pdf Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2015
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GRUPPO WASTE ITALIA S.P.A. (GIÀ KINEXIA S.P.A.) BILANCIO CONSOLIDATO E SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015 DATI SOCIETARI GRUPPO WASTE ITALIA S.p.A. (già KINEXIA S.p.A.)1 Sede legale in Via Giovanni Bensi 12/3, 20152 Milano Capitale sociale pari ad Euro 93.902.051,17, sottoscritto e versato Iscritta al Registro delle Imprese di Milano al n. 00471800011 Sede e Uffici Milano – Via Giovanni Bensi, 12/3 1 In data 27 ottobre 2015 l’Assemblea degli Azionisti tenutasi in sede straordinaria, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha modificato la denominazione sociale da Kinexia S.p.A. a Gruppo Waste Italia S.p.A e il conseguente articolo 1 dello statuto sociale. Pagina | 2 Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015 Sommario Organi sociali pag. 5 Struttura di Gruppo Waste Italia S.p.A. pag. 7 Relazione del Consiglio di Amministrazione 1. La società 2. Sintesi andamento del Gruppo – Highlights 3. Sintesi dei risultati del Gruppo 4. Il Business del Gruppo 5. Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015 6. Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2015 7. Il quadro macroeconomico 8. Andamento dei mercati di riferimento 9. Evoluzione del quadro normativo e regolamentare di riferimento 10. Informazioni agli azionisti e comunicazione istituzionale 11. I risultati del Gruppo 12. Analisi dell’andamento finanziario del Gruppo e di Gruppo Waste Italia S.p.A. 13. Andamento dei settori di attività 14. Risorse Umane 15. Politica Ambientale 16 Innovazione, ricerca e sviluppo 17. Adempimenti ai sensi del D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 18. Fattori di rischio ed incertezze 19. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 20. Eventi e operazioni significative non ricorrenti 21. Operazioni con parti correlate 22. Relazione Corporate Governance 23. Assetti proprietari ex art. 123 bis del TUF 24. Attività di Direzione e Coordinamento 25. Evoluzione prevedibile della gestione 26. Altre informazioni 27. Proposta di destinazione del Risultato di Esercizio pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 18 pag. 20 pag. 28 pag. 30 pag. 32 pag. 33 pag. 38 pag. 47 pag. 55 pag. 68 pag. 73 pag. 77 pag. 80 pag. 81 pag. 82 pag. 95 pag. 95 pag. 97 pag. 99 pag. 99 pag. 104 pag. 104 pag. 106 pag. 107 Bilancio Consolidato Stato Patrimoniale Consolidato Conto Economico Consolidato Conto Economico Complessivo Consolidato Rendiconto Finanziario Consolidato Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto Consolidato Note esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015 pag. pag. pag. pag. pag. pag. 111 112 112 113 114 115 Allegati al Bilancio Consolidato Elenco delle partecipazioni al 31 dicembre 2015 consolidate integralmente e con il metodo del patrimonio netto Prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo Bilancio delle società consolidate Compensi riconosciuti ad amministratori, sindaci, direttori generali e dirigenti pag. 204 pag. 206 pag. 208 Pagina | 3 Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015 con responsabilità strategiche Prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del regolamento CONSOB servizi di revisione e servizi diversi dalla revisione resi dalla Società di Revisione Dettaglio rapporti con parti correlate pag. 209 pag. 210 Bilancio di esercizio di Gruppo Waste Italia S.p.A. Stato Patrimoniale Conto Economico Conto Economico Complessivo Rendiconto Finanziario Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto Note esplicative al Bilancio al 31 dicembre 2015 pag. 215 pag. 216 pag. 216 pag. 217 pag. 218 pag. 219 Allegati al Bilancio di esercizio Elenco delle partecipazioni in società controllate e collegate al 31 dicembre 2015 Compensi riconosciuti ad amministratori, sindaci, direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche Prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del regolamento CONSOB servizi di revisione e servizi diversi dalla revisione resi dalla Società di Revisione Dettaglio rapporti con parti correlate Attestazione del bilancio consolidato ai sensi art. 81-ter del Reg. Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi art. 81-ter del Reg. Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni pag. 263 pag. 265 pag. 266 pag. 267 pag. 273 pag. 274 Pagina | 4 Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015 ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE* PRESIDENTE ED AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Colucci VICE PRESIDENTE Giovanni Bozzetti (1) (2) (3) (4) VICE PRESIDENTE Marco Fiorentino AMMINISTRATORE Edoardo Esercizio (1) (2) (3) (4) (5) AMMINISTRATORE Alessandra Fornasiero (2) (4) AMMINISTRATORE Francesca Sanseverino COLLEGIO SINDACALE** PRESIDENTE Antonino Parisi SINDACO EFFETTIVO Renato Bolongaro SINDACO EFFETTIVO Marzia Nicelli SINDACO SUPPLENTE Roberto Lorusso Caputi SINDACO SUPPLENTE Laura Ciotola ORGANISMO DI VIGILANZA PRESIDENTE Laura Malavenda MEMBRO Irene Giorgio MEMBRO Francesco Capone SOCIETA' DI REVISIONE BDO Italia S.p.A.(***) SPECIALIST Banca Finnat S.p.A. * ** *** **** (1) (2) (3) (4) (5) In carica fino all’approvazione del bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2015 In carica fino all’approvazione del bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2016 Incarico conferito dall’Assemblea del 10 maggio 2007 per il novennio 2007-2015 In conformità a raccomandazione Consob (Comunicazione Consob 20.02.1997) Amministratore indipendente Membro del Comitato di Controllo Interno Membro del Comitato per le Remunerazioni Membro del Comitato Parti Correlate Lead Independent Director In data 13 aprile 2016, la Società rende noto che il Dottor Valerio Verderio ha rassegnato le proprie dimissioni per motivi personali da amministratore non esecutivo e non indipendente della Società. Il consiglio di amministrazione ha ritenuto, considerando la prossima scadenza di rinnovo del consiglio di amministrazione alla data di approvazione del bilancio 2015, di non procedere ad alcuna cooptazione. Pagina | 5 Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015 NATURA DELLE DELEGHE CONFERITE AGLI AMMINISTRATORI **** PRESIDENTE ED AMMINISTRATORE DELEGATO: Pietro Colucci Conferimento della rappresentanza e dei poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione da esercitarsi con firma singola sino a dieci milioni di euro, oltre con delibera del Consiglio di Amministrazione. VICE PRESIDENTE: Marco Fiorentino Poteri per la rappresentanza della Società, ai sensi di statuto, in assenza del Presidente e alcuni poteri da esercitarsi con firma singola in merito a studio, predisposizione e supervisione delle operazioni cc.dd. “straordinarie” decise dal Consiglio di Amministrazione, coordinando uffici, predisposizione e sottoscrizione degli atti conseguenti. VICE PRESIDENTE: Giovanni Bozzetti Consigliere non esecutivo senza deleghe con poteri per la rappresentanza della Società, ai sensi di statuto, in assenza del Presidente. Pagina | 6 Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015 Struttura del Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 Si segnala che a valere dal 1 gennaio 2016 Geotea S.p.A. e Bossarino S.r.l. si sono fuse per incorporazione in Waste Italia S.p. A. Pagina | 7 Relazione del Consiglio di Amministrazione Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 1. LA SOCIETA’ Mission: Gruppo Waste Italia si propone l’obiettivo di aiutare le comunità a diventare a “impatto zero” (Net Zero Community) declinando le attività del settore ambientale e delle energie rinnovabili (Environmentality). Un concetto di impresa ambizioso proprio di un Gruppo integrato e diversificato, che si basa sull’innovazione e la ricerca, strettamente applicate al business; l’intercettazione di idee vincenti e sulla coerenza con le esigenze della Green Economy, tramite la fornitura di servizi e infrastrutture a favore della sostenibilità ambientale, nel pieno rispetto delle regole e capace di generare valore in modo continuativo. Vision: precorrere il futuro per viverlo da protagonisti Gruppo Waste Italia si propone come il key player che spinge il settore a operare sempre nell’ottica di una “sostenibilità consapevole e responsabile”. Orientare il mercato verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile per aiutare le comunità a diventare a impatto zero fornendo soluzioni concrete e tempestive ai problemi ambientali. Per dare corpo a questa vision serve la capacità di avere obiettivi di ampio respiro raggiungibili grazie alle caratteristiche che contraddistinguono il Gruppo: resilienza: un nucleo coeso di persone che sa affrontare il mutare delle condizioni interne ed esterne senza compromettere le caratteristiche e i valori; durevolezza: un modello industriale che valorizza quanto tracciato da dai fondatori, ma capace di guardare al futuro senza perdere di vista le sfide quotidiane; leadership: caratteristica determinata dalla qualità dei progetti e della loro attuazione, per costituire un punto di riferimento per gli stakeholder e una proficua opportunità di investimento per il mercato dei capitali. Valori: i valori ai quali il Gruppo si ispira sono: etica; trasparenza; affidabilità; eccellenza. Sostenibilità, onestà, correttezza, trasparenza, responsabilità, impegno e spirito di squadra caratterizzano le relazioni di Gruppo Waste Italia verso il personale, i terzi e l’ambiente in cui opera. Verde, socialmente impegnata, internazionale e tecnologicamente evoluta sono invece le quattro direttrici guida che contribuiscono a delineare il coraggioso spirito imprenditoriale del gruppo e delle persone che ci lavorano. Pagina | 9 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 2. SINTESI ANDAMENTO DEL GRUPPO HIGHLIGHTS (Valori in migliaia di euro) VALORE DELLA PRODUZIONE EBITDA 36.493 132.856 23.411 64.131 2014 * 2015 EBIT 2014 * 2015 RISULTATO NETTO DI GRUPPO (2.176) (29.549) (9.778) (39.236) 2014 * 2015 CAPITALE INVESTITO NETTO 2014 * 2015 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 323.604 285.684 (250.292) DICEMBRE 2014 DICEMBRE 2015 DICEMBRE 2014 (261.977) DICEMBRE 2015 Pagina | 10 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 3. SINTESI DEI RISULTATI DEL GRUPPO Nel corso del 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A., al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015), ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle società attive nello sviluppo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili dalle restanti attività, consentendo così al Gruppo un esclusivo focus nel business dell’ambiente. Come meglio dettagliato nel seguito della presente Relazione sulla Gestione e nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin-off e attività operative cessate” delle note illustrative, la separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo Energie S.p.A. alla ex-controllata Innovatec S.p.A. conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) a conferimento avvenuto, la distribuzione di un dividendo straordinario in natura agli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) mediante assegnazione di n. 1 azione della Innovatec S.p.A. ogni n. 10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A.. Nella circostanza di uscita da un settore strategico (così definito ai sensi dell’IFRS 8, fattispecie applicabile al settore dell’efficienza energetica e rinnovabili ”EPC e General contracting”), il principio contabile IFRS 5 prevede che il conto economico 2015 della linea di business discontinuata non concorra al risultato dell’esercizio su ogni linea di costo e ricavo per natura, ma il risultato complessivo della linea di business discontinuata sia riflesso in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato delle attività destinate alla vendita/cessate”; stesso trattamento viene applicato alle attività e passività connesse al business discontinuato, che non concorrono agli attivi e passivi delle attività continue ma vengono esposti sinteticamente in specifiche voci dell’attivo e del passivo. Il principio IFRS 5 richiede altresì che il conto economico dell’esercizio comparativo venga riesposto in modo da rendere comparabili i perimetri delle attività continuate e discontinuate nei due esercizi esposti nella comunicazione finanziaria. Nel caso di specie, l’IFRS 5 ha impatto solo sulla esposizione del conto economico in quanto, al 31 dicembre 2015, le attività e passività del settore di efficienza energetica e rinnovabili discontinuato sono già state cedute e non concorrono quindi più alla situazione patrimoniale finanziaria consolidata alla data di riferimento. Di seguito vengono quindi esposti i dati consolidati di sintesi derivanti dalla applicazione dell’IFRS 5 e desumibili dai prospetti di bilancio. Euro migliaia DATI DI SINTESI ECONOMICI 2015 Ricavi EBITDA 132.856 36.493 % EBITDA EBITD EBIT Risultato ante imposte Risultato Netto di Gruppo DATI DI SINTESI PATRIMONIALI Capitale investito netto Patrimonio Netto Gruppo Patrimonio Netto Indebitamento Finanziario Netto Personale (Puntuale) 2014 riesposto * 64.131 23.411 15 vs 14 2014 approvato % 68.725 13.082 107 56 93.029 22.565 27% 37% -9% (25) 24% 10.675 (2.176) (32.718) (39.236) 12.869 (9.778) (19.368) (29.549) (2.194) 7.602 (13.350) (9.687) (17) (78) 69 33 10.562 (18.031) (28.691) (29.548) Dicembre 2015 Dicembre 2014 15 vs 14 % 285.684 19.452 23.708 323.604 62.667 73.311 (37.920) (43.216) (49.603) (12) (69) (68) (261.977) (250.292) (11.685) 5 295 351 (56) (16) Pagina | 11 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 (*) A seguito dell’applicazione dell’IFRS 5, il conto economico 2014 riesposto non include i dati economici di Innovatec, Volteo e delle rispettive controllate che sono uscite dal perimetro di consolidamento e che vengono esposti nella linea “Risultato da attività destinate alla vendita/cessate”. A seguito del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec S.p.A. approvato dall’Assemblea degli Azionisti in data 27 ottobre 2015, l’intero business operativo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica è stato infatti ceduto a beneficio di tutti gli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A. (quest’ultima ha mantenuto nell’ambito di tale operazione una partecipazione di minoranza di circa il 17%). I dati economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5) prendono in considerazione le performance economiche di periodo di Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31 dicembre 2014. (1) Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) corrisponde al risultato netto rettificato degli accantonamenti ai fondi chiusura e post chiusura, delle imposte, del risultato della dismissione di attività o del risultato delle attività discontinue, dei proventi e oneri finanziari nonché degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali e svalutazioni di attività non correnti, avviamenti e progetti. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è una misura utilizzata dal Gruppo per monitorare e valutare l’andamento operativo e non è definito come misura contabile nell’ambito dei Principi IFRS e pertanto non deve essere considerato una misura alternativa ai risultati intermedi di bilancio per la valuta zione dell’andamento operativo. Poiché la composizione del Margine Operativo Lordo (EBITDA) non è regolamentato dai Principi Contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile. Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.), alla data della presente Relazione Finanziaria, è una holding di partecipazioni, quotata al MTA di Borsa Italiana, attiva, tramite società partecipate, nel settore dell’ambiente con partecipazioni di minoranza nel business delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. A seguito dell’accordo preliminare di integrazione per incorporazione di Biancamano S.p.A.2 in Gruppo Waste Italia S.p.A., sottoscritto nel mese di agosto 2015, è stata posta in essere una riorganizzazione strategico societaria avente come obiettivo l’esclusiva focalizzazione del proprio ambito di operatività nel settore ambientale, così da semplificare la propria struttura societaria in un’unica area di business – quella ambientale – attraverso l’erogazione in data 11 novembre 2015 di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec S.p.A.3 L’integrazione di Biancamano S.p.A. in Gruppo Waste Italia S.p.A. permetterà la creazione di un grande gruppo italiano nel settore ambientale, con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., con l’obbiettivo di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente (waste management) con copertura integrale di tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. I Risultati consolidati I dati consolidati per l’esercizio 2015 del Gruppo Waste Italia S.p.A. (“WIG” e/o “Società” e insieme con le società controllate “Gruppo” e/o “Gruppo WIG”) fotografano il primo anno di pieno consolidamento dei risultati del business ambiente apportato dal gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A.. I risultati non accolgono più il contributo dei business dell’efficienza energetica, della produzione di energia elettrica e della costruzione in EPC, usciti dal Gruppo a seguito dell’operazione di conferimento dei business della produzione di energia elettrica e della costruzione in EPC (in capo a Volteo Energie S.p.A. controllata al 100% dalla Società prima del conferimento) nella società quotata all’AIM Italia Innovatec S.p.A. (attiva nel business dell’efficienza energetica) successivamente ceduta agli azionisti della Società tramite erogazione di un dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec (“Hive-off”). I commenti riportati nel seguito fanno riferimento ai risultati 2015 confrontati con i risultati del 2014 riesposti ai sensi dell’IFRS 5 (“2014r”) al fine di tener conto di detta operazione di Hive Off. I dati consolidati per l’esercizio 2015 del Gruppo Waste Italia S.p.A. evidenziano un raddoppio del valore della produzione a Euro 133 milioni (2014r: Euro 64 milioni) e un incremento del 50% dell’EBITDA a Euro 36,5 milioni (2014r: Euro 23,4 milioni) a seguito del continuo e progressivo sviluppo del business ambientale. Anche il Risultato Operativo “EBIT”, pur rimanendo negativo, si conferma in forte aumento, passando da un dato negativo di Euro -9,8 milioni del 2014r ad un dato negativo di Euro -2,2 milioni del 2015. I ricavi e l’EBITDA del business Ambiente in capo alla sub holding Waste Italia S.p.A. e sue controllate (“Waste” e/o “WI” e insieme con le sue controllate “Gruppo WI”) contribuiscono alla quasi totalità sia dei ricavi che dell’EBITDA consolidati, contribuendo rispettivamente per Euro 119,2 milioni e Euro 37,8 milioni, Biancamano S.p.A., primario operatore nel settore dei Servizi di Igiene Urbana anch’essa quotata al MTA di Borsa Italiana Innovatec S.p.A. è società quotata sul mercato AIM Italia e attiva nello sviluppo e offerta di tecnologie innovative, prodotti e servizi per il mercato corporate e retail nell’ambito della generazione distribuita smart grid e smart cities, dell’efficienza energetica e dello storage di energia. Gruppo Waste Italia S.p.A. detiene attualmente una partecipazione di circa il 17,50% in Innovatec: antecedentemente al dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec S.p.A. erogato dalla Società ad inizio novembre 2015, Innovatec S.p.A. era controllata dalla Società con una quota azionaria dell’81% per effetto del conferimento avvenuto ad ottobre 2015 della sub holding Volteo Energie S.p.A. in Innovatec S.p.A.. 2 3 Pagina | 12 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 ovvero circa il 90% e più del 100% del totale consolidato. Waste è uno dei principali operatori a livello nazionale nel settore della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente: in particolare le attività coprono integralmente tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti speciali, cioè tipicamente quelli che tipicamente provengono dalle attività produttive industriali e commerciali. I ricavi e l’EBITDA del business del Teleriscaldamento si sono attestati a Euro 12,4 milioni e a Euro 2,9 milioni in diminuzione rispetto ai Euro 20,3 milioni e Euro 5,2 milioni del 2014 e contribuendo per i soli primi nove mesi dell’anno ai risultati del Gruppo a seguito della sottoscrizione in data 30 settembre 2015 tra SEI Energia S.p.A. (“SEI”) e Volteo Energie S.p.A. (“Volteo” ora consociata per il Gruppo e controllata da Innovatec S.p.A) di un contratto biennale di affitto di ramo d’azienda del business del Teleriscaldamento. Di conseguenza, la contribuzione al Gruppo per l’ultimo trimestre 2015 è riferibile alla sola quota di competenza del canone di affitto contrattualizzato pari ad Euro 1,1 milioni annui. In aggiunta, per l’anno 2014 l’attività beneficiava ancora dell’incentivazione garantita alla cogenerazione abbinata al teleriscaldamento mediante certificati verdi per complessivi Euro 3,8 milioni, incentivo cui la società non ha più diritto con impatto negativo sui ricavi e margini. Il positivo EBITDA conseguito dal business del Teleriscaldamento, non ha compensato, nell’esercizio, i costi del segmento Corporate, i quali al netto delle fatturazioni tra i vari business, hanno contribuito negativamente alla marginalità operativa lorda di Gruppo per Euro 3,2 milioni (2014r: Euro 1,9 milioni), oltre alle perdite di circa Euro 1 milione generate dalle società no-core attualmente ancora nel perimetro di Gruppo. L’incidenza dell’EBITDA sul valore della produzione è risultata pari al 28% rispetto al 37% dell’esercizio precedente. L’anno 2015, è stato particolarmente critico per la controllata Waste Italia, risentendo di fattori esogeni ed endogeni che di fatto ne hanno determinato la minore redditività del business. Tale minore marginalità, proprio per la tipicità del business e dell’attività connessa di messa a dimora di rifiuti presso siti di stoccaggio, è di natura temporanea e verrà recuperata nel corso dei prossimi esercizi. L’EBIT risulta negativo per Euro 2,18 milioni con un positivo aumento della marginalità operativa rispetto al dato negativo del 2014r di Euro 9,8 milioni. Il business Ambiente apporta alle performances economiche del Gruppo maggiori ammortamenti e accantonamenti per le attività di chiusura e post chiusura relative alle discariche di proprietà. Nel corso dell’esercizio 2014 erano state appostate a bilancio delle svalutazioni “non ricorrenti” pari ad Euro 19,7 milioni le quali erano andate ad influire direttamente sull’EBIT di periodo (nel 2015 le svalutazioni “non ricorrenti” sono state pari a Euro 8,9 milioni). Per i motivi di cui sopra gli ammortamenti e accantonamenti del 2015 sono stati pari a Euro 38,7 milioni, di cui Euro 28,3 milioni riferibili al settore Ambiente (2014r: Euro 33,2 milioni di cui Euro 13,5 milioni riferibili al settore Ambiente). L’incidenza dell’EBIT rispetto al valore della produzione, negativa per il 3%, è in significativo miglioramento rispetto a quanto riportato nel 2014 dal Gruppo, nella configurazione riesposta, periodo nel quale l’incidenza dell’EBIT risultava negativa per circa il 14%. Il risultato ante imposte del 2015 è negativo per Euro 32,7 milioni (2014r: negativo per Euro 19,4 milioni) a seguito della maggiore incidenza degli oneri finanziari che si sono attestati nel periodo a Euro 29,1 milioni (2014r: Euro 11,9 milioni) e che risentono essenzialmente del peso degli interessi legati al Bond Waste di Euro 200 milioni emesso a metà novembre 2014. Il risultato ante imposte del 2014 beneficiava altresì di un provento non ricorrente pari ad Euro 2,3 milioni derivante dalla definizione in via transattiva delle reciproche pretese risarcitorie e di debito/credito tra il Gruppo e la società Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. (“ASM”) in liquidazione e concordato preventivo (ex socio della controllata SEI), mentre quello del 2015 accoglie un onere non ricorrente di circa Euro 1 milione connesso ad un accordo transattivo con un ex amministratore delegato di una controllata del Gruppo. Il risultato netto di Gruppo risulta quindi negativo per Euro 39,2 milioni rispetto allo stesso dato negativo del 2014 riesposto di Euro 29,6 milioni e riflette, oltre agli effetti di cui sopra, anche il contributo al risultato delle attività in dismissione. Come disposto dall’IFRS 5, la voce accoglie il risultato di tutte le società che sono state distribuite attraverso il dividendo straordinario ai soci della Società in occasione dell’operazione di Hiveoff nonché la svalutazione a fair value di Euro 0,9 milioni della partecipazione residua in Innovatec S.p.A. post erogazione del dividendo straordinario in natura, nonché i risultati delle due residue società agricole di biodigestione titolari di un impianto di 1 MWe ciascuno siti in provincia di Latina ancora sotto il controllo di Pagina | 13 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Gruppo. Oltre a quanto sopra riportato, il risultato netto risente di un sensibile incremento del carico fiscale dovuto principalmente alla parziale indeducibilità degli oneri finanziari rispetto al risultato operativo lordo, producendo un valore complessivo di imposte per l’anno 2015 pari ad Euro 3,1 milioni (2014r: Euro 1,2 milioni). L’indebitamento finanziario netto di Gruppo si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 262 milioni rispetto a Euro 250,3 milioni di fine dicembre 2014. I flussi della gestione operativa sono stati completamente compensati dagli oneri finanziari derivanti dal già citato Bond Waste e dagli effetti delle politiche di riequilibro del capitale circolante operativo netto ed investimenti effettuati per lo sviluppo del business. Rispetto all’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 di Euro 275 milioni, la riduzione di Euro 13,8 milioni riflette essenzialmente l’operazione di Hive Off, cosi come ha sostanzialmente inciso anche sulla riduzione del capitale investito netto che è passato da Euro 324 milioni al 31 dicembre 2014 a Euro 286 milioni di fine dicembre 2015. Al solo fine di consentire una comprensione dell’attività svolta dal Gruppo nel 2015 sino al momento della discontinuazione dell’attività efficienza energetica e rinnovabili (ossia a partire dall’inizio del quarto trimestre 2015) con l’attività svolta nell’esercizio 2014, periodo in cui il Gruppo era integralmente operativo nei settori dell‘efficienza energetica e delle rinnovabili, si presenta la seguente tabella che compara il conto economico consolidato 2014 risultante dal bilancio al 31 dicembre 2014 approvato con il conto economico consolidato 2015 rettificato delle grandezze economiche afferenti ai settori di attività discontinuati ed esposte sinteticamente nella linea “Risultato delle attività destinate alla vendita/cessate”. Valori in euro milioni EPC & General contracting 2015 Ricavi EBITDA EBIT 8,7 0,4 0,2 2014 7,2 (2,4) (8,0) Smart Energy 2015 9,4 0,5 (2,9) 2014 19,1 (0,5) (1,2) Produzione energia elettrica 2015 0,5 0,4 0,2 2014 6,2 2,9 (7,6) Totale business discontinuati Rinnovabili 2015 18,6 1,3 (2,6) 2014 32,5 0,0 (16,8) Si ricorda che nell’esercizio 2014 sono state operate nell’ambito del segmento operativo “EPC & General contracting” svalutazioni per circa Euro 5,7 milioni riferibili a crediti commerciali per Euro 0,8 milioni ed a crediti connessi alla cessione del Gruppo Hybla e di Photon Energy S.r.l., operazioni occorse nel 2013, per complessivi Euro 4,9 milioni. Anche i risultati del segmento operativo “Produzione energia elettrica” sono stati interessati nel 2014 dall’adeguamento del valore di carico del costruendo parco eolico di Cirò ai valori di mercato del periodo per iniziative similari tramite una svalutazione di Euro 4,5 milioni circa. Inoltre confluivano nel segmento operativo i risultati dell’attività di produzione di energia elettrica da sfruttamento del biogas da discarica, che dal 1 dicembre 2014 concorrono ai risultati della filiera “Ambiente” a seguito della cessione degli impianti allora occorsa tra Volteo Energie S.p.A. e Waste Italia S.p.A. Quanto al segmento operativo EPC & General contracting, che fa capo alla ex controllata Volteo Energie S.p.A., i ricavi della gestione caratteristica dei primi nove mesi dell’esercizio 2015 sono risultati pari a Euro 8,7 milioni e si riferiscono sostanzialmente all’avanzamento della commessa di Capo Mulini, relativa alla ristrutturazione in ottica green e clean tech del complesso alberghiero “Perla Jonica”, la quale contribuisce al valore della produzione del segmento per circa Euro 6,9 milioni. A completamento dei risultati conseguiti dall’attività di costruzione vengono riclassificati all’interno di tale segmento i ricavi riferibili all’attività di Operation & Maintenance su impianti da fonte rinnovabile per complessivi Euro 1,3 milioni. I ricavi della gestione caratteristica riferibili al segmento operativo Efficienza Energetica (Smart Energy) in capo ad Innovatec S.p.A. (di cui oggi la Società detiene una partecipazione di collegamento del 17,47%), hanno contribuito nei primi nove mesi del 2015 ai ricavi di Gruppo per Euro 9,4 milioni rispetto a Euro 11,4 milioni Pagina | 14 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Tali ricavi sono riferibili principalmente alla maturazione dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) connessi al “Progetto Serre”, avviato nel corso del 2014, per complessivi Euro 2,9 milioni di competenza dei primi nove mesi del 2015, oltre al ricavo rinveniente dalla cessione avvenuta durante il primo trimestre dello stesso esercizio 2015 alla correlata Exalto Energy & Innovation S.r.l. del diritto alla maturazione dei TEE per due delle serre già completate per un controvalore complessivo di Euro 1,1 milioni. Oltre al contributo garantito dai TEE connessi al “Progetto Serre” nel corso dei primi nove mesi del 2015 si sono consuntivati ricavi afferenti l’installazione di impianti fotovoltaici riconducibili alla già società Stea S.r.l. (ad oggi fusa per incorporazione all’interno di Innovatec S.p.A.) per Euro 2,6 milioni e le vendite di impianti fotovoltaici sul mercato retail e corporate e le connesse attività di O&M operate dalla controllata Sun System S.p.A. per circa euro 1,8 milioni, oltre ad Euro 1 milione in connessione ad incrementi di immobilizzazioni per lavori interni. Quanto infine al business “Produzione di Energia Elettrica” relativamente ai primi nove mesi del 2015, i ricavi di periodo sono riferibili alla produzione elettrica effettuata dall’impianto fotovoltaico di circa 1Mwp ubicato ad Ostuni di proprietà della già citata Atria Solar S.r.l. (a partire dal 10 agosto 2015 la società è stata fusa per incorporazione in Volteo Energie S.p.A.) nonché delle serre fotovoltaiche di circa 0,2 MWp di Pachino Energia S.r.l.. INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE Le voci riportate negli schemi riclassificati di bilancio sono in parte estratte dagli schemi di bilancio previsti dalla legge e riportati nel proseguo del presente documento ed in parte oggetto di aggregazioni; per quest’ultime di seguito riportiamo la loro composizione e note di rinvio alle voci degli schemi di bilancio obbligatori, come richiesto dalla Raccomandazione del CESR (CESR/05-17 b): Ricavi: la voce è data dalla somma delle voci ricavi delle vendite e delle prestazioni; Costi operativi: la voce è data dalla somma delle voci materie prime di consumo, costo per servizi ed altri costi operativi, variazione delle rimanenze di materie prime e materiali di consumo e di prodotti finiti; Ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti: la voce è data dalla somma delle voci ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni immateriali, ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni materiali, accantonamenti per svalutazione crediti; Margine Operativo lordo (EBITDA) (acronimo di Earning Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization, o Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito nei Principi Contabili Internazionali. L’EBITDA è una misura utilizzata dal Management per monitorare e valutare l’andamento operativo della Società, ritenuta significativa dal management, in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall’ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle politiche di ammortamento. L’EBITDA è definito come l’Utile d’esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali ed immateriali, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito dell’esercizio; Il Risultato operativo (EBIT – Earning Before Interest and Taxes) è l’Utile d’esercizio al lordo degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito. Le grandezze sopracitate, quali l’EBITDA, l’EBIT sono comunemente identificate senza avere una definizione omogenea nei principi contabili o nel Codice Civile e pertanto potrebbero essere non comparabili con grandezze denominate allo stesso modo da altri soggetti: Altre attività: la voce è data dalla somma delle voci altre attività correnti e altre attività finanziarie; Altre passività: la voce è data dalla somma delle voci debiti d’imposta ed altre passività; Capitale immobilizzato: la voce è data dalla somma delle immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie; Capitale circolante netto: la voce è data dalla somma delle rimanenze finali, dei crediti commerciali, altre attività e attività destinate alla vendita al netto dei debiti commerciali e delle Pagina | 15 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 altre passività. Capitale circolante netto al netto fondi e altre passività: la voce è data dalla somma algebrica tra il capitale circolante netto e i fondi e altre passività non correnti; La Posizione Finanziaria Netta (PFN) utilizzata come indicatore finanziario dell’indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale, così come previsto dalla comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006. Componenti positive: cassa e disponibilità liquide, titoli di pronto smobilizzo dell’attivo circolante, crediti finanziari a breve termine e strumenti derivati. Componenti negative: debiti verso banche, debiti verso altri finanziatori, società di leasing e di factoring. Indicatori di Performance RATIOS SU PROFITTABILITA' EBITDA % EBIT % INTEREST COVERAGE vs EBITDA INTEREST COVERAGE vs EBIT ROE ROI ROS RATIOS FINANZIARI Fixed asset coverage PFN a breve / Patrimonio Netto PFN a breve netto rimodulazioni in corso / Patrimonio Netto PFN / Patrimonio Netto PFN / CIN Patrimonio Netto / CIN PFN / EBITDA ROTAZIONE CCN CCN / Ricavi 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 27% -2% -82% 280% -202% -1% -2% 37% -15% -51% 92% -47% -4% -15% 37% 275% 185% 24% 6% 6% 1105% 92% 8% 7x 341% 77% 23% 11x -8,6 -12% -5,7 -17% Dalla tabella precedente di evidenzia che i ratios di profittabilità sono peggiorati rispetto lo scorso anno ad eccezione dell’EBIT che invece è in aumento di 13 punti percentuali per effetto delle minori svalutazioni non recurring registrate nell’anno e dove si è data ampia trattazione delle pagine precedenti e successive. L’interest coverage ratio risulta anch’esso peggiorato per via del maggior peso degli oneri finanziari e risulta invece negativo nel rapporto oneri finanziari netti rispetto l’EBIT (il cui ratio evidenzia la recoverability annuale sugli investimenti operativi effettuati) Anche i correnti rapporti di leverage finanziario risultano in peggioramento nell’esercizio. Pagina | 16 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 I Risultati della capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. Euro migliaia DATI DI SINTESI ECONOMICI 2015 Ricavi EBITDA 2014 3.589 (1.625) 15 vs 14 % 1.803 (2.802) 1.786 1.177 99 (42) -45% -155% 110% (71) (2.974) (35.747) (35.999) (3.956) (1.502) (1.316) 982 (34.245) (34.682) (25) 2.281 2.635 Dicembre 2015 Dicembre 2014 Capitale investito netto Patrimonio Netto 112.735 64.197 193.764 110.311 (81.029) (46.114) (42) (42) Indebitamento Finanziario Netto (48.538) (83.453) 34.915 (42) 3 11 (8) (73) % EBITDA EBIT Risultato ante imposte Risultato Netto DATI DI SINTESI PATRIMONIALI Personale (Puntuale) 15 vs 14 % I ricavi della capogruppo ammontano a Euro 3,6 milioni (2014: Euro 1,8 milioni). La capogruppo svolge attività di direzione e coordinamento delle partecipate e dei business da esse gestiti: nell’esercizio ha svolto attività in favore delle società controllate e collegate quali advisory strategico e finanziario, coordinamento e direzione strategica del Gruppo e dei relativi business, relazioni esterne, della finanza, del legale, del personale, dell’organizzazione, della segreteria societaria e dell’amministrazione pianificazione e controllo. L’incremento rispetto al precedente esercizio è da imputarsi principalmente alla management fee nei confronti della controllata indiretta Waste Italia S.p.A., fatturata ai sensi del regolamento del Bond Waste. I costi corporate incidono per Euro 5,2 milioni in aumento rispetto a quanto registrato nel 2014 (pari a complessivi Euro 4,6 milioni). Le principali variazioni rispetto ai costi sostenuti dalla Società nell’esercizio precedente sono da ascriversi a maggiori costi consulenziali per circa Euro 0,2 milioni e ad un maggior onere da pro-rata IVA per circa Euro 0,3 milioni. L’esercizio 2015 risente inoltre della svalutazione delle azioni Veneto Banca in portafoglio (di Euro 0,8 milioni pari a circa l’80% del valore a seguito di deliberazioni assunte da parte degli organi consiliari di Veneto Banca), e soggette a pegno da parte di Banca Intermobiliare e Gestioni “BIM”, a fronte di un finanziamento erogato (residuo al 31 dicembre 2015 di Euro 1,3 milioni) negli scorsi esercizi alla ex controllata Sostenya S.p.A. (fusa nel 2014 nella Società), e di accantonamenti a fondo rischi per Euro 0,4 milioni a fronte di contenziosi in corso. Così come l’esercizio 2014, anche l’anno 2015 è stato particolarmente ricco di operazioni straordinarie che hanno interessato sia direttamente Gruppo Waste Italia S.p.A., come l’operazione di conferimento di Volteo Energie S.p.A. in Innovatec S.p.A. (c.d. operazione di “Hive-off”) e la conseguente distribuzione di un dividendo straordinario in azioni Innovatec, operazione posta in essere nell’ambito dell’accordo di integrazione col Gruppo Biancamano, in forza del quale nel corso del 2016, se tutte le condizioni sospensive verranno assolte, verrà operata la fusione tra le due entità. Tale progetto strategico ha comportato la separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili dalle altre attività, consentendo così un focus esclusivo nel business dell’ambiente. La separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo Energie S.p.A. a Innovatec S.p.A conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) la distribuzione di un dividendo straordinario in natura agli azionisti della Società mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni n. 10 azioni di Gruppo Waste Pagina | 17 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Italia S.p.A. detenute dagli azionisti. L’operazione di cui al punto i) ha comportato l’iscrizione di effetti minusvalenti per Euro 8,1 milioni. Sempre a livello di rapporti partecipativi, la Società ha iscritto nel corso dell’esercizio svalutazioni di partecipazioni per circa Euro 38,5 milioni, di cui Euro 30,35 milioni riferite alla controllata Waste Italia Partecipazioni S.r.l., che controlla, tramite Waste Italia Holding S.p.A., la società sub holding per l’ambiente Waste Italia S.p.A. Tale svalutazione, determinatasi in sede di test di impairment, affidato a consulenti esterni è conseguente alle perfomance realizzate nel corso del 2015 dal business Ambiente, e dal nuovo Piano Industriale del business Ambiente approvato da Waste Italia S.p.A. in data 24 marzo 2016. Alle svalutazioni operate, a cui deve essere aggiunto un ulteriore onere non ricorrente di Euro 1 milione derivante da un accordo transattivo con un ex amministratore del Gruppo, si contrappone i proventi derivanti dal dividendo ricevuto nel corso del primo semestre dell’esercizio dalla ex controllata Volteo Energie S.p.A. di Euro 16,6 milioni. Tali effetti hanno determinato per il 2015, un risultato ante imposte negativo di Euro 35,7 milioni rispetto ad un utile conseguito lo scorso anno di Euro 1,5 milioni. L’indebitamento finanziario netto di Gruppo Waste Italia S.p.A. si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 48,5 milioni rispetto a Euro 83,5 milioni di fine dicembre 2014 (facendo registrare un miglioramento di Euro 35 milioni) principalmente a seguito della razionalizzazione dei rapporti finanziari con le società controllate e collegate per Euro 33,1 milioni e all’accollo di un mutuo immobiliare (il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 2,3 milioni) da parte della controllata indiretta 19 RE S.r.l. nell’ambito della cessione alla stessa dell’immobile sito a Milano in via Mascheroni e della cessione, sempre a 19 RE S.r.l. del leasing immobiliare (il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 0,8 milioni) relativo ad un altro immobile sito sempre a Milano. Tali operazioni sono state poste in essere nell’ambito dell’attesa fusione conseguente all’accordo di integrazione con il Gruppo Biancamano. Tali cessioni immobiliari hanno comportato la riduzione delle attività materiali di circa Euro 6,9 milioni. 4. IL BUSINESS DEL GRUPPO WIG Nell’ambito della prospettata fusione con Biancamano e a seguito delle operazioni di riorganizzazione di Hive Off e del dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec, diffusamente descritte di seguito, Gruppo Waste Italia S.p.A. è alla data di approvazione del presente Relazione Finanziaria una holding di partecipazione attiva nel business ambiente e con delle partecipazioni non di controllo nel business delle rinnovabili e efficienza energetica (“Gruppo WIG”). Il business ambientale del Gruppo fa capo alla controllata Waste Italia S.p.A. (controllata nel tramite di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. che a sua volta controlla la società Waste Italia Holding S.p.A.). Le attività del gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. (“Gruppo WI”) coprono integralmente tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi, cioè tipicamente quelli che provengono dalle attività produttive industriali e commerciali. Possiede un portafoglio di oltre tremila clienti consolidati nel mercato dei servizi di gestione e smaltimento rifiuti (di cui 31 fanno parte della categoria National essendo serviti su tutto il territorio nazionale), con ben nove centri di selezione e sette punti di raccolta che smaltiscono in sei discariche di proprietà, dando una copertura completa alla filiera della progettazione di impianti, alla raccolta e selezione, sino allo smaltimento finale, con un’ampia ed integrata gamma di servizi offerti, consulenza e personalizzazione, anche tramite una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale. Inoltre produce energia elettrica da fonte fotovoltaica e mediante sfruttamento del biogas prodotto da discariche asservite rispettivamente con una capacità installata di circa 1,2 MWp e 13,1 MWe. Nello specifico le attività in ambito ambientale sono le seguenti: Pagina | 18 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 servizi di raccolta, ossia attività di caricamento e di trasporto dei rifiuti, essenzialmente verso impianti di selezione e trattamento mediante il proprio parco automezzi (oltre 60 veicoli di proprietà), nonché attraverso accordi con trasportatori terzi con presenza diretta essenzialmente nelle regioni Piemonte e Lombardia, in prossimità degli impianti di proprietà del Gruppo e di terzi in ragione del principio di prossimità o di tipologia di rifiuto da trattare e con l’ausilio di partner nel resto d’Italia; a valle dell’attività di raccolta, a seconda della specifica tipologia di rifiuto, il Gruppo opera una scelta in merito alla destinazione del rifiuto stesso, considerando se inviarlo presso impianti di selezione e trattamento propri, ovvero verso impianti di operatori terzi. Il materiale residuo viene sottoposto a selezione avanzata quando presenta componenti valorizzabili o, in caso contrario, trasportato e conferito direttamente in discarica per lo smaltimento finale. Waste Italia e le sue controllate dispongono di 9 impianti di trattamento che consentono, con modalità e tecnologie tra loro diverse, di selezionare e recuperare materiali, avviando allo smaltimento in discarica solo la parte dei rifiuti non altrimenti valorizzabili, in coerenza con il principio della preferenza del recupero; lo smaltimento in discarica è l’ultimo passaggio nel ciclo di vita del rifiuto. La frazione del rifiuto non ulteriormente trattabile / valorizzabile in modo diverso, viene destinata allo smaltimento in giacimenti di messa a dimora di rifiuti. Waste Italia e le sue controllate sono titolari dei seguenti giacimenti (per una capacità di conferimento residua al 31 dicembre 2015 pari a 3 milioni di tonnellate): - Albonese; - Bedizzole; - Boscaccio; - Bossarino; - Cavenago; - Chivasso 0; - Chivasso 3. Waste Italia e le sue controllate detengono anche quattro discariche non più attive per le quali è in corso un periodo c.d. di post chiusura. Precisamente: Chivasso 1: discarica autorizzata il 23 luglio 1987 con una capacità di 484.800 metri cubi. L’attività di smaltimento è iniziata nel dicembre del 1987 e si è conclusa a marzo 1995; Chivasso 2: discarica autorizzata il 3 luglio 1990 con una capacità di 1.583.892 metri cubi. I conferimenti sono iniziati nel mese di gennaio del 1992 e si sono conclusi nel novembre del 2001; Orbassano: discarica autorizzata il 30 aprile 1990 con una capacità di 140.000 metri cubi. I conferimenti sono iniziati nel mese di aprile del 1990 e conclusi nel giugno 1992; Bedizzole vasca A: discarica autorizzata il 5 dicembre 1997 con una capacità di 832.500 metri cubi. I conferimenti sono iniziati nel mese di agosto del 1999 e conclusi nel luglio 2003. Con l’affitto di rami d’azienda di proprietà della LA.FU.MET S.r.l. dal mese di maggio 2015 il Gruppo opera anche attività di trasporto e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sia solidi che liquidi. Il Gruppo WIG inoltre ha svolto fino al 30 settembre 2015, tramite SEI Energia S.p.A. e la sua collegata N.O.V.E. S.p.A., attività di vendita di energia elettrica e termica e di progettazione, realizzazione e gestione di impianti di generazione, cogenerazione e reti di teleriscaldamento nel territorio della provincia di Torino. Tale attività è stata oggetto di affitto per una durata di 2 anni a Volteo Energie S.p.A., società conferita in Innovatec S.p.A nel già citato processo di razionalizzazione delle attività di Gruppo. Con le succitate operazioni societarie viene dunque a concludersi la ripartizione delle attività del Gruppo in tre business unit: “Rinnovabili & Efficienza Energetica”, “Ambiente” e settore “Corporate”, che vedeva all’interno del business Rinnovabili i segmenti operativi delle costruzioni, produzione energia elettrica, smart energy e teleriscaldamento. Dal quarto trimestre del 2015 il Gruppo risulta quindi organizzato in due business unit, Ambiente e Corporate. Pagina | 19 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 5. FATTI RILEVANTI AVVENUTI NELL’ESERCIZIO 2015 Operazione di integrazione tra Gruppo Waste Italia e Biancamano In data 5 agosto 2015 Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A) e Biancamano S.p.A., anch’esso quotato al MTA di Borsa Italiana, hanno sottoscritto un accordo volto alla realizzazione di un’operazione di integrazione, da attuarsi mediante la fusione per incorporazione (la “Fusione”) di Biancamano S.p.A. in Gruppo Waste Italia S.p.A. (l’”Integrazione”). La realizzazione dell’operazione è subordinata ad una serie di condizioni sospensive tra cui la ristrutturazione del debito finanziario di Biancamano con i propri istituti finanziatori (“Ristrutturazione Debito Biancamano”) secondo quanto condiviso nei suoi elementi essenziali dalle società partecipanti alla Fusione e che prevede, nella proposta che verrà avanzata agli istituti finanziatori, la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo dopo la fusione. L’Integrazione è finalizzata alla creazione di un gruppo leader in Italia nel settore privato della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente (c.d. waste management) e alla realizzazione di importanti sinergie in un’ottica di creazione di valore per tutti gli azionisti. La Fusione si inserisce nel quadro di un più ampio disegno industriale e strategico, volto alla creazione di un grande gruppo italiano nel settore ambientale, con azioni quotate sul segmento MTA, in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. I principali benefici attesi dall’operazione di Integrazione sono: alta complementarietà delle attività, sia in considerazione della situazione attuale del mercato nazionale dei servizi di gestione dei rifiuti, municipali e speciali, sia in considerazione della situazione prospettica a cui sta tendendo il mercato della gestione dei rifiuti urbani (integrazione di raccolta e smaltimento); integrazione del business e dei mercati di sbocco. L’operazione porta all’integrazione verticale del nuovo player su tutta la catena del valore del settore ambientale del waste management: dalla progettazione dei servizi e degli impianti, alla raccolta e trasporto ed allo smaltimento dei rifiuti urbani, differenziati e speciali, integrando orizzontalmente anche il mercato di riferimento (clienti privati e pubbliche amministrazioni), permettendo altresì infine la copertura di tutto il territorio nazionale, grazie alla presenza capillare di Biancamano in quasi tutte le regioni d’Italia; anticipazione dei cambiamenti previsti nel settore. L’orientamento attuale del legislatore in connessione alle gare pubbliche per la gestione dei servizi di igiene ambientale è, sempre di più, quello di privilegiare gare che integrino i servizi di raccolta degli RSU con lo smaltimento finale in discarica degli stessi laddove finora i due servizi sono stati tenuti separati; in questo contesto l’apporto di knowhow in relazione alla gestione di discariche controllate garantito da Gruppo Waste Italia potrebbe essere un fattore chiave di successo per incrementare la possibilità di aggiudicazione di siffatte gare; preparazione all’espansione nei mercati esteri. L’integrazione delle competenze di Biancamano nel settore della raccolta e di Gruppo Waste Italia in quello del trattamento e smaltimento finale di rifiuti in un contesto normativo estremamente complesso come quello italiano costituisce un atout unico per potersi proporre efficacemente all’estero come promotore di soluzioni integrate al problema dei rifiuti urbani che numerose economie in fase di sviluppo iniziano a giudicare come di primario interesse; significative sinergie previste. L’operazione permette di sviluppare importanti sinergie in termini di costi operativi e capitale investito, tramite la condivisione delle piattaforme di trasporto (uno dei costi più rilevanti in questa tipologia di business) già sviluppate in autonomia dai due gruppi che porterebbe ad una riduzione dei costi operativi e degli investimenti di sviluppo per ampliare il rispettivo raggio di azione; razionalizzazione organizzativa. L’unione di due strutture autosufficienti dal punto di vista dell’organico permetterà di valorizzare al meglio le professionalità già presenti in-house e di conseguire economie di scala e conseguenti ad una razionalizzazione organizzativa. Pagina | 20 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 L’Integrazione (e quindi la stipula dell’atto di fusione) è sospensivamente condizionata alle seguenti condizioni: completamento della due diligence al fine di confermare le assunzioni delle linee guida dei piani industriali che le Società hanno predisposto e condiviso ai fini dell’Integrazione (“Piano Industriale”); la Ristrutturazione del Debito Biancamano secondo quanto condiviso nei suoi elementi essenziali dalle Società Partecipanti alla Fusione e che prevede, la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo dopo la fusione; perfezionamento di un piano di riorganizzazione societaria in Gruppo Waste Italia da attuarsi mediante il trasferimento delle attività rinnovabili da Gruppo Waste Italia a Innovatec e la successiva distribuzione agli azionisti di Gruppo Waste Italia delle azioni possedute da Gruppo Waste Italia in Innovatec S.p.A. (avvenuta con ampia descrizione di seguito); mancato verificarsi di un evento di rimborso anticipato ovvero di default ai sensi del Prestito Obbligazionario Waste Italia di Euro 200 milioni; conferma da parte dell’esperto della congruità del Rapporto di Cambio ai sensi dell’articolo 2501sexies del codice civile; approvazione del Progetto di Fusione da parte delle rispettive assemblee di Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A.; non applicabilità della disciplina in materia di offerte pubbliche di acquisto obbligatorie; ottenimento di tutte le autorizzazioni aventi carattere antitrust, amministrativo e regolamentare necessarie per il perfezionamento dell’operazione di Fusione. Sostenya Group Plc di diritto UK (attuale azionista di controllo di fatto di Gruppo Waste Italia) e Biancamano Holding S.A. di diritto svizzero (attuale azionista di controllo di Biancamano) si sono impegnate a sottoscrivere un accordo avente ad oggetto alcune previsioni di governance della società risultante dalla Fusione, in virtù del quale la stessa Sostenya Group Plc esprimerà la maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione. Il closing dell’operazione, subordinatamente al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, e alla luce di alcuni allungamenti nelle tempistiche (comunicato stampa congiunto del 30 marzo 2016) è ora previsto entro fine anno 2016. Gruppo Waste Italia S.p.A. (quale società risultante dalla fusione) continuerà ad essere quotata presso la Borsa di Milano e ad avere sede legale in Italia. Introduzione voto maggiorato In data 5 maggio 2015, l’Assemblea straordinaria degli Azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A., riunita con la presenza di tanti soci rappresentativi di una percentuale pari al 75,89 % del capitale sociale, ha deliberato con il voto favorevole del 100 % dei presenti le modifiche dello statuto sociale (articolo 6 bis) volte a introdurre il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto. L’introduzione di tale istituto è volta a incentivare l’investimento a medio-lungo termine e così la stabilità della compagine sociale, in conformità alla facoltà prevista dall’art. 127-quinquies del T.U.F., di recente introduzione, e dall’articolo 20 del decreto legge 91 del 24 giugno 2014 (cosiddetto “decreto competitività”). In particolare, infatti, la disciplina introdotta prevede l’attribuzione di due voti a ogni azione ordinaria appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo non inferiore a due anni, a decorrere dalla data di iscrizione in un apposito Elenco, istituito e tenuto a cura della Società. Modifica della denominazione societaria da Kinexia S.p.A. a Gruppo Waste Italia S.p.A. In considerazione della focalizzazione del business nel settore ambientale anche a livello internazionale e al fine di dare alla Società una denominazione perfettamente riconoscibile anche a livello internazionale e che porti ad un rafforzamento in termini di immagine verso il mercato, la denominazione della società Kinexia S.p.A. è stata modificata in Gruppo Waste Italia S.p.A. con la conseguente modifica articolo 1 dello statuto sociale della Società. Nello specifico la a è avvenuta in sede assembleare in data 27 ottobre 2015.L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 29 ottobre 2015. Pagina | 21 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Operazione di Riorganizzazione del Gruppo e dividendo straordinario in natura Come precedentemente illustrato, per dar vita alla nuova realtà integrata con Biancamano, e anche al fine di procedere ad una razionalizzazione delle attività attualmente in capo a Gruppo Waste Italia S.p.A., quest’ultima ha finalizzato nel corso del secondo semestre 2015 una riorganizzazione strategico societaria, al fine di conseguire una struttura partecipativa di Gruppo con esclusivo focus nel business ambientale. A tal fine, tramite l’erogazione di un dividendo straordinario in natura della partecipazione di Innovatec, Gruppo Waste Italia S.p.A. si è “spogliata” (“Hive Off”) del business delle rinnovabili (comprensivo dei settori dell’efficienza energetica e teleriscaldamento) non più ritenuto core per quest’ultima. Anteriormente al dividendo straordinario, il Gruppo Waste Italia S.p.A. ha ceduto, tramite una operazione di conferimento alla controllata Innovatec S.p.A. (quotata all’AIM Italia), il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A.4 (“Volteo”) post riorganizzazione societaria avvenuta nello stesso periodo 20155 (la “Riorganizzazione”). L’operazione di Hive Off è stata attuata mediante un aumento del capitale sociale di Innovatec (deliberato con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia – ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) liberato mediante conferimento della partecipazione in Volteo Energie S.p.A., a fronte dell’emissione, da parte di Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”) da imputarsi interamente a capitale, con conseguente aumento del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80 ed emissione di n. 3.846.153 azioni ordinarie della stessa categoria già emesse da Innovatec. Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre 2015 l’Assemblea degli Azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25 (il “Dividendo Straordinario”). In particolare, il Dividendo Straordinario è consistito nell’assegnazione, avvenuta in data 11 novembre 2015, di Azioni Innovatec a valere sulla somma massima di Euro 14.055.260,02 della riserva da fusione e di Euro 262.798,75 della residua di utili portati a nuovo, quest’ultima al netto dell’importo utilizzato per la copertura delle perdite d’esercizio 2014 e delle riserve negative risultanti nel bilancio d’esercizio 2014 di Kinexia. Le Azioni Innovatec assegnate sono state soggette ad un vincolo di indisponibilità di 180 giorni a decorrere dalla data di loro assegnazione (“Lock Up”). Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Il socio di controllo della Società, a seguito dell’operazione Volteo e del distribuzione del Dividendo Straordinario, detiene alla data di approvazione della presente Relazione Finanziaria il 17,47% del capitale sociale di Innovatec S.p.A.. 4 Volteo Energie S.p.A. era la sub-holding del Gruppo operante nel business delle fonti rinnovabili. La società è attiva nell’ambito della progettazione e gestione di impianti ad energia rinnovabile ed in generale sulle tematiche ambientali. Oltre a gestire le partecipate del settore, svolge attività per il Gruppo Waste Italia S.p.A. in qualità di “general contractor” nella realizzazione di impianti nel settore eolico, fotovoltaico e di biogas, biomasse e bioenergie nonché attività di consulenza ingegneristica e tecnica sia per le società del Gruppo Waste Italia S.p.A che per le società correlate e terzi. A riguardo, si segnala che a seguito della Riorganizzazione Societaria (come infra definita) del Gruppo Waste Italia S.p.A, Volteo si focalizzerà nella sua attività core e cioè nella realizzazione e nella gestione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, sia in Italia che all’estero, di grande e media taglia in modalità di EPC (Engineering Procurement & Construction) contractor sia in house che per terzi nonché nella gestione e partecipazione di controllo in società che hanno come attività la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (“Attività core Volteo”). 5 In parziale esecuzione di tale processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100, ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100, iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000, iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000, v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000, vi) il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000 e viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A.(oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 2.347.533). Pagina | 22 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Sviluppo internazionale nel Settore Ambiente: Iran A seguito di un accordo di sviluppo sottoscritto tra Gruppo Waste Italia S.p.A. e Gruppo Biancamano, nel gennaio del 2015 sono state avviate attività di proposta per la messa in sicurezza e la nuova realizzazione della discarica di Halge Darreh, a 40 km da Teheran, in Iran. Il progetto è stato esposto ed approvato nelle sue linee tecniche e finanziarie dalla Municipalità di Karaji, responsabile della gestione del sito, e presentato alle più alte autorità pubbliche della provincia di Alborz, nonché alle competenti autorità ministeriali. Il progetto prevede un piano di investimento superiore a Euro 50 milioni, con un primo investimento da parte dei proponenti limitato a Euro 3,5 milioni, ed il resto derivante da autofinanziamento tramite i flussi tipici di gestione della discarica stessa. Le ultime tensioni generatesi a livello geopolitico tra mondo scita e sunnita hanno di fatto limitato la possibilità di intervento di un soggetto finanziatore dei paesi del Golfo che aveva dichiarato interesse al sostegno dell’iniziativa. La struttura progettuale, i preliminari di tipo tecnico e le basi contrattuali della concessione, di una durata di 15 anni, sono stati definiti: si andranno a stimolare nel tempo le risposte ancora necessarie da parte delle amministrazioni locali, che sono essenzialmente vincolate al trasferimento di fondi a sostegno della tariffa di concessione da parte del governo centrale Iraniano. Sviluppo internazionale nel Settore Ambiente: Albania In data 9 marzo 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A., in associazione temporanea di imprese (ATI) con la società Albania Landfil Energia Sh pk, si è aggiudicata la gara per la realizzazione e la gestione della nuova discarica di Manez, Albania, al servizio di tutte le circoscrizioni locali che rientrano nella Regione di Durazzo (Durres). Il risultato della gara e la comunicazione di aggiudicazione sono stati firmati dal Ministro dell’Ambiente, Albanese, Dr. Lefter Koka, a seguito delle risultanze trasmesse da una commissione composta da sette membri in rappresentanza delle varie autorità interessate. La gara internazionale, che era stata bandita lo scorso 18 Novembre 2014, ha rappresentato la prima procedura pubblica per la realizzazione di una discarica in Albania secondo il modello di BOT (Build, Operate and Transfer). Nell’attivazione della concessione, Gruppo Waste Italia S.p.A. ha costituito una società di scopo in Albania (partecipata al 90% e per il 10% da Albania Landfill Energia “ALE” Sh pk), titolare delle autorizzazioni necessarie ad operare. Il sito, la cui realizzazione è prevista nell’arco di 12 mesi per la messa in funzione dei primi lotti, provvederà a smaltire in modo ambientalmente controllato le quasi 100 mila tonnellate anno di rifiuti raccolti nei municipi di Durazzo (Durres) e limitrofi, attualmente destinati ad uno smaltimento “selvaggio”. Il progetto presentato prevede una capacità di discarica di circa 2milioni di mc, una concessione trentennale a fronte di una tariffa di smaltimento pari a 26,75€ a ton indicizzata ed aggiornata ogni due anni ed un investimento complessivo di circa 21M€, di cui 13 necessari all’attivazione ed all’infrastrutturazione dei primi due lotti. L’ATI (con Gruppo Waste Italia S.p.A. al 90% e Albania Landfill Energia – ALE Sh pk al 10%) è risultata infine aggiudicataria del tender (comunicazione nel marzo 2015) e superato un ricorso promosso da altro partecipante, ha provveduto a discutere il testo ed i termini della concessione trentennale acquisita. Il testo di concessione è stato quindi discusso ed approvato da una commissione interministeriale, formata da rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, dal Ministero delle Infrastrutture, dall’Avvocatura dello Stato, dall’Autorità delle concessioni e del Ministero delle Finanze. Il testo così approvato è stato sottoscritto dai Ministri dell’Ambiente e delle Infrastrutture nell’estate del 2015 ed inviato per una presa d’atto con conseguente decreto governativo al Consiglio dei Ministri della Repubblica d’Albania. La richiesta del Decreto Governativo era stata esplicitamente richiesta da Gruppo, in modo da costituire garanzia sui pagamenti correlati alla concessione ed all’investimento. La scelta si è rivelata appropriata, giacché il progetto presentato rappresenta il primo esempio in Albania di discarica a completo investimento privato, contrariamente a quanto avvenuto in passato e gestito con un finanziamento diretto dello Stato per i lavori e le opere, seguito da un bando di concessione. Pagina | 23 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 A fronte di tale scenario, il Governo dovrà esprimersi nell’indicazione di appropriati capitoli di bilancio, a valere o sui trasferimenti di fondi per infrastrutture alle autorità locali, ovvero ai Ministeri coinvolti che provvedano poi a sostenere la tariffa per i comuni serviti. Tale processo è in corso, pur avendo subito la complicazione di una riorganizzazione territoriale delle municipalità locali, che alla fine del giugno 2015 sono state accorpate (da oltre 350 comuni a soli 61 e 12 prefetture) con relativa elezione dei nuovi sindaci e nuovi referenti nei rapporti tra lo Stato Centrale e le autorità locali. Ad ogni modo, la concessione sottoscritta ha piena validità, tanto da poter già adire ad una richiesta di danni per il ritardo nella messa a disposizione delle condizioni basilari (sostegno alla tariffa) che costituiscono e costituivano l’assunto di base della gara internazionale esperita: nel testo della concessione è previsto il ricorso ad un arbitrato internazionale presso la Camera Arbitrale di Parigi. Nel corso del 2016, si presume che il Governo possa garantire quelli condizioni di pagamento necessarie a sostenere l’investimento del Gruppo. In altro modo sarà valutata dal Gruppo l’opportunità di aprire un contenzioso a ristoro delle spese sostenute, dell’opportunità negata e dei relativi mancati guadagni. Nel frattempo, il finanziamento in project finance del progetto è stato portato all’attenzione del sistema bancario, con colloqui in essere con Gruppo Intesa Albania, EBRD (la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo) e Raffaisen Bank Albania. Sviluppo internazionale nel Settore Ambiente: Marocco A fine 2014 è stata presentata, in partnership con il gruppo Sayoun, rappresentato da Somagec, la proposta per la messa in sicurezza ambientale e la realizzazione di una nuova discarica al servizio della città di Marrakech (Marocco), su bando internazionale. Il gruppo è giunto nella short list per l’assegnazione, superando una serie di soggetti nazionali ed internazionali, ma la proposta è stata penalizzata dal punto di vista tecnico, pur avendo acquisito un merito sufficiente per l’ambito economico. Sulla base di una tale esperienza, e in collaborazione di un nuovo e diverso partner locale, il Gruppo STAM, si è provveduto a partecipare a gara internazionale similare questa volta indirizzata al sito di Beni Mellal, di minori dimensioni e volumetrie rispetto al precedente di Marrakech, ma con la possibilità di mettere a frutto lo sviluppo di un sistema per la produzione di CDR (combustibile da rifiuto) da fornire ad un vicino cementificio. La prima presentazione in qualifica è avvenuta nel gennaio 2015, a cui è seguita, dopo l’ingresso tra le aziende selezionate, la presentazione del progetto tecnico, in cui il Gruppo è risultato di gran lunga il portatore della migliore proposta e soluzione. Ha fatto poi seguito la presentazione della proposta economica e finanziaria che, in ragione di costi significativi essenzialmente correlati agli interventi di genio civile affidati al partner locale, ha sortito un effetto di controbilanciamento di punteggio ed una preferenza data dalla stazione appaltante agli aspetti di minor costo a scapito della qualità della proposta. Sviluppo domestico: Attività di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali (solidi, liquidi, palabili, pericolosi In data 22 maggio 2015 Waste Italia, ha sottoscritto, tramite la controllata Waste to Water S.r.l. (“W2W”), un contratto di affitto, fino al 21 novembre 2016, dei rami d’azienda (i “Rami d’Azienda”) aventi ad oggetto (i) l’attività di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali (solidi, liquidi, palabili, pericolosi e non), nonché l’attività di analisi di laboratorio ad uso interno di proprietà della LA.FU.MET S.r.l. (“Lafumet”) e (ii) l’attività di trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sia solidi che liquidi, nonché l’attività di intermediazione bonifica di siti inquinati di proprietà della sua controllata Lafumet Servizi S.r.l. (“Lafumet Servizi”, e congiuntamente a Lafumet, le “Società Affittanti”) (il “Contratto di Affitto”). In particolare, oggetto dell'affitto sono i rami d'azienda indicativamente composti dalle autorizzazioni, dalle immobilizzazioni materiali, immateriali e dai beni mobili individuati come necessari per l'esercizio delle attività, dal magazzino ed, infine, dai rapporti di lavoro con i dipendenti addetti ai rami d 'azienda. Il corrispettivo complessivo pattuito per l’intera durata dell’affitto (fissata in 18 mesi) è stato fissato in Euro 270 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet ed Euro 99 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet Pagina | 24 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Servizi, per un totale di Euro 369 mila, corrispondente ad un canone mensile di affitto pari ad Euro 15 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet ed Euro 5,5 mila per l’Affitto del Ramo d’Azienda Servizi, per un totale mensile di Euro 20,5 mila. Il Contratto di Affitto prevede, poi, l’impegno di W2W ad acquistare i Rami d’Azienda, anche con compensazione di eventuali crediti/debiti netti vantati da W2W nei confronti della Lafumet e Lafumet Servizi, al prezzo complessivo di circa Euro 3,5 milioni (di cui circa Euro 3,4 milioni per l’acquisto del ramo d’azienda Lafumet e circa Euro 0,1 milioni per l’acquisto del ramo d’azienda Lafumet Servizi) nel caso in cui la Lafumet, durante il periodo di durata dell’affitto, venga ammessa ad una procedura di concordato preventivo e condizionatamente all’omologa del concordato preventivo stesso. Inoltre, ove gli organi della procedura concordataria che verrà eventualmente avviata dalla Lafumet decidessero di cedere il ramo d’azienda Lafumet oggetto del presente accordo mediante una procedura di vendita competitiva (la “Vendita Competitiva”), W2W si è impegnata irrevocabilmente a partecipare a detta procedura, offrendo un importo almeno pari al prezzo di cui sopra al netto di eventuali crediti/debiti netti. In caso di Vendita Competitiva, le Società Affittanti riconoscono a W2W, in caso di parità di condizioni la cui valutazione viene discrezionalmente rimessa agli organi della procedura concordataria, un diritto di prelazione nell’acquisto del Ramo d’Azienda Lafumet. Ai sensi del Contratto di Affitto, le Società Affittanti hanno rilasciato dichiarazioni e garanzie nonché procedure di indennizzo in linea con la prassi di mercato per questa tipologia di operazioni. Attività di dismissione assets no core: Operazione di cessione del 100% di Alice Ambiente S.r.l. In data 1 marzo 2015 è stato sottoscritto fra Waste Italia S.p.A. e Waste to Water S.r.l. (società controllata da Sostenya Group PLC), un contratto preliminare di vendita del 100% della partecipazione detenuta da Waste Italia S.p.A. in Alice Ambiente S.r.l. (con patto di retrovendita) ad un prezzo di Euro 100.000. Le quote della società sono gravate da pegno di primo grado in forza del contratto sottoscritto in data 18 novembre 2014, tra Citibank, N.A., London Branch per sé e in qualità di mandatario con rappresentanza dei seguenti creditori: BNP Paribas Italan Branch, Citibank N.A., The Law Debenture Trust Corporation p.l.c., Citigroup Global Markets Deutschland AG, Walkers Listing and Support Services Ltd, Jefferies International Limited nonché gli obbligazionisti detentori dei titoli obbligazionari emessi dalla controllante Waste Italia. A seguito della stipula di suddetto contratto preliminare, le parti hanno poi proceduto a sottoscrivere il connesso contratto definitivo di cessione in data 23 marzo 2015 confermando le pattuizioni contenute nell’accordo preliminare. Per effetto della sottoscrizione del contratto definitivo la totalità delle quote di Alice Ambiente S.r.l. è stata trasferita da Waste Italia S.p.A. a favore di Waste to Water S.r.l. a far data dal 23 marzo 2015. Operazione di affitto del ramo di azienda teleriscaldamento alla società ora correlata Volteo Energie S.p.A. (controllata dalla holding quotata correlata Innovatec S.p.A.) In data 30 settembre 2015 la società ora correlata Volteo Energie S.p.A. ha sottoscritto con Sei Energia S.p.A. un contratto di affitto d’azienda biennale e di usufrutto della partecipazione Nove S.p.A, con efficacia 1° ottobre 2015. Il contratto di fitto prevede un compenso per 24 mesi di Euro 2,2 milioni. In data 1° febbraio 2016 è stato sottoscritto l’atto di modifica del perimetro d’affitto d’azienda che prevede l’esclusione dell’usufrutto della partecipazione azionaria di Nove S.p.A., pur mantenendo invariato il canone di affitto in Euro 91.666,67 oltre IVA (se dovuta e sulla base dell’aliquota di legge), imputando quindi l’importo di Euro 5.000 dovuto per l’usufrutto della detta partecipazione azionaria a canone mensile per l’affitto d’azienda. Altre informazioni societarie in data 18 dicembre 2014, con verbale a rogito avv. Amedeo Venditti, Notaio in Milano rep. n. 15.366/5.760, l’assemblea dei soci di Waste Italia Partecipazioni S.r.l., che controlla la sub holding Waste Italia S.p.A. tramite Waste Italia Holding S.p.A. ha deliberato di aumentare il capitale sociale a Pagina | 25 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 pagamento per un importo massimo di Euro 7.656 e quindi da Euro 10.000 ad Euro 17.656 oltre a sovrapprezzo complessivo di Euro 25.992.344, aumento da liberarsi in denaro mediante emissione di nuove partecipazioni sociali di corrispondente importo massimo complessivo. In data 19 dicembre 2014, Gruppo Waste Italia S.p.A. ha sottoscritto la nuova partecipazione sociale per l’importo ad essa spettante in base alla propria quota di partecipazione pari all’85% del capitale sociale, e quindi per Euro 6.507 a titolo di aumento capitale sociale ed Euro 22.093.493 a titolo di sopraprezzo. Successivamente, Gruppo Waste Italia S.p.A., in data 11 febbraio 2015, ha sottoscritto e versato parte della quota riveniente dall’inoptato pari complessivamente ad Euro 3.000.000 di cui Euro 883 da imputare a capitale sociale ed Euro 2.999.117 a sopraprezzo A seguito delle varie sottoscrizioni effettuate, il capitale sociale di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. è pari ad Euro 17.390 e risulta distribuito come di seguito: - Gruppo Waste Italia S.p.A., quota nominali Euro 15.890 - Daneco Impianti S.p.A., quota nominali Euro 1.500; in data 9 febbraio 2016 Sei Energia S.p.A. ha trasferito la sede legale da Milano, via G. Bensi 12/3 a Rivoli (TO), via Genova 66. L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 27 febbraio 2015; in data 13 marzo 2015, l’assemblea di Bioevo S.r.l. ha deliberato di modificare la denominazione sociale da "Bioevo S.r.l." in "Waste to Water S.r.l.". L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 25 marzo 2015. Sempre in pari data Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Waste Italia S.p.A. il 100% del capitale sociale di Waste to Water (già Bioevo S.r.l.); in data 20 aprile 2015, Sammartein Biogas Società Agricola a r.l. ha trasferito la sede legale da Correggio (RE), Corso Mazzini n. 14, a Modena, Strada delle Fornaci n. 20. L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 7 maggio 2015; in data 7 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha acquistato l’1% della partecipazione in Castelvetrano Windopower Srl da Vento Hermes S.a.r.l..; pertanto ora Castelvetrano Windpower Srl è posseduta al 100% dal Gruppo; in data 16 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto il 100% della sua partecipazione in SUN RT 02 S.r.l. a Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 10.000; in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100; il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100; l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000; il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000; il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000; il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000; il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965; il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 2.347.533. In data 24 settembre 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato l’operazione di conferimento da parte della Società in Innovatec delle azioni rappresentanti il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A. nella sua configurazione successiva alla operazione di cessione di Partecipazioni. Sempre alla stessa data, con atto a rogito avv. Amedeo Venditti, Notaio in Milano, rep. 15.769/5.883 è stato sottoscritto l’atto di sottoscrizione di aumento di capitale con conferimento in natura condizionata della partecipazione Volteo Energie S.p.A. in Innovatec S.p.A. Tale atto però riportava la seguente condizione sospensiva: mancato esercizio da parte degli azionisti di Innovatec del diritto loro riconosciuto dall’art. 2443, ultimo comma, c.c.. ovvero sia la mancata richiesta entro il termine di 30 giorni (“Termine”) dall'iscrizione della dichiarazione con i contenuti di cui all’art. 2343 Pagina | 26 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 quater, comma terzo, del Codice Civile – da parte di tanti soci che rappresentano, e che rappresentavano alla data della delibera di aumento del capitale, almeno il 5% del capitale sociale – di una nuova valutazione ai sensi dell’art. 2343 del Codice Civile. Gli effetti della sottoscrizione dell'aumento di capitale e relativo conferimento decorrono dal termine iniziale costituito dal medesimo giorno di avveramento della stessa condizione, con esclusione dell'efficacia retroattiva della condizione, comunque nel rispetto dell'art. 2436, quinto comma, codice civile, e quindi dalla data di lunedì 26 ottobre 2015 A seguito di quanto sopra, in data 27 ottobre 2015, il titolo azionario n. 1 di Volteo Energie S.p.A., rappresentativo di n. 10.000.000 di azioni, è stato girato in favore di Innovatec S.p.A.; Sempre alla stessa data del 24 settembre 2015, il Consiglio di Amministrazione di proporre, dando mandato al Presidente e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione in via disgiunta di convocare l'Assemblea degli Azionisti di Kinexia proponendo di deliberare la distribuzione di un dividendo straordinario in natura, attraverso l'assegnazione di azioni di Innovatec; in data 30 settembre 2015 con scrittura privata autenticata dal Notaio Amedeo Venditti, Notaio in Milano, rep. 15.777/5.886 Volteo Energie S.p.A. ha sottoscritto con Sei Energia un contratto di affitto d’azienda biennale e di usufrutto della partecipazione Nove S.p.A, con efficacia 1° ottobre 2015 per un valore di affitto di Euro 1,1 milioni annui; In data 27 ottobre 2015, l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti della Società, ha approvato, in sede ordinaria, la proposta del Consiglio di Amministrazione, di distribuire un dividendo in natura in azioni Innovatec per un controvalore di circa Euro 14 milioni. L’Assemblea tenutasi in sede straordinaria ha infine deliberato, con il parere favorevole del collegio sindacale, in considerazione della focalizzazione del business nel settore ambientale anche a livello internazionale, al fine di dare alla Società una denominazione perfettamente riconoscibile anche a livello internazionale e che porti ad un rafforzamento in termini di immagine verso il mercato, di modificare l’attuale denominazione sociale da Kinexia S.p.A. a Gruppo Waste Italia S.p.A. e il conseguente articolo 1 dello statuto sociale della Società. In data 30 ottobre 2015 è avvenuta iscrizione presso il Registro dell’Imprese la delibera dell’Assemblea degli Azionisti dello scorso 27 Ottobre 2015 che ha approvato in sede straordinaria la modifica dell’art. 1 dello Statuto sociale relativa al cambio di denominazione da Kinexia S.p.A. a Gruppo Waste Italia S.p.A.; In data 4 Novembre 2015 la Società rende noto che in esecuzione della delibera assunta dall’assemblea straordinaria degli Azionisti del 27 Ottobre 2015, saranno assegnate massime n. 5.610.325 azioni ordinarie prive di valore nominale di Innovatec di proprietà di WIG (“Azioni INC”), secondo il rapporto n.1 azione Innovatec S.p.A. (“Quantitativo Minimo”) ogni n. 10 azioni ordinarie Gruppo Waste Italia S.p.A. per un valore contabile delle riserve disponibili di Kinexia per un massimo di Euro 14.194.122,25 (il “ Dividendo Straordinario”). In particolare, il Dividendo Straordinario consisterà nell’assegnazione di Azioni INC a valere sulla somma massima di Euro 14.055.260,02 della riserva da fusione e di Euro 262.798,75 della residua di utili portati a nuovo; quest’ultima al netto dell’importo utilizzato per la copertura delle perdite d’esercizio 2014 e delle riserve negative risultanti nel bilancio d’esercizio 2014 di WIG. Le Azioni INC assegnate, saranno soggette ad un vincolo di indisponibilità di 180 giorni a decorrere dalla data di assegnazione e saranno assegnate a tutti i titolari di azioni ordinarie con nuovo codice ISIN (IT0005142275). Le azioni saranno messe a disposizione degli Azionisti a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015). Le azioni assegnate godranno dei medesimi diritti delle azioni attualmente in circolazione e saranno rese disponibili agli aventi diritto, per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti alla Monte Titoli S.p.A. La cedola rappresentativa del diritto di assegnazione è la n. 5. L’assegnazione agli Azionisti che, al momento della record date, detengono un numero di azioni Gruppo Waste Italia inferiore o non multiplo del Quantitativo Minimo avverrà assicurando la monetizzazione delle frazioni. Si rende altresì noto che il Dividendo Straordinario non compete alcun credito d’imposta e che pertanto, a soggetti percipienti, esso sarà soggetto a ritenute alla fonte a titolo Pagina | 27 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 d’imposta o ad imposta sostitutiva, ovvero potrà concorrere alla formazione del reddito imponibile del soggetto percipienti in ragione del proprio regime; in data 12 novembre 2015, l’Assemblea di SUN RT 01 S.r.l. ha deliberato di modificare l’oggetto sociale e la denominazione sociale in 19 RE S.r.l. L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 26 novembre 2015; in data 12 novembre 2015 è stata costituita una società consortile a responsabilità limitata denominata "Farthan società consortile a responsabilità limitata", partecipata da Innovatec S.p.A. e Waste Italia S.p.A. come segue: Innovatec S.p.A. ha sottoscritto una quota di Euro 1.000 pari al 20%; Waste Italia S.p.A. ha sottoscritto una quota di Euro 5.000 pari al 10%; Capitale sociale: Euro 50.000 e la sede legale è in Piazza Verdi n 14, Piombino; in data 27 novembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha trasferito alla società Waste Italia Partecipazioni S.r.l. tutte le n. 31.062.000 azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia Holding S.p.A. di sua proprietà par un importo complessivo di Euro 47.923.608,64. Il debito rinveniente dall’operazione di trasferimento è stato, come da accordi, convertito in finanziamento infruttifero postergato; in data 11 dicembre 2015 Waste Italia S.p.A. ha acquistato da Aimeri Ambiente S.r.l. la quota di partecipazione pari a nominali euro 200 di Ambiente 2.0 soc. cons. a r.l.. Si dà atto che per effetto della suddetta cessione il capitale sociale di euro 20.000 di Ambiente 2.0 soc. cons. a r.l. è così suddiviso: o Aimeri Ambiente S.r.l., quota di partecipazione di nominali euro 13.800; o Pianeta Ambiente Società cooperativa per azioni, quota di partecipazione di nominali euro 6.000; o Waste Italia S.p.A., quota di partecipazione di nominali euro 200 L’atto è stato iscritto, in data 18 dicembre 2015, presso il competente Registro delle Imprese. In data 18 dicembre 2015 l’assemblea di Ambiente 2.0 ha deliberato di variare la propria denominazione sociale in "Ambiente 2.0 Consorzio Stabile società consortile a responsabilità limitata "; in data 17 dicembre 2015 le società Bossarino S.r.l. e Geotea S.p.A. si sono fuse per incorporazione in Waste Italia S.p.A. La fusione avrà effetto nei confronti dei terzi ai sensi dell'art. 2504 bis codice civile alla data del 1° gennaio 2016. Le operazioni della società incorporata saranno imputate al bilancio della società incorporante, anche per gli effetti fiscali ed ai fini sulle imposte sui redditi, a decorrere dal 1° gennaio 2016; In data 22 dicembre 2015, l’assemblea dei soci di Ecoadda S.r.l. ha deliberato, nell’ambito degli opportuni provvedimenti ex art. 2482 ter codice civile, di ricostituire il capitale sociale aumentandolo da zero fino all'ammontare di Euro 90.000 a pagamento con sovrapprezzo di complessivi Euro 613.323 destinato nell'interesse sociale al ripianamento delle residue perdite di pari importo risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2015. 6. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2015 Nomina da parte della controllata Waste Italia S.p.A. di advisors finanziari per assistenza nella revisione strategica della struttura patrimoniale della società In data 9 febbraio 2016, la società controllata Waste Italia S.p.A. ha iniziato una analisi volta alla revisione strategica della propria struttura patrimoniale a seguito dell’esame dei prospetti economico-finanziari preliminari dell’anno 2015 e delle previsioni di budget 2016. L’attività di revisione si è resa a maggior ragione necessaria a seguito di alcuni cambiamenti nelle funzioni apicali avvenuti nella e alla luce degli imminenti Pagina | 28 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 impegni finanziari derivanti dall’High Yield Bond di Euro 200 milioni emesso dalla società (“Bond Waste”)6. Per facilitare questo processo, la controllata ha conferito mandato alle società Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità di advisor finanziari per l’espletamento di detta attività. Nel percorso di analisi, in data 24 marzo 2016, il consiglio di amministrazione della controllata ha approvato le linee guida e il nuovo Piano Industriale 2016-2020, in base alle quali emerge la non sostenibilità di medio lungo termine del debito finanziario esistente e conseguentemente del Bond Waste. Lo sviluppo del Piano prevede il rafforzamento della propria posizione di mercato, e il potenziamento dei servizi di selezione e trattamento attraverso investimenti target continuando a perseguire lo sviluppo di nuove autorizzazioni relative a siti di smaltimento per garantire una base solida anche nel medio lungo termine per quanto concerne le attività di messa a dimora di rifiuti. Il Piano prevede nello specifico, un focus sull’ampliamento delle attività connesse al trattamento e selezione (Progetto Wastend). Quanto sopra esposto permetterà la generazione di adeguati e stabili futuri flussi di cassa unlevered ma non garantisce, come sopra enunciato, la completa sostenibilità nel medio lungo termine dei debiti finanziari esistenti. Alla luce di quanto sopra esposto, e a seguito dell’attività di analisi della struttura patrimoniale e delle prospettive di business svolte nelle scorse settimane in collaborazione con Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co ,la controllata ha confermato il mandato agli advisors finanziari nonché di dare mandato a Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra, come advisors legali per vagliare le migliori ipotesi di rimodulazione del debito finanziario da presentare al più presto al tavolo delle trattative con i Bondholders, in riferimento anche al coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti a metà maggio 2016. Per tali motivi, il consiglio di amministrazione della controllata e di conseguenza il consiglio di amministrazione di Gruppo Waste Italia S.p.A. hanno deliberato di rinviare, in data 24 marzo 2016 (approvato poi in data 17 maggio 2016), l’approvazione del progetto di bilancio civilistico e del bilancio consolidato nel rispetto delle rilevanti disposizioni di legge e di statuto. Nel corso del mese di marzo 2016 sono state avviate negoziazioni con un gruppo di Bondholders (“Comitato”) rappresentativo di circa il 50% del Bond Waste che, di propria iniziativa, si sono raggruppati in un Comitato (qui di seguito “Comitato”). Il Comitato ha designato Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild come advisor finanziario (“Bondholders Advisors”) ed ha richiesto a Waste Italia S.p.A. di farsi carico dei relativi costi. Nel corso del mese di maggio la controllata Waste Italia S.p.A. ha proceduto a formalizzare le lettere di incarico dei Bondholders Advisors al fine di pervenire quanto prima all’apertura fattuale del tavolo di ristrutturazione. Alla data di approvazione della presente Relazione Finanziaria si sono già tenuti incontri e sessioni telefoniche preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere - finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo, in data 15 giugno 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la controllata Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon (“Notes”) dovuto in pari data al termine del periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) previsto dal regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Pertanto, il trustee potrebbe, o su richiesta scritta degli obbligazionisti rappresentanti il 25% dei Notes deve, dichiarare l’ammontare in linea capitale dei Notes esigibile e pagabile e intraprendere le azioni per ottenere il pagamento delle obbligazioni non pagate di cui alle Notes. La controllata Waste ha richiesto al comitato dei Bondholders formale richiesta di standstill, che il comitato considererà tale dopo aver analizzato la proposta di ristrutturazione che verrà presentata. In considerazione di quanto precede, la controllata Waste continua a lavorare in modo costruttivo con il comitato e conferma il proprio impegno a lavorare in modo costruttivo con il comitato dei Bondholders e gli Advisors al fine di finalizzare la proposta di ristrutturazione e realizzare il miglior soddisfacimento dei creditori della controllata Waste Italia. Proroga delle tempistiche di integrazione col gruppo Biancamano 6 Bond Waste: emesso in data 15 novembre 2014 emesso dalla controllata Waste Italia S.p.A. di Euro 200 milioni, scadenza 15 novembre 2019 e tasso annuale di interesse 10,5% con coupon semestrale 20 maggio/20 novembre Pagina | 29 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 In data 30 marzo 2016 Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A., facendo seguito all’avvenuto perfezionamento in data 5 agosto 2015 tra le Parti di un accordo volto alla realizzazione di un’operazione di integrazione tra i due Gruppi, hanno sottoscritto una scrittura privata volta a prorogare al 31 dicembre 2016 la scadenza ultima prevista per la realizzazione dell’operazione di integrazione tra i due gruppi inizialmente fissata nel 30 aprile 2016 (i.e. primo quadrimestre 2016), prevedendo analogamente la proroga di eguale periodo, ossia di otto mesi, di tutte le scadenze indicate nell’accordo. Le Parti, stante il permanere dell’interesse comune alla realizzazione dell’Operazione, hanno preso atto della necessità reciproca di prorogare i termini inizialmente concordati per il suo perfezionamento per un duplice ordine di motivi: (i) le trattative avviate da Biancamano con gli Istituti finanziatori per la rinegoziazione dell’accordo di ristrutturazione del proprio debito richiedono tempistiche più lunghe anche in considerazione della complessità insita nella manovra finanziaria proposta; (ii) la comunicazione al mercato da parte di Gruppo Waste Italia dell’intenzione di intervenire sulla struttura dell’indebitamento e del capitale e che tale intervento richiederà tempistiche non coerenti con le previsioni dell’Accordo. Si ricorda infatti che la realizzazione dell’operazione di integrazione è subordinata ad una serie di condizioni sospensive tra cui: (i) la ristrutturazione del debito finanziario di Biancamano con i propri istituti finanziatori; (ii) il perfezionamento di un piano di riorganizzazione societaria in WIG, operazione perfezionata nel rispetto di quanto previsto nell’accordo sottoscritto. Altre informazioni societarie in data 12 gennaio 2016 Bensi 3 Srl, ha ceduto il 100% del capitale sociale di 19 RE Srl ad Innovatec S.p.A. Il suddetto atto è stato iscritto al competente Registro Imprese in data 21 gennaio 2016. in data 20 gennaio 2016 l’assemblea di Waste to Water Srl ha deliberato di ricoprire la perdita d’esercizio e di ricostituire il capitale sociale ad Euro 1 milione. L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 26 gennaio 2016. con riferimento all’assemblea dei soci di Ecoadda Srl del 22 dicembre 2015 per atto Notaio Amedeo Venditti, che ha deliberato, tra l’altro, nell’ambito degli opportuni provvedimenti ex art. 2482 ter codice civile, di ricostituire il capitale sociale aumentandolo da zero fino all'ammontare di Euro 90.000 a pagamento con sovrapprezzo di complessivi Euro 613.323 destinato nell'interesse sociale al ripianamento delle residue perdite di pari importo risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2015, si segnala che nessun socio di Ecoadda ha provveduto a sottoscrivere il suddetto aumento di capitale nei termini stabiliti, ai sensi dell’art. 2481-bis, terzo comma, codice civile, ovvero entro il 29 gennaio 2016, pertanto si è verificata una causa di scioglimento di cui all'art. 2484, primo comma n. 4) codice civile, e di messa in liquidazione della società stessa con effetto dal giorno dell'iscrizione presso il Registro delle Imprese della presente dichiarazione dell'organo amministrativo che ne accerta appunto la causa ai sensi del disposto dell'art. 2484, comma terzo, Codice Civile. In data 4 febbraio 2016, è stata iscritta al Registro delle Imprese di Milano, la suddetta dichiarazione. Il liquidatore è l’Avv. Roberto Maggio. 7. IL QUADRO MACROECONOMICO La contenuta ripresa economica, la debole dinamica dei prezzi, l’orientamento complessivamente espansivo di politica monetaria delle principali banche centrali, la rinnovata crisi finanziaria greca e il riemergere di irrisolte tensioni geopolitiche sono stati i temi che hanno maggiormente influenzato l’andamento dei mercati finanziari nel corso del 2015. Nel 2015, il ciclo economico internazionale è rimasto positivo, supportato da buoni fondamentali e, soprattutto, dalle politiche accomodanti delle principali banche centrali. Nonostante gli sforzi profusi, la crescita globale Pagina | 30 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 resta, tuttavia, distante dal suo potenziale: il Fondo Monetario Internazionale stima che la crescita mondiale nel 2015 sia stata del 3,1% dal 3,4% dell’anno precedente, con contributo in aumento dei Paesi industrializzati al 2,0% dall’1,8% del 2014 e in calo dei Paesi Emergenti al 4,0% dal 4,6% del 2014. Nel dettaglio, la variazione del prodotto interno lordo nel 2015 è stimata negli Usa al 2,6% (2,4% nel 2014), nell’area euro all’1,5% (0,9% nel 2014), in Giappone allo 0,6% (-0,1% nel 2014). Nel periodo, si è assistito in Spagna alla conferma dell’uscita dalla recessione già evidenziata nel 2014 (+1,4% e +3,1% i tassi di crescita nel 2014 e nel 2015 rispettivamente) e in Italia alla chiusura del rallentamento economico degli ultimi tre anni (-0,4% nel 2014 e +0,8% nel 2015); il prodotto interno lordo è previsto attestarsi a +1,5% in Germania (+1,6% nel 2014) e a +1,2% in Francia (+0,2% nel 2014). Nelle economie avanzate, il protratto sostegno da parte delle politiche monetarie ha contribuito al miglioramento di produzione e occupazione; in particolare, la ripresa si è mostrata maggiormente robusta e sostenibile in USA e UK, dove Federal Reserve e Bank of England stanno gradualmente abbandonando l’indirizzo monetario espansivo, mentre è ancora incerta in Eurozona e Giappone, dove gli analisti stimano necessari ulteriori incrementi dei programmi di quantitative easing di Banca Centrale Europea e Bank of Japan, anche alla luce delle persistenti pressioni deflazionistiche. Quello appena concluso è stato di fatto l’anno della normalizzazione della politica monetaria statunitense: il 16 dicembre 2008, la Federal Reserve azzerò i tassi di riferimento con l’obiettivo di contrastare la concomitante recessione; dopo esattamente sette anni, il 16 dicembre 2015, l’emergenza è terminata con il primo rialzo dei tassi, giustificato da un ritorno del tasso di disoccupazione al 5% dai massimi del 10% del 2009. Nell’Eurozona, dall’altro lato, la politica monetaria espansiva della Banca Centrale Europea, incentrata su un vigoroso programma di acquisto titoli avviato nel mese di marzo, contrasta le pressioni deflazionistiche e mantiene i tassi d’interesse su livelli contenuti, favorendo sia il rifinanziamento degli elevati debiti pubblici accumulati durante la crisi, sia la debolezza della moneta unica verso le principali divise (con conseguente stimolo per le esportazioni). Nella riunione del 3 dicembre, la BCE ha, inoltre, deciso di ridurre ulteriormente il tasso di interesse sui depositi presso la Banca Centrale, a -0,30% dal precedente -0,20%, e di estendere il programma di acquisto titoli fino alla fine di marzo 2017 dalla precedente scadenza di settembre 2016. Nell’area, la ripresa economica si fonda anche sulla crescita della domanda interna, sostenuta dalle vendite al dettaglio e dai consumi delle famiglie, ed è maggiormente presente nel settore terziario piuttosto che nel comparto manifatturiero. Nello specifico, la Germania assiste ad un incremento della spesa pubblica, al fine di sopperire al calo delle esportazioni e degli investimenti fissi rispetto agli anni precedenti; in Italia, come già accennato, l’economia sta riemergendo da una prolungata recessione sulla spinta di elementi quali la riduzione dei prezzi del petrolio, la debolezza dell’euro verso le principali divise, le riforme economiche ed istituzionali in fase di realizzazione e la riduzione dei rendimenti prodotta dal quantitative easing della BCE. I dati e le survey confermano l’inversione economica e il miglioramento della fiducia di consumatori e imprenditori: le iniziali stime conservative di inizio anno (+0,4%) del FMI circa la ripresa economica del nostro Paese sottostimavano significativamente le potenzialità espresse nel corso del 2015. Le prospettive Se nel 2015 l’attenzione di analisti ed operatori si è ripetutamente focalizzata sulle decisioni di politica monetaria delle principali banche centrali, nel 2016 una corretta analisi dei mercati finanziari non potrà prescindere dall’andamento della crescita economica, dal carattere asincrono di quest’ultima nelle diverse aree geografiche, dai livelli occupazionali e dalla stabilizzazione del mercato delle materie prime. Il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico formulano stime di crescita per il 2016 (rispettivamente 3,6% e 3,3%) in aumento rispetto al 2015 (3,1% e 2,9%), ma richiamano entrambi la necessità di riforme strutturali in grado di migliorare efficienza, produttività e sostenibilità della espansione economica in atto. Con un aumento del prodotto interno lordo dello 0,8% nel 2015 e atteso all’1,3% nel 2016, l’Italia mostra un quadro economico in graduale e costante miglioramento. Gli eventi succedutisi nel corso dell’anno hanno chiaramente confermato come i principali rischi di mercato, con particolare riferimento ai Paesi emergenti, possano considerarsi di natura fondamentale (Cina, Paesi emergenti in generale), geopolitica (Russia, Ucraina, Medio Oriente) e di governo (Grecia, Brasile, Turchia). Il tema della crescita cinese e del processo di transizione di Pechino verso un’economia maggiormente basata Pagina | 31 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 su consumi e servizi saranno determinanti ai fini dell’equilibrio economico-finanziario internazionale; un’eventuale stabilizzazione delle quotazioni delle materie prime favorirebbe i Paesi produttori, evitando ulteriori deprezzamenti valutari e deterioramenti nei bilanci societari e statali; una corretta gestione delle crisi in Medio-Oriente, dei rischi di natura terroristica e dei flussi di rifugiati sarà funzionale ad evitare una escalation nei conflitti e a favorire la crescita nelle aree interessate. 8. ANDAMENTO DEI MERCATI DI RIFERIMENTO Il settore Ambiente: Il mercato dei rifiuti in Italia Lo studio integrato sul settore più aggiornato è stato pubblicato dall’ISPRA nel dicembre 2014 ed è relativo ai rifiuti prodotti nell’anno solare 2012. Tali dati rappresentano ad oggi la più completa e più aggiornata analisi inerente allo specifico settore dei rifiuti speciali in Italia. La produzione nazionale dei rifiuti speciali si è attestata, nell’anno 2012, a circa 134,4 milioni di tonnellate con un decremento, rispetto al 2011, pari al 2% corrispondente a 2,8 milioni di tonnellate. Il dato complessivo, derivante dalle elaborazioni MUD e dalle stime ISPRA, comprendeva circa 7 milioni di tonnellate di rifiuti provenienti dal trattamento di rifiuti urbani, poiché classificati come rifiuti speciali. La produzione dei rifiuti speciali non pericolosi desunta dalle elaborazioni MUD risultava pari, nel 2012, a 64,8 milioni di tonnellate. A questi sono da aggiungere 8,5 milioni di tonnellate relative alle stime integrative effettuate per il settore manifatturiero e per quello sanitario e circa 51,6 milioni di tonnellate di rifiuti inerti, interamente stimati, afferenti al settore delle costruzioni e demolizioni, per una produzione totale di rifiuti speciali non pericolosi pari a circa 125 milioni di tonnellate. Di conseguenza il segmento di principale interesse per il Gruppo Waste Italia, quello dei rifiuti speciali non pericolosi esclusi materiali rinvenienti dal settore delle costruzioni e demolizioni, ha visto incrementare i quantitativi prodotti dal 2011 al 2012 per circa 3 milioni di tonnellate, pari a circa il 4% del mercato. Il quantitativo di rifiuti speciali pericolosi prodotto nel 2012 si è attestato invece a oltre 9,4 milioni di tonnellate (di cui circa 1,2 milioni di tonnellate, pari al 12,4% del dato complessivo relativi ai quantitativi stimati di veicoli fuori uso, oltre a quasi 12 mila tonnellate di rifiuti pericolosi con attività ISTAT non determinata). I dati di produzione di rifiuti speciali registrati nel biennio 2011/2012 hanno rafforzato quanto già determinato in precedenza relativamente all’esistenza di una stretta correlazione diretta di tipo lineare fra andamento dell’economia generale del Paese, misurato dal PIL, e produzione di rifiuti speciali, come è possibile apprezzare dal grafico sottostante, anch’esso estratto dall’ultime report rifiuti emesso dall’ISPRA. Pagina | 32 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Tale conclusione è ulteriormente avvalorata andando a riportare sul medesimo grafico l’andamento del PIL nazionale e della produzione di rifiuti speciali nel tempo, come si può apprezzare nella figura sottostante che riporta i valori dei due parametri dall’inizio del nuovo millennio. In attesa di dati ufficiali più aggiornati, è ragionevole presupporre una ripresa dei volumi di rifiuti speciali non pericolosi diversi da quelli relativi al settore delle costruzioni e demolizioni, segmento di interesse per il Gruppo Waste Italia, a partire dalla seconda metà del 2014, dopo un periodo di relativa stagnazione. Tali attese sono confermate da quanto percepito dalla società sul mercato che, a seguito di un periodo segnato da una lieve diminuzione dei volumi, sta mostrando confortanti segnali di ripresa in termini di volumi. Per quanto concerne i recenti trend che hanno interessato il mercato della gestione integrata dei rifiuti speciali non pericolosi, segmento di attività della principale controllata Waste Italia S.p.A. e del gruppo societario ad essa facente capo, il 2015 è stato caratterizzato da andamenti piuttosto contrastanti. Se da un lato la cauta ripresa economica ha comportato un lieve incremento delle attività produttive (con l’indice ISTAT della produzione industriale il leggera ripresa in ognuno dei trimestri del 2015 comparati con l’anno precedente), è peraltro vero che lo sviluppo di una maggiore attenzione alle tematiche del rifiuto sta comportando una generale riduzione dei rifiuti prodotti dalle attività industriali e commerciali. Anche per l’anno in corso è quindi attesa una sostanziale stagnazione della produzione complessiva di rifiuti da parte del mercato di riferimento. La sostanziale stabilità del numero di siti di smaltimento finale dei rifiuti, sia come impianti di termovalorizzazione che di siti di stoccaggio definitivo, con una volumetria complessiva conseguentemente in riduzione sta comportando, a partire dalla seconda metà dello scorso esercizio, un lieve incremento dei prezzi di mercato per l’attività di smaltimento. Dopo un triennio di generale e progressiva contrazione dei prezzi di smaltimento dei rifiuti speciali si è quindi assistito nel secondo semestre del 2015 ad una inversione di tendenza che si sta protraendo durante l’esercizio in corso. 9. EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO E REGOLAMENTARE DI RIFERIMENTO Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell’evoluzione normativa relativa al 2014 per i diversi ambiti del business aziendale: Ambiente Pagina | 33 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Il settore ambientale, nel quale il Gruppo Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) già operava tramite la controllata Faeco, è caratterizzato da una forte azione normativa atta a regolare tutto ciò che concerne la gestione dei rifiuti in senso lato. A questo proposito si riporta di seguito una breve descrizione della principale normativa vigente cui il Gruppo, soprattutto nella sua configurazione post fusione (visto che il Gruppo Waste Italia opera lungo tutta la filiera dalla raccolta allo smaltimento in discarica, deve attenersi nello svolgimento della propria attività in campo ambientale) e acquisizione del Gruppo Geotea. D.lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambiente Il D.lgs. 152/2006 è il provvedimento nazionale di riferimento in materia di valutazione di impatto ambientale, difesa del suolo e tutela delle acque, gestione dei rifiuti, riduzione dell'inquinamento atmosferico e risarcimento dei danni ambientali. Dalla sua data di entrata in vigore (29 aprile 2006) ad oggi il Codice dell’ambiente ha subito numerose modifiche ed integrazioni ad opera di successivi provvedimenti che ne hanno ridisegnato il contenuto, così come numerosi sono stati i provvedimenti emanati in attuazione delle singole parti dello stesso decreto legislativo. Il Codice ambientale, pur costituendo la trasposizione nazionale di numerose direttive Ue, non esaurisce tuttavia il novero delle norme di matrice comunitaria relative alle materia più sopra menzionate. Accanto alla disciplina recata dal D.lgs. 152/2006 bisogna infatti considerare le regole Ue “self executing” (come i regolamenti su import/export dei rifiuti ed “end of waste” dei rottami metallici), ossia regole direttamente applicabili nell'ordinamento statale senza necessità di essere veicolate da provvedimenti interni. Per quanto concerne il D.lgs. 152/2006 si segnala che esso è costituito da 318 articoli, si divide in sei sezioni e che i principali campi di applicazione di tale provvedimento legislativo interessano: - - La prima parte dal titolo “disposizioni comuni”: individua l’ambito di applicazione del provvedimento, le finalità ed i criteri per l’adozione dei provvedimenti successivi. La seconda parte dal titolo “procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (via) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC)” ordina la disciplina di tutte le autorizzazioni ambientali, ad eccezione di quelle previste per le grandi opere. La terza parte dal titolo “norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche” adegua la nostra normativa a quella comunitaria, supera la procedura di infrazione aperta nei confronti dell’Italia, istituisce il principio di precauzione, quello dell’azione preventiva e del “chi inquina paga”. La quarta parte dal titolo “norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” unisce disposizioni concernenti settori omogenei e raccoglie la pluralità di disposizioni emanate successivamente al d.lgs.22/97 (decreto ronchi). La quinta parte dal titolo “norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera” raccoglie e coordina tutte le norme specifiche dando alle amministrazioni un quadro di attribuzioni e di adempimenti più precisi. La sesta parte dal titolo “norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente” è dedicata alla responsabilità ambientale in materia di precauzione, prevenzione e risarcimento in forma specifica (ripristino) o per equivalente patrimoniale. D.lgs. 36/2003 - Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti Il Decreto Legislativo n. 36 del 2003 disciplina la realizzazione e la gestione delle discariche e nella pratica si configura come il testo normativo di riferimento per quanto concerne l’intero iter di vita di una discarica, dalla sua autorizzazione fino alla gestione del periodo di post chiusura. Esso in particolare contiene: - una serie di definizioni, solo in parte inedite e quindi valide limitatamente all’ambito normativo in cui sono previste (art. 2), tra le quali meritano di essere evidenziate in particolare: o la definizione di «trattamento», finalizzata a rendere non eccessivamente rigoroso il principio in base al quale in discarica possono essere smaltiti solo rifiuti trattati; o la definizione di «rifiuti inerti» come poi specificata e dettagliata nell’art. 2 del d.m. 3 agosto 2005, - la definizione del proprio ambito di applicazione (art. 3); - la nuova classificazione delle discariche (art. 4) con relative nuove norme tecniche (all. 1); - gli obiettivi di riduzione dello smaltimento in discarica per i rifiuti biodegradabili (art. 5); Pagina | 34 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 - - l’elenco, parzialmente inedito, dei rifiuti comunque non ammissibili in discarica (art. 6); l’individuazione, per lo più tramite il d.m. di attuazione, delle condizioni e caratteristiche dei rifiuti smaltibili distinti per ciascuna categoria di discarica (art. 7); una serie di disposizioni relative agli atti di autorizzazione, alla realizzazione ed all’esercizio delle discariche ed ai relativi procedimenti amministrativi ad integrazione ed in variante, limitatamente per le discariche, di quanto già previsto dagli artt. 27 e 28 del d.lgs. n. 22/1997, ovvero, ora, dall’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006 (artt. 8, 9 e 10 ed all. 2); vanno in particolare evidenziati i piani di gestione operativa, di gestione post-operativa, di sorveglianza e controllo, di ripristino ambientale e finanziario che l’interessato deve predisporre e presentare per l’approvazione; le «procedure di controllo» per il conferimento e l’accettazione dei rifiuti in discarica (art. 11), che peraltro non rappresentano una novità assoluta, essendo perlopiù solo la definizione più dettagliata di verifiche ed adempimenti comunque già prescritti; la definizione della «procedura di chiusura» delle discariche (art. 12) e delle modalità della «gestione operativa e post-operativa» (art. 13) ed anche in questo caso non si è in presenza di disposizioni concettualmente del tutto inedite, ma piuttosto di una migliore, più esplicita e dettagliata regolamentazione di come debba essere gestita e chiusa una discarica. DM 5 febbraio 1998 e s.m.i. - Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero Il Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998, e sue successive modifiche e integrazioni, rappresenta il testo normante le attività di recupero rifiuti. I principi alla base del Decreto sono fondamentalmente contenuti all’interno del primo articolo dello stesso: - le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ciascuna delle tipologie di rifiuti individuati dal DM non devono costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizio all'ambiente, e in particolare non devono: o creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora; o causare inconvenienti da rumori e odori; o danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse; - sono definite le norme tecniche generali che individuano i tipi di rifiuto non pericolosi e fissano, per ciascun tipo di rifiuto e per ogni attività e metodo di recupero degli stessi, le condizioni specifiche in base alle quali l'esercizio di tali attività è sottoposto alle procedure semplificate di cui all'articolo 33, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modifiche e integrazioni; - le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ogni tipologia di rifiuto, disciplinati dal DM devono rispettare le norme vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro e in particolare: o le acque di scarico risultanti dalle attività di recupero dei rifiuti disciplinate dal DM devono rispettare le prescrizioni e i valori limite previsti dalla legge 10 maggio 1976, n. 319 e dai decreti legislativi 27 gennaio 1992, n. 132, e 27 gennaio 1992, n. 133, e successive modifiche e integrazioni dal decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive modificazioni; o le emissioni in atmosfera risultanti dalle attività di recupero disciplinate dal presente decreto devono, per quanto non previsto dal decreto medesimo, essere conformi alle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, e successive modifiche e integrazioni. - le procedure semplificate disciplinate dal presente decreto si applicano esclusivamente alle operazioni di recupero specificate ed ai rifiuti individuati dai rispettivi codici e descritti negli allegati del DM. DM 27 settembre 2010 - Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione Dm 3 agosto 2005 Il Decreto Ministeriale 27 settembre 2010 rappresenta il testo guida in materia di ammissibilità di rifiuti in discarica. Esso norma le tipologie di rifiuti che possono essere smaltite per tipo di discarica, le procedure necessarie allo smaltimento delle stesse nonché principi generali che interessino lo smaltimento in discarica dei rifiuti inerti, non pericolosi e pericolosi. I principi di base su cui si basa l’impianto normativo del decreto sono i seguenti: Pagina | 35 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 - - i rifiuti sono ammessi in discarica, esclusivamente, se risultano conformi ai criteri di ammissibilità della corrispondente categoria di discarica secondo quanto stabilito dal DM; per accertare l'ammissibilità dei rifiuti nelle discariche sono impiegati i metodi di campionamento e analisi di cui all'allegato 3 del DM; tenuto conto che le discariche per rifiuti pericolosi hanno un livello di tutela ambientale superiore a quelle per rifiuti non pericolosi, e che queste ultime hanno un livello di tutela ambientale superiore a quelle per rifiuti inerti, è ammesso il conferimento di rifiuti che soddisfano i criteri per l'ammissione ad ogni categoria di discarica in discariche aventi un livello di tutela superiore; lo smaltimento in discarica di rifiuti contenenti o contaminati da inquinanti organici persistenti deve essere effettuato conformemente a quanto previsto dal Regolamento (Ce) n. 850/2004 e successive modificazioni. Sulla base di suddetti principi guida il DM sviluppa le norme, regole e limitazioni all’ammissibilità dei rifiuti in discarica, differenziando per tipo di rifiuto e tipo di discarica. D.lgs. 14 marzo 2014, n. 49 – Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - Attuazione direttiva 2012/19/Ue Il D.lgs. 49/14 stabilisce misure e procedure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana: prevenendo o riducendo gli impatti negativi derivanti dalla progettazione e dalla produzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dalla produzione e gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). In tale contesto il decreto prevede che la gestione dei Raee debba privilegiare le operazioni di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo dei Raee, dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo in attuazione dei principi di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un efficiente utilizzo delle risorse e solo ove non sia possibile rispettare i criteri di priorità di cui al periodo precedente, i Raee raccolti separatamente sono avviati al recupero. Suddetto recupero deve prevedere che tutti i Raee raccolti separatamente siano sottoposti ad un trattamento adeguato, trattamento che include almeno l'eliminazione di tutti i liquidi e un trattamento selettivo effettuato in impianti conformi alle disposizioni vigenti in materia, nonché ai requisiti tecnici e alle modalità di gestione e di stoccaggio. D.lgs. 4 marzo 2014, n. 46. – Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) Dall’11 aprile 2014 sono in vigore le nuove regole del D.lgs. 46/2014 che ha prodotto un corposo restyling della Parte II del “Codice ambientale” e che tocca praticamente tutti gli aspetti della disciplina relativa all’AIA (autorizzazione integrata ambientale) contenuta all’interno del Titolo III-bis, D.lgs. 152/2006. Le principali novità introdotte dal decreto legislativo di attuazione della direttiva europea possono essere riassunte nei punti seguenti: - ingresso delle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (Best Available Technologies o Bat); - ampliamento del campo di applicazione della disciplina Ippc; - introduzione di specifici obblighi su oggetto e frequenza dei controlli sulle installazioni; - introduzione dell'obbligo di ricorso alle procedure di evidenza pubblica telematiche; - modifica dei requisiti autorizzativi minimi richiesti per alcune categorie di impianti; - introduzione di nuovi e più stringenti obblighi di scambio delle informazioni a livello europeo; - modifica delle procedure autorizzative. Cambia profondamente anche il regime sanzionatorio dove un primo versante riguarda l’intero sistema di sanzioni relativo all’omessa fornitura alla P.A. di informazioni rilevanti (es. omessa presentazione senza giustificato e documentato motivo, della documentazione richiesta dall'autorità competente in sede procedimentale), il secondo versante, invece, riguarda l’introduzione di nuovi reati (es. comunicazione di dati falsificati o alterati relativi alle misurazioni delle emissioni). Pagina | 36 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Parimenti innovativa è la disciplina della violazione delle prescrizioni dell’AIA o di quelle imposte dall’autorità competente. Significative novità si registrano anche in ordine al rapporto con gli illeciti di settore, a seguito della modifica sia delle previgenti norme sanzionatorie in materia di acque (artt. 133 e 13, D.lgs. 152/2006), rifiuti (art. 256), emissioni in atmosfera (art. 279) e combustibili (art. 296), sia della clausola di specialità delle sanzioni in tema di AIA già prevista dall’art. 29-quattuordecies, D.lgs. 152/2006. Decreto Legge 150/2013 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” Il DL 150/2013 all’art.10 “Proroga di termini in materia ambientale” prevede al comma 1 la proroga al 31 dicembre del 2014 del termine di cui all’art. 6 comma 1 lett. p) del D.lgs. 36/2003, riguardante la possibilità di smaltire nelle discariche rifiuti con PCI maggiore di 13.000 kJ/kg. Il Decreto è stato successivamente convertito in Legge 27 febbraio 2014, n. 15. La normativa SISTRI (sistema di tracciabilità dei rifiuti) è stata introdotta nel sistema legislativo nazionale nel 2009, ma sia il campo di applicazione che l’effettiva entrata in vigore hanno subito numerose sospensioni e modifiche nel corso degli anni. Attualmente la normativa è in vigore per quanto riguarda la tracciabilità dei soli rifiuti speciali pericolosi; l’obbligo del pagamento dell’iscrizione per l’anno 2014 da parte dei soggetti obbligati è stato posticipato al 1 aprile 2015; infine sono state posticipate al 31 dicembre 2015 l’adozione del cosiddetto “doppio binario” (utilizzo parallelo di SISTRI e formulari e registri) e la sospensione delle sanzioni relative all’applicazione del SISTRI. Ecosavona è regolarmente iscritta al SISTRI e lo utilizza in qualità di “produttore inziale” e “nuovo produttore” (per i rifiuti prodotti dal trattamento) di rifiuti speciali pericolosi. Normativa regionale In considerazione dell’acquisizione del Gruppo Geotea e del suo bacino di operatività, si riporta che la Regione Liguria a fine dicembre 2014 ha deliberato la proposta di approvazione del nuovo piano di gestione dei rifiuti per la regione, concludendo l’iter di consultazioni pubbliche avviato nel 2013 con la presentazione del piano. Tale piano aveva intrapreso la VAS dopo essere stato adottato con delibera di Giunta Regionale n.1801 del 27 dicembre 2013 come previsto dalla normativa nazionale di settore (D.Lgs.152/2006). Il Piano regionale costituisce il documento riassuntivo delle politiche regionali in materia di gestione dei rifiuti e, in particolare, ha il compito di indicare il complesso delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la gestione dei rifiuti urbani secondo criteri di trasparenza, efficacia, efficienza, economicità ed autosufficienza. Si rimane in attesa della definitiva adozione. La Regione Liguria ha poi deliberato in merito agli aggiornamenti impiantistici delle discariche liguri legate all’approvazione del nuovo piano dei rifiuti con le legge regionale n. 1 del 24 Febbraio 2014 modificata con la n. 21 del 5 agosto 2014, definendo di portare avanti i progetti già presentati e derogare sino alla loro definitiva entrata in esercizio, all’uso degli attuali sistemi di trattamento e smaltimento. Le parti delle norme che prevedevano tali presupposti sono state ritirate a novembre 2014 dalla regione stessa in quanto a rischio di incostituzionalità, rendendo necessario alla provincia di Savona emanare una ordinanza provinciale (la n. 26 del 21 Novembre 2014) che permette ad oggi lo smaltimento in discarica del rifiuto urbano. Sul fronte dei disposti normativi a risvolto tecnico, invece sono intervenute due modifiche alla DGR 1361 del 16/11/2007, la DGR 1293 del 21/10/2014 e la DGR 1615 del 19/12/2014, che hanno inasprito e reso maggiormente onerose le modalità gestionali degli impianti di trattamento a servizio della discarica. Per quanto sopra è in corso, a tappe forzate, la costruzione e adeguamento impiantistico del sito di Boscaccio (Ecosavona) per permettere di rispettare i minori tempi possibili, cercando di cogliere i tempi di vigenza dell’ordinanza stessa, almeno con la messa in marcia della nuova linea di impianto meccanico. L’obiettivo è quello entro il 16 Maggio 2015 di realizzare e far partire tale nuova linea superando almeno per il trattamento meccanico la fase derogatoria dell’ordinanza. Per la fase di trattamento biologico, sino all’entrata in esercizio dell’impianto, il Gruppo dovrà invece gestire la frazione di sottovaglio presso impianti terzi. Pagina | 37 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Oltre alla sezione relativa ai rifiuti urbani, il Piano contiene una sezione dedicata ai rifiuti speciali ed una dedicata ai siti da bonificare nel territorio regionale. L’impianto di Bossarino è correttamente richiamato all’interno del piano. 10. INFORMAZIONI AGLI AZIONISTI E COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Le azioni in circolazione di Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 sono pari a n. 56.103.205 azioni ordinarie prive di valore nominale ai sensi dell'art. 2346 c.c.. Il capitale sociale (interamente sottoscritto e versato) di Gruppo Waste Italia S.p.A. è pari a Euro 93.902.051. Gli azionisti sopra il 2%, alla data del 31 dicembre 2015 sono qui riepilogati: Dichiarante Azionista Colucci Pietro Sostenya Group PLC e Colucci Pietro (direttamente) Synergo SGR Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. Mercato Synergo SGR Comune di Settimo Torinese Sulla base delle informazioni disponibili alla data del 31 dicembre 2015 Percentuale sul capitale sociale 42,76 22,11 8,91 26,22 Al 31 dicembre 2014 le azioni in essere risultavano sempre pari a n. 56.103.205 così distribuite all’interno della compagine azionaria: Dichiarante Azionista Colucci Pietro Sostenya Group PLC e Colucci Pietro (direttamente) Synergo SGR Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. Mercato Synergo SGR Comune di Settimo Torinese Percentuale sul capitale sociale 44,01 22,11 8,91 24,97 La riduzione del numero delle azioni, nel corso del 2015, da parte dell’azionista Sostenya Group Plc e sulla base delle informazioni ricevute da quest’ultima ai sensi della normativa vigente, risiede dalla sottoscrizione, da parte di Sostenya Group Plc con un istituto finanziatore americano, di un contratto di finanziamento per un importo di Euro 347.480 di durata di 5 anni e tasso di interesse annuo del 3%. La liquidità era stata messa a disposizione del Gruppo ai fini dello sviluppo del business. Tale finanziamento non recourse era garantito con collaterale di n. 700.000 azioni della società quotata detenute dalla Sostenya Group Plc le quali erano negoziabili a mercato, da parte della parte finanziatrice nel corso della durata del prestito, ai sensi del contratto di finanziamento. Il prestito aveva scadenza 4 gennaio 2021 con riaccredito pari valuta delle numero 700.000 azioni messe a collaterale. Tale operazione rientrava all’interno di un accordo più ampio con controparte “non obbligatorio” di finanziamento a Sostenya Group Plc per un controvalore, ai prezzi di mercato, di massimo numero 5.000.000 azioni della Società detenute dalla Sostenya Group PlC. Il contratto di finanziamento summenzionato è stato risolto nel mese di febbraio 2016: ai sensi delle clausole contrattuali, la controparte è così divenuta proprietaria delle azioni messe a collaterale con conseguente modifica del contratto di finanziamento ad effettivo corrispettivo delle azioni ora divenute effettivamente vendute senza nient’altro nulla a pretendere da ambedue le parti in causa. Alla data dell’approvazione della presente Relazione Finanziaria, gli azionisti superiori al 2% risultano sulla base delle disposizioni disponibili alla data, i seguenti: Pagina | 38 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Dichiarante Azionista Colucci Pietro Sostenya Group PLC e Colucci Pietro (direttamente) Synergo SGR Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. Mercato Synergo SGR Comune di Settimo Torinese Percentuale sul capitale sociale 37,91 22,11 8,91 31,07 L’ulteriore riduzione della quota di partecipazione di Sotenya Group Plc nel corso del primo quadrimestre del 2016 è qui di seguito sintetizzata: i) Nel corso del mese di gennaio 2016, la Sostenya Group Plc ha sottoscritto un ulteriore accordo di cessione azioni con una controparte operativa (fornitore strategico) della sua società controllata Innovatec S.p.A.. Nello specifico, la vendita di n 169.444 azioni del Gruppo Waste Italia S.p.A. a Euro 0,90 ad azione (valore ben superiore al corso di borsa nella data di riferimento del 21 gennaio 2016) avveniva attraverso estinzione del debito iscritto nella società Innovatec S.p.A. verso lo stesso fornitore il quale ha espressamente richiesto di ricevere azioni del Gruppo Waste Italia S.p.A. invece di cassa per il pagamento delle sue fatture. Tali operazioni, come rappresentato dalla Sostenya Group Plc, sono quindi rientrate nella gestione corrente per lo sviluppo del business delle rinnovabili ed efficienza energetica in capo ora direttamente alla Sostenya Group Plc.; ii) Inoltre, l’azionista di riferimento Sostenya Group Plc ha subito nel corso del primo quadrimestre del 2016, delle azioni esecutive da parte di due Istituti di credito (Banca Intermobiliare e Gestioni “BIM” e Banca Popolare dell’Emilia Romagna “BPER”) sulle garanzie che la stessa aveva fornito in merito a finanziamenti erogati da quest’ultime rispettivamente: per BIM: azioni dell’Emittente date in pegno n. 3.000.486 azioni di proprietà dell’azionista di riferimento Sostenya Group Plc a fronte di un mutuo chirografario (“Mutuo BIM”) erogato in data 7 luglio 2008 residuale ad oggi per circa Euro 1,3 milioni (ora iscritto come passività in Gruppo Waste Italia S.p.A.)alla Sostenya S.p.A. (già Allea S.p.A.), holding di partecipazioni detenuta dalla famiglia Colucci e controllante del Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.), prima della sua fusione per incorporazione in quest’ultima. Sostenya Group Plc è stata chiamata in causa solo a titolo di garante indiretto. Alla data della presente Relazione il totale delle azioni vendute a mercato giornalmente dal 27 gennaio 2016 e al momento terminate in data 15 marzo 2016, sono risultate pari a n. 1.350.306 azioni rispetto alle già dette n. 3.000.486 azioni di proprietà dell’azionista di riferimento Sostenya Group Plc; per BPER: azioni dell’Emittente date in pegno n. 1.200.000 azioni di proprietà dell’azionista di riferimento Sostenya Group Plc - custodite nel dossier n.25/35035 presso BIM, costituito a garanzia di un mutuo chirografario già erogato da Meliorbanca S.p.A. (ora BPER) ad una società correlata di Sostenya Group Plc, Gaon S.r.l.. Sostenya Group Plc è stata chiamata in causa solo a titolo di garante indiretto. Alla data della presente relazione, tutte le azioni date in pegno sono state vendute giornalmente a mercato a partire dal 5 febbraio 2016; In riferimento all’esposizione residua verso BIM, la stessa risulta oltremodo garantita anche da azioni di Veneto Banca che Sostenya S.p.A. (n. 24.845 azioni), ora nei portafogli attivi della Società, veniva costretta ad acquistare, al complessivo prezzo di carico di Euro 1 milione, in aperto conflitto di interessi (BIM era controllata da Veneto Banca) e al fine di costituire un’ulteriore garanzia per gli obblighi di rimborso del Mutuo BIM. Inoltre BIM si è resa responsabile, secondo le rappresentazioni del Gruppo Waste Italia S.p.A. e della Sostenya Group Plc, di mala gestio nella prestazione dei servizi di investimento e nel mantenimento delle garanzie sulle azioni Veneto Banca, le quali dal momento dell'acquisto da parte di Sostenya S.p.A. hanno perso oltre l'80% del proprio valore, il che è concausa sia della difficoltà finanziaria di Veneto Banca, sia del rifiuto BIM di soddisfarsi sulle stesse. Gruppo Waste Italia S.p.A. aveva espressamente invitato BIM a soddisfarsi sulle azioni Veneto Banca: in particolare, con lettera del 24 giugno 2015, Gruppo Waste Italia S.p.A. chiedeva a BIM (i) di estinguere anticipatamente l’esposizione residua di Euro 1,3 milioni, (ii) di incamerare, a copertura del differenziale occorrente per l’estinzione dell’esposizione le n. 24.845 azioni Veneto Banca, (iii) di liquidare Pagina | 39 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 gli interessi maturati dall’estinzione dell’esposizione, e (iv) di provvedere alla chiusura del dossier liberando tutte le azioni in pegno. BIM con raccomandata A.R. del 08/07/2015, dichiarava di non poter dar seguito alle richieste e, in particolare, di non poter procedere né alla chiusura del dossier a pegno né all’estinzione anticipata dell’esposizione, affermando che “le n. 24.845 azioni Veneto Banca sono strumenti finanziari illiquidi. In data 28 settembre 2015, BIM comunicava alla Società la risoluzione del medesimo mutuo ed intimava alla medesima il pagamento dell’esposizione residua di Euro 1,3 milioni avvisando che in caso di mancato pagamento BIM avrebbe provveduto all’escussione del pegno. Nulla valevano le reiterate richieste ed intimazioni della Società di contabilizzare il controvalore delle azioni Veneto Banca a deconto dell’esposizione in essere per il finanziamento e di comunicare il differenziale necessario per l’estinzione del medesimo. Dal 27 gennaio 2016, BIM ha iniziato a procedere all’escussione del pegno vendendo presso il mercato telematico di borsa italiana le azioni. Tale vendite hanno generato sul mercato, considerando che il titolo Gruppo Waste Italia S.p.A. è un titolo a bassa liquidità, un effetto “valanga” specialmente sui piccoli risparmiatori determinando un maggior peso di ordini di vendita rispetto agli ordini di acquisto a mercato. In riferimento invece all’escussione da parte di BPER delle azioni in garanzia, le vendite sono iniziate in data 5 febbraio 2016, determinando un ulteriore effetto al ribasso del corso dell’azione fino ad arrivare da una quotazione di 0,73 ad azione al 31 dicembre 2015 a Euro 0,25 ad azione alla data della presente approvazione della Relazione Finanziaria. Sostenya Group Plc e Gruppo Waste Italia S.p.A. hanno iniziato e stanno percorrendo le opportune azioni legali a tutela dei loro interessi nonché di tutti gli azionisti di minoranza. Al 31 dicembre 2015 il prezzo del titolo WIG ha segnato una quotazione di euro 0,73, in diminuzione del 14% rispetto la quotazione dello scorso fine esercizio di Euro 0,85. Si riportano di seguito alcuni dati relativi ai prezzi e ai volumi del titolo WIG nel 2015/2014. Qui di seguito l’andamento prezzi e volumi del titolo nell’arco degli ultimi dodici mesi (alla data del 18 febbraio 2016) e l’andamento del prezzo del titolo confrontato con l’indice FTSE IT All Shares: Nel corso dei primi tre mesi del 2016, il corso del titolo nel corso rispetto al 31 dicembre 2015, ha subito una flessione per motivi non correlati all’andamento operativo del Gruppo e in un mercato già in contrazione sulla base dei correnti trend macroeconomici. Alla data del 31 marzo 2016 e rispetto al fine anno 2015, il titolo ha Pagina | 40 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 avuto una flessione di circa il 73% attestandosi a Euro 0,20. Nello stesso periodo, i volumi si sono incrementati attestandosi a circa 260 mila pezzi medi giornalieri, rispetto ad una media di n. 27 mila pezzi rilevati nell’ultimo mese dello scorso anno. primo trimestre 2016 Media Ponderata prezzo (Euro) Media Volumi (n. Azioni) mese di dicembre 2015 Media Ponderata prezzo (Euro) Media Volumi (n. Azioni) Intero Anno 2015 Media Ponderata prezzo (Euro) Media Volumi (n. Azioni) 1 gen-31 mar 16 0,28 258.092 1 gen-31 mar 16 0,76 27.465 12 mesi 1,23 184.574 La capitalizzazione di Borsa al 31 dicembre 2015 ammonta a circa Euro 41 milioni (2014: Euro 48 milioni). A seguito dei recenti ribassi illustrati sopra, alla data del 31 marzo 2016 la capitalizzazione si è ulteriormente ridotta a Euro 11,2 milioni. Il corso di borsa di Gruppo Waste Italia S.p.A. alla data di riferimento risulta inferiore rispetto al valore contabile per azione della Società. Il prezzo di borsa, può risultare influenzato da fattori contingenti o speculativi di breve periodo (come di fatto è avvenuto in questo primo periodo del 2016), non sempre mitigabili ricorrendo a osservazioni lungo orizzonti temporali estesi. Il prezzo di borsa di Gruppo Waste Italia S.p.A. è attualmente influenzato da fattori strutturali, quali gli scarsi volumi di scambio del titolo, dalla volatilità oltre che da fattori congiunturali. Lo status di titolo “sottile” dell’azione Gruppo Waste Italia S.p.A. ne impoverisce il valore segnaletico in termini di lettura delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo e rende difficile un’interpretazione delle volatilità; l’andamento del titolo nel tempo può infatti essere influenzato, come è stato di fatto influenzato in larga parte da eventi del tutto estranei all’evoluzione dei fondamentali. Oggi, è ragionevole sostenere che il prezzo di Borsa del titolo sia influenzato da fattori esogeni rispetto alla Società e non possa pertanto fornire una valida misura di confronto con la valorizzazione del Gruppo. Ai fini della completezza dell’informativa sul corso di borsa si è condotta un’analisi sulla Turnover Velocity del titolo. Tale analisi ha evidenziato una minore liquidità del titolo WIG rispetto all’FTSE index, se confrontato su un arco temporale pari a 12 mesi dalla data di riferimento. L’analisi evidenzia una minore liquidità del titolo rispetto all’indice FTSE Italy All Shares. La volatilità, risulta maggiore rispetto a quella del FTSE Italy All Shares. La volatilità e la turnover velocity (calcolata sull’effettivo valore in Euro delle azioni scambiate) per l’azione WIG IM e l’indice FTSE Italia All Shares è la seguente: WIG IM Total Turnover* Av. Market Cap* Turnover velocity Volatility 1M 1,364,602 19,363,903 7.05% 188.66% 3M 2,425,605 33,399,459 7.26% 119.66% 6M 7,735,893 42,990,393 17.99% 94.16% 12M 42,369,073 55,143,344 76.83% 72.66% * Values in Eur ITLMS Total Turnover* Av. Market Cap* Turnover velocity Volatility 1M 63,252,758 474,193,226 13.34% 46.07% 3M 165,358,589 520,383,376 31.78% 35.87% 6M 343,586,715 541,952,050 63.40% 29.75% 12M 760,165,932 561,553,628 135.37% 27.93% * Values in Eur thousands Il 2015 è stato caratterizzato dalla gestione del Bond Waste di Euro 200 milioni emesso a fine 2014 dalla controllata Waste Italia S.p.A. i cui proventi sono stati utilizzati per ampliare l’area ambiente del Gruppo attraverso l’acquisizione del Gruppo Geotea. In questo contesto l’attività di comunicazione finanziaria ed economica svolta dall’investor relator e dal responsabile della pianificazione di Gruppo si è focalizzata in maniera specifica nel corso dell’anno sulla corretta informazione ai Bondholders in relazione al business e alle Pagina | 41 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 sue perfomances economico finanziarie, rappresentazioni avvenute mediante quarterly conference calls e presentations ai Bondholders e potenziali investitori del Bond. Nel contesto dell’Equity side invece, l’attività di comunicazione finanziaria svolta dall’investor relator si è focalizzata in maniera specifica nel corso dell’anno sulla corretta informazione alla comunità finanziaria in relazione alle operazioni svolte, alle motivazioni alla base delle stesse, nonché ai risultati conseguiti mediante specifiche presentazioni effettuate presso analisti, investitori istituzionali e family offices in Italia e all’estero nonché grazie ad incontri con potenziali investitori italiani ed esteri e a saltuari contatti con azionisti retail. Il numero delle azioni proprie detenute alla data del 31 dicembre 2015 tramite la controllata Waste Italia S.p.A. è di n. 31.500, pari allo 0,056% del capitale sociale. Non sono stati operati acquisti o cessioni di azioni proprie tra il 31 dicembre 2015 e la data di approvazione da parte del consiglio di amministrazione della presente Relazione Finanziaria. In riferimento all’investimento partecipativo in Innovatec S.p.A., la Società, a seguito dell’operazione di riorganizzazione dei business in capo al Gruppo e del successivo Hive Off e dividendo straordinario in natura in azioni quotate Innovatec S.p.A. (AIM Italia - Mercato Alternativo del Capitale, il mercato dedicato alle piccole e medie imprese di Borsa Italiana) detiene n. 1.549.858 pari a circa il 17,49% del capitale sociale dello stesso. Le azioni in circolazione di Innovatec S.p.A. sono pari a n. 8.874.011 azioni ordinarie con valore nominale pari a Euro 1,00. Alla data odierna il capitale sociale risulta pari a Euro 15.027.855,80 equivalente a n. 8.874.011 azioni ordinarie di Euro 1,00 le quali risultano in percentuale così distribuite all’interno della compagine azionaria: Il totale dei Warrant in circolazione è di n. 5.027.858 di cui 3.229.465 di proprietà di Gruppo Waste Italia S.p.A. Nel corso del 2015, la percentuale di controllo di Gruppo Waste Italia S.p.A. in Innovatec S.p.A. si è da circa il 65,91% ad un valore pari all’81,02% a seguito della già citata operazione di conferimento della subholding per le rinnovabili Volteo Energie S.p.A. interamente controllata da Gruppo Waste Italia S.p.A.. Per effetto di questa operazione di conferimento la Società è passata dal possedere dalle iniziali n. 3.314.030 azioni su di un totale di n. 5.027.858 azioni a n. 7.160.183 azioni su un totale di n. 8.874.011 azioni per poi successivamente significativamente diminuire a novembre 2015 a circa il 17,49 % (pari a n. 1.549.858 azioni su un totale di n. 8.874.011 azioni), a seguito del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec S.p.A, erogato in data 11 novembre 2015, a fronte del quale l’intero business operativo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica è stato ceduto a beneficio di tutti gli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A. Pagina | 42 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 A seguito delle operazioni straordinarie sopra illustrate, si è perfezionata la riorganizzazione strategica societaria di tutto il Gruppo, per effetto del quale Innovatec S.p.A diventa una holding quotata all’AIM Italia con esclusivo focus nel business delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. L’azionista di riferimento è Sostenya Group Plc con una quota pari al 27,81%. Si riportano di seguito alcuni dati relativi ai prezzi ed ai volumi del titolo Innovatec nel 2015. Gruppo Waste Italia S.p.A., in riferimento ai Warrants INN abbinati alle azioni, detiene n. 3.229.465 Warrants INN su un totale di n. 5.027.858 Warrants INN emesse al portatore e quotate anch’essi all’AIM Italia ad un corso alla data di riferimento del 31 dicembre 2015 di Euro 0,18 (31 dicembre 2014: Euro 0,10) per Warrant INN. A decorrere dalla data del 21 dicembre 2015 Innovatec S.p.A ha maturato la decisione di sostituire Intermonte SIM S.p.A come operatore specialista (“Specialist”). A fronte di ciò si è provveduto a dare incarico ad un nuovo intermediario identificato in Banca Finnat quale soggetto a cui conferire il mandato. Lo Specialist si impegnerà a dare maggiore liquidità al titolo e agirà nell’ottica di ottenere una copertura in termini di ricerca finanziaria che possa illustrare l’attività e il percorso di sviluppo del Gruppo. L’attività di comunicazione finanziaria per la società partecipata Innovatec S.p.A. si è focalizzata nell’esercizio, oltre alla diffusione di comunicati stampa relativi agli eventi che hanno interessato l’attività del gruppo, in specifiche presentazioni effettuate presso analisti, investitori istituzionali e family offices a Milano, Lugano, Londra nonché ad incontri con potenziali investitori italiani ed esteri. Rapporti con istituzioni e comunità locali Il Gruppo ha intrattenuto anche nel corso dell’esercizio solidi rapporti con le molte realtà presenti sul territorio nazionale, in particolare nelle regioni in cui è presente il proprio diretto presidio: Lombardia, Piemonte e Liguria. Le società del Gruppo hanno rapporti diretti con gli Enti preposti al rilascio di autorizzazioni e abilitazioni, nel pieno rispetto delle norme e del proprio Codice Etico, ispirandosi ai principi di correttezza, trasparenza e collaborazione. Pagina | 43 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Il dialogo con il territorio, anche per ciò che concerne la responsabilità sociale, è costante grazie al coinvolgimento della Società nelle iniziative locali e alla realizzazione di programmi di informazione/formazione sociale e ambientale dedicati agli stakeholder. Le iniziative di carattere culturale, educativo, sportivo e sociale rivestono un ruolo centrale nella scelta d’investimento in progetti legati al territorio, siano essi sponsorizzazioni o attività che richiedono maggiore investimento in progettualità, tempo e coinvolgimento di risorse interne al Gruppo Waste Italia. Anche le sponsorizzazioni sono state scelte con cura valutando e privilegiando quelle il cui impatto sul territorio fosse maggiormente a beneficio dei valori aziendali e della crescita di consapevolezza sui temi della sostenibilità a 360° Per ogni progetto il Gruppo vuole essere una guida, un faro nel settore ambientale e della responsabilità sociale, diffondendo conoscenze e pratiche responsabili nei confronti dei temi di CSR, aumentando anche l’interesse a livello locale verso le attività della Società. Progetto Formazione e sensibilizzazione Progetti educativi su temi legati al core business Progetto Scuole 00Waste x Formazione giornalisti di domani x Visite scuole in impianto x Progetto Studenti Università Cattolica x Progetto Scuole MrSix x Sviluppo territorio Progetti per la valorizzazione culturale, ambientale e sociale destinati alla comunità. x x Cit Turin x Destinazione Ambiente x Wastend – L’officina del futuro x Altis (Università Cattolica) Symbola – Redazione Waste End Rapporti con Istituzioni Progetti e collaborazioni con università, associazioni ed enti. x x x x Progetto Scuole 00Waste Il Progetto Scuole, che ha coinvolto alcune classi delle elementari nella provincia di Torino, si è svolto nell’anno scolastico 2014-2015 e ha visto la partecipazione attiva dei bambini nelle lezioni in classe e durante lo spettacolo teatrale appositamente studiato dal Gruppo per educare le generazioni future sulla raccolta differenziata e il rispetto dell’ambiente. Formazione giornalisti di domani – La nuova Ecologia Waste Italia S.p.A. è stata Main Partner della XV edizione del Corso EuroMediterraneo di Giornalismo Ambientale Laura Conti, una delle figure più significative nel panorama della divulgazione scientificoambientale del nostro Paese. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela Pagina | 44 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 del Territorio e del Mare, del Comune di Savona, del Campus Universitario di Savona, di Federparchi, della Fima e dell’Enea. Come Main Partner, Waste Italia ha ospitato gli studenti presso le proprie strutture della sede di Vado Ligure per illustrare le attività inerenti alla gestione dei rifiuti. Visite delle scuole presso gli impianti Come da prassi consolidata anche in questo esercizio, alcuni impianti del Gruppo hanno ospitano le classi delle scuole elementari territoriali per laboratori e lezioni formative sul mondo dei rifiuti, dalla raccolta al recupero, fino allo smaltimento. Progetto Scuole Mr Six Il progetto dedicato agli alunni delle elementari di alcuni comuni nel torinese si è sviluppato durante l’anno scolastico 2014-2015. Le lezioni in classe hanno coinvolto i bambini nell’apprendimento dei temi legati all’energia rinnovabile e al rispetto dell’ambiente. Cit Turin – Associazione Sportiva Il Gruppo ha sponsorizzato l’associazione calcistica Cit Turin condividendone lo spirito sportivo ed educativo infuso alle nuove generazioni del territorio torinese. Le squadre sostenute riguardano diverse fasce d’età, dai più piccoli agli adolescenti, sia maschili sia femminili. Destinazione Ambiente Dal 2009 Waste Italia S.p.A. partecipa al progetto di Autogrill “Destinazione Ambiente”, un esempio virtuoso di sinergia tra diverse realtà industriali, in grado di porre la sostenibilità al centro delle proprie attività. Ogni azienda ha contribuito con il proprio know how. Nel caso di Waste Italia il contributo si è espresso nel servizio di raccolta e gestione dei rifiuti, assicurando la quasi totalità del recupero degli scarti. L’organico raccolto presso Autogrill Villoresi Est è infatti conferito presso un impianto terzo specializzato in cui è trasformato in compost, che Waste Italia consegna all’oasi WWF per la concimazione dell’orto biologico. I prodotti dell’orto biologico sono utilizzati dallo stesso Autogrill per produrre i propri piatti. Wastend - L’officina del futuro Wastend è il progetto che prevede la realizzazione di uno dei poli per il riciclo più grandi d’Europa, nel territorio torinese (per maggiori dettagli si rimanda al capitolo 16 “Innovazione, ricerca e sviluppo” della presente Relazione sulla gestione). Per quanto riguarda i rapporti con le istituzioni e la cittadinanza, il team tecnico ha condiviso il progetto in più incontri formali e informali prima della consegna avvenuta il 31 luglio 2015. Il 4 novembre 2015 ha avuto luogo la conferenza dei servizi in cui è stata richiesta una serie di integrazioni e modifiche da apportare al progetto. Altis – ESG: contano per chi giudica le imprese? Il progetto di Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica) nasce da un’intuizione del management del Gruppo Waste Italia per promuovere l’inclusione di indicatori ESG (Environment, Social, Governance) nella valutazione del merito creditizio da parte degli operatori finanziari, consci del fatto che un’impresa impegnata nella sostenibilità sia più lungimirante rispetto ad altre imprese, in quanto soggetta a minori rischi (per maggiori dettagli si rimanda al capitolo 16 “Innovazione, ricerca e sviluppo” della presente Relazione sulla gestione). Symbola – Redazione Waste End Pagina | 45 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 La controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. ha redatto con la Fondazione Symbola uno studio approfondito sulla gestione dei rifiuti verso una società a Rifiuti Zero dal titolo "Waste End. Economia circolare, nuova frontiera del made in Italy". Lo studio si propone di verificare la fattibilità, nell'arco temporale 2015-2020, di un sistema di gestione dei rifiuti nella logica dell’economia circolare con l’obiettivo di minimizzare gli scarti prodotti, di recuperare risorse e massimizzare la filiera del riciclo, creando distretti industriali del riciclo, limitando il ricorso alla discarica alle sole frazioni trattate, non riciclabili o convertibili energeticamente. Rapporti con i media Nel corso degli anni le attività nei confronti dei media (testate tradizionali e online, le press agency, i programmi radio e tv di informazione, finanza e green economy) hanno rivestito un ruolo sempre più centrale. Il dialogo con giornalisti e professionisti del settore media - anche per ciò che concerne la responsabilità sociale - è costante grazie al loro coinvolgimento nelle iniziative locali e nazionali che il Gruppo realizza. In quanto società quotata, la holding Gruppo Waste Italia S.p.A. ha degli obblighi a livello di legge per informare e diffondere le proprie scelte e azioni al mercato intero (le informazioni necessarie sono regolamentate dal TUF di Consob). Il mezzo principale è il comunicato stampa, pubblicato sui sistemi di stoccaggio di Borsa Italiana e sul sito internet aziendale, nella sezione Investor Relations. Nella stessa sezione sono pubblicati anche i documenti richiesti dalla legge, come ad esempio i bilanci (annuali e trimestrali), le relazioni, gli avvisi di pubblicazione. Per non limitarsi ai doveri di legge e coinvolgere più figure possibili, gli stessi comunicati stampa sono diffusi anche tramite i canali gestiti dall’ufficio stampa per informare le agenzie, le testate giornalistiche e il mondo dei media in senso lato. Per agevolare la loro diffusione e anche la conoscenza di tutte quelle attività non price sensitive svolte da l Gruppo sono stati creati un account Twitter dedicato e il profilo YouTube per visualizzare i video delle interviste. Sempre in ottica di agevolare la comprensione del proprio business, Gruppo Waste Italia S.p.A. ha messo a disposizione anche una sezione Media & Press sul proprio sito, dalla quale visualizzare contenuti informativi come brochure, rassegna stampa e news. Pagina | 46 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 11. I RISULTATI DEL GRUPPO Conto Economico consolidato riclassificato Gruppo WIG al 31 dicembre 2015 Ricavi della gestione caratteristica 115.140 Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione 692 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 4.288 Altri Ricavi e Proventi 12.737 RICAVI 132.856 87 1 3 10 100 2014 riesposto * 50.348 (29) 0 13.812 64.131 Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi (8) (50) (12) (3) (11.320) (22.481) (4.818) (2.101) in Euro migliaia EBITDA 2015 (10.441) (65.945) (15.894) (4.083) % 79 (0) 0 22 100 64.791 721 4.288 (1.075) 68.725 Variazione % 129 (2.486) 100 (8) 107 (18) (35) (8) (3) 879 (43.464) (11.076) (1.982) (8) 193 230 94 Variazione % 2014 approvato 62.698 (527) 14.666 16.192 93.029 (21.005) (37.294) (8.925) (3.240) 36.493 27 23.411 37 13.082 56 22.565 Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni EBIT (20.466) (18.204) (2.176) (15) (14) (2) (10.542) (22.647) (9.778) (16) (35) (15) (9.924) 4.444 7.602 94 100 (78) (12.003) (28.593) (18.031) Proventi (oneri) finanziari netti Proventi netti da partecipazioni Risultato prima delle imposte (29.848) (694) (32.718) (22) (1) (25) (11.866) 2.275 (19.368) (19) 4 (30) (17.982) (2.969) (13.350) 152 0 69 (12.935) 2.275 (28.691) Imposte sul reddito Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate Risultato netto (3.490) (5.998) (42.206) (3) (5) (32) (1.241) (11.106) (31.716) (2) (17) (49) (2.249) 5.108 (10.490) 181 (46) 33 (1.659) (1.365) (31.715) 2.970 2 2.167 3 803 37 2.167 (39.236) (30) (29.549) (46) (9.687) 33 (29.548) Risultato netto di terzi Risultato Netto di Gruppo (*) A seguito dell’applicazione dell’IFRS 5, il conto economico 2014 riesposto non include i dati economici di di Innovatec e Volteo e delle rispettive controllate che non rientrano più nel perimetro di consolidamento che vengono esposti nella linea “Risultato da attività destinate alla vendita/cessate”. Nella circostanza di uscita da un settore strategico (così definito ai sensi dell’IFRS, fattispecie applicabile al settore “efficienza energetica” e “EPC e General Contracting”), il principio contabile IFRS 5 prevede che il conto economico 2015 della linea di business discontinuata non concorra al risultato dell’esercizio su ogni linea di costo e ricavo per natura, ma il risultato complessivo della linea di business discontinuata sia riflesso in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato delle attività destinate alla vendita/cessate”; stesso trattamento viene applicato alle attività e passività connesse al business discontinuato, che non concorrono agli attivi e passivi delle attività continue ma vengono esposti sinteticamente in specifiche voci dell’attivo e del passivo. Il principio IFRS 5 richiede altresì che il conto economico dell’esercizio comparativo 2014 venga riesposto in modo da rendere comparabili i perimetri delle attività continuate e discontinuate nei due esercizi esposti nella comunicazione finanziaria. Nel caso di specie, l’IFRS 5 ha impatto solo sulla esposizione del conto economico in quanto, al 31 dicembre 2015, le attività e passività del settore di efficienza energetica discontinuato sono già state cedute e non concorrono quindi più alla situazione patrimoniale finanziaria consolidata alla data di riferimento. I dati economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5) prendono in considerazione le performance economiche di periodo di Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31 dicembre 2014. Il Valore della Produzione del Gruppo WIG Al 31 dicembre 2015 il valore della produzione risulta pari a Euro 132,9 milioni rispetto a Euro 64,1 milioni dello scorso esercizio, in aumento del 107%, a seguito dello sviluppo del business Ambiente a Euro 119,2 milioni (+Euro 79,6 milioni rispetto a Euro 39,6 milioni del 2014 riesposto), nonché dell’apporto al valore della produzione consolidato del business Teleriscaldamento pari ad Euro 12,4 milioni (-Euro 7,9 milioni rispetto a Euro 20,3 milioni del 2014 riesposto) e dei ricavi afferenti al segmento Corporate che per il 2015 si sono attestati ad Euro 1,3 milioni (+Euro 0,6 milioni rispetto a Euro 0,7 milioni del 2014 riesposto). Le società attive nel campo della produzione di energia rinnovabile residuate a valle dell’operazione di Hive off non hanno contribuito al valore della produzione consolidato (Euro 3,6 milioni nel 2014 riesposto). Fra le attività destinate alla vendita residuano ancora due impianti (ubicati nella provincia di Latina) di valorizzazione energetica di scarti agricoli della potenza elettrica di 1MW ciascuno (c.d. “biodigestori”), per i quali il Gruppo sta proseguendo le attività di ricerca di un potenziale operatore interessato all’acquisto, così come positivamente verificatosi nel corso del 2015 per i 4 biodigestori della Lomellina (operazione perfezionatasi nel mese di dicembre del 2015 dopo il conferimento di Volteo in Innovatec). I ricavi del 2015 vedono l’apporto preponderante del business Ambiente. Nella configurazione attuale, di fatto, il sub-gruppo facente capo alla controllata Waste Italia S.p.A. ha apportato circa il 90% dei ricavi consolidati e continuerà a rappresentare la forza trainante del Gruppo anche per gli esercizi a venire. Sempre all’interno del business ambientale vanno ad inserirsi le attività di sviluppo sul fronte internazionale svolte dal Gruppo nel corso degli ultimi anni e che hanno portato all’aggiudicazione della concessione per la realizzazione e gestione della nuova discarica controllata della municipalità di Durazzo (Albania) per una volumetria Pagina | 47 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 complessiva di circa 1,9 milioni di tonnellate. A fronte di tale riposizionamento strategico del Gruppo verso un focus completamente dedicato alla gestione delle tematiche ambientali, la Gruppo Waste Italia S.p.A. nel corso del 2015 ha proseguito le attività di interlocuzione con la Biancamano S.p.A., società a sua volta quotata alla Borsa di Milano ed attiva principalmente nella raccolta dei rifiuti urbani, al fine di addivenire al positivo compimento di quanto prospettato negli accordi sottoscritti fra le parti. A questo proposito, ed al fine di permettere ad entrambe le parti di completare il proprio iter di ristrutturazione societaria, la scadenza di detti accordi, inizialmente preventivata per il primo quadrimestre dell’anno in corso, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2016. Il business dell’Ambiente, ha registrato quindi un valore della produzione pari a Euro 119,2 milioni (+200% rispetto a Euro 39,6 milioni del 2014) contribuendo ai ricavi complessivi di gruppo per il 90% (2014 riesposto: 62%), mentre i business che compongono la Filiera Rinnovabili, che allo stato attuale si sono ridotti al solo Teleriscaldamento nonché alle società ancora operative controllate dalla sub-holding SUN RT 02, si è attestato a Euro 12,4 milioni rispetto a euro 23,9 milioni dell’esercizio 2014 (-48%) contribuendo al valore della produzione per il 9% (2014: 37%). Il minor risultato consuntivato nel 2015 dalla controllata SEI Energia se comparato con quanto prodotto nell’anno precedente, discende principalmente da due fattori: da una parte il venir meno dell’incentivo dei certificati verdi ha minato alla base la marginalità del business, dall’altra a partire dal 1° ottobre 2015 i risultati operativi di tale attività sono di competenza della consociata Innovatec S.p.A. in funzione del contratto di affitto del ramo d’azienda operativo sottoscritto nel corso del 2015 ed avente durata di 24 mesi. Di conseguenza il valore della produzione del business Teleriscaldamento accoglie i risultati operativi portati da SEI Energia nei primi nove mesi dell’anno, mentre per l’ultimo trimestre registra esclusivamente la quota di competenza del canone di affitto da corrispondersi alla stessa società da parte di Innovatec e pari ad Euro 1,1 milioni su base annuale. Nello specifico, il business dell’Ambiente per l’anno 2015 ricomprende per la prima volta i risultati complessivi del gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. nella sua configurazione che si è venuta a sostanziare alla fine del 2014. Difatti mentre la società Faeco S.r.l. (oggi controllata direttamente da Waste Italia S.p.A.) è sempre stata all’interno del perimetro di consolidamento di Gruppo, e di fatto il business Ambiente fino al 30 settembre 2014 coincideva con i risultati di tale società, Waste Italia e le sue controllate sono entrate a farvi parte a seguito dell’operazione di fusione inversa di Sostenya nell’allora Kinexia completata l’11 agosto 2014. Di conseguenza nel 2014 i risultati del sub-gruppo Waste Italia hanno contribuito al consolidato di Gruppo esclusivamente per l’ultimo trimestre. L’attuale configurazione del sub-gruppo si è inoltre finalizzata al termine del mese di novembre 2014 mediante l’acquisizione delle società facenti capo a Geotea S.p.A. (ad oggi fusa per incorporazione in Waste Italia S.p.A.) che non hanno potuto contribuire ai risultati consolidati di Gruppo per il 2014, mentre il loro apporto è stato interamente classificato all’interno del business Ambiente per l’anno 2015. Per i succitati motivi i risultati del 2015 dell’attività in questione risultano scarsamente confrontabili con quanto consuntivato dal Gruppo nel corso del 2014. Separando gli apporti delle differenti componenti al segmento dell’Ambiente, nel corso del 2015 Faeco S.r.l. ha contribuito ai risultati di settore per circa Euro 9,8 milioni (2014: Euro 16,2 milioni), Waste Italia e le proprie controllate storiche (ad eccezione delle tre società facenti parte del gruppo Geotea) hanno apportato Euro 66 milioni in termini di ricavi (2014: Euro 23,4 milioni per il solo ultimo trimestre) mentre le tre società facenti parte del gruppo Geotea, di cui ad oggi sopravvive esclusivamente Ecosavona S.r.l. in quanto Geotea S.p.A. e Bossarino S.r.l. sono state fuse per incorporazione in Waste Italia S.p.A., hanno contribuito ai ricavi del segmento per Euro 43,4 milioni (2014: i risultati di Geotea non venivano consolidati). Nello specifico, la minore contribuzione di Faeco ai risultati del segmento Ambiente è dovuta ad una riduzione dei volumi avviati a smaltimento presso il sito di Bedizzole (BS) gestito dalla società. Difatti nel corso del 2015 sono stati smaltite complessivamente 86.421 tonnellate esclusivamente di materiale identificato come “car fluff” mentre sono stati interrotti i conferimenti al sito di rifiuti di altra tipologia, per quanto autorizzati allo smaltimento; tale dato deve essere comparato con il dato annuale consuntivato da Faeco nel corso del 2014, anno in cui sono state conferite all’interno della discarica di Bedizzole 183.390 tonnellate di rifiuti suddivise fra 84.230 tonnellate di fluff e 99.161 tonnellate di rifiuti assimilabili non pericolosi di cui 70.662 tonnellate provenienti da Waste Italia. I ricavi relativi al 2015 della società Faeco comprendono peraltro un provento non caratteristico e non ricorrente pari ad Euro 4,2 milioni, relativo ad un accordo transattivo connesso ad alcune attività che un prestatore di servizio doveva svolgere presso il sito di Bedizzole in connessione alla chiusura e post chiusura dello stesso. Pagina | 48 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Per quanto concerne il gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. nella sua configurazione antecedente alle acquisizioni completate ad esito dell’emissione del Bond Waste, i ricavi del 2015 sono stati generati dall’attività di raccolta, trattamento e smaltimento, i quali hanno contribuito rispettivamente per Euro 39,2 milioni (volumi per circa 276 mila tonnellate), Euro 12 milioni (volumi per circa 154 mila tonnellate trattate, comprensivi del contributo apportato dalle attività svolte dal ramo d’azienda in affitto da parte di Waste to Water che hanno interessato circa 30 mila tonnellate) ed Euro 17,3 milioni (circa n.209 mila tonnellate, di cui 120 mila tonnellate conseguenti dalla sottoscrizione di due contratti di cessione spazi alla parte correlata Waste To Water S.r.l. – oggi Aker S.r.l., operazione a fronte della quale sono stati iscritti Euro 9 milioni di ricavi). Concorre al valore della produzione complessivo di Waste Italia e delle sue controllate il rimborso assicurativo maturato a seguito dell’incendio doloso avvenuto nel 2014 presso l’impianto di trattamento degli pneumatici sito in Chivasso per Euro 1,1 milioni, i ricavi afferenti al recupero energetico del biogas da discarica, gli incentivi percepiti per alcuni impianti fotovoltaici installati sulla coperture definitiva delle discariche di Albonese e Chivasso, nonché altri ricavi e proventi per un totale di circa Euro 4 milioni. Per quanto concerne l’ex gruppo Geotea, nel corso del 2015 i due siti di smaltimento gestiti da Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l., hanno accolto complessivamente circa 445 mila tonnellate di rifiuti, di cui circa 54 mila tonnellate provenienti da Waste Italia, per una contribuzione al valore complessivo della produzione pari ad Euro 43,4 milioni (i ricavi consolidati del sub-gruppo Geotea per l’anno 2014 si erano attestati ad Euro 31,6 milioni), comprensivi anche del contributo garantito dal recupero energetico del biogas estratto dalle discariche, attività particolarmente remunerativa nel caso del sito di smaltimento del Boscaccio gestito da Ecosavona. Il segmento operativo teleriscaldamento, che continua a rappresentare il secondo business in termini di contribuzione ai ricavi ed ai margini consolidati di Gruppo, con l’operazione di Hive-off viene nella pratica a coincidere con il vecchio segmento delle Rinnovabili, ad eccezione dei costi ancora sopportati dal Gruppo in connessione a quelle società attive nel settore dello sviluppo di iniziative nel campo delle rinnovabili, ancora sotto al controllo della sub-holding SUN RT 02. Nello specifico, a partire dal 1° ottobre 2015 la controllata SEI Energia ha concesso in affitto alla consociata Innovatec S.p.A. il ramo d’azienda operativo del teleriscaldamento comprensivo del personale, per una durata di 24 mesi a fronte di un canone di affitto annuo concordato in Euro 1,1 milioni. Tale operazione è stata concordata anche per prevenire eventuali aggressioni da parte dei creditori coobbligati (cfr. capitolo “Rischi connessi ai rapporti con ASM S.p.A, in liquidazione e concordato preventivo”) le quali avrebbero potuto compromettere la corretta e continuativa erogazione del servizio di teleriscaldamento ai clienti allacciati alla rete. Di conseguenza i risultati 2015 del segmento del teleriscaldamento riportano i risultati operativi consuntivati dalla controllata SEI Energia nei primi 9 mesi dell’anno, mentre per l’ultimo trimestre del 2015 viene considerato un quarto del valore annuale del canone di affitto (pari quindi ad Euro 275 migliaia), consuntivando un valore della produzione complessivamente pari a circa Euro 12,4 milioni a fronte di ricavi consuntivati nel 2014 per Euro 20,3 milioni (tale dato era però relativo ad un intero anno di operatività, la quale beneficiava peraltro dell’incentivo dei certificati verdi per l’energia elettrica prodotta da cogenerazione abbinata a teleriscaldamento). Da un punto di vista operativo, e considerando esclusivamente i primi nove mesi dell’anno, la produzione di energia elettrica da teleriscaldamento è risultata pari a 32,7 milioni di kWhe (2014: 69 milioni di kWhe), tale riduzione è primariamente imputabile al progressivo decremento del prezzo di vendita dell’energia elettrica che per lunghi periodi del 2015, pur a fronte di una domanda termica potenzialmente sopperibile mettendo in funzione la turbogas ubicata presso la centrale di Rivoli, di fatto non trovava giustificazione da un punto di vista economico. Infatti il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica ha continuato il proprio trend discendente già iniziato durante gli scorsi esercizi, che hanno visto una diminuzione delle tariffe di vendita da 65 Euro/MWhe nel 2013 a circa 58 Euro/MWhe nel 2014 (-11%) per poi arrivare a circa 55 Euro/MWhe per i primi nove mesi dell’anno 2015. Il venir meno del meccanismo incentivante dei certificati verdi, di cui SEI Energia beneficiava dal 2006, ha provocato una ulteriore contrazione dei ricavi operativi, difatti nel corso dell’anno 2014 il segmento aveva potuto beneficiare di un ricavo pari ad oltre Euro 3,8 milioni discendente dalla vendita di circa 42 mila CV ad prezzo medio di circa 85 €/CV. Per quanto concerne l’attività di produzione e vendita di calore all’utenza allacciata alla rete di teleriscaldamento, nonostante l’inverno mite e l’attenzione sempre crescente della clientela per il risparmio energetico, la produzione “a bocca di centrale” Pagina | 49 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 per i primi mesi del 2015 ha superato di poco i 100 milioni di kWh termici (2014: 130 milioni di kWht), mentre l’energia erogata all’utenza finale si è attestata a 86,3 milioni di kWh termini per un fatturato complessivo di Euro 7,4 milioni. A completamento dei ricavi registrati nell’esercizio ed afferenti al segmento del teleriscaldamento, è stata considerata la quota relativa all’ultimo trimestre del 2015 del fitto di ramo d’azienda alla correlata Volteo Energie per Euro 275 mila e sopravvenienze attive per Euro 1,9 milioni relative principalmente a debiti ormai prescritti. Infine, continuano ad essere riclassificate fra le attività in fase di dimissione gli ultimi due impianti laziali di valorizzazione energetica di residui agricoli (c.d. “biodigestori”) che residuano di proprietà del Gruppo, attraverso la sub-holding SUN RT02. Si ricorda inoltre che la produzione elettrica consuntivata dal Gruppo nel corso del 2014 e riferita allo sfruttamento energetico del biogas da discarica, i cui ricavi confluivano all’interno del segmento della Produzione, dall’ultimo trimestre del 2014 viene riclassificata all’interno del business Ambiente in quanto gli impianti sono stati oggetto di cessione alla controllata Waste Italia ad esito dell’emissione del Bond Waste. La redditività del Gruppo L’EBITDA è risultato pari a Euro 36,5 milioni (+56%) rispetto a Euro 23,4 milioni del 2014 riesposto grazie al contributo del business ambiente che per l’esercizio 2014 veniva consolidato solamente per l’ultimo trimestre dell’anno e senza tenere in considerazione il contributo del gruppo Geotea, entrato all’interno del perimetro di consolidamento solamente a partire dal 31 dicembre 2014. L’Ebitda margin si attesta al 27% rispetto al 37% registrato nel 2014. La riduzione della redditività percentuale del Gruppo discende dall’anno di forte difficoltà sopportato dalla sub-holding operativa Waste Italia e dalle sue controllate. Difatti i rallentamenti nella messa a disposizione di nuove volumetrie, i molteplici avvicendamenti ai vertici aziendali, il contesto competitivo che ha comportato un generale decremento dei prezzi medi ed il perdurare delle tematiche giudiziarie che hanno precluso il pieno sfruttamento delle volumetrie disponibili presso le discariche del Gruppo hanno di fatto rallentato e compromesso il raggiungimento degli obiettivi di ricavi e margini inizialmente fissati dal management, comportando una notevole contrazione della marginalità percentuale di Gruppo. Nello specifico il margine operativo lordo del business dell’Ambiente risulta pari a Euro 37,8 milioni (2014 riesposto: Euro 19,4 milioni) in aumento del 95% a seguito del consolidamento per l’intero esercizio 2015 del gruppo Waste comprensivo del significativo contributo apportato dalle società acquisite in occasione dell’emissione del Bond Waste e facenti capo a Geotea S.p.A. (la quale a partire dal 1° gennaio 2016 risulta fusa per incorporazione in Waste Italia S.p.A.), e contribuisce in misura superiore al 100% alla marginalità operativa lorda di gruppo (2014 riesposto: 80%), mentre l’EBITDA dei business che concorrono alla filiera Rinnovabili (che nella pratica allo stato attuale è rappresentato dal business teleriscaldamento a cui vengono aggiunti i costi di gestione delle società residuate a valle dell’operazione di Hive off) contribuisce per il 5% sulla marginalità operativa lorda di gruppo (2014 riesposto: 28%) e si attesta a Euro 1,9 milioni in riduzione del 71% rispetto al 2014 (2014 risposto: Euro 6,7 milioni). Nel corso del 2015 sono stati rilasciati a conto economico oneri progettuali, per Euro 0,9 milioni, finora sostenuti per progetti eolici non più perseguibili. I costi netti corporate incidono sull’EBITDA per Euro 3,2 milioni in aumento rispetto agli Euro 1,9 milioni rilevati lo scorso anno. L’incidenza rispetto al fatturato è aumentata da 2,4% al 3% e risente principalmente dei maggiori servizi resi da consulenti esterni per le riorganizzazioni finalizzate nonché dell’internazionale. L’EBIT risulta negativo per Euro 2,2 milioni ma con una redditività in aumento rispetto a Euro 9,8 milioni negativi del 2014. L’incremento della redditività generata dal business dell’Ambiente a seguito dell’integrazione a livello economico per tutto l’anno di Waste Italia e delle sue controllate è stato quasi interamente compensato dall’iscrizione dei relativi ammortamenti nonché accantonamenti ai fondi chiusura e post-chiusura normalmente associati alla gestione dei siti di discarica. Inoltre nel corso del 2015 sono stati appostati a conto economico in relazione ai segmenti Produzione Energia Elettrica e Corporate svalutazioni non ricorrenti riguardanti nel dettaglio: per Euro 5,4 milioni la completa svalutazione del goodwill allocato sul progetto eolico di Cirò; Pagina | 50 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 per Euro 0,8 milioni la svalutazione delle azioni Veneto Banca detenute in portafoglio per effetto di deliberazioni consigliari della stessa; per Euro 0,4 milioni la parziale svalutazione del patrimonio mobiliare del Gruppo; per Euro 1 milione la parziale svalutazione del goodwill riferibile al business Ambiente a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l.; per Euro 1,3 milioni la svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo nel business Ambiente non più perseguibili. Sono stati inoltre accantonati fondi rischi per Euro 0,75 milioni, di cui per Euro 0,35 milioni per contenziosi con ex dipendenti e per Euro 0,4 milioni a fronte di contenzioso con alcuni consulenti. Dei complessivi circa Euro 39 milioni (2014 riesposto: Euro 33,2 milioni) fra ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni registrati nel corso del 2015, Euro 28,3 milioni fanno riferimento al segmento Ambiente (2014 riesposto: Euro 13,5 milioni), Euro 2,9 milioni al business del Teleriscaldamento (2014 riesposto: Euro 8,5 milioni), Euro 5,4 milioni al residuo business della Produzione (2014 riesposto: Euro 9,9 milioni), ed Euro 2,2 milioni al segmento Corporate (2014 riesposto: Euro 1,4 milioni). Si ricorda che il 2014 era peraltro caratterizzato dalla decisione del Gruppo di operare svalutazioni ed accantonamenti a fondi rischi per Euro 22,6 milioni (dato 2014 riesposto) sugli avviamenti e su alcune attività del Gruppo a seguito del riposizionamento strategico operato dal Gruppo stesso nel business integrato delle energie rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente. Gli oneri finanziari netti, pari a Euro 29,8 milioni (2014 riesposto: Euro 11,9 milioni) risentono del completo consolidamento per l’anno 2015 dei risultati economici della sub-holding Waste Italia, il cui indebitamento finanziario è principalmente caratterizzato dell’emissione obbligazionaria di Euro 200 milioni portata a termine nel corso dell’ultimo trimestre del 2014 e contraddistinto da un tasso di interesse nominale del 10,5% (c.d. “Bond Waste”). Gli oneri finanziari consolidati sono inoltre derivanti dai prestiti obbligazionari convertibili emessi dalla capogruppo per Euro 6,1 milioni e Euro 10 milioni a servizio rispettivamente dell’operazione di acquisizione della quota di minoranza di Waste Italia da parte del Fondo Synergo e dell’acquisto di Geotea, nonché degli interessi derivanti dai finanziamenti in essere stipulati dalla controllata SEI Energia S.p.A.. Gli oneri netti su partecipazioni, negativi nel 2015 per Euro 0,7 milioni (2014 riesposto: Euro 2,3 milioni positivi) si riferiscono per Euro 1,1 milioni agli effetti della sentenza avversa alla società della causa intentata da un ex manager della controllata SEI Energia. Il risultato netto di Gruppo risulta negativo per Euro 39 milioni rispetto ad una perdita di Euro 29,6 milioni rilevato nello scorso esercizio per gli effetti di cui sopra, oltre che per effetto delle perdite connesse ad attività destinate alla vendita per circa Euro 6,0 milioni (2014: Euro 11,1 milioni), conseguite nel business rinnovabili ed efficienza energetica ceduti nel corso dell’anno 2015 (ovvero le attività relative ai precedenti segmenti di attività SMART Energy, EPC e Produzione di energia, oltre ai residui impianti di biodigestione). Pagina | 51 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Gruppo WIG Stato Patrimoniale consolidato riclassificato Gruppo WIG al 31 dicembre 2015 in Euro migliaia Dicembre 2015 Dicembre 2014 % % Variazione Variazione % Attività Immateriali Attività Materiali Partecipazioni Altre attività finanziarie non correnti Imposte differite nette Capitale Immobilizzato 216.739 126.357 17.300 8.666 5.369 374.431 76 44 6 3 2 131 217.008 161.610 9.306 12.608 6.301 406.833 67 50 3 4 2 126 (269) (35.253) 7.994 (3.942) (932) (32.402) (0) (22) 86 (31) (15) (8) Crediti commerciali Rimanenze al netto acconti da clienti Debiti commerciali Altri crediti/(debiti) correnti Capitale Circolante netto 77.169 4.529 (68.628) (28.433) (15.363) 27 2 (24) (10) (5) 76.688 6.496 (101.305) 6.926 (11.195) 24 2 (31) 2 (3) 481 (1.967) 32.677 (35.359) (4.168) 1 (30) (32) (511) 37 Attività/(Passività) destinate alla vendita e/o cessate TFR, F. Rischi e Oneri e passività per discariche 1.580 (74.963) 1 (26) 7.210 (79.244) 2 (24) (5.630) 4.281 100 (5) Capitale investito netto 285.685 100 323.604 100 (37.919) (12) (1.506) (260.472) (261.977) (1) (91) (92) 21.675 (271.967) (250.292) 7 (84) (77) (23.181) 11.495 (11.685) (107) (4) 5 19.452 4.256 7 1 62.667 10.645 19 3 (43.216) (6.388) (69) (60) 285.685 100 323.604 100 (37.919) (12) Disponibilità liquide al netto dei debiti vs banche correnti Altre attività / (passività) finanziarie nette (Indebitamento) / disponibilità finanziarie nette Patrimonio netto Patrimonio netto di Terzi Totale Fonti di Finanziamento Il capitale immobilizzato si attesta a circa Euro 374,4 milioni (31 dicembre 2014: Euro 406,8 milioni) in diminuzione di Euro 32,4 milioni principalmente per l’effetto combinato: del deconsolidamento del capitale immobilizzato (pari a circa Euro 35,6 milioni) riferibile ad Innovatec S.p.A. ed alla sub holding Volteo Energie S.p.A. e rispettive controllate a seguito del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec erogato agli azionisti della Società ad inizio novembre; della svalutazione parziale del goodwill riferibile al business Ambiente per Euro 0,6 milioni a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l. e della quota residua del goodwill per Euro 5,4 milioni relativo al costruendo parco eolico di Cirò, classificato tra le immobilizzazioni materiali; della svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo non più perseguibili per Euro 1,2 milioni; della cessione della controllata Alice Ambiente S.r.l., che ha comportato l’iscrizione tra le immobilizzazioni immateriali delle iniziative in sviluppo su siti limitrofi alla discarica di Alice Castello (per circa Euro 5,1 milioni) e la riduzione del goodwill di Euro 0,7 milioni; dell’acquisto di diritti di conferimento in discariche per Euro 2,1 milioni; dell’iscrizione della component decommissioning della discarica di Albonese per Euro 4,6 milioni (con contemporaneo effetto sulla voce “passività per discariche”); dell’incremento della partecipazione detenuta nella correlata SETA S.p.A. per Euro 5,3 milioni a fronte dell’impegno sottoscritto tra le parti a convertire parte dei crediti vantati dal Gruppo al fine di ottenere una interessenza nella società del 49% e dall’iscrizione tra la partecipazione disponibili alla vendita della quota residua partecipativa in Innovatec S.p.A. per Euro 2,6 milioni a seguito della perdita di controllo occorsa a seguito della distribuzione del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec. Il capitale circolante netto passa da un saldo negativo di Euro 11,2 milioni al 31 dicembre 2014 ad un saldo negativo di Euro 15,4 milioni al 31 dicembre 2015, a causa, oltre che per la strategia condotta dal Gruppo di riequilibrio ed ottimizzazione del capitale circolante operativo netto del settore ambiente con una progressiva diminuzione dei giorni medi in pagamento verso i fornitori operativi a cui va ad aggiungersi l’effetto del deconsolidamento a fine esercizio 2015 del business rinnovabili e dell’efficienza energetica. Pagina | 52 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Quanto alle passività per discariche (31 dicembre 2015: Euro 61,7 milioni; 31 dicembre 2014: Euro 63,4 milioni), connesse all’operatività dei giacimenti di messa a dimora di rifiuti del Gruppo, risentono per Euro 3 milioni di accantonamenti di periodo al netto degli utilizzi operati, per Euro 4,6 milioni all’iscrizione del fondo chiusura di Albonese e per Euro (9,3) milioni degli effetti connessi ad un accordo transattivo con il fornitore dei servizi connessi a parte delle attività di chiusura e post chiusura delle vasche del giacimento di messa a dimora di rifiuti di Bedizzole. Inoltre nei primi nove mesi del 2015 è stato rilasciato il fondo stanziato al 31 dicembre 2014 nell’ambito degli accordi connessi alla cessione di Alice Ambiente, che ammontava a Euro 4,7 milioni, e accantonato un fondo oneri futuri per Euro 3,5 milioni connessi alle vendite di spazi della discarica di Albonese in logica take or pay occorse nel periodo. Le attività/(passività) destinate alla vendita e/o cessate riflettono la riclassifica del business relativo ai due impianti di sfruttamento energetico da biodigestione di prodotti e scarti agricoli siti in Aprilia (LT), non più ritenuto core. I restanti 5 impianti (al 31 dicembre erano infatti 7) non sono più di proprietà del Gruppo in quanto ceduti ad Innovatec nell’ambito del conferimento della sub holding Volteo Energie S.p.A. nel già citato progetto di “Hive-off”. Alla data del conferimento di Volteo Energie S.p.A. a Innovatec S.p.A: erano in corso trattative per la cessione di quattro dei cinque impianti succitati, che al 31dicembre 2015 si sono perfezionate e hanno portato alla cessione degli stessi a Bluesphere Pavia S.r.l. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo WIG si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 262 milioni rispetto a Euro 250,3 milioni di fine dicembre 2014. I flussi della gestione operativa sono stati sostanzialmente compensati, dopo gli oneri finanziari derivanti dal già citato Bond Waste, dagli effetti delle politiche di riequilibro del capitale circolante operativo netto ed investimenti in attività produttive, internazionalizzazione e in partecipazioni. Rispetto all’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 di Euro 275 milioni, la riduzione di Euro 13,8 milioni riflette essenzialmente la riclassifica dell’indebitamento finanziario netto della partecipata Innovatec S.p.A. e della sub holding Volteo Energie S.p.A. a lei conferita, nelle attività/passività oggetto di cessione a seguito dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec erogato agli azionisti della Società ad inizio novembre 2015. Tale operazione ha sostanzialmente inciso anche sulla riduzione del capitale investito netto che è passato da Euro 324 milioni al 31 dicembre 2014 a Euro 286 milioni di fine dicembre 2015. Pagina | 53 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 I risultati della capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. Conto Economico consolidato riclassificato della capogruppo Gruppo Waste Italia al 31 dicembre 2015 in Euro migliaia Ricavi della gestione caratteristica Altri Ricavi e Proventi RICAVI 2015 2014 % % Variazione % 1.632 99 153 102 1.786 99 Variazione 3.286 303 3.589 92 8 100 1.653 150 1.803 92 8 100 Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi (0) (2.870) (1.006) (1.339) (0) (80) (28) (37) (0) (2.534) (956) (1.116) (0) (140) (53) (62) 0 (336) (50) (222) (16) 13 5 20 EBITDA (1.625) (45) (2.802) (155) 1.177 (42) Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni EBIT (177) (1.172) (2.974) (5) (33) (83) (149) (1.005) (3.956) (8) (56) (219) (28) (167) 982 19 100 (25) Proventi (oneri) finanziari netti Proventi (oneri) netti da partecipazioni Risultato prima delle imposte (1.831) (30.942) (35.747) (51) (862) (996) (469) 2.923 (1.502) (26) 162 (83) (1.362) (33.865) (34.245) 291 0 2.281 Imposte sul reddito Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate Risultato netto (252) 0 (35.999) (7) 0 (1.003) 185 0 (1.316) 10 0 (73) (437) 0 (34.682) (236) 0 2.635 I ricavi della capogruppo ammontano a Euro 3,6 milioni (2014: Euro 1,8 milioni). La capogruppo svolge attività di direzione e coordinamento delle partecipate e dei business da esse gestiti: nell’esercizio ha svolto attività in favore delle società controllate e collegate quali advisory strategico e finanziario, coordinamento e direzione strategica del Gruppo e dei relativi business, relazioni esterne, della finanza, del legale, del personale, dell’organizzazione, della segreteria societaria e dell’amministrazione pianificazione e controllo. L’incremento rispetto al precedente esercizio è da imputarsi principalmente alla management fee nei confronti della controllata indiretta Waste Italia S.p.A., fatturata ai sensi del regolamento dell’emissione obbligazionaria di Euro 200 milioni portata a termine dalla controllata nel mese di novembre 2014. I costi corporate incidono per Euro 5,2 milioni in rilevante incremento rispetto a quanto registrato nel 2014 (pari a complessivi Euro 4,6 milioni). Le principali variazioni rispetto ai costi sostenuti dalla Società nell’esercizio precedente sono da ascriversi a maggiori costi consulenziali complessivi per circa Euro 200 migliaia e ad un maggior onere da pro-rata IVA per Euro 278 migliaia. L’esercizio risente inoltre della svalutazione delle azioni Veneto Banca di Euro 0,8 milioni (per circa l’80% del valore a seguito di deliberazioni assunte da parte degli organi consiliari di Veneto Banca), detenute in portafoglio a seguito dell’ottenimento negli scorsi esercizi dalla ex controllata Sostenya S.p.A. (fusa nel 2014 nella Società) di un finanziamento da Banca Intermobiliare e Gestioni “BIM” (residuo al 31 dicembre 2015 di Euro 1,3 milioni), e di accantonamenti a fondo rischi per Euro 0,4 milioni a fronte di contenziosi in corso. Così come l’esercizio 2014, anche l’anno 2015 è stato particolarmente ricco di operazioni straordinarie che hanno interessato direttamente Gruppo Waste Italia S.p.A., come l’operazione di conferimento di Volteo Energie S.p.A. in Innovatec S.p.A. (c.d. operazione di “Hive-off”) e la conseguente distribuzione di un dividendo straordinario in azioni Innovatec. Tale operazione è stata posta in essere nell’ambito dell’accordo di integrazione col Gruppo Biancamano, in forza del quale e nel caso in cui tutte le condizioni sospensive dovessero essere assolte, si procederà alla fusione della quotata Biancamano in Gruppo Waste Italia S.p.A. (che in qualsiasi caso sarà l’entità risultante da suddetta prospettata fusione). Tale progetto strategico ha comportato la separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili, consentendo così un focus nel business dell’ambiente. La separazione di tale business Pagina | 54 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 è stata effettuata, come già illustrato precedentemente mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo Energie S.p.A. a Innovatec S.p.A conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni n. 10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A. detenute dagli azionisti della Società. L’operazione di Hive Off ha comportato l’iscrizione di effetti minusvalenti per Euro 8,5 milioni. Sempre a livello di rapporti partecipativi, la Società ha iscritto nel corso dell’esercizio 2015 svalutazioni di partecipazioni per circa Euro 39,4 milioni, di cui Euro 30,35 milioni riferite alla controllata Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Tale svalutazione, determinatasi in sede di test di impairment, è conseguente alle performance realizzate nel corso del 2015 dal business Ambiente e al nuovo Piano Industriale del business Ambiente approvato dalla controllata Waste Italia S.p.A. in data 24 marzo 2016. Al 31 dicembre 2015 è stata infine operata una rinuncia di crediti a favore della controllata SUN RT 02 S.r.l. per Euro 6.253 migliaia a seguito della svalutazione operata dalla controllata degli attivi vantati nei confronti di E-Vento Cirò S.r.l. in forza di una manifestazione di acquisto non binding da parte di un Fondo di Investimento per il costruendo parco eolico in Cirò (Crotone). La partecipazione è stata inoltre svalutata per Euro 5.595 migliaia per adeguarla al suo valore recuperabile, così come definito dal test di impairment svolto dall’esperto indipendente incaricato dal Gruppo. Alle svalutazioni operate, a cui deve essere aggiunto un ulteriore onere non ricorrente di Euro 1 milione derivante da un accordo transattivo con un ex amministratore del Gruppo, si contrappongono i proventi derivanti dal dividendo ricevuto nel corso del primo semestre dell’esercizio 2015 dalla ex controllata Volteo Energie S.p.A. di Euro 16,6 milioni. Tali effetti hanno determinato per il 2015, un risultato ante imposte negativo di Euro 35,8 milioni rispetto ad una perdita conseguita lo scorso anno di Euro 1,5 milioni. L’indebitamento finanziario netto di Gruppo Waste Italia S.p.A. si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 48,4 milioni rispetto a Euro 83,5 milioni di fine dicembre 2014 (facendo registrare un miglioramento di Euro 35,1 milioni) principalmente a seguito della razionalizzazione dei rapporti finanziari con le società controllate e collegate per Euro 32,5 milioni e all’accollo di un mutuo immobiliare (il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 2,3 milioni) da parte della controllata indiretta 19 RE S.r.l. nell’ambito della cessione alla stessa dell’immobile sito a Milano in via Mascheroni e della cessione, sempre a 19 RE S.r.l. del leasing immobiliare (il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 0,8 milioni) relativo ad un altro immobile sito sempre a Milano. Tali operazioni sono state poste in essere nell’ambito dell’attesa fusione conseguente all’accordo di integrazione con il Gruppo Biancamano. Tali cessioni immobiliari hanno comportato la riduzione delle attività materiali di circa Euro 6,9 milioni e l’iscrizione di effetti minusvalenti per Euro 0,45 milioni. 12. ANALISI DELL'ANDAMENTO FINANZIARIO DEL GRUPPO E DI GRUPPO WASTE ITALIA S.P.A. 12.1. Analisi dell’andamento finanziario del Gruppo L’indebitamento finanziario netto del Gruppo WIG si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 262 milioni rispetto a Euro 250,3 milioni di fine dicembre 2014. I flussi della gestione operativa sono stati ampiamente compensati, dopo gli oneri finanziari derivanti dal già citato Bond Waste, dagli effetti delle politiche di riequilibro del capitale circolante operativo netto e dagli investimenti in attività produttive, internazionalizzazione e in partecipazioni. Rispetto all’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 di Euro 275 milioni, la riduzione di Euro 13,8 milioni riflette essenzialmente la riclassifica dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo Innovatec nelle Pagina | 55 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 attività/passività oggetto di cessione per effetto dell’operazione di Hive Off e del conseguente dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec erogato agli azionisti della Società ad inizio novembre 2015. Tale operazione ha sostanzialmente inciso anche sulla riduzione del capitale investito netto che è passato da Euro 324 milioni al 31 dicembre 2014 a Euro 286 milioni di fine dicembre 2015. Nel dettaglio la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 (comparata con quella al 31 dicembre 2014) è la seguente: Valori in migliaia di Euro Posizione Finanziaria Netta Cassa Depositi bancari liberi Liquidità Crediti finanziari correnti Crediti finanziari correnti Debiti bancari correnti Altri debiti finanziari correnti Altri debiti finanziari correnti acquisizioni partecipazioni Altri Debiti finanziari correnti verso collegate Debiti finanziari verso parti correlate Debiti finanziari verso terze parti Prestiti Obbligazionari Prestiti Obbligazionari Convertibili Strumenti derivati di cash flow hedging Indebitamento finanziario corrente Indebitamento finanziario corrente netto Debiti bancari non correnti Altri debiti non correnti Altri debiti finanziari non correnti verso terze parti Prestiti Obbligazionari Prestiti Obbligazionari Convertibili Altri debiti finanziari non correnti acquisizioni partecipazioni Indebitamento finanziario non corrente Indebitamento finanziario non corrente netto Posizione Finanziaria Netta 31/12/2015 31/12/2014 Variazioni 28 39 (11) 2.890 2.918 24.278 24.317 (21.388) (21.399) 2.918 2.918 2.930 2.930 (12) (12) (4.424) (49.252) (7.059) (14.427) 2.635 (14.124) (5.639) (797) (3.854) 0 (1.785) (797) (302) (20) (1.000) (222) 698 202 0 (9.021) 0 (2.936) 0 (5.404) (1.563) (71.018) (2.063) (31.561) 500 (18.075) (65.182) (4.314) (39.486) (2.404) (27.361) 4.257 (4.560) 0 (15.426) (4) 10.866 4 (180.273) (9.558) (186.504) (15.214) 6.231 5.769 0 (196.795) (1.469) (245.978) 1.469 28.596 (196.795) (261.977) (245.978) (250.292) 28.596 (10.890) I crediti finanziari al 31 dicembre 2015 sono relativi a crediti verso factor per cessioni pro-soluto ancora da incassare e ad un portafoglio di azioni di Veneto Banca (in pegno ad un istituto di credito) per Euro 0,2 milioni (2014: Euro 1 milione) il cui valore attuale sconta svalutazioni per circa Euro 0,8 milioni operate nel corso del 2015. I debiti bancari correnti di Euro 4,4 milioni (2014: Euro 7,1 milioni) si riferiscono ad utilizzi di fidi bancari per cassa, anticipazioni ed auto liquidanti finalizzati alla copertura dei fabbisogni di circolante a servizio del business. Il saldo si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2014, oltre che in seguito alla discontinuazione delle società no-core interessate dalla riorganizzazione societaria, per un minor ricorso alle anticipazioni finanziarie nonché per la riduzione di alcune posizioni di affidamento causate dall’elevato rapporto di leverage finanziario che ha portato alcuni istituti di credito a ridurre le esposizioni complessive di Gruppo. I debiti finanziari correnti, pari a Euro 49,3 milioni, accolgono per Euro 1,4 milioni la quota a breve del leasing riguardante l’immobile di Milano che ospita la sede del Gruppo, dei mezzi d’opera e attrezzature del gruppo Pagina | 56 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 facente capo a Waste Italia e di un immobile residenziale ubicato in Milano. I debiti finanziari accolgono le quote a breve dei mutui e finanziamenti del Gruppo per Euro 43,8 milioni, di cui la quota a lungo risulta essere di Euro 0,2 milioni iscritta nei debiti bancari non correnti, e comprendono la quota a breve di un mutuo a servizio di un immobile residenziale adibito a sede di rappresentanza e foresteria del Gruppo. Rispetto allo scorso esercizio sono riclassificati fra le passività finanziarie correnti (così come disciplinato dallo IAS 1) Euro 3,5 milioni di finanziamenti ricevuti da Banca Marche, per i quali è in corso di definizione un piano di rateizzo delle rate scadute e non pagate, e Euro 17,7 milioni dei finanziamenti concessi alla controllata SEI Energia S.p.A. a seguito del mancato pagamento di due quote capitale maturate nel corso del 2015. Tale mancato pagamento si inserisce in una richiesta di standstill per la quale la controllata è in attesa di formale accettazione come meglio e diffusamente descritto nel paragrafo 18.3.7 della presente Relazione sulla gestione. L’incremento dei debiti per mutui e finanziamenti rispetto allo scorso esercizio è dovuto, sostanzialmente, all’utilizzo integrale per Euro 15 milioni della linea di finanziamento committed (maturity date metà maggio 2019) di tipo revolving (Revolving Credit Facility o RCF) fornita da BNP Paribas per complessivi Euro 15 milioni nell’ambito del già citato Bond Waste. Tra i debiti bancari correnti risultano inoltre iscritti debiti verso alcuni istituti finanziari per complessivi Euro 0,97 milioni, di cui per Euro 0,87 milioni sorti con la sottoscrizione di accordi intesi a trasferire, pro-soluto e al valore nominale, una porzione dei crediti complessivi vantati verso ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo e verso i quali SEI Energia S.p.A. e la società Gruppo Waste Italia S.p.A. risultano coobbligate solidalmente. Infine, risultano iscritti a breve il debito residuo verso Banca Intermobiliare e Gestioni di Euro 1,3 milioni (Cfr Capitolo 8), la quota a breve dei finanziamenti concessi alla controllata SEI Energia S.p.A di Euro 5,1 milioni e la quota a breve per Euro 0,5 milioni del finanziamento erogato da Banca Marche nel 2009 per un importo complessivo di Euro 10 milioni (residuo alla data di riferimento: Euro 4,1 milioni) su cui è stata richiesta all’istituto bancario un ulteriore rimodulazione rateale. Per maggiori dettagli circa l’esposizione finanziaria della controllata SEI Energia S.p.A. si rimanda a quanto descritto successivamente nel capitolo “Fattori di rischio e incertezze” della presente Relazione nel paragrafo 16.3.7 “Rischi connessi ai rapporti con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo”. Concorrono alla formazione dell’indebitamento corrente il prestito obbligazionario convertibile scaduto al 31 dicembre 2015 di Euro 3 milioni (denominato POC Jinko) comprensivo degli interessi semestrali non pagati di circa Euro 80 mila, emesso in data 27 settembre 2013 dalla Società ed interamente sottoscritto all’emissione da Jinko Solar Ltd. Tale voce di indebitamento accoglie inoltre il prestito obbligazionario convertibile di nominali Euro 6,1 milioni emesso in data 14 agosto 2014 in favore di Waste Italia Zero S.r.l. (Fondo di private equity Synergo “WIZ”) nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. avente scadenza 11 agosto 2016. Per maggiori dettagli circa le succitate operazioni si rimanda a quanto descritto successivamente nel capitolo “Fattori di rischio e incertezze” della presente Relazione nel paragrafo 18. Risultano inoltre in essere debiti finanziari verso la collegata Innovatec S.p.A per Euro 0,8 migliaia. Quanto infine ai debiti finanziari per acquisizioni si riferiscono per Euro 5,5 milioni alla quota residua del debito per l’acquisto del 100% di Faeco S.r.l., e per Euro 140 mila al debito residuo per acquisto della quota di controllo di Albania Landfill ALE Sk LLC. Gli Altri debiti non correnti accolgono per Euro 4,6 milioni la quota a lungo del leasing riguardante l’immobile di Milano che ospita la sede del Gruppo, i mezzi d’opera e attrezzature del gruppo facente capo a Waste Italia e di un immobile residenziale sito a Milano. L’indebitamento finanziario non corrente, oltre al Bond Waste accoglie il prestito obbligazionario convertibile (“POC Geotea”) emesso in data 27 novembre 2014 in favore dei soci cedenti la proprietà della società Geotea S.p.A. (di Euro 10 milioni nominali rimborsabili alla scadenza di tre anni dalla data di emissione). Sempre nell’ambito dei rapporti con il sistema bancario si segnala infine che al 31 dicembre 2015 non risultano rimborsate alcune rate (per un importo comprensivo di interessi pari a Euro 1,4 milioni) dei finanziamenti che le società del Gruppo hanno sottoscritto con gli istituti bancari. Tale saldo non comprende i finanziamenti Pagina | 57 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 erogati alla controllata SEI Energia di cui si è detto in precedenza, per i quali è stato richiesto uno standstill della quota capitale (come meglio descritto nel successivo paragrafo 18.3.8 “Rischi connessi ai rapporti con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo”) e il finanziamento erogato da Banca Marche nel 2009 per un importo residuale alla data di riferimento di Euro 4,1 milioni su cui è stata richiesta all’istituto bancario un ulteriore rimodulazione rateale. Nello specifico la proposta inviata in data 9 marzo 2016 prevede in relazione al piano di ammortamento della esposizione in essere, un pagamento upfront di Euro 200 mila all’accettazione della proposta con un successivo pagamento a 60 giorni dalla sottoscrizione di ulteriori Euro 200 mila, mentre residuo dell’esposizione con pagamenti mensili, in 60 rate a partire dal 30 settembre 2016. Di seguito si fornisce infine il dettaglio della posizione finanziaria netta delle società destinate alla vendita (ER, Bioenergie): Valori in migliaia di Euro Posizione Finanziaria Netta Cassa Depositi bancari liberi Liquidità Debiti bancari correnti Altri debiti finanziari correnti Debiti finanziari verso terze parti Strumenti derivati di cash flow hedging Indebitamento finanziario corrente Indebitamento finanziario corrente netto Altri debiti non correnti Altri Debiti finanziari non correnti verso terze parti Indebitamento finanziario non corrente Posizione Finanziaria Netta 31/12/2015 31/12/2014 2 198 200 (575) (806) 0 0 (1.381) (1.181) (9.610) 0 (9.610) (10.791) Variazioni 3 478 481 0 (2.967) (27) (1.011) (4.005) (3.524) (29.701) (1.256) (30.957) (34.481) (1) (280) (281) (575) 2.161 27 1.011 2.624 2.343 20.091 1.256 21.347 23.690 Il saldo accoglie i debiti per finanziamenti bancari ricevuti da Banca Popolare di Bari in riferimento alle due società di scopo (ER S.r.l., Bionergie S.r.l.) titolati di due impianti di produzione di energia elettrica derivante dalla digestione anaerobica di biomasse agricole dalla potenza ciascuno di 999KW ubicati ad Aprilia (LT). Rispetto al 31 dicembre 2014 i succitati saldi accolgono anche degli scoperti di conto corrente per complessivi Euro 575 migliaia accordati dalla Banca stessa. La riduzione della posizione finanziaria netta delle società destinate alla vendita rispetto all’esercizio precedente riflette la cessione a terzi dei quattro impianti simili a quelli di Aprilia (LT) ma ubicati nella Lomellina avvenuta a fine anno 2015 ad un fondo americano Bluesphere Co., nonché l’uscita dal perimetro di consolidamento della società Sammartein biogas in occasione dell’operazione di Hive Off Volteo, titolare di un impianto di digestione anaerobica analogo a quelli delle altre società cedute a Bluesphere Co.. 12.2. Analisi dell’andamento finanziario di Gruppo Waste Italia S.p.A. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 di Gruppo Waste Italia S.p.A. è qui di seguito riepilogata: Valori in migliaia di Euro Posizione Finanziaria Netta Cassa Depositi bancari liberi e vincolati 31/12/2015 31/12/2014 Variazioni 6 4 2 67 1.430 (1.363) Pagina | 58 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Liquidità Crediti finanziari correnti verso controllate Crediti finanziari verso collegate Crediti finanziari correnti verso parti correlate Titoli negoziabili Crediti finanziari correnti Debiti bancari correnti Altri debiti finanziari correnti Altri debiti finanziari correnti verso controllanti Altri debiti finanziari correnti verso controllate Altri debiti finanziari correnti verso collegate Altri debiti finanziari correnti verso parti correlate Altri debiti finanziari correnti acquisizioni partecipazioni Prestiti Obbligazionari Convertibili Indebitamento finanziario corrente Indebitamento finanziario corrente netto Debiti bancari non correnti Altri debiti finanziari non correnti Altri debiti finanziari correnti verso controllate Prestiti Obbligazionari Convertibili Altri Debiti finanziari non correnti verso collegate Indebitamento finanziario non corrente Indebitamento finanziario non corrente netto Posizione Finanziaria Netta 73 1.434 (1.361) 3.095 536 20.327 0 (17.232) 536 0 182 3.813 842 1.000 22.169 (842) (818) (18.356) (5.981) (4.394) 1.945 (885) (20) (847) (10) (38) (10) (8.267) (797) (13.019) 0 10.932 (797) 0 (145) (1.000) (60) 1.000 (85) (9.021) (25.116) (2.936) (22.266) (5.404) 7.543 (21.230) 1.337 (12.174) 0 (4.759) 1.227 0 (17.750) (1.208) (8.500) 1.208 (16.065) (9.558) 0 (27.308) (27.308) (15.214) (55.109) (84.790) (8.876) 5.769 55.109 47.248 108.126 (48.538) (83.453) 35.073 L’indebitamento finanziario netto di Gruppo Waste Italia S.p.A. si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 48,5 milioni rispetto a Euro 83,5 milioni di fine dicembre 2014 (facendo registrare un miglioramento di Euro 35,1 milioni) principalmente a seguito della razionalizzazione dei rapporti finanziari con le società controllate e collegate per Euro 32,5 milioni e all’accollo del mutuo immobiliare Banca Marche (il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 2,3 milioni) da parte della controllata indiretta 19 RE S.r.l. nell’ambito della cessione alla stessa dell’immobile sito a Milano in via Mascheroni e della cessione, sempre a 19 RE S.r.l. del leasing immobiliare (il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 0,8 milioni) relativo ad un altro immobile sito sempre a Milano. I crediti/debiti finanziari correnti verso controllate si riferiscono ai finanziamenti accordati da Gruppo Waste Italia S.p.A. per la gestione corrente dei business e per acquisto partecipazioni, investimenti e sviluppo (c/c di corrispondenza) ad eccezione di SEI Energia S.p.A., la quale sulla base dell’accordo di rifinanziamento stipulato con le banche, non può stipulare accordi di cash pooling con la capogruppo o con società controllate da quest’ultima. Tutti questi rapporti sono regolati al tasso Euribor media 6 mesi + spread. La voce accoglie anche i rapporti nell’ambito del consolidato fiscale. Concorrono alla formazione dei crediti finanziari correnti il valore di Euro 0,2 milioni (2014: Euro 1 milione) riferibili alle già citate azioni in portafoglio di Veneto Banca a seguito della svalutazione dei titoli azionari per circa Euro 0,8 milioni operata nel corso del 2015. I debiti bancari fanno riferimento principalmente alla quota residua, di Euro 4,1 milioni, del finanziamento ricevuto da Banca Marche, per originari Euro 10 milioni, con un piano di rimborso a 5 anni e preammortamento di un anno (a far data 30 marzo 2011), e dell’esposizione scaduta di Euro 1,3 milioni verso Banca Intermobiliare e Gestioni S.p.A., il cui saldo nel corso del 2016 si è ridotto a Euro 0,9 milioni per effetto di escussioni di parte delle azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A. di proprietà della Sostenya Group PLc in pegno alla Banca. Pagina | 59 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Tra i debiti bancari correnti risultano inoltre iscritti debiti verso alcuni istituti finanziari per complessivi Euro 0,87 milioni sorti con la sottoscrizione di accordi intesi a trasferire, pro-soluto e al valore nominale, una porzione dei crediti complessivi vantati verso ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo e verso i quali SEI Energia S.p.A. e la capogruppo risultano coobbligate solidalmente. Le esposizioni risultano scadute per Euro 0,4 milioni. La Società ha in corso una negoziazione con le controparti per una rimodulazione del debito. Concorrono alla formazione dell’indebitamento corrente il prestito obbligazionario convertibile ora scaduto al 31 dicembre 2015 di Euro 3 milioni (denominato POC Jinko) comprensivo degli interessi semestrali non pagati di circa Euro 80 mila, emesso in data 27 settembre 2013 dalla Società, ed interamente sottoscritto all’emissione da Jinko Solar Ltd. Accoglie inoltre il prestito obbligazionario convertibile emesso in data 14 agosto 2014 in favore di Waste Italia Zero S.r.l. (Fondo di private equity Synergo “WIZ”) nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. (pari a Euro 6 milioni) con scadenza 11 agosto 2016. Per maggiori dettagli circa le succitate operazioni si rimanda a quanto descritto successivamente nel capitolo “Fattori di rischio e incertezze” della presente Relazione nel paragrafo 18. L’indebitamento finanziario non corrente accoglie invece il prestito obbligazionario convertibile (POC Geotea) emesso in data 27 novembre 2014 in favore dei soci cedenti la proprietà della società Geotea S.p.A. (alla data di riferimento pari a Euro 9,5 milioni). Quanto infine ai debiti finanziari per acquisizioni si riferiscono per Euro 140 mila al debito residuo per acquisto della quota di controllo di Albania Landfill ALE Sk LLC. 12.3. Garanzie ed Impegni del gruppo WIG Alla data del 31 dicembre 2015 il Gruppo ha prestato garanzie (tramite fidejussioni, lettere di patronage, ecc.) per complessivi Euro 239 milioni. Il Gruppo risulta inoltre coobbligato per circa Euro 48,83 milioni al 31 dicembre 2015, tramite Gruppo Waste Italia S.p.A. e SEI Energia S.p.A., in via sussidiaria con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo e la sua controllata Pianeta S.r.l. in riferimento alle cessioni di ramo operate nell’acquisto di SEI Energia. Per maggiori dettagli si veda quanto riportato a riguardo nel capitolo 18 della presente Relazione sulla Gestione. Si segnala inoltre che la Società, per effetto della fusione inversa di Sostenya S.p.A. nella società capogruppo avvenuta a metà del 2014, ha acquisito dei rischi di coobbligo in riferimento ad un mutuo di Euro 10 milioni (con pari esposizione attuale) che Banca Marche ha erogato negli anni precedenti ad una società correlata (“Gaon S.r.l.”) del socio di riferimento Sostenya Group Plc nonché garanzie reali passive iscritte sulle azioni Veneto Banca in portafoglio a fronte della già descritta esposizione scaduta verso Banca Intermobiliare e Gestioni di Euro 1,3 milioni. In riferimento al coobbligo Gaon S.r.l., la Società, nella proposta di rimodulazione dell’esposizione residua che la stessa ha verso Banca Marche, ha posto come condizione all’accordo di rimodulazione l’accettazione della banca di un patto di non petendum all’escussione di tale coobbligo. Si segnala infine che la Società ha emesso una garanzia di coobbligo, beneficiari i Bondholders, all’emissione da parte della ora correlata Innovatec S.p.A. del MiniBond scadenza 2020 di Euro 10 milioni. Nello specifico, Gruppo Waste Italia S.p.A. e Volteo Energie S.p.A. (i “Garanti”) hanno rilasciato garanzie incondizionate, irrevocabili, autonome e a prima richiesta per un importo pari all’ammontare del Mini Bond Innovatec sottoscritto e si sono impegnate a rispettare determinati parametri finanziari relativi al rapporto Indebitamento Finanziario/EBITDA (non superiore a 5x) e all’Interest Coverage Ratio (non inferiore a 1,5x). Il regolamento del MiniBond prevede un remediation period prima della dichiarazione di Events of Default di rispettivamente 180 giorni per Innovatec e 240 giorni per i Garanti. Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha in essere pegni per un controvalore di Euro 221 milioni, di cui Euro 200 milioni connessi all’emissione obbligazionaria operata dalla controllata Waste Italia e Euro 13 milioni ai finanziamenti ricevuti per la realizzazione degli impianti laziali di sfruttamento energetico da digestione di Pagina | 60 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 prodotti e scarti agricoli, oggetti di discontinuazione nel presente esercizio. Anche la totalità delle azioni di SEI Energia S.p.A. – in portafoglio alla Società - risultano pegnate a fronte del proprio indebitamento bancario, pari a Euro 22,3 milioni al 31 dicembre 2015. 12.4. Caratteristiche dei prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo alla data del 31 dicembre 2015 Di seguito sono riportate le caratteristiche dei prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo fino alla data del 31 dicembre 2015: 12.4.1. POC Jinko Prestito obbligazionario convertibile emesso in data 27 settembre 2013 dalla Società (“POC Jinko”), scaduto al 31 dicembre 2015 con cedola semestrale al tasso del 5% annuo, interamente sottoscritto da Jinko Solar nell’ambito della transazione sottoscritta in data 21 giugno 2013 (pari a Euro 2,9 milioni). Il POC Jinko era costituito da n° 1.474.245 obbligazioni del valore nominale di Euro 2,00 cadauna convertibili in azioni ordinarie Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) prive di valore nominale. Alla data della presente Relazione, l’importo di Euro 2,9 milioni a cui devono essere aggiunti il coupon semestrale di interesse non pagato pari a circa Euro 80 mila, ai sensi del regolamento del POC risulta immediatamente esigibile. Lo status di default comporta il crossdefault del piano di rientro concordato con lo stesso Jinko Solar Ltd dalla Volteo Energie S.p.A. (conferita nell’ultimo trimestre alla società correlata Innovatec S.p.A.) la cui esposizione odierna è pari a Euro 2,5 milioni (“Installment Plan Jinko”) con potenziale rischio di coobbligo ed esigibilità della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. considerata la garanzia emessa da quest’ultima nell’interesse della ex controllata Volteo Energie S.p.A. a beneficio di Jinko Solar ltd sempre alla predetta data del 21 giugno 2013. Dall’inizio di gennaio 2016, il Gruppo ha iniziato una negoziazione con il management di Jinko per rimodulare l’intera esposizione. Diversi tavoli di trattativa sono stati avviati e hanno portato ad un proposta al momento in fase di valutazione da parte di Jinko e il cui contenuto può essere così sintetizzato: pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della sottoscrizione dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili per 30 mesi partenza 30 settembre 2016 (il residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko); in riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto fatto dalla capogruppo di Euro 150 mila effettuato a febbraio 2016, la proposta prevede un pagamento rateale mensile a partire dal 30 settembre 2016 per 30 mesi; rilascio di garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto da parte dal socio di controllo di Gruppo Waste Italia S.p.A.. Si ritiene, sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi sul tavolo, di riuscire a finalizzare positivamente l’operazione entro il mese di giugno 2016. 12.4.2. POC WIZ Prestito obbligazionario convertibile emesso in data 11 agosto 2014 in favore di WIZ nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. (pari a nominali Euro 6,1 milioni). Il prestito obbligazionario ha le seguenti principali caratteristiche: importo: di ammontare di Euro 6.097.947,47, costituito da n. 2.617.201 obbligazioni del valore nominale di Euro 2,33 ciascuna; durata: 24 mesi dalla data di emissione (con scadenza coincidente con l’11 agosto 2016); cedola: 6% annuo con pagamento semestrale degli interessi; rimborso: 100% alla scadenza; conversione: a partire dai 6 (sei) mesi successivi data di emissione fino al 5°(quinto) giorno di Borsa aperta antecedente la data di scadenza; Pagina | 61 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 rapporto di conversione: 1 obbligazione ogni 1 azione di nuova emissione; strike price: valore nominale, pari ad Euro 2,32995 cadauna. Il diritto di conversione può essere esercitato per tutte o parte delle obbligazioni, in una o più volte, ma in ogni caso solo per tagli di obbligazioni aventi valore nominale complessivo pari o multiplo di Euro 100.000. Il rapporto di conversione può essere soggetto ad aggiustamento qualora, tra la data di emissione e la data di scadenza, (a) Gruppo Waste Italia S.p.A. effettui un raggruppamento o frazionamento di azioni; (b) la Società effettui un aumento di capitale a titolo gratuito tramite emissione di nuove azioni; (c) in caso di fusione del Gruppo Waste Italia S.p.A. in o con altra società (fatta eccezione per i casi di fusione in cui la Società sia la società incorporante), nonché in caso di scissione (fatta eccezione per i casi di scissione in cui la Società sia la società beneficiaria); e (d) la Società effettui una riduzione del capitale tramite annullamento di azioni, mediante rimborso a tutti i soci. Al verificarsi di taluni eventi c.d. rilevanti quali: (i) l’inadempimento, da parte della Società, alle obbligazioni di pagamento degli Interessi alle rispettive data di pagamento ai sensi del regolamento, a cui la Società non abbia posto rimedio entro 30 giorni di calendario dalla messa in mora da parte dell’obbligazionista, (ii) la sentenza e/o qualsiasi altro provvedimento di un’Autorità competente che dichiari l’ammissione della Società ad una qualunque procedura concorsuale, (iii) la deliberazione da parte degli organi sociali competenti della liquidazione della Società, entro trenta giorni lavorativi dalla data in cui sia venuto a conoscenza del verificarsi di un evento rilevante, l’obbligazionista a cui non siano stati pagati gli interessi nell’ipotesi sub (i) e ciascun obbligazionista nelle ipotesi sub (ii) e (iii), potrà chiedere il rimborso anticipato di tutte le obbligazioni dallo stesso detenute e così chiedere che la Società proceda all’immediato rimborso in danaro, unitamente a quello degli Interessi pro tempore maturati (e non ancora corrisposti), entro e non oltre 5 (cinque) giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta scritta dell’obbligazionista. A servizio della conversione delle obbligazioni convertibili, ai sensi dell’art. 2420-ter, comma secondo, del cod. civ., è stato deliberato un aumento di capitale in data 1 luglio 2014 come integrato in data 31 luglio 2014 a valere sulla delega ricevuta ai sensi dell’articolo 2420-ter del Codice Civile dall’Assemblea straordinaria del 17 settembre 2013, per un numero di azioni ordinarie massimo di n. 2.617.201 e un valore nominale complessivo massimo di Euro 6.097.947,47. Stante il rapporto di conversione di n. 1 azione per n. 1 obbligazione convertibile, le azioni verranno emesse senza un sovrapprezzo unitario sempre fatte salve le rettifiche del rapporto di conversione consentite dal regolamento. L’aumento di capitale a servizio del prestito sarà irrevocabile fino alla scadenza del termine ultimo per la conversione delle obbligazioni convertibili e limitato all’importo delle azioni risultanti dall’esercizio della conversione medesima. L’aumento di capitale a servizio del prestito è riservato esclusivamente ed irrevocabilmente al servizio della conversione delle obbligazioni convertibili “WIZ 2014-2016”. Le azioni di compendio avranno godimento regolare e, pertanto, garantiranno ai loro possessori gli stessi diritti delle azioni ordinarie in circolazione alla data della relativa emissione. Alla data della presente Relazione Finanziaria nessuna obbligazione è stata convertita in azioni ordinarie WIG. A riguardo di tale prestito obbligazionario, considerate le scelte che il Gruppo prevede di porre in essere al fine di coprire il fabbisogno finanziario del Gruppo per l’esercizio 2016, si precisa che il socio di controllo Sostenya Group Plc di concerto con la capogruppo ha chiesto al sottoscrittore Synergo Sgr (titolare del 22% del capitale sociale del Gruppo Waste Italia S.p.A.) di riscadenzare il succitato prestito obbligazionario Pagina | 62 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 convertibile. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al bilancio consolidato. 12.4.3. High Yield Bond Waste Italia (Bond Waste) e connesso Contratto di Finanziamento Revolving In data 18 novembre 2014 la controllata Waste Italia S.p.A. ha emesso un bond di tipo High Yield quotato alle borse di Milano e Dublino per complessivi Euro 200 milioni completamente sottoscritto al momento del pricing avvenuto in data 13 novembre 2014 (“Bond Waste”). Le principali caratteristiche del Bond Waste sono descritte di seguito: Ammontare nominale in linea capitale: Euro 200 milioni, completamente sottoscritti al momento del pricing; Disaggio di emissione (Original Issue Discount o OID): 92,294%; Tipologia delle obbligazioni: obbligazioni a tasso fisso senior garantite; Valore nominale cedola: 10,5%; Durata: 5 anni decorrenti dalla data di emissione, con rimborso di tipo bullet il 15 novembre 2019. Nel periodo precedente al rimborso è inoltre stato previsto un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderino di ottenere il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni. Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow Mandatory Redemption” la quale prevede che l’emittente offra agli investitori che ne facciano richiesta un rimborso parziale scadenzato come segue: Euro 5 milioni da erogarsi nel corso del primo semestre 2016; Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow da erogarsi nel corso del primo semestre 2017, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato meno la variazione del capitale circolante netto, gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse; Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e 2018 (con liquidazione rispettivamente nel corso del primo semestre del 2018 e del 2019). L’effettuazione di tale offerta obbligatoria, ed il conseguente cash out, dovranno essere effettuati entro e non oltre 30 giorni di calendario successivi alla pubblicazione del report annuale (la cui pubblicazione deve essere effettuata entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio al 31 dicembre); Valore nominale unitario dei titoli: taglio minimo di Euro 100.000 corrispondente al valore nominale. In pari data, nell’ambito della stessa operazione di emissione obligazionaria, Waste Italia ha sottoscritto BNP Paribas, Italian Branch, in qualità di banca agente (la “Banca Agente”), e Citibank N.A., London Branch, in qualità di security agent (il “Security Agent”), un contratto di finanziamento rotativo per un importo massimo di Euro 15 milioni retto dal diritto inglese, con scadenza finale il 18 maggio 2019 (il “Contratto di Finanziamento Revolving e/o RCF”). Il tasso di interesse applicabile al finanziamento è uguale ad Euribor più un margine di 400 punti base (bps) (il “Margine”). Alla data della presente Relazione Finanziaria, la linea di credito relativa al Contratto di Finanziamento Revolving è stata completamente utilizzata. Per il Contratto di Finanziamento Revolving il costo in termini di interessi è lagato all’utilizzo della linea stessa e considerando il pieno utilizzo alla data odierna il costo di interessi annuo è valutabile in Euro 0,65 milioni. I termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving prevedono, in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe, il rispetto da parte di Waste Italia e di talune sue società controllate di una serie di impegni, ovvero limitazioni alla possibilità di effettuare determinate operazioni. Il mancato rispetto di alcune di tali limitazioni potrebbe comportare l’obbligo di dover rimborsare anticipatamente gli importi dovuti e/o far venir meno le linee di credito concesse, con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di WIG e delle società del Gruppo. Di seguito si riportano le principali limitazioni previste ai sensi del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving. Alla data della presente Relazione Finanziaria, WIG è pienamente in linea con gli impegni, anche di natura finanziaria, ivi previsti. Pagina | 63 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Impegni non finanziari Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono taluni impegni di natura non finanziaria. In particolare, a titolo esemplificativo, Waste Italia S.p.A. e talune sue società controllate si sono impegnate a non (i) assumere o garantire ulteriore indebitamento ed emettere azioni privilegiate; (ii) effettuare taluni pagamenti, tra cui, inter alia, la distribuzione di dividendi; (iii) effettuare investimenti; (iv) creare o autorizzare la creazione di determinati vincoli sui propri beni, (v) trasferire o alienare determinati beni, (vi) effettuare fusioni o altre operazioni straordinarie, (vii) effettuare certe operazioni con talune società del Gruppo, in violazione delle previsioni del regolamento del Bond Waste (“Indenture”) e del Contratto di Finanziamento Revolving. Impegni di natura finanziaria del Contratto di Finanziamento Revolving Ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving Waste Italia S.p.A: si è impegnata a far si che il rapporto tra (i) l’indebitamento consolidato di Waste Italia S.p.A.; e (ii) l’EBITDA consolidato di Waste Italia S.p.A:, non ecceda 5.10:1.00 (salvo che con riferimento all’esercizio 2015, nel contesto del quale tale rapporto non dovrà eccedere 4.10:1.00). In caso di violazione di tale covenant finanziario, sarà possibile rimediarvi, per un massimo di tre volte, ed entro un determinato periodo dalla violazione, tramite (i) sottoscrizione di azioni di Waste Italia S.p.A. o conferimenti di capitale in altra forma in Waste Italia S.p.A.; e (ii) messa a disposizione di Waste Italia S.p.A., da parte della società controllante Waste Italia Partecipazioni S.r.l., di risorse finanziarie. È inoltre definito all’interno del Contratto di Finanziamento che il mancato rispetto di suddetto ratio finanziario non può e non potrà costituire in nessun caso, né direttamente né indirettamente, un Default o un Evento di Default, ed il rispetto dello stesso dovrà essere verificato esclusivamente in caso di richiesta di utilizzo della linea, diversa da un c.d. rollover loan utilizzato per rifinanziare una linea in scadenza, qualora la disponibilità sia utilizzata per oltre il 30%. Impegni di riacquisto del Bond Waste A partire dal 2016, Waste Italia S.p.A. si è impegnata ad offrire agli obbligazionisti di riacquistare annualmente un ammontare obbligazioni, via via crescente di anno in anno (a partire da Euro 5 milioni con riferimento all’esercizio 2015), ad un prezzo di rimborso pari al 103% dell’importo in linea capitale delle obbligazioni, più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti (la “mandatory redemption” 7). L’obbligo di riacquisto prevede l’impegno da parte di Waste Italia di effettuare un’offerta pubblica di riacquisto dell’ammontare annuo sopra definito entro 30 giorni dalla pubblicazione del report annuale ai termini dell’Indenture. Events of Default Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono alcuni casi di inadempimento (Events of Default), da cui può derivare l’obbligo di rimborso dei finanziamenti, insieme agli interessi e ad ogni altra somma maturata alla data di rimborso, tra cui: (i) il mancato rispetto degli impegni, anche di natura finanziaria, previsti contrattualmente nel Contratto di Finanziamento Revolving, (ii) il mancato rispetto di taluni impegni di riacquisto delle obbligazioni nonché degli impegni di natura non finanziaria previsti dal Bond Waste, (iii) il 7 Il Regolamento del Bond Waste prevede un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni. Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow Mandatory Redemption” la quale prevede che l’emittente offra, agli investitori che ne facessero richiesta, un rimborso parziale scadenzato come segue: Euro 5 milioni nel 2015; Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow nel 2016, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato meno la variazione del capitale circolante netto, gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse; Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e 2018. Pagina | 64 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 mancato pagamento per un periodo di 30 giorni degli interessi o di ogni altro importo eventualmente dovuto in relazione al Bond Waste, (iv) il mancato pagamento di ogni importo e interesse ai sensi del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving, (v) il mancato rispetto delle regole che presiedono alla fusione e/o alla vendita, locazione, trasferimento o altro atto di disposizione (diverso dalla fusione), in una o in una serie di operazioni correlate, di tutte o sostanzialmente tutte le attività di Waste Italia e delle sue controllate; (vi) la pronuncia nei confronti di Waste Italia o delle sue controllate di sentenze, ordini o decreti definitivi il cui valore individuale o aggregato sia superiore a Euro 12,5 milioni e ai quali non sia posto rimedio entro 60 giorni dall’emanazione della sentenza, dell’ordine o del decreto; (vii) il mancato adempimento di obbligazioni di pagamento per un importo superiore ad Euro 12,5 milioni; e (viii) invalidità o inefficacia di qualsiasi garanzia corporate prestata dai garanti nel contesto dell’emissione del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving. Si segnala che i termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving non prevedono clausole di cross default che coinvolgono soggetti esterni al perimetro di consolidamento della subholding Waste Italia e delle sue controllate. Change of Control L’Indenture e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono che nel caso in cui si verifichi un Change of Control, rispettivamente, (i) gli obbligazionisti avranno il diritto di richiedere a Waste Italia S.p.A. di acquistare le obbligazioni dagli stessi detenute ad un prezzo pari al 101% dell’importo in linea capitale (più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti) delle obbligazioni, e (ii) tutte le linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving verrebbero cancellate, e tutti gli interessi e gli altri importi maturati ai sensi dei Finance Documents (come i definiti nel Contratto di Finanziamento Revolving) diventerebbero immediatamente esigibili, e dovrebbero pertanto essere immediatamente rimborsati, con possibili effetti negativi sulle attività e sulle prospettive del Gruppo nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Garanzie A garanzia delle obbligazioni di Waste Italia nascenti dal Bond Waste e dal Contratto di Finanziamento Revolving il Gruppo ha prestato garanzie corporate (fideiussioni) e le seguenti garanzie reali: i) pegno su conti correnti di titolarità di Waste Italia S.p.A., S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l.; e ii) pegno/cessione di taluni crediti appartenenti a Waste Italia S.p.A., S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l. iii) pegno sulle azioni di Waste Italia, pegno sulle quote/azioni di S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l., pegno sulle azioni di Geotea S.p.A.; pegno sulle quote nelle società Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l.; e iv) pegno sui crediti derivanti dai finanziamenti concessi da Waste Italia a Geotea o dalle altre società del Gruppo Waste Italia. Alla data della presente Relazione Finanziaria, la controllata Waste Italia S.p.A. ha in corso una negoziazione finalizzata a vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del debito finanziario, anche in riferimento all’imminente coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti nel corso del mese di maggio 2016. Nello specifico si stanno organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nell’ambito di questa fase preliminare verrà anche affrontata la tematica, assolutamente tipica per fattispecie similari, degli eventuali waivers da rilasciarsi, relativi alle scadenze finanziarie del Bond Waste in costanza di negoziazione, la prima della quale è prevista per il 15 maggio 2016 in relazione al prospettato pagamento del coupon di interessi semestrale. Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso, Pagina | 65 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al bilancio consolidato. 12.4.4. POC Savona (POC Geotea) In data 27 novembre 2014, nel contesto dell’acquisizione da parte del Gruppo di Geotea S.p.A. e sue controllate, la Società ha emesso un prestito obbligazionario convertibile denominato “KNX Savona 20142017” (il “Poc Geotea”) convertibile in n. 6.211.180 azioni ordinarie di nuova emissione di Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per un valore di Euro 1,61 ciascuna, avente le seguenti principali caratteristiche: importo: Euro 9.999.999,80 , costituito da n. 6.211.180 obbligazioni del valore nominale di Euro 1,61 ciascuna; scadenza: 36 mesi dalla data di emissione; interessi: 6% annuo lordo, pagabile mediante cedole semestrali posticipate alla data di scadenza di ciascun semestre di interessi, al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno; diritto di conversione: i portatori delle obbligazioni hanno il diritto di convertire le obbligazioni in azioni ordinarie di Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) nei modi, nei termini e alle condizioni di cui al regolamento del prestito del Poc Geotea a partire dai 6 mesi successivi alla Data di Emissione; conversione: il diritto di conversione potrà essere esercitato per tutte o parte delle obbligazioni, in una o più volte, ma in ogni caso per un numero di obbligazioni, di volta in volta, non inferiore a 10.000,00 o multipli di 10.000,00; rapporto di conversione: 1 obbligazione ogni 1 azione di nuova emissione; data di conversione: il decimo giorno di Borsa aperta successivo all’ultimo giorno del trimestre in cui è stata presentata la domanda di conversione; rimborso: le obbligazioni per le quali non sia stato esercitato il diritto di conversione verranno rimborsate dalla Società alla data di scadenza, mediante pagamento a favore dei Venditori del valore nominale delle obbligazioni oggetto di rimborso unitamente agli interessi maturati a tale data e non ancora corrisposti. A servizio della conversione delle obbligazioni convertibili, ai sensi dell’art. 2420-ter, comma secondo, del Codice Civile, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, in data 20 novembre 2014, a valere sulla delega ricevuta ai sensi dell’articolo 2420-ter del Codice Civile dall’Assemblea straordinaria del 17 settembre 2013, un aumento di capitale scindibile per un importo massimo di Euro 9.999.999,80 mediante emissione di massimo numero 6.211.180 nuove azioni ordinarie della Società, prive del valore nominale ed aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare, riservate esclusivamente ed irrevocabilmente a servizio della conversione delle obbligazioni del POC Geotea. Alla data della presente Relazione Finanziaria nessuna obbligazione è stata convertita in azioni ordinarie della Società. 12.4.5 Finanziamento SEI Energia S.p.A. SEI Energia S.p.A. ha sottoscritto in data 15 novembre 2010 un contratto di rifinanziamento delle esposizioni debitorie verso Banca Intesa S.p.A. e Unicredit S.p.A.. Prima della data del 15 novembre 2010, le società controllate Cento S.p.A. e Collenergia S.r.l. (fuse per incorporazione in SEI Energia S.p.A. a fine 2010) avevano diversi finanziamenti in essere con le sopracitate banche, i quali, per effetto dell’anzidetto contratto di rifinanziamento, sono stati conglobati in due distinte tranche di finanziamento (tranche A e tranche B) modificandone il tasso di interesse, la durata e il periodo di rimborso inserendo inoltre due anni di preammortamento: Pagina | 66 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Tranche A: Euro 12,5 milioni - aggregazione di tutti i finanziamenti in essere verso Unicredit S.p.A. in un unico finanziamento verso lo stesso. Alla data della presente Relazione risulta pari a Euro 9,5 milioni. Il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento dal 31 dicembre 2010 al 31 marzo 2012 ed un periodo di ammortamento con pagamenti semestrali terminante al 30 giugno 2022. Il tasso applicato è pari all’Euribor 3 mesi + 2,25%; Tranche B: Euro 7,6 milioni – aggregazione di tutti i finanziamenti in essere verso Banca Intesa S.p.A. in un unico finanziamento verso lo stesso. Alla data della presente Relazione risulta pari a Euro 5,8 milioni. Il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento dal 31 dicembre 2010 al 31 marzo 2012 ed un periodo di ammortamento con pagamenti semestrali, terminante al 30 giugno 2022. Il tasso applicato è pari all’Euribor 3 mesi + 2,25%; Tranche C: alla data della presente Relazione, la tranche C risulta utilizzata per Euro 6,4 milioni rispetto all’ammontare totale di Euro 8 milioni reso disponibile. Il piano di rimborso prevede un periodo di ammortamento con pagamenti semestrali dal 30 giugno 2013 al 30 giugno 2022. Differentemente dalle tranche precedenti A e B, la tranche C ha come scopo contrattuale quello di finanziare gli investimenti per la realizzazione e/o manutenzione delle reti di teleriscaldamento. Il tasso applicato è pari all’Euribor 6 mesi + 2,875%. Garanzie per le Tranche A, B, C: Oltre alla lettera di patronage impegnativa di Gruppo Waste Italia S.p.A., pegno sulla totalità delle azioni di SEI Energia S.p.A., pegno sui conti correnti bancari sui quali la società confluisce in pegno tutti i crediti e le somme di danaro relativi o altrimenti connessi al conto vincolato, privilegio speciale sui beni mobili e crediti di SEI Energia S.p.A. ex-articolo 46 TUB, ipoteca sul proprio diritto di superficie in relazione ad alcuni beni immobili. Per quanto riguarda la tranche C è inoltre prevista la canalizzazione dei flussi di fatturazione e di incasso sui conti correnti bancari aperti di SEI Energia S.p.A. presso le banche finanziatrici. Le banche finanziatrici, Unicredit e Banca Intesa, avevano previsto durante la vita del rifinanziamento di addizionali Euro 2 milioni (in aumento di capitale o di prestito subordinato) qualora SEI Energia S.p.A. non fosse stata in grado di far fronte al piano di investimenti e a qualsiasi altro fabbisogno finanziario con le proprie disponibilità di cassa e/o qualora vi sia un evento rilevante. In termini di covenants il contratto di rifinanziamento prevede la rilevazione dei seguenti indici da verificarsi con cadenza annuale (calcolati annualmente sul bilancio d’esercizio della sola Sei Energia S.p.A.) (a) rapporto tra indebitamento finanziario netto/ patrimonio netto (i) dal 2010 al 2012: < 1,2; (ii) dal 2013 al 2022: < 1,0; (b) rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA (i) dal 2010 al 2011: < 4,8; (ii) nel 2012: < 4,2; (iii) nel 2013: < 3,5; (iv) nel 2014: < 3,0; (v) nel 2015: < 2,5; (vi) dal 2016 al 2022: < 2,25 Si sottolinea che SEI Energia S.p.A. non potrà costituire né consentire l’esistenza di qualsiasi diritto di garanzia su ciascuno dei propri beni e/o diritti ad eccezione di quelli derivanti dai contratti a supporto dell’indebitamento consentito rappresentato dal contratto di finanziamento in essere, dall’indebitamento finanziario delle società del Gruppo alla data di sottoscrizione del contratto stesso, dagli accordi di hedging, eventuali indebitamenti per smobilizzo dei crediti per necessità di copertura del capitale circolante, da qualsiasi altra forma di indebitamento finanziario autorizzato dell’istituto di credito. Inoltre, SEI Energia S.p.A. si è impegnata, ad eccezione di determinate casistiche, a non cedere, senza il preventivo consenso, i propri beni, a non modificare lo statuto, a non effettuare fusioni, operazioni straordinarie, acquisizioni nonché a non eccedere l’indebitamento consentito. Pagina | 67 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Si segnala inoltre che, in data 27 aprile 2015, SEI Energia S.p.A., pur avendo rispettato alla data stessa tutti gli impegni finanziari ed i connessi covenant, ha inviato alle banche controparti nel contratto di finanziamento, richiesta di standstill al fine di avviare un processo di rimodulazione dei finanziamenti in essere in SEI Energia S.p.A. così da avere una maggiore visibilità sullo status concordatario di ASM e Global Costruzioni e del connesso Obbligo di Sussidiarietà (Cfr. capitolo 18.3.7) in modo tale da consentire una più puntuale definizione delle posizione debitorie della società e quindi dei relativi impegni finanziari futuri. 13. ANDAMENTO DEI SETTORI DI ATTIVITA' Come già ricordato in precedenza nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili dalle altre attività, consentendo così, per la Società Gruppo Waste Italia S.p.A. e il suo Gruppo un esclusivo focus nel business Ambiente. Come meglio dettagliato nel seguito della presente Relazione sulla Gestione e nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin-off e attività operative cessate” delle note illustrative, la separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo S.p.A. a Innovatec conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni n.10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A. Sulla base delle scelte strategiche e organizzative il management di WIG analizza le proprie attività e organizza la propria reportistica - interna e destinata al mercato - in tre business unit: “Rinnovabili”, “Ambiente” e settore “Corporate”. All’interno del business Rinnovabili a seguito delle operazioni succitate sono ricompresi i soli settori di business della produzione di energia elettrica e il teleriscaldamento. Al fine di una migliore comprensione dei risultati economici del 2015 si riepilogano qui di seguito i risultati suddivisi per settore e comparti confrontati con lo scorso esercizio: di cui rinnovabili Valori in euro milioni Teleriscaldamento 2015 Ricavi EBITDA EBIT (*) 2014 * Produzione energia elettrica 2015 2014 * EPC & General contracting 2015 2014 * 2015 Ambiente Rinnovabili Smart Energy 2014 * 2015 2014 * 2015 Corporate 2014 * 2015 Elisioni 2014 * 2015 Consolidato 2014 * 2015 2014 * 12,4 20,3 0,0 3,6 0,0 0,0 0,0 0,0 12,4 23,9 119,2 39,6 1,3 0,7 0,0 0,0 132,9 2,9 5,2 (1,0) 1,4 0,0 0,0 0,0 0,0 1,9 6,7 37,8 19,4 (3,2) (1,9) 0,0 (0,8) 36,5 23,4 (0,1) (3,2) (6,4) (8,4) 0,0 0,0 0,0 0,0 (6,4) (11,6) 9,4 5,9 (5,2) (3,3) 0,0 (0,8) (2,2) (9,8) 64,1 A seguito dell’applicazione dell’IFRS 5, il conto economico 2014 riesposto non include i dati economici di Innovatec e Volteo e delle rispettive controllate che sono uscite dal perimetro di consolidamento che vengono esposti nella linea “Risultato da attività destinate alla vendita/cessate”. Tali aspetti rendono non pienamente confrontabili i dati economici e patrimoniali dell’esercizio 2015 con quelli del corrispondente periodo dell’esercizio 2014. I dati economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5) prendono in considerazione le performance economiche di periodo di Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31 dicembre 2014. Di seguito si fornisce un’analisi di dettaglio degli andamenti dei singoli settori e segmenti: Filiera Energie Rinnovabili Teleriscaldamento Produzione Il segmento Teleriscaldamento è riferibile all’attività svolta della controllata SEI Energia S.p.A. che si sostanzia nella cessione di energia elettrica a clienti grossisti e nella vendita di energia termica agli utenti finali civili ed industriali. Mentre la prima linea di ricavo è solo in parte dipendente dall’andamento climatico, la seconda ne è fortemente influenzata. Pagina | 68 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 A riguardo di tale segmento operativo si ricorda che in data 30 settembre 2015 la società ora correlata Volteo Energie S.p.A. ha sottoscritto con Sei Energia S.p.A. un contratto di affitto d’azienda biennale e di usufrutto della partecipazione Nove S.p.A, con efficacia 1° ottobre 2015. Il contratto di fitto prevede un compenso per 24 mesi di Euro 2,2 milioni8. Per tale motivo l’attività connessa al teleriscaldamento concorre alla formazione dei risultati economici del segmento operativo per 9 mesi, mentre nell’ultimo trimestre vi concorre solo la quota parte del fitto del Ramo alla correlata Volteo. Tale operazione rende i dati 2015 non comparabili con quelli fatti registrare nel 2014, quanto l’attività di teleriscaldamento svolta dal segmento operativo era relativa a tutti i 12 mesi dell’anno. Ciò premesso si sottolinea innanzitutto che la stagione termica 2014/2015, è stata in linea con la stagione termica 2013/2014, quest’ultima considerata da tutti gli studiosi del settore la meno fredda degli ultimi cento anni. Si conferma, quindi, un trend “climatico negativo” che vede inverni sempre più miti. Per dare evidenza della mitezza del clima nelle ultime due stagioni termiche, è sufficiente confrontare il dato con le temperature registrate nel 2013 quando i gradi giorno furono 2.505, contro i 2.134 della penultima stagione termica esercizio e i 2.164 di quella 2014/2015. Sul fronte ricavi, quelli derivanti da vendita di energia elettrica continuano ad essere influenzati dalla discesa del prezzo del MWh elettrico sul libero mercato. Questa discesa è stata particolarmente evidente nei mesi di aprile, maggio e giugno, tanto da indurre la nostra centrale a non produrre energia elettrica. Nella stagione estiva (mesi da luglio a settembre) i prezzi del mercato elettrico si sono mantenuti al di sotto della soglia minima di convenienza a produrre per cui anche questa estate gli impianti cogenerativi non sono stati eserciti e ciò ha costretto il management a supplire alla domanda con la sola produzione delle caldaie a gas. A fronte di un prezzo medio di vendita che nel corso del 2014 si aggirava attorno ai 58 Euro/MWh, nei primi 9 mesi del 2015 il prezzo medio di vendita è stato di poco inferiore ai 55 Euro/MWh (- 5%). La quantità di energia elettrica prodotta ha ovviamente risentito in modo rilevante di questa premessa, subendo un decremento importante pari al 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (primi nove mesi del 2015). La riduzione di prezzo e la conseguente minor produzione hanno determinato una contrazione dei ricavi che si sono attestati a Euro 1.792 mila al 30 settembre 2015. Si ricorda che a partire dal 2015 sulla produzione di energia elettrica non maturano più certificati verdi, essendo l’incentivo scaduto a fine 2014 (l’esercizio scorso beneficiava per tale incentivazione per circa Euro 3,9 milioni). I ricavi per certificati bianchi accertati nel corso dei primi nove mesi del 2015 ammontano a circa Euro 31 mila e fanno riferimento ai certificati assegnati alla centrale a biomassa c.d. “Oltre ferrovia” sita in Collegno. Nonostante l’inverno mite e l’attenzione sempre crescente della clientela per il risparmio energetico, la produzione “a bocca di centrale” ha superato i 100 milioni di kWh termici, mentre l’energia erogata all’utenza finale si è attestata a 86,3 milioni di kWh termini per un fatturato complessivo di Euro 7,4 milioni. Hanno concorso a determinare i ricavi registrati nell’esercizio la quota relativa al IV trimestre 2015 del fitto di ramo d’azienda alla correlata Volteo Energie per Euro 0,3 milioni e sopravvenienze attive per Euro 1,9 milioni relative principalmente a debiti ormai prescritti. Sulla base di quanto fin qui illustrato i ricavi dell’esercizio 2015 si sono attestati a Euro 12,4 milioni. Quanto all’EBITDA a livello operativo dei primi nove mesi del 2015 ha subito una flessione di circa Euro 1 milione rispetto al 2014 a seguito della conclusione del già citato periodo di incentivazione dell’attività mediante certificati verdi parzialmente compensato dalle maggiori efficienze di produzione e di struttura nonché dalla riduzione del costo del gas. Tale contrazione è stata compensata dall’EBITDA fatto registrare nel 8 In data 1° febbraio 2016 è stato sottoscritto l’atto di modifica del perimetro d’affitto d’azienda che prevede l’esclusione dell’usufrutto della partecipazione azionaria di Nove SpA, pur mantenendo invariato il canone di affitto in Euro 91.666,67 oltre IVA (se dovuta e sulla base dell’aliquota di legge), imputando quindi l’importo di Euro 5.000 dovuto per l’usufrutto della detta partecipazione azionaria a canone mensile per l’affitto d’azienda . Pagina | 69 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 IV trimestre 2015, pari a Euro 1,8 milioni, che risulta invece scollegato dall’operatività a seguito della sottoscrizione del contratto di affitto del ramo d’azienda operativo alla correlata Volte Energie S.p.A. ed influenzato quasi nella sua interezza dalle succitate sopravvenienze attive. Al 31 dicembre 2015 in forza delle succitate dinamiche il segmento operativo ha fatto registrare un EBITDA di Euro 2,9 milioni, che al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni dell’anno, pari a Euro 3 milioni, porta ad un risultato operativo negativo di Euro 0,1 milioni. Produzione energia elettrica Per quanto concerne l’attività legata alla produzione di energia da fonti rinnovabili, si precisa che a seguito della già citata riorganizzazione societaria l’operatività del segmento si sostanzia nelle attività rivolte al realizzo di un impianto eolico da 30 MW nel comune di Cirò (Calabria) e alla produzione di energia elettrica da digestione di prodotti e scarti agricoli riferibile ormai ai soli due impianti siti a Latina di proprietà delle controllate ER e Bioenergie, i cui risultati risultano discontinuati ai sensi dell’IFRS 5 da aprile 2014. In merito al realizzo del succitato impianto eolico da 30 MW si segnala che nel corso del 2015, a causa di eventi non imputabili al Gruppo (eventi meteorologici calamitosi che hanno portato alla frana di alcuni tratti delle strade di accesso al sito che ospiterà la costruenda opera), non si sono potute completare le opere di allestimento del parco, non riuscendo quindi a metterlo in esercizio entro la data di scadenza dell’Autorizzazione unica, prevista per marzo 2015. Il Gruppo si è quindi adoperato al fine di ottenere una proroga dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per eventi calamitosi al fine di non incorrere nel decalage della tariffa d’asta ottenuta nel corso del precedente esercizio. Tale proroga è stata ottenuta a fine 2015: la nuova scadenza dell’autorizzazione unica è ora stata fissata a fine 2017. Il valore di carico del costruendo parco, che nel corso del 2014 era stato svalutato di Euro 4,5 milioni circa in considerazione dei valori di mercato per iniziative similari e che risultava dunque pari a 5,4 milioni, è stato nel presente bilancio completamente svalutato in forza di una offerta (non vincolante) ricevuta per l’acquisto della partecipata E-Vento Cirò alla quale fa capo l’autorizzazione per la realizzazione del succitato parco. Sempre in riferimento a progetti eolici si precisa che a seguito della pronuncia avversa del Consiglio di Stato al ricorso presentato al TAR in merito al progetto “Fontana di Maggio” per contestare nella sostanza la legittimità – a fronte di un procedimento avviato ed istruito fin dal 2007 (procedura che avrebbe dovuto essere conclusa entro il termine perentorio di 180 giorni ex art.12 D.lgs. n. 387/2003) – di richiedere nuovi documenti, integrazioni, peraltro domandate solamente nell’ottobre 2011 dopo che il progetto era stato già assoggettato a VIA fin dal 2010, sub procedimento che, a sua volta, avrebbe dovuto concludersi nelle tempistiche previste dal D.Lgs. n.152/06, sono stati rilasciati a conto economico gli oneri progettuali finora sostenuti, che negli esercizi precedenti erano stati capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali in corso, per un importo complessivo di circa Euro 0,7 milioni. Si ricorda che già nello scorso esercizio, a seguito del riposizionamento strategico del Gruppo, perfezionatosi con la fusione inversa con Sostenya e l’acquisizione del gruppo Geotea, il management aveva deciso di abbandonare i progetti eolici in sviluppo operando quindi una svalutazione di circa Euro 4 milioni del goodwill riferibile alla pipeline eolica (sostanzialmente riconducibile al progetto Fontana di Maggio). Sempre nel corso del 2015 sono stati rilasciati a conto economico gli oneri progettuali finora sostenuti per il progetto relativo al parco eolico di Galasi (in capo alla controllata Castelvetrano), che negli esercizi precedenti erano stati capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali in corso, per un importo complessivo di circa Euro 0,2 milioni a seguito del definitivo abbandono dell’iniziativa. Con riferimento alla produzione di energia elettrica da digestione di prodotti e scarti agricoli riferibile ormai ai soli due impianti siti a Latina, acquisiti dalla correlata Volteo Energie prima del suo conferimento in Innovatec, la produzione nel corso dell’esercizio è stata di circa 7 milioni di kWhe (2014: 9,8 milioni di kWhe) per un fatturato totale di Euro 2 milioni (2014: Euro 2,8 milioni). La minor produzione è da attribuirsi principalmente a problematiche meccaniche ed elettriche riscontrate sugli impianti che hanno comportato anche fermi manutentivi nei mesi compresi tra luglio e settembre. Inoltre il ricorso ad altre matrici agricole, al Pagina | 70 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 fine di far fronte alla minor disponibilità sul mercato locale di insilato di mais, ha comportato un adeguamento della biologia che ha rallentato la capacità di digestione anerobica dei prodotti agricoli che hanno alimentato gli impianti con conseguente riduzione della produzione di energia elettrica. Filiera Ambientale Il business dell’Ambiente della Società ha subito negli ultimi anni significativi ampliamenti di perimetro, passando dal 2013, anno in cui tale segmento era presidiato esclusivamente dalla società Faeco S.r.l. (attiva nella gestione di un sito di deposito finale di rifiuti ubicato a Bedizzole), per arricchirsi di Waste Italia S.p.A. e delle società da essa controllate ad esito della fusione inversa che ha avuto efficacia in data 11 agosto 2014 e che ha portato il perimetro societario sotteso a Sostenya S.p.A. all’interno di Gruppo Waste Italia S.p.A., per poi completare la configurazione attuale al termine del 2014 con l’emissione del Bond Waste e la contestuale acquisizione delle tre società formanti l’allora gruppo Geotea, ed infine arricchire le attività svolte con il fitto di due rami d’azienda dedicati al trattamento dei rifiuti solidi e liquidi, pericolosi e non pericolosi dalla La.Fu.Met S.r.l.. Anche in considerazione dell’operazione di Hive off, la filiera Ambientale si è quindi trovata ad occupare una posizione preminente all’interno del Gruppo, tanto da portare il management alla scelta strategica di convertire il nome della Società dal precedente Kinexia S.p.A. all’attuale Gruppo Waste Italia S.p.A., proprio per sancire il rinnovato focus quasi esclusivo sulle tematiche ti tipo ambientale. In considerazione dei passaggi societari sopra esposti, i risultati consuntivati dalla filiera Ambientale nel corso del 2015 non sono completamente confrontabili con quelli ottenuti nell’anno precedente in quanto, mentre per il 2014 il perimetro di Gruppo ricomprendeva Faeco per l’intero anno, Waste Italia e controllate solo per l’ultimo trimestre, il gruppo Geotea consolidato solo a livello patrimoniale, l’anno 2015 è stato il primo in cui si è proceduto al pieno consolidamento delle tre realtà, di fatto recependone per intero i risultati economici maturati in corso d’anno. In aggiunta a quanto sopra riportato è doveroso sottolineare che l’anno 2015 è stato particolarmente critico per la sub-holding Waste Italia S.p.A. e le proprie controllate. I rallentamenti nella messa a disposizione di nuove volumetrie, i molteplici avvicendamenti ai vertici aziendali, il contesto competitivo che ha comportato un generale decremento dei prezzi medi ed il perdurare delle tematiche giudiziarie che hanno precluso il pieno sfruttamento delle volumetrie disponibili presso le discariche del Gruppo hanno di fatto rallentato e compromesso il raggiungimento degli obiettivi di ricavi e margini inizialmente fissati dal management, comportando una notevole contrazione di ricavi e margini inizialmente ipotizzati per la filiera Ambientale. La società Faeco S.r.l. (ora nel perimetro del gruppo Waste Italia a seguito di una riorganizzazione societaria attuata del Gruppo a fine anno nell’ambito dell’emissione obbligazionaria di Euro 200 milioni effettuata da sub-holding Waste Italia S.p.A.) contribuisce ai ricavi della filiera per Euro 9,8 milioni (2014: Euro 16,2 milioni) in contrazione rispetto a quanto consuntivato nel 2014 per effetto di un minor volume di rifiuti accolti nell’invaso di Bedizzole (BS) a seguito della decisione strategica operata dal Gruppo di smaltire presso tale sito esclusivamente rifiuti identificati come “car fluff” in discontinuità con il passato. Nel dettaglio nel corso del 2015 sono state conferite all’interno della discarica di Bedizzole 86.421 tonnellate, esclusivamente di “car fluff” e nessuna delle quali prevenienti da Waste Italia, mentre per l’anno 2014 erano stati avviate a smaltimento circa 183.390 tonnellate di rifiuti suddivise fra 84.230 tonnellate di fluff e 99.161 tonnellate di rifiuti assimilabili non pericolosi, di cui 70.662 tonnellate provenienti da Waste. Come si può apprezzare dai numeri sopra riportati, nel 2015 la società è stata in grado di ampliare la propria base di utenza in termini di produttori di “car fluff”, preservando gli spazi residui presso il sito di smaltimento di Bedizzole. I ricavi relativi al 2015 della società Faeco comprendono peraltro un provento non ricorrente pari ad Euro 4,1 milioni, relativo ad un accordo transattivo connesso ad alcune attività che un prestatore di servizio doveva svolgere presso il sito di Bedizzole in connessione alla chiusura e post chiusura dello stesso. Anche i ricavi del 2014 di Faeco comprendevano un provento non ricorrente di Euro 2,2 milioni rinveniente dalla liberazione del fondo post chiusura relativo al lotto 1 della vasca E del sito di Bedizzole. Per quanto concerne il gruppo Waste Italia (nella configurazione ante acquisto di Faeco e del sub-gruppo Geotea), i ricavi del 2015 sono stati generati dall’ attività di raccolta, trattamento e smaltimento, i quali hanno contribuito rispettivamente per Euro 39,2 milioni (volumi per circa 276 mila tonnellate), Euro 12 milioni (volumi per circa 154 mila tonnellate trattate, comprensivi del contributo apportato dalle attività svolte dal Pagina | 71 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 ramo d’azienda in affitto da parte di Waste to Water che hanno interessato circa 30 mila tonnellate), ed Euro 17,3 milioni (circa n.209 mila tonnellate, di cui 120 mila tonnellate conseguenti dalla sottoscrizione di due contratti di cessione spazi alla parte correlata Waste To Water S.r.l. - oggi Aker S.r.l., operazione che ha comportato l’iscrizione di Euro 9 milioni di ricavi). Concorrono al valore della produzione di Waste Italia e delle sue controllate i ricavi relativi ad un rimborso assicurativo di Euro 1,1 milioni maturato a seguito dell’incendio doloso avvenuto nel 2014 presso l’impianto di trattamento degli pneumatici sito in Chivasso, quelli afferenti al recupero energetico del biogas da discarica, agli incentivi percepiti per alcuni impianti fotovoltaici installati sulla coperture definitiva delle discariche di Albonese e Chivasso, nonché altri ricavi e proventi per complessivi circa Euro 4 milioni. Nell’esercizio 2014 i ricavi di Waste comprendevano anche proventi non ricorrenti di Euro 8,5 milioni discendenti principalmente dalla liberazione dei fondi di chiusura e post-chiusura della discarica sita ad Albonese (PV), a seguito dell’ottenimento dell’AIA per l’ampliamento della discarica, e dei fondi di post chiusura della discarica sita in Alice Castello (VC) nell’ambito delle pattuizioni connesse alla cessione della società controllata Alice Ambiente S.r.l. titolare della discarica (operazione conclusasi a marzo 2015). Per l’anno 2015 il business dell’Ambiente recepisce appieno i risultati delle società del gruppo Geotea, laddove per l’anno 2014 tali risultati non venivano consolidati a livello. Nel corso del 2015 i due siti di smaltimento gestiti da Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l., hanno accolto complessivamente circa 445 mila tonnellate di rifiuti, di cui circa 54 mila tonnellate provenienti da Waste Italia, per una contribuzione al valore complessivo della produzione pari ad Euro 43,4 milioni (i ricavi consolidati del sub-gruppo Geotea per l’anno 2014 si erano attestati ad Euro 31,6 milioni), comprensivi anche del contributo garantito dal recupero energetico del biogas estratto dalle discariche, attività particolarmente remunerativa nel caso del sito di smaltimento del Boscaccio gestito da Ecosavona. Concorrono infine al risultato del segmento operativo Ambiente anche i ricavi per cessione dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici siti in Chivasso e Albonese, per Euro 396 migliaia, nonché i ricavi di cessione di energia elettrica dagli impianti di sfruttamento energetico di biogas da discarica (entrambi tali ricavi sono ricompresi all’interno dei ricavi generati da Waste Italia e sue controllate) acquistati a fine novembre 2014 dalla ex controllata Volteo Energie nell’ambito della già citata emissione obbligazionaria da Euro 200 milioni, i quali hanno generate nel corso del 2015 ricavi complessivi di circa Euro 2,5 milioni (2014: Euro 243 migliaia per il solo mese di dicembre). Nel corso del 2015 l’attività della sub holding Waste Italia S.p.A. è stata interessata da alcuni accadimenti, sia endogeni che esogeni, che ne hanno limitato le capacità operative, di fatto intaccandone risultati e margini che si sono posizionati a livelli significativamente più bassi rispetto a quelli inizialmente ipotizzati. Nello specifico: - Allungamento delle tempistiche di ottenimento delle autorizzazione all’esercizio di nuove volumetrie: alla fine del 2014 Waste Italia ha attenuto l’autorizzazione all’ampliamento del sito di discarica di Albonese (PV) per ulteriori circa 477 mila metri cubi, l’allungamento nelle tempistiche di ultimazione dei lavori, nonché di ottenimento delle necessarie fidejussioni da depositare presso la provincia ha provocato lo slittamento di 4 mesi della prospettata apertura del sito; il generale prolungamento delle pratiche connesse alle necessarie autorizzazioni ad operare nuovi siti di discarica ha comportato lo slittamento dell’ottenimento delle autorizzazioni legate al progetto Wastend che era inizialmente stato previsto in attività a partire dall’ultimo trimestre del 2015, mentre ora si prevede un positivo completamento dell’iter autorizzativo nel corso del terzo trimestre dell’anno in corso; - Perdurare di problematiche giudiziarie: in data 12 marzo 2015 la discarica di Cavenago d’Adda (LO) di proprietà della società Ecoadda S.r.l. è stata oggetto di un provvedimento di sequestro preventivo richiesto dal Tribunale di Lodi. Il provvedimento è stato emesso a seguito dell’ipotesi avanzata in merito alla possibile commissione di reati ai sensi della normativa ambientale, in quanto, come anche riportato nel decreto di sequestro stesso esso non dovrebbe motivare sulla “sussistenza degli indizi di colpevolezza” quanto “sull’ipotizzabilità in astratto della sussistenza del reato”, reato che quindi ad oggi non è ancora stato accertato. La Società si è subito mossa presso le opportune sedi al fine di tutelare i propri interessi ribattendo alle contestazioni mosse dalla Procura, ma nonostante ciò la gestione del sito di discarica le è stata preclusa fino al 21 aprile 2016, data in cui il Tribunale ha Pagina | 72 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 disposto il dissequestro del sito di Cavenago. Alla data di approvazione del presente bilancio risulta invece ancora sotto sequestro il lotto 1 della vasca E del giacimento di messa a dimora di Bedizzole (il lotto vede le sue volumetrie esaurite ma essendo interessato sotto sequestro non è stata ancora completata la fase di capping) e alcuni cumuli di rifiuti presso gli impianti di Cermenate (CO), Agrate Brianza (MB) e Buccinasco (MI), impianti che risultano comunque operativi; - Avvicendamento del top management: l’attuale CEO è Il Dr Raimondo dopo le dimissioni dell’amministratore storico di Waste Italia S.p.A. Dr Chirico in data 18 febbraio 2015 preceduto dalla successiva nomina del Dr Friz in data 26 marzo 2015 a sua volta dimessosi per divergenze con l’azionista di riferimento in data 11 gennaio 2016. I sopra descritti cambi al vertice verificatisi nel corso del 2015 ed all’inizio del 2016 hanno anche “ingessato” la controllata subholding su alcune decisioni strategiche previste nel Piano Industriale 2015-2017, le cui mancate decisioni hanno ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e redditività, e hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi; - Inasprimento del contesto competitivo: l’ingresso nel mercato di riferimento di player di grandi dimensioni (multiutility), per quanto al momento ancora in modo residuale, l’effetto dumping operato sui prezzi di smaltimento finale dai gestori degli impianti di incenerimento, nonché un contesto competitivo locale nel settore della raccolta caratterizzato da politiche di prezzo operate da operatori medio-piccoli particolarmente aggressive, hanno comportato una generale contrazione dei prezzi medi, con diretta conseguente riduzione dei margini ottenuti. L’effetto combinato di quanto fin qui descritto ha determinato un EBITDA di Euro 37,8 milioni (2014 riesposto: Euro 19,4 milioni, + 95%) e un EBIT di Euro 9,4 milioni (2014 riesposto: Euro 5,9 milioni, +60%). Con il completo consolidamento del Gruppo Waste, nella sua configurazione completa, all’interno nel perimetro di consolidamento, la marginalità operativa lorda della filiera Ambiente risulta singolarmente superiore a quella complessiva di Gruppo, essendo pari al 104% dell’EBITDA consolidato (2014 riesposto: 83%, +25%). 14. RISORSE UMANE Il totale dei dipendenti del Gruppo WIG al 31 dicembre 2015 è risultato pari a 295 unità contro le 351 unità al 31 dicembre 2014, con un decremento complessivo pari a 56 unità, inquadrate come segue: Dirigenti Quadri Impiegati e altri Operai Totale Valori puntuali 31.12.15 31.12.14 delta % 10 14 -29% 11 22 -50% 120 189 -37% 154 126 22% 295 351 -16% Valori medi 31.12.15 31.12.14 delta % 10 16 -35% 10 24 -58% 138 198 -30% 151 124 22% 310 362 -14% I dipendenti del Gruppo presentano la seguente distribuzione in fasce di età: età inferiore ai 30 anni: 7,5%; età compresa tra i 30 e i 50: 62%; età superiore ai 50 anni: 30,5%. La distribuzione degli stessi per sesso risulta essere la seguente: Maschi 71%; Femmine 29%. Il decremento in termini di numero di teste è imputabile principalmente all’effetto combinato dell’operazione di riorganizzazione del Gruppo, che ha comportato l’uscita del Gruppo Innovatec e della controllata Volteo Energie S.p.A., e dell’acquisizione del ramo d’azione da Lafumet da parte della controllata Waste To Water Pagina | 73 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 S.r.l.. Ha inciso sulla contrazione del numero di teste anche un processo di mobilità che ha coinvolto i dipendenti di Waste Italia S.p.A.. Politica delle risorse umane Il capitale umano rappresenta il patrimonio primario del Gruppo, il quale considera il valore del team uno dei principali punti di forza. E’ per questo che, negli anni, in coerenza con la propria missione e con l’attenzione ai propri valori aziendali, la gestione di tale ricchezza ha acquisito un ruolo via via sempre più strategico. Il team è composto da professionisti capaci che mettono a disposizione le proprie competenze, non solo nell’attività tecnica a loro affidata, ma anche e soprattutto in un’ottica di valorizzazione comune fatta di costante confronto e collaborazione reciproca. Professionalità, competitività e profitto sono concetti largamente diffusi all’interno delle Società del Gruppo, così come è sempre più consapevole nei dipendenti l’esigenza di flessibilità come condizione essenziale per rispondere alle crescenti sfide dei mercati. Selezione e inserimento Il Gruppo crede fortemente che la selezione dei giovani talenti sia alla base della crescita futura delle aziende del Gruppo. Per questo motivo pone particolare attenzione alla scelta dei canali da adottare, all’organizzazione di assessment mirati alla valutazione del potenziale, all’approccio professionale durante i colloqui conoscitivi. Nel corso del 2015, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, è stato attivato un gruppo di lavoro volto all’analisi delle attività del gruppo e alla proposta di nuove ed innovative strategie per il miglioramento del business. Al termine del progetto sono state selezionate le risorse migliori che hanno avuto la possibilità di svolgere uno stage all’interno dell’Headquarter in diverse aree aziendali. Sostenendo il percorso di conoscenza in ambito accademico di giovani talenti, vengono anche incrementate le relazioni con le Istituzioni accademiche al fine di sviluppare ulteriori progetti multidisciplinari, tavole rotonde e seminari tematici. Formazione La formazione rappresenta per il Gruppo una leva per la crescita professionale delle risorse, per l’innovazione dei processi e per la realizzazione degli obiettivi di business del Gruppo. Nel corso del 2015 le ore di formazione erogata sono state pari a 2.213,7 e i dipendenti coinvolti nr. 213. Questo indicatore sottolinea quanto la formazione venga considerata un vettore di successo e competitività. In particolare la formazione erogata ai dipendenti del Gruppo ha riguardato tre principali aree tematiche: sviluppo manageriale; formazione specialistica; formazione normativa. Il Gruppo, al fine di offrire un’adeguata offerta formativa ha usufruito anche dei finanziamenti tramite i Fondi Interprofessionali For.Te e Fon.Dir. Sviluppo manageriale Il Gruppo, consapevole dell’importanza ricoperta dalle posizioni manageriali, ha sviluppato un programma di sviluppo delle competenze del personale dirigente e quadro. Tale sviluppo delle competenze ha previsto un piano di formazione specifico che nel corso del 2015 ha raggiunto le 244 ore di formazione manageriale erogata. Tale formazione ha riguardato lo sviluppo di competenze e l’acquisizione di conoscenze necessarie finalizzate allo sviluppo del know-how manageriale. Salute e Sicurezza Il Gruppo rispetta tutti i più elevati standard nazionali e internazionali in tema di salute e sicurezza. A tal fine si impegna a diffondere e consolidare una cultura della sicurezza sviluppando la consapevolezza di tutti i rischi, promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutti i lavoratori; inoltre opera per preservare, soprattutto con azioni preventive, la salute dei lavoratori e la sicurezza dei luoghi di lavoro. L’obiettivo è preservare la salute e la sicurezza delle risorse umane, delle risorse patrimoniali e finanziarie delle società del gruppo, Pagina | 74 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 ricercando costantemente le sinergie necessarie non solo all'interno delle Società, ma anche all’ esterno, al fine di garantire gli obiettivi del gruppo. Il fine del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro è di: contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro; ridurre progressivamente i costi complessivi della salute e sicurezza sul lavoro compresi quelli derivanti da incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro, minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi (dipendenti atipici, clienti, fornitori, visitatori, ecc.); aumentare l’efficienza e le prestazioni dell’impresa/organizzazione; migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa/organizzazione. Gruppo Waste Italia si impegna, come previsto dalla normativa vigente, a garantire il rispetto delle disposizioni in tema di tutela della sicurezza e salute sul lavoro, nonché ad assicurare un ambiente di lavoro sicuro, sano e idoneo allo svolgimento dell’attività lavorativa, anche attraverso i seguenti strumenti: la manutenzione delle attrezzature e dei macchinari propri o di cui ne abbia la disponibilità utilizzati al fine di limitare possibili incidenti da questi provocati; la diffusione al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), al Responsabile Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ai preposti ove nominati, al medico competente e a tutti i soggetti incaricati al compimento degli obblighi in materia antinfortunistica di una adeguata conoscenza sui temi disciplinati dalla normativa stessa; l’effettuazione di visite mediche periodiche per ogni categoria lavorativa; il coordinamento tra tutti i soggetti, individuati dal D.lgs. n. 81/2008 (datore di lavoro, RSPP, RLS, medico competente, ecc.) nell’applicazione delle disposizioni in esso contenute; la gestione di un adeguato ed efficace programma di formazione a tutti i dipendenti aziendali in materia di sicurezza. Non è presente in WIG un Comitato per la Salute e la Sicurezza ma è nominato per ogni impianto almeno un Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RSL). Il Gruppo al fine di monitorare e migliorare costantemente la salute e sicurezza dei propri lavoratori, oltre ad avere redatto un sistema di gestione ai sensi dell’art.30 del D.lgs. 81/08 (Testo Unico) organizza durante l’anno degli incontri di confronto con i rappresentanti del personale. In tali comitati vengono illustrate le problematiche che il personale dipendente riscontra durante la normale attività lavorativa, analizzandole assieme al Datore di Lavoro e all’ufficio QAS. Tali segnalazioni vengono risolte tramite l’adozione di nuove procedure o l’acquisto di nuove attrezzature. Di seguito si specifica il rapporto tra il n° di RLS e il n° di dipendenti per le diverse società del Gruppo dove queste figure sono presenti: Waste Italia: 6% (9 su 144); SMC Smaltimenti Controllati: 7% (4 su 14); Faeco: 20% (1 su 5); Ecoadda: 33% (1 su 3); Ecosavona: 3% (1 su 31); Geotea: 5% (1 su 19); Waste to Water: 1% (1 su 69); Bossarino: 6% (1 su 17). Nei comitati vengono analizzate le tipologie di infortunio, in funzione delle conseguenze, delle mansione interessate e delle motivazioni. Oltre agli incidenti accaduti che hanno provocato degli infortuni ai dipendenti, vengono analizzate anche tutte le casistiche di “NEAR MISS” (quasi infortunio). Grazie a tali analisi la Società è in grado di mantenere un tasso di infortunio inferiore alla media nazionale, e di saper controllare in maniera completa anche il lavoro svolto da eventuali appaltatori. Pagina | 75 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Di seguito si riporta un estratto della tabella riassuntiva degli infortuni avvenuti nell’anno 2015: Gruppo Waste Italia 2015 Sede N° ore lavorate N° totale di infortuni gg di assenza If Ig Agrate 18.144 0 0 N.A. N.A. Albonese 22.176 0 0 N.A. N.A. Alice Castello 12.096 0 0 N.A. N.A. Buccinasco 40.320 1 14 24,80 0,35 Castello d'Annone 12.096 0 0 N.A. N.A. Cavenago d'Adda 8.064 0 0 N.A. N.A. Cermenate 26.208 0 0 N.A. N.A. Chivasso 34.272 0 0 N.A. N.A. Collegno 50.400 1 3 19,84 0,06 Orbassano 44.352 1 55 22,55 1,24 Romagnano Sesia 28.224 2 54 70,86 1,91 Bossarino 30.065 3 78 99,78 2,59 Ecosavona 30.065 0 0 N.A. N.A. SEI Energia (teleriscaldamento) 15.120 1 2 66,14 0,13 Totale Impianti 371.602 9 206 24,22 0,55 Milano 70.560 1 5 14,17 0,07 Totale Gruppo 442.162 10 211 22,62 0,48 Da febbraio 2014 Gruppo Waste Italia S.p.A. è certificata SR10, innovativo strumento di certificazione per la responsabilità sociale territoriale sviluppato da IQNET - il più grande network mondiale di enti di certificazione dei sistemi di gestione - in collaborazione con la Federazione CISQ. L’eccellenza della politica di Corporate Social Responsibility del Gruppo è stata certificata da Certiquality, parte del network IQNET, che ha verificato la conformità delle procedure aziendali ai requisiti previsti dallo standard SR10 in termini di sostenibilità, accertando l’effettiva implementazione di un sistema di gestione volto ad assicurare la massima attenzione, trasparenza e disponibilità nell’interazione con gli stakeholder (dalla comunità finanziaria ai dipendenti, dagli azionisti alle comunità locali, dai fornitori alle associazioni sul territorio). Come primo step verso l’ottenimento di tale certificazione, la Società si era impegnata a redigere una propria Politica di Responsabilità Sociale coinvolgendo il Top Management e il Board. Tale documento, tuttora in vigore, esplicita in modo chiaro l’impegno della Società nel promuovere i principi della responsabilità sociale così come definiti dalla norma ISO 26000:2010 Guida sulla responsabilità sociale: responsabilità di rendere conto in merito alle attività e decisioni ai propri stakeholder; trasparenza e comportamento etico; rispetto degli interessi degli stakeholder; rispetto del principio di legalità, delle norme internazionali di comportamento e dei diritti umani. Nel documento sono inoltre dichiarati gli obiettivi generali perseguiti da Gruppo Waste Italia Spa attraverso il proprio Sistema di gestione per la responsabilità sociale. Una delle attività preliminari del processo di costruzione di un sistema di gestione (SR10) è stata l’individuazione degli stakeholder più rilevanti per l’azienda. Tale classificazione è stata rivista e aggiornata ogni anno, sino alla situazione attuale: Pagina | 76 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 A ciò si aggiunga che da giugno 2014 anche la controllata Faeco S.r.l., società che gestisce la discarica bresciana per rifiuti speciali provenienti da impianti di frantumazione e recupero dei metalli, ha ricevuto la certificazione SR10 ed è risultata essere la prima discarica in Italia ed in Europa ad aver ricevuto tale certificazione. 15. POLITICA AMBIENTALE Gruppo Waste Italia S.p.A. ha nella sua mission il rispetto e la tutela dell’ambiente: opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e dei servizi in un’ottica di sviluppo sostenibile, avendo come obiettivi la crescita economica, l’eco-efficienza e il progresso sociale. La mission di Gruppo Waste Italia S.p.A. esprime l’obiettivo di ricercare un sempre più elevato livello di performance nel perseguire una politica di innovazione e di crescita economica, rispettando l’ecosistema, attraverso l’utilizzo attento delle risorse naturali. In questa prospettiva, la Direzione ha definito e portato avanti obiettivi aziendali chiari e congruenti con le strategie di business fissate e con le opportunità del mercato, sulla base dei quali essa: conferma il proprio impegno a migliorare la soddisfazione dei Clienti, assicurando che le loro esigenze e aspettative siano individuate e convertite in requisiti da ottemperare durante il processo produttivo; conferma il proprio impegno dal punto di vista socio-ambientale, inserendosi in un contesto di sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili e di riduzione dell’effetto serra e garantendo una maggiore sicurezza dal punto di vista ambientale; si impegna a garantire prodotti e servizi di qualità costanti nel tempo, anche grazie al continuo monitoraggio e aggiornamento delle modalità operative adottate, mantenendo sempre attivo ed efficace il Sistema Qualità in conformità alla norma di riferimento; è attiva nel ricercare soluzioni gestionali, adeguate alle nuove normative e alla crescente attenzione globale alle problematiche ambientali, secondo criteri di funzionalità e collaborazione con gli Enti coinvolti, anche promuovendo la sensibilizzazione del proprio personale con momenti di riunione e di aggiornamento specialistico; si propone di ricercare e sperimentare soluzioni e tecnologie innovative, per il miglioramento degli standard di gestione degli impianti di recupero energetico da biogas e biomasse. La Direzione si impegna per l’attuazione di questi principi e per la loro diffusione, facendone un documento di riferimento per la conduzione dell’Azienda, mettendo inoltre a disposizione le risorse umane e i materiali necessari per il raggiungimento degli obiettivi fissati, e chiedendo a tutti i dipendenti ampia collaborazione per l’attuazione del Programma stesso. Pagina | 77 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Ogni attività è pianificata e attuata in condizioni controllate, al fine di garantire: l’idoneità del personale, dei mezzi adibiti al servizio e degli impianti di trattamento e riutilizzo; la conformità alle norme di riferimento per le attività di gestione impianto; il rispetto delle modalità e dei tempi stabiliti per lo svolgimento del servizio. Ciò premesso, si segnala che SEI Energia S.p.A. opera nel settore della cogenerazione e del teleriscaldamento con la missione di produrre e distribuire calore migliorando il bilancio ambientale del territorio in cui opera. La controllata adotta un sistema di gestione certificato per la Qualità UNI EN ISO 9001, per l’Ambiente UNI EN ISO 14001 ed è inserita nell’elenco nazionale delle organizzazioni registrate EMAS (Regolamento Comunitario CE n°1221/2009). Nel mese di febbraio 2014 SEI Energia S.p.A. ha ottenuto inoltre la Certificazione come società ESCo secondo la norma UNI CEI 11352 - 2010. Le società ESCo forniscono servizi integrati di qualità, garantendo il raggiungimento di un obiettivo di risparmio energetico ed economico per il cliente finale. La Certificazione, rispetto ai requisiti della norma UNI CEI 11352, conferma dunque le capacità della controllata SEI di produrre diagnosi energetiche, di progettare e realizzare interventi di efficienza energetica e soprattutto di garantirne gli effetti in termini di miglioramento sia di prestazioni che di risultati economici. Ad oggi la norma rappresenta lo standard più evoluto in Italia, solo 48 aziende sul territorio nazionale sono certificate UNI CEI 11352. Faeco è una discarica controllata per rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi non tossico-nocivi, originariamente concepita per lo smaltimento dei residui provenienti dalla frantumazione di rifiuti contenenti metalli (‘fluff’). L’azienda ha adottato e mantiene un sistema di gestione certificato per la Qualità UNI EN ISO 9001, per l’Ambiente UNI EN ISO 14001 ed è inserita nell’elenco nazionale delle organizzazioni registrate EMAS (Regolamento Comunitario CE n°1221/2009). Dal 2002 il Gruppo Waste Italia ha adottato un sistema integrato di gestione qualità e ambiente secondo gli standard internazionali ISO 9001 e ISO 14001 e nel settembre dello stesso anno ha ottenuto la certificazione di sistema da parte dell’Ente di certificazione ANCIS. Nel Gruppo Waste Italia, per la gestione della Qualità e dell’Ambiente, il campo di applicazione certificato è relativo a pianificazione e gestione dei servizi di: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi; selezione, triturazione e valorizzazione rifiuti speciali non pericolosi; smaltimento rifiuti non pericolosi in giacimenti controllati; intermediazione dei servizi di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali; promozione commerciale, noleggio e manutenzione bagni chimici mobili; progettazione e costruzione di impianti di trattamento rifiuti. Waste Italia possiede anche l’Attestazione di qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici n. 21964/10/00 rilasciata da CQOP SOA SPA per le seguenti categorie e classifiche di qualificazione: OG12 “opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale” - class. II; OS14 “impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti” - class. II. Waste Italia grazie all’Attestazione SOA può partecipare a gare a evidenza pubblica dove vengono richieste le categorie possedute. Quanto alle società del Gruppo Geotea, acquisito a fine dello scorso esercizio, Ecosavona S.r.l. affronta e gestisce le problematiche ambientali e di sicurezza in una logica di sistema integrato. Ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza ai sensi delle rispettive norme UNI-EN ISO 9001, UNI-EN ISO 14001 e BS OHSAS 18001 per le attività di gestione degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, di gestione del biogas e di produzione di energia elettrica. Dal 14 ottobre 2003 la società ha ottenuto, da parte del Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit - Sezione Emas Italia, il riconoscimento Europeo EMAS ai sensi del Regolamento CE n. 761/2001. Nel corso del 2010, Pagina | 78 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 inoltre, Ecosavona S.r.l. ha ottenuto l’aggiornamento della registrazione EMAS ai sensi del nuovo Regolamento 1221/2009 (denominato anche EMAS III). A giugno 2013 Ecosavona S.r.l. ha ottenuto da parte dell’ente accreditato RINA SERVICES S.p.A. la convalida del Compendio 2013 alla Dichiarazione Ambientale per il triennio 2012-2015. Dal mese di febbraio 2015 la società ha ottenuto il rinnovo della registrazione EMAS ai sensi del nuovo Regolamento 1221/2009 (denominato anche EMAS III) per il triennio 2015-2018. Le attività svolte nell’anno 2015 per i diversi aspetti si possono riassumere come segue: sistema di gestione della qualità: è stata effettuata la verifica per il rinnovo della certificazione; sistema di gestione per l’ambiente: l’auditor ha effettuato la verifica per il mantenimento della certificazione; sistema di gestione per la sicurezza: l’auditor ha effettuato la verifica per il rinnovo della certificazione. Quanto a Bossarino S.r.l., la società mantiene attivo un sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l’Ambiente conforme alle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e allo standard BS OHSAS 18001. Nel corso del 2013, il Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza valido per tutte le società operative del gruppo Geotea è stato ulteriormente consolidato e per la prima volta è stato sottoposto, da parte dell’ente di certificazione RINA Services, al primo audit di certificazione e verifica integrato. In questa occasione è stato possibile allineare lo stato di certificazione di tutte le aziende operative facenti parte del gruppo grazie al superamento con successo della prima verifica per la certificazione dello standard BS OHSAS 18001 anche per Bossarino S.r.l. Le attività svolte nell’anno 2015 per i diversi aspetti si possono riassumere come segue: sistema di gestione della qualità: è stata effettuata la visita di mantenimento; sistema di gestione per l’ambiente: l’auditor ha effettuato la verifica per il mantenimento della certificazione; sistema di gestione per la sicurezza: l’auditor ha effettuato la verifica di mantenimento della certificazione; registrazione EMAS: Bossarino S.r.l. ha ottenuto la convalida del Compendio alla propria Dichiarazione Ambientale 2014-2017 (iscrizione n° IT-000356 per Bossarino S.r.l.). Nel corso dell’anno 2015 il Gruppo si è impegnato, in continuità con gli anni precedenti, sul fronte del risparmio energetico in particolare attraverso l’impostazione di un progetto al fine di ridurre l’impatto energetico di tutti i corpi illuminanti presenti sugli impianti di trattamento. Nella prima fase di tale progetto è stato realizzato un intervento pilota presso il sito di proprietà localizzato nel comune di Cermenate, ove, a seguito della diagnosi energetica, si sono individuati i principali consumi energetici e tra le azioni di intervento possibili, si è scelto di sostituire i punti luce esterni al capannone. STATO PRIMA DELL INTEVENTO DI EFFICIENTAMENTO Reparto Esterno capannone Descrizione Numero Apparecchi/ Punti Potenza Unitaria Potenza Totale Lampade Luce (W) (kW) Philips 7 460 3.22 H/anno 4.700 Consumi (kWh/anno) 15.134 Pagina | 79 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 La soluzione tecnologica valutata nello studio ha previsto la sostituzione integrale degli apparecchi esistenti con nuovi, dotati di tecnologia LED ad alta efficienza, mantenendo le stesse altezze e interassi dell’impianto esistente. STATO DOPO L INTEVENTO DI EFFICIENTAMENTO Reparto Esterno capannone Descrizione Numero Apparecchi/ Punti Potenza Unitaria Potenza Totale Lampade Luce (W) (kW) Ideallux 7 156 1,092 H/anno Consumi (kWh/anno) 4.700 5.132 I dati di progetto applicati all’algoritmo di calcolo dei livelli di risparmio hanno identificano i seguenti risultati: Consumo energia elettrica annuale ANTE intervento (kWh) 15.134 Consumo energia elettrica annuale POST intervento (Kwh) 5.132 Risparmio energetico (kWh) 10.002 Risparmio energetico in % 66 Un altro importante intervento portato avanti dal Gruppo al fine di mitigare l’impatto ambientale, iniziato in precedenza ma continuato nel corso del 2015, è stato il graduale svecchiamento del parco mezzi, attraverso la sostituzione dei veicoli meno efficienti. La tabella sottostante mostra l’evoluzione dal 2009 ad oggi del parco macchine del Gruppo: Scarrabili Front – End Loader Età media Costo medio di manutenzione Veicoli con costo di manutenzione > 25.000 €/anno Veicoli EURO 0 Veicoli EURO 1 Veicoli EURO 2 Veicoli EURO 3 Veicoli EURO 4 Veicoli EURO 5 16. 2015 26 12 8.6 2014 27 14 8.2 2013 27 14 7.2 2012 28 14 7.5 2011 28 12 8 2010 30 14 8 €/anno 11.177 9.230 9.600 9.640 9.400 9.600 10.500 12.000 n° n° anni 2009 34 15 8 2008 28 15 9 n° 0 0 0 1 0 0 0 1 n° n° n° n° n° n° 0 3 7 3 0 25 0 4 8 3 0 26 0 4 8 3 0 26 2 5 9 3 0 23 2 5 9 3 0 21 2 9 11 3 0 19 2 14 14 3 0 16 4 15 12 2 0 10 INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO In riferimento all’anno 2015 si segnalano i progetti di seguito descritti (WastEnd e Altis) aventi un’impronta fortemente innovativa che li contraddistingue dalle altre iniziative condotte nel periodo: Progetto Wastend – L’officina del futuro del rifiuto Pagina | 80 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 SMC – società controllata da Waste Italia S.p.A. e sita a Chivasso (Torino) – è la protagonista di un progetto innovativo e unico in Italia: Wastend. Il progetto prevede la creazione di un vero e proprio parco del riciclo in cui i rifiuti sapranno diventare materie prime seconde, cioè materie riutilizzabili in nuovi contesti. Il progetto si ispira ai più moderni centri del riciclo, come ad esempio il parco Hiriya in Israele, e ai principi della direttiva europea sul recupero (2008/98/CE), al piano 202020 della UE. Wastend permetterà di chiudere il ciclo dei rifiuti e di dare vita a possibili attività di filiera, con start up di nuove aziende del settore, trasformando in concreto le teorie dell’economia circolare. Con Wastend Chivasso farà parte dei primi comuni in Italia, il primo in provincia di Torino, che aderiscono a un percorso verso il “Rifiuto zero”, a cui il nome “WastEnd, l’officina del futuro” fa riferimento. Un vero cambio di prospettiva in cui i rifiuti dovranno essere ripensati come risorsa e non più come peso. Per esempio si potranno ottenere oggetti in plastica o filati dagli imballaggi, compost dai rifiuti organici o, ancora, si potrà ricavare materiale per piste ciclabili e pannelli anti shock per i parchi giochi grazie al riutilizzo di pneumatici usati (PFU). WastEnd è un progetto pionieristico, un centro unico nel suo genere, dove entreranno scarti e usciranno materiali utili e dove il rifiuto sarà messo a dimora solo se non più recuperabile. Il valore complessivo dell’investimento previsto da parte di Waste Italia è di circa Euro 62 milioni e i costi sostenuti fino al 31 dicembre 2015 ammontano Euro 1.379 milioni. Progetto Altis - Introduzione di indicatori di sostenibilità tra i criteri di giudizio degli operatori finanziari Con il coordinamento scientifico di ALTIS Università Cattolica del Sacro Cuore, il Gruppo è stato il promotore del progetto che ha visto la realizzazione di un tavolo di lavoro al quale hanno partecipato aziende quotate di diversi settori (Assicurazioni Generali, Snam, Italcementi, ACEA, Fiera Milano, Gruppo Iren, Isagro) e tre istituti di credito (Intesa Sanpaolo, BPM e UBI Banca). L’obiettivo del progetto, portato avanti durante l’intero anno 2015 e presentato alla comunità finanziaria a novembre dello stesso anno, è stato quello di promuovere l’inclusione di indicatori ESG (Environment, Social, Governance) nella valutazione del merito creditizio da parte degli operatori finanziari che prestavano ancora troppo poca attenzione a queste tematiche nei processi di valutazione delle aziende, sia per l’erogazione di un eventuale credito sia per l’investimento nelle stesse. Le aziende impegnate attorno ai temi della sostenibilità percepiscono con sempre maggior forza la necessità che il loro impegno in aspetti sociali e ambientali trovi un riconoscimento da parte delle istituzioni finanziarie con cui negoziano i propri finanziamenti. Un’impresa impegnata nella sostenibilità è più lungimirante rispetto ad altre imprese, è soggetta a minori rischi di produrre danni ambientali o di subire contestazioni a carattere sociale. Per tale ragione l’inclusione di criteri ESG tra i sistemi di valutazione sembra essere un passo necessario verso il superamento di un sistema incentrato sulle sole performance economiche. Gruppo Waste Italia, insieme alle altre organizzazioni sopracitate, ha partecipato a numerosi incontri con l’obiettivo di definire un elenco di indicatori da presentare alla comunità finanziaria. Il gruppo di lavoro non si è limitato a concludere la propria attività con la presentazione del set finale degli indicatori ESG alla comunità finanziaria durante l’evento dell’11 novembre 2015, ma proseguirà nel 2016 con l’invio di una lettera formale alla Banca Centrale Europea, al fine di perseguire l’obiettivo di inserire tali parametri negli istituti di credito a livello internazionale. 17. ADEMPIMENTI AI SENSI DEL D. Lgs n. 196 DEL 30 GIUGNO 2003 Gruppo Waste Italia S.p.A. e le sue controllate, in conformità alla previsione del D.lgs. 196 del 2003, hanno provveduto ad aggiornare il regolamento interno sulla privacy ed il documento programmatico sulla sicurezza. Quest’ultimo rappresenta sempre uno strumento utile al titolare del trattamento per tenere sotto controllo il proprio sistema di sicurezza per il trattamento dei dati. In pratica infatti, il DPS serve a fotografare la situazione aziendale e a definire e programmare, sulla base di un’attenta analisi dei rischi, le misure necessarie per migliorare la sicurezza del trattamento dei dati personali. Pagina | 81 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Nel Documento sono definiti l’elenco dei trattamenti dei dati personali, l’analisi dei rischi cui sono soggetti e la distribuzione dei compiti interni alle varie società del Gruppo necessari alla loro protezione. 18. FATTORI DI RISCHIO ED INCERTEZZE Al fine di ottemperare a quanto stabilito dal Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e precisamente dall’art.154-ter in merito alla descrizione dei principali rischi e incertezze, si riportano i rischi e/o incertezze e le relative azioni intraprese della Società per neutralizzarne gli effetti sulla situazione economico – finanziaria. Il business ambientale risulta essere estremamente regolamentato e il Gruppo WIG presta particolare attenzione alla normativa di riferimento per essere costantemente aggiornato e così da adottare, se possibile, le migliori soluzioni applicative. Nell’effettuazione della propria attività, il Gruppo incorre quindi in rischi derivanti rispettivamente da fattori esterni connessi al contesto regolatorio e macroeconomico di riferimento tra cui quello legislativo, finanziario, del credito, ai settori in cui il Gruppo stesso opera o conseguenti da scelte strategiche adottate nella gestione che lo espongono a rischiosità specifiche nonché da rischi interni di ordinaria gestione dell’attività operativa. Il Gruppo Waste Italia S.p.A. risulta quindi significativamente influenzato dall’andamento di variabili di scenario non controllabili da parte dello stesso, tra cui il rilascio e/o revoca delle autorizzazioni amministrative e la scadenza degli affidamenti relativi al servizio di teleriscaldamento, la mancata qualificazione del teleriscaldamento come “servizio pubblico locale”, il mancato rilascio delle autorizzazioni ambientali per l’ampliamento delle esistenti discariche di Waste Italia e delle sue controllate nonché per le ulteriori iniziative in fase di sviluppo relative a nuovi siti di smaltimento, l’evoluzione del quadro normativo e regolatorio, l’energia prodotta dagli impianti a biomasse ed a biogas, le ipotesi tariffarie sul prezzo dell’energia elettrica e termica ceduta e sul valore e numero dei certificati verdi. Il Gruppo nella sua attuale fase di sviluppo dei business deve costantemente monitorare tali fattori di rischio in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. I principali rischi ed incertezze del Gruppo sono di seguito presentati; vi potrebbero essere rischi al momento non identificati o considerati non significativamente rilevanti che potrebbero avere tuttavia un impatto sull’attività del Gruppo. Per quanto concerne ai rischi per controversie legali in corso, si rimanda alla nota illustrativa al bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. A livello di rischi normativi, ambientali e legati al settore di operatività, attualmente Gruppo Waste Italia S.p.A. è impegnata in una continua attività di monitoraggio per recepire tempestivamente i cambiamenti intervenuti, operando comunque per minimizzarne l’impatto economico eventualmente derivante. 18.1.1 Rischi connessi all’interruzione dell’operatività degli impianti Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto a rischi di malfunzionamento e di imprevista interruzione del servizio in conseguenza di eventi non dipendenti dalla volontà delle società del Gruppo, quali incidenti, guasti o malfunzionamento di apparecchiature o sistemi di controllo, difetti di fabbricazione dei componenti degli impianti, calamità naturali, attentati e altri eventi straordinari similari. Il ripristino degli impianti a seguito di eventi di tale natura potrebbe causare un aumento dei costi, l’insorgenza di potenziali perdite, nonché la necessità di modificare il piano di investimenti. Inoltre, i malfunzionamenti o le interruzioni del servizio negli impianti potrebbero esporre il Gruppo al rischio di procedimenti legali, che in caso di esito negativo potrebbero determinare il sorgere di obblighi di risarcimento. Pagina | 82 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Benché il Gruppo ritenga di essere dotato di idonee coperture assicurative per gli eventi sopra menzionati (polizze assicurative all-risk, anti grandine, ecc), le medesime potrebbero risultare insufficienti per far fronte a interruzioni dell’operatività degli impianti. Il verificarsi di una o più delle circostanze sopra descritte potrebbe avere effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria di Gruppo Waste Italia e del Gruppo. 18.1.2 Rischi connessi all’approvvigionamento di materie prime Al fine di garantire una produzione di energia elettrica costante e regolare, gli impianti di biogas alimentati a residui agricoli, necessitano l’utilizzo di materie prime di elevata qualità provenienti da vari fornitori, non tutti legati da rapporti di esclusività con le società del Gruppo WIG. Al fine di garantire il corretto approvvigionamento degli stessi, il Gruppo, tramite il proprio ufficio acquisiti, procede a contrattualizzare prima dell’inizio della stagione agricola una parte del fabbisogno di materiali agricoli necessari al funzionamento degli impianti (definendo in via anticipata un prezzo fisso per tutta la stagione agricola), completando il fabbisogno complessivo annuo con contratti di approvvigionamento “spot” formalizzati nel corso della stagione agricola (contratti soggetti all’oscillazione delle quotazioni dei prezzi dei sub-prodotti acquistati). Eventuali incrementi dei costi di tali materie prime e/o l’insorgere di difficoltà nell’approvvigionamento delle stesse soprattutto per le forniture “spot”, sia per un eccesso di domanda, sia per una carenza di offerta sul mercato, potrebbero comportare l’impossibilità per il Gruppo di far fronte alle proprie esigenze produttive con conseguenti effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società e/o del Gruppo, nonché sul rispetto dei covenants bancari sui finanziamenti in project ricevuti. 18.1.3 Rischi connessi al rilascio dei permessi, delle concessioni e delle autorizzazioni amministrative Lo svolgimento dell’attività del Gruppo è soggetta a procedure amministrative particolarmente complesse, che richiedono l’ottenimento di permessi da parte delle competenti autorità sia nazionali sia locali. Tali richieste possono essere rigettate dalle autorità competenti per numerose ragioni ovvero essere approvate con ritardi, anche significativi, rispetto alle tempistiche previste. L’ottenimento dei permessi può essere altresì ritardato o ostacolato dall’eventuale mutamento dell’assetto normativo o anche dall’opposizione delle comunità stanziate nelle aree interessate dai progetti. L’eventuale mancato o ritardato ottenimento dei permessi, delle concessioni e/o delle autorizzazioni necessarie, la revoca, annullamento o il mancato rinnovo dei permessi e delle autorizzazioni ottenuti dalla Società nonché l’eventuale impugnativa da parte di soggetti terzi dei provvedimenti di rilascio di tali permessi, concessioni e autorizzazioni, si possono considerare quindi rischi tipici delle attività poste in essere dall’Emittente e dal Gruppo cui appartiene, soprattutto nella fase successiva alla Fusione, e ciò potrebbe indurre il Gruppo a modificare o ridurre i propri obiettivi di sviluppo in determinate aree o tecnologie, e/o determinare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria di Gruppo Waste Italia e del Gruppo. 18.1.4 Rischi connessi alla normativa ambientale Le attività del Gruppo sono soggette alla normativa in tema di tutela dell’ambiente vigente in Italia. Si segnala in particolare che, per quanto concerne la normativa in campo ambientale, il testo di riferimento risulta essere il D.lgs. 152/2006 (c.d. Testo Unico Ambiente) e successive modifiche e integrazioni; oltre a quest’ultimo risultano rilevanti per l’attività svolta dal Gruppo anche i seguenti decreti: D.lgs. 36/2003 (“Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”), DM 5 febbraio 1998 e s.m.i. (“Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero”) e il DM 27 settembre 2010 (“Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione Dm 3 agosto 2005”). Il Gruppo ha effettuato in passato e continui a prevedere adeguati investimenti nel settore ambientale al fine di adempiere a quanto disposto dalle leggi e regolamenti in materia; tuttavia, non è possibile escludere (i) che Pagina | 83 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 sia necessario in futuro incrementare tale livello di investimenti per far fronte al mutamento degli standard richiesti o delle tecnologie utilizzate; (ii) che l’emanazione di normative specifiche ovvero modifiche della normativa vigente nel settore in cui il Gruppo opera potrebbero condizionare la libertà di azione del medesimo nelle proprie aree di attività o limitarne l’operatività; e (iii) che, a causa del verificarsi di circostanze non prevedibili o eccezionali, il Gruppo debba in futuro sostenere spese straordinarie in materia ambientale, il tutto con effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Peraltro, in ragione della peculiare natura del settore in cui opera, il Gruppo è potenzialmente assoggettabile ad un’ampia serie di procedimenti legali ed amministrativi, in particolar modo con riferimento a problematiche di tipo ambientale o amministrativo. Più nello specifico, i suddetti procedimenti possono riguardare: richieste di permessi e autorizzazioni; ricorsi avverso detti provvedimenti di concessione; reclami provenienti da terzi ed aventi ad oggetto decisioni delle competenti autorità in merito alle attività svolte dal Gruppo; e procedimenti instaurati nei confronti del Gruppo per il mancato adeguamento alle decisioni delle competenti autorità. In tale contesto, l’eventuale diniego di autorizzazioni o permessi, l’accoglimento di ricorsi presentati da terzi in sede civile o amministrativa e l’instaurazione di procedimenti volti ad accertare la conformità alle vigenti disposizioni, potrebbero comportare la sospensione o la revoca delle autorizzazioni nonché l’applicazione di sanzioni con effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente e del Gruppo. Si aggiunga che, per gli impianti di messa a dimora di rifiuti, la normativa in vigore prevede la gestione della fase di post-chiusura per un periodo di trenta anni, salvo che le competenti autorità non prevedano un termine maggiore. Il periodo trentennale di gestione post-chiusura previsto dalla normativa potrebbe comportare ulteriori oneri a carico delle società, ad oggi non prevedibili, tali da influenzare negativamente i risultati. Si segnala che l’ammontare complessivo dei citati costi è oggetto di stima giurata da parte di esperti indipendenti e viene accantonato anno per anno in apposita posta di bilancio, in base alla percentuale di riempimento delle discariche cui si riferisce. 18.2 RISCHI OPERATIVI 18.2.1 Rischi connessi alla concorrenza nel settore dell’ambiente Il mercato della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti speciali in cui opera e opererà il Gruppo è caratterizzato da una forte concorrenza tra i numerosi operatori presenti, pochi dei quali di rilevanti dimensioni. Nonostante non vi siano dati certificabili relativi alla dimensione di detti operatori, è opinione della Società, tenuto conto delle informazioni pubblicamente disponibili (bilanci), che il Gruppo presenti alcune caratteristiche utili a contrastare la concorrenza, quali (i) la capacità di fornire ai propri clienti servizi integrati riferibili all’intero ciclo di gestione del rifiuto speciale, (ii) il presidio di numerosi siti di discarica e (iii) la presenza, diretta o indiretta, su tutto il territorio nazionale. Non è tuttavia possibile escludere che eventuali mutamenti nell’assetto competitivo del mercato possano determinare un impatto negativo sull’attività, sui risultati economici e sulla situazione finanziaria del Gruppo. Inoltre, anche alla luce di passate indagini condotte dalla magistratura su società operanti nel settore dell’ambiente, si precisa che con maggior frequenza ed intensità rispetto ad altri settori, si sono verificati casi di violazione della normativa in vigore (es. smaltimento in discarica di tipologie di rifiuti non autorizzate, contraffazione formulari di accompagnamento dei rifiuti, ecc.). L’eventuale ripetersi di tali eventi potrebbe avere riflessi sulla concorrenza e lealtà delle pratiche concorrenziali e, più in generale, sull’immagine del settore ambiente. 18.2.2 Rischi connessi all’attuale congiuntura economica Il peggioramento delle condizioni macroeconomiche associato alla contrazione dei consumi e alla produzione industriale a livello mondiale hanno avuto come effetto, negli ultimi anni, il perdurare della difficoltà di accesso al credito e un’estrema volatilità dei mercati azionari e obbligazionari. Pagina | 84 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Le difficoltà del sistema bancario e l’instabilità dei mercati finanziari hanno contribuito, unitamente ad altri fattori, al rallentamento della crescita economica nei mercati geografici in cui il Gruppo opera. Qualora questa fase di recessione economica si protraesse nel tempo in uno o più dei mercati in cui il Gruppo opera, potrebbe comportare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. 18.2.3 Rischi connessi all’interruzione dell’operatività degli impianti Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto a rischi di malfunzionamento e di imprevista interruzione del servizio in conseguenza di eventi non dipendenti dalla volontà delle società del Gruppo, quali incidenti, guasti o malfunzionamento di apparecchiature o sistemi di controllo, difetti di fabbricazione dei componenti degli impianti, calamità naturali, attentati e altri eventi straordinari similari. Il ripristino degli impianti a seguito di eventi di tale natura potrebbe causare un aumento dei costi, l’insorgenza di potenziali perdite, nonché la necessità di modificare il piano di investimenti. Inoltre, i malfunzionamenti o le interruzioni del servizio negli impianti potrebbero esporre il Gruppo al rischio di procedimenti legali, che in caso di esito negativo potrebbero determinare il sorgere di obblighi di risarcimento. Benché il Gruppo ritenga di essere dotato di idonee coperture assicurative per gli eventi sopra menzionati, le medesime potrebbero risultare insufficienti per far fronte a interruzioni dell’operatività degli impianti. Il verificarsi di una o più delle circostanze sopra descritte potrebbe avere effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria. 18.2.4 Rischi connessi all’attività di gestione di poli di messa a dimora di rifiuti Il Gruppo si trova a gestire 10 giacimenti di messa a dimora di rifiuti, di cui 3 in fase di post gestione. Il prolungato periodo trentennale di gestione post-chiusura previsto dalla normativa potrebbe comportare ulteriori oneri a carico delle società, ad oggi non prevedibili, tali da influenzare negativamente i risultati. Si segnala che l’ammontare complessivo dei citati costi sono oggetto di stima giurata da parte di esperti indipendenti e accantonati anno per anno in apposita posta di bilancio, in base alla percentuale di riempimento delle discariche cui si riferiscono. 18.2.5 Rischi connessi all’ingresso in mercato internazionali Il Gruppo ha posto all’interno dei propri obiettivi l’ampliamento dell’area di azione anche su selezionati mercati internazionali, nei propri settori di business. Nell’ambito della strategia di sviluppo in tali Paesi, il Gruppo potrebbe incontrare difficoltà connesse alle condizioni economiche, sociali e politiche generali di tali mercati, alla limitata conoscenza degli stessi nonché alla gestione delle relazioni con le autorità locali. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe condizionare il raggiungimento degli obiettivi di crescita perseguiti in tali. 18.2.6 Rischi connessi alla sicurezza dei luoghi di lavoro Il Gruppo dedica una particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro ponendo in essere tutte le misure di prevenzione imposte dalla normativa di riferimento. Al riguardo si segnala che il Gruppo ha stipulato polizze assicurative a copertura della responsabilità civile verso i terzi e verso i prestatori di lavoro. Alla luce della passata esperienza, si considera adeguata la copertura assicurativa in essere ed il relativo massimale. Si segnala, tuttavia, che talune attività del Gruppo si svolgono in ambienti pericolosi, quali i siti di smaltimento e gli impianti di selezione/trattamento dei rifiuti. In tali luoghi è quindi possibile che, nonostante l’adozione delle predette misure di sicurezza, si verifichino incidenti con conseguenze pregiudizievoli per la salute e la sicurezza delle persone che ivi prestano la loro attività lavorativa. In seguito al verificarsi di tali avvenimenti, potrebbero pertanto essere formulate richieste di risarcimento danni eventualmente anche di importo eccedente la relativa copertura assicurativa, le quali, se accolte, determinerebbero effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Gruppo Waste Italia e del Gruppo, eventualità che, alla data di approvazione del presente bilancio, non ha mai interessato il Gruppo. Pagina | 85 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 18.3 RISCHI FINANZIARI E LIQUIDITA’ La società e il Gruppo sono esposti a rischi finanziari di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse), di credito e di liquidità. Oltre a quanto esposto nel proseguo, si rinvia a quanto esposto ai sensi dell’IFRS 7 e dell’IFRS 13 nelle Note illustrative ai prospetti contabili consolidati e separati al 31 dicembre 2015. 18.3.1 Rischio di tasso d’interesse Il Gruppo WIG è esposto alle fluttuazioni del tasso d’interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all’indebitamento di natura bancaria e ai contratti di leasing. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo è composto principalmente dal Bond Waste di Euro 200 milioni con maturity fine anno 2019 e tasso di interesse fisso del 10,50% mentre il residuo dell’esposizione finanziaria di Euro 68 milioni, al netto dei POC Jinko, POC WIZ e POC Geotea per complessivi 19 milioni (anch’essi a tasso di interessi fisso), risultano a tasso di interesse variabile. Il tasso di interesse cui il Gruppo è esposto è l’Euribor. L’obiettivo della gestione è quello di limitare l’oscillazione degli oneri finanziari che hanno incidenza sul risultato economico, contenendo il rischio di un potenziale rialzo dei tassi di interesse. In tale ottica il Gruppo persegue le proprie finalità mediante il ricorso a contratti derivati stipulati con controparti terze (Interest Rate Swap) finalizzati a predeterminare o limitare la variazione dei flussi di cassa dovuta alla variazione di mercato dei citati tassi di interesse, con riferimento ai debiti a medio-lungo termine (le operazioni di copertura del rischio di tasso poste in essere fino alla data del 31 dicembre 2015 si riferiscono ai finanziamenti concessi alla controllata SEI Energia S.p.A., per i quali è stata coperta una proporzione del nozionale complessivo pari a Euro 13,7 milioni al 31 dicembre 2015). 18.3.2 Rischio valutario Le variazioni del tasso di cambio possono impattare il fair value di attività o passività del Gruppo. Il Gruppo al 31 dicembre 2015 risulta non esposto in modo rilevante a tale rischio non presentando significative posizioni creditorie e debitorie in valuta. 18.3.3 Rischio di credito Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo WIG a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. Alla data del 31 dicembre 2015, il Gruppo vanta crediti commerciali per Euro 77,2 milioni di cui Euro 24,2 milioni verso parti correlate (31 dicembre 2014: Euro 76,7 milioni di cui Euro 10,8 milioni verso parti correlate). I crediti verso parti correlate si riferiscono principalmente alla società collegata N.O.V.E. S.p.A. nell’ambito del contratto di gestione delle attività connesse alla distribuzione del teleriscaldamento nel comune di Grugliasco per Euro 10,6 milioni di cui Euro 6,6 milioni scaduti (31 dicembre 2014: Euro 10,2 milioni), alla società correlata Waste To Water S.r.l. per Euro 9 milioni a seguito della vendita alla correlata di diritti a conferire nel giacimento di messa a dimora di Albonese (PV), entro e non oltre la data del 31 dicembre 2016, per un totale di n. 120.000 tonnellate di rifiuti, oltre che in relazione alla rifatturazione di costi sostenuti da Waste Italia per la gestione della discarica di Alice Ambiente per Euro 1,4 mila e alla società collegata SETA S.p.A. per Euro 2,2 milioni nell’ambito dei servizi ambientali svolti nell’interesse della stessa. Si fornisce di seguito la composizione dell’esposizione commerciale complessiva di Gruppo per singolo segmento operativo suddivisa tra saldo corrente e posizione scaduta: Dati al 31.12 2015 Pagina | 86 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 TIPOLOGIA Esposizione Ambiente Teleriscaldamento Corporate Totale Corrente scaduto di cui scaduto di cui non oltre 30 gg. da più di 30 gg Scaduto 61,08 35,01 26,06 0,32 25,74 11,07 4,18 6,89 0,03 6,86 5,02 4,98 0,04 77,17 44,18 32,99 - 0,04 0,35 32,64 Dati al 31.12.2014 TIPOLOGIA Esposizione Corrente scaduto di cui scaduto di cui non oltre 30 gg. da più di 30 gg Scaduto EPC & General Contracting 0,86 0,46 0,40 0,00 0,40 Smart Energy 4,20 1,74 2,46 0,33 2,13 0,08 0,08 0,00 0,00 0,00 Teleriscaldamento Produzione EE 14,72 12,05 2,66 1,03 1,63 Energie Rinnovabili Ambiente Corporate 19,86 14,34 5,52 1,37 4,16 56,65 31,57 25,08 2,72 22,36 0,17 0,16 0,01 0,00 0,01 76,69 46,07 30,62 4,08 26,53 I Crediti distinti per anzianità al 31 dicembre 2015: TIPOLOGIA Ambiente Teleriscaldamento Corporate Totale Importo Aperto Corr. 01 - 30 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 61.078 35.015 323 2.648 2.171 1.682 19.240 11.071 4.185 26 493 2.691 4 3.672 5.020 4.976 77.169 44.176 1.686 22.956 - - 349 - 3.140 - 4.862 43 I Crediti distinti per anzianità al 31 dicembre 2014: TIPOLOGIA EPC & General Contracting Smart Energy Produzione EE Teleriscaldamento Energie Rinnovabili Ambiente Corporate Totale Importo Aperto Corr. 01 - 30 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 864 462 2 16 0 0 384 4.203 1.744 332 131 142 53 1.800 80 77 0 0 0 0 3 14.715 12.055 1.031 792 21 17 800 19.863 14.338 1.366 939 163 70 2.987 56.654 31.572 2.718 2.700 2.185 1.714 15.766 171 162 0 0 0 0 10 76.688 46.071 4.083 3.639 2.348 1.784 18.762 L’esposizione al rischio credito è connessa in modo preponderante alle attività commerciali di vendita per servizi Ambientali con un residuo in riferimento al business del Teleriscaldamento di cui come si accennava in precedenza del totale scaduto di Euro 6,9 milioni, Euro 6,6 milioni si riferisce alla correlata NOVE S.p.A. (titolare del business del Teleriscaldamento nel comune di Grugliasco). Al fine di controllare il rischio credito del business Ambiente, la cui gestione operativa è demandata alla funzione Credit Management allocata centralmente, viene operata sistematicamente una valutazione del credit standing della clientela (tramite anche moderni software di esame del merito di credito dei potenziali clienti e delle loro ultime informative finanziarie). Più in generale le relazioni con i clienti si basano sui seguenti elementi: conoscenza diretta del cliente e delle sue necessità con sopralluogo sul sito di attività; studio gratuito sul servizio da attivare per ottimizzare i costi ambientali con il team di lavoro (area commerciale, logistica, impianti); presentazione di un progetto di massima; valutazione dei costi e delle possibili ottimizzazioni attraverso un confronto con i responsabili delle varie funzioni aziendali ed anche eventualmente con i partner coinvolti nella filiera di recupero e/o smaltimento dedicata al cliente; Pagina | 87 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 controllo diretto in tutte le fasi di espletamento dei servizi; continuo monitoraggio da parte della funzione logistica e impianti al fine di ricercare sinergie e sistemi innovativi di prelievo che consentano risparmi e controlli economico-ambientali; costante passaggio di informazioni tra le funzioni operative e quelle commerciali al fine di trasferire al cliente ogni tipo di comunicazione necessaria al corretto espletamento del servizio; aggiornamenti sulle variazioni normative in materia di rifiuti. Nella gestione della fase di recupero del credito il Gruppo ricorre all’emissione di opportuni solleciti di pagamento, diffide legali, procedure di stop service e alla concessione, ove ritenuto necessario e opportuno, di estensioni temporali alle condizioni di credito, alla richiesta di garanzie e all’attuazione di azioni di recupero con avvio delle procedure legali anche tramite legali esterni. Dal primo trimestre del 2016 la funzione Credit Management è coadiuvata nella propria attività da una società di recupero crediti esterna. I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento il Gruppo può procedere ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.lgs. 231/2002). Nello specifico il mercato di riferimento del Gruppo è rappresentato attualmente dalla gestione dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla raccolta da clienti privati, in prevalenza piccole e medie imprese industriali e presenta scaduti medi oltre i 120 giorni. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole che ha portato i giorni di scaduto medi di settore ad oltre 120 giorni, questo tipo di clientela presenta comunque un basso profilo di rischio, tenuto anche conto del significativo numero dei clienti (oltre nr. 3.000) e della bassa concentrazione del credito. Si tenga presente che parte dei clienti del Business Ambiente risultano essere anche fornitori e che dello scaduto riferibile a questo business il 49% risulta essere parzialmente compensabile con debiti commerciali. Inoltre sono in essere attività di limitazione del rischio anche tramite operazioni di fattorizzazione del credito tramite istituti di factoring. Per quanto riguarda il rischio credito in merito al business del Teleriscaldamento, giova ricordare che dall’inizio dell’ultimo trimestre 2015, tale business è stato affittato dalla controllata SEI Energia S.p.A. alla correlata Volteo Energie S.p.A. e conseguentemente il rischio credito per il Gruppo risiede solamente sulle esposizioni pregresse ante fitto ramo d’azienda. Del totale dell’esposizione di Euro 11,1 milioni, Euro 4,7 milioni sono correnti mentre Euro 6,9 milioni sono scaduti di cui, di quest’ultimi, Euro 6,6 milioni si riferiscono a crediti verso la società correlata NOVE S.p.A.. I crediti essendo generati principalmente dall’attività di fornitura di energia e di calore per stabili, impianti, condomini e clienti pubblici e privati nei territori dei Comuni di Rivoli (To), Grugliasco (To) e Collegno (To) il rischio è molto frazionato: questo tipo di clientela presenta un basso profilo di rischio, tenuto anche conto della tipologia di fornitura di servizio (riscaldamento, elettricità ed acqua calda), del significativo numero dei clienti e della bassa concentrazione del credito. Vi possono essere, secondo i periodi temporali di riferimento e degli scenari macroeconomici “famiglie imprese” degli allungamenti nelle tempistiche di incasso rispetto ai giorni contrattuali, ma tenuto di nuovo conto della tipologia di servizio effettuato, il rischio perdite su crediti è significativamente basso. Comunque, nella gestione della fase di recupero del credito il SEI Energia S.p.A. ricorre all’emissione di opportuni solleciti di pagamento, diffide legali, e alla concessione, ove ritenuto necessario e opportuno, di estensioni temporali alle condizioni di credito, alla richiesta di garanzie e all’attuazione di azioni di recupero con avvio delle procedure legali anche tramite legali esterni. Rispetto allo scorso esercizio in termini percentuali il saldo dei crediti scaduti verso terzi è aumentato del 4%, mentre la quota scaduta oltre i 30 giorni sempre verso terzi è diminuita del 1%, a conferma dell’attenta attività di recupero al credito posta in essere dalla società. In sintesi, il Gruppo, al netto dei fondi rischi iscritti al 31 dicembre 2015 (pari a Euro 3,6 milioni, di cui Euro 3,5 milioni riferibili al settore Ambiente), non ritiene, sulla base dello stato dei crediti, delle informative e dei documenti contrattuali attuali e delle procedure ordinarie e legali in essere, nonché, in alcuni casi delle esposizioni debitorie esistenti verso le stesse controparti, di incorrere a potenziali perdite rilevanti, al netto dei Pagina | 88 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 fondi già stanziati, derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. 18.3.4 Rischio di equity Al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. non è esposta al rischio equity. In particolare si segnala che al 31 dicembre 2015 Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), nel tramite della controllata Waste Italia S.p.A., detiene nr. 31.500 azioni, pari allo 0,056% del capitale sociale della controllante. Come disposto dagli IFRS le azioni proprie non costituiscono rischio di equity in quanto il costo di acquisto è portato in riduzione del patrimonio netto e neppure in caso di cessione l’eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, ha effetti sul conto economico. 18.3.5 Rischio di liquidità Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo di far fronte ai propri impegni di pagamento, facendo ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile. Il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla base dei cash flow prospettici e degli stock di crediti/debiti commerciali esistenti, adeguate disponibilità finanziarie per far fronte agli impegni operativi e di investimento sia attesi e sia scaduti e rimodulati in piani di rientro con controparti operative di business, finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale, nonché alla ricerca di ulteriori linee bancarie autoliquidanti e di factoring a servizio del business e di un liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In tale ottica, l’allungamento della duration media del debito di Gruppo avuta con l’emissione del Bond Waste rendeva concreto la mitigazione di tale rischio. L’anno 2015 è stato estremamente critico per il Gruppo e in particolar modo per la controllata operativa Waste Italia S.p.A., in quanto le attività di quest’ultima sono state condizionate da alcuni ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate (poi risolte nella seconda parte dell’anno 2015). Tali ritardi hanno generato minori flussi di cassa ed una conseguente contrazione della liquidità disponibile in corso d’anno ulteriormente appesantiti dai diversi avvicendamenti ai vertici direzionali, i quali hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti all’interno del nuovo Piano Industriale del business ambiente. Anche in forza di quanto fin qui espresso, al 31 dicembre 2015, il Gruppo WIG evidenziava un indebitamento finanziario netto consolidato di Euro 262 milioni (di cui nominali Euro 180,3 milioni riferibili a Bond Waste, Euro 15 milioni riferibili alla linea Revolving Credit Facility “RCF” e prestiti obbligazionari convertibili scaduti e non scaduti emessi dalla capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 18,6 milioni), in aumento rispetto a Euro 250,3 milioni al 31 dicembre 2014 principalmente per effetto dell’integrale utilizzo della linea Revolving RCF da parte della controllata Waste Italia S.p.A. nonché di politiche di razionalizzazione del capitale circolante operativo netto. Tale indebitamento finanziario è corrispondente a 7 volte l’EBITDA alla data del 31 dicembre 2015 ed a 11 volte il patrimonio netto consolidato alla stessa data. Tale indebitamento finanziario origina in particolare dalla fusione inversa di Sostenya S.p.A. (già Allea S.p.A.) in WIG avvenuta nel terzo trimestre del 2014 e dal conseguente consolidamento di Waste Italia S.p.A. e sue controllate, nonché dall’emissione del Bond Waste avvenuto in data 15 novembre 2014 che ha permesso l’acquisizione del Gruppo Geotea e l’estinzione dei debiti bancari precedentemente contratti da quest’ultimi, da Waste Italia S.p.A. e sue controllate. Il free cash flow unlevered del 2015 non ha permesso la riduzione dell’indebitamento finanziario netto complessivo di Gruppo per le problematiche esogene ed endogene succitamente illustrate precedentemente. Alla luce di quanto sopra descritto, il Gruppo nella sua forma attuale non risulta più comparabile con quello considerato nella determinazione degli obiettivi del precedente Piano Industriale 2015-2017, il quale non descrive più il perimetro di consolidamento corrente. Nel corso dell’ultimo trimestre del 2015 e dell’inizio del 2016, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano Industriale del business Ambiente. La principale controllata Waste Italia S.p.A. ha quindi approvato il nuovo Piano Industriale Ambiente 2016 – 2020 in data Pagina | 89 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 24 marzo 2016 che tiene in considerazione gli effetti avversi verificatisi nel corso 2015. Le risultanze del nuovo Piano Industriale e la conseguente generazione di cassa prospettica hanno determinato la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine sia per linea capitale che per linea interessi e per tale motivo nel corso dei primi mesi del 2016 ha avuto inizio un processo di rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste stesso al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal Piano. Nel contempo, al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve termine ed iniziare la strada del progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi nonché di conformità con i flussi presenti e futuri di business, il Gruppo: non ha onorato alla scadenza contrattuale del 31 dicembre 2015 il rimborso del POC Jinko di Euro 2,9 milioni con conseguente richiesta recapitata al gruppo cinese di ristrutturazione dello stesso. Tale proposta è al vaglio del gruppo cinese Jinko Solar Ltd; ha iniziato un processo di rimodulazione dei finanziamenti bancari in essere in SEI Energia S.p.A. anche in considerazione dei recenti sviluppi relativi allo status concordatario di ASM e Global Costruzioni e del connesso Obbligo di Sussidiarietà in modo tale da consentire una più puntuale definizione delle posizione debitorie della società e quindi dei relativi impegni finanziari futuri. L’affitto del ramo d’azienda del teleriscaldamento alla ex controllata Volteo Energie S.p.A., effettuato in data 1 ottobre 2015, è stata una scelta obbligata al fine di mettere in sicurezza il business da potenziali ulteriori aggressioni derivanti dall’Obbligo di Sussidiarietà (oltre a quella in corso da parte di MPS) a fronte di un introito certo annuale di Euro 1,1 milioni a copertura degli interessi finanziari annualmente maturandi sui debiti bancari di SEI Energia; in riferimento agli eventi esogeni accaduti presso il sito del costruendo parco eolico di Cirò, essa ha avviato una negoziazione volta alla rimodulazione temporale del finanziamento residuo che la capogruppo ha verso Banca Marche e che alla data di riferimento risultava essere pari ad Euro 4,1 milioni, (con rate mensili scadute da agosto 2015) la cui erogazione di Euro 10 milioni avvenuta nel 2010 era stata destinata in toto all’acquisizione dell’autorizzazione per la costruzione del parco eolico di Cirò di 30 MW. Condizione all’accordo di rimodulazione è anche l’accettazione della richiesta avanzata dalla società di ottenere da Banca Marche un patto di non petendum all’escussione di una garanzia rilasciata dalla capogruppo e avente come beneficiaria proprio Banca Marche in relazione ad un coobbligo assunto dalla Società connesso ad un’esposizione scaduta di Euro 10 milioni contratta da una società correlata di Sostenya Group Plc – Gaon S.r.l.. Inoltre, sempre in riferimento al parco eolico di Cirò, si segnala che la Società ha recentemente ricevuto un’offerta non binding per la cessione dell’autorizzazione dell’impianto per Euro 3,6 milioni che permetterebbe già da subito per il Gruppo di ottenere un introito di cassa anticipata pari al 50% dell’importo, nonché, per il futuro, per il correlato Gruppo Innovatec di flussi stabili e certi durante il periodo della costruzione in EPC affidata a quest’ultimo. Si segnala inoltre che nell’ambito delle negoziazioni volte alla ristrutturazione del Bond Waste, in linea con la normale prassi per tali operazioni, potrebbe essere richiesto uno standstill al pagamento dei coupon 2016 e della mandatory redemption durante il periodo di negoziazione e fino alla conclusione della stessa. Tali interventi risultano necessari in quanto il peso complessivo degli oneri finanziari e degli impegni di pagamento connessi all’indebitamento finanziario di Gruppo, all’interno del quale risulta preponderante l’impatto del Bond Waste, potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo. Il mantenimento del Bond Waste alle condizioni attuali potrebbe infatti i) sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento; (ii) limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; (iii) limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori. Pagina | 90 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 La capacità del Gruppo WIG di sostenere il proprio indebitamento finanziario dipende quindi dalla finalizzazione delle ipotesi di rimodulazione / ristrutturazione di cui sopra e, ad avvenuta sottoscrizione delle stesse, dalle future prestazioni operative e finanziarie del Gruppo, a loro volta legate alla capacità di attuare con successo la propria strategia aziendale nonché ad altri fattori economici, finanziari, concorrenziali e normativi, al di fuori del controllo di WIG. Il mancato e/o parziale conseguimento delle ipotesi di rimodulazione / ristrutturazione suddette e, ad avvenuti accordi, il mancato e/o parziale conseguimento degli obiettivi del nuovo Piano Industriale Ambiente di Waste Italia S.p.A., così come l’eventualità di dover adeguare lo stesso ad esigenze ulteriori ad oggi non previste e non prevedibili, potrebbero avere impatti negativi rilevanti sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG. Per un’analisi più dettagliata del rischio in ogetto e nello specifico ai connessi potenziali Event pf Default si rimanda a quanto riportato ai fini dell’IFRS 7 e 13 nel capitolo “Gestione dei rischi finanziari del Gruppo” della Nota illustrativa al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015 e al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” nel quale è espresso il convincimento del Consiglio di Amministrazione circa l’atteso buon esito delle azioni poste in essere al fine di rischio di liquidità che interessa il Gruppo. 18.3.6 Rischi connessi all’esposizione debitoria verso i fornitori Alla data del 31 dicembre 2015, l’esposizione debitoria consolidata del Gruppo verso i fornitori ammonta a Euro 68,6 milioni. Di tale importo Euro 36,4 milioni risultano scaduti da più di 30 giorni (ed Euro 26,2 milioni scaduti da più di 120 giorni). A fronte di una riduzione dell’esposizione debitoria rispetto al 31 dicembre 2014 di circa Euro 32,7 milioni, lo scaduto è diminuito di circa Euro 6,40 milioni. Lo scaduto è diminuito principalmente per il deconsolidamento dei business Smart Energy e EPC e General contracting. Si fornisce di seguito la composizione dell’esposizione commerciale complessiva di Gruppo per singolo segmento operativo suddivisa tra saldo corrente e posizione scaduta: Al 31 dicembre 2015: TIPOLOGIA Ambiente Teleriscaldamento Produzione EE Corporate Totale Esposizione Corrente scaduto di cui non oltre 30 gg. Scaduto scaduto di cui da più di 30 gg 56,40 25,45 30,95 0,83 5,24 2,01 3,23 0,01 30,12 3,22 1,10 1,00 0,10 - 0,10 5,88 2,86 3,02 0,05 2,97 68,63 31,33 37,30 0,89 36,41 Esposizione Corrente Al 31 dicembre 2014: TIPOLOGIA EPC & General Contracting Scaduto scaduto di scaduto di cui cui non oltre da più di 30 gg 30 gg. 13,96 6,01 7,95 0,25 7,70 Smart Energy 8,99 4,91 4,08 0,58 3,50 Produzione EE 1,11 0,82 0,29 0,00 0,29 Teleriscaldamento 13,64 8,55 5,09 0,24 4,84 Energie Rinnovabili Ambiente Corporate 37,71 20,29 17,42 1,08 16,34 57,16 34,03 23,13 2,34 20,79 6,43 3,28 3,15 0,71 2,45 101,31 57,60 43,71 4,13 39,58 I debiti commerciali distinti per scadenza al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 sono riepilogati nella tabella seguente: Pagina | 91 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 TIPOLOGIA Ambiente Teleriscaldamento Produzione EE Corporate Totale TIPOLOGIA EPC & General Contracting Importo Aperto Corr. 01 - 30 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 56.399 25.450 828 3.417 2.624 2.905 21.175 5.245 2.013 8 156 126 64 2.876 1.102 1.003 5.882 2.860 50 797 65 28 2.082 68.628 31.326 887 4.371 2.815 2.997 26.232 Importo Aperto Corr. - - 01 - 30 0 31 - 60 61 - 90 - 91 - 120 99 > 120 13.965 6.012 248 663 468 476 6.097 Smart Energy 8.995 4.911 583 233 66 76 3.126 Produzione EE 1.114 821 1 0 1 0 291 Teleriscaldamento 13.637 8.547 245 646 356 387 3.456 Energie Rinnovabili Ambiente Corporate 37.710 20.291 1.077 1.542 890 940 12.970 57.162 34.030 2.344 2.886 2.804 2.038 13.059 6.434 3.279 710 464 51 87 1.844 101.306 57.599 4.131 4.892 3.745 3.065 27.874 Lo scaduto verso fornitori relativo al Gruppo Waste Italia è principalmente rappresentato dai debiti relativi a beni e servizi ricevuti per l’espletamento delle attività aziendali. Gli acquisti di beni sono prevalentemente rappresentati da materiale di ingegneria, carburanti e lubrificanti, mentre i servizi concernono principalmente le attività di smaltimento, trasporto, analisi dei rifiuti, manutenzione degli impianti e consulenze tecniche e legali; contabilmente i debiti sono registrati al netto degli sconti commerciali, dei resi e delle rettifiche di fatturazione. Il Gruppo monitora il livello di scaduto al fine di evitare interruzioni di fornitura e/o servizi proponendo se del caso una rimodulazione dei termini di pagamento. Il Gruppo confida che le politiche poste in essere in termini di gestione dello scaduto possano essere ragionevolmente adeguate ed in grado di evitare interruzioni di fornitura e/o di servizi indispensabili al normale svolgimento del business. Non è tuttavia possibile escludere un rischio di liquidità derivante da iniziative dei fornitori volte al recupero dei crediti scaduti da questi ultimi vantati e/o per effetto di pronunciamenti avversi da parte degli enti giudiziari competenti. Al fine di evitare tale situazioni o nel caso in cui tali situazioni si siano comunque avverate, considerando la “fiducia” pluriennale risposta al Gruppo da parte dei fornitori, sono stati sottoscritti con quest’ultimi accordi di piani di rientro “legali” o “extra giudiziali”, i quali alla data della presente Relazione ammontano a circa Euro 12 milioni. Inoltre, si segnala che sussistono debiti tributari scaduti per complessivi Euro 6,6 milioni (escluse sanzioni e interessi), di cui Euro 3,1 milioni per IRES 2013, Euro 2,8 milioni per IRES 2014 ed Euro 0,7 milioni per IRAP 2014 e 2013. Sono invece in corso piani di rateizzo, sempre per imposte non versate. Nello specifico l’ex azionista di maggioranza relativa a Sostenya S.p.A., fusa in Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) nello scorso esercizio, ha apportato due piani di rateizzo relativi ad imposte non versate che prevedono un esborso per il 2016 pari a per Euro 0,6 milioni (comprensivo di interessi), mentre il debito residuo nei confronti dell’Erario al 31 dicembre 2015 risulta ammontare a circa Euro 1,3 milioni. Nell’ultimo trimestre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha rateizzato l’imposta IRES 2012 derivante dal Consolidato Fiscale che precede un esborso per l’anno 2016 di Euro 0,04 milioni mentre il debito residuo nei confronti dell’Erario al 31 dicembre 2015 risulta ammontare ad Euro 0,2 milioni. Anche Waste Italia S.p.A., Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e Faeco S.r.l. hanno in essere dei piani di rateizzo relativi ad imposte non versate comprensive di interessi che prevedono un esborso complessivo per il 2016 di Euro 0,1 milioni, mentre il debito residuo nei confronti dell’Erario al 31 dicembre 2015 risulta ammontare rispettivamente a circa Euro 2,1 milioni, Euro 1,1 milioni ed Euro 0,3 milioni. Nel secondo trimestre del 2015 anche le controllate ER Società Agricola A r.l., Bioenergie Italia S.r.l., hanno rateizzato l’imposta Irap 2013 che prevede un esborso residuo complessivo per il 2016, comprensivo di interessi, pari Euro 6 mila, mentre il debito residuo nei confronti dell’Erario al 31 dicembre 2015 risulta ammontare rispettivamente ad Euro 14 mila ed Euro 12 mila. Sempre nel secondo trimestre del 2015 anche la controllata Bensi 3 S.r.l. ha rateizzato l’imposta irap 2013 non versata che prevede un esborso per l’anno 2016, comprensivo di interessi, pari a Euro 2 mila mentre il debito residuo nei confronti dell’Erario al 31 dicembre 2015 è di Euro 9 mila. Pagina | 92 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Risultano infine non versati debiti IVA per complessivi Euro 1 milione ed ecotasse relative all’anno 2014 e 2015 per 3,9 milioni. 18.3.7 Rischi connessi ai rapporti con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo, alla obbligazione sussidiaria di SEI Energia S.p.A. in riferimento alle operazioni di cessione di rami d’azienda da SEI Energia S.p.A. a ASM S.p.A. in liquidazione e alla sua controllata Pianeta S.r.l. (oggi Global Costruzioni S.r.l.) SEI Energia S.p.A. risponde ai sensi dell’art. 2560 del c.c. in solido con ASM S.p.A. in liquidazione e concordato preventivo e la sua controllata Pianeta S.r.l. (oggi Global Costruzioni S.r.l.), dei debiti relativi ai rami d’azienda ceduti da SEI Energia S.p.A. ad ASM S.p.A. e Pianeta S.r.l. (oggi Global Costruzioni S.r.l.), anteriormente all’acquisizione di tale società da parte di Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.). In particolare, prima dell’ingresso del Gruppo nel capitale di SEI Energia S.p.A., sono state infatti effettuate da SEI Energia S.p.A. nel corso del 2009 delle cessioni di ramo d’azienda, relative alla rete di teleriscaldamento e ai rapporti commerciali di Settimo Torinese, alla società Pianeta S.r.l. del gruppo ASM (cessione operata il 30 settembre 2009) e di tutti gli impianti e reti, con relativi rapporti commerciali, non facenti parte del perimetro territoriale comprendente i Comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli, alla controllante ASM (cessione operata il 31 dicembre 2009). Il totale dei debiti che SEI Energia S.p.A. ha ceduto a Pianeta S.r.l. e ASM nell’ambito delle cessioni di ramo di azienda ammontavano a circa Euro 81,4 milioni per i quali sussisteva, alla data del 31 dicembre 2009, una obbligazione sussidiaria di SEI Energia S.p.A. (“Obbligazione Sussidiaria”), fermo restando il diritto di rivalsa da parte di SEI Energia S.p.A. stessa. Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A) risulta coinvolta nell’Obbligazione Sussidiaria avendo rilasciato una lettera di patronage impegnativa nell’interesse di SEI Energia S.p.A. e a favore delle banche finanziatrici di SEI Energia S.p.A. stessa (Unicredit, Intesa, BIIS), azionabile nel caso di event of default di Sei Energia S.p.A. rispetto alle obbligazioni verso tali banche. Così come già rappresentato nei precedenti bilanci annuali, nel corso del 2012 era sorto un contenzioso promosso in data 18 dicembre 2012 da Sei Energia S.p.A. e Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) nei confronti di ASM e Pianeta S.r.l. (oggi Global Costruzioni S.r.l. a seguito della fusione per incorporazione occorsa tra le società in data 31 dicembre 2014) a causa, principalmente, dall’inadempimento di queste ultime agli obblighi contrattuali derivanti dall’accordo di acquisto della partecipazione SEI Energia S.p.A. e, in particolare, tra le altre contestazioni mosse, la mancata manleva, nei confronti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) e di SEI Energia S.p.A., con riferimento ai debiti (bancari e non) ricompresi nei rami d’azienda ceduti. In data 14 gennaio 2014 Kinexia, Sei Energia S.p.A. e ASM hanno finalizzato un accordo avente ad oggetto la definizione, in via transattiva, dei succitati giudizi pendenti tra le parti in primo grado avanti il Tribunale di Milano, e riguardanti, da un lato le pretese creditorie e risarcitorie di Kinexia e SEI Energia S.p.A. per circa Euro 104 milioni e, dall’altro, le pretese creditorie di ASM per complessivi circa Euro 10,4 milioni. La finalizzazione dell’accordo transattivo ha comportato inoltre la rinuncia da parte di Kinexia e SEI Energia S.p.A. a rivalersi nei confronti di ASM in caso di aggressione da parte dei creditori ceduti che non hanno acconsentito alla liberatoria di SEI Energia S.p.A. nei confronti di ASM. Quanto a Pianeta S.r.l. si era costituita in giudizio in data 21 marzo 2013 richiedendo il rigetto delle domande presentate da SEI Energia S.p.A. che chiedevano il pagamento o la liberazione di SEI Energia S.p.A. da tutti i debiti accollati verso MPS e Cassa Depositi e Prestiti pari complessivamente a circa Euro 27,4 milioni. Nel frattempo, nel mese di aprile 2015, Global Costruzioni ha presentato una domanda di concordato in bianco presso il Tribunale di Ivrea in forza della quale dovrebbe riconoscere nell’ambito della procedura a MPS il 100% del credito vantato dall’istituto bancario nei confronti della stessa e a CDP un quota stimabile nel 30% dei crediti vantati. Pagina | 93 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 In data 23 dicembre 2015, nel corso del succitato procedimento, è stato raggiunto un accordo transattivo tra le parti, subordinato al buon esito del concordato presentato da Global (nello specifico l’accordo è subordinato all’omologa del concordato stesso, alla data della presente Relazione Finanziaria non ancora ricevuta dal Tribunale di Ivrea presso il quale la domanda è stata presentata), che prevede l’impegno di quest’ultima a riconoscere a SEI Energia Euro 550 mila a saldo e stralcio di ogni pretesa vantata, rinunciando così reciprocamente alla domande presentate avanti al Tribunale di Torino. Resta inteso che nelle more dell’esecuzione del piano concordatario laddove SEI Energia risultasse tenuta a pagare in favore di MPS e CDP debiti in solido con Global Costruzioni, SEI Energia dovrà intendersi automaticamente surrogata, limitatamente agli importi effettivamente versati, nei diritti dei creditori originari verso Global. SEI Energia S.p.A. e Gruppo Waste Italia S.p.A hanno posto in essere nel corso degli ultimi esercizi delle azioni ritenute opportune per ottenere la liberatoria dal complessivo rischio di coobbligo acquistando pro soluto crediti vantati verso ASM da Intesa Sanpaolo S.p.A., Banca Popolare di Sondrio S.p.A., Ifitalia S.p.A., Factorit S.p.A. e Banca Italease S.p.A.. Al 31 dicembre 2015, anche in funzione degli accordi fin ora sottoscritti, l’Obbligazione Sussidiaria risulta pari a Euro 48,13 milioni e così composta: Debiti verso ASM MPS/Finpiemonte Banco Popolare di Novara 3,9 4,51 CDP 12,32 Totale 20,73 Debiti verso Global Costruzioni (già Pianeta) MPS 16,52 CDP 10,88 Totale 27,40 In merito ai summenzionati debiti si segnala che in data 27 gennaio 2014 il tribunale di Torino ha omologato il piano concordatario proposto da ASM che prevede il pagamento integrale dei creditori privilegiati, nei limiti della capienza dei beni cui inserisce la prelazione, e il pagamento dei creditori chirografari nella misura indicativa ricompresa tra il 15% e il 17%. Con riferimento a tali debiti, in data 22 gennaio 2015 è stato notificato un decreto ingiuntivo della banca MPS, la quale detiene il 15% del capitale sociale di SEI Energia, con il quale si reclama il pagamento dei propri crediti finanziari, pari a Euro 3,9 milioni (la posizione in considerazione è unicamente quella relativa ad ASM tenuto conto che la proposta concordataria di Global Costruzioni prevede il soddisfacimento integrale dell’istituto bancario). Avverso a tale decreto è stata fatta opposizione: durante la prima udienza tenutasi il giorno 15 ottobre 2015 il giudice ha concesso la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, a seguito della quale nel 2016 la controparte ha dato corso a pignoramento. Nel frattempo in tale contesto di difficoltà finanziaria, in data 18 giugno 2015, gli amministratori di SEI Energia hanno operato una formale richiesta di standstill fino al 31 gennaio 2016 sul rimborso della quota capitale dei finanziamenti bancari a medio lungo termine in essere e sul differenziale dei derivati in essere così da avere una maggiore visibilità sugli sviluppi delle proposte concordatarie di ASM e Global Costruzioni in modo tale da consentire una più puntuale definizione delle posizione debitorie di SEI Energia e quindi dei relativi impegni finanziari futuri. In data 2 ottobre 2015 gli amministratori di SEI Energia hanno richiesto, oltre al succitato standstill, anche una moratoria fino a fine giugno 2017 sul pagamento della quote capitali dei finanziamenti a medio lungo termine in essere e sui differenziali relativi ai contratti derivati in essere. SEI Energia è assistita in tale attività di rimodulazione del debiti bancari dalla società di advisory “Lucciola & Partners” ad oggi di fatto confluita all’interno del reseau PricewaterhouseCoopers e dallo studio legale Ambrosini di Torino. Nello specifico, le esposizioni bancarie in essere della controllata SEI Energia S.p.A., alla data del 31 dicembre 2015, risultano ancora aperte per un valore complessivo residuo pari ad Euro 22,6 milioni. Allo stato attuale, gli Istituti finanziatori stanno esaminando il potenziale sviluppo del business del Pagina | 94 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 teleriscaldamento e lo stato dell’arte del potenziale accordo SEI Energia con il termovalorizzatore di Gerbido (“TRM”) e sono inoltre in attesa delle bozze di bilancio 2015 e del business plan della società con il correlato piano finanziario. Gli Amministratori ritengono, sulla base delle informative attuali, di finalizzare l’operazione di rimodulazione del debito nel corso del secondo semestre 2016. Sempre al fine di salvaguardare l’integrità e il valore del patrimonio sociale e, di conseguenza, a tutelare al meglio le aspettative di soddisfacimento dei creditori, tutelando altresì l’interesse pubblico all’erogazione del servizio di teleriscaldamento, in data 30 settembre 2015 è stato sottoscritto un contratto di affitto del complesso aziendale di SEI Energia alla parte correlata Volteo Energie S.p.A. per un periodo di 24 mesi a partire dal 1 ottobre 2015 a fronte di un canone annuo di Euro 1,1 milioni9. In questo quadro SEI Energia ha proposto a MPS un accordo transattivo a saldo e stralcio di ogni pretesa relativa alle coobligazioni afferenti ai debiti trasferiti a ASM per effetto della cessione del ramo d’azienda perfezionatesi nel 2009 per un importo complessivo di Euro 1 milione. Alla data del presente comunicato stampa si è ricevuta una controproposta a Euro 2 milioni da parte di MPS che è all’esame della società. La definizione della presente controversia dovrebbe avvenire entro al fine del 2016. In attesa di tale riscontro, si ricorda che già nel bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, vista questa prima aggressione finalizzata al recupero dei crediti interessati dall’obbligazione sussidiaria, limitatamente alla coobbligazione nei confronti di ASM, era stato stanziato un fondo rischi di Euro 4,8 milioni determinato sulla base dell’intero ammontare dei debiti oggetto di coobbligo (pari a Euro 20,73 milioni come indicato nella tabella sopra riportata) tenuto in considerazione anche l’esito atteso della procedura concorsuale di ASM in essere e l’esito delle transazioni fin qui operate nel corso del 2013, del 2014 e del 2015 con altri creditori che hanno portato alla liberazione dei relativi rischi di coobbligo. Alla data di riferimento tale fondo è ritenuto congruo anche alla luce degli accadimenti occorsi nell’esercizio 2015. 18.4 FONDI RISCHI ED ONERI Oltre a quanto sopra descritto relativamente alle attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti a eventi passati, che possono essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell’impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa che l’impresa stessa sia responsabile o si assuma la responsabilità di adempiere a una obbligazione, effettua accantonamenti in appositi fondi per rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio. In particolare, nello svolgimento delle proprie attività, le società del Gruppo sono parte in procedimenti giudiziari per una descrizione dei quali si rimanda al paragrafo "Stato delle principali vertenze giudiziarie in corso al 31 dicembre 2015 contenuto nel capitolo “Impegni e rischi potenziali” del Bilancio Consolidato. 19. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che, nel corso del 2015, il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa. 20. EVENTI E OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI Nel prospetto di conto economico consolidato e della capogruppo non sono stati indicati separatamente quei proventi e oneri derivanti da operazioni non ricorrenti o da fatti che non si ripetono frequentemente nel Il canone previsto per il fitto di Ramo d’azienda è stato individuato anche sulla base di una perizia di congruità affidata e redatta a cura di un perito indipendente. 9 Pagina | 95 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 consueto svolgimento dell’attività. Gli esercizi 2015 e 2014 sono stati caratterizzati da alcuni eventi non ricorrenti, analizzati nelle presenti Note esplicative, i cui effetti sul Bilancio Consolidato sono esposti di seguito. L’impatto economico è rappresentato al netto dei costi correlati e delle relative imposte. Euro milioni Operazioni rilevanti non ricorrenti al 31 dicembre 2015 Capitale investito netto Accordo transattivo ex amministratore SEI Energia Accordo transattivo fornitore servizi Faeco Operazione Hive-off Svalutazione avviamenti e assets Totale Operazioni rilevanti non ricorrenti Totale Bilancio consolidato % Patrimonio Netto Gruppo (0,44) 2,79 0,00 (7,89) (5,5) 286,01 -1,9% Patrimonio di terzi (0,54) 2,55 (9,94) (7,89) (15,8) 19,73 -80,2% (0,18) 0,24 0,00 0,00 0,06 4,30 1,4% P.F.N. 0,20 0,00 0,00 0,00 0,20 261,98 0,1% Risultato economico (0,72) 2,79 (5,6) (7,9) (11,4) (39,0) 29,2% Accordo transattivo ex amministratore SEI Energia S.p.A.: si tratta di un accordo transattivo con il quale WIG si è impegnata a versare all’ex amministratore un importo omnicomprensivo di Euro 1.055 migliaia da corrispondersi in 21 rate mensili al netto di un acconto di Euro 280 mila, già versati al 31 dicembre 2015. Accordo transattivo fornitore servizi di Faeco S.r.l.: si tratta di un accordo transattivo e di regolazione di attività con il fornitore di servizi connessi a parte delle attività di chiusura e di post chiusura delle vasche del giacimento di messa a dimora di rifiuti di Bedizzole (BS). Con tale accordo il fornitore si è assunto l’obbligazione all’effettuazione delle attività di post gestione inerenti le vasche A e C e il lotto 1 della vasca E a fronte di un importo fisso e invariabile di circa Euro 6 milioni. Sarà invece a carico di Faeco l’obbligo di effettuare le attività di chiusura della vasca C precedentemente in carico al fornitore (il cui onere residuo al 31 dicembre 2015 è pari a circa Euro 1,3 milioni). A fronte di tale accordo è stato iscritto un provento non ricorrente di Euro 4,1 milioni. Operazione “Hive-off”: si tratta dei risultati alla data del deconsolidamento delle società riferite al Gruppo discontinuato. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto detto precedentemente nella presente Relazione sulla gestione e alla nota “Informazioni relative all’IFRS 5” presente nelle note illustrative al bilancio consolidato. Svalutazione avviamenti e assets: le svalutazioni operate riguardano l’abbandono di iniziative eoliche per Euro 600 mila, iniziative relative al business Ambiente per Euro 860 mila e per Euro 1 milione il goodwill riferibile alla controllata Ecoadda, che nel mese di febbraio 2016 è stata posta in liquidazione a seguito della mancata sottoscrizione da parte dei soci della stessa dell’aumento di capitale deliberato nell’Assemblea tenutasi in data 22 dicembre 2015, nonché per Euro 5,4 milioni la svalutazione del goodwill allocato al costruendo parco eolico di Cirò, in forza di un’offerta di acquisto dello stesso pervenuta nel corso del mese di aprile 2016. Risultano invece i seguenti eventi non ricorrenti sul Bilancio Separato 2015 di Gruppo Waste Italia S.p.A. (confrontati con quelli occorsi nel 2014): modificare tabella Euro milioni Operazioni rilevanti non ricorrenti al 31 dicembre 2015 Accordo transattivo ex amministratore SEI Energia Operazione Hive-off Totale Operazioni rilevanti non ricorrenti Totale Bilancio d'esercizio % Capitale investito netto (0,44) 0,00 (0,4) 112,74 -0,4% Patrimonio Netto (0,72) (14,19) (14,9) 64,20 -23,2% P.F.N. 0,20 0,00 0,20 48,54 0,4% Risultato economico (0,72) (0,43) (1,1) (36,0) 3,2% Pagina | 96 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Euro milioni Operazioni rilevanti non ricorrenti al 31 dicembre 2014 Capitale investito netto Accordo trasattivo ASM Accordo per liberazione coobbligo ASM Totale Operazioni rilevanti non ricorrenti Totale Bilancio separato % 1,58 0,00 1,58 193,37 0,8% Patrimonio Netto 1,58 (0,69) 0,89 110,31 0,8% P.F.N. 0,00 0,33 0,33 83,06 0,4% Risultato economico 1,58 (0,69) 0,89 (1,32) -67,8% Gli eventi che hanno impatto sul bilancio separato 2015 sono già state descritti in precedenza. 21. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Il Consiglio di Amministrazione con delibera del 30 novembre 2010, ai sensi di quanto previsto dalla delibera CONSOB n.17221 del 12 marzo 2010 – successivamente modificata con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 – previo parere favorevole del comitato per il controllo interno, sentito il collegio sindacale, ha approvato, adottandola, una specifica procedura interna – efficace a partire dal 1° gennaio 2011 – volta ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate realizzate direttamente da Gruppo Waste Italia S.p.A. o per il tramite di società dalla stessa controllate. Tale procedura è stata poi successivamente modificata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione dell’11 febbraio 2014 a seguito della revisione della stessa effettuata in conformità a quanto raccomandato dalla Consob con comunicazione n. 10078683 del 24 settembre 2010, acquisito il parere favorevole degli amministratori indipendenti alle modifiche e integrazioni alla Procedura. In merito alle operazioni con Parti Correlate occorse nell’esercizio, si segnala che in data 24 settembre 2015 è stato ceduto il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A. mediante un’operazione di conferimento da parte di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), alla data socio di controllo di Innovatec S.p.A. e socio unico di Volteo Energie S.p.A., dell’intero capitale sociale di quest’ultima, nella sua configurazione successiva ad una operazione di cessione di partecipazioni ritenute non più core10, in Innovatec S.p.A. (“la “Partecipazione Volteo”). L’operazione è stata attuata mediante aumento del capitale sociale di Innovatec (l’“Aumento di Capitale”) liberato mediante conferimento della Partecipazione Volteo11, a fronte dell’emissione, da parte di Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di emissione pari a Euro 2,60 per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”). L’Aumento di Capitale funzionale al buon esito dell’operazione è stato, pertanto, deliberato con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) affinché quest’ultima potesse liberarlo mediante conferimento in natura della Partecipazione Volteo per un valore pari, come detto, ad Euro 9.999.997,80, da imputarsi interamente a capitale, con conseguente aumento del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80. In dettaglio, l’operazione si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione della struttura societaria del Gruppo nell’ambito dell’accordo di aggregazione con il gruppo Biancamano (per maggiori dettagli si rimanda a quanto diffusamente rappresentato nel capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della Relazione sulla gestione), finalizzata alla creazione di due rami industriali ben distinti, il primo dedicato esclusivamente alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sotto l’egida di Waste Italia S.p.A., ed il secondo precipuamente volto allo sviluppo di iniziative nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili 10 In parziale esecuzione di tale processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100, ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100, iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000, iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000, v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000, vi) il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000 e viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 2.347.533). 11 Il conferimento è stato oggetto di stima da parte dell’Esperto Indipendente Dott. Claudio Pastori ai sensi dell’art. 2343-ter cod. civ. (la cui relazione è stata rilasciata in data 23 settembre 2015). Pagina | 97 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 sotto la direzione di Innovatec, ramo all’interno del quale ricade la corrente Operazione. La riorganizzazione societaria ha previsto altresì l’assegnazione ai soci di WIG di un dividendo straordinario in natura attraverso la distribuzione delle azioni di Innovatec. L’operazione ha ricevuto in data 23 settembre 2015 il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e in data 24 settembre 2015 il parare motivato del Collegio Sindacale sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni per aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi degli art. 2441, comma 6 del Codice Civile della controllata Innovatec. Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre 2015 l’Assemblea degli Azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25 (il “Dividendo Straordinario”). In particolare, il Dividendo Straordinario è consistito nell’assegnazione, avvenuta in data 11 novembre 2015, di Azioni Innovatec a valere sulla somma massima di Euro 14.055.260,02 della riserva da fusione e di Euro 262.798,75 della residua di utili portati a nuovo, quest’ultima al netto dell’importo utilizzato per la copertura delle perdite d’esercizio 2014 e delle riserve negative risultanti nel bilancio d’esercizio 2014 di Gruppo Waste Italia S.p.A.. Le Azioni Innovatec assegnate sono state soggette ad un vincolo di indisponibilità di 180 giorni a decorrere dalla data di loro assegnazione (“Lock Up”). Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Il socio di controllo WIG, a seguito dell’operazione di conferimento Volteo Energie S.p.A. e del distribuzione del dividendo straordinario, detiene alla data di approvazione della presente Relazione il 17,47% del capitale sociale di Innovatec. Per un dettaglio degli effetti delle fin qui citate operazioni si rimanda alla nota 3 e alla nota 10 delle bilancio separato al 31 dicembre 2015 della Società. A seguito delle stesse le società coinvolte sono state deconsolidate e la partecipazione non di controllo in Innovatec iscritta tra le partecipazioni available for sale. Le altre operazioni effettuate con parti correlate nel corso del 2015 sono infatti riconducibili ad attività che riguardano la gestione ordinaria e sono regolate alle normali condizioni di mercato o da specifiche condizioni contrattuali. Allo stesso modo sono trattati i debiti e i crediti produttivi di interessi. Tali operazioni riguardano principalmente l’attività di costruzione di impianti, la gestione delle attività connesse alla distribuzione del teleriscaldamento nel comune di Grugliasco, le attività nel settore Ambiente con la collegata SETA e la parte correlata Waste to Water (oggi Aker) relativamente alla vendita di spazi in discariche del Gruppo, le prestazioni di servizi amministrativi, societari e legali, l’erogazione di servizi di natura commerciale, tecnica ed ingegneristica, la gestione di servizi comuni, la provvista e l’impiego di mezzi finanziari da e verso imprese e la gestione della tesoreria, l’erogazione/reperimento di finanziamenti e rilascio di garanzie. Alla data di riferimento del bilancio, le operazioni effettuate con parti correlate hanno inciso rispettivamente sul totale del valore della produzione e dei costi operativi per Euro 15,3 milioni e Euro 0,69 milioni pari al 12% del valore della produzione di Gruppo e del 1% dei costi operativi di Gruppo. Nel 2014 la percentuale era del 5% e dello 1% dei costi operativi. Alla data di riferimento del bilancio, le operazioni effettuate con parti correlate hanno inciso rispettivamente sul totale del valore della produzione e dei costi operativi per Euro 15,3 milioni e Euro 0,69 milioni pari al 12% del valore della produzione di Gruppo e del 1% dei costi operativi di Gruppo. Nel 2014 la percentuale era del 5% del valore della produzione e del 1% dei costi operativi. Si rimanda, per maggiori dettagli alle note esplicative al bilancio consolidato relative ai rapporti con parti correlate. Pagina | 98 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 22. RELAZIONE SULLA CORPORATE GOVERNANCE Le informazioni sugli assetti proprietari e sul governo societario, che includono i corrispettivi della società di revisione, sono riportati nella relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari disponibile sul sito internet della Capogruppo all’indirizzo: www.gruppowasteitalia.it nella sezione “Corporate Governance”. 23. INFORMAZIONI RICHIESTE DALL’ART. 123 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998 N. 58 E s.m.i. (TUF) Struttura del capitale sociale Alla data della presente Relazione il capitale sociale di Gruppo Waste Italia S.p.A. ammonta ad Euro 93.902.051,17. Il capitale sociale è diviso in n. 56.103.250 azioni ordinarie prive di valore nominale. Le azioni sono nominative ed indivisibili e danno diritto ad un voto ciascuna. N° azioni Azioni ordinarie Azioni con diritto di voto limitato Azioni prive del diritto di voto % rispetto al c.s. 100% Quotato/Non quotato Quotato MTA Standard -- -- -- Diritto di voto nelle assemblee ordinaria e straordinaria, diritto al dividendo e al rimborso del capitale in caso di liquidazione. -- -- -- -- -- 56.103.250 Diritti e obblighi Alla data: Gruppo Waste Italia S.p.A. ha in essere due prestiti obbligazionari convertibili che attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione; possiede nr. 31.500 azioni proprie attraverso la società controllata Waste Italia S.p.A.; non esistono restrizioni di alcun tipo al trasferimento di titoli Gruppo Waste Italia S.p.A.; Gruppo Waste Italia S.p.A. non ha emesso titoli che conferiscano diritti speciali di controllo; non esistono restrizioni né termini imposti per l’esercizio del diritto di voto. Non esistono nemmeno sistemi in cui i diritti finanziari, connessi ai titoli, sono separati dal possesso dei titoli; non sono in essere piani di stock option e non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti che attribuisca un diritto di voto che non venga esercitato direttamente da questi ultimi. Quotato/non quotato Obbligazioni convertibili Warrant Non quotato N° strumenti in circolazione 8.828.381 Categoria di azioni al servizio della conversione/esercizio azioni ordinarie N/A N/A N/A N° azioni al servizio della conversione/esercizio 8.828.381 N/A In data 5 maggio 2015, l’assemblea straordinaria degli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A., riunita con la presenza di tanti soci rappresentativi di una percentuale pari al 75,89 % del capitale sociale, ha deliberato con il voto favorevole del 100 % dei presenti le modifiche dello statuto sociale (articolo 6 bis) volte a introdurre il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto. L’introduzione di tale istituto è volta a incentivare l’investimento a medio-lungo termine e così la stabilità della compagine sociale, in conformità alla facoltà prevista dall’art. 127-quinquies del T.U.F., di recente introduzione, e dall’articolo 20 del decreto legge 91 del 24 giugno 2014 (cosiddetto “decreto competitività”). In particolare, infatti, la disciplina introdotta prevede Pagina | 99 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 l’attribuzione di due voti a ogni azione ordinaria appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo non inferiore a due anni, a decorrere dalla data di iscrizione in un apposito Elenco, istituito e tenuto a cura della Società. Accordi tra la società e gli amministratori, i componenti del consiglio di gestione o di sorveglianza, che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto Art. 123-bis comma 1, lett. i) Non esiste nessun accordo con le caratteristiche summenzionate. Ammontare dell’indennità spettante ad ogni singolo amministratore, consigliere di gestione o di sorveglianza, specificando: b.1) i contenuti degli accordi contrattuali, con particolare riguardo ai criteri di determinazione dell’indennità; b.2) il valore dell’indennità che sarebbe stata corrisposta qualora il rapporto fosse cessato alla data di chiusura dell’esercizio di riferimento (31.12.2010 per le società il cui esercizio sociale corrisponde all’anno solare); Sia il punto b.1) che il punto b.2) non risultano applicabili. Accordi tra azionisti (ex articolo 123-bis, comma 1, lettera g), TUF) Alla data della Relazione non è in vigore alcun patto parasociale né sono noti accordi tra azionisti rilevanti ex. art. 122 TUF. Clausole di change of control (ex articolo 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) Gruppo Waste Italia S.p.A. ha stipulato i seguenti accordi significativi che si estinguono, salva l’applicazione dei rimedi previste dagli stessi, in caso di cambiamento del controllo della Società stessa o di società da questa controllate: Contratto di finanziamento sottoscritto in data 15 novembre 2010 tra SEI Energia S.p.A., da un lato e Unicredit S.p.A. e Intesa San Paolo S.p.A., dall’altro lato; Contratto di finanziamento sottoscritto in data 15 novembre 2010 tra N.O.V.E. S.p.A., da un lato e Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo S.p.A., dall’altro lato; Contratto di finanziamento sottoscritto in data 24 luglio 2012 tra Bioenergie Italia S.r.l., da un lato e Banca Popolare di Bari, dall’altro lato; Contratto di finanziamento sottoscritto in data 24 luglio 2012 tra Er società agricola a r.l., da un lato e Banca Popolare di Bari, dall’altro lato; Prestito obbligazionario di Euro 10 milioni, emesso dalla correlata Innovatec S.p.A. Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono che nel caso in cui si verifichi un Change of Control, rispettivamente, (i) gli obbligazionisti avranno il diritto di richiedere a Waste Italia S.p.A. di acquistare le obbligazioni dagli stessi detenute ad un prezzo pari al 101% dell’importo in linea capitale (più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti) delle obbligazioni, e (ii) tutte le linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving verrebbero cancellate, e tutti gli interessi e gli altri importi maturati ai sensi dei Finance Documents (come i definiti nel Contratto di Finanziamento Revolving) diventerebbero immediatamente esigibili, e dovrebbero pertanto essere immediatamente rimborsati. Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex articolo 123-bis, comma 1, lettera m), TUF) L’Assemblea straordinaria in data 17 settembre 2013, previa revoca della precedente delega per quanto non esercitata, mediante modifica dell’articolo 5 dello statuto della Società, ha conferito, tra l’altro, al consiglio di amministrazione ai sensi dell’articolo 2443 del codice civile la delega ad aumentare a pagamento e in via Pagina | 100 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 scindibile, un importo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di Euro 150 milioni, con o senza esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, commi quarto e quinto, del codice civile, con o senza warrant abbinati, con determinazione dei relativi criteri cui gli amministratori devono attenersi nell’esercizio della delega di aumento del capitale con esclusione del diritto di opzione. Nell’ambito di tale delega il consiglio di amministrazione della Società, in data 1° luglio 2014, ha deliberato di: aumentare il capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, quarto comma, del codice civile connessi all’operazione Synergo Sgr, da attuarsi mediante utilizzo della delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell’articolo 5 dello Statuto Sociale; emettere, ai sensi dell'art. 2420 bis, codice civile, un prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie della stessa società emittente, non destinato alla quotazione presso mercati regolamentati, denominato "WIZ 2014-2016", con esclusione del diritto di opzione ai sensi del quinto comma dell'art. 2441, codice civile, e riservato in sottoscrizione alla società "Waste Italia Zero S.r.l." con sede in Milano, codice fiscale e numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Milano 06114850966, per un importo nominale massimo di euro 6.097.947,47 mediante emissione di numero 2.617.201 obbligazioni del valore nominale di euro 2,32995 cadauna. aumentare ai sensi dell'art. 2420 , codice civile, per effetto ed a servizio dell’emissione del suddetto Prestito Obbligazionario Convertibile, in via scindibile, il capitale sociale di massimi Euro 6.097.947,47 mediante emissione di massime numero 2.617.201 nuove azioni ordinarie aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e quindi senza indicazione del valore nominale, godimento regolare, riservate esclusivamente ed irrevocabilmente ai portatori delle Obbligazioni convertibili che eserciteranno il diritto di conversione per n. 2.617.201 azioni ordinarie, in ragione del rapporto di cambio; il capitale sociale si intenderà quindi aumentato per un importo proporzionalmente corrispondente al numero delle azioni effettivamente emesse a seguito dell'esercizio del diritto di conversione, entro il termine massimo previsto nel suddetto Regolamento, e comunque entro il 31 dicembre 2016, data quest'ultima indicata anche ai sensi dell'art. 2349, secondo comma, codice civile. L’assemblea ordinaria in data 5 maggio 2015 ha autorizzato il consiglio di amministrazione, all’acquisto e la disposizione, anche per il tramite di società controllate, fino ad un massimo di azioni ordinarie della società prive del valore nominale, pari al 20% del capitale sociale pro-tempore nei limiti e per le finalità previste dalla legge e dalle prassi di mercato, tenuto conto della specifica esenzione prevista dal comma 3 dell’art 132 del TUF – in una o più volte e per il periodo massimo di 18 mesi dalla data della presente delibera. L’acquisto di azioni proprie può essere effettuato nei limiti degli utili distribuiti e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato dalla società che dovesse procedere all’acquisto. Le operazioni di acquisto dovranno essere effettuate con le seguenti modalità: i) gli acquisti dovranno essere realizzati sul mercato secondo modalità operative che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione con predeterminate proposte di negoziazione in vendita e dovranno essere effettuati ad un prezzo che non sia superiore (i) al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e (ii) il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che le operazioni di acquisto dovranno essere effettuate ad un prezzo che non si discosti in diminuzione e in aumento per più del 20% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione; ii) gli atti di disposizione delle azioni proprie acquistate saranno effettuati, in una o più volte, nei modi ritenuti più opportuni nell’interesse della Società e nel rispetto della normativa applicabile, con le modalità di seguito precisate: - ad un prezzo stabilito di volta in volta dal consiglio di amministrazione in relazione a criteri di opportunità, fermo restando che tale prezzo dovrà ottimizzare gli effetti economici sulla Società ove il titolo stesso venga destinato a servire l’emissione degli strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari o i piani di incentivazione a fronte dell’esercizio da parte dei relativi beneficiari delle opzioni per l’acquisto di azioni ad essi concesse, oppure ove il titolo sia offerto in vendita, scambio, permuta, conferimento o altro atto di disposizione, per acquisizioni di partecipazioni e/o immobili e/o la conclusione di accordi (anche Pagina | 101 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 commerciali) con partner strategici, e/o per la realizzazione di progetti industriali o operazioni di finanza straordinaria che rientrano negli obiettivi di espansione della società e del gruppo; - ad un prezzo che non si discosti in diminuzione ed in aumento per più del 20% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione per operazioni successive di acquisto e alienazione; iii) il numero massimo di azioni proprie acquistabili giornalmente non sarà superiore al 25% del volume medio giornaliero di azioni “WIG” negoziato sul mercato; ai sensi dell’articolo 5 del Regolamento CE 2273/2003, tale limite potrà essere superato, in caso di liquidità estremamente bassa nel mercato, alle condizioni previste nella citata disposizione, in ogni caso il numero massimo di azioni proprie acquistabili giornalmente non sarà superiore al 50% del volume medio giornaliero; iv) le operazioni di disposizioni delle azioni proprie potranno essere effettuate, senza limiti temporali, in una o più volte, anche prima di aver esaurito il quantitativo di azioni proprie che può essere acquistato. La disposizione può avvenire nei modi ritenuti più opportuni nell’interesse della Società e in ogni caso nel rispetto della normativa applicabile e delle prassi di mercato ammesse riconosciute dalla Consob. Le finalità all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie anche tramite società controllate (“Piano”) sono le seguenti: i) incentivare e fidelizzare dipendenti, collaboratori, amministratori e/o altre categorie di soggetti discrezionalmente scelti dal Consiglio di Amministrazione, ii) adempiere a eventuali obbligazioni derivanti da strumenti di debito convertibili in/o scambiabili con strumenti azionari; iii) realizzare operazioni di vendita, scambio, permuta, conferimento o altro atto di disposizione di azioni proprie per acquisizioni di partecipazioni e/o immobili e/o la conclusione di accordi (anche commerciali) con partner strategici, e/o per la realizzazione di progetti industriali o operazioni di finanza straordinaria, che rientrano negli obiettivi di espansione della Società e del Gruppo; iii) cogliere opportunità di mercato anche attraverso l’acquisto e la rivendita delle azioni ogni qualvolta opportuno sia sul mercato sia (per quel che riguarda l’alienazione) nei c.d. mercati over the counter o anche al di fuori del mercato purché a condizioni di mercato; iv) il compimento di operazioni successive di acquisto e vendita, nei limiti consentiti dalle prassi di mercato ammesse, ivi comprese operazioni di sostegno della liquidità del mercato v) ai fini di procedere ad acquisti di azioni proprie possedute da dipendenti della Società o delle società dalla stessa controllate e assegnate o sottoscritte a norma degli artt. 2349 e 2441, ottavo comma codice civile ovvero rivenienti da piani di compensi approvati ai sensi dell’art. 114 bis del TUF; Il numero delle azioni proprie detenute alla data di chiusura dell’esercizio dalla società controllata Waste Italia S.p.A. è di n. 31.500, pari allo 0,056% del capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2015 la società ora correlata Volteo Energie S.p.A.12, ha acquistato azioni proprie per n. 15.000 azioni e ne ha vendute per n. 7.023, portando il numero complessivo delle azioni possedute dalla società Volteo Energie S.p.A. a n. 152.093, pari allo 0,271% del capitale sociale. Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di una offerta pubblica di acquisto Non vi sono accordi tra la società e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto. Partecipazioni rilevanti nel capitale 12 Nel corso del secondo semestre del 2015, la partecipazione totalitaria che po Waste Italia S.p.A. aveva in Volteo Energie S.p.A. è stata conferita dalla Società in Innovatec mediante aumento del capitale sociale di Innovatec (l’“Aumento di Capitale”) liberato mediante conferimento della partecipazione Volteo, a fronte dell’emissione, da parte della società, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”) con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile.. Pagina | 102 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Alla data della presente Relazione, sulla base delle risultanze del Libro Soci, tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell’art. 120, TUF e delle altre informazioni a disposizione della Società, risultano possedere, direttamente o indirettamente azioni della Società in misura superiore al 2% del capitale sociale: Dichiarante Azionista Colucci Pietro Sostenya Group PLC e Colucci Pietro (direttamente) Synergo SGR Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. Mercato Synergo SGR Comune di Settimo Torinese Percentuale sul capitale sociale 37,91 22,11 8,91 31,07 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi societari, direttori generali, dirigenti con responsabilità strategiche I componenti degli organi di amministrazione e controllo, i dirigenti con responsabilità strategiche nonché i coniugi degli stessi non legalmente separati e i figli minori dei medesimi, direttamente o per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, risultanti dal libro dei soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi componenti degli organi di amministrazione e controllo, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategiche sono: Alla data della presente Relazione Finanziaria: Carica Presidente e amministratore delegato Azionista diretto Sostenya Group PLC e Colucci Pietro (direttamente) Vice Presidente Alpha S.r.l. nr. Azioni 21.269.367 % 37,91 294.438 0,52 Al 31 dicembre 2015: Carica Presidente e amministratore delegato Azionista diretto Sostenya Group PLC e Colucci Pietro (direttamente) Vice Presidente Alpha S.r.l. nr. Azioni 23.989.117 % 42,76 294.438 0,52 nr. azioni 24.689.117 % 44,01 294.438 0,52 Al 31 dicembre 2014: Carica Presidente e amministratore delegato Azionista diretto Sostenya Group PLC e Colucci Pietro (direttamente) Vice Presidente Alpha S.r.l. Accordi tra la società e gli amministratori, i componenti del consiglio di gestione o di sorveglianza, che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto Art. 123-bis comma 1, lett. i) Non esiste nessun accordo. Ammontare dell’indennità spettante ad ogni singolo amministratore, consigliere di gestione o di sorveglianza, specificando: Pagina | 103 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 b.1) i contenuti degli accordi contrattuali, con particolare riguardo ai criteri di determinazione dell’indennità; b.2) il valore dell’indennità che sarebbe stata corrisposta qualora il rapporto fosse cessato alla data di chiusura dell’esercizio di riferimento (31.12.2010 per le società il cui esercizio sociale corrisponde all’anno solare); Sia il punto b.1) che il punto b.2) non risultano applicabili. 24. ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO Il controllo sulla Società, ai sensi dell’articolo 93 del Testo Unico, è esercitato da Sostenya Group PLC, holding di partecipazione e società di diritto inglese sottoposta al Companies Act e regolarmente assoggettata a tassazione, avente sede legale in St. Michael's House, I George Yard, EC3V 9DF, Londra (UK). Sostenya Group Plc, quale mera holding di partecipazione, non svolge attività di direzione e coordinamento della Società ai sensi dell’articolo 2497 del Codice Civile; circostanza, quest’ultima, rilevata in considerazione dell’assenza degli indici di fatto utili a rivelare l’esercizio di detta attività, oltreché avuto riguardo alla circostanza che l’Emittente dispone di amministratori indipendenti in numero tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nell’assunzione delle decisioni consiliari; inoltre, non v’è coincidenza nella composizione degli organi amministrativi di Sostenya Group Plc e dell’Emittente. Per converso, le società italiane rientranti nell’area di consolidamento del Gruppo sono soggette ad attività di direzione e coordinamento da parte dell’Emittente ai sensi dell’articolo 2497 e seguenti del Codice Civile. Tale attività comprende, in particolare, la definizione degli obiettivi strategici ed operativi e l’adeguamento al sistema di controllo interno e di governance della capogruppo. Si segnala che le disposizioni del Capo IX del Titolo V del Libro V del Codice Civile (articoli 2497 e seguenti) prevedono, tra l’altro: (i) una responsabilità diretta della società che esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti dei soci e dei creditori sociali delle società soggette alla direzione e coordinamento (nel caso in cui la società che esercita tale attività – agendo nell’interesse imprenditoriale proprio o altrui in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale delle società medesime – arrechi pregiudizio alla redditività e al valore della partecipazione sociale ovvero cagioni, nei confronti dei creditori sociali, una lesione all’integrità del patrimonio della società); e (ii) una responsabilità degli amministratori della società oggetto di direzione e coordinamento che omettano di porre in essere gli adempimenti pubblicitari di cui all’articolo 2497-bis del Codice Civile, per i danni che la mancata conoscenza di tali fatti rechi ai soci o a terzi. 25. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Come ampiamente esposto nel corso della presente Relazione Finanziaria, durante il primo trimestre dell’anno corrente, l’attività del Gruppo, tramite la principale controllata Waste Italia S.p.A, è stata inizialmente focalizzata all‘analisi della propria struttura patrimoniale e delle prospettive di business condotta in collaborazione con Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co. I risultati di detta analisi hanno evidenziato la non sostenibilità nel medio lungo termine della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo. La Società ha proceduto a confermare l’incarico inizialmente affidato a Leonardo e Houlihan Lokey, ampliandone il mandato con l’intento di vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione per linea capitale e linea interessi del Bond Waste. Le ipotesi di ristrutturazione non possono prescindere dalle imminenti scadenze del coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e della mandatory redemption di Euro 5 milioni, dovuti nel mese di maggio 2016, nonché e di converso, da risvolti legali che hanno portato la controllata ad affiancare a Leonardo e Houlihan Lokey gli advisor Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra al fine di analizzare i risvolti contrattuali e legali delle possibili manovre di ristrutturazione attualmente in fase di valutazione. Come già dettagliatamente illustrato nel paragrafo sulla continuità aziendale è quindi iniziato un percorso di trattativa con il Comitato dei Bondholders al fine di addivenire ad una proposta di ristrutturazione del Bond Waste che sia di reciproca soddisfazione. Il consiglio di amministrazione ritiene di poter finalizzare il predetto piano nel Pagina | 104 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 corso del secondo semestre 2016. Come delineato nel medesimo paragrafo, la capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. insieme con la controllata Waste Italia S.p.A. ha predisposto un action plan declinato in specifiche azioni strategiche volte ad ottenere nel medio termine il riequilibrio della rispettiva struttura di indebitamento modulando gli impegni di spesa entro i prossimi dodici mesi nonché per un orizzonte temporale più ampio anche alla luce delle attuali stime di cash flow e delle potenziali future dismissioni di attività e partecipazioni le quali, a seguito dell’accordo con Biancamano, non sono più considerate attività core per il Gruppo. Nel corso dei primi mesi dell’anno sono inoltre proseguite le attività propedeutiche all’annunciato processo di aggregazione con il Gruppo Biancamano con obiettivo di finalizzare l’accordo entro fine anno 2016. L’attenzione ad un profittevole utilizzo degli spazi in discarica, così come delle attività di raccolta e trattamento, proseguirà anche nel corso del 2016, con l’obiettivo di razionalizzare ognuno degli anelli che compongono la catena della gestione integrata dei rifiuti. Da questo punto di vista la controllata Waste Italia S.p.A: ha già avviato alcuni progetti volti ad aumentare l’efficienza, e quindi la redditività, di ognuna delle attività gestite. Per quanto concerne la gestione della raccolta è stato avviato un progetto dedicato all’istituzione di due c.d. “control tower” regionali (una per il Piemonte e una per la Lombardia) che gestiranno in maniera accentrata la logistica legata ai percorsi dei mezzi di raccolta con l’obiettivo di accorciare i tragitti dei mezzi e farli viaggiare il più possibile a pieno carico. Per quanto concerne il trattamento, a seguito di un’analisi di redditività svolta nel corso del 2015 sono stati identificati i quattro centri meno performanti per i quali è stata decretata la cessazione delle attività a favore dei centri maggiormente remunerativi per i quali sono invece stati preventivati investimenti tecnici volti all’incremento dell’automazione del processo di selezione, e quindi della redditività. Per poter garantire la continuità dell’attività di smaltimento, infine, la controllata Waste Italia è fortemente impegnata nel perseguimento di nuove autorizzazioni, sia in ampliamento dei siti attualmente in esercizio sia per l’ottenimento di nuovi titoli autorizzativi, le quali permetteranno, una volta ottenute, di potenziare ulteriormente l’attività di conferimento in discarica. In parallelo a tali sviluppi, ed in considerazione della crescente importanza che l’attività di selezione e trattamento sta acquisendo all’interno del ciclo integrato dei rifiuti sia da un punto di vista ambientale che di preservazione degli spazi residui presso i siti di stoccaggio, Waste Italia sta perseguendo l’ottenimento dell’autorizzazione per il primo progetto integrato dedicato al recupero spinto di rifiuti, sia urbani che speciali, in un’ottica tendente al c.d. “zero waste” denominato Progetto Wastend. Per rendere concreti i percorsi sopra enunciati, la controllata Waste Italia S.p.A. ha quindi operato una rivisitazione del Piano Industriale del business ambiente, approvandolo in sede consiliare in data 24 marzo 2016. Tale piano prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 2015-2017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi porteranno dal 2018 in avanti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Per raggiungere tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per mantenere invariata le capacità di discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del capitale circolante operativo (corrente e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders. In aggiunta a quanto sopra esposto, nel corso dell’esercizio 2016 il Gruppo potrà anche ricorrere ad operazioni straordinarie di rafforzamento patrimoniale, utilizzando l’espressa delega quinquennale conferita al consiglio di amministrazione da parte dell’assemblea straordinaria degli azionisti in data 17 settembre 2013 e in particolare riferimento all’aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A. di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto “Debt/Equity” (“D/E”)”, di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, dei ratio patrimoniali. Pagina | 105 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra determinerebbe il venir meno del presupposto della continuità aziendale e la necessità per le società del Gruppo di assumere le opportune determinazioni nel rispetto delle norme vigenti. 26. ALTRE INFORMAZIONI Azioni proprie (informativa resa ai sensi dell’art. 2428 del Codice civile) Il numero delle azioni proprie detenute alla data del 31 dicembre 2015 da Waste Italia S.p.A. è di n. 31.500, pari allo 0,056% del capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2015, la società ora correlata Volteo Energie S.p.A.13, ha acquistato azioni della Gruppo Waste Italia S.p.A. per n. 15.000 azioni e ne ha vendute per n. 7.023, portando il numero complessivo delle azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A. possedute dalla società ora correlata Volteo Energie S.p.A. a n. 152.093, pari allo 0,271% del capitale sociale. Altre operazioni azionarie con società del Gruppo La Società detiene, azioni della società Innovatec S.p.A. (società quotata all’AIM Italia) per n. 1.549.858 pari al 17,47% del capitale sociale di quest’ultima. Inoltre, la società ora correlata Volteo Energie S.p.A. detiene n. 24.940 azioni di Innovatec pari allo 0,276% del capitale sociale di quest’ultima. Volteo Energie S.p.A. ha acquistato nel corso dell’esercizio 2015 n. 430 azioni di Innovatec S.p.A., per un valore complessivo di Euro 558. Al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. detiene inoltre n. 3.240.895 warrant di Innovatec S.p.A. I warrant sono validi per sottoscrivere a partire dal 2 gennaio 2015 e fino al 13 gennaio 2017 – alle condizioni e secondo le modalità del regolamento warrant– azioni ordinarie di Innovatec S.p.A. (c.d. “Azioni di Compendio”) in ragione di 1 Azione di Compendio per ogni 3 warrant presentati per l’esercizio. Le Azioni di Compendio avranno godimento regolare, pari a quello delle azioni della società negoziate sull’AIM in circolazione alla data di emissione. Al 31 dicembre 2015 i warrant in portafoglio avevano un valore pari a Euro 583 mila (al 31 dicembre 2014: 337 mila). Alla data del 31 marzo 2016, la quotazione si è attestata a Euro 0,092 a warrant per un valore complessivo alla data di Euro 298 mila. Altro La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dall’art. 70, comma 8 e dall’art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare all’obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione. 13 Nel corso del secondo semestre del 2015, la partecipazione totalitaria che Gruppo Waste Italia S.p.A. aveva in Volteo Energie S.p.A. è stata conferita dalla Società in Innovatec mediante aumento del capitale sociale di Innovatec liberato mediante conferimento della partecipazione Volteo, a fronte dell’emissione, da parte della Società, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile. Pagina | 106 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015 27. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO GRUPPO WASTE ITALIA S.p.A. Signori Azionisti, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 17 maggio 2016 ha deliberato di sottoporre il bilancio d’esercizio della società Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 all’approvazione dell’assemblea. Vi invitiamo pertanto a deliberare l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e di voler riportare a nuovo la perdita realizzata pari a Euro 35.998.843,29. Se con noi d’accordo Vi invitiamo ad approvare la relazione sulla gestione e il bilancio d’esercizio, costituito da stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle altre componenti del conto economico complessivo, rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e note esplicative. Per il Consiglio di Amministrazione Dott. Pietro Colucci Presidente e Amministratore Delegato Pagina | 107 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Pagina | 108 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 GRUPPO WASTE ITALIA S.P.A. (GIÀ KINEXIA S.P.A.) BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2015 Pagina | 109 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Prospetti contabili consolidati Pagina | 110 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Stato patrimoniale consolidato Dicem bre Valori in euro migliaia Avviamento Attività a vita utile definita Attività Im m ateriali Immobili, Impianti e Macchinari Beni in locazione finanziaria Immobilizzazioni in Corso Attività Materiali Partecipazioni Crediti per Imposte anticipate Altre attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti ATTIVITA' NON CORRENTI Rimanenze di magazzino e lavori in corso su ordinazione Crediti commerciali Altre attività correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ATTIVITA' CORRENTI ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA ATTIVO Capitale Sociale Altre Riserve Utile/Perdita esercizi precedenti Utile/Perdita di periodo Patrim onio Netto di GRUPPO Patrimonio Netto attribuibile ai soci di minoranza Patrim onio Netto TFR e altri fondi del personale Fondo per Imposte differite Fondi rischi, oneri e passività per discariche Passività Finanziarie non correnti PASSIVITA' NON CORRENTI Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività Debiti per Imposte correnti PASSIVITA' CORRENTI PASSIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Note 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 2015 207.627 9.112 216.739 105.383 14.800 6.174 126.357 17.300 9.806 8.666 35.773 378.869 4.529 77.169 23.856 6.300 2.939 114.794 14.837 508.500 93.902 (5.599) (29.615) (39.236) 19.452 4.256 23.708 2.741 4.437 72.221 196.795 276.195 71.018 68.628 36.006 19.687 195.339 13.258 508.500 di cui con parti correlate 16.447 4.506 24.102 175 724 1.099 2.044 15.548 46 Dicem bre 2014 212.511 4.497 217.008 114.094 17.620 29.896 161.610 9.306 13.131 12.608 35.045 413.663 6.496 76.688 42.968 10.226 25.228 161.606 52.300 627.569 93.902 (1.405) (281) (29.549) 62.667 10.645 73.311 4.094 6.830 75.150 245.977 332.051 31.561 101.305 28.425 15.826 177.117 45.090 627.569 di cui con parti correlate 8.331 10.773 17 6.566 4 1.000 529 9.150 Pagina | 111 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Conto economico consolidato Valori in euro migliaia Note Ricavi della gestione caratteristica Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Altri Ricavi e Proventi RICAVI Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni COSTI OPERATIVI RISULTATO OPERATIVO Proventi finanziari Oneri finanziari Proventi netti da partecipazioni PROVENTI E ONERI FINANZIARI RISULTATO ANTE IMPOSTE IMPOSTE Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate RISULTATO DI PERIODO RISULTATO DI TERZI RISULTATO DI GRUPPO (*) 22 23 24 25 26 di cui con 2014 di cui con parti correlate riesposto * parti correlate 2015 115.140 692 4.288 12.737 132.856 (10.441) (65.945) (15.894) (4.083) (20.466) (18.204) (135.033) (2.176) 1.108 (30.956) (694) (30.542) (32.718) (3.490) (5.998) (42.206) 2.970 (39.236) 12.712 2.603 (691) 608 (747) 13 50.348 (29) 0 13.812 64.131 (11.320) (22.481) (4.818) (2.101) (10.542) (22.647) (73.910) (9.778) 619 (12.485) 2.275 (9.590) (19.369) (1.241) (11.106) (31.716) 2.167 (29.549) 4.201 435 (7) (752) 2 A seguito dell’applicazione dell’IFRS 5, il conto economico 2014 riesposto non include i dati economici di Innovatec, Volteo e delle rispettive controllate che sono uscite dal perimetro di consolidamento e che vengono esposti nella linea “Risultato da attività destinate alla vendita/cessate”. A seguito del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec S.p.A. approvato dall’Assemblea degli Azionisti in data 27 ottobre 2015, l’intero business operativo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica è stato infatti ceduto a beneficio di tutti gli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A. (quest’ultima ha mantenuto nell’ambito di tale operazione una partecipazione di minoranza di circa il 17%). I dati economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5) prendono in considerazione le performance economiche di periodo di Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31 dicembre 2014. Conto economico complessivo consolidato 2015 Valori in euro migliaia Risultato di periodo 2014 (42.206) (31.716) Altri utili (perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdite) di esercizio Indennizzo da ex soci Sun System Utili (perdite) attuariali Effetti imposta 0 513 (141) 1.000 (375) (207) Altri utili (perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdite) di esercizio Variazioni della riserva di cash flow hedge Imposte sul reddito riferite alle altre componenti del risultato complessivo Valutazione partecipazioni AFS Altre com ponenti del risultato com plessivo al netto delle im poste 1.433 (402) (945) 458 (1.675) 461 0 (796) (41.748) (32.512) Risultato Netto com plessivo Risultato di Azionisti terzi Risultato Netto com plessivo Gruppo 2.662 2.154 (39.087) (30.358) Utile (perdita) per azione Valori in euro Utile/Perdita dell’esercizio consolidata Numero azioni in circolazione Utile/(Perdita) per azione base Utile/(Perdita) per azione diluito 2015 2014 (39.236.359) (29.549.019) 56.103.250 56.103.250 (0,6994) (0,6919) (0,6994) (0,7437) Pagina | 112 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Rendiconto Finanziario Consolidato Il presente rendiconto finanziario analizza i flussi di cassa relativi alle disponibilità liquide a breve termine (esigibili entro 3 mesi) dell’esercizio 2015. Completa l’informativa in tema di flussi finanziari, ai fini di una migliore comprensione delle dinamiche di generazione e di assorbimento di cassa, un apposito rendiconto finanziario, riportato nella Relazione sulla Gestione, che analizza la variazione complessiva dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo. Valori in euro migliaia Utile (perdita) d' esercizio Gruppo Utile (perdita) d' esercizio Terzi Accantonamento imposte correnti e differite Variazione del trattamento di fine rapporto Ammortamenti Accantonamenti/rilasci fondi rischi Rilascio/utilizzo fondi Risultato delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto Proventi netti da partecipazioni Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Oneri finanziari (effetti attualizzativi) Perdite su crediti Sopravvenienze attive/passive Rivalutazioni /Svalutazioni di immobilizzazioni Plusvalenze/Minusvalenze da attività diverse dalle immobilizzazioni Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo Immobilizzazioni Utile operativo prim a delle variazioni del capitale circolante Aumento/diminuzione delle Rimanenze e dei Lavori in corso su ordinazione Aumento/diminuzione crediti commerciali Aumento/diminuzione debiti commerciali Aumento/diminuzione altre attività correnti Aumento/diminuzione altre passività correnti Aumento/diminuzione passività per imposte correnti FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA'OPERATIVA Incremento/decremento delle attività materiali Incremento/decremento delle attività immateriali Aumento/diminuzione delle partecipazioni FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Aumento di capitale Altre variazioni di patrimonio netto di Gruppo Altre variazioni di patrimonio netto di Terzi Dividendi Aumento/diminuzione delle attività finanziarie correnti Incremento/decremento delle passività finanziarie correnti Aumento/diminuzione delle altre attività finanziarie non correnti Incremento/decremento passività finanziarie non correnti FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO: Flussi di cassa da attività/passività discontinuate Flussi di cassa da Discontinued operations Effetti acquisizione Gruppo Geoeta Disponibilità liquide da variazioni del perim etro di consolidam ento Increm ento/decrem ento disponibilità al netto dei debiti verso banche 2015 (39.236) (2.970) 3.490 (1.235) 20.466 9.655 (7.230) (13) 0 (4.287) 5.624 149 (2.171) 8.400 (4.074) 788 (12.644) (665) (5.628) (9.665) 7.209 751 4.299 (16.344) di cui con parti correlate 436 (13) 582 (12.462) (5.185) (28) 2.933 46 2014 (19.366) (2.167) 1.241 222 10.542 14.217 (15.080) 2 (2.275) 0 471 16 (1.307) 8.414 0 (72) (5.142) (2.230) 6.081 12.091 (4.248) (1.174) 1.454 6.832 (5.167) (7.487) (5.475) (1.055) (11.697) 0 0 309 (1.200) (1.160) 27.223 (685) (10.091) 14.396 (2.601) (857) (10.945) 0 (1.493) 306 (188) 4.265 (6.282) 789 100.188 97.585 6.517 (795) (4.506) (4) di cui con parti correlate (137) (4.200) 0 (5.198) (2.059) (1.491) (82.296) 8.714 (23.180) 16.341 Disponibilità liquide al netto dei debiti verso banche correnti inizio periodo 21.675 5.334 Disponibilità liquide al netto dei deb verso banche correnti fine periodo (1.506) 21.675 2 10.773 (529) 17 (9.150) 6.566 (1.000) 0 (4) Riconciliazione del prospetto del rendiconto finanziario con lo stato patrimoniale Descrizione Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Deposito Bancario Vincolato Scoperto Bancario Disponibilità Liquide al netto dei debiti verso banche correnti fine periodo 2015 2.939 (21) (4.424) (1.506) 2014 25.228 (911) (2.642) 21.675 Pagina | 113 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato Valori in €/000 Patrim onio netto al 31 dicem bre 2013 Destinazione risultato Distribuzione dividendi Fusione inversa Sostenya Acquisizione minority WIH Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo complessivo di cui: Utile (perdita) rilevato direttamente a PN Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014 Destinazione risultato Versamento soci in c/futuro aucap Effetti dividendo straordinario INN Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo complessivo di cui: Utile (perdita) rilevato direttamente a PN Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015 Capitale Sociale 60.301 Riserva legale 204 12 4.699 28.902 Riserva Riserva Altre Riserva spese Cash Flow riserve OCI Prestito Obbl. aum ento Hedge (1) (1) Convertibile capitale (265) (1.040) 0 140 265 (477) 751 (1.189) (1.189) 93.902 216 (477) (2.229) 216 0 1.485 (93) 13.255 (8.703) (4.217) 380 891 194 1.032 (945) 5.000 (10.746) 927 62 1.032 (945) 62 (1.197) 200 (200) 312 (1.962) (29.549) 0 (292) 18.266 20.473 (4.153) (30.358) 439 (288) (2.154) 0 (292) 18.266 20.912 (4.442) (32.512) (281) (29.549) (29.549) (602) (29.549) 62.667 13 (2.167) 10.646 (589) (31.716) 73.311 (29.549) 29.549 (39.236) 0 5.000 (10.054) 927 (39.087) (3.729) (2.661) 0 5.000 (10.054) (2.801) (41.748) (39.236) (39.236) 149 (39.236) 19.452 309 (2.970) 4.256 458 (42.206) 23.708 64 587 0 477 93.902 Totale Utile Utile Totale Totale Patrim onio (perdite) a (perdita) Patrimonio Patrim onio netto di nuovo d'esercizio netto di terzi netto gruppo (1.913) (658) 1.962 58.731 12.649 71.380 Altre Riserve (945) 891 (4.563) 215 (29.615) (1) riserva da altre componenti del risultato complessivo Pagina | 114 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Note esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015 PREMESSA La Capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. è una società di diritto italiano quotata presso il segmento Standard (Classe 1) della Borsa italiana. L’indirizzo della sede legale è Via G. Bensi 12/3 Milano. La valuta funzionale e di presentazione è l’Euro. In applicazione del Regolamento (CE) n°1606/2002 del 19 luglio 2002, il bilancio al 31 dicembre 2013, è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito anche IFRS) omologati dalla Commissione Europea, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC e International Financial Reporting Interpretations Committee – IFRIC) emesse dall’International Accounting Standard Board (IASB). I prospetti e le tabelle di seguito riportati sono esposti in migliaia di Euro. Le principali attività della società e delle sue controllate sono descritte nella Relazione sulla Gestione. VALUTAZIONI SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE A seguito dell’incorporazione di Sostenya S.p.A. e della sua controllata Waste Italia S.p.A., avvenuta nel terzo trimestre del 2014, Gruppo Waste Italia S.p.A. sanciva la nuova mission del Gruppo orientata alla sostenibilità ambientale e ad un nuovo modello di business integrato energie rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente. L’emissione del Bond Waste avvenuta nell’ultimo trimestre 2014, i cui proventi sono stati destinati non solo al riscadenziamento del debito della controllata Waste Italia, in un’ottica di medio lungo termine, ma anche all’acquisizione del Gruppo Geotea titolare di due discariche operative in Liguria, ha significativamente modificato il profilo del Gruppo riposizionandolo per taglia, credibilità sui mercati internazionali e prospettive in una nuova dimensione. Il Piano Industriale 2015-2017 approvato dal consiglio di amministrazione in data 24 marzo 2015, confermava la vision integrata rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente con obiettivi a fine Piano, a livello di ricavi, di Euro 269 milioni (di cui Euro 152 milioni riferibili all’area ambiente), di EBITDA di Euro 83 milioni (di cui Euro 66 milioni riferibili all’area ambiente) e di leverage ratio di 2,9x. Gli obiettivi 2015 comunicati al mercato in pari data prevedevano un fatturato di Euro 205 milioni (di cui Euro 131 milioni riferibili all’area ambiente), un EBITDA di Euro 65 milioni (di cui Euro 55 milioni riferibili all’area ambiente) e un indebitamento finanziario netto di Euro 255 milioni. Le linee strategiche del Piano rafforzavano il posizionamento del Gruppo nei business di riferimento, prevedendo anche la dismissione di business non più core. Inoltre, in pari data, si evidenziava al mercato la necessità di riequilibrare il rapporto Debt / Equity di Gruppo incrementato a fine 2014 per effetto di svalutazioni e accantonamenti ai fondi rischi non recurring che sono andati ad intaccare l’Equity di Gruppo per circa Euro 30 milioni. Al fine di rafforzare il business nel settore dell’ambiente, la capogruppo ha sottoscritto in data 5 agosto 2015 un accordo strategico con la società Biancamano. Tale accordo preliminare di integrazione dei due gruppi quotati si inseriva nel quadro di un più ampio disegno industriale e strategico volto alla creazione di un grande gruppo italiano quotato nel settore ambientale in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. La prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale Pagina | 115 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 contesto di mercato che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti per struttura e per capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero waste”. Il Progetto Wastend della controllata Waste Italia va proprio in questa direzione, programmando a valle di una raccolta differenziata, un modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in prodotti da reinserire sul mercato creando quindi nuovo valore. L’accordo stipulato con Biancamano ha modificato sostanzialmente il focus strategico del Gruppo che ha deciso di abbandonare la politica di integrare efficienza energetica e ambiente e di concentrarsi esclusivamente nel business ambiente al fine di costituire un polo capace di aggregare altri operatori medio piccoli che operano nella filiera della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Conseguentemente nella seconda parte dell’anno il Gruppo ha proceduto a scorporare tutte le attività del ramo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica attraverso una operazione mista di scorporo e distribuzione in natura. In particolare, l’operazione di scorporo è stata finalizzata a metà novembre 2015 con l’iniziale conferimento della sub holding per le rinnovabili Volteo Energie S.p.A. (preliminarmente espunta dei rapporti inerenti business minori non rientranti nel perimetro di conferimento) in Innovatec, che nel frattempo aumentava in dimensioni per crescita esterna attraverso l’acquisizione del gruppo quotato all’AIM Gruppo Green Power S.p.A. e si è completata con l’erogazione di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec di cui Gruppo Waste Italia S.p.A. era titolare. Ad esito di suddetta distribuzione del dividendo in natura, Gruppo Waste Italia è rimasta proprietaria di una partecipazione di minoranza di circa il 17% in Innovatec S.p.A.. In data 30 marzo 2016 - Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A. hanno comunicato congiuntamente di avere concordato di prorogare le tempistiche originariamente previste per il perfezionamento dell’operazione di integrazione al 31 dicembre 2016 come scadenza ultima prevista per la realizzazione dell’operazione inizialmente fissata nel 30 aprile 2016, prevedendo analogamente la proroga di eguale periodo, ossia di otto mesi, di tutte le scadenze indicate nell’accordo. Inoltre, in particolare, il riferimento al sopradetto aumento di capitale in Gruppo Waste Italia di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della prospettata Fusione con Biancamano. I risultati del Gruppo per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative e non sono confrontabili con gli obiettivi 2015 comunicati al mercato a seguito di fattori interni ed esterni al Gruppo stesso e per gli effetti economici patrimoniali e finanziari derivanti dalla sottoscrizione dell’accordo preliminare Gruppo Waste Italia / Biancamano con conseguente finalizzazione, nel corso del secondo semestre 2015, del processo di riorganizzazione societaria del Gruppo che ha portato alla perdita di controllo da parte della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. della controllata Volteo Energie S.p.A. nonché del gruppo societario facente capo ad Innovatec S.p.A. il cd. Hive Off di tutti quei business rinnovabili, efficienza energetica e teleriscaldamento non riconducibili all’area ambiente. Rispetto agli obiettivi 2015 comunicati al mercato di un fatturato di Euro 205 milioni, di un EBITDA di Euro 65 milioni e un indebitamento finanziario netto di Euro 255 milioni, il Gruppo ha conseguito ricavi per Euro 133 milioni, EBITDA per Euro 36,5 milioni e una PFN di Euro 261 milioni. In dettaglio, in riferimento alle perfomance del settore ambiente, core business attuale del Gruppo, l’esercizio appena trascorso è stato estremamente critico per la subholding Waste Italia S.p.A.. I risultati di tale business sono stati difatti condizionati da fattori esogeni ed endogeni quali: il perdurare di alcune problematiche giudiziarie che hanno limitato la piena disponibilità di alcuni siti e di una discarica, i ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate nonché i diversi avvicendamenti ai vertici direzionali (l’attuale CEO è Il Dr Raimondo dopo le dimissioni dell’amministratore storico di Waste Italia S.p.A. Dr Chirico in data 18 febbraio 2015 preceduto dalla successiva nomina del Dr Friz in data 26 marzo 2015 a sua volta dimessosi per divergenze con l’azionista di riferimento in data 11 gennaio 2016). I sopra descritti cambi al vertice verificatisi nel corso del 2015 ed all’inizio del 2016 hanno anche “ingessato” la controllata subholding su alcune decisioni strategiche previste nel Piano Industriale 20152017, le cui mancate decisioni hanno ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e redditività e hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi gestiti. L’inasprirsi del contesto competitivo nel settore ambientale ha inoltre comportato una generale riduzione dei prezzi, fattore che è andato ulteriormente a pesare sulla redditività del Gruppo. Per i motivi suesposti, gli obiettivi di EBITDA 2015 per il segmento ambientale, precedentemente comunicati al mercato di Euro 55 milioni, sono stati limati in data 16 settembre 2015 a Euro 48 milioni. L’allungamento delle tempistiche previste nel vecchio Piano 2015-2017 nella realizzazione delle nuove volumetrie di messa a dimora di rifiuti, dell’attività di sviluppo di nuove autorizzazioni e delle efficienze ed ottimizzazioni operative Pagina | 116 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 e di produzione rispetto alle iniziali previsioni di budget possono considerarsi risolte grazie alle attività messe in campo nel corso del secondo semestre del 2015 ma, malgrado l’accelerazione delle attività della controllata subholding per recuperare il terreno perduto nella prima parte dell’anno (come l’incremento dei conferimenti in discarica), la controllata non è riuscita comunque a raggiungere l’obiettivo iniziale prefissato e rivisto a settembre 2015. L’EBITDA a consuntivo 2015 per l’area ambiente si è attestato ad un valore di circa Euro 38 milioni, mentre il fatturato 2015 ha fatto segnare un valore di Euro 119 milioni da confrontarsi con un EBITDA e un fatturato originario previsto rispettivamente di Euro 55 milioni e di Euro 131 milioni. In riferimento ai business rinnovabili ed efficienza energetica in capo al Gruppo, come già dettagliatamente spiegato sopra, essi sono stati oggetto di operazione di Hive Off nel corso dell’ultimo trimestre 2015, a cui va ad aggiungersi l’affitto di ramo d’azienda del business del teleriscaldamento avvenuto in data 1° ottobre 2015 da parte di SEI Energia S.p.A. alla - ora correlata - Volteo Energie S.p.A.. Per effetto di tali operazioni i business delle rinnovabili, efficienza energetica e teleriscaldamento non fanno attualmente più parte del Gruppo e conseguentemente anche i ricavi, marginalità e flussi di cassa relativi compartecipano solo parzialmente ai risultati di Gruppo già per l’esercizio 2015 (il business teleriscaldamento viene consolidato per i primi nove mesi dell’anno, dopodiché vengono iscritti a conto economico solo i proventi verso correlate relativi al canone di affitto da corrispondersi da parte della correlata Volteo Energie S.p.A. per la citata operazione di fitto di ramo di azienda). Alla luce di quanto sopra descritto, il Gruppo nella sua forma attuale non risulta più comparabile con quello considerato nella determinazione degli obiettivi del precedente Piano Industriale 2015-2017, il quale non descrive più il perimetro di consolidamento corrente. Il precedente Piano Industriale prevedeva infatti il posizionamento di Gruppo Waste Italia S.p.A nel business dell’efficienza energetica, delle rinnovabili e dell’ambiente, mentre le decisioni strategiche attuate dal Gruppo a seguito dell’accordo Biancamano del 5 agosto 2015 e la conseguente operazione di Hive Off, hanno portato nel corso del secondo semestre ad una nuova configurazione del Gruppo stesso con esclusivo focus sulla gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente. Anche in considerazione delle perfomance realizzate nel corso del 2015, del perdurare delle problematiche giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano Industriale del business ambiente, attività core del Gruppo Waste Italia S.p.A.. Le linee guida del nuovo Piano Industriale 2016-2020 della controllata Waste Italia S.p.A. approvate in data 24 marzo 2016 prevedono una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 20152017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi porteranno dal 2018 in avanti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Il rallentamento delle attività rispetto alle previsioni del precedente Piano 2015 – 2017, difatti, è teso anche a preservare lo spazio presso i siti di smaltimento del Gruppo che quindi non vedono depauperato il proprio valore e anzi potranno trarne vantaggio in un contesto generale che vede il numero di discariche operative sul territorio in continua diminuzione, qualificando gli spazi residui come bene raro e quindi altamente valorizzabile. Per raggiungere tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per mantenere invariata le capacità di discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del capitale circolante operativo (corrente e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders. Il Gruppo ha inoltre intrapreso tutte le azioni legali possibili volte alla ripresa della piena operatività dei siti compresa la reiterata richiesta di dissequestro totale per il sito di smaltimento di Cavenago d’Adda, che solo in data 21 aprile 2016 è stata accolta. Le risultanze del nuovo Piano Industriale 2016-2020 e la generazione di cassa connessa determinano la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini dei principali debiti finanziari al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal Piano. La sostenibilità finanziaria del vecchio Piano Industriale 2015-2017 era peraltro garantita, oltre che dalla capacità autonoma di rimborso del Bond Waste, dalla dismissione di alcuni Pagina | 117 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 assets non più considerati core, fra cui il più importante era la partecipazione in SEI Energia S.p.A. titolare del business del teleriscaldamento oltre alla cessione dell’autorizzazione connessa al campo eolico di Cirò. L’azione giudiziaria avviata ai danni di SEI Energia S.p.A. tramite decreto ingiuntivo notificato da parte di Banca Monte dei Paschi “MPS”, secondo maggior azionista di SEI Energia S.p.A., in riferimento ad un coobbligo di Euro 4 milioni su crediti che MPS vanta verso ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo (Cfr paragrafo 18.3.7 della Relazione sulla Gestione) ha di fatto complicato la cessione del business del teleriscaldamento, allungandone i tempi di realizzazione. Al fine comunque di assicurare l’operatività del business del teleriscaldamento ai tre comuni dell’hinterland torinese, SEI Energia S.p.A. in data 1° ottobre 2015 ha concesso in affitto il ramo d’azienda operativo del teleriscaldamento alla ex controllata e ora correlata Volteo Energie S.p.A.. Nel frattempo SEI Energia S.p.A. ha operato una formale richiesta di standstill indirizzato alle proprie banche creditrici sul rimborso della quota capitale dei finanziamenti a medio lungo termine in essere, così da avere una maggiore visibilità sugli sviluppi e consentire una più puntuale definizione delle posizioni debitorie di SEI Energia e quindi dei relativi impegni finanziari futuri. Infine, in riferimento alla messa in esercizio del campo eolico di 30MWe, alcuni eventi atmosferici avversi in Cirò (KR) hanno causato smottamenti e frane al sito di riferimento, comportando uno stop nella costruzione del parco eolico, con conseguenti allungamenti nelle tempistiche di generazione di cassa derivanti dalla costruzione in EPC e dalla messa in esercizio del parco stesso. In sintesi, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi prevedibili per i prossimi dodici mesi a budget, nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione di iniziare un processo di rimodulazione di alcuni rilevanti impegni finanziari definiti infra assunti dalla capogruppo e da sue società controllate, già scaduti o in scadenza non procedendo al relativo pagamento secondo le scadenze contrattuali il prestito obbligazionario convertibile interamente sottoscritto da Jinko Solar al 31 dicembre 2015, le rate mensili del mutuo Banca Marche (da agosto 2015) i cui proventi furono destinati all’acquisizione dell’autorizzazione del campo eolico di Cirò da 30MW, le ultime due rate di pagamento dell’acquisizione della società Faeco S.r.l. dovute a giugno 2015 e 2016 di Euro 1,7 milioni l’una, nonché iniziare un percorso di rateizzazione, in accordo con normativa vigente dei debiti verso l’Erario (scadute e a scadere per Euro 18,1 milioni). Le stime del fabbisogno finanziario netto per i 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio risultano essere, le seguenti: Dati in euro milioni Flussi di cassa generati dall'attività operativa WIG e società noWaste Italia S .p.A. core e sue controllate * Ambiente * (3,4) di cui interessi Bond Waste di cui interessi sull'indebitamento finanziario ed obbligazioni convertibili Flussi di cassa dall'attività di (inv) disinvestimento Flussi di cassa dall'attività di finanziamento 1,1 (21,0) (21,0) (2,4) 1,8 (19,6) (17,8) (46,3) (6,2) (52,5) (5,0) (46,3) -------------------- Fabbisogno finanziario netto complessivo 4,5 (2,4) di cui mandatory redemption di cui per ripagamenti attività finanziarie Consolidato WIG (47,9) (5,0) (46,3) -------------------- -------------------- (21,3) (69,2) * Contribuzione al Consolidato Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su imposte, ecotassa, INPS e su fornitori per utilizzo giorni medi standard per il Gruppo Il Gruppo ha assunto nello sviluppo dei fabbisogni alcune ipotesi e considerazioni che hanno riflessi sulla corrente valutazione della continuità ed interessano in particolate alcuni rateizzi concordati e in corso di Pagina | 118 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 negoziazione nei confronti dei fornitori nonché verso lo stato, regioni, province e comuni in relazione ad alcuni debiti maturati dalle società del Gruppo. Qualora le ipotesi di rateizzi assunti non dovessero essere integralmente accettate dalle controparti, con ciò venendosi a creare maggiori necessità di cassa nel breve termine, il Gruppo potrà posticipare alcuni impegni di cassa non vincolanti (quali alcuni investimenti discrezionali e pagamenti verso correlate), nonché attingere in maniera più decisa rispetto alle previsioni al proprio stock di crediti verso clienti del settore ambiente che dalla fine dell’esercizio 2015, è oggetto di una specifica attività di analisi e sensibilizzazione della clientela volta a velocizzare le tempistiche di incasso. Inoltre, il fabbisogno finanziario netto è depurato dall’esposizione in linea capitale di Euro 15 milioni della Revolving Credit Facility fornita da BNP Paribas a Waste Italia S.p.A. (“RCF”) alla data odierna completamente utilizzata. RCF è esposta nelle passività finanziarie a breve termine in quanto, benché sia una linea committed Super Senior con scadenza finale il 18 maggio 2019 la stessa può essere utilizzata e rinnovata con cadenze massimo semestrali fino alla scadenza anzidetta (per maggiori dettagli in merito alla linea in oggetto si rimanda a quanto già descritto nella Relazione sulla Gestione). Nella valutazione della continuità la stessa non viene considerata nei fabbisogni in quanto la Società ha proceduto e sta procedendo a rinnovare periodicamente le linee di utilizzo in essere in relazione a predetta linea RCF. Infine, per la tipologia del business ambiente così come per le atre società, la mensilizzazione non è rilevante ai fini dell’analisi dei fabbisogni finanziari che, al netto dei pagamenti di interessi e mandatory redemption sul Bond Waste, non prevedono particolari picchi di uscita / entrata di cassa e possono di conseguenza essere considerati piuttosto costanti (al netto delle normali fluttuazioni stagionali del servizio di smaltimento dei rifiuti urbani). Sulla base della tabella precedente e di quanto sopra esposto, il Gruppo non disporrebbe di capitale circolante sufficiente per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per i successivi 12 mesi senza necessari interventi di rimodulazione dei debiti del Gruppo nonché di ristrutturazione del Bond Waste per linea capitale ed interessi. Conseguentemente, il Gruppo, al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve termine ed iniziare la strada del progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi nonché di conformità con i flussi presenti e futuri di business ha avviato una serie di operazioni di rimodulazione e ristrutturazione del proprio debito complessivo finalizzate ad un riequilibrio di medio lungo termine. Per tale motivo proposte di rimodulazione e di ristrutturazione degli impegni illustrati sopra sono già in corso di trattativa con le parti in causa: In riferimento al Bond Waste di Euro 200 milioni con scadenza finale 15 novembre 2019 quotato alle borse di Milano e Dublino e regolato dalla legge dello Stato di New York con interessi pari al 10,50% per anno, da pagarsi ogni 15 maggio e 15 novembre, e caratterizzato da impegni di riacquisto annuale “mandatory redemption” di parte del Bond Waste (di cui il primo pari a Euro 5 milioni ha scadenza di presentazione dell’offerta di riacquisto entro il 29 maggio p.v.) Waste Italia S.p.A. ha dato mandato alle società Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità di advisors finanziari e a Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra, come advisors legali (congiuntamente gli “Advisors Waste”), per vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del debito finanziario, anche in riferimento all’imminente coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti nel corso del mese di maggio 2016. Nel corso del mese di marzo 2016 sono state avviate negoziazioni con un gruppo di Bondholders (“Comitato”) rappresentativo di circa il 50% del Bond Waste che, di propria iniziativa, si sono raggruppati in un Comitato (qui di seguito “Comitato”) Il Comitato ha designato Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild come advisor finanziario (“Bondholders Advisors”) ed ha richiesto a Waste Italia S.p.A. di farsi carico dei relativi costi; la società ha nel frattempo proceduto a formalizzare gli incarichi ai predetti Bondholders Advisors al fine di pervenire quanto prima all’apertura del tavolo di rinegoziazione. Alla data della presente Relazione Finanziaria si sono già tenuti incontri e sessioni telefoniche preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere - finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo, in data 15 giugno 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la controllata Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon (“Notes”) dovuto in pari data al termine del periodo di grazia Pagina | 119 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 di 30 giorni (“Grace Period”) previsto dal regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Pertanto, il trustee potrebbe, o su richiesta scritta degli obbligazionisti rappresentanti il 25% dei Notes deve, dichiarare l’ammontare in linea capitale dei Notes esigibile e pagabile e intraprendere le azioni per ottenere il pagamento delle obbligazioni non pagate di cui alle Notes. La controllata Waste ha richiesto al comitato dei Bondholders formale richiesta di standstill, che il comitato considererà tale dopo aver analizzato la proposta di ristrutturazione che verrà presentata. In considerazione di quanto precede, la controllata Waste continua a lavorare in modo costruttivo con il comitato e conferma il proprio impegno a lavorare in modo costruttivo con il comitato dei Bondholders e gli Advisors al fine di finalizzare la proposta di ristrutturazione e realizzare il miglior soddisfacimento dei creditori della controllata Waste Italia. In riferimento allo standstill richiesto agli istituti finanziatori del business del teleriscaldamento in SEI Energia S.p.A., le negoziazioni, gli incontri e i supporti documentali scambiati tra le parti in causa negli ultimi mesi comprovano uno standstill di fatto. SEI Energia S.p.A: è assistita dalla società di advisory “Lucciola & Partners”, ad oggi di fatto confluita all’interno del reseau PricewaterhouseCoopers e dallo studio legale Ambrosini di Torino. Nello specifico, le esposizioni bancarie in essere della controllata SEI Energia S.p.A., alla data del 31 dicembre 2015, risultano ancora aperti per un valore complessivo residuo pari ad Euro 22,6 milioni (di cui 22,2 milioni a breve in funzione dei mancati pagamenti delle rate precedenti). Allo stato attuale, gli Istituti finanziatori stanno esaminando il potenziale sviluppo del business del teleriscaldamento e lo stato dell’arte del potenziale accordo SEI Energia S.p.A. con il termovalorizzatore di Gerbido (“TRM”) e sono inoltre in attesa delle bozze di bilancio 2015 e del business plan della società con il correlato piano finanziario. Il consiglio di amministrazione ritiene, sulla base delle informative attuali, di finalizzare l’operazione di rimodulazione del debito nel corso del secondo semestre 2016; In riferimento al mutuo Banca Marche, formale proposta di rimodulazione è stata inviata agli organi deliberanti della Banca. Nello specifico la proposta inviata in data 9 marzo 2016 prevede in relazione al piano di ammortamento della esposizione in essere di Euro 4,1 milioni, un pagamento upfront di Euro 200 mila all’accettazione della proposta con un successivo pagamento a 60 giorni dalla sottoscrizione di ulteriori Euro 200 mila, mentre residuo dell’esposizione con pagamenti mensili, in 60 rate a partire dal 30 settembre 2016. Condizione all’accordo di rimodulazione è anche l’accettazione della richiesta avanzata dalla società di ottenere da Banca Marche un patto di non petendum all’escussione di una garanzia rilasciata dalla capogruppo e avente come beneficiaria proprio Banca Marche in relazione ad un coobbligo assunto dal Gruppo Waste Italia S.p.A. connesso ad un’esposizione scaduta di Euro 10 milioni contratta da una società correlata di Sostenya Group Plc – Gaon S.r.l.. Il consiglio di amministrazione ritiene, sulla base delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso di finalizzare l’operazione entro il mese di giugno 2016; La capogruppo ha avviato le trattative per ottenere la rimodulazione del prestito obbligazionario convertibile denominato “Kinexia 2013-2015” (“POC Jinko”) per l’importo di Euro 2.948.490 scaduto al 31 dicembre 2015 ed alla data non onorato, oltre ad interessi non pagati per 73 mila, sottoscritto integralmente in data 27 settembre 2013 dalla società Jinko Solar International Limited (“Jinko”). In dettaglio, gli accordi iniziali prevedevano la rimodulazione del credito che Jinko aveva nei confronti della ex controllata Volteo Energie S.p.A., pari a quella data a circa Euro 8,6 milioni in riferimento alla fornitura a quest’ultima di pannelli fotovoltaici per la realizzazione di alcuni impianti solari nella zona dell’agro pontino (LT), con la contemporanea risoluzione del contenzioso allora in essere fra le parti e rinuncia ai giudizi arbitrali pendenti, penali ed interessi maturati fino alla data dell’accordo. La rimodulazione del debito, per la quale Gruppo Waste Italia S.p.A. e Volteo Energie S.p.A. risultano obbligate al pagamento in solido, era stata così regolata ): (i) Euro 1,5 milioni per cassa alla data di sottoscrizione dell’accordo (condizione assolta alla data), (ii) Euro 5,18 milioni tramite un piano di riscadenziamento mensile da pagarsi da parte di Volteo Energie S.p.A. per Euro 150 mila/mese, a far data dal 30 gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2016 (“Installment Plan Jinko”); e (iii) Euro 2,95 milioni attraverso i fondi rivenienti dall’emissione, avvenuta in data 27 settembre 2013, del POC Jinko. Il POC Jinko aveva scadenza fissata al 31 dicembre 2015 con pagamento in Pagina | 120 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 un'unica soluzione alla scadenza ed interessi calcolati ad un tasso di interesse annuale fisso del 5% da corrispondersi ogni sei mesi. Il mancato rimborso alla scadenza ha determinato un Event of Default (con decadenza dal beneficio del termine e facoltà per Jinko di richiedere il saldo immediato degli importi dovuti e non pagati alla data) sia sulla capogruppo e sia su Volteo Energie S.p.A. in solido per l’intero importo residuale che ad oggi ammonta a Euro 5,5 milioni circa (di cui Euro 3 milioni per POC Jinko e Euro 2,5 milioni per l’Installment Plan Jinko). Dall’inizio di gennaio 2016, il Gruppo ha iniziato una negoziazione con il management di Jinko per rimodulare l’intera esposizione, diversi tavoli di trattativa sono stati avviati i quali hanno infine portato ad una proposta al momento in fase di valutazione da parte di Jinko che può essere così sintetizzata: o Pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della sottoscrizione dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili a 30 mesi a partire dal 30 settembre 2016 e il residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko; o In riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto di Euro 150 mila effettuato dalla capogruppo a febbraio 2016, un pagamento rateale mensile a partire dal 30 settembre 2016 per 30 mesi; o Garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto verranno rilasciate dal socio di controllo di Gruppo Waste Italia S.p.A. Gruppo Waste Italia S.p.A., sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi sul tavolo, ritiene di finalizzare l’operazione entro il mese di giugno 2016; Con riferimento al debito residuo verso Feralpi per l’acquisto di Faeco S.r.l., ammontante ad oggi a Euro 5,8 milioni, il pagamento della rata scaduta il 21 giugno 2014, pari a Euro 2,4 milioni, è stato sospeso fino alla definizione della questione relativa alla visita ispettiva del GSE condotta nel febbraio 2013 presso l’impianto di Bedizzole riguardante la legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l., per gli anni dal 2003 al 2011, della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas prodotto dall’invaso. I legali del Gruppo, di comune accordo con i legali di Feralpi Holding (società dalla quale il Gruppo ha acquistato Faeco), stanno lavorando di concerto per una definizione positiva del contenzioso presso i tribunali amministrativi di riferimento. Quanto invece alla rata scaduta il 21 giugno 2015, pari a Euro 1,7 milioni, anch’essa non pagata, in data 12 agosto 2015 è stato notificato dalla Camera Arbitrale di Milano l'arbitrato Feralpi Holding con il quale viene richiesta la condanna ai danni della società controllata Ecoema S.r.l. al pagamento dell'importo tuttora non corrisposto, sono state avviate delle trattative al fine di conciliare le parti. A tali debiti verrà ad aggiungersi l’ultima rata di Euro 1,7 milioni a scadere a metà giugno 2016. Il consiglio di amministrazione si ritiene confidente di addivenire alla finalizzazione di un’ipotesi di rimodulazione sostenibile del debito complessivo di Euro 3,4 milioni entro il secondo semestre del 2016; In aggiunta alle rimodulazioni / ristrutturazioni previste, la Società ha avviato un processo di vendita della società E Vento Cirò S.r.l., titolare del parco eolico di 30MWe in costruzione, alla luce di una manifestato formale interesse da parte di un Fondo di Investimento, con lettera non binding, ad acquisire il parco eolico. Sulla base delle negoziazioni in corso e delle lettere fin qui ricevute dal Fondo, l’introito complessivo si attesterebbe a circa Euro 3,6 milioni, di cui il 50% all’acquisto e il 50% a 12 mesi dall’allaccio. Si ritiene, visto che il parco eolico deve essere realizzato entro e non oltre fine maggio 2017 e se la fase negoziale si concluda con una reciproca soddisfazione di interesse tra le parti e se la due diligence che verrà predisposta dai potenziali compratori avrà esito positivo, una pronta definizione della cessione. Il socio di controllo Sostenya Group Plc di concerto con la capogruppo ha chiesto inoltre sostegno al secondo socio di maggioranza relativa Sinergo Sgr (titolare del 22% delle azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A.) per assisterlo nel percorso di rimodulazione chiedendo a quest’ultimo di riscadenzare il prestito obbligazionario convertibile da lui sottoscritto di Euro 6,1 milioni (POC WIZ) con scadenza agosto 2016 più interessi che matureranno nel corso del 2016 per circa Euro 0,2 milioni. In tale contesto, il Gruppo farà affidamento oltre al buon esisto delle succitate “rimodulazioni” e “ristrutturazioni”, al supporto finanziario di postergazione dei crediti di Sostenya Group Plc, socio Pagina | 121 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 di riferimento di WIG, che si è dichiarato disponibile a postergare i suoi crediti verso la capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. di circa Euro 6,6 milioni fin quando i flussi non ne permetteranno il ripagamento con scadenza di dodici mesi dalla data della presente Relazione. Per l’esercizio 2016 gli effetti ipotizzabili dagli interventi di cui sopra principalmente rappresentati dallo standstill sugli interessi e dall’annullamento della mandatory redemption relativamente a Bond Waste sono i seguenti: Dati in euro milioni WIG e società nocore Waste Italia S.p.A. Consolidato Ambiente e sue WIG controllate a) Fabbisogno Finanziario complessivo successivi 12 mesi * (47,9) (21,3) (69,2) 22,4 22,4 interventi: Ristrutturazione Bond Waste Rimodulazione oltre 12 mesi Mutuo Banca Marche (Euro 0,6mm già inserito a breve) POC WIZ 3,5 3,5 6,3 6,3 POC Jinko 1,5 1,5 Feralpi 5,8 5,8 Incassi vendita Cirò 1,8 1,8 Rimodulazione debito SEI 22,6 22,6 Postergazione debiti verso Sostenya 6,6 6,6 b) Totale degli interventi c) Fabbisogno finanziario netto complessivo netto interventi (a + b) 48,1 22,4 70,5 0,2 1,1 1,3 * Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su imposte Erario, ecotassa, Inps e su fornitori per utilizzo giorni meri standard per il Gruppo In sintesi, in considerazione dei risultati dell’esercizio 2015 non in linea con il vecchio Piano Industriale 20152017, il Gruppo ha approvato in data 24 marzo 2016 le Guidelines 2016-2020 del business ambiente e il relativo Piano Industriale. Tale Piano Industriale include nuove proiezioni economico finanziarie da aggiungersi alle stime dei flussi di cassi attesi per i prossimi dodici mesi per il ramo holding company/corporate sulla base delle quali si evidenzia, oltre alla consapevolezza che l’entità del Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine sia per linea capitale che per linea interessi, un assorbimento di cassa per altri impegni del Gruppo tale da generare già nell’anno 2016 un rilevante deficit finanziario. Tale deficit non sarebbe sostenibile né per il Gruppo Waste Italia. in assenza dei sopracitati interventi specifici, rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rimodulazione/ristrutturazione degli stessi al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsionali di Gruppo nonché iniziare già da subito un percorso di analisi, in riferimento agli impegni già contrattualizzati dalla holding quotata aventi scadenza superiore ai dodici mesi per il tempo necessario alla definizione di una struttura finanziaria del Gruppo che consenta un riequilibro patrimoniale e finanziario, coerentemente con le necessità evidenziate dalle proiezioni di cassa per i prossimi 12 mesi ed, in prospettiva, per gli anni successivi. Proprio in quest’ottica, in data 24 maggio 2016 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato, nelle more dell’analisi condotta della propria struttura patrimoniale, di dare mandato al Presidente del Consiglio di Amministrazione di sottoscrivere alle migliori condizioni un contratto di advisory finanziario e legale alla Bigfour Ernst&Young per assistere la Società all’attuale fase di riorganizzazione aziendale e ripianificazione finanziaria. Nello specifico, il mandato consisterà nella condivisione di un piano con i Pagina | 122 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 principali stakeholders della Società diretto a consentire una ripianificazione finanziaria idonea alla prosecuzione dell’attività della holding e allo sviluppo di quella delle società controllate. Si tenga inoltre in considerazione che il Gruppo ha previsto tra l’altro la cessione degli impianti di sfruttamento energetico da biodigestione di prodotti e scarti agricoli dell’agro pontino (1MW l’uno) e del business del teleriscaldamento, i cui i potenziali proventi netti di cassa da cessione non sono stati inseriti nella tabella soprariportata, in considerazione anche del fatto che alla data di approvazione della presente Relazione non vi sono ancora manifestazioni di interesse concrete. Ove le sopracitate modalità di copertura non si realizzassero o si realizzassero in misura parziale o non nei modi e tempi previsti, il Gruppo potrà intervenire accelerando le tempistiche di cessione degli assets di cui sopra e/o rimodulando la tempistica di realizzazione degli investimenti programmati in riferimento al business ambiente. Quest’ultimo evento potrebbe conseguentemente comportare lo slittamento del raggiungimento dei risultati attesi del Piano Ambiente ovvero la rimodulazione degli stessi. In aggiunta o in alternativa alla rimodulazione degli investimenti sopra illustrata, il Gruppo, anche in considerazione dell’espressa disponibilità del socio Sostenya Group Plc, potrà anche ricorrere ad operazioni straordinarie di rafforzamento patrimoniale, utilizzando l’espressa delega quinquennale conferita dall’assemblea straordinaria degli azionisti del 17 settembre 2013 al consiglio di amministrazione ad aumentare il capitale sociale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di Euro 150 milioni. L’ammontare residuo ancora disponibile della delega concessa, alla data di approvazione del presente bilancio, è pari a Euro 99,5 milioni. Si ricorda che il socio Sostenya Group Plc potrebbe procedere ad un potenziale aumento di capitale – convertendo in tutto od in parte i crediti vantati da Sostenya Group nei confronti della controllata Gruppo Waste Italia S.p.A. e pari alla data del 31 dicembre 2015 a circa Euro 6,6 milioni. Si ricorda inoltre che gli Amministratori, nel valutare positivamente la compatibilità della distribuzione del dividendo straordinario con quanto dichiarato nel comunicato del 22 aprile 2015 “Kinexia presenta alla comunità finanziaria e ai media il nuovo piano industriale 2015-2017” in relazione alla necessità di un “aumento di capitale in Kinexia con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto Debt/Equity (“D/E”)”, hanno tenuto in considerazione anche la prospettata fusione per incorporazione del Gruppo Biancamano in Kinexia (“Fusione”). Suddetta Fusione verrà finalizzata solo se si addiverrà alla ristrutturazione del debito di Biancamano tramite la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del Gruppo. E’ inoltre previsto, successivamente alla stipula dell’atto di fusione, un aumento di capitale di circa Euro 10 milioni rivolto al mercato finalizzato a consolidare la posizione finanziaria del Gruppo nella sua configurazione attesa post fusione. Conseguentemente, facendo riferimento all’aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A., di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della prospettata Fusione. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, dei ratio patrimoniali. Nel frattempo, il versamento in conto futuro aumento di capitale pari a 5 milioni di euro da parte dell’azionista di riferimento di Gruppo Waste Italia S.p.A., Sostenya Group Plc, citato nel richiamato comunicato del 27 agosto 2015, è avvenuto in data 22 settembre 2015. Il consiglio di amministrazione di Gruppo Waste Italia S.p.A., pur in presenza delle incertezze sopra descritte che potrebbero fare sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad operare in continuità, alla luce dell’atteso buon esito delle azioni intraprese illustrate, ritiene che allo stato attuale sussistano le condizioni per continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale, così come definito dai principi contabili di riferimento, nella redazione della presente Relazione Finanziaria consolidata e separata del Gruppo Waste Italia. Il persistere del presupposto della continuità aziendale dipende soprattutto dalla disponibilità degli obbligazionisti del Bond Waste e delle obbligazioni convertibili scadute o in scadenza nel 2016, nonché degli istituti finanziatori, a supportare l’esecuzione di suddette azioni di rimodulazione/ristrutturazione e la definizione di una struttura patrimoniale e finanziaria maggiormente allineata alle attuali possibilità del Gruppo. Pagina | 123 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra potrebbe determinare il venir meno del presupposto della continuità aziendale e la necessità per la Società di assumere le opportune determinazioni nel rispetto delle norme vigenti. FORMA E CONTENUTI E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee – SIC e International Financial Reporting Interpretations Commettee – IFRIC). I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dai Consigli di Amministrazione e/o Amministratori Unici per l’approvazione da parte delle assemblee degli azionisti delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) e ai criteri di Gruppo. Il bilancio consolidato è stato predisposto secondo il principio generale del costo storico, con l’eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione. I principi di consolidamento, i criteri applicati nella conversione dei bilanci espressi in valuta estera, i principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione di tale bilancio sono omogenei con quelli utilizzati in sede di redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 al quale si rimanda per la trattazione. La redazione del bilancio consolidato richiede da parte degli amministratori l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e vengono adottate quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico, qualora la stessa interessi solo l’esercizio. Nel caso in cui la revisione interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell’esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi esercizi futuri. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione delle stesse. Il presente bilancio consolidato è stato approvato dal consiglio di amministrazione della Capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. in data 17 maggio 2016 ed è stato assoggettato a revisione contabile da parte di BDO Italia S.p.A. Per completezza informativa si segnala inoltre che nel corso del 2015 sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (G.U.C.E.) le seguenti principali modifiche ai principi contabili internazionali e alle interpretazioni applicabili a decorrere dal 1° gennaio 2015. Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2010–2012) In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 28-2015 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2010–2012. In particolare, si segnala: IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni (Definizione di condizione di maturazione): la modifica chiarisce il significato delle “condizioni di maturazione” definendo separatamente le “condizioni di conseguimento di risultati” e le “condizioni di servizio”; Pagina | 124 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 IFRS 3 - Aggregazioni aziendali (Contabilizzazione del “corrispettivo potenziale” in un’aggregazione aziendale): la modifica chiarisce come deve essere classificato e valutato un eventuale “corrispettivo potenziale” pattuito nell’ambito di un’aggregazione aziendale; IFRS 8 - Settori operativi (Aggregazione di settori operativi e riconciliazione del totale delle attività dei settori oggetto di reporting con le attività dell’entità): la modifica introduce un’ulteriore informativa da presentare in bilancio. In particolare, deve essere fornita una breve descrizione circa il modo in cui i settori sono stati aggregati e quali indicatori economici sono stati considerati nel determinare se i settori operativi hanno caratteristiche economiche similari; IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (servizi di dirigenza strategica): la modifica chiarisce che è parte correlata anche la società (od ogni membro di un gruppo di cui è parte) che presta alla reporting entity o alla sua controllante servizi di dirigenza strategica. I costi sostenuti per tali servizi costituiscono oggetto di separata informativa. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015. Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2011-2013) In data 18 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 1361-2014 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2011-2013. I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti aspetti: “Modifica all’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali”: la modifica chiarisce che l’IFRS 3 non si applica nel contabilizzare la costituzione di un accordo per un controllo congiunto (IFRS 11) nel bilancio dello stesso; “Modifica all’IFRS 13 – Valutazione del fair value”: la modifica chiarisce che l’eccezione prevista dal principio di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull’esposizione netta di portafoglio si applica anche a tutti i contratti che rientrano nell’ambito di applicazione dello IAS 39 anche se non soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 per essere classificati come attività/passività finanziarie; “Modifica allo IAS 40 – Investimenti immobiliari”. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015. Modifiche allo IAS 19 - Benefici per i dipendenti (Piani a Benefici Definiti - Contributi da dipendenti) In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 29-2015 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 19 (Benefici per i dipendenti). In particolare, dette modifiche hanno l’obiettivo di chiarire come rilevare i contributi versati dai dipendenti nell’ambito di un piano a benefici definiti. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015. FORMA DEI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI Relativamente alla forma dei prospetti contabili consolidati la società ha optato di presentare le seguenti tipologie di schemi contabili: per lo schema di Stato Patrimoniale è stato adottato il criterio “corrente / non corrente” separando le poste correnti e non correnti con scadenza, rispettivamente, entro e oltre 12 mesi dalla data di bilancio; per lo schema di Conto Economico è stato adottato lo schema con i costi classificati per natura ed evidenzia; per lo schema Altre componenti di conto economico complessivo evidenzia se applicabile le componenti del risultato sospese a patrimonio netto; per la variazione del patrimonio netto consolidato si riporta un prospetto che evidenzia separatamente il risultato di esercizio ed ogni altra eventuale variazione non transitata a conto economico ma imputata direttamente al patrimonio netto; Pagina | 125 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 per il rendiconto finanziario consolidato è stato adottato lo schema per area di formazione dei flussi di cassa preparato secondo il metodo indiretto come consentito dallo IAS 7. CONTENUTO DEL BILANCIO CONSOLIDATO Il bilancio consolidato include il bilancio di Gruppo Waste Italia S.p.A. e quelli delle imprese sulle quali Gruppo Waste Italia esercita direttamente o indirettamente il controllo. Gruppo Waste Italia controlla una partecipata quando, nell’esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni variabili della partecipata. L’esercizio del potere sulla partecipata deriva dall’esistenza di diritti che danno a Gruppo Waste Italia la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel proprio interesse. Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito dal Gruppo. I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli d’esercizio di società o consolidati di settore approvati dagli organi sociali competenti delle rispettive società, opportunamente modificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di Gruppo. In allegato 1 sono elencate le società incluse nell’area di consolidamento ed i relativi rapporti di partecipazione. Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta funzionale nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Al fine di favorire la chiarezza espositiva ed una più semplice comprensione del contenuto del presente documento, i valori sono espressi in migliaia di Euro arrotondati per eccesso se le centinaia sono superiori a Euro 500 e per difetto se inferiori. Sono state inoltre omesse le voci che nel presente e nel precedente bilancio consolidato sono pari a zero. VARIAZIONI DELLA STRUTTURA DEL GRUPPO Filiera Rinnovabili Nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili dalle altre attività, consentendo così un focus esclusivo della Società holding nel business dell’ambiente. A tal fine, tramite l’erogazione di un dividendo straordinario in natura della partecipazione di Innovatec S.p.A., Gruppo Waste Italia S.p.A. si è “spogliata” (“Hive Off”) del business delle rinnovabili (comprensivo dei settori dell’efficienza energetica e rinnovabili tra cui il segmento EPC e General contracting) non più ritenuto core per quest’ultima. Anteriormente al dividendo straordinario, il Gruppo Waste Italia S.p.A. ha ceduto, tramite una operazione di conferimento alla controllata Innovatec S.p.A. (quotata all’AIM Italia), il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A. Al fine di addivenire a tale strutturazione societaria, in parziale esecuzione al succitato processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100; ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100; iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000; iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000; Pagina | 126 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 v) vi) vii) viii) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000; il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000; il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. – oggi Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 2.347.533). In forza delle operazioni fin qui illustrate compongono la filiera Rinnovabili le seguenti società (classificate per segmento operativo di appartenenza): Teleriscaldamento Sei Energia S.p.A. (e la collegata N.O.V.E. S.p.A.); Servizi Energetici Innovativi S.r.l. Produzione Energia Elettrica E-Vento Cirò S.r.l.; Castelvetrano Windpower S.r.l.; IGM S.r.l.; Sassari Biogas Società Agricola S.r.l.; ER Società Agricola A.R.L. (società discontinuata ai sensi dell’IFRS 5 in quanto destinate alla vendita); Bioenergie S.r.l. Società Agricola (società discontinuata ai sensi dell’IFRS 5 in quanto destinate alla vendita). Si segnala che non fanno più parte del segmento operativo “Produzione Energia Elettrica” le società Atria Solar S.r.l. e Energia del Futuro S.r.l. a seguito della loro fusione per incorporazione in Volteo Energie S.p.A. occorsa nel corso del presente esercizio. Nella circostanza di uscita da un settore strategico (così definito ai sensi dell’IFRS 8, fattispecie applicabile al settore dell’efficienza energetica e dell’EPC e General contracting), il principio contabile IFRS 5 prevede che il conto economico 2015 della linea di business discontinuata non concorra al risultato dell’esercizio su ogni linea di costo e ricavo per natura, ma il risultato complessivo della linea di business discontinuata sia riflesso in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato delle attività destinate alla vendita/cessate”; stesso trattamento viene applicato alle attività e passività connesse al business discontinuato, che non concorrono agli attivi e passivi delle attività continue ma vengono esposti sinteticamente in specifiche voci dell’attivo e del passivo. Il principio IFRS 5 richiede altresì che il conto economico dell’esercizio comparativo venga riesposto in modo da rendere comparabili i perimetri delle attività continuate e discontinuate nei due esercizi esposti nella comunicazione finanziaria. Nel caso di specie, l’IFRS 5 ha impatto solo sulla esposizione del conto economico in quanto, al 31 dicembre 2015, le attività e passività del settore di efficienza energetica discontinuato sono già state cedute e non concorrono quindi più alla situazione patrimoniale finanziaria consolidata alla data di riferimento. Filiera Ambiente Operazioni di acquisizione/dismissione: (i) In data 1 marzo 2015 è stato sottoscritto fra Waste Italia S.p.A. e Waste to Water S.r.l. (società controllata da Sostenya Group PLC), un contratto preliminare di vendita del 100% della partecipazione detenuta da Waste Italia S.p.A. in Alice Ambiente S.r.l. (con patto di retrovendita) A seguito della stipula di suddetto contratto preliminare, le parti hanno poi proceduto a sottoscrivere il connesso contratto definitivo di cessione in data 23 marzo 2015 confermando le pattuizioni contenute nell’accordo preliminare. Per effetto della sottoscrizione del contratto definitivo la totalità delle quote di Alice Ambiente S.r.l. è stata trasferita da Waste Italia S.p.A. a favore di Waste to Water S.r.l. a far data dal 23 marzo 2015. Pagina | 127 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 (ii) in data 13 marzo 2015, l’assemblea di Bioevo S.r.l. ha deliberato di modificare la denominazione sociale da "Bioevo S.r.l." in "Waste to Water S.r.l.". L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 25 marzo 2015. Sempre in pari data Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Waste Italia S.p.A. il 100% del capitale sociale di Waste to Water (già Bioevo S.r.l.). Altre operazioni (i) in data 18 dicembre 2014 l’assemblea dei soci di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento per un importo massimo di Euro 7.656 e quindi da Euro 10.000 ad Euro 17.656 oltre a sovrapprezzo complessivo di Euro 25.992.344. In data 19 dicembre 2014 Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha sottoscritto il suddetto aumento di capitale per l’importo ad essa spettante in base alla propria quota di partecipazione pari all’85% del capitale sociale (quindi per Euro 6.507 a titolo di aumento capitale sociale ed Euro 22.093.493 a titolo di sopraprezzo) raggiungendo così una quota di controllo del 90,93%. Successivamente Kinexia ha sottoscritto e versato parte della quota riveniente dall’inoptato pari complessivamente ad Euro 3.000.000, di cui Euro 883 a capitale sociale ed Euro 2.999.117 a sopraprezzo. (ii) in data 27 novembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha trasferito alla società Waste Italia Partecipazioni Srl tutte le n. 31.062.000 azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia Holding S.p.A. di sua proprietà par un importo complessivo di Euro 47.923.608,64. Il debito rinveniente dall’operazione di trasferimento è stato, come da accordi, convertito in finanziamento infruttifero postergato. A seguito di tale operazione WIG si ritrova a detenere il 91,37% di WIP che a sua volta detiene il 96,4% di WIH. (iii) in data 17 dicembre 2015 le società Bossarino S.r.l. e Geotea S.p.A. si sono fuse per incorporazione in Waste Italia S.p.A. La fusione avrà effetto nei confronti dei terzi ai sensi dell'art. 2504 bis codice civile alla data del 1° gennaio 2016. Le operazioni della società incorporata saranno imputate al bilancio della società incorporante, anche per gli effetti fiscali ed ai fini sulle imposte sui redditi, a decorrere dal 1° gennaio 2016. CRITERI DI CONSOLIDAMENTO I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dai consigli di amministrazione per l’approvazione da parte delle assemblee degli azionisti delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e ai criteri di Gruppo. Le percentuali di possesso, utilizzate per le società a consolidamento integrale, corrispondono a quelle civilistiche, considerando le quote di possesso indirette. Le società per le quali la Capogruppo esercita un controllo congiunto con altri soggetti terzi vengono consolidate con il metodo del patrimonio netto. Le società collegate vengono valutate con il metodo del patrimonio netto. I bilanci delle società controllate vengono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data da cui comincia il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa. Le partite di debito e credito e tutte le operazioni di importanza significativa intercorse fra le società consolidate sono eliminate. Gli utili derivanti da operazioni fra società consolidate, o valutate con il metodo del patrimonio netto e inclusi nell'attivo patrimoniale a fine periodo in quanto non ancora realizzati, vengono eliminati se di ammontare significativo. Il valore di carico delle partecipazioni consolidate è eliminato a fronte del patrimonio netto delle società partecipate comprensivo degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione. La differenza emergente è trattata come avviamento (o goodwill) e come tale contabilizzata ai sensi dell’IFRS n.3. Le quote di patrimonio netto e di risultato netto di competenza di soci terzi delle controllate consolidate sono esposte separatamente in un'apposita voce del patrimonio netto e del conto economico consolidato. Le differenze tra Pagina | 128 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 il costo di acquisizione e il patrimonio netto a valori correnti alla data dell’acquisto delle controllate, ove possibile, vengono imputate a specifiche voci dell’attivo e del passivo delle società partecipate. Nel caso la differenza positiva rappresenti un maggior valore pagato a titolo di avviamento lo stesso viene contabilizzato tra le immobilizzazioni immateriali e sottoposto a impairment con periodicità almeno annuale. Nel caso in cui residuasse una differenza negativa, la stessa sarebbe imputata a Patrimonio Netto, nella Riserva di consolidamento. In caso di acquisto di partecipazioni di controllo non totalitarie l’avviamento è iscritto solo per la parte riconducibile alla capogruppo. Gli incrementi e i decrementi del patrimonio netto delle società consolidate imputabili ai risultati conseguiti successivamente alla data di acquisto della partecipazione, in sede di elisione, vengono iscritti in un’apposita riserva di patrimonio netto denominata “Utili / (perdite) portati a nuovo”. Se la contabilizzazione iniziale di un’aggregazione aziendale può essere determinata solo provvisoriamente entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione viene realizzata, in quanto possono determinarsi solo provvisoriamente i fair value da assegnare ad attività, passività o passività potenziali identificabili dell’acquisito ovvero il costo dell’aggregazione, l’aggregazione viene contabilizzata utilizzando tali valori provvisori. Dovranno essere rilevate le rettifiche di tali valori provvisori in seguito al completamento della contabilizzazione iniziale: (a) entro dodici mesi dalla data di acquisizione; e (b) a partire dalla data di acquisizione. Pertanto: (i) il valore contabile di un’attività, passività o passività potenziale identificabile rilevata o rettificata in seguito al completamento della contabilizzazione iniziale deve essere calcolato come se il relativo fair value alla data di acquisizione fosse stato rilevato a partire da quella data. (ii) l’avviamento o qualsiasi utile rilevato deve essere rettificato, a partire dalla data di acquisizione, per un importo pari alla rettifica apportata al fair value alla data di acquisizione dell’attività, passività o passività potenziale identificabile che viene rilevata o rettificata. (iii) le informazioni comparative presentate per gli esercizi prima del completamento della contabilizzazione iniziale dell’aggregazione devono essere presentate come se la contabilizzazione iniziale fosse stata completata dalla data di acquisizione. Sono inclusi gli effetti di ammortamenti e svalutazioni ulteriori, oppure altri effetti economici rilevati in seguito al completamento della contabilizzazione iniziale. Le partecipazioni destinate alla vendita, come quelle acquisite con il solo scopo di essere alienate entro i dodici mesi successivi, sono classificate separatamente nelle “attività possedute per la vendita”. I dividendi incassati dalle società consolidate sono eliminati. Le voci di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta estera sono convertite in Euro applicando i cambi di fine periodo. Le voci di conto economico dei bilanci espressi in moneta estera sono convertite in Euro ai cambi medi dell’esercizio. Le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di fine esercizio vengono imputate alla riserva da conversione, unitamente alla differenza tra il risultato economico e patrimoniale. CRITERI DI VALUTAZIONE Di seguito sono esposti i criteri utilizzati nella formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015: Immobilizzazioni immateriali Pagina | 129 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l’avviamento, quando acquisito a titolo oneroso. L’identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l’immobilizzazione immateriale acquisita dall’avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l’immobilizzazione immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l’immobilizzazione è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre immobilizzazioni. Il controllo dell’impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall’immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l’accesso ad altri. Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute. Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all’immobilizzazione immateriale sono conseguiti dalla società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita definita sono rilevate a Conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’immobilizzazione immateriale. In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore (“Impairment Test”) secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle immobilizzazioni”; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno portato alla loro svalutazione. Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l’utilizzo sono sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori di perdita di valore secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle immobilizzazioni”. Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico del bene e sono rilevati a Conto economico al momento dell’alienazione. Avviamento L’avviamento derivante dall’acquisizione di società controllate è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l’eccedenza del costo di acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell’acquirente del fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento non è più ammortizzabile e viene decrementato delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte di seguito. L’avviamento viene sottoposto ad un’analisi di recuperabilità con cadenza annuale o anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. Se la contabilizzazione iniziale di un’aggregazione aziendale può essere determinata solo provvisoriamente entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione viene realizzata, in quanto possono determinarsi solo provvisoriamente i fair value da assegnare ad attività, passività o passività potenziali identificabili dell’acquisito ovvero il costo dell’aggregazione, l’aggregazione viene contabilizzata utilizzando tali valori provvisori. Dovranno essere rilevate le rettifiche di tali valori provvisori in seguito al completamento della contabilizzazione iniziale entro dodici mesi dalla data di acquisizione e a partire dalla data di acquisizione. Si rimanda al capitolo “Criteri di Consolidamento”. L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso le modalità successivamente indicate nella sezione relativa alle perdite di valore delle attività immobilizzate. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte Pagina | 130 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 dell’unità generatrice dei flussi sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Le eventuali svalutazioni dell’avviamento non sono oggetto di successivi ripristini di valore. Immobilizzazioni materiali Le attività materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del cespite (ad esempio: trasporti, dazi doganali, costi di installazione e collaudo, spese notarili e catastali e l’eventuale IVA indetraibile), incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni, del valore attuale del costo stimato per il ripristino ambientale del sito oppure dello smantellamento. Gli oneri finanziari, se direttamente imputabili all’acquisizione o costruzione del bene, vengono capitalizzati come parte del costo del bene stesso se la natura del bene ne giustifica la capitalizzazione. Qualora delle componenti rilevanti delle immobilizzazioni materiali presentino delle vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzate separatamente mediante l’attribuzione a ciascuna componente della propria vita utile al fine del calcolo degli ammortamenti (cosiddetto Component Approach). I terreni, sia annessi a fabbricati civili e industriali che privi di costruzione, non sono ammortizzati in quanto la loro vita utile è illimitata, ad eccezione dei terreni utilizzati nell’attività produttiva che sono soggetti a deperimento nel corso del tempo (ad esempio discariche, cave). I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al Conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi. Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali svalutazioni. L’ammortamento è calcolato a decorrere dall’entrata in esercizio del singolo bene in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l’impresa. Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. La vita utile di ogni bene viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati al fine di una corretta iscrizione del valore del bene stesso. Le discariche sono ammortizzate sulla base della percentuale di riempimento determinata come rapporto tra volumetria occupata alla fine del periodo e volumetria complessivamente autorizzata. Percentuale annua - Impianti e macchinari - Attrezzatura industriale e commerciale - Mobili, arredi e macchine d’ufficio - Automezzi - Fabbricati - Terreni /Diritti di superficie - Impianti di messa a dimora di rifiuti 3,33%-20% 15%-40% 12%-20% 20% -25% 2% o fair value non ammortizzati –durata diritto in base alla % di riempimento In presenza di indicatori specifici tali da far supporre l’esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate ad una verifica di perdita di valore (“Impairment Test”) secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle immobilizzazioni”; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che le hanno determinate. Al momento della alienazione o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, lo stesso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a Conto economico nell’anno della suddetta eliminazione. Immobilizzazioni in leasing Vengono identificate due tipologie di leasing, finanziario ed operativo. Un leasing è considerato finanziario quando trasferisce al locatario parte significativa e sostanziale dei rischi e benefici connessi con la proprietà del bene e quando, singolarmente o congiuntamente, sono presenti i seguenti indicatori: Pagina | 131 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 il contratto trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto stesso; il locatario ha l’opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value alla data alla quale si può esercitare l’opzione, cosicché, all’inizio del leasing, è ragionevolmente certo che sarà esercitata; la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita; all’inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale almeno al fair value del bene locato; i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare loro importanti modifiche. I beni patrimoniali a disposizione delle società del Gruppo grazie a contratti rientranti nella categoria del leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali al loro fair value risultante alla data di acquisto; la corrispondente passività verso il locatore è inclusa nello stato patrimoniale come passività finanziaria. Essi sono ammortizzati lungo la vita utile stimata. I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi tra quota capitale, che viene registrata a riduzione delle passività finanziarie, e quote interessi. Gli oneri finanziari sono direttamente imputati al conto economico dell’esercizio. Per i contratti di leasing operativo invece i canoni sono registrati a conto economico in modo lineare lungo la vita del contratto. Perdite di valore di attività immobilizzate Il valore contabile delle attività immobilizzate è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazioni indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di presumibile realizzo, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle attività immobilizzate è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita ed il valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato, riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, lo stesso è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U. Cash Generating Unit) o all’insieme di CGU cui tale attività appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente. Le CGU sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili. Come richiesto dal documento di Banca d’Italia, Consob e Isvap n.4 del marzo 2010, la verifica dell’impairment test sugli avviamenti e partecipazioni è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 27 aprile 2016. Si rimanda per le modalità e i risultati delle analisi sopra descritte nel Capitolo “Perdite di valore di attività immobilizzate”. Partecipazioni in altre imprese ed altri titoli Secondo quanto previsto dai principi IAS 32 e 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano indeterminabili: in tale evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo. Gli utili o le perdite derivanti da adeguamenti di valore vengono riconosciuti in una specifica riserva di patrimonio netto. In presenza di perdite permanenti di valore o in caso di vendita, gli utili o le perdite riconosciuti fino a quel momento nel patrimonio netto sono contabilizzati a conto economico. Pagina | 132 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Joint-venture Le compartecipazioni in joint-venture sono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto. Rimanenze Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo, determinato con il metodo del FIFO, ed il valore netto di presumibile realizzo. Il costo di acquisto viene determinato per periodo di riferimento, relativamente ad ogni voce di magazzino. Il costo FIFO include gli oneri accessori di competenza, riferiti agli acquisti del periodo. Gli oneri finanziari correlabili all’acquisizione, costruzione o produzione di determinate attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l’uso o per la vendita (qualifying assets) sono capitalizzati unitamente all’attività stessa. Lavori in corso su ordinazione I lavori in corso sono rilevati sulla base del metodo dello stato di avanzamento (o percentuale di completamento) secondo il quale i costi, i ricavi ed il margine vengono riconosciuti in base all’avanzamento dell’attività produttiva, determinato facendo riferimento al rapporto tra costi sostenuti alla data di valutazione e costi complessivi attesi sul programma o sulla base delle unità di prodotto consegnate. La valutazione riflette la migliore stima dei programmi effettuata alla data di bilancio. Periodicamente sono effettuati aggiornamenti delle stime. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell’esercizio in cui sono effettuati gli aggiornamenti. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a livello di margine industriale, questa sarà riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui la stessa divenga ragionevolmente prevedibile. I lavori in corso su ordinazione sono esposti al netto degli eventuali fondi svalutazione e degli anticipi da clienti ricevuti sulle commesse. Attività/passività finanziarie Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. Partecipazioni di trading) e quelle disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall’impresa e le altre attività finanziarie correnti come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ne sono esempi: i titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e i crediti finanziari esigibili entro tre mesi). Vi si includono anche i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati. Le attività e le passività finanziarie sono rilevate contabilmente al valore equo all’insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento. La loro iscrizione iniziale tiene conto dei costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione e dei costi di emissione che sono inclusi nella valutazione iniziale di tutte le attività o passività definibili strumenti finanziari. La valutazione successiva dipende dalla tipologia dello strumento. In particolare: le attività detenute per la negoziazione, esclusi gli strumenti derivati, sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico; le altre attività e passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati e dalle partecipazioni, con pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione sostenute in fase di acquisizione/vendita sono portate a diretta rettifica del valore nominale dell’attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi sostenuti per l’acquisizione di finanziamenti, ecc.). Sono poi rideterminati i proventi/oneri finanziari sulla base del metodo del tasso effettivo d’interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare l’eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore sono rilevate come costo nel conto economico del periodo; Pagina | 133 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 le attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value (valore equo) e gli utili e le perdite che si determinano sono iscritti a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del risultato complessivo”; il fair value iscritto si riversa a conto economico al momento dell’effettiva cessione. Le perdite da valutazione a fair value sono invece iscritte direttamente a conto economico nei casi in cui sussistano evidenze obiettive che l’attività finanziaria abbia subito una riduzione di valore anche se l’attività non è ancora stata ceduta. Sono invece valutate al costo ridotto per perdite durevoli di valore le partecipazioni non quotate per le quali il fair value non sia misurabile attendibilmente; gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39. Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili: i. Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico. ii. Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico. Gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo sono utilizzati con l’intento di copertura al fine di ridurre il rischio di tasso e di variazioni nei prezzi di mercato. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata. Le attività finanziarie sono eliminate dallo stato patrimoniale quando è estinto il diritto a ricevere i flussi di cassa e sono trasferiti in modo sostanziale tutti i rischi e i benefici connessi alla detenzione dell’attività (cd. derecognition) o nel caso in cui la posta sia considerata definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate. Le passività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando la specifica obbligazione contrattuale è estinta. Si configura come un’estinzione anche la modifica dei termini contrattuali esistenti, qualora le nuove condizioni abbiano mutato significativamente le pattuizioni originarie e comunque quando il valore attuale dei flussi di cassa che si genereranno dagli accordi rivisti si discostino di oltre il 10% dal valore dei flussi di cassa attualizzati della passività originaria. Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio; il fair value di strumenti non quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione. Pagina | 134 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Attività non correnti destinate alla dismissione, gruppi in dismissione e attività operative cessate – IFRS 5 Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo, sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività direttamente correlate destinate alla dismissione nell’ambito di un’unica operazione. Le attività operative cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente della Società, quale, ad esempio, un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. In conformità agli IFRS, i dati relativi alle attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due specifiche voci dello stato patrimoniale: attività destinate alla vendita e passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita. Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla dismissione stessa e dell'adeguamento del loro valore netto contabile al fair value vengono presentati nella voce "ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" della quale, nelle note esplicative al bilancio, viene data separata indicazione rispetto alle altre componenti ivi incluse. Benefici per i dipendenti Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce “Costo del lavoro” mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i “Proventi (Oneri) finanziari netti”. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti. In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un’entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (cd. Defined contribution plan). Fondi per rischi, oneri e passività per discariche I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla data di chiusura dell’esercizio, sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l’obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull’ammontare dell’obbligazione. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa pagherebbe per estinguere l’obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Se la passività è relativa ad immobilizzazioni materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo iniziale è rilevato in contropartita alle immobilizzazioni a cui si riferisce; la rilevazione dell’onere a Conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell’immobilizzazione materiale alla quale l’onere stesso si riferisce. Riconoscimento dei ricavi e dei costi I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei beni e la prestazione dei servizi. I ricavi per vendite sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà che di regola corrisponde alla consegna o alla spedizione dei beni: nel caso delle attività di smaltimento di rifiuti l’iscrizione del ricavo è riferita all’entrata dei rifiuti presso gli appositi impianti. Tra i consumi sono inclusi i costi per titoli ambientali di competenza del periodo, nonché, Pagina | 135 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 se del caso, quelli riferibili a impianti dismessi per il periodo di competenza del cedente; mentre gli acquisti di certificati verdi, di quote di emissione e di certificati bianchi destinati alla negoziazione sono inseriti tra le rimanenze. I proventi e gli oneri finanziari vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I dividendi sono riconosciuti quando sorge il diritto all’incasso da parte degli azionisti che normalmente avviene nell’esercizio in cui si tiene l’assemblea della partecipata che delibera la distribuzione di utili o riserve. In particolare, i ricavi per vendita di energia elettrica sono rilevati al momento dell’immissione nella rete elettrica, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a specifici strumenti di lettura. Tali ricavi sono calcolati sulla base dei provvedimenti di legge delle delibere dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas in vigore nel corso del periodo tenendo altresì conto dei provvedimenti perequativi pro tempore vigenti. I ricavi per certificati verdi prodotti dagli impianti del Gruppo per cessioni a produttori o importatori di energia da fonti non rinnovabili ovvero al Gestore Servizi Elettrici (GSE) (che è obbligato ad acquisire dai produttori da fonti rinnovabili i certificati verdi invenduti entro il terzo anno dalla loro produzione) sono riconosciuti nell’esercizio di maturazione del certificato stesso rappresentato da quello di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Imposte sul reddito Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna impresa, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta eventualmente spettanti. Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, sulla base delle aliquote in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile il loro futuro recupero. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati. Quando i risultati sono rilevati direttamente a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del risultato complessivo”, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch’esse imputate direttamente al patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale. Utile base per azione L’utile base per azione viene calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie per il numero medio di azioni ordinarie, in circolazione nel periodo, escludendo le azioni proprie. Utile per azione diluito L’utile per azione diluito viene determinato attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in circolazione, per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, aventi effetto diluitivo. Stime ed assunzioni Nel processo di formazione del bilancio vengono utilizzate stime ed assunzioni riguardanti il futuro. Tali stime rappresentano la migliore valutazione possibile alla data di bilancio, ma, data la loro natura, potrebbero comportare una variazione significativa delle poste patrimoniali negli esercizi futuri. Le principali poste interessate da questo processo estimativo sono l’avviamento, le imposte differite ed i fondi rischi. Pagina | 136 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 INFORMATIVA DI SETTORE Come già ricordato in Relazione sulla Gestione nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili dalle altre attività, consentendo così, per la Società Gruppo Waste Italia S.p.A. e il suo Gruppo un esclusivo focus nel business Ambiente. Come meglio dettagliato anche nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin-off e attività operative cessate” delle presenti note illustrative, la separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo S.p.A. a Innovatec conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni n.10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A. Sulla base delle scelte strategiche e organizzative il management di WIG analizza le proprie attività e organizza la propria reportistica - interna e destinata al mercato - in tre business unit: “Rinnovabili”, “Ambiente” e settore “Corporate”. All’interno del business Rinnovabili a seguito delle operazioni succitate sono ricompresi i soli settori di business della produzione di energia elettrica e il teleriscaldamento. Tale articolazione informativa corrisponde alla struttura della reportistica periodicamente analizzata dal management e dal Consiglio di Amministrazione per gestire il business ed è oggetto di reporting direzionale periodico e di pianificazione. CONTO ECONOMICO Valori in migliaia di euro Energie Rinnovabili Ricavi della gestione caratteristica Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Altri Ricavi e Proventi Valore della Produzione Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi Costi operativi EBITDA Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni Ammortamenti e svalutazioni EBIT Proventi (Oneri) Finanziari Netti Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Risultato delle attività destinate alla vendita Risultato netto dell'esercizio Risultato netto di terzi Risultato netto dell'esercizio 9.480 0 0 2.965 12.446 (6.052) (2.124) (1.161) (1.194) (10.530) 1.915 (2.853) (5.473) (8.326) (6.411) (1.630) (8.040) Ambiente 105.216 692 4.238 9.013 119.158 (4.389) (61.315) (13.727) (1.947) (81.378) 37.780 (17.219) (11.122) (28.341) 9.439 (25.773) (16.333) Corporate Totale 443 0 50 760 1.253 (0) (2.506) (1.006) (942) (4.454) (3.201) (394) (1.609) (2.003) (5.204) (3.140) (8.344) 115.140 692 4.288 12.737 132.857 (10.441) (65.945) (15.894) (4.083) (96.363) 36.494 (20.466) (18.204) (38.670) (2.176) (30.542) (32.718) (3.490) (5.998) (42.206) 2.970 (39.236) Pagina | 137 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 STATO PATRIMONIALE Valori in migliaia di euro Descrizione Totale Attività correnti e non correnti Totale Attività destinate alla vendita Totale Passività correnti e non correnti Totale Passività destinate alla vendita Indebitamento Finanziario Netto Energie Rinnovabili 70.673 14.837 38.655 13.258 Ambiente 394.037 371.749 - Corporate 28.953 61.129 - Totale 493.663 14.837 471.534 13.258 261.997 Al momento il Gruppo non ritiene rilevante l’analisi settoriale per area geografica essendo le attività prevalentemente ubicate e attive sul territorio italiano. Per maggiori dettagli circa l’andamento economico e gestione dei vari segmenti operativi del Gruppo si rimanda a quanto detto nel capitolo 12 della Relazione sulla gestione. Pagina | 138 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ATTIVO ATTIVITÀ NON CORRENTI Si riporta di seguito il dettaglio delle attività non correnti: Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni Avviamento Attività a vita utile definita 207.627 9.112 212.511 4.497 (4.884) 4.615 Attività Immateriali 216.739 217.008 (296) Immobili, Impianti e Macchinari Beni in locazione finanziaria Immobilizzazioni in Corso 105.383 14.800 6.174 114.094 17.620 29.896 (8.711) (2.820) (23.722) Attività Materiali 126.357 17.300 161.610 9.306 (35.253) 7.994 9.806 8.666 13.131 12.608 (3.325) (3.942) 35.773 35.045 728 378.869 413.663 (34.795) Partecipazioni Attività per Imposte Anticipate Crediti vari ed Altre attività non correnti Altre attività non correnti ATTIVITA' NON CORRENTI 1. ATTIVITA’ IMMATERIALI La movimentazione delle attività immateriali nel corso dell’esercizio 2015 può essere così rappresentata: Valori in €/000 Descrizione Avviamento Valore Incrementi Decrementi Svalutazioni Netto 1/01/15 212.511 0 0 (583) Amm.ti Variazione Altre Valore Area di Variazioni netto al Consolidamento Nette 31/12/15 0 (4.301) 0 207.627 Attività immateriali a vita utile definita: - Concessioni, Licenze e Marchi Altre 535 2.093 0 0 (307) (54) 0 2.267 3.962 6.469 (458) 0 (575) (2.449) (104) 6.845 Totale 217.008 8.562 (458) (583) (882) (6.804) (104) 216.739 La voce “Avviamento” risulta pari ad Euro 207.627 mila ed evidenzia un decremento netto di Euro 4.884 mila rispetto al 31 dicembre 2014 (quando era pari a Euro 212.511 mila), dovuto: per Euro 3.576 mila all’uscita nel corso del 2015 dal perimetro di consolidamento delle società appartenenti al segmento operativo Smart Energy a seguito dell’operazione di distribuzione ai soci di WIG di un dividendo straordinario in natura mediante distribuzione di azioni Innovatec, come già ampliamente descritto nella Relazione sulla gestione; per Euro 725 mila all’effetto dell’uscita dal perimetro di consolidamento di Alice Ambiente ceduta da Waste Italia S.p.A. in data 1 marzo 2015 a Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.); per Euro 583 mila alla parziale svalutazione operata nel corso del 2015 dell’Avviamento riferibile al business ambiente a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l.. Pagina | 139 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Per l’analisi della congruità degli avviamenti si rimanda al seguente Capitolo “Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell’avviamento”. La voce “Attività immateriali a vita utile definita” pari a complessive Euro 9.112 mila include: “Concessioni, Licenze e Marchi” (al netto degli ammortamenti di periodo di Euro 307 mila) per Euro 2.267 mila, il cui incremento nell’esercizio, pari ad Euro 2.093 mila, è riferibile principalmente all’acquisizione nel corso del 2015 di diritti a conferire nella discarica della collegata SETA; “Altre” pari ad Euro 6.845 mila (al netto degli ammortamenti di periodo di Euro 575 mila), il cui incremento nell’esercizio pari ad Euro 6.469 mila, si riferisce principalmente per Euro 5.100 mila all’iscrizione tra le immobilizzazioni immateriali (a seguito della cessione della controllata Alice Ambiente), dei progetti di sviluppo dei siti limitrofi alla discarica di Alice Castello, oltre ad Euro 754 mila riferiti alle attività svolte per la realizzazione e la gestione di una discarica a Durazzo (Albania) scaturite dalla partecipazione e dal buon esito nell’esercizio di una gara internazionale. I decrementi pari ad Euro 458 mila si riferiscono allo stralcio operato dei costi sostenuti per il progetto relativo al parco eolico di “Fontana di Maggio” a seguito della pronuncia avversa del consiglio di Stato. La “Variazione Area di Consolidamento” pari ad Euro 2.449 mila si riferisce principalmente all’uscita delle attività di sviluppo capitalizzate per le fasi di progettazione effettuate dalle società appartenenti al segmento Smart Energy ed EPC General contracting, a seguito del deconsolidamento delle stesse per effetto dell’operazione di erogazione del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec agli azionisti della Società ad inizio novembre 2015. Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell’avviamento Il goodwill iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 207.627 mila e si è originato dalle seguenti operazioni: acquisizione di Next S.p.A. e sue partecipate (avvenuto a fine dicembre 2009 con conseguente iscrizione di una differenza di consolidamento per 17.761 migliaia di euro; acquisizione della società STEA Divisione Energia Solare S.r.l. (ultimo trimestre 2009) con conseguente iscrizione di una differenza di consolidamento per 1.725 migliaia di euro; acquisizione della società EDF Energie del Futuro S.r.l. (secondo trimestre 2009) con conseguente allocazione di una differenza di consolidamento per 479 migliaia di euro; acquisizione della società Atria Solar (avvenuta nel 2010) con conseguente iscrizione di una differenza di consolidamento di 54 migliaia di euro; acquisizione di MRE S.r.l. (oggi Ecoema S.r.l.) in due tranches: la prima avvenuta nel 2009 con l’acquisto del 48,05% da parte di Volteo Energie S.p.A. e la seconda tranches avvenuta a fine anno 2011 per il 51,95% da parte di Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.). Questo ha permesso l’entrata nel perimetro di consolidamento della stessa e della sua controllata al 100% Martignana Po Energia S.p.A. titolare di un progetto a biogas di 999 kWe. Inoltre Ecoema è titolare di una partecipazione del 49% della società collegata ASGA titolare di un impianto di FORSU da 999 kWe. La differenza di consolidamento al 31 dicembre 2013, al netto degli effetti della cessione di MPE, è pari a 1.000 migliaia di euro; acquisizione della società Faeco S.p.A. (21 dicembre 2012) con conseguente allocazione di una differenza di consolidamento per 23.076 migliaia di euro; dismissione di attività non strategiche (Gruppo Hybla) con conseguente riduzione del goodwill per 3.260 migliaia di euro; acquisizione delle società Sun System S.p.A. e Roof Garden S.r.l nell’ambito dell’operazione di quotazione del gruppo Innovatec con conseguente allocazione di una differenza di consolidamento per 1.851 migliaia di euro; svalutazione, operata nel corso del 2013, del goodwill riferibile ad alcune iniziative eoliche per 1.357 migliaia di euro operata per motivi di prudenza e opportunità in forza delle scelte di focalizzazione del gruppo su business a più alta marginalità e alla volontà del management di focalizzare lo sviluppo eolico nei progetti «Cirò» e «Fontana di Maggio»; acquisizione del ramo d’azienda Ecoadda con conseguente emersione di un avviamento per 356 migliaia di euro; Pagina | 140 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 fusione inversa con Sostenya S.p.A. (occorsa nel 2014) che ha comportato il primo consolidamento del gruppo Waste Italia (Euro 106 milioni) e all’acquisizione del gruppo Geotea (Euro 78 milioni). A seguito del riposizionamento strategico del Gruppo, perfezionatosi con la fusione succitata inversa con Sostenya S.p.A. e l’acquisizione del gruppo Geotea, si è deciso di abbandonare i progetti eolici in sviluppo operando quindi una svalutazione di circa Euro 4 milioni principalmente riferibile al progetto Fontana di Maggio. Nel corso del 2015 il goodwill si è ridotto per effetto: dell’uscita dal perimetro di consolidamento del segmento operativo Smart Energy (riduzione di Euro 3,6 milioni); dell’uscita dal perimetro di consolidamento della controllata Alice Ambiente (riduzione di Euro 0,7 milioni); della parziale svalutazione del goodwill connesso alla filiera Ambiente per Euro 0,6 milioni a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l. occorsa a febbraio 2016; della parziale svalutazione del goodwill connesso alla filiera Ambiente per Euro 7 mila a seguito dell’abbandono dell’iniziativa KM Verde. Si ricorda che l’acquisizione di SEI Energia S.p.A. non ha fatto emergere nessun avviamento in consolidato e che il goodwill riconducibile all’impianto di Cirò, pari a Euro 9.958 mila, a seguito dell’entrata al decimo posto in graduatoria degli impianti iscritti alla procedura competitiva d’asta al ribasso ai sensi dell’art.12 del D.M. 6 luglio 2012, è stato riclassificato al 31 dicembre 2012 tra le immobilizzazioni materiali in corso. Il valore di carico del costruendo parco, che nel corso del 2014 era stato svalutato di Euro 4,5 milioni circa in considerazione dei valori di mercato per iniziative similari, è stato nel presente bilancio completamente svalutato in forza di una offerta (non vincolante) ricevuta per l’acquisto della partecipata E-Vento Cirò alla quale fa capo l’autorizzazione per la realizzazione del succitato parco. L’Impairment test, condotto ai sensi dello IAS 3614 per l’esercizio 2015, tenute in considerazioni le succitate svalutazioni operate antecedentemente allo svolgimento dello stesso, non ha evidenziato necessità di svalutazioni del goodwill iscritto nel bilancio consolidato, pur in presenza di indicatori di impairment da ricondursi ai dati consuntivati nell’esercizio 2015 che hanno evidenziato significativi scostamenti rispetto a quelli previsti. Il test è stato svolto anche per l’esercizio 2015 dallo stesso esperto indipendente che ha svolto quello relativo all’esercizio 2014. L’esperto nello svolgimento del proprio incarico ha tenuto in considerazione le nuove proiezioni finanziarie susseguenti alla rivisitazione del Piano Industriale 2015-2017, che il Gruppo ha posto in essere anche a seguito delle performance fatte registrare nel 2015. Nello specifico il Gruppo ha infatti operato una rivisitazione del Piano Industriale del business Ambiente, ora esclusiva attività core dello stesso in considerazione non solo delle perfomance realizzate nel corso del 2015 ma anche del perdurare delle problematiche giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice. Il nuovo Piano Industriale 2016-2020 della controllata Waste Italia S.p.A. esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2016, posto alla base del succitato impairment test, prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 20152017, produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. E’ previsto che tali sviluppi portino dal 2018 in avanti infatti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto per quanto specificamente riguarda il valore dell’avviamento, il principio IAS 36 prevede che, in quanto bene immateriale a vita utile indefinita, non sia ammortizzato, ma soggetto a una verifica del valore da effettuarsi almeno annualmente. Poiché l’avviamento non genera flussi di cassa indipendenti né può essere ceduto autonomamente dai beni ai quali accede, lo IAS 36 prevede una verifica del suo valore recuperabile in via residuale, determinando i flussi di cassa generati da un insieme di attività che individuano il/i complesso/i aziendale/i cui esso pertiene: le Cash Generating Unit (CGU). 14 Pagina | 141 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 non strutturali proprio per la specifica tipologia del business Ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Il rallentamento delle attività rispetto alle previsioni del precedente Piano 2015 – 2017, difatti, è stato anche teso a preservare lo spazio presso i siti di smaltimento del Gruppo che quindi non vedono depauperato il proprio valore e anzi potranno trarne vantaggio in un contesto generale che vede il numero di discariche operative sul territorio in continua diminuzione, qualificando gli spazi residui come bene raro e quindi altamente valorizzabile. Oltre al succitato piano, l’analisi in oggetto è stata condotta dall’esperto indipendente anche sulla base delle altre previsioni di lungo termine riferite alle CGU Teleriscaldamento e Corporate effettuate dalla direzione aziendale. I documenti utilizzati in sede di svolgimento del test di impairment riflettono le migliori stime effettuabili dal Top Management in merito alle principali assunzioni alla base dell’operatività aziendale (andamenti macro-economici e dei prezzi, ipotesi di funzionamento degli assets produttivi e di sviluppo del business). Le assunzioni in parola e i corrispondenti financial sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento dell’impairment test dal Consiglio di Amministrazione che ne ha approvato i risultati in data 27 aprile 2016. Le analisi valutative operate dall’esperto indipendente hanno comportato: L’individuazione di approcci valutativi e metodologie ritenuti appropriati alla luce delle caratteristiche delle CGU oggetto di stima; La formulazione di un giudizio sui fondamentali attuali e prospettici delle CGU oggetto d’analisi; La definizione di un valore di riferimento per ciascuna CGU sulla base delle metodologie valutative applicate; Analisi di sensibilità sui key driver valutativi, al fine di ottenere indicazioni circa la tenuta complessiva e la volatilità dei valori individuati. Per gli asset in dismissione, laddove disponibili, sono state considerate le specifiche indicazioni di fair value rinvenienti dalle offerte ricevute dal Gruppo. A tal riguardo si rammenta che il principio IAS 36 definisce il valore recuperabile come il maggiore tra il fair value di un’attività o di una Cash Generating Unit, dedotti i costi di vendita, e il suo valore d’uso. Anche nel 2015, in continuità con quanto effettuato negli scorsi esercizi, il valore recuperabile ai sensi dello IAS 36 è stato stimato con riferimento al valore d’uso, vale a dire il valore attuale dei flussi di cassa futuri che la Società si attende dall’attività stessa, determinato come meglio specificato nel seguito. Nel seguito è riportato il dettaglio del valore dell’avviamento allocato alle varie filiere/CGU: Filiera CGU Goodwill indistito 31.12.14 Operazione Hive-off Cessione Abbandono Liquidazione Alice iniziativa KM Ecoadda Ambiente Verde Goodwill indistito 31.12.15 - - - - - 3.576 (3.576) - - - Produzione energia elettrica - - - - - Teleriscaldamento - - - - - 208.935 - (725) - - - EPC e general contracting Smart energy Energie rinnovabili Ambientale Ambientale Coporate Corporate 212.511 (3.576) (725) (7) (576) - (7) (576) 207.627 207.627 Pagina | 142 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 In conseguenza dell’operazione di Hive-off, già diffusamente commentata in Relazione sulla Gestione alla quale si rimanda per maggiori dettagli, la Filiera Energia rinnovabili al 31 dicembre 2015 presenta al suo interno solo due CGU ed esattamente quella “Teleriscaldamento” e “Produzione energia elettrica”. Fatta questa premessa in merito alla determinazione delle CGU, si precisa che il valore d’uso del capitale investito iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è stato determinato partendo dalle seguenti determinanti: Flussi finanziari rinvenienti dai piani economico-finanziari riferiti alle CGU oggetto di analisi integrati sulla base delle più recenti informazioni disponibili per il management; Atti di vendita e/o offerte di acquisto di assets perfezionate e/o ricevute nel corso del primo quadrimestre 2016; Sono state inoltre utilizzate, ove ritenuto necessario, ulteriori informazioni relative ai settori di operatività del Gruppo reperite da studi predisposti da analisti indipendenti e/o da altre fonti pubblicamente disponibili; Proiezione dei flussi fino alla fine della vita utile per gli impianti di produzione di energia elettrica e per l’attività di messa a dimora di rifiuti; Utilizzo della metodologia Unlevered Discounted Cash Flows post imposte per le unità generatrici di flussi finanziari individuate; Definizione di un cash flow terminale o tendenziale, laddove applicabile, generabile successivamente al periodo di proiezione esplicita, identificabile sulla base di elementi quali: il tasso di crescita sostenibile dei ricavi, la redditività operativa normale su livelli d’attività target, investimenti di mantenimento della configurazione operativa al termine del periodo di proiezione esplicita; Determinazione di un tasso di attualizzazione “market base” lordo, ovvero determinazione del WACC post imposte desunto da un panel di comparables. Per quanto concerne i tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale in base ai seguenti elementi e considerazioni: Parametri di mercato ricavati da un campione di società comparabili quotate per ogni CGU, nella fattispecie il Beta ed il rapporto d’indebitamento. Per la CGU Ambiente, invece, è stato considerato il livello di D/E potenziale della società Waste Italia S.p.A. a seguito della rinegoziazione del proprio debito finanziario attualmente in corso; Un tasso risk-free univoco pari a 3,3%, ritenuto il Paese di riferimento per la determinazione dei WACC utilizzabile quale benchmark nelle decisioni di investimento di WIG in Italia e sui mercati internazionali. Nello specifico è stato definito pari al tasso di rendimento medio nel periodo 1 gennaio 2015 – 31 dicembre 2015 del rendimento effettivo dei titoli di Stato Statunitensi con scadenza a 10 anni, maggiorato di un Country Risk Premium, con specifico riferimento al Paese Italia calcolato come spread differenziale in funzione del rating sul debito emesso dall’Italia (rating S&P pari a BBB+); Un market risk premium univoco pari a 5,4% per tutte le CGU oggetto di valutazione pari a quello stimato per il mercato italiano; A livello complessivo è stato altresì previsto un premio addizionale (Size premium) pari a 1,1% sul costo dell’equity, al fine di riflettere la minore dimensione delle CGU rispetto al panel di comparabili e un premi di rischio addizionale (Company specific risk premium) pari al 1% al fine di riflettere le rischiosità specifiche dei singoli assets; La componente “Cost of Debt” (pari al 4,6%), è stata individuata sulla base del costo effettivo dell’indebitamento di Gruppo Waste Italia, in seguito all’analisi delle condizioni contrattuali in essere e agli esisti attesi della rinegoziazione del debito principale attualmente in corso; Il tasso “g”, applicabile ai ricavi di fine Piano in ipotesi di stima del Valore Terminale, laddove applicabile, è stato stimato in un range tra 0,5% ed 1,5%, riflettendo le specificità dei singoli Piani vuoi in termini di efficientamento dei costi vuoi in termini di assunzioni circa l’evoluzione del business nel lungo periodo. CGU Ambiente Teleriscaldamento Produzione Energia Elettrica Pagina | 143 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 WACC 2015 7,5% 6,9% 6,4% WACC 2014 6,6% 5,8% 5,6% Delta +0,9% +1,1% +0,8% La valutazione dei singoli asset è stata svolta, come precedentemente esplicitato, sulla base di WACC differenziati in funzione del profilo di rischio specifico. Per gli asset per i quali è stato assunto un ampliamento della vita utile (principalmente riferibile ai giacimenti di messa a dimora di rifiuti) è stato previsto un coefficiente correttivo nella misura del 1,5% sul WACC di CGU, al fine di riflettere la maggiore rischiosità dei relativi flussi. Maggiorazioni nell’ ordine del 2,5% sono poi state previste per gli asset non in place, che si prevede vengano sviluppati nel corso o dopo l’orizzonte esplicito di Piano. L’inclusione di Valori Terminali, in ipotesi di proseguimento del business, è giustificata dall’assunzione di uno scenario valutativo volto ad apprezzare il valore delle CGU in continuità in coerenza con la scelta degli Amministratori di redigere il presente bilancio in continuità aziendale (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale”). Infatti la tenuta del Carrying Amount delle CGU Teleriscaldamento e Ambiente è subordinata al rispetto dei rispettivi piani economici finanziari e all’atteso buon esito delle trattative in corso circa la rinegoziazione dei propri debiti finanziari. La sostenibilità finanziaria del nuovo piano del settore Ambiente nello specifico è difatti vincolata al buon esisto degli interventi che gli Amministratori stanno ponendo in essere al fine di ridurre l’attuale peso de Bond Waste, che se non ridotto potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del sub Gruppo Waste Italia ai sensi di Piano, non potendosi escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale potrebbe: i) sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento (come nel caso del progetto WastEnd la cui finanziabilità è garantita anche dalla prospettata rinegoziazione); ii) limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; iii) limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori. Ciò detto e premesso, nel seguito sono riportati gli esiti del test di impairment effettuato: Filiere e CGU Goodwill indistinto CIN (netto goodwill) Value in use CIN Surplus impairment CGU Teleriscaldamento 0 54.927 54.927 58.120 3.193 CGU Produzione energia elettrica 0 37 37 668 631 Filiera rinnovabili 0 54.964 54.964 58.788 3.824 Filiera ambientale 207.627 26.801 234.428 302.865 68.437 0 (3.694) (3.694) (10.140) (6.446) 207.627 78.071 285.698 351.513 65.815 Corporate Totale Gruppo La valutazione delle CGU di Gruppo Waste Italia oggetto di impairment test, portando a valori di Enterprise Value superiori ai rispettivi Carrying Amount alla data di riferimento, ha fornito indicazioni di una tenuta dei valori recuperabili riferiti ai beni in tangibili associati alle CGU oggetto di analisi. Il giudizio circa la tenuta degli impairment test riferiti alle CGU è stato formulato dall’esperto indipendente, oltre che sui risultati emersi dalle singole valutazioni svolte e su analisi delle performance attuali, su considerazioni circa i punti di forza e l’orientamento strategico di Gruppo Waste Italia. Pagina | 144 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Analisi di sensitività sono state svolte in relazione ai parametri valutativi e dai driver utilizzati nello sviluppo del metodo DCF. Le sensitivities sono state condotte al fine di ottenere indicazioni di massima sulla variabilità complessiva del valore delle CGU oggetto d’analisi in relazione ad alcune variabili ritenute critiche alla luce delle dinamiche disviluppo di medio-lungo periodo delle CGU. Nella fattispecie, le analisi di scenario sono state condotte sulla base di scenari di lungo periodo alternativi, incentrati su variazioni: del tasso di crescita “g” dei ricavi, applicato per la stima del cash flow operativo perpetuo; del WACC, impiagato ai fini dell’attualizzazione dei cash flow relativi all’orizzonte esplicito dei Piani e del cash flow operativo perpetuo. Le sensitivities svolte sono finalizzate ad un apprezzamento della volatilità del risultato della valutazione al variare dei parametri alla base del processo di stima. Seguendo il processo precedentemente descritto, l’esperto indipendente ha determinato un intervallo del valore recuperabile stimabile tra Euro 298 milioni e Euro 426 milioni. Il valore recuperabile mediano, pari a Euro 352 milioni, è risultato superiore rispetto al valore di carico per entrambe le filiere e per le varie CGU, non determinando così la necessità di operare alcuna svalutazione. Solo per la CGU del Teleriscaldamento il valore minimo riveniente dalla sensitivity sarebbe inferiore al valore del CIN riferito alla CGU stessa di circa Euro 4,1 milioni, superiore al surplus rispetto al valore mediano di soli Euro 0,9 milioni. Value in use Filiere e CGU CGU Teleriscaldamento Value in use CIN Min Max Mediana Surplus impairment 54.927 58.120 50.844 68.594 58.120 3.193 37 668 1.290 6.306 668 631 Filiera rinnovabili 54.964 58.788 52.134 74.900 58.788 3.824 Filiera ambientale 234.428 302.852 259.281 358.750 302.865 68.437 (3.694) (10.140) (13.095) (7.961) (10.140) (6.446) 285.698 351.500 298.320 425.689 351.513 65.815 CGU Produzione energia elettrica Corporate Totale Gruppo E’ stata infine operata dall’esperto indipendente, al fine di corroborare la ragionevolezza del risultato della stima del valore recuperabile, un confronto con tra i valori di Borsa e il value in use (c.d. Impairment Test di secondo livello). Ciò ha assunto rilevanza per effetto delle significanti oscillazioni registrate dal corso di borsa del titolo Gruppo Waste Italia dall’inizio dell’anno 2015 alla data di redazione del presente bilancio. Al 31 dicembre il valore contabile per azione della Società risulta inferiore rispetto al prezzo di borsa. In particolare, il valore netto contabile riferito al Gruppo Waste Italia nel suo complesso ed espresso in valore per azione è pari a Euro 0,44 (“Valore contabile per azione”) mentre il prezzo di borsa del Gruppo, pari a Euro 0,73 (“Prezzo di Borsa”). In linea generale, le differenze fra value in use per azione e prezzi di borsa possono trovare diversi razionali. Il prezzo di borsa può risultare influenzato da fattori contingenti o speculativi di breve periodo, non sempre mitigabili ricorrendo a osservazioni lungo orizzonti temporali estesi. Tali fattori non sono incorporati nelle valutazioni finalizzate alla stima del value in use, di norma sviluppate sulla base di criteri analitici atti a riflettere una visione di medio-lungo periodo del business oggetto di analisi, attraverso l’apprezzamento dei piani aziendali secondo una management view. Nella fattispecie, il Prezzo di Borsa anche se più alto del valore contabile al 31 dicembre 2015, all’inizio del 2016 ha fatto registrare una forte diminuzione del prezzo con un valore che alla data del 31 marzo 2015 (“Valore corrente”) si attesta intorno a Euro 0,20 (alla data di approvazione del presente bilancio da parte del Pagina | 145 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Consiglio di Amministrazione il valore del titolo si è attestato intorno a Euro 0,25). Tale avvenimento potrebbe essere ricondotto a fattori strutturali del mercato, quali gli scarsi volumi di scambio del titolo, oltre che da fattori congiunturali. Lo status di titolo “sottile” dell’azione Gruppo Waste Italia ne impoverisce il valore segnaletico in termini di lettura delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo e rende difficile un’interpretazione delle volatilità; l’andamento del titolo nel tempo può infatti essere influenzato in larga parte da eventi del tutto estranei all’evoluzione dei fondamentali. E’ dunque ragionevole sostenere che il Prezzo di Borsa sia influenzato da fattori esogeni e di breve periodo rispetto al Gruppo e non possa pertanto fornire una valida misura di confronto con il value in use del Gruppo. Valore per azione WIG Equity Value (in euro/000) Nr. azioni (valori in migliaia) Valore per azione (in euro) Valore contabile 24.516 56.203 0,44 Dati al 31.12.15 Borsa 31.12.15 Borsa (average 1m) Borsa (average 3m) Borsa (average 6m) Borsa (average 12m) Valore corrente 40.747 56.203 0,73 43.290 56.203 0,77 44.352 56.203 0,79 46.331 56.203 0,82 51.395 56.203 0,91 11.510 56.203 0,20 Per maggiori dettagli circa l’andamento del titolo si rimanda al capitolo 9 “Informazioni agli azionisti” della Relazione sulla Gestione. 2. ATTIVITA’ MATERIALI La movimentazione delle attività materiali nel corso dell’esercizio 2015 può essere così rappresentata: Descrizione Immobilizzazioni Materiali di proprietà Beni in Locazione Finanziaria Beni in esecuzione Totale Totale Costo originario 298.155 29.896 35.402 363.453 Fondo Ammortamento (184.061) 0 (17.782) (201.843) 114.094 29.896 17.620 161.610 Saldo al 01/01/2015 Incrementi 7.005 2.363 0 9.368 Totale Decrementi (171) (1.108) 0 (1.279) Investimenti dei periodo netti 6.834 1.256 0 8.090 Variazione area di consolidamento (14.875) (4.055) (1.307) (20.237) Giroconti da Immobilizzi in corso 14.074 (14.074) 0 0 2.999 0 1.297 4.296 Altri movimenti netti Svalutazioni Immobilizzazioni (728) (6.848) (242) (7.818) Ammortamenti del periodo (17.016) 0 (2.568) (19.584) Saldo al 31/12/2015 105.383 6.174 14.800 126.357 Gli incrementi dell’esercizio pari ad Euro 9.368 mila sono ascrivibili alle Immobilizzazioni materiali di proprietà per Euro 7.005 mila e si riferiscono principalmente: per Euro 1.517 mila alla realizzazione di un impianto di trattamento per la discarica di proprietà della controllata Ecosavona S.r.l.; per Euro 1.978 mila ai lavori eseguiti nel corso dell’esercizio sugli impianti specifici relativi alle discariche di proprietà delle società facenti capo a Waste Italia S.p.A.; per Euro 278 mila, all’acquisto di cassoni e contenitori per l’attività di raccolta dei rifiuti; Pagina | 146 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 per Euro 857 mila, all’acquisto di nuovi impianti e macchinari, macchinari di cogenerazione, attrezzature industriali e macchine operatrici operato nel corso del 2015 dalle società operative nel segmento ambientale facenti capo a Waste Italia S.p.A.; per Euro 1.036 mila principalmente riferibili ai lavori effettuati nel corso del 2015 sulle centrali termiche ascrivibili alla controllata SEI Energia S.p.A. Gli incrementi dei beni in esecuzione sono stati nell’esercizio pari ad Euro 2.363 mila e si riferiscono principalmente: per Euro 970 mila agli investimenti effettuati dalla controllata SEI Energia S.p.A. sulle reti e sulle centrali elettriche; per Euro 1.489 mila agli investimenti effettuati dalle società facenti capo a Waste Italia S.p.A. e principalmente riferibili alle opere di ampliamento della discarica di proprietà della controllata Ecosavona S.r.l.. I decrementi dei beni in esecuzione si attestano ad Euro 1.108 mila e si riferiscono principalmente per Euro 545 mila alla cessione da parte di SEI Energia S.p.A. alla collegata Nove delle opere in corso sulle reti (Euro 198 mila), sottostazioni (Euro 149 mila) e sulle centrali termiche (Euro 196 mila), oltre ad Euro 309 mila relativo allo stralcio dei lavori in corso operato nell’esercizio dalle controllate IGM e Castelvetrano. I giroconti da immobilizzazioni in corso si attestano al 31 dicembre 2015 ad Euro 14.074 mila e si riferiscono principalmente: per Euro 2,5 milioni ai lavori ultimati nel corso del 2015 relativi al piazzale e all’impianto di trattamento in capo alla controllata Ecosavona S.r.l.; per Euro 8,9 milioni ai cespiti relativi al progetto “serre” in capo alla società Innovatec S.p.A. entrati in funzione nel 2015 e successivamente deconsolidati (ed inclusi nel flusso di variazione da perimetro di consolidamento) a seguito dell’operazione di distribuzione del dividendo straordinario occorsa nel 2015; per circa Euro 1,8 milioni relativo al giroconto dei costi relativi all’approntamento e realizzazione relative al primo sub lotto della vasca 2E, entrata in coltivazione nel corso dell’anno; Per circa Euro 0,8 milioni alle attività di manutenzione incrementativa delle reti e centrali della controllata SEI Energia S.p.A.. La variazione area di consolidamento pari ad Euro 20.237 mila si riferisce per Euro 2.094 mila all’uscita dal perimetro di consolidamento di Alice Ambiente, ceduta alla parte correlata Waste to Water S.r.l. (ora Aker S.r.l.) nel corso del mese di marzo 2015, mentre per Euro 18.143 mila si riferisce al deconsolidamento delle Immobilizzazioni materiali a seguito dell’operazione di Spin-off delle società relative al settore Smart Energy ed EPC General Contracting. Gli altri movimenti netti pari ad Euro 4.296 mila si riferiscono all’iscrizione della component decommissioning della discarica di Albonese (PV). Le svalutazioni delle Immobilizzazioni materiali, pari ad Euro 7.818 mila, si riferiscono principalmente: per Euro 5.400 mila alla completa svalutazione dell’avviamento allocato ad impianto eolico in realizzazione a Cirò; per Euro 436 mila alla parziale svalutazione del patrimonio mobiliare di gruppo; per Euro 1.288 mila alla svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo nel business Ambiente non più perseguibili. ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI 3. PARTECIPAZIONI La voce è così composta: Pagina | 147 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni Nove ASGA Greenway Energy S.r.l. Erikoglu SunSystem Enerji Innovatec S.p.A. Kinexia Renewables Energy LCC SETA S.p.A. K&T Ambiente 4.876 1.233 0 0 2.976 15 7.343 5 4.876 1.233 12 89 0 15 2.018 5 0 0 (12) (89) 2.976 0 5.325 0 Totale collegate e Joint Venture 16.447 8.248 8.199 853 1.058 (205) 17.300 9.306 7.994 Altre partecipazioni minori Partecipazioni La voce partecipazioni si incrementa di Euro 7.994 mila rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente in ragione dei seguenti effetti combinati: incremento pari ad Euro 5.325 mila della partecipazione in SETA S.p.A. a seguito dell’esecuzione dell’impegno sottoscritto tra le parti nello scorso esercizio a convertire parte dei crediti vantati dal Gruppo al fine di ottenere una interessenza nella società del 49%; iscrizione tra le partecipazioni disponibili alla vendita della quota residua partecipativa (17,47%) in Innovatec S.p.A. (pari ad Euro 2.976 mila) a seguito della perdita di controllo occorsa con la distribuzione del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec; incremento nel corso dell’esercizio per Euro 621 mila delle “Altre partecipazioni minori” principalmente riferibile per Euro 360 mila alla costituzione nel corso del 2015 di una società di scopo in Albania, titolare delle autorizzazioni necessarie ad operare (partecipata per il 90% da WIG S.p.A. e per il 10% da Albania Landfil Energia “ALE” Sh pk) per la realizzazione e la gestione della nuova discarica di Manez, Albania, che sarà al servizio di tutte le circoscrizioni locali che rientrano nella Regione di Durazzo, mentre per Euro 249 mila all’acquisizione nel corso dell’esercizio di una partecipazione di minoranza in Primus Management; riduzione del valore delle partecipazioni in Green Way Energy ed Erikoglu SunSystem Enerji per un valore complessivo pari ad Euro 101 mila e del valore delle “Altre partecipazioni minori” per un valore pari ad Euro 826 mila per effetto della perdita di controllo occorsa con la distribuzione del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec. La voce “Altre partecipazioni minori” è così composta: Valori in €/000 Descrizione Tecnoalimenti società consortile Indipendent Investment Society Greenway S.r.l. Metroquadro S.r.l. Exalto Energy & Innovation S.r.l. Albania Landfill ALE Sk LLC Primus Management Edizioni Ambiente S.r.l. Farthan 31-dic-14 27 4 11 606 209 0 0 201 0 Incrementi 0 0 0 0 0 360 249 0 12 Var. perimetro Consolidamento 0 0 (11) (606) (209) 0 0 0 0 31-dic-15 27 4 0 0 0 360 249 201 12 Pagina | 148 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Totale 1.058 621 (826) 853 4. CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE I crediti per imposte anticipate al 31 dicembre 2015 sono pari ad Euro 9.784 mila (Euro 13.131 mila a fine dicembre 2014) e sono così composti: Valori in €/000 Descrizione 31/12/2014 Incremento Decremento Variazione Perimetro di consolidamento Riclassifiche 31/12/15 Imposte differite su immobiliz. ed avviamento Altre imposte differite 2.576 32 (48) (1.715) 0 845 10.555 2.154 (1.547) (4.184) 1.983 8.961 Imposte differite attive 13.131 2.186 (1.595) (5.899) 1.983 9.806 La movimentazione dell’esercizio con riferimento ai crediti per imposte anticipate scaturisce dai seguenti effetti combinati: Incrementi pari ad Euro 2.186 mila principalmente riferibili per Euro 924 mila allo stanziamento delle imposte anticipate sui fondi rischi e svalutazione crediti fiscalmente deducibili di Waste Italia S.p.A. e per 170 mila alle imposte anticipate stanziate sulla perdita fiscale della controllata Waste to Water S.r.l.; per Euro 1.060 mila alle imposte anticipate accantonate nell’esercizio dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. e relative per Euro 954 mila alle imposte anticipate sulle perdite fiscali di gruppo, per Euro 21 mila alle imposte anticipate sui compensi amministratori non pagati e per Euro 85 mila, sui fondi rischi accantonati nell’esercizio; Decrementi pari ad Euro 1.595 mila principalmente riferibili al rilascio delle imposte anticipate ascrivibili alle controllate SMC per Euro 155 mila, SEI Energia S.p.A. per Euro 217 mila sostanzialmente per l’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24%, operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n. 208 del 28 dicembre 2015, Ecoadda S.r.l. per Euro 244 mila al rilascio delle imposte anticipate sulle perdite fiscali pregresse a seguito della messa in liquidazione della società, oltre ad un decremento di Euro 481 mila ascrivibile alla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. relativo al rilascio della quota dell’anno 2015 sui costi sostenuti negli esercizi precedenti per le operazioni di aumento di capitale sociale (Euro 76 mila), al rilascio di anticipate a seguito del pagamento dei compensi amministratori relativi agli esercizi precedenti (Euro 31 mila), al rilascio di anticipate in seguito all’utilizzo del fondo rischio stanziato negli anni precedenti per causa lavoro (41 mila Euro), al rilascio di anticipate sulle perdita fiscali 2006/2008 in quanto ritenute non più recuperabili (Euro 282 mila) ed infine all’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% delle imposte anticipate operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015 (Euro 51 mila); La variazione perimetro di consolidamento pari ad Euro 5.899 mila, si riferisce per Euro 1.836 mila agli effetti di deconsolidamento della controllata Alice Ambiente, ceduta nel mese di marzo 2015 alla società correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) e per Euro 4.063 mila agli effetti di deconsolidamento delle società appartenenti al segmento Smart Energy ed EPC General Contracting ed in particolare è riferibile per Euro 2.196 mila alla società Volteo Energie S.p.A., Euro 503 mila alla società Innovatec S.p.A. ed Euro 967 mila alla società Sun System S.p.A.. 5. ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Altre attività finanziarie non correnti”: Pagina | 149 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni Crediti finanziari verso Parti correlate Crediti finanziari verso società discontinuate Crediti Immobilizzati verso Terze Parti Crediti Immobilizzati Depositi Vincolati Altre attività non correnti Depositi Cauzionali Altre attività non correnti 4.506 0 2.103 6.609 0 1.447 610 2.057 0 2.928 4.318 7.246 86 1.528 3.748 5.362 4.506 (2.928) (2.215) (-637) (86) (-81) (3.138) (3.305) Totale Altre attività finanziarie non correnti 8.666 12.608 (3.942) La voce “Altre attività finanziarie non correnti”, pari a Euro 8.666 mila (Euro 12.608 mila al 31 dicembre 2014), si riferisce a: Crediti finanziari verso Parti Correlate, pari ad Euro 4.506 mila, ascrivibili per Euro 3.919 mila alla quota residua del finanziamento erogato a favore della ex controllata Alice Ambiente sorto a seguito dell’estinzione del debito bancario contratto dalla società con GE Capital nell’ambito dell’emissione dell’Hight Yield Bond Waste; Crediti Immobilizzati, pari ad Euro 2.103 mila relativi per Euro 500 mila al credito finanziario nei confronti della società Lafumet, quale anticipo di parte del prezzo del potenziale acquisto del ramo d’azienda e per Euro 1.300 mila alla caparra confirmatoria versata dalla società Verde Imagna per l’acquisto di una partecipazione totalitaria in una società con sede in provincia di Bergamo; Altre Attività non correnti, pari ad Euro 1.447 mila, riferibile per Euro 1.425 mila al credito che la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. vanta verso un ex Consigliere e sorto nel 2014 per il versamento effettuato dalla controllante (per la quota di spettanza dell’ex consigliere pari al 3,608%) a Waste Italia Holding S.p.A. della quota a titolo di finanziamento soci in conto futuro capitale (quale obbligazione sorta a seguito dell’emissione dell’Hight Yield Bond Waste) finalizzato a rifinanziare l’indebitamento del gruppo Waste Italia S.p.A. ed ad acquisire il Gruppo Geotea. Il decremento relativo alla voce depositi cauzionali è dovuto principalmente alla compensazione del saldo riferibile al deposito cauzionale di Euro 3.000 mila vantato nei confronti del fornitore che si è assunto l’obbligo di svolgere le attività di chiusura e post chiusura relativi alle vasche A, C e primo lotto vasca E della discarica di Bedizzole con debiti nei confronti dello stesso, così come previsto nell’ambito della pattuizioni di un accordo transattivo sottoscritto tra le parti nel corso del primo trimestre del presente esercizio. Il decremento della voce Crediti finanziari verso società discontinuate è dovuto all’effetto della variazione di perimetro di consolidamento occorso a seguito del deconsolidamento nel 2015 della società Volteo Energie S.p.A. ATTIVITA’ CORRENTI Si riporta di seguito il dettaglio delle attività correnti: Valori in €/000 Descrizione Rimanenze di magazzino Crediti commerciali Altre attività correnti 31-dic-15 4.529 77.169 21.843 31-dic-14 6.496 76.688 42.968 Variazioni (1.967) 481 (21.125) Pagina | 150 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Crediti Finanziari ed altre attività correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ATTIVITA' NON CORRENTI 6.300 2.939 10.226 25.228 (3.926) (22.289) 112.781 161.606 (48.825) 6. RIMANENZE DI MAGAZZINO E LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE Di seguito si riporta il dettaglio della voce: Valori in €/000 Descrizione Anticipi a fornitori Materie prime e scorte Lavori in corso su ordinazione Prodotti finiti RIMANENZE Valore Lordo Fondo Svalutazione Valore Netto Valore Lordo Fondo Svalutazione Valore Netto Valore Netto Valore Lordo Fondo Svalutazione Valore Netto Valore Lordo Fondo Svalutazione Valore Netto 31/12/2015 103 0 103 1.437 0 1.437 2.989 0 0 0 4.529 31/12/2014 256 0 256 1.749 0 1.749 3.284 1.441 (233) 2.538 6.729 Variazioni (153) 0 (153) (312) 0 (312) (295) (1.441) 233 (1.283) (2.200) 0 (233) 233 4.529 6.496 (1.967) La voce “Rimanenze di magazzino” è così composta da: rimanenze di materie prime e scorte pari ad Euro 1.437 mila, che si riferiscono a materiali geosintetici per l’attività di chiusura del lotto 1 settore E della discarica di Bedizzole e per l’attività di chiusura della Chivasso Zero; lavori in corso su ordinazione (al netto degli acconti ricevuti), pari ad Euro 2.989 mila, che si riferiscono principalmente per Euro 2.721 mila ai lavori posti in essere per la discarica denominata “Chivasso 0”, realizzata dalla controllata SMC Smaltimenti Controllati, in forza di una convenzione con la società collegata SETA sottoscritta nell’ottobre del 2009 per far fronte all’emergenza dei rifiuti urbani che nel periodo in questione interessò la provincia di Torino e per Euro 74 mila al progetto per il completamento della procedura di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di valorizzazione organica RSU da realizzarsi in località Cascina Cavalli, in provincia di Pavia. La voce lavori in corso su ordinazione segue il criterio di valutazione previsto dallo IAS 11 unitamente alle informazioni integrative richieste dallo stesso, che di seguito si riportano: Paragrafo 39 (a): Informazioni integrative: ammontare dei ricavi di commessa rilevati come ricavo nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015. L’ammontare dei ricavi di commessa rilevati come ricavo dell’esercizio al 31 dicembre 2015 è pari a: Euro 165 mila riferiti alla fatturazione per l’avanzamento della realizzazione del lotto Chivasso zero; Euro 692 mila quale variazione delle rimanenze di lavori in corso su ordinazione. Tale importo è principalmente riconducibile alla controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. per Euro 589 mila, come meglio dettagliato nel paragrafo 22.2 della presente nota illustrativa riferito alla variazione delle rimanenze di lavori in corso su ordinazione. Pagina | 151 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Paragrafo 39 (b): Informazioni integrative: criteri utilizzati per determinare i ricavi di commessa rilevati come ricavo nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015. Il criterio utilizzato per la determinazione dei ricavi di commessa è rilevabile, per le commesse chiuse in corso d’anno, nell’importo dei ricavi pattuiti al momento della stipula del contratto, mentre per le commesse in corso di esecuzione il criterio utilizzato è quello della percentuale di completamento. Paragrafo 39 (c): Informazioni integrative: criteri utilizzati per determinare lo stato di avanzamento delle commesse in corso al 31 dicembre 2015. I ricavi e i costi di commessa vengono rilevati con il metodo della percentuale di completamento, in base al quale i ricavi di commessa sono correlati ai costi sostenuti per giungere allo stato di avanzamento, rilevando a conto economico i ricavi e i costi (e quindi il mark-up) attribuibili alla parte di lavoro completato. Il ricavo è imputato a conto economico negli esercizi in cui il lavoro è svolto, sulla base dello stato di avanzamento della commessa, mentre i costi sostenuti sono rilevati come costi a conto economico negli esercizi in cui il lavoro è svolto. In tal modo la competenza del risultato di una commessa deriva dal raffronto tra i costi sostenuti ed i ricavi pattuiti, maturati sulla base dello stato di avanzamento. Lo stato di avanzamento della commessa viene misurato sulla base della proporzione tra i costi di commessa sostenuti per i lavori svolti fino alla data di riferimento e i costi totali stimati di commessa (metodo del cost-to-cost). Paragrafo 40 (a): Informazioni integrative: ammontare complessivo dei costi sostenuti alla data del 31 dicembre 2015. I costi sostenuti includono: i costi direttamente imputabili alla commessa specifica; i costi attribuibili all’attività di commessa in generale e che sono allocabili alla commessa stessa; qualunque altro costo specificamente addebitabile al committente sulla base delle clausole contrattuali. I costi che non possono essere attribuiti all’attività di commessa o che non possono essere imputati ad una commessa vengono esclusi dai costi di una commessa in corso d’opera. 7. CREDITI COMMERCIALI Di seguito si riporta il dettaglio della voce: Valori in €/000 Descrizione Collegate Terze Parti Parti correlate Crediti commerciali lordi Fondo Svalutazione crediti commerciali Fondo Svalutazione crediti commerciali Crediti commerciali 31-dic-15 12.974 56.604 11.128 80.706 (3.537) (3.537) 77.169 31-dic-14 10.273 69.529 500 80.302 (3.614) (3.614) 76.688 Variazioni 2.701 (12.925) 10.628 404 77 77 481 La voce “crediti commerciali netti” presenta un saldo di Euro 77.169 mila, al netto di un fondo svalutazione di Euro 3.537 mila ed è così composta da: crediti verso Collegate pari ad Euro 12.974 mila e che si riferiscono principalmente per Euro 10.598 mila ai crediti verso N.O.V.E. S.p.A. maturati nell’ambito del contratto di gestione delle attività connesse alla distribuzione del teleriscaldamento nel comune di Grugliasco, oltre a crediti per Euro Pagina | 152 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 2.156 mila verso la collegata SETA S.p.A. sorti nell’ambito dell’esecuzione dei servizi ambientali svolti nell’interesse della stessa; crediti verso terze parti per Euro 56.604 mila, in riduzione rispetto allo stesso periodo del 2014 di Euro 12.925 mila principalmente per l’effetto del deconsolidamento a fine esercizio 2015 del business rinnovabili e dell’efficienza energetica; crediti verso parti correlate pari ad Euro 11.128 mila, costituiti principalmente del credito verso la correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) pari ad Euro 9.000 mila sorto a seguito della vendita alla correlata di diritti a conferire nel giacimento di messa a dimora di Albonese (PV), entro e non oltre la data del 31 dicembre 2016, per un totale di n. 120.000 tonnellate di rifiuti, oltre al credito che il gruppo vanta verso la correlata Alice Ambiente pari ad Euro 1.370 mila sorto sostanzialmente in relazione alla rifatturazione dei costi sostenuti da Waste Italia per la gestione della discarica di Alice Ambiente. Nel corso dell’esercizio 2015 il fondo svalutazione crediti commerciali ha subito la seguente movimentazione: Valori in €/000 Fondo Svalutazione Crediti Commerciali 31 -dic- 14 Fondo Svalutazione crediti commerciali Totale Fondo Svalutazione crediti 3.614 3.614 Acc.ti Utilizzi 947 947 Variazione perimetro di Consolidamento 31-dic-15 (867) (867) 3.537 3.537 (157) (157) L’accantonamento effettuato al 31 dicembre 2015 al fondo svalutazione crediti risulta essere pari ad Euro 947 mila ed è stato determinato dall’analisi periodica di controllo e di monitoraggio dei rischi di credito e tenendo conto delle tempistiche di incassabilità dei crediti e degli eventi occorsi nell’esercizio. La variazione perimetro di consolidamento pari ad Euro 867 mila si riferisce all’effetto del deconsolidamento a fine esercizio 2015 del business rinnovabili e dell’efficienza energetica ed è imputabile per Euro 20 mila alla società Innovatec S.p.A., per Euro 535 mila alla società Sun System S.p.A. e per Euro 312 mila alla società Volteo Energie S.p.A. Il fondo al 31 dicembre 2015 è riferibile per Euro 3.415 mila a crediti della filieria Ambiente, per Euro 100 mila a crediti della CGU Teleriscaldamento e per Euro 22 mila a crediti Corporate. 8. ALTRE ATTIVITA’ CORRENTI Di seguito si riporta il dettaglio della composizione della voce altre attività correnti: Valori in €/000 Descrizione Imposte dirette Richieste a rimborso e eccedenze Ritenuta di acconto su interessi attivi IVA e imposte indirette Crediti da Consolidato Fiscale Altri crediti tributari CREDITI TRIBUTARI E FISCALI Altri crediti verso Collegate Altri crediti verso Correlate 31-dic-15 498 117 25 3.712 93 27 4.472 41 134 31-dic-14 781 293 140 3.800 76 27 5.117 305 0 Variazioni (283) (176) (115) (88) 17 0 (645) (264) 134 Pagina | 153 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Terze Parti Crediti vs Agenti e Fornitori Anticipi a fornitori Ratei e risconti attivi Altri crediti verso dipendenti Fondo svalutazione Altri Crediti CREDITI TRIBUTARI E FISCALI 7.359 0 2.321 11.056 104 (1.631) 19.384 23.601 57 5.473 11.473 87 (3.145) 37.851 (16.242) (57) (3.152) (417) 17 1.514 (18.467) ALTRE ATTIVITA' CORRENTI 23.856 42.968 (19.112) La voce “Altre attività correnti”, pari ad Euro 23.856, mila si decrementa di Euro 19.122 mila rispetto al 31 dicembre 2014 ed è composta principalmente da: “Iva e imposte indirette” per Euro 3.712 mila; “Altri crediti verso terze parti” pari ad Euro 7.359 mila: la voce accoglie principalmente, per Euro 1.182 mila crediti vantati dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. ed Euro 737 mila dalla controllata SEI Energia S.p.A. verso ASM in liquidazione e concordato preventivo acquisiti nel corso del 2014 a seguito della definizione dell’accordo transattivo per un valore lordo pari ad Euro 1.919 mila e successivamente svalutati per un importo pari ad Euro 1.631 mila; la voce inoltre accoglie per Euro 2.257 mila crediti verso ITEM per un ammontare complessivo pari ad Euro 2.275 mila relativi ad anticipi effettuati dal gruppo in nome e per conto della stessa per impegni contrattuali e fidejussori di competenza di Item in riferimento al progetto “Perla Jonica”, per Euro 452 mila a crediti per certificati verdi ascrivibili alla controllata Ecosavona S.r.l.; per Euro 493 mila riferibili allo stanziamento delle riduzioni e dei rimborsi sulle accise del gasolio ascrivibili alle società operanti nel segmento ambientale facenti capo a Waste Italia S.p.A. “Anticipi a fornitori”: la voce, pari ad Euro 2.321 mila al 31 dicembre 2015 si decrementa rispetto al 2014 di Euro 3.152 mila, sostanzialmente per effetto del deconsolidamento del business rinnovabili e dell’efficienza energetica. Il saldo al 31 dicembre 2014 infatti comprendeva principalmente anticipi a fornitori sulle commesse in corso di realizzazione da parte della società Volteo Energie S.p.A. (circa Euro 4.142 mila) e Sun System S.p.A. (circa Euro 635 mila); Ratei e risconti attivi per Euro 11.056 mila, di cui Euro 9.579 mila relativi alle società operanti nel settore ambientale facenti capo a Waste Italia S.p.A. e riferibili sostanzialmente al risconto dei costi fideiussori e del diritto a conferire in discariche ed Euro 1.319 mila relative ai risconti sulle Royalties versate al comune di Cirò nell’ambito della realizzazione di un parco eolico da 30 MW. Di seguito si riporta la movimentazione verificatasi nell’esercizio con riferimento al Fondo svalutazione altri crediti: Valori in €/000 Fondo Svalutazione altri crediti Fondo Svalutazione altri crediti Totale Fondo Svalutazione altri crediti 31 -dic- 14 Accantonamenti Utilizzi Variazione perimetro di Consolidamento 31-dic-15 3.145 0 0 (1.514) 1.631 3.145 0 0 (1.514) 1.631 Il fondo svalutazione altri crediti per Euro 1.631 mila si riferisce alla svalutazione dei crediti vantati verso ASM in liquidazione e concordato preventivo sorti in seguito alla sottoscrizione di accordi transattivi con i quali Gruppo Waste Italia S.p.A. ha acquistato, nello scorso esercizio, crediti per complessivi Euro 1.919 mila nei confronti di ASM (tali crediti sono stati richiesti a rimborso nell’ambito del concordato preventivo di ASM e quindi coerentemente svalutati per Euro 1.631 mila per la quota di riparto prevista dallo stesso per i creditori chirografari). Pagina | 154 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 La variazione rispetto all’esercizio precedente è interamente imputabile al deconsolidamento della società Volteo Energie S.p.A. verificatosi nell’esercizio a seguito della cessione della stessa alla società Innovatec S.p.A. ed alla successiva uscita dal gruppo per effetto dell’operazione di distribuzione ai soci di WIG di un dividendo straordinario in natura mediante distribuzione di azioni Innovatec, come già ampliamente descritto nella Relazione del consiglio di amministrazione alla quale rimandiamo per maggiori dettagli. 9. ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Di seguito si riporta il dettaglio della composizione della voce attività finanziarie correnti: Valori in €/000 Descrizione Titoli disponibili per la vendita Titoli per la negoziazione TITOLI NEGOZIABILI Collegate Parti correlate Terze Parti CREDITI FINANZIARI A BREVE TERMINE CREDITI FINANZIARI E ALTRE ATTIVITA' CORRENTI 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni 181 39 220 75 649 5.356 1.001 0 1.001 5.394 1.191 2.640 (820) 39 (781) (5.319) (542) 2.716 6.080 9.225 (3.145) 6.300 10.226 (3.926) La voce “Attività finanziarie correnti” pari a Euro 6.300 mila (Euro 12.226 mila al 31 dicembre 2014) comprende principalmente: titoli per negoziazione, pari ad Euro 181 mila, che si riferiscono ad azioni Veneto Banca, la cui riduzione nel corso dell’esercizio si riferisce alla svalutazione diretta operata sulle stesse per Euro 820 mila; crediti verso terze parti, pari ad Euro 5.356 mila, che per Euro 4.102 mila si riferiscono a crediti ceduti a società di factoring dalle controllate Waste Italia S.p.A (Euro 4.349 mila) e Faeco S.r.l. (Euro 663 mila). Il saldo nel 2014 comprendeva anche un credito lordo vantato da Volteo Energie S.p.A. verso il gruppo Hybla per Euro 6.152 mila, ceduto alla società Spedita nel corso del secondo trimestre del 2013 e svalutato nel corso del precedente esercizio per Euro 4.077 mila (valore netto Euro 2.075 mila). 10. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Di seguito si riporta il dettaglio della voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”: Valori in €/000 Descrizione Depositi bancari e postali Cassa Assegni Conto Corrente postale Totale Disponibilità Liquide e altri mezzi equivalenti 31-dic-15 31-dic-14 Delta 2.887 28 0 24 24.949 39 0 240 (22.062) (11) 0 (216) 2.939 25.228 (22.289) Pagina | 155 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 La voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” si decrementa per Euro 22.289 mila rispetto al 31 dicembre 2014 e comprende depositi bancari e postali per Euro 2.887 mila, c/c postale per Euro 24 mila e disponibilità liquide per Euro 28 mila. Per maggiori dettagli in merito all’andamento finanziario del Gruppo Waste Italia S.p.A. si rimanda al Capitolo 12 della Relazione sulla gestione. 11. ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA La voce “Attività destinate alla vendita” pari a complessive Euro 14.837 mila accoglie la riclassifica dell’attivo delle società agricole discontinuate Bioenergie Italia S.r.l., ER Società Agricola a.r.l.. Di seguito viene riportato il dettaglio suddiviso per società: Valori in €/000 ER 10 5.567 14 58 156 1.534 123 7.461 Attività Immateriali Attività materiali Altre attività non correnti (finanziarie ed altre) Rimanenze Crediti commerciali Altre attività correnti (finanziarie ed altre) Disponibilità liquide Attività destinate alla vendita Bioenergie 18 5.665 35 56 155 1.369 78 7.376 Totale 28 11.232 49 114 311 2.903 201 14.837 PASSIVO 12. PATRIMONIO NETTO Il capitale sociale di Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 è composto da n. 56.103.205 azioni ordinarie prive di valore nominale. Il capitale sociale è sottoscritto e versato per Euro 93.902.051,17. Valori in €/000 Patrimonio netto al 31 dicembre 2013 Destinazione risultato Distribuzione dividendi Fusione inversa Sostenya Acquisizione minority WIH Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo complessivo di cui: Utile (perdita) rilevato direttamente a PN Utile (perdita) del periodo Patrimonio netto al 31 dicembre 2014 Destinazione risultato Versamento soci in c/futuro aucap Effetti dividendo straordinario INN Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo complessivo di cui: Utile (perdita) rilevato direttamente a PN Utile (perdita) del periodo Patrimonio netto al 31 dicembre 2015 Capitale Sociale 60.301 Riserva legale 204 12 4.699 28.902 Riserva Totale Riserva Cash Riserva Prestito Utile Utile Totale Totale spese Altre riserve Patrimonio Flow Hedge Obbl. Altre Riserve (perdite) a (perdita) Patrimonio Patrimonio aumento OCI (1) netto di (1) Convertibile nuovo d'esercizio netto di terzi netto capitale gruppo (265) (1.040) 0 140 (1.913) (658) 1.962 58.731 12.649 71.380 265 1.485 200 (1.962) 0 0 (93) (200) (292) (292) 13.255 312 18.266 18.266 (477) 751 (8.703) 20.473 439 20.912 (4.217) 64 (4.153) (288) (4.442) (1.189) 380 (29.549) (30.358) (2.154) (32.512) (1.189) 93.902 216 (477) (2.229) 587 0 891 5.000 (10.746) 928 62 477 93.902 216 0 1.032 (945) 1.032 (945) (1.197) (945) 194 (281) (29.549) (4.562) (3.729) (2.661) (589) (31.716) 73.311 0 5.000 (10.054) (2.801) (41.748) (39.236) (39.236) 149 (39.236) 19.453 309 (2.970) 4.256 458 (42.206) 23.709 215 62 891 13 (2.167) 10.646 (39.236) (602) (29.549) 62.667 0 5.000 (10.054) 928 (39.087) (29.549) (29.549) 29.549 (29.615) In data 27 ottobre 2015 l’assemblea degli azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, Pagina | 156 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Nell’ambito di tale distribuzione sono state coperte con riserva di utili la riserva negativa “riserva spese aumento di capitale” di Euro 477 mila e le perdite riportate a nuovo per Euro 214 mila. L’effetto della distribuzione del dividendo straordinario accoglie inoltre i risultati dei primi 9 mesi (negativi per circa 4,5 milioni) delle società per le quali è venuto meno il controllo nell’ambito dell’operazione, ossia Volteo Energie S.p.A. e Innovatec S.p.A. e le sue controllate. Conseguentemente alla distribuzione del succitato dividendo la partecipazione residua in Innovatec, pari al 17,47% è stata classificata come strumento finanziario disponibile per la vendita ed è stata valutata al fair value. L’adeguamento al fair value a chiusura dell’esercizio ha comportato un’ulteriore svalutazione di Euro 945 migliaia, rispetto a quella rilevata al momento della perdita di controllo (pari a Euro 425 mila transitata a conto economico), è stata rilevata a patrimonio netto coerentemente con la classificazione della partecipazione come “disponibile per la vendita”. Si segnala infine che nel corso del terzo trimestre 2015, l’azionista di riferimento Sostenya Group Plc, a seguito dell’impegno irrevocabile assunto nell’ambito dell’approvazione delle Relazione Finanziaria semestrale 2015, ha destinato a riserve in conto futuro aumento di capitale Euro 5 milioni dei crediti da essa vantati nei confronti della Gruppo Waste Italia S.p.A.. A seguito di tale operazione la quota della riserva “versamenti in conto futuro aumento di capitale” riferibile a Sostenya Group Plc ammonta al 31 dicembre 2015 a Euro 5.984 migliaia. Di seguito si riporta il raccordo del patrimonio netto e del risultato d’esercizio della capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. con i rispettivi dati consolidati: Valori in Euro/000 Capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. Risultati d'esercizio e effetti di consolidamento per la quota di competenza delle società partecipate Svalutazione goodwill Effetti acquisizione minority WIH Effetti consolidamento gr. Waste Italia IAS 39 - Cash flow hedge IAS 39 - attualizzazione crediti a lungo Consolidamento partecipazioni ad equity Elisione dividendi Svalutazione partecipazioni Effetti IFRS 5 "Hive-off Innovatec e Volteo Altre rettifiche di consolidato Patrimonio netto consolidato di Gruppo Patrimonio netto Risultato d'esercizio 64.197 (35.999) (39.270) (26.963) (15.677) (8.700) (5.592) (1.197) 0 (538) (16.624) 38.027 4.140 687 (6.439) 0 0 0 186 14 (16.624) 38.027 8.058 504 19.453 (39.236) PASSIVITA’ NON CORRENTI Si riporta di seguito il dettaglio delle passività non correnti: Valori in €/000 Pagina | 157 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Descrizione 31-dic-15 Passività Finanziarie non correnti TFR e altri fondi del personale Fondi per rischi ed oneri futuri Passività per Imposte differite PASSIVITA' NON CORRENTI 196.795 2.741 72.221 4.437 276.195 31-dic-14 Variazioni 245.977 4.094 75.150 6.830 332.051 (49.182) (1.353) (2.929) (2.393) (55.856) 13. TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE La movimentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto è di seguito riepilogata: Valori in €/000 Variazioni Saldo iniziale Accantonamento del periodo Decrementi Variazioni Perimetro di consolidamento Altri movimenti Valutazione Attuariale Saldo finale al 31.12.2015 31-dic-15 4.094 464 (981) (813) (395) 372 2.741 31-dic-14 1.072 422 (192) 2.688 0 104 4.094 Delta 3.022 42 (789) (3.501) (395) 268 (1.353) Il Fondo “TFR ed altri fondi relativi al personale” al 31 dicembre 2015 si decrementa di Euro 1.353 mila principalmente a seguito di: Decrementi per anticipi e liquidazioni pari ad Euro 981 mila; Variazione del perimetro di consolidamento, negativa per Euro 813 mila e riferita al desconsolidamento delle società appartenenti ai segmenti operativi Smart Energy ed EPC General Contracting nell’ambito della realizzazione del progetto strategico di separazione delle attività relative a tali segmenti dalle altre attività con conseguente focalizzazione sul business ambientale come meglio rappresentato nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin –off ed attività operative cessate” riportato nella presente nota illustrativa; Altri movimenti negativi per Euro 395 mila che accolgono il decremento del Fondo TFR della società controllata SEI Energia S.p.A. ceduto alla società correlata Volteo Energie S.p.A. a seguito della stipula di un contratto di affitto ramo d’azienda con efficacia dal 1° ottobre 2015; L’accantonamento relativo all’esercizio si attesta ad Euro 464 mila. La valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto alla data del 31 dicembre 2015, secondo i Principi Contabili Internazionali, è stata affidata ad un esperto indipendente. Per le valutazioni attuariali del TFR al 31 dicembre 2015, sono state adottate le seguenti ipotesi demografiche ed economico – finanziarie: per le probabilità di morte le RG48 determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato distinte per sesso; per le probabilità di inabilità quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito; per l’epoca di pensionamento per il generico attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l’Assicurazione Generale Obbligatoria; per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per cause diverse dalla morte, in base a statistiche fornite dal Gruppo, sono state considerate delle frequenze annue del 5,00% per tutte le società del Pagina | 158 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Gruppo ad eccezione delle società Bossarino, Ecosavona e Geotea per le quali sono state utilizzate delle frequenze medie annue del 2,50%; per le probabilità di anticipazione si è supposto un valore anno per anno pari al 3,00%. Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi descritte dalla seguente tabella: 31.12.2015 2,03% 31.12.2014 1,50% Tasso annuo di inflazione 1,50% per il 2016 1,80% per il 2017 1,70% per il 2018 1,60% per il 2019 2,00% dal 2020 in poi 1,75% Tasso di incremento del TFR 2,625% per il 2016 2,850% per il 2017 2,775% per il 2018 2,700% per il 2019 3,000% dal 2020 in poi 2,8125% Tasso di incremento salariale 2,50% 2,50% Tasso annuo di attualizzazione In merito al tasso di attualizzazione, è stato preso come riferimento per la valorizzazione di detto parametro l’indice iBoxx Eurozone Corporates AA10+, alla data di valutazione. 14. PASSIVITA’ PER IMPOSTE DIFFERITE Si riporta di seguito il dettaglio della voce: Valori in €/000 Descrizione Imposte dif. su immobiliz. materiali Altre imposte differite Imposte differite Imposte Differite al 31/12/2014 Incremento Decremento Variazione Area di Consolidamento Valore finale al 31/12/2015 665 0 (15) (400) 250 6.165 6.830 463 463 (291) (306) (2.150) (2.550) 4.187 4.437 La voce “passività per imposte differite” nel corso del 2015 si movimenta principalmente a seguito di: accantonamenti dell’esercizio, pari ad Euro 463 mila, riferibili per Euro 406 mila agli effetti fiscali connessi alla rilevazione in accordo con lo IAS 39 del costo ammortizzato sul Bond in capo a Waste Italia S.p.A.; decrementi dell’esercizio, pari ad Euro 291 mila, principalmente riferibili al rilascio delle imposte differite sugli effetti di conto economico che scaturiscono dalla contabilizzazione dei contratti di leasing secondo la metodologia dello IAS 17 pari ad Euro 273 mila, oltre agli effetti che scaturiscono dal ricalcolo del fondo imposte differite IRES delle società incluse nel perimetro di consolidamento per l’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24%, operata nell’esercizio sulle differenze temporanee Pagina | 159 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n. 208 del 28 dicembre 2015; La variazione perimetro di consolidamento pari ad Euro 2.550 mila si riferisce interamente agli effetti relativi al deconsolidamento nel 2015 delle società appartenenti ai segmenti dello Smart Energy ed EPC General Contracting ed in particolare è riferibile per Euro 1.901 mila alla società Volteo Energie S.p.A. e per Euro 649 mila alla società Sun System S.p.A.. 15. FONDI PER RISCHI, ONERI FUTURI E PASSIVITA’ PER DISCARICHE Di seguito si riporta il dettaglio della voce “Fondi per rischi, oneri e passività per discariche”: Valori in €/000 Descrizione 31/12/2014 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci Variazione Altri Area di 31/12/2015 movimenti Consolidamento Altri fondi rischi e Oneri Futuri 11.794 3.981 (5.075) (152) 0 10.548 Passività per discariche 63.356 3.908 (9.886) 0 4.296 61.674 Totale Fondi Rischi ed Oneri e passività per discariche 75.150 7.889 (14.961) (152) 4.296 72.222 La voce “Altri fondi per rischi e oneri Futuri” presenta un saldo di Euro 10.548 mila, con un decremento netto di Euro 2.928 mila, la cui movimentazione è principalmente riferibile a: accantonamenti per Euro 3.981 mila di cui Euro 3.512 mila relativi all’accantonamento di un fondo per gli oneri futuri relativi agli aggi, ecotassa e gestione operativa connesso alla vendita di spazi in logica take or pay operata nell’esercizio alla parte correlata Waste to Water (oggi Aker S.r.l.), oltre ad Euro 345 mila relativi all’accantonamento di un fondo rischi per contenziosi con ex dipendenti ed Euro 124 all’accantonamento di un fondo rischi operato a fronte di un contenzioso con un consulente coinvolto in un’analisi di operazione straordinaria; Utilizzi e rilasci per Euro 5.075 mila, di cui Euro 4.721 mila riferibili all’utilizzo del fondo ristrutturazione stanziato al 31 dicembre 2014 nell’ambito della cessione della ex controllata Alice Ambiente, operazione perfezionatasi nel mese di marzo 2015. Il saldo al 31 dicembre 2015 comprende altresì fondi accantonati in esercizi precedenti sostanzialmente riferibili: Per Euro 4.800 mila, al fondo stanziato nel 2014 dalla controllata SEI Energia S.p.A. con riferimento al rischio connesso ai rapporti con ASM S.p.A. (in liquidazione e concordato preventivo) e all’obbligazione sussidiaria relativa alle operazioni di cessione di rami d’azienda alla stessa. Per maggiori dettagli si veda quanto riportato nella Relazione del consiglio di amministrazione al paragrafo 16.3.7 “Rischi connessi ai rapporti con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo”; Per Euro 1.483 mila, al fondo stanziato dalla controllata Faeco S.r.l. riferito ai costi per la gestione della discarica da parte di Ammit s.r.l., ad ecotassa e ad aggi per l’utilizzo degli spazi venduti nel corso del 2013 e del 2014 in logica del take or pay. Nel corso dell’esercizio tale fondo è stato utilizzato per Euro 103 mila a copertura parziale della quota di ammortamento rilevata per l’utilizzo del lotto. La voce “Passività per discariche” pari ad Euro 61.674 mila al 31 dicembre 2015 presenta un decremento netto pari ad Euro 1.682 mila. La movimentazione della voce, che comprende gli effetti attualizzativi delle discariche per l’adeguamento della stessa, ai principi contabili internazionali, è principalmente riferibile: ad accantonamenti dell’esercizio pari ad Euro 3.908 mila riferibili per ai fondi chiusura e post chiusura delle discariche di proprietà del Gruppo; Pagina | 160 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ad utilizzi e rilasci dell’esercizio pari ad Euro 9.886 mila, principalmente riferibili per Euro 8,3 milioni agli effetti connessi ad un accordo transattivo con il fornitore di servizi da parte delle attività di chiusura e post chiusura delle vasche di giacimento di messa a dimora dei rifiuti di Bedizzole (BS); ad Altri movimenti, pari ad Euro 4.296 mila, dovuti all’effetto di iscrizione del fondo chiusura relativo all’ampliamento della discarica di Albonese avvenuto nel corso dell’esercizio. 16. PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI La voce risulta dettagliata come segue: Valori in €/000 Descrizione Mutui Bancari MUTUI BANCARI Obbligazioni Ordinarie Prestito obbligazionario convertibile PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE Finanziamenti bancari a medio lungo termine Debiti per leasing Debiti per acquisto partecipazioni Collegate e joint venture Altre passività a lungo termine ALTRE PASSIVITA' A LUNGO TERMINE PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI 31-dic-15 210 210 180.273 9.558 189.831 2.194 4.560 0 0 0 6.754 196.795 31-dic-14 25.040 25.040 186.503 15.156 201.659 2.321 6.649 1.469 4 8.835 19.278 245.977 Variazioni (24.830) (24.830) (6.230) (5.598) (11.828) (127) (2.089) (1.469) (4) (8.835) (12.524) (55.856) La voce “Passività finanziarie non correnti” comprende principalmente: la quota a lungo dei “Mutui bancari” si riferisce principalmente ad un mutuo erogato da BCC di Carugate e Inzago ad Ecoema S.p.A. per Euro 0,2 milioni 15. La riduzione rispetto allo scorso esercizio è dovuta, oltre alla discontinuzione del debito contratto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sito in Atria, alla riclassificata fra le passività finanziarie correnti (così come disciplinato dallo IAS 1) per Euro 3,6 milioni al finanziamento di Banca Marche erogato alla capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. e per Euro 17,7 milioni dei finanziamenti concessi alla controllata SEI Energia S.p.A. seguito del mancato pagamento di due quote capitale maturate nel corso del 2015. Tale mancato pagamento si inserisce in una richiesta di standstill per la quale la controllata è in attesa di formale accettazione come meglio e diffusamente descritto nel capitolo 12 e nel paragrafo 18.3.7 della Relazione sulla gestione; il saldo delle “Obbligazioni ordinarie”, pari ad Euro 180.273 mila, si riferisce al Bond Waste, le cui caratteristiche sono state diffusamente descritte in Relazione sulla gestione alla quale si rimanda per maggiori dettagli. Il saldo al 31 dicembre 2014 accoglieva anche la quota a lungo termine del Green Bond di Innovatec S.p.A., società deconsolidata nel presente esercizio a seguito della perdita di controllo occorsa a seguito delle distribuzione di un dividendo straordinario da parte della Capogruppo Gruppo Waste Italia liberato in azioni della ex controllata. Alla data della presente Relazione Finanziaria, la controllata Waste Italia S.p.A. ha in corso una negoziazione finalizzata a vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del debito finanziario, anche in riferimento all’imminente coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti a metà maggio 2016. Nello specifico si stanno organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable 15 Si rende noto che in data 13 aprile 2016 Ecoema e il suo garante Gruppo Waste Italia S.p.A. hanno ricevuto lettera di recesso e di risoluzione del contratto di mutuo per inadempimento (il totale delle rate scadute alla data della presente nota è di circa Euro 101 migliaia). Pagina | 161 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. la voce relativa al “Prestito obbligazionario convertibile” fa interamente riferimento al POC emesso da Gruppo Waste Italia S.p.A. nell’operazione (occorsa lo scorso esercizio) di acquisizione del gruppo Geotea. La voce nel 2014 comprendeva anche la quota a lungo del prestito obbligazionario emesso da Gruppo Waste Italia S.p.A. a favore di Waste Italia Zero nell’operazione di acquisizione del 32,78% di Waste Italia Holding S.p.A. mediante sottoscrizione di un accordo strategico fra WIG e la società di gestione del risparmio Synergo SGR S.p.A. (“Synergo”), con scadenza l’11 agosto 2016 riclassificato al 31 dicembre 2015 fra le passività finanziarie correnti; La voce “Finanziamenti bancari a medio lungo termine” pari ad Euro 2.194 mila si riferisce al finanziamento concesso da Banca Marche; la voce relativa alle “altre passività a lungo termine” risulta azzerata al 31 dicembre 2015, in quanto il saldo esistente al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 8.835 mila, si riferiva per Euro 6.413 mila alla quota a lungo del debito finanziario connesso al progetto “serre” della società Innovatec S.p.A. uscita dal perimetro di consolidamento nel corso del 2015, e per Euro 1.964 mila alla quota a lungo del debito verso il fornitore di pannelli cinese Jinko Solar riclassificata nel 2015 fra le Passività finanziarie correnti. Per maggiori informazioni al riguardo si rimanda al Capitolo 12 della Relazione del Consiglio di Amministrazione. PASSIVITA’ CORRENTI Si riporta di seguito il dettaglio delle “passività correnti”: Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività Debiti per imposte correnti PASSIVITA' CORRENTI 31-dic-14 71.018 68.628 36.006 19.686 195.339 Variazioni 31.561 101.305 28.425 15.826 177.117 39.457 (32.677) 7.581 3.860 18.222 17. PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI Il dettaglio della voce “Passività finanziarie correnti” può essere così sintetizzato: Valori in €/000 Descrizione Scoperto bancario Prestiti Bancari Quota corrente finanziamenti bancari Quota corrente Finanziamenti diversi da mutui bancari Debiti verso istituti bancari Quota corrente debiti per leasing Quota corrente debiti vs società di factoring DEBITI FINANZIARI 31-dic-15 31-dic-14 Delta 4.424 0 44.340 2.642 4.417 7.427 1.782 (4.417) 36.913 976 3.184 (2.208) 49.740 1.413 2.522 53.675 17.670 1.795 103 19.568 32.070 (382) 2.419 34.107 Pagina | 162 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Finanziamenti a breve termine Parti correlate Quota corrente Prestiti obbligazionari convertibili Finanziamenti a breve termine verso Terze Parti Finanziamenti a breve termine verso Collegate Strumenti fin. a copertura cash flow Debiti per acquisizioni FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE TOTALE 302 9.021 20 797 1.563 5.640 17.343 71.018 1.000 2.936 2.139 0 2.062 3.855 11.993 31.561 (698) 6.085 (2.119) 797 (499) 1.785 5.350 39.457 L’incremento della voce “Scoperto bancario” e il conseguente decremento della voce “Prestiti bancari” è imputabile principalmente ad un minore utilizzo delle linee di affidamento bancarie su anticipi fatture piuttosto che delle linee di affidamento salvo buon fine su ricevute bancarie. Questo aspetto ha portato al 31 dicembre 2015 ad un maggiore utilizzo dello scoperto di conto a fronte di una riduzione dell’indebitamento per prestiti bancari sullo smobilizzo fatture. L’incremento della “Quota corrente dei finanziamenti bancari”, pari ad Euro 44.340 mila rispetto al 31 dicembre 2014, è dovuto per Euro 15.648 al completo utilizzo della linea di finanziamento di tipo Revolving (RCF) fornita da BNP Paribas nell’ambito del già citato Bond Waste, per Euro 3.532 mila al finanziamento di Banca Marche erogato alla capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. per il quale è in corso la rimodulazione del piano di ammortamento e per Euro 17.642 mila alla riclassifica a breve in ossequio al disposto dello IAS 1 della quota a lungo dei finanziamenti in capo alla controllata SEI Energia S.p.A. seguito del mancato pagamento di due quote capitale maturate nel corso del 2015. Tale mancato pagamento si inserisce in una richiesta di standstill per la quale la controllata è in attesa di formale accettazione come meglio e diffusamente descritto nel capitolo 12 e nel paragrafo 18.3.7 della Relazione sulla gestione. La voce “Quota corrente Finanziamenti diversi da mutui bancari” pari ad Euro 976 mila al 31 dicembre 2015 si decrementa di Euro 2.208 mila rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente per effetto del deconsolidamento di Innovatec S.p.A., il saldo nel 2014 infatti comprendeva principalmente il debito a breve termine sostenuto per il finanziamento del progetto “serre”. La “Quota corrente debiti per leasing”, pari ad Euro 1.413 mila, comprende la quota a breve del leasing riguardante l’immobile di Milano che ospita la sede del Gruppo, dei mezzi d’opera e attrezzature utilizzati dalle società facenti capo a Waste Italia S.p.A. e di un immobile residenziale in disponibilità al Gruppo. La “Quota corrente dei prestiti obbligazionari”, pari ad Euro 9.021 mila, comprende per Euro 3.021 mila il prestito obbligazionario convertibile, scaduto al 31 dicembre 2015, di Euro 2.947 mila denominato POC Jinko comprensivo degli interessi semestrali non pagati di circa Euro 74 mila e per Euro 6.000 mila il prestito obbligazionario convertibile emesso in data 14 agosto 2014 in favore di Waste Italia Zero S.r.l. (Fondo di private equity Synergo “WIZ”) nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. (pari a Euro 6 milioni) con scadenza 11 agosto 2016. Dall’inizio di gennaio 2016, il Gruppo ha iniziato una negoziazione con il management di Jinko per rimodulare l’intera esposizione nei lo confronti. A riguardo del POC WIZ, considerate le scelte che il Gruppo prevede di porre in essere al fine di coprire il fabbisogno finanziario del Gruppo per l’esercizio 2016, si precisa che il socio di controllo Sostenya Group Plc di concerto con la capogruppo chiederà al sottoscrittore Synergo Sgr (titolare del 22% del Gruppo Waste Italia S.p.A.) di riscadenzare il succitato prestito obbligazionario convertibile. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al presente bilancio consolidato. La voce relativa ai “Finanziamenti a breve termine verso collegate”, pari ad Euro 797 mila, accoglie la quota residua di un finanziamento erogato dalla parte correlata Innovatec S.p.A., deconsolidata nel corso del 2015, verso la quale la controllante ha mantenuto una percentuale di collegamento pari al 17,47%. Quanto infine ai “Debiti per acquisto partecipazioni”, pari ad Euro 5.640 mila, si riferiscono per Euro 5.494 mila alla quota residua per l’acquisto del 100% di Faeco S.r.l., oltre ad Euro 140 mila al debito residuo per Pagina | 163 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 l’acquisto della quota di controllo di Landfill ALE Sk LLC. Il pagamento della rata scaduta il 21 giugno 2014, pari a Euro 2,4 milioni, è stato sospeso fino alla definizione della questione relativa alla visita ispettiva del GSE condotta nel febbraio 2013 presso l’impianto di Bedizzole riguardante la legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l., per gli anni dal 2003 al 2011, della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas prodotto dall’invaso. I legali del Gruppo, di comune accordo con i legali di Feralpi Holding (società dalla quale il Gruppo ha acquistato Faeco), stanno lavorando di concerto per una definizione positiva del contenzioso presso i tribunali amministrativi di riferimento. Quanto invece alla rata scaduta il 21 giugno 2015, pari a Euro 1,7 milioni, anch’essa non pagata, in data 12 agosto 2015 è stato notificato dalla Camera Arbitrale di Milano l'arbitrato Feralpi Holding con il quale viene richiesta la condanna ai danni della società controllata Ecoema S.r.l. al pagamento dell'importo tuttora non corrisposto. Sono state avviate delle trattative al fine di conciliare le parti. L’ultima rata di Euro 1,7 milioni scadrà a metà giugno 2016. 18. DEBITI COMMERCIALI Si riporta di seguito il dettaglio dei “Debiti commerciali”: Valori in €/000 Descrizione Debiti verso collegate Debiti verso parti correlate Debiti verso terze parti DEBITI COMMERCIALI 31-dic-15 1.554 589 66.485 68.628 31-dic-14 239 295 100.771 101.305 Variazioni 1.315 294 (34.286) (32.677) I debiti commerciali si decrementano di 32,6 milioni rispetto al 31 dicembre del 2014. Tale riduzione è principalmente ascrivibile all’iscrizione di maggior debiti del segmento Corporate per Euro 1 milione, compensati dal deconsolidamento di debiti per Euro 25,1 milioni riferibili alle società Volteo Energie e Innovatec e sue controllate, il cui controllo è venuto meno nel corso del presente esercizio, e dai minori debiti del business Teleriscaldamento per Euro 8,4 milioni. Per maggiori dettagli in merito al rischio connesso all’esposizione debitoria si rimanda al paragrafo 18.3.6 della Relazione sulla gestione. 19. ALTRE PASSIVITA’ La voce “Altre passività” può essere così dettagliata: Valori in €/000 Descrizione Debiti per Aggi e Royalties Altri debiti verso Controllanti Altri debiti verso Collegate e Joint Venture Altri debiti verso parti correlate Anticipi da clienti Debiti verso Altri Altri debiti vs il personale Altri debiti vs istituti previdenziali Ratei e Risconti Passivi Altre Passività a breve termine ALTRE PASSIVITA' 31-dic-15 4.025 6.613 1.995 6.940 660 6.858 2.469 1.542 4.856 48 36.006 31-dic-14 3.894 0 0 0 405 14.967 2.534 972 5.604 49 28.425 Variazioni 131 6.613 1.995 6.940 255 (8.109) (65) 570 (748) (1) 7.581 La voce “Altre passività” al 31 dicembre 2015 comprende principalmente: Pagina | 164 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 “Debiti per aggi e royalties” da riconoscere agli enti pubblici per l’attività di produzione di energia elettrica e per le attività di conferimento di rifiuti nelle discariche di proprietà del Gruppo; Gli “Altri debiti verso controllanti” pari ad Euro 6.613 mila si riferiscono al debito residuo verso la controllante Sostenya PLC nato da alcuni accolli di debiti commerciali (principalmente verso la ex controllata Alice Ambiente, ceduta nel corso del primo trimestre del presente esercizio alla parte correlata Waste To Water S.r.l., oggi Aker S.r.l.) di cui la controllante si è fatta carico nel corso dell’esercizio; Gli “Altri debiti verso collegate” si riferiscono sostanzialmente all’emersione di un debito verso la società Innovatec S.p.A. a seguito del già citato suo deconsolidamento; Gli “Altri debiti verso Parti correlate”, pari ad Euro 6.940 mila, si riferiscono per Euro 4.782 mila al debito verso la ex controllata Volteo Energie S.p.A. emerso nell’esercizio a seguito del già citato suo deconsolidamento; I “Debiti verso Altri”, pari ad Euro 6.858 mila, si riferiscono principalmente per Euro 779 mila ad un debito sorto a seguito di un accordo transattivo sottoscritto con un ex amministratore delegato della controllata SEI Energia S.p.A. e per Euro 3.823 mila ai debiti per ecotasse connesse all’attività di conferimento di rifiuti nelle discariche di proprietà del Gruppo; I “Debiti verso il personale” sono relativi a ferie maturate e non godute alla data di riferimento ed altre competenze previste contrattualmente (es. 14ma mensilità); I “Ratei e risconti passivi” sono riferibili per Euro 2.000 mila al risconto relativo al contributo regionale di cui al Reg. CEE 2081/93 Ob. 2 DOCUP 1997/1999 relativo alla realizzazione della centrale di cogenerazione di Rivoli, oltre a ratei passivi per complessivi Euro 2.831 mila riferibili al rateo sugli interessi del prestito obbligazionario Bond Waste. 20. DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI Valori in €/000 Descrizione Imposte dirette Debito IVA Altri Debiti tributari Debiti tributati verso Parti correlate DEBITI TRIBUTARI 31-dic-15 16.513 1.193 1.937 43 19.686 31-dic-14 11.986 1.048 2.792 0 15.826 Variazioni 4.527 145 (855) 43 3.860 La voce “Imposte dirette” si riferisce per Euro 9.710 mila ai debiti per imposte apportati dalle società operanti nel settore ambientale facenti capo a Waste Italia S.p.A. principalmente riferibili ad: IRAP per Euro 1.881 mila relativa agli anni fiscali 2011; 2012, 2013 per la quale è in corso il pagamento rateizzato; IRES relativa all’anno fiscale 2011 per la quale è in corso il pagamento rateizzato, il cui debito residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 1.174 mila; Debito derivante da Consolidato Fiscale Nazionale per Euro 3.863 mila relativo all’anno in corso facente capo alla società Geotea S.p.A. verso le controllate Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l.; Debito IRES per Euro 1.584 mila relativo all’anno 2014 della controllata Faeco S.r.l. oltre alle relative sanzioni ed interessi al 31 dicembre 2015 ammontanti ad Euro 133 mila; Debito IRAP per Euro 411 mila relativo all’anno 2014/2015 della controllata Faeco S.r.l. oltre alle relative sanzioni ed interessi al 31 dicembre 2015 ammontanti ad Euro 22 mila; La voce comprende inoltre: il debito IRES derivante dal Consolidato Fiscale Nazionale facente capo a Waste Italia Partecipazioni per l’anno 2014 pari ad Euro 38 mila, per l’anno 2013 pari ad Euro 811 mila e per l’anno 2012 per euro 1.131 mila per il quale è in corso il rateizzo; Pagina | 165 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 il debito IRES derivante dal Consolidato Fiscale Nazionale facente capo alla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. per l’anno 2014 e 2013 per Euro 2.881 mila, oltre a sanzioni ed interessi per Euro 412 mila, nonché il debito IRES 2012 per Euro 176 mila per il quale è in corso il rateizzo; i debiti rinvenienti dalla fusione Sostenya, precisamente il debito Ires 2013 di Euro 41 mila e il debito Irap 2013 per Euro 7 mila, oltre a sanzioni ed interessi per totali Euro 4 mila dovuti al loro mancato versamento, ed infine debiti relativi ai rateizzi in corso sull’imposta Ires 2009 e 2011 che al 31 dicembre 2015 ammontano rispettivamente ad Euro 703 mila e ad Euro 532 mila. La voce “Iva” pari ad Euro 1.193 mila comprende principalmente: il debito per Iva residuo relativo all’anno 2014 di Euro 230 mila oltre a sanzioni ed interessi pari ad Euro 124 mila in capo alla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.; il debito residuo iva relativo agli anni 2014 e 2013 di Euro 77 mila oltre a sanzioni ed interessi di Euro 13 mila in capo alla controllata Bensi 3 S.r.l.; il debito per Iva relativo ai mesi di agosto, settembre e novembre 2015 di complessivi Euro 346 mila in capo alla controllata Geotea S.p.A., oltre al debito facente capo alle controllate Faeco S.r.l. pari ad Euro 167 mila e Waste to Water S.r.l. per Euro 220 mila. La voce “Altri Debiti tributari” pari ad Euro 1.937 mila comprende per Euro 612 mila debiti relativi ad una cartella notificata da Equitalia, alla ex Sostenya S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) avente per oggetto la richiesta di pagamento di maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali, oltre a debiti IRPEF su lavoro dipendente ed autonomo riconducibili per Euro 1.003 mila alle società appartenenti al segmento ambiente e per Euro 252 mila alla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.. 21. PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA La voce “Passività destinate alla vendita” pari a complessive Euro 13.258 mila accoglie la riclassifica del passivo delle società agricole discontinuate Bioenergie Italia S.r.l., ER Società Agricola a.r.l.. Valori in €/000 Finanziamenti bancari Altre passività non correnti (finanziarie ed altre) Debiti commerciali Debiti per imposte correnti Altre passività correnti (finanziarie ed altre) ER 4.806 11 1.297 13 867 Bioenergie 4.805 8 627 11 814 Totale 9.611 19 1.924 24 1.680 CONTO ECONOMICO Nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili dalle altre attività, consentendo così un focus nel business dell’ambiente. Come meglio dettagliato nel seguito della presente Relazione sulla Gestione e nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin-off e attività operative cessate” delle presenti note illustrative, la separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo Energie S.p.A. a Innovatec S.p.A. conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) a conferimento avvenuto, la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di nr. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni 10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A. Pagina | 166 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Nella circostanza di uscita da un settore strategico (così definito ai sensi dell’IFRS 8, fattispecie applicabile al settore dell’efficienza energetica e rinnovabili ”EPC e General contracting”), il principio contabile IFRS 5 prevede che il conto economico 2015 della linea di business discontinuata non concorra al risultato dell’esercizio su ogni linea di costo e ricavo per natura, ma il risultato complessivo della linea di business discontinuata sia riflesso in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato delle attività destinate alla vendita/cessate”; stesso trattamento viene applicato alle attività e passività connesse al business discontinuato, che non concorrono agli attivi e passivi delle attività continue ma vengono esposti sinteticamente in specifiche voci dell’attivo e del passivo. Il principio IFRS 5 richiede altresì che il conto economico dell’esercizio comparativo venga riesposto in modo da rendere comparabili i perimetri delle attività continuate e discontinuate nei due esercizi esposti nella comunicazione finanziaria. Nel caso di specie, l’IFRS 5 ha impatto solo sulla esposizione del conto economico in quanto, al 31 dicembre 2015, le attività e passività del settore di efficienza energetica e rinnovabili discontinuato sono già state cedute e non concorrono quindi più alla situazione patrimoniale finanziaria consolidata alla data di riferimento. Di seguito vengono quindi esposti i dati consolidati derivanti dalla applicazione dell’IFRS 5. I dati economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5 e nelle seguenti tabelle “2014 riesposto”) prendono in considerazione le performance economiche di periodo di Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31 dicembre 2014. Di converso i dati economici del 2014 e limitatamente ai primi tre mesi, tengono invece in considerazione il consolidamento economico patrimoniale linea per linea degli impianti a biomasse agricole successivamente discontinuati a partire dal secondo trimestre 2014 in poi. Tali aspetti rendono non pienamente confrontabili i dati economici e patrimoniali dei primi nove mesi del 2015 con quelli del corrispondente periodo dell’esercizio 2014 riesposto. 22. RICAVI Valori in €/000 Descrizione Ricavi della gestione caratteristica Variazione delle Rimanenze di lavori in corso su ordinazione Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Altri Ricavi e Proventi Valore della Produzione 31-dic-15 115.140 692 4.288 12.737 132.856 31-dic-14 Variazioni riesposto 50.348 64.792 (29) 0 13.812 64.131 721 4.288 (1.075) 68.725 I dati relativi ai ricavi consolidati per l’esercizio 2015 del Gruppo Waste Italia S.p.A. (“WIG” e/o “Società” e insieme con le società controllate “Gruppo”) fotografano il primo anno di pieno consolidamento dei risultati del business ambiente apportato dal gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A., mentre non accolgono più il contributo dei segmenti Smart Energy, produzione di energia elettrica ed EPC, usciti dal gruppo a seguito dell’operazione di Hive off (come ampiamente descritto nella presente Relazione Finanziaria alla quale rimandiamo per maggiori dettagli). L’incremento verificatosi nell’esercizio si riferisce essenzialmente al contributo dell’area ambiente. Risulta importante sottolineare che, per quanto si sia proceduto a riportare i dati relativi all’esercizio 2014 a quelli di un perimetro maggiormente confrontabile con quelli attuali, i dati storici scontano il consolidamento dei risultati del business ambiente in maniera solamente parziale, difatti i risultati del gruppo facente capo a Waste Italia venivano consolidati esclusivamente per l’ultimo trimestre del 2014, mentre i risultati del gruppo Geotea, la cui acquisizione aveva avuto positiva conclusione alla fine del mese di novembre, non contribuivano per nulla al risultato economico di consolidato per l’anno 2014. Per maggiori dettagli si rimanda all’analisi dei risultati del gruppo nella Relazione sulla gestione (Capitolo 11). Pagina | 167 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 22.1 RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA I ricavi della gestione caratteristica ammontano ad Euro 115.140 mila (Euro 50.348 mila nel 2014 riesposto) e sono così suddivisibili: Valori in €/000 Descrizione Filiera Rinnovabili Produzione energia elettrica Teleriscaldamento Filiera Ambientale Corporate Ricavi della gestione caratteristica 31-dic-15 % 9.480 0 9.480 105.216 444 115.140 8% 0% 8% 91% 0% 100% 31-dic-14 riesposto 22.472 3.512 18.960 27.872 4 50.348 % Variazioni 45% 7% 38% 55% 0% 100% (12.992) (3.512) (9.480) 77.344 440 64.792 La macro categoria relativa alla “Filiera energie rinnovabili” segna nel corso dell’esercizio 2015 ricavi pari ad Euro 9.480 mila costituiti esclusivamente dal settore del teleriscaldamento riferibile all’attività svolta della controllata SEI Energia S.p.A. che si sostanzia nella cessione di energia elettrica a clienti grossisti e nella vendita di energia termica agli utenti finali residenziali. Mentre la prima linea di ricavo è solo in parte dipendente dall’andamento climatico, la seconda ne è fortemente influenzata. Al fine di meglio comprendere il sensibile decremento verificatosi nel segmento è importante sottolineare che a partire dal 1° ottobre 2015 la SEI Energia S.p.A., ha concesso in fitto alla correlata Volteo Energie S.p.A. il proprio ramo d’azienda operativo che svolge le attività di teleriscaldamento presso i tre comuni della provincia di Torino serviti dalla propria rete. Di conseguenza, mentre i ricavi di tale segmento per i primi nove mesi dell’anno riportano i risultati operativi della società, per l’ultimo trimestre del 2015 sono relativi alla sola quota di competenza del canone di affitto percepito dalla società (pari ad Euro 1,1 milioni annui). In aggiunta, per l’anno 2014 l’attività beneficiava ancora dell’incentivazione garantita alla cogenerazione abbinata al teleriscaldamento mediante certificati verdi per complessivi Euro 2 milioni, incentivo cui la società non ha più diritto con impatto negativo sui ricavi. Il business della Filiera ambientale, segna nel corso dell’esercizio 2015 ricavi pari ad Euro 105.216 mila in sensibile incremento rispetto al 2014, anno nel quale i risultati del gruppo facente capo a Waste Italia venivano consolidati esclusivamente per l’ultimo trimestre, mentre i risultati del gruppo Geotea non contribuivano alla formazione della voce relativa ai ricavi della gestione caratteristica. Per maggiori dettagli si rimanda all’analisi dei risultati del gruppo nella Relazione sulla gestione (Capitolo 11). 22.2 VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE La variazione delle rimanenze al 31 dicembre 2015 è positiva per Euro 692 mila ed è riconducibile alla rilevazione dei lavori in corso su ordinazione delle società SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. (Euro 589 mila) e Geotea S.p.A. (Euro 103 mila), società appartenenti al gruppo facente capo a Waste Italia, operanti nel segmento ambientale. Valori in €/000 Descrizione Variazione dei lavori in corso su ordinazione Valore della Produzione 31-dic-15 692 692 31-dic-14 riesposto (29) (29) Variazioni 721 721 Pagina | 168 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Di cui: Teleriscaldamento Ambientale 0 692 260 (289) (260) 981 La variazione positiva pari ad Euro 692 mila si riferisce per Euro 589 mila alla sospensione dei costi riferibili all’avanzamento delle attività sulla commessa “Chivasso 0”, avente come controparte la società collegata SETA S.p.A., il cui corrispettivo viene valutato con il metodo della percentuale di completamento e regolato sulla base di un valore per tonnellata conferita. 22.3 INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI La voce in oggetto pari ad Euro 4.288 mila (Euro 0 mila al 31 dicembre 2014) riflette per Euro 3.564 mila le attività svolte dalla società Geotea S.p.A. (acquisita nel 2014 da Waste Italia S.p.A. e fusa dal 1° gennaio 2016 in Waste Italia S.p.A.) per la realizzazione delle opere di ampliamento delle discariche site nella provincia di Savona (Euro 2.120 mila) e di un impianto di tritovagliatura (Euro 1.443 mila) gestito dalla controllata Ecosavona S.p.A. e per Euro 725 mila alle attività svolte per la partecipazione a bandi internazionali per il realizzo di opere nell’ambito del settore ambientale, che hanno portato nel corso del presente esercizio, tra l’altro, all’aggiudicazione di una gara internazionale per la realizzazione e la gestione di una discarica di 1,9 milioni di tonnellate di rifiuti a Durazzo (Albania). 22.4 ALTRI RICAVI E PROVENTI La voce “Altri ricavi e proventi” può essere così suddivisa: Valori in €/000 Descrizione Riaddebito costi personale Parti Correlate Plusvalenza su cess. imm.mat.Terze Parti Plusvalenza su cess. imm.immat.Terze Parti Contributi pubblici Utilizzo Fondo rischi contrattuali Utilizzo Fondo svalutazione crediti Altri ricavi operativi Parti Correlate Altri ricavi Operativi Totale 31-dic-15 61 17 0 217 0 192 2.542 9.708 12.737 31-dic-14 riesposto 2 46 27 217 6 17 0 13.497 13.812 Variazioni 59 (29) (27) 0 (6) 175 2.542 (3.789) (1.075) Gli “Altri Ricavi e Proventi” risultano pari ad Euro 12.737 mila, in diminuzione di Euro 1.075 mila rispetto agli Euro 13.812 mila del corrispondente periodo riesposto del 2014. La voce comprende principalmente: il contributo regionale di cui al Reg. CEE 2081/93 Ob. 2 DOCUP 1997/1999 relativo alla realizzazione della centrale di cogenerazione di Rivoli di cui beneficia la società ex-Cento S.p.A. (Euro 217 mila), fusa nel 2010 in SEI Energia S.p.A.; gli altri ricavi operativi verso Parti Correlate pari ad Euro 2.542 mila al 31 dicembre 2015 si riferiscono principalmente a: - per Euro 366 mila all’affitto degli spazi occupati all’interno dalla sede di Milano (via Bensi 12/3) dalla società Volteo Energie S.p.A., uscita dal perimetro di consolidamento nel corso del 2015 a seguito dell’attuazione del progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e di EPC General contracting dalle altre attività; Pagina | 169 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 - per Euro 275 mila al provento realizzato dalla controllata SEI Energia S.p.A. riferito al contratto di affitto del ramo d’azienda stipulato il 1° ottobre 2015 con il quale, la società concede alla correlata Volteo Energie S.p.A. la gestione delle attività di teleriscaldamento presso tre comuni della provincia di Torino serviti dalla propria rete; - per Euro 1.247 mila al riaddebito alla società correlata Alice Ambiente dei costi sostenuti dalla controllata Waste Italia S.p.A. nel corso dell’esercizio per la gestione e messa in sicurezza della discarica di Alice Castello; - per Euro 205 mila a ricavi conseguiti dalla controllata Waste Italia S.p.A. nei confronti di Volteo Energie S.p.A. principalmente riferibili alla fatturazione dei servizi di Information tecnology, Servizi generali e Servizi di supporto tecnico QUAS addebitati in forza di specifici contratti fino alla data di fuoriuscita della stessa dal Gruppo. gli altri ricavi operativi pari ad Euro 9.708 mila al 31 dicembre 2015 si riferiscono principalmente: - per Euro 4.073 mila ad un provento non ricorrente relativo ad un accordo transattivo con il fornitore di servizi, connessi a parte delle attività di chiusura a post chiusura delle vasche del giacimento di messa a dimora dei rifiuti di Bedizzolle (BS); - per Euro 1.900 mila ad altri ricavi riferiti alla controllata SEI Energia S.p.A. relativi a sopravvenienze attive riferite principalmente a debiti ormai prescritti; - per Euro 1.075 mila al rimborso assicurativo percepito dalla controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. a seguito dell’incendio verificatosi lo scorso esercizio sul sito dell’impianto di trattamento pneumatici di Chivasso. 23. COSTI OPERATIVI Valori in €/000 Descrizione Costi per acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Costi per servizi e godimenti beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni Totale (10.441) (65.945) (15.894) (4.083) (20.466) (18.204) 31-dic-14 riesposto (11.320) (22.481) (4.818) (2.101) (10.542) (22.647) (135.033) (73.910) 31-dic-15 Variazioni 879 (43.464) (11.076) (1.982) (9.924) 4.443 (61.123) 23.1 COSTI PER ACQUISTI, PRESTAZIONI E COSTI DIVERSI La voce pari ad Euro 10.441 mila al 31 dicembre 2015 ha subito un incremento rispetto al valore riesposto al 31 dicembre 2014 di circa Euro 879 mila, ed è principalmente composta: per Euro 6.047 mila dal costo dalle materie prime teleriscaldamento, termovalvole, combustibile per la gestione del calore e materiale produttivo vario, apportato dalla controllata SEI S.p.A. operante nel settore del teleriscaldamento; per Euro 4.394 mila dai costi per acquisti materie prime apportati dalle società facenti capo all’area ambientale principalmente riferibili per Euro 2.073 mila a costi relativi ai carburanti dei mezzi d’opera utilizzati nell’attività di raccolta, selezione e smaltimento dei rifiuti. 23.2 COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI La voce “Costi per servizi e godimento beni di terzi” pari a Euro 65.945 mila (Euro 22.481 mila al 31 dicembre 2014) è così dettagliata: Pagina | 170 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Valori in €/000 Descrizione Costi per lavorazioni conto Terzi Costi pubblicitari e di marketing Consulenze Compensi ad amministratori e sindaci Utenze Manutenzione e riparazione Costi di trasporto Altri costi Altre spese Servizi bancari Costi di smaltimento Costi di smaltimento verso Parti Correlate Costo per servizi Affitti Canoni leasing operativi e noleggi Costi per Royalties, Aggi ed Ecotassa Costi per godimento beni di Terzi Totale Costi per servizi e godimento beni di terzi 31-dic-15 (5.717) (283) (4.899) (1.149) (1.812) (2.916) (8.709) (2.790) (2.912) (10) (21.957) (255) (53.410) (1.420) (2.348) (8.767) (12.535) (65.945) 31-dic-14 riesposto (819) (192) (3.029) (943) (925) (828) (2.772) (1.785) (1.524) (83) (5.702) 0 (18.602) (641) (836) (2.402) (3.879) (22.481) Variazioni (4.898) (91) (1.870) (207) (887) (2.088) (5.937) (1.005) (1.388) 73 (16.255) (255) (34.808) (779) (1.512) (6.365) (8.656) (43.464) I costi per servizi e godimento beni di terzi pari al 31 dicembre 2015 ad Euro 65.945 mila si incrementano rispetto al valore riesposto al 31 dicembre 2014 di Euro 43.464 mila principalmente a seguito della totale contribuzione per l’anno 2015 delle società relative al segmento ambientale che nello scorso esercizio avevano contribuito solo per l’ultimo trimestre dell’anno e senza tenere in considerazione il contributo del sub-gruppo Geotea, entrato all’interno del perimetro di consolidamento solamente a partire dal 31 dicembre 2014. I costi per servizi al 31 dicembre 2015 si compongono principalmente: Per Euro 30.687 mila, da costi relativi ai servizi di “Smaltimento” e “Trasporto”, che incidono sull’ammontare totale del costo per servizi per una percentuale rispettivamente pari al 41,1% e al 16,3%. Tali voci comprendono i costi sostenuti per le operazioni di smaltimento e di trasporto presso discariche non di proprietà delle società facenti capo alla controllata Waste Italia S.p.A.; Per Euro 5.717 mila da costi per lavorazioni effettuate da terzi, riferibili principalmente ai costi sostenuti dalla controllata Geotea S.p.A. per la realizzazione delle opere di ampliamento delle discariche site nella provincia di Savona e di un impianto di tritovagliatura gestito dalla società Ecosavona S.p.A. (Euro 3.273 mila), oltre ai costi relativi ai servizi sub-appaltati a terzi principalmente riferibili ad attività di gestione del rifiuto facenti capo per Euro 1.250 mila alla controllata Waste Italia S.p.A.; Per Euro 1.812 mila, da costi relativi alle utenze principalmente riferibili all’acqua per Euro 95 mila, riscaldamenti per Euro 25 mila, energia elettrica per Euro 898 mila, vigilanza e pulizia per Euro 420 mila, spese telefoniche per Euro 231 mila; Per Euro 4.899 mila, da costi relativi alle consulenze amministrative e fiscali, tecnico ingegneristiche, commerciali e legali notarili principalmente facenti capo per Euro 3.578 mila alle società riconducibili all’area ambientale, per Euro 904 mila alla capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A., per Euro 327 mila alla società controllata SEI Energia S.p.A.; Per Euro 2.916 mila, da costi relativi a manutenzioni o riparazioni sostenuti per Euro 2.551 mila dalle società appartenenti al segmento ambientale facenti capo alla controllata Waste Italia S.p.A. e principalmente riferibili ad interventi effettuati sui mezzi esterni per la raccolta e l’intermediazione del rifiuto; Pagina | 171 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 La voce relativa agli Altri Costi pari ad Euro 2.790 mila si compone principalmente di costi relativi alle analisi effettuate per l’omologazione dei rifiuti conferiti pari ad Euro 813 mila, oltre a servizi di ticket restaurant, rimborsi per indennità chilometriche, pedaggi, canoni software, spese varie per la sicurezza. La voce relativa alle Altre spese pari ad Euro 2.912 mila si compone principalmente: Per Euro 2.172 mila a costi relativi ad assicurazioni e polizze fideiussorie assicurative; Per Euro 263 mila a costi relativi a viaggi e trasferte; Per Euro 191 mila a costi relativi a corsi di formazione, ricerca del personale. I “costi per godimento beni terzi” risultano pari ad Euro 12.535 mila e si compongono principalmente: Per Euro 1.420 mila da costi relativi ai canoni di affitto sostanzialmente riconducibili per Euro 144 mila al canone di affitto sostenuto dalla controllata Waste to Water per la fruizione del ramo d’azienda Lafumet in forza di un contratto stipulato nel mese di maggio 2015, per Euro 336 mila ai costi sostenuti dalla controllata Waste to Water S.r.l. per l’affitto dello stabilimento di Villastellone (Torino) sede operativa della società, per Euro 798 mila alle spese di affitto dei diversi siti industriali nei quali viene svolta l’attività operativa aziendale riconducibili alla società Waste Italia S.p.A.; Per Euro 2.348 mila da canoni di leasing operativo e noleggi, riconducibili per Euro 1.915 mila alle società del gruppo facenti riferimento al segmento ambientale e riferibili principalmente alle attrezzature, macchinari, automezzi e mezzi d’opera impiegati per lo svolgimento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, oltre ad Euro 256 mila riconducibili alla controllata SEI Energia S.p.A.; Per Euro 8.767 mila da costi relativi a Royalties, Aggi ed Ecotassa interamente riconducibili alle società appartenenti al segmento ambiente. 23.3 COSTO DEL LAVORO Il costo del lavoro è dettagliabile come segue: Valore in €/000 Descrizione Salari e stipendi Oneri Sociali Accantonamento TFR Altri costi del personale Totale Costo del Lavoro 31-dic-15 (11.565) (3.589) (695) (45) (15.894) 31-dic-14 riesposto (3.309) (1.113) (220) (176) (4.818) Variazioni (8.256) (2.476) (475) 131 (11.076) Nonostante la consistenza del numero dei dipendenti abbia subito nel 2015 un decremento di 56 unità rispetto al 2014, il costo del personale mostra un sensibile incremento pari ad Euro 11.076 mila, interamente riconducibile alla contribuzione nell’intero anno 2015 delle società facenti capo a Waste Italia S.p.A. che nello scorso esercizio hanno contribuito solo per l’ultimo trimestre (con esclusione delle società del gruppo Geotea il cui costo del personale nel 2014 non ha contribuito alla formazione del valore della voce in quanto consolidate al 31 dicembre 2014 con impatto solo da un punto di vista patrimoniale). Nei prospetti seguenti vengono evidenziati la consistenza media del numero dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella dell’esercizio precedente, nonché quella effettiva alla data del 31 dicembre 2015. Pagina | 172 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Dirigenti Quadri Impiegati e altri Operai Totale Valori puntuali 31.12.15 31.12.14 delta % 10 14 -29% 11 22 -50% 120 189 -37% 154 126 22% 295 351 -16% Valori medi 31.12.15 31.12.14 delta % 10 16 -35% 10 24 -58% 138 198 -30% 151 124 22% 310 362 -14% Il decremento in termini di numero di teste è imputabile principalmente all’effetto combinato dell’operazione di Riorganizzazione del Gruppo, che ha comportato l’uscita del Gruppo Innovatec e della controllata Volteo Energie S.p.A., e dell’acquisizione del ramo d’azienda da Lafumet S.r.l. da parte della controllata Waste To Water S.r.l.. Ha inciso sulla contrazione del numero di teste anche un processo di mobilità che ha coinvolto i dipendenti di Waste Italia S.p.A., per maggiori dettagli si rinvia al quanto commentato nel paragrafo numero 14 della Relazione sulla gestione dedicato alle “Risorse umane”. 23.4 ALTRI COSTI OPERATIVI La voce può essere dettagliata come segue: Valore €/000 Descrizione Altri costi Terze Parti Altre imposte e tasse Contributi associativi Beneficenze Minusvalenza su dismissione Immobilizzazioni Totale altri costi operativi 31-dic-15 (2.663) (525) (107) 0 (788) (4.083) 31-dic-14 riesposto (1.617) (254) (213) (15) (2) (2.101) Variazioni (1.046) (271) 106 15 (786) (1.982) Il saldo di Euro 4.083 mila (Euro 2.101 mila al 31 dicembre 2014 riesposto) risulta composto principalmente: Per Euro 809 mila da altri costi principalmente riferibili per 457 mila all’Iva indetraibile, oltre ad Euro 352 mila riferibili a sopravvenienze per costi di esercizi precedenti; Per Euro 284 mila da altri costi della controllata SEI Energia S.p.A. principalmente riferibili per 180 mila a sopravvenienze passive realizzate sulla vendita dei certificati verdi relativi all’anno 2014; Per Euro 1.554 mila da altri costi delle società facenti parte del segmento ambientale principalmente riferibili per Euro 474 mila a costi relativi alla conciliazione con i dipendenti della controllata Waste Italia S.p.A., per Euro 47 mila a spese condominiali sugli stabilimenti in affitto, per Euro 519 mila a costi di esercizi precedenti. Per Euro 525 mila da imposte non sul reddito riferibili per Euro 202 mila all’IMU; Per Euro 107 mila da contributi associativi; Per Euro 788 mila dalle minusvalenze sulle immobilizzazioni principalmente relative all’abbandono di progetti eolici non più perseguibili. 23.5 AMMORTAMENTI La voce “Ammortamenti” risulta dettagliabile come segue: Valori in €/000 Pagina | 173 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 (17.016) (2.568) 31-dic-14 riesposto (8.403) (1.176) (19.584) (9.579) (10.005) Ammortamento Attività immateriali a vita utile definita (882) (963) 81 Ammortamento immobilizzazioni immateriali (882) (963) 81 (20.466) (10.542) (9.924) Descrizione Ammortamento immobilizzazioni materiali di proprietà Ammortamento Beni in locazione finanziaria Ammortamento immobilizzazioni materiali Totale Ammortamenti 31-dic-15 Variazioni (8.613) (1.392) La voce “Ammortamenti” al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 20.466 mila (Euro 10.542 mila nel 2014 riesposto). L’incremento della voce è legato principalmente all’integrazione a livello economico per tutto l’anno di Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate rispetto al corrispondente periodo del 2014 nel quale l’incidenza era solo per l’ultimo trimestre dell’anno con esclusione delle società appartenenti al gruppo Geotea che sempre nel 2014 hanno avuto un impatto solo a livello patrimoniale essendo entrate nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2014. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali di proprietà pari ad Euro 17.016 mila si riferisce per Euro 9.798 mila alle discariche di proprietà delle società appartenenti al segmento ambiente facente capo a Waste Italia S.p.A.. L’ammortamento dei beni in locazione finanziaria pari nel 2015 ad Euro 2.568 mila, si riferisce sostanzialmente per Euro 2.340 mila ai beni in leasing (principalmente impianti e macchinari, cassoni e contenitori, veicoli ed attrezzature) utilizzati dalle società facenti capo a Waste Italia S.p.A. ai fini delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, oltre ad Euro 228 mila relativo all’ammortamento dell’immobile che ospita la sede sociale ed amministrativa del Gruppo. L’ammortamento delle attività immateriali pari ad Euro 882 mila al 31 dicembre 2015 si riferisce per Euro 307 mila ai marchi e le concessioni, per Euro 15 mila ai diritti di brevetto ed utilizzazione opere dell’ingegno e per Euro 560 mila all’ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali rappresentate principalmente da diritti di Servitù sul sito di Cavenago d’Adda e dai costi per l’ottenimento della linea RCF connessa al bond emesso a fine novembre 2014 dalla controllata Waste Italia S.p.A. 23.5 ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI Il dettaglio della voce al 31 dicembre 2015 è il seguente: Valori in €/000 Descrizione Svalutazione Immobilizzazioni Materiali Svalutazione Immobilizzazioni Immateriali Svalutazione Avviamento Svalutazioni Svalutazione crediti attivo corrente Terzi Svalutazione crediti attivo corrente Svalutazione altre attività finanziarie Svalutazione altre attività finanziarie 31-dic-15 (7.817) 0 (583) (8.400) (947) (947) (819) (819) 31-dic-14 riesposto (4.506) (50) (3.857) (8.413) (1.663) (1.663) 0 0 Variazioni (3.311) 50 3.274 13 716 716 (819) (819) Pagina | 174 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Perdite su crediti Perdite su Crediti verso Terzi Altri fondi rischi e Oneri Futuri Accantonamenti a fondi rischi Totale Accantonamenti e svalutazioni (149) (149) (7.889) (7.889) (18.204) (17) (17) (12.554) (12.554) (22.647) (132) (132) 4.665 4.665 4.443 Gli accantonamenti e svalutazioni di periodo si attestano a Euro 18.204 mila e si decrementano rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente riesposto per Euro 4.443 mila. Al fine di giustificare tale decremento si ricorda come il 2014 sia stato un anno caratterizzato dalla decisione del Gruppo di operare svalutazioni ed accantonamenti a fondi rischi per Euro 22,6 milioni (dato 2014 riesposto) sugli avviamenti e su alcune attività del Gruppo a seguito del riposizionamento strategico operato dal Gruppo stesso nel business integrato delle energie rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente. Le svalutazioni delle Immobilizzazioni materiali, pari ad Euro 7.817 mila, si riferiscono principalmente: per Euro 5.400 mila alla completa svalutazione dell’avviamento allocato ad impianto eolico in realizzazione a Cirò; per Euro 436 mila alla parziale svalutazione del patrimonio mobiliare di gruppo; per Euro 1.288 mila alla svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo nel business Ambiente non più perseguibili. La svalutazione del goodwill, pari ad Euro 582 mila, si riferisce la parziale svalutazione dell’avviamento riferibile al business Ambiente a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l. Dall’analisi periodica di controllo e monitoraggio dei rischi di credito e tenendo in dovuto conto le tempistiche di incassabilità dei crediti e degli avvenimenti occorsi nel corso dell’esercizio, la svalutazione dei crediti operata al 31 dicembre 2015 è stata di Euro 947 mila. Per maggiori dettagli si rimanda alle considerazioni riportate nel paragrafo 18.3.3 della Relazione sulla gestione in merito alla gestione del rischio di credito. Gli Accantonamenti al fondo rischi ed oneri futuri, pari ad Euro 8.125 mila al 31 dicembre 2015, si riferiscono: per Euro 3.908 mila ai fondi chiusura e post chiusura delle discariche di proprietà; per Euro 3.512 mila, all’accantonamento di un fondo per gli oneri futuri relativi agli aggi, ecotassa e gestione operativa connesso alla vendita di spazi in logica take or pay operata nell’esercizio alla parte correlata Waste to Water S.r.l. (già Aker S.r.l.); per Euro 345 mila all’accantonamento di un fondo rischi per contenziosi con ex dipendenti; per Euro 124 mila all’accantonamento di un fondo rischi operato a fronte di un contenzioso con un consulente coinvolto in un’analisi di un’operazione straordinaria. 24. PROVENTI E ONERI FINANZIARI 24.1 PROVENTI FINANZIARI Di seguito si riporta il dettaglio dei proventi finanziari: Valori in €/000 Descrizione Interessi attivi bancari Inter.attivi su crediti finanziari Interessi su crediti commerciali Altri proventi finanziari Totale Proventi Finanziari 31-dic-15 29 434 207 438 1.108 31-dic-14 riesposto 0 367 0 252 619 Variazioni 29 67 207 186 489 Pagina | 175 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 I proventi finanziari si attestano ad Euro 1.108 mila, e si incrementano rispetto ad Euro 619 mila rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente di Euro 489 mila. Gli altri proventi finanziari pari ad Euro 438 mila comprendono per Euro 295 mila un provento scaturito per lo stanziamento di interessi di mora verso la società collegata SETA S.p.A. riconosciuti nell’ambito di un accordo transattivo susseguente alla notifica di un decreto ingiuntivo operato dalla controllata Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. quando ancora non si deteneva una partecipazione di collegamento nella controparte. 24.2 ONERI FINANZIARI Il dettaglio della voce al 31 dicembre 2015 è il seguente: Valori in €/000 Descrizione Commissioni e spese bancarie Interessi passivi finanziari Interessi passivi commerciali Perdite su cambi realizzate Altri oneri finanziari Totale Oneri Finanziari 31-dic-15 (74) (28.812) (1.367) 0 (703) (30.956) 31-dic-14 riesposto (66) (6.291) (314) (1) (5.813) (12.485) Variazioni (8) (22.521) (1.053) 1 5.110 (18.471) L’incremento degli oneri finanziari al 31 dicembre 2015 rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente risente del completo consolidamento per l’anno 2015 dei risultati economici della sub-holding Waste Italia, il cui indebitamento finanziario è principalmente caratterizzato dell’emissione obbligazionaria di Euro 200 milioni portata a termine nel corso dell’ultimo trimestre del 2014 ad un tasso di interesse nominale del 10,5% (c.d. “Bond Waste”). Gli interessi passivi nominali maturati nel corso dell’anno su tale prestito obbligazionario sono stati pari a Euro 21 milioni. Gli oneri finanziari consolidati risentono degli interessi passivi dei prestiti obbligazionari convertibili emessi dalla capogruppo rispettivamente per Euro 6,1 milioni e Euro 10 milioni a servizio dell’operazione di acquisizione della quota di minoranza di Waste Italia da parte del Fondo Synergo e dell’acquisto del Gruppo Geotea, nonché degli oneri finanziari derivanti dall’indebitamento bancario in essere della controllata SEI Energia S.p.A.. Di converso, nel totale degli oneri finanziari di Gruppo non concorre più la collegata Innovatec in quanto uscita dal perimetro di consolidamento a seguito dell’operazione di Hive off. La riduzione degli altri oneri finanziari rispetto al 2014 riesposto, scaturisce principalmente dal fatto che al 31 dicembre 2014 il saldo era caratterizzato da costi non ricorrenti sostenuti per l’emissione del Bond Waste summenzionato e dai costi connessi all’acquisizione del gruppo Geotea (per circa Euro 3.461 mila), nonché dall’estinzione anticipata dell’esposizione bancaria del gruppo Waste Italia (che ha comportato oneri per circa Euro 1 milione) operata sempre nell’ambito della summenzionata emissione obbligazionaria. 24.3 PROVENTI NETTI DA PARTECIPAZIONI Il dettaglio della voce al 31 dicembre 2015 è il seguente: Valori in €/000 Descrizione Proventi/(Oneri) su partecipazioni 31-dic-15 (1.134) 31-dic-14 riesposto 2.273 Variazioni (3.407) Pagina | 176 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Utile/Perdita su partecipazioni valutate ad Equity Proventi (oneri) netti da partecipazioni 14 (1.120) 2 2.275 12 (3.395) Gli Oneri netti da partecipazioni pari a Euro 1.134 mila si riferiscono sostanzialmente agli effetti della risoluzione avversa alla società capogruppo della causa intentata da un ex manager della controllata SEI Energia S.p.A.. La voce “Utile/perdita su partecipazioni ad equity” riflette gli effetti, pari a Euro 14 mila, del consolidamento ad equity della società Seta S.p.A. posseduta al 49% dal gruppo Waste Italia S.p.A.. 25. IMPOSTE La voce è di seguito dettagliata: Valori in €/000 Descrizione IRES IRAP Altre imposte IMPOSTE CORRENTI IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE/(PASSIVE) PROVENTI/ONERI DA CONSOLIDATO FISCALE Totale Imposte 31-dic-15 31-dic-14 riesposto Variazioni (3.863) (714) (329) (1.833) (206) (1.356) (2.030) (508) 1.027 (4.906) (3.395) (1.511) 587 2.516 (1.929) 829 (362) 1.191 (3.490) (1.241) (2.249) La voce relativa alle altre imposte, pari ad Euro 329 mila, si riferisce alle sanzioni da ravvedimento per il mancato pagamento delle imposte sul reddito, principalmente imputabili alla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. (Euro 197 mila) ed alla controllata Faeco S.r.l. (Euro 72 mila). La voce “Imposte differite/anticipate” riflette l’evoluzione degli effetti fiscali delle rettifiche operate sul conto economico in applicazione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS ed include principalmente: l’accantonamento, nel limite dell’importo ritenuto ragionevolmente recuperabile, di imposte anticipate, per Euro 976 mila, sui fondi rischi non deducibili della società Waste Italia S.p.A., l’accantonamento, nel limite dell’importo ritenuto ragionevolmente recuperabile di imposte anticipate per Euro 106 mila, sui fondi rischi non deducibili (Euro 85 mila), sui compensi ad amministratori non pagati (Euro 21 mila) oltre al rilascio delle imposte anticipate pari ad Euro 481 mila principalmente riferibile alle perdite fiscali 2006/2008 e al rilascio della quota 2015 delle imposte sui costi di aumento di capitale iscritti nelle poste di patrimonio netto della capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A.. La voce risente inoltre degli effetti dell’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% delle imposte anticipate/differite IRES operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno nei periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015. La voce “Proventi e oneri da consolidato fiscale” accoglie gli stanziamenti IRES dovuti per l’esercizio 2015, effettuati dalle società del Gruppo che hanno aderito al consolidato fiscale di Gruppo. 26. RISULTATO DI ATTIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA E/O CESSATE La voce al 31 dicembre 2015 risulta negativa per Euro 5.998 mila (Euro 11.106 mila negativa al 31 dicembre 2014 riesposto) e riflette: Pagina | 177 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 i risultati al 30 settembre 2015 delle società appartenenti ai settori Smart Energy ed EPC e General Contracting, deconsolidate nel 2015 a seguito della realizzazione del progetto strategico di separazione delle attività rinnovabili ed efficienza dalle altre attività con conseguente focalizzazione del Gruppo sul business ambientale come meglio rappresentato nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin –off ed attività operative cessate” riportato nella presente nota integrativa, comprensivi della svalutazione della partecipazione residua detenuta da Gruppo Waste Italia S.p.A. in Innovatec S.p.A., rilevata nel momento della perdita del controllo occorsa con la distribuzione di un dividendo straordinario in natura da parte della capogruppo in azioni della stessa; i risultati al 31 dicembre 2015 delle società ER e Bioenergie il cui business (rinnovabili) non è ritenuto “core” per il Gruppo; per Euro 0,6 milioni la svalutazione della partecipazione residua detenuta da Gruppo Waste Italia S.p.A. in Innovatec S.p.A., rilevata nel momento della perdita del controllo occorsa con la distribuzione di un dividendo straordinario in natura da parte della capogruppo in azioni della stessa. Valori in €/000 Risultato attività discontinuate ER Bioenergie Totale 1 gennaio - 31 dicembre 2015 (681) (435) (1.116) Risultato attività discontinuate per deconsolidamento Volteo Innovatec Sun System PV Component Sun System Roenergy Roof Garden Gigawatt Green GGP Holding Pachino Energia Agricerere Agrielektra Agrisorse Gefa Sammartein Svalutazione Partecipazione in Innovatec S.p.A. Totale 1 gennaio - 30 settembre 2015 (1.318) (1.087) (1.233) 6 2 (48) (3) (10) 46 (162) (135) (235) (139) (140) (426) (4.882) Totale complessivo Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate (5.998) Pagina | 178 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 INFORMAZIONI RELATIVE ALL’IFRS 5 Attività operative cessate: Hive-off Gruppo Innovatec e Volteo Energie Nel corso del 2015, il Gruppo ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e EPC e general contracting dalle altre attività. L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione della struttura societaria del Gruppo nell’ambito dell’accordo di aggregazione con il gruppo Biancamano (per maggiori dettagli si rimanda a quanto diffusamente rappresentato nel capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della Relazione sulla gestione), finalizzata alla creazione di due rami industriali ben distinti, il primo dedicato esclusivamente alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sotto l’egida di Waste Italia S.p.A., ed il secondo precipuamente volto allo sviluppo di iniziative nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili sotto la direzione di Innovatec La separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) la partecipazione detenuta da Waste Italia Group S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) ha trasferito la partecipazione detenuta in Volteo S.p.A..; ii) la distribuzione di un dividendo in natura. Di seguito sono riepilogate le principali fasi che hanno portato al completamento del progetto di separazione: in parziale esecuzione di tale processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100, ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100, iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000, iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000, v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000, vi) il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000 e viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. per Euro 2.347.533). in data 24 settembre 2015 è stata conferita la partecipazione totalitaria di Volteo Energie in Innovatec a fronte dell’emissione di nr. 3.846.153 nuove azioni di Innovatec. L’operazione non ha generato impatti sul bilancio consolidato. in data 27 ottobre 2015 l’assemblea straordinaria di Gruppo Waste Italia S.p.A. ha deliberato la distribuzione di un dividendo in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. Il Gruppo ha contabilizzato le attività e le passività oggetto del dividendo in natura al fair value ed ha registrato i relativi effetti nella linea delle attività operative cessate. Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 si riferisce al Gruppo Waste post progetto di separazione. Peraltro, dal momento che l’operazione di separazione è divenuta efficace, ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e attività operative cessate i risultati del business oggetto della separazione si qualifica per il Gruppo Waste come “attività operativa cessata” e in quanto tali sono stati rappresentati in bilancio. Tale rappresentazione ha comportato quanto segue: per il 2015 e, ai fini comparativi, per il 2014, le voci di costo e di ricavo relative alle attività operative cessate sono state classificate nella voce Utile/Perdita delle attività operative cessate del conto economico. i flussi di cassa derivanti dalle attività operative cessate sono state presentate separatamente come flussi di cassa da attività operative cessate. I flussi di cassa rappresentano quelli derivanti da operazioni con terzi. Pagina | 179 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 in Euro migliaia 2015 Volteo e Società discontinued Controllate (*) Innovatec e Società Controllate (**) Società aricole Prod. Energia Elettrica Cedute (***) 2014 discontinued Ricavi della gestione caratteristica 8.503 1.994 6.509 Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione 8.748 6.885 1.863 0 (498) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 1.153 213 940 0 14.666 28.898 Altri Ricavi e Proventi RICAVI Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi EBITDA Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni EBIT Proventi (oneri) finanziari netti Proventi netti da partecipazioni Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate Risultato netto 12.350 153 80 73 18.557 9.172 9.385 0 2.380 (1.902) (44) (1.858) 0 (9.685) (11.308) (6.721) (4.587) 0 (14.813) (3.292) (1.205) (2.087) 0 (4.107) (720) (323) (397) 0 (1.139) 1.334 878 456 0 (846) (3.771) (381) (3.390) 0 (1.461) (66) (66) 0 0 (5.946) (2.503) 431 (2.934) 0 (8.253) (1.690) (198) (1.492) (426) 0 (426) 0 0 (4.619) 233 (4.852) 0 (9.322) (418) (1.069) 548 96 452 0 (811) 0 0 (811) 0 (4.882) 329 (4.400) (811) (9.740) (*) Comprende le società Volteo Energie S.p.A.; Pachino Energia S.r.l. (**) Comprende le società Innovatec S.p.A., Sun System S.p.A.; PV Component S.r.l.; Sun System Roenergy; Roof Garden S.r.l.; Gigawatt Green S.r.l.; Gruppo Green Power (***) Comprende le società Agrisorse S.r.l., Agrielektra S.r.l.;Agricerere S.r.l.; Società Agricola Gefa S.r.l.; Sammatein S.r.l. discontinuate dal 1 aprile 2014 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE In ottemperanza alle comunicazioni Consob del 20 febbraio 1997, del 27 febbraio 1998, del 30 settembre 1998 e del 30 settembre 2002 e del 28 luglio 2006, si precisa che non si rilevano operazioni con parti correlate di carattere atipico e inusuale, estranee alla normale gestione d’impresa o tali da arrecare pregiudizio alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. In merito alle operazioni con Parti Correlate occorse nell’esercizio, si segnala che in data 24 settembre 2015 è stato ceduto il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A. mediante un’operazione di conferimento da parte di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), alla data socio di controllo di Innovatec S.p.A. e socio unico di Volteo Energie S.p.A., dell’intero capitale sociale di quest’ultima, nella sua configurazione successiva ad una operazione di cessione di partecipazioni ritenute non più core16, in Innovatec S.p.A.. L’operazione è stata attuata mediante aumento del capitale sociale di Innovatec S.p.A. (l’“Aumento di Capitale”) liberato mediante conferimento della Partecipazione Volteo17, a fronte dell’emissione, da parte di Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di emissione pari a Euro 2,60 per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”). L’Aumento di Capitale funzionale al buon esito dell’Operazione è stato, pertanto, deliberato con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) affinché quest’ultima potesse liberarlo mediante conferimento in natura della Partecipazione Volteo per un In parziale esecuzione di tale processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100, ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100, iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000, iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000, v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000, vi) il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000 e viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 2.347.533). 17 Il conferimento è stato oggetto di stima da parte dell’Esperto Indipendente Dott. Claudio Pastori ai sensi dell’art. 2343-ter cod. civ. (la cui relazione è stata rilasciata in data 23 settembre 2015). 16 Pagina | 180 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 valore pari, come detto, ad Euro 9.999.997,80, da imputarsi interamente a capitale, con conseguente aumento del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80. In dettaglio, l’operazione si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione della struttura societaria del Gruppo nell’ambito dell’accordo di aggregazione con il gruppo Biancamano (per maggiori dettagli si rimanda a quanto diffusamente rappresentato nel capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della Relazione sulla gestione), finalizzata alla creazione di due rami industriali ben distinti, il primo dedicato esclusivamente alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sotto l’egida di Waste Italia S.p.A., ed il secondo precipuamente volto allo sviluppo di iniziative nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili sotto la direzione di Innovatec, ramo all’interno del quale ricade la corrente Operazione. La riorganizzazione societaria ha previsto altresì l’assegnazione ai soci di WIG di un dividendo straordinario in natura attraverso la distribuzione delle azioni di Innovatec. L’operazione ha ricevuto in data 23 settembre 2015 il parare favorevole del Comitato Parti Correlate e in data 24 settembre 2015 il parare motivato del Collegio Sindacale sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni per aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi degli art. 2441, comma 6 del Codice Civile della controllata Innovatec. Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre 2015 l’assemblea degli azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. In particolare, il dividendo straordinario è consistito nell’assegnazione, avvenuta in data 11 novembre 2015, di azioni Innovatec a valere sulla somma massima di Euro 14.055.260,02 della riserva da fusione e di Euro 262.798,75 della residua di utili portati a nuovo, quest’ultima al netto dell’importo utilizzato per la copertura delle perdite d’esercizio 2014 e delle riserve negative risultanti nel bilancio d’esercizio 2014 di WIG. Le azioni Innovatec S.p.A: assegnate sono state soggette ad un vincolo di indisponibilità di 180 giorni a decorrere dalla data di loro assegnazione (“Lock Up”). Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Il socio di controllo WIG, a seguito dell’operazione di conferimento Volteo Energie S.p.A: e del distribuzione del dividendo straordinario, detiene alla data della presente Relazione il 17,47% del capitale sociale di Innovatec S.p.A.. Per un dettaglio degli effetti delle fin qui citate operazioni si rimanda alla nota 3 e alla nota 10 delle bilancio separato al 31 dicembre 2015 della Società. A seguito delle stesse le società coinvolte sono state deconsolidate e la partecipazione non di controllo in Innovatec iscritta tra le partecipazioni available for sale. Si riportano di seguito i rapporti che il Gruppo WIG ha in essere al 31 dicembre 2015 con le società cedute: Valori in euro/000 Parte correlata Innovatec S.p.A. Sun System S.p.A. PV Components S.r.l. Roof Garden S.r.l. GGP Holding S.r.l. Volteo Energie S.p.A. Pachino Energia S.r.l. Sammartein Biogas Società agricola A.R.L. Totale Attività correnti 167 397 1 1 287 775 0 44 1.672 Passività Correnti Esposizione netta (4.158) (670) (14) (22) 0 (6.070) (15) (110) (11.058) (3.991) (273) (13) (21) 287 (5.295) (15) (66) (9.386) Con la cessione della 19 RE S.r.l. dalla controllata Bensi 3 S.r.l. a Innovatec S.p.A. avvenuta in data 12 gennaio 2016, l’esposizione a debito al 31 dicembre 2015 sopra indicata si è ridotta a Euro 5.964 migliaia (avendo Pagina | 181 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia crediti verso 19 RE S.r.l. per Euro 3.348 migliaia e la stessa debiti verso Sun System S.p.A. per Euro 74 mila). Nel mese di aprile sono stati inoltre pagati debiti verso Volteo Energie S.p.A. per un valore complessivo di Euro 475 mila. Infine nel corso dell’esercizio 2015 il Gruppo ha posto in essere un’operazione di “real estate” a Londra, una delle piazze finanziarie più importanti a livello mondiale, consistente nell’acquisizione di un immobile da destinarsi ad ufficio di rappresentanza e foresteria, acquisto da finanziarsi parzialmente tramite l’ottenimento di un mutuo immobiliare. Tale operazione si inserisce nell’ambito del programma di internazionalizzazione delle attività del Gruppo, anche a valle dell’emissione del Bond Waste. L’acquisizione dell’immobile è avvenuta tramite una società di diritto inglese denominata 31 RE Ltd controllata dalla parte correlata Abitare Roma al 51% e da Gruppo Waste Italia al 49%. 31 RE Ltd ha perfezionato l’acquisto dell’immobile in data 2 giugno 2015 per un totale di GBP 7 milioni circa, con il supporto finanziario dei due soci (Abitare Roma ha erogato un finanziamento di circa GBP 3,5 milioni, mentre Gruppo Waste Italia di GBP 3,49 milioni) nelle more dell’ottenimento di un mutuo bancario. Successivamente a tale acquisizione immobiliare e nell’ambito delle prime analisi, che hanno poi portato nel mese di agosto del 2015 alla sottoscrizione dell’accordo volto alla realizzazione dell’operazione di integrazione con il Gruppo Biancamano (cfr. capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della Relazione sulla gestione), è stato deciso l’abbandono di tale iniziativa, essendo l’immobile non strumentale alle attività specificatamente industriali e con sviluppo esclusivamente nazionale del ramo ambiente, che forma l’oggetto della succitata integrazione industriale. Il disinvestimento dalla collegata 31 RE Ltd è stato possibile anche grazie alla disponibilità del socio Sostenya Group Plc al subentro nell’operazione tramite la sua controllata Waste To Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l). Il rimborso degli anticipi finanziari erogati, di cui per Euro 0,8 milioni già rimborsati dalla parte correlata Abitare Roma S.r.l. è avvenuto nel mese di giugno 2015 in forza di un accordo di regolazione di rapporti di credito/debito tra Gruppo Waste Italia S.p.A. e Waste To Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) con modalità no cash movement, mediante appropriati accordi di cessione di crediti/accolli di debito. Le altre operazioni effettuate con parti correlate nel corso del 2015 sono riconducibili ad attività che riguardano la gestione ordinaria e sono regolate alle normali condizioni di mercato o da specifiche condizioni contrattuali. Allo stesso modo sono trattati i debiti e i crediti produttivi di interessi. Tali operazioni riguardano principalmente l’attività di costruzione di impianti, la gestione delle attività connesse alla distribuzione del teleriscaldamento nel comune di Grugliasco, le attività nel settore Ambiente con la collegata SETA S.p.A., le prestazioni di servizi amministrativi, societari e legali, l’erogazione di servizi di natura commerciale, tecnica ed ingegneristica, la gestione di servizi comuni, la provvista e l’impiego di mezzi finanziari da e verso imprese e la gestione della tesoreria, l’erogazione/reperimento di finanziamenti e rilascio di garanzie. Nello specifico si evidenziano di seguito i principali rapporti con società correlate: Il Gruppo WIG si è avvalso dell’assistenza fiscale e amministrativa della società correlata Logica S.r.l., società riconducibile al vice-presidente Dott. Marco Fiorentino (Costo: Euro 87 mila; Debiti: Euro 15 mila); N.O.V.E. S.p.A.: rapporti di credito nonché di proventi ed oneri finanziari derivanti dal contratto di gestione delle attività connesse alla distribuzione del teleriscaldamento nel comune di Grugliasco (Ricavi: Euro 3.003 mila, Costi: Euro 357 mila, Crediti: Euro 10.598 mila); SETA S.p.A.: i rapporti di credito originatesi da servizi ambientali, pari a Euro 2,2 milioni, fanno riferimento alla controllata SMC S.p.A., che nel corso del 2015 ha convertito parte dei crediti in essere al fine di soddisfare l’impegno sottoscritto tra le parti per l’acquisto del 49% della partecipazione in SETA S.p.A. (al 31 dicembre il Gruppo deteneva infatti una interessenza del 20%). Alice Ambiente S.r.l.: in data 1 marzo 2015 è stata ceduta la partecipazione totalitaria in Alice Ambiente S.r.l. alla correlata Waste To Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) per un valore di Euro 100 mila in esecuzione di una accordo quadro sottoscritto in data 18 dicembre 2014. L’accordo prevede inoltre il subentro da parte di Waste to Water nel contratto che regola le attività di gestione della fase di post chiusura della discarica di Alice Ambiente S.r.l. di fatto liberando Waste Italia S.p.A. da ogni Pagina | 182 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 obbligazione, onere o responsabilità in relazione alla effettuazione delle attività di post chiusura della discarica, nonché eventualmente la cessione del 100% della partecipazione detenuta in Alice Ambiente S.r.l.. Tale accordo è stato stipulato in quanto risulta preminente interesse di Waste Italia S.p.A., per proprie strategie industriali, non avere nel proprio business attività – esercitate direttamente ovvero tramite società controllate - su discariche od impianti similari aventi ad oggetto la lunghissima fase della cc.dd. “post gestione”, che può arrivare, come per il caso della discarica di Alice Castello, sino al compimento del 30° anno successivo alla data di chiusura. Nei confronti di Alice Ambiente al 31 dicembre risultano in essere crediti netti per Euro 1.011 migliaia e un finanziamento attivo per un valore residuo di Euro 3.969 migliaia; Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.): rapporti di credito netti per Euro 9.047 mila conseguenti alla sottoscrizione di due contratti di cessione di “spazi” nella discarica di Albonese in logica take or pay da parte della controllata Waste Italia per un totale di 120.000 tonnellate; Sostenya Group Plc e debiti verso socio Colucci Pietro: il rapporto di debito verso il socio dott. Pietro Colucci di Euro 9.150 mila al 31 dicembre 2014 è stato oggetto di parziale rimborso per Euro 2.680 mila e per la differenza, pari a Euro 6.470 mila, è stato accollato dalla controllante Sostenya Group Plc, della quale il dott. Pietro Colucci è socio di maggioranza. Nell’ambito di tale operazione Sostenya Group Plc si è accollata anche debiti per Euro 5.981 mila vantati dalla controllate Waste Italia S.p.A. nei confronti della società Alice Ambiente S.r.l., ceduta dalla prima a WtW Srl (oggi Aker S.r.l.), controllata di Sostenya Plc. A sua volta Sostenya Group, allo scopo di riequilibrare il rapporto debito/equity del Gruppo nel corso del terzo trimestre del 2015 ha destinato a versamento in conto futuro aumento di capitale, attraverso rinuncia parziale al succitato credito, un importo di Euro 5 milioni. Abitare Roma S.p.A.: i rapporti in essere si sostanziano in debiti per Euro 188 mila che risultano liquidati nel gennaio 2016. Qualora la natura, il valore o le peculiari caratteristiche dell’operazione lo richiedano, il consiglio di amministrazione si avvale, come è avvenuto nell’esercizio, dell’ausilio di esperti indipendenti. In merito ai crediti e debiti finanziari rispettivamente si rimanda al capitolo della Relazione sulla gestione “Analisi dell’andamento finanziario del Gruppo e di Gruppo Waste Italia S.p.A.”. Per ulteriori informazioni si rimanda all’allegato “dettaglio dei rapporti con parti correlate”. IMPEGNI E RISCHI POTENZIALI Il gruppo WIG opera principalmente nel mercato dell’ambiente e, nell’esercizio delle sue attività, è esposto a diversi rischi finanziari: Rischio di tasso di interesse; Rischio valutario; Rischio di credito; Rischio di liquidità; Rischio di equity (rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una variazione sfavorevole del prezzo delle azioni); Rischio di default e covenants. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI DEL GRUPPO Rischio di tasso d’interesse L’esposizione del Gruppo al rischio di mercato per le variazioni del tasso di interesse riguarda principalmente le obbligazioni a lungo termine assunte dal Gruppo (finanziamenti in project financing e finanziamenti a medio lungo termine nonché il Bond Waste), ricorrendo a un mix di interessi fissi e variabili. Sussiste un limitato rischio sulla variazione del tasso d’interesse in quanto la linea di finanziamento di tipo revolving (Revolving Pagina | 183 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Credit Facility o RCF) fornita da BNP Paribas in connessione all’emissione obbligazionaria è caratterizzata da un tasso d’interesse in parte variabile. L’utilizzo della RCF può essere effettuato richiedendo tiraggi singoli (Loan) della durata di 1, 2, 3 oppure 6 mesi che possono essere a loro volta rifinanziati direttamente dalla RCF. In particolare a tale linea di finanziamento, che ha una capienza complessiva di Euro 15 milioni, è associato un tasso d’interesse composito e pari all’Euribor di durata pari a quella del Loan, alla data di erogazione del singolo Loan, maggiorato del 4%. Al 31 dicembre 2015 la linea di finanziamento RCF risultava completamente utilizzata. Per gestire questo mix in maniera efficiente, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) sui tassi d’interesse, con i quali concorda di scambiare, a specifici livelli, la differenza fra interessi a tasso fisso e interessi a tasso variabile calcolata riferendosi a un capitale nozionale predefinito. Gli IRS sono designati a coprire le obbligazioni sottostanti. Il tasso di interesse cui il Gruppo è maggiormente esposto è l'Euribor. Di seguito si fornisce un dettaglio in merito alle coperture operate: Indebitamento Finanziario Lordo Composizione a tasso fisso e variabile: Senza derivati 31.12.15 Con derivati - a tasso fisso - a tasso variabile Totale Indebitamento Finanziario Lordo 200.137 67.676 267.813 215.413 52.400 267.813 % con derivati 80% 20% 100% Come si può notare dai dati riportati in tabella, i derivati sottoscritti fanno sì che l’esposizione a tassi fissi sia pari al 80% del totale dell’indebitamento finanziario lordo, mentre senza gli stessi sia del 75%. Nello scorso esercizio la composizione risultava la seguente: Indebitamento Finanziario Lordo Composizione a tasso fisso e variabile: Senza derivati 31.12.14 Con derivati - a tasso fisso - a tasso variabile Totale Indebitamento Finanziario Lordo 208.014 69.525 277.539 224.103 53.436 277.539 % con derivati 81% 19% 100% In merito alle caratteristiche delle coperture operate si veda invece il seguente paragrafo “Operazioni a termine e strumenti derivati”. Operazioni a termine e strumenti derivati Il Gruppo ha operato nel corso degli esercizi precedenti delle operazioni di copertura del rischio di tasso sui finanziamenti concessi alla controllata SEI. Le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati sottoscritti e il relativo fair value sono di seguito riassunte: SOCIETA' BANCA NOZIONALE AMORTISING DATA CONTRATTO CONTRATTO DECORRENZA SCADENZA FINALE TASSO Società TASSO Banca FAIR VALUE Sei energia S.p.A. Unicredit 5.610.000,00 12/01/2011 IRS 14/01/2011 30/06/2022 3,020% per anno act 360 Euribor 3mesi base act/360 Sei energia S.p.A. Banca Intesa 2.890.000,00 12/01/2011 IRS 14/01/2011 30/06/2022 3,020% per anno act 360 Euribor 3mesi base act/360 Sei energia S.p.A. Unicredit 1.224.000,00 12/07/2011 IRS 14/07/2011 30/06/2022 2,930% per anno act 360 Euribor 3mesi base act/360 Sei energia S.p.A. Banca Intesa 3.944.000,00 12/07/2011 IRS 14/07/2011 30/06/2022 2,930% per anno act 360 Euribor 3mesi base act/360 (647.925,45) (323.029,36) (136.812,43) (455.511,22) (1.563.278,46) Al 31 dicembre 2014 le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati sottoscritti e il relativo fair value risultavano invece essere le seguenti: Pagina | 184 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 BANCA SOCIETA' Agrisorse Srl società Agricola Agrielektra Srl società Agricola Agricerere Srl società Agricola Gefa Srl società Agricola Sei energia S.p.A. Sei energia S.p.A. Sei energia S.p.A. Sei energia S.p.A. Sammartein S.r.l. Pachino energia S.r.L. Pachino energia S.r.L. Banca IMI Banca IMI Banca IMI Banca IMI Unicredit Banca Intesa Unicredit Banca Intesa BPER Banca Intesa Banca Intesa NOZIONALE AMORTISING 2.993.647,00 2.993.647,00 2.993.647,00 2.993.647,00 6.270.000,00 4.408.000,00 3.230.000,00 1.368.000,00 1.480.683,20 475.000,00 415.000,00 DATA CONTRATTO CONTRATTO DECORRENZA SCADENZA FINALE TASSO SOCIETA' TASSO BANCA FAIR VALUE 27/03/2013 27/03/2013 27/03/2013 27/03/2013 12/01/2011 12/01/2011 12/07/2011 12/07/2011 09/08/2013 07/04/2011 20/02/2012 IRS IRS IRS IRS IRS IRS IRS IRS IRS IRS IRS 28/06/2013 28/06/2013 28/06/2013 28/06/2013 14/01/2011 14/01/2011 14/07/2011 14/07/2011 21/03/2014 07/04/2011 22/02/2012 30/06/2026 30/06/2026 30/06/2026 30/06/2026 30/06/2022 30/06/2022 30/06/2022 30/06/2022 23/12/2019 24/07/2028 30/08/2028 1,853% per anno act 360 1,853% per anno act 360 1,853% per anno act 360 1,853% per anno act 360 3,020% per anno act 360 3,020% per anno act 360 2,930% per anno act 360 2,930% per anno act 360 1,232% per anno act 360 4,020% per anno act 360 2,760% per anno act 360 Euribor 6mesi base act/360 Euribor 6mesi base act/360 Euribor 6mesi base act/360 Euribor 6mesi base act/360 Euribor 3mesi base act/360 Euribor 3mesi base act/360 Euribor 3mesi base act/360 Euribor 3mesi base act/360 Euribor 3mesi base act/360 Euribor 6mesi base act/360 Euribor 6mesi base act/360 (242.325,15) (242.325,15) (242.325,15) (242.325,15) (791.547,54) (556.481,90) (394.227,34) (166.966,87) (42.829,57) (119.278,04) (68.077,69) (3.108.709,55) Il Gruppo, su tali operazioni, applica l’hedge accounting, verificandone la rispondenza ai requisiti di compliance con il principio IAS 39. Rischio valutario Le variazioni del tasso di cambio possono impattare il fair value di attività o passività del Gruppo. Il Gruppo al 31 dicembre 2015 risulta non esposto a tale rischio non avendo posizioni significative creditorie e debitorie in valuta. Rischio di credito L’esposizione al rischio credito è connessa in modo preponderante alle attività commerciali di vendita (teleriscaldamento, efficienza energetica, servizi ambientali). Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione operativa è demandata alla funzione credit management allocata centralmente, viene operata sistematicamente una valutazione del credit standing della clientela (tramite anche moderni software di esame del merito di credito dei potenziali clienti e delle loro ultime informative finanziarie) e l’eventuale concessione di dilazioni e deroghe, anche supportate da adeguate garanzie. Dal primo trimestre del 2016 la funzione Credit Management è coadiuvata nella propria attività da una società di recupero esterna. I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento il Gruppo può procedere ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.lgs. 231/2002). I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del valore presunto di realizzo del montante crediti commerciali. Per maggiore comprensione si riporta di seguito l’analisi dei crediti commerciali lordi e del relativo fondo rischi su credito: Valori in milioni di euro Crediti commerciali verso terzi lordi 31.12.15 31.12.2014 80,67 80,30 - EPC & General Contracting 0 1,18 - Smart Energy 0 4,76 - Produzione EE 0 0,08 - Teleriscaldamento Energie Rinnovabili Ambiente Corporate Fondo rischi su crediti (-) Crediti commerciali 11,17 14,97 11,17 64,50 5,00 (3,5) 77,17 20,99 59,12 0,19 (3,61) 76,69 Pagina | 185 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Di cui: Crediti scaduti da 3 a 4 mesi 1,69 1,78 Crediti scaduti oltre i 4 mesi 22,96 18,76 I crediti commerciali scaduti da più di 120 giorni ammontano a Euro 22,96 milioni e risultano in crescita di Euro 4,2 milioni. Tale crescita è imputabile ai crediti riferibili al settore ambientale e nello specifico al gruppo Waste Italia, i cui crediti scaduti oltre 120 giorni si attestano a Euro 19,2 milioni. Una parte di tali crediti risulta compensabile con debiti verso gli stessi clienti per prestazioni di fornitura da essi svolte. Nello specifico il mercato di riferimento del Gruppo è rappresentato attualmente dalla gestione dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla raccolta da clienti privati, in prevalenza piccole e medie imprese industriali e presenta scaduti medi oltre i 120 giorni. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole che ha portato i giorni di scaduto medi di settore ad oltre 120 giorni, questo tipo di clientela presenta comunque un basso profilo di rischio, tenuto anche conto del significativo numero dei clienti (oltre nr. 3.000) e della bassa concentrazione del credito. Si tenga presente che parte dei clienti del Business Ambiente risultano essere anche fornitori e che dello scaduto riferibile a questa Filiera il 49% risulta essere parzialmente compensabile con debiti commerciali. Inoltre sono in essere attività di limitazione del rischio anche tramite operazioni di fattorizzazione del credito tramite istituti di factoring. Per maggiori dettagli circa le policy di gestione dei crediti si rimanda al paragrafo 18.3.3 della Relazione sulla Gestione. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo di far fronte ai propri impegni di pagamento, facendo ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile. Il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla base dei cash flow prospettici e degli stock di crediti/debiti commerciali esistenti, adeguate disponibilità finanziarie per far fronte agli impegni operativi e di investimento sia attesi e sia scaduti e rimodulati in piani di rientro con controparti operative di business, finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale, nonché alla ricerca di ulteriori linee bancarie autoliquidanti e di factoring a servizio del business e di un liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In tale ottica, l’allungamento della duration media del debito di Gruppo avuta con l’emissione del Bond Waste rendeva concreto la mitigazione di tale rischio. L’anno 2015 è stato estremamente critico per il Gruppo e in particolar modo per la controllata operativa Waste Italia S.p.A., in quanto le attività di quest’ultima sono state condizionate da alcuni ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate (poi risolte nella seconda parte dell’anno). Tali ritardi hanno generato minori flussi di cassa e liquidità in corso d’anno, ulteriormente appesantiti dai diversi avvicendamenti ai vertici direzionali, che hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti nel vecchio Piano Industriale approvato ad inizio anno 2015. A livello di Gruppo, oltre a quanto sopra citato, la generazione di cassa dell’anno è risultata oltremodo inficiata: i) dagli allungamenti nelle tempistiche di finalizzazione dell’accordo preliminare Gruppo Waste Italia / Biancamano che ha comportato uno slittamento da parte del consiglio di amministrazione della capogruppo quotata di proporre o meno a mercato l’aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A. con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto Debt/Equity” (“D/E”)” di cui al comunicato stampa dell 22 aprile 2015. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, del rapporto suddetto; ii) dagli allungamenti nella realizzazione del parco eolico di Ciro’ per fattori esogeni. Il completamento del parco sembrerebbe allo stato attuale più concreto per via di una manifestazione di interesse inviata al Gruppo da un fondo di investimento al fine di acquisire la titolarità del parco “in contruendo” per un valore complessivo di Euro 3 milioni. Pagina | 186 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 iii) L’azione giudiziaria avvenuta ai danni di SEI Energia S.p.A. tramite decreto ingiuntivo notificato da parte di Banca Monte dei Paschi “MPS”, secondo maggior azionista di SEI Energia S.p.A., in riferimento ad un coobbligo di Euro 4 milioni su crediti che MPS vanta verso ASM in liquidazione e in concordato preventivo S.p.A. ha di fatto ingessato l’operatività, allungato le tempistiche dell’operazione di rimodulazione in corso con le banche finanziatrici della società e complicato la cessione del business del teleriscaldamento, allungandone i tempi di realizzazione. Al fine comunque di assicurare l’operatività del business del teleriscaldamento ai tre comuni dell’hinterland torinese, SEI Energia S.p.A. in data 1° ottobre 2015 ha concesso, in data 30 settembre 2015, in fitto per 24 mesi, il ramo d’azienda del teleriscaldamento alla Volteo Energie S.p.A. 18 a fronte di un fitto annuale pagabile mensilmente di Euro 1,1 milioni. I correnti rapporti di leverage attuale non permettono di incrementare le linee di credito bancarie a servizio del business per autofinanziamento e di un liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. Il liquidity buffer sottoscritto al momento del Bond Waste (Revolving Credit Facility “RCF” di Euro 15 milioni di BNP Paribas) è al momento interamente utilizzato. Nell’ambito di un riallineamento degli affidamenti complessivi verso il Gruppo, BNP Paribas, considerando l’esposizione complessiva per RCF ha progressivamente ridotto le linee di autoliquidante e factoring così come la Cassa di Risparmio di Genova e la Cassa di Risparmio di Savona a seguito della avvenuta fusione tra le due banche. Tali minori affidamenti sono stati parzialmente compensati da nuove linee di factoring le quali non permettono comunque di avere un liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In sintesi, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi previsibili per i prossimi dodici mesi a budget, nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione, al fine di mitigare il più possibile il rischio liquidità, di rimodulare /ristrutturare alcuni impegni tra cui il Bond Waste, alcuni esposizioni bancarie e non in essere e i prestiti obbligazionari convertibili scaduti e in prossima scadenza nel 2016 in conformità dei nuovi cash flow prospettici previsti. Al fine di poter iniziare tale percorso di rimodulazione / ristruttrurazione alcune scadenze contrattuali alla data della presente Relazione Finanziaria non sono state onorate finanziariamente (ad esempio: rate mensili Mutuo Banca Marche, POC Jinko). Conseguentemente al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve termine ed iniziare la strada del progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi nonché di conformità con i flussi presenti e futuri di business, il Gruppo: ha richiesto al gruppo cinese una rimodulazione / ristrutturazione del POC Jinko di Euro 2,9 milioni più interessi non pagati per Euro 80 mila e alla stato attuale ancora in fase di finalizzazione; ha iniziato un processo di rimodulazione dei finanziamenti in essere in SEI Energia S.p.A. così da avere una maggiore visibilità sullo status concordatario di ASM e Global Costruzioni e del connesso Obbligo di Sussidiarietà in modo tale da consentire una più puntuale definizione delle posizione debitorie della società e quindi dei relativi impegni finanziari futuri. L’affitto del ramo d’azienda del teleriscaldamento alla ex controllata Volteo Energie S.p.A., effettuata in data 1 ottobre 2015, è stata una scelta obbligata a fine di mettere in sicurezza il business, da potenziali ulteriori aggressioni derivanti dall’Obbligo di Sussidiarietà (oltre a quella in corso da parte di MPS) a fronte di un introito certo annuale di Euro 1,1 milioni; in riferimento agli eventi esogeni accaduti al costruendo parco eolico di Cirò, ha avviato una negoziazione di rimodulazione temporale del finanziamento residuo verso Banca Marche in WIG di Euro 4,1 milioni, la cui erogazione di Euro 10 milioni, avvenuta nel 2010, era stata destinata in toto all’acquisizione dell’autorizzazione per la costruzione del parco eolico di Cirò di 30 MW. Condizione all’accordo di rimodulazione consente di ottenere da Banca Marche anche un patto di non petentum all’escussione di una garanzia di coobbligo in essere e beneficiaria Banca Marche tra WIG e una società correlata di Sostenya Group Plc – Gaon S.r.l. in riferimento ad un’esposizione scaduta di Euro 18 Ora correlata a seguito dell’operazione di Hive Off già ampiamente descritta nella presente Relazione che ha portato alla cessione del business delle rinnovabili e dell’efficienza energetica alla ora correlata Innovatec S.p.A. per effetto del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec erogato da WIG in data 11 novembre 2015 Pagina | 187 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 10 milioni contratta tra quest’ultima con la Banca. Inoltre, sempre in riferimento al parco eolico di Cirò, l’ottenimento di un offerta non binding da parte di un Fondo d’Investimento per la cessione dell’autorizzazione a costruire e alla messa in esercizio dell’impianto per Euro 3 milioni, permetterebbe già da subito per WIG di ottenere un introito di cassa anticipata pari al 50% dell’importo, nonché, per il futuro, per il correlato Gruppo Innovatec di flussi stabili e certi durante il periodo della costruzione in EPC affidata a quest’ultimo; Nell’ambito dell’avvio delle negoziazioni di rimodulazione del Bond Waste, Il Gruppo ha previsto uno standstill al pagamento dei coupon 2016 e della mandatory redemption in modo tale da consentire a Waste Italia S.p.A. una più puntuale definizione della ristrutturazione dell’esposizione in linea capitale del Bond Waste e del relativo carico per interessi e quindi dei relativi impegni finanziari futuri in conformità con i flussi preventivati del Piano Industriale. Gli interventi di cui sopra risultano necessari e soprattutto, tra gli altri, risulta necessario l’intervento da parte della sub holding per l’ambiente Waste Italia S.p.A. sul Bond Waste il cui peso sull’indebitamento finanziario netto complessivo del Gruppo e della sub holding Waste Italia S.p.A. potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo, della Società e della sub holding per l’ambiente Waste Italia S.p.A., non potendosi escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale potrebbe i) sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento; (ii) limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; (iii) limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori. La capacità del Gruppo WIG di sostenere il proprio indebitamento finanziario dipende quindi dalla finalizzazione delle ipotesi di rimodulazione di cui sopra, ed, ad avvenuta sottoscrizione degli stessi, dalle future prestazioni operative e finanziarie del Gruppo, a loro volta legate alla capacità del Gruppo di attuare con successo la propria strategia aziendale nonché ad altri fattori economici, finanziari, concorrenziali e normativi, al di fuori del controllo di WIG. Il mancato e/o parziale conseguimento delle ipotesi di rimodulazione suddette, ed ad avvenuti accordi, il mancato e/o parziale conseguimento degli obiettivi del nuovo Piano Industriale Ambiente di Waste Italia S.p.A., così come la necessità di eventualmente dover adeguare lo stesso ad esigenze ulteriori ad oggi non previste e non prevedibili potrebbero avere impatti negativi rilevanti sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG. Rischio di equity Al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. non è esposta al rischio equity. In particolare si segnala che al 31 dicembre 2015 Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), nel tramite della controllata Waste Italia S.p.A., detiene nr. 31.500 azioni, pari allo 0,056% del capitale sociale della controllante. Come disposto dagli IFRS le azioni proprie non costituiscono rischio di equity in quanto il costo di acquisto è portato in riduzione del patrimonio netto e neppure in caso di cessione l’eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, ha effetti sul conto economico. Rischio di default e covenants Di seguito vengono riepilogati per il gruppo WIG, suddivisi per scadenza, i prestiti obbligazioni (convertibili o non convertibili) emessi, i debiti per finanziamenti ricevuti, i debiti per leasing e altri debiti finanziari (la voce accoglie debiti sorti nell’ambito di accordi transattivi per la liberazione del coobbligo ASM e i debiti per Pagina | 188 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 acquisto partecipazioni). Si precisa che tali valori non sono esattamente rappresentativi dell’esposizione al rischio di liquidità in quanto non esprimono flussi di cassa nominali attesi bensì valutazioni a costo ammortizzato o a fair value e che il gruppo WIG dispone al 31 dicembre 2015 di liquidità Euro 2,9 milioni. Valori in Euro/000 Prestiti obbligazionari convertibili Prestiti obbligazionari Saldo contabile 31.12.15 Scadenze relative all'esposizione Saldo scaduto in rinegoziazione 31.12.16 31.12.17 31.12.18 31.12.19 31.12.20 - - - - - 18.579 3.022 7.171 10.715 - 180.273 - 26.000 28.500 36.000 193.500 oltre 5 anni Debiti e altre passività finanziarie 47.464 28.108 818 821 826 15.754 234 2.242 - Debiti finanziari per leasing 5.973 - 1.413 1.392 358 301 1.892 617 - Debiti finanziari verso altri 6.616 4.972 1.642 - - - 258.905 36.102 37.044 41.428 37.184 209.555 di cui esposizione non scaduta oggetto di rinegoziazione: 33.877 28.500 36.000 193.500 di cui esposizione relativa a società cedute dopo il 31 dicembre 2015: 252 257 268 271 - Finanziamenti bancari Totale esposizione - - 2.126 2.859 - - 278 2.859 NOTA: la tabella non riporta i dati finanziari relativi alle attività/passività destinate alla vendita, che ammontano al 31 dicembre 2015 a complessivi Euro 10,8 milioni. Come già diffusamente commentato in precedenza nella presente nota illustrativa e nella relazione sulla gestione, il Gruppo è caratterizzato, così come sintetizzato nella tabella sopra riportata, da scaduti finanziari in rinegoziazione per circa Euro 36 milioni e ha in essere un processo di rinegoziazione del Bond WI, il cui saldo al 31 dicembre 2015 ammonta a Euro 180 milioni. Inoltre con la cessione della controllata 19 RE S.r.l. alla parte correlata Innovatec vedrà ridursi in propri impegni finanziari per il prossimi esercizi per Euro 4,2 milioni. Ciò premesso di seguito si riportano le caratteristiche degli strumenti finanzari che il Gruppo sta rinegoziando: Bond Waste e RCF Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving (RCF) illustrati nel capitolo 12 della Relazione sulla Gestione prevedono alcuni casi di inadempimento (Events of Default), da cui può derivare l’obbligo di rimborso dei finanziamenti, insieme agli interessi e ad ogni altra somma maturata alla data di rimborso, tra cui: (i) il mancato rispetto degli impegni, anche di natura finanziaria, previsti contrattualmente nel Contratto di Finanziamento Revolving; (ii) il mancato rispetto di taluni impegni di riacquisto delle obbligazioni nonché degli impegni di natura non finanziaria previsti dal Bond Waste; (iii) il mancato pagamento per un periodo di 30 giorni degli interessi o di ogni altro importo eventualmente dovuto in relazione al Bond Waste; (iv) il mancato pagamento di ogni importo e interessi ai sensi del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving; (v) il mancato rispetto delle regole che presiedono alla fusione e/o alla vendita, locazione, trasferimento o altro atto di disposizione (diverso dalla fusione), in una o in una serie di operazioni correlate, di tutte o sostanzialmente tutte le attività di Waste Italia e delle sue controllate; (vi) la pronuncia nei confronti di Waste Italia o delle sue controllate di sentenze, ordini o decreti definitivi il cui valore individuale o aggregato sia superiore a Euro 12,5 milioni e ai quali non sia posto rimedio entro 60 giorni dall’emanazione della sentenza, dell’ordine o del decreto; (vii) il mancato adempimento di obbligazioni di pagamento per un importo superiore ad Euro 12,5 milioni; (vii) invalidità o inefficacia di qualsiasi garanzia corporate prestata dai garanti nel contesto dell’emissione del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving. Si segnala che i termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving non prevedono clausole di cross default che coinvolgono soggetti esterni al perimetro di consolidamento della subholding Waste Italia e delle sue controllate. Inoltre, l’Indenture e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono che nel caso in cui si verifichi un Change of Control, rispettivamente, (i) gli obbligazionisti avranno Pagina | 189 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 il diritto di richiedere a Waste Italia S.p.A. di acquistare le obbligazioni dagli stessi detenute ad un prezzo pari al 101% dell’importo in linea capitale (più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti) delle obbligazioni, e (ii) tutte le linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving verrebbero cancellate, e tutti gli interessi e gli altri importi maturati ai sensi dei Finance Documents (come i definiti nel Contratto di Finanziamento Revolving) diventerebbero immediatamente esigibili, e dovrebbero pertanto essere immediatamente rimborsati. Qualora Waste Italia S.p.A. non dovesse essere in grado di ottenere dal Comitato dei Bondholders in tempi brevi uno standstill sul debito ed interessi che permetta l’accordo tra le parti di una operazione di rimodulazione del Bond Waste per linea capitale e per linea interessi, ovvero di reperire/generare cassa sufficiente a soddisfare i propri obblighi di pagamento dei coupon di interessi, della mandatory redemption e di rimborso, ovvero nel caso in cui si verifichi un Events of Default ovvero un Change of Control, cosi come nel caso di mancato rispetto degli impegni e dei vincoli sopra descritti, le banche finanziatrici e/o gli obbligazionisti, potrebbero richiedere l’immediato rimborso delle somme erogate, nonché procedere all’escussione delle garanzie reali sopra citate, con conseguenti effetti negativi sulle attività e sulle prospettive di Waste Italia, di WIG e complessivamente del Gruppo WIG nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG. Come meglio precisato nel capitolo “Valutazioni sulla continuità aziendale” alla data della presente Relazione Finanziaria, si sono già tenuti incontri e sessioni telefoniche preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nell’ambito di questa fase preliminare verrà anche affrontata la tematica del waiver da rilasciarsi in relazione alla imminente scadenza finanziaria del Bond Waste in costanza di negoziazione, prevista per il 15 maggio 2016. A completamento dell’analisi sugli impegni connessi al Bond Waste ed al correlato Contratto di Finanziamento Revolving si rileva che alla data di riferimento il covenant finanziario imposto dal quest’ultimo finanziamento non è stato rispettato da parte della controllata Waste Italia S.p.A.. Difatti all’interno del Contratto di Finanziamento veniva imposto un ratio finanziario definito come rapporto fra Posizione Finanziaria Netta ed EBITDA che non doveva superare il valore di 5,1x. Alla data di riferimento della presente Relazione Finanziaria tale rapporto, sulla base dei risultati consolidati del sub-gruppo facente capo alla controllata Waste Italia S.p.A., era pari a 5,83x, quindi ad un valore superiore a quello di controllo definito all’interno del Contratto. Nello stesso Contratto viene però definito esplicitamente che il mancato rispetto di suddetto ratio finanziario non può e non potrà costituire in nessun caso, né direttamente né indirettamente, un Default o un Evento di Default, ed il rispetto dello stesso dovrà essere verificato esclusivamente in caso di richiesta di utilizzo della linea, diversa da un c.d. rollover loan utilizzato per rifinanziare una linea in scadenza, qualora la disponibilità sia utilizzata per oltre il 30%19. Alla data di riferimento, nonché alla data corrente, i totali Euro 15 milioni concessi all’interno del Contratto di Finanziamento Revolving sono stati utilizzati da parte della controllata Waste Italia S.p.A., che quindi sta procedendo periodicamente a richiedere rollover loan per prorogare le scadenze delle singole linee di utilizzo, così come consentito dal Contratto. Il mancato rispetto del ratio finanziario menzionato sopra, quindi, non comporta effetti avversi sulla posizione di liquidità della controllata Waste Italia S.p.A. 19 22.2 Financial Condition (a) Subject to paragraph (b) and Clause 22.3 (Financial testing), the Parent shall ensure that the Total Net Leverage Ratio in respect of any Relevant Period shall not exceed 5.10:1.00, provided that in respect of the first Relevant Period the Total Net Leverage Ratio shall not exceed the 4.00:1.00. (b) Notwithstanding any other provision of the Finance Documents: i. failure to satisfy the Total Net Leverage Ratio test in paragraph (a) shall not (or be deemed to) directly or indirectly constitute, or result in, a breach of any representation, warranty, undertaking or other term in any Finance Document or a Default or Event of Default (for the avoidance of doubt, with satisfaction of any financial covenant being relevant solely for the purposes of paragraph (b) of Clause 4.2 (Further conditions precedent)); and ii. the Total Net Leverage Ratio test in paragraph (a) shall not be required to be satisfied for the purposes of this Clause 22.2 unless a Utilisation (other than a Rollover Loan) has been requested and on the proposed Utilisation Date the aggregate amount of all outstanding Utilisations (taking into account the proposed Utilisation on such date) will be equal to or greater than 30 per cent of the Total Commitments on such date. Pagina | 190 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Mini Bond Innovatec: cross default In data 21 ottobre 2014, la ora correlata Innovatec S.p.A. ha emesso, ai sensi dell’art. 2410 del Codice Civile, un prestito obbligazionario garantito denominato “Innovatec 2020” di ammontare pari a Euro 10 milioni, avente un tasso di interesse annuo lordo pari all’8,125%, (il “Mini Bond Innovatec”). Il Gruppo Waste Italia S.p.A. e Volteo Energie S.p.A. (quest’ultima ora confluita nel perimetro di consolidatamento di Innovatec a seguito dell’operazione di “Hive Off”) (i “Garanti”) hanno rilasciato garanzie incondizionate, irrevocabili, autonome e a prima richiesta per un importo pari a all’ammontare del Mini Bond Innovatec sottoscritto. Il regolamento prevede una serie di covenants finanziari e non finanziari tra i quali il rispetto di determinati parametri finanziari da parte di Innovatec S.p.A., Gruppo Waste Italia S.p.A. e Volteo Energie S.p.A. relativi al rapporto Indebitamento Finanziario/EBITDA (PFN/EBITDA) e all’Interest Coverage Ratio (IRC) per innovatec: IRC: non inferiore a 1.50x sia per Innovatec che per i Garanti e PFN/ EBITDA: non superiore a 5x (2015); 4x (2016); 3x (2017) invece per i Garanti sempre un rapporto 5x. Il regolamento del Mini Bond prevede un remediation period prima della dichiarazione di Events of Default di rispettivamente 180 giorni per Innovatec e 240 giorni per i Garanti. Il Mini Bond Innovatec prevede anche taluni casi di inadempimento (Events of Default) legati taluni a Innovatec e altri ai Garanti, il cui mancato rispetto determina un’ipotesi di rimborso anticipato del Mini Bond Innovatec, tra cui: (i) il mancato rispetto degli impegni di natura finanziaria e non; (ii) l’instaurazione di un procedimento giudiziario o di un arbitrato nei confronti di Innovatec o di WIG (incluse le controversie con qualsiasi Autorità pubblica) per un importo superiore a Euro 10 milioni con riferimento ad Innovatec, e per un importo superiore ad Euro 50 milioni con riferimento a WIG; (iii) il mancato adempimento da parte di Innovatec al pagamento di obbligazioni pecuniarie di importo superiore a Euro 10 milioni salvo che tale pagamento non venga effettuato entro 180 giorni dall’inadempimento; (iv) il delisting di Innovatec dal mercato AIM gestito da Borsa Italiana; (v) l’invalidità delle garanzie concesse ai sensi del regolamento del Mini Bond Innovatec; (vi) l’approvazione o l’effettuazione da parte delle società del Gruppo WIG di operazioni straordinarie di qualsiasi tipo (ivi incluse trasformazioni, fusioni e scissioni) fatte salve in particolare quelle (a) il cui valore sia uguale o inferiore al 25% del patrimonio netto risultante dal più recente bilancio consolidato d’esercizio o infrannuale, e (b) operazioni straordinarie i cui effetti non determinino un deterioramento del seguente ratio Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo/EBITDA del Gruppo risultante dalle informazioni fornite al mercato ai sensi di legge ovvero certificato da un società di revisione entro 90 giorni di calendario dall’approvazione da parte di WIG; (vii) il trasferimento, la vendita o la disposizione in qualunque modo da parte delle società del Gruppo WIG di beni il cui valore superi il 25% del valore totale dei beni di WIG. Conseguentemente, essendo WIG primo Garante, un Event of Default del Mini Bond Innovatec potrebbe avere effetti negativi, sulle attività e sulle prospettive di WIG e del Gruppo WIG nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG. Alla data della presente Relazione Finanziaria, sulla base dei valori presenti nella Relazione Finanziaria stessa di WIG, i parametri finanziari in riferimento al Garante WIG non risultano rispettati. L’Event of Default, potrà essere dichiarato dagli obbligazionisti solo dopo i termini previsti dal remediation period (pari a 240 giorni). Se dovesse essere confermato il mancato rispetto dei vincoli finanziari da parte del Garante WIG e comunque tale mancato rispetto non venisse sanato nei giorni previsti ai sensi del regolamento dichiarando così un Event of Default e comunque qualora non venissero rispettati gli impegni e gli obblighi previsti nel Mini Bond Innovatec ovvero qualora un Event of Default si verificasse successivamente alla data della presente Relazione Finanziaria, gli obbligazionisti avranno il diritto di richiedere il rimborso anticipato del prestito obbligazionario oltre al pagamento degli interessi maturati e non ancora corrisposti, nonché l’escussione delle garanzie prestate Pagina | 191 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 dai Garanti, con conseguenti effetti negativi sulle attività e sulle prospettive del Gruppo WIG nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG. Finanziamento Banca Marche Gruppo Waste Italia S.p.A., ha, alla data della presente Relazione un esposizione di Euro 4,1 milioni verso Banca Marche. L’accordo di rimodulazione del mutuo avvenuto nel corso del primo semestre 2015, dopo la corresponsione della prima rata, non ha avuto più seguito per effetto anche degli eventi esogeni accaduti al costruendo parco eolico di Cirò, in quanto l’erogazione di detto mutuo, sottoscritto inizialmente nel 2009 per Euro 10 milioni, era stata destinata in toto all’acquisizione dell’autorizzazione per la costruzione del parco eolico di Cirò di 30 MW, la cui autorizzazione al completamento dei lavori di costruzione è stata in ulteriormente prorogata dagli Enti preposti al fine di consentirne la giusta e pronta realizzazione. Ad inizio marzo 2016, WIG ha inoltrato a Banca Marche una nuova proposta di rimodulazione in termini temporali e di ammontari dell’esposizione attraverso un pagamento upfront di Euro 200 mila all’accettazione della proposta e un pagamento a 60 giorni dal pagamento upfront di ulteriori Euro 200 mila e il residuo dell’esposizione decurtando i pagamenti di cui ai punti precedenti, in 60 rate a partire dal 30 settembre 2016. Condizione all’accordo di rimodulazione è l’ottenimento da Banca Marche anche un patto di non petendum all’escussione di una garanzia di coobbligo in essere e beneficiaria Banca Marche tra WIG e una società correlata di Sostenya Group Plc – Gaon S.r.l. in riferimento ad un’esposizione scaduta di Gaon di S.r.l. di Euro 10 milioni (“Garanzia Gaon”). Alla data della presente Relazione Finanziaria, in relazione al debito di Banca Marche e alla Garanzia Gaon nessuna attività di recupero del credito finanziario vantato da Banca Marche è stata formalmente posta in essere. Finanziamenti bancari ricevuti da SEI Energia S.p.A. Le caratteristiche dei finanziamenti erogati a SEI Energia S.p.A.s ono di seguito riepilogate: Finanziamenti bancari Valori espressi in migliaia di Euro Società Banca Sei Banca Intesa Energia (Linea A) Sei Unicredit Energia (Linea B) Sei Unicredit Energia (Linea C) Totale finanziamenti verso SEI Energia al 31 dicembre 2015 Scadenza Totale Quota corrente + 2022 5.776 Quota Totale Quota Quota non corrente non corrente corrente 5.776 0 5.766 608 5.168 + 2022 9.500 9.500 0 9.500 1.000 8.500 + 2018 6.413 6.413 0 6.413 611 5.802 21.689 21.689 0 21.689 2.219 19.470 Tasso di interesse Euribor spread Euribor spread Euribor spread al 31 dicembre 2014 (1) Garanzie per le Tranche A, B, C: pegno sulla totalità delle azioni di SEI Energia S.p.A.; pegno sui conti correnti bancari sui quali la società confluisce in pegno tutti i crediti e le somme di danaro relativi o altrimenti connessi al conto vincolato; privilegio speciale sui beni mobili e crediti di SEI Energia S.p.A. ex-articolo 46 TUB; cessione di tutti i proventi, gli indennizzi ed i crediti derivanti dalle polizze assicurative e dai contratti di assicurazione in relazione alla rete e/o ai beni oggetto degli investimenti nonché derivanti da contratti di vendita di elettricità (con l’impegno a cedere eventuali nuovi e ulteriori contratti che li sostituiscano); ipoteca sul proprio diritto di superficie in relazione ad alcuni beni immobili; lettera di patronage impegnativa di Gruppo Waste Italia S.p.A.. Valori in Euro / 000's Dettaglio Debiti a medio/lungo termine Originario Durata Scadenza 3.000 12 anni 30/6/2018 Debito Residuo al 31/12/2015 Banca Nazionale del Lavoro* amortising trimestrale €bor6m+spread 913 *Garanzie sul finanziamento della Banca Nazionale del Lavoro: Oltre alla canalizzazione degli incassi su specifici conti e del pegno a favore della BNL del credito rappresentato dal saldo del conto corrente vincolato n. 420024/7000 intestato a SEI Energia S.p.A., privilegio su beni mobili destinati all'esercizio dell'impresa per la complessiva somma di Euro 4.560.000. In particolare il presente privilegio è relativo ad investimenti che insistono sulle strutture produttive della centrale di Rivoli di proprietà della ex- CENTO S.p.A. e su alcuni lotti di rete di teleriscaldamento sita sul territorio del Comune di Rivoli. Attualmente è ancora in vigore la fidejussione da parte di ASM S.p.A. per il pieno e puntuale adempimento di tutte le obbligazioni assunte dalla ex-società Cento S.p.A. (ora fusa per incorporazione in SEI Energia S.p.A.) e fino alla completa estinzione delle stesse. Pagina | 192 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Nello specifico, SEI Energia S.p.A. ha sottoscritto in data 15 novembre 2010 un contratto di rifinanziamento delle esposizioni debitorie verso Banca Intesa e Unicredit S.p.A.. Prima della data del 15 novembre 2010, le società controllate Cento S.p.A. e Collenergia S.r.l. (fuse per incorporazione in SEI Energia S.p.A. a fine 2010) avevano diversi finanziamenti in essere con le sopracitate banche, i quali, per effetto dell’anzidetto contratto di rifinanziamento, sono stati conglobati in due distinte tranche di finanziamento (tranche A e tranche B) modificandone il tasso di interesse, la durata e il periodo di rimborso inserendo inoltre due anni di preammortamento. Inoltre con la tranche C, le banche hanno finanziato SEI Energia per gli investimenti nella realizzazione e/o manutenzione delle reti di teleriscaldamento. Infine, le banche finanziatrici hanno previsto durante la vita del rifinanziamento il rispetto di covenants finanziari e non finanziari che potrebbero comportare il recesso/risoluzione/decadenza dal beneficio del termine, limiti nelle distribuzioni di dividendi secondo parametri temporali e/o finanziari nonché le clausole di pari passu, cross default e di change of control. In termini di covenants il contratto di rifinanziamento prevede la rilevazione dei seguenti indici da verificarsi con cadenza annuale (calcolati annualmente sul bilancio d’esercizio della sola Sei Energia): (a) rapporto tra indebitamento finanziario netto/ patrimonio netto (i) dal 2010 al 2012: (ii) dal 2013 al 2022: < 1,2; < 1,0; (b) rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA (i) dal 2010 al 2011: (ii) nel 2012: (iii) nel 2013: (iv) nel 2014: (v) nel 2015: (vi) dal 2016 al 2022: < 4,8; < 4,2; < 3,5; < 3,0; < 2,5; < 2,25; I covenants fino all’esercizio 2014 risultano rispettati, mentre quelle del 2015 non risultano in forza delle scelte finanziarie poste in essere dalla controllata anche a seguito dell’aggressione ricevuta da MPS nell’ambito del rischio di coobbligo (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 18.3.7 della Relazione sulla Gestione). Nello specifico in tale contesto di difficoltà finanziaria, in data 18 giugno 2015, gli amministratori di SEI Energia hanno operato una formale richiesta di standstill fino al 31 gennaio 2016 sul rimborso della quota capitale dei finanziamenti bancari a medio lungo termine in essere e sul differenziale dei derivati in essere così da avere una maggiore visibilità sugli sviluppi delle proposte concordatarie di ASM e Global Costruzioni in modo tale da consentire una più puntuale definizione delle posizione debitorie di SEI Energia e quindi dei relativi impegni finanziari futuri. In data 2 ottobre 2015 gli amministratori di SEI Energia hanno richiesto, oltre al succitato standstill, anche una moratoria fino a fine giugno 2017 sul pagamento della quote capitali dei finanziamenti a medio lungo termine in essere e sui differenziali relativi ai contratti derivati in essere. SEI Energia è assistita in tale attività di rimodulazione del debiti bancari dalla società di advisory “Lucciola & Partners”, ad oggi di fatto confluita all’interno del reseau PricewaterhouseCoopers e dallo studio legale Ambrosini di Torino. Allo stato attuale, gli Istituti finanziatori stanno esaminando il potenziale sviluppo del business del teleriscaldamento e lo stato dell’arte del potenziale accordo SEI Energia con il termovalorizzatore di Gerbido (“TRM”) e sono inoltre in attesa delle bozze di bilancio 2015 e del business plan della società con il correlato piano finanziario. Ad oggi nessuna azione di recupero è stata da quest’ultimi posta in essere a fronte del mancato rimborso delle rate scadute a fine giugno e dicembre anche dopo l’esecutività del decreto ingiuntivo di MPS per il pagamento del suo credito in coobbligo per Euro 3,9 milioni (all’istituto bancario, che risulta Pagina | 193 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 essere socio di minoranza di SEI, è stato proposto un accordo transattivo a saldo e stralcio di ogni pretesa relativa ai crediti coobbligati per un importo complessivo di un milione, a fronte del quale si è in attesa di ricevere un atteso positivo riscontro). Gli Amministratori ritengono, sulla base delle informative attuali, di finalizzare l’operazione di rimodulazione del debito nel corso del secondo semestre 2016. In ossequio a quanto disposto dai principi contabili per casi similari (IAS 1 par. 74) il debito residuo è stato classificato a breve. Prestito Obbligazionario Convertibile Jinko scaduto Il Prestito Obbligazionario Convertibile denominato POC Jinko, di nominali Euro 2.948.490, risulta scaduto in data 31 dicembre 2015. Il POC Jinko è stato sottoscritto integralmente dalla società Jinko Solar International Limited (“Jinko”) nell’ambito degli accordi sottoscritti con WIG e la sua società ora correlata Volteo Energie S.p.A. in data 21 giugno 2013. In dettaglio, gli accordi prevedevano la rimodulazione del credito che Jinko aveva nei confronti della ex controllata Volteo Energie S.p.A., La rimodulazione del debito era stato così regolato in solido WIG e Volteo S.p.A.: (i) per Euro 1,5 milioni per cassa alla data di sottoscrizione dell’accordo (condizione sospensiva assolta), (ii) per Euro 5,18 milioni tramite un piano di riscadenziamento mensile in Volteo Energie pari a Euro 150 mila/mese, a far data dal 30 gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2016; e (iii) Euro 2,95 milioni attraverso i fondi rivenienti dall’emissione, avvenuta in data 27 settembre 2013, del POC Jinko. Il mancato pagamento anche per non per intero di tre rate anche non consecutive del piano di riscadenziamento mensile e/o degli interessi sul POC Jinko (dopo il grace period pattuito di 30 giorni) e/o il rimborso alla scadenza determina un Event of Default e conseguentemente WIG e Volteo decadono dal beneficio del termine con facoltà per Jinko di richiedere di saldare immediatamente gli importi dovuti e non pagati a quella data con rinuncia espressa tra le parti a far valere ogni diritto, ragione