annuario 2009

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annuario 2009
Annuario
2008
2009
«Più siamo in numero concordi
nel procurare un bene,
più riesce facile il conseguirlo».
Lorenzo Guetti
(in “Almanacco Agrario”, 1891)
Annuario 2008/09
Istituto di Istruzione ‘Lorenzo Guetti’
Via Durone, 53
TIONE DI TRENTO
Tel. 0465 321735 - Fax 0465 322811
email: [email protected]
www.guetti.tn.it
Si ringraziano tutti i docenti, studenti, personale amministrativo e
studiosi per la collaborazione.
Editing e fotografie classi: Biagio Comitini
Grafica: Danilo Dallabrida (DALLA srl) - Mezzolombardo (TN)
Impaginazione e stampa: Antolini Tipografia - Tione di Trento
Liceo con indirizzi:
Scientifico
Scientifico per le professioni del turismo di montagna
Linguistico
Socio Psico Pedagogico
Tecnico con indirizzi:
I.G.E.A.
Geometri
Biennio Industriale
Corsi serali:
Geometri
Ragioneria
Liceo delle Scienze Sociali
S
Sommario
ommario
Saluto del Dirigente scolastico______________________ 4
Saluto del Consiglio d’Istituto_______________________ 6
Esperienze
Incontri con Testimoni
Personaggi
Educarsi nella responsabilità_________________________ 8
Innovazione__________________________________________________ 12
Si va a Celle!_________________________________________________ 14
Corsi liberi: apprendere durante
tutta la vita___________________________________________________ 16
Progetto qualità Parco__________________________________ 18
Storia e creatività: un binomio possibile_______ 22
La Giornata della Memoria 2009_ ________________ 26
“Il Guetti vola in Africa”_______________________________ 30
Staff______________________________________________________________ 33
Docenti________________________________________________________ 34
Personale A.T.A.__________________________________________ 35
Consiglio d’Istituto_______________________________________ 36
Classi e foto
1a Geometri A_____________________________________________ 38
2a Geometri A_____________________________________________ 39
3a Geometri A_____________________________________________40
3a Geometri B______________________________________________ 41
4a Geometri A_____________________________________________ 42
5a Geometri A_____________________________________________ 43
5a Geometri B______________________________________________44
1a Istituto Tecnico Industriale A____________________ 45
2a Istituto Tecnico Industriale A____________________ 46
1a Linguistico A_ ___________________________________________ 47
1a Linguistico B_____________________________________________ 48
2a Linguistico A_ ___________________________________________ 49
3a Linguistico A_ ___________________________________________ 50
4a Linguistico A_ ___________________________________________ 51
5a Linguistico A_ ___________________________________________ 52
1a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 53
1a Socio Psico Pedagogico B_________________________ 54
2a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 55
2a Socio Psico Pedagogico B_________________________ 56
3a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 57
4a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 58
5a Socio Psico Pedagogico A_________________________ 59
1a Ragioneria A____________________________________________ 60
1a Ragioneria B_ ___________________________________________ 61
2a Ragioneria A____________________________________________ 62
3a Ragioneria A____________________________________________ 63
4a Ragioneria A____________________________________________ 64
5a Ragioneria A____________________________________________ 65
5a Ragioneria B_ ___________________________________________ 66
1a Scientifico A_____________________________________________ 67
1a Scientifico B_____________________________________________ 68
1a Scientifico C_____________________________________________ 69
1a Scientifico M_ ___________________________________________ 70
2a Scientifico A_____________________________________________ 71
2a Scientifico B ____________________________________________ 72
2a Scientifico M _ __________________________________________ 73
3a Scientifico A_____________________________________________ 74
3a Scientifico B_____________________________________________ 75
3a Scientifico C_____________________________________________ 76
3a Scientifico M_ ___________________________________________ 77
4a Scientifico A_____________________________________________ 78
4a Scientifico B_____________________________________________ 79
4a Scientifico C_____________________________________________80
4a Scientifico M_ ___________________________________________ 81
5a Scientifico A_____________________________________________ 82
5a Scientifico B_____________________________________________ 83
Corsi serali___________________________________________________ 84
SalutoSdel Dirigente
aluto del Dirigente scolastico
Severino Papaleoni
L’anno scolastico si è chiuso con risultati che
hanno segnato alcuni importanti miglioramenti
attesi, ma anche evidenze che hanno bisogno di
riflessione. Tra i primi spiccano alcuni dati relativi
agli scrutini finali; le seconde riguardano prevalentemente fatti, novità ed eventi che hanno a che
fare con i quadri normativi e con altri soggetti del
sistema scolastico.
Delle seconde ci occuperemo nel corso del
prossimo anno scolastico, che si preannuncia
molto impegnativo. Siamo infatti sulla strada della
riforma dei Piani di studio delle scuole superiori,
con la ridefinizione delle materie e del numero di
ore di ogni indirizzo. Dopo averne sentito parlare
da tanto tempo, ma senza esito finale, sembra
che questa sia la volta buona. Per ora si sa che
la riforma presenta una semplificazione e una
riduzione dei vari indirizzi, prevedendo sei tipi
di liceo e undici tipi di indirizzi tecnici.
Anche la Provincia di Trento è impegnata nella
progettazione dei nuovi Piani di studio e dei
relativi curricoli, i quali, tenuto conto dell’impianto nazionale, potranno avere una fisionomia
coerente con i bisogni e le caratteristiche ai quali
l’Autonomia provinciale permette di personalizzare meglio.
Vedremo alla ripresa della scuola come procederà
il dibattito e la elaborazione di tutta la riforma,
che, come dichiarato in più occasioni dal ministro
dell’Istruzione Maristella Gelmini, partirà il 1°
settembre 2010.
Riguardo ai risultati è interessante esprimere
qualche considerazione.
La situazione uscita dagli scrutini di fine anno
scolastico è significativa e, sotto più aspetti,
soddisfacente.
Gli studenti bocciati sono passati dal 18% dell’anno precedente al 14,4%, con un miglioramento
del 3,6%. è un bel passo avanti in termini di
qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento
degli studenti.
I promossi rimangono al 50% e questa cosa fa
pensare.
Gli ammessi con carenze passano dal 31,7% al
36,2%.
Tra il miglioramento nell’indicatore delle bocciature e il peggioramento in quello degli ammessi
con carenza, come è evidente dai dati, c’è una
corrispondenza molto percepibile.
Tra gli studenti ammessi con carenze è aumentata
la percentuale di quelli che hanno una sola materia. Un certo numero di studenti ha fatto meno
fatica, ma non ha eliminato le difficoltà.
I dati raccolti si prestano a molte analisi. Ciò che
qui preme è cogliere il senso dei mutamenti nella
ricca fenomenologia interna alla nostra scuola,
tenendo conto di ciò che capita in provincia e nel
resto d’Italia, dove, secondo quanto riportato da
stampa e siti vari, c’è stato un diffuso peggioramento, almeno per quanto riguarda il numero
delle bocciature.
scolastico
Rispetto all’andamento dei processi di valutazione e degli esiti finali nel nostro istituto, si
possono avanzare alcune riflessioni.
I richiami ad una maggiore serietà e severità
delle scuole, provenienti dal precedente Ministro
dell’Istruzione Fioroni, che lo scorso anno avevano colto un po’ di sorpresa, sono stati capiti e
tenuti in considerazione in misura maggiore dagli
studenti e dalle loro famiglie. L’insistenza sulle
stesse questioni, adottata quest’anno anche dal
Ministro Gelmini, ha ulteriormente contribuito
a far crescere la coscienza e la consapevolezza
di maggiore impegno in un più alto numero di
ragazzi. La loro risposta ha messo in rilievo, in
effetti, segnali positivi di maggiore interesse e
applicazione.
Anche gli strumenti messi a disposizione dalla
scuola hanno dato esiti migliori. Le attenzioni
attivate dai Consigli di classe, i corsi e i percorsi
di sostegno didattico, i corsi di recupero e gli
sportelli sono stati implementati. Nel complesso
hanno impegnato i docenti per più di duemila
ore. Gli studenti li hanno meglio utilizzati,
seppure vi siano ancora chiari spazi di miglioramento.
I rapporti con le famiglie sono in grande misura
molto buoni. Anche quest’anno la presenza alle
udienze generali è stata ampia e l’utilizzo dei
colloqui individuali molto buono ed efficace.
Questa relazione è fondamentale ed insostituibile.
Su questi due punti occorrerà investire ancora
tanto.
La scuola curerà molto attentamente la qualità
del suo servizio formativo in ogni aspetto, dalla
didattica, alle attività di sostegno/recupero, ai
progetti, alle iniziative integrative, alla offerta
formativa in generale.
La relazione tra scuola e famiglia dovrà essere
ancora di più oggetto di reciproco impegno. In
molto casi, infatti, la scuola riesce a promuovere
le condizioni più adatte a risolvere le difficoltà e
i problemi di vario genere che pesano sui ragazzi,
e a far ottenere allo studente risultati migliori
se può lavorare, e se lavora efficacemente, con
la famiglia. Uno degli obiettivi di miglioramento
del prossimo anno scolastico riguarda proprio
quest’area.
I buoni risultati di quest’anno dovranno essere
premessa per ulteriori miglioramenti che ci
auguriamo di perseguire durante il futuro anno
scolastico, frutto di collaborazione tra docenti,
studenti e famiglie che sono i veri attori dei processi formativi.
Un doveroso e convinto ringraziamento alle Casse
Rurali delle Giudicarie che, con il loro contributo,
favoriscono la continuazione della pubblicazione
dell’Annuario del Guetti e dell’Apostrofo.
SalutoSdel Presidente
aluto del Presidente del C.d.I.
Riccardo Maturi
Presidente del Consiglio di Istituto
Sapere, saper fare e saper essere
Al termine di un anno scolastico molto impegnativo per tutte le componenti della nostra scuola, che
ha dato risultati di grande soddisfazione, desidero
fare alcune riflessioni.
La preparazione e serietà valutativa del corpo
docente, l’impegno conseguente dei ragazzi, le
grandi capacità del dirigente, unite alle sempre
migliori iniziative di sostegno e recupero messe in
atto dall’Istituto, hanno permesso di migliorare i
risultati complessivi di fine anno.
Contrariamente alle tendenze nazionali è aumentato il numero dei promossi e sceso quello dei bocciati, ma sempre perseguendo con tenacia e rigore
i grandi obiettivi educativi della nostra scuola.
L’apprendimento esigente nei diversi campi, la formazione complessiva con attenzione alle attitudini
del singolo, l’orientamento degli studenti verso le
fasi successive di studio o di lavoro sono cardini che
ormai fanno parte del nostro stile scolastico.
Eccoci all’appuntamento, ormai consolidato e
atteso, con l’Annuario. Il nostro Annuario penso
che sia motivo di orgoglio per tutti noi. Rispecchia
lo spirito del nostro Istituto: accurato, vivace e di
qualità. Lo considero non solo un modo per fissare
i ricordi e gli avvenimenti passati, ma un sistema
per prendere coscienza della nostra identità. è
uno strumento di dialogo tra scuola e territorio
nella ricerca di legami sempre più forti tra soggetti
diversi. è anche un gesto di coraggio nel mettersi
sotto esame senza ripari. Quest’ultimo aspetto
permette la valutazione, la verifica delle azioni
intraprese, la misura dei progressi, la correzione
degli errori.
Insieme alla titolazione dell’Istituto e all’adozione
del logo contribuisce a fornire alla nostra scuola
una forte identità, ben sottolineata dal ruolo
acquisito nei rafforzati rapporti con il territorio
giudicariese.
La comunità di Valle si fa anche a partire dalla
Scuola del territorio con il quale desideriamo dialogare in maniera sempre più stretta e costruttiva.
Abbiamo l’ambizione di essere punto di riferimento solido e credibile per i diversi mondi della nostra
comunità in quanto capaci di rispondere, sempre
meglio, alle esigenze mutevoli del contesto sociale
e ai bisogni professionali dell’economia locale.
Le nostre sollecitazioni e disponibilità sono state
spesso accolte. Prova ne sono le collaborazioni
in essere con molti Enti, le Casse Rurali e le
categorie economiche, i tavoli di lavoro, la rete
scuole del C8.
Ultimo nato il progetto per ottenere l’attestazione
di “Qualità Parco” per gli istituti d’istruzione secondaria superiore in collaborazione con il Parco
Adamello Brenta.
Auguro di continuare sulla strada intrapresa
nella ricerca di un percorso comune che metta
in campo i talenti di ognuno e ringrazio di cuore
tutti coloro che stanno contribuendo a fare del
nostro Istituto un ente autorevole non solo per
il “sapere”, e il “saper fare”, ma anche per il
“saper essere”.
Esperienze
Incontri con Testimoni
Personaggi
E nella respon
Educarsi
ducarsi nella responsabilità
Erminio Rizzonelli
L’idea di uno slittamento indefinito e progressivo
verso il basso della società in genere, e in particolare di una categoria come i giovani ad esempio, è
un ritornello che si ripete da tempi immemorabili
e tali per cui si dovrebbe essere già da un pezzo
sprofondati nell’abisso del non ritorno. Sia esso
sconforto vero o vezzo, convinzione dunque o
costume di lamentarsi, comunque, questo atteggiamento non risparmia certo la scuola, luogo di
elezione della gioventù, che viene presa spesso
ad esempio del decadimento generale suscitando
sentimenti oscillanti fra la compassione, la rassegnazione e la rabbia.
