EmergenzaFame dicembre 2009

Transcript

EmergenzaFame dicembre 2009
Manuale di sopravvivenza
EmergenzaFame
Una corretta e sana alimentazione per l’autismo e dgs
.
….mi sento sconvolta,
… ho gli oppioidi in
circolo.
Una dieta GFCF……per
dormire sereni con
l’amata copertina .
Bastaaaa mal di
panciaaaa, datemi un
DPP IV …
Raccolta di informazioni, ricette, testimonianze e studi
scientifici per affrontare la dieta senza farsi prendere troppo
da una crisi di nervi (Dicembre 2009).
Questa raccolta è dedicata a tutte le mamme e i papà che ogni giorno
affrontano con grande forza e con immenso
coraggio la malattia e la
cura
del proprio figlio con autismo o nei disturbi pervasivi dello
sviluppo,
attraverso l’approccio biomedico Dan!, di cui la dieta - e
una sana alimentazione –
ne costituiscono
le fondamentali basi di
partenza, un vero e proprio trattamento medico.
È una raccolta di notizie e di
informazioni che vorrebbe solamente
rappresentare, senza alcuna pretesa, una piccola guida, un piccolo
aiuto pratico
per affrontare con serenità, ma anche con giusta
consapevolezza, la dieta senza glutine e caseina.
Tutti i documenti provengono dal sito www.emergenzAutismo.org
un sito web nato dall’impegno di un gruppo di genitori che hanno come
unico scopo, l’obbiettivo di diffondere una nuova visione e un nuovo
approccio di cura dell’autismo che si basa su evidenze medicoscientifiche: l’approccio biomedico Dan! – Defeat Autism Now!.
Un sito web, ma soprattutto una piazza virtuale, dove ognuno può
confrontarsi e condividere con gli altri le proprie esperienze, i propri
timori e dubbi.
Gli articoli medico-scientifici, tratti liberamente dal web, sono stati
scritti dai più importanti medici e scienziati
Dan!,
tradotti
dai
disposizione di
genitori di E mergenz A utismo e messi a libera
chiunque. Le ricette sono il frutto dell’ingegno e della determinazione
delle mamme, ma anche dei papà, decisi a percorrere questa strada di
speranza.
Le informazioni contenute in questa raccolta non sono e non devono
essere considerate come consigli medici, ma
solo
uno scambio di
esperienze e di conoscenze tra tutti coloro che hanno accettato una
grande sfida: Defeat Autism Now!
Gennaio 2008
L uig i Scarpis (L uis)
Evv iv a
Arthur Krigsman, MD
Specializzato in Pediatria e Gastroenterologia pediatrica.
Direttore medico del Thoughtful House Center for Children
New York University School of Medicine
Ha frequentato l'Università di Medicina di New York a Brooklyn e ha
completato la sua specializzazione in Pediatria al SUNY Brooklyn - Kings
County Medical Center.
Il Dr. Krigsman ha una lunga esperienza nella valutazione e nel trattamento
delle comuni patologie gastrointestinali nei bambini con disordini dello
spettro autistico ed ha descritto dettagliatamente la sintomatologia e la
natura endoscopica/istopatologica di questo disturbo in questo unico e poco
capito gruppo di bambini. Le sue scoperte sono state presentate in convegni
scientifici o in conferenze negli Stati Uniti e nel Canada.
I bambini con disordini dello spettro autistico hanno frequentemente disturbi
gastrointestinali come diarrea, stitichezza, dolori addominali, gonfiore
addominale e flatulenza.
La valutazione di questi bambini dovrebbe procedere nello stesso modo che
si utilizzerebbe per un bambino che non abbia l'autismo.
Nella maggioranza di questi bambini sono trovate lesioni nell'intestino tenue,
nel crasso, o in entrambi. Queste lesioni prendono la forma di ulcere,
erosioni, iperplasie nodulari linfoidi (LNH) ed enterocoliti.
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DIETA E AUTISMO
Perché implementare una dieta SGSC
cosa dicono i nostri medici
Introduzione dott. J. Mc Candlees
La teoria oppioide e il sistema digestivo
Enzima dpp IV, intestino permeabile
Caseina - una delle possibili cause dell’autismo
Dieta al 100% - allergie alimentari
Teoria oppioide - legame intestino cervello
Protocollo neubrander Ciclo metiotina – omocisteina
Infiammazione intestinale - citochine infiammatorieautolesionismo
Autolesionismo e aggressioni
Caseina e mercurio
Ricapitolando
ESPERIENZE DEI GENITORI
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SULLA DIETA
dal forum dei genitori di Emergenza Autismo
I primi progressi con la dieta
Dieta e stereotipie
Dimagrimento iperattività regressione
Regressione con la dieta e con gli enzimi
Infrazioni alimentari e relative regressioni
Quanto può durare la dieta sgsc?
DIETA E CONSIGLI DAL FORUM
Alimenti permessi – vietati
Ancora” no se magna”, ma quasi
Glutine
Caseina
Altri cibi vietati
Etichette alimenti
Margarina vegetale
Lievito
Alimentazione sana
Per non morire di calcio
DIETA A BASSO APPORTO DI OSSALATI – LOD
Dieta A Basso Apporto Di Ossalati – Lod
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DIETA E CANDIDA
consigli alimentari per il controllo della candida
linee dietetiche per la candida
Xilitolo – fruttosio
Zucchero contenuto nella frutta
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CONSIGLI PER INIZIARE LA DIETA
consigli come iniziare la dieta
consigli come introdurre nuovi cibi
LE RICETTE DEL FORUM - finalmente “se magna”. era ora Menu speciali
Primi piatti
Secondi piatti
- verdure
- carni
Focacce, pane e pizze
Biscotti
Torte dolci merendine gelati e….nutella
RISORSE INTERNET
Elenco di siti di prodotti biologici senza glutine e caseina
TABELLE DI CONVERSIONE
Tabelle di conversione
DOCUMENTI
MEDICO SCIENTIFICI
documenti per approfondire il perché di una dieta SGSC
dott. J. MCCANDDLEES
dott. JON BRADSTREET
dott. PANGBORN
dott. ARISTO VOJDANI
dott. JAMES NEUBRANDER
dott. ANDREW WAKEFIELD
dott. MARRA
dott. KRISMAN
dott. FEDERICO BALZOLA
STITICHEZZA CON MEGARECTUM ACQUISITO IN BAMBINI CON AUTISMO
ESTRATTO LINEE GUIDA AUTISMO REGIONE TOSCANA
APPELLO DEI GENITORI ALLE ISTITUZIONI
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PARTE 1
Dieta e autismo
perché implementare un dieta SGSC
cosa dicono i nostri medici
PERCHÉ IMPLEMENTARE UNA DIETA SENZA GLUTINE E
CASEINA?
Uno dei primissimi dubbi che assillano i genitori che si approcciano per la prima
volta alle cure biomediche è quello riguardante la dieta.
Perché devo eliminare il glutine e la caseina se mio figlio non è intollerante o
allergico a questi alimenti?
Questo è il grande
equivoco. Escludendo
i casi conclamati di celiachia o
intolleranze alimentari, la dieta non la si fa perché intolleranti a queste proteine
del latte e del grano (glutine e caseina).
Le motivazioni per cui è necessario procedere con la dieta SGSC sono molteplici.
Vediamoli insieme.
INTRODUZIONE
Dott. J. Mc Candless: come e perché iniziare la dieta
Traduzione di Fromitaly
Rinomati ricercatori hanno dimostrato con loro studi che la caseina, che si
trova nel latte, digerita nello stomaco forma nei nostri bambini un peptide
noto come caseomorfina. La morfina è una potente droga antidolorifica. Il
peptide caseomorfina ha proprietà identiche alla morfina o ad un oppioide.
Oppioidi simili, chiamati gluteomorfine, sono formati nello stomaco quando
questi bambini provano a digerire il glutine del grano e di altri alimenti che lo
contengono come segale e avena. Sebbene ci siano altri ricercatori che non
hanno raggiunto gli stessi risultati con i loro studi e quindi mettono in
discussione la "teoria oppioide", non c'è dubbio che spesso i genitori dicono
dei loro bambini autistici che appaiono come "allucinati" e spesso non
sembrano avvertire il dolore in modo davvero molto simile a qualcuno sotto
l'influenza di oppioidi.
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Studi scientifici stanno ora indicando che le infiammazioni intestinali possano
essere causate da glutine, caseina, soia e altri alimenti. Questa non è una
"allergia" nella prospettiva di un allergologo tradizionale, ma è chiamata
risposta T-cells a questi cibi. In uno studio condotto dal Dr. H. Jyonouchi
dell'università del Minnesota, è dimostrato che il 75% dei bambini con
disordine dello spettro autistico hanno reattività T-cells ai cibi.
A prescindere dalle teorie, l'esperienza clinica di molti medici DAN! ha
identificato la dieta CF/GF come la singola azione più efficace che possiate
intraprendere da soli per iniziare ad aiutare il vostro bambino. Nella mia
pratica medica, ho potuto verificare che quasi tutti i bambini messi a questa
dieta ne beneficiano. Molti genitori di miei giovani pazienti hanno riferito che
la diarrea cronica dei loro bambini si fermava e dopo l'implementazione della
dieta GF/CF cominciavano ad ottenere feci formate, in particolare quando
veniva anche trattata al tempo stesso l'infezione da candida. Molti altri
genitori riferiscono che finalmente il bambino raggiungeva l'autonomia in
bagno in poche settimane dall'inizio della dieta o che i loro bambini
diventavano più capaci di focalizzarsi mentalmente e mostravano
miglioramenti nella loro capacità di imparare. E il tutto come risultato della
dieta. Per esempio, Janie la madre di una bambina con autismo di nome
Kelly, mi disse " Stiamo avendo grandi risultati con questa dieta. Kally è
molto più consapevole, attenta, e curiosa dell'ambiente che la circonda. Ha
anche miglior contatto oculare ed è più affettuosa da quando l'abbiamo
iniziata”.
Miglioramenti del genere possono essere dovuti al fatto che la patologia
intestinale ha un effetto sul funzionamento del cervello; l'interazione
intestino-cervello è stata ben descritta da numerosi ricercatori.
Quando consigliavo per la prima volta la dieta GFCF (e recentemente SF o
senza soia) ai genitori, la maggior parte delle madri (e anche dei padri)
protestava, "Mio figlio morirà di fame, non vuole mangiare niente altro." La
maggioranza dei bambini autistici ha una dieta molto limitata. Rifiutano molti
cibi e mangiano solo pochi alimenti, cibi generalmente come pizza, pollo
impanato, dolci, caramelle, biscotti, e gelati, cibi ricchi in glutine o caseina.
Sembrano attratti dai cibi che dovrebbero evitare. Capisco che sembra un
compito quasi impossibile cambiare l'intera dieta del bambino, e non posso
negare che ciò coinvolge l'intera famiglia. In ogni modo, molte famiglie
hanno trovato che il bambino non è l'unica persona con ipersensitività al
glutine, caseina o soia. Alcune famiglie hanno scoperto che stavano tutti
meglio dopo aver eliminato glutine, caseina e soia dalla loro dieta. Questo
non è facile soprattutto quando ci sono fratelli più grandi che hanno già le
loro abitudini alimentarie resistono ai cambiamenti. Mi ci vollero 9 mesi per
convincere finalmente me stessa e mia figlia Elizabeth, la madre di Chelsey,
ad iniziare la dieta GFCF nel 1998. Comunque, lei ora ne è una sostenitrice.
Incoraggio i genitori assicurando loro che i benefici per il bambino
bilanceranno le difficoltà, e se il bambino guarisce, potrà in futuro tollerare
glutine e caseina. Ripeto: la maggioranza dei genitori dei miei piccoli pazienti
riferisci miglioramenti significativi nel sonno, nel comportamento, nel
linguaggio, nel contatto oculare, nell'attenzione e nella capacità di focalizzarsi
e una diminuzione delle autostimolazioni nei loro bambini dopo aver iniziato
questo regime. Molti genitori riferiscono di aver visto miglioramenti fisici,
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emozionali, o anche cognitivi pochi giorni dopo aver eliminato la caseina dalla
dieta del loro bambino. Altri fanno le stesse osservazioni con il glutine.
Comunque il glutine impiega più tempo a scomparire dal tratto digestivo
rispetto alla caseina. Test delle urine rivelano che la caseina può scomparire
dal corpo in tre giorni, mentre possono volerci mesi prima che il glutine lo
lasci. Infatti, testando le urine di alcuni bambini si è trovato glutine anche
per più di 98 mesi dopo averlo eliminato dalla dieta. Se troviamo glutine alto
dopo questo periodo però, potrebbe essere che non siano state identificate
tutte le fonti nascoste di glutine. Alcuni genitori non vedono miglioramenti
nei loro figli finché le fonti nascoste di glutine (e caseina) non sono scoperte
e rimosse. Quando ero solita chiedere ai genitori di eliminare glutine e
caseina, molti bambini miglioravano fino ad un certo punto e poi si
fermavano. Quando facevamo di conseguenza un test per le IgG alimentari
per misurare altre ipersensitività, la rimozione di queste sostanze portava ad
una ripresa dei progressi. Siccome un sacco di test per le ipersensitività
alimentari segnalavano che la soia era un allergene frequente, suggerisco
all'inizio della dieta di eliminare anche la soia, cosa che porta a migliori
risultati.
Suggerisco di aderire alla dieta strettamente almeno per sei mesi. Quasi tutti
i genitori dei miei pazienti hanno riportato miglioramenti dalla dieta. Come
ho già detto, sono arrivata alla conclusione che per la maggioranza dei
bambini dello spettro autistico gli altri trattamenti sono molto meno efficaci
finché non è guarito l'intestino infiammato, corretto l'aumento dei batteri
patogeni e migliorato lo stato nutrizionale.
Come iniziare la dieta
Raccomando che i genitori inizino la dieta senza glutine e caseina
lentamente. A volte funziona bene togliere i cibi proibiti in un pasto alla
volta. Spesso i genitori trovano che eliminare i prodotti con caseina sia più
facile che rimuovere il glutine. Togliere del tutto il latte prima, poi dopo
diverse settimane, eliminare totalmente la caseina. Usare sostituti come latte
di riso, di patate, di mandorle o di cocco se i test hanno dimostrato che il
vostro bambino non è allergico a nessuno di queste sostanze. Poi cominciare
ad eliminare i prodotti a base di glutine. Abbiate a disposizione pane fatto
con farina di riso o di patate e lasciate abituare lentamente il bambino al
nuovo guato durante il periodo in cui state eliminando la caseina. Molte
mamme (e anche pochi papà!!) imparano a fare il pane con le farine
consentite. Ho recentemente iniziato a consigliare a quei genitori ad evitare
prodotti a base di soia a meno che non abbiamo test che dimostrano che il
bambino non è allergico alla soia. Precedentemente era questo un mio
sostituto finché non ho imparato dall'esperienza ( un sacco di insuccessi con
la dieta usando il latte di soia come principale sostituto del latte )che la soia
è davvero in alto nell'elenco dei cibi che causano, con facilità reazioni
avverse, subito dopo glutine e caseina.
Seguite la dieta con estremo rigore. Dite ai vostri amici e parenti di non
creare problemi dando ai bambini dolciumi o cracker normali.
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Infrazioni
Anche minime quantità di glutine o caseina possono causare una regressione
nel bambino e diarrea per giorni. Ho imparato che "solo un poco non può far
male" può portare ad una vera regressione finché il glutine non viene di
nuovo eliminato dal sistema. Non pochi bambini imparano che questi cibi li
fanno star male e per questo li rifiutano quando amici e parenti glieli offrono
convinti che pizza o dolci non possano far male a nessuno.
Sfortunatamente, abbiamo imparato che il glutine è nascosto in molti
prodotti e ingredienti. Quindi quando andate al supermercato dovete essere
molto attenti. Diventate un detective e scoprite le fonti nascoste di glutine e
caseina. State attenti: le fonti nascoste di glutine non saranno tutte
facilmente riconoscibili solo leggendo le etichette. Per esempio, molte
etichette possono indicare "coloranti naturali o artificiali, amidi, malto e
aceto". Questi sono solo alcuni di quegli ingredienti che possono derivare dal
grano.
Dove trovare aiuto
Cosa dovete quindi fare? Non scoraggiatevi. Le ditte di prodotti alimentari
cominciano ad essere consci del problema e la richiesta di cibi senza glutine e
caseina sta enormemente aumentando e sempre più genitori comprendono
che eliminare i cibi dannosi fa stare meglio in salute i propri bambini. Se
avete dei dubbi, telefonate in ditta ( la maggior parte ha in numero verde) e
chiedete al servizio clienti se l'alimento su cui nutrite dei sospetti contiene
glutine o caseina. Se rispondono automaticamente che i loro prodotti sono
senza glutine e caseina, spiegate che glutine e caseina possono essere usati
in preparazione degli ingredienti sull'etichetta e chiedete specificatamente se
sanno con sicurezza se qualcuno di quegli ingredienti sia stato in contatto o
meno con glutine o latte. Se sono incerti, chiedete di parlare con un dirigente
responsabile e chiedete a lui informazioni più precise. Più chiamate
riceveranno, più consci saranno del problema. Sebbene all'inizio controllare
tutti i cibi può sembrare un impegno troppo oneroso, dopo gli sforzi iniziali
imparerete quali cibi vanno bene e quali no.
Test per la dieta – peptidi urinari
Molti genitori mi chiedono se devono essere fatti dei test ai loro bambini
prima di iniziare la dieta GFCF per vedere se hanno veramente bisogno di
questo tipo di trattamento. Test per i peptidi urinari possono a volte essere
utili, sebbene spesso possono dare falsi negativi. Si può fare un test sulle
urine del mattino e spesso si riscontrano peptidi nelle urine di questi bambini
prima che comincino la dieta. Questi test non sono perfetti e vanno
considerati solo come di 'investigazione. Studi, condotti da eminenti
ricercatori come Paul Shattock in Inghilterra e Karl Reichelt in Norvegia,
dimostrano che almeno il 50% delle persone con autismo che ricevono il test
sembra avere elevati livelli di peptidi oppioidi , cosa che comporta una
stimolazione anormale dei recettori oppiacei nel cervello. Gli effetti di questa
stimolazione possono consistere in una riduzione della soglia del dolore
insieme con altre reazioni oppiacee come una diminuzione della percezione,
delle capacità di apprendimento e motivazione. Credo che un test per
l'ipersensitività ai vari alimenti sia estremamente utile per questi bambini,
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anche se non si esegue un test per i peptidi. Nella mia esperienza clinica,
molti bambini hanno avuto risultati negativi ai test di laboratorio, ma ho
potuto osservare miglioramenti ragguardevoli, quando il bambino era messo
a dieta gfcf.
Credo che anche se la patologia intestinale non sia giunta al punto di
intestino permeabile, ci sono molte evidenze che questi cibi irritano
l'intestino e causino ulteriori problemi digestivi e immunitari. I grossi peptidi
contenuti in glutine e caseina sono molto simili. Molti bambini stanno meglio
quando sono eliminati entrambi. alcuni vengono danneggiati solo dal glutine,
per altri occorre eliminare la caseina e altri ancora anche la soia. Ogni
bambino nello spettro è un individuo unico anche a livello di ipersensibilità ai
cibi.
La dieta aiuta tutti i trattamenti biomedici.
La dieta gfcf è un importante trattamento che può essere implementato dai
genitori senza un test preliminare. All'inizio, accettavo tutte le famiglie che
richiedevano il mio aiuto.
Mi ci è voluto un po’ per capire che i bambini che sono a dieta in genere
rispondono con più successo ai trattamenti di quelli che non eliminano glutine
e caseina. Poi io ed altri medici cominciammo a realizzare che i bambini con
aumento di candida non rispondevano come noi speravamo alla chelazione;
infatti, candida, clostridio, e altri parassiti sembravano essere accresciuti
dagli agenti della chelazione orale e rendevano la loro somministrazione
inefficace per gli scopi di detossificazione. Queste lezioni ci chiarirono un
principio generale: la guarigione dell'intestino doveva avvenire prima, e
questa guarigione non poteva essere possibile se i cibi che non erano
adeguatamente assorbiti e digeriti infiammavano l'intestino ulteriormente.
Mentre questo libro va in stampa, ho una lista d'attesa di genitori che
vogliono che valuti i loro bambini per il trattamento. Uno dei presupposti
perché accetti nuovi clienti è che i loro genitori vogliano implementare la
dieta gfcf; questo perché credo fermamente che bisogna guarire prima
l'intestino. Non ho prove che tutti i bambini abbiano l'intestino infiammato e
abbiano bisogno della dieta, ma la ricerca evidenzia che la maggior parte di
questi bambini abbia intestini infiammati. Chiaramente, eliminare gli
elementi irritanti e tossici dalla dieta e dall'ambiente il più possibile è il primo
step per permettere all'intestino di guarire.
Un modo in cui i genitori possono fare le loro valutazioni senza ricorrere a
test di laboratorio è mettere in atto quella che chiamo dieta a rotazione. Cibi
o classi di cibi sono eliminati per 4 giorni almeno e poi reintrodotti con una
attenta osservazione di cambiamenti nei comportamenti, toileting, o altri
parametri come disturbi del sonno, capacità di apprendimento, e contatto
oculare. Attraverso una sofferta esperienza clinica, i medici Dan! hanno
trovato che ogni bambino necessita di un trattamento unico, basato sul suo
stato biochimico, bisogni immunitari e sensitività ai cibi e alle sostanze
chimiche. Chiedo ai genitori di imporsi la dieta per almeno 4 e
preferibilmente 6 mesi in maniera molto stretta prima di abbandonarla.
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LA TEORIA OPPIOIDE
IL SISTEMA DIGESTIVO
Secondo la dott. Mc Candless il mercurio iniettato precocemente con i vaccini
e i susseguenti antibiotici danneggiano sia la parete intestinale che il sistema
immune e danneggiano l'enzima DPPIV, indispensabile per la digestione
delle proteine del latte e della caseina, cosicché i grossi peptidi (glutine e
caseina) non possono essere digeriti in aminoacidi che sono i mattoni
costitutivi della cellula.
I peptidi indigeriti alimentano gli organismi patogeni che colonizzano e
corrodono la mucosa intestinale causando o almeno contribuendo al "leaky
gut" cioè alla permeabilità intestinale.
Alle stesse conclusioni giunge il dott. Vojdani: gli agenti infettivi, le sostanze
chimiche tossiche come il mercurio, e le proteine negli alimenti come il latte,
la caseina nel latte, il glutine nel grano e altri cereali, in qualche modo
possono avere effetti sugli enzimi presenti nel tratto gastrointestinale, come
il DPP4-.
Se questo enzima è danneggiato da agenti esterni , queste proteine non
potranno essere digerite completamente, rimarranno nel tratto digerente e
interferiranno con la parte di sistema nervoso che si trova in gran parte
proprio nel tratto digerente.
Infiammazione intestinale e sindrome dell’intestino bucato.
Avremo così un’interferenza nel sistema immunitario dell’intestino, perché
accadrà che ci saranno molti linfociti, cellule T, cellule B, che reagiranno a
questi peptidi non digeriti. Nel reagire a questi, producono citochine proinfiammatorie, sarebbe a dire citochine che causano un’infiammazione, e il
risultato di ciò sarà qualcosa di simile alla malattia infiammatoria
dell’intestino comune nei bambini affetti da autismo. Conseguenza di ciò è la
possibile e probabile presenza della sindrome dell’intestino permeabile. I
peptidi passeranno dall’intestino al sangue attraverso i “buchi “ che si
formeranno nella mucosa intestinale ( altra possibile causa della sindrome
dell’intestino bucato è la presenza della candida), dove ci sarà una risposta
immunitaria contro di loro. Possono anche arrivare fino all’area del cervello,
dove si trovano i recettori per le endorfine, le encefalite e tutti quei mediatori
che si legano ai recettori, che si trovano per lo più sotto i neuroni; prendono
ora il nome di esorfine, caseomorfine dal latte, gluteomorfine dal grano.
Sono chiamate gluteomorfine e caseomorfine perché agiscono come morfine,
e ovviamente interferiscono con il funzionamento del cervello da un lato e
con il sistema immunitario dall’altro. Dunque, questi peptidi derivanti
dall’alimentazione arrivano nel sangue e nel cervello, interferiscono con la
comunicazione tra il sistema immunitario e il sistema nervoso, e a lungo
andare il risultato potrebbe essere costituito da anomalie comportamentali.
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ENZIMA DPP IV - INTESTINO PERMEABILE
Dr J. McCandlees
- La via migliore sono prove ed errori. Personalmente non conosco alcun
modo di testare in laboratorio l'intolleranza per glutine e caseina.
- Prima che riuscissi a capire tutto questo, ho osservato che i genitori più
rispettosi che diligentemente eliminavano i cibi dannosi e gli zuccheri
raffinati avevano i bambini che cominciavano a guarire più velocemente e
consistentemente che i genitori che si tiravano indietro, non la facevano
scrupolosamente.
- Credo che il mercurio iniettato così precocemente con i vaccini e i
susseguenti antibiotici danneggino sia la parete intestinale che il sistema
immune ed eliminino l'enzima DPPIV cosi che i grossi peptidi non possano
essere digeriti in aminoacidi che sono i mattoni costitutivi della cellula.
I peptidi indigeriti alimentano gli organismi patogeni che colonizzano e
corrodono la mucosa intestinale causando o almeno contribuendo al
"leaky gut" cioè alla permeabilità intestinale. Non ho mai ben capito
comunque la teoria oppioide,anche se è chiaro che le tossine prodotte da
una grave infestazione patogena e la perdita di nutrienti dall'intestino
infiammato impediscono un corretto assorbimento che può essere la
causa di molti dei danni cognitivi che vedo nei nostri bambini.
Dott. Bryan Jepson
Dal libro “Comprendere l’autismo”
Come menzionato in precedenza, i bambini autistici hanno un sistema
gastrointestinale alterato. Ciò è dovuto a varie ragioni, fra cui l’alterazione
degli strati della mucosa a causa del malfunzionamento della metallotioneina
intestinale, dell’insufficienza dei solfati deputati a conservare un adeguato
benessere della superficie mucosa, dell’infiammazione cronica dovuta ad
infezioni virali permanenti ed a reazioni autoimmuni, della lesione alle
mucosa dovuta all’alterazione della flora intestinale e all’alterazione delle
funzioni digestive del pancreas. Tutto ciò porta ad una scissione incompleta
delle proteine, che ha come risultato la formazione di catene aminoacidi che
parzialmente digerite, chiamate peptidi, che sono solitamente lunghe
parecchi aminoacidi. Questi peptidi, che normalmente sarebbero
ulteriormente scissi o eliminati mediante le feci, sono invece assorbiti
attraverso lo strato di mucosa danneggiato ed eccessivamente poroso. È
stato dimostrato che i peptidi “incriminati” provengono più frequentemente
dalla caseina (latte) e dal glutine (grano, orzo, avena, segale). Nei bambini
autistici, l’enzima denominato DDPIV, responsabile della scissione di questi
peptidi specifici, è compromesso dal punto di vista funzionale. I peptidi sono
assorbiti dall’apparato intestinale e quindi immessi nel flusso sanguigno, fino
a giungere ai vari tessuti del corpo, compreso il cervello. La struttura di
questi peptidi è fondamentalmente la stessa di un gruppo di ormoni chiamati
oppioidi. I recettori degli oppioidi si trovano in tutto il corpo, ma hanno una
concentrazione particolarmente elevata nel cervello. Quando sono attivati,
tali recettori inducono euforia e la riduzione della risposta al dolore. Si tratta
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degli stessi recettori che legano le sostanze oppiacee, tra cui la morfina e
l’eroina. Si ipotizza che le proteine del glutine e della caseina si leghino a
questi recettori e causando un’intossicazione da oppiacei in piena regola.
Questo potrebbe essere il motivo per cui i bambini autistici sembrano essere
così desiderosi di cibi ricchi di glutine e caseina. Frequentemente cadranno in
preda a violenti accessi d’ira allorquando questi cibi sono eliminati o non
sono a disposizione. Possono anche ritrovarsi in una condizione di astinenza
da oppioidi che spesso ha come risultato (e unico metodo di cura)
un’abbuffata di questi cibi. L’unica cosa che sanno è che mangiando questi
cibi hanno la sensazione di stare molto meglio, il che, allo stesso tempo, li
porta a limitare la loro dieta a questi alimenti specifici. Sfortunatamente,
l’intossicazione cronica da oppiacei influenza l’apprendimento, l’interazione
sociale e le funzioni motorie e sensoriali. In molti bambini autistici si
evidenzia anche un risposta alterata del sistema immunitario al glutine, alla
caseina, alla soia, al mais e alle uova, che può causare una reazione
cerebrale autoimmune.
CASEINA
Una possibile causa dell’autismo
Jon Pangborn, Phd
Tra le cause scatenanti e le circostanze che iniziano o peggiorano l'autismo
ci sono:
- Allergie al latte - diminuiscono l'espressione linfocitica del CD26 (DPP4),
che può diminuire l'attività linfocitica dell’adenosina deaminase,
aumentare l'adenosina e diminuire il metabolismo locale.
- Glutine e caseina, con un DPP4 malfunzionante, causano la formazione di
peptidi esogeni che attenuano o confondono la percezione.
Priorità terapeutiche
- Ridurre/eliminare i falsi neurotrasmettitori e i messaggeri ingannevoli che
diminuiscono o confondono la percezione cellulare.
- Ripulire e regolare la dieta Clean up and adjust the diet
- Prova di eliminazione della caseina ( caseomorfina)
- Prova di eliminazione del glutine ( gluteomorfina e gliadinomorfina)
- Usare enzimi digestivi con DPP4
luis
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DIETA AL 100% - ALLERGIE ALIMENTARI
Una briciola vale un panino intero
Dott. Bradstreet
Le allergie alimentari, causate dalla permeabilità intestinale, causano
infiammazioni intestinali. Gli oppioidi generati dai peptici non possono
essere digeriti per un danno dell'enzima DPP-VI. Gli oppioidi interferiscono
con la migrazione neuronale e la funzionalità della dopamina. Diarrea o
stitichezza sono causate dall'infiammazione del tratto gastrointestinale
dovuta a autoimmunità e a ischemia.
Cosa causa alterazioni o offese immunitarie?
Una debolezza genetica e/o una predisposizione, combinate con una o più
delle seguenti:
- assente o corto allattamento, per prevenire il pieno sviluppo del
trasferimento dell'immunità
- precoce introduzione di glutine, prima di un anno di età. Il grano è stato
manipolato geneticamente negli ultimi 100 anni, per aumentarne il
contenuto in glutine
- uso precoce di latte vaccino o caseina
- intestino permeabile per una delle precedenti cause o anche causato da
parassiti o infiammazioni intestinali, che permettono a glutine e caseina di
passare nel flusso sanguigno
- Negli studi di Cade, Reichelt e Shattock circa l'80% dei bambini con
autismo sono migliorati significativamente(non sinonimo di curati)con la
STETTA rimozione di glutine e caseina. Quindi io raccomando una dieta
100% senza glutine e caseina. Spiacente, ma il 99% non va bene. Io l'ho
fatto come genitore e so cosa significhi in termini di cambiamenti nel
modo di vivere, però bisogna farlo e provare perché molti bambini sono
molto assuefatti a queste sostanza ed è molto difficile...ma ci sono
abbastanza dati empirici e osservazioni cliniche per giustificare un
tentativo di almeno un anno. Il dott.Shattock ha tracciato le urine dei
bambini con autismo e ha trovato che ci vuole circa un anno perché siano
rimosse tutte le tracce di caseomorfina e gluteomorfina.
dott.sa Jang
Traduzione di Nevergiveup.
Intolleranze alimentari
A Causa delle tossine, della maldigestione e dell'anormale flora
gastrointestinale, i nostri bambini sviluppano un "intestino permeabile".
Catene di aminoacidi (peptidi) che normalmente non entrerebbero nel flusso
sanguigno, lo fanno. Questo a sua volta sensibilizza il corpo a questi cibi.
Questi peptidi mimano i neurotrasmettitori, per cui si legano nei normali siti
recettori dei neurotrasmettitori, danneggiando lo sviluppo e le funzioni
cerebrali (questo è un problema metabolico e non immunologico).
luis
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I più comuni allergeni e fonti di peptidi sono: CASEINA( tutti i derivati del
latte), GLUTINE, SOYA E MAIS. Attenti che mangiare una briciola
equivale a mangiare un panino intero, ci deve essere il 100% di
aderenza. Ci sono molte fonti nascoste di glutine e caseina.
Una buona risorsa è la dieta feingold...ecc
Candida
Per quanto detto prima, la maggior parte dei nostri bambini ha la candida. I
metabolici della candida sono tossici per i nostri bambini.
La candida va tenuta sotto controllo con la dieta specifica, medicine contro la
candida (diflucan, bystatin ecc) e probiotici
Esame allergie alimentari(ige, igg)
Nelle allergie alimentari, la risposta IgE è ovvia-la reazione è immediata. Con
la risposta igg mediata, c'è una risposta ritardata, per cui si possono
osservare delle reazioni anche a distanza di tre giorni. Stare attenti perché
gli alimenti allergizzanti cambiano, quindi meglio ripetere il test di tanto in
tanto. I cibi a cui si è intolleranti agiscono come tossine e possono interferire
col funzionamento mentale del bambino, ecc.
TEORIA OPPIOIDE LEGAME - INTESTINO CERVELLO
Dr. Aristo Vojdani
E questo è anche l’argomento principale delle mie conferenze, e con la mia
ricerca ho dimostrato che fattori ambientali quali gli agenti infettivi, le
sostanze chimiche tossiche come il mercurio, e le proteine negli alimenti
come il latte, la caseina nel latte, il glutine nel grano e altri cereali, in
qualche modo possono avere effetti sugli enzimi presenti nel tratto
gastrointestinale, come il DPP4, attraverso meccanismi specifici.
Faccio un passo indietro per spiegare un passaggio, per spiegare cosa è il
DPP4. Quando mangiamo proteine, abbiamo una serie di enzimi detti
proteasi, ad esempio pepsina, tripsina e chimotripsina. Quindi, immaginiamo
che quella proteina sia una lunga catena di perline legate tra loro, dette
aminoacidi, è lunghissima, diciamo da qui all’altro lato della stanza. Queste
proteasi sono composte di pezzi più piccoli, una ventina di perline legate tra
loro, quindi 20 aminoacidi, detti peptidi. Abbiamo quindi bisogno di peptidasi,
come il DPP4 (Dipeptidyl-peptidase IV), per scomporre questi 20 aminoacidi
in 1 o 2 aminoacidi; quando diventano molecole minuscole, sono assorbiti
attraverso l’intestino e diventano parte del sistema energetico insieme al
glucosio ed altro. Se agenti infettivi quali i batteri, e le proteine alimentari
quali il glutine, la caseina, e il mercurio o altre sostanze chimiche
nell’ambiente, una volta arrivate nel nostro apparato digerente si legano a
questi enzimi, e quegli enzimi incominciano ad avere un cattivo
luis
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funzionamento, succederà che avremo tanti peptidi non digeriti, quelle 20
perline legate tra loro, che resteranno nel tratto digerente e interferiranno
con la parte di sistema nervoso che si trova nell’intestino.
Lo sa che nell’intestino si trova lo stesso numero di neuroni che abbiamo nel
cervello? C’è un articolo del Dottor Gershon, che ho citato ieri nella mia
presentazione, che sostiene che l’intestino è il secondo cervello, perché non
solo
nell’intestino
si
trovano
molti
neuroni,
ma
anche
molti
neurotrasmettitori. In effetti, il 95% della serotonina è prodotta
nell’intestino, non nel cervello. Quindi possiamo vedere il legame tra intestino
e cervello. Allora, se qualcosa interferisce con la digestione di questi peptidi,
avremo un’interferenza anche nel sistema immunitario dell’intestino, perché
accadrà che ci saranno molti linfociti, cellule T, cellule B, che reagiranno a
questi peptidi non digeriti. Nel reagire a questi, producono citochine proinfiammatorie, sarebbe a dire citochine che causano un’infiammazione, e il
risultato di ciò sarà qualcosa di simile alla malattia infiammatoria
dell’intestino (IBD), comune nei bambini affetti da autismo. Quindi, abbiamo
un’accumulazione di questi peptidi, o molecole simili, che da una parte
interferiscono con il sistema immunitario, e con la produzione di citochine, e
dall’altra interferiscono con la comunicazione a livello neuroimmunitario,
attraverso l’interferenza sui neurotrasmettitori e sui ricettori dei
neurotrasmettitori. Quando si ha un’accumulazione di questi peptidi che
interferiscono con il sistema immunitario, l’intestino manda al cervello un
messaggio sbagliato, certe sostanze chimiche sono secrete e ritornano
all’intestino e possono causare vomito, diarrea, gonfiori e altro. Quindi esiste
un’assoluta comunicazione tra questi due sistemi, non sono separati.
Sfortunatamente, la medicina tradizionale vede ogni sistema come un’entità
separata, l’approccio olistico, quello che considera l’organismo come un
insieme d’organi che lavorano in concerto tra loro, è quello che dovremmo
utilizzare nei bambini autistici e in presenza di ogni malattia. La seconda
parte di questo processo è quando si ha accumulazione di peptidi
nell’intestino e il sistema immunitario produce citochine ed altri mediatori,
portando ad un cattivo funzionamento dell’intestino e alla sindrome
dell’intestino permeabile. Questi peptidi passeranno dall’intestino al sangue,
dove avremo quindi una risposta immunitaria contro di loro, e possono anche
arrivare fino all’area del cervello, dove si trovano i recettori per le endorfine,
le encefaliti e tutti quei mediatori che si legano ai recettori, che si trovano
per lo più sotto i neuroni; prendono ora il nome di esorfine, caseomorfine dal
latte, gluteomorfine dal grano.
Sono chiamate gluteomorfine e caseomorfine perché agiscono come morfine,
si legano a specifici recettori nelle cellule del cervello e ovviamente
interferiscono con il funzionamento del cervello da un lato e con il sistema
immunitario dall’altro. Gli stessi recettori che si trovano sui neuroni, nel
sistema nervoso, si trovano pressoché identici nei linfociti. Generalmente
questi due sistemi, quello immunitario e quello nervoso, comunicano tra loro
attraverso
questi
recettori.
Dunque,
questi
peptidi
derivanti
dall’alimentazione arrivano nel sangue e nel cervello, interferiscono con la
comunicazione tra il sistema immunitario e il sistema nervoso, e a lungo
andare il risultato potrebbe essere costituito da anomalie comportamentali.
luis
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PROTOCOLLO NEUBRANDER
CICLO METIOTINA – OMOCISTEINA
Dr. James Neubrander
• Ora, per essere sicuro che la terapia sia equilibrata, prescrivo anche la
dieta, ho imparato che la rimozione della caseina è fondamentale allo
scopo, perché altrimenti non è possibile far funzionare il ciclo metioninaomocisteina;
•
luis
Quindi dobbiamo fare bambini, e per farlo è necessario tenersi
decisamente alla larga da ogni prodotto che derivi da una mammella. Se
proviene dalla mammella di un animale, deve sparire. È un ragionamento
completamente diverso dagli altri riguardanti i peptidi, o le IgG, è una
ragione diversa per la quale devono rimuovere almeno la caseina dalla
dieta, allora posso ottenere risultati migliori.
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INFIAMMAZIONE INTESTINALE - CITOCHINE
INFIAMMATORIE
autolesionismo
Dr. Wakefield
L'importanza dell'infiammazione intestinale in questi bambini è legata al
fatto che si pensi che essa sia una fonte di prodotti tossici che possono
causare dei danni cerebrali.
I ritrovamenti importanti di questo studio includono:
La dimostrazione che alcune molecole (citochine) prodotte dalle cellule
immunitarie intestinali che causano o controllano le infiammazioni mostrano
degli elementi anormali nei bambini autistici, comparati ai bambini non
artistici, e che queste caratteristiche sono diverse dalle altre forme
d’infiammazione
intestinale.
Nei bambini che seguono una dieta che esclude glutine e caseina, spesso
usata dai genitori per aiutare i bambini affetti da autismo, I LIVELLI DELLE
MOLECOLE PRO-INFIAMMATORIE TNFα ERANO SIGNIFICATIVAMENTE PIÙ
BASSI che nei bambini non a dieta. Questo provvede importanti dati
biologici in supporto dell'uso di questa dieta nell'autismo.
Dr. Wakefield
• Sintomi di infiammazione: il bambino soffre di problemi addominali,
crampi, diarrea, costipazione (spesso alternando costipazione a diarrea),
feci maleodoranti contenenti cibo indigerito. Dolori addominali possono
spesso manifestarsi con risvegli notturni, sofferenza, autolesionismo ed
irritabilità.
•
Anormalità funzionali accompagnano l'infiammazione intestinale, inclusa
la deficienza di enzimi digestivi e dismotilità. Quello che vediamo spesso
in questi bambini è un riflusso esofageo. Cibo ed acidi tornano su
nell'esofago dallo stomaco, specialmente la notte rendendoli svegli,
iperattivi e sconvolti. In altri casi i bambini posso avere problemi di
costipazione. Così avete questa dispari costellazione di infiammazioni, che
sono associate a diarrea, disfunzioni della motilità gastrointestinale, e
costipazione. Il difetto degli enzimi digestivi è evidenziato dalla presenza
di cibi indigerito nelle feci. E disbiosi: la proliferazione di batteri cattivi,
batteri che normalmente non dovrebbero esistere in quantità rilevanti ma
che proliferano a causa dell'ambiente a loro favorevole dal disturbo del
tubo digerente.
•
Ha dimostrato che nel sangue dei bambini affetti esiste un sistema
immune innato disordinato con un'eccessiva risposta pro-infiammatoria
(TNF-alfa) e inadeguata regolazione della risposta (IL-10) a proteine del
luis
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cibo e batteri nocivi. Questa risposta delle citochine era particolarmente
evidente in bambini con sintomi gastrointestinali, ma era anche
evidente che con un intervento dietetico (una dieta senza glutine
e caseina) non soltanto si risolvevano i sintomi gastrointestinali
ma anche un miglioramento della risposta delle citochine.
Dr. Wakefield
• Esiste un legame di azione reciproca tra l’intestino ed il cervello, che
possiamo modificare curando l’infiammazione? Sono queste le domande
alle quali stiamo cercando al momento di trovare risposta Certamente,
basandoci sulle nostre osservazioni cliniche, i bambini che seguono la
diete GFCF reagiscono molto bene. Nei bambini che vediamo, sembra
essere ora uno dei fondamenti della terapia. Sembra che nel glutine e
nella caseina, presenti nei prodotti derivati dal grano, dai cereali, e nei
latticini, si trovino tossine che penetrano nell’intestino ed influenzano le
funzioni cognitive. Eliminandole, riscontriamo un miglioramento. È
interessante, perché assistiamo allo stesso fenomeno nella celiachia.
Quando elimini i prodotti derivati dal grano nella dieta di un bambino che
soffre di celiachia, migliora la sua depressione, migliora il suo umore, e
migliorano i suoi voti a scuola.
•
Abbiamo appreso che, spesso, nei bambini che hanno
comportamenti autolesivi, che sbattono la testa, che si morsicano,
i sintomi sono dovuti al dolore. La madre sa che stanno soffrendo, il
padre sa che stanno soffrendo, e il medico dice, ma no, è solo cattivo
comportamento”. Non è vero. È un riflesso del loro dolore fisico. Lo
sappiamo perché, quando curiamo l’infiammazione, questi comportamenti
spariscono.
AUTOLESIONISMO E AGRESSIONI
Dr. Marra
• Le diete GFCF e SCD (Elaine Gottschall, Keryn Seroussi, Lisa Lewis, Ph.D.
e altri) costituiscono la tappa centrale in molti interventi. Molti studi
stanno evidenziando l’idea che il cervello sia strettamente collegato con il
tratto digerente (Martha Hebert M.D.).
•
luis
Soltanto il DPPIV può rompere catene di peptidi che svolgono un’azione
simile alla morfina nelle cellule neuronali. I bambini che seguono bene la
dieta SCD sembrano trovare giovamento da questo enzima. Vari relatori
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sono convinti del fatto che per i bambini nello spettro, la diarrea non è
l’opposto della costipazione, ma piuttosto è un sintomo della costipazione
e dovrebbe essere trattata come tale. Le cose non sono sempre come
esse appaiono. Il reflusso ed il bruciore di stomaco sono spesso presenti
ma non sono diagnosticati in bambini con limitate abilità verbali. Un
segno prominente è la presenza dei problemi del sonno.
•
I problemi e le infiammazioni del tratto gastrointestinale richiedono
moltissime attenzioni ed osservazioni intelligenti da parte dei
professionisti. Autolesionismo e aggressioni potrebbero anche
essere sintomo di uno squilibrio del tratto digerente. (Timothy
Buie, M.D.)
CASEINA E MERCURIO
Ho trovato lo studio di cui parlavo; l'autore afferma che l'ingestione del latte
aumenta l'assorbimento del mercurio fino a 10 volte.
Altri studi avevano dimostrato che il cadmio aumenta con l'uso
contemporaneo di estrogeni, è possibile che gli estrogeni nel latte siano la
causa dell'accumulazione del mercurio col latte...
Nevergiveup
luis
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RICAPITOLANDO
La dieta non si inizia perché intolleranti o allergici al glutine o alla caseina.
Inquinamento, virus, vaccini, metalli tossici provocano dei danni all’enzima
DPP IV deputato alla digestione di queste proteine.
Causa questo danno all’enzima DPPIV il nostro sistema digestivo non riesce a
scomporre queste proteine provenienti dalla caseina e dal glutine in molecole
di dimensioni adatte per essere digerite ed assorbite correttamente dal
nostro intestino. Esse rimangono indigerite nell’intestino dei nostri bambini
interferendo con tutto il sistema digestivo, con il sistema immunitario, che in
gran parte si trova proprio nel tratto intestinale, e il sistema nervoso.
Quindi:
-
gli organismi patogeni nutriti dai peptidi non digeriti provocheranno
un’interferenza con il sistema immunitario che reagirà producendo le
citochine infiammatorie;
-
queste, le citochine infiammatorie, sono una delle cause di infiammazione
intestinale (altre sono i virus dei vaccini). Questa può causare il
cosiddetto fenomeno "leaky gut" cioè alla permeabilità intestinale (altra
causa
di
questa
sindrome
è
la
presenza
della
candida).
È stato dimostrato, dagli studi del dott. Wakiefeld, che la dieta
contribuisce a diminuire la produzione di citochine infiammatorie e
conseguentemente diminuire l’infiammazione intestinale.
-
i peptidi non digeriti passeranno dall’intestino al flusso sanguigno fino ad
arrivare al cervello dove prendono il nome di caseomorfine dal latte,
gluteomorfine dal grano. Sono chiamate gluteomorfine e caseomorfine
perché agiscono come morfine;
-
ovviamente questi prodotti interferiscono con il funzionamento del
cervello da un lato e con il sistema immunitario dall’altro con conseguenti
problemi comportamentali, di autolesionismo, sensibilità sensoriali ecc.
che tutti noi purtroppo conosciamo.
Inoltre:
- l’eliminazione del glutine e caseina è necessaria per una migliore risposta
del protocollo del dott. Neubrander (iniezioni di mb12);
-
la caseina aumenta la tossicità del mercurio;
-
la caseina è una delle possibili cause scatenanti dell’autismo (Pandgborn)
-
la dieta potrebbe diminuire il rischio di insorgenza di crisi epilettiche,
purtroppo sempre in agguato anche in pubertà.
luis
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20
-
luis
L’infiammazione intestinale
e la “leaky gut sindrome” ovverosia la
sindrome da intestino bucato comportano un maggior numero di allergie
alimentari. Infatti, le particelle di cibo non ingerito, che si immettono
nell’organismo passando attraverso i “buchi” dell’intestino, vengono
riconosciute dal sistema immunitario come estranee e di conseguenza
vengono prodotti anticorpi di calle E e G (indicate come IgE e IgG) (
William Shaw)
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PARTE 2
Esperienze dei genitori sulla
dieta
dal forum
www.emergenzautismo.org
I PRIMI PROGRESSI CON LA DIETA
Progressi - 2005/06/13 18:39
Ciao amici miei, sono Sabri, la mamma di L. Il lavoro che portiamo avanti per
la riabilitazione in tante aree, è grande e impegnativo, abbiamo imparato
tantissime cose, tutto il lavoro fatto ha dato i suoi frutti, ma quello che sto
vedendo in mio figlio è qualcosa che và oltre. Quello che sta succedendo
soltanto con la dieta è meraviglioso!Non voglio sbilanciarmi, perché tutti
sappiamo, che i risultati non sono gli stessi per tutti, ma io vedo mio figlio
rifiorire. Tutto ciò che stiamo vedendo, lo faremo vedere alle persone giuste,
,altri bambini hanno bisogno di questa opportunità, e noi abbiamo il dovere
di aiutarli, perché in fondo sono tutti figli nostri. Ah, dimenticavo, sto per
cominciare gli integratori. Vi abbraccio tutti. Sabri
Progressi - 2005/06/13 21:58
Volete sapere cosa vediamo di cambiato in nostro figlio?Il mio bimbo, come
ho già detto pochi giorni fa, prima di cominciare la dieta, più spesso
nell'ultimo periodo, si dava pugni in testa gridando e piangendo, in più aveva
lo spostamento della mandibola, potete immaginare il dolore!Eliminando
gradualmente caseina zuccheri e glutine, nei primi 10 giorni gli
episodi sono diminuiti fino a scomparire. È cambiato lo sguardo, è più
cosciente più recettivo dice più cose, anche se ha ancora dei momenti di
iperattività, ma non come prima, è più sereno e attento a tutto ciò che lo
circonda. Aldo e Sabri.
luis
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Presentazione - 2005/06/10 12:10
Cara Sabri, vedrai che il tuo bambino continuerà a migliorare e sarà sempre
più partecipe del mondo che lo circonda. È bello vedere questi bambini
tornare veramente a vivere dopo l'inizio della dieta e degli altri trattamenti. Il
mio era arrivato ad una chiusura quasi completa non c'era niente che potesse
distogliere la sua attenzione dai pochi giocattoli che attiravano il suo
interesse.
Aveva sempre l'espressione triste e assente, e pensavamo
addirittura che avesse anche problemi di udito.
Quante battaglie anche a casa per riuscire finalmente ad iniziare con la
dieta. Sembra sia passato un secolo da allora, invece sono passati
solo nove mesi, Il tempo che la vita umana impiega per vedere la luce.
Daniele adesso è un altro bambino, sorride, ha preso coscienza del mondo
che lo circonda e anche se ancora non parla, ogni giorno anche se a fatica
impara qualcosa di nuovo. Andiamo avanti su questa strada che ci porta
sempre più vicino ai nostri bimbi.
Facciamo progressi... ma le stereotipie... - 2005/04/28 15:37
Ciao a tutti,
Vi racconto un po’ del mio piccolo, 2 anni e mezzo.
Abbiamo cominciato togliendo il glutine ed è uscito dal silenzio
assoluto che era il suo assiduo compagno... Ha detto la sua prima parola
4gg dopo e... sta continuando a piccoli (grandi) passi, saremo a circa 30/40
parole, la metà pronunciate bene, le altre meno. Ha iniziato a guardarci negli
occhi e a sorridere. Ha smesso quei pianti infiniti pomeridiani e serali. Ha
iniziato ad indicare (!).
Devo dire anche che per mio figlio il gastroenterologo che lo segue ha fatto
una diagnosi di celiachia, nonostante non sia stata eseguita biopsia, perché i
dati clinici erano abbastanza eloquenti, risposta comportamentale e di salute
generale “straordinaria” alla dieta, esami sangue AGA (autoimmunità
antigliadina) positivi per celiachia, ipoplasia dello smalto (denti con macchie
gialle), HLA con allotipo compatibile, ecc... (Diagnosi a tempo, 2 anni. Dice
che tra 2 anni lo devo riesporre al glutine per fare la biopsia…).
Mio figlio prende quotidianamente aglio e integratori vitaminici e di minerali e
finalmente... da tre settimane abbiamo tolto anche la caseina, sembrava
un'impresa impossibile, perché la prima volta che avevamo provato a farlo
"di botto", lui aveva reagito con crisi di aggressività... l'abbiamo via via
diminuita, fino a toglierla... la sua crisi è stata + contenuta e sarà... ma
l'impressione è che sia molto più ricettivo, le terapiste mi dicono che sotto il
profilo cognitivo è assolutamente "normale" ed è più presente l'imitazione
verbale... E le sue evacuazioni sono + regolari.
Certo è possibile, se non probabile, che mio figlio sia celiaco, però la sua
razione alla caseina (una vera furia) mi lascia qualche perplessità… che sia
solo il glutine a fargli male.
Sono passati solo (ben) 4 mesi da quando ho voluto iniziare la dieta
e 3 mesi dagli integratori, ma se mi volto indietro non dimentico il
bambino che neanche mi veniva incontro al mio rientro a casa e che se gli si
chiedeva dove fosse la mamma rimaneva fermo impassibile, anche se ero
accanto a lui. Camminava spessissimo sulle punte, non si voltava mai al suo
nome, lanciava qualunque oggetto... e piangeva, piangeva, piangeva, urlava,
luis
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urlava... Oggi gli dico, "usciamo, vai a prendere le scarpe" e torna raggiante
con le sue scarpe in mano…
Marina
Progressi e dubbi - 2005/06/19 23:32
Ciao a tutti, sono il papà di Pietro che è ormai al 10° giorno di dieta e
posso dire finalmente che qualcosa sta cambiando. Il nostro piccolino
dopo i primi giorni di smarrimento si è adeguato abbastanza bene al nuovo
regime alimentare (poverino è stato 2 giorni a far la corte al gratì) Alla
mensa della materna ogni tanto salta le portate e arriva a casa che sembra
un rottwailer (si scrive cosi?) però ci sono le prime risposte che posso toccare
con mano.
Ora il suo sguardo non mi attraversa più, ora mi guarda dritto
negli occhi, ha riscoperto le costruzioni ha ricominciato a dire qualche
parolina e la sua attenzione è aumentata di molto ciao a tutto Mario.
Re:Nuovo file DIETA - 2005/06/20 18:57
Intanto bentrovati! Io e Manu ci siamo permessi una settimana di vacanza al
mare..........e che vacanza! Vi voglio raccontare come è andata e credo che
questa sia una testimonianza davvero sentita di quanto la dieta in
soli 5 mesi abbia cambiato il mio ragazzo.
Siamo stati nella solita località, dove Manu ha trascorso ogni anno un periodo
di vacanza e dove ricorda tutto perfettamente. Gli altri anni era per me un
gran sacrificio andare al mare e lo facevo solo per il bene di mio figlio,
sperando che l'aria lo aiutasse un po’ per le sue forti allergie ai pollini. Ma
che fatica!Manu in spiaggia era molto iperattivo, correva a più non posso
sulla riva e spesso mi toccava rincorrerlo per andare a riprenderlo(Manu è
alto almeno 15cm più di me!), si arrabbiava per ogni cosa: per fare la
doccia,per aspettare il momento del bagno o se qualche bambino gli
prendeva il suo secchiello. Se poi decidevamo di fare una passeggiata allora
si arrabbiava se non giravo sul lungomare per andare alla spiaggia o se mi
fermavo a parlare con qualcuno. Per non parlare della notte, non ha mai
dormito più di 4/5 ore, a giocare sul letto di notte, con la luce accesa, mentre
fuori era ancora buio.
Ma quest'anno, a soli 5 mesi scarsi dalla dieta e con i primi
integratori somministrati.........un altro figlio!
Tutti quelli che lo conoscevano hanno notato la sostanziale differenza, tutti a
chiedermi cosa mai avessimo fatto. Niente corse sfrenate,buono e tranquillo
a fare la fila per fare la doccia,ha giocato con i suoi cuginetti sulla
sabbia,quando
passeggiavamo
sul
lungomare
provava
(e
giustamente,secondo me,perché esprime così la sua volontà)a farmi svoltare
verso la spiaggia spingendomi con il braccio,ma bastava la mia spiegazione
verbale per farlo proseguire a camminare,senza mai innervosirsi. Cris e Manu
luis
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Re:Nuovo file DIETA - 2005/06/21 16:47
Vi sembrerò una stupida, ma lo scriverò ugualmente. Mio figlio Stefano ha
ormai 15 anni e abbiamo (nel senso che anch'io in pratica mangio come lui e
ho perso i miei chiletti di troppo) iniziato la dieta 3 mesi fa e gli
integratori gradualmente 2 mesi fa. Aspettavo con ansia qualche
cambiamento e lo osservavo con insistenza, cercando di non illudermi e di
non essere delusa se non c'era nulla di diverso. Ste ha sempre avuto grossi
problemi intestinali, ma tutti i medici non mi davano retta. Avevo già fatto 10
anni fa la dieta, ma allora non si parlava di integratori ed esami del sangue.
Per dieci anni così ha defecato (lo so non è molto fine, ma per i nostri figli è
di estrema importanza) solo di notte e con un odore indescrivibile, così
persistente che ho quasi pensato di vendere il brevetto. Si sentiva dalla
stanza accanto!Spesso stava anche 5-6 giorni senza farla. BENE: da principio
ha cominciato a farla regolarmente un giorno sì e uno no ed ora è una
settimana che l'odore è quasi inesistente. Non avrei mai creduto che ci
saremmo riuniti, io e mio marito, davanti ad un pannolone e di gioire come
se avessimo avuto il biglietto vincente della lotteria davanti. Ci guardavamo e
ridevamo sapendo di essere ridicoli per molte persone, ma sapevamo che era
il primo passo importante e che a questo punto potevamo aspettarci qualche
cosa d'altro. Ma già solo questo ci dice che avevamo ragione e che lui sta
meglio. Vi sembra poco?
Re:Nuovo file DIETA - 2005/06/21 17:15
Ieri ho avuto un colloquio al telefono con una mamma che mi raccontava che
da quando la sua bimba aveva cominciato la dieta si era regolarizzata
con dei bei "cacconi" giornalieri. Io, sapendo che la figlia aveva una
stitichezza cronica, mi messi a ballare dalla gioia e le raccontati anche della
cacca di mio figlio. Mio marito che era lì che ci ascoltava parlare già da un
pezzo di cacconi vari si volta e mi dice: "Ma siete proprio pazze!"
Giobar, non sei l'unica stupida
Simona
Autolesionismo/Aiuto urgentissimo - 2005/06/21 16:54
Mi sento molto vicino a questi genitori, perché purtroppo anche N. ha sempre
avuto crisi di autolesionismo, anche nei momenti più positivi in cui per altri
aspetti migliorava
Non ha mai raggiunto questa gravità, ma vederlo picchiare la testa nel muro,
molto spesso senza alcuna ragione è stato per noi dolorosissimo. Niente
sembrava funzionare, le abbiamo provate tutte, ignorarlo, brontolarlo,
contenerlo fisicamente
Tolto il glutine anche noi per circa 10-12 giorni abbiamo avuto una
vera e propria esplosione di questi comportamenti ed eravamo
davvero alla disperazione. Poi tutto ciò è cessato come di incanto e
ora praticamente sono del tutto spariti. Non sono in grado di darvi
consigli più specifici, essendo anche io alle prime armi nelle cure biomediche.
luis
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Volevo darvi solo la mia testimonianza, sperando che vi possa dare un po’ di
speranza per la vs. piccola. Un grandissimo in bocca al lupo e forza... non
mollate!
P.S.
Anche al Mayer ( tanto per parlare di medicina ufficiale...) hanno
collegato tale regressione iniziale ad una sorta di disintossicazione
dell'organismo dal glutine e l'hanno considerato come la prova
principale dell'efficacia della dieta nel mio bimbo.
Sull'autolesionismo e problemi intestinali: mio figlio ne è una sorta di
prova vivente, avendo avuto un ascesso peritoneale a meno di tre
anni.
Nuovo file DIETA - 2005/06/22 14:24
Il racconto di MIO figlio G: 8 anni 9 mesi, a dieta dall’età di 6 anni e 4 mesi.
Dieta - effetti visti
Per il prima mese, ho ridotto pian piano (la verità è che ero titubante ed è
stato un errore……non avevo fatto in quel mese la vera dieta GFCF),
naturalmente, senza vedere risultati ma avevo difficoltà a implementare la
dieta poiché avevo tutto contro tranne un'amica e mia madre. Poi ho tolto
tutto ( per tutti noi di casa) il glutine e caseina... e il bambino è andato in
crisi forte di astinenza. Piangeva, mi chiedeva il pane, la pasta, yogurt (cioè
tutto ciò che non poteva avere) correva, rifiutava di mangiare, era
agitatissimo.......e noi di conseguenza. Per fortuna, la crisi grave è durato
solo 3 o 4 giorni e poi il bambino è iniziato a calmarsi. Quindi, gas, si, gas
intestinale del tipo mai “sentito”, sia per la quantità, che la violenza e rumore
e si, per l’odore …….non ho potuto mandare il bambino a scuola in quei
giorni. Lui solo si allarmava….si svegliava la notte (mi svegliava la notte!) per
via dell’odore. Il concetto “puzzetta” ha acquisito tutto un altro significato.
Questo fase è durato più o meno 3 settimane, e in questi 3 settimane, ha
iniziato a dimagrire……tanto, sebbene aveva ripresa a mangiare. Faceva
tanta pipì, anche al letto, cosa che non aveva mai fatto. Avevo paura, tanta
paura, ma la mia amica e mia mamma mi hanno aiutato a non perdere la
testa: NB avevo letto tantissimo sull’importanza della dieta ed ero
consapevole di ciò che poteva accadere ma l’esperienza diretta non è facile.
Poi, ha iniziato a fare la cacca (dopo 7 anni di stitichezza), non ogni giorno,
ma la faceva senza la peretta…………e gia per me era oro!
Bene, in quelle tre settimane, credo di avere rischiato il divorzio e temevo
che mi fosse tolto mio figlio………MA una bella mattina dopo 3 settimane di
dieta, ci svegliamo io e mio marito soli a letto (quando mai!?) e, terrorizzati,
andiamo in cerca del ns. figlio…………….. troviamo il bambino tranquillissimo in
cucina che STA FACENDO PUZZLES!!!!!!!!!!!!…….puzzles che avevamo da
anni che non aveva mai neanche guardato. Mio marito si è convinto della
dieta in quel momento. Nei giorni che seguono, vediamo, al ns assoluto
stupore, un altro bambino, un bambino non più confuso, un bambino
interessato a tante cose nuove, un bambino che vuole essere presente.
Il bambino rientra a scuola e le maestre ci chiedono se siamo dando farmaci
al bambino perchè è molto più tranquillo e disponibile a lavorare, (non in
classe, ma questo è un altro discorso e problema) ma inizia ad essere
luis
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interessato alle lettere, al computer, ai compagni…….non solo a girare per la
scuola, guardare le macchine dalla finestra e fare le scivolate da calciatore
nel corridoio.
DIETA E STEREOTIPIE
Aumento stereotipie - 2005/03/14 11:01
Vorrei sapere se qualcuno nella fase iniziale della dieta, ha notato un
aumento del nervosismo e delle stereotipie nei propri bambini. Noi abbiamo
iniziato la dieta da due settimane, levando prima il latte e solo da una
settimana anche glutine e zuccheri. Levato il latte il bambino era
decisamente meno iperattivo e tendeva ad accettare cibi diversi senza
problemi. Tolto invece il glutine dopo pochi giorni abbiamo visto un aumento
veramente esponenziale delle stereotipie ( in particolare si picchia la testa
continuamente a volte senza alcun motivo). Gli altri aspetti non vanno invece
male ( linguaggio in particolare continua a crescere). Ancora non abbiamo
iniziato la supplementazione, ho ordinato da poco gli integratori a Chiasso.
Qualcuno di voi ha notato reazioni di questo tipo? Sono da attribuire ad una
sorta di disintossicazione dell'organismo o piuttosto il segnale per cercare
aggiustamenti nella dieta? Naturalmente stasera cercherò Verzella, ma mi
interesserebbero anche le vs. esperienze dirette.
Vi ringrazio tutti in anticipo
Eva
Re:aumento stereotipie - 2005/03/14 11:32
Ciao,
il mio Gabriele ha avuto la stessa reazione... noi abbiamo iniziato in maniera
ferrea (veniamo dalla cura del noto dott. M.) da circa 2 mesi... dopo una
prima fase di tranquillità... di maggiore attenzione e partecipazione... ha
ripreso a picchiarsi anche senza apparente motivo... abbiamo iniziato da
qualche settimana la supplementazione e speriamo lo aiutino.... anche noi
oggi cercheremo di contattare il Dr. Verzella anche e soprattutto purché sono
appena arrivati i risultati dagli USA.... Ho chiesto ad altri genitori.... e
sembra che sia la giusta reazione all'assenza di glutine....
Re:aumento stereotipie - 2005/03/14 14:49
Eva cara, so che l'inizio è molto duro ma è previsto tutto ciò che sta
succedendo a N...alle volte anche peggio. E questo può succedere anche
quando inizierai a dare i nuovi supplementi...finalmente l'organismo sta
reagendo...Tieni duro, Sara.
luis
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Re:aumento stereotipie - 2005/03/15 10:12 Ciao
Eva, ti confermo che anche il nostro piccolo ha avuto un periodo di 12 giorni
da incubo dopo l'esclusione del glutine. Il battere la testa era comunque
presente anche se a fasi alterne fino all'introduzione dello zinco, dopo la
regolazione delle dosi da somministrare si è estinto nel giro di pochi giorni.
Tieni duro conosco quell'isterismo che ti segna le giornate quando non riesci
a farlo smettere con niente , vedrai che passa.
G.Piero
Altro messaggio…..
Facciamo progressi... ma le stereotipie... - 2005/04/28 15:37 ciao a
tutti,
E’ tanto che non scrivo, ma vi leggo ogni giorno...
Vi racconto un po’ del mio piccolo, 2 anni e mezzo. Stiamo andando benino,
proprio benino. Le nostre tappe fondamentali sono state di tipo "biochimico",
e l'aiuto e le info + importanti le ho trovate in questo sito. Questo lo voglio
dire soprattutto ai "nuovi", che hanno sulle spalle fardelli di psicoterapia.
Credo anche però che ogni bambino sia diverso e che anche la risposta alle
terapie biochimiche vari molto da individuo a individuo.
Abbiamo cominciato togliendo il glutine ed è uscito dal silenzio assoluto che
era il suo assiduo compagno... Ha detto la sua prima parola 4gg dopo e... sta
continuando a piccoli (grandi) passi, saremo a circa 30/40 parole, la metà
pronunciate bene, le altre meno. Ha iniziato a guardarci negli occhi e a
sorridere. Ha smesso quei pianti infiniti pomeridiani e serali. Ha iniziato ad
indicare (!).
Devo dire anche che per mio figlio il gastroenterologo che lo segue ha fatto
una diagnosi di celiachia, nonostante non sia stata eseguita biopsia, perché i
dati clinici erano abbastanza eloquenti, risposta comportamentale e di salute
generale “straordinaria” alla dieta, esami sangue AGA (autoimmunità
antigliadina) positivi per celiachia, ipoplasia dello smalto (denti con macchie
gialle), HLA con allotipo compatibile, ecc... (Diagnosi a tempo, 2 anni. Dice
che tra 2 anni lo devo riesporre al glutine per fare la biopsia…).
Mio figlio prende quotidianamente aglio e integratori vitaminici e di minerali e
finalmente... da tre settimane abbiamo tolto anche la caseina, sembrava
un'impresa impossibile, perché la prima volta che avevamo provato a farlo
"di botto", lui aveva reagito con crisi di aggressività... l'abbiamo via via
diminuita, fino a toglierla... la sua crisi è stata + contenuta e sarà... ma
l'impressione è che sia molto più ricettivo, le terapiste mi dicono che sotto il
profilo cognitivo è assolutamente "normale" ed è più presente l'imitazione
verbale... E le sue evacuazioni sono + regolari.
Certo è possibile, se non probabile, che mio figlio sia celiaco, però la sua
razione alla caseina (una vera furia) mi lascia qualche perplessità… che sia
solo il glutine a fargli male.
Sono passati solo (ben) 4 mesi da quando ho voluto iniziare la dieta e 3 mesi
dagli integratori, ma se mi volto indietro non dimentico il bambino che
neanche mi veniva incontro al mio rientro a casa e che se gli si chiedeva
dove fosse la mamma rimaneva fermo impassibile, anche se ero accanto a
lui. Camminava spessissimo sulle punte, non si voltava mai al suo nome,
luis
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lanciava qualunque oggetto... e piangeva, piangeva, piangeva, urlava,
urlava... Oggi gli dico, "usciamo, vai a prendere le scarpe" e torna raggiante
con le sue scarpe in mano…
DIMAGRIMENTO - REGRESSIONE E IPERATTIVITÀ CON
L’INIZIO DELLA DIETA
In questa discussione sono evidenziati alcuni problemi che verosimilmente
potremmo incontrare con l’inizio della dieta SGSC:
- Diminuzione dell’appetito
- Regressione con iperattività
- nervosismo
Questo succede perché l’organismo si sta disintossicando dalle tossine del
glutine e della caseina, quindi una specie di “crisi d’astinenza”
Nei casi più ingestibili sarà utile sospenderla momentaneamente e
ricominciare con molta prudenza.
Questo periodo di “regressione” è molto variabile e cambia da bambino a
bambino. Da pochi giorni ad oltre un mese.
Iniziare quindi la dieta per gradi e raggiungere l’eliminazione totale di questi
alimenti in almeno 10 15 giorni, valutando caso per caso le reazioni del
bambino.
Eliminare prima la caseina e poi successivamente il glutine.
Dimagrimento - 2005/06/03 11:12
Probabilmente questa cosa che vi chiederò è stata discussa più volte. Ma io ci
provo lo stesso.
Vorrei sapere se qualche vostro bambino (il mio ha 8 anni) nei primi mesi di
dieta ha avuto un dimagrimento e una certa regressione. Sono preoccupata
perché da quando mio figlio ha iniziato (con non poche difficoltà) la dieta
SGSC (circa un 1 mese e mezzo fa) è dimagrito e ha avuto in qualche modo
una regressione (ecolalia spiccata). Molti di voi dite che i bambini da quando
fanno la dieta mangiano con molto più appetito e molti più alimenti. Potete
dirmi più o meno dopo quanto dall'inizio della dieta? Premetto che mio figlio
non vuole assaggiare né frutta né verdura, né niente che per lui sia "nuovo".
È veramente dura...
Genesis
luis
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Re:Dimagrimento - 2005/06/03 12:04
Ciao Genesis,
Mio figlio ha 2 anni e mezzo, non so se le situazioni sono paragonabili, ti
posso però dire che noi abbiamo sperimentato sia un dimagramento che un
peggioramento nel comportamento.
Il problema per noi è stato togliere glutine è caseina in una sola volta, mio
figlio ha reagito male, ha smesso quasi di mangiare, cominciavano a vedersi
le costole quando gli facevo il bagnetto ed io ero letteralmente terrorizzata...
mi sono sentita una pazza ed ho dubitato di quello che stavo facendo... È
stata durissima...
Ho dovuto ripristinare uno dei due alimenti, la caseina nel nostro
caso, e rimandare la sua eliminazione a data successiva e soprattutto
per gradi. Nel periodo (20gg) in cui ho tentato la dieta di botto, il suo
comportamento è notevolmente peggiorato, furioso, aggressivo, ingestibile.
Andare per gradi per noi è stato indispensabile. Abbiamo tolto il glutine
all'inizio di gennaio, con immediato effetto benefico e la caseina (la cui
eliminazione lo faceva diventare furioso) l'abbiamo via via diminuita, fino a
toglierla del tutto solo ai primi di aprile...
Non è che mio figlio adesso abbia grandissimo appetito, ma mangia bene e
regolarmente e soprattutto ha ripreso il peso che aveva perduto, e forse
qualcosa in più... Il suo comportamento, capacità cognitive e relazionali,
presenza e contatto oculare ne hanno giovato in modo evidente.
Questa è la nostra esperienza...
marina
Re:Dimagrimento - 2005/06/03 12:18
Ciao Genesis, Elis.....ha 8 anni abbiamo iniziato con la dieta il 2/aprile e con
gli integratori il 23/ aprile.
Si e dimagrita nei primi 15 gg di dieta pensiamo perché non mangia più
brioche cioccolata gelati ecc... e stato terribile all'inizio perché cercava negli
zaini dei compagni, mentre la regressione è peggiorata con la
somministrazione degli integratori, chiesto a Verzella il motivo ...risposta ...
sta modificando il metabolismo....quanto dura ...da 4 a 8 settimane.
Agostino
Re:Dimagrimento - 2005/06/03 15:38
ciao genesis
Mio figlio è uno di quelli che, dopo l'inizio della dieta, ha cominciato a
mangiare molti più alimenti ed in quantità maggiore rispetto a prima.
Tuttavia il risultato non è affatto stato immediato ... per le prime 6 settimane
c'è stato un crescendo di problemi ... l'iperattività era alle stelle, il bambino
non faceva che correre ovunque e c'è stato un aumento esponenziale dei
versi e delle grida ... c'erano dei giorni in cui era davvero dura starlo a
sentire, la sera quando finalmente crollava dal sonno io ero a pezzi. La 6a
sett. è stata la peggiore, gli arti del bambino si muovevano da soli la sua era
un’agitazione interiore che lui non riusciva affatto a controllare ... non ti dico
la paura. Poi piano piano la situazione è migliorata. Ora sono 9 mesi che fa la
dieta e la sua iperattività è decisamente in calo, i versi sono scomparsi ed è
un bambino delizioso.
luis
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Re:Dimagrimento - 2005/06/21 18:31
Ciao Giobal. Grazie per il tuo interessamento. Purtroppo noi abbiamo
interrotto la dieta. Nostro figlio infatti era diventato molto nervoso e
comunque parlava continuamente delle cose da mangiare come se per lui
fosse una penitenza. Ha iniziato anche ad avere dei tic che non aveva da
tantissimo tempo. Mettici pure la fine della scuola ... era veramente dura da
sopportare. Oltretutto nostro figlio (per fortuna!) è in grado di chiedere tutto
ciò che vuole, per cui ogni giorno che passavamo davanti ad un negozio e
vedeva qualcosa che gli piaceva era difficile da spiegare che una cosa che
mangiava fino a venti giorni prima ora non poteva più mangiarla. Forse non è
stata la scelta giusta, ma per il momento abbiamo deciso così. Faremo
comunque le analisi del CDSA, quando riusciremo a "riempire" le tre
provette) e vedremo poi che cosa fare in base a questi. Io non ce l'ho proprio
fatta...
Ciao
Re:Dimagrimento - 2005/06/22 10:44
Ciao Genesis,
come giobal anch'io voglio dirti che sono certa che la decisione che hai preso
- sicuramente sofferta - è per il momento quella giusta. Se manca ai genitori
la forza di affrontare certe situazioni non si può andare avanti.
Io guardo sempre con ammirazione e senso di inadeguatezza tutti coloro che
riescono a fare cose che a me vengono tuttora difficilissime se non impossibili
e mi mettono in crisi un giorno sì uno no (dieta, supplementi, insegnamento
incidentale ecc...) e capisco benissimo come le forze ed il convincimento
possano venire meno.
Posso dirti però che, come per giobal, noi i risultati (per la dieta intendo) li
stiamo avendo, e questa è certo la motivazione + forte. Ti posso anche dire
che, anche se mio figlio è molto piccolo e quindi le situazioni sono diverse,
che noi abbiamo sperimentato una "mezza" sconfitta all'inizio della dieta.
Tolto il glutine, mio figlio «rifioriva», letteralmente, nel giro di pochi giorni.
Volendo togliere nel contempo anche la caseina, la regressione e la reazione
erano inaspettati e sconvolgenti: rifiuto del cibo (tutto) con conseguente
dimagrimento,
aggressività,
urla...
assoluta
ingestibilità.
Abbiamo
reintrodotto solo la caseina e mi ero detta sfinita: mai più senza yogurt. Poi
però l'abbiamo via via diminuita nell'arco di tre mesi. È stato più facile. Ed è
stato meglio.
marina
Re:Dimagrimento - 2005/06/23 01:29
Cara Genesis, come vedi quasi tutti i nostri bimbi hanno avuto una
regressione dopo aver eliminato glutine e caseina dalla dieta. Mio figlio (4
anni, a dieta da 8 mesi ) per due mesi ha avuto strane febbri lampo, gli
saliva la febbre a 39 e poi scendeva entro un'ora, per tornare una settimana
dopo. Anche sul comportamento, un disastro! Faceva volare i piatti, strillava
di continuo e si buttava per terra sbattendo la testa quando non lo si
assecondava (cosa mai fatta prima!) Ripeteva tutto il giorno la stessa
cantilena (chi...cu), non ne potevamo più e non riuscivamo a distrarlo in
nessun modo...ma abbiamo tenuto duro e ora i risultati si vedono! Dopo un
luis
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periodo che il bambino sembrava aver perso qualche chilo, ora sta
riprendendo alla grande! Dopo la sua regressione, è venuto fuori il
linguaggio, prima assente; ora comincia a canticchiare le sue canzoni
preferite. Da qualche settimana il grande traguardo del controllo sfinterico...
comincia a vestirsi da solo, capisce molto di quello che gli si dice! La maestra
di ruolo, mancata 2 mesi per malattia, è rimasta scioccata al suo rientro dai
progressi di Ale. Ora stiamo curando la sua candida, sperando di arrivare
presto alla chelazione. Cara mamma, non ti racconto questo per farti sentire
da meno, al contrario. Abbiamo avuto più o meno tutti grandi o piccoli disagi
all'inizio...ma ora è passata, fa parte del nostro quotidiano. Noi mamme
impariamo a cucinare diversamente, i bambini a mangiare cose diverse. Il
mio vuole essere un invito a ritentare, a stringere i denti e ad aspettare che
finiscano i giorni neri. Se hai problemi, ed è probabile che ne avrai, qui ci
sono altri genitori che hanno vissuto le tue stesse difficoltà; non ti
mancheranno sostegno morale e consigli, se ne hai bisogno. Tenta, almeno
per sei mesi, poi ti aspetteremo qui a vedere i risultati. È un'opportunità per
tuo figlio di stare meglio anche se ora ti sembra impossibile...riprova e non
mollare! vedrai che questa volta andrà meglio. Tantissimi auguri Liana
REGRESSIONE CON LA DIETA E CON GLI ENZIMI
Messaggio di Fromitaly
Sinceramente non sapevo dove collocare questa traduzione: il msg originale
in inglese era stato postato da Nevergiveup sul forum relativo ai problemi
sensoriali. Poi però ho pensato ai genitori cui era diretto: quelli che stanno
iniziando la dieta, o gli enzimi, il DPPIV come voi lo chiamate... Anche
stamattina prestissimo un messaggio sul mio cellulare di aiuto, HELP....mi ha
scritto un genitore terrorizzato...per cui ho deciso per questa collocazione.
Luigi poi lo metterà nel giusto file per il futuro. Questo messaggio mi ha
letteralmente sconvolta, come ogni volta che traduco l'esperienza diretta di
un AS, le parole di un autistico che racconta. Poveri nostri bambini. Povere
stelle...
Chi sta prendendo gli enzimi starà certamente provando ad adattarsi ad un
aumento di consapevolezza o di input sensoriali. Quando c'è un
miglioramento significativo in molte aree, può anche esserci un aumento
nelle autostimolazioni, iperattività, ansia e un po’ di sensibilità ai rumori.
