DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5A S Anno

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5A S Anno
Istituto Professionale per i Servizi dell'Enogastronomia e dell'Ospitalità
Alberghiera
"Angelo Berti"
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(LEGGE 425/97 - D.P.R. 323/98 ART. 5.2)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5A S
Anno scolastico 2015/2016
Indice
Scheda informativa generale ............................................................................................ 3
Elenco dei candidati ............................................................................................................. 4
Presentazione profilo professionale ..................................................................................... 5
Programmazione del Consiglio di Classe ............................................................................. 7
Storia della classe .............................................................................................................. 11
Alternanza Scuola Lavoro .................................................................................................. 14
Schede informative analitiche relative alle discipline dell'ultimo anno di corso ........ 15
Discipline ed elenco dei docenti ......................................................................................... 16
Italiano ............................................................................................................................... 17
Storia ................................................................................................................................. 23
Scienza e cultura dell'alimentazione................................................................................... 26
Laboratorio enogastronomico servizi di sala ...................................................................... 32
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva ..................................................... 35
Laboratorio enogastronomico servizi di cucina .................................................................. 40
Lingua e civiltà tedesca ...................................................................................................... 43
Lingua e civiltà inglese ....................................................................................................... 47
Matematica ........................................................................................................................ 51
Scienze motorie ................................................................................................................. 56
Religione ............................................................................................................................ 58
Griglie di valutazione relative alle prove d'esame ......................................................... 60
Prima Prova scritta ............................................................................................................. 61
Seconda Prova scritta ........................................................................................................ 67
Terza Prova scritta ............................................................................................................. 70
Scheda valutazione complessiva terza prova ..................................................................... 72
Colloquio ............................................................................................................................ 73
Simulazione delle prove d'Esame ................................................................................... 76
Date simulazioni delle prove d'esame ................................................................................ 77
Simulazione della Prima prova scritta ................................................................................ 78
Simulazione Seconda prova scritta .................................................................................... 86
Simulazione Terza prova scritta ......................................................................................... 88
Scheda riassuntiva elenco documenti ........................................................................... 94
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SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
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ELENCO DEI CANDIDATI DELLA CLASSE VA S
1
BONOMETTI MIRCO
2
DI NARDO IVAN
3
FIORINI ANDREA
4
PALUANI FLAVIO
5
PAPPACENA DIEGO
6
PASOTTO MATTEO
7
PIETROBONI THOMAS
8
RIGATELLI SARA
9
VINCO MATTEO
10
ZINELLI JORDAN
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PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE
del Tecnico dei Servizi per l’Enogastronomia
e l’Ospitalità Alberghiera
PROFILO DI SALA E VENDITA
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative
nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in
tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività
operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere
enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei
mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Competenze di indirizzo

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e
prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del
servizio e il coordinamento con i colleghi.

Valorizzare
e
promuovere
le
tradizioni
locali,
nazionali
e
internazionali
individuando le nuove tendenze di filiera.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare
la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
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merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità dietologiche.

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei
mercati, valorizzando i prodotti tipici.
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PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe si è prefisso di perseguire i seguenti obiettivi formativi ed educativi:
Obiettivi educativi trasversali:
 socializzare con i compagni rispettando le diversità, confrontandosi con gli altri per
migliorarsi
 partecipare alla vita scolastica in modo costruttivo
 acquisire consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri limiti
 rispettare l'ambiente scolastico e il suo Regolamento
Obiettivi didattici trasversali:
 consolidare un metodo di studio efficace
 saper utilizzare un linguaggio corretto ed adeguato nei diversi ambiti disciplinari
 saper cogliere relazioni tra eventi, fenomeni, problemi a livello interdisciplinare
 saper elaborare processi di analisi e sintesi
Metodi/comportamenti/strategie messi in atto dai docenti
Per favorire lo star bene dell'alunno con se stesso e con l'ambiente classe, e quindi per
facilitare il conseguimento degli obiettivi, i docenti hanno caratterizzato il loro operato con
strategie didattiche che hanno agevolato l’apprendimento attraverso una programmazione
personale più adatta alle esigenze degli alunni, programmando e
comunicando
tempestivamente le verifiche scritte ed orali, tenendo conto delle loro esigenze personali
e scolastiche ed evitando sovrapposizioni. Nell’assegnare i compiti a casa, inoltre i
docenti hanno tenuto conto dei dovuti tempi di studio;
Criteri e livelli di valutazione
Modalità di partecipazione all'attività didattica (intesa come presenza attiva, capacità di
creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti, di assumersi responsabilità e di
fornire contributi al dialogo educativo)
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a. Verifica del lavoro fatto a casa (costanza, diligenza, precisione e puntualità)
b. Dimenticanze (libri, quaderni, compiti)
c. Impreparazioni
d. Assenze ingiustificate o strategiche
Strumenti formali di verifica
e. Scritto: prove scritte e/o grafiche quadrimestrali (almeno due)
f. Orale: almeno due
g. Prove di vario genere: test, questionari, prove grafiche e/o pratiche,
relazioni, ricerche, domande aperte
Strumenti informali di verifica
h. Progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza
i.
Ascolto in classe, applicazione del lavoro individuale e di gruppo
(attenzione, partecipazione al dialogo e al confronto)
Attività recupero
Per tutte le discipline il recupero è stato svolto in itinere con il supporto del docente, anche
lavorando su piccoli gruppi e con sospensione / approfondimento del programma da
svolgere per consentire a tutta la classe più tempo per assimilare un argomento
impegnativo.
Contenuti
Per quanto riguarda i contenuti specifici si fa riferimento alle schede informative individuali
inseriti nelle pagine successive.
Mezzi e strumenti
Per realizzare gli obiettivi della programmazione sono stati utilizzati i seguenti mezzi e
strumenti:

libri di testo

fotocopie integrative secondo necessità

sussidi audiovisivi

conferenze e seminari

uscite didattiche
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Prove di Valutazione
Prove intermedie. Si mantiene il controllo dell'apprendimento (nel corso o alla fine di un'unità
didattica).
Prove finali. Si valuta la comprensione generale (alla fine di un argomento complesso o di un
periodo scolastico). Per questo aspetto si rimanda, comunque, alle singole programmazioni
individuali.
Cosa Valutare
Conoscenze: l'insieme dei contenuti acquisiti (nozioni, definizioni, classificazioni, eventi)
Competenze: l'acquisizione di strutture mentali e di strumenti logici e metodologici. Si
possono individuare competenze di tipo:
1. disciplinare: intesa come conoscenza della metodologia operativa propria della
disciplina e come capacità di applicare in maniera autonoma le abilità strumentali
acquisite.
2. logico: intesa come capacità di argomentare coerentemente sviluppando corretti
nessi logici.
3. espositivo: intesa come capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato,
ricco e fluido, con proprietà lessicale e uso di linguaggio specifico.
Capacità: possono essere individuate nelle qualità individuali da sviluppare e consolidare.
Si possono indicare diversi tipi di capacità:
1. critiche: intese come capacità di porsi problemi, di individuare percorsi autonomi,
di selezionare le informazioni, di valutare con giudizi congrui le scelte operate.
2. di osservazione: intesa come capacità di esplorare la realtà con la quale si entra in
relazione rilevandone le caratteristiche che servono per orientarsi ed agire.
3. di analisi: intesa come capacità di scomporre le parti del tutto ed individuare
i nodi concettuali distinguendo le parti principali dalle secondarie o accessorie.
4. di sintesi: intesa come capacità di portare ad unità le conoscenze, cogliendo i nodi
fondamentali.
5. di collegamento: intesa come capacità di collegare tra loro le conoscenze della
stessa disciplina e di discipline diverse in modo coerente e pertinente.
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Tipologia delle prove:
Prove scritte (in classe/a casa):
 Testi espositivi-argomentativi
 Analisi testuali

Prove strutturate e semi-strutturate

Prove applicative (applicazione di regole, formule e procedimenti)

Questionari

Domande aperte
Prove orali (al posto/alla lavagna)
Quale tipo di voti
Nella votazione è stata usata tutta la scala numerica da uno a dieci.
Nelle prove di simulazione è stata utilizzata la valutazione in quindicesimi poi rapportata
a decimi per la valutazione quadrimestrale.
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STORIA DELLA CLASSE
La classe, che all'inizio dell'anno scolastico era composta di undici alunni, risulta
attualmente formata da dieci, di cui nove maschi e una femmina, tutti provenienti dalla ex
4AS. Purtroppo un alunno si è ritirato nel corso dell'anno in quanto non ha mai frequentato
a causa del suo precario stato di salute. Un alunno segue una programmazione
differenziata ai sensi della Legge Quadro 104/92.
Nel quarto anno la classe era composta da quattordici alunni: sette provenienti dalla 3as,
sei dalla 3AIefp, dei quali tre seguivano una programmazione differenziata, e uno
proveniente dalla 4as del precedente anno scolastico. Al termine dell'anno due alunni non
sono stati ammessi alla classe quinta e un altro non si è iscritto alla classe successiva per
motivi personali.
Nel corso del quarto e del quinto anno, la classe ha mantenuto sostanzialmente gli stessi
insegnanti fatta eccezione per lingua e letteratura italiane e storia, tedesco, scienze e
culture dell'alimentazione e religione.
Fin dall’inizio del corrente anno scolastico la classe, fatta eccezione per qualche alunno
non molto motivato allo studio e con frequenza non sempre regolare soprattutto il lunedì e
in corrispondenza di verifiche scritte ed orali, si è mostrata nel complesso interessata a
quasi tutte le discipline, partecipando attivamente allo svolgimento delle lezioni con
interventi opportuni e qualche volta interessanti.
La maggior parte degli alunni evidenzia difficoltà nella produzione di testi scritti e
nell'argomentazione orale in quanto il lessico specifico utilizzato non è sempre adeguato.
L'impegno di gran parte degli alunni è stato buono, dal momento che essi hanno studiato
in modo costante e funzionale, riuscendo ad acquisire le competenze richieste e
sviluppando anche buone capacità di analisi e di sintesi; solo un paio di alunni ha
dimostrato un impegno modesto, studiando solo in vista delle verifiche, conseguendo una
preparazione in alcune discipline non del tutto adeguata.
Nelle discipline di laboratorio la classe si è distinta per impegno e buona volontà in tutti gli
eventi che hanno visto gli alunni coinvolti. Per l'alunno Pietroboni si registra il risultato
ottenuto al Concorso nazionale per gli Istituti Alberghieri:1° classificato sala e vendita e
Premio speciale sommellerie.
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Gli alunni: Bonometti, Fiorini, Pappacena, Pasotto, Vinco, Zinelli hanno partecipato al
progetto “Fare impresa” cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Veneto.
L’alunno Zinelli si è distinto partecipando alle Olimpiadi giovanili di Nanchino nella
specialità: lancio del giavellotto, classificandosi al quattordicesimo posto.
Il comportamento degli alunni è sempre stato corretto, ed improntato al rispetto sia tra di
loro che nei confronti dei docenti. Numerose sono state le attività organizzate all’interno
del nostro Istituto cui la classe ha partecipato come:
 Attività laboratoriale in prefettura (20/12/2014)
 Partecipazione all’incontro con il Prof. Sbarbati sul tema: “la fisiologia del gusto”(
07/02/2015)
 Partecipazione all’incontro con il Prof. A. Battistella sul tema: “Conoscenza e
prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili” ( 04/03/2015)
 Attività laboratoriale presso IPSEOA “A. Berti” alla presenza di 20 consoli di vari
paesi europei ed extraeuropei
 Esercitazione speciale presso Palazzo Barbieri (14/05/2015)
 Attività laboratoriale presso la Gran Guardia in occasione dell’evento “Wind music
awards 2015 (04/06/2015)
 Conferenza tenuta dall’AVIS sulla donazione di sangue e di midollo
 Incontro con la direttrice di eventi dell'Hotel Four Season Elisa Peroli
 Incontro con lo chef Diego Rossi
 Partecipazione all’incontro con il Dr Bottari sul tema “La dietistica e le prospettive
future nell’ambito scientifico” ( 26/11/2015)
 Partecipazione ad un incontro sulla disabilità con Nicky Leonetti
 Partecipazione all’incontro: progetto “Cattolica” per i giovani (15 /12/2015)
 Attività laboratoriale in prefettura
 Partecipazione a due incontri formativi con il Dr A. Gazziero sul tema dell'HACCP
 ( 29/01/2016 e 05/02/2016)
 Partecipazione a due incontri con esperti del Banco Popolare di Verona
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 Partecipazione al cineforum Verona-Scuole, presso il cinema Fiume, alla visione del
film: “American snipers” (04/03/2016)
 Partecipazione all’incontro con il Ten. Colonnello della guardia di finanza Di Stefano
sul tema: la legalità economica” ( 13/04/2016).
 Viaggio d'istruzione a Vienna - Salisburgo dal 26. 04.2016 al 30.04. 2016
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ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO
L'Istituto valorizza la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro che mira a far maturare,
in una realtà produttiva esterna, alcune competenze previste dai Profili educativi
culturali e professionali dei corsi di studio.
L’Alternanza nasce dal rapporto costante con i processi produttivi presenti nel
territorio, nella consapevolezza che la qualità della formazione degli studenti venga
elevata da esperienze formative significative realizzate presso le imprese, pertanto
tutte le classi quarte effettuano nel mese di giugno un tirocinio formativo di 132 ore in
Aziende del settore.
La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale, tramite la scheda di valutazione
riportata sul Libretto di Tirocinio Formativo.
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SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE
DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO
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DISCIPLINE ED ELENCO DEI DOCENTI
DELLA CLASSE 5 A S
LINGUA E LETTERE ITALIANE-STORIA
ELENA PIGOZZI
SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
GRAZIA CERVINARA
LAB. SERV.SALA E VENDITA
ALESSANDRO FILIPPO
LAB.SERV.ENOG.SETT. CUCINA
NICOLETTA BARAZZUTTI
DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA DELLA
STRUTTURA RICETTIVA
ANNA MARIA OLIVETTO
TEDESCO
ROCCO CRACO
INGLESE
ANDREINA BARONI
MATEMATICA
ANTONIA AZZINI
SCIENZE MOTORIE
EGIZIA FRANCESCHINI
RELIGIONE
ALESSANDRO LEONI
SOSTEGNO
CARLA COLOSI
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DISCIPLINA: LINGUA E LETTERE ITALIANE
DOCENTE: Prof.ssa Elena Pigozzi
TESTO IN USO

