quaderno n. 2: regione liguria

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quaderno n. 2: regione liguria
I FONDI STRUTTURALI 2007-2013
NELLE ALPI DEL MARE
QUADERNO N. 2:
REGIONE LIGURIA
INDICE
Premessa
La politica di coesione economica e sociale
Le principali innovazioni dei regolamenti
I fondi strutturali 2007-2013
Obiettivi della politica di coesione 2007-2013
I principi di intervento
I Fondi strutturali in Liguria
Obiettivo “Competitività regionale ed occupazione”
POR FESR 2007 – 2013
POR FSE 2007 – 2013
Obiettivo “Cooperazione territoriale europea”
Cooperazione transfrontaliera
Programma Operativo Italia Francia ALCOTRA
Programma Operativo MARITTIMO
Cooperazione transnazionale
Programma Operativo MED
Programma Operativo SPAZIO ALPINO
Programma Operativo EUROPA CENTRALE
Cooperazione interregionale
Programma Operativo INTERREG IVC
Altri programmi interregionali
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Bibliografia
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PREMESSA
“Per promuovere uno sviluppo armonioso dell’insieme della Comunità, questa sviluppa e prosegue
la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica e sociale. In
particolare la Comunità mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo
delle regioni meno favorite, comprese le zone rurali”.
Così prevede l’articolo 130 A del trattato di Maastricht istitutivo dell’Unione Europea, ripreso ora
dall’art. 158 del trattato CE.
Da vent’anni, i fondi strutturali costituiscono una delle principali risorse che contribuiscono a
realizzare l’obiettivo della coesione economica e sociale dell’Unione Europea (Musella e
Attanasio,2000).
Scopo di questo lavoro è presentare:
le caratteristiche salienti della politica di coesione e dell’azione dei Fondi strutturali nel
periodo 2007-2013, anche attraverso il confronto con il precedente settennio di
programmazione (2000-2006);
le novità e il contenuto del Programma Operativo Regionale (POR) della Liguria relativo
al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) allo scopo di fornire informazioni utili
per orientarsi e prepararsi alla nuova programmazione ed alle opportunità che essa vuole
offrire.
la politica regionale di coesione in Liguria attuata con il POR FSE adottato dalla Commissione
europea il 6 novembre 2007.
le schede dei Programmi Operativi 2007-2013 che coinvolgono il territorio della Liguria.
I dati e le informazioni che seguiranno sono stati tratti e rielaborati dai documenti ufficiali presenti
sui siti citati in bibliografia.
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G.E.I.E.
LA POLITICA DI COESIONE ECONOMICA E SOCIALE 2007-2013
COLMARE LE DISPARITA’ ECONOMICHE E SOCIALI
L'Unione europea comprende 27 Stati membri che costituiscono una comunità e un mercato
interno di 493 milioni di cittadini.
Fra questi Stati e le loro 268 regioni si riscontrano tuttavia profonde disparità economiche e
sociali. Una regione su quattro ha un PIL (prodotto interno lordo) pro capite inferiore al 75% della
media dell'Unione europea.
ESSERE SOLIDALI RESTANDO COMPETITIVI
La politica regionale europea mira a realizzare concretamente la solidarietà dell'Unione,
favorendo la coesione economica e sociale e riducendo il divario di sviluppo fra le regioni.
Adottando un approccio specifico, la politica regionale europea fornisce “valore aggiunto” alle
azioni realizzate sul campo e contribuisce a finanziare progetti concreti a favore delle regioni, delle
città e dei cittadini. Si tratta di creare un potenziale che consenta alle regioni di svolgere appieno il
loro ruolo nel garantire una maggiore crescita e competitività, promuovendo al contempo lo
scambio di idee e di buone pratiche.
Questo, in particolare, è l’obiettivo della nuova iniziativa “Le regioni, soggetti attivi del
cambiamento economico”. L’intera politica regionale è in linea con le priorità definite
dall’Unione europea in materia di crescita e occupazione.
La politica di coesione economica e sociale dell’UE è finalizzata a promuovere uno sviluppo
equilibrato, armonioso e sostenibile della Comunità, riducendo le disuguaglianze tra le diverse
regioni europee. Essa è espressione della solidarietà tra gli Stati membri intesa a rendere le regioni
dell’UE luoghi più attraenti, innovativi e competitivi dove vivere e lavorare.
La necessità di garantire uno sviluppo armonioso del territorio comunitario figurava già nel
preambolo del Trattato di Roma del 1957, ma è solo nel 1986, con l’Atto Unico europeo, che la
coesione economica e sociale diviene espressamente un obiettivo prioritario della Comunità, per
essere infine riconosciuta come politica dal Trattato di Maastricht del 1992, negli articoli da 158 a
162 del Trattato CE.
Per la realizzazione degli obiettivi della politica di coesione, l’Unione europea ha istituito appositi
strumenti finanziari, i cd. Fondi strutturali.
Per il periodo 2000-2006, la dotazione finanziaria assegnata a tale politica è stata di 213 miliardi di
euro, di cui 195 miliardi destinati ai Fondi strutturali (FSE, FESR, FEAOG e SFOP) e 18 al Fondo di
coesione. Tale importo rappresentava il 35% del bilancio comunitario, ovvero la seconda voce di
spesa.
Nell'attuale periodo di programmazione finanziaria 2007-2013, la politica di coesione si
caratterizza per diverse novità rispetto al periodo 2000-2006. Con una dotazione di 347,41 miliardi
di euro, la politica di coesione dovrà rispondere alle sfide poste da un’Unione allargata a 27 Stati,
nonché dalla globalizzazione e dalla forte crescita dell’economia fondata sulla conoscenza.
Gli interventi strutturali sono esplicitamente mirati a perseguire gli orientamenti delineati dalla
riveduta Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione e dalla Strategia di Göteborg
per lo sviluppo sostenibile, mentre le azioni sono maggiormente focalizzate sulle regioni più
svantaggiate, perseguendo allo stesso tempo un maggior decentramento ed un’attuazione più
snella e trasparente degli interventi.
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LE PRINCIPALI INNOVAZIONI DEI REGOLAMENTI 2007-2013
La programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013 si caratterizza per due novità sostanziali
rispetto al passato. È più snella, come testimonia il numero ridotto di fasi e strumenti finanziari che
la compongono, e si inquadra in una strategia europea, dettata dagli “Orientamenti strategici
comunitari in materia di coesione”1.
La politica di coesione comunitaria per il periodo 2007-2013 prevede un raccordo organico con le
strategie nazionali degli Stati membri ed il documento che collega questi due aspetti è il Quadro
di riferimento strategico nazionale (QRSN)2 che ogni Stato membro prepara e adotta sulla
base delle indicazioni contenute negli articoli 27 e 28 del Regolamento (CE) 1083/2006.
Dal QRSN discendono i Programmi Operativi (PO)3 , così come previsto dall’art.32 del Reg.
(CE) 1083/2006. Per l’Italia la parte prevalente della strategia del Quadro sarà attuata attraverso
Programmi Operativi Regionali (POR) monofondo, ossia mediante programmi finanziati con
contributo FESR e programmi finanziati con contributo FSE.
In sintesi:
Programmazione 2000-2006
Piano di sviluppo nazionale
Quadro comunitario di sostegno
Programmi operativi
Documento unico di programmazione (Docup)
Complemento di programmazione
Programmazione 2007-2013
Orientamenti strategici comunitari in materia di
coesione
Quadro di riferimento strategico nazionale
Programmi operativi
SEMPLIFICAZIONE: riduzione del numero di regolamenti; meno obiettivi; meno Fondi; gestione
finanziaria più flessibile; procedure di controllo, valutazione e monitoraggio proporzionali alla
dimensione dei programmi; regole generali per l’ammissibilità delle spese
CONCENTRAZIONE: impostazione più strategica che consolida le priorità dell’Unione sia a livello
geografico (80% circa del finanziamento destinato alle regioni meno sviluppate), sia dal punto di
vista tematico (strategia incentrata sugli obiettivi di Lisbona e Göteborg)
LE AREE EX OBIETTIVO 2: non sono oggetto di zonizzazione, soppressione della suddivisione in
zone.
DECENTRAMENTO: ruolo più incisivo delle regioni e dei soggetti locali
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Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione
Contenuti in una decisione del Consiglio (22 ottobre 2006) su proposta della Commissione, gli orientamenti sono
riconducibili a tre priorità:
Rendere più attraenti gli Stati membri, le regioni e le città migliorando l’accessibilità, garantendo una qualità e un
livello adeguati di servizi e tutelando l’ambiente.
Promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e lo sviluppo dell’economia della conoscenza mediante lo sviluppo
della ricerca e dell’innovazione, comprese le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Creare nuovi e migliori posti di lavoro attirando un maggior numero di persone verso il mercato del lavoro o
l’attività imprenditoriale, migliorando l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese e aumentando gli investimenti nel
capitale umano.
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Il Quadro di Riferimento Strategico Nazionale (QRSN) definisce la strategia nazionale e le priorità che ciascun
Paese membro dell’UE intende perseguire attraverso Programmi operativi (PO) nel rispetto degli orientamenti comunitari.
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I Programmi Operativi (PO) sono redatti sulla base di documenti strategici e conseguentemente del QRSN e
sottoposti all’approvazione della Commissione europea. Contengono l’identificazione degli assi prioritari, le disposizioni di
attuazione, i piani di finanziamento e le valutazioni.
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Nel 2000-2006 la programmazione prendeva le mosse da un Piano di sviluppo nazionale dal quale
discendevano, nell’ordine: il Quadro comunitario di sostegno ed i Programmi operativi, nel caso
dell’Obiettivo 1 e 3, o il solo Documento unico di programmazione (Docup), nel caso dell’obiettivo
2. Il processo si concludeva con il Complemento di programmazione, che oggi scompare e con
esso anche parte dei controlli che su questi punti la Commissione esercitava in passato. Ciò
assicura alle autorità di gestione dei programmi (ad esempio le Regioni) maggiore autonomia e
flessibilità.
2000-2006
Strumenti finanziari
Fondo di coesione
FESR
Obiettivo 1
FSE
FEAOG4
SFOP5
Obiettivi
Obiettivi
2007-2013
Strumenti finanziari
Convergenza
FESR
FSE
Fondo di coesione
FESR
Competitività regionale
e occupazionale
FSE
livello regionale
FESR
Obiettivo 3
FSE
livello nazionale
FSE
Interreg
Urban
Equal
Leader+
FESR
FESR
FSE
FEAOG
Cooperazione
territoriale
europea
FESR
Obiettivo 2
Sviluppo rurale e
ristrutturazione del
settore della pesca
nelle zone non
Obiettivo 1
Sviluppo dell’agricoltura
e dell’economia rurale
FEAOG
SFOP
Sviluppo della pesca e
dell’acquicoltura
professionale
FEASR
FEP6
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FEAOG (Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia), creato nel 1962, era uno dei Fondi strutturali
e aveva il compito di finanziare la Politica Agricola Comune (PAC). Era articolato in due sezioni: la sezione “Garanzia“ che
riguardava finanziamento integrale delle misure di sostegno dei prezzi e di stabilizzazione dei mercati e la sezione
“Orientamento“ destinata al finanziamento dei progetti di miglioramento delle strutture di produzione, di trasformazione
e di vendita dei prodotti agricoli. Dal 2007 è stato sostituito dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo
Rurale).
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SFOP (Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca): era uno dei Fondi strutturali, creato nel 1993 con
l'obiettivo del sostegno alla modernizzazione del settore della pesca. Dal 2007 è stato sostituito dal FEP (Fondo
Europeo per la Pesca).
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FEARS e FEP dal 2007 non fanno più parte dei Fondi Strutturali; hanno basi legali proprie ed operano al di fuori della
politica di coesione strettamente intesa.
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G.E.I.E.
Attualmente ci sono 3 obiettivi (Convergenza, Competitività regionale e occupazione, Cooperazione
territoriale europea) e 3 strumenti finanziari (FESR, FSE e Fondo di coesione) contro i 9 obiettivi e i
6 strumenti finanziari della programmazione 2000-2006. Inoltre, non sono più previste le Iniziative
Comunitarie.
Nel rispetto del principio della separazione delle funzioni di cui all’art. 58, lettera b), del
Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/200643, al fine di garantire l’efficace e corretta attuazione
del Programma Operativo e il corretto funzionamento del sistema di gestione e controllo, sono
individuate tre autorità: l’Autorità di Gestione, l’Autorità di Certificazione e l’Autorità di Audit.
L’Autorità di Gestione (AdG) è responsabile della gestione e attuazione del Programma
Operativo conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria. In
particolare, tra i tanti compiti che le sono attribuiti, essa è tenuta a garantire il rispetto della
normativa comunitaria e nazionale applicabile; ad accertarsi dell’effettiva fornitura dei prodotti e
dei servizi cofinanziati, dell’esecuzione delle spese; a consentire le operazioni di sorveglianza,
verifica, audit e valutazione; a guidare i lavori del Comitato di Sorveglianza e trasmettergli i
documenti per consentire una sorveglianza qualitativa dell’attuazione del POR; ad elaborare e
presentare alla Commissione, previa approvazione del Comitato di Sorveglianza, i Rapporti annuali
e finale di esecuzione, nei termini previsti ed in accordo con le richieste della Commissione.
L’Autorità di Certificazione (AdC) è responsabile della corretta certificazione delle spese erogate
a valere sui fondi comunitari/statali per l’attuazione del Programma Operativo.
L’Autorità di Audit (AdA) è responsabile della verifica dell’efficace funzionamento del sistema di
gestione e di controllo.
Al processo di attuazione del PO partecipa, inoltre, l'Autorità Ambientale con il compito di
collaborare, per gli aspetti di propria competenza, con le autorità di programmazione e di gestione
degli interventi, piani o programmi, allo scopo di rafforzare l’orientamento allo sviluppo sostenibile
ed assicurare efficacia e continuità al processo di valutazione ambientale strategica, anche
attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul programma.
Infine il Comitato di Sorveglianza ha la funzione di accertare l’efficacia e la qualità
dell’attuazione del PO. A tal fine, tra le responsabilità principali : esamina ed approva i criteri di
selezione delle operazioni finanziate, secondo le necessità di programmazione; valuta
periodicamente i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi specifici del Programma
Operativo; esamina i risultati dell’esecuzione, in particolare il conseguimento degli obiettivi fissati
per ogni asse prioritario, nonché le valutazioni, i Rapporti annuali e finale di esecuzione; può
proporre all’AdG qualsiasi revisione o esame del PO di natura tale da permettere il conseguimento
degli obiettivi dei Fondi o di migliorarne la gestione, compresa quella finanziaria.
