotto al bambino
Guarda l’oggetto e tende il braccio
Libera l’oggetto
Prende l’oggetto
Sorride e guarda il bambino
Gioca con l’oggetto
Guarda la madre e le porge
l’oggetto
Lancia l’oggetto alla madre
Raccoglie l’oggetto da terra
Seg=seggiolone; can=canovaccio; pp=piatto pappa; dx=destra; sx=sinistra
Tempo
Azione -b
Linguaggio -b
Azione -a
Linguaggio - a
01 35’ 20”
Porta can
sopra testa
01 35’ 25”
Toglie can da
testa e ride
Eh eh
Si avvicina
ab
Eh eh bravo!
01 35’ 30”
Mette can su
pp e ride
eheh
01 35’ 32”
Eh monello
Toglie can
da pp
01 35’ 35”
Tira can
01 35’ 40”
Mette can su
testa
…
…
ride
bravo
Come si costruisce un etogramma
L’etogramma è una lista di moduli comportamentali tipici di
una specie.
Es. di etogramma di interazione madre-bambino:
BA-Braccia alzate- il bambino muove gli arti superiori, con le
mani aperte,in senso orizzontale verso il corpo della madre.
Oppure
RS-Richiesta di sollevamento- il bambino distende gli arti
superiori verso la madre perché vuole essere sollevato.
Le unità di analisi
Unità di analisi o categorie di codifica
Qualitativi
Dati
Quantitativi
Gli strumenti dell’osservazione:
Cheek-list
1
Francesco L.
2
3
4
5 6 7 …
55 56 57 58 59 60
MAN
Giovanni R.
L
Lucia G.
Luca K.
GR
Rosa P.
AB
SM
….
Adulto
L
Solitario
Nome del soggetto focus____MARCO___Status__b___ N° osservazione__7__
Anno scolastico____2007/2008_____ Classe___5°b____
Es.: osservazione 5min. Da 10.00 a 10.05
Comportamenti
Marco
Totale
Sorridere
IIIII
13
Toccare
III
3
Baciare
IIIII IIIII IIIII I
16
Abbracciare
I
1
Accarezzare
IIIII III
8
IIIII III
Sorridere
Marco
10.00-10.00.05
5”
10.00.15-10.00.20
5”
10.01.07-10.01.18
11”
10.01.25 –10.01.28
3”
….
Totale tempo
Totale
frequenze
24”
4