Monica Magri e Valerio Vittorini - “Dal testo al mondo” Vol.3, Dal secondo Ottocento
all'età contemporanea, Edizioni Paravia
Giudizio della classe:
La classe, composta di undici studenti, di cui uno con programmazione differenziata, ha nel
complesso dimostrato una buona motivazione e altrettanta disponibilità al dialogo e
all’approfondimento disciplinare, con l’eccezione di qualche elemento con maggiore
bisogno di sollecitazioni e di richiami per motivarne l’attenzione. In generale la
partecipazione alla discussione e alla riflessione disciplinare è stata buona, mentre per
alcuni studenti si rileva una certa difficoltà nell’esposizione orale. Buono anche l’impegno
per superare le difficoltà maggiori che si sono riscontrate nell’esposizione scritta.
PROGRAMMA SVOLTO
1. Realismo, Positivismo, Naturalismo, Verismo
Contesto storico, definizioni e concetti
Il realismo nel romanzo: da Flaubert a Zola
Il Naturalismo: Zolà (Ciclo dei Rougon Macquart, il romanzo sperimentale)
Il Verismo: Capuana, Verga e De Roberto
Giovanni Verga: vita, temi (approfondimento sul ciclo dei vinti e il concetto di
impersonalità);
Opere: I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo (conoscenza di struttura e temi dei
romanzi)
Il teatro naturalista: Strindberg (cenni) e Ibsen – Casa di bambola (trama e
contenuto).
Lettura da “Casa di bambola” dell’ultima scena di Nora (p. 117 dell’antologia in uso)
Il Realismo in Europa: linee generali
2. Simbolismo e Decadentismo
Simbolismo e Decadentismo: definizione e contesto storico
Bergson, Nietzsche, Freud: cenni
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Simbolismo
Charles Baudelaire e la nascita della poesia moderna
Lettura e analisi da I Fiori del male di L’albatros; Corrispondenze.
Simbolismo: da Baudelaire ai poeti maledetti
Verlaine, Mallarmé, Rimbaud
Lettura e analisi di Vocali
Decadentismo: temi e poetica
Oscar Wilde: contesto storico, poetica, influenze letterarie.
Il ritratto di Oscar Wilde: sintesi e figura del dandy
Il Decadentismo italiano
3. Giosuè Carducci: vita, evoluzione dei temi
Verso un classicismo moderno: temi e novità di Rime nuove, Odi barbare, Rime e
Ritmi
4. Gabriele D’Annunzio: vita e opere
Il panismo del superuomo
La produzione poetica
Le prose. Dalle novelle abruzzesi al notturno
Il piacere: trama e temi.
Lettura da Il piacere: la filosofia del dandy brano in antologia, p. 315)
Sintesi della successiva produzione in prosa (lettura del brano tratto dal Notturno, a
p. 329) e cenni al teatro
Alcyone: struttura e temi
-La pioggia del pineto
- La sera fiesolana
5. Giovanni Pascoli: vita, tra il “nido” e la poesia
La poetica del Fanciullino (lettura del testo in antologia, pag. 265)
Simbolismo naturale e mito della famiglia
Il linguaggio del Pascoli
Opere: Canti di Castevecchio, Myricae
Gelsomino notturno (da Canti di Castelvecchio)
Myricae: composizione e storia
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Lavandare (da Myricae)
Temporale (da Myricae)
Il lampo (da Myricae)
X agosto (da Myricae)
Gelsomino notturno (da Canti di Castelvecchio)
6. Le avanguardie storiche: definizione e contesto storico
Espressionismo, Dadaismo, Surrealismo
Il futurismo: le 3 fasi
Futurismo italiano e la poesia: Marinetti, Govoni, Palazzeschi (cenni)
Lettura e analisi di Lasciatemi divertire (Canzonetta, p. 401))
I crepuscolari
Guido Gozzano: sintesi
7. Italo Svevo: vita, opere, temi
Trieste, Svevo e la Mitteleuropea
Svevo, da “Una vita” a “Senilità”: inettitudine e senilità (trama e temi affrontati)
“La coscienza di Zeno”: struttura, temi, sistema dei personaggi
Da La coscienza di Zeno lettura di:
Prefazione e preambolo (p.597)
8. Luigi Pirandello: vita, opere, temi
L’umorismo: il contrasto tra “forma” e “vita”
L’umorismo (stralcio del saggio, brano a pag. 496)
I romanzi siciliani (cenni)
I romanzi umoristici (cenni):”, “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”; “Uno,
nessuno, centomila”
“Novelle per un anno”: linee generali
Il teatro: le fasi del teatro pirandelliano e i capolavori
“Il fu Mattia Pascal”: struttura, temi, sistema dei personaggi
La lanterninosofia (brano p. 517)
9. la poesia dagli anni Venti agli anni Cinquanta:
Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere, le linee fondamentali della poetica
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Letture e analisi delle seguenti poesie:
Soldati
Mattina
Veglia
Fratelli
San Martino del Carso
Eugenio Montale: La vita, la visione del mondo, temi delle raccolte
Lettura analisi e comprensione dei seguenti brani:
Meriggiare pallido e assorto
Non chiederci la parola
Spesso il male di vivere ho incontrato
Ho sceso dandoti il braccio
10. Articolo di giornale e saggio breve: dalla schedatura dei documenti alla redazione
del testo.
L’articolo di giornale: dalle 5 W al lead, dal corsivo al resoconto.
Tipologia di testo e argomentazione: dai documenti alla scaletta
Il saggio breve: come si scrive un saggio, analisi e comprensione della traccia
assegnata e della consegna, ricerca e organizzazione delle idee, stesura del testo,
revisione e sistemazione grafica.
Elaborazione di uno schema sulle fasi di scrittura del saggio breve.
Durante il corso dell’anno sono stati elaborati diversi saggi brevi su vari argomenti
11. Tesina: dalla bibliografia e sitografia alla stesura dell’indice e alla redazione del testo
finale. La mappa concettuale
Metodi di insegnamento
Il programma di italiano e di letteratura è stato svolto cercando di fornire agli studenti una
corretta capacità di espressione orale e scritta e un’adeguata conoscenza dei movimenti
letterari e degli autori che hanno caratterizzato il panorama letterario italiano e, per cenni,
europeo.
Per coinvolgere maggiormente gli studenti si sono predisposte lezioni in power point con
materiali iconografici e audiovisivi, oltre che mappe concettuali e sintesi orientative, mentre
l’educazione letteraria faceva del testo la sua centralità. Gli autori sono stati presentati a
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partire da alcuni estratti della loro opera e dopo averne inquadrato il contesto storicoculturale, entro cui hanno elaborato le loro opere e, per quanto è stati possibile, confrontati
tra loro al fine di cogliere una visione completa dei loro temi, delle loro poetiche e delle loro
personalità.
Criteri e strumenti di valutazione
Il possesso dei contenuti è stato accertato mediante opportune verifiche orali e scritte, in
itinere e dopo un ciclo di lezioni, volte ad appurare la capacità di esporre e argomentare in
modo chiaro ed autonomo, usando in modo appropriato le strutture grammaticali e
sintattiche. Nei colloqui è stato previsto l'indicazione all'alunno delle modalità della
prestazione richiesta, la valorizzazione di ciò che sa e l'espressione alla fine della prova del
giudizio motivato. Le verifiche significative per quadrimestre sono state due scritte e tre
orali. La valutazione quadrimestrale e finale ha indicato, non solo l'effettiva competenza
degli alunni, ma ha anche tenuto conto delle loro reali possibilità, del livello di partenza,
dell'interesse, e dell'impegno dimostrati in classe nonché della disponibilità personale.
Per le griglie dei criteri e i livelli di valutazione scritta si rimanda alle griglie allegate alle
simulazioni della prima prova; per le griglie di valutazione orale sui rimanda al POF
Obiettivi raggiunti
Al termine dell'attività di insegnamento gli alunni:

sanno porsi di fronte ad un testo ed essere in grado di comprenderne il significato;

se guidati, sanno analizzare e interpretare un teso poetico;

sanno riconoscere le caratteristiche degli autori esaminati;

non sanno sempre esprimere con fluidità e correttezza i contenuti del proprio
apprendimento;

non sono in grado di rielaborare personalmente le conoscenze acquisite che
risultano spesso frammentarie e poco collegate.
Non sempre sanno usare con proprietà i concetti del linguaggio letterario.
Nell'esposizione scritta sanno individuare il nucleo fondamentale delle tracce proposte, ma
gli elaborati vengono sviluppati con modalità poco significative e con molti luoghi comuni,
evidenziando così una modesta conoscenza degli argomenti e appena sufficienti capacità
di rielaborazione scritta.
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Spazi e tempi
Le lezioni si sono svolte in aule con Lim o predisponendo in classe un proiettore.
Il programma si è svolto nel seguente modo:
Dal Realismo, Positivismo, Naturalismo, Verismo a Gabriele D’Annunzio nel primo
quadrimestre; da Pascoli a Quasimodo nel secondo.
L’approfondimento sul saggio breve e articolo di giornale si è svolto nell’anno, così come
per la redazione della tesina.
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DISCIPLINA: STORIA
DOCENTE: Prof.ssa Elena Pigozzi
TESTO IN USO

PAOLO DI SACCO, Passato e futuro, Dal Novecento ai giorni nostri, vol.3, ed. SEI
Giudizio sulla classe
La classe ha nel complesso dimostrato una buona motivazione e altrettanta disponibilità al
dialogo e all’approfondimento disciplinare, con l’eccezione di qualche elemento con
maggiore bisogno di richiami per motivarne l’attenzione. In generale la partecipazione alla
discussione e alla riflessione disciplinare è stata più che buona, sia in termini di interesse
dimostrato, sia in termini di impegno. Per alcuni studenti si rileva una certa difficoltà
nell’esposizione orale.
Va rilevato però che l'impegno non è sempre stato costante, e quindi lo svolgimento del
programma ne ha risentito
Programma svolto
1. La politica europea tra ‘800 e ‘900: luci e ombre della Belle Epoque
Allargamento del diritto di voto – L’emancipazione femminile
2. L’età giolittiana: sviluppo industriale e ed arretratezza del mezzogiorno Le riforme
di Giolitti Colonialismo e guerra in Libia
3. La Grande Guerra: Cause e conseguenze dell'attentato di Sarajevo
Il patto di Londra-L’Italia in guerra
Il 1917: Gli Stati Uniti entrano in guerra
La resa della Germania e dell'Austria e il bilancio delle vittime
I trattati di pace: l’umiliazione della Germania,
la nuova carta europea e il nuovo ordine internazionale
4. La rivoluzione russa
La Russia degli zar
Il governo provvisorio e i Soviet
La Rivoluzione di ottobre
Il comunismo al potere
Verso la dittatura
La NEP
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5. La crisi del dopoguerra
Il Biennio rosso e il movimento operaio
La “vittoria mutilata” e l’impresa di Fiume
Il Biennio rosso in Italia
La Germania di Weimar
6. Il fascismo al potere
Caratteri dello Stato totalitario
Il fascismo in Parlamento
Marcia su Roma
Mussolini al governo
Il caso Matteotti
Il fascismo diventa dittatura
I Patti lateranensi
La politica estera del fascismo
La vergogna delle leggi razziali
7. I totalitarismi a confronto: fascismo, nazionalsocialismo, stalinismo:
inizi, sviluppi, politica interna e politica estera.
Caratteri comuni e differenze tra totalitarismi
8. L’America negli “anni ruggenti” (dal 1920 al ’39): benessere; emarginazione e
intolleranza;
Il crollo di Wall Street e la Grande depressione
Roosevelt e il “New Deal”
9. La guerra di Spagna e la dittatura di Franco
10. Verso la Seconda Guerra Mondiale: dall’Asse al Patto Molotov-Ribbentrop,
all’ultimatum
11. La Seconda Guerra Mondiale:
dalla “guerra-lampo” alla guerra totale; la Shoa; la Resistenza; la repubblica di Salò;
il crollo del Reich e l’atomica
Dopo maggio:
12. L’età dei due blocchi: la guerra fredda
dal processo di Norimberga alla politica dei due blocchi. Il caso di Berlino
13. Il dopoguerra italiano e la ricostruzione
Dal referendum istituzionale alla democrazia
Metodi di insegnamento
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Il programma di Storia è stato svolto cercando di fornire agli studenti una corretta capacità
di espressione orale e scritta e un’adeguata conoscenza degli eventi e dei periodi storici
che hanno caratterizzato il Novecento italiano e internazionale.
Per coinvolgere maggiormente gli studenti si sono predisposte lezioni in power point con
materiali iconografici e audiovisivi, oltre che mappe concettuali e sintesi orientative e carte
geografiche. Il fenomeno storico è sempre stato analizzato da più prospettive, al fine di
fornire agli studenti una visione molteplice e ampia dei fatti storici.
Ogni volta si è reso possibile si è privilegiato il collegamento e il confronto con la realtà
attuale al fine di avvicinare la disciplina agli interessi degli studenti e renderli maggiormente
consapevoli degli strumenti acquisiti.
Criteri e strumenti di valutazione
Il possesso dei contenuti è stato accertato mediante opportune verifiche orali e scritte, in
itinere e dopo un ciclo di lezioni, volte ad appurare la capacità di esporre e argomentare in
modo chiaro ed autonomo, usando in modo appropriato le strutture grammaticali e
sintattiche.
Nei colloqui è stato previsto l'indicazione all'alunno delle modalità della prestazione
richiesta, la valorizzazione di ciò che sa e l'espressione alla fine della prova del giudizio
motivato. Le verifiche significative per quadrimestre sono state tre orali e una scritta.
La valutazione quadrimestrale e finale ha indicato, non solo l'effettiva competenza degli
alunni, ma ha anche tenuto conto delle loro reali possibilità, del livello di partenza,
dell'interesse, e dell'impegno dimostrati in classe nonché della disponibilità personale.
Per le griglie di valutazione applicate si rimanda al POF.
Obiettivi raggiunti
Al termine dell’attività di insegnamento gli alunni:
sanno distinguere aspetti storici e sociali dei fenomeni esaminati.
Sanno cogliere alcuni mutamenti di fenomeni in un dato periodo storico.
Se guidati, riconoscono le più importanti relazioni tra i fenomeni storici.
Espongono con qualche difficoltà i problemi degli eventi storici studiati e con altrettanta
difficoltà sanno collegare i fenomeni affrontati.
Non sempre sanno usare con proprietà i concetti del linguaggio storiografico
Spazi e tempi
Le lezioni si sono svolte in aule con Lim. I tempi hanno avuto la seguente cadenza: dalla
politica europea tra ‘800 e ‘900 fino al fascismo nel primo quadrimestre.
25
DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
DOCENTE: Prof.ssa Grazia Cervinara
TESTO IN USO