Eventuali modifiche nella denominazione, nei recapiti e nell'indirizzo di posta elettronica delle
autorità e degli organismi indicati vengono comunicati alla Commissione e al Comitato di
Sorveglianza del Programma operativo.
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G.E.I.E.
I FONDI STRUTTURALI 2007-2013
L’Unione europea dispone di diversi strumenti finanziari per attuare la politica regionale.
Il Fondo di coesione aiuta gli Stati membri con un reddito nazionale lordo (RNL) pro capite
inferiore al 90% della media comunitaria a recuperare il ritardo economico e sociale e a stabilizzare
la propria economia. Il Fondo di coesione si rivolge in particolare ai nuovi paesi dell’Europa dei 27
e finanzia interventi nei seguenti settori:
reti di trasporto transeuropee,
tutela dell’ambiente
Il Fondo di coesione può anche intervenire nel quadro di progetti correlati al settore dell’energia o
dei trasporti, a condizione che questi offrano chiari vantaggi sotto il profilo ambientale: efficienza
energetica, utilizzo delle energie rinnovabili, sviluppo del trasporto ferroviario, sostegno
all’intermodalità, potenziamento dei trasporti pubblici ecc.
Il FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) mira a consolidare la coesione economica e
sociale dell’Unione europea correggendo gli squilibri fra le regioni.
In sintesi, il FESR finanzia:
aiuti diretti (investimenti alle imprese, in particolare PMI) volti a creare posti di lavoro
sostenibili;
infrastrutture collegate ai settori della ricerca e dell’innovazione, delle telecomunicazioni,
dell’ambiente, dell’energia e dei trasporti;
strumenti finanziari (fondi di capitale di rischio, fondi di sviluppo locale ecc.) per sostenere lo
sviluppo regionale e locale e incentivare la cooperazione fra città e regioni;
misure di assistenza tecnica.
Il FSE (Fondo sociale europeo) è volto a migliorare l’occupazione e le possibilità di impiego sul
territorio dell’Unione europea.
Il FSE sostiene l’azione degli Stati membri nei seguenti ambiti:
adattamento dei lavoratori e delle imprese: sistemi di apprendimento permanente,
elaborazione e diffusione di modelli innovativi nell’organizzazione del lavoro;
accesso al mercato del lavoro per coloro che sono alla ricerca di un impiego, per le persone
inoccupate, le donne e gli immigrati;
inclusione sociale dei gruppi svantaggiati e lotta contro la discriminazione nel mercato del
lavoro;
valorizzazione del capitale umano mediante la riforma dei sistemi di istruzione e il
collegamento in rete degli istituti di istruzione.
Nel ambito della politica regionale, è utile ricordare anche il Fondo di solidarietà che permette di
far fronte alla calamità (alluvioni, incendi, siccità…) e lo Strumento di pre-adesione (IPA) che
sostituisce una serie di programmi e strumenti finanziari dell’Unione europea destinati ai paesi
candidati e ai potenziali paesi candidati all’adesione all’UE: PHARE, PHARE CBC, ISPA, SAPARD,
CARDS e lo Strumento finanziario per la Turchia.
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G.E.I.E.
I NUOVI REGOLAMENTI COMUNITARI PER IL PERIODO 2007 – 2013
Per il periodo 2007-2013 gli strumenti preposti al raggiungimento degli obiettivi enunciati nel
trattato che istituisce la Comunità europea hanno la loro base legale in un pacchetto di cinque
regolamenti adottati dal Consiglio e dal Parlamento europeo nel luglio 2006.
Il Regolamento generale (1083/2006) definisce i principi, le regole e gli standard comuni per
l’attuazione dei tre strumenti di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo
sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione. Sulla base del principio della gestione condivisa tra
l’Unione, gli Stati membri e le regioni tale regolamento definisce un rinnovato processo di
programmazione basato sugli orientamenti strategici comunitari per la politica di coesione e sul loro
follow-up nonché standard comuni per la gestione, il controllo e la valutazione finanziaria.
Il sistema di attuazione riformato assicurerà una gestione semplificata, proporzionale e
maggiormente decentrata dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione.
Il Regolamento del Fondo europeo di sviluppo regionale – FESR (1080/2006) definisce il
proprio ruolo e i propri campi di intervento al fine di ridurre le disparità regionali nell’Unione.
Il FESR sostiene programmi in materia di sviluppo regionale, di cambiamento economico, di
potenziamento della competitività e di cooperazione territoriale su tutto il territorio dell’UE.
Tra le priorità di finanziamento vi sono la ricerca, l’innovazione, la protezione dell’ambiente e la
prevenzione dei rischi, mentre anche l’investimento infrastrutturale mantiene un ruolo importante
soprattutto nelle regioni in ritardo di sviluppo.
Il Regolamento del Fondo sociale europeo – FSE (1081/2006) è attuato in linea con la
strategia europea per l’occupazione e si concentra su quattro ambiti chiave: accrescere
l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, migliorare l'accesso all'occupazione e alla partecipazione
al mercato del lavoro, rafforzare l’inclusione sociale combattendo la discriminazione e agevolando
l’accesso dei disabili al mercato del lavoro nonché promuovere partenariati per la riforma nel
campo dell'occupazione e dell’inclusione.
Il Regolamento del Fondo di coesione (1084/2006) definisce le regole per intervenire nei
settori dell’ambiente e delle reti di trasporti transeuropee. Pur non essendo “strutturale” in senso
tecnico trova spazio nel reolamneto generale dei Fondi.
Esso si attiva per Stati membri aventi un reddito nazionale lordo (RNL) inferiore al 90% della media
comunitaria, esso copre quindi i nuovi Stati membri come anche la Grecia e il Portogallo. La Spagna
sarà ammessa a fruire del Fondo di coesione su base transitoria. Nel nuovo periodo, il Fondo
contribuirà assieme al FESR a programmi pluriennali di investimento gestiti in modo decentrato,
invece di occuparsi di progetti individuali approvati dalla Commissione.
Il Regolamento (1082/2006) introduce il GECT, ovvero il Gruppo europeo di cooperazione
territoriale. L’obiettivo di questo nuovo strumento legale è agevolare la cooperazione
transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale tra le autorità regionali e locali. Queste ultime
saranno dotate di personalità giuridica per l’attuazione dei programmi di cooperazione territoriale
sulla base di una convenzione tra le autorità nazionali, regionali, locali o di altro genere partecipanti
ai programmi.
Il Regolamento 1828/2006 dell’8 dicembre 2006 stabilisce le modalità di applicazione dei Fondi
strutturali e del Fondo di coesione 2007-2013 e rappresenta un unico pacchetto di norme
dettagliate sulla gestione degli strumenti finanziari di coesione.
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G.E.I.E.
OBIETTIVI DELLA POLITICA DI COESIONE 2007-2013
FESR, FSE e Fondo di coesione sono gli strumenti che contribuiscono al raggiungimento dei tre
principali obiettivi della politica di coesione 2007-2013.
OBIETTIVO 1 “CONVERGENZA”
L’obiettivo Convergenza riguarda gli Stati membri e le regioni il cui PIL pro capite è inferiore al
75% della media comunitaria ed è volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e delle
regioni in ritardo di sviluppo, migliorando le condizioni per la crescita e l’occupazione attraverso
l’aumento e il miglioramento della qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, lo sviluppo
dell’innovazione e della società della conoscenza, dell’adattabilità ai cambiamenti economici e
sociali, la tutela e il miglioramento della qualità dell’ambiente e l’efficienza amministrativa (art 3
Reg. CE 1083/2006). L’obiettivo Convergenza costituisce la priorità dei Fondi e si attua negli Stati
membri a livello regionale.
Per l’Italia le regioni ammissibili sono Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, a cui si aggiunge la
Basilicata ammessa a beneficiare di questo obiettivo a titolo transitorio (phasing out7).
All’obiettivo Convergenza è destinato l’81,54% delle risorse complessive dei Fondi strutturali,
ovvero € 282.855 milioni (dei quali 21.641 milioni destinati all’Italia). È finanziato dal FESR,
dal FSE e dal Fondo di Coesione (FdC). Nei paesi in cui opera il FdC il tasso di cofinanziamento
comunitario può raggiungere l’85%, negli altri si ferma al 75%.
Regioni eleggibili: livello NUTS II:
 Regioni ammissibili a fruire del
sostegno transitorio (phasingout)
 Regioni ammissibili all’obiettivo
“Convergenza”
Fonte: http://ec.europa.eu/regional_policy/images/map/eligible2007/sf200713
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In seguito all’allargamento dell’Unione Europea, la media comunitaria relativa al PIL si è abbassata con il risultato di
escludere dall’obiettivo Convergenza alcune regioni che altrimenti vi sarebbero rientrate. Poiché ciò è avvenuto per un
mero effetto statistico e non in virtù di un significativo miglioramento delle performance economiche, a queste aree è
garantito un sostegno transitorio (phasing out) per l’uscita progressiva dall’obiettivo Convergenza.
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G.E.I.E.
OBIETTIVO 2 “COMPETITIVITA’ REGIONALE ED OCCUPAZIONE”
L’obiettivo Competitività regionale e occupazione riguarda il territorio comunitario che non rientra
nell’obiettivo Convergenza e punta a rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni e
l’occupazione, anticipando i cambiamenti economici e sociali attraverso il miglioramento e
l’incremento della qualità degli investimenti in capitale umano, l’innovazione e la promozione della
società della conoscenza, l’imprenditorialità, la tutela e il miglioramento dell’ambiente e il
miglioramento dell’accessibilità e dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese e lo sviluppo di
mercati del lavoro inclusivi.
Le regioni italiane ammissibili a beneficiare dei Fondi strutturali in capo a questo obiettivo sono
tutte quelle non rientranti nell'obiettivo Convergenza, a cui si aggiunge la Sardegna ammessa a
beneficiare di questo obiettivo a titolo transitorio e specifico (phasing in8).
All'obiettivo Competitività regionale e occupazione è destinato il 15,95% delle risorse complessive
dei Fondi strutturali, ovvero € 54.965 milioni (dei quali € 6.325 milioni destinati all’Italia).
Finanziano le azioni, sino ad un massimo del 50%, il FESR per la componente Competitività
regionale ed il FSE per la componente Occupazione.
Regioni eleggibili: livello NUTS I e II:
 Regioni ammissibili all’obiettivo
“Competitività regionale e
occupazione”
 Regioni ammissibili a fruire del
sostegno transitorio (phasing-in)
Fonte: http://ec.europa.eu/regional_policy/images/map/eligible2007/sf200713.pdf
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Le regioni ammissibili all’obiettivo 1 della precedente programmazione, ma con PIL superiore al 75% della
media comunitaria (UE a 15), accedono all’obiettivo “competitività regionale ed occupazione” beneficiando di
un sostegno ulteriore specifico (phasing in)
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G.E.I.E.
OBIETTIVO 3 “COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA”
L’obiettivo Cooperazione territoriale ha il fine di rafforzare la cooperazione transfrontaliera
attraverso iniziative congiunte locali e regionali, la cooperazione transnazionale mediante
azioni volte allo sviluppo transnazionale integrato e la cooperazione interregionale e lo scambio
di esperienze.
All’obiettivo Cooperazione territoriale europea, finanziato da FESR, è destinato il 2,52% delle
risorse complessive dei Fondi strutturali, ovvero € 8.723 milioni (dei quali € 846 milioni
destinati all’Italia).
Questo obiettivo ricalca l’Iniziativa comunitaria INTERREG della precedente programmazione dei
Fondi strutturali, della quale recupera l’approccio e l’impostazione.
Come INTERREG III la cooperazione transfrontaliera e quella transnazionale si attuano a livello di
aree geografiche di cooperazione identificate dalla Commissione (mentre per la Cooperazione
interregionale ex INTERREG III C è stata eliminata la suddivisione in aree di cooperazione).
L’eleggibilità dei territori a questo obiettivo varia a seconda della tipologia di cooperazione:
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alla cooperazione transfrontaliera sono ammesse tutte le zone di livello NUTS III (le
province in Italia) situate a ridosso dei confini terrestri interni (e taluni esterni) e marini.
la cooperazione transnazionale si realizza all’interno di 13 aree macroregionali (la Liguria
è compresa in tre di queste a cui corrispondono i programmi: Spazio Alpino, Europa Centrale
e MED).
alla cooperazione interregionale è ammesso l’intero territorio europeo.
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G.E.I.E.
I PRINCIPI D’INTERVENTO
Il funzionamento dei Fondi strutturali 2007-2013 segue una serie di principi in parte già presenti
nei periodi precedenti ed in parte nuovi o aggiornati:
Complementarità, coerenza, coordinamento e conformità: gli interventi sono
complementari alle priorità nazionali, regionali, locali, coerenti con le priorità strategiche
comunitarie e conformi al Trattato. La Commissione europea e gli Stati membri assicurano il
coordinamento tra Fondi ed altri strumenti finanziari dell’UE.
Programmazione pluriennale: garantisce la continuità e la certezza dell’azione nel medio
periodo.
Addizionalità: i Fondi strutturali non si sostituiscono, ma si sommano alla spesa pubblica
nazionale; essi dunque cofinanziano gli interventi.
Partenariato: riguarda gli aspetti operativi e strategici della politica e implica la partecipazione
delle autorità regionali e degli enti locali, nonché delle parti economiche e sociali, della società
civile, delle organizzazioni per la tutela dell’ambiente e delle pari opportunità.
Gestione condivisa: la responsabilità del controllo finanziario è ripartita tra gli Stati membri e la
Commissione europea.
Sussidiarietà e proporzionalità: gli interventi sono condotti dagli Stati membri al livello territoriale
adeguato; gli oneri in termini di controllo, valutazione e monitoraggio sono commisurati al
contributo comunitario.
Pari opportunità per donne e uomini: priorità trasversale a tutte le fasi della gestione dei
Fondi.
Concentrazione: impostazione più strategica rispetto al periodo 2000-2006, sia a livello
geografico (più dell’80% del finanziamento destinato alle regioni meno sviluppate) sia tematico:
obiettivi di Göteborg (sviluppo sostenibile) e Lisbona (crescita e occupazione).
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, è stato introdotto il cosiddetto earmarking9, principio
sulla base del quale gli Stati membri devono perseguire gli obiettivi dell’Agenda rinnovata di
Lisbona destinando le risorse dei Fondi a ricerca, innovazione e imprenditorialità, società
dell’informazione, capitale umano, ingegneria finanziaria, efficienza energetica e fonti energetiche
rinnovabili, nella misura del 60% nelle aree dell’obiettivo “Convergenza” e del 75% nelle aree
dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”.