Bisogna capire che la persona diventata più consapevole, socialmente e per
altri aspetti, riceve molti più input da processare e interpretare. All'inizio
questo può essere sconvolgente e frustrante. Potrebbe essere che ricorra alle
autostimolazioni e all'iperattività come comportamento per proteggersi e
luis
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provare a calmarsi o organizzare il suo sistema. Questo sembra essere molto
comune o normale.
NOTA: Per avere una prospettiva di come questa iperattività, queste
autostimolazioni, questa regressione possa essere relativa a miglioramenti ed
un segno che gli enzimi stiano funzionando, vi prego di leggere le note sotto
su Hyperness/Stimming descritte da un adulto autistico alla fine di questo
documento
Hyperness/Stimming Perspective Pensate ad adulti impegnati a risolvere un
problema. Okay, qui ci sono questi adulti. Sono seduti e stanno fissando con
attenzione statistiche, numeri, problemi, di tutto insomma. Forse stanno
provando a capire perché in alcuni bambini con autismo aumenta iperattività
e autostimolazioni mentre assumono gli enzimi. Ma io li vedo seduti là,
guardando le statistiche, masticando una gomma o mordendosi le labbra,
stringendo i denti, battendo o rigirando tra le dita la penna, battendo i piedi,
camminando su e giù, o ...il mio preferito...piegando le clip in un certo modo
e poi mettendole in fila sulla scrivania Capite cosa voglio dire?? Che cosa c'è
di tanto male nei bambini che incrementano le autostimolazioni?? Questi
ricercatori si stanno sforzando di capire qualcosa che PER LORO NON HA
SENSO, stanno provando a FOCALIZZARE completamente le loro energie
mentali e applicarsi al 100% per capire, hanno bisogno di liberarsi di tutta la
confusione e l'energia nervosa, per cui si STIMOLANO.
Ora consideriamo i vostri bambini. Per i primi 8 anni ( o qualunque età
abbiano) della loro vita avete potuto vedere le difficoltà e i comportamenti
che vi hanno portato ad ottenere una diagnosi per le sue diversità. Forse
camminavano intorno, non faceva che vagare in un mondo suo, con il naso in
un libro, in modo apparentemente normale per la sua famiglia e chi gli viveva
vicino. AMAVA i suoi lego ( o qualcos'altro), tanto da escludere tutto il resto.
Suo fratello è qualcuno da scacciare " Vai via, mi stai scocciando!!"
Ma ora sta prendendo gli enzimi ed è di nuovo "con voi". Non vaga più per
casa in oblio. È presente, consapevole. Gioca con suo fratello ora, è
interessato alle immagini che suo fratello disegna, forse anche la sua
maestra ha notato questo grande cambiamento. Sulla base della mia
personale esperienza ( NON voglio parlare per tutti i vostri bambini LOL),
vorrei dire che il diminuire dell'iperattività e delle autostimolazioni che può o
non può presentarsi quando si cominciano ad assumere gli enzimi, avviene
perché il vostro bambino si sente praticamente come se sh*t for a few
days/weeks, le cose siano dannatamente confuse, niente abbia più senso,
nessuna energia per provare a capire il perché, per cui è meglio sedersi e
provare ad osservare e cercare di capire che cosa sta succedendo senza fare
qualcosa di stupido che attragga troppo l'attenzione su di voi. Questo può
essere espresso con un ritiro in se stessi o con regressione.
Cosi ora le cose sembrano migliori. La gente diventa INTERESSANTE, anche
più di quegli *ADORATI* LEGOS!! Certi concetti e certe cose non sono più
cosi confuse. Bene, credo poi che vostro figlio potrebbe fare esattamente ciò
luis
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che facevano quei ricercatori; ripeterò ciò che ho scritto sopra sostituendo
"bambini autistici" a "ricercatori". Questi " bambini autistici" si stanno
sforzando di capire qualcosa che PER LORO NON HA SENSO, stanno
provando a FOCALIZZARE completamente le loro energie mentali e applicarsi
al 100% per capire, hanno bisogno di liberarsi di tutta la confusione e
l'energia nervosa, per cui si STIMOLANO.
Immagino anche che queste cose siano per loro non solo nuove e diverse e
probabilmente piacevoli, ma anche sconvolgenti perché è tutto osi nuovo e
diverso, per cui si rifugiano in ciò che conoscono meglio quando le cose sono
troppo sopraffacenti, si AUTOSTIMOLANO e ciò li aiuta a calmarsi osi da
poter imparare qualcosa della vita in questa sua nuova presentazione. Per
cui perché le autostimolazioni sono considerate qui in modo così negativo? Ci
potrebbero essere potenziali disagi/prese in giro dei coetanei, per cui il
bambino imparerebbe subito a modificare le autostimolazioni in modo che
siano socialmente più appropriate. Perché tutti si autostimolano, bisogna solo
capire il modo per cui le autostimolazioni sono accettabili, poi i bambini se
sono piccoli abbastanza ( non liceo o simili) dimenticheranno subito tutte le
forme di stranezza del loro amico e tutto andrà bene.
INFRAZIONI ALIMENTARI E RELATIVE REGRESSIONI.
Dal forum
INFRAZIONI DIETETICHE
dal bellissimo sito della TACA ( TalkAboutCureAutis)
L’ infrazione è avvenuta, cosa aspettarsi ?
Generalmente questi cambiamenti avvengono immediatamente dopo
l'ingestione o al più tardi due giorni dopo l’ingestione.
1
2
3
4
5
cambi nel comportamento
cambi nei movimenti intestinali
arrossamenti sulla faccia, sul sedere e in ogni parte del corpo
cambi nell'andamento del sonno
(altri: vedi post genitori forum)
luis
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Cosa fare quando capitano!
- Sapere che i prossimi 3-4 giorni (anche 15/20 gg) saranno difficili
- Sarà difficile far fare terapia al bambino. Non fare nessun test al bambino
dopo un'infrazione per almeno tre giorni.
- Provare a dare al bambino per cercare di minimizzare gli effetti:
- a ) un bagno con EPSOM SALT
- b) Enzymaid della Kirkman (utilizzare gli enzimi in dose doppia, tripla e
anche di più)
ESPERIENZE DEI GENITORI
Piccola infrazione
Quanto può durare la dieta senza glutine e caseina?
Posso fare il nostro caso se può essere d'aiuto.
4 anni di dieta e gli eccellenti risultati che tutti conoscete.
Alcuni giorni fa, piccola infrazione ( piccola davvero)e forte reazione, con
scoppi immotivati di pianto e forte senso di angoscia.
Inutile anche solo pensare a quelle che potrebbero essere le conseguenze
FISICHE....quelle comportamentali ci sono bastate ed avanzate: anche il
pensare di uscire dalla dieta per ora è folle. Frommy
Quanto può durare la dieta senza glutine e caseina?
Concordo: alle 24 ore precise dall'infrazione mio padre, per la prima volta da
quando GM è nato, mi ha chiamato perché lui e la moglie non riuscivano a
calmare GM né a capire cosa volesse. Me lo aspettavo. E per tutto il giorno
GM è stato INFELICE, qualunque cosa facessi, me lo ha anche detto
"mamma, non so perché non riesco a sorridere oggi" Ngu.
Quanto dura la regressione e quali sono le conseguenze?
Alimenti/comportamento
ciao
Volevo chiedervi: quando il vs bambino mangia qualcosa di proibito (magari
è stato anche un errore o ha 'rubato qualcosa) dopo quanto tempo in genere
riscontrate l'effetto negativo? si tratta di ore? E questo effetto negativo è
sempre legato all'iperattività? Chiedo questo perché vorrei capire in che
modo collegare l'effetto alla causa, ed individuare il colpevole senza errori.
grazie
Annalisa
Alimenti/comportamento
A me è capitato un paio di volte, mi sono accorta di quello che era successo
proprio dai comportamenti del bambino. È successo il giorno dopo, ed è
continuato circa una settimana o meno.
Sintomi: pipì addosso, aria imbambolata, capricci, nervosismo. Ngu
luis
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alimenti/comportamento
Ciao Annalisa,
la prima volta che mio figlio ha mangiato qualcosa di proibito, per essere
chiari quasi 1/2 baguette non ha dormito per 48 ore, rideva come un tonto
e saltava sul divano per ore UN VERO INCUBO!!!!
Qualche giorno fa si é mangiato pochissimi croccantini del cane di una mia
amica, con gli enzimi non abbiamo avuto alcun effetto negativo.
A presto. Annalisa
Alimenti/comportamento
Più delle gocce omeopatiche dagli gli enzimi immediatamente, raddoppiando
o addirittura triplicando la dose. Caterina
Un aiuto dagli enzimi
3 biscotti mangiati per sbaglio
Sarò breve. Alla terapia per sbaglio hanno dato tre biscotti a mia figlia. Mi
chiedeva, mortificata, la persona che ha commesso questo sbaglio: "Cosa le
potrebbe succedere?". È da giugno che faccio una dieta rigidissima. Mi chiedo
anch'io: "Cosa può succedere, ogni qualvolta capita un fatto come questo, un
fatto prettamente accidentale?". Grazie. Norman
3 biscotti mangiati per sbaglio
Le potrebbe succedere di stare molto male...non te lo auguro, ma potrebbe
accadere. Nervosismo, pianto irrefrenabili, aggressività...alcuni bambini
perdono il controllo sfinterico...
Ogni volta che c'è una infrazione, se ci se ne accorge subito, tripla dose di
enzimi. Possono aiutare bagni con epsom salt per aiutare la detossificazione
e...tanta tanta calma per aiutare il bambino a superare il brutto momento.
fromitaly
3 biscotti mangiati per sbaglio
Purtroppo anche noi abbiamo avuto un incidente simile con Daniele a Pasqua.
Il nonno ha pensato bene di far assaggiare un boccone di colomba al
nipotino. Benché fossimo intervenuti subito con doppia dose di enzimi
Daniele ha avuto un "periodaccio" di buoni 15 gg in cui era nervosissimo,
aumentate e/o tornate alcune stereotipie, mostrava di nuovo insofferenza
ai rumori, era più aggressivo del solito, aumento del bruxismo, feci
lente e maleodoranti. C'è voluta tanta pazienza e tantissima sorveglianza
ed attenzione perché un simile incidente non ricapitasse. Tempo di
recupero 20 giorni. Spero davvero che per la tua bambina noi sia così ma
l'importante è prepararsi psicologicamente e incominciare a ...."rimboccarsi
le maniche". In bocca al lupo! Rossana.
NON HO PAROLE!!!! - Ciao
luis
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sono proprio arrabbiata e chi meglio di voi può ascoltare??? Dunque il mio
papà (credeva di fare cosa gradita) è andato al negozietto di prodotti
biologici e cosa ha comprato??? Udite Udite gallette di riso e....Kamut!!!!! Io
ignara, non capivo come mai Luca avesse ricominciato a svegliarsi la
notte! Boh, mi dicevo io boh diceva mio marito. Poi sono venuta a sapere
esattamente un'ora fa da mio marito che Luca ha mangiato queste gallette
nei giorni passati...sapete cosa mi fa più rabbia non i miei genitori che hanno
chiesto accuratamente al mio consorte se Luca poteva o meno mangiarli ma
mi fa rabbia proprio mio marito che non sapeva che rispondergli e nel
DUBBIO ha detto di si!!!. Insomma Renè è una grande persona, il marito
ideale ma come la maggior parte degli uomini (non tutti ovviamente) non
ascolta la moglie e quindi ci troviamo Luca che chissà quanto tempo ci
metterà a smaltire il maledetto Kamut!!
Che dite voi?? Doppi e tripli enzimi e tanta tanta pazienza??? Mi sa che mi
sono risposta da sola, e che avevo voglia di sfogarmi!! patti tristissima
QUANTO PUÒ DURARE LA DIETA SGSC?
quanto può durare la dieta senza glutine e caseina? - 2005/06/13
17:05
sono la mamma di Stefano a cui è stata prescritta, da un altro centro di cura
dell'autismo, una dieta senza caseina e glutine per un anno. dopo tale
periodo dobbiamo provare a reintrodurre questi alimenti per verificare gli
sviluppi. per la vostra esperienza un anno è sufficiente? intanto che siamo in
dieta vale la pena continuare ancora? se sì potete dirmi per quanto?
grazie
Re:quanto può durare la dieta senza glutine e caseina? - 2005/06/13
17:34
Purtroppo non credo ci sia una risposta valida alla tua domanda... tutti i
nostri bambini sono differenti l'uno dall'altro e quindi non c'è una regola
fissa...
Alcuni negli USA hanno provato a reintrodurre questi alimenti ma dopo molti
anni e dopo aver sistemato VERAMENTE l'intestino...
Se tuo figlio ha la candida, come mi sembra di aver capito, credo sia troppo
presto per fare qualsiasi previsione.
P.S.: Hai trovato un medico che ti ha prescritto nistatina e dieta GFCF?????
Facci sapere di più per noi è molto importante!!!
Re:quanto può durare la dieta senza glutine e caseina? - 2005/06/14
09:17 il medico che ha prescritto a Stefano dieta GFCF e nistatina è il
luis
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responsabile del CERRIS (Centro per la cura, diagnosi e ricerca dell'autismo)
di Verona nonché responsabile del Servizio di neuropsichiatria infantile
dell'ASL di Verona. La prescrizione è avvenuta dopo esami effettuati presso
l'Università inglese di Sunderland con cui collaborano da diversi anni.
Dall'autunno 2004 hanno iniziato anche una collaborazione con un'università
americana che però non conosco.
Re:quanto può durare la dieta senza glutine e caseina? - 2005/06/14
09:54 ...
ne ero a conoscenza anche io di questa Università inglese e a suo tempo ne
parlai anche con il primo dott.
che mi consigliò la dieta senza glutine e
caseina.... sul sito trovai cose interessanti se qualcuno vuole.....
Re:quanto può durare la dieta senza glutine e caseina? - 2005/06/14
13:19
questa domanda l'ho fatta alla dott.a Mumper per conto di Limarosa e
Susabo. Ha risposto che non esiste ancora una casistica su un periodo di
tempo sufficientemente lungo per avere una risposta. Ci sono parecchi casi di
individui guariti (o comunque in gran parte recuperati) che hanno interrotto
la dieta e non hanno ancora dato segni di regresso, ma ne esistono anche
diversi che invece hanno ripresentato i sintomi. È qualcosa di molto
individuale. La dott.a ha anche detto anche che chi ad un certo prova ad
interrompere dovrebbe cominciare con il reintrodurre prima la caseina e solo
dopo il glutine (i cui danni, al contrario della caseina, si potrebbero protrarre
per
mesi
nell'organismo)
saluti
Re:quanto può durare la dieta senza glutine e caseina? - 2005/06/14
14:27
Posso fare il nostro caso se può essere d'aiuto.
4 anni di dieta e gli eccellenti risultati che tutti conoscete.
Alcuni giorni fa, piccola infrazione ( piccola davvero)e forte reazione, con
scoppi immotivati di pianto e forte senso di angoscia.
Inutile anche solo pensare a quelle che potrebbero essere le conseguenze
FISICHE....quelle comportamentali ci sono bastate ed avanzate: anche il
pensare di uscire dalla dieta per ora è folle.
Approfitto del fatto che sto parlando di GM per condividere con voi i risultati
del controllo per la chelazione fatto su sangue ( elementi negli eritrociti):
MERCURIO NEL SANGUE.
Nel sangue capite...davvero un risultato FORTE da mandar giù.
OK....avanti
Re:quanto può durare la dieta senza glutine e caseina? - 2005/06/14
14:45
concordo: alle 24 ore precise dall'infrazione mio padre, per la prima volta da
quando gm è nato, mi ha chiamato purché lui e la moglie non riuscivano a
calmare gm né a capire cosa volesse. Me lo aspettavo. E per tutto il giorno
luis
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GM è stato INFELICE, qualunque cosa facessi, me lo ha anche detto
"mamma, non so perché non riesco a sorridere oggi"
Re:quanto può durare la dieta senza glutine e caseina? - 2005/06/14
15:52
io penso che fare la dieta a vita non sia poi un grosso problema se i risultati
ci sono... ovviamente penso che sia importante fare attenzione a che non
vengano mai a mancare alcuni nutrienti essenziali come calcio ecc.
l'unica cosa che mi chiedo, la sola che mi rende la vita difficile: se un giorno
la candida sarà scomparsa, si potrà tornare, non dico a far uso di zucchero
perché per quello le alternative valide ci sono, ma almeno del lievito per
poter mangiare ogni tanto un po’ di pane o qualche cracker, una pizza senza
farcitura .... c'è qualcuno tra voi che ha terminato la cura per la candida?
dopo che cosa avviene?
luis
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PARTE 3
Consigli dal forum
alimenti permessi – vietati
ancora” no se magna”, ma quasi
GLUTINE
dove si trova: cibi vietati e cibi ammessi.
CELIACHIA O INTOLLERANZA AL GLUTINE
Laura Chiesi e M. Luisa Guidotti
Dietiste Servizio Dietetico Azienda
Ospedaliera A. Meyer
dott. Antonina Chiccoli
Pediatra di famiglia
É un'intolleranza permanente al glutine, proteina contenuta nel chicco di
alcuni cereali.
Nel soggetto geneticamente predisposto, l'introduzione di alimenti contenenti
glutine (pane, pasta e biscotti) determina una risposta immunitaria anormale
a livello della mucosa dell'intestino tenue con infiammazione cronica e
progressiva scomparsa dei villi intestinali.
La conseguenza di ciò è il comparire di malassorbimento intestinale con tutta
una serie di alterazioni legata all'alterata permeabilità della mucosa.
Quindi intervengono nello sviluppo della celiachia:
Predisposizione genetica
Presenza nella dieta del glutine
L'unica terapia necessaria è l'eliminazione dalla dieta di tutti gli alimenti che
contengono glutine. Anche piccole quantità di glutine possono essere nocive
perciò deve essere evitata qualsiasi presenza di glutine nella dieta del
bambino.
Contengono Glutine (Vietati)
Frumento
Segale
Orzo
Avena
Triticale o farro
Tutte le preparazioni dietetiche contenenti malto
luis
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Tutte le preparazioni dietetiche contenenti amido di frumento
Tutte le preparazioni dietetiche che contengono le farine suddette (semolini,
fiocchi, dolci)
Sono vietati anche:
spelta
kamut
sorgo.
non contengono glutine (permessi)
Mais
Riso
Soia (attenzione per i nostri bambini è considerata a rischio)
Grano saraceno
Tapioca
Midollo di palma
Castagne
Miglio
Carrube
Fecola di patate
Tutte le preparazioni dietetiche che contengono le farine suddette (semolini,
fiocchi, dolci)
Sono considerati sospetti : quinoa, amaranto, teff.
Sono permessi gli alimenti naturalmente privi di glutine:
tutte le carni
il pesce
le uova
le verdure
i grassi da condimento (escluso l'olio di semi vari)
Sono a rischio anche i prodotti di cui:
non si conosce l'origine botanica (amidi e maltodestrine)
non possiamo escludere il rischio di contaminazione nelle varie fasi di
produzione
ATTENZIONE AL GLUTINE NASCOSTO
alimenti a rischio da verificare singolarmente
amido di frumento, amido gelatinizzato, amido modificato, amido
malto, maltodestrine
fibra alimentare
germe di grano
proteine vegetali, proteine vegetali idrolizzate
luis
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pasta di cacao
farina o semola di cereali non specificati
zucchero a velo
salumi
marmellate
cibi impanati
sughi pronti
cibi precotti
patatine snack
frutta disidratata infarinata (fichi secchi), frutta candita
Marmellate
Cioccolato in tavolette (con e senza ripieno), creme spalmabili al cioccolato
e/o alla nocciola. Cacao in polvere
Gelati confezionati o artigianali
Caramelle, canditi, gelatine, confetti, gomme da masticare
Prodotti sott'olio preparati con oli non ben specificati
Dadi o estratti di carne, preparati per brodo
Burro light e margarina light
Mix di erbe aromatiche, di spezie, Insaporitori aromatizzati
Sughi, salse (anche di soia), maionese, senape
Pasta d'acciughe
Condimenti a composizione non definita
Il prontuario dei prodotti senza glutine in commercio dell'Associazione
Italiana Celiachia, è un importante strumento di consultazione.
Associazione celiaci:
http://www.celiachia.it/alimentazione/dove.asp
MALTODESTRINE –
alimento a rischio glutine?
Sciroppi di glucosio e maltodestrine: a che punto siamo?
Riepiloghiamo quanto riportato dalla dott.a Laura Scafuri in Celiachia Notizie
n. 3/2000 sull'indagine sperimentale, che si è svolta in stretto contatto con la
commissione KIT della nostra associazione, per verificare se gli sciroppi di
glucosio contengono glutine.
Dall'indagine sperimentale tesa a quantificare la quantità del contenuto in
glutine in una serie di campioni di sciroppi di glucosio e due campioni di
maltodestrine, è possibile concludere che non sono state determinate
quantità di glutine entro il limite di rilevabilità del metodo enzimatico. In
conclusione gli sciroppi di glucosio non possono essere proibiti a priori per la
produzione di alimenti destinati a soggetti celiaci, e che le apprensioni circa
l'assunzione di maltodestrine potrebbero essere ridimensionate, vista anche
la loro scarsa diffusione come derivanti da frumento rispetto alle
maltodestrine da mais o da patata. Tali prodotti possono pertanto essere
utilizzati dopo un rigoroso controllo del loro contenuto di glutine,
determinazione che deve però essere eseguita su ciascun tipo di materiale
luis
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distinguendo tra diversi produttori, secondo procedure attente e messe a
punto specificatamente per queste tipologie di prodotto.
Di questi risultati dovrà tenere conto la Commissione problemi connessi con
la dieta nell'elaborazione del Nuovo Prontuario degli alimenti consentiti ai
celiaci.
CASEINA
dove si trova: cibi vietati e cibi ammessi.
Proibito il latte, di qualunque animale, anche latte di capra; i
formaggi, tutti, lo yogurt, il burro, la panna,i gelati,gli alimenti
contenenti Proteine del latte, asina, siero di latte ; burro e panna.
Non usare alimenti che contengano le seguenti sostanze :
Caseinato di Ammonio
Caseinato di Magnesio
Caseinato di Calcio
Caseinato di potassio
Caseinato di sodio
Latte condensato
Latte concentrato
Lattosio
Panna
Crema
Siero delattosato
Siero demineralizzato
Siero di latte
Siero concentrato
Lattoalbumina
Proteine del latte
Alternativi al latte di mucca sono
il latte di riso
il latte di mandorla
il latte di cocco
Soia
i prodotti contenenti la SOIA è consigliabile limitarli in quanto a molti
bambini crea iperattività, nervosismo, ecc. )
il latte di soia
Si possono usare Tofu ( somiglia al formaggio ma è fatto con la soia)
Crema di soya Provamel somiglia allo yogurt ma è fatto col latte di soia
Non usare il burro, evitare le margarine, usare solo olio di oliva extravergine
luis
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Ricordare che la dieta priva di latte e latticini va integrata con del calcio,in
quantità variabile secondo l’età del bambino e le sue specifiche necessità
( 800 a 1200 mg di calcio elementare al giorno)
ALTRI CIBI VIETATI
-
Spezie (irritano l’intestino, possono contenere muffe o lieviti)
Aromi Naturali
Olio di germe di grano, Germe di grano (glutine)
Caramello
Malto (attenzione spesso è ricavato da prodotti contenenti glutine)
glutammato; non usare i comuni dadi per brodo contengono tutti estratto
di lievito (candida);
lievito naturale ( lievito di birra), arricchiti con Malto o con derivati del
lievito (candida)
aceto (candida)
salsa Kechup (candida)
alimenti in salamoia (candida)
vino per cucinare
funghi (candida)
cioccolato,si dovrebbe anche evitare il cacao specie se si ha lo zinco è
basso e/o il rame elevato
Non usare alimenti contenenti “ sciroppo di glucosio” ma solo quelli con
sciroppo di glucosio derivato dal mais ( è specificato ); cercare gli alimenti
con il simbolo della spiga sbarrata,sono senza glutine ma non usarli se
contengono latte e additivi
Attenzione ai fiocchi di Mais : usare quelli che non contengono Malto
ANCORA SULLA CIOCCOLATA
Allora... argomento cioccolata. È vero, la cioccolata è da evitare il più
possibile, sia per l'alto contenuto in fenoli, sia per la presenza quasi costante
di tracce di latte, sia per la presenza di glutine nella formula di quasi la
totalità dei prodotti in vendita in Italia, sia anche perché nel processo di
essiccazione delle bacche di cacao si usano i lieviti. Esiste però una ditta
bolognese che produce una cioccolata al 100% puro cacao chiamata
CUORENERO.
http://www.cuorenero.it
luis
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Questo prodotto è inserito nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiaci,
quindi garantito senza glutine. Inoltre ho scritto alla ditta che lo produce e mi
hanno assicurato che non ci sono tracce di latte o derivati. Non contiene
zucchero, quindi stiamo a posto con la candida. Ripeto, è meglio evitare la
cioccolata, ma se qualche volta si vuole fare uno strappo..., bhe, meglio farlo
per bene. È molto difficile trovarla nei supermercati (io l'ho trovata al
Cityper-Auchan), ma a chi interessa si può anche acquistare on line sul sito
che ho riportato più su. Edo
luis
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ETICHETTE DEGLI ALIMENTI
attenzione a glutine, soia,
Al mio bambino di quattro anni hanno da poco diagnosticato una celiachia.
Vorrei sapere a cosa devo stare attenta, leggendo l'etichetta di un alimento,
per essere sicura di non somministrargli cibi contenenti il glutine. Quando un
bambino è celiaco spesso occorre capire dall'etichetta se il prodotto che gli
state dando è privo o meno di glutine. E siccome non tutti sono esperti,
elenchiamo i termini più difficili che, non essendo ben conosciuti, potrebbero
trarre in inganno:
-
lecitina: è un fosfolipide, un composto complesso che deriva dai grassi.
Nell'industria alimentare viene utilizzata maggiormente quella derivante
dalla soia e dall'uovo, che quindi non contengono glutine.
-
miso: deriva dalla soia ma è vietato perché ottenuto dalla fermentazione
di semi di soia miscelati ad altri cereali (come riso o orzo).
-
salsa di soia: è vietata perché generalmente contiene glutine.
-
maltitolo: dolcificante derivato da mais. Non contiene glutine.
-
maltodestrine: zuccheri derivanti da mais, patate, riso o altri cereali
senza glutine, ma anche dal frumento.
-
malto:il malto è un alimento prodotto cuocendo i cereali (orzo, mais,
riso, ecc.) in presenza di enzimi in grado di scindere l'amido in essi
contenuto in maltosio.
-
aspartame: è un dolcificante sintetico ed è permesso ai celiaci se "puro".
Nel "Prontuario dei prodotti senza glutine in commercio", edito dall'AIC
(Associazione Italiana Celiachia), sono pubblicati alcuni prodotti che
contengono anche aspartame (come yogurt e caramelle). I prodotti
contenenti dolcificanti sintetici devono essere usati con moderazione in
quanto, se usati in quantità elevate, possono essere lassativi, ma questo
per tutti, celiaci e no. Attenzione anche in caso di fenilchetonuria.
-
glutammato: è un sale dell'acido glutammico aggiunto alla composizione
di preparati per brodo, salse, condimenti vari come "esaltatore di
sapidità". Non contiene glutine. In ogni caso, oltre al glutammato, nei
preparati per brodo sono contenuti estratti di carne, grassi idrogenati,
aromi e verdure molto spesso non specificate. In particolare, gli estratti
per brodo possono contenere proteine vegetali derivanti da cereali,
pertanto glutine.
-
amido e amido modificato: l'unico amido vietato è quello di frumento,
perché contiene glutine. Per le etichette, bisogna far riferimento all'art. 3,
comma 1 del Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n°68, che così recita:
<<la designazione "amido(i)" … ovvero quella "amidi modificati"… deve
essere completata dall'indicazione della sua origine vegetale specifica,
qualora l'amido possa contenere glutine>>.
luis
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-
lievito: il lievito chimico è a base di bicarbonato di ammonio e tartrato di
potassio e non contiene glutine purché non addizionato con amido
(occorre consultare il prontuario). Diverso è il caso di lieviti in cui appaia
la scritta "naturale", o lievito madre, o lievito acido: significa che sono
cresciuti su un substrato nutritivo di cui bisogna conoscere l'origine. In
questo caso bisogna ricorrere al prontuario.
-
cremor tartaro: può essere di sintesi oppure naturale, ottenuto dall'uva
o dal vino. Non contiene glutine.
-
proteine vegetali: prodotti di origine vegetale derivanti da cereali o
legumi. Anche il glutine è una proteina vegetale quindi, se il prodotto che
ne contiene non è inserito nel prontuario, è meglio evitarne il consumo.
-
zucchero a velo: è prevista dalla legislazione vigente l'aggiunta di amido
di frumento e/o di mais
MARGARINA VEGETALE
Margarina Vegetale - 2005/04/15 12:59 Ciao a tutti,volevo sapere se la
margarina vegetale si può utilizzare oppure no,nel forum ho letto che è
meglio evitarla, ma in alcune ricette di Genitoricontrofame si trova negli
ingredienti.
Allora a chi devo dar retta?
Re:Margarina Vegetale - 2005/04/15 14:53 La margarina vegetale non
contiene caseina. È consigliata la Vallè light. O.
Re:Margarina Vegetale - 2005/04/16 12:54 io uso la margarina vegetale
biologica della Coop (devi guardare negli ingredienti che non contenga
lecitina di soia ok?)e va benissimo , la usa anche lilly , la nostra grande
cuoca del portale.Maelis
luis
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LIEVITO
per il controllo del glutine
per il controllo della candida
Le diete dei nostri bambini, ancorché diverse a seconda dei problemi che
dobbiamo affrontare: infiammazione intestinale, allergie, intolleranze,
peptidi, candida ecc, prevedono l’esclusione o la limitazione drastica dei
lieviti.
Due sono i motivi per i quali dobbiamo prestare molta attenzione alla
somministrazione di questi prodotti:
1. perché alcuni tipi di lievito contengono il glutine e quindi non
sono adatti per una dieta SGSC;
2. perché i lieviti alimentano la candida.
Ma non tutti i lieviti sono uguali, ecco alcuni nomi:
-
lievito di birra, fresco o liofilizzato, ed estratto di lievito;
lievito naturale
Lievito chimico
bicarbonato di sodio
Cremor tartaro ( tartrato acido di potassio)
Bicarbonato di sodio ( alcalo ) o pirofosfato di sodio
Carbonato di ammonio
l'antico lievito???
Baking Powder
DIETA SENZA GLUTINE
Informazioni da tenere bene a mente sulle sostanze lievitanti che
possiamo utilizzare: dall'articolo della dott.a Laura Scafuri su
Celiachia Notizie n. 3/2000.
Esistono diverse sostanze lievitanti; innanzitutto esse debbono essere
distinte in naturali e chimiche.
Lievito di birra.
Lievito per antonomasia viene chiamato il lievito da panificazione: è il
cosiddetto "lievito di birra" o "pressato", venduto in panetti. Il lievito di birra
fresco può essere liofilizzato, viene cioè eliminata l'acqua per sublimazione.
Fresco o secco tale lievito è indicato per la preparazione di impasti soffici e
luis
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gonfi, soprattutto pane, pizza o per dolci tradizionali. Per questi tipi di lievito
non c'è pericolo di glutine.
Lievito naturale, lievito madre, lievito acido.
Quando invece si legge "lievito naturale" o "lievito madre" o "lievito acido"
dobbiamo porre attenzione. Questo tipo di lievito è infatti detto naturale
perché è ottenuto in modo spontaneo semplicemente partendo da un
impasto di acqua e farina nel quale si sviluppano lieviti presenti
nell'ambiente. Solitamente, la tradizione vuole che il fornaio lasci ogni giorno
un pezzo di pasta di pane per farne nuovo pane il dì seguente. È evidente
che questo prodotto non è idoneo ai celiaci!
Lievito chimico
Infine il lievito chimico, in polvere, backing powder, ecc. Si tratta di miscele
di sali e di acidi organici che con il calore della cottura sviluppano numerose
e minuscole bolle di gas (anidride carbonica) che conferiscono al prodotto
una struttura areata.
Se con il lievito di birra la lievitazione avviene prevalentemente prima della
cottura, con il lievito chimico essa avviene durante la cottura. Insieme a
bicarbonati di sodio e di ammonio, tartrati, cremor tartaro, ecc.,
spesso le bustine di lievito chimico contengono amido e/o fecole aggiunte. Ad
oggi, per sapere se questi ingredienti sono consentiti o meno ai celiaci,
dobbiamo tenere conto delle dichiarazioni fornite dai produttori e quindi
consultare il Prontuario. Presto, grazie al Decreto Legislativo 25/02/2000 n.
68, dovremo trovare la scritta per esteso che descrive l'origine botanica
dell'amido, e quindi scartare quelli che possono contenere glutine.
Estratto di lievito
Infine, un'ultima osservazione alla definizione di "estratto di lievito". Questa
è una sostanza che spesso troviamo nell'elenco degli ingredienti di dadi da
brodo, sughi, ecc. Si tratta di un insaporitore, alternativo al glutammato.
Anche per tale ingrediente, non dobbiamo temere che possa apportare
glutine.
Riepilogando:
- lievito di birra, fresco o liofilizzato, ed estratto di lievito: niente paura;
- lievito naturale: attenzione!
- Lievito chimico: attenzione almeno fino a quando non diventerà effettiva
l'applicazione della legge su citata.
luis
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PARLIAMO DI LIEVITI
http://blogs.san-lorenzo.com/nogf/2007/02/parliamo_di_lieviti.html
Letizia Saturni, specialista in Scienze dell'Alimentazione del
dell'Università Politecnica delle Marche.
[email protected]
CIESS
Riprenderemo il tema per fare alcune considerazioni
intanto cerchiamo di capire quali sono i lieviti permessi
e non.
Esistono diverse sostanze lievitanti:
- il lievito di birra
- il lievito naturale
- il lievito chimico.
Lievito di birra.
Il "lievito di birra" o "pressato", normalmente venduto in panetti è il lievito da
panificazione. Il lievito di birra deve il suo nome al fatto che in passato era
ottenuto utilizzando depositi di lieviti residuati nella fermentazione dei mosti
di birra. Oggi non è più così è infatti costituito da culture selezionate di lieviti
appartenenti alla specie Saccaromyces Cerevisiae, noto lievito utilizzato da
migliaia di anni per la produzione di vino, pane e birra.
Il lievito di birra è dotato di un grande e rapido potere fermentativo e
trattandosi di grandi quantità di cellule uguali, è costante nella resa,
facilitando la standardizzazione e la ripetitività delle ricette più complesse.
In commercio è possibile trovare anche una forma disidratata di lievito di
birra, chiamato lievito secco. Lo si acquista in bustine e si conserva per molti
mesi a temperatura ambiente. All'uso deve essere attivato con acqua e
zucchero.
Fresco o secco il lievito di birra è indicato per la preparazione di impasti
soffici e gonfi, soprattutto pane, pizza o per dolci tradizionali. Per questo tipo
di lievito non c'è pericolo di glutine sia perchè costituiti da lieviti selezionati
sia perchè la produzione degli stessi e gli stabilimenti sono soggetti ad
Autorizzazione Ministeriale.
L'attenzione va posta invece sul "lievito chimico" e sul "lievito naturale" o
"lievito madre".
Lievito naturale o pasta madre
Il "lievito naturale" o "pasta acida" non è idoneo ai celiaci.
I più antichi lieviti sono certamente un gruppo eterogeneo composto da
batteri lattici, bacilli fermentanti e i soliti saccaromiceti, chiamati
genericamente "lievito naturale" o "pasta madre" o "lievito acido".
L’aggettivo “naturale” deriva dal fatto che questi batteri e funghi si trovano
normalmente in ogni superficie e crescono mescolando acqua e farina a
temperatura di 20-25°C. L'aggettivo “acido” si riferisce alla fermentazione
operata dai batteri lattici, che oltre al gas producono acidi organici (lattico e
luis
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acetico) al posto dell’alcol etilico. La tradizione vuole che il fornaio lasci a
parte ogni giorno un pezzo di pasta fresca di pane per farne nuovo pane il
giorno seguente. Ecco spiegato perchè non idoneo!
Lievito chimico
Infine il "lievito chimico" (in polvere, backing powder) è utilizzato in casa e
dall'industria alimentare per produrre dolci e torte salate soffici, leggere e
porose. Ma può essere utilizzato anche per produrre pane. La maggior parte
di questi lieviti è formata da bicarbonato di sodio o da una o più sostanze a
carattere acido (in genere acido tartarico, tartrato acido di potassio - detto
anche cremortartaro -fosfato monocalcico e anche in alcuni Paesi solfato di
alluminio e sodio) che, venendo a contatto in presenza di acqua e con il
calore della cottura sviluppano numerose e minuscole bolle di gas (anidride
carbonica) che conferiscono al prodotto una struttura areata. A volte si può
unire amido e/o fecola. Per la sua composizione è necessario verificarne
l'idoneità e dunque il prodotto è inserito nel Prontuario AIC.
Estratto di lievito
E l'"estratto di lievito" cos'è? Contiene glutine? Questa è una sostanza che
spesso troviamo nell'elenco degli ingredienti di dadi da brodo, sughi e piatti
pronti. Si tratta di additivo alimentare, in particolare un esaltatore di
sapidità, utilizzato in sostituzione del glutammato. Quindi nessun timore,
non c'è glutine.
Riepilogando:
- lievito di birra, fresco o liofilizzato, ed estratto di lievito: idoneo;
- lievito naturale: non idoneo
- Lievito chimico: da fare attenzione controllando la sua presenza nel
Prontuario AIC.
risponde Letizia Coppetti, Associazione Italiana Celiachia,
www.celiachia.it
Lievito chimico
il lievito chimico è a base di bicarbonato di ammonio e tartrato di
potassio e non contiene glutine purché non addizionato con amido
(occorre consultare il prontuario).
Lievito di birra
Il lievito di birra fresco o secco non comporta problemi per i celiaci.
Lievito naturale, lievito madre o lievito acido
Diverso è il caso di lieviti in cui appaia la scritta "naturale", o lievito
madre, o lievito acido: significa che sono cresciuti su un substrato
nutritivo di cui bisogna conoscere l'origine. In questo caso bisogna
ricorrere al prontuario.
luis
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LIEVITO DI BIRRA
dal sito www.celiachia.it
Il lievito di birra è consentito?
Con il termine "lievito di birra", ovvero lievito industriale compresso, si
intende quello impiegato nella panificazione, venduto in panetti e costituito
da colture selezionate di lieviti appartenenti alla specie Saccaromyces
cerevisiae. Il termine "birra" non deve farci temere, perché oggi il lievito non
è più ottenuto utilizzando sottoprodotti della lavorazione della birra ( come
substrati colturali ), ma è costituito unicamente dalla sopra indicata specie di
lieviti. Inoltre, si ricorda che gli art. 37 e 38 legge 580-4 Luglio 1967
prevedono che: Il lievito impiegabile nella panificazione deve essere
costituito da cellule in massima parte viventi; senza aggiunta di amido e
fecole..." Ed ancora, la produzione di tali lieviti selezionati è soggetta ad
autorizzazione ministeriale, così come gli stabilimenti destinati alla sua
produzione, che pertanto sono sottoposti alla vigilanza da parte delle autorità
sanitarie. Dunque, niente pericolo di glutine per il "lievito di birra"
(fresco o secco).
Dal Prontuario AIC degli alimenti 2004
(Nota all’articolo….niente pericolo per il glutine . Molti dei nostri bambini non
devono assumere lieviti per il proliferare della candida. In questo caso non
va bene assumere lievito di birra)
DIETA PER IL CONTROLLO DELLA CANDIDA
http://www.infodieta.it/articoli/articolo.asp?news=86
In caso di incompatibilità al lievito verranno esclusi tutti i tipi di pane e di
pizze a fermentazione naturale compresa la "pasta madre". Il pane verrà
sostituito con quello azzimo (senza lievito) o da gallette.
Si potranno usare polveri lievitanti con agenti lievitanti di tipo
chimico (bicarbonato di sodio e cremor tartaro), tipo lievito Bertolini
per dolci e salati. Sono da escludere anche il vino e l'aceto. Assumere
aceto di mele e bevande alcoliche non fermentate, ma prodotte per
distillazione (gin, vodka, grappa, tequila ecc.)
Si può essere sensibili alla candida anche se non esistono delle
manifestazioni evidenti. In ogni caso si consiglia di eliminare o ridurre
alimenti ricchi di zucchero, miele, dolci, cioccolato, caramelle, gelati, biscotti,
frutta molto zuccherina (banana, melone, ecc.) e tutti i prodotti fermentati e
lievitati.
luis
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VARIE DAI GENITORI DEL FORUM
lievito - 2004/12/08 21:21 Il dott. Verzella mi ha detto di non usare lievito
naturale ma chimico per mio figlio che ha la candida. Il lievito schar è un
lievito naturale secco che va attivato con acqua tiepida e zucchero, quindi
non va bene x noi. Il lievito chimico per il pane non l' ho trovato in farmacia
e anche io sono in crisi...
lievito - 2004/12/08 22:52 Io sto usando per tutto (dolci, piadine ecc.) il
bicarbonato di sodio e sono contenta dei risultati. Non so però se abbia
controindicazioni per i nostri bambini. Qualcuno ne sa di più?
Re:lievito - 2004/12/10 08:41 Ragazze,ho appena parlato con Verzella e mi
ha detto che il lievito chimico è il baking powder. AI bimbi che hanno
problemi con la candida è vietato ogni tipo di lievito anche quello disidratato
(Mastrofornaio).Per il pane...
Simona
Altro 3D sul lievito
Re:Lievito - 2005/05/31 09:20 Si brava il lievito bertolini è un lievito
chimico perciò come dice Verzella è Ok Assolutamente no il lievito di birra
perchè è un lievito naturale e x candida e problemi intestinali è un veleno ...
puoi usare anche bicarbonato che ha sempre la funzione di un lievito chimico
ma più naturale ancora ...attenta che il lievito che usi non sia vanigliato o
con alte aggiunte ........ Saluti Lill
Re:Lievito - 2005/05/31 11:25 io so dopo aver parlato con Verzella e
mostrandogli il lievito della Schar che non si può assolutamente usare! solo
lievito chimico istantaneo Bertolini o altre marche ,l'importante è che ci sia
scritto dentro in modo chiaro amido di mais e non solo amido.... quindi i
prodotti della Schar ho smesso di usarli perché non vanno bene se il bimbo
come il mio ha la candida
.maelis
luis
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RIEPILOGO LIEVITI
per una dieta senza glutine
Per una dieta priva di glutine possiamo utilizzare:
¾ lievito di birra, fresco o liofilizzato, ed estratto di lievito: niente paura;
¾ lievito naturale: attenzione! E’ necessario conoscere il substrato dove è
stato fatto crescere
¾ Lievito chimico: attenzione almeno fino a quando non diventerà effettiva
l'applicazione della legge su citata. Ci possono essere aggiunte di amido, è
necessario consultare il prontuario celiachia.
¾ va bene il lievito secco Schar
per una dieta senza glutine e lieviti
se oltre alla dieta priva di glutine dobbiamo anche limitare i lieviti per il
controllo della candida i lieviti permessi sono esclusivamente lieviti di tipo
chimico:
¾ bicarbonato di sodio
¾ Cremor tartaro ( tartrato acido di potassio)
¾ Bicarbonato di sodio ( alcalo ) o pirofosfato di sodio
¾ Carbonato di ammonio
¾ l'antico lievito?
¾ Baking Powder
va bene il lievito chimico Bertolini (tolto però dal prontuario celiachia) e non
va bene il lievito secco Schar
attenzione almeno fino a quando non diventerà effettiva l'applicazione della
legge su citata. Ci possono essere aggiunte di amido, è necessario consultare
il prontuario celiachia.
luis
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ALIMENTAZIONE SANA
traduco dallo schafer' di oggi un articolo sull'alimentazione infantile e su cosa
NON dovrebbero mangiare i bambini.......
Nevergiveup
Cosa non dare da mangiare al vostro bambino(questi sono consigli per
TUTTI e non per i NOSTRI bambini/ragazzi ): la dieta che causa cattivo
umore, fatta di bevande zuccherate e additivi
Idrogenati e acidi grassi trans
possono causare: dislessia, disprassia,difficoltà di apprendimento, autismo
dove si trovano:torte, dolciumi, biscotti, pane, margarina, snack (tipo
popcorn ),cibi fritti industriali,incluse patatine fritte e hamburger
cosa fanno:a differenza degli omega3 liquidi che mancano nelle diete dei
bambini, questi grassi solidi artificiali rendono (come da studi su animali) le
membrane cerebrali meno fluide- e c'è evidenza che alterino l'abilità dei
neurotrasmettittori o dei messaggeri chimici di segnalare. Qualche scienziato
richiede che usare il tipo sbagliato di grassi nella dieta possa essere un
fattore nella dislessia, disprassia , autismo e adhd - sebbene ci siano pochi
studi in merito. Dice il dr Alex Richardson." i bambini rimpiazzano gli acidi
essenziali, che farebbero funzionare correttamente il loro corpo, con altri
acidi che invece inceppano gli ingranaggi". I grassi idrogenati spesso
contengono acidi trans, che l 'FDA e altre fonti ammettono fare aumentare il
colesterolo nocivo e aumentare il rischio di disturbi cardiaci.
Carboidrati raffinati
possono
causare:
irritabilità,
depressione,
comportamenti
asociali,
aggressività, basso quoziente intellettivo,riduzione nei sensi dell’odorato e
del gusto (che causa il non gradimento dei cibi salutari) dove si trovano:
prodotti fatti con farina raffinata(pane bianco e pasta), cereali, crips e snack
cosa fanno: è più quello che NON fanno di quello che fanno. Una dieta con
molti carboidrati raffinati è bassa in selenio 8un deficit che è legato a
irritabilità e depressione), cromo (essenziale per il controllo glicemico), zinco,
ferro e vitamine B. Un deficit di questi ultimi 3 elementi è implicato in uno
studio di 14 anni terminato lo scorso anno, che esaminava il legame tra le
diete nell'infanzia e i comportamenti antisociali dei teenagers.
I bambini malnutriti, comparati con quelli che avevano avuto
un'alimentazione sana, mostravano un aumento dell'aggressività del 51%.
Dice il prof Adrian Raine dell’University of SoutherCalifornia,"una cattiva
nutrizione caratterizzata da deficit di zinco, ferro e vitamine B causa basso
IQ, che più tardi causerà comportamenti antisociali.
Zuccheri aggiunti
Possono causare: sbalzi d'umore, iperattività, scarsa concentrazione dove si
trovano: bevande zuccherate, dolciumi, cereali rivestiti, cioccolato ( in cui lo
luis
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zucchero è spesso il secondo ingrediente dopo il latte) cosa fanno: essendo
un carboidrato ad azione veloce, lo zucchero è sostenuto da alcuni
aumentare i livelli di zucchero nel sangue e creare un aumento di energia e
un umore buono benché l'industria dello zucchero nega ogni collegamento
tra zucchero e iperattività o altro tipo di comportamento negativo o difficoltà
di apprendimento. Comunque le sue calorie "vuote" non contribuiscono a
nulla in termini di nutrizione. " se i bambini bevono lattine di bevande dolci
mentre vanno a scuola, (dice il dr Richardson_ ),ciò li mette in uno stato
artificiale di alto funzionamento cerebrale, ma stimola il rilascio di troppa
insulina che causa un crollo dei livelli di zucchero nel sangue. In breve, il loro
cervello si annebbia. Non riescono a concentrarsi, diventano irritabili e non
riescono ad avere reazioni emotive stabili. "Finora, le evidenze sono
aneddotiche: molti genitori, insegnati, nutrizionisti e qualche scienziato
insistono che c'è un legame.
Additivi chimici
possono causare: iperattività, accessi di ira
dove si trovano:
snack, crisp, dolciumi e bevande, particolarmente quelle con colore arancioni
o giallo. Circa il 40% dei prodotti destinati ai bambini contengono additivi
chimici.
Quelli che risultano influenzare i comportamenti sono :E110, E122, E124 e il
conservante sodio benzoato (E211).
MSG (glutammato di sodio), un aromatizzante di uso comune, è un altro. Il
glutammato è uno stimolante cerebrale perché aumenta la percezione
sensoriale rendendo i sapori migliori. Qualche bambini ha una reazione
negativa.
cosa fanno:
uno studio iniziale ha trovato che un quarto dei bambini studiati di età di tre
anni che consumavano additivi mostravano segni di iperattività e ira. Lo
studio, poi pubblicato nel 2004...
Cibi ad alto indice glicemico
possono causare: sbalzi di umore, letargia, depressione
dove si trovano:
pane, pizza, riso bianco istantaneo, patatine fritte, , puré pronti
cosa fanno:
come lo zucchero, i cibi ad alto indice glicemico ( che sono rotti velocemente
e convertiti in glucosio) creano una fonte di energia e un umore buono. Poi
l'insulina causa l'opposto. Vanno evitati dai diabetici. Il link col umore è meno
riconosciuto.
luis
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Stimolanti
possono causare: iperattività, ansietà, voglie, insonnia, stanchezza
dove si trovano:
bevande gassate, energetiche, te, cafè,
cosa fanno:
alterano l'umore e i comportamenti -ma ancora non si sa se le piccole
quantità nelle bevande caffeinate incida sui bambini...
PER NON MORIRE DI CALCIO
una delle preoccupazioni dei genitori che iniziano la dieta senza caseina
Il calcio è il minerale più rappresentato nell'organismo. La maggior parte di
esso è contenuto nelle ossa e nei denti e svolge quindi funzioni plastiche,
mentre una piccola parte circola nel sangue ed è la frazione impegnata in
importanti ruoli biochimici. Le principali attività metaboliche del calcio sono le
seguenti: o controllo della eccitabilità neuromuscolare; o coagulazione del
sangue (attivazione della protrombina); o controllo della adesività
intercellulare; o attivazione di alcuni enzimi digestivi; o funzionalità e
permeabilità della membrana cellulare; o contrazione muscolare; o inibizione
della secrezione di istamina; o attivazione dei meccanismi di difesa; o sintesi
del DNA; o rilascio di neuro-ormoni da parte di terminazioni nervose.
Qui di seguito sono elencate le fonti alimentari più comuni di calcio, in mg
per 100 grammi di parte edibile:
-
-
meno di 100 mg: carne e pesce, quasi tutta la verdura e la frutta, la
maggior parte dei legumi, i cereali.
tra 101 mg e 400 mg: aringa, formaggio brie, broccoli, cavolo nero,
ceci secchi, cioccolato al latte, coste, erba cipollina, farina di soia, latte,
mandorle dolci, mozzarella, nocciole, prezzemolo, sardine sott'olio,
scamorza, semi di soia, spinaci, yogurt.
oltre 401 mg: quasi tutti i formaggi e il sesamo.
Un basso livello di calcio può essere indice di insufficienza nell'introduzione
alimentare di calcio o di difetti nell'assorbimento: disbiosi intestinale,
consumo di alimenti contenenti acido fitico (cereali integrali) o acido ossalico
(spinaci e pomodori), eccessivo consumo di zuccheri raffinati e grassi.
luis
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Eccesso o carenza possono essere inoltre rilevati in presenza di alti livelli di
minerali tossici; in questo caso spesso si avrà la stessa situazione per il
magnesio, mentre sarà opposta quella di sodio e potassio. Una dieta ricca di
calcio e di fitati sembra inibire peraltro la possibilità di assorbire piombo. La
conoscenza di questi fattori è particolarmente utile in gravidanza, in quanto i
danni da piombo, che passa attraverso la barriera placentare e poi nel latte
materno, sono molto più elevati nel feto e nel lattante, decisamente più
sensibili ai metalli tossici. Per questo motivo la valutazione con
mineralogramma di calcio, ferro, zinco e selenio, che sono in diversa misura
correlati ad un controllo dell'assorbimento dei metalli tossici (Pb, Hg e Cd)
risulta importante per guidare correzioni dietologiche e/o integrative durante
il periodo di gravidanza e di allattamento.
luis
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PARTE 4
La dieta a basso apporto di
ossalati
Low Oxalate Diet – LOD raccolta dai documenti di Susan Owens e W. Shaw
È noto che alcune patologie infiammatorie dell’intestino simili all’enterocolite
autistica, possono essere associate ad un forte aumento di ossalato nelle
urine (iperossaluria).
PROVENIENZA DEGLI OSSALATI
L’ossalato e la sua forma acida, l’acido ossalico, sono acidi organici che
hanno tre fonti:
-
La dieta (alcuni tipi di legumi, frutta e verdura, semi, noci).
-
La produzione da parte
probabilmente la Candida.
-
Il metabolismo umano. Gli scienziati hanno visto che nel nostro corpo si
formano troppi ossalati quando c’è carenza di B6. Alcune persone
producono troppi ossalati per un eccesso di glicina. La vitamina C può
essere trasformata in ossalato quando in ambiente molto alcalino.
Citrato, zinco, magnesio e vitamina A tendono a prevenire al formazione
di cristalli di ossalati. Gli ossalati possono ridurre la biodisponibilità dello
zinco, portando ad una squilibrio del rapporto zinco/rame.
dei
funghi
Aspergillus
e
Penicillium
e
C’è un difetto genetico dietro a tutto questo.
Condizioni di iperossaluria possono verificarsi anche quando il processo di
digestione dei grassi è alterato (steatorrea) e quando viene assorbito un
eccesso di ossalato dalla parete mucosa intestinale, che ha perso la sua
integrità di barriera funzionale (leaky gut).
IPEROSSALURIA
In condizioni fisiologiche ottimali la mucosa enterica non assorbe grandi
quantità di ossalati, che vengono quindi parzialmente metabolizzati dalla
flora enterica ed eliminati con le feci. Alcuni batteri, come il Lactobacillus
acidophilus, possono ridurre i livelli di ossalati nell’intestino, trasformandoli in
molecole meno irritanti.
luis
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Quando alcuni enzimi non sono presenti per cause genetiche o per
malfunzionamento a causa di carenze vitaminiche, il livello degli ossalati si
innalza.
Questo finisce con intaccare i reni sovraccaricati di lavoro nel tentativo di
espellerli con le urine. Gli ossalati sono molto tossici per le cellule. I reni
rimangono danneggiati.
La LOD, è stata ideata molti anni fa quando si scoprì che le persone che
soffrono di diarrea, infiammazione intestinale, steatorrea (insufficiente
digestione dei grassi), o di intestino permeabile, assorbono grandi quantità di
ossalati (più del 15%).
PROBLEMATICHE CONNESSE CON GLI OSSALATI
Molti sembrano essere i legami tra gli ossalati e la biochimica dello spettro
autistico.
Si sa ancora poco circa le possibili interazioni tra metabolismo degli ossalati e
quello dello zolfo, in particolare quando entrambi sono alterati.
Ad oggi si sa che esistono tratti in comune nella regolazione del metabolismo
di ossalato e zolfo. La vitamina B6 (piridossina) è un cofattore necessario
all’attività degli enzimi che contribuiscono a prevenire la formazione di
ossalato; carenze della stessa vitamina alterano drammaticamente i circuiti
biochimici dello zolfo; carenze di glutatione ridotto e cisteina portano ad una
sovrapproduzione di ossalati; l’eccesso di ossalati induce stress ossidativo
che esaurisce le riserve di glutatione ridotto, aumentando così il rapporto
glutatione ossidato: glutatione ridotto (GSSG: GSH).
Infiammazione e problemi intestinali
Di solito non assorbiamo molti ossalati dalla dieta, ma i livelli di assorbimento
hanno a che fare con la condizione dell'intestino. Ci sono molti articoli medici
che illustrano che, quando l'intestino è infiammato, quando c'è una carente
digestione dei grassi (steatorrea), quando siamo in presenza di intestino
permeabile, o quando c'è diarrea prolungata e/o costipazione, gli ossalati in
eccesso provenienti dal cibo vengono assorbiti dal GI e diventano pericolosi
per le cellule di altre parti del corpo.
Questa infiammazione è determinata da un processo GI che inevitabilmente
rende l’intestino permeabile, il che a sua volta determina un assorbimento
aumentato di ossalati nel sangue. Dal sangue, gli ossalati passano al resto
del corpo. Non si può dire quanto tempo è necessario perché i reni vengano
intaccati.
Il lavoro del dr.A.Wakefield e di altri gastroenterologi ha largamente
confermato da anni il fatto che l’infiammazione del GI sia caratteristica
comune nella maggior parte dei bambini con autismo.
luis
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Reni
Qualsiasi sia la sua provenienza, l’ossalato è tossico per le cellule se presente
in eccesso. Gli scienziati sanno che sono i reni e l’intestino i luoghi in cui si
determina un eccesso di ossalati perché lì si concentrano e vengono escreti.
Questi organi permettono che gli altri organi non siano danneggiati dagli
ossalati.
I reni espellono l’eccesso di ossalati con l’urina, l’intestino avrebbe
determinati fattori che lo preservano, ma se i reni sono intaccati, anche
questi vengono meno gli ossalati escono con le feci; inoltre l’intestino è
protetto dagli ossalati grazie al calcio e ai batteri.
Un eccesso di cristalli di ossalati danneggia i reni, addirittura può
danneggiarli definitivamente.
Tiroide
Gli ossalati si concentrano nella tiroide anche in situazione di normalità, ma
in base al loro livello di concentrazione in questo organo ecco che possono o
meno intaccare la produzione di ormoni tiroidei. La conseguente carenza di
produzione ormonale tiroidea inibisce la capacità dei reni di trattenere i
solfati.
Glutatione - cisteina.
Che gli ossalati intacchino la cisteina è suggerito dalla loro tendenza a
indurre infiammazione e ad incoraggiare le cellule a produrre necrosi più che
apoptosi (morte cellulare). Il Glutatione non si forma adeguatamente in uno
stato di carenza di cisteina, e si è visto che gli ossalati intaccano il
glutatatione e favoriscono il danno. Tutto questo sposta la chimica
dell’omocisteina dalla metilazione verso la transulfurazione, così come è stato
dimostrato dallo studio di Dick Deth eJill James.
Stress ossidativo
L'ossalato, se in quantità eccessiva, favorisce il danno ossidativo, la carenza
di glutatione, determina l'instaurarsi di un'infiammazione del sistema
immunitario e naturalmente la formazione di cristalli associati a dolore.
Mercurio e ossalati
W.Shaw
Gli ossalati inoltre funzionano da chelanti e in questo senso chelano numerosi
metalli quali il piombo e il mercurio. A differenza di altri agenti chelanti, gli
ossalati intrappolano i metalli nei tessuti.
Molti genitori che mi hanno riferito di reazioni negative ai vaccini mi hanno
detto che i bambini in quel periodo erano sotto antibiotico. La sovraccrescita
di funghi, così come sempre avviene quando si assumono antibiotici, si
presume aumenti la produzione di ossalati e la combinazione con il mercurio:
questo determina un’espulsione ridotta di mercurio se gli ossalati sono
talmente alti da depositarsi nei tessuti delle ossa combinati al mercurio.
Sarebbe interessante verificare se c’è un aumento di escrezione dei metalli
pesanti dopo la diminuzione di ossalati grazie a terapie antifungali e dieta
lod.
luis
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Oltretutto, gli ossalati provenienti dalla dieta o dalla produzione dei
funghi/parassiti gastrointestinali, si legano a calcio, magnesio, zinco, e
questo potrebbe spiegare la carenza di questi minerali essenziali nonostante
la supplementazione.
L’ossalato ha poi la capacità di legarsi a diversi metalli formando dei sali con
differenti solubilità.
Il sale meno solubile è quello composto da mercurio-ossalato.
Se un individuo è esposto a mercurio inorganico e contemporaneamente ha
molti ossalati nel sangue, il composto mercurio-ossalato che si forma nel
sangue e nei tessuti difficilmente sarà eliminato.
Il mercurio utilizzato nei vaccini come preservante è una forma organica
convertita in mercurio inorganico. Se un individuo è vaccinato mentre
assume antibiotici o se ha assunto antibiotici in passato, c’è la sovracrescita
di funghi/parassiti. Questo favorisce l’aumento di ossalati che a loro volta
catturano il mercurio trasportandolo nei tessuti e impedendo la sua
fuoriuscita.
Minerali e metalli
Grazie alla struttura semplice e alle sue due cariche negative l’ossalato cerca
di legarsi e infatti si lega agli ioni dei minerali che servono al funzionamento
del nostro metabolismo. Gli ossalati si legano al calcio, ma anche allo zinco,
al ferro, al magnesio, ala manganese, all’alluminio, al cobalto e anche al
mercurio
Per questa ragione, specialmente nelle persone che evitano il latte e i suoi
derivati, gli ossalati liberi possono legarsi a tutto ciò che è disponibile anche
ai minerali essenziali all’organismo. L’ossalato in particolare, rende il calcio
presente nei cibi e quello supplementato meno biodisponibile perché lo
cattura.
QUANDO INIZIARE LA LOD?
dai files del gruppo di Susan Owens
Queste sono indicazioni che possono far supporre problemi di ossalati in
bambini con autismo. Questo elenco si basa su quanto riferito dai genitori
che hanno visto dei cambiamenti con la LOD. Se queste problematiche
miglioreranno in molti o nella maggior parte dei bambini con autismo
seguendo la LOD bisognerà vederlo!
-
Problemi urinari compresa l'urgenza nell'urinare, urinazione frequente,
dolori ai genitali, sovraestensione della vescica e calcoli renali
-
Esplosione improvvisa di cattivi comportamenti o dolori gastrointestinali o
di diverso tipo dopo pochi minuti fino a qualche ora dopo aver mangiato.
-
Problemi con il linguaggio espressivo
luis
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-
Cambiamenti nel modo di sentirsi o di comportarsi dopo l'uso del Miralax
o del Glycolax
-
"Comportamenti da candida"
-
Problemi con la glicina (DMG, TMG)
-
Stitichezza o diarrea che non rispondono ad altre terapie
-
Intolleranza ai supplementi con il sulfur
-
Nuovi problemi che si manifestano se vengono introdotti nella dieta
mandorle, legumi o soia
-
Desiderio smodato di cibi alti in ossalati
-
Forse, crisi epilettiche
-
Addome gonfio che non risponde ad altro trattamento o dieta
-
Ritardo nella crescita (anche quelli che rispondono a terapia con ormone
della crescita)
-
Comportamenti ossessivi
-
Problemi con la Biotina (forse che non reagiscono alla Biotina o
comportamenti che peggiorano con l'uso della biotina)
-
Forse... reazioni insolite al calcio come autostimolazioni.
COME INIZIARE LA LOD.
Un Inizio Graduale.
Se un bambino ha assunto per mesi o per anni cibi alti in ossalati, all'inizio ci
sarà un peggioramento dei sintomi. È meglio allora escludere per primi i cibi
alti in ossalati, prima di togliere i cibi con contenuto medio di ossalati. In
questo modo riuscirete gradualmente ad entrare a regime LOD. Molti genitori
i cui figli hanno avuto eccellenti miglioramenti con la LOD hanno visto che
introdurre soltanto cibi bassi in ossalati è l'unica via per ottenere I benefici
da questa dieta.
Probiotici - Vsl#3
I genitori hanno notato che è molto importante supportare l'intestino con
flora benefica in grado di digerire gli ossalati che iniziano a essere rilasciati,
proprio perché una delle vie attraverso la quale gli ossalati lasciano il corpo è
proprio l'intestino. Se ci sono microbi in grado di cibarsi di ossalati nel colon,
questo facilita il processo. Noi abbiamo visto che il miglior probiotico in
commercio è il VSL#3, che è stato prodotto in origine per la colite ulcerative
e può essere ordinato direttamente su internet. Alcuni genitori hanno anche
fatto dello yogurt aggiungendo VSL#3 al latte di cocco e goat. Speriamo
presto di trovare in commercio probiotici contenenti il batterio "oxalobacter
formigenes".
Sette diversi probiotici commerciali per uso umano (Saccharomyces
boulardii, Jarro-Dophilus, Acidophilus Plus, Super Potent Acidophilus, KyoDophilus, 4 x 6 Acidophilus e VSL#3) e due per uso veterinario (Fastrack e
luis
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Pet Inoculant) sono stati esaminati in colture da laboratorio per la
degradazione dell’ossalato. Jarro-Dophilus, Acidophilus Plus, Super Potent
Acidophilus, Kyo-Dophilus, 4 x 6 Acidophilus e Fastrack hanno consumato
poco, se non niente, ossalato (0-1%); S. boulardii e Pet Inoculant lo 4.5 e
8% rispettivamente.
Al contrario, VSL#3 l’ha degradato tutto (100%) e si è dimostrato attivo in
molte condizioni di coltura.
Lactobacillus Acidophilus
Lactobacillus Acidophilus sono una specie che digerisce gli ossalati, ma
quando gli ossalati sono in eccesso, i lactobacillus potrebbero essere uccisi.
Questa è una cosa interessante da apprendere poiché questo potrebbe
spigare per quale motivo alcuni bambini nello spettro hanno una grande
difficoltà ad essere colonizzati dal lactobacillus acidophilus. Fortunatamente,
una formulazione di probiotici chiamata Oxalobacter Formigenes che aiuta a
digerire gli ossalati meglio dei lactobacillus è in fase di preparazione per i
pazienti con iperoxaluria e relative condizioni.
Antibiotici
Un metodo per ridurre l’assorbimento di ossalati è fornito dai microbi
presenti nell’intestino il cui ruolo è quello di fagocitare gli ossalati e
trasformarli in qualcosa di diverso. Questi microbi sono distrutti dagli
antibiotici. Molti studi hanno dimostrato la carenza di questi microbi in
soggetti con problemi con gli ossalati. Si sta studiando, da parte di
un’industria biotech, una formula di enzimi/probiotici in grado di colonizzare
l’intestino con degli oxalobatteri.
Dieta GFCF
Certamente dobbiamo tenere conto che uno dei benefici della dieta gf/cf sia il
miglioramento della parete intestinale, e quindi della barriera tra intestino e
flusso sanguigno, il che non riduce solo l’assorbimento di oppioidi, ma anche
quello di ossalati, e anche dei peptidi del cibo responsabili di allergie di ogni
tipo. quindi, dobbiamo dedurre che l’introduzione di cibi alti in ossalati
compromette i benefici dati dalla dieta gf/cf !!!!
I SUPPLEMENTI DURANTE LA LOD
Calcio – la sua funzione durante la LOD
Molti dei calcoli renali sono composti di ossalato di calcio. I calcoli possono
essere piccoli come un grano fino a raggiungere la grandezza di una pallina
da golf. Il 10% degli uomini sviluppa calcoli renali. Poiché i calcoli renali
contengono calcio qualcuno pensa di dover evitare il calcio.
luis
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Invece, è vero il contrario.
Quando il calcio è assunto con cibo alto in ossalati, l’acido ossalico
nell’intestino si combina con il calcio formano dei cristalli di calcio-ossalato
insolubili, che sono eliminati con le feci. Questa forma di assalto non viene
assorbita dall’organismo.
Quando il calcio è basso nella dieta, l’acido ossalico rimane solubile
nell’intestino ed è assorbito dall’intestino nel flusso sanguigno. Se l’acido
ossalico è molto alto nel sangue, una volta filtrato dai reni, si combina con il
calcio, e forma cristalli che bloccano l’urina e compare dolore acuto.
Zinco Magnesio Calcio
Gli ossalati si legano al calcio, ma anche allo zinco, al ferro, al magnesio, al
manganese, all’alluminio, al cobalto e anche al mercurio
Per questa ragione, specialmente nelle persone che evitano il latte e i suoi
derivati, gli ossalati liberi possono legarsi a tutto ciò che è disponibile, anche
ai minerali essenziali all’organismo.
L’ossalato in particolare, rende il calcio presente nei cibi e quello
supplementato meno biodisponibile perché lo cattura.
Grassi, maldigestione e calcio.
Gli scienziati hanno ipotizzato che il calcio presente nel lume intestinale
possa legarsi al grasso se la situazione è di maldigestione e
malassorbimento. Il grasso rimasto indigerito nell’intestino si lega al calcio e
forma una specie di sapone, ma questo non vuol dire che calcio e grassi
siano assorbiti. Questo vuol dire che il calcio non è passato nel flusso
sanguigno e vuol dire che il calcio non è nel posto giusto, cioè quello che gli
permetterebbe di interagire con le molecole. Gli scienziati hanno provato a
quantificare come questo grasso agisce sull’assorbimento degli ossalati, e
hanno visto che molto spesso i celiaci soffrono ANCHE di maldigestione dei
grassi. Questo spiegherebbe perché i celiaci soffrono della sindrome
dell’intestino irritabile e di una condizione nota come “eccesso di
assorbimento di ossalati” che si rivela in un’escrezione elevata di ossalati
nelle urine, chiamata iperossaluria
Piroxidina (B6) - sulfurazione
Abbiamo imparato recentemente che esistono regolazioni comuni tra la
chimica dello zolfo e gli ossalati.
Dovreste ricordare quando anni fa il Dr Rimland era impegnato a ispirare o
condurre molti studi che provassero che la Vitamina B6 era molto efficace nel
combattere i sintomi dell’autismo.
Noi ora sappiamo che la vitamina B6 (piroxidina) è un coofattore necessario
per gli enzimi che aiutano a prevenire la formazione di ossalati, ma la
carenza di questa vitamina creerà molti problemi alla sulfurazione in molti
posti lungo il percorso metabolico dello zolfo. Noi abbiamo anche imparato
che quando c’è una carenza di zolfo, diventa estremamente difficile
mantenere il corpo dagli eccessi di ossalati.
luis
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La controversia della vit C.
Susan Owens
È importante fornirsi di calcio citrato, vitamina E e A. La vitamina C non
viene utilizzata in questa dieta perché nell'arco di due settimane viene
convertita in ossalato. La fondazione: "Vulvar Pain Foundation" raccomanda
un apporto di vit. C giornaliero che non superi i 150mg il giorno.
Dott. W. Shaw
Mettetevi a regime LOD. Questo è molto importante soprattutto per gli
individui che soffrono di Candida ricorrente. All’inizio ci sarà una reazione
molto negativa, può durare qualche giorno, una settimana
Controllate l’assunzione di vit. C: può convertirsi in ossalati. Negli adulti si
può raggiungere i 4g giornalieri. Uno studio che ha preso in considerazione
85.000 donne non ha trovato alcuna correlazione tra vit. C e calcoli renali.
Uno studio condotto su 100 bambini nello spettro artistico ha riscontrato una
correlazione quasi zero tra vit. C e ossalati nelle urine. Anzi, megadosi di vit.
C hanno determinato una riduzione dei sintomi, quindi una riduzione della
vit. C va attentamente valutata. Un fattore importante che accelera la
conversione della vit. C in ossalati può essere determinata con il profilo
avanzato di metallotioneina, o con il rapporto rame/zinco.
SUPPLEMENTI UTILI DURANTE LA DIETA
Arginina: Importante per ripristinare l'ossido nitrico che aiuta a ridurre il
danno ossidativo degli ossalati.
Taurina: importante per la produzione di taurocolato che
l'assorbimento di ossalato: da assumere se le feci sono giallognole.
limita
Vitamina A: importante per aiutare il processo di rimarginazione dell'intestino
permeabile, importante anche come antiossidante.
Vitamina E: importante antiossidante
Acido Lipoico ALA: funziona con alcuni, non con tutti:
antiossidante previene la produzione endogena di ossalati.
importante
NAC (N-acetyl cisteina): importante per ristabilire I livelli di glutatione che
vengono resi carenti dagli ossalati; a volte ci possono essere effetti negativi.
Lipoceutical-glutatione: ristabilisce I livelli di glutatione, riduce il
metabolismo del glicolato in ossalato, aiuta alcuni bambini nel
comportamento (cambiamento di umore). Si può ordinare presso:
Succo di limone: aiuta nella digestione se assunto prima dei pasti e aiuta
nell'equilibrio del PH se c'è un problema di acidità.
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Antistamina: L'ossalato rilascia istamina, quindi l'antistaminico tiene sotto
controllo la situazione. Non utilizzare antistaminici la cui formula contiene
decongestionanti.
Tiamina e magnesio: importanti per evitare che la carne venga metabolizzata
in ossalato; necessari ai mitocondri.
Acido pantotenico o co-enzima A: importante per evitare la trasformazione
del glicolato in ossalato.
Vitamina B6: importante per prevenire la trasformazione metabolica dei cibi
in ossalato.
Calcio e magnesio citrato: aiuta nel prevenire la formazione di cristalli di
ossalato e aiuta a distruggere quelli esistenti.
Calcio: è importante assumerlo PRIMA dei pasti per la sua capacità di legarsi
agli ossalati e prevenire il loro assorbimento: su questo ci sono critiche.
Magnesio: può essere carente a causa degli ossalati e aiuta in caso di
costipazione. Inoltre si lega all'ossalato.
Lipasi o bile: utili in presenza di steatorrea.
Bagni di Epsom salt: effetto calmante, a volte possono provocare rash...ma
non è un effetto negativo, poiché aiuta a far uscire gli ossalati
Il magnesio transdermale o il magnesio degli epsom salts che entrano
nel flusso sanguigno attraverso la pelle aiutano a dissolvere i cristalli di
calcio-ossalato, e di mercurio-ossalato che si sono formati nel sangue.
Bicarbonato: sodio bicarbonato e Alka Selzer aiutano nel controllo del
comportamento.
Zinco: può essere carente, proprio a causa degli ossalati: fabbisogno e
reazione allo zinco cambiano rapidamente durante la dieta; attenzione.
Supplementi da ridurre
-
Vitamina C: può essere metabolizzata in ossalato. L'effetto si vede
nell'arco di due settimane.
-
Olio di pesce: Se c'è una carente digestione dei grassi, questo può
provocare maggior assorbimento di ossalati. Provate se è meglio con o
senza. La vitamina D presente in alcuni oli di pesce può essere un
problema per alcuni bambini.
-
Vitamina D: la vitamina D può provocare aumento di assorbimento di
calcio nell'intestino, e questo può favorire maggior assorbimento di
ossalato dal cibo. Per questa ragione il calcio assunto all'inizio del pasto
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con il proposito di catturare gli ossalati non deve contenere vitamina D. Il
calcio preso fuori dai pasti spesso la contiene.
-
Ferro: qualcuno ha notato miglioramenti nello stato del ferro, può essere
necessario all'inizio della dieta.
-
Nistatina: potrebbe mantenere l'intestino permeabile a causa degli effetti
sulle membrane, nei punti di giunzione tra cellule. Provate ad eliminarla e
vedere se va meglio.
-
Composti PEG come il glicolax o il miralax: potrebbero, con l'aiuto dei
batteri trasformarsi in ossalati. Interrompete se vedete dei sintomi.
-
Altri supplementi, farmaci: Il fabbisogno di supplementi tende a
modificarsi seguendo la LOD. Alcuni hanno notato di poter abbandonare
parte dei supplementi in modo graduale, compresi i supplementi antifungali. Alcuni si sono trovati così bene da non avere più bisogno di
farmaci. Fatevi consigliare dal medico.
ALTRI TRATTAMENTI
Shaw
-
Utilizzate antifungini, in questo modo riducete la possibilità di formazione
di ossalati. I bambini con autismo spessissimo hanno bisogno di questi
trattamenti per lungo tempo. Ho notato che l’arabinosa, un marker che ci
dice della sovraccrescita di funghi/parassiti e che si misura con l’esame
degli acidi organici fatto presso il GPL, è correlata a livelli alti di ossalati,
inoltre l’arabinosa è un fattore favorente l’aumento di ossalati.
-
Supplementare con calcio citrato per ridurre l’assorbimento di ossalati da
parte dell’intestino. Il miglior modo per somministrarlo è assumerlo ad
ogni pasto. I bambini sopra i due anni hanno un fabbisogno di 1000 mg/il
giorno, naturalmente di più se è a dieta CF.
-
Provate l’N-acetil-glucosamina per stimolare la produzione intracellulare
di acido iarulonico che contrasta la formazione d’ossalati.
-
Assumere il “condroitin” solfato per prevenire la formazione di cristalli.
-
La vitamina B6 è cofattore di un enzima che degrada gli ossalati, ed è
dimostrato che riduce la produzione di ossalati.
-
Aumentare l’assunzione di acqua per aiutare l’espulsione degli ossalati.
-
Eccessivi grassi nella dieta fanno aumentare gli ossalati se gli acidi grassi
sono scarsamente assorbiti a causa di una carenza di Sali biliari. I grassi
acidi non assorbiti si legano al calcio formando una specie di sapone
insolubile. Se la taurina è bassa nel sangue (pannello amino-acidi), una
supplementazione di taurina stimola la produzione di Sali biliari (acido
taurocolico) portando gradualmente ad un migliore assorbimento degli
acidi grassi e a una riduzione degli ossalati.
-
I probiotici possono essere di grande aiuto nel degradare gli ossalati
nell’intestino. Gli individui con scarsi batteri che degradano gli ossalati
luis
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sono più predisposti ai calcoli renali. Sia il Lactobacillus acidophilus che il
Bifidobacterium lactis presentano enzimi che degradano gli ossalati.
-
Aumentare l’assunzione di acidi grassi omega-3, che si trovano negli oli
di pesce , nel cod liver oil, perché riducono gli ossalati. una presenza
troppo elevata di acido arachidonico è associata a iperossaluria. la carne
di animali che si cibano di granaglie è alta in acido arachidonico.
-
Prendete supplementi contenenti vit. E, selenio, e arginina che sono
dimostrati ridurre i danni degli ossalati.
MIGLIORAMENTI RISCONTRATI CON LA LOD
Benefici riportati da genitori di bambini con autismo che seguono la
dieta consigliata da Susan owens
digestione
-
migliorata funzionalità intestinale: digestione
scomparsa della diarrea
scomparsa della costipazione cronica
prima emissione di feci normali in tutta la vita
scomparsa della fame vorace, rabbiosa, FAMELICA
aumento dell’appetito
scomparsa delle allergie alimentari o della sensitività
consumo di cibi prima sempre rifiutati
migliorata funzionalità pancreatica
scomparsa di mal di pancia ed emicrania
scomparsa dell’addome flaccido
scomparsa della disbiosi e dei problemi fungali
interruzione dell’utilizzo di tutti i farmaci utilizzati per il GI
grandi cambiamenti con la successiva introduzione di VSL#3,
aumentata tolleranza allo zolfo contenuto nei supplementi
miglioramenti nel sintomo del reflusso esofageo o nell’esofagite
gli enzimi hanno un diverso effetto
aumentata tolleranza a molti supplementi
vie urinarie
- scomparsa di urinazione eccessiva
- scomparsa della frequenza della minzione
- scomparsa dell’incontinenza urinaria
- scomparsa dell’incontinenza diurna
- scomparsa del dolore e dell’infiammazione a vulva e pene
motricità
- aumentata energia (mitocondriale).
- miglioramento generalizzato della motricita grossa
- migliorata scrittura manuale
- migliorata motricità fine
- iniziano a seguire attività sportive coi fratelli e gli amici
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cognitivo
- migliorata capacità di conto
- migliorata e spontanea abilità di colorare
- migliorata pronuncia
- diminuzione della rigidità
- miglioramento nel linguaggio espressivo;
- perdita dell’aprassia
- miglioramento del linguaggio recettivo
- aumentata capacità di imitazione
- aumento delle capacità imitative
- aumento delle domande con chi, cosa, dove
- miglioramento a livello cognitivo: pensiero più complesso
- capacità di parlare con frasi più lunghe
- comprensione causa-effetto
- aumento del gioco immaginativo
- socializzazione
- sviluppo delle capacità di “contrattare”
- gaiezza, gioia di vivere, scherzi
- temperamento calmo
altre aree di miglioramento:
- Perdita della fotosensibilità
- Scomparsa dei comportamenti auto-lesivi
- Comparsa dell’abilità di indicare la zona del dolore.
