eCommerce niente crisi - La Gazzetta dell`Economia

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eCommerce niente crisi - La Gazzetta dell`Economia
21/13
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ANNO XVIII
8-14 giugno 2013
Sistemi economici e sociali della Puglia
e 1,00 - Settimanale di informazione economica - www.gazeco.it - Spedizione in abb. postale 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari
A GENZANO DI LUCANIA VINCE IL FASCINO DEL CASTELLO MISTERIOSO - STAGNANI A PAG. 19
TREND n ULTIMO INTERVENTO DI DANILO ZATTA
Nel mondo digitale
cambia la relazione
ser vizio
a pag. 8
PER IL 2013 PREVISTO UN FATTURATO DA 11 MLD. DAL MOBILE UN INCREMENTO DEL VOLUME DI AFFARI DEL 160%
Traversa
alle pagg. 2 e 3
eCommerce niente crisi
TURISMO - Efficace sistema per risparmiare
Per le case-vacanza
un primato pugliese
AFFARI IN CRESCITA
Le crociere
con il vento
in poppa
BRUXELLES - Corto raggio per decongestionare
Per i porti europei
distribuire l'intermodalità
a pag. 15
COLLEGAMENTI AEREI
Ora Puglia
e Serbia
più vicine
Schirone a pag. 7
Leuzzi alle pagg. 10 e 11
a pag. 6
8 giugno 2013
IL RAPPORTO
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Forum di Milano: per Showroomprive.it
Premio Assoluto Netcomm e-Commerce Award
L'e-Commerce Forum, svoltosi a Milano e a cui hanno partecipato oltre 3.000 persone, 20% in più
della precedente edizione, si è aperto con un prologo d’eccezione: la premiazione dei casi di
eccellenza italiani. A vincere su tutti Showroomprive.it, che si è aggiudicato il “Premio Assoluto
Netcomm e-Commerce Award 2013” perché “si è distinto grazie alla completezza del sito, alla
capacità di garantire un’esperienza d’acquisto multicanale per il cliente, ai molteplici servizi offerti
e agli incredibili risultati raggiunti”. (f.t.)
LA RICERCA n UN “SALTO” SIGNIFICATIVO RISPETTO AD APRILE DEL 2012
Per l’eCommerce +50%
Dal mobile un incremento del 160%
Indagine su un panel di 61mila
utenti, sulle loro abitudini. Solo il 34%
degli italiani che navigano online decidono di acquistare, contro il 90% di
UK, l’87% in Germania, il 79% in
Francia e uno su due in Spagna
n
n FABIO TRAVERSA
L'
eCommerce nel nostro
Paese continua a crescere con un trend positivo di incremento a doppia cifra
dal 2010. Salgono del 50% rispetto all’aprile del 2012 gli
utenti attivi online, con un picco
di quasi 14 milioni di eShopper
nel periodo natalizio. La grande
propensione all’uso degli smartphone fa crescere del 160% il
valore del Mobile Commerce,
raggiungendo la quota di 427
milioni di euro.
Questi sono solo alcuni dei dati
salienti presentati nel corso
dell’ottava edizione del Netcomm
eCommerce
Forum
2013.
Nell’indagine svolta su un
panel di 61mila utenti sulle abitudini degli utenti Internet italiani
nell’acquisto online, parte integrante dello European Digital
Behaviour Study 2013, si sono
analizzati i comportamenti digitali della popolazione di cinque
Paesi europei: Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e
Spagna. Solo il 34% degli italiani
che navigano online decidono di
acquistare, contro il 90% di UK,
l’87% in Germania, il 79% in
Francia e uno su due in
Spagna.
Da una parte è sicuramente
sintomo di una forte potenzialità
di crescita ancora tutta da esprimere rispetto agli altri Paesi oggetto dell’indagine: l’indagine rivela, infatti, anche che l’8% di
chi non ha ancora acquistato
online pensa di effettuare il
primo acquisto nei prossimi 12
mesi. A questi utenti si aggiunge
un ulteriore 50% di utenti disposti a comprare online, anche
se non sanno ancora esattamente quando. Di più, va confermandosi un circolo virtuoso per
cui chi già acquistava, non solo
in Italia ma in tutti i Paesi oggetto dell’indagine, nell’ultimo
anno lo ha fatto più spesso e
con maggiore varietà. A ciò si
aggiungono, anche se in forma
più contenuta, le diffidenze nei
confronti dei pagamenti online,
come testimonia anche la caratteristica tutta italiana di preferire
il pagamento tramite carta di
credito prepagata (lo dichiara il
48% degli utenti intervistati). Il
dato sembra suggerire che chi
aveva timori sulla sicurezza li ha
risolti utilizzando le prepagate,
dove carica importi limitati senza
temere danni al proprio conto
corrente. In tutti gli altri Paesi
coinvolti dall’indagine la modalità di pagamento preferita è Paypal: lo dichiara il 68% degli inglesi, il 55% dei francesi, fino ad
arrivare al 43% degli italiani. In
Germania il 48% degli utenti dichiara di preferire il bonifico bancario. In caso di esperienza negativa che cosa si aspettano gli
acquirenti online? Gli italiani
mettono al primo posto il ritiro e
la sostituzione dell’articolo difettoso senza costi aggiuntivi, i tedeschi, invece, puntano sull’efficienza delle procedure per il recesso mentre gli spagnoli manifestano una tipica esigenza di
caring, che si traduce nella richiesta, fatta da più della metà
degli intervistati, di un customer
care sempre disponibile.
IL “WORD-OF-MOUTH”
Passaparola
fondamentale
leva
di marketing
Le opinioni dei clienti
contano. Soprattutto nel
commercio elettronico,
in cui le comunicazioni
informali tra consumatori su prodotti, servizi e
marche - che vanno
sotto il nome di passaparola, o word-of-mouth
(WOM) - rappresentano
oggi il più potente strumento di comunicazione
di marketing.
Basti pensare che ogni
giorno negli Stati Uniti si
stimano in media 3,4 miliardi di conversazioni su
prodotti e marche e che
per il 70% degli individui
il WOM rappresenta il
fattore di influenza più
importante nelle proprie
decisioni di acquisto e
consumo. (f.t.)
L’OPINIONE n PER ROBERTO LISCIA
“Comparto
più forte
della crisi”
Secondo Roberto Liscia, presidente di Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, "tutti i segnali e gli
indicatori che definiscono l’eCommerce in numeri descrivono un settore in salute e crescita. Nessun comparto economico in questa fase di crisi profonda è stato in grado di
correre con tale entusiasmo, anche e soprattutto grazie ad
una crescita molto importante dei consumatori".
"Le stime che mensilmente rileviamo come Netcomm insieme a Human Highway - aggiunge - parlano di circa 14 milioni di individui che hanno acquistato online nei mesi
scorsi. Stiamo parlando di popolazione di utenti cresciuta
del 50% nel giro di 12 mesi! Persone che hanno finalmente
rotto gli indugi, anche per effetto della crisi, e dal mero utilizzo di Internet per avere informazioni sono passati agli atti
di acquisto. Ma abbiamo ancora grandi margini e potenzialità".
"Anche in Europa, con Ecommerce Europe, l’Associazione
europea di cui Netcomm fa parte come socio fondatore, i
segnali che osserviamo sono ugualmente di segno positivo,
con un incremento annuale delle vendite nell’ordine del
22% per il 2012. Parliamo di un fatturato complessivo di
oltre 305 miliardi di euro, che pone l’Europa come il primo
mercato mondiale, davanti agli Usa, che sono a quota 280
miliardi di euro, seguiti da Asia-Pacifico con 216 miliardi di
euro. Un trend positivo destinato a continuare, visto che
anche le previsioni per i prossimi 5 anni stimano una crescita a doppia cifra per l’area euro. E anche le previsioni sul
2013 elaborate col Politecnico di Milano confermano una
crescita del 17%, per un fatturato stimato intorno ai 11,2
miliardi di euro", conclude. (f.t.)
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Utilizzare lo smartphone è una tendenza sempre più diffusa anche tra gli e-shopper italiani e il mobile
si conferma non solo uno strumento ideale per acquistare online, ma anche come supporto nei negozi
fisici per approfondire le informazioni sul prodotto o confrontare prezzi e offerte. E’ il fenomeno dello
showrooming che sta prendendo sempre più piede anche in Italia: il cliente entra in un negozio, guarda
i modelli che gli interessano e poi verifica il prezzo online. Questo quanto emerge da un’indagine
condotta tra i propri utenti da SaldiPrivati ed ePRICE, i due portali e-Commerce di Banzai. (f.t.)
IL RAPPORTO
Mobile: strumento ideale
anche come supporto nei negozi fisici
NETCOMM n IN ARRIVO IL “SIGILLO” PER SICUREZZA E AFFIDABILITÀ
In Italia
abitudine
per 14 mln
di utenti
S
ono poco meno di 14 milioni gli eShopper che
scelgono l’online per fare i
propri acquisti. Nei loro riguardi
Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, ha
promosso la realizzazione del “Sigillo”, con l’obiettivo di mettere a
punto dei meccanismi di fiducia
per chi compra pressi i siti di commercio elettronico.
"Si tratta di uno strumento spiega Roberto Liscia - che gli
utenti potranno trovare sui siti che
lo esporranno e che sarà per loro
un prezioso indicatore della serietà del sito in questione, in termini di sicurezza, trasparenza,
chiarezza e affidabilità. Il lavoro
che nell’ambito del Consorzio ho
coordinato in questi mesi ci ha
portati riformulare e rinnovare
completamente il Sigillo. E il mio
ringraziamento sincero va a tutti i
partner che, ciascuno per la sua
parte, ne hanno reso possibile la
realizzazione. Dal team di avvocati
di CBM&Partners Studio Legale,
all’attività di valutazione di credit
scoring messa a disposizione da
Cribis D&B, infine alla piattaforma
di User Generated Content realizzata in collaborazione con Zoorate”.
Possono esporre il “Sigillo Netcomm” e l’evoluzione “Sigillo
Gold” solo le aziende che, dopo
opportuna valutazione del Consiglio di Amministrazione Netcomm, sono entrate a far parte del
Consorzio. I siti che espongono il
Sigillo Netcomm si impegnano a
dare ai propri clienti un’esperienza
di shopping online eccellente e ad
offrire i migliori standard di sicurezza e trasparenza. (f.t.)
“Gli utenti al primo posto”
Matteo Hertel, CEO di Zoorate, dichiara: "Il passaparola
rappresenta lo strumento più forte di espressione della
voce dei consumatori nei confronti di brand e prodotti e un
importante canale di affermazione della reputazione di
un'impresa. Siamo certi che con il mercato digitale e con l'eCommerce che ne catalizzano la diffusione acquisirà definitivamente un ruolo di primo piano nel marketing moderno”.
TENDENZE / MOLTO BENE ABBIGLIAMENTO, INFORMATICA ED ELETTRONICA DI CONSUMO
Fatturato previsto per il 2013: 11,2 miliardi
“Secondo le nostre prime
stime la crescita del commercio elettronico italiano per
il 2013 sarà intorno al 17%, un
valore di poco inferiore a
quello dello scorso anno, per
un fatturato previsto di circa
11,2 miliardi di euro - dichiara
Riccardo Mangiaracina, responsabile della Ricerca dell'Osservatorio B2c NetcommPolitecnico di Milano - La crescita è trainata dalle vendite
di prodotti, che, grazie all'an-
damento molto positivo soprattutto di abbigliamento e
informatica ed elettronica di
consumo peseranno nel 2013
quasi il 40% del totale vendite.
Nel 2013 aumenterà ulteriormente la qualità e quantità
dell'offerta online, grazie sia ai
nuovi ingressi (soprattutto nei
comparti dell'abbigliamento e
dell'arredamento)
che
all’estensione della gamma
da parte di alcuni player
dell’eCommerce". (f.t.)
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CRISI
“Vi spiego perché le banche italiane
non aiutane le imprese”: parola di superbancario
“Le banche italiane non aiutano le imprese”, dice Marco Muscettola (nella foto), 37 anni, bancario
di Vieste che lo scorso 25 gennaio a Valencia si è aggiudicato il “Best paper award” in simposio
internazionale organizzato dall'università valenciana. Il suo saggio (“The probability of default and
the probability of excellence”) è una pietra tombale sul sistema creditizio nazionale. “Negli altri
Paesi - dice - le banche sono orientate verso l’adozione di soluzioni positive per l’impresa, i modelli
di rating anglosassoni sono molto più spinti verso una pianificazione degli obiettivi”.
INIZIATIVE 1 n PER BATTERE LA CRISI UN CONSORZIO TRA 4 AZIENDE. ESEMPIO DA SEGUIRE
Un progetto pilota in Capitanata
contratto di rete agroalimentare
n In alto, accanto al titolo, il tavolo dell’accordo fra le aziende
che hanno dato vita al primo contratto di rete. Da sinistra l’interno di un’azienda dell’agroindustria; un filare di viti; una cava
di marmo della zona di Apricena. In basso la sede di Confindustria Foggia
n MASSIMO LEVANTACI
L’
unione fa la forza, mettiamola così.