9
EARMARKING è un termine usato dal XVI secolo per riferirsi alla marchiatura praticata sulle orecchie di
vitelli o agnelli al fine di mostrare a chi appartenessero.
Oggi viene comunemente utilizzato per attribuire a fondi o risorse finanziarie il rispetto di una destinazione
specifica. Nel caso della politica di coesione, secondo le parole della Commissaria alla Politica regionale,
Danuta Hübner, “Earmarking significa dedicare fondi per investimenti che rafforzino direttamente la
competitività e l’occupazione, in ricerca e innovazione, capitale umano, servizi alle imprese, infrastrutture di
portata europea e miglioramento dell’efficienza energetica”.
Il principio è previsto all’art. 9 del Reg. (CE) 1083/2006 (anche se il termine “Earmarking” non compare) e
richiamato in numerose altre disposizioni dello stesso regolamento e di quelli dedicati al FESR e al FSE
(rispettivamente Reg. CE 1080 e 1081/2006) oltre che nei “considerando” degli Orientamenti strategici
comunitari in materia di coesione.
EUROCIN
13
G.E.I.E.
I FONDI STRUTTURALI IN LIGURIA
Il Liguria è interessata e può partecipare ai nuovi obiettivi:
-
Competitività regionale e occupazione
Cooperazione territoriale europea
finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo sociale europeo (FSE),
quest’ultimo limitatamente alla sola componente “occupazione” del primo obiettivo.
Regioni ammissibili all’obiettivo “Convergenza”
Regioni phasing-out
Regioni phasing-in
Regioni ammissibili all’obiettivo “Competitività regionale e
occupazione”
Fonte: http://ec.europa.eu/regional_policy/images/map/eligible2007/conv_comp_0713_it.pdf
EUROCIN
14
G.E.I.E.
OBIETTIVO “COMPETITIVITA’ ED OCCUPAZIONE ”
L’obiettivo Competitività regionale ed occupazione punta, al di fuori delle regioni in ritardo di
sviluppo, a rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni e l’occupazione anticipando i
cambiamenti economici e sociali, inclusi quelli connessi all’apertura degli scambi, mediante
l’incremento ed il miglioramento della qualità degli investimenti nel capitale umano, l’innovazione e
la promozione della società della conoscenza, l’imprenditorialità, la tutela e il miglioramento
dell’ambiente e il miglioramento dell’accessibilità, dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese e lo
sviluppo di mercati del lavoro inclusivi.
Questa definizione, contenuta nell’articolo 3 del Regolamento (CE) 1083/2006 sui Fondi strutturali,
chiarisce lo stretto legame che deve esistere tra la crescita basata su competitività e innovazione e
l’occupazione.
All’obiettivo è riservato il 16% delle risorse totali, che ammontano a quasi 350 miliardi di euro a
prezzi correnti, stanziate per la politica di coesione. Finanziano le azioni, sino ad un massimo del
50% del costo totale, il FESR per la componente “Competitività regionale” ed il FSE per la
componente “Occupazione”.
La Liguria è compresa nelle regioni ammissibili all’obiettivo “Competitività regionale e
occupazione” ed opera attraverso i due POR:
A)
POR FESR 2007-2013
B)
POR FSE 2007-2013
A) POR FESR 2007-2013
Programma Operativo Regionale per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
La Commissione europea ha approvato in data 27 novembre 2007 il "Programma operativo
regionale per la Liguria FESR (2007-2013)". Questo programma comporta un sostegno comunitario
per la regione Liguria nel quadro dell'obiettivo "Competitività regionale e occupazione". Il bilancio
complessivo del programma è pari a € 530.235.365; il sostegno comunitario tramite il FESR
ammonta a € 168.145.488 (circa 0,6% dell'investimento complessivo del FESR in Italia nel
contesto dell'obiettivo Competitività regionale e occupazione 2007-2013), la restante quota
nazionale di € 362.089.877 viene suddivisa tra Stato (279.043.877), Regioni (49.000.000) ed
Enti locali (34.046.000).
Obiettivo generale
Il programma FESR per la Liguria intende valorizzare la capacità innovativa e la competitività delle
imprese costituendo reti ed attività di cooperazione con organismi pubblici attivi nel campo della
R&S e università, stimolando e incoraggiando la domanda di servizi avanzati da parte delle PMI.
Esso migliorerà anche l'attrattiva della regione diffondendo l'innovazione, valorizzando l'identità e
le tradizioni locali e tutelando le risorse naturali. Il cambiamento climatico è una tematica
importante: il programma sostiene soltanto modalità di trasporto che siano sostenibili e più
dell'11% è investito nelle fonti energetiche rinnovabili e nell'efficienza energetica. Il 24% delle
risorse è destinato alle infrastrutture ed ai servizi di ricerca e innovazione con un'attenzione
particolare ad aumentare la percentuale della ricerca privata.
EUROCIN
15
G.E.I.E.
Assi, Obiettivi Specifici e Obiettivi Operativi
Asse
I
Innovazione e
competitività
II
Energia
III
Sviluppo urbano
Obiettivi Specifici
Obiettivi Operativi
Potenziare le opportunità di RDI del
Stimolare la capacità di innovazione, la sistema produttivo
diffusione delle TIC (Tecnologie
Promuovere processi di innovazione e
dell’informazione e comunicazione) e sostenere l'imprenditorialità
la nuova imprenditorialità
Favorire l'accesso alle TIC a sostegno
della competitività
Incentivare i soggetti pubblici ad un
uso efficiente delle risorse energetiche,
Stimolare la produzione di energia da
incoraggiandone un consumo e una
fonti rinnovabili e l'efficienza
produzione sostenibili
energetica dell’energia, volta anche al
Supportare le imprese negli
risparmio delle risorse ed al
investimenti in efficienza energetica e
contenimento delle emissioni.
nella produzione di energia da fonti
rinnovabili
Sviluppo urbano sostenibile
Accessibilità (potenziamento
Migliorare la vivibilità, la sicurezza e
dell’accesso ai servizi di trasporto)
l'accessibilità delle aree urbane
Difesa del suolo e prevenzione dei
rischi naturali
IV
Valorizzare le risorse culturali e naturali
Valorizzazione
risorse culturali ed
ambientali
Valorizzare le risorse culturali e
naturali
Valorizzare e migliorare la fruizione
delle aree Natura 2000
Attività tradizionali di accompagnamento all’attuazione del Programma:
- assistenza alla programmazione e alla gestione
- attività di valutazione, monitoraggio, comunicazione, informazione e pubblicità
- interventi di supporto tecnico e metodologico volti a rafforzare le strutture, gli
uffici e le unità operative delle amministrazioni coinvolte nell'attuazione del
V
Programma.
Assistenza tecnica Attività innovative:
- attività di supporto rivolte a tutti i soggetti (enti locali, consorzi, associazioni)
coinvolti a vario titolo nell’attuazione del programma, finalizzate a migliorare la
conoscenza del territorio, garantire loro assistenza e affiancamento in
particolare nelle fasi di progettazione e realizzazione di interventi riguardanti le
tematiche comunitarie.
Il Programma Operativo della Regione Liguria del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007/2013
- Por FESR Obiettivo: Competitività Regionale e Occupazione è stato approvato con Decisione della
Commissione Europea n. C(2007) 5905 del 27 novembre 2007. n° FESR: CCI 2007IT162PO005
Il Comitato di Sorveglianza, organismo preposto ad accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione
del programma, si è insediato in data 11 marzo 2008 dando così l’avvio alla fase operativa del
programma stesso.
Sono in corso di elaborazione le modalità attuative e i bandi delle diverse azioni dei quattro assi di
intervento.
EUROCIN
16
G.E.I.E.
Dotazione finanziaria
Contributo
comunitario
Asse
Controparte nazionale
Centrale
52,63%
95.452.000
201.997.200
3.550.800
301.000.000
9.092.000
13.422.400
6.151.600
28.666.000
38.808.000
37.915.200
45.656.800
122.380.000
18.393.000
17.164.200
22.442.800
58.000.000
6.400.488
8.544.877
5.244.00
20.189.365
168.145.488
279.043.877
83.046.000
530.235.365
31,71%
Innovazione e
competitività
TOTALE
Regioni ed
enti locali
15,66%
56,77%
Energia
5,41%
Sviluppo urbano
23,08%
Valorizzazione
risorse culturali e
naturali
10,94%
Assistenza tecnica
3,81%
TOTALE
L'impatto previsto dell'investimento
Il programma assicurerà la creazione diretta di circa 10.000 nuovi posti di lavoro, 4.300 dei quali
dovrebbero essere occupati da donne. Tra gli impatti previsti entro il 2015 vi sono una riduzione
dello 0,12% delle emissioni di carbonio e un aumento del 16% nella produttività delle PMI in
termini di valore aggiunto. L'aumento della capacità di esportazione della regione dovrebbe situarsi
attorno al 15%. Il programma porterà anche ad un miglioramento dell'indice sintetico
dell'innovazione di cui al quadro europeo dell'innovazione regionale portandolo dallo 0,23 nel 2006
allo 0,43 alla fine del periodo di programmazione.
Tipologie di intervento
Le diverse attività di cui si compone il POR vengono realizzate attraverso specifici progetti che si
possono raggruppare in tre grandi tipologie:
progetti a regia regionale: alcuni interventi saranno condotti nel quadro della Regia
regionale per privilegiare la dimensione di “sistema”.
progetti a bando: l’accesso al sostegno finanziario sarà in molti casi soggetto alla
presentazione di proposte progettuali in risposta a bandi di gara.
programmazione integrata: si propone di coniugare al massimo grado competitività
(ricerca, innovazione) e sostenibilità (risparmio energetico, energie rinnovabili, coesione
sociale, pari opportunità), scelte nel quadro di una programmazione “discendente”, in un
disegno organico concepito a livello locale e frutto di un confronto sia con gli attori locali che
con i differenti livelli di governo (Regione e Province), in un’ottica di programmazione
“ascendente”.
EUROCIN
17
G.E.I.E.
Soggetti interessati
I partecipanti ai progetti FESR possono essere di vario tipo (amministrazioni pubbliche, ONG,
associazioni di categoria,…). Sarà il singolo bando a specificare quali soggetti sono abilitati a
candidare progetti.
Autorità di controllo
Autorità di Gestione (AdG)
Struttura competente
Regione Liguria – Settore Politiche di Sviluppo Industria e Artigianato
Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell’Occupazione
Indirizzo
Via d’Annunzio, 113 – 16121 GENOVA
Posta elettronica
[email protected]
Autorità di Certificazione (AdC)
Struttura competente
Regione Liguria – Settore Staff di Dipartimento e Affari Giuridici
Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell’Occupazione
Indirizzo
Via d’Annunzio, 113 – 16121 GENOVA
Posta elettronica
[email protected]
Autorità di Audit (AdA)
Struttura competente
Indirizzo
Posta elettronica
Regione Liguria – Servizio Controllo Strategico e Interno
Direzione Centrale Servizi Giunta e Controllo Strategico
via Dante, 6 int. 9-10 – 16121 GENOVA
[email protected]
Autorità ambientale (AA)
Struttura competente
Regione Liguria – Dipartimento Ambiente
Indirizzo
Via D’Annunzio, 111 - 16121 Genova
Posta elettronica
[email protected]
EUROCIN
18
G.E.I.E.
B) POR FSE 2007-2013
Il Programma Operativo Obiettivo 2 Fondo Sociale Europeo Regione Liguria 2007-2013 viene
approvato il 7 Novembre 2007 con Decisione C (2007) 5474 della Commissione Europea e prevede
una dotazione finanziaria di circa 395 milioni di Euro10.
Obiettivo generale
L’obiettivo primario che viene perseguito dal POR FSE discende direttamente dalla Strategia di
Lisbona ed è quello di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di
lavoro”. A tale scopo, per il quinquennio 2007-2013 sono stati individuati obiettivi regionali per la
programmazione operativa, che corrispondono agli obiettivi specifici comuni nazionali.
L’attuazione della politica regionale unitaria della Liguria, in particolare, cui afferisce la
programmazione del FSE ha come priorità la crescita della competitività del sistema economico,
attraverso i canali della ricerca e dell’innovazione, e il miglioramento del capitale umano attraverso
la valorizzazione delle risorse umane, l’incremento dell’occupazione, l’armonizzazione e la
modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione; lo sviluppo delle comunità locali per
favorire l’inclusione sociale.
Assi, Obiettivi Specifici e Obiettivi Operativi
Sulla base degli obiettivi specifici regionali sono stati definiti sei assi di intervento ognuno dei quali
si articola in obiettivi specifici comuni; ogni obiettivo specifico viene poi declinato in
attività/obiettivi operativi come meglio dettagliato nella tabella seguente.
Asse
Obiettivi Specifici
Obiettivi Operativi
Sviluppare la formazione continua attraverso il collegamento al
cambiamento-adattamento innovazione aziendale che la renda
reale fattore di sviluppo (PMI).
Sviluppare sistemi di formazione
continua.
I
Adattabilità
Sviluppo e finalizzazione della formazione continua e del life long
learning alla crescita professionale e alla stabilizzazione dei
lavoratori e delle imprese.
Accrescere l'adattabilità di lavoratori,
imprese ed imprenditori al fine di
migliorare l'anticipazione e la gestione
positiva dei cambiamenti
economici.
Contrasto alla precarizzazione dei rapporti di lavoro attraverso
misure che aumentino la sicurezza e la regolarità del lavoro e la
sua stabilizzazione
Formazione all’imprenditorialità come leva per lo sviluppo locale
anche attraverso la
valorizzazione dell’esperienza maturata con i Piani di Sviluppo
locale.
Favorire la responsabilità sociale delle imprese
Favorire l’innovazione e la produttività Intervenire sulla qualità del lavoro, con particolare attenzione alla
attraverso una migliore organizzazione salute ed alla sicurezza dei lavoratori.
e qualità del lavoro
Promuovere la regolarità del lavoro e la stabilizzazione del lavoro
precario.
