pdf Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2015

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pdf Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2015
GRUPPO WASTE ITALIA S.P.A. (GIÀ KINEXIA S.P.A.)
BILANCIO CONSOLIDATO E SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2015
Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015
DATI SOCIETARI
GRUPPO WASTE ITALIA S.p.A. (già KINEXIA S.p.A.)1
Sede legale in Via Giovanni Bensi 12/3, 20152 Milano
Capitale sociale pari ad Euro 93.902.051,17, sottoscritto e versato
Iscritta al Registro delle Imprese di Milano al n. 00471800011
Sede e Uffici
Milano – Via Giovanni Bensi, 12/3
1
In data 27 ottobre 2015 l’Assemblea degli Azionisti tenutasi in sede straordinaria, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha modificato la
denominazione sociale da Kinexia S.p.A. a Gruppo Waste Italia S.p.A e il conseguente articolo 1 dello statuto sociale.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015
Sommario
Organi sociali
pag. 5
Struttura di Gruppo Waste Italia S.p.A.
pag. 7
Relazione del Consiglio di Amministrazione
1. La società
2. Sintesi andamento del Gruppo – Highlights
3. Sintesi dei risultati del Gruppo
4. Il Business del Gruppo
5. Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015
6. Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2015
7. Il quadro macroeconomico
8. Andamento dei mercati di riferimento
9. Evoluzione del quadro normativo e regolamentare di riferimento
10. Informazioni agli azionisti e comunicazione istituzionale
11. I risultati del Gruppo
12. Analisi dell’andamento finanziario del Gruppo e di Gruppo Waste Italia S.p.A.
13. Andamento dei settori di attività
14. Risorse Umane
15. Politica Ambientale
16 Innovazione, ricerca e sviluppo
17. Adempimenti ai sensi del D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003
18. Fattori di rischio ed incertezze
19. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
20. Eventi e operazioni significative non ricorrenti
21. Operazioni con parti correlate
22. Relazione Corporate Governance
23. Assetti proprietari ex art. 123 bis del TUF
24. Attività di Direzione e Coordinamento
25. Evoluzione prevedibile della gestione
26. Altre informazioni
27. Proposta di destinazione del Risultato di Esercizio
pag. 9
pag. 10
pag. 11
pag. 18
pag. 20
pag. 28
pag. 30
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pag. 38
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pag. 82
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pag. 95
pag. 97
pag. 99
pag. 99
pag. 104
pag. 104
pag. 106
pag. 107
Bilancio Consolidato
Stato Patrimoniale Consolidato
Conto Economico Consolidato
Conto Economico Complessivo Consolidato
Rendiconto Finanziario Consolidato
Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto Consolidato
Note esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015
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Allegati al Bilancio Consolidato
Elenco delle partecipazioni al 31 dicembre 2015 consolidate integralmente
e con il metodo del patrimonio netto
Prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo Bilancio delle società
consolidate
Compensi riconosciuti ad amministratori, sindaci, direttori generali e dirigenti
pag. 204
pag. 206
pag. 208
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Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015
con responsabilità strategiche
Prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del regolamento CONSOB
servizi di revisione e servizi diversi dalla revisione resi dalla Società di Revisione
Dettaglio rapporti con parti correlate
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pag. 210
Bilancio di esercizio di Gruppo Waste Italia S.p.A.
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Conto Economico Complessivo
Rendiconto Finanziario
Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto
Note esplicative al Bilancio al 31 dicembre 2015
pag. 215
pag. 216
pag. 216
pag. 217
pag. 218
pag. 219
Allegati al Bilancio di esercizio
Elenco delle partecipazioni in società controllate e collegate al 31 dicembre 2015
Compensi riconosciuti ad amministratori, sindaci, direttori generali e dirigenti
con responsabilità strategiche
Prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del regolamento CONSOB servizi di revisione e servizi diversi dalla revisione resi dalla Società di Revisione
Dettaglio rapporti con parti correlate
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi art. 81-ter del Reg. Consob
n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni
Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi art. 81-ter del Reg. Consob
n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni
pag. 263
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Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015
ORGANI SOCIALI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE*
PRESIDENTE ED
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Colucci
VICE PRESIDENTE
Giovanni Bozzetti (1) (2) (3) (4)
VICE PRESIDENTE
Marco Fiorentino
AMMINISTRATORE
Edoardo Esercizio (1) (2) (3) (4) (5)
AMMINISTRATORE
Alessandra Fornasiero (2) (4)
AMMINISTRATORE
Francesca Sanseverino
COLLEGIO SINDACALE**
PRESIDENTE
Antonino Parisi
SINDACO EFFETTIVO
Renato Bolongaro
SINDACO EFFETTIVO
Marzia Nicelli
SINDACO SUPPLENTE
Roberto Lorusso Caputi
SINDACO SUPPLENTE
Laura Ciotola
ORGANISMO DI VIGILANZA
PRESIDENTE
Laura Malavenda
MEMBRO
Irene Giorgio
MEMBRO
Francesco Capone
SOCIETA' DI REVISIONE
BDO Italia S.p.A.(***)
SPECIALIST
Banca Finnat S.p.A.
*
**
***
****
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
In carica fino all’approvazione del bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2015
In carica fino all’approvazione del bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2016
Incarico conferito dall’Assemblea del 10 maggio 2007 per il novennio 2007-2015
In conformità a raccomandazione Consob (Comunicazione Consob 20.02.1997)
Amministratore indipendente
Membro del Comitato di Controllo Interno
Membro del Comitato per le Remunerazioni
Membro del Comitato Parti Correlate
Lead Independent Director
In data 13 aprile 2016, la Società rende noto che il Dottor Valerio Verderio ha rassegnato le proprie dimissioni per motivi personali da amministratore non esecutivo e
non indipendente della Società. Il consiglio di amministrazione ha ritenuto, considerando la prossima scadenza di rinnovo del consiglio di amministrazione alla data di
approvazione del bilancio 2015, di non procedere ad alcuna cooptazione.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015
NATURA DELLE DELEGHE CONFERITE AGLI AMMINISTRATORI ****
PRESIDENTE ED AMMINISTRATORE DELEGATO: Pietro Colucci
Conferimento della rappresentanza e dei poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione da esercitarsi con firma singola
sino a dieci milioni di euro, oltre con delibera del Consiglio di Amministrazione.
VICE PRESIDENTE: Marco Fiorentino
Poteri per la rappresentanza della Società, ai sensi di statuto, in assenza del Presidente e alcuni poteri da esercitarsi con firma
singola in merito a studio, predisposizione e supervisione delle operazioni cc.dd. “straordinarie” decise dal Consiglio di
Amministrazione, coordinando uffici, predisposizione e sottoscrizione degli atti conseguenti.
VICE PRESIDENTE: Giovanni Bozzetti
Consigliere non esecutivo senza deleghe con poteri per la rappresentanza della Società, ai sensi di statuto, in assenza del
Presidente.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2015
Struttura del Gruppo Waste Italia S.p.A.
al 31 dicembre 2015
Si segnala che a valere dal 1 gennaio 2016 Geotea S.p.A. e Bossarino S.r.l. si sono fuse per incorporazione in Waste Italia S.p. A.
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Relazione del Consiglio di Amministrazione
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
1. LA SOCIETA’
Mission: Gruppo Waste Italia si propone l’obiettivo di aiutare le comunità a diventare a “impatto zero” (Net
Zero Community) declinando le attività del settore ambientale e delle energie rinnovabili (Environmentality).
Un concetto di impresa ambizioso proprio di un Gruppo integrato e diversificato, che si basa sull’innovazione
e la ricerca, strettamente applicate al business; l’intercettazione di idee vincenti e sulla coerenza con le esigenze
della Green Economy, tramite la fornitura di servizi e infrastrutture a favore della sostenibilità ambientale, nel
pieno rispetto delle regole e capace di generare valore in modo continuativo.
Vision: precorrere il futuro per viverlo da protagonisti Gruppo Waste Italia si propone come il key player che
spinge il settore a operare sempre nell’ottica di una “sostenibilità consapevole e responsabile”. Orientare il
mercato verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile per aiutare le comunità a diventare a impatto zero
fornendo soluzioni concrete e tempestive ai problemi ambientali.
Per dare corpo a questa vision serve la capacità di avere obiettivi di ampio respiro raggiungibili grazie alle
caratteristiche che contraddistinguono il Gruppo:
 resilienza: un nucleo coeso di persone che sa affrontare il mutare delle condizioni interne ed esterne
senza compromettere le caratteristiche e i valori;
 durevolezza: un modello industriale che valorizza quanto tracciato da dai fondatori, ma capace di
guardare al futuro senza perdere di vista le sfide quotidiane;
 leadership: caratteristica determinata dalla qualità dei progetti e della loro attuazione, per costituire un
punto di riferimento per gli stakeholder e una proficua opportunità di investimento per il mercato dei
capitali.
Valori: i valori ai quali il Gruppo si ispira sono:
 etica;
 trasparenza;
 affidabilità;
 eccellenza.
Sostenibilità, onestà, correttezza, trasparenza, responsabilità, impegno e spirito di squadra caratterizzano le
relazioni di Gruppo Waste Italia verso il personale, i terzi e l’ambiente in cui opera.
Verde, socialmente impegnata, internazionale e tecnologicamente evoluta sono invece le quattro direttrici
guida che contribuiscono a delineare il coraggioso spirito imprenditoriale del gruppo e delle persone che ci
lavorano.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
2. SINTESI ANDAMENTO DEL GRUPPO
HIGHLIGHTS
(Valori in migliaia di euro)
VALORE DELLA PRODUZIONE
EBITDA
36.493
132.856
23.411
64.131
2014 *
2015
EBIT
2014 *
2015
RISULTATO NETTO DI GRUPPO
(2.176)
(29.549)
(9.778)
(39.236)
2014 *
2015
CAPITALE INVESTITO NETTO
2014 *
2015
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
323.604
285.684
(250.292)
DICEMBRE 2014
DICEMBRE 2015
DICEMBRE 2014
(261.977)
DICEMBRE 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
3.
SINTESI DEI RISULTATI DEL GRUPPO
Nel corso del 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A., al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano
(in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015), ha avviato e concluso il progetto strategico
di separazione delle società attive nello sviluppo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili dalle
restanti attività, consentendo così al Gruppo un esclusivo focus nel business dell’ambiente.
Come meglio dettagliato nel seguito della presente Relazione sulla Gestione e nel paragrafo “Innovatec e
Volteo Spin-off e attività operative cessate” delle note illustrative, la separazione di tale business è stata
effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo Energie S.p.A.
alla ex-controllata Innovatec S.p.A. conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da
quest’ultima; ii) a conferimento avvenuto, la distribuzione di un dividendo straordinario in natura agli azionisti
di Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) mediante assegnazione di n. 1 azione della Innovatec S.p.A.
ogni n. 10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A..
Nella circostanza di uscita da un settore strategico (così definito ai sensi dell’IFRS 8, fattispecie applicabile al
settore dell’efficienza energetica e rinnovabili ”EPC e General contracting”), il principio contabile IFRS 5
prevede che il conto economico 2015 della linea di business discontinuata non concorra al risultato
dell’esercizio su ogni linea di costo e ricavo per natura, ma il risultato complessivo della linea di business
discontinuata sia riflesso in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato delle
attività destinate alla vendita/cessate”; stesso trattamento viene applicato alle attività e passività connesse al
business discontinuato, che non concorrono agli attivi e passivi delle attività continue ma vengono esposti
sinteticamente in specifiche voci dell’attivo e del passivo. Il principio IFRS 5 richiede altresì che il conto
economico dell’esercizio comparativo venga riesposto in modo da rendere comparabili i perimetri delle attività
continuate e discontinuate nei due esercizi esposti nella comunicazione finanziaria. Nel caso di specie, l’IFRS
5 ha impatto solo sulla esposizione del conto economico in quanto, al 31 dicembre 2015, le attività e passività
del settore di efficienza energetica e rinnovabili discontinuato sono già state cedute e non concorrono quindi
più alla situazione patrimoniale finanziaria consolidata alla data di riferimento.
Di seguito vengono quindi esposti i dati consolidati di sintesi derivanti dalla applicazione dell’IFRS 5 e
desumibili dai prospetti di bilancio.
Euro migliaia
DATI DI SINTESI ECONOMICI
2015
Ricavi
EBITDA
132.856
36.493
% EBITDA
EBITD
EBIT
Risultato ante imposte
Risultato Netto di Gruppo
DATI DI SINTESI PATRIMONIALI
Capitale investito netto
Patrimonio Netto Gruppo
Patrimonio Netto
Indebitamento Finanziario Netto
Personale (Puntuale)
2014
riesposto *
64.131
23.411
15 vs 14
2014
approvato
%
68.725
13.082
107
56
93.029
22.565
27%
37%
-9%
(25)
24%
10.675
(2.176)
(32.718)
(39.236)
12.869
(9.778)
(19.368)
(29.549)
(2.194)
7.602
(13.350)
(9.687)
(17)
(78)
69
33
10.562
(18.031)
(28.691)
(29.548)
Dicembre
2015
Dicembre
2014
15 vs 14
%
285.684
19.452
23.708
323.604
62.667
73.311
(37.920)
(43.216)
(49.603)
(12)
(69)
(68)
(261.977)
(250.292)
(11.685)
5
295
351
(56)
(16)
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
(*)
A seguito dell’applicazione dell’IFRS 5, il conto economico 2014 riesposto non include i dati economici di Innovatec, Volteo e delle rispettive controllate che sono uscite dal
perimetro di consolidamento e che vengono esposti nella linea “Risultato da attività destinate alla vendita/cessate”. A seguito del dividendo straordinario in natura in azioni
Innovatec S.p.A. approvato dall’Assemblea degli Azionisti in data 27 ottobre 2015, l’intero business operativo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica è stato infatti ceduto a
beneficio di tutti gli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A. (quest’ultima ha mantenuto nell’ambito di tale operazione una partecipazione di minoranza di circa il 17%).
I dati economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5) prendono in considerazione le performance economiche di periodo
di Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31
dicembre 2014.
(1) Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) corrisponde al risultato netto rettificato degli accantonamenti ai fondi chiusura e post chiusura, delle imposte, del risultato della dismissione di
attività o del risultato delle attività discontinue, dei proventi e oneri finanziari nonché degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali e svalutazioni di attività non correnti,
avviamenti e progetti. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è una misura utilizzata dal Gruppo per monitorare e valutare l’andamento operativo e non è definito come misura contabile
nell’ambito dei Principi IFRS e pertanto non deve essere considerato una misura alternativa ai risultati intermedi di bilancio per la valuta zione dell’andamento operativo. Poiché la
composizione del Margine Operativo Lordo (EBITDA) non è regolamentato dai Principi Contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere
omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.
Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.), alla data della presente Relazione Finanziaria, è una holding
di partecipazioni, quotata al MTA di Borsa Italiana, attiva, tramite società partecipate, nel settore dell’ambiente
con partecipazioni di minoranza nel business delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. A seguito
dell’accordo preliminare di integrazione per incorporazione di Biancamano S.p.A.2 in Gruppo Waste Italia
S.p.A., sottoscritto nel mese di agosto 2015, è stata posta in essere una riorganizzazione strategico societaria
avente come obiettivo l’esclusiva focalizzazione del proprio ambito di operatività nel settore ambientale, così
da semplificare la propria struttura societaria in un’unica area di business – quella ambientale – attraverso
l’erogazione in data 11 novembre 2015 di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec S.p.A.3
L’integrazione di Biancamano S.p.A. in Gruppo Waste Italia S.p.A. permetterà la creazione di un grande
gruppo italiano nel settore ambientale, con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e
gestito da Borsa Italiana S.p.A., con l’obbiettivo di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della
gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente (waste management) con copertura integrale di tutta la filiera
della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la
valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti.
I Risultati consolidati
I dati consolidati per l’esercizio 2015 del Gruppo Waste Italia S.p.A. (“WIG” e/o “Società” e insieme con le
società controllate “Gruppo” e/o “Gruppo WIG”) fotografano il primo anno di pieno consolidamento dei
risultati del business ambiente apportato dal gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A.. I risultati non accolgono
più il contributo dei business dell’efficienza energetica, della produzione di energia elettrica e della costruzione
in EPC, usciti dal Gruppo a seguito dell’operazione di conferimento dei business della produzione di energia
elettrica e della costruzione in EPC (in capo a Volteo Energie S.p.A. controllata al 100% dalla Società prima
del conferimento) nella società quotata all’AIM Italia Innovatec S.p.A. (attiva nel business dell’efficienza
energetica) successivamente ceduta agli azionisti della Società tramite erogazione di un dividendo
straordinario in natura in azioni Innovatec (“Hive-off”). I commenti riportati nel seguito fanno riferimento ai
risultati 2015 confrontati con i risultati del 2014 riesposti ai sensi dell’IFRS 5 (“2014r”) al fine di tener conto
di detta operazione di Hive Off.
I dati consolidati per l’esercizio 2015 del Gruppo Waste Italia S.p.A. evidenziano un raddoppio del valore
della produzione a Euro 133 milioni (2014r: Euro 64 milioni) e un incremento del 50% dell’EBITDA a Euro
36,5 milioni (2014r: Euro 23,4 milioni) a seguito del continuo e progressivo sviluppo del business ambientale.
Anche il Risultato Operativo “EBIT”, pur rimanendo negativo, si conferma in forte aumento, passando da un
dato negativo di Euro -9,8 milioni del 2014r ad un dato negativo di Euro -2,2 milioni del 2015.
I ricavi e l’EBITDA del business Ambiente in capo alla sub holding Waste Italia S.p.A. e sue controllate
(“Waste” e/o “WI” e insieme con le sue controllate “Gruppo WI”) contribuiscono alla quasi totalità sia dei
ricavi che dell’EBITDA consolidati, contribuendo rispettivamente per Euro 119,2 milioni e Euro 37,8 milioni,
Biancamano S.p.A., primario operatore nel settore dei Servizi di Igiene Urbana anch’essa quotata al MTA di Borsa Italiana
Innovatec S.p.A. è società quotata sul mercato AIM Italia e attiva nello sviluppo e offerta di tecnologie innovative, prodotti e servizi per il mercato
corporate e retail nell’ambito della generazione distribuita smart grid e smart cities, dell’efficienza energetica e dello storage di energia. Gruppo Waste
Italia S.p.A. detiene attualmente una partecipazione di circa il 17,50% in Innovatec: antecedentemente al dividendo straordinario in natura in azioni
Innovatec S.p.A. erogato dalla Società ad inizio novembre 2015, Innovatec S.p.A. era controllata dalla Società con una quota azionaria dell’81% per
effetto del conferimento avvenuto ad ottobre 2015 della sub holding Volteo Energie S.p.A. in Innovatec S.p.A..
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
ovvero circa il 90% e più del 100% del totale consolidato. Waste è uno dei principali operatori a livello
nazionale nel settore della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente: in particolare le attività coprono
integralmente tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione,
il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti speciali, cioè tipicamente quelli che
tipicamente provengono dalle attività produttive industriali e commerciali.
I ricavi e l’EBITDA del business del Teleriscaldamento si sono attestati a Euro 12,4 milioni e a Euro 2,9
milioni in diminuzione rispetto ai Euro 20,3 milioni e Euro 5,2 milioni del 2014 e contribuendo per i soli primi
nove mesi dell’anno ai risultati del Gruppo a seguito della sottoscrizione in data 30 settembre 2015 tra SEI
Energia S.p.A. (“SEI”) e Volteo Energie S.p.A. (“Volteo” ora consociata per il Gruppo e controllata da
Innovatec S.p.A) di un contratto biennale di affitto di ramo d’azienda del business del Teleriscaldamento. Di
conseguenza, la contribuzione al Gruppo per l’ultimo trimestre 2015 è riferibile alla sola quota di competenza
del canone di affitto contrattualizzato pari ad Euro 1,1 milioni annui. In aggiunta, per l’anno 2014 l’attività
beneficiava ancora dell’incentivazione garantita alla cogenerazione abbinata al teleriscaldamento mediante
certificati verdi per complessivi Euro 3,8 milioni, incentivo cui la società non ha più diritto con impatto
negativo sui ricavi e margini.
Il positivo EBITDA conseguito dal business del Teleriscaldamento, non ha compensato, nell’esercizio, i costi
del segmento Corporate, i quali al netto delle fatturazioni tra i vari business, hanno contribuito negativamente
alla marginalità operativa lorda di Gruppo per Euro 3,2 milioni (2014r: Euro 1,9 milioni), oltre alle perdite di
circa Euro 1 milione generate dalle società no-core attualmente ancora nel perimetro di Gruppo.
L’incidenza dell’EBITDA sul valore della produzione è risultata pari al 28% rispetto al 37% dell’esercizio
precedente. L’anno 2015, è stato particolarmente critico per la controllata Waste Italia, risentendo di fattori
esogeni ed endogeni che di fatto ne hanno determinato la minore redditività del business. Tale minore
marginalità, proprio per la tipicità del business e dell’attività connessa di messa a dimora di rifiuti presso siti
di stoccaggio, è di natura temporanea e verrà recuperata nel corso dei prossimi esercizi.
L’EBIT risulta negativo per Euro 2,18 milioni con un positivo aumento della marginalità operativa rispetto al
dato negativo del 2014r di Euro 9,8 milioni. Il business Ambiente apporta alle performances economiche del
Gruppo maggiori ammortamenti e accantonamenti per le attività di chiusura e post chiusura relative alle
discariche di proprietà. Nel corso dell’esercizio 2014 erano state appostate a bilancio delle svalutazioni “non
ricorrenti” pari ad Euro 19,7 milioni le quali erano andate ad influire direttamente sull’EBIT di periodo (nel
2015 le svalutazioni “non ricorrenti” sono state pari a Euro 8,9 milioni). Per i motivi di cui sopra gli
ammortamenti e accantonamenti del 2015 sono stati pari a Euro 38,7 milioni, di cui Euro 28,3 milioni riferibili
al settore Ambiente (2014r: Euro 33,2 milioni di cui Euro 13,5 milioni riferibili al settore Ambiente).
L’incidenza dell’EBIT rispetto al valore della produzione, negativa per il 3%, è in significativo miglioramento
rispetto a quanto riportato nel 2014 dal Gruppo, nella configurazione riesposta, periodo nel quale l’incidenza
dell’EBIT risultava negativa per circa il 14%.
Il risultato ante imposte del 2015 è negativo per Euro 32,7 milioni (2014r: negativo per Euro 19,4 milioni) a
seguito della maggiore incidenza degli oneri finanziari che si sono attestati nel periodo a Euro 29,1 milioni
(2014r: Euro 11,9 milioni) e che risentono essenzialmente del peso degli interessi legati al Bond Waste di Euro
200 milioni emesso a metà novembre 2014. Il risultato ante imposte del 2014 beneficiava altresì di un provento
non ricorrente pari ad Euro 2,3 milioni derivante dalla definizione in via transattiva delle reciproche pretese
risarcitorie e di debito/credito tra il Gruppo e la società Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. (“ASM”) in
liquidazione e concordato preventivo (ex socio della controllata SEI), mentre quello del 2015 accoglie un onere
non ricorrente di circa Euro 1 milione connesso ad un accordo transattivo con un ex amministratore delegato
di una controllata del Gruppo.
Il risultato netto di Gruppo risulta quindi negativo per Euro 39,2 milioni rispetto allo stesso dato negativo
del 2014 riesposto di Euro 29,6 milioni e riflette, oltre agli effetti di cui sopra, anche il contributo al risultato
delle attività in dismissione. Come disposto dall’IFRS 5, la voce accoglie il risultato di tutte le società che sono
state distribuite attraverso il dividendo straordinario ai soci della Società in occasione dell’operazione di Hiveoff nonché la svalutazione a fair value di Euro 0,9 milioni della partecipazione residua in Innovatec S.p.A. post
erogazione del dividendo straordinario in natura, nonché i risultati delle due residue società agricole di
biodigestione titolari di un impianto di 1 MWe ciascuno siti in provincia di Latina ancora sotto il controllo di
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Gruppo. Oltre a quanto sopra riportato, il risultato netto risente di un sensibile incremento del carico fiscale
dovuto principalmente alla parziale indeducibilità degli oneri finanziari rispetto al risultato operativo lordo,
producendo un valore complessivo di imposte per l’anno 2015 pari ad Euro 3,1 milioni (2014r: Euro 1,2
milioni).
L’indebitamento finanziario netto di Gruppo si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 262 milioni rispetto a
Euro 250,3 milioni di fine dicembre 2014. I flussi della gestione operativa sono stati completamente
compensati dagli oneri finanziari derivanti dal già citato Bond Waste e dagli effetti delle politiche di riequilibro
del capitale circolante operativo netto ed investimenti effettuati per lo sviluppo del business.
Rispetto all’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 di Euro 275 milioni, la riduzione di Euro 13,8
milioni riflette essenzialmente l’operazione di Hive Off, cosi come ha sostanzialmente inciso anche sulla
riduzione del capitale investito netto che è passato da Euro 324 milioni al 31 dicembre 2014 a Euro 286 milioni
di fine dicembre 2015.
Al solo fine di consentire una comprensione dell’attività svolta dal Gruppo nel 2015 sino al momento della
discontinuazione dell’attività efficienza energetica e rinnovabili (ossia a partire dall’inizio del quarto trimestre
2015) con l’attività svolta nell’esercizio 2014, periodo in cui il Gruppo era integralmente operativo nei settori
dell‘efficienza energetica e delle rinnovabili, si presenta la seguente tabella che compara il conto economico
consolidato 2014 risultante dal bilancio al 31 dicembre 2014 approvato con il conto economico consolidato
2015 rettificato delle grandezze economiche afferenti ai settori di attività discontinuati ed esposte
sinteticamente nella linea “Risultato delle attività destinate alla vendita/cessate”.
Valori in euro
milioni
EPC & General
contracting
2015
Ricavi
EBITDA
EBIT
8,7
0,4
0,2
2014
7,2
(2,4)
(8,0)
Smart Energy
2015
9,4
0,5
(2,9)
2014
19,1
(0,5)
(1,2)
Produzione energia
elettrica
2015
0,5
0,4
0,2
2014
6,2
2,9
(7,6)
Totale business
discontinuati
Rinnovabili
2015
18,6
1,3
(2,6)
2014
32,5
0,0
(16,8)
Si ricorda che nell’esercizio 2014 sono state operate nell’ambito del segmento operativo “EPC & General
contracting” svalutazioni per circa Euro 5,7 milioni riferibili a crediti commerciali per Euro 0,8 milioni ed a
crediti connessi alla cessione del Gruppo Hybla e di Photon Energy S.r.l., operazioni occorse nel 2013, per
complessivi Euro 4,9 milioni. Anche i risultati del segmento operativo “Produzione energia elettrica” sono
stati interessati nel 2014 dall’adeguamento del valore di carico del costruendo parco eolico di Cirò ai valori di
mercato del periodo per iniziative similari tramite una svalutazione di Euro 4,5 milioni circa. Inoltre
confluivano nel segmento operativo i risultati dell’attività di produzione di energia elettrica da sfruttamento
del biogas da discarica, che dal 1 dicembre 2014 concorrono ai risultati della filiera “Ambiente” a seguito della
cessione degli impianti allora occorsa tra Volteo Energie S.p.A. e Waste Italia S.p.A.
Quanto al segmento operativo EPC & General contracting, che fa capo alla ex controllata Volteo Energie
S.p.A., i ricavi della gestione caratteristica dei primi nove mesi dell’esercizio 2015 sono risultati pari a Euro
8,7 milioni e si riferiscono sostanzialmente all’avanzamento della commessa di Capo Mulini, relativa alla
ristrutturazione in ottica green e clean tech del complesso alberghiero “Perla Jonica”, la quale contribuisce al
valore della produzione del segmento per circa Euro 6,9 milioni. A completamento dei risultati conseguiti
dall’attività di costruzione vengono riclassificati all’interno di tale segmento i ricavi riferibili all’attività di
Operation & Maintenance su impianti da fonte rinnovabile per complessivi Euro 1,3 milioni.
I ricavi della gestione caratteristica riferibili al segmento operativo Efficienza Energetica (Smart Energy) in
capo ad Innovatec S.p.A. (di cui oggi la Società detiene una partecipazione di collegamento del 17,47%), hanno
contribuito nei primi nove mesi del 2015 ai ricavi di Gruppo per Euro 9,4 milioni rispetto a Euro 11,4 milioni
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Tali ricavi sono riferibili principalmente alla maturazione dei
Titoli di Efficienza Energetica (TEE) connessi al “Progetto Serre”, avviato nel corso del 2014, per complessivi
Euro 2,9 milioni di competenza dei primi nove mesi del 2015, oltre al ricavo rinveniente dalla cessione
avvenuta durante il primo trimestre dello stesso esercizio 2015 alla correlata Exalto Energy & Innovation S.r.l.
del diritto alla maturazione dei TEE per due delle serre già completate per un controvalore complessivo di
Euro 1,1 milioni.
Oltre al contributo garantito dai TEE connessi al “Progetto Serre” nel corso dei primi nove mesi del 2015 si
sono consuntivati ricavi afferenti l’installazione di impianti fotovoltaici riconducibili alla già società Stea S.r.l.
(ad oggi fusa per incorporazione all’interno di Innovatec S.p.A.) per Euro 2,6 milioni e le vendite di impianti
fotovoltaici sul mercato retail e corporate e le connesse attività di O&M operate dalla controllata Sun System
S.p.A. per circa euro 1,8 milioni, oltre ad Euro 1 milione in connessione ad incrementi di immobilizzazioni
per lavori interni.
Quanto infine al business “Produzione di Energia Elettrica” relativamente ai primi nove mesi del 2015, i
ricavi di periodo sono riferibili alla produzione elettrica effettuata dall’impianto fotovoltaico di circa 1Mwp
ubicato ad Ostuni di proprietà della già citata Atria Solar S.r.l. (a partire dal 10 agosto 2015 la società è stata
fusa per incorporazione in Volteo Energie S.p.A.) nonché delle serre fotovoltaiche di circa 0,2 MWp di Pachino
Energia S.r.l..
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
Le voci riportate negli schemi riclassificati di bilancio sono in parte estratte dagli schemi di bilancio previsti
dalla legge e riportati nel proseguo del presente documento ed in parte oggetto di aggregazioni; per
quest’ultime di seguito riportiamo la loro composizione e note di rinvio alle voci degli schemi di bilancio
obbligatori, come richiesto dalla Raccomandazione del CESR (CESR/05-17 b):





Ricavi: la voce è data dalla somma delle voci ricavi delle vendite e delle prestazioni;
Costi operativi: la voce è data dalla somma delle voci materie prime di consumo, costo per servizi ed
altri costi operativi, variazione delle rimanenze di materie prime e materiali di consumo e di prodotti
finiti;
Ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti: la voce è data dalla somma delle voci ammortamenti
e svalutazioni immobilizzazioni immateriali, ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni
materiali, accantonamenti per svalutazione crediti;
Margine Operativo lordo (EBITDA) (acronimo di Earning Before Interest, Taxes, Depreciation and
Amortization, o Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito nei Principi
Contabili Internazionali. L’EBITDA è una misura utilizzata dal Management per monitorare e valutare
l’andamento operativo della Società, ritenuta significativa dal management, in quanto non è
influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili
fiscali, dall’ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle politiche di
ammortamento. L’EBITDA è definito come l’Utile d’esercizio al lordo degli ammortamenti di
immobilizzazioni materiali ed immateriali, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito
dell’esercizio;
Il Risultato operativo (EBIT – Earning Before Interest and Taxes) è l’Utile d’esercizio al lordo degli
oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
Le grandezze sopracitate, quali l’EBITDA, l’EBIT sono comunemente identificate senza avere una
definizione omogenea nei principi contabili o nel Codice Civile e pertanto potrebbero essere non
comparabili con grandezze denominate allo stesso modo da altri soggetti:




Altre attività: la voce è data dalla somma delle voci altre attività correnti e altre attività finanziarie;
Altre passività: la voce è data dalla somma delle voci debiti d’imposta ed altre passività;
Capitale immobilizzato: la voce è data dalla somma delle immobilizzazioni immateriali, materiali
e finanziarie;
Capitale circolante netto: la voce è data dalla somma delle rimanenze finali, dei crediti
commerciali, altre attività e attività destinate alla vendita al netto dei debiti commerciali e delle
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015

altre passività. Capitale circolante netto al netto fondi e altre passività: la voce è data dalla somma
algebrica tra il capitale circolante netto e i fondi e altre passività non correnti;
La Posizione Finanziaria Netta (PFN) utilizzata come indicatore finanziario dell’indebitamento,
viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato
Patrimoniale, così come previsto dalla comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Componenti positive: cassa e disponibilità liquide, titoli di pronto smobilizzo dell’attivo
circolante, crediti finanziari a breve termine e strumenti derivati. Componenti negative: debiti
verso banche, debiti verso altri finanziatori, società di leasing e di factoring.
Indicatori di Performance
RATIOS SU PROFITTABILITA'
EBITDA %
EBIT %
INTEREST COVERAGE vs EBITDA
INTEREST COVERAGE vs EBIT
ROE
ROI
ROS
RATIOS FINANZIARI
Fixed asset coverage
PFN a breve / Patrimonio Netto
PFN a breve netto rimodulazioni in
corso / Patrimonio Netto
PFN / Patrimonio Netto
PFN / CIN
Patrimonio Netto / CIN
PFN / EBITDA
ROTAZIONE CCN
CCN / Ricavi
31 dicembre
2015
31 dicembre
2014
27%
-2%
-82%
280%
-202%
-1%
-2%
37%
-15%
-51%
92%
-47%
-4%
-15%
37%
275%
185%
24%
6%
6%
1105%
92%
8%
7x
341%
77%
23%
11x
-8,6
-12%
-5,7
-17%
Dalla tabella precedente di evidenzia che i ratios di profittabilità sono peggiorati rispetto lo scorso anno ad
eccezione dell’EBIT che invece è in aumento di 13 punti percentuali per effetto delle minori svalutazioni non
recurring registrate nell’anno e dove si è data ampia trattazione delle pagine precedenti e successive. L’interest
coverage ratio risulta anch’esso peggiorato per via del maggior peso degli oneri finanziari e risulta invece
negativo nel rapporto oneri finanziari netti rispetto l’EBIT (il cui ratio evidenzia la recoverability annuale sugli
investimenti operativi effettuati)
Anche i correnti rapporti di leverage finanziario risultano in peggioramento nell’esercizio.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
I Risultati della capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A.
Euro migliaia
DATI DI SINTESI ECONOMICI
2015
Ricavi
EBITDA
2014
3.589
(1.625)
15 vs 14
%
1.803
(2.802)
1.786
1.177
99
(42)
-45%
-155%
110%
(71)
(2.974)
(35.747)
(35.999)
(3.956)
(1.502)
(1.316)
982
(34.245)
(34.682)
(25)
2.281
2.635
Dicembre 2015
Dicembre 2014
Capitale investito netto
Patrimonio Netto
112.735
64.197
193.764
110.311
(81.029)
(46.114)
(42)
(42)
Indebitamento Finanziario Netto
(48.538)
(83.453)
34.915
(42)
3
11
(8)
(73)
% EBITDA
EBIT
Risultato ante imposte
Risultato Netto
DATI DI SINTESI PATRIMONIALI
Personale (Puntuale)
15 vs 14
%
I ricavi della capogruppo ammontano a Euro 3,6 milioni (2014: Euro 1,8 milioni). La capogruppo svolge
attività di direzione e coordinamento delle partecipate e dei business da esse gestiti: nell’esercizio ha svolto
attività in favore delle società controllate e collegate quali advisory strategico e finanziario, coordinamento e
direzione strategica del Gruppo e dei relativi business, relazioni esterne, della finanza, del legale, del personale,
dell’organizzazione, della segreteria societaria e dell’amministrazione pianificazione e controllo.
L’incremento rispetto al precedente esercizio è da imputarsi principalmente alla management fee nei confronti
della controllata indiretta Waste Italia S.p.A., fatturata ai sensi del regolamento del Bond Waste.
I costi corporate incidono per Euro 5,2 milioni in aumento rispetto a quanto registrato nel 2014 (pari a
complessivi Euro 4,6 milioni). Le principali variazioni rispetto ai costi sostenuti dalla Società nell’esercizio
precedente sono da ascriversi a maggiori costi consulenziali per circa Euro 0,2 milioni e ad un maggior onere
da pro-rata IVA per circa Euro 0,3 milioni.
L’esercizio 2015 risente inoltre della svalutazione delle azioni Veneto Banca in portafoglio (di Euro 0,8 milioni
pari a circa l’80% del valore a seguito di deliberazioni assunte da parte degli organi consiliari di Veneto Banca),
e soggette a pegno da parte di Banca Intermobiliare e Gestioni “BIM”, a fronte di un finanziamento erogato
(residuo al 31 dicembre 2015 di Euro 1,3 milioni) negli scorsi esercizi alla ex controllata Sostenya S.p.A. (fusa
nel 2014 nella Società), e di accantonamenti a fondo rischi per Euro 0,4 milioni a fronte di contenziosi in corso.
Così come l’esercizio 2014, anche l’anno 2015 è stato particolarmente ricco di operazioni straordinarie che
hanno interessato sia direttamente Gruppo Waste Italia S.p.A., come l’operazione di conferimento di Volteo
Energie S.p.A. in Innovatec S.p.A. (c.d. operazione di “Hive-off”) e la conseguente distribuzione di un
dividendo straordinario in azioni Innovatec, operazione posta in essere nell’ambito dell’accordo di
integrazione col Gruppo Biancamano, in forza del quale nel corso del 2016, se tutte le condizioni sospensive
verranno assolte, verrà operata la fusione tra le due entità.
Tale progetto strategico ha comportato la separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza
energetica e rinnovabili dalle altre attività, consentendo così un focus esclusivo nel business dell’ambiente. La
separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione
detenuta in Volteo Energie S.p.A. a Innovatec S.p.A conferendola nell’ambito di un aumento di capitale
deliberato da quest’ultima; ii) la distribuzione di un dividendo straordinario in natura agli azionisti della Società
mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni n. 10 azioni di Gruppo Waste
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Italia S.p.A. detenute dagli azionisti. L’operazione di cui al punto i) ha comportato l’iscrizione di effetti
minusvalenti per Euro 8,1 milioni.
Sempre a livello di rapporti partecipativi, la Società ha iscritto nel corso dell’esercizio svalutazioni di
partecipazioni per circa Euro 38,5 milioni, di cui Euro 30,35 milioni riferite alla controllata Waste Italia
Partecipazioni S.r.l., che controlla, tramite Waste Italia Holding S.p.A., la società sub holding per l’ambiente
Waste Italia S.p.A. Tale svalutazione, determinatasi in sede di test di impairment, affidato a consulenti esterni
è conseguente alle perfomance realizzate nel corso del 2015 dal business Ambiente, e dal nuovo Piano
Industriale del business Ambiente approvato da Waste Italia S.p.A. in data 24 marzo 2016.
Alle svalutazioni operate, a cui deve essere aggiunto un ulteriore onere non ricorrente di Euro 1 milione
derivante da un accordo transattivo con un ex amministratore del Gruppo, si contrappone i proventi derivanti
dal dividendo ricevuto nel corso del primo semestre dell’esercizio dalla ex controllata Volteo Energie S.p.A.
di Euro 16,6 milioni.
Tali effetti hanno determinato per il 2015, un risultato ante imposte negativo di Euro 35,7 milioni rispetto ad
un utile conseguito lo scorso anno di Euro 1,5 milioni.
L’indebitamento finanziario netto di Gruppo Waste Italia S.p.A. si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 48,5
milioni rispetto a Euro 83,5 milioni di fine dicembre 2014 (facendo registrare un miglioramento di Euro 35
milioni) principalmente a seguito della razionalizzazione dei rapporti finanziari con le società controllate e
collegate per Euro 33,1 milioni e all’accollo di un mutuo immobiliare (il cui valore residuo alla data di cessione
era pari a Euro 2,3 milioni) da parte della controllata indiretta 19 RE S.r.l. nell’ambito della cessione alla stessa
dell’immobile sito a Milano in via Mascheroni e della cessione, sempre a 19 RE S.r.l. del leasing immobiliare
(il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 0,8 milioni) relativo ad un altro immobile sito sempre
a Milano. Tali operazioni sono state poste in essere nell’ambito dell’attesa fusione conseguente all’accordo di
integrazione con il Gruppo Biancamano. Tali cessioni immobiliari hanno comportato la riduzione delle attività
materiali di circa Euro 6,9 milioni.
4.
IL BUSINESS DEL GRUPPO WIG
Nell’ambito della prospettata fusione con Biancamano e a seguito delle operazioni di riorganizzazione di Hive
Off e del dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec, diffusamente descritte di seguito, Gruppo
Waste Italia S.p.A. è alla data di approvazione del presente Relazione Finanziaria una holding di partecipazione
attiva nel business ambiente e con delle partecipazioni non di controllo nel business delle rinnovabili e
efficienza energetica (“Gruppo WIG”).
Il business ambientale del Gruppo fa capo alla controllata Waste Italia S.p.A. (controllata nel tramite di Waste
Italia Partecipazioni S.r.l. che a sua volta controlla la società Waste Italia Holding S.p.A.). Le attività del
gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. (“Gruppo WI”) coprono integralmente tutta la filiera della gestione
integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione
e lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi, cioè tipicamente quelli che provengono dalle attività
produttive industriali e commerciali. Possiede un portafoglio di oltre tremila clienti consolidati nel mercato dei
servizi di gestione e smaltimento rifiuti (di cui 31 fanno parte della categoria National essendo serviti su tutto
il territorio nazionale), con ben nove centri di selezione e sette punti di raccolta che smaltiscono in sei
discariche di proprietà, dando una copertura completa alla filiera della progettazione di impianti, alla raccolta
e selezione, sino allo smaltimento finale, con un’ampia ed integrata gamma di servizi offerti, consulenza e
personalizzazione, anche tramite una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale. Inoltre produce
energia elettrica da fonte fotovoltaica e mediante sfruttamento del biogas prodotto da discariche asservite
rispettivamente con una capacità installata di circa 1,2 MWp e 13,1 MWe.
Nello specifico le attività in ambito ambientale sono le seguenti:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015



servizi di raccolta, ossia attività di caricamento e di trasporto dei rifiuti, essenzialmente verso impianti
di selezione e trattamento mediante il proprio parco automezzi (oltre 60 veicoli di proprietà), nonché
attraverso accordi con trasportatori terzi con presenza diretta essenzialmente nelle regioni Piemonte e
Lombardia, in prossimità degli impianti di proprietà del Gruppo e di terzi in ragione del principio di
prossimità o di tipologia di rifiuto da trattare e con l’ausilio di partner nel resto d’Italia;
a valle dell’attività di raccolta, a seconda della specifica tipologia di rifiuto, il Gruppo opera una scelta
in merito alla destinazione del rifiuto stesso, considerando se inviarlo presso impianti di selezione e
trattamento propri, ovvero verso impianti di operatori terzi. Il materiale residuo viene sottoposto a
selezione avanzata quando presenta componenti valorizzabili o, in caso contrario, trasportato e conferito
direttamente in discarica per lo smaltimento finale. Waste Italia e le sue controllate dispongono di 9
impianti di trattamento che consentono, con modalità e tecnologie tra loro diverse, di selezionare e
recuperare materiali, avviando allo smaltimento in discarica solo la parte dei rifiuti non altrimenti
valorizzabili, in coerenza con il principio della preferenza del recupero;
lo smaltimento in discarica è l’ultimo passaggio nel ciclo di vita del rifiuto. La frazione del rifiuto non
ulteriormente trattabile / valorizzabile in modo diverso, viene destinata allo smaltimento in giacimenti
di messa a dimora di rifiuti. Waste Italia e le sue controllate sono titolari dei seguenti giacimenti (per
una capacità di conferimento residua al 31 dicembre 2015 pari a 3 milioni di tonnellate):
- Albonese;
- Bedizzole;
- Boscaccio;
- Bossarino;
- Cavenago;
- Chivasso 0;
- Chivasso 3.
Waste Italia e le sue controllate detengono anche quattro discariche non più attive per le quali è in corso un
periodo c.d. di post chiusura. Precisamente:

Chivasso 1: discarica autorizzata il 23 luglio 1987 con una capacità di 484.800 metri cubi. L’attività di
smaltimento è iniziata nel dicembre del 1987 e si è conclusa a marzo 1995;

Chivasso 2: discarica autorizzata il 3 luglio 1990 con una capacità di 1.583.892 metri cubi. I
conferimenti sono iniziati nel mese di gennaio del 1992 e si sono conclusi nel novembre del 2001;

Orbassano: discarica autorizzata il 30 aprile 1990 con una capacità di 140.000 metri cubi. I conferimenti
sono iniziati nel mese di aprile del 1990 e conclusi nel giugno 1992;

Bedizzole vasca A: discarica autorizzata il 5 dicembre 1997 con una capacità di 832.500 metri cubi. I
conferimenti sono iniziati nel mese di agosto del 1999 e conclusi nel luglio 2003.
Con l’affitto di rami d’azienda di proprietà della LA.FU.MET S.r.l. dal mese di maggio 2015 il Gruppo opera
anche attività di trasporto e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sia solidi che liquidi.
Il Gruppo WIG inoltre ha svolto fino al 30 settembre 2015, tramite SEI Energia S.p.A. e la sua collegata
N.O.V.E. S.p.A., attività di vendita di energia elettrica e termica e di progettazione, realizzazione e gestione
di impianti di generazione, cogenerazione e reti di teleriscaldamento nel territorio della provincia di Torino.
Tale attività è stata oggetto di affitto per una durata di 2 anni a Volteo Energie S.p.A., società conferita in
Innovatec S.p.A nel già citato processo di razionalizzazione delle attività di Gruppo.
Con le succitate operazioni societarie viene dunque a concludersi la ripartizione delle attività del Gruppo in tre
business unit: “Rinnovabili & Efficienza Energetica”, “Ambiente” e settore “Corporate”, che vedeva
all’interno del business Rinnovabili i segmenti operativi delle costruzioni, produzione energia elettrica, smart
energy e teleriscaldamento. Dal quarto trimestre del 2015 il Gruppo risulta quindi organizzato in due business
unit, Ambiente e Corporate.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
5.
FATTI RILEVANTI AVVENUTI NELL’ESERCIZIO 2015
Operazione di integrazione tra Gruppo Waste Italia e Biancamano
In data 5 agosto 2015 Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A) e Biancamano S.p.A., anch’esso quotato
al MTA di Borsa Italiana, hanno sottoscritto un accordo volto alla realizzazione di un’operazione di
integrazione, da attuarsi mediante la fusione per incorporazione (la “Fusione”) di Biancamano S.p.A. in
Gruppo Waste Italia S.p.A. (l’”Integrazione”).
La realizzazione dell’operazione è subordinata ad una serie di condizioni sospensive tra cui la ristrutturazione
del debito finanziario di Biancamano con i propri istituti finanziatori (“Ristrutturazione Debito Biancamano”)
secondo quanto condiviso nei suoi elementi essenziali dalle società partecipanti alla Fusione e che prevede,
nella proposta che verrà avanzata agli istituti finanziatori, la conversione di parte dell’esposizione debitoria in
capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo dopo la fusione.
L’Integrazione è finalizzata alla creazione di un gruppo leader in Italia nel settore privato della gestione dei
rifiuti e dei servizi per l’ambiente (c.d. waste management) e alla realizzazione di importanti sinergie in
un’ottica di creazione di valore per tutti gli azionisti. La Fusione si inserisce nel quadro di un più ampio disegno
industriale e strategico, volto alla creazione di un grande gruppo italiano nel settore ambientale, con azioni
quotate sul segmento MTA, in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione dei
rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti
attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento
dei rifiuti.
I principali benefici attesi dall’operazione di Integrazione sono:






alta complementarietà delle attività, sia in considerazione della situazione attuale del mercato
nazionale dei servizi di gestione dei rifiuti, municipali e speciali, sia in considerazione della situazione
prospettica a cui sta tendendo il mercato della gestione dei rifiuti urbani (integrazione di raccolta e
smaltimento);
integrazione del business e dei mercati di sbocco. L’operazione porta all’integrazione verticale del
nuovo player su tutta la catena del valore del settore ambientale del waste management: dalla
progettazione dei servizi e degli impianti, alla raccolta e trasporto ed allo smaltimento dei rifiuti urbani,
differenziati e speciali, integrando orizzontalmente anche il mercato di riferimento (clienti privati e
pubbliche amministrazioni), permettendo altresì infine la copertura di tutto il territorio nazionale,
grazie alla presenza capillare di Biancamano in quasi tutte le regioni d’Italia;
anticipazione dei cambiamenti previsti nel settore. L’orientamento attuale del legislatore in
connessione alle gare pubbliche per la gestione dei servizi di igiene ambientale è, sempre di più, quello
di privilegiare gare che integrino i servizi di raccolta degli RSU con lo smaltimento finale in discarica
degli stessi laddove finora i due servizi sono stati tenuti separati; in questo contesto l’apporto di knowhow in relazione alla gestione di discariche controllate garantito da Gruppo Waste Italia potrebbe
essere un fattore chiave di successo per incrementare la possibilità di aggiudicazione di siffatte gare;
preparazione all’espansione nei mercati esteri. L’integrazione delle competenze di Biancamano nel
settore della raccolta e di Gruppo Waste Italia in quello del trattamento e smaltimento finale di rifiuti
in un contesto normativo estremamente complesso come quello italiano costituisce un atout unico per
potersi proporre efficacemente all’estero come promotore di soluzioni integrate al problema dei rifiuti
urbani che numerose economie in fase di sviluppo iniziano a giudicare come di primario interesse;
significative sinergie previste. L’operazione permette di sviluppare importanti sinergie in termini di
costi operativi e capitale investito, tramite la condivisione delle piattaforme di trasporto (uno dei costi
più rilevanti in questa tipologia di business) già sviluppate in autonomia dai due gruppi che porterebbe
ad una riduzione dei costi operativi e degli investimenti di sviluppo per ampliare il rispettivo raggio di
azione;
razionalizzazione organizzativa. L’unione di due strutture autosufficienti dal punto di vista
dell’organico permetterà di valorizzare al meglio le professionalità già presenti in-house e di
conseguire economie di scala e conseguenti ad una razionalizzazione organizzativa.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
L’Integrazione (e quindi la stipula dell’atto di fusione) è sospensivamente condizionata alle seguenti
condizioni:








completamento della due diligence al fine di confermare le assunzioni delle linee guida dei piani
industriali che le Società hanno predisposto e condiviso ai fini dell’Integrazione (“Piano Industriale”);
la Ristrutturazione del Debito Biancamano secondo quanto condiviso nei suoi elementi essenziali dalle
Società Partecipanti alla Fusione e che prevede, la conversione di parte dell’esposizione debitoria in
capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo dopo la fusione;
perfezionamento di un piano di riorganizzazione societaria in Gruppo Waste Italia da attuarsi mediante
il trasferimento delle attività rinnovabili da Gruppo Waste Italia a Innovatec e la successiva
distribuzione agli azionisti di Gruppo Waste Italia delle azioni possedute da Gruppo Waste Italia in
Innovatec S.p.A. (avvenuta con ampia descrizione di seguito);
mancato verificarsi di un evento di rimborso anticipato ovvero di default ai sensi del Prestito
Obbligazionario Waste Italia di Euro 200 milioni;
conferma da parte dell’esperto della congruità del Rapporto di Cambio ai sensi dell’articolo 2501sexies del codice civile;
approvazione del Progetto di Fusione da parte delle rispettive assemblee di Gruppo Waste Italia S.p.A.
e Biancamano S.p.A.;
non applicabilità della disciplina in materia di offerte pubbliche di acquisto obbligatorie;
ottenimento di tutte le autorizzazioni aventi carattere antitrust, amministrativo e regolamentare
necessarie per il perfezionamento dell’operazione di Fusione.
Sostenya Group Plc di diritto UK (attuale azionista di controllo di fatto di Gruppo Waste Italia) e Biancamano
Holding S.A. di diritto svizzero (attuale azionista di controllo di Biancamano) si sono impegnate a sottoscrivere
un accordo avente ad oggetto alcune previsioni di governance della società risultante dalla Fusione, in virtù
del quale la stessa Sostenya Group Plc esprimerà la maggioranza dei componenti del consiglio di
amministrazione.
Il closing dell’operazione, subordinatamente al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, e alla luce di alcuni
allungamenti nelle tempistiche (comunicato stampa congiunto del 30 marzo 2016) è ora previsto entro fine
anno 2016. Gruppo Waste Italia S.p.A. (quale società risultante dalla fusione) continuerà ad essere quotata
presso la Borsa di Milano e ad avere sede legale in Italia.
Introduzione voto maggiorato
In data 5 maggio 2015, l’Assemblea straordinaria degli Azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A., riunita con la
presenza di tanti soci rappresentativi di una percentuale pari al 75,89 % del capitale sociale, ha deliberato con
il voto favorevole del 100 % dei presenti le modifiche dello statuto sociale (articolo 6 bis) volte a introdurre il
meccanismo della maggiorazione del diritto di voto. L’introduzione di tale istituto è volta a incentivare
l’investimento a medio-lungo termine e così la stabilità della compagine sociale, in conformità alla facoltà
prevista dall’art. 127-quinquies del T.U.F., di recente introduzione, e dall’articolo 20 del decreto legge 91 del
24 giugno 2014 (cosiddetto “decreto competitività”). In particolare, infatti, la disciplina introdotta prevede
l’attribuzione di due voti a ogni azione ordinaria appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo
non inferiore a due anni, a decorrere dalla data di iscrizione in un apposito Elenco, istituito e tenuto a cura
della Società.
Modifica della denominazione societaria da Kinexia S.p.A. a Gruppo Waste Italia S.p.A.
In considerazione della focalizzazione del business nel settore ambientale anche a livello internazionale e al
fine di dare alla Società una denominazione perfettamente riconoscibile anche a livello internazionale e che
porti ad un rafforzamento in termini di immagine verso il mercato, la denominazione della società Kinexia
S.p.A. è stata modificata in Gruppo Waste Italia S.p.A. con la conseguente modifica articolo 1 dello statuto
sociale della Società. Nello specifico la a è avvenuta in sede assembleare in data 27 ottobre 2015.L’atto è stato
iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 29 ottobre 2015.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Operazione di Riorganizzazione del Gruppo e dividendo straordinario in natura
Come precedentemente illustrato, per dar vita alla nuova realtà integrata con Biancamano, e anche al fine di
procedere ad una razionalizzazione delle attività attualmente in capo a Gruppo Waste Italia S.p.A.,
quest’ultima ha finalizzato nel corso del secondo semestre 2015 una riorganizzazione strategico societaria, al
fine di conseguire una struttura partecipativa di Gruppo con esclusivo focus nel business ambientale. A tal
fine, tramite l’erogazione di un dividendo straordinario in natura della partecipazione di Innovatec, Gruppo
Waste Italia S.p.A. si è “spogliata” (“Hive Off”) del business delle rinnovabili (comprensivo dei settori
dell’efficienza energetica e teleriscaldamento) non più ritenuto core per quest’ultima. Anteriormente al
dividendo straordinario, il Gruppo Waste Italia S.p.A. ha ceduto, tramite una operazione di conferimento alla
controllata Innovatec S.p.A. (quotata all’AIM Italia), il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A.4
(“Volteo”) post riorganizzazione societaria avvenuta nello stesso periodo 20155 (la “Riorganizzazione”).
L’operazione di Hive Off è stata attuata mediante un aumento del capitale sociale di Innovatec (deliberato con
esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia
– ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) liberato mediante conferimento della partecipazione in Volteo Energie
S.p.A., a fronte dell’emissione, da parte di Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un
controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”) da imputarsi interamente a
capitale, con conseguente aumento del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80 ed emissione
di n. 3.846.153 azioni ordinarie della stessa categoria già emesse da Innovatec.
Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre
2015 l’Assemblea degli Azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la
distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata
Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve
disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25 (il “Dividendo Straordinario”). In particolare, il Dividendo
Straordinario è consistito nell’assegnazione, avvenuta in data 11 novembre 2015, di Azioni Innovatec a valere
sulla somma massima di Euro 14.055.260,02 della riserva da fusione e di Euro 262.798,75 della residua di utili
portati a nuovo, quest’ultima al netto dell’importo utilizzato per la copertura delle perdite d’esercizio 2014 e
delle riserve negative risultanti nel bilancio d’esercizio 2014 di Kinexia. Le Azioni Innovatec assegnate sono
state soggette ad un vincolo di indisponibilità di 180 giorni a decorrere dalla data di loro assegnazione (“Lock
Up”).
Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli
intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9
Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5.
Il socio di controllo della Società, a seguito dell’operazione Volteo e del distribuzione del Dividendo
Straordinario, detiene alla data di approvazione della presente Relazione Finanziaria il 17,47% del capitale
sociale di Innovatec S.p.A..
4
Volteo Energie S.p.A. era la sub-holding del Gruppo operante nel business delle fonti rinnovabili. La società è attiva nell’ambito della progettazione
e gestione di impianti ad energia rinnovabile ed in generale sulle tematiche ambientali. Oltre a gestire le partecipate del settore, svolge attività per il
Gruppo Waste Italia S.p.A. in qualità di “general contractor” nella realizzazione di impianti nel settore eolico, fotovoltaico e di biogas, biomasse e
bioenergie nonché attività di consulenza ingegneristica e tecnica sia per le società del Gruppo Waste Italia S.p.A che per le società correlate e terzi. A
riguardo, si segnala che a seguito della Riorganizzazione Societaria (come infra definita) del Gruppo Waste Italia S.p.A, Volteo si focalizzerà nella sua
attività core e cioè nella realizzazione e nella gestione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, sia in Italia che all’estero, di grande
e media taglia in modalità di EPC (Engineering Procurement & Construction) contractor sia in house che per terzi nonché nella gestione e partecipazione
di controllo in società che hanno come attività la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (“Attività core Volteo”).
5
In parziale esecuzione di tale processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale
sociale di IGM S.r.l. per Euro 100, ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100, iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per
Euro 10.000, iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000, v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000, vi) il 100% di Bioenergie
Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000 e viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il
restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A.(oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 2.347.533).
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Sviluppo internazionale nel Settore Ambiente: Iran
A seguito di un accordo di sviluppo sottoscritto tra Gruppo Waste Italia S.p.A. e Gruppo Biancamano, nel
gennaio del 2015 sono state avviate attività di proposta per la messa in sicurezza e la nuova realizzazione della
discarica di Halge Darreh, a 40 km da Teheran, in Iran. Il progetto è stato esposto ed approvato nelle sue linee
tecniche e finanziarie dalla Municipalità di Karaji, responsabile della gestione del sito, e presentato alle più
alte autorità pubbliche della provincia di Alborz, nonché alle competenti autorità ministeriali. Il progetto
prevede un piano di investimento superiore a Euro 50 milioni, con un primo investimento da parte dei
proponenti limitato a Euro 3,5 milioni, ed il resto derivante da autofinanziamento tramite i flussi tipici di
gestione della discarica stessa. Le ultime tensioni generatesi a livello geopolitico tra mondo scita e sunnita
hanno di fatto limitato la possibilità di intervento di un soggetto finanziatore dei paesi del Golfo che aveva
dichiarato interesse al sostegno dell’iniziativa.
La struttura progettuale, i preliminari di tipo tecnico e le basi contrattuali della concessione, di una durata di
15 anni, sono stati definiti: si andranno a stimolare nel tempo le risposte ancora necessarie da parte delle
amministrazioni locali, che sono essenzialmente vincolate al trasferimento di fondi a sostegno della tariffa di
concessione da parte del governo centrale Iraniano.
Sviluppo internazionale nel Settore Ambiente: Albania
In data 9 marzo 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A., in associazione temporanea di imprese (ATI) con la società
Albania Landfil Energia Sh pk, si è aggiudicata la gara per la realizzazione e la gestione della nuova discarica
di Manez, Albania, al servizio di tutte le circoscrizioni locali che rientrano nella Regione di Durazzo (Durres).
Il risultato della gara e la comunicazione di aggiudicazione sono stati firmati dal Ministro dell’Ambiente,
Albanese, Dr. Lefter Koka, a seguito delle risultanze trasmesse da una commissione composta da sette membri
in rappresentanza delle varie autorità interessate. La gara internazionale, che era stata bandita lo scorso 18
Novembre 2014, ha rappresentato la prima procedura pubblica per la realizzazione di una discarica in Albania
secondo il modello di BOT (Build, Operate and Transfer).
Nell’attivazione della concessione, Gruppo Waste Italia S.p.A. ha costituito una società di scopo in Albania
(partecipata al 90% e per il 10% da Albania Landfill Energia “ALE” Sh pk), titolare delle autorizzazioni
necessarie ad operare. Il sito, la cui realizzazione è prevista nell’arco di 12 mesi per la messa in funzione dei
primi lotti, provvederà a smaltire in modo ambientalmente controllato le quasi 100 mila tonnellate anno di
rifiuti raccolti nei municipi di Durazzo (Durres) e limitrofi, attualmente destinati ad uno smaltimento
“selvaggio”. Il progetto presentato prevede una capacità di discarica di circa 2milioni di mc, una concessione
trentennale a fronte di una tariffa di smaltimento pari a 26,75€ a ton indicizzata ed aggiornata ogni due anni
ed un investimento complessivo di circa 21M€, di cui 13 necessari all’attivazione ed all’infrastrutturazione dei
primi due lotti.
L’ATI (con Gruppo Waste Italia S.p.A. al 90% e Albania Landfill Energia – ALE Sh pk al 10%) è risultata
infine aggiudicataria del tender (comunicazione nel marzo 2015) e superato un ricorso promosso da altro
partecipante, ha provveduto a discutere il testo ed i termini della concessione trentennale acquisita. Il testo di
concessione è stato quindi discusso ed approvato da una commissione interministeriale, formata da
rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, dal Ministero delle Infrastrutture, dall’Avvocatura dello Stato,
dall’Autorità delle concessioni e del Ministero delle Finanze. Il testo così approvato è stato sottoscritto dai
Ministri dell’Ambiente e delle Infrastrutture nell’estate del 2015 ed inviato per una presa d’atto con
conseguente decreto governativo al Consiglio dei Ministri della Repubblica d’Albania.
La richiesta del Decreto Governativo era stata esplicitamente richiesta da Gruppo, in modo da costituire
garanzia sui pagamenti correlati alla concessione ed all’investimento. La scelta si è rivelata appropriata,
giacché il progetto presentato rappresenta il primo esempio in Albania di discarica a completo investimento
privato, contrariamente a quanto avvenuto in passato e gestito con un finanziamento diretto dello Stato per i
lavori e le opere, seguito da un bando di concessione.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
A fronte di tale scenario, il Governo dovrà esprimersi nell’indicazione di appropriati capitoli di bilancio, a
valere o sui trasferimenti di fondi per infrastrutture alle autorità locali, ovvero ai Ministeri coinvolti che
provvedano poi a sostenere la tariffa per i comuni serviti. Tale processo è in corso, pur avendo subito la
complicazione di una riorganizzazione territoriale delle municipalità locali, che alla fine del giugno 2015 sono
state accorpate (da oltre 350 comuni a soli 61 e 12 prefetture) con relativa elezione dei nuovi sindaci e nuovi
referenti nei rapporti tra lo Stato Centrale e le autorità locali.
Ad ogni modo, la concessione sottoscritta ha piena validità, tanto da poter già adire ad una richiesta di danni
per il ritardo nella messa a disposizione delle condizioni basilari (sostegno alla tariffa) che costituiscono e
costituivano l’assunto di base della gara internazionale esperita: nel testo della concessione è previsto il ricorso
ad un arbitrato internazionale presso la Camera Arbitrale di Parigi.
Nel corso del 2016, si presume che il Governo possa garantire quelli condizioni di pagamento necessarie a
sostenere l’investimento del Gruppo. In altro modo sarà valutata dal Gruppo l’opportunità di aprire un
contenzioso a ristoro delle spese sostenute, dell’opportunità negata e dei relativi mancati guadagni.
Nel frattempo, il finanziamento in project finance del progetto è stato portato all’attenzione del sistema
bancario, con colloqui in essere con Gruppo Intesa Albania, EBRD (la Banca Europea di Ricostruzione e
Sviluppo) e Raffaisen Bank Albania.
Sviluppo internazionale nel Settore Ambiente: Marocco
A fine 2014 è stata presentata, in partnership con il gruppo Sayoun, rappresentato da Somagec, la proposta
per la messa in sicurezza ambientale e la realizzazione di una nuova discarica al servizio della città di
Marrakech (Marocco), su bando internazionale. Il gruppo è giunto nella short list per l’assegnazione,
superando una serie di soggetti nazionali ed internazionali, ma la proposta è stata penalizzata dal punto di
vista tecnico, pur avendo acquisito un merito sufficiente per l’ambito economico.
Sulla base di una tale esperienza, e in collaborazione di un nuovo e diverso partner locale, il Gruppo STAM,
si è provveduto a partecipare a gara internazionale similare questa volta indirizzata al sito di Beni Mellal, di
minori dimensioni e volumetrie rispetto al precedente di Marrakech, ma con la possibilità di mettere a frutto
lo sviluppo di un sistema per la produzione di CDR (combustibile da rifiuto) da fornire ad un vicino
cementificio. La prima presentazione in qualifica è avvenuta nel gennaio 2015, a cui è seguita, dopo l’ingresso
tra le aziende selezionate, la presentazione del progetto tecnico, in cui il Gruppo è risultato di gran lunga il
portatore della migliore proposta e soluzione. Ha fatto poi seguito la presentazione della proposta economica
e finanziaria che, in ragione di costi significativi essenzialmente correlati agli interventi di genio civile affidati
al partner locale, ha sortito un effetto di controbilanciamento di punteggio ed una preferenza data dalla stazione
appaltante agli aspetti di minor costo a scapito della qualità della proposta.
Sviluppo domestico: Attività di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali (solidi,
liquidi, palabili, pericolosi
In data 22 maggio 2015 Waste Italia, ha sottoscritto, tramite la controllata Waste to Water S.r.l. (“W2W”), un
contratto di affitto, fino al 21 novembre 2016, dei rami d’azienda (i “Rami d’Azienda”) aventi ad oggetto (i)
l’attività di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali (solidi, liquidi, palabili, pericolosi
e non), nonché l’attività di analisi di laboratorio ad uso interno di proprietà della LA.FU.MET S.r.l.
(“Lafumet”) e (ii) l’attività di trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sia solidi che liquidi,
nonché l’attività di intermediazione bonifica di siti inquinati di proprietà della sua controllata Lafumet Servizi
S.r.l. (“Lafumet Servizi”, e congiuntamente a Lafumet, le “Società Affittanti”) (il “Contratto di Affitto”).
In particolare, oggetto dell'affitto sono i rami d'azienda indicativamente composti dalle autorizzazioni, dalle
immobilizzazioni materiali, immateriali e dai beni mobili individuati come necessari per l'esercizio delle
attività, dal magazzino ed, infine, dai rapporti di lavoro con i dipendenti addetti ai rami d 'azienda.
Il corrispettivo complessivo pattuito per l’intera durata dell’affitto (fissata in 18 mesi) è stato fissato in Euro
270 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet ed Euro 99 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Servizi, per un totale di Euro 369 mila, corrispondente ad un canone mensile di affitto pari ad Euro 15 mila
per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet ed Euro 5,5 mila per l’Affitto del Ramo d’Azienda Servizi, per un
totale mensile di Euro 20,5 mila.
Il Contratto di Affitto prevede, poi, l’impegno di W2W ad acquistare i Rami d’Azienda, anche con
compensazione di eventuali crediti/debiti netti vantati da W2W nei confronti della Lafumet e Lafumet Servizi,
al prezzo complessivo di circa Euro 3,5 milioni (di cui circa Euro 3,4 milioni per l’acquisto del ramo d’azienda
Lafumet e circa Euro 0,1 milioni per l’acquisto del ramo d’azienda Lafumet Servizi) nel caso in cui la Lafumet,
durante il periodo di durata dell’affitto, venga ammessa ad una procedura di concordato preventivo e
condizionatamente all’omologa del concordato preventivo stesso.
Inoltre, ove gli organi della procedura concordataria che verrà eventualmente avviata dalla Lafumet
decidessero di cedere il ramo d’azienda Lafumet oggetto del presente accordo mediante una procedura di
vendita competitiva (la “Vendita Competitiva”), W2W si è impegnata irrevocabilmente a partecipare a detta
procedura, offrendo un importo almeno pari al prezzo di cui sopra al netto di eventuali crediti/debiti netti. In
caso di Vendita Competitiva, le Società Affittanti riconoscono a W2W, in caso di parità di condizioni la cui
valutazione viene discrezionalmente rimessa agli organi della procedura concordataria, un diritto di prelazione
nell’acquisto del Ramo d’Azienda Lafumet.
Ai sensi del Contratto di Affitto, le Società Affittanti hanno rilasciato dichiarazioni e garanzie nonché
procedure di indennizzo in linea con la prassi di mercato per questa tipologia di operazioni.
Attività di dismissione assets no core:
Operazione di cessione del 100% di Alice Ambiente S.r.l.
In data 1 marzo 2015 è stato sottoscritto fra Waste Italia S.p.A. e Waste to Water S.r.l. (società controllata da
Sostenya Group PLC), un contratto preliminare di vendita del 100% della partecipazione detenuta da Waste
Italia S.p.A. in Alice Ambiente S.r.l. (con patto di retrovendita) ad un prezzo di Euro 100.000. Le quote della
società sono gravate da pegno di primo grado in forza del contratto sottoscritto in data 18 novembre 2014, tra
Citibank, N.A., London Branch per sé e in qualità di mandatario con rappresentanza dei seguenti creditori:
BNP Paribas Italan Branch, Citibank N.A., The Law Debenture Trust Corporation p.l.c., Citigroup Global
Markets Deutschland AG, Walkers Listing and Support Services Ltd, Jefferies International Limited nonché
gli obbligazionisti detentori dei titoli obbligazionari emessi dalla controllante Waste Italia. A seguito della
stipula di suddetto contratto preliminare, le parti hanno poi proceduto a sottoscrivere il connesso contratto
definitivo di cessione in data 23 marzo 2015 confermando le pattuizioni contenute nell’accordo preliminare.
Per effetto della sottoscrizione del contratto definitivo la totalità delle quote di Alice Ambiente S.r.l. è stata
trasferita da Waste Italia S.p.A. a favore di Waste to Water S.r.l. a far data dal 23 marzo 2015.
Operazione di affitto del ramo di azienda teleriscaldamento alla società ora correlata Volteo Energie S.p.A.
(controllata dalla holding quotata correlata Innovatec S.p.A.)
In data 30 settembre 2015 la società ora correlata Volteo Energie S.p.A. ha sottoscritto con Sei Energia S.p.A.
un contratto di affitto d’azienda biennale e di usufrutto della partecipazione Nove S.p.A, con efficacia 1°
ottobre 2015. Il contratto di fitto prevede un compenso per 24 mesi di Euro 2,2 milioni.
In data 1° febbraio 2016 è stato sottoscritto l’atto di modifica del perimetro d’affitto d’azienda che prevede
l’esclusione dell’usufrutto della partecipazione azionaria di Nove S.p.A., pur mantenendo invariato il canone
di affitto in Euro 91.666,67 oltre IVA (se dovuta e sulla base dell’aliquota di legge), imputando quindi
l’importo di Euro 5.000 dovuto per l’usufrutto della detta partecipazione azionaria a canone mensile per
l’affitto d’azienda.
Altre informazioni societarie
 in data 18 dicembre 2014, con verbale a rogito avv. Amedeo Venditti, Notaio in Milano rep. n.
15.366/5.760, l’assemblea dei soci di Waste Italia Partecipazioni S.r.l., che controlla la sub holding
Waste Italia S.p.A. tramite Waste Italia Holding S.p.A. ha deliberato di aumentare il capitale sociale a
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
pagamento per un importo massimo di Euro 7.656 e quindi da Euro 10.000 ad Euro 17.656 oltre a
sovrapprezzo complessivo di Euro 25.992.344, aumento da liberarsi in denaro mediante emissione di
nuove partecipazioni sociali di corrispondente importo massimo complessivo. In data 19 dicembre
2014, Gruppo Waste Italia S.p.A. ha sottoscritto la nuova partecipazione sociale per l’importo ad essa
spettante in base alla propria quota di partecipazione pari all’85% del capitale sociale, e quindi per
Euro 6.507 a titolo di aumento capitale sociale ed Euro 22.093.493 a titolo di sopraprezzo.
Successivamente, Gruppo Waste Italia S.p.A., in data 11 febbraio 2015, ha sottoscritto e versato parte
della quota riveniente dall’inoptato pari complessivamente ad Euro 3.000.000 di cui Euro 883 da
imputare a capitale sociale ed Euro 2.999.117 a sopraprezzo
A seguito delle varie sottoscrizioni effettuate, il capitale sociale di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. è
pari ad Euro 17.390 e risulta distribuito come di seguito:
- Gruppo Waste Italia S.p.A., quota nominali Euro 15.890
- Daneco Impianti S.p.A., quota nominali Euro 1.500;
 in data 9 febbraio 2016 Sei Energia S.p.A. ha trasferito la sede legale da Milano, via G. Bensi 12/3 a
Rivoli (TO), via Genova 66. L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data
27 febbraio 2015;
 in data 13 marzo 2015, l’assemblea di Bioevo S.r.l. ha deliberato di modificare la denominazione
sociale da "Bioevo S.r.l." in "Waste to Water S.r.l.". L’atto è stato iscritto presso il competente Registro
delle Imprese in data 25 marzo 2015. Sempre in pari data Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Waste
Italia S.p.A. il 100% del capitale sociale di Waste to Water (già Bioevo S.r.l.);
 in data 20 aprile 2015, Sammartein Biogas Società Agricola a r.l. ha trasferito la sede legale da
Correggio (RE), Corso Mazzini n. 14, a Modena, Strada delle Fornaci n. 20. L’atto è stato iscritto
presso il competente Registro delle Imprese in data 7 maggio 2015;
 in data 7 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha acquistato l’1% della partecipazione in Castelvetrano
Windopower Srl da Vento Hermes S.a.r.l..; pertanto ora Castelvetrano Windpower Srl è posseduta al
100% dal Gruppo;
 in data 16 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto il 100% della sua partecipazione in SUN RT
02 S.r.l. a Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 10.000;
 in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l:
 il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100;
 il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100;
 l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000;
 il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000;
 il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000;
 il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000;
 il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000;
 il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965; il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio
2015 a Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 2.347.533.
 In data 24 settembre 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato l’operazione di
conferimento da parte della Società in Innovatec delle azioni rappresentanti il 100% del capitale
sociale di Volteo Energie S.p.A. nella sua configurazione successiva alla operazione di cessione di
Partecipazioni. Sempre alla stessa data, con atto a rogito avv. Amedeo Venditti, Notaio in Milano,
rep. 15.769/5.883 è stato sottoscritto l’atto di sottoscrizione di aumento di capitale con conferimento
in natura condizionata della partecipazione Volteo Energie S.p.A. in Innovatec S.p.A. Tale atto però
riportava la seguente condizione sospensiva: mancato esercizio da parte degli azionisti di Innovatec
del diritto loro riconosciuto dall’art. 2443, ultimo comma, c.c.. ovvero sia la mancata richiesta entro il
termine di 30 giorni (“Termine”) dall'iscrizione della dichiarazione con i contenuti di cui all’art. 2343
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
quater, comma terzo, del Codice Civile – da parte di tanti soci che rappresentano, e che
rappresentavano alla data della delibera di aumento del capitale, almeno il 5% del capitale sociale – di
una nuova valutazione ai sensi dell’art. 2343 del Codice Civile. Gli effetti della sottoscrizione
dell'aumento di capitale e relativo conferimento decorrono dal termine iniziale costituito dal medesimo
giorno di avveramento della stessa condizione, con esclusione dell'efficacia retroattiva della
condizione, comunque nel rispetto dell'art. 2436, quinto comma, codice civile, e quindi dalla data di
lunedì 26 ottobre 2015 A seguito di quanto sopra, in data 27 ottobre 2015, il titolo azionario n. 1 di
Volteo Energie S.p.A., rappresentativo di n. 10.000.000 di azioni, è stato girato in favore di Innovatec
S.p.A.;

