INCONTRI/Religioni - Corpo Forestale dello Stato

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INCONTRI/Religioni - Corpo Forestale dello Stato
INCONTRI / Religioni
© Archivio ARC
AD ASSISI LE
RELIGIONI PARLANO
DI AMBIENTE
25 anni dopo il primo storico incontro, a novembre
si è ripetuto quest'appuntamento cui hanno partecipato
rappresentanti delle religioni di tutto il mondo
di Felice D’Agostini
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el settembre del 1986, cinque leader religiosi provenienti da tutto il mondo,
invitati da Sua Altezza il Duca di
Edimburgo, all’epoca Presidente del Wwf
Internazionale, si incontrarono ad Assisi e si
confrontarono con leader del mondo conservazionista. Ogni rappresentante religioso
presentò, per la prima volta in assoluto, una
dichiarazione sugli insegnamenti della sua religione a proposito di come prendersi cura della
natura. Le cinque fedi che si riunirono in quel
lontano 1986 furono il buddismo, il cristianesimo, l’induismo, l’islam e l’ebraismo. A quel
tempo era difficile trovare cinque leader religiosi
che sapessero dell’esistenza di una crisi ecologica/ambientale. Oggi la situazione è cambiata e
ogni religione, e in molti casi ogni tradizione
principale, ha lanciato programmi di conservazione in tutto il mondo.
Quest’anno, a novembre, si è svolto nuovamente,
un incontro organizzato dall’Arc (Alleanza
Religioni e Conservazione), con l'appoggio del
Wwf. Le religioni sono le più vecchie organizzazioni del pianeta, sono sopravvissute a imperi e
dinastie e sanno che ci vuole molto tempo prima
che i cambiamenti funzionino. Concepiscono il
futuro a lungo termine, per un certo numero di
generazioni e non hanno quindi la visione limitata che ha la politica. Il 4 novembre più di due
milioni di pellegrini hanno seguito il pellegrinaggio annuale, Hajj, che inizia verso La Mecca in
Arabia Saudita. Accingersi ad andare in Hajj è
una parte essenziale della fede musulmana. La
preoccupazione musulmana per la natura è
espressa in molti testi nel Corano.
Distruzione come spreco
Il daoismo, la religione più antica della Cina, ritiene che il nostro ruolo cosmico è quello di
mantenere l’equilibrio tra yin e yang. In termini
daoista la nostra distruzione della natura non è
vista solo come uno spreco e come inquinante
ma mette tutto l’universo in pericolo. Seguendo
questa coerenza, nel 2000 i daoisti proibirono alla
medicina tradizionale l’uso di sostanze derivate
da animali in pericolo di estinzione, come il rinoceronte, la tigre e l’orso dal collare. La logica,
infatti, è che non possiamo curare i nostri mali
causando danni alla natura.
Ad Assisi è risuonato un canto intonato dalla
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N
suora daoista Fang Ge Hui ed estratto dal
Capitolo 34 del Dao De Jing, il libro più sacro del
Daoismo scritto ben 2500 anni fa:
Come è universale il gran Tao! può stare a sinistra come
a destra. In esso fidando vengono alla vita le creature ed
esso non le rifiuta, l'opera compiuta non chiama sua.
Veste e nutre le creature ma non se ne fa signore, esso che
sempre non ha brame può esser nominato Piccolo. Le creature ad esso si volgono ma esso non se ne fa signore, può
esser nominato Grande. Poiché giammai si fa grande può
realizzare la sua grandezza.
La Cina si sta confrontando con il problema del
consumismo. La gente arriva ai templi daoisti e
buddisti con grandi quantità di bastoncini di
incenso perché ritiene che più incenso brucia e
più verrà ascoltata dagli dei. Il Movimento dei
Tre Bastoncini d’Incenso è nato come risposta a
questa nuova situazione e molto tranquillamente
annuncia che “Tre bastoncini di incenso sono
sufficienti: uno da accendere per il Paradiso, uno
per la Terra e uno per te stesso”.
