Il danno e la beffa

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Il danno e la beffa
1 Primo piano
13 febbraio 2010
05 aprile 2014
DISTRIBUTORI AUTOMATICI
E ALCOLICI: UNA NUOVA SFIDA
PER LA MOVIDA LECCESE
Valentina Zammarano
pag. 7
1
Primo piano
IL FESTIVAL DEL TEATRO ANTICO
DI VASTE È LEGGE
DELLA REGIONE PUGLIA
Alessandro Chizzini
pag. 8
Periodico
d’informazione del Salento
Anno XIII n. 534
05.04.2014
Il danno e la beffa
LECCE
Un Bello luogo dimenticato, tra cantieri
e muretti a secco caduti
Fabio Antonio Grasso
TRICASE
pag. 10
Salento International Film Festival
2014: ciak dal 21 al 28 giugno
M. Maddalena Bitonti
SPETTACOLO
pag. 16
Foto: Giuseppe Bellimbeni
In Italia sono circa 4 milioni le auto che circolano senza una copertura assicurativa per la responsabilità civile e il
Salento con fa eccezione, con una percentuale del 5% rispetto al totale. Chi viola la legge rischia una multa e il
sequestro del veicolo, di più se si falsifica il tagliando. E in caso di incidente? Esiste il Fondo di Garanzia, ma le
associazioni delle vittime della strada avvertono: “I tempi di risarcimento sono molto lunghi”
Toccando il “settimo cielo” con Nuvola
Numero Nove di Samuele Bersani
Claudia Mangione
pag. 20
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05 aprile 2014
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05 aprile 2014
Editoriale
L’attesa
della solidarietà
OPINIONI
Raccolta molto differenziata
nei bagni del “Vito Fazzi”
di Andrea Colella
Di questi tempi la solidarietà è l’unica opportunità
per tante persone colpite dalla crisi che non hanno la possibilità di acquistare i beni primari per
la sussistenza. E dopo l’Emporio della Solidarietà della Comunità Emmanuel arriva il “Pane in attesa”, iniziativa che coinvolge produttori e commercianti del Salento. La notizia è di pochi giorni fa: anche a Lecce è possibile ora lasciare in panetteria del pane già pagato a disposizione di chi
non può permetterselo.
L’invito ad aderire all’iniziativa è stato esteso a tutti i panettieri della città e sembra anche che alcuni negozianti in provincia si siano organizzati per
consentire un’iniziativa che, in altre città italiane,
ha già dimostrato di funzionare egregiamente. Le
regole per i rivenditori in fondo sono semplici: disporre la cesta del pane da donare (o il contenitore per le donazioni) in modo che sia visibile nel
punto vendita e non utilizzare le offerte lasciate
per l’iniziativa per fini differenti dalla donazione.
In fondo l’ultimo rapporto della Caritas parla chiaro: gli italiani sono sempre più poveri e Lecce non
fa eccezione rispetto alla media nazionale, con più
di 8mila famiglie al di sotto della soglia di povertà e che regolarmente fanno ricorso alla stessa
Caritas e alle associazioni di volontariato. Ben venga, dunque, il “Pane in attesa” e ben venga la futura raccolta e la distribuzione a chi ha bisogno
del cibo avanzato a locali pubblici e ristoranti.
Se Lecce aspira a diventare Capitale Europea della Cultura 2019, è bene che la cultura della solidarietà diventi parte integrante della vita quotidiana dei suoi cittadini, come di quella dei suoi
amministratori.
Belpaese
tornerà in distribuzione
il 19 aprile 2014
Da molti dei nostri lettori ci
giungono spesso segnalazioni
riguardanti l’ospedale di Lecce
ma, di fatto è la prima volta che ci
inviano un’immagine presa in un
bagno del reparto di Chirurgia
generale dello stesso nosocomio
che illustra questo originale
“cartello” indicante l’obbligo di
riporre rifiuti speciali nell’apposito
contenitore. Ma dopo i tagli drastici
alla sanità in Salento imposti dal
Piano di rientro della Regione
Puglia ci si può aspettare questo
ed altro.
Lido Esercito a San Cataldo, in un anno nulla è cambiato
È passato un anno (quasi)
esatto da quando lo “Sportello dei Diritti”, a seguito della
segnalazione di alcuni cittadini che ci avevano avvisato
sullo stato di abbandono del
Lido Esercito nella marina
leccese di San Cataldo, aveva
denunciato pubblicamente tale
scempio. E così, poiché non dimentichiamo abbiamo potuto
appurare che l’impegno assunto dal Ministero della Difesa, in particolare la pronta
replica dell’epoca da parte dei
vertici della Scuola della Cavalleria che avevano promesso il recupero del “bagno”,
non è stato in alcun modo rispettato ed anzi non possiamo
che esprimere il nostro biasimo circa l’ulteriore degrado
che è possibile registrare osservando le fotografie scattate nei scorsi giorni che documentano in maniera equivocabile che nulla è stato fatto
con la struttura in questione,
o meglio il rudere, a pochi passi dal mare nell’amena baia di
San Cataldo, che giace ancora nel più completo abbandono.
Giova, quindi, ricordare che
già l’anno scorso lo “Sportello
dei Diritti” aveva avviato il
lancio di una serie di proposte
per indicarne il destino, e
prontamente era arrivato il
verdetto dei cittadini che in
tanti attraverso internet, sui
giornali online o le mail inviate
al sito hanno inteso presentare le loro opinioni. La stragrande maggioranza del pubblico, aveva manifestato il desiderio di abbattimento per
renderlo una spiaggia libera e
per farlo ritornare nel patrimonio comune di tutti i leccesi.
Giovanni D’Agata
Sportello dei Diritti
La lucerna
a cura di
fra Roberto Francavilla
Marta disse a Gesù: “Signore, se fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!”.
Gesù le disse: “Io sono la resurrezione e la vita, chi
crede in me, anche se muore, vivrà e chiunque vive
e crede in me, non morirà in eterno”.
Amici di Belpaese, siamo all’ultima domenica della Quaresima e dopo aver seguito il Maestro nell’incontro con la Samaritana al pozzo di Giacobbe
e con il cieco nato alla piscina di Siloe, segni del vangelo di Giovanni con allusione evidente all’acqua del
battesimo e alla luce della fede, siamo ora al segno
più clamoroso: la resurrezione di Lazzaro, anticipo
e preparazione alla resurrezione di Gesù. Marta e
Maria di Betania, sorelle di Lazzaro, sono coloro con
le quali Gesù intrattiene il dialogo, aperto sino alle
lacrime. Infatti, Gesù chiede alle sorelle: “Dove l’avete posto?”. Esse gli rispondono: “Signore, vieni a vedere”. Gesù scoppiò in pianto e i Giudei commentarono: “Guarda come l’amava!”.
In questa pagina evangelica, non mi colpisce tanto
Gesù che risuscita l’amico Lazzaro al grido “vieni fuori!”, quanto più Gesù che scoppia in lacrime, segno
dell’amicizia sincera e della solidarietà completa alla
nostra condizione umana, eccetto il peccato.
Papa Francesco, nell’incontro con i parroci di Roma
all’inizio della Quaresima, li ha esortati a chiedere
a Dio il “dono delle lacrime”, per condividere tante
storie tristi e sconvolgenti che colpiscono la nostra
gente, come del resto la cronaca quotidiana non ci
risparmia! Il Vangelo di Giovanni continuamente alterna il clima del rifiuto di Gesù al tema della fede
in lui. All’inizio infatti questa triplice affermazione: “La
luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non
l’hanno accolta; il mondo fu fatto per mezzo di Lui,
eppure il mondo non lo riconobbe; venne fra la sua
gente, ma i suoi non l’hanno accolto”. In compenso, però: “A quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio”. A conclusione dei prodigi che Gesù compie, l’evangelista sempre sottolinea:
“Molti credettero in Lui”.
Vi auguro, cari lettori, di vivere questo tratto finale
del cammino quaresimale con questa fede esplicita in Gesù.
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in copertina
Il danno e la beffa
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Immaginate di uscire di casa la mattina per andare al lavoro o accompagnare i figli a scuola e provvedere alla spesa per il pranzo. Immaginate di essere fermi ad un semaforo della vostra città oppure di procedere lentamente per le vie della stessa. Immaginate che improvvisamente vi arrivi addosso una macchina che colpisce la vostra. Immaginate che chi
vi ha colpito improvvisamente faccia retromarcia e scappi. Immaginate che voi, ancora
sconcertati per l’accaduto, scendiate dalla
vostra macchina e riusciate a prendere il numero di targa, individuando contemporaneamente dei testimoni che abbiano assistito
al sinistro. Ecco, adesso provate ad immaginare di rivolgervi alla più vicina stazione dei
Carabinieri per denunciare il fatto e quando
siete lì vi viene riferito dai militari che chi vi
ha causato il danno non è coperto da alcuna
assicurazione (RCAuto). Riuscite a immaginare tutto ciò? Bene, adesso immaginate anche che quella giornata sarà l’inizio di un’odissea che vi vedrà protagonisti per fare valere il
vostro diritto di avere un giusto indennizzo.
Smettete di immaginare e scendete con i piedi per terra, perché è una situazione molto più
ricorrente di quanto si possa pensare. Sì, perché in Italia sono circa 4 milioni i veicoli che
girano senza assicurazione di responsabilità civile (c.d. RCAuto) che, ricordiamo è obbli-
gatoria per legge ai sensi dell’art. 193 del Codice della Strada il cui ultimo aggiornamento
risale al marzo 2012 e del quale si aspetta un’ulteriore integrazione nel corso di quest’anno.
Quasi l’8% dunque del totale delle auto circolanti nel nostro paese non è assicurata e il
Salento non fa eccezione: più del 5%. Tra questi vanno calcolati anche quelli il cui tagliando è contraffatto e quelli il cui proprietario ha
stipulato un contratto di assicurazione con una
compagnia estera non autorizzata ad operare sul territorio italiano. In quest’ultimo caso
occorre notare che l’Istituto per la Vigilanza
sulle Assicurazioni (Ivass) regolarmente pubblica sul proprio sito web gli elenchi aggiornati delle compagnie assicurative autorizzate
e quelle no, invitando i proprietari di automobili a diffidare intermediatori senza scrupoli o di proposte allettanti e molto convenienti
facilmente reperibili su internet, ma che di fatto lasciano la macchina non coperta per la responsabilità civile.
Colpa della crisi e del prezzo elevato delle polizze assicurative? Forse. Ma qualunque motivo è alla base della scelta non assicurare il proprio veicolo non giustifica la scelta di circolare con lo stesso. Ma cosa rischia chi viola la
legge e ci si rende responsabili di un sinistro?
Poco, molto poco. E i tempi dei risarcimento
sono lunghi, molto lunghi.
