UNIVERSITA` DEGLI STUDI DI PAVIA Laboratorio di Didattica della

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UNIVERSITA` DEGLI STUDI DI PAVIA Laboratorio di Didattica della
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA
Scuola Interuniversitaria Lombarda di
Specializzazione per l’Insegnamento Secondario
Indirizzo linguistico letterario
Classe 43/A – 50/A
Laboratorio di Didattica della Storia
Prof.ssa Gabriella Fusi
Prof. Antonio Pietra
L’AVVENTURA DI MAGELLANO
Carta dello Stretto di Magellano
Specializzandi:
Teresa Ferrari
Renzo Pansa
Lauretta Salandin
Alice Vergnaghi
ANNO ACCADEMICO 2008-2009
PRESENTAZIONE:
Il gioco didattico proposto affronta il tema delle scoperte geografiche e, in particolare, il viaggio
intorno al mondo di Magellano. E’ un gioco di simulazione dato che ripropone, attraverso 13 prove,
le tappe dell’itinerario di Magellano e permette di misurarsi con aspetti connessi ai viaggi di
esplorazione a partire dalle motivazioni economiche del viaggio, per passare poi ad aspetti legati
alla vita materiale dell’epoca e alle difficoltà connesse a navigazioni molto lunghe e pericolose
come quella in questione (malattie, insubordinazioni dell’equipaggio, …) e per finire con i rapporti
instaurati con le popolazioni indigene.
Prerequisiti:
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Conoscenza della situazione politica ed economica dell’Europa alla fine del XV e all’inizio del
XVI secolo con particolare attenzione alla Spagna e al Portogallo.
Conoscenza delle principali motivazioni di carattere economico e delle nuove tecniche di
navigazione che hanno favorito i viaggi di esplorazione nel corso del ’400.
Conoscenza dei primi viaggi di esplorazione compiuti dai portoghesi lungo le coste africane.
Conoscenza del viaggio compiuto da Cristoforo Colombo e delle successive esplorazioni del
continente americano con particolare attenzione ai viaggi compiuti da Amerigo Vespucci.
Conoscenza della spartizione delle terre scoperte tra spagnoli e portoghesi mediante il Trattato
di Tordesillas.
Obiettivi:
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Conoscenza delle motivazioni economiche che hanno spinto Magellano a intraprendere il
viaggio e gli spagnoli a finanziarlo.
Conoscenza delle abitudini alimentari, delle armi e degli utensili dell’epoca facenti parte del
carico delle navi di Magellano.
Conoscenza della rotta seguita da Magellano.
Conoscenza delle nuove terre scoperte con particolare attenzione alla flora e alla fauna locali.
Conoscenza delle malattie e delle difficoltà connesse a lunghe navigazioni.
Conoscenza dei difficili rapporti tra i conquistatori spagnoli e le popolazioni indigene.
Conoscenza della biografia di Magellano.
Metodologia:
PRE-GIOCO (10 minuti): necessario per creare il clima giusto per avviare il gioco in quanto cerca
di inquadrare l’impresa di Magellano nella sua epoca.
• Brainstorming sulle conoscenze esposte nella sezione “Prerequisiti”.
• Presentazione di alcune brevi informazioni biografiche su Magellano e sulla sua esperienza di
navigatore prima del 1518.
• Proposta di riflessione sulle motivazioni che hanno spinto Magellano a tentare la
circumnavigazione del globo.
• Fornire qualche indicazione sulle carte che rappresentavano il pianeta a cavallo fra il XV e il
XVI secolo con particolare attenzione al planisfero di Schöner e all’Atlante Cantino.
GIOCO (1 ora e 15 minuti)
• Divisione della classe in 5 squadre chiamate con il nome delle cinque navi che parteciparono
all’impresa di Magellano: Victoria, Trinidad, Conception, Santiago, San Antonio.
• Ad ogni squadra viene assegnato il materiale composto da una schedina, un diario di bordo, una
copia dell’Atlante Cantino, due planisferi moderni, uno fisico, l’altro politico.
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In ogni squadra viene eletto un portavoce, due cartografi incaricati di disegnare la rotta sul
planisfero fisico (il planisfero politico serve come riferimento alle terre scoperte in
corrispondenza con l’attuale situazione politica e l’Atlante Cantino serve per permettere ai
ragazzi di rendersi conto degli strumenti a disposizione dei navigatori dell’epoca) e un addetto
alla tenuta del diario di bordo.
Si dà inizio al gioco attraverso la compilazione della schedina che verrà ritirata dagli
specializzandi e valutata solo alla fine: verrà assegnato un punto per ogni risposta esatta e, nel
caso fosse tutta corretta, il punteggio finale della squadra verrà raddoppiato.
Gli specializzandi si divideranno nel seguente modo:
IPOTESI A: due specializzandi in classe. In questo caso, uno sarà il master incaricato di
presentare le prove e di spiegare le motivazioni che stanno alla base delle risposte corrette,
mentre l’altro si occuperà di calcolare i punteggi e di seguire l’andamento del gioco.
IPOTESI B: quattro specializzandi in classe. In questo caso master e assistente si
occuperanno esclusivamente del gioco, mentre gli altri due specializzandi seguiranno le
squadre nello svolgimento delle prove.
Dopo la presentazione della prova da parte del master, ogni squadra leggerà le tre possibili
risposte e ne sceglierà una che verrà comunicata dal portavoce, il cui compito sarà anche quello
di fornire un’adeguata motivazione alla risposta. Il tempo assegnato alla presentazione e
all’esecuzione viene stabilito sulla base della prova, ma sarà compreso tra i 3 e gli 8 minuti, con
una media di 5 minuti per ogni prova per evitare di superare i 65 minuti totali.
Alla fine del gioco l’assistente del master procederà al calcolo del punteggio che dipenderà da:
I punti totalizzati durante il gioco;
3 punti assegnati alla rotta tracciata in modo corretto;
I punti della schedina.
Una volta conteggiato il punteggio, si procederà a proclamare la squadra vincitrice.
L’AVVENTURA DI MANGELANNO
DOCUMENTI
Ti presentiamo un testo di storiografia odierna e dei documenti, scritti e iconografici.
Il testo sul Trattato di Tordesillas sintetizza la ricostruzione di quegli avvenimenti scritta da
uno storico odierno e fornisce alcune riflessioni sull’accordo tra Spagna e Portogallo stipulato a
fine Quattrocento.
2.
