Cava in festa per il Giro d`Italia

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Cava in festa per il Giro d`Italia
Corso Umberto I, 118
A Cava de' Tirreni
Editoriale
CavaNotizie.it
Direttore Responsabile: Mario Avagliano - Testata registrata al Tribunale di Salerno al n.18 del 16 novembre 2005
Direttore Editoriale: Gerardo Ardito - Numero 48 - Anno V - 5 Giugno 2010 - Distribuzione gratuita - Stampa: Grafica Metelliana Spa
Redazione e uffici commerciali: Via E. Di Marino, 26 Cava de' Tirreni SA - Tel.089.463537 - 3281621866 - [email protected]
Mario Avagliano
Cava in festa per il Giro d’Italia
Una grande occasione per promuovere
il Millenario dell’abbazia benedettina
Cava si tinge di “rosa”,
ma non la giunta Galdi
Che emozione vedere
le immagini di Cava
vestita di rosa per la
tappa del Giro d’Italia
e dell'arrivo della carovana dei ciclisti in
città! È stata una bella
vetrina internazionale
per Cava, tutta addobbata a festa, con una
folla entusiasta e un bel sole spuntato proprio
all’arrivo del Giro, dopo una giornata di fango e di
pioggia. Onore al merito all’ex amministrazione
comunale di Gravagnuolo, che era riuscita ad ottenere l’assegnazione della tappa, promettendo impegno e serietà e facendo leva sulle origini cavesi
di Gino Palumbo, indimenticabile direttore della
Gazzetta dello Sport, da sempre organizzatrice della
manifestazione.
Ma ogni rosa ha le sue spine. E i problemi a Cava
purtroppo non mancano. Dopo una partenza sprint,
la giunta Galdi - com'è normale - si trova a fronteggiare le prime difficoltà: il piano regionale di
eliminazione dell'ospedale cittadino, il possibile
fallimento della Cavese, la profonda crisi
dell'economia locale, le fibrillazioni nella maggioranza consiliare (vedi l'amara intervista rilasciata
da Gerardo Baldi a Cavanotizie), l'incomprensibile
dietrofront sulla realizzazione del teatro in Piazza
Amabile (sul quale condividiamo in toto le considerazioni espresse da Enrico Passaro sulle colonne
di questo giornale e l'iniziativa di una petizione
popolare), alcune discutibili decisioni sul regolamento del traffico cittadino (in primis l'assurda
istituzione di un parcheggio in Piazza Abbro e
l'eliminazione dei cordoli in via Mazzini - poi
ripristinato a furor di popolo - e all'uscita
dell'autostrada).
Sulla sorte dell'ospedale cittadino Santa Maria
dell'Olmo non vi sono al momento novità positive.
La protesta radicaleggiante del sindaco Marco Galdi,
che si era incatenato davanti al palazzo della Regione
a Napoli, ha partorito per ora solo un incontro con
il neo-presidente Caldoro (e in città c'è chi si chiede
come mai, vista la tanto sbandierata filiera istituzionale Comune-Provincia-Regione, sia stato necessario un atto così clamoroso per essere ricevuti).
Bisognerà vedere se il duo Cirielli-Galdi, peraltro
appoggiato in questa battaglia anche dal centrosinistra, riuscirà ad impedire la soppressione della
struttura sanitaria cavese.
Altra spina è quella della Cavese. Galdi, giustamente, seguendo il suggerimento dei giornalisti cavesi
(tra i quali anche il sottoscritto) e dei tifosi, ha
assunto sull'amministrazione comunale (e
sull'assessore Carmine Adinolfi) l'onere di condurre
le trattative per la vendita della società ad un nuovo
proprietario.
Continua a pag.2
Gino Palumbo
Il Giro d'Italia ha fatto per
la seconda volta tappa a
Cava, in onore di Gino
Palumbo, grande giornalista cavese, per anni direttore della testata sportiva
"La Gazzetta dello Sport".
Il sindaco Galdi dice no
al teatro in piazza Amabile
Il sindaco Marco Galdi dice no alla costruzione di
un teatro in piazza Amabile come programmato dal
suo predecessore Luigi Gravagnuolo. Sul suolo
dell'ex deposito Cstp propone un "albergo per
disabili". Costi troppo alti da sostenere per la
gestione di un teatro, sostiene il sindaco e propone
il Palezzetto dello Sport (da 1600 posti) di Pregiato
per gli spettacoli.
A pagina 2 l'articolo di Enrico Passaro, direttore
di "Panorama Tirreno" La beffa del teatro
da 1600 posti!
Foto tappa Cava:
"La Gazzetta dello Sport"
Servizio a pagina 3
Scontro
all’interno del PDL
Il consigliere comunale Gerardo Baldi rifiuta qualsiasi nomina , presidenze incluse all’interno delle
commissioni consiliari. “Alla mia terza consiliatura
ritengo di aver maturato l’esperienza necessaria a
ricoprire incarichi di un certo rilievo anche in virtù
delle nomine già assegnate all’interno dell’amministrazione comunale e anche al di fuori.” Qual è la
sua richiesta al sindaco?
“Ho chiesto fin dall’inizio del mio mandato la
presidenza della Metellia Service per dare continuità
ed equilibrio al buon lavoro svolto
dall’ex presidente Enzo Bove.
Non dimentichiamo che molti
comuni limitrofi si sono rivolti a
suo tempo alla stessa Metellia per
una linea guida dell’organizzazione dei parcheggi”.
Eppure lei ha dato tanto al centrodestra cavese, raccogliendo più
di 500 voti nell’ultima tornata
elettorale. Se la distribuzione delle
deleghe e presidenze da parte del Gerardo Baldi
sindaco è stata un riconoscimento in
base al numero dei consensi elettorali, perché questo
non è avvenuto con lei?
“Probabilmente il mio errore è stato quello di affidarmi al buon senso del partito (ndr PDL). Resto
in attesa di capire quale potrà essere il mio percorso
politico all’interno di questa maggioranza e di un
chiarimento definitivo”.
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Istituita a Cava
la Tenenza dei Carabinieri
Il 10 maggio 2010, la
Stazione Carabinieri
di Cava de Tirreni, è
stata elevata ufficialmente a Tenenza.
L’elevazione del
presidio dell’Arma a
Cava da Stazione a
Tenenza rientra nella
più ampia strategia
del Comando Generale dell’Arma dei
Carabinieri di potenziare le indispensabili Il comandante della Tenenza
“unità elementari di Cava, il luogotenente
Paolo Mannino
operative”, impegnate
ad assolvere i loro compiti istituzionali, in circoscrizioni territoriali sensibili, al fine di adeguare con
maggiore aderenza l’attività preventiva e di Polizia
Giudiziaria alle esigenze ambientali, esplicare adeguata azione preventiva e repressiva, un più efficace
ed incisivo controllo del territorio, garantire un
pronto intervento e attività di vigilanza lungo tutto
l’arco delle 24 ore, per una mirata azione di contrasto
alla criminalità organizzata e comune.
Il reparto ha avuto un aumento organico di personale
e di mezzi che consentiranno senz’altro di migliorare
i già ragguardevoli livelli di efficienza dell’arma
locale e di tutte le forze di Polizia in genere, nonché
di esaltarne le potenzialità.
L’adeguamento funzionale-ordinativo è una testimonianza significativa della volontà di assecondare
le necessità dei cittadini tutti per avere più aggiornati
ed efficaci rapporti con le istituzioni e con i Carabinieri, i quali nelle istituzioni hanno un ruolo e un
compito di particolare rilievo sociale ed umano.
Il Luogotenente Paolo Mannino, in occasione
dell’assunzione del nuovo comando ha esordito:
“Sono lieto di essere stato confermato in questo
delicato incarico perché mi pregio di essere il primo
comandante della Tenenza, sorta sull’esistente
struttura della Stazione Carabinieri che tanto ha
fatto e bene, unitamente alle altre Forze di Polizia
cui mi legano sentimenti di stima e di profonda
amicizia. Operare in questo contesto territoriale è
un impegno che oggi rinnovo e raccolgo con maggiore vigore, per garantire un maggiore clima di
legalità e di sicurezza partecipata, auspicio di ogni
onesto cittadino di Cava de’ Tirreni.”
Giuseppe Bisogno
nuovo presidente della Se.T.A.
Eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione
(CdA) della Se.T.A. SpA. Giuseppe Bisogno,
classe ’67, laureato in
Giurisprudenza, avvocato, già presidente
della mista dal 2003 al
2006, torna alla guida
della società che gestisce il servizio di
Igiene Ambientale per
i Comuni di Cava
de’Tirreni e Nocera
Inferiore. A sedere in
Giuseppe Bisogno
Consiglio di Amministrazione per la parte pubblica saranno i consiglieri Fortunato Palumbo, Vincenzo Avagliano,
Lucio Bisogno e Antonio Sorrentino.
Per la parte privata resteranno in Consiglio di
amministrazione l’ing. Francesco Bonfiglio,
amministratore delegato della società dal 2008,
la dott.ssa Monica Cerroni, Raffaele Di Florio
e Matteo Iannone, già consiglieri della Se.T.A.
5 GIUGNO 2010
2 - POLITICA / CRONACA
Editoriale
Mario Avagliano
Cava si tinge di “rosa”,
ma non la giunta Galdi
Continua dalla prima pagina
... L'auspicio dell'intera città è che emerga un
imprenditore o una cordata solida, in grado di
assecondare le ambizioni di una piazza importante
come quella di Cava. Intanto i tifosi biancoblù si
mobilitano, proponendo in alternativa un'iniziativa
di azionariato popolare, denominata “Sogno
Cavese”. Speriamo che il sogno non si trasformi
in incubo.