Incidenti con auto non assicurate: istruzioni per l’uso
Ci auguriamo che non debba mai accadere, ma se accade ecco quello che occorre fare quando
si ha un sinistro (e si ha ragione) con un veicolo non coperto da RCAuto. Incrociamo le dita
Immaginate che il sinistro a cui accennavamo sopra sia avvenuto e
voi abbiate ragione, ora le possibilità sono due, a seconda che il
conducente del veicolo la cui assicurazione è scaduta da più di 15
giorni o è assente del tutto tagli la
corda o meno. Se si assume le sue
responsabilità (e non ci sono danni gravi a persone) si procede con
una conciliazione privata, esattamente come se egli fosse assicurato ma non volesse mettere di mezzo la sua compagnia per non vedersi aumentato l’importo della polizza. Se non intende assumersi le
sue responsabilità o -peggio- scappa in fretta e furia dopo aver causato il sinistro allora è opportuno
procedere in questo modo: prendere il numero di targa, contattare immediatamente uno o più testimoni oculari facendosi rilasciare i loro recapiti (verificando la loro
disponibilità a testimoniare in un
eventuale processo) e recarsi presso la più vicina stazione dei Cara-
binieri o commissariato di Polizia
a denunciare il fatto.
Una volta accertato che il veicolo
della controparte non è assicurato
e non risulta rubato, le Forze dell’ordine provvederanno a diramare una segnalazione per impedire
che l’automobilista si presenti ad
un’altra stazione o commissariato
denunciando il furto del veicolo in
questione prima che sia avvenuto
il sinistro che vi ha visto coinvolti, in modo da scaricarsi la responsabilità. A quel punto occorre rivolgersi al Pronto Soccorso del
più vicino ospedale e farsi documentare eventuali lesioni anche
lievi, andare da un carrozziere e farsi fare un preventivo per la riparazione dei danni alla vostra autovettura. Dopodiché (dal momento che la vostra compagnia assicurativa è di fatto impotente in
casi simili) ci si rivolge ad un avvocato il quale vi proporrà due possibilità: affidarsi al Fondo di Garanzia per le vittime della strada o
tentare una trattativa privata, minacciando chi ha causato il sinistro
di querelarlo (entro 60 gioni) per
lesioni, omissione di soccorso e
danneggiamento.
La decisione deve essere presa in
base all’entità dei danni: al Fondo
di Garanzia, istituito già con la L.
n. 990 del 1969, è opportuno ricorrere in caso di lesioni personali gravi (con ricovero) e danni gravi alla propria automobile, o nel
caso in cui non si è riusciti ad prendere il numero di targa del veicolo non assicurato (la procedura è
molto complessa e lunga: mediamente occorrono 10 anni e una
gran quantità di documentazione
da produrre). In caso di lesioni e
danni lievi e non momento in cui
è possibile risalire al proprietario
del veicolo, occorre sempre tentare la trattativa privata, nella speranza che il soggetto in questione
abbia le possibilità materiale di risarcire i danni. In alternativa lo si
porta davanti ad un giudice.
Cosa rischia di fatto chi circola senza assicurazione? Secondo l’art.
193 -comma 2 e 3- del Codice della Strada, non è un illecito penale
ma solo amministrativo una sanzione da 779 a 3.119 e il sequestro
del veicolo (la sanzione viene ridotta ad un quarto dell’importo se
entro 15 giorni assicura il veicolo
o lo rottama). Discorso diverso in
presenza di un tagliando esposto all’interno della vettura visibilmente contraffatto: in quel caso il proprietario risponde del reato di falsità in scrittura privata. E la cosa
si fa più seria.
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Sanzioni, sequestri e interventi
della Polizia Giudiziaria
A Lecce e provincia si sono intensificati nell’ultimo anno i
controlli da parte delle Forze dell’ordine, secondo le quali il 5%
dei veicoli in circolazione non avrebbe copertura assicurativa
Il pericolo causato dai veicoli
che circolano senza assicurazione
investe anche il Salento. Lo confermano i dati delle forze dell’ordine: il 31 gennaio 2013, in
un’operazione congiunta in sette
regioni italiane, la Polizia Stradale
su 400 veicoli fermati a Lecce e
provincia, ha ravvisato 8 violazioni per mancata copertura assicurativa. Qualche mese dopo
(esattamente ottobre 2013), sempre nell’ambito di un’operazione
della Stradale, tra Lecce, Trepuzzi, Squinzano, Lizzanello, Vernole, Galatone e Maglie i veicoli sequestrati per lo stesso motivo
salgono a 25.
Ma a questi episodi, che comportano sanzioni e fermo amministrativo, se ne aggiungono altri.
Gli agenti scoprono infatti sei certificati assicurativi falsificati. A
Lecce nel 2013 sono stati una
trentina in tutto i tagliandi assicurativi contraffatti che la sola Polizia Municipale è riuscita a scoprire. Per questo motivo un
60enne di Cavallino è finito indagato con l’accusa di aver messo su un giro d’affari “rifilando”
false polizze agli automobilisti
(ignari? Complici?). In questi casi
sono state aperte indagini anche
da parte della Polizia giudiziaria.
Il bilancio dell’anno appena trascorso, alla fine, è perciò tutt’altro che confortante, anche per la
nostra provincia: il 5% dei veicoli
in circolazione in questo momento non avrebbe copertura
assicurativa. Un fenomeno in
crescita rispetto al 2012. Da una
prima lettura di questi dati verrebbe da pensare alla crisi economica, che porterebbe molti
automobilisti a rinunciare al pagamento della polizza, trasgredendo le norme del Codice della
Strada. Ma a volte non è così, visto che a ritrovarsi senza Rca sono
anche medici, avvocati e professionisti a vario titolo, alla guida
di auto di grossa cilindrata.
Non sono però solo bilanci e operazioni congiunte a destare preoccupazione. Lo scorso 4 dicembre a Lecce un’auto è sfuggita ad
un controllo di Polizia. Ne è
nato un inseguimento notturno
per le vie della città, terminato
quando la vettura è finita contro
un muro di recinzione. Alla guida vi era un cittadino albanese
44enne. Anche in questo caso il
veicolo era privo di copertura assicurativa.
Gli ultimi episodi risalgono inve-
ce alla fine di marzo e riguardano due “capitali” del turismo salentino. Sabato 29 marzo, nel corso di un’attività di controllo in
prossimità degli edifici scolastici
di Otranto, Santa Cesarea Terme
e Poggiardo, la Polizia Stradale di
Lecce ha sequestrato una motocicletta sprovvista del tagliando
assicurativo. Così come non aveva copertura assicurativa lo scooter che a Gallipoli la notte del 1°
aprile si è scontrato con un’Audi.
I ragazzi che vi erano a bordo, di
26 e 22 anni, sono stati trasportati in ospedale; illeso il conducente dell’auto. In questa circostanza a fare luce sull’incidente saranno i Carabinieri della Compagnia di Gallipoli. Anche i singoli episodi di cronaca degli ultimi mesi nel nostro territorio confermano quindi il triste trend nazionale dell’aumento dei veicoli
che circolano senza assicurazione.
Stefano Manca
Le associazioni confermano: “Fenomeno
pericoloso ed in forte espansione”
Eva Ruggeri (Aifvs) e Walter Gabellone (Alla conquista della vita) sottolineano i tempi lunghi per i
risarcimenti e i costi elevati delle polizze assicurative che istigano gli automobilisti a non rinnovarle
Anche secondo le associazioni salentine quello
delle auto che circolano
senza assicurazione è un
fenomeno esteso. “Nel
2006 a causa di un incidente stradale sulla Maglie-Collepasso -racconta Eva Ruggeri (nella
foto a sinistra), presidente provinciale dell’Associazione Italiana
Familiari Vittime della Strada- ho perso mio
fratello, investito da un ragazzo che viaggiava con un’assicurazione contraffatta.
Nonostante una sentenza di condanna in due
gradi di giudizio siamo ancora in attesa che
il Fondo di Garanzia ci faccia ottenere il risarcimento. L’iter è molto lungo: sono necessari pareri dal Ministero, ecc. Ed è anche
la diffusione di tendenze come assicurazioni non rinnovate o contraffatte -sottolineache allunga i tempi per ottenere giustizia.
Tralasciando il mio episodio personale, in
cui mio fratello è venuto a mancare e quindi si tratta di ottenere un risarcimento, pro-
viamo a metterci nei
panni di chi a seguito di
un incidente stradale rimane invalido e avrebbe
bisogno di quelle somme
per curarsi o per sopravvivere. In questo
caso le lungaggini burocratiche diventano particolarmente gravi. Si
tratta di un fenomeno soprattutto culturale -conclude la Ruggeri-: chi va in giro senza assicurazione è uno sprovveduto che non
mette in conto la possibilità di causare un
incidente, che può capitare a tutti, non solo
a chi è sotto effetto di droghe o alcool”.
Il pericolo della circolazione di veicoli senza copertura assicurativa è sottolineato anche da Walter Gabellone (nella foto a destra),
presidente dell’Associazione “Alla conquista della vita”: “Credo ci sia un forte calo
di auto assicurate. Sempre più automobilisti -spiega- dopo aver causato un incidente
non si fermano a soccorrere le vittime. In
questi casi le ipotesi sono due: o c’è qualcosa
di anomalo nel soggetto (guida in stato
di ebbrezza o sotto
effetto di stupefacenti) o c’è qualcosa di
anomalo nel veicolo.
Quindi, per evitare
ripercussioni, qualcuno scappa”.
Gabellone lancia anche una proposta: “I
controlli vanno certamente aumentati. I dati delle compagnie
assicurative potrebbero confluire in un unico database e da lì effettuare controlli incrociati sui veicoli. Ma, allo stesso tempo,
bisognerebbe andare incontro ai cittadini, ad
esempio dando loro la possibilità di sospendere temporaneamente la polizza assicurativa (se il veicolo non circola) e riattivarla in seguito. Basterebbe una certificazione. Ultimamente -prosegue- il Fondo di
Garanzia, che copre le vittime degli incidenti
stradali causati da soggetti privi di copertura
assicurativa, sta intervenendo spesso. È
Fonte: Automobile Club Italia
come il cane che si morde la coda, perché
quel fondo si finanzia con un onere presente
su tutte le polizze assicurative degli automobilisti. Ma i costi per assicurare un’automobile sono esorbitanti. Se si venisse incontro ai consumatori dal punto di vista economico, il discorso forse cambierebbe. E poi
un’altra cosa -conclude Gabellone-: eliminiamo le differenze tra Nord e Sud anche su
questo argomento. Perché nel meridione
d’Italia le assicurazioni costano di più?
Siamo sicuri che truffe e raggiri al Sud sia(S.M.)
no di più?”.
