De Chirico, tutte le tracce del suo passaggio

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De Chirico, tutte le tracce del suo passaggio
la Nuova Ferrara
La Nuova Ferrara (ITA)
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Autore: Micaela Torboli
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04 Ottobre 2015
Cento annifa l'arrivo
di De Chirico a Ferrara
De Chirico,tutte le tracce del suo passaggio
Il geniale ideatore della Metafisica arrivò in città cento anni fa assieme al fratello Andrea in arte Alberto Savinio
IL SOGGIORNO A FERRARA
di MICAELATORBOLI
" inrgio de t,hiric-o
ed il fratello Andrea,in alte Alberto Savinio, si ittruolarono volontari per combattere nella Prima
Gtierra Mondiale. Ben presto
se ne sarebbero pentiti. Erano
giovani intellettuali cosinopoliti, nati in Grecia da genitori
italiani,e presi dal mondo dell'
arte, della musica e della parolascritta.
Una casualità benefica li
condusse nel 1915 a Ferrara
dove furono destinati per fuggire il fronte, con il pretesto di
problemi di salute. La città dal
fascino rapinoso e le sue atrnosfere magiche fecero consolidare in loro gli esperimenti culmrali già prossimi alla maturità, secondo l'indirizzo che venne chiamato Arte Metafisica,
ai limiti tInI Surrealismo, una
sorta di manipolazione della
realtà secondo visioni inquietantie distorte,
Giorgio,in particolare, ebbe
a Ferrara il suo momento supremo di pittore, I ft'atelli si
adattarono a mansioni di bas
so livello non potendo esibire
neppure la licenza elenientare, cosache impedivalacarrie
ra di ufficiale. Questo svantaggio portava però molto tempo
libero. Giorgio fu destinato al
la cadente Casei ma Pestrini (e
non Pollastrini, cotite si legge
sovente, ma de Chirico stesso
storpiava il nome in Piastrini)
che un tempo ospitava antichi
granai, edera posta sull'angolo delle attuali vie Aldighieli e
viale Cavour. Venne poi spostato varie volte, I fratelli de
Chirico ebbero subito il privilegio di allog,giare in case ammobiliate con la madre, e non in
ambiente militare. Dai tanti
scritti e dalle lettere dei nostri
è possibile risa ire ad alcuni
deiluoghi ferras-csi in cui vissero,
Lapritna casa che abitarono
era invia Ripagrantle 61,E' citata in una inissiva del 31 agosto 1915, Nella preziosa Nontenclatrira ed etimologia delle
piazze estrade diFerrara di Gerolamo Melchiorri, che uscì
nel 1918,leggiamo che al tempo esistevano via Ripagrande
e via Capo di Ripagrande,l'attuale via Carlo Mavi: poiché
spesso le due strade venivanc
confuse, metteremo un punto
mterrogativo su questo indirizzo, ma con uoa profereo7a poivia Carlo Mayr 6t, che ha un
interessante portoncino tipico
del primo Novecento. Nel mar-•
zo 1916 i de Chirico alloggiava-•
no in via Cammello 33, una
bella casa nell'antica Ferrara.
Due mesi dopo scrivevano da
via Montebello 24. Qui siacce-•
de da un ingresso minore de]I
vasto palazzo in cui una epigrafe commemora Luigi Passe-•
ga. Pare che l'alloggio fosse
nelle disponibilità del potente
conte Grosoli Pironi(che nellei
sua magione,posta difronte al
n.24, ospitava lafamiglia di Fi-•
lippo de Pisis) e si parla talora
per questo sito della sede dell
Opera delle Cucine Gratuite,
una istituzione benefica. Nell
autunno seguente ritro\iamc
tracce dei de Chirico nella graziosa casctta di via Carbonc
4a, che ancora oggi possiede
una porta lignea in stile florealc- déco.
La seconda metà del 1917
porta testimonianze relative a
Casa Santini di via Mentana,
mentre tutto il 1918 pare sia
stato occupato in corso Porta
Po 50,E'l'ultima abitazione segnalata, dato che Giorgio lasciò Ferrara entro il giorno 1
gennaio 1919, mentre Alberto
era partito già da mesi,
Negli scritti dechirichiani sono citati molti punti cli Ferrara
forieri di ispirazioni e stimoli
artisLici, dalle piazze e vie della
città, in specie quelle dell'antico ghetto, ai panorami urbairi
talvolta interrotti dalle numerose ciminiere degli opifici,
delle quali rare sopravvivono,
come quella, benché mozzata,
in via Piangipane.
