SCHEDE DISEGNI TECNICI Mostra dell
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SCHEDE DISEGNI TECNICI Mostra dell
Mostra dell’abitazione VI Triennale di Milano Milano, 1936 DISEGNI Disegno 1 [44] Senza titolo [Pianta], h 36,1 x b 123,5 cm, [copia eliografica della pianta con nomi dei progettisti degli alloggi n. 1, 2 e 4: 1. alloggio di un locale per albergo pensione o casa con servizio centralizzato; 2. alloggio per quattro persone; 4. alloggio per quattro persone in una casa a Milano] N.B. Per facilitare la comprensione, le piante dei progetti realizzati da Franco Albini alla Mostra dell’Abitazione, sono state unificate Disegno 2 A2-321, VI Triennale di Milano / Mostra dell'abitazione / Sistema di sospensione piastre diffondenti, scala 1:10, h 42,6 x b 55,9 cm matita su carta da spolvero Disegno 3 [32] M.D.A. n°1,2 / Impianto di illuminazione, h 48 x b 45,2 cm, china su lucido Disegno 4 M.D.A. n°1,2 / Letto con testata e senza, h 48,5 x b 44,6 cm, china su lucido Disegno 5 [35] M.D.A. n°1,2 / Tavolo a elementi componibili, h 38,5 x b 37 cm, china su lucido FOTOGRAFIE Tipo di alloggio per quattro persone Foto 1 Disposizione camera da letto con armadi divisori Foto 2 Veduta dello studio Foto 4 Veduta del soggiorno Foto 3 Veduta studio e terrazza coperta Foto 5 Stanza armadi e camera della domestica Tipo di alloggio di due locali per quattro persone nel quartiere Fabio Filzi dell’Istituto per le Case Popolari di Milano Foto 1 Veduta stanza da pranzo e da letto Foto 2 Veduta di insieme zona comune Foto 3 Veduta di insieme zona comune Foto 4 Stanza da letto matrimoniale Foto 5 Poltroncina Tipo di alloggio di un locale studiato per un albergo di soggiorno, per una pensione o per un edificio ad alloggi di un locale con servizi centralizzati Foto 1 Ingresso alla mostra Foto 3 Soggiorno studio Foto 2 Particolare divisione degli spazi Foto 4 Stanza matrimoniale Foto 5 Anticamera RELAZIONE DI PROGETTO Mostra dell’Abitazione L’organizzazione generale della mostra dell’abitazione è curata dagli architetti: FRANCO ALBINI - RENATO CAMUS - PAOLO CLAUSETTI - IGNAZIO GARDELLA GIUSEPPE MAZZOLENI - GIULIO MINOLETTI - GABRIELE MUCCHI - GIANCARLO PALANTI – GIOVANNI ROMANO. La mostra dell’abitazione riunisce una serie di proposte per la soluzione di alcuni problemi relativi all’arredamento moderno; queste proposte si ispirano tutte a principi che possono essere così sintetizzati: 1. I principi di serie applicati all’organizzazione dell’alloggio e agli elementi dell’arredamento 2. Componibilità, intercambiabilità, trasformabilità dell’arredamento ottenuto con un modulo costante 3. Esclusione di materiali e soluzioni di eccezione. Il fine della mostra è quello di raggruppare i locali nella successione logica di un appartamento per il fatto che, nell’alloggio, un ambiente deve essere considerato non in se stesso, ma nei suoi rapporti con quelli contigui. La Mostra comprende quindi 10 tipi di alloggio a firma di vari architetti. In questa sede analizzeremo quelli studiati e progettati dall’Arch. Franco Albini: 1. Tipo di alloggio di un locale studiato per un albergo di soggiorno, per una pensione o per un edificio ad alloggi di un locale e servizi centralizzati 2. Tipo di alloggio per quattro persone, superficie circa mq. 160 3. Alloggio di due locali per quattro persone nel quartiere Fabio Filzi dell’Istituto Case Popolari di Milano, superficie mq 40 e 50 TIPO DI ALLOGGIO DI UN LOCALE STUDIATO PER UN ALBERGO DI SOGGIORNO, PER UNA PENSIONE O PER UN EDIFICIO AD ALLOGGI DI UN LOCALE CON SERVIZI CENTRALIZZATI Progettisti: Franco Albini - Renato Camus - Paolo Clausetti - Ignazio Gardella - Giuseppe Mazzoleni – Giulio Minoletti - Gabriele Mucchi - Giancarlo Palanti Giovanni Romano. L’ alloggio è costituito da un unico locale disimpegnato da un piccolo ingresso, ricavato nel medesimo e servito da un gabinetto bagno. La zona notte è separata da quella giorno da un elemento di armadi. I mobili sono in legno laccato a colori vivaci, le poltrone e un tavolino in tubo metallico parcherizzato. Tutto lo studio è impostato su un modulo di cm. 66. TIPO DI ALLOGGIO PER QUATTRO PERSONE (Superficie circa mq. 160; affitto circa L. 10.000). Progettisti: Dottori Architetti Franco Albini - Renato Camus - Paolo Clausetti - Ignazio Gardella - Giuseppe Mazzoleni - Giulio Minoletti – Gabriele Mucchi - Giancarlo Palanti - Giovanni Romano. Nello studio di questo tipo di alloggio i problemi comuni a qualsiasi abitazione si manifestano in modo