Oggi che la logica dei distretti
sembra superata e che i consorzi
fanno fatica ad affermarsi, specie nelle regioni del Sud, la necessità di far quadrato
nasce soprattutto dal bisogno di risparmiare sui costi di produzione e spedizione
delle merci. Se un tempo mettersi in filiera
rispondeva soprattutto a un’esigenza di
maggiore riconoscibilità sui mercati,
adesso che c’è la crisi andare da soli significa molto spesso andare allo sbaraglio
anche perché certi costi le aziende non se
li possono più permettere e regge la crisi
solo chi ha le spalle grosse e una tradizione consolidata nell’export.
Non è il caso delle prime imprese a consociarsi in Capitanata, tutte di statura piccolomedia. Significativo però che il primo contratto di rete dell’agroalimentare pugliese
sia stato costituito in Capitanata. Nella provincia del pomodoro da industria e degli ortaggi confezionati e venduti in quarta
gamma, il primo contratto di rete mette insieme quattro aziende: Tenuta Fujanera
(vini), Masiello food (sottoli e conserve),
Edo (prodotti da forno) e Red hot azienda di
comunicazione che si occupa anche di allestimenti di stand. D’ora in avanti queste
quattro aziende si organizzeranno in filiera,
parteciperanno a iniziative di marketing
condividendo i costi fissi, potranno anche
beneficiare di agevolazioni fiscali dal momento che la logica dei contratti di rete permette di spalmare anche le spese amministrative. Non a caso è l’agroalimentare il
primo settore a rispondere a questa esigenza perché il mercato del “food” tira a livello internazionale e queste prime quattro
aziende detengono già quote di mercato
all’estero.
Ma un contratto di rete analogo potrebbe
essere costituito tra le aziende del bacino
marmifero di Apricena, altro segmento dove
è forte l’export e le aziende potrebbero trovare conveniente svolgere spedizioni co-
CONFINDUSTRA / PARLA TERESA SASSANO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE PICCOLA INDUSTRIA
“Un anno per vincere la diffidenza delle imprese”
“Il contratto di rete, a differenza del consorzio
d’imprese classico, non ha personalità giuridica e si configura come una forma di partecipazione aziendale molto più sostenibile. I nostri vincoli - spiega Teresa Sassano (nella
foto), presidente dell’associazione Piccola industria di Confindustria - sono di altro tipo: gli
imprenditori sono tenuti a partecipare alle riunioni periodiche, le imprese non possono es-
sere in competizione tra loro e nello stesso
contratto non possono esserci due imprese
che commercializzano lo stesso prodotto”. Il
varo del primo contratto è stato faticoso,
questo sull’agroalimentare ha avuto quasi un
anno di gestazione: “Le imprese erano diffidenti - conferma - ora si stanno accorgendo
che entrare in questi contratti conviene, abbiamo altre tre nuove richieste”. (m.lev.)
muni in giro per le fiere del mondo. E si ragiona sulla logica del contratto di rete anche
tra le aziende del turismo.
Fulcro dell’operazione è Confindustria
Foggia che lavora da un anno a questo genere di intese attraverso l’organizzazione
della Piccola industria (vedi intervista in
basso alla presidente Teresa Sassano).
L’obiettivo di queste imprese obbligate a
coalizzarsi per far quadrare i bilanci è conquistare quote di mercato all’estero, un po’
perché si guadagna meglio, ma anche
perché solo in questo modo di può riuscire a
sopperire ai limiti del mercato interno in
piena recessione e dai tempi di ripresa che
sembrano allungarsi a dismisura.
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Anche in Capitanata per l’artigianato
2013 anno nero: chiuse 754 imprese
CRISI
Crollo dell’artigianato in Capitanata secondo i dati forniti dal centro studi di Confartigianato: nel
2013 hanno chiuso 754 imprese pari ad un tasso negativo del 6,8. Aumentano del 35,6 per
cento le aziende dell’agricoltura e della pesca (da 73 a 99), perdono quota invece le costruzioni (10,6 per cento con una perdita di 415 unità) e le attività manifatturiere (-9,8 per cento con un
calo di 252 attività). In Puglia le cessazioni (2.504) hanno superato le iscrizioni (1.260), con un
saldo negativo di 1.244 unità (-1,6 per cento).
INIZIATIVE 2 n IL MARCHIO PRESENTATO A MEDISTONE EXPO
Da Apricena è partita
la corsa del marmo:
ora c’è “Madrepietra”
I
l marmo, come l’agroalimentare, è il secondo locomotore dell’imprenditoria dauna e dell’export
pugliese. La pietra di Apricena anche nel 2012
ha confermato i trend di crescita con un aumento delle esportazioni del 40% della
pietra grezza e del 26% del mercato
complessivo relativo alla produzione estrattiva del bacino dauno.
Sono questi i dati emersi in occasione di “Medistone expo”, il
salone organizzato a maggio
dalla fiera del Levante e che ha
visto protagonista il bacino
estrattivo foggiano.
La delegazione foggiana ha
catturato l’attenzione dei visitatori
e grazie alla massiccia presenza istituzionale e al connubio fra la Camera
di commercio di Foggia e il Comune di
Apricena a testimonianza del primato della
pietra di Capitanata e di Apricena in particolare sul
mercato mondiale.
“E’ stata una grande vetrina - ha detto il sindaco di
Apricena, Antonio Potenza - nella quale abbiamo
presentato il nostro marchio "Madrepietra" e ottenuto grandi attestati di stima dalla Regione Puglia, a
testimonianza che Apricena ha iniziato a
recuperare quel terreno perso negli
anni nel settore lapideo. Un risultato possibile solo attraverso la
condivisione di intenti e di
obiettivi”.
Il settore marmifero coinvolge 78 aziende nel bacino
di Apricena, Lesina e
Poggio Imperiale e riscuote
un crescente impiego nelle
costruzioni edili come testimoniato proprio dalla Camera
di commercio che ha realizzato
la sua nuova sede della “cittadella
dell’economia” interamente in pietra
di Apricena. (m.lev.)
(Nella foto l’attività in un cava di marmo in provincia di Foggia. A destra un “cavamonti” al lavoro
sempre nel Foggiano).
CONFAPI / WORKSHOP PER RECLUTARE INVESTITORI PER L’ORIENTE
Italia inconcludente, e c’è chi va Cina
I giovani imprenditori
ora puntano sul turismo
I giovani imprenditori in Capitanata hanno
aperto un coordinamento e annunciano l’organizzazione di iniziative a beneficio della visibilità del territorio. “Punteremo sulla promozione turistica - ha detto il prsidente Filippo
Schiavone (a capo di Anga Confagricoltura) pensiamo di organizzare una tre giorni in bicicletta, dal Gargano al Subappennino: inviteremo i turisti a conoscere meglio la nostra provincia, vogliamo farlo a settembre”. (m.lev.)
“Le imprese italiane non ne possono più di tanta burocrazia e inconcludenza, se possono
scappano. Anche in Cina”. Così Carmine Cesareo, direttore della Confapi Foggia, che ha organizzato con Confimprese Nordovest un workshop a Roma e Torino per recluta re imprese
che vogliono investire in Cina. Confapi ha avviato il reclutamento anche in Puglia: “Le imprese non si fidano della Cina - dice Cesareo - ma molte cose lì sono cambiate”. (m.lev.)
MANCA DA DUE ANNI
Ma i cavamonti
chiedono
il contratto
Ma se il marmo di Apricena fa affari e riscuote consensi in tutto il
mondo, i cavamonti non se la passano poi tanto bene. Il contratto
non viene rinnovato da due anni e i
lavoratori sono stati costretti a
proclamare uno sciopero per sollecitare l’attenzione delle imprese. I sindacati di Cgil, Cisl e Uil
che hanno indetto la manifestazione hanno chiesto un “indirizzo
etico per il nuovo contratto dei lavoratori lapidei”.
“Il rinnovo dovrà contenere un indirizzo etico e sostenibile del comparto investimenti sulla qualità,
l’innovazione, lo sviluppo tecnologico, la sicurezza”, sottolineano i
segretari delle tre organizzazioni di
categoria Scarpiello, Falcone e Tarantella. “Proposte - aggiungono che vanno nella direzione di sostenere sempre più la capacità di
competizione sui mercati internazionali del settore e di accrescere
il valore aggiunto delle produzioni,
sfruttando le logiche di sistema su
cui spinge il Distretto produttivo
varato dalla Regione Puglia”.
I sindacati avanzano proposte
orientate a un “rafforzamento
complessivo del settore, attraverso logiche di filiera e la valorizzazione della professionalità e
della qualità del lavoro delle maestranze, unanimemente riconosciute”. E sottolineano come la
vertenza si sviluppi “mentre il settore registra risultati più che positivi
soprattutto
sul
fronte
dell’export e con il traino del marchio ufficiale del bacino marmifero
di Apricena, “Madrepietra”, presentato alla fiera specializzata di
Bari, dove erano presenti 22
aziende della nostra provincia”
. (m.lev.)
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EUROPA
Un progetto che riguarda 319 scali europei
in Italia 39 città tra cui Bari, Brindisi e Taranto
L’Europa conta in tutto 1.200 porti marittimi. La proposta della Commissione
Europea riguarda 319 porti europei principali, che insieme possono creare una
vera e propria rete portuale internazionale in grado di sostenere il mercato
interno. Questi 319 porti figurano già in via prioritaria nelle proposte TEN-T (rete
trans-europea di trasporto) della Commissione: 83 nella rete centrale, 236 nella
rete globale. In Italia, i porti considerati principali sono ben 39. (a.s.)
RIEQUILIBRIO n INTERESSATA LA PUGLIA
Per i porti Ue
l'approdo è
il corto raggio
LA PROPOSTA / SARÀ CENTRALE IL RUOLO DELLE AUTORITÀ PORTUALI
Finanziamenti per l'intermodalità
n Lo scalo di Taranto è il 16° porto europeo per tonnellate movimentate
n ALESSANDRO SCHIRONE
L
a Commissione Europea ha
lanciato una nuova iniziativa
per migliorare le operazioni
portuali e i collegamenti per il trasporto successivo in 319 porti marittimi lungo le coste europee, tra
cui quelli pugliesi di Bari, Brindisi e
Taranto. Le linee guida e le modifiche legislative proposte aiuteranno gli operatori portuali ad ammodernare servizi e infrastrutture
fornendo loro anche maggiore autonomia finanziaria. Il 74% delle
merci arriva o parte dall’Europa via
mare e un quinto di queste transita
per soli tre porti: Rotterdam, Amburgo e Anversa. Questo squilibrio
tra le prestazioni portuali comporta
una congestione, con costi supplementari per caricatori, operatori di trasporto e consumatori. Le
nuove proposte consentirebbero
di risparmiare fino a 10 miliardi di
euro entro il 2030 e contribuirebbero a sviluppare nuovi collegamenti marittimi a corto raggio.
“I porti marittimi - ha spiegato
Siim Kallas, vicepresidente della
Commissione e commissario per
la mobilità e i trasporti - sono punti
d’accesso vitali, che collegano i
nostri corridoi di trasporto al resto
del mondo. Possediamo alcune
delle migliori infrastrutture portuali
del mondo; occorre preservarle,
ma siamo di fronte a forti difficoltà
in termini di congestione, aumento del traffico e investimenti.
Dobbiamo far sì che anche altri
porti dispongano di infrastrutture
dello stesso livello: con le proposte
di oggi i servizi portuali d’Europa
entreranno finalmente nel XXI secolo, attirando investimenti e
creando occupazione proprio dove
è più necessario”.
I finanziamenti dell’Unione Europea nel
quadro del “Meccanismo per collegare
l’Europa” saranno orientati maggiormente sui progetti portuali individuati
nei cosiddetti piani relativi ai corridoi
TEN-T a finanziamento prioritario e sui
collegamenti tra porti e ferrovie, vie navigabili e strade. Verrà incoraggiato un
ruolo attivo delle autorità portuali, ad
esempio fornendo informazioni sui flussi
di traffico. La proposta amplia la facoltà
dei porti di imporre diritti per l’uso
dell’infrastruttura e rafforza la trasparenza sulle modalità di fissazione di tali
diritti e sull’uso dei finanziamenti pubblici. Le autorità portuali infatti sono
I NUMERI / NEI PAESI BASSI I TRAFFICI PESANO PER IL 3% SEL PIL
Via mare il 74% delle merci
I porti sono fondamentali per le
attività europee di trasporto e per
la competitività dell'Europa e dispongono di un potenziale
enorme per la creazione di posti di
lavoro e investimenti: il 74% delle
merci provenienti da paesi terzi
transita da essi. I porti sono importanti anche per gli scambi all'interno dell'UE: dai essi transitano ogni anno il 37% del traffico
merci intra-UE e 385 milioni di
COSTI DI IMPRESA / I TRAFFICI AUMENTERANNO, LA CATENA LOGISTICA VA MIGLIORATA
Il futuro delle aziende passa da qui
I costi e la qualità dei servizi portuali
sono un fattore importante per le imprese europee. I costi portuali possono
rappresentare una componente significativa dei costi complessivi della catena
logistica. La movimentazione delle
merci, i diritti portuali e i servizi nautici
nella posizione migliore per individuare
le esigenze degli utenti e fissare i diritti.
