1 - procedure di verifica a carico degli amministratori

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1 - procedure di verifica a carico degli amministratori
COSA SI DEVE SAPERE
PER LE FASI DI VERIFICA, VALUTAZIONE E BONIFICA
DA CEMENTO AMIANTO
PRESENTE NEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PRIVATO
1. DOVE È STATO UTILIZZATO L’AMIANTO
2. COSA DEVE FARE UN PROPRIETARIO DI UN BENE CONTENENTE AMIANTO
3. FASE DI VERIFICA - VALUTAZIONE
4. PROGETTAZIONE DELLA BONIFICA
5. ESECUZIONE DELLA BONIFICA
6. MANUTENZIONE E CONTROLLO
Allegati
1. Linee guida della Regione Emilia Romagna per la valutazione
2. Suggerimenti per richiedere un preventivo per la verifica / valutazione
3. Suggerimenti per richiedere un preventivo per la bonifica
1. DOVE È STATO UTILIZZATO L’AMIANTO
L’amianto è stato utilizzato massicciamente nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti.
Nell’industria
L’amianto è stato utilizzato dall’industria nei seguenti manufatti o nelle seguenti attività :
- come materia prima per produrre molti manufatti e oggetti;
- come isolante termico e barriera antifiamma nelle condotte per impianti elettrici;
- come isolante termico negli impianti a bassa temperatura (es. impianti frigoriferi, impianti di
condizionamento);
- come isolante termico negli impianti che utilizzavano (es. centrali termiche e termoelettriche,
industria chimica, siderurgica, distillerie, zuccherifici, vetraria, ceramica e laterizi, alimentare,
fonderie);
- come materiale fonoassorbente.
In edilizia
L’amianto è stato utilizzato dall’edilizia nei seguenti manufatti o nelle seguenti attività :
- nelle coperture di edifici industriali o civili sotto forma di lastre ondulate o piane in cementoamianto (eternit);
- nelle centrali termiche o nei garage degli edifici (anche di civili abitazioni)
- come materiale spruzzato su travi, sui soffitti;
- nelle canne fumarie in cemento- amianto nei serbatoi e nelle condotte in cemento-amianto per
l’acqua;
- nei pavimenti in vinil-amianto (linoleum);
- come componente delle coppe che ricoprono le tubazioni che trasportano fluidi caldi dalle caldaie
(es: acqua di riscaldamento);
- nelle pareti divisorie o nei pannelli in cemento-amianto dei soffitti di edifici prefabbricati (es:
scuole e ospedali).
Nei trasporti
L’amianto è stato utilizzato per rivestire con materiale isolante treni, navi e autobus
- nei freni e nelle frizioni
- negli schermi parafiamma
- nelle guarnizioni
- nelle vernici e mastici «antirombo», stufe, ferri da stiro, nelle prese e guanti da forno e nei teli da
stiro, nei cartoni posti a protezione di stufe, caldaie, termosifoni, tubi di evacuazione fumi.
Altri usi rari e insoliti
In passato l’amianto è stato impiegato anche nei seguenti manufatti :
- in ambiente domestico in alcuni elettrodomestici di vecchia produzione tipo asciugacapelli, forni;
- adesivi e collanti
- tessuti ignifughi per arredamento come tendaggi e tappezzerie
- tessuti per imballaggio
- tessuti per abbigliamento ignifughi e non come feltri per cappelli, cachemire sintetico, coperte,
grembiuli, giacche, pantaloni, ghette, stivali
- carta e cartone (filtri per purificare bevande, filtri di sigarette e da pipa, assorbenti igienici interni,
supporti per deodoranti da ambiente, suolette interne da scarpe)
- nei teatri (sipari, scenari che simulano la neve, per protezione in scene con fuoco, per riprodurre
la polvere sulle ragnatele, su vecchi barili)
La consistenza
Se le fibre di amianto sono legate a matrici resistenti e stabili, costituisce i materiali cosiddetti compatti (es:
il cemento-amianto o eternit),
Se le fibre di amianto sono legate con matrici non compatte (es: il materiale spruzzato) costituisce i materiali
friabili.
Per definizione, un materiale contenente amianto è friabile se può essere ridotto in polvere con la sola
pressione delle dita, compatto se è necessario usare strumenti meccanici per ridurlo in polvere.
