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Carpi2000.it
17/02/2017
INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE INVESTIMENTI. REGIONE
LEADER NEGLI USA CON AUTOMOTIVE E BIG DATA
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Modena2000.it
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INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE INVESTIMENTI. REGIONE
LEADER NEGLI USA CON AUTOMOTIVE E BIG DATA
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INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE INVESTIMENTI. REGIONE
LEADER NEGLI USA CON AUTOMOTIVE E BIG DATA
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Regioni.it
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[EMILIA - ROMAGNA] INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE
INVESTIMENTI
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Sassuolo2000.it
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LEADER NEGLI USA CON AUTOMOTIVE E BIG DATA
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LEADER NEGLI USA CON AUTOMOTIVE E BIG DATA
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Economia
17-02-2017
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Regione
Internazionalizzazione e attrazione
investimenti. Regione leader negli Usa con
Automotive e Big data ma anche ricerca e
sviluppo tecnologico, e l’IBM guarda
all’Emilia-Romagna
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Modena
Salute
Scuola
Sport
Con “InForma a scuola”
cinquemila ragazzi
modenesi in movimento
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17 febbraio 2017
 Redazione
 Commenti disabilitati
L’Emilia-Romagna punta avanzata del sistema Italia negli Stati Uniti, dove a New York, questa
settimana, si è dimostrata regione leader anche in nuovi settori come ricerca e sviluppo
tecnologico, innescando, fra gli altri, l’interesse del colosso informatico IBM.
Ruolo da apripista confermato martedì scorso, quando, unica Regione italiana, è stata al
centro del sesto meeting “Italy meets the United States of America”, dove, davanti a imprese
italiane e americane, investitori, diplomatici, analisti, esperti e ricercatori, il presidente Stefano
Bonaccini ha tenuto lo speech principale e le aziende emiliano-romagnole sono state presenti
in tutti i panel più importanti: automotive (Lamborghini e Dallara), big data (i centri presenti
sul territorio regionale sviluppano il 70% dell’intera capacità di calcolo del Paese),
farmaceutico (Chiesi e Alfasigma), agroalimentare (con il record in Europa per numero di
prodotti Dop e Igp).
Confronti tutti all’insegna del consolidamento tecnologico delle aziende, grazie anche alla
collaborazione con il sistema dell’alta formazione regionale: università, centri di ricerca, rete
dei tecnopoli, centri e piattaforme di servizio.
Il resoconto della missione istituzionale a New York (12-15 febbraio) è stato fatto oggi in
conferenza stampa dal presidente Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi (Formazione,
lavoro, università), presenti negli Stati Uniti, e da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e
innovazione di IBM Italia. Con loro anche l’assessore Palma Costi (Attività produttive).
“Stiamo dimostrando coi fatti che l’Emilia-Romagna può competere con qualsiasi territorio
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avanzato nel mondo. Ci danno ragione non le parole, ma i numeri- ha affermato il presidente
Bonaccini-. Il nostro territorio è cercato per fare investimenti, grazie ai nostri punti di forza:
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manifattura, innovazione e sviluppo tecnologico, cultura, turismo. Una regione dinamica,
come ha confermato anche questa nuova missione negli Stati Uniti. Una dinamicità che porta
un gigante come Ibm a dialogare con noi sul fronte della ricerca e a noi come Regione di
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essere presenti nel cuore dell’innovazione americana, da una parte New York, dove in questi
giorni siamo stati la Regione punta avanzata del sistema Italia, e dall’altra la Silicon Valley,
dove abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza con un servizio di supporto per piccole e
medie imprese, startup e incubatori che voglio internazionalizzare la loro attività, cercare
finanziamenti e accrescere la propria capacità di gestione e sviluppo. Conoscenze da utilizzare
poi in Emilia-Romagna. E tutto questo ha un solo scopo- ha concluso il presidente- creare
sviluppo e occupazione, cosa in cui stiamo centrando numeri importanti, dalla disoccupazione
scesa di due punti percentuali in due anni al Pil regionale con la maggiore crescita in Italia, fino
al turismo, con oltre 50 milioni di presenze nel 2016 considerati anche i settori non
tradizionali. Certo non ci accontentiamo, e per questo lavoreremo con ancora maggior forza e
convinzione lungo la strada intrapresa”.
“Siamo stati riconosciuti come il punto di riferimento per i Big Data in Europa, abbiamo avuto
incontri con grandi centri di ricerca e con le grandi università, un riconoscimento che è
fondamentale non solo per il nostro sistema scientifico ma anche per il nostro sistema
industriale, che sta crescendo.- ha spiegato l’assessore Patrizio Bianchi- La coesione sociale è
uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo, un territorio stabile riesce a cogliere tutte le
occasione della nuova industria, che è un’industria dell’intelligenza, e quindi anche dei dati.
Ma occorre la capacità di elaborarli e di trasformarli in nuova sanità, nuova cultura, nuova
scienza, nuova mobilità”.
Ricerca e sviluppo tecnologico che hanno spinto IBM a invitare la Regione nel suo Centro
ricerche americano, visitato lunedì da Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi.
“L’Emilia-Romagna è una regione fortemente attrattiva, ed è l’unica regione italiana che prende
il nome dalla strada che la percorre, un segnale di grande dinamicità e di scambio- ha detto
Fabrizio Renzi di Ibm-. Oggi troviamo qui anche una grande concentrazioni di capacità di
calcolo e di gestione dei Big data, e credo che ci siano possibilità di sinergie tra questo
territorio e la ricerca di Ibm”.
Allo stesso modo, nell’ambito del confronto sviluppato nella giornata di mercoledì all’interno
di alcuni importanti incubatori attivi in zone recuperate della Grande Mela, si è arrivati a
ipotizzare la presenza dell’Emilia-Romagna a “New York smart cities 2017”, forum mondiale
previsto nella prima settimana di maggio e dedicato alle soluzioni che possano rivitalizzare e
orientare gli spazi urbani alla persona, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Una
manifestazione fortemente voluta dalla municipalità di New York, in cui l’Emilia-Romagna
potrebbe risultare fra le aree geografiche più innovative, per esempio con il progetto dei
Laboratori urbani, incubatori finanziati dalla Regione e presto attivi nelle città capoluogo, ma
anche con la capacità di condivisione delle politiche attuate per crescita e occupazione e dello
sforzo di ricucitura del tessuto sociale operato attraverso il Patto per il Lavoro, rete che tiene
insieme imprese, sindacati, università, associazioni, enti locali.
Importante anche l’invito ricevuto da Bonaccini alla cena di networking del Council for foreign
relations, uno fra i più autorevoli think thank americani sulle relazioni internazionali,
appuntamento, lunedì sera, al quale ha partecipato con l’assessore Patrizio Bianchi.
Esce dunque rafforzato il canale dell’Emilia-Romagna con gli Stati Uniti, il secondo partner
commerciale dopo la Germania, dalla missione istituzionale negli Usa della Regione insieme
alle aziende e al sistema dell’alta formazione regionale fra cui le Università di Bologna e quella
di Modena, Bologna Business School, Democenter – Centro innovazione rete alta tecnologia,
per sostenere internazionalizzazione e attrazione di investimenti. Un’occasione anche per
presentare alla stampa e agli operatori turistici americani, il Festival Verdi 2017 (dal 28
settembre al 22 ottobre a Parma e Busseto), in una logica di sistema regionale che punta
sull’attrattività dei territori e anche sulla cultura come importante leva di crescita e sviluppo.
Presenti, nella sede dell’Istituto di cultura italiana a New York, il presidente Bonaccini e il
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direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo.
Nuovo servizio di sostegno alle imprese in Silicon Valley
Codice abbonamento:
Un contesto nel quale si inserisce la decisione di offrire un nuovo servizio di sostegno alle
piccole e medie imprese, alle startup e agli incubatori d’azienda dell’Emilia-Romagna, attivato
dalla Regione nella Silicon Valley, l’area di San Francisco patria dei grandi Gruppi del web e
servizi per la Rete, da Google a Facebook, e sede un ecosistema tecnologico fatto di 30.000
startup che attraggono il 43% degli investimenti da parte di venture capitalist. Qui, attraverso
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Aster, la società regionale consortile per l’innovazione, è ora attivo un ufficio di supporto per
pmi e nuovi imprenditori che intendono consolidare o creare una rete di contatti per la ricerca
di capitali e di opportunità di business, acquisire nuove conoscenze studiando da vicino casi
concreti e di successo, toccare con mano e approfondire processi di collaborazione tra
incubatori e imprese esistenti per attività di open innovation.
“Abbiamo capito che è molto importante aiutare queste nostre startup innovative con sostegni
strutturati, con strumenti che diano loro la possibilità di comprendere come affrontare il
mercato mondiale- ha detto l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi-. Oggi a San
Francisco ci saranno strutture e persone dedicate, e avremo modo di sostenere anche le
piccole e medie imprese, con un servizio di formazione e di comprensione del loro progetto
industriale rispetto al mercato globale”.
L’Emilia-Romagna conta 770 startup su un totale in Italia di 6.745 (l’11,42%), è sede di 116
spin-off universitari (il 10% del totale dei 1.190 attivi nel Paese), ospita 3 Incubatori certificati –
Almacube di Bologna, Inacqua di Piacenza e REI di Reggio Emilia – e ha una rete di supporto
alle startup composta da oltre 60 soggetti attivi su tutto il territorio. Per aiutare queste realtà a
consolidarsi, portandole poi a spendere in Emilia-Romagna la maggiore capacità acquisita di
gestione e sviluppo, la Regione ha quindi deciso di aprire un contatto diretto con la Silicon
Valley, dove Aster è presente dal 2015 per progetti limitati alle sole startup. Ora l’obiettivo è
quello di allargare le attività anche alle imprese più consolidate e alle piccole e medie aziende
innovative, offrendo attività di matching con multinazionali e imprese in California, per aprire
opportunità commerciali e di partnership. Alle startup viene data la possibilità di avere
postazioni gratuite on demand per periodi fino a un mese.
L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a scegliere di essere presente nella Silicon Valley
con un presidio permanente, che dall’inizio dell’anno si trova all’interno della sede dell’Eit
Digital, il punto di rappresentanza dell’Unione europea, negli spazi di RocketSpace, a San
Francisco (quasi tutti gli Stati europei sono infatti presenti in Silicon Valley, non l’Italia). E da
oggi è online il nuovo sito sull’Emilia-Romagna in Silicon
Valley:http://www.emiliaromagnainsiliconvalley.it/
Per le imprese, le startup e gli incubatori che tramite percorsi regionali o autonomamente
vogliono avvicinarsi alla realtà californiana, questi i riferimenti:
contatti: [email protected]
indirizzo: RocketSpace, 180 Sansome Street, San Francisco, CA.