Le carte sono rappresentazione della Terra risalenti al periodo tra il XV e il XVI secolo.
Grazie ad esse possiamo comprendere quale rappresentazione della terra poteva avere un uomo
colto di quell’epoca.
1.
Magellano aveva una grande esperienza come navigatore. Viaggiò da 1505, sulle navi
portoghesi, nell’oceano
indiano, prese parte alle guerre contro i musulmani sulle coste dell’Africa orientale, navigo fino
a Diu e Malacca.
Alla corte del re del Portogallo conobbe Ruy de Faleiro, uno studioso di astronomia che gli
trasmise molte conoscenze sull’arte della navigazione. Essi studiarono anche la linea del
trattato di Tordesillas e si convinsero che le Molucche ricadevano nell’emisfero spagnolo.
Antonio Pigafetta ci riferisce che Magellano ebbe accesso, nella tesoreria del re del Portogallo,
a planisferi realizzati dai cartografi di Norimberga Martin Behaim e Johannes Schoner.
In quello del secondo geografo, era rappresentato un paesaggio fra l’America e il continente
antartico e un
piccolo oceano che separava l’America dall’Asia. All’inizio del Cinquecento gli europei non
sapevano
dell’esistenza dell’oceano Pacifico e credevano che la circonferenza della Terra fosse molto più
piccola
di quanto non sia nella realtà. Con queste carte mentali Magellano affronto un viaggio intorno
al mondo!
Il trattato di Tordesillas
Portoghesi e spagnoli chiesero al papa di regolare i diritti dei due stati nel controllo e nello
sfruttamento di nuovi territori scoperti con le esplorazioni geografiche. Nel 1493 papa Alessandro
VI Borgia emise delle bolle con le quali indicava un meridiano a largo delle isole di Capo Verde:
le terre a occidente di questo meridiano sarebbero state spagnole, quelle a oriente portoghesi. Un
anno dopo Spagna e Portogallo spostarono questa linea a ovest delle isole di Capo Verde. In
questo modo, senza saperlo, la Spagna regalo ai portoghesi il Brasile, che non era noto, ma
sarebbe stato scoperto nel 1500. Il meridiano riguardava anche interessi in luoghi già noti ed
economicamente rilevanti, come le Molucche, le isole delle spezie. Infatti bisognava anche
considerare l’antimeridiano che divideva in due anche l’altra metà del pianeta. A chi spettavano le
isole dell’estremo oriente secondo il meridiano di Tordesillas? La questione era di difficile
soluzione, perché in quel tempo non si conosceva la circonferenza della terra, l’ampiezza degli
oceani e la distanza fra i continenti. La proposta di Magellano convinse ben presto gli spagnoli,
perché andava nel loro interesse: aprire una nuova rotta verso l’oriente e verificare
l’appartenenza delle isole delle spezie.
ILGIOCO
Siamo nel 1518. Fernao de Magalhaes, detto Magellano, marinaio portoghese esperto e tenace,
sta cercando un re in Europa che finanzi una spedizione per trovare una nuova rotta verso l’Asia.
Questo il suo progetto: partire dall’Europa navigando verso ovest; raggiungere le Molucche; le
isole dell’Indonesia chiamate isole delle spezie perché ricche di chiodi di garofano, noce moscata
e mais; quindi fare ritorno in Europa navigando sempre verso ovest. Per raggiungere le
Molucche navigando verso ovest, era necessario trovare un passaggio per circumnavigare
l’America. Il problema era che, a quel tempo, gli uomini non sapevano se tale passaggio
esistesse realmente. Inoltre, non avevano alcun idea di quanto fosse esteso il mare fra l’America
e l’Asia.
Le regole del gioco
Strumenti di gioco. Vi forniremo il planisfero Cantino, una riproduzione di un planisfero
portoghese, gelosamente custodito dalla corona portoghese e abusivamente sottratto dal
cartografo italiano Cantino. Risale al 1902. Vi forniremo inoltre una schedina, in cui dovete fare
un pronostico, un diario di bordo e un planisfero politico moderno formato A2.
Sviluppo e scopo del gioco. Il gioco ripercorrerà il viaggio di Magellano. Vi partecipano cinque
squadre, chiamate Victoria, Trinidad, Conception, Santiago e San Antonio. Ogni squadra deve
eleggere:
• un portavoce,
• uno o due geografi che tracceranno la rotta e il profilo delle nuove terre scoperte sul
planisfero; alla fine del gioco, la migliore rotta disegnata vincerà un premio speciale (3
punti) e l’esecutore verrà nominato “Geografo-Cartografo di corte”.
• un componente che compili il diario di bordo con i punteggi e gli avvenimenti principali
che si verificheranno.
1. Dovete superare una serie di prove in corrispondenza dei diversi momenti del
viaggio in un tempo predefinito e cronometrato;
2. Ogni prova superata vi farà guadagnare un punto (salvo Imprevisti!);
3. Il portavoce di ogni squadra dovrà riferire all’assistente del professore la risposta
da cui dipende il punteggio.
Durante le prove, presta attenzione a due segnalazioni
- Gli “imprevisti” vi potranno far guadagnare o perdere punti; seguite bene le istruzioni:
spesso vi verrà chiesto di lanciare il dado.
- Quando troverete la scritta “disegna la rotta” il geografo della vostra squadra dovrà
tracciare sul planisfero, con una matita, la rotta, il profilo delle nuove terre scoperte, i loro
nomi. A un certo punto dovrete tracciare segni al di fuori della carta: non preoccupatevi, è
normale, perché gli europei conoscevano solo un tratto della Terra.
1^ PROVA: I finanziatori (8 minuti)
La vostra avventura comincia in Spagna nel 1518 quando Magellano aveva 38 anni. Oggi
sarà ricevuto alla Casa de Contratacion a Siviglia. Dal 1503 essa ha il monopolio sui traffici
commerciali con le Nuove Indie. Se il giudizio degli esperti e degli armatori sarà positivo
l’impresa potrà essere realizzata. Quale dei tre discorsi che ti proponiamo potrà convincere
gli spagnoli a finanziare la pericolosa e costosa spedizione?
A
Signori,
il trattato di Tordesillas ha diviso in due parti il mondo. E’ mia opinione che le Molucche, appartengono
all’area di influenza spagnola. Sebbene opportuno trovare, dunque, una via più rapida e non controllata
dai portoghesi. Oggi, per compiere il viaggio di andata e ritorno dalle Molucche, navigando verso est,
sono necessari circa 3 anni. Secondo i miei calcoli queste isole sono vicinissime all’America e la nuova
rotta che aprirò, navigando verso ovest, permetterà di raggiungere più velocemente, in modo da strappare
ai portoghesi il controllo del commercio delle spezie..
