allegati documento 15 maggio 2016 5h valutazioni stage
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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “P . G O B E T T I - A . D E G A SP E R I ” Largo Centro Studi 12/14/3, Morciano di Romagna (RN) Tel.: 0541-988397 - Fax: 0541-987770 - Email: [email protected] - PEC: [email protected] Codice Fiscale 91064440406 ALLEGATI DOCUMENTO 15 MAGGIO 2016 5H VALUTAZIONI STAGE PROGRAMMA SVOLTI CON RELAZIONI SINGOLI DOCENTI VALUTAZIONI STAGE 5H A.S.2015/2016 ALTERNANZA CLASSE 5H periodo dal 05/10/2015 al 24/10/2015 Giudizio (40) Voto (10) COGNOME, NOME Presenze Assenze 39 9,75 120 0,0 34 8,5 112 8,0 LOTTI DANNY 40 10 120 0,0 4 MANCINI MICHELE 32 8 120 0,0 5 MARCACCINI MARTIN * 0 0 0 120,0 6 MUCCIOLI MATTEO 0 0 0 120,0 7 OSADOLOR RAYMOND 37 9,25 120 0,0 8 SAVIOLI SIMONE 40 10 120 0,0 Anno scolastico 2015/2016 1 BEINAT FRANCESCO 2 CIACCI MARCO 3 * *Non hanno svolto lo stage perché infortunati precedentemente all’inizio dello stesso. SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA a.s. 2015-2016 PERCORSO FORMATIVO ATTUATO DOCENTE : Prof.ssa ALESSANDRA PESCE CLASSE : 5 H MAT DISCIPLINA : INGLESE 1- Relazione finale sulla classe 2- Metodi e strumenti di insegnamento usati 3- Strumenti e criteri di valutazione usati 4- Programma svolto 1) RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE La classe è costituita da otto studenti ed è stata seguita dall’attuale docente solo durante l’ultimo anno scolastico. La classe non presenta problemi comportamentali e il clima in classe è sempre stato sereno e collaborativo, sia nei confronti della docente che tra gli alunni stessi. La frequenza delle lezioni poco costante da parte di alcuni alunni ha influito in parte sullo svolgimento del programma, soprattutto nel primo quadrimestre. Dal punto di vista didattico è necessario segnalare forti carenze pregresse nella conoscenza della lingua inglese, sia dal punto di vista grammaticale che lessicale. La mancanza di uno studio approfondito e metodico, oltre ad una generale scarsa motivazione all’apprendimento non ha permesso agli studenti di colmare le proprie lacune e migliorare le proprie conoscenze. In generale, c’è una forte difficoltà a staccarsi dal testo e a costruire frasi in modo autonomo. Si segnala l’eccezione, costituita da uno studente per il quale l’inglese rappresenta la seconda lingua. 2) METODI E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO USATI Per sviluppare le abilità audio-orali si è fatto ricorso ad attività di carattere comunicativo nel corso delle quali gli alunni sono stati stimolati a servirsi della L2 (es. descrizione di un processo, descrizione delle fasi di realizzazione di un progetto). Sono stati utilizzati audio e video didattici per stimolare e approfondire gli argomenti trattati dal testo. Per sviluppare le abilità di comprensione e produzione scritta sono state utilizzate attività di comprensione del testo e questionari a domande aperte. I lavori di gruppo si sono basati sull'elaborazione di piccoli progetti o comprensione di testi, seguiti da relazioni e sintesi per una migliore comprensione della materia. Il ruolo dell'insegnante è stato quello di guidare e mettere in evidenza quanto emerso dal confronto fra i gruppi ed arricchire il quadro finale. E’ stato lasciato spazio a moduli di ripasso di grammatica per colmare le carenze emerse e potenziare le competenze già acquisite. Gli strumenti utilizzati sono stati: libro di testo, lavagna LIM per video e siti internet, registrazioni audio e fotocopie di diversa difficoltà e lunghezza. 3) STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE USATI Le abilità di produzione scritta sono state verificate tramite prove con quesiti a risposta aperta e traduzione. Le prove sono state svolte in un’ora e senza l’ausilio del dizionario in quanto la conoscenza lessicale, sia generale che specifica, è sempre stata considerata fondamentale nella valutazione. Le abilità di produzione orale sono state verificate tramite regolari interrogazioni con lo scopo di verificare capacità espositive e correttezza sia grammaticale sia lessicale. I criteri di valutazione delle prove scritte hanno preso in considerazione i seguenti fattori: pertinenza della risposta, chiarezza espositiva e correttezza linguistica ( lessico specifico e grammatica). Per le prove orali sono stati valutati i seguenti fattori: pertinenza alla domanda, correttezza linguistica (pronuncia, intonazione, lessico e grammatica), conoscenza del lessico specifico e capacità di sintesi. In aggiunta a quanto sopra, sono stati ampiamente considerati nella valutazione l’impegno, la partecipazione alle attività didattiche e i progressi registrati durante l’anno scolastico. 4) PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5H - Moduli Attività di approfondimento in classe attraverso video 1. ELECTROMAGNETISM - Video didattico sulle scoperte di N. Tesla Video didattici con dimostrazioni pratiche dell’elettromagnetismo: “Build an electromagnet”; “Simple motor”; “How to build a loudspeaker” Libro di testo “Gateway to Electricity , Electronics & TelecommunicationsNew Edition”, O’Malley Kiaran, Lang Edition & FOTOCOPIE fornite dal docente UNIT 4 Electromagnetism Electricity and magnetism Electric motors and generators Preposisitons Application of electromagnetism FOTOCOPIE -“Build an electromagnet” -“Simple motor” -“How to build a loudspeaker” 2. PRODUCTION OF ELECTRICITY -Video didattici sulle varie fonti di energia “Electricity generation “e “How an hydro generator work” UNIT 5 Production of electricity Power distribution Sources of power A fossil fuel power station Hydroelectric power stations Wind power Describing a process How a solar cell works (UNIT 2 pag. 29) FOTOCOPIE How does a solar cell works (interview) Geothermal energy (Steaming forward) 3. BRITISH HISTORY - Video documentario sulla prima rivoluzione industriale -Video sul funzionamento del motore a vapore (”The steam engine”) FOTOCOPIE The First Industrial Revolution The Second Industrial Revolution La docente I rappresentanti _______________ _____________________ _______________________ SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA a.s. 2015-2016 PERCORSO FORMATIVO ATTUATO DOCENTE : prof. MUNDI RITA CLASSE : 5° H MAT DISCIPLINA : MATEMATICA 1- Relazione finale sulla classe 2- Contenuto delle lezioni in moduli 3- Programma svolto 4- Metodi e strumenti di insegnamento usati 5- Criteri e strumenti di valutazione usati 1)Relazione finale sulla classe La 5^H è formata da otto alunni, di cui due sono stati miei allievi sin dalla seconda, e gli altri dalla