credo commento - Giovaniverona.it

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Credo apostolico
Credo niceno-costantinopolitano
Io credo in Dio Padre Onnipotente,
Credo in un solo Dio,
Creatore del cielo e della terra.
Padre Onnipotente,
E in Gesù Cristo, Suo unico Figlio,
creatore del cielo e della terra,
nostro Signore,
di tutte le cose visibili e invisibili.
il quale fu concepito di Spirito Santo,
Credo in un solo Signore Gesù Cristo
nacque da Maria Vergine,
unigenito figlio di Dio
patì sotto Ponzio Pilato,
nato dal Padre
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
prima di tutti i secoli.
discese agli inferi;
Dio da Dio, Luce da Luce,
il terzo giorno risuscitò da morte;
Dio vero da Dio vero, generato, non creato,
salì al cielo,
dalla stessa sostanza del Padre.
siede alla destra di Dio Padre onnipotente:
Per mezzo di Lui
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
tutte le cose sono state create.
Credo nello Spirito Santo,
Per noi uomini e per la nostra salvezza
la santa Chiesa Cattolica,
discese dal cielo
la comunione dei santi,
e per opera dello Spirito Santo
la remissione dei peccati,
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
la risurrezione della carne,
e si è fatto uomo.
la vita eterna. Amen.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
kredo
Il Credo niceno-costantinopolitano (detto
morì e fu sepolto e il terzo giorno è resuscitato
anche Simbolo) è una formula di fede relativa
all'unicità di Dio, alla natura di Gesù e
alla Trinità delle persone divine. Composto
originariamente dalla formulazione approvata
al Primo concilio di Nicea (325), cui vennero
aggiunti ampliamenti relativi allo Spirito
Santo, nel 1° Concilio di Costantinopoli, fu
redatto a motivo delle dispute che colpirono la
chiesa del IV secolo, soprattutto a causa delle
teorie eretiche di Ario.
Il simbolo niceno-costantinopolitano si prega
nella liturgia cristiana, durante la messa.
secondo le Scritture ed è salito al Cielo
e siede alle destra del Padre
e di nuovo verrà nella gloria
per giudicare i vivi e i morti
ed il suo Regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo
che è Signore
e dà la vita
e procede dal Padre e dal Figlio
e con il Padre ed il Figlio
è adorato e glorificato
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa una, santa,
cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo
per il perdono dei peccati
e aspetto la resurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
Credo
davvero
In alcune occasioni, la Chiesa ci chiede di
rinnovare le promesse del nostro Battesimo,
con una formula molto antica.
Il sacerdote ci domanda: «Credi in Dio,
Padre onnipotente, creatore del cielo e della
terra?» Noi rispondiamo: «Credo!» Voi però
sapete come siamo fatti: non ci pensiamo due
volte, ripetiamo la formula a cantilena e
andiamo avanti. È bene che, qualche volta, tu
possa interrogarti seriamente sulla fede della
Chiesa. Per farlo, ti puoi servire di questa
riflessione.
Credo in Dio, Padre di tutti, anche di quelli
che mi sono antipatici, di quelli che soffrono,
che muoiono di fame, di quelli che prendo in
giro e tratto male, dei genitori, dei nonni, dei
fratelli più piccoli, dei vicini di casa, dei
professori, di quelli che incontro sull'autobus?
Credo in Dio, Padre che può tutto e che,
quindi, non mi permette di dire: «Non ce la
faccio. Non ci riesco proprio»?
Credo in Dio che mi sta vicino, con il suo
amore forte e invincibile, che mi aiuta a fare il
bene e che non vuole che io sia un pessimista e
un rassegnato che dice: «Sono fatto così, cosa
ci posso fare»?
Credo in Dio, creatore della terra, dell'aria,
dell'acqua che contribuisco a inquinare e a
rovinare; creatore dei beni della terra, del pane,
della pasta, della carne che io spreco mentre
altri muoiono di fame; creatore dei vestiti che
riempiono l'armadio mentre altri soffrono il
freddo; creatore dei prati, delle strade, dei
mobili che sporco con lattine, sacchetti e
scarabocchi? Creatore del corpo e della
sessualità che non sempre rispetto?
Credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, nostro
Signore? Conosco la sua vita? I suoi
insegnamenti? Cerco di vivere, come lui,
facendo del bene à tutti? Mi ricordo di lui
durante la giornata? Sono amico, come lui, dei
più poveri, dei più deboli, di quelli che
sbagliano?
Credo in Gesù Cristo che è morto e risorto?
Sono pronto a «morire» con lui quando
incontro le difficoltà, quando le cose non
vanno come vorrei, quando la scuola è faticosa
e l'amicizia impegnativa? Mi impegno a vivere
bene, a rispettare il mio corpo e quello degli
altri, per risorgere e vivere sempre con lui?
Credo nello Spirito santo che ho ricevuto nel
Battesimo e che ricevo continuamente
nell’Eucaristia e nella Confessione? Partecipo
alla Messa con fedeltà e impegno? Mi accosto
con frequenza alla Confessione?
Credo nello Spirito santo, amore di Dio,
presente in tutti coloro che amano gli altri, nei
genitori, negli insegnanti, in coloro che non la
pensano come me, in quelli che fanno parte di
altri gruppi, in quelli che mi sono antipatici?
Ascolto tutti? Rispetto tutti?
Credo nella Chiesa, comunità di fratelli
radunata da Cristo per rendere presente l'amore
di Dio su questa terra e là dove io vivo?
Frequento la parrocchia? Accetto i suoi inviti?
Partecipo alle sue iniziative? Mi impegno nel
gruppo?
Credo nella comunione dei santi? Credo,
cioè, che tutti gli uomini sono misteriosamente
uniti tra loro per cui, il bene che io faccio va a
vantaggio di tutti e il male che compio
danneggia tutti? Credo che le cose non
possono andar bene se quelli che sono sani,
sazi e felici si disinteressano di quelli che
stanno male?
Credo nella vita eterna? Do importanza
esclusivamente a quello che posso toccare,
misurare, pesare, oppure so dare spazio alla
preghiera? Cerco il guadagno in ogni cosa che
faccio, oppure sono generoso senza pretendere
niente? Credo alla pubblicità che risolve tutti i
problemi con profumi, saponi, vestiti e
motorini, oppure faccio spazio ai sentimenti di
Dio?
Signore, io credo, ma tu vieni in aiuto alla mia
piccola fede. Falla crescere, falla diventare
come una luce che illumina tutta la mia vita.
CREDO NELLA TRINITà
Agostino, un giorno passeggiava su una spiaggia, interrogandosi
sul mistero della Trinità senza riuscire a trovare risposte alle sue
domande. Ad un tratto incontrò un bambino che con un
secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola
cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse
facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il
mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò
era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non
era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo
era impossibile che i misteri di Dio e della Santissima Trinità
entrassero nella sua piccola testa di uomo. Ciò detto sparì e
Agostino capì.
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Nessuno può vivere da solo. Il sole è circondato da pianeti; le stelle formano costellazioni; le
isole, arcipelaghi; gli uomini, famiglie. Nemmeno Dio è solo. E così Padre, Figlio e Spirito
Santo formano una comunità, unita dall’Amore che è la natura stessa di Dio. Un solo Dio, in
tre persone inseparabili.
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Il non credente non è l’incredulo, ma l’idolatra.
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“Credere nella Trinità significa affermare che la verità sta dalla parte della comunione e non
dell’esclusione” (Leonardo Boff).
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“È Padre ed io voglio diventare figlio. È fratello Gesù ed io voglio diventare suo fratello
autentico. È Spirito d’Amore ed io voglio mettermi alla sua scuola di fuoco e lasciarmi
consumare tutto” (Carlo Carretto).
• Gen 18,1-10
Poi il Signore apparve ad Abramo alle Querce di
Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda
nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide
che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li
vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si
prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho
trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza
fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po' di
acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero.
Permettete che vada a prendere un boccone di pane e
rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché
è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo».
Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto». Allora
Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse:
«Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne
focacce». All'armento provvide lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo,
che si affrettò a prepararlo. Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato,
e li porse a loro. Così, mentr'egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono. Poi
gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?». Rispose: «É là nella tenda». Il Signore riprese: «Tornerò da te
fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Intanto Sara stava ad ascoltare
all'ingresso della tenda ed era dietro di lui.
CREDO
IN DIO PADRE
• Creatore del cielo e della terra.
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Padre vicino a tutti gli uomini.
Ci ama personalmente, tutti e ciascuno.
Il Liberatore (dall’Egitto e da Babilonia) e il Dio dell’Alleanza.
Dio che cammina con noi (guida e accompagna).
Lento all’ira, ricco di misericordia, fedele nonostante le infedeltà.
Capisco che uno guardi la terra e sia ateo; ma non comprendo come uno possa alzare di notte
gli occhi al cielo e dire che Dio non c’è” (Abraham Lincoln).
Molti credono in un Dio domiciliato sopra le nuvole, seduto su una poltrona d’oro e
vecchissimo. Io sono persuaso, invece, che Dio è un giovane veramente in gamba e sempre in
giro per il mondo” (Ignazio Silone).
“Per trent’anni camminai alla ricerca di Dio. Quando aprii gli occhi, scoprii che era Lui che
mi cercava” (Eddin Attar).
• Gen 1,1.3.24-27
In principio Dio creò il cielo e la terra. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio disse: «La terra
produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro
specie». E così avvenne: Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la
propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. E Dio
disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli
uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
• Rm 8,15
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito
che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
• Gal 4,6
E che voi siate figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale
grida: Abbà! Padre!
• Mt 6,9
Voi dunque pregate così: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome.
Secondo te, che
lavoro farebbe Dio?
Es. muratore perché
costruisce l’unità;
direttore d’orchestra
che fa di tante voci un
unico coro, arbitro
che distingue il bene
dal male; benzinaio
che ci fa il pieno;
clown perché fa
sorridere;
restauratore che dà
splendore a ciò che
sembrava brutto;
elettricista che porta
luce.
CREDO IN gesù cristo
Cari giovani, è difficile credere?
Sì! E' difficile. Non è il caso di nasconderlo. E'
difficile, ma con l'aiuto della grazia è
possibile, come Gesù spiegò a Pietro: "Né la
carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il
Padre mio che sta nei cieli" (Mt
16,17).
Questa sera vi consegnerò il Vangelo. E' il
dono che il Papa vi lascia in questa veglia
indimenticabile. La parola contenuta in esso è
la parola di Gesù. Se l'ascolterete nel silenzio,
nella preghiera, facendovi aiutare a
comprenderla per la vostra vita dal consiglio
saggio dei vostri sacerdoti ed educatori, allora
incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando
giorno dopo giorno la vita per Lui! In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che
vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui
che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui
che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni
più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita
qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità,
il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola
più umana e fraterna.
Carissimi giovani, in questi nobili compiti non siete soli. Con voi ci sono le vostre famiglie, ci sono le
vostre comunità, ci sono i vostri sacerdoti ed educatori, ci sono tanti di voi che nel nascondimento non
si stancano di amare Cristo e di credere in Lui. Nella lotta contro il peccato non siete soli: tanti come
voi lottano e con la grazia del Signore vincono! Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino"
(cfr Is 21,11-12) in quest'alba del terzo millennio. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel
nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace,
pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri
umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni
momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra
sempre più abitabile per tutti.
Cari giovani del secolo che inizia, dicendo «sì» a Cristo, voi dite «sì» ad ogni vostro più nobile ideale.
Io prego perché Egli regni nei vostri cuori e nell'umanità del nuovo secolo e millennio. Non abbiate
paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione.
(Giovanni Paolo II, Gmg 2000, Tor Vergata)
• Gv 20,24-28
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con
loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli:
«Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non
vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio
dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel
suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli
erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso.
Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il
tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e
mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma
credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio
Dio!».
Credo
nello spirito
• Il Grande Sconosciuto, il Paraclito, il Consolatore, lo Spirito di Verità.
