Le campagne

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Le campagne
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Per uno sviluppo sostenibile
AGENZIA: Direzione Comunicazione e relazioni esterne Merloni Elettrodomestici.
CLIENTE: Merloni Elettrodomestici spa.
OBIETTIVI: comunicare con trasparenza
l'impegno dell'azienda nella sostenibilità e
i principali risultati ottenuti in materia sociale e ambientale.
TARGET: giornalisti, per consentire il posizionamento presso il pubblico, anche
dal punto di vista sociale e ambientale;
banche e investitori, per una valutazione
non strettamente economico-finanziaria;
clienti; associazioni ambientaliste; associazioni dei consumatori; autorità, istituzioni italiane all'estero, municipalità, regioni, ministeri, scuole, università e master di tutta Europa.
PERIODO DI REALIZZAZIONE: giugno
2002.
INVESTIMENTO: fino a 260 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI, ATTIVITÀ: in
una conferenza stampa, svoltasi a Milano
alla presenza di 80 giornalisti, la società
ha illustrato il bilancio e la politica ambientale e sociale e, quale icona dell'im-
pegno dell'azienda,
ha presentato il
nuovo frigorifero
"Opera A+" (testimonial della politica
ambientale di Merloni Elettrodomestici).
AGENZIA: MS&L Mavellia Bellodi srl.
CLIENTE: Toroc-Comitato organizzato-
re XX Olimpiadi invernali Torino 2006.
cutori aziendali europei); un sito internet,
con sezioni dedicate alle tematiche socioambientali. Il bilancio è stato distribuito a tutti i dipendenti delle
principali sedi e pubblicizzato sull'house organ e sull'intranet
aziendale.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI:
Realizzati: incontri con i media in tutta
Europa; con la comunità finanziaria a
Londra, di fronte a 100 analisti e investitori europei; one-to-one sul bilancio con
tutti gli interlocutori aziendali (invio anche
postale del bilancio a oltre 1.000 interlo-
Merloni è stata una delle 5 società italiane selezionate da Ethibel per l'indice europeo utilizzato
da alcuni fondi etici; premio Ecohitech per i prodotti sostenibili, organizzato da Ecoqual'It in Wwf Italia e Regione Lombardia, al frigorifero "A+" e all'intera gamma Ariston; menzione speciale da Legambiente,
Premio Innovazione Amica dell'Ambiente
2002, ai frigoriferi a basso consumo di
Merloni. Anche l'organizzazione aziendale
è cambiata con il rafforzamento della direzione Qualità e ambiente.
Ti insegno io a giocare!
AGENZIA: Meta Comunicazione.
CLIENTE: Disney Interactive.
OBIETTIVI: riscoprire aggregazione e
interazione in famiglia e a
scuola, tra adulti e bambini,
attraverso la rivalutazione dei
videogiochi, consentendo ai
primi di trovare l'equilibrio tra
il ruolo di guide e compagni di
avventure. Far sì che durante
la crescita dei bambini gli
adulti non siano testimoni
passivi, ma attori che ne regolano lo sviluppo.
TARGET: adulti, genitori ed
educatori.
PERIODO DI REALIZZAZIONE: dal
2000 a oggi.