- Scomparsa di rash
- Sonno regolare
- Scomparsa dei dolori alle gambe (dolori della crescita).
- Miglioramento dello stato dell’anemia da ferro.
- Migliorata tolleranza ai fenoli;
- I prodotti no-phenol finalmente sono efficaci.
- Scomparsa della fame di sale
- Inizio della crescita
- Normalizzazione della temperatura nella sindrome di Wilson.
- Normalizzazione dei livelli di iodio
- Scomparsa dell’inspirazione compulsiva di aria.
- Scomparsa della postura autistica
- Miglioramento dell’acne negli adolescenti
Intolleranze
Abbiamo visto che alcuni bambini, prima avevano reazioni davvero orribili a
riso e mais e anche a grano e caseina poi sono riusciti a tollerare alcuni di
questi cibi e amidi una volta assunta la dieta senza ossalati. L’aumentata
tolleranza a questi cibi probabilmente è dovuta al miglioramento della
condizione del tessuto connettivale tra una cellula e l’altra nell’intestino, che
ha determinato un’eliminazione alla sovraesposizione del sistema
immunitario agli antigeni del cibo.
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Quale è stata l’incidenza del cambiamento dei sintomi nei bambini
che hanno iniziato la LOD?
Una raccolta dati che riguardava l’appiattimento, la distensione addominale:
- In una settimana 18%
- In poco più di una settimana 25%
- Dopo un mese 30%
- Nessun cambiamento anche dopo un mese 18%
DURANTE LA DIETA
Peggioramenti
Abbiamo subito verificato che, le persone che assumevano molti cibi ricchi di
ossalati, una volta iniziata la dieta LOD hanno visto peggiorare alcuni sintomi
dell'autismo, e questo pensiamo sia dovuto al rilascio degli ossalati da parte
delle cellule che in precedenza ne avevano immagazzinato un certo
quantitativo. Questo processo di rilascio di ossalati viene descritto come
"iperossaluria genetica", laddove la sorgente maggiore di ossalati è di origine
metabolica più che di origine alimentare, ma il processo è praticamente
identico.
Dopo questo periodo che noi chiamiamo di rialzo degli ossalati in circolo,
iniziano a manifestarsi i miglioramenti. Nel nostro progetto con bambini con
autismo, abbiamo potuto verificare miglioramenti che coinvolgevano anche i
sintomi di solito correlati all'autismo.
A volte, il periodo regressivo può essere talmente pesante da spaventare gli
educatori che lavorano con il vostro figlio. Per questa ragione, soprattutto se
vostro figlio ha assunto molti ossalati per lungo tempo, è meglio iniziare la
dieta qualche giorno prima di un periodo di chiusura della scuola, questi primi
giorni saranno di "luna di miele". La regressione, arriva dopo. Fatevi scrivere
dal medico un certificato in cui si spiega che il periodo di regressione è
temporaneo e sarà seguito da miglioramenti.
-
Vostro figlio ha un temporaneo peggioramento come: dolori al pene,
arrossamento, aumento della frequenza e urgenza di urinare.
-
Compaiono eruzioni cutanee mai viste prima; cercate siti con foto di
eruzioni cutanee da mettere a confronto con altri lister che stanno
seguendo la dieta. Tra questi rash particolari c'è anche il "livedo
reticularis" che è un’eruzione dovuta all'infiammazione dei vasi sanguigni
e che li rende più visibili sulla pelle.
-
I cristalli di ossalato possono causare problemi intestinali e, in casi
rarissimi, provoca l'atrofizzarsi della radice dei denti che li fa cadere. Se
compaiono sintomi di questo tipo, avete bisogno di maggior apporto di
antiossidanti.
-
Regressioni comportamentali; regressione del linguaggio. Tutto questo
può essere provocato dall'ossalato che entra nuovamente in circolo una
luis
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volta espulso dalle cellule. Passa, ma può essere un periodo
particolarmente difficile. Leggete quanto scrivono altri lister, messaggi di
incoraggiamento, e ricordate che supplementi e probiotici sono necessari
soprattutto in questo periodo. E mantenete uno stretto rapporto col
medico.
-
Potreste soffrire per un breve periodo di diarrea, di feci sabbiose e/o di
feci con dei puntini neri. (questi potrebbero essere ossalati, ma non
abbiamo attualmente un test attendibile per verificarlo).
-
Raramente, in alcuni bambini si è registrato un’infezione da streptococco,
oppure la comparsa di sintomi riconducibili al PANDAS, ma non siamo
sicuri del perché questo accada. Una spiegazione potrebbe essere che,
nelle passate infezioni, i cristalli di ossalati si sono raccolti intorno ai
batteri: una volta rotti i
-
Cristalli di ossalati grazie alla dieta, i batteri si liberano. Questo non è
stato studiato, ma un meccanismo simile è stato registrato nel caso di
cristalli ossalati formatisi intorno ad agenti infettivi quali l'elicobacter coli.
-
Le reazioni negative sono un buon segno, in quanto tali sintomi NON
compaiono in coloro che NON hanno problemi con gli ossalati; questi
brutti periodi sono poi seguiti dalla risoluzione dei problemi e dei sintomi
presenti prima di iniziare la cura.
-
Vostro figlio potrebbe iniziare a mangiare cibi che prima rifiutava, inoltre
smetterà di divorare come faceva prima, cibi ricchi di ossalati.
-
Vostro figlio potrebbe essere famelico nei periodi alterni di rialzo degli
ossalati o accontentarsi di meno cibo dopo un periodo di dieta.
-
Vostro figlio dopo un periodo di stasi potrebbe iniziare a crescere.
-
Il test OAT (Organic acid test) o la raccolta di 24 ore delle urine potrebbe
rivelare un livello di ossalati normale o solo leggermente alto, e vostro
figlio potrebbe smettere di avere reazioni alla dieta. Le particolarità della
chimica dello zolfo nell'autismo potrebbe esserne la causa quando gli
ossalati ad esempio, vengono immagazzinati nelle cellule dei tubuli
renali, e quindi venire escreti con le urine.
COME MISURARE GLI OSSALATI
L’esame è quello degli acidi organici o OAT che misura:
-
Acido ossalico: tutte le forme di acido ossalico e i suoi sali, oltre
all’arabinosa, indicatore fondamentale per la candida, strettamente
correlata agli ossalati.
-
acido glicolico (glicolato):indicatore di disturbo genetico nel
metabolismo degli ossalati chiamato iperossaluria di tipo 1 e 2 a causa
dell’enzima grhpr che ha due attività: la gr: glicossilati-reduttasi e la hpr:
idrossipiruvico-reduttasi
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72
-
acido ascorbico (vit. c): la vit. c è trasformata in ossalati quando è
presente molto rame. da valutare quindi il rapporto rame/zinco.
-
acido piridossico: indicatore per la vit. b6.
-
acido furancarbossilico, acido idrossimetilfuroico: markers di funghi
come aspergillus.
-
markers dei batteri: un valore alto di batteri quali lactobacilli è un
buon indicatore.
Feci
Alcuni bambini hanno visto aumentare i problemi del comportamento,
problemi di linguaggio, aumento della diarrea con presenza di cibo indigerito,
feci piene di cristalli di ossalati (che sono dolorosi). Sfortunatamente nessun
laboratorio ha messo a punto un test per analizzare gli ossalati nelle feci,
quindi nessuno è in grado ora di identificare la natura di queste feci sabbiose
( A VOLTE CON DEI PUNTI NERI), così caratteristiche delle feci di questi
bambini all’inizio della dieta LOD, ma noi dobbiamo chiederci se questi
cristalli possano essere ossalati e se è lo stesso tipo di feci che si riscontra in
pazienti dopo l’utilizzo di secretina.
Esami di Laboratorio
L’esame delle 24 ore che ricerca i livelli di ossalati (forma libera e forma
coniugata) nelle urine, indicato come principale strumento diagnostico
nell’iperossaluria, in realtà può essere non abbastanza preciso. Si sono infatti
riscontrate forti variazioni interindividuali nell’escrezione urinaria di ossalati
nell’arco della giornata.
Ossalati e urine
slide S. Owens
Nei pazienti del dr. Solomons, gli ossalati presenti nelle urine sono alti solo il
certi momenti della giornata, e un test di controllo sulle urine delle 24 ore,
non sempre rivela l’iperossaluria.
Ma come mai ci sono
queste
scariche
di
ossalati?
Gli ossalati, come altri
elementi
chimici,
seguono le leggi della
FISICA: si muovono da
una
zona
di
alta
concentrazione ad una
zona
di
bassa
concentrazione.
Anche se i livelli di
ossalati nel sangue e
nell’intestino
si
normalizzano, ecco che
i livelli di ossalati nelle
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cellule reagisce alla nuova situazione, e quindi abbiamo un nuovo rilascio di
ossalati che dalle cellule passa nel sangue. una volta nel sangue, gli ossalati
possono lasciare l’organismo sempre passando dall’intestino o dai reni.
quindi, il processo di rilascio degli ossalati può durare mesi, addirittura anni.
Molti ossalati potrebbero essersi accumulati in tessuti particolarmente
reattivi: ecco che gli ossalati concentrati in quei tessuti provocano danno
ossidativo, intaccando la chimica, addirittura provocando la morte cellulare
favorendo la necrosi.
test di laboratorio
W. Shaw
La letteratura medica esistente ci dice chiaramente che non abbiamo
attualmente dei test appropriati per misurare questi importanti processi.
Sono già felice che abbiamo l’esame dell’acido ossalico nel pannello degli
acidi organici del GPL, ma bisogna capire che i bambini con autismo sono
diversi da coloro che hanno problemi renali, perché quello che emerge è che
gli ossalati nelle loro diete producono problemi nell’area del GI molto di più
che non nell’area urinaria.
Gli ossalati probabilmente, sono trasportati nell’organismo in un modo
differente. Se guardiamo ai dati, i miglioramenti riferiti al tratto intestinale
rispetto all’area urinaria sono di 5 a 1. Questi miglioramenti includono anche
la risoluzione di disbiosi o di problemi con funghi e parassiti intestinali di cui
per anni hanno sofferto. Dopo qualche mese di dieta, non hanno più dovuto
assumere antifungali o antibatterici, mentre prima questi trattamenti erano
strettamente necessari.
Sono stati approntati test urinari sugli ossalati quando in presenza di disturbi
renali, ma il fantastico lavoro portato avanti da Robert Freel e Margherite
Hatch che studia la secrezione enterica di ossalati nelle feci ci dice che è in
questa area che dobbiamo focalizzare i nostri studi: la regolazione
gastrointestinale e la gestione degli ossalati.
Questo vuol dire che uno studio appropriato sugli ossalati nell’autismo
richiede che si appronti un test sulle feci, sulle urine e sul sangue.
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LISTA CONTENUTI DI OSSALATI NEI CIBI
BEVANDE
Bassi Ossalati
Acqua
Succo di frutta mela
Succo di frutta ananas
Medi Ossalati
Alti Ossalati
Latte e cioccolato
Cacao
Succhi di bacche
Succhi di agrumi
The
Infusi vari
CONDIMENTI
Bassi Ossalati
Basilico
Noce moscata
Origano
sale
Medi Ossalati
Nessuno
Alti Ossalati
Cannella
Pepe
Zenzero
Salse di soia
GRASSI
Bassi Ossalati
Margarina vegetale
Maionese
Olio extravergine
d’oliva
Oli vegetali
Medi Ossalati
Nessuno
Alti Ossalati
nessuno
FRUTTI
Bassi Ossalati
Mele sbucciate
Avocado
Ciliegie
Mirtilli inscatolati
Uva senza semi
Mango
Melone
Anguria
papaia
luis
Medi Ossalati
Mele
Albicocche
Ciliegie
Pesche
Pesche noci
Ananas
Pugne verdi
Prugne
Alti Ossalati
More
Mirtilli
Uva passa
Uva passa rossa
Uva spina
Kiwi
Buccia di limone
Limone
Buccia di arancia
Arancia
Lamponi
Rabarbaro
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Fragole
Mandarini
GRANO
Bassi Ossalati
Riso
Medi Ossalati
Granoturco
Alti Ossalati
Cereali
Kamut
Spelta
Popcorn
Soia
LEGUMI,NOCI,SEMI
Bassi Ossalati
Noce di cocco
Lenticchie
Castagne lesse
Medi Ossalati
Fagioli di lima
Piselli
Alti Ossalati
Fagioli
Fagiolini
Arachidi
Noci
Ceci
Semi di sesamo
Cus cus
Semi di girasoli
Soia
CARNE
Bassi Ossalati
Pancetta affumicata
Rostbeef
Pollo
Uova
Pesce
Hamburger
Maiale
Medi Ossalati
Fegato
Sardine
Alti Ossalati
Nessuno
DOLCI
Bassi Ossalati
Sciroppo d’acero
Medi Ossalati
Alti Ossalati
Torte di frutta
marmellata
Cioccolato
Cacao
VEGETALI
luis
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Bassi Ossalati
Cavolo bianco
Cavolfiore
Cetrioli pelati
Piselli verdi
Lattuga surgelata
Peperoni rossi
Zucchine
luis
Medi Ossalati
Asparagi
Carciofi
Cavoletto di Bruxelles
Broccoli
Carote
Aglio
Lattuga
Cipolle
Patate
Ravanelli
Piselli
Alti Ossalati
Barbabietole
Sedano
Cavoli ricci
Dente di leone verde
Melanzane
Indivia
Fagioli verdi
Cavolo
Porri
Gombo
Prezzemolo
Pastinache
Peperoni verdi
Popcorn
Patate
Rabarbaro
Rutabaghe
Acetosa
Spinaci
Cardi
Passata di pomodoro
Pomodoro
Rapa verde
Crescione
Ignami
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Esami urine
Ospedale San Raffaele
Sigla test:
OSSAL
Esame convenzionato Sì
Codice regionale:
90353
Raggruppamento:
06 - Chimica Clinica
Metodo analitico:
Enzimatico (OXDC/FDH, NAD -->NADH)
CV tipico:
7%
Significato clinico:
La presenza nella urine di ossalato di calcio é un fattore
pre-dittivo della formazione di calcoli, da ciò ne
consegue l'utilità clinica della sua determinazione.
Strumento:
Pentra 400 CCL/MET/063
Unità di misura:
mg/24h
Valori di riferimento:
13 - 40
Settore di
esecuzione:
Chimica Clinica
Tipo campione:
Urine
Volume minimo
campione:
10 mL
Tappo
provetta/contenitore:
Cont. urine 24 h
Volume
2500 mL
provetta/contenitore:
Tempi per la risposta: 5
(in giorni lavorativi)
Modalità di conservazione e trasporto (solo per enti esterni):
Se consegnato entro 48 ore, il campione acidificato (pH <2) può essere conservato
e trasportato alla temperatura di 2 – 8°C. Per tempi più lunghi è necessario il
congelamento a –20°C ed il trasporto in ghiaccio secco.
Informazioni
aggiuntive:
Raccolta urine delle 24 ore. Scartare la prima minzione
del mattino, (inizio raccolta), versare nel contenitore 10
cc di Acido Cloridrico 6N (disponibile su richiesta presso
l'ambulatorio prelievi) e raccogliere, in un contenitore
adeguato tutte le successive minzioni, conservando il
contenitore tra una minzione e l'altra in frigorifero,
compresa quella del mattino seguente (fine raccolta).
sinonimi:
Acido Ossalico nelle urine
luis
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PARTE 5
Dieta e candida
CONSIDERAZIONI GENERALI
Il fungo (micete) Candida albicans risiede normalmente nel tratto
gastrointestinale dell'individuo sano. Poiché è un organismo opportunista
cercherà di riprodursi e proliferare non appena le condizioni fisiologiche
dell'organismo ospite glielo permettono. In questo caso, in seguito alla
crescita del lievito, compaiono un'ampia varietà di sintomi anche di una certa
entità.
La prevenzione della crescita di Candida presuppone un intestino sano con
adeguati livelli di microflora intestinale (batteri amici) che per un
meccanismo di esclusione competitiva impediscono lo sviluppo di forme
patogene nel tratto digerente.
Come si può dedurre dalla lista qui sotto, i sintomi correlati ad un'eccessiva
crescita della Candida sono molti e diversi tra loro. Questo ne rende la
diagnosi difficoltosa. Riportiamo un questionario (modificato da Murray e
Pizzorno Enciclopedia della medicina naturale Sperling paperback) che
potrebbe essere di aiuto per una autovalutazione. Permette di verificare se i
sintomi di cui soffre una persona potrebbero essere correlati ad una
candidosi.
SINTOMI TIPICI
Generalmente interessano l'apparato gastrointestinale, nervoso, immunitario
o endocrino ma potrebbero interessare qualsiasi apparato del corpo.
Generalmente si presenta affaticamento cronico, perdita di energia,
malessere generale, mancanza di libido.
Sintomi gastrointestinali comprendono la comparsa di lesioni alla bocca,
gonfiore, meteorismo, crampi, prurito anale e alterate funzioni intestinali.
Sintomi genito-urinari includono la comparsa di lesioni vaginali, e frequenti
infezioni alla vescica
Sintomi ormonali includono principalmente disturbi del ciclo e dolori
mestruali.
Sintomi correlati al sistema nervoso includono depressione, irritabilità e
difficoltà di concentrazione.
Sintomi correlati al sistema immunitario includono allergie, sensibilità chimica
e frequenti influenze e raffreddori.
luis
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LINEE DIETETICHE GUIDA PER CONTRASTARE LE INFEZIONI DA
CANDIDA
CIBI
DA EVITARE
ZUCCHERO
Qualsiasi tipo di zucchero e cibi che lo contengano (quindi anche la maggior
parte della frutta). Ricordare di evitare anche sciroppi, miele, cioccolata,
glassa, marzapane, gelati, pasticceria fresca e secca, biscotti, torte, budini,
bibite (comprese quelle che apparentemente sono "sugar free/senza
zucchero"). Ricordarsi di controllare bene le etichette: noterete per esempio
che anche ad alcune verdure in scatola o congelate viene aggiunto dello
zucchero. Zuccheri sono anche i seguenti ingredienti: fruttosio,
maltosio, lattosio, saccarosio, destrosio, zucchero invertito ecc.
DOLCIFICANTI
Nutrono direttamente la Candida. Evitare tutti i prodotti "sugar free/senza
zucchero" poiché molto probabilmente contengono dolcificanti artificiali.
LIEVITO
Evitare qualsiasi cibo che lo contenga o che ne derivi. Per esempio pane e
pangrattato, dado, glutammato monosodico, preparati per pizza ed alcuni tipi
di integratori vitaminici quando non riportano la dicitura "yeast free/senza
lieviti".
CEREALI RAFFINATI
Riso, pasta, farina, preparati per budino o altri tipo di miscele che non
portino la dicitura "integrale".
CIBI FERMENTATI
Salsa di soia, aceto e cibi che lo contengano (salse da insalata, kecchup,
sottoaceti ecc.) bevande alcoliche e birra, formaggi con muffe (tipo
gorgonzola).
LATTE VACCINO
Tutti i prodotti caseari (formaggi, burro, panna ecc.) che lo contengano. Per
altri tipi di prodotti far attenzione in etichetta alle diciture "latte in polvere" e
"proteine del latte".
FRUTTA
Generalmente sconsigliata se troppo matura: sia fresca, secca, disidratata o
in scatola. La frutta secca è permessa solo se appena sgusciata. È permesso
il succo di limone spremuto fresco per condire le insalate o da aggiungere
all'acqua minerale. Altra frutta permessa: agrumi, mele, pere in piccole
quantità. Via libera ad avocado.
CIBI AFFUMICATI
Compresi pesce e carne ( prosciutto, pancetta, salmone o aringa).
FUNGHI E TARTUFI
TE E CAFFÈ
Anche se decaffeinati! Evitare anche cioccolata calda ed altre bevande calde
che possano contenere zucchero.
BEVANDE GASSATE
Cola e bevande "per sportivi" possono contenere zucchero, dolcificanti o
caffeina.
luis
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MEDICINALI
Alcuni potrebbero contenere caffeina, zucchero o dolcificanti.
CONSERVANTI
Ingredienti chimici che appesantiscono il fegato! Molti conservanti derivano
dal lievito, in ogni caso leggere attentamente quanto riportato nelle etichette.
SPEZIE PICCANTI E CURRY
Sono "pericolose" per la microflora intestinale.
XILITOLO - FRUTTOSIO
xilitolo - 2005/04/18 11:23 vi prego , aiutatemi sto cercando lo xilitolo ma
non lo trovo! in farmacia si rifiutano di prenderlo se non c'è un ordine
grosso...come posso fare??? c'è un sito internet dal quale posso ordinarla?
o va bene continuare ad usare il fruttosio? Maelis
Re:xilitolo - 2005/04/18 13:10 quando ho parlato con la nutrizionista di
Taranto, presso la quale ho incontrato verzella, per chiedere dei chiarimenti a
proposito della dieta, parlando di zuccheri (e tengo a precisare che prima di
darmi la risposta si è consultata con verzella) mi ha detto che il fruttosio va
altrettanto bene ... e che per quanto riguardava i prodotti pronti (tipo
caramelle ecc per diabetici) se c'era il maltitolo, potevo prenderli, andava
bene lo stesso ... perché dunque usare lo xilitolo?
non ho ancora avuto i risultati delle analisi quindi non so se mio figlio ha la
candida, ma ho chiesto questo alla dott.a e mi ha detto che in ogni caso il
fruttosio sarebbe andato bene ... avete informazioni diverse
Re:xilitolo - 2005/05/12 09:46 Siamo stati da Verzella lunedì ed era il
nostro primo incontro,ci ha detto di usare al posto dello zucchero fruttosio o
xilitolo indifferentemente
Re:xilitolo - 2005/06/13 11:20 In merito alla questione FRUTTOSIO o
XILITOLO vorrei fare sapere cosa mi ha detto la dottoressa che ha in cura
mio figlio. Le sue testuali parale sono state:
"Ai fini dell'appetibilità per i lieviti il fruttosio è equivalente al saccarosio,
quindi non usarlo. lo xilitolo è insostituibile." Bacla03
Re:xilitolo - 2005/06/13 18:12 Cara Bacla:
Ciò che ti ha detto la tua dottoressa è giustissimo. I lieviti e la candida in
particolare si nutrono altrettanto bene con il fruttosio che con il saccarosio
(zucchero da cucina).
L'unico zucchero che la candida non riesce a metabolizzare è appunto lo
xilitolo ed è questa la ragione per la quale noi lo usiamo. Approfitto per
ricordare a tutti che lo xilitolo è uno zucchero TOTALMENTE NATURALE,
ricavato dalla corteccia delle betulle e non ha nessuna controindicazione.
L'unico "problema" che potrebbe produrre se consumato in grandi quantità è
un certo effetto lassativo, il che per molti dei ns. bambini manco guasta
luis
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Re:xilitolo - 2005/06/16 12:38 ho appena parlato con il dott. verzella - mio
figlio ha la candida anche abbastanza alta, ma alla mia richiesta specifica
riguardo la scelta tra fruttosio e xilitolo, mi ha detto e ripetuto che sono
ENTRAMBI AMMESSI. perché farci spennare dal furbo di turno? Il fruttosio si
trova in tutti i supermercati, è buono e naturale, si può usare a caldo e a
freddo
ZUCCHERO CONTENUTO NELLA FRUTTA
Fromitaly. Traduco questo msg ricevuto dalla lista gfcfdiet.
Ho trovato online questo elenco del contenuto di zucchero contenuto nella
frutta . Penso che possa aiutare chi sta cercando di limitare lo zucchero.
Credo sia precisa ...è stata inviata da un medico . Diverse persone mi hanno
scritto chiedendomi quale frutta la dott. McCandless ritenesse ok da usare
per noi, se dovessimo prendere frutta per supplementi ...questa lista
combacia con quello che lei mi ha detto
Ecco l'elenco di molti frutti e della percentuale di zucchero (peso fresco)
L'elenco va dal più basso al più alto.
Lime
Avocado
Limone
Mirtillo
Uva sultanina
Pompelmo
Fragola
Lampone
Mora
Papaia
Pesca
Albicocca
Anguria
Ribes nero
Pera
Arancia
Prugna
Uva spina
Passion Fruit
Kiwi
luis
1%
1%
2%
4%
6%
6%
7%
7%
8%
8%
9%
9%
9%
10%
10%
10%
11%
11%
11%
14%
Fico d'India
Mango
Melograno
Mela
Ananas
Ciliegia
Cachi
Fico
Uva
Lichi
Banana
Mielata
11%
11% 0.5%
13%
13%
13%
14%
14%
15%
16%
17%
17%
11%
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PARTE 6
Consigli per iniziare la dieta
Iniziare una dieta senza glutine e senza caseina SGSC spaventa la maggior
parte di noi genitori. Allevati dalle nostre mamme e nonne a “pane e latte”,
siamo convinti di privare i nostri figli di chissà quali alimenti indispensabili.
Milioni di persone vivono senza mangiare glutine e caseina. Molti medici
consigliano e prescrivono la rimozione della soia, un cibo che a tanti bambini
potrebbe dare problemi di iperattività. In misura minore lo stesso principio
vale anche per il mais. Quindi generalmente la dieta SGSC va accompagnata
con l’eliminazione della soia e una particolare attenzione al mai ( il suo
utilizzo deve essere monitorato per assicurarci che non interferisca con il
benessere dei nostri figli).
Una dieta equilibrata e variata utilizzando cereali senza glutine quali mais,
riso, grano saraceno ecc., carni bianche e rosse, frutta e verdura, legumi,
pesce, semi di vario tipo, sopperisce egregiamente alla mancanza di tali
alimenti e non farà mancare nulla ai nostri bimbi. Piano piano, senza fretta
introdurremo nella dieta un integratore di calcio.
Appena avuta l’indicazione della necessità della dieta, non è necessario
precipitarsi con urgenza ai negozi Bio per fare la spesa e iniziare
drasticamente.
Un brusco inizio potrebbe anche causare ad alcuni bambini dei problemi di
irritabilità, nervosismo, iperattività, in quanto verranno a mancare quelle
sostanze descritte in precedenza nei vari documenti medici, gluteomorfine e
caseomorfine e si potrebbe avere una vera e propria “crisi di astinenza”.
Infatti con la dieta noi dobbiamo “disintossicare” i nostri figli da quelle
sostanze dannose.
Queste possibili e probabili regressioni sono variabili da bambino a bambino e
si possono presentare con un dimagrimento iniziale in quanto i bambini non
vogliono adattarsi ai nuovi cibi, un aumento delle stereotipie, iperattività,
nervosismo.
Iniziamo quindi per gradi, senza fretta in modo che l’organismo dei nostri
piccoli possa disintossicarsi ed adeguarsi al nuovo regime alimentare.
Questo periodo ha una durata variabile da bambino a bambino, dai pochi
giorni ad oltre uno o più mesi.
Iniziamo piano piano quindi.
Molti medici consigliano di iniziare rimuovendo la caseina e successivamente
il glutine, il tutto gradualmente. Dieci, quindici giorni od oltre,
ci
consentiranno di arrivare ad una piena dieta senza particolari problemi.
Il primo passo da fare è recarsi in un negozio di prodotti biologici, se
possibile, e fare una bella spesa.
Controlliamo superbenissimo le etichette, leggiamole due volte con
attenzione scartiamo tutte quelle contenenti coloranti, conservanti ecc.
luis
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Molti genitori si sono fatti belle scorpacciate di biscotti e merendine perché
non avevano notato quel certo ingrediente vietato.
Si inizia…mamme non tremate.
Cominciamo a sostituire tutto il latte (mucca, capra, pecora ecc) con altri
prodotti sostitutivi quali il latte di riso, di mandorle e di cocco.
Poi dopo un paio di giorni formaggi e latticini e tutti i prodotti contenenti la
caseina: biscotti, merendine, gelati ecc.
Se tutto va bene dopo una settimana possiamo iniziare a togliere il glutine.
Ricordiamoci che mentre la caseina è eliminata dal nostro organismo in pochi
giorni, per una disintossicazione dal glutine sarà necessario anche un anno
di tempo.
Quindi non diventiamo pazzi per arrivare alla dieta completa in un giorno,
cerchiamo di evitare ai nostri figli i disagi da stress di disintossicazione.
Cominciamo a togliere il glutine, facciamolo in una decina di giorni. Iniziamo
a ridurre i bei piatti di spaghetti al pomodoro e ai quattro formaggi.
Sostituiamoli con il riso, la pasta di riso, di mais. Dopo qualche giorno
eliminiamo pane e grissini. Successivamente biscotti e merendine.
Ecco, finalmente dopo 15 giorni siamo a regime.
Finalmenteeee….che fatica.
Un possibile programma:
- Non spaventarsi e non drammatizzare: non sta succedendo niente di
strano. Milioni di persone vivono senza glutine e senza caseina;
- Andare in un negozio a fare la spesa: pasta di riso, di mais, biscotti senza
glutine e senza caseina, latte di riso, di mandorle, di cocco, gallette e
creakers di riso, di riso e mais, succhi di frutta biologici e senza zucchero
e alla pera;
- Prima di mettere i prodotti nel carrello rileggersi le etichette;
- Rileggerle ancora una volta;
- Iniziare a rimuovere la caseina. Iniziare con il latte e successivamente
con gli altri prodotti: una settimana o dieci giorni potrebbero bastare;
- Eliminata la caseina iniziare a togliere il glutine sempre gradualmente,
arrivare a regime in altri 7/10 giorni;
- Mi raccomando ancora una volta: iniziare piano per evitare i possibili
problemi di nervosismo, iperattività, causati da una possibile “crisi di
astinenza” verso glutine e caseina.
Seguono consigli vari:
- Ottimo sostituto della pasta di semola tradizionale. è quella fatta col
mais.
- Anche la pasta di riso è gradevole e la polenta costituisce sempre
un’alternativa valida.
- Anche la pasta di grano saraceno;
- Al posto del pane si possono usare sfogliatine di riso e mais o gallette di
mais o riso, preferire quelle a coltivazione biologica.
- Per impanare carne e pesce si può usare la farina di mais molto fine già
pronta in commercio o preparata con l’aiuto del frullatore Anche la
farina di riso, la maizena, la fecola di patate. Costituiscono un aiuto in
cucina. Se si vuole impanare o addensare qualche pietanza.
luis
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-
Utilizzare il pesce di piccola taglia. I grossi pesci contengono mercurio:
trota, branzino, sogliola, triglia, sardina, orata, persico, sarago, dentice.
Evitare i cibi precucinati o precotti; non usare cibi già impanati.
Attenzione alla contaminazione domestica del cibo durante la
preparazione: non usare le stesse stoviglie per preparare il cibo del
vostro bambino e quello normale. Il lavaggio domestico delle stoviglie
non garantisce sempre l’eliminazione di glutine e caseina dalle stoviglie,
occorrono alte temperature non facilmente ottenibili con il normale
lavaggio, è meglio usare piatti e stoviglie propri per il bambino se non si
vuol mettere a dieta tutta la famiglia.
Idee per la prima colazione
- riso soffiato in una tazza, mescolato con miele (pochissimo) o marmellata
biologica e senza zuccheri aggiunti, con alternativamente, mandorle o
nocciole tritate, oppure uvetta ( biologica, messa a bagno la sera prima),
oppure con prugne secche ( che fanno molto bene ) tagliate a pezzettini,
oppure datteri a pezzettini (sempre biologici);
- Alternare il riso soffiato con il miglio soffiato; vi assicuro che dono
buonissime colazioni...da leccarsi i baffi.
- Il classico ovetto ( massimo due);
- Bresaola o prosciutto crudo;
- Biscotti di riso o mais;
- Budini di riso;
- Zuppe: utilizzare i legumi (anche secchi, meglio biologici) per fare zuppe
da dare anche (non svenite) a merenda e colazione: fagioli, lenticchie,
ceci, fave e piselli. Scegliete quelli decorticati.
- Frullati di frutta (se consentita):
- Centrifughe di verdura, di verdura e frutta;
- Uova: albumi fin che si vuole, tuorli massimo due la settimana;
- Eliminare il più possibile tutti gli zuccheri: dolci, caramelle, gelati, succhi
di frutta, bibite gassate e non (alimentano la candida)
- Utilizzare succhi di frutta alla pera, molti diluiti;
- Usare esclusivamente lievito chimico (il lievito di birra alimenta la
candida).
- Utilizzare, solamente se indispensabile, margarina vegetale biologica
(attenzione perché potrebbe contenere soia);
- Utilizzare xilitolo (in farmacia) o fruttosio.
- Integrare la dieta con 800 a 1200 mg di calcio elementare il giorno.
Non è necessario precipitarsi o spaventarsi perché disperati dalla
mancanza nella dieta di latte o il formaggio. Gran parte del calcio può
essere introdotto con una buona dieta. Il calcio è contenuto in carne e
pesce, quasi tutta la verdura e la frutta, la maggior parte dei legumi, i
cereali.aringa, broccoli, cavolo nero, ceci secchi coste, erba cipollina,
mandorle dolci, nocciole, prezzemolo, sardine sott'olio spinaci, sesamo.
- La dottoressa Mumper, direttamente ai nostri listers, ha detto che
possono essere utilizzati tutti i tipi di carne. L’importante sarebbe
utilizzare carne priva di antibiotici ed ormoni proveniente da allevamenti
biologici.
luis
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COME INTRODURRE NUOVI CIBI
consigli di un genitore – dal forum
introdurre cibi nuovi - 2006/09/15 18:49
Leggete quello che dice Phil circa introdurre i cibi nuovi.
Adesso voglio parlarvi di COME sono riuscito a far mangiare Jake cibi che non
piacevano a lui.
Molti di ns bambini hanno problemi sensoriali. Non piacciono a loro certe
sensazioni sulla lingua, certi sapori. Mi è stato detto che affinché una persona
non si abitua al sapore di un cibo, deve assaggiare/assaporare quel cibo tra i
5 e 10 volte. Il cervello manda enzimi alla bocca perchè “sa” che cosa si sta
per mangiare e quindi prepara la bocca. Ecco perchè spesso accade che uno
assaggia un cibo per la prima volta, li sembra strano come sapore ma poi,
assaggiando più volte il piacere di quel sapore si sviluppa.
Non vi è mai capito di mettere un cibo in bocca e rimanere sorpreso perchè
non era il cibo che aspettavi???
Jake non aveva problemi con la carne ma con la verdura si.
La ns procedure era questo:
1° giorno del introduzione del cibo nuovo: mettevo un pezzetto piccolissimo
del cibo in bocca – Jake inizia a masticare e vomita subito. (Purtroppo ho
sbagliato la prima volta – l’ho dato il cibo nuovo DOPO averlo fatto cenare
e mi ha vomitato la cena addosso!!)
2° giorno: idem
3° giorno: cibo nuovo – conati di vomito, tanti.
4° giorno: idem
5° e 6° giorno – meno conati
7° giorno: mastica, non è felice, ma mastica e manda giù
Dopo quella settimana, inizio ad aumentare le quantità, più pezzetti.
Dopo un mese, mi chiede lui stesso quel cibo.
Ci vuole tanto impegno e comprensione che la reazione sarà quello che vi ho
raccontato.
E’ un lavoro di desensibilizzazione , metodo usato anche problemi di iper
sensibilità uditivo, tattile ecc.
luis
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PARTE 7
Le ricette del forum
finalmente “se magna”. Era ora.
Buon appetito.
luis
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87
MENU’ SPECIALI
DIETA PER IL
VIAGGIO
Quando facciamo dei viaggi, per i primi giorni
ci organizziamo con insalate di riso (piselli,
zucchine ai ferri sottili sottili, uova, patate
lesse a dadini, prosciutto ecc ), zuppe di
legumi, insalate di pollo lesso con verdure,
insalata di fagioli con pollo o lesso o in padella
tagliato a striscioline sottili con l'aggiunta di
sedano e carote (se ti piace erba cipollina
sottile sottile) da tenere in un frigo portatile.
Per il primissimo giorno, l'insalata di fagioli la
preparo immediatamente prima di partire e la tengo calda sempre in quelle
borse termiche da viaggio. Poi sul posto ci si deve organizzare come
suggerito da frommy.
evviva
Dieta in viaggio
Io faccio spesso la frittata di riso con uova, prezzemolo, verdure, prosciutto e
sale. Viene buona ,in viaggio la mangiamo tutti, anche fredda.
Poi puoi portarti della frutta già lavata e poi la tagli al momento, puoi portarti
dei biscotti di riso o fare dei panini in casa e poi li proponi per merenda. Io
con Mapi ormai sto in continuo viaggio, quindi vedi che una volta fatta la
prima esperienza tutto ti sembrerà poi più semplice. Sai ho sperimentato
anche i ciste della saia per merenda. Quando mi fermavo in autogrill,
sembrava che non ci fosse mai niente d’adatto per Mapi , ma poi ho saputo
che i cipster, la confezione da 75 g, è sicuramente senza glutine, e con una
dose di enzimi prima , gliela compro quando vado fuori , così anche lei è
contenta di poter sgranocchiare qualcosa comprato in autogrill.
Chiaramente non esagero MAI e le faccio mangiare meno della metà del suo
contenuto ( è sempre un prodotto di tipo industriale!). In bocca al lupo da
Lucia
Dieta in viaggio
Si lessa il riso al dente, si battono le uova, si tagliuzza la verdura ( se vuoi
metterla) e il prosciutto crudo, un po’ di prezzemolo, si amalgama tutto e se
puoi poi fai riposare l'impasto in frigo per qualche ora ( io se devo partire la
mattina l'impasto lo preparo la sera). Dopo scaldi l'olio in padella e ci versi il
contenuto dell'impasto, stendendolo bene nella padella come una torta,
aspetti che si dori bene poi con un piatto la giri , fai cuocere bene anche
luis
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questo lato e la frittata è fatta. L'importante e farla cuocere bene su ogni
lato, così resta compatta e si può poi tagliare a fette come una torta. Spero
di essere stata chiara ed utile. Un grosso abbraccio a tutti. Da Lucia
HALLOWEN
RAGNETTI DI ZUCCA
Ingredienti:
400 g di polpa di zucca
100 g di farina di castagne
50 g di fruttosio
50 g di latte di mandorla
olio di girasole
Preparazione
Lessate in acqua salata la polpa di zucca tagliata a cubetti. Scolatela molto
bene e ponetela in una terrina. Aggiungete il fruttosio e lavorate bene con un
cucchiaio di legno in modo che la zucca risulti una crema. Aggiungere un po’
alla volta la farina di castagne e lavorate avendo cura di sciogliere eventuali
grumi. Infine aggiungete il latte amalgamando bene il tutto. In una padella
d’acciaio inox mettete abbondante olio di girasole e quando sarà ben caldo
calate l’impasto a cucchiaiate. Non vi preoccupate della forma, più saranno
“bruttine” e più saranno adatte ad una festa
da brivido!
MINESTRA DI STREGA
Ingredienti:
600 g. di polpa di zucca
200g. di miglio decorticato
1 spicchio d’aglio
1 cipolla piccola
olio extravergine d’oliva
acqua
sale q.b.
Preparazione
Soffriggere aglio e cipolla finemente tritati in olio extravergine d’oliva fino a
quando la cipolla non avrà un bel colore dorato. Aggiungere la polpa di zucca
tagliata a cubetti e tre tazze d’acqua. Lavate a lungo il miglio decorticato
sotto acqua corrente avendo cura di individuare eventuali sassetti.
Aggiungere il miglio ed altre due tazze d’acqua alla zucca.
luis
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Il tutto dovrebbe risultare coperto d’acqua, se così non fosse aggiungere
acqua fino a copertura. Aggiungere una presa di sale grosso. Cuocere a fuoco
moderato, avendo cura di mescolare ogni 10/15 minuti, per 45/50 minuti o
comunque fino a quando la zucca si è sfranta ed il miglio risulti cotto.
Verificare la salatura
FANTASMINI DI COCCO
Salve a tutti. Sempre per la cena di Halloween ho elaborato questi dolcetti
che hanno riscosso il successo da parte di Daniele. A dire la verità sono un
po’ più morbidi, un po’ meno consistenti di come avevo in mente. Se ci
saranno modifiche te le farò sapere. Rossana.
Ingredienti:
4 albumi
100 g di xilitolo
50 g di fruttosio
250 g di farina di cocco
marmellata di amarena o meglio di mirtillo (ovviamente senza zucchero).
Preparazione
Montate a neve ben solida gli albumi servendovi di uno sbattitore elettrico.
Aggiungere poco alla volta lo xilitolo e il fruttosio sempre continuando ad
amalgamare con lo sbattitore. In ultimo aggiungere la farina ed amalgamare
il tutto. Su una teglia da forno rivestita con la carta forno, servendovi di due
cucchiai, disporre delle piccole montagnole di impasto dandogli una forma
conica. Porre la teglia al ripiano centrale del forno e cuocere a 160 C° per 30
minuti. Lasciare raffreddare all’interno del forno.
Con la marmellata
disegnate occhietti e bocche ai “fantasmi”.
MENÙ DI PASQUA DA LILLI
ANTIPASTI
SALATINI HAI VARI GUSTI
Gli ingredienti sono di media per 4 persone
Per l'impasto base
400 g di farina
60g olio d'oliva
1 bustina di lievito(quello permesso )altrimenti si può usare
un cucchiaio da tè di bicarbonato
luis
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4 uova
latte /di riso
SALE
Setacciare la farina ...(o grano saraceno o ceci, o i mix che sono permessi)
unite un cucchiaio di sale l'olio 2,5 dl di latte tiepido lavorare il tutto, appena
il composto sarà omogeneo unite le uova sbattute e 1 tazzina d’acqua
tiepida e il lievito.
Quando la pasta sarà soffice mettetela a lievitare per 1ora e mezza circa.
Trascorso il tempo con le mani unte fate con l'impasto dei filoni di circa 5
cm, tagliare dei dischetti che metterete in una teglia con la carta da forno, al
centro dei ns. dischetti potete mettere ciò che più vi piace, zucchine trifolate,
radicchio appassito, pomodoro fresco scottato, aglio, cipolla appassita ecc.
Ricoprite con un altro dischetto pressando i bordi, lasciate riposare per altri
30 minuti infornate il tutto a 180/190 g in forno prescaldato per 30 minuti...
ANTIPASTO DI ZUCCA
400 g di zucca
rosmarino
sale
2 uova
100 g di speck
100 g di pan grattato
Affettare la zucca ,disporla in una teglia con un po’ di aglio aggiungete sale
rosmarino infornate a 180 g fino a cottura
Frullate le uova con lo speck e versate il tutto in una ciotola ,unite la zucca
passata a modi puré unite il pan grattato ...
formare delle palline e ripassatele nel pan grattato.
infornatele in una teglia per circa 30 minuti.
ANTIPASTO DI UOVA SODE IN SALSA DI CAVOLFIORE o POMODORO
O FINOCCHI
Mettere a cuocere il cavolfiore o il finocchio la procedura è la medesima in
acqua salata, a metà cottura mettere in una padella una cipolla tagliata
finemente a rosolare in olio d'oliva ,far saltare le ns. verdure unire fino a
cottura brodo vegetale
A cottura ultimata tritare il tutto aggiungere un cucchiaio di farina e tritare
per altri 2/3 minuti. Nel frattempo cuocere le uova e farle sode tagliare a
metà adagiarle in una pirofila ricoprire con la ns. salsa infornare a 180 per
10 minuti circa .
per la salsa al pomodoro ..... unire nella padella con la cipolla tagliata un po’
d'origano e pomodoro tagliato a pezzetti ,va bene anche la passata ......
procedere come sopra
luis
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PASSATELLI IN BRODO DI POLLO E VERDURE
Fare un brodo di verdure ,sedano ,cipolla,aglio,pomodoro,cavolo,
unire il pollo ,un po’ di sale ....
quando il tutto e cotto scolare ......
per i passatelli
4 uova
Pan grattato
noce moscata
sale
un po’ di latte di riso
amalgamare il composto che risulti abbastanza denso
Mettete il brodo sul fuoco ,quando bolle ,passate sulla pentola con il
passaverdura con i fori grandi il ns. preparato fino a ultimarlo ,sono pronti
appena affiorano in superficie
PER IL SECONDO
BOCCONCINI D'AGNELLO AL FORNO CON VERDURE
Tagliare l'agnello a pezzetti, infarinarlo, io uso la farina di riso non assorbe
l'unto, rosolarli in olio d'oliva, nel frattempo preparate in una pirofila da
forno, piselli, patate scottate in precedenza in acqua bollente, pomodorini,
salate e aggiungete l'agnello infornate a 170 g fino a cottura ultimata, unite
alla cottura man mano del brodo vegetale
ROTOLO DI TACCHINO
Prendere il petto di tacchino batterlo in modo di renderlo d’altezza uniforme
fare a parte un impasto di trito di coniglio, un uovo, sale, prezzemolo e una
patata lessa addensarlo e con le mani componetelo a modi salame, mettetelo
al centro del tacchino e avvolgete come in arrosto, legare con il filo per
alimenti in modo da chiudere anche le estremità infornare in una pirofila
tenendo sempre il ns. arrosto ad ammorbidito fino al termine cottura con il
brodo vegetale
DOLCE ALLE FRAGOLE
3 uova
350g di farina
250g di fragole
mezzo bicchiere di latte di riso
mezzo bicchiere d'olio
lievito /o bicarbonato un cucchiaino
luis
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1 pizzico di sale
4 cucchiai di xilitolo
Con le uova lo zucchero fare uno zabaione,setacciare la farina , unire il sale,
il latte, olio e le fragole frullate per ultimo il lievito, lavorare il tutto con la
frusta fino ad attenere un composto omogeneo, versare il composto in uno
stampo imburrato con la margarina vegetale e infarinato con la farina di riso,
infornate a 180 g nella parte centrale del forno per circa 45 minuti
SPUMINI
150G di xilitolo (si può sostituire per chi non è permesso 150 g di cocco
disidratato)
6 uova per chi non è permesso si possono sostituire (CON LATTE Di
MANDORLE)
200g di fecola di patate
Buccia grattugiata di un limone
100 g di margarina vegetale
Una bustina di lievito /O BICARBONATO
Lavorare in una terrina i rossi d'uovo con lo xilitolo affinché otteniate una
crema ben montata
Montare a neve le chiare ben sode
Unite la fecola alla crema aggiungere la margarina fusa e la scorza del limone
Mescolare le chiare alla crema con movimento morbido ,versate in stampini
di carta per forno e infornare a 160 g per 25 minuti.....
È chiaro che ognuno di voi sa cosa è permesso a suo figlio e cosa non è
permesso io ho messo le ricette con delle varianti per chi non può usare
alcune cose se qualcuno avesse bisogno di variante diverse dica qualcosa se
posso
volentieri
.....
Volevo augurare con questo mio menù una buona PASQUA A TUTTI VOI
DA LILLI e Alli
PRANZO DI NATALE DA lilli
Festività 2006
Salve a tutti non potevo mancare con il pranzo di natale
menù
FARFALLE VERDI CON CONIGLIO
SCALOPPINE ALL'ECETO BALSAMICO /VARIANTE AL LIMONE
FINOCCHI ALLA MARGARINA
CASTAGNACCIO AL RISO
luis
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FARFALLE
Pasta per 3/4 persone
due cubetti (io uso i surgelati) di spinaci tritati finemente
farina di ceci circa 1/2 kg
1 uovo
un pizzico di sale
Procedere come con la normale sfoglia tirata non troppo sottile
fare dei rettangolini e stringerli nel mezzo in modo che si formi una farfalla
Per il condimento
Mezzo coniglio disossato
Soffriggere una cipolla e mettere il coniglio a pezzetti nella padella e farlo
rosolare con la cipolla e un pizzico di sale aggiungere poco alla volta del vino
bianco che man mano evaporerà continuare sino a quando il coniglio diventa
rosolato
Aggiungere la passata per chi può usare il pomodoro lasciarlo passare per
almeno un’oretta
la variante al pomodoro passare i piselli nel mixer e scolarli dalle pelli
formando una crema passare il coniglio nella crema di piselli per un ora
aggiungendo acqua alla cottura
condire le farfalle una volta cotte aggiungendo un filo d'olio d’oliva
Per le scaloppine
Fettine di tacchino o pollo (meglio il tacchino per chi può)
Impanare le fettine nella farina di grano saraceno /o di ceci
Friggerle nella margarina vegetale (si può usare anche l'olio d'oliva, con la
margarina vengono più morbide)salare
In una padella mettere l'aceto balsamico con aggiunta di latte di riso passare
le scaloppine sino a che la salsa non diventi una crema salare a piacere
La variante è il limone
in una padella mettere della margarina del succo di un limone con aggiunta
d'acqua e procedere come sopra
Per il contorno
scottare i finocchi tagliati a listelle in una pentola d'acqua salata per 5 minuti
Passarli nella farina d'amaranto o in quella di ceci
Si possono friggere e salare altrimenti passarle al forno con pezzetti di
margarina sempre vegetale
Per la torta
Al solito castagnaccio che ho scritto precedentemente
Unite per 1/2 kg di farina 2 etti di riso cotto nel latte di riso
2 uova montando le chiare e lo xilitolo e la buccia di un arancio grattuggiata
Tutto in forno e buon appetito
Spero siano di vs gradimento
O e P cosa vi sembra .......
luis
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UNO SPECIALE PRANZO DI NATALE GFCF
FESTIVITA’ 2009
NATALE A TAVOLA SENZA GLUTINE E
CASEINA
Le seguenti sono ricette per il pranzo di Natale
per chi segue la dieta senza glutine e caseina
consigliate dalle mamme e dai papà del nostro
forum.
ANTIPASTI
SALATINI AI VARI GUSTI
Per l'impasto base
400 g di farina
60g olio d'oliva
1 bustina di lievito (quello permesso) altrimenti si può usare un cucchiaio da
tè di bicarbonato
4 uova
latte /di riso
SALE
Preparazione:
Setacciare la farina (grano saraceno, ceci o i mix consentiti), unire un
cucchiaio di sale, l'olio, 2,5 dl di latte tiepido e lavorare il tutto; appena il
composto sarà omogeneo unire le uova sbattute, 1 tazzina d’acqua tiepida e
il lievito.
Quando la pasta sarà soffice metterla a lievitare per un'ora e mezza circa.
Trascorso il tempo, con le mani unte fare con l'impasto dei filoni di circa 5
cm, tagliare dei dischetti e metterli in una teglia con la carta da forno; al
centro dei nostri dischetti potete mettere ciò che più vi piace: zucchine
trifolate, radicchio appassito, pomodoro fresco scottato, aglio, cipolla
appassita ecc.
Ricoprire con un altro dischetto pressando i bordi, lasciare riposare per altri
30 minuti e infornare il tutto a 180°/190° in forno preriscaldato per 30
minuti
ANTIPASTO DI ZUCCA
400 g di zucca
rosmarino
sale
2 uova
luis
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100 g di speck
100 g di pangrattato Senza glutine
Affettare la zucca, disporla in una teglia con un pò di aglio, aggiungere il sale
e il rosmarino e infornare a 180° fino a cottura. Frullare le uova con lo speck
e versare il tutto in una ciotola, unire la zucca passata a mò di puré e il pan
grattato. Formare delle palline e ripassarle nel pan grattato.
Infornarle in una teglia per circa 30 minuti.
ANTIPASTO DI UOVA SODE IN SALSA DI CAVOLFIORE o POMODORO
O FINOCCHI
Mettere a cuocere il cavolfiore o il finocchio (la procedura è la medesima) in
acqua salata; a metà cottura mettere in una padella una cipolla tagliata
finemente a rosolare in olio d'oliva,far saltare le verdure, unendo brodo
vegetale fino a cottura ultimata. Tritare quindi il tutto, aggiungere un
cucchiaio di farina consentita, e tritare per altri 2/3 minuti. Nel frattempo
cuocere le uova e farle sode, tagliarle a metà e adagiarle in una pirofila
ricoprendole poi con la nostra salsa. Infornare a 180° per 10 minuti circa.
Per la salsa al pomodoro: unire nella padella con la cipolla tagliata un pò
d'origano e pomodoro tagliato a pezzetti (va bene anche la passata) e
procedere come sopra
PRIMI PIATTI
LASAGNE
per la sfoglia :
3/4 di farina di grano saraceno e 1/4 di farina di riso
poco olio - uova - impastare bene e tirare prima delle sfoglie alte e poi più
sottili (va bene anche secondo foro della macchina da fare la pasta).
Preparare in anticipo un ragù di quelli degni di questo nome...trito di
verdure.... buon macinato...c on anche prosciutto crudo tritato che dà più
sapore...un po’ di concentrato e passata di pomodoro..... deve cuocere
(piano)... per almeno due ore .
besciamella
deve essere fatta col latte di mandorla non con quello di riso; per un litro
aggiungere 80gr farina di riso, 50/60gr di olio extravergine, sale, noce
moscata e far addensare mescolando continuamente - verrebbe bene col
bimby ma è uguale anche così.
Pentolone di acqua salata con un po’ d'olio dentro e, quando bolle, cuocere le
sfoglie (non farle troppo grandi che è meglio).
Uno strato di ragù... sfoglia.... uno strato di besciamella... e via così fino a
completare; terminare con la besciamella o col ragù.
In forno a 170° / 180° per 15 minuti.....
Sono davvero da FESTA!
luis
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TORTELLINI IN BRODO
(a Parma si chiamano anolini, a Reggio Emilia cappelletti)
Prendere un pezzo di carne di manzo e farlo cuocere con acqua e con le
verdure del brodo (sedano, cipolla, aglio, carota) a cui si aggiungono chiodi
di garofano e cannella. Mettere poca acqua perché al termine della cottura ne
devono rimanere solo un paio di mestoli
Grattugiare del pane raffermo (utilizzare quello fatto con farina Orgran Bread
Mix o il MIXB della Schar) e bagnarlo leggermente con il brodo. Il pane deve
formare una poltiglia. Aggiungere l'uovo e la carne tritata finissima
L'impasto deve essere consistente
Preparare la sfoglia con uova e la farina apposita della Orgran e tagliarla in
quadratini di 2 cm per lato, mettere al centro una piccola pallina di impasto
e chiuderli a forma di tortellini. Lasciarli seccare sul tagliere e poi cuocerli in
brodo di carne.
Rispetto alla ricetta tradizionale degli anoli manca solo il formaggio!
SECONDI PIATTI
SCALOPPINE ALL'ACETO BALSAMICO O AL LIMONE
Scegliere fettine di tacchino o pollo (meglio il tacchino per chi può),
impanarle nella farina di grano saraceno /o di ceci quindi e friggerle nella
margarina vegetale (si può usare anche l'olio d'oliva, con la margarina
vengono più morbide); salare.
In una padella mettere l'aceto balsamico con aggiunta di latte di riso e
passarvi le scaloppine sino a che la salsa non diventi una crema; salare a
piacere
La variante è il limone: in una padella mettere della margarina del succo di
un limone con aggiunta d'acqua e procedere come sopra
ARISTA AL LATTE DI MANDORLA
Ingredienti:
850 d’arista
1 l di latte di mandorla
3 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d’aglio
2 foglie d’alloro
pepe
sale q.b.
2 cucchiai d’amido di mais Maizena
olio extravergine d’oliva
Mettete in un mixer aglio, salvia, rosmarino ed alloro e tritate finemente. In
un tegame alto mettete un pò d’olio extravergine d’oliva, la carne il mix
ottenuto sale e pepe. Fate ben rosolare da entrambe i lati la carne quindi
aggiungete il latte e fate cuocere a fuoco moderato per circa 45 minuti
luis
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avendo cura, di tanto in tanto, di voltare la carne e di staccare dalle pareti
del tegame, con un cucchiaio di legno, il latte rappreso di modo che finisca
nel “sughetto”.
A cottura ultimata togliete la carne dal tegame ed
aggiungete al “sughetto” i due cucchiai di amido di mais facendoli sciogliere a
fuoco basso. Si dovrebbe formare una cremina. Tagliate la carne a fettine
sottili e poneteci sopra la cremina di cottura.
Contorni ideali: fagiolini all’agro o purè di patate.
Se la cremina dovesse risultare abbondante e quindi rimanere potete usarla
per condire la pasta o per prepararci, opportunamente allungata con un po’
di brodo vegetale, o anche soltanto con acqua, un bel risottino.
DOLCI
CROCCANTINI
Ingredienti
1 confez. riso soffiato bio
1 tazza mandorle bianche bio
1 tazza nocciole sgusciate bio
3 cucchiai sesamo bio
1/2 tazza uvetta bio lavata e asciugata
4 cucchiai malto di riso
Preparazione
Tostate il riso soffiato e il sesamo a secco in padelle separate
Tostate le mandorle e le nocciole in forno per 15 min circa a 150°
Le nocciole, dopo tostate vanno passate con le mani per togliere la pellicina.
mettere a bagnomaria il malto, quando è morbido versateci gli ingredienti in
questo ordine
riso soffiato
mandorle
nocciole
sesamo
tenendo le mani bagnate d'acqua mischiate tutto e poi sempre con le mani
sporzionate l'impasto nei pirottini
Metteteli nel forno a 180° per 5 min.
Questi dolcetti si conservano anche una settimana basta tenerli in una
scatola di latta
CIAMBELLONE
Ingredienti:
2 uova
120 g di xilitolo
250 g di fecola di patata
150 g olio di girasole
luis
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200 g latte di mandorla
200 g di farina di mais
100 g di farina di miglio
2 cucchiaini di gomma xantano
1 limone
2 cucchiaini di bicarbonato
Preparazione
Montare le uova, con uno sbattitore elettrico, fino ad averle rese ben
spumose. Aggiungere lo xilitolo e continuare a montare. Aggiungere la
fecola, l’olio, metà del latte ed amalgamare il tutto. Unire la farina di mais, la
farina di miglio ed il restante latte. Aggiungere la scorsa grattugiata del
limone (ovviamente deve essere non trattato e ben lavato), la gomma
xantano ed il succo di ½ limone. Accendere il forno a 180° C. Aggiungere il
bicarbonato, amalgamare bene, versare nello stampo e porre in forno a metà
altezza per 1 ora.
Lasciate freddare il ciambellone in forno.
Il ciambellone risulta essere poco dolce e quindi potete farcirlo secondo i
gusti: marmellata, una spolverata di fruttosio “a velo” o semplicemente si
può gustare insieme con un succo di frutta o ad una spremuta.
luis
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PRIMI PIATTI
PER FARE PRIMA
Salve a tutti, quando preparo la cena o il pranzo penso sempre a tutti voi
.....può servire sapere questo !!!!
Così ieri mentre preparavo il condimento per la pasta ho pensato vi potesse
essere utile Visto che per fare un buon ragù e che abbia sostanza e
freschezza bisognerebbe tagliare cipolla sedano aglio carota
Io metto tutto nel mixer, la poltiglia poi la metto nel contenitore per i cubetti
di ghiaccio nel frizer così se voglio fare un condimento veloce tolgo un
cubetto e voilà
Spero vi possa servire ciao LILLI
BESCIAMELLA
Procedimento per 1/2 litro di latte di riso.
Metti il latte sul fornello mentre si scalda a fiamma bassa in una pirofila metti
un cucchiaio ricolmo si farina(poi vedrai la densità se la preferisci + densa la
volta dopo aggiungi + farina) due pizzichi di sale un metà di noce moscata
grattuggiata ,un cucchiaio di olio d'oliva, mescola il tutto aggiungendo a
cucchiai il latte che si sta scaldando aggiungi sino a che non sia bel liquido,
nel frattempo il latte sarà andato in ebollizione versa il liquido che hai
composto nella pirofila lentamente nel latte che bolle mescolando sempre,
una volta versato il tutto continua a mescolare sino a quando non si addensa
di solito ci vogliono pochi minuti .....e voilà la besciamella è fatta ...
Io di solito mescolo parte della besciamella con il pesto di carne cotto, lo
spalmo sulla crep,la avvolgo a modi cannellone e ricopro il tutto con quella
rimasta, puoi mescolarla anche con il pomodoro, ma ricorda di mettere
sempre il composto che fai sulla base della pirofila prima di mettere i
cannelloni ...
Spero di essermi spiegata altrimenti sono sempre qua !
Ciao Lilli
luis
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CANNELLONI ricetta di Lilly
Ciao a tutti volevo per chi può interessare scrivere una ricetta di cannelloni
sperimentata con buon esito da noi Io uso la crepiera con un impasto di
farina di ceci,acqua tiepida sale e olio d'oliva, metto nel mixer facendolo
diventare un impasto colloso, faccio varie crep ....
Poi in una pirofila da forno metto o un sugo di solo pomodoro fresco, arrotolo
le crep a modo cannelloni e all'intermo, metto un pesto cotto prima, fatto di
carne, verdure, di solito vario giostrandomi sui cibi che può mangiare, pongo
i cannelloni nella pirofila e ricopro il tutto con altro sugo di pomodoro ...
Altrimenti faccio una besciamella con farina di riso e latte di riso, noce
moscata olio d'oliva, che metto anche all'interno dei cannelloni con la carne,
poi ricopro tutto con la besciamella,
Il tempo di cottura nel forno è molto breve perché tutti gli ingredienti sono
stati cotti prima, tempo massimo 15 minuti.
provateli sono ottimi, noi ne prepariamo e li mettiamo nel frizer ..al momento
del bisogno in un attimo sei pronto
Buon appetito ai vs piccoli
Ciao Lilli
RICETTA CANNELLONI –
Ciao a tutti volevo per chi può interessare scrivere una ricetta di cannelloni
sperimentata con buon esito da noi
Io uso la crepiera con un impasto di farina di ceci ,acqua tiepida sale e olio
d'oliva ,metto nel mixer facendolo diventare un impasto colloso , faccio varie
crep ....
Poi in una pirofila da forno metto o un sugo di solo pomodoro fresco, arrotolo
le crep a modo cannelloni e all'intermo, metto un pesto cotto prima, fatto di
carne, verdure, di solito vario giostrandomi sui cibi che può mangiare, pongo
i cannelloni nella pirofila e ricopro il tutto con altro sugo di pomodoro ...
Altrimenti faccio una besciamella con farina di riso e latte di riso, noce
moscata olio d'oliva, che metto anche all'interno dei cannelloni con la carne,
poi ricopro tutto con la besciamella,
Il tempo di cottura nel forno è molto breve perché tutti gli ingredienti sono
stati cotti prima, tempo massimo 15 minuti.
Provateli sono ottimi, noi ne prepariamo e li mettiamo nel frizer al momento
del bisogno in un attimo sei pronto
Buon appetito ai vs piccoli
Ciao Lilli
Certo Tapi, ti scrivo il procedimento per 1/2 litro di latte di riso.
Metti il latte sul fornello mentre si scalda a fiamma bassa in una pirofila metti
un cucchiaio ricolmo di farina (poi vedrai la densità se la preferisci + densa la
luis
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volta dopo aggiungi + farina) due pizzichi di sale una metà di noce moscata
grattuggiata, un cucchiaio d’olio d'oliva, mescola il tutto aggiungendo a
cucchiai il latte che si sta scaldando aggiungi sino a che non è bel liquido,
Nel frattempo il latte sarà andato in ebollizione versa il liquido che hai
composto nella pirofila lentamente nel latte che bolle mescolando sempre,
una volta versato il tutto continua a mescolare sino a quando non si addensa
di solito ci vogliono pochi minuti ...e voilà la besciamella è fatta ...
Io di solito mescolo parte della besciamella con il pesto di carne cotto, lo
spalmo sulla crep, la avvolgo a modi cannellone e ricopro il tutto con quella
rimasta, puoi mescolarla anche con il pomodoro,ma ricorda di mettere
sempre il composto che fai sulla base della pirofila prima di mettere i
cannelloni ...
Spero di essermi spiegata altrimenti sono sempre qua !
Ciao Lilli
CRESPELLE
Tempo fa, non mi ricordo neanche più quando è stato, vi avevo promesso
che ogni tanto vi avrei scritto delle ricette visto che con il grande appetito del
mio ragazzo mi sono abbastanza specializzata. Quindi scusate il ritardo e
incominciamo.
100gr di farina di grano saraceno
una noce di margarina
250ml di latte di riso
2 uova
sale
Impastate bene la farina con le uova che aprirete una alla volta e salate.
Aggiungere lentamente il latte e la margarina fusa, dovrete ottenere una
pastella liscia senza grumi (io uso una paletta con il foro, tipica per la crema
pasticciera).Lasciate riposare l'impasto per un paio d'ore in frigo
Ungete una padellina antiaderente, scaldatela a fuoco basso e versatevi un
mestolo di pastella, cercando di distribuirla bene. Appena rappresa giratela e
fatela dorare anche dall'altra parte.
Continuate fino ad esaurimento.
Io con queste crespelle ci faccio vari piatti: pasta al forno tipo lasagne,
cannelloni, tortini di verdure.
Ciao a presto
Cris e Manu
luis
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RAVIOLI
2007/05/04 11:40
Se tuo figlio ama la pasta puoi fargli dei ravioli (li ha fatti sempre mio padre,
il cuoco di famiglia) usando la farina della orgran e con un ripieno di pollo e
prosciutto cotto tutto tritato. Vengono molto buoni e gustosi e si possono
anche surgelare. Io li ho usati anche quando A. è andato in gita, li ho messi
in un thermos con un pò di passata di pomodoro e se li è portati via. Li
volevano assaggiare anche i suoi compagni.
Poi puoi fare delle polpette con riso e verdure (tutto tritato, almeno per A.) e
fritte. Per l’impanatura uso del pane tritato che mi è venuto male!! Sono
molto buone e si possono mangiare anche fredde, se vuoi puoi aggiungere
del prosciutto cotto o crudo, carne, ecc. Vanno bene anche per merenda.
Per quanto riguarda il pane e la pizza, fai un cerca sul forum, se ne è parlato
spesso.
Ciao, Fede mamma di Alvise
PANZEROTTI AL FORNO
Tutti i pugliesi iscritti sanno di cosa parlo, nelle altre regioni non credo che la
parola panzerotti significhi la stessa cosa che da noi. In ogni modo sono
buoni, e con questa dieta non speravo di poterne più mangiare, invece sono
un paio di volte che ci vengono piuttosto bene e anche mio figlio, che ha
promosso l'idea, ne è rimasto soddisfatto .
Dunque...
Ingredienti
Farina di riso 200gr.
Farina di ceci 50-80gr (ma io l'ho fatto ad occhio serve molto per rendere
l'impasto lavorabile e non troppo appiccicoso)
Farina di saraceno 30gr
olio di oliva 1 bicchiere
pomodori maturi o passata di pomodoro
origano
Mescolare le farine e aggiungere a poco a poco l'acqua e poi l'olio.
Impastare con le mani aiutandosi con l'olio che favorisce la compattezza.
Mettere sulla spianatoia una sventolata di farina di ceci e prendere una
pallotta di massa per stenderla con il matterello ,infarinato anch'esso.
AH! meglio preparare prima il ripieno mettendo i pomodori a pezzetti nel
robot o frullatore assieme ad una presa di sale e dell'olio. Deve venir fuori
una crema non troppo liquida.
Quindi stendere la massa senza pigiare troppo e tagliare con la rotella dei
rettangoli grandi come una mano. Mettere al centro una cucchiaiata di
passata di pomodoro e ripiegare un lembo della pasta sull'altra per fare una
specie di mezzaluna, se la massa aderisce troppo al fondo aiutarsi con la
lama di un coltello per staccarla delicatamente, in caso di buchi si possono
fare dei rattoppi con un po’ di massa, ma è meglio di no.
luis
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Ripiegare un po’ i lembi della pasta in modo da assicurare la chiusura del
panzerotto e non correre il rischio che in fase di cottura il ripieno fuoriesca.
Dopo aver fatto così sino ad esaurimento dell'impasto, posare su carta forno
e spennellare la superficie di ogni mezzaluna con un po’ di succo di
pomodoro.
Infornare a 180-200°per un tempo di 20 minuti circa. Quando sono dorati
sono pronti.
Il risultato è a vostro rischio e pericolo
scherzo.. a me sono venuti bene... de gustibus...
N.B. con questa massa vengono molto bene anche le pizze rustiche o torte
salate che dir si voglia ,con ripieno di carne , spinaci, verdura ecc. secondo i
gusti.
Nancy
PASTA AL FORNO
E ragazze con un ponte di mezzo dovevo per forza scrivere più ricette avrete
il tempo di sperimentare no !!!!!!!!
La pasta va cotta al dente, quella che meglio vi piace
Per il ragù
Fate soffriggere una cipolla mettete la carne che potete usare macinata io
uso pollo, e tacchino in più trito una bella fetta di crudo di Parma, e salo a
piacere, quando è cotto
Mescolo il tutto con la besciamella fatta in quantità pari al ragù
Per la besciamella vedi ricette.
Incorporare alla pasta cotta prima e lavata sotto l'acqua fredda.
Mettete il tutto in una pirofila come quella che usate per le lasagne.
Sopra mettete alcuni pezzetti di margarina.
Fate cuocere il tutto in forno moderato e preriscaldato.
Quando si formerà una crostina rossastra il gioco è fatto.
Saluti LILLI
PASTA AL FORNO
Cuocere fusille al mais.
Preparare un buon ragu' ( con verdure, macinato misto+ un po salsiccia ...e
quando la carne è ben ben ben rosolata aggiungere anche una fetta spessa di
prosciutto crudo macinata fine fine..continuare a far rosolare ... passata
pomodoro e cuocere tanto).
Condire i fusilli col ragù, metterli in una pirofila e versare sopra la
besciamelle a piacere.
luis
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E' strepitosa ...ma il ragu' è molto importante...... noi la mangiamo nei giorni
di festa ma oggi abbiamo fatto uno strappo.
Così si possono fare anche le lasagne facendo al sfoglia ..ma a me non riesce
bene( a mia mamma pero' sì)...
dovete provarla!!!!
besciamelle:
− 1000g di LATTE DI MANDORLA.
− 100g di farina di riso(meglio integrale)
− 60 g olio extravergine d'oliva
− 1 cucchiaino di sale ( verso fine cottura noce moscata, importante)
Mettere tutti gli ingredienti nel boccale e cuocere 12 minuti 90° a velocita' 4.
Ho dimenticato di dire che dopo aver messo la besciamella sulla pasta
infornare una 20 di minuti 190/200°".
PASTA FRESCA DI SARACENO
Oggi ho fatto una prova che mi ha soddisfatto ed è piaciuta anche a Davide.
Forse la conoscerete già, visto che in Valtellina fanno i pizzoccheri con il
saraceno, ma non l'ho trovata in nessun post . Bhe ve la comunico.
500 GR. di farina di grano saraceno
100 gr. di farina di riso
Mescolare le farine a secco e successivamente aggiungere a poco a poco dell'
acqua tiepida impastando. Inizialmente la massa è molto collosa e si attacca
alle dita quindi aiutarsi con altra farina di riso finché la consistenza sarà
morbida ma compatta.
Lasciare un po’ riposare la palla e poi stenderla con il mattarello infarinato.
Dopo aver steso una sfoglia il più sottile possibile, ho usato la rondella per
tagliare delle strisce che poi ho ancora tagliato in piccoli rombi.( Io non ho la
macchina per la pasta, ma credo che le tagliatelle verrebbero bene)
L' Ho messa su dei vassoi a seccare tutta la notte e l' ho cotta per il pranzo
scolandola dopo qualche minuto che veniva a galla.
Come condimento l'ideale secondo me è il cavolfiore perché piuttosto dolce e
si lega bene con il sapore leggermente amaro della farina di saraceno ma mio
figlio piccolo ha preferito il sugo.
CARBONARA Di ZUCCHINE
Ingredienti:
1 zucchina
1 uovo
Latte di riso
luis
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Scalogno
1 fetta di prosciutto crudo sminuzzata in piccolissimi pezzetti
Olio di oliva
Pasta di riso /mais
Fare soffriggere lo scalogno tritato finissimo, aggiungere il crudo e la
zucchina grattuggiata. Spegnere e mettere da parte. Nel frattempo in una
ciotola sbattere l’uovo con il latte di riso (circa ½ tazzina da caffè) e il sale.
Scolare la pasta ed unire il tutto, rimettere sul fuoco per far rapprendere
l’uovo.
Servire
PASTA ALLA CREMA DI FINOCCHIO
Si prende un finocchio, si fa a strisce piccole piccole e si mette in padella con
un pochino d’olio extravergine a fiamma bassa. Quando si è un pochino
appassito si aggiunge un goccio di acqua si chiude con il coperchio e si lascia
cuocere. A cottura ultimata si mette nel frullatore e lo si fa diventare una
cremina bianca, si aggiunge un pochino di prosciutto cotto consentito a
listarelle (saltato in padella) ed infine si condisce la pasta di mais (ho usato i
fusilli), il gioco è fatto ed è buonissimo
BEBA
GNOCCHETTI DI ZUCCA
L a ricetta la scrivo anche se mi sembra che la zucca piaccia a pochi
Lavate e tagliate la zucca cuocitela al forno
Una volta cotta sbucciatela e passatela con il passaverdure
Versate il purè in una pentola sul fuoco aggiungere sale, noce moscata,
amalgamate piano piano la farina (si può usare quella di riso e quella di ceci)
sempre mescolando, la quantità varia dalla zucca, portare il tutto ad un
composto come con i normali gnocchi di patate, una volta tolta dal fuoco
arrotolarlo e tagliare piccole rondelline della grandezza di 1€ pressate il
centro con il dito da fare un incavo.
Mettere sul fuoco una pentola d’acqua salata aggiungete un filo d'olio
,versare gli gnocchi quando vengono a galla farli bollire 2/3 minuti ...
Nel frattempo in una padella mettete latte di riso sale pepe, prezzemolo e
una manciata di pinoli tritati grossolanamente,
Versate gli gnocchi nella padella e farli passare nel condimento senza rigirali
troppo
Sono ottimi anche conditi con margarina vegetale fatta sciogliere sul fornello
con la salvia
Buon appetito
Lilli
luis
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GNOCCHETTI DI CAROTA da lilli –
Oggi mi sbizzarrisco e vi scrivo un’altra ricetta sempre sperimentata e devo
dire ben riuscita ...
400 g di patate
200 g di carote
Grano saraceno
1 uovo
sale
Far lessare le patate e le carote in acqua salata
una volta cotte fare un purè unire in uovo ,sale e la farina di grano saraceno
fino a che risulti abbastanza consistente
Procedere come con gli gnocchi da patate normali
Io di solito tiro l’impasto a modi serpente per capirci taglio delle rondelline le
passo nella farina poi usando il dietro di una grattugia li faccio rotolare in
modo che si formi una conca a modi orecchiette così trattiene il sugo
all'interno e si cuociono meglio
Per il condimento o faccio una salsa di pomodoro fresco aggiungendo due
foglie di basilico e il sale
Trifolo delle zucchine, in padella aggiungo una fetta di crudo tagliata a
pezzetti la faccio passare con un filo di olio d'oliva
Buon appetito
FRITTELLE DI MINESTRA
Salve a tutti, magari molti di voi già le fanno ma sono sicura che tanti non
sanno cosa sono, le frittelle di minestra avanzata ...
E’ una cosa che nella nostra regione si fa spesso, io l'ho modificata per
poterla fare per il mio omino e devo dire che sono risultate ottime..
Con gli avanzi della minestra in brodo che solitamente non è un granché se la
si riscalda la sera aggiungere farina di ceci un po’ di sale un pizzico di pepe
un solo uovo e latte di riso le dosi vanno fatte in merito la minestra avanzata
l'impasto deve diventare abbastanza colloso ,ora o friggetele in abbondante
olio caldo aiutandovi con un cucchiaio come misura .....(come si usa) o
mettetele nel forno precedentemente riscaldato in uno stampo con la carta
da forno
Sono ottime con pomodori conditi...
Sono buone fatte anche con il riso cotto appositamente ,stessa procedura
.....
Saluti e buon appetito
luis
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RISOTTO DI CASTAGNE
Ebbene si oggi mi sbizzarrisco
1 kg di castagne servono per 2/3 porzioni
Fare lessare le castagne
In una padella fate soffriggere dei porri tagliati finemente mettete ,sale e un
po’ si pepe spezzettare grossolanamente le castagne e metterle nella padella
quando il porro e dorato
Versare il riso e incorporare acqua a bicchieri lasciandola evaporare man
mano mettete un bicchiere di latte di riso e continuare con l’acqua fino a fine
cottura versatela nel piatto spolverate con prezzemolo
E buon appetito da lilli
P s. ma almeno le provate le mie ricette?
E come vi riescono.
SALSA DI NOCI
Oggi mi do alla pazza gioia così sabato e domenica chi vuole sperimenta più
ricette
La salsa di noci si può usare come il pesto sia sulla pasta che sulla carne
Il procedimento semplice e veloce ma ottimo.
300 g di noci
70 g di pinoli
1 spicchio d'aglio
Un mazzetto si prezzemolo
1/2 bicchiere d'olio d'oliva
Tostare le noci e i pinoli in una padella con un po’ si sale grosso.
Mettere nel mix il prezzemolo l'aglio e la tostatura fatta.
mimare fino a che diventi poltiglia togliere dal mix e aggiungere l'olio
Questa crema è ottima anche sulle cipolle dolci scottate 5 minuti in olio e
aceto
Buon appetito Lilli
PESTO CON ZUCCHINE
Zucchine
olio extravergine d'oliva
pinoli
aglio
Affettate le zucchine ben lavate e asciutte, passarle al frullatore insieme
all'aglio e pinoli e aggiungete lentamente l'olio fino ad ottenere la densità
desiderata.
luis
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PESTO CON ZUCCHINE 2
Maggio 05, 2008
Io, per far mangiare le zucchine a L. (dieta LOD) mi sono reinventata il
pesto:
zucchine lesse
aglio
basilico
olio
Tutto frullato viene una mousse che sembra pesto vero.
L'aglio e il basilico coprono qualsiasi sapore , lui pensa non ci sia altro e
invece enzimi, P5P...di tutto un po’
Emanuela, mamma di Lorenzo (8 agosto 2003) di Firenze
PESTO TIPO GENOVESE
Ok ragazze allora mi sbizzarrisco fino a farvi dire basta !!!!!!!
4 mazzetti di foglie di basilico fresco
1 bicchiere di olio extra vergine di oliva
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio di pinoli
4 noci
Sale grosso
Io metto tutto nel miker fino a che diventi una crema
Il trucco sta nell'uso per esempio se volete condire la pasta
Quando cuocete la minestra nell'acqua aggiungete una patata media basta
per due porzioni
Quando la minestra è cotta e anche la patata che avrete fatto a pezzi
mettete in una terrina il pesto necessario per condire la quantità di pasta
desiderata schiacciate insieme la patata e stemperate con due o 3 cucchiai di
acqua della pasta ,colate la minestra versatela nella terrina e mescolare
affinché tutto si amalgami e ottimo!!!
Nei secondi si può usare su carne alla piastra tipo filetto braciola
Una volta cotta la bistecca mettete sul fuoco il vs pesto con un po’ o di
pomodoro o di olio d'oliva lasciate passare la carne nel sugo e voilà
Sono ottime come secondo patate lesse con prezzemolo e aglio tritato tutto
condito con olio d'oliva ,aceto e sale
Spero sia di vs gradimento magari lo facevate gia ....