terza. Essi sono tutti ragazzi corretti ed educati portati però a volte ad avere atteggiamenti abbastanza infantili tra di loro ma hanno sempre saputo rispettare me e il mio lavoro e il clima in classe è sempre stato sereno. Dal punto di vista della didattica ci sono stati grossi problemi: solo un alunno si è sempre impegnato nello studio della materia partecipando con interesse alle lezioni e riuscendo così a superare le difficoltà incontrate e ad ottenere risultati apprezzabili; gli altri hanno affrontato la disciplina con molta superficialità, in classe l’ attenzione è stata molto scarsa, si sono preparati sommariamente solo in vista delle verifiche e moltissime sono state le assenze anche strategiche. Essi sono stati sempre abituati a studiare a memoria, non sanno collegare tra loro gli argomenti e si trovano in difficoltà anche davanti a semplici esercizi. La loro preparazione risulta molto frammentaria, carica di lacune pregresse e mai colmate nel corso degli anni nonostante io mi sia sempre adoperata in questo senso e i risultati sono piuttosto deludenti. 2) Contenuti delle lezioni in moduli Le disequazioni: obiettivi del modulo sono la comprensione della nozione di disequazione, di insieme di soluzioni e l' acquisizione di abilità per risolvere disequazioni. Il livello minimo accettabile per ottenere la sufficienza è saper risolvere disequazioni in una uncognita, di primo e di secondo grado, intere e fratte. Le funzioni di variabile reale e i limiti: obiettivi del modulo sono approfondire la nozione di funzione e della sua rappresentazione grafica, saper dare la definizione di funzione, capire i concetti di limite e di funzione continua, saper calcolare i limiti di funzioni algebriche razionali e irrazionali, intere e fratte quando x tende ad un punto o ad infinito anche in casi di indeterminazione, conoscere i tipi di discontinuità. Il livello minimo accettabile per ottenere la sufficienza è saper determinare il dominio di una funzione ed i suoi limiti per x che tende ad un punto o ad infinito nel caso di funzioni algebriche, razionali e irrazionali, intere e fratte. Calcolo differenziale: obiettivi del modulo sono conoscere la nozione di derivata e saperla interpretare geometricamente, saper operare con le derivate, saper applicare le derivate nello studio di semplici funzioni. Il livello minimo accettabile per ottenere la sufficienza è conoscere la definizione di derivata e il suo significato geometrico, saper calcolare derivate di semplici funzioni. 3) Programma svolto Disequazioni in una incognita di primo e secondo grado con risoluzione algebrica. Disequazioni fratte, disequazioni di grado superiore al secondo, sistemi di disequazioni. Concetto di funzione reale di variabile reale. Insieme di esistenza di una funzione e definizione di grafico di una funzione. Limiti delle funzioni reali di variabile reale: concetto di limite finito e infinito di una funzione per x che tende ad un punto, concetto di limite finito e infinito di una funzione per x che tende a infinito; concetto di limite destro e sinistro di una funzione. Definizione di funzione continua in un punto. Punti di discontinuità di una funzione e loro determinazione in semplici casi. Il calcolo dei limiti, forme di indeterminazione nei casi 0/0, ∞/∞, ∞ - ∞. Definizione di derivata di una funzione e suo significato geometrico. Le derivate fondamentali: derivata di una costante, derivata della funzione y = x, derivata della somma, del prodotto, del quoziente, della potenza di funzioni, della radice quadrata di una funzione. Equazione della tangente ad un curva in un suo punto. Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate. Studio di una funzione: il dominio, lo studio del segno, le eventuali intersezioni con gli assi, le equazioni degli eventuali asintoti, i punti di massimo, minimo mediante lo studio del segno della derivata prima, solo per funzioni algebriche razionali, intere e fratte. I rappresentanti di classe L’ Insegnante 4) Metodi e strumenti di insegnamento usati Conoscendo ormai le difficoltà che i nostri ragazzi incontrano nello studio della Matematica ho preferito sviluppare i contenuti in maniera semplice, riducendo al minimo indispensabile la parte teorica che per loro sarebbe stata noiosa e quasi incomprensibile e introducendo gli argomenti più astratti per via intuitiva e ho basato il lavoro soprattutto sullo svolgimento di moltissimi esercizi,sempre abbastanza semplici. Ho cercato in questo modo di far comprendere ai ragazzi l’utilità di tutto quello che era stato svolto negli anni precedenti ed ho tentato anche, con continui richiami alle nozioni basilari di aritmetica e di algebra, di colmare le loro lacune. Ho cercato di far apprezzare lo studio della disciplina, evidenziando anche la sua utilità nella trattazione delle altre materie tecniche ed ho tentato di portare gli alunni all’acquisizione di un proficuo metodo di studio. Ho sempre svolto il recupero in itinere per non sovraccaricare gli alunni di altri impegni pomeridiani. Come strumenti ho usato il libro di testo (Lineamenti di Analisi di Massimo Bergamini , Anna Trifone e Graziella Barozzi edito da Zanichelli) ed altri eserciziari. 5) Criteri e strumenti di valutazione usati Sono state svolte prove orali e scritte, queste ultime di tipo classico . Nelle valutazioni si è tenuto conto del livello di apprendimento, dei progressi fatti, dell'impegno profuso, dello interesse dimostrato, della partecipazione al lavoro di classe e delle capacità di ogni singolo alunno. SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA a.s. 2015-2016 PERCORSO FORMATIVO ATTUATO DOCENTI : prof. ssa SILVIA BRUNA CASATI CLASSE : 5 H Manutenzione ed assistenza tecnica DISCIPLINA : Tecnologie elettriche, elettroniche ed applicazioni (TEEA) 1 Relazione sulla classe 2 Metodologie e strumenti di insegnamento 3 Strumenti e criteri di valutazione 4 Contenuti disciplinari 1 Relazione sulla classe La classe è composta da 9 alunni, di cui uno non ha mai frequentato. Conosco tutti gli alunni da almeno tre anni, dato che provengono dall’unione di due terze in un unica quarta nelle quali ho sempre insegnato. Dal punto di vista comportamentale non ci sono stati assolutamente problemi dovuto sia alla pregressa conoscenza, al numero così esiguo ma soprattutto per il sempre giusto e corretto comportamento tenuto dai ragazzi. Dal punto di vista del profitto, invece, c’è da evidenziare che solo un alunno ha sempre partecipato con attenzione ed interesse alle lezioni ottenendo risultati più che soddisfacenti. Tutti gli altri hanno difficoltà sia alla piena comprensione dei concetti teorici che alla loro applicazione pratica. Queste difficoltà, unite ad un impegno saltuario solo in prossimità delle verifiche, ed ad un gran numero di assenze, a volte anche strategiche, hanno fatto raggiungere risultati non pienamente sufficienti con conoscenze solo superficiali e temporanee. 