n.2 anno 27
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PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE DEL COMUNE DI BAZZANO Periodico di informazioni, cultura, rapporti con i cittadini del comune di Bazzano n. 2 anno 27 aprile - giugno 2010 bentornata ellreguard dalla Redazione pag. 2 L’Editoriale S o m m a r i o Cari lettori, a cura del Direttore Fabrizio Bassetto anche in questo numero il Melograno vede una versione allargata a 28 pagine: era cosa dovuta per dare maggiore spazio possibile ai numerosi contributi arrivati da cittadini, associazioni e gruppi spontanei del territorio. In particolare il CdR non può che osservare con favore il fermento di realtà che, partendo dal comune interesse per la salute pubblica (nelle forme della qualità dell’aria, dell’acqua pubblica, del cibo, dello stile di vita e quant’altro) si traducono spesso in concrete iniziative di impegno civico tese ad una società migliore. In questa prospettiva le battaglie del Comitato Ambiente e Salute, il consumo consapevole del GasBaz, di Solidarità e Impegno e della Condotta di Slow Food Samoggia e Lavino, fino all’anticonsumismo estremo di Giulio Zini. Dovuto spazio anche al rinvigorito gemellaggio con Bellreguard, al congresso dell’Anpi, alle arti figurative dei bimbi delle Elementari e al torneo “Peppino Impastato” di pallamano. La pagine “Ricordo di” vengono questa volta dedicate al bellissimo studio di Aurelia Casagrande sui pastifici bazzanesi. Sull’analisi della crisi economica in paese appuntamento solo rinviato ai prossimi numeri. Sul fronte amministrativo il sindaco offre un chiaro resoconto sui risultati raggiunti nel primo anno di mandato, l’assessore Ruggeri lancia una nuova idea per favorire l’integrazione, mentre l’assessore Pedretti da il via alla campagna informativa sulla raccolta differenziata, che partirà ad ottobre. Il dibattito politico si accende su alcuni temi: sulla sicurezza si palesa un’approccio assai diverso tra le varie forze, mentre sull’automedica permettetemi di dire che, al di là dei meriti per il suo arrivo (probabilmente suddivisi), ciò che conta è il risultato e la conseguente maggiore possibilità di salvare vite umane. Troverete inoltre preziose informazioni dal Comune e dalla Fondazione e ancora un contributo di una lettrice sui Dehors che, piacciano o meno, intanto stanno animando la piazza a tarda sera. Un po’ come il nostro Melograno che, piaccia o meno, intanto alimenta il confronto democratico di idee nella nostra amata città. Buona lettura! Direttore Editoriale: Fabrizio Bassetto Direttore Responsabile: Fabrizio Masina Registrato al Tribunale di Bologna Autorizz. Trib. Bo n. 4936 del 19/11/1981 (Reg. della stampa) Redazione: c/o Municipio di Bazzano P.zza Garibaldi, 1 - Bazzano - Tel. 051 836411 Comitato di Redazione: Roberta Barbieri, Jessica Crivaro, Eugenia Fattori, Laura Mazzanti, Corrado Paroni, Ezio Predieri, Simone Rimondi, Elisa Schiavina, Adriano Tomesani Stampa: Tipolitografia FD s.r.l. - Bologna Il Melograno è uno strumento di dialogo e comunicazione aperto a tutti i cittadini il C.d.r. si riserva la facoltà di non pubblicare testi, immagini o documenti non conformi alle leggi o contenenti frasi giudicate non pubblicabili. Questo numero è stato chiuso in redazione il 20/05/2010. Per ricevere informazioni sulle attività del Comune ci si può iscrivere alla Newsletter sul sito www.comune.bazzano.bo.it Per avere informazioni sugli eventi e le attività della Fondazione Rocca dei Bentivoglio ci si può iscrivere alla Newsletter sul sito www.roccadeibentivoglio.it dall’Amministrazione Un anno di amministrazione....pag. 3 Famiglie Faro...........................pag. 4 Cambiare la Raccolta dei rifiuti....................pag. 5 dai gruppi consiliari La sicurezza a Bazzano è un optional! (Alleanza per Bazzano) . ...........pag. 7 Automedica: una conquista della partecipazione (Civicamente Bazzano) . ...........pag. 8 Ospedale di Bazzano: Automedica con polemica (Democratici Insieme) .............pag. 9 Bazzano Libre (cronaca immaginaria ma non troppo) (Nuova Bazzano)..................... pag. 10 Notizie dal comune . ................pag. 11 lettere a "Il Melograno". ....... pag.12 Fondazione Informa pag. 13 -16 La vita d’una persona consiste in un insieme d’avvenimenti di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme .......................................pag. I Estate Bazzano 2010 .......................... pag. II dalle associazioni Il Comitati Bazzanese salute e Ambiente compie un anno..... pag. 19 Tra piacere e impegno. Verso un nuovo "Sistema Cibo"........... pag. 20 GASBaz: una nuova idea di consumo . ................... pag 20 La Pallamano Bazzanese ...... pag. 22 Il Congresso 2010 .................. pag. 22 EquoConsuma! . .................... pag. 23 dalla Redazione La Pasta di Bazzano . ............ pag. 17 Tu chiamala se vuoi... Transiziooone ........................ pag. 23 Sporchiamoci le mani.............pag 24 Pianeta Twitter ...................... pag. 25 Per Dio e per l'Italia . ............ pag. 25 Fra Bazzano e Bellreguard.... pag. 26 dall’Amministrazione Ad un anno dalle elezioni, il Sindaco traccia il bilancio pag. 3 Un anno di amministrazione È ormai passato un anno dall’insediamento dell’attuale amministrazione, composta da un'alleanza tra Partito Democratico e Italia dei Valori, e sembra giusto fare un resoconto delle attività che il Comune ha svolto, offrendone lettura alla cittadinanza. Non bisogna nascondere, anche perché sotto gli occhi di tutti, che il periodo che stiamo vivendo è contraddistinto da una forte riduzione delle disponibilità economiche del Comune, cui si aggiungono le norme restrittive del patto di stabilità per gli enti locali (2 milioni di euro di opere pubbliche finanziate e non realizzate nel solo Comune di Bazzano a causa del patto di stabilità del Governo Berlusconi - Tremonti); inoltre la tenuta del tessuto sociale è in forte discussione, per la diminuzione dei posti di lavoro e delle possibilità occupazionali che offre anche il nostro territorio (per quanto, nel panorama nazionale, non possiamo considerarci tra coloro che stanno peggio). Operare in tali condizioni non è semplice ma noi, come Giunta e Consiglio giovani (per età anagrafica e per esperienza amministrativa), ci siamo adoperati per il raggiungimento di alcuni risultati che vado brevemente a presentare, senza la pretesa di essere esaustivo e anzi con la necessità di essere breve e conciso. I lavori di smontaggio della mostra "Cavalieri Etruschi dalle Valli al Po" con la collaborazione di alcuni lavoratori che hanno usufruito dei Voucher Lavoro offerti dal Comune Il Sindaco Elio Rigillo e il Segretario dell'A.N.P.I. Riccardo Sandri, durante i festeggiamenti del 25 aprile Fondo Anticrisi: abbiamo sostenuto il fondo anticrisi già istituito dal sindaco Baioni, aggiungendo €20.000, in parte per sostenere l’attività delle assistenti sociali, in parte per il progetto voucher lavoro. Voucher lavoro: esperimento innovativo non solo nelnostro territorio, ma addirittura nel panorama nazionale: alcuni concittadini che hanno perso il lavoro hanno potuto ricevere contributi in questo 2010 facendo lavori socialmente utili (cioè lavorando per il Comune). Attualmente si sta valutando la possibilità di estendere l'esperienza e di riproporla anche nei prossimi mesi. Avvio Azienda Speciale Consortile (ASC): per la gestione dei servizi sociali è stata creata un'azienda a capitale interamente pubblico assieme agli altri 8 Comuni del Distretto di Casalecchio. Sono state ritirate all'ASL le funzioni delegate e prese in carico all'interno del nuovo assetto organizzativo. Buoni i primi risultati in termini di "rete" e utilizzo delle professionalità (minori, anziani, povertà e immigrazione, disabili). Servizi Sanitari: particolare attenzione viene data all'ospedale Dossetti e ai tavoli istituzionali con l'ASL. Un primo importante risultato è stata l'attivazione dell'auto medica nelle 12 ore diurne (a partire da settembre). Impianto di conglomerato bituminoso a Savignano: abbiamo partecipato alla conferenza di servizi indetta dalla Provincia di Modena ottenendo migliorie sulle emissioni in atmosfera e sull'utilizzo dell'acqua di superficie (nonché sulle autorizzazioni allo scarico). Lavoriamo per la delocalizzazione dell'impianto. Piano di tutela delle acque: fin dall’inizio della legislatura abbiamo avuto a cuore il tema delle acque e dell’approvvigionamento del nostro torrente e delle acque superficiali; abbiamo prodotto osservazioni al Piano provinciale per non realizzare un invaso nella zona Sirena (in accordo con gli altri Comuni di Vallata). Energia pulita: è stata inserita nel piano triennale un'opera di miglioramento energetico delle strutture comunali; altre ne seguiranno nei prossimi 4 anni. Progetto nuova Bazzanese: opera fondamentale per la viabilità e per la vivibilità del territorio. È stata seguita la redazione del progetto preliminare e sono state prodotte osservazioni e modifiche in vista del progetto definitivo (nelle prossime settimane si chiuderà il confronto con la Provincia). Pianificazione associata: fase di confronto sul prossimo piano strutturale (ex piano regolatore) che faremo assieme ai Comuni della Valle del Samoggia e Zola Predosa. Nel mese di settembre si aprirà la conferenza di servizi ed il dibattito con il territorio. Opere pubbliche: nonostante i vincoli del patto di stabilità abbiamo previsto per l’estate 2 lavori programmati e finanziati nel 2009, ovvero l’adeguamento alle norme antincendio delle scuole elementari e il consolidamento delle fondamenta della scuola materna. Altro lavoro programmato: il centro giovanile. Lavori infine sono previsti al cimitero comunale. (...segue a pag. 4 ) pag. 4 (...continua da pag. 3 ) Centro Giovanile: finanziato nel 2009, abbiamo attivato gruppi di lavoro con il coinvolgimento di genitori bazzanesi per la progettazione e la gestione dei locali. Ottenuto un finanziamento sulla web radio dalla Regione con il fondamentale contributo del Comitato Genitori di Bazzano. Cittadinanza attiva: è stato avviato un progetto per la gestione dei parchi I° maggio e Bellreguard, con il coinvolgimento di diverse associazioni del territorio e di genitori volontari. Sport: è stato seguito da vicino il rinnovo del consiglio della Polisportiva e a settembre partirà una nuova convenzione, ristudiata e ridefinita secondo nuove esigenze e aspettative. Centro Studi Tommaso Casini: è stato inaugurato un centro studi dedicato a Tommaso Casini in occasione del 150° anniversario della sua nascita. Già calendarizzati 2 appuntamenti di approfondimento su figure importanti per l'unità d'Italia (Ugo Bassi e Andrea Costa). Gemellaggio: è stato ripreso il gemellaggio con Bellreguard, ospitati dall’Amministrazione a Bazzano in folta delegazione grazie al contributo di cittadini bazzanesi e dell'associazionismo locale. Bilancio: il Comune ha dovuto fare fronte ad una diminuzione di risorse disponibili, senza per questo diminuire le risorse per i servizi alla persona (sociali e scolastici), anzi investendo maggiori risorse. Le tariffe comunali sono rimaste inalterate. Si è cominciato a svincolare le spese correnti dalle entrate di oneri e alienazioni. Razionalizzazione: alcuni servizi sono stati ripresi in carico al Comune (pubbliche affissioni), sono diminuite le spese per consulenze ed incarichi fiduciari (da settembre 2009). Dialogo istituzionale: Il Comune si è esposto per la revisione del patto ATOHera onde evitare aumenti tariffari per la distribuzione dell’acqua; sulla TIA ha sospeso provvedimenti e chiesto chiarimenti al Governo per evitare aumenti tariffari (applicati in altri Comuni). Unione dei Comuni: è stata avviata una fase di revisione dei servizi associati con un piano di sviluppo consegnato alla Regione Emilia Romagna; diverse convenzioni saranno modificate entro dicembre come previsto dalla legge regionale. Celebrazioni: per le festività nazionali è stata avviata una intensa collaborazione con Istituto Comprensivo ed associazionismo locale per adeguate riflessioni sulla storia e sulla memoria. Comunicazione: 6 assemblee pubbliche in meno di 1 anno (3 sulla bazzanese, una sull’impianto di conglomerato bituminoso, una sul piano di tutela delle acque, una sull’influenza A), rinnovo comitato di redazione del giornalino comunale, rinnovo veste grafica ed impostazione interna del medesimo, rinnovo sito internet con informazioni costanti ed aggiornamenti quotidiani, utilizzo dei volantini. Giochi nei parchi: sono stati sistemati i giochi nei parchi con un’operazione di messa in sicurezza dei medesimi, grazie anche al contributo di privati e dei voucher lavoro. Sicurezza urbana: è stato fatto un piano di implementazione del sistema delle telecamere (da realizzare entro dicembre) ed una nuova convenzione con gli assistenti civici. Il Sindaco Elio Rigillo Famiglie Faro: una nuova idea per favorire l'integrazione I a cura dell'assessore ai Servizi Sociali Simone Ruggeri l più è costruirli, i fari. E accenderli. Da quel momento in poi non c’è più bisogno di nulla. I naviganti possono contare sul loro segnale in qualsiasi momento, che difende da possibili pericoli di scontro o rassicura quando il buio fa perdere ogni riferimento. Anche nella vita di tutti i giorni ci orientiamo grazie ad alcuni “fari”. Sono le persone che costituiscono la nostra rete: familiari, amici, persone delle quali ci fidiamo, che non ci chiedono nulla, ma che ci ascoltano e ci aiutano quando rivolgiamo loro i nostri dubbi. Con gli anni questa rete ha modificato la sua struttura. Alcuni decenni fa, infatti, in una comunità come quella di Bazzano la rete era a maglie strette: tutti si conoscevano, la vita di comunità coincideva con la vita dell’individuo, arrivando persino a sostituire, con i soprannomi, i nomi delle persone, plasmandone l’identità. Oggi, invece, la rete ha allargato le proprie maglie: la mobilità delle persone è aumentata, i cittadini abitano in luoghi diversi da quelli nei quali sono cresciuti, i riferimenti si sono diradati. Alcuni uomini e donne hanno addirittura cambiato paese: lingua diversa, tradizioni diverse, regole diverse... e le maglie continuano ad allargarsi. E’ il momento di ricominciare a tessere una nuova trama, di ripensare ad con uno spirito di solidarietà e di comunità che migliora la vita del nostro paese e quindi quella di ciascuno di noi. A Bazzano abitano più di 300 nuclei familiari stranieri, persone che hanno scelto il nostro paese per crescere i propri figli, per costruirsi la propria casa. Tra le restanti 2500 famiglie, tantissime sono quelle nate da Bazzanesi dalle radici più o meno profonde, che amano e che conoscono profondamente il territorio. Vorremmo costruire nuovi fari: una famiglia italiana che si mette a disposizione per