Inoltre, una maggiore trasparenza consentirà di erogare fondi pubblici senza
indebite distorsioni di concorrenza e
contribuirà ad attirare investitori privati.
I porti saranno anche in grado di ridurre i
diritti per le navi più efficienti sotto il
profilo ambientale. Per conseguire gli
obiettivi fissati, la proposta deve essere
approvata dal Parlamento europeo e
dagli Stati membri prima di essere adottata secondo la procedura legislativa ordinaria.
a.s.
portuali possono rappresentare tra il
40% e il 60% dei costi totali della logistica porta a porta per le imprese che
utilizzano il trasporto marittimo a breve
raggio per trasportare merci. I porti europei si trovano però ad affrontare tre
sfide principali. Entro il 2030 si prevede
un aumento del 50% della merce gestita nei porti dell'UE. Tale aumento rappresenta un'opportunità di crescita economica e di creazione di posti di lavoro:
la Commissione ritiene che entro il
2030 se ne potrebbero creare tra i
110mila e i 165mila. (a.s.)
passeggeri. Nel 2011 circa 3,7
miliardi di tonnellate di merci
(oltre 60 000 scali di navi mercantili) sono transitati dai porti
europei. Le merci pesanti rappresentavano il 70% del totale, i container il 18%, il traffico ro-ro il 7%.
In alcuni casi, ad esempio nei
Paesi Bassi, il contributo totale
delle attività portuali al PIL può
raggiungere il 3% dell'attività economica complessiva. (a.s.)
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ESTATE
Nella classifica delle 15 località più richieste
3 perle salentine e la stella del Gargano: Vieste
Nella classifica delle quindici località che hanno raccolto il maggior numero di
richieste di prenotazione per l’estate 2013 su Casevacanza.it, spuntano ben
quattro città pugliesi e marittime per eccellenza, di cui ben due saldamente in
testa a questa speciale graduatoria. Si tratta di Gallipoli e Porto Cesareo (Lecce),
entrambe nel Salento, seguite all’ottavo posto da Vieste (Foggia), sul Gargano, e
alla dodicesima posizione da un’altra leccese, Otranto. (a.s.)
TEMPI DURI n LE FAMIGLIE PUNTANO SUL "LOW-COST" PRENOTANDO IN LARGO ANTICIPO
Case-vacanza per risparmiare
la Puglia fra le mete preferite
LE REGIONI LEADER MESE PER MESE
Romagna e Salento
"regine" dell'estate
n Una splendida veduta della muraglia di Otranto: è fra le destinazioni preferite in Puglia
n ALESSANDRO SCHIRONE
S
e cercate una vacanza low cost, cercate in
Italia. È questo il trend che emerge leggendo le prenotazioni per l’estate appena
arrivata. Casevacanza.it (www.casevacanza.it), il
portale di Gruppo Immobiliare.it rivolto agli affitti turistici, ha analizzato le prenotazioni effettuate per il
periodo estivo, scoprendo che chi è interessato ad
una casa vacanza per i prossimi mesi ha già scelto
dove andare, in Salento e Romagna in primis. “Analizzando la domanda di affitti a breve termine per i
mesi di giugno, luglio e agosto - ha dichiarato Francesco Lorenzani, responsabile di Casevacanza.it sono già evidenti le mete scelte da chi ha optato per
questa tipologia di struttura ricettiva, sempre più in
voga tra gli Italiani: si privilegiano le località marittime, facilmente raggiungibili in auto o treno e con
TURISTI PER TUTTI
Località
la "coda"
è lunga
proposte di relax per tutta le età”. Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Liguria: sono queste le
regioni in cui si concentra la domanda di case vacanza. Offerte turistiche differenti per rispondere a
bisogni che cambiano in base al mese in cui si
viaggia. Perché chi va in vacanza a giugno cerca
cose diverse rispetto a chi si sposta a Ferragosto.
Le case vacanza, intanto, piacciono sempre di più.
“Garantendo prezzi più bassi anche del 50% e offrendo una maggiore autonomia rispetto agli hotel ha spiegato Lorenzani - sono ormai entrate nelle
abitudini degli italiani che in tempi di crisi devono risparmiare su tutto. Per questa struttura ricettiva
sembra confermata l’abitudine all’early booking,
vale a dire la prenotazione anticipata di parecchie
settimane: dopo la moda del last minute, la tendenza a organizzarsi per tempo risulta quella dominante”.
Una curiosità. Nei tre mesi
considerati, le trenta località di volta in volta più prenotate non raccolgono
oltre il 35% delle richieste.
Segno - oltremodo positivo
- che larga parte del territorio nazionale è oggetto di
interesse da parte degli
italiani in vacanza. (a.s.)
n La città vecchia di Gallipoli, meta molto richiesta nella regione
Entrando più nel dettaglio, a
giugno è l’Emilia Romagna la Regione che ha ricevuto il maggior
numero di prenotazioni: Riccione
è in assoluto la località più ambita, seguita da Cattolica e Rimini. Porto Cesareo e Gallipoli
(entrambe in provincia di Lecce)
sono rispettivamente seconda e
terza località nella classifica di
questo mese, ma rappresentano
un’eccezione per la Puglia, che
brilla di più ad estate inoltrata.
Bene la Toscana: fra le trenta località con più prenotazioni troviamo San Vincenzo (Livorno),
Follonica e Castiglione della Pescaia (Grosseto), oltre a località
della Versilia come Lido di Camaiore, Viareggio e Marina di Pietrasanta (Lucca).
Tante le prenotazioni per la Liguria: le città più richieste sono
Diano Marina (IM), Loano e Varazze (SV). A luglio, invece, si assiste a una sostanziale parità tra
Puglia ed Emilia Romagna: Gallipoli è la meta più ricercata, superando Riccione che in questo
mese è seconda per numero di
prenotazioni. Bene anche le loca-
lità di Porto Cesareo, Vieste (sul
Gargano) e Otranto (LE). Quarta è
San Teodoro (OT), una delle località più suggestive della Sardegna.
Ancora buoni risultati per Follonica, ma anche cittadine marchigiane come Numana, San Benedetto del Tronto e Senigallia.
Ad agosto, però, non c’è partita:
è il Salento la meta prediletta
dagli italiani e l’analisi di Casevacanza.it lo dimostra: fra le prime
trenta località per volumi di prenotazioni, sette si trovano a Sud
della Puglia. Gallipoli non ha rivali,
raccogliendo, da sola, oltre il 6%
delle richieste di case vacanza arrivate al sito per tutto il mese. Più
di quelle raccolte da Porto Cesareo (seconda) e da San Teodoro
(terza) insieme. Ad agosto si
pensa anche al mare della Sardegna ed ecco che tra le località
con più prenotazioni troviamo
anche Villasimius (CA) e Alghero
(SS), punti fermi del turismo
dell’isola. Bene anche le Marche
(San Benedetto del Tronto in
primis) e la Romagna (Riccione su
tutte).
a.s.
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8 giugno 2013
8 giugno 2013
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WorkinProgress
a cura di Marcella Loporchio
PARI OPPORTUNITÀ / LE POSSIBILITÀ OFFERTE ONLINE PER UN'OCCUPAZIONE CHE "SALVA" LA FAMIGLIA
In Rete le idee per il lavoro delle mamme
E'
SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO
un periodo nero per la violenza sulle donne, ogni
giorno un caso nuovo, tra lo
sconcerto e la meraviglia di chi vorrebbe fare qualcosa affinché questa
tragedia finisca, affinché non comporti
più morte rifiutare qualcuno, mettere
fine ad una storia o anche solo trovare
un lavoro magari più redditizio del proprio partner. Le donne, che da sempre
hanno lottato per i propri diritti; che
per vedere riconosciuta la parità
hanno dovuto introdurre le "pari opportunità"; che sono meno pagate a
parità di livello di un uomo; che devono
combattere, giornalmente, con il
senso di colpa nei confronti della famiglia. Le donne che comunque, se vogliono vanno oltre tutto e ce la fanno.
Parto da qui oggi, dalle storie delle
donne che ho incontrato la settimana scorsa a Taranto nel Centro
per l'impiego, donne/mamme, fuoriuscite dal mercato del lavoro e alle
prese con la gestione della casa,
della cura e dei figli che però vogliono sentirsi ancora utili. La loro
sete, così come di altre di persone, è
di conoscenza, di ricerca di informazioni per le nuove possibilità di lavoro, per mettere a frutto le proprie
attitudini, in cucina così come nel
web. E allora dopo aver parlato, ancora una volta e con rinnovato entusiasmo, del crowfunding, di cui non
mi stancherò mai di elogiare il valore, ho "aperto" loro la mente sull'uso dei Social network come stru-
mento di lavoro, della ricerca del
look perfetto per un colloquio, dei tre
aggettivi chiave per descriverci e non
farci mettere in difficoltà. Ma più di
tutto vincere, le resistenze dei datori
di lavoro nell'assumere una donna
con figli.
Come fare? Con determinazione,
accettando all'inizio ruoli più bassi e
facendosi apprezzare per le soluzioni, le idee e la versatilità, senza
che questo determini o sfoci in servi-
lismo. Ognuno deve essere consapevole che bisogna organizzarsi per
vivere, al meglio delle proprie possibilità, ogni tempo. Quindi sì a lavorare anche oltre le otto ore ma solo
in casi estremi. Altrimenti fate il vostro lavoro al meglio, con dedizione,
passione e diligenza nelle ore previste. Andare oltre non vuol sempre
dire meritare di più. Da un lato il datore di lavoro lo potrà prendere come
un diritto acquisito, dall'altro se non
vi date tempi certi forse non riuscite
ad organizzarvi e questo non è un
merito! Se poi gli orari, i cartellini e la
gerarchia non fanno per voi, ci sono
400mila posti nel web che non riescono ad essere soddisfatti dalla offerta dei candidati.
Non bisogna essere necessariamente, l'ho ripetuto più volte in
questa rubrica, ingegneri, informatici, ma di certo bisogna essere
aperti alle novità, capaci di utilizzare
il pc e saper gestire le notizie. Se volete una mappa, nel vero senso della
parola, nella quale vedere le opportunità delle offerte di lavoro, da tutte
le realtà digitali, anche dall'Italia, andate su: www.mappedinworld.com,
avrete davanti ai vostri occhi una
cartina geografica globale ed interattivita, aggiornata in tempo reale!
Ma continuando a parlare al femminile chi non conosce il sito "zalando"? Bene, oltre alla vendita di
scarpe e abbigliamento, è continuamente alla ricerca di diverse figure
basta
andare
su
zalando.it/Carrer/department e vedere
le posizioni aperte. Siete solo dei
"captatori di notizie sul web", non sapendolo potreste diventare dei digital intelligence manager. Il vostro
compito? Raccogliere le informazioni utili per migliorare il rapporto
con i consumatori e girarle al marketing. Tutto questo allo scopo di... attrarre sempre più persone verso un
determinato prodotto, idea, per aumentare i follower, i seguaci, e far
conquistare posizioni sul mercato.
La crisi sta distruggendo ma sta,
contemporaneamente,
creando
nuove opportunità, principalmente
per chi crede nelle proprie idee e non
si scoraggia, per chi vede le opportunità nell'acquisizione di nuove conoscenze e nell'utilizzare gli strumenti a
disposizione, web ed internet, per
crearsi una reale opportunità di lavoro. Stay tuned!
8 giugno 2013
NUOVE ROTTE
10
Il Paese dove a tavola
la carne non può mancare
Benvenuti in Serbia: l’oasi dei carnivori. Un menù che unisce le antiche arti culinarie
mediterranee, turche e dell'impero austroungarico. Dimenticate per qualche giorno cibi leggeri,
insalate senza l'aggiunta di spezie e salse piccanti. Allora, sotto con il pranzo che si apre con
l’abbondante čorba, la minestra tipica di carne e interiora di vitello e manzo. Da provare anche la
carne di pollo o maiale accompagnata da una salsa di Knedle (simile alla senape). Il tutto viene
accompagnato, dalla prima all’ultima portata, dal tradizionale distillato alcolico di frutta “rakija”.