Motor Valley
Terra di motori per antonomasia, l’Emilia-Romagna è la patria di case automobilistiche e
motociclistiche che rappresentano autentici brand mondiali: Ferrari, Maserati, Lamborghini,
Ducati, Dallara, Toro Rosso, Pagani. Durante la missione negli Usa, la Regione ha presentato la
sua Motor Valley a ‘Italy meets the United States’, dove sono intervenuti il presidente
Bonaccini e, in un panel dedicato, l’assessore Patrizio Bianchi insieme a Andrea Pontremoli
(Dallara) e Umberto Tossini (Lamborghini). Un comparto, quello dell’automotive, che in EmiliaRomagna è caratterizzato da un elevato livello di innovazione. Un settore che la Regione ha
trasformato anche in un polo di attrazione turistica con le sue competizioni, i suoi circuiti e i
suoi musei industriali e che rappresenta benissimo alcune fra le scelte fatte sul fronte della
crescita e dello sviluppo: internazionalizzazione e attrazione di investimenti.
Innovazione tecnologica, big data e smart cities. Ricerca, IBM guarda all’Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna può vantare nel suo territorio operatori regionali e nazionali che insieme,
operando nel campo dei big data, arrivano al 70% della capacità di calcolo espressa in Italia:
Cineca, Centro euro-mediterraneo per i cambiamenti climatici (CMCC), Cnr, Enea, Istituto
nazionale di astrofisica (INAF), Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN), Istituto nazionale di
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geofisca e vulcanologia (INGV), Istituto ortopedico Rizzoli (IOR) e le Università di Bologna,
Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara.
E il tema dei big data e della ricerca applicata a beneficio della manifattura, di welfare e sanità
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e della formazione è stato al centro della visita del presidente Bonaccini e dell’assessore
Patrizio Bianchi, con loro imprese e atenei, al “Thomas J. Watson Research Center” dell’IBM, a
Yorktown Eights, il campus a un’ora da New York dove la società informatica sviluppa la
propria attività di ricerca (cui destina 6 miliardi di dollari l’anno).
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Numerosi anche gli incubatori nei quali la delegazione regionale si è recata, strutture al
servizio di imprese innovative e fortemente orientate allo sviluppo tecnologico. Un campo
questo in cui l’Emilia-Romagna potrebbe mettere in campo progetti attivi in molte città, da qui
l’ipotesi, discussa mercoledì pomeriggio al Grand Central Tech Hub e che verrà esplorata nelle
prossime settimane, di partecipare al “New York smart cities 2017”, forum mondiale previsto
nei primi giorni di maggio che vede coinvolta la municipalità cittadina, in particolare l’Office of
Tech and Innovation del sindaco Bill De Blasio e altre articolazioni dell’amministrazione.
Argomento che ha visto anche la presa di contatto con ‘Partnership for New York’,
organizzazione no profit pubblico-privata focalizzata sullo sviluppo di New York lungo i
seguenti filoni di intervento: smart infrastructure, innovation economy, education and
workforce development. Martedì pomeriggio l’assessore Patrizio Bianchi ha incontrato con il
resto della delegazione la presidente, Kathryn Wylde.
Export strategico, sostegno alle aziende
L’Emilia-Romagna guarda dunque agli Stati Uniti, dove, nel 2015, oltre 4.800 aziende
emiliano-romagnole hanno venduto i loro prodotti (+1,4% rispetto all’anno precedente) per un
valore complessivo dell’export pari a 6 miliardi di euro (+20%, il 10% dell’export regionale),
numeri che ne fanno il secondo partner commerciale dopo la Germania.
Fondamentale quindi anche il sostegno alle imprese emiliano-romagnole che scelgono di
conquistare i mercati andando oltre i confini nazionali, anche per cercare partnership
produttive. Alcune di esse, inserite nella missione regionale negli Usa, oltre a incontri one-toone con omologhe aziende statunitensi e fondi di investimento, hanno partecipato nella sede
di New York dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle
imprese italiane, a un seminario sul mercato americano, nel quale è intervenuto anche il
presidente Bonaccini, che ha ricordato come nel 2015 l’export emiliano-romagnolo ha toccato
i 55,3 miliardi di euro e che nel 2016 si potrebbe andare oltre i 56 miliardi. La Regione ha
investito 10 milioni di euro sull’internazionalizzazione delle imprese e sono oltre 26mila le
aziende che esportano.
← Recuperati dalla Polizia Stradale di Modena Nord 6.000 kg di rame asportati a
Monghidoro (BO)
Modena: ancora controlli straordinari finalizzati al contrasto dell’immigrazione
clandestina →
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In 10 Comuni
dell’Emilia-Romagna
banda ultralarga per il
70% della popolazione
Confprofessioni Emilia
Romagna e le
Organizzazioni
Sindacali hanno
firmato l’accordo
territoriale che rende
attuativa la
detassazione del 10%
delle somme legate agli
incrementi di
produttività
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AZIENDE
Modena
Appuntamenti
CHI SIAMO
Carpi
Cronaca
Economia
COMUNICA CON NOI
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Regione
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Internazionalizzazione e attrazione investimenti. Regione leader negli
Usa con Automotive e Big data ma anche ricerca e sviluppo
tecnologico, e l’IBM guarda all’Emilia-Romagna
17 Feb 2017 - letture // Scegli Tu!
Emilia Romagna
Big data IBM
Regione
L’Emilia-Romagna punta avanzata del sistema Italia negli Stati Uniti, dove a New York, questa settimana, si è
dimostrata regione leader anche in nuovi settori come ricerca e sviluppo tecnologico, innescando, fra gli altri,
l’interesse del colosso informatico IBM.
Ruolo da apripista confermato martedì scorso, quando, unica Regione italiana, è stata al centro del sesto
meeting “Italy meets the United States of America”, dove, davanti a imprese italiane e americane, investitori,
diplomatici, analisti, esperti e ricercatori, il presidente Stefano Bonaccini ha tenuto lo speech principale e le
aziende emiliano-romagnole sono state presenti in tutti i panel più importanti: automotive (Lamborghini e
Dallara), big data (i centri presenti sul territorio regionale sviluppano il 70% dell’intera capacità di calcolo del
Paese), farmaceutico (Chiesi e Alfasigma), agroalimentare (con il record in Europa per numero di prodotti Dop e
Igp).
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Confronti tutti all’insegna del consolidamento tecnologico delle aziende, grazie anche alla collaborazione con il
sistema dell’alta formazione regionale: università, centri di ricerca, rete dei tecnopoli, centri e piattaforme di
servizio.
Il resoconto della missione istituzionale a New York (12-15 febbraio) è stato fatto oggi in conferenza stampa dal
presidente Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi (Formazione, lavoro, università), presenti negli Stati Uniti,
e da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e innovazione di IBM Italia. Con loro anche l’assessore Palma Costi
(Attività produttive).
“Stiamo dimostrando coi fatti che l’Emilia-Romagna può competere con qualsiasi territorio avanzato nel mondo.
Ci danno ragione non le parole, ma i numeri- ha affermato il presidente Bonaccini-. Il nostro territorio è cercato
per fare investimenti, grazie ai nostri punti di forza: manifattura, innovazione e sviluppo tecnologico, cultura,
turismo. Una regione dinamica, come ha confermato anche questa nuova missione negli Stati Uniti. Una
dinamicità che porta un gigante come Ibm a dialogare con noi sul fronte della ricerca e a noi come Regione di
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essere presenti nel cuore dell’innovazione americana, da una parte New York, dove in questi giorni siamo stati la
Regione punta avanzata del sistema Italia, e dall’altra la Silicon Valley, dove abbiamo deciso di rafforzare la
nostra presenza con un servizio di supporto per piccole e medie imprese, startup e incubatori che voglio
internazionalizzare la loro attività, cercare finanziamenti e accrescere la propria capacità di gestione e sviluppo.
Conoscenze da utilizzare poi in Emilia-Romagna. E tutto questo ha un solo scopo- ha concluso il presidentecreare sviluppo e occupazione, cosa in cui stiamo centrando numeri importanti, dalla disoccupazione scesa di
due punti percentuali in due anni al Pil regionale con la maggiore crescita in Italia, fino al turismo, con oltre 50
milioni di presenze nel 2016 considerati anche i settori non tradizionali. Certo non ci accontentiamo, e per questo
lavoreremo con ancora maggior forza e convinzione lungo la strada intrapresa”.
“Siamo stati riconosciuti come il punto di riferimento per i Big Data in Europa, abbiamo avuto incontri con grandi
centri di ricerca e con le grandi università, un riconoscimento che è fondamentale non solo per il nostro sistema
scientifico ma anche per il nostro sistema industriale, che sta crescendo.- ha spiegato l’assessore Patrizio
Bianchi- La coesione sociale è uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo, un territorio stabile riesce a
cogliere tutte le occasione della nuova industria, che è un’industria dell’intelligenza, e quindi anche dei dati. Ma
occorre la capacità di elaborarli e di trasformarli in nuova sanità, nuova cultura, nuova scienza, nuova mobilità”.
Ricerca e sviluppo tecnologico che hanno spinto IBM a invitare la Regione nel suo Centro ricerche americano,
visitato lunedì da Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi.
“L’Emilia-Romagna è una regione fortemente attrattiva, ed è l’unica regione italiana che prende il nome dalla
strada che la percorre, un segnale di grande dinamicità e di scambio- ha detto Fabrizio Renzi di Ibm-. Oggi
troviamo qui anche una grande concentrazioni di capacità di calcolo e di gestione dei Big data, e credo che ci
siano possibilità di sinergie tra questo territorio e la ricerca di Ibm”.
Allo stesso modo, nell’ambito del confronto sviluppato nella giornata di mercoledì all’interno di alcuni importanti
incubatori attivi in zone recuperate della Grande Mela, si è arrivati a ipotizzare la presenza dell’Emilia-Romagna a
“New York smart cities 2017”, forum mondiale previsto nella prima settimana di maggio e dedicato alle soluzioni
che possano rivitalizzare e orientare gli spazi urbani alla persona, anche attraverso l’utilizzo delle nuove
tecnologie. Una manifestazione fortemente voluta dalla municipalità di New York, in cui l’Emilia-Romagna
potrebbe risultare fra le aree geografiche più innovative, per esempio con il progetto dei Laboratori urbani,
incubatori finanziati dalla Regione e presto attivi nelle città capoluogo, ma anche con la capacità di condivisione
delle politiche attuate per crescita e occupazione e dello sforzo di ricucitura del tessuto sociale operato attraverso
il Patto per il Lavoro, rete che tiene insieme imprese, sindacati, università, associazioni, enti locali.
Importante anche l’invito ricevuto da Bonaccini alla cena di networking del Council for foreign relations, uno fra i
più autorevoli think thank americani sulle relazioni internazionali, appuntamento, lunedì sera, al quale ha
partecipato con l’assessore Patrizio Bianchi.
Esce dunque rafforzato il canale dell’Emilia-Romagna con gli Stati Uniti, il secondo partner commerciale dopo la
Germania, dalla missione istituzionale negli Usa della Regione insieme alle aziende e al sistema dell’alta
formazione regionale fra cui le Università di Bologna e quella di Modena, Bologna Business School, Democenter
– Centro innovazione rete alta tecnologia, per sostenere internazionalizzazione e attrazione di investimenti.
