n.2 anno 27

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n.2 anno 27
PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE
DEL COMUNE DI BAZZANO
Periodico di informazioni, cultura, rapporti con i cittadini del comune di Bazzano
n. 2 anno 27
aprile - giugno 2010
bentornata
ellreguard
dalla Redazione
pag. 2
L’Editoriale S o m m a r i o
Cari lettori,
a cura del Direttore Fabrizio Bassetto
anche in questo numero il Melograno vede una
versione allargata a 28 pagine: era cosa dovuta per
dare maggiore spazio possibile ai numerosi contributi
arrivati da cittadini, associazioni e gruppi spontanei del territorio. In particolare
il CdR non può che osservare con favore il fermento di realtà che, partendo
dal comune interesse per la salute pubblica (nelle forme della qualità dell’aria,
dell’acqua pubblica, del cibo, dello stile di vita e quant’altro) si traducono spesso
in concrete iniziative di impegno civico tese ad una società migliore. In questa
prospettiva le battaglie del Comitato Ambiente e Salute, il consumo consapevole
del GasBaz, di Solidarità e Impegno e della Condotta di Slow Food Samoggia
e Lavino, fino all’anticonsumismo estremo di Giulio Zini. Dovuto spazio anche
al rinvigorito gemellaggio con Bellreguard, al congresso dell’Anpi, alle arti
figurative dei bimbi delle Elementari e al torneo “Peppino Impastato” di
pallamano. La pagine “Ricordo di” vengono questa volta dedicate al bellissimo
studio di Aurelia Casagrande sui pastifici bazzanesi. Sull’analisi della crisi
economica in paese appuntamento solo rinviato ai prossimi numeri.
Sul fronte amministrativo il sindaco offre un chiaro resoconto sui risultati
raggiunti nel primo anno di mandato, l’assessore Ruggeri lancia una nuova idea
per favorire l’integrazione, mentre l’assessore Pedretti da il via alla campagna
informativa sulla raccolta differenziata, che partirà ad ottobre.
Il dibattito politico si accende su alcuni temi: sulla sicurezza si palesa un’approccio
assai diverso tra le varie forze, mentre sull’automedica permettetemi di dire che,
al di là dei meriti per il suo arrivo (probabilmente suddivisi), ciò che conta è il
risultato e la conseguente maggiore possibilità di salvare vite umane.
Troverete inoltre preziose informazioni dal Comune e dalla Fondazione e ancora
un contributo di una lettrice sui Dehors che, piacciano o meno, intanto stanno
animando la piazza a tarda sera. Un po’ come il nostro Melograno che, piaccia o
meno, intanto alimenta il confronto democratico di idee nella nostra amata città.
Buona lettura!
Direttore Editoriale: Fabrizio Bassetto
Direttore Responsabile: Fabrizio Masina
Registrato al Tribunale di Bologna
Autorizz. Trib. Bo n. 4936 del 19/11/1981 (Reg. della stampa)
Redazione: c/o Municipio di Bazzano
P.zza Garibaldi, 1 - Bazzano - Tel. 051 836411
Comitato di Redazione:
Roberta Barbieri, Jessica Crivaro, Eugenia Fattori, Laura Mazzanti, Corrado Paroni,
Ezio Predieri, Simone Rimondi, Elisa Schiavina, Adriano Tomesani
Stampa: Tipolitografia FD s.r.l. - Bologna
Il Melograno è uno strumento di dialogo e comunicazione aperto a tutti i cittadini il
C.d.r. si riserva la facoltà di non pubblicare testi, immagini o documenti non conformi
alle leggi o contenenti frasi giudicate non pubblicabili.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 20/05/2010.
Per ricevere informazioni sulle attività del Comune ci si può iscrivere alla Newsletter
sul sito www.comune.bazzano.bo.it
Per avere informazioni sugli eventi e le attività della Fondazione Rocca dei Bentivoglio ci si può iscrivere alla Newsletter sul sito www.roccadeibentivoglio.it
dall’Amministrazione
Un anno di amministrazione....pag. 3
Famiglie Faro...........................pag. 4
Cambiare la
Raccolta dei rifiuti....................pag. 5
dai gruppi consiliari
La sicurezza a Bazzano
è un optional!
(Alleanza per Bazzano) . ...........pag. 7
Automedica: una conquista della
partecipazione
(Civicamente Bazzano) . ...........pag. 8
Ospedale di Bazzano:
Automedica con polemica
(Democratici Insieme) .............pag. 9
Bazzano Libre (cronaca
immaginaria ma non troppo)
(Nuova Bazzano)..................... pag. 10
Notizie dal comune . ................pag. 11
lettere a "Il Melograno". ....... pag.12
Fondazione Informa
pag. 13 -16
La vita d’una persona consiste in un
insieme d’avvenimenti di cui l’ultimo
potrebbe anche cambiare il senso di
tutto l’insieme .......................................pag. I
Estate Bazzano 2010 .......................... pag. II
dalle associazioni
Il Comitati Bazzanese salute e
Ambiente compie un anno..... pag. 19
Tra piacere e impegno. Verso un
nuovo "Sistema Cibo"........... pag. 20
GASBaz: una nuova
idea di consumo . ................... pag 20
La Pallamano Bazzanese ...... pag. 22
Il Congresso 2010 .................. pag. 22
EquoConsuma! . .................... pag. 23
dalla Redazione
La Pasta di Bazzano . ............ pag. 17
Tu chiamala se vuoi...
Transiziooone ........................ pag. 23
Sporchiamoci le mani.............pag 24
Pianeta Twitter ...................... pag. 25
Per Dio e per l'Italia . ............ pag. 25
Fra Bazzano e Bellreguard.... pag. 26
dall’Amministrazione
Ad un anno dalle elezioni, il Sindaco traccia il bilancio
pag. 3
Un anno di amministrazione
È
ormai
passato
un
anno
dall’insediamento dell’attuale
amministrazione, composta da
un'alleanza tra Partito Democratico
e Italia dei Valori, e sembra giusto
fare un resoconto delle attività che il
Comune ha svolto, offrendone lettura
alla cittadinanza.
Non bisogna nascondere, anche perché
sotto gli occhi di tutti, che il periodo
che stiamo vivendo è contraddistinto da
una forte riduzione delle disponibilità
economiche del Comune, cui si
aggiungono le norme restrittive del patto di stabilità per gli enti locali (2 milioni di euro di opere pubbliche finanziate
e non realizzate nel solo Comune di
Bazzano a causa del patto di stabilità
del Governo Berlusconi - Tremonti);
inoltre la tenuta del tessuto sociale è in
forte discussione, per la diminuzione
dei posti di lavoro e delle possibilità
occupazionali che offre anche il nostro
territorio (per quanto, nel panorama
nazionale, non possiamo considerarci
tra coloro che stanno peggio).
Operare in tali condizioni non è
semplice ma noi, come Giunta e
Consiglio giovani (per età anagrafica
e per esperienza amministrativa), ci
siamo adoperati per il raggiungimento
di alcuni risultati che vado brevemente
a presentare, senza la pretesa di essere
esaustivo e anzi con la necessità di
essere breve e conciso.
I lavori di smontaggio della mostra "Cavalieri
Etruschi dalle Valli al Po" con la collaborazione di alcuni lavoratori che hanno usufruito dei
Voucher Lavoro offerti dal Comune
Il Sindaco Elio
Rigillo e il Segretario dell'A.N.P.I.
Riccardo Sandri,
durante i
festeggiamenti del
25 aprile
Fondo Anticrisi: abbiamo
sostenuto
il
fondo anticrisi
già istituito dal
sindaco Baioni,
aggiungendo
€20.000,
in parte per
sostenere l’attività delle assistenti
sociali, in parte per il progetto voucher lavoro.
Voucher lavoro: esperimento innovativo non solo nelnostro territorio,
ma addirittura nel panorama nazionale:
alcuni concittadini che hanno perso
il lavoro hanno potuto ricevere contributi in questo 2010 facendo lavori
socialmente utili (cioè lavorando per il
Comune). Attualmente si sta valutando
la possibilità di estendere l'esperienza e
di riproporla anche nei prossimi mesi.
Avvio Azienda Speciale Consortile
(ASC): per la gestione dei servizi sociali
è stata creata un'azienda a capitale
interamente pubblico assieme agli altri
8 Comuni del Distretto di Casalecchio.
Sono state ritirate all'ASL le funzioni
delegate e prese in carico all'interno
del nuovo assetto organizzativo. Buoni
i primi risultati in termini di "rete" e
utilizzo delle professionalità (minori,
anziani, povertà e immigrazione,
disabili).
Servizi Sanitari: particolare attenzione
viene data all'ospedale Dossetti e ai
tavoli istituzionali con l'ASL. Un
primo importante risultato è stata
l'attivazione dell'auto medica nelle 12
ore diurne (a partire da settembre).
Impianto di conglomerato bituminoso a Savignano: abbiamo partecipato alla conferenza di servizi
indetta dalla Provincia di Modena
ottenendo migliorie sulle emissioni in
atmosfera e sull'utilizzo dell'acqua di
superficie (nonché sulle autorizzazioni
allo scarico). Lavoriamo per la
delocalizzazione dell'impianto.
Piano di tutela delle acque: fin
dall’inizio della legislatura abbiamo
avuto a cuore il tema delle acque e
dell’approvvigionamento del nostro
torrente e delle acque superficiali;
abbiamo prodotto osservazioni al
Piano provinciale per non realizzare
un invaso nella zona Sirena (in accordo
con gli altri Comuni di Vallata).
Energia pulita: è stata inserita nel piano triennale un'opera di miglioramento
energetico delle strutture comunali;
altre ne seguiranno nei prossimi 4 anni.
Progetto nuova Bazzanese: opera
fondamentale per la viabilità e per la
vivibilità del territorio. È stata seguita
la redazione del progetto preliminare
e sono state prodotte osservazioni e
modifiche in vista del progetto definitivo
(nelle prossime settimane si chiuderà il
confronto con la Provincia).
Pianificazione associata: fase di
confronto sul prossimo piano strutturale (ex piano regolatore) che faremo
assieme ai Comuni della Valle del
Samoggia e Zola Predosa. Nel mese
di settembre si aprirà la conferenza di
servizi ed il dibattito con il territorio.
Opere pubbliche: nonostante i vincoli
del patto di stabilità abbiamo previsto
per l’estate 2 lavori programmati e
finanziati nel 2009, ovvero l’adeguamento alle norme antincendio delle
scuole elementari e il consolidamento
delle fondamenta della scuola materna.
Altro lavoro programmato: il centro
giovanile. Lavori infine sono previsti al
cimitero comunale.
(...segue a pag. 4 )
pag. 4
(...continua da pag. 3 )
Centro Giovanile: finanziato nel 2009,
abbiamo attivato gruppi di lavoro con
il coinvolgimento di genitori bazzanesi
per la progettazione e la gestione dei
locali. Ottenuto un finanziamento
sulla web radio dalla Regione con il
fondamentale contributo del Comitato
Genitori di Bazzano.
Cittadinanza attiva: è stato avviato
un progetto per la gestione dei parchi
I° maggio e Bellreguard, con il
coinvolgimento di diverse associazioni
del territorio e di genitori volontari.
Sport: è stato seguito da vicino il
rinnovo del consiglio della Polisportiva
e a settembre partirà una nuova
convenzione, ristudiata e ridefinita
secondo nuove esigenze e aspettative.
Centro Studi Tommaso Casini: è stato
inaugurato un centro studi dedicato
a Tommaso Casini in occasione del
150° anniversario della sua nascita.
Già calendarizzati 2 appuntamenti di
approfondimento su figure importanti
per l'unità d'Italia (Ugo Bassi e Andrea
Costa).
Gemellaggio: è stato ripreso il
gemellaggio con Bellreguard, ospitati
dall’Amministrazione
a Bazzano in folta delegazione grazie
al contributo di cittadini bazzanesi e
dell'associazionismo locale.
Bilancio: il Comune ha dovuto fare
fronte ad una diminuzione di risorse
disponibili, senza per questo diminuire
le risorse per i servizi alla persona
(sociali e scolastici), anzi investendo
maggiori risorse. Le tariffe comunali
sono rimaste inalterate. Si è cominciato
a svincolare le spese correnti dalle
entrate di oneri e alienazioni.
Razionalizzazione: alcuni servizi
sono stati ripresi in carico al Comune
(pubbliche affissioni), sono diminuite
le spese per consulenze ed incarichi
fiduciari (da settembre 2009).
Dialogo istituzionale: Il Comune si è
esposto per la revisione del patto ATOHera onde evitare aumenti tariffari per
la distribuzione dell’acqua; sulla TIA
ha sospeso provvedimenti e chiesto
chiarimenti al Governo per evitare
aumenti tariffari (applicati in altri
Comuni).
Unione dei Comuni: è stata avviata una
fase di revisione dei servizi associati
con un piano di sviluppo consegnato
alla Regione Emilia Romagna; diverse
convenzioni saranno modificate entro
dicembre come previsto dalla legge
regionale.
Celebrazioni: per le festività nazionali è
stata avviata una intensa collaborazione
con
Istituto
Comprensivo
ed
associazionismo locale per adeguate
riflessioni sulla storia e sulla memoria.
Comunicazione: 6 assemblee pubbliche
in meno di 1 anno (3 sulla bazzanese,
una sull’impianto di conglomerato
bituminoso, una sul piano di tutela delle
acque, una sull’influenza A), rinnovo
comitato di redazione del giornalino
comunale, rinnovo veste grafica ed
impostazione interna del medesimo,
rinnovo sito internet con informazioni
costanti ed aggiornamenti quotidiani,
utilizzo dei volantini.
Giochi nei parchi: sono stati sistemati
i giochi nei parchi con un’operazione
di messa in sicurezza dei medesimi,
grazie anche al contributo di privati e
dei voucher lavoro.
Sicurezza urbana: è stato fatto un
piano di implementazione del sistema
delle telecamere (da realizzare entro
dicembre) ed una nuova convenzione
con gli assistenti civici.
Il Sindaco
Elio Rigillo
Famiglie Faro: una nuova idea per favorire l'integrazione
I
a cura dell'assessore ai Servizi Sociali Simone Ruggeri
l più è costruirli, i fari. E accenderli. Da quel momento
in poi non c’è più bisogno di nulla. I naviganti possono
contare sul loro segnale in qualsiasi momento, che
difende da possibili pericoli di scontro o rassicura quando
il buio fa perdere ogni riferimento.
Anche nella vita di tutti i giorni ci orientiamo grazie ad
alcuni “fari”. Sono le persone che costituiscono la nostra
rete: familiari, amici, persone delle quali ci fidiamo, che
non ci chiedono nulla, ma che ci ascoltano e ci aiutano
quando rivolgiamo loro i nostri dubbi.
Con gli anni questa rete ha modificato la sua struttura.
Alcuni decenni fa, infatti, in una comunità come quella di
Bazzano la rete era a maglie strette: tutti si conoscevano,
la vita di comunità coincideva con la vita dell’individuo,
arrivando persino a sostituire, con i soprannomi, i nomi
delle persone, plasmandone l’identità. Oggi, invece, la rete
ha allargato le proprie maglie: la mobilità delle persone è
aumentata, i cittadini abitano in luoghi diversi da quelli nei
quali sono cresciuti, i riferimenti si sono diradati. Alcuni
uomini e donne hanno addirittura cambiato paese: lingua
diversa, tradizioni diverse, regole diverse... e le maglie
continuano ad allargarsi.
E’ il momento di ricominciare a tessere una nuova trama, di
ripensare ad con uno spirito di solidarietà e di comunità che
migliora la vita del nostro paese e quindi quella di ciascuno
di noi.
A Bazzano abitano più di 300 nuclei familiari stranieri,
persone che hanno scelto il nostro paese per crescere i propri
figli, per costruirsi la propria casa. Tra le restanti 2500
famiglie, tantissime sono quelle nate da Bazzanesi dalle
radici più o meno profonde, che amano e che conoscono
profondamente il territorio.
