annuario 2009
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Annuario 2008 2009 «Più siamo in numero concordi nel procurare un bene, più riesce facile il conseguirlo». Lorenzo Guetti (in “Almanacco Agrario”, 1891) Annuario 2008/09 Istituto di Istruzione ‘Lorenzo Guetti’ Via Durone, 53 TIONE DI TRENTO Tel. 0465 321735 - Fax 0465 322811 email: [email protected] www.guetti.tn.it Si ringraziano tutti i docenti, studenti, personale amministrativo e studiosi per la collaborazione. Editing e fotografie classi: Biagio Comitini Grafica: Danilo Dallabrida (DALLA srl) - Mezzolombardo (TN) Impaginazione e stampa: Antolini Tipografia - Tione di Trento Liceo con indirizzi: Scientifico Scientifico per le professioni del turismo di montagna Linguistico Socio Psico Pedagogico Tecnico con indirizzi: I.G.E.A. Geometri Biennio Industriale Corsi serali: Geometri Ragioneria Liceo delle Scienze Sociali S Sommario ommario Saluto del Dirigente scolastico______________________ 4 Saluto del Consiglio d’Istituto_______________________ 6 Esperienze Incontri con Testimoni Personaggi Educarsi nella responsabilità_________________________ 8 Innovazione__________________________________________________ 12 Si va a Celle!_________________________________________________ 14 Corsi liberi: apprendere durante tutta la vita___________________________________________________ 16 Progetto qualità Parco__________________________________ 18 Storia e creatività: un binomio possibile_______ 22 La Giornata della Memoria 2009_ ________________ 26 “Il Guetti vola in Africa”_______________________________ 30 Staff______________________________________________________________ 33 Docenti________________________________________________________ 34 Personale A.T.A.__________________________________________ 35 Consiglio d’Istituto_______________________________________ 36 Classi e foto 1a Geometri A_____________________________________________ 38 2a Geometri A_____________________________________________ 39 3a Geometri A_____________________________________________40 3a Geometri B______________________________________________ 41 4a Geometri A_____________________________________________ 42 5a Geometri A_____________________________________________ 43 5a Geometri B______________________________________________44 1a Istituto Tecnico Industriale A____________________ 45 2a Istituto Tecnico Industriale A____________________ 46 1a Linguistico A_ ___________________________________________ 47 1a Linguistico B_____________________________________________ 48 2a Linguistico A_ ___________________________________________ 49 3a Linguistico A_ ___________________________________________ 50 4a Linguistico A_ ___________________________________________ 51 5a Linguistico A_ ___________________________________________ 52 1a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 53 1a Socio Psico Pedagogico B_________________________ 54 2a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 55 2a Socio Psico Pedagogico B_________________________ 56 3a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 57 4a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 58 5a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 59 1a Ragioneria A____________________________________________ 60 1a Ragioneria B_ ___________________________________________ 61 2a Ragioneria A____________________________________________ 62 3a Ragioneria A____________________________________________ 63 4a Ragioneria A____________________________________________ 64 5a Ragioneria A____________________________________________ 65 5a Ragioneria B_ ___________________________________________ 66 1a Scientifico A_____________________________________________ 67 1a Scientifico B_____________________________________________ 68 1a Scientifico C_____________________________________________ 69 1a Scientifico M_ ___________________________________________ 70 2a Scientifico A_____________________________________________ 71 2a Scientifico B ____________________________________________ 72 2a Scientifico M _ __________________________________________ 73 3a Scientifico A_____________________________________________ 74 3a Scientifico B_____________________________________________ 75 3a Scientifico C_____________________________________________ 76 3a Scientifico M_ ___________________________________________ 77 4a Scientifico A_____________________________________________ 78 4a Scientifico B_____________________________________________ 79 4a Scientifico C_____________________________________________80 4a Scientifico M_ ___________________________________________ 81 5a Scientifico A_____________________________________________ 82 5a Scientifico B_____________________________________________ 83 Corsi serali___________________________________________________ 84 SalutoSdel Dirigente aluto del Dirigente scolastico Severino Papaleoni L’anno scolastico si è chiuso con risultati che hanno segnato alcuni importanti miglioramenti attesi, ma anche evidenze che hanno bisogno di riflessione. Tra i primi spiccano alcuni dati relativi agli scrutini finali; le seconde riguardano prevalentemente fatti, novità ed eventi che hanno a che fare con i quadri normativi e con altri soggetti del sistema scolastico. Delle seconde ci occuperemo nel corso del prossimo anno scolastico, che si preannuncia molto impegnativo. Siamo infatti sulla strada della riforma dei Piani di studio delle scuole superiori, con la ridefinizione delle materie e del numero di ore di ogni indirizzo. Dopo averne sentito parlare da tanto tempo, ma senza esito finale, sembra che questa sia la volta buona. Per ora si sa che la riforma presenta una semplificazione e una riduzione dei vari indirizzi, prevedendo sei tipi di liceo e undici tipi di indirizzi tecnici. Anche la Provincia di Trento è impegnata nella progettazione dei nuovi Piani di studio e dei relativi curricoli, i quali, tenuto conto dell’impianto nazionale, potranno avere una fisionomia coerente con i bisogni e le caratteristiche ai quali l’Autonomia provinciale permette di personalizzare meglio. Vedremo alla ripresa della scuola come procederà il dibattito e la elaborazione di tutta la riforma, che, come dichiarato in più occasioni dal ministro dell’Istruzione Maristella Gelmini, partirà il 1° settembre 2010. Riguardo ai risultati è interessante esprimere qualche considerazione. La situazione uscita dagli scrutini di fine anno scolastico è significativa e, sotto più aspetti, soddisfacente. Gli studenti bocciati sono passati dal 18% dell’anno precedente al 14,4%, con un miglioramento del 3,6%. è un bel passo avanti in termini di qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento degli studenti. I promossi rimangono al 50% e questa cosa fa pensare. Gli ammessi con carenze passano dal 31,7% al 36,2%. Tra il miglioramento nell’indicatore delle bocciature e il peggioramento in quello degli ammessi con carenza, come è evidente dai dati, c’è una corrispondenza molto percepibile. Tra gli studenti ammessi con carenze è aumentata la percentuale di quelli che hanno una sola materia. Un certo numero di studenti ha fatto meno fatica, ma non ha eliminato le difficoltà. I dati raccolti si prestano a molte analisi. Ciò che qui preme è cogliere il senso dei mutamenti nella ricca fenomenologia interna alla nostra scuola, tenendo conto di ciò che capita in provincia e nel resto d’Italia, dove, secondo quanto riportato da stampa e siti vari, c’è stato un diffuso peggioramento, almeno per quanto riguarda il numero delle bocciature. scolastico Rispetto all’andamento dei processi di valutazione e degli esiti finali nel nostro istituto, si possono avanzare alcune riflessioni. I richiami ad una maggiore serietà e severità delle scuole, provenienti dal precedente Ministro dell’Istruzione Fioroni, che lo scorso anno avevano colto un po’ di sorpresa, sono stati capiti e tenuti in considerazione in misura maggiore dagli studenti e dalle loro famiglie. L’insistenza sulle stesse questioni, adottata quest’anno anche dal Ministro Gelmini, ha ulteriormente contribuito a far crescere la coscienza e la consapevolezza di maggiore impegno in un più alto numero di ragazzi. La loro risposta ha messo in rilievo, in effetti, segnali positivi di maggiore interesse e applicazione. Anche gli strumenti messi a disposizione dalla scuola hanno dato esiti migliori. Le attenzioni attivate dai Consigli di classe, i corsi e i percorsi di sostegno didattico, i corsi di recupero e gli sportelli sono stati implementati. Nel complesso hanno impegnato i docenti per più di duemila ore. Gli studenti li hanno meglio utilizzati, seppure vi siano ancora chiari spazi di miglioramento. I rapporti con le famiglie sono in grande misura molto buoni. Anche quest’anno la presenza alle udienze generali è stata ampia e l’utilizzo dei colloqui individuali molto buono ed efficace. Questa relazione è fondamentale ed insostituibile. Su questi due punti occorrerà investire ancora tanto. La scuola curerà molto attentamente la qualità del suo servizio formativo in ogni aspetto, dalla didattica, alle attività di sostegno/recupero, ai progetti, alle iniziative integrative, alla offerta formativa in generale. La relazione tra scuola e famiglia dovrà essere ancora di più oggetto di reciproco impegno. In molto casi, infatti, la scuola riesce a promuovere le condizioni più adatte a risolvere le difficoltà e i problemi di vario genere che pesano sui ragazzi, e a far ottenere allo studente risultati migliori se può lavorare, e se lavora efficacemente, con la famiglia. Uno degli obiettivi di miglioramento del prossimo anno scolastico riguarda proprio quest’area. I buoni risultati di quest’anno dovranno essere premessa per ulteriori miglioramenti che ci auguriamo di perseguire durante il futuro anno scolastico, frutto di collaborazione tra docenti, studenti e famiglie che sono i veri attori dei processi formativi. Un doveroso e convinto ringraziamento alle Casse Rurali delle Giudicarie che, con il loro contributo, favoriscono la continuazione della pubblicazione dell’Annuario del Guetti e dell’Apostrofo. SalutoSdel Presidente aluto del Presidente del C.d.I. Riccardo Maturi Presidente del Consiglio di Istituto Sapere, saper fare e saper essere Al termine di un anno scolastico molto impegnativo per tutte le componenti della nostra scuola, che ha dato risultati di grande soddisfazione, desidero fare alcune riflessioni. La preparazione e serietà valutativa del corpo docente, l’impegno conseguente dei ragazzi, le grandi capacità del dirigente, unite alle sempre migliori iniziative di sostegno e recupero messe in atto dall’Istituto, hanno permesso di migliorare i risultati complessivi di fine anno. Contrariamente alle tendenze nazionali è aumentato il numero dei promossi e sceso quello dei bocciati, ma sempre perseguendo con tenacia e rigore i grandi obiettivi educativi della nostra scuola. L’apprendimento esigente nei diversi campi, la formazione complessiva con attenzione alle attitudini del singolo, l’orientamento degli studenti verso le fasi successive di studio o di lavoro sono cardini che ormai fanno parte del nostro stile scolastico. Eccoci all’appuntamento, ormai consolidato e atteso, con l’Annuario. Il nostro Annuario penso che sia motivo di orgoglio per tutti noi. Rispecchia lo spirito del nostro Istituto: accurato, vivace e di qualità. Lo considero non solo un modo per fissare i ricordi e gli avvenimenti passati, ma un sistema per prendere