2 Metodologie e strumenti di insegnamento Ogni modulo del programma è stato trattato in maniera esauriente partendo da concetti elementari che venivano gradualmente approfonditi e ampliati nel corso delle lezioni, allo scopo di portare lo studente ad un livello di conoscenza superiore in maniera graduale. Facendo largo uso di esempi si è cercato di rendere comprensibili il più possibile gli argomenti trattati nelle lezioni utilizzando anche, dove era possibile, rappresentazioni grafiche, schemi e diagrammi. Libro di testo utilizzato: Tecnologie elettrico, elettroniche ed applicazioni volume 3, V. Savi e L. Vacondio; casa editrice Calderini. 3 Strumenti e criteri di valutazione Sono state prevalentemente svolte prove scritte, sia esercizi che risposte a domanda aperta nell’ottica dell’Esame di Stato. Alle classiche prove orali ho preferito domande quotidiane a tutti per cercare di mantenere sempre fresco ciò che spiegato. Nelle valutazioni si è tenuto conto del livello di apprendimento, dei progressi fatti, dell'impegno profuso, dello interesse dimostrato, della partecipazione al lavoro di classe e delle capacità di ogni singolo alunno. 4 Contenuti disciplinari Modulo 1: Elettronica analogica - Definizioni e caratteristiche di funzionamento dell’amplificatore operazionale. - Applicazioni lineari degli Op-Amp: configurazione invertente, inseguitore e sommatore. - Laboratorio: verifica che l’Op-Amp in configurazione invertente risulta un sistema lineare. Verifica che l’Op-Amp in configurazione sommatore realizza il nodo di confronto degli schemi a blocchi. Modulo 2: - Motore in corrente continua Ripasso generalità macchine elettriche. Concetto di coppia e potenza motrice. Regola della mano sinistra B, I e F. - - - Principio di funzionamento del motore cc. Parti fondamentali con elementi costruttivi: induttore (statore ed eccitazione), indotto (rotore) e collettore + spazzole. Dati di targa. Circuito equivalente con equazioni fondamentali. Esercizi. Diversi tipi di eccitazione: indipendente, serie e derivata. Esercizi. Bilancio energetico delle potenze, dalla potenza elettrica in ingresso alla potenza meccanica in uscita, con conseguente definizione di tutte le perdite. Rendimento. Esercizi. Caratteristica meccanica del motore cc. Esercizi Regolazione velocità motore cc: a coppia costante, a potenza costante e mista. Modulo 3: Elettronica di potenza - Generalità sui componenti realizzati con semiconduttori: diodi, SCR e TRIAC. Convertitori statici: generalità e caratteristiche. Convertitori ac/dc non controllati monofase e trifase a semionda ed a ponte: generalità e loro funzionamento. Esercizi Convertitori ac/dc controllati monofase e trifase a semionda ed a ponte: generalità e loro funzionamento. Esercizi. Convertitori ac/ac: regolatore di tensione. Convertitore dc/dc: chopper sia elevatore (boost) che abbassatore (buck) Convertitore dc/ac: inverter. Criteri di scelta del convertitore opportuno nell’ottica del progetto di controllo di velocità di motori sia in corrente continua che alternata. I rappresentanti di classe L’insegnante SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA a.s. 2015-2016 PERCORSO FORMATIVO ATTUATO PROFF. GLIORI GIOVANNI - MANCINI ALESSANDRO DOCENTE : CLASSE : 5° H DISCIPLINA : TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE 1- Relazione finale sulla classe 2- Metodi e strumenti di insegnamento usati 3- Criteri e strumenti di valutazione usati 4- Programma svolto 1) Relazione finale sulla classe La classe è composta da 8 alunni provenienti dai comuni limitrofi dell'entroterra e della vicina riviera. Essi provengono tutti dalla stessa classe 4 H. Il livello di preparazione sin dall’inizio dell’anno scolastico è stato mediamente sufficiente con un solo ragazzo di punta, qualcuno maggiormente dotato, altri con qualche difficoltà. Il programma è stato svolto in maniera completa, secondo quanto prefissato, ma sempre con qualche dubbio sulla possibile prova, oggetto dell’esame di maturità. Durante l’intero anno scolastico sono stati lasciati ampi spazi alla rielaborazione dei vari argomenti trattati ed è sempre stato effettuato recupero in itinere quando richiesto. Non tutti i ragazzi ne hanno approfittato con costanza, non raggiungendo sempre un sufficiente livello di preparazione; fatta eccezione per questi singoli casi, tutti gli altri ragazzi hanno ottenuto un profitto discreto. Buone le capacità di inserimento nel mondo del lavoro evidenziate durante lo stage in azienda, effettuato nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro, alla fine della quarta ed all’inizio della quinta. I ragazzi hanno mantenuto sempre un comportamento corretto nel rispetto delle persone e delle cose. 2) Metodi e strumenti di insegnamento usati La conoscenza teorica non è mai stata disgiunta dal riscontro pratico sperimentale ed entrambi sono stati integrati nella maggiore maniera possibile. Gli obiettivi cognitivi sono stati chiaramente definiti con il procedere delle acquisizioni; del loro raggiungimento o meno si sono fatti costanti riscontri con prove che hanno permesso di verificare le conoscenze acquisite e che hanno favorito nel tempo stesso il consolidamento e l'approfondimento di quanto già appreso. A conclusione di ciascun modulo sono state fatte verifiche con successiva discussione degli elaborati corretti; per quanto riguarda le prove pratiche, si sono susseguite in maniera regolare alternando la prova strumentale di laboratorio alla relazione scritto grafica realizzata al computer con il supporto dei programmi di Autocad, Word, excel, con correzione individuale tramite discussione degli elaborati. L'insegnamento della materia si è sviluppato con il supporto dei laboratori (informatica, misure elettriche), che sono diventate espressione fisica dell'integrazione e della conoscenza. Si è sempre fatto ampio riferimento ai libri di testo ma soprattutto si è fatto uso dell'aula computer con i diversi software applicativi e del laboratorio di misure elettriche con le relative apparecchiature di misura. 