diventare un punto di riferimento per una famiglia straniera. Un aiuto concreto per chi cerca orientamento nei servizi (“cosa devo fare per mandare all’asilo mio figlio?” ; “mi è arrivata una lettera dal gestore dell’energia, non capisco cosa vogliono”) o semplicemente per aiutare chi ha voglia di integrarsi nella nostra società (“partecipa a questa festa!”, “associati al nostro gruppo!”). Con il progetto “Famiglie Faro”, l’Amministrazione vuole creare alcuni “gemellaggi” tra le famiglie, in rapporto 1 a 1, mettendo a disposizione dei professionisti che garantiscano formazione, accompagnamento e supervisione. Siamo al lavoro per cercare i finanziamenti necessari a garantirci l’aiuto di professionisti; dal mese di settembre, intanto, inizieremo a fare una ricognizione delle persone che danno la propria disponibilità e in un incontro pubblico approfondiremo il tema. Con la navigazione si è scoperto il mondo, una tappa alla volta. E ad ogni tappa un faro. Perchè i fari, il più, è costruirli. dall’Amministrazione pag. 5 Dall'Assessorato Urbanistica e Ambiente Cambiare la Raccolta dei rifiuti Una scelta consapevole per il nostro futuro. Ad ottobre il via. D a anni si parla delle problematiche legate all’aumento della produzione dei rifiuti, da anni ci si preoccupa di trovare nuovo spazio per alloggiare discariche, per fare nuovi inceneritori e da anni si parla di differenziare sempre di più la tipologia dei rifiuti che produciamo. Diversi sono i segnali che abbiamo registrato intorno a noi, la legislazione nazionale ha inasprito le pene per i reati ambientali; è stato attivato il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) che permette l’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per garantire una maggiore trasparenza, e il prevenire dell’illegalità; i comuni con noi confinanti sono passati negli anni scorsi al sistema porta a porta. Insomma, più in generale, è aumentata la coscienza ambientale in tutte le istituzioni, nelle aziende e nei cittadini. Inoltre, il quadro legislativo in materia ci stimola incessantemente al miglioramento continuo delle condizioni ambientali territoriali. Il decreto legislativo n° 152 del 2006, testo unico in materia ambientale, nella parte quarta, che si occupa di rifiuti, fissa degli obiettivi minimi progressivi di raccolta differenziata per gli enti locali, in particolare per l’anno 2010 i comuni devono raggiungere la percentuale minima del 55% di raccolta di rifiuti differenziati (e cioè “rusco” diversificato per tipologie e non tutto insieme alla rinfusa) rispetto alla totalità dei rifiuti raccolti, la percentuale minima del 60% per l’anno 2011 e la percentuale minima del 65% per l’anno 2012. Ebbene dovete sapere che attualmente la percentuale di rifiuti differenziati raccolti nel nostro comune è del 27%, ed è quindi del tutto evidente che dobbiamo percorrere molta strada per allinearci, e dobbiamo farlo in fretta! Infatti, lo stesso decreto legislativo penalizzerà economicamente i comuni (e quindi i cittadini) che non raggiungeranno gli obiettivi fissati. Riteniamo che sia giunto il momento di premere l’acceleratore sulle coscienze ambientali, per una vera e incisiva salvaguardia dell’ambiente che ci circonda, con una piccola rivoluzione nel sistema di raccolta rifiuti. Da qualche tempo il gruppo di maggioranza consiliare, come fortemente evidenziato nel programma elettorale, è impegnato in sopralluoghi, convegni, analisi e studi di fattibilità tesi a comparare diverse metodologie di raccolta differenziata che sono attualmente praticate in Italia ed è giunto alla conclusione che il sistema di Raccolta Domiciliare dei rifiuti sia il più confacente al Comune di Bazzano per conformazione urbana, estensione territoriale e sinergie operative con i comuni limitrofi che già da tempo sono passati a questa tipologia. Con la raccolta porta a porta potremo arrivare a raccogliere almeno il 70% di rifiuto differenziato, e adeguarci con sorprendente velocità a quanto imposto a livello nazionale. È sicuramente un obiettivo ambizioso, ma concretamente raggiungibile con la collaborazione di tutti e ciò ci permetterà di ridurre la necessità d’impianti di smaltimento, quali discariche o inceneritori, che anche se necessari, nessuno di noi vorrebbe vicino a casa propria. Tra l’altro il Piano Provinciale dei Rifiuti, recentemente approvato dalla Provincia di Bologna, per salvaguardare il territorio ha previsto esclusivamente l’ampliamento delle discariche esistenti, con un necessario aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti indifferenziati che inevitabilmente si riverseranno sui cittadini; in questo contesto, il passare alla raccolta domiciliare porterà ad una notevole diminuzione dei costi di smaltimento per i rifiuti indifferenziati, attivando così un effetto di contenimento sulle spese totali del servizio. È indubbio che al momento raccogliere rifiuti differenziati costa di più che raccogliere rifiuti indifferenziati, ma nel tempo la raccolta differenziata porta abitualmente a limitare la crescita della quantità dei rifiuti prodotti dai cittadini con benefici ambientali ed economici quali i minori costi progressivi di discarica ed incenerimento. Vi sarà poi, una volta a regime, la possibilità di evidenziare i singoli conferimenti dei cittadini giungendo ad un’applicazione di un sistema premiante delle tariffe per cui chi più differenzierà avrà più sconti tariffari, contribuendo così ad aumentare la coscienza ambientale di noi tutti e a rendere più equo il sistema. Siamo attualmente in attesa da ATO Bologna (L’Agenzia di ambito per i servizi pubblici di Bologna che si occupa, secondo quanto prevedono le leggi nazionali e regionali, d’indirizzo, (...segue a pag.6) dall’Amministrazione pag. 6 (...continua da pag.5) monitoraggio e controllo di gestione nei settori delle risorse idriche e dei rifiuti solidi urbani) e da HERA, gestore del servizio, di un progetto esecutivo calato sul nostro territorio che ci proporrà con dovizia di particolari le modalità di applicazione e che terrà conto delle sinergie operative e risparmi sui costi di gestione che si possono ottenere integrandoci con la raccolta porta a porta dei comuni limitrofi. Considerando lo stato attuale delle cose abbiamo previsto l’avvio del nuovo sistema di raccolta per il mese di Ottobre del corrente anno. Una volta ricevuto il progetto esecutivo, daremo corso ad una serie di azioni mirate alla condivisione del progetto stesso attraverso incontri con le associazioni di categoria, con le associazioni di volontariato, con le scuole e con i cittadini incontrandoli zona per zona. Metteremo in campo “tutor” informati che andranno casa per casa a spiegare come fare la raccolta e raccogliere osservazioni, segnalazioni di problematiche specifiche o esigenze particolari. Verrà consegnato un depliant che spiegherà nei dettagli ogni particolare tecnico. Sarà predisposto un ufficio specifico in comune con personale comunale e di HERA per informare ed ascoltare. Delle azioni di cui sopra ovviamente, di volta in volta, daremo adeguata informazione preventiva ai cittadini. Cercheremo di rendere ogni cosa più semplice e ogni problema superabile. Nel grafico: Analisi costo finale di gestione per abitante (€/ab. anno) al variare della percentuale di Raccolta differenziata, evidenziando le modalità di raccolta di Rifiuti Urbani residuo e umido Siamo però consapevoli che la riuscita del progetto è strettamente legata alla sensibilità e alla collaborazione che ciascuno di noi sarà disponibile a prestare. È proprio sulla disponibilità e sul senso civico dei cittadini che pensiamo di poter contare per raggiungere un obiettivo importante: restituire ai nostri figli un ambiente migliore, con meno discariche ed un maggiore recupero di materie prime che attualmente vengono perdute, in cui i rifiuti sono trasformati da costo a risorsa. È una sfida che, ne sono personalmente certo, la comunità di Bazzano saprà vincere con l’entusiasmo che da sempre la contraddistingue. Moreno Pedretti Assessore Ambiente, Urbanistica Lavori Pubblici Con l'introduzione della raccolta differenziata porta a porta verranno eliminati cassonetti e campane per la raccolta dei rifiuti, dalle strade dai gruppi consiliari pag. 7 Dal gruppo Alleanza per Bazzano I La sicurezza per Bazzano è un optional! l nostro gruppo ha sempre messo ai primi posti l’argomento della sicurezza dando precise indicazioni e linee politiche per integrare le persone alla nostra cultura “civica e sana”. E’ sempre stato il nostro cavallo di battaglia e continuerà ad esserlo, nonostante l’Assessore alla Pubblica Istruzione Bassetto abbia criticato la nostra politica dandoci dei “razzisti” e volendo cassare il nostro articolo pubblicato nel precedente numero del Melograno, affermando che era una “macchia nera” per il giornale del Comune. Vorremmo ricordare all’Assessore che chi profana un cimitero cristiano, chi non vuole i crocefissi nelle scuole, chi spaccia droga agli angoli della piazza, chi gira per le strade della nostra città con il volto coperto, non è sicuramente una persona che vuole integrarsi nella nostra cultura. Dopo gli ultimi avvenimenti malavitosi di questi giorni: furti alle strutture pubbliche con ingenti danni alla comunità bazzanese, rapine e risse nei bar dove sono rimasti feriti i nostri carabinieri, a cui va la nostra più completa solidarietà, quale giustificazione troverà l’Assessore Bassetto? Considerando le “brillanti strategie” di questa amministrazione che ha abbandonato il patrimonio pubblico (di solito va anche peggio, perché lo svende, vedi l’ex Macello), ora chi paga i danni dopo che i buoi sono scappati? Facile dichiarare alla stampa che saranno presi dei provvedimenti! Speriamo che non decidano di togliere ulteriori panchine come ha fatto la precedente amministrazione. Vorrà dire che ci porteremo le sedie da casa, come facevano i nostri bisnonni! L’esigenza di sicurezza è oggi più che mai sentita e la salvaguardia del patrimonio pubblico e privato è un Il Capogruppo di Alleanza per Bazzano Enzo Girotti diritto di ciascun abitante. Gli episodi di delinquenza, vandalismo e microcriminalità sono aumentati: è indispensabile quindi impegnarsi con progetti ed iniziative tesi a garantire maggiore sicurezza ai bazzanesi. In tal senso dobbiamo attuare, in sinergia con le forze dell’ordine, una lotta efficace e dura contro la delinquenza, la diffusione dello spaccio della droga e l’immigrazione clandestina. Il cittadino va “rassicurato” impostando politiche di prevenzione, nelle quali le azioni e le attività della Polizia Municipale devono essere opportunamente correlate ad efficaci politiche sociali che vadano in quella direzione e che sono proprie degli enti locali. Il Gruppo Alleanza per Bazzano PdlLega chiede a questa amministrazione di seguire queste linee: - Innanzitutto LEGALITÀ. - Linea dura sulla criminalità e sullo spaccio di droga. Sulla clandestinità e per coloro che ne favoriscono il processo, come capogruppo chiedo che venga applicata l’espulsione diretta. - Visto il potenziamento del Corpo Unico di Polizia Municipale, si dovranno rivedere le modalità di impiego, al fine di migliorare l’attività di controllo in tutte le ore, comprese quelle notturne. - Ispezionare gli immobili pubblici (cimitero e scuole) durante la notte ad orari intermittenti come effettua la vigilanza privata. - Far indossare nuove divise alla Poli-zia Municipale del tipo “Urban Job” per una migliore applicazione lavorativa. - Dotare la Polizia Municipale di biciclette per una miglior operabilità. - Incrementare il sistema di video sorveglianza in alcuni punti chiave, ad esempio inizio e fine paese (già proposto precedentemente e non preso in considerazione) così da monitorare il territorio per il controllo degli atti criminosi. - Miglior coordinamento del volontariato civico, al fine di aumentare il controllo degli ingressi nelle scuole e presidiare l’accesso dei parchi e dei giardini comunali per una maggior tranquillità del cittadino. C’è un detto metropolitano che dice: i perdenti criticano, i vincenti risolvono. Il Capogruppo di Alleanza per Bazzano Enzo Girotti dai gruppi consiliari pag. 8 Dal gruppo Civicamente Bazzano Automedica: una conquista della partecipazione “Siamo un esercito di sognatori, per questo siamo invincibili” È grande la soddisfazione per l’arrivo dell’automedica nel nostro pronto soccorso. Convinti che si tratti di un primo importantissimo passo verso un reale processo di riqualificazione, cominceremo da subito a lavorare per i successivi obiettivi relativi a questo Ospedale, che presenta ancora diverse aree di miglioramento. Lo consideriamo una vittoria dei cittadini, oltre che un successo del nostro impegno di documentazione, sensibilizzazione e ascolto messo in campo presso cittadini e operatori, con la raccolta di quasi 1000 firme in pochissimi giorni e con la prima parte della nostra videoinchiesta visibile sul nostro sito www.civicamentebazzano.com già da diverso tempo. Raccolta firme che ha coinvolto tutto il nostro territorio, con la partecipazione delle altre liste civiche (Civicamente Crespellano, Civicamente Monteveglio, Monteveglio Bene Comune, Gente di Castello), una vera e propria mobilitazione. Siamo certamente contenti, ma anche preoccupati dal vuoto di chiarezza e autorevolezza dimostrato da un’amministrazione che ha impiegato cinque mesi per ‘non’ rispondere alla nostra interrogazione in consiglio (come si può comodamente vedere dalle riprese video della seduta consiliare presenti Simone Rimondi, Consigliere Comunale e Riccardo Sandri, Portavoce di Civicamente Bazzano sul nostro sito). Vuoto trasformato ora, con scattante dietrofront, in rapidissima e ingegnosa autocelebrazione da parte di una maggioranza (PD + IDV) che mai fino ad ora aveva considerato l'automedica una priorità e che non più tardi di qualche settimana fa denunciava come polemiche, faziose ed elettoralistiche le nostre iniziative. L’usuale giochino da piccola politica con cui la corazzata PD + IDV sta tentando di nascondere l’affanno con cui hanno dovuto ‘accelerare’, ha prodotto un ‘muscoloso’ e sconcertante volantino di autoincensamento “senza se e senza ma” (apparso a giochi fatti) che noi registriamo, preoccupati, come ulteriore segnale di identità debole e probabilmente confusa da parte dell’amministrazione bazzanese. Dei manifesti diffamatori nei nostri confronti, prodotti dal gruppo consiliare di Nuova Bazzano (lista civica vicina al PDL bazzanese), non perdiamo tempo a parlarne perché i fatti dimostrano quanto la trasparenza e la chiarezza siano punti saldi del nostro lavoro e del nostro impegno. Siamo una forza di proposta, non di dissenso, quindi siamo contenti del risultato positivo ottenuto senza guardare più di tanto alle “prove di forza” sterili del “sono più bravo