A. MACHADO, Scienza E Cultura Dell’alimentazione, Poseidonia
PROGRAMMA SVOLTO DI ALIMENTAZIONE
MODULO I: I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE OBIETTIVI:
Conoscenze: Conoscere le principali cause di contaminazione chimica, radioattiva e
biologica degli alimenti.
Conoscere le tossinfezioni alimentari e le loro modalità di
trasmissione.
Competenze: acquisire comportamenti corretti nell’igiene personale, nella manipolazione
degli alimenti e nell’uso delle attrezzature.
Unità 1: Fattori Tossici E Contaminazione Alimentari
Fattori tossici naturali: Fattori Antinutrizionali, - Le ammine biogene- Le MICOTOSSINE:
le aflatossine.
Residui tossici attribuibili all’attività umana:
Fitofarmaci, Zoofarmaci,( antibiotici e anabolizzanti.) Sostanze cedute da contenitori e
imballaggi ( alluminio ,materie plastiche PVC, PET, PE. Teflon). Contaminazione da
metallic (piombo, mercurio, cadmio.) –
DIOSSINA-Contaminazione radioattiva Periodo
(Settembre-Ottobre)
Unità 2: Contaminazione biologica degli Alimenti: Agenti biologici e modalità di
contaminazione.
Il prione e l’ encefalopatia spongiforme bovina
I VIRUS: : Epatite A (differenze con epatite B )
I BATTERI: riproduzione batterica, spore batteriche , crescita batterica, tossine batteriche (
esotossine – endotossine).presenza di ossigeno e senza,
Infezione e tossinfezione Alimentare- Modalità di trasmissione dei microrganismi e
sviluppo delle malattia
-Tossinfezione:
Salmonellosi; Tossinfezione da StafilococcoTossinfezione da
Clostridium Perfrigens , Botulismo,Tossinfezione da Escherichia Coli .
-Infezione batteriche : Tifo e paratifo ,Shighellosi , Colera.
-Parassitosi: Teniasi, Ossiuriasi Anisakiasis
26
(Novembre)
MODULO II: GLI ADDITIVI ALIMENTARI
Obiettivi: Conoscenze: Conoscere il ruolo degli additivi aggiunti negli alimenti e bevande.
Competenze: Saper valutare il rischio per la salute che possono presentare gli additivi.
Additivi alimentari: Classificazione degli additivi::
-Conservanti antimicrobici; acido acetico, acido sorbico ,acido benzoico, Benzoato di
sodio, lisozima, Anidride solforosa, nitrati e nitriti -Antiossidanti, Tocoferoli, la lecitina, il
BHA.
-Addensanti ,gelificanti e stabilizzanti ;Le pectine, Agar-agar,i polifosfati -Emulsionanti ;la
LECITINA
-Coloranti: dolcificanti calorici –edulcoranti intensivi..
-Aromatizzanti: il glutammato monosodico
-Edulcoranti
Periodo (Dicembre)
MODULO III- CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI_ OBIETTIVI
Conoscenze: Conoscere i principali metodi di conservazione degli alimenti.
Competenze: Comprendere i principi della tecnica conservativa e gli eventuali effetti sul
valore nutritivo degli alimenti.
Capacità: Saper individuare un metodo di conservazione appropriato per tipo merceologico
di un alimento
Alterazione degli ALIMENTI: cause biologiche, cause fisico- chimiche.
Unità 1: METODI FISICI DI CONSERVAZIONE:
Alterazione degli alimenti: cause
biologiche, fisico- chimiche
Conservazione con basse temperature:
Refrigerazione, refrigerazione in atmosfera controllata, congelamento, surgelazione.
Conservazione con alte temperature: Pastorizzazione bassa e HTST, sterilizzazione
classica e UHT /(Diretto e indiretto)
Coservazione per sottrazione di acqua: concentrazione, essiccazione, liofilizzazione,
filtrazione su membrana e microfiltrazione.
Conservazione in ambienti modificati. Atmosfera controllata, atmosfera modificata
,sottovuoto, cryovac
-Uso delle radiazioni: raggi UV , Raggi X e gamma
27
Unità 2: METODI CHIMICI DI CONSERVAZIONE:
-Conservazione con sostanze chimiche naturali: sale, zucchero, olio, aceto, alcol etilico.
-Conservazione con additivi chimici.
Unità 3: METODI CHIMICO FISICI E BIOLOGICI DI CONSERVAZIONE:
-Salagione -uso dello zucchero -conservazione sotto aceto -uso di alcol -conservazione
sott’olio
-Affumicamento -Fermentazione
MODULO IV: COTTURA DEGLI ALIMENTI
UNITA’ : Effetti della cottura sugli alimenti
Modificazione a carico dei glucidi per effetto della cottura,
Modificazioni a carico dei protidi per effetto della cottura
Modificazioni dei lipidi per effetto della cottura modificazione di vitamine e Sali minerali
per effetto della cottura , (Prodotti di Maillard , Prodotti di pirolisi delle proteine e degli
amminoacidi.Idrocarburi policicliciaromatici, l’acrilammide
I radicali liberi e la perossidazione lipidica.)
Composti mutageni da pratiche di cottura.
Principali tecniche di cottura.
MODULO V: DIETETICA OBIETTIVI:
Conoscenze: Conoscere le funzioni dei principi nutritivi
Conoscere i bisogni di energia e di nutrienti secondo i L.A.R.N.
Competenze: Conoscere i principi fondamentali di dieto terapia in alcune importanti
malattie.
Capacità: saper realizzare una dieta equilibrata secondo le indicazioni L.A.R.N.
Saper indicare le caratteristiche di una dieta equilibrata in funzione delle diverse necessità
fisiologiche e in alcune fra le più comuni patologie.
-Compilazione di una dieta equilibrata e razionale secondo le indicazioni L.A.R.N. dati
personali, peso teorico, determinazione del fabbisogno energetico giornaliero, apporto di
nutrienti, lista alimentare
Unità 1: LA DIETA NELLE DIVERSE ETA’ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE:
-Alimentazione nella prima infanzia:
La dieta nel primo anno di vita ; Allattamento naturale e latte formulato, intolleranza al
lattosio. Lo svezzamento
-La dieta nell’adolescenza
28
-La dieta in gravidanza e allattamento -La dieta nell’età adulta -La dieta nella terza età
Periodo (-Ottobre- Novembre)
Unità 2: DIETE PARTICOLARI:
-Dieta mediterranea (La Piramide alimentare nella dieta mediterranea)
-Dieta vegetariana
MODULO VI: LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE
Obiettivi:
Conoscenze- conoscere i principi fondamentali della dieto- terapia applicata a varie
condizioni patologiche
-Conoscere le strategie alimentari che consentono di formulare diete per prevenire alcune
malattie
Competenze: Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari
-Saper applicare semplici conoscenze alla dietoterapia nei singoli casi
Unità1: LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Le malattie cardiovascolari, prevenzione del rischio cardiovascolare.
-Ipertensione Arteriosa ( indicazioni dietetiche)
-Ipercolesterolemia, Ipertrigliceridemia, ATEROSCLEROSI., gli omega 3.
Unità 2: Malattie da ricambio:
Diabete mellito, tipi di diabete mellito, indice glicemico, indicazioni dietetiche, funzione
dell’insulina e glucagone.
Obesità, classificazione dell’ obesità , obesità infantike,regolazione ormonale della fame,
malattie correlate all’ obesità, indicazioni dietetiche.
Iperuricemia e gotta: indicazioni dietetiche , alimenti da evitare
Unità 3: La dieta nelle malattie dell’ apparato digerente
-La celiachia: La celiachia nel bambino, nell’adulto, la dieta del celiaco ,alimenti vietati
Unità 4: Alimentazione e cancerogenesi
-Alimentazione e rischio tumorale, stile di vita e rischio tumorale, sostanze cancerogene
presenti negli alimenti,
Sostanze anticancerogene, misure dietetiche preventive contro i tumori
29
Periodo (Maggio)
Dopo il 15 maggio intendo accennare a:
NUOVI ALIMENTI E OGM –
Gli Alimenti Funzionali:
Acidi grassi polinsaturi, fitosteroli, antiossidanti, probiotici, prebiotici
Collegamento con altre discipline per progetti
Si è cercato di integrare le conoscenze con la collaborazione dei docenti delle discipline
dell’area comune (Inglese) e dell’area di indirizzo ( Gestione servizi ristorativi).
Per quanto riguarda” il cibo nelle religioni,”
il Docente di Religione ha sviluppato tale
modulo in modo da integrare con il valore simbolico del cibo.
Per approfondimenti sull’HACCP, l’ispettore Dott. Gaziero ha tenuto un corso di 5 ore
OBIETTIVI RAGGIUNTI
-Conoscenza delle principali cause di contaminazione chimica, radioattiva e biologica degli
alimenti.
-Conoscenza delle tossinfezioni alimentari e delle loro modalità di trasmissione Comprensione della relazione che esiste tra tossinfezione alimentari e scarsa qualità
igienica degli alimenti o di un servizio ristorativi.
-Conoscenza dei principali metodi di conservazione degli alimenti.
-Comprensione dei principi della tecnica conservativa e degli eventuali effetti sui principi
nutritivi degli alimenti.
-Comprensione del ruolo dei principali additivi utilizzati negli alimenti.
-Valutazione del fabbisogno energetico totale giornaliero en della sua ripartizione fra i vari
principi nutritivi.
-Saper indicare le principali caratteristiche di una dieta equilibrata in funzione delle diverse
necessità fisiologiche e nutrizionali.
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si è tenuto conto di:
1) Livelli di partenza e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica come un
processo di cui il singolo anno è un segmento che non può essere scisso dagli altri
pregressi;
30
2) Metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il proprio tempo ed il proprio
lavoro, di acquisire strumenti operativi, di elaborare percorsi culturali anche autonomi;
3) frequenza scolastica, intesa come presenza fisica a scuola sia, soprattutto, come
presenza attiva, con il rispetto dei propri obblighi e della comunità scolastica
4) Partecipazione, intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia
con i docenti e di fornire contributi al dialogo educativo ed alla vita della scuola;
5) Impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con
costanza, precisione e puntualità gli obblighi connessi.
CRITERI DI VERIFICA
-Prove Orali
Particolarmente importanti sono per l’allievo le domande aperte perché lasciano spazio ad
una o più risposte elaborate e lo abituano ad esprimere per iscritto quanto appreso. Per
questo motivo le prove scritte sono state di diversa tipologia ( aperte e strutturate ) La
frequenza delle verifiche è dipesa , non solo dal tempo a disposizione, ma anche dalla
situazione contingente della classe e di ciascun allievo in particolare .Purtroppo ho
sacrificare alcuni moduli previsti nella programmazione ,in quanto gli alunni non avevano
svolto l’anno precedente due moduli fondamentali: le conservazioni e le cotture .
Nel secondo quadrimestre ho svolto delle simulazioni della seconda prova
scritta
dell’Esame di Stato .
Nelle valutazioni delle verifiche ho tenuto conto di:
Pertinenza alle richieste formulate;
Capacità espressiva
Componente linguistica
Livello di conoscenze acquisito
Capacità di rielaborazione, sintesi e collegamenti tra le varia discipline 6) Chiarezza nella
struttura e presentazione degli elaborati
I criteri di valutazione complessiva ha tenuto conto , inoltre, del profitto, impegno,
partecipazione, interesse, dei progressi rispetto al livello di partenza e di quelli realizzati
nell’area cognitiva .
31
DISCIPLINA: LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI –
SETTORE SALA E VENDITA
DOCENTE: Prof. Alessandro Filippo
TESTO IN USO

Accademia di sala e vendita, ed. Simone per la scuola
Programma svolto
LA GESTIONE







Settembre/Ottobre
Il cliente: la vera ricchezza dell’azienda
Le diverse tipologie di clientela
La gestione di un bar: diretta e/o esterna
La gestione stock bar
Bar e ristoranti in franchising
Le responsabilità legali del ristoratore
Responsabilità da contratto di ristorante
VENDITA DEL PRODOTTO
Ottobre
 Il giusto prezzo per vincere la concorrenza
 Il drink cost/ beverage cost
 La vendita del prodotto e dei servizi;
IL SOMMELIER
Novembre/Aprile







Gestione della cantina
L’approvvigionamento e la gestione degli acquisti
Carta dei vini
L’enologia in Veneto
L’abbinamento cibo-vino, scheda AIS;
Studio delle principali DOCG italiane.
Degustazione dei principali vini D.O.P. nazionali, con compilazione individuale
della scheda organolettica.
 Cenni sulla produzione mondiale del vino
 Le più importanti zone vinicole Francesi. I vini liquorosi spagnoli.
PRODOTTI E TERRITORIO
Aprile
 Le principali certificazioni di qualità dei prodotti agroalimentari: DOP, IGP, STG.
 Le principali D.O.P (DOCG) vinicole italiana
32
IL BARMANAGER
Novembre/Maggio