L’AMIANTO - I RISCHI PER LA SALUTE
L’amianto è costituito da fibre che hanno la caratteristica di dividersi longitudinalmente, per cui mantiene
questo suo aspetto fino alla dimensione di alcuni centesimi di micron. Per questo è così pericoloso se inalato,
infatti può entrare in profondità negli alveoli polmonari.
I rischi per la salute dovuti all’uso dell’amianto derivano dal possibile rilascio di fibre microscopiche dai
materiali all’ambiente.
Queste fibre disperse in aria possono essere inalate dall’uomo e le malattie che ne conseguono sono
associate all’apparato respiratorio.
L’amianto è stato riconosciuto come un cancerogeno certo per l’essere umano.
I materiali più pericolosi sono quelli che rilasciano facilmente le fibre in aria e cioè quelli friabili, mentre
molto più difficilmente le fibre sono cedute dai materiali compatti. Pertanto il cemento-amianto (eternit),
essendo un materiale compatto, è molto meno pericoloso dei materiali friabili.
I maggiori livelli di rischio si sono riscontrati negli ambienti di lavoro dove l’amianto veniva manipolato
(produzione di cemento-amianto, spruzzatura di edifici o di mezzi di trasporto come i treni e le navi,
produzione di tessuti, ecc.) e negli ambienti di vita dove è presente amianto spruzzato in cattivo stato di
conservazione.
Per i materiali contenenti amianto compatto come le coperture degli edifici in cemento-amianto (eternit) il
rischio è, in generale, molto basso ed è comunque legato allo stato di manutenzione dei materiali. I materiali
contenenti amianto compatto possono diventare un rischio se abrasi o danneggiati.
2. COSA DEVE FARE UN PROPRIETARIO DI UN BENE CONTENENTE AMIANTO
Per i proprietari di un edificio, è molto importante conoscere correttamente tutte le fasi che riguardano la
verifica, la valutazione dell’amianto, la progettazione degli interventi di bonifica, la bonifica medesima e tutte
le fasi fino all’avvenuta rimozione.
Prima di eseguire una bonifica, il proprietario di un bene contentente amianto deve infatti provvedere a
eseguire le seguenti fasi preliminari :
A. una prima fase di verifica dell’eventuale presenza di amianto nel proprio immobile;
B. una seconda fase di valutazione relativa alla qualità, allo stato manutentivo, di danneggiamento e di
conservazione dell’amianto presente nel proprio immobile;
C. una terza fase di progettazione dell’intervento e di tutela della salute e dell’ambiente nelle fasi di
bonifica;
D. una fase relativa alla bonifica, con rimozione oppure senza rimozione del materiale;
E. oppure, se la rimozione non è necessaria, in alternativa si deve attuare la manutenzione e controllo
dell’amianto in opera, fino a quando la bonifica non risulti necessaria.
Uno schema riassuntivo dell’attività di bonifica è riportato in figura 1.
figura 1 : diagramma di flusso per le attività di valutazione, bonifica da amianto e di manutenzione e controllo
3. FASE DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Ogni soggetto proprietario di qualsiasi tipo di fabbricato deve eseguire la valutazione delle coperture dei
materiali in cemento amianto e di altri manufatti contenenti amianto, a sue spese e tramite tecnico
competente di sua fiducia.
Occorre che il proprietario delle aree nomini un responsabile per il controllo e la manutenzione che dovrà
procedere alla valutazione del rischio, legato al potenziale rilascio di fibre nell´aria. La gestione dell’amianto
non può essere in capo a persone inesperte o non abilitate.
In relazione ai risultati della valutazione si dovranno mettere in opera degli interventi che possono essere di
controllo (nel caso di materiali in buono stato) o di bonifica (nel caso di materiali in cattivo stato).
La valutazione deve essere eseguita anche se la presenza dell’amianto e’ solo sospetta.
In caso una proprietà venga contattata dalla Pubblica Amministrazione, si rende necessario trasmettere copia
della valutazione medesima e comunicare il nominativo del tecnico incaricato. È richiesto di fornire in caso di
controlli anche la lettera di incarico.
È opportuno che, anche in una proprietà condominiale, la documentazione relativa alla presenza e
valutazione sull’amianto sia disponibile ad ogni proprietario.