Vorremmo costruire nuovi fari: una famiglia italiana che si
mette a disposizione per diventare un punto di riferimento
per una famiglia straniera. Un aiuto concreto per chi cerca
orientamento nei servizi (“cosa devo fare per mandare
all’asilo mio figlio?” ; “mi è arrivata una lettera dal gestore
dell’energia, non capisco cosa vogliono”) o semplicemente
per aiutare chi ha voglia di integrarsi nella nostra società
(“partecipa a questa festa!”, “associati al nostro gruppo!”).
Con il progetto “Famiglie Faro”, l’Amministrazione vuole
creare alcuni “gemellaggi” tra le famiglie, in rapporto 1 a 1,
mettendo a disposizione dei professionisti che garantiscano
formazione, accompagnamento e supervisione.
Siamo al lavoro per cercare i finanziamenti necessari a
garantirci l’aiuto di professionisti; dal mese di settembre,
intanto, inizieremo a fare una ricognizione delle persone
che danno la propria disponibilità e in un incontro pubblico
approfondiremo il tema.
Con la navigazione si è scoperto il mondo, una tappa
alla volta. E ad ogni tappa un faro. Perchè i fari, il più, è
costruirli.
dall’Amministrazione
pag. 5
Dall'Assessorato Urbanistica e Ambiente
Cambiare la Raccolta dei rifiuti
Una scelta consapevole per il nostro futuro. Ad ottobre il via.
D
a anni si parla delle
problematiche legate all’aumento della produzione dei
rifiuti, da anni ci si preoccupa di trovare
nuovo spazio per alloggiare discariche,
per fare nuovi inceneritori e da anni si
parla di differenziare sempre di più la
tipologia dei rifiuti che produciamo.
Diversi sono i segnali che abbiamo
registrato intorno a noi, la legislazione
nazionale ha inasprito le pene per i
reati ambientali; è stato attivato il
SISTRI (Sistema di controllo della
tracciabilità dei rifiuti) che permette
l’informatizzazione dell’intera filiera
dei rifiuti speciali a livello nazionale
e dei rifiuti urbani per garantire una
maggiore trasparenza, e il prevenire
dell’illegalità; i comuni con noi
confinanti sono passati negli anni scorsi
al sistema porta a porta.
Insomma, più in generale, è aumentata
la coscienza ambientale in tutte
le istituzioni, nelle aziende e nei
cittadini.
Inoltre, il quadro legislativo in
materia ci stimola incessantemente
al miglioramento continuo delle
condizioni ambientali territoriali. Il
decreto legislativo n° 152 del 2006,
testo unico in materia ambientale,
nella parte quarta, che si occupa di
rifiuti, fissa degli obiettivi minimi
progressivi di raccolta differenziata per
gli enti locali, in particolare per l’anno
2010 i comuni devono raggiungere
la percentuale minima del 55% di
raccolta di rifiuti differenziati (e cioè
“rusco” diversificato per tipologie e
non tutto insieme alla rinfusa) rispetto
alla totalità dei rifiuti raccolti, la
percentuale minima del 60% per l’anno
2011 e la percentuale minima del 65%
per l’anno 2012.
Ebbene dovete sapere che attualmente
la percentuale di rifiuti differenziati
raccolti nel nostro comune è del 27%,
ed è quindi del tutto evidente che
dobbiamo percorrere molta strada per
allinearci, e dobbiamo farlo in fretta!
Infatti, lo stesso decreto legislativo
penalizzerà economicamente i comuni (e quindi i cittadini) che non
raggiungeranno gli obiettivi fissati.
Riteniamo che sia giunto il momento di
premere l’acceleratore sulle coscienze
ambientali, per una vera e incisiva
salvaguardia dell’ambiente che ci
circonda, con una piccola rivoluzione
nel sistema di raccolta rifiuti.
Da qualche tempo il gruppo di
maggioranza consiliare, come fortemente evidenziato nel programma
elettorale, è impegnato in sopralluoghi,
convegni, analisi e studi di fattibilità
tesi a comparare diverse metodologie
di raccolta differenziata che sono
attualmente praticate in Italia ed è
giunto alla conclusione che il sistema
di Raccolta Domiciliare dei rifiuti
sia il più confacente al Comune di
Bazzano per conformazione urbana,
estensione territoriale e sinergie
operative con i comuni limitrofi che
già da tempo sono passati a questa
tipologia.
Con la raccolta porta a porta potremo
arrivare a raccogliere almeno il 70%
di rifiuto differenziato, e adeguarci con
sorprendente velocità a quanto imposto
a livello nazionale.
È sicuramente un obiettivo ambizioso,
ma
concretamente
raggiungibile
con la collaborazione di tutti e ciò
ci permetterà di ridurre la necessità
d’impianti di smaltimento, quali
discariche o inceneritori, che anche
se necessari, nessuno di noi vorrebbe
vicino a casa propria.
Tra l’altro il Piano Provinciale dei
Rifiuti, recentemente approvato dalla
Provincia di Bologna, per salvaguardare
il territorio ha previsto esclusivamente
l’ampliamento delle discariche esistenti, con un necessario aumento
dei costi di smaltimento dei rifiuti
indifferenziati che inevitabilmente si
riverseranno sui cittadini; in questo
contesto, il passare alla raccolta
domiciliare porterà ad una notevole
diminuzione dei costi di smaltimento
per i rifiuti indifferenziati, attivando
così un effetto di contenimento sulle
spese totali del servizio.
È indubbio che al momento raccogliere
rifiuti differenziati costa di più che
raccogliere rifiuti indifferenziati, ma
nel tempo la raccolta differenziata porta
abitualmente a limitare la crescita della
quantità dei rifiuti prodotti dai cittadini con benefici ambientali ed economici quali i minori costi progressivi
di discarica ed incenerimento.
Vi sarà poi, una volta a regime, la
possibilità di evidenziare i singoli
conferimenti dei cittadini giungendo
ad un’applicazione di un sistema
premiante delle tariffe per cui chi più
differenzierà avrà più sconti tariffari,
contribuendo così ad aumentare la
coscienza ambientale di noi tutti e a
rendere più equo il sistema.
Siamo attualmente in attesa da ATO
Bologna (L’Agenzia di ambito per
i servizi pubblici di Bologna che si
occupa, secondo quanto prevedono le
leggi nazionali e regionali, d’indirizzo,
(...segue a pag.6)
dall’Amministrazione
pag. 6
(...continua da pag.5)
monitoraggio e controllo di gestione nei
settori delle risorse idriche e dei rifiuti
solidi urbani) e da HERA, gestore del
servizio, di un progetto esecutivo calato
sul nostro territorio che ci proporrà
con dovizia di particolari le modalità
di applicazione e che terrà conto delle
sinergie operative e risparmi sui costi
di gestione che si possono ottenere
integrandoci con la raccolta porta a
porta dei comuni limitrofi.
Considerando lo stato attuale delle
cose abbiamo previsto l’avvio del
nuovo sistema di raccolta per il mese
di Ottobre del corrente anno.
Una volta ricevuto il progetto
esecutivo, daremo corso ad una serie
di azioni mirate alla condivisione del
progetto stesso attraverso incontri
con le associazioni di categoria, con
le associazioni di volontariato, con le
scuole e con i cittadini incontrandoli
zona per zona. Metteremo in campo
“tutor” informati che andranno casa per
casa a spiegare come fare la raccolta e
raccogliere osservazioni, segnalazioni
di problematiche specifiche o esigenze
particolari.
Verrà consegnato un depliant che
spiegherà nei dettagli ogni particolare
tecnico.
Sarà predisposto un ufficio specifico in
comune con personale comunale e di
HERA per informare ed ascoltare.
Delle azioni di cui sopra ovviamente,
di volta in volta, daremo adeguata
informazione preventiva ai cittadini.
Cercheremo di rendere ogni cosa più
semplice e ogni problema superabile.
Nel grafico: Analisi costo finale di gestione per abitante (€/ab. anno) al variare della percentuale
di Raccolta differenziata, evidenziando le modalità di raccolta di Rifiuti Urbani residuo e umido
Siamo però consapevoli che la riuscita
del progetto è strettamente legata alla
sensibilità e alla collaborazione che
ciascuno di noi sarà disponibile a
prestare.
È proprio sulla disponibilità e sul
senso civico dei cittadini che pensiamo
di poter contare per raggiungere un
obiettivo importante: restituire ai nostri
figli un ambiente migliore, con meno
discariche ed un maggiore recupero di
materie prime che attualmente vengono
perdute, in cui i rifiuti sono trasformati
da costo a risorsa.
È una sfida che, ne sono personalmente
certo, la comunità di Bazzano saprà
vincere con l’entusiasmo che da sempre
la contraddistingue.
Moreno Pedretti
Assessore Ambiente, Urbanistica
Lavori Pubblici
Con l'introduzione della raccolta differenziata
porta a porta verranno eliminati cassonetti e
campane per la raccolta dei rifiuti, dalle strade
dai gruppi consiliari
pag. 7
Dal gruppo Alleanza per Bazzano
I
La sicurezza per Bazzano è un
optional!
l nostro gruppo ha sempre messo
ai primi posti l’argomento
della sicurezza dando precise
indicazioni e linee politiche per
integrare le persone alla nostra cultura
“civica e sana”.
E’ sempre stato il nostro cavallo di
battaglia e continuerà ad esserlo,
nonostante l’Assessore alla Pubblica
Istruzione Bassetto abbia criticato la
nostra politica dandoci dei “razzisti”
e volendo cassare il nostro articolo
pubblicato nel precedente numero del
Melograno, affermando che era una
“macchia nera” per il giornale del
Comune.
Vorremmo ricordare all’Assessore
che chi profana un cimitero cristiano,
chi non vuole i crocefissi nelle scuole,
chi spaccia droga agli angoli della
piazza, chi gira per le strade della
nostra città con il volto coperto, non
è sicuramente una persona che vuole
integrarsi nella nostra cultura.
Dopo
gli
ultimi
avvenimenti
malavitosi di questi giorni: furti alle
strutture pubbliche con ingenti danni
alla comunità bazzanese, rapine
e risse nei bar dove sono rimasti
feriti i nostri carabinieri, a cui va la
nostra più completa solidarietà, quale
giustificazione troverà l’Assessore
Bassetto?
Considerando le “brillanti strategie”
di questa amministrazione che ha
abbandonato il patrimonio pubblico
(di solito va anche peggio, perché lo
svende, vedi l’ex Macello), ora chi
paga i danni dopo che i buoi sono
scappati? Facile dichiarare alla stampa
che saranno presi dei provvedimenti!
Speriamo che non decidano di togliere
ulteriori panchine come ha fatto la
precedente amministrazione. Vorrà
dire che ci porteremo le sedie da casa,
come facevano i nostri bisnonni!
L’esigenza di sicurezza è oggi più
che mai sentita e la salvaguardia del
patrimonio pubblico e privato è un
Il Capogruppo di
Alleanza per Bazzano
Enzo Girotti
diritto di ciascun
abitante.
Gli episodi di
delinquenza,
vandalismo e microcriminalità sono aumentati: è
indispensabile
quindi impegnarsi
con progetti ed
iniziative tesi a
garantire
maggiore sicurezza ai
bazzanesi. In tal
senso dobbiamo attuare, in sinergia
con le forze dell’ordine, una lotta efficace e dura contro
la delinquenza, la diffusione dello
spaccio della droga e l’immigrazione
clandestina.
Il cittadino va “rassicurato” impostando politiche di prevenzione,
nelle quali le azioni e le attività della
Polizia Municipale devono essere
opportunamente correlate ad efficaci
politiche sociali che vadano in quella
direzione e che sono proprie degli
enti locali.
Il Gruppo Alleanza per Bazzano PdlLega chiede a questa amministrazione
di seguire queste linee:
- Innanzitutto LEGALITÀ.
- Linea dura sulla criminalità e sullo
spaccio di droga. Sulla clandestinità
e per coloro che ne favoriscono il
processo, come capogruppo chiedo
che venga applicata l’espulsione
diretta.
- Visto il potenziamento del Corpo
Unico di Polizia Municipale, si
dovranno rivedere le modalità di
impiego, al fine di migliorare l’attività
di controllo in tutte le ore, comprese
quelle notturne.
- Ispezionare gli immobili
pubblici (cimitero e scuole) durante
la notte ad orari intermittenti come
effettua la vigilanza privata.
- Far indossare nuove divise alla
Poli-zia Municipale del tipo “Urban
Job” per una migliore applicazione
lavorativa.
- Dotare la Polizia Municipale di
biciclette per una miglior operabilità.
- Incrementare il sistema di video
sorveglianza in alcuni punti chiave,
ad esempio inizio e fine paese (già
proposto precedentemente e non preso
in considerazione) così da monitorare
il territorio per il controllo degli atti
criminosi.
- Miglior coordinamento del volontariato civico, al fine di aumentare
il controllo degli ingressi nelle scuole
e presidiare l’accesso dei parchi e dei
giardini comunali per una maggior
tranquillità del cittadino.
C’è un detto metropolitano che
dice: i perdenti criticano, i vincenti
risolvono.
Il Capogruppo di Alleanza per Bazzano
Enzo Girotti
dai gruppi consiliari
pag. 8
Dal gruppo Civicamente Bazzano
Automedica: una conquista
della partecipazione
“Siamo un esercito di sognatori, per
questo siamo invincibili”
È
grande la soddisfazione per
l’arrivo dell’automedica nel
nostro pronto soccorso. Convinti
che si tratti di un primo importantissimo
passo verso un reale processo di
riqualificazione, cominceremo da
subito a lavorare per i successivi
obiettivi relativi a questo Ospedale,
che presenta ancora diverse aree di
miglioramento.
Lo consideriamo una vittoria dei
cittadini, oltre che un successo del
nostro impegno di documentazione,
sensibilizzazione e ascolto messo in
campo presso cittadini e operatori,
con la raccolta di quasi 1000 firme in
pochissimi giorni e con la prima parte
della nostra videoinchiesta visibile sul nostro sito www.civicamentebazzano.com già da diverso
tempo. Raccolta firme che ha coinvolto
tutto il nostro territorio, con la
partecipazione delle altre liste civiche
(Civicamente Crespellano, Civicamente Monteveglio, Monteveglio Bene
Comune, Gente di Castello), una vera e
propria mobilitazione.
Siamo certamente contenti, ma anche
preoccupati dal vuoto di chiarezza e
autorevolezza dimostrato da un’amministrazione che ha impiegato cinque
mesi per ‘non’ rispondere alla nostra
interrogazione in consiglio (come si
può comodamente vedere dalle riprese
video della seduta consiliare presenti
Simone Rimondi, Consigliere Comunale e Riccardo Sandri, Portavoce di Civicamente Bazzano
sul nostro sito). Vuoto trasformato ora,
con scattante dietrofront, in rapidissima
e ingegnosa autocelebrazione da parte
di una maggioranza (PD + IDV) che
mai fino ad ora aveva considerato
l'automedica una priorità e che non
più tardi di qualche settimana fa
denunciava come polemiche, faziose
ed elettoralistiche le nostre iniziative.
L’usuale giochino da piccola politica
con cui la corazzata PD + IDV sta
tentando di nascondere l’affanno con
cui hanno dovuto ‘accelerare’, ha
prodotto un ‘muscoloso’ e sconcertante
volantino di autoincensamento “senza
se e senza ma” (apparso a giochi fatti)
che noi registriamo, preoccupati, come
ulteriore segnale di identità debole
e probabilmente confusa da parte
dell’amministrazione bazzanese.
Dei manifesti diffamatori nei nostri
confronti, prodotti dal gruppo consiliare
di Nuova Bazzano (lista civica vicina al
PDL bazzanese), non perdiamo tempo
a parlarne perché i fatti dimostrano
quanto la trasparenza e la chiarezza
siano punti saldi del nostro lavoro e
del nostro impegno. Siamo una forza di
proposta, non di dissenso, quindi siamo
contenti del risultato positivo ottenuto
senza guardare più di tanto alle “prove
di forza” sterili del “sono più bravo
di te”, lasciando che a brindare siano
A sinistra: Riccardo Sandri e
Stefano Massari, Coordinatore
di Civicamente Bazzano
i “soliti politici di sempre” perchè
CIVICAMENTE
BAZZANO
è
soprattutto attenta alle esigenze della
cittadinanza e lavora per migliorare la
qualità della vita del nostro paese.