Promuovere processi d’innovazione e di sviluppo imprenditoriale
Sviluppare politiche e servizi per
in particolare in connessione con lo sviluppo locale.
l’anticipazione e la gestione dei
cambiamenti, promuovere la
Rafforzare e valorizzare la filiera della ricerca e le reti di
competitività e l’imprenditorialità
cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese
10
Per scaricare il testo del POR FSE accedere al sito della Regione Liguria:
http://www.regione.liguria.it/MenuSezione.asp?Parametri=10_20_35_190$10_20_35_1905_4968_$Fondo_s
ociale_europeo_(FSE)$10_20_35_1905_-1$programma%20operativo%202007-2013.htm$
EUROCIN
19
G.E.I.E.
Asse
Obiettivi Specifici
Aumentare l’efficienza, l’efficacia, la
qualità, l’inclusività delle istituzioni del
mercato del lavoro
Attuare politiche del lavoro attive e
preventive, con particolare attenzione
all’integrazione dei migranti nel
mercato del lavoro autonomo ed
all’avvio delle imprese.
II
Occupabilità
Migliorare l’accesso delle donne
all’occupazione e ridurre le disparità di
genere.
III
Inclusione
sociale
IV
Capitale
umano
Sviluppare percorsi di integrazione e
migliorare il (re)inserimento lavorativo
dei soggetti svantaggiati per
combattere ogni forma di
discriminazione nel mercato del
lavoro.
Elaborazione ed introduzione delle
riforme dei sistemi di istruzione,
formazione e lavoro per migliorare
l’integrazione e sviluppare
l’occupabilità con particolare
attenzione all’orientamento.
Aumentare la partecipazione alle
opportunità formative lungo tutto
l’arco della vita ed innalzare i livelli di
apprendimento e conoscenza.
Creazione di reti tra università, centri
tecnologici di ricerca, mondo
produttivo ed istituzionale con
particolare attenzione alla promozione
della ricerca e dell’innovazione.
V
Transnazionalità
ed
interregionalità
VI
Assistenza tecnica
EUROCIN
Promuovere la realizzazione e lo
sviluppo di iniziative e di reti su base
interregionale e transnazionale, con
particolare attenzione allo scambio
delle buone pratiche
Obiettivi Operativi
Modernizzare e potenziare le istituzioni del mercato del lavoro per
favorire la piena occupazione, con particolare riferimento ai
servizi per il lavoro
Qualificare i servizi per l’impiego per un migliore inserimento
lavorativo delle categorie in stato di disagio sociale
Sostenere la crescita quali quantitativa e il consolidamento
dell’occupazione attraverso percorsi integrati
Aumentare la partecipazione a opportunità formative lungo tutto
l’arco della vita, per un invecchiamento attivo e il prolungamento
della vita attiva
Sviluppare la nuova imprenditorialità e sostenere lo sviluppo
locale attraverso percorsi integrati
Sviluppare l'integrazione sociale e la valorizzazione
professionale e occupazionale degli immigrati quale risorsa per gli
obiettivi di sviluppo economico e di coesione sociale all'interno del
contesto regionale
Garantire ai giovani l’accesso al mercato del lavoro, promuovendo
l’offerta di formazione iniziale, anche integrata con la scuola, per
aumentare in modo generalizzato il livello delle conoscenze e
delle competenze possedute, così da prevenire l’abbandono dei
percorsi formativi e da valorizzare le risorse dei giovani,
indispensabili per lo sviluppo regionale
Sostenere politiche di conciliazione sia per l’accesso sia per la
permanenza sul mercato del lavoro
Migliorare la governance e la capacità di intervento per favorire
una maggiore integrazione dei diversi strumenti disponibili
Combattere le forme di esclusione sociale e favorire l’inserimento
socio-lavorativo dei soggetti a rischio di marginalità
Favorire l’inserimento nel mercato del lavoro, anche agevolando
l’accesso all’istruzione e alla formazione, dei soggetti a rischio di
marginalità e a rischio di esclusione sociale
Favorire lo sviluppo e la crescita delle comunità locali quali
strumenti per l’accompagnamento all’inclusione sociale e alla
rimozione delle discriminazioni nell’accesso al mercato del lavoro
Promuovere l’emersione del lavoro irregolare
Favorire l’inclusione nel mercato del lavoro dei migranti in
condizione svantaggiata
Sviluppare le filiere formative di eccellenza regionali attraverso il
consolidamento dei Poli formativi.
Sostenere e sviluppare il sistema integrato di rientamento per
tutti i tipi di utenza
Sostegno all'elaborazione e sviluppo di sistemi per l’incremento
della partecipazione a percorsi formativi per l’accrescimento delle
competenze in ambito tecnico scientifico
Innalzare la qualità del capitale umano e rafforzare la
competitività attraverso la conoscenza
Sviluppare sistemi per la definizione di percorsi formativi di
eccellenza collegati ai temi strategici dell’innovazione e del
trasferimento tecnologico
Sviluppare sistemi per la definizione di percorsi formativi di
eccellenza collegati ai temi strategici dell’innovazione e del
trasferimento tecnologico
Promuovere reti ed accordi tra diverse Regioni per la realizzazione
di progetti che perseguono obiettivi comuni in materia di
formazione e istruzione, politiche attive del lavoro, inclusione
sociale
Favorire forme di cooperazione, confronto, messa in valore delle
esperienze fra le regioni dell’Unione.
Facilitare la mobilità geografica dei lavoratori e
l’integrazione dei mercati transfrontalieri del lavoro
Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei
Programmi Operativi attraverso azioni
e strumenti di supporto.
20
G.E.I.E.
Dotazione finanziaria
Contributo
comunitario
Asse
Adattabilità
22 %
Occupabilità
34 %
Inclusione sociale
16 %
Capitale umano
20 %
Transnazionalità ed
interregionalità
Controparte nazionale
Regioni ed
Centrale
Enti Locali
Totale contributo
elegibile
32.476.190
54.167.682
272.199
86.916.071
50.190.476
83.713.690
420.672
134.324.838
23.619.048
39.394.677
197.963
63.211.688
29.523.810
49.243.347
247.454
79.014.611
5.904.762
9.848.669
49.491
15.802.922
5.904.762
9.848.669
49.491
15.802.922
147.619.048
246.216.734
1.237.270
395.073.052
4%
Assistenza tecnica
4%
Totale
Soggetti interessati
I partecipanti ai progetti FSE possono essere di vario tipo (amministrazioni pubbliche, ONG,
associazioni di categoria,…). Sarà il singolo bando a specificare quali soggetti sono abilitati a
candidare progetti.
Autorità
Autorità di Gestione (AdG)
Struttura competente
Regione Liguria - Settore Sistema Regionale della Formazione e
dell’Orientamento
Indirizzo
Via Fieschi, 15 - Genova
Posta elettronica
[email protected]
Autorità di Certificazione (AdC)
Struttura competente
Regione Liguria: Staff di Dipartimento e Affari Giuridici
Dipartimento Ricerca, Innovazione Istruzione, Formazione e Politiche
Giovanili Cultura e Turismo
Indirizzo
Via Fieschi, 15 – Genova
Posta elettronica
[email protected]
Autorità di Audit (AdA)
Questa funzione è attribuita al dirigente pro-tempore del Servizio Controllo Strategico e Interno
Indirizzo
Via Fieschi, 15 – Genova
Posta elettronica
[email protected]
EUROCIN
21
G.E.I.E.
OBIETTIVO “COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA”
L’obiettivo Cooperazione territoriale europea trae spunto dall'esperienza dell'iniziativa comunitaria
Interreg, finalizzata a favorire un’integrazione armoniosa dell’Unione europea.
Alla cooperazione, promossa a rango di obiettivo, viene pertanto assegnato un valore strategico,
riconoscendo il suo contributo alla politica europea di coesione e di sviluppo regionale. Da qui
deriva la necessità di comprendere le azioni di cooperazione all’interno del quadro complessivo
dell’azione regionale.
All’obiettivo “Cooperazione territoriale europea”, finanziato interamente dal Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale (FESR), è riservato il 3,94% dello stanziamento complessivo delle risorse,
ovvero 13,2 miliardi di euro.
L’obiettivo consiste nel promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile delle macroregioni
dell’Unione, sostenendo la cooperazione transfrontaliera e gli scambi delle buone pratiche.
In particolare, si tratta di intensificare la cooperazione a tre livelli:
-
la cooperazione transfrontaliera, attraverso iniziative congiunte regionali e locali
la cooperazione transnazionale, attraverso azioni volte allo sviluppo territoriale integrato
la cooperazione interregionale, attraverso lo scambio di esperienze
In particolare il territorio della Liguria è interessato dai seguenti programmi di cooperazione
territoriale:
-
ALCOTRA: cooperazione transfrontaliera Italia – Francia.
-
MARITTIMO: cooperazione transfrontaliera marittima Italia – Francia.
-
SPAZIO ALPINO: cooperazione transnazionale nel territorio interessato dall’arco alpino.
-
MED: cooperazione transnazionale fra paesi del Mediterraneo.
-
EUROPA CENTRALE: cooperazione transnazionale per lo sviluppo economico, ambientale e
sociale dell’area dell’Europa Centrale.
-
INTERREG IV C: cooperazione interregionale tra autorità locali dei 27 Paesi dell’Unione
europea.
Lo strumento europeo di vicinato e partenariato ENPI riguarda i Paesi del Mediterraneo
meridionale e d orientale, i nuovi Stati indipendenti occidentali ed i Paesi del Caucaso meridionale.
Data la sua posizione geografica strategica nell’ambito del bacino Mediterraneo, la Regione Liguria
partecipa al programma ENPI multilaterale marittimo Mediterraneo, di cui faranno parte regioni
di Stati membri quali Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Cipro e Malta, Gibilterra per il
Regno Unito e dei paesi partner quali Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Giordania, Israele,
Libano, Siria, Turchia ed Autorità Palestinese.
La cooperazione territoriale segue la logica del partenariato. Per la durata della programmazione
2007-2013 verranno aperti dei bandi per la presentazione di progetti. Si tratta di bandi di gara
aperti su tutte le priorità/assi di intervento del programma di riferimento (ricerca ed innovazione,
accessibilità e trasporti, protezione dell’ambiente, prevenzione dei rischi, sviluppo urbano). Nella
programmazione 2007-2013, accanto a progetti tradizionali che seguono le consuete procedure di
messa a bando, sono state introdotte tipologie differenti di progetti per i quali è prevista una regia
pubblica, i cosiddetti progetti strategici.
EUROCIN
22
G.E.I.E.
I soggetti ammissibili al finanziamento sono: Amministrazioni pubbliche, enti pubblici, Università ed
Istituti di Ricerca, Camere di Commercio, Associazioni di Categoria, Enti ed Associazioni senza
scopo di lucro,…
La caratteristica importante ed obbligatoria di questi progetti è il lavorare alla soluzione di bisogni
e problematiche comuni ad altri territori d’Europa in modo congiunto e condiviso. La logica del
partenariato sposa appieno questo obiettivo favorendo lo scambio di esperienze e competenze.
I bandi vengono aperti sulle priorità, gli assi e le misure previste dai programmi. All’interno di tali
tematiche – necessariamente ampie e generiche – possono essere collocati progetti puntuali
d’interesse regionale che siano coerenti con la programmazione regionale unitaria.
Riassumendo la Liguria può partecipare ai seguenti programmi:
Programma di cooperazione Transfrontaliero
Alcotra
http://www.interreg-alcotra.org/
Cooperazione
transfrontaliera
Aree eligibili per la Liguria: Provincia di Imperia
Zone NUTS III adiacenti: Provincia di Savona
Programma di cooperazione Transfrontaliero
Marittimo
http://www.maritimeit-fr.net/
Aree eligibili per la Liguria: tutto il territorio regionale
Programma Operativo Spazio Alpino
http://www.alpine-space.eu/
Aree eligibili per la Liguria: tutto il territorio regionale
Programma Operativo Europa Centrale
Cooperazione
transnazionale
http://www.central2013.eu/
Aree eligibili per la Liguria: tutto il territorio regionale
Programma Operativo MED
http://www.programmemed.eu/
Aree eligibili per la Liguria: tutto il territorio regionale
Programma INTERREG IVC
Cooperazione
interregionale
http://www.interreg4c.net
Aree eligibili per la Liguria: tutto il territori regionale
EUROCIN
23
G.E.I.E.
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA
OBIETTIVO
I programmi di cooperazione transfrontaliera devono essere definiti in funzione delle esigenze
particolari di ciascuna regione di confine, ma devono comunque concentrare l'assistenza sulle
principali priorità comunitarie. In questo senso, il Regolamento n.1080/2006 del Parlamento e del
Consiglio indica che l'intervento del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) si concentra sulla
realizzazione di attività economiche, sociali e ambientali transfrontaliere mediante strategie
comuni di sviluppo territoriale sostenibile.
AREE TEMATICHE
promozione dell'imprenditorialità, in particolare, sviluppo delle piccole e medie imprese, del
turismo, della cultura e del commercio transfrontaliero;
promozione e miglioramento della protezione e della gestione congiunte delle risorse naturali
e culturali nonché della prevenzione dei rischi naturali e tecnologici;
rafforzamento dei collegamenti tra le zone urbane e rurali;
riduzione dell'isolamento tramite un migliore accesso alle reti e ai servizi di trasporto,
informazione e comunicazione, nonché ai sistemi e agli impianti transfrontalieri di
approvvigionamento idrico ed energetico e a quelli di smaltimento dei rifiuti;
sviluppo della collaborazione, della capacità e dell'utilizzo congiunto di infrastrutture, in
particolare in settori come la salute, la cultura, il turismo e l'istruzione.
Per il periodo 2007-2013, la Regione Liguria continua a far parte del programma
transfrontaliero Italia - Francia Alcotra. Il programma riguarda la cooperazione
transfrontaliera lungo il confine continentale tra Italia e Francia e comprende le seguenti zone:
Regione autonoma Valle d'Aosta, province di Torino e di Cuneo (Regione Piemonte), Provincia di
Imperia (Regione Liguria), dipartimenti dell'Alta Savoia e della Savoia (Regione Rodano-Alpi),
dipartimenti delle Alte Alpi, e delle Alpi di Alta Provenza e delle Alpi Marittime (Regione ProvenzaAlpi-Costa Azzurra). Per il periodo 2007-2013, il programma si pone l'obiettivo generale di
migliorare la qualità della vita delle popolazioni e lo sviluppo sostenibile dei sistemi economici e
territoriali transfrontalieri attraverso la cooperazione in ambito sociale, economico, ambientale e
culturale. Il Programma Operativo è stato approvato dalla Commissione Europea con decisione
numero C(2007)5716 del 29 novembre 2007.