I risultati della valutazione
La valutazione della qualità dei manufatti contenenti amianto deve essere eseguita secondo le disposizioni
del DM 6 settembre 1994.
Per le coperture in cemento amianto valgono le successive indicazioni integrative della Regione Emilia
Romagna (linee guida per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto e
per la valutazione del rischio dell’Assessorato alla Sanità, del 17 maggio 2002). In particolare la valutazione
deve stabilire se le coperture sono classificabili :
• in stato discreto;
• in stato scadente – bonifica necessaria;
• in stato pessimo – bonifica necessaria.
Si veda la figura 1 per chiarimenti.
La valutazione dei restanti manufatti deve stabilire se il materiale contenente amianto è classificabile
come :
• materiale integro non suscettibile di danneggiamento;
• materiale integro suscettibile di danneggiamento;
• materiale danneggiato in area non estesa;
• materiale danneggiato in area estesa – bonifica necessaria.
In figura 2 è descritto il diagramma di flusso per valutare lo stato delle coperture secondo le linee guida della
Regione Emilia-Romagna
figura 2 : diagramma di flusso per determinare lo stato di conservazone delle coperture in cemento amianto (linee guida
della Regione Emilia Romagna)
figura 3 : diagramma di flusso per determinare lo stato di conservazone dei manufatti in amianto, escluse le coperture
(DM 6 settembre 1994)
Chi può fare la valutazione ?
La valutazione deve essere eseguita da tecnici abilitati; le categorie di professionisti abilitati sono le seguenti:
- Geometra o Perito industriale o Perito chimico o altro soggetto abilitato, sulla base dei relativi
ordinamenti professionali;
Ingegnere o Architetto o Chimico o Geologo o Biologo o altro soggetto abilitato, sempre sulla base
dei relativi ordinamenti professionali.
Il tecnico incaricato deve certificare sotto la sua responsabilità lo stat odi conservazione dell’amianto o
l’eventuale assenza di amianto, se del caso eseguendo anche accertamenti di laboratorio.
La certificazione deve essere esibita, a richiesta, all’organo di vigilanza (AUSL) e al Comune.
Il tecnico incaricato deve specificare nella relazione il tempo entro il quale la bonifica deve essere eseguita
e, eventualmente, la tecnica di bonifica consigliata.
In dettaglio, gli elementi da richiedere a un tecnico di fiducia possono essere dedotti dal facsimiile in allegato
(suggerimenti per richiedere un preventivo per la verifica / valutazione dell’amianto).
Nel dettaglio cosa deve fare il Responsabile
Il Responsabile per la verifica e valutazione dell’amianto deve svolgere le seguenti attività :
- verifica delle coperture, secondo quanto riportato in allegato;
- ricerca e verifica della documentazione tecnica eventualmente disponibile sull'edificio, per
accertarsi dei vari tipi di materiali usati nella sua costruzione, e per rintracciare, ove possibile,
l'impresa edile appaltatrice;
- ispezione diretta dei materiali per identificare quelli potenzialmente contenenti fibre di amianto
e in maggiore stato di degrado;
- verifica dello stato di conservazione dei materiali, per fornire una prima valutazione approssimativa
sul potenziale di rilascio di fibre nell'ambiente;
- campionamento dei materiali sospetti, e invio presso un laboratorio attrezzato per la conferma
analitica della presenza e del contenuto di amianto;
- mappatura delle zone in cui sono presenti materiali contenenti amianto;
- registrazione di tutte le informazioni raccolte in apposite schede, da conservare come
documentazione e da rilasciare anche ai responsabili dell'edificio.
Amianto in stato friabile
Per l'amianto friabile vi è l’obbligo dei proprietari di comunicarne la presenza alle Aziende Sanitarie Locali
(obbligo ) e di attuare una serie di azioni in tempi brevi che consentano di accedere e di stazionare nei locali
in sicurezza.
In caso di presenza di manufatti o prodotti contenenti amianto (specialmente se di tipo friabile) deve essere
eseguita anche una valutazione del rischio mirata alla scelta del possibile metodo di bonifica più efficace - da
adottare all'occorrenza - al fine di eliminare o comunque minimizzare la esposizione degli occupanti siano
essi lavoratori o cittadini.
