La tecnica dell`isolamento dall`esterno: IL CAPPOTTO

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La tecnica dell`isolamento dall`esterno: IL CAPPOTTO
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LA TECNICA
DELL’ISOLAMENTO
DALL’ESTERNO
IL CAPPOTTO
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SOMMARIO
IL CAPPOTTO WALER
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SISTEMA WALER DAEMMSYSTEM/SICURWALL
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SISTEMA WALER DAEMMSYSTEM CORTINA
9
SISTEMA WALER DAEMMSYSTEM THERMOROCK
14
SISTEMA WALER DAEMMSYSTEM THERMOSILENT
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ESEMPI DI PARTICOLARI COSTRUTTIVI
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SOLLECITAZIONI MECCANICHE A CUI E’ SOTTOPOSTO IL SISTEMA
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IL CAPPOTTO WALER
◆ SUPPORTO MURARIO
Il sistema di isolamento e rivestimento dall’esterno a “cappotto” Waler
Daemmsystem può essere applicato su pareti di edifici di nuova costruzione
realizzate con differenti materiali, in particolare secondo la seguente tipologia:
✥ murature di blocchi cavi di calcestruzzo
✥ mattoni pieni
✥ mattoni semipieni forati
✥ blocchi di calcestruzzo alleggerito
✥ calcestruzzo prefabbricato o gettato in opera
✥ pietre
✥ pannelli in legno
✥ pannelli di chiusura metallici
L’applicazione può essere effettuata direttamente sulla muratura grezza, in alcuni
casi con opportuni accorgimenti, o sulla muratura intonacata.
Nell’ambito di opere di manutenzione straordinaria si potrà presentare la necessità di intervenire su murature con differenti gradi di finitura, ad esempio:
✥ pareti intonacate
✥ pareti intonacate e finite con rivestimenti ben
solidali con il supporto
✥ pareti intonacate e finite con rivestimenti in cattivo
stato di conservazione
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1
Sulle facciate delle costruzioni esistenti si dovrà eseguire una verifica preventiva del loro stato di conservazione onde effettuare un
eventuale intervento di risanamento, ove necessario.
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Fig.1 - Schema del sistema di isolamento dall’esterno
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1 - Muratura
2 - Malta collante Waler Macem
3 - Pannelli isolanti
4 - Malta rasante Waler Macem
5 - Rete d’armatura
6 - Rivestimento di finitura e protezione Waler Sintek, Silitek,
Silox o Cortina
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◆ STRATO ISOLANTE
MALTA COLLANTE
La malta collante per il sistema di isolamento e di rivestimento dall’esterno a
“cappotto” Waler Daemmsystem può essere:
✥ del tipo in pasta da addittivare in cantiere in funzione del prodotto
con una percentuale variabile dal 35 al 100% di cemento Portland 325;
✥ del tipo in polvere da miscelare in cantiere con acqua in percentuale
variabile dal 20 al 25 % in funzione del prodotto.
PANNELLO ISOLANTE
Ha la funzione di diminuire la dispersione termica e di
aumentare l’inerzia termica della parete al fine di ottenere i
valori di isolamento prestabiliti.
I parametri di scelta del pannello isolante sono in relazione
alle condizioni ambientali interne ed esterne ed allo spessore del pannello isolante, che determina il valore di resistenza termica, la resistenza al passaggio del vapore e la stabilità dimensionale.
E’ inoltre indispensabile la conoscenza del comportamento
al fuoco dei differenti materiali isolanti, onde rispettare le
Norme di sicurezza vigenti.
Gli isolanti più comunemente impiegati nel sistema di isolamento dall’esterno sono:
✥ polistirene espanso sinterizzato
✥ polistirene espanso estruso
✥ lana di roccia
✥ sughero
Tutti i tipi di isolanti richiedono, prima della loro scelta, una attenta analisi funzionale.
Le dimensioni dei pannelli isolanti in commercio sono generalmente di
cm 50 x 100 o di cm 60 x 120 con spessori variabili a seconda del valore di resistenza termica che si vuole ottenere.
I pannelli isolanti devono essere posati con il lato maggiore posto orizzontalmente e a giunti sfalsati ed accuratamente accostati gli uni agli altri in modo da evitare giunti di discontinuità che formerebbero zone di minore resistenza termica e
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di minore resistenza al passaggio del vapore.
L’applicazione al supporto verrà eseguita, a seconda della natura e delle caratteristiche dell’isolante, con malta collante eventualmente integrata da fissaggio
meccanico con tasselli.
La conoscenza delle caratteristiche tecniche del materiale isolante da utilizzare
costituisce una condizione importante per avere certezza delle prestazioni e della
durata nel tempo.
Per quanto riguarda le caratteristiche del polistirene espanso sinterizzato, isolante largamente impiegato nell’applicazione di cui ci occupiamo, si rimanda alla
Norma EN 13163 (ex UNI 7819) “Polistirene espanso in lastre per isolamento termico”.
◆ STRATO DI INTONACO SOTTILE ARMATO
MALTA RASANTE
Questo strato ha essenzialmente le seguenti funzioni:
✥ assorbimento, senza alcun danneggiamento,
delle dilatazioni e dei ritiri del materiale
isolante innescati dalle variazioni climatiche;
✥ preparazione della superficie dell’isolante alla
successiva applicazione dello strato di finitura;
✥ assicurazione di una buona resistenza
meccanica della superficie esterna.
Al fine di conseguire questi obiettivi lo strato viene armato
con rete tipo WALER RETE WTG.
RETE DI ARMATURA
La rete WALER RETE WTG, la cui efficacia è stata ampiamente sperimentata, è costituita da fibra di vetro pretrattata con appretto resistente agli alcali ed ha la funzione di
assicurare resistenza a trazione allo strato di rasatura.
Ciò è particolarmente importante, in quanto lo strato viene
interessato dalle sollecitazioni di trazione dovute alle dilatazioni termiche dell’isolante. In questo senso l’armatura ha
una funzione meccanica essenziale nel sistema dell’isolamento dall’esterno.
L’applicazione della rete richiede particolare cura al fine di garantire omogeneità
ed uniformità allo strato di rasatura: deve essere annegata nella malta rasante
fresca e presentare una sovrapposizione dei teli di almeno 10 cm.
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Inoltre, è necessario che la rete WALER RETE WTG di armatura venga applicata
con specifici accorgimenti (rinforzi, incroci) nei punti in cui si prevedono particolari e maggiori sollecitazioni sia di natura meccanica che termica.
◆ STRATO DI FINITURA
RIVESTIMENTO
Ha la funzione di proteggere il complesso del sistema di
isolamento dall’esterno dalle azioni dei raggi ultravioletti ed
in generale dalle azioni degli agenti atmosferici.
Lo strato deve risultare idrorepellente e permeabile al passaggio del vapore, allo scopo di evitare la formazione di
umidità all’interno dello strato di intonaco sottile armato.
Nella scelta dei colori del rivestimento è bene evitare quelli
scuri che, avendo un grado elevato di assorbimento del
calore, sottopongono il sistema, specialmente nel periodo
estivo, ad un eccessivo accumulo termico.
ACCESSORI
Il sistema di isolamento dall’esterno a “cappotto” Waler Daemmsystem
prevede l’impiego di accessori specifici:
◆ coprifili d’angolo in alluminio anodizzato o in PVC con rete preaccop-
piata
◆ coprifili di alluminio in corrispondenza delle partenze, dei serramenti e
di altri punti di interruzione del sistema
◆ profili per la realizzazione di giunti di dilatazione
◆ tasselli di tipologia e caratteristiche diverse.
◆ sistemi di sigillatura a vista o a scomparsa
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WALER DAEMMSYSTEM/SICURWALL
SISTEMA DI ISOLAMENTO DALL’ESTERNO A CAPPOTTO
CON ISOLANTE IN POLISTIRENE SINTERIZZATO
☞ ISTRUZIONI PER LA POSA
Il sistema WALER DAEMMSYSTEM/SICURWALL è costituito da
materiali di comprovata e reciproca compatibilità. Per questa
ragione l'affidabilità nel tempo di tutto il sistema viene garantita solo quando vengono impiegati esclusivamente materiali
Waler e sono rispettate scrupolosamente le istruzioni di posa.