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SI APRE UN NUOVO CAPITOLO PER IL FUTURO REGOLAMENTO DELLA MOVIDA LECCESE
I distributori della polemica
Nella città di Lecce sono sempre più diffusi gli impianti che propongono anche bevande alcoliche ad ogni ora del giorno e della
notte. E in alcuni casi anche senza obbligo di inserimento di un documento magnetico attestante la maggiore età del cliente
Si comincia per imitazione, per
sentirsi più grandi, perché alla fine
ci si abitua e il sapore non è così
male. O perché, come diceva
qualcuno, il super-io è solubile in
alcol e l’aiutino che scioglie le inibizioni ti fa sentire più sicuro
quando parli con le ragazze. Sta
di fatto che l’età del primo bicchiere sta scendendo vertiginosamente, e che i pochi controlli sulla reale età anagrafica degli acquirenti favoriscono il fenomeno.
Ma da quando a Lecce gli alcolici si possono comprare anche per
strada, direttamente da un anonimo distributore automatico,
che non fa troppe domande e a
volte chiede una tessera sanitaria
(problema facilmente aggirabile
grazie ad un “complice” maggiorenne) e a volte no, è tutto più
facile.
In attesa dell’effettiva entrata in
vigore del nuovo regolamento sul-
la movida, che si occuperà anche
dell’applicazione delle norme a riguardo, ci siamo rivolti all’assessore alle Politiche Ambientali
Andrea Guido in merito a questo
apparente far west creato ultimamente dai distributori automatici: “Noi stiamo facendo controlli a tappeto in città. Personalmente, insieme all’ispettore
all’ambiente, ne abbiamo già
controllati tre. Abbiamo scoperto che uno di questi distributori
automatici, fuori dall’orario consentito, continuava a distribuire
alcolici anche ai minorenni, per-
Il triste primato
della Puglia: a 11
anni il primo drink
I dati Istat 2012 sul consumo di alcol in Italia mostrano una tendenza al ribasso: tra il 2001 e il 2011
il consumo giornaliero è sceso dal
34,8% al 26,7%, mentre è in aumento il consumo fuori pasto, dal
24,9% al 27,7%. L’abitudine di pasteggiare con un bicchiere di vino
lascia il posto a modelli di consumo stranieri, il cui ingresso è stato
favorito dalla pubblicità.
Complessivamente sono 8 milioni
e 179 mila gli italiani coinvolti in
comportamenti definiti a rischio,
come il binge drinking, ossia abbuffate alcoliche finalizzate alla
perdita di controllo. E il primo bicchiere lo si beve sempre prima: il
14% dei maschi e il 9,7% delle femmine fra gli 11 e i 15 anni dichiara di ha fatto uso di alcol. Fra i giovani (18-24 anni) è un’abitudine
dalla forte connotazione sociale: i
comportamenti a rischio sono più
diffusi fra chi frequenta le discoteche (31,9%), rispetto ai loro coetanei (7,8%). Lo rispecchia anche
il fenomeno della nek nomination,
la sfida di bevute che viaggia sui social networks.
A livello nazionale, la Puglia si assesta al di sotto della media nel
consumo di alcolici. Ma secondo i
dati del sistema di sorveglianza
“Passi” della Regione Puglia, detiene
il primato sulla giovanissima età a
cui si comincia a bere: 11 anni.
ché non c’era bisogno dell’utilizzo della tessera sanitaria. Molti ragazzi fanno uso e abuso di alcol
-continua Guido- e questa cosa va
regolamentata, non solo da parte dell’Amministrazione pubblica,
ma anche dagli altri organi di controllo: Asl, Guardia di Finanza,
Questura, Carabinieri, ognuno
deve fare il proprio”. Guido ribadisce con fermezza che la normativa a riguardo è stata già inserita nel nuovo regolamento per
la movida: “È un fenomeno che
dobbiamo contrastare perché è
impensabile vedere alle otto di
sera i nostri ragazzi già brilli in
giro per la città”.
Un rischio molto concreto, dunque, rappresentato dai distributori
automatici che propongono anche
bevande alcoliche e che, quasi per
ironia della sorte, sorgono a ridosso di zone ad alta densità di
pubblico giovanile, come quello
installato a fianco dell’Itc “Costa”, istituto scolastico che nel
2012 ha preso parte alla rosa delle scuole coinvolte dal progetto
Etilstop dell’associazione “Progetto Donna”. È importante valutare tutti i rischi del caso anche
perché in età molto giovane l’organismo non è
pronto a metabolizzare
l’alcol, a causa della
mancanza degli enzimi
capaci di scindere l’etanolo in sostanze più facili da tollerare, cosa
che accade invece in un
adulto. I rischi sono
tanti, dall’andare incontro a situazioni pericolose per la sicurezza
personale e altrui, come
nel caso di guida in stato di ebbrezza (anche di
motocicli, ndr), a quello di sviluppare nel tempo una dipendenza verso l’alcol, o ancora una
dipendenza mista di alcol, fumo e droghe.
Valentina Zammarano
Ecco cosa prevede
la normativa vigente
La vendita di alcolici attraverso i distributori automatici è regolamentata dall’art. 7 del D.L. Balduzzi, il così detto ‘’decreto omnibus’’ per la sanità del 2012, che va a integrare l’art. 689 del
Codice penale, riguardo la vendita e somministrazione di alcol. In sostanza il decreto prevede che i macchinari in questione siano dotati di
un sistema per la lettura ottica di documenti che
garantisca l’accertamento dell’età anagrafica dei
compratori, a meno che non sia presente sul posto personale incaricato. La pena, applicata in
caso di inadempienza, è la stessa prevista dal
codice in caso di vendita di alcol a minori di 16
anni e prevede la sospensione dell’attività oltre
ad una multa fra i 516,46 e i 2.582,28 euro.
Facciamo un po’ di chiarezza: secondo la Cassazione è necessario distinguere fra apparecchi
dedicati alla vendita e quelli predisposti alla sola
somministrazione (questi ultimi sono collocati in
spazi attrezzati per la consumazione dei prodotti
in loco). Restando divieto assoluto di somministrazione e vendita di alcolici ai minori di 16 anni,
è consentita la sola somministrazione dai 16 ai
18 anni. Per la vendita da asporto sarà invece
necessaria la maggiore età. In circoli privati, pubblici esercizi, spazi e aree pubblici, sono vietate la somministrazione e la vendita di alcolici e
superalcolici dalle 3 alle 6. Per i distributori automatici, siano essi collocati all’interno di pubblici esercizi o meno, il divieto si estende dalle
24 alle 7 del mattino, mentre negli esercizi di vicinato il divieto di vendita di alcolici e superalcolici è applicato dalle 24 alle 6.
Infine nelle aree di servizio su autostrade e superstrade vige il divieto di somministrazione per
i superalcolici, il divieto di vendita per asporto
dei superalcolici fra le 22 e le 6, e il divieto di
somministrazione alcolici dalle 2 alle 6. (V.Z.)
Missione Etilstop nelle scuole leccesi contro le dipendenze da alcool
L’associazione “Progetto Donna” in campo da due anni contro la
diffusione degli alcolici fra giovanissimi, attraverso l'educazione in
età scolastica ad un uso responsabile e consapevole
All’inizio, nel 2012 le scuole coinvolte
erano sette, per la maggior parte istituti superiori. Ma la presidentessa
dell’associazione “Progetto Donna”, Lea Luciana Deminter, auspica di coinvolgere presto anche le
scuole medie inferiori: “Si è abbassata di molto l’età che dobbiamo interessare al problema. Ci siamo resi
conto che andare nelle 4^ e 5^ superiori non serve più a niente. Hanno già le loro idee. Speriamo di interessare le scuole medie”.
L’associazione di volontariato “Progetto Donna” di Lecce, lavora dal
2009 al progetto Etilstop, organizzato in concerto con l’Assessorato
alla Sanità del Comune di Lecce, proponendo un percorso informativo
per sensibilizzare i giovani alle pro-
blematiche relative all’abuso da alcol. Dal nutrizionista allo psicologo,
il progetto coinvolge in un laboratorio di tre mesi un gruppo di ragazzi
selezionati a campione, per educare
e trasmettere loro un’idea più precisa dei danni alla salute che l’abuso di
alcol comporta.
Oltre alla distribuzione dei kit monouso “SoffiaeSai” (alcol test) per responsabilizzare sulla scelta di mettersi
alla guida.
La prossima edizione dovrebbe partire ad ottobre di quest’anno: “Il 12
aprile proporremo un concorso evento dedicato alle cantautrici dal titolo ‘Donne d’Autore’, che si terrà presso il Teatro Paesiello, che ci servirà
per raccogliere i fondi”.
E intanto la presidentessa si mera-
viglia che davvero i distributori di
Lecce si siano messi a “offrire” anche alcolici: “Ne avevo sentito parlare, ma mi sembrava la solita notizia allarmistica, che poi in realtà non
è vera. Siamo nell’assurdo, è come un
gomitolo che cerchiamo di avvolgere, mentre qualcuno ce lo sfila dal-
l’altra parte. Purtroppo in questa società comanda il dio denaro e non si
pensa ai danni che si fanno agli altri”. Ma Lea Luciana Deminter non
si dà per vinta e conclude con voce
risoluta: “Ci impegneremo per combattere anche questo”.
Valentina Zammarano
8
05 aprile 2014
primo piano
Il Festival del Teatro Antico di Vaste
è legge della Regione Puglia
Approvata all’unanimità la proposta del consigliere Aurelio Gianfreda, ideatore della rassegna che adesso
entra a far parte della programmazione annuale della Regione Puglia
Nella seduta dello scorso 25 marzo, il
Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la Legge con la quale si stabilisce la
“Istituzione del festival del teatro antico per
le istituzioni scolastiche di 2° grado della Regione Puglia”, la manifestazione culturale
nata a Poggiardo nel 2009 per volere del
consigliere regionale Aurelio Gianfreda
(Democratici Autonomi, nella foto in alto),
all’epoca assessore provinciale alla Cultura. Una rassegna teatrale che vede gli studenti delle scuole pugliesi portare in scena
alcune opere della drammaturgia classica
greca e latina. Ed è stato lo stesso Gianfreda il promotore di questa proposta di legge, che istituisce un evento che si svolgerà,
a cadenza annuale, presso il Parco Archeologico SS. Stefani di Vaste (frazione di
Poggiardo) e la cui spesa è stata inserita in
bilancio alla voce “Sostegno alla
istituzione del festival del Teatro
Antico”, partendo da una dotazione finanziaria di 90mila euro.