Sempre alla stessa data del 24 settembre 2015, il Consiglio di Amministrazione di proporre, dando
mandato al Presidente e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione in via disgiunta di
convocare l'Assemblea degli Azionisti di Kinexia proponendo di deliberare la distribuzione di un
dividendo straordinario in natura, attraverso l'assegnazione di azioni di Innovatec;
 in data 30 settembre 2015 con scrittura privata autenticata dal Notaio Amedeo Venditti, Notaio in
Milano, rep. 15.777/5.886 Volteo Energie S.p.A. ha sottoscritto con Sei Energia un contratto di affitto
d’azienda biennale e di usufrutto della partecipazione Nove S.p.A, con efficacia 1° ottobre 2015 per
un valore di affitto di Euro 1,1 milioni annui;

In data 27 ottobre 2015, l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti della Società, ha
approvato, in sede ordinaria, la proposta del Consiglio di Amministrazione, di distribuire un dividendo
in natura in azioni Innovatec per un controvalore di circa Euro 14 milioni. L’Assemblea tenutasi in
sede straordinaria ha infine deliberato, con il parere favorevole del collegio sindacale, in
considerazione della focalizzazione del business nel settore ambientale anche a livello internazionale,
al fine di dare alla Società una denominazione perfettamente riconoscibile anche a livello
internazionale e che porti ad un rafforzamento in termini di immagine verso il mercato, di modificare
l’attuale denominazione sociale da Kinexia S.p.A. a Gruppo Waste Italia S.p.A. e il conseguente
articolo 1 dello statuto sociale della Società. In data 30 ottobre 2015 è avvenuta iscrizione presso il
Registro dell’Imprese la delibera dell’Assemblea degli Azionisti dello scorso 27 Ottobre 2015 che ha
approvato in sede straordinaria la modifica dell’art. 1 dello Statuto sociale relativa al cambio di
denominazione da Kinexia S.p.A. a Gruppo Waste Italia S.p.A.;
 In data 4 Novembre 2015 la Società rende noto che in esecuzione della delibera assunta dall’assemblea
straordinaria degli Azionisti del 27 Ottobre 2015, saranno assegnate massime n. 5.610.325 azioni
ordinarie prive di valore nominale di Innovatec di proprietà di WIG (“Azioni INC”), secondo il
rapporto n.1 azione Innovatec S.p.A. (“Quantitativo Minimo”) ogni n. 10 azioni ordinarie Gruppo
Waste Italia S.p.A. per un valore contabile delle riserve disponibili di Kinexia per un massimo di Euro
14.194.122,25 (il “ Dividendo Straordinario”). In particolare, il Dividendo Straordinario consisterà
nell’assegnazione di Azioni INC a valere sulla somma massima di Euro 14.055.260,02 della riserva
da fusione e di Euro 262.798,75 della residua di utili portati a nuovo; quest’ultima al netto dell’importo
utilizzato per la copertura delle perdite d’esercizio 2014 e delle riserve negative risultanti nel bilancio
d’esercizio 2014 di WIG. Le Azioni INC assegnate, saranno soggette ad un vincolo di indisponibilità
di 180 giorni a decorrere dalla data di assegnazione e saranno assegnate a tutti i titolari di azioni
ordinarie con nuovo codice ISIN (IT0005142275). Le azioni saranno messe a disposizione degli
Azionisti a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di
gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10
novembre 2015). Le azioni assegnate godranno dei medesimi diritti delle azioni attualmente in
circolazione e saranno rese disponibili agli aventi diritto, per il tramite degli intermediari autorizzati
aderenti alla Monte Titoli S.p.A. La cedola rappresentativa del diritto di assegnazione è la n. 5.
L’assegnazione agli Azionisti che, al momento della record date, detengono un numero di azioni
Gruppo Waste Italia inferiore o non multiplo del Quantitativo Minimo avverrà assicurando la
monetizzazione delle frazioni. Si rende altresì noto che il Dividendo Straordinario non compete alcun
credito d’imposta e che pertanto, a soggetti percipienti, esso sarà soggetto a ritenute alla fonte a titolo
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
d’imposta o ad imposta sostitutiva, ovvero potrà concorrere alla formazione del reddito imponibile del
soggetto percipienti in ragione del proprio regime;
 in data 12 novembre 2015, l’Assemblea di SUN RT 01 S.r.l. ha deliberato di modificare l’oggetto
sociale e la denominazione sociale in 19 RE S.r.l. L’atto è stato iscritto presso il competente Registro
delle Imprese in data 26 novembre 2015;
 in data 12 novembre 2015 è stata costituita una società consortile a responsabilità limitata denominata
"Farthan società consortile a responsabilità limitata", partecipata da Innovatec S.p.A. e Waste Italia
S.p.A. come segue:
Innovatec S.p.A. ha sottoscritto una quota di Euro 1.000 pari al 20%;
Waste Italia S.p.A. ha sottoscritto una quota di Euro 5.000 pari al 10%;
Capitale sociale: Euro 50.000 e la sede legale è in Piazza Verdi n 14, Piombino;
 in data 27 novembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha trasferito alla società Waste Italia
Partecipazioni S.r.l. tutte le n. 31.062.000 azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia
Holding S.p.A. di sua proprietà par un importo complessivo di Euro 47.923.608,64. Il debito
rinveniente dall’operazione di trasferimento è stato, come da accordi, convertito in finanziamento
infruttifero postergato;
 in data 11 dicembre 2015 Waste Italia S.p.A. ha acquistato da Aimeri Ambiente S.r.l. la quota di
partecipazione pari a nominali euro 200 di Ambiente 2.0 soc. cons. a r.l.. Si dà atto che per effetto
della suddetta cessione il capitale sociale di euro 20.000 di Ambiente 2.0 soc. cons. a r.l. è così
suddiviso:
o Aimeri Ambiente S.r.l., quota di partecipazione di nominali euro 13.800;
o Pianeta Ambiente Società cooperativa per azioni, quota di partecipazione di nominali euro
6.000;
o Waste Italia S.p.A., quota di partecipazione di nominali euro 200
L’atto è stato iscritto, in data 18 dicembre 2015, presso il competente Registro delle Imprese. In data
18 dicembre 2015 l’assemblea di Ambiente 2.0 ha deliberato di variare la propria denominazione
sociale in "Ambiente 2.0 Consorzio Stabile società consortile a responsabilità limitata ";
 in data 17 dicembre 2015 le società Bossarino S.r.l. e Geotea S.p.A. si sono fuse per incorporazione
in Waste Italia S.p.A. La fusione avrà effetto nei confronti dei terzi ai sensi dell'art. 2504 bis codice
civile alla data del 1° gennaio 2016. Le operazioni della società incorporata saranno imputate al
bilancio della società incorporante, anche per gli effetti fiscali ed ai fini sulle imposte sui redditi, a
decorrere dal 1° gennaio 2016;
 In data 22 dicembre 2015, l’assemblea dei soci di Ecoadda S.r.l. ha deliberato, nell’ambito degli
opportuni provvedimenti ex art. 2482 ter codice civile, di ricostituire il capitale sociale aumentandolo
da zero fino all'ammontare di Euro 90.000 a pagamento con sovrapprezzo di complessivi Euro 613.323
destinato nell'interesse sociale al ripianamento delle residue perdite di pari importo risultanti dalla
situazione patrimoniale al 30 settembre 2015.
6.
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2015
Nomina da parte della controllata Waste Italia S.p.A. di advisors finanziari per assistenza nella revisione
strategica della struttura patrimoniale della società
In data 9 febbraio 2016, la società controllata Waste Italia S.p.A. ha iniziato una analisi volta alla revisione
strategica della propria struttura patrimoniale a seguito dell’esame dei prospetti economico-finanziari
preliminari dell’anno 2015 e delle previsioni di budget 2016. L’attività di revisione si è resa a maggior ragione
necessaria a seguito di alcuni cambiamenti nelle funzioni apicali avvenuti nella e alla luce degli imminenti
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
impegni finanziari derivanti dall’High Yield Bond di Euro 200 milioni emesso dalla società (“Bond Waste”)6.
Per facilitare questo processo, la controllata ha conferito mandato alle società Houlihan Lokey (Europe)
Limited e Leonardo & Co in qualità di advisor finanziari per l’espletamento di detta attività.
Nel percorso di analisi, in data 24 marzo 2016, il consiglio di amministrazione della controllata ha approvato
le linee guida e il nuovo Piano Industriale 2016-2020, in base alle quali emerge la non sostenibilità di medio
lungo termine del debito finanziario esistente e conseguentemente del Bond Waste. Lo sviluppo del Piano
prevede il rafforzamento della propria posizione di mercato, e il potenziamento dei servizi di selezione e
trattamento attraverso investimenti target continuando a perseguire lo sviluppo di nuove autorizzazioni relative
a siti di smaltimento per garantire una base solida anche nel medio lungo termine per quanto concerne le attività
di messa a dimora di rifiuti. Il Piano prevede nello specifico, un focus sull’ampliamento delle attività connesse
al trattamento e selezione (Progetto Wastend). Quanto sopra esposto permetterà la generazione di adeguati e
stabili futuri flussi di cassa unlevered ma non garantisce, come sopra enunciato, la completa sostenibilità nel
medio lungo termine dei debiti finanziari esistenti. Alla luce di quanto sopra esposto, e a seguito dell’attività
di analisi della struttura patrimoniale e delle prospettive di business svolte nelle scorse settimane in
collaborazione con Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co ,la controllata ha confermato il
mandato agli advisors finanziari nonché di dare mandato a Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra, come
advisors legali per vagliare le migliori ipotesi di rimodulazione del debito finanziario da presentare al più
presto al tavolo delle trattative con i Bondholders, in riferimento anche al coupon semestrale di Euro 10,5
milioni e alla mandatory redemption, dovuti a metà maggio 2016. Per tali motivi, il consiglio di
amministrazione della controllata e di conseguenza il consiglio di amministrazione di Gruppo Waste Italia
S.p.A. hanno deliberato di rinviare, in data 24 marzo 2016 (approvato poi in data 17 maggio 2016),
l’approvazione del progetto di bilancio civilistico e del bilancio consolidato nel rispetto delle rilevanti
disposizioni di legge e di statuto. Nel corso del mese di marzo 2016 sono state avviate negoziazioni con un
gruppo di Bondholders (“Comitato”) rappresentativo di circa il 50% del Bond Waste che, di propria iniziativa,
si sono raggruppati in un Comitato (qui di seguito “Comitato”). Il Comitato ha designato Orrick, Herrington
& Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild come advisor finanziario (“Bondholders
Advisors”) ed ha richiesto a Waste Italia S.p.A. di farsi carico dei relativi costi.
Nel corso del mese di maggio la controllata Waste Italia S.p.A. ha proceduto a formalizzare le lettere di incarico
dei Bondholders Advisors al fine di pervenire quanto prima all’apertura fattuale del tavolo di ristrutturazione.
Alla data di approvazione della presente Relazione Finanziaria si sono già tenuti incontri e sessioni telefoniche
preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando con tutti i
soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere - finalizzate,
tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della
documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo, in data
15 giugno 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders in
riferimento alla struttura del capitale di Waste, la controllata Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento
del Coupon (“Notes”) dovuto in pari data al termine del periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”)
previsto dal regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Pertanto, il trustee potrebbe, o su richiesta scritta
degli obbligazionisti rappresentanti il 25% dei Notes deve, dichiarare l’ammontare in linea capitale dei Notes
esigibile e pagabile e intraprendere le azioni per ottenere il pagamento delle obbligazioni non pagate di cui alle
Notes. La controllata Waste ha richiesto al comitato dei Bondholders formale richiesta di standstill, che il
comitato considererà tale dopo aver analizzato la proposta di ristrutturazione che verrà presentata.
In considerazione di quanto precede, la controllata Waste continua a lavorare in modo costruttivo con il
comitato e conferma il proprio impegno a lavorare in modo costruttivo con il comitato dei Bondholders e gli
Advisors al fine di finalizzare la proposta di ristrutturazione e realizzare il miglior soddisfacimento dei creditori
della controllata Waste Italia.
Proroga delle tempistiche di integrazione col gruppo Biancamano
6
Bond Waste: emesso in data 15 novembre 2014 emesso dalla controllata Waste Italia S.p.A. di Euro 200 milioni, scadenza 15 novembre 2019 e tasso annuale
di interesse 10,5% con coupon semestrale 20 maggio/20 novembre
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
In data 30 marzo 2016 Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A., facendo seguito all’avvenuto
perfezionamento in data 5 agosto 2015 tra le Parti di un accordo volto alla realizzazione di un’operazione di
integrazione tra i due Gruppi, hanno sottoscritto una scrittura privata volta a prorogare al 31 dicembre 2016 la
scadenza ultima prevista per la realizzazione dell’operazione di integrazione tra i due gruppi inizialmente
fissata nel 30 aprile 2016 (i.e. primo quadrimestre 2016), prevedendo analogamente la proroga di eguale
periodo, ossia di otto mesi, di tutte le scadenze indicate nell’accordo.
Le Parti, stante il permanere dell’interesse comune alla realizzazione dell’Operazione, hanno preso atto della
necessità reciproca di prorogare i termini inizialmente concordati per il suo perfezionamento per un duplice
ordine di motivi:
(i)
le trattative avviate da Biancamano con gli Istituti finanziatori per la rinegoziazione
dell’accordo di ristrutturazione del proprio debito richiedono tempistiche più lunghe anche in
considerazione della complessità insita nella manovra finanziaria proposta;
(ii)
la comunicazione al mercato da parte di Gruppo Waste Italia dell’intenzione di intervenire
sulla struttura dell’indebitamento e del capitale e che tale intervento richiederà tempistiche
non coerenti con le previsioni dell’Accordo.
Si ricorda infatti che la realizzazione dell’operazione di integrazione è subordinata ad una serie di condizioni
sospensive tra cui:
(i)
la ristrutturazione del debito finanziario di Biancamano con i propri istituti finanziatori;
(ii)
il perfezionamento di un piano di riorganizzazione societaria in WIG, operazione perfezionata
nel rispetto di quanto previsto nell’accordo sottoscritto.
Altre informazioni societarie
 in data 12 gennaio 2016 Bensi 3 Srl, ha ceduto il 100% del capitale sociale di 19 RE Srl ad Innovatec
S.p.A. Il suddetto atto è stato iscritto al competente Registro Imprese in data 21 gennaio 2016.
 in data 20 gennaio 2016 l’assemblea di Waste to Water Srl ha deliberato di ricoprire la perdita
d’esercizio e di ricostituire il capitale sociale ad Euro 1 milione. L’atto è stato iscritto presso il
competente Registro delle Imprese in data 26 gennaio 2016.
 con riferimento all’assemblea dei soci di Ecoadda Srl del 22 dicembre 2015 per atto Notaio Amedeo
Venditti, che ha deliberato, tra l’altro, nell’ambito degli opportuni provvedimenti ex art. 2482 ter codice
civile, di ricostituire il capitale sociale aumentandolo da zero fino all'ammontare di Euro 90.000 a
pagamento con sovrapprezzo di complessivi Euro 613.323 destinato nell'interesse sociale al ripianamento
delle residue perdite di pari importo risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2015, si
segnala che nessun socio di Ecoadda ha provveduto a sottoscrivere il suddetto aumento di capitale nei
termini stabiliti, ai sensi dell’art. 2481-bis, terzo comma, codice civile, ovvero entro il 29 gennaio 2016,
pertanto si è verificata una causa di scioglimento di cui all'art. 2484, primo comma n. 4) codice civile, e
di messa in liquidazione della società stessa con effetto dal giorno dell'iscrizione presso il Registro delle
Imprese della presente dichiarazione dell'organo amministrativo che ne accerta appunto la causa ai sensi
del disposto dell'art. 2484, comma terzo, Codice Civile. In data 4 febbraio 2016, è stata iscritta al
Registro delle Imprese di Milano, la suddetta dichiarazione. Il liquidatore è l’Avv. Roberto Maggio.
7.
IL QUADRO MACROECONOMICO
La contenuta ripresa economica, la debole dinamica dei prezzi, l’orientamento complessivamente espansivo
di politica monetaria delle principali banche centrali, la rinnovata crisi finanziaria greca e il riemergere di
irrisolte tensioni geopolitiche sono stati i temi che hanno maggiormente influenzato l’andamento dei mercati
finanziari nel corso del 2015.
Nel 2015, il ciclo economico internazionale è rimasto positivo, supportato da buoni fondamentali e, soprattutto,
dalle politiche accomodanti delle principali banche centrali. Nonostante gli sforzi profusi, la crescita globale
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
resta, tuttavia, distante dal suo potenziale: il Fondo Monetario Internazionale stima che la crescita mondiale
nel 2015 sia stata del 3,1% dal 3,4% dell’anno precedente, con contributo in aumento dei Paesi industrializzati
al 2,0% dall’1,8% del 2014 e in calo dei Paesi Emergenti al 4,0% dal 4,6% del 2014. Nel dettaglio, la variazione
del prodotto interno lordo nel 2015 è stimata negli Usa al 2,6% (2,4% nel 2014), nell’area euro all’1,5% (0,9%
nel 2014), in Giappone allo 0,6% (-0,1% nel 2014). Nel periodo, si è assistito in Spagna alla conferma
dell’uscita dalla recessione già evidenziata nel 2014 (+1,4% e +3,1% i tassi di crescita nel 2014 e nel 2015
rispettivamente) e in Italia alla chiusura del rallentamento economico degli ultimi tre anni (-0,4% nel 2014 e
+0,8% nel 2015); il prodotto interno lordo è previsto attestarsi a +1,5% in Germania (+1,6% nel 2014) e a
+1,2% in Francia (+0,2% nel 2014).
Nelle economie avanzate, il protratto sostegno da parte delle politiche monetarie ha contribuito al
miglioramento di produzione e occupazione; in particolare, la ripresa si è mostrata maggiormente robusta e
sostenibile in USA e UK, dove Federal Reserve e Bank of England stanno gradualmente abbandonando
l’indirizzo monetario espansivo, mentre è ancora incerta in Eurozona e Giappone, dove gli analisti stimano
necessari ulteriori incrementi dei programmi di quantitative easing di Banca Centrale Europea e Bank of Japan,
anche alla luce delle persistenti pressioni deflazionistiche. Quello appena concluso è stato di fatto l’anno della
normalizzazione della politica monetaria statunitense: il 16 dicembre 2008, la Federal Reserve azzerò i tassi
di riferimento con l’obiettivo di contrastare la concomitante recessione; dopo esattamente sette anni, il 16
dicembre 2015, l’emergenza è terminata con il primo rialzo dei tassi, giustificato da un ritorno del tasso di
disoccupazione al 5% dai massimi del 10% del 2009.
Nell’Eurozona, dall’altro lato, la politica monetaria espansiva della Banca Centrale Europea, incentrata su un
vigoroso programma di acquisto titoli avviato nel mese di marzo, contrasta le pressioni deflazionistiche e
mantiene i tassi d’interesse su livelli contenuti, favorendo sia il rifinanziamento degli elevati debiti pubblici
accumulati durante la crisi, sia la debolezza della moneta unica verso le principali divise (con conseguente
stimolo per le esportazioni). Nella riunione del 3 dicembre, la BCE ha, inoltre, deciso di ridurre ulteriormente
il tasso di interesse sui depositi presso la Banca Centrale, a -0,30% dal precedente -0,20%, e di estendere il
programma di acquisto titoli fino alla fine di marzo 2017 dalla precedente scadenza di settembre 2016.
Nell’area, la ripresa economica si fonda anche sulla crescita della domanda interna, sostenuta dalle vendite al
dettaglio e dai consumi delle famiglie, ed è maggiormente presente nel settore terziario piuttosto che nel
comparto manifatturiero. Nello specifico, la Germania assiste ad un incremento della spesa pubblica, al fine di
sopperire al calo delle esportazioni e degli investimenti fissi rispetto agli anni precedenti; in Italia, come già
accennato, l’economia sta riemergendo da una prolungata recessione sulla spinta di elementi quali la riduzione
dei prezzi del petrolio, la debolezza dell’euro verso le principali divise, le riforme economiche ed istituzionali
in fase di realizzazione e la riduzione dei rendimenti prodotta dal quantitative easing della BCE. I dati e le
survey confermano l’inversione economica e il miglioramento della fiducia di consumatori e imprenditori: le
iniziali stime conservative di inizio anno (+0,4%) del FMI circa la ripresa economica del nostro Paese
sottostimavano significativamente le potenzialità espresse nel corso del
2015.
Le prospettive
Se nel 2015 l’attenzione di analisti ed operatori si è ripetutamente focalizzata sulle decisioni di politica
monetaria delle principali banche centrali, nel 2016 una corretta analisi dei mercati finanziari non potrà
prescindere dall’andamento della crescita economica, dal carattere asincrono di quest’ultima nelle diverse aree
geografiche, dai livelli occupazionali e dalla stabilizzazione del mercato delle materie prime. Il Fondo
Monetario Internazionale e l’Organizzazione Internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
formulano stime di crescita per il 2016 (rispettivamente 3,6% e 3,3%) in aumento rispetto al 2015 (3,1% e
2,9%), ma richiamano entrambi la necessità di riforme strutturali in grado di migliorare efficienza, produttività
e sostenibilità della espansione economica in atto. Con un aumento del prodotto interno lordo dello 0,8% nel
2015 e atteso all’1,3% nel 2016, l’Italia mostra un quadro economico in graduale e costante miglioramento.
Gli eventi succedutisi nel corso dell’anno hanno chiaramente confermato come i principali rischi di mercato,
con particolare riferimento ai Paesi emergenti, possano considerarsi di natura fondamentale (Cina, Paesi
emergenti in generale), geopolitica (Russia, Ucraina, Medio Oriente) e di governo (Grecia, Brasile, Turchia).
Il tema della crescita cinese e del processo di transizione di Pechino verso un’economia maggiormente basata
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
su consumi e servizi saranno determinanti ai fini dell’equilibrio economico-finanziario internazionale;
un’eventuale stabilizzazione delle quotazioni delle materie prime favorirebbe i Paesi produttori, evitando
ulteriori deprezzamenti valutari e deterioramenti nei bilanci societari e statali; una corretta gestione delle crisi
in Medio-Oriente, dei rischi di natura terroristica e dei flussi di rifugiati sarà funzionale ad evitare una
escalation nei conflitti e a favorire la crescita nelle aree interessate.
8.
ANDAMENTO DEI MERCATI DI RIFERIMENTO
Il settore Ambiente:
Il mercato dei rifiuti in Italia
Lo studio integrato sul settore più aggiornato è stato pubblicato dall’ISPRA nel dicembre 2014 ed è relativo ai
rifiuti prodotti nell’anno solare 2012. Tali dati rappresentano ad oggi la più completa e più aggiornata analisi
inerente allo specifico settore dei rifiuti speciali in Italia. La produzione nazionale dei rifiuti speciali si è
attestata, nell’anno 2012, a circa 134,4 milioni di tonnellate con un decremento, rispetto al 2011, pari al 2%
corrispondente a 2,8 milioni di tonnellate. Il dato complessivo, derivante dalle elaborazioni MUD e dalle stime
ISPRA, comprendeva circa 7 milioni di tonnellate di rifiuti provenienti dal trattamento di rifiuti urbani, poiché
classificati come rifiuti speciali.
La produzione dei rifiuti speciali non pericolosi desunta dalle elaborazioni MUD risultava pari, nel 2012, a
64,8 milioni di tonnellate. A questi sono da aggiungere 8,5 milioni di tonnellate relative alle stime integrative
effettuate per il settore manifatturiero e per quello sanitario e circa 51,6 milioni di tonnellate di rifiuti inerti,
interamente stimati, afferenti al settore delle costruzioni e demolizioni, per una produzione totale di rifiuti
speciali non pericolosi pari a circa 125 milioni di tonnellate. Di conseguenza il segmento di principale interesse
per il Gruppo Waste Italia, quello dei rifiuti speciali non pericolosi esclusi materiali rinvenienti dal settore
delle costruzioni e demolizioni, ha visto incrementare i quantitativi prodotti dal 2011 al 2012 per circa 3 milioni
di tonnellate, pari a circa il 4% del mercato. Il quantitativo di rifiuti speciali pericolosi prodotto nel 2012 si è
attestato invece a oltre 9,4 milioni di tonnellate (di cui circa 1,2 milioni di tonnellate, pari al 12,4% del dato
complessivo relativi ai quantitativi stimati di veicoli fuori uso, oltre a quasi 12 mila tonnellate di rifiuti
pericolosi con attività ISTAT non determinata).
I dati di produzione di rifiuti speciali registrati nel biennio 2011/2012 hanno rafforzato quanto già determinato
in precedenza relativamente all’esistenza di una stretta correlazione diretta di tipo lineare fra andamento
dell’economia generale del Paese, misurato dal PIL, e produzione di rifiuti speciali, come è possibile
apprezzare dal grafico sottostante, anch’esso estratto dall’ultime report rifiuti emesso dall’ISPRA.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Tale conclusione è ulteriormente avvalorata andando a riportare sul medesimo grafico l’andamento del PIL
nazionale e della produzione di rifiuti speciali nel tempo, come si può apprezzare nella figura sottostante che
riporta i valori dei due parametri dall’inizio del nuovo millennio.
In attesa di dati ufficiali più aggiornati, è ragionevole presupporre una ripresa dei volumi di rifiuti speciali non
pericolosi diversi da quelli relativi al settore delle costruzioni e demolizioni, segmento di interesse per il
Gruppo Waste Italia, a partire dalla seconda metà del 2014, dopo un periodo di relativa stagnazione. Tali attese
sono confermate da quanto percepito dalla società sul mercato che, a seguito di un periodo segnato da una lieve
diminuzione dei volumi, sta mostrando confortanti segnali di ripresa in termini di volumi.
Per quanto concerne i recenti trend che hanno interessato il mercato della gestione integrata dei rifiuti speciali
non pericolosi, segmento di attività della principale controllata Waste Italia S.p.A. e del gruppo societario ad
essa facente capo, il 2015 è stato caratterizzato da andamenti piuttosto contrastanti. Se da un lato la cauta
ripresa economica ha comportato un lieve incremento delle attività produttive (con l’indice ISTAT della
produzione industriale il leggera ripresa in ognuno dei trimestri del 2015 comparati con l’anno precedente), è
peraltro vero che lo sviluppo di una maggiore attenzione alle tematiche del rifiuto sta comportando una
generale riduzione dei rifiuti prodotti dalle attività industriali e commerciali. Anche per l’anno in corso è quindi
attesa una sostanziale stagnazione della produzione complessiva di rifiuti da parte del mercato di riferimento.
La sostanziale stabilità del numero di siti di smaltimento finale dei rifiuti, sia come impianti di
termovalorizzazione che di siti di stoccaggio definitivo, con una volumetria complessiva conseguentemente in
riduzione sta comportando, a partire dalla seconda metà dello scorso esercizio, un lieve incremento dei prezzi
di mercato per l’attività di smaltimento. Dopo un triennio di generale e progressiva contrazione dei prezzi di
smaltimento dei rifiuti speciali si è quindi assistito nel secondo semestre del 2015 ad una inversione di tendenza
che si sta protraendo durante l’esercizio in corso.
9.
EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO E REGOLAMENTARE DI RIFERIMENTO
Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell’evoluzione normativa relativa
al 2014 per i diversi ambiti del business aziendale:
Ambiente
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Il settore ambientale, nel quale il Gruppo Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) già operava tramite la
controllata Faeco, è caratterizzato da una forte azione normativa atta a regolare tutto ciò che concerne la
gestione dei rifiuti in senso lato. A questo proposito si riporta di seguito una breve descrizione della principale
normativa vigente cui il Gruppo, soprattutto nella sua configurazione post fusione (visto che il Gruppo Waste
Italia opera lungo tutta la filiera dalla raccolta allo smaltimento in discarica, deve attenersi nello svolgimento
della propria attività in campo ambientale) e acquisizione del Gruppo Geotea.
D.lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambiente
Il D.lgs. 152/2006 è il provvedimento nazionale di riferimento in materia di valutazione di impatto ambientale,
difesa del suolo e tutela delle acque, gestione dei rifiuti, riduzione dell'inquinamento atmosferico e risarcimento
dei danni ambientali. Dalla sua data di entrata in vigore (29 aprile 2006) ad oggi il Codice dell’ambiente ha
subito numerose modifiche ed integrazioni ad opera di successivi provvedimenti che ne hanno ridisegnato il
contenuto, così come numerosi sono stati i provvedimenti emanati in attuazione delle singole parti dello stesso
decreto legislativo. Il Codice ambientale, pur costituendo la trasposizione nazionale di numerose direttive Ue,
non esaurisce tuttavia il novero delle norme di matrice comunitaria relative alle materia più sopra menzionate.
Accanto alla disciplina recata dal D.lgs. 152/2006 bisogna infatti considerare le regole Ue “self executing”
(come i regolamenti su import/export dei rifiuti ed “end of waste” dei rottami metallici), ossia regole
direttamente applicabili nell'ordinamento statale senza necessità di essere veicolate da provvedimenti interni.
Per quanto concerne il D.lgs. 152/2006 si segnala che esso è costituito da 318 articoli, si divide in sei sezioni
e che i principali campi di applicazione di tale provvedimento legislativo interessano:
-
-
La prima parte dal titolo “disposizioni comuni”: individua l’ambito di applicazione del provvedimento,
le finalità ed i criteri per l’adozione dei provvedimenti successivi.
La seconda parte dal titolo “procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la
valutazione d’impatto ambientale (via) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC)” ordina la
disciplina di tutte le autorizzazioni ambientali, ad eccezione di quelle previste per le grandi opere.
La terza parte dal titolo “norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela
delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche” adegua la nostra normativa a quella
comunitaria, supera la procedura di infrazione aperta nei confronti dell’Italia, istituisce il principio di
precauzione, quello dell’azione preventiva e del “chi inquina paga”.
La quarta parte dal titolo “norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” unisce
disposizioni concernenti settori omogenei e raccoglie la pluralità di disposizioni emanate
successivamente al d.lgs.22/97 (decreto ronchi).
La quinta parte dal titolo “norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in
atmosfera” raccoglie e coordina tutte le norme specifiche dando alle amministrazioni un quadro di
attribuzioni e di adempimenti più precisi.
La sesta parte dal titolo “norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente” è dedicata
alla responsabilità ambientale in materia di precauzione, prevenzione e risarcimento in forma specifica
(ripristino) o per equivalente patrimoniale.
D.lgs. 36/2003 - Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti
Il Decreto Legislativo n. 36 del 2003 disciplina la realizzazione e la gestione delle discariche e nella pratica si
configura come il testo normativo di riferimento per quanto concerne l’intero iter di vita di una discarica, dalla
