L`Eco di Bergamo
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Sport Varie 47 L’ECO DI BERGAMO LUNEDÌ 9 GENNAIO 2017 Bergamo Under 23 monopolizza i tricolori Teocchi 1ª e Persico 2ª Block notes SCI ALPINO MOELGG SECONDO AD ADELBODEN Manfred Moelgg è in una strepitosa forma. Dopo il successo di giovedì a Zagabria, ieri si è confermato sul podio nella difficilissima gara di Adelboden chiudendo in seconda posizione alle spalle del norvegese Henrik Kristoffersen che ha dominato in 1’54”87 rifilando 1”83 al 34enne azzurro e 2”19 all’austriaco Marcel Hirscher, terzo. Il norvegese e l’austriaco nella classifica di speciale ora sono ex aequo a 360 punti mentre Moelgg li tallona a 326. Per l’Italia - fuori subito per inforcata il trentino Stefano Gross - nella classifica di questo slalom ci sono poi soltanto Patrick Thaler 17° in 1’59”10 e Giuliano Razzoli 28° in 2’00”23. Gli uomini si trasferiscono ora nella vicina Wengen con le sue classiche gare ai piedi dell’Eiger: venerdì combinata, sabato discesa sulla Lauberhorn, la pista più lunga del modo con i suoi 4,5 km, e domenica ancora slalom speciale. Ciclocross. Doppietta bergamasca in Veneto 8” tra la 20enne di Ponteranica e la 19enne di Cene La vincitrice si conferma e la sua rivale sorprende RENATO FOSSANI Da Silvelle di Trebaseleghe, in provincia di Padova, dove ieri si sono conclusi i campionati italiani di ciclocross, Chiara Teocchi, 20enne di Ponteranica, ha aggiunto un’altra maglia tricolore ai suoi allori in bacheca. Francamente il successo della campionessa europea della Bianchi-Countervail era nell’aria considerato che raramente le avversarie, azzurre comprese, della sua stessa categoria, under 23, erano riuscite a sorprenderla. Non solo: alcune volte è persino riuscita ad esprimersi a livelli importanti tra le élite, soprattutto in prove di Coppa del Mondo. Se il successo della giovane diretta da Andrea Ferrero non ha sorpreso più di tanto, lascia spazio invece a rosee prospettive il secondo posto di un’altra orobica che soltanto casualmente, da poco più di un mese, ha abbracciato l’attività ciclocrossistica conquistando due vittorie e piazzamenti nelle prime cinque. Ieri sino agli ultimi 100 metri ha dato filo da torcere alla Teocchi. Parliamo di Silvia Per- sico, 19ennedi Cene,indirizzata al cross da Davide Ardegni, direttore sportivo della ValcarPbm di Bottanuco, squadra di appartenenza. Finale dunque travolgente quanto emozionante interpretato da due orobiche divise sul traguardo da una manciata di secondi: otto per l’esattezza. La Valcar-Pbm ha inoltre piazzato al 7° e 8° posto Chiara Zanettin e Silvia Pollicini. Tra le donne élite c’è stata la conferma della bolzanina Eva Lechner, gara ben interpretata tra l’altro da Nicoletta Bresciani (Scott) che ha concluso in 5ª posizione. Nella top ten (si è piazzata 7ª) anche la junior della Valgandino Katia Moro (Pila Bike): tricolore a Francesca Baroni (Melavì). Al tirare delle somme, le donne bergamasche si sono assicurate l’oro di Lucia Bramati e di Chiara Teocchi e l’argento di Silvia Persico, il tutto in sintonia con le aspettative della vigilia. In campo maschile, senza nessun risultato di rilievo dei bergamaschi (da ricordare solo il 7° posto dell’esordiente Eros Cancedda), sono emersi Gioele Bertolini, categoria élite (sfortunato