di te”, lasciando che a brindare siano A sinistra: Riccardo Sandri e Stefano Massari, Coordinatore di Civicamente Bazzano i “soliti politici di sempre” perchè CIVICAMENTE BAZZANO è soprattutto attenta alle esigenze della cittadinanza e lavora per migliorare la qualità della vita del nostro paese. La partecipazione per noi non è solo un punto di un programma elettorale ma un preciso diritto e dovere nei confronti dei cittadini. A Bazzano abbiamo dimostrato che una nuova politica è possibile. Noi continueremo ad ascoltare la gente e a lavorare per il bene di tutta la nostra comunità. PENSARE GLOBALMENTE, AGIRE LOCALMENTE, è il nostro motto, che stiamo traducendo in fatti concreti, giorno dopo giorno. Per tutto questo e a fronte del grande risultato ottenuto, vogliamo ringraziare i cittadini per il sostegno costante e per l’impegno profuso nella raccolta firme che ha permesso ad un territorio intero di conseguire una vittoria dal basso, una vittoria della gente. Ci troverete sempre e comunque ai banchetti del sabato mattina al mercato di Bazzano, dove potrete chiedere informazioni, discutere e confrontarvi con noi. Info e News: www.civicamentebazzano.com http://lacomunedibazzano.splinder.com [email protected] Per Civicamente Bazzano Stefano Massari (coordinatore) Simone Rimondi (consigliere comunale) Riccardo Sandri (portavoce) dai gruppi consiliari pag. 9 Dal gruppo Democratici Insieme Ospedale di Bazzano: E l'Automedica con polemica ntro il mese di settembre l’Azienda Usl di Bologna garantirà l’automedica nella fascia diurna, affiancando una ulteriore unità di personale medico alle tre già presenti al Pronto Soccorso nell’arco delle 24 ore. Al servizio notturno si affiancano anche i volontari e i mezzi della Pubblica Assistenza di Castello di Serravalle. Per non confondere le idee e il tono dell’articolo è bene chiarire subito: l’arrivo dell’automedica è per prima cosa il successo della comunità di Bazzano, del territorio della Valle del Samoggia e degli utenti dell’ospedale di Bazzano ai quali verrà garantito un servizio migliore. La notizia dell’arrivo dell’automedica è stata diffusa sabato 15 maggio anche con un volantino a firma PD e IDV in cui si evidenziava il risultato ottenuto dall’amministrazione comunale. Il volantino ha fatto “infuriare” gli amici di Civicamente Bazzano che, impegnati da tempo sull’argomento e ancora freschi di raccolta firme (ferma però sui banconi dei bar e al banchetto del mercato), rivendicavano a gran voce il merito di aver scosso l’amministrazione dormiente sull’argomento, che, solo grazie alle loro insistenze e alle loro video inchieste, si era improvvisamente svegliata e aveva “portato a casa” quello che Civicamente aveva chiesto, quindi ottenuto. Magari fosse così facile. In realtà è dal mese di settembre 2009 che l’amministrazione lavora sul tema Ospedale nelle sedi istituzionali e politiche: nella direzione del Distretto di Casalecchio, con il direttore del dipartimento di emergenza Asl bologna, con i sindacati e gli infermieri del Pronto Soccorso, con la Pubblica Assistenza di Castello di Serravalle, con l’assessore Provinciale Giuliano Barigazzi e con Paola Marani ora vicepresidente della commissione sanità della Regione. E’ in questi luoghi istituzionali che il Sindaco ed i Partiti hanno tradotto un bisogno dei cittadini, certamente evidenziato con forza anche da Civicamente Bazzano, in un risultato concreto. Argomenti come quello dell’automedica, che un amministra-tore si trova ad affrontare giorno per giorno, non sono risolvibili con proclami avulsi dalle sedi istituzionali opportune. Sono risultati che si possono raggiungere solo col tempo. Magari avessimo la capacità di rispondere su questioni complesse, che richiedono aggiustamenti organizzativi, economici, di assetto territoriale e che coinvolgono altri enti, in maniera immediata, con un magico “chiesto e ottenuto”. Se si pensa in questo modo non solo non si ha la consapevolezza di cosa significa amministrare, ma non si ha neppure rispetto del dialogo, delle sedi istituzionali, dei rappresentanti di altri territori, delle problematiche comple-sse che esistono nell’amministrare e “nel portare a casa” risultati tutt’altro che scontati. L’arrivo dell’automedica rimane comunque solo una tappa, certamente fondamentale, in un percorso di valorizzazione dell’Ospedale di Bazzano e più in generale della Sanità a Bazzano, che non è certo giunto a conclusione. Da queste righe si deve quindi dedurre che il lavoro e l’impegno di Civicamente Bazzano è inutile e superfluo? Noi crediamo proprio di no. Come lista civica, radicata sul territorio e rappresentata in Consiglio, ha il dovere di continuare a portare, con la convinzione che sicuramente non manca, le giuste istanze dei cittadini all’attenzione degli amministratori e di vigilare affinché gli impegni di questi siano seguiti dai fatti. Se però, come crediamo e ci auguriamo per il bene dell’intera comunità, c’è da parte degli amici di Civicamente anche la volontà di assumersi la responsabilità di condividere percorsi e progetti con chi governa il nostro Comune, è necessario abbandonare il tono del “chiesto e ottenuto”e passare a quello del “ abbiamo lavorato per i cittadini insieme alle istituzioni, al nostro Sindaco”. Noi siamo pronti, abbiamo già un’agenda fitta di impegni sui quali stiamo lavorando, per guardare al futu-ro della nostra bellissima comunità: il PSC, la viabilità e la nuova bazzanese, la raccolta differenziata porta a porta, la farmacia comunale, l’edilizia residenziale pubblica, la ferrovia suburbana, il cambiamento energetico e le fonti rinnovabili, l’integrazione, la situazione delle poste, le tematiche dell’ambiente, la sicurezza del territorio, la sanità, il lavoro, la fusione dei Comuni... L’impegno, il contributo, il potenziale di competenze che esprime Civicamente, potrebbe essere un valore aggiunto per Bazzano. Al di là dei meriti vogliamo “portare a casa” i risultati. Per Democratici Insieme Il Gruppo di Maggioranza IL RAZZISMO DI CERTA DESTRA A BAZZANO Il consigliere Girotti continua a trattare strumentalmente il tema sicurezza per lanciare i suoi strali sugli stranieri. Chiediamo se il Popolo delle Libertà si riconosce nella posizione del suo capogruppo di Bazzano. Se il “partito dell’amore” accetta gravi affermazioni come quelle apparse nello scorso numero del Melograno: “....gruppi etnici che non vogliono assolutamente integrarsi, anzi preferiscono guadagni facili con lo spaccio della droga, atti di delinquenza e vagabondaggio agli angoli della piazza”. Chi fa riferimento non a persone, ma a interi gruppi etnici, generalizzando impropriamente le colpe di qualcuno e adducendole a tutti, non può che essere considerato razzista. D’altronde, se non si ha la memoria corta, in Italia sono esistite vere e proprie leggi razziali, basate proprio su infami falsità generalizzate. Il consigliere Girotti è sicuro che siano stranieri i colpevoli dei furti alle strutture comunali, catastrofe apocalittica (circa 15.000 euro di danni coperti da assicurazione e nessun rischio per le persone). Allora perché non va in procura a dare il suo contributo alle indagini in corso? La nostra posizione è di assoluta intolleranza nei confronti di chi commette atti criminosi; non siamo però disposti a facili generalizzazioni. Ricordiamo soltanto che i ladri colti in flagrante al magazzino comunale l’anno scorso erano italiani, come il maestro “beccato” con 215 kg di hashish! Guardiamo i fatti con lucidità: negli ultimi 3 anni i reati a Bazzano sono in continuo calo, non è più riscontrata la presenza di clandestini e non siamo in emergenza sicurezza. Questo grazie al mirabile lavoro dei nostri Carabinieri, della Polizia Municipale, delle scuole, dei servizi sociali, delle associazioni, della Chiesa e di tutte quelle persone che aiutano, insegnano l’importanza del rispetto delle regole da parte di tutti e credono in una società che possa includere tutti. Una società che esclude non va da nessuna parte. Le ricette (anche un po’ bizzarre) del consigliere Girotti sono fumo negli occhi, come le ronde leghiste. Fanno solo trapelare una certa voglia di manganello. L’odio chiama odio, e porta sventure. Noi non daremo la caccia alle streghe, ma continueremo a credere in una società migliore, basata sul rispetto dei valori costituzionali, valori conquistati dai nostri padri proprio contro quelli che avevano promulgato le leggi razziali. Invitiamo i cittadini a leggere la risposta alle interpellanze delle opposizioni sui furti nel sito internet comunale, alla voce Delibere di Consiglio. Il consigliere Fabrizio Bassetto dai gruppi consiliari pag. 10 Dal gruppo Nuova Bazzano P Bazzano Libre (cronaca immaginaria, ma non troppo) - «Ci risiamo. Dove andremo mai a finire?», pensò il caporedattore (ormai in pensione) del “Melograno”, Adriano Tomesani, allorché, passando davanti al palazzo municipale, vide sventolare dal davanzale della finestra dell’ufficio del sindaco il grande drappo rosso con la famosa immagine di Che Guevara. Nell’allontanarsi velocemente dalla piazza, facendo lo slalom fra i dehors che erano sorti come funghi (perché la tariffa per l’occupazione permanente di suolo pubblico di quelle strutture pagava solo un quarto della tariffa ordinaria), intravide il sindaco Elio Rigillo che, a capo chino e col morale sotto la suola delle scarpe entrava lentamente nel palazzo comunale. A quella visione Tomesani non poté fare a meno di pensare: «Poveretto! Sa già cosa l’aspetta». Banchetti a go go - Appena varcò il portone di palazzo Minelli, Rigillo vide nell’atrio la stessa scena che ormai da due anni gli era diventata familiare: un banchetto di Civicamente Bazzano stava raccogliendo firme, questa volta per l’eliambulanza presso l’ospedale. Un ragazzo che tutti chiamavano Tosse, ma che dall’aspetto dimostrava di godere di ottima salute, informava i cittadini sulla petizione e li costringeva a firmare minacciandoli con un pennarello. Rigillo, sempre più depresso, cominciò a salire lo scalone e giunto al primo piano si trovò davanti un altro banchetto di Civicamente Bazzano, dove alcuni ragazzi, chiamati “ninos de rua” perché stavano sempre sulle strade ad importunare i passanti per avere una firma, raccoglievano nuove sottoscrizioni a sostegno della richiesta di introdurre una fermata del treno alla Ziribega. Il primo cittadino salutò i ragazzi che cantavano “Bandiera Rossa” senza essere ricambiato e entrò nell’anticamera del suo ufficio, dove quella che era stata la sua segretaria stava fumando un sigaro Avana. «Compagnero sindaco, c’è il comandante Simone Bolivar Rimondi che t’aspetta» lo avvertì la segretaria, allontanando dal viso, con ampi gesti delle mani, la nube tossica di fumo che ormai impediva i voli sullo spazio aereo bazzanese. rologo Il Quale - Elio Rigillo entrò in quello che una volta era stato il suo ufficio ed ebbe l’ennesimo dejà vu: Simone Bolivar Rimondi, che indossava una mimetica militare e un basco rosso, se ne stava disteso su quella che un tempo era stata la poltrona del sindaco e con le gambe incrociate piazzate sulla scrivania. Davanti a lui, un operatore riprendeva la scena con la telecamera: stava girando il film, che sarebbe poi stato inserito sul blog, dal titolo “No pasaran per via Panzanesa”. Rigillo si mise sull’attenti alzando il pungo sinistro davanti a Simone Bolivar Rimondi. «Comodo, compagnero. Devi farci un favore» gli rispose Rimondi, che ormai tutti chiamavano “Il Quale”. «Ancora? – gli rispose Rigillo – Vi ho spostato la Nuova Bazzanese, ve l’ho fatta abbassare, vi ho accolto tutte le proposte di qualità sul bilancio comunale, vi ho perfino ringraziato perché per la vostra petizione l’AUSL ci ha dato l’auto medica e se foste riusciti a completare la raccolta di firme ce ne avrebbe date addirittura due e se foste riusciti a depositarle forse ne avremmo avute tre. Che cosa vuoi ancora? Non ce la faccio proprio più» concluse il sindaco sedendosi affranto sulla sedia degli ospiti e con il capo chino fra le mani. «Compagnero Rigillo – lo apostrofò Il Quale - hasta la victoria siempre. Ricordalo. Se stai qui è grazie a noi, perché altrimenti avresti fatto la fine di quelli là» e gli indicò sulla piazza un piccolo dehors a forma di gabbia dove erano rinchiusi i tre consiglieri del Pdl e di Nuova Bazzano. Il Quale si affacciò alla finestra e pensò ad alta voce: «Eravamo il primo partito di opposizione, la seconda forza politica bazzanese, amiamo il Tg3, detestiamo il Tg4, odiamo Canale 5. Devo darmi alla numerologia. Mi piace dare i numeri». Un pianto di bimbo interruppe quelle parole. Era il fido piccolo Riki Ramon che con le sue lagrime lo riportò alla realtà. «Compagnero Rigillo – riprese Il Quale – lo vedi e lo senti: anche i Riki piangono. Devi dargli una poltrona, uno sgabello qualcosina insomma perché si senta realizzato e smetta di frignare. Altrimenti...» e il suo indice puntato sul povero sindaco si agitò minaccioso. Sottomesso al Giogo - «Ma che altro devo fare ancora? Non è abbastanza ciò che ti ho dato – implorò Rigilllo – Ho esiliato Fabrizio Masina, ho introdotto la raccolta differenziata dei rifiuti inviando i miei assessori casa per casa a ritirare l’umido, ho fatto scrivere “La Comune di Bazzano” sulla carta intestata comunale, ho intitolato l’ospedale a Fidel Castro e le scuole a suo fratello Raul, ho ordinato lo spegnimento dei motori delle auto ai passaggi a livello, ho fatto perfino deviare la processione della Madonna della Sabbionara. Che altro vuoi?» e nuovamente distrutto dallo stress si abbatté sul pavimento. «È giunto il momento del grande balzo in avanti – gli rispose Il Quale – Devi dimetterti». «Dimettermi? – lo interrogò stupefatto il sindaco – No, mai, non erano questi gli accordi», protestò. «Ruben!», urlò allora Il Quale. A quella chiamata entrò nell’ufficio uno strano personaggio, tutto vestito di nero, con gli occhiali neri e un libro rosso fra le mani: era il battutista di Simone Bolivar Il Quale Rimondi e faceva il lavoro del giullare del re. «Ruben, graffialo con una delle tue celebri battute che fanno ridere solo te». Il sindaco si sollevò sulle ginocchia inorridito: «No, il graffio di Ruben no, farò tutto ciò che vuoi, purché non sia costretto a sentire quelle orrende battute» e Rigillo chinò la testa in segno di resa. Epilogo - «Allora, siamo d’accordo – e mentre parlava, Simone Il Quale Bolivar Rimondi strappò con un morso, sputandolo poi per terra, il cappuccio della testa di un sigaro Avana – Voglio il mio fedele Riki Ramon vicesindaco e poi le tue dimissioni». Elio Rigillo annuì e si congedò. All’uscita del palazzo trovò i ragazzi di Civicamente Bazzano che distribuivano “il Tavò” e se ne fece dare una copia. Giunto a casa, chiusa la porta alle sue spalle, gli tornarono alla mente le parole di Amleto: “Essere o non essere, questo è il problema... Dormire o morire...”