sua autorizzazione fino alla gestione del periodo di post chiusura. Esso in particolare contiene:
- una serie di definizioni, solo in parte inedite e quindi valide limitatamente all’ambito normativo in cui
sono previste (art. 2), tra le quali meritano di essere evidenziate in particolare:
o la definizione di «trattamento», finalizzata a rendere non eccessivamente rigoroso il principio
in base al quale in discarica possono essere smaltiti solo rifiuti trattati;
o la definizione di «rifiuti inerti» come poi specificata e dettagliata nell’art. 2 del d.m. 3 agosto
2005,
- la definizione del proprio ambito di applicazione (art. 3);
- la nuova classificazione delle discariche (art. 4) con relative nuove norme tecniche (all. 1);
- gli obiettivi di riduzione dello smaltimento in discarica per i rifiuti biodegradabili (art. 5);
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-
-
l’elenco, parzialmente inedito, dei rifiuti comunque non ammissibili in discarica (art. 6);
l’individuazione, per lo più tramite il d.m. di attuazione, delle condizioni e caratteristiche dei rifiuti
smaltibili distinti per ciascuna categoria di discarica (art. 7);
una serie di disposizioni relative agli atti di autorizzazione, alla realizzazione ed all’esercizio delle
discariche ed ai relativi procedimenti amministrativi ad integrazione ed in variante, limitatamente per
le discariche, di quanto già previsto dagli artt. 27 e 28 del d.lgs. n. 22/1997, ovvero, ora, dall’art. 208
del d.lgs. n. 152/2006 (artt. 8, 9 e 10 ed all. 2); vanno in particolare evidenziati i piani di gestione
operativa, di gestione post-operativa, di sorveglianza e controllo, di ripristino ambientale e finanziario
che l’interessato deve predisporre e presentare per l’approvazione;
le «procedure di controllo» per il conferimento e l’accettazione dei rifiuti in discarica (art. 11), che
peraltro non rappresentano una novità assoluta, essendo perlopiù solo la definizione più dettagliata di
verifiche ed adempimenti comunque già prescritti;
la definizione della «procedura di chiusura» delle discariche (art. 12) e delle modalità della «gestione
operativa e post-operativa» (art. 13) ed anche in questo caso non si è in presenza di disposizioni
concettualmente del tutto inedite, ma piuttosto di una migliore, più esplicita e dettagliata
regolamentazione di come debba essere gestita e chiusa una discarica.
DM 5 febbraio 1998 e s.m.i. - Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate
di recupero
Il Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998, e sue successive modifiche e integrazioni, rappresenta il testo
normante le attività di recupero rifiuti.
I principi alla base del Decreto sono fondamentalmente contenuti all’interno del primo articolo dello stesso:
- le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ciascuna delle tipologie di rifiuti individuati dal
DM non devono costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizio all'ambiente, e in
particolare non devono:
o creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora;
o causare inconvenienti da rumori e odori;
o danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse;
- sono definite le norme tecniche generali che individuano i tipi di rifiuto non pericolosi e fissano, per
ciascun tipo di rifiuto e per ogni attività e metodo di recupero degli stessi, le condizioni specifiche in
base alle quali l'esercizio di tali attività è sottoposto alle procedure semplificate di cui all'articolo 33,
del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modifiche e integrazioni;
- le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ogni tipologia di rifiuto, disciplinati dal DM devono
rispettare le norme vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di
sicurezza sul lavoro e in particolare:
o le acque di scarico risultanti dalle attività di recupero dei rifiuti disciplinate dal DM devono
rispettare le prescrizioni e i valori limite previsti dalla legge 10 maggio 1976, n. 319 e dai
decreti legislativi 27 gennaio 1992, n. 132, e 27 gennaio 1992, n. 133, e successive modifiche
e integrazioni dal decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive modificazioni;
o le emissioni in atmosfera risultanti dalle attività di recupero disciplinate dal presente decreto
devono, per quanto non previsto dal decreto medesimo, essere conformi alle disposizioni di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, e successive modifiche
e integrazioni.
- le procedure semplificate disciplinate dal presente decreto si applicano esclusivamente alle operazioni
di recupero specificate ed ai rifiuti individuati dai rispettivi codici e descritti negli allegati del DM.
DM 27 settembre 2010 - Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione Dm 3 agosto 2005
Il Decreto Ministeriale 27 settembre 2010 rappresenta il testo guida in materia di ammissibilità di rifiuti in
discarica. Esso norma le tipologie di rifiuti che possono essere smaltite per tipo di discarica, le procedure
necessarie allo smaltimento delle stesse nonché principi generali che interessino lo smaltimento in discarica
dei rifiuti inerti, non pericolosi e pericolosi.
I principi di base su cui si basa l’impianto normativo del decreto sono i seguenti:
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-
-
i rifiuti sono ammessi in discarica, esclusivamente, se risultano conformi ai criteri di ammissibilità
della corrispondente categoria di discarica secondo quanto stabilito dal DM;
per accertare l'ammissibilità dei rifiuti nelle discariche sono impiegati i metodi di campionamento e
analisi di cui all'allegato 3 del DM;
tenuto conto che le discariche per rifiuti pericolosi hanno un livello di tutela ambientale superiore a
quelle per rifiuti non pericolosi, e che queste ultime hanno un livello di tutela ambientale superiore a
quelle per rifiuti inerti, è ammesso il conferimento di rifiuti che soddisfano i criteri per l'ammissione
ad ogni categoria di discarica in discariche aventi un livello di tutela superiore;
lo smaltimento in discarica di rifiuti contenenti o contaminati da inquinanti organici persistenti deve
essere effettuato conformemente a quanto previsto dal Regolamento (Ce) n. 850/2004 e successive
modificazioni.
Sulla base di suddetti principi guida il DM sviluppa le norme, regole e limitazioni all’ammissibilità dei rifiuti
in discarica, differenziando per tipo di rifiuto e tipo di discarica.
D.lgs. 14 marzo 2014, n. 49 – Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - Attuazione direttiva
2012/19/Ue
Il D.lgs. 49/14 stabilisce misure e procedure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana: prevenendo o
riducendo gli impatti negativi derivanti dalla progettazione e dalla produzione delle apparecchiature elettriche
ed elettroniche e dalla produzione e gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). In
tale contesto il decreto prevede che la gestione dei Raee debba privilegiare le operazioni di riutilizzo e
preparazione per il riutilizzo dei Raee, dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo in attuazione
dei principi di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un efficiente utilizzo delle risorse e solo ove
non sia possibile rispettare i criteri di priorità di cui al periodo precedente, i Raee raccolti separatamente sono
avviati al recupero.
Suddetto recupero deve prevedere che tutti i Raee raccolti separatamente siano sottoposti ad un trattamento
adeguato, trattamento che include almeno l'eliminazione di tutti i liquidi e un trattamento selettivo effettuato
in impianti conformi alle disposizioni vigenti in materia, nonché ai requisiti tecnici e alle modalità di gestione
e di stoccaggio.
D.lgs. 4 marzo 2014, n. 46. – Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali
(prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento)
Dall’11 aprile 2014 sono in vigore le nuove regole del D.lgs. 46/2014 che ha prodotto un corposo restyling
della Parte II del “Codice ambientale” e che tocca praticamente tutti gli aspetti della disciplina relativa all’AIA
(autorizzazione integrata ambientale) contenuta all’interno del Titolo III-bis, D.lgs. 152/2006.
Le principali novità introdotte dal decreto legislativo di attuazione della direttiva europea possono essere
riassunte nei punti seguenti:
- ingresso delle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (Best Available Technologies o Bat);
- ampliamento del campo di applicazione della disciplina Ippc;
- introduzione di specifici obblighi su oggetto e frequenza dei controlli sulle installazioni;
- introduzione dell'obbligo di ricorso alle procedure di evidenza pubblica telematiche;
- modifica dei requisiti autorizzativi minimi richiesti per alcune categorie di impianti;
- introduzione di nuovi e più stringenti obblighi di scambio delle informazioni a livello europeo;
- modifica delle procedure autorizzative.
Cambia profondamente anche il regime sanzionatorio dove un primo versante riguarda l’intero sistema di
sanzioni relativo all’omessa fornitura alla P.A. di informazioni rilevanti (es. omessa presentazione senza
giustificato e documentato motivo, della documentazione richiesta dall'autorità competente in sede
procedimentale), il secondo versante, invece, riguarda l’introduzione di nuovi reati (es. comunicazione di dati
falsificati o alterati relativi alle misurazioni delle emissioni).
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Parimenti innovativa è la disciplina della violazione delle prescrizioni dell’AIA o di quelle imposte
dall’autorità competente.
Significative novità si registrano anche in ordine al rapporto con gli illeciti di settore, a seguito della modifica
sia delle previgenti norme sanzionatorie in materia di acque (artt. 133 e 13, D.lgs. 152/2006), rifiuti (art. 256),
emissioni in atmosfera (art. 279) e combustibili (art. 296), sia della clausola di specialità delle sanzioni in tema
di AIA già prevista dall’art. 29-quattuordecies, D.lgs. 152/2006.
Decreto Legge 150/2013 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”
Il DL 150/2013 all’art.10 “Proroga di termini in materia ambientale” prevede al comma 1 la proroga al 31
dicembre del 2014 del termine di cui all’art. 6 comma 1 lett. p) del D.lgs. 36/2003, riguardante la possibilità
di smaltire nelle discariche rifiuti con PCI maggiore di 13.000 kJ/kg. Il Decreto è stato successivamente
convertito in Legge 27 febbraio 2014, n. 15.
La normativa SISTRI (sistema di tracciabilità dei rifiuti) è stata introdotta nel sistema legislativo nazionale nel
2009, ma sia il campo di applicazione che l’effettiva entrata in vigore hanno subito numerose sospensioni e
modifiche nel corso degli anni. Attualmente la normativa è in vigore per quanto riguarda la tracciabilità dei
soli rifiuti speciali pericolosi; l’obbligo del pagamento dell’iscrizione per l’anno 2014 da parte dei soggetti
obbligati è stato posticipato al 1 aprile 2015; infine sono state posticipate al 31 dicembre 2015 l’adozione del
cosiddetto “doppio binario” (utilizzo parallelo di SISTRI e formulari e registri) e la sospensione delle sanzioni
relative all’applicazione del SISTRI. Ecosavona è regolarmente iscritta al SISTRI e lo utilizza in qualità di
“produttore inziale” e “nuovo produttore” (per i rifiuti prodotti dal trattamento) di rifiuti speciali pericolosi.
Normativa regionale
In considerazione dell’acquisizione del Gruppo Geotea e del suo bacino di operatività, si riporta che la Regione
Liguria a fine dicembre 2014 ha deliberato la proposta di approvazione del nuovo piano di gestione dei rifiuti
per la regione, concludendo l’iter di consultazioni pubbliche avviato nel 2013 con la presentazione del piano.
Tale piano aveva intrapreso la VAS dopo essere stato adottato con delibera di Giunta Regionale n.1801 del 27
dicembre 2013 come previsto dalla normativa nazionale di settore (D.Lgs.152/2006). Il Piano regionale
costituisce il documento riassuntivo delle politiche regionali in materia di gestione dei rifiuti e, in particolare,
ha il compito di indicare il complesso delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la
gestione dei rifiuti urbani secondo criteri di trasparenza, efficacia, efficienza, economicità ed autosufficienza.
Si rimane in attesa della definitiva adozione.
La Regione Liguria ha poi deliberato in merito agli aggiornamenti impiantistici delle discariche liguri legate
all’approvazione del nuovo piano dei rifiuti con le legge regionale n. 1 del 24 Febbraio 2014 modificata con
la n. 21 del 5 agosto 2014, definendo di portare avanti i progetti già presentati e derogare sino alla loro
definitiva entrata in esercizio, all’uso degli attuali sistemi di trattamento e smaltimento. Le parti delle norme
che prevedevano tali presupposti sono state ritirate a novembre 2014 dalla regione stessa in quanto a rischio
di incostituzionalità, rendendo necessario alla provincia di Savona emanare una ordinanza provinciale (la n.
26 del 21 Novembre 2014) che permette ad oggi lo smaltimento in discarica del rifiuto urbano.
Sul fronte dei disposti normativi a risvolto tecnico, invece sono intervenute due modifiche alla DGR 1361 del
16/11/2007, la DGR 1293 del 21/10/2014 e la DGR 1615 del 19/12/2014, che hanno inasprito e reso
maggiormente onerose le modalità gestionali degli impianti di trattamento a servizio della discarica.
Per quanto sopra è in corso, a tappe forzate, la costruzione e adeguamento impiantistico del sito di Boscaccio
(Ecosavona) per permettere di rispettare i minori tempi possibili, cercando di cogliere i tempi di vigenza
dell’ordinanza stessa, almeno con la messa in marcia della nuova linea di impianto meccanico. L’obiettivo è
quello entro il 16 Maggio 2015 di realizzare e far partire tale nuova linea superando almeno per il trattamento
meccanico la fase derogatoria dell’ordinanza. Per la fase di trattamento biologico, sino all’entrata in esercizio
dell’impianto, il Gruppo dovrà invece gestire la frazione di sottovaglio presso impianti terzi.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Oltre alla sezione relativa ai rifiuti urbani, il Piano contiene una sezione dedicata ai rifiuti speciali ed una
dedicata ai siti da bonificare nel territorio regionale. L’impianto di Bossarino è correttamente richiamato
all’interno del piano.
10.
INFORMAZIONI AGLI AZIONISTI E COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Le azioni in circolazione di Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 sono pari a n. 56.103.205 azioni
ordinarie prive di valore nominale ai sensi dell'art. 2346 c.c.. Il capitale sociale (interamente sottoscritto e
versato) di Gruppo Waste Italia S.p.A. è pari a Euro 93.902.051.
Gli azionisti sopra il 2%, alla data del 31 dicembre 2015 sono qui riepilogati:
Dichiarante
Azionista
Colucci Pietro
Sostenya Group PLC e Colucci
Pietro (direttamente)
Synergo SGR
Azienda Sviluppo Multiservizi
S.p.A.
Mercato
Synergo SGR
Comune di Settimo Torinese
Sulla base delle informazioni disponibili alla data del 31 dicembre 2015
Percentuale sul capitale
sociale
42,76
22,11
8,91
26,22
Al 31 dicembre 2014 le azioni in essere risultavano sempre pari a n. 56.103.205 così distribuite all’interno
della compagine azionaria:
Dichiarante
Azionista
Colucci Pietro
Sostenya Group PLC e Colucci
Pietro (direttamente)
Synergo SGR
Azienda Sviluppo Multiservizi
S.p.A.
Mercato
Synergo SGR
Comune di Settimo Torinese
Percentuale sul capitale
sociale
44,01
22,11
8,91
24,97
La riduzione del numero delle azioni, nel corso del 2015, da parte dell’azionista Sostenya Group Plc e sulla
base delle informazioni ricevute da quest’ultima ai sensi della normativa vigente, risiede dalla sottoscrizione,
da parte di Sostenya Group Plc con un istituto finanziatore americano, di un contratto di finanziamento per un
importo di Euro 347.480 di durata di 5 anni e tasso di interesse annuo del 3%. La liquidità era stata messa a
disposizione del Gruppo ai fini dello sviluppo del business. Tale finanziamento non recourse era garantito con
collaterale di n. 700.000 azioni della società quotata detenute dalla Sostenya Group Plc le quali erano
negoziabili a mercato, da parte della parte finanziatrice nel corso della durata del prestito, ai sensi del contratto
di finanziamento. Il prestito aveva scadenza 4 gennaio 2021 con riaccredito pari valuta delle numero 700.000
azioni messe a collaterale. Tale operazione rientrava all’interno di un accordo più ampio con controparte “non
obbligatorio” di finanziamento a Sostenya Group Plc per un controvalore, ai prezzi di mercato, di massimo
numero 5.000.000 azioni della Società detenute dalla Sostenya Group PlC. Il contratto di finanziamento
summenzionato è stato risolto nel mese di febbraio 2016: ai sensi delle clausole contrattuali, la controparte è
così divenuta proprietaria delle azioni messe a collaterale con conseguente modifica del contratto di
finanziamento ad effettivo corrispettivo delle azioni ora divenute effettivamente vendute senza nient’altro nulla
a pretendere da ambedue le parti in causa.
Alla data dell’approvazione della presente Relazione Finanziaria, gli azionisti superiori al 2% risultano sulla
base delle disposizioni disponibili alla data, i seguenti:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Dichiarante
Azionista
Colucci Pietro
Sostenya Group PLC e Colucci
Pietro (direttamente)
Synergo SGR
Azienda Sviluppo Multiservizi
S.p.A.
Mercato
Synergo SGR
Comune di Settimo Torinese
Percentuale sul capitale
sociale
37,91
22,11
8,91
31,07
L’ulteriore riduzione della quota di partecipazione di Sotenya Group Plc nel corso del primo quadrimestre del
2016 è qui di seguito sintetizzata:
i) Nel corso del mese di gennaio 2016, la Sostenya Group Plc ha sottoscritto un ulteriore accordo di cessione
azioni con una controparte operativa (fornitore strategico) della sua società controllata Innovatec S.p.A..
Nello specifico, la vendita di n 169.444 azioni del Gruppo Waste Italia S.p.A. a Euro 0,90 ad azione (valore
ben superiore al corso di borsa nella data di riferimento del 21 gennaio 2016) avveniva attraverso estinzione
del debito iscritto nella società Innovatec S.p.A. verso lo stesso fornitore il quale ha espressamente richiesto
di ricevere azioni del Gruppo Waste Italia S.p.A. invece di cassa per il pagamento delle sue fatture. Tali
operazioni, come rappresentato dalla Sostenya Group Plc, sono quindi rientrate nella gestione corrente per
lo sviluppo del business delle rinnovabili ed efficienza energetica in capo ora direttamente alla Sostenya
Group Plc.;
ii) Inoltre, l’azionista di riferimento Sostenya Group Plc ha subito nel corso del primo quadrimestre del 2016,
delle azioni esecutive da parte di due Istituti di credito (Banca Intermobiliare e Gestioni “BIM” e Banca
Popolare dell’Emilia Romagna “BPER”) sulle garanzie che la stessa aveva fornito in merito a finanziamenti
erogati da quest’ultime rispettivamente:
 per BIM: azioni dell’Emittente date in pegno n. 3.000.486 azioni di proprietà dell’azionista di
riferimento Sostenya Group Plc a fronte di un mutuo chirografario (“Mutuo BIM”) erogato in data 7
luglio 2008 residuale ad oggi per circa Euro 1,3 milioni (ora iscritto come passività in Gruppo Waste
Italia S.p.A.)alla Sostenya S.p.A. (già Allea S.p.A.), holding di partecipazioni detenuta dalla famiglia
Colucci e controllante del Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.), prima della sua fusione
per incorporazione in quest’ultima. Sostenya Group Plc è stata chiamata in causa solo a titolo di
garante indiretto. Alla data della presente Relazione il totale delle azioni vendute a mercato
giornalmente dal 27 gennaio 2016 e al momento terminate in data 15 marzo 2016, sono risultate pari
a n. 1.350.306 azioni rispetto alle già dette n. 3.000.486 azioni di proprietà dell’azionista di
riferimento Sostenya Group Plc;
 per BPER: azioni dell’Emittente date in pegno n. 1.200.000 azioni di proprietà dell’azionista di
riferimento Sostenya Group Plc - custodite nel dossier n.25/35035 presso BIM, costituito a garanzia
di un mutuo chirografario già erogato da Meliorbanca S.p.A. (ora BPER) ad una società correlata di
Sostenya Group Plc, Gaon S.r.l.. Sostenya Group Plc è stata chiamata in causa solo a titolo di garante
indiretto. Alla data della presente relazione, tutte le azioni date in pegno sono state vendute
giornalmente a mercato a partire dal 5 febbraio 2016;
In riferimento all’esposizione residua verso BIM, la stessa risulta oltremodo garantita anche da azioni di
Veneto Banca che Sostenya S.p.A. (n. 24.845 azioni), ora nei portafogli attivi della Società, veniva costretta
ad acquistare, al complessivo prezzo di carico di Euro 1 milione, in aperto conflitto di interessi (BIM era
controllata da Veneto Banca) e al fine di costituire un’ulteriore garanzia per gli obblighi di rimborso del Mutuo
BIM. Inoltre BIM si è resa responsabile, secondo le rappresentazioni del Gruppo Waste Italia S.p.A. e della
Sostenya Group Plc, di mala gestio nella prestazione dei servizi di investimento e nel mantenimento delle
garanzie sulle azioni Veneto Banca, le quali dal momento dell'acquisto da parte di Sostenya S.p.A. hanno perso
oltre l'80% del proprio valore, il che è concausa sia della difficoltà finanziaria di Veneto Banca, sia del rifiuto
BIM di soddisfarsi sulle stesse. Gruppo Waste Italia S.p.A. aveva espressamente invitato BIM a soddisfarsi
sulle azioni Veneto Banca: in particolare, con lettera del 24 giugno 2015, Gruppo Waste Italia S.p.A. chiedeva
a BIM (i) di estinguere anticipatamente l’esposizione residua di Euro 1,3 milioni, (ii) di incamerare, a copertura
del differenziale occorrente per l’estinzione dell’esposizione le n. 24.845 azioni Veneto Banca, (iii) di liquidare
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
gli interessi maturati dall’estinzione dell’esposizione, e (iv) di provvedere alla chiusura del dossier liberando
tutte le azioni in pegno. BIM con raccomandata A.R. del 08/07/2015, dichiarava di non poter dar seguito alle
richieste e, in particolare, di non poter procedere né alla chiusura del dossier a pegno né all’estinzione anticipata
dell’esposizione, affermando che “le n. 24.845 azioni Veneto Banca sono strumenti finanziari illiquidi. In data
28 settembre 2015, BIM comunicava alla Società la risoluzione del medesimo mutuo ed intimava alla
medesima il pagamento dell’esposizione residua di Euro 1,3 milioni avvisando che in caso di mancato
pagamento BIM avrebbe provveduto all’escussione del pegno. Nulla valevano le reiterate richieste ed
intimazioni della Società di contabilizzare il controvalore delle azioni Veneto Banca a deconto dell’esposizione
in essere per il finanziamento e di comunicare il differenziale necessario per l’estinzione del medesimo. Dal
27 gennaio 2016, BIM ha iniziato a procedere all’escussione del pegno vendendo presso il mercato telematico
di borsa italiana le azioni. Tale vendite hanno generato sul mercato, considerando che il titolo Gruppo Waste
Italia S.p.A. è un titolo a bassa liquidità, un effetto “valanga” specialmente sui piccoli risparmiatori
determinando un maggior peso di ordini di vendita rispetto agli ordini di acquisto a mercato. In riferimento
invece all’escussione da parte di BPER delle azioni in garanzia, le vendite sono iniziate in data 5 febbraio
2016, determinando un ulteriore effetto al ribasso del corso dell’azione fino ad arrivare da una quotazione di
0,73 ad azione al 31 dicembre 2015 a Euro 0,25 ad azione alla data della presente approvazione della Relazione
Finanziaria.
Sostenya Group Plc e Gruppo Waste Italia S.p.A. hanno iniziato e stanno percorrendo le opportune azioni
legali a tutela dei loro interessi nonché di tutti gli azionisti di minoranza.
Al 31 dicembre 2015 il prezzo del titolo WIG ha segnato una quotazione di euro 0,73, in diminuzione del 14%
rispetto la quotazione dello scorso fine esercizio di Euro 0,85. Si riportano di seguito alcuni dati relativi ai
prezzi e ai volumi del titolo WIG nel 2015/2014.
Qui di seguito l’andamento prezzi e volumi del titolo nell’arco degli ultimi dodici mesi (alla data del 18
febbraio 2016) e l’andamento del prezzo del titolo confrontato con l’indice FTSE IT All Shares:
Nel corso dei primi tre mesi del 2016, il corso del titolo nel corso rispetto al 31 dicembre 2015, ha subito una
flessione per motivi non correlati all’andamento operativo del Gruppo e in un mercato già in contrazione sulla
base dei correnti trend macroeconomici. Alla data del 31 marzo 2016 e rispetto al fine anno 2015, il titolo ha
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
avuto una flessione di circa il 73% attestandosi a Euro 0,20. Nello stesso periodo, i volumi si sono incrementati
attestandosi a circa 260 mila pezzi medi giornalieri, rispetto ad una media di n. 27 mila pezzi rilevati nell’ultimo
mese dello scorso anno.
primo trimestre 2016
Media Ponderata prezzo (Euro)
Media Volumi (n. Azioni)
mese di dicembre 2015
Media Ponderata prezzo (Euro)
Media Volumi (n. Azioni)
Intero Anno 2015
Media Ponderata prezzo (Euro)
Media Volumi (n. Azioni)
1 gen-31 mar 16
0,28
258.092
1 gen-31 mar 16
0,76
27.465
12 mesi
1,23
184.574
La capitalizzazione di Borsa al 31 dicembre 2015 ammonta a circa Euro 41 milioni (2014: Euro 48 milioni).
A seguito dei recenti ribassi illustrati sopra, alla data del 31 marzo 2016 la capitalizzazione si è ulteriormente
ridotta a Euro 11,2 milioni. Il corso di borsa di Gruppo Waste Italia S.p.A. alla data di riferimento risulta
inferiore rispetto al valore contabile per azione della Società. Il prezzo di borsa, può risultare influenzato da
fattori contingenti o speculativi di breve periodo (come di fatto è avvenuto in questo primo periodo del 2016),
non sempre mitigabili ricorrendo a osservazioni lungo orizzonti temporali estesi.
Il prezzo di borsa di Gruppo Waste Italia S.p.A. è attualmente influenzato da fattori strutturali, quali gli scarsi
volumi di scambio del titolo, dalla volatilità oltre che da fattori congiunturali. Lo status di titolo “sottile”
dell’azione Gruppo Waste Italia S.p.A. ne impoverisce il valore segnaletico in termini di lettura delle
prospettive economico-finanziarie del Gruppo e rende difficile un’interpretazione delle volatilità; l’andamento
del titolo nel tempo può infatti essere influenzato, come è stato di fatto influenzato in larga parte da eventi del
tutto estranei all’evoluzione dei fondamentali. Oggi, è ragionevole sostenere che il prezzo di Borsa del titolo
sia influenzato da fattori esogeni rispetto alla Società e non possa pertanto fornire una valida misura di
confronto con la valorizzazione del Gruppo. Ai fini della completezza dell’informativa sul corso di borsa si è
condotta un’analisi sulla Turnover Velocity del titolo. Tale analisi ha evidenziato una minore liquidità del
titolo WIG rispetto all’FTSE index, se confrontato su un arco temporale pari a 12 mesi dalla data di riferimento.
L’analisi evidenzia una minore liquidità del titolo rispetto all’indice FTSE Italy All Shares. La volatilità, risulta
maggiore rispetto a quella del FTSE Italy All Shares.
La volatilità e la turnover velocity (calcolata sull’effettivo valore in Euro delle azioni scambiate) per l’azione
WIG IM e l’indice FTSE Italia All Shares è la seguente:
WIG IM Total Turnover* Av. Market Cap* Turnover velocity Volatility
1M
1,364,602
19,363,903
7.05%
188.66%
3M
2,425,605
33,399,459
7.26%
119.66%
6M
7,735,893
42,990,393
17.99%
94.16%
12M
42,369,073
55,143,344
76.83%
72.66%
* Values in Eur
ITLMS Total Turnover* Av. Market Cap* Turnover velocity Volatility
1M
63,252,758
474,193,226
13.34%
46.07%
3M
165,358,589
520,383,376
31.78%
35.87%
6M
343,586,715
541,952,050
63.40%
29.75%
12M
760,165,932
561,553,628
135.37%
27.93%
* Values in Eur thousands
Il 2015 è stato caratterizzato dalla gestione del Bond Waste di Euro 200 milioni emesso a fine 2014 dalla
controllata Waste Italia S.p.A. i cui proventi sono stati utilizzati per ampliare l’area ambiente del Gruppo
attraverso l’acquisizione del Gruppo Geotea. In questo contesto l’attività di comunicazione finanziaria ed
economica svolta dall’investor relator e dal responsabile della pianificazione di Gruppo si è focalizzata in
maniera specifica nel corso dell’anno sulla corretta informazione ai Bondholders in relazione al business e alle
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
sue perfomances economico finanziarie, rappresentazioni avvenute mediante quarterly conference calls e
presentations ai Bondholders e potenziali investitori del Bond.
Nel contesto dell’Equity side invece, l’attività di comunicazione finanziaria svolta dall’investor relator si è
focalizzata in maniera specifica nel corso dell’anno sulla corretta informazione alla comunità finanziaria in
relazione alle operazioni svolte, alle motivazioni alla base delle stesse, nonché ai risultati conseguiti mediante
specifiche presentazioni effettuate presso analisti, investitori istituzionali e family offices in Italia e all’estero
nonché grazie ad incontri con potenziali investitori italiani ed esteri e a saltuari contatti con azionisti retail.
Il numero delle azioni proprie detenute alla data del 31 dicembre 2015 tramite la controllata Waste Italia S.p.A.
è di n. 31.500, pari allo 0,056% del capitale sociale. Non sono stati operati acquisti o cessioni di azioni proprie
tra il 31 dicembre 2015 e la data di approvazione da parte del consiglio di amministrazione della presente
Relazione Finanziaria.
In riferimento all’investimento partecipativo in Innovatec S.p.A., la Società, a seguito dell’operazione di
riorganizzazione dei business in capo al Gruppo e del successivo Hive Off e dividendo straordinario in natura
in azioni quotate Innovatec S.p.A. (AIM Italia - Mercato Alternativo del Capitale, il mercato dedicato alle
piccole e medie imprese di Borsa Italiana) detiene n. 1.549.858 pari a circa il 17,49% del capitale sociale dello
stesso. Le azioni in circolazione di Innovatec S.p.A. sono pari a n. 8.874.011 azioni ordinarie con valore
nominale pari a Euro 1,00.
Alla data odierna il capitale sociale risulta pari a Euro 15.027.855,80 equivalente a n. 8.874.011 azioni
ordinarie di Euro 1,00 le quali risultano in percentuale così distribuite all’interno della compagine azionaria:
Il totale dei Warrant in circolazione è di n. 5.027.858 di cui 3.229.465 di proprietà di Gruppo Waste Italia
S.p.A.
Nel corso del 2015, la percentuale di controllo di Gruppo Waste Italia S.p.A. in Innovatec S.p.A. si è da circa
il 65,91% ad un valore pari all’81,02% a seguito della già citata operazione di conferimento della subholding
per le rinnovabili Volteo Energie S.p.A. interamente controllata da Gruppo Waste Italia S.p.A.. Per effetto di
questa operazione di conferimento la Società è passata dal possedere dalle iniziali n. 3.314.030 azioni su di un
totale di n. 5.027.858 azioni a n. 7.160.183 azioni su un totale di n. 8.874.011 azioni per poi successivamente
significativamente diminuire a novembre 2015 a circa il 17,49 % (pari a n. 1.549.858 azioni su un totale di n.
8.874.011 azioni), a seguito del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec S.p.A, erogato in data 11
novembre 2015, a fronte del quale l’intero business operativo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica è
stato ceduto a beneficio di tutti gli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
A seguito delle operazioni straordinarie sopra illustrate, si è perfezionata la riorganizzazione strategica
societaria di tutto il Gruppo, per effetto del quale Innovatec S.p.A diventa una holding quotata all’AIM Italia
con esclusivo focus nel business delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
L’azionista di riferimento è Sostenya Group Plc con una quota pari al 27,81%. Si riportano di seguito alcuni