Mar- co Aurelio Fontana coinvolto in una caduta nella fase decisiva), nelle categorie under 23 e juniores le maglie tricolori sono finite sulle spalle di Jakob Dorigoni (Selle Italia), leader su Smarzaro e Colledan, e di Filippo Fontana (Trentino Cross) che nel finale ha staccato Marchetti e Taffarel). I campioni italiani DONNE Esordienti 1° anno: Martina Recalcati (Lissone); 2° anno: LUCIA BRAMATI (Team Bramati). Allieve 1° anno: Nicole Pesse (Fiorin); 2° anno: Alessandra Grillo (Fiorin). Junior: Francesca Baroni (Melavì). Under 23: CHIARA TEOCCHI (BianchiCountervail). Élite: Eva Lechner (Centro Sportivo Esercito) UOMINI Esordienti 1° anno: Eugenio Giovanni Costalla (Cadrezzate); 2° anno: Bryan Olivo (Trentino). Allievi 1° anno: Davide De Pretto (Piovene); 2° anno: Alessandro Verre (Viggiano). Juniores: Filippo Fontana (Trentino Cross). Under 23: Jakob Dorigoni (Selle ItaliaGuerciotti). Élite: Gioele Bertolini (Centro Sportivo Esercito). ©RIPRODUZIONE RISERVATA SCI NORDICO, TOUR DE SKI L’arrivo vittorioso di Chiara Teocchi a Silvelle FOTO MICHELE MONDINI Ciclismo su pista Fantoni domina a Montichiari Colpack, Trevigliese e Valcar Pbm, hanno inaugurato bene al velodromo di Montichiari il 2017 del tondino. Grazie a Matteo Fantoni, 18enne di Osio Sotto, la Trevigliese si è fatta valere tra gli juniores: Matteo ha vinto la specialità tempo race, si è ripetuto nella corsa a punti, colto il 6° posto nell’eliminazione (vinta dal compagno Daniele Donesana), per cui la somma dei punteggi gli è valsa la classifica finale dell’omnium. Il Team Colpack ha primeggiato con Andrea Toniatti (1°) e Stefano Baffi (2°) nel tempo race che ha visto 3° Matteo Grassi La PanDakar non molla mai Verzeletti è ancora al volante La Dakar delle auto La vettura dell’Orobica Raid guidata dal telgatese finora si è disimpegnata bene, mettendosi alle spalle 7 rivali BuonenotiziedallaPanda dopo la prima settimana della Dakar: la vettura dell’Orobica Raid guidata dal 59enne telgatese Giulio Verzeletti è ancora in gara e in classifica precede 7 rivali. Al momento la PanDakar occupa il 56° posto, con un ritardo di 32 ore, 50 minuti e 23 secondi dalla Peugeot di Stephane Peterhansel. Possono sembrare tanti, ma ricordiamo che malgrado il motore 1.900 sedici valvole parliamo sempre di una Panda. Peraltro, già 15 auto più imponenti e teoricamente più resistenti della Panda hanno dovuto alzare bandiera bianca. Verzeletti è partito con cautela, completando la prima speciale di 39 km al 72° posto con un tempo di 44 minuti e 45 secondi: «Abbiamocercatodinonprenderetroppi rischi. C’erano dei canali molto profondi». Il giorno dopo si è iniziato a fare sul serio, con 274 km di speciale chiusi dalla PanDakar in 4 ore 25 minuti e 12 secondi al 63° posto, complice un problema allo sterzo. La terza giornata, invece, la sfortuna si è abbattuta sui colori bergamaschi: «Dopo pochi km in una grossa buca, invisibile per il fesh-fesh (temibile sabbia del deserto finissima, appiccicosa e molto volatile, ndr), abbiamo distrutto il mozzo ruota. Poi abbiamo rotto un braccetto dello sterzo e la coppa dell’olio, ma i ragazzi dell’assistenza sono stati bravi». La Panda ha completato gli 803 km in 18 ore 4 minuti e 28 secondi, arrivando al bivacco il mattino dopo e rimediando 4 ore di penalità. Nella quarta e quinta