Tirano invece un sospiro di sollievo i 1.160 dipendenti di Cava Market dopo la sigla dell'accordo
tra l'ex patron Antonio Della Monica e i due
imprenditori subentranti, Catone e Caputo, di
Caserta. Anche se il sindacato invita alla prudenza
e vuole prima conoscere i dettagli dell'accordo,
che prevede solo in parte il riassorbimento del
personale.
Se la maggioranza ha le sue spine, l'opposizione
non naviga certo in acque tranquille. Il centrosinistra in consiglio comunale si è spaccato in cinque
gruppi, con alcuni consiglieri in fase di avvicinamento a Galdi (in particolare Germano Baldi, che
non smentisce). Nel frattempo il Pd si appresta a
celebrare il congresso cittadino con tre mozioni
contrapposte: la prima che fa capo ai fedelissimi
di Gravagnuolo, tra i quali Rossana Lamberti e
Antonio Armenante junior; la seconda animata
dai dissidenti della prima ora, come Flora Calvanese e Mimmo Laudato; la terza che raccoglie
coloro che hanno assunto una posizione critica
nei confronti di Gravagnuolo, intorno al duo Enzo
Servalli-Achille Mughini. Fin qui tutto bene, il
pluralismo è una ricchezza. Peccato che il dibattito
trascenda (in particolare sul web) sul lato personale,
con attacchi indegni di una tradizione politica di
grande spessore, erede di un personaggio come
Riccardo Romano. Il modo migliore per continuare
a perdere.
L'augurio è che il centrosinistra ritrovi l'unità e
sia capace di incalzare la maggioranza sui temi
concreti e di collaborare nell'interesse della città.
In un sistema democratico, come dicevamo anche
ai tempi del sindaco Gravagnuolo, il ruolo
dell'opposizione è fondamentale.
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Cartellonistica:
Parapedonali uscita autostrada Cava
Pensiline autobus
La beffa del teatro da 1600 posti!
Enrico Passaro
“Città Democratica”, il gruppo del Pd composto
fra gli altri da Marianna Borriello, Rossana Lamberti
ed Antonio Armenante, si è reso promotore di una
petizione popolare per la costruzione del teatro
comunale in Piazza Amabile, nell’area, ora liberata,
dell’ex deposito degli autobus. Il progetto, suggerito
qualche anno fa da Panorama Tirreno, era stato
portato avanti dalla precedente amministrazione
comunale, fino ad ottenere i finanziamenti europei
nell’ambito del Piano Integrato Urbano. Ora la giunta
guidata dal sindaco Galdi ha deciso in una recente
riunione di giunta di cambiare la destinazione dell’area: non più il teatro ma un albergo per diversamente abili.
La notizia ci lascia letteralmente
allibiti e fa pensare ad un vero e
proprio accanimento della classe
politica locale nei confronti di
un’opera sottratta alla città dal lontano
1946, allorché il commissario prefettizio Emanuele Cotugno decretava
così la decisione di trasformare il
Verdi in municipio: “Il fabbricato di
proprietà comunale ‘Verdi’ è stato in
più parti danneggiato (…) ormai ridotto l’interno del fabbricato in uno
stato tale da non poter pensare ad
una riattazione senza andare incontro
ad una enorme quanto inutile spesa
(…) Considerato che la migliore utilizzazione delle
restanti strutture del Teatro Verdi è data dalla trasformazione del Teatro stesso in una degna casa
comunale”. Capite? “Inutile spesa”! Da allora, mai
più un vero teatro a Cava, nonostante gli sforzi di
qualche gruppo cittadino (leggi PTB di Mimmo
Venditti) e l’interesse di migliaia di appassionati.
Pare di vederli sindaco e assessori nella seduta di
giunta del 15 maggio scorso: «Ma che ne dobbiamo
fare di ’sto teatro in Piazza Amabile? E a cosa ci
può servire? Stagioni teatrali, cultura… E poi, sai
i problemi per la gestione! Ma che ce ne importa!
E allora che ci mettiamo in questo spazio? Mah,
che ne direste di un albergo per diversamente abili?
Ho un amico che ci può passare un bel progetto!»
Detto, votato e deliberato!Viene da chiedersi: perché
i diversamente abili dovrebbero avere un albergo
tutto per loro e non pretendere invece di usufruire
civilmente delle stesse strutture dei normodotati? E
ancora: qual è la domanda e quali le prospettive di
mercato?
I nostri amministratori sapranno certamente cosa
rispondere, mica sono degli sprovveduti! Sulla
stroncatura del teatro intanto il sindaco ha già risposto: «Un teatro con capienza di 420
posti qual è quello progettato dalla
vecchia amministrazione è destinato
ad essere perennemente in deficit e
a drenare come un buco nero le risorse pubbliche». Caspita, ha ragione:
è vero che una struttura di queste
dimensioni è difficile da gestire.
Vediamo cosa ci propone: «Da approfondimenti realizzati confrontandosi con esperti del settore giusto! - è emerso che solo piccoli
teatri al di sotto dei 180 posti o
grandi teatri al di sopra dei 700, 800
posti sono in grado di compensare
con gli incassi i costi di gestione».
Bene, ci sembra corretto, allora che si fa, ridimensioniamo il progetto forse troppo pretenzioso della
vecchia amministrazione e facciamo un bel teatro
da 180 posti? Per noi andrebbe benissimo! Ma così
conclude Galdi: « Cava de' Tirreni ha diritto al suo
teatro e la nostra amministrazione intende impegnarsi a che gli spettacoli possano realizzarsi nella
struttura dell'ex palasport, futuro pala “eventi”,
con funzione non solo teatrale ma anche di contenitore per spettacoli musicali (nel solco della tradizione
di Franco Troiano) ed eventi sportivi, con una
Una mostra fotografica su Medjugorje
per raccogliere fondi per la realizzazione di un pozzo
Si terrà dal 17 al 24 giugno alla sala
teatro comunale una mostra allestita
a cura del fotografo Antonio Oliviero
su Medjugorje, meta religiosa giornaliera di migliaia di pellegrini nella
Bosnia-Erzegovina. Luoghi sacri e
testimonianze dedicate alla Madonna
di Medjugorje sono il tema della
mostra.
Ad Antonio Oliviero abbiamo chiesto
il perché di questa mostra.
“Lo scopo è duplice –ci dice Olivieroportare testimonianza e raccogliere
fondi per la costruzione di un pozzo
a Ljubuski, nella Bosnia Erzegovina,
in un istituto per anziani gestito da
5 suore di San Vincenzo de’ Paoli e
che conta 50 persone. Per il
pozzo fino ad ora abbiamo già
raccolto, grazie a numerosi
benefattori 9000 euro. Ne occorrono altri 9000 per portare
a termine l’opera, ma sono fiducioso. Intanto sono stati approntati i sondaggi del terreno
in mia presenza ed è stato individuato il punto di scavo. Oggi
le suore dell’istituto Ljubuski
si approvvigionano d’acqua solo
raccogliendo e conservando
l’acqua piovana poiché l’allacciamento e il
rifornimento idrico all’acquedotto risulterebbe
molto oneroso ed insostenibile per la loro comunità.
Dal 28 febbraio al 4 marzo ho partecipato a
Medjugorje all’incontro internazionale delle
guide dei centri della pace e dei gruppi di preghiera ‘Pellegrinaggi e carità di Medjugorje’.
Si è trattato di un incontro fondamentale per
la formazione turistico religiosa. Sono infatti
diversi gli appuntamenti annuali che organizzo
per i nostri concittadini per le visite ai luoghi
sacri di Medjugorje. Colgo l’occasione per in-
vitare i cavesi al prossimo viaggio
che si terrà dal 18 al 25 settembre.
E’ possibile prenotarsi sin da ora.
In seguito alla visita religiosa
faremo anche altre escursioni,
come alle cascate e alla città di
Mostar. Chi lo desidera unirsi a
noi potrà contattarmi telefonicamente ai numeri 089.34.25.51
– cell. 328.4752998”.
All’iniziativa di Oliviero sono molti
i nostri concittadini che non mancano di dare il proprio contributo;
tra questi il pittore Emilio Socci che
ha realizzato due opere sul tema
di Medjugorje da destinare alla
raccolta fondi curata da Oliviero.
Ogni 8 del mese presso la
chiesa della Madonna dell’Olmo è possibile incontrare
Antonio Oliviero per il SS
Rosario alle 18,00.
La redazione di CavaNotizie.it porta, attraverso le pagine del giornale e tramite
Antonio Oliviero, cordiali
saluti a suor Paolina, madre
superiora del centro di Ljubiski.
Voglia
di teatro
capienza di 1600
persone». Non
crediamo ai nostri
occhi, è scritto
proprio così,
«1600 persone».
E perché non
3200?
«Il progetto sarà
Enrico Passaro
presentato di qui
a breve alla Regione Campania per la richiesta di
finanziamenti e rappresenterà un'occasione eccezionale di sviluppo per il nostro territorio», è l’epitaffio
di Galdi.
Non so voi, ma noi ci sentiamo molto presi in giro
dall’idea di questo “pala coso” che dovrebbe servire
come grande contenitore di eventi planetari, tanto
che adesso ci cominciano anche a girare un po’…
le pale! Se questo è il progetto, cari appassionati
della prosa, siatene certi: il teatro a Cava ve lo potete
scordare per i prossimi 30 anni, almeno!