3) Criteri e strumenti di valutazione usati Sono state effettuate prove strutturate e semi strutturate, sia durante l'approfondimento dei moduli che a completamento di ciascuno di essi. Il criterio di valutazione utilizzato ha previsto l’assegnazione di un punteggio a ciascuna domanda, in modo che la somma, riportata in decimi, determinasse il voto; nel caso di esito negativo i ragazzi hanno sempre avuto la possibilità di recuperare con un colloquio orale o specifica prova scritta svolta alla lavagna. Nel colloquio orale il criterio fondamentale della valutazione e stato la correttezza di quanto esposto, la capacità espositiva e la concretezza delle risposte. 4) Programma svolto Motori asincroni trifasi - Avviamento dei motori asincroni trifasi, tramite impedenza, resistenza, stella triangolo - Regolazione della velocità tramite il numero dei poli e tramite la frequenza - Inversione di marcia - Scelta della potenza, classe d’isolamento, grado di protezione, dati di targa Pneumatica, elettropneumatica, oleodinamica - Pressione, portata, aria compressa, comportamento dei gas - Cilindri a semplice e a doppio effetto, valvole direzionali e loro utilizzo - Regolazione della velocità nei cilindri - Lettura dei circuiti pneumatici e loro caratteristiche - Sistemi elettropneumatici ed applicazioni - Circuiti e componenti oleoidraulici Guasti e manutenzione - Definizione dei guasti, tasso di guasto e probabilità di guasto - Affidabilità dei sistemi, MTTF - Manutenzione, ordinaria e straordinaria, organizzazione della manutenzione Documentazione tecnica, appalto delle opere - Scrittura di una relazione tecnica, computo metrico ed analisi dei prezzi - Esecuzione di un progetto relativo ad un impianto elettrico civile completo di schema e computo metrico estimativo - Utilizzo di Autocad e pacchetto office - Utilizzo del manuale e della documentazione tecnica Utilizzo software applicativo per la realizzazione dei quadri elettrici - Istruzioni fondamentali del pacchetto software Tisystem - Realizzazione di schemi unifilari di quadri elettrici - Realizzazione quadri elettrici per edificio civile - Realizzazione quadro elettrico per edificio condominiale - Realizzazione della carpenteria metallica dei quadro (Tiquadri) - Realizzazione del computo metrico (Tipre) Impianti elettrici in ambienti speciali - Normativa e leggi vigenti - Locale bagno – doccia - Centrali termiche, cucine - Luoghi per ricovero o riparazione autoveicoli - Luoghi a maggio rischio in caso d'incendio - Locali ad uso medico Misure e Verifiche sugli impianti elettrici - Esame a vista - Prova di continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali - Misura della resistenza dei collegamenti equipotenziali - Misura della resistenza d'isolamento - Misura della resistenza di terra - Verifica dell'intervento delle protezioni differenziali - Misura di potenza con inserzione Aron e Righi - Rifasamento Manutenzione sugli impianti elettrici - Manutenzione in un impianto civile - Manutenzione in una cabina MT/BT - Manutenzione sui motori asincroni trifasi - Manutenzione sui motori a corrente continua Sistemi automatici - Segnali analogici, funzione a gradino, funzione impulsiva, rampa unitaria - Definizione della funzione di trasferimento, poli e zeri, ordine di un sistema, schemi a blocchi, risposta in frequenza - Definizione di stabilità, stabilità assolta e relativa - Risposta dei sistemi dinamici lineari tempo invarianti nel dominio del tempo - Sistemi di controllo ad anello aperto e ad anello chiuso - Diagrammi di Bode, tracciamento dei diagrammi, criterio di stabilità di Bode Logica programmabile negli impianti di utilizzazione - Architettura del PLC; - Interfacciamento del PLC con sistemi elettromeccanici ed elettropneumatici; - Utilizzo del software di programmazione per PLC Omron. - Esercitazioni e simulazione di processi industriali: Avviamento stella triangolo temporizzato per un motore asincrono trifase, circuito di comando e di protezione per una pompa, trapano a colonna, ciclo automatico di foratura e fresatura, impianto di sega automatica, impianto di maschiatura, macchina tranciatrice per barre, nastro trasportatore segmentato con braccio meccanico - Grafcet: criteri di programmazione; esercitazioni e simulazioni di processi industriali: avviamento automatico di marcia di n° 3 motori asincroni trifasi, Macchina insacchettatrice, ciclo di imbottigliamento Gli insegnanti prof Gliori Giovanni ………………………... prof Mancini Alessandro ………………………... I rappresentanti di classe ………………………... ………………………… ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE "GOBETTI – DE GASPERI" MORCIANO DI ROMAGNA (RN) A.S. 2015/2016 RELAZIONE FINALE DISCIPLINA: Tecnologia Meccanica ed applicazioni (T.M.A.) DOCENTI: Prof. Vitale Christian, Prof. Gatta Sergio CLASSE: 5a H 1. RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE La classe, composta da otto alunni, si è dimostrata da subito interessata alla disciplina e partecipe all’attività didattica. Il numero esiguo di alunni ha sicuramente favorito il processo di apprendimento permettendo continui ripassi di consolidamento in itinere. Per contro, un orario ridotto a 2 h settimanali, oltretutto consecutive, non ha permesso una certa continuità nel programma e non è stato possibile soffermarsi su alcuni argomenti di maggior interesse. Tuttavia, l'insegnante ha avuto modo di svolgere una buona parte del programma preventivato. Tutti gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi minimi della disciplina; non solo, qualche alunno si è distinto ottenendo ottimi risultati, conseguenti a un impegno costante sia nel lavoro svolto in classe che assegnato a casa. 2. METODOLOGIE DIDATTICHE Le metodologie didattiche sono state diversificate al fine di favorire l’inclusione e la personalizzazione dell’apprendimento per i diversi fruitori. Si è cercato di valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni, di favorire l'esplorazione e la scoperta, di incoraggiare l'apprendimento, di promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di imparare ad imparare, nella logica metacognitiva. In particolare si sono utilizzati: Lezione frontale per l’esposizione dei concetti fondamentali dell’argomento. La lezione frontale è stata supportata anche dalla proiezione di filmati, schemi, tabelle riepilogative e mappe concettuali in modo che le informazioni verbali potevano avere una immediata rappresentazione visiva (ricca di immagini e disegni) per ridurre al minimo le astrazioni e facilitare la sintesi. Didattica laboratoriale per stimolare l’apprendimento non mnemonico mediante l’utilizzo di esperienze, esercitazioni, osservazioni. L’attività laboratoriale è stata realizzata in piccoli gruppi, con il tutoraggio tra pari, promuovendo l’apprendimento collaborativo. Lezione partecipata con l’utilizzo del problem-solving e analisi dei casi sia per introdurre un argomento, sia per testare e rafforzare le conoscenze di base; in particolare, sono state proposte situazioni problematiche, che possono verificarsi in ambito professionale, per suscitare l’interesse e l’impegno degli alunni ad elaborare ipotesi di soluzione, mediante il ricorso alle conoscenze già possedute, al senso comune, all’intuizione, alla fantasia e al confronto con gli altri, il brainstorming, ecc.. Il docente, infine, ha fornito agli studenti i riferimenti dell’argomento sul libro di testo adottato e vari siti riferimenti internet di integrazione e approfondimento (prevalentemente audiovisivi). 3. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI Per verificare il raggiungimento degli obbiettivi prefissati e delle competenze conseguite, sono stati utilizzati verifiche scritte sommative ogni fine unità didattica o modulo. La verifica formativa è stata effettuata per monitorare i livelli intermedi raggiunti, al fine di intraprendere azioni mirate di consolidamento e, se necessario, di recupero, prima di procedere con il programma. La valutazione è stata formulata sulla base dei seguenti indicatori di riferimento: Livello di partenza Impegno, partecipazione, interesse Metodo di studio Ritmi di apprendimento Obbiettivi conseguiti 4. PROGRAMMA SVOLTO Modulo 1. Statistica e Project Management Analisi statistica previsionale: distribuzioni statistiche (normali o gaussiane), elementi di analisi previsionale, ricerca operativa, project management, tecniche reticolari PERT, diagrammi di Gantt, tecniche di problem solving Modulo 2. Affidabilità e manutenzione Ciclo di vita di un prodotto, fattori economici del ciclo di vita di un prodotto, costo del ciclo di vita di un prodotto, analisi e valutazioni del ciclo di vita di un prodotto, concetti relativi all’affidabilità, guasti, calcolo dell’affidabilità, cenni sulla valutazione dell’affidabilità Modulo 3. Le macchine a controllo numerico La tecnologia del controllo numerico, le funzioni svolte dall’unità di governo, cenni sui trasduttori (classificazione, tipi di misurazione e principali trasduttori di posizione), sistemi di coordinate, zero macchina e zero pezzo, cenni ai sistemi di riferimento cartesiano e polare Modulo 3. Laboratorio Ciclo di lavorazione e modalità di stesura del cartellino di lavorazione. Cenni programmazione con linguaggio ISO per CNC: tornitura cilindrica, tornitura per esecuzione gole, tornitura per filettature, interpolazione lineare G1, tornitura con interpolazione circolare oraria (G2), antioraria (G3), circolare; ciclo fisso di filettatura (G76), esecuzione di simulazioni di semplici lavorazioni con software MASTER-CAM, esempi di lavorazioni con CNC di fresatura e tornitura con MASTER-CAM Morciano, li 15/05/2016 I docenti Prof. Vitale Christian Prof. Gatta Sergio SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA a.s. 2015-2016 PERCORSO FORMATIVO ATTUATO DOCENTE : PROF. MANCINI ALESSANDRO CLASSE : 5° H DISCIPLINA : LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI 5- Relazione finale sulla classe 6- Metodi e strumenti di insegnamento usati 7- Criteri e strumenti di valutazione usati Programma svolto 1) Relazione finale sulla classe La classe è formata da 8 alunni frequentanti, tutti provenienti dalla classe quarta H, alcuni direttamente promossi a giugno, altri dopo aver sanato il debito a settembre. Un alunno non ha mai frequentato. Non si sono rilevati particolari problemi disciplinari, la classe si è mostrata sostanzialmente educata e rispettosa delle persone e delle cose, evidenziandosi alcune buone e anche ottime individualità. Si sottolinea la presenza di un alunno veramente bravo, anche quale positiva presenza e aiuto costante ai compagni. Si deve comunque sottolineare come per altri alunni l’impegno non è stato costante ed è stato più volte stimolato. Questa mancanza di costanza ha prodotto, come risultato, un livello di preparazione a volte appena sufficiente. Il piano di lavoro preventivato ad inizio anno è stato sostanzialmente rispettato e il programma è stato svolto in modo soddisfacente. Si sono attuate alcune variazioni nei contenuti, anche per cercare di sostenere argomenti di possibile interesse in vista dell’esame di Stato: in particolare, è stata svolta una attività dedicata alla compilazione di relazioni di misure elettriche. Le modalità di lavoro e il tipo di attività didattica hanno visto alternarsi attività di lezione frontale ad attività laboratoriali, sia di sperimentazione che di progettazione. Fra i materiali utilizzati, con costante frequenza si è fatto uso del libro di testo, mentre nei laboratori sono stati usati gli strumenti e i materiali specifici in essi contenuti e necessari alle specifiche prove effettuate. Fra questi, si sottolineano specifici software dedicati e anche la ricerca in internet. Le verifiche sono state di tipo scritto, orale e pratico/grafico con l’ausilio del supporto informato per la programmazione. La principale difficoltà incontrata è stata riuscire a stimolare l’interesse e la partecipazione degli alunni non particolarmente motivati. Sono state attuate metodologie di recupero in itinere e di rielaborazione degli argomenti trattati, attuando la metodologia dell’interrogazione orale per favorire e tentare, con modalità volontaria, il recupero delle insufficienze. Si sottolinea come nella classe si sia evidenziata una spiccata volontà collaborativa da parte di alcuni alunni, aspetto molto positivo che si è concretizzato soprattutto con una collaborazione nella fase attuativa dell’orientamento in entrata. 2) Metodi e strumenti di insegnamento usati Sono state attuate alternativamente lezioni frontali, lezioni frontali abbinate alla sperimentazione in laboratorio, soprattutto per l’utilizzo dello strumento informatico quale opportunità di ricerca in rete e utilizzo di diversi software applicativi, quali CX Programmer per la programmazione PLC e AutoCad per il disegno assistito. Il supporto dei laboratori è di per sé espressione tangibile dell'integrazione e interazione dei contenuti e della conoscenza, ovvero della consapevolezza e comprensione dei fatti e delle informazioni ottenuti attraverso un’esperienza diretta. Linguaggio chiaro, semplice, feedback continui, pause didattiche, coinvolgimento e motivazione degli studenti; si è cercato di potenziare l’efficacia del metodo di studio attraverso conversazioni guidate. Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo, per il quale si fatto ampio riferimento, la lavagna, strumentazioni e attrezzature necessarie per il lavoro in laboratorio, strumenti di misure e multimetri, strumenti informatici per le ricerca in rete, per la programmazione, per il disegno. La conoscenza teorica non è stata disgiunta dal riscontro pratico sperimentale ed entrambi sono stati integrati nella miglior modo possibile. Gli obiettivi cognitivi sono stati chiaramente definiti con il procedere delle acquisizioni; del loro raggiungimento o meno si sono fatti costanti riscontri con prove che hanno permesso di verificare le conoscenze acquisite e che hanno favorito nel tempo stesso il consolidamento e l'approfondimento di quanto già appreso. 3) Criteri e strumenti di valutazione usati Per i criteri di valutazione e scala valutativa, ci si è riferiti a quanto contenuto nel P.O.F., salvo che, come valutazione minima per conoscenze del tutto insufficienti e/o gravi carenze di ordine logico, si è considerato il voto “2” (due) e non “1” (uno). Il criterio di riferimento per la valutazione finale di 6/10, è il possesso dei requisiti minimi, tenendo conto dei livelli di partenza, dei miglioramenti conseguiti, dell’impegno dimostrato, della costanza e della correttezza nel comportamento. Le verifiche sono state effettuate solitamente al termine dei moduli svolti e, nel caso di esito negativo, è sempre stata lasciata la possibilità agli alunni di un recupero attraverso interrogazione orale, su base volontaria. Nel colloquio orale il criterio fondamentale della valutazione e stato la correttezza di quanto esposto, la capacità espositiva e la concretezza delle risposte. PROGRAMMA SVOLTO Modulo 1: valutazione, ricerca e prevenzione guasti. Analisi del guasto. Metodo “diagramma causa – effetto”, analisi, procedure e costruzione grafica del diagramma detto di Ishikawa. Esempi grafici. Metodo “albero dei guasti”, analisi, procedure e costruzione grafica dell’albero dei guasti. Esempi grafici. Analisi del gusto attraverso il brainstorming. Modulo 2: procedure operative riguardanti il cablaggio di impianti elettropneumatici e apparecchiature elettriche. Visione e prova di impianto elettropneumatico. Visione di apparecchiature e dispositivi del settore elettrico nelle parti interne (interruttore automatico magnetotermico e differenziale). Convertitori statici AC-AC e inverter. Procedure operative per l’esecuzione di lavori elettronici ed elettrici. Modulo 3: programmazione PLC tramite software dedicati, ovvero il CX Programmer della Omron. Compilazione di programmi per l’automazione industriale tramite PC, partendo da schemi elettrici di impianti industriali dati dal docente o progettati dagli alunni. Modulo 4: redigere documentazione tecnica di settore. Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico e relativi allegati obbligatori. Normativa di riferimento: art. 7 Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008 n. 37; Decreto Ministeriale del 19 maggio 2010. Redazione di una DICO. Dichiarazione di rispondenza dell’impianto elettrico. Modulo 5: distinta base. Generalità sulla distinta base. Livelli, legami fra “padri e figli”, coefficienti d’impiego. Esempio di distinta base: lampada da tavolo. Distinta base di un dispositivo elettronico, cenni e presentazione di un circuito elettronico per macchina fotocopiatrice. Tecniche di realizzazione di un circuito stampato. Modulo 6: componenti degli impianti elettrici civili, industriali, elettropneumatici. Tecnologia e costruzione dei componenti per impianti civili. Dispositivi di comando, trasformazione, segnalazione, collegamento e derivazione, protezione. Criteri d’impiego. Apparati per impianti elettrici industriali. Apparecchi di manovra, segnalazione e rilevazione. Quadri elettrici. Apparati ausiliari per le gestione dei processi industriali. Modulo 7: schemi elettrici negli impianti industriali. Rappresentazione degli impianti ed apparati elettrici civili, industriali, elettropneumatici. Progetto di alcuni impianti elettrici industriali, seguendo le distinte assegnate e sapendo procedere a modifiche di schemi e impianti. Disegno con software dedicato AutoCad, disegno di impianti pneumatici (AutoCad). Contratti di manutenzione. Definizione del contratto di manutenzione. Richiesta d’offerta e capitolato d’appalto. Attivazione dei contratti di manutenzione, gestione dei contratti di manutenzione. Manutenzione del motore asincrono trifase. Sono state completate relazioni di misure elettriche. GLI ALUNNI IL DOCENTE Mancini Alessandro Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “ P. G o b e t t i – A . D e G a s p e r i ” Largo Centro Studi, Morciano di Romagna (RN) RELAZIONE FINALE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE 5°H A.S. 2015/2016 Docente: Prof.ssa Lara Boccher CONTESTO GENERALE Il rapporto tra me e la classe è limitato solo all’ anno scolastico in corso, a partire dalla fine di novembre 2015, quando mi è stato conferito l’incarico. La classe è costituita da un numero esiguo di 8 alunni, tutti di sesso maschile, pertanto è stato possibile svolgere un lavoro abbastanza approfondito e anche con frequenti situazioni di individualità. Gli alunni, in generale, hanno mostrato, inizialmente, poca propensione alla parte teorica e, nel caso di un paio, anche resistenza ed opposizione alla stessa, non cogliendo l’utilità del supporto teorico della materia; essendo però gli argomenti trattati di diretta inerenza alla quotidianità, anche le opposizioni più radicate hanno lasciato spazio all’interesse e alla partecipazione attiva. Con l’avanzamento del programma e quindi degli incontri (una volta alla settimana per due ore), per una reciproca conoscenza più approfondita, è stato possibile gestire il lavoro sulla base di una comunicazione efficace e di un dialogo molto più disponibile, fino a raggiungere, con la maggior parte del gruppo, buoni livelli di stima e fiducia corrisposti, elementi di supporto fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, pertanto il programma previsto è stato svolto totalmente. Nell’arco di questi mesi è emerso un notevole miglioramento su più fronti, da quello personale a quello didattico, nonché comportamentale, raggiungendo quindi risultati complessivi soddisfacenti. Alcuni di loro dimostrano capacità motorie di livello più che buono, altri meno, però, tutti evidenziano, alla fine dell’anno scolastico, progressi evidenti rispetto all’analisi di partenza, compresi gli alunni non dediti all’attività sportiva. In generale la classe si dimostra quindi positiva sia dal punto di vista didattico sia educativo, per gli obiettivi raggiunti; inoltre, all’interno del gruppo, si distinguono alcuni alunni per il livello di autonomia, senso di responsabilità e maturità personale. OBIETTIVI E VALUTAZIONE GENERALE: Legenda 1= Competenza raggiunta da un numero limitato di alunni 2= Competenza