◆ CARATTERISTICHE DEL SUPPORTO
TIPOLOGIE DI SUPPORTO
Il WALER DAEMMSYSTEM/SICURWALL, grazie ai sistemi di
fissaggio (chimici, chimici-meccanici) ed alla sua limitata
massa volumica, si presta ad essere applicato su vari tipi di
supporto quali:
✥ Edifici di nuova costruzione: muratura di mattoni pieni, muratura di
mattoni forati, muratura mista, blocchi cavi di cemento, pannelli prefabbricati di CLS, muratura di CLS, tufo, pannelli di fibra di legno mineralizzato e cementato con prodotti chimici
✥ Edifici esistenti: pannelli prefabbricati di CLS, muratura di CLS, intonaco di calce e cemento privo di pitturazioni, intonaco di calce e cemento
con residui di vecchie pitture, intonaco di calce e cemento trattato con
RPC, rivestimento con piastrelle o mattoncini di cotto poroso, rivestimenti di piastrelle o tesserine ceramiche, klinker, grès.
IDONEITA' DEI SUPPORTI
Occorre verificare, prima della posa del WALER DAEMMSYSTEM/SICURWALL,
che i supporti sui quali si andrà ad effettuare l’applicazione siano il più possibile
complanari anche se ruvidi, siano perfettamente asciutti sia all'esterno che all'interno, siano perfettamente puliti, privi di polvere, disarmati, liberi da parti di intonaco scrostato o staccato e da pitture fatiscenti.
In particolare si dovrà controllare, tramite staggia metallica di lunghezza almeno
2 m, che non vi siano differenze di planarità nel supporto superiori ai 10 mm.
PREPARAZIONE DEI SUPPORTI
✥ Edifici di nuova costruzione
E’ necessario ottenere una superficie a vista il più possibile piana. Si consiglia
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comunque l'utilizzo di un intonaco rustico tirato a staggia per ottenere un supporto ottimale.
Sulle superfici in calcestruzzo è necessario asportare eventuali tracce di sbavature mediante scalpellatura o abrasione. E' necessario inoltre garantire un'adeguata adesione al supporto mediante l’applicazione di WALER PRIMER ISOFIX 29.
✥ Edifici esistenti
Gli intonaci di calce e cemento con finiture a pitture o RPC coerenti devono essere consolidati con impregnante WALER PRIMER ISOL (→Fig.1).
Gli intonaci di calce e cemento polverosi o friabili devono essere consolidati con
impregnante a solvente WALER PRIMER ISOL 46 S ad alta penetrazione nel supporto.
Nel caso di porzioni di intonaco incoerenti occorre procedere alla rimozione delle
parti fatiscenti e ripristinare la planarità con nuove malte cementizie.
Per quanto riguarda i rivestimenti in mattoncini in cotto, con tesserine ceramiche
o grès, è bene accertarsi dello stato di aggrappaggio del rivestimento al supporto,
pulire la superficie con idropulitrice a pressione e ripristinare quanto asportato
con malte cementizie sino alla complanarità fra ricostituito ed esistente.
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Verificate le condizioni di idoneità del supporto, occorre individuare la presenza di
eventuali impedimenti o nodi critici relativi all'applicazione del WALER DAEMMSYSTEM/SICURWALL, quali ad esempio chiusure contro davanzali o sporgenze in
genere, giunti di dilatazione, tubazioni esterne, e adottare le soluzioni tecniche
idonee allo scopo.
◆ ISTRUZIONI PER L'APPLICAZIONE
DEL SISTEMA WALER DAEMMSYSTEM SICURWALL
STRATO ISOLANTE
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L'incollaggio del pannello isolante al supporto verrà realizzato con malta collante
WALER MACEM (→Fig.2) da miscelare secondo le modalità previste dalla scheda tecnica. La miscelazione dovrà essere eseguita con agitatore meccanico al
fine di ottenere un prodotto omogeneo e senza grumi. Il prodotto così ottenuto
verrà applicato direttamente sulla superficie dei pannelli isolanti secondo una
delle due seguenti modalità:
✥ sul contorno dei pannello (→Fig.3) con alcuni punti di colla nel centro
✥ per punti (→Fig.4) posizionando sulla superficie del pannello una
serie di placche pari almeno ad un numero di 12-15.
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Per il sistema WALER DAEMMSYSTEM è previsto l’impiego di materiale isolante
in pannelli rigidi in polistirene espanso sinterizzato da 15-20 kg/m3 RF nelle
dimensioni 100 / 120 x 50 cm e nello spessore risultante dal calcolo termico.
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Per il sistema WALER SICURWALL è previsto l’impiego di materiale isolante in
pannelli di polistirene espanso sinterizzato PANNELLO THERMOWALL da 15/20
kg/m3 nelle dimensioni 100 x 50 cm, fresati opportunamente sulle due facce per
garantire l'adesione migliorata della malta cementizia.
I pannelli devono essere certificati con marchio I.I.P. (Istituto Italiano Plastici) ed
essere rispondenti alle norme EN 13163 (ex UNI 7819), che prevedono la stagionatura per almeno sei settimane in blocco ed almeno due settimane in lastre alla
temperatura di 20 °C e 50% di u.r.
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La posa dei pannelli viene realizzata procedendo dal basso verso l'alto e, dove
necessario, deve essere preceduta dal posizionamento del profilo di partenza
serie WALER PROFILO CW (→Fig.5) in alluminio preverniciato.
I pannelli vanno applicati subito dopo aver posto il collante sul retro degli stessi.
L’applicazione al supporto deve essere effettuata mantenendo il lato lungo del
pannello in posizione orizzontale.
La posa deve essere effettuata a giunti verticali sfalsati e i pannelli devono essere compressi al supporto mediante un frattazzo.
E' opportuno controllare con un certa frequenza la planarità del sistema (→Fig.6)
durante la posa, tramite una staggia metallica.
Temperatura minima per l'applicazione del collante : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
Dopo 48 ore dall'incollaggio, controllata la planarità della superficie, le eventuali
differenze di livello tra i giunti dei pannelli devono essere eliminate grattando la
superficie con frattazzo provvisto di carta vetrata.
La posa del pannello va effettuata in maniera tale da evitare la presenza di fessure nei giunti dei pannelli superiori ai 2 mm.; eventuali fessure superiori devono
essere chiuse con strisce di isolante sagomate senza l’inserimento di malta per
evitare ponti termici.
Il fissaggio meccanico, ove necessario, deve essere effettuato con tasselli in PVC
della serie WALER TASSELLO DW(→Fig.7). I tasselli dovranno essere inseriti nei
giunti tra i vari pannelli.
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STRATO DI INTONACO SOTTILE ARMATO
Dopo la posa del pannello isolante vengono applicati i paraspigoli WALER PROFILO WS 2525 o WALER PROFILO WS 2525 S (→Fig.8) in corrispondenza degli spigoli verticali del sistema WALER DAEMMSYSTEM/SICURWALL.
Per l'applicazione di questi elementi si deve utilizzare unicamente la malta rasante WALER MACEM SM miscelata con cemento.
L'applicazione dello strato di rasatura armata deve essere effettuata non prima di
72 ore dalla posa dello strato isolante e comunque solo dopo la completa asciugatura del collante cementizio.
La malta rasante WALER MACEM SM catalizzata con cemento PORTLAND 325
secondo le modalità previste dalla scheda tecnica viene applicata con una spatola liscia in acciaio per uno spessore medio di almeno 1,5 mm (→Fig.9).
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Dopo la formazione dello strato di malta rasante si procede alla posa della rete di
armatura in fibra di vetro WALER RETE WTG 43 da 150 g/m2, che viene annegata
nello strato di malta rasante ancora fresca (→Fig.10).
La rete di armatura WALER RETE WTG 43 deve avere un sormonto tra teli adiacenti stesi verticalmente di almeno 10 cm.
Temperatura minima di applicazione del rasante : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
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Nelle zone di fabbricato adiacenti ad ingressi, balconi, logge, per migliorare la
resistenza meccanica può essere utilizzata, al posto della rete WALER RETE WTG
43, la rete WALER RETE WTG 65 da 380 g/m2.