Ciao alla prossima ricetta
Lilli
luis
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SUGO D'ESTATE ALLA MELANZANA
Melanzane
Zucchine
Pomodori
Rosmarino
Cipolla
Far fare l’acqua alle melanzane, che sono da pelare e tagliare a cubetti, per
almeno 15 minuti con un pizzico di sale.
Tagliare pomodori e zucchine a cubetti. Intanto far dorare la cipolla e quando
un po’ cotta aggiungere pomodori, melanzane.
Lasciar cuocere un po’ e poi unire anche le zucchine; tritare e aggiungere
una parte del rosmarino a metà cottura e una parte a cottura ultimata.
PAELLA VEGETARIANA
Riso integrale
2 carciofi
1 carota
1 gambo di sedano
2 porri
1 patata media
1 cipolla rossa
1 spicchio d’aglio
Vino bianco
1 cucchiaino zafferano (o curcuma)
Mettere a bagno il riso almeno 45 minuti; tagliare i carciofi a listarelle sottili
e metterli a bagno con del succo di limone.
Pulire la carota e tagliarla a rondelle, sbucciare la patata e tagliarla a dadini,
in fine tagliare il sedano a pezzetti.
Sbucciare l’aglio e, dopo averlo privato dell’anima, schiacciarlo con un coltello
e metterlo a rosolare con 2 cucchiai d’acqua e 2 cucchiaini d’olio d’oliva;
aggiungere il porro e la cipolla tagliati sottili, dopodiché aggiungere il riso,
aspettare che diventi trasparente e poi bagnare con una parte di vino bianco
e d’acqua.
Aggiungere le verdure e lo zafferano e lasciar cuocere 1 ora circa.
luis
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CREMA DI PATATE
1 patata
2 dl di brodo di carne
3-4 cucchiaini di riso o crema di riso (secondo l’età del bambino)
Lessare la patata, passarla, quindi aggiungere brodo; in questo composto
cuocere la crema di riso o il riso. Mescolare durante la cottura.
luis
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SECONDI PIATTI
VERDURE
FRITTELLE DI VERDURA
Ingredienti
Riso integrale biologico
Ortaggi cotti a vapore o lessati, tipo: cavolfiore, carote, zucca poco acquosa,
bietole ben compresse per eliminarne l'acqua.
È consigliabile non miscelare gli ortaggi, ma sceglierne uno solo da destinare
all'impasto delle frittelle.
Sale
Semi di sesamo abbrustoliti e frullati 2 cucchiai.
Un po’ d'acqua calda
Olio per friggere
procedura:
Ricavate la farina dal riso integrale servendovi di un robot da cucina.
Lessate le verdure e frullatele subito prima che si raffreddino.
Mescolate la farina di riso integrale, la verdura, il sale e il sesamo.
Se vi appare troppo duro l'impasto aggiungete un po’ d'acqua calda
L'impasto deve essere morbido da poter essere preso con un cucchiaio senza
che cada dalla posata.
Lasciate riposare l'impasto per almeno un 1 ora, mescolate prima di cucinare.
Friggete le frittelle in olio bollente.
Lasciate dorare le frittelle e quando sono ben cotte e ponetele su carta
assorbente.
Mangiatele prima che si raffreddino.
ERBAZZONE DA LILLI
Salve a tutti com’è andato il pranzo di natale ?
Oggi volevo scrivervi la ricetta da me sperimentata e rivista del
erbazzone
500 grammi di farina di ceci
150 grammi di margarina
luis
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sale
un pizzico di bicarbonato
per il ripieno
4 cubetti di spinaci
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
sale
1 bustina di pinoli
1 piadina di ceci grattuggiata
Fare l’impasto e amalgamare il tutto con acqua tiepida
Lasciarlo riposare per circa 1 ora
PER il ripieno
Tagliare una cipolla e uno spicchio d'aglio
Soffriggere con olio d'oliva, quando la cipolla e ben rosolata
Mettere gli spinaci e una presa di sale, lasciare sul fuoco sino a quando gli
spinaci non saranno cotti aggiungere acqua per la cottura
Una volta cotti mettere nel mixer gli spinaci con i pinoli e tritare finemente ,
aggiungere la piadina grattuggiata fino a formane un impasto abbastanza
denso
Dividere la pasta in precedenza preparata in due parti
Stendere una parte in una pirofila con carta da forno, aiutarsi come si fa con
la pizza.
Versare il ripieno e stenderlo lasciando un bordino intorno
Coprire con l'altra pasta e unire bene i lembi intorno
Fare qualche buco con la forchetta
Infornare a forno prescaldato a 200 g
E buon appetito
PALLOCCHETTE DOLCI DI PATATE
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gr. 500 patate;
2 uova;
gr. 200 farina di riso
una presa di sale;
una presa di cannella;
scorza di limone grattugiata.
Portare ad ebollizione le patate, pelarle e passarle nello schiacciapatate in
modo da ottenere una polpa omogenea. Aggiungere tutti gli ingredienti ed
impastare bene fino ad ottenere un composto morbido. Con l'impasto
formare delle palline e friggerle in abbondante olio bollente in modo che
siano totalmente sommerse e rosolare omogeneamente. Prima di servire,
spolverare con zucchero.
luis
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CIPOLLINE GUSTOSE DA LILLI
Ho pensato fosse meglio metterne 2 di ricettine così nel fine settimana vi
sbizzarrite.
1 KG di cipolline quelle piccoline pelatele e lavatele
In una padella mettete 100g di margarina vegetale unire le cipolline,
aggiungendo rosmarino sale e un pizzico di zafferano
Fare passare a fuoco moderato le cipolline sino a che non siano cotte,
aggiungere man mano per la cottura del brodo vegetale
Buon appetito Lilli
CROCCHETTE DI MIGLIO
Per i bambini che non amano il miglio, provate a "camuffarlo"
100 gr di miglio
1 carota piccola
1 porro o un pezzetto di cipolla
20/30 gr di noci
1 uovo
1 cucchiaio di farina consentita
½ cucchiaio di prezzemolo
Sale a piacere
Far bollire il miglio per circa 20 minuti e lasciarlo raffreddare un po’, in un
robot da cucina mixare tutti gli altri ingredienti (la carota può essere
sostituita con altri tipi di verdure). Con l’impasto, formare delle crocchette
che possono essere fritte con poco olio o messe in forno a 190° per circa 20
minuti.
CROCHETTE AL FORNO da Lilli
Salve a tutti una cosina veloce e buona magari da fare ai vostri campioni
domenica..
Lessare 4 patate di media grandezza
Passarle per fare un purè
Aggiungere margarina vegetate e salare a piacere
Amalgamare un uovo (aspettate che il purè sia freddo)
Formare delle palline che passerete
Prima in un uovo sbattuto poi nel pan grattato (vedi il pane nelle ricetta della
cotoletta)
Metterle in forno a 200g sull’apposita carta
Una volta dorate potete toglierle dal forno
Buon appetito
luis
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CROCCHETTE
Io e mia madre discutevamo, vista la passione di Francesco per le cose
fritte,su varie opzioni.
Me le promuovete o me le bocciate?
Crocchette di patate: patate schiacciate-uovo(poco)-infarinate nella farina di
riso e fritte in padella con olio di oliva
Fettine di pollo impanate:come sopra,solo che il protagonista è il pollo
Pesce: idem.
Che dite?
Ah dimenticavo: crocchette di riso, fatte in modo simile, col riso bollito
dentro.
Con le crocchette ci si può veramente sbizzarrire.
Si possono fare le "spinacine", passando nel tritacarne il pollo o il tacchino
assieme agli spinaci, si possono usare al posto delle patate impasti di legumi
diversi come ceci, lenticchie, fagioli, piselli.
Usate la fantasia gente!
Inoltre ricordo a coloro che fanno il pane di farina di riso di usare gli avanzi
per preparare il pan grattato. Lasciateli seccare, ripassateli al forno e
grattugiate. Non usate le normali grattugie per il parmigiano, è un lavoro
infinitamente lungo. Cercate piuttosto di rimediare uno di quei vecchi
tritacarne manuali che di solito hanno l'accessorio per fare il pan-grattato.
Buon appetito.
CROCCHETTE DI CECI
Ottobre 17, 2009
Sono a corto di idee in cucina buone semplici e veloci....ieri fede si è sbafato
un piatto di queste...(mi scuso se magari è già stata scritta) finte crocchette
.... a lui solo il nome lo illumina d'immenso:
-
1 scatola di ceci (quelli precotti)
1 uovo
Nel frullatore ridurre in poltiglia i ceci sgocciolati e aggiungere l'uovo.
Con un cucchiaio fare delle frittelle non troppo grandi e metterle
direttamente nell'abbondante olio caldo (secondo me vengono bene anche al
forno ma non ho provato)
Salare
Ottime!
Spero che ai vostri cuccioli piaccia la mia ricettina.
Mario3
luis
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BISCOTTINI ALLE VERDURE da Lilli
Ciao a tutti, sempre per cercare di fargli mangiare cose che gli fanno bene
ma non piacciono molto (vedi verdure ) ho fatto dei biscottini, chiamiamoli
così che il mio piccolo ha molto gradito, spero possa piacere anche ai vostri
Fare lessare 3 carote e tre zucchine in precedenza pelate
Passarle con il passaverdure deve diventare un purè
Aggiungere margarina vegetale sale prezzemolo e farina di grano saraceno
sino a quando diventa abbastanza gommosa.
nel piatto da forno ricoperto della apposita carta
con il sacco da pasticceria fare dei cerchietti circa di 3/4 cm
Così si cuoceranno molto meglio essendo bucati al centro
Il forno deve essere prescaldato a 200°
La cottura va fatta a 180°
Buon appetito Lilli
BISCOTTINI CON RADICCHIO ROSSO E NOCI
Per fargli mangiare le verdure
Salve a tutti non so se per tutti è lo stesso ma far mangiare le verdure a mio
figlio è impossibile, ho cercato un modo, (oltre che nel ragù di carne dove
non posso mettere certi tipi di verdura) mi diletto ultimamente con questi
nuovi biscottini che sono molto graditi
Tagliate il radicchio a listelle mettetelo in una padella con un goccio d’olio
d'oliva salarlo e parlo appassire
nel frullatore mettere 3 noci per ogni basco di radicchio che usate
Tritare con il radicchio precedentemente cotto,aggiungere farina di grano
saraceno e una presa di bicarbonato mettere l'impasto che deve essere
abbastanza molle nella sacca da pasticceria e fare spumini o cerchietti
Mettere in forno a 180.
Gli stessi biscotti possono essere fatti con i fagliolini,
Lessare i fagliolini.Passarli nel passaverdure aggiungere olio d'oliva sale e
una presa di bicarbonato amalgamare con farina di ceci il tutto in forno,
facendo dei cerchietti,
Spero che piacciano hai vs pupi saluti Lilli
PEPERONI RIPIENI
Due peperoni
1 vasetto di tonno in vetro,
4 acciughe,
una manciata di capperi,
prezzemolo,
uno spicchio d'aglio
un uovo più un tuorlo,
luis
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Tagliare a metà i peperoni per lungo, togliere i semi,
passare al mixer, il tonno,i capperi, l'aglio, il prezzemolo, le acciughe,
aggiungere al composto le uova e mescolare.
Riempire i peperoni, metterli in una teglia unta con l'olio e mezzo bicchiere
d'acqua.
Infornare il tutto a 170° per 45 min.
Buon appetito!
CIAMBELLINE DI PATATE
Ingredienti:
200 g di patate (pesate già sbucciate e lessate)
50 g di olio di girasole
1 uovo
sale q.b.
125 ml di latte di mandorla (1 bicchiere) a temperatura ambiente
100 g di farina di mais
300 g di farina di grano saraceno
½ cucchiaino da the di gomma xantano
1 bustina di lievito Schar
xilitolo q.b.
abbondante olio di girasole per friggere
Schiacciate con cura le patate lessate o passatele nel passapatate,
aggiungete sale q.b. l’olio ed un uovo intero. Amalgamate con un cucchiaio di
legno. Su una spianatoia, o sulla tavola, disponete a fontana le farine ben
mescolate fra loro e con la gomma xantano. Disponete al centro l’impasto di
patate. Cominciate a lavorare bene con le mani. Sciogliete il lievito nel latte
di mandorla ed unite un po’ alla volta continuando a lavorare l’impasto.
Dovete ottenere una pasta morbida ma non appiccicaticcia, se ciò accade
aggiungete un po’ di farina. Se invece la pasta dovesse risultare dura,
aggiungete un po’ di latte di mandorla. Disponete la pasta in una terrina di
ceramica, coprite con uno strofinaccio, e lasciate riposare per 1 ora e ½ in
luogo caldo (sopra un termosifone o nel forno precedentemente scaldato a
40 °C).
Prendete ora delle pallottole di impasto lievitato e lavorate un rotolino dello
spessore di un dito, quindi chiudete a ciambella premendo le estremità del
rotolino.
Friggete in abbondante olio caldo, scolate velocemente le ciambelle dell’olio
eccedente e giratele nello xilitolo ridotto a velo nel frullatore.
Con queste dosi ho realizzato 25 ciambelline.
luis
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Le ciambelle sono ottime “cotte e mangiate”
, come si usa dire qui a Roma
per cui o dosate gli ingredienti in proporzione alle necessità e al grado di
golosità dei vostri piccoli o …. dategli “una mano”, è più pratico e più
piacevole.
RATATOUILLE
4 melanzane
4 zucchine
2 peperoni
4 pomodori maturi
2 cipolle
5 spicchi d'aglio
6 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Sale e pepe
Pulite le verdure e lavatele accuratamente.
Poi versate metà dell'olio in un tegame di terracotta, unitevi le cipolle
affettate sottilmente e fatele appassire a fuoco dolce.
Tagliate le melanzane e le zucchine in piccoli pezzi, versateli in una padella e
fateli saltare a fiamma allegra con l'olio rimanente.
Trasferitele nel tegame delle cipolle, aggiungete i peperoni tagliati a pezzi e
soffriggete il tutto per 5 min. mescolando con un cucchiaio di legno.
Quindi unitevi i pomodori tagliati a pezzi, l'aglio schiacciato e alcune foglie di
basilico spezzettate.
Salate, insaporite con pepe macinato al momento, coprite e lasciate cuocere
a fuoco moderato per un paio d'ore, mescolando.
PURÈ DI LENTICCHIE
Ingredienti
1/2 kg di lenticchie rosse decorticate
1 porro - olio di mais
1 rametto di rosmarino
1 pizzico di timo essicato
2 cucchiai di shoyu (salsa di soia)sale
Preparazione
Lavare bene le lenticchie.
Tagliare a metà il porro in senso longitudinale e lavarlo accuratamente.
Tagliarlo e fettine e metterlo in una padella in cui avrete fatto scaldare un po'
di olio di mais.
Aggiungere il rametto di rosmarino spezzettato a rametti più piccoli, ma
interi.
luis
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Far prendere bene l'olio agli aromi.
Unire le lenticchie e mescolare nuovamente.
Aggiungere l'acqua calda fino a ricoprirle quasi completamente.
Lasciar cuocere a fuoco medio-basso per circa 25 minuti, mescolando di
tanto in tanto.
Se l'acqua si asciuga troppo, aggiungerne eventualmente mano a mano.
Verso metà cottura aggiungere un po' di timo essicato.
Verso fine cottura togliere i rametti di rosmarino ed aggiungere il sale.
Alcuni minuti prima di togliere dal fuoco aggiungere il shoyu e mescolare.
Alla fine deve risultare un composto morbido ed omogeneo simile ad un purè.
P.S. qualcuno ha idea con che cosa si può sostituire la salsa di soia??
sampina
TORTINO DI PATATE da Lilli
Salve a tutti, visto che le mie ricette vi fanno piacere ve ne invio un'altra
Le porzioni della ricetta non so dirle tutto dipende da chi MANGIA !
Ingredienti
5/6 patate di media grandezza
1 cipolla
2 spicchi d'aglio
3/4 etti di tacchino
passata di pomodoro
2 fette di prosciutto crudo tagliate spesse
In una pentola fate lessare a mezza cottura le patate aggiungendo sale per
salarle
In una padella mettete la cipolla e l'aglio e fatelo soffriggere in olio d'oliva,
tagliate a pezzi il tacchino e fatelo passare nella padella a bassa fiamma sino
a che diventi bianco non deve seccarsi, prima di togliere dal fuoco
aggiungere il crudo tagliato a listello non troppo piccole altrimenti indurisce.
Versate il composto della padella nel miscelatore e tritatelo non troppo
finemente.
Togliete le patate mezze cotte e passatele sotto l'acqua fredda,
Tagliatele a fette meno di un cm
In tegame da forno versate sul fondo la passata di pomodoro
Insaporita, stendete le patate, mettere una bella manciata del composto di
carne e coprite con pomodoro, fate lo stesso con un altro strato di patate
..pesto ..pomodoro
L’ultimo strato di patate il 3 per la precisione deve essere coperto solo con
pomodoro ed un filo d'olio
Mettere il tutto nel forno caldo e lasciatelo per almeno 40 minuti a 180/200
gradi
E buon appetito
luis
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P.S. Luis mi spiace che la tua piccola non possa sentire questa prelibatezza
poiché a lei le patate non sono permesse, ma al più presto scriverò un tortino
di zucca ...
Semplice e magari già tutte lo fate ma lo scrivo comunque
Io il purè di patate lo faccio così
Cotte le fatate le passo nel passaverdure
Faccio scaldare il latte con il sale e la margarina
Amalgamo il tutto poi con lo sbattitore con le pale piccole lo lavoro per 5/10
minuti
Rimarrà sino alla sera, se vi rimane morbidissimo e senza seccarsi se dovete
riscaldarlo non avrete bisogno di incorporare altro latte provare per credere!
CAVOLFIORE AL PROSCIUTTO
1 cavolfiore da 1 kg,
150 g di prosciutto cotto senza glutine e lattosio,
2 uova,
4 cucchiai di formaggio grattugiato (provare a sostituirlo con semi di sesamo
o altro).
2 cucchiai di pangrattato senza glutine
margarina,
sale,
pepe.
Dividete il cavolfiore a cimette e lavatele accuratamente.
Lessatele in acqua salata per circa 20 minuti.
Scolate molto bene.
Rassodate le uova, lasciatele intiepidire, sgusciatele separando i tuorli dagli
albumi.
Tritate gli albumi, schiacciate con la forchetta i tuorli e raccogliete tutto in
una terrina insieme alle cimette di cavolfiore lessate.
In un tegamino fate sciogliere una noce di margarina e insaporitevi due
cucchiai di pangrattato.
Levate dal fuoco e versate sul cavolfiore.
Aggiungete il prosciutto tagliato a cubetti e quattro cucchiai di formaggio
grattugiato (provare a sostituirlo con semi di sesamo o altro).
Regolate il sale, il pepe e amalgamate accuratamente il tutto.
Imburrate una pirofila, versatevi il composto di cavolfiore, distribuite alcuni
fiocchetti di burro e cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti.
Servite nello stesso recipiente.
luis
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CAVOLFIORE ALL’AGRO
1 cavolfiore,
4 filetti d'acciughe sott'olio,
prezzemolo,
3 cucchiai di olio d'oliva,
50 g di burro,
sale.
Mondare il cavolfiore, dividerlo a cimette e lavarlo accuratamente.
Farlo cuocere in acqua salata per 12 minuti.
Scolare le cimette e rovesciarle su un piatto da portata.
Mettere sul fuoco, in 1 padellino, il burro, 3 cucchiai di olio e i filetti
d'acciuga.
Cuocere, mescolando, fino a quando il tutto si sarà ridotto in una salsa
omogenea.
Aggiungere all'ultimo momento il prezzemolo tritato e versare la salsa sul
cavolfiore, mescolando delicatamente.
CAVOLFIORE ALLA BESCIAMELLA
2 cavolfiori di media grossezza,
olio,
Semi di sesamo
Pangrattato senza glutine
Per la besciamella:
4 cucchiai d'olio,
2 cucchiai di farina consentita,
1 rametto di timo,
sale,
1,5 bicchieri di acqua di cottura dei cavolfiori.
Cuocere a vapore i cavolfiori, scolarli ancora al dente e disporli in una pirofila
precedentemente unta d'olio e cosparsa di pangrattato.
Ricoprirli con la besciamella che avrete preparato scaldando l'olio,
incorporandovi quindi la farina e aggiungendo poi, poco alla volta
mescolando in modo da ottenere una crema omogenea, l'acqua di cottura dei
cavolfiori calda, insaporita con un pizzico di sale e del timo.
Dopo aver coperto i cavolfiori con la salsa, spolverate con semi di sesamo e
infornate per 20 minuti, a forno caldo, sino al formarsi di una crosticina.
Servire caldo
CAVOLFIORE ALLA GRECA
1 cavolfiore,
2 cucchiai di aceto di vino,
luis
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5 cucchiai di passato di pomodoro,
5 cucchiai di olio d'oliva,
5 cucchiai di vino bianco secco,
1 cipolla,
1 spicchio di aglio,
12 semi di coriandolo,
1 pizzico di zenzero in polvere,
sale,
pepe.
Per servire:
2 cucchiai d’olio d'oliva,
1 cucchiaio di succo di limone,
2 cucchiai di coriandolo fresco tritato finemente.
Mondate la cipolla e tritatela.
Pelate l'aglio e schiacciatelo.
Mettete aglio e cipolla in una pentola insieme con il passato di pomodoro,
l'olio, il vino e il coriandolo.
Versatevi 50 cl di acqua.
Salate, pepate e aggiungete lo zenzero.
Portate a ebollizione, coprite, lasciate cuocere per venti minuti a fuoco dolce.
Nel frattempo fate bollire una pentola di acqua.
Dividete il cavolfiore in cimette.
Lavatele in acqua e aceto.
Sgocciolatele e gettatele nell'acqua bollente; fatele sbollentare per cinque
minuti.
Sgocciolatele.
Dopo i venti minuti di cottura, versate nel brodo le cimette di cavolfiore e
lasciatele cuocere per circa trenta minuti senza coperchio.
Versate il cavolfiore e il brodo ristretto in un piatto di portata e lasciate
raffreddare.
Fate marinare per due ore in frigorifero.
Per servire aggiungete l'olio d’oliva, il succo di limone e il coriandolo tritato.
CAVOLFIORE ALLE OLIVE
1 cavolfiore,
1/2 cipolla,
1 spicchio di aglio,
3 cucchiai di olio d'oliva,
100 g di polpa di pomodoro,
5 olive verdi e olive nere,
1 pezzetto di peperoncino,
sale.
Pulite il cavolfiore, dividetelo a cimette, sul gambo praticate un taglio a
croce.
luis
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Tritate l'aglio e la cipolla, metteteli in un tegame con l'olio, fate rosolare e
insaporire, unite la polpa di pomodoro a pezzetti, le olive snocciolate e
tagliate a rondelle, un pezzetto di peperoncino e due dita d'acqua.
Mescolate, aggiungete le cimette di cavolfiore formando uno strato uniforme.
Coprite il tegame e fate cuocere a fuoco moderato per circa mezz'ora.
A metà cottura, mescolate e salate.
CAVOLFIORE FRITTO
1 cavolfiore di 800 g circa,
20 cl di latte (provare a sostituirlo con il brodo),
100 g di farina consentita,
3 uova,
Abbondante olio d'oliva,
sale.
Private il cavolfiore delle foglie esterne e di parte del gambo, lavatelo
accuratamente sotto l'acqua corrente e fatelo lessare in una pentola con
acqua bollente salata per 10 minuti.
Scolatelo, lasciatelo raffreddare e poi dividetelo a cimette.
Per preparare la pastella, sbattete le uova in una terrina col brodo, un pizzico
di sale e la farina setacciata, fino a quando avrete ottenuto un composto
liscio e omogeneo.
Immergete le cimette di cavolfiore nella pastella in modo che ne restino
completamente avvolte; quindi fatele friggere, poche alla volta, in padella
con abbondante olio d'oliva caldo, per 5-6 minuti a calore moderato.
Man mano che le cimette saranno dorate, scolatele dall'olio e passatele su un
foglio di carta assorbente perché perdano l'unto in eccesso.
Tenete in caldo le cimette già fritte intanto che friggete le altre e poi servitele
caldissime, salandole ulteriormente.
1 cavolfiore da 1 kg,
1 uovo,
1 albume d'uovo,
1/2 tazza di farina consentita,
1/2 tazza di pangrattato consentito,
Olio per friggere,
sale.
Pulire, lavare e tagliare il cavolfiore a mazzetti piuttosto grossi utilizzando
solo le cimette.
Far cuocere i fiori al dente in acqua salata per 10 minuti, scolarli e lasciarli
raffreddare.
Sbattere insieme l'uovo, l'albume e il sale.
Immergere i mazzetti di cavolfiore prima nell'uovo sbattuto, poi nella farina,
ed infine nel pangrattato e tuffarli nell'olio bollente.
Estrarli solo quando saranno ben dorati e salarli.
luis
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CAVOLFIORE IMPANATO
1 cavolfiore da 1 kg,
100 g di margarina,
3 uova,
Pangrattato senza glutine,
farina,
sale.
Lavare il cavolfiore e lessarlo in abbondante acqua salata per 15-20'.
Scolarlo al dente, farlo intiepidire e dividerlo in cimette.
Passare prima le cimette nella farina, poi nelle uova battute con poco sale e
infine nel pangrattato.
Friggerle, poche per volta, nel burro spumeggiante e salarle prima di servirle.
Ingredienti per 4 persone:
1 cavolfiore,
2 uova,
pangrattato,
sale,
Olio d'oliva,
burro.
Lessate il cavolfiore in acqua salata a bollore per 20 minuti.
Sgocciolatelo, dividetelo in cimette.
Passatele nell'uovo salato, poi nel pangrattato.
Friggetele in olio e burro scaldati; devono formare una crosticina dorata.
Servitele calde
CAVOLFIORE IN PADELLA
1 cavolfiore di 1 kg,
50 g di margarina,
2 cucchiai di succo di limone,
4 cucchiai di pangrattato senza glutine
Pulite il cavolfiore, scegliete le cimette con poco gambo, lavatele e cuocetele
in acqua bollente salata per 5/6 minuti.
Scolatele e spruzzatele col succo di limone.
In un tegamino fate fondere il burro, aggiungete il pangrattato e le cimette di
cavolo.
Amalgamate con cura e servite.
luis
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CAVOLFIORE IN SALSA VERDE
1 cavolfiore da 800 g,
3 cetriolini sott'aceto,
2 acciughe sotto sale,
1 uovo,
prezzemolo,
capperi,
Olio d'oliva,
Aceto di vino,
sale.
Dividete il cavolfiore a cimette, lavatele e lessatele per 20 minuti in acqua
salata.
Scolate molto bene e sistemate le cimette su un piatto da portata
ricomponendole a forma di cavolfiore.
Rassodate l'uovo, sgusciatelo e frullatelo con il prezzemolo, le acciughe
diliscate e dissalate, i capperi e i cetriolini.
Diluite il composto con olio e aceto, emulsionate fino ad ottenere una salsa
omogenea, versatela a filo sul cavolfiore caldo
CAVOLFIORE SAPORITO
1 cavolfiore,
85 g di margarina,
2 spicchi d'aglio,
1 ciuffo di prezzemolo,
2 tuorli sodi.
Mondare il cavolfiore e lessarlo intero per 45'.
Fondere il burro con l'aglio, togliere la padella dal fuoco, unire il prezzemolo
tritato, versare la salsa sul cavolfiore insieme ai tuorli sodi tritati.
Servire.
BROCCOLI
02 Maggio 2008
Per far mangiare i broccoli ai miei due pierini faccio così:
preparo poca besciamella come da libro delle ricette (farina di riso, olio e
latte riso), sbollento i broccoli e li frullo. Aggiungo la besciamella e condisco
la pasta o il riso. La besciamella la lascio piuttosto liquida se no incolla la
pasta. annaeroberto
luis
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INVOLTINI DI VERZA
11 Maggio 2008
Ingredienti:
1 piccolo cavolo bianco
300 gr. di carne macinata a piacere
Olio
1 uovo
50 gr. di prosciutto tritato
50 gr. di pancetta a dadini
1/2 cipolla tritata
Prezzemolo
Sale
concentrato di pomodoro
Togliete alla verza le foglie esterne scegliendo le più belle, lavatele e
scottatele per pochi minuti in acqua bollente leggermente salata, scolatele e
fatele asciugare su un canovaccio. Intanto mescolate la carne tritata con il
prosciutto, l'aglio il prezzemolo, l'uovo e il sale. Lavorate bene il composto,
formate delle polpettine e disponetele una su ogni foglia di verza.
Avvolgetele e legatele con un filo da cucina. In una pirofila fate soffriggere
con l'olio la cipolla e la pancetta a dadini. Appena la cipolla è dorata mettete
gli involtini e fateli rosolare. Aggiungete il concentrato di pomodoro, mettete
tutto nel forno e fate cuocere per 20 minuti circa aggiungendo se necessario
un pò di acqua.
Ciao
Franca/ Forzalorenzo
ZUCCHINE BOLLITE CON ERBE AROMATICHE.
Zucchine - 4-6 (secondo le dimensioni)
Erbe aromatiche - un ciuffo,
Olio extravergine d'oliva,
Succo di limone o aceto
Sale
La ricetta è molto semplice da realizzare.
Spuntare le zucchine e lavarle accuratamente sotto l'acqua corrente.
Cuocerle a vapore per poco tempo in modo da non farle diventare troppo
morbide.
Farle intiepidire e nel frattempo preparare il condimento. Emulsionare l'olio
con il sale e il succo di limone o l'aceto a seconda delle preferenze. Le
quantità relative tra olio e succo di limone o aceto dipendono dal gusto
personale e molto spesso da esigenze di dieta. Potrebbe bastare anche un
cucchiaio di olio quando se ne deve usare veramente poco.
Mondare, lavare e asciugare con carta assorbente da cucina le erbe
aromatiche. Potete scegliere tra un battuto di basilico, prezzemolo ed erba
luis
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cipollina oppure di timo o ancora di menta oppure di sola erba cipollina. La
scelta è ampia. Chi vuole può aggiungere anche uno spicchio d'aglio.
Tagliare le zucchine a metà per il lungo e scavarle asportando tutti i semi.
L'operazione deve essere fatta delicatamente per evitare di romperle.
Metterle su un vassoio, salarle, distribuire le erbe aromatiche scelte e il
condimento.
Servirle. Sono ottime anche fredde, quindi si possono preparare con anticipo.
ZUCCHINE AL CARPACCIO
Zucchine - 4 piccole
Olio extravergine d'oliva - 2 cucchiai
Succo di limone - q.b.
Erba cipollina fresca tritata - 1 cucchiaio
Prezzemolo fresco tritato - 1 cucchiaio
Sale.
La ricetta è molto semplice e anche veloce da realizzare.
Spuntare le zucchine alle estremità, lavarle accuratamente e asciugarle.
Tagliarle a fette sottilissime nel senso della lunghezza. Per questa operazione
si può usare anche un pelapatate. Disporre le fette su un piatto di portata,
distribuire le erbe aromatiche e condirle con un'emulsione di olio, sale e
succo di limone. La quantità di succo di limone dipende dai gusti personali.
Possono essere consumate subito ma se si preparano un paio di ore prima
sono molto più appetitose.
Suggerimenti
In mancanza di prezzemolo ed erba cipollina freschi, sostituirli con quelli
secchi.
ZUCCHINE NAPOLETANE
4 Zucchine Medie
1 Cipolla
2 Pomodori Maturi
1 Spicchio Aglio
Basilico
1/2 Bicchiere Olio D'oliva
Sale, Pepe
Lavare, spuntare e tagliare a dadini le zucchine. Tritare aglio e cipolla e
soffriggerli in 1/2 bicchiere di olio. Unire i pomodori spellati e tagliati a pezzi
e cuocere per 5 minuti a fuoco vivo. Aggiungere le zucchine, salare, pepare e
cuocere con il coperchio per 30-40'. Se necessario aggiungere poca acqua
calda. Prima di servire unire il basilico spezzettato.
luis
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ZUCCHINE MARINATE
6 Zucchine
Olio D'oliva
Menta
Basilico
Aglio
1 Spruzzo Aceto Di Vino
Poco Sale
Tagliare a fette per il lungo le zucchine. Friggerle poche alla volta in olio
caldo. Sgocciolarle, metterle a strati in un piatto, cospargendo ogni strato
con menta, basilico e aglio tritati, poco sale, un filo di olio e uno spruzzo di
aceto. Lasciare marinare per 2 ore e servire.
ZUCCHINE A SCAPECE
600 G Zucchine
1 Spicchio Aglio
2 Rametti Menta Fresca
Aceto Di Vino
Olio D'oliva
Sale
Mondate le zucchine, lavatele, asciugatele e affettatele allo spessore di
qualche millimetro. Sistematele su un’asse di legno coperta da uno
strofinaccio da cucina pulito e mettetele al sole ad asciugare per qualche ora
girandole. Friggetele poi in abbondante olio caldo ponendole, man mano che
sono pronte, su un foglio di carta assorbente da cucina. Quando sono fredde
sistematele a strati in una larga terrina condendo ogni strato con sale, aglio
tritato e le foglie di menta. Coprite con aceto e lasciate riposare almeno un
paio d'ore prima di servire.
ZUCCHINE AL RISO
300 G Riso
2 Peperoni
Funghi Champignon
600 G Zucchine
Sale
luis
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1 Scatola Pomodori Pelati
70 G margarina
Prezzemolo
1/2 Cipolla
1/2 Bicchiere Vino Bianco
Lessate le zucchine in acqua salata, scolatele, fate raffreddare e tagliatele
per metà?n lunghezza. Riponete le zucchine in un vassoio. Affettate la mezza
cipolla e rosolatela in 50 g di burro; successivamente aggiungete il riso e
spruzzate con mezzo bicchiere di vino bianco e in fine il pomodoro. Di tanto
in tanto aggiungete l'acqua. Finita la cottura, aggiungete 20 g di burro e il
prezzemolo tritato. Intanto in un tegame soffriggete in un po’ di olio d'oliva i
funghi affettati. Dopodiché?aggiungete prezzemolo tritato. Servite mettendo
nelle mezze zucchine il riso e guarnendo con strisce di peperone cotto al
forno e con i funghi.
ZUCCHINE ALLA GRECA
700 G Zucchine Piccole
5 Cucchiai Olio D'oliva
1 Cipolla Grande
1 Spicchio Aglio
15 Cl Vino Bianco Secco
2 Cucchiai Passato Di Pomodoro
1 Rametto Timo
1 Foglia Alloro
12 Semi Di Coriandolo
12 Grani Pepe
Sale
Per Servire:
2 Cucchiai Olio D'oliva
2 Cucchiai Prezzemolo Tritato
2 Cucchiai Succo Di Limone
Mondate la cipolla e tritatela. Pelate l'aglio e schiacciatelo. Scaldate l'olio in
una padella e rosolatevi la cipolla e l'aglio. Aggiungete il passato di
pomodoro, 15 cl di acqua, il vino, il timo, l'alloro, il coriandolo e il pepe.
Salate. Portate a ebollizione. Coprite e lasciate sobbollire per cinque minuti.
Mondate le zucchine, lavatele, asciugatele, tagliatele in quattro nel senso
della lunghezza e poi dividetele a pezzetti. Aggiungete le zucchine nella
padella e lasciate cuocere a fuoco lento per circa trenta minuti. Versate le
zucchine in un piatto. Lasciate raffreddare e poi fate marinare per due ore in
frigorifero. Al momento di servire, togliete il timo e l'alloro. Aggiungete l'olio
e il succo di limone. Mescolate e cospargete di prezzemolo.
ZUCCHINE ALLE ERBE
luis
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7 Zucchine
1 Cipollotto
1 Spicchio Aglio
5 Cucchiai Olio D'oliva
2 Cucchiai Aceto Di Vino
Pepe
1 Mazzetto Prezzemolo
Erba Cipollina
1 Pizzico Origano
Tagliare a fette sottili le zucchine, mescolarle all'aglio tagliato a pezzettini e
al cipollotto tagliato a rondelle. Condire con vinaigrette (5 cucchiai di olio, 2
di aceto, sale e pepe battuti insieme). Spolverizzare con prezzemolo e erba
cipollina tritati e un pizzico di origano.
ZUCCHINE ALLE OLIVE
800 G Zucchine
4 Pomodori Perini Sodi
2 Cipolle
10 Olive Nere Grandi Tipo Greche
2 Cucchiai Prezzemolo Tritato
1 Cucchiaio Basilico Tagliuzzato
2 Spicchi Aglio
Olio D'oliva Extra-vergine
Sale
Pepe
Spuntate le zucchine e affettatele. Tagliate a metà pomodori, privateli dei
semi e riduceteli a tocchetti. Sbucciate le cipolle e dividetele in spicchietti.
Schiacciate l'aglio e fatelo rosolare per 2-3 minuti in una larga padella a
fuoco dolce con 3 cucchiai d'olio, il basilico e il prezzemolo. Unite poi le
cipolle e lasciatele cuocere, coperte, per 5 minuti. Aggiungete quindi le
zucchine, i pomodori, le olive e pepe a piacere e proseguite la cottura, a
fuoco dolce e sempre coperto, per 10 minuti. Levate quindi il coperchio, fate
cuocere ancora per 3-4 minuti a fuoco vivace, eliminate l'aglio e regolate di
sale. Potete servire le zucchine anche tiepide o fredde.
RICETTE DI VERDURE
Aprile 30, 2008
Ciao a tutti, come ben sappiamo ai bambini in generale non piacciono molto
le verdure, i ns. non ne parliamo!!
luis
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Con mio figlio per fortuna non ho particolari problemi, lui è un gran
mangione, cmq volevo dividere con voi 2 ricette molto facili che hanno avuto
molto successo.
Buon appetito!!
MELANZANE AL FORNO
Ingredienti:(a persona)
1 Melanzana
fette di prosciutto crudo
sugo di pomodoro con basilico
Tagliate una melanzana a fette sottili ma che siano lunghe, mettetele sotto
sale per circa 1 ora, poi sciacquatele molto bene e friggetele in olio bollente.
Prendete le fette di melanzane e guarnitele con 1 fettina di prosciutto crudo,
fate degli involtini e chiudeteli con dei stecchini. Prendete una teglia da forno,
oliatela e metteteci sopra gli involtini e poi coprite il tutto con il sugo di
pomodoro. Mettete in forno per circa 10/15 minuti e poi servite..
FRITTATA DI FAGIOLINI E CIPOLLE ROSSE.
Ingredienti:
fagiolini (una manciata, regolatevi voi)
una cipolla rossa
3 uova
sale
un pizzico di noce moscata
Fate lessare i fagiolini, poi scolateli e metteteli da parte. Nel frattempo fate
friggere la cipolla, quando è "morbida" aggiungete i fagiolini e fateli
amalgamare bene, salate. Sbattete le uova, aggiungetevi le cipolle e fagiolini
e un pizzico di noce moscata. Io personalmente evito i fritti eccessivi, quindi
prendo un contenitore da forno e faccio cuocere la frittata nel forno per circa
un quarto d'ora.
Ciao
Franca / forzalorenzo
luis
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CARNI
SPIEDINI di CARPACCIO
Ingredienti
Carpaccio di vitello
Arachidi tostate (da sbucciare)
Olio di oliva
Spiedini di legno
Sbucciare le arachidi e tritarle molto fini nel frullatore, impanare le fettine di
carpaccio nel pesto di noccioline, infilare le fettine (almeno 4) nello spiedino,
appoggiare su una pirofila e passarci sopra un filino di olio.
Infornare per 10 minuti circa a forno ben caldo (180°)
BOCCONCINI AGLI AGRUMI
Ecco una ricetta di facile esecuzione, rigorosamente senza glutine senza
caseina senza zuccheri, adatta a tutta la famiglia e se dovete organizzare un
pranzo con ospiti.
Ingredienti (4-6 PERSONE):
400 g di arista di maiale
400 g di petto di pollo
5 foglie di salvia fresca (o salvia secca)
250 ml di succo di agrumi misti (pompelmo, arance, mapo, mandarini,
mandaranci, limone)
100 ml d’acqua
2 cucchiai di amido di mais Maizena
sale q.b.
olio extravergine d’oliva
Se avete la fortuna di avere agrumi non trattati, prima di spremerne il succo,
privarli della buccia (solo la parte colorata, non il bianco).
Tagliate a bocconcini la carne e ponetela in una casseruola con l’olio e le
foglie di salvia tagliuzzate finemente (in mancanza della salvia fresca potete
usare una generosa manciata di quella secca).
Fate ben rosolare la carne quindi aggiungete il sale, il succo degli agrumi e
l’acqua.
Mentre la carne cuoce, sbollentate in acqua le bucce per 5 minuti. Scolatele e
tagliatele a striscioline.
Quando la carne è cotta aggiungete l’amido di mais e mescolate
velocemente, con un cucchiaio di legno, avendo cura di sciogliere eventuali
“nodini”. Il sughetto di cottura si trasformerà in una cremina.
luis
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Ora, secondo i gusti, potete unire le bucce a striscioline oppure usarle
semplicemente per guarnire i piatti. Con l’aggiunta di una fogliolina di menta
farete un figurone con i vostri ospiti.
Buon appetito!
Rossana
ARISTA AL LATTE
Vi propongo una ricetta facile per far mangiare la carne ai nostri bimbi. Ieri
sera ho proposto questo piatto a Daniele, ed al resto della famiglia, e tutti
hanno fatto il bis.
Nella ricetta io uso il latte di mandorla perché Daniele è allergico al riso ma
credo che usando latte di diverso tipo il risultato non debba cambiare. A voi
le eventuali modifiche.
Ingredienti (4-6 persone):
850 d’arista
1 l di latte di mandorla
3 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d’aglio
2 foglie d’alloro
pepe e sale q.b.
2 cucchiai d’amido di mais Maizena
olio extravergine d’oliva
Mettete in un mixer aglio, salvia, rosmarino ed alloro e tritate finemente. In
un tegame alto mettete un po’ d’olio extravergine d’oliva, la carne il mix
ottenuto sale e pepe. Fate ben rosolare da entrambe i lati la carne quindi
aggiungete il latte e fate cuocere a fuoco moderato per circa 45 minuti
avendo cura, di tanto in tanto, di voltare la carne e di staccare dalle pareti
del tegame, con un cucchiaio di legno, il latte rappreso di modo che finisca
nel “sughetto”. A cottura ultimata togliete la carne dal tegame ed aggiungete
al “sughetto” i due cucchiai di amido di mais facendoli sciogliere a fuoco
basso. Si dovrebbe formare una cremina. Tagliate la carne a fettine sottili e
poneteci sopra la cremina di cottura. Contorni ideali: fagiolini all’agro o purè
di patate. Se la cremina dovesse risultare abbondante e quindi rimanere
potete usarla per condire la pasta o per prepararci, opportunamente
allungata con un po’ di brodo vegetale, o anche soltanto con acqua, un bel
risottino. Buon appetito!
luis
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POLPETTINE ALL'ARANCIA
Ingredienti:
200 g. di carne di tacchino tritata
200 g. di lonza, o di prosciutto crudo, tritata
2 uova
scorza grattugiata di ½ arancia
succo di un’arancia
succo di ½ limone
½ spicchio d’aglio
noce moscata
1 grossa patata lessa
1 cucchiaio di farina di mais
1 cucchiaio di farina di miglio
1 cucchiaio di farina di grano saraceno
olio extravergine d’oliva
Mettete i due tipi di carne tritata in una terrina e unitevi le uova sbattute
leggermente con un pizzico di sale e la scorza d’arancia.
Unite alla carne d’aglio pestato, un pizzico di noce moscata, la patata lessata
e schiacciata con una forchetta; salate e mescolate.
In un piatto mescolate fra loro le tre farine in modo uniforme.
Formate delle polpette leggermente schiacciate e passatele nel mix di farine.
In una padella mettete un po’ d’olio fatelo scaldare quindi ponete le polpette
e fate fermare la farina da entrambe i lati. Unite il succo dell’arancia e del
limone.
Portare a termine cottura a fuoco moderato. Se le polpette dovessero
asciugarsi troppo aggiungete un po’ d’acqua calda.
POLPETTINE DI CARNE
Io ne faccio una buona quantità e poi le congelo.
− Macinato di carne(di qualsiasi genere, pollo, agnello, manzo, cavallo etc)
− Verdure trittate con il frullatore (carote, sedano. aglio, cipolla,
prezzemolo).
− impanatura di mais
− curcuma, sale
Semplice, semplice, impastare il tutto(io non uso uova, me le tengo per i
biscotti), fare le polpettine.
Ripassare le polpettine nel impanatura di mais e rosolarle appena nel olio e
rosmarino, poi versare un può di acqua calda (fino a metà polpette),
vengono saporite e morbide.
Betha
SPEZZATINO GOLDEN
luis
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Dopo una serie di clamorosi insuccessi…
, nuntio vobis gaudium magnum
, ben due nuove puntate di mestolocontroautismo.
Lo spezzatino ha riscosso il plauso di tutta la famiglia e per me è stata
l’occasione giusta per non preparare menù differenziati…
Ingredienti:
800 gr di filetto di maiale (o petto di pollo o di tacchina)
2 mele Golden
½ limone
1 piccolo spicchio d’aglio
1 ciuffetto di prezzemolo
1 ramo di rosmarino
4 foglie di salvia
1 pizzico d’origano
2 bacche di ginepro
olio extravergine d’oliva
sale q.b.
In un tegame antiaderente versate un po’ di olio extravergine d’oliva e
mettete la carne tagliata a cubetti. Unite le spezie, precedentemente tritate,
e mettete su fuoco vivo in modo che la carne si rosoli. Aggiungere il sale, 2
bicchieri di acqua calda, abbassare la fiamma e cuocere per 30 minuti circa
(20 minuti per il petto di pollo o tacchina). Nel frattempo nettate le mele
della buccia e del torsolo, tagliatele a fettine finissime, mettetele in un piatto
e bagnatele con il succo del limone in modo che non scuriscano. Passati i 30
(20) minuti unite le mele allo spezzatino ed aggiungete un poco d’acqua se
necessario. Continuate la cottura a fuoco medio avendo cura di sfrangere,
con un cucchiaio di legno, le mele fino a che queste saranno ridotte ad una
crema e di controllare che lo spezzatino non asciughi troppo. In tal caso
aggiungere sempre acqua calda un poco alla volta.
Ottimi contorni per accompagnare questa pietanza sono patate al forno o
fagiolini all’agro. Buon appetito.
SPEZZATINO DI CARNI MISTE IN ZUCCA
Ingredienti
300 gr di filetto di maiale
300 gr di petto di pollo
1 zucca intera del tipo con la buccia verde scuro e.. bitorsoluta (scusate ma
non so come si chiami questo particolare tipo di zucca, ma fa molto "naso di
strega") di media grandezza
1 cipolla piccola
rosmarino, origano, pepe nero, ginepro, salvia, prezzemolo
½ spicchio d’aglio
luis
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succo di ½ limone
un bicchiere di brodo (di pollo o vegetale)
olio extravergine d’oliva e sale q.b.
Lavate con cura la zucca, asciugatela bene, tagliatela orizzontalmente al di
sotto del picciolo ricavando una parte a forma di coperchio. Aiutandovi con
un cucchiaio eliminate i semi ed il reticolo interno. Lavate la zucca all’interno
sotto acqua corrente.
Tagliate la carne a cubetti. Affettate finemente la cipolla, soffriggetela
lentamente in poco olio, aggiungete l’aglio tritato, la carne e rosolatela
leggermente. Irrorate con il succo del limone, lasciate evaporare, aggiungete
le spezie macinate, versate il brodo.
A questo punto adagiate la zucca su una teglia da forno, travasate lo
spezzatino di carne all’interno della zucca, coprite con il suo coperchio ed
infornate a 180° per 40 minuti circa. Portate in tavola la vostra zucca come
fosse una zuppiera e servite avendo cura di distribuire la carne con la polpa
della zucca che si sarà ridotta in crema.
SCALOPPINE ALL'ARANCIA
Ingredienti (per 4 persone):
600 g. di petto di pollo
1 cucchiaio di farina di mais
1 cucchiaio di farina di grano saraceno
1 cucchiaio di farina di miglio
il succo di ½ limone
1 arancia
sale q.b.
olio extravergine d’oliva
Preparazione
In un piatto fondo porre le farine il sale e la buccia dell’arancia grattata dopo
aver ben lavato l’arancia. Mescolare bene. Infarinare i petti di pollo e disporli
in una padella unta con olio d’oliva. Far rosolare da entrambe i lati la carne,
aggiungere il succo del limone e dell’arancia ed ultimare la cottura a fuoco
moderato. Se il “sughetto” dovesse essere insufficiente aggiungere un po’
d’acqua calda oppure il succo di un’altra arancia, a seconda dei gusti. Servire
i petti con la cremina che si viene a formare. Si può decorare il piatto con
delle scorzette d’arancia o con un fiore di spicchi d’arancia.
POLLO ALLE OLIVE
800 gr di pollo tagliato a pezzi (quando si usa carne con l’osso è bene
calcolare 200 gr in più)
1 spicchio d’aglio
luis
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2 foglie d’alloro
1 rametto di rosmarino
100 gr d’olive nere o verdi
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
4 pizzichi di sale
1 limone spremuto
Mettete in un tegame l’olio, il pollo, il rametto di rosmarino intero (sarà più
facile eliminarlo se non gradito dai bambini), le foglie d’alloro sminuzzate, lo
spicchio d'aglio “in camicia” (lasciate lo spicchio con la buccia dandogli una
schiacciata con il palmo della mano) e fate rosolare a fuoco vivace. Solo
quando il pollo sarà rosolato bene da tutte le parti salate e unite il succo del
limone, ½ bicchiere d’acqua calda e le olive. Coprite, fate cuocere a fuoco
lento, cioè minimo, per 30 minuti. Potete sostituire il pollo con il coniglio.
È ugualmente buono.
Per i bambini che non amano il miglio, provate a "camuffarlo"
UNA OTTIMA COTOLETTA da Lilli
Salve a tutti ,dato che per molti come per me il pane è un tabù sia per il
lievito che per il tipo di farine, era impossibile fare quei manicaretti dove
serviva il pan grattato,uno di questi era la cotoletta .PROBLEMA RISOLTO
Pan Grattato
Impastare farina di ceci sale con acqua tiepida, fare un impasto a modi
crema.
Con il guanto da pasticcere fare delle striscioline sul piatto da forno ricoperto
dell’apposita carta ,infornare a 200 g per 15 minuti non devono diventare
scuro ma duro
Una volta raffreddate tritare non troppo finemente
Cotoletta
Carne di pollo, o di tacchino, io uso queste:
Passare la cotoletta in farina di riso, nell'uovo sbattuto e salato e come
ultimo nel nostro pane grattato
Friggere nella margarina
Sentirete che bontà
La cotoletta sarà ben friabile e non unta perché la farina di riso non fa
assorbire l'unto, per chi desidera mangiarla spesso e allora non va bene
molto fritto può cuocerla al forno sulla carta solita
Il risultato è il medesimo buon appetito Lilli
luis
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POLPETTINE DI CARNE
Salve a tutti, oggi volevo scrivervi una ricetta di polpettine di carne molto
gustose magari per qualcuno può essere un idea o un aiuto per le feste di
natale
Dosi per circa 40 polpettine
600 grammi di macinato io mi faccio preparare sul momento
300 di pollo
300 di tacchino
1 cipolla media
1 carota
1 spicchio di aglio
una manciatina di prezzemolo
sale
1 uovo
farina / o di riso o di ceci
Tritare la cipolla con l'aglio e il prezzemolo
amalgamare il macinato con il composto di verdure l'uovo e il sale
per addensarlo mettere della farina o di riso o di ceci
sono ottime in tutte e due le versioni
mettere nel piatto del forno l'apposita carta e con un cucchiaio
Fare palline non troppo grandi infornarle a 150g fino a quando non si
arrossiscono
Una volta raffreddate io le metto in un sacchetto nel frizer
fare passare sul fuoco la salsa di pomodoro salata e con un po’ di pepe a
piacere passare le polpette .....
Oppure sono ottime passate con piselli .....
Oppure passate in una salsa di funghi
Tritare finemente dei funghi trifolati con prezzemolo aggiungere latte di riso
fare cuocere sino a quando non si formi una salsa cremosa salare e
aggiungere le polpettine farle passare circa 10 minuti a cottura quasi
ultimata unire un filo d’olio d'oliva crudo
Buon appetito Liana
HULK, CHE RIPIENO
Mestolocontroautismo 3
Ma era la "merenda golosa al
Come!? Vi siete persi la seconda puntata?
cacao" naturalmente. L'avete sperimentata? Non ancora? Va bene, mi farete
sapere. Procediamo ora con la terza puntata.
luis
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La mia intenzione era quella di preparare per Daniele dei tortellini ma, vi dico
subito, ho avuto problemi non indifferenti con la sfoglia preparata con farina
di mais (ricorderete che non posso usare quella di riso) e quindi mi riservo di
comunicarvi la ricetta per la pasta non appena avrò aggiustato il tiro. In
compenso l'impasto per il ripieno si è rivelato un successo, ottimo anche
come preparato per polpette.
Ho pensato che avrebbe potuto approfittarne chi ha già avuto buoni risultati
con pasta fatta in casa preparata con altre farine e quindi ecco a voi: "Hulk,
che ripieno".
600 g di carne mista. Io ho usato 300g di petto di pollo 200g di arista di
maiale e 100g di salsiccia di prosciutto, rigorosamente senza lattosio. Chi
non ha la possibilità di avere garanzie sulla salsiccia può usare del prosciutto
crudo di montagna.
250 g di spinaci. Attenzione: il peso si riferisce al prodotto già cotto e ben
strizzato.
2 uova
1 grattatina di noce moscata, se vi piace.
Cuocere la carne in una padella antiaderente senza olio. Tritate la carne
servendovi possibilmente di un tritacarne e non di un frullatore, per non
avere un impasto troppo cremoso e poi stoppaccioso al gusto. Tritate anche
gli spinaci. Ripassate una seconda volta il tutto nel tritacarne. Disponete la
carne in una fondina ed aggiungete la noce moscata e le uova. Amalgamate
il tutto ed aggiustate di sale.
Con il ripieno ottenuto potete fare tortellini, ravioli, cannelloni.
Se volete farne delle polpette, ammesso e concesso che i vostri bambini non
rifiutino l'aspetto "verde", potete cuocerle in diversi modi: in brodo di
verdura portato ad ebollizione tuffate le polpette a cui avrete dato l'aspetto di
palline; con semplice sughetto di pomodoro fresco, olio d'oliva e basilico;
fritte, avendo cura di passare prima le polpette nella farina (fate voi quale).
Buon appetito.
Riuscirà mestolocontroautismo a vincere la battaglia della pasta fatta in
casa!?
saluti
Lilli
A noi il purè sembra buono anche con l'olio al posto della margarina
Ciao
POLPETTONE DI TONNO
Ciao ragazze come avete visto vi ho preso in parola
Oggi facile ma moooolto buono vi voglio scrivere la ricetta del polpettone di
tonno
luis
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Preparare 2 uova sode
2 patate lesse
Nel mixer mettere due barattoli (io uso il sottovetro per i metalli della
scatoletta)di tonno sgocciolato
Le patate lesse tritare sino a che diventino una poltiglia consistente
Prendere la pellicola stendete la poltiglia mettere le uova sode e ricoprirle
con altro impasto a modi salame.
riavvolgete il vs salame nella pellicola e all' estremità chiudere con dello
spago a modi caramella
preparare una pentola di acqua e portarla a ebollizione immergere la ns
caramellona e farla bollire coperta per 15 minuti
Togliere la caramellona metterla in frigorifero per 3/4 ore
Una volta tolto dal frigorifero sarà denso in modo da poterlo tagliare a fette
...
A chi non piace freddo mettere le fette che si vogliono mangiare per
riscaldare sia nel microonde sia nel forno normale
Il polpettone nel frigo dura anche 3 /4 giorni
Chi non può mangiare le uova è ottimo anche senza
Buon appetito Lilli
INVOLTINI DI TACCHINO ALLA PIZZAIOLA
Fate rosolare in base alle porzioni desiderate con olio extravergine, salvia e
rosmarino delle fettine di tacchino tagliate sottili.
Una volta raffreddate metteteci sopra un cucchiaio di passata di pomodoro ,
una fettina di prosciutto cotto consentito ed un pizzico di prezzemolo tritato o
origano . Salate e avvolgete gli involtini. Posizionateli in una teglia unta in
precedenza e lasciate rosolare in forno ben caldo per qualche minuto.
Con patate lesse o saltate sono un piatto sfizioso che ai miei figli piace molto.
Ciao [email protected]
POLLO E CIPOLLA
13 Dicembre 2009
Buono buono questo piatto!.
fate tagliare a fette un petto di pollo fresco. Ritagliatelo ancora a fettine di
circa tre centimetri - tagliare a fette grosse tre o quattro cipolle. mettere
tutto in una padella capiente con un filo d'olio cuocere il tutto insieme fino a
quando la cipolla appare leggermente dorata. SEMPLICEMENTE DIVINO
luis
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PANE PIZZE PIADINE E SCHIACCIATINE
PANE
Ingredienti:
Kg 1 di farina di riso
gr 500 di fecola di patate
tsp 4 gomma xantana (o xantano)
TBS 2 cremor tartaro
tsp 3 bicarbonato di sodio
TBS 3 sale fino
bustine di lievito 3 Schar (una ogni 500 gr di farine)
acqua tiepida circa 1 litro
TBS=cucchiaio grande, tsp=cucchiaino da thè
Procedura:
Versare nell'impastatrice accesa gli ingredienti nell'ordine in cui sono stati
elencati fino al punto "lievito", ( la velocità dell'impastatrice deve essere
sempre bassa ), quando sono ben mescolati versare l'acqua fin quando
l'impasto avrà una consistenza molto morbida (per meglio spiegare l'impasto
può essere preso soltanto con il cucchiaio) a questo punto lasciare impastare
per almeno 4-5 minuti ciò serve a creare i legami tra gli ingredienti che di
solito ci sono grazie al glutine.
Ora accendete il forno a 40°, coprite la ciotola con l'impasto con un
canovaccio bagnato e mettetela nel forno per almeno 1- 1,30 ora.
L'impasto raddoppierà il volume quindi la ciotola deve essere grande.
Finito il tempo di lievitazione tirate fuori l'impasto e con molta calma
versatelo nei contenitori di alluminio che più vi piacciono.
Vi suggerisco" con molta calma" perché dovete dare al forno il tempo di
arrivare( circa 150°-175°)alla temperatura ideale, io nel mio forno accendo
contemporaneamente la resistenza sopra sotto e la ventola.
Ora non vi preoccupate se appena toccate l'impasto, che era tutto gonfio, si
appassisce inesorabilmente, in questo momento ha lavorato solo il lievito
Schar
Gli altri lieviti sintetici (cremor tartaro e bicarbonato) agiranno dopo, nel
forno caldo, quindi come per la ciotola il contenitore non deve essere colmo.
Adesso mettete i contenitori nel forno e fate spazio anche per un piccolo
contenitore di acqua fredda, chiudete il forno e non lo aprite più per almeno
un ora, un ora e mezza.
Quando il pane è cotto toglietelo dal forno lasciatelo nei contenitori e per
almeno un ora copritelo con un canovaccio bagnato e poi......
luis
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PANE
Nel file delle ricette nei documenti c'è una ricetta per panini che io utilizzo
TANTISSIMO e al bimbo piacciono tantissimo. Si tratta (ovviamente rivisitata
da me) di:
1hg di farina PAULY 3;
1 hg di farina di ceci (speriamo che gli piaccia);
1/2 lievito chimico (io uso il pizzaiolo pane degli angeli);
3 cucchiai d'olio;
un pizzico di fruttosio;
1 cucchiaino raso di sale.
Fare un impasto di consistenza tipo crema, prendere la piastra del forno,
ungerla d’olio d'oliva e con un cucchiaio mettere i vari impastini sulla teglia.
Altezza 1/2 forno, cottura a 180° per circa 20 minuti ... ma ogni forno è
diverso.
Risultato, piccoli panini un po’ piatti ma morbidi. Quando si sa che si devono
mangiare panini, aggiungo prosciutto cotto tritato. A lui piacciono tantissimo.
Ciao Emanuela
PANE
Io il pane lo faccio con la macchina, uso farina orgran autolievitante,
aggiungo solo acqua olio e.v. e un pizzico di sale.
Viene discretamente
Mettili in quest'ordine:
450 g di acqua
3 cucchiai di olio ev
1 pizzico di sale
1 busta di farina orgran autolievitante da 500 g
Imposto la macchina per 1000 g pane bianco tostatura media
Fa tutto lei (che brava)
Prima di toglierlo dallo stampo aspetta che sia freddo, così si asciuga e non
resta mallopposo
ciattg
RICETTA SIMIL-PANE SENZA LIEVITO
Stefania, per la fame del mio ragazzo che ama i panini, ho sperimentato una
specie di pane usando il lievito chimico e lo xantano che è un additivo che
serve per evitare l'eccessiva friabilità.
luis
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INGREDIENTI
300 gr. farina di riso
100 gr farina di mais o di grano saraceno
1 cucchiaio raso di xantano(in FARMACIA )
1 busta cremor tartaro
1 tazza acqua tiepida con un pizzico sale
Mescola tutti gli ingredienti a secco compreso il lievito
Aggiungi l'acqua e lavora con il cucchiaio in una terrina. Accendi prima il
forno a 180-200°, su un rettangolo di carta- forno metti le pagnottelle di
massa che avrai preso con le mani ben unte di olio.
Su ogni pagnottella (grande quanto un pugno ) incidi con il coltello una
croce.
Inforna per 15 minuti dopo di che controlla che non si stiano bruciando e
rigirale per farle ancora cuocere altri 10- 15 minuti sull'altro lato. Per la
cottura ti devi regolare con il tuo forno, sai che dipende dalle cucine.
Non sono proprio perfetti ma si possono mangiare anche imbottiti. Dopo un
giorno diventano di nuovo croccanti se li metti nel forno per 10 minuti.
Ciao
FARE IL PANE IN CASA
L'unica cosa + simile al pane che sino ad oggi sono riuscita a fare non
prevede mixer di farine .......lieviti......gomme....dovendo io togliere molte
cose alla dieta di mio figlio.....
Prima che mi fossero ridotti al limite i carboidrati facevo dei panini(tipo) con
1 hg di farina di grano saraceno (ha delle proprietà nutrizionali-ottime)
1 hg di farina di ceci
2 cucchiai olio d'oliva
sale
1 cucchiaio di bicarbonato
l’impasto deve diventare a modi crema
Tutto nel mixer a volte aggiungo un 2 cucchiai di pomodoro fresco o un
pugno di spinaci, oppure carote, per far magiare le verdure al bambino e
anche per cambiare gusto...
Preriscaldo il forno 220- 20minuti prima, metto il mio composto in stampini
antiaderenti prima spennellati con olio d'oliva,
Lascio un dito dall'orlo dello stampino,inforno per 10minuti a220,senza mai
aprirlo ,poi abbasso a 180,
Il risultato è ottimo si alzano e diventano morbidi come panini e molto
buoni........
Ultima modifica dovendo togliere il bicarbonato ,visto che al bambino dava
fastidio,e il grano saraceno,
Ho fatto cosi 1 hg di farina di ceci, 1 hg di lenticchie e fagioli, tritati
finemente a modi farina, olio come sopra sale e per far fare la lievitazione
impasto il tutto con l’acqua frizzante.........
luis
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il resto idem come sopra ............
devo dire che sono ancora + somiglianti al pane
Spero esservi stata d’aiuto un saluto
E un buon appetito Lilli
P.S. alle maestre del mio piccolo piacciono molto ...tanto che mi hanno
chiesto la ricetta!
RICETTA PANE FATTO IN CASA FARINA ORGRAN
Carissima Carena,
io faccio dell'ottimo pane con la farina della Orgran (Bread Mix)
Segui le istruzioni che si trovano nella busta stessa. Oppure con la farina
della Pauly per torte e pane.
Buon appetito provalo viene fuori un pane buonissimo.
Norma(n)
ricetta pane fatto in casa - 2005/12/02 08:59 giusto impastare con
l'acqua gassata , favorisce la lievitazione, ma attenti all'acqua ,in genere
quella gassata contieni alti livelli di minerali ..e residui fissi..(.mi ricordo che
quando questo sito non era ancora un portale se ne parlò moltissimo sui vari
tipi di acqua più adatti ai nostri figli).
Un’altro suggerimento è quello di impastare con acqua tiepida e per chi può
con un cucchiaino di zucchero, sempre per favorire la lievitazione.
Attenti al cremor tartaro non a tutti fa bene.
Attenti ai mix in commercio a volte contengono latte, e additivi chimici.
Ho trovato un ottimo lievito per dolci della Esyglut (mi sembra si scrive cosi)
che è fatto su amido di riso e non di mais, per chi non può prendere il mais.
(nella dieta LOD che ho iniziato non è ammesso il mais).
Caterina
PANE E FARINA PER PANE ORGRAN
Oggi dopo un mese di ricerche e di prove ho fatto il pane con la farina per
pane (Bread Mix) della Orgran. Il pane è venuto buonissimo e la mia bimba
lo ha mangiato con gusto. Se si potesse usare questa farina i problemi del
pane sono finalmente finiti. Vi prego di dirmi con certezza se questa farina è
utilizzabile.
Intanto oggi sono felice e penso anche mia figlia.
Grazie Norma.
Pane e farina per pane Orgran
Ciao a tutti,
Sono felicissima tutti mi avete risposto positivamente. Allora tanto per
cominciare caro maelis la farina della Orgran è quella della foto di Edo. Gli
ingredienti e la procedura per fare il pane sono scritti nella confezione,ti
consiglio di seguirli alla lettera, mio marito mi ha consigliato di aggiungere
luis
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solo un po’ di sale per insaporirlo un po’. I prodotti della Orgran li ho trovati
in farmacia.
Il pane fatelo viene buonissimo, alto, gonfio per niente gommoso, noi lo
abbiamo mangiato e pensiamo di farlo sempre, abbiamo svoltato!!! Per altre
informazioni ci sentiamo.
Evviva Norma
PANE E FARINA PER PANE ORGRAN 2
01 Marzo 2008
Io uso la farina auto lievitante della Orgran per fare delle schiacciatine
ottime, che il mio bambino mangia a scuola quando gli altri mangiano la
merenda offerta dal comune: la schiacciata...che lui amava tanto. Allora,
impasto la farina auto lievitante con acqua gasata, un pizzico di sale. Poi
formo una pallina che schiaccio fino a renderla piatta e rotonda (come le
schiacciatine che si vendono al bar) e poi, invece di infornare, friggo.
Un minuto/ 1 minuto e mezzo per parte e poi metto su carta assorbente.
Gonfiamo molto durante la cottura e sono buonissime. Poi, ci metto un altro
pò di sale sopra.
io faccio un po’ a occhio con le dosi.
Di solito faccio una schiacciatina sola, verso le 7 la mattina in modo che
possa metterla nello zaino per la merenda.
Poco più di un pugno di farina. Ci faccio un buco nel mezzo (tipo vulcano) e ci
metto un pizzico di sale. Poi comincio ad aggiungere piano piano acqua
gasata mentre impasto con le mani. Aggiungo piano piano altra farina se
vedo che l'impasto è molto colloso. Quando sono riuscita a creare una specie
di palla, mi bagno le mani con un pò di olio e do meglio la forma alla palla e
poi schiaccio fra le mani. Poi friggo nell'olio caldo. Basta! Spero di esser stata
chiara.
Volendo sono buone anche dolci. Non ci metti il sale e, quando sono ancora
calde, ci spalmi la crema di carrube....o marmellata.
Buonissime!
Ah! salate, ci puoi mettere sopra una fetta di prosciutto..
Ciao.
Giova
PANE CON FARINA “IL PANE DI ANNA”
acquisto on line www.ilpanedianna.it
Moomix
Massimo, io uso la farina di anna senza latte e soia segnalata a suo tempo da
fagiolino.
La prima volta l'ho acquistata direttamente sul loro sito.
luis
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Cmq seguo la ricetta scritta sul retro e come lievito uso quello chimico
certificato della Easyglut (sarebbe quello per dolci). Niente zucchero e viene
benissimo.
Unica cosa che setto la cottura a medio e come se fosse un chilo.
Simba73
Intanto nella scatola da un Kg ci sono 4 sacchettini da 250 grammi già divisi,
poi ci sono dentro anche le cocottine di carta da mettere in forno (io però le
copro con la carta forno.
Allora metto lievito chimico (mezza bustina) un cucchiaio e mezzo di olio
d'oliva, un sacchettino da 250 gr di farina e tanta acqua (non l'ho mai
pesata).
Considera che il composto ha la consistenza morbida (tipo la torta
margherita prima di infornarla, hai presente?) comunque considera che li
lavoro con il frullatore tutti assieme e poi inforno per 25 minuti a 200°
A Samuele piace e vengono 3 bei paninoni !!!!
IL PANE NON LIEVITA
Scusate se magari è un argomento già trattato, ma non riesco a trovare
info...ho provato a fare il pene in casa con la farina della Proceli ed il lievito
Bertolini, ed anche se sono un disastro in cucina il pane è venuto, e Flavio lo
apprezza...il problema è che non lievita! Cioè è commestibile, croccante fuori
morbido dentro ma da cotto ha le stesse dimensioni di quando l'ho
impastato!
Come cavolo faccio a farlo lievitate? Non so se va bene aumentare la dose di
lievito...
Lilli e chiunque possa darmi un consiglio, aiuto!
Il pane non lievita
Ciao prova usare il bicarbonato ...
Impasta con l'acqua frizzante, la reazione che da è più lievitante.
Prepara il forno 20 minuti prima alla ,massima temperatura.
Inforna il pane a 200 g e non aprire per almeno 15 minuti
A me che uso farina di ceci lievita molto bene prova!
Ciao Lilli
PAGNOTTELLE DI MIGLIO
Queste sono davvero buone, le ho fatte stasera e sono già quasi finite!
INGREDIENTI
1 tazza di miglio cotto
1 tazza e mezza di farina di riso
luis
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4
1
1
1
cucchiai di olio di girasole
uovo( facoltativo)
tazza di acqua con un cucchiaino di sale
bustina di Pizzaiolo (lievito chimico istantaneo della paneangeli)
Miscelare farina e lievito, aggiungere il miglio e l’olio, l’uovo sbattuto e
l'acqua per impastare. Formare pagnottelle schiacciate su cui tracciare una
croce con il coltello (serve a far cuocere meglio l’interno). Infornare a 200°
per 50 minuti (I tempi dipendono anche dal forno) e successivamente
capovolgerle e lasciarle cuocere per altri 15 minuti a fiamma più bassa.
Questo è necessario perché potrebbero rimanere crude all’interno. IL
risultato è delle pagnottelle croccanti e gustosissime adatte sia come dolce
che come pane.
Il lievito che ho usato non le ha fatte crescere molto in realtà però non so
come sarebbero senza.
ciao! Nancy
PANE DI CASTAGNE
per chi può usare il miele... è davvero buono e velocissimo.....
400gr. farina di castagne
200gr miele
3 uova
1/2 cucchiaino bicarbonato o una bustina cremor tartaro
vaniglia o una bustina vanillina.
mescolare il tutto
in forno 20 min. 180°..dare la forma allungata....in modo da poter tagliare le
fette...
MARIO3, alle: 2007/06/1
PIZZA
Pizza: la mia mi sembra BUONISSIMA. Provate con farina ORGRAN
AUTOLIEVITANTE 2 hg, farina di ceci 30 gr., 3 cucchiai di olio, 1/2 bustina
lievito pizzaiolo pane degli angeli, un pizzico fruttosio, un cucchiaino di sale,
acqua frizzante quanto basta. Lasciare la palla lievitare anche 1 ora o 2 ma
almeno 1/2 ora perché così quando si cuoce vengono le tipiche gobbette
della pizza. Io l'ho fatta con le cipolle, con le patate, con il pomodoro per il
momento ne metto molto poco condito prima con origano sale e olio. Cottura
a 1/2 forno a 200 per 15 minuti e poi vedere. Ancora non l'ho fatta con la
mozzarella (per noi) e più pomodoro, ma penso che per fare questo bisogna
prima cuocere un po' la base, ho paura che altrimenti rimane un po'
molliccia. Quando la farò vi farò sapere. N.B. la teglia unta d'olio che rende la
pizza più saporita. Emanuela.
luis
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PIZZETTE E PANE
Io ho fatto pizzette che sono venute bene.
Ho usato una farina a base di amido riso.
Allora:
600 g farina di riso
un cucchiaino di sale
1 pizzico abbondante di bicarbonato
50 g olio di oliva extravergine
acqua q.b. (dipende molto dal tipo di farina)
Poi stendi, ricavi dei cerchietti (io ho degli stampini appositi), distribuisci la
polpa di pomodoro, sale, olio di oliva e inforni a 180° per 10/15 minuti.
In quelle per noi adulti io ho messo anche origano, olive nere, acciuga, ecc.
Veramente buone, insomma ..... con la mozzarella sarebbe meglio, ma visto
che non si può.....
Carissima nonna Tosella, è bellissimo averti fra noi, una nonna è una grande
risorsa specialmente in cucina!
Ieri finalmente sono riuscita a fare un pane decente prendendo spunto da
alcune ricette , tu sicuramente saprai perfezionarlo :
INGREDIENTI:
1 patata lessa (il dott. ce le ha permesse una volta a settimana )
4 cucchiai di olio
300 gr. farina di riso
100 gr. farina di mais ( a noi il dott. non l' ha ancora tolto, ma si può fare
senza)
1 cucchiaio raso di polvere di xantano
1 cucchiaino bicarbonato
1 tazza d'acqua
1 bustina lievito schar ( non so con il backing powder che non ho trovato)
Impastati gli ingredienti ho formato delle pagnottelle piuttosto allungate e
schiacciate, vi ho fatto con il coltello una croce sopra e ho messo a lievitare
in forno intiepidito coprendo con un canovaccio bagnato. Infornato a 170°
per 60 minuti e poi le ho capovolte perché il mio è un forno senza resistenza
superiore, lasciando ancora per 15 minuti a fiamma minima.
Per lo xantano ti consiglio di mantenerti nella dose perché altrimenti prevale
il sapore di gomma, mescolalo a secco con la farina prima di mettere l’acqua.
Spero di esserti stata utile, ciao!
luis
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PIZZETTE
2007/05/04 11:42
Se preferisce il salato puoi provare con delle pizzette e il pane fatto con la
farina della Orgran.
Un vecchio post:
Perché non provate ad usare il Bread mix della Orgran per fare delle
pizzette? Con una busta si ottengono 10 pizzette (da mettere in formine
antiaderenti oliate del tipo per crostatine) e non sono malaccio. Basta seguire
le indicazioni che sono sul retro della busta e, a piacere, salare un po'
l'impasto (se volete impasti più consistenti potete mettere 100 ml di latte di
riso a sostituire 100 ml d'acqua; in questo caso si sente un po' il sapore
dolciastro del latte). Io dispongo l'impasto nelle formine aiutandomi con un
cucchiaino bagnato nell'olio (mi metto accanto una ciotolina con l'olio dentro
per intingerlo ogni tanto). Non si può lavorare con le mani, è troppo
appiccicoso! Non aspetto che lievitino ma le condisco subito con pomodoro,
sale, origano e un po' di sale. Le inforno per 50 m a 180°, finché non sono
dorate. Quando sono fredde le surgelo. E' importante scaldarle bene quando
si devono mangiare, lentamente, non basta che siano solo scongelate
altrimenti sono dure. Le ho provate anche solo con olio, sale e rosmarino e
sono piaciute.
Puoi provare anche a fare la farinata di ceci, ad alcuni bambini piace.
Ciao Tikay, mamma di M. 7 anni
PIZZA
La miscela di Farina L P ( LowProtein) tuttavia,si può usare per preparare la
pizza (250 grammi di farina + 10 grammi di sale + 250 grammi di acqua
tiepida con mezza bustina di lievito chimico per torte salate “Bertolini” + 2
cucchiai di olio di oliva ; usare il mixer perché la pasta è piuttosto
appiccicosa,poi lavorarla brevemente con le mani,magari aggiungendo
ancora un poco di farina, stenderla e metterla nella teglia per pizza,condire
con pomodoro fresco, verdure e un filo d’olio, cuocere in forno già scaldato
a 250° per 20 –30 minuti.)
ANCORA PIZZA PER LILLI
Ciao Paola ...solitamente io non uso né la gomma xantana ne il cremor
tartaro ....
Come lievitante uso il bicarbonato
Non so quale cose il tuo piccolo può mangiare.
Ora ti metto una base per pizza o gnocchino sperando che il tuo piccolo
apprezzi...
luis
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Per 1/2 kg di farina (quella permessa)
Oppure metà farina di riso metà farina di grano saraceno...
Aggiungi un cucchiaio colmo di fecola di patate
2 cucchiai di olio d'oliva
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di xilitolo
Impasta tutto con acqua frizzante temperatura ambiente
Lascia riposare l'impasto per 20minitu circa
PER la cottura prescalda il forno 30 minuti prima al massimo
Poi inforna la base con il pomodoro...
Falla cuocere per 10 minuti circa poi abbassa il forno a 200
Non aprirlo altrimenti l’impasto non si lievita bene
A cottura quasi ultimata apri e metti sopra quello che piace a voi
Spero di esserti stata d’aiuto
Buon appetito Lilli
WOW CHE PIZZA !!! –
Finalmente sono riuscita a fare una pizza che è piaciuta a tutti!!!
Allora, questa è la ricetta, provatela anche voi e fatemi sapere. Si accettano
suggerimenti per eventuali miglioramenti!!
Dosi per 4 pizze del diametro di 24 cm:
−
−
−
−
−
−
250 gr farina di riso
250 gr amido di mais
50 gr farina di mais macinata a pietra
1 bustina lievito per pizze (io uso Colombo)
6 cucchiai olio di oliva
400 cc acqua
Prima passo al setaccio tutte le farine e il lievito, poi incorporo olio e acqua e
intanto mescolo con la frusta elettrica. Quando il composto è pronto lo metto
col cucchiaio nelle teglie foderate con la carta-forno e spalmo l'impasto per
dare la forma della teglia stessa. Inforno a 180° 15 minuti (forno già caldo
ovviamente), poi tolgo dal forno, spalmo la polpa di pomodoro e condisco
con sale, origano e olio a filo (cerco di mettere un filo d'olio anche sul bordo
della pizza) quindi metto di nuovo in forno a 180° per altri 10 minuti.
Buon appetito!!!
ilaroby
luis
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LA PIZZA DI AFRANCESCA
Dicembre 12, 2009
CIAO per la mia esperienza e normale..vedrai piccoli cambiamenti..cosi e
successo al mio bimbo..l'agitazione c'e perche nn mangia piu le cose di
prima e successo anche a me..tti posso dare una ricetta per la pizza...per
una pizza
Ingredienti:
− 125g farina di riso
− 125g maizena
− 20 cl di olio ex vergine
− un pizzico di sale
− 100-120 di acqua
− lievito mastro fornaio 3grammi
Impasti tutto fai riposare un tre quarti d'ora in forno caldo a 50 gradi.
Poi stendi la pasta metti del pomodoro e olio in forno a 200 grad per 15
minuti.