Per il periodo 2007-2013, le zone ammissibili per la cooperazione transfrontaliera sono state
ampliate anche alle frontiere marittime separate, in linea di massima, da un massimo di 150
chilometri; di conseguenza, la Regione Liguria è stata inserita nel programma di cooperazione
transfrontaliera Italia - Francia Marittimo. Le aree interessate da questo programma sono:
Regione Sardegna, Regione Toscana (province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto) e
Regione Liguria per l'Italia e Regione Corsica per la Francia. L'obiettivo strategico generale del
programma consiste nel qualificare la cooperazione fra le aree transfrontaliere in termini di
accessibilità, di innovazione, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali al fine di assicurare la
coesione territoriale e favorire nel tempo occupazione e sviluppo sostenibile. Il Programma
Operativo è stato approvato dalla Commissione Europea con decisione numero C(2007)5489 del 16
novembre 2007.
EUROCIN
24
G.E.I.E.
PROGRAMMA OPERATIVO ITALIA FRANCIA ALCOTRA 2007-2013
(Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera)
AREA GEOGRAFICA:
Territori NUTS III transfrontalieri
Per l’Italia:
Regione autonoma Valle d’Aosta
Province di Torino e di Cuneo (Regione
Piemonte)
Provincia di Imperia (Regione Liguria)
Per la Francia:
Dipartimenti Alta Savoia e Savoia (Regione
Rodano-Alpi)
Dipartimenti Alte Alpi, Alpi di Alta Provenza,
Alpi Marittime (Regione PACA)
Territori adiacenti
Per l’Italia:
Province di Biella, Vercelli, Asti, Alessandria
(Regione Piemonte)
Provincia di Savona (Regione Liguria)
Per la Francia
Dipartimenti Ain, Isère e Drôme (Regione
Rodano-Alpi)
Dipartimenti Vaucluse e Var (Regione PACA)
Territori ammessi a titolo dell’art. 21 Reg. FESR
1080/2006 11 :
Per l’Italia: Provincia di Genova (Regione Liguria)
Per la Francia: dipartimenti del Rhône (Regione
Rodano-Alpi capoluogo Lione) e delle Bouches-duRhône (Regione PACA- capoluogo Marsiglia).
Paesi terzi non UE: Svizzera e Principato di Monaco 12
OBIETTIVO GENERALE
Migliorare la qualità della vita delle popolazioni e lo sviluppo sostenibile dei sistemi economici e
territoriali transfrontalieri attraverso la cooperazione in ambito sociale, economico, ambientale e
culturale.
OBIETTIVI SPECIFICI
Favorire la competitività e lo sviluppo sostenibile dei sistemi produttivi transfrontalieri
Sviluppare strategie comuni per preservare e gestire la biodiversità, le risorse naturali e il
paesaggio dello spazio transfrontaliero e per gestire i rischi naturali e tecnologici
Favorire l’attrattività dell’area migliorando i servizi e rafforzando l’identità delle comunità
transfrontaliere
Accompagnare lo sviluppo di un’autentica cooperazione tra aree e soggetti della frontiera
11
Sono zone di flessibilità con una partecipazione comunitaria limitata ad un massimo del 20% della
dotazione FESR del programma.
12
Svizzera e Principato di Monaco possono partecipare al Programma senza ricevere finanziamenti FESR.
EUROCIN
25
G.E.I.E.
PRIORITA’ DI INTERVENTO, AZIONI e RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI
La strategia del programma si concretizza attraverso tre assi prioritari articolati in misure
d'attuazione.
Assi d’intervento
I
Misure di attuazione
In euro
%
Misura 1.1 Sistemi produttivi
Sviluppo e innovazione
30,5%
Misura 1.2 Economie rurali
61.695.460,00
Misura 1.3 Turismo
II
Protezione e gestione del
Misura 2.1 Risorse del territorio
61.695.460,00
territorio
30,5%
III
Qualità della vita
33%
IV
Assistenza tecnica,
Misura 2.2 Prevenzione dei rischi
Misura
Misura
Misura
Misura
3.1
3.2
3.3
3.4
Servizi sociosanitari
Trasporti
Cultura
Istruzione, formazione e lavoro
Misura 4.1 Assistenza tecnica e
comunicazione
66.752.465,00
9.439.742,00
animazione e comunicazione
6%
TOTALE
Misura 4.2 Animazione
199.583.127,00
Si individuano poi alcune priorità trasversali comuni a tutte le tematiche specifiche affrontate dal
programma:
cooperazione amministrativa e normativa, per superare le differenze di tipo
amministrativo e normativo che ostacolano il progredire dell’integrazione tra le aree
appartenenti a stati differenti.
pari opportunità di genere e non discriminazione, per attivare specifiche azioni di
intervento nei confronti delle fasce deboli.
sostenibilità ambientale, per promuovere l’attenzione alla componente ambientale nelle
diverse.
uso delle tecnologie dell’informazione, per sviluppare i sistemi informativi comuni e
condivisi riguardanti tutta l’area di cooperazione e gran parte di essa.
formazione e bilinguismo, per realizzare attività informative che accompagneranno
trasversalmente le iniziative di cooperazione, compresa la formazione linguistica dei soggetti
coinvolti.
EUROCIN
26
G.E.I.E.
Per il periodo 2007-2013 al programma sono destinati fondi (FESR e cofinanziamento nazionale)
per un totale di 199.583.128 euro così suddiviso:
Tipologia contributo
FESR
Nazione
Italia
Francia
Totale
87.419.616
62.267.729
149.687.345
Controparte
nazionale13
29.139.872
20.755 910
49.895.782
Totale
116.559.488
83.023.639
199.583.127
BENEFICIARI
Enti pubblici, Camere di Commercio, Università ed Istituti scolastici, Organizzazioni di categoria,
Enti gestori di aree protette, imprese, consorzi, operatori turistici, centri di ricerca, associazioni,
organizzazioni non governative, istituzioni culturali, ecc… Sarà il singolo bando a specificare quali
soggetti sono abilitati a candidare progetti.
TIPOLOGIE DI INTERVENTI FINANZIABILI
Progetti singoli: Si tratta dei progetti di cooperazione classici, presentati da due o più beneficiari,
che riguardano un’area e tematica definita; sarà adottata una procedura a bando a sportello, con
due scadenze annuali.
Caratteristiche:
ogni progetto si deve riferire ad una sola misura d’attuazione riferita all’asse d’intervento
prescelto;
l’attuazione del programma prevede la procedura a bando di gara deliberato dal CdS;
il progetto deve essere realizzato entro due anni dalla data di notifica della sua
approvazione;
soglia massima: il contributo pubblico non deve superare € 1.500.000;
territori: NUTS 3 transfrontalieri, territori adiacenti, territori ammessi a titolo della flessibilità
e Paesi terzi non UE;
il capofila deve essere localizzato in una zona eleggibile NUTS III transfrontaliera.
Progetti strategici: si tratta di progetti “pubblici” con un forte impatto sulle strategie di
cooperazione; sono promossi dalle Amministrazioni corresponsabili (o i soggetti attuatori da essi
delegati); riguardano un’ampia porzione del territorio eligibile; le tematiche, tipologie di azione e la
relativa dotazione finanziaria sono definiti dal Comitato di Sorveglianza
Caratteristiche:
la responsabilità di individuare temi strategici spetta al livello politico e quindi al Comitato
di Sorveglianza, che dà mandato all’Autorità di Gestione di istituire i comitati di pilotaggio dei
progetti strategici;
il progetto strategico deve riferirsi a una specifica misura di attuazione riferita all’asse di
intervento prescelto;
la durata massima prevista è di tre anni;
la procedura è a “regia pubblica”;
il CdS riserva il 20% delle risorse FESR al finanziamento dei progetti strategici, che avranno
quindi un proprio budget e una procedura di selezione distinta.
Piani Integrati Transfrontalieri (PIT): si tratta di una modalità innovativa di attuazione del
programma per massimizzare l’efficacia degli interventi, strettamente coerenti e collegati tra di
loro, convergenti verso un comune obiettivo o strategia di sviluppo transfrontaliero.
13
La ripartizione all’interno della quota pubblica nazionale è così stabilita: per l’Italia 100% a carico dello
Stato (delibera CIPE del 15/06/2007); per la Francia, 14.5% a carico dello Stato, 23.5% a carico dei
Consigli Regionali, 58.5% a carico dei Consigli Generali e 3.5% a carico di altri pubblici.
L’autofinanziamento pubblico/privato è stimato in base alle misure previste per ciascuno dei primi tre assi
prioritari.
EUROCIN
27
G.E.I.E.
Il PIT è un insieme di progetti di cooperazione che riguardano settori e temi diversi con un comune
obiettivo dello sviluppo socio economico di un determinato territorio transfrontaliero; le procedure
relative alla elaborazione, selezione e attuazione dei PIT sono contenute nella Guida di attuazione
del Programma; il processo di elaborazione dei PIT e la successiva fase di attuazione dei PIT
finanziati sono sostenuti da apposite forme di animazione, finanziate nell’ambito del Programma.
Caratteristiche:
bando in 2 fasi: manifestazione d’interesse cui segue la definizione del PIT
i destinatari possono essere per l’Italia: Province, Comunità montane, Parchi,…; per la
Francia: Consigli Generali, Enti pubblici di cooperazione intercomunale, Parchi,…
Il PIT deve riguardare un territorio formato al massimo da tre unità territoriali (dipartimenti /
province) contigue.
ogni piano ha una durata massima di tre anni ed è composto da progetti di cooperazione
che seguono le stesse regole e le stesse procedure di selezione e di programmazione dei
progetti di cooperazione singoli. Ogni piano può contenere da 3 a 6 progetti singoli
soglia massima per PIT: € 9 milioni
GESTIONE DEL PROGRAMMA E CONTATTI
Il Programma Interreg III A Alcotra è gestito da un partenariato allargato grazie ad una serie di
strutture dove è coinvolto l'insieme delle autorità italiane e francesi interessate dalla Cooperazione
transfrontaliera. Il loro funzionamento è descritto nel Regolamento di attuazione.
Fonte: http://www.interreg-alcotra.org/pages.asp?p=07&lang=it
Sito ufficiale del programma
http://www.interreg-alcotra.org/
Autorità di Gestione
Struttura competente
Indirizzo
Telefono
Fax
Regione Piemonte
Direzione economia montana e foreste
Dott.ssa Silvia Riva
Corso Stati Uniti, 21
10128 TORINO
0039 011 432 43 19
0039 011 432 29 41
Segretariato Tecnico congiunto
Indirizzo
11 rue de la Marne
06500 MENTON (Francia)
Posta elettronica
[email protected]
Telefono
0033 492 411 020
Fax
0033 492 411 029
EUROCIN
28
G.E.I.E.
PROGRAMMA OPERATIVO ITALIA - FRANCIA MARITTIMO 2007-2013
TERRITORI AMMISSIBILI:
Per l’Italia:
Sardegna: il territorio della Regione
Sardegna è articolato nelle otto Province
(NUTS 3) indicate nel Regolamento (CE)
n.105/2007 del 1° Febbraio 2007. Le
otto Province sono: Sassari, Nuoro,
Cagliari,
Oristano,
Olbia-Tempio,
Ogliastra, Medio- Campidano, CarboniaIglesias;
Toscana (NUTS 3: Massa-Carrara,
Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto)
Liguria (NUTS 3: Genova, Imperia, La
Spezia, Savona)
Per la Francia:
Corsica (NUTS 3: Corse-du-Sud, HauteCorse)
OBIETTIVO GENERALE
Per il periodo 2007-2013, le zone ammissibili per la cooperazione transfrontaliera sono state
ampliate anche alle frontiere marittime separate, in linea di massima, da un massimo di 150
chilometri; di conseguenza, la Regione Liguria è stata inserita nel programma di cooperazione
transfrontaliera Italia-Francia Marittimo. Le aree interessate da questo programma sono: Regione
Sardegna, Regione Toscana (province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto) e Regione
Liguria per l'Italia e Regione Corsica per la Francia. L'obiettivo strategico generale del programma
consiste nel qualificare la cooperazione fra le aree transfrontaliere in termini di accessibilità, di
innovazione, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali al fine di assicurare la coesione
territoriale e favorire nel tempo occupazione e sviluppo sostenibile. Il Programma Operativo è stato
approvato dalla Commissione Europea con decisione numero C(2007)5489 del 16 novembre 2007.
OBIETTIVI SPECIFICI
Promozione dell’imprenditorialità, sviluppo PMI, turismo, cultura e commercio
transfrontaliero;
Protezione e gestione congiunta delle risorse naturali e culturali, nonché prevenzione dei
rischi naturali e tecnologici;
Rafforzamento collegamenti tra zone urbane e rurali;
Riduzione dell’isolamento tramite un migliore accesso alle reti e ai servizi di trasporto,
informazione e comunicazione, nonché ai sistemi e ai servizi transfrontalieri di
approvvigionamento idrico ed energetico e a quelli di smaltimento dei rifiuti;
Sviluppo della collaborazione, della capacità e della condivisione di infrastrutture, in
particolare in settori quali la salute, la cultura, il turismo e l’istruzione.
EUROCIN
29
G.E.I.E.
PRIORITA’ DI INTERVENTO, AZIONI e RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI
Assi prioritari
Obiettivi specifici
Incoraggiare politiche ed azioni congiunte volte a sviluppare nuove soluzioni sostenibili di
trasporto marittimo e aereo, anche tra i porti e gli aeroporti secondari, e potenziare le reti e i
sistemi di mobilità per migliorare i collegamenti transfrontalieri.
I
Accessibilità e
Reti di
comunicazione
II
Innovazione e
competitività
III
Risorse naturali
e culturali
IV
Integrazione
delle risorse e
dei servizi
V
Assistenza
Tecnica
EUROCIN
Utilizzare in maniera congiunta gli strumenti dell’ITC al fine di:
- contribuire alla sicurezza marittima dei mezzi e delle persone;
- migliorare l’accessibilità delle zone isolate;
- favorire i trasporti multi- modali terrestri, marittimi e aerei dei
cittadini;
- migliorare l’offerta dei porti e dei servizi turistici.
Promuovere servizi logistici comuni, finalizzati a un nuovo posizionamento strategico dei porti
e degli aeroporti della zona e a un’integrazione delle strutture esistenti con le TEN e le
Autostrade del Mare.
Sviluppare le reti tra università, centri di ricerca, poli tecnologici e scientifici e tra queste
strutture e le imprese.
Favorire la creazione di piattaforme di dialogo e migliorare la qualità di servizi innovativi
comuni destinati ai sistemi produttivi locali, al fine di favorire l’accesso ai servizi
dell’amministrazione pubblica e dell’internazionalizzazione.