La miscelazione: un settore in continua evoluzione;
Tecnica classica e tecnica americana
La costruzione di un cocktail
Le famiglie dei cocktail
La classificazione dei cocktail
Esercitazione pratica sui seguenti cocktails I.B.A. Aviation – Sazerac - TuxedoHemingway special- Mai tai – long island ice tea – Sea Breeze – Moscow mule –
Frozen strawberry Margarita – Frozen banana Daiquiri – Frozen Pina Colada.
 I virgin cocktail: preparazioni di varie ricette inedite
 I centrifugati e gli estratti: preparazione di varie ricette inedite
Il MAESTRO DI CAFFE’
Novembre/Maggio
 Caffetteria creativa: studio e preparazione di caffè speciali alcolici ed analcolici
 Preparazione di cappuccini con tecniche di latte art.
LA CUCINA DI SALA
Febbraio/Maggio
Cenni storici
Gli utensili del flambè
Distillati e liquori da utilizzare
Regole di servizio
Esecuzione di alcune ricette classiche
Argomenti non ancora svolti
 La gestione delle risorse umane
 Leadership
 La gestione e l’organizzazione di un evento: happy-hour, cocktail party, ecc.;
Relazione finale
La classe durante le ore di lezione ha sempre dimostrato interesse e impegno verso la
disciplina portando a termine il lavoro assegnato con autonomia e collaborazione.
Soprattutto durante le lezioni tecnico-pratiche gli allievi hanno mantenuto durante tutto
l'anno scolastico un comportamento adeguato che ha permesso a tutti di seguire in modo
proficuo le lezioni. Il profitto finale è da considerarsi quasi buono con un allievo eccellente.
1. Argomenti disciplinari, tempi e metodi di insegnamento
Gli argomenti sono stati sviluppati con il principio dell’alternanza e della progressività. I
moduli di sala, vino, caffetteria, flambè, bar e comunicazione, hanno trovato spazio
33
contestualmente nelle lezioni di routine svolte in laboratorio, questo grazie all’attivazione di
un organigramma che prevedeva lo svolgimento di mansioni che hanno reso pratici i saperi
somministrati. Pertanto, tutte le lezioni si dividevano in due parti: la prima parte in aula con
spiegazioni degli argomenti in programma con l’ausilio della lim. La seconda parte in
laboratorio.
2 Criteri di valutazione per le prove di verifica.
Nelle verifiche pratiche l’allievo doveva dimostrare la capacità di assumere comportamenti
di buona autonomia e di cooperazione all’interno della brigata in grado di produrre risultati
pratici significativi. Nelle prove pratiche individuali l’allievo è stato valutato anche su:
portamento, manualità, abilità e professionalità
Le prove scritte somministrate prevedevano test con 3 o 6 domande aperte valutate
secondo una griglia già condivisa in sede dipartimentale.
3 Obiettivi raggiunti.
La classe ha dimostrato un impegno costante durante tutto l’arco dell’anno partecipando
alle lezioni tecnico-pratiche di laboratorio con entusiasmo e voglia di fare. Il comportamento
degli allievi e stato positivo e i risultati ottenuti sono quasi buoni con un allievo eccellente.
34
DISCIPLINA: DIRITTO E TECNICHE
STRUTTURA RICETTIVA
DOCENTE: Prof.ssa Anna Maria Olivetto
AMMINISTRATIVE
DELLA
TESTO IN USO

G. Batarra e M. Mainardi, Imprese ricettive & ristorative oggi, Tramontana, volume per il
quinto anno
OSSERVAZIONI SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA:
Il programma di Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva e’ stato trattato in
piena aderenza al programma ministeriale ed a quello concordato con i colleghi nelle
riunioni per materia.
Si tratta di un programma molto vasto che spazia dalla
programmazione di una nuova attività economica ricettiva alla sua realizzazione,
all’analisi del mercato turistico per interpretarne le dinamiche, alle tecniche di marketing
turistico e web-marketing, all'analisi dei fattori economici territoriali che incidono sulle
abitudini alimentari, all'individuazione delle normative vigenti, nazionali e internazionali in
fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
La programmazione iniziale è stata portata a termine entro il 15 Maggio 2016.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO:
Per quanto riguarda i metodi ed i mezzi di insegnamento usati si fa riferimento al
documento del
consiglio di classe. Durante le lezioni l’insegnante ha svolto il
programma mediante lezioni frontali, schemi riassuntivi alla lavagna, commento di
schemi, esempi e argomenti già presenti sul libro di testo. Per quanto riguarda il
business plan per un’azienda turistica la classe, suddivisa in due gruppi di lavoro, ha
svolto un esercizio presente sul libro di testo lavorando in autonomia e presentando i
risultati dello studio effettuato.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE:
Anche per i criteri e per gli strumenti di valutazione si rimanda alla programmazione del
consiglio di classe e al documento medesimo.
Quasi tutte le verifiche scritte sono state fatte utilizzando la tipologia B: tre domande a
risposta aperta (max 10 righe), utilizzando per la valutazione la griglia allegata al
documento. Per facilitare lo studio e renderlo più mirato, sono state consegnate agli
35
alunni delle domande di ripasso sui vari argomenti trattati. Queste domande sono state
utilizzate anche per effettuare in classe il ripasso ai fini dell’esame.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Tra gli obiettivi individuati dal consiglio di classe si sono raggiunti quelli di comprensione e
di analisi, mentre non del tutto positive sono risultate la capacità di instaurare correlazioni
tra più fenomeni economici o fra fenomeni attinenti a diversi ambiti disciplinari e la
capacità di analizzare casi aziendali, predisponendo soluzioni a problematiche concrete
delle imprese.
Quasi tutta la classe è riuscita nel corso dell’anno a raggiungere risultati sufficienti, in
alcuni casi discreti e addirittura buoni. Un solo alunno ha dimostrato scarso impegno,
poca motivazione ed un approccio allo studio superficiale e discontinuo, conseguendo
risultati mediamente quasi sufficienti.
CONTENUTI DISCIPLINARI: TEMPI
PRIMO QUADRIMESTRE: modulo 1 unità 1-2 con integrazione del modulo 1 del testo di
quarta, modulo 2 unità 1-2, modulo 3 unità 1.
Settembre/ ottobre:
presentazione del programma,
Mercato turistico internazionale e nazionale (esclusi i cambi)
Integrazione modulo 1 unità1 e2 con il modulo 1 del testo di
quarta
Ripasso dei documenti di bilancio affrontato nella classe quarta
Novembre:
Pianificazione, programmazione aziendale e controllo di
gestione modulo 2 unità 1
Redazione del business plan modulo 2 unità 2
Dicembre:
Simulazione aziendale: costruzione del business plan per
l'apertura di un'azienda turistica
Gennaio:
marketing dei prodotti turistici: modulo 3 unità 1
36
SECONDO QUADRIMESTRE: modulo 3 unità 2, modulo 4 unità 1,3
Febbraio:
Strategie di marketing modulo 3 unità 2
Recuperi I° quadrimestre
Marzo/Aprile
Marketing plan modulo 3 unità 2
Normativa del settore turistico e alberghiero: Modulo 4 unità 1,3
Maggio/Giugno
Approfondimenti legislativi in merito alla normativa del settore
turistico e alberghiero. Ripasso.
PROGRAMMA SVOLTO
Integrazione: modulo 1 del testo di quarta Modulo 1 -Turismo e territorio:cenni
Unità 1: la domanda e l’offerta turistica: nuove prospettive

Il prodotto turistico esperienza-emozione

Il comportamento d’acquisto del turista
Unità 2: la destinazione turistica come prodotto turistico

La definizione di destinazione turistica

I fattori di attrazione di una località

La trasformazione di un luogo in prodotto turistico

Le figure chiave per la realizzazione del prodotto turistico

La creazione del sistema turistico

Le produzioni tipiche e il territorio
Modulo 1 - Mercato Turistico Internazionale
Unità 1: Il turismo Internazionale e gli enti statistici

Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico

Gli enti di statistica nel turismo
Unità 2: Le dinamiche e i flussi del mercato turistico internazionale

Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economico

I flussi turistici internazionali verso l'Italia: prospettive
37
Modulo 2 – Business Plan nelle imprese ricettive
Unità 1: La pianificazione , la programmazione aziendale e il controllo di gestione

La pianificazione e la programmazione aziendale

L'analisi ambientale e l'analisi previsionale

L'analisi aziendale

La definizione di obiettivi e strategie e la redazione dei piani

La programmazione di esercizio e il budget

La struttura del budget

I costi standard

Le fasi di definizione del budget

Il controllo budgetario

I vantaggi e i limiti del budget
Unità 2: La redazione del business plan

La definizione degli indirizzi

La scelta dell'impianto

Il business plan

Il piano aziendale

L'esecuzione dell'impianto e l'avviamento della gestione
Modulo 3– Marketing dei prodotti turistici
Unità 1: Il marketing

Il marketing turistico

La segmentazione del mercato della domanda

Gli strumenti del micromarketing: il marketing mix

Marketing mix: il prodotto

La reputazione della destinazione turistica

Marketing mix: il prezzo

Marketing mix: la comunicazione

Marketing mix: la distribuzione

Marketing mix: il personale

Il marketing esperienziale

Il marketing dei prodotti turistici
38
Unità 2: Le strategie di marketing e il marketing plan

Le strategie di marketing in funzione del mercato-obiettivo

Le strategie di marketing in funzione del Cvp

Il web marketing

Il marketing plan
Modulo 4 – Normativa del settore turistico e alberghiero
Unità 1: Le norme internazionali e comunitarie di settore

Le fonti normative internazionali

L'Organizzazione Mondiale del Turismo

Le fonti normative comunitarie

Il codice di comportamento ECTAA/HOTREC (cenni)
Unità 3: Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti

La tutela dei consumatori

La normativa UE nel settore alimentare

Le informazioni sugli alimenti

La tracciabilità e la rintracciabilità

I prodotti a km 0

I marchi di qualità dei prodotti agroalimentari
39
DISCIPLINA: LABORATORIO SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE
CUCINA
DOCENTE: Prof.ssa Nicoletta Barazzutti
TESTO IN USO

P. Gentilini, Cucina gourmet plus – La scuola di enogastronomia, Caldetini ed.
La classe è composta da 10 alunni, di cui una femmina e nove maschi, un alunno segue
con PEI differenziato. Nel complesso la classe ha sempre seguito con impegno e
partecipazione, i risultati di profitto sono più che soddisfacenti.
ARGOMENTI:
1° quadrimestre
Modulo 4:
L’ organizzazione dell’impianto di cucina
Tipologie, cook & chill e cook& freeze, cucina sottovuoto
La cottura degli alimenti:
Cotture per induzione, conduzione e irraggiamento
Cotture in grasso. In un liquido, in umido, a secco e microonde
2° quadrimestre
Modulo 5:
Il menù e la politica dei prezzi
Funzione del menu, pianificazione, la grafica, i costi e i prezzi di vendita
Il banqueting e i servizi esterni
Programma da svolgere dopo il 15 maggio
Ripasso e approfondimento dei principali argomenti svolti durante l’anno; eventuale
supporto alle tesine d'esame
40
METODOLOGIE E SUSSIDI IMPIEGATI METODI E STRUMENTI
Oltre al libro di testo, strumento essenziale, l’insegnante, ha utilizzato dimostrazioni con
lezioni frontali con disegni e specchietti di percorso alla lavagna in modo da coinvolgere con
l’attenzione e il ragionamento gli alunni al fine di schematizzare e rendere dinamici i
contenuti delle lezioni.
Molti approfondimenti sono stati motivo di discussioni e confronti positivi, ogni lezione o
tematica affrontata veniva poi riconosciuta e studiata sul testo in dotazione.
SPAZI E TEMPI – PROGRAMMA SVOLTO
L’aula per la lezione frontale, per la lettura di riviste e giornali quotidiani o notizie in internet
inerenti il momento del programma.
I tempi sostanzialmente hanno rispettato quelli previsti dalla programmazione d’inizio anno
scolastico, la classe ha seguito con il giusto e dovuto ritmo lo scorrere della
programmazione senza difficoltà degne di nota.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione adottati rispettano quelli individuati e proposti nelle riunioni per
Dipartimento, in ottemperanza alle disposizioni in materia vigenti.
Come previsto dalla programmazione iniziale il Docente ha adottato per ciascun
quadrimestre le seguente valutazioni:
 Valutazione delle conoscenze acquisite mediante prova a domande aperte.
 Esposizione orale
 Andamento didattico-formativo-educativo nel quadrimestre
Valutazione delle conoscenze acquisite a ogni fine modulo. Le verifiche scritte sono
state fatte utilizzando la tipologia B: tre domande a risposta aperta (max 15 righe), con
valutazione in centesimi tradotta in decimi
41
Andamento didattico – formativo - educativo nel quadrimestre. Per ciascun studente
la valutazione è stata basata sull’interesse, sull’applicazione nello studio, sugli interventi
costruttivi durante la lezione, sulla padronanza terminologica, sulla rielaborazione critica
dei contenuti, sulla partecipazione all’attività didattica e sulla crescita umana e culturale.
OBIETTIVI
Le competenze acquisite dalla classe possono considerarsi più che discrete. Tutti hanno
raggiunto una valutazione più che sufficiente. La maggioranza degli allievi è in grado di
tracciare autonomamente gli opportuni collegamenti concettuali tra le tematiche affrontate
durante l’anno. Il livello di attenzione e di applicazione è sempre stato discreto per la
maggioranza, sia la disciplina che le assenze sono da considerarsi nella norma.
Durante il percorso formativo la classe ha raggiunto in generale un livello di maturità e di
conoscenza della materia che soddisfa i seguenti obiettivi:
-
Sapere conoscere ed adattare la produttività e l’organizzazione ristorative
alberghiera in funzione di diverse tipologia di servizio.
-
Progettare menu per buffet e catering e banqueting.
-
Pianificare ed elaborare menu per diverse tipologie ristorative. Saper scrivere
correttamente con regole tecniche e gastronomiche i menu.
-
Conoscere quali sono i criteri per stabilire il corretto prezzo di vendita di un
prodotto per un sana gestione di un azienda ristorativa.
-
Conoscere il giusto rapporto manager personale e la giusta collocazione
all’interno dell’azienda.
-
Acquisire una mentalità ristorativa manageriale aperta e proiettata a migliorare e
valorizzare i servizi e la professione.
-
Applicare un protocollo HACCP all’iinterno delle varie realtà ristorative
-
Applicare le principali norme di sicurezza sul posto di lavoro
42
DISCIPLINA: TEDESCO
DOCENTE: Prof. Rocco Craco
TESTO IN USO