SALATINI DI GRANO SARACENO DA LILLI
Salve a tutti ho sperimentato con successo dei salatini (sempre per trovare
un sostituto al pane ) e ho voluto scrivere la ricetta poiché abbiamo tanti
nuovi amici che hanno appena iniziato la dieta.
Grano saraceno circa 2 etti
Sale a gusto proprio
2 prese di bicarbonato
il tutto condito con una passata fatta di pomodoro ,origano e olio d'oliva
Amalgamare la farina con la passata condita e un po’ d'acqua, in modo che
diventi corposo io poi lo metto in una sacca , tipo quelle per pasticceria e su
di una carta antiaderente in un piatto da forno,
Faccio tanti piccoli spumini tutto in forno prescaldato a 18o g e voilà
Vi raccomando la sacca perché è veramente comoda sia con il salato che con
il dolce ...buon appetito.
luis
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PIADINA ricetta di Sara
Vi mando una ricetta che è riuscita bene.
Farina senza glutine Proceli (importata da Fiorentini), 1 Kg.
1 pizzico di sale,
1 pizzico abbondante di bicarbonato,
200 g di olio di oliva extravergine
Acqua per impastare.
Poi naturalmente ho cotto il tutto sulla piastra.
Proprio buone.
UNA FARINATA DIVERSA DA Lilli
Per chi è limitato nelle farine, nei carboidrati Vedi Luis!
Un modo diverso di usare la farina di ceci (non vorrai dare alla scugnizza
sempre la solita farinata!)
Mettere sul fuoco 1/2 litro d'acqua salare a piacere.
Aggiungere un po’ di prezzemolo, un cucchiaio d'olio d’oliva
Prima che bolla aggiungere piano 200 g di farina di ceci
(una alternativa se si vuole provare un diverso gusto,sempre a chi è
permesso ,mezzo bicchiere di passata di pomodoro )mescolare fino a quando
non si sarà formata una polenta abbastanza consistente ,
Togliere dal fuoco, versare la vs polentina in una pentola, mettendo sopra la
carta da forno e pressare sino a che non diventi alta circa 2 cm.
Lasciare raffreddare, una volta fredda capovolgere la pentola, vi rimarrà sulla
carta la polenta che andrete a tagliate a quadretti di media grandezza....
Possono essere fritti.......
E possono essere messi la forno fino a quando non si sia formata una
crostina dorata
Per I grandi e per i piccoli che amano insalata di pomodori condita ....
Provateli assieme sono buonissimi.........
Almeno Alli dice così
Buon appetito Lilli
FARINATA GENOVESE
INGREDIENTI: dosi per 4 persone;
400 gr di farina di ceci,
1,5 l di acqua,
Mezzo bicchiere d'olio d'oliva,
Pepe e sale.
luis
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PREPARAZIONE: mettere la farina di ceci in una terrina e aggiungere acqua
lentamente per evitare di formare grumi. Salare e lasciare riposare 12 ore.
Togliere la schiuma con un mescolo bucato, aggiungere olio, mescolare e
versare il tutto in uno stampo, possibilmente antiaderente, tale che lo
spessore dell'impasto sia di circa 5-6 mm. Mettere in forno caldo a 240 °C
per circa 30 minuti in modo tale che la superficie appaia dorata. Cospargerla
di un po’ di pepe e tagliare a pezzetti. Prima di infornare si può insaporire a
piacere: rosmarino, cipolla, ecc.
PIADINA DI SPINACI DA LILLI
V i avevo detto di aver provato diverse cose e quelle che sono riuscite meglio
ve le scrivo sperando di invogliare anche i vs angioletti che sono obbligati
dalla dieta a rinunciare a diversi piaceri no....
Un altra piadina risultata molto buona è quella con gli spinaci ,
Visto che mio figlio non ne vuole sapere di mangiare verdure cerco di
mascherarle in tutti i modi ....
Un cubetto di spinaci
200g di farina di ceci
olio d'oliva
sale, e un pizzico di bicarbonato
acqua tiepida
cuocere gli spinaci e tritarli finemente ,aggiungere la farina il sale e il
bicarbonato due cucchiai d'olio d'oliva
Impastare il tutto con acqua tiepida, fino a che l'impasto diventi di media
consistenza aggiungere farina se risulta , molle dipende dagli spinaci
Fare riposare se c'e tempo un’ora altrimenti come ho già detto si possono
fare subito, cuocere sull'apposita piastra
Buon appetito........
PIADINA DI GRANO SARACENO DA LILLI
Buon anno a tutti in questi giorni ho sperimentato diverse cose per cercare di
invogliare l'appetito al mio omino
Dato che a lui piace molto il pane ho provato una piadina dato che non posso
usare il lievito sperimento piadine in diversi modi,
250g di farina di grano saraceno
100g di prosciutto crudo che sia grasso
sale, acqua frizzante,
bicarbonato
luis
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Impastare la farina aggiungendo il crudo tritato finemente, il sale a piacere
due pizzichi di bicarbonato, impastare il tutto con acqua frizzante, se si ha il
tempo si può lasciare 'impasto a riposare per un ora circa ,se occorre si può
usare subito viene buona comunque.
Cuocere come al solito sulla piastra ....
Con questi ingredienti io ne faccio 4/5 piadine di media grandezza e non
troppo stirate, appena cotte le metto subito in sacchetti ancora calde chiudo
il sacchetto e le metto in frigo, rimangono buone fino all'ultimo pezzo ...
Buon appetito
PIEDINE MORBIDE
Salve ho messo a punto una ricetta di piadine che rimangono morbide per
una settimana
Io le faccio sia con la farina di ceci che è molto ricca di calcio e fa bene agli
intestini e con la farina di riso che compero nei negozi biologici
Ricetta per 4/5 piadine
2 etti di farina
sale, un presa di bicarbonato
Un cucchiaio d’olio d'oliva
impasto il tutto con latte di riso
Se hai tempo far riposare l'impasto che deve essere molle per un ora
altrimenti si possono cuocere anche subito il risultato cambia poco sulla
apposita piastra che avrete scaldato molto bene
Mettetele la piadina ben tirata quando si cuociono abbassate il fuoco
Con una forchetta bucherellate la vs piadina
In una ciotola a parte mettete del latte di riso con un po’ di sale
Spennellate la piadina da ambo le parti appena cotte mettetele ancora calde
in un sacchetto chiuse con laccetto poi in frigo ....
Vi sembreranno subito secche ma il giorno dopo e per almeno 3 giorni andate
a vedere che piadine morbide..... Saluti LILLI
OTTIME SCHIACCIATINE
Schiacciatine da mangiare vuote, o ripiene... sono molto buone e il sapore è
molto simile a quelle "normali", ci si può mettere dei pomodori olio e sale o
del prosciutto o maionese (senza alimenti proibiti!), sopratutto non è
necessario lasciare riposare l'impasto.
Ricetta.
Premetto che io odio le bilancine, quindi come metro di misura utilizzo solo il
Cucchiaio
Per circa 12 schiacciatine:
10 cucchiai di farina di riso
luis
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2 cucchiai rasi di farina di tapioca (ottimo addensante)
1 cucchiaio scarso di gomma xantano
sale a piacere (io ne uso molto per renderle più saporite, ma senza
esagerare)
2 cucchiai di olio (o extravergine di oliva, o di girasole .. a piacere)
Acqua.
Preparazione
Mettere in un recipiente la farina di riso, la farina di tapioca, il sale, la
gomma xantano,e mescolare per bene. Aggiungere l'olio e un pochino
d'acqua. Mescolate e aggiungente piano acqua fino a quando l'impasto non
sarà denso ma appiccicoso (infatti se troppo secco il risultato sarà un pane
molto duro!)
preparare una teglia di terracotta unta con un pochino di olio; Infarinarsi le
mani, per non far attaccare l'impasto alle dita, e formare delle palline per poi
schiacciarle con le mani formando delle schiacciatine che metterete nella
teglia. Con uno stuzzicadenti farete 4 buchetti in ciascuna, per evitare che si
gonfino in eccesso durante la cottura.
Mettete in forno a 180°. Quando avranno un colore dorato saranno pronte,
fanno molto presto!!
VARIAZIONE PER PIZZA.
Con il solito impasto potete fare delle pizzette o pizze grandi, basta passare
uno o più pomodori freschi; aggiungere sale, basilico tritato e olio al passato.
(se piace.. anche aglio tritato!). Dopo aver messo l'impasto nella teglia
formate pochi fori e ricoprite l'interno con la salsa al pomodoro, lasciando
priva quella che diventerà la crosta laterale. Mettete in forno e condite come
preferite.
Buon appetito
Silvia
FOCACCIA
Sabry, ho letto che cerchi ricette per focacce morbide o pizzette, io da
quando ho provato la farina autolievitante della orgran mi trovo così comoda
che uso solo quella quando i miei vogliono pane, focacce o pizza...
Non so se l'hai mai usata, è facilissima e molto buona.
La farina la verso in una terrina e vi metto tre spolverate di sale fino, poi
impasto con acqua frizzante e vi aggiungo un uovo sbattuto(ma viene bene
anche senza).
L'impasto deve essere morbido da lavorare con il cucchiaio quasi a crema,
aggiungo all'impasto tre cucchiai abbondanti d’olio extra d’oliva e metto a
crescere coperto in un luogo caldo per un'ora. Per esempio io accendo il
forno al minimo e lascio lo sportello aperto in modo che il calore raggiunga il
contenitore messo sulla cucina.
luis
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La massa si gonfia molto e diventa morbidissima, la verso nella teglia con la
carta forno e la stendo un po’ con il dorso del cucchiaio per darle uno
spessore omogeneo.
Taglio dei pomodorini e li spingo un po’ sulla superficie della focaccia,
condisco con olio, sale,origano e metto in forno a 180° per 35 minuti.
Se vuoi dargli l'idea della pizza, stendi la massa un po’ di più in un tegame
più capiente e invece dei pomodori a pezzi usa la passata.
È bona!!! nunzia
RICETTA PER PANE, GRISSINI, FOCACCIA, CRACKER
125 g di farina di riso
125 g fra fecola di patate e amido di mais (maizena)
1 uovo
1 cucchiaino di sale fino; mezzo cucchiaino di xilitolo
acqua per impastare
mezzo cucchiaino di gomma xantano
olio di oliva (2 o 3 cucchiai)
mezza bustina di lievito chimico (meglio quello a base di cremor tartaro e
bicarbonato)
impastare tutto col cucchiaio; se si vuole fare la focaccia, mettere più acqua,
lasciare più morbido e mettere in una teglia ben unta (io uso una teglia
abbastanza piccola, così viene più spessa, tipo pane), in forno a 180° per
circa 15- 20 minuti
per fare i panini metti l’impasto a cucchiaiate in una teglia antiaderente (lo
xantano fa sì che l’impasto non si allarghi, puoi scegliere se fare panini più
alti o schiacciarli un po’ (usa un po’ d’olio spalmato sopra col cucchiaino) per
fare delle focaccette, puoi anche farci dei buchetti.
In forno a 200-220° per circa 15-20’, cmq finche non si colorano un pochino
(occhio che queste farine non diventano mai scure come quella normale).
Io poi li congelo e li tiro fuori quando serve.
Per i grissini o schiacciatine mettere meno acqua in modo che l’impasto si
possa lavorare con le mani; su un tagliere di plastica fare dei rotolini, spessi
e lunghi a piacere, oppure col matterello tirare delle sfoglie e poi tagliare per
formare i crackers, bucare con la forchetta e ungere in superficie. In forno a
180 per circa 10’ i crackers, di più i grissini.
Ho provato anche a friggere i cracker e non sono male! Con lo xilitolo al
posto del sale secondo me vengono delle buone chiacchere di carnevale.
Ho fatto anche una versione dolce dell’impasto dei panini, e poi ho fritto a
piccole cucchiaiate….ottime frittelle, si gonfiano molto!
Buon appetito!
luis
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GRISSINI FATTI IN CASA SENZA UOVA LIEVITO
13.12.2009
Buoni anche questi
Ingredienti
− 200g di farina schear pane e pasta
− 5 cucchiai di olio
− 2 cucchiaini di sale
− acqua q.b
Impastate tutto regolatevi con l'acqua l'impasto deve essere come quello
per la pasta fatta in casa.
Poi fate dei bastoncini nn troppo sottili e mettete in teglia con carta da forno
infine spennelate con un mix di olio e acqua e un pizzico di sale
Infornate a 200 gradi per 20 minuti.
Afrancesca
luis
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BISCOTTI
PANNOCCHIE
Per variare tipi di biscotti "home made" per il
piccolo, mia moglie ha opportunamente modificato
la ricetta delle Pannocchie del Mulino Bianco.
Eccovi la ricetta:
Ingredienti:
100 grammi farina di mais
100 grammi farina di riso
50 grammi Miscela All Purpose Orgran
50 grammi di olio extra-vergine di oliva
50 grammi di fruttosio (o equivalente in xilitolo)
1 uovo
1 cucchiaino di bicarbonato o lievito chimico (per esempio Easy Glut)
30 grammi di corn flakes sbriciolati
20 grammi di latte di riso
Procedimento:
Mescolare in una terrina le varie farine, il lievito, il fruttosio ed i corn flakes.
Aggiungere l'olio, il latte e l'uovo intero.
Lavorare l'impasto fino a formare una pagnottella.
Stendere la pasta così ottenuta su un foglio di carta forno e tagliare a proprio
piacere, magari usando apposite formine.
Nel caso la pasta dovesse risultare troppo appiccicosa conviene bagnare le
mani ed adoperarle al posto del mattarello!
Infornare a 160 °C per 10/12 minuti
lessel
luis
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BISCOTTI
100 gr. di farina di miglio
100 gr. di fecola di patata
200 gr. di farina di mais
150 gr. di olio di girasole
100 gr. di latte di mandorla
1 cucchiaino di bicarbonato
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di gomma xantano
3 uova
150 gr. di xilitolo
Con uno sbattitore lavorare le uova e lo xilitolo fino ad ottenere una crema
simile allo
zabaione. Aggiungere la fecola di patata e
amalgamare.
Aggiungere la farina di miglio e di mais, l’olio, il latte e amalgamare tutto in
modo omogeneo. Aggiungere il cremor tartaro, il bicarbonato, amalgamare
ancora. Per ultimo aggiungere la gomma xantano.
Prendete una teglia e rivestitela con la carta forno e con un cucchiaio
formate dei biscotti.
Mettere nel forno a metà altezza a 180 C per 30 minuti.
BISCOTTI AL COCCO
Vi do questa BUONISSIMA ricetta che mi ha inviato una lister alcuni giorni fa
.È completamente senza fecola, mais o riso, perché io devo iniziare la SCD e
lei ( GRAZIE !
) me l'ha inviata ...per risolvere il problema della colazione.
Ero un po’ scettica, invece l'hanno assaggiata tutti ed è VERAMENTE buona.
1 tazza e 1/2 di farina di cocco tostata in forno e poi passata nel mixer
1/2 tazza di uvetta ammollata
1/2 tazza di mandorle o noci tritate grossolanamente
1/2 tazza di miele di acacia
1 tazza di farina di mandorle
1 uovo
cannella e vaniglia a piacere
Mischiare tutti gli ingredienti , eventualmente aggiungere ancora un po’ di
farina di mandorle , e poi fare delle palline , schiacciarle un po’ e metterle su
una teglia con la carta forno. Cuocere per circa 20 minuti a 160 °. Barbara(
Toscana ) , mamma di Stefano ,17 anni
luis
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KING OF BISCUITS REPRISE al cocco
autoproclamatomi RE DEI BISCOTTI GFCF vi rendo conto dell’ultima mia
creatura, che integra e supera tutte le precedenti, questa volta con i dosaggi
esatti pesati e controllati
farina orgran bread mix 450 g
farina di cocco 50 g
margarina 70 g
due uova
due cucchiaini di cremor tartaro
un cucchiaino di bicarbonato
tre cucchiai di xilitolo
2 cucchiai d’olio e.v.
Impastato amorosamente il tutto ho avvolto in un panno e lasciato lievitare
per 6/8 ore, non in frigo ma fuori.
In forno a 180°C fino a che non s’imbruniscono, il tempo di cottura dipende
dalle dimensioni dei biscotti, sono ottimi e morbidi, il cremor tartaro lievita
benissimo.
per la farina di cocco ho controllato: ingredienti : cocco grattugiato e basta !
Ormai senza più freni inibitori ho provato con:
150
150
100
100
g
g
g
g
farina di riso
fecola di mais
farina di cocco
farina di castagne
Tutto il resto invariato ma
Senza margarina (era finita), sono venuti un po’ duretti ma molto buoni, la
farina di castagne è ottima secondo me per i biscotti e i dolci in genere. Mi sa
che se mettevo anche la margarina erano da applauso.
ciattg
BASTONCINI DI COCCO E PERE da lilli
Salve a tutti non usando lo zucchero e nemmeno lo xilitolo ho elaborato dei
bastoncini moto gustosi che sostituisco hai biscotti che tanto ama mio figlio
4 pere mature tagliate a dadini
Passatele in una padella con della margarina vegetale il succo di due o 3
mandarini farle suocere a fuoco moderato
luis
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160
Una volta cotte frullate il tutto aggiungete 200g circa di cocco disidratato.
Una presa di bicarbonato e 2 cucchiai di fecola di patate deve risultare un
composto cremoso .
Nel guanto da pasticcere c'e un accessorio dove il risultato da la forma di un
grissino ,fate i vs bastoncini di lunghezza 4/5 cm non di più altrimenti
perdono consistenza e si rompono .
Metteteli in forno preriscaldato a 150g una volta rosati sono pronti e sono
buoni.....
Ciao Lili
variante
Ho fatto i bastoncini sono venuti ottimi, ma al posto della margarina ho
messo il burro di cocco, risultato eccellente.
Grazie Tosella
BISCOTTI DI BARBARA al cocco
Per l'impasto devi fare una cosa un po' soda , che riesci a lavorare con le
mani. Io in questo periodo sto reintroducendo i carboidrati molto lentamente,
ma prima facevo con la farina di mandorle,che da molte calorie.
−
−
−
−
−
−
2 tazze di farina di mandorle o di cocco
1 di miele
1 uovo
1 pizzico di bicarbonato
1/2 tazza di uvetta
un po' di olio di semi.
Devi fare delle prove, perchè a seconda della grandezza delle uova alle volte
risulta troppo appiccicoso. In quel caso aggiungi un po' di farina o fecola.
Io prima non potevo perchè faceva la SCD , e ovviamente con la farina di
mandorle lega di meno, ma tu puoi fare dei mix per variare il più possibile.
Deve venire tipo pasta frolla come consistenza.
Al posto della farina di mandorle puoi mettere una parte di fecola o di mix
della Orgran , o di riso + fecola,....puoi aggiungere la cannella, i pinoli, il riso
soffiato, la frutta a pezzettini,....
Fai delle palline e le schiacci un po'.
Poi le metti sulla carta da forno su una placca da forno e le cuoci per 15-20
minuti a 120°.
Mettila nella parte bassa del forno, e ogni tanto tasta col dito che non si
secchi troppo. Probabilmente ti vengono così perchè il forno è troppo caldo e
si seccano fuori ,ma non hanno il tempo di cuocere dentro.
Metti un po' di bicarbonato così risultano più morbidi.
Eventualmente in un secondo tempo, per fargli prendere colore li metti nella
parte più alta del forno e alzi la temperatura per qualche minuto così si
"dorano". Barbara( Toscana ) , mamma di Stefano ,17 anni
luis
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BISCOTTI ALLE NOCCIOLE O AL COCCO
Prima di scoprire l'allergia di M. per le uova facevo questi biscotti molto
semplici ma che a lui piacevano tanto.
Biscotti con nocciole
200 g nocciole tritate
2 albumi montati neve
50 g xilitolo
Biscotti con il cocco
100 g farina di cocco
2 cucchiai rasi xilitolo
2 albumi montati a neve
Amalgamare gli ingredienti con dolcezza. I biscotti devono asciugarsi in forno
lentamente (160 gradi).
Preparo "biscotti" anche con la farina di ceci e le noci (250 g di farina, 200 ml
di acqua, 2 cucchiai di olio-far riposare l'impasto e poi aggiungere 40 g noci)
ma questi penso che solo M. riesce a gradirli
Sono sassi!!
Ciao
Laura Tikay, mamma di M. 7 anni
BISCOTTI ALLE NOCCIOLE
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−
−
g 55 farina di riso4
g 45 fecola
g 60 maizena
g10 xilitolo
g 50 fruttosio
6 cucchiaini abbondanti crema di nocciole
Latte di riso, se serve per rendere più omogeneo l'impasto.
Mescolo tutto nel robot da cucina, l'impasto rimane molto molto sodo, metto
un foglio di carta da forno e poi con la siringa da dolci, faccio le forme. In
forno a 140° per una ventina di minuti.
Silvia mamma di Matteo 17/09/2004
luis
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BISCOTTI ALLE NOCCIOLE E LIMONE
Intanto però vi do la ricetta che ha ottenuto grande grande successo. Non è
quella originale, l'ho modificata.
200 g fecola di patate
100 g margarina
100 g zucchero (per chi può, gli altri non so ...)
100 g nocciole tritate
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato
1 pezzettino di scorza di limone bio grattugiata
3/4 cucchiai di latte di riso
Si unisce il tutto, con il cucchiaio si formano palline che vanno cotte a
temperatura media per 10/15 minuti.
Variante:
Usare mandorle tritate al posto delle nocciole e 3 cucchiai di succo di
mandarino al posto del latte di riso.
Ciao SARA
BISCOTTI DI MANDORLE O NOCCIOLE
100 g di mandorle sbucciate oppure nocciole
100 g di zucchero (sostituire con fruttosio o xilitolo).
2 albumi
Triturare insieme e finemente lo zucchero con le mandorle o le nocciole
finché acquistano una consistenza farinosa; montare gli albumi a neve;
aggiungere un cucchiaio alla volta gli albumi montati a neve alla farina creata
con mandorle o nocciole e zucchero.
Se avete delle formine riempitele, altrimenti mettete la carta forno nella
classica teglia del forno elettrico e con un cucchiaino create tanti piccoli
panetti delle dimensioni preferite!
Infornare in forno preriscaldato 140 gradi per circa 50 minuti.
BISCOTTI DI MANDORLE
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luis
125 gr di mandorle
50 gr di fecola di patate
70 gr di xilitolo
50 gr di margarina o olio di riso
3 uova
un po' di buccia di limone grattata
w w w . e m e r g e n z A u t i s m o . o r g
163
Sbucciare le mandorle dopo averle tuffate per qualche minuto in acqua
bollente. Tritarle finemente e farle asciugare in forno tiepido per poco
tempo. Montare i tuorli con lo xilitolo, aggiungere la margarina fusa, la
fecola con un setaccio (lentamente), la buccia di limone ed infine i bianchi
montati a neve. Suddividere l'impasto in vari piccoli stampini di 5-6 cm di
diametro ed infornare a forno moderato (160°) per circa 20 minuti.
Per variare il sapore puoi mettere in qualcuno della farina di carrubba per
fare tipo dolcetti al cacao
sampina
LE NUVOLE alle mandorle
2 albumi
50 g. xilitolo
50 g. mandorle
10 g. fecola di patate
Triturare le mandorle con il mixer fino ad ottenere una farina.
Montare gli albumi a neve poi incorporare xilitolo, fecola e mandorle triturate
il tutto va eseguito con calma. Versare il composto su una placca ricoperta
con carta da forno ed infornare a forno caldo a 230° per 5 m. fino a che "la
Nuvola" che avrete formato avrà un colore dorato.
Ingredienti:
100 g di farina di mandorle
60/70 g di xilitolo
2 albumi
Procedimento:
Mescolare insieme lo xilitolo con la farina di mandorle; montare gli albumi a
neve; aggiungere un cucchiaio alla volta gli albumi montati a neve alla farina
creata in precedenza.
Se avete delle formine riempitele, altrimenti mettete la carta forno nella
classica teglia del forno elettrico e con un cucchiaino create tanti piccoli
panetti delle dimensioni preferite!
Infornare in forno preriscaldato 140 gradi per circa 50 minuti.
luis
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BISCOTTI ALLA FRUTTA
1 vaschetta di polpa frutta da g 100 (ottimo quello ananas e mela)
g 30 farina di cocco
g 60 maizena
g 50 farina di riso
g 60 fruttosio
g 30 fecola
lievito
Mescoli tutto nel robot da cucina e poi lo metti in una siringa per dolci e spari
i biscotti direttamente sulla carta da forno e poi in forno a 120°/140° per
circa 20 minuti.
Consiglio, se li devi usare per fare sciogliere nel latte del biberon, aspetta che
i biscotti siano usciti dal forno da qualche ora e poi mettili nel robot da
cucina. La polvere di biscotto la conservi in un barattolo di vetro ben chiuso e
la metti a cucchiai nel latte.
Se invece glieli dai da mangiare a morsi, ti consiglio di metterli nel
congelatore appena raggiungono la temperatura ambiente e di tirarli fuori dal
congelatore almeno un paio d'ore prima di mangiarli. Questo fa si che non
diventino troppo duri.
Io ruoto un po' le farine, nel senso che, fermo restando le quantità, introduco
la tapioca.
Silvia mamma di Matteo 17/09/2004
BISCOTTI ALLE PRUGNE
100 gr di farina di g.saraceno
100 gr di fecola di patate
200 gr di pugne secche
100 gr di crema di nocciole/mandorle
50 gr di fruttosio
Buccia di 1 limone grattugiata
pizzico di cannella
1 1/2 cucchiaini di cremor tartaro
Mettere a bagno le prugne per qualche ora, buttare l'acqua e mettere acqua
nuova, far bollire per qualche minuto e frullarle.
Mettere la crema di prugne insieme alla crema di nocciole o mandorle, e
aggiungere tutti gli altri ingredienti, mettere il tutto in frigo per 1/2 oretta o
più.
Stendere l'impasto con il matterello su per giù 3 millimetri e tagliere dei
tondini
Mettere la carta da forno e in forno preriscaldato per 15 minuti.
Betha
luis
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BISCOTTINI AL LIMONE
150 gr di farina di mais fine
100 gr di amido di mais
100 gr di crema di sesamo(tahin)
2 tuorli
100 gr di xilitolo
buccia grattugiata di 2 limoni piccoli
1 cucchiaio da te di cremor tartaro
impastare il tutto aggiungendo piano piano un può d'acqua, l'impasto deve
essere tipo pasta frolla , mettere in frigo per 1/2 ora , poi spianare con il
maccarello e fare dei tondini di 2 cm di altezza, poi si va al forno a 180 per
10/15 minuti.
buonissimi con il thè per noi
Betha
BISCOTTINI DI RISO
Questa è una ricetta molto semplice, che ho sperimentato con successo. Non
c'è la farina di ceci ma riso e mais.
Tempo preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 30/45 minuti (forno 180°)
Ingredienti per 4-6 persone:
400gr. Di farina di riso integrale macinata sottile e setacciata,
100 gr. Di farina di mais biologico
200 gr. di malto di riso 100% senza glutine o xilitolo
3 cucchiai di olio semi di girasole
120 gr. di spremuta di arancia,
un pizzico di sale,
la buccia grattugiata di un limone.
Versare in una ciotola le farine, il sale e la buccia di limone, aggiungete l’olio
e il malto e mescolate fino ad ottenere un impasto omogeneo, unite il resto
degli ingredienti continuando a mescolare.
Ricoprite con carta forno 2 teglie e a cucchiaiate poggiate il composto sopra,
potete usare degli stampini a forma di cuore personalizzando i biscottini.
Infornate per 30 minuti circa a 170 °C. (dopo 15 minuti girarli) Se preferite
biscotti molto croccanti, dopo averli sfornati poggiateli sulla griglia del forno
e teneteli ancora 15 –20 minuti in forno a 110 ° NANCY
luis
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BISCOTTI DI RISO DA LILLI
Ciao tapi ...se il bambino può mangiare la frutta puoi sostituire il cocco con la
mela frullata ,pera,ecc
Se poi come al mio hanno tolto anche quella io preparo dei Maffj così
Nel mixer metto 4 carote con acqua frizzante fino a che diventino crema
aggiungo farina di ceci ( se a tè è permessa puoi mettere
la farina di riso e la fecola di patate in ugual misura)
Aggiungi 3 cucchiai d’olio fino a che diventi cremoso
Con il forno prescaldato 10 minuti prima a 200
Inforno le formine unte
Provatele sono ottime e crescono benissimo
In più la carota gli dà il dolce che a loro non è permesso
Ciao Lili
Mi fa piacere vi sia piaciuta tapi ....
Per quanto riguarda la quantità della farina dipende da quanta acqua metti
.....Sampira
Aggiungi piano fino a che non risulta un composto cremoso a modi
pastella.....
Puoi usare fatina di ceci e in sostituzione alla farina di ceci
la farina di riso e la fecola di patate in ugual misura
Spero di essermi spiegata un saluto a tutte
Lilli
MORSELLETTI
ingredienti:
2 uova
200 gr di zucchero
200 gr di farina di riso
150 gr di fecola di patate
8 cucchiai di olio di girasole(circa 50 ml)
200 gr di frutta secca tritata(mandorle -noci –nocciole ecc...)
16 gr di lievito (2 parti di cremor tartaro e 1 parte di bicarbonato)
Il segreto sta nel montare con lo sbattitore moltissimo le uova con lo
zucchero.
Quindi dopo aggiungete tutti gli ingredienti ma amalgamateli con la paletta di
legno .
Intanto sul tavolo mettete un po’ di farina che vi aiuterà a lavorare l'impasto
Prendete con il cucchiaio un po’ dell'impasto e fate una striscia che taglierete
a piccoli pezzetti.
luis
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Poneteli sulla teglia (io uso la carta da forno) e cuocete per 30 minuti a gradi
150°-175°.
Prima di toglierli dalla teglia aspettate che si raffreddino.
BISCOTTI DI RISO DA LILLI
2 etti di riso
1 etto abbondante di margarina
cocco disidratato circa 2 etti
e farina di castagne per addensare
una presa di bicarbonato
succo di 2 ,mandarini
20g di pinoli
Fare cuocere il riso in acqua a cottura quasi ultimata aggiungere il cocco e
mescolare di continuo a fiamma bassa, aggiungere la margarina continuare a
mescolare per circa 5 minuti deve addensarsi il tutto come una colla,
spegnere il fornello unire i pinoli tritati, il bicarbonato e il succo dei mandarini
addensare il tutto con la farina di castagne ...
Mettere in forno preriscaldato sopra l'apposita carta a 200G
Cuocere per almeno 40 minuti se non sono ancora ben cotti dipende dal
forno cuocere ancora per 10 minuti a 150G
Buon appetito
BISCOTTI
Ingredienti:
500 gr di farina di riso
250 gr di farina di ceci
250 ml di olio di girasole
400 gr di zucchero
4 uova intere
20 gr di lievito
Montare le uova con lo zucchero (con lo sbattitore), poi aggiungere l'olio,il
lievito e le farine amalgamando con la paletta di legno.
Come per i morselletti aiutatevi con altra farina di riso per lavorare l'impasto
e fare dei biscotti (aiutatevi con le formine di metallo che vendono ai
casalinghi).
Poneteli sulla teglia (io uso la carta da forno) e cuocete per 30 minuti a gradi
150°-175°.
Prima di toglierli dalla teglia aspettate che si raffreddino.
luis
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BISCOTTI
Ingredienti (ridotti perché era una prova)
200 gr. di farina di mais, 75 gr. di xilitolo, 1/2 bicchiere di olio di oliva (puoi
utilizzare in alternativa la margarina vegetale), 1 uovo, un cucchiaio scarso
(circa 8 gr.) di lievito chimico Baking Powder (è l'unico ammesso dal Dt.
Verzella), un pizzico di sale.
Impastare l'olio con lo xilitolo, aggiungere l'uovo, il sale, la farina, il lievito (io
uso il robot da cucina). Nella ricetta ci sarebbe anche la vanillina ma non ero
sicura di poterla usare quindi non l'ho messa.
Lavorare l'impasto con le mani fino ad ottenere una pasta morbida e liscia,
stenderlo a sfoglia spessa circa 1/2 centimetro e ricavare dei biscotti,
spennellare con il tuorlo d'uovo per far dorare la superficie, e infornare a 180
gradi nella parte bassa del forno già caldo per circa 10 minuti (finché non si
gonfiano) poi passare nella parte alta per la doratura.
ricetta segnalata!
BISCOTTI DI SISSI
Ho
-
fatto questi biscotti, sono veramente buoni, li abbiamo mangiati tutti:
100 gr di farina di riso
100 gr di fecola di patate (oppure maizena)
100 gr di mandorle tritate (oppure anacardi tostati e tritati o nocciole)
100 gr di fruttosio
100 gr di olio di semi
2 uova
Mescoli il tutto, gli dai la forma che vuoi e li cuoci in forno già caldo 180° per
10 minuti, poi dipende dal forno, ma non vanno cotti troppo.
Una delizia credetemi.
Silvia mamma di Niki.
Sissi5
variante VITT
Provate la ricetta di Silvia senza le mandorle e con la marmellata. Con la
siringa per dolci ho fatto un primo cerchio di pasta, poi ho messo sopra un
bel pò di marmellata di pesche che ho racchiuso con un altro anello di pasta
intorno. Infornato a 180 gradi per 10 minuti. Sono davvero buoni.
Anna, mamma di Vittorio
Variante (Dosaggio)
Non ricordo dove ho preso questa ricetta, non è una mia invenzione, non
voglio prendermi il merito, me la sono trovata tra le ricette varie e oggi l'ho
luis
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provata, sono venuti dei biscotti molto buoni, la posto per chi non la
conoscesse già.
- 2 uova
- 200 gr di zucchero o futtosio
- 200 gr di farina di riso
- 150 gr di fecola di patate
- 8 cucchiai di olio di semi
- 200 gr di mandorle tritate
- io non metto lievito ma volendo...
Montare bene le uova e lo zucchero poi aggiungere tutti gli altri ingredienti.
Lavorare con le mani l'impasto e formare i biscotti della forma desiderata.
L'impasto è piuttosto consistente si lavora bene.
In forno già caldo a 150° per 20' circa.
Sono ottimi
buon appetito
SISSI5
BISCOTTI AL PROFUMO D'ARANCIA
Biscotti al profumo d'arancia
Sono la mamma di Daniele e per la prima volta mi accingo a scrivere sul
vostro sito. Ho letto alcune delle ricette ma la maggior parte hanno come
ingrediente la farina di riso al quale, haimè
, Daniele risulta essere
"fortemente" allergico. Ma chi la dura la vince ed ognuno combatte con le
armi che ha. A detta di molti sembra che me la cavi discretamente ai fornelli
e così vi propongo la ricetta del mio primo esperimento "mestolo contro
autismo".
Ingredienti per l'impasto:
* 250 g. di farina di mais
* 100 g. di xilitolo (reperito c/o la Farmacia Fiorentini)
* 125 g. di olio di girasole
* 1 uovo
* 2 cucchiaini da the di cremor tartaro (si trova in Farmacia)
* 1 cucchiaino da the di bicarbonato
* 1 pizzico di sale
* scorza grattugiata di un'arancia
* succo di 1/2 arancia
Ingredienti per la glassa:
* succo di 1/2 arancia
* xilitolo "a velo"
Procedimento:
In una terrina unite la farina e lo xilitolo. Aggiungete l'olio e poi l'uovo, la
scorza grattugiata di un'arancia, il succo di 1/2 arancia, il sale, il cremor
luis
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170
tartaro e il bicarbonato. Lavorate dapprima con un cucchiaio di legno e poi a
mano fino ad ottenere un impasto omogeneo che non si attacca alle mani. Se
ciò dovesse accadere aggiungere un po’ di farina di mais. Lavorando date alla
pasta la forma di un tronchetto dal quale ricaverete delle rondelle tagliandolo
a fette. Ponete i biscotti su una teglia ricoperta da carta da forno e cocete a
160° per 20 minuti, al ripiano medio del forno.
Quindi spostate la teglia al ripiano alto del forno e cocete per altri 10 minuti.
Sfornate e lasciate freddare sulla teglia.
Intanto in una tazza mettete il succo dell'altra 1/2 arancia ed aggiungete
poco alla volta lo xilitolo, precedentemente passato nel frullatore per renderlo
"a velo", fino ad ottenere una glassa cremosa ma non troppo fluida.
Aiutandovi con un cucchiaino, o un pennello da cucina, cospargete i biscotti e
metteteli in frigorifero per 30 minuti.
Buon appetito!
Se i vostri piccoli non amano la glassa dovete aggiungere nell'impasto altri
50g. di xilitolo altrimenti i biscotti risultano poco dolci.
I biscotti sono abbastanza friabili e non appena riuscirò a reperire la gomma
xantano riproverò a rifarli ma Daniele li ha graditi lo stesso.
Potete sostituire all'arancia il limone per ottenere una variante, questa
primavera proverò la variante con le fragole. Come saranno?
rossana63
BISCOTTI PRIMO MATTINO
Aggiungo un'altra ricetta per i biscotti ma non so se si sciolgono nel latte:
200 gr farina mix C Shaer
100gr margarina bio (io la compro in erboristeria)
100 gr di fruttosio(a chi è permesso)
2 uova
1 cucchiaino di cremor tartaro o lievito chimico per dolci
vanillina
Mescolare la farina con il lievito, lo zucchero e la vanillina. Aggiungere la
margarina a pezzetti, poi le uova e impastare bene. A questo punto è
facoltativo ma buono aggiungere mandorle o nocciole sminuzzate prima(ok
con il tritatutto)o nei giorni di "festa" pezzettini di cioccolato fondente (ok
Cuorenero).Riporre la pasta in frigo per almeno un'ora poi dare la forma del
biscotto che si vuole, io per fare prima faccio delle palline un po’ schiacciate.
Distanziarli un po’ sulla placca del forno che avrete prima ricoperta con la
cartaforno. Infornare a 180°per 30 min circa.
Ciao a tutti a presto
Cris e Manu
luis
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BISCOTTI ALLA QUINOA
Ingredienti:
3 uova
200 g. di xilitolo
120 g. di fecola di patata
80 g. di farina di quinoa
80 g. di grano saraceno
120 g. di farina di mais
150 g. d’olio di girasole
100 g di latte di mandorle
1 cucchiaino di bicarbonato
1 busta di cremor tartaro
1 cucchiaino di gomma xantano
Preparazione
Con uno sbattitore elettrico fare uno zabaione con le uova e lo xilitolo.
Aggiungere la fecola di patata e continuare a lavorare con lo sbattitore.
Aggiungere via via gli altri ingredienti lavorando con un cucchiaio di legno
fino a quando l’impasto sarà omogeneo. Su una teglia da forno ricoperta di
carta forno disporre l’impasto servendosi di un cucchiaio. Infornare a metà
altezza a 180 °C per 30 minuti.
ZEPPOLE DI RISO
Ingredienti:
- 200 grammi di riso
- 50 grammi di farina di riso
- latte di riso, quanto basta
- olio extra vergine d’oliva
- miele (a noi non è stato proibito)
- un pizzico di sale
Procedimento:
Lessare il riso e salare. Il riso deve essere ben cotto.
Scolare e lasciare raffreddare in una ciotola.
Appena il riso si è raffreddato, impastarlo con la farina ed il latte di riso.
Stendere su un tagliere e tagliare a bastoncini (come piccoli wurstel).
Friggere in abbondante olio molto caldo.
luis
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Appena le zeppole risultano dorate, scolare e passare nel miele
preventivamente sciolto a bagnomaria con l'aggiunta di qualche cucchiaio
d'acqua.
Non sono esattamente come le originali, ma sono comunque buone.
BISCOTTI
1 uovo
1 pizzico di sale
125g di farina di riso
125g di fecola di patate
125g di margarina vegetale RAPUNZEL PRIMA
150g Xilitolo
la scorza di 1/2 limone grattugiato
1/4 di succo di limone
Mescola l'uovo con lo xilitolo, amalgama la margarina, aggiungi le farine
(puoi anche scegliere di mettere solo quella di riso raddoppiando la dose) la
scorza di limone ed il succo;
mescola con un cucchiaio (verrà un impasto molto morbido) e lascia riposare
in frigo per mezz'ora;
aiutati con dell'altra farina per stendere la pasta sul tagliere (è molto
morbido l'impasto) e stendila facendone una sfoglia di almeno 5 mm;
con le formine crea la forma che più vi piace e metti i biscotti in una teglia.
Io sui biscotti metto anche la marmellata bio senza zucchero e così vengono
ancora più gustosi!
La cottura deve essere all'incirca di 10 minuti (poi regolati tu) con il forno
caldo a 180 gradi
Francarlo
BISCOTTI
Settembre 15, 2008,
Questo msg l'ho spedito in forma privata ad un lister che mi aveva chiesto
per dei dolci... mia mamma li fa a forma di cuoricino!
Dunque: i biscotti per Teo li fa mia mamma... seguite attentamente, c'ha
messo mesi per arrivare ad un biscotto che vogliono anche i bambini sani
all'asilo!
farina di riso 150gr
maizena 165gr
2 chiare d'uovo
100 gr fruttosio Fructil in supermercato scatola di metallo
due cucchiai pieni di limone fresco
luis
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due cucchiai di olio d'oliva, pizzico di sale
1 puntina di bicarbonato 1/4 di cucchiaino
in una terrina gli albumi, poi lo zucchero, con la frusta sbatti un po'.
poi farina di riso mischiando con il frustino.
poi limone e olio, mescoli fino ad amalgama.
sale e bicarbonato e rimescoli
togli la frusta e butti la maizena mescolandola con le mani
quando si stacca dal fondo della terrina, fai una palla e la metti sotto un telo
per 10-15 min
poi la stendi con uno spessore di mezzo cm
forno a 150 gradi già caldo;
cottura 10 min da un lato e 5 min dall'altro con un fondo di carta da cucina
... togliere quando dorati...
Totale: 2 ore buone!
Tanti auguri...!
Oscar
BISCOTTI
19 settembre 2009
Con questo impasto si possono fare merendine e anche biscotti provate:
-
100 gr farina di riso
100 gr di zucchero (o fruttosio)
100 gr olio (io uso quello di semi)
4 albumi montati a neve con un pizzico di sale
una puntina di lievito chimico (non è obbligatorio io di solito non lo metto
perchè gli piacciono meno)
Mescolare tutti gli ingredienti, per ultimi gli albumi,
viene un impasto molto tenero quindi o in stampini
monouso come faccio io o con la siringa biscotti
tipo lingue di gatto.
Forno già caldo a 200° le merendine circa 10 minuti
se fate i biscotti molto meno ovviament
Vi metto una foto delle mie merendine.
Sissi5
luis
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SAVOIARDI FATTI IN CASA senza lievito
13.12.2009
SONO BUONI
Ingredienti
−
−
−
−
−
3 uova
30g xilitolo/fruttosio
30g fecola di patate
120g farina schear pane pasta
mezza bustina di vanillina
Montare gli albumi con meta xilitolo/fruttosio
Montare a parte i tuorli con il rimanente xilitolo/fruttosio
Unire il composto e lavorare con un cucchiaio dal basso verso l'alto
Aggiungere la farina la fecola e la vanilina setacciata..
Poi prendere una sac-poche..e fare dei piccoli bastoncini mettere in una
teglia con carta da forno
Infornare a 18o gradi per 10 12 minuti.. ..
Afrancesca
luis
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TORTE, MERENDINE, DOLCI, GELATI
e…… NUTELLA
FRITTELLE DI MELE
Mele
Farina di riso
Acqua
Olio extravergine d’oliva
Togliere il torsolo alle mele, sbucciarle e tagliarle a fette dello spessore di 1
cm. Con la farina di riso e l’acqua, mescolando bene, preparare una pastella
in modo che ne siano ben ricoperte, poi gettarle nell’olio bollente. Friggerle
quindi, quando non sono più bollenti, spolverizzarle con lo zucchero.
TORTA DI ZUCCA
300g di zucca
70 gr xilitolo
50g fecola di patate
50g di margarina (o olio di riso)
3 uova
1 stecca di vaniglia (io non la metto, non so se è consentita).
1/2 bustina di lievito
Lavate e tagliate la zucca a dadini
Immergete e cuocete i dadini per venti minuti in acqua bollente profumato
con la stecca di vaniglia; a fine cottura eliminate la vaniglia e passate la
zucca nel passaverdura
Sbattete in una terrina i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto
chiaro e gonfio, unitevi la fecola, il lievito, il burro ammorbidito ed
amalgamate il tutto
Aggiungetevi il passato di zucca, gli albumi montati a neve
Mescolate delicatamente dal basso verso l'alto
Versate il dolce in una teglia foderata con carta da forno e cuocete a 180°
per quaranta minuti
Sampina
luis
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TORTA DI COCCO
300 g faina di cocco
250 g di xilitolo
200 g margarina/olio di riso
40 g fecola di patate
6 uova
2 cucchiai di rum
Mettete in una terrina la margarina morbida, ma non liquefatta e unitevi
aiutandovi con un cucchiaio di legno la farina di cocco, lo xilitolo e la fecola.
Amalgamate bene e aggiungete uno per volta i tuorli e poi il rum.
Montate gli albumi e incorporateli nell'impasto
Imburrate una terrina da forno e versatevi il composto, quindi cuocete in
forno a 180 ° per quaranta minuti
Sampina
TORTA DI GRANO SARACENO
250 g farina grano saraceno
170 g xilitolo
250 g margarina/olio riso
250 g mandorle tritate
6 uova
1 vasetto omogeneizzato frutta
sale
500 g marmellata di mirtilli
Lavorare il burro con metà dello xilitolo fino a ridurlo a crema
Aggiungere i tuorli uno alla volta;unire la farina,lo zucchero vanigliato, le
mandorle tritate e l'omogeneizzato.
Montate a neve gli albumi, amalgamare gli albumi al composto.
Versare in una tortiera ricoperta di carta da forno a 180° per 45 minuti
Lasciar raffreddare la torta e farcirla con la marmellata.
TORTA DI PERE
250 /300 gr di farina autolievitante della Orgran
2 rossi e 4 bianchi d'uovo battuti a neve
150 gr di xilitolo
1 cucchiaio di olio di riso
luis
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un bicchiere di latte di riso o mandorla
4 pere belle grosse e mature
Fate l'impasto come per una torta normale poi aggiungete le pere sbucciate a
tocchetti grossi. Ungete ed infarinate una tortiera , apponetevi l'impasto e
cuocete per 55/65 minuti in forno a 170°/180°(dipende dal forno comunque
ad una temperatura un poco più bassa rispetto a quella abituale se no si
brucia sopra e resta cruda dentro)
Buonissima anche a merenda o colazione
Spero vi piaccia
TORTA DI PERE
Ho fatto un'ottima torta di pere , tutti si sono leccati i baffi!!!
Va bene per chi fa la LOD meno per chi ha problemi di zucchero.
200 g di margarina,
200g di zucchero di canna,
150 di zucchero bianco,
4 uova, 100 di fecola di patate,
100g di farina di riso, (io non uso farine di farmacia perché mio figlio non le
tollera)
1kg di frutta io ho usato le pere non potendo usare altro, ma si può fare con
le mele o pesche...
1 busto di lievito per dolci consentito.
Accendere il forno a 175°.
Ammorbidire in una terrina la margarina e lavorarlo con lo zucchero di canna,
usando un cucchiaio di legno; integrare le uova una alla volta,poi unire le
due farine il lievito. Lasciare riposare.
caramellare il rimanente zucchero,versandolo in uno stampo di circa 26cm di
diametro , insieme a tre cucchiai di acqua. Cuocere a fuoco lento muovendo
continuamente lo stampo in tutte le direzioni sino a quando sia i lati che il
fondo ne siano ricoperti.
Lasciare raffreddare il caramello.
poi spalmarlo con un velo di margarina.
Poi mettere la frutta tagliata a pezzi (se volete potete fare dei giochi
decorativi), infine versarvi sopra l'impasto. Mettere nel forno per circa 1 ora,
e a cottura ultimata capovolgere subito la torta. Lasciarla raffreddare e
servirla.
Buon appetito!
Caterina
Per la pizza io uso l'impasto del pane unito a delle patate lessate e
schiacciate.
Caterina
luis
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TORTA DI FRAGOLE
per la base:
2 uova
4 cucchiai di xilitolo
6 cucchiai di fecola di patata
per la crema:
400 g. di latte di mandorla
1 uovo
2 cucchiai di xilitolo
3 cucchiai di fecola di patata
Fragole
Preparare la base.
Inserire le uova, lo xilitolo e la fecola in uno sbattitore e lavorarle per molto
tempo.
Versare il tutto in una teglia da forno ed infornare a metà altezza a 180 °C
per 30 minuti.
Lasciare raffreddare a forno spento.
Preparare la crema.
Mentre si raffredda la base nel forno, preparare la crema. Lavorare con lo
sbattitore l’uovo, lo xilitolo e la fecola di patata. Aggiungere piano piano il
latte e sciogliere bene il composto.
Far bollire a fuoco moderato e mescolare in continuazione finché la crema
non si addensa. Versare subito la crema sulla base raffreddata.
Lasciare freddare.
Ricoprire con le fragole tagliate a fette e spolverizzate di xilitolo. Lasciare in
frigorifero per almeno 2 ore.
CROSTATA DI MARMELLATA
Ciao a tutti,
Oggi ho fatto la crostata con la farina della orgran: buonissima! è la prima
volta che mi riesce un dolce veramente buono:
200 gr di farina per dolci orgran
1 uovo intero
2 cucchiai di olio
3 cucchiai di acqua tiepida
2 cucchiai di fruttosio
buccia grattugiata di un limone
Ho impastato tutto per bene e poi ho messo in frigo a riposare per 30 minuti.
Ho preso l'impasto e l'ho steso per bene (abbastanza fino) e ricoperto con
marmellata di frutti di bosco che avevo fatto ieri (300 gr di frutti di bosco
surgelati + 200 gr di fruttosio, bollire per 20 minuti).
Forno a 180 per 30 minuti.
Buonissima, mi faccio i complimenti da sola ! ciao
Alberta
luis
w w w . e m e r g e n z A u t i s m o . o r g
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DOLCE ALLE MANDORLE E PERE
Cara Lilly "Lewis", guarda un po’ a questo indirizzo ci sono tante ricette senza
zucchero se il bimbo tollera i semi(il mio no purtroppo!)
http://pecanbread.com/recipes.html
È il sito della scd diet.
Ho provato alcune ricette. Questa è molto buona:
Dolce alle mandorle e alle pere
2 tazze e mezzo di mandorle tritate
Il purè di 2 pere
1/3 tazza di olio al cocco(penso che vada bene qualche altro olio)
Un pizz di sale
1 cucchiaino di bicarbonato
Mettere tutti gli ingredienti,tranne le mandorle ,nel mixer. Aggiungere le
mandorle con un cucchiaio.
Oleate la superficie della teglia e spargere un po’ di mandorle tritate
aggiungere il composto.
180gr per 30 min
Tagliare a quadretti
Varianti: invece della pera, carota e cannella
Simona
ROTOLO CON LA CIOCCOLATA
Ingredienti:
4 uova
gr 150 di zucchero(possibilmente tritato con il macinacaffè)
gr 180 di fecola di patate
gr 12 di lievito (io uso baking powder USA perché è inodore e insapore) voi
potete usare il cremor tartaro con il bicarbonato.
Montare le chiare delle uova separatamente, con lo sbattitore montare i rossi
con lo zucchero poi con la paletta di legno amalgamare la fecola il lievito e la
chiara.
Mettere l'impasto in una teglia rettangolare usando la carta da forno ,cuocere
per circa 20 minuti a 175°.
Quando è cotto mettere il dolce sopra un canovaccio bagnato.
Velocemente(mentre il dolce è caldo) spalmare sul dolce ciò che
preferite(cioccolata - crema - marmellata) ed arrotolatelo aiutandovi con il
canovaccio, poi incartatelo con lo stesso canovaccio e mettetelo in frigo per 2
ore.
luis
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TORTA CON GOCCE DI CIOCCOLATO
Giusto per sdebitarmi, di tutte le volte che ho approfittato della vostra
disponibilità, vorrei consigliarvi due ricettine semplici ma molto buone che ho
fatto a Giulietta, e che miracolosamente ha gradito molto!
Farina di riso, 200gr
fecola di patate, 200gr
Fruttosio, 180gr
Olio di oliva 4 cucchiai
gocce di cioccolato fondente 80gr
lievito Bertolini 3/4 di bustina
Mischiate il tutto in una terrina, versate nella tortiera e cuocere a 180° per
30min.
CIAMBELLONE
Se vai sul sito della Schar , trovi la ricetta della ciambella e della ciambella
mediterranea. Sostituisci gli ingredienti, come il burro, con la margarina
vegetale o con l'olio, lo zucchero, con lo xilitolo o con il fruttosio, il latte, con
latte di riso o di mandorla.
L'unico problema è che giustamente nel sito e nelle ricette sono consigliate le
loro farine ed io non so proprio se noi ce le possiamo permettere.
Farò una ricerca tra gli utenti, anzi colgo l'occasione per chiedere a qualcuno
se le farine Schar si possono utilizzare e se si ,quali?
Io, invece, faccio un Plum-cake che puoi provare nello stampo per ciambella.
Eccolo:
Ingredienti:
Una busta di farina autolievitante della Orgran
1 uovo
2 cucchiai d'acqua
1 bicchiere di latte di mandorla
4 cucchiai di fruttosio
1 tazzina di olio di semi di mais o d'oliva
1 cucchiaio di crema di nocciole "La finestra sul cielo"(facoltativa)
Procedimento:
Con le fruste elettriche sbatti uovo, fruttosio, acqua, poi l'olio, la farina, e il
latte. L'impasto deve essere liscio, poi metti dell'olio nello stampo e metti in
forno preriscaldato a 180 gradi per 45 minuti.
Dimmi come ti viene.
Norma(n)
luis
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CIAMBELLONE
Eccomi qua, ogni promessa è debito, e visto che domani la maggior parte di
noi non lavora, potete provare subito il CIAMBELLONE.
Ingredienti:
2 uova
120 g di xilitolo
250 g di fecola di patata
150 g olio di girasole
200 g latte di mandorla
200 g di farina di mais
100 g di farina di miglio
2 cucchiaini di gomma xantano
1 limone
2 cucchiaini di bicarbonato
Preparazione
Montare le uova, con uno sbattitore elettrico, fino ad averle rese ben
spumose. Aggiungere lo xilitolo e continuare a montare. Aggiungere la
fecola, l’olio, metà del latte ed amalgamare il tutto. Unire la farina di mais, la
farina di miglio ed il restante latte. Aggiungere la scorsa grattugiata del
limone (ovviamente deve essere non trattato e ben lavato), la gomma
xantano ed il succo di ½ limone. Accendere il forno a 180 °C. Aggiungere il
bicarbonato, amalgamare bene, versare nello stampo e porre in forno a metà
altezza per 1 ora.
Lasciate freddare il ciambellone in forno.
Il ciambellone risulta essere poco dolce e quindi potete farcirlo secondo i
gusti: marmellata, una spolverata di fruttosio “a velo”, o semplicemente si
può gustare insieme con un succo di frutta o ad una spremuta.
Ciao a tutti e buona merenda ai nostri piccolini
Rossana
PAN DI SPAGNA
Mi stavo dimenticando la ricetta del PAN DI SPAGNA per la torta di
compleanno
100 gr. margarina della COOP (letti attentamente ingredienti)
200 gr. di fruttosio o xilitolo (io ho fatto metà e metà)
4 rossi
Lavorare bene questi ingredienti con cucchiaio di legno
aggiungere 400 gr. di farina di riso (oppure 100 fecola e 300 farina)
1 bicchiere di latte circa
1 bustina di lievito (io uso quello del Baule volante)
luis
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Bianchi sbattuti a neve
Forno a 150°-160° 50 minuti.
mettere in una teglia rotonda non tanto grande se la volete spessa
Poi lo farcita con la crema che è riportata sul libro delle ricette GCA.
Ottima!!
Paola
PAN DI SPAGNA
Ingredienti:
6uova
gr 200 di zucchero(possibilmente tritato con il macinacaffè)
gr 180 di fecola di patate
gr100 olio di girasole
un po’ di scorsa di limone grattugiato
gr 20 di lievito (io uso baking powder USA perché è inodore e insapore) voi
potete usare il cremor tartaro con il bicarbonato .
Montate a neve le chiare.
Mettere in una terrina i rossi d'uovo con lo zucchero tritato e montate fino a
che sarà leggero e spumoso.
Intanto accendete il forno a 150°-175°.
A questo punto aggiungete le chiare, la fecola, l'olio, il lievito ed il limone
(ricordate di fare questa operazione con l'aiuto del cucchiaio di legno e non
dello sbattitore).
Mettete ora o della carta da forno o dell'olio nella teglia, versateci il composto
e infornate subito per circa mezz'ora, e non aprite il forno per nessun motivo.
TORTA ALL'ARANCIA
3 uova intere
100 ml di succo di arancia
50 ml di olio di oliva extravergine
Una bustina di lievito chimico per dolci consentito
un mix di farine consentite (350 g. di mais e 350 g. di riso)
150 g. di zucchero
Alcuni gherigli di noci
Una manciata di pinoli
Zucchero a velo consentito o preparato in casa (sostituire con xilitolo)
In una terrina capiente mettere le uova con lo zucchero e con uno sbattitore
elettrico impastare fino a quando diventano spumose e chiare, aggiungere
l'olio, setacciare la farina in modo da separare le parti grossolane ed unirla
un poco alla volta all'impasto, dopodiché unire il lievito anch'esso setacciato
e i gherigli in precedenza tritati e i pinoli interi, per impedire al composto di
diventare duro durante la lavorazione aggiungere il succo d'arancia.
luis
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Oliare una teglia ( anche di alluminio rettangolare) e spolverizzarla con del
pane grattuggiato (per celiaci); infornare nel forno preriscaldato a 180° e
lasciar cuocere per circa 50 minuti.
Spolverizzare con dello zucchero a velo e decorare a piacere con gherigli di
noci e pinoli.
TORTA SOFFICE DI NOCI
135 g. di fruttosio
8 uova
300 g. di noci
Fecola di patate o farina s/g consentita
In un recipiente sbattere 8 tuorli con 135 g. di fruttosio fino a quando non
diventerà spumoso.
Aggiungere lentamente gli 8 bianchi montati a neve e i 300 g. di noci
macinate.
Imburrare e infarinare con fecola o farina senza glutine una teglia, mettere il
composto e mettere nel forno già caldo a 160 gradi per 40 min.
TORTA PROFUMATA AL LIMONE
600g di castagne sbucciate
150g di zucchero lo zil.......quanto?
4 uova
60 gr di burro margarina gfcf ecc ?
un bicchierino di rum omit
un cucchiaino di cacao amaro omit
un limone non trattato
un pizzico di sale
Lessate le castagne, scolatele, togliere la pellicina e passatele ancora calde,
allo schiacciapatate.
Lavorate i tuorli con lo zucchero e 50 gr di burro morbido a pezzetti fino ad
ottenere una crema soffice. Aggiungere rum, cacao, il passato di castagne, la
scorza grattugiata del limone. Incorporate infine delicatamente gli albumi
montati a neve ben ferma.
Trasferite il composto in uno stampo unto, livellatelo e mettere nel forno gia
caldo a 190° per circa un ora. Per verificare la cottura, infilate al centro del
dolce uno stecchino: deve uscire asciutto.
luis
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TORTA ALLE MANDORLE
Una ricetta per una torta collaudatissima (mio figlio ne và matto), molto
semplice.
Ingredienti:
250 farina di mandorle
150 fecola di patate
100 amido di mais
2 uova
xilitolo (2 tazze)
mezzo bicchiere di olio
una confezione di nocciole tritate
1 bustina di lievito Bartolini
Mettere tutto nel mix, poi sulla teglia guarnire con della frutta a piacere
(fettine di mela, pera ecc) mettere nel forno e far cuocere per un ora.
Buon appetito
Ciao F
TORTINE ALLE MANDORLE
Ingredienti:
125 gr di mandorle
50 gr di fecola di patate
70 gr di xilitolo
50 gr di margarina vegetale o olio di riso
3 uova
Un po' di buccia di limone grattata
Sbucciare le mandorle dopo averle tuffate per qualche minuto in acqua
bollente.
Tritarle finemente e farle asciugare in forno tiepido per poco tempo.
Montare i tuorli con lo xilitolo, aggiungere la margarina fusa, la fecola con un
setaccio (lentamente), la buccia di limone ed infine i bianchi montati a neve.
Suddividere l'impasto in vari piccoli stampini (pirottini) di 5-6 cm di diametro
ed infornare a forno moderato (160°) per circa 20 minuti
sampina
luis
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TORTA DI MANDORLE
400 gr di mandorle sbucciate
4 uova
150 gr di xilitolo
la buccia grattugiata di ½ limone
½ cucchiaino di gomma xantano
Mettere tutti gli ingredienti nel robot e mixare per qualche minuto. Versare in
una teglia foderata con carta da forno e cuocere in forno a 150° per circa 50
minuti. La torta sarà cotta quando infilandovi uno stuzzicadenti, lo stesso
uscirà pulito.
Libera
TORTA ALLE NOCCIOLE
Aprile 08, 2009
Volevo darvi una ricetta buonissima che sto usando in questo periodo:
-
250 gr.nocciole tostate (va benissimo anche la granella)
50 gr. di margarina
50 gr. di cacao GF
200 gr. di zucchero ( non so il peso dello xilitolo , io faccio a occhio)
6 uova ,di cui solo 3 tuorli
1 cucchiaino scarso di bicarbonato
Montare i bianchi a neve ferma. A parte frullare finemente le nocciole.
Montare i tuorli con lo xilitolo, aggiungere la margarina e il cacao.
Incorporare le nocciole e unire delicatamente i bianchi montati. Aggiungere
un cucchiaino scarso di bicarbonato.
Mettere in una teglia dopo aver appoggiato un foglio di carta da forno.
Cuocere per 30 minuti a 180°.
E' buonissima e per i più ghiotti si può accompagnare con uno zabaione o
crema pasticcera.
BUONA PASQUA
mammadiste
TORTA DI RISO
Ingredienti:
200 g di riso
75 cl di latte di riso o di soia
100 g di zucchero
luis
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50 g di cioccolato amaro (consentita) in scaglie
50 g olio
3 uova
Procedimento:
Portare ad ebollizione il latte e mettere il riso, far cuocere a fuoco moderato
per 30 minuti circa (fino quando il latte sarà assorbito dal riso), togliere dal
fuoco e lasciare raffreddare.
A piacere è possibile frullare il riso oppure lasciarlo intero.
Aggiungere , i tuorli delle uova, lo zucchero, il cioccolato,l'olio e l'uvetta
sgocciolata ed infine gli albumi montati a neve.
Versare l'intero contenuto nella teglia e far cuocere in forno preriscaldato per
40 minuti c.a. a 180°
TORTINE DI MELE
Mestolo contro autismo 4° puntata
Rieccomi qua. Finalmente sono riuscita a procurarmi la farina di grano
saraceno
ed ho subito dato il via agli esperimenti. Ecco a voi il risultato del
primo.
Ho trovato al supermercato degli stampi in silicone per il forno che
permettono di cuocere i dolci senza usare burro ed altro per non farli aderire
Per preparare le tortine di mele ho usato lo stampo per i muffin ottenendo
così nove belle porzioncine monodose pratiche da portarsi anche fuori casa.
Ingredienti:
2 uova
100gr di xilitolo
50 gr di fecola di patate
50 gr di olio di girasole
100 gr di farina di grano saraceno
200gr di latte di mandorla
1 mela golden
½ bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di gomma xantano
In una fondina capiente unite le uova e lo xilitolo e con uno sbattitore
elettrico montate uno zabaione spumoso. Unite la fecola di patate e
continuate a lavorare con lo sbattitore. Quindi aggiungete l’olio di girasole un
poco alla volta e la farina di grano saraceno ed amalgamate con un cucchiaio
di legno. Unite la gomma xantano e il latte un po’ alla volta amalgamando
man mano l’impasto. Lasciate in sospeso, sbucciate la mela e tagliatela a
dadini quindi aggiungetela. Per ultimo unire il cremor tartaro. Distribuite
l’impasto negli stampini ed infornate in forno già caldo a 200 C°.
luis
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Cuocete per 45 minuti quindi spegnete il forno e lasciate raffreddare le
tortine all’interno. Le tortine si staccheranno dagli stampini con estrema
facilità. Potete spolverizzarle con “xilitolo a velo” (per ottenerlo passate lo
xilitolo nel frullatore).
Sono davvero buone, garantito!
Rossana
TORTA DI MELE DI LALABEL
Dicembre 09, 2008
Io vi posso dare la ricetta di un buonissimo dolce che fa sempre la sua
bella figura, in alternativa al panettone.
ingredienti:
-
300 grammi di farina Orgran
150 di xilitolo
70 di margarina
lievito (ovviamente chimico)
1 bicchiere scarso di latte di riso
3 belle mele tagliate a spicchi
2 uova
La ricetta è semplice, si mescolano tutti gli ingredienti fino a fare una
bella pasta liscia, e sopra a raggiera si dispongono le mele, per chi volesse
può mettere le mele sia sopra sia sotto (in questo caso se serviranno 5),
nel senso che prima dispone le mele nello stampo con la carta da forno,
poi versa la pasta liscia, e poi sopra ancora altre mele.
Io l'ho fatta l'altro ieri ed è stata apprezzata da tutti. Quella base è
ottima anche per il pan di spagna.
TORTA DELLA NONNA
Ingredienti
4 uova
300 g. zucchero
300 g. farina di riso(oppure metà farina di riso e metà fecola di patate)
50 cl(mezzo bicchiere di plastica) di olio
Lievito shar
2 mele affettate
200 g. riso lesso schiacciato
1 cucchiaino e mezzo di gomma xantana
luis
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mischiare tutti gli ingredienti nel frullatore finché siano amalgamati,tranne le
mele a pezzettini che vanno aggiunte alla fine. Versare nella teglia e cuocere
in forno.
La gomma xantana si compra in farmacia ed ha capacità legante,come il
glutine,quindi evita che la torta alla fine si sbricioli. Però se non l'avete
ancora potete fare la torta anche senza....
TORTA DELLA ZIA GRECA
Ingredienti:
250gr margarina gfcf
4 uova
1/2 tazza di xilitolo
1 1/2 farina d’amaranto e di mais(negozi biologici)
1 vaniglia (io metto una miscela di zenzero, chiodi di garofano, cannella e
nutmeg)
un po’ di baking soda
2 tazze di cocco essiccato
Lavori il burro con lo zucchero e dopo aggiungi ad una ad una le uova.
Aggiungere la vaniglia, il bpowder, la farina e il cocco. La cottura richiede
circa 30-45 min a 180 gradi
La teglia a forma di plumcake
È buonissima e molto soffice
Consiglio: lavorate a lungo la margarina e lo zucchero.
CIAMBELLA DI CAROTE:
100 gr di farina di carote ( io ho trovato Le farine Magiche de Lo Conte)
200 gr. di farine di mandorle
200 gr. di xilitolo
6 uova
300 gr. di latte (riso o mandorle)
1 bustina di lievito bartolini
Stempera la farina di carote nel latte, sbatti i tuorli con lo zucchero, poi
unisci tutti gli ingredienti, monta a neve i bianchi d'uovo e uniscili al
composto. Versa il tutto in uno stampo da ciambella imburrato e cuocere a
forno caldo 180 per 40 minuti circa.
Buon appetito!!
franca
luis
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TORTA DI CAROTE
Ecco una ricetta che ho trovato. Non l'ho ancora provata perché mi mancano
alcuni ingredienti come la farina di mandorle, che ho ordinato al mio negozio
bio, penso sarà buonissima!
Tempo preparazione 40 minuti
Tempo di cottura 35 minuti (forno 180°)
Ingredienti per 6 persone
4 uova
3 cucchiai di olio semi di girasole
200g di malto di riso o xilitolo
100g di farina di mandorle
200g di carote grattugiate
50g di arrow root
50g di maizena (amido di mais)
panpesto di riso
scorza di limone
Riscaldate il forno a 180°. Mescolate i tuorli con il malto di riso o lo xilitolo,
due cucchiai di olio e scorza di limone. Aggiungete poi la maizena, l’arrow
root, la farina di mandorle e le carote grattugiate, amalgamando il tutto.
Infine incorporate gli albumi montati a neve.
Trasferite l’impasto in una teglia unta d’olio e infarinata con il panpesto e
cuocete nel forno caldo per 35 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare,
decorate a piacere con pezzetti di carote grattugiate.
TORTA DI CAROTE
140gr. di carote tritate
150gr. di mandorle tritate
50gr. di fruttosio
30gr. di fecola di patate
3 uova
1/2 cucchiaino di lievito
forno:170° per 50°
Sbattere i tuorli con il fruttosio,aggiungere la fecola,le carote,le mandorle e il
lievito. Montare a neve gli albumi(con un pizzico di sale)e aggiungerli al
primo impasto. Infornare la tortiera foderata con carta da forno. CIAO
luis
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TORTA DI CAROTE
Per la colazione e la merenda la ricetta di un'ottima torta da preparare in
casa. Mio figlio ieri mattina ne ha mangiate tre fette!
300 g. di carote, 300 g. di mandorle, 200 g. di fruttosio, 80 g. di farina, 1
cucchiaino di lievito per dolci, 4 uova, 1 noce di margarina.
Lavare, raschiare e grattugiare le carote, tritare finissimamente le mandorle,
amalgamare. Aggiungere il fruttosio, i tuorli, la farina ed il lievito. Montare le
chiare a neve con un pizzico di sale e unire al composto mescolando dall'alto
verso il basso. Ungere la teglia con un po’ di margarina, infarinare, versarvi il
composto ed Infornare a 180° per 45/50 minuti. Cipi
TORTA DI CAROTE
Tempo preparazione 40 minuti
Tempo di cottura 35 minuti (forno 180°)
Ingredienti per 6 persone
4 uova
3 cucchiai di olio semi di girasole
5 cucchiai xilitolo
100g di farina di mandorle
200g di carote grattugiate
1O0g di farina riso
50g di maizena (amido di mais)
una presa di cannella in polvere
oppure scorza di limone
Riscaldate il forno a 180°.
Mescolate i tuorli con lo xilitolo, tre cucchiai di olio e scorza di limone o
cannella. Aggiungete poi la maizena, la farina di riso, la farina di mandorle e
le carote grattugiate frullate con un po’ di latte di riso, amalgamando il tutto.
Infine incorporate gli albumi montati a neve.
Trasferite l’impasto in una teglia unta d’olio e cuocete nel forno caldo per 35
minuti. Sfornate e lasciate raffreddare, decorate a piacere con pezzetti di
carote grattugiate.
Ciao ! nunzia
HELP TORTA DI COMPLEANNO
Io Ti proporrei di comprare 2 torte Fantasia della Shar , tagliarle in due
(orizzontalmente) e di sovrapporle in modo da avere 4 piani e 3 strati da
farcire. Poi puoi inumidire il Pan di spagna con succo d'ananas o latte di
cocco. Per la farcitura puoi fare una crema molto buona con il latte di cocco:
mescola 3 cucchiai di fruttosio con 4 tuorli, aggiungi 2 cucchiai colmi di farina
di riso (o farina shar o fecola di patate), e mescolando lentamente aggiungi
1/2 litro di latte di cocco, anche un po’ di più. Cuoci a fuoco medio
mescolando. Guarnisci come preferisci (con cocco grattuggiato o pezzi
luis
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d'ananas e crema) A Natale ho portato questa torta all'asilo per la festicciola
insieme ai genitori, ti assicuro che non ne è avanzata neanche una briciola!
Ho avuto anche i complimenti. Anche se la torta non la fai tu il risultato è
ottimo e in più la preparazione è molto rapida, ti assicuro! Buon compleanno.
Liana
La ricetta del latte di cocco la trovi sulla sezione ricette. Se vuoi spolverare la
torta con il cocco grattuggiato puoi usare quello ricavato dalla spremitura,
dopo averlo lasciato qualche ora su un termosifone ad asciugare (
ovviamente in una ciotola)
Ciao!
Help torta di compleanno - Ciao Simona ti propongo un idea
Nocciole, farina,
uova,
xilitolo,
Margarina vegetale
100 g di nocciole tritate finemente
2 uova monta le chiare a neve
Gli albumi montali con 2 cucchiai di xilitolo aggiungi 100g di margarina
Amalgama il tutto mescolando piano con 2 cucchiai colmi di farina
Versali in due tegami della stessa circonferenza mettili in forno prescaldato
a180 per 20 minuti
Alla cottura risulteranno due grandi biscotti dell'altezza di 1 cm
A parte pela 4 pere tagliale a dadini piccoli mettili in una padella
Con della margarina vegetale il succo di 2 limoni e 2 cucchiai di xilitolo falli
cuocere fino a quando le pere non saranno cotte ,
Aggiungi alla cottura gradatamente acqua
Lascia che si formi abbastanza succo per bagnare i dischi di biscotto
Scola le pere e tieni il succo
Alle pere aggiungi del cacao puro non zuccherato circa 1 cucchiaio frulla tutto
in modo che diventi una crema
Prendi il 1 disco bagnalo col succo delle pere non esagerare nell'inzuppare,
metti sopra la tua crema e ricopri con l'altro disco bagna anche quest'ultimo
col succo rimasto e con il rimanente della crema copri il tutto.
Ti consiglio di mettere intorno al primo disco quelle fasce che usano in
pasticceria perché la crema e abbastanza liquida e per far si che il risultato
venga perfetto
Metti in frigo. E’ meglio farla un giorno primo
PER guarnirla sopra facendo contrasto frulla un cocco togliendo la pellicina
scura lascialo asciugare su una carta scottex poi mettilo sopra la tua torta
una volta tolta dal frigo a modi zucchero velo
Mi raccomando togli il cerchio di cartone intorno......
E BUON COMPLENNO
DA lilli
luis
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MERENDINE DOLCI E SALATE DA LILLI
Salve a tutti avevo promesso ad un amico
che avrei messo
La ricetta di queste merendine (è l'unico nome che sono riuscita a dargli) in
realtà a vedere quelle salate sembrano plunkey
Munirsi di stampini da forno tipo quelli del crem caramel,o appunto quelli per
i plunkey
Le varianti per quelli salati sono 2
PER chi non potesse assumere carboidrati
Mettere nel mixer 100g di farina di ceci
100 g di farina di grano saraceno
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaio d'olio d'oliva
Sale a piacere
In egual misura aggiungere acqua frizzante
Questa è la base semplice mettere in forno prescaldato a 180
prima di mettere il composto nelle formine ungerle e spolverarle con la farina
di ceci...........
Non riempire tutta la formina lasciare un dito dal bordo
non aprite il forno quando vedete che lievitano altrimenti POFF:::
A cottura ultimata diventeranno dei grossi plunkey salati ...le varianti
possono essere molteplici per fare in modo di non stancare i ns
clienti............
Potete aggiungere all’impasto base ...
Spinaci lessati e tritati 100 g aggiunti alla ricetta base !!!!!(potete mettere
negli spinaci uno spicchio d'aglio) che fa Benissimo alle varie candide e dà un
sapore i più......
Zucchine trifolate sempre 100g
Patate, lessate 100g (non per quelli che non possono i carboidrati)
Radicchio, trifolato 100g
Frutta secca, tritata 100g
Potete sbizzarrirvi !
Un altro tipo sempre salato che però non è permesso a chi sono stati tolti i
carboidrati è
100g di grano saraceno
100g di farina di riso
1 cucchiaio colmo di fecola di patate
1 cucchiaino di bicarbonato
Sale a piacere
2 cucchiai d'olio d'oliva
Acqua frizzante in quantità uguale agli ingredienti
( L'acqua frizzante serve per far fare reazione al bicarbonato senza bisogno
di usare lieviti che possono essere pericolosi!!!!!)
luis
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PER le varianti al gusto idem come sopra ........
Pomodoro, prezzemolo danno il gusto alla pizzaiola
Cipolla appassita in acqua e sale poi trifolata è un po’ alla contadina.........
Vi scriverò poi quelle dolci!per modo di dire !
Un buon appetito ai miei clienti fidati!
Lilli
NUOVA RICETTA MUFFIN
Carissimi,
Visto che la scuola sta per iniziare...e non so proprio cosa dare a mia figlia,
ho sperimentato questa ricetta per fare dei muffin.
Ingredienti:
75 gr. farina di riso;
1 uovo;
4 cucchiaini di fruttosio;
Mezzo bicchiere d’olio di riso
Un po’ di farina di cocco;
Mezzo bicchiere d’acqua tiepida;
10 grammi di lievito (ho trovato al supermercato Biò,
Una bustina di lievito che si chiama"Backhupf"-backpulver-glucone delta
lattone ,
Bicarbonato di sodio,
Farina di mais, prodotto in Germania. Spero vada bene).
Procedimento:
Montare il bianco dell'uovo, aggiungere il rosso e il fruttosio, poi aggiungo la
farina di riso, la farina di cocco, l’olio, l'acqua e infine il lievito. Prendo degli
stampini per muffin li cospargo d'olio Scotti,passo un po’ di farina di
riso,metto un po’ del composto lasciando un po’ di spazio per la lievitazione e
metto in forno (elettrico) caldo a 180 gradi per 20 minuti. Aspetto che si
raffreddano e sformo.
Sono molto buoni, ma c'è un ma...sono troppo morbidi, non sono belli
compatti come i "veri" muffin.
Lilly che cosa possiamo aggiungere per renderli più compatti?
E per non farli attaccare a questi benedetti stampini?
Norma(n).Grazie
luis
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MERENDINE "TRANCINO"
Ciao a tutti, sono la mamma della Principessa, e torturata da mio marito
posto il mio primo messaggio con una ricetta:
Mettere in un recipiente:
6 uova fresche
170 gr xilitolo
sbattere nel mixer elettronico finché non sembri montato.
Aggiungere:
2 limoni grattugiati; sia la buccia che il bianco, possibilmente verdi.
Aggiungere:
un pizzico di sale
un pizzico di bicarbonato
½ bicchiere di olio d’oliva
½ bicchiere di olio di mais
1 bicchiere di latte di mandorle.
Aggiungere:
100 gr di fecola di patate
40 gr farina gluten substitute della Orgran
120 gr farina self raising flour della Orgran.
Mettere ½ dose in un recipiente rettangolare di acciaio infarinato, farlo
cuocere nel forno per 20 minuti circa a 120 gradi. Appena pronto, sfogliarlo
con un coltello, e dividerlo a forme a piacimento, e farcirlo a piacere....
(cioccolata, crema, marmellata)
A presto,
Giulia
MERENDINE SOFFICI
Ho sperimentato tante ricette dolci per D., ma lui è molto difficile da
accontentare!! Solo questa gli è piaciuta e così ho pensato di dividerla con
voi.
Non ci sono uova perché lui è allergico.
INGREDIENTI:
200 gr. fecola di patate
100 gr. margarina veget.
100 gr. zucchero
2 cucchiaini rasi di gomma xantano
1 cucchiaino pieno di cremor tartaro
1 pizzico di sale e 1 pizzico di bicarbonato
40 gr. nocciole
15 gr. cioccolato Cuorenero (facoltativo ma buono)
latte di riso q.b.
Tritare lo zucchero e poi le nocciole con il cioccolato.
luis
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Io impasto tutto con la macchina del pane perché mi viene meglio, (anche gli
impasti per, i biscotti).Metto la fecola, poi mentre impasta metto il trito di
nocciole e cioccolato, lo zucchero reso a velo, la gomma xantano, il cremor,
sale, bicarbonato e la margarina ammorbidita prima. Inserire piano piano
poco latte di riso, ad occhio, quanto basta per avere un impasto morbido ma
non troppo mollo.( direi circa una tazzina da caffè) Mi aiuto anche con un
cucchiaio di legno.