dati relativi ai prezzi ed ai volumi del titolo Innovatec nel 2015.
Gruppo Waste Italia S.p.A., in riferimento ai Warrants INN abbinati alle azioni, detiene n. 3.229.465 Warrants
INN su un totale di n. 5.027.858 Warrants INN emesse al portatore e quotate anch’essi all’AIM Italia ad un
corso alla data di riferimento del 31 dicembre 2015 di Euro 0,18 (31 dicembre 2014: Euro 0,10) per Warrant
INN.
A decorrere dalla data del 21 dicembre 2015 Innovatec S.p.A ha maturato la decisione di sostituire Intermonte
SIM S.p.A come operatore specialista (“Specialist”). A fronte di ciò si è provveduto a dare incarico ad un
nuovo intermediario identificato in Banca Finnat quale soggetto a cui conferire il mandato. Lo Specialist si
impegnerà a dare maggiore liquidità al titolo e agirà nell’ottica di ottenere una copertura in termini di ricerca
finanziaria che possa illustrare l’attività e il percorso di sviluppo del Gruppo.
L’attività di comunicazione finanziaria per la società partecipata Innovatec S.p.A. si è focalizzata
nell’esercizio, oltre alla diffusione di comunicati stampa relativi agli eventi che hanno interessato l’attività del
gruppo, in specifiche presentazioni effettuate presso analisti, investitori istituzionali e family offices a Milano,
Lugano, Londra nonché ad incontri con potenziali investitori italiani ed esteri.
Rapporti con istituzioni e comunità locali
Il Gruppo ha intrattenuto anche nel corso dell’esercizio solidi rapporti con le molte realtà presenti sul territorio
nazionale, in particolare nelle regioni in cui è presente il proprio diretto presidio: Lombardia, Piemonte e
Liguria.
Le società del Gruppo hanno rapporti diretti con gli Enti preposti al rilascio di autorizzazioni e abilitazioni, nel
pieno rispetto delle norme e del proprio Codice Etico, ispirandosi ai principi di correttezza, trasparenza e
collaborazione.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Il dialogo con il territorio, anche per ciò che concerne la responsabilità sociale, è costante grazie al
coinvolgimento della Società nelle iniziative locali e alla realizzazione di programmi di
informazione/formazione sociale e ambientale dedicati agli stakeholder.
Le iniziative di carattere culturale, educativo, sportivo e sociale rivestono un ruolo centrale nella scelta
d’investimento in progetti legati al territorio, siano essi sponsorizzazioni o attività che richiedono maggiore
investimento in progettualità, tempo e coinvolgimento di risorse interne al Gruppo Waste Italia.
Anche le sponsorizzazioni sono state scelte con cura valutando e privilegiando quelle il cui impatto sul
territorio fosse maggiormente a beneficio dei valori aziendali e della crescita di consapevolezza sui temi della
sostenibilità a 360°
Per ogni progetto il Gruppo vuole essere una guida, un faro nel settore ambientale e della responsabilità sociale,
diffondendo conoscenze e pratiche responsabili nei confronti dei temi di CSR, aumentando anche l’interesse
a livello locale verso le attività della Società.
Progetto
Formazione e
sensibilizzazione
Progetti educativi su
temi legati al core
business
Progetto Scuole 00Waste
x
Formazione giornalisti di
domani
x
Visite scuole in impianto
x
Progetto Studenti Università
Cattolica
x
Progetto Scuole MrSix
x
Sviluppo territorio
Progetti per la
valorizzazione
culturale, ambientale e
sociale destinati alla
comunità.
x
x
Cit Turin
x
Destinazione Ambiente
x
Wastend – L’officina del futuro
x
Altis (Università Cattolica)
Symbola – Redazione Waste
End
Rapporti con
Istituzioni
Progetti e
collaborazioni con
università, associazioni
ed enti.
x
x
x
x
Progetto Scuole 00Waste
Il Progetto Scuole, che ha coinvolto alcune classi delle elementari nella provincia di Torino, si è svolto
nell’anno scolastico 2014-2015 e ha visto la partecipazione attiva dei bambini nelle lezioni in classe e durante
lo spettacolo teatrale appositamente studiato dal Gruppo per educare le generazioni future sulla raccolta
differenziata e il rispetto dell’ambiente.
Formazione giornalisti di domani – La nuova Ecologia
Waste Italia S.p.A. è stata Main Partner della XV edizione del Corso EuroMediterraneo di Giornalismo
Ambientale Laura Conti, una delle figure più significative nel panorama della divulgazione scientificoambientale del nostro Paese. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
del Territorio e del Mare, del Comune di Savona, del Campus Universitario di Savona, di Federparchi, della
Fima e dell’Enea. Come Main Partner, Waste Italia ha ospitato gli studenti presso le proprie strutture della
sede di Vado Ligure per illustrare le attività inerenti alla gestione dei rifiuti.
Visite delle scuole presso gli impianti
Come da prassi consolidata anche in questo esercizio, alcuni impianti del Gruppo hanno ospitano le classi delle
scuole elementari territoriali per laboratori e lezioni formative sul mondo dei rifiuti, dalla raccolta al recupero,
fino allo smaltimento.
Progetto Scuole Mr Six
Il progetto dedicato agli alunni delle elementari di alcuni comuni nel torinese si è sviluppato durante l’anno
scolastico 2014-2015. Le lezioni in classe hanno coinvolto i bambini nell’apprendimento dei temi legati
all’energia rinnovabile e al rispetto dell’ambiente.
Cit Turin – Associazione Sportiva
Il Gruppo ha sponsorizzato l’associazione calcistica Cit Turin condividendone lo spirito sportivo ed educativo
infuso alle nuove generazioni del territorio torinese. Le squadre sostenute riguardano diverse fasce d’età, dai
più piccoli agli adolescenti, sia maschili sia femminili.
Destinazione Ambiente
Dal 2009 Waste Italia S.p.A. partecipa al progetto di Autogrill “Destinazione Ambiente”, un esempio virtuoso
di sinergia tra diverse realtà industriali, in grado di porre la sostenibilità al centro delle proprie attività. Ogni
azienda ha contribuito con il proprio know how. Nel caso di Waste Italia il contributo si è espresso nel servizio
di raccolta e gestione dei rifiuti, assicurando la quasi totalità del recupero degli scarti. L’organico raccolto
presso Autogrill Villoresi Est è infatti conferito presso un impianto terzo specializzato in cui è trasformato in
compost, che Waste Italia consegna all’oasi WWF per la concimazione dell’orto biologico. I prodotti dell’orto
biologico sono utilizzati dallo stesso Autogrill per produrre i propri piatti.
Wastend - L’officina del futuro
Wastend è il progetto che prevede la realizzazione di uno dei poli per il riciclo più grandi d’Europa, nel
territorio torinese (per maggiori dettagli si rimanda al capitolo 16 “Innovazione, ricerca e sviluppo” della
presente Relazione sulla gestione). Per quanto riguarda i rapporti con le istituzioni e la cittadinanza, il team
tecnico ha condiviso il progetto in più incontri formali e informali prima della consegna avvenuta il 31 luglio
2015. Il 4 novembre 2015 ha avuto luogo la conferenza dei servizi in cui è stata richiesta una serie di
integrazioni e modifiche da apportare al progetto.
Altis – ESG: contano per chi giudica le imprese?
Il progetto di Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica) nasce da un’intuizione del
management del Gruppo Waste Italia per promuovere l’inclusione di indicatori ESG (Environment, Social,
Governance) nella valutazione del merito creditizio da parte degli operatori finanziari, consci del fatto che
un’impresa impegnata nella sostenibilità sia più lungimirante rispetto ad altre imprese, in quanto soggetta a
minori rischi (per maggiori dettagli si rimanda al capitolo 16 “Innovazione, ricerca e sviluppo” della presente
Relazione sulla gestione).
Symbola – Redazione Waste End
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
La controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. ha redatto con la Fondazione Symbola uno studio approfondito
sulla gestione dei rifiuti verso una società a Rifiuti Zero dal titolo "Waste End. Economia circolare, nuova
frontiera del made in Italy". Lo studio si propone di verificare la fattibilità, nell'arco temporale 2015-2020, di
un sistema di gestione dei rifiuti nella logica dell’economia circolare con l’obiettivo di minimizzare gli scarti
prodotti, di recuperare risorse e massimizzare la filiera del riciclo, creando distretti industriali del riciclo,
limitando il ricorso alla discarica alle sole frazioni trattate, non riciclabili o convertibili energeticamente.
Rapporti con i media
Nel corso degli anni le attività nei confronti dei media (testate tradizionali e online, le press agency, i
programmi radio e tv di informazione, finanza e green economy) hanno rivestito un ruolo sempre più centrale.
Il dialogo con giornalisti e professionisti del settore media - anche per ciò che concerne la responsabilità sociale
- è costante grazie al loro coinvolgimento nelle iniziative locali e nazionali che il Gruppo realizza.
In quanto società quotata, la holding Gruppo Waste Italia S.p.A. ha degli obblighi a livello di legge per
informare e diffondere le proprie scelte e azioni al mercato intero (le informazioni necessarie sono
regolamentate dal TUF di Consob). Il mezzo principale è il comunicato stampa, pubblicato sui sistemi di
stoccaggio di Borsa Italiana e sul sito internet aziendale, nella sezione Investor Relations. Nella stessa
sezione sono pubblicati anche i documenti richiesti dalla legge, come ad esempio i bilanci (annuali e
trimestrali), le relazioni, gli avvisi di pubblicazione.
Per non limitarsi ai doveri di legge e coinvolgere più figure possibili, gli stessi comunicati stampa sono diffusi
anche tramite i canali gestiti dall’ufficio stampa per informare le agenzie, le testate giornalistiche e il mondo
dei media in senso lato. Per agevolare la loro diffusione e anche la conoscenza di tutte quelle attività non price
sensitive svolte da l Gruppo sono stati creati un account Twitter dedicato e il profilo YouTube per visualizzare
i video delle interviste.
Sempre in ottica di agevolare la comprensione del proprio business, Gruppo Waste Italia S.p.A. ha messo a
disposizione anche una sezione Media & Press sul proprio sito, dalla quale visualizzare contenuti informativi
come brochure, rassegna stampa e news.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
11.
I RISULTATI DEL GRUPPO
Conto Economico consolidato riclassificato Gruppo WIG al 31 dicembre 2015
Ricavi della gestione caratteristica
115.140
Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione
692
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
4.288
Altri Ricavi e Proventi
12.737
RICAVI
132.856
87
1
3
10
100
2014
riesposto *
50.348
(29)
0
13.812
64.131
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
(8)
(50)
(12)
(3)
(11.320)
(22.481)
(4.818)
(2.101)
in Euro migliaia
EBITDA
2015
(10.441)
(65.945)
(15.894)
(4.083)
%
79
(0)
0
22
100
64.791
721
4.288
(1.075)
68.725
Variazione
%
129
(2.486)
100
(8)
107
(18)
(35)
(8)
(3)
879
(43.464)
(11.076)
(1.982)
(8)
193
230
94
Variazione
%
2014
approvato
62.698
(527)
14.666
16.192
93.029
(21.005)
(37.294)
(8.925)
(3.240)
36.493
27
23.411
37
13.082
56
22.565
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
EBIT
(20.466)
(18.204)
(2.176)
(15)
(14)
(2)
(10.542)
(22.647)
(9.778)
(16)
(35)
(15)
(9.924)
4.444
7.602
94
100
(78)
(12.003)
(28.593)
(18.031)
Proventi (oneri) finanziari netti
Proventi netti da partecipazioni
Risultato prima delle imposte
(29.848)
(694)
(32.718)
(22)
(1)
(25)
(11.866)
2.275
(19.368)
(19)
4
(30)
(17.982)
(2.969)
(13.350)
152
0
69
(12.935)
2.275
(28.691)
Imposte sul reddito
Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate
Risultato netto
(3.490)
(5.998)
(42.206)
(3)
(5)
(32)
(1.241)
(11.106)
(31.716)
(2)
(17)
(49)
(2.249)
5.108
(10.490)
181
(46)
33
(1.659)
(1.365)
(31.715)
2.970
2
2.167
3
803
37
2.167
(39.236)
(30)
(29.549)
(46)
(9.687)
33
(29.548)
Risultato netto di terzi
Risultato Netto di Gruppo
(*) A seguito dell’applicazione dell’IFRS 5, il conto economico 2014 riesposto non include i dati economici di di Innovatec e Volteo e delle rispettive controllate che non rientrano più
nel perimetro di consolidamento che vengono esposti nella linea “Risultato da attività destinate alla vendita/cessate”. Nella circostanza di uscita da un settore strategico (così definito
ai sensi dell’IFRS, fattispecie applicabile al settore “efficienza energetica” e “EPC e General Contracting”), il principio contabile IFRS 5 prevede che il conto economico 2015 della linea
di business discontinuata non concorra al risultato dell’esercizio su ogni linea di costo e ricavo per natura, ma il risultato complessivo della linea di business discontinuata sia riflesso
in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato delle attività destinate alla vendita/cessate”; stesso trattamento viene applicato alle attività e passività connesse
al business discontinuato, che non concorrono agli attivi e passivi delle attività continue ma vengono esposti sinteticamente in specifiche voci dell’attivo e del passivo. Il principio IFRS
5 richiede altresì che il conto economico dell’esercizio comparativo 2014 venga riesposto in modo da rendere comparabili i perimetri delle attività continuate e discontinuate nei due
esercizi esposti nella comunicazione finanziaria. Nel caso di specie, l’IFRS 5 ha impatto solo sulla esposizione del conto economico in quanto, al 31 dicembre 2015, le attività e passività
del settore di efficienza energetica discontinuato sono già state cedute e non concorrono quindi più alla situazione patrimoniale finanziaria consolidata alla data di riferimento.
I dati economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5) prendono in considerazione le performance economiche di periodo di
Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31 dicembre
2014.
Il Valore della Produzione del Gruppo WIG
Al 31 dicembre 2015 il valore della produzione risulta pari a Euro 132,9 milioni rispetto a Euro 64,1 milioni
dello scorso esercizio, in aumento del 107%, a seguito dello sviluppo del business Ambiente a Euro 119,2
milioni (+Euro 79,6 milioni rispetto a Euro 39,6 milioni del 2014 riesposto), nonché dell’apporto al valore
della produzione consolidato del business Teleriscaldamento pari ad Euro 12,4 milioni (-Euro 7,9 milioni
rispetto a Euro 20,3 milioni del 2014 riesposto) e dei ricavi afferenti al segmento Corporate che per il 2015 si
sono attestati ad Euro 1,3 milioni (+Euro 0,6 milioni rispetto a Euro 0,7 milioni del 2014 riesposto). Le società
attive nel campo della produzione di energia rinnovabile residuate a valle dell’operazione di Hive off non hanno
contribuito al valore della produzione consolidato (Euro 3,6 milioni nel 2014 riesposto). Fra le attività destinate
alla vendita residuano ancora due impianti (ubicati nella provincia di Latina) di valorizzazione energetica di
scarti agricoli della potenza elettrica di 1MW ciascuno (c.d. “biodigestori”), per i quali il Gruppo sta
proseguendo le attività di ricerca di un potenziale operatore interessato all’acquisto, così come positivamente
verificatosi nel corso del 2015 per i 4 biodigestori della Lomellina (operazione perfezionatasi nel mese di
dicembre del 2015 dopo il conferimento di Volteo in Innovatec).
I ricavi del 2015 vedono l’apporto preponderante del business Ambiente. Nella configurazione attuale, di fatto,
il sub-gruppo facente capo alla controllata Waste Italia S.p.A. ha apportato circa il 90% dei ricavi consolidati
e continuerà a rappresentare la forza trainante del Gruppo anche per gli esercizi a venire. Sempre all’interno
del business ambientale vanno ad inserirsi le attività di sviluppo sul fronte internazionale svolte dal Gruppo
nel corso degli ultimi anni e che hanno portato all’aggiudicazione della concessione per la realizzazione e
gestione della nuova discarica controllata della municipalità di Durazzo (Albania) per una volumetria
Pagina | 47
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
complessiva di circa 1,9 milioni di tonnellate. A fronte di tale riposizionamento strategico del Gruppo verso
un focus completamente dedicato alla gestione delle tematiche ambientali, la Gruppo Waste Italia S.p.A. nel
corso del 2015 ha proseguito le attività di interlocuzione con la Biancamano S.p.A., società a sua volta quotata
alla Borsa di Milano ed attiva principalmente nella raccolta dei rifiuti urbani, al fine di addivenire al positivo
compimento di quanto prospettato negli accordi sottoscritti fra le parti. A questo proposito, ed al fine di
permettere ad entrambe le parti di completare il proprio iter di ristrutturazione societaria, la scadenza di detti
accordi, inizialmente preventivata per il primo quadrimestre dell’anno in corso, è stata prorogata fino al 31
dicembre 2016.
Il business dell’Ambiente, ha registrato quindi un valore della produzione pari a Euro 119,2 milioni (+200%
rispetto a Euro 39,6 milioni del 2014) contribuendo ai ricavi complessivi di gruppo per il 90% (2014 riesposto:
62%), mentre i business che compongono la Filiera Rinnovabili, che allo stato attuale si sono ridotti al solo
Teleriscaldamento nonché alle società ancora operative controllate dalla sub-holding SUN RT 02, si è attestato
a Euro 12,4 milioni rispetto a euro 23,9 milioni dell’esercizio 2014 (-48%) contribuendo al valore della
produzione per il 9% (2014: 37%). Il minor risultato consuntivato nel 2015 dalla controllata SEI Energia se
comparato con quanto prodotto nell’anno precedente, discende principalmente da due fattori: da una parte il
venir meno dell’incentivo dei certificati verdi ha minato alla base la marginalità del business, dall’altra a partire
dal 1° ottobre 2015 i risultati operativi di tale attività sono di competenza della consociata Innovatec S.p.A. in
funzione del contratto di affitto del ramo d’azienda operativo sottoscritto nel corso del 2015 ed avente durata
di 24 mesi. Di conseguenza il valore della produzione del business Teleriscaldamento accoglie i risultati
operativi portati da SEI Energia nei primi nove mesi dell’anno, mentre per l’ultimo trimestre registra
esclusivamente la quota di competenza del canone di affitto da corrispondersi alla stessa società da parte di
Innovatec e pari ad Euro 1,1 milioni su base annuale.
Nello specifico, il business dell’Ambiente per l’anno 2015 ricomprende per la prima volta i risultati
complessivi del gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. nella sua configurazione che si è venuta a sostanziare
alla fine del 2014. Difatti mentre la società Faeco S.r.l. (oggi controllata direttamente da Waste Italia S.p.A.)
è sempre stata all’interno del perimetro di consolidamento di Gruppo, e di fatto il business Ambiente fino al
30 settembre 2014 coincideva con i risultati di tale società, Waste Italia e le sue controllate sono entrate a farvi
parte a seguito dell’operazione di fusione inversa di Sostenya nell’allora Kinexia completata l’11 agosto 2014.
Di conseguenza nel 2014 i risultati del sub-gruppo Waste Italia hanno contribuito al consolidato di Gruppo
esclusivamente per l’ultimo trimestre. L’attuale configurazione del sub-gruppo si è inoltre finalizzata al
termine del mese di novembre 2014 mediante l’acquisizione delle società facenti capo a Geotea S.p.A. (ad
oggi fusa per incorporazione in Waste Italia S.p.A.) che non hanno potuto contribuire ai risultati consolidati di
Gruppo per il 2014, mentre il loro apporto è stato interamente classificato all’interno del business Ambiente
per l’anno 2015. Per i succitati motivi i risultati del 2015 dell’attività in questione risultano scarsamente
confrontabili con quanto consuntivato dal Gruppo nel corso del 2014.
Separando gli apporti delle differenti componenti al segmento dell’Ambiente, nel corso del 2015 Faeco S.r.l.
ha contribuito ai risultati di settore per circa Euro 9,8 milioni (2014: Euro 16,2 milioni), Waste Italia e le
proprie controllate storiche (ad eccezione delle tre società facenti parte del gruppo Geotea) hanno apportato
Euro 66 milioni in termini di ricavi (2014: Euro 23,4 milioni per il solo ultimo trimestre) mentre le tre società
facenti parte del gruppo Geotea, di cui ad oggi sopravvive esclusivamente Ecosavona S.r.l. in quanto Geotea
S.p.A. e Bossarino S.r.l. sono state fuse per incorporazione in Waste Italia S.p.A., hanno contribuito ai ricavi
del segmento per Euro 43,4 milioni (2014: i risultati di Geotea non venivano consolidati). Nello specifico, la
minore contribuzione di Faeco ai risultati del segmento Ambiente è dovuta ad una riduzione dei volumi avviati
a smaltimento presso il sito di Bedizzole (BS) gestito dalla società. Difatti nel corso del 2015 sono stati smaltite
complessivamente 86.421 tonnellate esclusivamente di materiale identificato come “car fluff” mentre sono
stati interrotti i conferimenti al sito di rifiuti di altra tipologia, per quanto autorizzati allo smaltimento; tale dato
deve essere comparato con il dato annuale consuntivato da Faeco nel corso del 2014, anno in cui sono state
conferite all’interno della discarica di Bedizzole 183.390 tonnellate di rifiuti suddivise fra 84.230 tonnellate di
fluff e 99.161 tonnellate di rifiuti assimilabili non pericolosi di cui 70.662 tonnellate provenienti da Waste
Italia. I ricavi relativi al 2015 della società Faeco comprendono peraltro un provento non caratteristico e non
ricorrente pari ad Euro 4,2 milioni, relativo ad un accordo transattivo connesso ad alcune attività che un
prestatore di servizio doveva svolgere presso il sito di Bedizzole in connessione alla chiusura e post chiusura
dello stesso.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Per quanto concerne il gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. nella sua configurazione antecedente alle
acquisizioni completate ad esito dell’emissione del Bond Waste, i ricavi del 2015 sono stati generati
dall’attività di raccolta, trattamento e smaltimento, i quali hanno contribuito rispettivamente per Euro 39,2
milioni (volumi per circa 276 mila tonnellate), Euro 12 milioni (volumi per circa 154 mila tonnellate trattate,
comprensivi del contributo apportato dalle attività svolte dal ramo d’azienda in affitto da parte di Waste to
Water che hanno interessato circa 30 mila tonnellate) ed Euro 17,3 milioni (circa n.209 mila tonnellate, di cui
120 mila tonnellate conseguenti dalla sottoscrizione di due contratti di cessione spazi alla parte correlata Waste
To Water S.r.l. – oggi Aker S.r.l., operazione a fronte della quale sono stati iscritti Euro 9 milioni di ricavi).
Concorre al valore della produzione complessivo di Waste Italia e delle sue controllate il rimborso assicurativo
maturato a seguito dell’incendio doloso avvenuto nel 2014 presso l’impianto di trattamento degli pneumatici
sito in Chivasso per Euro 1,1 milioni, i ricavi afferenti al recupero energetico del biogas da discarica, gli
incentivi percepiti per alcuni impianti fotovoltaici installati sulla coperture definitiva delle discariche di
Albonese e Chivasso, nonché altri ricavi e proventi per un totale di circa Euro 4 milioni.
Per quanto concerne l’ex gruppo Geotea, nel corso del 2015 i due siti di smaltimento gestiti da Ecosavona S.r.l.
e Bossarino S.r.l., hanno accolto complessivamente circa 445 mila tonnellate di rifiuti, di cui circa 54 mila
tonnellate provenienti da Waste Italia, per una contribuzione al valore complessivo della produzione pari ad
Euro 43,4 milioni (i ricavi consolidati del sub-gruppo Geotea per l’anno 2014 si erano attestati ad Euro 31,6
milioni), comprensivi anche del contributo garantito dal recupero energetico del biogas estratto dalle
discariche, attività particolarmente remunerativa nel caso del sito di smaltimento del Boscaccio gestito da
Ecosavona.
Il segmento operativo teleriscaldamento, che continua a rappresentare il secondo business in termini di
contribuzione ai ricavi ed ai margini consolidati di Gruppo, con l’operazione di Hive-off viene nella pratica a
coincidere con il vecchio segmento delle Rinnovabili, ad eccezione dei costi ancora sopportati dal Gruppo in
connessione a quelle società attive nel settore dello sviluppo di iniziative nel campo delle rinnovabili, ancora
sotto al controllo della sub-holding SUN RT 02.
Nello specifico, a partire dal 1° ottobre 2015 la controllata SEI Energia ha concesso in affitto alla consociata
Innovatec S.p.A. il ramo d’azienda operativo del teleriscaldamento comprensivo del personale, per una durata
di 24 mesi a fronte di un canone di affitto annuo concordato in Euro 1,1 milioni. Tale operazione è stata
concordata anche per prevenire eventuali aggressioni da parte dei creditori coobbligati (cfr. capitolo “Rischi
connessi ai rapporti con ASM S.p.A, in liquidazione e concordato preventivo”) le quali avrebbero potuto
compromettere la corretta e continuativa erogazione del servizio di teleriscaldamento ai clienti allacciati alla
rete. Di conseguenza i risultati 2015 del segmento del teleriscaldamento riportano i risultati operativi
consuntivati dalla controllata SEI Energia nei primi 9 mesi dell’anno, mentre per l’ultimo trimestre del 2015
viene considerato un quarto del valore annuale del canone di affitto (pari quindi ad Euro 275 migliaia),
consuntivando un valore della produzione complessivamente pari a circa Euro 12,4 milioni a fronte di ricavi
consuntivati nel 2014 per Euro 20,3 milioni (tale dato era però relativo ad un intero anno di operatività, la
quale beneficiava peraltro dell’incentivo dei certificati verdi per l’energia elettrica prodotta da cogenerazione
abbinata a teleriscaldamento).
Da un punto di vista operativo, e considerando esclusivamente i primi nove mesi dell’anno, la produzione di
energia elettrica da teleriscaldamento è risultata pari a 32,7 milioni di kWhe (2014: 69 milioni di kWhe), tale
riduzione è primariamente imputabile al progressivo decremento del prezzo di vendita dell’energia elettrica
che per lunghi periodi del 2015, pur a fronte di una domanda termica potenzialmente sopperibile mettendo in
funzione la turbogas ubicata presso la centrale di Rivoli, di fatto non trovava giustificazione da un punto di
vista economico. Infatti il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica ha continuato il proprio trend
discendente già iniziato durante gli scorsi esercizi, che hanno visto una diminuzione delle tariffe di vendita da
65 Euro/MWhe nel 2013 a circa 58 Euro/MWhe nel 2014 (-11%) per poi arrivare a circa 55 Euro/MWhe per
i primi nove mesi dell’anno 2015. Il venir meno del meccanismo incentivante dei certificati verdi, di cui SEI
Energia beneficiava dal 2006, ha provocato una ulteriore contrazione dei ricavi operativi, difatti nel corso
dell’anno 2014 il segmento aveva potuto beneficiare di un ricavo pari ad oltre Euro 3,8 milioni discendente
dalla vendita di circa 42 mila CV ad prezzo medio di circa 85 €/CV. Per quanto concerne l’attività di
produzione e vendita di calore all’utenza allacciata alla rete di teleriscaldamento, nonostante l’inverno mite e
l’attenzione sempre crescente della clientela per il risparmio energetico, la produzione “a bocca di centrale”
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
per i primi mesi del 2015 ha superato di poco i 100 milioni di kWh termici (2014: 130 milioni di kWht), mentre
l’energia erogata all’utenza finale si è attestata a 86,3 milioni di kWh termini per un fatturato complessivo di
Euro 7,4 milioni. A completamento dei ricavi registrati nell’esercizio ed afferenti al segmento del
teleriscaldamento, è stata considerata la quota relativa all’ultimo trimestre del 2015 del fitto di ramo d’azienda
alla correlata Volteo Energie per Euro 275 mila e sopravvenienze attive per Euro 1,9 milioni relative
principalmente a debiti ormai prescritti.
Infine, continuano ad essere riclassificate fra le attività in fase di dimissione gli ultimi due impianti laziali di
valorizzazione energetica di residui agricoli (c.d. “biodigestori”) che residuano di proprietà del Gruppo,
attraverso la sub-holding SUN RT02. Si ricorda inoltre che la produzione elettrica consuntivata dal Gruppo
nel corso del 2014 e riferita allo sfruttamento energetico del biogas da discarica, i cui ricavi confluivano
all’interno del segmento della Produzione, dall’ultimo trimestre del 2014 viene riclassificata all’interno del
business Ambiente in quanto gli impianti sono stati oggetto di cessione alla controllata Waste Italia ad esito
dell’emissione del Bond Waste.
La redditività del Gruppo
L’EBITDA è risultato pari a Euro 36,5 milioni (+56%) rispetto a Euro 23,4 milioni del 2014 riesposto grazie
al contributo del business ambiente che per l’esercizio 2014 veniva consolidato solamente per l’ultimo
trimestre dell’anno e senza tenere in considerazione il contributo del gruppo Geotea, entrato all’interno del
perimetro di consolidamento solamente a partire dal 31 dicembre 2014. L’Ebitda margin si attesta al 27%
rispetto al 37% registrato nel 2014. La riduzione della redditività percentuale del Gruppo discende dall’anno
di forte difficoltà sopportato dalla sub-holding operativa Waste Italia e dalle sue controllate. Difatti i
rallentamenti nella messa a disposizione di nuove volumetrie, i molteplici avvicendamenti ai vertici aziendali,
il contesto competitivo che ha comportato un generale decremento dei prezzi medi ed il perdurare delle
tematiche giudiziarie che hanno precluso il pieno sfruttamento delle volumetrie disponibili presso le discariche
del Gruppo hanno di fatto rallentato e compromesso il raggiungimento degli obiettivi di ricavi e margini
inizialmente fissati dal management, comportando una notevole contrazione della marginalità percentuale di
Gruppo.
Nello specifico il margine operativo lordo del business dell’Ambiente risulta pari a Euro 37,8 milioni (2014
riesposto: Euro 19,4 milioni) in aumento del 95% a seguito del consolidamento per l’intero esercizio 2015 del
gruppo Waste comprensivo del significativo contributo apportato dalle società acquisite in occasione
dell’emissione del Bond Waste e facenti capo a Geotea S.p.A. (la quale a partire dal 1° gennaio 2016 risulta
fusa per incorporazione in Waste Italia S.p.A.), e contribuisce in misura superiore al 100% alla marginalità
operativa lorda di gruppo (2014 riesposto: 80%), mentre l’EBITDA dei business che concorrono alla filiera
Rinnovabili (che nella pratica allo stato attuale è rappresentato dal business teleriscaldamento a cui vengono
aggiunti i costi di gestione delle società residuate a valle dell’operazione di Hive off) contribuisce per il 5%
sulla marginalità operativa lorda di gruppo (2014 riesposto: 28%) e si attesta a Euro 1,9 milioni in riduzione
del 71% rispetto al 2014 (2014 risposto: Euro 6,7 milioni). Nel corso del 2015 sono stati rilasciati a conto
economico oneri progettuali, per Euro 0,9 milioni, finora sostenuti per progetti eolici non più perseguibili.
I costi netti corporate incidono sull’EBITDA per Euro 3,2 milioni in aumento rispetto agli Euro 1,9 milioni
rilevati lo scorso anno. L’incidenza rispetto al fatturato è aumentata da 2,4% al 3% e risente principalmente
dei maggiori servizi resi da consulenti esterni per le riorganizzazioni finalizzate nonché dell’internazionale.
L’EBIT risulta negativo per Euro 2,2 milioni ma con una redditività in aumento rispetto a Euro 9,8 milioni
negativi del 2014. L’incremento della redditività generata dal business dell’Ambiente a seguito
dell’integrazione a livello economico per tutto l’anno di Waste Italia e delle sue controllate è stato quasi
interamente compensato dall’iscrizione dei relativi ammortamenti nonché accantonamenti ai fondi chiusura e
post-chiusura normalmente associati alla gestione dei siti di discarica. Inoltre nel corso del 2015 sono stati
appostati a conto economico in relazione ai segmenti Produzione Energia Elettrica e Corporate svalutazioni
non ricorrenti riguardanti nel dettaglio:

per Euro 5,4 milioni la completa svalutazione del goodwill allocato sul progetto eolico di Cirò;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015




per Euro 0,8 milioni la svalutazione delle azioni Veneto Banca detenute in portafoglio per effetto di
deliberazioni consigliari della stessa;
per Euro 0,4 milioni la parziale svalutazione del patrimonio mobiliare del Gruppo;
per Euro 1 milione la parziale svalutazione del goodwill riferibile al business Ambiente a seguito della
messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l.;
per Euro 1,3 milioni la svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo nel business Ambiente
non più perseguibili.
Sono stati inoltre accantonati fondi rischi per Euro 0,75 milioni, di cui per Euro 0,35 milioni per contenziosi
con ex dipendenti e per Euro 0,4 milioni a fronte di contenzioso con alcuni consulenti.
Dei complessivi circa Euro 39 milioni (2014 riesposto: Euro 33,2 milioni) fra ammortamenti, accantonamenti
e svalutazioni registrati nel corso del 2015, Euro 28,3 milioni fanno riferimento al segmento Ambiente (2014
riesposto: Euro 13,5 milioni), Euro 2,9 milioni al business del Teleriscaldamento (2014 riesposto: Euro 8,5
milioni), Euro 5,4 milioni al residuo business della Produzione (2014 riesposto: Euro 9,9 milioni), ed Euro 2,2
milioni al segmento Corporate (2014 riesposto: Euro 1,4 milioni).
Si ricorda che il 2014 era peraltro caratterizzato dalla decisione del Gruppo di operare svalutazioni ed
accantonamenti a fondi rischi per Euro 22,6 milioni (dato 2014 riesposto) sugli avviamenti e su alcune attività
del Gruppo a seguito del riposizionamento strategico operato dal Gruppo stesso nel business integrato delle
energie rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente.
Gli oneri finanziari netti, pari a Euro 29,8 milioni (2014 riesposto: Euro 11,9 milioni) risentono del completo
consolidamento per l’anno 2015 dei risultati economici della sub-holding Waste Italia, il cui indebitamento
finanziario è principalmente caratterizzato dell’emissione obbligazionaria di Euro 200 milioni portata a
termine nel corso dell’ultimo trimestre del 2014 e contraddistinto da un tasso di interesse nominale del 10,5%
(c.d. “Bond Waste”). Gli oneri finanziari consolidati sono inoltre derivanti dai prestiti obbligazionari
convertibili emessi dalla capogruppo per Euro 6,1 milioni e Euro 10 milioni a servizio rispettivamente
dell’operazione di acquisizione della quota di minoranza di Waste Italia da parte del Fondo Synergo e
dell’acquisto di Geotea, nonché degli interessi derivanti dai finanziamenti in essere stipulati dalla controllata
SEI Energia S.p.A..
Gli oneri netti su partecipazioni, negativi nel 2015 per Euro 0,7 milioni (2014 riesposto: Euro 2,3 milioni
positivi) si riferiscono per Euro 1,1 milioni agli effetti della sentenza avversa alla società della causa intentata
da un ex manager della controllata SEI Energia.
Il risultato netto di Gruppo risulta negativo per Euro 39 milioni rispetto ad una perdita di Euro 29,6 milioni
rilevato nello scorso esercizio per gli effetti di cui sopra, oltre che per effetto delle perdite connesse ad attività
destinate alla vendita per circa Euro 6,0 milioni (2014: Euro 11,1 milioni), conseguite nel business rinnovabili
ed efficienza energetica ceduti nel corso dell’anno 2015 (ovvero le attività relative ai precedenti segmenti di
attività SMART Energy, EPC e Produzione di energia, oltre ai residui impianti di biodigestione).
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Gruppo WIG
Stato Patrimoniale consolidato riclassificato Gruppo WIG al 31 dicembre 2015
in Euro migliaia
Dicembre
2015
Dicembre
2014
%
%
Variazione
Variazione
%
Attività Immateriali
Attività Materiali
Partecipazioni
Altre attività finanziarie non correnti
Imposte differite nette
Capitale Immobilizzato
216.739
126.357
17.300
8.666
5.369
374.431
76
44
6
3
2
131
217.008
161.610
9.306
12.608
6.301
406.833
67
50
3
4
2
126
(269)
(35.253)
7.994
(3.942)
(932)
(32.402)
(0)
(22)
86
(31)
(15)
(8)
Crediti commerciali
Rimanenze al netto acconti da clienti
Debiti commerciali
Altri crediti/(debiti) correnti
Capitale Circolante netto
77.169
4.529
(68.628)
(28.433)
(15.363)
27
2
(24)
(10)
(5)
76.688
6.496
(101.305)
6.926
(11.195)
24
2
(31)
2
(3)
481
(1.967)
32.677
(35.359)
(4.168)
1
(30)
(32)
(511)
37
Attività/(Passività) destinate alla vendita e/o cessate
TFR, F. Rischi e Oneri e passività per discariche
1.580
(74.963)
1
(26)
7.210
(79.244)
2
(24)
(5.630)
4.281
100
(5)
Capitale investito netto
285.685
100
323.604
100
(37.919)
(12)
(1.506)
(260.472)
(261.977)
(1)
(91)
(92)
21.675
(271.967)
(250.292)
7
(84)
(77)
(23.181)
11.495
(11.685)
(107)
(4)
5
19.452
4.256
7
1
62.667
10.645
19
3
(43.216)
(6.388)
(69)
(60)
285.685
100
323.604
100
(37.919)
(12)
Disponibilità liquide al netto dei debiti vs banche correnti
Altre attività / (passività) finanziarie nette
(Indebitamento) / disponibilità finanziarie nette
Patrimonio netto
Patrimonio netto di Terzi
Totale Fonti di Finanziamento
Il capitale immobilizzato si attesta a circa Euro 374,4 milioni (31 dicembre 2014: Euro 406,8 milioni) in
diminuzione di Euro 32,4 milioni principalmente per l’effetto combinato:
 del deconsolidamento del capitale immobilizzato (pari a circa Euro 35,6 milioni) riferibile ad
Innovatec S.p.A. ed alla sub holding Volteo Energie S.p.A. e rispettive controllate a seguito del
dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec erogato agli azionisti della Società ad inizio
novembre;
 della svalutazione parziale del goodwill riferibile al business Ambiente per Euro 0,6 milioni a seguito
della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l. e della quota residua del goodwill per Euro
5,4 milioni relativo al costruendo parco eolico di Cirò, classificato tra le immobilizzazioni materiali;
 della svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo non più perseguibili per Euro 1,2 milioni;
 della cessione della controllata Alice Ambiente S.r.l., che ha comportato l’iscrizione tra le
immobilizzazioni immateriali delle iniziative in sviluppo su siti limitrofi alla discarica di Alice
Castello (per circa Euro 5,1 milioni) e la riduzione del goodwill di Euro 0,7 milioni;
 dell’acquisto di diritti di conferimento in discariche per Euro 2,1 milioni;
 dell’iscrizione della component decommissioning della discarica di Albonese per Euro 4,6 milioni (con
contemporaneo effetto sulla voce “passività per discariche”);
 dell’incremento della partecipazione detenuta nella correlata SETA S.p.A. per Euro 5,3 milioni a
fronte dell’impegno sottoscritto tra le parti a convertire parte dei crediti vantati dal Gruppo al fine di
ottenere una interessenza nella società del 49% e dall’iscrizione tra la partecipazione disponibili alla
vendita della quota residua partecipativa in Innovatec S.p.A. per Euro 2,6 milioni a seguito della
perdita di controllo occorsa a seguito della distribuzione del dividendo straordinario in natura in azioni
Innovatec.
Il capitale circolante netto passa da un saldo negativo di Euro 11,2 milioni al 31 dicembre 2014 ad un saldo
negativo di Euro 15,4 milioni al 31 dicembre 2015, a causa, oltre che per la strategia condotta dal Gruppo di
riequilibrio ed ottimizzazione del capitale circolante operativo netto del settore ambiente con una progressiva
diminuzione dei giorni medi in pagamento verso i fornitori operativi a cui va ad aggiungersi l’effetto del
deconsolidamento a fine esercizio 2015 del business rinnovabili e dell’efficienza energetica.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Quanto alle passività per discariche (31 dicembre 2015: Euro 61,7 milioni; 31 dicembre 2014: Euro 63,4
milioni), connesse all’operatività dei giacimenti di messa a dimora di rifiuti del Gruppo, risentono per Euro 3
milioni di accantonamenti di periodo al netto degli utilizzi operati, per Euro 4,6 milioni all’iscrizione del fondo
chiusura di Albonese e per Euro (9,3) milioni degli effetti connessi ad un accordo transattivo con il fornitore
dei servizi connessi a parte delle attività di chiusura e post chiusura delle vasche del giacimento di messa a
dimora di rifiuti di Bedizzole.
Inoltre nei primi nove mesi del 2015 è stato rilasciato il fondo stanziato al 31 dicembre 2014 nell’ambito degli
accordi connessi alla cessione di Alice Ambiente, che ammontava a Euro 4,7 milioni, e accantonato un fondo
oneri futuri per Euro 3,5 milioni connessi alle vendite di spazi della discarica di Albonese in logica take or pay
occorse nel periodo.
Le attività/(passività) destinate alla vendita e/o cessate riflettono la riclassifica del business relativo ai due
impianti di sfruttamento energetico da biodigestione di prodotti e scarti agricoli siti in Aprilia (LT), non più
ritenuto core. I restanti 5 impianti (al 31 dicembre erano infatti 7) non sono più di proprietà del Gruppo in
quanto ceduti ad Innovatec nell’ambito del conferimento della sub holding Volteo Energie S.p.A. nel già citato
progetto di “Hive-off”. Alla data del conferimento di Volteo Energie S.p.A. a Innovatec S.p.A: erano in corso
trattative per la cessione di quattro dei cinque impianti succitati, che al 31dicembre 2015 si sono perfezionate
e hanno portato alla cessione degli stessi a Bluesphere Pavia S.r.l.
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo WIG si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 262 milioni rispetto
a Euro 250,3 milioni di fine dicembre 2014. I flussi della gestione operativa sono stati sostanzialmente
compensati, dopo gli oneri finanziari derivanti dal già citato Bond Waste, dagli effetti delle politiche di
riequilibro del capitale circolante operativo netto ed investimenti in attività produttive, internazionalizzazione
e in partecipazioni. Rispetto all’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 di Euro 275 milioni, la
riduzione di Euro 13,8 milioni riflette essenzialmente la riclassifica dell’indebitamento finanziario netto della
partecipata Innovatec S.p.A. e della sub holding Volteo Energie S.p.A. a lei conferita, nelle attività/passività
oggetto di cessione a seguito dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec erogato agli azionisti della
Società ad inizio novembre 2015. Tale operazione ha sostanzialmente inciso anche sulla riduzione del capitale
investito netto che è passato da Euro 324 milioni al 31 dicembre 2014 a Euro 286 milioni di fine dicembre
2015.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
I risultati della capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A.
Conto Economico consolidato riclassificato della capogruppo Gruppo Waste Italia al 31 dicembre 2015
in Euro migliaia
Ricavi della gestione caratteristica
Altri Ricavi e Proventi
RICAVI
2015
2014
%
%
Variazione
%
1.632
99
153
102
1.786
99
Variazione
3.286
303
3.589
92
8
100
1.653
150
1.803
92
8
100
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
(0)
(2.870)
(1.006)
(1.339)
(0)
(80)
(28)
(37)
(0)
(2.534)
(956)
(1.116)
(0)
(140)
(53)
(62)
0
(336)
(50)
(222)
(16)
13
5
20
EBITDA
(1.625)
(45)
(2.802)
(155)
1.177
(42)
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
EBIT
(177)
(1.172)
(2.974)
(5)
(33)
(83)
(149)
(1.005)
(3.956)
(8)
(56)
(219)
(28)
(167)
982
19
100
(25)
Proventi (oneri) finanziari netti
Proventi (oneri) netti da partecipazioni
Risultato prima delle imposte
(1.831)
(30.942)
(35.747)
(51)
(862)
(996)
(469)
2.923
(1.502)
(26)
162
(83)
(1.362)
(33.865)
(34.245)
291
0
2.281
Imposte sul reddito
Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate
Risultato netto
(252)
0
(35.999)
(7)
0
(1.003)
185
0
(1.316)
10
0
(73)
(437)
0
(34.682)
(236)
0
2.635
I ricavi della capogruppo ammontano a Euro 3,6 milioni (2014: Euro 1,8 milioni). La capogruppo svolge
attività di direzione e coordinamento delle partecipate e dei business da esse gestiti: nell’esercizio ha svolto
attività in favore delle società controllate e collegate quali advisory strategico e finanziario, coordinamento e
direzione strategica del Gruppo e dei relativi business, relazioni esterne, della finanza, del legale, del personale,
dell’organizzazione, della segreteria societaria e dell’amministrazione pianificazione e controllo.
L’incremento rispetto al precedente esercizio è da imputarsi principalmente alla management fee nei confronti
della controllata indiretta Waste Italia S.p.A., fatturata ai sensi del regolamento dell’emissione obbligazionaria
di Euro 200 milioni portata a termine dalla controllata nel mese di novembre 2014.
I costi corporate incidono per Euro 5,2 milioni in rilevante incremento rispetto a quanto registrato nel 2014
(pari a complessivi Euro 4,6 milioni). Le principali variazioni rispetto ai costi sostenuti dalla Società
nell’esercizio precedente sono da ascriversi a maggiori costi consulenziali complessivi per circa Euro 200
migliaia e ad un maggior onere da pro-rata IVA per Euro 278 migliaia.
L’esercizio risente inoltre della svalutazione delle azioni Veneto Banca di Euro 0,8 milioni (per circa l’80%
del valore a seguito di deliberazioni assunte da parte degli organi consiliari di Veneto Banca), detenute in
portafoglio a seguito dell’ottenimento negli scorsi esercizi dalla ex controllata Sostenya S.p.A. (fusa nel 2014
nella Società) di un finanziamento da Banca Intermobiliare e Gestioni “BIM” (residuo al 31 dicembre 2015 di
Euro 1,3 milioni), e di accantonamenti a fondo rischi per Euro 0,4 milioni a fronte di contenziosi in corso.
Così come l’esercizio 2014, anche l’anno 2015 è stato particolarmente ricco di operazioni straordinarie che
hanno interessato direttamente Gruppo Waste Italia S.p.A., come l’operazione di conferimento di Volteo
Energie S.p.A. in Innovatec S.p.A. (c.d. operazione di “Hive-off”) e la conseguente distribuzione di un
dividendo straordinario in azioni Innovatec. Tale operazione è stata posta in essere nell’ambito dell’accordo
di integrazione col Gruppo Biancamano, in forza del quale e nel caso in cui tutte le condizioni sospensive
dovessero essere assolte, si procederà alla fusione della quotata Biancamano in Gruppo Waste Italia S.p.A.
(che in qualsiasi caso sarà l’entità risultante da suddetta prospettata fusione).
Tale progetto strategico ha comportato la separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza
energetica e rinnovabili, consentendo così un focus nel business dell’ambiente. La separazione di tale business
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
è stata effettuata, come già illustrato precedentemente mediante due operazioni: i) il trasferimento della
partecipazione detenuta in Volteo Energie S.p.A. a Innovatec S.p.A conferendola nell’ambito di un aumento
di capitale deliberato da quest’ultima; ii) la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante
assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni n. 10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A.
detenute dagli azionisti della Società. L’operazione di Hive Off ha comportato l’iscrizione di effetti
minusvalenti per Euro 8,5 milioni.
Sempre a livello di rapporti partecipativi, la Società ha iscritto nel corso dell’esercizio 2015 svalutazioni di
partecipazioni per circa Euro 39,4 milioni, di cui Euro 30,35 milioni riferite alla controllata Waste Italia
Partecipazioni S.r.l. Tale svalutazione, determinatasi in sede di test di impairment, è conseguente alle
performance realizzate nel corso del 2015 dal business Ambiente e al nuovo Piano Industriale del business
Ambiente approvato dalla controllata Waste Italia S.p.A. in data 24 marzo 2016.
Al 31 dicembre 2015 è stata infine operata una rinuncia di crediti a favore della controllata SUN RT 02 S.r.l.
per Euro 6.253 migliaia a seguito della svalutazione operata dalla controllata degli attivi vantati nei confronti
di E-Vento Cirò S.r.l. in forza di una manifestazione di acquisto non binding da parte di un Fondo di
Investimento per il costruendo parco eolico in Cirò (Crotone). La partecipazione è stata inoltre svalutata per
Euro 5.595 migliaia per adeguarla al suo valore recuperabile, così come definito dal test di impairment svolto
dall’esperto indipendente incaricato dal Gruppo.
Alle svalutazioni operate, a cui deve essere aggiunto un ulteriore onere non ricorrente di Euro 1 milione
derivante da un accordo transattivo con un ex amministratore del Gruppo, si contrappongono i proventi
derivanti dal dividendo ricevuto nel corso del primo semestre dell’esercizio 2015 dalla ex controllata Volteo
Energie S.p.A. di Euro 16,6 milioni.
Tali effetti hanno determinato per il 2015, un risultato ante imposte negativo di Euro 35,8 milioni rispetto ad
una perdita conseguita lo scorso anno di Euro 1,5 milioni.
L’indebitamento finanziario netto di Gruppo Waste Italia S.p.A. si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 48,4
milioni rispetto a Euro 83,5 milioni di fine dicembre 2014 (facendo registrare un miglioramento di Euro 35,1
milioni) principalmente a seguito della razionalizzazione dei rapporti finanziari con le società controllate e
collegate per Euro 32,5 milioni e all’accollo di un mutuo immobiliare (il cui valore residuo alla data di cessione
era pari a Euro 2,3 milioni) da parte della controllata indiretta 19 RE S.r.l. nell’ambito della cessione alla stessa
dell’immobile sito a Milano in via Mascheroni e della cessione, sempre a 19 RE S.r.l. del leasing immobiliare
(il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 0,8 milioni) relativo ad un altro immobile sito sempre
a Milano. Tali operazioni sono state poste in essere nell’ambito dell’attesa fusione conseguente all’accordo di
integrazione con il Gruppo Biancamano. Tali cessioni immobiliari hanno comportato la riduzione delle attività
materiali di circa Euro 6,9 milioni e l’iscrizione di effetti minusvalenti per Euro 0,45 milioni.
12.
ANALISI DELL'ANDAMENTO FINANZIARIO DEL GRUPPO E DI GRUPPO WASTE
ITALIA S.P.A.
12.1.
Analisi dell’andamento finanziario del Gruppo
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo WIG si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 262 milioni rispetto
a Euro 250,3 milioni di fine dicembre 2014. I flussi della gestione operativa sono stati ampiamente compensati,
dopo gli oneri finanziari derivanti dal già citato Bond Waste, dagli effetti delle politiche di riequilibro del
capitale circolante operativo netto e dagli investimenti in attività produttive, internazionalizzazione e in
partecipazioni.
Rispetto all’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 di Euro 275 milioni, la riduzione di Euro 13,8
milioni riflette essenzialmente la riclassifica dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo Innovatec nelle
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
attività/passività oggetto di cessione per effetto dell’operazione di Hive Off e del conseguente dividendo
straordinario in natura in azioni Innovatec erogato agli azionisti della Società ad inizio novembre 2015. Tale
operazione ha sostanzialmente inciso anche sulla riduzione del capitale investito netto che è passato da Euro
324 milioni al 31 dicembre 2014 a Euro 286 milioni di fine dicembre 2015.
Nel dettaglio la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 (comparata con quella al
31 dicembre 2014) è la seguente:
Valori in migliaia di Euro
Posizione Finanziaria Netta
Cassa
Depositi bancari liberi
Liquidità
Crediti finanziari correnti
Crediti finanziari correnti
Debiti bancari correnti
Altri debiti finanziari correnti
Altri debiti finanziari correnti acquisizioni partecipazioni
Altri Debiti finanziari correnti verso collegate
Debiti finanziari verso parti correlate
Debiti finanziari verso terze parti
Prestiti Obbligazionari
Prestiti Obbligazionari Convertibili
Strumenti derivati di cash flow hedging
Indebitamento finanziario corrente
Indebitamento finanziario corrente netto
Debiti bancari non correnti
Altri debiti non correnti
Altri debiti finanziari non correnti verso terze parti
Prestiti Obbligazionari
Prestiti Obbligazionari Convertibili
Altri debiti finanziari non correnti acquisizioni partecipazioni
Indebitamento finanziario non corrente
Indebitamento finanziario non corrente netto
Posizione Finanziaria Netta
31/12/2015
31/12/2014
Variazioni
28
39
(11)
2.890
2.918
24.278
24.317
(21.388)
(21.399)
2.918
2.918
2.930
2.930
(12)
(12)
(4.424)
(49.252)
(7.059)
(14.427)
2.635
(14.124)
(5.639)
(797)
(3.854)
0
(1.785)
(797)
(302)
(20)
(1.000)
(222)
698
202
0
(9.021)
0
(2.936)
0
(5.404)
(1.563)
(71.018)
(2.063)
(31.561)
500
(18.075)
(65.182)
(4.314)
(39.486)
(2.404)
(27.361)
4.257
(4.560)
0
(15.426)
(4)
10.866
4
(180.273)
(9.558)
(186.504)
(15.214)
6.231
5.769
0
(196.795)
(1.469)
(245.978)
1.469
28.596
(196.795)
(261.977)
(245.978)
(250.292)
28.596
(10.890)
I crediti finanziari al 31 dicembre 2015 sono relativi a crediti verso factor per cessioni pro-soluto ancora da
incassare e ad un portafoglio di azioni di Veneto Banca (in pegno ad un istituto di credito) per Euro 0,2 milioni
(2014: Euro 1 milione) il cui valore attuale sconta svalutazioni per circa Euro 0,8 milioni operate nel corso del
2015.
I debiti bancari correnti di Euro 4,4 milioni (2014: Euro 7,1 milioni) si riferiscono ad utilizzi di fidi bancari
per cassa, anticipazioni ed auto liquidanti finalizzati alla copertura dei fabbisogni di circolante a servizio del
business. Il saldo si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2014, oltre che in seguito alla discontinuazione delle
società no-core interessate dalla riorganizzazione societaria, per un minor ricorso alle anticipazioni finanziarie
nonché per la riduzione di alcune posizioni di affidamento causate dall’elevato rapporto di leverage finanziario
che ha portato alcuni istituti di credito a ridurre le esposizioni complessive di Gruppo.
I debiti finanziari correnti, pari a Euro 49,3 milioni, accolgono per Euro 1,4 milioni la quota a breve del leasing
riguardante l’immobile di Milano che ospita la sede del Gruppo, dei mezzi d’opera e attrezzature del gruppo
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
facente capo a Waste Italia e di un immobile residenziale ubicato in Milano. I debiti finanziari accolgono le
quote a breve dei mutui e finanziamenti del Gruppo per Euro 43,8 milioni, di cui la quota a lungo risulta essere
di Euro 0,2 milioni iscritta nei debiti bancari non correnti, e comprendono la quota a breve di un mutuo a
servizio di un immobile residenziale adibito a sede di rappresentanza e foresteria del Gruppo. Rispetto allo
scorso esercizio sono riclassificati fra le passività finanziarie correnti (così come disciplinato dallo IAS 1) Euro
3,5 milioni di finanziamenti ricevuti da Banca Marche, per i quali è in corso di definizione un piano di rateizzo
delle rate scadute e non pagate, e Euro 17,7 milioni dei finanziamenti concessi alla controllata SEI Energia
S.p.A. a seguito del mancato pagamento di due quote capitale maturate nel corso del 2015. Tale mancato
pagamento si inserisce in una richiesta di standstill per la quale la controllata è in attesa di formale accettazione
come meglio e diffusamente descritto nel paragrafo 18.3.7 della presente Relazione sulla gestione.
L’incremento dei debiti per mutui e finanziamenti rispetto allo scorso esercizio è dovuto, sostanzialmente,
all’utilizzo integrale per Euro 15 milioni della linea di finanziamento committed (maturity date metà maggio
2019) di tipo revolving (Revolving Credit Facility o RCF) fornita da BNP Paribas per complessivi Euro 15
milioni nell’ambito del già citato Bond Waste.
Tra i debiti bancari correnti risultano inoltre iscritti debiti verso alcuni istituti finanziari per complessivi Euro
0,97 milioni, di cui per Euro 0,87 milioni sorti con la sottoscrizione di accordi intesi a trasferire, pro-soluto e
al valore nominale, una porzione dei crediti complessivi vantati verso ASM S.p.A. in liquidazione e in
concordato preventivo e verso i quali SEI Energia S.p.A. e la società Gruppo Waste Italia S.p.A. risultano
coobbligate solidalmente. Infine, risultano iscritti a breve il debito residuo verso Banca Intermobiliare e
Gestioni di Euro 1,3 milioni (Cfr Capitolo 8), la quota a breve dei finanziamenti concessi alla controllata SEI
Energia S.p.A di Euro 5,1 milioni e la quota a breve per Euro 0,5 milioni del finanziamento erogato da Banca
Marche nel 2009 per un importo complessivo di Euro 10 milioni (residuo alla data di riferimento: Euro 4,1
milioni) su cui è stata richiesta all’istituto bancario un ulteriore rimodulazione rateale. Per maggiori dettagli
circa l’esposizione finanziaria della controllata SEI Energia S.p.A. si rimanda a quanto descritto
successivamente nel capitolo “Fattori di rischio e incertezze” della presente Relazione nel paragrafo 16.3.7
“Rischi connessi ai rapporti con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo”.
Concorrono alla formazione dell’indebitamento corrente il prestito obbligazionario convertibile scaduto al 31
dicembre 2015 di Euro 3 milioni (denominato POC Jinko) comprensivo degli interessi semestrali non pagati
di circa Euro 80 mila, emesso in data 27 settembre 2013 dalla Società ed interamente sottoscritto all’emissione
da Jinko Solar Ltd. Tale voce di indebitamento accoglie inoltre il prestito obbligazionario convertibile di
nominali Euro 6,1 milioni emesso in data 14 agosto 2014 in favore di Waste Italia Zero S.r.l. (Fondo di private
equity Synergo “WIZ”) nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. avente
scadenza 11 agosto 2016. Per maggiori dettagli circa le succitate operazioni si rimanda a quanto descritto
successivamente nel capitolo “Fattori di rischio e incertezze” della presente Relazione nel paragrafo 18.
Risultano inoltre in essere debiti finanziari verso la collegata Innovatec S.p.A per Euro 0,8 migliaia. Quanto
infine ai debiti finanziari per acquisizioni si riferiscono per Euro 5,5 milioni alla quota residua del debito per
l’acquisto del 100% di Faeco S.r.l., e per Euro 140 mila al debito residuo per acquisto della quota di controllo
di Albania Landfill ALE Sk LLC.
Gli Altri debiti non correnti accolgono per Euro 4,6 milioni la quota a lungo del leasing riguardante l’immobile
di Milano che ospita la sede del Gruppo, i mezzi d’opera e attrezzature del gruppo facente capo a Waste Italia
e di un immobile residenziale sito a Milano.
L’indebitamento finanziario non corrente, oltre al Bond Waste accoglie il prestito obbligazionario convertibile
(“POC Geotea”) emesso in data 27 novembre 2014 in favore dei soci cedenti la proprietà della società Geotea
S.p.A. (di Euro 10 milioni nominali rimborsabili alla scadenza di tre anni dalla data di emissione).
Sempre nell’ambito dei rapporti con il sistema bancario si segnala infine che al 31 dicembre 2015 non risultano
rimborsate alcune rate (per un importo comprensivo di interessi pari a Euro 1,4 milioni) dei finanziamenti che
le società del Gruppo hanno sottoscritto con gli istituti bancari. Tale saldo non comprende i finanziamenti
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
erogati alla controllata SEI Energia di cui si è detto in precedenza, per i quali è stato richiesto uno standstill
della quota capitale (come meglio descritto nel successivo paragrafo 18.3.8 “Rischi connessi ai rapporti con
ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo”) e il finanziamento erogato da Banca Marche nel 2009
per un importo residuale alla data di riferimento di Euro 4,1 milioni su cui è stata richiesta all’istituto bancario
un ulteriore rimodulazione rateale. Nello specifico la proposta inviata in data 9 marzo 2016 prevede in
relazione al piano di ammortamento della esposizione in essere, un pagamento upfront di Euro 200 mila
all’accettazione della proposta con un successivo pagamento a 60 giorni dalla sottoscrizione di ulteriori Euro
200 mila, mentre residuo dell’esposizione con pagamenti mensili, in 60 rate a partire dal 30 settembre 2016.
Di seguito si fornisce infine il dettaglio della posizione finanziaria netta delle società destinate alla vendita
(ER, Bioenergie):
Valori in migliaia di Euro
Posizione Finanziaria Netta
Cassa
Depositi bancari liberi
Liquidità
Debiti bancari correnti
Altri debiti finanziari correnti
Debiti finanziari verso terze parti
Strumenti derivati di cash flow hedging
Indebitamento finanziario corrente
Indebitamento finanziario corrente netto
Altri debiti non correnti
Altri Debiti finanziari non correnti verso terze parti
Indebitamento finanziario non corrente
Posizione Finanziaria Netta
31/12/2015
31/12/2014
2
198
200
(575)
(806)
0
0
(1.381)
(1.181)
(9.610)
0
(9.610)
(10.791)
Variazioni
3
478
481
0
(2.967)
(27)
(1.011)
(4.005)
(3.524)
(29.701)
(1.256)
(30.957)
(34.481)
(1)
(280)
(281)
(575)
2.161
27
1.011
2.624
2.343
20.091
1.256
21.347
23.690
Il saldo accoglie i debiti per finanziamenti bancari ricevuti da Banca Popolare di Bari in riferimento alle due
società di scopo (ER S.r.l., Bionergie S.r.l.) titolati di due impianti di produzione di energia elettrica derivante
dalla digestione anaerobica di biomasse agricole dalla potenza ciascuno di 999KW ubicati ad Aprilia (LT).
Rispetto al 31 dicembre 2014 i succitati saldi accolgono anche degli scoperti di conto corrente per complessivi
Euro 575 migliaia accordati dalla Banca stessa.
La riduzione della posizione finanziaria netta delle società destinate alla vendita rispetto all’esercizio
precedente riflette la cessione a terzi dei quattro impianti simili a quelli di Aprilia (LT) ma ubicati nella
Lomellina avvenuta a fine anno 2015 ad un fondo americano Bluesphere Co., nonché l’uscita dal perimetro di
consolidamento della società Sammartein biogas in occasione dell’operazione di Hive Off Volteo, titolare di
un impianto di digestione anaerobica analogo a quelli delle altre società cedute a Bluesphere Co..
12.2.
Analisi dell’andamento finanziario di Gruppo Waste Italia S.p.A.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 di Gruppo Waste Italia S.p.A. è qui di seguito riepilogata:
Valori in migliaia di Euro
Posizione Finanziaria Netta
Cassa
Depositi bancari liberi e vincolati
31/12/2015
31/12/2014
Variazioni
6
4
2
67
1.430
(1.363)
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Liquidità
Crediti finanziari correnti verso controllate
Crediti finanziari verso collegate
Crediti finanziari correnti verso parti correlate
Titoli negoziabili
Crediti finanziari correnti
Debiti bancari correnti
Altri debiti finanziari correnti
Altri debiti finanziari correnti verso controllanti
Altri debiti finanziari correnti verso controllate
Altri debiti finanziari correnti verso collegate
Altri debiti finanziari correnti verso parti correlate
Altri debiti finanziari correnti acquisizioni partecipazioni
Prestiti Obbligazionari Convertibili
Indebitamento finanziario corrente
Indebitamento finanziario corrente netto
Debiti bancari non correnti
Altri debiti finanziari non correnti
Altri debiti finanziari correnti verso controllate
Prestiti Obbligazionari Convertibili
Altri Debiti finanziari non correnti verso collegate
Indebitamento finanziario non corrente
Indebitamento finanziario non corrente netto
Posizione Finanziaria Netta
73
1.434
(1.361)
3.095
536
20.327
0
(17.232)
536
0
182
3.813
842
1.000
22.169
(842)
(818)
(18.356)
(5.981)
(4.394)
1.945
(885)
(20)
(847)
(10)
(38)
(10)
(8.267)
(797)
(13.019)
0
10.932
(797)
0
(145)
(1.000)
(60)
1.000
(85)
(9.021)
(25.116)
(2.936)
(22.266)
(5.404)
7.543
(21.230)
1.337
(12.174)
0
(4.759)
1.227
0
(17.750)
(1.208)
(8.500)
1.208
(16.065)
(9.558)
0
(27.308)
(27.308)
(15.214)
(55.109)
(84.790)
(8.876)
5.769
55.109
47.248
108.126
(48.538)
(83.453)
35.073
L’indebitamento finanziario netto di Gruppo Waste Italia S.p.A. si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 48,5
milioni rispetto a Euro 83,5 milioni di fine dicembre 2014 (facendo registrare un miglioramento di Euro 35,1
milioni) principalmente a seguito della razionalizzazione dei rapporti finanziari con le società controllate e
collegate per Euro 32,5 milioni e all’accollo del mutuo immobiliare Banca Marche (il cui valore residuo alla
data di cessione era pari a Euro 2,3 milioni) da parte della controllata indiretta 19 RE S.r.l. nell’ambito della
cessione alla stessa dell’immobile sito a Milano in via Mascheroni e della cessione, sempre a 19 RE S.r.l. del
leasing immobiliare (il cui valore residuo alla data di cessione era pari a Euro 0,8 milioni) relativo ad un altro
immobile sito sempre a Milano.
I crediti/debiti finanziari correnti verso controllate si riferiscono ai finanziamenti accordati da Gruppo Waste
Italia S.p.A. per la gestione corrente dei business e per acquisto partecipazioni, investimenti e sviluppo (c/c di
corrispondenza) ad eccezione di SEI Energia S.p.A., la quale sulla base dell’accordo di rifinanziamento
stipulato con le banche, non può stipulare accordi di cash pooling con la capogruppo o con società controllate
da quest’ultima. Tutti questi rapporti sono regolati al tasso Euribor media 6 mesi + spread. La voce accoglie
anche i rapporti nell’ambito del consolidato fiscale.
Concorrono alla formazione dei crediti finanziari correnti il valore di Euro 0,2 milioni (2014: Euro 1 milione)
riferibili alle già citate azioni in portafoglio di Veneto Banca a seguito della svalutazione dei titoli azionari per
circa Euro 0,8 milioni operata nel corso del 2015.
I debiti bancari fanno riferimento principalmente alla quota residua, di Euro 4,1 milioni, del finanziamento
ricevuto da Banca Marche, per originari Euro 10 milioni, con un piano di rimborso a 5 anni e preammortamento
di un anno (a far data 30 marzo 2011), e dell’esposizione scaduta di Euro 1,3 milioni verso Banca
Intermobiliare e Gestioni S.p.A., il cui saldo nel corso del 2016 si è ridotto a Euro 0,9 milioni per effetto di
escussioni di parte delle azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A. di proprietà della Sostenya Group PLc in pegno
alla Banca.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Tra i debiti bancari correnti risultano inoltre iscritti debiti verso alcuni istituti finanziari per complessivi Euro
0,87 milioni sorti con la sottoscrizione di accordi intesi a trasferire, pro-soluto e al valore nominale, una
porzione dei crediti complessivi vantati verso ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo e verso
i quali SEI Energia S.p.A. e la capogruppo risultano coobbligate solidalmente. Le esposizioni risultano scadute
per Euro 0,4 milioni. La Società ha in corso una negoziazione con le controparti per una rimodulazione del
debito.
Concorrono alla formazione dell’indebitamento corrente il prestito obbligazionario convertibile ora scaduto al
31 dicembre 2015 di Euro 3 milioni (denominato POC Jinko) comprensivo degli interessi semestrali non pagati
di circa Euro 80 mila, emesso in data 27 settembre 2013 dalla Società, ed interamente sottoscritto all’emissione
da Jinko Solar Ltd. Accoglie inoltre il prestito obbligazionario convertibile emesso in data 14 agosto 2014 in
favore di Waste Italia Zero S.r.l. (Fondo di private equity Synergo “WIZ”) nell’ambito dell’acquisizione del
32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. (pari a Euro 6 milioni) con scadenza 11 agosto 2016. Per maggiori
dettagli circa le succitate operazioni si rimanda a quanto descritto successivamente nel capitolo “Fattori di
rischio e incertezze” della presente Relazione nel paragrafo 18.
L’indebitamento finanziario non corrente accoglie invece il prestito obbligazionario convertibile (POC
Geotea) emesso in data 27 novembre 2014 in favore dei soci cedenti la proprietà della società Geotea S.p.A.
(alla data di riferimento pari a Euro 9,5 milioni).
Quanto infine ai debiti finanziari per acquisizioni si riferiscono per Euro 140 mila al debito residuo per acquisto
della quota di controllo di Albania Landfill ALE Sk LLC.
12.3.
Garanzie ed Impegni del gruppo WIG
Alla data del 31 dicembre 2015 il Gruppo ha prestato garanzie (tramite fidejussioni, lettere di patronage, ecc.)
per complessivi Euro 239 milioni. Il Gruppo risulta inoltre coobbligato per circa Euro 48,83 milioni al 31
dicembre 2015, tramite Gruppo Waste Italia S.p.A. e SEI Energia S.p.A., in via sussidiaria con ASM S.p.A. in
liquidazione e in concordato preventivo e la sua controllata Pianeta S.r.l. in riferimento alle cessioni di ramo
operate nell’acquisto di SEI Energia. Per maggiori dettagli si veda quanto riportato a riguardo nel capitolo 18
della presente Relazione sulla Gestione.
Si segnala inoltre che la Società, per effetto della fusione inversa di Sostenya S.p.A. nella società capogruppo
avvenuta a metà del 2014, ha acquisito dei rischi di coobbligo in riferimento ad un mutuo di Euro 10 milioni
(con pari esposizione attuale) che Banca Marche ha erogato negli anni precedenti ad una società correlata (“Gaon
S.r.l.”) del socio di riferimento Sostenya Group Plc nonché garanzie reali passive iscritte sulle azioni Veneto
Banca in portafoglio a fronte della già descritta esposizione scaduta verso Banca Intermobiliare e Gestioni di
Euro 1,3 milioni. In riferimento al coobbligo Gaon S.r.l., la Società, nella proposta di rimodulazione
dell’esposizione residua che la stessa ha verso Banca Marche, ha posto come condizione all’accordo di
rimodulazione l’accettazione della banca di un patto di non petendum all’escussione di tale coobbligo.
Si segnala infine che la Società ha emesso una garanzia di coobbligo, beneficiari i Bondholders, all’emissione
da parte della ora correlata Innovatec S.p.A. del MiniBond scadenza 2020 di Euro 10 milioni. Nello specifico,
Gruppo Waste Italia S.p.A. e Volteo Energie S.p.A. (i “Garanti”) hanno rilasciato garanzie incondizionate,
irrevocabili, autonome e a prima richiesta per un importo pari all’ammontare del Mini Bond Innovatec
sottoscritto e si sono impegnate a rispettare determinati parametri finanziari relativi al rapporto Indebitamento
Finanziario/EBITDA (non superiore a 5x) e all’Interest Coverage Ratio (non inferiore a 1,5x). Il regolamento
del MiniBond prevede un remediation period prima della dichiarazione di Events of Default di rispettivamente
180 giorni per Innovatec e 240 giorni per i Garanti.
Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha in essere pegni per un controvalore di Euro 221 milioni, di cui Euro 200
milioni connessi all’emissione obbligazionaria operata dalla controllata Waste Italia e Euro 13 milioni ai
finanziamenti ricevuti per la realizzazione degli impianti laziali di sfruttamento energetico da digestione di
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prodotti e scarti agricoli, oggetti di discontinuazione nel presente esercizio. Anche la totalità delle azioni di SEI
Energia S.p.A. – in portafoglio alla Società - risultano pegnate a fronte del proprio indebitamento bancario, pari
a Euro 22,3 milioni al 31 dicembre 2015.
12.4.
Caratteristiche dei prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo alla data del 31 dicembre 2015
Di seguito sono riportate le caratteristiche dei prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo fino alla data del 31
dicembre 2015:
12.4.1. POC Jinko
Prestito obbligazionario convertibile emesso in data 27 settembre 2013 dalla Società (“POC Jinko”), scaduto al
31 dicembre 2015 con cedola semestrale al tasso del 5% annuo, interamente sottoscritto da Jinko Solar
nell’ambito della transazione sottoscritta in data 21 giugno 2013 (pari a Euro 2,9 milioni). Il POC Jinko era
costituito da n° 1.474.245 obbligazioni del valore nominale di Euro 2,00 cadauna convertibili in azioni ordinarie
Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) prive di valore nominale.
Alla data della presente Relazione, l’importo di Euro 2,9 milioni a cui devono essere aggiunti il coupon
semestrale di interesse non pagato pari a circa Euro 80 mila, ai sensi del regolamento del POC risulta
immediatamente esigibile. Lo status di default comporta il crossdefault del piano di rientro concordato con lo
stesso Jinko Solar Ltd dalla Volteo Energie S.p.A. (conferita nell’ultimo trimestre alla società correlata
Innovatec S.p.A.) la cui esposizione odierna è pari a Euro 2,5 milioni (“Installment Plan Jinko”) con potenziale
rischio di coobbligo ed esigibilità della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. considerata la garanzia emessa
da quest’ultima nell’interesse della ex controllata Volteo Energie S.p.A. a beneficio di Jinko Solar ltd sempre
alla predetta data del 21 giugno 2013.
Dall’inizio di gennaio 2016, il Gruppo ha iniziato una negoziazione con il management di Jinko per rimodulare
l’intera esposizione. Diversi tavoli di trattativa sono stati avviati e hanno portato ad un proposta al momento in
fase di valutazione da parte di Jinko e il cui contenuto può essere così sintetizzato:
 pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della sottoscrizione
dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili per 30 mesi partenza 30 settembre 2016 (il
residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko);
 in riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto fatto dalla capogruppo di
Euro 150 mila effettuato a febbraio 2016, la proposta prevede un pagamento rateale mensile a partire
dal 30 settembre 2016 per 30 mesi;
 rilascio di garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto da parte dal socio di controllo di
Gruppo Waste Italia S.p.A..
Si ritiene, sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi sul tavolo, di riuscire a
finalizzare positivamente l’operazione entro il mese di giugno 2016.
12.4.2. POC WIZ
Prestito obbligazionario convertibile emesso in data 11 agosto 2014 in favore di WIZ nell’ambito
dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. (pari a nominali Euro 6,1 milioni). Il prestito
obbligazionario ha le seguenti principali caratteristiche:
 importo: di ammontare di Euro 6.097.947,47, costituito da n. 2.617.201 obbligazioni del valore
nominale di Euro 2,33 ciascuna;
 durata: 24 mesi dalla data di emissione (con scadenza coincidente con l’11 agosto 2016);
 cedola: 6% annuo con pagamento semestrale degli interessi;
 rimborso: 100% alla scadenza;
 conversione: a partire dai 6 (sei) mesi successivi data di emissione fino al 5°(quinto) giorno di Borsa
aperta antecedente la data di scadenza;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015