Brigliano, Doni, Venturini, Paprika, Hoepli
OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULLA CLASSE
La classe si compone di 9 alunni e la lingua tedesca fa parte dell'area disciplinare di
indirizzo del corso Sala/Bar con 3 ore di lezione settimanali . Pur rispettando le linee
generali relative alle competenze di base e professionali, il programma è stato adattato alle
loro competenze linguistiche accumulate, anche se non continuativo a causa dei diversi
docenti che si sono alternati nel corso dei 5 anni. La classe ha mostrato interesse per la
disciplina e la partecipazione a volte è risultata non sempre attiva. L’impegno nelle attività
autonome e nello studio in generale è risultato disomogeneo, alcuni hanno mostrato un
forte interesse per la disciplina e un impegno costante raggiungendo anche buoni risultati e
altri, invece, si sono dimostrati più interessati e partecipi solo in occasioni di verifiche scritte
e orali. Le verifiche scritte e orali hanno evidenziato per alcuni una buona preparazione e
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico relativo al registro sala e vendita ed
altri hanno faticato per raggiungere gli obiettivi minimi.
CONOSCENZE
Gli alunni possiedono nozioni fondamentali relative a:
-
Conoscenze linguistiche legate alle funzioni comunicative utili in situazioni di vita
quotidiana e relativo bagaglio lessicale;
-
Conoscenza dei vari tipi di registri- enogastronomico del servizio in sala -
-
Conoscenza
degli strumenti necessari per la
comprensione
di un testo
enogastronomico
COMPETENZE
-
Saper individuare gli elementi fondamentali di un testo –enogastronomico e del
sevizio;
-
saper analizzare la struttura dei vari testi;
-
saper riconoscere l'organizzazione sequenziale di un testo;
-
saper mettere in relazione il contenuto di un messaggio di un testo con il contesto
enogastronomico .
43
CAPACITA’
-
Rilevare all'interno di un testo riferimenti relativi al sistema enogastronomico e del
servizio.
-
riconoscere la specificità dei vari registri linguistici;
-
riferire il contenuto di un testo in modo sintetico;
-
esprimere proprie opinioni ed impressioni argomentandole.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
UNITA’ DIDATTICA / MODULO
Periodo
Ripetizione delle principali strutture grammaticali
funzionali alla produzione scritta e orale di contenuti
relativi ai vari registri:
SETTEMBRE-OTTOBRE
Modul 1
Die Mahlzeiten
I verbi di posizione
Schema preposizioni con l’accusativo-dativo
NOVEMBRE
E preposizioni con wohin e wo
Alkoholische Getraenke
Das Bier
Bier un Speisen
DICEMBRE - GENNAIO
Il passivo
DVD Good bye Lenin
Die Bar
GENNAIO-FEBBRAIO
Das Barpersonal
DVD Die Weisse Rose
Das Arbeiten in der Bar
FEBBRAIO-MARZO
Drinks un Cocktails
DVD Solino Eine italienische Familie in Deutschland
Le declinazioni dell’aggettivo
MARZO-APRILE
Die Berliner Mauer
Treffpunkt Berlin Corso di lingua tedesca
Wien Reiseziel
APRILE
44
Die Bewerbung
Die Stellensuche
Lebenslauf
MAGGIO
METODOLOGIA
Date le caratteristiche di questa classe si è ritenuto opportuno privilegiare la
-
Per l'analisi dei vari tipi di testo -turistico- commerciale-letterario ho scelto un preciso
criterio didattico, nell'intendo di fornire un metodo riutilizzabile e applicabile a un
qualsiasi brano.
-
Comprensione globale del testo: in questa fase abbiamo cercato di comprendere il
messaggio globale e riceverne una prima impressione ponendo delle semplici e brevi
domande.
-
L'analisi del testo ci è servita per una compressioni più dettagliata e per l'individuazione
di elementi linguistici più significativi. A questo scopo abbiamo individuato parole o
espressioni fondamentali per la suddivisione del testo in paragrafi in modo da poter
riassumere gli stessi con brevi frasi e parole chiavi ecc.
-
Interpretazione- Gli elementi evidenziati nell'analisi testuale sono stati la base su cui
abbiamo impostato l'interpretazione del testo, qui si sono poste diverse domande warum -wo -wer
-
wann -wie in modo da inserire il testo in un quadro enogastronomico e del servizio.
MATERIALI DIDATTICI
-
Il libro di testo
-
Enogastronomia: PAPRIKA NEU ed Hoelpi
-
Fotocopie in lingua originale
utilizzando come
MODALITA’ DI LAVORO
 Lezione frontale, lavori in coppia in classe, stesura di lavori per casa, esercizi di
compressione, di completamento, anali di diverse tipologie testuali enogastronomicoturistico.
TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE ED ORALI E VALUTAZIONE
45
Nella produzione scritta gli alunni hanno svolto
 Questionari di comprensione di testi scritti, domande su argomenti di turismo commerciale
Nella produzione orale gli alunni hanno prodotto:
Esposizione orale dei vari argomenti di natura enogastronomica.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione viene effettuata tenendo e utilizzando la griglia deliberata dal dipartimento di
lingue straniere (eventualmente allegare la griglia)
46
DISCIPLINA: INGLESE
DOCENTE: Prof.ssa Andreina Baroni
TESTO IN USO

O. Cibelli, D. D’Avino e F. Ripanti, That’s Catering, Clitt
PROGRAMMA SVOLTO
TEMPI DI REALIZZAZIONE
MODULO QUATTRO: Unità due
Wine: The Bottled Art p.230
Service Temperature p.232
Storing Wine & Useful Tips p.232
Wine tasting p.233
Wine Appellations (photocopy)
Wine Service Etiquette (photocopy)
How to read an Italian Wine Label
Veneto in A Glass (photocopy)
Recioto della Valpolicella (photocopies)
Amarone (photocopy)
Cannonau wine card p.241
Brunello di Montalcino (photocopy)
Bardolino wine card p.244
Pinot noir (photocopy)
Merlot (photocopy)
settembre/
ottobre
MODULO TRE: Unità uno:
Nutrition & Food science p.144/145
The nutrients in food:
function of nutrients p.146/149
Healthy eating, The Healthy
Eating Pyramid p.150/151
The Mediterranean diet p.155
+ photocopy
ottobre/
novembre
Unità tre:
Lifelong nutrition: p.172/173
vegetarians’ diet p.174
Food allergies
Food intolerances p.158
Differences between food
allergies and intolerances (photocopy)
The Coeliac disease p.159
New EU law on food information
Welcoming guests with
special requirements (photocopies)
47
dicembre/
gennaio
MODULO DUE: Unità due
HACCP + video
Benefits of Food Hygiene
Costs of Poor Food Hygiene p.113
HACCP in the Global world p.115
HACCP guarantees food hygiene and
safety in catering p.116
The seven HACCP principles p.120
The Origin of HACCP p.121
Cleaning and Disinfection p.122
febbraio
MODULO DUE: Unità uno
Food-borne diseases p.107
Bacteria and Food Poisoning p.108/109
Food Contamination:
The invisible challenge p.110
Personal Hygiene p.111
Four basic food safety principles by
U.S.D.A.: clean, separate, cook, chill
(video + photocopies)
marzo
MODULO QUATTRO: Unità Quattro
The banquet in the past p.267
Banqueting p.269
Catering for special events (photocopy)
The Coffee Break (photocopy)
The Business Lunch (photocopy)
Types of buffets (photocopy)
The Cocktail Party (photocopy)
Current Trends in Cocktail Parties
History of the Cocktail Party (photocopy)
aprile
MODULO UNO: Unità quattro
Job Opportunities p.84
The Application Letter p.92/94
European Curriculum Vitae Format p.100
Writing a Curriculum Vitae (photocopy)
maggio
Dopo il 15 maggio le ore di lezione saranno dedicate a interrogazioni, ripasso del
programma svolto, dialoghi, conversazioni. Gli strumenti utilizzati per verificare il
progressivo sviluppo nell’apprendimento degli allievi sono state la correzione dei compiti
per casa, le interrogazioni, le verifiche scritte. Mediamente sono state ritenute necessarie
tre valutazioni
48
scritte per quadrimestre e due orali. Le prove sono state sia di tipo oggettivo che soggettivo
con diverse tipologie (vero/falso, abbinamento, completamento, trasformazione, traduzione,
domande aperte). Nel regolare svolgimento delle lezioni si è fatto uso del libro di testo, di
materiale in fotocopia fornito dall'insegnante, di schemi alla lavagna, del lettore CD e video.
METODO DI INSEGNAMENTO
Si è utilizzata la seguente metodologia di lavoro:
L’insegnamento/apprendimento di L2 ha seguito l’approccio funzionale-comunicativo, di
conseguenza obiettivo primario è stato il graduale sviluppo delle quattro abilità
fondamentali (listening, speaking, reading and writing) accompagnato dal momento di
riflessione sugli aspetti della lingua, per il raggiungimento dell’efficacia comunicativa.
SPAZI E TEMPI
Sia nel primo che nel secondo quadrimestre il programma è stato svolto nei tempi
preventivati.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La tipologia delle prove è stata coincidente con gli esercizi utilizzati e corretti in classe. Gli
ambiti che si sono valutati riguardano le quattro abilità fondamentali. Si sono effettuate
prove soggettive e oggettive, in quanto le prime mettono in condizione di agire in modo
autentico e spontaneo, mentre le seconde permettono di accertare, ad esempio, le
conoscenze morfo-sintattiche fonologiche o il possesso del lessico. Per le verifiche orali si è
tenuto conto della conoscenza degli argomenti di micro lingua trattati, della capacità di
discutere i diversi argomenti, della capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e della
padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare.
La valutazione quadrimestrale e finale non si è limitata alla misurazione dei dati forniti dalle
varie verifiche (scritte e orali), ma ha incluso un esame di tutto il processo educativo
didattico nel suo punto di partenza, in itinere e al termine.
Si è tenuto conto anche dei seguenti elementi:
- cammino intrapreso dal discente in relazione alle sue reali possibilità
- attenzione, partecipazione, interesse
- impegno a casa e in classe
49
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha mantenuto un atteggiamento generalmente positivo e partecipe nei confronti
della disciplina anche se lo studio è stato talvolta discontinuo.
Il profitto risulta sufficiente per tutti gli allievi mentre un paio di alunni, più motivati ed
impegnati, hanno raggiunto un livello di preparazione discreto.
50
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: Prof.ssa Antonia Azzini
testo in uso

L. Sasso, La matematica a colori 4 e 5 edizione gialla leggera, DeA Scuola-Petrini
OSSERVAZIONI SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
Il programma svolto, da completare entro il 15 maggio, è stato caratterizzato da numerosi
momenti di revisione dei concetti e d’esercitazione pratica alla lavagna, per consentire una
più adeguata comprensione degli stessi e una maggiore assimilazione dei procedimenti di
calcolo. Le lezioni si sono svolte con una buona partecipazione di tutta la scolaresca. Le
consegne assegnate a casa non sono state portate a compimento dalla totalità degli
studenti, tranne da quelli più impegnati. La capacità di esposizione è sufficiente anche se
qualche alunno necessita di conferme per procedere.
PROGRAMMA SVOLTO
Studio di funzioni: sono state trattate principalmente funzioni algebriche razionali intere e
fratte. Sono state trattate anche funzioni irrazionali intere e fratte e trascendenti
esponenziali e logaritmiche in semplici casi.