Dividere l'impasto in contenitori d’alluminio da crem-caramel, io ho comprato
quelli della Cuki alluminio "caldo".
Se volete, potete inserire in mezzo ad ogni singola merenda un pezzettino di
cioccolato oppure un pochino di marmellata senza zucchero, così alla fine
della cottura avrete una tortina ripiena.
Infornate a 180 gradi per circa 20/ 25 minuti e comunque fino a quando
vedrete la superficie dorata. Potete inserire anche uno stecchino per
controllare il grado di cottura.
Spero piaccia anche ai vostri bimbi. Bacioni Simona
DOLCI DA CARNEVALE da lilli
Hei pensavate che i nostri bambini a carnevale dovessero accontentarsi di
guardare gli altri che mangiano i vari dolcetti. EBBENE NO è una settimana
che faccio i miei esperimenti per far fare un DOLLLLLCE carnevale ai ns
campioni.
Ricetta per 40 palline circa
Mettere sul fuoco una pentola con 5 bicchieri d'acqua
Aggiungere un pizzico di sale ,un limone spremuto ,10 noccioline ben pelate
e 3 kiwi pelati e tagliati a pezzetti ,un bicchiere di latte di mandorla .
Lasciare bollire il tutto per 5 minuti,
Con una mescola bucata togliere il tutto lasciando solo l'acqua aromatizzata ,
abbassare il fuoco e mettere 4 bicchieri di farina di castagne ,mescolare per
una decina di minuti .
Lasciare raffreddare il tutto
nel frattempo frullare a poltiglia ,la frutta e le noccioline tolte
precedetemente ,
unire il composto alla ns pastella aggiungendo 3 prese di bicarbonato ,e due
uova intere ,
Impastare il tutto con la fecola di patate.Lasciandolo morbido farlo riposare
per 1 oretta circa
Formare delle palline grandi come noci, si possono friggere, e si possono
mettere in forno
PER chi volesse farle al forno la procedura è la solita forno preriscaldato a
200 sulla carta apposita mettere le ns palline
luis
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Nel frattempo a parte tritate finemente un bicchiere di cocco disidratato
metterlo in un tegamino con un bicchiere d'acqua e stemprarlo sul fuoco
deve diventare una crema
Aprire il forno e spennellare le ns palline con la crema di cocco,fino a finire il
ns composto portare il forno a 180 e ultimare la cottura
Sono veramente ottimi una volta freddi ......
Buon carnevale a tutti Lilli
MEDAGLIONI DOLCI DA LILLI
Salve come sapete il sabato è giorno di sperimenti culinari
Avendo tolto al mio piccolo molti ingredienti cerco di esprimermi non sempre
con esito positivo con quello che mi è concesso
Questi medaglioni (chiamiamoli così ) sono piaciuti molto
200 grammi di cocco disidratato
margarina vegetale 60/70 g
acqua tiepida
succo di 1 mandarino
una presa di bicarbonato
farina di castagne quanto basta per addensare
Mettete nel mixer il cocco con la margarina a pezzetti aggiungere
Un bicchiere d'acqua tiepida e frullare almeno per 10 minuti deve quasi
montare poi aggiungere il succo di mandarino frullare ancora aggiungere
gradatamente la presa di bicarbonato e la farina di castagne tanta fino a che
l'impasto diventi denso quasi come una crema...
Sulla piastra riscaldata mettere l'impasto a cucchiai si formeranno dei cerchi
perfetti a modi medaglioni sulla mia piastra ce ne stanno 5 o 6 metterli
ancora caldi nel sacchetto e chiuderli
Rimangono molto morbidi ma consistenti una cosa un po’ diversa con i soliti
ingredienti saluti
Lilli
MERENDA GOLOSA AL CACAO
Merenda golosa al cacao
Ringrazio per l'incoraggiamento ed eccovi un altro esperimento che Daniele,
e non solo lui in casa, ha mostrato di gradire particolarmente.
Ingredienti per 6 porzioni:
- savoiardi senza glutine Schar (si trovano in farmacia)
- 250 g. di xilitolo
- 3 tuorli d'uovo
- 50 g. di cacao amaro in polvere Perugina
- 80 g. di fecola di patata
- 1/2 l di latte di mandorla Ecomil (senza zucchero aggiunto) per la crema +
luis
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1 bicchiere per i savoiardi
Disponete i savoiardi sul fondo di una teglia, o contenitore di alluminio, da 6
porzioni e bagnateli bene con il latte di mandorla.
In una fondina a bordi alti disponete lo xilitolo e i tuorli d'uovo e montate con
uno sbattitore elettrico fino ad ottenere uno zabaione spumoso. Aggiungete il
cacao ed amalgamate usando lo sbattitore a velocità minima. Unite un po’
del 1/2 l di latte in modo da rendere il composto cremoso. Unite la fecola di
patata amalgamando sempre con lo sbattitore a velocità minima. Unite un
poco alla volta il restante del 1/2 l di latte di mandorla. Quando avrete
ottenuto un composto omogeneo trasferitelo in una pentola e disponete sul
fuoco medio girando sempre il composto con un cucchiaio di legno. Dopo 810 minuti la crema comincerà a addensarsi. Spegnete il fuoco e, aiutandovi
con un mestolo, versate uno strato di crema, metà del composto, sui
savoiardi. Fate un altro strato di savoiardi e bagnateli nuovamente con il
latte. Versatevi sopra il resto della crema.
Fate raffreddare e poi mettete in frigorifero per 1 giorno.
Potete decorare secondo i gusti spolverizzando con cacao amaro in polvere,
con lo xilitolo "a velo", con mandorle o cocco tritati o come suggerisce la
vostra fantagolosità.
La crema da sola è un ottimo budino e deve rimanere in frigorifero, per
solidificare, per un'ora sola.
Ciao e buon appetito
PANCAKES DI CASTAGNE
120 gr farina di castagne
30 gr farina di riso
120 ml acqua
olio
Versare le farine in una ciotola, con la frusta mescolare e un poco alla volta
aggiungere l'acqua fino a raggiungere la consistenza gradita. Aggiungere un
cucchiaio d’olio
Mettere un pentolino antiaderente sul fuoco, quando sarà ben caldo prendere
un mestolo e mettere una dose di impasto, girare su entrambi i lati e cuocere
fino al livello gradito
Farcire con marmellata
sampina
P.S. variazione dei pancakes di ceci di Tapiro !!
luis
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PANCAKES
Settembre 20, 2009
Finalmente posto una ricetta anche io per voi, sperando che vi piaccia.
Io adoro i pancakes, sarebbero le frittelle tonde con cui gli americani fanno
colazione, e mi sono cimentata in varie prove fino a riuscire in una ricetta
davvero simile agli originali.
150g di fecola di patate
40 di xilitolo
1 pizzico di sale
15g di backing powder (sostituibile con una bustina del lievito che usate
normalmente)
1 uovo
2 cucchiai di margarina (circa 35g)
Latte di riso q.b.
Unire alla fecola di patate lo xilitolo (potete anche diminuirne leggermente la
dose, io adoro le cose dolci, due cucchiai sono già sufficienti), il sale e il
lievito (cercate di usarne uno quanto più insapore possibile, vanno mangiate
calde), mescolare bene e poi aggiungere l'uovo e la margarina fusa. Versare
poco alla volta il latte di riso (volevo provare con quello di mandorla, ma non
riesco a trovarlo senza zucchero), fino ad ottenere la consistenza voluta.
Non specifico la quantità del latte perchè è in funzione dei vostri gusti, più la
pastella è densa, più i pancakes vengono alti, più è liquida, più saranno
sottili, la mia è poco più liquida di una crema, mi vengono alti poco più di
mezzo centrimetro.
Versatene un cucchiaio bello colmo in una padella antiaderente preriscaldata,
dopo un pò si formeranno delle bollicine, appena si saranno asciugate girate
la frittella e fate cuocere dall'altro lato.
Dopo due o tre frittelle capirete bene i tempi.
Adesso potete divertirvi con quello che più vi piace da mettere sopra, io
adoro lo sciroppo d'acero, vado sul classico, ma per chi non lo trova o se non
dovesse piacere, potete provare con marmellata, miele, crema di nocciole
consentita, qualsiasi crema facciate voi o, per qualche mamma che ne ruba
un paio, la mitica nutella.
Spero vi piaccia
Olanda
NUOVA RICETTA PLUM-CAKE
300 gr. Farina Autolievitante della Orgran
1 uovo
2 cucchiai d'acqua
2 bicchieri di latte di riso
4 cucchiai di fruttosio
2 tazzine d'olio di semi di girasole
luis
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199
1 cucchiaio di crema di nocciole chiara (La Finestra sul cielo-Supermercati
Biò).
Procedimento:
Mettere dentro al mixer l'albume dell'uovo e farlo montare a neve,aggiungere
il tuorlo,il fruttosio,l'acqua,l'olio,la farina,il latte e la crema di nocciole.
L'impasto deve essere cremoso. Oleare con olio di semi di girasole uno
stampo da Plum-cake, mettere il composto a cucchiaiate.
Già avrete riscaldato il forno a 180 gradi,il forno deve essere acceso sia sotto
che sopra. Mettete il Plum-Cake nel piano basso del forno.
Tempo di cottura: 45 minuti.
È molto buono,potete anche surgelarlo a fettine.
Spero i vostri bimbi gradiscano.
Norma
FRITTELLE DI CASTAGNE
250 gr Farina di castagne
250 acqua tiepida (o latte)
1 cucchiaio di xilitolo
1 pizzico di sale
1 uovo
Preparare un impasto con gli ingredienti.
Versare l'impasto in una pentola con olio bollente e lasciar dorare.
sampina
FRITTELLE DI CASTAGNE
g 300 di farina di castagne consentita
rosmarino
Una tazza d’uva passa
Preparate un composto piuttosto denso con g 300 di farina di castagne e un
bicchiere d'acqua, aggiungete il rosmarino, una tazza d’uva passa rinvenuta
nell'acqua tiepida, un pizzico di sale.
In una padella fate scaldare l'olio d'oliva e quando sarà ben caldo fatevi
scivolare piccole quantità del composto preparato.
Lasciate dorare le frittelle e disponetele su un foglio di carta assorbente.
Servitele ancora calde dopo averle spolverizzate con zucchero.
luis
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200
FRITTELLE DI FARINA DI CASTAGNE.
120 farina di castagne (oppure 80 castagne 40 riso)
120 acqua gasata
olio
Metti nel padellino bello caldo e fai tipo delle crepes , io poi le spalmo con la
marmellata di pesca ma puoi anche fare una cremina con mela,acqua ,xilitolo
e cannella.. viene tipo una marmellatina buona...
sono anche veloci da fare
sampina
RICETTA CASTAGNACCIO
500 gr farina di castagne
Mezzo litro acqua
Olio extravergine d’oliva
pinoli
Setacciare la farina, versarla in una terrina e aggiungere l'acqua fino ad
ottenere una pastella abbastanza liquida; aggiungere 4 cucchiai di olio,un
pizzico di sale. Versare l'impasto in una teglia precedentemente unta e
cospargete la superficie di pinoli.
Mettere in forno caldo 200° e cuocere circa per 1 ora fino a che la superficie
non risulterà secca e screpolata sampina
CASTAGNACCIO
600 gr acqua
500 gr farina di castagne senza glutine
25 gr pinoli
olio
la buccia grattugiata di un limone bio
1 presa di sale
Tritare i pinoli in un robot da cucina, aggiungere poco alla volta la buccia
grattugiata del limone e la farina di castagne. Salare leggermente l'acqua e
aggiungerla poco alla volta, sempre mixando. Mettere in una teglia unta con
un paio di cucchiai d’olio oppure foderata con carta da forno. Far cuocere a
180° per circa 40 minuti, la torta è cotta quando la superficie diventa
screpolata.
luis
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201
CASTAGNACCIO
Basta con il polpettone mi sono venuti dei rimorsi !!!!!
Spero vada meglio per questo castagnaccio adattato
500g di farina di castagne, acqua quanto basta per rendere l'impasto molle
tipo pastella un 2 cucchiai d'olio d’oliva
Una manciata abbondante di uva passa e una manciata di pinoli due
noci,tostati precedentemente (io i pinoli e l'uva la passo nel mixel )hai mie
non piacciono trovarli interi
Mettere in forno 30/40minuti a circa 180gradi
Una modifica da poter fare è 4 cucchiai di xilitolo 2 uova sbattute e al posto
dell'acqua atte di riso
Diventa un ottimo dolce
buon appetito LILLI
TORTA DI GRANO SARACENO
250 g farina grano saraceno
170 g xilitolo
250 g margarina/olio riso
250 g mandorle tritate
6 uova
1 vasetto omogeneizzato frutta
sale
500 g marmellata di mirtilli
Lavorare il burro con metà dello xilitolo fino a ridurlo a crema
Aggiungere i tuorli uno alla volta;unire la farina,lo zucchero vanigliato, le
mandorle tritate e l'omogeneizzato.
Montate a neve gli albumi, amalgamare gli albumi al composto.
Versare in una tortiera ricoperta di carta da forno a 180° per 45 minuti
Lasciar raffreddare la torta e farcirla con la marmellata.
Sampina
BUDINO DI RISO
Salve a tutti volevo scrivervi una ricetta di un gustoso budino
Con farina di riso e come frutta potete usare /mele. Pesche pere
1/2 litro di latte di riso
120grammi di farina di riso
2 cucchiai di xilitolo
Un pizzico di sale
1 limone
4 frutti a vs piacimento
luis
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202
Unire la farina al latte e la pizzico di sale e lo xilitolo, portare ad ebollizione
facendo attenzione che non vengano grumi
Mescolare per 10minuti aggiungere la scorza del limone
2 frutti scelti tagliateli a pezzetti e prima di togliere la crema dal fuoco
mescolarli insieme versare in uno stampo e metterli frigo
PER almeno 1 ora al momento di servirla capovolgete lo stampo e disponete i
due frutti rimasti tagliati a cubetti e lasciata a riposare nel limone ...
La crema e ottima messa anche nelle crep dolci.
Vedi base di crep per canelloni la differenza sta nel mettere lo zucchero al
posto del sale
Un saluto Lilli
BUDINO
Marzo 31, 2008
Se può servire, io faccio un budino frullando la frutta con latte di riso,
aggiungo amido di riso e porto ad ebollizione...le quantità determinano la
consistenza finale, più o meno denso, a seconda dei gusti. Esiste l'amido di
riso per uso interno, viene usato anche in farmaceutica per le compresse
debytore
CREMA
Ci sono due tipi di creme una senza uovo e l'altra con.
ingredienti:
500 ml di latte di riso
3 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di fecola di patate
Un po’di scorza di limone.
Intanto mettete sul fuoco una pentola con acqua che vi servirà.
Per cuocere a bagno maria (come si dice nelle varie regioni, noi a Roma
diciamo così).
Mettete in un pentolino il latte(a temperatura ambiente).
Lo zucchero, la fecola e la scorsa di limone.
Con una paletta di legno mescolate fino a sciogliere gli eventuali grumi.
A questo punto mettete il pentolino a bagno maria e mescolate fin quando il
liquido si rapprende.
2)ingredienti:
500 ml di latte di riso
200 gr di zucchero
2 uova intere
60 gr di fecola di patate.
Un po’ di scorza di limone.
luis
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Montare le 2 uova con 100gr di zucchero e la fecola.
A parte far bollire il latte con gli altri 100gr di zucchero e la scorsa .
Ora a fuoco molto lento unire i due composti.
CREMA
Ingredienti:
1 uovo intero + 2 tuorli
50 gr di amido di mais Maizena
500 ml latte di mandorla o riso
Buccia ben lavata grattugiata di un limone (meglio biologico).
100 gr xilitolo
100 gr fruttosio
Preparazione
In una terrina montare le uova, il fruttosio e lo xilitolo dentro uno sbattitore
elettrico finche il composto si monta. Aggiungere l’amido di mais e montare
di nuovo il composto. Aggiungere la buccia grattugiata del limone. Far
riscaldare il latte in un recipiente e quando è ben caldo aggiungere il
composto pianissimo girando continuamente con un cucchiaio di legno.
Cuocere a fuoco moderato mescolando continuamente fino ad ottenere la
consistenza desiderata. Una volta raffreddata la crema porre in frigorifero.
Da utilizzare per farcire torte o bignè
BUDINO DI FARINA DI RISO
Ingredienti:
100 gr di farina di riso
50 gr di zucchero
3 uova,
30 gr d’uvetta sultanina
30 gr di scorza d'arancia candita, una bustina di
vanillina
Un pizzico di sale
Per guarnire: 20 gr di frutta candita, uvetta sultanina
Fare ammorbidire l'uvetta, compresa quella per la decorazione, in una
ciotola con acqua tiepida, quindi scolarla e asciugarla; tagliare a dadini la
scorza d'arancia. Setacciare la farina di riso e metterla in un tegame con lo
zucchero, la vanillina e un pizzico di sale, versare il latte poco alla volta e
stemperare la farina di riso, mescolandola continuamente.
Porre il tegame
sul fuoco e portare dolcemente a ebollizione, mescolando continuamente con
luis
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un cucchiaio di legno, continuare la cottura a fuoco moderato per 20 minuti
circa, mescolando di tanto in tanto. Togliere il
tegame dal fuoco e
incorporarvi 20 gr di burro, le uova, una alla volta, l'uvetta sultanina e i
dadini di scorza d'arancia candita. Versare il composto in uno stampo
leggermente imburrato e far cuocere il budino a bagnomaria, in forno
preriscaldato a 160°, per 25 minuti circa. A cottura ultimata togliere il
recipiente dal fuoco, lasciare raffreddare completamente il budino, quindi
metterlo in frigorifero. Al momento di servire sformarlo su un piatto da
portata e decorarlo a piacere con l'uvetta e la frutta candita. Se dopo aver
capovolto lo stampo sul piatto, vi accorgete che il budino stenta a staccarsi,
provare ad immergere il recipiente per 30 secondi in acqua bollente, quindi
scuoterlo leggermente e capovolgerlo di nuovo, dando dei colpetti sul fondo.
CREMA DI PRUGNE
Ingredienti:
200 gr di prugne secche
500 gr di yogurt
50 gr di mandorle
2 cucchiai di miele, cannella, pinoli, un pizzico di sale
Lasciare ammorbidire in acqua le prugne per un'intera notte e al mattino,
quando si saranno gonfiate, cuocerle per una ventina di minuti circa, a fuoco
lento e con un pizzico di sale. Lasciare raffreddare, poi snocciolarle e
frullarle. Mescolare al purè ottenuto il miele e lo yogurt, versare in coppette,
spolverizzare di cannella e decorare con le mandorle precedentemente
tritate ed alcuni pinoli.
RICETTA "GELATO AL (FINTO)CIOCCOLATO"
Ingredienti:
1tuorlo
2 cucchiai di fruttosio
2 cucchiai di farina di castane
2 cucchiai di farina di carrube
2 cucchiai di crema di nocciole al 100%
1/2lt. di latte di riso
montare il tuorlo con il fruttosio mentre fai riscaldare un po' il latte sul fuoco.
Aggiungere le farine e la crema, mescolare e versare il latte scaldato.
Mettere sul fuoco fintanto che non si addensa.
Far freddare e poi mettere nella gelatiera per circa 20minuti.
E' ottimo!
Ciao
Daniela
luis
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205
IL PROBLEMA GELATO È SOLO UN RICORDO.
Vi devo mettere a parte di una ricetta di gelato che ho sperimentato,
veramente OTTIMA, e va bene per tutti ! luis anche per te, la puoi fare senza
aggiunta di zucchero! e vedrai che buono!!!
1/2 litro di latte di riso
1 cucchiaio e 1/2 di fruttosio (facoltativo)
1 tuorlo d'uovo
1 cucchiaio di fecola di patate
4 cucchiaini di crema di nocciole rapunzel. Per quanto riguarda quest'ultimo
ingrediente, si trova nei negozi bio, ed è una crema al 100% di nocciole
biologiche tostate - ricordiamo che verzella consiglia di dare la frutta secca
perché ricca di omega3
Io lo ho fatto utilizzando il Bimby (che sicuramente molte mamme
conoscono) e seguendo la procedura indicata sul libro generale di ricette.
Per chi non ce l'ha si può fare così:
mescolare tutti gli ingredienti insieme (magari nel frullatore) e portare ad
ebollizione per 5 minuti.
Lasciar raffreddare, quindi mettere nel congelatore. ogni due ore per due
volte, tirarlo fuori, tagliarlo a pezzi, rimetterlo nel frullatore e rimescolare.
Provare per credere ...
La crema di nocciole si può sostituire con una stecca di vaniglia, oppure
frutta frullata.
Oppure malaga: aggiungere dell'uvetta sultanina tenuta a mollo in acqua
tiepida e poi l'ultima volta che lo mettete in freezer dopo averlo rimescolato,
variegate con del succo di mirtilli o altra frutta senza zucchero che si acquista
nei negozi bio.
Buona estate ...
variante Ireos
Sinceramente non vado a dosi, ma a occhio. Faccio una crema con un uovo,
latte di riso o mandorla, fruttosio, grattatina di vaniglia e limone, farina di
riso o fecola di mais o patate, aggiungendo un pò di olio extra vergine di
oliva.
Poi macino delle nocciole che tosto e aggiungo e mescolo il tutto. poi (non ho
la gelatiera) metto tutto in freezer e ogni ora circa dò una energica
mescolata.
Per rendere più spumoso conviene usare il rosso dell'uovo per la crema e poi
invece montare a neve fermissima il bianco con un pizzico di sale e fruttosio
e mescolarla al composto già in parte ghiacciato. continuando a mescolare
con energia e avendo aggiunto abbastanza olio e fruttosio si ottengono
risultati apprezzabili anche da chi non è a dieta.
Se poi si hanno figli che apprezzano il gelato alla frutta (la mia no) si fanno
con fragole fresche o altro al posto delle nocciole.
luis
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206
variante Sampina
se piace il gusto puoi utilizzare il latte di cocco che rimane più denso
rispetto a quello di riso, e mettere una noce di margarina aiuta la cremosità.
Mi spiace ma non trovo più la ricetta con cui lo facevo... anche perchè ormai
viaggiamo a gelato di riso scotti....
GELATO
Febbraio 21, 2008
Per le quantità io vado un po' ad occhio Prendo le nocciole biologiche e le
trito finissime, poi monto un uovo con lo xilitolo ed aggiungo nocciole e latte
di cocco. Poi metto tutto dentro la gelatiera della SIMAC e ti posso garantire
che il gelato viene bene appena fatto è molto cremoso, dopo quando si
scioglie diventa un po' liquido, ma è buono al posto delle nocciole puoi
mettere altra frutta.
Stefy00
GELATO
Febbraio 21, 2008
ciao io faccio il gelato con circa 150gr di cocco fresco tritato 50 ml di latte di
cocco e 250/300 ml di latte di riso un uovo e fruttosio quanto basta e metto
nella gelatiera viene buonissimo.
Silvia mamma di andrea
GRANATINE SICILIANE
Marzo 30, 2008,
In Sicilia ci sono gelatine fatte da tempo senza usare colla di pesce o agar
agar.
Chi sia stato a Palermo avrà visto/assaggiato il Gelo di Mellone (è una
gelatina di anguria).
Viene fatto con la polpa schiacciata e cotta con amido, zucchero e vaniglia.
Poi aggiungono pezzetti di cioccolato fondente e fiori di gelsomino.
E' uno dei vari dolci di derivazione araba, simile a quelli che in Inghilterra
vengono venduti sotto il nome di Turkish Delight o che nei paesi arabi si
chiamano rahat lokum. sono comunque fatti con succhi di qualche tipo di
frutta, amido, zucchero e poi magari nocciole o pistacchi. (Da bambino, in
vacanza in Sicilia, mio padre era felice quando gli davano il mosto cotto con
zucchero e amido e addizionato di nocciole/uvetta/pinoli).
Parlando con Tapi lei m'ha chiesto se si può fare con amido di riso, non lo so
ma si può provare, ho visto che esiste anche per uso alimentare, non solo
luis
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207
per uso dermatologico, se riesci a trovarlo. come credo nessuno abbia mai
provato a farli con fruttosio o xilitolo al posto dello zucchero.
Ovviamente bisogna fare delle prove e usare la frutta più acquosa.
La ricetta di quello di anguria (la dose è ovviamente dovuta al tipo di frutto,
bisognerà almeno dividere per 4 se ad esempio si prova a farla con le
arance)
1 anguria
100 gr di zucchero per ogni litro di succo da sostituire opportunamente
80 gr di amido per ogni litro di succo
(20 gr di cioccolato fondente) da evitare
(Fiore di gelsomino) ha azione sedativa, e veniva usato per far sanare ferite
della pelle, ma non so se sia sicuro per i nostri figli
Mettete a bagno il fiore di gelsomino e tagliate a pezzi il melone. Dopo aver
tolto la buccia ed i semi, passatelo al setaccio o in un passa-pomodoro e
versate il succo ottenuto in una casseruola, aggiungendo l'amido, lo zucchero
e l'infuso di gelsomino. Mettete la casseruola sul fuoco e fate restringere il
tutto, cuocendo a fuoco molto basso e mescolando sempre. Non appena sarà
leggermente addensato, versatelo in stampini dalla forma voluta, oppure
dentro le coppette di plastica per alimenti. Lasciate raffreddare per un'ora
circa. A questo punto avrete ottenuto il gelo, (aggiungete il cioccolato
fondente tagliato a pezzetti). Guarnite il tutto con altro fiore di gelsomino
appena colto. Servite freddo.
Ireos
Cocco! COCCOBELLOOOO!!!! –
Come promesso qualche giorno fa sul .COM, vi invio i risultati dei miei
esperimenti con il cocco.
Innanzitutto volevo spiegarvi il perché di queste ricerche. Come molti nostri
bambini, anche noi lottiamo contro la candida da mesi (Micostatin, Diflucan)
senza ottenere grandi risultati.
Esistono però diversi prodotti naturali che possono aiutare a combatterla, tra
cui l'acido caprilico, di cui l'olio di cocco è molto ricco. Inoltre sappiamo tutti
che uno dei possibili effetti della candida è la stitichezza, e la
somministrazione di latte di riso certamente non aiuta questa situazione. Ho
cercato per diversi mesi di procurarmi l'olio (o burro) di cocco senza risultati,
ho girato per erboristerie, botteghe di prodotti naturali, negozi alimentari
esotici... ma niente, introvabile. Quello che si vende per internet, bhé! come
sempre, una rapina. Quindi mi sono detto, se la montagna non va da
Maometto, Maometto va alla montagna. E la montagna in questo caso è, con
una sola noce di cocco, un litro abbondante di un delizioso latte e una tazza
di panna o in alternativa una tazza di burro o ancora un bicchiere d'olio.
luis
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208
Come procedere. Si prende una noce di cocco, con un coltello appuntito si
praticando dei buchi negli "occhietti" per svuotarlo del acqua, si spacca a
martellate il cocco e si stacca la polpa. Tagliare la polpa a cubetti di un cm
circa e mettergli nel frullatore. Nel frattempo fate bollire un litro di acqua.
Quando l'acqua bolle, versarla nel frullatore e frullare il tutto a lungo.
Adagiate un telo di cotone pulito sul fondo di un contenitore o insalatiera
abbastanza capiente e versateci dentro il cocco frullato. Strizzate l'impasto
con forza per estrarre tutto il liquido, mi raccomando usate i guanti perché
l'impasto è bollente!
A questo punto potete scegliere cosa fare con il liquido ottenuto. Se volete
ottenere la panna, lasciate raffreddare il tutto due o tre ore a temperatura
ambiente, si formerà sulla superficie del liquido uno strato di panna che potrà
facilmente essere raccolta con un semplice cucchiaio, altrimenti se volete il
burro lasciatelo tutta la notte in frigo, in questo modo i grassi avranno più
tempo per separarsi dal latte ottenendo una sostanza più compatta. Inutile
dire che il latte è molto, ma molto più buono del latte di riso o soia.
Per finire, se volete invece avere dell'olio puro, mettete la panna-burro in un
pentolino a fuoco molto lento, girando continuamente. Vedrete che ad un
certo momento incomincerà a formarsi un coagulo che sembra ricotta da una
parte e l'olio dall'altra. Il gioco è fatto.
Buon appetito.
Edo
CHE MONDO SAREBBE SENZA ®NUTELLA –
Come promesso nel 3d del cocco, ho continuato le mie sperimentazioni per la
nutella home-made.
Approfitto del msg di lilly per inviarvi la ricetta.
INGREDIENTI
100g di nocciole tostate, sgusciate e pelate.
Mezza tazza di burro di cocco. (vedi ricetta nel thread corrispondente).
2 cucchiai colmi di xilitolo.
Acqua calda, non bollente.
FACOLTATIVO: 3 cubetti di cacao CUORENERO 100% CACAO (ve ne parlo in
seguito)
COME PROCEDERE
Mettere nel frullatore le nocchie, il burro di cocco, e lo xilitolo (ed
eventualmente il cacao).
Accendere il frullatore.
Iniziare a versare a piccolissime quantità l'acqua calda.
ATTENZIONE! Questa è la parte più delicata di tutto il processo.
Per ottenere un impasto di buona consistenza non bisogna eccedere nella
quantità d'acqua, aggiungetela a piccolissime quantità, ad intervalli di
qualche secondo, fino a che non vedete che l'impasto riesce a "girare" nel
frullatore in maniera fluida.
luis
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209
Frullare molto a lungo (anche 5-10 minuti!) per ottenere un impasto non
granuloso.
Versate l'impasto ancora tiepido in una tazza e mettete al frigo.
Fatto!
Buon appetito e fattemi sapere!
Edo
luis
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210
PARTE 8
Risorse internet
elenco di alcuni siti di prodotti biologici, senza glutine e senza caseina
http://www.probios.it/prodotti_rice.html
www.tibiona.it
http://www.lafinestrasulcielo.it/
http://www.naturasi.it/punti-vendita.php
http://www.mondobiologicoitaliano.it/mercatini.html
www.celiachia.it
www.copharma.it
www.schaer.com
www.biaglut.com
http://www.naturasi.it/punti-vendita.php
http://www.orgran.it/
http://www.celiachia-food.com/
http://www.risoscotti.biz/eshop/index.php
http://www.fiordiloto.it/
www.natura-nuova.com
www.joss.it
www.farmo.com
luis
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211
PARTE 8
Tabelle di conversione delle
principali unità di misura
Unità di misura di PESO
espresse in grammi (gr)
o
o
1 ounce (oz) [oncia] = 28 gr
1 pound (lb) [libbra] = 450 gr = 16 oz
Unità di misura di VOLUME
espresse in millilitri (ml) o centimetricubici (cc)
o
o
o
o
o
o
luis
1
1
1
1
1
1
teaspoon (tsp) [cucchiaino] = 5 ml
tablespoon (tbsp) [cucchiaio] = 15 ml = 3 tsp
fluid ounce (fl oz) [oncia fluida] = 30 ml
cup (cup) [tazza] = 240 ml = 16 tbsp = 8 fl oz
pint [pinta] = 470 ml
quart (qt) = 950 ml = 4 cups
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212
PARTE 9
Documenti medico scientifici
le spiegazioni scientifiche dei medici DAN!
DR J. MCCANDDLEES SULLA DIETA
La via migliore sono prove ed errori. Personalmente non conosco alcun modo di
testare in laboratorio l'intolleranza per glutine e caseina. Non posso dirti quanti
cinici sono diventati religiosi osservanti della dieta quando hanno visto risultati
nei loro bambini, talvolta in diversi giorni, altre meno. Prima che riuscissi a
capire tutto questo, ho osservato che i genitori più rispettosi che diligentemente
eliminavano i cibi dannosi e gli zuccheri raffinati avevano i bambini che
cominciavano a guarire più velocemente e consistentemente che i genitori che si
tiravano indietro, non la facevano scrupolosamente, e che non volevano fare il
controllo dell’IgG dei 90 alimenti quando i loro bambini non progredivano con la
dieta e avrebbero dovuto rimuovere più cibi irritanti.
Credo che il mercurio iniettato così precocemente con i vaccini e i susseguenti
antibiotici danneggino sia la parete intestinale che il sistema immune ed
eliminino l'enzima DPPIV così che i grossi peptidi non possano essere digeriti in
aminoacidi che sono i mattoni costitutivi della cellula.
I peptidi indigeriti alimentano gli organismi patogeni che colonizzano e corrodono
la mucosa intestinale causando o almeno contribuendo al "leaky gut" cioè alla
permeabilità intestinale. Non ho mai ben capito comunque la teoria oppioide,
anche se è chiaro che le tossine prodotte da una grave infestazione patogena e la
perdita di nutrienti dall'intestino infiammato impediscono un corretto
assorbimento che può essere la causa di molti dei danni cognitivi che vedo nei
nostri bambini.
Fortunatamente non devo essere un biochimico per osservare che rimuovere i
cibi che infiammano l'intestino, trattare le infestazioni patogene, supplementare
i nutrienti mancanti porta a miglioramenti nella maggior parte dei bambini che
seguono questo regime. Una volta che sono state fatte queste cose base, essi
sono pronti per la chelazione e talvolta per i trattamenti anti-virali e per tutte le
altre cose che facciamo per aiutarli a guarire.
Dr. JM
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
JON PANGBORN, PHD
Autismo-esame delle possibili cause secondo il DAN!
Jon Pangborn, PhD
Fino al 1980, l’incidenza dell'autismo era da 3 a 5 persone ogni 10. 000 nascite,
con variazioni dipendenti da criteri diagnostici, autori della ricerca, e posizione
geografica. Almeno due terzi delle persone con autismo avevano problemi
evidenti fin dalla nascita. Meno di un terzo mostrava regressione nella socialità,
nel linguaggio e nel comportamento tra uno e due anni. Nel periodo 1980-85,
l’incidenza dell'autismo è raddoppiata. Nell' 85, la prevalenza dell'autismo
regressivo diventò uguale a quella evidente dalla nascita, suggerendo che ci
fosse una condizione acquisita che oltrepassava gli errori congeniti o le condizioni
puramente genetiche. Dal 1997, entrambi i tipi erano aumentati, ma il tipo
regressivo era arrivato ad essere almeno il 75% dell’incidenza totale, che nel
frattempo era cresciuta di 10 volte, fino a raggiungere le 30-35 persone su 10.
0000, con qualche rapporto locale addirittura doppio di questa cifra. Una
conclusione provvisoria è che l'autismo regressivo sia dovuto a una esposizione a
"stressors" (fattori di stress) che aggravano la predisposizione metabolica, e che
ora è il tipo di autismo predominante.
Nelle ultime 3 decadi sono stati descritti almeno dieci disturbi genetici/metabolici
che possono rappresentare l'autismo. Le informazioni a riguardo si possono
trovare nel " October 2002 DAN! Consensus Report" ( ultimo protocollo dan!).
Presentiamo queste 10 condizioni, in modo che il lettore possa afferrare il
concetto di come queste condizioni metaboliche, molto differenti, siano tutte
collegate
a
disturbi
nel
metabolismo
delle
purine
o
pirimidine
(nucleosidi/nucleotidi).
1. Phosphoribosylpyrophosphate (PRPP) synthetase superactivity (molto rara),
un difetto del cromosoma Xq, aggravato da un anomalo metabolismo della
prolina. Il PRPP è il modello sul quale si assemblano i nucleotidi di purine e
pirimidine,
e l'eccessiva attività della synthase sbilancia così i
nucleosidi/nucleotidi.
chromosomal fault exacerbated by impaired proline
metabolism. PRPP is the sugar.
2. Il deficit di Adenylosuccinate lyase è un difetto del cromosoma 22q 13. 1 che
danneggia la formazione delle purine prima della formazione dell’inosine
monophosphate e dopo la formazione dell’adenylosuccinate. C'è un' elevazione
di "succinylpurines", squilibri di adenosine, AMP, ADP, ATP e diventa probabile
uno squilibrio immunologico.
3. L' istidinemia è un difetto cromosomico al 12q22-23 che causa un deficit di
acido formiminoglutammico ("FIGlu") and di seguito, una carenza di di folati,
necessari per la sintesi delle purine. L'incidenza è di circa 1 a 10. 000, e le
persone colpite possono avere scarsa memoria uditiva e scarsa risposta agli input
verbali.
luis
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
4. La sindrome di Lesch-Nyhan disease, difetto sul cromosoma Xq26-27 con
attività mutante dell' hypoxanthine-guanine-phosphoribosyltransferase.
L'
incidenza è di 1 a 10. 000 tra i nati di sesso maschile; le purine sono perse
perché eliminate dal corpo sotto forma di urato, e la formazione di cytidine
triphosphate, CTP, è deficitaria in alcune cellule. Le persone colpite tipicamente
sono autoaggressive.
5. L' Fragile X sindrome colpisce il cromosoma Xq27-28. In origine, il problema
era considerato essere una deficienza di 5, 10-methylene THF (MTHFR), che è
richiesto nel metabolismo delle pirimidine per la formazione di thymidine dalla
uridine. L' X-Fragile è uma importante causa genetica di ritardo mentale nei
maschi; qualcuno diventa autistico.
6. La sindrome di, sul cromosoma Xq28 si trova nelle femmine (i maschio non
sopravvivono), con 21 possibili mutazioni genetiche diverse. L'incidenza è di
circa una su 12. 000 femmine. Si trova un disturbo del binding genetico della
citosina mutilata e della guanina, e c'è una regressione progressiva che occorre
a iniziare dai 6 ai 18 mesi.
7.
Il deficit di Dihydropyrimidine dehydrogenase (DPD),
un errore del
cromosoma 1p22, risulta in gracile che non forma abbastanza diidrouracile e
nella timindiidrotimina. Nelle urine c'è una elevazione di gracile e timida. È
comune un DPD lieve eterozigota; moti casi insieme all'autismo non sono
comuni.
8. La sclerosi tuberosa, difetto del cromosoma 16p13. 3, ha come risultato la
formazione di una proteina chiamata "tuberina". La tuberina ha analogia con la
proteina attivante GTPase, e può esaurire la guanosina come GTP, GDP, GMP
attraverso la defosforilazione. L'incidenza è di 1 a 10. 000, con un 26-60%
caratterizzata da tratti autistici
9. La superattività di pirimidina 5'-nucleotidase (P5N) legata a molti cromosomi
(4q26 cytosolic, 17p11. 2 mitochondrial). Causa una perdita accelerata di
uridina monofosfato (CMP); l' urato è in genero basso. L'incidenza è sconosciuta.
10. La fenilchetonuria con difetti possibili su: 12q22-24 e su 4q15. 1-16. 1
(biopterin), che oggi è una condizione rara a causa dello screening neonatale e
al trattamento precoce. Senza trattamento, circa il 40% delle persone con
fenilchetonuria sarebbero diventate autistiche. Nella PKu troviamo una perdita di
GPT per formare il biopterin.
In aggiunta a questi 10 disturbi genetici, un ritrovamento recente e convincente
è che quando viene messa fuori uso l'attivazione indotta dalla citidina deaminase
(la citidina non può convertire l'uridina), le cavie da laboratorio mostrano subito
problemi di risposta immunitaria. Subito si crea un enorme sviluppo di flora
intestinale anaerobica, e si sviluppa una iperplasia linfoide nodulare. Questo
sembra riprodurre le osservazione fatte dal dott. . Andrew Wakefield e di altri sul
tratto gastrointestinale delle persone con autismo.
Inoltre, nel 1982, il dott. Gene Stubbs ha trovato una apparente debolezza
nelle persone con autismo, di erythrocyte adenosine deaminase. Ora noi
luis
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
crediamo che il problema dell'adenosine deaminase venga o dagli alleli descritti
da Persico, o da difetti con la proteina di legaggio, il CD26, conosciuto anche
come dipetidilpeptidase IV (DPP4).
Tutto ciò lascia concludere che il problema centrale e unificante alla base
dell'autismo siano purine e pirimidine- nucleodisi/nucleotidi. Il loro ruolo nella
percezione e nella risposta cellulare sono discussi nel "DAN! Consensus Report".
14
Attualmente, meno del 20% delle persone con autismo rientrano in una delle 10
condizioni descritte prima. Il nostro problema nel descrivere le cause del nostro
attuale autismo sta nel trovare le predisposizioni e i fattori di stress che risultano
in un disturbo del metabolismo delle purine e/o pirimidine.
Molti ritrovamenti clinici correnti puntano direttamente all'area del metabolismo
umano dove si intersecano la metilazione, la transsolforazione e la sintesi delle
purine. Questa area riguarda il metabolismo della metionina e dell'acido folico
associato, la cobalamina e la chimica "di un atomo di carbonio". L'evidenza ci
dice che, in media, il 40-50 % delle persone con autismo oggi hanno problemi
in questa area del metabolismo. Di seguito diamo qualche di questa evidenza nei
dettagli.
1. Supplementi in dosi terapeutiche di vitamina B6 combinata con magnesio
aiutano più del 45% delle persone con autismo (risultato di un sondaggio sui
genitori di 5284 pazienti). La vitamina B6, come pyridoxal 5-phosphate è
richiesta tre volte nella via da metionina a solfato e altre tre volte nel passaggio
a taurina.
2. La melatonina aiuta il 58% delle persone con autismo; essa è formata dalla
metilazione della serotonina (attraverso la S-adenosilmetionin, SAM), e questa
metilazione attraverso la SAM sarebbe sotto-regolata se l'adenosina o l'adenosilcisteina fossero elevate a livello cellulare.
3. Supplementi di dimetilglicina (DMG) aiutano più del 40% e la trimetilglicina
(TMG) aiuta il 72% delle persone che sono state aiutate dalla DMG. La DMG
dimethylglycine (DMG) helps over 40% and trimethylglycine (TMG) helps 72% of
those that DMG helps (DMG parent survey results, n=4725). 16 DMG fornisce
un atomo di carbonio in più, che è necessario per la sintesi dei nucleotidi delle
purine, e la DMG deriva dalla TMG quando la TMG metila l'omocisteina.
4. In base a centinaia di esami di laboratorio esaminati, nei pazienti con
autismo sia la cisteina che il glutatione sono bassi (come anche la
metallotioneina), e la solfatazione è malfunzionante. Così, la via metabolica
della conversione dalla metionina alla cisteina è difettosa o almeno limitata in
molti autistici.
5. L' utilizzazione della glutatione è al di sotto dei normali livelli, il che indica un
deficit di detossificazione e uno squilibrio oxy-redox . 17, 21
luis
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6. La metionine sintase, un enzima del metabolismo della metionina, (forma la
metionina dall'omocisteina attraverso la metilcobalamina),
è disattivata da
anche minime quantità di mercurio (es: Thimerosal). 22
7. Iniezioni di alte dosi di metilcobalamina migliorano i tratti artistici in una
percentuale che va dal 40 al 70 % (a seconda delle caratteristiche monitorate e
dell'osservazione dei medici). 23, 24 La metilcobalamina, per essere formata,
richiede della glutatione (fatta dalla cisteina), e promuove la formazione di
metionina direttamente dall' omocisteina. 25
8. Exorfine alimentari, come la beta-caseomorfina, sono elevate in molti
autistici. 26 L'enzima dipeptidilpeptidase IV (o DPP4) che digerisce questi peptidi
è la stessa proteina del fattore di attivazione dei linfociti CD2627 che è
naturalmente sottoespressa nei linfociti durante le allergie al latte. 28 Inoltre, la
CD26 è la proteina di legaggio dell’adenosina deaminase. 13 A livello cellulare,
l' adenosina controlla virtualmente la sequenza che va dalla metionina alla
cisteina.
9. L' uso di enzimi digestivi con DPP IV e la rimozione di cibo fonte di exorfine
(glutine e caseina) aiuta un significante gruppo di persone con autismo (la dieta
GF-CF aiuta il 63 % n=933). 29, 30, 15
10. Nelle persone con autismo comunemente si ritrova uno sregolamento
immunitario con risposta anticorpale a multilpi tessuti e recettori linfocitari
(incluso il DPP IV/CD26). 31
Quale variante fenotipica potrebbe essere responsabile per un difetto o
predisposizione a problemi nella formazione della cisterna dalla metionina con
conseguenze insufficienza nella parte di un atomo di carbonio dell'assemblaggio
delle purine, scarsa transmetilazione e scarsa capacità di solfatazione?
a. Difetti nell'elaborazione enzimatica dell'adenosina. L' adenosina e il rapporto
ATP/adenosina controllano il ciclo metionina-SAM-adenosilomocisteinaomocisteina-metionina.
b. Difetti nella sequenza enzimatica della metionina: methionine synthase,
methionine adenosyltransferase,
betaine-homocysteine methyltransferase,
ecc.
c. Restrizioni nella trasformazione metilica dell' acido folico- cobalamina:
formazione di glutathionylcobalamin, 5, 10-MeTHF reduction, glutamateformiminotransferase (uses FIGlu from histidine),
formiminotransferase
cyclodeaminase, ecc.
Also, weak methylation enzymes like catechol-O-methyltransferase, "COMT",
would be further inhibited by adenosine or adenosylhomocysteine disorders.
Tra le cause scatenanti e le circostanze che iniziano o peggiorano
l'autismo ci sono:
1.
luis
Allergie al latte - diminuiscono l'espressione linfocitica del CD26 (DPP4), che
può diminuire l'attività linfocitica della adenosina deaminase , aumentare
l'adenosina e diminuire il metabolismo locale.
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
2.
Infezioni da streptococco con rilascio streptochinasi (SK) (rilascio rapido in
seguito all'uso di antibiotici); lo SK si lega ai linfociti CD26. Gli antibiotici
possono anche rovinare la glicosilazione del DPP4 a livello intestinale,
permettendo la formazione di peptidi oppioidi esogeni.
Esposizioni al mercurio (Thimerosal) che bloccano la metionina sintase GSH
(glutatione) è deficiente e la detossificazione dal mercurio è danneggiata. La
deficienza di cisterna significa deficiente tioneina e deficiente GSH ; il
mercurio e il arme possono inattivare il DPP 4 nel tratto intestinale,
permettendo permettendo la formazione di peptidi oppioidi esogeni.
Glutine e caseina, con un DPP4 malfunzionante, causano la formazione di
peptidi esogeni che attenuano o confondono la percezione.
3.
4.
PRIORITÀ TERAPEUTICHE
5.
Ridurre/eliminare i falsi neurotrasmettitori e i messaggeri ingannevoli che
diminuiscono o confondono la percezione cellulare.
−
−
−
−
−
Ripulire e regolare la dieta Clean up and adjust the diet ;
Prova di eliminazione della caseina ( caseomorfina);
Prova di eliminazione del glutine ( gluteomorfina e gliadinomorfina);
Usare enzimi digestivi con DPP4;
Usare supplementi di : zinco, calcio, magnesio, vitamina B6, "Super NuThera", "D-Plex", melatonina ( se il sonno è problematico), vitamina C,
vitamina A.
1. Liberare bocca, gola e intestino dalla flora disbiotica che vi ha preso posto in
seguito a maldigestione e sregolamento immunitario - ciò migliorerà la
risposta cellulare.
− Trattare la disbiosi batterica
− Trattare la disbiosi micotica/candida
− Usare sostegni immunitari (colostro, transfer factor) e antivirali (curcuma
per il morbillo) se è il caso.
− Prova con Secretina
− Continuare l'uso di enzimi digestivi e supplementi nutrizionali
2. Migliorare ulteriormente la risposta cellulare ( neuroni, linfociti, cellule
secretorie del tratto gastrointestinale)- supporto nutrizionale più avanzato.
−
−
−
−
Prova di DMG, TMG, con/senza B12, acido folico
Methylcobalamina
Supplementazione di amminoacidi
Aumentare lo zolfo dall'esterno ( bagni di Epsom salt )
3. Liberarsi dagli inibitori tossici - provare la detossificazione, terapeuticamente
se indicato:
− Esami di laboratorio: su capelli, urine e feci-usarli per valutare il carico
tossico e per monitorare i progressi nella detossificazione.
luis
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
− Usare test su provocazione per mobilizzare le sostanze tossiche: DMSA,
TTFD, (intravenous) GSH, o altri a discrezione del medico
− Stare attenti a reinfezioni intestinali da candida/funghi quando si usino
agenti sulfurei orali (specialmente acido lipoico e DMSA)
− Provare supplementi orali di zolfo: glutatione, cisteina, NAC, "MTPromoter" ( con cystine)
− A questo punto si dovrebbe essere in grado di normalizzare il rapporto
rame/zinco
4. Esaminare i residui disturbi/bisogni metabolici - escludere errori nel
metabolismo di purine e pirimidine: guardare gli esami precedenti per le
condizioni 1-10. Gli esami gnomici per le varianti fenotipiche e le condizioni
eterozigote possono rivelare mancanze metaboliche subacute.
5. Training sensoriale,
educazione speciale e altri programmi socialicomportamentali-educativi dovrebbero avere a questo punto molto più
successo in molti casi.
DOTT. BRADSTREET
Il dott. Bradstreet dice che la definizione AUTISMO è presto destinata a sparire,
e che è stata creata dai neuropsichiatri in un momento in cui non si sapeva
granché su questo disturbo e dice: partiamo con la giusta diagnosi: encefalopatia
autoimmune post-vaccinale e enterocolite È apparente che circa l'85% dei
bambini etichettati come autistici,
in effetti hanno un disordine
autoimmunitarioche di solito colpisce le proteine cerebrali. Inoltre, hanno anche
un'autoimmunità a livello del sistema gastrointestinale. Io credo che le più
appropriate diagnosi mediche siano:
1)
encefalopatia autoimmune post-vaccinale dovuta a un effetto combinato di
mercurio, interazione morbillo/orecchioni, e ad altri vaccini;
2)
disregolazione immunitaria probabilmente dovuta a alluminio,
morbillo e altri componenti del vaccino;
mercurio,
3)
un nuovo ed unico disturbo autoimmune di infiammazione intestinale,
presumibilmente dovuto agli stessi fattori. Tutto ciò è ora ben documentato nella
letteratura medica. Il dottore poi spiega come accadano tutte una serie di
reazioni a cascata.
Partendo da una predisposizione genetica o ambientale o dovuta a una
particolare debolezza immunologica momentanea, quando il bambino è esposto
ad aggressioni come le massicce dosi di vaccini somministrate a soli 2 mesi di età
e TUTTE insieme, vari componenti mercurio, alluminio, virus vivi come quello
dell'epatite b, scatenano lo sviluppo di una reazione allergica oautoimmunitaria,
di immunosoppressione, produzione di anticorpi anti mielina,
e tutto
contribuirebbe a deteriorare lo sviluppo dei bambini. il mercurio interferisce con il
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
normale sviluppo della mielina. Ha anche un'attività anti MBP.
Si crea
un'alterazione e distruzione delle normali barriere cerebrali e del tratto
gastrointestinale, e del flusso sanguigno, che si traducono in disfunzioni cerebrali
come disturbi del linguaggio e delle abilità cognitive.
Si crea un danno
nell'integrità delle mucose che si traduce in sindrome gastrointestinale. Aumenta
il flusso delle tossine nel sistema epatico-portale che danneggia il sistema di
detossificazione. Questo causa problemi coi composti sulfur, è alterata la
normale funzione dei neurotrasmettitori e da ciò nasce la distruzione della
digestione delle proteine e dei peptidi, che permette poi esposizione antigenica,
allergie alimentari e esposizione a oppioidi esogeni. si danneggia le funzione
secretina.
Le allergie alimentari, causate dalla permeabilità intestinale, causano
infiammazioni intestinali. Gli oppioidi generati dai peptidinon possono essere
digeriti per un danno dell'enzima DPP-VI . Gli oppioidi interferiscono con la
migrazione neuronale e la funzionalità della dopamina. Diarrea o stitichezza
sono causate dall'infiammazione del tratto gastrointestinale dovuta a
autoimmunità e a ischemia.
La superproduzione di batteri anaerobici producono tossine, che interferiscono
con la funzione del SNC. Si include l'elenco degli esame normalmente alterati e
le percentuali: -anticorpi antimielina sono alterati nel 50-85% della popolazione
autistica -anticorpi anti-brain endothelial(vascular)50% -trobofilia, disordini della
xcoagulazione70% -diarrea o stitichezza cronica 80% -eccesso di mercurio5070% -deficienza acidi grassi omega3 99% -deficienza di zinco 90% -eccesso di
rame 90% -elevata serotonina60% -disturbi autoimmuni 90%
Seguono considerazioni sui trattamenti:
l'approccio èdi minimizzare gli elementi tossici e contemporaneamente
provvedere i supporti nutritivi deficitari. si cerca di scoprire quali siano i problemi
biologici del bambino, e di correggerli dove possibilòe. per aiutare un bambino si
fa(dopo acer esaminato ovviamente caso per caso)
- eliminazione di cibi che contengono glutine
miglioramenti notevoli circa nell'80% dei casi
e
caseina,
cosa
che
dà
- ripristino della normale flora intentistinale come lactobacilli
- acidi grassi essenziali incluso olio di fegato di merluzzo(ma che sia privo di
mercurio)
- trattam. delle disbiosi
- eliminazione patogeni dal tratto gastrointestinale
- supplemento di zinco per aiutare il sistema immunitario e la mielinizzazione
- purificare e compattare le feci
- correzione di ogni deficienza nutrizionale
luis
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- immunoglobuline orali per supportare l'immunità GI
- colostrum(lactoferrina)
- secretina per le funzioni pancreatiche e l'alcalinizzazione dell'intestino
- detossificazione dal mercurio con DMSA
- L-glutazione e altre fonti di sulfur(taurina, glucosamine sulfate, MSM)
- correzione dei disturbi del sonno (melatonina)
- molte tecniche di integrazione sensoriale
- ABA, verbal behavior e terapie comportamentali sociali
- controllo di attacchi? con medicinali e occasionalmente IVIG
- correzione della deficienza da immunoglobuline con IVIG
- eliminazione o controllo dell'autoimmunità con steroidi, antinfiammatori e/o
IVIG
- correzione delle anormalità del flusso cerebrale con aricept, nimotop o altro
- controllo di sintomi contrari molto gravi con medicine dove necessario
(risperdal, prozacecc)
- Capire bene cosa di questo necessiti a un bambino richiede molta esperienza e
molti tentativi. . . .
La parte 2:
Come accade ai nostri bambini di cadere in questo pasticcio?(leggi AUTISMO)
Non ho una risposta completa, ma la ricerca medica ci dà qualche indizio.
Lo stato della California sta monitorando l'autismo da anni e l'incidenza è
aumentata del 400% negli ultimi 12 anni. Penso che nei prossimi anni sarà
possibile documentare esattamente l'eziologia immunologica dell'autismo.
Qualche indizio :
1) della schizofrenia e nell'autismo incontriamo tracce nel sangue e nelle urine di
eccesso di oppioidi. La schizofrenia è associata anche con alti livelli di IL-2. Io
sospetto che anche nell'autismo si trovino livelli alti.
2) nei bambini piccoli, spesso l'autismo è curato o molto aiutato con la rimozione
di glutine e caseina, i quali hanno effetti immunologici e neurotrasmettitori.
3) molti bambini autistici hanno una storia di precoci e frequenti infezioni alle
orecchie o di intolleranza al latte. Le infezioni frequenti possono danneggiare
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
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l'input sonoro durante una fase critica dello sviluppo cerebrale. Possono anche
influenzare il sistema immunitario in modo avverso rendendo più facili eventuali
reazioni ai vaccini. Infine, la debolezza del sistema immunitario può essere un
segnodi un immunodeficit, come con IgA deficit(visto nel 20% circa dei pazienti)
4) molti bambini autistici hanno iperplasia linfatica o disordini intestinali
infiammatori . Sembra correlato al MMR. Ci sono altri problemi intestinali
nell'autismo:riflusso esofageo, stitichezza o diarrea, che possono derivare da
danni immunitari o problemi nella reazione neurologica. Anche la dieta
contribuisce ai sintomi. Altre cause di diarrea in autismo:parassiti, batteri , lieviti.
I neurormoni del GI, come la secretina, sono anche importanti per il
funzionamento del cervello.
5) molti bambini autistici sono allergici a certi cibi, pollini o muffe. Queste
reazioni allergiche distruggono il normale bilancio immune e alterano i livelli di
interleuchina2
6) L'immunizzazione con virus vivi peggiora molti nostri bambini. Questo è un
tema molto dibattuto, bisogna effettuare molte ricerche sulla sicurezza dei
vaccini
7) Specie di lieviti come candida inducono cambi immunologici, come producono
neurotossine, e molti bambini autistici hanno problemi con lieviti ecc. I lieviti
possono anche interferire con la produzione di serotonina, un importante
neurotrasmettitore che controlla il comportamento, in parte. Clostridia, che ha
effetti neurotossici, è presente nel 20% dei bambini autistici.
8) queste alterazioni immunologiche influiscono sulla chimica del cervello, specie
sulla parte cerebellare e sensoriale. Molti bambini autistici hanno alterazione
delle percezioni sensoriali
9) ricercatori hanno trovato dermorfina, un composto molto tossico, nelle urine di
bambini con autismo. La dermorfina si trova in natura in un solo posto al mondoil veleno della rana velenosa dell'amazzonia! è 10 milioni di volte più potente e
tossico della morfina.
10) bambini con autismo sono spesso deficienti di secretina nativa. Skoglosa ha
trovato PACAP, un peptide della famiglia secretina, essere necessario per lo
sviluppo dell'ippocampo. Potrebbe essere che la secretina faccia parte dello
sviluppo dell'ippocampo.
Cosa causa alterazioni offese immunitarie?
Una debolezza genetica(4B nullalleli) e/o una predisposizione, combinate con una
o più delle seguenti:
1)
assente o corto allattamento,
trasferimento dell'immunità
luis
per
prevenire
il
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pieno
sviluppo
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del
2)
precoce introduzione di glutine, prima di un anno di età. Il grano è stato
manipolato geneticamente negli ultimi 100 anni, per aumentarne il contenuto in
glutine
3)
uso precoce di latte vaccino o caseina
4)
immunizzazioni con virus vivi
5)
uso di antibiotici e risultanti infezioni da lieviti e batteri patogeni
6)
cause materne:allergie, sindrome da fatica cronica, o problemi di
permeabilità intestinale che causano una pre sensibilizzazione già nel grembo
materno
7)
intestino permeabile per una delle precedenti cause o o anche causato da
parassiti o infiammazioni intestinali, che permettono a glutine e caseina di
passare nel flusso sanguigno
8)
difetti di detissificazione-deficit enzima PST
9)
si sviluppano anticorpi nelle proteine basiche della mielina, e altre
componenti cerebrali.
10) difetto dell'immunità cellulare specie nell'attività delle cellule natural killer.
Possibile innalzamento interleuchiana2
Cosa raccomando che sia fatto per diagnosticare esattamente quale/i di questi
problemi ha il vostro bambino?
Prima di prendere un appuntamento con un medico per il trattamento biologico
dell'autismo, bisognerebbe fare delle pre-valutazioni di laboratorio e degli
interventi nutrizionali-dietistici.
1) nella letteratura medica disponibile ci sono almeno tre autorevoli fonti sul
beneficio di rimuovere alcuni elementi(glutine e caseina) dalla dieta dei bambini
con autismo. Negli studi di Cade, Reichelt e Shattock circa l'80% dei bambini con
autismo sono migliorati significativamente(non sinonimo di curati)con la STETTA
rimozione di glutine e caseina. Quindi io raccomando una dieta 100% senza
glutine e caseina. Spiacente, ma il 99% non va bene. Io l'ho fatto come genitore
e so cosa significhi in termini di cambiamenti nel modo di vivere, . . . però
bisogna farlo e provare perché molti bambini sono molto assuefatti a queste
sostanza ed è molto difficile. . . ma ci sono abbastanza dati empirici e
osservazioni cliniche per giustificare un tentativo di almeno un anno. Il dott.
Shattock ha tracciato le urine dei bambini con autismo e ha trovato che ci vuole
circa un anno perché siano rimosse tutte le tracce di caseomorfina e
gluteomorfina. Comprate il libro di Lisa Lewis"diete speciali per bambini
speciali"per aiutarvi nell'inizio della dieta . Se vedete anche piccoli risultati nelle
prime 12 settimane incoraggiatevi ed andate avanti. Probabilmente i bambini
perderanno qualche chilo durante il cambio di dieta a riso e patate, ma di certo
non moriranno di fame. Spesso inizieranno a mangiare qualche nuovo alimento
che prima non accettavano. Osservare i comportamenti in questa fase. siate
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sicuri che qualche familiare o amico benintenzionato non abbiano l'idea che "
soltanto un poco non gli farà male". Questo è sbagliatissimo e ci sono
osservazioni per provarlo. quindi se davvero volete vedere se la dieta funziona
per vostro figlio, siate intransigenti. Se volete potete fare il test sull'urina dei
vostri bambini. esso misura il livello di oppioidi nelle urine dei bambini.
2) esame degli acidi organici
3) analisi digestive complete delle feci e paratossicologiche per parassiti, errori
digestiti e lieviti
4) test anti MBP e anti neuroni filamenti proteine anticorpi
5) livelli plasmatici di serotonina
6) screening genetico:profilo plasma aminoacidi per la valutazione di errori
congeniti del metabolismo . fare anche X-fragile, e test sui cromosomi,
7) é meglio purificare da lieviti, batteri e parassiti e riconfermare con test la loro
eliminazione, possibilmente prima delle tua prima visita con un medico.
8) se tuo figlio ha usato antibiotici,
batterica8lactobacillus e bifobacterium)
è
meglio
ripristinare
la
flora
9) fare un EEg in sonno profondo
ARISTO VOJDANI
Mi chiamo Aristo Vojdani, e sono un immunologo, lavoro all’ ImmunoSciences
Laboratory, un laboratorio che opera nel campo dei disordini immunitari a
Beverly Hills, Los Angeles, e sono anche Assistente Ricercatore nel Dipartimento
di Neurobiologia alla UCLA. Il progetto di ricerca al quale stiamo lavorando ora
riguarda la neuroimmunologia.
Soprattutto in relazione all’autismo.
Sto
esaminando il legame tra l’intestino,
il sistema nervoso,
ed il sistema
immunitario. Esistono molti, molti studi scientifici pubblicati, e oggi abbiamo
ascoltato la Dottoressa Marsha Herbert dell’Harvard Medical School, riguardo al
ruolo significativo dei fattori ambientali nello sviluppo dell’autismo. E questo è
anche l’argomento principale delle mie conferenze, e con la mia ricerca ho
dimostrato che fattori ambientali quali gli agenti infettivi, le sostanze chimiche
tossiche come il mercurio, e le proteine negli alimenti come il latte, la caseina
nel latte, il glutine nel grano e altri cereali, in qualche modo possono avere
effetti sugli enzimi presenti nel tratto gastrointestinale,
come il DPP4,
attraverso meccanismi specifici.
Faccio un passo indietro per spiegare un
passaggio, per spiegare cosa è il DPP4. Quando mangiamo proteine, abbiamo
una serie di enzimi detti proteasi, ad esempio pepsina, tripsina e chimotripsina.
Quindi, immaginiamo che quella proteina sia una lunga catena di perline legate
tra loro, dette aminoacidi, è lunghissima, diciamo da qui all’altro lato della
stanza. Queste proteasi sono composte di pezzi più piccoli, una ventina di
perline legate tra loro, quindi 20 aminoacidi, detti peptidi. Abbiamo quindi
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bisogno di peptidasi, come il DPP4 (Dipeptidyl-peptidase IV), per scomporre
questi 20 aminoacidi in 1 o 2 aminoacidi; quando diventano molecole minuscole,
vengono assorbiti attraverso l’intestino e diventano parte del sistema energetico
insieme al glucosio ed altro. Se agenti infettivi quali i batteri, e le proteine
alimentari quali il glutine, la caseina , e il mercurio o altre sostanze chimiche
nell’ambiente, una volta arrivate nel nostro apparato digerente si legano a
questi enzimi, e quegli enzimi incominciano ad avere un cattivo funzionamento,
succederà che avremo tanti peptidi non digeriti, quelle 20 perline legate tra loro,
che resteranno nel tratto digerente e interferiranno con la parte di sistema
nervoso che si trova nell’intestino. Lo sa che nell’intestino si trova lo stesso
numero di neuroni che abbiamo nel cervello? C’è un articolo del Dottor Gershon,
che ho citato ieri nella mia presentazione, che sostiene che l’intestino è il
secondo cervello, perché non solo nell’intestino si trovano molti neuroni, ma
anche molti neurotrasmettitori. In effetti, il 95% della serotonina è prodotta
nell’intestino, non nel cervello. Quindi possiamo vedere il legame tra intestino e
cervello. Allora, se qualcosa interferisce con la digestione di questi peptidi,
avremo un’interferenza anche nel sistema immunitario dell’intestino, perché
accadrà che ci saranno molti linfociti, cellule T, cellule B, che reagiranno a
questi peptidi non digeriti. Nel reagire a questi, producono citochine proinfiammatorie, sarebbe a dire citochine che causano una infiammazione, e il
risultato di ciò sarà qualcosa di simile alla malattia infiammatoria dell’intestino
(IBD),
comune nei bambini affetti da autismo.
Quindi,
abbiamo
un’accumulazione di questi peptidi,
o molecole simili,
che da una parte
interferiscono con il sistema immunitario, e con la produzione di citochine, e
dall’altra interferiscono con la comunicazione a livello neuroimmunitario,
attraverso
l’interferenza
sui
neurotrasmettitori
e
sui
ricettori
dei
neurotrasmettitori.
Quando si ha un’accumulazione di questi peptidi che
interferiscono con il sistema immunitario, l’intestino manda al cervello un
messaggio sbagliato, certe sostanze chimiche vengono secrete e ritornano
all’intestino e possono causare vomito, diarrea, gonfiori e altro. Quindi esiste
un’assoluta comunicazione tra questi due sistemi,
non sono separati.
Sfortunatamente, la medicina tradizionale vede ogni sistema come un’entità
separata, l’approccio olistico, quello che considera l’organismo come un insieme
di organi che lavorano in concerto tra loro, è quello che dovremmo utilizzare nei
bambini autistici e in presenza di ogni malattia. La seconda parte di questo
processo è quando si ha accumulazione di peptidi nell’intestino e il sistema
immunitario produce citochine ed altri mediatori,
portando ad un cattivo
funzionamento dell’intestino e alla sindrome dell’intestino permeabile. Questi
peptidi passeranno dall’intestino al sangue, dove avremo quindi una risposta
immunitaria contro di loro, e possono anche arrivare fino all’area del cervello,
dove si trovano i recettori per le endorfinee, le encefalite e tutti quei mediatori
che si legano ai recettori, che si trovano per lo più sotto i neuroni; prendono ora
il nome di esorfine, caseomorfine dal latte, gluteomorfine dal grano. Vengono
chiamate gluteomorfine e caseomorfine perché agiscono come morfine, si legano
a specifici recettori nelle cellule del cervello e ovviamente interferiscono con il
funzionamento del cervello da un lato e con il sistema immunitario dall’altro. Gli
stessi recettori che si trovano sui neuroni, nel sistema nervoso, si trovano
pressoché identici nei linfociti.
Generalmente questi due sistemi,
quello
immunitario e quello nervoso, comunicano tra loro attraverso questi recettori.
Dunque, questi peptidi derivanti dall’alimentazione arrivano nel sangue e nel
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cervello, interferiscono con la comunicazione tra il sistema immunitario e il
sistema nervoso, e a lungo andare il risultato potrebbe essere costituito da
anomalie comportamentali.
Sfortunatamente, molti clinici prestano attenzione ai comportamenti ed alla
genetica, e la genetica è qui sopra, e i comportamenti sono quaggiù, vero? Sì.
Essi sanno che la genetica ha un ruolo nella malattia,
e conoscono i
comportamenti. Curano i comportamenti, ma non capiscono, non prestano
attenzione a ciò che succede qui, nel tragitto dal cervello ai comportamenti, o
dal sistema immunitario ai comportamenti. Qual è la biochimica? Quale reazione
metabolica avviene tra questo punto e quello? Ed è ciò che la nostra ricerca sta
dimostrando, è l’area nella quale stiamo cercando di comprendere le reazioni
biochimiche, perché ci sia di aiuto nel trovare una soluzione, e speriamo, per
poter invertire il comportamento autistico.
JAMES NEUBRANDER
In molte di queste 50. 000 iniezioni fatte, all’inizio mi preoccupavo di ogni
fastidio, effetto collaterale e facendolo non vedevo progressi nei bambini, e i
genitori interrompevano la cura, e a un certo punto ho mandato tutto al diavolo
e mi sono detto, vediamo se così funziona, e adesso i bambini sono sempre di
più.
Quindi non perdo più tanto tempo con gli effetti collaterali lievi.
Fondamentalmente, la Metil B12 incontra un enzima, la metionina sintasi,
fanno l’amore e hanno due bambini: i gruppi metilici per il cervello, e il
glutatione perché vada a disintossicare il nostro organismo e tutto il resto.
Quindi, questi sono i loro due bambini…ed è meraviglioso. Generalmente, i
progressi si vedono dopo 3 mesi, 6 mesi, 9 mesi, ma vedo i bambini tornare
tra noi e uscire dallo spettro autistico. Ora, per essere sicuro che la terapia sia
equilibrata, prescrivo anche la dieta, ho imparato che la rimozione della caseina
è fondamentale allo scopo, perché altrimenti non è possibile far funzionare il
ciclo metionina-omocisteina, non si fanno i bambini, perché non si incontrano.
Fondamentalmente, accade che la metionina sintasi…allora, vediamo, la Metil
B12 è la Mamma, nelle mie diapositive la chiamo Mamma B12, l’omocisteina è
l’uomo, non lo fanno mai entrare in casa, quindi non c’è nessuno con cui fare
l’amore, non succede niente, quindi non si fanno molti bambini, e per far
funzionare questo processo è necessario fare bambini. Quindi dobbiamo fare
bambini, e per farlo è necessario tenersi decisamente alla larga da ogni prodotto
che derivi da una mammella. Se proviene dalla mammella di un animale, deve
sparire. È un ragionamento completamente diverso dagli altri riguardanti i
peptidi, o le IgG, è una ragione diversa per la quale devono rimuovere almeno
la caseina dalla dieta, allora posso ottenere risultati migliori.
luis
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ANDREW WAKEFIELD,
MB, BS, FRCS, FRCPath Direttore esecutivo, Thoughtful House
Il Dr. Andrew Wakefield è un gastroenterologo accademico. Si è laureato in
medicina presso il St. Mary's Hospital, distaccamento dell'università di Londra,
nel 1981, con specializzazione in chirurgia gastrointestinale con uno specifico
interesse per le disfunzioni infiammatorie. È stato qualificato come chirurgo
modello dal Royal College nel 1985, e nel 1996 gli è stato assegnato un
Welcome Trust Traveling Fellowship per studiare micro trapianti intestinali a
Toronto in Canada.
Le scoperte fatte durante la sua permanenza in Canada lo portarono a seguire
ricerche scientifiche sulle disabilità infiammatorie del tratto intestinale come il
morbo di Crohn e la colite ulcerativa. Nel 1998, lui ed i suoi colleghi del Royal
Free Hospital riportarono uno studio sullo stato infiammatorio intestinale in
bambini con disordini dello sviluppo di tipo autistico; questa condizione più tardi
divenne conosciuta come enterocolite autistica. Non estraneo alla controversia,
il Dr. Wakefield resistette alle pressioni per fermare le sue ricerche inerenti ai
collegamenti tra le vaccinazioni infantili, infiammazione intestinale, ed autismo,
e lasciò la Royal Free School di medicina nel 2001. È impegnato in molte
collaborazioni scientifiche negli Stati Uniti ed in Europa. La ricerca del Dr
Wakefield è maggiormente focalizzata nello studiare i cambiamenti immunologici,
metabolici e patologici che avvengono in uno stato di infiammazione intestinale
come l'enterocolite autistica, i collegamenti tra i disturbi intestinali ed i danni
neurologici nei bambini, ed il potenziale relazionamento di queste condizioni con
le cause ambientali, come le vaccinazioni infantili.
Durante il corso del suo lavoro nei disordini infantili dello sviluppo, il Dr.
Wakefield divenne maggiormente convinto della necessità di una ricerca mirata,
ed un approccio biomedico e comportamentale integrato a questi disordini, per
classificare i benefici clinici dei bambini colpiti nei progressi dello sviluppo
misurabili; questo è l'obbiettivo guida della Thoughtful House. Il Dr Wakefield ha
pubblicato 132 articoli scientifici innovativi, capitoli di libri, commenti scientifici,
ed è stato premiato nel 2001 dal Royal College. È un consulente medico per
beneficenza nel U. K e negli USA per il Medical Intervention for Autism.
Sommario presentazione:
un nuovo modello medico per l'autismo e disordini dello sviluppo collegati sta
emergendo, basato sul fatto che molti bambini autistici hanno infiammazioni
intestinali nascoste.
Sintomi di infiammazione: il bambino soffre di problemi addominali, crampi,
diarrea,
costipazione (spesso alternando costipazione a diarrea),
feci
maleodoranti contenenti cibo indigerito.
Dolori addominali possono spesso
manifestarsi con risvegli notturni, sofferenza, autolesionismo ed irritabilità.
Natura dell'infiammazione: l'infiammazione dell'intestino è cronica (a differenza
di altri disturbi come il morbi di Crohn e colite ulcerativa. Ha le caratteristiche di
un infezione virale cronica.
Disturbi nascosti: è evidente che, dalla nostra conoscenza del morbo celiaco
silente (sensibilità allergica al glutine) ed infiammazioni intestinali come morbo di
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Crohn e colite ulcerativa,
l'assenza di ovvi sintomi gastrointestinali non
significano assenza del disturbo.
Molti pazienti celiaci non hanno sintomi
evidenti. È molto probabile quindi che molti bambini autistici senza sintomi
evidenti abbiano comunque problemi intestinali.
Attivazione secondaria del sistema immune nel cervello: un recente studio ha
dimostrato l'attivazione di cellule immunitarie situate nel cervello in individui
affetti da autismo. Questa attivazione sembra essere una risposta secondaria
all'infiammazione che sta avvenendo fuori dal cervello,
potenzialmente
nell'intestino.
Sistemi immuni innati ed adattati: la risposta infiammatoria nell'intestino e quella
nel cervello in individui affetti è differente. Il cervello dimostra l'attivazione del
sistema immune innato attraverso la proliferazione di linfociti, ed il deposito
degli anticorpi sul tessuto infiammato.
L'asse intestino-cervello: il disegno emergente è di una primaria infiammazione
intestinale e di una secondaria infiammazione sul tessuto danneggiato nel
cervello.
Trattamenti possibili: per queste ragioni il trattamento dell'infiammazione
intestinale e le sue conseguenze locali può avere un impatto benefico con gli
aspetti dello sviluppo e del comportamento del disturbo.
Presentazione della conferenza:
Thoughtful House è impegnata nel recupero dei bambini con disordini nello
sviluppo attraverso questa combinazione di cure mediche, educazione e ricerca.
Con un disturbo complesso come l'autismo (oggi stiamo utilizzando l'autismo
come un modello perché dall'autismo abbiamo imparato molto, ma lo stesso può
essere applicato a molti disordini dello sviluppo infantili), talmente troppe cose
sono state sbagliate che i bambini vengono nella clinica.
Da dove intendi iniziare? Come genitore, come medico, da dove intendi iniziare?
Questo è un problema veramente complesso -- da dove inizi a risolvere questo
mistero?
Il punto di partenza
È un ruolo fondamentale della medicina ascoltare il paziente o, in questo caso, i
genitori del paziente. Devi ripercorrere la storia clinica ed usare quella come
punto di partenza. Prendere una completa storia clinica ed un esame fisico del
bambino è , per l'autismo, una cosa quasi mai sentita fino ad oggi. È
importante focalizzare le ricerche per prima cosa su ciò che deriva dagli indizi
presenti nella storia clinica, come viene raccontata dai genitori, e per secondo
da quello che emerge dalla visita del bambino. Io sono un gastroenterologo,
pertanto mi appresto a fornirti il mio punto di vista sul problema sotto l'aspetto
gastrologico. La prima storia clinica che ho ascoltato nel 1995, presso il Royal
Free Hospital di Londra, riguardava un bambino con alle spalle uno sviluppo
normale, abilità acquisite, interazione sociale, linguaggio, che in seguito
regrediva diventando autistico. Non conoscevo assolutamente nulla di autismo.
Era così raro quando perseguivo i miei studi che non se ne era mai parlato. Nello
stesso momento in cui questi bambini regredivano, iniziavano a presentare
sintomatologie neurologiche e gastrointestinali. Per quanto riguarda i sintomi
neurologici,
per esempio,
un bambino poteva perdere l'abilità,
precedentemente acquisita, di mangiare con un utensile. Alcuni iniziavano a
battere gli oggetti. Essi divenivano instabili e goffi. Prima camminavano,
adesso volevano stare seduti. Non volevano più salire le scale. Così queste cose
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(qualche grave problema neurologico) era comparso in associazione alla loro
regressione nello sviluppo. Hanno anche sviluppato sintomi gastrointestinali.
Quando i genitori descrivevano i loro sintomi gastrointestinali (diarrea per 12
volte in un giorno, ingrossamento addominale, sofferenza o assumere una
postura particolare, peggioramento del loro comportamento quando arrivava il
momento dell'evacuazione) raccontavano che i loro figli erano autistici, e che
erano portati quindi ad avere problemi viscerali. Questo non aveva secondo me
alcun senso. In questi bambini inoltre sembrava esserci una predisposizione ad
infezioni ricorrenti. Se il resto della famiglia si ammalava, il bambino autistico
prendeva l'infezione in modo peggiore con difficoltà a guarire.
I bambini
generalmente prendevano cicli multipli di antibiotici, i quali potevano essere la
causa di un sistema immunitario che non lavorava correttamente, o invece, gli
antibiotici potevano essere stato lo strumento per l'inizio del processo di
disabilità. Ma certamente noi abbiamo visto e continuiamo a vedere moltissime
infezioni delle vie respiratorie alte e delle orecchie in questa popolazione.
Così se ci si trova nel dubbio, esaminare il paziente. Questo è così vero oggi,
come non mai. Il paziente in questa slide è un giovane ragazzo autistico. Egli
era un bambino felice, sano, e delizioso ad un anno di età. Questo è lui adesso
a sei anni. Il cambiamento è straordinario. Questa è l'immagine che uno si
aspetterebbe di vedere in un bambino dell'Africa occidentale. Questo bambino
no ha massa muscolare. Le sue costole sono evidenti. Ha un addome grande e
disteso. Potrebbe avere un rachitismo precoce. Questo bambino sta male.
Questo bambino ha un problema gastrointestinale nascosto. Il gastroenterologo
pediatrico, per quello che era riferito a questo bambino, si rifiutava di vederlo
basandosi sul fatto che questo era troppo controverso. Non c'è assolutamente
nulla di controverso in merito a questo bambino. I disturbi del tubo digerente
sono disturbi del tubo digerente! La madre di questo bambino è indagata dai
servizi sociali, perché sembra che suo figlio muoia di fame! Ma questa figura
nasconde la giusta interpretazione. Dietro di lui c'è sua sorella, e lei appare
molto ben nutrita. Questo è il dilemma che la medicina ha creato per se stessa.
La medicina ispira i genitori a perdere ogni fiducia nella professione medica.