“Il successo di questa manifesta-
zione -spiega Gianfreda- si palesò già nel
2009, quando il festival era dedicato alle
scuole della provincia, e venne confermato
quando venne riproposto lo scorso anno, rivolto questa volta alle scuole dell’intera regione; in quell’occasione ricevemmo anche
i complimenti della Regione e del Ministero della Pubblica Istruzione, che ci
concesse anche il patrocinio. La
mia iniziativa legislativa parte dal
desiderio di dare continuità ad un
importante veicolo di promozione turistica, che permette a scuole e famiglie pugliesi di conoscere
non solo il nostro affascinante Parco dei Guerrieri, ma anche tutto il
nostro territorio circostante; e
quando la cultura ricopre questo
ruolo, i ritorni sono assicurati. Il
Festival del Teatro Antico -conclude Gianfreda- servirà ai giovani per riappropriarsi della propria
cultura e, in un’epoca in cui si interfacciano sempre più con il virtuale, consentirà loro di avere
una maggiore comunicabilità e capacità di relazionarsi e meditare,
grazie proprio agli insegnamenti di queste
opere antiche”.
Le scuole vincitrici del festival riceveranno
un premio in denaro e le migliori rappresentazioni verranno proposte nelle località
pugliesi a più alta sensibilità archeologica.
L’organizzazione della rassegna è stata affidata al Teatro Pubblico Pugliese, ente riconosciuto dal Ministero delle Attività
Cinque anni di successi
Era l’agosto del 2009 quando Poggiardo ospitò per
la prima volta il Festival del Teatro Antico. Questa
prima edizione coinvolse alcune scuole della provincia di Lecce e i risultati andarono oltre le
aspettative. La manifestazione si interruppe nel 2010
e dall’anno successivo venne sostituito dal Baxta
Festival, rassegna di teatro antico promosso da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Comune di
Poggiardo e con il contributo dell’Unione Europea.
Nel 2011 e nel 2012 la rassegna si caratterizzò per
un carattere squisitamente professionale, proponendo rappresentazioni teatrali con protagonisti alcuni dei volti più conosciuti del teatro e della televisione (Eleonora Brigliadori, Massimo Wertmuller,
Franco Oppini, Enzo Garinei, Sebastiano Tringoli, Anna
Ferruzzo, Salvatore Della Villa ed altri).
Fu nella terza edizione del Baxta Festival (nel 2013)
che le scuole tornarono protagoniste nelle rappresentazioni teatrali e in questa occasione vennero
coinvolti gli istituti d’istruzione di tutta la regione; non
mancarono, però, ospiti d’eccezione come l’attore
e regista salentino Mario Perrotta, vincitore lo scorso anno del prestigioso Premio Ubu.
Adesso, con l’approvazione unanime del consiglio
regionale, Aurelio Gianfreda ha ridato vita al Festival del Teatro Antico, che diventerà un appuntamento
fisso della programmazione culturale della Regio(A.C.)
ne Puglia.
Culturali e presieduto da Carmelo Grassi
(nella foto in basso), che già conosce l’evento: “Il Teatro Pubblico Pugliese ha curato
già dall’inizio il festival, considerandolo una
manifestazione importante sia perché crea
spettacolo in una location suggestiva, sia perché attiva un rapporto tra il teatro antico e
i giovani e le scuole. Metteremo insieme le
risorse della Regione e della nostra rete di
amministrazioni che conta ben 56 Comuni. Ho accolto con entusiasmo la proposta
del consigliere Gianfreda, perché dona continuità ad un evento che promuove il territorio e avvicina i giovani al teatro”.
Alessandro Chizzini
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05 aprile 2014
Informazione pubblicitaria
Ogni cerimonia diventa
un evento con Grs
Twin Set by Simona Barbieri
Nenette
Tanti vestiti e accessori delle marche più prestigiose per essere sempre eleganti nei momenti più importanti della vostra vita
La primavera è finalmente arrivata. L’inverno ce lo siamo lasciati alle spalle con la sua voglia di tepore, il desiderio del
calduccio domestico e i suoi maglioni pesanti. Ora è tempo di
sorridere, di aprire le porte al colore, alla voglia di vivere il nostro tempo con entusiasmo e
grande grinta e soprattutto è
tempo di cambiare guardaroba
e da Grs nel Salento si potranno trovare le migliori soluzioni
alla nostra irrefrenabile voglia di
essere belle e apparire belle, al
passo coi tempi e gli ultimi
mood, soprattutto in occasione
di cerimonie importanti come
battesimi, cresime, matrimoni,
feste di laurea e così via.
Da qualche tempo impazzano
sulle passerelle e sulle riviste le
straordinarie collezioni primavera-estate 2014: vivaci, frizzanti, romantiche e iperfemminili! Per tutti i gusti, per chiunque voglia dedicarsi un capo che
racconti di sé e della rinnovata
voglia di sole, paesaggi, mode e
sensazioni nuove.
Occorre allora trovare un luogo
che ci accontenti, che assecondi la nostra voglia di esplodere,
che sappia offrirci con gusto e finezza tutto quello che ci serve,
che può farci sentire ad agio con
abiti e accessori all’insegna del-
lo stile primavera-estate 2014.
Da Grs troverete le migliori
collezioni, i migliori marchi e le
ultime tendenze: Twin Set,
Alessandrini, Patrizia Pepe, Peuterey, Marina Yachting, Trussardi, Siviglia, Fred Perry, Gant,
Penny Black, Harmont & Blaine, Elisabetta Franchi, Calvin
Klein, Alea, Guess, Just For
You, Kocca, Nenette, Maison
Espin, Alviero Martini 1a Classe, Liu Jo.
Grs è il posto ideale dove scoprire e assaporare il mood del
momento, ma è pure l’isola felice per chi ama scegliere con
gusto gli abiti da cerimonia più
sofisticati e ricercati, gli abiti che
ci accompagneranno nei nostri
momenti più importanti, quelli che non dimenticheremo mai.
Il solo modo per gustare le mille sfumature di una proposta
così ampia e così glamour è visitare di persona Grs e lasciarsi catturare dalle tentazioni del
mondo fashion, con le sue attrattive, le sue delizie e le ineguagliabili creazioni.
Perché in fondo ciò che conta è
la capacità di dare significative
risposte alle nostre esigenze.
Ognuno di noi, infatti, ha differenti desideri e infinite vie di
espressione: ciò che accomuna
sempre chi sceglie di vestire con
gusto è, però, la volontà di offrire all’abito la possibilità di parlare al mondo di noi. E allora
un’anima vintage e dal gusto
leggermente world non potrà
che trovare entusiasmante la
nuova collezione Daniele Alessandrini per uomo, che ci proietta in un futuro ricco di dettagli eterogenei che fanno la differenza; chi ha ancora voglia di
delicatezza e romanticismo non
potrà che affidarsi alle tinte tenui e dolci di Twin-Set Jeans che
quest’anno accompagna il tutto con il pizzo, per un look straordinariamente femminile. Per
chi infine vuole vivere in un
modo caleidoscopico e folle c’è
il ventaglio di colori proposti
dalla nuova collezione Nenette,
che conserva l’estrosità ed il brio
di sempre.
Questi sono solo alcuni dei
nomi presenti nella ricchissima
gamma di scelta proposta da
Grs, presente nel Salento con tre
punti vendita (Tricase, Gagliano del Capo, Santa Maria di
Leuca). L’azienda ha avviato la
propria 1992 a Tricase, inserendosi con grinta nel mercato
della moda uomo-donna e creando una preziosa offerta che
attraversa sia il casual che il classico e che soprattutto ha fidelizzato una numerosissima
clientela che ancora oggi vede in
Grs un punto di riferimento
solido e di qualità nel campo
dell’abbigliamento in generale,
degli abiti da cerimonia e degli
accessori moda.
In più di vent’anni l’azienda è
cresciuta, si è sviluppata con entusiasmo, seguendo con puntualità le mode del momento e
i gusti della clientela. Qualità
dell’offerta che va di pari passo
con la professionalità, la preparazione, la competenza e la
cortesia dei dipendenti e di tutto lo staff dei punti vendita
aperti anche la domenica. In
particolare si segnala lo sho-
wroom di Tricase con i suoi cinquecento metri quadrati su
quattro piani, suddivisi in diversi reparti secondo una eccellente organizzazione degli
spazi, tale da consentire una
chiara e compiuta visione di
quello che costituisce il meglio
del mercato odierno e che incontra anche le diverse esigenze economiche dei clienti, senza dimenticare un efficiente e
professionale servizio di sartoria per personalizzare e realizzare capi specifici su misura.
Perché di particolari preziosi e
dettagli insostituibili non si può
davvero fare a meno.
ringrazia la propria clientela per la fiducia dimostrata
e vi aspetta nei suoi showroom a:
TRICASE Piazza Cappuccini
GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3
S. MARIA DI LEUCA via Tommaso Fuortes, 1
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05 aprile 2014
lecce
Bello luogo?
Breve viaggio in un parco troppo spesso dimenticato, tra cantieri, muretti a secco caduti, bagni e fontane non funzionanti
Per un giorno, per un solo giorno proviamo a fare i turisti.
Non quelli per caso, ma quelli
che sull’onda della grande pubblicità di Lecce città candidata a
Capitale Europea della Cultura
2019, decidessero di venire nel
capoluogo salentino e per esempio -ma solo per esempio- volessero trascorrere qualche ora in
uno dei parchi più celebrati della città, quello della Torre di Belloluogo.
L’odore di avventura però si avverte da subito perché non è facile trovare un mezzo pubblico
o, meglio ancora, indicazioni
stradali chiare che ci aiutino ad
arrivare al parco. Ricominciamo:
a circa 20 minuti a piedi da Porta Rudiae si trova questo parco.
È tutto? Non proprio, perché
l’ignaro turista quando fosse
arrivato a destinazione troverebbe il parco chiuso la mattina
(apre alle 15 e chiude alle 20, è
aperto la mattina solo nei giorni festivi). Se solo fosse però riuscito ad entrare avrebbe scoperto
un parco di fatto diviso a metà:
una parte con lavori in corso e
l’altra no. Nulla di male e tutto
normale.
Immaginiamo adesso il turista
volesse fare un poco di attività fisica, esiste un percorso attrezzato? No. E se avesse un cane
(caso molto frequente, tanto
più che è uno dei parametri per
valutare la modernità di una città) potrebbe entrare? No. Manca infatti ancora una parte destinata ai fedeli amici dell’uomo.
La cosa più interessante è che in
questo tipo di difficoltà emerge
-ce lo conferma una delle tante
Povera Lecce
utenti con cane al seguito- tutta
l’italica furbizia o fantasia (chiamatela come vi pare): cani e
umani si spostano nella parte del
parco oggi chiusa da reti a causa dei lavori in corso (quelli che
ci hanno impedito di vedere
l’interno della torre storica) e qui
cani e padroni posso scorrazzare liberamente.
C’è manutenzione? Sì, esiste.