Promuovere, attraverso la caratterizzazione dei territori, azioni innovative congiunte al fine di
migliorare la produzione e commercializzazione di prodotti di qualità e d’eccellenza nel settore
agricolo, agroalimentare, dell’artigianato e del turismo sostenibile.
Coordinare le politiche pubbliche per l’innovazione al fine di promuovere un orientamento
comune verso la Strategia di Lisbona e di Goteborg e il trasferimento di buone pratiche.
Favorire una gestione integrata dei parchi marini, dei parchi naturali, delle aree protette e
delle zone costiere e sviluppare la diffusione congiunta della sensibilità ambientale attraverso
una gestione partecipativa.
Sviluppare il controllo ambientale e la prevenzione dei principali rischi attraverso l’adozione di
dispositivi comuni.
Promuovere l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e alternativa e la diffusione della cultura
del risparmio energetico, privilegiando come beneficiari i partner che abbiano comprovata
esperienza in materia di energia.
Sviluppare azioni di cooperazione e gli strumenti di gestione comune per la salvaguardia e la
valorizzazione delle risorse identitarie e culturali, materiali e immateriali, i siti e i monumenti.
Favorire la coesione istituzionale e lo scambio di buone pratiche in riferimento alle priorità del
PO attraverso la creazione e il rafforzamento delle reti di territori, collettività locali e delle
associazioni.
Favorire la messa in rete di strutture e servizi per la conoscenza, l’innovazione, la formazione,
la cultura, l’accoglienza turistica finalizzati ad accrescere la competitività e l’attrattività delle
aree urbane.
Ridurre l’esclusione sociale e favorire l’integrazione sul mercato del lavoro, la messa in rete di
strutture e servizi al fine d’accrescere la qualità della vita attraverso la costruzione di reti di «
funzioni urbane » (ospedali, trasporti integrati, centri servizi comuni, servizi per l’impiego …).
Promuovere politiche congiunte per migliorare l’accesso ai servizi pubblici urbani per le
persone e le imprese che sono localizzate in zone rurali e rafforzare i collegamenti tra le aree
urbane e rurali.
Garantire il corretto funziona-mento del sistema di gestione e sorveglianza del P.O .
Promuovere la attuazione e la governance del programma di cooperazione attraverso
un’adeguata informazione e animazione sul territorio transfrontaliero per tutta la durata del
programma.
Sviluppare sinergie ed azioni di comunicazioni congiunte con i Programmi di cooperazione
territoriale e di prossimità che interessano l’area mediterranea.
30
G.E.I.E.
Per il periodo 2007-2013 al programma sono destinati fondi (FESR e cofinanziamento nazionale)
per un totale di € 161.976.354 euro (di cui FESR 121.482.265) euro così suddiviso:
Tipologia contributo
FESR
Controparte
nazionale14
Totale
36.444.680
12.148.227
48.592.907
24.296.453
8.098.818
32.395.271
36.444.680
12.148.227
48.592.907
17.007.516
5.669.172
22.676.688
7.288.936
121.482.265
2.429.645
40.494.089
9.718.581
161.976.354
Asse
Accessibilità e Reti di
comunicazione
Innovazione e
competitività
Risorse naturali e
culturali
Integrazione delle
risorse e dei servizi
Assistenza Tecnica
Totale
BENEFICIARI
Il programma prevede la partecipazione di soggetti pubblici, soggetti privati, Università, istituti di
ricerca, ONG, consorzi pubblici e consorzi pubblico-privati.
Nel Programma di cooperazione marittimo (http://www.maritimeit-fr.net/docs/PO_IT_FR.pdf),
nella descrizione di ciascun Asse, sono specificati i soggetti che possono partecipare alle attività
previste.
TIPOLOGIE DI INTERVENTI FINANZIABILI
Progetto strategico: è una tipologia progettuale complessa e fortemente centrata su obiettivi
del programma, chiaramente identificati e misurabili. Il progetto strategico dovrà rispondere ai
seguenti criteri:
beneficiari provenienti dall’Italia e dalla Francia costituenti un partenariato di progetto
omogeneo, con una competenza specifica nella materia;
un’area di riferimento adeguata al tema di interesse generale;
un approccio strategico comune, con specifico riferimento all’attuazione della strategia di
Lisbona rinnovata e delle strategie europee settoriali;
perennità di risultato rispetto al finanziamento europeo;
capacità di svolgere un effetto leva delle risorse mobilitate;
capacità di promuovere la ripetizione delle esperienze generate mediante un’opportuna
azione di diffusione e capitalizzazione dei risultati.
Progetto semplice: i progetti semplici sono delle azioni bilaterali e/o plurilaterali promosse dai
soggetti dell’area di cooperazione, finalizzati ad introdurre metodi e strumenti innovativi e a
favorire la sperimentazione e la partecipazione nei temi di cooperazione. I progetti semplici
saranno preferibilmente attivati per ambiti tematici mirati e avranno una durata temporale limitata
per favorire la valutazione della sperimentazione effettuata. Tali progetti potranno essere attuati:
da un partenariato di soggetti già consolidato (progetti con forte concertazione
partenariale), prevedendo inoltre idonee procedure per l’eventuale allargamento del
partenariato già esistente;
da un partenariato di soggetti che si crea ex-novo a seguito di una specifica procedura di
selezione, per favorire (seppure in misura residuale rispetto all’impostazione operativa del
14
La ripartizione all’interno della quota pubblica nazionale è così stabilita: per l’Italia 100% a carico dello
Stato (delibera CIPE del 15/06/2007); per la Francia, 14.5% a carico dello Stato, 23.5% a carico dei
Consigli Regionali, 58.5% a carico dei Consigli Generali e 3.5% a carico di altri pubblici.
L’autofinanziamento pubblico/privato è stimato in base alle misure previste per ciascuno dei primi tre assi
prioritari.
EUROCIN
31
G.E.I.E.
Programma Operativo) nuova progettualità e nuovi partenariati istituzionali nell’area di
cooperazione.
PROCEDURE DI SELEZIONE E DI CONTROLLO
Procedure di selezione
Bando per progetti semplici
Selezione per progetti strategici
Pubblicazione di un avviso pubblico da parte Prevede specifiche modalità di dialogo e
dell’Autorità di Gestione Unica che può concertazione fra soggetti promotori, Autorità di
prevedere una scadenza fissa oppure una Gestione Unica e Segretariato Tecnico Congiunto
procedura aperta di presentazione con finalizzata ad accompagnare la generazione dei
valutazione periodica dei progetti presentati.
progetti strategici, a partire dalla pubblicazione
da parte dell’Autorità di Gestione Unica di un
invito a manifestare interesse per la raccolta
delle idee progettuali.Il dettaglio delle procedure
sarà specificato nella “Guida per l’attuazione del
Programma”.
Le candidature per entrambe le tipologie devono essere presentate in italiano o in francese, con
una sintesi del progetto nell’altra lingua utilizzando appositi formulari pubblicati nella “”Guida per
l’attuazione del Programma”. Le proposte saranno preventivamente istruite dal Segretariato
Tecnico Congiunto al fine di accertare la presenza dei requisiti formali per la ricevibilità delle
stesse. Successivamente le proposte ricevibili saranno valutate dal Segretariato Tecnico Congiunto
anche con il concorso di eventuali esperti esterni e quindi selezionate dal Comitato Direttivo sulla
base di criteri generali preventivamente approvati dal Comitato di Sorveglianza.
Le operazioni selezionate devono includere beneficiari di almeno due paesi che cooperino per
ciascuna operazione secondo due modalità scelte fra le seguenti: elaborazione congiunta,
attuazione congiunta, personale condiviso e finanziamento congiunto.
Per i dettagli consultare la Guida per l’attuazione del Programma:
http://www.maritimeit-fr.net/docs/Guida_per_lattuazione.pdf
Procedure di controllo
L’attività viene svolta dalle Regioni italiane e dalla Collectivité Territoriale de la Corse.
Ciascun Stato membro predispone un sistema di controllo che consenta di verificare la
fornitura dei beni e dei servizi cofinanziati, la veridicità delle spese dichiarate per le
operazioni o le parti di operazioni realizzate sul proprio territorio nonché la conformità
I
di tali spese e delle relative operazioni o parti di operazioni con le norme comunitarie e
le sue norme nazionali.
LIVELLO Le Regioni italiane e la Collectivité Territoriale de la Corse designano i controllori
responsabili della verifica della legittimità e regolarità delle spese dichiarate da ciascuno
dei beneficiari che partecipano all’operazione. Controllori indipendenti potranno essere
selezionati attraverso una procedura di evidenza pubblica o essere identificati all’interno
delle pubbliche amministrazioni dei partner del programma.
L’attività fa capo all’Autorità di Audit, che potrà essere assistita dal gruppo di controllori
ed avvalersi dell’ausilio di soggetti esterni.
L’Autorità di Audit deve assicurare che:
II
- i controlli sono realizzati al fine di verificare il funzionamento efficace del sistema di
LIVELLO
gestione e controllo;
- i controlli delle operazioni sono realizzati sulla base di un campione appropriato per
verificare le spese dichiarate.
EUROCIN
32
G.E.I.E.
CIRCUITI FINANZIARI
Circuito finanziario
con capofila italiano
La Commissione Europea versa per il tramite
dell’IGRUE i pagamenti FESR, relativi al
programma all’Autorità di Certificazione e le
corrispondenti
quote
di
cofinanziamento
nazionale sono a carico del Fondo di rotazione
della legge n. 183/1987
L’Autorità di Certificazione versa il contributo
FESR e le quote di cofinanziamento nazionale al
lead partner.
Il lead partner versa entrambe le quote ai
beneficiari italiani ed esclusivamente la quota
FESR ai beneficiari francesi.
Circuito finanziario
con capofila francese
La Commissione Europea versa per il tramite
dell’IGRUE i pagamenti FESR, relativi al
programma all’Autorità di Certificazione e le
corrispondenti
quote
di
cofinanziamento
nazionale sono a carico del Fondo di rotazione
della legge n. 183/1987
L’Autorità di Certificazione versa il contributo
FESR al capofila
Il lead partner eroga la quota FESR ai beneficiari
francesi ed italiani. La predetta Autorità di
Certificazione versa a questi ultimi anche le
quote di cofinanziamento nazionale loro
spettanti.
GESTIONE DEL PROGRAMMA e CONTATTI
Sito ufficiale del programma
http://www.maritimeit-fr.net/
Ecco l’organigramma delle principali strutture di gestione del programma:
REGIONE TOSCANA
Autorità di Audit Unica
Autorità di Gestione
Autorità di Certificazione
Unica
Area di coordinamento
Programmazione e Controllo
Direzione Generale Presidenza
Direzione Generale Bilancio e
Finanze
Settore Programmazione negoziata
e controlli comunitari
Settore Attività Internazionali
Settore Politiche di Bilancio
Via Cavour, 18 - 50129 Firenze
via di Novoli 26 - 50121 Firenze
Via Verdi -50129 Firenze
Segretariato Tecnico Congiunto
Indirizzo
Via Marradi 116 – 57126 Livorno (Italia)
Posta elettronica
[email protected]
Telefono
0039 0586 849 712
Fax
0039 0586 849 729
EUROCIN
33
G.E.I.E.
COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE
OBIETTIVO
La cooperazione transnazionale si pone come scopo uno sviluppo equilibrato e competitivo del
territorio europeo.
Per la Regione Liguria questo obiettivo si traduce in politiche volte a ridurre le criticità derivanti
dalla cessazione della condizione frontaliera (e di tutti gli aspetti ad essa connessi) e dal perdurare
di molti elementi di non omogeneità (linguistici, infrastrutturali, normativi, …).
La Regione Liguria continua a fare parte dei due programmi transnazionali Med e Spazio Alpino
ed è stata inserita nel programma Europa Centrale (Central Europe).
AREE TEMATICHE
Gli obiettivi della cooperazione transnazionale per il periodo 2007-2013 sono definiti nel Reg. FESR
n.1080/2006 - art. 6:
innovazione (creazione e sviluppo di reti scientifiche e tecnologiche e rafforzamento delle
capacità regionali di R&ST e innovazione che contribuiscano direttamente allo sviluppo
economico equilibrato delle zone transnazionali)
ambiente (attività di gestione delle risorse idriche, efficienza energetica, prevenzione dei
rischi e protezione ambientale che presentino una chiara dimensione transnazionale)
accessibilità (attività intese a migliorare l'accesso e la qualità dei servizi di trasporto e
telecomunicazioni che presentino una chiara dimensione transnazionale)
sviluppo urbano sostenibile (rafforzamento dello sviluppo policentrico a livello
transnazionale, nazionale e regionale che presenti un chiaro impatto transnazionale)
EUROCIN
34
G.E.I.E.
Programmi Operativi
Med
Spazio Alpino
Europa Centrale
EUROCIN
35
G.E.I.E.
PROGRAMMA OPERATIVO MED 2007-2013
TERRITORI AMMISSIBILI
Francia: Corsica,Languedoc-Roussillon,
Provence-Alpes-Côte d’Azur, Rhône-Alpes
Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio,
Liguria, Lombardia, Umbria, Marche, Molise,
Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana,
Veneto.
Cipro: tutto il paese.
Grecia: tutto il paese.
Malta: l’intero paese.
Portogallo: Algarve, Alentejo;
Slovenia: intero paese.
Spagna: Andalusia, Aragona, Catalonia, Isole
Baleari, Murcia, Valencia, Ceuta e Melilla.
Regno-Unito: Gibilterra.
Paesi Mediterranei IPA sono stati inviatati a
partecipare; Croazia e Montenegro aderiscono
con propri fondi IPA
OBIETTIVO GENERALE
Il Programma MED riguarda la cooperazione dell’intera area mediterranea, incorporando in un
unico programma gli INTERREG IIIB MEDOCC e ARCHIMED della precedente programmazione.
Tenendo conto dell’eccezionale patrimonio culturale di questa area e del suo ruolo di cerniera con i
paesi extraeuropei che si affacciano sul Mediterraneo, il suo obiettivo generale è rendere l’intero
spazio mediterraneo un territorio capace di confrontarsi con i competitor internazionali, al fine di
assicurare crescita ed occupazione per le prossime generazioni (strategia di Lisbona), supportare la
coesione territoriale ed intervenire attivamente per la salvaguardia dell’ambiente in una logica di
sviluppo sostenibile (strategia di Göteborg).