Il quesito a cui mai, siamo certi, avremo una risposta
è: che abbiamo fatto di male per meritarci la maledizione di una classe politica dal dopoguerra ad oggi
che ignora questa esigenza ormai frustrata?
Era il 14 dicembre 1860 quando il sindaco Pasquale
Atenolfi scriveva nella delibera per la costruzione
della sala municipale: “…l’opera di un Teatro (…)
darebbe non poco lustro a questa città, ed un motivo
di richiamo anche dei forestieri, nonché contribuirebbe anche al benessere degli amministrati e ne
promuoverebbe il commercio”. Dopo di che fu
costruito il “Verdi”. Per davvero, mica a chiacchiere!
Altri tempi. Altri amministratori!
Dipendenti di Villa Alba:
da tre mesi senza stipendio
Crisi di liquidità per la
società Silba che
gestisce il centro di
riabilitazione Villa Alba
e di Roccapiemonte
(Villa Silvia); i mancati
trasferimenti di fondi da
parte della Regione e la
necessità di esposizioni
bancarie ingentissime hanno messo in ginocchio il
sistema della società. Al presidente della Regione
il sindaco Galdi ha chiesto di inserire nelle sue
priorità lo sblocco dei pagamenti alla Silba.
Donare il 5x1000
a "La Nostra Famiglia"
Anche quest'anno è possibile devolvere il 5 x mille
dell'IRPEF all'Associazione "La Nostra Famiglia".
L'associazione ringrazia tutti coloro che già negli
anni precedenti hanno scelto "La Nostra Famiglia"
e chiede a coloro che non l'avessero fatto di sostenerla
da quest'anno tramite questa possibilità semplice,
gratuita e concreta. Con la donazione del 5 X mille
si sosterrà il potenziamento delle attività del Centro
di Riabilitazione di Cava de' Tirreni attraverso
l'ampliamento della struttura tramite la ristrutturazione dell'ex Albergo Due Torri.
Basta una firma e l'indicazione del codice fiscale
dell'Associazione00307430132 all'interno dei moduli
CUD, 730 e UNICO.
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NUOVA GESTIONE - PROSSIMA APERTURA
Nella foto in alto, Antonio Oliviero a Ljubiski
mostra a suor Paolina il punto di scavo per il
pozzo. In basso Olivero con una nonnina del
centro anziani. In basso le cascate visitabili
durante le escursioni dei viaggi a Medjugorje.
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3 - Giro d'Italia a Cava
5 GIUGNO 2010
Cava in festa per il Giro d’Italia
Una grande occasione per promuovere
il Millenario dell’abbazia benedettina
Gerardo Ardito
17 maggio 2010, nona tappa (del
93° Giro D’Italia) Frosinone – Cava
de’Tirreni. 187 km
La 93/a edizione del Giro d’Italia, è
partita da Amsterdam in Olanda per
concludersi domenica 30 maggio a
Verona.
Quest’anno il Giro d’Italia ha fatto
tappa a Cava de’ Tirreni, in onore al
nostro concittadino Gino Palumbo
(grande giornalista scomparso nel
Il vincitore finale del Giro
1987) per anni direttore della Gazzetta
d'Italia 2010 Ivan Basso
dello Sport (testata ideatrice ed organizzatrice della manifestazione ciclistica tra le più
importanti d’Europa). Il Giro, fortemente voluto
dall’ex amministrazione Gravagnuolo fa onore alla
città metelliana col millenario dell’Abbazia Benedettina che si candida a diventare patrimonio nazionale
dell’Unesco. Ma la tappa Frosinone – Cava si è
presentata non facile per gli atleti che hanno dovuto
combattere contro la pioggia e l’asfalto reso scivoloso
come il sapone. Ma al traguardo, per fortuna il tempo
è clemente da un po’ e la città di Cava de’ Tirreni,
si presenta accogliente, finalmente un po’ di sole.
Dopo la fuga per la vittoria di Matthew Lloyd a
Marina di Carrara e il primo posto di Cadel Evans
a Montalcino, a Cava dei Tirreni tocca a Matthew
Goss. Nessun italiano sul podio nelle prime otto
tappe di questo Giro d'Italia. Nonostante il mal tempo,
la nona tappa si addiceva alla preparazione
dell'australiano: "Avevamo un piano per Greipel, ma
il finale era adatto alle mie caratteristiche. Ho avuto
l'opportunità di poter vincere e ne ho approfittato
–dichiara Goss- ".
Maglie e trofei: quattro le maglie
da assegnare:la maglia Rosa per
la classifica generale, quella
Verde per il Gran Premio della
montagna, quella Ciclamino per
la classifica a punti. Per il giovane
meglio piazzato in classifica è
stata riconfermata la maglia
Bianca, intitolata anche nel 2010
all’ex direttore della Gazzetta
dello Sport, Candido Cannavò.
Numerosi i
negozi allestiti
a tema del Giro
D'Italia.
Nella foto la
torta realizzata
dalla
pasticceria
Beethoven
A sinistra l'arrivo del Giro in Piazza Amabile; nella
foto in alto: il vicesindaco Luigi Napoli, l'on. Giovanni
Baldi e l'assessore allo
Sport Carmine Adinolfi
con alcune ragazze
animatrici del Giro
D'Italia
L’organizzazione del Giro è impeccabile, in poche ore la struttura mobile
viene montata sul tratto stradale adiacente piazza Amabile – scuola don Bosco.
E’ il traguardo. L’arrivo degli atleti è atteso intorno alle 16,00. Auto addobbate
a festa, con decine di ragazzi e ragazze scatenati che ballando a ritmo di
musica, distribuiscono gadgets, promuovono giochi e preparano la folla al
passaggio dei corridori. Si scalda così il pubblico del Giro fatto di adulti,
giovani, bambini, appassionati di ciclismo e non, provenienti da tutta Cava
e dai comuni vicini che vivono la Corsa Rosa come sport ma anche come un
momento di grande divertimento. La Carovana arriva nel cuore delle città.
Animatori della carovana del
Giro D'Italia. Nella foto a
sinistra una animatrice
con Enzo Lamberti che ha curato
il servizio fotografico
per CavaNotizie.it
I primati - Appartiene a Mario Cipollini quello
delle vittorie di tappa (42); è invece Eddy Merckx
il corridore che ha indossato più di tutti la maglia
Rosa, ben 78 volte. Solo quattro (Girardengo, Binda,
Merckx e Bugno) sono stati in grado di vincere il
Giro restando in testa alla classifica generale dalla
prima all’ultima tappa. Undici corridori sono riusciti
a conquistare il successo finale senza tagliare mai
per primi il traguardo, da ultimo Contador nel 2008.
Gino Palumbo, orgoglio cavese
A Gino Palumbo, compianto giornalista cavese, dedicata la
tappa cavese del Giro D’Italia. Fu per anni direttore della
Gazzetta dello Sport, testata ideatrice e organizzatrice
della gara ciclistica
Da sinistra: il campione Fausto Coppi con Gino Palumbo
Gino Palumbo è considerato il caposcuola in Italia
dei giornalisti sportivi moderni. Direttore della
Gazzetta, vicedirettore del Corriere della Sera, il
quotidiano che avrebbe anche diretto che non fosse
stato colpito da un tumore. Rifiutò l’incarico con
la sua leggendaria onestà da un ospedale di Parigi,
dove aveva appena saputo che la sua vita era segnata. Proprio pochi mesi prima di morire, Palumbo
fa in tempo a godersi il tanto sognato primo scudetto
del suo amato Napoli, che il leggendario giornalista
commenta a modo suo, cercando di prendere a
pretesto questa vittoria per dimostrare ai napoletani
che si può reagire e si possono fare le cose per
bene anche nella città partenopea. Scompare qualche
giorno prima di Napoli-Real Madrid. Prima della
partita, i 100 mila del San Paolo tributano alla
memoria di Palumbo un lungo applauso da brividi.
Gino Palumbo nacque a Cava de' Tirreni da Amedeo e Rosalia Bellet. Scrisse per la Voce, quindi
nel 1949, passò al Mattino. Nel 1953 fondò Sport
Sud.
A causa di un articolo di fondo, apparso sul giornale
concorrente Roma, e in seguito a una lunga polemica
a distanza fu sfidato all'ultimo duello della storia
del giornalismo italiano dal conte Antonio Scotti
di Uccio, che guidava la redazione sportiva del
Roma. Il duello si svolse regolarmente, ma fu
rapidamente interrotto. Fece esperienza giornalistica
al quotidiano napoletano Il Mattino. Nel 1962
venne assunto dal Corriere della Sera, chiamato da
Alfio Russo a dirigere la redazione sportiva. Diresse
Il Corriere d'Informazione ma si dimise dopo due
anni per andare a dirigere il maggiore quotidiano
sportivo italiano, La Gazzetta dello Sport, che
diresse dal novembre 1976 fino al 1983, rivoluzionando la prima pagina e il modo stesso di raccontare
lo sport sulla carta stampata.
Direttore editoriale dopo la nomina di Candido
Cannavò, venne designato alla direzione del Corriere della Sera, ma dovette rinunciare per motivi
di salute. Di lui si ricorda la polemica che lo contrappose a Gianni Brera, da cui lo divideva una
diversa concezione del gioco del calcio, che aveva
il suo simbolo in Gianni Rivera e nelle sue spettacolari intuizioni. Alla memoria di Gino Palumbo
è dedicata la sala stampa del San Paolo. Cava de’
Tirreni gli ha dedicato una strada adiacente alla
piscina e allo stadio comunale.