AIR.NET n NEL MIRINO COOPERAZIONE, COMMERCIO E TURISMO
Puglia e Serbia più vicine
Tre voli Mistral Air per Monstar e Niš
Ogni martedì alle 8.45, da Bari, a tariffe low cost, parte il diretto con Monstar - la capitale non ufficiale dell’Erzegovina - la quarta città del paese, a
15 chilometri di distanza dal sito di
pellegrinaggio di Medjugorje
n
n DANIELE LEUZZI
V
iaggiare comodamente
tra le due coste del mare
Adriatico è più semplice,
grazie al rafforzamento dei collegamenti targati Mistral Air, la
compagnia aerea di proprietà di
Poste Italiane: Bari-Monstar e
Trieste-Monstar, inaugurati dal
luglio 2012, e la nuova TriesteNiš, al via dal 26 aprile scorso. Il
progetto Air.Net, cofinanziato
dal Programma Adriatico di Cooperazione
Transfrontaliera
(Cbc), nella prospettiva di avviare un processo d’adesione
dei paesi Balcanici all’Unione
Europea, mira a stabilire entro il
30 novembre prossimo un potenziamento delle tratte e delle
infrastrutture di trasporto ancora inadeguate o scarsamente
efficienti. La rete della Mistral
Air interessa tre paesi (Italia,
Bosnia-Erzegovina, Serbia) con
sei partner regionali (Aeroporti
di Puglia, Aeroporto Friuli Venezia Giulia, aeroporto di Mostar Ltd, aeroporto di Niš, Regione
Molise,
Comune
dell’Aquila). L’obiettivo generale
del progetto Air.Net, dopo una
prima fase di sostegno economico allo start-up attraverso
l’uso dei Fondi Strutturali, è di
creare contatti permanenti tra le
aree regionali coinvolte, incentivando la cooperazione, gli
scambi commerciali, la promozione turistica. Ogni martedì alle
8.45, dal capoluogo pugliese, a
tariffe low cost, parte il diretto
con Monstar - la capitale non
ufficiale dell’Erzegovina - la
quarta città del paese, a 15 chi-
lometri di distanza dal sito di
pellegrinaggio di Medjugorje. A
bordo del Boeing B737-300 da
148 posti, in soli 55 minuti, si
atterra nella nuova frontiera del
“turismo religioso”, che attrae
milioni di fedeli provenienti da
tutto il mondo. Da Trieste, con
scalo in caso di partenza
dall’hub “Karol Wojtyla” di Bari,
due volte a settimana (andata e
ritorno 98 euro), è possibile raggiungere il secondo aeroporto
civile della Serbia “Costantino il
Grande”, in prossimità (4 chilometri) dalla città di Niš. “Questo
programma - ha dichiarato
Dragan Bugarinović, direttore
dell’aeroporto di Niš - facilita sicuramente i contatti tra le aree
che si affacciano sull’Adriatico.
Il nostro obiettivo è di migliorare
il trasporto di passeggeri e
merci, in modo da favorire gli
scambi economici e la possibilità di conoscere sempre meglio
le differenti identità culturali”.
Nel 1999 l’attività dell’aeroporto si è fermata per i danni
causati dalle operazioni della
Nato, ma nel 2003 è stato inaugurato in seguito alla ricostruzione. Il bacino d’utenza potenziale è di 2 milioni di cittadini.
Copre l’area a sud-est che rappresenta il 40% del territorio a
confine con Bulgaria, Turchia e
Grecia. “Vogliamo favorire un
rapporto stabile - ha detto Ljubivoje Slavković, vice sindaco di
Niš -. E’ fondamentale per guardare al futuro con fiducia, nel
pieno rispetto dei vincoli imposti
dall’Unione Europea. Dobbiamo
accettare e rende possibile ogni
iniziativa”.
OPERA UNICA
La “Torre dei
teschi”
è un monito
dal 1809
La torre dei teschi è
un’opera unica: quattro
lati in pietra, con decine
e decine di teschi incastonati. Erano soldati
serbi, seguaci del condottiero Sindelic, nella
guerra del 1809 contro i
Turchi. Una carneficina,
in cui persero la vita
14mila persone. I cadaveri vennero decapitati,
e le teste imbalsamate e
murate, come monito nei
confronti della popolazione oppressa.
Incute lo stesso "terrore"
delle reliquie dei Martiri
d’Otranto,
conservate
nella cattedrale. (d.l.)
FOCUS n "LA CITTÀ DELLE NINFE"
Tra i “pezzi”
di storia
Costantino I
Niš (dal latino Naissus "città delle ninfe") è il terzo centro
urbano della Serbia con 250mila abitanti, 5 distretti e 68
sobborghi divisi a metà dal fiume Nišava. Un luogo già mitico nella letteratura greca, e terra d’origine dell’imperatore
Costantino I. Punto di scontro tra culti durante la dominazione turca ottomana, poi primo capoluogo a ribellarsi democraticamente alla dittatura del regime jugoslavo di Milosevic. Niš viene considerata storicamente come una delle
più antiche porte d’ingresso tra l’oriente e l’occidente. A est
del ponte Brigde ci sono i resti della villa imperiale di Costantino I, detto il Grande, santo patrono celebrato il 21
maggio, definito “il trionfatore sul mondo pagano”. Si possono osservare, ancora intatti, degli splendidi mosaici del I
secolo, e scavi archeologici che documentano la pianta rettangolare di alcuni centri termali.
Dall’altra parte del fiume c’è la Fortezza, il simbolo della
città, come segno dell’occupazione mussulmana (fino al
1723). Al centro del parco, tra cunicoli sotterranei ancora
inesplorati, dopo aver oltrepassato l’imponente portone medioevale, si incontrano le caratteristiche chiese ortodosse a
tre cupole. Poco distante svetta il campo di concentramento nazista “Crveni Krst”, sito in cui sono stati deportati
centinaia di ebrei e soldati durante la seconda guerra mondiale.
La zona moderna della città è stata costruita nei primi anni
70’ dal regime socialista. Oggi appare al passo coi tempi,
tra shopping e movida serale. Invece, i turisti alla ricerca di
emozioni forti posso provare l’ebbrezza del deltaplano, del
rafting fluviale, in ambienti boschivi del tutto incontaminati.
(d.l.)
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NUOVE ROTTE
Sul territorio serbo 15 università
otto private, sette quelle statali
Il sistema scolastico serbo è stato drasticamente riformato nel 2001, con la rivisitazione dei
programmi d’insegnamento e l’allungamento della formazione obbligatoria. Sul territorio ci sono
15 università, otto private mentre sette sono statali. Tre i centri presenti nella capitale Belgrado,
uno per parte in Kragujevac, Novi Sad, Priština, Novi Pazar e Niš. Proprio l’università di Niš (fondata
nel 1965), con 13 differenti corsi di laurea, è l’unico punto di riferimento per il sud della Serbia. I
27mila studenti iscritti rappresentano circa il 10% dell’intera popolazione locale. (d.l.)
SERBIA n IL PRODOTTO INTERNO LORDO IN CRESCITA DELL’1,7%
Investitori
“allettati”
da benefici
fiscali
B
assa tassazione, salari
moderati,
popolazione
giovane, moneta debole.
Sono i quattro pilastri dell’economia serba, in uscita dalla lunga
crisi post bellica. Nel 2013 il prodotto interno lordo risulta in crescita dell’1,7% con la previsione
di salire all’1,9% entro la fine del
prossimo anno. Gli investitori
esteri, tra cui quelli italiani - al
quinto posto con oltre 34 milioni
di euro, dietro Germania, Russia e
Turchia - posso contare su delle
importanti agevolazioni fiscali. La
tassazione sulle imprese non supera il 30%, mentre il peso fiscale
sul reddito di un lavoratore dipendente o autonomo varia dal 12 al
10 %. Per favorire il mercato del
lavoro (il tasso di disoccupazione
è al 24%) il governo di Belgrado
ha investito nella detassazione e
nella deregolamentazione. Bastano 15 giorni per aprire un’impresa, con capitale sociale richiesto di 1 euro (112,74 dinari
serbi). Il salario di un operaio qualificato si aggira intorno ai 300
euro mensili, quello di un manager può arrivare ai 1200. Il sistema scolastico ed educativo
pubblico è di primordine: quasi
una persona su due parla correntemente l’inglese. Il sud della
Serbia si conferma un’area industriale strategica, crocevia del trasporto ferroviario e su gomma,
nella produzione di elettronica
(Philips), industria automobilistica (Fiat) e del settore tessile
(Benetton). Pesa nella “Trasparency International”, la classifica
sulla corruzione, l’80esimo posto
su 175 Paesi, insieme a Cina e
Trinidad e Tobago.
UE / LA CROAZIA È STATA ACCOLTA IL 1° GIUGNO SCORSO TRA I PAESI COMUNITARI
L’Unione Europea e l’apertura ai Balcani
Il prolungato periodo di recessione economica, e il
sentimento di sfiducia
nelle politiche di austerità,
non ha arrestato il processo
di
ampliamento
dell’Unione Europea verso i
Balcani. Dopo gli ingressi
di Bulgaria, Romania e Slovenia nel 2007, anche la
Croazia (dal 1 giugno
scorso) è stata accolta ufficialmente tra i 28 stati
comunitari - con 7 voti nel
consiglio e 12 seggi in parlamento. In tempi diversi,
ma con gli stessi obiettivi,
anche gli altri quattro
paesi dell'ex Jugoslavia,
tra cui la Repubblica di
Serbia. In attesa del referendum, i serbi viaggiano
senza obbligo di visto
nell’Ue dal 2009, mentre
dal marzo 2012 è uno dei
paesi candidati per l’adesione. (d.l.)
8 giugno 2013
SPECIALE
12
“Per rendersi conto del valore
di Internet è utile distinguere
fra prodotti digitali/digitalizzabili e non
digitali. Una seconda dimensione
riguarda il numero dei clienti
per prodotto o il numero di transazioni”
PROGRAMMA / OGGI LA QUINTA
Un viaggio
nel futuro
in 5 puntate
n Danilo Zatta
n DANILO ZATTA*
N
el 2001 sono intervenuto ad un convegno sul futuro dell’e-business. La
mia tesi era: l’Internet possiede due
caratteristiche uniche: la capacità di distribuire
prodotti digitali ad un gran numero di clienti ad
un costo quasi pari a zero e la capacità di fare
networking. Queste peculiarità valgono ancora
oggi. I maggiori progressi sono tuttavia stati
realizzati sul lato rete. Ci stiamo avvicinando
ad una “totale interconnessione“. La distribuzione di prodotti digitali via Internet ha invece
avuto difficoltà a decollare a causa della
scarsa disponibilità al pagamento per contenuti digitali. Ma anche ciò cambierà. Nella mia
relazione del 2001 Google non venne nominata, per non parlare di Wikipedia, Facebook,
Twitter, Flickr, Wikileaks, Groupon, Zynga,
Foursquare o altri. Utilizzai invece già allora
l’espressione „portable Internet pads“, in
quanto prodotti di questo tipo vennero presentati per la prima volta alla fiera CEBIT del
2001. La Figura 1 mostra un tale strumento.
Oggi tali prodotti si chiamano "tablet computer“ (TC). Il prototipo di questi TC è stato sviluppato negli anni ’60 da un ingegnere della
Xerox, Alan Key. È stupefacente vedere quanto
tempo ci volle prima che con l’iPad della Apple
i TC riuscirono ad avere successo sul mercato.
Questo esempio dimostra da un lato, che trascorre molto tempo prima che un’innovazione
tecnologica riesca ad imporsi, e secondo che
la disponibilità di strumenti/prodotti adeguati
gioca un ruolo fondamentale per sfruttare al
meglio le potenzialità di Internet.
La distribuzione dei prodotti digitali
Per rendersi conto del valore di Internet è
utile distinguere fra prodotti digitali/digitalizzabili e non digitali. Una seconda dimensione riguarda il numero dei clienti per prodotto o il
numero di transazioni. La Figura 2 illustra
quattro possibili combinazioni.
Il valore di Internet nel quadrante in alto a sinistra (molti clienti, prodotti digitali) è il più elevato mentre nel quadrante in basso a destra
(pochi clienti, prodotti non digitali) è più basso.
Alcuni prodotti o servizi sono in parte digitalizzabili. Un esempio sono i servizi sanitari. Le
viste mediche non sono digitalizzabili se non in
minima parte. Difficili diagnosi come l’interpretazione di lastre vengono già oggi affidate in
gran parte a specialisti, che ricorrono ad Internet. Anche sul fronte prodotti vi sono situazioni ibride. L’identificazione e risoluzione di
problemi può avvenire via Internet.
La strategia di Apple è un esempio da seguire
per la distribuzione di prodotti digitali su Internet. Il successo è stato tale, che il valore in
borsa della Apple superò nel 2010 quello di
Microsoft. Ciò dimostra quali incredibili opportunità si celino dietro alla distribuzione di prodotti digitali via Internet. Ci troviamo solo
all’inizio: in molti settori esistono prodotti digitali o digitalizzabili che tuttavia non hanno ancora colto questa opportunità, senza tradurla
in benefici economici. Due esempi sono libri e
giornali. Evidentemente non è facile replicare
con successo l’esempio fornito dalla Apple.
5° TREND / COME INTERNET INFLUENZERÀ I DIVERSI SETTORI
Interconnessione totale
COME LE NUOVE R
DI VALUTARE, DI VE
Nel mondo digitale
ma cambiano molt
Il futuro del libro
Nel secondo trimestre del 2010 Amazon ha
venduto per la prima volta più libri digitali che
cartacei. Nel primo semestre del 2010 le vendite di libri elettronici erano triplicate rispetto
all’anno precedente. Il fatturato dei libri digitali
negli USA si attesta nel 2010 all’8%. Fino al
2015 ci si attende un incremento che porterà
la percentuale tra il 25 e 50%. Il presupposto
per l’utilizzo di un libro elettronico è l’apposito
strumento. Il Kindle di Amazon venne venduto
fino a metà del 2010 circa 3,3 milioni di volte,
mentre l’iPad della Apple venne venduto nei
primi tre mesi dal lancio sul mercato 3 milioni
di volte. Oggi i grandi produttori di prodotti elettronici puntano sull’e-reader e non ci vuole
molta fantasia per immaginarsi come cresceranno le vendite di libri digitali quando 100 milioni o centinaia di milioni di e-reader saranno
in uso. Prima di divenire un prodotto di massa,
come il telefonino, ci vorranno anni, ma il percorso è già tracciato.