INVESTIMENTO: fino a 260 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI, ATTIVITÀ: il
lancio di ogni gioco
ha consentito di trasformare il main concept dei videogiochi
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Disney Interactive, l'approccio interattivo triangolare adulto-macchina-bambino, in valore aggiunto, e di stimolare alla
riscoperta del rapporto
adulto-bambino. Per "Il libro
della Jungla", mix di intrattenimento e movimento fisico,
è stato realizzato un evento
in palestra, in cui pubblico e
vip si confrontavano con i figli; per "Atlantis", coinvolto il
più giovane archeologo del
mondo; per "La Carica dei
102", avviata una campa-
Olympic Vision
gna bimbi verso genitori contro l'abbandono dei cani; per "Monsters & Co",
ideato il dibattito "Se i genitori imparano
a giocare, streghe e orchi non fanno più
paura"; per "Rolie Polie Olie", videogioco
musicale, riscoperta la musica durante il
1° Raduno nazionale delle mamme; per
"Il Pianeta del Tesoro", organizzato a
Expocartoon l'incontro su "Il rapporto
tra videogiochi e letteratura per ragazzi". Culmine del progetto, "Sottovoce", 2
libretti per suggerire a insegnanti e genitori come aiutare i bambini a familiarizzare con computer e videogiochi e
allegati ai prodotti Disney Interactive.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI: numerose uscite su quotidiani e periodici nazionali, servizi tv e radio hanno suscitato
l'attenzione di istituzioni locali: il Comune di Cinisello Balsamo, con il progettopilota "Gioco e imparo: un pc per amico", introdurrà l'it nella scuola materna
con l'aiuto di Disney Interactive. Disney
Libri realizzerà inoltre il volume Joystick-pedagogia e videogame.
OBIETTIVI: presentare il logo delle
Olimpiadi invernali; creare consenso
nella comunità locale attorno ai giochi
olimpici invernali 2006; sensibilizzare
l'opinione pubblica sui valori umani
e sportivi delle Olimpiadi.
TARGET: stampa, politici locali,
regionali e nazionali, istituzioni e associazioni, cittadini.
PERIODO DI REALIZZAZIONE: 30 novembre 2001 (data evento).
INVESTIMENTO: circa 500 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI, ATTIVITÀ: il
nuovo emblema delle Olimpiadi invernali 2006 racchiude in sé lo spirito
olimpico ed è espressione e simbolo di
una città. L'evento di presentazione del
logo ha inteso rappresentare questa
unione, tra una manifestazione sportiva
mondiale e la storia e la tradizione della
città che la ospita. L'evento è stato concepito come uno spettacolo, di impianto
teatrale-televisivo in cui il concept viene
scandito da vari quadri coreografici e
musicali, con l'intervento di videoproiezioni. Il concept scenografico e coreografico è stato basato sul numero cinque, come i cerchi olimpici. In particolare sono cinque i temi attorno ai quali si è
articolato lo spettacolo: fuoco,
ghiaccio, spazio, tempo, movimento, declinati sia dal punto
di vista Olimpico (le gare, gli
atleti, lo spirito di De Coubertin), sia come espressione
dei valori di una città moderna, dinamica, in trasformazione e alla ricerca di una
nuova identità proiettata nel
futuro. Oltre all'ideazione di concept e
format dell'evento, selezione dei fornitori artistici e tecnici, gestione dei rapporti con le istituzioni, sono state svolte media relation valorizzando tutte le
attività sui media d'interesse e la realizzazione di una campagna pubblicitaria locale a supporto dell'evento.
VALUTAZIONE DEI
RISULTATI: più di
6.000 persone di
pubblico; oltre 40 articoli, servizi televisivi e radiofonici su
testate nazionali e locali; coinvolgimento delle istituzioni: Comune, Provincia,
Regione; significativo impatto sulla cittadinanza in termini di word-of-mout
La riqualificazione del Lingotto
AGENZIA: Weber Shandwick Italia spa.
CLIENTE: : Lingotto spa.
OBIETTIVI:: comunicare la trasforma-
zione del Lingotto da ex fabbrica dismessa, simbolo della Torino industriale, a nuovo centro polifunzionale
per la cultura e il tempo libero (con
centro congressi, centro fiere, hotel,
università, la Pinacoteca di Giovanni e
Marella Agnelli e la galleria commerciale "8 Gallery"). Promuovere iniziative per attrarre investitori commerciali
per la creazione di "8 Gallery". Cambiare l'immagine della localizzazione.
Comunicare il Lingotto come nuovo
punto di incontro per i torinesi, per i
visitatori della città, per le occasioni
legate alla cultura e al tempo libero.