OBIETTIVI SPECIFICI
Sviluppo delle capacità innovative
Protezione dell’ambiente e promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile
Migliorare la mobilità e l'accessibilità dei territori
Promozione di uno sviluppo policentrico ed integrato dello spazio mediterraneo
EUROCIN
36
G.E.I.E.
PRIORITÀ DI INTERVENTO E AZIONI e RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI
Assi
I
Rafforzamento della capacità
di innovazione
II
Protezione dell’ambiente e
promozione di uno sviluppo
territoriale sostenibile
III
Miglioramento della mobilità
e l'accessibilità dei territori
IV
Promozione di uno sviluppo
policentrico ed integrato
dello spazio mediterraneo
%15
Azioni
Diffusione di tecnologie innovative e know-how
30%
34%
20%
10%
Cooperazione strategica tra gli attori dello
sviluppo economico e le autorità pubbliche
Protezione e sviluppo delle risorse e del patrimonio
naturale
Promozione delle energie rinnovabili e
miglioramento dell’efficienza energetica
Prevenzione dei rischi i e della sicurezza marittimi
Prevenzione e lotta contro i rischi naturali
Miglioramento dell’accessibilità e dei trasporti
marittimi grazie alla multimodalità ed intermodalità
Sviluppo delle tecnologie dell’informazione per il
miglioramento dell’accessibilità e della cooperazione
territoriale
Coordinamento delle politiche di sviluppo e
miglioramento della governance a livello territoriale
Promuovere l'identità culturale dei territori per
rafforzare l'attrattività dello spazio Med
Per il periodo 2007-2013 al programma sono destinati fondi per un totale di 256.617.688,00 euro;
l’ammontare quota FESR è di 193 milioni di euro mentre la quota relativa ai fondi nazionali è di
63,4 milioni di euro16.
BENEFICIARI
Autorità pubbliche, enti pubblici locali e regionali ed enti privati; operatori economici ed istituzioni
di ricerca; università; aggregazioni di PMI; organizzazioni non profit.
I criteri di eleggibilità verranno specificati nei manuali per la presentazione dei singoli progetti.
MODALITA’, PROCEDURA E TIPOLOGIA DI PROGETTI
Per il periodo 2007-2013 la natura dei progetti deve puntare al rafforzamento della dimensione
transnazionale e a garantire realizzazioni e risultati concreti e misurabili. I progetti transnazionali
non possono essere basati sulla sola ambizione di produrre delle conoscenze e di scambiare delle
esperienze tra i partner. Si devono inscrivere all’interno di strategie che mirano ad apportare un
contributo concreto alla realizzazione degli obiettivi fissati dal programma e gli assi prioritari.
Categorie indicative di attività di progetto per la messa in atto del programma sono:
Elaborazione e sviluppi di strategie transnazionali per reti istituzionali
Elaborazione e sviluppo dei sistemi e dei dispositivi operativi comuni
Creazione di reti transnazionali per assicurare coordinazione e coerenza di politiche pubbliche
Diffusione di tecnologie, di processi di prassi di modalità di gestione innovative e su scala
transnazionale
Elaborazione di progetti pilota e di strumenti sperimentali di interesse transnazionale
15
Un ulteriore 6% è destinato al finanziamento dell’assistenza tecnica, priorità trasversale alle quattro
priorità sopra descritte.
16
La quota di cofinanziamento FESR varia dal 75% (Francia, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Portogallo,
Spagna) all’85% (Cipro, Malta, Slovenia). Per l’Italia, la quota di autofinanziamento dei partner è resa
disponibile dal fondo di rotazione (25%).
EUROCIN
37
G.E.I.E.
Le risorse del programma verranno attribuite attraverso bandi.
La procedura di selezione avviene in due tempi: i promotori presentano in una prima fase solo
l’”idea progetto”, successivamente per le sole “idee” valutate positivamente, i promotori saranno
invitati a presentare la candidatura completa.
Bandi aperti indirizzati a tutti i potenziali applicanti per la presentazione di progetti ilevanti per le
priorità del programma
Bandi ristretti con le seguenti caratteristiche:
- focalizzati sulle specifiche priorità del programma
- indirizzati a beneficiari ristretti
- criteri di eleggibilità specifici riguardo al numero e il tipo di partner (o paese) e attività
Progetti standard
Progetti strategici: progetti di rilievo strategico per gli Stati Membri
RIFERIMENTI e CONTATTI
Sito ufficiale del programma
http://www.programmemed.eu/
Autorité de Gestion
Struttura competente
Indirizzo
Posta elettronica
Telefono
Fax
Direction Générale Adjointe des Relations Internationales et des
Affaires Européennes
Autorité Unique de Gestion MED
Région Provence-Alpes-Côte d'Azur
Jules Guesde – 13481
MARSEILLE Cedex 20
[email protected]
+33 4 88 10 76 14
+33 4 91 57 55 05
Segretariato tecnico congiunto
Struttura competente
Région Provence-Alpes-Côte d'Azur
Indirizzo postale
27 Place Jules Guesde - 13481 MARSEILLE Cedex 20
Posta elettronica
[email protected]
Telefono
0033 4 91 57 52 96 (o 5133)
Fax
0033 4 91 57 53 13
Indirizzo fisico 1
14 Rue Sainte Barbe - 13002 MARSEILLE
Punto di contatto nazionale per l’Italia
Struttura competente:
Carmela Cotrone - Regione Campania
Studio e Gestione Progetti UE
Indirizzo
via S.Lucia 81 80121 Napoli
Posta elettronica
[email protected]
Telefono
0039 081 796 26 35
Fax
0039 081 796 24 59
EUROCIN
38
G.E.I.E.
PROGRAMMA OPERATIVO SPAZIO ALPINO 2007-2013
TERRITORI AMMISSIBILI
Il Programma coinvolge un territorio di
450.000 km2 e una popolazione di circa 70
milioni di abitanti. L’area comprende tutta la
parte montana, integrata dalle circostanti zone
collinari e di pianura.
Gli stati interessati sono:
Francia: Alsace e Franche Comté, ProvenceAlpes-Cote d’Azur, Rhone-Alpes.
Italia: solo Friuli Venezia Giulia, Liguria,
Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige,
Valle d’Aosta, Veneto.
Austria.
Germania: distretti di Boberbayern, Schwabe,
Tubingen, Freiburg.
Liechtenstein.
Slovenia.
Svizzera.
OBIETTIVO GENERALE
L’obiettivo generale del Programma è di accrescere la competitività e l’attrattiva dell’area alpina in
termini sostenibili, finanziando progetti transnazionali che sviluppano la coesione e lo sviluppo
territoriale.
OBIETTIVI SPECIFICI
incentivare l'innovazione, l'imprenditorialità e rafforzare la capacità di ricerca e sviluppo per le
piccole medie imprese (PMI):
incrementare uno sviluppo territoriale bilanciato per rendere lo Spazio Alpino un luogo
attrattivo dove vivere, lavorare e investire;
migliorare l'accessibilità dello Spazio Alpino e gestire al meglio le implicazioni economiche e
ambientali dei sistemi di trasporti;
migliorare l'accessibilita ai servizi e le reti di comunicazioni entro lo Spazio Alpino;
proteggere, gestire e incentivare i beni naturali e culturali per uno sviluppo sostenibile;
prevenire e ridurre i rischi naturali e tecnologici e gestire al meglio le loro conseguenze, con
particolare attenzione ai cambiamenti climatici.
PRIORITÀ DI INTERVENTO, AZIONI e DOTAZIONE FINANZIARIA
Assi
I
Competitività e attrattività
dello Spazio Alpino
II
Accessibilità e Comunicazione
III
Ambiente e prevenzione dei rischi
EUROCIN
Temi
Trasferimento tecnologico, poli di sviluppo, cluster,
cooperazione tra ricerca e impresa, rafforzamento del ruolo
delle città come motore di sviluppo, relazioni aree urbane e
rurali, patrimonio culturale….
Multimodalità, logistica, mobilità sostenibile, gestione e
razionalizzazione del traffico, ICT per migliorare
l’accessibilità…
Tutela e gestione delle risorse naturali e culturali,
prevenzione dei rischi naturali e tecnologici, energie
rinnovabili, efficienza energetica, cambiamenti climatici…
39
G.E.I.E.
Per il periodo 2007-2013 al programma sono destinati fondi per 129.980.630: la quota FESR
ammonta a 97.792.311 euro17.
BENEFICIARI
Regioni, Province, Comunità Montane, Comuni; Agenzie di sviluppo locali, regionali o nazionali;
centri di ricerca tecnologica e scientifica; Università; Istituti di ricerca; ONG, Associazioni di
imprese; Camere di Commercio e Industria; Associazioni di Categoria e artigiani; Organizzazioni del
turismo; Organizzazioni pubbliche e private di associazioni delle imprese, in particolare PMI (es.
reti di PMI, consorzi); Associazioni ambientaliste.
TIPOLOGIA DI PROGETTO E PROCEDURE
La durata massima dei progetti è di 36 mesi.
Le modalità di partecipazione ai bandi prevede 2 fasi (6 mesi):
presentazione di un documento (expression of interest) con le informazioni chiave del
progetto: budget, attività principali e obiettivi, risultati attesi, descrizione del partenariato. La
preselezione, che seguirà la valutazione tecnica, sarà effettuata da una Task Force
nominata dal Comitato di Programma in cui saranno rappresentati tutti i paesi.
l’Autorità di Gestione fornisce i risultati della preselezione e i lead partner dei progetti
individuati dovranno presentare una candidatura con tutta la documentazione richiesta.
RIFERIMENTI e CONTATTI
Sito ufficiale del programma
www.alpine-space.eu
Autorità di Gestione
Struttura competente
Indirizzo
Posta elettronica
Telefono
Fax
Sito:
Amt der Salzburger Landsregierung
Abt. 15/01 – Sudtiroler Platz, 11 A – 5010 Salzburg (Austria)
[email protected]
0043 662 80423799
0043 6628042 3808
http://www.salzburg.gv.at/themen/ey
Segretariato tecnico congiunto
Struttura competente
ETC - Alpine Space Programme
Indirizzo
Bayerisches Landesamt für Umwelt
Lazarettstr. 67 - 80636 München - Germany
Posta elettronica
[email protected]
[email protected]
Telefono
0049 (0) 89 9214 1800
Fax
0049 (0) 89 9214 1435
Punto contatto nazionale Italia
Struttura competente
Regione Lombardia - DG Territorio e Urbanistica, Coop.
Territoriale Transnazionale - Dott.ssa Cristina PALAMINI
Indirizzo
Via Sassetti, 32/2 - 20124 Milano
Posta elettronica
[email protected]
Telelfono
0039 02 6765 -5356
Fax
0039 02 6765 -6716
17
La quota di cofinanziamento FESR è pari al 76% con alcune variazioni tra le priorità. Per l’Italia, la quota
di autofinanziamento è resa disponibile dal fondo di rotazione (24%) ed è interamente coperta dallo stato.
EUROCIN
40
G.E.I.E.
PROGRAMMA OPERATIVO EUROPA CENTRALE 2007-2013
TERRITORI AMMISSIBILI
Italia: Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria,
Lombardia,
Provincia
Autonoma
Bolzano, Provincia Autonoma Trento,
Veneto, Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna
Austria: l’intero paese.
Repubblica Ceca:l’intero paese
Germania: Bayern, Berlin, BadenWürttemberg, Brandenburg, Sachsen
Mecklenburg, Vorpommern, SachsenAnhalt, Thüringen
Ungheria: l’intero paese
Polonia: l’intero paese
Repubblica Slovacca: l’intero paese
Slovenia: l’intero paese
Ucraina: Volyn, Lviv, Zakarpattia,
Ivano-Frankivsk, Chernivtsi
OBIETTIVO GENERALE
Con la nuova programmazione 2007-2013 l’area del Programma INTERREG III B CADSES viene
suddivisa in 2 aree:
Central Europe Programme (CENTRAL)
South East European Space (SEES)
CENTRAL finanzia progetti di cooperazione transnazionale tra Stati dell’Europa centrale con
l’obiettivo di rafforzare la coesione territoriale, promuovere l’integrazione interna e aumentare la
competitività dell’Europa centrale.
OBIETTIVI SPECIFICI
Il programma persegue due obiettivi specifici:
migliorare la competitività dell’Europa centrale, rafforzando le strutture per l’innovazione e
l’accessibilità;
favorire uno sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio rafforzando la qualità
dell’ambiente e sviluppando città e regioni attraenti nell’Europa centrale.
EUROCIN
41
G.E.I.E.
PRIORITÀ DI INTERVENTO, AZIONI e DOTAZIONE FINANZIARIA
Priorità
I
Facilitare lo sviluppo
dell’innovazione
nell’Europa Centrale
%18
20%
II
Migliorare l’accessibilità
dell’Europa Centrale
26%
III
Utilizzare l’ambiente in
maniera responsabile
26%
IV
Migliorare la competitività
e l’attrattività delle città e
delle regioni
22%
Azioni
Promuovere condizioni di messa in rete per
l’innovazione.
Instaurare capacità per la diffusione e l’applicazione
dell’innovazione.
Favorire lo sviluppo della conoscenza.
Aumentare l’interconnessione dell’Europa Centrale.
Sviluppare la cooperazione nel campo della logistica e
del trasporto multimodale.
Promuovere una mobilità sostenibile e sicura.
Promuovere tecnologie di comunicazione e soluzioni
alternative per l’accessibilità.
Sviluppare un ambiente di alta qualità attraverso la
gestione e la protezione delle risorse e del patrimonio
naturale.
Ridurre l’impatto dei rischi naturali e causati
dall’uomo.
Sostenere l’uso dell’energia rinnovabile e aumentare
l’efficienza energetica.
Sostenere attività e tecnologie amiche della natura.
Sviluppare strutture insediative policentriche e
cooperazione territoriale.
Indirizzare gli effetti territoriali del cambiamento
demografico e sociale verso sviluppo urbano e
regionale.
Capitalizzare le risorse culturali per aumentare
l’attrattività di città e regioni.
Per il periodo 2007-2013 al programma sono destinati fondi per un totale di 298.295.837 euro;
l’ammontare quota FESR è di 246.011.074 euro mentre la quota relativa ai fondi nazionali è di 52,2
milioni di euro19.
BENEFICIARI
Autorità pubbliche nazionali, regionali o locali che si occupano solitamente di sviluppo del territorio
regionale occupandosi di pianificazione territoriale, tecnologia e innovazione, sviluppo rurale e
urbano, trasporti, ambiente e gestione dei rischi; Public Equivalent bodies ( si veda la definizione
nella Direttiva 2004/18/EC art. 1(9)); Organizzazioni private, comprese anche le imprese private
E' importante consultare il manuale di applicazione di ciascun bando per verificare le modalità di
partecipazione dei suddetti soggetti in relazione a ciascun progetto.