STRATO DI FINITURA
Lo strato finale, realizzato con rivestimento continuo WALER SINTEK SPATOLATO
o WALER SILITEK SILICA o WALER SILOX PUTZ (→Fig.11), contribuisce a rendere
il sistema resistente agli agenti atmosferici ed a caratterizzarne l'aspetto estetico.
Prima dell'applicazione del rivestimento lo strato di rasatura deve risultare perfettamente asciutto e, se necessario, come coadiuvante all'aggrappaggio del rivestimento può essere applicato uno strato di primer WALER PRIMER SOL o WALER
PRIMER FONDOSIL o WALER SILOX PRIMER.
Per l'applicazione dello strato di rivestimento deve essere utilizzata una spatola
in acciaio per la stesura sul supporto ed una spatola in plastica per la lavorazione
estetica del prodotto.
Temperatura minima di applicazione dello strato di finitura : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
GIUNTI
In corrispondenza di giunti fra fabbricati contigui o di giunti di dilatazione termica,
è opportuna un’interruzione completa dell'isolamento fino al sottofondo.
Questa operazione si può facilmente realizzare con specifici profili preassemblati
WALER GIUNTO DFP.
E’ bene sottolineare che solo il pieno rispetto delle indicazioni e delle istruzioni
riportate nelle schede tecniche Waler consentirà, sia per quanto riguarda i tempi
e i metodi di esecuzione che le quantità da utilizzare, di assicurare in maniera
completa e duratura tutte le prestazioni che il sistema è in grado di offrire.
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WALER DAEMMSYSTEM CORTINA
SISTEMA DI ISOLAMENTO DALL’ESTERNO A CAPPOTTO
CON ISOLANTE IN POLISTIRENE SINTERIZZATO
E FINITURA CON ELEMENTI SOTTILI
☞ ISTRUZIONI PER LA POSA
Il sistema WALER DAEMMSYSTEM CORTINA è costituito da
materiali di comprovata e reciproca compatibilità.
Per questa ragione l'affidabilità nel tempo di tutto il sistema
viene garantita solo quando vengono impiegati esclusivamente
materiali Waler e vengono seguite scrupolosamente le istruzioni di posa.
◆ CARATTERISTICHE DEL SUPPORTO
TIPOLOGIE DI SUPPORTO
Il sistema WALER DAEMMSYSTEM CORTINA, grazie ai sistemi
di fissaggio previsti (chimici e meccanici) ed alla sua limitata
massa volumica, può essere applicato su vari tipi di supporto:
✥ Edifici di nuova costruzione: muratura di mattoni pieni, muratura di
mattoni forati, muratura mista, blocchi cavi di cemento, pannelli prefabbricati in cls, pareti in cls, tufo, pannelli di fibra di legno mineralizzato e cementato con prodotti chimici
✥ Edifici esistenti: pannelli prefabbricati in cls, pareti in cls, intonaco di calce e cemento privo di pitturazioni, intonaco di calce e cemento
dipinto con residui di vecchie pitture, intonaco di calce e cemento trattato con RPC, rivestimento con piastrelle o mattoncini di cotto poroso, rivestimenti di piastrelle o tesserine ceramiche, klinker, grès.
IDONEITA' DEI SUPPORTI
Prima della posa del WALER DAEMMSYSTEM CORTINA è necessario verificare
che i supporti sui quali si andrà ad eseguire l’applicazione siano il più possibile
complanari anche se ruvidi, completamente asciutti sia all'esterno che all'interno,
perfettamente puliti, esenti da polvere, disarmati, liberi da parti di intonaco scrostato o staccato e da pitture fatiscenti.
In particolare, si dovrà controllare, tramite staggia metallica, che le differenze di
planarità nel supporto non siano superiori a15 mm.
PREPARAZIONE DEI SUPPORTI
✥ Edifici di nuova costruzione
E’ necessario ottenere una superficie a vista il più possibile piana. Per ottenere
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un supporto ottimale si consiglia l’applicazione di un intonaco rustico tirato a
staggia.
Nel caso di superfici in cls occorre asportare eventuali tracce di sbavature
mediante scalpellatura o abrasione.
Per garantire un'adeguata adesione al supporto è necessario effettuare un’ applicazione di WALER PRIMER ISOFIX 29.
✥ Edifici esistenti
Gli intonaci di calce e cemento con finiture a pitture o RPC coerenti devono essere consolidati con impregnante WALER PRIMER ISOL (→Fig.1).
Gli intonaci di calce e cemento polverosi o friabili devono essere consolidati con
impregnante a solvente WALER PRIMER ISOL 46 S ad alta penetrazione nel supporto.
Nel caso di porzioni di intonaco incoerenti occorre procedere alla rimozione delle
parti fatiscenti e ripristinare la planarità con nuove malte cementizie.
Per quanto riguarda i rivestimenti in mattoncini in cotto, con tesserine ceramiche
o grès, è bene accertarsi dello stato di aggrappaggio del rivestimento al supporto,
pulire la superficie con idropulitrice a pressione e ripristinare quanto asportato
con malte cementizie sino alla complanarità fra ricostituito ed esistente.
Verificate le condizioni di idoneità del supporto, occorre individuare la presenza di
eventuali impedimenti o nodi critici relativi all'applicazione del WALER DAEMMSYSTEM CORTINA, quali ad esempio chiusure contro davanzali o sporgenze in
genere, giunti di dilatazione, tubazioni esterne, ed adottare le soluzioni tecniche
idonee allo scopo.
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◆ ISTRUZIONI PER L'APPLICAZIONE
DEL SISTEMA WALER DAEMMSYSTEM CORTINA
STRATO ISOLANTE
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L'incollaggio del pannello isolante al supporto verrà realizzato con malta adesiva
della serie WALER MACEM SM 770 (→Fig.2) da catalizzare con cemento 325
PORTLAND secondo le modalità previste dalla scheda tecnica.
La miscelazione dovrà essere eseguita con un agitatore meccanico al fine di ottenere un prodotto omogeneo e senza grumi.
Il prodotto così ottenuto verrà applicato direttamente sulla superficie dei pannelli
isolanti secondo una delle due seguenti modalità:
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✥ sul contorno del pannello (→Fig.3) con alcuni punti di colla nel centro
✥ per punti (→Fig.4) posizionando sulla superficie del pannello una serie
di placche pari almeno ad un numero di 12/15.
Per il sistema WALER DAEMMSYSTEM CORTINA è previsto l’impiego di pannelli
in polistirolo espanso sinterizzato PANNELLO THERMOWALL da 15/20 kg/m3 RF
nelle dimensioni 100 x 50 cm, fresati opportunamente sulle due facce per garanti-
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re l'adesione migliorata della malta cementizia.
I pannelli devono essere certificati con marchio I.I.P. (Istituto Italiano Plastici) ed
essere rispondenti alle norme EN 13163 (ex UNI 7819), che prevedono la stagionatura per almeno sei settimane in blocco e di almeno due settimane in lastre
alla temperatura di 20 °C e 50% di u.r..
La posa dei pannelli viene realizzata procedendo dal basso verso l'alto e, dove è
necessario, deve essere preceduta dal posizionamento del profilo di partenza
serie WALER PROFILO CW (→Fig.5) in alluminio preverniciato.
I pannelli vanno applicati subito dopo aver posto il collante sul retro degli stessi.
L’applicazione dei pannelli al supporto deve essere effettuata mantenendo il lato
lungo del pannello in posizione orizzontale.
La posa deve essere effettuata a giunti verticali sfalsati e i pannelli devono essere compressi al supporto mediante un frattazzo.
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E' opportuno controllare con un certa frequenza la planarità del sistema (→Fig.6)
durante la posa, mediante staggia metallica.
Temperatura minima di applicazione del collante : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
Dopo 48 ore dall'incollaggio, controllata la planarità della superficie, le eventuali
differenze di livello tra i giunti dei pannelli devono essere eliminate grattando la
superficie con frattazzo provvisto di carta vetrata. La posa del pannello va effettuata in maniera tale da evitare la presenza di fessure nei giunti dei pannelli
superiori ai 2 mm.; eventuali fessure superiori devono essere chiuse con strisce
di isolante sagomate senza l’inserimento di malta per evitare ponti termici.