Il libro stampato sparirà in numerosi ambiti.
Questo trend è già realtà in opere di consultazione come enciclopedie e dizionari. Negli ultimi cinque anni il mercato per dizionari cartacei è calato del 50%. Per contro il dizionario
gratuito online Leo.org registra quotidianamente 4 milioni di visitatori.
L’Internet non solo minaccia le vendite di libri
tradizionali, ma cambia anche i modelli di business dell’editoria radicalmente. La distribu-
zione digitale fa venire meno la classica
stampa e rilegatura come anche la logistica fisica. Lo stesso valore aggiunto delle case editrici viene così messo in dubbio. Ciò riduce i
costi facendo calare i prezzi per libri digitali che
sono molto inferiori a quelli cartacei. Libri digitali e tradizionali coesisteranno, ma i libri classici assumeranno in questa coesistenza un
ruolo marginale.
Il futuro del giornale
Il giornale stampato recapitato a casa o che
troviamo in edicola sparirà. Ricevere fisicamente ogni mattina il giornale richiede un
enorme sforzo. Per rendere possibile tutto ciò
vengono attivate ingenti operazioni di stampa
e logistiche, che rappresentano l‘80% dei costi
di un giornale. Quello che vogliamo come lettori è tuttavia l‘informazione. L‘Internet crea la
possibilità di metterla a disposizione in forma
molto meno costosa. Le redazioni non diverranno pertanto superflue. Continua a servire
qualcuno che possa sintetizzare e ordinare
l’eccesso di informazioni. Che questa forma
sarà diversa su Internet piuttosto che nei classici mezzi di comunicazione cartacei è evidente. Vi sono inoltre possibilità completamente nuove ed innovative per ad esempio individualizzare un giornale, interagire o misurare reazioni e preferenze.
In termini di contenuti l‘Internet va molto
oltre i classici quotidiani. Ciò dipende da un
lato dal fatto che ognuno può inserire conte-
nuti nella rete, soprattutto nel contesto dei
video o blog, che in certi casi diventano quasi
cult. Probabilmente ci sarà una lunga fase di
transizione nella quale versioni cartacee ed
elettroniche coesisteranno. Con i loro lettori
spariranno anche i giornali tradizionali.
Interconnessione
Quale delle due caratteristiche di Internet
sarà la più rilevante nel lungo periodo, tra
quella di distribuire prodotti digitali e quella di
creare reti, ce lo svelerà il futuro. Per il momento – nonostante Apple – l’aspetto dell’interconnessione sembra prevalere. I più popolari siti come Google, Ebay, Facebook, Wikipedia ecc. si basano su capacità di interconnettersi.
La capacità d’interconnettersi di Internet è
legata alla funzione centrale dei mercati, ossia
di far incontrare domanda ed offerta. Il classico mercato non era solo quel luogo, dove chi
offriva beni incontrava coloro che avevano intenzione di acquisire questi beni. Non meno rilevante era lo scambio di opinioni, per il quale
ci si incontrava al mercato, al foro o presso la
Agora greca. L’Internet adempie oggi proprio a
questa funzione, senza porre limiti né fisici né
temporali. Ebay inizialmente non fu altro che
un mercato delle pulci su Internet, che fece ritrovare milioni di acquirenti e venditori di prodotti usati. Ebay si limita all’interconnessione,
ossia a far confluire domanda ed offerta, lasciando il costoso e complesso compito della
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W:44.133mm H:50.615mm
Uno dei fattori chiave
nell’interconnessione con i clienti
e del rapporto che ne risulta
è il tempo che i dipendenti di
un’azienda trascorrono
direttamente in contatto con il cliente
SPECIALE
1. Globalizzazione accelerata
2. Maggior influenza della politica
3. Maggior legame fra management
e capitale
4. Comportamento dei clienti permanentemente mutato
5. Interconnessione totale
RETI SOCIALI E I PRODOTTI HANNO CAMBIATO IL NOSTRO MODO DI VIVERE,
ERIFICARE E DI SCAMBIARE VALORE. E COSA CI ATTENDE ANCORA...
e stessi abitanti
te “relazioni”
logistica alle controparti. Nel corso del tempo
divenne sempre più un sistema di distribuzione
per venditori, perdendo con ciò parte del suo
fascino iniziale.
Reti sociali
Il più recente fenomeno di Internet con prospettive future non meno brillanti sono date
dalle „reti sociali“, spesso definite anche social media. Facebook, Twitter, LinkedIn, Xing,
StudiVZ sono alcuni celebri esempi. Questo sistemi sfruttano le possibilità di interconnessione in praticamente ogni direzione, ossia
fanno ritrovare persone, che hanno interessi
comuni. Questo incontro di interessi è slegato
dal tempo e dal luogo. La richiesta è enorme: a
inizio 2011 Twitter registrò circa 70 milioni di
messaggi e su Facebook gli utenti trascorsero
circa 1,4 miliardi di ore. Oggi è normale coltivare una rete mondiale di amici, conoscenti o
di persone con simili orientamenti e condividere con essi le informazioni più disparate (immagini, musica, pettegolezzi, ecc.). Il luogo
perde in questa forma di comunicazione ogni
significato. In maniera analoga il fattore temporale passa in secondo piano. Grazie alle reti
sociali si scovano i compagni di scuola, i commilitoni del servizio militare, o colleghi con i
quali si ha avuto a che fare in un lontano passato e dei quali si ha perso qualsiasi traccia.
Altrettanto giustificata è l‘affermazione, che
le reti sociali debbano ancora trovare un solido
modello di business per il futuro. La via è piena
di rischi, come lo dimostra la sorte MySpace,
che è stata in gran parte abbandonata dai suoi
tradizionali utenti. Alcuni esperti di reti sociali,
come Stowe Boyd, addirittura considerano
“Facebook come un fenomeno passeggero
come lo è stato MySpace“, in quanto l’azienda
ha perso la fiducia dei propri utenti o è stata
rimpiazzata da altri sistemi. Bowe formula la
dinamica presso le reti sociali come segue:
“così velocemente come le persone entrano
nelle reti sociali ne fuoriescono.“
Interconnettersi con i clienti
L‘Internet offre fantastiche opportunità di
connettersi con clienti. Questo tipo di interconnessione tuttavia non basterà di per se
neanche in futuro. Lo strato di “colla“ verso il
cliente deve essere più spesso. Il legame personale con i clienti non perde di significato. La
maggior parte delle aziende impiega interi battaglioni di venditori, agenti, key account manager o funzionari di vendita via call center. Ma
quanto sono efficaci questi battaglioni, il cui
mantenimento sprigiona una gigantesca valanga di costi?
Uno dei fattori chiave nell’interconnessione
con i clienti e del rapporto che ne risulta è il
tempo che i dipendenti di un’azienda trascorrono direttamente in contatto con il cliente.
Ciò non vale solo per le funzioni di vendita, ma
il “tempo dedicato al cliente“ è in generale una
sfida ed un‘opportunità per tutte le funzioni
aziendali. L’esperienza insegna che si dedica
solitamente troppo poco tempo con il cliente.
Una missionaria particolarmente testarda del
maggior tempo dedicato ai clienti è stata ed è
la altoatesina Christine Novakovi (nella foto al
centro)?, nata Licci, che ha lavorato in numero
grandi banche come capo, membro del consiglio di direzione o di sorveglianza. Durante il
suo incarico presso Citibank ha fatto incrementare il tempo che i suoi dipendenti dedicavano ai clienti del 60%. Gli effetti positivi di una
tale riallocazione della scarsa risorsa tempo
sono molteplici. Non si vendono solo maggiori
quantità del prodotto principale ma anche vendite incrociate di diversi prodotti aumentano
sensibilmente. Visto il maggiore tempo a disposizione con il cliente non si parla solo del
prodotto attuale, che il cliente ha finora acquistato, ma quasi inevitabilmente si parla di altri
prodotti e servizi che un’impresa offre. Più
tempo con il cliente significa più cross selling.
L’importanza di un altro effetto può difficilmente essere sottostimato: il tempo investito
nel contatto diretto con il cliente crea un legame. Si potrebbe affermare in maniera più
marcata, che rapporti duraturi e solidi con i
clienti possono essere generati primariamente
investendo tempo con il cliente e solo marginalmente via Internet.
Il tempo dedicato ai clienti non si limita solo
ai venditori. In imprese di medie dimensioni da
un punto di vista percentuale vi sono cinque
volte più collaboratori che hanno contatti rego-
n A sinistra la copertina del libro
“Trend economici del futuro”, H.
Simon e D. Zatta, Il Sole 24 Ore,
2013. Sopra il QR Code con la
scheda del testo sul sito de Il Sole
24 Ore
lari con i clienti rispetto a grandi aziende.
Questa è vicinanza al cliente! Cosa possono
fare le grandi aziende? Ecco due casi esemplari. Kurt Döhmel, a capo della Shell in Germania, trascorre ogni quadrimestre un turno
con un autista. Döhmel commenta così la sua
esperienza: “nessuno mi deve spiegare cosa
succede sul fronte dei clienti, in quanto li vivo
in prima persona presso i distributori o personalmente quando viene consegnata la nafta.
So come la pensano i clienti. “La Deutsche Telekom ha sviluppato un programma per tutti i
dirigenti che prevede che vengano inviati
cinque giorni all’anno con clienti. Ciò può avvenire accompagnando venditori, in un call
center, nei propri punti vendita, i T-Points, o
con gli addetti ai servizi di manutenzioni e riparazioni. Per rendere efficace questa iniziativa è
stata legata all’incentivo annuale. Chi non ha
dedicato cinque giorni ai clienti non riceve il
bonus. Azioni di questo tipo sortiscono un forte
impatto benefico anche internamente. Alla
“totale interconnessione“ non può mancare il
rapporto personale con il cliente.
* Partner in Simon-Kucher & Partners, società leader nella consulenza
su strategie, marketing e vendite, è coautore del nuovo libro “Trend economici del futuro” (Il Sole 24 Ore) e di
“Price Management” (Franco Angeli)
8 giugno 2013
14
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8 giugno 2013
15
Oggi Msc Crociere è leader nei mercati crocieristici del Mediterraneo, Sud Africa e
Brasile. La sua flotta naviga tutto l’anno nel Mediterraneo e propone una vasta
offerta di itinerari stagionali. Nel 2013 le 12 navi ultramoderne che compongono la
flotta della Compagnia saranno in grado di trasportare più di 1,6 milioni di
passeggeri. Msc Crociere è una compagnia privata a capitale interamente europeo,
che impiega 15.500 dipendenti in tutto il mondo e ha uffici in 45 Paesi. (f.t)
LA RICERCA n UN 2013 IN CRESCITA
TURISMO
Msc compagnia leader nei mercati
di Mediterraneo, Sud Africa e Brasile
INTERVISTA n PARLA L'AREA MANAGER PUGLIA DI MSC
Le crociere? "Qui ogni settimana
navigano
centinaia di turisti"
fuori dalla crisi Lupelli fa il punto sulla stagione
"I
n La Msc Divina in tutta la sua imponenza
n FABIO TRAVERSA
I
l settore delle crociere può
guardare con ottimismo ai
prossimi mesi. Secondo
Cemar Agency Network, società
che rappresenta e assiste diverse
compagnie di navigazione, e l’istituto di ricerca Risposte Turismo, il
2013 registrerà un incremento
dei passeggeri trasportati. Per la
Cemar saranno 11 milioni, 1,91
per cento in più rispetto al 2012.
Crescono anche gli armatori, che
passano dai 47 dello scorso anno
a 56 del 2013, e le crociere di
passaggio nelle acque italiane,
dalle 148 alle 155, con un aumento del 2 per cento. Buoni ri-
sultati anche per i porti italiani: la
classifica di Risposte Turismo
degli scali per movimenti passeggeri vede al primo posto Civitavecchia, seguita da Venezia, Napoli,
Genova e Livorno.
Ma gli italiani quale tipo di crociera preferiscono? Secondo il
sondaggio effettuato da Noi Crociere il 48% punta sul made in
Italy perché anche in viaggio preferisce ritrovare le tradizioni del
proprio Paese, soprattutto per
quanto riguarda la ristorazione.
Un 31% preferisce, invece, puntare sull’internazionalità. Il restante 21% si basa semplicemente sulle mete e sui servizi offerti dalle differenti compagnie.
l trend è abbastanza positivo. La primavera si
sta concludendo bene. Gli imbarchi da Bari
con le nostre Msc Divina e Msc Fantasia domenica e lunedì scorsi hanno registrato centinaia di
passeggeri imbarcati e sbarcati": a La Gazzetta dell'Economia parla Giuseppe Lupelli (nella foto), area
manager di Msc per la regione Puglia.