coscienza della nostra identità. è uno strumento di dialogo tra scuola e territorio nella ricerca di legami sempre più forti tra soggetti diversi. è anche un gesto di coraggio nel mettersi sotto esame senza ripari. Quest’ultimo aspetto permette la valutazione, la verifica delle azioni intraprese, la misura dei progressi, la correzione degli errori. Insieme alla titolazione dell’Istituto e all’adozione del logo contribuisce a fornire alla nostra scuola una forte identità, ben sottolineata dal ruolo acquisito nei rafforzati rapporti con il territorio giudicariese. La comunità di Valle si fa anche a partire dalla Scuola del territorio con il quale desideriamo dialogare in maniera sempre più stretta e costruttiva. Abbiamo l’ambizione di essere punto di riferimento solido e credibile per i diversi mondi della nostra comunità in quanto capaci di rispondere, sempre meglio, alle esigenze mutevoli del contesto sociale e ai bisogni professionali dell’economia locale. Le nostre sollecitazioni e disponibilità sono state spesso accolte. Prova ne sono le collaborazioni in essere con molti Enti, le Casse Rurali e le categorie economiche, i tavoli di lavoro, la rete scuole del C8. Ultimo nato il progetto per ottenere l’attestazione di “Qualità Parco” per gli istituti d’istruzione secondaria superiore in collaborazione con il Parco Adamello Brenta. Auguro di continuare sulla strada intrapresa nella ricerca di un percorso comune che metta in campo i talenti di ognuno e ringrazio di cuore tutti coloro che stanno contribuendo a fare del nostro Istituto un ente autorevole non solo per il “sapere”, e il “saper fare”, ma anche per il “saper essere”. Esperienze Incontri con Testimoni Personaggi E nella respon Educarsi ducarsi nella responsabilità Erminio Rizzonelli L’idea di uno slittamento indefinito e progressivo verso il basso della società in genere, e in particolare di una categoria come i giovani ad esempio, è un ritornello che si ripete da tempi immemorabili e tali per cui si dovrebbe essere già da un pezzo sprofondati nell’abisso del non ritorno. Sia esso sconforto vero o vezzo, convinzione dunque o costume di lamentarsi, comunque, questo atteggiamento non risparmia certo la scuola, luogo di elezione della gioventù, che viene presa spesso ad esempio del decadimento generale suscitando sentimenti oscillanti fra la compassione, la rassegnazione e la rabbia. La scuola dovrebbe essere baluardo contro il degrado, palestra di vita, vetrina di regole chiare ed efficaci; la scuola dovrebbe insegnare italiano, matematica, scienze ecc. La scuola insomma dovrebbe educare e istruire: ma il bilancio sull’uno e sull’altro fronte è sentito come sostanzialmente deficitario nonostante gli sforzi - o le dichiarazioni di essi - considerevoli. Le classifiche OCSE ci tirano le orecchie sul piano dell’istruzione; tanti fenomeni sociali o episodi di cronaca si trasformano in atti d’accusa contro le capacità educative del sistema scolastico. è difficile, anche per chi è addetto ai lavori, prendere posizione su un ipotetico declino della scuola in questo turbinare di impressioni e verdetti. Per gli insegnanti e per chi lavora a contatto con i giovani è forse più utile adottare un’altra linea resistendo alla tentazione di esprimere giudizi di valore storico-morale e affrontando le questioni da un diverso punto di vista. E il punto di vista deve destreggiarsi fra due piste che rischiano di portare a delusione e sconforto: che la scuola può tutto oppure che nulla cambia. E la strada tortuosa di un programma modesto ma realista non può essere che quella di considerarsi fiancheggiatori di processi e situazioni in cui sono coinvolti i nostri giovani, utilizzando i metodi che si ritengono migliori per farli viaggiare bene dentro alla grande corrente della società ma sapendo che il passo lo scelgono loro con energie e responsabilità attinte dal loro tempo. Sono due pertanto gli atteggiamenti che si possono assumere nel realizzare il proprio compito-ruolo di educatori. Il primo è quello di chi si sente principalmente garante di regole, gerarchie di valori e priorità di conoscenze. è la strada di chi ha in bocca (e in testa) principalmente il verbo “dovere”, nell’accezione tedesca dell’indiscutibile “muessen”. L’altra grande strategia che può mettere alla prova chi ha a che fare con i giovani è quella che privilegia atteggiamenti e rapporti che generano e coniugano libertà e consapevolezza. Il prodotto di questa modalità di muoversi fra persone è naturalmente la responsabilità (resa bene dal verbo tedesco “sollen”), un valore individuale e sociale di cui spesso si lamenta la carenza fra le giovani generazioni ma da cui prendono le distanze anche coloro che si attaccano alle regole e che ritengono finita la loro mobilitazione una volta che le hanno nsabilità additate a sé e agli altri. La regola allora rischia di diventare elemento di tensione se non di divisione e questo lo sperimentiamo anche dentro la scuola in alcune circostanze. Classico al riguardo l’esempio del fumo: abbiamo una legge che lo bandisce nella scuola e nelle sue adiacenze. Una legge siffatta chiama in causa i controlli, i controlli richiedono interventi coerenti, che comportano due conseguenze: contenziosi fra educatori e allievi che generano rigidità perniciose e, cosa ancor meno interessante, ricerca da parte dei fumatori braccati degli escamotages più disparati per farla franca. Che fare allora in ambiti come quelli educativi dove l’imposizione o l’esposizione ex cathedra rischiano di essere più l’esplicitazione di ansie degli adulti e di “preoccupazioni di sistema” che qualcosa di sentito come un interesse proprio da parte dei ragazzi e che proprio per questo non portano a grandi risultati? Naturalmente non ci sono medicine miracolose ma solo tentativi di curarci che paiono più adeguati a interpretare la complessa sensibilità culturale del nostro tempo. Una di queste scommesse è l’“educazione fra pari”, una modalità di porsi in situazioni educative dinamica e coinvolgente, un approccio alle questioni elaborato in un gruppo di pari età dove nessuno possiede verità, dove ciascuno ascolta e si pronuncia, valuta e cresce in consapevolezza. Gli esperti ci assicurano che questa modalità di parlare di grandi temi legati alla salute e al benessere, alla cui base c’è il rispetto per sé e l’altro e quindi una vita migliore per tutti, dà frutti più eccellenti delle tecniche “scolastiche” finora messe in atto. Le classi terze e prime l’hanno provata rispettivamente affrontando la prevenzione delle tossi- codipendenze e la problematica degli stili di vita – alcol e fumo. I nostri studenti hanno risposto positivamente su due versanti: su quello che li ha visti prepararsi con serietà e determinazione per entrare in coppie nelle varie classi a dare informazione e animare il confronto; su quello delle classi che hanno accolto e vissuto con palese interesse la proposta loro avanzata. Che la “decadenza” spesso evocata trovi argini, come sempre, là dove si affrontano le questioni importanti della vita, i valori, rispettando e amando un po’ di più lo spirito del proprio tempo? Educarsi nella respon Le esperienze degli studenti Perché? Da ormai molti anni, nelle classi del nostro istituto, si realizza quello che viene definito “Progetto salute”; un progetto quindi che ha lo scopo di sensibilizzare gli studenti riguardo tematiche che prima o dopo li potrebbero toccare da vicino e che non devono essere sot- 10 tovalutate quali alcool e fumo, droga, sessualità e guida sicura. Il progetto, che una volta vedeva l’intervento in classe di esperti, da due anni è stato affidato agli studenti stessi in quanto si ritiene che un’informazione data da un ragazzo vicino d’età possa essere meglio recepita e presa maggiormente in considerazione. L’intervento in classe da parte di coetanei sembrerebbe essere nsabilità quindi non passivo, bensì interattivo: i ragazzi sono invitati a dialogare, come si fa tra amici o compagni. Simonetta Bertolini e Martina Franchini - 4a SC “L’educazione tra pari” è stata per me una bella sorpresa, proprio perché all’inizio non sapevo molto riguardo al progetto e le mie aspettative erano molto ridotte. Ho trovato invece un bel gruppo di ragazzi, motivati e disposti a mettersi in gioco per scommettere sul grande obiettivo finale. Non è facile infatti dover trasmettere qualcosa di informativo ed “educativo” ai ragazzi di prima, che sono quasi nostri coetanei. Ma preparandoci insieme il risultato è stato davvero sorprendente ed entusiasmante. 4a SA L’esperienza che mi ha visto protagonista insieme al mio compagno e amico Stefano è stata sicuramente positiva ed importante. Durante il corso di formazione ho potuto migliorare le conoscenze riguardanti l’argomento (alcool e fumo) e trovarmi preparato all’incontro sostenuto in un secondo momento nella classe 1SA dell’Istituto. Oltre alle semplici conoscenze apprese, ho deciso di partecipare al progetto anche per provare una nuova esperienza di “tutor”, soprattutto per mettermi alla prova nell’esposizione frontale ad un gruppo. Sicuramente prima dell’intervento c’era un po’ di tensione, ma anche la convinzione che l’incontro sarebbe andato a buon fine, grazie alla preparazione che avevo alle spalle e all’affiatamento che nel corso di questi anni al liceo ho costruito con Stefano. Infatti, come si pensava, l’incontro è andato molto bene e nonostante i primi minuti di emozione, via via con l’aprirsi del dialogo con la classe e anche con qualche battuta per rompere i momenti “morti” della conversazione, prendevo sempre più confidenza con l’ambiente e la situazione in cui mi trovavo. Consiglio questa esperienza a chi vuole mettersi in gioco come abbiamo fatto noi, per vedere le proprie reazioni, le proprie emozioni durante momento particolare, che esce dai canoni delle giornate tradizionali a scuola. Il progetto è piacevole e per nulla impegnativo, anche se ovviamente le ore perse a scuola bisogna poi recuperarle. Bisogna avere quella voglia di entrare nell’argomento, parteciparvi attivamente e portare le eventuali esperienze personali. Avendolo fatto anche quando eravamo in terza, l’anno prossimo vedremo se sarà possibile parteciparvi per il terzo anno consecutivo, altrimenti lasceremo il posto ai futuri “peer-educator”. Paolo Pizzini - 4a SC Si trattava quindi di scegliere due volontari per ogni classe: essi sarebbero stati formati attraverso un corso e avrebbero poi relazionato ai compagni. Io e Beatrice, una mia compagna di classe, ci siamo offerte per questo ruolo e abbiamo partecipato, assieme ai ragazzi delle altre classi, a circa 10 lezioni tenute da Serena Avancini, un’assistente sociale del Ser.T. (Servizo per le Tossicodipendenze) di Trento. Abbiamo così potuto approfondire l’argomento tossicodipendenze in modo piacevole (anche con un film) e Serena ha risolto i nostri dubbi rispondendo alle numerose domande. Dopo vari incontri eravamo quindi pronti a esporre ai nostri compagni ciò che avevamo imparato. Per le relazioni abbiamo utilizzato una presentazione con power point che avevamo elaborato nelle ultime “lezioni”; anche Serena era presente, pronta ad aiutarci se gli studenti chiedevano informazioni che non conoscevamo. Ascoltando poi i commenti di alcuni miei compagni mi è sembrato di capire che la “formazione tra pari” è veramente un’idea originale e innovativa che ha raggiunto il suo scopo di educare in modo alternativo. Linda Cerana - 3a SC 11 I Innovazione nnovazione Roberto Strangis 