Il fissaggio meccanico deve essere effettuato con tasselli in PVC della serie
WALER TASSELLO DW (→Fig.7). I tasselli dovranno essere inseriti nei giunti tra i
vari pannelli.
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STRATO DI INTONACO SOTTILE ARMATO
Dopo la posa del pannello isolante vengono applicati i paraspigoli WALER PROFILO WS 2525 o WALER PROFILO WS 2525 S (→Fig.8) in alluminio non deperibile
in corrispondenza degli spigoli verticali del sistema WALER DAEMMSYSTEM
CORTINA. Per l'applicazione di questi elementi si dovrà utilizzare unicamente la
malta WALER MACEM SM 770 miscelata con cemento.
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L'applicazione dello strato di rasatura armata deve essere effettuata non prima di
72 ore dalla posa dello strato isolante e comunque solo dopo la completa asciugatura del collante cementizio.
La malta rasante WALER MACEM SM 770 catalizzata con cemento PORTLAND
325 secondo le modalità previste dalla scheda tecnica, viene applicata con una
spatola liscia in acciaio per uno spessore medio di almeno 1,5 mm (→Fig.9).
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Dopo la formazione dello strato di malta rasante si procede alla posa della rete di
armatura in fibra di vetro WALER RETE WTG 43 da 150 g/m2, che viene annegata
nello strato di malta rasante ancora fresca (→Fig.10).
La rete di armatura WALER RETE WTG 43 deve avere un sormonto tra teli adiacenti stesi verticalmente di almeno 10 cm.
Temperatura minima per l'applicazione del rasante : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
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STRATO DI FINITURA
✥ Applicazione dell’adesivo
L'adesivo WALER CORTINA KOLL è in pasta, pronto all'uso e non richiede miscelazione con cemento. L'adesivo viene steso omogeneamente sul supporto con
spatola dentata da 8 mm.
Non applicare con temperature esterne inferiori a + 5 °C o superiori ai + 35 °C, nè
sotto l'azione del sole battente, nè con vento sostenuto.
Il tempo aperto dell'adesivo, dopo l'applicazione, è di circa 20 min. e varia in funzione del supporto e condizioni ambientali.
E’ necessario che i listelli siano applicati prima di tale termine e comunque sull'adesivo ancora fresco e privo di pelle superficiale.
A tale fine si consiglia di procedere per piccole porzioni (ca. 2 m2) e lavorare
almeno in coppia.
L'applicazione deve iniziare dall'alto e procedere verso il basso (→Fig.11) per evitare di sporcare il rivestimento già applicato.
In corrispondenza di giunti di dilatazione del supporto, l'adesivo ed il rivestimento
non devono essere applicati. Consumo di adesivo: circa 4,0 Kg/m2
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✥ Applicazione del rivestimento
Gli elementi decorativi WALER CORTINA LISTELLO 9 mm devono essere applicati
sullo strato di adesivo ancora fresco.
L’operazione consiste nel premere ed assestare il listello sino ad avere uno strato
retrostante di 3 mm di adesivo.
Per una corretta adesione e funzionalità del rivestimento nel tempo, è necessario
che l'applicazione avvenga su base collante fresca.
Lasciare fughe orizzontali e verticali nella misura desiderata (normalmente di 10 12 mm). Per ottenere sottomisure dei listelli, incidere il retro del listello con un
attrezzo appuntito o con un flessibile e quindi rompere il pezzo con una leggera
pressione delle mani.
Per il corretto allineamento orizzontale, fissare ogni 2-3 file di listelli un riferimento in bolla con spago da muratore teso tra due chiodi. Posare i listelli iniziando dagli elementi angolari WALER CORTINA ANGOLARE 9 mm dall'alto verso il
basso (→Fig.12).
Importante
Per ottenere un risultato cromatico omogeneo è bene prelevare i listelli da più
confezioni contemporaneamente.
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FINITURA E FUGHE
Controllare il corretto allineamento dei listelli e delle fughe. Con un pennello
umido o una piccola spatola lisciare le fughe (→Fig.13) senza ulteriore apporto di
materiale.
Controllare che i bordi dei listelli siano correttamente ripresi e coperti.
Dopo la posa, proteggere per 24-36 ore con un telo dal gelo, pioggia o sole battente.
Dopo 48 ore, rimuovere l'eventuale adesivo presente sui listelli WALER CORTINA
LISTELLO con una spazzola metallica asciutta.
GIUNTI
In corrispondenza di giunti fra fabbricati contigui o di giunti di dilatazione termica,
è opportuna un’interruzione completa dell'isolamento fino al sottofondo.
Questa operazione si può facilmente realizzare con specifici profili preassemblati
WALER GIUNTO DFP.
E’ bene sottolineare che solo il pieno rispetto delle indicazioni e delle istruzioni
riportate nelle schede tecniche Waler consentirà, sia per quanto riguarda i tempi
e i metodi di esecuzione che le quantità da utilizzare, di assicurare in maniera
completa e duratura tutte le prestazioni che il sistema è in grado di offrire.
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WALER DAEMMSYSTEM THERMOROCK
SISTEMA DI ISOLAMENTO DALL’ESTERNO A CAPPOTTO
CON ISOLANTE IN LANA MINERALE
☞ ISTRUZIONI PER LA POSA
Il sistema WALER DAEMMSYSTEM THERMOROCK è costituito
da materiali di comprovata e reciproca compatibilità. Per questa
ragione l'affidabilità nel tempo di tutto il sistema viene garantita solo quando vengono impiegati esclusivamente materiali
Waler e vengono seguite scrupolosamente le istruzioni di posa.
◆ CARATTERISTICHE DEL SUPPORTO
TIPOLOGIE DI SUPPORTO
Il sistema WALER DAEMMSYSTEM THERMOROCK, grazie ai
sistemi di fissaggio previsti (chimici, chimici-meccanici) ed alla
sua limitata massa volumica, può essere applicato su vari tipi di
supporto:
✥ Edifici di nuova costruzione: muratura di mattoni pieni, muratura di
mattoni forati, muratura mista, blocchi cavi di cemento, pannelli prefabbricati in cls, pareti di cls, tufo, pannelli di fibra di legno mineralizzato e cementato con prodotti chimici
✥ Edifici esistenti: pannelli prefabbricati in cls, pareti in cls, intonaco di calce e cemento privo di pitturazioni, intonaco di calce e cemento
dipinto con residui di vecchie pitture, intonaco di calce e cemento trattato con RPC, rivestimento con piastrelle o mattoncini di cotto poroso, rivestimenti di piastrelle o tesserine ceramiche, klinker, grès.
IDONEITA' DEI SUPPORTI
Prima della posa del sistema WALER DAEMMSYSTEM THERMOROCK occorre
verificare che i supporti sui quali si andrà ad effettuare l’applicazione siano il più
possibile complanari anche se ruvidi, completamente asciutti sia all'esterno che
all'interno, perfettamente puliti, esenti da polvere, disarmati, liberi da parti di
intonaco scrostato o staccato e da pitture fatiscenti.
In particolare si dovrà controllare, mediante staggia metallica, che non vi siano
differenze di planarità nel supporto superiori ai 7 mm.
PREPARAZIONE DEI SUPPORTI
✥Edifici di nuova costruzione
E’ necessario ottenere una superficie a vista il più possibile piana. Per ottenere
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un supporto ottimale si consiglia l'utilizzo di un intonaco rustico tirato a staggia.
Su superfici in calcestruzzo si devono asportare eventuali tracce di sbavature
mediante scalpellatura o abrasione. Per garantire un'adeguata adesione al supporto è bene effettuare un’ applicazione di WALER PRIMER ISOFIX 29.
✥ Edifici esistenti
Gli intonaci di calce e cemento con finiture a pitture o RPC coerenti devono essere consolidati con impregnante WALER PRIMER ISOL (→Fig.1).
Gli intonaci di calce e cemento polverosi o friabili devono essere consolidati con
impregnante a solvente WALER PRIMER ISOL 46 S ad alta penetrazione nel supporto. Nel caso di porzioni di intonaco incoerenti occorre procedere alla rimozione
delle parti fatiscenti e ripristinare la planarità con nuove malte cementizie.