. Si guardò allo specchio, guardò “il Tavò” e concluse che era sicuramente meglio dormire. Cominciò a leggere “il Tavò” e fu colto da un improvviso sonno. (continua? Forse) Per Nuova Bazzano Luigi Gandolfi dagli uffici comunali pag. 11 Notizie dal Comune Fungaioli, escursionisti, amanti del pic-nic, attenzione! È in agguato l’Ixodes ricinus...ossia la zecca Il clima particolarmente caldo e umido di questa primavera, ha fatto ridestare l’attenzione sulle zecche che da un po’ di tempo stanno vivendo di un momento di particolare popolarità. Ecco alcune domande e relative succinte risposte a chi dovesse trovarsi sulla propria epidermide il fastidioso ospite. Le zecche sono pericolose? Si possono esserlo, possono trasmettere malattie infettive come la malattia di Lyime con serie conseguenze se non curate tempestivamente. Dove si trova la zecca dei boschi? Nell’erba e nei cespugli. Come appare? La zecca dei boschi è molto piccola, quindi difficile da individuare. Cosa fare per non essere punto? Indossare vestiti chiari, camice a maniche lunghe e pantaloni lunghi, e non sedersi sull’erba, se lo si fa, fare un piccolo controllo prima. Qual è la stagione a rischio? Il periodo tra aprile e fine ottobre, ma non è detto che sia solo questo. Cosa fare se si è punti? Se la zecca resta attaccata per meno di 36/48 ore il rischio di infezione è basso. Per rimuoverla afferrarla con una pinzetta il più possibile vicino alla pelle e tirarla verso l’alto, assolutamente non schiacciarla. Se il rostro è rimasto attaccato estrarlo con un ago da siringa sterile. Segnare sul calendario la data del morso e la zona della pelle colpita (eventualmente con un cerchio di pennarello) e controllare questa ogni giorno per 30/40 giorni per vedere l’eventuale comparsa dell’Eritrema Migrante. Cosa NON fare se si è punti? Non estrarre in modo improprio, non usare sostanze quali benzina, acetone, sostanze oleose ecc., non toglierla con le mani o schiacciarla con le dita. Non usare antibiotici di tua iniziativa. Cos’è la Malattia di Lyme? È una malattia infettiva che può colpire vari organi e si sviluppa in più fasi. (A.T.) Quel piccolo insetto che uccide lentamente i cani Ci siamo! Con la bella stagione purtroppo arrivano anche gli indesiderati compagni delle nostre serate estive: i pappataci o flebotomi. Questi fastidiosi insetti, simili a moscerini delle dimensioni di 2-3 mm, sono i vettori principali di Leishmania infantum, un protozoo responsabile di una malattia cronica, la Leishmaniosi, presente in tutti i paesi del Mediterraneo, in particolare nelle zone costiere, collinari e pedemontane. Si tratta di una zoonosi, cioè di una malattia che può colpire anche l’uomo: il cane è il principale (ma non unico) serbatoio dell’infezione, ma ricordo ancora una volta che non è possibile la trasmissione diretta dal cane all’uomo, essendo sempre necessario il passaggio attraverso il flebotomo nel quale si svolge una parte del ciclo del protozoo. Il piccolo e silenzioso nemico è attivo dal crepuscolo all’alba, nel periodo da maggio a ottobre nelle nostre aree e il cane viene punto in particolare nelle zone povere di pelo, come il naso e i padiglioni auricolari, cosicché anche il mantello a pelo lungo non rappresenta una protezione. Inoltre il rischio di infezione aumenta con l’età e se lo stato di salute è già compromesso, ad esempio da malattie concomitanti. L’incubazione, cioè il tempo che intercorre dal momento in cui la Leishmania penetra nell’organismo e la comparsa dei primi sintomi, è molto variabile: da 2 mesi a 2 anni, ma a volte anche 4. Inoltre l’infezione, se non diagnosticata in tempo e trattata in modo specifico in base ai risultati di controlli clinici e sierologici, può essere mortale per i nostri cani. Nel cane la patologia è molto subdola, potendo essere asintomatica (e scatenarsi in occasione di eventi stressanti che portano a un calo delle difese immunitarie dell’animale), pur restando il cane portatore del parassita, o manifestarsi con sintomi clinici molto variabili, a seconda degli organi e tessuti colpiti; si distinguono infatti due forme, una cutanea ed una viscerale, sicuramente più grave. Purtroppo non esiste una cura definitiva, ma solo delle terapie, anche costose, che tengono sotto controllo la patologia e la sintomatologia se non eccessivamente grave, permettendo una vita dignitosa per il nostro amico, anche se, periodicamente, dovrà sottoporsi a controlli per il rischio di recidive. Essendo ancora in fase di studio un vaccino e non potendo attuare una completa disinfestazione ambientale (sono troppi i luoghi dove si possono annidare i temibili pappataci), ci resta solo la prevenzione. Come effettuarla? Innanzitutto evitare il ricovero notturno del cane all’esterno, installare delle zanzariere a maglie strette (1-2 mm.) e usare dei repellenti antiparassitari sul cane, sotto forma di collare o di formulazioni spot on da applicare periodicamente. Ricordo che, ancora per quest’anno, il nostro Comune partecipa al piano di monitoraggio della Leishmaniosi e si può far effettuare gratuitamente l’esame del sangue di controllo presso alcuni veterinari, in collaborazione con la ASL. Dr.ssa Merlini Monica Medico veterinario, in collaborazione con il Comune di Bazzano e l’Ass. Amici di Zampa Distribuzione di piante prodotte nei vivai forestali regionali 2010 L’Unione di Comuni Valle del Samoggia, quale Ente delegato in materia di forestazione, è autorizzata a distribuire a terzi le piante prodotte nei vivai regionali per l’attuazione di interventi di promozione e miglioramento dei boschi, ampliamento delle superfici boscate sia a fini produttivi che per la tutela dell’ambiente, miglioramento dell’assetto idrogeologico dei terreni montani e collinari. I privati interessati possono inoltrare richiesta all’ Unione di Comuni presentando domanda, all’Ufficio Protocollo, compilata utilizzando il modello disponibile sul sito e presso gli Uffici dell’ Unione di Comuni Valle del Samoggia, allegando estratto della mappa catastale e del C.T.R. (anche in fotocopia) con evidenziato l’area su cui s’intende porre a dimora le piante, entro le ore 13,00 del giorno 3 Settembre 2010. La richiesta può essere inoltrata anche a mezzo posta, ma dovrà in ogni caso pervenire all’Ente entro la data di cui sopra. Sono ammissibili: le richieste per l’attuazione di interventi di forestazione di iniziativa privata aventi finalità di favorire l’ampliamento della superficie boscata, la tutela dell’ambiente ed il miglioramento dell’assetto idrogeologico dei terreni montani e collinari. Non sono ammissibili: le richieste per l’attuazione di interventi di arredo urbano di iniziativa privata o in aree cortilive e giardini privati. Qualora la richiesta venga positivamente accolta, con lettera di concessione verranno indicate, nel prossimo periodo autunnale, le specie e la quantità (sulla base della disponibilità in vivaio) di piante assegnate, il periodo in cui ritirarle ed i vivai, fra quelli ancora direttamente gestiti dalla Regione Emilia-Romagna, dove saranno disponibili. L’assegnatario dovrà provvedere al ritiro, con propri mezzi e spese, presso il vivaio indicato rispettando tutte le prescrizioni ed indicazioni che gli saranno impartite sia per il ritiro che per la posa a dimora delle piante. Per ogni chiarimento inerente all’assegnazione di piante e la formulazione della domanda ci si può rivolgere presso la sede dell’ Unione di Comuni della Valle del Samoggia, in via Marconi n. 70 a Castelletto di Castello di Serravalle (tel. n. 051.671.04.11), nei seguenti orari: Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 giovedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00 lettere pag. 12 .... lettere a “Il Melograno” Meglio i dehors delle ronde Commento alla lettera pubblicata nel n. 1 del 2010 S ono nata nel 1968. I miei primi ricordi della Piazza di Bazzano risalgono ad un'epoca in cui si faceva tutto il giro del “Crescentone” passando davanti all’allora Caffè dei Cacciatori (oggi Bar Centrale), a quando mi comperavano le “ciclels” da Ciccio il Tabaccaio e il panino con la coppa alla Salumeria Zambonini. Molti ricordi dell’adolescenza sono legati a scemenze come “chi fa il giro di piazza piegando di più la vespa, o a chi impennando meglio la moto. La piazza era l’ombelico del nostro mondo anni ’80. Di ritorno da scorribande notturne si passava sempre per vedere se c’era qualcuno. E qualcuno c’era sempre al Centrale con cui fermarsi e far venire le quattro del mattino uso ridere. Poi un bel giorno tutto questo è finito. Passare per piazza non era più così agile e si è persa l’abitudine a farlo. E con essa si sono anche persi di vista molti amici e conoscenti. Le banche e gli uffici hanno via via preso il posto delle botteghe storiche chiudendo un’epoca. Le polemiche sull'eco mostro del Centrale (il dehor) sono cominciate prima ancora che venisse posato il primo pilastro, come si conviene alla mentalità e cattiveria potete ascivere a [email protected] oppure portare la lettera in formato cartaceo presso l’Ufficio Protocollo del Comune oppure inviarlo a Redazione “Il Melograno” c/o Comune di Bazzano Piazza Garbaldi, 1 40053 Bazzano (BO) o al numero di fax 051 83 64 26 paesana dalla quale neanche la Piccola Parigi è immune. Chi non fa non falla. Non esprimo giudizi di carattere architettonico perché non mi sento competente in materia, ma penso che per una piazza non ci sia niente di peggio delle seggiole di plastica e delle tende sponsorizzate dalle aziende di bibite. Ritengo che si debba andar un pò oltre prima di giudicare solo l’aspetto architettonico e valutare che impatto ha sulla vita della piazza una tale struttura. Mi rivolgo ai miei coetanei che hanno figli quasi adolescenti e chiedo: siete mai passati dalla piazza negli ultimi mesi all’ una o le due? Vi siete accorti che i giovani sono tornati a popolare la piazza di notte anche se piove? Non preferireste sapere che i vostri figli stanno bighellonando in piazza sotto gli occhi vigili di mille conoscenti piuttosto cha saperli in giro chissà dove? È vero che la piazza è patrimonio dei Bazzanesi ma fino a poco tempo fa era popolata principalmente da sbandati e delinquenti e l’idea che qualche ragazzino potesse essere fuori di sera era assolutamente inconcepibile. Se vogliamo un paese vivibile per tutti bisogna riportare la gente fuori di casa e le attività commerciali portano le persone per bene fuori di casa, quindi più ce ne sono e più prosperano, più un paese è sicuro e controllato dai cittadini stessi e non dalle forze dell’ordine. Belinda Cuniberti Il muro di… Bazzano Le nostre ultime elezioni amministrative L eggendo il titolo, sarà venuto a molti di dire “Il muro di Berlino” e invece no perché, contrariamente a quello germanico di cemento armato, crollato, come è noto nel 1989, quello culturale, ideologico e mentalmente patologico del nostro, nonostante tutto, amatissimo paesello invece resiste, con ampie crepe e vistose sbrecciature ma resiste. Le ultime, recenti consultazioni amministrative locali, hanno però fatto registrare una certa novità, un sensibile cambiamento: delle tre liste “civiche” di sinistra o di centrosinistra, un paradosso di comicità ridicola*, evitabile con un minimo di saggezza politica che avrebbe giovato alla qualità del governo locale che, a parere nostro, risulta purtroppo di evidente pochezza, quella che riscuoteva i favori del pronostico, la lista del PD, alias “Democratici insieme”, ha vinto ma non ha stravinto, come auspicavano i post PCI e i post DC, anzi ha lasciato sul terreno oltre il 20% dei suffragi rispetto al dato precedente, voti in gran parte raccolti dalla lista di “Civicamente Bazzano”(sostenuta e votata anche dai socialisti), seconda forza in Consiglio che ha eletto due suoi rappresentanti, Simone Rimondi e Bruno Brunetti. Con tutto il rispetto per il dato elettorale e per il Sindaco neo eletto (le nostre rampogne verso il “maggioritario” sono note e non intendono coinvolgere la sua persona), ci permettiamo un suggerimento verso il nostro primo cittadino: ripensi all’errore di superba autosufficienza fatto prima del voto nel non volere, certo della vittoria, “fare a mezzo con nessuno”, ascolti il consiglio di un partito politico come il PSI, che può esibire una esperienza di governo locale di tutto rispetto e apra la sua Giunta a questa nuova e fresca realtà politica, formata in prevalenza da giovani pieni di slancio e disponibili per dare una mano nell’azione di governo di Bazzano, un Comune difficile da gestire in quanto povero di risorse anche perché di territorio anacronisticamente esiguo. Se al contrario e magari mal consigliato, continuerà a rinserrarsi nel bunker assieme alla sua scialba compagine, ammesso che riesca a terminare il mandato (e allora i ritardi e i danni per il paese saranno consistenti), alla prossima tornata elettorale, così come quello ben più tragico di Berlino, si vedrà finalmente cadere anche il muro di Bazzano. *La legge elettorale vigente, il cosiddetto “maggioritario”, per i Comuni sotto i 15.000 abitanti, prevede che alla lista vincente, anche per un solo voto, vada il 75% dei consiglieri e alle altre liste tocchi dividersi il restante 25%. Da noi quindi la lista che ha raccolto più voti ha 12 consiglieri su 17, una maggioranza blindata che fa del Sindaco (quasi) un podestà. (C.D. della Sezione del PSI di Bazzano). Fondazione informa Supplemento a “Il Melograno” a cura della Fondazione Rocca dei Bentivoglio tel. 051 83 64 05 e-mail: [email protected] - web: www.roccadeibentivoglio.it aprile - maggio 2010 La vita d’una persona consiste in un insieme d’avvenimenti di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme (I. Calvino, "Palomar") A cura del presidente Giovanni Battista Parente. S i dovrebbe in questa occasione tracciare un bilancio dei tre anni di attività della Fondazione, ma limiti evidenti di spazio mi impongono una riflessione solo su questi primi mesi dell’anno: sono stati densi di avvenimenti e non solo per le numerose iniziative messe comunque ‑ a discapito della preoccupante situazione economicofinanziaria ‑ in campo dalla Fondazione, ma soprattutto per la crisi ‑ etimologicamente intesa ‑ aperta sul finire dell’anno passato dalle dimissioni del presidente Teresio Testa. Al termine di una lunga riunione del consiglio di indirizzo nel quale i consiglieri avevano espresso le loro perplessità sul bilancio previsionale per l’anno in corso, il presidente in disaccordo con le richieste del Consiglio di iniziare a pensare ad un intervento sui costi fissi della Fondazione ‑ in pratica il costo del personale ‑ ha preferito presentare le dimissioni, ribadendole e motivandole successivamente in una lettera aperta al Sindaco. Nella prima riunione dell’anno i