B
Signori,
la mia fede cattolica è sincera, come chi può testimoniare chi mi conosce da tempo. Ho preso i sacramenti
e sono maritato con il rito di nostra Madre Chiesa. Nei miei viaggi ho incontrato molti pagani che non
conoscono la parola di Nostro Signore e che vivono nell’ignoranza e nel peccato. Mi sono sempre
promesso di convertire questi selvatici e per questo vorrei inserire nel mio equipaggio degli uomini di
chiesa, avvezzi a convertire i pagani. Solo cosi le sacre scritture potranno diffondersi fra quei popoli che
ancora oggi adorano falsi idoli.
C
Signori,
alla mia età la via mi ha dato già tanto. Ho navigato in tutti i mari conosciuti, ho combattuto e sono
sopravvissuto a tanti mie compagni valorosi. Ma io voglio ancora di più: la gloria, l’onore di trovare per
primo una via che permette di compiere il giro delle Terra. Questa è la mia ansia più forte: che i posteri mi
ricordino come un uomo che mise a rischio la sua vita per migliorare la conoscenza dei mari e delle terre
emerse. A voi lascio le ricchezze e lo sfruttamento delle terre che avrò la fortuna di scoprire. Per me terrò la
gloria eterna.
2^ PROVA: l’equipaggio (5 minuti)
A bordo delle navi c’era bisogno di nostromi, artigiani specializzati nella manutenzione delle
navi, marinai scelti, mozzi, servitori, uomini di fiducia, Cappellani… Quale dei tre equipaggi
che ti descriviamo fu quello effettivamente scelto?
A
Visto che era difficile trovare marinai disposi ad affrontare un’ impresa cosi incerta, arruolammo tutti
quelli che capitarono. Prima di partire mi costrinsero però, a cacciare dei portoghesi e a sostituirli con
degli spagnoli, perché temevano volessi tradirli approfittando della presenza di tanti miei connazionali.
Composizione finale: spagnoli, italiani, portoghesi, francesi, tedeschi, olandesi, irlandesi, greci, levantini e
1 inglese, oltre quattro interpreti africani ed asiatici.
B
Visto che l’impresa era difficile, bisognava trovare un equipaggio fedele ed esperto che non si spaventasse
di fronte alle tempeste e alla fame e che non fosse sempre disponibile a tradire e a ordinare un
ammutinamento. Per questa ragione arruolammo solo esperti navigatori spagnoli, oltre a quattro interpreti
africani ed asiatici. L’unico italiano fu Antonio Pigafetta.
C
Moltissimi marinai si presentarono, attirati dal miraggio dell’oro e di grandi ricchezze. Molti di questi
erano spagnoli che avevano già partecipato a precedenti viaggi con Vespucci e Colombo. Magellano di
fronte a tante richieste, fu costretto a selezionare l’equipaggio, che alla fine risulto composto da spagnoli e
inglesi.
3^ PROVA: i viveri (3 minuti)
La partenza si avvicina. E’ ora di caricare i viveri. Il viaggio sarà lungo e gli
approvvigionamenti incerti. Quale dei tre carichi è più adatto ai bisogni? Fai la scelta giusta
o soffrirai subito la fame…
A
7.240 kg di gallette, 1.800 kg di carne essiccata, 163 kg di olio, 381 kg di formaggio, legumi secchi, 200
barili di sarde salate e 2.856 pezzi di pesce essiccato, formaggio, farina, 253 botti e 417 otri di vino,
vacche, maiali e pecore vive, frutta e verdura fresca, legna per cucinare, miele, lenticchie, fagioli, riso, uva
passa.
B
7.240 kg di gallette, 1.800 kg di carne essiccata, 163 kg di olio, 381 kg di formaggio, legumi secchi, 135
kg di patate, 2.856 pezzi di pesce congelato, formaggio, farina, vacche, maiali e pecore vive, frutta e
verdura fresca, miele, lenticchie, fagioli, riso, uva passa, mais, pomodori secchi, tanti barili e giare di
acqua.
C
7.240 kg di gallette, 1.800 kg di carne essiccata, 163 kg di olio, 35 kg di zucchero, formaggio, farina,
yogurt, birra, succhi di frutta, frutta e verdura fresca, tanti barili e giare di acqua, legna per cucinare,
lenticchie, fagioli, riso, uva passa, biscotti, pasta, salsa, latte fresco.
Imprevisti!
In che stato sono i viveri che ti hanno fornito per il viaggio? Lanciate il dado: se fate 1 o 2 o 3
siete sfortunati, perché molti cibi sono avariati. Perdete 1 punto. Se fate 4, 5 o 6 avrete
fortuna, perché il cibo è in buono stato. Guadagniate un punto.
4^ PROVA: Cosa carichiamo a bordo? il resto del carico (4 minuti)
Si sta per partire. Tre collaboratori di Magellano hanno preparato ciascuno una lista: quale
delle tre sarà quella scelta dal comandante?
A
58 cannoni, 3 mortai pesanti, moschetti, polvere da sparo, picche in qualità, spade e armi varie. Per
impressionare gli indigeni: 20.000 campanelle, 900 piccoli specchi, 400 dozzine di coltelli tedeschi,
pettini e oggetti in vetro. Tamburi, cembali, violini e flauti per allietare gli equipaggi e impressionare gli
indigeni. Numerosi strumenti di lavoro per la manutenzione degli scafi e delle vele, bussole, clessidre,
planisferi, quadranti, astrolabi, portolani, 15 libri per tenere i giornali di bordo
B
58 cannoni, 80 fucili. Per impressionare gli indigeni: 1.200 penne stilografiche, 900 piccoli specchi, 400
dozzine di coltelli tedeschi, pettini e oggetti in vetro. Strumenti di lavoro per la manutenzione degli scafi e
delle vele, radio ricetrasmittente, bussole, clessidre, planisferi, pezzi di ricambio per il motore, quadranti,
astrolabi, portolani, 75 copie della Bibbia, 15 libri per tenere i giornali di bordo
C
58 cannoni, polvere da sparo, 14 mitragliatori. Per impressionare gli indigeni: 150 orologi da polso, 900
piccoli specchi, 400 dozzine di coltelli tedeschi, pettini e oggetti in vetro. Tamburi, chitarre, pianoforte e
violini per allietare gli equipaggi e impressionare gli indigeni. Numerosi strumenti di lavoro per la
manutenzione degli scafi e delle vele, 15 libri per tenere i giornali di bordo, penne, matite, gomme per
cancellare, pennarelli a spirito
Disegna la rotta! –
Leggi la seguente descrizione, cercando di trarne informazioni per disegnare la rotta.
