VERBANIASETTANTA. POLITICA E SOCIETA`

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VERBANIASETTANTA. POLITICA E SOCIETA`
VERBANIASETTANTA. POLITICA E SOCIETA'
Foglio virtuale di informazione e controinformazione
24 febbraio 2012
n. 08/2012
VERBANIASETTANTA è un foglio virtuale di informazione prodotto da Claudio Zanotti,
consigliere comunale di Verbania. All'indirizzo [email protected] possono essere inviati
contributi, riflessioni, testi, nuovi indirizzi di posta elettronica. I numeri precedenti possono
essere letti sul sito www.verbaniasettanta.it
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SUFFICIENTE RISPONDERE CON LA SCRITTA"CANCELLA" A QUESTA E-MAIL O AL RECAPITO
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TRA CORSO FIORITO E CONCORSO D’IDEE
Programmare quando ci si avvicina alla fine di un ciclo amministrativo: questa
sembra la linea adottata dal neoassessore Montani, che annuncia la soppressione del
corso fiorito e un “concorso d’idee” sul lungolago di Pallanza. Diradato il fumo, non si
troverà l’arrosto.
Il debutto pirotecnico ("basta Corso Fiorito!", "chiudere alle auto piazza Garibaldi!", "bandire
un concorso d'idee per rifare il lungolago di Pallanza"!) come assessore al Turismo di Montani
si presta a qualche considerazione.
La prima è dedicata al Corso Fiorito. Fino al 2009 la manifestazione ha vissuto un progressivo e
graduale "crescendo", contribuendo con altre importanti iniziative volute dal Centrosinistra al
rilancio di Pallanza. Vediamole: le Notti Bianche del 2007 e del 2008, la pista di pattinaggio
invernale, le Mostre d'arte di Villa Giulia, la Rassegna Editoria & Giardini, la Half Marathon, i
concerti della Symphonica Toscanini di fronte all'isolino, la Rassegna Classicamente, le Mostre
del Museo del Paesaggio, gli Europei di Ciclismo. Poi arriva la Giunta Zacchera e in due sole
edizioni (2010 e, soprattutto, 2011) il Corso Fiorito "sfiorisce": limiti di budget, imposizioni
sulle misure dei carri, vincoli sulla viabilità. E, con il Corso, sfiorisce l'intera frazione di
Pallanza, che ripiomba nell'abbandono e nella trascuratezza. Oggi Montani annuncia che il
Corso Fiorito non si farà, perchè ha perso attrattiva e valore. Manifestazioni alternative? Zero.
Bene, anzi male. Ma i responsabili di questa accelerata e mortale decadenza hanno un nome e
un cognome: Zacchera e la sua Giunta; la Lega Nord e il PdL verbanesi. Prima hanno tolto
l'ossigeno al Corso e tagliato la più parte delle manifestazioni a Pallanza, poi s'accorgono che il
paziente è ormai agonizzante e decidono di sopprimerlo.
La seconda considerazione incrocia invece la questione lungolago. Bene l'idea di levare le auto
tra il Municipio e il porto: riqualificato e pedonalizzato il centro storico di Intra e la piazza San
Vittore, ripavimentata in acciottolato Suna e rifatte le sue spiagge, il Centrosinistra avrebbe
messo mano alla ripavimentazione e successiva pedonalizzazione del lungolago di Pallanza.
Oggi probabilmente i lavori sarebbero in corso. La passeggiata a lago invece va bene così,
salvo un intervento di "pulitura" delle essenze arboree, che devono essere alzate "a ombrello"
per consentire alla vista di traguardare la cortina vegetale e ammirare il lago da ogni punto
della piazza.
L'ultima considerazione è squisitamente politica. Fa persino tenerezza ascoltare un assessore
che a 24 mesi dalla fine del ciclo amministrativo si lancia in ardite visioni programmatorie, che
avrebbero dovuto essere esplicitate un mese dopo le elezioni per poter vedere qualcosa di
realizzato cinque anni dopo. Abbiamo la ragionevole convinzione che da oggi alla primavera del
2014 non vedremo un metro quadro di piazza ripavimentato e pedonalizzato e non vedremo
nessun concorso d'idee. Per il Corso Fiorito c'è da aspettare: siamo a marzo a da Palazzo di
città dicono che del Bilancio 2012 non sanno nulla, ma proprio nulla.
E se non sanno nulla loro....