consiglieri, a fronte di un ripensamento del presidente dimissionario per riprendere il percorso interrotto, hanno preferito a quel punto optare per un cambio al vertice della Fondazione. Successivamente dunque insieme al Direttore si è lavorato per concretizzare il mandato ricevuto dal Consiglio di Indirizzo per la riduzione dei costi. In una prima riunione vennero presentate tre possibili ipotesi, nessuna delle quali venne totalmente assunta dai Consigli della Fondazione in sessione congiunta. Prepotentemente, anzi, si faceva strada ‑ nella maggioranza dei consiglieri ‑ la convinzione della necessità di un rafforzamento della funzione del Direttore e di una sua presenza a tempo pieno, mentre in opposizione qualcuno preferiva proporre la rimozione dell’attuale Direttore per salvare la “squadra”. Queste due ipotesi vennero in seguito elaborate in un piano organico, che ‑ come suggerito dal consigliere Mascagni ‑ non si preoccupasse tanto di salvare il bilancio dell’anno in corso ‑ iniziava ad esser tardi ‑ ma lavorando in prospettiva futura permettesse alla Fondazione di recuperare eventuali perdite e di non rinunciare alle attività culturali negli anni a seguire. Nella seduta del 10 maggio i Consigli, nuovamente in sessione congiunta, hanno optato per la prima ipotesi. Devo, con una certa tristezza, riferire che in entrambe le occasioni vennero espressi giudizi anche personali di una certa gravità, così come vennero espresse prese di posizione che si configuravano chiaramente come il tentativo di forzare le scelte e condizionarle pesantemente. I nodi vengono prima o poi al pettine: l’imperfetto amalgama rappresentato dalla Fondazione nata dall’aggregazione di attività preesistenti dei suoi principali soci fondatori mostrava la sua fragilità. È deludente dover ammettere che in tre anni la Fondazione sia ancora percepita dai suoi componenti come una somma di parti, ognuna delle quali privilegia il suo particolare punto di vista. Resta ancora molto lavoro da fare perché il senso dell’esistenza della Fondazione ‑ che non può ridursi ad una semplice aggregazione ‑ si percepisca appieno come fusione, crescita e rinnovamento dell’esistente. Questo è il compito che attende i nuovi organi della Fondazione, essendo per gli attuali ormai prossima la scadenza del mandato. Si convocheranno in tempi brevi sia l’assemblea dei Partecipanti, che il tavolo dei Fondatori per l’elezione dei consiglieri di loro spettanza, che insieme ai cinque membri scelti dal Sindaco formeranno il nuovo Consiglio di Indirizzo, cui spetta in seguito la nomina del Presidente, del Direttore e del Consiglio di Amministrazione. A tutti loro va il mio augurio di buon lavoro. Esprimo, in conclusione, il mio particolare ringraziamento ai consiglieri: Rita Burgio, Aurelia Casagrande, Mario Castellari, Renzo Fattori, Angelo Gentile, Gabriele Giunchi, Mirco Mascagni, Lorenzo Masi, Riccardo Pianesani, Teresio Testa e Giancarlo Toni; al direttore Fabrizio Masina e ai collaboratori Alessio Bartolacelli, Francesco Finotti, Elisa Schiavina e Luciana Valente. A tutti va la mia personale gratitudine per il cammino che abbiamo percorso insieme. mercoledì 30 giugno a cura di Bar Prince, Dolce Vita e Il Caffè in cantina: proiezione a cura di Buena Vista Cineclub Sotto le calde stelle di Giugno... anima la serata DJ Ferro Drag Queen Sciccose Frozeen Night Rocca dei Bentivoglio - dalle 19 alle 24 mercoledì 23 giugno a cura di Circolo Arci, Serata in collaborazione con Libreria Atlante e Condotta Slow Food Lavino Samoggia. Al termine, degustazione dei vini della Cantina San Vito. Presentazione, in anteprima, del libro alla presenza degli autori Bonoli Renzo, Maria Roccati, Mario Castellari. Vita e sapori nella tradizione emiliano romagnola venerdì 18 Giugno Rocca dei Bentivoglio - ore 20.30 Per parlare di gusto, il gusto del delitto, del territorio, del... . Calore e colore della musica di Chopin Domenica 4 luglio Rocca dei Bentivoglio - ore 21.00 Corti, Chiese e Cortili 2010 - XXIV edizione Sabato 3 Luglio - Piazza Garibaldi - dalle ore 18 alle 23 Ballo dello sgombero... ...in notturna! organizzata dal Centro Sociale R. Cassanelli Orchestra spettacolo Tabarroni Renato Venerdì 2 Luglio - Parco 1° Maggio - ore 21.15 Serata danzante a cura di Buena Vista Cineclub Per info: 051.831251 La popolare rassegna cinematografica all aperto ripropone i migliori film dell ultima stagione Dal 29 giugno al 5 agosto Film Sotto le Stelle, XVI edizione In collaborazione con Renault Sport Italia, Club auto storiche Gordini e Club Le Rosse. Domenica 27 Giugno Piazza Garibaldi - Ore 9 esposizione auto del C.R.A.G.I. (Club auto storiche Gordini) Parcheggio Stazione treno - dalle ore 10 alle 13 2°prova di regolarità - Coppa Memorial Gordini in circuito su percorso chiuso al traffico e controllato da pressostati. ore 12 Premiazione Prove di Regolarità Coppa Memorial Gordini 11°Edizione programma: visita guidata al Museo di Castelvecchio, cena libera, spettacolo d opera, ritorno previsto per le ore 03.00 La quota di € 45 comprende viaggio in pullman, biglietto e guida al museo, biglietto di gradinata non numerato per l opera. Iscrizioni presso la Mediateca Intercomunale: tel. 051836430 29 Agosto - partenza da Bazzano alle ore 14 “Aida” di Giuseppe Verdi All’Arena di Verona per assistere all’opera Lirica organizzato da U.S. Calcara, Centro Sociale R. Cassanelli , Pro Loco Domenica 29 Agosto - dalle ore 15.30 gare ciclistiche per giovanissimi 14° Gran Premio “Città di Bazzano” Domenica 22 agosto Parco 1° Maggio - ore 21.00 la consolidata rassegna offre divertimento assicurato a piccini e grandi Storie di Eroi Burattini Al termine osservazione della volta celeste guidata da Associazione Astrofili Bolognesi Ingresso € 6,00 Carlo Mazzoli, Mari Fujino, pianoforte; scene e recitazione Pasquale Marangoni, Eleonora Manicardi, Aziz Es-Sahnouny Nikolaj Rimskij-Korsakov: Shéhérazade Igor Stravinskij: Petrushka Domenica 8 agosto Rocca dei Bentivoglio - ore 21.00 Corti, Chiese e Cortili 2010 - XXIV edizione ESTATE BAZZANO 2010 II www.roccadeibentivoglio.it Info: tel. 051 83 64 05/42 [email protected] Si riuniscono a Bazzano, le Cittaslow dell Emilia Romagna e d Italia, per due giorni dedicati alla promozione dei loro prodotti d eccellenza Sabato 18 e Domenica 19 Settembre Arrivano le Cittaslow Serna, voce Karim Baggili, chitarra flamenca, ud, voce; Philippe Laloy, flauto, sax soprano; Kathy Adam, cello; Osvaldo Hernandez Napoles, percussioni, cuatro, voce; Caroline De La Folate di musiche arabe, andaluse, serbocroate Karim Baggili Quintet : Vento Domenica 12 Settembre Piazza Garibaldi - ore 21,00 Corti, Chiese e Cortili 2010 - XXIV edizione Concerto di chiusura della rassegna Venerdì 10 Settembre Notte Bianca a cura della Pro loco di Bazzano. 9 ‒ 12 / 18 ‒ 19 Settembre tra gli eventi più importanti: XXXVIX°Autunno Bazzanese Organizzato da Carta¦Bianca Sabato 4 Settembre - Rocca dei Bentivoglio festa di chiusura del premio BAZZANOPOESIA per poesia e videopoesia, proiezioni, presentazioni, live e dj set. Ospiti speciali i poeti Milo De Angelis, Stefano Raimondi e Paola Turroni. BazzanoPoesia, Carta/Bianca Da venerdì 27 agosto a Domenica 5 settembre Osteria dei tigli Festa S.P.I. - C.G.I.L di Bazzano Venerdì 23 luglio - Parco 1° Maggio - ore 20.30 Ballo e rinfresco per tutti - Ingresso libero Domenica18 luglio Parco 1° Maggio - ore 21.00 la consolidata rassegna offre divertimento assicurato a piccini e grandi Storie di Eroi Burattini organizzata dal Centro Sociale R. Cassanelli Intrattenimento musicale con i maestri Budriesi e Monti Venerdì 16 Luglio - Parco 1° Maggio - ore 21.15 Serata danzante in collaborazione con il Comune di Bazzano e da un progetto dell Associazione Labsus per la riqualificazione delle aree verdi urbane, con la cittadinanza di Bazzano. Siete tutti invitati alla festa di restituzione alla città e ai cittadini del Parco 1°Maggio dal mattino fino a sera Domenica11 Luglio - Parco 1°Maggio organizzata dal Centro Sociale R. Cassanelli Orchestra Roberto Scaglioni Sabato 10 Luglio - Parco 1° Maggio - ore 21.15 Serata danzante Nadia Fanzaga, pianoforte e pittura Martina Danieli, danzatrice e performer Ingresso € 6,00 Polacche, ballate, notturni e improvvisi, nel bicentenario della nascita Danza, pittura e musica per una lettura contemporanea Menù a tema nei locali della piazza presenteranno. La Renault presenterà tutti i suoi nuovi modelli. Mostra delle auto del C.R.A.G.I. (Club auto storiche Gordini) musica, borlenghi e tanto altro! Grande festa Italo-francese Piazza Garibaldi - ore 18 Piazzetta Gordini/Via Mazzini - ore 17 Raduno al monumento di Amedeo Gordini in compagnia di Renault Sport Italia e C.R.A.G.I. per saluto delle Autorità. Parcheggio Stazione dei treni- ore 15 1°prova di regolarità - Coppa Memorial Gordini in circuito su percorso chiuso al traffico e controllato da pressostati. Via Montebudello, ore 14.30 I giornalisti delle maggiori testate giornalistiche motoristiche proveranno le auto in Via Montebudello eccezionalmente chiusa al traffico. Piazzale Rocca dei Bentivoglio - ore 12 Ritrovo nel piazzale della Rocca dei Bentivoglio per ammirare in anteprima le nuove Renault Twingo e Clio Gordini in compagnia di tanti modelli storici del celebre costruttore Amedeo Gordini. Sabato 26 Giugno dedicati alla memoria del grande costruttore, per festeggiare due nuovi modelli di auto a lui intitolate Due giorni di eventi edizione speciale! Bazzano - Parigi andata e ritorno 11° Memorial Gordini, (info: www.newting.org) Ingresso libero a convegni e conferenze a partire dalle ore 9.00 Domenica 20 giugno - Rocca dei Bentivoglio Gruppi esperenziali, laboratori, conferenze e dibattiti, consulenze e trattamenti individuali. I Piaceri del Benessere Tingodi Giornata della Salute Mojito in tutte le salse e... molto altro! Dj set by Fendy B Serata Mojito Iv Fondazione informa Le manifestazioni sono possibili grazie al contributo di: Albergo Ristorante Sirena di Ghedini M. & C. s.a.s. UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE ALLE ASSOCIAZIONI: Pro loco Arte dei Suoni Buena Vista Cine Club Centro Sociale Cassanelli Polisportiva Città di Bazzano Comitato Genitori Commercianti di Bazzano Società Ciclistica Calcarese Ting Spazzavento Club le Rosse Il Pellicano Comunità Zenit Condotta Slow food Entheos Spi-CGIL Carta|Bianca Associazione Labsus Durante il pranzo di domenica 30 maggio, sono stati incassati € 2.037 che, detratte le spese, hanno permesso di devolvere alla Corale Novantanove de L’Aquila Alcune immagini dalla serata conclusiva di "Sentieri Sonori", organizzati dall'Associazione Musicale "L'Arte dei Suoni", lunedì 7 giugno, con i giovani musicisti dell'Orchestra Arcobaleno guidati dagli insegnanti Luigi Bortolani, Katia Ciampo (violini), Piero Fiorini (chitarre), William Monti (clarinetti). € 1.680. Comune di Bazzano, Fondazione Rocca dei Bentivoglio e Schola Cantorum di Bazzano, promotori dell’iniziativa, ringraziano le associazioni: Club le Rosse, Pro Loco, Ass. Musicale “L’Arte dei Suoni”, Comitato genitori Scuole, Ass. Solidarietà Impegno, Comunità Zenit, Vigili del Fuoco Volontari Valle del Samoggia, Entheos, Polisportiva Città di Bazzano, gli sponsor: Salumificio ALCISA, Cantina Bazzano, Acqua Cerelia, Silla Carni, senza il cui indispensabile contributo l’iniziativa non si sarebbe potuta realizzare e i cittadini, bazzanesi e non, intervenuti per la sensibilità e la generosità, ancora una volta, dimostrata. ricordo di pag. 17 La Pasta di Bazzano dall'intervento tenuto al convegno “Pasta: piacere&sapere” a introduzione della mostra documentaria “I pastifici bazzanesi” – Rocca dei Bentivoglio, 26 aprile 2010 R icostruire, seppur a grandi linee, la storia dei pastifici bazzanesi senza disporre più dei documenti dei rispettivi archivi, che purtroppo non sono stati conservati dai proprietari, se non in modestissima quantità, porta a brancolare nel buio. Ma l’archivio storico comunale ancora una volta ha sopperito alla mancanza di fonti altrui. Avvalendomi infatti della serie dei mandati di pagamento del Comune, di quelli dell’Ente comunale di assistenza e di quelli dell’Ospedale di Bazzano, il cui archivio storico è depositato presso l’archivio comunale, e passando in rassegna le pezze giustificative (ossia fatture, ricevute, quietanze) dei vari pagamenti effettuati da questi enti a chi forniva loro i generi alimentari (di cui il Comune si serviva per la mensa scolastica, l’ECA per la distribuzione ai poveri, soprattutto durante e dopo la guerra, l’Ospedale per dare da mangiare agli ammalati) sono cominciati a emergere, tra gli altri, i nomi di numerosi panificatori e produttori di pasta presenti sul nostro territorio. Lo spoglio di questi documenti ha riguardato, per motivi di tempo, solo il ‘900, ma la presenza di Regina Minelli, figlia di Angelo e nipote di Antonio, proprietari dell'omonimo pastificio, posa tra i maccheroni di famiglia (1947) pastifici è già attestata a Bazzano anche in tempi più remoti. Restringendo per così dire lo sguardo solo al secolo scorso e cominciando a incrociare tra loro le notizie che le carte intestate dei documenti fiscali mi fornivano (nomi di ditte, ubicazione di negozi e laboratori, cambiamenti di denominazione delle imprese, ecc.) e a mettere in fila i dati raccolti, ho iniziato a distendere quella sottile trama di informazioni che avrei poi dovuto ispessire avvalendomi di altre fonti, soprattutto orali e iconografiche. È stato così che, con il valido aiuto di Francesco Finotti, ideatore della mostra, sono stati contattati i proprietari dei tre locali pastifici che nel ‘900 si sono caratterizzati per essere passati dalla produzione artigianale della pasta, destinata a un consumo prettamente locale, alla produzione industriale di questo prodotto, destinato a essere commercializzato su scala nazionale e anche all’estero. Le famiglie Minelli, Degli Esposti e Sirveni, proprietarie dei tre omonimi pastifici, oggi non più in funzione, si sono così rese disponibili a fornirci le poche, ma sicuramente interessanti testimonianze da loro conservate dell’attività svolta, testimonianze che potrete vedere in mostra. E colgo subito l’occasione per ringraziare i signori Fausto, Regina e Teresa Minelli, il signor Giuseppe Degli Esposti, i signori Giampaolo ed Elsa Sirveni. Alle immagini e ai ricordi da loro forniti si sono aggiunti alcuni materiali pubblicitari prestati per l’occasione dai collezionisti bazzanesi Flavio e Claudio Balestri. Si sono così delineati i contorni di queste tre imprese familiari. Il Pastificio “Minelli”. Iniziò la produzione nel secondo decennio del ‘900, quando Faustino Minelli aprì, assieme ai figli, il negozio di pane e pasta, con annesso laboratorio, nell’attuale via Matteotti. La produzione della pasta a livello industriale fu avviata, al