Quali sono le rotte più richieste dai pugliesi
per le destinazioni all'estero?
"La tendenza si sta invertendo. Fino a
qualche anno fa il pugliese mediochiedeva di partire sul versante
occidentale, da Napoli o Civitavecchia con meta Barcellona o Ibiza. Negli ultimi tempi, anche
grazie alle nuove navi,
che sono di per sé
delle destinazioni,
parte molto comodamente da Bari per
andare in Grecia,
Croazia o Turchia.
Solitamente le famiglie si spostano da
maggio a settembre
quando le lezioni a scuola
sono sospese e approfittando del fatto che fino a 18
anni non si paga la quota-crociera".
Quanto oscillano i costi di un viaggio su una
nave da crociera?
"Le variabili sono molteplici. Chi prenota con largo
anticipo e non guarda con attenzione alla sistemazione in cabina (sono 14 oggi le categorie: da quella
interna su un ponte basso fino alle suite con balcone) può pagare 380 euro (a persona) più le quote
di iscrizione e l'assicurazione. C'è poi Yacht Club, che
offre il massimo del lusso, privacy e servizi personalizzati in combinazione con strutture straordinarie
(60 suite con maggiordomo) e fantastici intrattenimenti di bordo. In questo caso ovviamente il prezzo
sale come è giusto che sia".
Quali stranieri arrivano in Puglia?
"Ogni settimana arrivano oltre 200 spagnoli. E in
più scelgono la regione francesi, tedeschi, abitanti
del Regno Unito".
Quali sono le caratteristiche delle ultime
grandi navi battezzate da Msc?
"Msc Preziosa, inaugurata a Genova il 23
marzo, è il nuovo fiore all'occhiello. A
Bari transitano nostre navi da
130mila tonnellate di stazza
che possono trasportare
fino a 4.200 passeggeri e
1.200 membri dell'equipaggio: veri e propri
paesi galleggianti".
La crisi economica
ha influito sulle prenotazioni?
Sono
stati
ritoccati
i
prezzi?
"Rispetto ai cataloghi
del 2011 e del 2012 non
c'è stato nessun aumento.
Siamo realisti e consapevoli
che c'è un potere di spesa leggermente inferiore rispetto agli
anni scorsi".
I passeggeri stranieri si lamentano
delle poche indicazioni presenti a Bari vecchia o
dei negozi o delle chiese chiuse in determinate
fasce orarie?
"La maggior parte dei passeggeri che scende dalle
nostre navi visita la città (se lo desidera) con nostre
guide. La situazione generale sta migliorando anche
se sarebbe opportuno qualche negozio aperto in più
la domenica. Tutto comunque è migliorabile né possiamo dirci insoddisfatti".
f.t.
PORTO / DEDICATO AI PASSEGGERI DI MSC CHE APPRODANO NEL CAPOLUOGO
A Bari nuovo centro di accoglienza
E' attivo nel porto di Bari il nuovo servizio di accoglienza dedicato ai passeggeri di Msc Crociere che, durante gli
scali, vengono accolti negli eleganti e
confortevoli locali del Circolo della Vela
di Bari. E' la prima volta in cui un manufatto storico, le vecchie stalle del Molo
Borbonico, è adibito a struttura di accoglienza a servizio del traffico crocieristico.
"Abbiamo avviato il progetto - dichiara
Lupelli - grazie alla collaborazione dell'Autorità portuale e della presidente del
Circolo, Simonetta Lorusso. Anziché uti-
lizzare il terminal crociere ricorriamo ai
locali collocati di fronte alla banchina numero 10 dove ormeggia la nostra nave. Il
passeggero così percorre 50 metri, arriva con l'auto sotto la nave, deposita i
bagagli, parcheggia con la navetta e fa il
check-in in pochi minuti". (f.t.)
n Una veduta della Msc Fantasia
8 giugno 2013
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News da Territorio e Imprese
Birra Peroni atterra
all'aeroporto di Bari
Progetto Media: prevenzione
e un ecografo per l'ospedale
Servizi alla persona e lavoro
nel Welfare che cambia
Si è conclusa ufficialmente la seconda edizione del
PROGETTO MEDIA, percorso che ha coinvolto gli studenti
delle quattro scuole medie del Comune di Corato con lo
scopo di infondere la conoscenza e la cultura della prevenzione attraverso corretti stili di vita. Un percorso formativo e informativo pensato dall'Associazione onlus
“Salute e Sicurezza”, dal Rotary Club di Corato, con il patrocinio del Comune di Corato e che ha trovato l'appoggio
per il secondo anno consecutivo del Pastificio Granoro,
che inoltre, a coclusione del progetto, ha donato un ecografo cardiaco portatile all'ospedale di Corato.
Birra Peroni conquista l'aeroporto di Bari: la birra degli
italiani è infatti ora presente in uno degli scali più prestigiosi del centro-sud.
La costruzione del nuovo punto vendita Peroni, in collaborazione con l'azienda MyChef leader della ristorazione
negli aeroporti italiani, sorge tra la vecchia e la nuova
zona imbarchi del “Karol Wojtyla”, in un vero e proprio
“outlet” costituito da due aree: una vasta superficie bar e
un'area attrezzata con la vista sulla pista dell'aeroporto.
Si tratta del primo spazio in cui sarà possibile gustare la
qualità della famiglia Peroni: si può scegliere tra la classica Peroni, la Peroni Gran Riserva Rossa e la Peroni
Gran Riserva Doppio Malto.
Oltre a rafforzare la presenza in terra barese, Peroni
conquista una serie di riconoscimenti in prestigiose competizioni sulla qualità che la innalzano a birra dal miglior
gusto. Dopo aver ricevuto in Italia l'attestazione “Sapore
dell'anno 2013” all'omonimo concorso, Peroni ha conquistato anche gli Stati Uniti, con i premi vinti al New York
International Beer Competition 2013”.
Base Pizza di Gravina in Puglia
cresce nel 2012 del 50%
In occasione della III edizione del Festival dell'Innovazione, che si è svolta a Bari dal 22 al 24 maggio scorsi, è
stata presentata "U-Tub Vagabond", l'originale struttura
ambulante per la cottura e la vendita della pizza arrotolata "U-Tub" ideata da Base Pizza Srl, azienda di Gravina
in Puglia, specializzata nella produzione artigianale di
basi per pizza
La realtà produttiva pugliese ha registrato nel 2012 un
fatturato di oltre due milioni di euro segnando una crescita del 50% rispetto al 2011, e ha prodotto e commercializzato circa quattro milioni di basi per pizza.
Si è conclusa nello lo stabilimento Alenia Aermacchi di
Monteiasi a Grottaglie (TA), la quinta edizione di “Natural..mente scuola: Innovazione e sviluppo sostenibile”,
il progetto promosso da Boeing e Alenia Aermacchi che
da cinque anni si rivolge ai giovani pugliesi per educarli
all'importanza del rapporto tra salvaguardia dell'ambiente
e sviluppo sostenibile.
Durante la cerimonia di chiusura si è svolta la premiazione delle sei classi vincitrici del concorso indetto nell'ambito del progetto, che ha visto gli studenti impegnati
nella realizzazione del business plan di un'impresa sostenibile, sia da un punto di vista ambientale che economico. A tal fine, presso ogni scuola si sono svolti incontri
didattico-formativi con i tutor e i business plan, a loro
volta, diventeranno oggetto delle tesi di laurea dei laureandi del Politecnico.
Natural..mente scuola, che vanta il prestigioso patrocinio UNESCO, ha coinvolto quest'anno 1.000 studenti di
21 scuole Secondarie di Secondo Grado della Puglia, per
un totale di 48 classi. La facoltà di Ingegneria Gestionale
- Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management
del Politecnico di Bari ha messo a disposizione docenti e
laureandi che hanno seguito gli studenti durante l'intero
percorso didattico.
Il programma AsSaP, Azione di sistema per lo Sviluppo
di Servizi alla Persona, in Puglia, ha consentito di raggiungere importanti obiettivi di miglioramento dell'occupazione e di emersione dal lavoro non regolare nel settore della cura domiciliare, attraverso la qualificazione e
la successiva assunzione dei lavoratori e delle lavoratrici
impegnate nei servizi di cura (Colf, badanti, Assistenti familiari): 460 lavoratori assunti, 111 sportelli aperti nelle
6 province, 145 operatori qualificati ad erogare i servizi,
27 agenzie d'intermediazione dichiarate idonee, seguite
da Italia Lavoro nelle attività per la formazione individualizzata di colf, badanti e Assistenti familiari e nello svolgimento delle procedure necessarie all'attuazione dei percorsi di politica attiva.
Questi i risultati di del programma, promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per
lo sviluppo di azioni integrate, che ha avuto come riferimento territoriale di intervento le Regioni Ob. Convergenza (Campania, Puglia, Sicilia e Calabria), presentati
nel corso del Convegno "Servizi alla persona e occupazione nel welfare che cambia" organizzato dal Censis a
Bari.
Il distretto nautico
guarda alla Turchia
Aumenta il dialogo tra la Puglia e la Turchia grazie all'XI
edizione del Salone nautico di Puglia, che si è svolto a
Brindisi dal 29 maggio al 2 giugno.
In particolare ''la piattaforma logistica pugliese come sistema funzionale allo sviluppo di partenariati tra Puglia e
Turchia nel campo commerciale, produttivo, turistico,
dell'innovazione e della ricerca'' è stata al centro di un incontro organizzato dal Distretto nautico pugliese nell'ambito dello Snim. Nell'incontro si è parlato anche dell'Eurasia Boat Show, evento nautico turco al quale la Regione Puglia partecipera' nel febbraio 2014.
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8 giugno 2013
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diciamolatutta
Le Considerazioni
di Bankitalia:
l'economia un flop
n Il governatore Ignazio Visco
Il Governatore Ignazio Visco appartiene al filone dei “puri” di Bankitalia.
Nelle annuali “considerazioni finali” ha affermato, chiaro e tondo,
che l'Italia è indietro di 25 anni e
che, perciò, è necessario tagliare
subito le tasse sul lavoro, insieme
al ridimensionamento del cuneo fiscale che “frena l'occupazione e
l'attività d'impresa”.
Dice pure, Visco, che “non si costituisce niente” sulla difesa delle
rendite e del proprio particolare.
Come si sa!
Dal 2007, ha aggiunto, si sono
persi 7 punti di Pil e, inoltre, la produzione industriale si è ridotta di un
quarto 27%).
Ma tra i nostri politici resistono
degli inconcludenti di professione i
quali ritengono di poter far ripartire
l'economia solo con l'eliminazione
(salvifica…) dell'Imu.
Che è un'autentica bestemmia.
Anche se si è Cavalieri eci si autoproclama statista che sacrifica il
proprio interesse personale a
quello del Paese. Staremo a vedere
come il “larghe intese” tireranno
fuori l’Italia da questa situazione.
PAROLE & PERSONE n IL CAV PADRONE DEL CAMPO, PD IN COMA
Tasse e soldi ai partiti
lo spettro della beffa
C'è nell'aria un vago odore di
legge-truffa, ma pochi lo avvertono. Proviene dal corposo ddl sul
taglio dei finanziamenti ai partiti.
E' un imbroglio ben nascosto. Il
provvedimento prevede: contributi volontari (con tetto) da parte
dei privati (un lobbismo più sfacciato!); il 2 per mille da parte di
tutti i cittadini che compilano la
dichiarazione dei redditi; servizi e
agevolazioni tipo spot gratis sui
canali Rai (in aggiunta alle sconcerie già ben visibili oggi sugli
schermi di casa).
Il tetto ai contributi volontari non
piace al Pdl (sennò Berlusconi e i
suoi amici stracarichi di danè
come fanno a scucire finanziamenti agli Azzurri?). C'è chi sospetta che il 2 per mille, nella
parte inoptata, possa essere
fonte di “porcate”, com'è acca-
Soldi ai partiti
Il Governo prepara
un altro raggiro
dei cittadini ?
duto in passato.
Infine, il Ministro Emma Bonino
diffida degli spot tv gratis poiché i
numerosi talk show non si sa
come conteggiarli,
Insomma, il finanziamento pubblico ai partiti rischia di finire nello
stesso calderone in cui bolle la riforma elettorale. Sicuramente è
un valzer di pantomime per prendere (ancora una volta) in giro la
gente. A pensar male, come è
noto si fa peccato, ma spesso ci si
azzecca. La politica sarà capace
di smentire i pessimisti?
L’Acquedotto
dà ancora tanto
…da mangiare!
n Il presidente Nichi Vendola
n Il premier Enrico Letta
Il Cav ha deciso:
andrà alle elezioni
con i “totem”
dell'Imu e dell'Iva
Silvio Berlusconi viene sempre
più allo scoperto, impavido: vuole
sostanziare la prossima campagna elettorale con i totem dell'Imu e del'Iva.
Le norme costituzionali sulle
quali il Governo intende cimentarsi? Non c'è fretta. L'elezione diretta del Capo dello Stato, suo cavallo di battaglia da sempre?
