101 QUESTIONE DI “METODO”

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101 QUESTIONE DI “METODO”
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P r o t a g o n i s t i d e l Te m p o
al limoncello campano. L’Emilia Romagna raccoglie
una quota stimabile attorno al 12% sia del movimento
complessivo che del giro d’affari totale. Un viaggio su
una Strada dei vini e dei sapori rappresenta la possibilità di riscoprire i gusti e i valori di una cultura
antica, che rischia di essere dimenticata nel mondo
globalizzato. E’ una scelta che permette di rivedere
con occhi nuovi i colori delle stagioni; conoscendo la
gente che abita in una frazione o in un paese all’apparenza abbandonato. In autunno, ad esempio, la tavola
dell’Emilia Romagna è quanto mai ricca e imbandita,
con funghi e tartufi prelibati, ghiotte castagne, tanto
pesce azzurro e la saporita anguilla, e poi ancora Culatello, Mortadella, Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale, Lambrusco e Sangiovese, senza
dimenticare il ricco e vario paniere di frutta e verdura di stagione. Dal punto di vista enostragastronomico
quindi il “curriculum” di questa regione è di assoluto
primato. L’Emilia Romagna, con la sua food valley,
è anche la regione italiana con il più alto numero di
prodotti DOP e IGP riconosciuti dall’Unione Europea, 27 in tutto, tra i quali il Parmigiano Reggiano,
il Culatello di Zibello, il Marrone di Castel del Rio,
l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio
Emilia. Basti pensare che alla Camera di Commercio
di Bologna sono custodite la ricetta originale del ragù
alla bolognese e la misura aurea della vera tagliatella.
Tra i prodotti gastronomici della regione vanta poi
una lunga tradizione la pasta sfoglia, dalle tagliatelle
alle lasagne, dai tortellini ai cappelletti, tutti rigorosamente fatti a mano dalle “sfogline”.
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NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE
Nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile, Delsey lancia una linea di valigie realizzata con materiali rinnovabili e con tecnologie “pulite”. Il tessuto della
linea Greendays è stato realizzato in Polietilentereftalato (PET) costituito per il
45% da bottiglie di plastica riciclate. Queste ultime, prima frantumate e ridotte in
granuli o scaglie, vengono successivamente fuse e trasformate in fibre di poliestere. Il trasporto ottimizzato, il consumo ridotto di energia, la bassa emissione
di sostanze inquinanti e la limitata produzione di rifiuti contribuiscono a ridurre
l’impatto ambientale dei prodotti Delsey. Questa linea moderna, funzionale e di
tendenza offre anche pratici scomparti, apposite tasche portascarpe, e un ottimo
rapporto qualità/prezzo.
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QUESTIONE DI “METODO”
“Cooperativa fra Agricoltori del Chianti Geografico”, più che la ragione sociale
di un nuovo organismo, sembra un grido di rivalsa dei chiantigiani contro gli altri
viticultori toscani, rei di essersi appropriati del nome del loro territorio. Nel 1961,
quando lo scippo del nome Chianti stava diventando preoccupante, 17 agricoltori
vollero valorizzare lo stretto legame con il loro territorio, ben evidenziato nella carta
geografica della Toscana, ovvero il Chianti Geografico. Che la sfida sia stata vinta
lo dimostra il fatto che dopo quasi cinquant’anni gli associati sono più di duecento e le bottiglie che producono sono ai vertici di questo mercato. La chiave del
loro successo? Il “metodo”. Questa espressione racchiude in sé tutti gli interventi
mirati necessari per raggiungere il vero obiettivo finale: la qualità. Per ottenere
l’eccellenza, infatti, gli Agricoltori del Geografico si affiancano a ciascun produttore, mettendo a sua disposizione competenze specifiche che spaziano dalla gestione del vigneto alla commercializzazione del prodotto finale, passando per le
operazioni di cantina a tutte le fasi della produzione. Un lavoro di investimento,
ricerca e sperimentazione costante, portato avanti per ottenere prodotti capaci di
esprimere totalmente le peculiarità sempre uniche di ciascuna area produttiva. “Il
Metodo Chianti Geografico”, non rappresenta niente di nuovo per la Cooperativa:
fa parte della storia di ciascun socio, ereditato da chi li ha preceduti e adoperato
già molto tempo fa come naturale espressione dell’inscindibile legame con il territorio della provincia di Siena. La prova dell’efficacia del sistema, che inizia dentro
la terra ed arriva nel bicchiere, è la selezione di alcune produzioni di eccellenza
che ben rappresentano gli sforzi e le fatiche di tutti gli associati.
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