Revisione della definizione di funzione con esempi e contro esempi, di dominio,
codominio, e asintoto (settembre),

Revisione della classificazione (possibile dal grafico) di una funzione dal grafico
proposto e dall’equazione (settembre),

Revisione del calcolo del campo di esistenza in forma insiemistica e intervallare
(settembre),

Revisione dell’individuazione dell’insieme delle immagini dal grafico proposto
(settembre),

Revisione delle simmetrie rispetto all’asse y e rispetto all’origine dal grafico proposto
e dall’equazione (settembre),

Revisione della individuazione dei punti di intersezione con gli assi cartesiani dal
grafico proposto e dall’equazione (settembre-ottobre),

Revisione dello studio del segno dal grafico proposto e dall’equazione e
delimitazione del grafico (settembre-ottobre),

Revisione delle funzioni iniettive e suriettive, funzioni monotone (settembre),
51

Revisione del calcolo dei limiti inerente allo studio di funzione ai valori esclusi dal
dominio e agli infiniti sia a partire dall’equazione che a partire da un grafico proposto
(settembre-ottobre),

Revisione del calcolo dei limiti nei casi il cui risultato sia del tipo numero/0,
0/numero, ∞/numero (con l’individuazione del segno dell’infinito coi limiti da destra e
da sinistra), numero/∞ (settembre-ottobre),

Revisione del calcolo dei limiti e della regola pratica nel caso ∞/∞ per le funzioni
polinomiali fratte (settembre-ottobre),

Revisione del calcolo dei limiti anche in presenza delle forme di indeterminazione
0/0, ∞/∞, (settembre-ottobre),

Revisione della determinazione delle equazioni degli asintoti orizzontali, verticali e
obliqui individuati col calcolo dei limiti, revisione della regola di Ruffini (settembreottobre),

Definizione di funzione continua in un punto. Studio dei casi di discontinuità di una
funzione anche nel caso di discontinuità eliminabile (novembre),

Calcolo della derivata prima, significato geometrico della derivata di una funzione in
un punto, funzione crescente e decrescente, determinazione dei punti di massimo e
minimo relativo (da ottobre a dicembre),

Problemi di massimo e minimo (dicembre-gennaio),

Determinazione dell’equazione di una retta tangente ad una funzione in un suo
punto (da ottobre),

Integrale indefinito: calcolo dell’insieme delle primitive di una funzione, (marzo),

Integrale definito: calcolo dell’area della regione finita di piano compresa tra l’asse x
e una funzione polinomiale intera. Calcolo dell’area compresa tra due funzioni
polinomiali (marzo-aprile),

Problemi inerenti il calcolo integrale definito (aprile-maggio),
Durante il mese di giugno e dopo il 15 maggio sarà proposto il calcolo delle probabilità e
saranno effettuate esercitazioni di revisione e approfondimento delle tematiche svolte.
52
METODI DI INSEGNAMENTO/SPAZI E TEMPI
Salvo per attività scolastiche di altro genere, che hanno impedito lo svolgimento di un
certo numero di ore di lezione, abbiamo avuto a disposizione tre ore settimanali di lezione
che sono state svolte in classe attraverso lezione frontale. Le spiegazioni sono state
proposte con l’utilizzo costante del libro di testo per facilitare un approfondimento
casalingo. Le attività di recupero e sostegno sono state caratterizzate da numerosi
momenti di revisione ed approfondimento delle tematiche svolte. I concetti sono stati
sempre introdotti in forma intuitiva evidenziando l’aspetto grafico e proponendo numerosi
esempi e contro esempi per facilitare la comprensione dei concetti teorici. Ho fornito
regolarmente esercizi da svolgere a casa che sono sempre stati corretti. Numerosi sono
stati i processi individualizzati per alunni in difficoltà relativamente a singoli argomenti.
Le prove di verifica proposte sono state numerose e sempre annunciate con largo
anticipo, a volte è stata proposta una simulazione della stessa. Sono stati utilizzati
principalmente quesiti a risposta breve. Per la valutazione sono stati utilizza punteggi dal
dieci al cento, poi tradotti in decimi.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Riguardo alla programmazione curricolare, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE
CALCOLO ALGEBRICO
Pressoché tutti gli alunni conoscono adeguatamente le regole fondamentale atte alla
risoluzione d’equazioni e disequazioni razionali di primo e secondo ordine, intere e
frazionarie.
Pressoché tutti gli alunni conoscono il metodo della sostituzione per risolvere i sistemi di
primo e secondo grado.
FUNZIONI
Pressoché tutti gli alunni sanno le definizioni proposte in modo accettabile. Conoscono in
modo adeguato la classificazione delle funzioni e le regole atte a calcolare il loro dominio,
la definizione di funzione, di asintoto, di dominio e di codominio/insieme delle immagini.
Conoscono in modo adeguato le regole teoriche atte alla verifica della simmetria di una
funzione anche se non tutti eseguono la verifica in modo formalmente corretto. Conoscono
il concetto di funzione crescente o decrescente in un intervallo e di funzione monotona in
53
senso stretto o lato. Non tutti hanno memorizzato la definizione di funzione continua in un
punto e, a volte, confondono tra loro i tre tipi di discontinuità possibili. Sanno esprimere la
definizione di derivata dal punto di vista geometrico in modo differenziato.
LIMITI
Non è stata trattata la definizione di limite in modo teorico, ma gli alunni conoscono il
concetto in modo intuitivo e sanno quando si deve calcolare il limite finito e infinito
all’interno di uno studio di funzione. Pressoché tutti riconoscono le due forme di
indeterminazione trattate  /  e 0 / 0 e sanno dedurre a cosa porta il risultato di un limito
risolto. Nel caso di x tendente a infinito per le funzioni algebriche razionali fratte è stata
introdotta la regola che desume il risultato dai gradi del numeratore e del denominatore.
Non tutti sanno impostare i limiti necessari per calcolare l’equazione dell’asintoto obliquo o
verificare la discontinuità di una funzione in un punto.
DERIVATA PRIMA
La maggioranza degli alunni ha memorizzato coerentemente le regole di derivazione di
una funzione algebrica o trascendente, ma non tutti riescono a calcolare i punti di
massimo o minimo relativo. Qualcuno ha compreso in modo adeguato la procedura da
attuare per trovare la retta tangente ad una funzione in un suo punto.
INTEGRALE INDEFINITO
La maggioranza degli alunni ha memorizzato coerentemente le regole elementari di
integrazione e sa calcolare l’insieme delle primitive di una funzione. Al bisogno sa
impostare un semplice integrale per sostituzione.
INTEGRALE DEFINITO
Gli studenti riescono a calcolare l’area della regione finita di piano nel caso di funzioni
assegnate. Hanno difficoltà nel caso di problemi assegnati da interpretare.
COMPETENZE
Gli alunni sanno, in modo sufficiente, dedurre dal grafico cartesiano di una funzione la
classificazione, la simmetria presente, il dominio e il codominio in forma insiemistica o
intervallare, le coordinate delle intersezioni con gli assi, il segno, i limiti ai valori esclusi dal
dominio e quelli agli infiniti, le equazioni degli asintoti orizzontali e verticali, i tipi di
discontinuità, i valori di massimo e minimo relativo, la crescenza o decrescenza della
funzione, la monotonia in senso stretto o lato, la suriettività e iniettività di una funzione.
54
Differente è la situazione se viene assegnata l’equazione di una funzione da studiare. Tutti
sanno classificare una funzione, ma per qualcuno ci sono difficoltà nel calcolare i risultati
che seguono. Solo qualche alunno riesce a tracciare il grafico di una funzione utilizzando
tutti i dati raccolti. Affrontano con una discreta sicurezza il calcolo di limiti finiti e infiniti,
anche in presenza della forma d’indeterminazione del tipo  / , e la verifica della
simmetria presente.
CAPACITA’
La capacità di intervento è adeguata, e qualche ragazzo, impegnato costantemente nello
studio e nell’applicazione, sa applicare in modo appropriato le conoscenze acquisite e
riesce ad attuare collegamenti tra gli argomenti trattati.
Le capacità logiche espositive non sono omogenee per tutti, così come la precisione
simbolica nella risoluzione degli esercizi trova notevoli differenze all’interno della
scolaresca. Per qualcuno restano evidenti difficoltà d’impostazione e calcolo quindi, pur
avendo una preparazione in generale pressoché sufficiente, qualche ragazzo è lento nella
risoluzione degli esercizi, non formalmente corretto nella formulazione delle risposte o non
sa interpretare correttamente la richiesta e necessita di spiegazioni aggiuntive.
Nella valutazione finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi prefissati, dei
prerequisiti e delle conoscenze acquisite, dei progressi fatti in relazione all’autonomia
raggiunta, della capacità di esposizione e di rielaborazione di un testo scritto.
55
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE: Prof.ssa Egizia Franceschini
testo in uso

Fiorini, Coretti, Bocchi, Corpo libero, Marietti scuola
La classe 4As è composta solamente da 9 alunni di cui1 sola ragazza che dai test motori
iniziali sono risultati mediamente dotati di buone capacità motorie. Una classe disponibile al
dialogo educativo e che risponde positivamente alle proposte e agli stimoli,e che conosco
dallo scorso anno scolastico. Dal punto di vista disciplinare e stata una buona classe e il
clima di lavoro è sempre stato favorevole al raggiungimento degli obiettivi.
Obiettivi didattici
tollerare un carico minimo di lavoro per un tempo prolungato
Conoscere e praticare almeno uno sport di squadra
Saper trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate
Saper realizzare progetti motori autonomi
Acquisire la coscienza dei processi che avvengono nel nostro corpo
Obiettivi educativi
Acquisire una cultura dell’ attività motoria e un metodo di lavoro che permetta di
riorganizzare le proprie esperienze in maniera autonoma
Far proprio il valore sociale e culturale di un sano e sostenibile stile di vita
Favorire il consolidamento di un’ educazione sociale e civica basata sul rispetto di se, degli
altri, dell’ambiente e delle strutture
Conoscere le norme più comuni di primo intervento e di pronto soccorso
Metodi e tecniche d’insegnamento
Metodologie globali saranno alternate ad interventi analitici e correttivi
spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche alle quali seguiranno azioni di
controllo/ripetizione/correzione anche in forma individualizzata
utilizzo di supporti digitali e cartacei
Strumenti di verifica
Tests d’ingresso motori e scritti volti ad indagare le reali possibilità e i livelli di strutturazione
motoria
56
Osservazione di ogni singolo processo di apprendimento al fine di valutare i reali progressi
e le reali attitudini degli studenti
Impegno e partecipazione mostrato dallo studente nel corso dell’intero anno scolastico
Programma
Conoscere il movimento-Capacità Condizionali, Modificazioni fisiologiche:
Tests d’ingresso di attitudine motoria;
Miglioramento soglia aerobica, esercizi di stretching;
Miglioramento della soglia aerobica e delle capacità motorie in generale, 1000m e
preparazione alla campestre fase di Istituto;
Esercizi a corpo libero per il miglioramento della tonicità e della mobilità
GIOCO e SPORT
Pallavolo:
fondamentali di squadra: ricezione a 4, pratica di gioco;
fondamentali di squadra: la copertura all’attacco dalla zona 2 e 4;
Pratica di gioco e arbitraggio
Calcetto:
fondamentali di squadra: difesa a uomo e a zona, pratica di gioco e arbitraggio;
Basket:
fondamentali di squadra:la difesa a zona e a uomo
fasi di gioco e di arbitraggio
Cenni di storia dello sport: dall’antica Grecia ai nostri giorni;
Da svolgere dopo:
Sport e politica: lo sport nei regimi totalitari;
Visione del film “Olimpia” di L. Riefensthal 1936;
Sport e politica: conflitto arabo Israeliano: visione del film “Munchen 72” di Spilberg;
Verona 5/5/16
Prof.ssa E.Franceschini
57
DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: Prof. Alessandro Leoni
testo in uso