tappa si è difesa e pur essendo in gara non sono stati comunicati i suoi tempi di giornata. Giovanni Cortinovis La PanDakar di Orobica Raid Agazzi a tutto gas, è il secondo azzurro La Dakar delle moto Il bergamasco si è presentato al giorno di riposo al 46° posto in classifica su 111 motociclisti rimasti ancora in gara Aveva promesso che avrebbe fatto tesoro dell’esperienza del 2016, quando si dovette ritirare dopo una brutta caduta alla seconda tappa, e Simone Agazzi sta mantenendo la parola. Alla sua seconda partecipazione alla Dakar, il massacrante rally raid in Sudamerica, sta procedendo molto bene, e alla giornata di riposo, ieri a La Paz, in Bolivia (la capitale gsguFFgCb/c+LA2pTAzvmcpZxh++EfxeEJhZFCsCGDw= più alta del mondo, a quota 3.650 metri), il pilota bergamasco si è presentato in 46ª posizione nella classifica generale moto. Si tratta di un primo bilancio più che positivo per il concessionario e team manager: su 146 «riders» partiti ne sono rimasti in gara 111, e tra gli italiani ha finora fatto meglio solo il due volte campione mondiale Baja Alessandro Ruoso, di Pordenone, che è 33° (a seguire Manca è 52°, Lucchese 64° e Metelli 72°). Non è andata altrettanto bene agli altri due azzurri partiti con le maggiori ambizioni, il bresciano Alessandro Botturi e il comasco Jacopo Cerutti, costretti a dare (Palazzago), ha raddoppiato con Nicolò Bonifazio nell’eliminazione, mentre nella decisiva corsa a punti Daniele Cazzola (Copollini) ha resistito agli attacchi di Baffi-Negrente aggiudicandosi l’omnium. In evidenza anche Nicolò Brescianini, orobico della Cipollini, che ha colto un 3° e 4° posto. Tra le donne, l’iridata Elisa Balsamo ha lasciato l’impronta vincente su tempo race, corsa a punti e di riflesso sull’omnium. L’eliminazione vinta da Martina Alzini ha visto in 2ª e 3ª posizione le orobiche Martina Fidanza e Chiara Consonni. (R. F.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA forfait dopo altrettante cadute. In tema di teste di serie è al comando della corsa delle due ruote il pilota ufficiale della Ktm, Sam Sunderland, britannico, che precede il cileno Pablo Quintanilla (Husqvarna), il francese Adrien Van Beveren (Yamaha), lo spagnolo Gerard Farres e l’autriaco Matthias Walkner, ambedue su Ktm. Agazzi, 40 anni, è in sella alla Honda Crf 450 con la quale l’anno passato Kevin Benavides chiuse la Dakar al quarto posto, è seguito dal Mec Team e nelle prime 5 tappe (la 6ª annullata causa nubifragio) ha ottenuto le seguenti posizioni: 100°, 74°, 51°, 50° e 37°. Oggi la 7ª tappa, da La Paz a Uyuni, di 622 km (322 prova speciale). Danilo Sechi Simone Agazzi corre la Dakar 2017 su Honda 450 con il numero 68 ©RIPRODUZIONE RISERVATA USTIUGOV EXTRATERRESTRE Nessuno batte Sergey Ustiugov, padrone assoluto del Tour de Ski e triofatore sul traguardo del Cermis. Il russo ha combattuto con tutta la propria forza, mantenendo quasi inalterato il vantaggio sul più diretto rivale, il norvegese Martin Sundby, secondo a 1’02”9. Terzo lo svizzero Dario Cologna che regola nel finale un rimontante Maurice Magnificat - miglior tempo di giornata in un duello fino all’ultima curva. Buona la gara di Francesco De Fabiani, partito dal decimo posto che ha un po’ ceduto sulla terribile salita finale chiudendo al 14° posto finale. WENG, RIMONTA VINCENTE