Navigammo da Sanlucar de Barramela il 20 settembre 1519. Navigammo fino alle Canarie,
quindi passammo vicino alle Isole di Capo Verde. Navigammo seguendo la costa africana fino
al promontorio della Sierra Leone. Quindi facemmo rotta verso Sud-Ovest fino a raggiungere
l’America all’incirca a 23° di latitudine sud.
5^ PROVA: il punto d’approdo (13 dicembre 1519) (3 minuti)
Leggete la seguente descrizione di Antonio Pigafetta e ipotizzare dove si trova in quel
momento la flotta, scegliendo fra Argentina, Brasile e Venezuela.
“Navigammo fino ad arrivare alla terra di legno color della brace a 23° di latitudine sud. Li
trovammo provviste fresche di galline, patate dolci, ananas, carne, canne da zucchero e
un’infinita di altre piante. In cambio di un amo da pesca o un coltellino davano 5 o 6 galline;
per un pettine davano un paio di anatre; per uno specchio o una forbice tanto pesce che poteva
sfamare 10 uomini; per un sonaglio o una stringa davano un cesto di patate dolci; per un re di
denari, che è una carta da gioco, mi diedero 6 galline. I popoli di questa terra non sono cristiani
e non adorano cosa alcuna; vivono fino a 125 e 140 anni. Girano nudi, abitano in case lunghe
che chiamano boii, e dormono in una rete di cotone, chiamata amaca, legate da un capo e
dall’altro a grossi pali. Sia gli uomini che le donne si dipingono meravigliosamente tutto il
corpo e il volto. Sono rasati e senza barba, perché se la tagliano. Si ricoprono con piume di
pappagallo”
Imprevisti! Lanciate il dado. Se fate 1, 2 o 3 venite sorpresi da una tempesta e dovete ripararvi
in una baia per riparare i danni. Perdete 1 punto. Se fate 4, 5 o 6, il vento leggero e costante
permette alle navi di avanzare benissimo. Guadagnate un punto.
Disegna la rotta! - Secondo il racconto di Pigafetta la rotta si trova a 49° Latitudine sud, lungo
le coste sudamericane
6^ PROVA: La storia invernale (Baia di San Julian, 31 marzo - 24 agosto 1520)
(2 minuti)
Ormai sta per cominciare l’inverno. E’ troppo pericoloso navigare ancora più a sud. Fa
troppo freddo. Il vento impetuoso rende il mare molto mosso e la navigazione durissima.
Bisogna prepararsi a passare l’inverno in un posto sicuro. In questa terra vengono avvistati
animali ignoti ai marinai e a Pigafetta, che è una persona curiosa, li descrive, chiamandoli
“oche” e “lovi marini”. Di quali animali si tratta, in realtà? Un punto per ogni animale
indovinato!
Continuiamo sulla stessa rotta in direzione sud, navigando sotto costa, fino a giungere a due piccole
isole piene di oche e lovi marini.
1. E’ davvero impossibile riferire il gran numero di queste oche: in un’ora riempimmo le cinque
navi.. Sono di colore nero ed hanno le stesse piume sul corpo e sulle ali. Hanno il becco
simile a quello del corvo, ma non possono volare e si nutrono di pesce. Erano talmente
grasse che prima di mangiarle non v’era bisogno di spennarle, ma bastava spellarle.
2. Diversamente colorati sono invece i lovi marini, che sono grossi come vitelli, con la loro
stessa testa con orecchie piccole e tonde e denti grossi. Non anno gambe, ma piedi attaccati
al corpo, simili alle nostre mani con unghie piccole e fra le dita hanno quella pelle che hanno
anche le oche.
Imprevisti! Dado: Lanciate il dado. Se fate 1, 2, 3 o 4 avete trovato ottimo cibo e anche la
pesca vi sta fornendo gli alimenti per resistere al freddo intenso dell’inverno. Guadagniate un punto.
Se fate 5 o 6: serpeggia il nervosismo, dovuto al freddo e all’incertezza del viaggio. I marinai
litigano tra loro e vi sono casi di violenze verso i più deboli. Dovete impegnare di più questa ciurma
di scellerati. Perdete un punto.
7^ PROVA: L'AMMUTINAMENTO! (1-2 aprile 1520) (3 minuti)
All'inizio della sosta invernale alcuni capitani delle navi percepiscono una certa ostilità
dell'equipaggio verso Magellano. Egli aveva promesso, alla partenza, caldo dei tropici, frutti,
donne e ricchezza e ora si trovavano al freddo, costretti a razionare del cibo e senza certezze
sulla destinazione del viaggio. Così alcuni membri dell'equipaggio ordiscono una congiura.
La San Antonio, la Concepcion e la Victoria vengono prese dai ribelli. Come si comportò
Magellano in occasione di questo ammutinamento? L'ammiraglio nominò una corte
marziale. .t11 termine del processo, la corte condannò i capi degli insorti.
A
I colpevoli, Juan de Cartagena (un nobile) e Calmette (un prete), furono frustati e messi in catene nelle
stive per 2 mesi. De Quesada fu impiccato con una cerimonia solenne davanti a tutti gli uomini
dell'equipaggio, mentre Mendoza fu torturato in pubblico per mostrare a tutti che fine avrebbero fatto gli
assassini. Gli altri ribelli furono perdonati, ma costretti a cibarsi solo di pane e acqua .
B
Juan de Cartagena (un nobile) e Calmette (un prete) furono frustati. De Quesada, colpevole di omicidio, fu
gettato in pasto agli squali, mentre Mendoza, il traditore, fu messo ai ferri a pane e acqua. Gli altri ribelli
furono chiusi nelle stive in catene. La punizione doveva essere esemplare per evitare che in futuro altri
potessero riprovarci.
C
Juan de Cartagena (un nobile) e Calmette (un prete) sarebbero rimasti prigionieri per tutta la sosta
invernale. L a corte non se la sentì di giustiziare un grande di Spagna e un uomo di Chiesa. Alla partenza
della flotta sarebbero stati abbandonati nella baia alla mercè di Dio. A de Quesada, colpevole di omicidio,
sarebbe stata tagliata la testa e il suo corpo squartato, come quello di Mendoza, il traditore. Gli altri ribelli
furono messi ai ferri.
