spese di rappresentanza

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spese di rappresentanza
FLP Affari Esteri
Coordinamento Nazionale
000135 ROMA – P.le della Farnesina 1
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Segreteria Nazionale
SPESE DI RAPPRESENTANZA
(Versione Extra Large)
La nuova normativa è contenuta nella circolare 2 del 26/11/2014 - scaricabile da Intranet su
“Norme e circolari” - che ha abrogato la vecchia circolare 3 del 16/6/2011 che invece è
stranamente irreperibile sul sito MAE. (Il sospetto che sia stata cancellata per evitarci di fare
paragoni è legittimo. (Però, noi, nei nostri archivi ce l’abbiamo quella circolare misteriosamente
scomparsa da Intranet!)
La circolare è intitolata "Attività per la promozione dell'Italia", ed avrebbe lo scopo di innovare
"profondamente la struttura e i criteri organizzativi di una parte qualificante del lavoro delle sedi
all'estero" nonché quello di valorizzare le "funzioni manageriali dei titolari degli uffici all'estero".
Che bei propositi ci verrebbe da pensare e invece leggendo la circolare, ci si accorge che non solo
nulla è cambiato nelle modalità di calcolo delle spese di rappresentanza ora chiamate Promozione
Italia, ma che anzi come già detto i Capi missione (C.M.) ci hanno addirittura guadagnato e
continueranno a guadagnarci.
L'articolo 1.3 della circolare stabilisce che l'attività di promozione dell'Italia è primariamente svolta
dal capo dell'Ufficio all'estero, mentre il coinvolgimento dell'altro personale è solo "vivamente
raccomandato".. Non ci chiediamo poi come mai le gestioni dei fondi sono così personalistiche da
parte dei C.M. : è lo stesso MAE che li ha autorizzati a fare ciò!
Ma non è finita: ci risulta che il MAE nell'attribuire ai bilanci di sede i fondi per la rappresentanza
abbia seguito il criterio di sommare le quote percepite in passato dai C.M. con le quote percepite
dal restante personale della sede, inviando pertanto una quota che potesse accontentare tutti. In
realtà i C.M. sembrano essersi presi tutto il fondo come loro, con il risultato di avere un assegno di
rappresentanza di fatto più elevato rispetto al passato.
Se il restante personale della Sede vorrà svolgere delle attività di Promozione Italia dovrà essere
autorizzato dal C.M. che, caso per caso, effettuerà una valutazione e rilascerà un' autorizzazione
preventiva alle spese; se non ti autorizza, ti arrangi e ci rimetti di tasca tua!
Nella Parte IIa della circolare “Eventi Conviviali”, si apprende che nulla è cambiato rispetto al
passato ai fini della trasparenza delle spese: si continua ad applicare il Costo Medio Forfettario,
vale a dire una stima approssimativa delle spese sostenute per eventi conviviali presso la
Residenza, che non va dimostrata poiché è sufficiente che il C.M. presenti all'ufficio
amministrativo il modulo 1 allegato alla circolare con il semplice elenco dei partecipanti.
Ci siamo capiti bene? Solo un elenco dei partecipanti!
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Per ogni sede sono previsti dei costi per gli eventi, rapportati al costo della vita, che in alcune sedi
vengono cosi calcolati:
Festa Nazionale 50 Euro a persona;
Ricevimento ordinario 100 Euro a persona;
Eventuali altri ricevimenti 35 Euro a persona.
La furbata rispetto al passato è che gli eventi previsti dalla precedente circolare prevedevano una
più variegata tipologia di ricevimenti, inclusi anche "colazione" e "cocktail" che costavano sempre
nello stesso caso 50 Euro a persona. Ora tali ricevimenti vengono invece considerati tutti
ricevimenti ordinari (voce ampia e discrezionale) e pertanto vengono rimborsati 100 Euro a
persona e non più 50 Euro.
Tali spese gravano tutte sul bilancio di sede, poiché il giorno successivo all'evento il C.M. porta
all'ufficio contabile la dichiarazione e i contabili sono obbligati a fargli subito un bonifico a
rimborso della spesa allegramente dichiarata, senza che gli uffici amministrativi contabili e in
futuro anche l’UCB possano di fatto effettuare alcun controllo sulla veridicità di essa poiché, ai
fini del rimborso, non è necessario fornire alcuna prova di quanto abbia effettivamente speso.
