«Alle Cornelle da confiscare 70 animali del parco»
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«Alle Cornelle da confiscare 70 animali del parco»
24 Città e hinterland L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 17 GIUGNO 2012 a a «Alle Cornelle da confiscare 70 animali del parco» Giù le barriere al centro autismi di Valbrembo A Valbrembo Una sede senza barriere architettoniche. È quella inaugurata dalla Fondazione Giovanni XXIII autismi e terapie onlus di Valbrembo, grazie alla solidarietà «di persone fantastiche che si sono prese a cuore la nostra causa ed i problemi dei nostri ragazzi» spiega la presidente Flavia Castagnoli Pontiggia. Ordinanza del Tribunale «Importati senza documenti» Il ricorso dei proprietari A Valbrembo ALESSANDRA LOCHE Il futuro di 70 animali del Parco delle Cornelle affidato ai giudici. Nelle scorse settimane il giudice del tribunale di Bergamo Donatella Nava ha firmato un’ordinanza di confisca. L’avvocato della famiglia Benedetti (che gestisce il Parco) Emilio Gueli ha già presentato il ricorso immediato in Cassazione. La vicenda affonda le sue radici nel 2009. Ed è collegata al procedimento a carico del fondatore del Parco Angelo Ferruccio Benedetti. Riguardante la presunta importazione di animali senza la dovuta documentazione. Le indagini Nel 2009, dagli uffici di Roma del Servizio Cites del Corpo forestale dello Stato sono partite le indagini per verificare se, per gli animali, ci fossero le certificazioni di provenienza previste. Nel rispetto della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (Cites). Da Roma sono arrivati gli esperti per fare gli accertamenti dentro il Parco. Secondo la Forestale per 80 animali il titolare non era in grado di dimostrare la provenienza. A causa di questo non riusciva ad avere, nonostante le richieste, le autorizzazioni previste. Per dieci animali poi sono arrivate le certificazioni. Gli altri sono stati messi sotto sequestro preventivo e lasciati in custodia al Parco. L’indagine intanto si è chiusa e l’udienza viene fissata per il maggio 2012. Alla fine del 2011 però muore il titolare del Parco e quindi, con la scomparsa del presunto reo, si estingue il reato. Una decina di giorni fa il giudice dichiara estinto il reato e ordina il dissequestro degli animali. Ma pochi giorni dopo firma l’ordinanza di confisca per gli stessi. Un’ordinanza inspiegabile per l’avvocato della famiglia Emilio Gueli: «Per attuare una confisca si de- Ordinanza di confisca per 70 animali al parco delle Cornelle ve prima accertare il reato. Qui non è stato accertato alcun reato, infatti c’è stato il dissequestro degli animali». Il legale della famiglia ha poi precisato: «Quello delle autorizzazioni è un problema amministrativo». L’avvocato Gueli ha ricordato che gli animali, nel Parco delle Cornelle, stanno bene. «Se li prendono da lì, dove vorrebbero spostarli? Speriamo non abbiano in mente di portarli via per sopprimerli». Intanto, all’ordinanza del giudice è seguito il ricorso immediato in Cassazione. In attesa della sentenza la questione resta sospesa. a La cena si è svolta alla «Vecchia Filanda» di Brusaporto FOTO COLLEONI Malawi, a causa della scarsità delle piogge, il raccolto è andato perso, la popolazione della piccola città e dei villaggi nella zona rurale vicina è ridotta alla fame. Il «nuovo» granoturco, base dell’alimentazione locale, non ha rimpinguato le già misere scorte e il suo prezzo al mercato è aumentato del 230%. Martedì scorso, Orizzonte Malawi Onlus, grazie all’impegno del commendator Francesco Maffeis e all’ospitalità de «La Vecchia Filanda» a Brusaporto, ha Con la legge nazionale 150 del 1992 l’Italia ha recepito la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione. Negli allegati, vengono indicate le regole di commercio per le diverse specie. E ogni due-tre anni gli elenchi degli animali vengono «aggiornati». Per alcune specie è quindi necessario avere le licenze sia dal Paese di origine che dall’Italia, o per la detenzione sono necessarie le autorizzazioni. Il compito di vigilare è affidato al servizio Cites. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’orto della Fondazione i 18 anni. I tempi di attesa, che si prospettano per la conclusione dell’iter burocratico, sono di circa due mesi, «ma nel frattempo abbiamo saputo mostrarci all’altezza del compito che abbiamo scelto di intraprendere» spiega la presidente. Infine il terzo e ultimo intervento riguarda la realizzazione di un orto in cui i ragazzi possano svolgere le attività didattiche. L’appezzamento, adiacente alla struttura, è ancora una volta frutto dell’impegno e del sacrificio delle persone. «Ci è stato donato dal Lions Club sezione Valle Brembana – spiega Flavia Castagnoli – a cui si aggiunge il lavoro manuale profuso dagli Alpini di Valbrembo, che hanno contribuito piantando e palificando l’area». Il costo è intorno agli 8 mila euro. ■ Cristiano Gamba a Cena di solidarietà per sostenere il popolo del Malawi a Quest’anno a Balaka, in La normativa Fra gli interventi principali l’installazione di un ascensore che collega i tre piani dell’istituto, finanziato dall’associazione «Il Sorriso di Monica». Progetto pilota dell’anno 2010 - e realizzato attraverso una prodigiosa raccolta fondi - sarebbe