La partecipazione per noi non è solo
un punto di un programma elettorale
ma un preciso diritto e dovere nei
confronti dei cittadini. A Bazzano
abbiamo dimostrato che una nuova
politica è possibile. Noi continueremo
ad ascoltare la gente e a lavorare per il
bene di tutta la nostra comunità.
PENSARE
GLOBALMENTE,
AGIRE LOCALMENTE, è il nostro
motto, che stiamo traducendo in fatti
concreti, giorno dopo giorno. Per tutto
questo e a fronte del grande risultato
ottenuto, vogliamo ringraziare i
cittadini per il sostegno costante e per
l’impegno profuso nella raccolta firme
che ha permesso ad un territorio intero
di conseguire una vittoria dal basso,
una vittoria della gente.
Ci troverete sempre e comunque ai
banchetti del sabato mattina al mercato
di Bazzano, dove potrete chiedere
informazioni, discutere e confrontarvi
con noi.
Info e News:
www.civicamentebazzano.com
http://lacomunedibazzano.splinder.com
[email protected]
Per Civicamente Bazzano
Stefano Massari (coordinatore)
Simone Rimondi (consigliere comunale)
Riccardo Sandri (portavoce)
dai gruppi consiliari
pag. 9
Dal gruppo Democratici Insieme
Ospedale di Bazzano:
E
l'Automedica con polemica
ntro il mese di settembre l’Azienda Usl di Bologna garantirà
l’automedica nella fascia diurna,
affiancando una ulteriore unità di personale
medico alle tre già presenti al Pronto
Soccorso nell’arco delle 24 ore. Al servizio
notturno si affiancano anche i volontari e i
mezzi della Pubblica Assistenza di Castello
di Serravalle. Per non confondere le idee e
il tono dell’articolo è bene chiarire subito:
l’arrivo dell’automedica è per prima cosa
il successo della comunità di Bazzano, del
territorio della Valle del Samoggia e degli
utenti dell’ospedale di Bazzano ai quali
verrà garantito un servizio migliore.
La notizia dell’arrivo dell’automedica
è stata diffusa sabato 15 maggio anche
con un volantino a firma PD e IDV in
cui si evidenziava il risultato ottenuto
dall’amministrazione
comunale.
Il
volantino ha fatto “infuriare” gli amici di
Civicamente Bazzano che, impegnati da
tempo sull’argomento e ancora freschi
di raccolta firme (ferma però sui banconi
dei bar e al banchetto del mercato),
rivendicavano a gran voce il merito di
aver scosso l’amministrazione dormiente
sull’argomento, che, solo grazie alle loro
insistenze e alle loro video inchieste, si
era improvvisamente svegliata e aveva
“portato a casa” quello che Civicamente
aveva chiesto, quindi ottenuto. Magari
fosse così facile.
In realtà è dal mese di settembre 2009
che l’amministrazione lavora sul tema
Ospedale nelle sedi istituzionali e
politiche: nella direzione del Distretto
di Casalecchio, con il direttore del
dipartimento di emergenza Asl bologna,
con i sindacati e gli infermieri del Pronto
Soccorso, con la Pubblica Assistenza di
Castello di Serravalle, con l’assessore
Provinciale Giuliano Barigazzi e con
Paola Marani ora vicepresidente della
commissione sanità della Regione. E’ in
questi luoghi istituzionali che il Sindaco
ed i Partiti hanno tradotto un bisogno dei
cittadini, certamente evidenziato con forza
anche da Civicamente Bazzano, in un
risultato concreto. Argomenti come quello
dell’automedica, che un amministra-tore si
trova ad affrontare giorno per giorno, non
sono risolvibili con proclami avulsi dalle
sedi istituzionali opportune. Sono risultati
che si possono raggiungere solo col tempo.
Magari avessimo la capacità di rispondere
su questioni complesse, che richiedono
aggiustamenti organizzativi, economici,
di assetto territoriale e che coinvolgono
altri enti, in maniera immediata, con
un magico “chiesto e ottenuto”. Se si
pensa in questo modo non solo non si
ha la consapevolezza di cosa significa
amministrare, ma non si ha neppure
rispetto del dialogo, delle sedi istituzionali,
dei rappresentanti di altri territori, delle
problematiche comple-sse che esistono
nell’amministrare e “nel portare a casa”
risultati tutt’altro che scontati. L’arrivo
dell’automedica rimane comunque solo
una tappa, certamente fondamentale, in un
percorso di valorizzazione dell’Ospedale
di Bazzano e più in generale della Sanità
a Bazzano, che non è certo giunto a
conclusione. Da queste righe si deve
quindi dedurre che il lavoro e l’impegno
di Civicamente Bazzano è inutile e
superfluo? Noi crediamo proprio di no.
Come lista civica, radicata sul territorio e
rappresentata in Consiglio, ha il dovere di
continuare a portare, con la convinzione
che sicuramente non manca, le giuste
istanze dei cittadini all’attenzione degli
amministratori e di vigilare affinché gli
impegni di questi siano seguiti dai fatti.
Se però, come crediamo e ci auguriamo
per il bene dell’intera comunità, c’è da
parte degli amici di Civicamente anche
la volontà di assumersi la responsabilità
di condividere percorsi e progetti con chi
governa il nostro Comune, è necessario
abbandonare il tono del “chiesto e
ottenuto”e passare a quello del “ abbiamo
lavorato per i cittadini insieme alle
istituzioni, al nostro Sindaco”. Noi siamo
pronti, abbiamo già un’agenda fitta di
impegni sui quali stiamo lavorando, per
guardare al futu-ro della nostra bellissima
comunità: il PSC, la viabilità e la nuova
bazzanese, la raccolta differenziata porta
a porta, la farmacia comunale, l’edilizia
residenziale pubblica, la ferrovia
suburbana, il cambiamento energetico
e le fonti rinnovabili, l’integrazione,
la situazione delle poste, le tematiche
dell’ambiente, la sicurezza del territorio,
la sanità, il lavoro, la fusione dei Comuni...
L’impegno, il contributo, il potenziale di
competenze che esprime Civicamente,
potrebbe essere un valore aggiunto per
Bazzano. Al di là dei meriti vogliamo
“portare a casa” i risultati.
Per Democratici Insieme
Il Gruppo di Maggioranza
IL RAZZISMO DI CERTA
DESTRA A BAZZANO
Il consigliere Girotti continua a trattare
strumentalmente il tema sicurezza per
lanciare i suoi strali sugli stranieri. Chiediamo se il Popolo delle Libertà si riconosce nella posizione del suo capogruppo di Bazzano. Se il “partito
dell’amore” accetta gravi affermazioni
come quelle apparse nello scorso numero
del Melograno: “....gruppi etnici che
non vogliono assolutamente integrarsi,
anzi preferiscono guadagni facili con lo
spaccio della droga, atti di delinquenza e
vagabondaggio agli angoli della piazza”.
Chi fa riferimento non a persone, ma
a interi gruppi etnici, generalizzando
impropriamente le colpe di qualcuno e adducendole a tutti, non può che essere considerato razzista. D’altronde, se non si ha
la memoria corta, in Italia sono esistite vere
e proprie leggi razziali, basate proprio su
infami falsità generalizzate. Il consigliere
Girotti è sicuro che siano stranieri i
colpevoli dei furti alle strutture comunali,
catastrofe apocalittica (circa 15.000 euro
di danni coperti da assicurazione e nessun
rischio per le persone). Allora perché non
va in procura a dare il suo contributo alle
indagini in corso? La nostra posizione è
di assoluta intolleranza nei confronti di
chi commette atti criminosi; non siamo
però disposti a facili generalizzazioni.
Ricordiamo soltanto che i ladri colti in
flagrante al magazzino comunale l’anno
scorso erano italiani, come il maestro
“beccato” con 215 kg di hashish!
Guardiamo i fatti con lucidità: negli
ultimi 3 anni i reati a Bazzano sono in
continuo calo, non è più riscontrata la
presenza di clandestini e non siamo in
emergenza sicurezza. Questo grazie al
mirabile lavoro dei nostri Carabinieri,
della Polizia Municipale, delle scuole, dei
servizi sociali, delle associazioni, della
Chiesa e di tutte quelle persone che aiutano, insegnano l’importanza del rispetto
delle regole da parte di tutti e credono in
una società che possa includere tutti. Una
società che esclude non va da nessuna
parte. Le ricette (anche un po’ bizzarre)
del consigliere Girotti sono fumo negli
occhi, come le ronde leghiste. Fanno solo
trapelare una certa voglia di manganello.
L’odio chiama odio, e porta sventure.
Noi non daremo la caccia alle streghe,
ma continueremo a credere in una società
migliore, basata sul rispetto dei valori
costituzionali, valori conquistati dai nostri padri proprio contro quelli che avevano promulgato le leggi razziali.
Invitiamo i cittadini a leggere la risposta
alle interpellanze delle opposizioni sui
furti nel sito internet comunale, alla voce
Delibere di Consiglio.
Il consigliere Fabrizio Bassetto
dai gruppi consiliari
pag. 10
Dal gruppo Nuova Bazzano
P
Bazzano Libre
(cronaca immaginaria, ma non troppo)
- «Ci risiamo. Dove
andremo mai a finire?», pensò
il caporedattore (ormai in pensione) del “Melograno”, Adriano
Tomesani, allorché, passando davanti
al palazzo municipale, vide sventolare
dal davanzale della finestra dell’ufficio
del sindaco il grande drappo rosso con
la famosa immagine di Che Guevara.
Nell’allontanarsi velocemente dalla
piazza, facendo lo slalom fra i dehors
che erano sorti come funghi (perché la
tariffa per l’occupazione permanente
di suolo pubblico di quelle strutture
pagava solo un quarto della tariffa
ordinaria), intravide il sindaco Elio
Rigillo che, a capo chino e col morale
sotto la suola delle scarpe entrava
lentamente nel palazzo comunale. A
quella visione Tomesani non poté fare
a meno di pensare: «Poveretto! Sa già
cosa l’aspetta».
Banchetti a go go - Appena varcò
il portone di palazzo Minelli, Rigillo
vide nell’atrio la stessa scena che
ormai da due anni gli era diventata
familiare: un banchetto di Civicamente
Bazzano stava raccogliendo firme,
questa volta per l’eliambulanza presso
l’ospedale. Un ragazzo che tutti
chiamavano Tosse, ma che dall’aspetto
dimostrava di godere di ottima salute,
informava i cittadini sulla petizione e
li costringeva a firmare minacciandoli
con un pennarello. Rigillo, sempre più
depresso, cominciò a salire lo scalone e
giunto al primo piano si trovò davanti
un altro banchetto di Civicamente
Bazzano, dove alcuni ragazzi, chiamati
“ninos de rua” perché stavano sempre
sulle strade ad importunare i passanti
per avere una firma, raccoglievano
nuove sottoscrizioni a sostegno della
richiesta di introdurre una fermata
del treno alla Ziribega. Il primo
cittadino salutò i ragazzi che cantavano
“Bandiera Rossa” senza essere
ricambiato e entrò nell’anticamera del
suo ufficio, dove quella che era stata la
sua segretaria stava fumando un sigaro
Avana. «Compagnero sindaco, c’è il
comandante Simone Bolivar Rimondi
che t’aspetta» lo avvertì la segretaria,
allontanando dal viso, con ampi gesti
delle mani, la nube tossica di fumo
che ormai impediva i voli sullo spazio
aereo bazzanese.
rologo
Il Quale - Elio Rigillo entrò in quello
che una volta era stato il suo ufficio
ed ebbe l’ennesimo dejà vu: Simone
Bolivar Rimondi, che indossava una
mimetica militare e un basco rosso,
se ne stava disteso su quella che un
tempo era stata la poltrona del sindaco
e con le gambe incrociate piazzate sulla
scrivania. Davanti a lui, un operatore
riprendeva la scena con la telecamera:
stava girando il film, che sarebbe poi
stato inserito sul blog, dal titolo “No
pasaran per via Panzanesa”. Rigillo
si mise sull’attenti alzando il pungo
sinistro davanti a Simone Bolivar
Rimondi. «Comodo, compagnero. Devi
farci un favore» gli rispose Rimondi,
che ormai tutti chiamavano “Il Quale”.
«Ancora? – gli rispose Rigillo – Vi
ho spostato la Nuova Bazzanese, ve
l’ho fatta abbassare, vi ho accolto
tutte le proposte di qualità sul bilancio
comunale, vi ho perfino ringraziato
perché per la vostra petizione l’AUSL ci
ha dato l’auto medica e se foste riusciti
a completare la raccolta di firme ce ne
avrebbe date addirittura due e se foste
riusciti a depositarle forse ne avremmo
avute tre. Che cosa vuoi ancora? Non
ce la faccio proprio più» concluse il
sindaco sedendosi affranto sulla sedia
degli ospiti e con il capo chino fra
le mani. «Compagnero Rigillo – lo
apostrofò Il Quale - hasta la victoria
siempre. Ricordalo. Se stai qui è grazie
a noi, perché altrimenti avresti fatto la
fine di quelli là» e gli indicò sulla piazza
un piccolo dehors a forma di gabbia
dove erano rinchiusi i tre consiglieri
del Pdl e di Nuova Bazzano. Il Quale
si affacciò alla finestra e pensò ad alta
voce: «Eravamo il primo partito di
opposizione, la seconda forza politica
bazzanese, amiamo il Tg3, detestiamo il
Tg4, odiamo Canale 5. Devo darmi alla
numerologia. Mi piace dare i numeri».
Un pianto di bimbo interruppe quelle
parole. Era il fido piccolo Riki Ramon
che con le sue lagrime lo riportò alla
realtà. «Compagnero Rigillo – riprese
Il Quale – lo vedi e lo senti: anche i Riki
piangono. Devi dargli una poltrona, uno
sgabello qualcosina insomma perché si
senta realizzato e smetta di frignare.
Altrimenti...» e il suo indice puntato sul
povero sindaco si agitò minaccioso.
Sottomesso al Giogo - «Ma che altro
devo fare ancora? Non è abbastanza
ciò che ti ho dato – implorò Rigilllo
– Ho esiliato Fabrizio Masina, ho
introdotto la raccolta differenziata dei
rifiuti inviando i miei assessori casa
per casa a ritirare l’umido, ho fatto
scrivere “La Comune di Bazzano”
sulla carta intestata comunale, ho
intitolato l’ospedale a Fidel Castro e le
scuole a suo fratello Raul, ho ordinato
lo spegnimento dei motori delle auto
ai passaggi a livello, ho fatto perfino
deviare la processione della Madonna
della Sabbionara. Che altro vuoi?» e
nuovamente distrutto dallo stress si
abbatté sul pavimento. «È giunto il
momento del grande balzo in avanti –
gli rispose Il Quale – Devi dimetterti».
«Dimettermi? – lo interrogò stupefatto
il sindaco – No, mai, non erano questi
gli accordi», protestò. «Ruben!», urlò
allora Il Quale. A quella chiamata entrò
nell’ufficio uno strano personaggio,
tutto vestito di nero, con gli occhiali
neri e un libro rosso fra le mani: era il
battutista di Simone Bolivar Il Quale
Rimondi e faceva il lavoro del giullare
del re. «Ruben, graffialo con una delle
tue celebri battute che fanno ridere solo
te». Il sindaco si sollevò sulle ginocchia
inorridito: «No, il graffio di Ruben no,
farò tutto ciò che vuoi, purché non
sia costretto a sentire quelle orrende
battute» e Rigillo chinò la testa in
segno di resa.