Un’occasione anche per presentare alla stampa e agli operatori turistici americani, il Festival Verdi 2017 (dal 28
settembre al 22 ottobre a Parma e Busseto), in una logica di sistema regionale che punta sull’attrattività dei
territori e anche sulla cultura come importante leva di crescita e sviluppo. Presenti, nella sede dell’Istituto di
cultura italiana a New York, il presidente Bonaccini e il direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria
Meo.
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Nuovo servizio di sostegno alle imprese in Silicon Valley
Un contesto nel quale si inserisce la decisione di offrire un nuovo servizio di sostegno alle piccole e medie
imprese, alle startup e agli incubatori d’azienda dell’Emilia-Romagna, attivato dalla Regione nella Silicon Valley,
l’area di San Francisco patria dei grandi Gruppi del web e servizi per la Rete, da Google a Facebook, e sede un
ecosistema tecnologico fatto di 30.000 startup che attraggono il 43% degli investimenti da parte di venture
capitalist. Qui, attraverso Aster, la società regionale consortile per l’innovazione, è ora attivo un ufficio di supporto
per pmi e nuovi imprenditori che intendono consolidare o creare una rete di contatti per la ricerca di capitali e di
opportunità di business, acquisire nuove conoscenze studiando da vicino casi concreti e di successo, toccare
con mano e approfondire processi di collaborazione tra incubatori e imprese esistenti per attività di open
innovation.
“Abbiamo capito che è molto importante aiutare queste nostre startup innovative con sostegni strutturati, con
strumenti che diano loro la possibilità di comprendere come affrontare il mercato mondiale- ha detto l’assessore
alle Attività produttive, Palma Costi-. Oggi a San Francisco ci saranno strutture e persone dedicate, e avremo
modo di sostenere anche le piccole e medie imprese, con un servizio di formazione e di comprensione del loro
progetto industriale rispetto al mercato globale”.
L’Emilia-Romagna conta 770 startup su un totale in Italia di 6.745 (l’11,42%), è sede di 116 spin-off universitari (il
10% del totale dei 1.190 attivi nel Paese), ospita 3 Incubatori certificati – Almacube di Bologna, Inacqua di
Piacenza e REI di Reggio Emilia – e ha una rete di supporto alle startup composta da oltre 60 soggetti attivi su
tutto il territorio. Per aiutare queste realtà a consolidarsi, portandole poi a spendere in Emilia-Romagna la
maggiore capacità acquisita di gestione e sviluppo, la Regione ha quindi deciso di aprire un contatto diretto con
la Silicon Valley, dove Aster è presente dal 2015 per progetti limitati alle sole startup. Ora l’obiettivo è quello di
allargare le attività anche alle imprese più consolidate e alle piccole e medie aziende innovative, offrendo attività
di matching con multinazionali e imprese in California, per aprire opportunità commerciali e di partnership. Alle
startup viene data la possibilità di avere postazioni gratuite on demand per periodi fino a un mese.
L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a scegliere di essere presente nella Silicon Valley con un presidio
permanente, che dall’inizio dell’anno si trova all’interno della sede dell’Eit Digital, il punto di rappresentanza
dell’Unione europea, negli spazi di RocketSpace, a San Francisco (quasi tutti gli Stati europei sono infatti
presenti in Silicon Valley, non l’Italia). E da oggi è online il nuovo sito sull’Emilia-Romagna in Silicon
Valley:http://www.emiliaromagnainsiliconvalley.it/
Per le imprese, le startup e gli incubatori che tramite percorsi regionali o autonomamente vogliono avvicinarsi
alla realtà californiana, questi i riferimenti:
contatti: [email protected]
indirizzo: RocketSpace, 180 Sansome Street, San Francisco, CA.
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Motor Valley
Terra di motori per antonomasia, l’Emilia-Romagna è la patria di case automobilistiche e motociclistiche che
rappresentano autentici brand mondiali: Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati, Dallara, Toro Rosso, Pagani.
Durante la missione negli Usa, la Regione ha presentato la sua Motor Valley a ‘Italy meets the United States’,
dove sono intervenuti il presidente Bonaccini e, in un panel dedicato, l’assessore Patrizio Bianchi insieme a
Andrea Pontremoli (Dallara) e Umberto Tossini (Lamborghini). Un comparto, quello dell’automotive, che in
Emilia-Romagna è caratterizzato da un elevato livello di innovazione. Un settore che la Regione ha trasformato
anche in un polo di attrazione turistica con le sue competizioni, i suoi circuiti e i suoi musei industriali e che
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rappresenta benissimo alcune fra le scelte fatte sul fronte della crescita e dello sviluppo: internazionalizzazione e
attrazione di investimenti.
Innovazione tecnologica, big data e smart cities. Ricerca, IBM guarda all’Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna può vantare nel suo territorio operatori regionali e nazionali che insieme, operando nel
campo dei big data, arrivano al 70% della capacità di calcolo espressa in Italia: Cineca, Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici (CMCC), Cnr, Enea, Istituto nazionale di astrofisica (INAF), Istituto
nazionale di fisica nucleare (INFN), Istituto nazionale di geofisca e vulcanologia (INGV), Istituto ortopedico Rizzoli
(IOR) e le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara.
E il tema dei big data e della ricerca applicata a beneficio della manifattura, di welfare e sanità e della formazione
è stato al centro della visita del presidente Bonaccini e dell’assessore Patrizio Bianchi, con loro imprese e
atenei, al “Thomas J. Watson Research Center” dell’IBM, a Yorktown Eights, il campus a un’ora da New York
dove la società informatica sviluppa la propria attività di ricerca (cui destina 6 miliardi di dollari l’anno).
Numerosi anche gli incubatori nei quali la delegazione regionale si è recata, strutture al servizio di imprese
innovative e fortemente orientate allo sviluppo tecnologico. Un campo questo in cui l’Emilia-Romagna potrebbe
mettere in campo progetti attivi in molte città, da qui l’ipotesi, discussa mercoledì pomeriggio al Grand Central
Tech Hub e che verrà esplorata nelle prossime settimane, di partecipare al “New York smart cities 2017”, forum
mondiale previsto nei primi giorni di maggio che vede coinvolta la municipalità cittadina, in particolare l’Office of
Tech and Innovation del sindaco Bill De Blasio e altre articolazioni dell’amministrazione. Argomento che ha visto
anche la presa di contatto con ‘Partnership for New York’, organizzazione no profit pubblico-privata focalizzata
sullo sviluppo di New York lungo i seguenti filoni di intervento: smart infrastructure, innovation economy,
education and workforce development. Martedì pomeriggio l’assessore Patrizio Bianchi ha incontrato con il resto
della delegazione la presidente, Kathryn Wylde.
Export strategico, sostegno alle aziende
L’Emilia-Romagna guarda dunque agli Stati Uniti, dove, nel 2015, oltre 4.800 aziende emiliano-romagnole hanno
venduto i loro prodotti (+1,4% rispetto all’anno precedente) per un valore complessivo dell’export pari a 6 miliardi
di euro (+20%, il 10% dell’export regionale), numeri che ne fanno il secondo partner commerciale dopo la
Germania.
Fondamentale quindi anche il sostegno alle imprese emiliano-romagnole che scelgono di conquistare i mercati
andando oltre i confini nazionali, anche per cercare partnership produttive. Alcune di esse, inserite nella
missione regionale negli Usa, oltre a incontri one-to-one con omologhe aziende statunitensi e fondi di
investimento, hanno partecipato nella sede di New York dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane, a un seminario sul mercato americano, nel quale è intervenuto
anche il presidente Bonaccini, che ha ricordato come nel 2015 l’export emiliano-romagnolo ha toccato i 55,3
miliardi di euro e che nel 2016 si potrebbe andare oltre i 56 miliardi. La Regione ha investito 10 milioni di euro
sull’internazionalizzazione delle imprese e sono oltre 26mila le aziende che esportano.
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Internazionalizzazione e attrazione investimenti. Regione leader negli
Usa con Automotive e Big data ma anche ricerca e sviluppo
tecnologico, e l’IBM guarda all’Emilia-Romagna
17 Feb 2017 - Scegli Tu!
Regione
Emilia Romagna
Ricerca
L’Emilia-Romagna punta avanzata del sistema Italia negli Stati Uniti, dove a New York, questa settimana, si è
dimostrata regione leader anche in nuovi settori come ricerca e sviluppo tecnologico, innescando, fra gli altri,
l’interesse del colosso informatico IBM.
Ruolo da apripista confermato martedì scorso, quando, unica Regione italiana, è stata al centro del sesto
meeting “Italy meets the United States of America”, dove, davanti a imprese italiane e americane, investitori,
diplomatici, analisti, esperti e ricercatori, il presidente Stefano Bonaccini ha tenuto lo speech principale e le
aziende emiliano-romagnole sono state presenti in tutti i panel più importanti: automotive (Lamborghini e
Dallara), big data (i centri presenti sul territorio regionale sviluppano il 70% dell’intera capacità di calcolo del
Paese), farmaceutico (Chiesi e Alfasigma), agroalimentare (con il record in Europa per numero di prodotti Dop e
Igp).
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Confronti tutti all’insegna del consolidamento tecnologico delle aziende, grazie anche alla collaborazione con il
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sistema dell’alta formazione regionale: università, centri di ricerca, rete dei tecnopoli, centri e piattaforme di
servizio.
Il resoconto della missione istituzionale a New York (12-15 febbraio) è stato fatto oggi in conferenza stampa dal
presidente Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi (Formazione, lavoro, università), presenti negli Stati Uniti,
e da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e innovazione di IBM Italia. Con loro anche l’assessore Palma Costi
(Attività produttive).
“Stiamo dimostrando coi fatti che l’Emilia-Romagna può competere con qualsiasi territorio avanzato nel mondo.
Ci danno ragione non le parole, ma i numeri- ha affermato il presidente Bonaccini-. Il nostro territorio è cercato
per fare investimenti, grazie ai nostri punti di forza: manifattura, innovazione e sviluppo tecnologico, cultura,
turismo. Una regione dinamica, come ha confermato anche questa nuova missione negli Stati Uniti. Una
dinamicità che porta un gigante come Ibm a dialogare con noi sul fronte della ricerca e a noi come Regione di
essere presenti nel cuore dell’innovazione americana, da una parte New York, dove in questi giorni siamo stati la
Regione punta avanzata del sistema Italia, e dall’altra la Silicon Valley, dove abbiamo deciso di rafforzare la
nostra presenza con un servizio di supporto per piccole e medie imprese, startup e incubatori che voglio
internazionalizzare la loro attività, cercare finanziamenti e accrescere la propria capacità di gestione e sviluppo.