Curiosità
Gli atleti del Giro ogni giorno corrono tra i 180 e i 250 km; corrono per 3 settimane con 2 giorni di
riposo, il percorso totale del Giro D'Italia è in media è di 3500 km.
Una squadra al Giro d’Italia è composta da 9 corridori. Ogni ciclista ha in media tre bici, i capitani
possono arrivare anche a quattro. Una bici da corsa professionale costa dai seimila ai novemila euro.
A parte le città olandesi, ospitano per la prima volta un arrivo del Giro, Bitonto, Porto Recanati, Asolo.
Fidenza e Città Sant’Angelo per la prima volta sono partenze di tappa.
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4 - CRONACA
5 GIUGNO 2010
La cronaca di Cava de' Tirreni
02 04 2010 Ritrovato il cadavere di Lorenzo
Libano - Lorenzo Libano, 64 enne cavese era
scomparso dalle 9,30 dello scorso 15 marzo.
Il corpo di Libano viene ritrovato senza vita dal
proprietario di un fondo agricolo in località Badia,
a Maiori. Accorsi sul posto i Carabinieri, al comando
del maresciallo Giuseppe Loria e gli uomini della
polizia municipale, diretti dal capitano Giuseppe
Rivelli. Rinvenuta nelle vicinanze anche la sua
auto, una Fiat Panda di colore rosso. Il magistrato
Penna ha autorizzato la rimozione del corpo che
verrà sottoposto ad un primo esame esterno e nel
caso del persistere di ulteriori dubbi, a un'autopsia.
Lorenzo Libano indossava gli abiti da lavoro al
momento della sua scomparsa e dalle informazioni
fornite dai suoi familiari agli investigatori, non
portava con sé denaro. Pare che l'uomo soffrisse di
forti crisi depressive che l'avevano già portato, il
giorno di carnevale, a tentare il suicidio.
01 05 10 Sposa in Kimono rosso fuoco
Circondati da amici parenti e curiosi si sono uniti
in matrimonio Alessandro Manzo, 34enne cavese
funzionario del Consorzio di bacino Salerno 1 e
Hiromi Suzuki, originaria di Tokio. La cerimonia
si è svolta nella chiesa dei Cappuccini. Lei indossava
il furisode, kimono rosso con il disegno di un fiore,
la poenia, i sandali e i calzini tabi, tradizionale abito
da sposa giapponese. Alessandro ha recitato prima
della cerimonia religiosa una poesia d'amore in
giapponese. Alessandro, che pare nutra grande
passione per la lingua, la cultura e le tradizioni
orientali, ha conosciuto Hiromi tre anni fa in uno
dei suoi tanti viaggi a Tokio.
03 05 10 Aumenta la tassa sulla spazzatura del
10% - “Spiace dover comunicare alla cittadinanza
che in data odierna- dichiara il sindaco Galdi- è
stata adottata in giunta una delibera con la quale si
è deciso un incremento del 10% della Tarsu. La
ragione va ricercata essenzialmente nella legge
26/2010 che impone la copertura al 100% dei costi
di raccolta e smaltimento dei rifiuti nonché nell’applicazione del Decreto Legislativo 195/2009 che
dichiarando cessato lo stato di emergenza in Campania sul fronte Rifiuti non trasferisce più ai comuni
il contributo di 2000 euro per ciascun dipendente
assunto dal bando regionale. L’aggravio sui bilanci
del Comune richiederebbe un incremento della
Tarsu nell’ordine del 12, 13%. L’impegno dell’Amministrazione sarà quello di intervenire con tagli
dei costi di gestione così da limitare l’incremento
della Tarsu a quando oggi deliberato”.
04 05 10 Millennio: nuova pavimentazione per
la piazza antistante l'Abbazia Benedettina
Dovrebbero concludersi entro due mesi e mezzo i
lavori di pavimentazione del piazzale antistante
l'Abbazia Benedettina della Santissima Trinità, della
strada d'accesso alla stessa e del cancello monumentale, opere fortemente volute e "sponsorizzate"
dal presidente della Provincia, on. Edmondo Cirielli.
Dovrà essere tutto pronto per accogliere il prossimo
10 luglio un'altra importante tappa di avvicinamento
al Millennio: la visita alla Badia in occasione della
solennità di Santa Felicita e Figli mm. di Sua
Eminenza il Cardinale Francis Arinze.
Si effettuano
riparazioni di calzature:
04 05 10 Omicidio Ferrigno in Olanda: arrestata
la moglie di Ferrigno e altre 4 persone
Novità nell'ambito dell'omicidio Ferrigno,
l'ingegnere 54enne che venne trovato morto nella
sua abitazione a Rijswijk, vicino l'Aja, alla vigilia
di Natale 2009. La Polizia dell'Aja ha infatti arrestato
5 persone negli ultimi due giorni. I primi 4 arresti
riguardano quattro giovani olandesi tra i 25 e i 32
anni, dei quali per il momento non si sa altro. Nella
giornata di ieri poi, è stata arrestata la moglie
dell'uomo. La notizia arriva da fonti vicine alla
famiglia Ferrigno e poi confermata dall'agenzia di
stampa olandese Anp. In un primo momento le
indagini convergevano su un movente che avesse
a che fare col delicato lavoro dell'uomo. Egli infatti
lavorava come esaminatore nell'Ufficio Europeo
dei Brevetti in Olanda. Ma l'ultimo arresto lascia
intendere che il movente potrebbe essere di tipo
"passionale", visto anche che i vicini di casa
dell'ingegnere, alcuni giorni prima, avevano sentito
provenire delle urla dall'abitazione, con i coniugi
che litigavano violentemente.
05 05 10 La Conad si aggiudica 19 punti
vendita Alvi al tribunale fallimentare
Un’ ottima conclusione per la vicenda del crac Alvi
e di suoi 19 punti vendita in Campania.
Ieri si è tenuta l'asta al tribunale fallimentare di
Salerno. L'esito permetterà di lasciare aperte tutte
le attività e di mantenere i livelli occupazionali. Ad
aggiudicarsi quasi tutti gli ipermercati e i supermercati è stata la società Centro Alimentare Sportella
Marini Srl, totalmente partecipata dalla Conad. A
sentire dal curatore fallimentare Tommaso Nigro,
"l'acquisto di tutto il gruppo da una grande catena
come Conad, che fa capo alla Lega delle Cooperative, è quello che abbiamo auspicato e sostenuto
dal primo momento ed è stato peraltro accolta molto
favorevolmente dai lavoratori, che in alcuni punti
vendita si stanno organizzando in cooperative autonome per proporre a Conad contratti di gestione".
05 05 10 Via al Comitato Nazionale per il Millennio dell'Abbazia della SS. Trinità di Cava
Si riunisce a Roma, il Comitato Nazionale per il
Millennio dell'Abbazia della SS. Trinità di Cava.
E' il primo incontro dopo l'approvazione della legge
Cirielli per la valorizzazione dell'Abbazia Benedettina di Cava. Presenti all'incontro l'ex allievo della
Badia Gennaro Malgieri, Marina Giannetto, nominata dal Ministero dei Beni Culturali, Amilcare
Troiano, nominato dal Ministero dell'Ambiente,
consigliere Carlo Modica, Franco Cardini e Marco
Galdi, monsignore Benedetto Chianetta, Edmondo
Cirielli, presidente della Provincia, la dottoressa
Vera Valitutto della Regione Campania e il professore Armando Lamberti, delegato del Sindaco di
Cava de' Tirreni.
05 05 10 Nuovi alloggi popolari: il "popolo dei
container" chiede di essere ricevuto dal sindaco
Una larga rappresentanza del "popolo dei container"
ha chiesto, in un'atmosfera di tensione e rabbia, di
essere ricevuto dal sindaco.
Intanto dal comune è partita una sollecitazione per
ricevere dalle famiglie la documentazione richiesta
così da accelerare i tempi di assegnazione e abbinamento.
Pare, comunque, che la consegna delle case debba
avvenire tra luglio ed agosto.
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07 05 10 Finto letturista acquedotto deruba
signora in casa - Aggredita e rapinata in casa.
E’accaduto in via Canali a Cava nel primo pomeriggio. La signora A.C. di 65 anni apre la porta ad
un uomo che, mostrando un tesserino di riconoscimento dice di essere dell’acquedotto e di dover
prendere lettura del contatore. Ma una volta in
cucina la donna viene colpita dall’uomo con pugni
alla testa per poi imbavagliarla ed immobilizzarla.
L’uomo rovista nei cassetti e porta via 500 euro.
La donna, una volta ripresasi riesce a chiamare una
vicina che allerta la Polizia e i sanitari.
di Valutazione nominata dal commissario prefettizio
Antonio Reppucci. Solo 583 partecipanti al voto,
pari al 38.2%, hanno fatto cadere la scelta sulla
precedente illuminazione di “stile antico”.
Dopo le diatribe innescate da alcuni al momento
in cui avviammo l’opera – afferma l’ex Assessore
alla Qualità del Disegno Urbano, Rossana Lamberti
– il sondaggio finalmente dà ragione alle nostre
scelte. La città ha respinto la pratica ormai insopportabile di utilizzare ogni pretesto pur di fare
polemica politica, anche su argomenti in cui la
politica non c’entra per nulla.