ACQUE NORD: ADESSO E’ TEMPO DI FARE CHIAREZZA
Crescono le prese di posizione sulla situazione della società pubblica per la gestione
del ciclo idrico. Ci sono problemi societari, gestionali e organizzativi. Le richieste del
Forum del Vco per l’Acqua e l’Energia Beni Comuni.
Qui di seguito pubblichiamo la lettera di chiarimenti inviata dal Forum del Vco per l’Acqua e
l’Energia Beni Comuni sulla situazione della società “Acque Nord srl”, di cui il Comune di
Verbania è il socio più importante. I nodi fondamentali sono due: la condizione del presidente,
che ricopre due cariche incompatibili, e la fusione con la società madre "Acqua Novara Vco
spa". La soluzione dei nodi è molto semplice: il presidente deve lasciare una delle due cariche
e la fusione va fatta rapidamente, perché costituisce un passaggio fondamentale per la
creazione di una grande società di gestione a capitale pubblico in grado di ottimizzare sia gli
investimenti previsti del Piano d’Ambito ventennale sia la gestione di acquedotti, depuratori e
fognature.
La creazione di un’unica Società a capitale pubblico è l’obiettivo condiviso dalla grande
maggioranza dei Comuni delle province di Novara e del Vco, che nel dicembre 2006 hanno
prima stipulato un apposito Accordo di Programma e successivamente dato vita ad “Acqua
Novara Vco”, che entro il 2011 avrebbe dovuto gradualmente assorbire le cinque Società
operative operanti sul territorio delle due province. Tre Società sono state incorporate nel
corso del 2011 (“Acque srl”, Sineve spa” e “Aia spa”) e ora è necessario che la fusione riguardi
“Acque Nord srl”. Andranno così gradualmente a regime le indifferibili razionalizzazioni
organizzative, la riduzione dei costi gestionali e l’eliminazione delle spese per mantenere i posti
negli inutili Consigli di Amministrazioni delle Società operative.
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“La presente per chiedere chiarimenti in merito alla gestione del SII in capo alla SOT “ACQUE
NORD S.R.L.”
1. Servizio di reperibilità. Tenuto conto del numero di comuni serviti e dell’estensione del
territorio coperto (dalla Valle Antrona alla Val Cannobina), manifestiamo la nostra
preoccupazione per la decisione dell’azienda di tagliare drasticamente il servizio di reperibilità e
chiediamo a codesto ente una valutazione sulla scelta effettuata. Ai Comuni segnaliamo la
necessità di vigilare con molta attenzione affinché questa operazione non si tramuti, come
temiamo, in uno scadimento di un servizio fondamentale i cui standard sono fissati nella Carta
dei Servizi.(cfr. 4.4.4 Segnalazioni di emergenza per servizi di acquedotto e fognatura).
2. Doppio incarico del sig. Gallina Sebastiano Preso atto che al momento attuale il Sig. Gallina
Sebastiano risulta al contempo presidente delle società Acqua Novara VCO s.p.a. e Acque Nord
s.r.l.; rilevato che la società Acque Nord s.r.l. è soggetta a direzione e coordinamento da parte
della soc. Acqua Novara-VCO, nonché controllata ai sensi dell’art.2359, 1° comma, punto 3)
del Codice Civile, facendo notare l’inopportunità che la stessa persona sia
contemporaneamente ai vertici della società controllata (Acque Nord s.r.l.) e controllante
(Acqua Novara VCO s.p.a.),ai fini di garantire una maggiore trasparenza e imparzialità nella
gestione della cosa pubblica, chiediamo almeno una delle due cariche attualmente in capo allo
stesso. A tal proposito chiediamo a codesto ente una valutazione circa il fatto che il sig. Gallina
Sebastiano, in virtù della sua doppia carica, percepisca un doppio compenso per un totale di
71.320,00 euro (41.320,00 in Acqua Novara VCO s.p.a. e 30.000,00 in Acque Nord s.r.l.).
3. Stato attuazione degli investimenti programmati in riferimento al Piano Stralcio 2010-2013
(visionabile sul sito www.acquanovaravco.eu); chiediamo carico della società Acque Nord s.r.l.
4. Aggiornamento sito web con dati bilanci. Preso atto che la società Acque Nord s.r.l. ha
predisposto da tempo un sito web dove, però, non risulta alcuna informazione sui bilanci
consuntivi degli ultimi anni, per una questione di trasparenza e di facilitazione dell’accesso ad
atti pubblici da parte di tutti i cittadini, chiediamo di sollecitare la società affinché provveda al
più presto ad integrare il proprio sito con la documentazione relativa ai bilanci degli ultimi anni,
seguendo l’esempio della sua controllante Acqua Novara VCO s.p.a.