La scuola dovrebbe essere baluardo contro il
degrado, palestra di vita, vetrina di regole chiare
ed efficaci; la scuola dovrebbe insegnare italiano,
matematica, scienze ecc. La scuola insomma dovrebbe educare e istruire: ma il bilancio sull’uno
e sull’altro fronte è sentito come sostanzialmente
deficitario nonostante gli sforzi - o le dichiarazioni
di essi - considerevoli. Le classifiche OCSE ci tirano
le orecchie sul piano dell’istruzione; tanti fenomeni sociali o episodi di cronaca si trasformano
in atti d’accusa contro le capacità educative del
sistema scolastico.
è difficile, anche per chi è addetto ai lavori, prendere posizione su un ipotetico declino della scuola
in questo turbinare di impressioni e verdetti. Per
gli insegnanti e per chi lavora a contatto con i
giovani è forse più utile adottare un’altra linea
resistendo alla tentazione di esprimere giudizi di
valore storico-morale e affrontando le questioni
da un diverso punto di vista. E il punto di vista
deve destreggiarsi fra due piste che rischiano di
portare a delusione e sconforto: che la scuola può
tutto oppure che nulla cambia. E la strada tortuosa di un programma modesto ma realista non può
essere che quella di considerarsi fiancheggiatori di
processi e situazioni in cui sono coinvolti i nostri
giovani, utilizzando i metodi che si ritengono migliori per farli viaggiare bene dentro alla grande
corrente della società ma sapendo che il passo lo
scelgono loro con energie e responsabilità attinte
dal loro tempo. Sono due pertanto gli atteggiamenti che si possono assumere nel realizzare
il proprio compito-ruolo di educatori. Il primo
è quello di chi si sente principalmente garante
di regole, gerarchie di valori e priorità di conoscenze. è la strada di chi ha in bocca (e in testa)
principalmente il verbo “dovere”, nell’accezione
tedesca dell’indiscutibile “muessen”.
L’altra grande strategia che può mettere alla
prova chi ha a che fare con i giovani è quella che
privilegia atteggiamenti e rapporti che generano
e coniugano libertà e consapevolezza. Il prodotto
di questa modalità di muoversi fra persone è naturalmente la responsabilità (resa bene dal verbo
tedesco “sollen”), un valore individuale e sociale
di cui spesso si lamenta la carenza fra le giovani
generazioni ma da cui prendono le distanze anche
coloro che si attaccano alle regole e che ritengono
finita la loro mobilitazione una volta che le hanno
nsabilità
additate a sé e agli altri. La regola allora rischia
di diventare elemento di tensione se non di divisione e questo lo sperimentiamo anche dentro la
scuola in alcune circostanze. Classico al riguardo
l’esempio del fumo: abbiamo una legge che lo
bandisce nella scuola e nelle sue adiacenze. Una
legge siffatta chiama in causa i controlli, i controlli
richiedono interventi coerenti, che comportano
due conseguenze: contenziosi fra educatori e
allievi che generano rigidità perniciose e, cosa
ancor meno interessante, ricerca da parte dei
fumatori braccati degli escamotages più disparati
per farla franca.
Che fare allora in ambiti come quelli educativi
dove l’imposizione o l’esposizione ex cathedra
rischiano di essere più l’esplicitazione di ansie
degli adulti e di “preoccupazioni di sistema” che
qualcosa di sentito come un interesse proprio da
parte dei ragazzi e che proprio per questo non
portano a grandi risultati?
Naturalmente non ci sono medicine miracolose
ma solo tentativi di curarci che paiono più adeguati a interpretare la complessa sensibilità culturale
del nostro tempo. Una di queste scommesse è
l’“educazione fra pari”, una modalità di porsi in
situazioni educative dinamica e coinvolgente, un
approccio alle questioni elaborato in un gruppo
di pari età dove nessuno possiede verità, dove
ciascuno ascolta e si pronuncia, valuta e cresce
in consapevolezza.
Gli esperti ci assicurano che questa modalità
di parlare di grandi temi legati alla salute e al
benessere, alla cui base c’è il rispetto per sé e
l’altro e quindi una vita migliore per tutti, dà frutti
più eccellenti delle tecniche “scolastiche” finora
messe in atto.
Le classi terze e prime l’hanno provata rispettivamente affrontando la prevenzione delle tossi-
codipendenze e la problematica degli stili di vita
– alcol e fumo.
I nostri studenti hanno risposto positivamente su
due versanti: su quello che li ha visti prepararsi
con serietà e determinazione per entrare in
coppie nelle varie classi a dare informazione e
animare il confronto; su quello delle classi che
hanno accolto e vissuto con palese interesse la
proposta loro avanzata.
Che la “decadenza” spesso evocata trovi argini,
come sempre, là dove si affrontano le questioni
importanti della vita, i valori, rispettando e amando un po’ di più lo spirito del proprio tempo?
Educarsi nella respon
Le esperienze degli studenti
Perché? Da ormai molti anni, nelle classi del nostro istituto, si realizza quello che viene definito
“Progetto salute”; un progetto quindi che ha
lo scopo di sensibilizzare gli studenti riguardo
tematiche che prima o dopo li potrebbero
toccare da vicino e che non devono essere sot-
10
tovalutate quali alcool e fumo, droga, sessualità
e guida sicura. Il progetto, che una volta vedeva
l’intervento in classe di esperti, da due anni è
stato affidato agli studenti stessi in quanto si
ritiene che un’informazione data da un ragazzo
vicino d’età possa essere meglio recepita e presa
maggiormente in considerazione. L’intervento in
classe da parte di coetanei sembrerebbe essere
nsabilità
quindi non passivo, bensì interattivo: i ragazzi
sono invitati a dialogare, come si fa tra amici o
compagni.
Simonetta Bertolini
e Martina Franchini - 4a SC
“L’educazione tra pari” è stata per me una bella
sorpresa, proprio perché all’inizio non sapevo
molto riguardo al progetto e le mie aspettative
erano molto ridotte. Ho trovato invece un bel
gruppo di ragazzi, motivati e disposti a mettersi
in gioco per scommettere sul grande obiettivo
finale. Non è facile infatti dover trasmettere
qualcosa di informativo ed “educativo” ai ragazzi
di prima, che sono quasi nostri coetanei. Ma
preparandoci insieme il risultato è stato davvero
sorprendente ed entusiasmante.
4a SA
L’esperienza che mi ha visto protagonista insieme al mio compagno e amico Stefano è stata
sicuramente positiva ed importante. Durante
il corso di formazione ho potuto migliorare le
conoscenze riguardanti l’argomento (alcool e
fumo) e trovarmi preparato all’incontro sostenuto in un secondo momento nella classe 1SA
dell’Istituto. Oltre alle semplici conoscenze apprese, ho deciso di partecipare al progetto anche
per provare una nuova esperienza di “tutor”,
soprattutto per mettermi alla prova nell’esposizione frontale ad un gruppo. Sicuramente
prima dell’intervento c’era un po’ di tensione,
ma anche la convinzione che l’incontro sarebbe
andato a buon fine, grazie alla preparazione
che avevo alle spalle e all’affiatamento che nel
corso di questi anni al liceo ho costruito con
Stefano. Infatti, come si pensava, l’incontro è
andato molto bene e nonostante i primi minuti
di emozione, via via con l’aprirsi del dialogo con
la classe e anche con qualche battuta per rompere i momenti “morti” della conversazione,
prendevo sempre più confidenza con l’ambiente e la situazione in cui mi trovavo. Consiglio
questa esperienza a chi vuole mettersi in gioco
come abbiamo fatto noi, per vedere le proprie
reazioni, le proprie emozioni durante momento
particolare, che esce dai canoni delle giornate
tradizionali a scuola. Il progetto è piacevole e per
nulla impegnativo, anche se ovviamente le ore
perse a scuola bisogna poi recuperarle. Bisogna
avere quella voglia di entrare nell’argomento,
parteciparvi attivamente e portare le eventuali
esperienze personali. Avendolo fatto anche
quando eravamo in terza, l’anno prossimo vedremo se sarà possibile parteciparvi per il terzo
anno consecutivo, altrimenti lasceremo il posto
ai futuri “peer-educator”.
Paolo Pizzini - 4a SC
Si trattava quindi di scegliere due volontari per
ogni classe: essi sarebbero stati formati attraverso un corso e avrebbero poi relazionato ai
compagni.
Io e Beatrice, una mia compagna di classe,
ci siamo offerte per questo ruolo e abbiamo
partecipato, assieme ai ragazzi delle altre classi,
a circa 10 lezioni tenute da Serena Avancini,
un’assistente sociale del Ser.T. (Servizo per le
Tossicodipendenze) di Trento.
Abbiamo così potuto approfondire l’argomento
tossicodipendenze in modo piacevole (anche
con un film) e Serena ha risolto i nostri dubbi
rispondendo alle numerose domande.
Dopo vari incontri eravamo quindi pronti a
esporre ai nostri compagni ciò che avevamo
imparato. Per le relazioni abbiamo utilizzato una
presentazione con power point che avevamo elaborato nelle ultime “lezioni”; anche Serena era
presente, pronta ad aiutarci se gli studenti chiedevano informazioni che non conoscevamo.
Ascoltando poi i commenti di alcuni miei compagni mi è sembrato di capire che la “formazione
tra pari” è veramente un’idea originale e innovativa che ha raggiunto il suo scopo di educare
in modo alternativo.
Linda Cerana - 3a SC
11
I
Innovazione
nnovazione
Roberto Strangis
12
Da anni ormai il Guetti migliora costantemente
le proprie strumentazioni informatiche tanto
che entrare nell’Istituto e non trovare qualche
studente o insegnante al lavoro davanti ad un
computer è cosa strana.
Ma dietro questa semplice osservazione ci sono
sicuramente anni di programmazione attenta
che, passo dopo passo, ha portato l’Istituto a
informatizzare gran parte della sua gestione e
a introdurre hardware e software direttamente
nella didattica di ogni giorno.
Certo è impensabile ormai immaginare una
“azienda – scuola” non informatizzata, soprattutto in un momento storico in cui i computer
e soprattutto Internet
entrano prepotentemente nelle nostre case,
riducendo qualsiasi distanza e impedendo di
fatto qualsiasi tipo di isolamento. Ma la grossa
sfida che il Guetti si è trovato ad affrontare è
stata proprio quella di dare un senso culturale
e didattico alla semplice implementazione di
strumenti.
Acquisire computer e inserirli in un ufficio o
in un laboratorio è cosa facile, ben diverso è
organizzare un sistema efficiente che fornisca
un reale e valido aiuto al lavoro di studenti ed
insegnanti.
Gestire una scuola informatizzandola è infatti
un’azione complessa che deve tenere conto
degli aspetti funzionali, strutturali, amministra-
tivi ed operativi che concorrono a formare il
sistema educativo - formativo. Le tecnologie
informatiche possono semplificare le procedure,
velocizzare le comunicazioni, ottimizzare i servizi, ma solo se le scelte effettuate sono oculate e
soprattutto condivise da tutti gli operatori.
Negli ultimi anni l’obiettivo perseguito è stato
quindi quello di costruire una rete locale che
permettesse di collegare uffici, segreteria, aule
speciali e laboratori in un’unica struttura in
modo tale che i computer potessero dialogare
fra di loro e con l’esterno. In particolare sono
state organizzate due aree informatizzate
gestite da due diversi server: l’area didattico
- formativa al servizio di insegnanti e studenti,
e l’area amministrativa - gestionale al servizio
della segreteria e degli uffici.
Il server dell’area didattica collega i computer
dei 3 laboratori di informatica, della biblioteca, dei Dipartimenti e dei vari laboratori, da
quello storico a quelli scientifici e delle scienze
sociali.
Tutti gli utenti della scuola, studenti e docenti,
hanno a disposizione uno “spazio informatico”
personale da utilizzare per archiviare dati e documenti. Sono organizzati inoltre spazi comuni
nei quali inserire ogni materiale informatico da
condividere con altri utenti.
L’area amministrativa è invece organizzata in
modo da rendere agevole il lavoro del personale
permettendo l’accesso a documenti che spesso
hanno carattere di riservatezza (dati degli studenti e dei docenti, documenti amministrativo
– contabili).
Particolare attenzione è stata posta nella scelta
del software che ogni utente può utilizzare. In
tutti i computer della scuola è installato lo stesso
sistema operativo e lo stesso pacchetto di programmi applicativi. In tal modo ad ogni utente
è permesso di accedere ai documenti personali
e comuni e di modificarli con facilità.
Da ogni postazione è inoltre possibile accedere
alla rete Internet per visualizzare pagine web o
accedere alla propria posta e-mail.
Da non dimenticare infine il sito web della scuola
(http://www.guetti.tn.it) che nell’ultimo anno
è stato completamente ristrutturato per rispondere alle esigenze delle famiglie e dei docenti,
fornendo informazioni su come è strutturato il
Guetti e su come vengono organizzate le attività
promosse dalla Scuola.
Certamente c’è ancora parecchio da fare per
una completa informatizzazione dell’Istituto.
Molti diranno che questa non è del resto necessaria e che carta e penna sono ancora strumenti
ancora utilissimi per gestire efficacemente una
scuola. Ma ormai non è più un problema di
scelta, l’informatica ci costringe inevitabilmente
ad affrontare il mondo esterno e a utilizzare
strumenti del tutto sconosciuti fino a pochi
anni fa.
Bastano due esempi: le lavagne multimediali, che
fra poco diverranno strumenti didattici sempre
più utilizzati nelle nostre aule, e il nostro stesso
sito Web. Nato per il semplice scopo di informare, il sito dovrà necessariamente implementare
nuove funzioni che permetteranno il passaggio
graduale da “strumento di comunicazione” a
“strumento di partecipazione”. Aree di dialogo
fra docenti e studenti e fra docenti e famiglie,
aree di studio e-learning, forum di discussione
e tutto quello che la moderna tecnologia offre
permetteranno al sito di divenire parte attiva
della vita scolastica e alla scuola di far parte della
vita sociale della comunità in modo trasparente
e democratico.