Epilogo - «Allora, siamo d’accordo
– e mentre parlava, Simone Il Quale
Bolivar Rimondi strappò con un morso,
sputandolo poi per terra, il cappuccio
della testa di un sigaro Avana – Voglio
il mio fedele Riki Ramon vicesindaco
e poi le tue dimissioni». Elio Rigillo
annuì e si congedò. All’uscita del
palazzo trovò i ragazzi di Civicamente
Bazzano che distribuivano “il Tavò”
e se ne fece dare una copia. Giunto a
casa, chiusa la porta alle sue spalle,
gli tornarono alla mente le parole di
Amleto: “Essere o non essere, questo è
il problema... Dormire o morire...”. Si
guardò allo specchio, guardò “il Tavò”
e concluse che era sicuramente meglio
dormire. Cominciò a leggere “il Tavò”
e fu colto da un improvviso sonno.
(continua? Forse)
Per Nuova Bazzano
Luigi Gandolfi
dagli uffici comunali
pag. 11
Notizie dal Comune
Fungaioli, escursionisti, amanti del pic-nic, attenzione!
È in agguato l’Ixodes ricinus...ossia la zecca
Il clima particolarmente caldo e umido di questa primavera, ha fatto
ridestare l’attenzione sulle zecche che da un po’ di tempo stanno vivendo
di un momento di particolare popolarità. Ecco alcune domande e relative
succinte risposte a chi dovesse trovarsi sulla propria epidermide il fastidioso
ospite. Le zecche sono pericolose? Si possono esserlo, possono trasmettere
malattie infettive come la malattia di Lyime con serie conseguenze se non
curate tempestivamente. Dove si trova la zecca dei boschi? Nell’erba e nei cespugli. Come
appare? La zecca dei boschi è molto piccola, quindi difficile da individuare. Cosa fare per non
essere punto? Indossare vestiti chiari, camice a maniche lunghe e pantaloni lunghi, e non
sedersi sull’erba, se lo si fa, fare un piccolo controllo prima. Qual è la stagione a rischio? Il
periodo tra aprile e fine ottobre, ma non è detto che sia solo questo. Cosa fare se si è punti?
Se la zecca resta attaccata per meno di 36/48 ore il rischio di infezione è basso. Per rimuoverla
afferrarla con una pinzetta il più possibile vicino alla pelle e tirarla verso l’alto, assolutamente
non schiacciarla. Se il rostro è rimasto attaccato estrarlo con un ago da siringa sterile. Segnare
sul calendario la data del morso e la zona della pelle colpita (eventualmente con un cerchio di
pennarello) e controllare questa ogni giorno per 30/40 giorni per vedere l’eventuale comparsa
dell’Eritrema Migrante. Cosa NON fare se si è punti? Non estrarre in modo improprio, non usare
sostanze quali benzina, acetone, sostanze oleose ecc., non toglierla con le mani o schiacciarla
con le dita. Non usare antibiotici di tua iniziativa. Cos’è la Malattia di Lyme? È una malattia
infettiva che può colpire vari organi e si sviluppa in più fasi.
(A.T.)
Quel piccolo insetto che uccide lentamente i cani
Ci siamo! Con la bella stagione purtroppo
arrivano anche gli indesiderati compagni
delle nostre serate estive: i pappataci o
flebotomi. Questi fastidiosi insetti, simili a
moscerini delle dimensioni di 2-3 mm, sono
i vettori principali di Leishmania infantum,
un protozoo responsabile di una malattia
cronica, la Leishmaniosi, presente in tutti i
paesi del Mediterraneo, in particolare nelle
zone costiere, collinari e pedemontane.
Si tratta di una zoonosi, cioè di una malattia che
può colpire anche l’uomo: il cane è il principale
(ma non unico) serbatoio dell’infezione, ma
ricordo ancora una volta che non è possibile
la trasmissione diretta dal cane all’uomo,
essendo sempre necessario il passaggio
attraverso il flebotomo nel quale si svolge una
parte del ciclo del protozoo. Il piccolo e silenzioso nemico è attivo dal crepuscolo all’alba,
nel periodo da maggio a ottobre nelle nostre aree e il cane viene punto in particolare nelle
zone povere di pelo, come il naso e i padiglioni auricolari, cosicché anche il mantello a pelo
lungo non rappresenta una protezione. Inoltre il rischio di infezione aumenta con l’età e se
lo stato di salute è già compromesso, ad esempio da malattie concomitanti. L’incubazione,
cioè il tempo che intercorre dal momento in cui la Leishmania penetra nell’organismo e la
comparsa dei primi sintomi, è molto variabile: da 2 mesi a 2 anni, ma a volte anche 4. Inoltre
l’infezione, se non diagnosticata in tempo e trattata in modo specifico in base ai risultati
di controlli clinici e sierologici, può essere mortale per i nostri cani. Nel cane la patologia è
molto subdola, potendo essere asintomatica (e scatenarsi in occasione di eventi stressanti
che portano a un calo delle difese immunitarie dell’animale), pur restando il cane portatore
del parassita, o manifestarsi con sintomi clinici molto variabili, a seconda degli organi e tessuti
colpiti; si distinguono infatti due forme, una cutanea ed una viscerale, sicuramente più grave.
Purtroppo non esiste una cura definitiva, ma solo delle terapie, anche costose, che tengono
sotto controllo la patologia e la sintomatologia se non eccessivamente grave, permettendo
una vita dignitosa per il nostro amico, anche se, periodicamente, dovrà sottoporsi a controlli
per il rischio di recidive. Essendo ancora in fase di studio un vaccino e non potendo attuare
una completa disinfestazione ambientale (sono troppi i luoghi dove si possono annidare
i temibili pappataci), ci resta solo la prevenzione. Come effettuarla? Innanzitutto evitare il
ricovero notturno del cane all’esterno, installare delle zanzariere a maglie strette (1-2 mm.) e
usare dei repellenti antiparassitari sul cane, sotto forma di collare o di formulazioni spot on da
applicare periodicamente. Ricordo che, ancora per quest’anno, il nostro Comune partecipa
al piano di monitoraggio della Leishmaniosi e si può far effettuare gratuitamente l’esame del
sangue di controllo presso alcuni veterinari, in collaborazione con la ASL.
Dr.ssa Merlini Monica
Medico veterinario, in collaborazione con il Comune di Bazzano e l’Ass. Amici di Zampa
Distribuzione di piante
prodotte nei vivai
forestali regionali 2010
L’Unione di Comuni Valle del Samoggia,
quale Ente delegato in materia di
forestazione, è autorizzata a distribuire
a terzi le piante prodotte nei vivai
regionali per l’attuazione di interventi
di promozione e miglioramento
dei
boschi,
ampliamento
delle
superfici boscate sia a fini produttivi
che per la tutela dell’ambiente,
miglioramento
dell’assetto
idrogeologico dei terreni montani e
collinari. I privati interessati possono
inoltrare richiesta all’ Unione di Comuni
presentando
domanda,
all’Ufficio
Protocollo, compilata utilizzando il
modello disponibile sul sito e presso
gli Uffici dell’ Unione di Comuni Valle
del Samoggia, allegando estratto della
mappa catastale e del C.T.R. (anche in
fotocopia) con evidenziato l’area su cui
s’intende porre a dimora le piante, entro
le ore 13,00 del giorno 3 Settembre
2010. La richiesta può essere inoltrata
anche a mezzo posta, ma dovrà in ogni
caso pervenire all’Ente entro la data di
cui sopra.
Sono ammissibili: le richieste per
l’attuazione di interventi di forestazione
di iniziativa privata aventi finalità di
favorire l’ampliamento della superficie
boscata, la tutela dell’ambiente
ed il miglioramento dell’assetto
idrogeologico dei terreni montani e
collinari.
Non sono ammissibili: le richieste
per l’attuazione di interventi di arredo
urbano di iniziativa privata o in aree
cortilive e giardini privati.
Qualora
la
richiesta
venga
positivamente accolta, con lettera di
concessione verranno indicate, nel
prossimo periodo autunnale, le specie e
la quantità (sulla base della disponibilità
in vivaio) di piante assegnate, il
periodo in cui ritirarle ed i vivai, fra
quelli ancora direttamente gestiti
dalla Regione Emilia-Romagna, dove
saranno disponibili. L’assegnatario
dovrà provvedere al ritiro, con propri
mezzi e spese, presso il vivaio indicato
rispettando tutte le prescrizioni ed
indicazioni che gli saranno impartite
sia per il ritiro che per la posa a dimora
delle piante.
Per
ogni
chiarimento
inerente
all’assegnazione di piante e la
formulazione della domanda ci si può
rivolgere presso la sede dell’ Unione di
Comuni della Valle del Samoggia, in
via Marconi n. 70 a Castelletto di Castello
di Serravalle (tel. n. 051.671.04.11), nei
seguenti orari:
Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00
giovedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e
dalle ore 15,00 alle ore 17,00
lettere
pag. 12
.... lettere a
“Il Melograno”
Meglio i dehors delle ronde
Commento alla lettera pubblicata nel n. 1 del 2010
S
ono nata nel 1968. I miei primi ricordi della Piazza di
Bazzano risalgono ad un'epoca in cui si faceva tutto
il giro del “Crescentone” passando davanti all’allora
Caffè dei Cacciatori (oggi Bar Centrale), a quando mi
comperavano le “ciclels” da Ciccio il Tabaccaio e il
panino con la coppa alla Salumeria Zambonini.
Molti ricordi dell’adolescenza sono legati a scemenze
come “chi fa il giro di piazza piegando di più la vespa, o a
chi impennando meglio la moto. La piazza era l’ombelico
del nostro mondo anni ’80. Di ritorno da scorribande
notturne si passava sempre per vedere se c’era qualcuno.
E qualcuno c’era sempre al Centrale con cui fermarsi e far
venire le quattro del mattino uso ridere.
Poi un bel giorno tutto questo è finito. Passare per piazza
non era più così agile e si è persa l’abitudine a farlo. E con
essa si sono anche persi di vista molti amici e conoscenti.
Le banche e gli uffici hanno via via preso il posto delle
botteghe storiche chiudendo un’epoca.
Le polemiche sull'eco mostro del Centrale (il dehor) sono
cominciate prima ancora che venisse posato il primo
pilastro, come si conviene alla mentalità e cattiveria
potete ascivere a [email protected]
oppure portare la lettera in formato cartaceo presso
l’Ufficio Protocollo del Comune oppure inviarlo a
Redazione “Il Melograno”
c/o Comune di Bazzano Piazza Garbaldi, 1
40053 Bazzano (BO)
o al numero di fax 051 83 64 26
paesana dalla quale neanche la Piccola Parigi è immune.
Chi non fa non falla. Non esprimo giudizi di carattere
architettonico perché non mi sento competente in materia,
ma penso che per una piazza non ci sia niente di peggio
delle seggiole di plastica e delle tende sponsorizzate dalle
aziende di bibite. Ritengo che si debba andar un pò oltre
prima di giudicare solo l’aspetto architettonico e valutare
che impatto ha sulla vita della piazza una tale struttura.
Mi rivolgo ai miei coetanei che hanno figli quasi adolescenti
e chiedo: siete mai passati dalla piazza negli ultimi mesi
all’ una o le due? Vi siete accorti che i giovani sono
tornati a popolare la piazza di notte anche se piove? Non
preferireste sapere che i vostri figli stanno bighellonando
in piazza sotto gli occhi vigili di mille conoscenti piuttosto
cha saperli in giro chissà dove?
È vero che la piazza è patrimonio dei Bazzanesi ma fino a
poco tempo fa era popolata principalmente da sbandati e
delinquenti e l’idea che qualche ragazzino potesse essere
fuori di sera era assolutamente inconcepibile. Se vogliamo
un paese vivibile per tutti bisogna riportare la gente fuori
di casa e le attività commerciali portano le persone per
bene fuori di casa, quindi più ce ne sono e più prosperano,
più un paese è sicuro e controllato dai cittadini stessi e non
dalle forze dell’ordine.
Belinda Cuniberti
Il muro di… Bazzano
Le nostre ultime elezioni amministrative
L
eggendo il titolo, sarà venuto a molti di dire “Il muro di Berlino” e invece no perché, contrariamente a quello germanico
di cemento armato, crollato, come è noto nel 1989, quello culturale, ideologico e mentalmente patologico del nostro,
nonostante tutto, amatissimo paesello invece resiste, con ampie crepe e vistose sbrecciature ma resiste.
Le ultime, recenti consultazioni amministrative locali, hanno però fatto registrare una certa novità, un sensibile cambiamento:
delle tre liste “civiche” di sinistra o di centrosinistra, un paradosso di comicità ridicola*, evitabile con un minimo di saggezza
politica che avrebbe giovato alla qualità del governo locale che, a parere nostro, risulta purtroppo di evidente pochezza,
quella che riscuoteva i favori del pronostico, la lista del PD, alias “Democratici insieme”, ha vinto ma non ha stravinto, come
auspicavano i post PCI e i post DC, anzi ha lasciato sul terreno oltre il 20% dei suffragi rispetto al dato precedente, voti in
gran parte raccolti dalla lista di “Civicamente Bazzano”(sostenuta e votata anche dai socialisti), seconda forza in Consiglio
che ha eletto due suoi rappresentanti, Simone Rimondi e Bruno Brunetti.
Con tutto il rispetto per il dato elettorale e per il Sindaco neo eletto (le nostre rampogne verso il “maggioritario” sono note e
non intendono coinvolgere la sua persona), ci permettiamo un suggerimento verso il nostro primo cittadino: ripensi all’errore
di superba autosufficienza fatto prima del voto nel non volere, certo della vittoria, “fare a mezzo con nessuno”, ascolti il
consiglio di un partito politico come il PSI, che può esibire una esperienza di governo locale di tutto rispetto e apra la sua
Giunta a questa nuova e fresca realtà politica, formata in prevalenza da giovani pieni di slancio e disponibili per dare una
mano nell’azione di governo di Bazzano, un Comune difficile da gestire in quanto povero di risorse anche perché di territorio
anacronisticamente esiguo.
Se al contrario e magari mal consigliato, continuerà a rinserrarsi nel bunker assieme alla sua scialba compagine, ammesso
che riesca a terminare il mandato (e allora i ritardi e i danni per il paese saranno consistenti), alla prossima tornata elettorale,
così come quello ben più tragico di Berlino, si vedrà finalmente cadere anche il muro di Bazzano.
*La legge elettorale vigente, il cosiddetto “maggioritario”, per i Comuni sotto i 15.000 abitanti, prevede che alla lista vincente,
anche per un solo voto, vada il 75% dei consiglieri e alle altre liste tocchi dividersi il restante 25%.
Da noi quindi la lista che ha raccolto più voti ha 12 consiglieri su 17, una maggioranza blindata che fa del Sindaco (quasi) un
podestà.
(C.D. della Sezione del PSI di Bazzano).
Fondazione informa
Supplemento a “Il Melograno” a cura della Fondazione Rocca dei Bentivoglio tel. 051 83 64 05 e-mail: [email protected] - web: www.roccadeibentivoglio.it
aprile - maggio 2010
La vita d’una persona consiste in un insieme d’avvenimenti
di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare
il senso di tutto l’insieme (I. Calvino, "Palomar")
A cura del presidente Giovanni Battista Parente.
S
i dovrebbe in questa occasione tracciare un bilancio dei
tre anni di attività della Fondazione, ma limiti evidenti
di spazio mi impongono una riflessione solo su questi
primi mesi dell’anno: sono stati densi di avvenimenti e
non solo per le numerose iniziative messe comunque
‑ a discapito della preoccupante situazione economicofinanziaria ‑ in campo dalla Fondazione, ma soprattutto per
la crisi ‑ etimologicamente intesa ‑ aperta sul finire dell’anno
passato dalle dimissioni del presidente Teresio Testa.
Al termine di una lunga riunione del consiglio di indirizzo
nel quale i consiglieri avevano espresso le loro perplessità
sul bilancio previsionale per l’anno in corso, il presidente in
disaccordo con le richieste del Consiglio di iniziare a pensare
ad un intervento sui costi fissi della Fondazione ‑ in pratica
il costo del personale ‑ ha preferito presentare le dimissioni,
ribadendole e motivandole successivamente in una lettera
aperta al Sindaco.