Ma qualche muro caduto e il cemento di certi percorsi sconquassato lasciano intendere che
non è sufficiente. Al turista o,
peggio ancora, al figlio di questi è meglio non scappi la necessità di un bagno: ne esiste solo
uno, molto sporco e talmente
mal messo da ricordare quelli
delle case bombardate di Sarajevo. E se qualcuno avesse sete?
Né un bar né, soprattutto, una
fontana funzionante (quella che
c’è è fuori servizio).
La domanda principale è però la
seguente: siamo davvero in presenza di un parco progettato che
esprima un’idea, uno spazio?
Giusto per i meno tecnici fra noi,
è bene ricordare che nel resto del
mondo esiste una materia che
prende il nome di “Arte dei
Giardini”, ma a Lecce e nel
parco della Torre di Belloluogo
hanno però deciso di farne a
meno.
Un parco non si fa a parole sulla carta ma con fatti concreti.
Dopo il giardino “all’italiana”,
dopo quello “all’inglese” possiamo decretare la nascita di
quello “leccese” fatto soprattutto
di promesse ancora da mantenere.
Fabio Antonio Grasso
Su 36mila famiglie leccesi, circa 8mila
sotto la soglia di povertà e non
L’ultimo rapporto sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia dal titolo “False partenze”, presentato nei giorni scorsi della Caritas nazionale, snocciola dati inquietanti, di
quelli che dovrebbero obbligarci a guardarci meglio attorno. Complessivamente, tra i
vecchi e nuovi poveri si conferma la presenza di una quota superiore di stranieri (61,8%)
rispetto agli italiani (38,2%) e la percentuale di italiani è più forte nel Sud (59,7%). Si
tratta in prevalenza di donne (54,4%), di coniugati (50,2%), disoccupati (61,3%). Hanno figli il 72,1%, sono separati o divorziati
il 15,4%. Tra gli italiani l’incidenza della povertà economica è molto più pronunciata rispetto a quanto accade tra gli stranieri
(65,4% contro il 55,3%). Più elevata la presenza di problemi occupazionali tra gli immigrati rispetto agli italiani (49,5% contro
il 43,8%).
E la situazione a Lecce qual è? Ne abbiamo
parlato con don Attilio Mesagne, responsabile della Caritas locale. “Non è delle più rosee a dire il vero -sottolinea don Attilio-. Su
96mila cittadini leccesi uno su tre è definibile
come povero, circa il 40%. Mi spiego meglio:
su 36mila famiglie leccesi, 8mila circa sono
povere”.
In modo più specifico cosa si intende con il
termine povertà? Don Attilio a riguardo non
ha dubbi: “Quando si parla di povertà si fa
riferimento a quella fascia sociale il cui red-
Un Parco Canile
d’eccellenza
Sarà pronto entro la fine dell’estate il nuovo Parco Canile Comunale. La struttura, ubicata al
quarto chilometro della strada provinciale LecceTorre Chianca, si sviluppa su un’area di 23.500 metri quadrati. L’intervento rientra in una strategia di
lotta al fenomeno del randagismo e mira ad un migliore controllo della spesa e della qualità del servizio di accoglienza e trattamento dei cani. Si tratta di una struttura polifunzionale accogliente, immersa nel verde, in grado di stimolare e favorire la
frequentazione del parco da parte di tutti i cittadini (scolaresche, anziani, diversamente abili).
“Il progetto del nuovo canile -ha fatto sapere l’assessore con delega al Randagismo, Andrea Guido- è stato realizzato con l’idea di far coesistere
l’aspetto prettamente sanitario con le finalità di recupero dei randagi, con il rispetto del loro benessere
e con la funzione educativa didattica indirizzata ai
bambini”. La funzione educativa sarà esplicata mediante percorsi guidati multimediali utili a far conoscere gli elementi essenziali della convivenza con
gli animali d’affezione, quali la sterilizzazione necessaria per il controllo della popolazione dei branchi controllati e la rimozione delle deiezioni nel rispetto dell’ambiente urbano della città.
La struttura sarà composta da diversi settori: canile rifugio, canile sanitario, pensione, toilette, negozio specializzato per cibo e accessori per animali
da affezione, aula multimediale, parco giochi, parcheggio auto e pullman, residenza per il custode
e area cimiteriale. Novità sostanziale di tutto il progetto, infatti, sarà il servizio di funeral dog.
dito annuale va dai 7mila euro in giù. La situazione è però ancora più drammatica -continua Don Attilio- di queste 8mila famiglie,
centinaia vivono con cifre mensili che possono
essere dai 400 fino ai 250 euro e molte altre
centinaia sono addirittura senza reddito”.
Quali sono le richieste più frequenti al Centro di Ascolto leccese? “In genere chi si rivolge
alla Caritas (il 40% sono cittadini italiani) lo
fa per pagare le bollette di acqua e luce. Molti di questi alloggiano in case popolari e non
possono pagare gli affitti. Si registrano arretrati anche di 26mila euro”. Ma su tutti i dati
uno in particolare esprime la gravità del momento: “Un indicatore inequivocabile in
questo senso è l’incremento dei pasti serviti
nel 2013, circa 440 al giorno fra colazione,
pranzo e cena. Negli anni passati -conclude
don Attilio- viaggiavamo intono ai 250”.
Fabio Antonio Grasso
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maglie
Franìte, dopo la “colazione”
continua il braccio di ferro
Il Coordinamento Tutela del Territorio Magliese chiede a gran voce al Comune di rimuovere le reti metalliche che impediscono l’accesso al viale
Immersi nella natura e col favore del bel tempo domenica scorsa sportivi e non hanno deciso di aderire alla seconda edizione della
“Colazione alle Franite”. Organizzata con il
contributo della Fondazione “Francesca Capece”, della Città di Maglie, della Pro Loco
Maglie “Avv. Luigi Puzzovio” e della Podistica Magliese, la manifestazione ha accolto
molti partecipanti, che hanno potuto assistere
anche alla premiazione del concorso bandito dalla Fondazione Capece, “Amici Cucciolotti”.
Dopo il ritrovo, previsto nei pressi del menhir “Crocemuzza”, si è dato il via ad una
“dolce” passeggiata di circa 5 km. All’arrivo, a tutti i partecipanti hanno poi gustato la
colazione con caffè e cornetto.
Senza dubbio si è trattato di una piacevole iniziativa, che ha avuto anche il potere di puntare i riflettori su uno dei luoghi più ameni
del territorio magliese, da tempo al centro di
un’annosa questione: è scaduto infatti il
termine entro il quale si chiedeva al sindaco
di Maglie, Antonio Fitto, la rimozione delle
scorrano
Modellismo che passione!
Nella domenica che anticipa le festività pasquali l’Associazione sportiva dilettantistica
“The Drunk Dogs” invita tutti i soci e gli appassionati di modellismo dinamico a
passare una giornata in compagnia. Il 13
aprile infatti presso il “The Drunk Dogs Park”
sito in Scorrano alla via vecchia BotrugnoScorrano, si svolgerà il primo Open Day dedicato interamente al mondo del modellismo dinamico e Rivolto a tutti gli appassionati ed a tutti coloro che si vorranno avvicinare a questo fantastico mondo.
La manifestazione avrà inizio alle 9 con la
colazione offerta dall’associazione per poi continuare
con esibizioni di elicotteri,
aerei, droni (quadricotteri ed
esacotteri) e macchine radiocomandate. Il tutto sarà accompagnato da intrattenimento musicale con dj set.
Dopo la pausa pranzo, nel corso della quale sarà offerto un piccolo rinfresco a tutti coloro che vorranno rimanere
nel parco, la giornata proseguirà con continue esibizioni. Spazio anche ai più pic-
barriere poste all’ingresso delle Franìte. Il
12 febbraio scorso il Coordinamento
Tutela del Territorio Magliese aveva, infatti, consegnato presso il Comune una richiesta tesa proprio a sollecitare la rimozione delle reti metalliche che impediscono la fruibilità e il transito in quella zona diventata, ormai da lunghissimo
tempo, luogo preferito da moltissimi cittadini per la loro attività fisica all’aperto.
Nonostante le dichiarazioni pubbliche di
Antonio Fitto (che si è più volte dimostrato sensibile al problema della fruibilità
del viale da parte di
tutti i cittadini magliesi) i responsabili
del Coordinamento
hanno riscontrato purtroppo che non c’è
ancora nulla di nuovo
sulla questione. Sul
piatto della bilancia
anche la proposta dell’inserimento del viale
delle Franìte nell’Elenco degli Alberi
coli, i quali avranno la possibilità di proMonumentali Comuvare i loro modellini nella nostra pista. Il
nali, come previsto
tutto per un’appassionante giornata aldalla normativa rel’insegna del divertimento e della passione.
gionale.
Patrizia Miggiano
Foto: Pro Loco Maglie Unpli
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poggiardo
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Il comune diventa
“Borgo Autentico d’Italia”
muro leccese
L’Amministrazione guidata da Giuseppe Colafati ha aderito all’Associazione nazionale
impegnata nella valorizzazione dei borghi e dei centri storici italiani
Da sempre impegnato nella promozione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale, il Comune di Poggiardo ha deciso di intraprendere una ulteriore strada con quale attuare questa politica. Con una delibera degli
sponsabilità Sociale, contenente i criteri e le regole che i comuni aderenti all’associazione
sono chiamati a rispettare.
Poggiardo entra così a far parte di una ricchissima rete nazionale, affiancandosi ad altri Comuni salentini quali Cannole, Castro,
Corigliano d’Otranto, Melpignano, Minervino
di Lecce, Palmariggi, San Cassiano, Melendugno (nello specifico la frazione Borgagne)
e la rete “Salento Autentico”, che comprende i comuni di Alessano, Castrignano del
Capo, Morciano di Leuca e Patù.
Forte la connotazione salentina di “Borghi Autentici d’Italia”, che ha sede legale a Scurcola Marsicana (Aq), ma il cui presidente è Ivan
Stomeo, sindaco di Melpignano. “Questa adesione rispecchia perfettamente l’intenzione di
questa amministrazione di valorizzare i centri storici di Vaste e Poggiardo -spiega il primo cittadino Giuseppe Colafati (nella foto)e adesso abbiamo tutte le carte in regola per
poter accedere ai finanziamenti previsti dalla Legge Regionale 44/2013 in
merito la riqualificazione urbana
ed edilizia, la fruibilità dei beni
culturali, l’ospitalità turistica, la
promozione dell’artigianato locale
e favorire il ricorso alle energie albrizio Barca dialogherà con il sindaco di
ternative non impattanti. Un perSaluzzo (Cn) Paolo Allemano, il sindaco
corso che abbiamo già intrapredi Melpignano nonché presidente delso l’estate scorsa nei borghi dell’Associazione “Borghi Autentici d’Italia”
le nostre due comunità. RingraIvan Stomeo. Inoltre dall’11 al 13 aprizio il presidente Stomeo per la sua
le appuntamento presso l’ex Convento
proposta di adesione e tutto il
degli Agostiniani con lo scrittore Franco
Consiglio comunale, che all’unaArminio e la Scuola Nazionale di Paenimità ha approvato la delibera”.
sologia. Per info: 349.7261158.