08 05 10 Il Sindaco Galdi si incatena davanti
alla sede della Regione Campania contro la
chiusura dell'ospedale
22 05 2010 Cava più pulita con "Cava casa mia"
l'iniziativa dell'assessore Mario Pannullo
Prende il via "Cava casa mia" l’iniziativa di volontariato per la cura e la pulizia della città organizzata
dall'assessore alla manutenzione Mario Pannullo e
dall'assessore all'ambiente Alfonso Carleo. Un’azione allo stesso tempo concreta e simbolica, che si
svolge nell’ ambito di Cava, un appuntamento di
volontariato ambientale, un’occasione per ripulire
insieme strade, piazze, giardini, parchi… della
nostra città da cartacce, bottiglie, materiali abbandonati, micro discariche abusive… per renderli di
nuovo più belli e fruibili, recuperandoli dal degrado
e promuovendo una efficiente gestione dei rifiuti,
una reale riqualificazione delle aree urbane e una
più attenta valorizzazione degli ambienti naturali
preservandoli dall'inciviltà.
Il sindaco di Cava, Marco Galdi, accompagnato
dall'on. Giovanni Baldi si incatena davanti Palazzo
Santa Lucia a Napoli per protesta contro la chiusura
dell'ospedale civico cavese chiedendo un incontro
urgente con il Governatore Stefano Caldoro.
"Il mio non e un gesto contro qualcuno o contro il
Presidente Caldoro" ha detto il Sindaco Galdi. "Ma
in difesa del diritto alla salute dei miei concittadini
messo a rischio dalla chiusura dell'ospedale. Resterò
qui incatenato fino a quando avrò quest'incontro".
In tarda mattinata Galdi e Baldi vengono ricevuti
dal capo di gabinetto di Caldoro Del Gaito. Sarà
fissato un’appuntamento col presidente della Regione Caldoro per il lunedì successivo..
12 05 10 L'ex sindaco Gravagnuolo contro il
parcheggio di Piazza Abbro - L’ex sindaco Gravagnuolo riguardo alla proposta dell'Assessore alla
Mobilità Enzo Passa di trasformare in parcheggio
(gratuito) piazza Abbro dalle 23,00 alle 6,00 per
agevolare la movida notturna cavese: "E' un'idea
di pessimo gusto, la peggiore che si potesse avere
e che porterà a legalizzare un fenomeno che abbiamo
combattuto senza mezzi termini per tutelare un'isola
pedonale e che riporterà in auge i parcheggiatori
abusivi.
21 05 2010 Referendum su “Borgo in Luce”
1524 cittadini cavesi, dichiarandosi e fornendo
l’identificativo della propria carta d’identità, hanno
partecipato al rilevamento indetto dal Comune di
Cava de' Tirreni sul gradimento dei nuovi moderni
lampioni da installare al Borgo Scacciaventi. Di
essi 941, pari al 61.7%, hanno votato a favore della
nuova illuminazione deliberata ed avviata dall’amministrazione Gravagnuolo, che a sua volta aveva
preso atto delle determinazioni della Commissione
24 05 2010 Ritrovata a Cava una granata inesplosa in prossimità del bordo della strada di
collegamento tra Cava de’ Tirreni, loc. Croce, e
Pellezzano - Gli uomini della Protezione Civile di
Cava hanno rinvenuto, durante uno dei servizi
predisposti dall’assessorato alla Sicurezza e Mobilità, retto dal prof. Vincenzo Passa, per controllare
il territorio oggetto da parte dei soliti ignoti di
deturpazione e di continui sversamenti di materiale
di risulta, di inerti e di rifiuti di ogni specie che
hanno trasformato la zona in discariche a cielo
aperto, una bomba a mano inesplosa. Immediatamente hanno delimitato e circoscritto l’area, inibendola di fatto al passaggio, e chiamato i Carabinieri.
L’intervento successivo degli artificieri hanno provveduto a neutralizzare l’ordigno.
29 05 2010 Muore a 15 anni durante una partita
di calcetto - E’ morto, sotto gli occhi terrorizzati
dei suoi compagni di squadra,
Alfonso Di Giorgio, 15enne di
Cava de’ Tirreni, mentre giocava un’amichevole partita di
pallone con i suoi coetanei al
campo sportivo di
Sant'Arcangelo in via Casagagliardi. A nulla sono serviti
i tentativi di rianimarlo, prima
da parte dei suoi compagni che
Alfonso
gli avevano praticato la respirazione bocca a bocca,
né dei medici del 118 accorsi sul posto. Alfonso è
morto per un aneurisma cerebrale. In brevissimo
tempo la notizia della morte del giovane ha raggiunto
tutti i suoi conoscenti. Straziati dal dolore la mamma
Daniela e il padre Antonio, increduli per la disgrazia.
Appassionato di calcio sin da bambino, Alfonso si
era allenato prima nella squadra di calcio Alba
Cavese, di cui il padre era l’allenatore, poi nella
Nocerina Mini-Allievi.
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5 GIUGNO 2010
5 - CRONACA
Alberto Barone sbarca in Florida
con la sua Miami “Europea”
Menzione d’onore al progetto del “team” cavese
sulla riqualificazione della città americana
Gianni Formisano
L’architetto Alberto Barone, già vincitore del
concorso europeo “Borgo in Luce”, “sbarca” questa
volta a Miami (USA, Florida) a capo di un valente
gruppo di progettazione composto dai colleghi
Cuccarano, Lauro, Coppola, Gambetta e
Fabbricatore, con un progetto - alla fine insignito
della menzione d’onore per la sua alta qualità
architettonica - partecipante ad un concorso
internazionale per la riqualificazione del centro
urbano della splendida località americana (punto
centrale ed imprescindibile della Florida), a ridosso
del fronte portuale turistico, concorso al quale, per
la sua importanza e impegno, hanno risposto ben
novanta gruppi di architetti provenienti da ogni parte
del mondo.
Il bando prevedeva la progettazione di molteplici
funzioni: la nuova cattedrale cattolica della città, il
centro civico, spazi museali ed espositivi, torri
residenziali, attrezzature commerciali e turistiche,
una grande piazza, giardini e luoghi pubblici.
“Il nostro progetto – commenta Alberto Barone,
legittimamente soddisfatto del riconoscimento
ottenuto dal team di cui è leader – ha tratto
ispirazione dalle belle città italiane e dal
valore urbano dei loro edifici, puntando
a ricercare un rapporto con il piano
stradale, ovvero il piano del pedone che
percorre e fruisce degli spazi della città
per creare luoghi a favore dei rapporti
umani, della cultura dell’incontro e
dell’integrazione, attingendo a piene mani
alla tradizione urbanistica europea. Alla
città americana abbiamo contrapposto il
valore di una civiltà urbana millenaria,
capace di strutturarsi anche
gerarchicamente con edifici importanti ed
edifici minori, ma tutti raccolti all’interno
di uno spazio di qualità”.
“Non è un caso – conclude Barone – che
per la cattedrale cattolica abbiamo tratto
ispirazione dalle cattedrali sul mare
pugliese, Trani in particolare, dimostrando ancora
una volta che la storia non è un catalogo da cui
attingere merce da vendere, magari copiando senza
alcuno sforzo intellettivo e contraddicendo proprio
la storia stessa, ma è soprattutto la matrice
fondamentale del nostro essere: non va né rinnegata,
né riprodotta”.
Concetti, questi, condivisi largamente dai promotori
del concorso che, nella futura realizzazione
dell’imponente opera, potranno prendere spunto
anche dalle considerazioni e dalle originalità
architettoniche proposte dal gruppo di progettazione
di Cava de’ Tirreni. Come dire che a Miami si
“parlerà” un po’ più italiano. O, meglio, cavese.
Per la legalità, sotto l’Albero Falcone
Franco Bruno Vitolo
Vincere con i progetti d’Istituto il diritto di partecipare
alla Nave della legalità, la crociera che porta studenti
di tutta Italia a Palermo il 23 maggio per commemorare l’uccisione del Giudice Falcone e della sua scorta
ad opera della mafia….E in nave incontrare don Ciotti,
il fondatore di “Libera, contro tutte le mafie”, uno dei
sacerdoti più carismatici ed attivi d’Italia (e pazienza
se in quel momento non era possibile vedere la finale
di Champions…) e a Palermo rivedere i luoghi della
lotta dello Stato contro la mafia, l’aula bunker in
primis…e incontrare Tano Grasso e Maria Falcone….e
meditare tutti insieme presso l’albero Falcone, e sul
perché di tante finestre chiuse lungo le strade del
corteo.…e socializzare con ragazzi e docenti di tutta
Italia.
Tutto questo l’hanno vissuto otto ragazzi del Liceo
Scientifico “Genoino”: Mirko e Noemi Ricciardi,
Caterina Maggio, Maria Grazia e Riccardo Senatore,
Giusy Della Monica, Enrico Di Marino, Gianluca
Pisapia, accompagnati dai prof. Marinella De Stefano
e Franca Foltran: una “vittoria di rappresentanza” che
è fonte di orgoglio, per loro e per noi tutti di Cava. È
anche sulle loro, sulle nostre gambe che dovranno
camminare gli ideali di persone come Falcone, Borsellino, Padre Puglisi, Don Diana e tanti altri della
loro nobilissima qualità.
Quindi, un riconoscimento importante, uno stimolo
di coscienza, un’esperienza umana e sociale di quelle
che non si dimenticano, perché sono mattoni importanti di una crescita alla grande. E, in questo come in
altri casi, a crescere siamo tutti, giovani e adulti.
Compie cent’anni la nonnina Carmela Siani
L'architetto Alberto Barone, primo a sinistra,
col team del progetto Miami. In alto il progetto
di riqualificazione del centro urbano di Miami
Eleonora De Angelis
Carmela Siani ha compiuto 100 anni. La nostra
nonnina é nata a Cava de Tirreni il 4 maggio 1910,
oggi vive in località Petrellosa.