TARGET: investitori commerciali; media specializzati, locali, nazionali e internazionali; enti locali (Regione, Provincia e Comune); associazioni di categoria; pubblico in generale.
PERIODO DI REALIZZAZIONE: gennaio 2001 - settembre 2002.
media locali, nazionali ed esteri. Organizzato evento di inaugurazione
della galleria commerciale, preceduto da
conferenza stampa nazionale. Organizzati
eventi di animazione in concomitanza di fiere internazionali o di eventi
culturali. Organizzato il gala di inaugurazione del Torino Filmfestival con
Pathé, cinema multiplex nella nuova
sede (definita dalle autorità pubbliche "Il nuovo Palazzo del Cinema"),
per la 20ª edizione.
INVESTIMENTO: fino a
100 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI, ATTIVITÀ:
in collaborazione con strutture specializzate, costruita la brand strategy
e ideata la strategia di comunicazione
integrata. Organizzati eventi mirati:
agli investitori, per far conoscere le
potenzialità della struttura; al grande
pubblico, per evidenziare le nuove
opportunità offerte. Relazioni con i
VALUTAZIONE DEI RISULTATI:
presenza di oltre 80 attività commerciali, 12 esercizi dedicati alla ristorazione al momento dell'apertura
e altre 10 attività commerciali di elevato livello qualitativo in apertura entro il primo trimestre 2003;
ampia copertura stampa: 200 articoli/servizi per un totale di 10 milioni di
copie e oltre 38 milioni di lettori. Ampia copertura sui giornali di turismo.
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Il barometro europeo del consumo
AGENZIA: Cohn & Wolfe srl.
CLIENTE: Agos Itafinco Spa.
OBIETTIVI: sostenere la
brand awareness sui media
e migliorare il proprio posizionamento tra i professionisti del credito al consumo; qualificare Agos Itafinco come referente per parlare dello
scenario del credito al consumo; sviluppare la comunicazione istituzionale
presso il pubblico di riferimento.
TARGET: stampa economico-finanziaria, periodici di costume e società e
specializzati; personale delle filiali Agos
Itafinco; clienti attuali e potenziali.
PERIODO DI REALIZZAZIONE: maggio-giugno 2002.
INVESTIMENTO: fino a 52 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI, ATTIVITÀ:
da circa cinque anni Sofinco, la maggiore azionista di Agos Itafinco, commissiona alla società di ricerche Ipsos
"Eurobarometro" una ricerca che ha
per oggetto l'analisi della propensione
al credito al consumo dei cittadini del-
l'Unione europea.
Per rendere familiare e memorabile il nome di Agos
Itafinco, si è scelto
di rinominare la
ricerca "Barometro Agos" e di rendere la sua presentazione un appuntamento semestrale, proponendo anche una tematica di approfondimento (nella prima edizione, il focus è
stato sul credito al consumo al femminile). La ricerca è stata presentata, il 27
giugno 2002, nel corso di una conferenza stampa a tutta la stampa nazionale. Cohn & Wolfe in questa occasione ha
redatto due comunicati stampa con tagli
diversi: uno per la stampa economico-finanziaria, con informazioni più generali
sull'evoluzione del mercato del credito al
consumo; l'altro per la stampa generalista e di costume, con una panoramica
sull'attitudine al consumo delle donne
europee.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI: 31
uscite stampa, realizzate 8 interviste
(per un totale di 9 uscite di cui 4 televisive, 2 radio e 3 stampa), raggiungendo tutti i media di riferimento con
articoli di approfondimento dedicati
alla ricerca. Creazione di una opportunità di comunicazione dal costo minimo, generando un valore eccezionale
in termini di reputazione e visibilità,
ammortizzando
quindi i costi di
acquisizione della
ricerca.
Progetto Madame
AGENZIA: Hill & Knowlton.