Questo bambino sta male!
I sintomi riflettono disturbi intestinali infiammatori.
Non è necessario trascurare i sintomi comportamentali e prendere i sintomi del
tratto digerente come unica faccia della medaglia.
Noi chiediamo
semplicemente, questi sintomi riflettono un disturbo intestinale nascosto? Poi
diamo una rappresentazione di una ileo-colonscopia ( che esamina il basso
intestino), e questo è quello che troviamo nell'ileo. (slide intitolata "ileocolonscopia"). Questa segnata è una iperplasia linfoide nodulare dell'ileo. È
analogo al gonfiore delle ghiandole linfatiche del collo quando prendete un mal di
gola, ma questo succede a causa di un infezione nella parte bassa dell'intestino.
Questo causerà dolore e cambiamenti nell'apparato digerente.
Qui vedete un ulcerazione simile a quella che potreste avere nella bocca. È
accaduto una rottura della mucosa dell'intestino. Inizialmente interpretavamo
questo come un inizio del morbo di Crohn, ma in effetti non lo era. Questa è
una nuova patologia. Quando lasciai il Royal Free Hospital, avevamo già
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
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effettuato ricerche in 200 bambini circa con autismo ed avevamo trovato questo
come un modello rilevante di patologia intestinale.
Non avevo mai visto nulla di sufficientemente simile prima, a dispetto di molti
anni in gastroenterologia. Esiste un inconfutabile processo di deterioramento
nell'intestino di questi bambini, basato su ipotesi provate, controlli e studi
pubblicati. Questo (si mostra un foglio), il secondo in una successione di studi,
descrive i primi 60 bambini sull'American Journal di gastroenterologia. Che cosa
hanno dimostrato questi vari studi? L'infiammazione può essere estesa
attraverso l'intestino, lo stomaco, l'intestino tenue, il duodeno, l'ileo, il colon
ed il retto. Questo è quello che noi chiamiamo disturbo pan-enterico. È simile al
Crohn nella sua distribuzione anche se non lo è.
Fino a poco tempo fa eravamo impediti nell'analizzare completamente il tratto
gastrointestinale.
L'endoscopia e la colonscopia davano una vista limitata
dell'intestino. Negli adulti ci sono fino a 21 piedi (7 metri) di intestino crasso che
siamo stati incapaci di visualizzare. Adesso abbiamo la tecnica della capsula
endoscopica.
Si inghiottisce una piccola capsula monouso ed essa scatta
fotografie attraverso tutto l'apparato digerente. Queste immagini provengono da
un mio ex studente, Federico Balzola, che ha riscontrato gli stessi disturbi in
molti bambini italiani.
("Autistic Enterocolitis: Confirmation of a New
Inflammatory Bowel Disease in an Italian Cohort of Patients. " Digestive Diseases
Week, Chicago, May 2005 and "Panenteric IBD-Like Disease in a Patient with
Regressive Autism Shown for the First Time by the Wireless Capsule
Enteroscopy: Another Piece in the Jigsaw of this Gut-brain Syndrome. " Balzola
F, et al. American Journal of Gastroenterology, April, 2005). Così il riscontro
di enterocolite autistica ha avuto conferme dall'America, Inghilterra ed Italia.
Anormalità funzionali accompagnano l'infiammazione intestinale,
inclusa la
deficienza di enzimi digestivi e dismotilità. Quello che vediamo spesso in questi
bambini è un riflusso esofageo. Cibo ed acidi tornano su nell'esofago dallo
stomaco, specialmente la notte rendendoli svegli, iperattivi e sconvolti. In altri
casi i bambini posso avere problemi di costipazione. Così avete questa dispari
costellazione di infiammazioni, che sono associate a diarrea, disfunzioni della
motilità gastrointestinale, e costipazione. Il difetto degli enzimi digestivi è
evidenziato dalla presenza di cibi indigesto nelle feci. E disbiosi: la proliferazione
di batteri cattivi, batteri che normalmente non dovrebbero esistere in quantità
rilevanti ma che proliferano a causa dell'ambiente a loro favorevole dal disturbo
del tubo digerente. Ancora, questa è una cosa simile a quello che troviamo nel
morbo di Crohn.
Giusto per illustrare la funzione degli enzimi digestivi, questo (immagine) è
l'intestino crasso dove il cibo è digerito ed assorbito in circostanze normali.
Questa è la normale superficie dei villi intestinali. Questa è la struttura di un
singolo villo ad alto potere. Il sistema enzimatico lavora lungo la superficie
piegata di queste strutture. Normalmente gli enzimi prenderanno complesse
molecole e le romperanno in molecole più piccole che possono essere assorbite.
Ma quando l'intestino è infiammato o danneggiato, per esempio con infezioni da
rotavirus, il sistema enzimatico sarà squilibrato, e la digestione non procederà
normalmente. Karoly Horvath è stato il prima gastroenterologo a riportare
questo dall'University of Maryland School of Medicine,
in "Gastrointestinal
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Abnormalities in Children with Autistic Disorder" (Journal of Pediatrics
1999;135:559-63). All'inizio noi eravamo concentrati ad osservare la parte più
bassa ed egli era concentrato ad osservare quella più alta. Il Dr. Tim Buie, un
gastroenterologo ad Harward, ha trovato la conferma di queste scoperte.
Questo disordine intestinale nei bambini con autismo appare essere rilevante
anche per gli altri disordini. Qui abbiamo un documento, un documento
affascinante: "la connessione tra apparato digerente e sistema nervoso centrale:
a New Domain for the Clinician. Disturbi del comportamento e gastrointestinali
in bambini con intolleranze alimentari (Non-IgE-mediated) Iperplasia nodulare
linfoide dell'ileo (ILNH), e bassa funzionalità Th1: una nuova costellazione clinica
ed immunologica. " (Sabra A et al. ). Questo arriva dagli studi clinici del Dr Joe
Bellanti,
capo di immunologia ed allergologia pediatrica della Georgetown
University. Mentre alcuni di questi bambini in questo studio hanno autismo, la
maggior parte hanno ADHD o anoressia nervosa. Sembra che mentre i bambini
possono essere affetti da uno spettro di disordini dello sviluppo dal autismo
severo al ADHD, esita un denominatore comune. Questo comune denominatore
è in qualche posto del sistema immunitario del tratto gastrointestinale.
La natura del disordine immunitario.
In merito alla natura dell'infiammazione, voglio discutere della struttura del
sistema immunitario in termini molto semplici. Il sistema immunitario umano è
diviso in due parti: il sistema innato e quello adattato.
Questa è
un'interpretazione molto semplicistica, ma è un importante punto di partenza. Il
sistema innato è il sistema di allerta iniziale a rapida attivazione. È un sistema
primitivo, per definirlo in termini di evoluzione, ed agisce in prima linea nella
difesa contro l'invasione di organismi estranei. Non è un sistema specializzato e
la sua attivazione può essere associata a danni collaterali ai tessuti. La sua
mancanza di specificità è evidenziata dal fatto che esso risponde allo stesso
modo ogni volta che incontra lo stesso agente patogeno. Non ha una capacità di
memoria immunologica. Se esso risponde in modo errato la prima volta , in
utero o nei primi mesi di vita, allora può dare luogo a risposte immunitarie
inappropriate ogni qualvolta incontra fattori benigni come le proteine del cibo. È
di cruciale importanza che il sistema immunitario risponda bene sin dall'inizio nei
bambini. Questa educazione precoce del sistema innato ha un maggiore impatto
rispetto alla regolazione del sistema adattato.
Il sistema immune adattato corrisponde al missile a guida laser del sistema
immunitario. Esso ha memoria e specificità. Se esso ha combattuto contro una
determinata infezione in precedenza, ne conserva memoria, in modo tale che
qualora dovesse affrontarla di nuovo possa rispondere rapidamente ed
efficacemente. Cellule immuni specifiche ad ogni antigene. Disturbi associati ad
un disordine del sistema adattato sono caratterizzati dall'infiltrazione nei tessuti
bersaglio di linfociti (B e T cellule) ed il deposito di anticorpi nel tessuto
dell'organo bersaglio sotto forma di immunocomplessi, come se il sistema
immune desse una risposta contro se stesso.
Cosa allora osserveremo nella lesione intestinale in bambini con autismo
regressivo? In questo documento pubblicato dal Dr. Furlano, lavorando con il
gruppo del Dr Simon Murch in collaborazione con il mio presso il Royal Free
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Hospital, dimostrammo che c'erano alcune attivazioni del sistema immune
innato nel tratto digerente, con l'infiltrazione nell'epitelio di gamma delta Tcellule ("Colonic CD8+ and gamma delta T-cell infiltration with epithelial damage
in children with autism" J Pediatr. 2001 Mar;138(3):366-72). Questa è una
parte del repertorio del sistema immune innato.
L'immagine in basso è
un'illustrazione di una tecnica chiamata immunoistochimica. Per questo, noi
prendiamo un piccolo pezzo di biopsia del tessuto intestinale e lo sporchiamo con
un anticorpo specifico per queste cellule particolari cellule immunitarie. Inoltre,
nella lesione intestinale esiste anche un'attivazione del sistema immune adattato,
non soltanto il primitivo sistema innato ma anche specifici antigeni guidati dal
sistema adattato. Esiste una specifica infiammazione della mucosa associata con
un eccesso di CD8+ linfociti nell'intestino di questi bambini, che dimostra
l'evidenza di una risposta del sistema adattato. In più questa figura mostra il
deposito di anticorpi IgG dal sangue di bambini affetti, nel tessuto riferito alla
membrana baso-laterale delle cellule epiteali ( in questo caso nei villi
dell'intestino crasso). Gli anticorpi IgG si depositano sul tessuto insieme alla
proteina C1Q che fa parte del repertorio delle risposte immunitarie del corpo.
Queste due cose, depositate insieme come un complesso immune, possono
essere associate con un problemi a cellule e tessuti e sono indicativi di un
possibile disturbo autoimmune nel tratto digerente.
Alcuni studi hanno
confermato la presenza di simili processi che possono realizzarsi lungo l'intestino
di bambini affetti.
Questa risposta sembra essere guidata da qualcosa di
specifico. Quando qualcuno cerca qualcosa di specifico come un virus, si ha un
indizio di dove cercare. Nelle ghiandole linfatiche gonfie (iperplasia nodulare
linfoide nell'intestino - LNH) noi ci aspettiamo di trovare cosa sta guidando la
risposta del sistema immune.
Possiamo affermare questo basandoci su
esperienze passate. Qui, per esempio, c'è un paziente con AIDS. Il paziente ha
disturbi gastrointestinali associati ad infiammazione e LNH.
Questi tessuti
provenienti dalle ghiandole linfatiche sono stati trattati con anticorpi specifici per
HIV. Osservate la distribuzione di queste proteine nel centro di questa ghiandola
linfatica. Questo è un altro esempio. Questa è una nuova variante del morbo di
Jakob-Creutzfeldt (morbo della mucca pazza). Qui, nel centro della ghiandola
linfatica osservate la proteina prione della nuova variante del morbo. Nei
bambini con autismo noi troviamo un agente differente, in questo caso, un
virus. Il Dr. Steve Walker dal Wake Forest University Medical Center vi parlerà a
riguardo più tardi.
Così, cosa stanno facendo adesso le cellule immunitarie? Esse appaiono essere
attivate causando danni. Il Dr. Paul Ashwood discuterà di questo studio in modo
più dettagliato. Le citochine sono sistemi di comunicazione tra cellule che
influenzano l'infiammazione e l'immunità.
Esse comunicano segnali che
stimolano o inibiscono la risposta immunitaria. In questo documento pubblicato
dal Dr. Ashwood ed il suo gruppo ("Spontaneous Mucosal Lymphocyte Cytokine
Profiles in Children with Autism and Gastrointestinal Symptoms: Mucosal
Immune Activation and Reduced Counter Regulatory Interleukin 10" J Clin
Immunol 2004;24(6):664-673), noi mostriamo che le cellule immunitarie nel
tratto digerente di questi bambini sono attivate ed hanno un modello piuttosto
unico di espressione di citochine.
In queste carte vedete l'interessante
osservazione che tra i bambini con autismo, le cellule immunitarie nel tratto
digerente stanno producendo alti livelli di fattori alfa necrosi tumorali (TNF).
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Questo è un potente mediatore pro-infiammatorio.
In contrasto,
queste
interleukine 10 (IL-10),
che sono come l'aspirina del sistema immune,
disattivano l'attivazione immune pro-infiammatoria. Nei bambini autistici, IL-10
appaiono spente. . Così a conti fatti quello che abbiamo è una nuova storia di
disturbo intestinale. L'intero intestino può essere implicato, ed esiste un
caratteristico modello con ghiandole linfatiche ingrossate ed infiammazione (
risposta caratteristica linfoproliferativa, LNH, e cellule immunitarie infiltrate).
Inoltre ci sono anticorpi IgG e depositi complementari (complessi immuni) che
influenzano l'attivazione sia del sistema immune innato che di quello adattato.
Il Dr. Jyonouchi del University of New Jersey Medical School, recentemente ha
pubblicato uno studio ("Dysregulated Innate Immune Responses in Young
Children with Autism Spectrum Disorders: Their Relationship to Gastrointestinal
Symptoms and Dietary Intervention" Neuropsychobiology. 2005;51(2):77-85).
Questo studio compara la risposta del sistema innato e di quello adattato dei
linfociti nel sangue, piùttosto che i linfociti nell'intestino, in bambini con
autismo, ed in un gruppo di controllo normale. Ciò che è interessante in questa
popolazione è che nei bambini autistici c'era un eccesso di rischio di reazioni
immunizzanti e disturbi atopici. C'era qualcosa che riguardava il loro sistema
immunitario che li rendeva troppo reattivi (dal punto di vista immunitario), per
esempio sviluppando reazioni avverse ai vaccini (febbri prolungate, attacchi
febbrili, letargia, estrema irritabilità, perdita del linguaggio, o orticaria
sistematica) e questo potrebbe essere un importante indizio del rischio di questa
popolazione. Inoltre, il precedente documento del Dr. Jyonouchi mostrava che
l'inizio della regressione dello sviluppo è associato ad una reazione avversa ai
vaccini nell80% dei casi. In più, è stato osservato un'eccessiva risposta del
sistema immune innato in grandi proporzioni nei bambini ASD, particolarmente
nella produzione di TNF-alfa.
Ha dimostrato che nel sangue dei bambini affetti esiste un sistema immune
innato disordinato con un'eccessiva risposta pro-infiammatoria (TNF-alfa) e
inadeguata regolazione della risposta (IL-10) a proteine del cibo e batteri nocivi.
Questa risposta delle citochine era particolarmente evidente in bambini con
sintomi gastrointestinali, ma era anche evidente che con un intervento dietetico
(una dieta senza glutine e caseina) non soltanto si risolvevano i sintomi
gastrointestinali ma anche un miglioramento della risposta delle citochine. Così
la Dr.
Suggerisce,
ed io sono d'accordo con lei,
che esiste un difetto
fondamentale nella risposta del sistema immune innato in questa popolazione.
C'è un collegamento tra l'infiammazione nell'intestino ed il danno al cervello o
encefalopatia? Dall'analogia, se il vostro fegato non funziona correttamente,
allora non funziona anche la detossificazione dei prodotti dei batteri e delle
tossine che arrivano dall'intestino e passano attraverso il torrente sanguigno in
normali circostanza. In queste circostanze, il paziente ha un'encefalite. Non c'è
nulla di nuovo circa le interazioni nell'asse intestino-cervello. La domanda è,
"sono queste interazioni rilevanti per qualche bambino autistico? E se così fosse,
quale è il meccanismo?" i potenziali meccanismi riguardano la tossicità,
conseguenze immunitarie delle infiammazioni intestinali, o infezioni dirette del
cervello da fattori primari esterni ad esso (come nell'intestino).
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Adesso questo diventa veramente interessante. In questo documento di Johns
Hopkins, "Neuroglial Activation and Neuroinflammation in the Brain of Patients
with Autism, " (Vargas, et al; Annals of Neurology; Published Online: November
15, 2004) gli autori dimostrano evidenze di attivazione del sistema immune
innato nel cervello di pazienti autistici. Loro esaminarono i tessuti nel cervello di
persone autistiche morte cercando la dimostrazione dell'attivazione del sistema
immunitario,
osservando le proteine che riflettevano l'attivazione e
l'infiammazione in diverse aree del cervello. Essi hanno esaminato anche il fluido
cerebrospinale (CSF) i profili delle citochine usando proteine specifiche. Alla fine
identificarono l'attivazione nel cervello del sistema immune innato, ma non
trovarono evidenze sufficienti per l'attivazione del sistema adattato - non
trovarono infiltrazioni di linfociti B o T o depositi di immunoglobuline. Questa
attivazione del sistema innato è accompagnata da danni ai tessuti, con perdita di
cellule di Purkinjie nel cervelletto. Essi suggeriscono che la loro osservazione
prova l'evidenza di un meccanismo, attraverso l'attivazione del sistema immune
del cervello, per danni al cervello.
Insomma non c'è attivazione del sistema adattato, esso non sembra avere una
risposta primaria. Piuttosto esso appare essere secondario nel cervello per
qualcosa che sta avvenendo in qualche altro posto del corpo. A supporto di
quanto detto, quando analizzarono il CSF trovarono citochine infiammatorie di
origine linfocitica. I linfociti non erano presenti nel cervello e non erano presenti
nel CSF. Così da dove provenivano queste citochine? Venivano da fuori del
cervello causando infiammazioni e tessuti danneggiato all'interno del cervello?
Questo disturbo riflette, perciò, un disturbo intestinale primario in questi
bambini che fa strada ad un danno secondario nel cervello?questa è una
possibilità veramente interessante. Alla fine, benché questo sia stato scoperto
in distinte popolazioni di pazienti autistici, noi abbiamo l'evidenza dell'attivazione
del sistema immunitario primario nel tratto intestinale ed una secondaria
attivazione di non chiara sorgente nel sangue e nel cervello.
Abbiamo mai visto qualcosa di simile nell'organismo umano prima? Questo è
biologicamente plausibile? Abbiamo visto nel morbo celiaco, una sensibilità
allegica al glutine del grano, dove una primaria immunopatologia della mucosa e
associata con una grande varietà di complicazioni neurologiche secondari. Ci
sono circa 50 studi sulle complicazioni secondarie a livello neurologico del morbo
celiaco,
che includono ataxia,
attacchi epilettici,
autismo,
e demenza.
Abbiamo anche visto che la maggior parte dei pazienti con morbo celiaco non
hanno sintomi gastrointestinali, ma sono identificati con uno screening della
popolazione.
Così,
mentre con studi in prospettiva appare che sintomi
gastrointestinali sono comuni in bambini autistici, è importante non farsi trarre
in inganno dall' apparente assenza di sintomi gastro-intestinali in alcuni bambini,
in particolare quando potrebbe mancare la piena la capacità di esprimere tali
sintomi. Di fronte ad una disabilità epidemica, con poco ambigue implicazioni
per una maggiore influenza ambientale nella causa, che cosa scombina il
sistema immune innato nei bambini e fa in modo che essi non rispondano
appropriatamente ad altre,
forse,
esposizioni ambientali innocue? Come
possiamo definire questo rischio in un livello biomedico e chimico? Non spiegherò
in modo approfondito questo; vi riferirò gli elementi della presentazione che
segue. Noi abbiamo bisogno di un punto di partenza. Non c'è un punto di
partenza migliore della (1) storia clinica del paziente (2) una conoscenza di
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sapere quali cause dei disordini dello spettro autistico includendo esposizioni
virali in utero nel periodo prenatale, includendo rosolia e morbillo. La mia
impressione è che la risposta arriverà dall'esame di ciò che determina le funzioni
del sistema immune innato che opera precocemente nella vita.
Come viene determinato un incremento del rischio a livello biochimico? Noi
staremo ad osservare fattori genetici e cause ambientali con reazioni
detossificanti ed i principali meccanismi per combattere lo stress ossidativo. Noi
tutti produciamo ciò che viene chiamato reactive oxygen species (ROS)(credo
siano i residui del processo ossidativo) durante il normale processo ossidativo del
metabolismo. Normalmente, noi ci liberiamo da questi, ed essi non ci causano
danni.
Ma se esiste un'eccessiva produzione di ROS in situazioni di
infiammazione o infezione, e/o se la nostra capacità di liberarci da questo
diminuisce perché è in qualche modo squilibrato, sia per ragioni genetiche che
per ragioni ambientali, allora entriamo in una fase di stress ossidativo. Questo
squilibra la funzione del sistema immune e la capacita di detossificarci, cosa che
verrà spiegata nei dettagli dai relatori che seguiranno.
In finale, molti bambini con disordini dello sviluppo hanno una nascosta e
potenzialmente primaria infiammazione del tratto digerente. Questo disturbo è
cronico e simile in differenti sottoinsiemi inclusi l'autismo, ADD, e ADHD. Il
disturbo ha le caratteristiche di avere cause in un'infezione. Potrebbe esserci un
collegamento tra l'infiammazione gastrointestinale primaria e la secondaria
infiammazione nel sistema nervoso centrale con danni ai tessuti, e c'è una
crescente evidenza nella letteratura che suggerisce che la tossicità attraverso la
produzione o intermediazione della dieta e batteri intestinali giocano anche un
ruolo importante nella funzione anormale del sistema nervoso centrale. Ritengo
che molte delle risposte nel puzzle dell'autismo verranno dalla conoscenza
dell'influenza dell'educazione e funzionamento del sistema immune innato.
L'ultima domanda per oggi è, "come usare la conoscenza che abbiamo acquisito
per recuperare questi bambini?" come analizzare gli elementi che emergono dalla
storia clinica del paziente, l'esame fisico, e la scoperta di patologie, e mettere
tutto questo insieme per risolvere i problemi di salute di questi bambini? E come
possiamo prevenire questo disturbo? Così adesso vi ringrazio per l'attenzione e vi
rimetto nelle mani del prossimo relatore.
ANDREW WAKEFIELD
Mi chiamo Andrew Wakefield. Sono un gastroenterologo, recentemente ho
lavorato presso il Royal Free Hospital di Londra, ed ora lavoro alla Thoughtful
House Center for Children di Austin, Texas.
Tenga presente che, in quanto gastroenterologo, il mio parere è influenzato
dalla mia esperienza specifica.
Da me arrivano pazienti con sintomi
gastrointestinali, quindi, inevitabilmente, vedrò pazienti con sintomi fisici e
malattie associate con l’autismo. I bambini che godono di ottima salute e non
hanno sintomi gastrointestinali, non vengono da me. Esistono? Non ho alcun
dubbio che esistano, ma io non li vedo. Noi vediamo un gruppo particolare di
bambini affetti da autismo. Giudicando da questo tipo di esperienza, una
conferenza sull’intervento biomedico nell’autismo, credo che la proporzione di
bambini con sintomi gastrointestinali e manifestazioni fisiche sia molto alta,
tuttavia non ho dubbio che ci siano anche bambini in ottima salute. Vorrei
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aggiungere che ciò non significa che non presentassero problemi di ordine
gastrointestinale nel momento in cui ha avuto luogo il danno. Se, per esempio,
nell’autismo, il danno al cervello ha luogo fondamentalmente nei primi 3 anni di
vita, allora, se a quel tempo erano presenti problemi gastrointestinali transitori,
probabilmente questi hanno fatto sì che venisse causato un danno al cervello.
Questi sintomi gastrointestinali possono non essere più presenti, il bambino può
essere ora in ottima salute, ma possono essere presenti alcune caratteristiche
autistiche residue. Accadeva che i genitori venissero da me e dicessero “Mio
figlio era normale, poi è regredito fino all’autismo” E io rispondevo, non so nulla
dell’autismo, come posso aiutarvi? E loro “Ha orribili sintomi gastrointestinali,
ma nessuno ci prende sul serio, dicono che è ovvio che un bambino autistico
abbia problemi intestinali”. Come gastroenterologo, pensavo che ciò non avesse
senso, e allora, come ci prenderemmo cura di quel bambino se presentasse
questi sintomi gastrointestinali ma non fosse autistico? Quello che facciamo noi è
esaminarli in modo appropriato, per escludere, ad esempio, la presenza del
morbo di Chron, o della colite ulcerosa, due abominevoli malattie dell’intestino.
Quindi, è così che avrebbero dovuto essere trattati, piuttosto che essere
congedati con la scusa che “tanto vostro figlio è autistico, è ovvio che abbia
diarrea 12 volte al giorno, o un dolore terribile, o gonfiori”. Facendo ciò,
abbiamo scoperto che questi bambini avevano veramente una malattia
infiammatoria dell’intestino. Questa fu una rivelazione per noi, e fu anche il mio
primo incontro con l’autismo, e tutto è iniziato da lì.
Dunque, il motivo è che cerca di porre sistematicamente una serie di domande,
prima di tutto riguardo al quesito se i sintomi nei bambini autistici riflettano la
presenza di una malattia, poi se diarrea e dolore siano sintomatici di una
infiammazione sottostante dell’intestino.
Prima domanda: la risposta è sì.
Seconda domanda, qual è la natura di quella infiammazione? In che tratto
dell’intestino si trova l’infiammazione? È diversa da altre forme conosciute di
infiammazione dell’intestino, quali il morbo di Crohn, o la celiachia, o l’allergia
al grano, o la colite ulcerosa? Sì, è una malattia diversa. Assomiglia a qualcosa
che abbiamo già visto? Sì, assomiglia ad una malattia virale dell’intestino.
Assomiglia al tipo di malattia intestinale che riscontriamo nei pazienti con HIV, la
causa dell’AIDS. Ciò suggerisce che questa malattia intestinale abbia un’origine
virale. Quindi, il prossimo quesito è, quale virus? Allora cominciamo ad
analizzare la natura di quel virus, a cercare il virus, e molti genitori riferiscono
che i bambini sono regrediti dopo la somministrazione del vaccino MMR
(morbillo-parotite-rosolia), quindi abbiamo tre bersagli ovvii. Il morbillo è
particolarmente interessante, in quanto infetta l’intestino. E quando andiamo a
cercare il virus del morbillo, lo troviamo. Il prossimo quesito è: in quanti
bambini lo riscontriamo? È presente nei bambini che hanno avuto enterocolite?
C’è una differenza tra i due? E la risposta è, ancora una volta, sì. E allora,
prossima domanda: di quale ceppo si tratta? Quello proprio del vaccino, o quello
tipico di un’infezione naturale di morbillo? Le prove raccolte suggeriscono che si
tratti del ceppo utilizzato nel vaccino. Abbiamo quindi una serie di domande alle
quali cerchiamo di trovare risposta,
ed una poi,
per quanto riguarda il
trattamento, è: adesso che abbiamo stabilito l’esistenza di una infiammazione
sottostante dell’intestino in questi bambini, possiamo trattarla? Se riusciamo a
curarla, possiamo migliorare non solo la condizione dell’intestino, ma anche i
problemi comportamentali e cognitivi dei bambini?
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Esiste un legame di azione reciproca tra l’intestino ed il cervello, che possiamo
modificare curando l’infiammazione?
Sono queste le domande alle quali stiamo cercando al momento di trovare
risposta. Certamente, basandoci sulle nostre osservazioni cliniche, i bambini
che seguono la diete GFCF reagiscono molto bene. Nei bambini che vediamo,
sembra essere ora uno dei fondamenti della terapia. Sembra che nel glutine e
nella caseina, presenti nei prodotti derivati dal grano, dai cereali, e nei latticini,
si trovino tossine che penetrano nell’intestino ed influenzano le funzioni
cognitive. Eliminandole, riscontriamo un miglioramento. È interessante, perché
assistiamo allo stesso fenomeno nella celiachia.
Quando elimini i prodotti
derivati dal grano nella dieta di un bambino che soffre di celiachia, migliora la
sua depressione, migliora il suo umore, e migliorano i suoi voti a scuola. Quindi
questo è un fenomeno che abbiamo riscontrato in precedenza, in circostanze
diverse.
L’altra terapia che abbiamo provato, è quella a base di anti-infiammatori.
Abbiamo una notevole esperienza nel trattamento dell’infiammazione
dell’intestino, visto che da 40-50 anni curiamo il morbo di Crohn e la colite
ulcerosa. Quando somministriamo questi anti-infiammatori ai bambini autistici,
avviene un miglioramento, i sintomi gastrointestinali si alleviano, ma notiamo
anche miglioramenti dal punto di vista cognitivo.
Per trovare la risposta,
formalmente, a questa domanda, occorre una sperimentazione clinica, ed è ciò
che stiamo cercando di fare ora.
La terapia standard che useremmo se si trattasse di IBD (malattia infiammatoria
cronica intestinale). Quindi, medicinali a base di aspirina, di acido acetil
salicilico, che sono la terapia standard per mantenere in remissione i pazienti
affetti da Crohn e colite, e che mantengono l’intestino sano, questi si rivelano
molto efficaci in alcuni bambini. Questi tipi di medicinali sono disponibili in
diverse composizioni, quindi se uno non funziona ne possiamo provare un altro,
agiscono su diverse aree dell’intestino. Allora, a seconda di dove sia localizzata
l’infiammazione, possiamo puntare su aree diverse. Spesso, con bambini che
presentano infiammazioni gravi, il primo tentativo è fatto con gli steroidi,
utilizzati anche nel morbo di Crohn, che, andando a colpire l’infiammazione,
possono portare alla remissione i bambini e permetterci di introdurre uno di quei
medicinali a base di aspirina. Possono mantenere i bambini in uno stato di noninfiammazione. Poi ci sono altri medicinali (. . . . . . . ), che usiamo solo di rado,
ma che vanno comunque presi in considerazione.
La prima cosa da fare è l’anamnesi, quindi ci sediamo con il paziente e
cerchiamo di capire se esistono sintomi gastrointestinali, e di che tipo. È spesso
difficile compilare l’anamnesi di un bambino autistico, perché il bambino non può
descrivere i sintomi.
Abbiamo appreso che, spesso, nei bambini che hanno comportamenti autolesivi,
che sbattono la testa, che si morsicano, i sintomi sono dovuti al dolore. La
madre sa che stanno soffrendo, il padre sa che stanno soffrendo, e il medico
dice “Ma no, è solo cattivo comportamento”. Non è vero. È un riflesso del loro
dolore fisico. Lo sappiamo perché, quando curiamo l’infiammazione, questi
comportamenti spariscono. Quindi il primo passo, l’aspetto chiave, è la storia
clinica.
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Ogni volta che visito un paziente sono scioccato nel constatare che a pochissimi
bambini autistici è stata fatta anche solo una palpazione dell’addome per vedere
se è dolorante, se vi è un’infiammazione, se il bambino è deperito o se sta
crescendo bene,
se ha massa muscolare o grasso sottocutaneo; ed è
sorprendente che solo a pochissimi di questi bambini sia mai stato chiesto di
spogliarsi per vedere se sono presenti manifestazioni fisiche della malattia.
Quando lo facciamo, appare subito ovvio che molti bambini presentano un
addome disteso, o, ancora, che si stanno deperendo. Quindi, questo è il
prossimo passo. Poi occorre decidere, basandosi sulla storia clinica e sulla
visita, se procedere con analisi del sangue che potrebbero rivelare la presenza di
un’infiammazione sottostante,
oppure con una colonoscopia,
o con una
endoscopia del tratto digestivo superiore, dove inserendo un telescopio che può
essere mosso all’interno dell’intestino,
è possibile guardare intorno,
fare
fotografie,
biopsie,
prendere piccoli pezzi di tessuto,
del rivestimento
intestinale per osservarli al microscopio. Ciò è fondamentale per poter fare una
diagnosi. La scienza e i sintomi riflettono la necessità di utilizzare questo test
diagnostico. Si utilizza il test diagnostico e si può rispondere alla domanda: c’è o
no un’infiammazione? Credo che esistano in questo momento al mondo tre serie
di casistiche sui sintomi intestinali nei bambini autistici,
e questi sintomi
sembrano essere molto comuni, certamente tra il 50 e il 75-80% dei bambini
autistici, in particolare quelli con autismo di tipo regressivo, dove lo sviluppo
era normale e poi si è interrotto.
Quei bambini presentano spesso sintomi intestinali. E un’enorme percentuale di
quei bambini che presentano sintomi, e che vengono visitati, una sorprendente
percentuale ha una malattia intestinale, intorno al 70-90%, a seconda della
serie. Lo riscontrammo quando lavoravo al Royal Free, e altri ora a Harvard e al
Lenox Hill Hospital di New York hanno fatto scoperte identiche. Quindi, in
percentuali altissime, i sintomi tendono ad essere il riflesso di una malattia
sottostante. Sì, è vero.
C’era una certa riluttanza ad essere coinvolti in qualsiasi cosa avesse a che fare
con l’autismo, prima di tutto perché hai a che fare con bambini che hanno
disturbi dello sviluppo, e nessuno voleva fare esami così invasivi in questi
bambini. Facevo fatica a capirne il motivo, perché questi bambini venivano
sistematicamente discriminati in quanto autistici,
eppure avevano sintomi
gastrointestinali, e se non fossero stati autistici li avremmo esaminati.
Paradossalmente, questi bambini venivano discriminati, non venivano trattati
come avrebbero dovuto,
perché i loro sintomi ci sembravano del tutto
appropriati. Quindi il Dr. Krigsman, mio amico e collega, avendo letto i nostri
studi e avendo incontrato molti bambini con casi simili, decise di studiare la
questione, e le sue scoperte sono identiche alle nostre. Tim Buie di Harvard ha
fatto le stesse scoperte. Altri negli Stati uniti stanno seguendo l’esempio e
stanno esaminando questi bambini, e in questo momento sono in corso studi in
centri diversi.
E io credo che, man mano che l’idea di una malattia dell’intestino in questi
bambini viene accettata, vedremo che ciò diverrà sempre più spesso parte di
una visita di routine per i bambini autistici. Ci sono alcune cose, molte cose,
che un genitore può fare. In effetti, l’aspetto interessante di questa intera
iniziativa scientifica sull’autismo è che è guidata dai genitori. I genitori insistono
che i loro bambini siano esaminati in maniera appropriata. La scienza è stata
guidata dai genitori, e questa è una situazione sorprendente, non so perché la
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
comunità medica e gli scienziati non siano riusciti a dare il proprio appoggio e ad
agire.
Cosa dovrebbe fare la mamma che vive nelle campagne dell’Iowa? Non sono mai
stato in Iowa, quindi presumo che una delle opzioni migliori sia recarsi ad un
convegno, come il convegno DAN!, dove tutte queste cose sono discusse
apertamente e avendo a cuore il bene dei bambini, e dove è possibile incontrare
coloro che lavorano in questo settore. Con gastroenterologi, pediatri…
Internet è una risorsa preziosa, consente di avere accesso a informazioni sulla
dieta, di contattare persone che hanno fatto visitare i propri figli, di scoprire
come farlo voi stessi. Infine, potete reperire gli studi, gli studi scientifici
pubblicati, scaricarli da Internet, portarli al vostro pediatra, metterli sulla sua
scrivania e dire “Voglio che lei li legga, perché credo che mio figlio abbia questa
malattia, e la settimana prossima torno e le faccio domande per essere sicuro
che li abbia letti. Perché credo che sia questo il problema di mio figlio e, se
dopo aver letto questi studi lo penserà anche lei, allora potrà esaminare mio
figlio in modo appropriato e capire cosa c’è che non va”.
Gran parte dei medici non legge gli studi. Quello che sanno lo leggono sul
quotidiano. Non hanno tempo, sono troppo impegnati, e in questo frangente
tocca davvero ai genitori istruirli. Le cose stanno così. Credo che alcuni dei siti
più utili siano quelli che si occupano di dieta e intervento nutrizionale. È
qualcosa che i genitori possono fare senza rischio ed in modo efficace, prendere
loro stessi l’iniziativa, senza dover andare da un medico, e troveranno tutte le
informazioni. Il sito della ANDI è estremamente utile allo scopo, e fornisce link
a tutti gli altri siti che si occupano di intervento nutrizionale. Anche il sito dell’
ARI è utile. In questi siti troverete link che vi consentiranno di accedere a tutte
le aree di interesse.
WAKEFIELD
STAVO traducendo il nuovo studio di Wakefield e leggendo il comunicato stampa
rilasciato dalla Thoughtful House ho letto una notizia importantissima: studiando
la malattia infiammatoria dei nostri bambini gli scienziati hanno trovato :
1) l'elevazione di TNFα ( e quindi la possibilità di CURE); ma soprattutto
2)il fatto che analizzando i bambini che seguivano la dieta gfcf si sono accorti che
i livelli di queste citochine infiammatorie erano molto più bassi nei bambini a
dieta !
Questo è un nuova importantissima evidenza scientifica a sostegno della dieta,
subito dopo quella di Jounochi(non ricordo se si scrive così)
vi mando intanto questo primo pezzo, mi sono fermata subito per inviarvelo
perché mi sem, brava troppo importante. . . pensate che è accorso mio marito
perché mentre leggevo mi è scappato un a"aaahhhhh che beeeellooooooo" (mi
stavo sentendo male pensando alle citochine infiammatorie di gm, poi mi sono
risollevata nel sapere che, almeno, non le ha poi tanto alte grazie alla dieta!)
a dopo
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nevergiveup
Importante scoperta nell'identificazione della causa del danno al sistema
immunitario e all'intestino nei bambini con autismo regressivo.
L'autismo è un disordine dello sviluppo che ha raggiunto proporzioni epidemiche
negli Usa e in Europa . Esso risulta in un grave disordine del linguaggio e delle
interazioni sociali. Nell'autismo regressivo, ormai diventato comune, queste
abilità vengono perse dopo uno sviluppo normale. I bambini con autismo, e in
particolare quelli con autismo regressivo,
hanno frequentemente sintomi
gastrointestinali come dolori addominali e diarrea, che sono stati largamente
ignorati dai medici per molti anni.
Gli scienziati della Thoughtful House avevano precedentemente scoperto e
riportato una nuova forma di disturbo da infiammazione intestinale nei bambini
con autismo regressivo. Lo studio pubblicato in questo mese nel Journal of
Clinical Immunology conferma che questo nuovo disturbo è diverso da tutti gli
altri disturbi intestinali pediatrici come la sindrome di Crohn, la celiachia o la
colite ulcerosa.
L'importanza dell'infiammazione intestinale in questi bambini è legata al fatto che
si pensi che essa sia una fonte di prodotti tossici che possono causare dei danni
cerebrali.
I ritrovamenti importanti di questo studio includono:
−
La dimostrazione che alcune molecole (citochine) prodotte dalle cellule
immunitarie intestinali che causano o controllano le infiammazioni
mostrano degli elementi anormali nei bambini autistici, comparati ai
bambini non artistici, e che queste caratteristiche sono diverse dalle altre
forme di infiammazione intestinale.
−
Che questo disturbo assomiglia a un precedente§ disturbo virale intestinale,
non diversa dall'infiammazione intestinale vista in pazienti con altre
infezioni virali come l'enteropatia associata all'HIV.
−
Che il livello di una potente molecola pro-infiammatoria chiamata Tumor
Necrosis Factor Alpha (TNFα era particolarmente elevato nelle cellule delle
linea intestinale,
FORNENDO UN POTENZIALE OBIETTIVO DI
TRATTAMENTO. I farmaci che bloccano queste molecole hanno dimostrato
di dare benefici nei pazienti con Crohn e artrite reumatoide.
−
Nei bambini che seguono una dieta che esclude glutine e caseina, spesso
usata dai genitori per aiutare i bambini affetti da autismo, I LIVELLI DELLE
MOLECOLE PRO-INFIAMMATORIE TNFα ERANO SIGNIFICATIVAMENTE PIÙ
BASSI che nei bambini non a dieta. Questo provvede importanti dati
biologici in supporto dell'uso di questa dieta nell'autismo
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DR. MARRA
A metà Aprile ho avuto l’opportunità di partecipare alla 10° conferenza DAN!
(combatti l’autismo adesso). Malgrado l’assenza di Bernard Rimlad, Ph. D. ,
fondatore sia dell’ARI (Autism Research Institute) che del DAN! per la prima
volta, la conferenza è stata molto movimentata:
Sidney Baker, M. D. e cofondatore del DAN!, passata la direzione esecutiva ad
Elizabeth Mumper, M. D. è stato omaggiato per il suo lavoro in aiuto dei
bambini con A. S. D. , e David Kirby, scrittore del NYT Sciences era uno degli
speaker. Egli ha introdotto il suo nuovo libro intitolato “Evidence of Harm”, che
ha il potenziale per evidenziare un collegamento tra l’epidemia autistica e le
vaccinazioni di fronte all’opinione pubblica del Nord America. Egli ha enfatizzato
il fatto che i media, piùttosto che dare risonanza ad icone popolari del calibro di
Michael Jackson e Martha Stewart dovrebbero spingere per ottenere una pubblica
consapevolezza su questo problema, così importante per il futuro dei nostri
bambini.
Le diete GFCF e SCD (Elaine Gottschall, Keryn Seroussi, Lisa Lewis, Ph. D. e
altri) costituiscono la tappa centrale in molti interventi. Molti studi stanno
evidenziando l’idea che il cervello sia strettamente collegato con il tratto
digerente (Martha Hebert M. D. )
Doreen Granpeesheh, Ph. D. , ha parlato dei migliori effetti benefici dell’ABA
quando utilizzata insieme ad un approccio con trattamento completo (intervento
biomedico).
Gli enzimi digestivi hanno un ruolo di riguardo nell’approccio biomedico (Jonh
Panborg, Ph. D e co – fondatore del DAN!). Noi siamo adesso nella formulazione
della 3° generazione di enzimi digestivi. Gli enzimi per bambini nello spettro non
includono più soltanto lipase, protease e cellulase ma anche un grande numero
di disaccaridi. Soltanto il DPPIV può rompere catene di peptidi che svolgono
un’azione simile alla morfina nelle cellule neuronali. I bambini che seguono bene
la dieta SCD sembrano trovare giovamento da questo enzima. Vari relatori sono
convinti del fatto che per i bambini nello spettro, la diarrea non è l’opposto della
costipazione, ma piùttosto è un sintomo della costipazione e dovrebbe essere
trattata come tale. Le cose non sono sempre come esse appaiono. Il reflusso ed
il bruciore di stomaco sono spesso presenti ma non vengono diagnosticati in
bambini con limitate abilità verbali. Un segno prominente è la presenza dei
problemi del sonno.
Estremo interesse viene rivolto verso: metilazione, omocisteina, metionina
(metionina sintase), carenza di B6 e magnesio, e l’onnipresente problema del
danneggiamento del sistema di detossificazione del glutatione e del sistema della
sulfazione. Ognuno di questi fattori sono parti di un singolo percorso biochimico.
La regolazione di questo percorso particolare è un punto critico nei bambini dello
spettro autistico. (Elizabeth Mumper, M. D. ; Sydney Baker, M. D. ; Jill James,
Ph. D. ).
I profili genetici elaborati nei bambini nello spettro rinforzano l’ipotesi che una
suscettibilità genetica allo stress ossidativo ed una ridotta capacità di metilazione
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
li predispongano alle disfunzioni neurologiche, immunologiche e gastrointestinali
che si riscontrano nell’autismo. (Jill James Ph. D. )
Le procedure accettate per la chelazione sono ancora associate ai consolidati
protocolli DMSA e DMPS, anche se esiste la necessità di testare pesantemente e
seguirli molto rigidamente prima, durante e dopo il trattamento per la sicurezza
e l’efficacia della cura. (Andrew Levinson, M. D. )
Richard Deth, Ph. D. ha esposto la più promettente teoria sull’eziologia
dell’autismo che coinvolge il sottotipo recettore di dopamina D4 che ha come
unica abilità quella di trasferire i gruppi metilici alle membrane cellulari usando la
metionina. Questo recettore è totalmente basato sull’attività della metionina
sintase, l’enzima che ricicla l’omocisteina ritrasformandola in metionina. Questo
è il celebrato collegamento con la terapia della metil-B12.
James Nuebrander, M. D. , da un suo tono appassionato per la terapia delle
iniezioni di MB12, che mostrano drammatici risultati ma sfortunatamente non
hanno effetti durevoli.
I problemi e le infiammazioni del tratto gastrointestinale richiedono moltissime
attenzioni ed osservazioni intelligenti da parte dei professionisti. Autolesionismo
e aggressioni potrebbero anche essere sintomo di uno squilibrio del tratto
digerente. (Timothy Buie, M. D. )
Andrew Wakefield, M. D. , ha discusso di alcuni fondamenti dell’autismo: la
risposta immunitaria e la produzione di composti chimici infiammatori (citochine)
e la sregolata produzione di immunoglobine.
Il soggetto della sicurezza dei vaccini e stato trattato in modo molto completo da
Stephanie Cave, M. D. . Ho informato tutti i genitori di procurarsi una copia del
suo libro “What Your Doctor May Not be Telling You About Children’s
Vaccinations” disponibile sul sito dell’ARI.
Durante la sessione serale ho assistito al workshop riguardante la SCD (dieta a
base di carboidrati specifici).
Ho anche assistito alla discussione nella tavola rotonda per Medici moderata da
Nancy ÒHara, M. D. , Stephanie Cave, M. D. , and Stuart H. Freedenfeld, M.
D.
Seguendo la conferenza ho completato una giornata piena di insegnamenti per
medici.
In tutto e per tutto, ci sono state molte informazioni e discussioni durante la
conferenza. Per essere sicuro di non aver tralasciato nulla di importante mi sono
procurato il DVD completo dell’evento.
Vi ringrazio per avermi concesso di condividere con voi le ultime notizie
sull’approccio biomedico nell’ A. S. D. .
luis
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DR. KRIGSMAN
Traduzione di EmergenzAutismo
Arthur Krigsman, MD
Specializzato in Pediatria e Gastroenterologia pediatrica
Direttore medico del Thoughtful House Center for Children New
York University School of Medicine
Ha frequentato l'Università di Medicina di New York a Brooklyn e ha
completato la sua specializzazione in Pediatria al SUNY Brooklyn Kings County Medical Center.
Il Dr. Krigsman ha una lunga esperienza nella valutazione e nel
trattamento delle comuni patologie gastrointestinali nei bambini con disordini dello
spettro autistico ed ha descritto dettagliatamente la sintomatologia e la natura
endoscopica/istopatologica di questo disturbo in questo unico e poco capito gruppo di
bambini. Le sue scoperte sono state presentate in convegni scientifici o in conferenze
negli Stati Uniti e nel Canada.
Austin 3 Aprile 2005
Riassunto della presentazione:
I bambini con disordini dello spettro autistico hanno frequentemente
disturbi gastrointestinali come diarrea, stitichezza, dolori addominali,
gonfiore addominale e flatulenza. La valutazione di questi bambini
dovrebbe procedere nello stesso modo che si utilizzerebbe per un
bambino che non abbia l'autismo. Nella maggioranza di questi bambini
vengono trovate lesioni nell'intestino tenue, nel crasso, o in entrambi.
Queste lesioni prendono la forma di ulcere, erosioni, iperplasie nodulari
linfoidi (LNH) ed enterocoliti.
Sebbene la causa di queste lesioni sia ancora sconosciuta, esse sembrano
rappresentare una risposta autoimmunitaria diretta inappropriatamente contro la
mucosa gastrointestinale. Un emergente modello concettuale che collega la
patologia gastrointestinale ai deficit cognitivi riguarda una serie biochimica di
eventi durante i quali il contenuto del lumen (costituito principalmente da cibo
indigerito) viene assorbito patologicamente attraverso la mucosa intestinale
fortemente infiammata e quindi altamente permeabile prima di avere la
possibilità di essere scomposto in micromolecole più piccole. Le macromolecole
assorbite vengono poi degradate e processate secondo percorsi non impiegati
normalmente portando così alla produzione di sottoprodotti che possono essere
tossici per lo sviluppo del cervello. Questi sottoprodotti possono essere
identificati e quantificati nelle urine. Benché teorico, questo meccanismo
proposto è supportato nel suo susseguirsi sia da dati scientifici pubblicati che
dalle osservazioni dei medici che si prendono cura di questi bambini.
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
I trattamenti dovrebbero quindi essere diretti a minimizzare il grado
dell'infiammazione della mucosa. Facendo questo si otterrà naturalmente una
intensità ridotta dei sintomi sopra menzionati. Inoltre, ciò sarà anche utile alla
funzione di diminuire l'assorbimento patologico del contenuto intestinale non
ancora correttamente digerito conducendo ad un abbassamento del conseguente
danno allo sviluppo del sistema nervoso centrale.
Di particolare interesse per i medici che curano questi bambini, questo
meccanismo proposto potrebbe spiegare le loro osservazioni secondo le quali
vengono ottenuti benefici (sia gastrointestinali che cognitivi) con trattamenti
come diete restrittive, enzimi digestivi, secretina, antibiotici, probiotici e
antifungali. Chiaramente molto lavoro deve essere ancora fatto per conoscere
dettagliatamente il ruolo del tratto gastrointestinale nei deficit cognitivi
riscontrati nei disordini dello spettro autistico.
Presentazione alla Conferenza:
Grazie a tutti per essere qui oggi per partecipare alla prima Conferenza
scientifica della Thoughtful House. Credo che ciò che alcuni di voi debbano sapere
sulla Thoughtful House è che essa rappresenta la collaborazione di persone
diverse, provenienti da diverse esperienze di lavoro e ricerca, da diverse aree
geografiche e con diversi interessi e specializzazioni. Quello che state vedendo
oggi qui è il culmine di un certo numero di anni di lavoro. Andy
(ndtraduttore:Wakefield) ed io ci siamo incontrati tre anni fa. Subito dopo esserci
conosciuti, gli dissi che avrei collaborato e che poteva contare su di me per la
mia partecipazione e il mio contributo. Siamo venuti qui a Austin, e quello che
state guardando è il prodotto finale di tanto lavoro per cui voglio ringraziare
Charlie, Troy, il direttore della Thoughtful House, tutti i relatori che parleranno
qui oggi e tutti coloro che hanno contribuito a fare della Thoughtful House una
realtà.
La gente spesso mi chiede di raccontare come sia stato coinvolto nell'occuparmi
di bambini con autismo. Sono un gastroenterologo pediatrico e anche un
pediatra. Ho due specializzazioni, una in pediatria generale ed una in gastrologia
pediatrica. Per molti anni sono stato direttore del reparto gastrointestinale
pediatrico del Beth Israel Medical Center a Manhattan. Nel 2000, mi trasferii al
Lenox Hill Hospital di New York City, dove ho diretto il loro reparto e sono stato
loro consulente per diversi anni. Contemporaneamente, mi occupavo anche di
visite pediatriche di routine per casi gastrointestinali - dolori addominali,
stitichezza, problemi di crescita e cose del genere. Il mio vicino di casa, Alan
Goldblatt (cui piace molto che racconti questa parte della storia) venne da me un
giorno e disse, "Vorresti per piacere vedere dei bambini che hanno autismo e
diarrea? I loro genitori dicono che hanno dolori terribili. Dagli solo un'occhiata".
Gli dissi che non valeva la pena eseguire esami approfonditi per quei bambini-- i
genitori erano matti ed i bambini erano matti. Comunque visitai circa una
quindicina di quei bambini, solo perchè Alan fu insistente. Feci loro il protocollo di
esami di accertamento gastrointestinale base per dolori addominali, diarrea e
ogni altro sintomo che presentavano e non trovai nulla. Dissi, "Visto? Nulla che
non va in questi bambini; è stata solo una perdita di tempo". Alan non si arrese
ed un giorno dell'estate del 2001 venne da me con dei fogli -- un articolo di
luis
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
giornale-- tra le mani e disse, "Ecco guarda, devi leggere questo." Era un articolo
pubblicato su un giornale dal titolo " Il giornale americano di gastroenterologia" e
il suo primo autore era Andy Wakefield, di cui non avevo mai sentito parlare fino
ad allora, ma l'ultimo nome su quella pubblicazione era John Walker-Smith. John
Walker-Smith è oggi probabilmente il più grande gastroenterologo pediatrico del
mondo -- certamente uno dei primi tre. Era l'ultimo autore che nel giornalismo
medico significa che era la persona che aveva supervisionato lo studio. Dal
momento che c'era quel nome, lessi l'articolo. Descriveva molto dettagliatamente
la stessa cosa che avevo visto nel mio studio e in ospedale fino alla
presentazione clinica -- i sintomi e le feci -- di questi bambini. Il protocollo di
esami che loro avevano fatto era lo stesso che avevo fatto io, ma loro non erano
stti convinti dai risultati ed avevano eseguito un' endoscopia ed una colonscopia.
Con la colonscopia si erano accorti che c'era una patologia, ma la cosa più
importante e la ragione per cui oggi sto parlando qui è che questa patologia è
trattabile, per cui le condizioni che avevano trovato nel tratto gastrointestinale
sono condizioni trattabili. Pensai che forse qualcosa in quell'articolo era sbagliato,
per cui mi sedetti e lo lessi diverse volte e in realtà si trattava di un articolo
molto ben fatto. Cominciai allora a fare esami endoscopici a questi bambini e
trovai nei nostri pazienti esattamente la stessa patologia che i patologi inglesi
avevano descritto nel loro articolo. Ci fu nel nostro ospedale un gran numero di
diversi patologi che lessero i risultati e tutti arrivarono alle stesse conclusioni.
Fortunatamente lavoravo in un Istituto, il Lenox Hill Hospital, con moltissimi
specialisti gastrointestinali rinomati in tutto il mondo, per cui i patologi erano
specializzati nell'individuare anche patologie difficili. Scrissero descrizioni molto,
molto dettagliate di ciò che trovarono e tutti descrissero le stesse osservazioni.
All'inizio pensai si trattasse di una coincidenza. Vidi ventuno bambini e dopo il
ventiduesimo ricordo che mi sedetti e pensai "E' vero; questi bambini sono tutti
uguali."
Chiamai Andy il giorno dopo e quello fu l'inizio di ciò che state vedendo oggi qui;
per cui questa è la mia storia. Non ho un bambino con autismo, ma mi sento
come se lo avessi.
Vi parlerò del ruolo del gastroenterologo nel trattare questi bambini. Quello che
avete ascoltato finora è stato un incredibile insieme di informazioni basate su
biochimica, endocrinologia e tossicologia che ha condotto tutti noi in qualche
modo agli stessi risultati che sto per mostrarvi ora. Non sono un esperto nelle
materie esposte dai relatori prima di me, il mio interesse è trattare le
manifestazioni gastrointestinali di quei cicli biochimici. E' una opportunità
perfetta per fondere scienza e medicina clinica. La Thoughtful House prenderà
questi bambini e li tratterà contemporaneamente con interventi biomedici,
educazionali e comportamentali e in questo processo condurrà un insieme di
studi usando qualunque dato emergerà durante la loro cura (è comunque
importante sottolineare che essere partecipante alla ricerca non è un requisito
necessario per il trattamento -- la Thoughtful House è nata per la cura dei
bambini).
Per cui cosa facciamo con i bambini con problemi gastrointestinali? Ci sono molte
importanti domande. Perchè un bambino con autismo ha anche bisogno di un
gastroenterologo? Cosa possono avere a che fare il loro disordine cognitivo e
luis
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
"neurologico" con problemi gastrointestinali? E infine, quale ruolo ha la malattia
gastrointestinale nei sintomi che osserviamo? Ancora più importante, cosa posso
fare per questi bambini? La maggior parte dei bambini con autismo ha sintomi
gastrointestinali e ha bisogno di essere curato per questi. Quando le loro
ulcerazioni guariscono, i sintomi gastrointestinali vanno via. Che significa questo
per le funzioni cognitive? Le mie osservazioni e le mie scoperte sono il risultato
della valutazione di più di 350 pazienti. E' un gran numero di pazienti e
un'esperienza clinica significativa.
Quindi, perchè un bambino con autismo ha bisogno di un gastroenterologo?
Prima di tutto, molti di questi bambini soffrono di dolori addominali. Il
problema dei dolori addominali in un bambino con autismo è aggravato
dal fatto che il bambino generalmente non può comunicare bene e non è
in grado di spiegare quella che può essere un'enorme varietà di sintomi.
Un bambino può cadere o sbattere un dito del piede e non piangere. Come
manifestano il dolore questi bambini? Bene, abbiamo imparato che lo fanno in
tanti modi; vi mostrerò alcune diapositive.
Diarrea -- di gran lunga il sintomo più comune in questi bambini è la diarrea.
Molti hanno stitichezza o alternano stitichezza a diarrea. Alcuni hanno feci
maleodoranti; l'odore delle feci di questi bambini può essere assolutamente
orrendo. I genitori mi fanno ogni tipo di descrizioni che non possono essere
trasferite in una diapositiva. Il malassorbimento poi è relativo all'incapacità
dell'intestino tenue di assorbire i nutrienti. La funzione dell'intestino tenue è
assorbire i nutrienti che il corpo usa come combustibile e per le funzioni
metaboliche che lo tengono vivo. Quando c'è una malattia intestinale, la parete
dell'intestino tenue è rovinata e incapace di assorbire i nutrienti nel modo in cui
dovrebbe, per cui invece di assorbire il 95% dei carboidrati che passa attraverso
l'intestino tenue, ne assorbe solo il 50 o il 40%. Quando avviene questo, si
presentano un'infinità di altri sintomi. Il malassorbimento è il sintomo cardinale
di una malattia gastrointestinale. Quando vedete cibo nelle feci, non è altro che
l'ultima manifestazione del malassorbimento. Non avete bisogno di effettuare
test elaborati; questo è quello che facciamo in molte altre malattie, ma quando
vedete cibo nelle feci è come aver fatto un test per il malassorbimento. Il ritardo
nella crescita è un altro sintomo; se il bambino non sta assorbendo i nutrienti,
non cresce. Che cosa distingue i bambini dagli adulti? La differenza principale
non è il tipo di malattia che prendono in quanto potenzialmente ogni malattia
negli adulti viene trovata in qualche modo, veste o forma anche nei bambini e
viceversa. La distinzione principale tra bambini e adulti è che i bambini crescono
e gli adulti no. La crescita è, come sapete, astronomica nei bambini. Nel primo
anno di vita, i bambini triplicano il loro peso alla nascita, per cui un bambino di
3,500 Kg potrebbe pesare 10-11 Kg alla fine dell'anno. Potete immaginare le
conseguenze se un adulto triplicasse così rapidamente il proprio peso. La crescita
dei neonati e dei bambini normali comprende sia una rapido aumento di peso che
una esplosiva crescita cognitiva. La crescita cognitiva che si sviluppa in un
bambino rispecchierà l'aumento di peso. Quando l'aumento di peso è bloccato, le
abilità cognitive saranno bloccate e danneggiate allo stesso modo.
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
I dolori addominali sono incredibilmente comuni. I bambini adottano
spesso posizioni per esercitare una pressione sul loro basso addome per
alleviare il dolore. Trovano un oggetto e vi si appoggiano contro, l'angolo
di un tavolo o un animale di peluche. Non si tratta dell'alto addome o
dello stomaco -- è il basso addome. A volte avrete osservato i bambini
con le mani nei pantaloni. Non è masturbazione, stanno semplicemente
spingendo sul basso addome proprio sopra l'area pubica. Una volta che
hanno trovato un modo per fare pressione, molti bambini passano la
maggior parte del giorno a farlo. La ragione per cui sappiamo che queste
posizioni non sono dovute a "comportamenti autistici" o a
masturbazione è che quando curiamo appropriatamente i loro intestini
infiammati, queste posizioni scompaiono.
Ho visitato un uomo adulto con autismo che non aveva contatto oculare, non
diceva una parola, ma era molto, molto intelligente, grando senso dell'umorismo,
grande senso dell'ironia. Questa persona aveva vissuto una vita orrenda: sintomi
gastrointestinali, stitichezza terribile e dolori addominali. Era capace di scrivere
con una tastiera. Gli chiesi come poteva descrivere in prima persona le pene
sofferte. Mi mandò una email e questo è ciò che mi scrisse; " A volte pensavo di
morire per il dolore all'addome". E descriveva poi che bere latte o mangiare un
pacco di biscotti, o una torta di compleanno gli provocava forti, forti dolori.
Localizzava i dolori nel basso addome per cui era la traccia giusta. E in verità
aveva una grande autoconsapevolezza nel descrivere due tipi di dolore che
provava. Uno era un dolore all'alto addome che si alleviava con il Nexium e
antiacidi, che è esattamente dove si localizza il dolore acido/peptico -- da dolori
allo stomaco. Se prendete un antiacido come il Nexium o il Prilosec, quei dolori
passano, ma quei farmaci non fanno nulla per abbassare il dolore addominale che
non è acido/peptico e lui correttamente distingueva tra questi due tipi di dolore e
diceva che il dolore all'alto addome si alleviava quando prendeva il Nexium, ma il
dolore più in basso non ne risentiva.
Può presentarsi gonfiore addominale sia in bambini robusti che magri. Per la
maggior parte ciò è dovuto a gas intestinale. Nell'autismo abbiamo bambini che
sono emaciati di cui avete visto le immagini stamattina, ma abbiamo anche
bambini con gonfiore addominale che sembrano ben nutriti.
Parliamo della diarrea. Che cosa significa diarrea? La diarrea non significa
necessariamenteavere le feci liquide, acquose che tutte le persone hanno avuto
quando stavano poco bene, sebbene può essere certamente anche questo.
Quando questi bambini hanno la diarrea, hanno in genere da uno a tre
movimenti intestinali al giorno. Nella consistenza le feci appaioo simili al budino
al cioccolato. Generalmente non sono acquose, sebbene talvolta possano esserlo,
ma per la maggior parte la consistenza è di budino. I genitori descrivono la
presenza di una sostanza granulosa, e non mi ritirerò dalla mia pratica di
gastroenterologo pediatrico finchè non avrò scoperto cosa sia questa sostanza,
perchè tutti i bambini sembrano averla. Non importa che dieta stiano seguendo o
che supplementi stiano prendendo, sta accadendo qualcosa che fa apparire nelle
feci quella sostanza particolare.
I genitori spesso riferiscono di sapere quando il loro bambino avrà un movimento
intestinale. Potrebbero essere al piano superiore e sapere che il bambino ha fatto
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la cacca. L'odore rimarrà per ore. Irritabilità e scoppi d'ira sono associati con
questi movimenti intestinali. Si trova molto, molto spesso cibo indigerito. Il cibo
nelle feci è anche una conseguenza del fatto che la parete dell'intestino non sta
funzionando bene a causa del danno alla superficie della mucosa, di malattia al
pancreas o al fegato o di problemi di motilità. In altre parole, anche se gli organi
stanno funzionando correttamente e se gli enzimi scomporrebbero
adeguatamente i cibi, gli alimenti si stanno semplicemente muovendo
nell'intestino troppo velocemente -- circa 15 minuti invece delle necessarie due
ore. La rapidità di passaggio attraverso l'intestino può essere così elevata che si
ha malassorbimento per reazione, per cui non vuol dire sempre che c'è una
anormalità della mucosa. Molto spesso accadono le due cose insieme in questi
bambini, così, quando abbiamo disordini al fegato, disturbi pancreatici o (cosa
più importante per questi bambini) la parete intestinale è infiammata e non
svolge il compito di assorbimento, queste condizioni causeranno una motilità
molto molto rapida e la presenza di cibo nelle feci.
Diversamente dai classici disturbi infiammatori intestinali, le feci di questi
bambini non contengono normalmente sangue, e questo è un punto molto
importante. "Dottori frigorifero" sono quei medici che sono molto rigidi e che non
vogliono aprire le loro menti alla possibilità che ci sia qualcosa che vada
diversamente da ciò che è stato loro insegnato. Mi è stato sempre detto che se
non c'è sangue nelle feci, non può esserci colite. Questo è quello che mi è stato
trasmesso, e non è vero. La letteratura pubblicata dimostra che non è vero, e
non è vero perchè l'ho visto nei miei pazienti. In particolare i bambini autistici
hanno infiammazioni ricorrenti e solo raramente hanno la presenza dichiarata di
sangue nelle feci che potete vedere con i vostri occhi o anche misurare con test
microscopici. E' parte del motivo per cui, storicamente, quando questi bambini
sono stati visti da un gastroenterologo, i protocolli di cura non sono stati portati a
compimento. Loro non hanno fatto l'esame endoscopico che avrebbe consentito
la diagnosi di più di una malattia che li affigge proprio per la mancanza di sangue
nelle feci, l'assenza di muco, di una febbre e per il fatto che non c'era dolore alle
giunture che accompagnava la diarrea e ciò li aveva indotti a pensare che non
c'era niente di invasivo che affliggeva questi bambini. Dobbiamo cambiare il
modo di pensare e capire che non è sempre necessario avere queste cose
specifiche per avere una malattia. Al contrario, la maggior parte di questi
bambini ha una malattia della mucosa intestinale mentre pochissimi di loro hanno
sangue nelle feci o febbre.
Questa è un'immagine delle loro feci: un budino sciolto. Ora, avere una volta feci
come queste può essere nel range di normalità, ma è molto raro vedere in questi
bambini feci formate, e ciò non è normale. In questa foto vedete un classico
esempio di malassorbimento. Alcuni genitori mi hanno descritto pezzi di carne,
pollo, verdure, zucca -- l'intero menù presente nelle feci. Questa è un'immagine
del materiale granuloso di cui vi ho parlato prima. Dovremmo riuscire a decifrare
cosa sia. E questa è in'immagine di diarrea. Questo è il movimento intestinale di
un bambino, e lui ne produce uno o due di questi al giorno: una enorme,
veramente enorme quantità di feci, una specie di lungo nastro. L'apparenza di
lungo nastro delle feci è sintomo di malattia gastrointestinale. Quello che ha
questo bambino è probabilmente un problema di motilità o un disturbo
infiammatorio. Sicuramente ha un intestino infiammato, ma a causa del
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problema di motilità, quando il colon si contrae molto, molto fortemente o in
modo spastico nell' emettere le feci, può produrre feci a forma di lungo nastro.
La stitichezza è un altro problema molto, molto comune, sebbene non
comune come la diarrea. Secondo una definizione medica classica, la
stitichezza è definita come la presenza di feci molto dure. Anche se avviene una
sola volta al giorno, se le feci sono dure si tratta di stitichezza. I bambini di
questo sottogruppo tendono ad avere un movimento intestinale da ogni quattro dieci giorni. La cosa che è insolita è che, nonostante il fatto che le feci rimangono
nel colon per circa una settimana, verranno fuori come un budino spappolato.
Avete visto una cosa del genere nella precedente diapositiva e ciò non è normale.
Se doveste evacuare delle feci dopo diversi giorni, sarebbe molto penoso. Infatti
questi bambini soffrono, ma non viene fuori il "pezzo" che ci aspetteremmo. Sono
feci non formate e, ripeto, ciò può indicare una combinazione di problemi di
motilità e di problemi infiammatori. A volte si hanno dei "pezzi", e
frequentemente essi intasano la toilette. Moltissimi genitari non riferiscono
volontariamente informazioni sulla stitichezza, ma ho imparato che si ottengono
una gran quantità di particolari ponendo alcune domande, come per esempio
"Quante volte le feci non riescono a scendere nella toilette?". E il dolore del
momento prima dell'espulsione delle feci, anche se sono molli, ci fa pensare a
dismotilità o infiammazione. I bambini con feci poco frequenti hanno dolori, e il
video e le foto che avete visto prima erano non solo di bambini con diarrea, ma
anche di bambini stitici. Quando qualcuno ha problemi nell'espellere le feci,
quello che farà istintivamente è flettere le anche, come quando una donna deve
partorire. Piegheranno le ginocchia sul petto perchè ciò consente la massima
flessione delle anche. Ciò aumenta la pressione intra-addominale per spingere
qualcosa fuori, sia si tratti di un bambino che di feci, non c'è differenza. E questi
bambini spesso assumono una posizione mentre hanno un movimento intestinale
per flettere al massimo le ginocchia e aumentare la pressione per far uscire le
feci.
Molti bambini hanno problemi di crescita. La maggioranza non li ha, ma molti di
loro si, e se tracciate il grafico della loro crescita, osserverete che più del 25% di
questi bambini è nel più basso venticinquesimo percentile. Questo non si
definirebbe di per se un difetto di crescita, ma, presi come gruppo, ci sono
anomalie nella crescita di questi bambini. Quando un bambino non ha il grafico
che ci si aspetterebbe o se ci sono cambiamenti nel ritmo di crescita, sia
nell'aumento di peso che di altezza, siamo davanti ad un sintomo che deve
essere indagato.
Seguo un bambino autistico che è un classico esempio. Questo è il grafico della
sua crescita, e vedete che la diminuzione di peso è accaduta proprio da 12 a 15
mesi fa, proprio dopo la sua prima vaccinazione MMR (morbillo-rosolia-parotite).
I sintomi gastrointestinali si manifestarono esattamente in quel periodo in cui
smise di prendere peso. Non crebbe per tre o quattro mesi. Fu in grado però di
guarire e, dopo poco essere regredito, ricominciò a prendere nuovamente peso.
A questo punto ricevette la seconda dose del vaccino MMR e di nuovo soffri di
regressione cognitiva, grave diarrea ricorrente e ciò si manifestò in maniera
molto, molto chiara sul grafico della sua crescita. Il fatto che avesse ripreso a
crescere significa che i suoi sintomi gastrointestinali erano inizialmente molto,
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molto intensi, ma che lui era riuscito a riacquistare abbastanza le sue normali
funzioni per continuare a crescere nonostante la comparsa dei sintomi
Che cosa può fare un medico per questi bambini? Dobbiamo guardare
loro dimenticando che abbiano l'autismo. La cosa principale è
approcciare questi bambini nell'identico modo in cui approcceremmo
ogni altro bambino con i sintomi addominali di cui abbiamo discusso.
Chiederemo una storia completa, faremo un esame fisico, esamineremo e
interverremo sulla loro dieta. Qualcosa nella loro dieta potrebbe essere
responsabile dello sviluppo della diarrea o dei dolori addominali, per cui faremo
dei cambiamenti e vedremo cosa aiuta. Se non otteniamo risultati, faremo delle
analisi del sangue. Escluderemo tutte le possibili cause di questi sintomi. C'è un
disturbo della tiroide? Infiammazione intestinale? Che cosa ci dicono le feci? Ci
sono infezioni? Faremo raggi all'addome, una ecografia se necessaria, faremo
una TAC. Applicate lo stesso protocollo che usate per ogni altro bambino e fate
una biopsia. Se è necessaria una endoscopia, fatela.
E alla fine una endoscopia con la capsula. Questa è la telecamera delle
dimensioni di una pillola di cui avrete sicuramente sentito parlare. E' una pillola
di dimensioni medie con dentro una telecamera. Il bambino la ingoia, e la
telecamera ci consente di vedere zone dell'intestino che non sono accessibili
attraverso una tradizionale endoscopia. Quando facciamo un'endoscopia
completa dall'alto e dal basso con metodo tradizionale, possiamo solo vedere un
terzo del tratto gastrointestinale, mentre due terzi non sono visionabili. Una
capsula invece sarà in grado di raggiungere quei due terzi e ci darà le immagini
con una risoluzione incredibilmente chiara. Sono molto contento del fatto che qui
alla Thoughtful House stiamo usando questa tecnologia.
E medici, non giudicate i genitori per il fatto che vogliono provare terapie
alternative. Quando proviamo a valutare questi bambini e i loro sintomi, è
importante secondo me non giudicare che cosa i genitori hanno fatto o provato.
Se sono andati in Medio Oriente da qualche sceicco o se hanno fatto interventi
dietetici, qualunque cosa abbiano fatto, non giudicateli per quello. Valutate i
sintomi e fate il vostro lavoro. Trovate cosa non funziona.
E' importante fare le ricerche giuste e trattare i bambini basandosi sui risultati di
queste ricerche. Tutto ciò che avete visto nelle mie diapositive oggi rappresenta
condizioni trattabili, e se sapete cercarle, le troverete. Prima di tutto ciò che
trovate spesso nell'esofago (un tubo che va dalla bocca fino allo stomaco) è una
nodularità lineare striata. Ricordate le foto che il Dr.Wakefield e la Dr. Mumper ci
hanno mostrato dell'iperplasia dell'ileo in questi bambini. Bene, questa non si
trova solo nell'ileo, è una anomalia linfoide generalizzata, diffusa nel tratto
gastrointestinale. E' esattamente ciò che si vede in malattie virali croniche.
Questo è un esempio di una forma molto lieve di questa nodularità striata (indica
la diapositiva). Ciò che vedete qui è un normale esofago. E questo è un esofago
malato. Questo è la nodularità linfoide che in genere si vede molto spesso nelle
esofagiti allergiche. In questo caso particolare, non si tratta di allergia; la natura
del problema qui è una reazione autoimmunitaria e una conseguente
infiammazione. Le buone notizie sono che il bambino ha appena ripetuto
l'endoscopia solo qualche settimana fa dopo essere stato curato per la sua
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malattia autoimmunitaria con farmaci immunosoppressori e il suo esofago non è
più come questo. In altre parole, è una condizione trattabile.
Questa è una foto della fine dell'esofago e ciò che state vedendo è molto, molto
insolito nei bambini. Quello che stiamo vedendo qui è una porzione di tessuto. E'
di un rosso più scuro del tessuto intorno. Quando la vidi, pensai che il bambino
potesse avere l'esofago di Barrett, che è qualcosa che si può osservare dopo un
riflusso di vecchia data. E' una forma potenzialmente precancerosa. Il 30-40%
degli esofagi di Barrett degenerano in carcinoma dell'esofago per cui rimasi
shoccato quando lo vidi in questo bambino. Facemmo una biopsia e, com'era
prevedibile, si trattava di una forma precoce di esofago di Barrett. Potete vedere
un epitelio multistratificato. Abbiamo tre bambini di 4, 6 e 10 anni in queste
condizioni. Sono cose senza precedenti, ma questi bambini ce l'hanno, hanno i
sintomi, hanno dolore. Se i vostri occhi saranno ben aperti nel cercare, troverete
ciò che cercate.
Lesioni allo stomaco: la gastrite è una infiammazione presente nell'area dello
stomaco (foto). Queste sono ulcere gastriche. Non sono le ulcere peptiche
gastriche che vi sono familiari riscontrate negli adulti. Sono strani cumuli di
tessuto con un nucleo che sanguina facilmente e stiamo cercando di capire quali
sono i componenti di queste lesioni e quali le loro possibili cause -- sono virali?
Non sono virali? e' un problema autoimmune? Eccetera. Questo è un polipo
gastrico (foto). E' molto raro da vedere in questi bambini, ma questo bambino
del New Jersey ha polipi gastrici multipli. E in questa diapositiva potete vedere
piccole ulcere gastriche (foto). Le ulcerazioni gastriche sono nella stessa classe
del morbo di Crohn. Questi bambini però non hanno il morbo di Crohn, hanno
una malattia intestinale infiammatoria che è per molti versi simile al Crohn, ma
non rispetta gli stessi criteri istologici, radiografici e soprattutto patofisiologici di
cui abbiamo bisogno per diagnosticare il morbo di Crohn. Queste diapositive
mostrano delle biopsie e le sottopongo soprattutto a coloro qui che sono medici;
esse non lasciano dubbio che si tratti veramente di una malattia. Non si tratta
delle fantasie di un paio di gastroenterologi; ciò è evidente sia osservando i
sintomi che osservando i risultati endoscopici. Guardiamo con i nostri occhi e con
gli esami e ciò che troviamo è ciò che troviamo. Infine, da un punto di vista
cellulare, guardiamo ai risultati istologici e anche qui troviamo anomalie. La
prossima diapositiva mostra un'enterocolite che potete vedere con i vostri occhi non serve un microscopio. Normalmente non vediamo sempre in questi bambini
coliti così marcate; per la maggior parte si tratta di infiammazioni lievi, ma che
siamo però in grado di vedere con i nostri occhi. Queste foto così fortemente
evidenti sono casi estremi. Comunque, attraverso le biopsie abbiamo trovato
infiammazioni nella maggior parte dei casi, forse nel 70%. Una scoperta molto
comune in questi bambini è la presenza di ulcerazioni - piccole pustole - noduli
linfoidi con intorno infiammazione, come un alone rosso. La prossima diapositiva
mostra una criptite, il segno di una infiammazione della mucosa del colon. Nella
seguente foto vedete invece che l'iperplasia linfoide è presente anche nel colon,
non solo nell'ileo. La prossima diapositiva è la biopsia di una iperplasia nodulare
linfoide del colon; potete vedere il colon infiammato circostante. La prossima
ancora mostra polipi infiammatori nel colon. E la seguente che state vedendo a
sinistra è ancora una immagine ripresa dalla capsula endoscopica che mostra la
patologia. Faremo indagini con la capsula endoscopica qui alla Thoughtful House
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come parte della valutazione di routine per i bambini per cui sospettiamo
malattie dell'intestino tenue.
Cosa dobbiamo fare per questi bambini? E' semplice. Se hanno una esofagite, gli
diamo farmaci acido-bloccanti, la terapia anti reflusso. Se ci sono allergie
alimentari, scopriamo a quali cibi sono sensibili e li eliminiamo. Facciamo a questi
bambini una terapia antinfiammatoria, con risultati clinici impressionanti.(gli
stessi farmaci che si usano per il morbo di Crohn e la colite ulcerativa). Diarrea,
stitichezza, gonfiore addominale, dolori addominali -- tutte queste cose
scompaiono completamente o migliorano marcatamente con i farmaci appropriati
e/o con interventi dietetici.
L'obiettivo è eliminare i sintomi gastrointestinali che danneggiano veramente la
qualità della vita del bambino. Siamo molto interessati a sapere come i problemi
gastrointestinali sono collegati al cervello. Chiaramente, quando un paziente
sviluppa una infiammazione, dolori e diarrea, le funzioni cognitive non possono
essere quelle che dovrebbero perchè il bambino è molto "distratto". Partecipare a
terapie o all'ABA sarà difficile o impossibile. Eliminare quelle "distrazioni" renderà
il bambino capace di imparare di più. Ci sono miglioramenti diretti nel cervello
quando curiamo le infiammazioni gastrointestinali? E' un argomento di grande
interesse per noi e una domanda a cui si può rispondere. Io credo che la risposta
sia si.
Le ultime diapositive riassumono i dati raccolti con i miei primi 145 pazienti.
Esaminando il colon e la parte terminale dell'ileo per coliti o ileiti, quanto
frequentemente le troviamo? Quando abbiamo fatto l'endoscopia a questi
bambini che hanno autismo e sintomi gastrointestinali, abbiamo trovato che un
bel 72% di loro ha iperplasia confermata dalla biopsia - non solo ciò che noi
abbiamo visto attraverso l'endoscopio, ma proprio attraverso la biopsia. Quanti
hanno ileite? Il 36%. E' un numero alto, praticamente un terzo di questi bambini
hanno un'ileite. Quanto frequentemente hanno la colite? Questo è quanto ho
riscontrato nei primi 145 bambini con autismo e sintomi gastrointestinali sui quali
abbiamo eseguito una colonscopia con biopsia, e cioè il 68% dei bambini ha
colite secondo la biopsia. E ciò avviene non in una sola area del colon: nei due
terzi dei bambini che hanno la colite, la maggior parte ce l'ha in tre o più aree del
colon, e molti di loro hanno tutto l'intero colon colpito. Il grafico nella prossima
diapositiva rappresenta quanto ho detto. Ci sono stati 45 pazienti che non
avevano
colite
secondo
la
biopsia.