Conoscenze da utilizzare poi in Emilia-Romagna. E tutto questo ha un solo scopo- ha concluso il presidentecreare sviluppo e occupazione, cosa in cui stiamo centrando numeri importanti, dalla disoccupazione scesa di
due punti percentuali in due anni al Pil regionale con la maggiore crescita in Italia, fino al turismo, con oltre 50
milioni di presenze nel 2016 considerati anche i settori non tradizionali. Certo non ci accontentiamo, e per questo
lavoreremo con ancora maggior forza e convinzione lungo la strada intrapresa”.
“Siamo stati riconosciuti come il punto di riferimento per i Big Data in Europa, abbiamo avuto incontri con grandi
centri di ricerca e con le grandi università, un riconoscimento che è fondamentale non solo per il nostro sistema
scientifico ma anche per il nostro sistema industriale, che sta crescendo.- ha spiegato l’assessore Patrizio
Bianchi- La coesione sociale è uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo, un territorio stabile riesce a
cogliere tutte le occasione della nuova industria, che è un’industria dell’intelligenza, e quindi anche dei dati. Ma
occorre la capacità di elaborarli e di trasformarli in nuova sanità, nuova cultura, nuova scienza, nuova mobilità”.
Ricerca e sviluppo tecnologico che hanno spinto IBM a invitare la Regione nel suo Centro ricerche americano,
visitato lunedì da Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi.
“L’Emilia-Romagna è una regione fortemente attrattiva, ed è l’unica regione italiana che prende il nome dalla
strada che la percorre, un segnale di grande dinamicità e di scambio- ha detto Fabrizio Renzi di Ibm-. Oggi
troviamo qui anche una grande concentrazioni di capacità di calcolo e di gestione dei Big data, e credo che ci
siano possibilità di sinergie tra questo territorio e la ricerca di Ibm”.
Allo stesso modo, nell’ambito del confronto sviluppato nella giornata di mercoledì all’interno di alcuni importanti
incubatori attivi in zone recuperate della Grande Mela, si è arrivati a ipotizzare la presenza dell’Emilia-Romagna a
“New York smart cities 2017”, forum mondiale previsto nella prima settimana di maggio e dedicato alle soluzioni
che possano rivitalizzare e orientare gli spazi urbani alla persona, anche attraverso l’utilizzo delle nuove
tecnologie. Una manifestazione fortemente voluta dalla municipalità di New York, in cui l’Emilia-Romagna
potrebbe risultare fra le aree geografiche più innovative, per esempio con il progetto dei Laboratori urbani,
incubatori finanziati dalla Regione e presto attivi nelle città capoluogo, ma anche con la capacità di condivisione
delle politiche attuate per crescita e occupazione e dello sforzo di ricucitura del tessuto sociale operato attraverso
il Patto per il Lavoro, rete che tiene insieme imprese, sindacati, università, associazioni, enti locali.
Importante anche l’invito ricevuto da Bonaccini alla cena di networking del Council for foreign relations, uno fra i
più autorevoli think thank americani sulle relazioni internazionali, appuntamento, lunedì sera, al quale ha
partecipato con l’assessore Patrizio Bianchi.
Esce dunque rafforzato il canale dell’Emilia-Romagna con gli Stati Uniti, il secondo partner commerciale dopo la
Germania, dalla missione istituzionale negli Usa della Regione insieme alle aziende e al sistema dell’alta
formazione regionale fra cui le Università di Bologna e quella di Modena, Bologna Business School, Democenter
– Centro innovazione rete alta tecnologia, per sostenere internazionalizzazione e attrazione di investimenti.
Un’occasione anche per presentare alla stampa e agli operatori turistici americani, il Festival Verdi 2017 (dal 28
settembre al 22 ottobre a Parma e Busseto), in una logica di sistema regionale che punta sull’attrattività dei
territori e anche sulla cultura come importante leva di crescita e sviluppo. Presenti, nella sede dell’Istituto di
cultura italiana a New York, il presidente Bonaccini e il direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria
Meo.
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Nuovo servizio di sostegno alle imprese in Silicon Valley
Un contesto nel quale si inserisce la decisione di offrire un nuovo servizio di sostegno alle piccole e medie
imprese, alle startup e agli incubatori d’azienda dell’Emilia-Romagna, attivato dalla Regione nella Silicon Valley,
l’area di San Francisco patria dei grandi Gruppi del web e servizi per la Rete, da Google a Facebook, e sede un
ecosistema tecnologico fatto di 30.000 startup che attraggono il 43% degli investimenti da parte di venture
capitalist. Qui, attraverso Aster, la società regionale consortile per l’innovazione, è ora attivo un ufficio di supporto
per pmi e nuovi imprenditori che intendono consolidare o creare una rete di contatti per la ricerca di capitali e di
opportunità di business, acquisire nuove conoscenze studiando da vicino casi concreti e di successo, toccare
con mano e approfondire processi di collaborazione tra incubatori e imprese esistenti per attività di open
innovation.
“Abbiamo capito che è molto importante aiutare queste nostre startup innovative con sostegni strutturati, con
strumenti che diano loro la possibilità di comprendere come affrontare il mercato mondiale- ha detto l’assessore
alle Attività produttive, Palma Costi-. Oggi a San Francisco ci saranno strutture e persone dedicate, e avremo
modo di sostenere anche le piccole e medie imprese, con un servizio di formazione e di comprensione del loro
progetto industriale rispetto al mercato globale”.
L’Emilia-Romagna conta 770 startup su un totale in Italia di 6.745 (l’11,42%), è sede di 116 spin-off universitari (il
10% del totale dei 1.190 attivi nel Paese), ospita 3 Incubatori certificati – Almacube di Bologna, Inacqua di
Piacenza e REI di Reggio Emilia – e ha una rete di supporto alle startup composta da oltre 60 soggetti attivi su
tutto il territorio. Per aiutare queste realtà a consolidarsi, portandole poi a spendere in Emilia-Romagna la
maggiore capacità acquisita di gestione e sviluppo, la Regione ha quindi deciso di aprire un contatto diretto con
la Silicon Valley, dove Aster è presente dal 2015 per progetti limitati alle sole startup. Ora l’obiettivo è quello di
allargare le attività anche alle imprese più consolidate e alle piccole e medie aziende innovative, offrendo attività
di matching con multinazionali e imprese in California, per aprire opportunità commerciali e di partnership. Alle
startup viene data la possibilità di avere postazioni gratuite on demand per periodi fino a un mese.
L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a scegliere di essere presente nella Silicon Valley con un presidio
permanente, che dall’inizio dell’anno si trova all’interno della sede dell’Eit Digital, il punto di rappresentanza
dell’Unione europea, negli spazi di RocketSpace, a San Francisco (quasi tutti gli Stati europei sono infatti
presenti in Silicon Valley, non l’Italia). E da oggi è online il nuovo sito sull’Emilia-Romagna in Silicon
Valley:http://www.emiliaromagnainsiliconvalley.it/
Per le imprese, le startup e gli incubatori che tramite percorsi regionali o autonomamente vogliono avvicinarsi
alla realtà californiana, questi i riferimenti:
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contatti: [email protected]
indirizzo: RocketSpace, 180 Sansome Street, San Francisco, CA.
Motor Valley
Terra di motori per antonomasia, l’Emilia-Romagna è la patria di case automobilistiche e motociclistiche che
rappresentano autentici brand mondiali: Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati, Dallara, Toro Rosso, Pagani.
Durante la missione negli Usa, la Regione ha presentato la sua Motor Valley a ‘Italy meets the United States’,
dove sono intervenuti il presidente Bonaccini e, in un panel dedicato, l’assessore Patrizio Bianchi insieme a
Andrea Pontremoli (Dallara) e Umberto Tossini (Lamborghini). Un comparto, quello dell’automotive, che in
Emilia-Romagna è caratterizzato da un elevato livello di innovazione. Un settore che la Regione ha trasformato
anche in un polo di attrazione turistica con le sue competizioni, i suoi circuiti e i suoi musei industriali e che
rappresenta benissimo alcune fra le scelte fatte sul fronte della crescita e dello sviluppo: internazionalizzazione e
attrazione di investimenti.
Innovazione tecnologica, big data e smart cities. Ricerca, IBM guarda all’Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna può vantare nel suo territorio operatori regionali e nazionali che insieme, operando nel
campo dei big data, arrivano al 70% della capacità di calcolo espressa in Italia: Cineca, Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici (CMCC), Cnr, Enea, Istituto nazionale di astrofisica (INAF), Istituto
nazionale di fisica nucleare (INFN), Istituto nazionale di geofisca e vulcanologia (INGV), Istituto ortopedico Rizzoli
(IOR) e le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara.
E il tema dei big data e della ricerca applicata a beneficio della manifattura, di welfare e sanità e della formazione
è stato al centro della visita del presidente Bonaccini e dell’assessore Patrizio Bianchi, con loro imprese e
atenei, al “Thomas J. Watson Research Center” dell’IBM, a Yorktown Eights, il campus a un’ora da New York
dove la società informatica sviluppa la propria attività di ricerca (cui destina 6 miliardi di dollari l’anno).
Numerosi anche gli incubatori nei quali la delegazione regionale si è recata, strutture al servizio di imprese
innovative e fortemente orientate allo sviluppo tecnologico. Un campo questo in cui l’Emilia-Romagna potrebbe
mettere in campo progetti attivi in molte città, da qui l’ipotesi, discussa mercoledì pomeriggio al Grand Central
Tech Hub e che verrà esplorata nelle prossime settimane, di partecipare al “New York smart cities 2017”, forum
mondiale previsto nei primi giorni di maggio che vede coinvolta la municipalità cittadina, in particolare l’Office of
Tech and Innovation del sindaco Bill De Blasio e altre articolazioni dell’amministrazione. Argomento che ha visto
anche la presa di contatto con ‘Partnership for New York’, organizzazione no profit pubblico-privata focalizzata
sullo sviluppo di New York lungo i seguenti filoni di intervento: smart infrastructure, innovation economy,
education and workforce development. Martedì pomeriggio l’assessore Patrizio Bianchi ha incontrato con il resto
della delegazione la presidente, Kathryn Wylde.
Export strategico, sostegno alle aziende
L’Emilia-Romagna guarda dunque agli Stati Uniti, dove, nel 2015, oltre 4.800 aziende emiliano-romagnole hanno
venduto i loro prodotti (+1,4% rispetto all’anno precedente) per un valore complessivo dell’export pari a 6 miliardi
di euro (+20%, il 10% dell’export regionale), numeri che ne fanno il secondo partner commerciale dopo la
Germania.
Fondamentale quindi anche il sostegno alle imprese emiliano-romagnole che scelgono di conquistare i mercati
andando oltre i confini nazionali, anche per cercare partnership produttive. Alcune di esse, inserite nella
missione regionale negli Usa, oltre a incontri one-to-one con omologhe aziende statunitensi e fondi di
investimento, hanno partecipato nella sede di New York dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane, a un seminario sul mercato americano, nel quale è intervenuto
anche il presidente Bonaccini, che ha ricordato come nel 2015 l’export emiliano-romagnolo ha toccato i 55,3
miliardi di euro e che nel 2016 si potrebbe andare oltre i 56 miliardi. La Regione ha investito 10 milioni di euro
sull’internazionalizzazione delle imprese e sono oltre 26mila le aziende che esportano.