Nella prima riunione dell’anno i consiglieri, a fronte di un
ripensamento del presidente dimissionario per riprendere
il percorso interrotto, hanno preferito a quel punto optare
per un cambio al vertice della Fondazione. Successivamente
dunque insieme al Direttore si è lavorato per concretizzare il
mandato ricevuto dal Consiglio di Indirizzo per la riduzione
dei costi. In una prima riunione vennero presentate tre
possibili ipotesi, nessuna delle quali venne totalmente
assunta dai Consigli della Fondazione in sessione
congiunta. Prepotentemente, anzi, si faceva strada ‑ nella
maggioranza dei consiglieri ‑ la convinzione della necessità
di un rafforzamento della funzione del Direttore e di una sua
presenza a tempo pieno, mentre in opposizione qualcuno
preferiva proporre la rimozione dell’attuale Direttore per
salvare la “squadra”. Queste due ipotesi vennero in seguito
elaborate in un piano organico, che ‑ come suggerito dal
consigliere Mascagni ‑ non si preoccupasse tanto di salvare
il bilancio dell’anno in corso ‑ iniziava ad esser tardi ‑ ma
lavorando in prospettiva futura permettesse alla Fondazione
di recuperare eventuali perdite e di non rinunciare alle
attività culturali negli anni a seguire. Nella seduta del 10
maggio i Consigli, nuovamente in sessione congiunta,
hanno optato per la prima ipotesi.
Devo, con una certa tristezza, riferire che in entrambe le
occasioni vennero espressi giudizi anche personali di una
certa gravità, così come vennero espresse prese di posizione
che si configuravano chiaramente come il tentativo di
forzare le scelte e condizionarle pesantemente. I nodi
vengono prima o poi al pettine: l’imperfetto amalgama
rappresentato dalla Fondazione nata dall’aggregazione
di attività preesistenti dei suoi principali soci fondatori
mostrava la sua fragilità. È deludente dover ammettere
che in tre anni la Fondazione sia ancora percepita dai suoi
componenti come una somma di parti, ognuna delle quali
privilegia il suo particolare punto di vista. Resta ancora molto
lavoro da fare perché il senso dell’esistenza della Fondazione
‑ che non può ridursi ad una semplice aggregazione ‑ si
percepisca appieno come fusione, crescita e rinnovamento
dell’esistente. Questo è il compito che attende i nuovi organi
della Fondazione, essendo per gli attuali ormai prossima la
scadenza del mandato. Si convocheranno in tempi brevi
sia l’assemblea dei Partecipanti, che il tavolo dei Fondatori
per l’elezione dei consiglieri di loro spettanza, che insieme
ai cinque membri scelti dal Sindaco formeranno il nuovo
Consiglio di Indirizzo, cui spetta in seguito la nomina del
Presidente, del Direttore e del Consiglio di Amministrazione.
A tutti loro va il mio augurio di buon lavoro.
Esprimo, in conclusione, il mio particolare ringraziamento ai
consiglieri: Rita Burgio, Aurelia Casagrande, Mario Castellari,
Renzo Fattori, Angelo Gentile, Gabriele Giunchi, Mirco
Mascagni, Lorenzo Masi, Riccardo Pianesani, Teresio Testa e
Giancarlo Toni; al direttore Fabrizio Masina e ai collaboratori
Alessio Bartolacelli, Francesco Finotti, Elisa Schiavina e
Luciana Valente. A tutti va la mia personale gratitudine per il
cammino che abbiamo percorso insieme.
mercoledì 30 giugno
a cura di Bar Prince, Dolce Vita e Il Caffè
in cantina:
proiezione a cura di Buena Vista Cineclub
Sotto le calde stelle di Giugno...
anima la serata DJ Ferro
Drag Queen Sciccose
Frozeen Night
Rocca dei Bentivoglio - dalle 19 alle 24
mercoledì 23 giugno
a cura di Circolo Arci,
Serata in collaborazione con Libreria Atlante e Condotta Slow
Food Lavino Samoggia.
Al termine, degustazione dei vini della Cantina San Vito.
Presentazione, in anteprima, del libro alla presenza degli
autori Bonoli Renzo, Maria Roccati, Mario Castellari.
Vita e sapori nella tradizione
emiliano romagnola
venerdì 18 Giugno
Rocca dei Bentivoglio - ore 20.30
Per parlare di gusto, il gusto del delitto, del territorio, del...
.
Calore e colore della musica di Chopin
Domenica 4 luglio
Rocca dei Bentivoglio - ore 21.00
Corti, Chiese e Cortili 2010 - XXIV edizione
Sabato 3 Luglio - Piazza Garibaldi - dalle ore 18 alle 23
Ballo dello sgombero...
...in notturna!
organizzata dal Centro Sociale R. Cassanelli
Orchestra spettacolo Tabarroni Renato
Venerdì 2 Luglio - Parco 1°
Maggio - ore 21.15
Serata danzante
a cura di Buena Vista Cineclub
Per info: 051.831251
La popolare rassegna cinematografica all aperto
ripropone i migliori film dell ultima stagione
Dal 29 giugno al 5 agosto
Film Sotto le Stelle, XVI edizione
In collaborazione con Renault Sport Italia, Club auto storiche
Gordini e Club Le Rosse.
Domenica 27 Giugno
Piazza Garibaldi - Ore 9
esposizione auto del C.R.A.G.I.
(Club auto storiche Gordini)
Parcheggio Stazione treno - dalle ore 10 alle 13
2°prova di regolarità - Coppa Memorial Gordini in circuito su
percorso chiuso al traffico e controllato da pressostati.
ore 12
Premiazione Prove di Regolarità
Coppa Memorial Gordini 11°Edizione
programma: visita guidata al Museo di Castelvecchio, cena libera,
spettacolo d opera, ritorno previsto per le ore 03.00
La quota di € 45 comprende viaggio in pullman, biglietto e guida
al museo, biglietto di gradinata non numerato per l opera.
Iscrizioni presso la Mediateca Intercomunale: tel. 051836430
29 Agosto - partenza da Bazzano alle ore 14
“Aida” di Giuseppe Verdi
All’Arena di Verona per assistere all’opera Lirica
organizzato da U.S. Calcara, Centro Sociale R. Cassanelli , Pro Loco
Domenica 29 Agosto - dalle ore 15.30
gare ciclistiche per giovanissimi
14° Gran Premio “Città di Bazzano”
Domenica 22 agosto
Parco 1°
Maggio - ore 21.00
la consolidata rassegna offre
divertimento assicurato a piccini e grandi
Storie di Eroi Burattini
Al termine osservazione
della volta celeste guidata da
Associazione Astrofili Bolognesi
Ingresso € 6,00
Carlo Mazzoli, Mari Fujino, pianoforte; scene
e recitazione Pasquale Marangoni, Eleonora
Manicardi, Aziz Es-Sahnouny
Nikolaj Rimskij-Korsakov: Shéhérazade
Igor Stravinskij: Petrushka
Domenica 8 agosto
Rocca dei Bentivoglio - ore 21.00
Corti, Chiese e Cortili 2010 - XXIV edizione
ESTATE BAZZANO
2010
II
www.roccadeibentivoglio.it
Info: tel. 051 83 64 05/42
[email protected]
Si riuniscono a Bazzano, le
Cittaslow dell Emilia Romagna e
d Italia, per due giorni dedicati
alla promozione dei loro prodotti
d eccellenza
Sabato 18 e Domenica 19 Settembre
Arrivano le Cittaslow
Serna, voce
Karim Baggili, chitarra flamenca, ud, voce;
Philippe Laloy, flauto, sax soprano; Kathy
Adam, cello; Osvaldo Hernandez Napoles,
percussioni, cuatro, voce; Caroline De La
Folate di musiche arabe, andaluse, serbocroate
Karim Baggili Quintet :
Vento
Domenica 12 Settembre
Piazza Garibaldi - ore 21,00
Corti, Chiese e Cortili 2010 - XXIV edizione
Concerto di chiusura della rassegna
Venerdì 10 Settembre
Notte Bianca
a cura della Pro loco di Bazzano.
9 ‒ 12 / 18 ‒ 19 Settembre
tra gli eventi più importanti:
XXXVIX°Autunno Bazzanese
Organizzato da Carta¦Bianca
Sabato 4 Settembre - Rocca dei Bentivoglio
festa di chiusura del premio BAZZANOPOESIA per poesia e
videopoesia, proiezioni, presentazioni, live e dj set.
Ospiti speciali i poeti Milo De Angelis, Stefano Raimondi e
Paola Turroni.
BazzanoPoesia, Carta/Bianca
Da venerdì 27 agosto a Domenica 5 settembre
Osteria dei tigli
Festa S.P.I. - C.G.I.L di Bazzano
Venerdì 23 luglio - Parco 1°
Maggio - ore 20.30
Ballo e rinfresco per tutti - Ingresso libero
Domenica18 luglio
Parco 1°
Maggio - ore 21.00
la consolidata rassegna offre
divertimento assicurato a piccini e grandi
Storie di Eroi Burattini
organizzata dal Centro Sociale R. Cassanelli
Intrattenimento musicale
con i maestri Budriesi e Monti
Venerdì 16 Luglio - Parco 1°
Maggio - ore 21.15
Serata danzante
in collaborazione con il Comune di Bazzano e da un progetto
dell Associazione Labsus per la riqualificazione delle aree verdi
urbane, con la cittadinanza di Bazzano.
Siete tutti invitati alla festa di restituzione alla città e ai
cittadini del Parco 1°Maggio
dal mattino fino a sera
Domenica11 Luglio - Parco 1°Maggio
organizzata dal Centro Sociale R. Cassanelli
Orchestra Roberto Scaglioni
Sabato 10 Luglio - Parco 1°
Maggio - ore 21.15
Serata danzante
Nadia Fanzaga, pianoforte e pittura
Martina Danieli, danzatrice e
performer
Ingresso € 6,00
Polacche, ballate, notturni e improvvisi,
nel bicentenario della nascita
Danza, pittura e musica per una
lettura contemporanea
Menù a tema nei locali della piazza presenteranno.
La Renault presenterà tutti i suoi nuovi modelli. Mostra delle auto
del C.R.A.G.I. (Club auto storiche Gordini)
musica, borlenghi e tanto altro!
Grande festa Italo-francese
Piazza Garibaldi - ore 18
Piazzetta Gordini/Via Mazzini - ore 17
Raduno al monumento di Amedeo Gordini in compagnia di
Renault Sport Italia e C.R.A.G.I. per saluto delle Autorità.
Parcheggio Stazione dei treni- ore 15
1°prova di regolarità - Coppa Memorial Gordini in circuito su
percorso chiuso al traffico e controllato da pressostati.
Via Montebudello, ore 14.30
I giornalisti delle maggiori testate giornalistiche motoristiche
proveranno le auto in Via Montebudello eccezionalmente chiusa
al traffico.
Piazzale Rocca dei Bentivoglio - ore 12
Ritrovo nel piazzale della Rocca dei Bentivoglio per ammirare in
anteprima le nuove Renault Twingo e Clio Gordini in compagnia
di tanti modelli storici del celebre costruttore Amedeo Gordini.
Sabato 26 Giugno
dedicati alla memoria del grande costruttore, per
festeggiare due nuovi modelli di auto a lui intitolate
Due giorni di eventi
edizione speciale!
Bazzano - Parigi andata e ritorno
11° Memorial Gordini,
(info: www.newting.org)
Ingresso libero a convegni e conferenze a
partire dalle ore 9.00
Domenica 20 giugno - Rocca dei Bentivoglio
Gruppi esperenziali, laboratori, conferenze e
dibattiti, consulenze e trattamenti individuali.
I Piaceri del Benessere
Tingodi
Giornata della Salute
Mojito in tutte le salse e...
molto altro!
Dj set by Fendy B
Serata Mojito
Iv
Fondazione informa
Le manifestazioni sono possibili grazie al contributo di:
Albergo Ristorante Sirena
di Ghedini M. & C. s.a.s.
UN RINGRAZIAMENTO
PARTICOLARE
ALLE ASSOCIAZIONI:
Pro loco
Arte dei Suoni
Buena Vista Cine Club
Centro Sociale Cassanelli
Polisportiva Città di Bazzano
Comitato Genitori
Commercianti di Bazzano
Società Ciclistica Calcarese
Ting Spazzavento
Club le Rosse
Il Pellicano
Comunità Zenit
Condotta Slow food
Entheos
Spi-CGIL
Carta|Bianca
Associazione Labsus
Durante il pranzo di domenica 30
maggio, sono stati incassati € 2.037
che, detratte le spese, hanno
permesso di devolvere alla
Corale Novantanove de L’Aquila
Alcune immagini dalla serata
conclusiva di "Sentieri Sonori",
organizzati dall'Associazione
Musicale "L'Arte dei Suoni",
lunedì 7 giugno,
con i giovani musicisti
dell'Orchestra Arcobaleno
guidati dagli insegnanti Luigi
Bortolani, Katia Ciampo (violini),
Piero Fiorini (chitarre),
William Monti (clarinetti).
€ 1.680.
Comune di Bazzano, Fondazione Rocca
dei Bentivoglio e Schola Cantorum
di Bazzano, promotori dell’iniziativa,
ringraziano le associazioni: Club
le Rosse, Pro Loco, Ass. Musicale
“L’Arte dei Suoni”, Comitato genitori
Scuole, Ass. Solidarietà Impegno,
Comunità Zenit, Vigili del Fuoco
Volontari Valle del Samoggia,
Entheos, Polisportiva Città di Bazzano,
gli sponsor: Salumificio ALCISA,
Cantina Bazzano, Acqua Cerelia, Silla
Carni, senza il cui indispensabile
contributo l’iniziativa non si sarebbe potuta realizzare e i
cittadini,
bazzanesi e
non, intervenuti per
la sensibilità
e la generosità, ancora
una volta,
dimostrata.
ricordo di
pag. 17
La Pasta di Bazzano
dall'intervento tenuto al convegno “Pasta: piacere&sapere” a introduzione della
mostra documentaria “I pastifici bazzanesi” – Rocca dei Bentivoglio, 26 aprile 2010
R
icostruire, seppur a grandi
linee, la storia dei pastifici
bazzanesi senza disporre più
dei documenti dei rispettivi archivi,
che purtroppo non sono stati conservati
dai proprietari, se non in modestissima
quantità, porta a brancolare nel buio.
Ma l’archivio storico comunale ancora
una volta ha sopperito alla mancanza di
fonti altrui. Avvalendomi infatti della
serie dei mandati di pagamento del
Comune, di quelli dell’Ente comunale
di assistenza e di quelli dell’Ospedale
di Bazzano, il cui archivio storico è
depositato presso l’archivio comunale,
e passando in rassegna le pezze
giustificative (ossia fatture, ricevute,
quietanze) dei vari pagamenti effettuati
da questi enti a chi forniva loro i generi
alimentari (di cui il Comune si serviva
per la mensa scolastica, l’ECA per la
distribuzione ai poveri, soprattutto
durante e dopo la guerra, l’Ospedale
per dare da mangiare agli ammalati)
sono cominciati a emergere, tra gli
altri, i nomi di numerosi panificatori
e produttori di pasta presenti sul
nostro territorio. Lo spoglio di questi
documenti ha riguardato, per motivi di
tempo, solo il ‘900, ma la presenza di
Regina Minelli, figlia di Angelo e nipote di
Antonio, proprietari dell'omonimo pastificio,
posa tra i maccheroni di famiglia (1947)
pastifici è già attestata a Bazzano anche
in tempi più remoti. Restringendo per
così dire lo sguardo solo al secolo
scorso e cominciando a incrociare tra
loro le notizie che le carte intestate dei
documenti fiscali mi fornivano (nomi di
ditte, ubicazione di negozi e laboratori,
cambiamenti di denominazione delle
imprese, ecc.) e a mettere in fila i dati
raccolti, ho iniziato a distendere quella
sottile trama di informazioni che avrei
poi dovuto ispessire avvalendomi
di altre fonti, soprattutto orali e
iconografiche.