Per quanto riguarda i rivestimenti in mattoncini in cotto, con tesserine ceramiche
o grès, è bene accertarsi dello stato di aggrappaggio del rivestimento al supporto,
pulire la superficie con idropulitrice a pressione e ripristinare quanto asportato
con malte cementizie sino alla complanarità fra ricostituito ed esistente.
Verificate le condizioni di idoneità del supporto, occorre individuare la presenza di
eventuali impedimenti o nodi critici relativi all'applicazione del WALER DAEMMSYSTEM THERMOROCK, quali ad esempio chiusure contro davanzali o sporgenze
in genere, giunti di dilatazione, tubazioni esterne, ed adottare le soluzioni tecniche più appropriate.
1
◆ ISTRUZIONI PER L'APPLICAZIONE
DEL SISTEMA WALER DAEMMSYSTEM THERMOROCK
STRATO ISOLANTE
Per la realizzazione dello strato isolante il sistema WALER DAEMMSYSTEM
THERMOROCK prevede l’impiego di materiali con le seguenti caratteristiche:
✥ Pannelli in lana di roccia a fibre orientate WALER PANNELLO
THERMOROCK di densità 90 kg/m3, con Classe di reazione al fuoco 0
e dimensioni 100 x 25 cm.
L'incollaggio del pannello isolante al supporto viene realizzato con malta collante
WALER MACEM SM 100 (→Fig.2) miscelata con cemento 325 PORTLAND secondo le modalità previste dalla scheda tecnica.
La miscelazione deve essere eseguita con un agitatore meccanico al fine di ottenere un prodotto omogeneo, senza grumi.
Il prodotto così ottenuto viene applicato su tutta la superficie del retro del pannello mediante spatola dentata da 6-8 mm (→Fig.3)
Il pannello viene quindi incollato al supporto battendo e facendo pressione con
apposito frattazzo di legno, garantendo così la perfetta planarità della superficie
finale. Consumo del collante WALER MACEM SM 100: 4,0-6,0 kg/m2, in funzione
del supporto. Temperatura minima di applicazione: + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
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La posa dei pannelli deve essere effettuata procedendo dal basso verso l'alto e,
dove è necessario, deve essere preceduta dal posizionamento del profilo di partenza serie WALER PROFILO CW (→Fig.4) in alluminio preverniciato.
I pannelli vanno posati subito dopo aver posto il collante sul retro degli stessi e
devono essere applicati al supporto mantenendo il lato lungo del pannello in
posizione orizzontale (→Fig.5).
4
La posa deve essere effettuata a giunti verticali sfalsati e i pannelli devono essere compressi sul supporto mediante un frattazzo.
E' opportuno controllare con un certa frequenza la planarità del sistema durante
la posa, tramite una staggia metallica (→Fig.6).
Dopo 48 ore dall'incollaggio, controllata la planarità della superficie, le eventuali
differenze di livello tra i giunti dei pannelli devono essere eliminate grattando la
superficie con frattazzo provvisto di carta vetrata.
5
La posa del pannello va effettuata in maniera tale da evitare la presenza di fessure nei giunti dei pannelli superiori ai 2 mm.
Eventuali fessure di dimensioni superiori devono essere chiuse con strisce di isolante sagomate senza l’inserimento di malta per evitare la formazione di ponti
termici.
6
Dopo 48 ore dall'incollaggio, si procede al fissaggio meccanico dei pannelli
(→Fig.7) con almeno 4 tasselli/m2 del tipo WALER TASSELLO DW di lunghezza
tale da consentire la penetrazione nel supporto di almeno 30 mm.
STRATO DI INTONACO SOTTILE ARMATO
7
Dopo la posa del pannello isolante, in corrispondenza degli spigoli verticali, verranno applicati paraspigoli WALER PROFILO WS 2525 o WALER PROFILO WS
2525 S (→Fig.8).
Per l'applicazione di questi elementi si dovrà utilizzare esclusivamente malta
rasante minerale WALER MACEM TS 35 miscelata con acqua.
8
L'applicazione dello strato di rasatura armata deve essere effettuata non prima di
72 ore dalla posa dello strato isolante e comunque solo dopo la completa asciugatura del collante cementizio. Per la rasatura si impiegherà malta rasante minerale WALER MACEM TS 35 (→Fig.9) miscelata con acqua secondo le modalità
previste dalla scheda tecnica, eseguendo l’operazione con una spatola liscia in
acciaio per uno spessore medio di almeno 2,0 mm.
Dopo la formazione dello strato di malta rasante si procederà alla posa della rete
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di armatura in fibra di vetro WALER RETE WTG 43 da 150 g/m2 (→Fig.10), annegando la stessa nello strato di malta rasante ancora fresca.
La rete di armatura WALER RETE WTG 43 deve avere un sormonto tra teli adiacenti stesi verticalmente di almeno 10 cm.
Consumo di rasante WALER MACEM TS 35: circa 4,0 kg/m2.
Temperatura minima di applicazione del rasante : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
Nelle zone del fabbricato adiacenti a ingressi, balconi, logge, in luogo della rete
WALER RETE WTG 43 può essere utilizzata per una migliore resistenza meccanica la rete WALER RETE WTG 65 da 380 g/m2.
10
STRATO DI FINITURA
La realizzazione dello strato finale con rivestimento minerale ai silicati tipo
WALER SILITEK SILICA (→Fig.11) o WALER SILOX PUTZ contribuisce a rendere il
sistema resistente agli agenti atmosferici e a caratterizzarne l'aspetto estetico.
Prima della realizzazione del rivestimento lo strato di rasatura deve essere completamente asciutto e deve essere applicato uno strato di primer WALER PRIMER
FONDOSIL o WALER SILOX PRIMER coadiuvante all'aggrappaggio del rivestimento.
Per l'applicazione dello strato di rivestimento viene utilizzata una spatola in
acciaio per la stesura sul supporto e una spatola in plastica per la lavorazione
estetica del prodotto.
Tempo intercorrente tra l'applicazione dello strato di rasatura e lo strato di finitura: minimo 7 giorni, massimo 3 mesi.
Temperatura minima di applicazione dello strato di finitura : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
GIUNTI
In corrispondenza di giunti fra fabbricati contigui o di giunti di dilatazione termica,
è opportuno interrompere completamente l'isolamento fino al sottofondo.
Questa operazione si può facilmente realizzare con appositi profili preassemblati
WALER GIUNTO DFP.
E’ bene sottolineare che solo il pieno rispetto delle indicazioni e delle istruzioni
riportate nelle schede tecniche Waler consentirà, sia per quanto riguarda i tempi
e i metodi di esecuzione che le quantità da utilizzare, di assicurare in maniera
completa e duratura tutte le prestazioni che il sistema è in grado di offrire.
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WALER DAEMMSYSTEM THERMOSILENT
SISTEMA DI ISOLAMENTO DALL’ESTERNO A CAPPOTTO
CON ISOLANTE IN LANA MINERALE
E POLISTIRENE SINTERIZZATO PREACCOPPIATI
☞ ISTRUZIONI PER LA POSA
Il sistema WALER DAEMMSYSTEM THERMOSILENT è costituito da materiali di comprovata e reciproca compatibilità. Per
questa ragione l'affidabilità nel tempo di tutto il sistema viene
garantita solo quando vengono impiegati esclusivamente materiali Waler e sono rispettate scrupolosamente le istruzioni di
posa.
◆ CARATTERISTICHE DEL SUPPORTO
TIPOLOGIE DI SUPPORTO
Il sistema WALER DAEMMSYSTEM THERMOSILENT, grazie ai sistemi di fissaggio previsti (chimici, chimici-meccanici) ed alla sua limitata massa volumica, può
essere applicato su vari tipi di supporto:
✥ Edifici di nuova costruzione: muratura di mattoni pieni, muratura di
mattoni forati, muratura mista, blocchi cavi di cemento, pannelli prefabbricati in cls, pareti in cls, tufo, pannelli di fibra di legno mineralizzato
e cementato con prodotti chimici
✥ Edifici esistenti: pannelli prefabbricati in cls, pareti in cls, intonaco
di calce e cemento privo di pitturazioni, intonaco di calce e cemento
dipinto con residui di vecchie pitture, intonaco di calce e cemento trattato con RPC, rivestimento con piastrelle o mattoncini di cotto poroso, rivestimenti di piastrelle o tesserine ceramiche, klinker, grès.