18
Un ulteriore 6% è destinato al finanziamento dell’assistenza tecnica, priorità trasversale alle quattro
priorità sopra descritte.
19
Il Cofinanziamento varia dal 75% FESR (Austria, Germania e Italia) all’85% (Repubblica Ceca, Ungheria,
Polonia, Repubblica Slovacca e Slovenia). Per i partner italiani il 25% del cofinanziamento è a carico del
Fondo di rotazione (Delibera Cipe n. 36 del 15 giugno 2007).
EUROCIN
42
G.E.I.E.
MODALITA’, PROCEDURE e TIPOLOGIE DI PROGETTO
Le risorse del programma vengono distribuite con una procedura a bando; gli inviti a presentare
proposte sono pubblicati sul sito internet del programma www.central20013.eu.
La procedura di selezione può avvenire secondo due modalità:
one-step: i lead partner presentano la candidatura completa
two step: i lead partner inviano al Segretariato Tecnico Congiunto una candidatura ovvero
una scheda sintetica contenente informazioni essenziali su partenariato, attività e budget. Per
i progetti selezionati viene presentato un dossier di candidatura completo.
I progetti possono essere di due tipi:
progetti strategici (ad es. mirati per area di intervento o target group);
progetti standard.
Tutti i progetti devono prevedere la partecipazione di almeno tre partners provenienti da tre paesi
diversi (di cui due devono essere Stati membri dell’UE).
Il costo medio dei progetti può variare da 1 a 5 milioni di euro.
RIFERIMENTI e CONTATTI
Sito ufficiale del programma
http://www.central2013.eu
Autorità di Gestione
Struttura competente
Indirizzo
Department for UE-Strategy and Economic Development
City of Vienna
Schlesinger Platz 2-4
1080 Vienna Austria
Segretariato Tecnico Congiunto
Indirizzo
Museumsstrasse 3/A/III
1070 Vienna Austria
Posta elettronica
[email protected]
Telefono
+43 1 4000 76142
Fax
+43 1 4000 9976141
Contact Point Central Europe Italiano
Struttura competente:
Regione del Veneto
Unità di Progetto Cooperazione Transfrontaliera
Dott.a Giada Solin, Dott.a Rita Bertocco
Indirizzo
Dorsoduro 3494 - 30123 Venezia
Posta elettronica
[email protected]
Telefono
0039 041 279 1495-1497
Fax
0039 041 279 1490
EUROCIN
43
G.E.I.E.
COOPERAZIONE INTERREGIONALE
La cooperazione interregionale europea interessa i 27 Stati membri UE, la Norvegia e la Svizzera.
Nell’Europa a 27 le regioni sono 268. E’ perciò evidente che la cooperazione interregionale sia una
condizione fondamentale per un ruolo forte degli enti locali in Europa e per un efficace processo di
costruzione europea.
Per il periodo di programmazione 2007-2013, la cooperazione interregionale è prevista non solo
nell'ambito del terzo obiettivo prioritario Cooperazione territoriale europea, ma anche sotto gli
Obiettivi Convergenza e Competitività regionale e occupazione.
I programmi di cooperazione interregionale devono concentrarsi sulle priorità dell'agenda per
la crescita e l'occupazione, vale a dire:
innovazione,
piccole e medie imprese e imprenditoria,
ambiente
prevenzione dei rischi.
Inoltre, essi promuovono gli scambi di esperienze e di buone pratiche in materia di sviluppo
urbano e di modernizzazione dei servizi pubblici (tra cui l'uso delle Tlc nelle strutture sanitarie e
nella pubblica amministrazione).
Il Programma Operativo è stato approvato dalla Commissione Europea con decisione numero
C(2007)4222 dell'11 settembre 2007.
EUROCIN
44
G.E.I.E.
PROGRAMMA OPERATIVO INTERREG IV C 2007-2013
TERRITORI
AMMISSIBILI
Tutti gli Stati Membri
dell’Unione Europea
(UE 27)
a cui si
aggiungono Norvegia
e Svizzera
OBIETTIVO GENERALE
Il Programma INTERREG IV C, che si fonda sull’esperienza della cooperazione interregionale 20002006 finanziata da Interreg III C, si concentra sulle priorità che riflettono la strategia di Lisbona e
di Göteborg: innovazione, PMI, ambiente, prevenzione dei rischi.
L’obiettivo del programma è migliorare e aumentare, attraverso la cooperazione interregionale,
l’efficacia delle politiche di sviluppo regionale e contribuire alla modernizzazione economica
sostenendo la cooperazione tra autorità regionali e locali attraverso lo scambio e il trasferimento di
esperienze e lo sviluppo di strategie e strumenti comuni.
EUROCIN
45
G.E.I.E.
OBIETTIVI SPECIFICI
migliorare le politiche regionali e locali nel settore dell’innovazione e dell’economia della
conoscenza;
migliorare le politiche regionali e locali in ambito ambientale e prevenzione dei rischi;
consentire agli attori regionali e locali di scambiare esperienze e conoscenze all’interno
dell’Unione Europea;
favorire l’incontro tra regioni per migliorare congiuntamente le capacità ed il livello di
conoscenza degli attori dello sviluppo regionali e locali;
assicurare che le buone prassi individuate dai progetti di cooperazione interregionale siano
rese disponibili ad altri attori locali e regionali e siano trasferite all’interno delle politiche
regionali, con particolare riguardo ai programmi degli Obiettivi Convergenza, Competitività e
Occupazione e Cooperazione Territoriale Europea.
PRIORITÀ DI INTERVENTO, AZIONI e RISORSE FINANZIARIE
Priorità
%
Priorità 1: Innovazione ed
economia della conoscenza
55%
Priorità 2: Ambiente e
prevenzione dei rischi
39%
Priorità 3: Assistenza tecnica
6%
Azioni
Innovazione, Ricerca e Sviluppo tecnologico
Imprenditorialità, PMI
Società dell’informazione
Occupazione, capitale umano e formazione
Rischi naturali e tecnologici
Gestione delle acque
Prevenzione e Gestione dei rifiuti
Biodiversitá e conservazione del patrimonio naturale
Energia e trasporto sostenibile
Patrimonio culturale
Per il periodo 2007-2013 al programma sono destinati fondi suddivisi in quota per un totale di
euro; l’ammontare quota FESR è di 321.321.762 euro; il cofinanziamento varia dal 75% (Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna,
Svezia, Regno Unito) all’85% (Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Grecia, Ungheria,
Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia ). Per l’Italia il 25%
del cofinanziamento è a carico del Fondo di rotazione.
BENEFICIARI
Autorità pubbliche regionali e locali, enti pubblici equivalenti, in particolare: agenzie di sviluppo
regionale, università, centri di ricerca e istituti di formazione superiore, parchi scientifici e
tecnologici, incubatori d’impresa, centri per l’innovazione, organizzazioni di rappresentanza e
supporto alle imprese (PMI), agenzie di protezione dell’ambiente, protezione civile, autorità per il
trasporto pubblico, enti di protezione del patrimonio culturale e del paesaggio, enti per il turismo.
Gli enti privati possono partecipare ai progetti, ma senza beneficiare del contributo FESR, quindi a
proprie spese.
MODALITA’, PROCEDURE e TIPOLOGIE DI PROGETTO
Le risorse del programma verranno attribuite attraverso bandi.
La procedura di selezione potrà avvenire secondo due modalità: one-step: i lead partner
presentano la candidatura completa; two step: a seguito della pubblicazione del bando i
promotori presentano “idee progettuali”; successivamente solo per le “idee progettuali” valutate
positivamente, i lead partner vengono invitati a presentare proposte progettuali complete.
EUROCIN
46
G.E.I.E.
Sono previsti due tipi di intervento/progetti:
Progetti ad iniziativa regionale: sono i classici progetti di cooperazione interregionale; si
differenziano fra di loro per l’intensità della cooperazione prevista (regionale/locale) ed il numero di
partner che intervengono. Le iniziative di cooperazione possono prevedere lo scambio di
esperienze al fine di identificare buone pratiche e di sviluppare nuovi approcci e strumenti.
L’approccio è bottom up: il capofila compila e presenta la domanda di candidatura.
Durata: 36 mesi - Contributo FESR (per l’Italia max 75%): da 500.000 a 5 milioni di Euro.
Progetti di capitalizzazione inclusa l’opzione “fast track”: sono progetti di cooperazione
interregionale il cui obiettivo trasferire buone pratiche all’interno dei principali programmi UE
finanziati dai fondi strutturali (programmi Convergenza, Competitività e Occupazione,
Cooperazione Territoriale Europea): partendo da una base assodata di risultati, strumenti,
approcci, conoscenze e competenze acquisiti, si vogliono definire piani d’azione (progetti di
capitalizzzione) per l’implementazione di buone pratiche all’intero dei PO delle regioni coinvolte. Il
know how deve essere dimostrato nella candidatura. L’approccio è top down: sulla base dei piani
di azione redatti, la Commissione invita le Regioni a presentare domanda per la creazione di reti
(Fast Track Networks). I progetti vengono approvati sulla base di criteri prestabiliti e otterranno
un supporto della Commissione europea durante lo svolgimento. Questa opzione prevede
obbligatoriamente la partecipazione di Autorità regionali responsabili di tali programmi; risulta
inoltre essenziale l’introduzione delle best practice in programmi rientranti nei detti obiettivi.
Regioni per il Cambiamento Economico (RCE)
L’iniziativa RCE promuove misure di collaborazione tra attori regionali e locali per rafforzare la
convergenza tra la politica di coesione europea e la realizzazione degli obiettivi inseriti all’interno
dell’agenda di Lisbona. Lanciata nel 2006, opererà all’interno di INTERREG IVC e URBACT,
introducendo novità quali:
l’identificazione dei temi prioritari per le azioni di modernizzazione economica;
un “ponte a due vie” tra lo sviluppo tematico e i programmi operativi della politica regionale
europea degli obiettivi Convergenza, Competitività e Occupazione e introducendo il
miglioramento della comunicazione.
L’iniziativa RCE valorizza tematiche di sviluppo economico che rientrano nelle Priorità 1 e 2. Inoltre,
11 dei 30 temi rientrano nella categoria dei progetti ad opzione accelerata.
In questo caso, la Commissione assumerà la responsabilità delle reti nate su questi temi e fornirà
sostegno aggiuntivo in termini di consulenza e gestione.
RIFERIMENTI e CONTATTI
Sito ufficiale del programma
www.interreg4c.net
Punto di contatto nazionale
Sito internet
Posta elettronica
Autorità di gestione
Struttura competente
http://www.interreg4c-italia.eu/
[email protected]
Per l’Italia
Conseil Régional Nord – Pas de Calais
Hôtel de Région, 59555 Lille Cedex (France)
[email protected]
Segretariato Tecnico Congiunto
Indirizzo
Posta elettronica
Telefono
Fax
24 boulevard Carnot -3rd floor 59000 Lille
[email protected]
0033 328 38 11 11
0033 328 38 11 15
EUROCIN
47
G.E.I.E.
ALTRI PROGRAMMI INTERREGIONALI
Per completare il quadro dei programmi interregionali, si segnalano i programmi trasversali a
beneficio dei programmi di cooperazione e della politica di coesione in genere:
URBACT II
Lo scopo generale del programma è migliorare l'efficacia delle politiche di sviluppo urbano
integrato e sostenibile in Europa nel contesto della strategia di Lisbona e Goteborg, attraverso i
seguenti obiettivi specifici:
a) Agevolare lo scambio di esperienze e gli apprendimenti tra i "policy makers" e i professionisti
delle città e tra autorità locali e regionali nel quadro dello sviluppo urbano sostenibile
b) disseminare le esperienze e le buone pratiche identificate e assicurare il trasferimento di "knowhow" nel settore dello sviluppo urbano sostenibile
c) fornire assistenza ai "policy makers" e ai professionisti nelle città e ai managers dei programmi
operativi nell'ambito degli obiettivi Convergenza e Competitività e Occupazione.
Per ulteriori informazioni: http://urbact.eu/towards-urbact-2.html
INTERACT II: finanzia ricerche, studi, elaborazione di strumenti finalizzati a migliorare
l’attuazione dei programmi di Cooperazione territoriale europea
Miglioramento ed armonizzazione di strumenti e procedure di gestione dei programmi dell’Obiettivo
cooperazione territoriale europea (seminari, interventi formativi, pubblicazioni, database, modelli di
procedure e documenti per migliorare la gestione dei programmi di cooperazione)
Per ulteriori informazioni: http://www.interact-eu.net
ESPON 2013 (European Spatial Planning Observation Network – Rete di Osservazione
Permanente della Pianificazione Territoriale Europea), partito nella programmazione 2000-2006,
imposta un sistema permanente di monitoraggio che ha come obiettivo principale quello di attivare
ricerche applicate e studi sulle trasformazioni del territorio europeo a supporto delle politiche di
sviluppo.
Scopo principale di ESPON 2013, è quello di fornire elementi che orientino nella scelta delle
politiche che rafforzano la coesione territoriale e favoriscono uno sviluppo armonioso del territorio
europeo.
Le cinque priorità del Programma Operativo prevedono attività di ricerca, di analisi mirate e di
sensibilizzazione sui principali temi dello sviluppo territoriale, competitività e coesione compreso il
sostegno scientifico agli interventi dei Fondi strutturali.
ESPON 2013 prevede la cooperazione con altri programmi per la creazione di reti di cooperazione
interregionale.
Per ulteriori informazioni: http://www.espon.eu/
EUROCIN
48
G.E.I.E.
BIBLIOGRAFIA E SITI CONSULTATI
Minella D. e Attanasio C. (2000), I fondi europei a finalità strutturale, in “La Comunicazione”,
numero unico
Sito
Sito
Sito
Sito
Sito
Sito
Sito
Sito
Sito
Sito
Sito
Sito
DG Regio
programmazione 2000-2006:
Regione Liguria
programma Alcotra
programma Marittimo
programma Spazio Alpino:
programma Europa Centrale:
programma Mediterraneo
programma Interreg IV C:
programma Urbact:
programma Interact II:
programma Espon 2013:
http://ec.europa.eu/regional_policy/index_it.htm
www.interreg3c.net
http://www.regione.liguria.it/Area.asp?idArea=1
www.interreg-alcotra.org
http://www.maritimeit-fr.net/
www.alpine-space.eu
www.central2013.eu
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