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venerdì 17 febbraio 2017
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Regione leader negli Usa con Automotive e Big data ma anche ricerca e sviluppo tecnologico, e l'IBM
guarda all'Emilia-Romagna. Nuovo servizio di sostegno a Pmi e startup in Silicon Valley. Bonaccini:
"Possiamo competere con qualsiasi territorio avanzato, lo dicono i numeri non le parole. Cercati per i
nostri punti di forza"
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La missione a New York del presidente Bonaccini e dell'assessore Patrizio Bianchi rafforza il canale con gli Stati
Uniti, secondo partner commerciale dopo la Germania. Unica Regione italiana al centro del 6^ Forum 'Italy
meets the United States of America', mentre il colosso informatico IBM apre le porte del suo Centro ricerche
di New York. Prima nel Paese a farlo, l'Emilia-Romagna attiva poi un ufficio di supporto nell'area californiana
per le aziende che vogliono trovare finanziamenti e accrescere la capacità di gestione e sviluppo
Bologna - L’Emilia-Romagna punta avanzata del sistema Italia negli Stati Uniti, dove a New York,
questa settimana, si è dimostrata regione leader anche in nuovi settori come ricerca e sviluppo
tecnologico, innescando, fra gli altri, l’interesse del colosso informatico IBM.
Ruolo da apripista confermato martedì scorso, quando, unica Regione italiana, è stata al centro del
sesto meeting “Italy meets the United States of America”, dove, davanti a imprese italiane e
americane, investitori, diplomatici, analisti, esperti e ricercatori, il presidente Stefano Bonaccini ha
tenuto lo speech principale e le aziende emiliano-romagnole sono state presenti in tutti i panel più
importanti: automotive (Lamborghini e Dallara), big data (i centri presenti sul territorio regionale
sviluppano il 70% dell’intera capacità di calcolo del Paese), farmaceutico (Chiesi e Alfasigma),
agroalimentare (con il record in Europa per numero di prodotti Dop e Igp). Confronti tutti all’insegna del
consolidamento tecnologico delle aziende, grazie anche alla collaborazione con il sistema dell’alta
formazione regionale: università, centri di ricerca, rete dei tecnopoli, centri e piattaforme di servizio.
Il resoconto della missione istituzionale a New York (12-15 febbraio) è stato fatto oggi in conferenza
stampa dal presidente Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi (Formazione, lavoro, università),
presenti negli Stati Uniti, e da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e innovazione di IBM Italia. Con loro
anche l’assessore Palma Costi (Attività produttive).
“Stiamo dimostrando coi fatti che l'Emilia-Romagna può competere con qualsiasi territorio avanzato nel
mondo. Ci danno ragione non le parole, ma i numeri- ha affermato il presidente Bonaccini-. Il nostro
territorio è cercato per fare investimenti, grazie ai nostri punti di forza: manifattura, innovazione e
sviluppo tecnologico, cultura, turismo. Una regione dinamica, come ha confermato anche questa nuova
missione negli Stati Uniti. Una dinamicità che porta un gigante come Ibm a dialogare con noi sul fronte
della ricerca e a noi come Regione di essere presenti nel cuore dell’innovazione americana, da una parte
New York, dove in questi giorni siamo stati la Regione punta avanzata del sistema Italia, e dall’altra la
Silicon Valley, dove abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza con un servizio di supporto per
piccole e medie imprese, startup e incubatori che voglio internazionalizzare la loro attività, cercare
finanziamenti e accrescere la propria capacità di gestione e sviluppo. Conoscenze da utilizzare poi in
Emilia-Romagna. E tutto questo ha un solo scopo- ha concluso il presidente- creare sviluppo e
occupazione, cosa in cui stiamo centrando numeri importanti, dalla disoccupazione scesa di due punti
percentuali in due anni al Pil regionale con la maggiore crescita in Italia, fino al turismo, con oltre 50
milioni di presenze nel 2016 considerati anche i settori non tradizionali. Certo non ci accontentiamo, e
per questo lavoreremo con ancora maggior forza e convinzione lungo la strada intrapresa”.
“Siamo stati riconosciuti come il punto di riferimento per i Big Data in Europa, abbiamo avuto incontri con
grandi centri di ricerca e con le grandi università, un riconoscimento che è fondamentale non solo per il
nostro sistema scientifico ma anche per il nostro sistema industriale, che sta crescendo.- ha spiegato
l’assessore Patrizio Bianchi- La coesione sociale è uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo, un
territorio stabile riesce a cogliere tutte le occasione della nuova industria, che è un’industria
dell’intelligenza, e quindi anche dei dati. Ma occorre la capacità di elaborarli e di trasformarli in nuova
sanità, nuova cultura, nuova scienza, nuova mobilità”.
Ricerca e sviluppo tecnologico che hanno spinto IBM a invitare la Regione nel suo Centro ricerche
americano, visitato lunedì da Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi. “L’Emilia-Romagna è una regione fortemente attrattiva, ed è l’unica regione italiana che prende il nome
dalla strada che la percorre, un segnale di grande dinamicità e di scambio- ha detto Fabrizio Renzi di
Ibm-. Oggi troviamo qui anche una grande concentrazioni di capacità di calcolo e di gestione dei Big
data, e credo che ci siano possibilità di sinergie tra questo territorio e la ricerca di Ibm”.
Allo stesso modo, nell’ambito del confronto sviluppato nella giornata di mercoledì all’interno di alcuni
importanti incubatori attivi in zone recuperate della Grande Mela, si è arrivati a ipotizzare la presenza
dell’Emilia-Romagna a “New York smart cities 2017”, forum mondiale previsto nella prima settimana di
maggio e dedicato alle soluzioni che possano rivitalizzare e orientare gli spazi urbani alla persona,
anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Una manifestazione fortemente voluta dalla
municipalità di New York, in cui l’Emilia-Romagna potrebbe risultare fra le aree geografiche più
innovative, per esempio con il progetto dei Laboratori urbani, incubatori finanziati dalla Regione e
presto attivi nelle città capoluogo, ma anche con la capacità di condivisione delle politiche attuate per
crescita e occupazione e dello sforzo di ricucitura del tessuto sociale operato attraverso il Patto per il
Lavoro, rete che tiene insieme imprese, sindacati, università, associazioni, enti locali.
Importante anche l’invito ricevuto da Bonaccini alla cena di networking del Council for foreign
relations, uno fra i più autorevoli think thank americani sulle relazioni internazionali, appuntamento,
lunedì sera, al quale ha partecipato con l’assessore Patrizio Bianchi.
Esce dunque rafforzato il canale dell’Emilia-Romagna con gli Stati Uniti, il secondo partner commerciale
dopo la Germania, dalla missione istituzionale negli Usa della Regione insieme alle aziende e al
sistema dell’alta formazione regionale fra cui le Università di Bologna e quella di Modena, Bologna
Business School, Democenter – Centro innovazione rete alta tecnologia, per sostenere
internazionalizzazione e attrazione di investimenti. Un’occasione anche per presentare alla stampa e
agli operatori turistici americani, il Festival Verdi 2017 (dal 28 settembre al 22 ottobre a Parma e
Busseto), in una logica di sistema regionale che punta sull’attrattività dei territori e anche sulla cultura
come importante leva di crescita e sviluppo. Presenti, nella sede dell’Istituto di cultura italiana a New
York, il presidente Bonaccini e il direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo. Aggiornati
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Nuovo servizio di sostegno alle imprese in Silicon Valley
Un contesto nel quale si inserisce la decisione di offrire un nuovo servizio di sostegno alle piccole e
medie imprese, alle startup e agli incubatori d’azienda dell’Emilia-Romagna, attivato dalla Regione nella
Silicon Valley, l’area di San Francisco patria dei grandi Gruppi del web e servizi per la Rete, da Google
a Facebook, e sede un ecosistema tecnologico fatto di 30.000 startup che attraggono il 43% degli
investimenti da parte di venture capitalist. Qui, attraverso Aster, la società regionale consortile per
l’innovazione, è ora attivo un ufficio di supporto per pmi e nuovi imprenditori che intendono consolidare
o creare una rete di contatti per la ricerca di capitali e di opportunità di business, acquisire nuove
conoscenze studiando da vicino casi concreti e di successo, toccare con mano e approfondire processi di
collaborazione tra incubatori e imprese esistenti per attività di open innovation. “Abbiamo capito che è molto importante aiutare queste nostre startup innovative con sostegni
strutturati, con strumenti che diano loro la possibilità di comprendere come affrontare il mercato
mondiale- ha detto l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi-. Oggi a San Francisco ci saranno
strutture e persone dedicate, e avremo modo di sostenere anche le piccole e medie imprese, con un
servizio di formazione e di comprensione del loro progetto industriale rispetto al mercato globale”.
L’Emilia-Romagna conta 770 startup su un totale in Italia di 6.745 (l’11,42%), è sede di 116 spin-off
universitari (il 10% del totale dei 1.190 attivi nel Paese), ospita 3 Incubatori certificati - Almacube di
Bologna, Inacqua di Piacenza e REI di Reggio Emilia - e ha una rete di supporto alle startup composta
da oltre 60 soggetti attivi su tutto il territorio. Per aiutare queste realtà a consolidarsi, portandole poi a
spendere in Emilia-Romagna la maggiore capacità acquisita di gestione e sviluppo, la Regione ha quindi
deciso di aprire un contatto diretto con la Silicon Valley, dove Aster è presente dal 2015 per progetti
limitati alle sole startup. Ora l’obiettivo è quello di allargare le attività anche alle imprese più consolidate
e alle piccole e medie aziende innovative, offrendo attività di matching con multinazionali e imprese in
California, per aprire opportunità commerciali e di partnership. Alle startup viene data la possibilità di
avere postazioni gratuite on demand per periodi fino a un mese. L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a scegliere di essere presente nella Silicon Valley con un
presidio permanente, che dall’inizio dell’anno si trova all’interno della sede dell’Eit Digital, il punto di
rappresentanza dell’Unione europea, negli spazi di RocketSpace, a San Francisco (quasi tutti gli Stati
europei sono infatti presenti in Silicon Valley, non l’Italia). E da oggi è online il nuovo sito sull’EmiliaRomagna in Silicon Valley:http://www.emiliaromagnainsiliconvalley.it/
Per le imprese, le startup e gli incubatori che tramite percorsi regionali o autonomamente vogliono
avvicinarsi alla realtà californiana, questi i riferimenti:
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Motor Valley Terra di motori per antonomasia, l’Emilia-Romagna è la patria di case automobilistiche e motociclistiche
che rappresentano autentici brand mondiali: Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati, Dallara, Toro
Rosso, Pagani. Durante la missione negli Usa, la Regione ha presentato la sua Motor Valley a ‘Italy
meets the United States’, dove sono intervenuti il presidente Bonaccini e, in un panel dedicato,
l’assessore Patrizio Bianchi insieme a Andrea Pontremoli (Dallara) e Umberto Tossini (Lamborghini).