termine della seconda guerra mondiale, dai figli Antonio e Angelo e continuò nei suddetti locali fino al 1957, anno nel quale il pastificio venne trasferito nello stabilimento di via Castelfranco. Specializzata nella produzione di pasta all’uovo, la ditta concluse la propria attività nel 1977, dopo aver esportato il prodotto per parecchi anni anche all’estero: via nave, infatti, la pasta “Minelli” raggiunse gli Stati Uniti d’America, l’Etiopia, lo stato di Gibuti e l’Indonesia. Se con il paese asiatico i rapporti commerciali furono molto brevi, con l’Africa orientale cessarono invece nel 1967 a causa della chiusura del canale di Suez dovuta alla “Guerra dei sei giorni”, mentre quelli con gli Stati Uniti terminarono solo nei primi anni Settanta. Il pastificio produceva pasta tipo 0 “oro”, fabbricata – nei formati lunga, a matassa e corta – con pura semola di grano duro selezionata fra i migliori grani nazionali ed esteri; pasta extra sublime tipo 0, di qualità inferiore e di minore costo della precedente, ricavata da una miscela di semola di grano duro e da sfarinati dei pregiati grani teneri della valle Padana e fabbricata in tutti i formati. L’eccellenza era però costituita dalla pasta speciale all’uovo, prodotta con 5 uova fresche per ogni Kg. di pura semola di grano duro selezionata; era fornita nei formati africanelle, anelline, corallini, farfalle, farfallette, primiera, puntine, quadretti, stelline, sorprese, tripolini, tagliatelle strette, medie, larghe. (...segue a pag. 18) ricordo di pag. 18 (...continua da pag. 17) Il Pastificio “Fratelli Degli Esposti”. Francesco, Franco e Lelio avviarono la produzione di pasta alimentare nel 1932 all’interno dello stabilimento ubicato tra le vie Zanasi, Sentiero Canale e Molino. Il prodotto, destinato soprattutto al consumo locale, era venduto nel negozio che si apriva nell’attuale via Termanini (oggi occupato dall’attività commerciale del signor Ragazzi). Tra i numerosi clienti del pastificio, che cessò l’attività nel 1959, sono attestati in particolare l’Ospedale, la refezione scolastica, il Comitato di liberazione nazionale (CLN). Il Pastificio “Bazzanese”. Sul finire degli anni ’30 la ditta “Sirveni Evaristo & Figli” iniziò a produrre pasta in alcuni locali posti al pianterreno dello stabile tra le vie Mazzini e Carducci, precedentemente occupati dal pastificio “Rossi Celso & Figli”, che aveva cessato l’attività. Il negozio per la vendita diretta al pubblico era situato all’angolo tra le suddette strade. Il 15 febbraio 1942 la famiglia Sirveni inaugurò i locali del pastificio ampliati e rinnovati. Nella lettera scritta il giorno seguente dal podestà Rodolfo Ortelli, per darne comunicazione al prefetto di Bologna, si legge: “[qui] verranno intraprese lavorazioni razionali di paste alimentari atte a essere conservate ed esportate; avrà quindi luogo anche un lavoro speciale per confezioni in pacchetti, specialmente adatto per la mano d’opera femminile. Complessivamente potranno essere occupati circa 8 uomini e 15 donne”. E il podestà, dati i tempi, concludeva la lettera soddisfatto che i lavori di ristrutturazione si fossero svolti con “celerità fascista”. In questi locali il pastificio però non ebbe modo di lavorare a lungo: nel 1945 lo stabile, che ospitava l’impresa familiare, venne distrutto dai bombardamenti. Costretti dagli eventi a trasferirsi a Bologna, i Sirveni aprirono il pastificio in piazza della Mercanzia, dove ripresero la produzione della pasta con il marchio “Bazzanese”. Negli anni ‘50 l’attività fu spostata nello stabilimento bolognese di via dell’Isonzo, quindi nel 1965 fu trasferita a Lavino di Sopra (Zola Predosa), dove cessò nei primi anni ‘70. Produttore di pasta di ogni tipo, che forniva a clienti in Italia e all’estero, il pastificio “Bazzanese” vantava, in particolare, la produzione di tortellini che non si “rompevano” durante la cottura, ma anche quella di ravioli e lasagne all’uovo e agli spinaci, di pasta di semola tipo 0, di crema di riso, di pasta glutinata, di pasta amina. Quest’ultimo tipo veniva reclamizzato dal pastificio come “prodotto nuovo, alimento completo, biologicamente equilibrato, di sapore gradevole e facilmente digeribile, qualità che lo rendono indicato agli ammalati e convalescenti in genere e in speciali periodi della vita (gravidanza, puerperio, superlavoro intellettuale e fisico, vecchiaia)”. Tra gli illustri clienti del pastificio vanno annoverati il maestro Arturo Toscanini, che, esule in America, ordinava pasta alla famiglia Sirveni, e il ciclista Fausto Coppi. Oltre a questi tre veri e propri stabilimenti per la produzione di pasta alimentare, a Bazzano nel ‘900 furono attivi altri pastifici, alcuni dei quali già in funzione dal secolo precedente, e numerosi panifici dotati anche di laboratori per la produzione della pasta. Tra i pastifici già operanti nel primo trentennio del ‘900 vanno ricordati: la fabbrica di pasta Interno del pastificio “Angelo e Antonio Minelli” (sec. XX/anni ’40) Esposizione di prodotti europei in Indonesia: ben visibile un pacco di tagliatelle del pastificio Minelli (particolare) alimentare “Ernesto Neri”; la fabbrica a vapore di paste alimentari “Luigi De Maria & Figli”; il pastificio e panificio “Rossi Celso & Figli”; il pastificio e panificio “Luigi Giorgi”; la “pasteria” e forno “Jago Liverani”, poi “Nino Liverani”. Nel dopoguerra si aprirono altri panifici, produttori anche di pasta, quali: il forno “Augusto Garagnani & Figli”; il forno “Franchini Giuseppe & Figli”, subentrato al forno “Liverani”. A questi, nella seconda metà del ‘900, si aggiunsero: il forno “Gino Serra”, subentrato al forno “Franchini”; il forno “Emilio Zini & Figli”; il forno “Baccolini Luigi”; il forno “Aldo e Renzo Zini”; il forno “Graziosi”, subentrato al forno “Baccolini”. La ricerca compiuta per dare vita a questo piccolo percorso espositivo, necessita di essere comunque ripresa, approfondita e possibilmente allargata anche alle altre attività alimentari presenti nel ‘900 sia a Bazzano sia negli altri comuni della valle Samoggia. Prossimamente si ha infatti intenzione di realizzare una mostra di più ampio respiro, che racconti le varie imprese alimentari attraverso i loghi, le fotografie, i materiali pubblicitari, i documenti di ciascuna di esse: in tal modo si vuole porre in risalto quel sentimento che ha animato l’agire di quanti (come i Minelli, i Sirveni, i Degli Esposti), grazie al loro impegno, al loro afflato, ai loro sogni, hanno saputo trasmettere identità ed energia al nostro territorio. Aurelia Casagrande dalle associazioni pag. 19 Il Comitato Bazzanese Ambiente e Salute compie un anno “F umi e polveri nemmeno troppo sottili: non rompeteci i polmoni!”. È con questo grido d’allarme che, circa un anno fa, si presentò ai bazzanesi il comitato “Ambiente e Salute”. Possiamo dire che nelle ultime settimane il Comitato ha raccolto i frutti di un anno di proteste contro un impianto di bitume che avrebbe dovuto essere attivo già da 9 mesi in località Magazzino di Savignano sul Panaro. L’amministrazione bazzanese, infatti, nell’affollata assemblea pubblica del 7 aprile, ha espresso l’intenzione di portare la questione sui tavoli della Regione. Nuovi vincoli ambientali per questo impianto, dunque, potrebbero imporre un altro slittamento nella sua attivazione, sempre che la contestatissima struttura non venga delocalizzata, cioè trasferita. La storia di questa protesta ha radici lontane: tutto comincia nel 2008 con l’approvazione del nuovo PIAE decennale della Provincia di Modena, un piano che regola le attività estrattive nelle principali cave del territorio, collocate per lo più nel triangolo tra i Comuni di Castelfranco Emilia, San Cesario e Savignano sul Panaro. A dicembre 2008, già da parecchi mesi, il comitato Tutela Territorio di Savignano aveva disseminato le frazioni limitrofe a Bazzano di cartelli “No Cave - No Catrame”. Era impossibile non vederli, e per alcuni bazzanesi il loro richiamo è stato irresistibile. Fu così che alcuni di noi parteciparono a qualche riunione del comitato savignanese. Da quegli incontri fu subito evidente come i loro problemi erano anche nostri: ironia della sorte, con la complicità del vento, i fumi dell’impianto d’asfalto che stava sorgendo in località Magazzino avrebbero creato molti più problemi ai bazzanesi che non ai savignanesi. Presa coscienza della situazione e del fatto che pochissimi bazzanesi erano al corrente della costruzione dell’impianto sul nostro confine, decidemmo di trovare un modo per informarli: un convegno scientifico sul tema dell’inquinamento e dei fumi d’asfalto, proprio a Bazzano! A detta dei bazzanesi “doc”, il progetto era troppo ambizioso e tutti lo davano perdente. Ma a volte, si sa, le cose prendono una piega imprevedibile… E il 24 marzo 2009 fu una di quelle volte: con soddisfazione riuscimmo a portare quasi 300 persone al cinema, per ascoltare relatori di alto rango sul tema Foto della serata al convegno “Travolti da un insolito sviluppo”, dell’inquinamento, lo scorso 14 Aprile, al teatro la Venere di Savignano sul P. degli effetti sulla salute e del pericolo dei fumi d’asfalto. si possa fronteggiare l’emergenzaCon quella serata abbiamo raccolto cementificazione. Il relatore Domenico l’interesse di un nutrito gruppo di Finiguerra, Sindaco del Comune di bazzanesi e da allora questo interesse Cassinetta di Lugagnano, nel milanese, non è più venuto meno: il Comitato autorizza solo ristrutturazioni Bazzanese Ambiente e Salute si dell’esistente e lavora per fermare il costituisce il 22 aprile 2009. Lo statuto consumo del territorio. L’architetto della nostra associazione prevede Giancarlo Allen, anch’egli milanese, una partecipazione aperta a tutti i segretario nazionale dell’Associazione cittadini, non ha scopo di lucro e non Nazionale di Architettura Bioecologica, ha orientamenti partitici. La finalità ha insistito sull’adozione di tecniche principale è la difesa dell’ambiente e edilizie di bioarchitettura che non della salute, tramite la sensibilizzazione utilizzano cemento armato e materiali e la diffusione dell’informazione, e sintetici, sostituendoli con legno e possibilmente attraverso un rapporto materiali (isolanti, coloranti) di origine diretto e costruttivo tra i cittadini e le vegetale e tutta una serie di soluzioni diverse istituzioni. Tra le tante iniziative ben note ai costruttori delle vecchie caorganizzate dal Comitato nell’ultimo scine lombarde e non solo, ad esempio anno, ricordiamo brevemente, in l’orientamento appropriato dell’edificio ordine cronologico, le “osservazioni” (che minimizza le dispersioni termiche sulla questione degli invasi (nuove sfruttando l’irraggiamento solare e cave) lungo la valle del Samoggia, il garantisce luminosità agli interni) ricorso al TAR contro l’attivazione etc. Le ricadute non sono da poco: la dell’impianto di produzione del bitume, riduzione dell’impiego di cemento e di la “Fiaccolata per la Salute” del 7 isolanti di origine petrolifera (polistirolo settembre, la “Domenica in Rocca” del soprattutto) e i benefici per l’ambiente 29 ottobre, e in ultimo, come han fatto e l’economia locale. La grande risposta altri cittadini, le “osservazioni” alla di partecipazione dei cittadini a queste Nuova Bazzanese. Tra le ultimissime iniziative ci ha convinto dell’utilità di iniziative organizzate c’è il convegno porre attenzione a questi temi. Ed è per “Travolti da un insolito sviluppo”, che questo che il Comitato vuole andare si è tenuto il 14 aprile presso il teatro avanti a proporre nuove idee e iniLa Venere di Savignano, alla presenza ziative, con tutta l’energia e la di circa trecento persone. Abbiamo caparbietà che lo ha portato al suo voluto parlare di cementificazione e primo compleanno. Chi fosse interessato consumo del suolo visto che la zona a partecipare alle nostre attività può di espansione edilizia bazzanese ha consultare il sito un indice di “artificializzazione”, ambientesalutebazzano.wordpress.com come dicono i tecnici, particolarmente o scrivere una mail a marcato rispetto al resto della nostra [email protected] regione. I relatori che abbiamo invitato Comitato Bazzanese Ambiente e Salute hanno offerto alcuni esempi di come dalle associazioni pag. 20 Tra piacere e impegno. Verso un nuovo "Sistema Cibo" 2010- 2014: gli obiettivi della Condotta Slow Food Samoggia e Lavino D edizione, passione e convivialità. Questa l’atmosfera che si è respirata in occasione del primo Congresso che la Condotta Slow Food Samoggia e Lavino si è trovata ad affrontare. Gli ultimi mesi sono stati decisivi per l’Associazione: si sono susseguiti il Congresso di Condotta, il Congresso regionale e, non da ultimo, il Congresso nazionale. Tre appuntamenti che, nella loro diversa scala territoriale, hanno confermato l’affermarsi di una nuova filosofia, più attenta alle Comunità del cibo della rete di Terra Madre e ai Mercati della Terra, pur senza escludere il piacere della convivialità. Una svolta a cui anche la Condotta Samoggia e Lavino intende prendere parte, come è emerso dal programma quadriennale che il Lo stand informativo della Condotta, allestito il II e IV sabato del mese, durante il mercato di Bazzano fiduciario e i suoi collaboratori hanno presentato ai soci in occasione del Congresso. Innanzitutto la Condotta si è impegnata a raggiungere un numero minimo di cento soci. L’obiettivo ultimo è riuscire a individuare almeno un referente per ciascuno dei sette comuni che aderiscono al progetto, così da intrattenere rapporti più diretti con i soci e i produttori agricoli. Coinvolgere nuove forze è infatti un requisito indispensabile per realizzare progetti ambiziosi. Primo fra tutti l’istituzione di due Presidi Slow Food sul territorio: il primo progetto di tutela dovrebbe riguardare una singolare specie di Ulivo, sopravvissuta alle grandi gelate del ’700; il secondo dovrebbe invece riguardare il Chasselas, un’uva da tavola nella cui produzione la nostra zona si è distinta dagli inizi del secolo scorso. È già attivo sul territorio un GAS (Gruppo di acquisto solidale) con GASBaz: una nuova idea di “consumo” C i sono molte definizioni di "consumo consapevole", ma diciamo che principalmente si tratta della riflessione individuale sui propri comportamenti, partendo dalla consapevolezza che, se modificati e migliorati dalle conoscenze, possono costituire l’ossatura di un atteggiamento civile, verso se stessi, la comunità, la società. La storia dei GAS, Gruppi d’Acquisto Solidali, in Italia inizia nel 1994 con la nascita di un primo gruppo a Fidenza, prosegue nel 1996 quando viene pubblicata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo la “Guida al Consumo Critico”, con informazioni sul comportamento delle imprese più grandi per guidare la scelta del consumatore; le informazioni documentate sulle multinazionali