Nel festeggiare i suoi cento anni, all’Hotel Pineta
Castello, si è detta contentissima di passare il suo
compleanno con tutti i suoi familiari, i figli: Vanda,
Bruno ed Enzo Benigno e oltre 30 fra nipoti e
pronipoti. Nonna Carmela è autosufficiente ed
ancora oggi si prepara da sola da mangiare.
Si alza molto presto la mattina, poi inizia a preparare
il pranzo (è un'ottima
cuoca), molto legata ai cibi
di una volta. Il suo piatto
migliore è la tortiera di
maccheroni. Non disdegna
le passeggiate all'aria
aperta e nel tempo libero
rammenda qualche indumento dei suoi numerosi
nipoti. Intorno alle 20,0020,30 va a dormire, non
prima di aver preparato per
la notte un decotto al quale
non rinuncia mai.
Non conosce internet ma è
molto attenta alle notizie
fornite dalla tv.
Aveva 5 fratelli, purtroppo
sono tutti scomparsi. Dal volto
della nostra nonnina traspare
tanta serenità che infonde
anche a chi le vive accanto.
La nonnina che ancora tutti
vorremmo avere.
Carmela Siani
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5 GIUGNO 2010
6 - CRONACA
Il parere dei cavesi sul progetto di chiusura dell’Ospedale
"Non vogliamo che i nostri figli
nascano fuori Cava"
Flavia Bevilacqua
La plurifunzionalità è stata, da sempre, la peculiarità
che ha caratterizzato l’ospedale di Cava de’ Tirreni
fin dai suoi albori, che risalgono al secolo XV. Sorto
per volontà di una confraternita di notai, mercanti,
possidenti e nobili che ne conserva la gestione fino
agli anni trenta, la struttura sanitaria custodisce uno
dei più rari archivi ospedalieri della Campania,
ancora intatto dopo cinque secoli di storia. Questo
piccolo ospedale viene eretto lungo la strada dei
pellegrini con la tendenza a far fronte a tutte le
esigenze dei bisognosi. Molta acqua è passata sotto
i ponti ed il nosocomio cavese sito in posizione
strategica, sembrava immune dai disastri economici
che si sono verificati nel corso dei secoli, grazie
anche alla sempre più vasta utenza ed al riconosciuto
diritto alla salute per tutti. L’attuale crisi economica,
mette i cavesi di fronte all’innegabile realtà di una
probabile chiusura della struttura ospedaliera.
Abbiamo registrato le opinioni di alcuni cittadini a
riguardo di una tale
evenienza. “Non sono
cavese - premette Antonio Di Benedetto
pensionato che, abbiamo incontrato nell’atrio
dell’ospedale - ma vivo
a Cava da circa quarant’anni. La produttività dei cittadini
di questo angolo di
terra e la loro capacità di offrire numerosi servizi alla soAntonio Di Benedetto
cietà, mi ha sempre
reso orgoglioso di far parte di questa comunità.
Cava non può essere privata dell’ospedale, se
così fosse ci sarebbero gravi ripercussioni di
sicurezza sanitaria ed anche economiche, non
solo sui cittadini locali ma anche su quelli dei
paesi limitrofi, penso in particolare all’utenza
della costiera amalfitana”. Fuori dal reparto di
ostetricia e ginecologia incontriamo Francesca,
sociologa, che, orgogliosa del suo pancione di circa
otto mesi, sorride al marito Giuseppe. Sono entrambi
cavesi. “Non abbiamo mai pensato all’eventualità
di far nascere nostro figlio in un luogo che non
fosse Cava - ci dice Francesca in attesa del suo
primo figlio -. Privare questa cittadina dell’ospedale
rappresenterebbe
un duro colpo per
il territorio. Posso
condividere una
politica antisprechi che, nell’
attuale contingenza
economica appare
necessaria, ma è
inconcepibile una
tale menomazione
Giuseppe e Francesca
che metterebbe a
repentaglio la sicurezza per la salute di un enorme
bacino di utenza che trova accoglienza nel nostro
ospedale”. Nei locali del pronto soccorso abbiamo
avvicinato Gilda Pietrobono, quarantasettenne laureata in architettura e madre di due figlie. Gilda
che, con garbo si è rifiutata di farsi fotografare, è
stata molto incisiva nella sua dichiarazione: ”Ciò
che non riesco a comprendere sono i criteri
adottati per realizzare la chiusura di queste
strutture sanitarie, tra le quali si annovera anche
quella cavese. Privando la Campania di dieci
ospedali, mi chiedo come verrà affrontata la
calca di emergenze che si verrà a creare nei
nosocomi che resteranno aperti? Con la soppressione di mille posti letto in tutta la regione,
l’utente, costretto ad un’emergenza, quanti
chilometri dovrà percorrere prima di trovare
un’adeguata assistenza? A quale santo dovrà
rivolgersi affinché quei chilometri non siano una
condanna a morte annunciata? Come si può
parlare di sicurezza del cittadino quando non si
è in grado di assicurargli neppure la garanzia
alla salute? Vogliono incentivare la prevenzione.
Perché in passato il concetto di prevenzione non
è stato applicato agli sprechi? A chi convenivano
quegli sprechi? Queste sono le domande alle
quali gradirei ricevere una coraggiosa risposta,
chiara e priva di faziose argomentazioni politiche.
Ora che il giro di vite è arrivato senza sconti, si
chiede ai cittadini di fare sacrifici e lo si priva
del diritto alla salute, eliminando le strutture
che possono garantirlo”.
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Cava de' Tirreni
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"Chiusura ospedale? Speriamo in Cirielli"
Flavia Bevilacqua
Sul territorio cavese, la crisi della sanità campana
sta producendo chiari segnali e tra questi la paventata
chiusura del locale ospedale, prevista dal piano
Zuccatelli. Una notizia, questa, che i cittadini
sembrano accogliere con
incredulità per la secolare
esistenza di questo servizio,
nella valle metelliana.
“Nessuno, in realtà, crede
che Cava possa essere
privata del suo ospedaleci dice Anna Lodato,
coordinatrice del pronto
soccorso -. A confermarlo,
sono le tiepide reazioni
del popolo cavese rispetto
alla notizia per la quale
le iniziative di proteste
Anna Lodato
sono state varie ma
contenute per numero di partecipanti”.
Nell’ambito della sanità, sembrano essere giunti al
traguardo i canali debitori per i quali appare
necessario un’analisi sugli sprechi che pongono il
sud, nello specifico la Campania, nell’occhio del
ciclone dei tagli, con la chiusura di circa dieci
nosocomi campani e tra
questi anche quello della
SS Incoronata S. Maria
dell’Olmo di Cava. ”Il
primario del mio
reparto, il professor
Mariano Agrusta ha
adottato, già da tempo,
il percorso del “day
ospital” e “day services”
perseguendo la politica
antisprechi - ci dice Pietro
Sorrentino infermiere
presso l’unità operativa di
Pietro Sorrentino
endocrinologia e
diabetologia -.. Credo che questo denoti una
lungimiranza che, in generale, nel passato, è stata
del tutto ignorata ponendo una incondizionata
fiducia nelle eccellenze, con le quali si credeva
di poter salvare l’ospedale”. A far eco al signor
Sorrentino c’è l’intervento di Paolo Fasolino,
operatore al pronto soccorso ed ex coordinatore
dell’ASL Salerno 1. “In tempi di vacche grasse ci riferisce Fasolino - il denaro, nelle nostre
strutture ospedaliere, veniva adoperato con molta
leggerezza quasi a garanzia di un futuro
altrettanto prosperoso. Inoltre - continua Fasolino
- non è stata mai indetta una verifica, tra il
programma amministrativo a fronte di quello
Fate trascorrere ai vostri bambini
un campo estivo diverso!
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Dal 10 giugno al 10 settembre, al Club Ippico Keles si
tengono i campi scuola per bambini e ragazzi.
E’ un’esperienza unica dove i vostri bambini potranno fare
sport, studiare e allo stesso tempo divertirsi in modo sano
imparando ad andare a cavallo e prendersi cura di questo
fantastico animale amico dell’uomo.
I resti di 105 caduti di guerra sono
custoditi nel Sacrario Militare retto
dal comitato fondato e presieduto
con grande impegno dal Gran Ufficiale Salvatore Fasano. Inaugurato
nel 1981 il Sacrario, oggi, raccogliendo i resti di cavesi e comuni
vicini, ha assunto importanza e
valenza di respiro nazionale. Con
l’apertura di pochi mesi fa del nuovo
civico cimitero si manifesta la necessità che il sacrario possa e debba
avere sistemazione diversa anche in
vista di interventi che potrebbero
aver luogo nell’attuale tempietto.
Salvatore Fasano ha sollecitato
Salvatore Fasano
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il sindaco Galdi attraverso una lettera
aperta: “ La nuova dislocazione del
Sacrario Militare può ritrovarsi anche
nella chiesa del civico cimitero che,
una volta adattata a tale scopo, potrebbe continuare ad essere utilizzata
sia come luogo di culto che come
“Monumentale tempio di memoria”
per rivitalizzare sentimenti, preghiere
e riti in suffragio dei caduti per la
Patria. Salvatore Fasano è anche autore
di un prezioso volume, l”Albo D’Oro
dei caduti cavesi” giunto alla quarta
edizione, memoria storica corredata da
documentazione fotografica dal 1895
al-1945.
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sull’equitazione e la cura del cavallo.
Al campo scuola è possibile svolgere compiti scolastici estivi e pranzare in sede.