Un comparto, quello dell’automotive, che in Emilia-Romagna è caratterizzato da un elevato livello di
innovazione. Un settore che la Regione ha trasformato anche in un polo di attrazione turistica con le sue
competizioni, i suoi circuiti e i suoi musei industriali e che rappresenta benissimo alcune fra le scelte
fatte sul fronte della crescita e dello sviluppo: internazionalizzazione e attrazione di investimenti. Innovazione tecnologica, big data e smart cities. Ricerca, IBM guarda all’Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna può vantare nel suo territorio operatori regionali e nazionali che insieme, operando
nel campo dei big data, arrivano al 70% della capacità di calcolo espressa in Italia: Cineca, Centro
euro-mediterraneo per i cambiamenti climatici (CMCC), Cnr, Enea, Istituto nazionale di astrofisica
(INAF), Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN), Istituto nazionale di geofisca e vulcanologia
(INGV), Istituto ortopedico Rizzoli (IOR) e le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia,
Parma, Ferrara.
E il tema dei big data e della ricerca applicata a beneficio della manifattura, di welfare e sanità e della
formazione è stato al centro della visita del presidente Bonaccini e dell’assessore Patrizio Bianchi, con
loro imprese e atenei, al “Thomas J. Watson Research Center” dell’IBM, a Yorktown Eights, il campus
a un’ora da New York dove la società informatica sviluppa la propria attività di ricerca (cui destina 6
miliardi di dollari l’anno).
Numerosi anche gli incubatori nei quali la delegazione regionale si è recata, strutture al servizio di
imprese innovative e fortemente orientate allo sviluppo tecnologico. Un campo questo in cui l’EmiliaRomagna potrebbe mettere in campo progetti attivi in molte città, da qui l’ipotesi, discussa mercoledì
pomeriggio al Grand Central Tech Hub e che verrà esplorata nelle prossime settimane, di partecipare al
“New York smart cities 2017”, forum mondiale previsto nei primi giorni di maggio che vede coinvolta la
municipalità cittadina, in particolare l’Office of Tech and Innovation del sindaco Bill De Blasio e altre
articolazioni dell'amministrazione. Argomento che ha visto anche la presa di contatto con ‘Partnership
for New York’, organizzazione no profit pubblico-privata focalizzata sullo sviluppo di New York lungo i
seguenti filoni di intervento: smart infrastructure, innovation economy, education and workforce
development. Martedì pomeriggio l’assessore Patrizio Bianchi ha incontrato con il resto della
delegazione la presidente, Kathryn Wylde.
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Export strategico, sostegno alle aziende
L’Emilia-Romagna guarda dunque agli Stati Uniti, dove, nel 2015, oltre 4.800 aziende emilianoromagnole hanno venduto i loro prodotti (+1,4% rispetto all’anno precedente) per un valore
complessivo dell’export pari a 6 miliardi di euro (+20%, il 10% dell’export regionale), numeri che ne
fanno il secondo partner commerciale dopo la Germania. Fondamentale quindi anche il sostegno alle imprese emiliano-romagnole che scelgono di conquistare i
mercati andando oltre i confini nazionali, anche per cercare partnership produttive. Alcune di esse,
inserite nella missione regionale negli Usa, oltre a incontri one-to-one con omologhe aziende
statunitensi e fondi di investimento, hanno partecipato nella sede di New York dell’Ice, l’Agenzia per la
promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, a un seminario sul mercato
americano, nel quale è intervenuto anche il presidente Bonaccini, che ha ricordato come nel 2015
l’export emiliano-romagnolo ha toccato i 55,3 miliardi di euro e che nel 2016 si potrebbe andare oltre
i 56 miliardi. La Regione ha investito 10 milioni di euro sull’internazionalizzazione delle imprese e sono
oltre 26mila le aziende che esportano.
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Internazionalizzazione e attrazione investimenti. Regione leader negli Usa con Automotive e Big...
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Internazionalizzazione e attrazione
investimenti. Regione leader negli Usa con
Automotive e Big data ma anche ricerca e
sviluppo tecnologico, e l’IBM guarda
all’Emilia-Romagna
17 febbraio 2017
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L’Emilia-Romagna punta avanzata del sistema Italia negli Stati Uniti, dove a New York,
questa settimana, si è dimostrata regione leader anche in nuovi settori come ricerca e
sviluppo tecnologico, innescando, fra gli altri, l’interesse del colosso informatico IBM.
Ruolo da apripista confermato martedì scorso, quando, unica Regione italiana, è stata al
centro del sesto meeting “Italy meets the United States of America”, dove, davanti a
imprese italiane e americane, investitori, diplomatici, analisti, esperti e ricercatori, il
presidente Stefano Bonaccini ha tenuto lo speech principale e le aziende emilianoromagnole sono state presenti in tutti i panel più importanti: automotive (Lamborghini e
Dallara), big data (i centri presenti sul territorio regionale sviluppano il 70% dell’intera
capacità di calcolo del Paese), farmaceutico (Chiesi e Alfasigma), agroalimentare (con il
record in Europa per numero di prodotti Dop e Igp).
Confronti tutti all’insegna del consolidamento tecnologico delle aziende, grazie anche alla
collaborazione con il sistema dell’alta formazione regionale: università, centri di ricerca, rete
dei tecnopoli, centri e piattaforme di servizio.
Il resoconto della missione istituzionale a New York (12-15 febbraio) è stato fatto oggi in
conferenza stampa dal presidente Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi (Formazione,
lavoro, università), presenti negli Stati Uniti, e da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e
innovazione di IBM Italia. Con loro anche l’assessore Palma Costi (Attività produttive).
“Stiamo dimostrando coi fatti che l’Emilia-Romagna può competere con qualsiasi territorio
avanzato nel mondo. Ci danno ragione non le parole, ma i numeri- ha affermato il
presidente Bonaccini-. Il nostro territorio è cercato per fare investimenti, grazie ai nostri
punti di forza: manifattura, innovazione e sviluppo tecnologico, cultura, turismo. Una
regione dinamica, come ha confermato anche questa nuova missione negli Stati Uniti. Una
dinamicità che porta un gigante come Ibm a dialogare con noi sul fronte della ricerca e a
noi come Regione di essere presenti nel cuore dell’innovazione americana, da una parte
New York, dove in questi giorni siamo stati la Regione punta avanzata del sistema Italia, e
dall’altra la Silicon Valley, dove abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza con un
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servizio di supporto per piccole e medie imprese, startup e incubatori che voglio
internazionalizzare la loro attività, cercare finanziamenti e accrescere la propria capacità di
Nome
gestione e sviluppo. Conoscenze da utilizzare poi in Emilia-Romagna. E tutto questo ha un
solo scopo- ha concluso il presidente- creare sviluppo e occupazione, cosa in cui stiamo
centrando numeri importanti, dalla disoccupazione scesa di due punti percentuali in due
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anni al Pil regionale con la maggiore crescita in Italia, fino al turismo, con oltre 50 milioni di
presenze nel 2016 considerati anche i settori non tradizionali. Certo non ci accontentiamo,
e per questo lavoreremo con ancora maggior forza e convinzione lungo la strada
intrapresa”.
Accetto le regole di riservatezza di questo
sito. (La tua iscrizione non verrà ceduta a terzi
e sarà utilizzata solo per l'invio di notizie. Potrai
cancellarti in qualsiasi momento.)
“Siamo stati riconosciuti come il punto di riferimento per i Big Data in Europa, abbiamo
avuto incontri con grandi centri di ricerca e con le grandi università, un riconoscimento che
Procedi
è fondamentale non solo per il nostro sistema scientifico ma anche per il nostro sistema
industriale, che sta crescendo.- ha spiegato l’assessore Patrizio Bianchi- La coesione
sociale è uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo, un territorio stabile riesce a
cogliere tutte le occasione della nuova industria, che è un’industria dell’intelligenza, e
quindi anche dei dati. Ma occorre la capacità di elaborarli e di trasformarli in nuova sanità,
nuova cultura, nuova scienza, nuova mobilità”.
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Ricerca e sviluppo tecnologico che hanno spinto IBM a invitare la Regione nel suo Centro
ricerche americano, visitato lunedì da Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi.
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“L’Emilia-Romagna è una regione fortemente attrattiva, ed è l’unica regione italiana che
prende il nome dalla strada che la percorre, un segnale di grande dinamicità e di scambio042782
ha detto Fabrizio Renzi di Ibm-. Oggi troviamo qui anche una grande concentrazioni di
capacità di calcolo e di gestione dei Big data, e credo che ci siano possibilità di sinergie tra
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questo territorio e la ricerca di Ibm”.
Allo stesso modo, nell’ambito del confronto sviluppato nella giornata di mercoledì
all’interno di alcuni importanti incubatori attivi in zone recuperate della Grande Mela, si è
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arrivati a ipotizzare la presenza dell’Emilia-Romagna a “New York smart cities 2017”, forum
mondiale previsto nella prima settimana di maggio e dedicato alle soluzioni che possano
rivitalizzare e orientare gli spazi urbani alla persona, anche attraverso l’utilizzo delle nuove
tecnologie. Una manifestazione fortemente voluta dalla municipalità di New York, in cui
l’Emilia-Romagna potrebbe risultare fra le aree geografiche più innovative, per esempio con
il progetto dei Laboratori urbani, incubatori finanziati dalla Regione e presto attivi nelle
città capoluogo, ma anche con la capacità di condivisione delle politiche attuate per crescita
e occupazione e dello sforzo di ricucitura del tessuto sociale operato attraverso il Patto per
il Lavoro, rete che tiene insieme imprese, sindacati, università, associazioni, enti locali.
Importante anche l’invito ricevuto da Bonaccini alla cena di networking del Council for
foreign relations, uno fra i più autorevoli think thank americani sulle relazioni internazionali,
appuntamento, lunedì sera, al quale ha partecipato con l’assessore Patrizio Bianchi.
Esce dunque rafforzato il canale dell’Emilia-Romagna con gli Stati Uniti, il secondo partner
commerciale dopo la Germania, dalla missione istituzionale negli Usa della Regione insieme
alle aziende e al sistema dell’alta formazione regionale fra cui le Università di Bologna e
quella di Modena, Bologna Business School, Democenter – Centro innovazione rete alta
tecnologia, per sostenere internazionalizzazione e attrazione di investimenti. Un’occasione
anche per presentare alla stampa e agli operatori turistici americani, il Festival Verdi 2017
(dal 28 settembre al 22 ottobre a Parma e Busseto), in una logica di sistema regionale che
punta sull’attrattività dei territori e anche sulla cultura come importante leva di crescita e
sviluppo. Presenti, nella sede dell’Istituto di cultura italiana a New York, il presidente
Bonaccini e il direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo.