M. Salani, Il Maestro di Tavola, EDB
PROGRAMMA SVOLTO
Maturità scolastica e maturità umana
-
relazioni e differenze;
-
il significato del termine “maturo”;
-
i caratteri della maturità e le sue componenti:
Testa (razionalità);
Cuore (sentimenti);
Mani
(agire pratico).
Le mie scelte future e la vita sociale
-
“atteggiamento verso la vita”: test per capire che cosa guida le mie scelte;
-
l’importanza del “discernimento” secondo la tradizione dei Gesuiti;
-
visione del film “I cento passi” e discussione;
-
visione del film “Questione di tempo” sul tema delle scelte (dopo 15 maggio).
La dottrina sociale della chiesa
-
discussione a partire dai principali temi della "Rerum Novarum": proprietà privata, bene
comune, lotta di classe e "giusto salario";
-
il ruolo della religione e del cristianesimo nei conflitti: visione e discussione sul film
“Joyeux Noël”;
-
(dopo 15 maggio) azioni che producono il cambiamento: gli esempi del “microcredito”,
del commercio “equo e solidale” e del “consumo critico”.
Ebraismo e antisemitismo
-
visione del film “The Believer” e discussione;
-
Le regole alimentari ebraiche (kasher);
-
presentazione e commento alla preghiera dello "Shema' Israel" come cuore
dell'esperienza religiosa dell'ebraismo ;
-
Visione del film "Il figlio dell'Altra".
Temi: il conflitto israeliano-palestinese, le scelte e l'educazione.
58
L'essenza del cristianesimo
-
Confronto sui punti essenziali della dottrina cristiana
-
le lettere di S. Paolo, in particolare 1 Cor 13.
METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
Lezione frontale dialogata
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione nasce dalla partecipazione al dialogo educativo
Sono stati utilizzati i seguenti giudizi: Eccellente (10) - Ottimo (9) - Buono (8) - Discreto (7) Sufficiente (6) - Insufficiente (5) - Scarso (4)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha dimostrato buon interesse e una discreta partecipazione agli argomenti
proposti, assumendo un atteggiamento maturo e responsabile.
Nel complesso il giudizio è buono.
59
Griglie di valutazione relative alle prove d'esame
60
Griglie di valutazione relative alle prove d'esame
Vengono proposte griglie di valutazione per le prove d’esame elaborate dai docenti
dell’Istituto. Alcune di queste griglie sono state utilizzate nelle simulazioni effettuate nel
corso dell’anno scolastico.
Prima Prova scritta
PRIMA PROVA: «ITALIANO»
Analisi del testo
Candidato:
Indicatori / Descrittori
grav.
insuff
1-5
Insuff
6-9
Comprensione del testo
Competenza negli strumenti di
analisi
Correttezza e proprietà
linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggio = totale / 4
61
Suff.
10
discreto
11-12
buono
13-14
ottimo
15
DESCRITTORI E INDICATORI DI
VALUTAZIONE: ANALISI DEL TESTO
CANDIDATO:
Indicatori /
Descrittori
grav. insuff
1-5
Comprensione
del testo
Insuff. 6-9
Gravi errori
Parziale e
nella
approssimativa
comprensione
e
interpretazione.
Gravi difficoltà Uso improprio
Competenza
nell’uso degli degli strumenti
negli strumenti di
strumenti di
di analisi
analisi
analisi
Suff. 10
discreto 11-12 buono 13-14
ottimo 15
Essenziale ma Essenziale e
corretta
completa
Completa e
sicura
Approfondita, es
auriente e con
apporti
personali.
Uso corretto di Uso corretto
alcuni strumenti degli
di analisi.
strumenti di
analisi
Padronanza
sicura degli
strumenti di
analisi
Padronanza
efficace e
significativa
degli strumenti
di analisi.
Correttezza e
proprietà
linguistica
Gravi e
diffusi
errori
morfosintat
tici,
ortografici
e lessicali.
Presenza di errori Accettabile pur
morfosintattici, con qualche
incertezza
ortografici e
morfosintat tica
lessicali.
e lessicale.
Stesura
corretta pur
con qualche
improprietà
linguistica.
Esposizione
corretta,
approfondita e
fluida
Esposizione
appropriata,
fluida e
originale.
Contestualizza
zione
Assente o
arbitraria
Parziale, ma
Parziale e
approssimativa. pertinente
Completa e
pertinente
Precisa ed
efficace
Articolata,
precisa e
originale.
Totale Punteggio
= totale / 4
62
Saggio breve /articolo di giornale
CANDIDATO:
Indicatori / Descrittori
Grav.in Insuff.
suff
1-5
6-9
Aderenza e sviluppo della
tematica proposta
Comprensione dei documenti dati
Coerenza e coesione dello sviluppo
argomentativo
Correttezza e proprietà linguistica
Consegne: destinatario,titolo,
attualizzazione
Totale Punteggio = totale / 5
63
Suff.
discreto buono
Ottimo
10
11-12
15
13-14
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE SAGGIO BREVE /ARTICOLO
DI GIORNALE
CANDIDATO:
Grav.insuff
1-5
Aderenza e sviluppo
Esclude la
della tematica proposta tematica
proposta
Insuff.
6-9
Affronta
marginalmente
la tematica
proposta.
Suff.
10
Si attiene alla
tematica
proposta.
Comprensione dei
documenti dati
Gravi errori nella
comprensione e
nell’interpretazio
ne
Gravi errori
nella
comprensione
e nell’interpre
tazione.
Comprensione Comprensione Comprensione Approfondita e
globale dei
complessiva e precisa e
completa.
documenti pur corretta.
puntuale.
con qualche
incomprensione.
Frammentaria e
con evidenti
incongruenze
logiche.
Frammentaria
e con evidente
incongruenze
logiche,
Argomentazione Argomentazio Argomentazio Argomentazione,
coerente anche ne coerente e ne autonoma e chiara e
se poco autono autonoma.
chiara,
stringente
ma rispetto ai
documenti dati.
Gravi e diffusi
errori
morfosintattici
ortografici e
lessicali.
Accettabile pur
con qualche
incertezza
morfosintattica e
lessicale.
Stesura
corretta pur
con qualche
improprietà
linguistica.
Rispetto delle
consegne pur
con qualche
incongruità.
Rispetto delle Rispetto pienoRispetto delle
consegne con e corretta delleconsegne
una corretta consegne.
congruo e
formalizzazione
originale
.
Indicatori / Descrittori
Coerenza e coesione
dello sviluppo
argomentativo
Gravi e diffusi
Correttezza e proprietà errori
morfosintattici,
linguistica
ortografici e
lessicali.
Assenza o gravi Parziali
Consegne: destinatario, errori nel
rispetto delle
titolo, attualizzazione rispetto delle
consegne.
consegne.
discreto
11-12
Si attiene alla
tematica
proposta e la
sviluppa con
una certa
articolazione.
buono
13-14
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Esposizione
corretta e
fluida
Ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo rigoroso
ed originale.
Esposizione
fluida e con
appropriato
registro
stilistico.
Totale Punteggio =
totale / 5
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO
CANDIDATO:
Indicatori /Descrittori
Grav.insuf
f 1-5
Aderenza e sviluppo della tematica
Conoscenza dei contenuti
proposta
Correttezza e proprietà linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggio = totale / 4
64
Insuff.
6-9
suff
10
discreto
11-12
buono
13-14
ottimo
15
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO
CANDIDATO:
Indicatori
/Descrittori
Aderenza e sviluppo
della tematica
proposta
Grav.insuff
1-5
Esclude la
tematica
proposta
Insuff.
6-9
Affronta
marginalmente
la tematica
proposta.
suff.
10
Si attiene alla
tematica
proposta.
discreto
11-12
Si attiene alla
tematica
proposta e la
sviluppa con
una certa
articolazione.
Conoscenza dei
contenuti
Gravi e diffuse
lacune
Parziale e
Essenziale e
approssimativa. corretta
Essenziale e
completa.
Correttezza e
proprietà linguistica
Gravi e diffusi
errori
morfosintattici,
ortografici e
lessicali.
Presenza di
errori
morfosintattici,
ortografici e
lessicali.
Accettabile
pur con
qualche
incertezza
morfosintattic
a e lessicale.
Contestualizzazione Assente o
arbitraria.
Parziale e
Parziale, ma
approssimativa. pertinente.
buono
13-14
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Completa e
sicura
ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo rigoroso
e con
riflessioni
critiche.
Approfondita
esauriente.
Stesura
corretta pur
con qualche
improprietà
linguistica.
Esposizione
corretta e
fluida
Esposizione
fluida e con
appropriata
terminologia
specifica.
Completa e
pertinente.
Precisa ed
efficace
Articolata,
precisa e
critica.
Totale Punteggio =
totale / 4
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:
Indicatori / Descrittori
grav.insuff Insuff.
1-5
6-9
Aderenza e sviluppo della
tematica proposta
Informazione sui contenuti
Coerenza e coesione
Correttezza e proprietà
linguistica
Totale punteggio = totale / 4
65
Suff
10
discreto buono ottimo
11-12 13-14 15
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:
Indicatori /
Descrittori
Aderenza e
sviluppo della
tematica
proposta
grav.insuff
1-5
Esclude la
tematica
proposta.
Insuff.
6-9
Affronta
marginalmente
la tematica
proposta.
Informazione
sui contenuti
Scarsa
Parziale e
Essenziale anche Essenziale e
approssimativa. se non ricca.
completa.
buono
13-14
Sviluppa la
tematica
proposta
anche con
riferimenti a
conoscenze
personali.
Sicura ed
esauriente
Coerenza e
coesione
Frammentaria e
con evidenti
incongruenze
logiche
Frammentaria e Stesura
con qualche
sostanzialmente
incongruenza
coerente.
logica.
Stesura coerente
e con un
apppropriato uso
dei connettivi.
Stesura
coerente ed
equilibrata
nelle parti.
Presenza di
errori
morfosintattici,
ortografici e
lessicali.
Stesura corretta Esposizione
pur con qualche corretta e
improprietà
fluida.
linguistica
Correttezza e Gravi e diffusi
errori
proprietà
morfosintattici,
linguistica
ortografici e
lessicali.
Totale
punteggio =
totale / 4
suff.
10
Si attiene alla
tematica
proposta pur
sviluppandola in
modo generico.
Accettabile pur
con qualche
incertezza
morfosintattica e
lessicale.
66
discreto
11-12
Si attiene alla
tematica
proposta e la
sviluppa con una
certa
articolazione.
ottimo
15
Sviluppa la
tematica
proposta in
modo rigoroso
e con riflessioni
personali.
Approfondita
e
documentata.
Stesura lineare
chiara e
stringente.
Esposizione
fluida e ricca
nel lessico.
Seconda Prova scritta
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA
Materia:
Candidato …………………………………………………Classe 5° ……
Data……………………..
PUNTEGGIO I
Indicatori
PARTE
max 9 punti su 15
Descrittori
1. non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in
minima parte
Conoscenza e
completezza dei
contenuti
2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li
richiesti
sviluppa adeguatamente solo in parte.
Pertinenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
2
3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in
modo rigoroso rispettando le consegne .
3
1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o
fuori tema.
1
2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le
consegne.
2
3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso
3
1. Espone in modo poco organico e poco corretto non
Esposizione e
utilizzo della
terminologia
specifica
Punteggio
1
1
usa la terminologia specifica
2. Espone in modo semplice, con qualche imperfezione
2
sul linguaggio specifico
3. Espone in modo fluido, appropriato e corretto
3
…./15
Voto Finale della Prova
Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15.
67
II Parte
max 6 su 15
La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti . I quesiti sono numerati
in modo corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la
colonna con il numero corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente . Il punteggio
totale dei due quesiti potrà essere max di 18 punti ,che verranno riproporzionati al
punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su 15, seguendo la
tabellina esplicativa della pagina successiva .
GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE
INDICATORI
conoscenza e
completezza
degli
argomenti
DESCRITTORI
1°
quesito
2°
quesito
3°
quesito
4°
quesito
1
1
1
1
2
2
2
2
3
3
3
3
1
1
1
1
2
2
2
2
3. risponde correttamente ed
in modo adeguato con buona 3
capacità di sintesi
3
3
3
1.gravi errori nell’esposizione 1
e nella terminologia
1
1
1
2.qualche errore di
esposizione e nella
terminologia
2
2
2
2
3.esposizione tecnica e
corretta
3
3
3
3
1. non sviluppa i contenuti
richiesti o li sviluppa in
minima parte.
2. sviluppa i contenuti
richiesti solo
superficialmente o li sviluppa
adeguatamente in minima
parte
3. sviluppa e rielabora i
contentui e le riflessioni
proposte.
1.risponde in modo
incoerente confuso o fuori
tema.
Pertinenza
dei contenuti
in relazione
alla richiesta
correttezza
formale
2.risponde in modo semplice
ed aderente ai contenuti
proposti,qualche difficoltà
nella sintesi .
PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI
68
TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15
PUNTEGGIO TOTALE
PER i 2 QUESITI
3-4
5-7
8-10
11-13
14-16
17-18
1
2
3
4
5
6
Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto
nella seconda parte.
PUNTEGGIO I PARTE
.................................../15
PUNTEGGIO II PARTE
................................../15
PUNTEGGIO TOTALE II PROVA
69
...................... 15
Terza Prova scritta
Griglia di Valutazione della Terza Prova:
CANDIDATO/A:
MATERIA: _____________________________
_______________________________________
Quesito Conoscenza
dei contenuti
1
1-8
Quesito Conoscenza
dei contenuti
2
1-8
Quesito Conoscenza
dei contenuti
3
1-8
Punti Aderenza
alla traccia
0-4
Punti Aderenza
alla traccia
0-4
Punti Aderenza
alla traccia
0-4
Punti Correttezza e
uso del lessico
specifico e/o
della
grammatica
0-3
Punti Correttezza e
uso del lessico
specifico e/o
della
grammatica
0-3
Punti Correttezza e
uso del lessico
specifico e/o
della
grammatica
0-3
Punti Totale
/15
Punti Totale
/15
Punti Totale
/15
TOTALE 3 QUESITI
/45
RISULTATO (TOTALE 3 QUESITI : 3)…………..:3
/15
70
Indicatori
1
2
3
4
5
6
7
8
Conoscenza dei contenuti
Non conosce l’argomento
Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi
Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato
Conoscenze parziali , linguaggio improprio
Conosce i dati essenziali degli argomenti
Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale
Conoscenze articolate, approfondite, e buona capacità di sintesi
Conoscenze ampie, articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti
personali
Indicatori
0
1
2
3
4
Aderenza alla traccia
L’alunno non risponde
La risposta non è attinente alla traccia
Ha risposto in maniera comprensibile
Ha risposto in maniera discreta
Ha risposto in modo approfondito ed appropriato
Indicatori
0
1
Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica
L’alunno non risponde
La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori
grammaticali
Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali
Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali
2
3
71
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
DELL'ENOGASTRONOMIA E
DELL'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
“Angelo Berti”
VALUTAZIONE COMPLESSIVA TERZA PROVA
CANDIDATO/A:
_______________________________________
MATERIE
Totale
 Inglese
/ 15
 Matematica
/ 15
 Diritto e Tecnica Amministrativa della struttura ricettiva
/ 15
 Lab. Enog dei servizi di Sala e vendita
/ 15
TOTALE 4 MATERIE
/ 60
RISULTATO COMPLESSIVO (TOT. 4 MATERIE : 4) : …… : 4
/ 15
IL PRESIDENTE
Prof.
……………………………………..
I COMMISSARI
Prof.
…………………………………………
Prof.
.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
…………………………………………
72
Colloquio
Griglia di valutatazione del colloquio
Indicatori
Descrittori
grav. Insuffi- sufficiente discreto buono
insuff. ciente
20
21-24
25-27
1-9
10-19
Argomento presentato dallo studente
Abilità nell'esporre e
mettere in luce i punti
nodali
Capacità di utilizzare
conoscenze
pluridisciplinari e
individuare
problematiche.
Eventuale uso di
strumenti multimediali
Proposte della Commissione
Conoscenza delle
discipline e dei linguaggi
specifici
Capacità di orientarsi
all'interno delle discipline
e di cogliere i
collegamenti tra esse
Capacità di
argomentare ed
approfondire
criticamente gli
argomenti proposti
Discussione delle prove
Capacità di approfondimento e/o integrazione di
temi e/o argomenti non
sufficientemente sviluppati nelle prove scritte
Totale
Punteggio (totale / 6)
73
ottimo
28-30
Descrittori colloquio
Indicatori
Descrittori
grav.
insufficiente
insuff. 1-8 9-19
Argomento presentato dallo studente
Abilità
Non si
Si orienta
nell'esporre e
orienta
se guidato
mettere in luce
i punti nodali
Capacità di
utilizzare
conoscenze
pluridisciplinari
e individuare
problematiche.
Eventuale uso
di strumenti
multimediali
Non
fa,
anche se
guidato,
semplici
collegame
nti
Sa
fare
semplici
collegamenti
se guidato
Proposte della Commissione
Conoscenza
Conosce Dimostra
delle discipline e in modo
conoscenze
dei linguaggi
frammenta minime
specifici
rio e
gravement
e
lacunoso
sufficiente
20
discreto
21-24
buono
25-27
ottimo
28-30
E' corretto,
ma
essenziale
Fa un'analisi
completa e
coerente
Coglie le
implicazio
ni
Compie
correlazioni
esatte ed
analisi
approfondite
Sa fare i
collegame
nti
essenziali
Si orienta
autonomamente sugli
argomenti
proposti
Compie
correlazioni
esatte e
rielabora in
maniera corretta
e autonoma
Rielabora e
approfondisce
in maniera
autonoma e
critica
situazioni
complesse
Dimostra
conoscenze non
complete
linguaggio
adeguato
Dimostra
conoscenze
complete ed usa
un linguaggio
specifico
Dimostra
conoscenze
ampie ed
articolate e
padronanza
linguistica
Conosce in
maniera completa ed
approfondit
a,
utilizzando
un lessico
ricco e
appropriato
Capacità di
Non si
orientarsi
orienta
all'interno delle
discipline e di
cogliere i
collegamenti tra
esse
Si orienta con
qualche
difficoltà se
guidato
Si orienta in
maniera
adeguata e coglie
semplici
collegamenti
Si orienta in
modo preciso e
coglie
collegamenti non
solo in casi
semplici
Si orienta in
modo sicuro e
autonomo ed
instaura
collegamenti
anche
complessi
Si orienta in
modo sicuro ed
autonomo
riuscendo ad
instaurare
collegamenti in
modo critico
Capacità di
argomentare ed
approfondire
criticamente gli
argomenti
proposti
Argomenta in
modo
frammentario
sviluppando gli
argomenti con
qualche difficoltà
Argomenta in
modo coerente
e sviluppa gli
argomenti in
modo semplice
Argomenta in
modo coerente
e sviluppa gli
argomenti in
modo
abbastanza
articolato
Argomenta in
modo
equilibrato e
sviluppa gli
argomenti con
correlazioni
esatte
rielaborando le
in maniera
corretta e
autonoma
Argomenta in
modo rigoroso
e preciso
approfondendo
gli argomenti
anche con
apporti
personali e
critici
Argomenta
in modo
molto
frammenta
rio e non
sa
sviluppare
gli
argomenti
proposti
74
Discussione delle prove
Capacità di
Non riesce Individua errori Individua errori
approfondiment a
e/o lacune solo e/o lacune
o e/o
individuare se guidato
riuscendo a
integrazione di errori e/o
fare semplici
temi e/o
lacune
correzioni e/o
argomenti non presenti
integrazioni
sufficientemen nelle
te sviluppati
prove
nelle prove
scritte
75
Individua errori
e/o
lacune;
riesce a fare
correzioni e/o
integrazioni in
modo autonomo
Riesce
ad
integrare
autonomamente
gli argomenti
trattati
Riesce ad
approfondire
autonomamen
te e
criticamente gli
argomenti
trattati
SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
76
Date simulazioni delle prove d'esame
SIMULAZIONE PRIMA PROVA
18 aprile 2016
DURATA DELLA PROVA 6 ORE
Disciplina coinvolta: Italiano
SIMULAZIONE SECONDA PROVA
19 aprile 2016
DURATA DELLA PROVA 6 ORE
Disciplina Coinvolta: scienza e cultura dell’alimentazione
SIMULAZIONE TERZA PROVA
22 aprile 2016
DURATA DELLA PROVA 3 ORE
Tipologia B, max10 righe. Prova composta dalle quattro materie d'esame.
Discipline coinvolte: Inglese- -Matematica-Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva- Lab. Enog. dei servizi di Sala
SIMULAZIONE COLLOQUIO
12 maggio 2016
77
Simulazione della Prima prova scritta
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA
SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO – 18 Aprile 2016
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il
Saggiatore, Milano 1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri
di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro
status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del
mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia
pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori
magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un
mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un
volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione
che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico
si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può
rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta
nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto.
Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo
d’oggi e di domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che
quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il
bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si
inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di
disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore
libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e
soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più
facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili,
si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo”
dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago,
ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo
non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli
uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare
qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione
che quel vuoto si ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita
però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di
78
Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in
precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato
originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1- Comprensione del testo
Riassumi gli argomenti principali del testo
2- Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il
tempo”
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro
inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza
3- Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e
approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale.
Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di
Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e
confrontando i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno.
E, secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di
vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in
questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra
un’asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei
vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora
tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla
mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei
commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse
fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma
quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da
loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile,
ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano
ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la
coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? –
79
Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la
scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia
inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino
appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro
primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane
suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il
giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.»
Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de
L’Unione Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella
violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore,
come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In
compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona
programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l’impulso
umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta
all’umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato
viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione
sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala
voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità
del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere,
impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della
smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò
che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si
esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si
sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci
sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.»
Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it, Einaudi,
Torino 1994 (ed. originale 1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o
quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire
contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che
rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei
quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano
linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e
amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli
improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che
costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita
a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.»
Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […]
Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente
interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità
diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio
mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la
prima paziente nella storia a ricevere un rene all’interno di una catena di reciprocità generalizzata.
Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo
rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così
via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di questa catena c‟è un giovane
uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi
una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»
80
Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV. Cosa significa donare?,
Guida, Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma
solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per
simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di
abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per
neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti
umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una
forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»:
oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono
noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza
distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato:
donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere
pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in
strumento di controllo, può incatenare la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come
nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una
cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa.
Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte che è sempre stata difficile:
l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che questo
«donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede,
ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa
per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché.
Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita,
lo scambio, il prestito. Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per
generosità, per amore, fa un dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi
che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che
il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un
movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»
Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012
2.
AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani
lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della
turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita.
Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che
significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei
posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di
età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La
diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le
donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432
mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di
quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è
pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la
percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i
25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta
progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella
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dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in
proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su
cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno
determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e
30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia
presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora
nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il
43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani
risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso
formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in
lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di
durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era
richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al
65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività
lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa
coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva
utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo
dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di
essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale
il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi
al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in
India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un
po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare
personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi
girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e
l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non
lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non
lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di
seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete
davvero diventare. Tutto il resto è secondario”.»
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
3.
AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al
conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il
prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa
brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la
perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare
una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e
dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel
periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico,
oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e
alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di
brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita
della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la
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Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo
conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il
nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima
guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa
essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di
manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella
forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli
Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può
certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non
dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al
potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma
poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel
regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e
segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia
della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i
suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che
non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente
nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere
virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma
queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci
interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro
versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e
creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio
che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più
gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una
macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi
glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società
nell’immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza
come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non
violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La
non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito
resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La
dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella
sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire
sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà
del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo
individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la
religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E
così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi
la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia
missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel
regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa
di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non
potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.»
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
83
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per
la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare
all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa
permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il
momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e
desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare
la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza;
questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né
riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini
della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà
sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova
qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la
giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete
di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra
lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta
creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi
risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso65443575/
4.
AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di
un’autentica vita umana sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.
originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si
insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile
per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti
saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non
è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai
di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un
credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre
dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e
meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia
della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando
sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione
(allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né
altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva
benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano
non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non
è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella
loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le
cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono
mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del
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valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla
conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che
ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro
desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza
non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi
multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di
distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi
mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori:
i valori dello sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si
pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo.
Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue
applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia
la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione
del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non
svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito
rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si
sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe
significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti
fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano
problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato
con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione
totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa
più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili
non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di
un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in
famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in
mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore,
sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva
preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich –
bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In
pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu
concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la
prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di
riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah
ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo
settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli
ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul
Nizan, Aden Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove
generazioni.
____________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
85
Simulazione della Seconda prova scritta
2^ PROVA SCRITTA -19 aprile 2016-
COGNOME E NOME
CLASSE
____________________________________
____________________________________
TEMPO CONCESSO
ORA DI CONSEGNA
NOTE
____________________________________
____________________________________
____________________________________
Disciplina
Punteggio in
15esimi
Scienza e cultura Alim.
TOTALE
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SIMULAZIONE ESAMI DI STATO 20 APRILE 2016 CLASSE V........
Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI
MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella
seconda parte. Per ogni quesito si hanno a disposizione .15 righe
La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche propone, tranne che in particolari
situazioni, di seguire una dieta equilibrata.
Il candidato, dopo aver spiegato in modo esaustivo il concetto dieta e di dieta equilibrata,
illustri gli strumenti che possono aiutare nella scelta degli alimenti per stendere un menu,
con una definizione standard di calorie. Si soffermi inoltre sulla Piramide Alimentare del
Ministero della Salute del 2005 e spieghi, motivando, la ripartizione degli alimenti nei diversi
piani. Successivamente proponga una propria ripartizione degli alimenti stabilendo la
struttura grafica con cui comunicare al meglio i principi di una corretta alimentazione. Si
accetta qualsiasi forma di comunicazione: dalla rielaborazione della piramide alla proposta
di una nuova soluzione grafica.
1. Una delle linee guida per una sana alimentazione riporta: “varia spesso le tue scelte
a tavola” Il candidato, alla luce delle competenze acquisite nel percorso scolastico,
spieghi il motivo di questo suggerimento valutando l’aspetto nutrizionale e
qualitativo di un alimento
2. La dieta equilibrata viene calcolata su parametri specifici della singola persona.
Spieghi il candidato il significato del metabolismo basale e del Fabbisogno
Energetico. Illustri inoltre i parametri che determinano il valore del F. E.
3. La conservazione degli alimenti è uno dei problemi che da maggior tempo
interessano l’uomo.
Il candidato riporti le diverse cause di alterazione di un alimento, spiegando i
motivati, che incidono sulla possibile alterazione di un cibo.
4. I virus sono una categoria di agenti infettanti patogeni, responsabili di alcune
patologie legate al consumo di alimenti. Da molti scienziati non vengono considerati
forma di vita. Il candidato descriva le caratteristiche strutturali e metaboliche di
questi agenti patogeni e spieghi l’infezione alimentare più importante da questi
veicolata.
87
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
DELL'ENOGASTRONOMIA E
DELL'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
“Angelo Berti”
SIMULAZIONE TERZA PROVA
22 aprile 2016
Classe: 5AS
MATERIE TERZA PROVA:
TIPOLOGIA : B