accelerano il senso di disagio verso il sistema economico e la ricerca di alternative. Dal '97 i gruppi sono in rete allo scopo scambiare informazioni sui prodotti e sui produttori. Al momento se ne contano circa 700 sul territorio nazionale. Ma in concreto, cos'è un GAS? Lo chiediamo a Lorenzo Marsigli, fondatore del GASBaz, che dal 2005 raccoglie una cinquantina di famiglie di Bazzano e dintorni. Un Gruppo di Acquisto Solidale è un gruppo di persone che, sulla base di un sentire comune, decidono di acquistare insieme prodotti alimentari e non. È lo sbocco naturale della riflessione del consumatore consapevole che vuole sapere cosa consuma e conoscere meglio chi lo produce e glielo vende. Consapevole dei meccanismi della distribuzione dei prodotti che trova nei supermercati, decide di impegnare il proprio tempo a una ricerca sul territorio per: comprare prodotti locali a km 0, aiutare la produzione dei coltivatori/allevatori che operano sul territorio del proprio comune di residenza o poco più lontano, evitare così di incoraggiare il meccanismo perverso della distribuzione che ci fa acquistare, per esempio, prodotti che viaggiano con mezzi inquinanti quando gli stessi sono reperibili localmente però in stagione, ricercare (o ritrovare) il gusto, il sapore: tanti prodotti venduti dalla grande distribuzione sacrificano le qualità organolettiche degli alimenti a favore di una politica di convenienza del prezzo che privilegia le quantità, consentire ai produttori di vendere ad un prezzo equo e non a quello imposto dai grandi gruppi di distribuzione. Come e quando nasce il GASBaz? Il GASBaz ufficialmente nasce nel 2005, dopo una riunione all’interno di un giro di amici; vi era stato un tentativo, da parte mia e di Chiara, anche nel 2004, sempre con un gruppo di amici, ma si era autoestinto; non abbiamo capito come mai nel 2004 non ha funzionato e nel 2005 sì, ma dal 2005 in avanti il GASBaz è progressivamente cresciuto, sino a produrrre, nel 2010, una gemmazione (GAS di Marano sul Panaro). Ad oggi quante persone ne fanno parte? Hanno aderito una cinquantina di dalle associazioni pag. 21 il quale la Condotta intende avviare una collaborazione in favore dei propri soci. In aggiunta al “Consorzio Produttori Biologici Abbazia”, la Condotta si è impegnata a costituire un’altra Comunità di Terra Madre, che valorizzi la tradizione artistica e musicale del territorio. Non verrà trascurata neppure l’attività di educazione al gusto. Su questo versante, la Condotta intende continuare a organizzare almeno due Master of Food all’anno. Inoltre si sta valutando la possibilità di avviare una collaborazione con il Comune di Bazzano per diffondere i principi dell’educazione al gusto anche all’interno della scuola elementare. Perché tutti questi progetti non rimangano confinati all’interno della ristretta cerchia degli addetti ai lavori, è necessario che la Condotta compia un salto di qualità nella capacità di comunicare ai suoi soci. Durante il Congresso, infatti, è stato presentato il primo numero del notiziario di Condotta, “Samoggia e Lavino news”, che uscirà tre volte all’anno e avrà una diffusione via internet e cartacea. «Ai molti che ci chiedono come realizzare tutto questo», per usare le parole di Carlo Petrini (Terra Madre. Come non farci mangiare dal cibo, Giunti, 2009), «dico che la realtà che voi rappresentate è la risposta più semplice famiglie di Bazzano e dei comuni vicini (Monteveglio, Crespellano, Monte San Pietro, Castello di Serravalle, Zola Predosa, Anzola, Savignano sul Panaro, Vignola, Spilamberto, Guiglia, Castelfranco Emilia). Concretamente come funziona il GASBaz? Per ogni prodotto c’è un referente, il quale lancia la proposta d’ordine via internet a scadenze regolari. Per questo abbiamo creato un’e-mail di gruppo. Una volta ricevute le preferenze dei membri del GAS interessati, invia l’ordine generale al produttore. Quest’ultimo consegna la merce ordinata a una data prestabilita in un luogo concordato insieme al referente. Il referente può benissimo ricevere la totalità dell’ordine a casa propria e convocare chi ha acquistato a casa sua. Procederà lui stesso al pagamento del fornitore. In altri casi, viene scelto un luogo neutro di consegna dove tutti gli interessati si recano per ritirare e pagare direttamente la merce. Abbiamo un sito/blog che usiamo come strumento di gestione e controllo di buona parte degli ordini. Cosa si può acquistare attraverso il GASBaz? Un grandissimo numero di prodotti. Frutta e verdura settimanalmente, carne di manzo/maiale/agnello/pollo/ecc., salumi, farine varie, riso, pasta e vari cereali, legumi, biscotti, marmellate, formaggi vari, vino, succhi di frutta, prodotti per l’igiene del corpo, cosmetici, prodotti igienici per neonati, detersivi, scarpe, calze; quasi tutti i prodotti sono bio; alcuni prodotti non sono a km 0 come le arance che arrivano dalla Sicilia; si sta riflettendo sull’opportunità di aderire a un GAS che acquisti sistemi per il solare termico e per quello fotovoltaico. Quali sono i vantaggi per il consumatore e quali per i produttori? Per il consumatore: un miglior controllo su quello che si consuma; un rapporto diretto con i produttori che favorisce la fiducia reciproca; un accrescimento della propria cultura nei vari settori relativi ai prodotti acquistati; è un modo per farsi degli amici e, comunque, coltivare i rapporti umani. Per il produttore: la conoscenza diretta dei propri clienti; la possibilità di esaudire con maggior elasticità i desideri di questi; il maggior guadagno, conseguenza di una giusta retribuzione del suo lavoro e dei suoi investimenti affrancandolo dal possibile ricatto economico-commerciale della grande distribuzione; la possibilità di pianificare meglio la produzione; una maggior soddisfazione a fare il proprio lavoro grazie al rapporto umano Composizione del Comitato di Condotta eletto in sede congressuale: Mario Castellari, fiduciario Giuseppe Zappalà, segretario Alberto Bentivogli, tesoriere Giampaolo Acefali, responsabile Master of Food Francesca Zanetti, responsabile Master of Food Simona Rinaldi, responsabile Terra Madre Peter J. Bury, web master Laura Mazzanti, addetto stampa ed efficace. (…) La vostra è economia reale: la terra, il cibo, le creature vive, le cose che si possono toccare, assaporare, dalle quali possiamo anche trarre piacere». Il diritto al piacere, più di ogni altro, deve orientare il futuro dell’Associazione. Anche la Condotta Samoggia e Lavino si è identificata in questo principio, declinabile in una molteplicità di accezioni: piacere del gusto, della convivialità, del sapere, dell’impegno, della festa. In definitiva, il piacere di esserci per sé e per gli altri sarà l’imperativo che impronterà le azioni della Condotta nei prossimi quattro anni. Per ulteriori informazioni: Mario Castellari fiduciario della Condotta Slow Food Samoggia e Lavino tel. e fax 051.831332 e-mail: [email protected] Sede della Condotta: Via G. da Bazzano n. 35, Bazzano Sito web: http://slowfoodsamoggiaelavino.ning.com Per la Redazione Laura Mazzanti diretto con i clienti; in alcuni casi, come per l’agricoltura, si potrebbe quasi parlare di clienti/imprenditori: esistono casi in cui il GAS sceglie cosa far piantare dal coltivatore e, in sostanza, ne finanzia l’attività. Come si può entrare a farne parte? Fare parte del GASBaz è molto semplice.Bisogna aderire in modo informale alla filosofia del gruppo. Presa visione delle modalità con cui questo GAS è gestito, ognuno può farne parte inviando una richiesta via mail a [email protected]. L’iscrizione è gratuita, non vi sono tasse associative e non vi è quantitativo minimo acquistabile di merci. Quello che si chiede è la disponibilità a prendere parte attivamente alla vita del gruppo e questo equivale, secondo le proprie possibilità, a gestire ordini, a smistare o stoccare le merci o ad aiutare chi fa già questo lavoro (da notare che nessun referente percepisce retribuzione per l’attività che svolge). In sostanza, si tratta di aderire in modo informale alla filosofia del gruppo. Comunque, man mano che si sperimenta il funzionamento del GAS, se ne capiscono e apprezzano o meno le varie implicazioni. Per la Redazione Elisa Schiavina pag. 22 D La Pallamano Bazzanese omenica 16 maggio si è svolta a Bazzano l’ edizione 2010 dell’ ormai tradizionale trofeo “Peppino Impastato” che si disputa annualmente in ricordo ed in onore del grande eroe antimafioso siciliano e che ha visto questa volta scendere in campo squadre appartenenti alla categoria seniores femminile. a nostra formazione, seppure con atlete di età media decisamente inferiore a quella delle altre squadre iscritte, ha ottenuto un lusinghiero successo facendo il “pieno” ed ottenendo quattro comode vittorie su altrettante partite disputate; complimenti e congratulazioni dunque alle ragazze ed al loro coach Stefano Dardi. In chiusura della manifestazione le compagini sono state premiate dall’ assessore allo Sport del nostro Comune, Andrea Finelli, insieme al quale la società ipotizza di conferire un carattere di internazionalità alla prossima L Il Congresso dell'A.N.P.I. 2010 D dalle associazioni omenica 21 Marzo 2010 la Sezione ANPI di Bazzano ha organizzato, in modo efficace ed attento, il proprio Congresso, in una bella sala storica della Rocca bentivolesca, al fine di eleggere e nominare i nuovi organi dirigenti che, nello spirito dell’ultimo Congresso Nazionale ANPI di Chianciano del 2006, hanno visto l’acquisizione e l’inserimento di un consistente gruppo di giovani. È stata una bella giornata di democrazia e di civismo, numerosi i partecipanti anche dalla città e dai comuni vicini, tutti hanno appreso che l’ANPI di Bazzano è robusta e motivata e può contare sul numero importante ed in crescita dei suoi centoquaranta tesserati, per la maggioranza appartenenti alle generazioni successive a quella dei combattenti. Ma i segni dei tempi, cinici e politicamente mediocri, si sono purtroppo manifestati: non era infatti mai successo che i partiti della sinistra storica, da noi invitati assieme a tutti gli altri e i sindacati, sempre presenti dal dopoguerra in poi, disertassero, senza edizione del torneo convocando ed ospitando anche team provenienti da paesi esteri. Questo spazio è oltremodo opportuno anche per comunicare la vittoria delle nostre atlete under 18 nel campionato regionale di categoria conclusosi giusto appunto la scorsa settimana; in ragione di questa vittoria, le ragazze rappresenteranno Bazzano partecipando di diritto alle finali nazionali che si terranno dal 10 al 13 di giugno prossimi in località in corso di definizione da parte della Federazione. La chiosa di questo breve scritto perciò altro non può essere che un caloroso augurio alle nostre ragazze di ben figurare in occasione degli incontri che disputeranno alle finali nazionali …… forza e coraggio bambine! Claudio Balerna motivazione alcuna, questa nostra manifestazione. Non possiamo quindi esimerci dall’esprimere amarezza, dispiacimento e, per quanto vale, ferma condanna nei confronti di un comportamento che denota scarsità di educazione, preoccupante insensibilità democratica ed inconsistente livello politico. Con l’auspicio, davvero sincero, che questa ferita molto dolorosa possa repentinamente essere sanata, esprimiamo la nostra volontà di continuare a lavorare per far si che i valori e i principi fondamentali contenuti nella nostra Costituzione repubblicana, frutto della Resistenza, vengano ricordati dalle generazioni presenti e trasmesse a quelle future. Contatti: [email protected] - http://anpibazzano.wordpress.com/ Il Comitato di Sezione dalle associazioni pag. 23 EquoConsuma! cento famiglie per un consumo più critico Coinvolgere cento famiglie prendendole per la gola, col consumo di prodotti Equi e Solidali, e per la testa, nella partecipazione ad eventi formativi. Niente nasce per caso: neanche questo progetto dell'associazione bazzanese Solidarietà Impegno (per gli amici «SI»), che cresce sulle spalle di una storia ventennale costruita con continuità con il volontariato di tanti ragazzi. E che ora passa dal banchetto del mercato del sabato alla consegna direttamente a casa dei prodotti desiderati. Ma andiamo con ordine: Solidarietà Impegno promuove i cosiddetti nuovi stili di vita sostenibili, tramite un diverso rapporto economico con i Paesi poveri del mondo, che tuteli questi ultimi dallo sfruttamento creato dallo squilibrio economico con i Paesi ricchi. Come? Anzitutto proponendo l'acquisto di prodotti dall'origine certa, che garantiscano che non sia avvenuto sfruttamento dei lavoratori, tramite certificazioni come FairTrade, che anno dopo anno stanno aumentando la loro diffusione: +22% nel 2008, con un milione di coltivatori direttamente coinvolti; qualcosa sta cambiando! Ma il presupposto fondamentale è che il consumatore capisca l'importanza del suo gesto... e dunque come fare per coinvolgerlo? Ecco allora il progetto EquoConsuma! che ha l'ambizioso (e raggiungibile!) scopo di coinvolgere una rete di 100 famiglie del nostro territorio entro il 2011 nell'acquisto mensile di qualche prodotto equo e solidale, con consegna a casa da parte nostra, e chiedendo al contempo ad ogni famiglia di partecipare ad almeno uno degli eventi (in)formativi che l'Associazione organizza durante l'anno. Perché non basta consumare bene, ma bisogna soprattutto capirne il perché! Come sta andando? Le prime consegne casa per casa sono avvenute a febbraio, e ora siamo a ben 40 famiglie iscritte al progetto. In marzo ha inoltre avuto successo il primo «evento», una Cena con Delitto presso il centro sociale Cassanelli, che con la divertente scusa di un omicidio ambientato a Bazzano, ha presentato la situazione del commercio dello zucchero nel mondo. Ma stiamo già lavorando ai prossimi appuntamenti, tra i quali anche l'Autunno Bazzanese. Sei interessato al progetto? Vuoi qualche informazione in più? Scrivi a [email protected]! Per l'ass. Solidarietà-Impegno, Filippo Sola Tu chiamala se vuoi….Transiziooone Una chiacchierata con Giulio Zini per divulgare l’esperienza del progetto miseria Q uesto articolo ha l’intento di divulgare una bella storia che potrebbe venire apprezzata da molti nostri concittadini che si stanno impegnando per concepire un nuovo modo di vivere, per cercare un nuovo modello sostenibile improntato all’attenzione per l’ambiente, l’alimentazione, la partecipazione. Che esso si chiami Cittaslow, G.A.S. Gruppo Acquisto Solidale, Slow Food, Solidarietà&Impegno, Pranic Healing, Città di Transizione, resta il fatto che sempre più persone cercano il modo di responsabilizzare le proprie azioni per migliorare la qualità della vita. È da diverso tempo che gironzolo attorno a Giulio Zini e al suo “progetto miseria”. Sono rimasto affascinato da quello che io considero