È stato così che, con il valido aiuto di
Francesco Finotti, ideatore della mostra,
sono stati contattati i proprietari dei
tre locali pastifici che nel ‘900 si sono
caratterizzati per essere passati dalla
produzione artigianale della pasta,
destinata a un consumo prettamente
locale, alla produzione industriale di
questo prodotto, destinato a essere
commercializzato su scala nazionale e
anche all’estero. Le famiglie Minelli,
Degli Esposti e Sirveni, proprietarie
dei tre omonimi pastifici, oggi non
più in funzione, si sono così rese
disponibili a fornirci le poche, ma
sicuramente interessanti testimonianze
da loro conservate dell’attività svolta,
testimonianze che potrete vedere in
mostra. E colgo subito l’occasione per
ringraziare i signori Fausto, Regina
e Teresa Minelli, il signor Giuseppe
Degli Esposti, i signori Giampaolo
ed Elsa Sirveni. Alle immagini e ai
ricordi da loro forniti si sono aggiunti
alcuni materiali pubblicitari prestati per
l’occasione dai collezionisti bazzanesi
Flavio e Claudio Balestri.
Si sono così delineati i contorni di
queste tre imprese familiari.
Il Pastificio “Minelli”. Iniziò la
produzione nel secondo decennio del
‘900, quando Faustino Minelli aprì,
assieme ai figli, il negozio di pane
e pasta, con annesso laboratorio,
nell’attuale via Matteotti.
La produzione della pasta a livello
industriale fu avviata, al termine
della seconda guerra mondiale, dai
figli Antonio e Angelo e continuò nei
suddetti locali fino al 1957, anno nel
quale il pastificio venne trasferito nello
stabilimento di via Castelfranco.
Specializzata nella produzione di pasta
all’uovo, la ditta concluse la propria
attività nel 1977, dopo aver esportato
il prodotto per parecchi anni anche
all’estero: via nave, infatti, la pasta
“Minelli” raggiunse gli Stati Uniti
d’America, l’Etiopia, lo stato di Gibuti
e l’Indonesia. Se con il paese asiatico
i rapporti commerciali furono molto
brevi, con l’Africa orientale cessarono
invece nel 1967 a causa della chiusura
del canale di Suez dovuta alla “Guerra
dei sei giorni”, mentre quelli con gli
Stati Uniti terminarono solo nei primi
anni Settanta.
Il pastificio produceva pasta tipo 0
“oro”, fabbricata – nei formati lunga,
a matassa e corta – con pura semola di
grano duro selezionata fra i migliori
grani nazionali ed esteri; pasta extra
sublime tipo 0, di qualità inferiore e di
minore costo della precedente, ricavata
da una miscela di semola di grano duro
e da sfarinati dei pregiati grani teneri
della valle Padana e fabbricata in tutti i
formati. L’eccellenza era però costituita
dalla pasta speciale all’uovo, prodotta
con 5 uova fresche per ogni Kg. di
pura semola di grano duro selezionata;
era fornita nei formati africanelle,
anelline, corallini, farfalle, farfallette,
primiera, puntine, quadretti, stelline,
sorprese, tripolini, tagliatelle strette,
medie, larghe.
(...segue a pag. 18)
ricordo di
pag. 18
(...continua da pag. 17)
Il Pastificio “Fratelli Degli Esposti”.
Francesco, Franco e Lelio avviarono la
produzione di pasta alimentare nel 1932
all’interno dello stabilimento ubicato
tra le vie Zanasi, Sentiero Canale e
Molino.
Il prodotto, destinato soprattutto al
consumo locale, era venduto nel
negozio che si apriva nell’attuale via
Termanini (oggi occupato dall’attività
commerciale del signor Ragazzi).
Tra i numerosi clienti del pastificio, che
cessò l’attività nel 1959, sono attestati
in particolare l’Ospedale, la refezione
scolastica, il Comitato di liberazione
nazionale (CLN).
Il Pastificio “Bazzanese”. Sul finire
degli anni ’30 la ditta “Sirveni Evaristo
& Figli” iniziò a produrre pasta in
alcuni locali posti al pianterreno dello
stabile tra le vie Mazzini e Carducci,
precedentemente occupati dal pastificio
“Rossi Celso & Figli”, che aveva
cessato l’attività. Il negozio per la
vendita diretta al pubblico era situato
all’angolo tra le suddette strade.
Il 15 febbraio 1942 la famiglia Sirveni
inaugurò i locali del pastificio ampliati
e rinnovati. Nella lettera scritta il giorno
seguente dal podestà Rodolfo Ortelli,
per darne comunicazione al prefetto
di Bologna, si legge: “[qui] verranno
intraprese
lavorazioni
razionali
di paste alimentari atte a essere
conservate ed esportate; avrà quindi
luogo anche un lavoro speciale per
confezioni in pacchetti, specialmente
adatto per la mano d’opera femminile.
Complessivamente potranno essere
occupati circa 8 uomini e 15 donne”.
E il podestà, dati i tempi, concludeva
la lettera soddisfatto che i lavori di
ristrutturazione si fossero svolti con
“celerità fascista”.
In questi locali il pastificio però
non ebbe modo di lavorare a lungo:
nel 1945 lo stabile, che ospitava
l’impresa familiare, venne distrutto dai
bombardamenti. Costretti dagli eventi a
trasferirsi a Bologna, i Sirveni aprirono
il pastificio in piazza della Mercanzia,
dove ripresero la produzione della
pasta con il marchio “Bazzanese”.
Negli anni ‘50 l’attività fu spostata
nello stabilimento bolognese di via
dell’Isonzo, quindi nel 1965 fu trasferita
a Lavino di Sopra (Zola Predosa), dove
cessò nei primi anni ‘70.
Produttore di pasta di ogni tipo, che
forniva a clienti in Italia e all’estero,
il pastificio “Bazzanese” vantava, in
particolare, la produzione di tortellini
che non si “rompevano” durante la
cottura, ma anche quella di ravioli e
lasagne all’uovo e agli spinaci, di pasta
di semola tipo 0, di crema di riso, di pasta
glutinata, di pasta amina. Quest’ultimo
tipo veniva reclamizzato dal pastificio
come “prodotto nuovo, alimento
completo, biologicamente equilibrato,
di sapore gradevole e facilmente
digeribile, qualità che lo rendono
indicato agli ammalati e convalescenti
in genere e in speciali periodi della vita
(gravidanza, puerperio, superlavoro
intellettuale e fisico, vecchiaia)”.
Tra gli illustri clienti del pastificio vanno
annoverati il maestro Arturo Toscanini,
che, esule in America, ordinava pasta
alla famiglia Sirveni, e il ciclista Fausto
Coppi.
Oltre a questi tre veri e
propri stabilimenti per
la produzione di pasta
alimentare, a Bazzano
nel ‘900 furono attivi
altri pastifici, alcuni dei
quali già in funzione
dal secolo precedente, e
numerosi panifici dotati
anche di laboratori per
la produzione della
pasta.
Tra i pastifici già
operanti nel primo
trentennio del ‘900
vanno ricordati: la
fabbrica
di
pasta
Interno del pastificio
“Angelo e Antonio Minelli”
(sec. XX/anni ’40)
Esposizione di prodotti europei in Indonesia:
ben visibile un pacco di tagliatelle del pastificio Minelli (particolare)
alimentare “Ernesto Neri”; la fabbrica
a vapore di paste alimentari “Luigi De
Maria & Figli”; il pastificio e panificio
“Rossi Celso & Figli”; il pastificio e
panificio “Luigi Giorgi”; la “pasteria”
e forno “Jago Liverani”, poi “Nino
Liverani”. Nel dopoguerra si aprirono
altri panifici, produttori anche di pasta,
quali: il forno “Augusto Garagnani
& Figli”; il forno “Franchini Giuseppe
& Figli”, subentrato al forno “Liverani”.
A questi, nella seconda metà del ‘900,
si aggiunsero: il forno “Gino Serra”,
subentrato al forno “Franchini”; il
forno “Emilio Zini & Figli”; il forno
“Baccolini Luigi”; il forno “Aldo e
Renzo Zini”; il forno “Graziosi”,
subentrato al forno “Baccolini”.
La ricerca compiuta per dare vita a
questo piccolo percorso espositivo,
necessita di essere comunque ripresa,
approfondita e possibilmente allargata
anche alle altre attività alimentari
presenti nel ‘900 sia a Bazzano
sia negli altri comuni della valle
Samoggia. Prossimamente si ha infatti
intenzione di realizzare una mostra di
più ampio respiro, che racconti le varie
imprese alimentari attraverso i loghi,
le fotografie, i materiali pubblicitari,
i documenti di ciascuna di esse: in tal
modo si vuole porre in risalto quel
sentimento che ha animato l’agire
di quanti (come i Minelli, i Sirveni, i
Degli Esposti), grazie al loro impegno,
al loro afflato, ai loro sogni, hanno
saputo trasmettere identità ed energia
al nostro territorio.
Aurelia Casagrande
dalle associazioni
pag. 19
Il Comitato Bazzanese Ambiente e Salute
compie un anno
“F
umi e polveri nemmeno
troppo sottili: non rompeteci
i polmoni!”. È con questo
grido d’allarme che, circa un anno fa,
si presentò ai bazzanesi il comitato
“Ambiente e Salute”. Possiamo dire
che nelle ultime settimane il Comitato
ha raccolto i frutti di un anno di proteste
contro un impianto di bitume che avrebbe dovuto essere attivo già da 9 mesi
in località Magazzino di Savignano sul
Panaro. L’amministrazione bazzanese,
infatti,
nell’affollata
assemblea
pubblica del 7 aprile, ha espresso
l’intenzione di portare la questione sui
tavoli della Regione. Nuovi vincoli
ambientali per questo impianto,
dunque, potrebbero imporre un altro
slittamento nella sua attivazione,
sempre che la contestatissima struttura
non venga delocalizzata, cioè trasferita.
La storia di questa protesta ha radici
lontane: tutto comincia nel 2008
con l’approvazione del nuovo PIAE
decennale della Provincia di Modena,
un piano che regola le attività estrattive
nelle principali cave del territorio,
collocate per lo più nel triangolo tra i
Comuni di Castelfranco Emilia, San
Cesario e Savignano sul Panaro. A
dicembre 2008, già da parecchi mesi, il
comitato Tutela Territorio di Savignano
aveva disseminato le frazioni limitrofe
a Bazzano di cartelli “No Cave - No
Catrame”. Era impossibile non vederli,
e per alcuni bazzanesi il loro richiamo
è stato irresistibile. Fu così che alcuni
di noi parteciparono a qualche riunione
del comitato savignanese. Da quegli
incontri fu subito evidente come i loro
problemi erano anche nostri: ironia
della sorte, con la complicità del vento,
i fumi dell’impianto d’asfalto che
stava sorgendo in località Magazzino
avrebbero creato molti più problemi ai
bazzanesi che non ai savignanesi. Presa
coscienza della situazione e del fatto che
pochissimi bazzanesi erano al corrente
della costruzione dell’impianto sul
nostro confine, decidemmo di trovare
un modo per informarli: un convegno
scientifico sul tema dell’inquinamento
e dei fumi d’asfalto, proprio a Bazzano!
A detta dei bazzanesi “doc”, il progetto
era troppo ambizioso e tutti lo davano
perdente.
Ma a volte, si sa, le
cose prendono una
piega imprevedibile…
E il 24 marzo 2009 fu
una di quelle volte:
con soddisfazione riuscimmo a portare quasi
300 persone al cinema,
per ascoltare relatori
di alto rango sul tema
Foto della serata al convegno “Travolti da un insolito sviluppo”,
dell’inquinamento,
lo scorso 14 Aprile, al teatro la Venere di Savignano sul P.
degli effetti sulla salute
e del pericolo dei fumi d’asfalto. si possa fronteggiare l’emergenzaCon quella serata abbiamo raccolto cementificazione. Il relatore Domenico
l’interesse di un nutrito gruppo di Finiguerra, Sindaco del Comune di
bazzanesi e da allora questo interesse Cassinetta di Lugagnano, nel milanese,
non è più venuto meno: il Comitato autorizza
solo
ristrutturazioni
Bazzanese Ambiente e Salute si dell’esistente e lavora per fermare il
costituisce il 22 aprile 2009. Lo statuto consumo del territorio. L’architetto
della nostra associazione prevede Giancarlo Allen, anch’egli milanese,
una partecipazione aperta a tutti i segretario nazionale dell’Associazione
cittadini, non ha scopo di lucro e non Nazionale di Architettura Bioecologica,
ha orientamenti partitici. La finalità ha insistito sull’adozione di tecniche
principale è la difesa dell’ambiente e edilizie di bioarchitettura che non
della salute, tramite la sensibilizzazione utilizzano cemento armato e materiali
e la diffusione dell’informazione, e sintetici, sostituendoli con legno e
possibilmente attraverso un rapporto materiali (isolanti, coloranti) di origine
diretto e costruttivo tra i cittadini e le vegetale e tutta una serie di soluzioni
diverse istituzioni. Tra le tante iniziative ben note ai costruttori delle vecchie caorganizzate dal Comitato nell’ultimo scine lombarde e non solo, ad esempio
anno, ricordiamo brevemente, in l’orientamento appropriato dell’edificio
ordine cronologico, le “osservazioni” (che minimizza le dispersioni termiche
sulla questione degli invasi (nuove sfruttando l’irraggiamento solare e
cave) lungo la valle del Samoggia, il garantisce luminosità agli interni)
ricorso al TAR contro l’attivazione etc. Le ricadute non sono da poco: la
dell’impianto di produzione del bitume, riduzione dell’impiego di cemento e di
la “Fiaccolata per la Salute” del 7 isolanti di origine petrolifera (polistirolo
settembre, la “Domenica in Rocca” del soprattutto) e i benefici per l’ambiente
29 ottobre, e in ultimo, come han fatto e l’economia locale. La grande risposta
altri cittadini, le “osservazioni” alla di partecipazione dei cittadini a queste
Nuova Bazzanese. Tra le ultimissime iniziative ci ha convinto dell’utilità di
iniziative organizzate c’è il convegno porre attenzione a questi temi. Ed è per
“Travolti da un insolito sviluppo”, che questo che il Comitato vuole andare
si è tenuto il 14 aprile presso il teatro avanti a proporre nuove idee e iniLa Venere di Savignano, alla presenza ziative, con tutta l’energia e la
di circa trecento persone. Abbiamo caparbietà che lo ha portato al suo
voluto parlare di cementificazione e primo compleanno.
Chi fosse interessato
consumo del suolo visto che la zona
a
partecipare
alle
nostre attività può
di espansione edilizia bazzanese ha
consultare il sito
un indice di “artificializzazione”,
ambientesalutebazzano.wordpress.com
come dicono i tecnici, particolarmente
o scrivere una mail a
marcato rispetto al resto della nostra
[email protected]
regione. I relatori che abbiamo invitato
Comitato Bazzanese Ambiente e Salute
hanno offerto alcuni esempi di come
dalle associazioni
pag. 20
Tra piacere e impegno.
Verso un nuovo "Sistema Cibo"
2010- 2014: gli obiettivi della Condotta Slow Food Samoggia e Lavino
D
edizione, passione e convivialità. Questa l’atmosfera che
si è respirata in occasione del
primo Congresso che la Condotta Slow
Food Samoggia e Lavino si è trovata
ad affrontare. Gli ultimi mesi sono stati
decisivi per l’Associazione: si sono
susseguiti il Congresso di Condotta,
il Congresso regionale e, non da
ultimo, il Congresso nazionale. Tre
appuntamenti che, nella loro diversa
scala territoriale, hanno confermato
l’affermarsi di una nuova filosofia, più
attenta alle Comunità del cibo della
rete di Terra Madre e ai Mercati della
Terra, pur senza escludere il piacere
della convivialità. Una svolta a cui
anche la Condotta Samoggia e Lavino
intende prendere parte, come è emerso
dal programma quadriennale che il
Lo stand informativo della Condotta,
allestito il II e IV sabato del mese,
durante il mercato di Bazzano
fiduciario e i suoi collaboratori
hanno presentato ai soci in
occasione del Congresso.