13
Si va S
a Celle!
i va a Celle!
Elena Di Francesco
14
La settimana linguistica a Celle (Hannover, Germania), organizzata dal Centro di Lingue CLM di
Trento, ha risposto pienamente alle aspettative
del gruppo classe 4a SC e della docente accompagnatrice sotto molti punti di vista.
L’accoglienza delle famiglie, la loro attenzione e
sensibilità nel venire incontro alle esigenze degli
studenti, ad eccezione di un caso, sono state
molto soddisfacenti. L’atmosfera ospitale del
Gymnasium Ernestinum di Celle, il particolare
interesse mostrato dal Dirigente Scolastico Herr
Detlef Fechner e dal Collegio Docenti, la disponibilità nel ricevere gli studenti durante la sesta ora
nelle singole classi (Hospitation), hanno messo
la 4a SC a proprio agio, tanto che già dai primi
giorni si è mossa nella nuova struttura scolastica
con una certa naturalezza.
Le lezioni, incentrate molto sulla partecipazione
attiva degli studenti, hanno rappresentato una
buona occasione di confronto con un diverso
modo di fare scuola.
L’insegnante del corso di tedesco, il prof. Michael
Krebs, ex docente del Gymnasium Ernestinum,
molto competente, sensibile alle esigenze degli
studenti e aperto a nuove forme di sperimentazione, ha seguito e curato il soggiorno del
gruppo e organizzato due escursioni a Celle e
Hannover. La terza uscita, realizzata ad Amburgo
su proposta degli studenti ma anche grazie alla
possibilità di viaggiare con un treno regionale e
con un biglietto cumulativo a prezzo ridotto, ha
offerto alla classe 4a SC l’occasione di scoprire
un diverso angolo della Germania, altrimenti
difficilmente raggiungibile.
Sarebbe stato possibile organizzare ulteriori
escursioni, ma si è preferito rispettare le necessità delle singole famiglie, anch’esse interessate a
trascorrere il loro tempo con i ragazzi e inoltre
per dare agli studenti stessi un chiaro segnale dell’importanza di vivere e fare esperienza in prima
persona in un nuovo contesto socio -culturale e
linguistico.
Grazie alle limitate dimensioni della cittadina di
Celle (70.000 ab.), alle sue caratteristiche (un
bellissimo e ben conservato centro storico con
le famose case a traliccio) e alla sua tranquillità
(due parchi stupendi, tanto verde e un traffico
ordinato) e inoltre alla possibilità di utilizzare i
mezzi pubblici con un abbonamento settimanale,
gli studenti hanno potuto muoversi agevolmente
e in piena autonomia.
Celle è veramente una città a misura di adolescente alle prese con una realtà nuova.
I ragazzi, soddisfatti della loro esperienza, si
ripromettono di mantenere vivi i contatti con le
loro famiglie acquisite, di portare avanti la loro
esperienza e di usare la lingua in una modalità
meno scolastica.
Per concludere una constatazione e una proposta:
raccogliendo le impressioni e le opinioni degli
studenti subito dopo la loro esperienza, appare
evidente la necessità di incentivare la settimana
linguistica, iniziativa altamente motivante per i
ragazzi e gli insegnanti e non ultimo un buon
investimento per l’istituzione scuola.
15
C
Corsi liberi:
apprende
orsi liberi: apprendere durante tutta la
Caterina Buganza
16
Negli ultimi decenni il concetto di apprendimento
ha superato la dimensione istituzionale del percorso di istruzione scolastica.
Il principio della formazione permanente, che
avviene cioè durante l’intero corso dell’esistenza,
si attua per molti soggetti in età adulta, attraverso
l’apprendimento continuo nei diversi ambiti di
vita, da quello professionale a quello familiare,
da quello privato a quello sociale.
In quest’ottica si inserisce l’attività di educazione
permanente, divenuta ormai un’esperienza consolidata, che l’Istituto offre al territorio giudicariese: quest’anno sono stati attivati ventisei corsi,
denominati “corsi liberi”, rivolti a duecento utenti
e resi possibili grazie all’intervento di diciotto
docenti ed esperti. In termini di raffronto con
l’attività dello scorso anno, ci sono stati sei corsi
in più con un numero di partecipanti aumentato
di ventinove unità.
In particolare, nell’ambito dei corsi a carattere
culturale, sono stati riproposti:
• “Sguardo sul luogo in cui vivi” che, riagganciando il filo del discorso sulla storia trentina
interrotto nel precedente ciclo, ha focalizzato
l'attenzione sulle interazioni uomo/ambiente
tra l'epoca romana e il Medioevo.
• “Laboratorio di scrittura” che, oltre all'analisi
di alcune produzioni letterarie, ha perfezionato le competenze di scrittura.
Sono stati riproposti, inoltre, i corsi di argomento
pratico: tedesco e inglese suddivisi in quattro livel-
li, base, preintermedio, intermedio e avanzato, i
corsi di L2 (italiano per stranieri), nonché i corsi
di informatica per l'acquisizione di competenze
nell'ambito dell'automazione d'ufficio e del fotoritocco.
Cinque sono state le novità presentate quest'anno:
ere durante tutta la vita
a vita
• “Il percorso dell'autonomia trentina” che ha
analizzato le tappe fondamentali dell'autonomia trentina partendo da alcune premesse
storiche.
• “Le istituzioni dell'autonomia trentina” in
cui si sono approfondite le norme speciali e
le istituzioni che reggono il sistema politico
provinciale.
• “Laboratorio artistico di incisione e stampa”
che ha introdotto alle tecniche di stampa
acquaforte e puntasecca.
• “Spagnolo base” in cui si sono dati i primi rudimenti di una lingua che, insieme con l'inglese,
risulta tra le più diffuse.
• “Costruzione siti web” che ha introdotto al
linguaggio, HTML, con cui vengono realizzate
le pagine web.
I corsisti a fine corso hanno espresso un alto
indice di gradimento e un desiderio di prosecuzione dell'attività nel prossimo anno scolastico.
Dai questionari somministrati è emerso anche
che i corsi liberi sono, per molti, un'opportunità
di socializzazione oltre che di acquisizione di
competenze.
Non sono mancati i suggerimenti espressi sia dai
corsisti che dai docenti: più omogeneità nei livelli
dei corsi di lingue che potrebbe essere raggiunta
introducendo un test d'ingresso, nonchè corsi di
informatica su singoli software applicativi.
Le proposte formulate per il prossimo anno
scolastico mirano a mantenere e incrementare i
corsi di tipo pratico, a incrementare l'offerta dei
corsi di tipo culturale e ad attivare dei corsi brevi
su temi burocratico-amministrativi quotidiani di
interesse generale quali, per esempio, l'analisi
delle principali forme di risparmio o la lettura di
una busta paga.
Con l'aumento costante di interesse e partecipazione all'attività di educazione permanente,
il Guetti si è così fatto conoscere, negli ultimi
tre anni, ad un pubblico adulto come luogo di
incontro, di socializzazione e di cultura perchè,
per imparare, non è davvero mai troppo tardi.
17
P qualità Par
Progetto
rogetto qualità Parco
18
Informare e sensibilizzare al rispetto e alla tutela
dell’ambiente, valorizzare il territorio secondo
uno sviluppo sostenibile riducendo al minimo gli
impatti ambientali, incentivare una nuova cultura
di qualità ambientale. Questi i principali argomenti
proposti, attraverso il progetto “Qualità Parco”,
agli studenti del nostro Istituto che, partendo
dalla certificazione ISO 140001, ha intrapreso una
strada ben precisa: quella della qualità. Da alcuni
anni questo cammino ha condotto alcune classi ad
affrontare tematiche e progetti specifici: “Noi e il
risparmio energetico”, “Educazione alimentare”,
“Il monitoraggio delle acque del fiume Sarca” ne
sono solo alcuni esempi, ma tutti con in comune
i medesimi obiettivi: sviluppare una coscienza
ambientale e un rispetto maggiore per l’ambiente,
informando e sensibilizzando sulla problematica
del degrado ambientale ed educando ad un uso
attento e consapevole delle risorse.
Sulla scia di queste iniziative già avviate negli anni
scorsi, le strade percorse dall’Istituto d’Istruzione
“Lorenzo Guetti” e dal Parco Naturale Adamello
Brenta non potevano che incontrarsi. Nello specifico il Guetti ha colto l’opportunità lanciata dal
Parco Adamello Brenta di partecipare al progetto
“Qualità Parco”, attivato dall’Ente nell’anno
scolastico 2004/2005 per le scuole primarie e
secondarie di primo grado, ma mai sperimentato
per nessun istituto superiore. Tale progetto ha
trovato una maggior concretizzazione con l’adesione al bando per progetti sperimentali istituito
dalla Fondazione Cassa di Risparmio Trento e
Rovereto. Nello specifico il titolo che è stato
assegnato al progetto presentato è il seguente:
Attestazione marchio “Qualità Parco” per gli
istituti d’istruzione. Stabilire ed implementare i
requisiti per l’ottenimento del marchio “Qualità
rco
Parco” per gli istituti di istruzione secondaria
superiore. L’iniziativa, ammessa a finanziamento, ha visto per la prima volta il Parco Naturale
Adamello Brenta lavorare in partnership con un
Istituto d’Istruzione.
In tale ottica, il Parco assegna un marchio di
“qualità” sulla base di requisiti che, non essendo
ancora stati fissati per un Istituto Superiore, verranno elaborati da un Comitato tecnico formato
da alcuni studenti scelti tra le classi referenti che
hanno aderito all’iniziativa: 1a e 2a IA, 2a e 3a GA,
3a GB, 1a - 2a - 3a RA, 1a e 4a PA, 1a PB, 1a - 2a
- 3a - 4a SM, 3a SA, 3a SB e 3a SC.
Ciò che caratterizza questo progetto e che lo
rende innovativo è la capacità insita nella sua
struttura di riuscire a coordinare e collegare fra
loro tutti i micro-progetti di educazione ambientale promossi ed attuati all’interno dell’Istituto
da diversi anni. Il progetto “Qualità Parco” ha
infatti dato la possibilità di proseguire i progetti
già consolidati e, allo stesso tempo, ha promosso
nuove metodologie di lavoro e nuove esperienze
che hanno perfezionato e completato l’offerta
formativa degli stessi come ad esempio il coinvolgimento delle varie realtà territoriali. Tramite
questo “canale”, infatti, i ragazzi potranno
interagire direttamente con il mondo lavorativo
esterno apportando importanti approfondimenti
alla tematica affrontata durante l’anno scolastico.
Oltre all’obiettivo finale di trasferibilità del progetto ad altri istituti superiori dell’area protetta, la
multidisciplinarietà e la trasversalità sono altri due
elementi caratterizzanti il progetto. Essi trovano
un’effettiva applicazione grazie alla definizione
per i vari indirizzi di studio di classi referenti
che, a seconda dell’aspetto approfondito, hanno
interagito per definire congiuntamente i requisiti
per l’ottenimento del marchio.
Il progetto si articola in due fasi: nella prima
fase, che ha caratterizzato l’anno scolastico
2008/2009, sono state coinvolte attivamente le
classi referenti di vari indirizzi di studio, tramite
lo svolgimento di lezioni/attività dedicate al
progetto e finalizzate a definire dei requisiti per
l’ottenimento dell’attestazione “Qualità Parco”.
Allo stesso tempo è stato costituito il “Comitato
tecnico studenti per il progetto QP” costituito
da due studenti referenti individuati nelle classi
referenti.
19
Progetto qualità Par
20
La seconda fase, che caratterizzerà le attività
dell’anno scolastico 2009/2010, prevede la
sperimentazione e implementazione dei requisiti
individuati nella prima. La sperimentazione dei
requisiti implicherà una partecipazione attiva
dell’intero Istituto con diversi livelli di coinvolgimento. Un progetto dunque compartecipato e
creato in itinere dagli studenti stessi con l’aiuto
dei docenti referenti.
Nel corso di quest’anno scolastico, ogni classe
referente ha scelto di approfondire alcuni ar-
gomenti legati all’ambiente, sperimentando un
percorso che ha costituito un approfondimento
delle conoscenze e una crescita umana.
Così la classe 1a SM ha approfondito il rapporto
uomo-ambiente, seguendo un programma didattico in varie tappe. Si sono affrontate alcune letture
significative che hanno portato ad esaminare la
situazione ambientale ed a prendere coscienza
di un corretto atteggiamento verso la natura.
La classe 3a A Ragionieri ha invece affrontato
la tematica legata al risparmio idrico; oltre ad
approfondire il ruolo primario che l’acqua ha nei
fenomeni chimici, fisici, biologici ed ambientali,
analizzare i consumi, i modi di distribuzione e
gli usi della risorsa acqua nei vari Paesi, i ragazzi
hanno individuato buone pratiche ambientali che
possono essere implementate per il risparmio
idrico, realizzando una ricerca per far conoscere agli alunni dell’Istituto quanto è importante
la funzione di questo elemento naturale per la
nostra vita.
Il risparmio energetico è stata un’altra tematica
affrontata, in particolar modo dalle classi terze dei
geometri. Oltre all’ormai consolidato percorso
di monitoraggio dei consumi e dell’efficienza
energetica dell’edificio sono state acquistate ed
installate nelle varie classi delle valvole termostatiche. Anche quest’anno, per la terza edizione
consecutiva, l’Istituto ha aderito all’iniziativa
proposta dal programma “Caterpillar” di Radio
2 “M’illumino di meno”.
rco
Le classi 1a IA e 2a IA, hanno invece lavorato sul
tema dei rifiuti. Il programma didattico affrontato,
oltre a permettere la conoscenza del problema di
raccolta e smaltimento a livello territoriale, ha offerto l’occasione di affrontare, studiare, e progettare un sistema efficiente di raccolta differenziata
all’interno dell’Istituto. Inoltre, in collaborazione
con l’Ufficio tecnico del Comprensorio delle
Giudicarie e con il Parco Naturale Adamello
Brenta hanno avviato un’importante attività che
interessa la raccolta di lattine e tappi in plastica.