un’opera d’arte embrionale. Comè nato il progetto miseria? Il progetto nasce con l’arrivo della meritata pensione. Nasce dalla considerazione di aver passato una vita (40 anni) "a testa bassa", a lavorare. La pensione…….momento di riflessione e di comprensione della distanza che l’uomo ha preso dalle cose reali, concrete e soprattutto dalla natura. Bene, ma nel concreto cosa hai fatto? Mi sono detto: ma se improvvisamente scoppia una crisi economica mondiale, e lo Stato non è più in grado di trasferirmi la pensione, io come faccio a stare al mondo? Allora mi sono messo a girare, premetto che nel 2005 ho avuto un infarto e il medico mi ha detto che devo camminare molto. Cammina, cammina ho iniziato a censire capillarmente, in maniera quasi maniacale, tutto quello che mi può dare la natura senza che debba andare a comprarlo al supermercato. Dal 2006 ho ordinato tutte le specie commestibili, in quali stagioni le posso trovare e in quali zone nascono spontanee, tutto nell’arco di 10 km da casa. Ho iniziato a parlare con le persone anziane che conoscono frutti e ortaggi dimenticati e conoscono il modo di mangiarli, ho cominciato a frequentare posti Giulio Zini dove non ero mai passato, anche se vicini a casa. Il tutto è diventato uno schedario di frutti, bacche, fiori, radici e ortaggi che nascono spontanei. Poi con l’aiuto di Google Maps, ho censito le zone dividendo per colori i periodi dell’anno, e facendo in modo che per ogni stagione io sappia dove e quando (...segue a pag. 24) pag. 24 Tu chiamala se vuoi…. Transiziooone (...continua da pag. 23) trovarli. Inoltre ho cominciato a fare un piano accurato del notevole risparmio economico che questo progetto ha portato al bilancio famigliare. Qual’è l’esperienza che più ti ha arricchito? Io pensavo che il letto del fiume Samoggia fosse ormai un luogo inquinato e privo di vita. In realtà ho trovato una biodiversità enorme, e tanti frutti dimenticati. Una vera rivelazione è stato scoprire il silenzio. Nel vocabolario, la parola “inquinamento acustico” non c’era fino a 10 anni fa. La natura si rivela nel silenzio. Ho capito, però questo è un progetto che non può essere messo in pratica da tutti. La mancanza di tempo libero è un problema e inoltre le poche risorse spontanee non possono bastare per tutti. Cosa possono fare gli altri? Questo modo di pensare mi ha sensibilizzato anche sui piccoli gesti quotidiani che una persona può svolgere tra le mura domestiche. Le persone potrebbero partire da questo, dall’aumentare l’attenzione verso lo spreco di acqua, fare la raccolta differenziata, fare più attenzione a quello che comprano, camminare di più e non usare l’auto per ogni piccolo spostamento. Credi che le persone siano disposte a privarsi delle comodità? Dovrebbero, anche perché non è una reale privazione, dai piccoli gesti mi sono accorto che la povertà era quella di prima della mia vita da “incosciente”. Non essere coscienti delle proprie azioni è la povertà più grande che un uomo possa temere. 6° edizione di “Sporchiamoci le mani” eventi Sabato 22 giugno 2010 – Rocca dei Bentivoglio I l cortile della Rocca si è riempito di bambini, genitori e… nonni la mattinata di un assolato sabato di giugno per assistere alla premiazione delle classi, dalla prima alla quinta, dell’ormai consolidata rassegna “Sporchiamoci le mani” intitolata alla memoria di Bruno Ferri. Anche in questa edizione la partecipazione e l’impegno dei bambini è stata totale, sotto la guida del corpo insegnante si sono espresse idee e tendenze artistiche di tutto rilievo, come evidenziato dal commento del nostro Francesco Finotti, che, come diplomato dell’Accademia, di arte se ne intende. Fabrizio Bassetto, Assessore all’istruzione del Comune di Bazzano, e Giovanni Battista Parente, presidente della Fondazione Rocca dei Bentivoglio, hanno portato il saluto dell’Amministrazione, dopo di ché il “palco” è stato proprietà dei ragazzini e degli insegnanti per il ritiro dei premi. Alla fine pop-corn, patatine, salatini e bevande minerali per tutti. In alto l'Assessore alla Pubblica Istruzione Fabrizio Bassetto premia con Francesco Finotti la maestra Lia Bonaiuti, coordinatrice del concorso. Sotto, una delle opere e i giovani artisti in attesa di essere premiati. Adriano Tomesani Francesco Finotti Vendita all'ingrosso e al dettaglio Questo copuon vale uno sconto del 20% per l’acquisto nel negozio al dettaglio Promozione (non cumulabile) valida fino al 31 Luglio 2010 Via Provinciale Ovest 1/3 40053 Bazzano (BO) Italy Tel. 051 83 10 44 Fax. 051 83 06 84 [email protected] piazz@ virtuale T Pianeta Twitter witter, assieme e come il social network Facebook, è un servizio gratuito in grado di mettere a disposizione una pagina sul web dove inserire messaggi di una lunghezza massima di 140 caratteri. Lo scopo è fornire informazioni e aggiornamenti in modo facile, veloce e molto fruibile. Cosa significa letteralmente la parola “twitter”? Deriva dal verbo inglese to tweet che significa “cinguettare”. Dal senso letterale all’uso pratico si traduce come mezzo di comunicazione snello, improntato all’essere brevi e concisi ed immediato, cioè in grado di raggiungere tutti i propri “followers” - vale a dire chi, registrandosi al servizio, decide di seguire una determinata persona o una determinata notizia. Ecco una schermata che sintetizza il contenuto di questo social network: nella colonna centrale vediamo il breve messaggio inserito o tweet (una notizia, un pensiero, una domanda, scambio di informazioni e appuntamenti di lavoro), a destra notiamo i follower (chi ci segue) e i following (chi seguiamo noi). Tutto qui! Una volta registrati, la modalità di uso è pressoché immediata ed estremamente accattivante. Possiamo dire, per fare una battuta, che il “cinguettio” ha sostituito il vecchio “strillone” (il venditore di giornali che urla titoli che anticipano le notizie del giornale per strada). Twitter potrebbe venir inoltre considerato, per restare nel contesto del paragone appena fatto, un vero e proprio case-study di “giornalismo partecipativo” – vale a dire quel giornalismo che vede la partecipazione e l’intervento diretto dei lettori. Lettori che non sono più recettori passivi della notizia, ma magari la vivono e condividono in diretta: pensiamo al disastro Haiti e al terremoto in Abruzzo e a quante testimonianze sono state raccolte per mezzo dei social network. Twitter è infine molto versatile; offre difatti la possibilità di “twittare” anche attraverso messenger come Google Talk e an- Per Dio e per l’Italia Storia e attualità del liberalismo evangelico di Ugo Bassi Il Centro di Studi Tommaso Casini, diretto da Marco Veglia dell’Università degli Studi di Bologna presso la Fondazione Rocca dei Bentivoglio del Comune di Bazzano, ha in programma diverse iniziative che intendono, a partire dal biennio 2010-2011 e dalla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, riscoprire la lezione degli uomini che vissero tra il 1860 e la prima guerra mondiale. A questo fine verranno ricordati (con letture, convegni, serate musicali, dibattiti, presentazioni di libri) i personaggi, soprattutto (ma non solo) di Bologna e provincia. Questo primo evento, che si è svolto lo scorso 15 maggio alla Rocca dei Bentivoglio, è stato un omaggio a uno degli eroi del nostro Risorgimento: Ugo Bassi, nato a Cento nel 1801, letterato, sacerdote, predicatore, garibaldino, fucilato dagli austriaci l’8 agosto 1849, martire della libertà. In alto, il Sindaco, accanto all'On. Bruno Tabacci, uno dei relatori del convegno. A destra due momenti del dramma storico "Le ultime ore di Ugo Bassi", della compagnia "I Burattini di Riccardo". Sotto, un momento del convegno pag. 25 che mandando SMS dal cellulare. Si possono anche scrivere twits privati (Direct Message) ad un altro utente: nel campo dove si scrive il proprio twit basta scrivere “D nick messaggio” e leggerà solo lui. Se vuoi approfondire questo tema scrivi a: [email protected], [email protected] Per la redazione Roberta Barbieri e Francesca Fabbri bentornata Bellreguard pag. 26 5/11 aprile 2010 Fra Bazzano e Bellreguard... a cura di Teresio Testa Fra Bazzano e Bellreguard continuano a girare e-mail e messaggi, da giovani e da famiglie, a seguito della puntata del Gemellaggio promosso dal Comune di Bazzano che ha visto (nella settimana dopo Pasqua) le famiglie dell’Orchestra Arcobaleno e altre disponibili a dare una mano, ospitare una quarantina di Orchestrali dell’Orchestra di Fiati di Bellreguard, affiancata da accompagnatori e amministratori di quel Comune. è proprio un bel segno che istituzioni, associazioni, famiglie, singole persone, si siano mobilitate insieme per questa iniziativa che ha svolto completamente e pienamente (con grande soddisfazione di tutti) il programma previsto, che comprendeva concerti a Bazzano Monteveglio e Crespellano, visite a Firenze, Bologna, Venezia, alla Ferrari, al Parco di Monteveglio, oltre naturalmente a Bazzano e alle sue peculiarità. Sono stati ottenuti complessivamente risultati incoraggianti quali: un arricchimento culturale in campo musicale e non solo, uno scambio diretto di conoscenze riguardanti varie realtà sociali, istituzionali ed organizzative, un impulso al progetto ambientale europeo promosso dal Parco Regionale della Abbazia di Monteveglio, un notevole affiatamen- to nel gruppo delle generosissime famiglie ospitanti, la prospettiva di una “trasferta agevolata” nella settimana dopo Pasqua 2011, per l’Orchestra Arcobaleno e per “operatori locali” in vari campi, un altro passo avanti per Bazzano, Monteveglio e Crespellano nel progettare e lavorare insieme, una non trascurabile pubblicizzazione del nostro territorio, complessivamente bello, interessante, ospitale, “gustoso” e centrale rispetto a grandi mete Alcuni momenti dell'arrivo dell'Orchestra di Fiati e delle autorità di Bellreguard, tra cui il Sindaco, Pere Cremades Simò e Francisco Xavier Pastor, organizzatore, interprete e musicista. turistiche, lo sviluppo di rapporti umani, sia fra le comunità che fra le singole persone, capaci di durare nel tempo, un impiego parsimonioso di denaro, fondato sulla partecipazione e sulle sinergie. Vorrei ribadire la gratitudine al personale della Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Alessio Bartolacelli, Francesco Finotti ed Elisa Schiavina, senza i quali questa impresa non sarebbe stata neppure pensabile. bentornata Bellreguard pag. 27 “All’inizio c’è stato qualche imbarazzo... tutti quei nomi spesso simili; fra casa mia e quelli di fronte ne ospitavamo parecchi e quando mi sono presentato con la mia 600 non ci stavano neanche le valige. La prima sera ho fatto una carbonara per tutti ed ero abbastanza preoccupato, specialmente quando Maica ha detto che voleva aiutarmi per impararla… invece abbiamo fraternizzato subito e siamo stati benissimo; abbiamo parlato anche dei diversi modi di vivere, di fare festa e di organizzare la scuola.” (Giacomo Testa clarinettista Orchestra Arcobaleno) Alcune immagini dei concerti a Monteveglio, Crespellano e Bazzano, della serata organizzata dalle famiglie ospitanti, e della festa di saluto alla Rocca dei Bentivoglio "Io sono stato un po' meno degli altri col mio ospite, perchè alla fine della settimana sono partito per la gita della mia scuola, comunque mi sono trovato molto bene. Anche se lui è un clarinettista, abbiamo provato le mie chitarre, anche quella elettrica; gli piacevano le musiche che io ascoltavo e ha detto che ne ha della roba bella da propormi quando andremo in là. Gli sono piaciute parecchio anche le crescentine che ha fatto mia nonna" (Andrea Pierantoni, chitarrista Orchestra Arcobaleno) “È stato bello che si siano incontrate persone un po’ diverse e che si siano trovate bene; loro sono meno timidi di noi; noi stiamo un po’ più fra noi, loro invece si buttano di più fra la gente. Il nostro cibo è piaciuto moltissimo; è stato bello anche, la sera del concerto a Bazzano, suonare con un gruppo straniero; noi continuiamo a scambiarci messaggi; speriamo di andare in là presto” (Vitale Lambertini, clarinettista Orchestra Arcobaleno) “Noi avevamo 2 giovani che hanno legato moltissimo con i miei figli e tutti ci siamo divertiti tanto. Ci siamo veramente affezionati oltre ogni previsione; loro scrivono chiamandomi la loro mamma italiana. Quando ci siamo salutati tutti, anche la loro Direttrice Didattica ha detto che la sua casa era la mia. Ci hanno insegnato a fare la choufa (una bevanda basata sull’orzata) e la paellia, anche se hanno detto che la più grande delle nostre padelle basta al massimo per due, perchè la paellia va lasciata ferma e stesa.” (Gabriella Rinaldi, maestra della Scuola Elementare di Bazzano) “Noi abbiamo avuto 2 ragazze molto più grandi di Caterina; all’inizio è sembrato un po’ un problema perché queste cose si fanno fondamentalmente per i ragazzi, ma dopo è stato bello poter parlare (anche se un po’ faticosamente) di molte cose. Peccato che nel concerto di Bazzano, oltre agli spagnoli, (mi hanno detto per motivi organizzativi) non abbia suonato l’intera Orchestra Arcobaleno. Una cosa che si potrebbe fare, è coinvolgere la Scuola Media, perché i ragazzi studiano spagnolo come seconda lingua.” (Marina Zurla, madre di Caterina Murotti, violinista Orchestra Arcobaleno) Vuoi conoscere meglio Bellregurd? Visita il sito www.bellreguard.net troverai anche una ricca galleria fotografica su questo e sui passati gemellaggi SEGRETERIA DEL SINDACO INFORMAZIONI - CENTRALINO SPORTELLO DEL CITTADINO ANAGRAFE - STATO CIVILE ELETTORALE - PROTOCOLLO Lunedì: Martedì: Mercoledì: Giovedì: Venerdì: Sabato: dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 15,00 alle ore 18,00 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 8,00 alle ore 12,00 LAVORI PUBBLICI MANUTENZIONE PATRIMONIO URBANISTICA E AMBIENTE Martedì: dalle ore 8,30 alle ore 12,30 Sabato: dalle ore 8,00 alle ore 11,30 GLI ALTRI GIORNI SOLO SU APPUNTAMENTO ASSISTENTI SOCIALI AREA: ADULTI – ANZIANI Mercoledì: dalle ore 8,30 alle ore 12,00 TEL. PER APPUNTAMENTI: 051.83.64.16 AREA: MINORI – IMMIGRATI Venerdì: dalle ore 8,30 alle ore 12,00 TEL. PER APPUNTAMENTI: 051.83.64.48 GLI ALTRI GIORNI SOLO SU APPUNTAMENTO AFFARI GENERALI RAGIONERIA - TRIBUTI CULTURA - SERVIZI SOCIALI PUBBLICA ISTRUZIONE Lunedì: Martedì: Mercoledì: Giovedì: Venerdì: Sabato: dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 15,00 alle ore 18,00 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 8,00 alle ore 12,00 ATTIVITA’ PRODUTTIVE UFFICIO COMMERCIO Martedì: Sabato: dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dalle ore 8,00 alle ore 11,30 CORPO UNICO INTERCOMUNALE DI POLIZIA MUNICIPALE VALLE DEL SAMOGGIA SEDE: VIA MUZZA, 6 – BAZZANO Tel. 051.83.35.37 FAX 051.83.29.21 Info e Orari di Apertura Uffici w w w. c o m u n e . b a z z a n o . b o . i t