Nuovo servizio di sostegno alle imprese in Silicon Valley
Un contesto nel quale si inserisce la decisione di offrire un nuovo servizio di sostegno alle
piccole e medie imprese, alle startup e agli incubatori d’azienda dell’Emilia-Romagna,
attivato dalla Regione nella Silicon Valley, l’area di San Francisco patria dei grandi Gruppi
del web e servizi per la Rete, da Google a Facebook, e sede un ecosistema tecnologico
fatto di 30.000 startup che attraggono il 43% degli investimenti da parte di venture
capitalist. Qui, attraverso Aster, la società regionale consortile per l’innovazione, è ora
attivo un ufficio di supporto per pmi e nuovi imprenditori che intendono consolidare o
creare una rete di contatti per la ricerca di capitali e di opportunità di business, acquisire
nuove conoscenze studiando da vicino casi concreti e di successo, toccare con mano e
approfondire processi di collaborazione tra incubatori e imprese esistenti per attività di
open innovation.
“Abbiamo capito che è molto importante aiutare queste nostre startup innovative con
sostegni strutturati, con strumenti che diano loro la possibilità di comprendere come
affrontare il mercato mondiale- ha detto l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi-.
Oggi a San Francisco ci saranno strutture e persone dedicate, e avremo modo di
sostenere anche le piccole e medie imprese, con un servizio di formazione e di
comprensione del loro progetto industriale rispetto al mercato globale”.
L’Emilia-Romagna conta 770 startup su un totale in Italia di 6.745 (l’11,42%), è sede di
116 spin-off universitari (il 10% del totale dei 1.190 attivi nel Paese), ospita 3 Incubatori
certificati – Almacube di Bologna, Inacqua di Piacenza e REI di Reggio Emilia – e ha una
rete di supporto alle startup composta da oltre 60 soggetti attivi su tutto il territorio. Per
aiutare queste realtà a consolidarsi, portandole poi a spendere in Emilia-Romagna la
maggiore capacità acquisita di gestione e sviluppo, la Regione ha quindi deciso di aprire un
contatto diretto con la Silicon Valley, dove Aster è presente dal 2015 per progetti limitati
alle sole startup. Ora l’obiettivo è quello di allargare le attività anche alle imprese più
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consolidate e alle piccole e medie aziende innovative, offrendo attività di matching con
multinazionali e imprese in California, per aprire opportunità commerciali e di partnership.
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Alle startup viene data la possibilità di avere postazioni gratuite on demand per periodi fino
a un mese.
L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a scegliere di essere presente nella Silicon
Valley con un presidio permanente, che dall’inizio dell’anno si trova all’interno della sede
dell’Eit Digital, il punto di rappresentanza dell’Unione europea, negli spazi di RocketSpace,
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a San Francisco (quasi tutti gli Stati europei sono infatti presenti in Silicon Valley, non
l’Italia). E da oggi è online il nuovo sito sull’Emilia-Romagna in Silicon
Valley:http://www.emiliaromagnainsiliconvalley.it/
Per le imprese, le startup e gli incubatori che tramite percorsi regionali o autonomamente
vogliono avvicinarsi alla realtà californiana, questi i riferimenti:
contatti: [email protected]
indirizzo: RocketSpace, 180 Sansome Street, San Francisco, CA.
Motor Valley
Terra di motori per antonomasia, l’Emilia-Romagna è la patria di case automobilistiche e
motociclistiche che rappresentano autentici brand mondiali: Ferrari, Maserati, Lamborghini,
Ducati, Dallara, Toro Rosso, Pagani. Durante la missione negli Usa, la Regione ha
presentato la sua Motor Valley a ‘Italy meets the United States’, dove sono intervenuti il
presidente Bonaccini e, in un panel dedicato, l’assessore Patrizio Bianchi insieme a Andrea
Pontremoli (Dallara) e Umberto Tossini (Lamborghini). Un comparto, quello
dell’automotive, che in Emilia-Romagna è caratterizzato da un elevato livello di
innovazione. Un settore che la Regione ha trasformato anche in un polo di attrazione
turistica con le sue competizioni, i suoi circuiti e i suoi musei industriali e che rappresenta
benissimo alcune fra le scelte fatte sul fronte della crescita e dello sviluppo:
internazionalizzazione e attrazione di investimenti.
Innovazione tecnologica, big data e smart cities. Ricerca, IBM guarda all’EmiliaRomagna
L’Emilia-Romagna può vantare nel suo territorio operatori regionali e nazionali che insieme,
operando nel campo dei big data, arrivano al 70% della capacità di calcolo espressa in
Italia: Cineca, Centro euro-mediterraneo per i cambiamenti climatici (CMCC), Cnr, Enea,
Istituto nazionale di astrofisica (INAF), Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN), Istituto
nazionale di geofisca e vulcanologia (INGV), Istituto ortopedico Rizzoli (IOR) e le Università
di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara.
E il tema dei big data e della ricerca applicata a beneficio della manifattura, di welfare e
sanità e della formazione è stato al centro della visita del presidente Bonaccini e
dell’assessore Patrizio Bianchi, con loro imprese e atenei, al “Thomas J. Watson Research
Center” dell’IBM, a Yorktown Eights, il campus a un’ora da New York dove la società
informatica sviluppa la propria attività di ricerca (cui destina 6 miliardi di dollari l’anno).
Numerosi anche gli incubatori nei quali la delegazione regionale si è recata, strutture al
servizio di imprese innovative e fortemente orientate allo sviluppo tecnologico. Un campo
questo in cui l’Emilia-Romagna potrebbe mettere in campo progetti attivi in molte città, da
qui l’ipotesi, discussa mercoledì pomeriggio al Grand Central Tech Hub e che verrà
esplorata nelle prossime settimane, di partecipare al “New York smart cities 2017”, forum
mondiale previsto nei primi giorni di maggio che vede coinvolta la municipalità cittadina, in
particolare l’Office of Tech and Innovation del sindaco Bill De Blasio e altre articolazioni
dell’amministrazione. Argomento che ha visto anche la presa di contatto con ‘Partnership
for New York’, organizzazione no profit pubblico-privata focalizzata sullo sviluppo di New
York lungo i seguenti filoni di intervento: smart infrastructure, innovation economy,
education and workforce development. Martedì pomeriggio l’assessore Patrizio Bianchi ha
incontrato con il resto della delegazione la presidente, Kathryn Wylde.
Export strategico, sostegno alle aziende
L’Emilia-Romagna guarda dunque agli Stati Uniti, dove, nel 2015, oltre 4.800 aziende
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emiliano-romagnole hanno venduto i loro prodotti (+1,4% rispetto all’anno precedente)
per un valore complessivo dell’export pari a 6 miliardi di euro (+20%, il 10% dell’export
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regionale), numeri che ne fanno il secondo partner commerciale dopo la Germania.
Fondamentale quindi anche il sostegno alle imprese emiliano-romagnole che scelgono di
conquistare i mercati andando oltre i confini nazionali, anche per cercare partnership
produttive. Alcune di esse, inserite nella missione regionale negli Usa, oltre a incontri oneto-one con omologhe aziende statunitensi e fondi di investimento, hanno partecipato nella
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sede di New York dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione
delle imprese italiane, a un seminario sul mercato americano, nel quale è intervenuto anche
il presidente Bonaccini, che ha ricordato come nel 2015 l’export emiliano-romagnolo ha
toccato i 55,3 miliardi di euro e che nel 2016 si potrebbe andare oltre i 56 miliardi. La
Regione ha investito 10 milioni di euro sull’internazionalizzazione delle imprese e sono oltre
26mila le aziende che esportano.
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Automotive e Big data ma anche ricerca e sviluppo tecnologico, e l’IBM guarda all’Emilia-Romagna
Internazionalizzazione e attrazione investimenti. Regione leader negli
Usa con Automotive e Big data ma anche ricerca e sviluppo
tecnologico, e l’IBM guarda all’Emilia-Romagna
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sistema dell’alta formazione regionale: università, centri di ricerca, rete dei tecnopoli, centri e piattaforme di
servizio.
Il resoconto della missione istituzionale a New York (12-15 febbraio) è stato fatto oggi in conferenza stampa dal
presidente Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi (Formazione, lavoro, università), presenti negli Stati Uniti,
e da Fabrizio Renzi, direttore tecnologia e innovazione di IBM Italia. Con loro anche l’assessore Palma Costi
(Attività produttive).
“Stiamo dimostrando coi fatti che l’Emilia-Romagna può competere con qualsiasi territorio avanzato nel mondo.
Ci danno ragione non le parole, ma i numeri- ha affermato il presidente Bonaccini-. Il nostro territorio è cercato
per fare investimenti, grazie ai nostri punti di forza: manifattura, innovazione e sviluppo tecnologico, cultura,
turismo. Una regione dinamica, come ha confermato anche questa nuova missione negli Stati Uniti. Una
dinamicità che porta un gigante come Ibm a dialogare con noi sul fronte della ricerca e a noi come Regione di
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L’Emilia-Romagna punta avanzata del sistema Italia negli Stati Uniti, dove a New York, questa settimana, si è
dimostrata regione leader anche in nuovi settori come ricerca e sviluppo tecnologico, innescando, fra gli altri,
l’interesse del colosso informatico IBM.
Ruolo da apripista confermato martedì scorso, quando, unica Regione italiana, è stata al centro del sesto
meeting “Italy meets the United States of America”, dove, davanti a imprese italiane e americane, investitori,
diplomatici, analisti, esperti e ricercatori, il presidente Stefano Bonaccini ha tenuto lo speech principale e le
aziende emiliano-romagnole sono state presenti in tutti i panel più importanti: automotive (Lamborghini e
Dallara), big data (i centri presenti sul territorio regionale sviluppano il 70% dell’intera capacità di calcolo del
Paese), farmaceutico (Chiesi e Alfasigma), agroalimentare (con il record in Europa per numero di prodotti Dop e
Igp).
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essere presenti nel cuore dell’innovazione americana, da una parte New York, dove in questi giorni siamo stati la
Regione punta avanzata del sistema Italia, e dall’altra la Silicon Valley, dove abbiamo deciso di rafforzare la
nostra presenza con un servizio di supporto per piccole e medie imprese, startup e incubatori che voglio
internazionalizzare la loro attività, cercare finanziamenti e accrescere la propria capacità di gestione e sviluppo.
Conoscenze da utilizzare poi in Emilia-Romagna. E tutto questo ha un solo scopo- ha concluso il presidentecreare sviluppo e occupazione, cosa in cui stiamo centrando numeri importanti, dalla disoccupazione scesa di
due punti percentuali in due anni al Pil regionale con la maggiore crescita in Italia, fino al turismo, con oltre 50
milioni di presenze nel 2016 considerati anche i settori non tradizionali. Certo non ci accontentiamo, e per questo
lavoreremo con ancora maggior forza e convinzione lungo la strada intrapresa”.