Secondo il racconto di Pigafetta la :flotta si trova ora a 53° di
latitudine sud, 20° a ovest della linea di Tordesillas, lungo la costa sudamericana
Disegna la rotta! -
Il passaggio (28 novembre 1520)
Noi andammo a scoprire 1'altra imboccatura dello stretto verso ovest. Mandammo degli uomini
su un battello ad esplorare nell'altra direzione. Dopo tre giorni tornarono e ci dissero di aver
trovato l'uscita oltre la quale c'era un ampio mare. L'ammiraglio pianse di gioia e chiamò quel
capo Capo Deseado perché l'avevamo desiderato per tanto tempo.
IMPREVISTI : Avete raggiunto un grande risultato: scoprire il passaggio a sud
dell'America. Vincete 10 punti
Disegna la rotta! - Dopo lo stretto la flotta risali lungo la costa sudamericana in direzione
Nord. Intorno ai 30° di latitudine sud la flotta piegò a Nord-ovest fino a raggiungere l'equatore il
13 febbraio 1521.
8^ PROVA. Lo scorbuto (4 minuti)
Durante i lunghi viaggi per mare, capitava spesso che parte dell'equipaggio si ammalasse,
soprattutto per mancanza di cibi freschi, impossibili da conservare peri lunghi mesi della
traversata. Una delle malattie più diffuse, che non risparmiò neanche l'equipaggio di
Magellano, era lo scorbuto, provocato da carenza di vitamina C che si trova soprattutto
nella frutta e della verdura.
“Mercoledì 28 novembre 1520 lasciammo lo stretto per entrare nel Mare Pacifico. Siamo rimasti tre mesi
e venti giorni senza avere refrigerio da alcuna cosa. Mangiavamo polvere di gallette piena di vermi che
puzzava di urina di topi. Bevevamo acqua gialla già putrifata per molti giorni e mangiavamo le
guarnizioni incartapecorite di cuoio che servivano a proteggere le vele dall'usura. Le lasciavamo per 4-5
giorni nel mare e poi le mettevamo nell'acqua bollente e poi le mangiavamo; altre volte mangiavamo la
segatura del, legno. I topi si vendevano a mezzo ducato ciascuno, ed era pure difficile catturarne! Ma fra
tutte le disgrazie questa era la peggiore: crescevano le gengive fino a coprire i denti, tanto che non c'era
modo di mangiare e così morirono 19 marinai più l'indio per questa malattia. 25 o 30 si ammalarono, chi
nelle braccia, chi nelle gambe o altrove, così pochi rimasero sani. Per grazia di Dio, io [Antonio
Pigafetta] non ebbi nessuna malattia.”
IMPREVISTI: Lo scorbuto imperversa. Come andrà a voi? Lanciate il dado per saperlo! Se
fate 1 o 2: come per Pigafetta, tutto è andato bene. Che fortuna! + i punto
Se fate 3 o 4: il vostro corpo è infestato da pidocchi, e pulci.. .resistete, siete vivi e c'è speranza di
riprendersi. - 1 punto Se fate 5 o 6: le vostre gengive sono gonfie, lividi appaiono su tutto il corpo!
Siete proprio malridotti...- 2 punti
Disegna la rotta! - Superato l'equatore la flotta si diresse a ovest-nord-ovest fino alla latitudine di
10° Nord; quindi alla latitudine di 13° Nord navigò verso ovest
9^ PROVA: Terra! Terra! L'isola dei ladroni (6 marzo 1521) (2 minuti)
Sono passati 100 giorni terribili di navigazione nell'oceano Pacifico... Finalmente ora si
avvista un'isola. Gli uomini sono impazienti: vorrebbero subito andare a terra per mangiare
e bere! L'isola è abitata. Dalla riva partono delle piroghe. Gli indigeni salgono a bordo della
Trinidad portando pesce e frutti. Ma ben presto si capisce che sono dei ladruncoli. Si
impossessano di tutto quello che è possibile portare via. I marinai li cacciano cercando di
recuperare gli oggetti, ma molti, oggetti sono stati rubati. E soprattutto gli indigeni hanno
portato via una scialuppa! Bisogna recuperarla perché è indispensabile per raggiungere la
terra e rifornire la Trinidad di provviste. Cosa decise di fare Magellano? Scegli, la soluzione
che adotto l'ammiraglio
A
Magellano in persona guidò un gruppo di 50-60 uomini. Bruciarono le capanne, uccisero 8 fra uomini e
donne, recuperarono il battello che era stato sottratto dagli indigeni. Inoltre, portarono via cibo e acqua.
B
Magellano, temendo che gli indigeni fossero molto numerosi, pensò di non dover rischiare la vita dei
marinai superstiti e decise di andarsene senza nemmeno rifornirsi di provviste.
C
Magellano, con alcuni uomini, si recò a terra per cercare di scambiare merci, sorvegliando con le armi che
le trattative si svolgessero senza danni. Al termine gli indigeni barattarono cibo e acqua e restituirono la
scialuppa i'11 cambio di oggetti.
Disegna la rotta! - posizione 12° latitudine Nord 142° longitudine Est
IMPREVISTI: Tirate il dado. Se fate 1, 2 o 3 vi è cibo in abbondanza. Guadagnate 1 punto.
Se fate 4, 5 o 6 il cibo scarseggia... Perdete 1 punto
10^ PROVA l'incontro con popoli nuovi (4 minuti)
Che rapporti stabilirono gli spagnoli una volta arrivati nelle isole delle spezie?
A
Commerciarono e stabilirono rapporti diplomatici con i ragià e i sultani. Questo fu possibile
perché dimostrarono la loro forza militare e la volontà di effettuare scambi convenienti.
B
Derubarono, saccheggiarono e uccisero. Quindi _ripartirono portando con sé le ricchezze dei
popoli sottomessi.
C
Cercarono di commerciare e stabilire dei contatti, ma non ci fu niente da fare, perché i portoghesi erano più
forti in quella zona e gli indigeni temevano più loro che gli spagnoli.
11" PROVA: nelle Filippine avviene l'incontro con il ragià Cilapulapu (4 minuti)
Il ragià Cilapulapu, che regna sull'isola di Mactan, ha osato opporsi a Magellano e non vuole
sottomettersi agli spagnoli. Doveva consegnare del bestiame in segno di sottomissione, ma
non ne vuole sapere. Per di più sfida l'ammiraglio. Come si concluse questa vicenda?