Calma, calma! La normativa elettorale? “Gli italiani non mangiano
pane e legge elettorale”, taglia
corto. Della serie: vado alle prossime elezioni con il Porcellum (e
n Il leader del Pdl, Silvio Berlusconi
relativo, abbondante premio di
maggioranza) e, poi - appena Napolitano si toglie di torno - mi
faccio eleggere Presidente della
Repubblica dalla mia maggioranza in Parlamento. Altro che
elezione diretta con il semipresidenzialismo alla francese.
Ed Enrico Letta cosa fa? Abbozza o, al massimo, fa il temporeggiatore. Idem il Pd, completamente addormentato e, quindi,
inerme. Paralizzato dalle sue
beghe assiste ai giochi dei boys
del Pd, Letta, Renzi, Civati, Serracchiani e si bea.
“Non vi offendo, perchè non vi ho insultato, ma vi ho descritto”
All'Acquedotto Pugliese l'orologio si è fermato a mezzo secolo
fa, quando lo slogan che lo contraddistingueva era: “Dà più da
mangiare che da bere”.
Nei giorni scorsi, è scoppiata la
grana degli stipendi d'oro (ai manager, ovviamente) ma tutti dentro e fuori l'ente - cadono dal
pero! Anche il Presidente della
Regione, Vendola, che proclama
(al vento): ”Via tutti i benefit”.
Ma è troppo tardi. Sono stati i
vari Amministratori unici da lui voluti a rendere possibile questo ludibrio. Escluso - se mi è permesso
- il mio amico Ninni Maselli, arrivato da qualche mese, porcherie
del genere non le avrebbe mai
rese possibili.
A questo punto a Vendola resta
una sola strada: metta un freno a
questa ignobile offesa ai cittadini
e soprattutto metta solide regole
e norme che possano evitare per i
prossimi decenni l’allegra baldoria alle spalle dei cittadini
spesso anche beffati da un servizio carente.
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8 giugno 2013
SANITÀ
18
Per il morbo di Parkinson
attenzione a benzine, vernici, colle e trieline
L'esposizione ad idrocarburi solventi (in petrolio e derivati, benzina, vernici, colle, trielina) o pesticidi
(organoclorurati e organo fosfati) è associata ad un aumento del 60% del rischio di sviluppare la malattia
di Parkinson. Lo denuncia, su Neurology , uno studio (metanalisi di 104 pubblicazioni) promosso da
Fondazione Grigioni (Prof. Gianni Pezzoli, direttore Centro Parkinson). Aumento del rischio: erbicidi 36%
(72% paraquat); insetticidi 24%; contadini 18%; chi vive in campagna 14%. Al SSN i 230mila italiani con
Parkinson (55% uomini) costano 344 mln euro/anno oltre a 100 mln spesi dai malati.
DIABETE n LA FACCIA NASCOSTA DI UNA MALATTIA CHE HA COSTI ANCHE MOLTO PESANTI
Lo zucchero tradisce 2 volte
Fa male se è troppo, ma anche se è troppo poco
n NICOLA SIMONETTI
L
a faccia nascosta del diabete: l'ipoglicemia (abbassamento del tasso di glucosio nel sangue), causa di incremento notevole dei costi e
spesso sottostimata.
“Dal 2003 al 2010 l'ipoglicemia
è stata responsabile di 128.000
ricoveri ospedalieri causati da
episodi gravi acuti o loro conseguenza (cadute, incidenti, danni
a cervello, cuore, ecc) per i quali
il SSN - dice Antonio Nicolucci
(M. Negri sud, coordinatore Data
Analysis board IBDO Foundation)
- ha speso 400 mln euro, senza
considerare i ricorsi al pronto
soccorso non sfociati in ricovero”.
Lo rileva uno studio di Consorzio
Mario Negri Sud e regione Puglia.
In Puglia circa 10.000 i ricoveri
causati dall'ipoglicemia: 1.250
l'anno. Considerando che i pugliesi con diabete sono 385.000,
si deduce che 5 persone con diabete ogni 1.000 sono ricoverate
a causa dell'ipoglicemia, con un
picco per le fasce di età più elevate (60-80 anni). Questo incide
negativamente sul bilancio economico. Mediamente ognuno di
tali ricoveri costa 2.326 euro ma,
HIV / ECCO COME È POSSIBILE EVITARE LA TRASMISSIONE MADRE-FIGLIO
Gravidanza e sieropositività: cosa fare
Evitare o ridurre la diffusione dell'Hiv. È possibile dice il prof. Carlo Giaquinto (univ. Padova) al Congresso Soc. europea infettivologia ped. - se trattiamo le donne Hiv positive
in gravidanza con la terapia antiretrovirale
che riduce il rischio di trasmissione dell'infezione da Hiv al figlio dal 30% a meno dell' 1%.
Frequente la scoperta in gravidanza della
condizione di sieropositività. Evitare la trasmissione madre-figlio (oltre 95% dei casi di
AIDS pediatrico in bambini nati da madre sieropositiva) significa anche evitare costi diretti sanitari per paziente di 5.458/anno e
2.600 di indiretti.
IL FENOMENO / LA SALA OPERATORIA È L'ULTIMA SPIAGGIA, MA NON È COSÌ FACILE
Obesità grave: serve il chirurgo
Obesità (oltre 40% del peso ideale), malattia da curare per
475 mln di persone nel mondo (6 mln italiani). Essi rischiano
10 anni di vita in meno dei loro coetanei e pesano sul PIL 29% a seconda dei Paesi. Il costo sociale annuo di una “generica” persona obesa è di 2.000 euro (1.600 costi sanitari e
400 non sanitari) per un totale di 12 mld.
Si sottopongono a interventi di chirurgia bariatrica per evitare i rischi, specie diabete e malattie cardiovascolari, 7.000
italiani . “Necessario - dice Marcello Lucchese, presidente
Società Chirurgia Obesità - aumentare le conoscenze su
queste tecniche riassunte nell'opuscolo “Obesità, come liberarsene e vivere meglio”. Per la prima volta una Società scientifica di settore si rivolge ai potenziali pazienti per una soluzione duratura del grave superpeso. Dieta, esercizio fisico,
psicoterapia, farmaci possono non bastare per perdere 40/50
chili. Unica soluzione efficace è la chirurgia bariatrica, che
permette di ridurre in modo stabile il grave eccesso di peso”.
Bisturi come “arma” che allunga la vita ed assicura una cura
definitiva dell'obesità in 60-80% dei casi. Ma è necessario
anche che il paziente cambi la propria condotta di vita, specie
alimentare e di esercizio fisico.
“Ma - dice il prof. Pietro Forestieri - va contenuto l'enorme
contenzioso medico legale che ci affligge e che riduce il numero dei chirurghi che vi si dedicano o dei giovani che aspirano.
“Si propone di stabilire un tetto massimo agli indennizzi od
un deposito cautelare. Se un paziente chiede 100.000 euro
deve versare, presso il tribunale, il 10% che, se la denuncia risultasse infondata, sarà destinato a fondo nazionale di assistenza per le vittime dell'area terapeutica”.
se l'ipoglicemia causa eventi cardiovascolari o cadute con fratture, il costo sale a 3.489 euro
l'anno: spesa complessiva 4 mln
di
euro/anno,
esattamente
31.256.985 negli anni 20032010 per la sola Puglia.
Rapportando i dati a livello nazionale, i costi per ricoveri da ipoglicemie pesano sul Servizio Sanitario per circa 48 mln
euro/anno, una cifra sottostimata”.
Ipoglicemie ripetute possono
causare aumentato rischio di
danno cardiovascolare, cerebrovascolare, di demenza, incidenti
e cadute ed avere anche impatto
negativo su vita quotidiana, lavorativa, sociale, guida, pratica
sportiva, attività del tempo libero,
sonno.
“Obiettivo principale - si è detto
nel confronto World Diabetes
Foundation ed International Diabetes Federation - identificare
strategie a breve, medio e lungo
termine che portino a reali cambiamenti nel trattamento del diabete, inteso non solo come “cura
medica”, ma come gestione
complessiva della persona e tracciare una roadmap in grado di individuare le priorità di intervento”.
8 giugno 2013
19
Ci sono vetusti castelli che sembrano invitarti, ancora, ad assaltarli. Non sazi
d'essere stati per tanto tempo di sentinella su pianure, monti e boschi, né l'aver
subito assedi, incendi e saccheggi, stanno lì a provocarti. Sembra dicano: “
Curioso viaggiatore, forza, vediamo cosa sei capace di fare per ammirarmi”. E' il
caso del castello di Monteserico (di recente restaurato) nelle contrade di
Genzano di Lucania, in provincia di Potenza.
GENZANO DI LUCANIA n UNA STORIA INTRICATA
Molte ipotesi
grande fascino
n VITTORIO STAGNANI
N
ei secoli il castello ha subito radicali modifiche e ciò ha reso difficile stabilirne l'origine.
Sgraniamo il rosario delle ipotesi.
Alcuni ritengono essere stato costruito sui resti di
un castro romano e che nei pressi si sia svolta, nel
70 a.C. una battaglia durante il tentativo di Spartaco, di conquistare la libertà. Si sostiene, pure, che
in quelle contrade si siano scontrate le schiere, in
data che non so, il Console Marcello e Annibale.
Per altri il maniero fu costruito in epoca
assai remota, non come luogo di
difesa, ma di villeggiatura e ciò
spiega le sue modeste proporzioni.
Il primo, per quanto si
sappia, che abbia
scritto del Castello
di Monte Serico fu
il monaco cassinese Amato. Lo
scritto andò perduto; ma esiste
una traduzione in
lingua
francese
del Secolo XIII, intitolato «L'Istoire de li
Normant et la cronique de Robert Viscart »..
Nel libro si legge: «Et li
Normant qui bien lo serent
isserent de costé et entretant
que lo é ercit de lo empereor estait
en lo secret de mont Pelouz, li Normant par
grant hardiesse s'en vont a Monte Soricoy ».
Poi continua: «Dispersi i nemici tentarono di espugnare il Castello di Monteserico, ma trovatolo validamente difeso, i Normanni fecero ritorno a Melfi
trionfanti».
Per molti il Castello fu costruito verso il 900 perché
ne trovano menzione nello scontro avvenuto tra le
TRADIZIONE
Cucina
e sapori
antichi
forze alleate di Guaimaro II di Salerno e Landolfo I di
Benevento contro le genti dello stratega Anastasio.
Per altri, e tra questi Giannone (tanto di cappello!)
lo credevano normanno. Sta di fatto che anche
questa ipotesi è da scartare poiché del Castello si
parla nella storia a proposito della battaglia tra Bizantini e Normanni avvenuto in quel luogo nel
1041, cioè venti anni prima che incominciassero a
regnare i Normanni, sulla collina che porta ancora il
nome di «Serra della Battaglia». Durante tale evento
il Castello fu difeso così strenuamente da non essere espugnato. Invece in «La Conquista Normanna» lo storico De Blasiis scrive che:
“Guaimaro e Landolfo il 929 per
compensare i Normanni dell'aiuto prestato a Monte Serico e a Monte Peloso,
concedettero loro diversi castelli tra cui
quello di Spinazzola».
Il castello di
Monte Serico, per
alcuni, fu voluto
da Federico II di
Svevia. Sotto di lui
fu destinato a
sede del «magister
massarium
Apuliae».
E ti pareva che non
appioppassero a lui
anche questo oltre a tutti
quelli che pretese in Puglia e
Lucania?
Ma per essere il Castello in tanta efficienza bellica, evidentemente era stato costruito molto tempo prima.
Verso il 980 avvenne che Ottone II, dopo aver invaso la Puglia, dispose che ai confini delle regioni
occupate fossero creati posti di difesa da servire
anche come luoghi di rifornimenti per la progettata
impresa delle Calabrie.
Così il Castello fu trasformato in fortezza.
Piatti di estrazione contadina quelli lucani: acquasala a base di pane raffermo, olio, cipolla, e uova, baccalà alla cantiniera con peperoni secchi,
aglio, fave e cicorie, "cuttu'riedd" di agnello e peperoni, fusilli fatti in casa
con la semola al ragù e ricotta salata, lagane e ceci o piatto del brigante,
maiale alla contadina con patate, origano e aglio. In tutti i piatti lucani impera il tiaucchie, cioè il peperoncino piccante. Pietanze da gustare a Genzano negli agriturismi Carrera della Regina (349 7611453), La Cascina
(0971 748121), La Loggia del monaco (338 944 2271), e nei ristoranti
La tartaruga 0971 774397, Il grottino Domenico 0971 776314, Antonelli (0971 776319) Portobello (0971 774484).
ITINERARI
All’assalto del Castello
alla scoperta della storia
IL PAESE / NON C’È SOLO LA ROCCAFORTE
Genzano da scoprire
Nel tempo è passato a più proprietari di nobile schiatta.
Nel 1897 il popolo di Genzano, in seguito ad un sogno fatto
da un vecchio asceta relativo a un'effigie della Madonna sepolta ai piedi della rocca, una folla di fanatici devoti vi si riversò in massa e si mise a scavare nella speranza di trovare
l'immagine sognata dal vecchio.