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Attua la volontà di Dio, attualizza nell’oggi Gesù, lo rende presente in mezzo a noi e
nell’Eucaristia, interiorizza la Parola e la illumina perché possiamo comprenderla e viverla.
Nella Messa scende sul pane e sul vino perché diventino Corpo e Sangue, e sull’assemblea
riunita, perché diventi un cuor solo e un’anima sola.
“Dio crea dal nulla. Dirai: è cosa mirabile. Certo, ma Egli fa una cosa ancora più mirabile:
col suo Spirito, da peccatori crea santi” (Soren Kierkegaard).
“Coloro che sono guidati dallo Spirito hanno idee giuste e ciò spiega perché tanti ignoranti
ne sanno più dei dotti” (Curato d’Ars).
“Il cristiano è un uomo, più lo Spirito Santo” (Charles Peguy).
Signore, ho paura a dirmi cristiano. Che cristiano sono io, Signore?
Dovrei essere un uomo di pace e invece non sono in pace
neppure col fratello che crede, come me, nel tuo nome.
Dovrei operare per l’unità del mondo e invece sono pieno di riserve,
di calcoli, di sospetti.
Dico sempre: amore, ma fino a un certo punto.
Dico: giustizia, ma prima giustizia per me, giustizia fino a un certo punto.
Dico: pace ma intendo pace nella sicurezza.
Dico: libertà, ma intendo libertà controllata, vigilata.
Dico di credere, invece calcolo.
Dico fede e invece ho paura.
Dico: verità, ma intendo la mia verità.
Dico: perdono, ma non dimentico.
Dico comprensione, ma intendo comprensione per me, per le mie ragioni prima che per le ragioni
degli altri; gli altri non hanno ragioni.
Dico: parola di Dio, ma spesso non è che un fiume di mie parole.
Dico: volontà di Dio, ma spesso intendo la mia e non la Tua volontà.
Dico: grazia, ma scelgo l’organizzazione; dico Spirito Santo (veramente non lo dico molto e non
troppo forte; poiché chi dice Spirito Santo dice fuoco, vento e terremoto; dice dialogo con tutte le
genti; dice l’imprevisto e l’imprevedibile), mentre io voglio prevedere tutto, controllare e ridurre a
ragione.
Dico: conversione, ma intendo la conversione degli altri. Io non ho mai nulla da imparare, ma solo da
insegnare. Io devo essere rispettato, non importa che io rispetti o meno il mio prossimo.
Dico servizio, ma intendo comando.
Due miracoli ti chiedo: che tu continui ad essere in noi e che gli altri ci credano. Signore, tu sei
davvero grande e loro sono ancora buoni. Che non disperino, Signore, e soprattutto che non ti
rifiutino per colpa nostra.
David Maria Turoldo
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At 2,1-4
Mentre stava per compiersi il giorno della Pentecoste, si
trovavano
tutti
insieme
nello
stesso
luogo.
Venne
all'improvviso dal cielo un suono, come di vento che si
abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove stavano.
Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si
posarono su ciascuno di loro e tutti furono pieni di Spirito
santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo
Spirito dava loro il potere di esprimersi.
CREDO LA CHIESA
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Una, santa, cattolica, apostolica.
Ma è proprio una? Cattolici, protestanti, anglicani,
ortodossi…
Ma è proprio santa? Siamo peccatori…
Ma è proprio cattolica, cioè universale? Ci sono
musulmani, ebrei, induisti, buddisti…
Ma è proprio apostolica, cioè fondata sugli apostoli, di
cui conserva e vive fedelmente l’insegnamento? Ci
sono tante incoerenze, ingiustizie, infedeltà…
La Chiesa è il popolo di Dio fatto di peccatori in
cammino verso l’unità e la santità.
“Considerate tutti Dio per Padre, la Chiesa per madre,
i cristiani per fratelli nella famiglia del popolo di Dio”
(S. Agostino).
Per riflettere:
- Chi è la Chiesa?
- Dov’è?
- Cosa fa?
- Come la riconosco?