CLIENTE: Juventus Football
Club.
OBIETTIVI: marcare la dif-
ferenza di Juventus rispetto
alle altre due società calcistiche quotate; creare un'operazione di successo in un
momento di mercato sfavorevole per le società
sportive; supportare e
coordinare efficacemente
le diverse parti coinvolte
nell'offerta; creare un senso di scarcity.
TARGET: risparmiatori italiani, investitori istituzionali sia nazionali che internazionali.
PERIODO DI REALIZZAZIONE: novembre-dicembre 2001.
INVESTIMENTO: oltre 520 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI,
ATTIVITÀ: la strategia ha in-
teso posizionare Juventus
Football Club come primo
vero leisure & entertainment
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group italiano; migliorare la
conoscenza dei risultati
economici e della gestione
economica rigorosa della
società; far capire i due
progetti industriali di Juventus FC: lo Stadio delle
Alpi e Mondo Juve; sottolineare l'internazionalità con
un bacino di tifosi che è il
più grande in Europa. Tra
le attività: relazioni media
con la stampa nazionale e internazionale; coordinamento del network internazionale
e gestione di 4 conferenze stampa
in 4 città europee con le principali testate finanziarie internazionali; partecipazione alla selezione dell'agenzia di pubblicità e
definizione linee guida e messaggi
chiave per campagna pubblicitaria e
video istituzionale; coordinamento attività per la creazione del nuovo sito internet; comunicazione finanziaria obbligatoria; pubblicazioni per i tifosi;
coordinamento con la Borsa italiana.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI: l'offerta
è stata sottoscritta 1,03 volte, per un totale di 44.505.000 azioni, nonostante
l'incertezza che caratterizzava il mercato
al momento dell'operazione; oltre 500
gli investitori istituzionali presenti
a Milano durante il road show; 25
giornalisti incontrati a Londra
e 30 nelle altre città; alta
visibilità sulle maggiori testate
giornalistiche nazionali e internazionali: la rassegna Juventus
Football Club comprende un
totale di 442 articoli per un
equivalente economico di quasi 2,5 milioni di euro, con un’attitudine positiva o neutrale pari
all'88,5%.
Il primo portale per le investor relations
AGENZIA: Sec relazioni pubbliche e istituzionali.
CLIENTE: Investor-Relations.it.
OBIETTIVI: diffondere la cultura dell'informazione nell'investimento azionario e migliorare la qualità delle relazioni con gli investitori in Italia attraverso l'uso di internet e degli altri
strumenti maggiormente utilizzati per
sviluppare le investor relations.
TARGET: l'intera comunità finanziaria,
operatori finanziari, società di consulenza, responsabili investor relations,
istituzioni, ecc.
PERIODO DI REALIZZAZIONE: tra ottobre 2001 e gennaio 2002, periodo
del lancio del portale.
INVESTIMENTO: fino a 260 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI, ATTIVITÀ: il
portale è stato concepito per servire
l'intera investor community. I servizi sviluppati dal portale, tra cui
l'innovativo metodo
web investor relations, sono invece destinati alle aziende che desiderano implementare le loro investor relations. Con lo scopo di diventare il punto di riferimento delle
investor relations in Italia, sono stati
adottati i seguenti strumenti per la
promozione del portale: scambi di visibilità con autorevoli siti di informazione finanziaria, pubblicità on line,
direct marketing, partecipazione a
eventi finanziari da parte dello staff
del portale, creazione di newsletter,
sviluppo di ricerche di settore da
pubblicare nei principali quotidiani finanziari. Nel 2001 i clienti erano 8,
mentre nel 2002 i clienti sono diventati 21, tra cui Bnl, SanPaolo Imi,
Tim, Olivetti, Enel, ecc.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI: co-
stante aumento dei profitti a fronte di
una costante diminuzione dei costi di
manutenzione del portale; 7.000
user mensili, 209.279 richieste soddisfatte nel mese di ottobre 2002; oltre 40
articoli pubblicati negli
ultimi 12 mesi.