“Siamo stati riconosciuti come il punto di riferimento per i Big Data in Europa, abbiamo avuto incontri con grandi
centri di ricerca e con le grandi università, un riconoscimento che è fondamentale non solo per il nostro sistema
scientifico ma anche per il nostro sistema industriale, che sta crescendo.- ha spiegato l’assessore Patrizio
Bianchi- La coesione sociale è uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo, un territorio stabile riesce a
cogliere tutte le occasione della nuova industria, che è un’industria dell’intelligenza, e quindi anche dei dati. Ma
occorre la capacità di elaborarli e di trasformarli in nuova sanità, nuova cultura, nuova scienza, nuova mobilità”.
Ricerca e sviluppo tecnologico che hanno spinto IBM a invitare la Regione nel suo Centro ricerche americano,
visitato lunedì da Bonaccini e dall’assessore Patrizio Bianchi.
“L’Emilia-Romagna è una regione fortemente attrattiva, ed è l’unica regione italiana che prende il nome dalla
strada che la percorre, un segnale di grande dinamicità e di scambio- ha detto Fabrizio Renzi di Ibm-. Oggi
troviamo qui anche una grande concentrazioni di capacità di calcolo e di gestione dei Big data, e credo che ci
siano possibilità di sinergie tra questo territorio e la ricerca di Ibm”.
Allo stesso modo, nell’ambito del confronto sviluppato nella giornata di mercoledì all’interno di alcuni importanti
incubatori attivi in zone recuperate della Grande Mela, si è arrivati a ipotizzare la presenza dell’Emilia-Romagna a
“New York smart cities 2017”, forum mondiale previsto nella prima settimana di maggio e dedicato alle soluzioni
che possano rivitalizzare e orientare gli spazi urbani alla persona, anche attraverso l’utilizzo delle nuove
tecnologie. Una manifestazione fortemente voluta dalla municipalità di New York, in cui l’Emilia-Romagna
potrebbe risultare fra le aree geografiche più innovative, per esempio con il progetto dei Laboratori urbani,
incubatori finanziati dalla Regione e presto attivi nelle città capoluogo, ma anche con la capacità di condivisione
delle politiche attuate per crescita e occupazione e dello sforzo di ricucitura del tessuto sociale operato attraverso
il Patto per il Lavoro, rete che tiene insieme imprese, sindacati, università, associazioni, enti locali.
Importante anche l’invito ricevuto da Bonaccini alla cena di networking del Council for foreign relations, uno fra i
più autorevoli think thank americani sulle relazioni internazionali, appuntamento, lunedì sera, al quale ha
partecipato con l’assessore Patrizio Bianchi.
Esce dunque rafforzato il canale dell’Emilia-Romagna con gli Stati Uniti, il secondo partner commerciale dopo la
Germania, dalla missione istituzionale negli Usa della Regione insieme alle aziende e al sistema dell’alta
formazione regionale fra cui le Università di Bologna e quella di Modena, Bologna Business School, Democenter
– Centro innovazione rete alta tecnologia, per sostenere internazionalizzazione e attrazione di investimenti.
Un’occasione anche per presentare alla stampa e agli operatori turistici americani, il Festival Verdi 2017 (dal 28
settembre al 22 ottobre a Parma e Busseto), in una logica di sistema regionale che punta sull’attrattività dei
territori e anche sulla cultura come importante leva di crescita e sviluppo. Presenti, nella sede dell’Istituto di
cultura italiana a New York, il presidente Bonaccini e il direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria
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Nuovo servizio di sostegno alle imprese in Silicon Valley
Un contesto nel quale si inserisce la decisione di offrire un nuovo servizio di sostegno alle piccole e medie
imprese, alle startup e agli incubatori d’azienda dell’Emilia-Romagna, attivato dalla Regione nella Silicon Valley,
l’area di San Francisco patria dei grandi Gruppi del web e servizi per la Rete, da Google a Facebook, e sede un
ecosistema tecnologico fatto di 30.000 startup che attraggono il 43% degli investimenti da parte di venture
capitalist. Qui, attraverso Aster, la società regionale consortile per l’innovazione, è ora attivo un ufficio di supporto
per pmi e nuovi imprenditori che intendono consolidare o creare una rete di contatti per la ricerca di capitali e di
opportunità di business, acquisire nuove conoscenze studiando da vicino casi concreti e di successo, toccare
con mano e approfondire processi di collaborazione tra incubatori e imprese esistenti per attività di open
innovation.
“Abbiamo capito che è molto importante aiutare queste nostre startup innovative con sostegni strutturati, con
strumenti che diano loro la possibilità di comprendere come affrontare il mercato mondiale- ha detto l’assessore
alle Attività produttive, Palma Costi-. Oggi a San Francisco ci saranno strutture e persone dedicate, e avremo
modo di sostenere anche le piccole e medie imprese, con un servizio di formazione e di comprensione del loro
progetto industriale rispetto al mercato globale”.
L’Emilia-Romagna conta 770 startup su un totale in Italia di 6.745 (l’11,42%), è sede di 116 spin-off universitari (il
10% del totale dei 1.190 attivi nel Paese), ospita 3 Incubatori certificati – Almacube di Bologna, Inacqua di
Piacenza e REI di Reggio Emilia – e ha una rete di supporto alle startup composta da oltre 60 soggetti attivi su
tutto il territorio. Per aiutare queste realtà a consolidarsi, portandole poi a spendere in Emilia-Romagna la
maggiore capacità acquisita di gestione e sviluppo, la Regione ha quindi deciso di aprire un contatto diretto con
la Silicon Valley, dove Aster è presente dal 2015 per progetti limitati alle sole startup. Ora l’obiettivo è quello di
allargare le attività anche alle imprese più consolidate e alle piccole e medie aziende innovative, offrendo attività
di matching con multinazionali e imprese in California, per aprire opportunità commerciali e di partnership. Alle
startup viene data la possibilità di avere postazioni gratuite on demand per periodi fino a un mese.
L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a scegliere di essere presente nella Silicon Valley con un presidio
permanente, che dall’inizio dell’anno si trova all’interno della sede dell’Eit Digital, il punto di rappresentanza
dell’Unione europea, negli spazi di RocketSpace, a San Francisco (quasi tutti gli Stati europei sono infatti
presenti in Silicon Valley, non l’Italia). E da oggi è online il nuovo sito sull’Emilia-Romagna in Silicon
Valley:http://www.emiliaromagnainsiliconvalley.it/
Per le imprese, le startup e gli incubatori che tramite percorsi regionali o autonomamente vogliono avvicinarsi
alla realtà californiana, questi i riferimenti:
contatti: [email protected]
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Motor Valley
Terra di motori per antonomasia, l’Emilia-Romagna è la patria di case automobilistiche e motociclistiche che
rappresentano autentici brand mondiali: Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati, Dallara, Toro Rosso, Pagani.
Durante la missione negli Usa, la Regione ha presentato la sua Motor Valley a ‘Italy meets the United States’,
dove sono intervenuti il presidente Bonaccini e, in un panel dedicato, l’assessore Patrizio Bianchi insieme a
Andrea Pontremoli (Dallara) e Umberto Tossini (Lamborghini). Un comparto, quello dell’automotive, che in
Emilia-Romagna è caratterizzato da un elevato livello di innovazione. Un settore che la Regione ha trasformato
anche in un polo di attrazione turistica con le sue competizioni, i suoi circuiti e i suoi musei industriali e che
rappresenta benissimo alcune fra le scelte fatte sul fronte della crescita e dello sviluppo: internazionalizzazione e
attrazione di investimenti.
Pag. 21
Data
SASSUOLOONLINE.IT (WEB)
17-02-2017
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Foglio
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Innovazione tecnologica, big data e smart cities. Ricerca, IBM guarda all’Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna può vantare nel suo territorio operatori regionali e nazionali che insieme, operando nel
campo dei big data, arrivano al 70% della capacità di calcolo espressa in Italia: Cineca, Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici (CMCC), Cnr, Enea, Istituto nazionale di astrofisica (INAF), Istituto
nazionale di fisica nucleare (INFN), Istituto nazionale di geofisca e vulcanologia (INGV), Istituto ortopedico Rizzoli
(IOR) e le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara.
E il tema dei big data e della ricerca applicata a beneficio della manifattura, di welfare e sanità e della formazione
è stato al centro della visita del presidente Bonaccini e dell’assessore Patrizio Bianchi, con loro imprese e
atenei, al “Thomas J. Watson Research Center” dell’IBM, a Yorktown Eights, il campus a un’ora da New York
dove la società informatica sviluppa la propria attività di ricerca (cui destina 6 miliardi di dollari l’anno).
Numerosi anche gli incubatori nei quali la delegazione regionale si è recata, strutture al servizio di imprese
innovative e fortemente orientate allo sviluppo tecnologico. Un campo questo in cui l’Emilia-Romagna potrebbe
mettere in campo progetti attivi in molte città, da qui l’ipotesi, discussa mercoledì pomeriggio al Grand Central
Tech Hub e che verrà esplorata nelle prossime settimane, di partecipare al “New York smart cities 2017”, forum
mondiale previsto nei primi giorni di maggio che vede coinvolta la municipalità cittadina, in particolare l’Office of
Tech and Innovation del sindaco Bill De Blasio e altre articolazioni dell’amministrazione. Argomento che ha visto
anche la presa di contatto con ‘Partnership for New York’, organizzazione no profit pubblico-privata focalizzata
sullo sviluppo di New York lungo i seguenti filoni di intervento: smart infrastructure, innovation economy,
education and workforce development. Martedì pomeriggio l’assessore Patrizio Bianchi ha incontrato con il resto
della delegazione la presidente, Kathryn Wylde.
Export strategico, sostegno alle aziende
L’Emilia-Romagna guarda dunque agli Stati Uniti, dove, nel 2015, oltre 4.800 aziende emiliano-romagnole hanno
venduto i loro prodotti (+1,4% rispetto all’anno precedente) per un valore complessivo dell’export pari a 6 miliardi
di euro (+20%, il 10% dell’export regionale), numeri che ne fanno il secondo partner commerciale dopo la
Germania.
Fondamentale quindi anche il sostegno alle imprese emiliano-romagnole che scelgono di conquistare i mercati
andando oltre i confini nazionali, anche per cercare partnership produttive. Alcune di esse, inserite nella
missione regionale negli Usa, oltre a incontri one-to-one con omologhe aziende statunitensi e fondi di
investimento, hanno partecipato nella sede di New York dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane, a un seminario sul mercato americano, nel quale è intervenuto
anche il presidente Bonaccini, che ha ricordato come nel 2015 l’export emiliano-romagnolo ha toccato i 55,3
miliardi di euro e che nel 2016 si potrebbe andare oltre i 56 miliardi. La Regione ha investito 10 milioni di euro
sull’internazionalizzazione delle imprese e sono oltre 26mila le aziende che esportano.
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