Tale iniziativa, pubblicizzata con il volantino “Ri-
cicliamo per solidarietà”, oltre che contribuire
economicamente all’adozione di un orfanotrofio
in Camerun, vuole rendere gli studenti più attenti
al problema dei rifiuti al fine di ridurre l’elevato
costo che sta pagando l’ambiente.
Le classi 2a IA e 2a GA hanno partecipato, per il
secondo anno consecutivo, all’analisi della qualità
dell’acqua del fiume Sarca nell’ambito di un progetto a scala più ampia, che intende monitorare
il bacino idrografico “Sarca-Garda-Mincio”. Oltre
all’osservazione dell’ambiente, alla rilevazione
degli interventi dell’uomo che hanno provocato
sostanziali cambiamenti dell’intero ecosistema,
sono state svolte delle analisi chimico-fisiche e
biologiche dell’acqua, con la ricerca dei macroinvertebrati presenti, quali indicatori dello stato di
salute del fiume.
Le classi prime del Liceo socio-psico-pedagogico
hanno effettuato invece il percorso didattico “I
minerali e le rocce del Parco Adamello Brenta”,
approfondimento condotto nell’ambito del
programma di scienze della Terra. La trattazione
teorica dell’argomento è stata affiancata da visite
guidate, presso il Museo civico di Storia naturale
di Ferrara e in località Claemp, sulle pendici
meridionali del monte Ritort, nel Gruppo della
Presanella.
Tutte queste attività, svolte nelle varie classi
referenti, hanno contribuito alla redazione della
prima bozza del documento contenente i requisiti
obbligatori che dovranno essere implementati
nella seconda fase per ottenere il marchio Qualità
parco. La metodologia di compartecipazione alla
definizione dei requisiti ha coinvolto direttamente
i ragazzi rendendoli protagonisti nelle varie attività di ricerca. Questo percorso, per certi versi
innovativo, ha consentito ai ragazzi un’ulteriore
riflessione e comprensione dei problemi che stanno affrontando al giorno d’oggi le aree protette
per portare avanti i compiti istituzionali di tutela
affidategli e quindi anche una maggior consapevolezza del loro ruolo di cittadini attivi nella
sensibilizzazione alla salvaguardia ambientale.
21
StoriaSe creatività: un
toria e creatività: un binomio possib
Renato Paoli
Anche quest’anno è stato realizzato il Progetto
Laboratorio storico che ha visto coinvolte direttamente tre classi: 4a SA, 5a SA e 5a SB. La filosofia
che ispira il progetto consiste nel mettere gli
studenti nelle condizioni di arricchire la propria
conoscenza storica fornendo loro nel contempo
delle competenze sia disciplinari (conoscenza dei
metodi e delle procedure del mestiere di storico)
sia trasversali di natura interdisciplinare (scrittura,
sintesi, spirito di cooperazione). L’ambizione
è anche quella di dare spazio alla creatività dei
ragazzi, che in questo modo possono sentire più
vicine le esperienze degli uomini vissuti in altre
epoche. L’attività del Laboratorio si è articolata in
due distinti progetti: la classe 4a SA ha realizzato
una rivista di storia e attualità che ha idealmente
portato avanti l’esperienza del giornale storico
“Il Principato” realizzato nell’anno scolastico
2007-08; le classi 5a SA e 5a SB invece hanno
effettuato una ricerca documentaria volta a ricostruire i passaggi storici fondamentali del secolo
XX attraverso la specifica prospettiva dei giovani
che, proprio in questo secolo, hanno acquisito
un ruolo sociale del tutto nuovo rispetto alle
epoche passate, dando vita nelle ultime settimane
dell’anno scolastico ad una mostra documentaria
multimediale che ha riscosso nella nostra comunità scolastica un certo successo.
La rivista “Paralleli”
22
L’esperienza della rivista “Paralleli” nasce dall’esigenza di rendere più consapevoli i giovani dell’importanza del sapere storico, avvicinandoli allo studio del passato in modo da agire sul loro desiderio
di conoscere di più il presente in cui vivono.
Più di sessant’anni fa Marc Bloch, uno dei giganti
della storiografia contemporanea, intellettuale
raffinato che ha pagato con la propria vita - sotto
i colpi dei fucili nazisti – la sua strenua difesa della
libertà, apriva così la sua la magnifica e insupe-
n binomio possibile
bile
rata Apologia della storia: «“Papà, spiegami a
che serve la storia”. Così, pochi anni or sono,
un ragazzo che mi è molto vicino, interrogava
suo padre, uno storico (…) La domanda di quel
fanciullo, di cui sul momento non riuscii gran che
bene a soddisfare la sete di sapere, la conserverei
volentieri qui, come epigrafe. Senza dubbio, alcuni
ne giudicheranno ingenua la formulazione; a me
pare, invece, del tutto pertinente. Il problema
ch’essa pone, con la sconcertante dirittura di
quell’età inesorabile, è, né più né meno, quello
della legittimità della storia. »
La domanda ineludibile di chiunque si avvicini
allo studio del passato è semplicemente quella
che pone il figlio di Bloch al padre, la stessa domanda che ogni bambino pone, quando si trova
di fronte al “dovere”: “perché? a che serve?”.
Una domanda di senso non solo legittima, ma
necessaria, alla quale tuttavia non è facile fornire
una risposta altrettanto pertinente.
La rivista Paralleli è un tentativo di risposta; un
tentativo concreto di dare un senso alla conoscenza del passato, l’indicazione di un percorso
da seguire, la messa in atto di una consapevolezza
che nasce camminando su due vie – il passato e il
presente – che convergono nel loro procedere in
parallelo. Paralleli infatti sono passato e presente,
non potendo incrociarsi tra loro, e tuttavia convergenti in quanto legati da un vincolo di sangue
che li unisce, da una parentela che non può essere
disconosciuta.
Spesso si enuncia – soprattutto tra educatori e
insegnanti – il principio secondo cui il passato
serve per capire il presente. Tuttavia tale enunciazione di principio molto spesso non viene
poi sviscerata nella sua problematicità. Si lascia
intendere con essa che per aver coscienza del
mondo in cui viviamo sia necessaria una generica
conoscenza dei fatti storici, presentati nella loro
sequenza cronologica, assunta come unico e
legittimo criterio interpretativo. Questa rivista
prova, al contrario, ad andare oltre. Prova a
pensare la storia come un grande oceano: ci
sono le onde di superficie, di principio ognuna
diversa dall’altra, ma a volte molto simili tra loro,
capaci di produrre movimenti analoghi; ci sono
le correnti profonde e le maree, che persistono
sempre identiche a se stesse e sorreggono il
movimento delle onde di superficie; ci sono
infine i maremoti e le tempeste che stravolgono
il paesaggio marino, sommergendo vecchie isole
e facendone riaffiorare di nuove.
Ecco allora prendere forma le persistenze storiche, come l’esperienza umana della guerra o l’oppressione dell’uomo sull’uomo; le analogie come
quella tra il lavoro minorile di oggi e quello della
prima età industriale; le radici come quelle da cui
hanno preso vita i moderni sistemi democratici e
l’affermazione dei diritti inalienabili dell’uomo; i
mutamenti – infine – come quelli indotti nella vita
di tutti i giorni dalle trasformazioni tecnologiche
degli ultimi due secoli.
Protagonisti di questa avventura sono stati gli
studenti della 4a SA dell’Istituto Guetti nell’anno
scolastico 2008-09. Loro stessi hanno cercato la
risposta alla domanda di senso che il figlio di Bloch
con la sua “sconcertante dirittura” poneva.
Il secolo dei giovani
Le classi 5a SA e 5a SB invece hanno effettuato
un’attività di laboratorio storico, guidate dai
professori Renato Paoli e Paola Ferrari, consistente in una ricerca documentaria dedicata agli
sviluppi del protagonismo giovanile nel corso del
Novecento. Anche in questa occasione, come
in altre esperienze negli anni scorsi (Fascismo e
Giudicarie - a.s. 2003/04, Il miracolo economico
nelle Giudicarie – a.s. 2005/06), il lavoro è stato
condotto sulle fonti primarie attraverso le quali
è stato costruito un percorso di senso non precostituito, ma, per quanto possibile, originale. Il
risultato è stato l’allestimento di una mostra di
23
Storia e creatività: un
24
documenti, la quale, non potendo evidentemente
essere esaustiva di tutti gli aspetti e gli eventi di
un processo storico tanto complesso, ha voluto
soprattutto far emergere lo spirito e l’atmosfera
dell’essere giovani nelle varie epoche in cui si è
articolato lo sviluppo del protagonismo giovanile
dagli inizi del ’900 ad oggi.
Il percorso infatti ha preso il via dall’esperienza
giovanile dell’emigrazione a inizio secolo, attraverso la vicenda di un giovane di Pinzolo, Benedetto
Caola, partito alla volta dell’America con la sua
mola di arrotino, per giungere ad illustrare i
problemi, le difficoltà e le speranze dei giovani
d’oggi, i quali — come recita emblematicamente
il titolo di un recente film di Paolo Virzì, amaro
ma ironicamente riflessivo — hanno “tutta la vita
davanti”.
Nel mezzo l’esperienza della guerra, di cui il simbolo più esplicativo per la prospettiva assunta dalla
ricerca è rappresentato dai cosiddetti “ragazzi del
’99”, i diciottenni che hanno costituito l’ultima
generazione chiamata alla leva nel 1918, ultimo
anno della grande guerra, e quella del fascismo
e dell’antifascismo che ha visto contrapporsi
l’inquadramento dei “Balilla” al coraggio di giovani come Piero Gobetti, intellettuale e attivista
precocissimo, morto a soli 25 anni a causa del
pestaggio fascista subito a Torino nel 1926.
E ancora si è cercato di capire il grande dilemma
che deve aver contrassegnato l’esistenza di molti
giovani italiani quando, tra il 1943 e il 1945 sono
stati chiamati a scegliere, più o meno consapevolmente, tra Repubblica di Salò e guerra partigiana,
con tutte le implicazioni morali e politiche che tale
scelta comportava.
Il boom economico degli anni ’50 - ’60 è stato poi
il contesto in cui è esplosa la voglia dei giovani di
avere più spazio per sé, di dare libero sfogo alla
condizione esistenziale propria della giovinezza,
preparando la strada per il vero e proprio protagonismo giovanile che connoterà il ’68.
Gli anni ’70 sono stati colti attraverso l’ottica
dell’impegno politico dei giovani, in un contesto
di alta tensione sociale e cruenta conflittualità
n binomio possibile
politica, contrassegnata dal desiderio giovanile di
non sottostare ad un ordine precostituito in un
clima di protesta in cui alla violenza, esercitata
come forma di lotta ma di cui sono stati vittime
molti giovani innocenti – come nel caso dello
studente Francesco Lorusso – si è contrapposto
il richiamo alla riflessione seria e profonda sulla
società e sull’esistenza espressa dalla indimenticabile – per molti giovani di allora e per moltissimi
giovani e meno giovani di oggi – voce di Fabrizio
De Andrè.
Infine gli anni ’80 e ’90, durante i quali i giovani
si sono trovati in bilico tra il rampantismo degli
yuppies, desiderosi di scalare i vertici della società
e dell’economia ma incapaci, a volte, di trovare
un senso più alto al proprio progetto esistenziale
e, ancora una volta, la protesta contro un sistema che – a partire dalla scuola – non riusciva a
rispondere in maniera sufficiente alle esigenze
delle nuove generazioni.
Il percorso espositivo è stato costruito in modo
tale che il visitatore potesse inoltrarsi nella storia
del Novecento o partendo dall’inizio del secolo
per arrivare all’oggi, o, al contrario, partendo
dall’oggi per arrivare — procedendo a ritroso
— all’inizio del processo storico. Si è voluto in
questo modo rappresentare metaforicamente
l’intreccio passato/presente e dare il senso di un
attraversamento che è la nostra stessa coscienza
ad effettuare dentro di sè, prima ancora che nel
tempo della storia.
25
L
La Giornata
della M
a Giornata della Memoria 2009
Mariachiara Rizzonelli
26
Mercoledì 28 gennaio in occasione della “Giornata della Memoria 2009” l’Istituto ha ospitato
il presidente dell’ANPI (Associazione Nazionale
Partigiani d’Italia) di Bolzano sen. Lionello Bertoldi, il giornalista, Dario Venegoni e Leonardo
Visco Gilardi, figli di internati nel lager Bolzano,
nonché curatori della mostra “Oltre quel muro”
- La resistenza nel campo di Bolzano tra il 1944
e il 1945.
I tre relatori nei propri interventi hanno presentato le vicende che hanno caratterizzato la storia
del lager di Bolzano.
Il campo era uno dei quattro Lager nazisti in
Italia; gli altri si trovavano a Borgo S. Dalmazzo
(Cuneo), a Fossoli di Carpi (Modena) e a Trieste
nella Risiera di San Sabba.
Il suo nome ufficiale era “Pol-(izeiliches) Durchgangslager-Bozen” (campo di transito) ed era
sottoposto al comandante della polizia e del
servizio di sicurezza in Italia, Wilhelm Harster,
che risiedeva a Verona.