A
Magellano si riunì con i comandanti delle altre navi. Che fare? Lasciar perdere voleva dire far
pensare che gli. spagnoli avessero paura di un piccolo sovrano come Cilapulapu. Ma con tutte le
ricchezze che le Molucche e le isole orientali promettevano perché perdere tempo e subire,
magari, qualche perdita umana per colpa di un insulso, piccolo re di un'isola sperduta? La
saggezza imponeva di soprassedere. All'unanimità i comandanti decisero quindi di partire verso le
isole delle spezie.
B
Magellano non poteva tollerare che qualcuno, compreso un insignificante ragià, osasse ribellarsi
al re di Spagna. L'ammiraglio guidò la spedizione e portò, come spettatori, sultani e ragià delle
isole vicine. Protetti dalle corazze 49 soldati spagnoli sbarcarono sull'isola di Mactan. 500
indigeni li aspettavano sulla riva. Gli spagnoli furono assaliti da tutte le direzioni, ma Magellano
ordinò agli artiglieri di far fuoco con i cannoni, che fecero una strage fra gli indigeni.
L'ammiraglio e i suoi fedeli bruciarono il villaggio. Gli alleati assistettero al trionfo di Magellano.
Era la dimostrazione che gli spagnoli erano invincibili!
C
Magellano non poteva tollerare che qualcuno, compreso un insignificante ragià, osasse ribellarsi al
re di Spagna. L'ammiraglio guidò la spedizione e portò, carne spettatori, sultani e ragià delle isole
vicine. Protetti dalle corazze 49 soldati spagnoli sbarcarono sull'isola di Mactan. 1500 indigeni li
aspettavano sulla riva. Gli spagnoli furono assaliti da tutte le direzioni. Magellano ordinò la ritirata.
Ma una gran quantità di indigeni lo aggredì. Magellano fu centrato alla fronte da un dardo
avvelenato. Gli spettatori indigeni, assistettero alla sua morte e capirono che gli spagnoli non erano
invincibili!
IMPREVISTI! Vi è ancora qualche problema di approvvigionamento... Tirate il dado. Se fate
1, 2 o 3 il cibo è in abbondanza Guadagnate 1 punto. Se fate 4, 5 o 6 il cibo scarseggia e lo
scorbuto colpisce, ancora...perdete 1 punto
12^A PROVA: Il viaggio di ritorno (3 minuti)
Ormai il viaggio è noto... ora bisogna solo evitare i portoghesi che vorrebbero intercettare la
flotta spagnola e impedire che faccia ritorno in patria. Che fare? Carichi sulla Vittoria chiodi
di garofano, oro, zenzero. Li rivenderai in Spagna... se riuscirai a tornare! Decidete quale
rotta seguire.
A
Navigare nell'oceano Indiano in direzione sud-ovest fino a 42° di latitudine sud. All'altezza del
Madagascar deviare in direzione nord-ovest verso il capo di Buona Speranza, quindi passato il
capo dirigersi a nord-ovest verso le isole di Capo Verde, quindi fare rotta verso le Azzorre e poi a
est verso la Spagna.
pro: si evitano i portoghesi, che vogliono incarcerarci, e si percorre la strada più breve
Contro: si va incontro ai venti, contrari, al freddo antartico, ad un mare che può diventare
tempestoso
B
Navigare di cabotaggio seguendo .i monsoni.
Pro: la navigazione è sicura e nota
Contro: si allungano di molto i tempi perché bisogna fare sosta in attesa dei venti stagionali. I
portoghesi ci potrebbero facilmente trovare e sarebbe la fine. Ci metterebbero in carcere o ci
ucciderebbero e la missione si concluderebbe con un fallimento totale
C
Tornare indietro, rifacendo la rotta attraverso l'oceano Pacifico.
Pro: ormai si conosce la rotta, i venti saranno favorevoli e si eviteranno i portoghesi. Chi scoprirà
mai il trucco? All'arrivo si potrà dire che il giro del mondo è stato completato.
Contro: bisogna attraversare l'oceano Pacifico. Gli approvvigionamenti saranno molto
difficoltosi, lo scorbuto potrà fare strage di marinai.
IMPREVISTI: Tirate il dado. Se fate 1, 2 o 3 il cibo è in abbondanza e i venti sono moderati.
Guadagnate 1 punto. Se fate 4, 5 o 6 il cibo scarseggia, lo scorbuto colpisce ancora e venti
tempestosi mettono a dura prova nave ed equipaggio. Perdete 1 punto
13^ PROVA: L'arrivo (6 settembre 1522) (3 minuti)
La Vittoria, l'unica nave che fece ritorno dal giro del mondo, arrivò alla foce del
Guadalquivir dopo aver viaggiato per circa 3 anni. L a spedizione si chiuse con un discreto
profitto. Sottratte le spese, la vendita delle spezie della Vittoria rese 428.000 maravedì che
furono incamerati dal re. Il finanziatore Cristobal de Haro, malgrado le sue amicizie e i suoi
legami, impiegò 18 anni per recuperare il denaro prestato per finanziare il viaggio di
Magellano. Che cosa fecero i marinai nei giorni seguenti al loro arrivo in Spagna?
A
Il re di Spagna organizzò una grande festa in loro onore. Fu organizzata una sfilata per le vie di Siviglia
per celebrare la prima circumnavigazione del globo. I sopravvissuti furono nominati Grandi di Spagna ed
ebbero un vitalizio che permise loro di vivere agiatamente.
B
Il 9 settembre 1522, come avevano promesso nei peggiori momenti di disperazione, i sopravvissuti alla
prima circumnavigazione del globo si recarono in pellegrinaggio, a piedi scalzi, vestiti della sola camicia
e con una torcia per uno in mano, alla tomba di Nostra Signora della Vittoria e subito dopo alla chiesa di
Santa Maria.
C
Per impedire che i sopravvissuti rivelassero la rotta seguita, le terre scoperte e i rapporti stabiliti con alcuni
popoli asiatici, alcuni sicari del re del Portogallo uccisero i comandanti della Vittoria.
DOPO GIOCO (35 minuti): la fase successiva al gioco è di fondamentale importanza ai fini del
processo di ristrutturazione delle conoscenze e deve essere ben organizzata e svolta con molta cura
affinché sia possibile fissare i contenuti presentati durante l’attività ludica.