12 Da anni ormai il Guetti migliora costantemente le proprie strumentazioni informatiche tanto che entrare nell’Istituto e non trovare qualche studente o insegnante al lavoro davanti ad un computer è cosa strana. Ma dietro questa semplice osservazione ci sono sicuramente anni di programmazione attenta che, passo dopo passo, ha portato l’Istituto a informatizzare gran parte della sua gestione e a introdurre hardware e software direttamente nella didattica di ogni giorno. Certo è impensabile ormai immaginare una “azienda – scuola” non informatizzata, soprattutto in un momento storico in cui i computer e soprattutto Internet entrano prepotentemente nelle nostre case, riducendo qualsiasi distanza e impedendo di fatto qualsiasi tipo di isolamento. Ma la grossa sfida che il Guetti si è trovato ad affrontare è stata proprio quella di dare un senso culturale e didattico alla semplice implementazione di strumenti. Acquisire computer e inserirli in un ufficio o in un laboratorio è cosa facile, ben diverso è organizzare un sistema efficiente che fornisca un reale e valido aiuto al lavoro di studenti ed insegnanti. Gestire una scuola informatizzandola è infatti un’azione complessa che deve tenere conto degli aspetti funzionali, strutturali, amministra- tivi ed operativi che concorrono a formare il sistema educativo - formativo. Le tecnologie informatiche possono semplificare le procedure, velocizzare le comunicazioni, ottimizzare i servizi, ma solo se le scelte effettuate sono oculate e soprattutto condivise da tutti gli operatori. Negli ultimi anni l’obiettivo perseguito è stato quindi quello di costruire una rete locale che permettesse di collegare uffici, segreteria, aule speciali e laboratori in un’unica struttura in modo tale che i computer potessero dialogare fra di loro e con l’esterno. In particolare sono state organizzate due aree informatizzate gestite da due diversi server: l’area didattico - formativa al servizio di insegnanti e studenti, e l’area amministrativa - gestionale al servizio della segreteria e degli uffici. Il server dell’area didattica collega i computer dei 3 laboratori di informatica, della biblioteca, dei Dipartimenti e dei vari laboratori, da quello storico a quelli scientifici e delle scienze sociali. Tutti gli utenti della scuola, studenti e docenti, hanno a disposizione uno “spazio informatico” personale da utilizzare per archiviare dati e documenti. Sono organizzati inoltre spazi comuni nei quali inserire ogni materiale informatico da condividere con altri utenti. L’area amministrativa è invece organizzata in modo da rendere agevole il lavoro del personale permettendo l’accesso a documenti che spesso hanno carattere di riservatezza (dati degli studenti e dei docenti, documenti amministrativo – contabili). Particolare attenzione è stata posta nella scelta del software che ogni utente può utilizzare. In tutti i computer della scuola è installato lo stesso sistema operativo e lo stesso pacchetto di programmi applicativi. In tal modo ad ogni utente è permesso di accedere ai documenti personali e comuni e di modificarli con facilità. Da ogni postazione è inoltre possibile accedere alla rete Internet per visualizzare pagine web o accedere alla propria posta e-mail. Da non dimenticare infine il sito web della scuola (http://www.guetti.tn.it) che nell’ultimo anno è stato completamente ristrutturato per rispondere alle esigenze delle famiglie e dei docenti, fornendo informazioni su come è strutturato il Guetti e su come vengono organizzate le attività promosse dalla Scuola. Certamente c’è ancora parecchio da fare per una completa informatizzazione dell’Istituto. Molti diranno che questa non è del resto necessaria e che carta e penna sono ancora strumenti ancora utilissimi per gestire efficacemente una scuola. Ma ormai non è più un problema di scelta, l’informatica ci costringe inevitabilmente ad affrontare il mondo esterno e a utilizzare strumenti del tutto sconosciuti fino a pochi anni fa. Bastano due esempi: le lavagne multimediali, che fra poco diverranno strumenti didattici sempre più utilizzati nelle nostre aule, e il nostro stesso sito Web. Nato per il semplice scopo di informare, il sito dovrà necessariamente implementare nuove funzioni che permetteranno il passaggio graduale da “strumento di comunicazione” a “strumento di partecipazione”. Aree di dialogo fra docenti e studenti e fra docenti e famiglie, aree di studio e-learning, forum di discussione e tutto quello che la moderna tecnologia offre permetteranno al sito di divenire parte attiva della vita scolastica e alla scuola di far parte della vita sociale della comunità in modo trasparente e democratico. 13 Si va S a Celle! i va a Celle! Elena Di Francesco 14 La settimana linguistica a Celle (Hannover, Germania), organizzata dal Centro di Lingue CLM di Trento, ha risposto pienamente alle aspettative del gruppo classe 4a SC e della docente accompagnatrice sotto molti punti di vista. L’accoglienza delle famiglie, la loro attenzione e sensibilità nel venire incontro alle esigenze degli studenti, ad eccezione di un caso, sono state molto soddisfacenti. L’atmosfera ospitale del Gymnasium Ernestinum di Celle, il particolare interesse mostrato dal Dirigente Scolastico Herr Detlef Fechner e dal Collegio Docenti, la disponibilità nel ricevere gli studenti durante la sesta ora nelle singole classi (Hospitation), hanno messo la 4a SC a proprio agio, tanto che già dai primi giorni si è mossa nella nuova struttura scolastica con una certa naturalezza. Le lezioni, incentrate molto sulla partecipazione attiva degli studenti, hanno rappresentato una buona occasione di confronto con un diverso modo di fare scuola. L’insegnante del corso di tedesco, il prof. Michael Krebs, ex docente del Gymnasium Ernestinum, molto competente, sensibile alle esigenze degli studenti e aperto a nuove forme di sperimentazione, ha seguito e curato il soggiorno del gruppo e organizzato due escursioni a Celle e Hannover. La terza uscita, realizzata ad Amburgo su proposta degli studenti ma anche grazie alla possibilità di viaggiare con un treno regionale e con un biglietto cumulativo a prezzo ridotto, ha offerto alla classe 4a SC l’occasione di scoprire un diverso angolo della Germania, altrimenti difficilmente raggiungibile. Sarebbe stato possibile organizzare ulteriori escursioni, ma si è preferito rispettare le necessità delle singole famiglie, anch’esse interessate a trascorrere il loro tempo con i ragazzi e inoltre per dare agli studenti stessi un chiaro segnale dell’importanza di vivere e fare esperienza in prima persona in un nuovo contesto socio -culturale e linguistico. Grazie alle limitate dimensioni della cittadina di Celle (70.000 ab.), alle sue caratteristiche (un bellissimo e ben conservato centro storico con le famose case a traliccio) e alla sua tranquillità (due parchi stupendi, tanto verde e un traffico ordinato) e inoltre alla possibilità di utilizzare i mezzi pubblici con un abbonamento settimanale, gli studenti hanno potuto muoversi agevolmente e in piena autonomia. Celle è veramente una città a misura di adolescente alle prese con una realtà nuova. I ragazzi, soddisfatti della loro esperienza, si ripromettono di mantenere vivi i contatti con le loro famiglie acquisite, di portare avanti la loro esperienza e di usare la lingua in una modalità meno scolastica. Per concludere una constatazione e una proposta: raccogliendo le impressioni e le opinioni degli studenti subito dopo la loro esperienza, appare evidente la necessità di incentivare la settimana linguistica, iniziativa altamente motivante per i ragazzi e gli insegnanti e non ultimo un buon investimento per l’istituzione scuola. 15 C Corsi liberi: apprende orsi liberi: apprendere durante tutta la Caterina Buganza 16 Negli ultimi decenni il concetto di apprendimento ha superato la dimensione istituzionale del percorso di istruzione scolastica. Il principio della formazione permanente, che avviene cioè durante l’intero corso dell’esistenza, si attua per molti soggetti in età adulta, attraverso l’apprendimento continuo nei diversi ambiti di vita, da quello professionale a quello familiare, da quello privato a quello sociale. In quest’ottica si inserisce l’attività di educazione permanente, divenuta ormai un’esperienza consolidata, che l’Istituto offre al territorio giudicariese: quest’anno sono stati attivati ventisei corsi, denominati “corsi liberi”, rivolti a duecento utenti e resi possibili grazie all’intervento di diciotto docenti ed esperti. In termini di raffronto con l’attività dello scorso anno, ci sono stati sei corsi in più con un numero di partecipanti aumentato di ventinove unità. In particolare, nell’ambito dei corsi a carattere culturale, sono stati riproposti: • “Sguardo sul luogo in cui vivi” che, riagganciando il filo del discorso sulla storia trentina interrotto nel precedente ciclo, ha focalizzato l'attenzione sulle interazioni uomo/ambiente tra l'epoca romana e il Medioevo. • “Laboratorio di scrittura” che, oltre all'analisi di alcune produzioni letterarie, ha perfezionato le competenze di scrittura. Sono stati riproposti, inoltre, i corsi di argomento pratico: tedesco e inglese suddivisi in quattro livel- li, base, preintermedio, intermedio e avanzato, i corsi di L2 (italiano per stranieri), nonché i corsi di informatica per l'acquisizione di competenze nell'ambito dell'automazione d'ufficio e del fotoritocco. Cinque sono state le novità presentate quest'anno: ere durante tutta la vita a vita • “Il percorso dell'autonomia trentina” che ha analizzato le tappe fondamentali dell'autonomia trentina partendo da alcune premesse storiche. • “Le istituzioni dell'autonomia trentina” in cui si sono approfondite le norme speciali e le istituzioni che reggono il sistema politico provinciale. • “Laboratorio artistico di incisione e stampa” che ha introdotto alle tecniche di stampa acquaforte e puntasecca. • “Spagnolo base” in cui si sono dati i primi rudimenti di una lingua che, insieme con l'inglese, risulta tra le più diffuse. • “Costruzione siti web” che ha introdotto al linguaggio, HTML, con cui vengono realizzate le pagine web. I corsisti a fine corso hanno espresso un alto indice di gradimento e un desiderio di prosecuzione dell'attività nel prossimo anno scolastico. Dai questionari somministrati è emerso anche che i corsi liberi sono, per molti, un'opportunità di socializzazione oltre che di acquisizione di competenze. Non sono mancati i suggerimenti espressi sia dai corsisti che dai docenti: più omogeneità nei livelli dei corsi di lingue che potrebbe essere raggiunta introducendo un test d'ingresso, nonchè corsi di informatica su singoli software applicativi. Le proposte formulate per il prossimo anno scolastico mirano a mantenere e incrementare i corsi di tipo pratico, a incrementare l'offerta dei corsi di tipo culturale e ad attivare dei corsi brevi su temi burocratico-amministrativi quotidiani di interesse generale quali, per esempio, l'analisi delle principali forme di risparmio o la lettura di una busta paga. Con l'aumento costante di interesse e partecipazione all'attività di educazione permanente, il Guetti si è così fatto conoscere, negli ultimi tre anni, ad un pubblico adulto come luogo di incontro, di socializzazione e di cultura perchè, per imparare, non è davvero mai troppo tardi. 