Fra l’estate del 1944, quando il lager fu aperto,
e l’aprile del 1945 vi passarono all’incirca 9500
persone di cui 360 ebrei, 665 donne (la più piccola
aveva un anno), 556 ragazzi sotto i diciotto anni,
54 (tra uomini e donne) sopra i 65 anni (la più
anziana aveva ottant’anni e fu uccisa a Bolzano),
provenienti da 31 nazioni diverse.
3500 prigionieri furono poi portati in Germania
e 2000 di loro non fecero più ritorno. Il Lager
di Bolzano era infatti principalmente un lager di
transito, cioè faceva da collegamento fra le carceri
fasciste e naziste d’Italia con i campi di lavoro e
sterminio oltre Brennero.
Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi si
sono soffermati in particolare a narrare l’attività
della rete clandestina di assistenza ai deportati
dentro e fuori dal campo (corrispondenza da e
per il campo, preparazione e consegna di pacchi
di viveri, medicinali, vestiario, e progettazione
di evasioni), che aveva visto impegnati i propri
genitori assieme a centinaia di donne, uomini e
ragazzi di Bolzano.
Al termine della mattinata è stata presentato
anche il libro “Erminio Ferrari. Condino, Bolzano,
Memoria 2009
L’Istituto ha inoltre ospitato dal 6 all’11 febbraio
la mostra documentaria “Oltre quel muro” che,
attraverso immagini in 26 pannelli bilingui, ha
dato evidenza ad un capitolo pressoché sconosciuto della seconda guerra mondiale: quello della
Resistenza al nazifascismo dentro e fuori il Pol.
Durchganslager di via Resia a Bolzano.
“Sebbene forte morì”
Leonardo Visco Gilardi e il senatore Leonello Bertoldi
Mauthausen” dedicato ad un condinese arrestato
a Bolzano nel dicembre del ‘44, internato nel
campo di Bolzano e deportato nel campo di
sterminio di Mauthausen.
L’idea di questa pubblicazione, curata dal prof.
Claudio Pucci, era sorta nel 2008 quando, in occasione della “Giornata della Memoria” celebrata
a Condino, il ricordo di Erminio Ferrari venne
tracciato assieme a quello di altri condinesi morti
durante la seconda guerra mondiale.
Dalle ricerche intraprese è nato un opuscolo ricco
di umanissime testimonianze, come le lettere
scritte da Ferrari alla moglie dal campo di concentramento di Bolzano, e di importanti informazioni
sui truci metodi di trattare usati da Gestapo ed
SS all’interno dei lager tedeschi.
A questo lavoro ha collaborato con le proprie
memorie anche l’unica figlia di Ferrari, Ierta,
adolescente all’epoca dei fatti.
“Quando venne arrestato mio padre non aveva
ancora quarant’anni. Io ne avevo solo tredici. Era
un uomo nel pieno del vigore; aveva un carattere
sportivo e un fisico forte. Eppure nel giro di tre
mesi morì”- Ierta, l’unica figlia di Erminio Ferrari,
così ricorda in sintesi la tragica fine del padre in
campo di concentramento.
Quella di Erminio Ferrari nel suo piccolo, anche
se tristemente simile a quella di altre persone
deportate, è una storia del tutto particolare.
Erminio Ferrari era nato a Condino il 27 settembre 1905.
A Condino da giovane aveva lavorato come meccanico, gestiva il servizio pubblico del paese ed
era vice-comandante del locale corpo dei vigili
del fuoco.
Nel 1924, come tanti altri giovani di belle speranze
dell’epoca, si era iscritto al partito fascista, cosa
che in futuro deve aver certamente ripensato in
maniera critica.
Nel 1929 si era quindi sposato con Gemma Baldracchi e poco dopo aveva avuto una figlia.
Agli inizi del 1940 si era trasferito quindi per
questioni di lavoro a Bolzano, dove aveva vissuto
e lavorato come vigile del fuoco fino alla fine
del 1944.
Il 22 dicembre di quell’anno venne infatti improvvisamente arrestato dalle SS assieme a sei
capi-cellula del CLN (Comitato di Liberazione
Nazionale) di Bolzano e recluso nel “Durchgangslager” della città.
Ai primi di febbraio del 1945 venne infine trasferito nel lager di Mauthausen in Germania. Lì, il 24
marzo, dopo neanche due mesi di permanenza,
morì.
Alla moglie Gemma non venne mai notificato il
motivo per cui il marito era stato imprigionato.
Nemmeno Ferrari prima dell’arresto aveva mai
fatto alcun accenno a sua moglie a sue possibili
attività nella Resistenza, anche se questa si era
accorta di qualche cambiamento nell’umore del
marito.
In effetti pare più che naturale che un attivista
della resistenza, iscritto al movimento politico
clandestino “Giustizia e Libertà”, nascondesse
per paura di rappresaglie verso i propri cari le
proprie azioni segrete (la moglie riuscì a ricevere
fortunosamente dal campo di Bolzano alcune
lettere in cui il marito dichiarava la propria colpa
“lieve”).
Con tutto ciò, per gli storici dell’ANPI, l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia, Erminio Ferrari
è stato uno dei sette capi-cellula del CLN di Bol-
27
La Giornata della M
Dario Venegoni
28
zano mandati dalle SS della ZOP, Zona di Operazioni delle Prealpi, a morire a Mauthausen.
Ferrari doveva essere infatti entrato in contatto
con il gruppo di cui facevano parte anche i capicellula Tullio Degasperi, Decio Fratini, Girolamo
Meneghini, Adolfo Beretta, Walter Masetti e
Romeo Trevisan.
Il CLN bolzanino aveva infatti costituito alcune
cellule clandestine nelle fabbriche della città con
le quali alimentava la propaganda antinazista e
diffondeva la stampa illegale.
Dopo la costituzione del lager di via Resia il Comitato di Liberazione aveva anche organizzato
evasioni dal campo e l’assistenza ai deportati.
Nel dicembre del ‘44 l’intero gruppo dirigente
del CLN fu però arrestato.
Erminio Ferrari e i sei capi-cellula furono portati
al Corpo d’Armata, sede della Gestapo, torturati,
e rinchiusi nel Blocco Celle del campo bolzanino,
da dove, dopo poco meno di due mesi, vennero
inviati nel tremendo lager di Mauthausen.
Nemmeno uno di essi fece ritorno a casa:
morirono tutti nel campo di Mauthausen e nei
sottocampi di Gusen I e Gusen II.
Ciò che rende ancor più triste la loro fine è il
fatto che il treno con il quale Erminio Ferrari e gli
altri sei capi-cellula, assieme ad oltre cinquecento
altri detenuti, vennero inviati a Mauthausen fu in
realtà l’ultimo di quella triste serie di treni diretti
ai campi di sterminio in Germania.
Qualche giorno dopo infatti gli alleati riuscirono
a bombardare la linea ferroviaria del Brennero
interrompendo così il flusso di quelle tragiche
tradotte oltre confine.
Il 10 aprile 1954 Erminio Ferrari fu insignito
della Croce al Merito di Guerra per attività
partigiana.
Memoria 2009
Bolzano 1945
Solo come un cane
con il destino già segnato,
la speranza mi ha abbandonato
in questo meschino stambugio
nel blocco celle
del Dulag bolzanino.
Non era la resistenza della Brigata Garibaldi,
ma in quell’unione di colori e bandiere
contro il nemico dal volto terribile,
ognuno si sforzava per l’altro,
per evitare che precipitasse nel baratro dell’oblio
dello sterminio industriale nazista.
Eppure prima era diverso, anche se
speranza vera non ve n’era stata
mai, nella tenebra nazifascista,
nello scoramento della repressione
che su noi, pochi animi resistenti,
incombeva come la morte.
La sorte quel giorno mi fu avversa,
come già lo fu per altri e ancora
per altri coraggiosi lo sarà;
e per tutti noi il destino riservatoci,
il verdetto inesorabile, è unico
e inequivocabile: la morte.
Non erano assalti ai convogli
ciò per cui ci avrebbe ricordati la Storia,
né la lotta armata dei fucili;
nostra era la resistenza dei ricordi,
delle corrispondenze e degli umani affetti
tra il mondo e l’inferno.
Il dilemma resta solo il dove,
pronome quanto mai inutile:
qui con una fredda canna alla tempia
o là dove Dio è già morto?
Ma non mi importa sinceramente,
ché il sasso già è stato lanciato.
Il potere del sentimento e della parola,
il potere stesso dell’idea,
racchiuso in un lembo di carta,
in una lettera contro l’alienazione,
in una lettera contro la nullificazione,
in una lettera per tenere vivi gli uomini.
Nuove increspature di qui a breve
terranno viva la corrispondenza,
terranno vive quelle anime
destinate a smaterializzarsi,
ad essere poco più che bestie,
ad essere solo numeri.
E così i numeri parlano:
9500 deportati
8000 di questi identificati
360 ebrei
665 donne
556 minori di 18 anni
322 come me nel blocco celle
3500 andarono oltre il Brennero, nel Reich
2050 non fecero ritorno
65 evadendo trovarono la libertà
anche 23 soldati italiani trovarono la libertà,
oltre la vita terrena, il 12 settembre 1944.
Luca Tamanini - 5a SA
29
I
“Il Guetti
vola in Afr
l Guetti vola in Africa
I ragazzi dell’orfanotrofio salutano
con in mano la copia dell’annuario del Guetti 2007/08
30
Le studentesse della 2a B del liceo socio psico pedagogico curavano da tempo l’idea e l’intenzione di
proporsi per un’iniziativa di solidarietà con un’adozione a distanza.
Quell’idea spontanea e genuina, rivolta all’inizio ad
una singola adozione, si è poi sviluppata. Il dialogo
con don Andrea e qualche colloquio con il vicepreside
e il preside hanno creato le condizioni per una sua
maturazione e un coinvolgimento più esteso.
è nato così il progetto da proporre a tutto l’Istituto:
l’adozione di un intero orfanatrofio in Camerun. Per
perseguire l’obiettivo era necessaria la partecipazione
degli studenti, dei docenti e del personale della scuola.
Ed era necessario anche promuovere un evento che
desse luce all’iniziativa.
è nato così il progetto “Il Guetti vola in Africa”.
La serata del 13 marzo in auditorium è stata un
vero e straordinario successo.
L’auditorium era pieno di studenti, docenti, genitori e appassionati.
L’introduzione dei quattro brani della banda di
Istituto diretta dal maestro Franco Puliafito, come
al solito brava e applaudita, ha dato l’avvio alla
serata “Il Guetti vola in Africa”.
Le diapositive che hanno accompagnato la banda
hanno introdotto lo spirito dell’iniziativa di solidarietà con citazioni di autori famosi.
La presentazione del progetto da parte delle
rappresentanti degli studenti delle classi 2a A e 2a
B del liceo socio psico pedagogico ne ha chiarito
il senso e l’obiettivo: la serata è nata a sostegno
di un’azione di solidarietà per l’adozione di un
orfanatrofio in Camerun.
L’idea
Tramite per questo progetto è stato don Andrea
Malfatti, insegnante di religione dell’Istituto e
cappellano di Tione, il cui padre, Pierluigi Malfatti,
da alcuni anni è il reggente della ONG “Childrencare” che coordina le opere di solidarietà dei
padri Dehoniani in Camerun.
L’orfanotrofio di Ntolo Nkongsamba rientra
nelle iniziative umanitarie e di sviluppo della
congregazione dei Dehoniani in questo paese.
Qui i missionari cercano di essere vicino ai poveri,
offrendo loro un aiuto concreto scavando pozzi
d’acqua, sostenendo con un’adeguata formazione
e con microiniziative le persone portatrici di handicap e sostenendo una fabbrica di biscotti, che
rica”
vengono distribuiti negli orfanotrofi, negli asili,
nelle prigioni e nelle case di riposo di quel paese
(tre/quattro pacchetti di biscotti di 40 grammi
al giorno, forniscono ad un bambino il minimo
vitale; quattro pacchetti costano 25 centesimi
di euro. Con 1 euro si può dare da mangiare a
quattro bambini affamati).
Il dirigente Severino Papaleoni ha sottolineato
lo spessore formativo dell’evento: “oltre che
essere una bella occasione culturale per tutte le
Giudicarie, l’evento ha un alto valore formativo
ed è stato abbracciato dall’Istituto nel solco dei
valori della cooperazione”.
Anche l’assessore all’Istruzione della PAT Marta
Dalmaso, presente al concerto, ha espresso il suo
apprezzamento per l’esperienza.
La cantante Cherly Porter ha quindi proseguito
la serata in modo strepitoso con il suo concerto.
La straordinaria artista italo americana ha offerto
un repertorio che ha sollecitato e alimentato una
meravigliosa partecipazione di tutto il pubblico
presente. La sua voce, dai mille registri, ha invaso
lo spazio dell’auditorium riempiendolo, con i suoi
musicisti e vocalist, di armonie capaci di toccare
ogni corda delle più diverse sensibilità.
Cheryl Porter viene dalla facoltà di canto lirico
della Northern Illinois University e si è trasferita
in Italia per proseguire sua carriera nel canto
lirico nel 1995.
Proprio nel nostro paese si è però resa conto
del grande bisogno, da parte del pubblico, del
messaggio di pace, amore e fratellanza espresso
nella musica afro-americana, in particolare lo “spiritual” e il “gospel” ed ha deciso di indirizzare la
propria attività musicale lungo questa direttrice.
Mescolando Spirituals, Gospel, Classica e Jazz,
Cheryl Porter si distingue per le sue doti vocali e
si trova spesso a duettare e collaborare assieme a
grandi artisti come Paolo Conte, Katia Ricciarelli,
Gianni Morandi, Mariah Carey o Amii Stewart.
