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Scelta e programmazione
di una salita
A cura di Paolo Desideri
Istruttore sezionale
Rispondiamo a queste
domande
•
Con chi vado?
•
Dove vado?
•
Quando vado?
•
Cosa porto?
Con chi vado ?
–
Istruttore della scuola
–
Amico più esperto
–
Guida Alpina
–
Compagni di pari capacità o addirittura
meno esperti
Con chi vado ?
– Nei primi 3 casi la lezione non vi
interessa in quanto “molto
probabilmente” non avrete potere
decisionale
Con chi vado ?
– Nel 4° caso invece capire i concetti di
questa lezione può fare la differenza tra
divertirsi o tornare a casa ( si spera)
con la coda tra le gambe
Con chi vado ?
– Tanto per cominciare è
importante sapere se formare
un piccolo gruppo (2 persone)
oppure un gruppo numeroso
Dove vado ?
- per prima cosa dobbiamo capire se
la ferrata che vogliamo fare è
adeguata alle nostre capacità e per
fare questo dobbiamo conoscere
la classificazione delle ferrate
in base alle difficoltà
Scala difficoltà delle vie ferrate:
Facile: ferrata poco esposta, poco impegnativa
con lunghi tratti di sentiero. Ideale per escursionisti
che vogliono avvicinarsi al mondo dei sentieri attrezzati
Media difficoltà: ferrata anche lunga ed esposta,
ma poco di forza, da effettuarsi ben allenati
ed equipaggiati
Difficile: ferrata che supera qualche breve
strapiombo, con passaggi atletici e vuoto continuo,
per escursionisti esperti, con buona esperienza,
allenati, ed equipaggiati
Molto Difficile: ferrata con passaggi acrobatici,
tecnici, che richiede forza nelle braccia ed assoluta
mancanza di vertigini, percorso adatto a persone
con esperienza alpinistica
Estremamente difficile: a volte riferito a un
solo passaggio volutamente creato ad arte
per impegnare sopra ogni immaginazione
il frequentatore. In questo caso vi è un segnale
di pericolo prima del passaggio o comunque vi è
sempre la possibilità di un passaggio alternativo
...ricordarsi che:
la scala delle difficoltà si riferisce solo
alla ferrata e non tiene conto di altri fattori
molto importanti, che sommati tra loro
ci forniscono l'idea dell'impegno globale che
avremo nel corso dell'uscita....
Valutiamo anche:
- avvicinamento (in ore e dislivello)
- quota
- versante di salita e di discesa
- pericoli oggettivi
- eventuali vie di fuga
- punti di appoggio
- rientro (in ore)
Quando vado?
Ogni ferrata ha il proprio periodo ideale
per affrontarla in base alla:
- località
- quota
- esposizione dei versanti da percorrere
- ricordarsi che ferrate in alta montagna
possono avere anche tratti innevati o
ghiacciati anche nella stagione estiva
Cosa porto:
-imbragatura
-set da ferrata
-casco
-abbigliamento adeguato
-zaino di capienza adeguata all'uscita
-cartina dell'intera zona interessata e
non solo la fotocopia della ferrata
...può risultare necessario anche:
-guanti da ferrata
-piccozza e ramponi
-un rinvio o una longe
-spezzone di corda e relativo materiale
necessario in caso di recupero o calata
di persone in difficoltà oppure per
eventuali corde doppie
Ricordarsi
che:
Portarsi nello zaino materiale alpinistico
implica le conoscenze per un suo corretto
utilizzo, altrimenti è meglio lasciarlo a casa
almeno si guadagna un po' di peso nello zaino
...ricapitolando.....
Ogni etto di materiale superfluo che ci
portiamo dietro in un'escursione di 10 ore
a fine giornata diventa un chilo!! quindi
mettere nello zaino lo stretto necessario
CAPITO?????
Se ti trovo a fare la ferrata di Buti in
in una bella giornata estiva in queste
condizioni vuol dire che non hai capito
Niente!!!!!
Ma dove reperire tutte
queste info
- Guide e riviste
- Cartine topografiche
- Internet
- Rifugisti, altri alpinisti
Diffidate da rifugisti troppo faciloni!!!
Una volta organizzata tutta la logistica
e avuta la luce verde del
servizio meteorologico
SI PARTE!!!!
Ma come ci dobbiamo muovere in ferrata?
Lungo le vie ferrate bisogna
evitare
di rimanere in due o più
persone nello
stesso tratto di cavo
compreso tra due
ancoraggi;
dato che se l'escursionista
più in alto cade,
arriverà fino al primo
ancoraggio dietro di lui
più la lunghezza della longe
del set
...e con quali tecniche????
Nei tratti più difficili bisogna spostarsi mantenendo
sempre tre punti di connessione con la roccia,
mentre il quarto arto (braccio o gamba) si muove
alla ricerca dell'appiglio o appoggio successivo
Arrampicando verso l'alto è bene fare piccoli
movimenti per non affaticare troppo le gambe,
la mani dovrebbero garantire l'equilibrio e non
andrebbe utilizzata la forza delle braccia per
arrampicarsi
Un errore che spesso viene
fatto è avanzare
tirando il cavo d'acciaio per
arrampicarsi,
così facendo le braccia si
stancano molto
velocemente, bisogna invece
utilizzare la spinta
delle gambe, e abituarsi
gradualmente ad
evitare di toccare il cavo nella
progressione, usando
al suo posto gli appigli naturali
della roccia
Nei tratti con appoggio ridotto si utilizza solo la
parte anteriore del piede per avere maggiore
attrito sulla roccia; nella progressione bisogna
cercare di vedere i punti di appoggio e appiglio da
utilizzare con un discreto anticipo in modo che
i movimenti siano più precisi
Alcuni esempi di ferrate dove conviene
muoversi bene
- Rino Pisetta “estremamente difficile prima metà”
Ferrata gamma2 Resegone
Ferrata gamma2 Resegone Lecco
“molto difficile, alcun passaggi estremamente,difficili”
,
Passo giacoletti
Al Monviso
E per finire ricordarsi
che...
Controllare sempre le previsioni meteo i giorni precedenti all'uscita e il
giorno stesso.
La salita più bella è sempre la prossima, quindi non vi piccate di voler
finire questa
Se avete il dubbio di essere in pericolo molto probabilmente vuol dire
che siete già in pericolo.
Chiamare il soccorso alpino non è vergogna, ma se non si chiama è
meglio
Lasciare sempre detto dove andate e informare il rifugista di ogni
cambiamento di programma.
Se dopo 15 minuti non avete ancora passato il terzo fittone della via,
vuol dire che questa ferrata non fa per voi.
Meglio tornare indietro 10 volte che non tornare 1 volta ( potete
toccarvi)
E anche nei momenti più difficili ricordarsi
sempre che la montagna è scordona!!!
Fine