Cosa deve prevedere la Valutazione del rischio
- -l'esame delle condizioni dell'installazione, al fine di stimare il pericolo di un rilascio di fibre dal
materiale;
- -la misura della concentrazione, laddove necessario, delle fibre di amianto aerodisperse all'interno
dell'edificio (monitoraggio ambientale) a cura di un laboratorio specializzato (*).
4. PROGETTAZIONE DELLA BONIFICA
Se non vi è l’obbligo di effettuare la rimozione delle esistenti coperture in cemento amianto, il proprietario
dell’immobile ha però l'obbligo, verificati periodicamente le condizioni di conservazione del manufatto edilizio,
di adottare gli eventuali provvedimenti che si rendessero necessari.
In quali casi e con quali tempi va eseguita la bonifica ?
In base alla tipologia di manufatto e di stato di conservazione, l’attività da svolgere è indicata in tabella :
Tipologia di
manufatto
coperture
restanti materiali
stato di conservazione
Attività da svolgere
Tempistica
copertura in stato discreto
Manutenzione e controllo
copertura in stato scadente
Bonifica
entro 36 mesi
copertura in stato pessimo
Bonifica
entro 6 - 18 mesi
materiale integro non suscettibile di
danneggiamento
materiale integro suscettibile di
danneggiamento
materiale danneggiato in area non
estesa
Manutenzione e controllo
materiale danneggiato in area estesa
Eliminazione delle cause –
Manutenzione e controllo
Restauro ed eliminazione delle
cause –
Manutenzione e controllo
Bonifica
In base a indicazione
del tecnico e di
Azienda USL
Quali sono le tecniche di bonifica ?
Le tecniche di bonifica sono :
• confinamento : installazione di una nuova copertura al di sopra di quella esistente in cemento
amianto, come indicato al punto 3c del DM 6 settembre 1994;
• incapsulamento : trattamento delle lastre con prodotti che rivestono il materiale, come indicato al
punto 3b del DM 6 settembre 1994.
• rimozione : eliminazione e conseguente smaltimento del materiale.
Il proprietario, a richiesta della pubblica amministrazione, deve esibire le relazioni, redatte da tecnico
competente, inerente le avvenute verifiche.
Incapsulamento superficiale con vernici speciali
Si realizza trattando l’amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di
amianto, costituendo una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Chi la effettua deve rilasciare un
attestato di corretta esecuzione.
Questo trattamento è efficace per un periodo di tempo limitato e per materiali non troppo degradati.
Al termine, risulta necessario avviare un programma di manutenzione e controllo
I prodotti incapsulanti possono essere:
1) penetranti, se penetrano nel materiale legando le fibre di amianto tra loro e con la matrice cementizia;
2) ricoprenti se formano una spessa membrana sulla superficie del manufatto.
Le caratteristiche dei prodotti incapsulanti da utilizzare nei diversi metodi di bonifica sono indicate al DM 20
agosto 1999.
Confinamento
Si realizza separando il materiale contenente amianto con una intercapedine di altro materiale.
Anche questa tecnologia rende necessario un programma di manutenzione e controllo (si veda il capitolo 6)
Rimozione
Si realizza se il materiale si presenta molto degradato e per risolvere definitivametne il problema.
E’ il procedimento di bonifica più diffuso perché elimina ogni potenziale fonte di esposizione, ha i costi più
elevati nell’immediato e deve essere condotto correttamente per non aumentare la concentrazione di fibre
aerodisperse.
Procedure per eseguire i lavori
La società incaricata predispone un Piano di Lavoro, prima dell'inizio di lavori di bonifica o di rimozione
dell'amianto o di materiali contenenti amianto da edifici, strutture, apparecchi e impianti.
I piani di lavoro per lo smaltimento (ai sensi del Dlgs 81/08 - Capo III) devono essere trasmessi
direttamente ad Azienda USL, almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori.
Azienda USL può richiedere particolari prescrizioni per le operazioni di bonifica.
figura 4 : diagramma di flusso per illustrare le attività di bonifica da amianto e di manutenzione e controllo (DM 20 08
1999)
5. ESECUZIONE DELLA BONIFICA
Chi può eseguire la bonifica ?