La prestigiosa circolare prevede anche il rimborso delle spese con il costo effettivo, in tal caso il
CM deve fornire le fatture e questo vale anche se si chiama un catering ma, guarda caso, nessuno
porta gli ospiti al ristorante e tutti organizzano le feste a casa propria (vuoi mettere il calore
dell’ambiente familiare!) come ai vecchi tempi, servendosi del personale domestico che, tenetevi
forte, con la riforma della rappresentanza è interamente pagato con i fondi della sede!
Inoltre…
Parte IIIa - Personale di servizio
La vera “porcata" (permettete il termine un po’ forte, ma rende l’idea!) è questa: in passato si
potevano imputare alle spese di rappresentanza solo il 50% delle spese per il personale domestico,
invece con la nuova circolare i limiti sono spariti e pertanto tutto il personale domestico è a carico
dell'erario di cui si pagano oltre al salario anche tutti gli oneri accessori, contributivi e
assistenziali! L'articolo 8 recita che tale personale deve essere adibito all'organizzazione di eventi
di promozione Italia e di certo lo sono, si pagano cuochi per cucinare, domestici vari e in alcuni casi
anche finti custodi pagati dall’ambasciata che di fatto fanno i camerieri. Il tutto per fare gli eventi..
Quindi in pratica lo stato paga ai CM:
la residenza, l'80% delle utenze, il mantenimento della residenza, l'autista che di fatto è pagato
dallo stato ma è privato, e ora anche tutto il personale domestico. Che dire questa riforma doveva
servire a risparmiare e in effetti i cedolini che gli ambasciatori mostrano alla stampa lascerebbero
intendere un risparmio. La situazione però, quella reale, è molto diversa se si prende visione dei
loro conti in banca!
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Dulcis in fundo!
La chicca finale però é il rimborso delle spese di viaggio di servizio per la partecipazione alla
conferenza degli Ambasciatori del 27-29 luglio prossimi. Inizialmente la conferenza doveva
svolgersi a Milano per fare andare gli ambasciatori all'Expo, ma pare che molti C.M. abbiano
protestato perché il MAE avrebbe pagato soltanto le spese di viaggio ma non anche l'hotel
pertanto si è deciso che la conferenza si svolgerà come sempre a Roma.!
Nel messaggio dell’Amministrazione dello scorso 23 marzo si scrive che le "spese di viaggio e di
servizio potranno essere imputate al bilancio di sede. TALE RISULTATO E' IL FRUTTO
DELL'IMPEGNO DELL'AMMINISTRAZIONE IN LINEA CON LA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA DI
SPESE DI RAPPRESENTANZA E INDENNITA DI SERVIZIO ESTERO" e certo ci vuole coraggio a
scrivere questa roba! Ci aiutate a capire il senso di questa frase?
Comunque in questo modo gli italiani pagheranno agli ambasciatori i biglietti per fare le vacanze
estive, visto che al messaggio è allegato un dettagliato prospetto su come registrare le assenze per
la conferenza durante il periodo di congedo e bisogna capirli, hanno lor tagliato - per finta - la
rappresentanza e dal mese di luglio anche il 20% dell'ISE, un piccolo premio di consolazione
bisognava pur darglielo anche perché, come era scritto nel famoso messaggio dello scorso 20
febbraio sulla riforma dell’ISE, si potevano evitare i tagli all’ISE dei diplomatici riducendo la
presenza del personale di ruolo all'estero, ma ciò avrebbe frustrato le "legittime aspirazioni del
personale di poter servire all'estero".
Che dire i diplomatici si sono sacrificati per noi e ora noi dobbiamo pagargli i biglietti premio per
venire in vacanza in Italia, quando invece il personale per andare a fare corsi di formazione a Roma
deve pagarsi spese di viaggio, vitto e alloggio e deve aspettare circa tre anni per i rimborsi dei
biglietti aerei... !!
Nel messaggio vi è inoltre scritto che Alitalia ha previsto uno sconto del 15% per far viaggiare le
feluche in economy o "business magnifica" da tutte le destinazioni del mondo .. ma per godere
della speciale promozione bisognerà passare sempre dalla fantastica Carlson..; che dire per fare
questa truffa si è anche impegnato il personale in servizio (altro aggravio per l’erario) per andare a
fare la convenzione con Alitalia. Ogni commento è superfluo!
E’ quindi lecito chiedersi: il governo e la maggioranza parlamentare sono
complici, o ancora una volta sono stati fatti fessi?
Roma, 22 aprile 2015
Debito pubblico oggi: 2236 miliardi di Euro
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