17 P qualità Par Progetto rogetto qualità Parco 18 Informare e sensibilizzare al rispetto e alla tutela dell’ambiente, valorizzare il territorio secondo uno sviluppo sostenibile riducendo al minimo gli impatti ambientali, incentivare una nuova cultura di qualità ambientale. Questi i principali argomenti proposti, attraverso il progetto “Qualità Parco”, agli studenti del nostro Istituto che, partendo dalla certificazione ISO 140001, ha intrapreso una strada ben precisa: quella della qualità. Da alcuni anni questo cammino ha condotto alcune classi ad affrontare tematiche e progetti specifici: “Noi e il risparmio energetico”, “Educazione alimentare”, “Il monitoraggio delle acque del fiume Sarca” ne sono solo alcuni esempi, ma tutti con in comune i medesimi obiettivi: sviluppare una coscienza ambientale e un rispetto maggiore per l’ambiente, informando e sensibilizzando sulla problematica del degrado ambientale ed educando ad un uso attento e consapevole delle risorse. Sulla scia di queste iniziative già avviate negli anni scorsi, le strade percorse dall’Istituto d’Istruzione “Lorenzo Guetti” e dal Parco Naturale Adamello Brenta non potevano che incontrarsi. Nello specifico il Guetti ha colto l’opportunità lanciata dal Parco Adamello Brenta di partecipare al progetto “Qualità Parco”, attivato dall’Ente nell’anno scolastico 2004/2005 per le scuole primarie e secondarie di primo grado, ma mai sperimentato per nessun istituto superiore. Tale progetto ha trovato una maggior concretizzazione con l’adesione al bando per progetti sperimentali istituito dalla Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto. Nello specifico il titolo che è stato assegnato al progetto presentato è il seguente: Attestazione marchio “Qualità Parco” per gli istituti d’istruzione. Stabilire ed implementare i requisiti per l’ottenimento del marchio “Qualità rco Parco” per gli istituti di istruzione secondaria superiore. L’iniziativa, ammessa a finanziamento, ha visto per la prima volta il Parco Naturale Adamello Brenta lavorare in partnership con un Istituto d’Istruzione. In tale ottica, il Parco assegna un marchio di “qualità” sulla base di requisiti che, non essendo ancora stati fissati per un Istituto Superiore, verranno elaborati da un Comitato tecnico formato da alcuni studenti scelti tra le classi referenti che hanno aderito all’iniziativa: 1a e 2a IA, 2a e 3a GA, 3a GB, 1a - 2a - 3a RA, 1a e 4a PA, 1a PB, 1a - 2a - 3a - 4a SM, 3a SA, 3a SB e 3a SC. Ciò che caratterizza questo progetto e che lo rende innovativo è la capacità insita nella sua struttura di riuscire a coordinare e collegare fra loro tutti i micro-progetti di educazione ambientale promossi ed attuati all’interno dell’Istituto da diversi anni. Il progetto “Qualità Parco” ha infatti dato la possibilità di proseguire i progetti già consolidati e, allo stesso tempo, ha promosso nuove metodologie di lavoro e nuove esperienze che hanno perfezionato e completato l’offerta formativa degli stessi come ad esempio il coinvolgimento delle varie realtà territoriali. Tramite questo “canale”, infatti, i ragazzi potranno interagire direttamente con il mondo lavorativo esterno apportando importanti approfondimenti alla tematica affrontata durante l’anno scolastico. Oltre all’obiettivo finale di trasferibilità del progetto ad altri istituti superiori dell’area protetta, la multidisciplinarietà e la trasversalità sono altri due elementi caratterizzanti il progetto. Essi trovano un’effettiva applicazione grazie alla definizione per i vari indirizzi di studio di classi referenti che, a seconda dell’aspetto approfondito, hanno interagito per definire congiuntamente i requisiti per l’ottenimento del marchio. Il progetto si articola in due fasi: nella prima fase, che ha caratterizzato l’anno scolastico 2008/2009, sono state coinvolte attivamente le classi referenti di vari indirizzi di studio, tramite lo svolgimento di lezioni/attività dedicate al progetto e finalizzate a definire dei requisiti per l’ottenimento dell’attestazione “Qualità Parco”. Allo stesso tempo è stato costituito il “Comitato tecnico studenti per il progetto QP” costituito da due studenti referenti individuati nelle classi referenti. 19 Progetto qualità Par 20 La seconda fase, che caratterizzerà le attività dell’anno scolastico 2009/2010, prevede la sperimentazione e implementazione dei requisiti individuati nella prima. La sperimentazione dei requisiti implicherà una partecipazione attiva dell’intero Istituto con diversi livelli di coinvolgimento. Un progetto dunque compartecipato e creato in itinere dagli studenti stessi con l’aiuto dei docenti referenti. Nel corso di quest’anno scolastico, ogni classe referente ha scelto di approfondire alcuni ar- gomenti legati all’ambiente, sperimentando un percorso che ha costituito un approfondimento delle conoscenze e una crescita umana. Così la classe 1a SM ha approfondito il rapporto uomo-ambiente, seguendo un programma didattico in varie tappe. Si sono affrontate alcune letture significative che hanno portato ad esaminare la situazione ambientale ed a prendere coscienza di un corretto atteggiamento verso la natura. La classe 3a A Ragionieri ha invece affrontato la tematica legata al risparmio idrico; oltre ad approfondire il ruolo primario che l’acqua ha nei fenomeni chimici, fisici, biologici ed ambientali, analizzare i consumi, i modi di distribuzione e gli usi della risorsa acqua nei vari Paesi, i ragazzi hanno individuato buone pratiche ambientali che possono essere implementate per il risparmio idrico, realizzando una ricerca per far conoscere agli alunni dell’Istituto quanto è importante la funzione di questo elemento naturale per la nostra vita. Il risparmio energetico è stata un’altra tematica affrontata, in particolar modo dalle classi terze dei geometri. Oltre all’ormai consolidato percorso di monitoraggio dei consumi e dell’efficienza energetica dell’edificio sono state acquistate ed installate nelle varie classi delle valvole termostatiche. Anche quest’anno, per la terza edizione consecutiva, l’Istituto ha aderito all’iniziativa proposta dal programma “Caterpillar” di Radio 2 “M’illumino di meno”. rco Le classi 1a IA e 2a IA, hanno invece lavorato sul tema dei rifiuti. Il programma didattico affrontato, oltre a permettere la conoscenza del problema di raccolta e smaltimento a livello territoriale, ha offerto l’occasione di affrontare, studiare, e progettare un sistema efficiente di raccolta differenziata all’interno dell’Istituto. Inoltre, in collaborazione con l’Ufficio tecnico del Comprensorio delle Giudicarie e con il Parco Naturale Adamello Brenta hanno avviato un’importante attività che interessa la raccolta di lattine e tappi in plastica. Tale iniziativa, pubblicizzata con il volantino “Ri- cicliamo per solidarietà”, oltre che contribuire economicamente all’adozione di un orfanotrofio in Camerun, vuole rendere gli studenti più attenti al problema dei rifiuti al fine di ridurre l’elevato costo che sta pagando l’ambiente. Le classi 2a IA e 2a GA hanno partecipato, per il secondo anno consecutivo, all’analisi della qualità dell’acqua del fiume Sarca nell’ambito di un progetto a scala più ampia, che intende monitorare il bacino idrografico “Sarca-Garda-Mincio”. Oltre all’osservazione dell’ambiente, alla rilevazione degli interventi dell’uomo che hanno provocato sostanziali cambiamenti dell’intero ecosistema, sono state svolte delle analisi chimico-fisiche e biologiche dell’acqua, con la ricerca dei macroinvertebrati presenti, quali indicatori dello stato di salute del fiume. Le classi prime del Liceo socio-psico-pedagogico hanno effettuato invece il percorso didattico “I minerali e le rocce del Parco Adamello Brenta”, approfondimento condotto nell’ambito del programma di scienze della Terra. La trattazione teorica dell’argomento è stata affiancata da visite guidate, presso il Museo civico di Storia naturale di Ferrara e in località Claemp, sulle pendici meridionali del monte Ritort, nel Gruppo della Presanella. Tutte queste attività, svolte nelle varie classi referenti, hanno contribuito alla redazione della prima bozza del documento contenente i requisiti obbligatori che dovranno essere implementati nella seconda fase per ottenere il marchio Qualità parco. La metodologia di compartecipazione alla definizione dei requisiti ha coinvolto direttamente i ragazzi rendendoli protagonisti nelle varie attività di ricerca. Questo percorso, per certi versi innovativo, ha consentito ai ragazzi un’ulteriore riflessione e comprensione dei problemi che stanno affrontando al giorno d’oggi le aree protette per portare avanti i compiti istituzionali di tutela affidategli e quindi anche una maggior consapevolezza del loro ruolo di cittadini attivi nella sensibilizzazione alla salvaguardia ambientale. 21 StoriaSe creatività: un toria e creatività: un binomio possib Renato Paoli Anche quest’anno è stato realizzato il Progetto Laboratorio storico che ha visto coinvolte direttamente tre classi: 4a SA, 5a SA e 5a SB. La filosofia che ispira il progetto consiste nel mettere gli studenti nelle condizioni di arricchire la propria conoscenza storica fornendo loro nel contempo delle competenze sia disciplinari (conoscenza dei metodi e delle procedure del mestiere di storico) sia trasversali di natura interdisciplinare (scrittura, sintesi, spirito di cooperazione). L’ambizione è anche quella di dare spazio alla creatività dei ragazzi, che in questo modo possono sentire più vicine le esperienze degli uomini vissuti in altre epoche. L’attività del Laboratorio si è articolata in due distinti progetti: la classe 4a SA ha realizzato una rivista di storia e attualità che ha idealmente portato avanti l’esperienza del giornale storico “Il Principato” realizzato nell’anno scolastico 2007-08; le classi 5a SA e 5a SB invece hanno effettuato una ricerca documentaria volta a ricostruire i passaggi storici fondamentali del secolo XX attraverso la specifica prospettiva dei giovani che, proprio in questo secolo, hanno acquisito un ruolo sociale del tutto nuovo rispetto alle epoche passate, dando vita nelle ultime settimane dell’anno scolastico ad una mostra documentaria multimediale che ha riscosso nella nostra comunità scolastica un certo successo. La rivista “Paralleli” 22 L’esperienza della rivista “Paralleli” nasce dall’esigenza di rendere più consapevoli i giovani dell’importanza del sapere storico, avvicinandoli allo studio del passato in modo da agire sul loro desiderio di conoscere di più il presente in cui vivono. Più di sessant’anni fa Marc Bloch, uno dei giganti della storiografia contemporanea, intellettuale raffinato che ha pagato con la propria vita - sotto i colpi dei fucili nazisti – la sua strenua difesa della libertà, apriva così la sua la magnifica e insupe- n binomio possibile bile rata Apologia della storia: «“Papà, spiegami a che serve la storia”. Così, pochi anni or sono, un ragazzo che mi è molto vicino, interrogava suo padre, uno storico (…) La domanda di quel fanciullo, di cui sul momento non riuscii gran che bene a soddisfare la sete di sapere, la conserverei volentieri qui, come epigrafe. Senza dubbio, alcuni ne giudicheranno ingenua la formulazione; a me pare, invece, del tutto pertinente. Il problema ch’essa pone, con la sconcertante dirittura di quell’età inesorabile, è, né più né meno, quello della legittimità della storia. » La domanda ineludibile di chiunque si avvicini allo studio del passato è semplicemente quella che pone il figlio di Bloch al padre, la stessa domanda che ogni bambino pone, quando si trova di fronte al “dovere”: “perché? a che serve?”