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operativo. Tutto si è
svolto secondo la filosofia
del “Finché la barca
và…” Ora che le risorse
alle regioni sono state
ridotte e che si è giunti al
capolinea si urla Al Lupo
Al Lupo. Altresì, vorrei
chiarire che ai vertici,
nessuno si è preoccupato
di informarci con mezzi
ufficiali, sulla sorte futura
non solo delle strutture
ospedaliere ma anche dei
Paolo Fasolinoo
tanti dipendenti che
operano in essi.” Una ventata di ottimismo ci viene
dal dottor Carlo Sica, responsabile dell’unità
operativa del pronto soccorso di Cava de’ Tirreni
e del nosocomio di Castiglione di Ravello, sito sulla
costiera Amalfitana ed anch’esso nell’elenco degli
ospedali in prossima chiusura. “Il bacino di utenza
al pronto soccorso di Cava è molto vasto. Si
contano 26.000 prestazioni all’anno pari ad una
media di circa 71 emergenze al giorno. In
riferimento alla situazione attuale, posso solo
rilevare che la gestione sanitaria, simile a quella
aziendale per la quale gli obiettivi sono di
produttività, si diversifica
dalla gestione politica.
Questo potrebbe, in parte
spiegare le misure di
emergenza anti-crisi
dell’attuale governo. La
chiusura, della struttura
sanitaria di questa
cittadina si articolerebbe,
comunque, in tempi lunghi
- ci informa il dottor Sica Carlo Sica
. Inoltre sia chiaro che, la
proposta Zuccatelli non è esecutiva, cioè non è
ancora stata firmata dal Governatore Caldoro.
Pare, infatti, che l’intervento del presidente
Cirielli abbia indotto ad una revisione del piano
di rientro che verrà analizzato in base a criteri
demografici, territoriali e di viabilità. A fine
giugno verrà presentato il nuovo piano.
L’intervento ‘protettivo’ di Cirielli mi rende
molto fiducioso per la sorte della sanità cavese”.
Con questa nota improntata all’ottimismo, ci
predisponiamo ad un’attesa speranzosa che se si
dovesse rivelare positiva, creerebbe un minimo di
fiducia per le sorti della nostra cittadina messa ormai
in ginocchio, come l’intero sud.
Una nuova sede per il sacrario militare di Cava
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7 - SPORT / CRONACA
5 GIUGNO 2010
A Cava i campionati
nazionali di bocce
Il titolo della Cavese nelle mani del sindaco
Per ora nessuna trattativa in atto
Nunzio Siani
Lo sguardo dei tifosi è rivolto, da giorni, alla casa
comunale. Da quanto il titolo sportivo è stato
simbolicamente consegnato da Antonio Della Monica, patron del club aquilotto, al Sindaco Marco
Galdi.
Il futuro della Cavese passa anche per l’impegno
delle istituzioni.
Galdi ha chiesto ai tifosi, in un’affollata assemblea
pubblica tenutasi martedì 11 maggio, di attendere
almeno due settimane, ormai trascorse. Ma occorre
ancora tempo necessario ad allacciare contatti e
avviare consultazioni
Chiuso il campionato con una meritata salvezza
conquistata sul campo, la Cavese prova ora dunque
a “salvarsi” anche dalla scure di Covisoc e Consiglio
Federale .
Il percorso non si preannuncia, tuttavia, particolarmente agevole. E i motivi sono almeno due.
Innanzitutto, le difficoltà del gruppo dirigente che
guida ormai la società dal lontano 2001, parentesi
Cutillo a parte (stagione 2004/05).
Il terremoto economico-finanziario che ha colpito
Cavamarket, main sponsor degli aquilotti e traino
di tutto il gruppo, ha di fatto piegato sulle gambe
buona parte dei soci-contribuenti che navigano
intorno all’universo-Cavese.
La brusca contrazione degli affari e di conseguenza
della liquidità ne ha paralizzato l’attività.
Sono pochi i “volenterosi” che ancora manifestano
l’intenzione di proseguire l’avventura calcistica.
La maggior parte dei dirigenti ha già fatto intendere
di aver raggiunto il capolinea. E la perdita di un
leader carismatico come Antonio Della Monica,
impegnato a risolvere la crisi che ha investito le
sue aziende, rende la via di fuga ancora più agevole.
Solo il coinvolgimento di altri imprenditori presenti
sul territorio metelliano - a cominciare da alcuni
grandi protagonisti della Cavese della serie B
(Violante, Pugliese, Turino) - potrebbe convincerli
a desistere dal loro intento.
Tuttavia, al momento,
nessuno si è fatto avanti.
E poi c’è quel “debito”,
quantificato in 700mila
euro da Antonio Della
Monica al momento della
consegna delle “chiavi di
casa” al Sindaco, ma che
tra iscrizione, vecchie
pendenze ed altre premialità non ancora onorate,va ben oltre la soglia del
milione di euro (quasi
due?).
Chi vuole fare calcio a
Cava oggi, deve subito tirare fuori dal portafoglio almeno mezzo milione
di euro - un miliardo delle vecchie lire - per saldare
parte delle spettanze dei calciatori (e ottenerne la
firma delle liberatorie) e procedere agli adempimenti necessari per regolarizzare l’iscrizione.
Il resto del debito potrà essere dilazionato e saldato
con minore urgenza.
Per uscire dallo stallo ed evitare il fallimento del
club occorrerà probabilmente aprire le porte ad
eventuali acquirenti esterni. Una soluzione alla
Soppresso a Cava l’ambulatorio veterinario Asl
Si paventa lo spettro dell’aumento del randagismo
Eleonora De Angelis
Il canile di Cava, ubicato in località Monticelli a
Santa Lucia, adiacente il nuovo deposito CSTP, il
24 aprile ha visto la soppressione da parte dell’ASL
dell’ ambulatorio veterinario. L’ambulatorio, aperto
cinque anni fa e gestito da operatori dell’ASL era
un punto di riferimento in particolare per la sterilizzazione dei cani randagi. L’ambulatorio rappresentava non solo per Cava ma per il comprensorio da
Vietri a Scafati la salvezza per tanti cani che non
avendo un padrone avrebbero avuto, in caso di
interventi urgenti, ben poche speranze. Ma l’ambulatorio permetteva di sterilizzare molte cagnette
evitando il loro riprodursi e la crescita del fenomeno
del randagismo e con esso anche la facile trasmissione di malattie infettive da un animale all’altro.
L’unica spiegazione rilasciata per ora ufficiale
dall’Asl è che “l’ambulatorio non era agibile per
problemi relativi alla sicurezza degli operatori”.
In seguito alla pubblicazione di quest’articolo saremo
lieti di ricevere una replica da parte dell’Asl, perché
siamo certi che la decisione scellerata di sopprimere
un valido servizio non sia definitiva, ma dovuta
solo a “riorganizzazione” e che quindi l’ambulatorio
veterinario potrà presto riprendere servizio, prima
che le strade siano invase da cani, purtroppo, non
sempre amati come meriterebbero.
Il professor Giovanni Conti, presidente della sezione
cavese della 'Lega Nazionale per la Difesa del Cane',
afferma: “Il cane non è un numero, al canile viene
curato, e questo è un fatto culturale. Il nostro
canile è oggetto di visite di studenti universitari
e scolaresche.”
Con l’amministrazione Fiorillo al canile furono
concessi per il suo mantenimento 4.500 lire (circa
2 euro e 25 centesimi) per i primi 200 cani e 1,50
euro per altri 100. Queste cifre, purtroppo, non
bastano per il mantenimento giornaliero dei cani
ospiti al canile municipale. La manodopera per la
pulizia è soddisfatta anche da volontari, ma i medicinali e le operazioni chirurgiche come le sterilizzazioni sono insostenibili per le risorse del canile
cavese. Invitiamo la cittadinanza cavese a donare
il 5 per mille con la propria dichiarazione dei redditi
al canile di Cava de’ Tirreni e più precisamente alla
Sezione cavese della Lega Nazionale per la Difesa
del Cane” apponendo alla propria dichiarazione
dei redditi il codice 95 05 69 40 653.
A voi non costa nulla, ma per il vostro gesto non
basterà un solo ‘grazie’.
“Bestplayer - Estate Africana”
in onda su Quarto Canale TV
Metelliana
Bronzi
www.metellianabronzi.it
di Pietro Benigno
Su Quarto Canale è in onda “Bestplayer - Estate
Africana” una trasmissione dedicata non solo ai
mondiali di calcio ma anche alle novità calcistiche
e fantacalcistiche. L'idea è nata dall'intuizione di
3 amici (Davide, Francesco, Luca) e dalla loro
passione per il fantacalcio. BestPlayer.it è un gioco
di fantacalcio virtuale accessibile 24h attraverso
internet che permette di vincere favolosi premi.
Dopo due splendide edizioni di Fantacalcio online,
-ci dice Davide- quest’anno abbiamo organizzato
il Fantamondiale 2010 con ricchi premi in palio e
tante emozioni assicurate”.
il professor Giovanni Conti
con la dott.ssa Marialina Della Pietra
Sabato 8 maggio scorso, sui campi di bocce
dell’Associazione ADS S..Michele di Cava
de’Tirreni, si sono tenuti i campionati nazionali di
categoria per società. Erano presenti le società CB
di Sassari e Morrovalle di Macerata, che si sono
affrontate di mattina mentre nel pomeriggio hanno
solcato i campi di bocce le società I Fiori di
Frosinone, e CB Abruzzo. Molto apprezzata e
rilevante la presenza dell’Assessore allo sport di
Cava, Carmine Adinolfi il quale ha speso parole di
compiacimento per la manifestazione. Le gare si
sono tenute sotto gli occhi attenti della terna arbitrale
e con la partecipazione di un folto numero di
appassionati che hanno gremito la struttura in ogni
ordine di posti. L’Associazione ADS di Cava
presieduta da Ernesto Senatore gode di una struttura
nuova ed efficiente. Senatore come sempre
disponibile, ha fatto sì che la manifestazione si
svolgesse in modo regolare e confortevole ma anche
vissuta come momento di aggregazione fra tifosi
di questo sport e semplici appassionati.
quale starebbe lavorando con grande discrezione
lo stesso Marco Galdi.