caratteristico. Meno rigoroso il problema dell’economia, rimane in tutta la sua importanza quello dello sfruttamento dello spazio, specialmente a causa delle abitudini di vita più complesse che moltiplicano il numero e i tipi degli oggetti d’uso, dal vestiario ai servizi da tavola, dagli attrezzi sportivi ai libri e ai giochi, che richiedono spazi adatti alle diverse occupazioni degli abitanti. Con maggiore libertà può soprattutto essere affrontato il problema di concetto e di gusto. Nell’alloggio da noi presentato intendiamo studiare soprattutto questo problema. Osservando nel quadro della vita moderna lo svolgersi della vita domestica, le abitudini dei diversi membri della famiglia e i rapporti esistenti tra queste abitudini, si arriva a stabilire tutta una nuova concezione della vita individuale e famigliare. Sulla base di questa concezione e nel campo di un gusto moderno, l’organizzazione dell’alloggio trova le sue necessità e le sue forme nuove. Nella pianta che presentiamo si è dato grande sviluppo alla parte destinata all’abitazione diurna, nella quale le diverse occupazioni dei vari membri della famiglia si svolgeranno una accanto all’altra, nelle zone destinate ad esse e dotate di arredamento adatto, nell’unico grande spazio della stanza di soggiorno. In essa si entra dalla scala o dal pianerottolo dell’ascensore attraverso l’anticamera, ricavata separando con un tratto di parete un angolo della stanza di soggiorno. L’anticamera comunica con un gabinetto. Alla stanza di soggiorno è anche affidato il disimpegno delle camere da letto, delle quali alcune possono essere parte integrante della stanza stessa. Gli indumenti sono custoditi in apposite pareti-armadio chiuse, accessibili dalla camera da letto. Ogni tipo di indumento vi trova la sua collocazione opportuna. Gli armadi sono costituiti da un elemento madre costante e da elementi interni intercambiabili così da consentire la massima adattabilità. Unico disimpegno necessario è quello tra le camere da letto e la stanza da bagno. Questa ha dimensioni maggiori del consueto, dovendo in essa svolgersi durante i giorni più rigidi dell’anno, gli esercizi ginnastici mattutini ai quali è destinata una terrazza coperta in comunicazione diretta con la stanza da bagno. Dal pianerottolo dell’ascensore di servizio o dalla scala si entra ai servizi, costituiti da anticamerina, guardaroba e camera della domestica in un ambiente solo, cucina e credenza. Queste due sono ricavate mediante una parete di vetro da un ambiente solo, di superficie equivalente a quello della normale cucina. L’arredamento è risolto coi criteri informativi già espressi. Con particolare cura si sono studiati gli impianti: sanitario, elettrico, termico, telefonico ecc, in modo da indicare la più razionale distribuzione dei locali. L’altezza ideale dei locali è di quattro moduli da 66 cm. Sul soffitto della galleria della Mostra è proiettata la pianta degli alloggi con la griglia dello schema. TIPO DI ALLOGGIO DI DUE LOCALI PER QUATTRO PERSONE NEL QUARTIERE FABIO FILZI DELL’ISTITUTO PER LE CASE P0POLARI DI MILANO, IN COSTRUZIONE IN VIALE ARGONNE (Superficie mq. 49,50; affitto L. 1250). Stanza da letto Stanza di soggiorno Stanza da pranzo Bagno L’alloggio è il tipo a due locali del quartiere di case popolari Fabio Filzi. Per necessità di circolazione di pubblico si sono aperti alcuni tratti di parete. I mobili sono nella posizione reale e costituiscono una soluzione interessante dal punto di vista della adattabilità ai vari usi e dal punto di vista igienico. I mobili fissi sono costituiti da montanti che rimangono staccati dalla parete di fondo della nicchia destinata ad armadio a muro per permettere la perfetta pulizia di tutto l’interno, limitando al minimo la parete di legno fissa. Le dimensioni dei mobili in larghezza ed altezza sono costanti. I criteri che hanno diretto lo studio dell’impianto di illuminazione per tutti gli alloggi si sono basati principalmente sulla soluzione di due importanti problemi: il sistema di impianto e il tipo di illuminazione. Il primo è stato risolto mediante prese mobili a soffitto che hanno il pregio di non impegnare il punto di derivazione dell’apparecchio utilizzatore. Il secondo mediante illuminazione a luce diretta essendo quella che dà i migliori risultati col minor consumo. Anche nei casi dove si riteneva necessaria la luce diffusa, anzichè apparecchi a luce indiretta si sono adottati riflettori a luce diretta muniti di piastre prismatiche diffondenti Olophane.