In ogni religione una festa per
il Creato
Nessun buddista mongolo partecipò al primo
evento ad Assisi. Questo perché nel 1986 la
Mongolia era un paese comunista e le religioni
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anni; lo scopo di questa proposta è che per il
2017 tutte le parrocchie diventino parrocchie
ecosostenibili e che tutti i consigli ecclesiastici
locali siano certificati come “fari ambientali”.
Questo fa appello a tutti i membri e chiede di
apprezzare una vita più semplice nella nostra
società consumistica. E come il moderatore della
Chiesa dice: “In questa era di crisi climatica
dovremmo forse renderci conto che è con un
umile inchino nei confronti della Terra che
potremmo allungarci verso il cielo”.
Le religioni non credono che l’essere umano sia
la ragione per cui la natura esiste. In maniera
diversa anzi, le fedi proclamano che siamo parti
di una storia molto più grande e la loro preoccupazione è che l’uomo perda di vista il concetto di
essere solo parte di una storia più grande.
Nel 2009 i Sikh lanciarono un programma di cinque anni e, contemporaneamente, una nuova
organizzazione, l’Eco Sikh, fu fondata. Il loro
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erano proibite. Nel 1990 cadde il comunismo e
nel 1995 l'Arc cominciò una lunga collaborazione con i buddisti mongoli per ripristinare alcuni
dei più antichi parchi nazionali, creati dal buddismo nel XII secolo, e per ritrovare antichi testi
sacri, o sutra, in cui veniva descritta la sacralità
della terra.
Durante gli ultimi venticinque anni ogni religione
ha creato una nuova festività annuale, o ha adattato una delle esistenti, per riflettere su qual è il
nostro ruolo in quella che per alcuni è la meraviglia del Creato.
In molte tradizioni cristiane questo fatto ha dato
un nuovo proposito alla tradizionale Festa del
Raccolto.
La Chiesa Luterana Norvegese è una di queste
tradizioni – come ha ricordato ad Assisi il
Vescovo Tor Singssas di Trondheim.
Nel 2007 La Chiesa di Norvegia ha lanciato un
programma di azioni ambientali che durerà dieci
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Pellegrini verdi
ivieto di transito per automobili e moto
sulle strade di pellegrinaggio (Kano,
Nigeria), pannelli solari sui tetti delle
cattedrali (St. Albans, Regno Unito), acqua
pulita distribuita a migliaia di pellegrini
(Amritsar, India), migliaia di alberi piantati
intorno ai luoghi sacri (Etchmiadzin,
Armenia), autoproduzione del cibo per
monaci e pellegrini (St. Pishoy, Egitto), cibo
a chilometri zero, riduzione delle bottiglie di
plastica e viaggi nella natura per i pellegrini
(Assisi, Italia). Sono solo alcune delle iniziative programmate dai membri fondatori del
Green Pilgrimage Network, la prima Rete per
ridurre l’impatto ambientale dei pellegrinaggi, un evento di viaggio che muove ogni
anno 100 milioni di pellegrini.
Il Green Pilgrimage Network è stato presentato ad Assisi dall’Alleanza Religioni e
Conservazione (Arc), in collaborazione con il
Wwf.
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primo giorno dedicato all’ambiente (Sikh
Environment Day) fu fissato per il 14 marzo 2011,
il giorno in cui si festeggia il settimo Guru (maestro spirituale). 450 tra scuole e gurdwaras (templi)
si sono uniti alla manifestazione e molti di più si
aspettano per il prossimo anno.
Questo avviene ogni anno, ma ogni sera i Sikh
cantano “L’Offerta di Tutta la Natura” che fa
così:
I cieli sono il Tuo vassoio per le offerte
Il sole e la luna sono le Tue lampade,
Le galassie di stelle some perle sparse davanti a Te
Una montagna piena di legno di sandalo è il Tuo
bastoncino di incenso
Le brezze sono i ventagli
Tutti i boschi e le piante; tutti i fiori che sbocciano
Prendono i loro colori dalla Tua luce.
Così noi assieme con la natura sventoliamo il vassoio delle
offerte di luce
Che meraviglioso questo rituale.
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