Tra i tifosi c’è chi aspetta segnali di fumo da
Palazzo di Città, ma anche chi non rimane passivo.
Con le mani in mano. Come il gruppo dei C361,
sigla che riunisce tutti i tifosi del vessillo bleufoncé
residenti nella capitale per motivi di studio o lavoro.
Loro hanno lanciato già da
qualche mese l’iniziativa
“Sogno Cavese”, un ambizioso
progetto di azionariato popolare
che ha un testimonial d’eccezione: Piero Santin.
L’obiettivo è di creare un
grande fermento di passione
popolare che possa essere di
supporto per il club aquilotto
e che mira col tempo ad acquistarne anche una parte delle
quote.
Il progetto ha mosso i primi
passi ad aprile e prima dell’estate dovrebbe essere presentato ufficialmente alla città.
Nella foto: la consegna simbolica del titolo della
Cavese dall'ex patron della Cavese Antonio Della
Monica al sindaco di Cava Marco Galdi.
Ernesto Senatore
Sul campo di Pregiato i Campionati
regionali di calcio Centro Sportivo Italiano
Il 30 maggio presso lo stadio S. Lamberti di Cava
dè Tirreni, si è svolta la fase finalissima regionale
di calcio CSI tra le società S. Matese (CE) / Pol.
Siulp (SA).
Al termine della gara la S. Matese ha battuto per
2-0 la Pol. SIULP accedendo alle fasi finali
nazionale che si disputeranno in Pesaro dal 7 al
10 luglio p.v., mentre la finale 3^ posto ha visto
lo Sporting Carmine di Castellammare di Stabia
battere con un secco 6 - 0 la squadra Città di
Cava dè Tirreni..Al termine delle gare il Presidente
regionale del CSI Pasquale Scarlino ha fatto gli
onori di casa premiando con trofei le squadre.
Nella occasione l'Agenzia Generale Groupama
Assicurazione di Piazza Abbro nr. 2 Cava dè
Tirreni, omaggiava le squadre di poster fotografici
personali e completini da calcio.
Nelle foto a sinistra: in alto la squadra
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5 GIUGNO 2010
8 - CRONACA
“Donne a Cava si raccontano”:
vince Hiristina Yachera di origine bulgara
Flavia Bevilacqua
“Un Racconto”, questo il titolo
del lavoro narrativo vincitore del
concorso di scrittura al femminile
‘ Donne a Cava si raccontano’,
indetto dal comune di Cava de’
Tirreni in collaborazione con
l’associazione culturale ‘L’Armonia’.
Autrice del breve ma intenso brano
letterario è Hiristina Yachera, 47
anni, di origine bulgara e residente
in Italia da circa cinque anni.
Abbiamo incontrato Hiristina
durante una pausa del suo lavoro,
che si articola tra collaborazioni
Hiristina
domestiche e volontariato ospedaliero, presso il
locale nosocomio. Alta, slanciata, capelli cortissimi
ed un sorriso accattivante che riesce a fugare dagli
occhi profondi, anche se per pochi istanti, quel
sottile velo di mestizia e di smarrimento che molti
italiani hanno dimenticato ma che forse possono
ritrovare in vecchie foto familiari dei nostri numerosi
emigranti, i quali tentavano la fortuna o più semplicemente la sopravvivenza lontani dalla loro terra,
partendo dall’Italia con le loro povere valige di
cartone.
Per circa venti anni, Hiristina Yachera ha svolto in
Bulgaria il lavoro di infermiera professionale, un’attività che le ha concesso di riconoscere e comprendere la sofferenza e la solitudine degli altri ai quali,
oggi, Hiristina con il suo volontariato si avvicina,
non solo per offrire piccoli aiuti pratici che si
rivelano, però, fondamentali in alcune circostanze
ma anche per far dono di una
profonda umanità. “Uno dei miei
hobby preferiti è la lettura. Non
ho mai provato a scrivere,
pensavo di non esserne capace
- ci confessa Hiristina, che si
esprime e scrive molto correttamente in italiano-. Sono stata
incoraggiata dagli amici del
Piano di Zona. Quando si è fuori
dalla propria patria, ogni occasione può essere valida ad
allontanare la nostalgia e riscoprire nel mondo un posticino
per se stessi. Ho scritto senza
Yachera
pensare molto al concorso e mentre lo facevo,
sentivo che qualcosa dentro di me si scioglieva
liberandomi, in parte, dal peso della solitudine.
In Bulgaria vivevo con mia madre e mio figlio
che poi si è sposato - continua la nostra autrice -.
La situazione economica del mio paese ha indotto
molti di noi ad emigrare. Fu un’amica di mia
madre che già era stata qui a Cava ad indicarmi
questa cittadina come probabile meta. Non è
stato facile. Oggi, però, sò di poter contare sull’amicizia e sul rispetto di non pochi italiani che
riescono a vedere in me non la straniera ma una
persona come loro”.
“Un Racconto” è un lavoro breve, essenziale,
pregno non solo della dignità di un popolo, ma
anche di una umanità che non ha frontiere e per
l’autrice potrebbe rappresentare l’inizio di un percorso letterario, tutto da scoprire.
Narrativa: Dinka, “La polvere del Sahara”
Il romanzo opera prima di Francesco Nobile
Gerardo Ardito
Francesco Nobile, cavese, 27 anni, ha sempre avuto
la passione di scrivere, racconti brevi e poesie,
tanto che ha seguito il percorso breve di laurea in
Discipline Letterarie. Ha seguito un master in editoria
libraria, è giornalista pubblicista, direttore editoriale
di Forum Magazine, il giornale del Forum dei
Giovani di cui è consigliere. Francesco ha lavorato
come addetto stampa a Roma per la Newton Compton e ha scritto per il quotidiano “Il Salernitano”
per due anni. Incontriamo Francesco per conoscere
la sua opera prima: Dinka, La polvere del Sahara.
Francesco, di cosa parlavano i tuoi racconti brevi
prima dell’uscita del tuo libro? “Erano di genere
thriller, horror… rispecchiavano le mie letture:
amavo molto ai tempi del liceo Howard Phillips
Lovecraft, Edgar Allan Poe e Stephen King”.
Come giudichi ora quei tuoi scritti?
“È interessante rielaborare le cose tue, noti un po’
di ingenuità. È un po’ come riguardare le proprie
vecchie foto“.
Parlaci del tuo libro. “Dinka è ambientato nel
Sudan della seconda metà dell’800. È un romanzo
storico ma il genere non è marcato: lascia spazio a
fughe verso il fantastico. Il protagonista, Talib, è
un membro di una tribù e intraprende il percorso
per diventare stregone. Chiede il significato del suo
nome alla madre, è alla riscoperta delle sue origini.
Filtrato dalla madre come personaggio, è il suo
punto di vista che viene raccontato… Seguirà prove
iniziatiche…”
Perché un romanzo storico e ambientato in Africa? “Il romanzo storico va incontro al gusto del
lettore… e poi mi dava la possibilità di affrontare
dei temi che mi sono cari come la riscoperta delle
proprie radici. L’Africa rappresenta la grande madre
che indirizza il protagonista, perché senza una
memoria e senza
identità è impossibile fare delle
scelte. L’identità
non si riconosce
solo dalle radici
familiari. Morgan,
il cooprotagonista
inglese del libro,
viene mandato in
Africa al seguito
dell’esercito coloniale. Sono due
storie parallele che
finiranno col toccarsi, accomuna i
personaggi la
stessa età. Morgan
é un personaggio
Francesco Nobile
specchio…”
Tu ti senti un po’ i due personaggi?
“Ho provato a vedere coi loro occhi ma non sono
io”.
Perché scrivere un libro?
“Perché senti di farlo, è un impulso, una tentazione”.
Chi lo ha letto cosa ti ha riferito?
“Ho avuto critiche abbastanza positive”.
E’ un romanzo breve?
“I capitoli sono lunghi massimo 5-6 pagine, il libro
intero contiene 150 pagine.”
Non lo hai fatto per fare economia?
“No. L’editore è Michele Di Salvo di Napoli. Non
ho dovuto pagare nulla per stampare il libro”.
Perché dovremmo leggere il tuo libro?
“Perché lo troverai originale. Ho provato a creare…
a contaminare gli stili.
Una tecnica cinematografica più che narrativa”.
Milena e Vito nuovi gestiori dell'edicola
"Amore e Psiche" di via Filangieri
Nuova gestione all'edicola "Amore e Psiche" di via Filangieri a Cava
de' Tirreni. La cordialità di Marco e Loredana Siani lascia il posto alla
simpatica coppia di fidanzatini composta da Milena Contaldi e Vito
Gaballo, rispettivamente di 25 e 26 anni. Milena è laureata in lingue
e lettere straniere mentre Vito è laureando in scienze delle Comunicazioni ed ha la passione per il giornalismo (scrive per LaVoce del Sud).
Da pochi giorni hanno preso possesso della nuova attività e già i
numerosi clienti hanno avuto modo di apprezzare la loro dedizione
al lavoro. Auguri dalla redazione!
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