. Una domanda di senso non solo legittima, ma necessaria, alla quale tuttavia non è facile fornire una risposta altrettanto pertinente. La rivista Paralleli è un tentativo di risposta; un tentativo concreto di dare un senso alla conoscenza del passato, l’indicazione di un percorso da seguire, la messa in atto di una consapevolezza che nasce camminando su due vie – il passato e il presente – che convergono nel loro procedere in parallelo. Paralleli infatti sono passato e presente, non potendo incrociarsi tra loro, e tuttavia convergenti in quanto legati da un vincolo di sangue che li unisce, da una parentela che non può essere disconosciuta. Spesso si enuncia – soprattutto tra educatori e insegnanti – il principio secondo cui il passato serve per capire il presente. Tuttavia tale enunciazione di principio molto spesso non viene poi sviscerata nella sua problematicità. Si lascia intendere con essa che per aver coscienza del mondo in cui viviamo sia necessaria una generica conoscenza dei fatti storici, presentati nella loro sequenza cronologica, assunta come unico e legittimo criterio interpretativo. Questa rivista prova, al contrario, ad andare oltre. Prova a pensare la storia come un grande oceano: ci sono le onde di superficie, di principio ognuna diversa dall’altra, ma a volte molto simili tra loro, capaci di produrre movimenti analoghi; ci sono le correnti profonde e le maree, che persistono sempre identiche a se stesse e sorreggono il movimento delle onde di superficie; ci sono infine i maremoti e le tempeste che stravolgono il paesaggio marino, sommergendo vecchie isole e facendone riaffiorare di nuove. Ecco allora prendere forma le persistenze storiche, come l’esperienza umana della guerra o l’oppressione dell’uomo sull’uomo; le analogie come quella tra il lavoro minorile di oggi e quello della prima età industriale; le radici come quelle da cui hanno preso vita i moderni sistemi democratici e l’affermazione dei diritti inalienabili dell’uomo; i mutamenti – infine – come quelli indotti nella vita di tutti i giorni dalle trasformazioni tecnologiche degli ultimi due secoli. Protagonisti di questa avventura sono stati gli studenti della 4a SA dell’Istituto Guetti nell’anno scolastico 2008-09. Loro stessi hanno cercato la risposta alla domanda di senso che il figlio di Bloch con la sua “sconcertante dirittura” poneva. Il secolo dei giovani Le classi 5a SA e 5a SB invece hanno effettuato un’attività di laboratorio storico, guidate dai professori Renato Paoli e Paola Ferrari, consistente in una ricerca documentaria dedicata agli sviluppi del protagonismo giovanile nel corso del Novecento. Anche in questa occasione, come in altre esperienze negli anni scorsi (Fascismo e Giudicarie - a.s. 2003/04, Il miracolo economico nelle Giudicarie – a.s. 2005/06), il lavoro è stato condotto sulle fonti primarie attraverso le quali è stato costruito un percorso di senso non precostituito, ma, per quanto possibile, originale. Il risultato è stato l’allestimento di una mostra di 23 Storia e creatività: un 24 documenti, la quale, non potendo evidentemente essere esaustiva di tutti gli aspetti e gli eventi di un processo storico tanto complesso, ha voluto soprattutto far emergere lo spirito e l’atmosfera dell’essere giovani nelle varie epoche in cui si è articolato lo sviluppo del protagonismo giovanile dagli inizi del ’900 ad oggi. Il percorso infatti ha preso il via dall’esperienza giovanile dell’emigrazione a inizio secolo, attraverso la vicenda di un giovane di Pinzolo, Benedetto Caola, partito alla volta dell’America con la sua mola di arrotino, per giungere ad illustrare i problemi, le difficoltà e le speranze dei giovani d’oggi, i quali — come recita emblematicamente il titolo di un recente film di Paolo Virzì, amaro ma ironicamente riflessivo — hanno “tutta la vita davanti”. Nel mezzo l’esperienza della guerra, di cui il simbolo più esplicativo per la prospettiva assunta dalla ricerca è rappresentato dai cosiddetti “ragazzi del ’99”, i diciottenni che hanno costituito l’ultima generazione chiamata alla leva nel 1918, ultimo anno della grande guerra, e quella del fascismo e dell’antifascismo che ha visto contrapporsi l’inquadramento dei “Balilla” al coraggio di giovani come Piero Gobetti, intellettuale e attivista precocissimo, morto a soli 25 anni a causa del pestaggio fascista subito a Torino nel 1926. E ancora si è cercato di capire il grande dilemma che deve aver contrassegnato l’esistenza di molti giovani italiani quando, tra il 1943 e il 1945 sono stati chiamati a scegliere, più o meno consapevolmente, tra Repubblica di Salò e guerra partigiana, con tutte le implicazioni morali e politiche che tale scelta comportava. Il boom economico degli anni ’50 - ’60 è stato poi il contesto in cui è esplosa la voglia dei giovani di avere più spazio per sé, di dare libero sfogo alla condizione esistenziale propria della giovinezza, preparando la strada per il vero e proprio protagonismo giovanile che connoterà il ’68. Gli anni ’70 sono stati colti attraverso l’ottica dell’impegno politico dei giovani, in un contesto di alta tensione sociale e cruenta conflittualità n binomio possibile politica, contrassegnata dal desiderio giovanile di non sottostare ad un ordine precostituito in un clima di protesta in cui alla violenza, esercitata come forma di lotta ma di cui sono stati vittime molti giovani innocenti – come nel caso dello studente Francesco Lorusso – si è contrapposto il richiamo alla riflessione seria e profonda sulla società e sull’esistenza espressa dalla indimenticabile – per molti giovani di allora e per moltissimi giovani e meno giovani di oggi – voce di Fabrizio De Andrè. Infine gli anni ’80 e ’90, durante i quali i giovani si sono trovati in bilico tra il rampantismo degli yuppies, desiderosi di scalare i vertici della società e dell’economia ma incapaci, a volte, di trovare un senso più alto al proprio progetto esistenziale e, ancora una volta, la protesta contro un sistema che – a partire dalla scuola – non riusciva a rispondere in maniera sufficiente alle esigenze delle nuove generazioni. Il percorso espositivo è stato costruito in modo tale che il visitatore potesse inoltrarsi nella storia del Novecento o partendo dall’inizio del secolo per arrivare all’oggi, o, al contrario, partendo dall’oggi per arrivare — procedendo a ritroso — all’inizio del processo storico. Si è voluto in questo modo rappresentare metaforicamente l’intreccio passato/presente e dare il senso di un attraversamento che è la nostra stessa coscienza ad effettuare dentro di sè, prima ancora che nel tempo della storia. 25 L La Giornata della M a Giornata della Memoria 2009 Mariachiara Rizzonelli 26 Mercoledì 28 gennaio in occasione della “Giornata della Memoria 2009” l’Istituto ha ospitato il presidente dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Bolzano sen. Lionello Bertoldi, il giornalista, Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi, figli di internati nel lager Bolzano, nonché curatori della mostra “Oltre quel muro” - La resistenza nel campo di Bolzano tra il 1944 e il 1945. I tre relatori nei propri interventi hanno presentato le vicende che hanno caratterizzato la storia del lager di Bolzano. Il campo era uno dei quattro Lager nazisti in Italia; gli altri si trovavano a Borgo S. Dalmazzo (Cuneo), a Fossoli di Carpi (Modena) e a Trieste nella Risiera di San Sabba. Il suo nome ufficiale era “Pol-(izeiliches) Durchgangslager-Bozen” (campo di transito) ed era sottoposto al comandante della polizia e del servizio di sicurezza in Italia, Wilhelm Harster, che risiedeva a Verona. Fra l’estate del 1944, quando il lager fu aperto, e l’aprile del 1945 vi passarono all’incirca 9500 persone di cui 360 ebrei, 665 donne (la più piccola aveva un anno), 556 ragazzi sotto i diciotto anni, 54 (tra uomini e donne) sopra i 65 anni (la più anziana aveva ottant’anni e fu uccisa a Bolzano), provenienti da 31 nazioni diverse. 3500 prigionieri furono poi portati in Germania e 2000 di loro non fecero più ritorno. Il Lager di Bolzano era infatti principalmente un lager di transito, cioè faceva da collegamento fra le carceri fasciste e naziste d’Italia con i campi di lavoro e sterminio oltre Brennero. Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi si sono soffermati in particolare a narrare l’attività della rete clandestina di assistenza ai deportati dentro e fuori dal campo (corrispondenza da e per il campo, preparazione e consegna di pacchi di viveri, medicinali, vestiario, e progettazione di evasioni), che aveva visto impegnati i propri genitori assieme a centinaia di donne, uomini e ragazzi di Bolzano. Al termine della mattinata è stata presentato anche il libro “Erminio Ferrari. Condino, Bolzano, Memoria 2009 L’Istituto ha inoltre ospitato dal 6 all’11 febbraio la mostra documentaria “Oltre quel muro” che, attraverso immagini in 26 pannelli bilingui, ha dato evidenza ad un capitolo pressoché sconosciuto della seconda guerra mondiale: quello della Resistenza al nazifascismo dentro e fuori il Pol. Durchganslager di via Resia a Bolzano. “Sebbene forte morì” Leonardo Visco Gilardi e il senatore Leonello Bertoldi Mauthausen” dedicato ad un condinese arrestato a Bolzano nel dicembre del ‘44, internato nel campo di Bolzano e deportato nel campo di sterminio di Mauthausen. L’idea di questa pubblicazione, curata dal prof. Claudio Pucci, era sorta nel 2008 quando, in occasione della “Giornata della Memoria” celebrata a Condino, il ricordo di Erminio Ferrari venne tracciato assieme a quello di altri condinesi morti durante la seconda guerra mondiale. Dalle ricerche intraprese è nato un opuscolo ricco di umanissime testimonianze, come le lettere scritte da Ferrari alla moglie dal campo di concentramento di Bolzano, e di importanti informazioni sui truci metodi di trattare usati da Gestapo ed SS all’interno dei lager tedeschi. A questo lavoro ha collaborato con le proprie memorie anche l’unica figlia di Ferrari, Ierta, adolescente all’epoca dei fatti. “Quando venne arrestato mio padre non aveva ancora quarant’anni. Io ne avevo solo tredici. Era un uomo nel pieno del vigore; aveva un carattere sportivo e un fisico forte. Eppure nel giro di tre mesi morì”- Ierta, l’unica figlia di Erminio Ferrari, così ricorda in sintesi la tragica fine del padre in campo di concentramento. Quella di Erminio Ferrari nel suo piccolo, anche se tristemente simile a quella di altre persone deportate, è una storia del tutto particolare. Erminio Ferrari era nato a Condino il 27 settembre 1905. A Condino da giovane aveva lavorato come meccanico, gestiva il servizio pubblico del paese ed era vice-comandante del locale corpo dei vigili del fuoco. Nel 1924, come tanti altri giovani di belle speranze dell’epoca, si era iscritto al partito fascista, cosa che in futuro deve aver certamente ripensato in maniera critica. Nel 1929 si era quindi sposato con Gemma Baldracchi e poco dopo aveva avuto una figlia. Agli inizi del 1940 si era trasferito quindi per questioni di lavoro a Bolzano, dove aveva vissuto e lavorato come vigile del fuoco fino alla fine del 1944. Il 22 dicembre di quell’anno venne infatti improvvisamente arrestato dalle SS assieme a sei capi-cellula del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) di Bolzano e recluso nel “Durchgangslager” della città. Ai primi di febbraio del 1945 venne infine trasferito nel lager di Mauthausen in Germania. Lì, il 24 marzo, dopo neanche due mesi di permanenza, morì. Alla moglie Gemma