Innanzitutto la Condotta si è
impegnata a raggiungere un
numero minimo di cento soci.
L’obiettivo ultimo è riuscire
a individuare almeno un
referente per ciascuno dei sette
comuni che aderiscono al progetto,
così da intrattenere rapporti più diretti
con i soci e i produttori agricoli.
Coinvolgere nuove forze è infatti un
requisito indispensabile per realizzare
progetti ambiziosi. Primo fra tutti
l’istituzione di due Presidi Slow Food
sul territorio: il primo progetto di tutela
dovrebbe riguardare una singolare specie di Ulivo, sopravvissuta alle grandi
gelate del ’700; il secondo dovrebbe
invece riguardare il Chasselas, un’uva
da tavola nella cui produzione la nostra
zona si è distinta dagli inizi del secolo
scorso. È già attivo sul territorio un
GAS (Gruppo di acquisto solidale) con
GASBaz:
una nuova idea di “consumo”
C
i sono molte definizioni di
"consumo consapevole", ma
diciamo che principalmente si
tratta della riflessione individuale sui
propri comportamenti, partendo dalla
consapevolezza che, se modificati
e migliorati dalle conoscenze,
possono costituire l’ossatura di un
atteggiamento civile, verso se stessi,
la comunità, la società. La storia dei
GAS, Gruppi d’Acquisto Solidali, in
Italia inizia nel 1994 con la nascita di
un primo gruppo a Fidenza, prosegue
nel 1996 quando viene pubblicata dal
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
la “Guida al Consumo Critico”, con
informazioni sul comportamento delle
imprese più grandi per guidare la scelta
del consumatore; le informazioni
documentate sulle multinazionali
accelerano il senso di disagio verso
il sistema economico e la ricerca di
alternative. Dal '97 i gruppi sono in rete allo scopo scambiare informazioni
sui prodotti e sui produttori. Al
momento se ne contano circa 700 sul
territorio nazionale.
Ma in concreto, cos'è un GAS?
Lo chiediamo a Lorenzo Marsigli,
fondatore del GASBaz, che dal 2005
raccoglie una cinquantina di famiglie
di Bazzano e dintorni.
Un Gruppo di Acquisto Solidale è un
gruppo di persone che, sulla base di un
sentire comune, decidono di acquistare
insieme prodotti alimentari e non. È lo
sbocco naturale della riflessione del
consumatore consapevole che vuole
sapere cosa consuma e conoscere
meglio chi lo produce e glielo vende.
Consapevole dei meccanismi della
distribuzione dei prodotti che trova
nei supermercati, decide di impegnare
il proprio tempo a una ricerca sul
territorio per: comprare prodotti
locali a km 0, aiutare la produzione
dei coltivatori/allevatori che operano
sul territorio del proprio comune di
residenza o poco più lontano, evitare
così di incoraggiare il meccanismo
perverso della distribuzione che ci fa
acquistare, per esempio, prodotti che
viaggiano con mezzi inquinanti quando
gli stessi sono reperibili localmente
però in stagione, ricercare (o ritrovare)
il gusto, il sapore: tanti prodotti venduti
dalla grande distribuzione sacrificano
le qualità organolettiche degli alimenti
a favore di una politica di convenienza
del prezzo che privilegia le quantità,
consentire ai produttori di vendere ad
un prezzo equo e non a quello imposto
dai grandi gruppi di distribuzione.
Come e quando nasce il GASBaz?
Il GASBaz ufficialmente nasce nel 2005,
dopo una riunione all’interno di un
giro di amici; vi era stato un tentativo,
da parte mia e di Chiara, anche nel
2004, sempre con un gruppo di amici,
ma si era autoestinto; non abbiamo
capito come mai nel 2004 non ha
funzionato e nel 2005 sì, ma dal 2005
in avanti il GASBaz è progressivamente
cresciuto, sino a produrrre, nel 2010,
una gemmazione (GAS di Marano sul
Panaro).
Ad oggi quante persone ne fanno parte?
Hanno aderito una cinquantina di
dalle associazioni
pag. 21
il quale la Condotta intende avviare una
collaborazione in favore dei propri soci.
In aggiunta al “Consorzio Produttori
Biologici Abbazia”, la Condotta si
è impegnata a costituire un’altra
Comunità di Terra Madre, che valorizzi
la tradizione artistica e musicale del
territorio. Non verrà trascurata neppure
l’attività di educazione al gusto. Su
questo versante, la Condotta intende
continuare a organizzare almeno due
Master of Food all’anno. Inoltre si
sta valutando la possibilità di avviare
una collaborazione con il Comune
di Bazzano per diffondere i principi
dell’educazione al gusto anche
all’interno della scuola elementare.
Perché tutti questi progetti non
rimangano confinati all’interno della
ristretta cerchia degli addetti ai lavori,
è necessario che la Condotta compia
un salto di qualità nella capacità di
comunicare ai suoi soci. Durante il
Congresso, infatti, è stato presentato
il primo numero del notiziario di
Condotta, “Samoggia e Lavino news”,
che uscirà tre volte all’anno e avrà una
diffusione via internet e cartacea. «Ai
molti che ci chiedono come realizzare
tutto questo», per usare le parole di
Carlo Petrini (Terra Madre. Come
non farci mangiare dal cibo, Giunti,
2009), «dico che la realtà che voi
rappresentate è la risposta più semplice
famiglie di Bazzano e dei comuni vicini
(Monteveglio, Crespellano, Monte
San Pietro, Castello di Serravalle,
Zola Predosa, Anzola, Savignano sul
Panaro, Vignola, Spilamberto, Guiglia,
Castelfranco Emilia).
Concretamente come funziona il
GASBaz?
Per ogni prodotto c’è un referente, il
quale lancia la proposta d’ordine via
internet a scadenze regolari. Per questo
abbiamo creato un’e-mail di gruppo.
Una volta ricevute le preferenze dei
membri del GAS interessati, invia
l’ordine generale al produttore.
Quest’ultimo consegna la merce
ordinata a una data prestabilita in un
luogo concordato insieme al referente. Il referente può benissimo ricevere la
totalità dell’ordine a casa propria e
convocare chi ha acquistato a casa
sua. Procederà lui stesso al pagamento
del fornitore. In altri casi, viene scelto
un luogo neutro di consegna dove tutti
gli interessati si recano per ritirare e
pagare direttamente la merce.
Abbiamo un sito/blog che usiamo come
strumento di gestione e controllo di
buona parte degli ordini.
Cosa si può acquistare attraverso il
GASBaz?
Un grandissimo numero di prodotti.
Frutta e verdura settimanalmente, carne di manzo/maiale/agnello/pollo/ecc.,
salumi, farine varie, riso, pasta e vari
cereali, legumi, biscotti, marmellate,
formaggi vari, vino, succhi di frutta,
prodotti per l’igiene del corpo,
cosmetici, prodotti igienici per neonati,
detersivi, scarpe, calze; quasi tutti
i prodotti sono bio; alcuni prodotti
non sono a km 0 come le arance che
arrivano dalla Sicilia; si sta riflettendo
sull’opportunità di aderire a un GAS
che acquisti sistemi per il solare
termico e per quello fotovoltaico. Quali sono i vantaggi per il consumatore e quali per i produttori?
Per il consumatore: un miglior
controllo su quello che si consuma;
un rapporto diretto con i produttori
che favorisce la fiducia reciproca; un
accrescimento della propria cultura
nei vari settori relativi ai prodotti
acquistati; è un modo per farsi degli
amici e, comunque, coltivare i rapporti
umani. Per il produttore: la conoscenza
diretta dei propri clienti; la possibilità
di esaudire con maggior elasticità i
desideri di questi; il maggior guadagno, conseguenza di una giusta
retribuzione del suo lavoro e dei suoi
investimenti affrancandolo dal possibile
ricatto economico-commerciale della
grande distribuzione; la possibilità di
pianificare meglio la produzione; una
maggior soddisfazione a fare il proprio
lavoro grazie al rapporto umano
Composizione del
Comitato di Condotta
eletto in sede congressuale:
Mario Castellari,
fiduciario
Giuseppe Zappalà,
segretario
Alberto Bentivogli,
tesoriere
Giampaolo Acefali,
responsabile Master of Food
Francesca Zanetti,
responsabile Master of Food
Simona Rinaldi,
responsabile Terra Madre
Peter J. Bury,
web master
Laura Mazzanti,
addetto stampa
ed efficace. (…) La vostra è economia
reale: la terra, il cibo, le creature
vive, le cose che si possono toccare,
assaporare, dalle quali possiamo anche
trarre piacere». Il diritto al piacere, più
di ogni altro, deve orientare il futuro
dell’Associazione. Anche la Condotta
Samoggia e Lavino si è identificata
in questo principio, declinabile in una
molteplicità di accezioni: piacere del
gusto, della convivialità, del sapere,
dell’impegno, della festa. In definitiva,
il piacere di esserci per sé e per gli
altri sarà l’imperativo che impronterà
le azioni della Condotta nei prossimi
quattro anni.
Per ulteriori informazioni:
Mario Castellari
fiduciario della Condotta Slow Food
Samoggia e Lavino
tel. e fax 051.831332
e-mail: [email protected]
Sede della Condotta:
Via G. da Bazzano n. 35, Bazzano
Sito web:
http://slowfoodsamoggiaelavino.ning.com
Per la Redazione
Laura Mazzanti
diretto con i clienti; in alcuni casi,
come per l’agricoltura, si potrebbe
quasi parlare di clienti/imprenditori:
esistono casi in cui il GAS sceglie
cosa far piantare dal coltivatore e, in
sostanza, ne finanzia l’attività.
Come si può entrare a farne parte?
Fare parte del GASBaz è molto
semplice.Bisogna aderire in modo
informale alla filosofia del gruppo.
Presa visione delle modalità con cui
questo GAS è gestito, ognuno può
farne parte inviando una richiesta
via mail a [email protected].
L’iscrizione è gratuita, non vi sono
tasse associative e non vi è quantitativo
minimo acquistabile di merci. Quello
che si chiede è la disponibilità a
prendere parte attivamente alla vita
del gruppo e questo equivale, secondo
le proprie possibilità, a gestire ordini,
a smistare o stoccare le merci o ad
aiutare chi fa già questo lavoro (da
notare che nessun referente percepisce
retribuzione per l’attività che svolge).
In sostanza, si tratta di aderire in
modo informale alla filosofia del
gruppo. Comunque, man mano che si
sperimenta il funzionamento del GAS,
se ne capiscono e apprezzano o meno
le varie implicazioni.
Per la Redazione
Elisa Schiavina
pag. 22
D
La Pallamano Bazzanese
omenica 16 maggio si è svolta a Bazzano l’ edizione
2010 dell’ ormai tradizionale trofeo “Peppino
Impastato” che si disputa annualmente in ricordo
ed in onore del grande eroe antimafioso siciliano e che ha
visto questa volta scendere in campo squadre appartenenti
alla categoria seniores femminile.
a nostra formazione, seppure con atlete di età media
decisamente inferiore a quella delle altre squadre
iscritte, ha ottenuto un lusinghiero successo facendo
il “pieno” ed
ottenendo quattro
comode vittorie
su
altrettante
partite disputate;
complimenti
e
congratulazioni
dunque
alle
ragazze ed al loro
coach
Stefano
Dardi.
In chiusura della
manifestazione
le
compagini
sono state premiate dall’ assessore allo Sport del nostro
Comune, Andrea Finelli, insieme al quale la società ipotizza
di conferire un carattere di internazionalità alla prossima
L
Il Congresso
dell'A.N.P.I. 2010
D
dalle associazioni
omenica 21 Marzo 2010 la Sezione ANPI di Bazzano
ha organizzato, in modo efficace ed attento, il proprio Congresso, in una bella sala storica della Rocca
bentivolesca, al fine di eleggere e nominare i nuovi organi
dirigenti che, nello spirito dell’ultimo Congresso Nazionale
ANPI di Chianciano del 2006, hanno visto l’acquisizione
e l’inserimento di un consistente gruppo di giovani. È stata
una bella giornata di democrazia e di civismo, numerosi
i partecipanti anche dalla città e dai comuni vicini, tutti
hanno appreso che l’ANPI di Bazzano è robusta e motivata
e può contare sul numero
importante ed in crescita
dei
suoi
centoquaranta
tesserati, per la maggioranza
appartenenti alle generazioni
successive a quella dei
combattenti. Ma i segni dei
tempi, cinici e politicamente
mediocri, si sono purtroppo
manifestati: non era infatti
mai successo che i partiti
della sinistra storica, da noi
invitati assieme a tutti gli
altri e i sindacati, sempre
presenti dal dopoguerra
in poi, disertassero, senza
edizione del torneo convocando ed ospitando anche team
provenienti da paesi esteri.
Questo spazio è oltremodo opportuno anche per comunicare
la vittoria delle nostre atlete under 18 nel campionato
regionale di categoria conclusosi giusto appunto la
scorsa settimana; in ragione di questa vittoria, le ragazze
rappresenteranno Bazzano partecipando di diritto alle finali
nazionali che si terranno dal 10 al 13 di giugno prossimi in
località in corso di definizione da parte della Federazione.
La chiosa di questo breve scritto perciò altro non può essere
che un caloroso augurio alle nostre ragazze di ben figurare
in occasione degli incontri che disputeranno alle finali
nazionali …… forza e coraggio bambine!
Claudio Balerna
motivazione alcuna, questa nostra manifestazione. Non
possiamo quindi esimerci dall’esprimere amarezza,
dispiacimento e, per quanto vale, ferma condanna nei
confronti di un comportamento che denota scarsità di
educazione, preoccupante insensibilità democratica
ed inconsistente livello politico. Con l’auspicio,
davvero sincero, che questa ferita molto dolorosa possa
repentinamente essere sanata, esprimiamo la nostra
volontà di continuare a lavorare per far si che i valori e i
principi fondamentali contenuti nella nostra Costituzione
repubblicana, frutto della Resistenza, vengano ricordati
dalle generazioni presenti e trasmesse a quelle future.
Contatti:
[email protected] - http://anpibazzano.wordpress.com/
Il Comitato di Sezione
dalle associazioni
pag. 23
EquoConsuma!
cento famiglie per un consumo più critico
Coinvolgere cento famiglie prendendole per la gola, col
consumo di prodotti Equi e Solidali, e per la testa, nella
partecipazione ad eventi formativi. Niente nasce per
caso: neanche questo progetto dell'associazione bazzanese
Solidarietà Impegno (per gli amici «SI»), che cresce sulle
spalle di una storia ventennale costruita con continuità con
il volontariato di tanti ragazzi. E che ora passa dal banchetto
del mercato del sabato alla consegna direttamente a casa
dei prodotti desiderati.
Ma andiamo con ordine: Solidarietà Impegno promuove
i cosiddetti nuovi stili di vita sostenibili, tramite un
diverso rapporto economico con i Paesi poveri del mondo,
che tuteli questi ultimi dallo sfruttamento creato dallo
squilibrio economico con i Paesi ricchi. Come? Anzitutto
proponendo l'acquisto di prodotti dall'origine certa, che
garantiscano che non sia avvenuto sfruttamento dei
lavoratori, tramite certificazioni come FairTrade, che anno
dopo anno stanno aumentando la loro diffusione: +22% nel
2008, con un milione di coltivatori direttamente coinvolti;
qualcosa sta cambiando! Ma il presupposto fondamentale
è che il consumatore capisca l'importanza del suo gesto... e
dunque come fare per coinvolgerlo? Ecco allora il progetto
EquoConsuma! che ha l'ambizioso (e raggiungibile!)
scopo di coinvolgere una rete di 100 famiglie del nostro
territorio entro il 2011 nell'acquisto mensile di qualche
prodotto equo e solidale, con consegna a casa da parte
nostra, e chiedendo al contempo ad ogni famiglia di
partecipare ad almeno uno degli eventi (in)formativi
che l'Associazione organizza durante l'anno. Perché non
basta consumare bene, ma bisogna soprattutto capirne il
perché! Come sta andando? Le prime consegne casa
per casa sono avvenute a febbraio, e ora siamo a ben 40
famiglie iscritte al progetto. In marzo ha inoltre avuto
successo il primo «evento», una Cena con Delitto presso
il centro sociale Cassanelli, che con la divertente scusa
di un omicidio ambientato a Bazzano, ha presentato la
situazione del commercio dello zucchero nel mondo.