I lavori di bonifica o di rimozione dell'amianto possono essere effettuati solo da imprese rispondenti a
specifici requisiti di legge.
le imprese di bonifica devono essere iscritte all’Albo Gestori Ambientali nella categoria 10
Gli elenchi delle ditte sono disponibili presso la Camera di Commercio.
Il riferimento di legge è l'articolo 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (testo unico in materia
ambientale).
In presenza di materiali di amianto friabile occorre rivolgersi a ditte autorizzate dotate di personale
specializzato nelle indagini e nelle bonifiche.
Si consiglia di individuare una impresa di bonifica con un’attenzione ai seguenti aspetti :
- presenza di responsabili tecnici qualificati;
-
presenza di strumenti e risorse finanziarie adeguate, per le tematiche di sicurezza e salute dei
lavoratori e dell’ambiente.
Dettaglio delle attività per lo svolgimento dell’attività
In particolare :
- per la rimozione di materiali edili contenenti amianto legato in matrici cementizie o resinoidi è
sufficiente l’iscrizione alla categoria 10A, la meno onerosa
- per la rimozione di materiali d’attrito, materiali isolanti (pannelli, coppelle, carte e cartoni, tessili,
materiali spruzzati, stucchi, smalti, bitumi, colle, guarnizioni, altri materiali isolanti), contenitori a
pressione, apparecchiature fuori uso, altri materiali incoerenti contenenti amianto è necessaria
l’iscrizione alla categoria 10B
Inoltre gli
-
oneri economici dei lavori previsti determinano una classe utile per :
definire le imprese che possono svolgere tali lavori
definire le dotazioni delle attrezzature necessarie alle imprese
i titoli del responsabile del rischio amianto
importo dei lavori presunto
Oltre € 7.746.853,49
Fino € 7.746.853,49
Fino € 1.549.370,70
Fino € 413.165,52
Fino € 51.645,69
Classe
importo delle attrezzature di sicurezza
categoria 10A
€ 51.600
€ 38.700
€ 7.700
€ 2.600
€ 2.600
A
B
C
D
E
categoria 10B
€ 180.800
€ 154.900
€ 31.000
€ 12.900
€ 12.900
Tabella 1 : classe necessaria della ditta, nonché dotazione delle attrezzature di sicurezza, in relazione
all'importo dei lavori di bonifica
Chi può svolgere il ruolo del responsabile del rischio amianto
Geometra o Perito industriale o
Perito chimico o altro soggetto
abilitato, sulla base dei relativi
ordinamenti professionali
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
A
B
C
D
E
Ingegnere o Architetto o Chimico Corso di formazione
o Geologo o Biologo o altro
soggetto abilitato, sulla base dei Modulo base 40 ore + Modulo F
relativi ordinamenti professionali 40 ore
con
con
con almeno 5 anni di esperienza con
con almeno 5 anni di esperienza con
con almeno 3 anni di esperienza con
almeno
almeno
almeno
almeno
almeno
5
5
5
5
1
anni
anni
anni
anni
anni
di
di
di
di
di
esperienza
esperienza
esperienza
esperienza
esperienza
con
con
con
con
con
almeno
almeno
almeno
almeno
almeno
7
7
5
5
3
anni
anni
anni
anni
anni
di
di
di
di
di
esperienza
esperienza
esperienza
esperienza
esperienza
Tabella 2 : requisiti del tecnico abilitato a dirigere le operazioni di smaltimento in relazione all'importo dei
lavori
Altre procedure da eseguire presso il Comune
Le procedure edilizie a cui si è soggetti per gli interventi di bonifica sono le seguenti :
In area non
In area soggetta a
soggetta a tutela tutela paesaggistica
paesaggistica
Rimozione di copertura senza
sostituzione con altro materiale
Comunicazione
Inizio Lavori
Comunicazione
Inizio Lavori
Su immobile
vincolato
Comunicazione
Inizio Lavori
+
autorizzazione
paesaggistica
+
nulla osta
Soprintendenza
Rimozione di copertura e
sostituzione con altro materiale
Comunicazione
Inizio Lavori
Comunicazione
Inizio Lavori
+
autorizzazione
paesaggistica
Comunicazione
Inizio Lavori
+
nulla osta
Soprintendenza
Confinamento : nuova copertura
sopra e sotto il cemento amianto
Comunicazione
Inizio Lavori
Comunicazione
Inizio Lavori
+
autorizzazione
paesaggistica
Comunicazione
Inizio Lavori
+
nulla osta
Soprintendenza
incapsulamento: trattamento delle
lastre con prodotti
nessun titolo edilizio nessun titolo edilizio
nessun titolo edilizio
Rimozione di canna fumaria
Comunicazione
Inizio Lavori
Comunicazione
Inizio Lavori
+
nulla osta
Soprintendenza
Comunicazione
Inizio Lavori
+
autorizzazione
paesaggistica
Esse sono da svolgere a cura di un tecnico presso lo Sportello Edilizia del Comune di Bologna.