Il Castello Estense, anzi il
«Castello di mastice rosso» Comelo chiamava Alberto,sarebbe divenuto simbolo stesso
della Metafisica per la sua presenza ne Le Mose Inquietanti
11917, Milano, coll.priv.), il dipinto piì.i famoso di Giorgio.
Sempre pit.i irliniersi nelle atmosfere fercaresi tna sempie
turbati dagli eventi, i fratelli de
Chirico, entrambi dal carattere difficile e tormentato, si avvalsero della professionalità
celebrata in tutta Italia del neuropsichialra Gaetano Boschi,
che esercitava presso la Villa
del Seminario diAguscrllo, dove aveva sede l'ospedale Militare di Riserva d'assistenza ai
malati nervosi. Ma Giorgio fu
aiutato a migliorare soplattutto da una vicenda personale,
chesilegaadunaltroindurizzo
cittadino,
Intrecciò una storia d'amore con una giovane, Antonia
Bolognesi Lei abitava in via
Mentana 27, equi le giunsero
per tutto il 1919 le lettere del 6danzato ormai lontano da Perrara Questo rapporto, serio, e
per il quale si parlava di irlatrimonio, semprc che Giorgio
ne frattempo sliosse fatto tina
posizione come desiderava il
padre diAntonia,è stato rivelato solo di recente dalla ptibblicaziulie dell'epislulario cile ne
scaturì, ritrovato anni dopo la
morte delle donna dal pmnipoli', hugt-lliu, i- Usi SUOI parenti.
l,o si legge in A/ceste: una stoi io d'amate fruui e,se Bologna
2015, con saggi di Bolognesi,
Picoz7a, Bonn e NoeI-Johnson,sotto l'egida della Fondazione Giorgio eisa de Chirico).
t,iorglo ritrasse ntOnia intitolarido il quadro A/ceste, -variante grafica di Alcesti- la mitica sposa ideale, una figura mlportante pure per Alberto che
le dedicò l'opera teatrale A/cesti di Sane ne/e, E dipinto sta
nella Collezione Carraro,Autoilia visse cori discreziolle ornai
parlò di Giorgio dopo la fine repentina del fidanzamento, Il
pittore, evitando di citarla nelle sue biografie, la condannò
all'acre dwnnatio inemoriae,
Così che solo ora sappiamo
che Alceste era Antonia, perché risulta dalle lettere dove si
parla anche del ritratto, Va segnalato che questa vicenda
sentimentale potrebbe avere
altri leganiicon ilmondo creativo di Giorgio e Alberto, Tra
1945 e 1948 Savinio scrisse un
racconto,I/suo nome,ed un atto unico per la scena, dallo
stesso titelo e con una trama
coincidente, che tu un insuccesso itt LeaLru nlalgradu regir
di fania firmate Strehler e tinoculli, Suilu upele tuttura ediLe
da Adelphi. La storia si svolge
in una casa della trasognata
Fabara lFerrara) detta in via
Centos ersuri 5, oggi entrata
posteriore di palazzo Rodolfi-Novrlli-Garda, Savinio tonoscevabenela strada, perché
sifarevaspedirelapristainvia
Centoversuri24, dove pare abitasse Corrado Govoni, Una attenta lettura di Il suo nome,
qui non riassumihilc,fa pensare ad una sorta di crudeleparodia della storia di Antonia e
Giorgio: ora il testimone passa
aicriticiletterari.
I due ebbero
privi egio
-------------,
SUuitO i,
dia loggiare in case
ammobiliate con la madre
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enon in ambiente militare
Dal le tante lettere
e ag i scri i e possi i e
,
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risalire a molti luoghi
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Eugenio
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.LE CASE FERRARESI LEGATE A DE CHIRICO
Via Ripagrande 61
Via Carlo Mayr 61
Via Cammello 33
Autoritrattodi Giorgio de Chirico
S C,t510!orn
Via Montebello 24
Ja
Via Carbone 4
PIazn d€
o I
o
Ritrattodi Antonia Bolognesi
19aFc I, Ftura
o
Via Centoversuri 24
00
Via Centoversuri 5
Corso Porta Mare 60
Villa Seminario Aguscello
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