complessivamente costato 35 mila euro. Una cifra ritenuta ancora bassa rispetto ai valori di mercato «grazie al sostegno disinteressato di persone che hanno lavorato senza lucro». «Grazie alla Mia – aggiunge poi Castagnoli Pontiggia – sono stati finanziati i tre bagni del primo piano per i ragazzi disabili, completando quindi lo sviluppo della nostra struttura». Anche in questo caso il costo dell’operazione sigla la doppia cifra: 20 mila euro, parte dei quali utilizzati anche per adeguare la struttura, separando l’ingresso della futura comunità alloggi handicap da quello per il Cse (Centro socio educativo). La Fondazione, che ospita oltre 20 ragazzi, è impegnata dal marzo 2004 su tutto il territorio bergamasco e ora è a un passo dall’autorizzazione per abilitare il servizio Cse, che prevede la possibilità di ospitare pazienti sopra organizzato una cena di solidarietà con il proposito di raccogliere fondi per donare un piccolo aiuto alle famiglie malawiane in difficoltà. C’era anche padre Mario Pacifici, missionario monfortano a Balaka da 35 anni, e i ragazzi malawiani dell’Alleluya Band. Durante la serata ci sono stati diversi momenti di informazione e di riflessione: dalla testimonianza di Clement Kulapa e di Gertrude Naluso che hanno ricordato come in Malawi «la vita è davvero dura. Non per tutti è ga- rantito almeno un pasto al giorno. Una manciata di granoturco, una ciotola d’acqua sono un lusso. La condizione economica del Paese è pessima e il potere d’acquisto dei loro salari, quando ci sono, è quasi nullo». Padre Mario traduce con amarezza e allo stesso tempo con grande energia le loro parole, «ci esorta ad aprire i nostri occhi - dice Emanuele Todeschini, presidente di Orizzonte Malawi Onlus - e i nostri cuori affinché una maggiore sobrietà e un amore rinnovato verso il prossimo, possano modificare i nostri comportamenti quotidiani per rendere migliore la nostra vita e quella di chi ora vive in condizioni di estrema povertà. Impariamo anche noi, come e con loro, a "cantare la vita con gioia" al grido di "dzuka iwe", tradotto dal chichewa significa: svegliati!». «Svegliati!» è l’esortazione che i ragazzi vogliono dare alla loro gente per cambiare, perché si faccia artefice del proprio destino «ma non ne abbiamo forse bisogno anche nel nostro amato Paese? - ha concluso Todeschini - . Con i proventi del tour 2012 dell’Alleluya Band ci proponiamo di completare le classi della scuola secondaria, perché si vuole incoraggiare ragazze e ragazzi, a continuare la loro formazione scolastica per costruire un futuro migliore per la gente del Malawi». L’Alleluya Band si è esibita venerdì sera in Piazza Vecchia, ieri a Riva di Solto, mentre oggi sarà a Cenate Sopra (oratorio San Leone Papa, alle 21). ■ Trasporto dei disabili gratis Cercasi sponsor del pulmino a L’iniziativa di mobilità gratuita, presentata alcuni giorni fa a Grumello, prende forma anche per Bergamo dove il progetto è stato presentato ufficialmente in Comune all’assessore alle Politiche sociali Leonio Callioni che ha espresso l’apprezzamento per l’iniziativa. Grazie a questo progetto, che mette in sinergia il mondo produttivo e la solidarietà, la città disporrà gratuitamente di un automezzo per il trasporto dei cittadini diversamente abili e/o le persone con ridotta capacità motoria. L’iniziativa, promossa dalla società «Servizi di utilità sociale», prevede l’assegnazione all’Anmic, con la formula del comodato d’uso gratuito, di un pulmino Fiat Ducato a passo lungo e tetto rialzato, con caratteristiche tecniche che lo rendono idoneo a trasportare 8 passeggeri oltre all’autista e attrezzato con elevatore omologato a norma di legge per caricamento e il trasporto di passeggeri su sedie a rotelle. Il finanziamento del progetto e la conseguente attivazione del servizio sarà possibile grazie alla disponibilità degli imprenditori di Bergamo e del suo hinterland di affittare superfici sulla carrozzeria del veicolo per pubblicizzare la propria attività. Si tratta di una promozione del marchio aziendale che si arric- L’accordo prevede l’assegnazione del pulmino all’Anmic di Bergamo chisce di un particolare valore aggiunto in quanto le aziende potranno promuovere il proprio marchio contribuendo al tempo stesso ad un’azione di solidarietà nell’ambito della propria comunità, abbinando la propria immagine ad un’iniziativa concreta, particolarmente visibile e di notevole interesse sociale. «Servizi di utilità sociale» si occuperà della gestione del progetto: dal contatto con i possibili sponsor e la sottoscrizione dei relativi accordi finanziari, fino alla fornitura del mezzo. L’Anmic potrà svolgere il servizio senza oneri ulteriori, se non quelli legati alla conduzione e al rifornimento del mezzo. «Si tratta di un’iniziativa - sottolineano i promotori - che genera ricchezza morale nei soggetti coinvolti nel suo sviluppo, soddisfacendo le esigenze di bilancio della pubblica amministrazione e quelle dei cittadini in difficoltà». Per contattare le aziende, «Servizi di utilità sociale» ha messo in campo due suoi agenti di zona, Paola Bellini e Anteo Carrara. Ma chi fosse interessato ad aderire al progetto può contattare direttamente il numero verde gratuito istituito appositamente per questa iniziativa: 800.968982. ■