storia della rappresentazione prospettica

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storia della rappresentazione prospettica
Prospettiva
dall’antichità alle avanguardie
Materiali raccolti da Roberta Valtorta
Prospettiva
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Secondo la definizione della geometria descrittiva è “la scienza che
insegna a rappresentare gli oggetti tridimensionali su una superficie
bidimensionale, in modo che l’immagine prospettica e quella data
dalla visione diretta coincidano”.
Nella storia dell’arte, invece, il termine viene usato per indicare i
molti metodi di rappresentazione della profondità spaziale.
La parola latina perspectiva deriva da perspicere (vedere
chiaramente), e corrisponde al greco optiché (scienza della visione).
Per tutta l’antichità e il Medioevo non esiste distinzione tra ottica e
prospettiva. Il che non esclude che vi fossero tentativi di resa
prospettica nell’arte.
Ma è solo nel Rinascimento che avviene il passaggio dalla scienza
della visione alla scienza della rappresentazione, con la costruzione
di precise regole che governano il lavoro del’artista.
Antichità.
Assenza di profondità, bidimensionalità, illusionismo,
prospettiva a spina di pesce
Combinazione di pianta e profilo nella pittura egizia
Scaglionamento verticale nella pittura egizia
Oreste e Ifigenia in Tauride, cratere apulo, sec. V a. C.
Ulisse nel paese dei Lestrigoni,
affresco di una casa sull’Esquilino, Roma, 50 a. C.
Frammenti di affreschi,
villa di Publio Fannio Sinistore (II stile),
Boscoreale presso Pompei, I sec. a. C.
Veduta di villa, Casa di Marco Lucrezio Frontone (III stile),
Pompei, I sec. d. C.
Analisi prospettica di pittura murale (IV stile),
Boscoreale presso Pompei, seconda metà sec. I d. C.
Arte bizantina, miniature medioevali.
Appiattimento dello spazio e tentativi di prospettiva parziale
Guarigione del paralitico,
Resurrezione di Lazzaro,
Le Marie al sepolcro,
S. Apollinare Nuovo,
Ravenna, inizio sec. VI
Il porto e la città di Classe, S. Apollinare Nuovo,
Ravenna, metà sec. VI
Ospitalità di Abramo, S. Vitale,
Ravenna, metà sec. VI, particolare
Mosè presenta le tavole
della Legge,
miniatura
della cosiddetta Bibbia di
Alcuino di York, sec. IX
Medio Evo.
Prospettiva a spina di pesce, plurima, parziale, empirica
Pietro Cavallini, Presentazione di Gesù al Tempio,
S. Maria in Trastevere, 1291
Duccio di Buoninsegna, L’ultima cena, 1309-11
Ricostruzione prospettica
Giotto, Prsepe di Greggio, Basilica Superiore
di S. Francesco, Assisi, 1296-1304 + particolare
Giotto, Predica ad Onorio, Basilica Superiore
di S. Francesco, Assisi, 1296-1304
Giotto, Cacciata dei demoni da Arezzo, Basilica Superiore
di S. Francesco, Assisi, 1296-1304
Giotto (o seguace), Disputa di Gesù coi dottori nel Tempio,
Basilica Inferiore, Assisi, 1307-1308 e ricostruz. prospettica
Ambrogio Lorenzetti, Annunciazione, 1344,
con analisi prospettica
Rinascimento. Prospettiva centrale lineare
Masaccio, La Trinità,
S. Maria Novella, Firenze,
1426-28
Analisi prospettica di: Masaccio, La Trinità, e ricostruzione
ipotetica della cappella rappresentata
Donatello,
Il miracolo
del figlio
pentito,
S. Antonio,
Padova,
1446-48
Punt
o
di
fuga
1
Punt
o
di
fuga
2
Jan van Eyck, I coniugi Arnolfini, 1434
Beato Angelico, Annunciazione,
Convento di San Marco, Firenze, 1440
Paolo Uccello, Miracolo dell’Ostia, 1468 circa
Andrea Mantegna, episodio del Martirio di S. Giacomo,
Chiesa degli Eremitani, Padova, 1453-1457
Piero della Francesca, Flagellazione di Cristo, 1455-60
e ricostruzione dello spazio architettonico raffigurato
Scuola di Piero della Francesca, Città ideale, 1460-70
Sandro Botticelli, Cristo consegna le chiavi a Pietro,
Vaticano, Cappella Sistina, 1481-83
Leonardo da Vinci, Vergine delle rocce, 1495-1506
particolare – prospettiva aerea
Leonardo da Vinci, Ultima cena, S. Maria delle Grazie,
Milano, 1495-97 e schema prospettico
Raffaello Sanzio, Sposalizio della Vergine, 1504
Raffaello Sanzio, La Scuola di Atene,
Palazzo Vaticano, 1508-11
Giulio Romano e aiuti, Caduta dei Giganti fulminati da
Giove, Palazzo Te, Mantova, 1532-1534
Secondo Rinascimento.
Prospettiva eccentrica, illusionismo
Tintoretto, Ritrovamento del corpo di S. Marco, 1562-66
Tintoretto, Ultima cena, 1592-94
Andrea Palladio, Teatro Olimpico, Vicenza, 1580
(completato da Vincenzo Scamozzi)
Barocco.
Illusionismo, prospettiva amplificata
Andrea Pozzo, Cupola illusionistica di S. Ignazio,
Roma, 1684-1685
Andrea Pozzo, Volta della navata di S. Ignazio,
Roma, 1688-1694
Seicento, Settecento.
Utilizzo della camera ottica
Pieter Jansz Saenredam, Interno della chiesa di
S. Bavone [Haarlem], vista verso ovest, 1648
Jan Vermeer,
La lattaia, 1658-60, Militare e giovinetta 1658 circa
Canaletto,
Piazza S. Marco con la Torre dell’orologio, 1730 circa
Canaletto, Campo S. Giovanni e Paolo, 1735, e studio
Romanticismo.
La prospettiva resta in vita ma diventa “leggera”
William Turner,
Panfilo che si avvicina alla costa, 1840-45 circa
Caspar David Friedrich,
Viandante sul mare di nebbia, 1818 circa
Caspar David Friedrich, Nuvole in cielo, 1821 circa
Impressionismo.
Non la profondità ma la superficie
Claude Monet, I papaveri, 1873
Claude Monet, Le rive della Senna a Courbevoie, 1878
Claude Monet, Pioppi in riva all’Epte, 1890
“pre-avanguardie” e avanguardie.
Il crollo della prospettiva
Paul Cézanne, Rupi e colli in Provenza, 1886-1890
Vincent van Gogh, Campo di grano con corvi, 1890
Pablo Picasso, Les demoiselles d’Avignon, 1907
Georges Braque, Candeliere, 1911
Henri Matisse, La danza, 1910
Umberto Boccioni, La strada entra nella casa, 1911
Giorgio De Chirico, Gioie ed enigmi di un’ora strana, 1913
Kazimir Malevic, Suprematismo dinamico, 1916
Vasilji Kandinski, Accento in rosa, 1926
René Magritte, La sera che cade, 1964