Tra i vocalist, la Porter ha presentato Matteo
Abatti, una voce locale bella, intensa e già molto
matura, che ha piacevolmente sorpreso tutti
come solista. Matteo, che risiede a Lardaro,
studente liceale del Guetti ora laureato in lettere,
ha fatto un corso con la cantante che poi lo ha
scelto per il suo coro.
Anche la Porter ha trasmesso tutto il proprio
entusiasmo, poi confermato nei giorni successivi,
per l’iniziativa e la serata che le ha lasciato un
gran bel ricordo.
L’iniziativa è stata sponsorizzata dai BIM del
Chiese e del Sarca e patrocinata dal Comune
di Tione.
Cheryl Porter e Matteo Abatti sul palco dell’auditorium durante il concerto
31
“Il Guetti vola in Africa”
L’adozione è avvenuta impegnando l’intera somma
di quasi tre mila euro raccolta a scuola e in occasione
della serata.
I padri dehoniani hanno proposto l’adozione dell’orfanatrof io ORPHELINAT RAYON DE SOLEIL
MBOUO di Bafoussam. Bafoussam è la terza città
del Cameroun, posta sull’asse tra l’Oceano e il Nord
del Paese. Per la missione dei padri dehoniani è una
città molto importante.
L’orfanatrof io è uno dei centri di accoglienza più
attivi della città in cui si fa scuola. Ospita tra 80 e 100
bambini fino ai 18 anni, raccogliendo anche i casi “più
disperati”, tra cui orfani, abbandonati, violentati…
è gestito da suore che si ispirano al carisma di Charles
de Foucauld.
32
taff
Dirigente scolastico
Docente collaboratore vicario
Docenti collaboratori
Docenti collaboratori sicurezza
Coordinatori di Indirizzo
Coordinatori di Dipartimento
dott. Severino Papaleoni
prof. Erminio Rizzonelli
prof. Innocentino Antoniolli
prof. Luciano Bugna
prof.ssa Lorena Giacobazzi
prof. Tiberio Salvaterra
prof. Roberto Strangis
prof.ssa Giuseppina Zanelli
Staff
Staff S
prof. Silvano Bonomi
prof. Alberto Tomasi
Liceo Scientifico - prof. Tiberio Salvaterra
Liceo Scientifico Montagna - prof. Luciano Bugna
Liceo Linguistico - prof.ssa Mirella Bertolini
Liceo Socio Psico Pedagogico - prof.ssa Laura Rossi
Ragioneria / IGEA - prof.ssa Anna Riccadonna
Geometri - prof. Innocentino Antoniolli
Biennio ITI - prof. Graziano Borsari
Corsi serali - prof.ssa Ilaria Guidotti
Umanistico - proff. Renato Paoli, Paolo Piccoli
Linguistico - prof.sse Jole Armani, Mirella Bertolini
Scientifico - proff. Tiberio Salvaterra, Alberto Tomasi
Tecnico - prof. Carlo Carè
Giuridico Economico Az.le - prof.ssa Cristina Maturi
33
D
Docenti
ocenti
34
Adriano Accili
Anna Alamia
Cristina Alberti
Addolorata Liana Algeri
Armida Antolini
Marcella Antolini
Natalina Antolini
Innocentino Antoniolli
Jole Armani
Raffaele Berretti
Mirella Bertolini
Annamaria Bianchini
Jeanette Bizzotto
Amanda Bonafini
Francesco Bondioli
Silvano Bonomi
Antonio Bonvecchio
Alessandra Boroni
Graziano Borsari
Marco Bosetti
Caterina Buganza
Ivan Bugna
Luciano Bugna
Geronima Caffarena
Cristina Cainelli
Michele Calce
Attilio Caldera
Maria Caola
Carlo Carè
Nicola Caridi
Cristina Carraro
Monica Castellani
Paolo Castronovo
Lorenzo Cazzolli
Lucia Ceschinelli
Simonetta Chiozzini
Elena Chistè
Alessandro Ciasullo
Primo Cimarolli
Luciana Coffano
Federica Collini
Romeo Collini
Stefano Collini
Gastone Cominotti
Elisabetta Coser
Carmen Dal Ri
Maria Elvira De Grazia
Elena Di Francesco
Paolo Dolzan
Carmelo Faraci
Caterina Farella
Paola Ferrari
don Paolo Ferrari
Arianna Fiumefreddo
Maria Concetta Gaglio
Maria Paola Galiazzo
Liliana Gallazzini
Elisabetta Gasperi
Alessandro Genovese
Giuseppe Gentile
Lorena Giacobazzi
Laura Giordani
Anna Giovanella
Maria Carla Girardini
Alberto Gosetti
Ilaria Guidotti
Maria Leonello
Anna Litta
Luca Maccabelli
Alessandra Macinati
Elena Maffei
don Andrea Malfatti
Matteo Marchesini
Guido Mattina
Cristina Maturi
Cinzia Melchiorri
Maria Rosi Merli
Maria Luisa Meroni
Paola Mezzi
Susanna Mittempergher
Antonella Moratelli
Ilaria Morini
Lorena Nabacino
Edda Nella
Alberta Nicolli
Francesca Noceti
Renato Paoli
Francesco Partipilo
Marianna Patricola
Ilaria Pedrini
Stefania Penasa
Antonella Piacenza
Paolo Piccoli
Salvatore Piccolo
Sylviane Polin
Claudia Polla
Claudio Pucci
Ausilia Puleo
Anna Riccadonna
Erminio Rizzonelli
Ezio Rossi
Laura Rossi
Ezio Salvaterra
Giuliana Salvaterra
Tiberio Salvaterra
Andrea Santini
Paola Scarpari
Susanna Serafini
Felice Sorrentino
Nicola Spada
Tamara Spadaccino
Mariella Speranza
Roberto Strangis
Magdalena Stucki
Maria Tinè
Silvio Tiso
Annalisa Titta
Alberto Tomasi
Marco Toniatti
Carmela Vaccaro
Michele Zambotti
Laura Zanella
Giuseppina Zanelli
Rosa Zazzara
Fabiola Zini
P A.T.A.
Personale
Amministrativi
Assistenti di laboratorio
Marta Bagozzi
Luisa Baldracchi
Iris Cosi
Amedea Degiuliani
Silvia Franchini
Giulio Giofrè
Erica Gottardi
Mafalda Maestri
Germana Pellizzari
Mara Pernisi
Maurizia Rigotti
Pierluigi Salvaterra
Vanda Viviani
Alessandra Colombo
Andrea Ferrari
Ugo Longhi
Giuseppe Mussi
Luciano Radoani
Collaboratori scolastici
Elena Armani
Franca Armani
Lorena Armani
Luisa Bertini
Mariassunta Bertini
Maria Grazia Bonapace
Pierangela Bugna
Raffaella Bugna
Nicola De Feo
Laura Longhi
Achille Pasi
Adriano Passardi
Manuela Pellegrini
Giuseppe Rimmaudo
Carla Salvadori
Vittorio Salvaterra
Fabio Valentini
Docenti e Personale
ersonale A.T.A.
35
C d’Istituto
Consiglio
onsiglio d’Istituto
Dirigente scolastico
Genitori
Riccardo Maturi - Presidente
Docenti
Addolorata Liana Algeri
Lorenzo Cazzolli
Cinzia Melchiorri
Maria Luisa Meroni
Claudio Pucci
Erminio Rizzonelli
Nicola Spada
Personale A.T.A.
Studenti
Studenti Consulta provinciale
36
Severino Papaleoni
Luciano Radoani
Francesca Amistadi
Maddalena Rossaro
Lorena Montanez Lopez
Stefania Oliana
Classi e foto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
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16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
ALDRIGHETTI FABIO
ANTONIOLLI CLAUDIO
BEN ABDALLAH OUAEL
BONAPACE MATTEO
BORDIGA LAURA
BOYCHUK VIKTOR
CAOLA RICCARDO
COZZINI DAVIDE
FILOSI MARIO
FRANCHINI GIORGIA
KLETSKIY KONSTANTIN
MAFFEI CHIARA
MAFFEI SEBASTIANO
MASCHERI GLENDA
MEZZI MICHELA
MORELLI MIRCO
PAROLARI CHRISTIAN
REMEDIO ELISA
ROSA FRANCESCO
SALVADORI VALENTINA
SAUDA ANDREA
TAMBURINI MANUELA
VALENTI PAOLO
VALERIO FABIO
VULTAGGIO ALBERTO
38
Classi e foto
1 Geometri A
a
1a Geometri A
2 Geometri A
a
2a Geometri A
1
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3
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19
20
21
22
23
24
AMISTADI ROSANGELA - Trasf.
ABIATICO ENRICA
ALARI GABRIELE
ANTOLINI DAVIDE
ARCI VERONICA
ARMANINI GIACOMO
BERTINI FEDERICO
BONAPACE ROBERTA
BUGNA JESSICA
CALIARI FABRIZIO
CASTELLINI ANDREA
COCCO SIMONE
DE VECCHI MONICA - Trasf.
FIORONI FEDERICO
GIRARDINI ELEONORA
GJORESKI ALEKSANDAR
LUCCHINI FRANCESCO
MARCHIORI DANIELE
MILANI STEFANO
PEDRAZZOLI RICCARDO
SALSA SILVIA
SALVATERRA LORIS
SARTORI FABIO
VALENTINI MATTEO
Classi e foto
39
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
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12
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14
15
ANTOLINI FLAVIO
ANTOLINI MARCO
BALDINO ALESSANDRO
BERTINI DANIELE
BONENTI VALERIA
CARLI SERGIO
COLLINI FEDERICO
FRIZZI FEDERICO
PALLA LORENZO
PAPALEONI MARTINA
PEDRETTI RICCARDO
PIETROPOLI ELENA
POLANA ROBERTO
TAWFIK OMAR
VIVIANI CATERINA
40
Classi e foto
3 Geometri A
a
3a Geometri A
1
2
3
4
5
6
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17
18
19
3 Geometri B
a
3a Geometri B
ALBERTI ALESSANDRO
ALDRIGHETTI ALESSANDRA
APPOLONI VALENTINA
ARMANI ANDREA
BAZZOLI IVANO
BRENA NICOLA
CHIAPPANI SIMONE
CIMAROLLI REDENTO
FACCHINI FABIO
FRANCESCHETTI CRISTIAN
FRANCHINI WILLIAM
LORENZI LUCA
MARINI MATTEO
MASOTTO NICOLE
MORELLI FEDERICO
MORELLI MARTINO
PILOTTI KEVIN
TIRADO CARRASCO GABRIELA
VALENTINI ELENA
Classi e foto
41
1
2
3
4
5
6
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16
17
18
19
ARMANI FABIO
BALDUZZI CESARE
BAZZOLI CHRISTIAN
BONAZZA PAOLO
CANDIOLI MICHELE
CASTELLINI UGO
CAVALLARO FRANCESCA
COSI MARIO
DALPONTE STEFANO
LORENZETTI DIEGO
MADASCHI MATTEO
MAESTRANZI CHIARA
MAIER FEDERICO
PASSARDI CHIARA
PEZZAROSSI SIMONE FABIO
POLLINI DAVIDE
POVINELLI DAMIANO
ROUHAIM SOUFIANE
TAMBURINI MICHELE
42
Classi e foto
4 Geometri A
a
4a Geometri A
1
2
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6
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8
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12
13
5 Geometri A
a
5a Geometri A
AMISTADI ANNA
ARMANI CRISTIAN
BUGNA DONATO
CANETTI DAVIDE
CHIODEGA GIORDANO
CORRADI MATTEO
FERRAZZA FEDERICO
FILOSI RICCARDO
FOGLIO DENNIS
LORENZETTI ANDREA
MUSSI ALESSIA
STEFENELLI ANDREA
TISI FABRIZIO
Classi e foto
43
1
2
3
4
5
6
7
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11
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14
15
16
ALDRIGHETTI DENIS
BAZZOLI TIZIANO
BONAPACE NICOLA
BONAZZA NICOLA
BOSETTI SIMONE
CADONA GIOVANNI
GARA ANDREA
GUALDI DANIEL
LORENZI PATRICK
MOLINARI TIZIANO
PELLEGRINI MARCO
SOTTOVIA EMILIO
SOTTOVIA NICOLA
TODESCHINI SIMONE
VALENTINI NICOLA
ZAGO SARA
44
Classi e foto
5 Geometri B
a
5a Geometri B
1
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3
4
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6
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1 ITI A
a
1a Istituto Tecnico Industriale A
AGLIARDI CHRISTIAN
BIANCHINI CHRISTIAN
BONOMINI ANDREA
DONINA MARCO
FLORIANI LEONARDO - Trasf.
MARCHIORI ANGELO
MONFREDINI MICHELE
ONORATI LUCA
RIGOTTI ALESSIO
RODIGARI MICHEL
RUSSO RAYMOND
SALVATERRA CESARE
SIRENO MATTIA
STRAOLZINI MIRKO
VALENTI FEDERICO
Classi e foto
45
1
2
3
4
5
6
7
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9
AMBROSI JACOPO
BRUNELLI DANIELE
BUTTERINI DANIELE
IORI CHRISTIAN
LORENZI STEFANO
PLAKU MISHEL
RIGOTTI GIACOMO
ROSA LUCA
TONINI CRISTIAN
46
Classi e foto
2 ITI A
a
2a Istituto Tecnico Industriale A
1
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17
1 Linguistico A
a
1a Linguistico A
AMADEI MARTINA
ASANI ADRIJAN
BELLIBONI SARA
BELTRAMI JESSICA
BONUCCELLI DENISE
CAMPAGNOLI ILARIA
CANTONATI DOMINIK
COMINOTTI SILVIA - Trasf.