rapporto di conversione: 1 obbligazione ogni 1 azione di nuova emissione;
strike price: valore nominale, pari ad Euro 2,32995 cadauna.
Il diritto di conversione può essere esercitato per tutte o parte delle obbligazioni, in una o più volte, ma in ogni
caso solo per tagli di obbligazioni aventi valore nominale complessivo pari o multiplo di Euro 100.000.
Il rapporto di conversione può essere soggetto ad aggiustamento qualora, tra la data di emissione e la data di
scadenza, (a) Gruppo Waste Italia S.p.A. effettui un raggruppamento o frazionamento di azioni; (b) la Società
effettui un aumento di capitale a titolo gratuito tramite emissione di nuove azioni; (c) in caso di fusione del
Gruppo Waste Italia S.p.A. in o con altra società (fatta eccezione per i casi di fusione in cui la Società sia la
società incorporante), nonché in caso di scissione (fatta eccezione per i casi di scissione in cui la Società sia la
società beneficiaria); e (d) la Società effettui una riduzione del capitale tramite annullamento di azioni,
mediante rimborso a tutti i soci.
Al verificarsi di taluni eventi c.d. rilevanti quali:
(i) l’inadempimento, da parte della Società, alle obbligazioni di pagamento degli Interessi alle rispettive data
di pagamento ai sensi del regolamento, a cui la Società non abbia posto rimedio entro 30 giorni di
calendario dalla messa in mora da parte dell’obbligazionista,
(ii) la sentenza e/o qualsiasi altro provvedimento di un’Autorità competente che dichiari l’ammissione della
Società ad una qualunque procedura concorsuale,
(iii) la deliberazione da parte degli organi sociali competenti della liquidazione della Società, entro trenta
giorni lavorativi dalla data in cui sia venuto a conoscenza del verificarsi di un evento rilevante,
l’obbligazionista a cui non siano stati pagati gli interessi nell’ipotesi sub (i) e ciascun obbligazionista nelle
ipotesi sub (ii) e (iii), potrà chiedere il rimborso anticipato di tutte le obbligazioni dallo stesso detenute e così
chiedere che la Società proceda all’immediato rimborso in danaro, unitamente a quello degli Interessi pro
tempore maturati (e non ancora corrisposti), entro e non oltre 5 (cinque) giorni lavorativi dal ricevimento della
richiesta scritta dell’obbligazionista.
A servizio della conversione delle obbligazioni convertibili, ai sensi dell’art. 2420-ter, comma secondo, del
cod. civ., è stato deliberato un aumento di capitale in data 1 luglio 2014 come integrato in data 31 luglio
2014 a valere sulla delega ricevuta ai sensi dell’articolo 2420-ter del Codice Civile dall’Assemblea
straordinaria del 17 settembre 2013, per un numero di azioni ordinarie massimo di n. 2.617.201 e un valore
nominale complessivo massimo di Euro 6.097.947,47. Stante il rapporto di conversione di n. 1 azione per n. 1
obbligazione convertibile, le azioni verranno emesse senza un sovrapprezzo unitario sempre fatte salve le
rettifiche del rapporto di conversione consentite dal regolamento. L’aumento di capitale a servizio del prestito
sarà irrevocabile fino alla scadenza del termine ultimo per la conversione delle obbligazioni convertibili e
limitato all’importo delle azioni risultanti dall’esercizio della conversione medesima. L’aumento di capitale a
servizio del prestito è riservato esclusivamente ed irrevocabilmente al servizio della conversione delle
obbligazioni convertibili “WIZ 2014-2016”.
Le azioni di compendio avranno godimento regolare e, pertanto, garantiranno ai loro possessori gli stessi diritti
delle azioni ordinarie in circolazione alla data della relativa emissione.
Alla data della presente Relazione Finanziaria nessuna obbligazione è stata convertita in azioni ordinarie WIG.
A riguardo di tale prestito obbligazionario, considerate le scelte che il Gruppo prevede di porre in essere al
fine di coprire il fabbisogno finanziario del Gruppo per l’esercizio 2016, si precisa che il socio di controllo
Sostenya Group Plc di concerto con la capogruppo ha chiesto al sottoscrittore Synergo Sgr (titolare del 22%
del capitale sociale del Gruppo Waste Italia S.p.A.) di riscadenzare il succitato prestito obbligazionario
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convertibile. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota
illustrativa al bilancio consolidato.
12.4.3. High Yield Bond Waste Italia (Bond Waste) e connesso Contratto di Finanziamento Revolving
In data 18 novembre 2014 la controllata Waste Italia S.p.A. ha emesso un bond di tipo High Yield quotato alle
borse di Milano e Dublino per complessivi Euro 200 milioni completamente sottoscritto al momento del
pricing avvenuto in data 13 novembre 2014 (“Bond Waste”). Le principali caratteristiche del Bond Waste sono
descritte di seguito:
 Ammontare nominale in linea capitale: Euro 200 milioni, completamente sottoscritti al momento
del pricing;
 Disaggio di emissione (Original Issue Discount o OID): 92,294%;
 Tipologia delle obbligazioni: obbligazioni a tasso fisso senior garantite;
 Valore nominale cedola: 10,5%;
 Durata: 5 anni decorrenti dalla data di emissione, con rimborso di tipo bullet il 15 novembre 2019.
Nel periodo precedente al rimborso è inoltre stato previsto un meccanismo di c.d. mandatory
redemption che permette agli investitori che lo desiderino di ottenere il pagamento anticipato di parte
delle Obbligazioni. Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow
Mandatory Redemption” la quale prevede che l’emittente offra agli investitori che ne facciano
richiesta un rimborso parziale scadenzato come segue:
Euro 5 milioni da erogarsi nel corso del primo semestre 2016;
Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow da erogarsi nel corso del
primo semestre 2017, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato meno
la variazione del capitale circolante netto, gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel
corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse;
Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e
2018 (con liquidazione rispettivamente nel corso del primo semestre del 2018 e del 2019).
L’effettuazione di tale offerta obbligatoria, ed il conseguente cash out, dovranno essere effettuati
entro e non oltre 30 giorni di calendario successivi alla pubblicazione del report annuale (la cui
pubblicazione deve essere effettuata entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio al 31 dicembre);
 Valore nominale unitario dei titoli: taglio minimo di Euro 100.000 corrispondente al valore
nominale.
In pari data, nell’ambito della stessa operazione di emissione obligazionaria, Waste Italia ha sottoscritto BNP
Paribas, Italian Branch, in qualità di banca agente (la “Banca Agente”), e Citibank N.A., London Branch, in
qualità di security agent (il “Security Agent”), un contratto di finanziamento rotativo per un importo massimo
di Euro 15 milioni retto dal diritto inglese, con scadenza finale il 18 maggio 2019 (il “Contratto di
Finanziamento Revolving e/o RCF”). Il tasso di interesse applicabile al finanziamento è uguale ad Euribor più
un margine di 400 punti base (bps) (il “Margine”). Alla data della presente Relazione Finanziaria, la linea di
credito relativa al Contratto di Finanziamento Revolving è stata completamente utilizzata.
Per il Contratto di Finanziamento Revolving il costo in termini di interessi è lagato all’utilizzo della linea stessa
e considerando il pieno utilizzo alla data odierna il costo di interessi annuo è valutabile in Euro 0,65 milioni.
I termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving prevedono, in linea con
la prassi di mercato per operazioni analoghe, il rispetto da parte di Waste Italia e di talune sue società
controllate di una serie di impegni, ovvero limitazioni alla possibilità di effettuare determinate operazioni. Il
mancato rispetto di alcune di tali limitazioni potrebbe comportare l’obbligo di dover rimborsare
anticipatamente gli importi dovuti e/o far venir meno le linee di credito concesse, con possibili effetti negativi
sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di WIG e delle società del Gruppo.
Di seguito si riportano le principali limitazioni previste ai sensi del Bond Waste e del Contratto di
Finanziamento Revolving. Alla data della presente Relazione Finanziaria, WIG è pienamente in linea con gli
impegni, anche di natura finanziaria, ivi previsti.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Impegni non finanziari
Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono taluni impegni di natura non finanziaria.
In particolare, a titolo esemplificativo, Waste Italia S.p.A. e talune sue società controllate si sono impegnate a
non (i) assumere o garantire ulteriore indebitamento ed emettere azioni privilegiate; (ii) effettuare taluni
pagamenti, tra cui, inter alia, la distribuzione di dividendi; (iii) effettuare investimenti; (iv) creare o autorizzare
la creazione di determinati vincoli sui propri beni, (v) trasferire o alienare determinati beni, (vi) effettuare
fusioni o altre operazioni straordinarie, (vii) effettuare certe operazioni con talune società del Gruppo, in
violazione delle previsioni del regolamento del Bond Waste (“Indenture”) e del Contratto di Finanziamento
Revolving.
Impegni di natura finanziaria del Contratto di Finanziamento Revolving
Ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving Waste Italia S.p.A: si è impegnata a far si che il rapporto
tra (i) l’indebitamento consolidato di Waste Italia S.p.A.; e (ii) l’EBITDA consolidato di Waste Italia S.p.A:,
non ecceda 5.10:1.00 (salvo che con riferimento all’esercizio 2015, nel contesto del quale tale rapporto non
dovrà eccedere 4.10:1.00).
In caso di violazione di tale covenant finanziario, sarà possibile rimediarvi, per un massimo di tre volte, ed
entro un determinato periodo dalla violazione, tramite (i) sottoscrizione di azioni di Waste Italia S.p.A. o
conferimenti di capitale in altra forma in Waste Italia S.p.A.; e (ii) messa a disposizione di Waste Italia S.p.A.,
da parte della società controllante Waste Italia Partecipazioni S.r.l., di risorse finanziarie.
È inoltre definito all’interno del Contratto di Finanziamento che il mancato rispetto di suddetto ratio finanziario
non può e non potrà costituire in nessun caso, né direttamente né indirettamente, un Default o un Evento di
Default, ed il rispetto dello stesso dovrà essere verificato esclusivamente in caso di richiesta di utilizzo della
linea, diversa da un c.d. rollover loan utilizzato per rifinanziare una linea in scadenza, qualora la disponibilità
sia utilizzata per oltre il 30%.
Impegni di riacquisto del Bond Waste
A partire dal 2016, Waste Italia S.p.A. si è impegnata ad offrire agli obbligazionisti di riacquistare annualmente
un ammontare obbligazioni, via via crescente di anno in anno (a partire da Euro 5 milioni con riferimento
all’esercizio 2015), ad un prezzo di rimborso pari al 103% dell’importo in linea capitale delle obbligazioni,
più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti (la “mandatory
redemption” 7). L’obbligo di riacquisto prevede l’impegno da parte di Waste Italia di effettuare un’offerta
pubblica di riacquisto dell’ammontare annuo sopra definito entro 30 giorni dalla pubblicazione del report
annuale ai termini dell’Indenture.
Events of Default
Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono alcuni casi di inadempimento (Events of
Default), da cui può derivare l’obbligo di rimborso dei finanziamenti, insieme agli interessi e ad ogni altra
somma maturata alla data di rimborso, tra cui: (i) il mancato rispetto degli impegni, anche di natura finanziaria,
previsti contrattualmente nel Contratto di Finanziamento Revolving, (ii) il mancato rispetto di taluni impegni
di riacquisto delle obbligazioni nonché degli impegni di natura non finanziaria previsti dal Bond Waste, (iii) il
7 Il Regolamento del Bond Waste prevede un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere
il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni. Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow Mandatory
Redemption” la quale prevede che l’emittente offra, agli investitori che ne facessero richiesta, un rimborso parziale scadenzato come segue:
Euro 5 milioni nel 2015;
Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow nel 2016, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato
meno la variazione del capitale circolante netto, gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse;
Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e 2018.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
mancato pagamento per un periodo di 30 giorni degli interessi o di ogni altro importo eventualmente dovuto
in relazione al Bond Waste, (iv) il mancato pagamento di ogni importo e interesse ai sensi del Bond Waste e
del Contratto di Finanziamento Revolving, (v) il mancato rispetto delle regole che presiedono alla fusione e/o
alla vendita, locazione, trasferimento o altro atto di disposizione (diverso dalla fusione), in una o in una serie
di operazioni correlate, di tutte o sostanzialmente tutte le attività di Waste Italia e delle sue controllate; (vi) la
pronuncia nei confronti di Waste Italia o delle sue controllate di sentenze, ordini o decreti definitivi il cui
valore individuale o aggregato sia superiore a Euro 12,5 milioni e ai quali non sia posto rimedio entro 60 giorni
dall’emanazione della sentenza, dell’ordine o del decreto; (vii) il mancato adempimento di obbligazioni di
pagamento per un importo superiore ad Euro 12,5 milioni; e (viii) invalidità o inefficacia di qualsiasi garanzia
corporate prestata dai garanti nel contesto dell’emissione del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento
Revolving.
Si segnala che i termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving non
prevedono clausole di cross default che coinvolgono soggetti esterni al perimetro di consolidamento della subholding Waste Italia e delle sue controllate.
Change of Control
L’Indenture e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono che nel caso in cui si verifichi un Change of
Control, rispettivamente, (i) gli obbligazionisti avranno il diritto di richiedere a Waste Italia S.p.A. di
acquistare le obbligazioni dagli stessi detenute ad un prezzo pari al 101% dell’importo in linea capitale (più
gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti) delle obbligazioni, e (ii)
tutte le linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving verrebbero cancellate, e tutti
gli interessi e gli altri importi maturati ai sensi dei Finance Documents (come i definiti nel Contratto di
Finanziamento Revolving) diventerebbero immediatamente esigibili, e dovrebbero pertanto essere
immediatamente rimborsati, con possibili effetti negativi sulle attività e sulle prospettive del Gruppo nonché
sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Garanzie
A garanzia delle obbligazioni di Waste Italia nascenti dal Bond Waste e dal Contratto di Finanziamento
Revolving il Gruppo ha prestato garanzie corporate (fideiussioni) e le seguenti garanzie reali:
i) pegno su conti correnti di titolarità di Waste Italia S.p.A., S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l.,
KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l.; e
ii) pegno/cessione di taluni crediti appartenenti a Waste Italia S.p.A., S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l.,
KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l.
iii) pegno sulle azioni di Waste Italia, pegno sulle quote/azioni di S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l.,
KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l., pegno sulle azioni di Geotea S.p.A.; pegno sulle quote nelle società
Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l.; e
iv) pegno sui crediti derivanti dai finanziamenti concessi da Waste Italia a Geotea o dalle altre società del
Gruppo Waste Italia.
Alla data della presente Relazione Finanziaria, la controllata Waste Italia S.p.A. ha in corso una negoziazione
finalizzata a vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del debito finanziario, anche in riferimento
all’imminente coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti nel corso del mese
di maggio 2016. Nello specifico si stanno organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività
da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable
operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del
processo negoziale vero e proprio. Nell’ambito di questa fase preliminare verrà anche affrontata la tematica,
assolutamente tipica per fattispecie similari, degli eventuali waivers da rilasciarsi, relativi alle scadenze
finanziarie del Bond Waste in costanza di negoziazione, la prima della quale è prevista per il 15 maggio 2016
in relazione al prospettato pagamento del coupon di interessi semestrale. Il Consiglio di Amministrazione,
sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso,
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta rinegoziazione ed è ragionevolmente
confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016. Per maggiori dettagli si rimanda al
paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al bilancio consolidato.
12.4.4. POC Savona (POC Geotea)
In data 27 novembre 2014, nel contesto dell’acquisizione da parte del Gruppo di Geotea S.p.A. e sue
controllate, la Società ha emesso un prestito obbligazionario convertibile denominato “KNX Savona 20142017” (il “Poc Geotea”) convertibile in n. 6.211.180 azioni ordinarie di nuova emissione di Kinexia (oggi
Gruppo Waste Italia S.p.A.) per un valore di Euro 1,61 ciascuna, avente le seguenti principali caratteristiche:
importo: Euro 9.999.999,80 , costituito da n. 6.211.180 obbligazioni del valore nominale di Euro 1,61
ciascuna;
scadenza: 36 mesi dalla data di emissione;
interessi: 6% annuo lordo, pagabile mediante cedole semestrali posticipate alla data di scadenza di
ciascun semestre di interessi, al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno;
diritto di conversione: i portatori delle obbligazioni hanno il diritto di convertire le obbligazioni in azioni
ordinarie di Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) nei modi, nei termini e alle condizioni di cui al
regolamento del prestito del Poc Geotea a partire dai 6 mesi successivi alla Data di Emissione;
conversione: il diritto di conversione potrà essere esercitato per tutte o parte delle obbligazioni, in una
o più volte, ma in ogni caso per un numero di obbligazioni, di volta in volta, non inferiore a 10.000,00
o multipli di 10.000,00;
rapporto di conversione: 1 obbligazione ogni 1 azione di nuova emissione;
data di conversione: il decimo giorno di Borsa aperta successivo all’ultimo giorno del trimestre in cui è
stata presentata la domanda di conversione;
rimborso: le obbligazioni per le quali non sia stato esercitato il diritto di conversione verranno rimborsate
dalla Società alla data di scadenza, mediante pagamento a favore dei Venditori del valore nominale delle
obbligazioni oggetto di rimborso unitamente agli interessi maturati a tale data e non ancora corrisposti.
A servizio della conversione delle obbligazioni convertibili, ai sensi dell’art. 2420-ter, comma secondo, del
Codice Civile, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, in data 20 novembre 2014, a valere
sulla delega ricevuta ai sensi dell’articolo 2420-ter del Codice Civile dall’Assemblea straordinaria del 17
settembre 2013, un aumento di capitale scindibile per un importo massimo di Euro 9.999.999,80 mediante
emissione di massimo numero 6.211.180 nuove azioni ordinarie della Società, prive del valore nominale ed
aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare, riservate esclusivamente ed
irrevocabilmente a servizio della conversione delle obbligazioni del POC Geotea.
Alla data della presente Relazione Finanziaria nessuna obbligazione è stata convertita in azioni ordinarie della
Società.
12.4.5 Finanziamento SEI Energia S.p.A.
SEI Energia S.p.A. ha sottoscritto in data 15 novembre 2010 un contratto di rifinanziamento delle esposizioni
debitorie verso Banca Intesa S.p.A. e Unicredit S.p.A.. Prima della data del 15 novembre 2010, le società
controllate Cento S.p.A. e Collenergia S.r.l. (fuse per incorporazione in SEI Energia S.p.A. a fine 2010)
avevano diversi finanziamenti in essere con le sopracitate banche, i quali, per effetto dell’anzidetto contratto
di rifinanziamento, sono stati conglobati in due distinte tranche di finanziamento (tranche A e tranche B)
modificandone il tasso di interesse, la durata e il periodo di rimborso inserendo inoltre due anni di preammortamento:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015