Proviamo a disegnare la Chiesa (non quella di mattoni, ma quella di persone) con
un’immagine…una piramide o un catino per lavare i piedi?
Scriviamo una lettera alla Chiesa:
Cara chiesa, non mi piaci quando …
Vorrei che tu…
Ti incoraggio a …
Mi impegno a ….
-
-
La Chiesa ha al tempo stesso l’onore e la responsabilità di rendere visibile Gesù. È formata da
pietre vive (ogni cristiano) che costituiscono il popolo di Dio con il compito di servire, di
condividere il pane e la preghiera, di annunciare il vangelo, di lodare Dio, di ascoltare,
educare, battezzare.
La Chiesa è la famiglia delle famiglie che testimonia Gesù, accompagna i suoi figli e li fa
crescere nella fede.
• At 2,42-47
Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nello spezzare il
pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli
apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà
e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme
frequentavano il Tempio e nelle case spezzavano il pane prendendo cibo con letizia e semplicità di
cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva
alla comunità quelli che erano salvati.
• 1Pt 2,4-5.9-10
Avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre
vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici
spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la
nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha
chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete
il popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.
Credo la vita
eterna
• LA STORIA DEL VECCHIO JIM
Ogni giorno, alle 12, Jim entrava in chiesa, per non più di due minuti,
poi usciva. Il sacrestano era molto curioso e un giorno fermò Jim e gli
domandò: «Perché vieni qui ogni giorno?». «Vengo per pregare».
«Impossibile! Quale preghiera puoi dire in due minuti?». «Sono un
vecchio ignorante, prego Dio a mio modo». «Ma che cosa dici?».
«Dico: Gesù, eccomi, sono Jim. E me ne vado». Passano gli anni, Jim,
sempre più vecchio, malato, entra in ospedale, nel reparto dei poveri. In
seguito, sembra che Jim stia per morire, il prete e la religiosa infermiera
stanno vicino al suo letto! «Jim, dicci: perché, da quando sei entrato in
questo reparto, tutto è cambiato in meglio, la gente è diventata più.
contenta, felice e amichevole?». «Non lo so. Quando posso camminare,
giro di qua e di là, visitando tutti, li saluto, chiacchiero un po'; quando
sono a letto, chiamo tutti, li faccio ridere, li rendo tutti felici. Con Jim,
sono sempre felici». «Ma tu, perché sei felice?». «Voi, quando ricevete una visita ogni giorno, non
siete felici?». «Certo. Ma chi viene a visitarti? Non abbiamo mai visto nessuno». «Quando sono
entrato in questo reparto vi ho chiesto due sedie: una per voi, una riservata per il mio ospite, non
vedete?». «Chi è il tuo ospite?». «È Gesù. Prima andavo in chiesa a visitarlo, adesso non posso più;
allora, alle 12, Gesù viene». «E che cosa ti dice Gesù?». «Dice: Jim, eccomi, sono Gesù…ed io sono
felice!». Le condizioni di salute peggiorarono, ma Jim era sempre molto sereno. Prima di morire lo
videro sorridere e fare un gesto con la mano verso la sedia vicina al letto, come se invitasse qualcuno a
sedersi. Poi, sorridendo, chiuse gli occhi.
• La vita non è tolta, ma trasformata.
• 1Cor 15,12-14.16-17
Ora, se si predica che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è
risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non
è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. Se infatti i morti non
risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete
ancora nei vostri peccati.
Credo,
spero, amo
• Spero perché credo e il mio credere diventa amore quotidiano, sì concreto a Gesù e ai fratelli.
•
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Leggi Eb 11 – La fede dei padri
“La fede, per essere vera, deve essere amore che dà. Amore e fede camminano insieme”
(Madre Teresa di Calcutta).
Amen
= sì, ci credo
• Cosa vuol dire credo?
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Cos’è la fede?
Cosa comporta essere cristiani?
In cosa, in chi credi?
Si crede col cuore, con la mente o con la volontà?
• Lc 17,5-6
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la
fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un
granello di senape, potreste dire a questo gelso:
Sràdicati e vai a piantarti nel mare, ed esso vi
ascolterebbe».