Dichiarazione di conformità all’esecuzione dei lavori
È opportuno che sia disponibile al proprietario la seguente documentazione di fine lavori
In caso venga effettuato uno smaltimento (intervento di rimozione)
È necessario che la ditta provveda a :
- consegnare un attestato di fine lavori con dichiarazione di aver assolto allo smaltimento
dell’amianto secondo gli estremi di legge (etichettatura, trasporto, conferimento a impianto di
stoccaggio autorizzato o discarica autorizzata)
- allegare il Formulario di Identificazione Rifiuti.
In caso vengano usati prodotti incapsulanti
Anche in questo caso è necessario che la ditta provveda a :
- consegnare al proprietario un attestato di fine lavori che certifichi la rispondenza del lavoro al
piano presentato,
- relazionare nel dettaglio tutte le attività svolte in modo da programmare le attività del piano di
controllo e manutenzione.
6. FASE DI MANUTENZIONE E CONTROLLO
La necessita' di mantenere un programma di verifica periodica dell'efficacia dell'incapsulamento e di
manutenzione e' richiamata in particolare dal Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994. Questa verifica
periodica deve essere effettuata da un tecnico incaricato dalla proprietà; l'organo di vigilanza può eseguire
gli opportuni controlli.
Obblighi
Il proprietario dell'immobile e/o il responsabile dell'attività che vi si svolge deve eseguire le seguenti
attività:
−
deve designare una figura responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attivita'
manutentive che possono interessare i materiali di amianto;
−
deve tenere un'idonea documentazione da cui risulti l'ubicazione dei materiali contenenti amianto.
−
deve porre in opera sulle installazioni soggette a frequenti interventi manutentivi (ad es. caldaia e
tubazioni) idonee avvertenze allo scopo di evitare che l'amianto venga inavvertitamente disturbato;
−
deve garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante le attivita' di pulizia, gli interventi
manutentivi e in occasione di qualsiasi evento che possa causare un disturbo dei materiali;
−
deve fornire una corretta informazione agli occupanti dell'edificio sulla presenza di amianto nello
stabile, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare;
−
deve, nel caso siano in opera materiali in amianto friabile, provvedere a far ispezionare l'edificio
almeno una volta all'anno, da personale in grado di valutare le condizioni dei materiali, redigendo un
dettagliato rapporto corredato di documentazione fotografica.
Per effettuare il controllo del permanere dell'efficacia di operazioni di bonifica con incapsulamento, occorre
svolgere le seguenti attività:
• controllare che non siano avvenuti distacchi, sfaldamenti e fessurazioni del rivestimento incapsulante
dalla superficie del manufatto;
• controllare che non sia scomparso il colore dell'ultimo strato con conseguente affioramento del
colore del prodotto sottostante.
INTERVENTI UTILI
In caso di manufatti di amianto generici :
Per limitare la dispersione di fibre nell’ambiente e scongiurare la caduta a terra delle lastre sono utili alcuni
interventi manutentivi:
− la pulizia periodica del canale di gronda;
− la sostituzione delle lattonerie che disperdono l’acqua piovana che, trascinando con sé fibre di
amianto, contamina il suolo;
− controllo periodico delle viti di fissaggio e degli ancoraggi in genere.
in caso di materiali di amianto incapsulati :
A seconda dei risultati del controllo si devono mettere in opera gli opportuni interventi, che possono essere
individuati tra i seguenti:
• ripristino della continuita' del rivestimento incapsulante con interventi opportuni da decidere caso per
caso;
• applicazione di un altro strato di prodotto, per sostituire quello scomparso per effetto degli agenti
atmosferici.