• Il primo esercizio richiede una tabulazione delle informazioni contenute in alcuni documenti
che rispecchiano una selezione delle prove presentate nel gioco. Oltre ad individuare gli aspetti
principali affrontati in ogni documento, gli studenti dovranno anche selezionare da una lista
predisposta lo studioso al quale tali notizie potrebbero interessare.
• Nel secondo esercizio si propongono agli studenti due mappe concettuali: nella prima si
affrontano le cause economiche del viaggio di Magellano, nella seconda si analizzano tutte le
tematiche affrontate durante il gioco.
• La terza attività serve a fissare le tappe fondamentali del viaggio di Magellano mediante un
esercizio in cui viene richiesto di mettere in ordine cronologico gli eventi.
• L’ultima attività sarà affidata al docente accogliente e consisterà nella stesura di un resoconto
del viaggio da parte del vice-comandante della spedizione al re di Spagna nella quale
sottolineare i pregi, i vantaggi commerciali, le difficoltà e i pericoli del viaggio, nonché i
rapporti con le popolazioni indigene.
VERIFICA FINALE
L’attività finale, prevista nel caso in cui il gioco venisse presentato in una scuola secondaria di II
grado, potrebbe consistere nella stesura di un saggio breve di 10-15 righe nel quale immedesimarsi
in uno degli studiosi, elencati nel primo esercizio, e produrre un testo relativo al suo ambito di studi
contenente le scoperte fatte durante il gioco.
Relazione della presentazione in classe del gioco “L’avventura di Magellano”
La sperimetazione di Pavia
Il giorno 20 febbraio 2009 si è tenuta presso un Istituto Tecnico Informatico di Pavia la
sperimentazione del gioco didattico di storia dal titolo “L'avventura di Magellano”.
La classe coinvolta è stata una terza dell'indirizzo informatico composta da 19 alunni di cui 16
ragazzi e 3 ragazze.
La sperimentazione avrebbe dovuto interessare solo la seconda e terza ora (dalle 8.50 alle 10.40),
ma è stato necessario utilizzare anche parte della quarta ora.
Dopo essersi presentati, gli specializzandi hanno prima di tutto chiesto alla classe di dividersi in tre
gruppi di cinque persone e uno soli quattro studenti, modificando le regole del gioco che
prevedevano la presenza di una quinta squadra-nave. Tale decisione è stata presa per evitare gruppi
numericamente esigui dato che la classe era composta da soli 19 alunni.
La divisione in squadre è stata seguita da un brainstorming tenuto da due corsiste che hanno posto
agli studenti le seguenti domande:
1. Perché i viaggi di esplorazione si concentrano nel XV e XVI secolo ?
2. Quali monarchie europee sono coinvolte in prima linea in tale processo ?
3. Quali sono stati i principali viaggi di esplorazione che hanno preceduto l'esperienza di
Magellano ?
Gli studenti hanno risposto alle domande in modo corretto, dimostrando, pur nella loro vivacità, di
padroneggiare abbastanza l'argomento.
Dopo che ogni gruppo ha stabilito al suo interno i seguenti ruoli: cartografo e geografo, portavoce,
responsabile del diario di bordo, è stata distribuita a ciascuna squadra una schedina nella quale era
richiesto un pronostico circa le informazioni salienti relative al viaggio di Magellano. Il tempo a
disposizione per la compilazione della prova è stato di 5 minuti; la sua valutazione è stata svolta al
termine dall'attività di gioco rientrando nel punteggio finale.
A questo punto sono stati resi noti i nomi delle squadre-navi e la formazione iniziale è stata la
seguente: Victoria (5 persone), Santiago (5 persone), Trinidad (5 persone), Conception (4 persone).
Non è stata assegnata la San Antonio e ciò ha determinato l'eliminazione di un imprevisto che
coinvolgeva tale nave durante la fase di gioco.
Il passo successivo è stato la distribuzione del seguente materiale di gioco per ciascuna squadranave:
1.
2.
3.
4.
un atlante Cantino;
un planisfero politico a colori formato A2 su cui tracciare la rotta;
un diario di bordo su cui registrare gli eventi di gioco;
la raccolta di documenti relativa alle prove e agli imprevisti di gioco.
I quattro specializzandi si sono suddivisi i compiti seguendo questa modalità: un master incaricato
di presentare le singole prove e di spiegare le motivazioni legate alla soluzione corretta; un
assistente, che si è occupato di registrare i punteggi di ciascuna squadra-nave in un apposito modulo
e calcolarne la somma finale; i rimanenti corsisti, che hanno svolto attività di supervisione
sull'andamento del gioco.
Per ogni prova i partecipanti hanno ricevuto un tempo massimo entro cui svolgerla, opportunamente
cronometrato e registrato dall'assistente al fine di utilizzare tale elemento come discriminante nel
computo finale del punteggio. Ciò si è reso necessario per attribuire la vittoria in caso di parità.
In base a tale criterio i tempi previsti per ogni prova sono stati i seguenti:
prova 1....... 8 minuti
prova 2....... 5 minuti
prova 3....... 3 minuti
prova 4....... 4 minuti
prova 5....... 3 minuti
prova 6....... 4 minuti
prova 7....... 6 minuti
prova 8....... 4 minuti
prova 9....... 4 minuti
prova 10....... 4 minuti
prova 11....... 6 minuti
prova 12....... 6 minuti
prova 13....... 6 minuti
Il gioco si è svolto attraverso la soluzione di tredici prove: alcune richiedevano una scelta tra tre
opzioni adeguatamente motivata e altre una risposta diretta.
La componente aleatoria è stata rappresentata da alcuni imprevisti gestiti attraverso il lancio del
dado. Elemento fondamentale del gioco è stato il tracciare sul planisfero politico la rotta che
Magellano seguì nell'impresa di circumnavigazione del globo terrestre.
Al termine di ogni prova veniva fornita la risposta corretta per ciascuna domanda dal master, il
quale si è occupato anche di motivare e far riflettere gli studenti sulla correttezza o meno della loro
scelta.
Tra le prove svolte gli studenti hanno mostrato maggiori difficoltà nel tracciare la rotta e ciò ha
richiesto il frequente intervento degli specializzandi.
A metà gioco è sorta la necessità di introdurre una penalità disciplinare di un punto poiché la
gestione dell’attività ludica è stata resa difficile dalla vivacità degli studenti che spesso ha rallentato
lo svolgimento del gioco.