Per cui ritorniamo alle domande originarie. Avendo visto quello che avete visto,
perchè bambino con autismo ha bisogno di un gastroenterologo? La risposta è
ovvia. E' stato verificato che la maggior parte di questi bambini ha una malattia
dell'intestino. Loro ne presentano i sintomi. Hanno feci liquide, diarrea,
stitichezza, dolori, gonfiore, problemi con la crescita e malassorbimento: ecco
perchè hanno bisogno di un gastroenterologo. Cosa può fare un gastroenterologo
per questi bambini? Tutte queste sono condizioni trattabili, che possono essere
completamente eliminate o fortemente migliorate. La seconda domanda riguarda
le future ricerche programmate per la Thoughtful House; intendiamo rispondere
a questa domanda: quale ruolo ha il tratto gastrointestinale nei sintomi cognitivi
dell'autismo? Questo è qualcosa in cui siamo molto, molto interessati. Grazie a
tutti.
luis
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
DR FEDERICO BALZOLA – presentazione documento di Autismo Speaks
Dr. Balzola: Studio Ospedali Regina Margherita e Molinette di Torino approvato dal
Comitato Etico Regionale
RACCOMANDAZIONI
SULLA
DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEI
DISTURBI GASTROINTESTINALI NEI BAMBINI CON
AUTISMO.
Federico Balzola Dirigente Medico di I° Livello U.O.A.D.U. Gastro-Epatologia Ospedale Molinette Torino
q ues to d ocum en to è r ivo lto a tu t t i i me d ic i e pr ofess io n ist i co i nvo lti d ire t tame nte o
i n d ire tt ame n te n e ll’au t ismo
Torino, 10 Marzo 2007
Ho avuto la fortuna di partecipare alla recente riunione tra pediatri,
gastroenterologi e ricercatori che si occupano di autismo che si è svolta a Boston
lo scorso il 13 ottobre 2006. Dall’incontro è emerso un documento indirizzato alla
sensibilizzazione del mondo scientifico su una problematica finora poco
conosciuta quale la possibile presenza di una malattia infiammatoria cronica
intestinale nei soggetti affetti da autismo. Come la storia della medicina insegna
ogni qualvolta si scopre una nuova malattia, i tempi necessari tra l’accettazione a
la verifica da parte della comunità scientifica sono sempre molto lunghi. Questo
avviene per una serie infinita di motivi tra i quali anche le difficoltà di una
corretta informazione in un ambiente non privo di pregiudizi. Per questo motivo,
la diffusione di una lettera diretta ai medici coinvolti direttamente od
indirettamente nell’autismo, non potrà che accelerare un processo fisiologico di
confronto scientifico. Ciò è estremamente necessario per una patologia così
complessa la cui causa è ancora sconosciuta e per questo purtroppo inguaribile.
L’autismo ha un impatto sociale e sanitario enorme per il drammatico aumento
del numero di soggetti affetti nei paesi più industrializzati emerso negli ultimi
anni. Si è passati infatti da una prevalenza di 1:5000 negli anni ‘80 fino
all’allarmante stima americana di 1:120 di oggi, non riconducibile soltanto ad una
migliore capacità diagnostica o di diagnosi precoce come sottolineato in numerosi
studi epidemiologici. Sebbene ne venga riconosciuta una genesi multifattoriale
con una rilevante componente genetica ed ambientale, la sua patogenesi è
ancora in fase di studio. Mentre da un punto di vista neurologico l’autismo è
caratterizzato da disturbi qualitativi nelle interazioni sociali, difetti nella
comunicazione verbale e non-verbale con particolari aspetti comportamentali
ripetitivi e peculiari stereotipie, non ci sono dati concordanti al riguardo dei
sintomi gastrointestinali associati. Questo è dovuto non soltanto alle difficoltà
interpretative o di comunicazione da parte dei pazienti ma soprattutto perchè per
molti anni non essendo previsti non venivano ricercati o considerati. La
prevalenza dei sintomi può infatti variare dalla normale frequenza rispetto alla
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popolazione generale fino alla quasi totalità dei pazienti esaminati con maggiore
attenzione.
La presenza di una inaspettata malattia intestinale, è stata descritta per la prima
volta dal dr Wakefield quasi 10 anni fa proprio perché furono presi in
considerazione dei sintomi gastrointestinali sottovalutati in precedenza. Questa
patologia, denominata “enterocolite autistica” e diversa dal morbo di Crohn e
dalla rettocolite ulcerosa, è caratterizzata da un punto di vista infiammatorio da
una ileo-colite cronica con iperplasia nodulare linfoide dell’ileo e del colon di
grado elevato associata ad un quadro sistemico di immunodepressione ed
autoimmunità molto peculiari.
I sintomi clinici (alterazioni dell’alvo con stipsi cronica, diarrea o alternanza di
stipsi/diarrea, dolore addominale con posizioni antalgiche specifiche, distensione
addominale, ridotta massa magra, malassorbimento, calo ponderale e ridotta
crescita) possono essere di entità estremamente variabile senza una vera e
propria correlazione con gli indici infiammatori o i marcatori ematici od il quadro
istologico intestinale, così come già avviene anche per le altre malattie croniche
intestinali .
Nel 2000 è nato a Torino un gruppo di ricerca interdisciplinare fra la
Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Regina Margherita, diretto dal Prof
Rigardetto, e la Gastroenterologia dell’ospedale Molinette di Torino, diretta dal
Prof Rizzetto, con l’intento di verificare la presenza della malattia intestinale nei
soggetti autistici in Italia. I risultati finora ottenuti, sotto l’egida di un protocollo
di studio approvato da Comitato Etico Regionale, sono stati molto importanti ed
incoraggianti. Su gli oltre 250 soggetti giunti alla nostra osservazione
almeno la metà presentavano aspetti clinici o sintomatici suggestivi per
patologia intestinale. Dagli esami endoscopici effettuati su un gruppo di oltre
30 pazienti è infatti emersa la presenza di malattia intestinale visivamente
rilevabile nell’oltre metà dei soggetti. L’analisi delle biopsie intestinali su
mucosa apparentemente normale ha ulteriormente aumentato la
percentuale dei soggetti affetti mostrando una malattia microscopica del
tratto gastroenterico nel 75% dei pazienti. Le immagini ottenute con la
video-capsula (microcamera introdotta nello stomaco per deglutizione o
durante l’esame gastroscopico in narcosi) sono state le prime al mondo
a mostrare l’interessamento di questa malattia di ampi tratti del piccolo
intestino altrimenti non esplorabile con l’endoscopia. Sebbene esistano
pochi studi in letteratura sui tentativi di trattamento farmacologico dell’eziologia
dell’autismo, da molti anni è di uso comune, da parte di molti genitori con
aneddotico ma importante beneficio, l’esclusione del glutine e della caseina dalla
dieta dei loro figli sulla base di segnalazioni in letteratura riguardanti l’eccessiva
presenza di sostanze di origine digestiva in grado di interagire a livello del
sistema nervoso centrale di questi soggetti. Tale trattamento, che consisteva
nell’esclusione dei cibi da cui originerebbero la caseomorfina e la gliadomorfina,
sostanze ad azione oppioide in grado di passare la barriera ematoencefalica,
troverebbe ora conferma nell’alterata permeabilità della parete intestinale legata
alla sua infiammazione cronica recentemente evidenziata. Per questi motivi, lo
scopo successivo del nostro studio è stato quello di osservare l’andamento nel
tempo dei pazienti affetti dalla malattia intestinale dopo un periodo di terapia
farmacologica per l’infiammazione intestinale (adattata in base al grado istologico
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
di infiammazione ed alla sede intestinale di malattia) insieme ad una dieta senza
glutine e caseina.
Benché le basi fisiopatologiche dell’autismo e dell’enterocolite autistica non siano
ancora completamente conosciute, i risultati preliminari finora ottenuti sia da un
punto di vista gastroenterologico che neuropsichiatrico sono per noi
estremamente importanti ed incoraggianti. Abbiamo infatti evidenziato,
attraverso un valutazione dei sintomi autistici pre e post terapia con la
scala di valutazione standardizzata (BSE-r Revised Behaviour
Summaised Evaluation Scale) un netto miglioramento con una riduzione
del punteggio totale fino al 32 % (p<0.0005). Nei dettagli si è
evidenziata una riduzione dei disturbi d’ansia (53%), dell’agitazione
(35%), dei disturbi dell’umore (24%), etero-aggressività (14%) ed
auto-aggressività (13%) ed un miglioramento dell’attenzione (77%) e
del sonno (44%) (p=0.009796). I sintomi gastroenterologici sono
inoltre migliorati nel 100% dei casi con una scomparsa totale intorno al
70% dei casi. La dimostrazione della regressione endoscopica ed istologica
della malattia intestinale è stata poi evidenziata in un’ulteriore sottogruppo di
pazienti. Sebbene siano ancora risultati preliminari, ottenuti su un esiguo
campione di soggetti e senza gruppo di controllo, sono a nostro parere importanti
perché dimostrano l’efficacia dei trattamenti dietetici e farmacologici e
nondimeno possono permettere una maggior efficacia delle altre terapie
riabilitative già in uso. In conclusione, l’obiettivo comune sottolineato dal
documento indirizzato ai colleghi medici, è quello di sensibilizzare la ricerca della
coesistenza di una sindrome intestinale e neuropsichiatrica assolutamente
correlate tra loro dove la guarigione di una può migliorare enormemente i
sintomi neurologici dell’altra. Si apre cioè la necessità di affrontare il problema in
modo più ampio e comune al fine di eliminare i pregiudizi di approccio e
trattamento medico che se non si trattasse di soggetti con malattia
neuropsichiatrica, sarebbero già stati effettuati da molti anni, al fine di migliorare
la qualità della vita di questi soggetti e dei loro familiari. Bisogna infatti creare
ed ottimizzare un’organizzazione interdisciplinare tra neuropsichiatria,
gastroenterologia e tutti gli altri specialisti che per molti anni sono stati
troppo distanti fra loro, non solo da un punto di vista diagnostico ma
anche terapeutico, al fine di individuare modelli di trattamento specifici
e precoci ma comuni per questa sindrome cerebrale ed intestinale.
L’intento di tutti deve essere pertanto quello di considerare sempre la possibile
presenza di un problema gastroenterologico e nutrizionale, già troppe volte
segnalato dai genitori di questi pazienti e troppo spesso non ritenuto reale e
pertanto non approfondito da parte dell’ambiente medico. Questo per poter
tentare di fornire dati oggettivi sulla malattia gastrointestinale e
neuropsichiatrica, sulla sua causa e validità dei trattamenti proposti, sia dietetici
che farmacologici, con studi ampi e controllati al fine di poter rispondere alle
aspettative delle famiglie coinvolte da questa sindrome con prognosi purtroppo
ancora così invalidante.
Federico Balzola
Dirigente Medico di I° Livello
U.O.A.D.U. Gastro-Epatologia
Ospedale Molinette Torino
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31) Balzola F, Clauser D, Repici A, Barbon V, Sapino A, Barbera C, Calvo PL, Gandione M,
Rigardetto R, Rizzetto M. Autistic enterocolitis: confirmation of a new inflammatory bowel
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32) Federico Balzola, Clauser Daniela, Alessandro Repici, Marina Caldognetto, Claudio Barletti,
Anna Sapino, Cristiana Barbera, Pier Luigi Calvo, Dario Reggio, Fabrizio Gennari, Antonello
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33) Federico Balzola, Daniela Clauser, Francesca Curri, Marina Caldognetto, Alessandro Repici,
Claudio Barletti, Alessandro Musso, Mauro Bruno, Giorgio Saracco, Anna Sapino, Isabella
Castellano, Dario Reggio, Teresa Cammarota, Pietro Lerro, Pierluigi Calvo, Marco Forni, Morra
Isabella, Marina Gandione, Roberto Rigardetto, Mario Rizzetto. Autistic Enterocolitis in childhood:
the early evidence of the later Crohn’s disease in autistic adulthood? Gastroenterology 2007 in
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34) Marina Caldognetto, Clauser Daniela, Francesca Curri, Alessandro Repici, Claudio Barletti,
Anna Sapino, Isabella Castellino, Cristiana Barbera, Pier Luigi Calvo, Dario Reggio, Antonello
Nonnato, Marco Forni, Morra Isabella, Cammarota Teresa, Laura Brossa, Augusta Palmo, Marina
Gandione, Roberto Rigardetto, Mario Rizzetto and Federico Balzola. Behavioural effects of IBD
therapy and gluten/casein-free diet in an Italian cohort of autistic patients with autistic
enterocolitis followed over 12 months. To be submitted to JADD 2007
Lettera del dott. Balzola a medici e pediatri
Caro Dottore,
Nell’Ottobre del 2006, l’organizzazione “Autism Speaks” ha riunito un gruppo di
gastroenterologi pediatrici e di esperti nell’Autismo per esaminare le evidenze
scientifiche disponibili relative alla diagnosi e al trattamento dei disordini
gastrointestinali (GI) nei bambini con un disturbo nello spettro autistico (ASD) e
per proporre iniziative di ricerca future. Un obiettivo di questo meeting è stato
quello di raggiungere un consenso in questo gruppo su un’appropriata
valutazione diagnostica e sul trattamento dei sintomi GI in bambini con ASD.
Pediatri e gastroenterologi pediatrici visitano molti bambini con ASD e sintomi
gastrointestinali.
Benché
l’attuale
letteratura
non
contenga
alcuna
sperimentazione clinica randomizzata da cui possano derivare raccomandazioni
cliniche, il seguente documento consensuale rappresenta una combinazione di
opinioni di esperti e di dati tratti dalla letteratura medica pubblicata.
La prevalenza di sintomi gastrointestinali tra bambini con ASD non è nota (1-3).
Resoconti di sintomi GI vanno da un range di 9 ad un 70% di bambini con ASD a
seconda della popolazione osservata e di come la storia clinica è stata raccolta
(4,5,6). La stima più alta faceva riferimento ad una prevalenza lifetime dei
sintomi GI. Comunque, nessuno studio epidemiologico è stato sinora pubblicato
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che consideri specificatamente la prevalenza dei sintomi gastrointestinali nei
bambini con ASD (7).
Tra i più comuni sintomi GI presentati in bambini con ASD abbiamo stitichezza,
diarrea, reflusso, vomito e dolori addominali (6). La diarrea consiste in genere
nell’emissione 2-5 volte al giorno di feci morbide ed abbondanti che possono
contenere frammenti di cibo non digerito. La stitichezza è definita come
emissione di feci dure con frequenza giornaliera o meno. Il bambino con stipsi
può presentarsi con feci liquide come risultato di uno straripamento intorno ad
una ostruzione fecale. I sintomi GI possono essere maggiormente comuni nei
bambini più piccoli con ASD. Comportamenti come assumere una particolare
postura, autolesionismo ed accessi improvvisi di aggressività senza una evidente
causa scatenante possono essere secondarie a diverse condizioni cliniche che
procurano uno stato di malessere fisico nei bambini con ASD (8). La presenza di
dolore addominale può essere una causa comune di peggioramento
comportamentale che dovrebbe essere presa in considerazione soprattutto in
bambini che hanno un linguaggio limitato. In questo momento le cause precise
dei sintomi gastrointestinali nei bambini con ASD rimangono sconosciute.
Possono essere coinvolti sia fattori infiammatori che di motilità intestinale.
Se un bambino con ASD presenta sintomi GI cronici o ricorrenti, dovrebbero
essere prese in considerazione le seguenti valutazioni cliniche iniziali:
Diarrea
Stitichezza
Gonfiore
x
x
x
Dimensioni e consistenza dei movimenti x
x
x
Storia
# movimenti intestinali al giorno
intestinali
Presenza di sangue nelle feci
x
x
x
Anamnesi sul dolore addominale
x
x
x
Anamnesi sul sanguinamento rettale
x
x
x
Aspetto delle feci
x
x
x
x
x
x
Improvvisi e inspiegabili accessi d’ira o x
x
x
autolesionismo, aggressività o disturbi
del sonno (Nota: possono avere altre
cause oltre il dolore GI)
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Anamnesi sull’esposizione ad infezioni x
x
x
x
x
x
x
x
Anamnesi familiare su celiachia e colite x
x
x
x
x
(es. viaggi, acqua di pozzo, parenti con
diarrea)
Anamnesi su allergie ed intolleranze x
alimentari
Anamnesi su diete e supplementi
ulcerosa
Anamnesi farmacologia sui precedenti x
sei mesi
Esame fisico
Peso, altezza e percentili
x
x
x
Esame fisico generale
x
x
x
Esame addominale
x
x
x
Ispezione perianale
x
x
x
Non è obbligatorio l’esame rettale x
x
anche perchè molti bambini con ASD
non lo tollererebbero
Esami di laboratorio
Ricerca di sangue occulto nelle feci
x
x
x
Emocromo completo
x
x
x
Elettroliti nel siero
x
Azotemia e Creatinina
x
TSH
x
Albumina e Proteine Totali
x
Livello sierico di IgA
x
x
x
Anticorpi anti Transglutaminasi tissutale x
x
x
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o anticorpi antiendomisio (test per la
Celiachia)
Livelli della Vitamina A, D ed E
x
Sierologia per il disturbo infiammatorio x
x
x
intestinale (Anticorpi ASCA/pANCA) fare
riferimento
ad
un
Gastroenterologo
Ped.
Studi
microbiologicii
(Salmonella, x
Shigella, Yersinia, campilobacter)
Analisi
per
i
parassiti
(giardia
ed x
amoeba)
Clostridium difficile
x
Ricerca dei grassi nelle feci e sostanze x
riducenti
Raggi X
Dovrebbe
essere
considerata
una x
x
ecografia addominale per escludere una
ostruzione e/o diarrea da ostruzione
Si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di indirizzare il bambino ad
un gastroenterologo pediatrico se è presente diarrea cronica, stitichezza, gonfiore
o dolore addominale che non rispondono ad un primo intervento del pediatra di
base. Il gastroenterologo dovrebbe richiedere una dettagliata storia clinica,
eseguire un esame fisico e ordinare gli adeguati test di laboratorio. Sulla scorta
di questa prima raccolta di informazioni cliniche, potrebbero rendersi necessari
ulteriori esami, come il test per la permeabilità intestinale con somministrazione
di lattulosio/mannosio. Il medico e la famiglia dovrebbero poi discutere potenziali
benefici, rischi e problematiche relative a possibili ulteriori indagini ed interventi.
Tre sono potenzialmente approcci da seguire: endoscopia/colonoscopia,
trattamento empirico ed intervento dietetico.
Endoscopia/colonscopia.
Una endoscopia del tratto gastrointestinale superiore e una colonoscopia del
tratto gastrointestinale inferiore possono identificare
disturbi che sono
clinicamente trattabili come infiammazioni associate a reflusso gastroesofageo,
gastrite da H Pylori, gastrite focale apparentemente non correlata a H. Pylori o
Morbo di Crohn (9); deficit di lattasi o morbo celiaco. Nel tratto terminale
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dell’ileo e nel colon di bambini con ASD sono state riscontrate iperplasia nodulare
linfoide (LNH) e enterocolite microscopica (10, 11, 12). Il significato clinico
dell’LNH in bambini con autismo non è chiaro dato che scoperte simili sono state
anche riportate sia in bambini con sviluppo normale che in bambini con allergie
alimentari e deficit immunitari. Sono stati anche evidenziati nelle biopsie
intestinali di bambini con ASD marker infiammatori ed immunitari. (13-16). Un
secondo gruppo di ricerca non è riuscito ad identificare alcuna evidenza di marker
immunitari alterati nelle biopsie intestinali in un piccolo campione eterogeneo
usando una metodica meno sensibile (17). Fino ad oggi gli studi sono stati
eseguiti su bambini con ASD selezionati per una valutazione clinica in base a
sintomi gastrointestinali riconosciuti. Non si conosce quindi quanti bambini con
ASD senza i classici sintomi GI possano avere sintomi comportamentali secondari
a problematiche gastrointestinali sottostanti. Il significato clinico e le implicazioni
terapeutiche delle modificazioni del quadro infiammatorio nell’intestino richiedono
ulteriori ricerche. Inoltre non è superlfluo affermare che l’identificazione di un
disturbo del tratto GI come il reflusso gastroesofageo o la celiachia dovrebbe
condurre a specifici ed appropriati trattamenti nei bambini con o senza ASD.
Trattamento medico empirico.
La terapia medica empirica per bambini con diarrea o stitichezza parte dal
presupposto che il problema alla base sia relativo ad una alterata motilità (simile
alla “diarrea del bambino” o alla sindrome dell’intestino irritabile). Questa ipotesi
deve ancora essere valutata. La causa infiammatoria o da alterata motilità
possono comunque coesistere (18).
1. Trattamenti iniziali non invasivi per la diarrea possono comprendere:
a. L’aggiunta alla dieta di un supplemento di fibre (per es. psyllium).
b. L’uso cauto e temporaneo di un agente anticolinergico (per es. Loperamide,
hyoscyamina) per rallentare la diarrea.
c. L’uso di un breve ciclo di antibiotici o probiotici per trattare una presunta
iperproliferazione batterica di documentati patogeni intestinali.
d. Modificazioni dietetiche come per es. una prova di eliminazione del latte.
2. Trattamenti empirici per la stitichezza possono comprendere:
a. Una buona revisione clinica ed anamnestica per valutare l’introito di liquidi, di
fibre e i comportamenti legati all’evacuazione per farsi guidare nella scelta dei
trattamenti .
b. Ammorbidenti delle feci come il polietilenglicole (PEG) o il lattulosio
c. Uso per breve termine di agenti stimolanti come latte di magnesia o senna
d. Possono essere necessari clisteri se è documentata la presenza di una
ostruzione.
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Interventi dietetici.
Non c’è un singolo intervento dietetico che sia stato valutato sistematicamente
per il trattamento dei sintomi gastrointestinali in pazienti con ASD. Consigli
generali per ridurre la diarrea possono includere la riduzione della quantità di
succhi che un bambino può bere °mezzo litro o meno al giorno. Un popolare
intervento dietetico include l’eliminazione di alimenti contenenti glutine e
caseina. Sebbene resoconti aneddotici hanno portato a rendere questo intervento
molto diffuso, i pochi studi condotti fino ad oggi non hanno dimostrato i successi
che sono stati descritti soggettivamente (19). Altri interventi dietetici che le
famiglie possono usare basati su report aneddotici sono restrizioni di tutti i
carboidrati e restrizione degli zuccheri e dei carboidrati che si presume
aumentino la crescita di candida nel colon. Test per le allergie su pelle o su
sangue non possono predire in modo credibile se uno specifico intervento
dietetico porterà dei miglioramenti nei sintomi gastrointestinali del bambino. I
bambini i cui genitori seguono interventi dietetici dovrebbero far monitorare il
loro stato nutrizionale da un professionista esperto in nutrizione. Dato che i
bambini con ASD possono avere diete limitate sulla base della loro stessa
selettività, l’intervento dietetico dovrebbe in teoria essere stabilito con l’aiuto di
un nutrizionista.
Sommario
Autism Speaks è una organizzazione non profit, che cerca di portare avanti la
ricerca scientifica
sulle cause ed i trattamenti dei Disordini dello spettro
autistico. Sebbene molte famiglie riscontrino nei loro bambini con ASD sintomi
gastrointestinali, pochi sono gli studi che affrontano l’epidemiologia,
il
manifestarsi di questi sintomi, la loro diagnosi ed i trattamenti utili per questa
popolazione. Autism Speaks si è impegnata a favorire ulteriori ricerche che ne
caratterizzino la patofisiologia ed identifichino terapie efficaci per bambini con
ASD e disturbi GI. Finché questi studi di alta qualità non saranno completati, i
medici che si prendono cura dei bambini con ASD dovrebbero rimanere in allerta
rispetto alla possibilità di disturbi del tratto GI nei loro pazienti con ASD. I medici
dovrebbero sapere che le difficoltà di comunicazione dei bambini con ASD
potrebbero rendere difficile individuare le cause dei loro problemi e dovrebbero
considerare possibili cause gastrointestinali per la sofferenza ed il disagio nei
bambini con ASD. I suggerimenti sopra riportati sono stati diffusi per aiutare i
pediatri a fornire l’aiuto necessario ai bambini con ASD e disturbi GI.
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luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Participanti:
Dr. Susan Hyman
Dr. Paul Ashwood
University of California Davis, MIND Institute
Sacramento, CA
University of Rochester Medical Center
Rochester, NY
Dr. Arthur Krigsman
Thoughtful House Center for Children
Dr. Federico Balzola
Austin, TX
Hospital Molinette
Torino, Italy
Dr. Alan M. Leichtner
Children's Hospital Boston
Dr. Margaret Bauman
Boston, MA
The Ladders Clinic
Boston, MA
Dr. Elizabeth Mumper
Advocates for Children
Dr. Athos Bousvaros
Lynchburg, VA
Children's Hospital Boston
Boston, MA
Dr. Leonard Rappaport
Children's Hospital Boston
Dr. Timothy Buie
Massachusetts General Hospital for Children
Boston, MA
Dr. David Burnham
PediaMed Pharmaceuticals
Florence, KY
Dr. Stan Cohen
Emory College
Atlanta, GA
Dr. Andrew Conrad
National Genetics Institute
Los Angeles, CA
Dr. Anil Darbari
Kennedy Krieger Institute
Boston, MA
Dr. Ann Reynolds
University of Colorado Denver, The Children's
Hospital - Denver, CO
Mr. Mark Roithmayr
Autism Speaks
New York, NY
Dr. Andy Shih
Autism Speaks
New York, NY
Dr. Andrew Wakefield
Thoughtful House Center for Children
Austin, TX
Baltimore, MD
Dr. Gary Goldstein
Kennedy Krieger Institute
Baltimore, MD
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
DR FEDERICO BALZOLA – Lettera al Ministro della Salute
S.S.N. REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI
TORINO
Dipartimento Medico-Chirurgico delle Malattie dell’Apparato Digerente e della
Nutrizione S.C. GASTRO-EPATOLOGIA D.U. - Direttore: Prof. M. RIZZETTO
AMBULATORIO DI GASTROENTEROLOGIA
Responsabile Dr. M. Astegiano - Via Chiabrera 34, 3° piano – 10126 Torino. Tel:
LABORATORIO DI FISIOPATOLOGIA EPATICA E DIGESTIVA
PATOLOGIE INTESTINALI
ED AUTISMO
Dott. Federico Balzola
Torino, 20 Giugno 2007
Gent.mo dott. Marco D’Alema
Ministero Della Salute
Lungotevere Ripa,1 Roma
e p.c. On. Livia Turco
Ministro Della Salute
In riferimento al primo Tavolo di Lavoro sull’autismo del 12 Giugno scorso non posso
che esprimerVi la mia riconoscenza per un’iniziativa così lungimirante che con
coraggio si propone di affrontare la vera problematica dell’autismo nella sua
molteplicità. Proprio in relazione alle considerazioni emerse volevo comunicarLe
alcuni concetti che ho maturato al termine del nostro primo incontro ma che per
motivi di tempo e numerosità di interventi non ho potuto esprimerLe. Sono emersi
validi ma dissimili atteggiamenti da parte di ciascuna professionalità con proposte
troppo legate alla propria cultura lavorativa. Ritengo necessario invece affrontare il
problema autismo secondo le indicazioni riportate nella lettera del Ministro e non
spendere energie verso la soluzione di carenze di strutture, di organico, di modelli e
metodi riabilitativi, di realtà scolastiche o dei servizi sociali, di percorsi diagnosticogestionali delle diverse realtà regionali, problematiche di rilievo ma non da risolvere
in questa sede. Trovo più opportuno limitare il ruolo della commissione ad argomenti
medico-scientifici. Esiste infatti una grossa richiesta che viene dal “basso”, dalle
famiglie, da chi cioè deve gestire quotidianamente una patologia ancora sconosciuta
senza terapie risolutive. I genitori da soli o attraverso le associazioni reclamano
risposte da parte del Servizio Sanitario Nazionale sui nuovi modelli terapeutici
disponibili ma non riconosciuti tali dai curanti. Vi sono numerose prove
scientifiche riguardanti il coinvolgimento extra-cerebrale in questa
patologia. Tali evidenze (confermate anche da studi in corso tra la
Gastroenterologia del mio ospedale e la Neuropsichiatria Infantile di Torino
diretta dal Prof Rigardetto) indicano la coesistenza di un coinvolgimento
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
infiammatorio e immunologico dell’apparato digerente e cerebrale il cui
trattamento
permette
miglioramenti
significativi
dei
sintomi
neuropsichiatrici. Non vorrei cioè che si dovessero dimostrare conoscenze già
ampiamente consolidate in letteratura. Queste informazioni devono costituire la base
di partenza della discussione di lavoro per evitare perdite di tempo lasciandoci
sfuggire la grande occasione di una ricerca unica ed innovativa in comune. Bisogna
affrontare in modo prioritario alcune problematiche terapeutiche estremamente
diffuse come l’impiego di farmaci non convenzionali o l’utilizzo della dieta senza
glutine e caseina: cure già in uso tra i pazienti che trovo inutile non rilevare o far
finta di non esserne a conoscenza. Sono comunque terapie indirizzate all’asse
gastrointestinale e cerebrale la cui integrità deve essere prima e comunque
accertata per evitare un loro impiego in un quadro di normale permeabilità
intestinale. Per questo la presenza di una patologia gastrointestinale sottostante
dovrebbe sempre essere esclusa sia con lo screening eziologico standard già alla
diagnosi o successivamente se in presenza di sintomi gastrointestinali misconosciuti.
Il problema più sentito dai genitori è la reale necessità della dieta senza glutine e
caseina o della somministrazione di integratori alimentari. Questioni che li
coinvolgono non solo da un punto di vista economico ed organizzativo ma li
costringono alla fin fine ad assumersi responsabilità decisionali ed assistenziali che
non competono loro anche se in presenza di risultati positivi ma non oggettivabili
scientificamente. Ciò conseguentemente legittima manifestazioni conflittuali e di
sfiducia verso la classe medica con ricadute dannose per la salute del paziente. Vi è
infatti una realtà sanitaria che spesso sfugge al neuropsichiatra o al pediatra ma che
ho potuto constatare di persona in questi anni e che deve essere affrontata con
onestà intellettuale. L’informazione circa l’efficacia di cure innovative intraprese in
altri paesi viene rapidamente acquisita attraverso i sistemi di comunicazione ora
disponibili e solo in parte filtrata dalle associazioni. Questa giunge così ai genitori dei
pazienti in modo dirompente ed accattivante. Qualsiasi possibilità viene lecitamente
vissuta dai genitori come provvedimento potenzialmente efficace e quindi da provare
al di fuori di ogni controllo medico-sanitario. Vi sono genitori che dedicano le proprie
risorse economiche, lavorative e familiari non solo alla gestione del figlio ma anche
alla ricerca continua e spasmodica di risoluzioni valide per una malattia di cui non si
danno pace. L’hanno vista infatti insorgere in modo improvviso e distruttivo,
accompagnata da sintomi o circostanze cliniche spesso mai credute dai curanti.
Provo spesso un senso di imbarazzo perché so benissimo che per
equivalenti sintomi o segni clinici, senza la presenza di una diagnosi di
autismo, il paziente sarebbe già stato indagato e curato o comunque i
genitori ascoltati o creduti.
In sintesi ritengo importante suggerire alcuni punti che dovrebbero essere presi in
considerazione:
1) La necessità di promuovere studi clinici su larga scala con finanziamenti nazionali
volti a confermare l’efficacia della dieta senza glutine e caseina. Dimostrare il ruolo
terapeutico degli integratori alimentari già proposti od in uso in molti centri di ricerca
americana ma senza dati solidi pubblicati. La dimostrazione di una loro efficacia
potrà infatti permetterne o no la loro prescrivibilità attraverso il SSN fornendo
finalmente risposte valide e concrete alle richieste delle famiglie coinvolte. Si potrà
in caso positivo parificare il trattamento su tutto il territorio nazionale e non, come
ora accade, permettendone l’utilizzo a seconda delle specifiche realtà di residenza o
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
peggio ancora per le disponibilità di mezzi economici personali. Molti integratori
alimentari sono spesso utilizzati in modo incostante o a dosaggi e posologie
assolutamente soggettive e spesso senza controllo. Non bisogna dimenticare che
sono comunque principi farmacologici, potenzialmente attivi e non ancora sottoposti
a controlli legislativi severi perché rientrano nella categoria degli integratori dietetici.
La collaborazione con centri di ricerca seri quali l’Autism Research Institute di San
Diego negli USA permetterebbe, tralasciando inutili e sterili pregiudizi, di individuare
progetti di ricerca più mirati alla luce della loro lunga esperienza sull’impiego di
queste sostanze. La collaborazione con le Facoltà di Farmacia italiane consentirebbe
oltretutto la possibilità di produzioni galeniche controllate e certificate per
approfondire in modo sistematico la loro reale biodisponibilità ed attività una volta
assorbite.
2) La necessità di consolidare le conoscenze sugli aspetti fisiopatologici emergenti
correlati all’asse infiammatorio/immunologico tra intestino e cervello.
Non deve più succedere che in Italia un bambino con nuova diagnosi di
autismo non venga studiato per la possibile compresenza di malattia
intestinale lasciando che questa possa progredire continuando a peggiorare
i sintomi neuropsichiatrici. Esiste infatti già un documento pubblicato
dall’associazione americana Autism Speaks che riporta i risultati di una
riunione alla quale ho potuto partecipare avvenuta a Boston tra
gastroenterologi e pediatre lo scorso 13 Ottobre, per sensibilizzare il
riconoscimento precoce dei sintomi gastrointestinali da parte dei
neuropsichiatri e dei medici di base. Questo documento è già disponibile in
rete e penso debba far parte dei documenti da diffondere anche in Italia.
In conclusione penso sia necessaria una Sua conduzione dei lavori in modo da poter
rispondere in modo scientifico alle nuove esigenze delle famiglie coinvolte da questa
patologia e fin’ora non considerate dalla comunità scientifica alla quale però
appartengono per diritto di diagnosi e cura. Qualsiasi terapia che porti un
miglioramento anche minimo è molto importante per questi soggetti che potranno
così trarre più vantaggio dalle terapie riabilitative disponibili. Si tratta di una
patologia multifattoriale e complessa in considerevole aumento la cui prevalenza è
già di impatto sociale drammatico.
RingraziandoLa ancora per la sentita disponibilità a coordinare un Tavolo di Lavoro di
così articolata complessità, Le sarei inoltre grato, qualora lo ritenga utile, diffondere
questa mia a tutti i partecipanti per promuovere una discussione costruttiva già
prima del prossimo incontro sulla base della letteratura scientifica disponibile a
questo riguardo.
Distinti saluti
Dott. Federico Balzola
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Traduzione di EmergenzAutismo.org
PEDIATRICS
PEDIATRICS Vol. 112 No. 4 October 2003, pp. 939-942
Stitichezza con megarectum acquisito in bambini con
autismo
Nadeem Afzal, MRCPCH*, Simon Murch, PhD*, Kumran Thirrupathy, MBBS*, Leslie Berger,
FRCR{ddagger}, Andrew Fagbemi, MRCPCH* and Robert Heuschkel, FRCPCH*
* Centre for Pediatric Gastroenterology{ddagger} Department of Radiology, Royal Free Hospital,
Hampstead, London, United Kingdom
Obiettivo. Recenti evidenze suggeriscono che i bambini autistici possono
avere importanti sintomi gastrointestinali. La stitichezza compare nel 2 - 5%
dei bambini sani, ma la sua diagnosi clinica è spesso difficile nei bambini con
disordini comportamentali. Ci proponiamo di valutare la diffusione del
sovraccarico fecale nei bambini autistici con sintomi gastrointestinali ed
identificare possibili fattori che ci facciano prevedere una eventuale
stitichezza.
Metodi. Abbiamo studiato le radiografie intestinali di 103 bambini autistici
(87 maschi) che hanno avuto bisogno di una valutazione gastroenterologica,
a paragone di 29 radiografie di controllo di bambini giunti al pronto soccorso,
soprattutto per dolori addominali. Le radiografie sono state conteggiate
indipendentemente, in modo anonimo, da 4 pediatri gastroenterologi e un
radiologo. La gravità della stitichezza è stata stabilita utilizzando un indice
validato. Le note dei vari casi offrono ulteriori dettagli sulle abitudini nelle
evacuazioni, dolori addominali, diete alimentari e uso di lassativi.
Risultati. L'incidenza della stitichezza nei soggetti del gruppo di controllo
con dolori addominali era più alta di quella riportata nei bambini normali.
Nonostante questo, stitichezza moderata o grave era più frequente nel
gruppo di autistici che nel gruppo di controllo (36% vs 10%). Una analisi del
sovraccarico del colon rettosigmoideo mostrava differenze più evidenti (il
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
54.4% dei bambini autistici aveva moderato/grave megarectum colmo o
acquisito a paragone del 24.1% del gruppo di controllo). Una analisi delle
multivariabili
mostrava che il consumo di latte era il maggiore
preannunciatore di stitichezza nel gruppo autistico, mentre frequenza delle
feci, consumo di glutine, sporcare con le feci, e dolori addominali non
predicevano stitichezza.
Conclusioni. La stitichezza è una scoperta frequente in bambini con sintomi
gastrointestinali e autismo, particolarmente nel colon rettosigmoideo, spesso
con megarectum acquisito. L'assenza di qualunque correlazione tra la storia
clinica e il grado di ostruzione fecale nei bambini autistici conferma
l'importanza per valutare il loro grado di stitichezza di una radiografia
addominale.
I disordini pervasivi dello sviluppo sono un gruppo di disordini in cui I
bambini con autismo rappresentano il prototipo..1 Le tipiche caratteristiche
sono : indebolimento qualitativo nella interazione sociale nella comunicazione
e un repertorio limitato di interessi, attività, e comportamenti, con comparsa
nella primissima infanzia. Nell’autismo classico, lo sviluppo è danneggiato
prima dei tre anni. I disordini dello spettro autistico comprendono autismo e
all’estremo opposto l’autismo ad alto funzionamento, o Asperger, in cui il
linguaggio non è danneggiato, e in cui le competenze cognitive possono
anche superare la media. 1,2 I disordini legati a deficit si attenzione o
ipercinesia, I disordini ossessivo compulsivi, I disordini dello sviluppo delle
funzioni motorie, e I problemi di apprendimento, possono coesistere insieme
alla diagnosi di autismo.3
LE MALATTIE GASTROINTESTINALI sono molto comuni in bambini con
disabilità neurologiche. 4 Nei bambini con AUTISMO REGRESSIVO, si sono
evidenziati
recentemente,
stati
di
INFIAMMAZIONE
INTESTINALE
5,6
INSOSPETTATA, in associazione spesso con coliti.
e duodeniti con
disaccaridasi ridotta. 7
Studi immunoistochimici suggeriscono l’esistenza di una risposta immunitaria
che ha come obiettivo l’epitelio dell’intestino con una possibile causa
autoimmune. 8,9 Tuttavia, queste considerazioni sono state ristrette ai casi in
cui c’è una chiara storia di regressione nello sviluppo, e quindi la proporzione
dei bambini all’interno dello spettro autistico che soffrono di PROBLEMI
INTESTINALI è tutt’ora sconosciuta. Un primo resoconto di Melmed e co. 10
su una popolazione non selezionata di bambini con autismo, tuttavia, rivela
un 50% di soggetti che presentano problemi gastroenterologici quando sono
stati eseguiti accertamenti.
La combinazione problemi neurologici e di sviluppo nei bambini con autismo
rivela un generalizzato problema con tutto ciò che riguarda il problema:
“bagno”. In un questionario proposto a 100 genitori, praticamente la
maggioranza dei bambini presentava incontinenza urinaria e stipsi. 11 Gli
accertamenti da noi seguiti su bambini con autismo che sono stati indirizzati
alla nostra osservazione a causa di problemi gastrointestinali, hanno
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
evidenziato uno stato di stipsi per la maggior parte di loro, che, se trattato,
portava
AD UN MIGLIORAMENTO GENERALIZZATO DELLA LORO
12
CONDIZIONE.
Miglioramenti nel comportamento sono stati riportati
anche da Horvath e co.7 Il loro studio aveva come obiettivo anche la
dimostrazione della PREVALENZA ELLA STIPSI in bambini con autismo e
sintomi gastrointestinali e l’intento di determinare i fattori clinici predittivi per
quanto riguarda i bambini con autismo stitici.
METODI
Questo è stato uno studio retrospettivo su bambini con autismo indirizzati al
servizio pediatrico gastroenterologico per individuare i loro problemi
gastroenterologici. Tutti i bambini che sono stati indirizzati alla nostra
osservazione avevano ricevuto diagnosi formale dal pediatra , diagnosi che
rientrava nello spettro autistico, e sono tutti rimasti sotto osservazione per
quanto riguarda il neurosviluppo. Le diagnosi sono state fatte seguendo il
DSM IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fourth Edition
classification).1 Abbiamo preso in considerazione soggetti di età inferiore ai
18 anni con diagnosi nello spettro autistico e con sintomi gastrointestinali.
Sono state raccolte le storie dettagliate dei soggetti osservati, con particolare
attenzione AI PRIMI ANNI DI SVILUPPO, dieta, sintomi gastrointestinali
recenti, uso di lassativi. Tutti si sono presentati con un referto radiografico,
la media dell’età dei soggetti presi in considerazione è di 5,9: (range: 2.2–
18.7).
Per avere un parametro di riferimento rispetto alla metodologia radiografica,
abbiamo fatto accertamenti su 29 bambini non-autistici che hanno comunque
eseguito accertamenti radiografici presso il pronto soccorso durante lo stesso
periodo di controllo dei soggetti con autismo. L’età media di questo gruppo
di controllo è di 8,5 (Maschi:Femmine= 58.8%:41.2%). Sul totale , 70.6% si
sono presentati in pronto soccorso con dolori addominali 17.6% avevano una
radiografia che escludeva ferite spinali, 11.8% avevano ingerito dei corpi
estranei e 5.9% presentava vomito.
Le radiografie addominali sono state osservate indipendentemente da due
gastroenterologi pediatri,
radiologo esperto, e due
tirocinanti in
gastroenterologia pediatrica. La gravità dello stato di stipsi e stato definito
secondo i valori 9 of 15 secondo i quali si rilevava stipsi grave. 13,14 ogni
radiografia è stata separata in 3 parti, laddove si superavano i 5 punti si era
in presenza di grave occlusione di feci con dilatazione dell’intestino. In base
alla lettura dei 5 osservatori, si è stabilito se un soggetto era stitico ( 9 of
15) o non-stitico (<9 of 15).
I dettagli clinici registrati su ogni singolo bambino con autismo sono stati
estratti dai racconti. Questi dati comprendevano: frequenza delle
evacuazioni, aspetto delle feci, perdita di sangue rettale, presenza di diarrea
alternata a stipsi, dieta, uso di lassativi.
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Le statistiche sono state elaborate con “SPSS version 10.1”. Le analisi dei
dati sono state eseguite con il supporto di “ Wilcoxon rank sum test and 2 “.
RISULTATI
Le storie cliniche e le radiografie erano disponibili per 103 bambini nello
spettro autistico diagnosticati tra il 996 e il 2001. Di questi, 87 (84.5%)
erano maschi e 16 erano femmine. 94 erano casi i autismo, 9 con sindrome
di Asperger. Solo il 13.6% di tutti i soggetti stava seguendo un trattamento
per la stipsi e 1 su 3 bambini utilizzavano lassativi. 1 bambino, in seguito
diagnosticato con stipsi, era stato trattato con Loperamide per evacuazioni
frequenti. Le radiografie sono qui riportate: Fig 1.
Fig 1. Radiografie addominali rapprsentative di 3 bambini con autismo:
nessuno di questi tre bambini aveva precedentemente ricevuto diagnosi di
stipsi e quindi non stavano ricevendo trattamenti.
Diapositiva A: grande massa fecale all’interno di un retto dilatato
(MEGARETTO ACQUISITO) con interessamento del colon sigma e del colon
traverso. Questo bambino, maschio, aveva una storia di dolori addominali,
senza una vera e propria stipsi, ma il bambino si metteva in posizione per
evitare il fastidio (probabilmente a pancia in giù...premendo sulla pancia?)
Diapositiva B:
Ristagno fecale con megaretto acquisito, senza
interessamento del resto del colon, in bambina con diarrea intermittente e
che spesso sporcava le mutandine.
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Diapositiva C : riatagno di feci nel retto, che riempie TUTTO LO SPAZIO
PELVICO in maschio con episodi di diarrea.
L’analisi dei punteggi ottenuti confermano la variazione riscontrata, come
precedentemente riportato 13 con la presenza di due punteggi molto, molto
bassi. Utilizzando i criteri sopra descritti, è stata fatta diagnosi di stipsi su 37
dei 103 soggetti con autismo osservati. Nel gruppo di controllo, solo 3
bambini su 29 erano stitici. Inoltre, è stata definita una sostanziale differenza
nell’incidenza della diagnosi di stipsi mettendo a confronto i due gruppi:
(10%(gruppo NT) contro 36% (con autismo): P = .011). quando poi si
prendeva in osservazone il ristagno fecale del tratto del retto e del sigma, la
differenza era ancora maggiore.
Nel totale : IL 54% DEI BAMBINI CON AUTISMO PRESENTA RISTAGNO DI
FECI CONTRO IL 24% DEL GRUPPO DI CONTROLLO (P < .01).
La frequenza delle evacuazioni nei bambini con autismo non “suggestive of
a high incidence of impaction” (media dei movimenti intestinali:17.8 a
settimana; range: 1–50; bambini stitici: 14.9 evacuazioni per settimana in
rapporto a bambini non-stitici: 19.5 a settimana; differenza nonsignificativa.). Tuttavia, i genitori riferivano che i loro bambini presentavano
delle strane posture, come l’ingobbirsi davanti alla toilette oppure il defecare
in posizione eretta. Le mutandine sporche erano presenti in 25 bambini,
(43.1%) dei 58 bambini con autismo diagnosticati, con una incidenza
maggiore tra quelli diagnosticati come stitici in base alle radiografie: (14 of
24 [56%]) tuttavia, nel 43% dei casi, i genitori non riferivano di mutandine
sporche. I bambini con autismo stitici ricevevano comunque più lassativi
rispetto ai bambini stitici non-autistici. (P = .018). frequenza dei sintomi:
tavola 1.
TABLE 1. Clinical Details of 103 Children With Gastrointestinal Symptoms
and Autism
Variable
Present
Absent
Dieta (n = 103)
63 (61.2%)
40 (38.8%)
Diarrea/stipsi alternate (n = 81)
44 (54.3%)
37 (45.7%)
Dolore addominale (n = 88)
47 (53.4%)
41 (46.6%)
Mutandine sporche (n = 58)
25 (43.1%)
33 (56.9%)
Sangue nelle feci (n = 88)
14 (15.9%)
74 (84.1%)
Sono state utilizzate diverse terapie per il trattamento di autismo e
complicazioni correlate, con la dieta come pratica più diffusa. 15–18 di tutti i
bambini con autismo di questo studio 63 (61.2%) of 103 seguivano una dieta
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
(Table 1): 37 bambini erano a dieta senza glutine e senza caseina, 16 erano
a dieta senza caseina, 10 a dieta senza glutine. Un piccolo gruppo di bambini
non mangiavano particolari cibi come: lievito, zucchero, cioccolata, uova e
soia. Non si sono riscontrate però differenze significative nella dieta tra
bambini stitici e bambini non-stitici: (45.5% contro 46.2%,). La regressione
accompagnata all’uso di lassativi nel periodo di tempo cpreso in
considerazione sembra essere l’unico fattore predittivo della diagnosi di
stipsi. (tavola 2). Tuttavia si è riscontrata una certa relazione tra utilizzo di
prodotti caseari e mutandine sporche (P < .09). un analisi più varia ha
mostrato come l’assunzione di proteine della caseina, ma non delle proteine
del glutine, fosse un fattore predittivo importante di stipsi nella popolazione
totale. (P < .01).
TABLE 2. predittori per la diagnosi di stipsi.
Univariate Logistic Regression (P)
Lassativi
.023
Mutandine sporche
.087
Esclusione del latte
.0831
Esclusione del grano
.154
Diete di altro tipo
.27
Dolore addominale
.98
Sangue nelle feci
.453
Diarrea alternata a costipzaione
.2974
DISCUSSIONE
La stipsi è un problema relativamente frequente nei bambini 19 con una
incidenza da 0.3% a 8%.20 sebbene I racconti dei genitori dei bambini con
autismo facciano pensare che la stipsi è un problema comune in questa
popolazione, questo è IL PRIMO STUDIO che documenta il ristagno fecale nei
bambini con autismo utilizzando le radiografie addominali come strumento
diagnostico.21 Questo studio sottolinea la difficoltà nel fare diagnosi clinica di
stipsi in qualsiasi bambino. Basandosi sulla storia del bambino si può
supporre uno stato di stipsi per un 50% dei bambini. 20 Fare una diagnosi è
ancora più difficile nei bambini con autismo. Nel nostro studio 1/3 dei
bambini che alla fine hanno ricevuto diagnosi di stipsi, utilizzavano lassativi.
I dati clinici sono inadeguati per fare una diagnosi di stipsi, e la radiografia è
l’unico strumento che può confermare una diagnosi di stipsi se sospettata. 22
Consigliamo l’utilizzo di radiografie addominali nella fase iniziale di
determinazione di anomalie gastrointestinali. Nel nostro studio, lo sporcare le
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
mutandine era l’unico sintomo abbastanza significativo, quindi vicino ad
essere fattore predittivo, per la diagnosi di stipsi
Registrare e interpretare le radiografie rimane un arte. Abbiamo dato
conferma alle scoperte di Leech e co,13 sul fatto che, sebbene le radiografie
siano uno dei criteri diagnostici nella definizione della diagnosi di stipsi, ci
possono essere differenze anche sostanziali nella interpretazione di quanto si
osserva. Nonostante questo fattore di variabilità nell’interpretazione, c’è
stata concordanza nella lettura dei dati per il 70% dei casi. La validità
dell’esame radiografico rimane alto, 13 facendo quindi della radiografia
addominale lo strumento diagnostico più efficace nel diagnosticare stipsi nei
bambini con autismo
La stipsi è più presente in bambini con disordini del neurosviluppo. Questo in
parte per i problemi correlati alla gestione del “bagno”. Lo stesso vale per i
bambini con autismo. Tuttavia, il ritrovamento di immunopatologie del colon
e del duodeno in bambini con autismo regressivo 8,9 suggerisce un problema
più specifico in relazione alla motilità intestinale. Recenti studi suggeriscono
una relazione più stretta tra immunopatologie collegate alla mucosa e
dismotilità antigenica – indotta 23–25 con produzione di cellule Th2 e eosinofili
che vanno ad intaccare direttamente la funzione delle cellule neurali
all’interno dell’intestino.
Nell’uomo, le proteine del latte vaccino sono particolarmente implicate in
quella che è conosciuta come di motilità allergica, con una incidenza delle
stipsi caratterizzata da interessamento distale come risultato di spasmo
sfinterico esterno antigene-indotto.26,27
Si deve notare come il consumo di latte vaccino sia un fattore predittivo di
stipsi in analisi di tipo diverso. Sebbene la principale causa di questa stipsi
distale sia legata a fattori immuno-mediati o potenzialmente causata da una
gestione difettosa delle morfine assunte con la dieta, 5 è da notare come i
miglioramenti comportamentali ci possono essere se i problemi vengono
trattati.12 La pratica da noi attuata è AMMORBIDIRE CON PARAFFINA
LIQUIDA PRIMA DI SOMMINISTRARE LASSATIVI 8,12 così come suggerito
dalla pratica con bambini non-autistici con problemi simili. 28
CONCLUSIONI
La stipsi è un problema frequente nei bambini con autismo E CONTINUA A
RIMANERE
NON-RICONOSCIUTA.
È
PARTICOLARMENTE
MARCATA
ALL’INTERNO DI UN QUADRO DI COLON RETTO-SIGMOIDE, SPESSO IN
ASSOCIAZIONE CON MEGARETTO ACQUISITO. L’assenza, di qualsiasi
correlazione tra storia clinica e il grado di ristagno fecale nei bambini con
autismo, conferma l’importanza della radiografia addominale nel determinare
lo stato di stipsi. I trattamenti efficaci potenzialmente possono alleviare i
problemi comportamentali, i disturbi del sonno nei bambini con autismo.
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
RINGRAZIAMENTI
Ringraziamo il dr.Richard Morris, Senior Lecturer in Medical Statistics,
University College di Londra, per l’aiuto fornito nell’analisi delle statistiche del
dr. Andrew Anthony per l’aiuto fornito nell’identificazione dei pazienti.
Note
Received for publication Aug 19, 2002; Accepted Nov 21, 2002.
Reprintrint requests to (R.H.) Centre for Pediatric Gastroenterology, Royal
Free Hospital, Pond St, Hampstead, London, UK, NW3 2QG. E-mail:
[email protected]
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
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PEDIATRICS (ISSN 1098-4275). ©2003 by the American Academy of Pediatrics
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
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Allegato “A”
Regione Toscana
LINEE DI INDIRIZZO PER LA DIAGNOSI PRECOCE E LA PRESA IN
CARICO
MULTIPROFESSIONALE DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
Appendice B - PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE FISICA DELLA
PERSONA CON DSA
1- salute dentale
Sebbene l'epidemiologia delle malattia dentali nelle persone con disabilità
intellettiva non sia stata studiata estesamente, parecchi studi indicano una
maggiore frequenza in questa popolazione. Uno studio australiano (Scott ed
altri 1998) ha notato che vari tipi di malattie dentali, specialmente disturbi
periodontali, patologie della mucosa orale e malocclusioni da moderate a
gravi, sono fino a sette volte più frequenti rispetto alla popolazione generale.
In pazienti adulti con disabilità intellettiva, Beange ed altri (1995) hanno
trovato che la malattia dentale era il problema di salute più frequente,
presente nell’86% dei soggetti.
Raccomandazioni
Fornire indicazioni ai pazienti e al personale di assistenza affinché siano
stabilite e rispettate abitudini dietetiche adatte e pratiche di igiene orale
quotidiane;
Programmare esami e profilassi orale a intervalli di tre mesi per i soggetti
con disturbi o ad elevato rischio (la maggior parte dei pazienti con disabilità
intellettiva) ed ogni sei mesi per tutti gli altri soggetti. Ciò dovrebbe fare
parte del programma di igiene e prevenzione per le persone con disabilità
intellettiva.
2- Disabilità sensoriali
Le disabilità sensoriali nelle persone con disabilità intellettiva hanno
implicazioni educative ed ambientali. Gli individui con tali disabilità possono
essere maggiormente svantaggiati a causa della sovrapposizione del deficit
relativo all’età sulle disabilità congenite o infantili, frequentemente combinate
con handicaps motori.
2,1 Vista
E’ stata spesso segnalata la presenza di disturbi visivi (Wilson & Haire 1992;
Warburg & Rattleff 1992; Warburg 1994; Cathels 1993; McCulloch ed altri
1996). In una vasta indagine Warburg (1994) ha trovato che un danno visivo
non correggibile era presente nel 10% degli adulti, percentuale almeno 7
volte superiore alla popolazione generale.
Adulti con sindrome di Down di età superiore ai 30 anni sono a rischio per la
cataratta (Eissler & Longenecker 1962), disturbi della rifrazione e
degenerazioni corneali (Völker-Dieben ed altri 1993).
Raccomandazioni
Per gli adulti con disabilità intellettiva è suggerito un controllo visivo all'età a
45 anni ed ogni 5 anni (Evenhuis & Nagtzaam 1998). Se possibile questo
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
controllo dovrebbe essere eseguito da un oftalmologo. Un controllo più
precoce all'età 30 anni viene suggerito per gli adulti con la sindrome di
Down.
2,2 Udito
La sordità è comune in questi pazienti, spesso non riconosciuta e se
riconosciuta mal curata (Wilson & Haire 1992; Howells 1986). La perdita
della capacità uditiva come conseguenza di una patologia auricolare è un
problema frequente in soggetti adulti con disabilità intellettiva (Crandell &
Roeser 1993). Pazienti adulti con più di 30 anni, particolarmente quelli con la
sindrome di Down, sono a rischio per la perdita della capacità uditiva
(Buchanan 1990; Evenhuis ed altri 1992).
Raccomandazioni
E’ raccomandato lo screening sistematico per la valutazione della capacità
uditiva per tutti gli adulti dall’età di 45 anni ed ogni 5 anni (Evenhuis &
Nagtzaam 1998). Se possibile questo dovrebbe essere fatto da un audiologo.
Lo screening per soggetti adulti con la sindrome di Down è suggerito ogni 3
anni.
3- Nutrizione
Una corretta nutrizione è un fattore importante per la salute effettuante, per
una migliore qualità di vita e longevità. I problemi di salute riferiti alla
nutrizione, specialmente l'obesità e la costipazione cronica, sono più comuni
nella persone con disabilità intellettive (Burkart ed altri 1985; Stewart ed
altri 1994). Pazienti con disabilità gravi e pazienti con paralisi cerebrale
hanno un'alta prevalenza di disfagia e gastroesofagite da riflusso (Böhmer ed
altri 1996; Waterman ed altri 1992), con un alto rischio di grave
denutrizione.
La valutazione della nutrizione è stata suggerita ed effettuata nei programmi
per gli anziani, per i pazienti ospedalizzati e per l’intervento precoce nei
bambini (Campbell & Kelsey 1994, Associazione Dietetica Americana 1996),
tuttavia, non è stata usata ampiamente con gli adulti con disabilità
intellettiva (Bryan ed altri 1998).
Raccomandazioni
La valutazione nutrizionale fornisce un metodo sistematico per migliorare il
riconoscimento e il trattamento dei problemi di nutrizione. I criteri di
valutazione sono il peso e il cambiamento del peso, le abilità a mangiare,
l'apparenza generale e una semplice valutazione dell’assunzione di liquidi ed
alimenti. Per gli operatori è richiesta una certa conoscenza di base della
nutrizione. (Amundson ed altri 1994; Associazione Dietetica Americana 1996;
Foltz ed altri 1993).
Gli individui ad elevato rischio, persone con peso scarso o eccessivo
persistente, con problemi nell’alimentazione o nel bere, con costipazione
cronica o circostanze mediche specifiche che richiedono interventi più
complessi (quale la malattia celiaca), dovrebbero essere valutati più
sistematicamente da un dietista con esperienza, che lavori nello staff
interdisciplinare sanitario, tenendo conto dei dati anamnestici, dei farmaci
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somministrati, dell’ esame fisico, delle misure antropometriche e dei dati
biochimici.
4- Prevenzione e trattamento della costipazione cronica
La costipazione è correlata significativamente con:
l'immobilità,
farmaci quali gli anticonvulsivanti, le benzodiazepine, gli antagonisti dei
recettori H2 o gli inibitori della pompa del protone,
il rifiuto di alimentarsi
un QI <35 (Bohmer, 2001).
Jancar ha descritto decessi come complicazione della costipazione, con
sintomi sempre riconosciuti.(Jancar, 1994).
Raccomandazione: necessità di una valutazione dietetica, come descritto nel
precedente paragrafo e trattamenti medici pro-attivi.
5- Epilessia
Le persone con disabilità intellettiva hanno un rischio significativamente
accresciuto nel corso della vita di sviluppare l'epilessia (Corbett 1988), con
un aumento delle inabilità. I dati della ricerca suggeriscono una prevalenza
del 22% (ufficio 1995 di Lingua gallese).
L'eziologia dell'epilessia è complessa riflettendo quello dell'inabilità in sè,
benchè in alcuni casi sia l'epilessia la causa della disabilità intellettiva (Binnie
1990). Vi sono dati che provano che l'epilessia aumenta sia la morbilità che
la mortalità (Forgren 1996). La morbilità include il trauma fisico degli attacchi
epilettici che possono condurre a fratture ed a ferite, al ricovero ospedaliero,
un effetto negativo sull'apprendimento e sulle relazioni sociali (Baxter 1999).
Meno definito è l'effetto negativo dei farmaci anticonvulsivanti
sull’apprendimento e sull’attenzione. È inoltre evidente che l'epilessia
aggiunge problemi di accudimento (Wilson 1998).
C’è una ridotta attesa di vita per le persone con disabilità intellettiva che
hanno epilessia. L’attività dei servizi deve mirare in particolare a:
- ridurre la frequenza delle crisi;
- ridurre gli effetti secondari conseguenti al trattamento farmacologico
(cognitivi, emozionali, comportamentali);
- ridurre la mortalità dovuta a crisi o ad incidenti nelle crisi;
Raccomandazioni
Accertarsi che tutti gli individui con epilessia:
abbiano un programma per il management delle crisi;
abbiano una valutazione annuale per gli effetti secondari dei farmaci;
siano valutati per la correttezza della diagnosi di epilessia, la convenienza
della terapia corrente e per un potenziale miglioramento;
non siano limitati in termini sociali, occupazionali o educativi in
conseguenza della loro epilessia;
Fornire una formazione sull'epilessia a tutti gli individui ed ai loro
familiari e assistenti;
Accertarsi che tutti gli individui, i loro familiari e gli assistenti abbiano
una corretta informazione sui rischi, particolarmente per quanto riguarda i
bagni;
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Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Accertarsi che i servizi siano disponibili per supportare il management
delle crisi, in particolare la somministrazione di diazepam rettale.
6- Disturbi della tiroide
I disturbi tiroidei possono essere difficili da diagnosticare, specialmente in
pazienti con disabilità intellettiva. Spesso l'unico 'sintomo’ è segnalato dalla
persona che assiste il paziente; solitamente la madre che osserva un
cambiamento del comportamento non specifico (Wilson & Haire 1992).
Raccomandazioni
La tiroide dovrebbe essere sempre tenuta in considerazione. Le analisi
funzionali della tiroide dovrebbero essere effettuate per ogni insolito
comportamento ed annualmente nei sottogruppi ad elevato rischio (pazienti
con sindrome di Down e pazienti con una storia precedente di alterazioni
della tiroide). Le analisi funzionali della tiroide dovrebbero essere effettuate
ogni tre - cinque anni in altri pazienti con disabilità dello sviluppo.
7- Disturbo da reflusso gastroesofageo (GERD) and Helicobacter
pylori
Il GERD è un problema clinico importante nelle persone con disabilità
intellettiva, trascurato e sottovalutato (Böhmer ed altri 1997a; ibid 1999;
ibid 2000). La prevalenza di GERD e della esofagite da riflusso (RE) nelle
persone che vivono nelle istituzioni è molto alta, particolarmente in quelle
con i fattori di rischio specifici e ben definiti. In una popolazione
istituzionalizzata olandese, circa un terzo di individui con IQ<50 è stato
diagnosticato con i RE (Böhmer ed altri 1999). I fattori di predisposizione
possibili includono la scoliosi, la paralisi cerebrale, l'uso di farmaci
anticonvulsivanti o di altre benzodiazapines & IQ<35. I sintomi indicativi di
riflusso sono il vomito, l’ ematemesi, la ruminazione e sintomi depressivi.
L'infezione Helicobacter pylori è più frequente nei bambini e negli adulti con
disabilità intellettiva (Böhmer ed altri 1997b). Questa infezione può causare
l'ulcera peptica ed il carcinoma gastrico (McColl ed altri 1998).
Raccomandazioni
Occorre identificare e trattare il GERD e l’ Helicobacter pylori.
8- Osteoporosi
L’ osteoporosi è più frequente nelle persone con disabilità intellettiva rispetto
a un campione non selezionato della popolazione (Center ed altri 1998). I
fattori associati sono una piccola dimensione corporea, l’ ipogonadismo e la
sindrome di Down. Sottogruppi di persone con disabilità intellettiva hanno un
aumentato rischio di frattura (Tannenbaum ed altri 1989) e un aumentato
rischio di cadere (Spreat & Panettiere-Potts 1983). Le cadute e l’ osteoporosi
dovrebbero essere evitati per fare diminuire la frequenza delle fratture che
causano dolore e inabilità. Un’attenzione particolare dovrebbe essere
prestata per i pazienti che assumono anticonvulsivanti, che sono ad
aumentato rischio di fratture (Tohill 1997).
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Raccomandazioni
L’osteoporosi è comune e dovrebbe essere prevenuta. Ciò richiede un
approccio globale, con l'obiettivo di una lunga vita, ottimizzando l’attività e la
nutrizione. La persona con disabilità intellettiva dovrebbe essere valutata
almeno una volta con l’esame osteodensitometrico nell'età adulta iniziale;
ulteriori decisioni per quanto riguarda le indagini dovrebbero essere basate
su quel risultato. Gli individui che hanno una bassa esposizione alla luce
solare per situazioni ambientali o circostanze climatiche locali, o che
assumono terapie anticonvulsivanti, dovrebbero valutare la vitamina D e
assumere un supplemento di tale vitamina se carenti (Compston 1995).
Tutte le donne dovrebbero eseguire una valutazione densitometrica alla
cessazione del periodo mestruale, senza riguardo al motivo della menopausa,
e tutti gli uomini hypogonadici richiedono una valutazione (Eastell ed altri
1998). Le raccomandazioni generali per il trattamento dell’osteoporosi nella
popolazione generale dovrebbero essere applicate.
9- Revisione delle terapie
La polifarmacoterapia (Reiss & Aman 1997) e la revisione inadeguata delle
terapie (Beange ed altri 1995) sono problemi riconosciuti in questa
popolazione. Tuttavia, molti individui hanno bisogno di farmaci
quotidianamente a causa dell’ alta prevalenza dell'epilessia, dei disordini
psichiatrici e di altre gravi malattie. La natura della disabilità intellettiva è
tale che i pazienti hanno una limitata capacità di acconsentire alla terapia e
di segnalare gli effetti secondari dei farmaci.
Raccomandazioni
La terapia dovrebbe essere rivista regolarmente, idealmente ogni tre mesi
specialmente quando esiste una polifarmacoterapia (Beange ed altri 1995;
Aman 1987; Gowdey ed altri 1987; Reiss & Aman 1997). E’ necessario che i
prescriventi conoscano le difficoltà inerenti con il controllo (Tu 1979; Reiss &
Aman 1997) e si accertano che il paziente e gli assistenti siano sicuri e
attendibili nella somministrazione del farmaco; che sappiano riconoscere gli
effetti collaterali; che sappiano controllare l'efficacia del farmaco e siano
informati del processo di revisione. Dovrebbero essere considerati sistemi per
dosaggi di preconfezionamento dei farmaci per i pazienti che vivono in
Comunità, per elevarne conformità e sicurezza. Sono utili protocolli
strutturati per il controllo dell'efficacia (Einfeld 1990). La formazione del
consumatore e dell’assistente sull'uso del farmaco è importane per accertare
la conformità, per riconoscere gli effetti secondari e per aumentare l'efficacia.
La rivalutazione continua dovrebbe accertare la dose efficace più bassa. Gli
effetti secondari dovrebbero essere controllati e le terapie inefficaci
interrotte.
10- Stato immunitario
In un'ampia indagine Kerr ed altri (1996) hanno trovato che gli individui con
disabilità intellettiva avevano meno probabilità di ricevere le normali
immunizazzioni in paragone all'età ed al sesso in confronto ai non-disabili.
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Raccomandazioni
Le schede per la immunizzazione per gli adulti con disabilità intellettiva
dovrebbero seguire la guida di riferimento nazionale. Ad un minimo segnale
dovremmo accertarsi che i tassi di immunzzazione degli adulti con disabilità
intellettiva siano gli stessi della popolazione generale. La profilassi per l’
epatite A e B è indicata per le persone che vivono nelle istituzioni e quella
dell’epatite B è indicato per chi ha assistenti portatori di epatite B. Il vaccino
contro l’influenza ed il pneumococcus è suggerito per le persone vulnerabili
da un punto di vista sanitario (US Preventive Service Task Force 1996).
11- Attività ed esercizi fisici
I livelli di attività fisica fra gli adulti con disabilità intellettiva sono considerati
generalmente come bassi (Beange ed altri 1995; Pitetti & Campbell 1991;
Rimmer ed altri 1993). E’ stata documentata una mancanza di occasione per
l'esercitazione nonostante i fattori di rischio cardiovascolari aumentati
(Beange ed altri 1995). L'immobilità è un fattore di rischio per la mortalità
(Hayden 1998) e la speranza di vita è collegata con l’attività fisica nei
pazienti con disabilità intellettuale grave (Fenhall 1993). Esistono dati che
dimostrano che l'attività fisica riduce la mortalità e la morbosità per le
malattie coronariche, l’ipertensione, l'obesità, l’osteoporosi e i disordini
mentali di salute (US Preventive Service Task Force 1996), tutte condizioni
circostanze aumentate nella disabilità intellettiva.
Raccomandazioni
L’American College of Sports Medicine e i centri per controllo e la
prevenzione delle malattie suggeriscono 30 minuti o più di attività fisica di
intensità moderata, preferibilmente tutti i giorni della settimana, per la
popolazione genersle (US Preventive Service Task Force 1996).
Dovrebbe essere possibile accertare questa quantità di attività moderata per
la maggior parte della gente disabile. Due programmi di prevenzione
cardiovascolari sono stati sviluppati per le persone con disabilità intellettiva
(Pittetti ed altri 1993). Un certo movimento attivo o passivo dovrebbe essere
fornito giornalmente per coloro che hanno una mobilità limitata per danno
fisico. Alcuni servizi speciali saranno necessari per coloro che non possono
accedere ai servizi per la popolazione generale.
12- Valutazione completa della salute
Molte persone con disabilità intellettiva necessitano di un supporto per
mantenere un lifestyle sano e per accedere ai servizi medici. C'è un
parallelismo tra la popolazione anziana e le persone con disabilità intellettiva.
Entrambe le popolazioni sono eterogenee e spesso i problemi della salute
sono non riconosciuti o mal trattati. La valutazione completa periodica della
salute è efficace per le persone di oltre 75 anni (Byles 2000).
La ricerca suggerisce che questo processo di verifica migliorerà la salute
anche nella persone con disabilità intellettiva (Webb & Rogers 1999). Per una
popolazione vulnerabile, sofferente di problemi di salute spesso multipli e
non riconosciuti (Beange ed altri 1995; Howells 1986; Wilson & Haire 1992),
questa semplice valutazione periodica si dimostra efficace.
luis
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Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non deve essere preso come consiglio medico.
Può essere copiato e distribuito senza essere modificato, per usi non commerciali, nel rispetto delle norme sul copyright.
Raccomandazione
Organizzare frequenti valutazioni mediche delle condizioni fisiche generali.
13- Genetica
Un'eziologia genetica è comune in questa popolazione. Una diagnosi
definitiva è importante per il paziente poiché permette una valutazione
migliore della prognosi e dell'anticipazione delle complicazioni. È importante
altresì per la famiglia poiché permette una discussione completa ed una
comprensione delle causa sottostanti. Consente inoltre una consulenza
genetica informata (Curry ed altri 1997). Le valutazioni dell'eziologia
genetica variano a causa delle differenze nei metodi di studio. E'
generalmente accettato che il 40- 50% delle cause sono genetiche, 15-20%
dovute i fattori ambientali ed il 30-45% sconosciute. Una parte significativa
di queste ultime potrebbero essere genetiche (Raynham et al 1996; Curry et
al 1997; Hou et al 1998; Partington et al 2000).
Raccomandazioni
Tutti i pazienti, di qualsiasi età, senza una diagnosi eziologica dovrebbero
afferire ad una clinica genetica. La nuova conoscenza genetica sta
diventando costantemente disponibile. La rivalutazione diagnostica a
intervalli è utile per l'adulto (van Gelderin 1992).
14 - La salute delle donne
C'è un accordo generale circa i benefici dei servizi preventivi (Sox 1994; US
Preventive Services Task Force 1996). Molti paesi hanno programmi
'screening' disponibili e le persone con disabilità intellettiva dovrebbero
partecipare a tutti questi programmi. Il giudizio clinico è necessario per
adeguare i controlli ai bisogni dei diversi pazienti.
Raccomandazioni
Il test di Papanicolaou è necessario se le donne non sono state mai
sessualmente attive. Se l'esame è fastidioso o difficile, i rischi di una
sedazione devono essere confrontati con i benefici (Palmer 1999). La
mammograms è suggerita sulla base dei programmi per la popolazione
generale.
luis
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Nevergiveup
Re:primo step togliere glutine e caseina - 2005/06/07 15:57
ho trovato lo studio di cui parlavo; l'autore afferma che l'ingestione del latte
aumenta l'assorbimento del mercurio fino a 10 volte.
altri studi avevano dimostrato che il cadmio aumenta con l'uso
contemporaneo di estrogeni, è possibile che gli estrogeni nel latte siano la
causa dell'accumulazione del mercurio col latte. . . . Nevergiveup
luis
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APPELLO DEI GENITORI ALLE ISTITUZIONI PUBBLICHE.
Vorrei poter sottoporre all’attenzione del dott. …… e di tutto il gruppo di
lavoro, una situazione che come genitori ci sta molto a cuore. Vorrei lo
consideraste un appello a nome dei tanti ragazzi e bambini che ora, in
questo momento, stanno soffrendo.
E’ ormai accettato dalla comunità scientifica che una percentuale molto alta
dei nostri ragazzi soffrono di molte disfunzioni mediche: problemi tiroidei, del
metabolismo,
immunitari,
nutrizionali,
mitocrondriali,
problemi
gastrointestinali.
In particolare il 70% delle persone inquadrate nello spettro autistico soffre di
problemi intestinali che si possono manifestare in diversi modi: diarrea,
stitichezza, malassorbimento, dolori addominali, vomito, reflusso gastroesofageo, helicobacter pilory, megarectum, ecc.
(linee guida Toscana ) - (PEDIATRICS Volume 112 N. 4 ott. 2003) - (Dr. Krisman:
presentazione) - (Dr. Balzola: Studio Ospedali Regina Margherita e Molinette di
Torino approvato dal Comitato Etico Regionale)
Indagini
endoscopiche e
biopsie eseguite
su questi ragazzi hanno
evidenziato la presenza di diverse patologie: infiammazione della mucosa
intestinale, lesioni di tipo diverso sullo stomaco, sull’esofago, duodeno, afte,
ulcerazioni e soprattutto un’iperplasia linfoide.
(Dr. Balzola: Studio Ospedali Regina Margherita e Molinette di Torino approvato
dal Comitato Etico Regionale) - (Dr. Krisman: presentazione)
Situazioni che si manifestano con dolori molto forti, strazianti, continui, che
possono essere la causa, o comunque un’aggravante, di tutte quelle
manifestazioni
“tipiche”dell’autismo:
scoppi
improvvisi
di
rabbia,
irrequietezza, nervosismo, aggressività, problemi del sonno, auto-lesionismo,
etero- aggressività. Ci sono ragazzi che si mordono, che si strappano i
capelli: una vita davvero drammatica.
Spesso questi comportamenti non sono valutati con sufficiente attenzione e
sono
archiviati, appunto, come “comportamenti autistici”. Spesso queste
situazioni sono l’inizio dell’inutile, dannoso e immorale uso degli
psicofarmaci. Una situazione drammatica che comporta molte sofferenze e
molto dolore alle persone che li vivono, impedendogli una vita serena,
togliendo loro la possibilità di un minimo di vita sociale, riducendo
l’apprendimento scolastico. Mettendo in discussione l’esistenza stessa della
famiglia soggetta a molte tensioni che spesso sfociano nella separazione.
Fortunatamente dagli studi effettuati (vedi allegati) si è evidenziato che
curando queste patologie con interventi
medici adeguati di medicina
luis
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tradizionale, oltre a risolvere i problemi intestinali ed eliminare i dolori, in
una elevata percentuale di casi c’è la remissione o la
riduzione dei
“comportamenti autistici” con importanti miglioramenti in tutte le aree: i
ragazzi sono più sereni, meno irrequieti e nervosi, diminuiscono le crisi di
aggressività. Migliora la qualità della loro vita e quelle delle loro famiglie,
migliorano i loro apprendimenti sia scolastici. Migliora il rapporto con i
compagni e quindi l’integrazione.
Questi che seguono sono i dati rilevati dallo studio condotto dal gruppo di
ricerca interdisciplinare fra la Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Regina
Margherita, diretto dal Prof Rigardetto, e la Gastroenterologia dell’ospedale
Molinette di Torino, diretta dal Prof Rizzetto, approvato dalla commissione
etica Regione Piemonte, riportate nel documento allegato “Lettera ai medici
scritto per Emergenzautismo dal dott. Balzola componente del gruppo di
ricerca:
“Abbiamo infatti evidenziato, attraverso un valutazione dei sintomi autistici
pre e post terapia con la scala di valutazione standardizzata (BSE-r Revised
Behaviour Summaised Evaluation Scale) un netto miglioramento con una
riduzione del punteggio totale fino al 32 % (p<0.0005). Nei dettagli si è
evidenziata una riduzione dei disturbi d’ansia (53%), dell’agitazione (35%),
dei disturbi dell’umore (24%), etero-aggressività (14%) ed auto-aggressività
(13%) ed un miglioramento dell’attenzione (77%) e del sonno (44%)
(p=0.009796). I sintomi gastroenterologici sono inoltre migliorati nel 100%
dei casi con una scomparsa totale intorno al 70% dei casi”
Vorrei sottolineare con forza che non stiamo parlando di curare l’autismo,
bensì di curare delle malattie che spesso nei nostri ragazzi sono trascurate,
sottovalutate e, con grave responsabilità professionale, ma anche morale,
sono invece ricondotte nei “comportamenti autistici”, condannando questi
ragazzi a dolori fortissimi e una vita davvero straziante.
Ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica che dovrebbe trovare
delle risposte anche all’interno di queste linee guida regionali. Questa
condizione deve essere messa in risalto, dando delle indicazioni precise a
medici e pediatri affinché nulla sia trascurato nella salute dei nostri figli.
(Significativo al riguardo
allega.)
un articolo
su Superando di Antonella Foglia. Si
Concludo questo appello con le toccanti, accorate e pesanti parole di due
medici gastroenterologi che lavorano con i nostri bambini.
Dr. Balzola nella lettera indirizzata al Ministero della Salute:
“Provo spesso un senso di imbarazzo perché so benissimo che per equivalenti
sintomi o segni clinici, senza la presenza di una diagnosi di autismo, il
paziente sarebbe già stato indagato e curato o comunque i genitori ascoltati
o creduti”.
Non deve più succedere che in Italia un bambino con nuova diagnosi di
autismo non venga studiato per la possibile compresenza di malattia
luis
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intestinale lasciando che questa possa progredire continuando a peggiorare i
sintomi neuropsichiatrici.
Arthur Krigsman, MD Specializzato in Pediatria e Gastroenterologia
pediatrica. Direttore medico del Thoughtful House Center for Children New
York University School of Medicine:
“I bambini con disordini dello spettro autistico hanno frequentemente disturbi
gastrointestinali come diarrea, stitichezza, dolori addominali, gonfiore
addominale e flatulenza. La valutazione di questi bambini dovrebbe
procedere nello stesso modo che si utilizzerebbe per un bambino che non
abbia l'autismo. Nella maggioranza di questi bambini vengono trovate lesioni
nell'intestino tenue, nel crasso, o in entrambi. Queste lesioni prendono la
forma di ulcere, erosioni, iperplasie nodulari linfoidi (LNH) ed enterocoliti”
Scarpis Luigi
Referente Genitori Autismo Veneto
EmergenzAutism.org
Allegati:
- Estratto linee guida Toscana
- PEDIATRICS Volume 112 N. 4 ott. 2003
- Dr. Krisman: presentazione
- Dr. Balzola: Studio Ospedali Regina Margherita e Molinette di Torino approvato dal
Comitato Etico Regionale
- Dr. Balzola nella lettera indirizzata al Ministero della Salute:
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