IDONEITA' DEI SUPPORTI
Prima della posa del sistema WALER DAEMMSYSTEM THERMOSILENT occorre
verificare che i supporti sui quali si andrà ad effettuare l’applicazione siano il più
possibile complanari anche se ruvidi, completamente asciutti sia all'esterno che
all'interno, perfettamente puliti, esenti da polvere, disarmati, liberi da parti di
intonaco scrostato o staccato e da pitture fatiscenti.
In particolare si dovrà controllare, mediante staggia metallica, che non vi siano
differenze di planarità nel supporto superiori ai 7 mm.
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PREPARAZIONE DEI SUPPORTI
✥ Edifici di nuova costruzione
E’ necessario ottenere una superficie a vista il più possibile piana. Per ottenere
un supporto ottimale si consiglia l’utilizzo di un intonaco rustico tirato a staggia.
Su superfici in cls occorre asportare eventuali tracce di sbavature mediante scalpellatura o abrasione. E' necessario inoltre garantire un'adeguata adesione al
supporto tramite applicazione di WALER PRIMER ISOFIX 29.
✥ Edifici esistenti
Gli intonaci di calce e cemento con finiture a pitture o RPC coerenti devono essere consolidati con impregnante WALER PRIMER ISOL (→Fig.1). Gli intonaci di
calce e cemento polverosi o friabili devono essere consolidati con impregnante a
solvente WALER PRIMER ISOL 46 S ad alta penetrazione nel supporto.
Nel caso di porzioni di intonaco incoerenti occorre procedere alla rimozione delle
parti fatiscenti e ripristinare la planarità con nuove malte cementizie.
Per quanto riguarda i rivestimenti di mattoncini in cotto, con tesserine ceramiche
o grès, è bene accertarsi dello stato di aggrappaggio del rivestimento al supporto,
pulire la superficie con idropulitrice a pressione e ripristinare quanto asportato
con malte cementizie sino alla complanarità fra ricostituito ed esistente.
Verificate le condizioni di idoneità del supporto, occorre individuare la presenza di
eventuali impedimenti o nodi critici relativi all'applicazione del WALER DAEMMSYSTEM THERMOSILENT, quali ad esempio chiusure contro davanzali o sporgenze in genere, giunti di dilatazione, tubazioni esterne e adottare le soluzioni tecniche più appropriate.
1
◆ ISTRUZIONI PER L'APPLICAZIONE DEL SISTEMA
WALER DAEMMSYSTEM THEMOSILENT
STRATO ISOLANTE
Per la realizzazione dello strato isolante il sistema WALER DAEMMSYSTEM
THERMOSILENT prevede l’impiego dei seguenti materiali:
✥ Pannelli in lana di roccia a fibre orientate WALER PANNELLO
THERMOROCK di densità 90 kg/m3, Classe di reazione al fuoco 0
e di dimensioni 100 x 25 x 4 cm
preaccoppiati industrialmente con
✥ Pannelli in polistirene sinterizzato PANNELLO PSE 2O/B di densità
20 kg/m3, prodotti secondo la norma EN 13163 (ex UNI 7819), Classe
reazione fuoco 1 e di dimensioni 100 x 50 x 3 cm.
L'incollaggio del pannello isolante WALER PANNELLO THERMOSILENT al supporto viene realizzato con malta collante WALER MACEM SM 100 (→Fig.2) miscela-
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ta con cemento 325 PORTLAND secondo le modalità previste dalla scheda tecnica.
La miscelazione deve essere eseguita con agitatore meccanico al fine di ottenere
un prodotto omogeneo, senza grumi.
Il prodotto così ottenuto viene applicato sul retro del pannello in lana di roccia e
su tutta la superficie con spatola dentata da 6-8 mm e per punti distribuiti omogeneamente (→Fig.3)
Il pannello viene quindi applicato al supporto battendo e facendo pressione,
garantendo la perfetta planarità della superficie finale. Consumo del collante
WALER MACEM SM 100: 6,0 kg/m2, in funzione del supporto.
Temperatura minima di applicazione: + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
La posa dei pannelli viene realizzata procedendo dal basso verso l'alto e, dove
necessario, deve essere preceduta dal posizionamento del profilo di partenza
serie WALER PROFILO CW (→Fig.4) in alluminio preverniciato.
I pannelli vanno applicati subito dopo aver posto il collante sul retro degli stessi.
L’applicazione al supporto deve essere effettuata mantenendo il lato lungo del
pannello in posizione orizzontale.
La posa deve essere effettuata a giunti verticali sfalsati e i pannelli devono essere compressi al supporto mediante un frattazzo.
E' opportuno controllare con un certa frequenza la planarità del sistema (→Fig.5)
durante la posa, tramite una staggia metallica.
Dopo 48 ore dall'incollaggio, controllata la planarità della superficie, le eventuali
differenze di livello tra i giunti dei pannelli devono essere eliminate grattando la
superficie con frattazzo provvisto di carta vetrata.
La posa del pannello va effettuata in maniera tale da evitare la presenza di fessure nei giunti dei pannelli superiori ai 2 mm. Eventuali fessure superiori devono
essere chiuse con strisce di isolante sagomate senza l’inserimento di malta per
evitare ponti termici.
Dopo 48 ore dall'incollaggio, si procede al fissaggio meccanico dei pannelli con
almeno 4 tasselli/m2 del tipo WALER TASSELLO DW (→Fig.6), con lunghezza tale
da consentire la penetrazione nel supporto di almeno 30 mm.
3
4
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STRATO DI INTONACO SOTTILE ARMATO
Dopo la posa del pannello isolante vengono applicati paraspigoli WALER PROFILO
WS 2525 o WALER PROFILO WS 2525 S (→Fig.7) in corrispondenza degli spigoli
verticali del sistema WALER DAEMMSYSTEM THERMOSILENT.
Per l'applicazione di questi elementi si dovrà utilizzare unicamente malta rasante.
L'applicazione dello strato di rasatura armata deve essere effettuata non prima di
72 ore dalla posa dello strato isolante e, comunque, solo dopo la completa asciugatura del collante cementizio.
Per la rasatura si impiega la malta rasante WALER MACEM SM 770 miscelata
con cemento PORTLAND 325, o WALER MACEM TS 35 miscelata con acqua,
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secondo le modalità previste dalla scheda tecnica. L’applicazione viene eseguita
con spatola liscia in acciaio per uno spessore medio di almeno 2,0 mm.
Dopo la formazione dello strato di malta rasante si procede alla posa della rete di
armatura in fibra di vetro WALER RETE WTG 43 da 150 g/m2, annegando la stessa nello strato di malta rasante ancora fresca (→Fig.8).
La rete di armatura WALER RETE WTG 43 deve avere un sormonto tra teli adiacenti stesi verticalmente di almeno 10 cm.
Consumo di rasante WALER MACEM SM 770 : circa 3,0 kg/m2
Consumo di rasante WALER MACEM TS 35 : circa 4,0 kg/m2
Temperatura minima di applicazione del rasante : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
8
Nelle zone di fabbricato adiacenti a ingressi, balconi, logge, in luogo della rete
WALER RETE WTG 43 può essere utilizzata per una migliore resistenza meccanica la rete WALER RETE WTG 65 da 380 g/m2
STRATO DI FINITURA
La realizzazione dello strato finale con rivestimento plastico continuo WALER
SINTEK SPATOLATO (→Fig.9), o con rivestimento minerale ai silicati WALER SILITEK SILICA previa applicazione di WALER PRIMER FONDOSIL, o con rivestimento
ai silossani WALER SILOX PUTZ previa applicazione di WALER PRIMER SILOX,
contribuisce a rendere il sistema resistente agli agenti atmosferici ed a caratterizzarne l'aspetto estetico.