e pretesa nascenti dai contratti di fornitura originari. L’Events of Default è avvenuto in data 31 dicembre 2015, a fronte del succitato rimborso dell’emissione obbligazionaria (che fino a scadenza non è stata convertita in azioni dalla controparte), con richiesta di accelerazione e pagamento integrale a WIG e Volteo Energie S.p.A. degli importi residui scaduti per complessivi circa Euro 5,5 milioni. Conseguentemente a tale richiesta è stata avviata una trattativa con la controparte cinese con una proposta di rimodulazione e stralcio del debito complessivo come qui di seguito illustrato: pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della sottoscrizione dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili dopo un transition periodo di 30 mesi partenza 30 settembre 2015 (il residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko; in riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto fatto dalla capogruppo di Euro 150 mila effettuato a febbraio 2016, un pagamento rateale mensile a partire dal 30 settembre 2016 per 30 mesi; garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto verranno rilasciate dal socio di controllo del Gruppo Waste Italia S.p.A. Si ritiene, sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi sul tavolo, di riuscire a finalizzare positivamente l’operazione entro il mese di giugno 2016. Prestito Obbligazionario Convertibile WIZ In riferimento a POC WIZ emesso in data 14 agosto 2014 da parte del Gruppo Waste Italia S.p.A. (cfr. Capitolo 12.), possono essere dichiarati Events of Default nei seguenti casi: (i) l’inadempimento, da parte della Società, alle obbligazioni di pagamento degli interessi alle rispettive data di pagamento ai sensi del regolamento, a cui la Società abbia posto rimedio entro 30 giorni di calendario dalla messa in mora da parte dell’obbligazionista, (ii) la sentenza e/o qualsiasi altro provvedimento di un’Autorità competente che dichiari l’ammissione dell’Emittente ad una qualunque procedura concorsuale, Pagina | 194 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 (iii) la deliberazione da parte degli organi sociali competenti della liquidazione della Società, entro trenta giorni lavorativi dalla data in cui sia venuto a conoscenza del verificarsi di un evento rilevante. L’obbligazionista a cui non siano stati pagati gli interessi nell’ipotesi sub (i) e ciascun obbligazionista nelle ipotesi sub (ii) e (iii), potrà chiedere il rimborso anticipato di tutte le obbligazioni dallo stesso detenute e così chiedere che la Società proceda all’immediato rimborso in danaro, unitamente a quello degli Interessi pro tempore maturati (e non ancora corrisposti), entro e non oltre 5 (cinque) giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta scritta dell’obbligazionista. Il POC WIZ ha scadenza il 14 agosto 2016, entro quindi i prossimi dodici mesi dalla data del 31 dicembre 2015. Alla data della presente Relazione Finanziaria nessuna obbligazione è stata convertita in azioni ordinarie WIG e sulla base dello strike price si ritiene improbabile una sua conversione in azioni alla data di scadenza. Sulla base dei fabbisogni alla data del 31 dicembre 2015 e dei prossimi dodici mesi, la Società ha iniziato un percorso con l’unico sottoscrittore del POC WIZ, Synergo Sgr (quest’ultimo è inoltre secondo maggiore azionista della Società al 22%) di proporre una rimodulazione del POC WIZ in scadenza (Cfr. paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al bilancio consolidato). Qualora Gruppo Waste Italia S.p.A. non dovesse essere in grado di ottenere dalla Banca Marche, dagli Istituti Finanziatori di SEI Energia S.p.A., dai sottoscrittori Jinko Solar Ltd e Synergo Sgr un accordo di rimodulazione/ristrutturazione sulle esposizioni debitorie succitate, ovvero di reperire/generare cassa sufficiente a soddisfare i propri obblighi di pagamento dei coupon di interessi, delle rate e di rimborso, ovvero nel caso in cui si verifichi un Events of Default, cosi come nel caso di mancato rispetto degli impegni e dei vincoli sopra descritti, le banche finanziatrici e/o gli obbligazionisti, potrebbero richiedere l’immediato rimborso delle somme erogate, nonché procedere al recupero coattivo dei propri crediti, all’escussione delle fidejussioni/lettere di patronage impegnative sopra citate, con conseguenti effetti negativi sulle attività e sulle prospettive di WIG e complessivamente del Gruppo WIG nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG. Classi di strumenti finanziari A compendio della richieste dell’IFRS 7 e dell’IFRS 13 si riporta il dettaglio delle classi di strumenti finanziari e del loro criterio di valutazione: Valori in euro migliaia Criteri applicati nella valutazione degli strum enti finanziari Valore di Fair value Fair value Costo Fair value Altri IFRS bilancio al a CE a PN ammortizzato al 31.12.15 31.12.15 ATTIVITA' Partecipazioni Altre attività finanziarie non correnti Crediti commerciali Altre attività correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0 0 0 0 0 0 2.540 0 0 0 0 0 0 8.666 77.169 23.856 6.300 2.939 14.761 0 0 0 0 0 17.300 8.666 77.169 23.856 6.300 2.939 17.300 8.666 77.169 23.856 6.300 2.939 PASSIVITA' Fondi rischi, oneri e passività per discariche Passività Finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività correnti Debiti per Imposte correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 1.563 0 0 0 0 196.795 69.455 68.628 36.006 0 72.221 0 0 0 0 19.687 72.221 196.795 71.018 68.628 36.006 19.687 72.221 196.795 71.018 68.628 36.006 19.687 A fini comparativi si fornisce il corrispondente dettaglio al 31 dicembre 2014: Pagina | 195 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Valori in euro migliaia Criteri applicati nella valutazione degli strum enti finanziari Valore di Fair value Fair value Costo Fair value Altri IFRS bilancio al a CE a PN ammortizzato al 31.12.14 31.12.14 ATTIVITA' Partecipazioni Altre attività finanziarie non correnti Crediti commerciali Altre attività correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12.608 76.688 42.968 10.226 25.228 9.306 0 0 0 0 0 9.306 12.608 76.688 42.968 10.226 25.228 9.306 12.608 76.688 42.968 10.226 25.228 PASSIVITA' Fondi rischi, oneri e passività per discariche Passività Finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività correnti Debiti per Imposte correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 2.063 0 0 0 0 226.961 48.514 101.305 28.425 0 75.150 0 0 0 0 15.826 75.150 226.961 50.577 101.305 28.425 15.826 75.150 226.961 50.577 101.305 28.425 15.826 Gerarchia del Fair Value secondo l’IFRS 7 e l’IFRS 13 L’IFRS 7 e l’IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. La classificazione secondo l’IFRS 13 comporta la seguente gerarchia: Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per identici assets o liabilities; Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel “Livello 1” ma che sono osservabili direttamente o indirettamente; Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili. Rientrano nella prima categoria i contratti derivati sottoscritti dal Gruppo. Si precisa che la valutazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità ancorché Gruppo Waste Italia utilizzi, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati. Durante l’esercizio che termina al 31 dicembre 2015, non ci sono stati trasferimenti tra i vari livelli indicati e non vi sono stati cambiamenti inerenti la metodologia di calcolo della valutazione degli strumenti in oggetto. Si segnala che la valutazione del fair value effettuata tenendo conto del rischio di controparte non ha determinato scostamenti significativi rispetto alla valutazione adottata del fair value “risk free”. Garanzie ed Impegni del gruppo Alla data del 31 dicembre 2015 il Gruppo ha prestato garanzie (tramite fidejussioni, lettere di patronage, ecc.) per complessivi Euro 239 milioni. Il Gruppo risulta inoltre coobbligato per circa Euro 48,83 milioni al 31 dicembre 2015, tramite Gruppo Waste Italia S.p.A. e SEI Energia S.p.A., in via sussidiaria con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo e la sua controllata Pianeta S.r.l. in riferimento alle cessioni di ramo operate nell’acquisto di SEI Energia. Si segnala infine un coobbligo con una società correlata del Gruppo – Gaon Pagina | 196 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 S.r.l. in merito ad una esposizione scaduta che ha quest’ultima con Banca Marche. Per maggiori dettagli si veda quanto riportato a riguardo nel capitolo 18 della presente Relazione sulla Gestione. Si segnala inoltre che al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha in essere pegni per Euro 221 milioni, di cui Euro 200 milioni connessi all’emissione obbligazionaria operata dalla controllata Waste Italia e Euro 13 milioni ai finanziamenti ricevuti per la realizzazione degli impianti laziali di sfruttamento energetico da digestione di prodotti e scarti agricoli, oggetti di discontinua zione nel presente esercizio. Anche la totalità delle azioni di SEI Energia risulta penata a fronte del proprio indebitamento bancari, pari a Euro 22,3 milioni al 31 dicembre 2015. Vertenze giudiziarie e fiscali Il Gruppo monitora attentamente tali rischi attraverso uno struttura interna dedicata ed avvalendosi di consulenti esterni secondo specifiche tematiche legali. Si forniscono di seguito gli aggiornamenti occorsi nell’anno in merito alle principali cause che vedono coinvolto il Gruppo. Sentiti anche i pareri di propri legali interni ed esterni, ove ritenuto necessario sono stati stanziati fondi rischi (per maggiori dettagli circa quanto accantonato nell’esercizio si rimanda alla nota 15 della presente nota illustrativa). Contenziosi civili i) In data 7 gennaio 2014 è stato notificato a Faeco S.r.l. un atto di opposizione, presentato contro il Ministero di Giustizia, da parte dei precedenti curatori per la gestione di Faeco e di altre 4 aziende sequestrate a suo tempo da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. I curatori incaricati lamentano l’esigua liquidazione disposta in data 22 ottobre 2013 dal Tribunale di Brescia a fronte dell’attività da loro eseguita per la gestione delle imprese. Nell’atto notificato i curatori richiedono complessivi Euro 17.718 mila per tutte e cinque le aziende e senza indicazione di quale importo riguardi specificamente Faeco. Con distinte comparse di costituzione e risposta le società interessate si sono costituite in giudizio insistendo sul rigetto della richiesta formula dai curatori. Ad esito delle discussioni in udienza, il Giudice ha stabilito che gli acconti ad oggi corrisposti agli opponenti devono intendersi a copertura dell'intero periodo preso in considerazione dai decreti di liquidazione emessi in via provvisoria, accogliendo così una delle eccezioni formulate dai resistenti, e precisando che avverso detti decreti ogni opposizione deve considerarsi oggi tardiva. Avverso a tale ordinanza, nel mese di ottobre 2014, i curatori hanno fatto ricorso in Cassazione. La causa di merito è stata dapprima rinviata all’udienza del 14 maggio 2015 per l’esame degli elaborati peritali, a seguito della quale il CTU ha richiesto due proroghe dei termini al Giudice per il deposito della CTU. Nello specifico in data 30 ottobre il CTU ha richiesto ulteriore proroga dei termini per il deposito della bozza di CTU (e per esperire tentativo di conciliazione), a seguito della quale il giudice ha accordato una proroga di 60 gg. (a far data dal 31 ottobre 2015), con contestuale slittamento dei termini successivi per il deposito delle osservazioni dei ctp e dell’elaborato peritale. In data 17 marzo 2016 è stato esperito un tentativo di conciliazione non andato a buon fine. L’udienza è stata quindi rinviata dal 25 febbraio 2016 al 12 maggio 2016. Quanto al ricorso in Cassazione, in data 18 gennaio 2014 è stato notificato controricorso per conto di Faeco, successivamente anche depositato in Cassazione, unitamente al fascicolo di parte. Si precisa che il rischio di soccombenza è coperto dalle garanzie contrattuali fornite nell’ambito dell’acquisto di Faeco da Feralpi Holding in quanto le contestazioni fanno riferimento ad attività svolte ante acquisizione da parte del Gruppo. ii) A seguito di una visita ispettiva del GSE condotta nel mese di febbraio 2013 presso l’impianto di Bedizzole, riguardante la legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l. per gli anni dal 2003 al 2011 della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas prodotto dall’invaso di Bedizzole in relazione alla data di entrata in esercizio dell’impianto di generazione, in data 22 settembre 2014 Faeco ha ricevuto una comunicazione con la quale la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico comunica che l’importo da assoggettare a recupero è pari ad Euro 2.035.882,09. Il legali del Pagina | 197 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Gruppo hanno predisposto, di concerto con i legali di Feralpi Holding (società dalla quale il Gruppo ha acquistato Faeco), il ricorso principale (notificato in data 13/06/2014) e, in seguito, motivi aggiunti aventi ad oggetto una istanza sospensiva della intimazione di pagamento, la quale è stata accolta in data 5 dicembre 2014 dal Tar della Lombardia. Nel mese di maggio 2015 il TAR Lombardia ha emesso sentenza relativa al ricorso accogliendolo parzialmente il ricorso presentato successivamente all’istanza sospensiva succitata e disponendo la rideterminazione degli importi dovuti. In data 15 settembre 2015 è stato notificato a Faeco da parte dell'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico e della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico un ricorso in appello innanzi il Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Lombardia. Faeco si è costituita in giudizio con atto di costituzione ed appello incidentale con cui ha richiesto: in via principale, respingere il ricorso in appello proposto dalla Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema idrico e dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, perché improcedibile, inammissibile e, comunque, infondato; in via subordinata, accogliere il proprio appello incidentale, e per l'effetto, in riforma della sentenza appellata, accogliere il ricorso introduttivo ed il ricorso per motivi aggiunti proposti nel giudizio di prime cure da Faeco ed annullare gli atti con gli stessi impugnati, perché illegittimi. La contestazione si riferisce al periodo antecedente l’acquisizione da parte del Gruppo Kinexia, oggi Gruppo Waste Italia S.p.A., della società (ceduta a Waste Italia a fine novembre 2014), pertanto riconducibile nell’alveo degli impegni di indennizzo contrattualmente assunti dal venditore Feralpi Holding S.p.A. ai sensi del contratto di acquisizione del 21 dicembre 2012. In riferimento ai punti i) e ii), il Gruppo ha congelato la seconda tranche di pagamento prezzo verso Feralpi Holding S.p.A. di Euro 2,4 milioni. iii) Con domanda di arbitrato notificata a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) in data 7 agosto 2014, Arcotecnica Group S.p.A. ha avviato un procedimento arbitrale, in forza della clausola compromissoria contenuta nell’art. 13.1 del contratto preliminare di compravendita concluso in data 11 marzo 2013 ed avente ad oggetto la cessione a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), da parte di Arcotecnica, della propria quota (pari al 14,286%) di partecipazione al capitale sociale di Photon Energy S.r.l. in liquidazione (già Innovatec S.r.l., società ceduta a terzi nel corso del mese di novembre 2013). Secondo la prospettazione avversaria, una volta perfezionatosi, nel giugno 2013, il contratto definitivo, Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) si sarebbe resa inadempiente rispetto ad alcune obbligazione statuite nel contratto di cessione della partecipazione summenzionata. In particolare, si contesta che il mancato rispetto del piano di ammortamento di finanziamenti erogati da alcuni istituti di credito ha portato all’escussione di una fideiussione rilasciata da Arcotecnica, costringendo l’attrice a corrispondere alle banche un importo complessivo pari a Euro 182.481,20, di cui ora essa chiede ristoro alla convenuta. Il Gruppo, sentiti i propri legali, ha depositato memoria in cui ha chiesto di accertare e dichiarare che Arcotecnica ha dolosamente occultato la reale situazione economico-patrimoniale di Photon Energy S.r.l. in liquidazione, di condannare la stessa a risarcire tutti i danni, patiti e patiendi, subiti in relazione all’acquisizione in oggetto, allo stato indicati, quanto al solo danno emergente, in Euro 800.000 e di respingere tutte le domande formulate da Arcotecnica e/o comunque, in subordine, disporre la compensazione tra quanto spettante a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) a titolo di risarcimento del danno ai sensi delle precedenti richieste e quanto eventualmente dovuto da Kinexia ad Arcotecnica. Nell’udienza del 6 ottobre 2015 è stato esperito un tentativo di conciliazione ad esito del quale Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) si è impegnata a corrispondere alla controparte un importo Pagina | 198 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 onnicomprensivo pari a Euro 140.000, da versarsi in 9 rate (ultimo rata prevista in scadenza il 30 giugno 2016). Al 31 dicembre il debito residuo è pari a Euro 87.500. i) In data 26 marzo 2014 è stato notificato a Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) ed Ecoema S.r.l. e ai consiglieri e sindaci succeduti nel tempo in MPE un atto di citazione con cui un fornitore di impianti della società Martignana Po Energia S.r.l., società ceduta dal Gruppo nel mese di luglio 2013 nell’ambito della cessione del Gruppo Hybla, richiede di accertare e dichiarare la responsabilità dei convenuti per i danni subiti in conseguenza dell'inadempimento di Martignana Po Energia S.r.l. in liquidazione al contratto di fornitura di un motore endotermico e di condannare gli stessi, in solido tra loro o ciascuno per quanto di ragione, al risarcimento integrale dei danni subiti, quantificati in Euro 4.649 mila corrispondenti al residuo prezzo del motore, oltre interessi di mora, nonché al risarcimento delle spese di stoccaggio determinabili in Euro 3.000 al mese con decorrenza da gennaio 2009 per un valore complessivo di Euro 6.446 migliaia. Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) ed Ecoema S.r.l. si sono costituite in giudizio richiedendo (previo differimento della prima udienza di comparizione, al fine di consentire la chiamata in causa della compagnia assicuratrice AIG Europe Limited Rappresentanza Generale per l’Italia), in via preliminare di merito di dichiarare il difetto di legittimazione passiva di Ecoema S.r.l. in relazione alle domande svolte da Wartsila per l’intero arco temporale preso a riferimento dall’attrice; di dichiarare il difetto di legittimazione passiva di Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) in relazione alle domande svolte da Wartsila per tutti i fatti occorsi anteriormente al 28 novembre 2011, ovvero, in subordine, anteriormente al 5 giugno 2009 e di dichiarare l’intervenuta prescrizione del diritto fatto valere con la domanda ex art. 2497 c.c. nei confronti di Kinexia e/o di Ecoema per decorso del termine quinquennale ex art. 2947 c.c. Nel merito è stato richiesto di rigettare tutte le domande svolte dall’attrice Wartsila Italia S.p.A. nei confronti di Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) ed Ecoema S.r.l. siccome inammissibili e infondate, in fatto e in diritto. In ipotesi di accoglimento, anche solo parziale, della domanda attorea, dichiarare che AIG è tenuta, in forza di una polizza in essere, a manlevare e tenere indenne Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) ed Ecoema S.r.l. da ogni pretesa, e per l’effetto, condannare la predetta compagnia assicuratrice a rifondere alle due società quanto eventualmente saranno tenute a corrispondere all’attore, ivi comprese le spese processuali. Si sono costituiti in giudizio anche gli ex amministratori e gli ex componenti del collegio sindacale di MPE. Due ex componenti del collegio sindacale e un ex amministratore hanno richiesto in via subordinata (in caso di accoglimento anche parziale delle domande svolte nei loro confronti) di condannare le compagnie assicurative chiamate in causa a manlevarli, garantirli e tenerli indenni, nei limiti di quanto previsto in polizza, e, sempre in via subordinata, di condannare Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) a tenerli manlevati e indenni da ogni conseguenza pregiudizievole, per effetto dell'impegno dalla stessa assunto in loro favore ai sensi dell'art. 5.5 del contratto di acquisto di MPE da Miro Radici Finance. Una volta costituitesi le parti, il Giudice ha assegnato alle parti i termini per il deposito delle memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c., per poi rinviare all’udienza per la precisazione delle conclusioni del 15 merzo 2016, nel corso della quale la causa è stata rimessa al collegio per la decisione delle eccezioni preliminari formulate dalle parti convenute. Il giudice ha assegnato i termini di rito per il deposito delle comparse conclusionali e di replica. ii) IGM S.r.l. è direttamente titolare di un progetto per la costruzione di un Impianto Eolico in Puglia in Località Fontana di Maggio (Comuni di Foggia e Castelluccio dei Sauri, Provincia di Foggia). L’iter autorizzativo del progetto di Fontana di Maggio è stato avviato nel Marzo 2007. Il progetto presentato in Regione prevedeva l’installazione di 38 aerogeneratori da 3 MW ciascuno, per una potenza complessiva di 114 MW, interessando un’area piuttosto estesa che ricadeva su quattro diversi Comuni: Ascoli Satriano, Ordona, Castelluccio dei Sauri e Foggia. Data la presenza di numerosi parchi eolici nell’area di interesse, la società IGM ha deciso di rinunciare a 10 aerogeneratori localizzati nei Comuni di Ordona e Ascoli Satriano che andavano ad interferire con alcuni parchi eolici in autorizzazione e in Pagina | 199 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 fase di costruzione. Contestualmente alla rinuncia di aerogeneratori è stato richiesto ed ottenuto un incremento della taglia nominale delle macchine, passando così da 3 MW a 3,3 MW. Nel corso del 2009 si è ritenuto che il progetto probabilmente non venisse sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) sebbene fosse necessaria una verifica approfondita dei vincoli ambientali / archeologici per 8 dei 28 aerogeneratori. Sebbene in via conservativa e su richiesta della Regione Puglia siano stati eliminati gli aerogeneratori interessati da vincoli/verifiche, il progetto è stato sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) con determina del 28 Maggio 2010. Entro i termini di legge è stata presentata la istanza di Valutazione di Impatto Ambientale, con rielaborazione progettuale completa, riuscendo nell’obiettivo di non perdere il numero di protocollo maturato. Data l’inerzia dell’ente competente (4 anni) la società ha fatto ricorso, in data 4 agosto 2011, al TAR di Puglia per l’ottenimento del parere in relazione all’impianto. Contro l’assenza di risposta è stato presentato ricorso per l'annullamento e/o declaratoria di illegittimità del silenzio/inadempimento della Regione Puglia in ordine alla conclusione della procedura di Autorizzazione Unica, nonché, ove occorra, anche a quella di assoggettamento a VIA di cui alla determina Regionale n. 199/10, con conseguente condanna delle Amministrazioni coinvolte in data 4/8/2011, a cui la Regione ha risposto in data 13 ottobre 2011 con ulteriori richieste di documenti asseverativi. In data 4 aprile 2012 a seguito della notifica del definitivo diniego dell’autorizzazione unica in riferimento al progetto di cui sopra, il Gruppo impugnava la decisione al TAR competente. In data 27 giugno 2012 è stata trattata la richiesta di sospensiva sul diniego che è stata rigettata con ordinanza n.439/12. Su consiglio dei legali, il Gruppo ha ritenuto necessario ricorrere al Consiglio di Stato il quale con un’ordinanza del 25 settembre 2012 ha accolto l'appello della società, disponendo che il merito della causa debba essere trattato innanzi al TAR della Puglia. Quest’ultimo, nel secondo semestre del 2013 ha rigettato tutte le domande proposte dal Gruppo. Alla luce di quest’ultima sentenza del TAR di Bari, il Gruppo ha ricorso in appello nel mese di gennaio 2014 contestando nella sostanza la legittimità – a fronte di un procedimento avviato ed istruito fin dal 2007 (procedura che avrebbe dovuto essere conclusa entro il termine perentorio di 180 giorni ex art.12 D.Lgs. n. 387/2003) – di richiedere nuovi documenti, integrazioni, peraltro domandate solamente nell’ottobre 2011 dopo che il progetto era stato già assoggettato a VIA fin dal 2010, sub procedimento che, a sua volta, avrebbe dovuto concludersi nelle tempistiche previste dal D.lgs. n.152/06. Nel mese di novembre 2015 è stata notificata la sentenza n. 4712/2015 del Consiglio di Stato sulla vicenda in oggetto respinto l’appello presentato da IGM avverso la sfavorevole sentenza di primo grado del TAR Puglia. A fronte di tale avversa pronuncia sono stati rilasciati a conto economico gli oneri progettuali finora sostenuti, che negli esercizi precedenti erano stati capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali in corso, per un importo complessivo di circa Euro 0,7 milioni. Si ricorda che già nello scorso esercizio, a seguito anche del riposizionamento strategico del Gruppo, perfezionatosi con la fusione inversa con Sostenya e l’acquisizione del gruppo Geotea, il management aveva deciso di abbandonare i progetti eolici in sviluppo operando quindi una svalutazione di circa Euro 4 milioni del goodwill riferibile alla pipeline eolica (sostanzialmente riconducibile al succitato progetto Fontana di Maggio). iii) In data 22 gennaio 2015 Sei Energia S.p.A. ha ricevuto un decreto ingiuntivo per Euro 3.972 mila dalla banca MPS in quanto, come precisato nel capito 18.3.7 della Relazione sulla Gestione, risponde ai sensi dell’art. 2560 del c.c. in solido con ASM S.p.A. in liquidazione e concordato preventivo e la sua controllata Pianeta S.r.l., dei debiti relativi ai rami d’azienda da lei ceduti ad ASM S.p.A. e Pianeta S.r.l., anteriormente alla sua acquisizione da parte di Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.). Pagina | 200 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Nello specifico, prima dell’ingresso del Gruppo nel capitale di SEI Energia S.p.A., erano state effettuate da SEI Energia nel corso del 2009 delle cessioni di ramo d’azienda, relative alla rete di teleriscaldamento e ai rapporti commerciali di Settimo Torinese, alla società Pianeta S.r.l. del gruppo ASM (cessione operata il 30 settembre 2009) e a tutti gli impianti e reti, con relativi rapporti commerciali, non facenti parte del perimetro territoriale comprendente i Comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli, alla controllante ASM (cessione operata il 31 dicembre 2009). Il totale dei debiti che SEI Energia S.p.A. ha ceduto a Pianeta S.r.l. e ASM nell’ambito delle cessioni di ramo di azienda ammontavano a circa Euro 81,4 milioni per i quali sussisteva, alla data del 31 dicembre 2009, una obbligazione sussidiaria di SEI Energia S.p.A. (“Obbligazione Sussidiaria”), fermo restando il diritto di rivalsa da parte di SEI Energia S.p.A. (al 31 dicembre 2014 l’obbligazione sussidiaria ammonta a Euro 48,13 milioni). Si precisa che anche Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) risulta coinvolta nell’Obbligazione Sussidiaria avendo rilasciato una lettera di patronage impegnativa nell’interesse di SEI Energia S.p.A. e a favore delle banche finanziatrici di SEI Energia S.p.A. stessa (Unicredit, Intesa, BIIS), azionabile nel caso di Event of Default di Sei Energia S.p.A. rispetto alle obbligazioni verso tali banche. Avverso al succitato decreto è stata fatta opposizione: durante la prima udienza tenutasi il giorno 15 ottobre 2015 il giudice ha concesso la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, a seguito della quale nel 2016 la controparte ha dato corso a pignoramento. A fronte di tale decisione del giudice SEI Energia ha proposto a MPS un accordo transattivo a saldo e stralcio di ogni pretesa relativa alle coobligazioni afferenti ai debiti trasferiti a ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo per effetto della cessione del ramo d’azienda perfezionatesi nel 2009 per un importo complessivo di Euro 1 milione. Alla data di approvazione della presente Relazione Finanziaria si è ancora in attesa di ricevere un riscontro da parte della controparte. In attesa di tale riscontro, si ricorda che già nel bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, vista questa prima aggressione finalizzata al recupero dei crediti interessati dall’obbligazione sussidiaria, limitatamente alla coobbligazione nei confronti di ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo, era stato stanziato un fondo rischi di Euro 4,8 milioni determinato sulla base dell’intero ammontare dei debiti oggetto di coobbligo (pari a Euro 21,5 milioni come indicato nella tabella sopra riportata) tenuto in considerazione anche l’esito atteso della procedura concorsuale di ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo in essere e l’esito delle transazioni fin qui operate nel corso del 2013, del 2014 e del 2015 con altri creditori che hanno portato alla liberazione dei relativi rischi di coobbligo. Tale fondo è ritenuto congruo anche alla luce degli accadimenti occorsi nell’esercizio 2015. iv) Un consulente coinvolto nell’analisi di un’operazione societaria rivendica nei confronti di Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) una commissione di successo quantificata in Euro 366.000 a fronte della quale nel mese di marzo 2015 è stato notificato alla società un decreto ingiuntivo non immediatamente esecutivo. Sentiti i propri legali il Gruppo ha proposto opposizione al fine di far valere le proprie ragioni nei confronti della controparte richiedendo la revoca del decreto summenzionato. Vista la negativa evoluzione del procedimento giudiziario è stato iscritto in bilancio un fondo rischi di Euro 124 mila, ritenuto congruo anche in forza del tentativo in corso di addivenire ad un accordo bonario tra le parti. v) In data 12 agosto 2015 è stato notificato dalla Camera Arbitrale di Milano l'arbitrato Feralpi Holding con il quale viene richiesta la condanna alla società Ecoema S.r.l. al pagamento della quarta rata del prezzo di acquisto del 100% di Faeco S.r.l., rata scaduta il 21 giugno 2015 e pari a Euro 1,7 milioni. Feralpi ha nominato quale primo arbitro l’Avv. Stefano Verzoni. Ecoema S.r.l., dopo aver depositato una prima istanza di proroga dei termini per il deposito della memoria di costituzione, si è costituita nel procedimento arbitrale di cui si scrive con memoria depositata in data 14 ottobre 2015, nominando, quale secondo arbitro, il Prof. Avv. Massimo Zaccheo. Successivamente, gli arbitri nominati dalle Pagina | 201 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 parti hanno nominato, quale terzo arbitro nonché Presidente del Collegio Arbitrale, dapprima l’Avv. Giuseppe M. Ricci che, avendo rappresentato di trovarsi in una situazione di non completa indipendenza, in ragione di incarichi professionali svolti dallo stesso Avv. Ricci nell’interesse di una società collegata al gruppo Waste, è stato sostituito per nomina del Collegio dall’Avv. Galletto. Alla prima di udienza di costituzione delle parti, tenutasi lo scorso 31 marzo 2016, ore 11.30, sono stati fissati i termini per il deposito di memorie illustrative delle domande, e delle eccezioni, di ciascuna delle parti. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 26 luglio 2016 e prevede la comparizione delle parti, l’esperimento del tentativo di conciliazione, il libero interrogatorio e l’eventuale trattazione. Sono contemporaneamente in corso trattative per la definizione di un accordo transattivo che preveda il pagamento dilazionato della tranche di prezzo non corrisposta. vi) In data 12 ottobre 2015 è stato notificato a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) un decreto ingiuntivo non immediatamente esecutivo da parte di un fornitore di gas della controllata SEI Energia a seguito di una richiesta formulata da quest’ultimo nel mese di agosto 2015 di escussione di una lettera di patronage di Gruppo Waste Italia S.p.A. rilasciata a proprio favore per un importo pari a Euro 1 milione. Conteziosi amministrativi In data 14 maggio 2014 la Consob, mediante comunicazione protocollo n. 0039954/14, ha contestato all'Emittente la violazione del combinato disposto degli articoli 114 del TUF e 87 del Regolamento Emittenti a seguito di mancata comunicazione, con le modalità e nei termini indicati dall'Allegato 3F del Regolamento Emittenti, delle operazioni di acquisto di azioni Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) poste in essere dalla società controllata Volteo Energie S.p.A. nel mese di giugno 2013. L'Emittente, in data 6 giugno 2014, ha presentato alla Consob, ai sensi dell'art. 195, comma 1 del TUF, le proprie deduzioni; ad esito del procedimento è stata irrogata alla Società una sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 5 mila, che la società ha provveduto a versare. Contenziosi fiscali Processo verbale di constatazione del 26 novembre 2013 In data 26 novembre 2013 l’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Milano, all’esito di una verifica fiscale riguardante i periodi d’imposta 2010 e 2011, ha notificato ad Ecoadda S.r.l. un processo verbale di constatazione (“PVC”), contenente alcuni rilievi ai fini dell’Imposta sul reddito delle società (IRES), Imposta Regionale sulle produttive (IRAP) e dell’Imposta sul valore aggiunto (IVA). Sulla base delle motivazioni espresse nelle memorie al PVC e summenzionate, sentito anche il parere del proprio consulente fiscale e tributario, il management della controllata ritiene che il rischio di soccombenza in giudizio qualifichi la passività potenziale come possibile. Nel mese di febbraio 2016 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’archiviazione del PV per il solo anno 2010. Contenzioso fiscale SEI Energia Sei Energia S.p.A. ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate (Direzione Provinciale di Torino) nel corso del mese di novembre 2013: i) un avviso accertamento relativo al periodo di imposta 2008 emesso ai fini IVA e IRAP e ii) un avviso accertamento relativo al periodo di imposta 2008 ai fini IRES (notificato anche alla società Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. in qualità di consolidante). Con il primo atto l’Agenzia delle Entrate ha contestato la deducibilità ai fini IRAP di alcune fatture disconoscendo costi pari a Euro 39 mila in virtù della loro asserita errata imputazione temporale. Inoltre ha Pagina | 202 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 contestato la variazione in diminuzione (pari a Euro 700 mila) operata ai fini IVA dalla Società a seguito dell’emissione, in data 5 giugno 2008, di una nota di credito nei confronti di Enersettimo S.r.l. per Euro 3.500 mila, in quanto asseritamente effettuata in violazione dell’art. 26, comma 3 del D.P.R. 633 del 1972. Il ricorso volto all’annullamento delle sopra menzionate pretese erariali è stato notificato in data 16 gennaio 2014 e depositato avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Torino in data 24 gennaio 2014. Con un secondo atto l’Agenzia della Entrate ha contestato la deducibilità ai fini IRES dei costi già disconosciuti ai fini IRAP di cui al precedente paragrafo ed ha inoltre contestato il difetto di competenza della deduzione di interessi di mora su factoring per Euro 72 mila. Il ricorso volto all’annullamento delle sopra menzionate pretese erariali è stato notificato in data 22 gennaio 2014 e depositato avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Torino in data 24 gennaio 2014. In forza dei ricorsi presentati, la Sez. 10 della CTP di Torino con ordinanza del 11 marzo 2014, ha confermato la sospensione dell’atto impugnato relativo ad IVA e IRAP e ha disposto anche la sospensione dell’altro atto (relativo all’IRES) oltre alla riunione dei procedimenti. A seguito della trattazione del merito dei procedimenti la Commissione Tributaria Provinciale di Torino in data 10 giugno 2014 ha parzialmente annullato l’avviso di accertamento relativo al periodo di imposta 2008 emesso dall’Ufficio in data 11 novembre 2013 con il quale è stata accertata una maggiore IVA pari a Euro 700 mila (più sanzioni amministrative) e ha confermato l’avviso di accertamento relativo al periodo di imposta 2008 con il quale è stata accertata una maggiore IRES pari a euro 31 mila (più sanzioni amministrative). Avverso la sopra citata sentenza in data 6 marzo 2015 l’Agenzia delle Entrate ha proposto appello. La Società, a seguito del summenzionato appello, nel mese di maggio 2015 si è costituita in giudizio chiedendo il rigetto dell’appello avversario e la conferma in parte qua della sentenza Commissione Tributaria Provinciale di Torino, proponendo appello incidentale avverso i capi ad essa sfavorevoli della citata sentenza chiedendone sotto tale profilo la parziale riforma. In forza di quanto fin qui rappresentato, sentito anche il parare del proprio consulente fiscale e tributario, il management della controllata ritiene che il rischio di soccombenza sia da considerarsi solo possibile. Processo verbale di constatazione del 16 settembre 2015 In data 16 settembre 2015 l’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Milano, all’esito di una verifica fiscale riguardante i periodi d’imposta 2010 e 2011, ha notificato a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) un processo verbale di constatazione (“PVC”), contenente un rilievo ai fini dell’Imposta sul reddito della società (IRES) riguardante la cessione di assets immateriali da parte della controlled foreign company Pikenz The First Ag (residente in Liechtenstein) verso la controllata The First S.p.A. (società non più di proprietà del Gruppo alla data del presente Resoconto Intermedio sulla Gestione). Secondo quanto riportato nel PVC, dall’analisi dei rapporti tra le succitate controllate sono emersi maggiori componenti positivi non dichiarati ai sensi del combinato disposto degli articoli 110, comma 7 e 167 del TUIR per un importo di euro 2,1 milioni. Sulla base delle motivazioni espresse nelle memorie al PVC, sentito anche il parere del proprio consulente fiscale e tributario, il management ritiene che il rischio di soccombenza in giudizio qualifichi la passività potenziale come possibile. Pagina | 203 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015 CONSOLIDATE INTEGRALMENTE E CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015 CONSOLIDATE INTEGRALMENTE E CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO A) Società controllate direttamente Sede Società Partecipata da : Capitale Sociale Euro % Gruppo Waste Italia S.p.A. Waste Italia Partecipazioni Bensi 3 S.r.l. Ecoema Srl SEI Energia S.p.A. SUN RT 02 S.r.l. Albania Landfill ALE Sh Pk Milano Milano Milano Milano Milano Durazzo (Albania) 91,37% 100% 90,00% 74,77% 100,00% 90,00% 17.390 100.000 2.310.000 28.700.000 10.000 400.000 ** B) Società controllate indirettamente SUN RT 02 S.r.l. Bionergie Italia S.r.l. Società Agricola *** Castelvetrano Windpower S.r.l. ER Società Agricola a r.l. ** E-Vento Cirò S.r.l. Igm S.r.l. Sassari Biogas S.r.l. soc. agricola Roma Mineo (CT) Roma Isola di Capo Rizzuto (KR ) Milano Roma 100% 100% 100% 100% 100% 80% 10.000 20.000 10.000 10.000 10.000 10.000 Waste Italia Holding S.p.A. Milano 96,4% 18.987.500 Waste Italia S.p.A Milano 100,0% 10.309.280 Ecoadda Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. Waste To Water Verde Imagna Faeco S.r.l. Geotea S.p.A. **** Milano Milano Milano Milano Milano Milano 76% 100% 100% 100% 100% 100% 98.800 364.000 10.000 10.000 1.550.000 5.467.366 KM Verde S.r.l. Milano 100,0% 100.000 Bossarino S.r.l. **** Ecosavona S.r.l. Vado Ligure (SV) Savona 100% 70,0% 41.600 46.800 Servizi Energetici Innovativi S.r.l. Milano 100,0% 10.000 19 RE S.r.l. Milano 100,0% 10.000 Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Waste Italia Holding S.p.A. Waste Italia S.p.A. Verde Imagna S.r.l. Geotea S.p.A. **** SEI Energia S.p.A. Bensi 3 S.r.l. C) Società collegate SUN RT 02 S.r.l. KT Ambiente S.r.l Roma 50% 10.000 Kinexia Renevables Energy LLC Dubai (EAU) 49% 150.000 * Azienda servizi Gestioni ambientali S.p.A. Vigevano (PV) 49% 120.000 N.O.V.E. S.p.A. Grugliasco (TO) 49% 9.983.505 Seta S.p.A. Settimo Torinese (TO) 49% 7.915.000 Gruppo Waste Italia S.p.A Ecoema S.r.l. SEI Energia S.p.A. Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. Pagina | 204 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 D) Altre Società Waste Italia S.p.A. Ambiente 2.0 Consorzio Stabile Farthan Società Consortile a.r.l. Assago (MI) Piombino (LI) Innovatec S.p.A. Primus Management S.r.l. Albania Landfill ALE Sh Pk Edizioni Ambiente S.r.l. Milano Milano Durazzo (Albania) Milano 1% 10% n.d. 50.000 17,47% 3,01% 90,00% 16,00% 15.027.856 n.d. n.d. 25.800 Gruppo Waste Italia S.p.A. * valuta: Dirham ** valuta: Lek *** società discontinuate ai sensi dell'IFRS 5 **** società fuse in Waste Italia al 1.1.16 Pagina | 205 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 1 - PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL’ULTIMO BILANCIO DELLE SOCIETA’ CONSOLIDATE (1/2) Gruppo Waste Italia S.p.A. Attività Immateriali Attività Materiali Altre attività non correnti ATTVITA' NON CORRENTI Rimanenze di magazzino e lavori in corso su ordinazione Crediti Commerciali Altre attività correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ATTIVITA' CORRENTI ATTIVO Patrimonio Netto Totale Passività Finanziarie non correnti TFR e altri fondi del personale Fondi rischi, oneri e passività per discariche Fondo per Imposte differite PASSIVITA' NON CORRENTI Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività Debiti per Imposte correnti PASSIVITA' CORRENTI PASSIVO RICAVI Ricavi della gestione caratteristica Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Altri Ricavi e Proventi Variazione delle Rimanenze di prodotti finiti COSTI OPERATIVI Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni RISULTATO OPERATIVO Proventi finanziari Oneri finanziari Proventi netti da partecipazioni PROVENTI E ONERI FINANZIARI RISULTATO ANTE IMPOSTE IMPOSTE RISULTATO DI PERIODO 947.674 459.359 121.695.049 123.102.082 0 11.381.376 10.619.116 2.776.029 73.844 24.850.365 147.952.447 64.197.184 27.307.735 38.806 353.239 0 27.699.780 25.116.586 8.343.725 15.564.895 7.030.277 56.055.483 147.952.447 3.588.923 3.285.694 0 0 303.229 0 (6.563.017) (129) (2.869.790) (1.005.540) (1.338.888) (176.788) (1.171.882) (2.974.094) 1.162.249 (2.993.425) (30.941.608) (32.772.784) (35.746.878) (251.965) (35.998.844) Gruppo Waste Italia Castelvetrano E-Vento Cirò Ecoema S.r.l. S.p.A. (*) Windpower S.r.l. S.r.l. 208.623.789 0 781 5.443.327 59.281.107 0 0 2.511.016 58.565.810 600 17.766.659 4.800 326.470.706 600 17.767.440 7.959.143 4.300.937 0 90.000 0 56.430.426 0 36.737 0 25.065.477 60.404 31.839 1.382.592 7.681.338 9.601 6.475.654 160.656 2.535.461 124 1.423 513 96.013.639 70.129 6.635.653 1.543.761 422.484.345 70.729 24.403.093 9.502.904 45.874.120 22.965 7.844.718 24.210 213.323.887 6.261 3.768.842 1.191.453 2.253.642 0 0 0 51.184.614 0 0 0 6.862.914 0 0 0 273.625.057 6.261 3.768.842 1.191.453 21.543.258 2.990 6.298.035 7.127.616 54.816.130 38.026 401.790 1.144.502 17.685.301 487 6.089.708 9.580 8.940.479 0 0 5.543 102.985.168 41.503 12.789.533 8.287.241 422.484.345 70.729 24.403.093 9.502.904 107.218.400 0 340 761 96.569.918 0 0 0 691.937 0 0 0 3.564.126 0 0 0 6.392.419 0 340 761 0 0 0 0 (118.626.074) (191.912) (90.382) (187.765) (4.129.309) 0 0 0 (57.521.210) (8.386) (86.927) (180.856) (12.179.624) 0 0 0 (1.691.049) (183.526) (1.859) (6.469) (27.847.872) 0 (1.596) (440) (15.257.010) 0 0 0 (11.407.674) (191.912) (90.042) (187.004) 1.143.201 0 157.797 0 (26.459.579) (4.035) (557.319) (868) 13.237 0 0 0 (25.303.141) (4.035) (399.522) (868) (36.710.815) (195.947) (489.564) (187.872) (139.772) 46.014 18.003 43.116 (36.850.587) (149.933) (471.561) (144.756) Sei Energia E.R. S.r.l. S.p.A. 1.052.100 703.676 47.414.945 5.497.059 6.264.946 52.363 54.731.991 6.253.098 0 58.121 12.130.330 624.145 649.475 1.719.811 39.300 335 203.610 121.713 13.022.715 2.524.125 67.754.706 8.777.223 31.222.416 13.545 0 5.804.821 0 0 4.800.000 0 2.522 0 4.802.522 5.804.821 24.445.123 1.548.290 5.244.134 1.386.259 2.039.733 10.000 778 14.308 31.729.768 2.958.857 67.754.706 8.777.223 12.393.603 1.305.559 9.480.384 1.075.970 0 0 0 0 0 229.589 2.913.219 0 (12.613.429) (1.677.567) (6.051.545) (778.958) (1.972.252) (545.702) (1.160.629) 0 (419.717) (55.994) (2.936.074) (296.913) (73.212) 0 (219.826) (372.008) 19.453 97 (1.423.476) (332.466) 0 0 (1.404.023) (332.369) (1.623.849) (704.377) 70.677 56.949 (1.553.172) (647.428) Bioenergie Sassari Biogas Italia S.r.l. S.r.l. 709.219 3.058 5.592.349 0 39.499 1.254 6.341.067 4.312 55.918 0 290.687 2.000 1.496.542 7.034 0 6.652 77.847 0 1.920.994 15.686 8.262.061 19.998 16.852 6.916 5.917.351 0 0 0 0 0 0 0 5.917.351 0 1.126.773 388 1.178.701 12.694 10.209 0 12.175 0 2.327.858 13.082 8.262.061 19.998 1.063.306 0 872.409 0 0 0 0 0 190.897 0 0 0 (1.212.014) (6.207) (503.046) 0 (441.093) (5.519) 0 0 (15.170) (131) (252.705) (557) 0 0 (148.708) (6.207) 88 0 (311.376) 0 0 0 (311.288) 0 (459.996) (6.207) 21.519 1.173 (438.477) (5.034) (*) Comprende Wastei Italia S.p.A., Ecoadda S.r.l., SMC S.p.A., KM Verde S.r.l., Verde Imagna S.r.l., Geotea S.p.A., Bossarino S.r.l.; Ecosavona S.r.l.. Pagina | 206 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 1 - PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL’ULTIMO BILANCIO DELLE SOCIETA’ CONSOLIDATE (2/2) Faeco S.r.l. Servizi Energetici Innovativi S.r.l. 0 0 Waste to Water S.r.l Bensi 3 S.r.l. 19 RE S.r.l. Sun RT 02 S.r.l. Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Waste Italia Holding S.r.l. IGM S.r.l. 17.393.252 12.256 533.679 0 0 0 Attività Materiali 1.575.396 11.726 55.484 5.676.069 0 0 0 0 0 Altre attività non correnti 9.862.133 669.681 13.435 13.247 1.209.991 1.357 3.370 94.552.146 95.742.305 28.830.781 693.663 602.598 5.689.316 1.209.991 1.357 3.370 94.552.146 95.742.305 102.000 35.987 0 0 0 0 0 Crediti Commerciali 4.383.983 3.482.082 739.504 20.685 313.466 8.327 0 6.050 57.758 Altre attività correnti 2.700.829 54.804 43.619 47.923 9.667 56.835 443.968 2.401.225 618.828 42.512 Attività Immateriali ATTVITA' NON CORRENTI Rimanenze di magazzino e lavori in corso su ordinazione Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ATTIVITA' CORRENTI 0 561.694 0 15.115 1.184.082 5.283.104 324 300.000 3.316.039 40.537 38.268 41.736 1.292 384 105 244 379 1.569 7.789.043 3.611.141 839.974 1.253.982 5.606.621 65.591 744.212 5.723.693 720.667 36.619.824 4.304.804 1.442.572 6.943.298 6.816.612 66.948 747.582 100.275.839 96.462.972 Patrimonio Netto Totale 5.366.826 (557.273) 214.644 7.620 40.416 10.893 13.828 94.557.054 39.696.793 Passività Finanziarie non correnti 12.925.143 0 0 2.193.891 662.165 0 571.452 5.000.000 49.467.822 77.213 0 0 0 0 0 0 0 0 7.934.595 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 20.936.951 0 0 2.193.891 662.165 0 571.452 5.000.000 49.467.822 Passività finanziarie correnti 3.163.533 1.172.807 72.510 223.305 11.802 8.268 14.911 568.027 2.279.328 Debiti commerciali 1.814.981 2.094.505 279.521 4.516.773 6.102.229 47.591 118.676 148.494 438.546 Altre passività 2.069.145 1.361.955 646.500 0 0 196 28.715 0 359 Debiti per Imposte correnti 3.268.388 232.810 229.397 1.709 0 0 0 2.264 4.580.124 PASSIVITA' CORRENTI 10.316.047 4.862.077 1.227.928 4.741.787 6.114.031 56.055 162.302 718.785 7.298.357 PASSIVO 36.619.824 4.304.804 1.442.572 6.943.298 6.816.612 66.948 747.582 100.275.839 96.462.972 9.816.020 4.071.471 739.046 34 415 78 0 16.283 122.751 5.404.420 3.613.099 2.691 0 0 0 0 0 6.000 Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.411.600 458.372 736.355 34 415 78 0 16.283 116.751 ATTIVO TFR e altri fondi del personale Fondi rischi, oneri e passività per discariche Fondo per Imposte differite PASSIVITA' NON CORRENTI RICAVI Ricavi della gestione caratteristica Altri Ricavi e Proventi Variazione delle Rimanenze di prodotti finiti COSTI OPERATIVI 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (7.934.929) (4.778.901) (648.575) (3.454) (5.505.026) (3.103) (706.878) (107.792) (9.542) (2.866) (257.701) (240) 0 0 0 0 0 0 (3.555.037) (3.170.274) (494.670) (1.960) (2.010) (1.732) (17.361) (106.975) (8.874) (243.240) (1.346.077) 0 0 0 0 0 (658) 0 (70.043) (2.610) (37.354) (1.494) (16) (988) (689.517) (159) (237) Ammortamenti (3.025.129) (2.239) (116.311) 0 0 (383) 0 0 (431) Accantonamenti e svalutazioni (1.038.614) 0 0 0 (5.503.000) 0 0 0 0 RISULTATO OPERATIVO 1.881.091 (707.430) 90.471 (3.420) (5.504.611) (3.025) (706.878) (91.509) 113.209 Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi Proventi finanziari Oneri finanziari 430.630 154 509 0 13.327 0 0 244.410 4 (634.398) (20.047) (8.024) (5.358) (138) (301) (31.201) (64.147) (119.262) 0 0 (5.000) 0 (759.168) 0 0 (14.953.000) (19.299.542) PROVENTI E ONERI FINANZIARI (203.768) (19.893) (12.515) (5.358) (745.979) (301) (31.201) (14.772.737) (19.418.800) RISULTATO ANTE IMPOSTE (19.305.591) Proventi netti da partecipazioni 1.677.323 (727.323) 77.956 (8.778) (6.250.590) (3.326) (738.079) (14.864.246) IMPOSTE (831.984) 163.200 (49.099) 3.192 (2.977) 561 170.088 (25.201) (31.114) RISULTATO DI PERIODO 845.338 (564.123) 28.857 (5.586) (6.253.567) (2.765) (567.991) (14.889.447) (19.336.705) Pagina | 207 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 2 – COMPENSI RICONOSCIUTI AD AMMINISTRATORI E SINDACI, DIRETTORI GENERALI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICHE Valori in Euro/000 Compensi amministratori Nome e Cognome Pietro Colucci Marco Fiorentino Giovanni Bozzetti (1) (2) (3) (4) Carica Ricoperta Nomina Scadenza della Carica Emolumenti per la carica Altri compensi Totale Presidente ed Amministratore Delegato 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 265 0 265 Vice Presidente 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 40 0 40 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 30 20 50 Vice Presidente Edoardo Esercizio (1) (2) (3) (4) (5) Amministratore 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 20 25 45 Alessandra Fornasiero (2)(4) Amministratore 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 20 15 35 Amministratore 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 20 0 20 Giuseppe Maria Chirico (a) Amministratore 30.05.2014 Dimesso 20 0 20 Valerio Verderio (b) Amministratore 5.05.2015 Dimesso 0 0 0 415 60 475 Francesca Sanseverino Totale amministratori Gruppo Waste Italia Spa (1) Amministratore indipendente (2) Membro del Comitato di Controllo Interno (3) Membro del Comitato per le Remunerazioni (4) Membro del Comitato Parti Correlate (5) Lead Indipendent Director (a) Dimesso in data 18 febbraio 2015 (b) Dimesso in data 24 marzo 2016 Valori in Euro/000 Compensi sindaci Nome e Cognome Carica Ricoperta Nomina Parisi Antonio Presidente 26/05/2014 Bolongaro Renato Sindaco effettivo 26/05/2014 Marzia Nicelli Sindaco effettivo 26/05/2014 Valori in Euro/000 Compensi dirigenti strategici Dirigenti Strategici Compensi fissi 773 Bonus e altri incentivi 85 Scadenza della Carica Emolumenti per la carica Approvazione Bilancio al 31.12.2016 Approvazione Bilancio al 31.12.2016 Approvazione Bilancio al 31.12.2016 Benefici non monetari 79 Bonus e altri incentivi Altri compensi Totale 15 0 0 15 10 0 0 10 10 0 0 10 Compensi totali 937 Pagina | 208 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 3 - PROSPETTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 149-duodecies DEL REGOLAMENTO CONSOB – SERVIZI DI REVISIONE E SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE RESI DALLA SOCIETA’ DI REVISIONE Il seguente prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 (espressi in migliaia di euro) per i servizi di revisione contabile resi dalle società di revisione BDO Italia S.p.A. (in qualità di revisore principale) e di altri revisori. Società BDO Italia S.p.A. BDO Italia S.p.A. BDO Italia S.p.A. PricewaterhouseCoopers S.p.A. Tipo di servizio Servizi di revisione Servizi di revisione Altre attività Servizi di revisione Destinatario Gruppo Waste Italia S.p.A. Controllate WIG Gruppo Waste Italia S.p.A. Waste Italia, SMC, WIP, WIH Corrispettivo 60 57 25 58 Pagina | 209 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (1/3) Valori in €/000 31 - Dicembre 15 Totale Kinexia Renewable Energy LLC Logica Srl Asga Spa Nove Spa Innovatec Spa Volteo Energie S.p.A. Sammartain Pachino Energia Srl 17.300 Partecipazioni Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza Altre Attività Finanziarie non correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 16.447 15 0 1.232 4.876 2.976 0 0 0 95,07% 0,09% 0,00% 7,12% 28,18% 17,20% 0,00% 0,00% 0,00% 8.666 4.506 0 0 0 0 0 0 0 0 52,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 77.169 Crediti Commerciali Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 24.102 44 0 37 10.598 140 375 44 0 31,23% 0,06% 0,00% 0,05% 13,73% 0,18% 0,49% 0,06% 0,00% 23.856 Altre attività correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 175 40 0 0 0 0 130 0 0 0,73% 0,17% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,54% 0,00% 0,00% 6.300 Attività finanziarie correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 724 19 0 30 0 27 270 0 0 11,49% 0,30% 0,00% 0,48% 0,00% 0,43% 4,29% 0,00% 0,00% 71.018 Passività finanziarie correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 1.099 0 0 0 0 797 1 0 0 1,55% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1,12% 0,00% 0,00% 0,00% 68.628 Debiti commerciali Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 2.044 0 15 0 0 1.554 359 0 0 2,98% 0,00% 0,02% 0,00% 0,00% 2,26% 0,52% 0,00% 0,00% 36.006 Altre Passività Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 15.548 0 0 0 0 1.807 5.710 110 15 43,18% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 5,02% 15,86% 0,31% 0,04% 19.686 Debiti per imposte correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 46 0 0 0 0 0 0 0 0 0,23% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Pagina | 210 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (2/3) Valori in €/000 31 - Dicembre 15 Sun System S.p.A. PV Component Roof Garden GGP Holding Spa K&T ambiente Srl Alice Ambiente Srl Abitare Roma Seta Spa 31 RE Limited Waste to Water (oggi AKER Srl) Sostenya PLC Partecipazioni Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 0 0 0 0 5 0 0 7.343 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,03% 0,00% 0,00% 42,45% 0,00% 0,00% 0,00% 0 0 0 0 0 3.969 0 0 0 537 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 45,80% 0,00% 0,00% 0,00% 6,20% 0,00% Altre Attività Finanziarie non correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza Crediti Commerciali Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza Altre attività correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 19 1 1 287 0 1.370 0 2.156 20 8.960 50 0,02% 0,00% 0,00% 0,37% 0,00% 1,78% 0,00% 2,79% 0,03% 11,61% 0,06% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,02% 0,00% Attività finanziarie correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza Passività finanziarie correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza Debiti commerciali Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza Altre Passività Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza Debiti per imposte correnti Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 378 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 96 0 0 0 0 201 0 0 0 4 0 0,14% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,28% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 4 0 0 0 0 112 0 0 0 0 0 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,16% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 569 14 22 0 0 0 188 0 0 500 6.613 1,58% 0,04% 0,06% 0,00% 0,00% 0,00% 0,52% 0,00% 0,00% 1,39% 18,37% 0 0 0 0 0 46 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,23% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Pagina | 211 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (3/3) Valori in €/000 31 - Dicembre 15 Totale Kinexia Renewable Energy LLC Logica Srl Nove Spa Innovatec Spa Volteo Energie S.p.A. Sammart ain Sun System S.p.A. Alice Ambiente Srl Abitare Roma Seta Spa Waste to Water (oggi AKER Srl) 115.140 Ricavi della gestione caratteristica Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 12.712 0 0 2.914 0 197 0 0 0 0 601 9.000 11,04% 0,00% 0,00% 22,92% 0,00% 1,55% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 4,73% 70,80% 12.737 Altri ricavi e proventi Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza Costi per Servizi e godimento beni di terzi Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 2.603 43 0 89 18 1.129 8 0 1.265 0 41 10 20,44% 0,34% 0,00% 0,70% 0,14% 8,86% 0,06% 0,00% 9,93% 0,00% 0,32% 0,08% (65.945) -691 0 -87 -354 -63 -167 0 -14 0 -6 0 0 1,05% 0,00% 12,59% 51,23% 9,12% 24,17% 0,00% 2,03% 0,00% 0,87% 0,00% 0,00% 1.108 Proventi Finanziari Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 608 0 0 0 15 270 0 0 138 0 164 21 54,87% 0,00% 0,00% 0,00% 2,47% 44,41% 0,00% 0,00% 22,70% 0,00% 26,97% 3,45% (30.956) Oneri finanziari Di cui Parti Correlate e Collegate (747) 0 0 0 (109) (638) 0 0 0 0 0 0 Incidenza 2,41% 0,00% 0,00% 0,00% 14,59% 85,41% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% (694) Proventi netti da partecipazioni Di cui Parti Correlate e Collegate Incidenza 13 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13 0 -1,87% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00% 0,00% Pagina | 212 GRUPPO WASTE ITALIA S.P.A. (GIÀ KINEXIA S.P.A.) BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Prospetti contabili Pagina | 214 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Stato patrimoniale Valori in euro Attività a vita utile definita Immobilizzazioni in corso Attività Im m ateriali Immobili, Impianti e Macchinari Immobilizzazioni in corso Attività Materiali Partecipazioni Crediti per Imposte anticipate Altre attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti ATTIVITA' NON CORRENTI Crediti commerciali Altre attività correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ATTIVITA' CORRENTI ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA ATTIVO Capitale Sociale Altre Riserve Utile/Perdita esercizi precedenti Utile/Perdita di periodo Patrim onio Netto TFR e altri fondi del personale Fondo per Imposte differite Fondi rischi e oneri Passività Finanziarie non correnti PASSIVITA' NON CORRENTI Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività Debiti per Imposte correnti PASSIVITA' CORRENTI PASSIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Nota 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Dicem bre 2015 874.413 73.261 947.674 459.359 0 459.359 58.676.253 1.434.978 61.583.818 121.695.049 123.102.082 11.381.376 10.619.116 2.776.029 73.844 24.850.365 0 147.952.447 93.902.051 6.293.977 0 (35.998.843) 64.197.185 38.806 0 353.239 27.307.735 27.699.780 25.116.586 8.343.725 16.458.488 6.136.684 56.055.483 0 147.952.447 di cui con parti correlate 57.834.240 60.095.547 11.202.977 6.567.796 2.594.661 17.749.681 9.085.285 4.453.552 15.444.466 0 Dicem bre 2014 78.930 0 78.930 7.388.748 50.480 7.439.228 156.029.150 855.859 41.725.163 198.610.172 206.128.330 7.828.977 4.845.048 22.559.997 1.434.351 36.668.373 0 242.796.703 93.902.051 16.623.366 1.101.943 (1.316.451) 110.310.909 111.472 0 150.000 84.396.380 84.657.852 22.660.937 7.046.038 12.392.360 5.728.607 47.827.942 0 242.796.703 di cui con parti correlate 155.797.137 40.243.421 7.685.270 3.756.778 21.169.115 63.609.340 14.019.099 814.739 11.082.932 Pagina | 215 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Conto economico Valori in euro Nota Ricavi della gestione caratteristica Altri Ricavi e Proventi RICAVI Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni COSTI OPERATIVI RISULTATO OPERATIVO Proventi finanziari Oneri finanziari Proventi (oneri) netti da partecipazioni PROVENTI E ONERI FINANZIARI RISULTATO ANTE IMPOSTE IMPOSTE Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate RISULTATO DI PERIODO 18 19 20 21 2015 di cui con parti correlate 3.285.694 303.229 3.588.922 (129) (2.869.790) (1.005.540) (1.338.888) (176.788) (1.171.882) (6.563.017) (2.974.094) 1.162.249 (2.993.425) (30.941.608) (32.772.784) (35.746.878) (251.965) 0 (35.998.843) 2014 1.653.285 150.050 1.803.335 (154) (2.533.645) (955.589) (1.116.435) (149.106) (1.004.520) (5.759.448) (3.956.113) 882.661 (1.351.552) 2.923.422 2.454.531 (1.501.583) 185.131 0 (1.316.451) 3.285.694 232.699 (538.184) (1.251) 1.161.830 (772.434) 16.624.000 di cui con parti correlate 1.653.285 6.045 (293.936) 852.787 (276.520) 670.000 Conto economico complessivo 2015 Valori in euro Risultato di periodo Altri utili (perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdite) di esercizio Utili (perdite) attuariali Effetti imposta Altri utili (perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdite) di esercizio Valutazione partecipazioni AFS Altre com ponenti del risultato com plessivo al netto delle im poste Risultato Netto com plessivo 2014 (35.998.843) (1.316.451) 34.014 (9.354) 19.008 (5.227) (945.419) (920.759) 0 13.781 (36.919.602) (1.302.670) Utile/(Perdita) per azione Valori in euro Utile/Perdita dell’esercizio Numero azioni in circolazione Utile/(Perdita) per azione base Utile/(Perdita) per azione diluito 2015 (35.998.843) 56.103.250 (0,6417) (0,6417) 2014 (1.316.451) 56.103.250 (0,0308) (0,0331) Pagina | 216 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Rendiconto Finanziario Il presente rendiconto finanziario analizza i flussi di cassa relativi alle disponibilità liquide a breve termine (esigibili entro 3 mesi) dell’esercizio 2015 al netto dei debiti verso le banche. Completa l’informativa in tema di flussi finanziari, ai fini di una migliore comprensione delle dinamiche di generazione e di assorbimento di cassa, l’analisi riportata nella Relazione sulla Gestione in merito all’indebitamento finanziario netto del Gruppo. Valori in euro migliaia di cui con parti correlate 2015 Utile (perdita) d' esercizio Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni Rilascio/utilizzo fondi Accantonamento imposte correnti e differite Variazione del trattamento di fine rapporto Plusvalenze/Minusvalenze da alienazione cespiti Plusvalenze/Minusvalenze da cessione partecipazioni Svalutazioni partecipazioni Altri oneri non monetari Utile operativo prim a delle variazioni del capitale circolante Aumento/diminuzione crediti commerciali Aumento/diminuzione debiti commerciali Aumento/diminuzione altre attività correnti Aumento/diminuzione altre passività FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA'OPERATIVA (35.999) 177 1.172 (150) (68) (73) 435 8.058 38.452 0 12.004 (5.295) 1.298 (5.774) 3.172 5.405 Incremento/decremento delle attività materiali Incremento/decremento delle attività immateriali Aumento/diminuzione delle partecipazioni FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Aumento di capitale Dividendi Altri movimenti di PN Aumento/diminuzione delle attività finanziarie correnti Incremento/decremento delle passività finanziarie correnti Aumento/diminuzione delle altre attività finanziarie non correnti Incremento/decremento passività finanziarie non correnti FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO: (929) (2.967) (3.921) 0 0 0 20.603 2.490 27.574 (53.986) (3.319) 435 8.058 38.452 (3.518) 3.639 (2.811) 4.362 (25) Disponibilità liquide Sostenya S.p.A di cui con parti correlate 2014 (1.316) 149 1.005 0 (185) 46 (5) (2.131) 0 297 (2.141) (3.170) 1.749 4.754 (10.257) (9.065) (111) (2.708) 18.574 (4.934) (19.852) (45.860) (28) (41.123) (41.262) 0 (188) (1.339) (10.128) 11.016 (24.923) 73.131 47.569 0 636 (1.835) (2.122) Disponibilità liquide al netto dei debiti verso banche correnti inizio esercizio 1.405 3.527 Disponibilità liquide al netto dei deb verso banche correnti fine esercizio (430) 1.405 Increm ento/decrem ento disponibilità al netto dei debiti verso banche correlate (3.092) 3.369 4.921 (2.267) (41.123) (8.711) 3.369 (24.267) 63.595 Riconciliazione del prospetto del rendiconto finanziario con lo stato patrimoniale Descrizione Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Deposito Bancario Vincolato Scoperto Bancario Disponibilità Liquide al netto dei debiti verso banche correnti fine periodo 2015 74 (21) (483) (430) 2014 1.434 (29) 0 1.405 Pagina | 217 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Prospetto delle variazioni di patrimonio netto Valori in €/000 Capitale Sociale Patrim onio netto al 31 dicem bre 2013 Destinazione risultato Distribuzione dividendi Fusione inversa Sostenya Acquisizione minority WIH Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo complessivo di cui: Utile (perdita) rilevato direttamente a PN Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014 Destinazione risultato Versamento soci in c/futuro aucap Effetti dividendo straordinario INN Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo complessivo di cui: Utile (perdita) rilevato direttamente a PN Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015 60.301 Riserva legale 204 12 4.699 28.902 Riserva Riserva spese Prestito Altre riserve aum ento Obbl. OCI (1) capitale Convertibile (265) 140 0 265 (477) Altre Riserve 2.283 (265) (93) 13.656 Utile Utile Totale (perdite) a (perdita) Patrim onio nuovo d'esercizio netto 726 211 63.599 (11) (200) (1.316) 0 (293) 18.731 29.176 400 (1.302) 1.102 (1.316) (1.316) 14 (1.316) 110.311 (1.316) 1.316 376 751 400 14 14 93.902 216 (477) 891 0 5.000 (14.885) 477 93.902 216 0 15.995 891 (945) 25 (945) 25 (945) 6.135 (35.999) 0 5.000 (14.194) 0 (36.920) (35.999) (35.999) (921) (35.999) 64.197 214 0 (1) riserva da altre componenti del risultato complessivo Pagina | 218 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. Sede in Via G. Bensi n. 12/3 - 20152 Milano Capitale sociale pari ad Euro 93.902.051,17, sottoscritto e versato NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2015 Premessa Il presente bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, Prospetto variazione Patrimonio netto, Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative. In applicazione del Regolamento (CE) n°1606/2002 del 19 luglio 2002, il bilancio al 31 dicembre 2015, è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito anche IFRS) omologati dalla Commissione Europea, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC e International Financial Reporting Interpretations Committee –IFRIC) emesse dall’International Accounting Standard Board (IASB). Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio è il costo storico, con l’eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione. Si rimanda a quanto segnalato nella parte relativa alla Relazione sulla Gestione per ciò che concerne i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio, la natura e l’attività svolta dalla società. Gli importi contenuti nei prospetti, quando non diversamente specificato, sono espressi in migliaia di euro. Il presente bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 17 maggio 2016 ed è assoggettato a revisione contabile da parte di BDO Italia S.p.A. Per completezza informativa si segnala inoltre che nel corso del 2015 sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (G.U.C.E.) le seguenti principali modifiche ai principi contabili internazionali e alle interpretazioni applicabili a decorrere dal 1° gennaio 2015. Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2010–2012) In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 28-2015 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2010–2012. In particolare, si segnala: IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni (Definizione di condizione di maturazione): la modifica chiarisce il significato delle “condizioni di maturazione” definendo separatamente le “condizioni di conseguimento di risultati” e le “condizioni di servizio”; IFRS 3 - Aggregazioni aziendali (Contabilizzazione del “corrispettivo potenziale” in un’aggregazione aziendale): la modifica chiarisce come deve essere classificato e valutato un eventuale “corrispettivo potenziale” pattuito nell’ambito di un’aggregazione aziendale; IFRS 8 - Settori operativi (Aggregazione di settori operativi e riconciliazione del totale delle attività dei settori oggetto di reporting con le attività dell’entità): la modifica introduce un’ulteriore informativa da presentare in bilancio. In particolare, deve essere fornita una breve descrizione circa il modo in cui i settori sono stati aggregati e quali indicatori economici sono stati considerati nel determinare se i settori operativi hanno caratteristiche economiche similari; IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (servizi di dirigenza strategica): la modifica chiarisce che è parte correlata anche la società (od ogni membro di un gruppo di cui è parte) che presta alla reporting entity o alla sua controllante servizi di dirigenza strategica. I costi sostenuti per tali servizi costituiscono oggetto di separata informativa. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015. Pagina | 219 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2011-2013) In data 18 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 1361-2014 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2011-2013. I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti aspetti: “Modifica all’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali”: la modifica chiarisce che l’IFRS 3 non si applica nel contabilizzare la costituzione di un accordo per un controllo congiunto (IFRS 11) nel bilancio dello stesso; “Modifica all’IFRS 13 – Valutazione del fair value”: la modifica chiarisce che l’eccezione prevista dal principio di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull’esposizione netta di portafoglio si applica anche a tutti i contratti che rientrano nell’ambito di applicazione dello IAS 39 anche se non soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 per essere classificati come attività/passività finanziarie; “Modifica allo IAS 40 – Investimenti immobiliari”. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio separato al 31 dicembre 2015. Modifiche allo IAS 19 - Benefici per i dipendenti (Piani a Benefici Definiti - Contributi da dipendenti) In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 29-2015 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 19 (Benefici per i dipendenti). In particolare, dette modifiche hanno l’obiettivo di chiarire come rilevare i contributi versati dai dipendenti nell’ambito di un piano a benefici definiti. L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio separato al 31 dicembre 2015. VALUTAZIONI SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE A seguito dell’incorporazione di Sostenya S.p.A. e della sua controllata Waste Italia S.p.A., avvenuta nel terzo trimestre del 2014, Gruppo Waste Italia S.p.A. sanciva la nuova mission del Gruppo orientata alla sostenibilità ambientale e ad un nuovo modello di business integrato energie rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente. L’emissione del Bond Waste avvenuta nell’ultimo trimestre 2014 da parte della controllata Waste Italia S.p.A., i cui proventi sono stati destinati non solo al riscadenziamento del debito della controllata Waste Italia, in un’ottica di medio lungo termine, ma anche all’acquisizione del Gruppo Geotea titolare di due discariche operative in Liguria ed intercompany di Faeco S.r.l. (titolare di una discarica operativa in Lombardia) e del ramo d’azienda biogas da discarica (impianti per circa 6Mwe dislocati in tutta Italia) ha significativamente modificato il profilo del Gruppo riposizionandolo per taglia, credibilità sui mercati internazionali e prospettive in una nuova dimensione. Il Piano Industriale 2015-2017 approvato dal consiglio di amministrazione in data 24 marzo 2015 (“Vecchio Piano”), confermava la vision integrata rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente con obiettivi a fine Vecchio Piano, a livello di ricavi, di Euro 269 milioni (di cui Euro 152 milioni riferibili all’area ambiente), di EBITDA di Euro 83 milioni (di cui Euro 66 milioni riferibili all’area ambiente) e di leverage ratio di 2,9x. Gli obiettivi 2015 comunicati al mercato in pari data prevedevano un fatturato di Euro 205 milioni, un EBITDA di Euro 65 milioni e un indebitamento finanziario netto di Euro 255 milioni. Le linee strategiche del Piano rafforzavano il posizionamento del Gruppo nei business di riferimento, prevedendo anche la dismissione di business non più core. Inoltre, in pari data, si evidenziava al mercato (con comunicato stampa del 22 aprile 2015) la necessità di riequilibrare il rapporto Debt / Equity di Gruppo incrementato a fine 2014 per effetto di svalutazioni e accantonamenti ai fondi rischi non recurring che sono andati ad intaccare l’Equity di Gruppo per circa Euro 30 milioni. Al fine di rafforzare il business nel settore dell’ambiente, la capogruppo ha sottoscritto in data 5 agosto 2015 un accordo strategico con la società Biancamano. Tale accordo preliminare di integrazione dei due gruppi quotati si inseriva nel quadro di un più ampio disegno industriale e strategico volto alla creazione di un grande gruppo italiano quotato nel settore ambientale in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. La prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale Pagina | 220 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 contesto di mercato che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti per struttura e per capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero waste”. Il Progetto Wastend della controllata Waste Italia va proprio in questa direzione, programmando a valle di una raccolta differenziata, un modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in prodotti da reinserire sul mercato creando quindi nuovo valore. L’accordo stipulato con Biancamano ha modificato sostanzialmente il focus strategico del Gruppo che ha deciso di abbandonare la politica di integrare efficienza energetica e ambiente e di concentrarsi esclusivamente nel business ambiente al fine di costituire un polo capace di aggregare altri operatori medio piccoli che operano nella filiera della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Conseguentemente nella seconda parte dell’anno la Società ha proceduto a scorporare tutte le attività del ramo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica attraverso una operazione mista di scorporo e distribuzione in natura. In particolare, l’operazione di scorporo è stata finalizzata a metà novembre 2015 con l’iniziale conferimento della sub holding per le rinnovabili Volteo Energie S.p.A. (preliminarmente espunta dei rapporti inerenti business minori non rientranti nel perimetro di conferimento) in Innovatec S.p.A. quotato all’AIM Italia, che nel frattempo aumentava in dimensioni per crescita esterna attraverso l’acquisizione del gruppo quotato all’AIM Gruppo Green Power S.p.A., e si è completata con l’erogazione di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec di cui Gruppo Waste Italia S.p.A. era titolare. Ad esito di suddetta distribuzione del dividendo in natura, Gruppo Waste Italia S.p.A. è rimasta proprietaria di una partecipazione di minoranza di circa il 17% in Innovatec S.p.A.. In data 30 marzo 2016 Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A. hanno comunicano congiuntamente di avere concordato di prorogare le tempistiche originariamente previste per il perfezionamento dell’operazione di integrazione al 31 dicembre 2016 come scadenza ultima prevista per la realizzazione dell’operazione inizialmente fissata nel 30 aprile 2016, prevedendo analogamente la proroga di eguale periodo, ossia di otto mesi, di tutte le scadenze indicate nell’accordo. Inoltre, in particolare riferimento al sopradetto aumento di capitale in Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della prospettata Fusione con Biancamano. I risultati della Società per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative per via delle svalutazioni operate sulle partecipazioni iscritte - di cui si fa ampiamente cenno nella presente Relazione - a seguito degli effetti derivanti dall’approvazione in data 24 marzo 2016 da parte della controllata Waste Italia S.p.A. del nuovo Piano Industriale 2016-2020 del business Ambiente. In pari data il consiglio di amministrazione della controllata evidenziava che le risultanze e la generazione di cassa connessa al nuovo Piano determinavano la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risultava più sostenibile nel medio lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal nuovo Piano. La sostenibilità finanziaria del vecchio Piano Industriale 2015-2017 (che comprendeva sia il settore ambientale, rinnovabili-efficienza energetica nonché i risultati stimati della Società) era peraltro garantita, oltre che dalla capacità autonoma di rimborso del Bond Waste, dalla dismissione di alcuni assets non più considerati core, fra cui il più importante era la partecipazione in SEI Energia S.p.A. titolare del business del teleriscaldamento, delle sette società agricole di biodigestione e del campo eolico di Cirò in costruzione. Nel corso del 2015, il programma di dismissione è stato parzialmente eseguito con la cessione delle quattro società agricole con impianti di biodigestione ubicate nell’area della Lomellina. Conseguentemente, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi prevedibili per i prossimi dodici mesi a budget, nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione, da parte della Società di iniziare un processo di rimodulazione di alcuni rilevanti impegni finanziari definiti infra, già scaduti o in scadenza, non procedendo al relativo pagamento secondo le scadenze contrattuali del prestito obbligazionario convertibile interamente sottoscritto da Jinko Solar al 31 dicembre 2015, delle rate mensili del mutuo Banca Marche i cui proventi furono destinati all’acquisizione dell’autorizzazione del campo eolico di Cirò da 30MW, nonché iniziando un percorso di rateizzazione, in accordo con la normativa vigente, dei debiti verso l’Erario (scadute e a scadere per Euro 6,2 milioni). Le stime del fabbisogno finanziario netto per la Società per i 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio mostrano un deficit di cassa di circa Euro 25 milioni. Pagina | 221 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 La Società ha assunto nello sviluppo dei fabbisogni alcune ipotesi e considerazioni che hanno riflessi sulla corrente valutazione della continuità ed interessano in particolate alcuni rateizzi concordati e in corso di negoziazione nei confronti dei fornitori, creditori vari nonché verso l’erario, inps e fondi contributivi in relazione ad alcuni debiti maturati dalla Società. Inoltre, per la tipologia del business corporate, la mensilizzazione non è rilevante ai fini dell’analisi dei fabbisogni finanziari che non prevedono particolari picchi di uscita / entrata di cassa e possono di conseguenza essere considerati piuttosto costanti. Sulla base di quanto sopra esposto, Gruppo Waste Italia S.p.A. stand alone come il Gruppo non disporrebbe di capitale circolante sufficiente per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto della Società per i successivi 12 mesi senza necessari interventi di rimodulazione/ristrutturazione dei debiti della Società e delle prospettate cessioni di assets. Per tale motivo, proposte di rimodulazione e di ristrutturazione degli impegni sono già in corso di trattativa con le parti in causa. In particolare: In riferimento al mutuo Banca Marche, formale proposta di rimodulazione è stata inviata agli organi deliberanti della Banca. Nello specifico la proposta inviata in data 9 marzo 2016 prevede in relazione al piano di ammortamento della esposizione in essere di Euro 4,1 milioni, un pagamento upfront di Euro 200 mila all’accettazione della proposta con un successivo pagamento a 60 giorni dalla sottoscrizione di ulteriori Euro 200 mila, mentre il residuo dell’esposizione verrà saldato mediante pagamenti mensili, in 60 rate a partire dal 30 settembre 2016. Condizione all’accordo di rimodulazione è anche l’accettazione della richiesta avanzata dalla società di ottenere da Banca Marche un patto di non petendum all’escussione di una garanzia rilasciata dalla capogruppo e avente come beneficiaria proprio Banca Marche in relazione ad un coobbligo assunto dalla Società connesso ad un’esposizione scaduta di Euro 10 milioni contratta da una società correlata di Sostenya Group Plc – Gaon S.r.l.. Il consiglio di amministrazione ritiene, sulla base delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso di finalizzare l’operazione entro il primo semestre 2016; Sono state avviate le trattative per ottenere la rimodulazione del prestito obbligazionario convertibile denominato “Kinexia 2013-2015” (“POC Jinko”) per l’importo di Euro 2.948 mila scaduto al 31 dicembre 2015 ed alla data non onorato, oltre ad interessi non pagati per 80 mila, sottoscritto integralmente in data 27 settembre 2013 dalla società Jinko Solar International Limited (“Jinko”). In dettaglio, gli accordi iniziali prevedevano la rimodulazione del credito che Jinko aveva nei confronti della ex controllata Volteo Energie S.p.A., pari a quella data a circa Euro 8,6 milioni in riferimento alla fornitura a quest’ultima di pannelli fotovoltaici per la realizzazione di alcuni impianti solari nella zona dell’agro pontino (LT), con la contemporanea risoluzione del contenzioso allora in essere fra le parti e rinuncia ai giudizi arbitrali pendenti, penali ed interessi maturati fino alla data dell’accordo. La rimodulazione del debito, per la quale la Società e Volteo S.p.A. risultano obbligate al pagamento in solido, era stata così regolata): (i) Euro 1,5 milioni per cassa alla data di sottoscrizione dell’accordo (condizione assolta alla data), (ii) Euro 5,18 milioni tramite un piano di riscadenziamento mensile da pagarsi da parte di Volteo Energie per Euro 150 mila/mese, a far data dal 30 gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2016 (“Installment Plan Jinko”); e (iii) Euro 2,95 milioni attraverso i fondi rivenienti dall’emissione, avvenuta in data 27 settembre 2013, del POC Jinko. Il POC Jinko aveva scadenza fissata al 31 dicembre 2015 con pagamento in un'unica soluzione in pari data ed interessi calcolati ad un tasso di interesse annuale fisso del 5% da corrispondersi ogni sei mesi. Il mancato rimborso alla scadenza ha determinato un Event of Default (con decadenza dal beneficio del termine e facoltà per Jinko di richiedere il saldo immediato degli importi dovuti e non pagati a quella data) sia sulla capogruppo e sia su Volteo Energie S.p.A. in solido per l’intero importo residuale che ad oggi ammonta a Euro 5,5 milioni circa (di cui Euro 3 milioni per POC Jinko e Euro 2,5 milioni per l’Installment Plan Jinko). Dall’inizio di gennaio 2016, la Società ha iniziato una negoziazione con il management di Jinko per rimodulare l’intera esposizione, diversi tavoli di trattativa sono stati avviati Pagina | 222 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 i quali hanno infine portato ad una proposta al momento in fase di valutazione da parte di Jinko che può essere così sintetizzata: Pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della sottoscrizione dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili dopo un transition period di 30 mesi.Il residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko; In riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto di Euro 150 mila effettuato dalla capogruppo a febbraio 2016, un pagamento rateale mensile a partire dal 30 settembre 2016 per 30 mesi; Garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto verranno rilasciate dal socio di controllo di Gruppo Waste Italia S.p.A. Gruppo Waste Italia S.p.A., sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi sul tavolo, ritiene di finalizzare l’operazione entro il mese di giugno 2016; Con riferimento al debito residuo di Euro 5,8 milioni verso Feralpi S.r.l. per l’acquisto di Faeco S.r.l. iscritto nella società controllata Ecoema S.r.l. in quale ha un credito di breve termine verso la Società, ammontante ad oggi a Euro 6,2 milioni (“Credito Ecoema vs WIG”), il pagamento della rata scaduta il 21 giugno 2014, pari a Euro 2,4 milioni, è stato sospeso fino alla definizione della questione relativa alla visita ispettiva del GSE condotta nel febbraio 2013 presso l’impianto di Bedizzole riguardante la legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l., per gli anni dal 2003 al 2011, della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas prodotto dall’invaso. I legali del Gruppo, di comune accordo con i legali di Feralpi Holding (società dalla quale il Gruppo ha acquistato Faeco), stanno lavorando di concerto per una definizione positiva del contenzioso presso i tribunali amministrativi di riferimento. Quanto invece alla rata scaduta il 21 giugno 2015, pari a Euro 1,7 milioni, anch’essa non pagata, in data 12 agosto 2015 è stato notificato dalla Camera Arbitrale di Milano l'arbitrato Feralpi Holding con il quale viene richiesta la condanna ai danni della società controllata Ecoema S.r.l. al pagamento dell'importo tuttora non corrisposto, sono state avviate delle trattative al fine di conciliare le parti. A tali debiti verrà ad aggiungersi l’ultima rata di Euro 1,7 milioni a scadere a metà giugno 2016. Il consiglio di amministrazione di Gruppo Waste Italia S.p.A: si ritiene confidente di addivenire alla finalizzazione di un’ipotesi di rimodulazione sostenibile del debito complessivo di Euro 3,4 milioni entro il secondo semestre del 2016 e conseguentemente si ritiene che Ecoema S.r.l. non opererà nessuna richiesta di pagamento del Credito Ecoema vs WIG nei successivi dodici mesi. In aggiunta alle rimodulazioni previste, la Società ha avviato un processo di vendita della società E-Vento Cirò S.r.l., titolare del parco eolico di 30MWe in costruzione, alla luce di una manifestazione formale di interesse da parte di un Fondo di Investimento, con lettera non binding, ad acquisire il parco eolico. Sulla base delle negoziazioni in corso e delle lettere fin qui ricevute dal Fondo, l’introito complessivo si potrebbe attestere a circa Euro 3,6 milioni (di cui il 50% all’acquisto e il 50% a 12 mesi dell’allaccio) nel caso in cui il costruendo parco eolico risultasse di potenza pari alla totale potenza autorizzata di 30MWe. Si ritiene, visto che il parco eolico deve essere realizzato entro e non oltre fine maggio 2017, supponendo che la fase negoziale si concluda con reciproca soddisfazione e nel caso in cui la due diligence che verrà predisposta dai potenziali compratori abbia esito positivo, una pronta definizione della cessione. Il socio di controllo Sostenya Group Plc di concerto con la Società ha chiesto inoltre sostegno al secondo socio di maggioranza relativa Sinergo Sgr (titolare del 22% delle azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A.) per assisterlo nel percorso di rimodulazione chiedendo a quest’ultimo di riscadenzare il prestito obbligazionario convertibile da lui sottoscritto di Euro 6,1 milioni (POC WIZ) con scadenza agosto 2016 più interessi che matureranno nel corso del 2016 per circa Euro 0,2 milioni. In tale contesto, il Gruppo farà affidamento oltre al buon esisto delle succitate “rimodulazioni/ristrutturazioni” al supporto finanziario dichiarato dal socio di riferimento intenzionato a postergare i suoi crediti iscritti nel passivo di Gruppo Waste Italia S.p.A. di circa Euro 6,6 milioni fin quando i flussi non ne permetteranno il Pagina | 223 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ripagamento e comunque con scadenza di dodici mesi dalla data di approvazione della presente Relazione, eventualmente prorogabile. La seguente tabella mostra gli effetti degli interventi in corso di attuazione da parte della Società a totale copertura del Fabbisogno finanziario netto complessivo. Gruppo Waste Italia S.p.A. WIG Dati in euro milioni a) b) c) Fabbisogno Finanziario complessivo successivi 12 mesi * Rimodulazione oltre 12 mesi Mutuo Banca Marche (Euro 0,6mm già inserito a breve) POC WIZ (25,2) POC Jinko 1,5 Feralpi 5,8 Incassi vendita Ciro' 1,8 Postergazione debiti verso Sostenya 6,6 Totale degli interventi 25,5 Fabbisogno finanziario netto complessivo netto interventi (a + b) * Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su imposte Erario, inps e su fornitori / altri creditori per piani di riento e/o per utilizzo giorni medi standard per il Gruppo 3,5 6,3 0,30 In sintesi, in considerazione di quanto sopra esposto, il fabbisogno finanziario della Società per i prossimi dodici mesi non sarebbe sostenibile in assenza dei suindicati interventi specifici finalizzati ad assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsionali della Società e con quelli rinvenienti dalla vendita del parco eolico di Ciro’ in fase di costruzione. In quest’ottica il consiglio di amministrazione ha anche individuato dei percorsi di medio termine prendendo in considerazione le ipotesi di cessione a terzi del business del teleriscaldamento e la cessione degli impianti di sfruttamento energetico da biodigestione di prodotti e scarti agricoli dell’agro pontino (1MW l’uno), i cui proventi netti di cassa non sono stati inseriti nelle tabelle soprariportate, in considerazione anche del fatto che alla data odierna non vi sono ancora manifestazioni di interesse concrete. Ove le sopracitate modalità di copertura non si realizzassero o si realizzassero in misura parziale o non nei modi e tempi previsti, la Società potrà anche ricorrere ad operazioni straordinarie di rafforzamento patrimoniale, utilizzando l’espressa delega quinquennale conferita dall’assemblea straordinaria degli azionisti del 17 settembre 2013 al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di Euro 150 milioni. L’ammontare residuo ancora disponibile della delega concessa, alla data di approvazione del presente bilancio, è pari a Euro 99,5 milioni. Si ricorda inoltre che gli Amministratori, nel valutare positivamente la compatibilità della distribuzione del dividendo straordinario con quanto dichiarato nel comunicato del 22 aprile 2015 “Kinexia presenta alla comunità finanziaria e ai media il nuovo piano industriale 2015-2017” in relazione alla necessità di un “aumento di capitale in Kinexia con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto Debt/Equity (“D/E”)”, hanno tenuto in considerazione anche la prospettata fusione per incorporazione del Gruppo Biancamano in Kinexia (“Fusione”). Suddetta Fusione verrà finalizzata solo se si addiverrà alla ristrutturazione del debito di Biancamano tramite la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del Gruppo. E’ inoltre previsto, successivamente alla stipula dell’atto di fusione, un aumento di capitale di circa Euro 10 milioni rivolto al mercato finalizzato a consolidare la posizione finanziaria del Gruppo nella sua configurazione attesa post fusione. Conseguentemente, facendo riferimento all’aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A., di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della prospettata Fusione. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà Pagina | 224 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, dei ratio patrimoniali. Nel frattempo, il versamento in conto futuro aumento di capitale pari a 5 milioni di euro da parte dell’azionista di riferimento di Gruppo Waste Italia S.p.A., Sostenya Group Plc, citato nel richiamato comunicato del 27 agosto 2015, è avvenuto in data 22 settembre 2015. Il consiglio di amministrazione della Società, pur in presenza delle incertezze sopra descritte che potrebbero fare sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad operare in continuità, ed avendo peraltro considerato le rilevanti incertezze rinvenienti dalle società controllate in merito (Cfr. paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al bilancio consolidato) alle i) trattative in corso tra la società Waste Italia S.p.A. e i Bondholders per la ristrutturazione del Bond Waste così come rappresentate dal consiglio di amministrazione di Waste Italia S.p.A., ii) negoziazioni in corso tra la società SEI Energia S.p.A. e le banche per la rimodulazione dei debiti finanziari e iii) trattative in corso tra la società Ecoema S.r.l. e l’ex socio di riferimento di Faeco S.r.l. per la rimodulazione dei debiti residuali per l’acquisto di quest’ultima, e, alla luce dell’atteso buon esito delle azioni intraprese e sopra descritte, ritiene che allo stato attuale sussistano le condizioni per continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale, così come definito dai principi contabili di riferimento, nella redazione della presente Relazione Finanziaria di Gruppo Waste Italia S.p.A.. Il persistere del presupposto della continuità aziendale dipende soprattutto dalla disponibilità degli obbligazionisti delle obbligazioni convertibili scadute o in scadenza nel 2016, nonché degli istituti finanziatori, a supportare l’esecuzione di suddette azioni di rimodulazione e la definizione di una struttura patrimoniale e finanziaria maggiormente allineata alle attuali possibilità della Società, in coerenza con le necessità finanziarie future stimate. Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra potrebbe determinare il venir meno del presupposto della continuità aziendale e la necessità per la Società di assumere le opportune determinazioni nel rispetto delle norme vigenti. FORMA DEI PROSPETTI CONTABILI Relativamente alla forma dei prospetti contabili la società ha optato di presentare le seguenti tipologie di schemi contabili: per lo schema di Stato Patrimoniale è stato adottato il criterio “corrente / non corrente”; per lo schema di Conto Economico è stato adottato lo schema con i costi classificati per natura; per lo schema Altre componenti di conto economico complessivo evidenzia se applicabile le componenti del risultato sospese a patrimonio netto; per la variazione del patrimonio netto consolidato si riporta un prospetto che evidenzia separatamente il risultato di esercizio ed ogni altra eventuale variazione non transitata a conto economico ma imputata direttamente al patrimonio netto; per il rendiconto finanziario consolidato è stato adottato lo schema per area di formazione dei flussi di cassa preparato secondo il metodo indiretto. La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e vengono adottate quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico, qualora la stessa interessi solo l’esercizio. Nel caso in cui la stessa interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell’esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi esercizi futuri. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Per una piena comprensione delle grandezze economico e patrimoniali si rimanda ad una lettura congiunta del presente bilancio separato con il bilancio consolidato. Pagina | 225 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 CRITERI DI VALUTAZIONE Di seguito sono esposti i criteri utilizzati nella formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015: Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l’avviamento, quando acquisito a titolo oneroso. L’identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l’immobilizzazione immateriale acquisita dall’avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l’immobilizzazione immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l’immobilizzazione è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre immobilizzazioni. Il controllo dell’impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall’immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l’accesso ad altri. Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute. Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all’immobilizzazione immateriale sono conseguiti dalla società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita definita sono rilevate a Conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’immobilizzazione immateriale. In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore (“Impairment Test”) secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle immobilizzazioni”; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno portato alla loro svalutazione. Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l’utilizzo sono sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori di perdita di valore secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle immobilizzazioni”. Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico del bene e sono rilevati a Conto economico al momento dell’alienazione. Le eventuali svalutazioni dell’avviamento non sono oggetto di successivi ripristini di valore. Immobilizzazioni materiali Le attività materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del cespite (ad esempio: spese notarili e catastali e l’eventuale IVA indetraibile). Gli oneri finanziari, se direttamente imputabili all’acquisizione o costruzione del bene, vengono capitalizzati come parte del costo del bene stesso se la natura del bene ne giustifica la capitalizzazione. Qualora delle componenti rilevanti delle immobilizzazioni materiali presentino delle vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzate separatamente mediante l’attribuzione a ciascuna componente della propria vita utile al fine del calcolo degli ammortamenti (cosiddetto Component Approach). I terreni, sia annessi a fabbricati civili e industriali che privi di costruzione, non sono ammortizzati in quanto la loro vita utile è illimitata. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al Conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi. Pagina | 226 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali svalutazioni. L’ammortamento è calcolato a decorrere dall’entrata in esercizio del singolo bene in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l’impresa. Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. La vita utile di ogni bene viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati al fine di una corretta iscrizione del valore del bene stesso. Le principali aliquote economico tecniche utilizzate sono le seguenti: Percentuale annua - Impianti e macchinari - Attrezzatura industriale e commerciale - Mobili, arredi e macchine d’ufficio - Automezzi - Fabbricati - Terreni /Diritti di superficie 3,33%-20% 15%-40% 12%-20% 20% -25% 2% non ammortizzati –durata del diritto In presenza di indicatori specifici tali da far supporre l’esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate ad una verifica di perdita di valore (“Impairment Test”) secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle immobilizzazioni”; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che le hanno determinate. Al momento della alienazione o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, lo stesso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a Conto economico nell’anno della suddetta eliminazione. Perdite di valore di attività immobilizzate Il valore contabile delle attività immobilizzate è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazioni indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di presumibile realizzo, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle attività immobilizzate è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita ed il valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, il valore recuperabile è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U. Cash Generating Unit) o all’insieme di CGU cui tale attività appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente. Le CGU sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili. Come richiesto dal documento di Banca d’Italia, Consob e Isvap n.4 del marzo 2010, la verifica dell’impairment test sugli avviamenti e partecipazioni è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 27 aprile 2016. Si rimanda per le modalità e i risultati delle analisi sopra descritte nel Capitolo “Perdite di valore di attività immobilizzate. Partecipazioni in imprese controllate e collegate Pagina | 227 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Le partecipazioni in imprese controllate sono valutate con il metodo del costo. Il costo viene ridotto per perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili nell’immediato futuro utili di entità tali da assorbire le perdite rilevate; il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi, se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata. Partecipazioni in altre imprese ed altri titoli Secondo quanto previsto dai principi IAS 32 e 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano indeterminabili: in tale evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo. Attività/passività finanziarie Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) e quelle disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall’impresa e le altre attività finanziarie correnti come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Sono disponibilità liquide e mezzi equivalenti i depositi bancari e postali, i titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e i crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Vi si includono anche i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati. Le attività e le passività finanziarie sono rilevate contabilmente al valore equo all’insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento. La loro iscrizione iniziale tiene conto dei costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione e dei costi di emissione che sono inclusi nella valutazione iniziale di tutte le attività o passività definibili strumenti finanziari. La valutazione successiva dipende dalla tipologia dello strumento. In particolare: le attività detenute per la negoziazione, esclusi gli strumenti derivati, sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico; le altre attività e passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati e dalle partecipazioni, con pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione sostenute in fase di acquisizione/vendita sono portate a diretta rettifica del valore nominale dell’attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi sostenuti per l’acquisizione di finanziamenti, ecc.). Sono poi rideterminati i proventi/oneri finanziari sulla base del metodo del tasso effettivo d’interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare l’eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore sono rilevate come costo nel conto economico del periodo; le attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value (valore equo) e gli utili e le perdite che si determinano sono iscritti a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del risultato complessivo”; il fair value iscritto si riversa a conto economico al momento dell’effettiva cessione. Le perdite da valutazione a fair value sono invece iscritte direttamente a conto economico nei casi in cui sussistano evidenze obiettive che l’attività finanziaria abbia subito una riduzione di valore anche se l’attività non è ancora stata ceduta. Sono invece valutate al costo ridotto per perdite durevoli di valore le partecipazioni non quotate per le quali il fair value non sia misurabile attendibilmente; gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39. Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili: iii. Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il Pagina | 228 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 iv. correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico. Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico. Le attività finanziarie sono eliminate dallo stato patrimoniale quando è estinto il diritto a ricevere i flussi di cassa e sono trasferiti in modo sostanziale tutti i rischi e i benefici connessi alla detenzione dell’attività (cd. derecognition) o nel caso in cui la posta è considerata definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate. Le passività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando la specifica obbligazione contrattuale è estinta. Si configura come un’estinzione anche la modifica dei termini contrattuali esistenti, qualora le nuove condizioni abbiano mutato significativamente le pattuizioni originarie e comunque quando il valore attuale dei flussi di cassa che si genereranno dagli accordi rivisti si discostino di oltre il 10% dal valore dei flussi di cassa attualizzati della passività originaria. Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio. Il fair value di strumenti non quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione. Attività non correnti destinate alla dismissione, gruppi in dismissione e attività operative cessate – IFRS 5 Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo, sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività direttamente correlate destinate alla dismissione nell’ambito di un’unica operazione. Le attività operative cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente della Società, quale, ad esempio, un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. In conformità agli IFRS, i dati relativi alle attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due specifiche voci dello stato patrimoniale: attività destinate alla vendita e passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita. Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla dismissione stessa e dell'adeguamento del loro valore netto contabile al fair value vengono presentati nella voce "ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" della quale nelle note esplicative al bilancio viene data separata indicazione rispetto alle altre componenti ivi incluse. Benefici per i dipendenti Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce “Costo del lavoro” mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i “Proventi (Oneri) finanziari netti”. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti. Pagina | 229 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un’entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (cd. Defined contribution plan). Fondi rischi e oneri I fondi rischi ed oneri riguardano costi ed oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di un’obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l’obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull’ammontare dell’obbligazione. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Riconoscimento dei ricavi e dei costi I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei beni e la prestazione dei servizi. I ricavi per vendite sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà, che di regola corrisponde alla consegna o alla spedizione dei beni. I dividendi sono riconosciuti quando sorge il diritto all’incasso da parte degli azionisti che normalmente avviene nell’esercizio in cui si tiene l’assemblea della partecipata che delibera la distribuzione di utili o riserve. Imposte sul reddito Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna impresa, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta eventualmente spettanti. Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, sulla base delle aliquote in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile il loro futuro recupero. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati. Quando i risultati sono rilevati direttamente a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del risultato complessivo”, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch’esse imputate direttamente al patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale. Utile base per azione L’utile base per azione viene calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie per il numero medio di azioni ordinarie, in circolazione nel periodo, escludendo le azioni proprie. Utile per azione diluito L’utile per azione diluito viene determinato attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in circolazione, per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, aventi effetto diluitivo. ATTIVITÁ ATTIVITÀ NON CORRENTI Pagina | 230 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Si riporta di seguito il dettaglio delle attività non correnti: Valori in €/000 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni 874 74 948 79 79 795 74 869 459 459 7.389 50 7.439 Altre attività non correnti 58.676 1.435 61.584 121.695 156.029 856 41.725 198.610 (97.353) 579 19.859 (76.915) ATTIVITA' NON CORRENTI 123.102 206.128 (83.026) Descrizione Attività a vita utile definita Immobilizzazioni in corso Attività Immateriali Immobili, Impianti e Macchinari Immobilizzazioni in corso Attività Materiali Partecipazioni Crediti per Imposte Anticipate Altre attività finanziarie non correnti - 6.930 50 (6.980) 1. ATTIVITÀ IMMATERIALI La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue: Valori in €/000 Descrizione Attività immateriali a vita definita: Totale Amm.ti Valore Incrementi Decrementi Amm.ti e Valore Costo cumulati netto svalutazioni netto Storico 01/01/15 31/12/15 269 (190) 79 868 0 (73) 874 - Marchi 33 (17) 16 0 0 (3) 13 - Altre 236 (173) 63 868 0 (70) 861 0 0 0 74 0 0 74 269 (190) 79 942 0 (73) 948 Immobilizzazioni in corso Totale L’incremento della voce “Altre” delle attività immateriali a vita definita pari a Euro 868 mila è riconducibile per 754 mila Euro alle attività svolte per la realizzazione e la gestione di una discarica a Durazzo (Albania) scaturite dalla partecipazione e dal buon esito nell’esercizio ad una gara internazionale. 2. ATTIVITÀ MATERIALI La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue: Valori in €/000 Descrizione Immobilizzazioni Materiali di proprietà Immobilizzazioni in corso Totale Pagina | 231 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Totale Costo originario Fondo Ammortamento 7.756 50 7.806 Saldo al 1/01/2015 367 0 367 7.389 50 7.439 25 50 (6.901) (104) 0 (50) 0 0 25 0 (6.901) (104) 459 0 459 Incrementi Trasferimenti Decrementi Ammortamenti del periodo Saldo al 31/12/2015 Il decremento della voce “Immobilizzazioni materiali di proprietà” è riferito alla cessione alla controllata 19 RE S.r.l. della porzione di immobile residenziale sito in Milano in via Mascheroni e della porzione di immobile residenziale sito in Milano via Washington nonché del box sito sempre in Milano in via Privata Procopio, operazioni di cessioni connesse alla riorganizzazione strategico societaria come già ampliamente descritto nella Relazione sulla Gestione. ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI 3. PARTECIPAZIONI La voce partecipazioni pari a Euro 58.676 mila (156.029 mila al 31 dicembre 2014) è così composta: Valori in €/000 Descrizione Partecipazioni in imprese controllate Partecipazioni in imprese collegate Altre imprese Totale 31-dic-14 Incrementi 155.782 15 232 156.029 Decrementi 12.357 0 609 12.966 (80.175) 0 0 (80.175) Altri Riclassifiche movimenti 8.828 (3.921) 0 3.921 0 0 8.828 0 Sval. 31-dic-15 (38.027) (945) 0 (38.972) 54.844 2.991 841 58.676 La voce “partecipazioni in imprese controllate” è così composta: Valori in €/000 Descrizione Volteo Energie S.p.A. SEI Energia S.p.A. Ecoema S.r.l. Bensi 3 S.r.l. SUN RT 02 S.r.l. Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Waste Italia Holding S.p.A. Innovatec S.p.A. * Totale 31-dic-14 18.057 26.272 1.825 1.059 0 52.104 47.924 8.541 155.782 Incrementi 0 0 2.348 0 10 0 0 9.999 12.357 Decrementi (18.057) 0 0 0 0 0 (47.924) (14.194) (80.175) Altri movimenti 0 0 0 0 6.253 3.000 0 (425) 8.828 Sval. 31-dic-15 0 (2.082) 0 0 (5.595) (30.350) 0 (945) (38.972) 0 24.190 4.173 1.059 668 24.754 0 2.976 57.820 * a seguito della distribuzione di un dividendo straordinario in azioni Innovatec, la quota partecipativa si è attestata a 17,47% e per tale motivo la partecipazione è ora classificata tra le collegate Di seguito si riporta il dettaglio degli incrementi della voce “Partecipazioni in imprese controllate”: Effetti operazione Hive-off e distribuzione dividendo straordinario in natura tramite distribuzione di azioni Innovatec Pagina | 232 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica dalle altre attività, consentendo così un focus nel business dell’ambiente. A tal fine, tramite l’erogazione di un dividendo straordinario in natura della partecipazione di Innovatec, Gruppo Waste Italia S.p.A. si è “spogliata” (“Hive Off”) del business delle rinnovabili (comprensivo dei settori dell’efficienza energetica e EPC e General Contracting) non più ritenuto core per quest’ultima. Anteriormente al dividendo straordinario, il Gruppo Waste Italia S.p.A. ha ceduto, tramite una operazione di conferimento alla controllata Innovatec S.p.A. (quotata all’AIM Italia), il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A. Al fine di addivenire a tale strutturazione societaria, in parziale esecuzione del succitato processo riorganizzativo, in data 16 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto il 100% della sua partecipazione in SUN RT 02 S.r.l. a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 10.000 e successivamente in data 28 luglio 2015, Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100; ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100; iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000; iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000; v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000; vi) il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000; viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. –oggi Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 2.347.533). L’operazione di Hive Off è stata attuata mediante un aumento del capitale sociale di Innovatec (deliberato con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia – ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) liberato mediante conferimento della Partecipazione Volteo, a fronte dell’emissione, da parte di Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”) da imputarsi interamente a capitale, con conseguente aumento del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80. Il succitato conferimento della partecipazione in Volteo Energie S.p.A. ha comportato, essendo la stessa iscritta ad un valore di carico di Euro 18.057 mila, l’iscrizione di una minusvalenza da Euro 8.058 mila. Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre 2015 l’assemblea degli azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A., previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. La partecipazione residua in Innovatec successiva alla data di perdita del controllo è pari al 17,47% del capitale sociale dell’entità (pari a nr. 1.549.858 azioni). Tale partecipazione è stata classificata come strumento finanziario disponibile per la vendita ed è stata valutata al fair value rappresentato dal prezzo di borsa corrente alla data della perdita del controllo di Euro 2,13 per azione che ha comportato l’iscrizione di una minusvalenza a conto economico di Euro 426 migliaia. Il successivo adeguamento di fair value, che ha comportato un’ulteriore svalutazione di Euro 945 migliaia, è stato rilevato a patrimonio netto coerentemente con la classificazione della partecipazione come “disponibile per la vendita”. Sottoscrizione aumento di capitale di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Pagina | 233 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 In data 18 dicembre 2014 l’assemblea dei soci di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento per un importo massimo di Euro 7.656 e quindi da Euro 10.000 ad Euro 17.656 oltre a sovrapprezzo complessivo di Euro 25.992.344. In data 19 dicembre 2014 Kinexia (oggi gruppo Waste Italia S.p.A.) ha sottoscritto il suddetto aumento di capitale per l’importo ad essa spettante in base alla propria quota di partecipazione pari all’85% del capitale sociale (quindi per Euro 6.507 a titolo di aumento capitale sociale ed Euro 22.093.493 a titolo di sopraprezzo) raggiungendo così una quota di controllo del 90,93%. Successivamente Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha sottoscritto e versato parte della quota riveniente dall’inoptato pari complessivamente ad Euro 3.000.000, di cui Euro 883 a capitale sociale ed Euro 2.999.117 a sopraprezzo. Cessione quota partecipativa in Waste Italia Holding In data 27 novembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha trasferito alla società Waste Italia Partecipazioni Srl tutte le n. 31.062.000 azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia Holding S.p.A. di sua proprietà (pari al 32,7% del capitale sociale della controllata) per un importo complessivo di Euro 47.923.608,64. Il debito rinveniente dall’operazione di trasferimento è stato, come da accordi, convertito in finanziamento infruttifero postergato. A seguito di tale operazione Gruppo Waste Italia S.p.A. si ritrova a detenere il 91,37% di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. che a sua volta detiene il 96,4% di Waste Italia Holding S.p.A.. Al 31 dicembre 2015 è stata operata una rinuncia di crediti a favore della controllata SUN RT 02 S.r.l. per Euro 6.253 migliaia. La partecipazione è stata poi svalutata per Euro 5.595 migliaia per adeguarla al suo valore recuperabile, così come definito dal test di impairment svolto dall’esperto indipendente. Il confronto tra il patrimonio netto delle controllate al 31 dicembre 2015 e il valore di carico in bilancio è il seguente: Valori in €/000 Descrizione SEI Energia S.p.A. Ecoema S.r.l. Bensi 3 S.r.l. SUN RT 02 S.r.l. Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Capitale sociale Patrimonio netto 28.700 2.310 100 10 17 31.222 7.845 215 8 39.697 Utile (perdita) (1.553) (472) 29 (6.254) (19.337) % di poss. Pro-quota PN 74,77% 90,00% 100,00% 100,00% 91,37% 23.345 7.061 215 8 36.271 Valore di carico lordo 26.272 4.173 1.059 6.263 55.104 Valore di carico netto (2.082) 24.190 0 4.173 0 1.059 (5.595) 668 (30.350) 24.754 Sval. Le partecipazioni in Volteo Energie, SEI Energia, Waste Italia Partecipazioni e SUN RT 02, che presentavano valori di carico (ante svalutazioni operate nell’esercizio) superiori al rispettivo pro-quota di patrimonio netto sono state oggetto di impairment test, il quale ha comportato delle svalutazioni così come riportato in tabella e come illustrato diffusamente nel successivo capitolo “impairment sulle partecipazioni”. Infine il maggior valore di carico della partecipazione in Bensi 3 S.r.l. trova giustificazione nel valore dell’immobile di via Bensi in Milano, sede della sede amministrativa e societaria di Gruppo Waste Italia S.p.A. e del Gruppo, e nel valore della controllata 19 RE S.r.l., che detiene la proprietà di due immobili di pregio in Milano. La voce “Partecipazioni in imprese collegate” si riferisce alla partecipazione residua in Innovatec S.p.A. (17,47%) e in Kinexia Renewable Energy LLC. La società Kinexia Renewable Energy LLC negli Emirati Arabi Uniti (U.A.E.) è stata costituita in data 30 ottobre 2013 in compartecipazione - secondo la normativa vigente a Dubai – tra Rashid Khalaf Al Habtoor (51%) e Kinexia S.p.A. (49%). La voce “Altre imprese” è così composta: Valori in €/000 Descrizione Tecnoalimenti Società Consortile 31-dic-14 Incrementi 27 Decrementi 0 0 31-dic-15 27 Pagina | 234 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Indipendent Investment Society Edizioni Ambiente S.r.l. Albania Landfill Ale Sh Pk Primus Management S.r.l. Totale 4 201 0 0 232 0 0 360 249 609 0 0 0 0 0 4 201 360 249 841 L’incremento rispetto allo scorso esercizio è relativo alla partecipazione di minoranza in Primus Management S.r.l. (3,01%) e alla costituzione nel corso del primo semestre del presente esercizio di una società di scopo in Albania, titolare delle autorizzazioni necessarie ad operare la realizzazione e la gestione della nuova discarica di Manez, Albania, che sarà al servizio di tutte le circoscrizioni legali che rientrano nella regione di Durazzo. Per maggiori dettagli circa quest’ultima iniziativa si rimanda a quanto riportato nel capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della Relazione sulla gestione. IMPAIRMENT TEST SULLE PARTECIPAZIONI Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazioni indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di presumibile realizzo, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle attività immobilizzate è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita ed il valore d’uso. In forza di quanto sopra riportato, sono state oggetto di impairment test le partecipazioni in SEI Energia S.p.A., in Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e in SUN RT 02 S.r.l. Il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Waste Italia S.p.A. riunitosi in data 27 aprile 2016 ha approvato le assunzioni di calcolo, i piani relativi, nonché gli impairment test e le analisi dell’iscrizione del valore delle partecipazioni. Impairment test delle partecipazioni in SEI Energia, Waste Italia Partecipazioni e SUN RT 02 L’analisi in oggetto è stata condotta da un esperto indipendente sulla base dei flussi finanziari riflessi nel nuovo piano aziendale 2015-2020 del sub-gruppo facente capo alla controllata Waste Italia esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione di detta società in data 24 marzo 2016, e sulla base delle altre previsioni di lungo termine riferite alle CGU Teleriscaldamento e Corporate effettuate dalla direzione aziendale. Il nuovo Piano Industriale 2016-2020 della controllata Waste Italia S.p.A., posto alla base del succitato impairment test, prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 2015-2017, produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. E’ previsto che tali sviluppi portino dal 2018 in avanti infatti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business Ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Il rallentamento delle attività rispetto alle previsioni del precedente Piano 2015 – 2017, difatti, è stato anche teso a preservare lo spazio presso i siti di smaltimento del Gruppo che quindi non vedono depauperato il proprio valore e anzi potranno trarne vantaggio in un contesto generale che vede il numero di discariche operative sul territorio in continua diminuzione, qualificando gli spazi residui come bene raro e quindi altamente valorizzabile. I documenti utilizzati in sede di svolgimento del test di impairment riflettono le migliori stime effettuabili dal Top Management in merito alle principali assunzioni alla base dell’operatività aziendale (andamenti macroeconomici e dei prezzi, ipotesi di funzionamento degli assets produttivi e di sviluppo del business). Le assunzioni in parola e i corrispondenti financial sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento dell’impairment test dal Consiglio di Amministrazione che ne ha approvato i risultati in data 27 aprile 2016. Pagina | 235 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Le analisi valutative operate dall’esperto indipendente hanno comportato: L’individuazione di approcci valutativi e metodologie ritenuti appropriati alla luce delle caratteristiche delle CGU oggetto di stima; La formulazione di un giudizio sui fondamentali attuali e prospettici delle CGU oggetto d’analisi; La definizione di un valore di riferimento per ciascuna CGU sulla base delle metodologie valutative applicate; Analisi di sensibilità sui key driver valutativi, al fine di ottenere indicazioni circa la tenuta complessiva e la volatilità dei valori individuati. Per gli asset in dismissione, laddove disponibili, sono state considerate le specifiche indicazioni di fair value rinvenienti dalle offerte ricevute dal Gruppo. Secondo la metodologia DCF il valore del capitale economico dell’azienda oggetto della valutazione è dato dalla somma algebrica delle seguenti componenti: il valore attuale dei flussi di cassa operativi netti che sarà in grado di generare in futuro (c.d. enterprise value), scontati ad un tasso di attualizzazione pari al costo medio ponderato del capitale (c.d. weighted average cost of capital o WACC); per alcune iniziative è stato identificato a fine piano un valore attribuibile a scadenza all’azienda (c.d. terminal value) in ipotesi di continuità operativa, sulla base di una formula di rendita perpetua di un flusso monetario atteso; la posizione finanziaria netta. Per quanto concerne i tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale in base ai seguenti elementi e considerazioni: Parametri di mercato ricavati da un campione di società comparabili quotate per ogni CGU, nella fattispecie il Beta ed il rapporto d’indebitamento. Per la CGU Ambiente, invece, è stato considerato il livello di D/E potenziale della società Waste Italia S.p.A. a seguito della rinegoziazione del proprio debito finanziario attualmente in corso; Un tasso risk-free univoco pari a 3,3%, ritenuto il Paese di riferimento per la determinazione dei WACC utilizzabile quale benchmark nelle decisioni di investimento di WIG in Italia e sui mercati internazionali. Nello specifico è stato definito pari al tasso di rendimento medio nel periodo 1 gennaio 2015 – 31 dicembre 2015 del rendimento effettivo dei titoli di Stato Statunitensi con scadenza a 10 anni, maggiorato di un Country Risk Premium, con specifico riferimento al Paese Italia calcolato come spread differenziale in funzione del rating sul debito emesso dall’Italia (rating S&P pari a BBB+); Un market risk premium univoco pari a 5,4% per tutte le CGU oggetto di valutazione pari a quello stimato per il mercato italiano; A livello complessivo è stato altresì previsto un premio addizionale (Size premium) pari a 1,1% sul costo dell’equity, al fine di riflettere la minore dimensione delle CGU rispetto al panel di comparabili e un premio di rischio addizionale (Company specific risk premium) pari al 1% al fine di riflettere le rischiosità specifiche dei singoli assets; La componente “Cost of Debt” (pari al 4,6%), è stata individuata sulla base del costo effettivo dell’indebitamento di Gruppo Waste Italia, in seguito all’analisi delle condizioni contrattuali in essere e agli esisti attesi della rinegoziazione del debito principale attualmente in corso; Il tasso “g”, applicabile ai ricavi di fine Piano in ipotesi di stima del Valore Terminale, laddove applicabile, è stato stimato in un range tra 0,5% ed 1,5%, riflettendo le specificità dei singoli Piani vuoi in termini di efficientamento dei costi vuoi in termini di assunzioni circa l’evoluzione del business nel lungo periodo. CGU Ambiente Teleriscaldamento Produzione Energia Elettrica WACC 2015 7,5% 6,9% 6,4% WACC 2014 6,6% 5,8% 5,6% Pagina | 236 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Delta +0,9% +1,1% +0,8% La valutazione dei singoli asset è stata svolta, come precedentemente esplicitato, sulla base di WACC differenziati in funzione del profilo di rischio specifico. Per gli asset per i quali è stato assunto un ampliamento della vita utile (principalmente riferibile ai giacimenti di messa a dimora di rifiuti) è stato previsto un coefficiente correttivo nella misura del 1,5% sul WACC di CGU, al fine di riflettere la maggiore rischiosità dei relativi flussi. Maggiorazioni nell’ ordine del 2,5% sono poi state previste per gli asset non in place, che si prevede vengano sviluppati nel corso o dopo l’orizzonte esplicito di Piano. L’inclusione di Valori Terminali, in ipotesi di proseguimento del business, è giustificata dall’assunzione di uno scenario valutativo volto ad apprezzare il valore delle CGU in continuità in coerenza con la scelta degli Amministratori di redigere il presente bilancio in continuità aziendale (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale”). Infatti la tenuta del Carrying Amount delle CGU Teleriscamento e Ambiente è subordinata al rispetto dei rispettivi piani economici finanziari e all’atteso buon esito delle trattative in corso circa la rinegoziazione dei propri debiti finanziari. La sostenibilità finanziaria del nuovo piano del settore Ambiente nello specifico è difatti vincolata al buon esisto degli interventi che gli Amministratori stanno ponendo in essere al fine di ridurre l’attuale peso de Bond Waste, che se non ridotta potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del sub Gruppo Waste Italia ai sensi di Piano, non potendosi escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale potrebbe: i) sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento; ii) limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; iii) limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori. Nel seguito sono riportati gli esiti del test di impairment effettuato: Controllata (valori in euro/000) SEI Energia S.p.A. Waste Italia Partecipazioni S.r.l. SUN RT 02 S.r.l. % contr. Carrying amount 74,77% 91,37% 100% 26.272 55.104 6.263 Pro-quota PN Equity value in quota 23.345 22.926 8 24.190 24.754 668 Deficit impairment (2.082) (30.350) (5.595) 4. CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE Imposte Anticipate Valori in €/000 Descrizione Crediti per imposte anticipate Crediti per imposte anticipate da consolidato fiscale Totale Crediti per imposte anticipate Imposte anticipate al Incremento Decremento 31/12/2014 Imposte anticipate al 31/12/2015 856 106 481 481 - 954 - 954 856 1.060 481 1.435 Pagina | 237 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 L’incremento della voce “crediti per imposte anticipate” pari a 106 mila Euro si riferisce al beneficio derivante dall’iscrizione di imposte anticipate sui compensi amministratori non pagati (Euro 21 mila), all’iscrizione di imposte anticipate sui fondi rischi accantonati nell’esercizio (Euro 85 mila). Il decremento della voce di Euro 481 mila si riferisce al rilascio della quota dell’anno 2015 sui costi sostenuti negli esercizi precedenti per le operazioni di aumento di capitale sociale (Euro 76 mila), al rilascio di anticipate a seguito del pagamento dei compensi amministratori relativi agli esercizi precedenti (Euro 31 mila), al rilascio di anticipate in seguito all’utilizzo del fondo rischio stanziato negli anni precedenti per causa lavoro (41 mila Euro), al rilascio di anticipate sulle perdita fiscali 2006/2008 in quanto ritenute non più recuperabili (Euro 282 mila) ed infine all’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% delle imposte anticipate operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015 (Euro 51 mila). La voce “crediti per imposte anticipate da consolidato fiscale” si riferisce alle anticipate derivanti dalla perdita fiscale di gruppo per l’anno in corso. 31-dic-14 Crediti per imposte anticipate Totale Crediti per imposte anticipate Base imponibile Incrementi del Decrementi del periodo periodo 2.996.912 2.996.912 441.305 441.305 1.526.809 1.526.809 31-dic-15 1.911.409 1.911.409 31-dic-14 Imposte anticipate Incrementi del Decrementi periodo del periodo 855.859 855.859 105.913 105.913 480.726 480.726 31-dic-15 481.046 481.046 Il dettaglio per tipologia di fenomeno sia di imponibile che di imposta è il seguente: 31-dic-14 31-dic-15 31-dic14 1.024.422 833.333 510.883 310.883 200.000 241.023 572.006 255.291 95.702 159.589 17.339 4.768 Base imponibile Increme Decremen nti del ti del periodo periodo Perdite fiscali anni 2006/2008 1.857.755 Costi AUCAP - Ias 38 Maggior perdita fiscale 2009 813.030 17.339 Imposte anticipate Increme Decrem nti del enti del periodo periodo 31-dic15 607 4.161 Compensi amministratori 158.788 88.067 111.363 135.492 43.667 21.136 32.285 32.519 Fondo rischio Totale Crediti per imposte anticipate 150.000 353.239 150.000 353.239 41.250 84.777 41.250 84.777 441.305 1.526.808 1.911.409 855.859 105.913 2.996.912 480.726 481.046 L’aliquota fiscale applicata per il calcolo della fiscalità anticipata è del 24% (aliquota IRES), fatta eccezione per i costi relativi ai diversi aumenti di capitale avvenuti, sui quali è stata applicata l’aliquota del 27,9% (24% IRES e 3,90% IRAP). 5. ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI La voce pari a Euro 61.584 mila (Euro 41.725 mila nel precedente esercizio) accoglie i crediti finanziari verso la società controllata Waste Italia Partecipazioni S.r.l. per Euro 47.924 mila derivanti dal trasferimento da parte di Gruppo Waste Italia S.p.A. delle azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia Holding S.p.A. di sua proprietà (pari al 32,7% del capitale sociale della controllata) per un importo complessivo di Euro 47.923.609 alla società Waste Italia Partecipazioni S.r.l.; tale debito è stato, come da accordi, convertito in finanziamento infruttifero postergato. Pagina | 238 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 La voce comprende inoltre crediti finanziari verso la controllata Waste Italia S.p.A. per Euro 12.172 mila di cui per Euro 10.000 mila riferiti al prestito subordinato concessi a seguito dell’acquisizione, avvenuta lo scorso esercizio, da parte di Waste Italia del 100% della partecipazione di Geotea; tale finanziamento è fruttifero di interessi al tasso del 10,75% e per l’anno 2015 ammontano a 625 mila Euro. Infine la voce comprende il credito di Euro 1.425 mila sorto verso l’ex consigliere Giuseppe Maria Chirico per il versamento effettuato dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. già Kinexia S.p.A. (per la quota di spettanza dell’ex consigliere pari al 3,608%) a Waste Italia Holding S.p.A. della quota a titolo di finanziamento soci in conto futuro aumento capitale, quale obbligazione sorta a seguito dell’emissione del Prestito Obbligazionario quotato di Euro 200 milioni e depositi cauzionali vari per 63 mila Euro. ATTIVITA’ CORRENTI Si riporta di seguito il dettaglio delle attività correnti: Valori in €/000 Descrizione Crediti commerciali Altre attività correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ATTIVITA' CORRENTI 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni 11.381 10.619 2.776 74 7.829 4.845 22.560 1.434 3.552 5.774 (19.784) (1.360) 24.850 36.668 (11.818) 6. CREDITI COMMERCIALI I crediti commerciali risultano dettagliabili come segue: Valori in €/000 Descrizione Controllanti Controllate Parti correlate Parti collegate Terze Parti CREDITI COMMERCIALI LORDI Fondo Svalutazione Terze Parti FONDO SVALUTAZIONE CREDITI COMMERCIALI CREDITI COMMERCIALI 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni 50 6.444 4.552 157 200 11.403 0 7.769 0 0 82 7.851 50 (1.325) 4.552 157 118 3.552 (22) (22) 0 (22) (22) 0 11.381 7.829 3.552 Si precisa che data la natura dei crediti in oggetto la società non è esposta a rischi di credito, come meglio precisato nel paragrafo “informativa sui rischi”. Il fondo svalutazione crediti pari a Euro 22 mila, invariato rispetto al precedente esercizio, è afferente principalmente a cessioni di beni materiali a terzi avvenuti negli esercizi precedenti. Pagina | 239 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 7. ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI Le altre attività correnti risultano dettagliabili come segue: Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni Imposte dirette IVA e imposte indirette Crediti da Consolidato Fiscale Altri crediti tributari 14 724 76 18 14 367 76 18 0 357 0 0 CREDITI TRIBUTARI E FISCALI Parti correlate Parti collegate Parti controllate Terze Parti Anticipi a fornitori ALTRI CREDITI 832 41 6.527 2.887 222 475 177 17 3.740 51 285 9.677 4.270 357 (177) 24 2.787 2.836 (63) 5.407 RATEI E RISCONTI ATTIVI 88 92 (4) ALTRI CREDITI VERSO DIPENDENTI 22 8 14 10.619 4.845 5.774 ALTRE ATTIVITA' CORRENTI La voce “Crediti tributari e fiscali” comprende principalmente il credito IVA per 724 mila Euro derivante dalla liquidazione di Gruppo (Euro 523 mila) e dall’apporto da fusione di Sostenya, avvenuta lo scorso esercizio, per Euro 201 mila di cui Euro 25 mila derivanti dal credito IVA risultante dal piano di riparto presentato in fase di chiusura della società Verve S.r.l. e crediti Ires da consolidato fiscale a seguito della presentazione dell’istanza di rimborso ires per mancata deduzione dell’Irap relativa al costo del personale per gli anni 2007/2011 da parte di Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) e delle ex controllate Volteo Energie S.p.A. e Stea Divisione Energia Solare S.r.l. (società fusa nell’anno in Innovatec S.p.A.) e della controllata Sei Energia S.p.A. (Euro 76 mila). La voce “Altri crediti” è composta principalmente per Euro 6.456 mila da crediti verso la controllata Sun RT 02 derivanti da operazioni di accolli e compensazioni di partite di credito/debito operate nel corso del 2015 in seguito alla cessione delle partecipazioni delle controllate di Volteo Energie alla stessa Sun Rt 02, nell’ambito della riorganizzazione strategico societaria ampliamente descritta nella Relazione sulla Gestione. La voce accoglie inoltre per Euro 2.258 mila crediti verso ITEM riferiti ad anticipi effettuati dalla società in nome e per conto della stessa per impegni contrattuali e fidejussori di competenza di Item in riferimento al progetto “Perla Jonica” con la ex controllata Volteo Energie S.p.A. La voce “Ratei e risconti attivi” comprende principalmente risconti attivi su assicurazioni, su affitti, su oneri fidejussori, nonché compensi per servizi societari anticipati. 8. ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI La voce altri crediti può essere dettagliata come segue: Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni Pagina | 240 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Controllate Collegate Correlate Terze Parti ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 2.059 45 491 181 20.327 11 831 1.391 (18.268) 34 (340) (1.210) 2.776 22.560 (19.784) La voce in oggetto si riferisce principalmente a crediti finanziari correnti verso la società controllata Waste Italia Partecipazioni per Euro 1.595 mila, a crediti derivanti dall’adesione all’Iva di Gruppo per 543 mila Euro riferiti principalmente alla ex società controllata Sun System S.p.A. (Euro 378 mila). La voce comprende inoltre azioni di Veneto Banca per 1 milione di Euro cedute da Abitare Roma a Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) in seguito ad un accordo sottoscritto in data 31 luglio 2014 tra la Sostenya e Abitare Roma, svalutate nel corso del presente esercizio per Euro 818 mila. 9. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 31-dic-14 Depositi bancari e postali Deposito bancario vincolato Cassa 47 21 6 Totale Disponibilità Liquide e altri mezzi equivalenti 74 Delta 1.402 28 4 (1.355) (7) 2 1.434 (1.360) Per maggiori dettagli sull’analisi della liquidità si rimanda alla Relazione sulla Gestione nella sezione che tratta le variazioni della posizione finanziaria netta (Capitolo 11). PASSIVO 10. PATRIMONIO NETTO Il capitale sociale di Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 è composto da n. 56.103.205 azioni ordinarie prive di valore nominale. Il capitale sociale è sottoscritto e versato per Euro 93.902.051,17. I movimenti intervenuti nei conti di patrimonio netto nell’esercizio 2015 raffrontati con il 2014 sono stati i seguenti: Valori in €/000 Patrimonio netto al 31 dicembre 2013 Destinazione risultato Distribuzione dividendi Fusione inversa Sostenya Acquisizione minority WIH Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo complessivo di cui: Utile (perdita) rilevato direttamente a PN Utile (perdita) del periodo Patrimonio netto al 31 dicembre 2014 Destinazione risultato Versamento soci in c/futuro aucap Effetti dividendo straordinario INN Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo complessivo di cui: Utile (perdita) rilevato direttamente a PN Utile (perdita) del periodo Patrimonio netto al 31 dicembre 2015 Capitale Sociale 60.301 Riserva legale 204 12 4.699 28.902 Riserva Riserva spese Prestito Obbl. aumento Convertibile capitale (265) 140 265 (477) Altre riserve OCI (1) Altre Riserve 0 751 2.283 (265) (93) 13.656 Utile (perdite) a nuovo Utile (perdita) d'esercizio 726 376 400 14 (1.316) 14 93.902 216 (477) 891 0 5.000 (14.885) 477 (945) 93.902 216 0 15.995 891 1.102 (1.316) 25 (945) 6.135 0 63.599 0 (293) 18.731 29.176 400 (1.302) (35.999) 14 (1.316) 110.311 0 5.000 (14.194) 0 (36.920) (35.999) (35.999) (921) (35.999) 64.197 (1.316) (1.316) 1.316 214 25 (945) 211 (11) (200) Totale Patrimonio netto Pagina | 241 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 In data 27 ottobre 2015 l’Assemblea degli Azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Nell’ambito di tale distribuzione sono state coperte con riserva di utili la riserva negativa “riserva spese aumento di capitale” di Euro 477 mila e le perdite riportate a nuovo per Euro 214 mila. Conseguentemente alla distribuzione del succitato dividendo la partecipazione residua in Innovatec, pari al 17,47% è stata classificata come strumento finanziario disponibile per la vendita ed è stata valutata al fair value. L’adeguamento al fair value a chiusura dell’esercizio ha comportato un’ulteriore svalutazione di Euro 945 migliaia, rispetto a quella rilevata al momento della perdita di controllo (pari a Euro 426 mila transitata a conto economico), è stata rilevata a patrimonio netto coerentemente con la classificazione della partecipazione come “disponibile per la vendita”. Si segnala infine che nel corso del terzo trimestre 2015, l’azionista di riferimento Sostenya Group Plc, a seguito dell’impegno irrevocabile assunto nell’ambito dell’approvazione delle Relazione Finanziaria semestrale 2015, ha destinato a riserve in conto futuro aumento di capitale Euro 5 milioni dei crediti da essa vantati nei confronti della Gruppo Waste Italia S.p.A.. A seguito di tale operazione la quota della riservsa “versamenti in conto futuro aumento di capitale” riferibile a Sostenya Group Plc ammonta al 31 dicembre 2015 a Euro 5.984 migliaia. Di seguito è esposto lo schema riepilogativo delle poste del patrimonio netto al 31 dicembre 2015: Valori in euro/000 Descrizione Capitale Sociale Riserva legale Riserva POC Riserva di utili Riserva vers. soci in c/futuro aucap Riserva da fusione Utile (perdite) a nuovo Totale Importo Possibilità di utilizzo 93.902 216 891 149 5.984 0 0 101.142 Quota disponibile B B A, B A, B, C A A, B, C A, B, C Utilizzi ultimi 3 esercizi per copertura per altro perdite 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 691 0 0 1.102 1.793 0 0 728 497 0 14.055 0 15.280 (A=aumneto di capitale, B=copertura perdite, C=distribuzione ai soci) PASSIVITA’ NON CORRENTI Si riporta di seguito il dettaglio delle passività non correnti: Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni TFR e altri fondi del personale Fondi rischi ed oneri Passività Finanziarie non correnti 39 353 27.308 111 150 84.396 (72) 203 (57.088) PASSIVITA' NON CORRENTI 27.700 84.657 (56.957) 11. TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE Pagina | 242 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 La voce “TFR ed altri fondi relativi al personale” per Euro 39 mila (Euro 111 mila al 31 dicembre 2014) è dettagliabile come segue: Valori in €/000 31-dic-15 Saldo iniziale Accantonamento del periodo Decrementi Valutazione Attuariale Saldo finale 31-dic-14 Variazioni 111 46 (94) (24) 55 45 0 11 56 1 (94) (35) 39 111 (72) Il fondo “TFR ed altri fondi relativi al personale” al 31 dicembre 2015 si decrementa di Euro 72 mila principalmente a seguito dei seguenti effetti combinati: decrementi per Euro 94 mila sostanzialmente ascrivibili per Euro 61 mila a trasferimenti di personale, per Euro 4 ad anticipi irpef su tfr, per Euro 23 a smobilizzi ed infine per Euro 6 mila a pagamenti/anticipazioni erogate nell’anno in corso; accantonamento relativo all’esercizio si attesta ad Euro 46 mila; effetti direttamente rilevabili sul Patrimonio netto della valutazione attuariale operata in accordo all’applicazione dello IAS 19 positivi al 31 dicembre 2015 per Euro 26 mila. La valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto alla data del 31 dicembre 2015, secondo i Principi Contabili Internazionali, è stata affidata ad un esperto indipendente. Per le valutazioni attuariali del TFR al 31 dicembre 2015, sono state adottate le seguenti ipotesi demografiche ed economico – finanziarie: per le probabilità di morte le RG48 determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato distinte per sesso; per le probabilità di inabilità quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito; per l’epoca di pensionamento per il generico attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l’Assicurazione Generale Obbligatoria; per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per cause diverse dalla morte, in base a statistiche fornite dalla società, sono state considerate delle frequenze annue del 5,00%; per le probabilità di anticipazione si è supposto un valore anno per anno pari al 3,00%. Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi descritte dalla seguente tabella: Tasso annuo di attualizzazione Tasso annuo di inflazione Tasso di incremento del TFR 31.12.2015 2,03% 1,50% per il 2016 1,80% per il 2017 1,70% per il 2018 1,60% per il 2019 2,00% dal 2020 in poi 2,625% per il 2016 2,850% per il 2017 2,775% per il 2018 31.12.2014 1,50% 1,75% 2,8125% Pagina | 243 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 2,700% per il 2019 3,000% dal 2020 in poi Tasso di incremento salariale 2,50% 2,50% In merito al tasso di attualizzazione, è stato preso come riferimento per la valorizzazione di detto parametro l’indice iBoxx Eurozone Corporates AA10+, alla data di valutazione. 12. FONDI RISCHI ED ONERI La voce “Fondi rischi ed oneri” di Euro 353 mila, incrementatosi di Euro 286 mila rispetto al precedente esercizio, si riferisce esclusivamente ad accantonamenti operati a fronte di cause in corso, di cui Euro 229 mila di natura giuslavoristica. 13. PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI La voce passività finanziarie non correnti può essere dettagliata come segue: Valori in €/000 Descrizione Mutui Bancari Finanziamenti Bancari 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni 0 0 2.437 2.321 1.095 (2.321) MUTUI E FINANZIAMENTI BANCARI Prestito Obbligazionario WI Zero Prestito Obbligazionario Geotea Debito Leasing Finanziamenti Altri Controllate ALTRE PASSIVITA' A LUNGO TERMINE 0 0 9.558 0 0 17.750 27.308 4.758 5.826 9.330 814 58 63.610 79.638 (1.226) (5.826) 228 (814) (58) (45.860) (52.330) PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI 27.308 84.396 (57.088) La voce “Finanziamenti Bancari”, riferita al finanziamento con Banca Marche apportato con la fusione Sostenya, sottoscritto in data 30 novembre 2010 per la durata di anni 20 al tasso Euribor Media 6 mesi + spread, si è azzerata in seguito all’accollo del mutuo immobiliare da parte della controllata indiretta 19 RE S.r.l. nell’ambito della cessione alla stessa dell’immobile sito a Milano in via Mascheroni. Di seguito i prestiti obbligazionari convertibili in essere al 31 dicembre 2015: POC Jinko Prestito obbligazionario convertibile emesso in data 27 settembre 2013 dall’Emittente, scaduto al 31 dicembre 2015 con cedola semestrale al tasso del 5% annuo, interamente sottoscritto da Jinko Solar nell’ambito della transazione sottoscritta in data 21 giugno 2013 (pari a Euro 2,9 milioni). Il POC Jinko è costituito da n° 1.474.245 obbligazioni del valore nominale di Euro 2,00 cadauna convertibili in azioni ordinarie Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) prive di valore nominale. Alla data della presente Relazione finanziaria, l’importo di Euro 2,9 milioni, a cui devono essere aggiunti il coupon semestrale di interesse non pagato pari a circa Euro 80 mila, ai sensi del regolamento del POC risulta immediatamente esigibile. Lo status di default comporta il crossdefault del piano di rientro concordato con lo stesso Jinko Solar Ltd dalla Volteo Energie S.p.A. (conferita nell’ultimo trimestre alla società correlata Pagina | 244 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Innovatec S.p.A.) al cui esposizione odierna è pari a Euro 2,5 milioni (“Installment Plan Jinko”) con potenziale rischio di coobbligo ed esigibilità di Gruppo Waste Italia considerata la garanzia emessa da quest’ultima nell’interesse della ex controllata Volteo Energie S.p.A. a beneficio di Jinko Solar ltd sempre alla predetta data del 21 giugno 2013. Dall’inizio di gennaio 2016, la Società ha iniziato una negoziazione con il management di Jinko per rimodulare l’intera esposizione. Diversi tavoli di trattativa sono stati avviati e hanno portato ad un proposta al momento in fase di valutazione da parte di Jinko e il cui contenuto può essere così sintetizzato: pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della sottoscrizione dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili dopo un transition periodo di 30 mesi (il residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko; in riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto fatto dalla capogruppo di Euro 150 mila effettuato a febbraio 2016, un pagamento rateale mensile a partire dal 30 settembre 2016 per 30 mesi; garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto verranno rilasciate dal socio di controllo del Gruppo Waste Italia S.p.A. Si ritiene, sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi sul tavolo, di riuscire a finalizzare positivamente l’operazione entro il mese di giugno 2016. POC WIZ Il prestito obbligazionario convertibile è stato emesso in data 14 agosto 2014 in favore di WIZ nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. per Euro 6.098 mila, con scadenza fissata per la data del 10 agosto 2016 (e pertanto classificato nell’esercizio tra le passività finanziarie correnti) al tasso del 6% annuo con pagamento semestrale degli interessi. Il prestito obbligazionario convertibile al 31.12.2015 ammonta ad Euro 6.000 mila. POC Savona Il prestito obbligazionario convertibile è stato emesso in data 27 novembre 2014 in favore dei soci cedenti la proprietà della società Geotea S.p.A. nell’ambito dell’operazione di emissione di un’obbligazione quotata da parte di Waste Italia per nominali Euro 10.000 mila, cedola fissa annua del 6% con pagamento degli interessi semestrale e rimborso completo alla scadenza fissata per la data del 27 novembre 2017. Il prestito obbligazionario convertibile al 31.12.2015 ammonta ad Euro 9.558 mila. La voce “Controllate” si riferisce principalmente alla quota a lungo termine del debito residuo, pari a Euro 16.318 migliaia, a verso la controllata Ecoema S.r.l. per i pagamenti ricevuti nel corso del precedente esercizio da Waste Italia S.p.A. in nome e per conto in riferimento alle acquisizioni da parte di quest’ultima delle partecipazioni in Faeco S.r.l. e Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. cedute dalla stessa Ecoema, rispettivamente per Euro 27.400 mila ed Euro 14.400 mila nell’ambito dell’operazione di emissione di un prestito obbligazionario da Euro 200 milioni. La voce comprende inoltre un finanziamento nei confronti di Waste Italia Holding S.p.A. per Euro 1.432 migliaia (di originali Euro 5.000 mila) fruttifero di interessi al tasso Euribor 6 mesi +3,70%. PASSIVITA’ CORRENTI Si riporta di seguito il dettaglio delle passività correnti: Valori in €/000 Descrizione Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività 31-dic-15 25.117 8.344 16.458 31-dic-14 22.661 7.046 12.392 Variazioni 2.456 1.298 4.066 Pagina | 245 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Passività per Imposte correnti PASSIVITA' CORRENTI 6.137 5.729 408 56.055 47.828 8.227 14. PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI Il dettaglio delle passività finanziarie correnti, può essere così sintetizzato: Valori in €/000 Descrizione Prestiti Bancari Quota corrente Mutui Bancari Quota corrente Finanziamenti altri Prestiti Obbligazionari Finanziamenti a breve termine da Controllate Finanziamenti a breve termine da Collegate Finanziamenti/Debiti a breve termine da Correlate Finanziamenti a breve termine da Terzi Debiti leasing PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 31-dic-15 483 5.498 874 9.021 8.289 797 155 25.117 31-dic-14 1.725 2.669 1.210 2.936 13.019 1.000 70 32 22.661 Variazioni (1.242) 2.829 (336) 6.085 (4.730) 797 (1.000) 85 (32) 2.456 La voce “Quota corrente Mutui Bancari” si riferisce al finanziamento Banca Intermobiliare di Investimenti rinveniente dalla fusione Sostenya avvenuta lo scorso esercizio, e del mutuo Banca Marche, mutuo iscritto nel 2011 con preammortamento di un anno (a far data 30 giugno 2011) di nominali 10 milioni al tasso Euribor Media 6 mesi+spread e circa il quale è in corso un processo di rimodulazione del piano di rientro. La voce comprende inoltre un residuo di Euro 19 mila di rate scadute non pagate del mutuo Banca Marche oltre ad interessi per 63 mila Euro; detto mutuo è stato accollato, a decurtazione del prezzo, dalla controllata indiretta 19 RE S.r.l. nell’ambito dell’operazione di cessione dell’immobile di via Mascheroni alla stessa. La voce “Quota corrente Finanziamenti altri” per complessivi Euro 873 mila si riferisce al residuo dei debiti a lungo verso Banca Intesa, Banca di Sondrio e IFI Italia sorti con la sottoscrizione con le stesse di contratti di cessione pro-soluto dei crediti vantati nei confronti di ASM S.p.A. in liquidazione e concordato preventivo e verso i quali Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) e Sei Energia risultano coobbligate solidalmente. La voce “Prestito obbligazionari” si riferisce per Euro 2.948 mila al prestito obbligazionario convertibile sottoscritto da Jinko oltre alla quota interessi di Euro 74 mila e per Euro 6.000 mila Euro al prestito obbligazionario convertibile in favore di WIZ, le cui caratteristiche del prestito sono già state commentate precedentemente. La voce “Finanziamenti a breve da Controllate” comprende principalmente la quota esigibile entro l’esercizio successivo dei debiti finanziari verso la società controllata Ecoema S.p.A. per Euro 6.181 mila oltre a debiti finanziari derivanti dall’adesione all’iva di gruppo delle varie società controllate per totali Euro 1.463 mila. La voce “Finanziamenti a breve da Collegate” si riferisce esclusivamente alla quota residua di un finanziamento ricevuto dalla società collegata Innovatec S.p.A.. La voce “Finanziamenti a breve termine da Terzi” si riferisce principalmente al debito residuo di 140 mila Euro per l’acquisto della quota di controllo di Albania Landfill ALE Sk LLC. 15. DEBITI COMMERCIALI Pagina | 246 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 I debiti commerciali sono dettagliati nel seguente quadro sinottico: Valori in €/000 Descrizione Controllate Collegate Parti correlate Terze Parti DEBITI COMMERCIALI 31-dic-15 3.020 1.400 34 3.890 8.344 31-dic-14 805 10 6.231 Variazioni 2.215 1.400 24 (2.341) 7.046 1.298 I debiti commerciali verso terze parti si riferiscono a debiti per servizi e prestazioni. 16. ALTRE PASSIVITÀ Le altre passività sono dettagliabili come segue: Valori in €/000 Descrizione Altri debiti verso controllanti Altri debiti verso controllate Altri debiti verso collegate Altri debiti verso correlate Altri debiti verso altri Debiti verso soci Altri debiti vs il personale Altri debiti vs istituti previdenziali Altri minori ALTRE PASSIVITA' 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni 6.613 894 1.801 6.137 782 69 117 45 16.458 1.932 1.084 9.150 141 60 25 12.392 6.613 (1.038) 1.801 6.137 (302) (9.150) (72) 57 20 4.066 La voce “Debiti verso Controllanti” pari ad Euro 6.613 si riferisce al debito verso la controllante Sostenya PLC determinatosi nell’esercizio a seguito dell’accollo da parte della controllante dei debiti verso il socio Pietro Colucci e verso la ex controllata Alice Ambiente S.r.l. Allo scopo di riequilibrare il rapporto debito/equity del Gruppo nel corso del terzo trimestre del 2015 la controllante ha destinato a versamento in conto futuro aumento di capitale, attraverso rinuncia parziale ai propri crediti, un importo di Euro 5 milioni. La voce “Debiti verso Controllate” di Euro 894 mila è composta esclusivamente ai debiti verso le controllate rinveniente dall’adesione al Consolidato Fiscale. La voce “Debiti verso collegate” si riferisce esclusivamente a debiti verso la collegata Innovatec S.p.A. ed è riconducibile principalmente al debito derivate dall’adesione all’iva di Gruppo che ammonta ad Euro 1.660 mila. La voce “Debiti verso correlate” è principalmente composta dal debito verso la correlata Volteo Energie S.p.A. per Euro 4.782 mila derivanti da operazioni di accolli e compensazioni di partite di credito/debito operate nel corso del 2015 nell’ambito della riorganizzazione strategico societaria e da debiti verso varie società correlate in seguito all’adesione al Consolidato Fiscale e all’iva di Gruppo, rispettivamente per Euro 656 mila e per Euro 74 mila. Pagina | 247 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 La voce “Debiti verso Altri” è principalmente composta dal residuo debito di Euro 775 mila derivante da un transazione sottoscritta con ex amministratore della controllata SEI Energia S.p.A.. La voce “Debiti verso soci”, che era pari ad Euro 9.150 mila al 31 dicembre 2014 e si riferiva a debiti che Sostanya S.p.A, fusa nel 2014 per incorporazione in Kinexia S.p.A (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A) vantava nei confronti del socio Pietro Colucci, si è azzerata nel corso del presente esercizio in seguito al rimborso parziale per Euro 2.680 mila della stessa e all’accollo della quota residua pari ad Euro 6.470 mila da parte della controllante Sostenya PLC. La voce “Altri debiti verso il personale” comprende principalmente debiti verso personale dipendente per retribuzioni da liquidare, debiti per rateo 14^ mensilità e fondo ferie maturate e non godute alla data di riferimento, mentre la voce “Altri debiti vs istituti previdenziali” si riferisce principalmente ai debiti verso istituti previdenziali quali INPS, ai contributi sui ratei 14ma e ferie ed altri fondi per il personale. La voce “Altri minori” si riferisce alla parte del Tfr destinato ai fondi pensione complementari scelti dai dipendenti. 17. PASSIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI Le passività per imposte correnti sono dettagliabili come segue: Valori in €/000 Descrizione Imposte dirette Imposte indirette Altri debiti tributari DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI 31/12/2015 4.853 354 930 31/12/2014 4.819 857 52 6.137 5.728 Variazioni 34 (503) 878 409 La voce “Imposte dirette” comprende il debito Ires derivante dal Consolidato Fiscale Nazionale di Gruppo per l’anno 2014 e 2013 per Euro 2.881 mila, oltre al debito per le relative sanzioni ed interessi per Euro 412 mila, nonché il debito Ires da Consolidato Fiscale per l’anno 2012 per il quale è in corso il rateizzo il cui debito residuo al 31 dicembre 2015 ammonta ad Euro 195 mila. La voce comprende inoltre i debiti rinvenienti dalla fusione inversa con Sostenya avvenuta lo scorso esercizio, precisamente il debito Ires 2013 di Euro 41 mila e il debito Irap 2013 per Euro 7 mila, oltre a sanzioni ed interessi per totali Euro 10 mila, ed infine debiti relativi ai rateizzi in corso sull’imposta Ires 2009 e 2011, che al 31 dicembre 2015 ammontano rispettivamente ad Euro 731 mila e ad Euro 576 mila. La voce “Imposte indirette” pari ad Euro 354 mila si riferisce al debito residuo per Iva relativo all’anno 2014 di Euro 230 mila oltre alle relative sanzioni ed interessi che al 31 dicembre 2015 ammontano ad Euro 124 mila. La voce “Altri Debiti Tributari” comprende principalmente il saldo apportato con la fusione inversa di Sostenya S.p.A avvenuto lo scorso esercizio, nello specifico Euro 612 mila si riferiscono ad debito per l’imposta di registro sull’immobile di via Mascheroni per il quale la stessa Sostenya aveva già ricevuto dall’Agenzia delle Entrate una cartella esattoriale e il debito IRPEF per lavoratori dipendenti ed autonomi. Pagina | 248 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 CONTO ECONOMICO 18. RICAVI Valori in €/000 Descrizione Ricavi della gestione caratteristica Altri Ricavi e Proventi Valore della Produzione 31-dic-15 31-dic-14 3.286 303 3.589 Variazioni 1.653 150 1.803 1.633 153 1.786 Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) holding di partecipazioni, svolge l’attività di direzione e coordinamento delle partecipate e dei business. Essa svolge attività in favore delle società controllate e collegate quali coordinamento e direzione strategica del Gruppo e dei relativi business, relazioni esterne, della finanza, del legale, del personale, dell’organizzazione, della segreteria societaria, dell’amministrazione pianificazione e controllo. Nel corso del secondo semestre 2015 la società ha posto in essere una riorganizzazione strategico societaria avente come obiettivo l’esclusiva focalizzazione nel settore ambientale, così da semplificare la propria struttura societaria in un’unica area di business – quella ambientale – attraverso l’erogazione in data 11 novembre 2015 di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec S.p.A. come già ampliamente descritto nella Relazione sulla Gestione. L’incremento della voce “Ricavi della gestione caratteristica” rispetto al precedente esercizio è da imputarsi principalmente alla management fee di 2,5 milioni di Euro nei confronti della controllata indiretta Waste Italia S.p.A., fatturata ai sensi del regolamento dell’emissione obbligazionaria di Euro 200 milioni portata a termine dalla controllata nel mese di novembre 2014 e alla consulenza resa alla correlata GGP Holding S.r.l. per 190 mila Euro quale supporto per l’ottenimento del finanziamento legato all’acquisizione della partecipazione in GGP S.p.A.. La voce comprende inoltre i ricavi per il service legale/societario prestato alla controllata Waste Italia S.p.A. per Euro 47 mila e ai service resi alle varie società, i più rilevanti sono riferiti a Volteo Energie S.p.A. per Euro 197 mila, a Sei Energia S.p.A. per Euro 35 mila, a ER società agricola a r.l. per Euro 51 mila e a Bioenergie Italia S.r.l. per Euro 46 mila nonché i compensi 2015 per l’attività relativa all’adesione al consolidato fiscale. La voce “Altri Ricavi e proventi” comprende principalmente l’affitto dell’immobile di via Mascheroni, per Euro 110 mila alla società Volteo Energie, immobile che è stato ceduto nel mese di dicembre alla società 19 RE S.r.l. sempre nell’ambito della riorganizzazione societaria. La voce comprende inoltre la proventizzazione pari a 37 mila Euro di un fondo rischio residuo per causa lavoro risolta nonché la retrocessione al compenso amministratore per alcune società del Gruppo da parte di dipendenti in forza a Gruppo Waste Italia S.p.A. per 40 mila Euro. 19. COSTI OPERATIVI I costi operativi sono dettagliabili come segue: Valori in €/000 Descrizione Costi per servizi e godimenti di beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi 31-dic-15 (2.870) (1.006) (1.339) 31-dic-14 (2.534) (956) (1.116) Variazioni (336) (50) (223) Pagina | 249 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni Totale (177) (1.171) (6.563) (149) (1.004) (5.759) (28) (167) (804) La voce “costi per servizi e godimenti beni di terzi” comprende principalmente costi di struttura, quali costi per consulenze strategiche mirate: al miglioramento, all’organizzazione e all’implementazione dei business; all’internazionalizzazione di costi di marketing & comunicazione strategica del Gruppo; alla ricerca di nuovi partner e/o nuovi investitori finanziari oltre ai coati legali e finanziati riferiti ad operazioni straordinarie. Tra i costi per servizi sono inoltre compresi gli emolumenti agli amministratori per Euro 460 mila, gli emolumenti all’organismo di vigilanza per Euro 10 mila, costi di revisione per Euro 64 mila e compensi ai sindaci per Euro 36 mila. La voce “Costo del lavoro” risulta dettagliabile come segue: Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 Salari e stipendi Oneri Sociali Accantonamento TFR Altri costi del personale Totale Costo del Lavoro 31-dic-14 (716) (274) (15) (1) (1.006) Variazioni (655) (252) (45) (4) (956) (61) (22) 30 3 (50) Nonostante a fine esercizio la società abbiano ridotto il suo organico del 73% in termini di numero di teste, la consistenza media (ridotta solo di una unità) fa si che il costo sostenuto sia sostanzialmente in linea con quello del 2014. Nei prospetti seguenti vengono evidenziati la consistenza media del numero dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella dell’esercizio precedente, nonché quella effettiva alla data del 31 dicembre 2015. Dirigenti Quadri Impiegati e altri Valori puntuali 2015 2014 1 3 0 1 2 7 3 11 % -67% 100% -71% -73% Dirigenti Quadri Impiegati e altri Valori medi 2015 2014 3 1 4 8 3 0 6 9 % -3,00% 100% -31% -16% La voce “Altri costi operativi” pari a Euro 1.339 mila (Euro 1.116 mila nel precedente esercizio) comprende principalmente sopravvenienze passive per Euro 288 mila, multe e ammende per Euro 58 mila, minusvalenze derivanti dalla cessione degli immobile alla società 19RE per Euro 437 mila, contributi associativi per Euro 22 mila, contributi di vigilanza-Consob- per Euro 41 mila, imposta IMU per Euro 17 mila, quote associative per Euro 11 mila ed il costo relativo all’Iva indetraibile per Euro 458 mila. La voce “Ammortamenti” pari a Euro 177 mila (Euro 149 mila al 31 dicembre 2014) fa riferimento ad ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per Euro 104 mila e delle immobilizzazioni immateriali per Euro 73 mila. Pagina | 250 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 La voce “Accantonamenti e svalutazioni” di Euro 1.171 mila (Euro 1.004 mila al 31 dicembre 2014) si riferisce per Euro 818 mila alla svalutazione delle azioni Veneto Banca detenute in portafoglio per effetto di deliberazioni consigliari della stessa, per Euro 229 mila all’accantonamento di un fondo rischi per contenziosi con ex dipendenti e per Euro 124 mila all’accantonamento di un fondo rischi operato a fronte di un contenzioso con un consulente coinvolto in un’analisi di un’operazione straordinaria. 20. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI PROVENTI FINANZIARI Il dettaglio della voce in oggetto è dettagliabile come segue: Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 Interessi attivi su crediti finanziari Interessi attivi bancari Altri Totale Proventi Finanziari 31-dic-14 1.162 0 0 1.162 Variazioni 853 2 28 883 309 (2) (28) 279 La voce “Interessi attivi su crediti finanziari” comprende principalmente gli interessi attivi sui finanziamenti erogati per la normale gestione d’impresa alle società controllate e riflette principalmente l’esposizione debitoria della ex controllata Volteo Energie S.p.A., i cui interessi attivi al 31 dicembre 2014 ammontano a Euro 112 mila, e l’esposizione debitoria della controllata Waste Italia S.p.A., i cui interessi attivi al 31 dicembre 2014 ammontano a Euro 928 mila. ONERI FINANZIARI Il dettaglio della voce in oggetto è dettagliabile come segue: Valori in €/000 Descrizione Commissioni e spese bancarie Interessi passivi finanziari Interessi passivi POC Interessi passivi leasing Totale Oneri Finanziari 31-dic-15 (51) (1.292) (1.598) (52) (2.993) 31-dic-14 (8) (765) (525) (54) (1.352) Variazioni (43) (527) (1.073) 2 (1.641) La voce “Interessi passivi finanziari” comprende gli interessi sul finanziamento Banca Marche per Euro 232 mila (tasso Euribor Media 6 mesi + spread), gli interessi su un ulteriore finanziamento Banca Marche e su Banca Intermobiliare di Investimenti, entrambi rinvenienti dalla fusione Sostenya, rispettivamente per Euro 56 mila (tasso Euribor Media 6 mesi + spread) e per Euro 29 mila (tasso fisso del 3,2%). La voce comprende inoltre gli interessi passivi sui finanziamenti erogati dalle società controllate e comprendono principalmente gli interessi verso la ex controllata Volteo Energie S.p.A., i cui interessi passivi per l’esercizio 2015 ammontano a Euro 436 mila (tutti questi rapporti sono regolati a tassi di mercato), gli interessi relativi al rateizzo di imposte per complessivi Euro 199 mila e interessi di mora per Euro 2 mila. La voce “interessi passivi POC” si riferisce esclusivamente agli interessi sui prestiti obbligazionari convertibili Jinko per Euro 234 mila, WIZ per Euro 539 mila e Geotea per Euro 825 mila. Pagina | 251 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Gli interessi passivi sui leasing si riferiscono esclusivamente agli interessi sull’immobile di via Washington, apportato dalla fusione inversa con Sostenya occorsa nel 2014 e ceduto nel mese di dicembre alla controllata indiretta 19 RE S.r.l. PROVENTI (ONERI) NETTI DA PARTECIPAZIONI Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 Dividendi Proventi (Oneri) da partecipazioni Minusvalenze Svalutazioni di partecipazioni Totale Oneri netti da partecipazioni 31-dic-14 16.624 (1.055) (8.483) (38.027) (30.941) Variazioni 670 2.253 0 0 2.923 15.954 (1.055) (8.483) (38.027) (31.611) La voce “Oneri netti da partecipazioni” si riferisce per Euro 16.624 mila al provento da partecipazioni rinveniente interamente dal dividendo a favore della società Gruppo Waste Italia S.p.A. liquidato nell’esercizio da Ecoema, nonché all’onere non ricorrente per complessivi Euro 1.055 mila derivante dall’accordo transattivo con un ex amministratore della controllata SEI Energia S.p.A. Il saldo accoglie inoltre gli effetti minusvalenti connessi per complessivi Euro 8.483 mila all’operazione di Hive-off e dalla distribuzione di un dividendo in natura tramite distribuzione di azioni Innovatec (di cui per Euro 8.058 mila riferibili al conferimento della partecipazione in Volteo Energie S.p.A ad Innovatec S.p.A. e per Euro 425 mila alla perdita di controllo in Innovatec S.p.A.) e svalutazioni di partecipazioni per Euro 38.027 mila. Le svalutazioni apportate nell’esercizio, riferibile alla partecipazione in Waste Italia Partecipazioni S.r.l. per Euro 30.350 mila, alla partecipazione in SEI Energia S.p.A per Euro 2.082 mila e alla partecipazione in SUN RT 02 S.r.l per Euro 5.595 mila, si sono originate a seguito del test di impairment eseguito da un esposto indipendente, del quale si è data menzione nella nota 3 alla quale si rimanda per maggiori dettagli. 21. IMPOSTE Il dettaglio della voce in oggetto è dettagliabile come segue: Valori in €/000 Descrizione 31-dic-15 31-dic-14 Variazioni Proventi/(Oneri) da consolidato fiscale 320 299 21 Proventi/(Oneri) da consolidato fiscale 320 299 21 Imposte differite attive (375) (114) (261) Imposte differite (375) (114) (261) Altre (197) 0 (197) Altre Totale Imposte (197) (252) 0 185 (197) (437) I proventi da consolidato fiscale pari ad Euro 320 mila sono stati calcolati sulla perdita fiscale del 2015 che a seguito dell’adesione al consolidato fiscale viene riconosciuta al Gruppo, mentre le imposte differite attive pari ad Euro (375) mila si riferiscono all’accantonamento delle imposte anticipate sui compensi amministratori non pagati (Euro 21 mila), all’iscrizione di imposte anticipate sui fondi rischi accantonati nell’esercizio (Euro 85 mila) al netto del rilascio della quota 2015 delle imposte anticipate sui costi di aumento di capitale iscritti nelle poste di patrimonio netto (Euro 76 mila), al rilascio di anticipate a seguito del pagamento dei compensi amministratori relativi agli esercizi precedenti (Euro 31 mila), al rilascio di anticipate in seguito all’utilizzo Pagina | 252 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 del fondo rischio stanziato negli anni precedenti per causa lavoro (41 mila Euro), al rilascio di anticipate sulle perdita fiscali 2006/2008 in quanto ritenute non più recuperabili (Euro 282 mila) ed infine all’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% delle imposte anticipate operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015 (Euro 51 mila). La voce “Altre” pari a Euro 197 mila si riferisce alle sanzioni/interessi sulle rate pagate in ritardo relative alle imposte rateizzate (Euro 17 mila) nonché le sanzioni ed interessi dell’anno 2015 calcolate sulle imposte che risultano non pagate dalla società, precisamente sull’imposta Ires ed Irap anno 2013 rinvenienti dalla fusione di Sostenya, avvenuta lo scorso esercizio, (Euro 3 mila) ed sul debito Ires derivante dal Consolidato Fiscale Nazionale di Gruppo per l’anno 2014 e 2013 (Euro 177 mila). Di seguito si riporta la descrizione delle differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di poste anticipate e differite: Valori in €/000 Composizione imposte anticipate Perdite fiscali pregresse Imponibile 31/12/2014 Aliquota Imposta Imponibile 31/12/2015 Aliquota Imposta 1.857.755 27,50% 510.883 833.333 24,00% 200.000 813.030 31,40% 255.291 572.007 27,90% 159.590 17.339 27,50% 4.768 17.339 24,00% 4.161 Compensi amministratori 158.788 27,50% 43.667 135.491 24,00% 32.518 Fondo rischi futuri Totale crediti per imposte anticipate 150.000 27,50% 41.250 353.239 24,00% 84.777 Costi aucap Maggior perdita fiscale 2009 855.859 481.046 Movimentazione dell’esercizio: Valori in €/000 Descrizione Saldo imposte anticipate al 31/12/2014 Imponibile Aliquota Saldo Imposta 855.859 Imposte anticipate utilizzate nell'esercizio: Compensi amministratori anni precedenti pagati nel 2015 Fondi rischi Rilascio quota aucap 2015 Rilascio perdite fiscali pregresse Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24% 111.363 150.000 241.023 1.024.422 1.470.104 27,50% 27,50% 31,40% 27,50% 3,50% 30.625 41.250 75.681 281.716 51.454 480.726 Subtotale Imposte anticipate accantonate nell'esercizio: Compensi amministratori 2015 non pagati Fondi rischi 88.067 353.238 24,00% 24,00% 21.136 84.777 105.913 481.046 Subtotale Totale crediti per imposte anticipate al 31.12.2015 La riconciliazione tra le imposte teoriche dell’anno e quelle effettive è la seguente: Riconciliazione tra Utile fiscale da bilancio e onere fiscale teorico (IRES) Descrizione Valore Imposta Pagina | 253 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Risultato prima delle imposte Onere fiscale teorico -€ 35.746.878 24,00% - 8.579.251 Variazioni in aumento rispetto all'utile civilistico Variazioni adozione principi IAS/IFRS Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi Altre € 31.063 € 441.306 € 50.238.740 € 7.455 € 105.913 € 12.057.297 Totale variazione in aumento € 50.711.108 € 12.170.666 Dividendi da società controllate Variazioni adozione principi IAS/IFRS Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti Altre € 15.792.800 € 241.023 € 261.363 € 3.457 € 3.790.272 € 57.846 € 62.727 € 830 Totale variazione in diminuzione € 16.298.644 € 3.911.675 Imponibile teorico IRES -€ 1.334.414 -€ 320.259 Variazioni in diminuzione rispetto all'utile civilistico Pagina | 254 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 INFORMATIVA SUI RISCHI Di seguito si riporta il dettaglio delle attività e passività finanziarie richiesto dall’IFRS 7 e dell’IFRS 13 nell’ambito delle categorie previste dallo IAS 39. La tabella che segue riporta il valore contabile al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 delle attività/passività finanziarie riclassificate secondo le categorie IAS 39. Valori in euro migliaia Criteri applicati nella valutazione degli strum enti finanziari Valore di Fair value Fair value Costo Fair value Altri IFRS bilancio al a CE a PN ammortizzato al 31.12.15 31.12.15 ATTIVITA' Partecipazioni Altre attività finanziarie non correnti Crediti commerciali Altre attività correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0 0 0 0 0 0 2.976 0 0 0 0 0 0 61.584 11.381 10.619 2.776 74 55.700 0 0 0 0 0 55.700 61.584 11.381 10.619 2.776 74 55.700 61.584 11.381 10.619 2.776 74 PASSIVITA' Passività finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività correnti Debiti per Imposte correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 27.308 25.117 8.344 16.458 0 0 0 0 0 6.137 27.308 25.117 8.344 16.458 0 27.308 25.117 8.344 16.458 0 Valori in euro migliaia Criteri applicati nella valutazione degli strum enti finanziari Valore di Fair value Fair value Costo Fair value bilancio al Altri IFRS a CE a PN ammortizzato al 31.12.14 31.12.14 ATTIVITA' Partecipazioni Altre attività finanziarie non correnti Crediti commerciali Altre attività correnti Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 41.725 7.829 4.845 22.560 1.434 156.029 0 0 0 0 0 156.029 41.725 7.829 4.845 22.560 1.434 156.029 41.725 7.829 4.845 22.560 1.434 PASSIVITA' Passività finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti Debiti commerciali Altre passività correnti Debiti per Imposte correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 84.790 22.267 7.046 12.392 0 0 0 0 0 5.729 84.790 22.267 7.046 12.392 0 84.790 22.267 7.046 12.392 0 I principali rischi identificati e attivamente gestiti dalla società sono i seguenti: il rischio di credito: col quale si evidenzia la possibilità di insolvenza (default) di una controparte o l’eventuale deterioramento del merito creditizio assegnato; il rischio di mercato: derivante dall’esposizione alle fluttuazione dei tassi di interesse; il rischio di liquidità: che esprime il rischio che le risorse finanziarie disponibili risultino insufficienti a mantenere i propri impegni di pagamento. Pagina | 255 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 La società attribuisce grande importanza al presidio dei rischi e ai sistemi di controllo, quali condizioni per garantire una gestione efficiente dei rischi assunti. GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO Gli strumenti finanziari della società comprendono i finanziamenti bancari, depositi bancari a vista e a breve termine e prestiti obbligazionari. Simili strumenti sono destinati a finanziare essenzialmente le attività operative del Gruppo. I rischi principali generati dagli strumenti finanziari della società sono il rischio di tasso di interesse, il rischio di liquidità e il rischio di credito. Rischio di tasso d’interesse Gruppo Waste Italia S.p.A. alla data del 31 dicembre 2015 ha in essere un finanziamento a medio e lungo termine con Banca Marche di nominali Euro 10 milioni a tasso variabile amortising (euribor 6 mesi + 3,5%) scadenza 5 anni e con preammortamento di un anno (all’interno dei cinque anni). Al 31 dicembre 2015 il debito residuo è di Euro 4,1 milioni. Inoltre ha in essere i seguenti prestiti obbligazionari convertibili: POC Jinko: prestito obbligazionario convertibile emesso in data 27 settembre 2013, scaduto al 31 dicembre 2015, interamente sottoscritto da Jinko Solar nell’ambito della transazione sottoscritta in data 21 giugno 2013 (pari a Euro 2,9 milioni). Il POC è costituito da n°1.474.245 obbligazioni del valore nominale di Euro 2,00 cadauna convertibili in azioni ordinarie Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) prive di valore nominale, con cedola semestrale al tasso del 5% annuo. Per il mancato rimborso dello stesso si rimanda a quanto illustrato nel rischio di liquidità. POC WIZ: prestito obbligazionario convertibile emesso in data 14 agosto 2014 in favore di WIZ nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. (pari a Euro 6,1 milioni). Il POC è costituito da n. 2.617.201 obbligazioni del valore nominale di Euro 2,33 cadauna convertibili in azioni ordinarie Kinexia prive di valore nominale, con cedola semestrale al tasso del 6% annuo. POC Savona: prestito obbligazionario convertibile emesso in data 27 novembre 2014 in favore dei soci cedenti la proprietà della società Geotea S.p.A. nell’ambito dell’operazione di emissione di un’obbligazione quotata da parte di Waste Italia. Tale POC è caratterizzato da importo pari ad Euro 10 milioni, maturità a 3 anni (il 27 novembre 2107), cedola fissa annua del 6% con pagamento degli interessi semestrale e rimborso completo alla scadenza. L’esposizione al rischio di tasso si limita al summenzionato contratto di finanziamento bancario, avendo i POC tassi fissi. Avendo dunque una prevalenza di strumenti finanziari a tasso fisso non sono state poste in essere coperture tramite strumenti finanziari derivati. Rischio di credito La società ha essenzialmente crediti verso società partecipate per effetto dell’attività di service che svolge per le stesse e per attività di finanziamento infragruppo principalmente per acquisto di partecipazioni. Si fornisce di seguito il dettaglio dello scadenziario dei crediti commerciali (valori in Euro): Esposizione 11.381.376 scaduto di cui non scaduto di cui da oltre 30 gg. più di 30 gg 11.094.117 287.260 8.654 278.606 Corrente Scaduto Rischio di liquidità Il rischio di liquidità riguarda la capacità della Società di far fronte ai propri impegni di pagamento, facendo ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile. La Società pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla base dei cash flow prospettici derivanti dai management fees, contratti di services con le società del Gruppo nonché dagli stock di crediti/debiti esistenti, adeguate disponibilità finanziarie per far fronte agli impegni Pagina | 256 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 operativi sia attesi che scaduti e, se del caso, rimodulando gli stessi secondo piani di rientro con controparti legali consulenziali finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale. L’anno 2015 è stato estremamente critico per la Società e per il Gruppo. A livello di Gruppo, oltre alle problematiche avute sui risultati della sub holding Ambiente, la generazione di cassa dell’anno è risultata oltremodo inficiata e quindi la Società ha risentito di effetti negativi principalmente dovuti ai seguenti accadimenti: i) allungamento nelle tempistiche di finalizzazione dell’accordo preliminare Gruppo Waste Italia / Biancamano che ha comportato uno slittamento da parte del consiglio di amministrazione della capogruppo quotata della proposta, inizialmente comunicata al mercato mediante comunicato stampa del 22 aprile 2015, di aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A. con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto Debt/Equity (“D/E”) venutosi a deteriorare anche a seguito di alcune svalutazioni straordinarie effettuate nel corso dell’esercizio 2014 . Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, del rapporto suddetto; ii) allungamenti nella realizzazione del parco eolico di Ciro’ per fattori esogeni. Il completamento del parco sembrerebbe allo stato attuale più concreto per via di una manifestazione di interesse inviata al Gruppo da un fondo di investimento al fine di acquisire la titolarità del parco “in contruendo” per un valore complessivo di Euro 3,6 milioni di cui il 50%, in caso di esito positivo della trattativa, pagabile entro i prossimi 12 mesi. iii) azione giudiziaria avvenuta ai danni di SEI Energia S.p.A. tramite decreto ingiuntivo notificato da parte di Banca Monte dei Paschi “MPS”, secondo maggior azionista di SEI Energia S.p.A., in riferimento ad un coobbligo di Euro 4 milioni su crediti che MPS vanta verso ASM in liquidazione e in concordato preventivo S.p.A.. Tale aggressione ha di fatto allungato le tempistiche dell’operazione di rimodulazione in corso con le banche finanziatrici della società e complicato la cessione del business del teleriscaldamento, allungandone i tempi di potenziale realizzazione. Al fine comunque di assicurare l’operatività del business del teleriscaldamento ai tre comuni dell’hinterland torinese, SEI Energia S.p.A. ha concesso, in data 30 settembre 2015, il ramo d’azienda del teleriscaldamento in fitto per 24 mesi alla Volteo Energie S.p.A. 20 a fronte di un canone annuale di Euro 1,1 milioni pagabile mensilmente. I rapporti di leverage attuale di Gruppo non permettono di incrementare le linee di credito bancarie a servizio del business per autofinanziamento, di fatto impedendo la creazione di un liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In sintesi, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi prevedibili per i prossimi dodici mesi a budget, nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione, al fine di mitigare il più possibile il rischio liquidità, di non onorare secondo le scadenze contrattuali alcuni rilevanti impegni finanziari assunti dalla capogruppo e di rimodulare e ristrutturare tali impegni in conformità dei nuovi cash flow prospettici stimati. Sulla base dei programmati interventi ampiamente descritti nel paragrafo relativo alla continuità aziendale e assumendo l’assenza di interventi finanziari derivanti dai coobblighi verso società correlate del socio di riferimento Sostenya Group Plc, quali Gaon S.r.l. (per Euro 10 milioni dove si è richiesto un patto di non petendum a Banca Marche), Volteo Energie S.p.A. (per Euro 2,5 milioni dove si è richiesto un piano di rimodulazione a Jinko Solar Ltd) nonché verso Innovatec S.p.A. (quest’ultimo legato a garanzie dirette della capogruppo sull’emissione obbligazionaria “Mini Bond” di Euro 10 milioni scadenza 2020) si ritiene che la Società possa assicurare il regolare pagamento e incasso delle proprie partite debitorie e creditorie. 20 Ora correlata a seguito dell’operazione di Hive Off già ampiamente descritta nella presente Relazione che ha portato alla cessione del business delle rinnovabili e dell’efficienza energetica alla ora correlata Innovatec S.p.A. per effetto del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec erogato da WIG in data 11 novembre 2015 Pagina | 257 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Ove le sopracitate modalità di copertura non si realizzassero o si realizzassero in misura parziale o non nei modi e tempi previsti, la Società potrà intervenire accelerando la dismissione di assets no core come gli impianti di biodigestione siti a Latina, la partecipazione detenuta in SEI Energia S.p.A. e la partecipazione ASGA S.r.l. (di cui la Società detiene il 49% mentre il restante 51% è detenuto da ASM Vigevano) titolare di una autorizzazione per un impianto FORSU. La Società potrà altresì ricorrere ad operazioni straordinarie e/o di rafforzamento patrimoniale, utilizzando l’espressa delega quinquennale conferita dall’assemblea straordinaria degli azionisti dell’Emittente del 17 settembre 2013 al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di Euro 150 milioni. L’ammontare residuo ancora disponibile della delega concessa alla data di approvazione della presente Relazione è pari a Euro 99,5 milioni. Si ricorda inoltre che, gli Amministratori, nel valutare positivamente la compatibilità della distribuzione del dividendo straordinario con quanto dichiarato nel comunicato del 22 aprile 2015 “Kinexia presenta alla comunità finanziaria e ai media il nuovo piano industriale 2015-2017” in relazione alla necessità di un “aumento di capitale in Kinexia con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto Debt/Equity (“D/E”)”, hanno tenuto in considerazione – sebbene il rapporto D/E sia peggiorato per effetto delle perdite consolidate conseguite dal Gruppo nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, benché mitigato dai benefici derivanti dall’uscita dal perimetro di consolidamento, a seguito del dividendo straordinario, dell’indebitamento finanziario netto di Innovatec e di Volteo Energie e delle sue controllate – anche della prospettata fusione per incorporazione del Gruppo Biancamano in Kinexia (“Fusione”), la quale verrà finalizzata solo se si addiverrà alla ristrutturazione del debito di Biancamano tramite la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del Gruppo. E’ inoltre previsto, successivamente alla stipula dell’atto di fusione, un aumento di capitale di circa Euro 10 milioni rivolto al mercato finalizzato a consolidare la posizione finanziaria del Gruppo nella sua configurazione attesa post fusione. Conseguentemente, facendo riferimento all’aumento di capitale in Kinexia di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito dello slittamento della prospettata Fusione. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, dei ratio patrimoniali. Nel frattempo, il versamento in conto futuro aumento di capitale pari a 5 milioni di euro da parte dell’azionista di riferimento di Gruppo Waste Italia S.p.A., Sostenya Group Plc, citato nel richiamato comunicato del 27 agosto 2015, è avvenuto in data 22 settembre 2015. Per un’analisi più dettagliata del rischio in oggetto si rimanda a quanto riportato ai fini dell’IFRS 7 nel capitolo “Gestione dei rischi finanziari della Società” della Nota illustrativa al Bilancio separato al 31 dicembre 2015 e al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale”. Operazioni a termine e strumenti derivati La società non ha sottoscritto, come nel corso degli esercizi precedenti, operazioni di copertura del rischio di tasso sui finanziamenti ricevuti. Al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. detiene inoltre nr. 3.240.895 warrant di Innovatec S.p.A. I warrant sono validi per sottoscrivere a partire dal 2 gennaio 2015 e fino al 13 gennaio 2017 – alle condizioni e secondo le modalità del regolamento warrant– azioni ordinarie di Innovatec S.p.A. (c.d. “Azioni di Compendio”) in ragione di 1 azione di Compendio per ogni 3 warrant presentati per l’esercizio. Le Azioni di Compendio avranno godimento regolare, pari a quello delle azioni della società negoziate sull’AIM in circolazione alla data di emissione. Al 31 dicembre 2015 i warrant in portafoglio avevano un valore pari a Euro 583 mila (sulla base della quotazione degli stessi al 31 dicembre 2015). Alla data del 31 marzo 2016 la quotazione si è attestata a Euro 0,092 a warrant per un valore complessivo di Euro 298 mila. Garanzie ed impegni di Gruppo Waste Italia Pagina | 258 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Alla data del 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia ha prestato garanzie (tramite fidejussioni, lettere di patronage, ecc.) per complessivi Euro 172 milioni. Gruppo Waste Italia risulta inoltre coobligata, unitamente alla controllata SEI Energia, per circa Euro 48,13 milioni al 31 dicembre 2015 in via sussidiaria con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo e la sua controllata Global Costruzioni S.r.l. (già Pianeta S.r.l.) in riferimento alle cessioni di ramo operate nell’acquisto di SEI Energia. Si precisa che Gruppo Waste Italia S.p.A. risulta coinvolta nell’Obbligazione Sussidiaria avendo rilasciato una lettera di patronage impegnativa nell’interesse di SEI Energia S.p.A. e a favore delle banche finanziatrici di SEI Energia S.p.A. stessa (Unicredit, Intesa, BIIS), azionabile nel caso di event of default di Sei Energia S.p.A. rispetto alle obbligazioni verso tali banche. Per maggiori dettagli si veda quanto riportato a riguardo nel capitolo 18 (par. 18.3.8) della Relazione sulla Gestione. Si segnala inoltre che Gruppo Waste Italia ha in essere pegni nei confronti di Banca Intermobiliare e Gestione (“BIM”) e Banca Popolare dell’Emilia Romagna (“BPER”) sulle proprie azioni. Nello specifico: BIM: sono state date in pegno nr. 3.000.486 azioni di proprietà dell’azionista di riferimento Sostenya Group Plc a fronte di un mutuo chirografario (“Mutuo BIM”) erogato in data 7 luglio 2008 il cui valore residuale ad oggi risulta essere di circa Euro 1,3 milioni (“Esposizione BIM”), alla Sostenya S.p.A. (già Allea S.p.A.), holding di partecipazioni detenuta dalla famiglia Colucci e controllante del Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.), prima della sua fusione per incorporazione in quest’ultima. Alla data della presente relazione il totale delle azioni vendute a mercato giornalmente dal 27 gennaio 2016 e terminate in data 15 marzo 2016 sono risultate pari a n. 1.350.306 azioni. La vendita è occorsa a seguito della chiamata in causa di Sostenya Group Plc a titolo di garante indiretto nell’ambito del mancato rimborso nei tempi contrattuali previsti del finanziamento in oggetto. BPER: sono state date in pegno nr. 1.200.000 azioni di proprietà dell’azionista di riferimento Sostenya Group Plc - custodite nel dossier n.25/35035 presso BIM - le quali costituiscono garanzia di un mutuo chirografario già erogato da Meliorbanca S.p.A. (ora BPER) ad una società correlata di Sostenya Group Plc, Gaon S.r.l.. Alla data della presente relazione, tutte le azioni date in pegno sono state vendute a mercato a partire dal 5 febbraio 2016 a seguito della chiamata in causa di Sostenya Group Plc a titolo di garante indiretto nell’ambito del mancato rimborso, nei tempi contrattuali previsti del finanziamento in oggetto. In riferimento all’Esposizione BIM, la stessa risulta oltremodo garantita anche da n. 24.845 azioni di Veneto Banca che Sostenya S.p.A., ora iscritta nell’attivo della Società a seguito dell’operazione di fusione inversa, veniva costretta ad acquistare, al complessivo prezzo di carico di Euro 1 milione, in aperto conflitto di interessi (BIM era controllata da Veneto Banca) e al fine di costituire un’ulteriore garanzia per gli obblighi di rimborso del Mutuo BIM. Inoltre, secondo Gruppo Waste Italia S.p.A. e Sostenya Group Plc, BIM si è resa responsabile di mala gestio nella prestazione dei servizi di investimento e nel mantenimento delle garanzie sulle azioni Veneto Banca, le quali dal momento dell'acquisto da parte di Sostenya S.p.A. hanno perso oltre l'80% del proprio valore, il che è concausa sia della difficoltà finanziaria della Società, sia del rifiuto BIM di soddisfarsi sulle stesse. A questo proposito si sottolinea che la Società aveva espressamente invitato BIM a soddisfarsi sulle azioni Veneto Banca facenti parte del pacchetto delle garanzie dell’Esposizione BIM. In particolare, con lettera del 24 giugno 2015, Gruppo Waste Italia S.p.A. chiedeva a BIM (i) di estinguere anticipatamente l’Esposizione BIM, (ii) di incamerare, a copertura del differenziale occorrente per l’estinzione dell’Esposizione BIM le n. 24.845 azioni Veneto Banca, (iii) di liquidare gli interessi maturati dall’estinzione dell’Esposizione BIM, e (iv) di provvedere alla chiusura del dossier liberando tutte le azioni in pegno. BIM con raccomandata A.R. del 08/07/2015, dichiarava di non poter dar seguito alle richieste e, in particolare, di non poter procedere né alla chiusura del dossier a pegno né all’estinzione anticipata dell’Esposizione BIM, affermando che “le n. 24.845 azioni Veneto Banca sono strumenti finanziari illiquidi”. In data 28 settembre 2015, BIM comunicava alla Società la risoluzione del medesimo mutuo ed intimava alla medesima il pagamento dell’Esposizione BIM avvisando che in caso di mancato pagamento la Banca avrebbe provveduto Pagina | 259 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 all’escussione del pegno. A nulla sono valse le reiterate richieste ed intimazioni dell’Emittente di contabilizzare il controvalore delle azioni Veneto Banca a deconto dell’esposizione in essere per il finanziamento e di comunicare il differenziale necessario per l’estinzione del medesimo. Dal 27 gennaio 2016, BIM ha iniziato a procedere all’escussione del pegno vendendo presso il mercato telematico di borsa italiana le azioni. Tali vendite hanno generato sul mercato, considerando che il titolo Gruppo Waste Italia S.p.A. è un titolo a bassa liquidità, un effetto “valanga” specialmente sui piccoli risparmiatori determinando un maggior peso di ordini di vendita rispetto agli ordini di acquisto a mercato. Sostenya Group Plc e Gruppo Waste Italia S.p.A. hanno iniziato e stanno percorrendo le opportune azioni legali a tutela dei loro interessi nonché di tutti gli azionisti di minoranza. STATO DELLE PRINCIPALI VERTENZE GIUDIZIARE IN CORSO AL 31 DICEMBRE 2015 Non si segnalano ulteriori cause rispetto a quelle commentate nel medesimo capitolo delle Note Illustrative al bilancio consolidato al quale si rimanda. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che, nel corso del 2014, la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa. EVENTI E OPERAZIONI NON RICORRENTI Tra le operazioni non ricorrenti che hanno interessato Gruppo Waste Italia S.p.A. si ricorda un accordo transattivo con un ex amministratore e l’operazione di Hive-off e il conseguente distribuzione di un dividendo straordinario in azioni Innovetec. Nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica dalle altre attività, consentendo così un focus nel business dell’ambiente. A tal fine, tramite l’erogazione di un dividendo straordinario in natura della partecipazione di Innovatec, Gruppo Waste Italia S.p.A. si è “spogliata” (“Hive Off”) del business delle rinnovabili (comprensivo dei settori dell’efficienza energetica e EPC e General contracting) non più ritenuto core per quest’ultima. Anteriormente al dividendo straordinario, il Gruppo Waste Italia S.p.A. ha ceduto, tramite una operazione di conferimento alla controllata Innovatec S.p.A. (quotata all’AIM Italia), il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A. Al fine di addivenire a tale strutturazione societaria, in parziale esecuzione del succitato processo riorganizzativo in data 16 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto il 100% della sua partecipazione in SUN RT 02 S.r.l. a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 10.000 e successivamente in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100; ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100; iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000; iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000; v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000; vi) il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000; Pagina | 260 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. –oggi Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 2.347.533). L’operazione di Hive Off è stata attuata mediante un aumento del capitale sociale di Innovatec (deliberato con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia – ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) liberato mediante conferimento della Partecipazione Volteo, a fronte dell’emissione, da parte di Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”) da imputarsi interamente a capitale, con conseguente aumento del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80. Il succitato conferimento della partecipazione in Volteo Energie S.p.A. ha comportato, essendo la stessa iscritta ad un valore di carico di Euro 18.057 mila, l’iscrizione di una minusvalenza da Euro 8.058 mila. Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre 2015 l’Assemblea degli Azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. La partecipazione residua in Innovatec successiva alla data di perdita del controllo è pari al 17,47% del capitale sociale dell’entità (pari a nr. 1.549.858 azioni). Tale partecipazione è stata classificata come strumento finanziario disponibile per la vendita ed è stata valutata al fair value rappresentato dal prezzo di borsa corrente alla data della perdita del controllo di Euro 2,13 per azione che ha comportato l’iscrizione di una minusvalenza a conto economico di Euro 426 migliaia. Il successivo adeguamento di fair value, che ha comportato un’ulteriore svalutazione di Euro 945 migliaia, è stato rilevato a patrimonio netto coerentemente con la classificazione della partecipazione come “disponibile per la vendita”. Oltre alla fin qui illustrata operazione in data 27 novembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha trasferito alla società Waste Italia Partecipazioni Srl tutte le n. 31.062.000 azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia Holding S.p.A. di sua proprietà (pari al 32,7% del capitale sociale della controllata) per un importo complessivo di Euro 47.923.608,64. Il debito rinveniente dall’operazione di trasferimento è stato, come da accordi, convertito in finanziamento infruttifero postergato. A seguito di tale operazione Gruppo Waste Italia S.p.A. si ritrova a detenere il 91,37% di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. che a sua volta detiene il 96,4% di Waste Italia Holding S.p.A.. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto diffusamente esposto nel capitolo 20 “Eventi e operazioni significative non ricorrenti” delle Relazione sulla Gestione. OPERAZIONI CON OBBLIGO DI RETROCESSIONE A TERMINE La società nel corso dell’esercizio non ha posto in essere alcuna operazione soggetta all'obbligo di retrocessione a termine. PATRIMONIO DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE Si attesta che alla data di chiusura del bilancio non sussistono patrimoni destinati ad uno specifico affare di cui al n. 20 del 1° comma dell’art. 2427 del Codice Civile. FINANZIAMENTI DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE Si attesta che alla data di chiusura del bilancio non sussistono finanziamenti destinati ad uno specifico affare di cui al n. 21 del 1° comma dell’art. 2427 del Codice Civile. Pagina | 261 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 INFORMATIVA SULL’ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO Il controllo sulla Società, ai sensi dell’articolo 93 del Testo Unico, è esercitato da Sostenya Group PLC, holding di partecipazione e società di diritto inglese sottoposta al Companies Act e regolarmente assoggettata a tassazione, avente sede legale in St. Michael's House, I George Yard, EC3V 9DF, Londra (UK). Sostenya Group PLC, quale mera holding di partecipazione, non svolge attività di direzione e coordinamento della Società ai sensi dell’articolo 2497 del Codice Civile; circostanza, quest’ultima, rilevata in considerazione dell’assenza degli indici di fatto utili a rivelare l’esercizio di detta attività, oltreché avuto riguardo alla circostanza che l’Emittente dispone di amministratori indipendenti in numero tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nell’assunzione delle decisioni consiliari; inoltre, non v’è coincidenza nella composizione degli organi amministrativi di Sostenya Group PLC e dell’Emittente. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato in Relazione sulla gestione. Pagina | 262 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 1 - ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ CONTROLLATE E COLLEGATE AL 31 DICEMBRE 2015 A) Società controllate direttamente Partecipata da : Società Sede % Capitale Sociale Euro Gruppo Waste Italia S.p.A. Waste Italia Partecipazioni Bensi 3 S.r.l. Ecoema Srl SEI Energia S.p.A. SUN RT 02 S.r.l. Albania Landfill ALE Sh Pk Milano Milano Milano Milano Milano Durazzo (Albania) 91,37% 100% 90,00% 74,77% 100,00% 90,00% 10.000 100.000 2.310.000 28.700.000 10.000 400.000 ** B) Società controllate indirettamente SUN RT 02 S.r.l. Bionergie Italia S.r.l. Società Agricola *** Castelvetrano Windpower S.r.l. ER Società Agricola a r.l. ** E-Vento Cirò S.r.l. Igm S.r.l. Sassari Biogas S.r.l. soc. agricola Roma Mineo (CT) Roma Isola di Capo Rizzuto (KR ) Milano Roma 100% 100% 100% 100% 100% 80% 10.000 20.000 10.000 10.000 10.000 10.000 Waste Italia Holding S.p.A. Milano 96,4% 18.987.500 Waste Italia S.p.A Milano 100,0% 10.309.280 Ecoadda Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. Waste To Water Verde Imagna Faeco S.r.l. Geotea S.p.A. **** Milano Milano Milano Milano Milano Milano 76% 100% 100% 100% 100% 100% 98.800 364.000 10.000 10.000 1.550.000 5.467.366 KM Verde S.r.l. Milano 100,0% 100.000 Bossarino S.r.l. **** Ecosavona S.r.l. Vado Ligure (SV) Savona 100% 70,0% 41.600 46.800 Servizi Energetici Innovativi S.r.l. Milano 100,0% 10.000 19 RE S.r.l. Milano 100,0% 10.000 Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Waste Italia Holding S.p.A. Waste Italia S.p.A. Verde Imagna S.r.l. Geotea S.p.A. **** SEI Energia S.p.A. Bensi 3 S.r.l. C) Società collegate SUN RT 02 S.r.l. KT Ambiente S.r.l Roma 50% 10.000 Kinexia Renevables Energy LLC Dubai (EAU) 49% 150.000 * Azienda servizi Gestioni ambientali S.p.A. Vigevano (PV) 49% 120.000 N.O.V.E. S.p.A. Grugliasco (TO) 49% 9.983.505 Seta S.p.A. Settimo Torinese (TO) 49% 7.915.000 Gruppo Waste Italia S.p.A Ecoema S.r.l. SEI Energia S.p.A. Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. Pagina | 263 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 D) Altre Società Waste Italia S.p.A. Ambiente 2.0 Consorzio Stabile Farthan Società Consortile a.r.l. Assago (MI) Piombino (LI) Innovatec S.p.A. Primus Management S.r.l. Albania Landfill ALE Sh Pk Edizioni Ambiente S.r.l. Milano Milano Durazzo (Albania) Milano 1% 10% n.d. 50.000 17,47% 3,01% 90,00% 16,00% 15.027.856 n.d. n.d. 25.800 Gruppo Waste Italia S.p.A. * valuta: Dirham ** valuta: Lek *** società discontinuate ai sensi dell'IFRS 5 **** società fuse in Waste Italia al 1.1.16 Pagina | 264 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 2 – COMPENSI RICONOSCIUTI AD AMMINISTRATORI, SINDACI, DIRETTORI GENERALI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICHE Valori in Euro/000 Compensi amministratori Nome e Cognome Pietro Colucci Marco Fiorentino Giovanni Bozzetti (1) (2) (3) (4) Carica Ricoperta Nomina Scadenza della Carica Emolumenti per la carica Altri compensi Totale Presidente ed Amministratore Delegato 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 265 0 265 Vice Presidente 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 40 0 40 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 30 20 50 Vice Presidente Edoardo Esercizio (1) (2) (3) (4) (5) Amministratore 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 20 25 45 Alessandra Fornasiero (2)(4) Amministratore 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 20 15 35 Amministratore 17.09.2013 Approvazione Bilancio al 31.12.2015 20 0 20 Giuseppe Maria Chirico (a) Amministratore 30.05.2014 Dimesso 20 0 20 Valerio Verderio (b) Amministratore 5.05.2015 Dimesso 0 0 0 415 60 475 Francesca Sanseverino Totale amministratori Gruppo Waste Italia Spa (1) Amministratore indipendente (2) Membro del Comitato di Controllo Interno (3) Membro del Comitato per le Remunerazioni (4) Membro del Comitato Parti Correlate (5) Lead Indipendent Director (a) Dimesso in data 18 febbraio 2015 (b) Dimesso in data 24 marzo 2016 Valori in Euro/000 Compensi sindaci Nome e Cognome Carica Ricoperta Nomina Parisi Antonio Presidente 26/05/2014 Bolongaro Renato Sindaco effettivo 26/05/2014 Marzia Nicelli Sindaco effettivo 26/05/2014 Valori in Euro/000 Compensi dirigenti strategici Dirigenti Strategici Scadenza della Carica Approvazione Bilancio al 31.12.2016 Approvazione Bilancio al 31.12.2016 Approvazione Bilancio al 31.12.2016 Emolumenti per la carica Bonus e altri incentivi Altri compensi Totale 15 0 0 15 10 0 0 10 10 0 0 10 Compensi totali 198 Pagina | 265 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 3 -PROSPETTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 149-duodecies DEL REGOLAMENTO CONSOB – SERVIZI DI REVISIONE E SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE RESI DALLA SOCIETA’ DI REVISIONE Il seguente prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 (espressi in migliaia di euro) per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla società di revisione BDO Italia S.p.A. Valori in Euro/000 Società BDO Italia S.p.A. BDO Italia S.p.A. Tipo di servizio Servizi di revisione Altre attività Destinatario Gruppo Waste Italia S.p.A. Gruppo Waste Italia S.p.A. Corrispettivo 60 25 Pagina | 266 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (1/5) Valori in €/000 31 - Dicembre - 2015 Totale Volteo Energie Spa Sammartein Biogas soc. agricola Castelvetrano Windopower Srl Ecoema Srl E-Vento Cirò Srl Sei Sassari Biogas Srl 58.676 Partecipazioni Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 57.834 0 0 0 4.173 0 24.190 0 Incidenza 98,57% 0,00% 0,00% 0,00% 7,11% 0,00% 41,23% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 60.096 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza 97,58% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 11.203 235 44 7 26 163 36 6 Incidenza 98,44% 2,06% 0,39% 0,07% 0,23% 1,43% 0,32% 0,06% 61.584 Altre attività finanziarie non correnti 11.381 Crediti Commerciali 10.619 Altre attività correnti Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza 6.568 0 0 0 0 0 0 0 61,85% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 2.776 Attività finanziarie correnti 2.595 112 0 9 37 0 133 0 Incidenza 93,48% 4,03% 0,00% 0,32% 1,33% 0,00% 4,79% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 17.750 0 0 0 16.318 0 0 0 Incidenza 65,00% 0,00% 0,00% 0,00% 59,76% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 27.308 Passività Finanziarie non correnti 25.117 Passività finanziarie correnti Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza 9.085 0 0 10 6.288 161 0 1 36,17% 0,00% 0,00% 0,04% 25,03% 0,64% 0,00% 0,00% 8.344 Debiti commerciali 4.454 25 0 0 0 0 986 0 Incidenza 53,38% 0,30% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 11,82% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 15.444 5.219 110 54 39 294 5 Incidenza 93,84% 31,71% 0,67% 0,33% 0,00% 0,24% 1,79% 0,03% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 16.458 Altre passività Pagina | 267 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (2/5) Valori in €/000 31 - Dicembre - 2015 Totale ER Srl Soc. Agricola Bioenergie Italia Srl Faeco Srl Waste to Water Srl Innovatec Spa Bensi 3 Srl Sun System Spa Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) 58.676 Partecipazioni Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 57.834 0 0 0 0 2.975 1.059 0 0 Incidenza 98,57% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 5,07% 1,80% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 60.096 0 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza 97,58% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 11.203 147 98 22 1 114 24 13 3.950 Incidenza 98,44% 1,29% 0,86% 0,19% 0,01% 1,00% 0,21% 0,11% 34,71% 61.584 Altre attività finanziarie non correnti 11.381 Crediti Commerciali 10.619 Altre attività correnti Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza 6.568 0 0 0 0 0 71 0 0 61,85% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,67% 0,00% 0,00% 2.776 Attività finanziarie correnti 2.595 0 0 0 0 27 73 378 0 Incidenza 93,48% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,97% 2,63% 13,62% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 17.750 0 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza 65,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 27.308 Passività Finanziarie non correnti 25.117 Passività finanziarie correnti Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza 9.085 0 0 0 0 797 14 0 0 36,17% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 3,17% 0,06% 0,00% 0,00% 8.344 Debiti commerciali 4.454 0 0 0 0 1.400 737 0 0 Incidenza 53,38% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 16,78% 8,83% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 15.444 186 127 0 1 1.801 0 569 0 Incidenza 93,84% 1,13% 0,77% 0,00% 0,01% 10,94% 0,00% 3,46% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 16.458 Altre passività Pagina | 268 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (3/5) Valori in €/000 31 - Dicembre - 2015 Totale Pachino PV Components Energia Srl Srl 19 RE Srl Sun RT 02 Srl Servizi Energetici Innovativi Srl Roof Garden Srl IGM Srl 31 RE Limited 58.676 Partecipazioni Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 57.834 0 0 0 668 0 0 0 0 Incidenza 98,57% 0,00% 0,00% 0,00% 1,14% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 60.096 0 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza 97,58% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 11.203 0 1 4.513 2 2 1 28 20 Incidenza 98,44% 0,00% 0,01% 39,65% 0,02% 0,02% 0,01% 0,25% 0,18% 61.584 Altre attività finanziarie non correnti 11.381 Crediti Commerciali 10.619 Altre attività correnti Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza 6.568 0 0 0 6.456 0 0 0 0 61,85% 0,00% 0,00% 0,00% 60,80% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 2.776 Attività finanziarie correnti 2.595 0 0 0 0 0 0 12 0 Incidenza 93,48% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,43% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 17.750 0 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza 65,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 27.308 Passività Finanziarie non correnti 25.117 Passività finanziarie correnti Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza 9.085 0 0 1.184 0 0 0 0 0 36,17% 0,00% 0,00% 4,71% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 8.344 Debiti commerciali 4.454 0 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza 53,38% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 15.444 15 14 4 0 1 22 182 0 Incidenza 93,84% 0,09% 0,09% 0,02% 0,00% 0,01% 0,13% 1,11% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 16.458 Altre passività Pagina | 269 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (4/5) Valori in €/000 Totale 31 - Dicembre - 2015 Kinexia Renewable Logica Srl Gruppo Waste Italia Spa Waste Italia Holding Spa Waste Italia Partecipazio Abitare Roma Sostenya PLC ni Srl GGP Holding S.p.A. 58.676 Partecipazioni Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 57.834 15 0 0 0 24.754 0 0 0 Incidenza 98,57% 0,03% 0,00% 0,00% 0,00% 42,19% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 60.096 0 0 12.172 0 47.924 0 0 0 Incidenza 97,58% 0,00% 0,00% 19,76% 0,00% 77,82% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 11.203 44 0 1.366 0 0 0 50 288 Incidenza 98,44% 0,39% 0,00% 12,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,44% 2,53% 61.584 Altre attività finanziarie non correnti 11.381 Crediti Commerciali 10.619 Altre attività correnti Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza 6.568 41 0 0 0 0 0 0 0 61,85% 0,39% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 2.776 Attività finanziarie correnti 2.595 19 0 0 0 1.795 0 0 0 Incidenza 93,48% 0,68% 0,00% 0,00% 0,00% 64,66% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 17.750 0 0 0 1.432 0 0 0 0 Incidenza 65,00% 0,00% 0,00% 0,00% 5,24% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 27.308 Passività Finanziarie non correnti 25.117 Passività finanziarie correnti Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza 9.085 0 0 40 570 20 0 0 0 36,17% 0,00% 0,00% 0,16% 2,27% 0,08% 0,00% 0,00% 0,00% 8.344 Debiti commerciali 4.454 0 8 1.296 0 0 0 0 0 Incidenza 53,38% 0,00% 0,10% 15,53% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 15.444 0 0 0 0 0 188 6.613 0 Incidenza 93,84% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1,14% 40,18% 0,00% Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 16.458 Altre passività Pagina | 270 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (5/5) Valori in €/000 31 - Dicembre - 2015 Volteo Energie Spa Totale Castelvetrano Windopower Ecoema Srl Srl E-Vento Cirò Srl Sei S.p.A. Bioenergie Italia Srl ER Srl 3.286 Ricavi della gestione caratteristica Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 3.286 197 4 15 60 36 64 58 Incidenza 100,00% 6,00% 0,12% 0,46% 1,83% 1,10% 1,95% 1,77% 303 Altri Ricavi e Proventi Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 233 145 0 0 0 0 0 0 Incidenza 76,90% 47,85% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% (2.870) Costi per servizi e godimento beni di terzi Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate (538) (44) 0 0 0 0 0 0 Incidenza 18,75% 1,53% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1.162 Proventi finanziari Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 1.162 112 3 32 0 0 0 0 Incidenza 100,00% 9,64% 0,26% 2,75% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% (2.993) Oneri finanziari Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate (772) (437) 0 0 0 0 0 0 Incidenza 25,79% 14,60% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% (30.942) Proventi (Oneri) da Partecipazioni Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 16.624 0 0 16.624 0 0 0 0 Incidenza -53,73% 0,00% 0,00% -53,73% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Valori in €/000 31 - Dicembre - 2015 Ricavi della gestione caratteristica Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza Altri Ricavi e Proventi Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza Costi per servizi e godimento beni di terzi Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza Proventi finanziari Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza Oneri finanziari Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza Proventi (Oneri) da Partecipazioni Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate Incidenza Totale 3.286 3.286 100,00% 303 233 76,90% (2.870) (538) 18,75% 1.162 1.162 100,00% (2.993) (772) 25,79% (30.942) 16.624 -53,73% Sanmartein Biogas soc. agricola Sassari Biogas Srl Faeco Srl Waste to Water Srl Innovatec Spa Bensi 3 Srl Sun System Spa 8 0,24% 4 0,12% 22 0,67% 0 0,00% 0 0,00% 19 0,58% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 15 1,29% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% (109) 3,64% (1) 0,03% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% Pagina | 271 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Valori in €/000 31 - Dicembre - 2015 PV Components Srl Totale 19 RE S.r.l. Servizi energetici innovativi Srl Sun RT 02 Srl Kinexia Renewable IGM Srl Logica Srl 3.286 Ricavi della gestione caratteristica Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 3.286 0 1 1 1 5 0 0 Incidenza 100,00% 0,00% 0,03% 0,03% 0,03% 0,15% 0,00% 0,00% 303 Altri Ricavi e Proventi Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 233 0 2 0 0 0 43 0 Incidenza 76,90% 0,00% 0,79% 0,00% 0,00% 0,00% 14,32% 0,00% (2.870) Costi per servizi e godimento beni di terzi Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate (538) 0 0 0 0 0 0 (7) Incidenza 18,75% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% -0,01% 0,24% 1.162 Proventi finanziari Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 1.162 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza 100,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% (2.993) Oneri finanziari Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate (772) 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza 25,79% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% (30.942) Proventi (Oneri) da Partecipazioni Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 16.624 0 0 0 0 0 0 0 Incidenza -53,73% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Valori in €/000 31 - Dicembre - 2015 Gruppo Waste Italia Spa Totale Waste Italia GGP Holding Waste Italia Partecipazion S.p.A. Holding Spa i Srl 31 RE Limited 3.286 Ricavi della gestione caratteristica Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 3.286 2.547 20 224 0 0 Incidenza 100,00% 77,51% 0,61% 6,82% 0,00% 0,00% 303 Altri Ricavi e Proventi Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 233 41 0 0 0 0 Incidenza 76,90% 13,66% 0,13% 0,00% 0,00% 0,00% 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% (2.870) Costi per servizi e godimento beni di terzi Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate (538) (488) Incidenza 18,75% 16,99% 1.162 Proventi finanziari Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 1.162 928 0 0 0 72 Incidenza 100,00% 79,86% 0,00% 0,00% 0,00% 6,20% (2.993) Oneri finanziari Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate (772) (29) 0 0 (196) 0 Incidenza 25,79% 0,97% 0,00% 0,00% 6,55% 0,00% (30.942) Proventi (Oneri) da Partecipazioni Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate 16.624 0 0 0 0 0 Incidenza -53,73% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Pagina | 272 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-Ter del regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni e dell’art. 154-Bis, comma 2del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche ed integrazioni 1. I sottoscritti Dott. Pietro Colucci quale Presidente ed Amministratore Delegato e Dott. Raffaele Vanni quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gruppo Waste Italia S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa; l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato nel corso dell’esercizio 2015. 2. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo. 2.1 Il dott. Raffaele Vanni è stato nominato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gruppo Waste Italia S.p.A. a far data dal 24 settembre 2015. 3. Si attesta, inoltre, che: 3.1 il Bilancio Consolidato: a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CEE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002; b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente. 3.2. La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. Il bilancio consolidato comprende, altresì, un’analisi attendibile delle operazioni rilevanti con parti correlate. 4. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 154-bis comma 2 del Decreto Legislativo n. 58 del 1998. Milano, lì 17 maggio 2016 Presidente ed Amministratore Delegato Firma del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Dott. Pietro Colucci Dott. Raffaele Vanni Pagina | 273 Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015 Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-Ter del regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni e dell’art. 154-Bis, comma 2del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche ed integrazioni 1. I sottoscritti Dott. Pietro Colucci quale Presidente ed Amministratore Delegato e Dott. Raffaele Vanni quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gruppo Waste Italia S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa; l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di Esercizio nel corso dell’esercizio 2015. 2. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo. 2.1 Il dott. Raffaele Vanni è stato nominato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gruppo Waste Italia S.p.A. a far data dal 24 settembre 2015. 3. Si attesta, inoltre, che: 3.1 il bilancio d’esercizio: a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CEE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002; b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente. 3.2. La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. 4. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 154-bis comma 2 del Decreto Legislativo n. 58 del 1998. Milano, lì 17 maggio 2016 Presidente ed Amministratore Delegato Firma del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Dott. Pietro Colucci Dott. Raffaele Vanni Pagina | 274 Nella sezione della Nota esplicativa dedicata alle valutazioni sulla continuità aziendale, cui si rimanda per maggiori dettagli, gli Amministratori evidenziano che l’esercizio 2015 è stato caratterizzato da difficoltà operative del Gruppo. In particolare il business Ambiente ha registrato significativi scostamenti tra i risultati consuntivi 2015 e quelli previsti dal Piano Industriale 2015-2017. Per tale motivo la società consolidata Waste Italia S.p.A. ha provveduto ad approvare nel mese di marzo 2016, un nuovo Piano Industriale 2016/2020 riferito al business Ambiente, che tiene conto dei suddetti scostamenti e ed ha avviato nello stesso periodo un processo di rinegoziazione del proprio indebitamento finanziario, rappresentato dal Bond di 200 milioni di Euro (“Bond Waste”), al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal nuovo Piano. Gli Amministratori ricordano inoltre che la sostenibilità finanziaria del vecchio Piano Industriale 2015-2017 era peraltro supportata, oltre che dalla prevista capacità autonoma di rimborso del Bond Waste, dalla dismissione di alcuni assets non più considerati core, fra cui il più importante era la partecipazione in SEI Energia S.p.A. titolare del business del teleriscaldamento. Peraltro la società in questione ha avviato nel corso dell’esercizio 2015 un processo di rinegoziazione del proprio indebitamento finanziario. In tale contesto, proseguono gli Amministratori, i minori flussi di cassa generati dalle società operative consolidate, e l’allungamento delle tempistiche necessarie a completare le dismissioni di assets no core, anche per i motivi di cui sopra, hanno determinato un peggioramento della situazione finanziaria del Gruppo, e la decisione di non onorare taluni impegni finanziari in scadenza al 31 dicembre 2015. Gli Amministratori pertanto riportano nelle note che, alla luce di una stima del fabbisogno finanziario di circa 69 milioni di Euro, necessario per i 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio 2015, il Gruppo WIG non disporrebbe di risorse finanziarie necessarie a coprire il suddetto fabbisogno finanziario, senza i necessari interventi correttivi. Tali interventi, proseguono gli Amministratori, sono stati individuati in: • specifiche richieste di rimodulazione e riscadenziamento dei più significativi impegni finanziari della società capogruppo e della società consolidata Ecoema S.r.l., già scaduti o in scadenza nel 2016; • benefici dall’esito positivo atteso dei processi di rinegoziazione dei debiti finanziari, intrapresi da alcune società del Gruppo, quali il Bond Waste e i debiti finanziari di SEI Energia S.p.A., sopra meglio descritti; • cessione di assets non più strategici, quali ad esempio la società E-vento Cirò S.r.l., titolare del parco eolico in costruzione; • richiesta di postergazione dei crediti vantati dal socio di riferimento, iscritti nel passivo della società capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. per circa Euro 6,6 milioni. Gli Amministratori indicano di avere redatto il bilancio utilizzando il presupposto di continuità aziendale, pur in presenza delle significative incertezze sopra riportate, che potrebbero fare sorgere dubbi sulla capacità del Gruppo di operare in continuità, tenuto conto delle azioni correttive individuate ed in corso di attuazione, per le quali si rimanda più diffusamente alla sezione della Nota esplicativa dedicata alle valutazioni sulla continuità aziendale, e per le quali gli Amministratori confidano vi sia una ragionevole aspettativa di buon esito. Quanto sopra descritto, tenuto conto dello stato di effettiva concretizzazione delle azioni correttive poste in essere, così come indicate dagli Amministratori, e dello stato di avanzamento dei suindicati processi di rinegoziazione avviati dalle società consolidate, evidenzia che il presupposto di continuità aziendale è soggetto a molteplici e significative incertezze, con possibili effetti cumulati sul bilancio consolidato del Gruppo WIG al 31 dicembre 2015. 3