5. Cambio dirigenza. Preso atto che la società ha deciso di sostituire la figura del direttore Di
Marzio, chiediamo a codesto ente una valutazione sulla scelta effettuata.
6. Fusione con Acqua Novara VCO s.p.a.. Alla luce del testo del PDL n.129 “Disposizioni in
materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani” così come licenziato
in data 30/11/2011 dalla V commissione del Consiglio Regionale, che prevede lo stralcio della
divisione dell’ATO 1, si chiede quali siano gli intendimenti di codesto ente in merito alla fusione
della società Acque Nord s.r.l. nella società Acqua Novara VCO s.p.a
IMMOBILI COMMERCIALI DEL COMUNE: I REDDITI ORMAI VALGONO POCO
Dagli affitti commerciali dei suoi immobili il Comune ricava meno dell'1% delle
Entrate correnti: all'incirca 170.000 € all'anno da una dozzina di immobili. I soldi per
opere e servizi bisognerà cercarli altrove.
In attesa che la Commissione Consiliare Bilancio e Finanze inizi a discutere del Bilancio di
Previsione 2012 (per rinfrescare la memoria, leggere qui), abbiamo fatto una rapida ricerca per
capire quanto incassa il Comune dagli immobili ad uso commerciale di sua proprietà dati in
locazione a privati. La ricognizione ha permesso di disegnare un quadro decisamente sobrio,
come s'usa dire oggi.
Come è noto, il Comune è proprietario di un molti immobili, la maggior parte dei quali destinati
allo svolgimento delle attività istituzionali o elettive dell'ente: le tre sedi comunali, la biblioteca
civica, l'ex Municipio di Intra in piazza Ranzoni, tutti i plessi delle scuole materne, elementari e
medie inferiori, l'ex Rosa Franzi, l'edificio ex San Luigi che ospita la cucina centralizzata e il
plesso Franzosini-Ferrini, palazzo Cioia, gli edifici delle canottieri di Intra, Pallanza e Suna, l'ex
orfanotrofio "Carolina Alvazzi". A qualche altro ancora. Sono poi di proprietà comunale poco più
di 300 appartamenti affittati nel corso dei decenni alle famiglie con i requisiti di legge per
ottenere una cosiddetta "casa popolare" (altri 350 alloggi "popolari" sono invece di proprietà
dell'ATC).
Poi ci sono gli immobili (edifici e terreni) messi a reddito, cioè quello ad uso commerciale
affittati a soggetti diversi. Sono circa una dozzina, di valore edilizio e commerciale molto
diverso, che fruttano al Municipio canoni annui per complessivi 170.000 €. Di questa somma,
la metà deriva dai canoni d'affitto dei pezzi più pregiati: la discoteca Andromeda, il barpiadineria tra c.so Europa e via Buonarroti e la farmacia di Fondotoce. Se si considera che le
Entrate correnti del Comune assommano annualmente a circa 26 milioni, il contributo
derivante dalla cosiddetta "valorizzazione" del patrimonio edilizio pubblico è davvero modesto:
0,7%. Gli affitti dei cittadini che occupano i 300 alloggi "popolari" del Comune vengono spesi
attraverso l'ATC, che si occupa della manutenzione ordinaria degli edifici e di tutta la gestione
amministrativa e finanziaria; al Comune non resta in tasca pressoché nulla.
La ragione dell'esiguità dei ricavi risiede nel numero ormai assai limitato di immobili di
proprietà comunale non destinato alle attività istituzionali o elettive. Negli ultimi 30 anni
l'Amministrazione, che pure alla fine degli anni '70 aveva "ereditato" un rilevante patrimonio
immobiliare a seguito dell'estinzione di numerose "opere pie" ed "enti morali" costituiti a
cavallo tra fine '800 e primo '900, ha messo in vendita moltissimi edifici allo scopo di finanziare
opere e investimenti pubblici senza dover contrarre mutui con le banche. Una stima
approssimativa indica in almeno una dozzina di milioni di euro il ricavato delle vendite
effettuate dal Comune nell'ultimo decennio.
Oggi il patrimonio disponibile per vendita o locazione è quasi completamento esaurito e questo
spiega anche l'esiguità degli affitti incassati. Dunque, per finanziare investimenti e servizi i
soldi bisognerà andare a cercarli altrove.