raggiunta da almeno metà della classe 3= Competenza raggiunta da gran parte degli alunni OBIETTIVI GENERALI EDUCATIVI Interpretazione dell’attività sportiva come momento di integrazione sociale e di collaborazione 2 Sviluppo senso della lealtà e rispetto delle regole e degli altri 3 Accettazione e rispetto della diversità 3 Sviluppo e miglioramento dell’autonomia e senso di responsabilità 2 Interpretazione della pratica sportiva principalmente come sano stile di vita 2 OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI (Parte Pratica) Presa di coscienza delle proprie capacità motorie 3 Presa di coscienza delle proprie potenzialità motorie riuscendo poi a trasformarle in 2 competenze motorie Consolidamento e strutturazione schema corporeo 2 Gestione ed utilizzo dello spazio in modo adeguato 2 Organizzare un gesto motorio finalizzato all’elaborazione di gesti più complessi 2 Consolidamento capacità coordinative 2 Consolidamento capacità condizionali 3 Miglioramento e potenziamento fisiologico 3 Conoscenza della capacità espressiva del proprio corpo, utilizzandolo come mezzo 2 di comunicazione Conoscenza delle principali norme e comportamenti da attuare per la prevenzione 3 di infortuni Conoscenza generale di alcune specialità di atletica e relativi regolamenti: ostacoli, 2 salto in alto, salto in lungo, vortex, staffetta 4x100 Conoscenza dei fondamentali di gioco di alcuni giochi sportivi quali pallavolo, 3 pallacanestro, calcetto, badminton OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI (Parte Teorica) Conoscenza principali elementi dell’apparato muscolo-scheletrico (arti superiori, arti inferiori e rachide). Conoscenza delle principali posture da assumere per evitare paramorfismi o malformazioni della colonna vertebrale Conoscenza delle principali norme relative a: sicurezza, prevenzione, primo soccorso, salute, igiene alimentare e personale. Conoscenza delle principali capacità coordinative e condizionali 2 2 3 2 Legislazione del doping ed effetti irreversibili sugli apparati del nostro organismo, 3 dati dall’assunzione delle sostanze dopanti Conoscenza e consapevolezza dell’importanza dell’educazione fisica nello sviluppo 2 della personalità, interagente con le sfere cognitiva, affettiva, sociale, sessuale. CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO Didatticamente sono stati affrontati tutti i contenuti previsti dalla programmazione iniziale, sia per la parte pratica sia per la parte teorica: PARTE PRATICA Capacità condizionali: forza muscolare resistenza velocità mobilizzazione articolare capacità di reazione Capacità coordinative: Salti con la corda Camminare in equilibrio sulla trave; palleggiare camminando sulla trave; passare e riprendere la palla camminando sulla trave Tiri a canestro da diverse distanze Conoscenza generale del regolamento e pratica delle principali attività sportive e giochi sportivi: Atletica: ostacoli, salto in alto, corse di velocità, la resistenza specifica Attrezzistica: cavallina, spalliera, trave di equilibrio, quadro svedese Pallavolo (il servizio, di sicurezza e dall’alto; la schiacciata, bagher e palleggio) Pallacanestro (il palleggio, il tiro, il passaggio) Tennis Badminton Dogeball Capoeira (arte marziale brasiliana con intervento dell’esperto esterno) Calcetto Stretching Allungamenti distretti muscolari degli arti inferiori e superiori Allungamenti muscoli dorsali La corretta postura Presa di coscienza dei distretti muscolari durante l’assunzione della posizione prima scorretta e poi corretta, sia in atteggiamento eretto sia seduto Vivere lo sport come sano stile di vita Norme igieniche Prevenzione infortuni e primo intervento L’abbigliamento sportivo adeguato PARTE TEORICA Nomenclatura dell’educazione fisica: i piani, le parti del corpo umano La colonna vertebrale: le parti della colonna; le curve; paramorfismi e dimorfismi (cifosi dorsale, lordosi cervicale e lombare, la scoliosi). Nozioni base dell’apparato osteo-articolare e muscolare: principali ossa e muscoli degli arti, inferiori e superiori, e del busto. I tendini e i legamenti. Le articolazioni Le capacità condizionali Le capacità coordinative Il linguaggio corporeo: il movimento e la gestualità come mezzo di comunicazione Le 5 sfere della personalità: motoria, cognitiva, affettiva, sociale e sessuale; le interrelazioni tra di esse. Come incide lo sviluppo motorio sulle altre 4 nello sviluppo della personalità Nozioni generali di pronto soccorso: epistassi, crampi e stiramenti muscolari, distorsioni articolari, lo svenimento. Il doping: legislazione; effetti delle sostanze dopanti sull’organismo, in particolare sull’apparato endocrino, muscolare, cardiocircolatorio e sul sistema nervoso METODOLOGIA Utilizzo metodologia mista, induttiva e deduttiva, con situazioni di problem-solving. Attività individuale e di gruppo Rinforzo individuale e diretto VERIFICHE E VALUTAZIONI PARTE PRATICA Test motorio iniziale per la conoscenza del livello motorio e delle singole capacità di ogni alunno, con particolare attenzione alle capacità: condizionali, coordinative, di autonomia nel trovare soluzioni adeguate di fronte alla richiesta di gesti motori più complessi Valutazioni ad itinere tramite circuiti strutturati con richieste motorie inerenti al programma svolto Proposte di situazioni motorie da costruire e progettare Situazioni di gare e giochi sportivi (di squadra ed individuali) PARTE TEORICA Una verifica scritta a quadrimestre con domande a risposte aperte. Nella valutazione finale complessiva vengono considerati, oltre al raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi, anche l’interesse (modalità con cui viene vissuta la materia, se con motivazione e curiosità alla conoscenza delle tematiche affrontate e non solo come esclusivo momento ricreativo) e la partecipazione (considerando le assenze e le giustificazioni a non praticare l’attività per indisposizioni, fisiologiche o meno, momentanee) LIVELLO MEDIO DELLE CARATTERISTICHE COGNITIVE DELLA CLASSE AL TERMINE DELL’A. S. Capacità di comprensione Positivo Adeguato Non Adeguato Capacità di produzione Positivo Adeguato Non Adeguato Motivazione all'apprendimento Positivo Adeguato Non Adeguato Autonomia nel metodo di lavoro Positivo Adeguato Non Adeguato Docente Alunni rappresentanti Prof.ssa Boccher Lara Savioli Simone ______________________________ Muccioli Matteo ______________________________________ ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Gobetti – De Gasperi”. MORCIANO DI ROMAGNA (RN). SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA . CLASSE 5 H "MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA" . Anno