MONEGHINI SILVIA
MUDE-KOKO SERENA
ODORIZZI SILVIA
ROTA MADDALENA
SANSONI GAIA
SANSONI ZAIRA
SCALFI MONIA
SEBASTIANI GIULIA
ZONTINI ELEONORA
Classi e foto
47
1
2
3
4
5
6
7
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17
BONAPACE ERIKA
BRUNELLI PATRIZIA
DIDOUH MERYEM
FOSTINI LUCREZIA
FRANCHI MARTINA
GHEZZI DEBORA
GIACOMETTI MICHELE
GIONGO PETRA
GRANIERI ILARIA
LORENZI MARIAVITTORIA
MORA ALESSANDRO
NICOLINI DANIELA
OSS SARA
PELLIZZARI SAMANTHA
SCHERGNA ANNA
TERZI CAMILLA
TUDA VESILDA
48
Classi e foto
1 Linguistico B
a
1a Linguistico B
1
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3
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5
6
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18
2 Linguistico A
a
2a Linguistico A
BAZZOLI FEDERICA
BAZZOLI GIADA
DE LAZZARI NICOLE
DIAZ JANILL - Trasf.
FALANGA VALENTINA
FAMBRI LORENZA
FIORELLA ILARIA
GOBBI JASMINE
GUERINI ROBERTA
MARINI ANCILLA
MOLINARI LUISA
RICCA LAURA
RIGOTTI CAMILLA
SANSONI CHIARA
SERAFINI LUDOVICA
SIMONE PAOLA
TISI JESSICA
ZINI ANNA
Classi e foto
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1
2
3
4
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15
16
17
BELTRAMI MARTINA
BOSETTI MARINA
CALDERA ILARIA
CARE’ ROBERTA
COLOMBO GIULIA
FERRARI CARLA
FERRARI SILVIA
FOSTINI MONICA
MAESTRI MICHELA
MAGANZINI EMMA
MONFREDINI LAURA
PONTIROLLI SABRINA
PRETE DENISE
ROTA ISABEL
SEBASTIANI ELENA
TURRI KARIN
ZUBANI VICTORIA
50
Classi e foto
3 Linguistico A
a
3a Linguistico A
1
2
3
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4 Linguistico A
a
4a Linguistico A
ALBERTI ILARIA
ALIMONTA CHIARA
ARTINI MARTINA
BERTARELLI GIULIA
BERTOLINI VALENTINA
COLLINI LINDA
FRIZZERA ALFONSINA
GALLAZZINI IVANA
GIOVANELLI CLAUDIA
GRASSI MARTINA
SAI ALICE
SICHERI BARBARA
TERZI GAIA
ZALLA VALENTINA
ZONTINI CLARA
Classi e foto
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1
2
3
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15
BRUNELLI ANNA
CALVETTI GIULIA
CAMPIDELLI NOEMI
CAOLA CARLOTTA
COMINOTTI GIULIA
CRESCINI DARIA
FACCHINI NADIA
GIACOMINI SARA
GUSMEROTTI LAURA
LORENZI ILARIA
SIMONETTO FRANCESCA
SPERANDIO CRISTINA
TERZI ANNA
VALCANOVER CRISTINA
VOLPI GIUSY
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Classi e foto
5 Linguistico A
a
5a Linguistico A
1
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1 Socio PP A
a
1a Socio Psico Pedagogico A
ANTOLINI AMANDA
ARMANI ANNA
BAZZOLI JASMINE
BAZZOLI MARIA
BERTANZETTI NICOL - Trasf.
BULLA MEGI
FLORIANI ELISA
GIORGI KEREN - Trasf.
LORENZI FABIOLA
LUZZI FRANCESCA
MARASCALCHI ANNA
ORLANDO JESSICA- Rit.
PAROLARI SARA
PIREDDA SAMANTHA - Trasf.
SALVADORI VALENTINA - Trasf.
SALVATERRA ALESSANDRA
TISI FEDERICA
VIVIANI LAURA - Trasf.
ZONTINI ILARIA
Classi e foto
53
1
2
3
4
5
6
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20
BONENTI GLORIA
CALIARI ANNA
CAOLA VALENTINA
CARE’ TANIA
CARLI MARTA
CAZZOLLI NICOLE
CIMAROLLI AMBRA
DALBON MICHELA
FRUNER KATIA
GRAZZI MICHELA
LADINI ARIANNA
LATTARUOLO CAROLINA
LORENZETTI AMANDA
MAESTRANZI MARIA - Trasf.
NICOLINI VALENTINA
PELLIZZARI STEFANIA
SCALFI MARIA
SCORTA ASAHAR
URGO MARZIA
VIDI VERONICA
54
Classi e foto
1 Socio PP B
a
1a Socio Psico Pedagogicico B
1
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3
4
5
6
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2 Socio PP A
a
2a Socio Psico Pedagogico A
APPOLONI CARLOTTA
BATTOCCHI MARTINA
BUFFETTI DANIELA
BURATTI ALESSANDRA
BURATTI FEDERICA
BURATTI LORENZA
FESTI SERENA
FLORI LORENA
GIORGETTA ANNA
MAGAGNOTTI LISA
MEZZI ANNA
MUSSI ELISA
PIAZZA TANIA
SCALVINI MARINA
TOMASINI VERONICA
Classi e foto
55
1
2
3
4
5
6
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15
16
BINELLI FRANCESCA
BONAZZA MARA
BOSETTI LAURA
FACCHINI ALESSIA
FONTANA MICHELA
FRANCHI VALENTINA
FRIGO JESSICA
LORENZI LUDOVICA
LORENZIN LIA
MAESTRI ARIANNA
MARGONARI ANNA
MATURI MARIA GIOVANNA
PANIZZA ALESSIA
PREDYOVA M. MAGDALEN
VALENTINI ALESSANDRO
ZINA ALESSIA
56
Classi e foto
2 Socio PP B
a
2a Socio Psico Pedagogico B
3 Socio PP A
a
3a Socio Psico Pedagogico A
1
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20
21
22
23
24
25
26
BALDRACCHI MARTINA
BERASI VIVIANA
BERTOLINI CAROLINA
BONENTI GIOVANNA
BRAHIMI NAXARENA
BURATTI MARIA
BUTTERINI PAOLA
CAOLA MANUELA
DALPONTE FRANCESCA
FACCHINI FRANCESCA
FAILONI CHIARA
FERRARI JACOPO
FUSI GIULIA
GATTI ELENA
MALACARNE KATIA
MARINI GRETA
MESA CARLA
MOSCA MARIA ILARIA
PANELLI MONICA
RICCADONNA GIULIA
RICCADONNA ILARIA
ROSSARO VALENTINA
SALVADORI VALENTINA
TISI ALESSIA
VILLI CHIARA
ZORZI PATRIZIA
Classi e foto
57
1
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5
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14
AMISTADI IMELDA
BAGOZZI LAURA
BELLAGAMBA ALESSIA
BUGNA FABIANA
COLLINI FRANCESCA
DALBON SILVIA
DALBON SILVIA
LEONARDI FEDERICA
MAGAGNOTTI ELENA
PASQUAZZO ELISA
PEDRETTI ANNA
PONESSA GIULIA
SANTORUM ANNA
ZAMBOTTI SERENA
58
Classi e foto
4 Socio PP A
a
4a Socio Psico Pedagogico A
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
5 Socio PP A
a
5a Socio Psico Pedagogico A
BALDESSARI ALESSIA
BAZZOLI ALESSIA
BAZZOLI ILARIA
BONOMI EMANUELE
CAOLA BARBARA
CAPELLI FRANCO
COMINOTTI MARTA
GIORGETTA SIMONE
MAESTRI KATIA
MAESTRI LUISA
MARCHETTI ERICA
PAROLARI LUCIA
RICCADONNA MARTINA
RIZZONELLI GRAZIA
SCALFI BEATRICE
TISI ROBERTA
Classi e foto
59
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
BAGATTINI ANNA
BERASI GABRIELE
BONENTI ILARIA
BULLA SUELA
CANJE RAZVAN ALEXANDRU
ESPOSITO ELEONORA
MAFFEI MANUELA
MOSCA ARIANNA
NICOLUSSI SIMONE
PELLIZZARI GAIA
POLI ROBERT
POULI MANUEL
RIZZONELLI LAURA
SARTORI PAMELA
ZONTINI DENISE
60
Classi e foto
1 Ragioneria A
a
1a Ragioneria A
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
1 Ragioneria B
a
1a Ragioneria B
ARMANI GIULIA - Trasf.
BAZZOLI KEVIN
BURRINI GIANCARLO - Trasf.
DUKIC SELMA
FERRARI FABIO
GENTILI MELISSA
GIOVANNINI ALICE
ISAISEIN - Trasf.
LEONARDI BIANCA
MAESTRANZI GIULIANO
MATURI LORENZO
PIZZINI DENISE
SIMONI FRANCESCA
TAMBURINI CHIARA - Trasf.
TROLLA GLORIA
ZAGO VALENTINA
Classi e foto
61
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
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16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
ALDRIGHETTI ANGELICA
ANDREOLLI MONICA - Trasf.
AZZOLINI MONIA
BAXHELLARI KLAUDIO
BELTRAMOLLI ELENA
BERTELLI CHIARA
BERTERA NIKOLAS
BONAZZA NADIA
CALIARI SAMUEL
CIUFFI MICHELE
FACCHINI LINDA
FRANCESCHETTI PAOLO TITO
GERGESKI GORAN
GHEZZI DERRICH
GIRARDINI CHIARA
GOTTARDI FRANCESCA
PAVLOSKA NATASA
POZZA LUCIA
QUINTERO VILLA MICHEL
ROMELE SILVIA
SALVADORI SIMONE
STAGNOLI ELISA
VLADAREAN LARISA DAIANA
ZANETTI JESSICA
ZOANETTI TANIA
62
Classi e foto
2 Ragioneria A
a
2a Ragioneria A
3 Ragioneria A
a
3a Ragioneria A
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
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12
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17
18
19
20
21
22
23
ARMANI GRESIA
BAGOZZI GIADA
BERTONI BARBARA
BINELLI ALBA
BOSIO DAVIDE
CHEMOLLI ALICE
CIMAROLLI VALENTINA
COMINOTTI DANIELE
CORRADI VICTORIA
COZZINI ALESSANDRA
CUNACCIA BRUNO
FACCHINELLI MATTEO
FERRARI ROMINA
FRANCESCHETTI ILARIA
FRIZZI GIULIA
GJONI MIRANDA
MEZZI MARIKA
MORA GIADA
PANDOLFI DAVIDE
RITO BARBARA
SANTONI NICOLO’
SIMONI KATIA
VALENTI ARIANNA
Classi e foto
63
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
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14
15
16
17
18
19
ANGELINI MARGHERITA
ARANDIA A. ANA - Trasf.
BONENTI MATTIA
CURTI LUCA
FACCHINI SILVIA
GHEZZI ELISA
GIOVANELLI MATTIA
IORI STEFANIA
LOMBARDI MONICA
MONFREDINI MATTIA
OLIANA STEFANIA
RIGOTTI IRENE
SCOZZAFAVA FEDERICA
STEFANI FRANCA
TODESCHINI FABIO
VALENTI MARTINA
VALERIO CHIARA
VANIN SONIA
ZAMBONI SELENE
64
Classi e foto
4 Ragioneria A
a
4a Ragioneria A
1
2
3
4
5
6
7
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17
5 Ragioneria A
a
5a Ragioneria A
ARMANI ALESSANDRO
BASSI FRANCESCA
BOUKHACHANE NADIA
CALABRO’ PAOLO
CALIARI DANIELE
DALPONTE ALESSIA
FERRARI FEDERICA
GHEZZI MONICA
MALACARNE SABRINA
PARISI FABIO
PASI ERIKA
PELLIZZARI LORENA
PELLIZZARI SERENA
SALVAGNI LORENA
SCAIA EMILIO
SPERANZA ANNA MARIA
TAMBURINI VALENTINA
Classi e foto
65
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
ALOISI MATTEO
ARTINI ANNA
BATTOCCHI ROBERTO
BAZZANI MARIA CRISTINA
CAPPELLI MARTINA
FORESTI TAMARA
IGINI CRISTIANA
LORENZI GIANLUCA
MELZANI FRANCESCA
PELLIZZARI BEATRICE
PRETTI DEBORA
VIVIANI FEDERICA
66
Classi e foto
5 Ragioneria B
a
5a Ragioneria B
1
2
3
4
5
6
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19
20
21
1 Scientifico A
a
1a Scientifico A
ANTOLINI BRUNO
ARTINI CARLA
AZZOLINI LORENZO
BELTRAMI TOMMASO
BOSETTI LILIANA
BOSETTI MARIKA
BRUNORI GRETA
CARLINI CATIA
FERRARI ANNA
FESTA ANDREA
GROTTI DAVIDE
LEVORATO VANIA
MALACARNE KARIN
MARINI ELEONORA
ONORATI MONICA
PEROTTI CAMILLA
PIZZINI THOMAS
QUINTERO VILLA CRISTIAN
VALENTINI STEFANO
ZAMBALDI NICOLA
ZAMBONI LEONARDO
Classi e foto
67
1
2
3
4
5
6
7
8
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21
22
ALBERTINI CHIARA
BALLARDINI ALESSANDRA
BERASI VIRGINIA
BOMPREZZI JACOPO
BONAZZA FRANCESCA
CARE’ MICHELE
COZZIO CARLO
DALBON ELEONORA
GALANTE ANDREA
GASPERI ILARIA
LORENZI EDOARDO
LUCHESA GIULIA
MASE’ YLENIA
MAZZOCCHI LUCIA
MOJSOSKI GOCE
PAOLI FEDERICA PELLEGRINI LUCA
PREM PAOLO
RICCADONNA LUCA
ROSA MIRIANA
SALIZZONI ANNALISA
SIMONI ARIANNA
68
Classi e foto
1 Scientifico B
a
1a Scientifico B
1
2
3
4
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6
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20
1 Scientifico C
a
1a Scientifico C
BAGOZZI ALBERTO
BUGNA GIULIA
CATTANI SARA
COMPOSTELLA ARIANNA
COZZIO OLIVER
DONINI VALERIO
LAVAGNINO GRETA
LONGHI ALESSANDRA
LUNELLI MIRKO
MAESTRI MARCO - Trasf.