Alessandro Chizzini
scorsi giorni, il Consiglio comunale ha approvato l’adesione all’Associazione “Borghi
Autentici d’Italia”, la cui attività si concentra
sulla promozione e la valorizzazione dei borghi caratteristici italiani, comprese le loro aree
rurali, con particolare riferimento ai patrimoni architettonici, urbani, culturali, turistici, sociali ed
identitari.
Con questo atto, il Comune di
Poggiardo ha così aderito anche ai
due strumenti principali dell’associazione. Il primo è il Manifesto,
che stabilisce strategie pubbliche e
politiche locali coerenti con i principi della sostenibilità ambientale
e sociale e con la qualità urbana e
culturale, al fine di preservare e valorizzare il patrimonio identitario
delle comunità locali e le risorse di
valore del territori. Il secondo
elemento è il Codice Etico e di Re-
melpignano
Fabrizio Barca ospite della “Comunità di Cambiamento”
Dal 4 al 13 aprile il comune griko ospiterà la “Settimana della Comunità di
Cambiamento”, manifestazione nata
all’interno del più ampio progetto “Borghi della Felicità” e promossa dell’Associazione “Borghi Autentici d’Italia” di
cui Melpignano fa parte.
Temi quali la coesione sociale, lo sviluppo
sostenibile, la tensione verso la costru-
zione di una diffusa relazionalità in grado di proseguire sul cammino del dialogo e del confronto costruttivo, volto a
individuare, progettare e attuare sempre
nuove risposte concrete ai bisogni della società e del territorio saranno oggetto
degli incontri della “Settimana”. In particolare sabato 5 aprile l’economista ed
ex ministro della Coesione Sociale Fa-
Si concludono i lavori
di rigenerazione urbana
per Largo Santa Marina
Giunge in dirittura d’arrivo il progetto di recupero dell’area di Santa Marina, realizzato dando il meritato risalto a due elementi di grande rilievo storico, la
chiesa ed il Menhir “Trice”, e impostato su degli assi
che hanno generato delimitazioni e disegni interni
alla piazza, con l’intento di ricreare “antichi” rapporti
e stabilire nuovi equilibri. In particolare, l’arco di cerchio che congiunge via Corsica con via Arimondi è
stato tracciato prendendo come punti fissi l’angolo dell’edificio che prospetta su via Corsica e segna
l’ingresso nell’attuale area, un punto intermedio che
consente di dare maggiore respiro all’ingresso
della chiesa. Al centro generato da questo cerchio
originato per semplici motivi funzionali, sono stati
congiunti l’asse longitudinale della Chiesa, il menhir e l’edifico scolastico. Su questo centro sono stati generati altri archi di cerchio che hanno disegnato
la piazza come un grande “orologio del tempo” con
al centro Muro e la sua storia che ruota intorno.
“È da precisare -sottolinea il vicesindaco Vincenzo
Carluccio- che i lavori di rigenerazione di Santa Marina sono frutto della partecipazione a bandi nazionali
e comunitari cui questa Amministrazione ha sempre prestato grande attenzione ed ottenuto eccellenti risultati, come dimostrato dai finanziamenti assegnati”. A giorni è previsto l’intervento dei funzionari e rappresentanti istituzionali regionali per
prendere visione di quanto realizzato.
Patrizia Miggiano
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tricase
Siff 2014, ciak dal 21 al 28 giugno
Film maker di tutto il mondo si contenderanno il podio del Salento International Film Festival.
Quest’anno protagonista sarà il cinema contemporaneo di Hong Kong
Torna anche quest’anno la rassegna del cinema internazionale indipendente grazie al
Salento International Film Festival. L’11esima edizione porta qualche piccolo cambiamento nelle date, il festival infatti verrà
anticipato a inizio estate e si terrà dal 21 al
28 giugno, mentre dal 5 al 7 settembre verranno riproposti al grande pubblico i film
vincitori del concorso. Tra le novità non
mancano neanche quelle di ordine logistico, le proiezioni si terranno presso il Cinema Paradiso e il Cinema Aurora, con un
programma gratuito “Under the
Sky”, ritorno al
cinema sotto le
stelle.
Lungometraggi,
documentari,
cortometraggi,
animazione e
opere sperimentali si contenderanno il podio
del Siff, arricchito con uno
sguardo sul panorama del nuovo cinema
contemporaneo di Hong Kong, crocevia tra
Oriente e Occidente. Il programma comprende anche la sezione “Il Cinema dei Piccoli”, rassegna completamente dedicata a
bambini e ragazzi, con cartoons, animazione
e altro. Un’altra sezione in concorso è invece
dedicata ai videoclip musicali “Salento Cinema Video Music Award”.
Le iniziative si proiettano oltreconfine e vanno ben oltre il limite estivo, giacché da alcuni anni, il Salento International Film Festival organizza annualmente un tour nel
mondo, con il quale presenta in destinazioni
quali Zurigo, Londra, Hong Kong, Mosca,
San Pietroburgo, Taipei, Pechino, Shanghai,
New York e Dubai, una selezione del suo
“SIFF Best of the Fest”. L’evento permette
ai lavori migliori presentati al Festival di riproporsi ad un pubblico internazionale, al-
l’interno di sedi prestigiose, come ad esempio istituti italiani di cultura nel mondo o
sale cinematografiche di prestigio. Così
opere di pregiata fattura artistica guadagnano quella visibilità negata ai film indipendenti, esportando contemporaneamente con perizia e professionalità brand awareness per le aziende italiane, pugliesi e salentine che intendono accedere ai mercati internazionali.
Il Salento International Film Festival oltre
ad essere un melting pot dialogante di cultura e arte assieme ad una finestra su mondi apparentemente lontani, è un sapiente riconoscimento al microcosmo di film di qualità prodotti senza l’intervento di una grande casa di produzione, affidato alla libertà d’espressione del regista, e per questo altrimenti condannato a rimanere poco noto.
M. Maddalena Bitonti
vignacastrisi
Nunzio Casciaro presenta la “bi-corona”
È rivolta agli appassionati di
ciclismo l’ultima creazione del
fabbro-inventore di Vignacastrisi.
E nel frattempo arrivano nuovi
inviti per trasmissioni televisive
Nelle scorse settimane ha avuto
l’onore di presentarsi su Rai2 all’interno della trasmissione “I Fatti Vostri” di Giancarlo Magalli. Il grande palcoscenico mediatico nazionale ha fatto bene a Nunzio Casciaro, il fabbro-inventore di Vignacastrisi, che ancora una volta ha
messo a frutto il suo genio creativo. L’ultima idea di Nunzio è la “bicorona”, già sperimentata anni fa
e che adesso viene ripresentata con
delle migliorie.
Questa nuova creazione è stata
pensata per gli amanti della bicicletta e, come si deduce dal nome,
è composta da due corone di trazione. La particolarità risiede nel fatto che le due corone non sono sovrapposte come nelle biciclette a
più rapporti, ma quasi allineate; nello specifico, la prima corona è com-
posta da 28
denti, mentre la
seconda ne
possiede 32 e
al suo centro è
collocata una
coroncina più
piccola di 16 denti. Due sono anche le catene che muovono le corone: la prima unisce la corona da
28 denti (quella su cui agisce direttamente il pedale) alla coroncina di 16 denti, mentre la seconda
catena collega la corona di 32 denti a quelle posteriori del cambio.
Nunzio Casciaro ha così creato una
moltiplica in grado di sviluppare con
più facilità una potenza di pedalata
pari a quella prodotta da una corona di 58/60 denti, un rapporto
pesante e non più in produzione;
a parità di cambio con le biciclet-
te col rapporto tradizionale la “bicorona” permette con una pedalata
di coprire una distanza maggiore.
A copertura della corona più grande, poi, Nunzio ha inserito un volano di metallo, in grado inoltre di
aumentare ulteriormente l’intensità della pedalata.
Il “fabbro-inventore” non finisce di
stupire e la sua creatività continua
ad essere presa in considerazione,
tanto è vero che di recente Nunzio
Casciaro è stato invitato da TeleRama e, ancora una volta, da “I Fatti Vostri”.
Alessandro Chizzini
tiggiano
Turismo enogastronomico e parchi naturali, un connubio accessibile
Il Salento rilancia il turismo enogastronomico di qualità e di eccellenza nella prospettiva dell’accessibilità dei parchi: sarà questo
il tema dominante del convegno internazionale che si svolgerà il 4 aprile alle 18 a Tiggiano, presso Palazzo
Serafini-Sauli.
Organizzato nell’ambito del progetto
di cooperazione Parks Without Borders (PWB) con lead partner il Par-
co Naturale Regionale “Costa Otranto Santa Maria di Leuca - bosco di
Tricase”, il convegno sviluppa tre argomenti chiave: l’accessibilità ai prodotti tipici del territorio, l’accessibilità
alimentare che coinvolge le varie intolleranze e allergie, in ultimo l’educazione al consumo del pesce, soprattutto quello “povero”, ricco di
proprietà nutritive. Nel corso del convegno sarà presentata la ricerca rea-
lizzata dal team coordinato dal professor Antonio Mileti dell’Università del Salento sulle problematiche
alimentari che rappresentano, ad
oggi, il principale fattore di rischio
per la salute dell’uomo e verranno
presentati i progetti del parco nell’ambito della conservazione della
biodiversità alimentare: “Re.Ge.
Fru.P.” e “Biodiverso”.
M. Maddalena Bitonti
Da Grs una primavera e un’estate
da sogno con Patrizia Pepe
17
05 aprile 2014
Informazione pubblicitaria
Colori pastello e geometrie molto femminili sono le caratteristiche di
una collezione glamour pensata per donne moderne e all’avanguardia
Patrizia Pepe è un marchio dinamico, giovane ed eclettico che
propone capi vivaci che non trascurano mai l’eleganza e la modernità. L’alta qualità delle creazioni si sposa con quel particolare
tocco di originalità e passione che
dona a chi li indossa la sensazione di avere con sé qualcosa di
assolutamente speciale e non fa
mai passare inosservate.
Le collezioni di Patrizia Pepe si
presentano, quindi, come la perfetta sintesi degli ultimi trend:
sono l’ideale per chi vuole vestire con classe e buon gusto e allo
stesso tempo rappresentano il
mood giusto per la donna contemporanea che ama giocare
con i colori e gli accostamenti più
accattivanti. Colori pastello e
geometrie molto femminili nella nuova, appassionata collezione primavera-estate 2014 che è
possibile visionare negli showroom Grs. È una linea ricca di
elementi semplici e dolcemente
retrò che risponde molto bene ad
alcune delle tendenze più fashion della prossima stagione.