Lo scavo durò a lungo con il solo risultato di gravi lesioni al
fabbricato sino ai recenti restauri che hanno ridato al Castello muscoli e suggestioni.
Le origini di Genzano risalgono al VII-VI sec. a.C., quando gli
abitanti del Pagus Gentianum, insediamento romano,
stanchi delle continue invasioni e per sconfiggere la malaria, si trasferirono nell'attuale territorio.
Nel XI sec., il centro, fu sotto il controllo normanno di Roberto il Guiscardo e in seguito fu assegnato come feudo a
diverse famiglie fino al 1806 anno in cui il re di Napoli, Giuseppe Bonaparte, emanò la legge sull'abrogazione della
feudalità.
Nella parte antica del paese è possibile ammirare la chiesa
di Santa Maria della Platea, che conserva un'immagine dipinta su pietra del XVII sec..
In posizione panoramica sorge l'antico convento delle Clarisse, fondato dai Sancia nel 1300 e abitato dalle suore fino
al 1905.
A poca distanza dall'abitato si può visitare il complesso architettonico "Fontana Cavallina" di stile neoclassico e a
forma di anfiteatro.
Pregevole è poi il palazzo signorile oggi sede del municipio.
8 giugno 2013
Quorum Italia - Photo: James Steidl - NaDi
20
SOLO NELLE MIGLIORI LIBRERIE
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21
Lunedì 10 giugno. Consegna del mod. 730 al
sostituto d'imposta. Lunedì 17 giugno.Versamento, da parte dei contribuenti non soggetti agli
studi di settore, del saldo 2012 e del primo acconto 2013 (36,9 % di quanto dovuto per l'anno
precedente) delle imposte risultanti dal modello
Unico 2013; Versamento dell'acconto IMU utiliz-
zando per il calcolo l'aliquota deliberata dai Comuni per l'anno 2012. Vale la sospensione per l'abitazione principale, cioè l'immobile di residenza
anagrafica, con esclusione delle categorie A1, A8
e A9, per gli alloggi assegnati dall'IACP, per le pertinenze e per i terreni agricoli. Lunedì 1 luglio.Presentazione del modello Unico cartaceo
agli uffici postali da parte dei contribuenti che non
possono utilizzare il modello730 in quanto non titolari di pensione o privi di datore di lavoro. Lunedì 8 luglio. Versamento, da parte dei contribuenti soggetti agli studi di settore, del saldo
2012 e del primo acconto 2013 delle imposte risultanti dal modello Unico 2013.
FISCALMENTE
LE SCADENZE FISCALI
AGENZIA DELLE ENTRATE n LA CIRCOLARE CON I CHIARIMENTI SULLA DEDUCIBILITÀ DEI CANONI
Nuova disciplina per il leasing
n EMILIA CIMINIELLO E CHIARA DAMMACCO
L’
Agenzia delle Entrate con recentissima circolare ha fornito chiarimenti sulla nuova disciplina di deducibilità dei
canoni di leasing, con particolare riguardo ai seguenti
aspetti: trattamento fiscale dei canoni non ancora dedotti alla
scadenza del contratto; determinazione della quota di interessi
passivi impliciti; determinazione della parte della quota capitale
riferibile all’area nell’ipotesi di leasing immobiliare; disciplina per i
lavoratori autonomi; riflessi ai fini IRAP.
Il Fisco ha spiegato come effettuare correttamente la deduzione dei canoni di leasing ai fini delle imposte dirette, a seguito della modifica alla disciplina prevista dal Dl n.16 del
2012 che ha eliminato la condizione della durata minima contrattuale, prima richiesta per la deducibilità dei canoni di locazione finanziaria. Nella circolare n. 17/E sono presenti numerosi esempi sul trattamento fiscale della quota capitale e degli
interessi passivi impliciti dei canoni di leasing non ancora dedotti alla scadenza del contratto, sul leasing immobiliare, sulla
disciplina per i lavoratori autonomi e sugli effetti ai fini Irap. Le
modifiche introdotte dall’articolo 4-bis del D.L. n. 16/2012 interessano i canoni relativi ai contratti di leasing stipulati “a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione
del presente decreto” e, quindi, per la deduzione di canoni relativi ai contratti di leasing stipulati dal 29 aprile 2012.
La nuova disciplina fiscale dei canoni di leasing. La let-
tera a) del comma 1 dell’articolo 4-bis del D.L. n. 16 del 2012
ha modificato il comma 2 dell’articolo 54 del TUIR, prevedendo, in particolare, che “La deduzione dei canoni di locazione finanziaria di beni strumentali è ammessa per un periodo
non inferiore alla metà del periodo di ammortamento (…)”. La
successiva lettera b) ha riscritto il comma 7 dell’articolo 102
del TUIR, stabilendo che “Per i beni concessi in locazione finanziaria l’impresa concedente che imputa a conto economico i
relativi canoni deduce quote di ammortamento determinate in
ciascun esercizio nella misura risultante dal relativo piano di
ammortamento finanziario. Per l’impresa utilizzatrice che imputa a conto economico i canoni di locazione finanziaria, a prescindere dalla durata contrattuale prevista, la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore ai due terzi del periodo di
ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito a
norma del comma 2, in relazione all’attività esercitata dall’impresa stessa; in caso di beni immobili, qualora l’applicazione
della regola di cui al periodo precedente determini un risultato
inferiore a undici anni ovvero superiore a diciotto anni, la deduzione è ammessa per un periodo, rispettivamente, non inferiore a undici anni ovvero pari almeno a diciotto anni. Per i beni
di cui all’articolo 164, comma 1, lettera b), la deducibilità dei
canoni di locazione finanziaria è ammessa per un periodo non
inferiore al periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito a norma del comma 2. La quota di interessi impliciti desunta dal contratto è soggetta alle regole dell'art.96”.
Il Dl n.16 del 2012 ha, quindi, eliminato la condizione della
durata minima contrattuale, prima prevista per la deducibilità
dei canoni di locazione finanziaria, rendendo così la deduzione
autonoma rispetto alla durata del contratto.
La modifica ha effetto nei confronti delle imprese utilizzatrici
che redigono il bilancio secondo i principi contabili nazionali,
ossia che imputano i canoni di locazione finanziaria a conto
economico. Invariata rimane, invece, la disciplina per i soggetti IAS adopter che utilizzano il metodo di contabilizzazione
previsto dallo IAS 17 per il leasing finanziario, i quali imputano
a conto economico (e deducono) le quote di ammortamento
relative al bene e gli interessi impliciti, prescindendo, dunque,
la deducibilità delle quote di ammortamento dalle vicende
contrattuali.
Come gestire i canoni di leasing non ancora dedotti alla
scadenza del contratto. In questo caso i canoni non dedotti
devono trovare riconoscimento fiscale mediante variazioni in
diminuzione, pari all’importo annuale del canone fiscalmente
deducibile, da apportare fino al completo riassorbimento dei
valori fiscali sospesi.
Irap. Ai fini Irap rileva l’importo del canone di leasing imputato a conto economico a prescindere dalla durata contrattuale.
Lavoratori autonomi: come incide la disciplina. Il Fisco
precisa, inoltre, che il nuovo sistema di deducibilità si applica
anche ai contratti stipulati dagli esercenti arti e professioni.
Azioni
a cura di Innovia Advisors
SVILUPPO ECONOMICO / AZIONE DEL MINISTERO RIVOLTA A PMI DI NUOVA COSTITUZIONE E START-UP INNOVATIVE
Aiuti per la nascita di imprese nel Sud
Il Ministero dello Sviluppo economico, con decreto del 6 marzo 2013
in corso di pubblicazione, ha istituito
un regime di aiuto finalizzato alla
promozione della nascita di nuove
imprese nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna
e Sicilia, in attuazione di una specifica azione prevista nel PON "Ricerca
e competitività" FESR 2007-2013.
Le tipologie di intervento previste dal regime di aiuto sono:
- aiuti in favore delle piccole imprese di nuova costituzione (Titolo II
del decreto)
- sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese
digitali e/o a contenuto tecnologico
(Titolo III)
L'azione è rivolta alle imprese di
piccola dimensione comprese le
“start-up innovative”:
- costituite da non più di 6 mesi
dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- con sede legale e operativa ubicata nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia,
Sardegna e Sicilia (Titolo II) e nei territori delle regioni Obiettivo Convergenza (Titolo III);
- costituite in forma societaria, ivi
incluse le società cooperative, i cui
soci siano persone fisiche;
- in cui la compagine societaria sia
composta, in maggioranza assoluta
numerica e di partecipazione da
persone fisiche.
Inoltre l'azione è rivolta alle persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa, purché
l'impresa sia formalmente costituita
entro e non oltre 30 gg. dalla data
della comunicazione inviata ai sog-
getti richiedenti dal Soggetto Gestore di ammissione alle agevolazioni.
Le risorse finanziarie disponibili sono costituite da:
- 100 milioni di euro riservato alle
imprese con sede legale e operativa
nelle aree di Basilicata, Calabria,
Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia individuate nella Carta degli
aiuti di Stato a finalità regionale
- 90 milioni di euro riservato alle
imprese con sede legale e operativa
nelle regioni Calabria, Campania,
Puglia e Sicilia.
I costi agevolabili sono riconducibili alle seguenti categorie di
spesa:
- interessi sui finanziamenti esterni
concessi all'impresa (Titolo II);
- spese di affitto, canoni di leasing
e/o quote di ammortamento relativi
all'acquisto della disponibilità di impianti, macchinari e attrezzature
tecnologici necessari all'attività di
impresa (Titolo II);
- costi salariali relativi al nuovo personale dipendente assunto dall'impresa (Titolo II);
- brevetti, licenze, componenti
hardware e software, certificazioni,
know-how (Titolo III).
Le agevolazioni concedibili
sono rappresentate dalle seguenti tipologie di contributo:
a. un contributo nel limite massimo di 200.000 euro a parziale copertura dei costi sostenuti dall'impresa nei primi 4 anni, decorrenti
dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, connessi
alla realizzazione di un piano di impresa finalizzato a:
- l'introduzione di nuove soluzioni
organizzative o produttive
- l'ampliamento del target di
utenza del prodotto o servizio offerto
Questo contributo è concesso
esclusivamente alle piccole imprese di nuova costituzione (Titolo
II).
b. un contributo in conto impianti
nei limiti del regime de minimis di
200.000 euro accompagnato da un
servizio di tutoring tecnico-gestionale a sostegno della fase di avvio.
Questo contributo è concesso a
nuove imprese operanti nell'economia digitale o operanti in attività
ad alto contenuto tecnologico (Titolo III).
Il Ministero emanerà una circolare
che stabilirà i termini e le modalità di
presentazione delle domande per
partecipare.
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8 giugno 2013
8 giugno 2013
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COLLEGAMENTI AEREI Partenze da BARI
Compagnia
Part.
Arr.
Frequenza
ORARI IN VIGORE DAL 31/03/2013 AL 30/10/2013
MOSTAR
Note
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da 23/07/2013 a 03/09/2013
da 21/06/2013 a 12/07/2013
da 19/07/2013 a 06/09/2013
Ryanair
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DUSSELDORF WEEZE
FRANCOFORTE HAHN
GENOVA
IBIZA
KARLSRUHE-BADEN
LONDRA GATWICK
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British Airways
Easyjet
British Airways
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da 02/06/2013 a 20/10/2013
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da 06/04/2013 a 19/10/2013
da 01/04/2013 a 27/07/2013
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da 07/07/2013 a 15/09/2013
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da 31/03/2013 a 20/10/2013
da 03/04/2013 a 23/10/2013
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da 04/04/2013 a 24/10/2013
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da 23/06/2013 a 14/07/2013
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L
da 27/05/2013 a 21/10/2013
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MALTA
MIKONOS
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MILANO MALPENSA
MILANO-BERGAMO
MONACO
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MistralAir
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da 14/05/2013 a 28/10/2013
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Meridiana Fly
Meridiana Fly
Meridiana Fly
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da 27/07/2013 a 31/08/2013
OLBIA
PALERMO
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Blu-Express
Blu-Express
Blu-Express
Blu-Express
Blu-Express
Blu-Express
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D
D
D
D
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V
da 21/07/2013 a 01/09/2013
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da 19/07/2013 a 30/08/2013
Arrivi a BARI
Compagnia
Part.
OLBIA
Arr.
Frequenza
Note
BARCELLONA
Vueling
Vueling
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L
V
da 01/04/2013 a 24/06/2013
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AirBerlin
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da 07/05/2013 a 29/10/2013
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Ryanair
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G
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Ryanair
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BOLOGNA
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Volotea
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D
da 24/07/2013 a 04/09/2013
da 23/06/2013 a 08/09/2013
Easyjet
Easyjet
Easyjet
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D
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Ryanair
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V
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12:50
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airBaltic
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da 25/05/2013 a 28/10/2013
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Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
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Alitalia
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Ryanair
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Volotea
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V
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Ryanair
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Easyjet
British Airways
Easyjet
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L
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S
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V
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Luxair
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Ryanair
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Alitalia
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Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
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8 giugno 2013
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