Ma stiamo già lavorando ai prossimi appuntamenti, tra i
quali anche l'Autunno Bazzanese.
Sei interessato al progetto? Vuoi qualche informazione in
più? Scrivi a [email protected]!
Per l'ass. Solidarietà-Impegno, Filippo Sola Tu chiamala se vuoi….Transiziooone
Una chiacchierata con Giulio Zini per divulgare l’esperienza del progetto miseria
Q
uesto articolo ha l’intento di
divulgare una bella storia che
potrebbe venire apprezzata
da molti nostri concittadini che si
stanno impegnando per concepire un
nuovo modo di vivere, per cercare un
nuovo modello sostenibile improntato
all’attenzione per l’ambiente, l’alimentazione, la partecipazione. Che
esso si chiami Cittaslow, G.A.S.
Gruppo Acquisto Solidale, Slow Food,
Solidarietà&Impegno, Pranic Healing,
Città di Transizione, resta il fatto che
sempre più persone cercano il modo di
responsabilizzare le proprie azioni per
migliorare la qualità della vita.
È da diverso tempo che gironzolo
attorno a Giulio Zini e al suo “progetto
miseria”. Sono rimasto affascinato da
quello che io considero un’opera d’arte
embrionale.
Comè nato il progetto miseria?
Il progetto nasce con l’arrivo della
meritata pensione. Nasce dalla
considerazione di aver passato una vita
(40 anni) "a testa bassa", a lavorare. La
pensione…….momento di riflessione
e di comprensione della distanza
che l’uomo ha preso dalle cose reali,
concrete e soprattutto dalla natura.
Bene, ma nel concreto cosa hai fatto?
Mi sono detto: ma se improvvisamente
scoppia una crisi economica mondiale,
e lo Stato non è più in grado di
trasferirmi la pensione, io come faccio
a stare al mondo?
Allora mi sono messo a girare, premetto
che nel 2005 ho avuto un infarto e il
medico mi ha detto che devo camminare
molto. Cammina, cammina ho iniziato a
censire capillarmente, in maniera quasi
maniacale, tutto quello che mi può dare
la natura senza che debba andare a
comprarlo al supermercato. Dal 2006
ho ordinato tutte le specie commestibili,
in quali stagioni le posso trovare e in
quali zone nascono spontanee, tutto
nell’arco di 10 km da casa. Ho iniziato
a parlare con le persone anziane che
conoscono frutti e ortaggi dimenticati
e conoscono il modo di mangiarli,
ho cominciato a frequentare posti
Giulio Zini
dove non ero mai passato, anche se
vicini a casa. Il tutto è diventato uno
schedario di frutti, bacche, fiori, radici
e ortaggi che nascono spontanei. Poi
con l’aiuto di Google Maps, ho censito
le zone dividendo per colori i periodi
dell’anno, e facendo in modo che per
ogni stagione io sappia dove e quando
(...segue a pag. 24)
pag. 24
Tu chiamala se vuoi….
Transiziooone
(...continua da pag. 23)
trovarli. Inoltre ho cominciato a fare un
piano accurato del notevole risparmio
economico che questo progetto ha
portato al bilancio famigliare.
Qual’è l’esperienza che più ti ha
arricchito?
Io pensavo che il letto del fiume
Samoggia fosse ormai un luogo
inquinato e privo di vita. In realtà ho
trovato una biodiversità enorme, e tanti frutti dimenticati. Una vera rivelazione è stato scoprire il silenzio. Nel
vocabolario, la parola “inquinamento
acustico” non c’era fino a 10 anni fa.
La natura si rivela nel silenzio.
Ho capito, però questo è un progetto
che non può essere messo in pratica
da tutti. La mancanza di tempo
libero è un problema e inoltre le
poche risorse spontanee non possono
bastare per tutti. Cosa possono fare
gli altri?
Questo modo di pensare mi ha
sensibilizzato anche sui piccoli gesti
quotidiani che una persona può
svolgere tra le mura domestiche. Le
persone potrebbero partire da questo,
dall’aumentare l’attenzione verso
lo spreco di acqua, fare la raccolta
differenziata, fare più attenzione a
quello che comprano, camminare di
più e non usare l’auto per ogni piccolo
spostamento.
Credi che le persone siano disposte a
privarsi delle comodità?
Dovrebbero, anche perché non è una
reale privazione, dai piccoli gesti
mi sono accorto che la povertà era
quella di prima della mia vita da
“incosciente”. Non essere coscienti
delle proprie azioni è la povertà più
grande che un uomo possa temere.
6° edizione di
“Sporchiamoci le mani”
eventi
Sabato 22 giugno 2010 – Rocca dei Bentivoglio
I
l cortile della Rocca si è riempito
di bambini, genitori e… nonni la
mattinata di un assolato sabato di
giugno per assistere alla premiazione
delle classi, dalla prima alla quinta,
dell’ormai
consolidata
rassegna
“Sporchiamoci le mani” intitolata
alla memoria di Bruno Ferri. Anche
in questa edizione la partecipazione e
l’impegno dei bambini è stata totale,
sotto la guida del corpo insegnante si
sono espresse idee e tendenze artistiche
di tutto rilievo, come evidenziato dal
commento del nostro Francesco Finotti,
che, come diplomato dell’Accademia, di arte se ne intende. Fabrizio Bassetto,
Assessore all’istruzione del Comune di
Bazzano, e Giovanni Battista Parente,
presidente della Fondazione Rocca dei
Bentivoglio, hanno portato il saluto
dell’Amministrazione, dopo di ché il
“palco” è stato proprietà dei ragazzini e
degli insegnanti per il ritiro dei premi.
Alla fine pop-corn, patatine, salatini e
bevande minerali per tutti.
In alto l'Assessore alla Pubblica Istruzione
Fabrizio Bassetto premia con Francesco
Finotti la maestra Lia Bonaiuti, coordinatrice
del concorso. Sotto, una delle opere e i giovani
artisti in attesa di essere premiati.
Adriano Tomesani
Francesco Finotti
Vendita all'ingrosso e al dettaglio
Questo copuon vale uno sconto del 20%
per l’acquisto nel negozio al dettaglio
Promozione (non cumulabile)
valida fino al 31 Luglio 2010
Via Provinciale Ovest 1/3
40053 Bazzano (BO) Italy
Tel. 051 83 10 44
Fax. 051 83 06 84
[email protected]
piazz@ virtuale
T
Pianeta Twitter
witter, assieme e come il social network
Facebook, è un servizio gratuito in grado di
mettere a disposizione una
pagina sul web dove inserire
messaggi di una lunghezza
massima di 140 caratteri. Lo
scopo è fornire informazioni
e aggiornamenti in modo
facile, veloce e molto
fruibile. Cosa significa letteralmente la parola “twitter”?
Deriva dal verbo inglese
to tweet che significa
“cinguettare”. Dal senso
letterale all’uso pratico
si traduce come mezzo
di comunicazione snello,
improntato all’essere brevi
e concisi ed immediato, cioè
in grado di raggiungere tutti
i propri “followers” - vale
a dire chi, registrandosi al
servizio, decide di seguire
una determinata persona
o una determinata notizia.
Ecco una schermata che
sintetizza il contenuto di
questo social network: nella
colonna centrale vediamo
il breve messaggio inserito
o tweet (una notizia, un
pensiero, una domanda,
scambio di informazioni e
appuntamenti di lavoro), a
destra notiamo i follower
(chi ci segue) e i following
(chi seguiamo noi). Tutto
qui! Una volta registrati, la
modalità di uso è pressoché
immediata ed estremamente
accattivante. Possiamo dire,
per fare una battuta, che il
“cinguettio” ha sostituito il
vecchio “strillone” (il venditore di giornali che urla
titoli che anticipano le notizie del giornale per
strada). Twitter potrebbe
venir inoltre considerato,
per restare nel contesto del
paragone appena fatto, un
vero e proprio case-study di
“giornalismo partecipativo”
– vale a dire quel giornalismo
che vede la partecipazione
e l’intervento diretto dei
lettori. Lettori che non sono
più recettori passivi della
notizia, ma magari la vivono
e condividono in diretta:
pensiamo al disastro Haiti
e al terremoto in Abruzzo
e a quante testimonianze
sono state raccolte per mezzo dei social network.
Twitter è infine molto
versatile; offre difatti la
possibilità di “twittare”
anche attraverso messenger
come Google Talk e an-
Per Dio e per l’Italia
Storia e attualità del liberalismo evangelico di Ugo Bassi
Il Centro di Studi Tommaso Casini,
diretto da Marco Veglia dell’Università
degli Studi di Bologna presso la
Fondazione Rocca dei Bentivoglio del
Comune di Bazzano, ha in programma
diverse iniziative che intendono, a
partire dal biennio 2010-2011 e dalla
ricorrenza del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, riscoprire la lezione
degli uomini che vissero tra il 1860
e la prima guerra mondiale. A questo
fine verranno ricordati (con letture,
convegni, serate musicali, dibattiti,
presentazioni di libri) i personaggi,
soprattutto (ma non solo) di Bologna e
provincia.
Questo primo evento, che si è svolto
lo scorso 15 maggio alla Rocca dei
Bentivoglio, è stato un omaggio a uno
degli eroi del nostro Risorgimento: Ugo
Bassi, nato a Cento nel 1801, letterato,
sacerdote, predicatore, garibaldino,
fucilato dagli austriaci l’8 agosto 1849,
martire della libertà.
In alto, il Sindaco, accanto all'On. Bruno
Tabacci, uno dei relatori del convegno.
A destra due momenti del dramma storico
"Le ultime ore di Ugo Bassi", della
compagnia "I Burattini di Riccardo".
Sotto, un momento del convegno
pag. 25
che mandando SMS dal
cellulare. Si possono anche
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Per la redazione
Roberta Barbieri e
Francesca Fabbri
bentornata Bellreguard
pag. 26
5/11 aprile 2010
Fra
Bazzano e
Bellreguard...
a cura di Teresio Testa
Fra Bazzano e Bellreguard continuano
a girare e-mail e messaggi, da giovani e
da famiglie, a seguito della puntata del
Gemellaggio promosso dal Comune di
Bazzano che ha visto (nella settimana
dopo Pasqua) le famiglie dell’Orchestra
Arcobaleno e altre disponibili a dare
una mano, ospitare una quarantina
di Orchestrali dell’Orchestra di
Fiati di Bellreguard, affiancata da
accompagnatori e amministratori di
quel Comune. è proprio un bel segno
che istituzioni, associazioni, famiglie,
singole persone, si siano mobilitate
insieme per questa iniziativa che ha
svolto completamente e pienamente
(con grande soddisfazione di tutti) il
programma previsto, che comprendeva
concerti a Bazzano Monteveglio e
Crespellano, visite a Firenze, Bologna,
Venezia, alla Ferrari, al Parco di
Monteveglio, oltre naturalmente a
Bazzano e alle sue peculiarità. Sono
stati
ottenuti
complessivamente
risultati incoraggianti quali: un
arricchimento culturale in campo
musicale e non solo, uno scambio
diretto di conoscenze riguardanti
varie realtà sociali, istituzionali ed
organizzative, un impulso al progetto
ambientale europeo promosso dal
Parco Regionale della Abbazia di
Monteveglio, un notevole affiatamen-
to nel gruppo delle generosissime
famiglie ospitanti, la prospettiva di una
“trasferta agevolata” nella settimana
dopo Pasqua 2011, per l’Orchestra
Arcobaleno e per “operatori locali” in
vari campi, un altro passo avanti per
Bazzano, Monteveglio e Crespellano
nel progettare e lavorare insieme, una
non trascurabile pubblicizzazione del
nostro territorio, complessivamente
bello, interessante, ospitale, “gustoso”
e centrale rispetto a grandi mete
Alcuni momenti dell'arrivo dell'Orchestra di
Fiati e delle autorità di Bellreguard, tra cui il
Sindaco, Pere Cremades Simò e
Francisco Xavier Pastor, organizzatore,
interprete e musicista.
turistiche, lo sviluppo di rapporti
umani, sia fra le comunità che fra le
singole persone, capaci di durare nel
tempo, un impiego parsimonioso di
denaro, fondato sulla partecipazione e
sulle sinergie.
Vorrei ribadire la gratitudine al
personale della Fondazione Rocca
dei Bentivoglio, Alessio Bartolacelli,
Francesco Finotti ed Elisa Schiavina,
senza i quali questa impresa non
sarebbe stata neppure pensabile.
bentornata Bellreguard
pag. 27
“All’inizio c’è stato qualche imbarazzo...
tutti quei nomi spesso simili; fra casa mia
e quelli di fronte ne ospitavamo parecchi
e quando mi sono presentato con la mia
600 non ci stavano neanche le valige.
La prima sera ho fatto una carbonara
per tutti ed ero abbastanza preoccupato,
specialmente quando Maica ha detto che
voleva aiutarmi per impararla… invece
abbiamo fraternizzato subito e siamo stati
benissimo; abbiamo parlato anche dei
diversi modi di vivere, di fare festa e di
organizzare la scuola.”
(Giacomo Testa
clarinettista Orchestra Arcobaleno)
Alcune immagini dei concerti a Monteveglio, Crespellano e Bazzano, della serata organizzata dalle famiglie ospitanti,
e della festa di saluto alla Rocca dei Bentivoglio
"Io sono stato un po' meno
degli altri col mio ospite, perchè alla fine della settimana
sono partito per la gita della mia scuola, comunque mi
sono trovato molto bene. Anche se lui è un clarinettista,
abbiamo provato le mie chitarre, anche quella elettrica;
gli piacevano le musiche che
io ascoltavo e ha detto che ne ha della roba
bella da propormi quando andremo in là.
Gli sono piaciute parecchio anche le crescentine che ha fatto mia nonna"
(Andrea Pierantoni,
chitarrista Orchestra Arcobaleno)
“È stato bello che si siano incontrate
persone un po’ diverse e che si siano
trovate bene; loro sono meno timidi di noi;
noi stiamo un po’ più fra noi, loro invece si
buttano di più fra la gente. Il nostro cibo è
piaciuto moltissimo; è stato bello anche, la
sera del concerto a Bazzano, suonare con
un gruppo straniero; noi continuiamo a
scambiarci messaggi; speriamo di andare
in là presto”
(Vitale Lambertini, clarinettista
Orchestra Arcobaleno)
“Noi avevamo 2 giovani che hanno
legato moltissimo con i miei figli e tutti ci
siamo divertiti tanto. Ci siamo veramente
affezionati oltre ogni previsione; loro
scrivono chiamandomi la loro mamma
italiana. Quando ci siamo salutati tutti,
anche la loro Direttrice Didattica ha
detto che la sua casa era la mia. Ci hanno
insegnato a fare la choufa (una bevanda
basata sull’orzata) e la paellia, anche se
hanno detto che la più grande delle nostre
padelle basta al massimo per due, perchè la
paellia va lasciata ferma e stesa.”
(Gabriella Rinaldi, maestra della Scuola
Elementare di Bazzano)
“Noi abbiamo avuto 2 ragazze molto più
grandi di Caterina; all’inizio è sembrato un
po’ un problema perché queste cose si fanno
fondamentalmente per i ragazzi, ma dopo
è stato bello poter parlare (anche se un po’
faticosamente) di molte cose. Peccato che
nel concerto di Bazzano, oltre agli spagnoli,
(mi hanno detto per motivi organizzativi)
non abbia suonato l’intera Orchestra
Arcobaleno. Una cosa che si potrebbe fare,
è coinvolgere la Scuola Media, perché i
ragazzi studiano spagnolo come seconda
lingua.”
(Marina Zurla, madre di Caterina
Murotti, violinista
Orchestra Arcobaleno)
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