Scolastico 2015/2016 . Docente: Rinaldini Carlo. Materia : Religione Cattolica (I.R.C.). Ora d’insegnamento settimanale : 1. OBIETTIVI FORMATIVI. Il corso ha inteso fornire ai discenti, un itinerario di orientamento formativo ed educativo personale e di gruppo volto alla consapevolezza di sé stessi nel rapporto con la realtà. In particolare si è inteso affrontare il rapporto con la società attuale complessa, caratterizzata dalla comunicazione multimediale, multiculturalità, in una prospettiva di continua evoluzione. Ci siamo soffermati sulla integrazione e solidarietà mirata ai Diritti Umani, secondo una prospettiva di tutela del fenomeno religioso in senso pluralista e giuridico in generale ed in particolare del rapporto fra cristiani e cristianesimo in Europa ed in una prospettiva ecumenica planetaria. L'umanità di fronte alle novità tecnico scientifiche, la Chiesa di fronte ai totalitarismi del '900; Il dialogo interreligioso; L'insegnamento della Chiesa in materia di vita, matrimonio e famiglia ed i riflessi che le nuove tecnologie hanno sulla vita umana religiosa; come si realizza nel concreto il comandamento cristiano dell'amore; come l'apporto dell'insegnamento della Religione Cattolica aiuti il progetto di vita dei discenti. OBIETTIVI DIDATTICI. Le attività svolte, hanno impegnato i discenti a livello individuale e di gruppo Classe, sottolineando l'importanza dell'affronto delle problematiche giovanili e delle responsabilità sociali, del lavoro e dell'identità consapevole personale e di gruppo, in un ambiente umano che cambia e si trasforma e le sfide che pone rispetto alla tutela del fenomeno religioso e del Cristianesimo in particolare. CONTENUTI. Premesso che la continuità didattica della Materia è stata costante fin dal primo anno scolastico del corso, il programma è stato impostato in modo tale che, anche i discenti con meno capacità ed attitudini, potessero raggiungere almeno gli obiettivi minimi. I temi trattati sono stati scelti insieme alla Classe all'inizio dell' Anno Scolastico, cercando di creare collegamenti utili con tutte le Materie dell' Area Linguistica Culturale. Le verifiche sono state: soprattutto scritte con valore di prova orale, con uso di test e questionari, saggi brevi, cruciverba a tema della Materia (se possibile), scrittura creativa, didattica breve, recupero permanente ed in itinere volto al successo scolastico ed all'autostima. Le tematiche affrontate hanno riguardato in particolare: il valore del rispetto religioso; Il rispetto della Religione e delle Religioni nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell'O.N.U.; la tutela della Religione e delle Religioni nella Costituzione Italiana; la comunicazione espressiva religiosa nella lezione della storia del '900, cioè i fatti e gli avvenimenti e non solo le opinioni; la comunicazione: io e la realtà; l'umanità ed il bisogno di Dio; bioetica in generale; l'insegnamento della Chiesa in merito a : fede in Gesù Cristo; la società mondiale che cambia rapidamente; il lavoro, la famiglia, l'ecologia, la pace, la giustizia. METODOLOGIA. Metodi: Dibattito strutturato, lavori individuali e di gruppo, ricerche, lavori scritto grafici, saggi brevi, cruciverba a tema della Materia e di cultura generale(se possibile), scrittura creativa, test, quiz, questionari, didattica breve ecc.. MEZZI E STRUMENTI. Uso di materiale audio visivo, grafici, poster, cartelloni, materiali cartacei, cartine, libri, tecniche interattive e di ruolo e multimediali. Da qui alla fine dell' Anno Scolastico, si procederà ad un ripasso degli argomenti già svolti. Utilizzazione di strumenti compensativi e dispensativi per D.S.A. e B.E.S.. ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Gobetti – De Gasperi” MORCIANO DI ROMAGNA (RN). Anno Scolastico 2015/2016 PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE 5 H. "MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA". Il corso, ha inteso fornire agli studenti, un itinerario di orientamento formativo ed educativo personale volto alla consapevolezza di sé stessi e del rapporto con la realtà attuale in una prospettiva inclusiva, motivazionale e di solidarietà. Le attività svolte, hanno impegnato gli allievi a livello individuale e di gruppo Classe, sottolineando l'importanza dell'affronto positivo e costruttivo delle problematiche giovanili ed in particolare del disagio adolescenziale e scolastico. Tale percorso si è articolato come condivisione e proposta di soluzione delle problematiche incontrate verso la crescita e lo sviluppo del "Volto Umano" di ogni persona della Classe ed il percorso del "Senso Religioso Umano" , anche nella prospettiva culturale e professionale dell'indirizzo di studi intrapreso dagli allievi della Classe. Le attività proposte sono state sviluppate mediante la metodologia del Modulo didattico di Didattica Breve , del dibattito strutturato e del lavoro scritto, utilizzando test, saggi brevi, questionari, relazioni, cruciverba a tema specifico della Materia e cultura generale (se possibile) e trascrizioni di definizioni o rielaborazioni personali di definizioni, volte a produrre risultati scolastici visibili e valutabili, con verifica e recupero continuo in itinere volto alla valorizzazione degli studenti meritevoli. Accoglienza scolastica; motivazione scolastica. Collaborazione scolastica e solidarietà scolastica: insegnamento, educazione e formazione. L'umanità di fronte alle novità tecnico-scientifiche e le domande di senso della Chiesa di fronte ai totalitarismi del Ventesimo Secolo, il dialogo interreligioso, l'insegnamento della Chiesa sulla vita, matrimonio e famiglia, per individuare rischi e opportunità nei riflessi delle nuove tecnologie sulla vita religiosa, modi concreti in cui si realizzano il comandamento dell'amore cristiano e l'ecumenismo evangelico, allo scopo di tracciare un bilancio sull'apporto dato dall'insegnamento della Religione Cattolica al proprio personale progetto di vita. La comunicazione: io e la realtà. Il rispetto religioso e l'integrazione: Bioetica e problematiche attuali riguardanti il rispetto della vita e le nuove biotecnologie e tecnologie della comunicazione. Globalizzazione e rapidi mutamenti in campo lavorativo, dei rapporti umani e dell'ambiente (ecologia). La famiglia, la pace, la giustizia. Scienza e fede. Provare affetto e tenerezza verso sé stessi e quindi verso il mondo che ci circonda. Il rispetto della Religione e delle Religioni nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nella Costituzione della Repubblica Italiana. Morciano di Romagna il 08/05/2016 Prof. Rinaldini Carlo Gli Studenti Rappresentanti