Inglese
Matematica
Diritto e Tecnica Amministrativa della struttura ricettiva
Lab. Enog dei servizi di Sala e vendita
DOCENTI:
Azzini Antonia …................................................................................
Baroni Andreina....................................................................................
Filippo Alessandro................................................................................
Olivetto Anna Maria.............................................................................
88
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
DELL'ENOGASTRONOMIA E DELL'OSPITALITÀ
ALBERGHIERA
“Angelo Berti”
Simulazione terza prova
D I S C I P L I N A : Lingua Straniera Inglese – Sala & Vendita
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
1) Describe the main features of a healthy diet and the way it can affect our health:
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2) Explain when HACCP was developed and what it focuses on:
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3) Outline the main features of the cocktail party and its main aim:
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E’ consentito l’uso del Dizionario bilingue (Italiano-Inglese)
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ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
DELL'ENOGASTRONOMIA E
DELL'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
“Angelo Berti”
Simulazione terza prova
D I S C I P L I N A: Matematica
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
Quesito 1
Calcolare l’equazione della retta tangente alla funzione f ( x) 
x2  4
x
nel
suo punto di ascissa 1.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Quesito 2
Un serbatoio di vino viene svuotato. Il vino defluisce dal rubinetto ad
una velocità (in litri al minuto) espressa dalla funzione f  v(t )  160  10t essendo t
il tempo (in minuti) trascorso dall’apertura del rubinetto. Calcolare quanto vino esce
in mezz’ora.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
90
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------..Quesito 3 Dal grafico della funzione dedurre:

Dominio ………………………………….……………………………………………….

Codominio ………………………………………………..……………………………..

Intervalli di crescenza

Intervalli di decrescenza ……………………………….……………………………….

Intervalli di positività

Intervalli di negatività ………………………………..………………………………….

Equazione degli asintoti verticali …………………….……………………………….

Equazione dell’asintoto orizzontale ……………………..…………………………..
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ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
DELL'ENOGASTRONOMIA E
DELL'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
“Angelo Berti”
Simulazione terza prova
D I S C I P L I N A: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
RISPONDERE ALLE SEGUENTI DOMANDE UTILIZZANDO LO SPAZIO ASSEGNATO :
1) Quali sono gli aspetti fondamentali del Regolamento CE n° 178 del 2002(max.10 righe)
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2 ) Presenta vantaggi e limiti del budget(max.10 righe)
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3) Descrivi la fase di lancio del ciclo di vita del prodotto(.max.10 righe)
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92
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
DELL'ENOGASTRONOMIA E
DELL'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
“Angelo Berti”
Simulazione terza prova
D I S C I P L I N A: Lab. Enog. dei servizi di sala e vendita
CANDIDATO……………………………………………………………………………………….
1) Chi sono i responsabili degli acquisti dei vini nel settore della ristorazione? Descrivi come
si imposta una carta dei vini, tenendo conto di quali prodotti inserire e in che modo.
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2) Prendendo in esame l'analisi sensoriale di un prodotto, descrivi quali sono gli elementi
da valutare per il cibo.
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3) Il prezzo per un locale è uno degli elementi distintivi e caratterizzanti; quali sono i punti
che determinano il giusto prezzo di vendita di un prodotto? Cosa comporta avere prezzi
troppo bassi o troppo alti?
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ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
DELL'ENOGASTRONOMIA E
DELL'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
“Angelo Berti”
Scheda riassuntiva elenco documenti
Documenti Alternanza scuola lavoro depositati in Segreteria:
a) Dossier alunni.
2.
Documenti del Consiglio di Classe depositati in segreteria:
a) verbali del Consiglio di Classe.
1.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Prof.ssa Elena Pigozzi
_______________________________
(italiano e storia)
Prof.ssa Antonia Azzini
_______________________________
(matematica)
Prof.ssa Andreina Baroni
_______________________________
(lingua e civiltà inglese)
Prof.ssa Egizia Franceschini
_______________________________
(scienze motorie)
Prof.ssa Anna Maria Olivetto
_______________________________
(diritto e tec. amm.ve della struttura ricettiva)
Prof. Rocco Craco
_______________________________
(lingua e civiltà tedesca)
Prof.ssa Grazia Cervinara
_______________________________
(scienza e cultura dell’alimentazione)
Prof. Alessandro Leoni
_______________________________
(religione)
Prof.ssa Nicoletta Barazzutti
_______________________________
(lab. di enogastronomia e servizi di cucina)
Prof. Alessandro Filippo
_______________________________
(lab. di enogastronomia e servizi di sala)
Prof.ssa Carla Colosi
_________________________________
(sostegno)
Verona, 12 Maggio 2016
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