Giochiamo in ufficio con mamma e papà
AGENZIA: Egg eventi e sponsorizzazioni.
CLIENTE: Vodafone Omnitel
OBIETTIVI: permettere ai figli dei dipen-
denti Vodafone Omnitel di accedere agli
uffici dei genitori, in un contesto ludico
realizzato per l'occasione; sottolineare
l'attenzione dell'azienda nella definizione di politiche sociali interne in grado di
supportare adeguatamente la maternità, come momento di comunicazione
interna; creare un momento di socializzazione
affine alle caratteristiche
e alle esigenze di molti
dipendenti Vodafone
Omnitel: giovani, indipendenti economicamente e con figli piccoli.
TARGET: i dipendenti
delle 11 principali sedi
nazionali Vodafone Omnitel e i loro bambini con
un'età compresa tra 0 e
5 anni.
PERIODO DI REALIZZA-
ZIONE: 17 maggio 2002.
INVESTIMENTO: fino a
260 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI,
ATTIVITÀ: a partire dall'a-
nalisi delle opportunità di comunicazione
interna e di visibilità esterna legate all'adesione all'iniziativa patrocinata dal ministero delle Pari opportunità, l'agenzia ha
proposto alcuni concept-evento allo scopo di creare una promessa di gioco associata a un
luogo sacro per i bambini
come l'ufficio della mamma e del papà. Gli spazi e
gli oggetti degli uffici sono
stati ripensati in un'ottica
più informale ed emozionalmente coinvolgente
per bambini e dipendenti.
In contemporanea nelle
11 principali sedi (Ivrea,
Milano, Padova, Bologna,
Pisa, Roma, Napoli, Catania), organizzato
evento-animazione con aree dove i bimbi potessero dare sfogo alla creatività
con disegni a mano libera o colorando
albumini appositamente prodotti. Nell'arco del pomeriggio, offerti catering e intrattenimenti per i più piccini con animatori, clown e truccabimbi. Per avvicinare i
bambini al contesto lavorativo dei genitori, un animatore professionista li ha accompagnati nei vari uffici raccontando in
tono leggero e scherzoso le attività svolte
dai loro genitori.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI: circa
1.700 persone presenti (730 bambini e
970 adulti) con una redemption del
70%; feedback positivi sull'evento sia da
parte del cliente che dei partecipanti che
hanno potuto vivere una giornata diversa
in ufficio con il coinvolgimento anche dei
dipendenti non genitori.
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Api Family day: una festa per la raffineria
AGENZIA: Hill & Knowlton-Gaia.
CLIENTE: Api raffineria di Ancona spa.
OBIETTIVI: aumento della partecipazio-
ne interna, celebrazione delle certificazioni aziendali Iso 14001 e Ohsas
18001.
TARGET: personale interno, familiari, ditte appaltatrici.
PERIODO DI REALIZZAZIONE: settembre-ottobre 2002.
INVESTIMENTO: fino a 260 mila euro.