Non sono bastate le quattro tappe vinte in questo Tour de Ski alla svedese Stina Nilsson per aggiudicarsi il trofeo finale. Una Heidi Weng in grande forma ha preso d’assalto nell’ultima, tremenda tappa tappa del Tour, superando la svedese e staccandola nettamente prima di andare a vincere la Final Climb in Val di Fiemme e il Tour. La Nilsson, ieri 18° tempo, è stata superata anche dalla finlandese Krista Parmakoski, ma ha conservato una meritata terza piazza. Le italiane chiudono in crescendo: la migliore nella classifica finale è Ilaria Debertolis, 19ª (13° tempo di giornata). TENNIS DJOKOVIC BATTE MURRAY Sfida continua e gran spettacolo tra Murray e Djokovic. Il duello fra i due più grandi tennisti del momento ha vissuto una pagina epica a Doha, torneo Atp 250 dotato di un montepremi di 1.221.320 dollari. Ha vinto il serbo battendo, al termine di una finale intensa e a tratti spettacolare, lo scozzese che a fine novembre è salito in vetta alla classifica mondiale, scalzando proprio Djokovic. La gara si è conclusa con il punteggio finale di 6-3 5-7 6-4, dopo due ore e 54 minuti di battaglia. BASKET NBA BELINELLI E GALLINARI KO Serata avara di gioie per gli azzurri della Nba. Seconda sconfitta di fila per Charlotte, piegata 102-85 da San Antonio, e prestazione sottotono dell’ex Marco Belinelli: solo 5 punti con 2/10 dal campo, 4 rimbalzi e due assist. Sono invece cinque i ko consecutivi di Denver, battuta 121-106 a Oklahoma City. Danilo Gallinari chiude con 15 punti e 7 rimbalzi ma con pessime percentuali (5/14 da due, 0/4 da tre, 5/5 ai liberi). Fra i Thunder 17ª tripla doppia per Russell Westbrook con 32 punti, 17 rimbalzi e 11 assist. BASKET SERIE B COMARK ALLE FINALI DI COPPA L’inattesa sconfitta (78-74; 22-19 al 10’; 47-34 al 20’; 65-45 al 27’; 65-56 al 30’; 72-64 al 35’) incassata dalla rivale Cento nel derby esterno con lo Scandiano consente alla Comark Bergamo di chiudere al secondo posto l’andata del girone B della serie B maschile, cio in virtù del successo esterno (57-72) ottenuto con Piacenza, giunto a pari punti, guadagnando l’accesso alla fase finale di Coppa di Lega. Alle Final eight, in programma a Casalecchio di Reno e Ozzano Emilia dal 3 al 5 marzo, si sono qualificate Omegna e Moncalieri per il girone A, Orzinuovi e Comark per il B, Valmontone e Napoli per il C, Montegranaro e Bisceglie per il D. (Ger. Fo.) BASKET, SERIE D OK SHAPUR E MABO Nei posticipi domenicali dell’ultimo turno d’andata della serie D maschile-girone B la capolista Shapur Treviglio (16/34 da due; 6/13 da tre; 24/47 ai tiri liberi; Gabriele Stucchi 18 con 6/9 e 9 rimbalzi; Macchi 14 con 4/11; Codevilla 10 con 3/5; Badoni 8 con 3/4 e 8 rimbalzi; Erba 6; Grioni 5; Galimberti 3; Bergamini, Piccioli, Pirrone, Ronchi e Taormina 2) si è assicurata (61-74; 0-16 al 5’; 18-28 al 10’; 32-40 al 20’; 49-53 al 30’) il temuto match esterno col Rovagnate. Ottavo successo consecutivo per la compagine allenata da Luca Gamba, sola al comando e a +4 sulla coppia Cral Tenaris Dalmine-Mabo Bottanuco. Il team dell’Isola (Andrea Seratoni 20, Pietro Seratoni 12, Marchesi 9, Facchinetti 8, Buschi 7, Pisoni 5, Spinelli 2), sei vittorie di fila, dieci nelle ultime 11 uscite, si è imposto 63-56 (20-18 al 10’; 34-30 al 20’; 49-45 al 30’) nel confronto casalingo con la coriacea Civatese.