CAFFE’ DELLE ROSE E MOVIDA: A RISCHIO LA “TERZIETA’” DEL COMUNE
La Giunta ha annunciato che si occuperà del problema del locale molto frequentato di
Pallanza. Ma intanto si scopre che un assessore assiste legalmente la controparte dei
gestori del caffè. E’ una cosa che non va bene.
I gestori e i giovani frequentatori del Caffè delle Rose (leggi qui un po' di storia) sono ai ferri
corti con un cittadino per questioni legate alla conduzione del locale (rumori notturni, scarico
dei fumi, deposito dei rifiuti..). Il cittadino è assistito legalmente da un avvocato che è anche
assessore: cioè da un amministratore che sarà chiamato, nella collegialità della Giunta, a
prendere decisioni che potrebbero scontentare una o l’altra parte. A parere dei Gruppi di
Minoranza la cosa non va assolutamente bene, perché così viene meno l’immagine di “terzietà”
che il Comune deve mantenere quando interviene nei conflitti tra diversi e contrastanti
interessi dei cittadini. Ecco perché abbiamo presentato questa Interpellanza.
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Premesso che da tempo è aperto un contenzioso che oppone i gestori del Caffè delle Rose di
Pallanza ad alcuni cittadini residenti in stabili contigui a quello in cui si svolge l’attività di
pubblico esercizio; che il citato pubblico esercizio è al centro di una serie di iniziative di
controllo, verifica e ispezione che coinvolgono anche il servizio di Polizia Amministrativa del
Comune
Rilevato che nelle ultime settimane diverse centinaia di giovani hanno espresso in maniera
pubblica e collettiva il loro disappunto per il modo in cui l’Amministrazione Comunale affronta
le questioni legate alle politiche giovanili, con specifico riferimento ai casi del Kantiere,
dell’Informagiovani e, appunto, del Caffè delle Rose;
Preso atto che numerosi componenti della Giunta Comunale hanno dichiarato agli organi di
stampa che l’Amministrazione sta esaminando il caso del Caffè delle Rose, allo scopo di
assumere provvedimenti di competenza dell’autorità locale;
SI INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE
per avere conferma del fatto che l’assessore Manzini nel mese di aprile dello scorso anno abbia
inviato – nella veste di avvocato, a nome per conto di un cittadino residente – ai gestori del
Caffè delle Rose una lettera di diffida, indirizzandone copia per conoscenza alla Polizia
Amministrativa del Comune;
per sapere se corrisponde al vero che l’Ufficio di Polizia Amministrativa si sia attivato con
grande tempestività, trasmettendo immediatamente all’Asl Vco copia della diffida/segnalazione
a firma dell’avvocato/assessore Manzini;
per sapere se ancora oggi il Manzini sia patrocinatore degli interessi della controparte dei
gestori del Caffè delle Rose e, in caso di risposta negativa, sino a quando lo sia stato e in quale
forma abbia comunicato all’Amministrazione l’eventuale abbandono dell’assistenza legale;
per sapere se l’Amministrazione consideri irrilevante, ininfluente e privo di ogni profilo di
potenziale conflitto di interessi il fatto che un componente della Giunta presti o abbia prestato
assistenza legale a terzi su una materia nella quale il Comune e i suoi Organi hanno rilevanti
poteri di regolamentazione, di autorizzazione, di vigilanza e di sanzione, poteri che gli
Amministratori hanno pubblicamente comunicato di essere in procinto di utilizzare sulla
vicenda del Caffè delle Rose.
Claudio Zanotti, Savino Bombace, Felice Iracà, Vladimiro Di Gregorio, Corrado De Ambrogi
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Questa comunicazione elettronica, che si potrebbe pomposamente chiamare "newsletter", ha lo scopo di
dare continuità ad un lavoro di informazione e controinformazione su problematiche di natura socioeconomica, politica e amministrativa di Verbania. Essa nasce dal lavoro politicoamministrativo sviluppato all'interno del Consiglio Comunale, delle realtà associative e dei luoghi
di aggregazione della nostra città. La testata richiama il settantesimo compleanno del Comune di
Verbania, che abbiamo insieme celebrato nell’aprile del 2009: l'anniversario decennale costituisce
sempre una tappa importante per riflettere sulle ragioni fondative e sull'identità di una realtà come la
nostra, di antica formazione comunitaria ma di recente costituzione amministrativa.
La passione che ci anima è antica e ben riconoscibile nella storia delle correnti ideali e politiche che
hanno fatto crescere Verbania in questi sessantaquattro anni di libertà e di democrazia.