non venne mai notificato il motivo per cui il marito era stato imprigionato. Nemmeno Ferrari prima dell’arresto aveva mai fatto alcun accenno a sua moglie a sue possibili attività nella Resistenza, anche se questa si era accorta di qualche cambiamento nell’umore del marito. In effetti pare più che naturale che un attivista della resistenza, iscritto al movimento politico clandestino “Giustizia e Libertà”, nascondesse per paura di rappresaglie verso i propri cari le proprie azioni segrete (la moglie riuscì a ricevere fortunosamente dal campo di Bolzano alcune lettere in cui il marito dichiarava la propria colpa “lieve”). Con tutto ciò, per gli storici dell’ANPI, l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia, Erminio Ferrari è stato uno dei sette capi-cellula del CLN di Bol- 27 La Giornata della M Dario Venegoni 28 zano mandati dalle SS della ZOP, Zona di Operazioni delle Prealpi, a morire a Mauthausen. Ferrari doveva essere infatti entrato in contatto con il gruppo di cui facevano parte anche i capicellula Tullio Degasperi, Decio Fratini, Girolamo Meneghini, Adolfo Beretta, Walter Masetti e Romeo Trevisan. Il CLN bolzanino aveva infatti costituito alcune cellule clandestine nelle fabbriche della città con le quali alimentava la propaganda antinazista e diffondeva la stampa illegale. Dopo la costituzione del lager di via Resia il Comitato di Liberazione aveva anche organizzato evasioni dal campo e l’assistenza ai deportati. Nel dicembre del ‘44 l’intero gruppo dirigente del CLN fu però arrestato. Erminio Ferrari e i sei capi-cellula furono portati al Corpo d’Armata, sede della Gestapo, torturati, e rinchiusi nel Blocco Celle del campo bolzanino, da dove, dopo poco meno di due mesi, vennero inviati nel tremendo lager di Mauthausen. Nemmeno uno di essi fece ritorno a casa: morirono tutti nel campo di Mauthausen e nei sottocampi di Gusen I e Gusen II. Ciò che rende ancor più triste la loro fine è il fatto che il treno con il quale Erminio Ferrari e gli altri sei capi-cellula, assieme ad oltre cinquecento altri detenuti, vennero inviati a Mauthausen fu in realtà l’ultimo di quella triste serie di treni diretti ai campi di sterminio in Germania. Qualche giorno dopo infatti gli alleati riuscirono a bombardare la linea ferroviaria del Brennero interrompendo così il flusso di quelle tragiche tradotte oltre confine. Il 10 aprile 1954 Erminio Ferrari fu insignito della Croce al Merito di Guerra per attività partigiana. Memoria 2009 Bolzano 1945 Solo come un cane con il destino già segnato, la speranza mi ha abbandonato in questo meschino stambugio nel blocco celle del Dulag bolzanino. Non era la resistenza della Brigata Garibaldi, ma in quell’unione di colori e bandiere contro il nemico dal volto terribile, ognuno si sforzava per l’altro, per evitare che precipitasse nel baratro dell’oblio dello sterminio industriale nazista. Eppure prima era diverso, anche se speranza vera non ve n’era stata mai, nella tenebra nazifascista, nello scoramento della repressione che su noi, pochi animi resistenti, incombeva come la morte. La sorte quel giorno mi fu avversa, come già lo fu per altri e ancora per altri coraggiosi lo sarà; e per tutti noi il destino riservatoci, il verdetto inesorabile, è unico e inequivocabile: la morte. Non erano assalti ai convogli ciò per cui ci avrebbe ricordati la Storia, né la lotta armata dei fucili; nostra era la resistenza dei ricordi, delle corrispondenze e degli umani affetti tra il mondo e l’inferno. Il dilemma resta solo il dove, pronome quanto mai inutile: qui con una fredda canna alla tempia o là dove Dio è già morto? Ma non mi importa sinceramente, ché il sasso già è stato lanciato. Il potere del sentimento e della parola, il potere stesso dell’idea, racchiuso in un lembo di carta, in una lettera contro l’alienazione, in una lettera contro la nullificazione, in una lettera per tenere vivi gli uomini. Nuove increspature di qui a breve terranno viva la corrispondenza, terranno vive quelle anime destinate a smaterializzarsi, ad essere poco più che bestie, ad essere solo numeri. E così i numeri parlano: 9500 deportati 8000 di questi identificati 360 ebrei 665 donne 556 minori di 18 anni 322 come me nel blocco celle 3500 andarono oltre il Brennero, nel Reich 2050 non fecero ritorno 65 evadendo trovarono la libertà anche 23 soldati italiani trovarono la libertà, oltre la vita terrena, il 12 settembre 1944. Luca Tamanini - 5a SA 29 I “Il Guetti vola in Afr l Guetti vola in Africa I ragazzi dell’orfanotrofio salutano con in mano la copia dell’annuario del Guetti 2007/08 30 Le studentesse della 2a B del liceo socio psico pedagogico curavano da tempo l’idea e l’intenzione di proporsi per un’iniziativa di solidarietà con un’adozione a distanza. Quell’idea spontanea e genuina, rivolta all’inizio ad una singola adozione, si è poi sviluppata. Il dialogo con don Andrea e qualche colloquio con il vicepreside e il preside hanno creato le condizioni per una sua maturazione e un coinvolgimento più esteso. è nato così il progetto da proporre a tutto l’Istituto: l’adozione di un intero orfanatrofio in Camerun. Per perseguire l’obiettivo era necessaria la partecipazione degli studenti, dei docenti e del personale della scuola. Ed era necessario anche promuovere un evento che desse luce all’iniziativa. è nato così il progetto “Il Guetti vola in Africa”. La serata del 13 marzo in auditorium è stata un vero e straordinario successo. L’auditorium era pieno di studenti, docenti, genitori e appassionati. L’introduzione dei quattro brani della banda di Istituto diretta dal maestro Franco Puliafito, come al solito brava e applaudita, ha dato l’avvio alla serata “Il Guetti vola in Africa”. Le diapositive che hanno accompagnato la banda hanno introdotto lo spirito dell’iniziativa di solidarietà con citazioni di autori famosi. La presentazione del progetto da parte delle rappresentanti degli studenti delle classi 2a A e 2a B del liceo socio psico pedagogico ne ha chiarito il senso e l’obiettivo: la serata è nata a sostegno di un’azione di solidarietà per l’adozione di un orfanatrofio in Camerun. L’idea Tramite per questo progetto è stato don Andrea Malfatti, insegnante di religione dell’Istituto e cappellano di Tione, il cui padre, Pierluigi Malfatti, da alcuni anni è il reggente della ONG “Childrencare” che coordina le opere di solidarietà dei padri Dehoniani in Camerun. L’orfanotrofio di Ntolo Nkongsamba rientra nelle iniziative umanitarie e di sviluppo della congregazione dei Dehoniani in questo paese. Qui i missionari cercano di essere vicino ai poveri, offrendo loro un aiuto concreto scavando pozzi d’acqua, sostenendo con un’adeguata formazione e con microiniziative le persone portatrici di handicap e sostenendo una fabbrica di biscotti, che rica” vengono distribuiti negli orfanotrofi, negli asili, nelle prigioni e nelle case di riposo di quel paese (tre/quattro pacchetti di biscotti di 40 grammi al giorno, forniscono ad un bambino il minimo vitale; quattro pacchetti costano 25 centesimi di euro. Con 1 euro si può dare da mangiare a quattro bambini affamati). Il dirigente Severino Papaleoni ha sottolineato lo spessore formativo dell’evento: “oltre che essere una bella occasione culturale per tutte le Giudicarie, l’evento ha un alto valore formativo ed è stato abbracciato dall’Istituto nel solco dei valori della cooperazione”. Anche l’assessore all’Istruzione della PAT Marta Dalmaso, presente al concerto, ha espresso il suo apprezzamento per l’esperienza. La cantante Cherly Porter ha quindi proseguito la serata in modo strepitoso con il suo concerto. La straordinaria artista italo americana ha offerto un repertorio che ha sollecitato e alimentato una meravigliosa partecipazione di tutto il pubblico presente. La sua voce, dai mille registri, ha invaso lo spazio dell’auditorium riempiendolo, con i suoi musicisti e vocalist, di armonie capaci di toccare ogni corda delle più diverse sensibilità. Cheryl Porter viene dalla facoltà di canto lirico della Northern Illinois University e si è trasferita in Italia per proseguire sua carriera nel canto lirico nel 1995. Proprio nel nostro paese si è però resa conto del grande bisogno, da parte del pubblico, del messaggio di pace, amore e fratellanza espresso nella musica afro-americana, in particolare lo “spiritual” e il “gospel” ed ha deciso di indirizzare la propria attività musicale lungo questa direttrice. Mescolando Spirituals, Gospel, Classica e Jazz, Cheryl Porter si distingue per le sue doti vocali e si trova spesso a duettare e collaborare assieme a grandi artisti come Paolo Conte, Katia Ricciarelli, Gianni Morandi, Mariah Carey o Amii Stewart. Tra i vocalist, la Porter ha presentato Matteo Abatti, una voce locale bella, intensa e già molto matura, che ha piacevolmente sorpreso tutti come solista. Matteo, che risiede a Lardaro, studente liceale del Guetti ora laureato in lettere, ha fatto un corso con la cantante che poi lo ha scelto per il suo coro. Anche la Porter ha trasmesso tutto il proprio entusiasmo, poi confermato nei giorni successivi, per l’iniziativa e la serata che le ha lasciato un gran bel ricordo. L’iniziativa è stata sponsorizzata dai BIM del Chiese e del Sarca e patrocinata dal Comune di Tione. Cheryl Porter e Matteo Abatti sul palco dell’auditorium durante il concerto 31 “Il Guetti vola in Africa” L’adozione è avvenuta impegnando l’intera somma di quasi tre mila euro raccolta a scuola e in occasione della serata. I padri dehoniani hanno proposto l’adozione dell’orfanatrof io ORPHELINAT RAYON DE SOLEIL MBOUO di Bafoussam. Bafoussam è la terza città del Cameroun, posta sull’asse tra l’Oceano e il Nord del Paese. Per la missione dei padri dehoniani è una città molto importante. L’orfanatrof io è uno dei centri di accoglienza più attivi della città in cui si fa scuola. Ospita tra 80 e 100 bambini fino ai 18 anni, raccogliendo anche i casi “più disperati”, tra cui orfani, abbandonati, violentati… è gestito da suore che si ispirano al carisma di Charles de Foucauld. 