STRATEGIA, STRUMENTI, ATTIVITÀ: la
necessità era quella di trasformare un
traguardo aziendale (le due certificazioni
su ambiente e sicurezza) in un momento
di comunicazione che servisse all'interno,
per rinsaldare il vincolo di appartenenza
aziendale e, all'esterno, per rendere evidente la presenza positiva dell'azienda e
della raffineria sul territorio. La doppia
certificazione (primo caso in Italia del rilascio contemporaneo) è stata accompagnata da una campagna di informazione
sui media (conferenza stampa e press
tour in raffineria) e da
un evento di premiazione per tutti i
dipendenti e le ditte appaltatrici. La
premiazione (consegna da parte
della proprietà di
un orologio celebrativo) è stata l'occasione per un complesso evento di comunicazione interna: ha permesso un contatto diretto con la proprietà aziendale,
l'apertura della raffineria alle famiglie e
all'esterno, la distribuzione di gadget e
materiale informativo, la possibilità di effettuare visite nella logica degli eventi
"porte aperte”, la visita a una mostra fotografica sulla raffineria. Sono stati realizzati
i seguenti strumenti: opuscolo informativo
sulle certificazioni; grafica e logo originale
per l'iniziativa; immagine coordinata e
declinazione logo; materiali di comunicazione; gadget in linea con
immagine iniziativa; inserzione
pubblicitaria per stampa locale;
mostra fotografica sulla raffineria;
numero speciale della news letter interna.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI: oltre
1.500 persone hanno partecipato alla
giornata. Una serie di uscite stampa
(tanto a livello nazionale che locale)
hanno accompagnato i due momenti
della manifestazione. Il clima interno e
quello sindacale sono risultati molto migliorati a seguito della manifestazione.
lettere al direttore
La nazionalità di Italtel
aro Direttore, noi di Italtel abC
biamo appreso dalle pagine di
gennaio del suo autorevole mensile
che “c'eravamo e non ci siamo
più”.Mi riferisco ai contenuti dell'articolo firmato dalla collega Maria Luisa Astesani, “Identikit delle
aziende ad alta tecnologia”, in cui il
prof. Massimo Colombo, autorevole
accademico del Politecnico di Milano, dichiara testualmente a proposito delle debolezze complessive del
sistema Italia: "la prima riguarda la
carenza nel nostro Paese di grandi
aziende nazionali nel settore delle
alte tecnologie. C'erano, ma non ci
sono più e pensiamo... a ...Italtel
nelle telecomunicazioni. Facevano
molta ricerca". Italtel non solo è viva e vegeta ma, in linea con il proprio vissuto, continua a rappresentare sulla scena internazionale l'industria italiana più innovativa del settore telecomunicazioni. A testimoniarlo ci sono il suo core-business (le
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reti multiservizio di nuova generazione), il numero delle risorse umane impegnate nell'area Development & Innovation (1.300 specialisti, pari al 55% dell'intera forza lavoro) e il monte investimenti dedicato ogni anno alla ricerca (una media
del 13%). Grazie per la cortese attenzione.
Alessandro Ferrari
Responsabile relazioni con la stampa
gregio dott. Ferrari, mi dispiace che il mio italiano l'abbia
E
tratta in errore e, se è così, me ne
scuso. La frase che lei cita, riguardante "la carenza nel nostro paese
di grandi aziende nazionali", non
intendeva mettere in discussione la
presenza o tanto meno l'esistenza
di talune imprese nella penisola e
le loro capacità innovative. Era da
intendersi nel senso letterale, ma a
lei (e, dalla sua missiva, anche agli
altri di Italtel) deve essere sfuggito
l'aggettivo qualificativo “nazionale”. O lei definirebbe forse italia-
na un'azienda posseduta per quasi
l'80% dall'americana Cysco e dal
“mercato internazionale” (48,77%
fondo privato d'investimento
americano Clayton, Dubilier &
Rice, che ha espresso il presidente
esecutivo, Roberto Quarta, americano di origini italiane; 8,65%
Advent international; 2,16% Brera Capital; 18,4% Cysco Systems),
mentre Telecom Italia ha il
19,37% e dipendenti e amministratori Italtel il 2,65%? L'articolo
del Corriere Economia del 16 dicembre 2002, a esempio, era titolato "La signora dell'Italtel americana" e vi si diceva, come in altri
servizi precedenti, che "l'azienda
è in mano al mercato internazionale". Tuttavia, nella sua lettera
lei afferma che "Italtel continua a
rappresentare l'industria italiana
sulla scena internazionale". E questa, mi consenta, è la sua opinione.
Per noi, invece Italtel non è più
definibile italiana. Cordiali saluti.
Marialuisa Astesani