La proposta estiva di Patrizia
Pepe spazia, come sempre, tra
look diversi ed eterogenei, tenendo sempre alta l’attenzione
sul glamour più sofisticato. Presenti nella nuova linea outfit
realizzati con capi dall’allure romantico e bon ton come quelli
con stampe floreali, ma soprattutto look di carattere forte e audace con tocchi rock come quelli presenti sulle ultime passerelle autunno inverno.
La griffe italiana pensa da anni a
collezioni dedicate a un pubblico di donne moderne, veloci e all’avanguardia, premiando fantasie che osano e forme rock
glam per i suoi capi di punta, non
tralasciando mai gli articoli e gli
accessori più eleganti e fini, modelli da sera o da occasione che
sanno farsi notare per stile e ricercatezza. Una linea di abbigliamento, dunque, molto colorata ma allo stesso tempo glamour e chic, come vuole da
sempre la grande stilista italiana.
In conformità, quindi, con le
tendenze più gettonate nella stagione calda, anche Patrizia Pepe
sceglie di realizzare una collezione frizzante ed esplosiva, lasciando ampio spazio a stampe
giovani e singolari, come i motivi fiorati quasi fanciulleschi e gli
accostamenti a blocchi di colore
fluo.
I veri must have del periodo, ossia il pizzo e i colori pastello tornano su abiti, minidress, pantaloni, leggings e jeggings e poi ancora su trench, giacche e t-shirt.
E infine tutti da scoprire anche i
foulard a stampe floreali dalla trama primaverile, ideali per impreziosire un abito con un leggero tocco bon-ton.
Insomma, una collezione tutta da
scoprire, che vi attende presso i
punti vendita Grs, insieme a
tanti altri marchi cult.
ringrazia la propria clientela per la fiducia dimostrata
e vi aspetta nei suoi showroom a:
TRICASE Piazza Cappuccini
GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3
S. MARIA DI LEUCA via Tommaso Fuortes, 1
18
05 aprile 2014
casarano
La visita guidata che piace di più?
Quella in dialetto salentino
Originale iniziativa dell’Associazione “Pro Loco Salento”, che organizza escursioni in lingua locale, allo scopo di salvaguardare il patrimonio linguistico del territorio
Cercasi guida turistica, magari che conosca
l’inglese? No. Il tedesco? Nemmeno. Da
oggi l’Associazione “Pro Loco Salento”, per
promuovere e diffondere maggiormente le
tradizioni locali propone invece visite guidate rigorosamente in dialetto salentino.
Già, è proprio questa infatti la caratteristica
principale degli itinerari turistici che l’Associazione, che ha sede a Casarano, proporrà a visitatori e autoctoni.
“Il dialetto è da considerare una lingua a
tutti gli effetti, al pari dell’italiano, dell’inglese e delle altre lingue straniere”, spiega
Beatrice Arcano, appassionata di storia e
cultura salentina e fondatrice, nel 2004, dell’Associazione “Pro Loco Salento”. “Una
lingua che varia da paese a paese -prosegue, nonostante la poca distanza tra di loro, nella terminologia, nell’uso degli accenti e nella sonorità”. L’obiettivo pertanto è quello
di salvaguardare anche l’identità linguistica salentina, un patrimonio che ricopre
un’importanza non secondaria a paesaggi e
monumenti.
Cosa ci si aspetta quindi da questa esperienza? Delle guide abilitate accompagneranno i visitatori per il Salento, e durante il tragitto verranno raccontati aneddoti e avvenimenti storici nella lingua locale. Si tratterà
di un vero e proprio
“tour tra i dialetti”
che, oltre a rappresentare un interessante
momento di turismo
culturale, si trasformerà in un vivace e divertente momento di
aggregazione, utile a far rivivere antichi termini e colorite espressioni ormai in disuso.
A far da sfondo saranno la maestosità di
Lecce, Gallipoli, Otranto ed altre località del
Salento. È stata la stessa Arcano a spiegare nei giorni scorsi come è nata questa idea:
“I turisti non chiedono altro che immergersi
nella nostra cultura e conoscere i nostri territori a fondo. Spesso ci chiedono di ‘tradurre’ in dialetto alcune espressioni, oppure
di conoscere aneddoti e particolarità che
contraddistinguono un territorio rispetto ad
un altro. Così abbiamo deciso di fare un ulteriore passo in avanti: l’intera visita guidata
in dialetto. L’abbiamo sperimentato a Gallipoli in occasione del Carnevale. Abbiamo
fatto le prime prove con turisti baresi, che
sono riusciti a comprendere tutto ciò che dicevamo. Ma non abbiamo problemi neppure con chi proviene da altre Regioni”.
Stefano Manca
galatina
La città premia le sue “penne” creative
Si è tenuta lo scorso 27 marzo la
cerimonia di premiazione di un concorso letterario organizzato dall’Associazione “Città Nostra” e dall’Assessorato comunale alla Cultura nell’ambito della rassegna “Vivi
i giorni della cultura 7 giorni su 7”.
In questa occasione i partecipanti si sono cimentati nell’arte della
scrittura, elaborando un testo
avente come tema ispiratore Galatina e i suoi aspetti culturali, storici e sociali. Al resto ci ha pensato una giuria composta da Ro-
sanna Valletta, Roberta Viva, Giada Serra, Angela Beccarisi e Andrea
Panico.
Ambientazione, linguaggio, stile, forma, capacità di emozionare: questi i criteri adottati per selezionare le opere vincitrici. A battere l’agguerrita concorrenza è stato Giovanni Gaballo, che con il racconto Ricordi di una vita che cambia
si è classificato al primo posto. Gaballo ha convinto i giurati raccontando la vita galatinese di un
tempo che non c’è più e il fatico-
so lavoro nei campi, argomenti in
netto contrasto con l’altra faccia
della città, quella dei giovani lontani dal desiderio di condurre una
vita simile. Al secondo posto si è
classificata Antonella Caputo, con
l’opera Ci vorrebbe un orfanotrofio
per le cose che nessuno desidera più. Al terzo posto si è registrato un ex-aequo: Anna Addolorata
Notaro con il racconto Ricordo…
penso e Maria Luce Papadia con
la divertente scenetta dialettale La
(S.M.)
nzuramu la Mmaculata.
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20
05 aprile 2014
Per segnalazioni:
[email protected]
a cura di
Claudia Mangione
spettacolo
Toccando il “settimo cielo”
con Samuele Bersani
Il tour “Nuvola Numero Nove” di Samuele Bersani farà tappa il 15 aprile al Teatro Politeama Greco di Lecce
L’amato cantante di Chicco e Spillo torna sui
palchi a distanza di quasi due anni dall’ultima tournée italiana con uno show nei teatri delle principali città d’Italia che racconta Nuvola Numero Nove, l’album di inediti uscito lo scorso 10 settembre. In questi due
anni sono successe tante cose, un lungo soggiorno in Islanda, un cambio di staff, la partecipazione a Sanremo. Ma, soprattutto, è
mancato il suo mentore, il grande Lucio Dalla. Era, infatti, il 1991 quando Samuele Bersani a 21 anni inizia la sua carriera artistica all’interno del “Cambio Tour” di Lucio
Dalla con la canzone Il mostro, inserita nell’album live Amen di Dalla. In quello stesso anno sarà invitato al Premio Tenco, fat-
to del tutto eccezionale dato che all’epoca
non aveva ancora pubblicato alcun disco.
“L’album Nuvola numero nove -spiega lo
stesso Samuele Bersani- è stato composto nello studio di incisione di Lucio Dalla, al quale il disco è dedicato”. Il cantautore romagnolo ha trovato, infatti, ispirazione proprio
negli studi di registrazione di Dalla a Bologna affittati per l’occasione; un
piccolo scantinato dove
sono nati tanti capolavori. Nuvola Numero
Nove è la traduzione di
quello che in inglese è
“cloud nine”, ovvero il
Le recensioni di Libri&Musica
LIBRO
Tretrecinque - Ivano Fossati
Ivano Fossati torna sulle
scene con un libro dal titolo
Tretrecinque: lo conoscevamo come cantautore,
come poeta, non ancora
come romanziere e i suoi fan
sono entusiasti anche di
questa nuova veste. Tretrecinque è la Gibson rossa del
protagonista, Vittorio Vicenti, italiano emigrato a soli 19
anni in America, che ha fatto della musica e della sua
chitarra l’unica ragione di
vita. Il romanzo racconta
l’intera storia di quest’uomo,
disegnando un quadro preciso della sua personalità,
certamente eccentrica ma
spesso ai margini, e delle
epoche storiche vissute, passando dagli italiani anni ’50
agli statunitensi anni 2000,
compreso l’11 settembre.
Un romanzo intenso, in cui il
protagonista è l’incarnazione del guardare sempre
avanti nonostante tutto.
nostro “settimo cielo”. Un disco intimistico e rivelatore di un momento di grande serenità nella vita dell’artista, che si riaffaccia
sulla scena discografica a distanza di oltre
quattro anni da Manifesto Abusivo, fatta
esclusione per la parentesi sanremese del
2012, che gli è valsa il secondo premio della critica “Mia Martini”, e per l’uscita dell’antologia Psyco-20 anni
di canzoni.
Nuvola Numero Nove
contiene dieci nuovi brani scritti, prodotti e arrangiati da Samuele Bersani, nei quali per la prima volta si apre all’universo dei sentimenti, dei
rapporti, delle dinamiche umane e all’introspezione di sé attraverso
storie piccole e grandi, felici e dolenti, che potrebbero appartenere alla
biografia di ciascuno noi. Ad offrire un assaggio dei contenuti e delle atmosfere musicali di questo nuovo progetto è stato il primo singolo estratto dell’album, En e Xanax,
in radio dalla fine di agosto. Racconta la storia di due persone sorprese da un sentimento
che regala loro il coraggio di mostrare
l’uno all’altra i propri limiti e le proprio debolezze fino a trasformarli in una forza. “In
due si può lottare come dei giganti contro
ogni dolore / e su di me puoi contare per una
rivoluzione”.
Il 15 aprile prossimo Samuele farà tappa a
Lecce, presso il Teatro Politeama, con un
concerto che si preannuncia già tra i più emozionanti di questo 2014.