32 taff Dirigente scolastico Docente collaboratore vicario Docenti collaboratori Docenti collaboratori sicurezza Coordinatori di Indirizzo Coordinatori di Dipartimento dott. Severino Papaleoni prof. Erminio Rizzonelli prof. Innocentino Antoniolli prof. Luciano Bugna prof.ssa Lorena Giacobazzi prof. Tiberio Salvaterra prof. Roberto Strangis prof.ssa Giuseppina Zanelli Staff Staff S prof. Silvano Bonomi prof. Alberto Tomasi Liceo Scientifico - prof. Tiberio Salvaterra Liceo Scientifico Montagna - prof. Luciano Bugna Liceo Linguistico - prof.ssa Mirella Bertolini Liceo Socio Psico Pedagogico - prof.ssa Laura Rossi Ragioneria / IGEA - prof.ssa Anna Riccadonna Geometri - prof. Innocentino Antoniolli Biennio ITI - prof. Graziano Borsari Corsi serali - prof.ssa Ilaria Guidotti Umanistico - proff. Renato Paoli, Paolo Piccoli Linguistico - prof.sse Jole Armani, Mirella Bertolini Scientifico - proff. Tiberio Salvaterra, Alberto Tomasi Tecnico - prof. Carlo Carè Giuridico Economico Az.le - prof.ssa Cristina Maturi 33 D Docenti ocenti 34 Adriano Accili Anna Alamia Cristina Alberti Addolorata Liana Algeri Armida Antolini Marcella Antolini Natalina Antolini Innocentino Antoniolli Jole Armani Raffaele Berretti Mirella Bertolini Annamaria Bianchini Jeanette Bizzotto Amanda Bonafini Francesco Bondioli Silvano Bonomi Antonio Bonvecchio Alessandra Boroni Graziano Borsari Marco Bosetti Caterina Buganza Ivan Bugna Luciano Bugna Geronima Caffarena Cristina Cainelli Michele Calce Attilio Caldera Maria Caola Carlo Carè Nicola Caridi Cristina Carraro Monica Castellani Paolo Castronovo Lorenzo Cazzolli Lucia Ceschinelli Simonetta Chiozzini Elena Chistè Alessandro Ciasullo Primo Cimarolli Luciana Coffano Federica Collini Romeo Collini Stefano Collini Gastone Cominotti Elisabetta Coser Carmen Dal Ri Maria Elvira De Grazia Elena Di Francesco Paolo Dolzan Carmelo Faraci Caterina Farella Paola Ferrari don Paolo Ferrari Arianna Fiumefreddo Maria Concetta Gaglio Maria Paola Galiazzo Liliana Gallazzini Elisabetta Gasperi Alessandro Genovese Giuseppe Gentile Lorena Giacobazzi Laura Giordani Anna Giovanella Maria Carla Girardini Alberto Gosetti Ilaria Guidotti Maria Leonello Anna Litta Luca Maccabelli Alessandra Macinati Elena Maffei don Andrea Malfatti Matteo Marchesini Guido Mattina Cristina Maturi Cinzia Melchiorri Maria Rosi Merli Maria Luisa Meroni Paola Mezzi Susanna Mittempergher Antonella Moratelli Ilaria Morini Lorena Nabacino Edda Nella Alberta Nicolli Francesca Noceti Renato Paoli Francesco Partipilo Marianna Patricola Ilaria Pedrini Stefania Penasa Antonella Piacenza Paolo Piccoli Salvatore Piccolo Sylviane Polin Claudia Polla Claudio Pucci Ausilia Puleo Anna Riccadonna Erminio Rizzonelli Ezio Rossi Laura Rossi Ezio Salvaterra Giuliana Salvaterra Tiberio Salvaterra Andrea Santini Paola Scarpari Susanna Serafini Felice Sorrentino Nicola Spada Tamara Spadaccino Mariella Speranza Roberto Strangis Magdalena Stucki Maria Tinè Silvio Tiso Annalisa Titta Alberto Tomasi Marco Toniatti Carmela Vaccaro Michele Zambotti Laura Zanella Giuseppina Zanelli Rosa Zazzara Fabiola Zini P A.T.A. Personale Amministrativi Assistenti di laboratorio Marta Bagozzi Luisa Baldracchi Iris Cosi Amedea Degiuliani Silvia Franchini Giulio Giofrè Erica Gottardi Mafalda Maestri Germana Pellizzari Mara Pernisi Maurizia Rigotti Pierluigi Salvaterra Vanda Viviani Alessandra Colombo Andrea Ferrari Ugo Longhi Giuseppe Mussi Luciano Radoani Collaboratori scolastici Elena Armani Franca Armani Lorena Armani Luisa Bertini Mariassunta Bertini Maria Grazia Bonapace Pierangela Bugna Raffaella Bugna Nicola De Feo Laura Longhi Achille Pasi Adriano Passardi Manuela Pellegrini Giuseppe Rimmaudo Carla Salvadori Vittorio Salvaterra Fabio Valentini Docenti e Personale ersonale A.T.A. 35 C d’Istituto Consiglio onsiglio d’Istituto Dirigente scolastico Genitori Riccardo Maturi - Presidente Docenti Addolorata Liana Algeri Lorenzo Cazzolli Cinzia Melchiorri Maria Luisa Meroni Claudio Pucci Erminio Rizzonelli Nicola Spada Personale A.T.A. Studenti Studenti Consulta provinciale 36 Severino Papaleoni Luciano Radoani Francesca Amistadi Maddalena Rossaro Lorena Montanez Lopez Stefania Oliana Classi e foto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 ALDRIGHETTI FABIO ANTONIOLLI CLAUDIO BEN ABDALLAH OUAEL BONAPACE MATTEO BORDIGA LAURA BOYCHUK VIKTOR CAOLA RICCARDO COZZINI DAVIDE FILOSI MARIO FRANCHINI GIORGIA KLETSKIY KONSTANTIN MAFFEI CHIARA MAFFEI SEBASTIANO MASCHERI GLENDA MEZZI MICHELA MORELLI MIRCO PAROLARI CHRISTIAN REMEDIO ELISA ROSA FRANCESCO SALVADORI VALENTINA SAUDA ANDREA TAMBURINI MANUELA VALENTI PAOLO VALERIO FABIO VULTAGGIO ALBERTO 38 Classi e foto 1 Geometri A a 1a Geometri A 2 Geometri A a 2a Geometri A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 AMISTADI ROSANGELA - Trasf. ABIATICO ENRICA ALARI GABRIELE ANTOLINI DAVIDE ARCI VERONICA ARMANINI GIACOMO BERTINI FEDERICO BONAPACE ROBERTA BUGNA JESSICA CALIARI FABRIZIO CASTELLINI ANDREA COCCO SIMONE DE VECCHI MONICA - Trasf. FIORONI FEDERICO GIRARDINI ELEONORA GJORESKI ALEKSANDAR LUCCHINI FRANCESCO MARCHIORI DANIELE MILANI STEFANO PEDRAZZOLI RICCARDO SALSA SILVIA SALVATERRA LORIS SARTORI FABIO VALENTINI MATTEO Classi e foto 39 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 ANTOLINI FLAVIO ANTOLINI MARCO BALDINO ALESSANDRO BERTINI DANIELE BONENTI VALERIA CARLI SERGIO COLLINI FEDERICO FRIZZI FEDERICO PALLA LORENZO PAPALEONI MARTINA PEDRETTI RICCARDO PIETROPOLI ELENA POLANA ROBERTO TAWFIK OMAR VIVIANI CATERINA 40 Classi e foto 3 Geometri A a 3a Geometri A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 3 Geometri B a 3a Geometri B ALBERTI ALESSANDRO ALDRIGHETTI ALESSANDRA APPOLONI VALENTINA ARMANI ANDREA BAZZOLI IVANO BRENA NICOLA CHIAPPANI SIMONE CIMAROLLI REDENTO FACCHINI FABIO FRANCESCHETTI CRISTIAN FRANCHINI WILLIAM LORENZI LUCA MARINI MATTEO MASOTTO NICOLE MORELLI FEDERICO MORELLI MARTINO PILOTTI KEVIN TIRADO CARRASCO GABRIELA VALENTINI ELENA Classi e foto 41 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 ARMANI FABIO BALDUZZI CESARE BAZZOLI CHRISTIAN BONAZZA PAOLO CANDIOLI MICHELE CASTELLINI UGO CAVALLARO FRANCESCA COSI MARIO DALPONTE STEFANO LORENZETTI DIEGO MADASCHI MATTEO MAESTRANZI CHIARA MAIER FEDERICO PASSARDI CHIARA PEZZAROSSI SIMONE FABIO POLLINI DAVIDE POVINELLI DAMIANO ROUHAIM SOUFIANE TAMBURINI MICHELE 42 Classi e foto 4 Geometri A a 4a Geometri A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 5 Geometri A a 5a Geometri A AMISTADI ANNA ARMANI CRISTIAN BUGNA DONATO CANETTI DAVIDE CHIODEGA GIORDANO CORRADI MATTEO FERRAZZA FEDERICO FILOSI RICCARDO FOGLIO DENNIS LORENZETTI ANDREA MUSSI ALESSIA STEFENELLI ANDREA TISI FABRIZIO Classi e foto 43 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 ALDRIGHETTI DENIS BAZZOLI TIZIANO BONAPACE NICOLA BONAZZA NICOLA BOSETTI SIMONE CADONA GIOVANNI GARA ANDREA GUALDI DANIEL LORENZI PATRICK MOLINARI TIZIANO PELLEGRINI MARCO SOTTOVIA EMILIO SOTTOVIA NICOLA TODESCHINI SIMONE VALENTINI NICOLA ZAGO SARA 44 Classi e foto 5 Geometri B a 5a Geometri B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 ITI A a 1a Istituto Tecnico Industriale A AGLIARDI CHRISTIAN BIANCHINI CHRISTIAN BONOMINI ANDREA DONINA MARCO FLORIANI LEONARDO - Trasf. MARCHIORI ANGELO MONFREDINI MICHELE ONORATI LUCA RIGOTTI ALESSIO RODIGARI MICHEL RUSSO RAYMOND SALVATERRA CESARE SIRENO MATTIA STRAOLZINI MIRKO VALENTI FEDERICO Classi e foto 45 1 2 3 4 5 6 7 8 9 AMBROSI JACOPO BRUNELLI DANIELE BUTTERINI DANIELE IORI CHRISTIAN LORENZI STEFANO PLAKU MISHEL RIGOTTI GIACOMO ROSA LUCA TONINI CRISTIAN 46 Classi e foto 2 ITI A a 2a Istituto Tecnico Industriale A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 1 Linguistico A a 1a Linguistico A AMADEI MARTINA ASANI ADRIJAN BELLIBONI SARA BELTRAMI JESSICA BONUCCELLI DENISE CAMPAGNOLI ILARIA CANTONATI DOMINIK COMINOTTI SILVIA - Trasf. MONEGHINI SILVIA MUDE-KOKO SERENA ODORIZZI SILVIA ROTA MADDALENA SANSONI GAIA SANSONI ZAIRA SCALFI MONIA SEBASTIANI GIULIA ZONTINI ELEONORA Classi e foto 47 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 BONAPACE ERIKA BRUNELLI PATRIZIA DIDOUH MERYEM FOSTINI LUCREZIA FRANCHI MARTINA GHEZZI DEBORA GIACOMETTI MICHELE GIONGO PETRA GRANIERI ILARIA LORENZI MARIAVITTORIA MORA ALESSANDRO NICOLINI DANIELA OSS SARA PELLIZZARI SAMANTHA SCHERGNA ANNA TERZI CAMILLA TUDA VESILDA 48 Classi e foto 1 Linguistico B a 1a Linguistico B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 2 Linguistico A a 2a Linguistico A BAZZOLI FEDERICA BAZZOLI GIADA DE LAZZARI NICOLE DIAZ JANILL - Trasf. FALANGA VALENTINA FAMBRI LORENZA FIORELLA ILARIA GOBBI JASMINE GUERINI ROBERTA MARINI ANCILLA MOLINARI LUISA RICCA LAURA RIGOTTI CAMILLA SANSONI CHIARA SERAFINI LUDOVICA SIMONE PAOLA TISI JESSICA ZINI ANNA Classi e foto 49 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 BELTRAMI MARTINA BOSETTI MARINA CALDERA ILARIA CARE’ ROBERTA COLOMBO GIULIA FERRARI CARLA FERRARI SILVIA FOSTINI MONICA MAESTRI MICHELA MAGANZINI EMMA MONFREDINI LAURA PONTIROLLI SABRINA PRETE DENISE ROTA ISABEL SEBASTIANI ELENA TURRI KARIN ZUBANI VICTORIA 50 Classi e foto 3 Linguistico A a 3a Linguistico A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 4 Linguistico A a 4a Linguistico A ALBERTI ILARIA ALIMONTA CHIARA ARTINI MARTINA BERTARELLI GIULIA BERTOLINI VALENTINA COLLINI LINDA FRIZZERA ALFONSINA GALLAZZINI IVANA GIOVANELLI CLAUDIA GRASSI MARTINA SAI ALICE SICHERI BARBARA TERZI GAIA ZALLA VALENTINA ZONTINI CLARA Classi e foto 51 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 BRUNELLI ANNA CALVETTI GIULIA CAMPIDELLI NOEMI CAOLA CARLOTTA COMINOTTI GIULIA CRESCINI DARIA FACCHINI NADIA GIACOMINI SARA GUSMEROTTI LAURA LORENZI ILARIA SIMONETTO FRANCESCA SPERANDIO CRISTINA TERZI ANNA VALCANOVER CRISTINA VOLPI GIUSY 52 Classi e foto 5 Linguistico A a 5a Linguistico A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 1 Socio PP A a 1a Socio Psico Pedagogico A ANTOLINI AMANDA ARMANI ANNA BAZZOLI JASMINE BAZZOLI MARIA BERTANZETTI NICOL - Trasf. BULLA MEGI FLORIANI ELISA GIORGI KEREN - Trasf. LORENZI FABIOLA LUZZI FRANCESCA MARASCALCHI ANNA ORLANDO JESSICA- Rit. PAROLARI SARA PIREDDA SAMANTHA - Trasf. SALVADORI VALENTINA - Trasf. SALVATERRA ALESSANDRA TISI FEDERICA VIVIANI LAURA - Trasf. ZONTINI ILARIA Classi e foto 53 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 BONENTI GLORIA CALIARI ANNA CAOLA VALENTINA CARE’ TANIA CARLI MARTA CAZZOLLI NICOLE CIMAROLLI AMBRA DALBON MICHELA FRUNER KATIA GRAZZI MICHELA LADINI ARIANNA LATTARUOLO CAROLINA LORENZETTI AMANDA MAESTRANZI MARIA - Trasf. NICOLINI VALENTINA PELLIZZARI STEFANIA SCALFI MARIA SCORTA ASAHAR URGO MARZIA VIDI VERONICA 54 Classi e foto 1 Socio PP B a 1a Socio Psico Pedagogicico B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 2 Socio PP A a 2a Socio Psico Pedagogico A APPOLONI CARLOTTA BATTOCCHI MARTINA BUFFETTI DANIELA BURATTI ALESSANDRA BURATTI FEDERICA BURATTI LORENZA FESTI SERENA FLORI LORENA GIORGETTA ANNA MAGAGNOTTI LISA MEZZI ANNA MUSSI ELISA PIAZZA TANIA SCALVINI MARINA TOMASINI VERONICA Classi e foto 55 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 BINELLI FRANCESCA BONAZZA MARA BOSETTI LAURA FACCHINI ALESSIA FONTANA MICHELA FRANCHI VALENTINA FRIGO JESSICA LORENZI LUDOVICA LORENZIN LIA MAESTRI ARIANNA MARGONARI ANNA MATURI MARIA GIOVANNA PANIZZA ALESSIA PREDYOVA M. MAGDALEN VALENTINI ALESSANDRO ZINA ALESSIA 56 Classi e foto 2 Socio PP B a 2a Socio Psico Pedagogico B 3 Socio PP A a 3a Socio Psico Pedagogico A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 BALDRACCHI MARTINA BERASI VIVIANA BERTOLINI CAROLINA BONENTI GIOVANNA BRAHIMI NAXARENA BURATTI MARIA BUTTERINI PAOLA CAOLA MANUELA DALPONTE FRANCESCA FACCHINI FRANCESCA FAILONI CHIARA FERRARI JACOPO FUSI GIULIA GATTI ELENA MALACARNE KATIA MARINI GRETA MESA CARLA MOSCA MARIA ILARIA PANELLI MONICA RICCADONNA GIULIA RICCADONNA ILARIA ROSSARO VALENTINA SALVADORI VALENTINA TISI ALESSIA VILLI CHIARA ZORZI PATRIZIA Classi e foto 57 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 AMISTADI IMELDA BAGOZZI LAURA BELLAGAMBA ALESSIA BUGNA FABIANA COLLINI FRANCESCA DALBON SILVIA DALBON SILVIA LEONARDI FEDERICA MAGAGNOTTI ELENA PASQUAZZO ELISA PEDRETTI ANNA PONESSA GIULIA SANTORUM ANNA ZAMBOTTI SERENA 58 Classi e foto 4 Socio PP A a 4a Socio Psico Pedagogico A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 5 Socio PP A a 5a Socio Psico Pedagogico A BALDESSARI ALESSIA BAZZOLI ALESSIA BAZZOLI ILARIA BONOMI EMANUELE CAOLA BARBARA CAPELLI FRANCO COMINOTTI MARTA GIORGETTA SIMONE MAESTRI KATIA MAESTRI LUISA MARCHETTI ERICA PAROLARI LUCIA RICCADONNA MARTINA RIZZONELLI GRAZIA SCALFI BEATRICE TISI ROBERTA Classi e foto 59 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 BAGATTINI ANNA BERASI GABRIELE BONENTI ILARIA BULLA SUELA CANJE RAZVAN ALEXANDRU ESPOSITO ELEONORA MAFFEI MANUELA MOSCA ARIANNA NICOLUSSI SIMONE PELLIZZARI GAIA POLI ROBERT POULI MANUEL RIZZONELLI LAURA SARTORI PAMELA ZONTINI DENISE 