A circa metà della seconda ora gli specializzandi si sono resi conto di non riuscire a completare lo
svolgimento delle prove e hanno quindi chiesto la possibilità di concludere l'attività occupando
parte della quarta ora: ciò è stato possibile grazie alla disponibilità della docente . Oltre a questo, gli
specializzandi hanno deciso di ridurre i tempi di svolgimento delle seguenti prove:
prova 6....... da 4 a 2 minuti
prova 7....... da 6 a 3 minuti
prova 9....... da 4 a 2 minuti
prova 11... ..da 6 a 4 minuti
prova 12........da 6 a 3 minuti
prova 13.......da 5 a 3 minuti.
Ultimata la tredicesima prova, l'assistente del master ha calcolato il punteggio relativo alle prove,
alla schedina e agli imprevisti, mentre gli altri due corsisti hanno valutato il tracciato della rotta
chiedendo ad ogni singola squadra-nave le ragioni delle scelte fatte.
Il risultato definitivo ha portato alla vittoria la squadra-nave Trinidad, il secondo posto è stato
assegnato alla Vittoria; la Conception si è classificata terza mentre Santiago è arrivata per ultima.
E' stato proposto dall'insegnante della quarta ora di completare la realizzazione del gioco
presentando il debriefing, ma gli specializzandi hanno preferito lasciare il materiale relativo a
questa parte al docente accogliente considerando il calo di attenzione degli studenti.
CONCLUSIONI:
L'attività di tirocinio ha mostrato che la modalità didattica del gioco, spezzando la normale routine
didattica mattutina, suscita senza dubbio un insolito interesse negli studenti. Di buon grado è stata
accettata anche la proposta di dividersi in gruppo.
Nella nostra esperienza, i gruppi hanno mostrato di lavorare con efficacia grazie a una buona
sintonia interna che ha condotto ad un'equa divisione del carico di lavoro tra i singoli membri
capaci di interagire con entusiasmo nella conduzione dell'attività, motivando coerentemente le
proprie scelte. Da segnalare comunque che il numero delle prove risulta eccessivo in quanto non
molto tardi si è generato un calo attentivo da parte della classe. Secondo gli specializzandi dunque
sarebbe necessario ridurre le prove da 13 a un numero variabile tra 8 e 10.
Per poter realizzare il gioco in due ore sarebbe opportuno ridurre il tempo del brainstorming dai 10
minuti da noi previsti a 5; rendere più incisiva l'attività ludica evitando i continui spostamenti dei
portavoce per comunicare la propria scelta all'assistente, ma fare in modo che sia l'assistente stesso
a muoversi verso i gruppi registrando la loro scelta. Infine, risulta difficilmente realizzabile l'idea di
svolgere il debriefing nelle due ore previste. E' nostra convinzione, quindi, che risulterebbe più
efficace o incrementare di un'ora il tempo a disposizione dei tirocinanti oppure demandare
all'insegnate accogliente lo svolgimento degli esercizi che costituiscono il dopogioco. Abbiamo
preferito la seconda opzione.
La sperimentazione di Modena
Nell’ambito del Convegno relativo alla didattica ludica, di cui avrò modo di parlare inseguito, il
gioco di Magellano è stato presentato in un IPSIA di Modena in data 6 marzo 2009. In vista di
questa ulteriore sperimentazione e consapevoli di alcuni limiti riscontrati nell’attività in classe a
Pavia, i corsisti, aiutati dai docenti di laboratorio, hanno apportato alcune modifiche al gioco. Prima
di tutto è stato deciso di ridurre notevolmente il brainstorimng iniziale e di fornire agli studenti solo
alcune nozioni fondamentali quali la necessità spagnola di trovare un passaggio ad ovest dal
momento che con il trattato di Tordesillas i territori ad est della raya sarebbero spettati alla corona
portoghese e l’importanza delle spezie nella società cinquecentesca. Si è proceduto poi ad eliminare
alcuni imprevisti che non richiedevano l’utilizzo del dado, ma prevedevano una riduzione del
punteggio. Infine, si è deciso di esplicitare, vicino ad ogni prova, il tempo di svolgimento secondo i
criteri definiti nella precedente sperimentazione. È necessario sottolineare come sia stato utile e
fondamentale svolgere il gioco in una scuola di Pavia prima di presentarlo alle classi modenesi. I
tempi concessi ai corsisti a Modena sono stati ristretti e si sono verificati alcuni disguidi legati al
materiale, questi inconvenienti hanno creato agli specializzandi problemi che sono stati superati
senza compromettere lo svolgimento dell’attività ludica proprio perché la precedente
sperimentazione aveva consolidato nei corsisti la conoscenza del gioco e aveva fornito loro gli
strumenti necessari per una migliore realizzazione del medesimo.
Le classi a cui è stata rivolta la seconda sperimentazione sono state una IV e una V e, a tal
proposito, è opportuno sottolineare come sia stato difficile lavorare con queste due classi dal
momento che, non essendo presente la docente che aveva aderito al Convegno, i ragazzi erano
demotivati anche a causa del fatto che i contenuti proposti dal gioco non coincidevano
assolutamente con il programma di storia affrontato. Inoltre, rispetto alla sperimentazione pavese, i
corsisti presenti in classe sono stati solo due e hanno potuto monitorare con qualche difficoltà in più
le fasi del gioco. Nonostante questo, considero l’intervento perfettamente riuscito, infatti, dopo le
resistenze iniziali, gli studenti di IV e di V si sono divisi in quattro gruppi (due con quattro studenti
e due con cinque studenti) e hanno giocato dimostrando impegno e partecipazione. I corsisti hanno
deciso di fornire qualche aiuto in più per il superamento delle prove dal momento che gli studenti
erano completamente digiuni dei contenuti affrontati.
L’attività ludica ha occupato le due ore previste (dalle 10.45 alle 12.30) senza richiedere, come nel
caso pavese, l’occupazione dell’ora successiva a dimostrazione del fatto che le modifiche apportate
sono state efficaci. Durante lo svolgimento delle prove, gli studenti hanno posto domande per avere
un quadro più chiaro del viaggio di Magellano. Ha destato molta curiosità il problema dei viveri e
dei rifornimenti, così come la parte relativa alla descrizione dello scorbuto, malattia di cui gli
studenti non conoscevano l’esistenza.
Infine, per quanto riguarda il debriefing, i corsisti hanno deciso di non affrontarlo in classe, ma di
affidarlo alla docente accogliente.