Prima dell'applicazione del rivestimento è necessario che lo strato di rasatura sia
completamente asciutto. Per l'applicazione dello strato di rivestimento viene utilizzata una spatola in acciaio per la stesura sul supporto e una spatola in plastica
per la lavorazione estetica del prodotto.
Tempo intercorrente tra l'applicazione dello strato di rasatura e lo strato di finitura: minimo 7 giorni, massimo 3 mesi.
Temperatura minima di applicazione dello strato di finitura : + 5 °C
Non applicare sotto sole battente.
GIUNTI
In corrispondenza di giunti fra fabbricati contigui o di giunti di dilatazione termica,
è opportuno interrompere completamente l'isolamento fino al sottofondo.
Questa operazione si può facilmente realizzare con appositi profili preassemblati
WALER GIUNTO DFP.
E’ bene sottolineare che solo il pieno rispetto delle indicazioni e delle istruzioni
riportate nelle schede tecniche WALER consentirà, sia per quanto riguarda i
tempi e i metodi di esecuzione che le quantità da utilizzare, di assicurare in
maniera completa e duratura tutte le prestazioni che il sistema è in grado di offrire.
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ESEMPI DI PARTICOLARI COSTRUTTIVI
Profilo Waler CW
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PARTENZA DA ZOCCOLO IN PIETRA ESISTENTE
Profilo Waler CWP
2
RACCORDO PIANO ORIZZONTALE E VERTICALE
Gocciolatoio:
profilo Waler SD
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PARTICOLARE DAVANZALE NUOVO
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PARTICOLARE DAVANZALE ESISTENTE
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Profilo Waler WS 2525 S
Davanzale
Waler Perfetto
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PARTICOLARE DAVANZALE IN ALLUMINIO
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MAZZETTA SERRAMENTO ARRETRATO
Profilo Waler CW
7
MAZZETTA SERRAMENTO CON PERSIANA
8
MAZZETTA SERRAMENTO ESISTENTE
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Profilo Waler WS 2525 S
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MAZZETTA SERRAMENTO CONTORNO LAPIDEO
NON ISOLATA
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MAZZETTA SERRAMENTO NON ISOLATA
Profilo Waler CW
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PARTICOLARE IN CORRISPONDENZA BALCONE
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PARTICOLARE IN CORRISPONDENZA TERRAZZA
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Profilo Waler DFP piano
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GIUNTO DI DILATAZIONE STRUTTURALE CON
PROFILO WALER DFP PIANO
Profilo Waler CW
14
GIUNTO DI DILATAZIONE STRUTTURALE CON
PROFILO WALER CW
Profilo Waler WS DFP angolare
Profilo Waler WS 2525
15
GIUNTO DI DILATAZIONE STRUTTURALE CON
PROFILO WALER WS 2525
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GIUNTO DI DILATAZIONE STRUTTURALE
ORTOGONALE WALER DFP ANGOLARE
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Profilo Waler WS CW
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GIUNTO DI DILATAZIONE STRUTTURALE
ORTOGONALE CON PROFILO WALER CW
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GIUNTO DI DILATAZIONE STRUTTURALE IN CORRISPONDENZA MURATURE SU PIANI SFALSATI
Profilo Waler Modulo
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MODANATURA ARCHITETTONICA
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MARCAPIANO IN RILIEVO
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PARTICOLARE IN CORRISPONDENZA STAFFA
DI SOSTEGNO PLUVIALE
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PARTICOLARE IN CORRISPONDENZA ANGOLI
INTERNI VERTICALI
Tasselli Waler DW:
N.2/m2
Tasselli Waler DW:
N.4/m2
Tasselli Waler DW:
N.6/m2
Tasselli Waler DW:
N.8/m2
23
RINFORZO AGGIUNTIVO DI ARMATURA IN
CORRISPONDENZA SERRAMENTI ESTERNI
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FISSAGGIO CON TASSELLI WALER DW
SECONDO CARATTERISTICHE DEL SUPPORTO
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SOLLECITAZIONI MECCANICHE A CUI E’ SOTTOPOSTO IL SISTEMA
In questo capitolo non ci occuperemo
di sollecitazioni meccaniche direttamente causate da agenti esterni,
bensì di tensioni indotte da:
100
ANDAMENTO DELLA TEMPERATURA MAX DELLA
PARETE ESTERNA NEL SISTEMA A “CAPPOTTO”
TEMPERATURA STRATO ESTERNO °C
90
✥ variazioni termiche;
✥ variazioni di umidità relative
all’atmosfera con cui è in
equilibrio il sistema;
✥ ritiri dovuti allo stagionamento
dello stucco;
✥ ritiri dovuti allo stagionamento
dell’isolante, qualora vengano
usati espansi che presentano
ritiri dopo la posa.
80
LATO OVEST
70
LATO EST
LATO SUD
60
50
40
30
TEMP. ARIA
20
10
0
Qui di seguito verrà trattato il caso
del polistirene espanso sinterizzato
tagliato da blocco. Questo tipo di isolante è quello più frequentemente
usato nella realizzazione di isolamento esterno a cappotto, in quanto
generalmente più rispondente alle
esigenze tecniche ed economiche .
E’ da notare, innanzitutto, che gli
0
2
4
fig 1
6
8
10
80
strati esterni subiscono grandi sbalzi
termici, poichè quasi tutto il salto
termico ha luogo nello strato isolante.
A questo scopo la temperatura esterna minima della zona della Val
Padana va considerata -10°C, anzi-
TEMPERATURA °C
70
60
50
40
30
20
10
0
0
fig 2
9
11
13
15
17
19
21
24
16
18
20
22
24
ORA DEL GIORNO IN ESTATE
ANDAMENTO DELLA TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE
DELLA PARETE ESTERNA IN FUNZIONE DELL’ORA, DEL
GIORNO E DEL COLORE
90
12
23
1
3
5
ORA DEL GIORNO
28
chè -5°C, come comunemente si calcola negli impianti di riscaldamento,
poichè la massa termica della strato
esterno è minima. Una punta, anche
di mezz’ora, a - 10°C, specialmente
se accompagnata da vento, riesce a
portare a tale temperatura tutto lo
strato esterno, che, per effetto dell’isolante, non può usufruire dell’inerzia termica della muratura.
La temperatura esterna massima va
invece considerata circa 70- 75°C nei
casi più favorevoli.
Ciò si verifica sulle pareti ad ovest e
di colore scuro.
Infatti è proprio in questi casi che la
parete, in una giornata d’estate,
dopo aver assorbito il calore dell’atmosfera per conduzione e convenzione, viene irraggiata quasi perpendicolarmente dal sole che si avvia al
tramonto.
Ne consegue che tanto è più scuro è
il colore della superficie, tanto è
maggiore l’assorbimento dei raggi
infrarossi.
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A titolo di esempio, la figura 1 riporta
l’andamento della temperatura della
superficie di un sistema di isolamento esterno a cappotto in funzione dell’ora, dell’orientamento e del colore
W
A
L
E
1
R
ESTERNO
INTERNO
ESTATE
Dall’analisi di detti diagrammi si nota
che, pur essendo la temperatura
sopra indicata la massima raggiungibile, anche le pareti di altro orientamento e colore possono raggiungere
i 50/60°C (figura 2).
40 °C
20 °C
Considerando ora di posare in opera
il sistema isolante in piena estate ad
una temperatura di 35°C , si potrà
constatare che al sopraggiungere
della stagione invernale avremo un
ritiro di tutto il sistema (figura 3).
Definiamo:
si = spessore strato isolante;
αi = coefficiente dilatazione termica
del materiale isolante.
Nel caso che andremo a prendere in
esame, cioè « polistirene espanso
tagliato da blocco » di densità
kg/m3 20, tale valore è di 5,6 .10- 5.
Ei = modulo elastico del materiale
isolante.
Per il polistirene tale valore sarà di
1,0/2,0 N/mm2 .
σi = compressione o trazione dell’isolante
αs = coefficiente dilatazione termica
dello stucco, comunemente esso è
pari a 1,5 .10- 5 (misure di laboratorio).
Es = modulo elastico stucco, comunemente esso varia da 0,2 a 0,5 . 104
N/mm2;
σs = compressione o trazione dello
stucco;
αrf = coeff. dilatazione termica delle
rete in fibra di vetro, pari a 1,2 .10- 5;
σr = trazione rete N/cm.