60 Classi e foto 1 Ragioneria A a 1a Ragioneria A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 1 Ragioneria B a 1a Ragioneria B ARMANI GIULIA - Trasf. BAZZOLI KEVIN BURRINI GIANCARLO - Trasf. DUKIC SELMA FERRARI FABIO GENTILI MELISSA GIOVANNINI ALICE ISAISEIN - Trasf. LEONARDI BIANCA MAESTRANZI GIULIANO MATURI LORENZO PIZZINI DENISE SIMONI FRANCESCA TAMBURINI CHIARA - Trasf. TROLLA GLORIA ZAGO VALENTINA Classi e foto 61 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 ALDRIGHETTI ANGELICA ANDREOLLI MONICA - Trasf. AZZOLINI MONIA BAXHELLARI KLAUDIO BELTRAMOLLI ELENA BERTELLI CHIARA BERTERA NIKOLAS BONAZZA NADIA CALIARI SAMUEL CIUFFI MICHELE FACCHINI LINDA FRANCESCHETTI PAOLO TITO GERGESKI GORAN GHEZZI DERRICH GIRARDINI CHIARA GOTTARDI FRANCESCA PAVLOSKA NATASA POZZA LUCIA QUINTERO VILLA MICHEL ROMELE SILVIA SALVADORI SIMONE STAGNOLI ELISA VLADAREAN LARISA DAIANA ZANETTI JESSICA ZOANETTI TANIA 62 Classi e foto 2 Ragioneria A a 2a Ragioneria A 3 Ragioneria A a 3a Ragioneria A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 ARMANI GRESIA BAGOZZI GIADA BERTONI BARBARA BINELLI ALBA BOSIO DAVIDE CHEMOLLI ALICE CIMAROLLI VALENTINA COMINOTTI DANIELE CORRADI VICTORIA COZZINI ALESSANDRA CUNACCIA BRUNO FACCHINELLI MATTEO FERRARI ROMINA FRANCESCHETTI ILARIA FRIZZI GIULIA GJONI MIRANDA MEZZI MARIKA MORA GIADA PANDOLFI DAVIDE RITO BARBARA SANTONI NICOLO’ SIMONI KATIA VALENTI ARIANNA Classi e foto 63 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 ANGELINI MARGHERITA ARANDIA A. ANA - Trasf. BONENTI MATTIA CURTI LUCA FACCHINI SILVIA GHEZZI ELISA GIOVANELLI MATTIA IORI STEFANIA LOMBARDI MONICA MONFREDINI MATTIA OLIANA STEFANIA RIGOTTI IRENE SCOZZAFAVA FEDERICA STEFANI FRANCA TODESCHINI FABIO VALENTI MARTINA VALERIO CHIARA VANIN SONIA ZAMBONI SELENE 64 Classi e foto 4 Ragioneria A a 4a Ragioneria A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 5 Ragioneria A a 5a Ragioneria A ARMANI ALESSANDRO BASSI FRANCESCA BOUKHACHANE NADIA CALABRO’ PAOLO CALIARI DANIELE DALPONTE ALESSIA FERRARI FEDERICA GHEZZI MONICA MALACARNE SABRINA PARISI FABIO PASI ERIKA PELLIZZARI LORENA PELLIZZARI SERENA SALVAGNI LORENA SCAIA EMILIO SPERANZA ANNA MARIA TAMBURINI VALENTINA Classi e foto 65 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 ALOISI MATTEO ARTINI ANNA BATTOCCHI ROBERTO BAZZANI MARIA CRISTINA CAPPELLI MARTINA FORESTI TAMARA IGINI CRISTIANA LORENZI GIANLUCA MELZANI FRANCESCA PELLIZZARI BEATRICE PRETTI DEBORA VIVIANI FEDERICA 66 Classi e foto 5 Ragioneria B a 5a Ragioneria B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 Scientifico A a 1a Scientifico A ANTOLINI BRUNO ARTINI CARLA AZZOLINI LORENZO BELTRAMI TOMMASO BOSETTI LILIANA BOSETTI MARIKA BRUNORI GRETA CARLINI CATIA FERRARI ANNA FESTA ANDREA GROTTI DAVIDE LEVORATO VANIA MALACARNE KARIN MARINI ELEONORA ONORATI MONICA PEROTTI CAMILLA PIZZINI THOMAS QUINTERO VILLA CRISTIAN VALENTINI STEFANO ZAMBALDI NICOLA ZAMBONI LEONARDO Classi e foto 67 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 ALBERTINI CHIARA BALLARDINI ALESSANDRA BERASI VIRGINIA BOMPREZZI JACOPO BONAZZA FRANCESCA CARE’ MICHELE COZZIO CARLO DALBON ELEONORA GALANTE ANDREA GASPERI ILARIA LORENZI EDOARDO LUCHESA GIULIA MASE’ YLENIA MAZZOCCHI LUCIA MOJSOSKI GOCE PAOLI FEDERICA PELLEGRINI LUCA PREM PAOLO RICCADONNA LUCA ROSA MIRIANA SALIZZONI ANNALISA SIMONI ARIANNA 68 Classi e foto 1 Scientifico B a 1a Scientifico B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 1 Scientifico C a 1a Scientifico C BAGOZZI ALBERTO BUGNA GIULIA CATTANI SARA COMPOSTELLA ARIANNA COZZIO OLIVER DONINI VALERIO LAVAGNINO GRETA LONGHI ALESSANDRA LUNELLI MIRKO MAESTRI MARCO - Trasf. MATTEI NATASCIA MATURI ANDREA MUSSI DAVIDE OLIANA ARIANNA PANELATTI ELENA PASSARDI DANIELE ROSA LEONARDO SANSONI ELISA SENSIDONI FEDERICO ZAMBOTTI LETIZIA FABIANA Classi e foto 69 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 ALBASINI IACOPO BERTOLINI VANIA BONAPACE DANIELA BRONZINI FRANCESCO - Trasf. BRUNELLI MATTEO D’ACQUISTO LUCA DALLA SANTA ELISA DEPAOLI DAVIDE DUCHI LORENZO FEDRIZZI MATTIA FOSTINI MARCO GROSSI LINDA INAMA YLENIA LEONARDI FRANCESCO MONSORNO MATTIA MUSSI PAOLO MUSSI SILVIA ONGARI SARA PATERNOSTER DENISE PELLIZZARI ELEONORA RICCADONNA LORIS SCALET ROBERTA TOSI NICOLO’ 70 Classi e foto 1 Scientifico M a 1a Scientifico M 2 Scientifico A a 2a Scientifico A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 ALBERTI LORENZO BALDRACCHI FRANCESCA BONAPACE PIETRO MARIA BONETTI PAOLO BUGNA DAMIANO CALIARI DANIEL CAMPANARDI ELISA COCIU STEFAN GAMBUTI ANDREA GIOVANELLI ELENA GUSMEROTTI DANIELE LEONARDI MICHELE LITTERINI DAVIDE LOMBARDI BEATRICE MALESARDI NICOLA MARINI GIOVANNA PAPA FILIPPO PEDERZOLLI MIRCO POULI GIULIA REVERSI SIMONE RIZZONELLIFRANCESCA - Trasf. ROTA CHIARA VAGLIA MARTINA VENDER ELISA ZENI ALESSANDRA Classi e foto 71 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 ANTOLINI MARTINA ARMANINI MICHELE ARTINI VERDIANA BAZZOLI MARCO BAZZOLI MARTA BONAZZA GIOVANNI BONENTI ANDREA CAOLA LETIZIA COMAI LUCA DARRAJI MARIEM FAILONI ROMINA FRANCESCHETTI PIETRO MAFFEIS BARBARA MAGANZINI ALESSANDRA MEZZI CHIARA OSS PIETRO PEDERZOLLI G. SILVIA PEDRAZZOLI TOMMASO PRETTI PATRIZIA RATIU ADELINA CLAUDIA SABANI TASIM SALVINI ARIANNA TOMASI LUCA TROGGIO CLAUDIA URGO MARICA 72 Classi e foto 2 Scientifico B a 2a Scientifico B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 Scientifico M a 2a Scientifico M BAROLDI PAOLO BATTAIOLA ANDREA BECCARI FEDERICO BERTOLINI VALERIA CARE’ MASSIMILIANO COSTANZI GABRIELE FERRARI MIRKO FRANCESCHETTI GIORGIO FRANCHINI PAOLO FUSTINI SILVIA MAESTRI CESARE MOSCA FILIPPO PEDRETTI DAVIDE POLLA PIER PAOLO POVINELLI MIRKO ROCCA JACOPO SECCAMANI ACHILLE ZENI VALERIO ZOCCHI LUCA Classi e foto 73 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 BIANCHINI NICOLA BLEGGI NICOLO’ BORDIGA ELIA CRESCINI CAMILLA DELLAIDOTTI ALICE FAES ALESSANDRO FIORONI GIANMARCO FRANCHINI MARIA GIOVANELLA ILARIA PALETTI ELIA SIMONI JESSICA SIMONI KATIA STEFANI FRANCESCA TERZI MARCO - Trasf. VALENTI ANDREA ZANETTI DAVIDE 74 Classi e foto 3 Scientifico A a 3a Scientifico A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 3 Scientifico B a 3a Scientifico B BAGATOLI ANDREA BALDRACCHI ALESSIA BERASI CATERINA COLLINI AMBRA CORNELLA CLAUDIA DEVILLI ERIKA FILOSI NANCY FORADORI ALEX GIRARDINI KATIA MAESTRI RICHARD MAFFINI PAOLO MARCANTONI GIORGIA MASU RAUL GIANCARLO M. MATURI ALBERTO MOLINARI GIOVANNI PIVA GIOVANNA POULI MATTEO GABRIEL RICCADONNA GIORGIA SALIZZONI MICHELA Classi e foto 75 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 BELTRAMI RICCARDO BODIO LUIGI BONAPACE VALERIA BONENTI ERIKA BONOMI MARCO BUFFETTI CAROLI LAURA CERANA LINDA CHIODEGA FABIO DUCOLI ROCCO ECCLI FRANCESCO FACCHINELLI LUCIANO MAFFEI MARTINA MARCHETTI DAVIDE MUSSI LUCA MUSSI STEFANO OLIANA BEATRICE M. OLIVIERI SERENA POLETTI CLAUDIO TONEZZER MARA VIVIANI GIULIA ZANNI ALEXANDRA 76 Classi e foto 3 Scientifico C a 3a Scientifico C 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 3 Scientifico M a 3a Scientifico M AMAGLIO ANDREA ALESSIO ANTOLINI VALERIO COLLINI MARICA COLLINI MATTEO DALBON DAVIDE FOSTINI LARA GARBAINI ENRICO GASPERI ALICE GOSETTI LUCIA ISEPPI MANUELA KATZEMBERGER FEDERICO MASE’ ROBERTO ORLANDI ELEONORA PEDRETTI NICOLA PELLIZZARI JACOPO RAINERI MARTINO REMEDIO SILVIA STROM RICCARDO TOLLER MARTIN ZANROSSO BARBARA K. Classi e foto 77 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 AMISTADI RUBEN ANTOLINI LUCIA BONOMI MADDALENA CHIODEGA ISABELLA COMAI DENISE COMINOTTI MARIA CORTELLA KEVIN COZZIO SARA DALPONTE CHIARA GIOVANELLI MIRKO GUNSCH FABIO MAESTRANZI LIUBA MAFFIZZOLI GRETA MEZZI TECLA MONFREDINI NICOLE NAUMOSKA MARIJANA VALENTI VALENTINA ZOANETTI DENISE 78 Classi e foto 4 Scientifico A a 4a Scientifico A 4 Scientifico B a 4a Scientifico B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 * 16 17 18 19 20 21 22 BELLA MICHELE BONAFINI FEDERICO BONAPACE ANDREA CIUFFI RICARDO COLLINI ANDREA. CORRADI PAOLA D’AGOSTINO PIERFRANCESCO FRANCESCHETTI CRISTINA GIOVANELLA ELDA GOTTARDI GIULIA GRITA ALESSANDRA LUONI GIOVANNA MOLINARI PAOLA MONTANEZ LOPEZ LORENA ONGARI JESSICA RIZZONELLI MERI ROSA ILARIA ROSSARO MADDALENA SALVATERRA GIULIA SARTORI CAMILLA SPADA CIRO SUSINI LUCA VERRI PAOLO * anno all’estero Classi e foto 79 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 * 12 13 14 15 BAGOZZI RUDY BALLARDINI MARA BERTOLINI SIMONETTA BINELLI SILVIA CUMER STEFANO DEVILLI LARA DUCHI FABIO FRANCHINI MARTINA GIACOMETTI DAVID GIOVANAZZI ALBERTA GOTTARDI FEDERICA LONGHI MADDALENA MALACARNE CIRO MARGONARI BARBARA PIZZINI PAOLO ZENELI ALBA * anno all’estero 80 Classi e foto 4 Scientifico C a 4a Scientifico C 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 4 Scientifico M a 4a Scientifico M BERTOLINI ELIA BOLANDINI MARCO ANDREA BOSETTI PIERANGELO BRETTA LUCA CAOLA CARMELA FERRAZZA MICHELLE LORENZI FEDERICA MAFFEI MARCO MALACARNE SAMUELE PEDRETTI DEBORAH PIROVANO GIORGIO TOSI GIACOMO TRENTINI GIANLUCA ZULIAN HERMAN Classi e foto 81 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 AMISTADI FRANCESCA BETTA STEFANO BONENTI GIADA BONETTI SILVIA BUGNA ELENA CAPELLI STEFANO CASSANELLI MATTIA CVETANOSKA KLIMENTINA DELLAIDOTTI GIULIA FAILONI MARCO GIORDANI PAOLO GUSMEROTTI LUCA LEONARDI MASSIMO LUCHESA STEFANIA MATURI FRANCESCO MOSCA GUIDO PRANDINI ANDREA RICCA MARTINA RICCADONNA MARZIA SALIZZONI MATTEO SANTORUM SILVIA SINI DANIELA TAMANINI LUCA VILLI ANDREA ZANETTI MATTEO 82 Classi e foto 5 Scientifico A a 5a Scientifico A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 5 Scientifico B a 5a Scientifico B ALBERTI ALESSANDRO BERTI ALICE BUGNA MARIKA BUTTERINI ALESSIA COLLINI MADDALENA COZZINI TIZIANO CUNACCIA MORENO DALLE MULE ARIANNA FARINA MARTINA FEDRIZZI MARCO GASPERI CHIARA MORELLI ALESSANDRO SALVATERRA ILARIA SARTORI NADIA SAUDA GIORGIA TERZIC ALEKSANDRA TROGGIO SABRINA VALENTI AMBRA VIVIANI MAURIZIO ZONTINI MAURIZIA Classi e foto 83 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 ABDALLA SANAA ABIDI KAOUTHER ALBORNOZ PORTAL YILIAN ALDRIGHETTI ELENA AMADEI STEFANO ANDREOLLI OSCAR ANDREOLLI ANNALISA ARMANI EMILIO ARTIOLI MARIA PIA BALDUZZI ALESSANDRA BARONI GENNY BAXHELLARI BUKURIJE BAZZOLI GILBERTO BELLA LUISA BERTELLI MARILENA BONAZZA CLAUDIO BONAZZA WALTER BOSETTI CARMEN BUCCIO PATRIZIA CALAFINI FORTUNATA CAMPIDELLI ANDREA CANTONI MARCO 84 Classi e foto Corsi serali Corsi serali 3 2 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 Corsi serali Corsi serali CARNESSALI FEDERICA CEREGHINI LUCA CHIAPPANI IVAN CIMAROLLI OMAR COLLINI ALESSANDRO CORRADI IVANA DELKIS PAYANO BETHANIA FACCHINI MARCO FERRARI ALBERTO GALLAZZINI SARA GARGIONI LARA GERGES IBRAHIM MIKHAEL GIRAMONTI IGOR GIRARDINI MATTEO GNOSINI MATTEO GOMES DE ARAUJO LUANA CRISTINA GRAZZI MIRELLA LUCCIONI ROSSELLA MAESTRANZI GIACOMO MAFFEI MARA MAFFEI DANIELE MAFFEI MARIACARLA 5 4 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 MASE’ DANIELE MOSCA LUCA MOSCHETTI LEONARDO MURA MARIA ANTONIA MURTAS MADDALENA PADOVANI MARCO PELLEGRINI DOMENICO PELLIZZARI FLAVIO PETRICA ALINA POLLA ARIANNA RAUMANI EDI REJKIEWICZ JUSTYNA RUBINELLI OSCAR SARTORI WILLIAM SCHILLACI LUCA SUFALI MARADONA SYNYUK POLINA TORBOLI DANIEL TROGGIO BARBARA VALENTI MARZIA VEDLI OMBRETTA ZENELI BLEDAR Classi e foto 85 L’Istituto di Istruzione “Lorenzo Guetti” dice Grazie a tutte le Casse Rurali delle Valli Giudicarie Finito di stampare nel mese di ottobre 2009 presso Antolini Tipografia - Tione www.antolini.net