MATTEI NATASCIA
MATURI ANDREA
MUSSI DAVIDE
OLIANA ARIANNA
PANELATTI ELENA
PASSARDI DANIELE
ROSA LEONARDO
SANSONI ELISA
SENSIDONI FEDERICO
ZAMBOTTI LETIZIA FABIANA
Classi e foto
69
1
2
3
4
5
6
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21
22
23
ALBASINI IACOPO
BERTOLINI VANIA
BONAPACE DANIELA
BRONZINI FRANCESCO - Trasf.
BRUNELLI MATTEO
D’ACQUISTO LUCA
DALLA SANTA ELISA
DEPAOLI DAVIDE
DUCHI LORENZO
FEDRIZZI MATTIA
FOSTINI MARCO
GROSSI LINDA
INAMA YLENIA
LEONARDI FRANCESCO
MONSORNO MATTIA
MUSSI PAOLO
MUSSI SILVIA
ONGARI SARA
PATERNOSTER DENISE
PELLIZZARI ELEONORA
RICCADONNA LORIS
SCALET ROBERTA
TOSI NICOLO’
70
Classi e foto
1 Scientifico M
a
1a Scientifico M
2 Scientifico A
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2a Scientifico A
1
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22
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24
25
ALBERTI LORENZO
BALDRACCHI FRANCESCA
BONAPACE PIETRO MARIA
BONETTI PAOLO
BUGNA DAMIANO
CALIARI DANIEL
CAMPANARDI ELISA
COCIU STEFAN
GAMBUTI ANDREA
GIOVANELLI ELENA
GUSMEROTTI DANIELE
LEONARDI MICHELE
LITTERINI DAVIDE
LOMBARDI BEATRICE
MALESARDI NICOLA
MARINI GIOVANNA
PAPA FILIPPO
PEDERZOLLI MIRCO
POULI GIULIA
REVERSI SIMONE
RIZZONELLIFRANCESCA - Trasf.
ROTA CHIARA
VAGLIA MARTINA
VENDER ELISA
ZENI ALESSANDRA
Classi e foto
71
1
2
3
4
5
6
7
8
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23
24
25
ANTOLINI MARTINA
ARMANINI MICHELE
ARTINI VERDIANA
BAZZOLI MARCO
BAZZOLI MARTA
BONAZZA GIOVANNI
BONENTI ANDREA
CAOLA LETIZIA
COMAI LUCA
DARRAJI MARIEM
FAILONI ROMINA
FRANCESCHETTI PIETRO
MAFFEIS BARBARA
MAGANZINI ALESSANDRA
MEZZI CHIARA
OSS PIETRO
PEDERZOLLI G. SILVIA
PEDRAZZOLI TOMMASO
PRETTI PATRIZIA
RATIU ADELINA CLAUDIA
SABANI TASIM
SALVINI ARIANNA
TOMASI LUCA
TROGGIO CLAUDIA
URGO MARICA
72
Classi e foto
2 Scientifico B
a
2a Scientifico B
1
2
3
4
5
6
7
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15
16
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19
2 Scientifico M
a
2a Scientifico M
BAROLDI PAOLO
BATTAIOLA ANDREA
BECCARI FEDERICO
BERTOLINI VALERIA
CARE’ MASSIMILIANO
COSTANZI GABRIELE
FERRARI MIRKO
FRANCESCHETTI GIORGIO
FRANCHINI PAOLO
FUSTINI SILVIA
MAESTRI CESARE
MOSCA FILIPPO
PEDRETTI DAVIDE
POLLA PIER PAOLO
POVINELLI MIRKO
ROCCA JACOPO
SECCAMANI ACHILLE
ZENI VALERIO
ZOCCHI LUCA
Classi e foto
73
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
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13
14
15
16
BIANCHINI NICOLA
BLEGGI NICOLO’
BORDIGA ELIA
CRESCINI CAMILLA
DELLAIDOTTI ALICE
FAES ALESSANDRO
FIORONI GIANMARCO
FRANCHINI MARIA
GIOVANELLA ILARIA
PALETTI ELIA
SIMONI JESSICA
SIMONI KATIA
STEFANI FRANCESCA
TERZI MARCO - Trasf.
VALENTI ANDREA
ZANETTI DAVIDE
74
Classi e foto
3 Scientifico A
a
3a Scientifico A
1
2
3
4
5
6
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19
3 Scientifico B
a
3a Scientifico B
BAGATOLI ANDREA
BALDRACCHI ALESSIA
BERASI CATERINA
COLLINI AMBRA
CORNELLA CLAUDIA
DEVILLI ERIKA
FILOSI NANCY
FORADORI ALEX
GIRARDINI KATIA
MAESTRI RICHARD
MAFFINI PAOLO
MARCANTONI GIORGIA
MASU RAUL GIANCARLO M.
MATURI ALBERTO
MOLINARI GIOVANNI
PIVA GIOVANNA
POULI MATTEO GABRIEL
RICCADONNA GIORGIA
SALIZZONI MICHELA
Classi e foto
75
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
BELTRAMI RICCARDO
BODIO LUIGI
BONAPACE VALERIA
BONENTI ERIKA
BONOMI MARCO
BUFFETTI CAROLI LAURA
CERANA LINDA
CHIODEGA FABIO
DUCOLI ROCCO
ECCLI FRANCESCO
FACCHINELLI LUCIANO
MAFFEI MARTINA
MARCHETTI DAVIDE
MUSSI LUCA
MUSSI STEFANO
OLIANA BEATRICE M.
OLIVIERI SERENA
POLETTI CLAUDIO
TONEZZER MARA
VIVIANI GIULIA
ZANNI ALEXANDRA
76
Classi e foto
3 Scientifico C
a
3a Scientifico C
1
2
3
4
5
6
7
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11
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17
18
19
20
3 Scientifico M
a
3a Scientifico M
AMAGLIO ANDREA ALESSIO
ANTOLINI VALERIO
COLLINI MARICA
COLLINI MATTEO
DALBON DAVIDE
FOSTINI LARA
GARBAINI ENRICO
GASPERI ALICE
GOSETTI LUCIA
ISEPPI MANUELA
KATZEMBERGER FEDERICO
MASE’ ROBERTO
ORLANDI ELEONORA
PEDRETTI NICOLA
PELLIZZARI JACOPO
RAINERI MARTINO
REMEDIO SILVIA
STROM RICCARDO
TOLLER MARTIN
ZANROSSO BARBARA K.
Classi e foto
77
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
AMISTADI RUBEN
ANTOLINI LUCIA
BONOMI MADDALENA
CHIODEGA ISABELLA
COMAI DENISE
COMINOTTI MARIA
CORTELLA KEVIN
COZZIO SARA
DALPONTE CHIARA
GIOVANELLI MIRKO
GUNSCH FABIO
MAESTRANZI LIUBA
MAFFIZZOLI GRETA
MEZZI TECLA
MONFREDINI NICOLE
NAUMOSKA MARIJANA
VALENTI VALENTINA
ZOANETTI DENISE
78
Classi e foto
4 Scientifico A
a
4a Scientifico A
4 Scientifico B
a
4a Scientifico B
1
2
3
4
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11
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15
*
16
17
18
19
20
21
22
BELLA MICHELE
BONAFINI FEDERICO
BONAPACE ANDREA
CIUFFI RICARDO
COLLINI ANDREA.
CORRADI PAOLA
D’AGOSTINO PIERFRANCESCO
FRANCESCHETTI CRISTINA
GIOVANELLA ELDA
GOTTARDI GIULIA
GRITA ALESSANDRA
LUONI GIOVANNA
MOLINARI PAOLA
MONTANEZ LOPEZ LORENA
ONGARI JESSICA
RIZZONELLI MERI
ROSA ILARIA
ROSSARO MADDALENA
SALVATERRA GIULIA
SARTORI CAMILLA
SPADA CIRO
SUSINI LUCA
VERRI PAOLO
* anno all’estero
Classi e foto
79
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
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*
12
13
14
15
BAGOZZI RUDY
BALLARDINI MARA
BERTOLINI SIMONETTA
BINELLI SILVIA
CUMER STEFANO
DEVILLI LARA
DUCHI FABIO
FRANCHINI MARTINA
GIACOMETTI DAVID
GIOVANAZZI ALBERTA
GOTTARDI FEDERICA
LONGHI MADDALENA
MALACARNE CIRO
MARGONARI BARBARA
PIZZINI PAOLO
ZENELI ALBA
* anno all’estero
80
Classi e foto
4 Scientifico C
a
4a Scientifico C
1
2
3
4
5
6
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10
11
12
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14
4 Scientifico M
a
4a Scientifico M
BERTOLINI ELIA
BOLANDINI MARCO ANDREA
BOSETTI PIERANGELO
BRETTA LUCA
CAOLA CARMELA
FERRAZZA MICHELLE
LORENZI FEDERICA
MAFFEI MARCO
MALACARNE SAMUELE
PEDRETTI DEBORAH
PIROVANO GIORGIO
TOSI GIACOMO
TRENTINI GIANLUCA
ZULIAN HERMAN
Classi e foto
81
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
AMISTADI FRANCESCA
BETTA STEFANO
BONENTI GIADA
BONETTI SILVIA
BUGNA ELENA
CAPELLI STEFANO
CASSANELLI MATTIA
CVETANOSKA KLIMENTINA
DELLAIDOTTI GIULIA
FAILONI MARCO
GIORDANI PAOLO
GUSMEROTTI LUCA
LEONARDI MASSIMO
LUCHESA STEFANIA
MATURI FRANCESCO
MOSCA GUIDO
PRANDINI ANDREA
RICCA MARTINA
RICCADONNA MARZIA
SALIZZONI MATTEO
SANTORUM SILVIA
SINI DANIELA
TAMANINI LUCA
VILLI ANDREA
ZANETTI MATTEO
82
Classi e foto
5 Scientifico A
a
5a Scientifico A
1
2
3
4
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6
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20
5 Scientifico B
a
5a Scientifico B
ALBERTI ALESSANDRO
BERTI ALICE
BUGNA MARIKA
BUTTERINI ALESSIA
COLLINI MADDALENA
COZZINI TIZIANO
CUNACCIA MORENO
DALLE MULE ARIANNA
FARINA MARTINA
FEDRIZZI MARCO
GASPERI CHIARA
MORELLI ALESSANDRO
SALVATERRA ILARIA
SARTORI NADIA
SAUDA GIORGIA
TERZIC ALEKSANDRA
TROGGIO SABRINA
VALENTI AMBRA
VIVIANI MAURIZIO
ZONTINI MAURIZIA
Classi e foto
83
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
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16
17
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19
20
21
22
ABDALLA SANAA
ABIDI KAOUTHER
ALBORNOZ PORTAL YILIAN
ALDRIGHETTI ELENA
AMADEI STEFANO
ANDREOLLI OSCAR
ANDREOLLI ANNALISA
ARMANI EMILIO
ARTIOLI MARIA PIA
BALDUZZI ALESSANDRA
BARONI GENNY
BAXHELLARI BUKURIJE
BAZZOLI GILBERTO
BELLA LUISA
BERTELLI MARILENA
BONAZZA CLAUDIO
BONAZZA WALTER
BOSETTI CARMEN
BUCCIO PATRIZIA
CALAFINI FORTUNATA
CAMPIDELLI ANDREA
CANTONI MARCO
84
Classi e foto
Corsi serali
Corsi serali
3
2
24
25
26
27
28
29
30
31
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34
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36
37
38
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40
41
42
43
44
Corsi serali
Corsi serali
CARNESSALI FEDERICA
CEREGHINI LUCA
CHIAPPANI IVAN
CIMAROLLI OMAR
COLLINI ALESSANDRO
CORRADI IVANA
DELKIS PAYANO BETHANIA
FACCHINI MARCO
FERRARI ALBERTO
GALLAZZINI SARA
GARGIONI LARA
GERGES IBRAHIM MIKHAEL
GIRAMONTI IGOR
GIRARDINI MATTEO
GNOSINI MATTEO
GOMES DE ARAUJO LUANA CRISTINA
GRAZZI MIRELLA
LUCCIONI ROSSELLA
MAESTRANZI GIACOMO
MAFFEI MARA
MAFFEI DANIELE
MAFFEI MARIACARLA
5
4
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
MASE’ DANIELE
MOSCA LUCA
MOSCHETTI LEONARDO
MURA MARIA ANTONIA
MURTAS MADDALENA
PADOVANI MARCO
PELLEGRINI DOMENICO
PELLIZZARI FLAVIO
PETRICA ALINA
POLLA ARIANNA
RAUMANI EDI
REJKIEWICZ JUSTYNA
RUBINELLI OSCAR
SARTORI WILLIAM
SCHILLACI LUCA
SUFALI MARADONA
SYNYUK POLINA
TORBOLI DANIEL
TROGGIO BARBARA
VALENTI MARZIA
VEDLI OMBRETTA
ZENELI BLEDAR
Classi e foto
85
L’Istituto di Istruzione “Lorenzo Guetti”
dice Grazie
a tutte le Casse Rurali delle Valli Giudicarie
Finito di stampare nel mese di ottobre 2009
presso Antolini Tipografia - Tione
www.antolini.net