INVERNO
-10 °C
ANDAMENTO DELLA TEMPERATURA NELLA PARETE ESTERNA
ISOLATA CON IL SISTEMA A “CAPPOTTO”
fig 3
Subendo lo strato esterno uno sbalzo
termico da 35 a -10°C, come sopra
premesso, si verificherà che lo stucco
dovrà sopportare una trazione pari a:
σs = ∆t αsEs
(1)
Detta tensione dovrà essere assorbita dallo stucco senza fessurarsi (questa tensione può raggiungere 3,5
N/mm2) e soprattutto in punti deboli
causati da piccoli difetti di posa,
∆t esterno = 35 + (-10) °C = 45 °C
essa deve essere completamente
assorbita dalla rete.
E’ da tenere presente che oltre al ritiro termico, è presente spesso anche
il ritiro igrometrico, vale a dire quello
dovuto all’essiccazione reversibile
dello stucco.
Esso ha luogo in genere con i venti
secchi presenti in primavera che provocano variazioni di umidità atmosferica dal 90% al 25%.
σi esterno
σi est.+σi int.
2
σi interno
∆t interno = 35 - 20°C = 15°C
fig 4
Rappresentazione schematica della modificazione geometrica del pannello isolante
in funzione del salto termico (∆t interno ed esterno) e della tensione lineare.
29
Q
U
A
D
E
R
N
O
T
E
C
N
I
C
O
Ciò causa ritiri variabili da 0,7 a 1,5
mm/m ( che a loro volta sono paragonabili a salti termici di 60 o 100°C).
W
A
L
1
R
0,70
Assumendo un loro valore medio di
0,60
RITIRO DEL POLISTIROLO ESPANSO
IN FUNZIONE DEL TEMPO DI STAGIONATURA
A
1,1 mm/m εs igr = 1,1 .10
E
25 Kg/m3
20 Kg/m3
B
15 Kg/m3
C
-3
0,50
si avrà un’ ulteriore tensione dello
stucco che chiameremo:
B
0,40
(2)
RITIRO IN %
σs igr = ε s igr Es = 1,1 . 10- 3 Es
A
Detto effetto non va però sovrapposto completamente al ritiro termico,
in quanto a basse temperature corrispondono in genere elevate umidità
relative.
C
0,30
RITIRO RESIDUO
0,20
0,10
RITIRO STAGIONATURA
Anche la rete subisce le sorti termiche dello strato esterno. Essa dovrà
sopportare quindi la tensione:
0,00
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
NUMERO GIORNI
fig 5
σr = ∆t αr Er
(3)
Lo strato isolante, in genere polistirene espanso segato da blocco, subirà
anch’esso un ritiro che provocherà
una tensione che dovrà a sua volta
essere anche sopportata dalla rete.
Per valutare tali tensioni anche se
approssimativamente, ma in modo
sufficientemente preciso per le
nostre operazioni, si devono fare le
seguenti considerazioni:
✥ il caso più sfavorevole è quando il
polistirene od altro isolante espanso
vengono posati in opera d’estate ad
una temperatura di 35°C (ed anche di
più, poichè appena posto in opera,
esso viene irraggiato dal sole).
✥ al momento del raffreddamento
non tutto lo spessore dell’isolante si
raffredderà, bensì solamente lo strato esterno, mentre lo strato interno a
contatto con la massa della muratura
rimarrà a temperatura pressochè
costante. Si forma quindi un gradiente, per cui il salto termico esterno da 35 a-10 °C, pari a 45 °C, si
ridurrà da 35 °C a 20°C, pari a 15 °C
nello strato interno, considerando
che il muro interno mantenga costantemente i 20°C;
Dove i simboli avranno i significato
precedentemente riportato.
Si deduce che la tensione sopportata
dalla rete σr isol è dovuta al ritiro termico del polistirene espanso
✥ si considera sufficientemente realistico (anche se matematicamente
non del tutto esatto) il fatto che la
rete assorba tutte le tensioni originatesi nella metà esterna dello spessore dell’isolante (vedi superficie tratteggiata in figura 4) mentre la muratura sottostante assorbirà il resto.
Premesso che le tensioni presenti sul
lato esterno dell’isolante saranno:
risol
σi est = ∆test . αi Ei
(4)
Quelle presenti sul lato interno
saranno:
σi int = ∆tint . αi Ei
(5)
28
(
=
σi est + σi int
2
+ σi est
)S
1
(6)
2
e sostituendo la (4) e la (5) si avrà:
σr isol =
(3∆test + ∆tint) αi Ei
S1
4
2
(7)
L’andamento della temperatura all’interno dell’isolante è rappresentata
da un trapezio (fig.4) a cui corrisponde un trapezio riportato in figura 4
che differisce dal primo a meno del
fattore Ei αi.
La parte tratteggiata rappresenta la
tensione che deve essere assorbita
A
D
E
R
N
O
T
E
C
dalla rete.
Oltre al ritiro termico, lo strato isolante in polistirene estruso subisce
anche un ritiro di stagionatura dovuta
alla perdita di umidità e di gas propellente che era servito al momento
dell’espansione.
Onde ridurre al minimo questo tipo di
ritiro e anche per tante altre ragioni,
si prescrive che le lastre di isolante
siano del tipo segato da blocco, dopo
che esse hanno subito una stagionatura di almeno 60 gg in un’atmosfera
di 20°C e 50% umidità relativa, nonchè siano sottoposte, dopo il taglio,
ad un altro periodo di immagazzinamento di 60 gg nello stesso clima.
Poichè tale ritiro avviene in tutti gli
strati dell’isolante, si può considerare che il 50% delle tensioni vengono
assorbite dalla rete ed il resto dal
collante che la trasferisce a sua volta
sulla muratura.
Poichè il ritiro residuo del polistirene
espanso una volta sottoposto alla
stagionatura, di cui sopra e però
0,2% (fig.5) la relativa tensione
indotta da questo fenomeno è:
σi rit. res = ε rit. res Ei
(8)
e la relativa tensione indotta nella
rete sarà:
σr rit. res. isol. = σi rit. res.
S1
(9)
2
Da quanto illustrato nei paragrafi
precedenti, si può dedurre che i tipi
di tensione a cui è sottoposto il sistema sono molteplici; alle volte si sommano e altre si sottraggono.
La figura 6 riporta qualitativamente
l’andamento delle tensioni che deve
sopportare la rete.
Per sopportare detti sforzi è necessario porre in opera una rete sufficientemente robusta; in pratica per altre
N
I
C
O
W
A
L
E
1
R
ragioni qui non esposte viene usata
una rete molto più resistente di
quanto sarebbe necessario.
I problemi sorgono all’interfaccia fra
isolante e stucco ai margini delle
lastre, specialmente quando il sistema viene sottoposto all’azione della
pioggia, oltre che di sollecitazioni
meccaniche.
fig 6
Diagramma qualitativo che illustra le tensioni di trazione cui è sottoposta la rete e
di taglio cui è sottoposto lo stucco in un sistema a cappotto. Nelle ascisse sono
riportate le larghezze delle lastre di isolante. Nelle ordinate per le sollecitazioni
non è stata riportata alcuna scala, data la variabilità delle tensioni che possono
verificarsi in funzione delle situazioni (spessore dell’isolante, modulo elastico della
rete, temperatura di posa, temperatura ambiente, ecc.).
1 Tensione dovuta al ritiro termico del sistema stucco-rete
2 Tensione del sistema stucco-rete dovuta ai ritiri dell’isolante che ha i massimi in
corrispondenza dei giunti e di eventuali altre discontinuità o difetti dello stesso.
3 Sforzi di taglio del sistema
SOLL. DI TAGLIO
U
SOLLECITAZIONE DI TRAZIONE
Q
3
2
1
STRATO ISOLANTE
SUPPORTO
29
Le indicazioni tecniche da noi fornite sono esemplificative. Il cliente è tenuto ad appurare l’idoneità dei
prodotti acquistati in funzione del loro uso.
Quaderno Tecnico Waler 1 - Edizione 2003
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