Le atmosfere galattiche
dei Daft Punk
In anteprima assoluta per il sud Italia,
sabato 5 aprile al Womb arrivano i
Robot Rock (Daft Punk Tribute)
Un duo italiano di producer e dj che omaggia e
reinterpreta i guru robotici della musica elettronica, i parigini Guy-Manuel de Homem-Christo e
Thomas Bangalter: sono i Robot Rock, la cui identità è misteriosa esattamente come lo è stata a
lungo quella dei Daft Punk, solo di recente svelata per sbaglio su Twitter con una foto che li ritrae senza i celebri caschi. I due musicisti appaiono sempre vestiti da robot, proprio come i loro
beniamini che voglio clonare, non imitare come
amano ripetere.
Riguardo a questa particolarità lo stesso Bangalter ha spiegato più volte: “Ci fu un incidente
nel nostro studio. Stavamo lavorando con il
sampler e questo, esattamente alle 9.09 del 9
settembre 1999, esplose. Quando riprendemmo
conoscenza, ci accorgemmo che eravamo diventati dei robot”.
I Robot Rock, che prendono il nome da uno dei
più famosi brani del duo francese, hanno incominciato a destare molto interesse da qualche
mese a questa parte. Sono, infatti, l’unica tribute
band italiana dei Daft Punk, forse l’unica in Europa, ed aspirano a diventarne la tribute ufficiale.
E sembra proprio che siano sulla strada giusta.
Per la prima volta in Puglia, porteranno sabato
5 aprile il loro incredibile show sul palco del Womb
di Cavallino. A seguire i suoni di Maurizio Macrì.
Info: 345.2259964.
Informazione pubblicitaria
CD
Manuale Distruzione - Levante
Per mesi abbiamo
ascoltato i suoi singoli Alfonso, Memo
e Sbadiglio, in questi giorni è uscito il
suo primo album
per un’etichetta indipendente. Si tratta di Manuale Distruzione di Claudia
Lagona in arte Levante. A detta della stessa cantautrice, la sua è una musica che
unisce melodie allegre a testi che
comunicano tristezza e malinconia,
espressione di una vita continua-
mente in salita. E il
gioco di parole nel
titolo, “istruzione” e
“distruzione”, si fonda proprio su quegli
eventi del percorso
personale di ognuno
di noi che ci fanno
crescere ma che
allo stesso tempo ci
distruggono. La
schiettezza è la caratteristica principale di questo progetto, con arrangiamenti semplici ma non banali e parole che vanno dritte al
cuore. Da tenere d’occhio.
A cura di
Francesca
Rinaldi
MAGLIE Via Indipendenza
Tel. 0836.485642
[email protected]
21
05 aprile 2014
MUSICA
SABATO 12
Als Project in concerto
MURO LECCESE, Pipà Bar - ore 22.30
Ad animare questa serata sono gli Als Project (Andrea, Luigi e Sandro dei Crifiu) in un viaggio tra le canzoni d’amore, lavoro e speranza della musica italiana:
Guccini, Dalla, Celentano, De Gregori, Vecchioni e molti altri. Ingresso libero. Info: [email protected].
a cura di Claudia Mangione
MUSICA
SABATO 5
Jazz Bistrot
MUSICA
SABATO 5
Calibro 35 in concerto
TREPUZZI, Laboratori Musicali - ore 21.30
Ai Laboratori Musicali approda il tour dei Calibro 35, che hanno da poco pubblicato Vendetta, nuovo singolo estratto dall’ultimo disco Traditori di tutti ispirato all’omonimo libro di Giorgio Scerbanenco. Il concerto sarà aperto dalla cantautrice Mery
Fiore e da Nu Shu, nuovo progetto musicale di Carmine Tundo, in arte Romeus. Info: 320.8288718.
foto@flavio&frank
LECCE, Politeama Greco
ore 21
È un connubio che sposa il jazz
con la musica sinfonica, mettendo insieme due realtà affermate “made in Salento”,
come il talento del sassofonista Raffaele Casarano (nella
foto) e le professionalità dell’Orchestra Sinfonica “T. Schipa” di Lecce. Si chiama “Jazz
Bistrot” il progetto originale
che li vede collaborare e che
debutterà in prima nazionale al
Politeama con il concerto-evento che inaugura la Stagione
Sinfonica. Info: 0832.683546.
ARTE
DOMENICA 6
TEATRO
SABATO 5
Cara Medea e Piccola Antigone
LECCE, Koreja - ore 20.45
Antonio Tarantino riporta i miti nella nostra storia recente, nei
sobborghi di città degradate o distrutte dalla guerra. Piccola
Antigone è la storia di una prostituta che incontra un cliente
che si svelerà essere poi Edipo, suo padre. In Cara Medea la
protagonista è un’ex deportata, rinchiusa in un lager dopo aver
ucciso i figli. Info: 0832.242000.
MUSICA
DOMENICA 13
Panareo
Art Project
J-Zee Trio
in concerto
OTRANTO, Masseria Panareo
ore 10
Panareo Art Project, il progetto
d’arte contemporanea ideato
da Alessandro Zezza, proprietario di Masseria Panareo e curato da Francesca Nannini di
You-art, ospita fino all’8 aprile
l’artista astratta inglese Alison
Johnson (nella foto). Effimera,
potente, evocativa, Alison crea
un senso di movimento attraverso il colore, la luce e l’armonia. Domenica 6 aprile si può assistere ad un suo workshop
d’arte. Info: 329.0674739.
MAGLIE, Museo Civico - ore 21
J-Zee Trio, un trio di nuova generazione, un’elegante sintesi
tra innovazione e tradizione
con un repertorio d’avanguardia
che non manca di pezzi originali.
Il sound oscilla tra l’acustico e
l’elettronico, dando vita a un’atmosfera avvolgente e ipnotica,
ma al contempo dinamica e intensa. La formazione è composta da Dionisia Cassiano (nella
foto), voce, Alberto Stefanizzi,
batteria e multipad, Dario Stefanizzi, sassofoni e clarinetto.
Info: 329.8033796.
MUSICA
VENERDÌ 11
(S)cena tra amici
CAVALLINO, Womb - ore 21
Per il nuovo appuntamento del format del Womb “(S)cena tra amici” spazio allo spettacolo musical/narrativo Motel Whiskey e Dame
Tristi con Massimiliano Manieri (voce e percussioni), Annalisa Presicce (voce e narrazione), Luca Nicolì (piano e armonica) e Angelo
Fumarola (chitarra), che reinterpretano il percorso umano e musicale del grande Tom Waits (nella foto). Info: 393.6551229.
22
05 aprile 2014
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Bleedz
Jay.Z, Notorious B.I.G., Adele,
Ensi, Elton John, Red Hot Chili
Peppers, Gramatik.
Poeti preferiti?
Eugenio Montale.
Autori preferiti in prosa?
Verga e Manzoni.
Libri preferiti.
Fight Club di Chuck Palahniuk.
Attori e attrici preferiti.
Edward Norton, Robert De Niro,
Brad Pitt.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Brad Pitt, per contrappasso.
Film preferiti.
Fight Club e le serie tv Romanzo
Criminale e Prison Break.
I tuoi pittori preferiti.
Manet.
Il colore che preferisci.
Blu.
Se fossi un animale, saresti?
Una scimmia.
Cosa sognavi di fare da grande?
Il musicista.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Quello con la mia ex.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Mia madre.
Quel che detesti più di tutto.
Odio tantissime cose. Su tutte:
ipocrisia, arroganza, presunzione.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Il tempo di una doccia al giorno.
Piatto preferito.
Pasta alla carbonara.
Il profumo preferito.
Quello della benzina.
Il fiore che ami.
Girasole.
La tua stagione preferita?
L’autunno.
Il paese dove vorresti vivere?
Italia.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Esattamente quella che sto vivendo.
Personaggi storici che ammiri di
Direttore Responsabile
Andrea Colella
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Classe 1990, di origine tarantina, Daniele Bortone, in arte Bleedz, si appassiona
giovanissimo al rap e al writing; ha, infatti, 13 anni quando inizia a comporre testi, dimostrando nel freestyle un talento naturale che col tempo si
plasma e prende, in modo sempre più concreto e serio, la forma in rima di
sentimenti e riflessioni. Nel 2005 arrivano le prime esperienze di registrazione
in studio, seguite poco dopo anche da quelle dal vivo con una massiccia serie di live che, palco dopo palco, costruiranno la solida base di un’importante
gavetta.
Alcune di queste sono accanto ad esponenti di spicco dell’hip hop nazionale, e non solo, come Public Enemy, Boom Da Bash, Cisco (Modena City Ramblers), Clementino, Club Dogo, Dargen D’Amico, Dj Gruff, Emis Killa, Ensi,
Fabri Fibra, Fido Guido, Fritz Da Cat, Ghemon Scienz, Kaos One, Marracash,
Nesli, Noyz Narcos, One Mic, Salmo, Shade, Two Fingerz, Working Vibes e
molti altri. Ha all’attivo cinque album non ufficiali, su cd e in free download (Nero EP, Ancora Nero, Tutto Nero, Radio Squash vol.I, #SocialRap EP),
un sesto di imminente uscita (Radio Squash vol. II), oltre a numerose collaborazioni su mixtape e in lavori discografici di altri artisti. Dal 2013 a oggi
è impegnato in giro per l’Italia con il “Radio Squash Tour”, spesso accompagnato in consolle dal fratello Plei (Giuseppe Bortone), con cui ha inoltre
dato vita nel 2009 al progetto Taranto Massive.
Il tratto principale del tuo carattere.
L’istintività.
Il tuo principale difetto.
L’istintività.
La qualità che preferisci in una donna?
La naturalezza.
E in un uomo?
La sincerità.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Tantissima pazienza.
Cos’è la felicità?
Valorizzare ciò che si ha.
L’ultima volta che hai pianto?
Poco più di un anno fa. Nelle tre
settimane successive ho scritto il
90% del mio ultimo disco.
Di cosa hai paura?
Di non fare qualcosa per cui valga
la pena essere ricordato.
Canzone che canti sotto la doccia?
Non canto, ascolto le playlist che
preparo.
Musicisti o cantanti preferiti?
Method Man, Rino Gaetano,
Anno XI - n. 534
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
più.
Quelli di cui non si parla nei libri
di storia.
Personaggi storici detestati.
Quasi tutti quelli di cui si parla nei
libri di storia.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Cerco di realizzare ciò in cui credo.
Chi è il tuo eroe vivente?
Mia madre.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Realizzarmi al 100%.
Il tuo rimpianto più grande?
Trascurare molte persone che mi
vogliono bene. Ci sto lavorando.
Cos’è l’amore?
Una scala di priorità.
Stato attuale del tuo animo.
Realista e combattivo.
Il tuo motto.
“Io non ho fatto la gavetta, ho fatto il Vietnam”.
Come vorresti morire?
Sopra un palco, al termine di un
mio concerto.
Editore: Belpaese srl
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e-mail: [email protected]
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Modugno (Bari)
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Tessera n. 14594
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