Tranche A: Euro 12,5 milioni - aggregazione di tutti i finanziamenti in essere verso Unicredit S.p.A.
in un unico finanziamento verso lo stesso. Alla data della presente Relazione risulta pari a Euro 9,5
milioni. Il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento dal 31 dicembre 2010 al 31
marzo 2012 ed un periodo di ammortamento con pagamenti semestrali terminante al 30 giugno 2022.
Il tasso applicato è pari all’Euribor 3 mesi + 2,25%;
Tranche B: Euro 7,6 milioni – aggregazione di tutti i finanziamenti in essere verso Banca Intesa
S.p.A. in un unico finanziamento verso lo stesso. Alla data della presente Relazione risulta pari a
Euro 5,8 milioni. Il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento dal 31 dicembre
2010 al 31 marzo 2012 ed un periodo di ammortamento con pagamenti semestrali, terminante al 30
giugno 2022. Il tasso applicato è pari all’Euribor 3 mesi + 2,25%;
Tranche C: alla data della presente Relazione, la tranche C risulta utilizzata per Euro 6,4 milioni
rispetto all’ammontare totale di Euro 8 milioni reso disponibile. Il piano di rimborso prevede un
periodo di ammortamento con pagamenti semestrali dal 30 giugno 2013 al 30 giugno 2022.
Differentemente dalle tranche precedenti A e B, la tranche C ha come scopo contrattuale quello di
finanziare gli investimenti per la realizzazione e/o manutenzione delle reti di teleriscaldamento. Il
tasso applicato è pari all’Euribor 6 mesi + 2,875%.
Garanzie per le Tranche A, B, C: Oltre alla lettera di patronage impegnativa di Gruppo Waste Italia S.p.A.,
pegno sulla totalità delle azioni di SEI Energia S.p.A., pegno sui conti correnti bancari sui quali la società
confluisce in pegno tutti i crediti e le somme di danaro relativi o altrimenti connessi al conto vincolato,
privilegio speciale sui beni mobili e crediti di SEI Energia S.p.A. ex-articolo 46 TUB, ipoteca sul proprio
diritto di superficie in relazione ad alcuni beni immobili. Per quanto riguarda la tranche C è inoltre prevista la
canalizzazione dei flussi di fatturazione e di incasso sui conti correnti bancari aperti di SEI Energia S.p.A.
presso le banche finanziatrici.
Le banche finanziatrici, Unicredit e Banca Intesa, avevano previsto durante la vita del rifinanziamento di
addizionali Euro 2 milioni (in aumento di capitale o di prestito subordinato) qualora SEI Energia S.p.A. non
fosse stata in grado di far fronte al piano di investimenti e a qualsiasi altro fabbisogno finanziario con le proprie
disponibilità di cassa e/o qualora vi sia un evento rilevante.
In termini di covenants il contratto di rifinanziamento prevede la rilevazione dei seguenti indici da verificarsi
con cadenza annuale (calcolati annualmente sul bilancio d’esercizio della sola Sei Energia S.p.A.)
(a) rapporto tra indebitamento finanziario netto/ patrimonio netto
(i) dal 2010 al 2012: < 1,2;
(ii) dal 2013 al 2022: < 1,0;
(b) rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA
(i) dal 2010 al 2011: < 4,8;
(ii) nel 2012: < 4,2;
(iii) nel 2013: < 3,5;
(iv) nel 2014: < 3,0;
(v) nel 2015: < 2,5;
(vi) dal 2016 al 2022: < 2,25
Si sottolinea che SEI Energia S.p.A. non potrà costituire né consentire l’esistenza di qualsiasi diritto di garanzia
su ciascuno dei propri beni e/o diritti ad eccezione di quelli derivanti dai contratti a supporto dell’indebitamento
consentito rappresentato dal contratto di finanziamento in essere, dall’indebitamento finanziario delle società
del Gruppo alla data di sottoscrizione del contratto stesso, dagli accordi di hedging, eventuali indebitamenti
per smobilizzo dei crediti per necessità di copertura del capitale circolante, da qualsiasi altra forma di
indebitamento finanziario autorizzato dell’istituto di credito. Inoltre, SEI Energia S.p.A. si è impegnata, ad
eccezione di determinate casistiche, a non cedere, senza il preventivo consenso, i propri beni, a non modificare
lo statuto, a non effettuare fusioni, operazioni straordinarie, acquisizioni nonché a non eccedere
l’indebitamento consentito.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Si segnala inoltre che, in data 27 aprile 2015, SEI Energia S.p.A., pur avendo rispettato alla data stessa tutti gli
impegni finanziari ed i connessi covenant, ha inviato alle banche controparti nel contratto di finanziamento,
richiesta di standstill al fine di avviare un processo di rimodulazione dei finanziamenti in essere in SEI Energia
S.p.A. così da avere una maggiore visibilità sullo status concordatario di ASM e Global Costruzioni e del
connesso Obbligo di Sussidiarietà (Cfr. capitolo 18.3.7) in modo tale da consentire una più puntuale
definizione delle posizione debitorie della società e quindi dei relativi impegni finanziari futuri.
13.
ANDAMENTO DEI SETTORI DI ATTIVITA'
Come già ricordato in precedenza nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata
con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il
progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili
dalle altre attività, consentendo così, per la Società Gruppo Waste Italia S.p.A. e il suo Gruppo un esclusivo
focus nel business Ambiente.
Come meglio dettagliato nel seguito della presente Relazione sulla Gestione e nel paragrafo “Innovatec e
Volteo Spin-off e attività operative cessate” delle note illustrative, la separazione di tale business è stata
effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo S.p.A. a
Innovatec conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) la distribuzione
di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A.
ogni n.10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A.
Sulla base delle scelte strategiche e organizzative il management di WIG analizza le proprie attività e organizza
la propria reportistica - interna e destinata al mercato - in tre business unit: “Rinnovabili”, “Ambiente” e settore
“Corporate”. All’interno del business Rinnovabili a seguito delle operazioni succitate sono ricompresi i soli
settori di business della produzione di energia elettrica e il teleriscaldamento.
Al fine di una migliore comprensione dei risultati economici del 2015 si riepilogano qui di seguito i risultati
suddivisi per settore e comparti confrontati con lo scorso esercizio:
di cui rinnovabili
Valori in euro
milioni
Teleriscaldamento
2015
Ricavi
EBITDA
EBIT
(*)
2014 *
Produzione energia
elettrica
2015
2014 *
EPC & General
contracting
2015
2014 *
2015
Ambiente
Rinnovabili
Smart Energy
2014 *
2015
2014 *
2015
Corporate
2014 *
2015
Elisioni
2014 *
2015
Consolidato
2014 *
2015
2014 *
12,4
20,3
0,0
3,6
0,0
0,0
0,0
0,0
12,4
23,9
119,2
39,6
1,3
0,7
0,0
0,0
132,9
2,9
5,2
(1,0)
1,4
0,0
0,0
0,0
0,0
1,9
6,7
37,8
19,4
(3,2)
(1,9)
0,0
(0,8)
36,5
23,4
(0,1)
(3,2)
(6,4)
(8,4)
0,0
0,0
0,0
0,0
(6,4)
(11,6)
9,4
5,9
(5,2)
(3,3)
0,0
(0,8)
(2,2)
(9,8)
64,1
A seguito dell’applicazione dell’IFRS 5, il conto economico 2014 riesposto non include i dati economici di Innovatec e Volteo e delle rispettive controllate che sono uscite dal
perimetro di consolidamento che vengono esposti nella linea “Risultato da attività destinate alla vendita/cessate”. Tali aspetti rendono non pienamente confrontabili i dati economici
e patrimoniali dell’esercizio 2015 con quelli del corrispondente periodo dell’esercizio 2014.
I dati economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5) prendono in considerazione le performance economiche di periodo
di Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31
dicembre 2014.
Di seguito si fornisce un’analisi di dettaglio degli andamenti dei singoli settori e segmenti:
Filiera Energie Rinnovabili
Teleriscaldamento
Produzione
Il segmento Teleriscaldamento è riferibile all’attività svolta della controllata SEI Energia S.p.A. che si
sostanzia nella cessione di energia elettrica a clienti grossisti e nella vendita di energia termica agli utenti finali
civili ed industriali. Mentre la prima linea di ricavo è solo in parte dipendente dall’andamento climatico, la
seconda ne è fortemente influenzata.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
A riguardo di tale segmento operativo si ricorda che in data 30 settembre 2015 la società ora correlata Volteo
Energie S.p.A. ha sottoscritto con Sei Energia S.p.A. un contratto di affitto d’azienda biennale e di usufrutto
della partecipazione Nove S.p.A, con efficacia 1° ottobre 2015. Il contratto di fitto prevede un compenso per
24 mesi di Euro 2,2 milioni8. Per tale motivo l’attività connessa al teleriscaldamento concorre alla formazione
dei risultati economici del segmento operativo per 9 mesi, mentre nell’ultimo trimestre vi concorre solo la
quota parte del fitto del Ramo alla correlata Volteo. Tale operazione rende i dati 2015 non comparabili con
quelli fatti registrare nel 2014, quanto l’attività di teleriscaldamento svolta dal segmento operativo era relativa
a tutti i 12 mesi dell’anno.
Ciò premesso si sottolinea innanzitutto che la stagione termica 2014/2015, è stata in linea con la stagione
termica 2013/2014, quest’ultima considerata da tutti gli studiosi del settore la meno fredda degli ultimi cento
anni. Si conferma, quindi, un trend “climatico negativo” che vede inverni sempre più miti. Per dare evidenza
della mitezza del clima nelle ultime due stagioni termiche, è sufficiente confrontare il dato con le temperature
registrate nel 2013 quando i gradi giorno furono 2.505, contro i 2.134 della penultima stagione termica
esercizio e i 2.164 di quella 2014/2015.
Sul fronte ricavi, quelli derivanti da vendita di energia elettrica continuano ad essere influenzati dalla discesa
del prezzo del MWh elettrico sul libero mercato. Questa discesa è stata particolarmente evidente nei mesi di
aprile, maggio e giugno, tanto da indurre la nostra centrale a non produrre energia elettrica. Nella stagione
estiva (mesi da luglio a settembre) i prezzi del mercato elettrico si sono mantenuti al di sotto della soglia
minima di convenienza a produrre per cui anche questa estate gli impianti cogenerativi non sono stati eserciti
e ciò ha costretto il management a supplire alla domanda con la sola produzione delle caldaie a gas. A fronte
di un prezzo medio di vendita che nel corso del 2014 si aggirava attorno ai 58 Euro/MWh, nei primi 9 mesi
del 2015 il prezzo medio di vendita è stato di poco inferiore ai 55 Euro/MWh (- 5%).
La quantità di energia elettrica prodotta ha ovviamente risentito in modo rilevante di questa premessa, subendo
un decremento importante pari al 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (primi nove mesi del
2015). La riduzione di prezzo e la conseguente minor produzione hanno determinato una contrazione dei ricavi
che si sono attestati a Euro 1.792 mila al 30 settembre 2015.
Si ricorda che a partire dal 2015 sulla produzione di energia elettrica non maturano più certificati verdi, essendo
l’incentivo scaduto a fine 2014 (l’esercizio scorso beneficiava per tale incentivazione per circa Euro 3,9
milioni). I ricavi per certificati bianchi accertati nel corso dei primi nove mesi del 2015 ammontano a circa
Euro 31 mila e fanno riferimento ai certificati assegnati alla centrale a biomassa c.d. “Oltre ferrovia” sita in
Collegno.
Nonostante l’inverno mite e l’attenzione sempre crescente della clientela per il risparmio energetico, la
produzione “a bocca di centrale” ha superato i 100 milioni di kWh termici, mentre l’energia erogata all’utenza
finale si è attestata a 86,3 milioni di kWh termini per un fatturato complessivo di Euro 7,4 milioni.
Hanno concorso a determinare i ricavi registrati nell’esercizio la quota relativa al IV trimestre 2015 del fitto
di ramo d’azienda alla correlata Volteo Energie per Euro 0,3 milioni e sopravvenienze attive per Euro 1,9
milioni relative principalmente a debiti ormai prescritti. Sulla base di quanto fin qui illustrato i ricavi
dell’esercizio 2015 si sono attestati a Euro 12,4 milioni.
Quanto all’EBITDA a livello operativo dei primi nove mesi del 2015 ha subito una flessione di circa Euro 1
milione rispetto al 2014 a seguito della conclusione del già citato periodo di incentivazione dell’attività
mediante certificati verdi parzialmente compensato dalle maggiori efficienze di produzione e di struttura
nonché dalla riduzione del costo del gas. Tale contrazione è stata compensata dall’EBITDA fatto registrare nel
8
In data 1° febbraio 2016 è stato sottoscritto l’atto di modifica del perimetro d’affitto d’azienda che prevede l’esclusione dell’usufrutto della
partecipazione azionaria di Nove SpA, pur mantenendo invariato il canone di affitto in Euro 91.666,67 oltre IVA (se dovuta e sulla base dell’aliquota
di legge), imputando quindi l’importo di Euro 5.000 dovuto per l’usufrutto della detta partecipazione azionaria a canone mensile per l’affitto d’azienda .
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
IV trimestre 2015, pari a Euro 1,8 milioni, che risulta invece scollegato dall’operatività a seguito della
sottoscrizione del contratto di affitto del ramo d’azienda operativo alla correlata Volte Energie S.p.A. ed
influenzato quasi nella sua interezza dalle succitate sopravvenienze attive. Al 31 dicembre 2015 in forza delle
succitate dinamiche il segmento operativo ha fatto registrare un EBITDA di Euro 2,9 milioni, che al netto degli
ammortamenti e delle svalutazioni dell’anno, pari a Euro 3 milioni, porta ad un risultato operativo negativo di
Euro 0,1 milioni.
Produzione energia elettrica
Per quanto concerne l’attività legata alla produzione di energia da fonti rinnovabili, si precisa che a seguito
della già citata riorganizzazione societaria l’operatività del segmento si sostanzia nelle attività rivolte al
realizzo di un impianto eolico da 30 MW nel comune di Cirò (Calabria) e alla produzione di energia elettrica
da digestione di prodotti e scarti agricoli riferibile ormai ai soli due impianti siti a Latina di proprietà delle
controllate ER e Bioenergie, i cui risultati risultano discontinuati ai sensi dell’IFRS 5 da aprile 2014.
In merito al realizzo del succitato impianto eolico da 30 MW si segnala che nel corso del 2015, a causa di
eventi non imputabili al Gruppo (eventi meteorologici calamitosi che hanno portato alla frana di alcuni tratti
delle strade di accesso al sito che ospiterà la costruenda opera), non si sono potute completare le opere di
allestimento del parco, non riuscendo quindi a metterlo in esercizio entro la data di scadenza
dell’Autorizzazione unica, prevista per marzo 2015. Il Gruppo si è quindi adoperato al fine di ottenere una
proroga dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per eventi calamitosi al fine di non incorrere nel decalage
della tariffa d’asta ottenuta nel corso del precedente esercizio. Tale proroga è stata ottenuta a fine 2015: la
nuova scadenza dell’autorizzazione unica è ora stata fissata a fine 2017.
Il valore di carico del costruendo parco, che nel corso del 2014 era stato svalutato di Euro 4,5 milioni circa in
considerazione dei valori di mercato per iniziative similari e che risultava dunque pari a 5,4 milioni, è stato nel
presente bilancio completamente svalutato in forza di una offerta (non vincolante) ricevuta per l’acquisto della
partecipata E-Vento Cirò alla quale fa capo l’autorizzazione per la realizzazione del succitato parco.
Sempre in riferimento a progetti eolici si precisa che a seguito della pronuncia avversa del Consiglio di Stato
al ricorso presentato al TAR in merito al progetto “Fontana di Maggio” per contestare nella sostanza la
legittimità – a fronte di un procedimento avviato ed istruito fin dal 2007 (procedura che avrebbe dovuto essere
conclusa entro il termine perentorio di 180 giorni ex art.12 D.lgs. n. 387/2003) – di richiedere nuovi documenti,
integrazioni, peraltro domandate solamente nell’ottobre 2011 dopo che il progetto era stato già assoggettato a
VIA fin dal 2010, sub procedimento che, a sua volta, avrebbe dovuto concludersi nelle tempistiche previste
dal D.Lgs. n.152/06, sono stati rilasciati a conto economico gli oneri progettuali finora sostenuti, che negli
esercizi precedenti erano stati capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali in corso, per un importo
complessivo di circa Euro 0,7 milioni. Si ricorda che già nello scorso esercizio, a seguito del riposizionamento
strategico del Gruppo, perfezionatosi con la fusione inversa con Sostenya e l’acquisizione del gruppo Geotea,
il management aveva deciso di abbandonare i progetti eolici in sviluppo operando quindi una svalutazione di
circa Euro 4 milioni del goodwill riferibile alla pipeline eolica (sostanzialmente riconducibile al progetto
Fontana di Maggio).
Sempre nel corso del 2015 sono stati rilasciati a conto economico gli oneri progettuali finora sostenuti per il
progetto relativo al parco eolico di Galasi (in capo alla controllata Castelvetrano), che negli esercizi precedenti
erano stati capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali in corso, per un importo complessivo di circa Euro
0,2 milioni a seguito del definitivo abbandono dell’iniziativa.
Con riferimento alla produzione di energia elettrica da digestione di prodotti e scarti agricoli riferibile ormai
ai soli due impianti siti a Latina, acquisiti dalla correlata Volteo Energie prima del suo conferimento in
Innovatec, la produzione nel corso dell’esercizio è stata di circa 7 milioni di kWhe (2014: 9,8 milioni di kWhe)
per un fatturato totale di Euro 2 milioni (2014: Euro 2,8 milioni). La minor produzione è da attribuirsi
principalmente a problematiche meccaniche ed elettriche riscontrate sugli impianti che hanno comportato
anche fermi manutentivi nei mesi compresi tra luglio e settembre. Inoltre il ricorso ad altre matrici agricole, al
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
fine di far fronte alla minor disponibilità sul mercato locale di insilato di mais, ha comportato un adeguamento
della biologia che ha rallentato la capacità di digestione anerobica dei prodotti agricoli che hanno alimentato
gli impianti con conseguente riduzione della produzione di energia elettrica.
Filiera Ambientale
Il business dell’Ambiente della Società ha subito negli ultimi anni significativi ampliamenti di perimetro,
passando dal 2013, anno in cui tale segmento era presidiato esclusivamente dalla società Faeco S.r.l. (attiva
nella gestione di un sito di deposito finale di rifiuti ubicato a Bedizzole), per arricchirsi di Waste Italia S.p.A.
e delle società da essa controllate ad esito della fusione inversa che ha avuto efficacia in data 11 agosto 2014
e che ha portato il perimetro societario sotteso a Sostenya S.p.A. all’interno di Gruppo Waste Italia S.p.A., per
poi completare la configurazione attuale al termine del 2014 con l’emissione del Bond Waste e la contestuale
acquisizione delle tre società formanti l’allora gruppo Geotea, ed infine arricchire le attività svolte con il fitto
di due rami d’azienda dedicati al trattamento dei rifiuti solidi e liquidi, pericolosi e non pericolosi dalla
La.Fu.Met S.r.l..
Anche in considerazione dell’operazione di Hive off, la filiera Ambientale si è quindi trovata ad occupare una
posizione preminente all’interno del Gruppo, tanto da portare il management alla scelta strategica di convertire
il nome della Società dal precedente Kinexia S.p.A. all’attuale Gruppo Waste Italia S.p.A., proprio per sancire
il rinnovato focus quasi esclusivo sulle tematiche ti tipo ambientale. In considerazione dei passaggi societari
sopra esposti, i risultati consuntivati dalla filiera Ambientale nel corso del 2015 non sono completamente
confrontabili con quelli ottenuti nell’anno precedente in quanto, mentre per il 2014 il perimetro di Gruppo
ricomprendeva Faeco per l’intero anno, Waste Italia e controllate solo per l’ultimo trimestre, il gruppo Geotea
consolidato solo a livello patrimoniale, l’anno 2015 è stato il primo in cui si è proceduto al pieno
consolidamento delle tre realtà, di fatto recependone per intero i risultati economici maturati in corso d’anno.
In aggiunta a quanto sopra riportato è doveroso sottolineare che l’anno 2015 è stato particolarmente critico per
la sub-holding Waste Italia S.p.A. e le proprie controllate. I rallentamenti nella messa a disposizione di nuove
volumetrie, i molteplici avvicendamenti ai vertici aziendali, il contesto competitivo che ha comportato un
generale decremento dei prezzi medi ed il perdurare delle tematiche giudiziarie che hanno precluso il pieno
sfruttamento delle volumetrie disponibili presso le discariche del Gruppo hanno di fatto rallentato e
compromesso il raggiungimento degli obiettivi di ricavi e margini inizialmente fissati dal management,
comportando una notevole contrazione di ricavi e margini inizialmente ipotizzati per la filiera Ambientale.
La società Faeco S.r.l. (ora nel perimetro del gruppo Waste Italia a seguito di una riorganizzazione societaria
attuata del Gruppo a fine anno nell’ambito dell’emissione obbligazionaria di Euro 200 milioni effettuata da
sub-holding Waste Italia S.p.A.) contribuisce ai ricavi della filiera per Euro 9,8 milioni (2014: Euro 16,2
milioni) in contrazione rispetto a quanto consuntivato nel 2014 per effetto di un minor volume di rifiuti accolti
nell’invaso di Bedizzole (BS) a seguito della decisione strategica operata dal Gruppo di smaltire presso tale
sito esclusivamente rifiuti identificati come “car fluff” in discontinuità con il passato.
Nel dettaglio nel corso del 2015 sono state conferite all’interno della discarica di Bedizzole 86.421 tonnellate,
esclusivamente di “car fluff” e nessuna delle quali prevenienti da Waste Italia, mentre per l’anno 2014 erano
stati avviate a smaltimento circa 183.390 tonnellate di rifiuti suddivise fra 84.230 tonnellate di fluff e 99.161
tonnellate di rifiuti assimilabili non pericolosi, di cui 70.662 tonnellate provenienti da Waste. Come si può
apprezzare dai numeri sopra riportati, nel 2015 la società è stata in grado di ampliare la propria base di utenza
in termini di produttori di “car fluff”, preservando gli spazi residui presso il sito di smaltimento di Bedizzole.
I ricavi relativi al 2015 della società Faeco comprendono peraltro un provento non ricorrente pari ad Euro 4,1
milioni, relativo ad un accordo transattivo connesso ad alcune attività che un prestatore di servizio doveva
svolgere presso il sito di Bedizzole in connessione alla chiusura e post chiusura dello stesso. Anche i ricavi del
2014 di Faeco comprendevano un provento non ricorrente di Euro 2,2 milioni rinveniente dalla liberazione del
fondo post chiusura relativo al lotto 1 della vasca E del sito di Bedizzole.
Per quanto concerne il gruppo Waste Italia (nella configurazione ante acquisto di Faeco e del sub-gruppo
Geotea), i ricavi del 2015 sono stati generati dall’ attività di raccolta, trattamento e smaltimento, i quali hanno
contribuito rispettivamente per Euro 39,2 milioni (volumi per circa 276 mila tonnellate), Euro 12 milioni
(volumi per circa 154 mila tonnellate trattate, comprensivi del contributo apportato dalle attività svolte dal
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
ramo d’azienda in affitto da parte di Waste to Water che hanno interessato circa 30 mila tonnellate), ed Euro
17,3 milioni (circa n.209 mila tonnellate, di cui 120 mila tonnellate conseguenti dalla sottoscrizione di due
contratti di cessione spazi alla parte correlata Waste To Water S.r.l. - oggi Aker S.r.l., operazione che ha
comportato l’iscrizione di Euro 9 milioni di ricavi).
Concorrono al valore della produzione di Waste Italia e delle sue controllate i ricavi relativi ad un rimborso
assicurativo di Euro 1,1 milioni maturato a seguito dell’incendio doloso avvenuto nel 2014 presso l’impianto
di trattamento degli pneumatici sito in Chivasso, quelli afferenti al recupero energetico del biogas da discarica,
agli incentivi percepiti per alcuni impianti fotovoltaici installati sulla coperture definitiva delle discariche di
Albonese e Chivasso, nonché altri ricavi e proventi per complessivi circa Euro 4 milioni.
Nell’esercizio 2014 i ricavi di Waste comprendevano anche proventi non ricorrenti di Euro 8,5 milioni
discendenti principalmente dalla liberazione dei fondi di chiusura e post-chiusura della discarica sita ad
Albonese (PV), a seguito dell’ottenimento dell’AIA per l’ampliamento della discarica, e dei fondi di post
chiusura della discarica sita in Alice Castello (VC) nell’ambito delle pattuizioni connesse alla cessione della
società controllata Alice Ambiente S.r.l. titolare della discarica (operazione conclusasi a marzo 2015).
Per l’anno 2015 il business dell’Ambiente recepisce appieno i risultati delle società del gruppo Geotea,
laddove per l’anno 2014 tali risultati non venivano consolidati a livello. Nel corso del 2015 i due siti di
smaltimento gestiti da Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l., hanno accolto complessivamente circa 445 mila
tonnellate di rifiuti, di cui circa 54 mila tonnellate provenienti da Waste Italia, per una contribuzione al valore
complessivo della produzione pari ad Euro 43,4 milioni (i ricavi consolidati del sub-gruppo Geotea per l’anno
2014 si erano attestati ad Euro 31,6 milioni), comprensivi anche del contributo garantito dal recupero
energetico del biogas estratto dalle discariche, attività particolarmente remunerativa nel caso del sito di
smaltimento del Boscaccio gestito da Ecosavona.
Concorrono infine al risultato del segmento operativo Ambiente anche i ricavi per cessione dell’energia
prodotta dagli impianti fotovoltaici siti in Chivasso e Albonese, per Euro 396 migliaia, nonché i ricavi di
cessione di energia elettrica dagli impianti di sfruttamento energetico di biogas da discarica (entrambi tali
ricavi sono ricompresi all’interno dei ricavi generati da Waste Italia e sue controllate) acquistati a fine
novembre 2014 dalla ex controllata Volteo Energie nell’ambito della già citata emissione obbligazionaria da
Euro 200 milioni, i quali hanno generate nel corso del 2015 ricavi complessivi di circa Euro 2,5 milioni (2014:
Euro 243 migliaia per il solo mese di dicembre).
Nel corso del 2015 l’attività della sub holding Waste Italia S.p.A. è stata interessata da alcuni accadimenti, sia
endogeni che esogeni, che ne hanno limitato le capacità operative, di fatto intaccandone risultati e margini che
si sono posizionati a livelli significativamente più bassi rispetto a quelli inizialmente ipotizzati. Nello specifico:
-
Allungamento delle tempistiche di ottenimento delle autorizzazione all’esercizio di nuove volumetrie:
alla fine del 2014 Waste Italia ha attenuto l’autorizzazione all’ampliamento del sito di discarica di
Albonese (PV) per ulteriori circa 477 mila metri cubi, l’allungamento nelle tempistiche di ultimazione
dei lavori, nonché di ottenimento delle necessarie fidejussioni da depositare presso la provincia ha
provocato lo slittamento di 4 mesi della prospettata apertura del sito; il generale prolungamento delle
pratiche connesse alle necessarie autorizzazioni ad operare nuovi siti di discarica ha comportato lo
slittamento dell’ottenimento delle autorizzazioni legate al progetto Wastend che era inizialmente stato
previsto in attività a partire dall’ultimo trimestre del 2015, mentre ora si prevede un positivo
completamento dell’iter autorizzativo nel corso del terzo trimestre dell’anno in corso;
-
Perdurare di problematiche giudiziarie: in data 12 marzo 2015 la discarica di Cavenago d’Adda (LO)
di proprietà della società Ecoadda S.r.l. è stata oggetto di un provvedimento di sequestro preventivo
richiesto dal Tribunale di Lodi. Il provvedimento è stato emesso a seguito dell’ipotesi avanzata in
merito alla possibile commissione di reati ai sensi della normativa ambientale, in quanto, come anche
riportato nel decreto di sequestro stesso esso non dovrebbe motivare sulla “sussistenza degli indizi di
colpevolezza” quanto “sull’ipotizzabilità in astratto della sussistenza del reato”, reato che quindi ad
oggi non è ancora stato accertato. La Società si è subito mossa presso le opportune sedi al fine di
tutelare i propri interessi ribattendo alle contestazioni mosse dalla Procura, ma nonostante ciò la
gestione del sito di discarica le è stata preclusa fino al 21 aprile 2016, data in cui il Tribunale ha
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
disposto il dissequestro del sito di Cavenago. Alla data di approvazione del presente bilancio risulta
invece ancora sotto sequestro il lotto 1 della vasca E del giacimento di messa a dimora di Bedizzole
(il lotto vede le sue volumetrie esaurite ma essendo interessato sotto sequestro non è stata ancora
completata la fase di capping) e alcuni cumuli di rifiuti presso gli impianti di Cermenate (CO), Agrate
Brianza (MB) e Buccinasco (MI), impianti che risultano comunque operativi;
-
Avvicendamento del top management: l’attuale CEO è Il Dr Raimondo dopo le dimissioni
dell’amministratore storico di Waste Italia S.p.A. Dr Chirico in data 18 febbraio 2015 preceduto dalla
successiva nomina del Dr Friz in data 26 marzo 2015 a sua volta dimessosi per divergenze con
l’azionista di riferimento in data 11 gennaio 2016. I sopra descritti cambi al vertice verificatisi nel
corso del 2015 ed all’inizio del 2016 hanno anche “ingessato” la controllata subholding su alcune
decisioni strategiche previste nel Piano Industriale 2015-2017, le cui mancate decisioni hanno
ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e redditività, e hanno di fatto rallentato la messa in
pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi;
-
Inasprimento del contesto competitivo: l’ingresso nel mercato di riferimento di player di grandi
dimensioni (multiutility), per quanto al momento ancora in modo residuale, l’effetto dumping operato
sui prezzi di smaltimento finale dai gestori degli impianti di incenerimento, nonché un contesto
competitivo locale nel settore della raccolta caratterizzato da politiche di prezzo operate da operatori
medio-piccoli particolarmente aggressive, hanno comportato una generale contrazione dei prezzi
medi, con diretta conseguente riduzione dei margini ottenuti.
L’effetto combinato di quanto fin qui descritto ha determinato un EBITDA di Euro 37,8 milioni (2014
riesposto: Euro 19,4 milioni, + 95%) e un EBIT di Euro 9,4 milioni (2014 riesposto: Euro 5,9 milioni, +60%).
Con il completo consolidamento del Gruppo Waste, nella sua configurazione completa, all’interno nel
perimetro di consolidamento, la marginalità operativa lorda della filiera Ambiente risulta singolarmente
superiore a quella complessiva di Gruppo, essendo pari al 104% dell’EBITDA consolidato (2014 riesposto:
83%, +25%).
14.
RISORSE UMANE
Il totale dei dipendenti del Gruppo WIG al 31 dicembre 2015 è risultato pari a 295 unità contro le 351 unità al
31 dicembre 2014, con un decremento complessivo pari a 56 unità, inquadrate come segue:
Dirigenti
Quadri
Impiegati e altri
Operai
Totale
Valori puntuali
31.12.15 31.12.14 delta %
10
14
-29%
11
22
-50%
120
189
-37%
154
126
22%
295
351
-16%
Valori medi
31.12.15 31.12.14 delta %
10
16
-35%
10
24
-58%
138
198
-30%
151
124
22%
310
362
-14%
I dipendenti del Gruppo presentano la seguente distribuzione in fasce di età:
 età inferiore ai 30 anni: 7,5%;
 età compresa tra i 30 e i 50: 62%;
 età superiore ai 50 anni: 30,5%.
La distribuzione degli stessi per sesso risulta essere la seguente:
 Maschi 71%;
 Femmine 29%.
Il decremento in termini di numero di teste è imputabile principalmente all’effetto combinato dell’operazione
di riorganizzazione del Gruppo, che ha comportato l’uscita del Gruppo Innovatec e della controllata Volteo
Energie S.p.A., e dell’acquisizione del ramo d’azione da Lafumet da parte della controllata Waste To Water
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
S.r.l.. Ha inciso sulla contrazione del numero di teste anche un processo di mobilità che ha coinvolto i
dipendenti di Waste Italia S.p.A..
Politica delle risorse umane
Il capitale umano rappresenta il patrimonio primario del Gruppo, il quale considera il valore del team uno dei
principali punti di forza. E’ per questo che, negli anni, in coerenza con la propria missione e con l’attenzione
ai propri valori aziendali, la gestione di tale ricchezza ha acquisito un ruolo via via sempre più strategico. Il
team è composto da professionisti capaci che mettono a disposizione le proprie competenze, non solo
nell’attività tecnica a loro affidata, ma anche e soprattutto in un’ottica di valorizzazione comune fatta di
costante confronto e collaborazione reciproca. Professionalità, competitività e profitto sono concetti
largamente diffusi all’interno delle Società del Gruppo, così come è sempre più consapevole nei dipendenti
l’esigenza di flessibilità come condizione essenziale per rispondere alle crescenti sfide dei mercati.
Selezione e inserimento
Il Gruppo crede fortemente che la selezione dei giovani talenti sia alla base della crescita futura delle aziende
del Gruppo. Per questo motivo pone particolare attenzione alla scelta dei canali da adottare, all’organizzazione
di assessment mirati alla valutazione del potenziale, all’approccio professionale durante i colloqui conoscitivi.
Nel corso del 2015, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, è stato attivato un gruppo di
lavoro volto all’analisi delle attività del gruppo e alla proposta di nuove ed innovative strategie per il
miglioramento del business. Al termine del progetto sono state selezionate le risorse migliori che hanno avuto
la possibilità di svolgere uno stage all’interno dell’Headquarter in diverse aree aziendali.
Sostenendo il percorso di conoscenza in ambito accademico di giovani talenti, vengono anche incrementate le
relazioni con le Istituzioni accademiche al fine di sviluppare ulteriori progetti multidisciplinari, tavole rotonde
e seminari tematici.
Formazione
La formazione rappresenta per il Gruppo una leva per la crescita professionale delle risorse, per l’innovazione
dei processi e per la realizzazione degli obiettivi di business del Gruppo.
Nel corso del 2015 le ore di formazione erogata sono state pari a 2.213,7 e i dipendenti coinvolti nr. 213.
Questo indicatore sottolinea quanto la formazione venga considerata un vettore di successo e competitività.
In particolare la formazione erogata ai dipendenti del Gruppo ha riguardato tre principali aree tematiche:
 sviluppo manageriale;
 formazione specialistica;
 formazione normativa.
Il Gruppo, al fine di offrire un’adeguata offerta formativa ha usufruito anche dei finanziamenti tramite i Fondi
Interprofessionali For.Te e Fon.Dir.
Sviluppo manageriale
Il Gruppo, consapevole dell’importanza ricoperta dalle posizioni manageriali, ha sviluppato un programma di
sviluppo delle competenze del personale dirigente e quadro. Tale sviluppo delle competenze ha previsto un
piano di formazione specifico che nel corso del 2015 ha raggiunto le 244 ore di formazione manageriale
erogata. Tale formazione ha riguardato lo sviluppo di competenze e l’acquisizione di conoscenze necessarie
finalizzate allo sviluppo del know-how manageriale.
Salute e Sicurezza
Il Gruppo rispetta tutti i più elevati standard nazionali e internazionali in tema di salute e sicurezza. A tal fine
si impegna a diffondere e consolidare una cultura della sicurezza sviluppando la consapevolezza di tutti i rischi,
promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutti i lavoratori; inoltre opera per preservare, soprattutto
con azioni preventive, la salute dei lavoratori e la sicurezza dei luoghi di lavoro. L’obiettivo è preservare la
salute e la sicurezza delle risorse umane, delle risorse patrimoniali e finanziarie delle società del gruppo,
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
ricercando costantemente le sinergie necessarie non solo all'interno delle Società, ma anche all’ esterno, al fine
di garantire gli obiettivi del gruppo.
Il fine del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro è di:
 contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro;
 ridurre progressivamente i costi complessivi della salute e sicurezza sul lavoro compresi quelli
derivanti da incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro, minimizzando i rischi cui possono essere
esposti i dipendenti o i terzi (dipendenti atipici, clienti, fornitori, visitatori, ecc.);
 aumentare l’efficienza e le prestazioni dell’impresa/organizzazione;
 migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa/organizzazione.
Gruppo Waste Italia si impegna, come previsto dalla normativa vigente, a garantire il rispetto delle disposizioni
in tema di tutela della sicurezza e salute sul lavoro, nonché ad assicurare un ambiente di lavoro sicuro, sano e
idoneo allo svolgimento dell’attività lavorativa, anche attraverso i seguenti strumenti:
 la manutenzione delle attrezzature e dei macchinari propri o di cui ne abbia la disponibilità utilizzati
al fine di limitare possibili incidenti da questi provocati;
 la diffusione al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), al Responsabile Lavoratori
per la Sicurezza (RLS), ai preposti ove nominati, al medico competente e a tutti i soggetti incaricati al
compimento degli obblighi in materia antinfortunistica di una adeguata conoscenza sui temi
disciplinati dalla normativa stessa;
 l’effettuazione di visite mediche periodiche per ogni categoria lavorativa;
 il coordinamento tra tutti i soggetti, individuati dal D.lgs. n. 81/2008 (datore di lavoro, RSPP, RLS,
medico competente, ecc.) nell’applicazione delle disposizioni in esso contenute;
 la gestione di un adeguato ed efficace programma di formazione a tutti i dipendenti aziendali in materia
di sicurezza.
Non è presente in WIG un Comitato per la Salute e la Sicurezza ma è nominato per ogni impianto almeno un
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RSL).
Il Gruppo al fine di monitorare e migliorare costantemente la salute e sicurezza dei propri lavoratori, oltre ad
avere redatto un sistema di gestione ai sensi dell’art.30 del D.lgs. 81/08 (Testo Unico) organizza durante l’anno
degli incontri di confronto con i rappresentanti del personale. In tali comitati vengono illustrate le
problematiche che il personale dipendente riscontra durante la normale attività lavorativa, analizzandole
assieme al Datore di Lavoro e all’ufficio QAS. Tali segnalazioni vengono risolte tramite l’adozione di nuove
procedure o l’acquisto di nuove attrezzature.
Di seguito si specifica il rapporto tra il n° di RLS e il n° di dipendenti per le diverse società del Gruppo dove
queste figure sono presenti:
 Waste Italia: 6% (9 su 144);
 SMC Smaltimenti Controllati: 7% (4 su 14);
 Faeco: 20% (1 su 5);
 Ecoadda: 33% (1 su 3);
 Ecosavona: 3% (1 su 31);
 Geotea: 5% (1 su 19);
 Waste to Water: 1% (1 su 69);
 Bossarino: 6% (1 su 17).
Nei comitati vengono analizzate le tipologie di infortunio, in funzione delle conseguenze, delle mansione
interessate e delle motivazioni. Oltre agli incidenti accaduti che hanno provocato degli infortuni ai dipendenti,
vengono analizzate anche tutte le casistiche di “NEAR MISS” (quasi infortunio). Grazie a tali analisi la Società
è in grado di mantenere un tasso di infortunio inferiore alla media nazionale, e di saper controllare in maniera
completa anche il lavoro svolto da eventuali appaltatori.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Di seguito si riporta un estratto della tabella riassuntiva degli infortuni avvenuti nell’anno 2015:
Gruppo Waste Italia 2015
Sede
N° ore lavorate
N° totale di infortuni
gg di assenza
If
Ig
Agrate
18.144
0
0
N.A.
N.A.
Albonese
22.176
0
0
N.A.
N.A.
Alice Castello
12.096
0
0
N.A.
N.A.
Buccinasco
40.320
1
14
24,80
0,35
Castello d'Annone
12.096
0
0
N.A.
N.A.
Cavenago d'Adda
8.064
0
0
N.A.
N.A.
Cermenate
26.208
0
0
N.A.
N.A.
Chivasso
34.272
0
0
N.A.
N.A.
Collegno
50.400
1
3
19,84
0,06
Orbassano
44.352
1
55
22,55
1,24
Romagnano Sesia
28.224
2
54
70,86
1,91
Bossarino
30.065
3
78
99,78
2,59
Ecosavona
30.065
0
0
N.A.
N.A.
SEI Energia (teleriscaldamento)
15.120
1
2
66,14
0,13
Totale Impianti
371.602
9
206
24,22
0,55
Milano
70.560
1
5
14,17
0,07
Totale Gruppo
442.162
10
211
22,62
0,48
Da febbraio 2014 Gruppo Waste Italia S.p.A. è certificata SR10, innovativo strumento di certificazione per la
responsabilità sociale territoriale sviluppato da IQNET - il più grande network mondiale di enti di
certificazione dei sistemi di gestione - in collaborazione con la Federazione CISQ. L’eccellenza della politica
di Corporate Social Responsibility del Gruppo è stata certificata da Certiquality, parte del network IQNET,
che ha verificato la conformità delle procedure aziendali ai requisiti previsti dallo standard SR10 in termini di
sostenibilità, accertando l’effettiva implementazione di un sistema di gestione volto ad assicurare la massima
attenzione, trasparenza e disponibilità nell’interazione con gli stakeholder (dalla comunità finanziaria ai
dipendenti, dagli azionisti alle comunità locali, dai fornitori alle associazioni sul territorio).
Come primo step verso l’ottenimento di tale certificazione, la Società si era impegnata a redigere una propria
Politica di Responsabilità Sociale coinvolgendo il Top Management e il Board. Tale documento, tuttora in
vigore, esplicita in modo chiaro l’impegno della Società nel promuovere i principi della responsabilità sociale
così come definiti dalla norma ISO 26000:2010 Guida sulla responsabilità sociale:
 responsabilità di rendere conto in merito alle attività e decisioni ai propri stakeholder;
 trasparenza e comportamento etico;
 rispetto degli interessi degli stakeholder;
 rispetto del principio di legalità, delle norme internazionali di comportamento e dei diritti umani.
Nel documento sono inoltre dichiarati gli obiettivi generali perseguiti da Gruppo Waste Italia Spa attraverso il
proprio Sistema di gestione per la responsabilità sociale.
Una delle attività preliminari del processo di costruzione di un sistema di gestione (SR10) è stata
l’individuazione degli stakeholder più rilevanti per l’azienda. Tale classificazione è stata rivista e aggiornata
ogni anno, sino alla situazione attuale:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
A ciò si aggiunga che da giugno 2014 anche la controllata Faeco S.r.l., società che gestisce la discarica
bresciana per rifiuti speciali provenienti da impianti di frantumazione e recupero dei metalli, ha ricevuto la
certificazione SR10 ed è risultata essere la prima discarica in Italia ed in Europa ad aver ricevuto tale
certificazione.
15.
POLITICA AMBIENTALE
Gruppo Waste Italia S.p.A. ha nella sua mission il rispetto e la tutela dell’ambiente: opera nei settori
dell’energia, dell’ambiente e dei servizi in un’ottica di sviluppo sostenibile, avendo come obiettivi la crescita
economica, l’eco-efficienza e il progresso sociale. La mission di Gruppo Waste Italia S.p.A. esprime
l’obiettivo di ricercare un sempre più elevato livello di performance nel perseguire una politica di innovazione
e di crescita economica, rispettando l’ecosistema, attraverso l’utilizzo attento delle risorse naturali.
In questa prospettiva, la Direzione ha definito e portato avanti obiettivi aziendali chiari e congruenti con le
strategie di business fissate e con le opportunità del mercato, sulla base dei quali essa:





conferma il proprio impegno a migliorare la soddisfazione dei Clienti, assicurando che le loro
esigenze e aspettative siano individuate e convertite in requisiti da ottemperare durante il processo
produttivo;
conferma il proprio impegno dal punto di vista socio-ambientale, inserendosi in un contesto di
sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili e di riduzione dell’effetto serra e garantendo una
maggiore sicurezza dal punto di vista ambientale;
si impegna a garantire prodotti e servizi di qualità costanti nel tempo, anche grazie al continuo
monitoraggio e aggiornamento delle modalità operative adottate, mantenendo sempre attivo ed
efficace il Sistema Qualità in conformità alla norma di riferimento;
è attiva nel ricercare soluzioni gestionali, adeguate alle nuove normative e alla crescente attenzione
globale alle problematiche ambientali, secondo criteri di funzionalità e collaborazione con gli Enti
coinvolti, anche promuovendo la sensibilizzazione del proprio personale con momenti di riunione e
di aggiornamento specialistico;
si propone di ricercare e sperimentare soluzioni e tecnologie innovative, per il miglioramento degli
standard di gestione degli impianti di recupero energetico da biogas e biomasse.
La Direzione si impegna per l’attuazione di questi principi e per la loro diffusione, facendone un documento
di riferimento per la conduzione dell’Azienda, mettendo inoltre a disposizione le risorse umane e i materiali
necessari per il raggiungimento degli obiettivi fissati, e chiedendo a tutti i dipendenti ampia collaborazione
per l’attuazione del Programma stesso.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Ogni attività è pianificata e attuata in condizioni controllate, al fine di garantire:
 l’idoneità del personale, dei mezzi adibiti al servizio e degli impianti di trattamento e riutilizzo;
 la conformità alle norme di riferimento per le attività di gestione impianto;
 il rispetto delle modalità e dei tempi stabiliti per lo svolgimento del servizio.
Ciò premesso, si segnala che SEI Energia S.p.A. opera nel settore della cogenerazione e del teleriscaldamento
con la missione di produrre e distribuire calore migliorando il bilancio ambientale del territorio in cui opera.
La controllata adotta un sistema di gestione certificato per la Qualità UNI EN ISO 9001, per l’Ambiente UNI
EN ISO 14001 ed è inserita nell’elenco nazionale delle organizzazioni registrate EMAS (Regolamento
Comunitario CE n°1221/2009).
Nel mese di febbraio 2014 SEI Energia S.p.A. ha ottenuto inoltre la Certificazione come società ESCo
secondo la norma UNI CEI 11352 - 2010. Le società ESCo forniscono servizi integrati di qualità, garantendo
il raggiungimento di un obiettivo di risparmio energetico ed economico per il cliente finale. La Certificazione,
rispetto ai requisiti della norma UNI CEI 11352, conferma dunque le capacità della controllata SEI di produrre
diagnosi energetiche, di progettare e realizzare interventi di efficienza energetica e soprattutto di garantirne
gli effetti in termini di miglioramento sia di prestazioni che di risultati economici. Ad oggi la norma
rappresenta lo standard più evoluto in Italia, solo 48 aziende sul territorio nazionale sono certificate UNI CEI
11352.
Faeco è una discarica controllata per rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi non tossico-nocivi,
originariamente concepita per lo smaltimento dei residui provenienti dalla frantumazione di rifiuti contenenti
metalli (‘fluff’). L’azienda ha adottato e mantiene un sistema di gestione certificato per la Qualità UNI EN
ISO 9001, per l’Ambiente UNI EN ISO 14001 ed è inserita nell’elenco nazionale delle organizzazioni
registrate EMAS (Regolamento Comunitario CE n°1221/2009).
Dal 2002 il Gruppo Waste Italia ha adottato un sistema integrato di gestione qualità e ambiente secondo gli
standard internazionali ISO 9001 e ISO 14001 e nel settembre dello stesso anno ha ottenuto la certificazione
di sistema da parte dell’Ente di certificazione ANCIS. Nel Gruppo Waste Italia, per la gestione della Qualità
e dell’Ambiente, il campo di applicazione certificato è relativo a pianificazione e gestione dei servizi di:
 raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi;
 selezione, triturazione e valorizzazione rifiuti speciali non pericolosi;
 smaltimento rifiuti non pericolosi in giacimenti controllati;
 intermediazione dei servizi di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali;
 promozione commerciale, noleggio e manutenzione bagni chimici mobili;
 progettazione e costruzione di impianti di trattamento rifiuti.
Waste Italia possiede anche l’Attestazione di qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici n. 21964/10/00
rilasciata da CQOP SOA SPA per le seguenti categorie e classifiche di qualificazione:
 OG12 “opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale” - class. II;
 OS14 “impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti” - class. II.
Waste Italia grazie all’Attestazione SOA può partecipare a gare a evidenza pubblica dove vengono richieste
le categorie possedute.
Quanto alle società del Gruppo Geotea, acquisito a fine dello scorso esercizio, Ecosavona S.r.l. affronta e
gestisce le problematiche ambientali e di sicurezza in una logica di sistema integrato. Ha ottenuto la
certificazione del proprio Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza ai sensi delle
rispettive norme UNI-EN ISO 9001, UNI-EN ISO 14001 e BS OHSAS 18001 per le attività di gestione degli
impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, di gestione del biogas e di produzione di energia elettrica.
Dal 14 ottobre 2003 la società ha ottenuto, da parte del Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit - Sezione
Emas Italia, il riconoscimento Europeo EMAS ai sensi del Regolamento CE n. 761/2001. Nel corso del 2010,
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
inoltre, Ecosavona S.r.l. ha ottenuto l’aggiornamento della registrazione EMAS ai sensi del nuovo
Regolamento 1221/2009 (denominato anche EMAS III). A giugno 2013 Ecosavona S.r.l. ha ottenuto da parte
dell’ente accreditato RINA SERVICES S.p.A. la convalida del Compendio 2013 alla Dichiarazione
Ambientale per il triennio 2012-2015.
Dal mese di febbraio 2015 la società ha ottenuto il rinnovo della registrazione EMAS ai sensi del nuovo
Regolamento 1221/2009 (denominato anche EMAS III) per il triennio 2015-2018.
Le attività svolte nell’anno 2015 per i diversi aspetti si possono riassumere come segue:
 sistema di gestione della qualità: è stata effettuata la verifica per il rinnovo della certificazione;
 sistema di gestione per l’ambiente: l’auditor ha effettuato la verifica per il mantenimento della
certificazione;
 sistema di gestione per la sicurezza: l’auditor ha effettuato la verifica per il rinnovo della
certificazione.
Quanto a Bossarino S.r.l., la società mantiene attivo un sistema di Gestione Integrato per la Qualità e
l’Ambiente conforme alle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e allo standard BS OHSAS 18001.
Nel corso del 2013, il Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza valido per tutte
le società operative del gruppo Geotea è stato ulteriormente consolidato e per la prima volta è stato sottoposto,
da parte dell’ente di certificazione RINA Services, al primo audit di certificazione e verifica integrato. In
questa occasione è stato possibile allineare lo stato di certificazione di tutte le aziende operative facenti parte
del gruppo grazie al superamento con successo della prima verifica per la certificazione dello standard BS
OHSAS 18001 anche per Bossarino S.r.l.
Le attività svolte nell’anno 2015 per i diversi aspetti si possono riassumere come segue:
 sistema di gestione della qualità: è stata effettuata la visita di mantenimento;
 sistema di gestione per l’ambiente: l’auditor ha effettuato la verifica per il mantenimento della
certificazione;
 sistema di gestione per la sicurezza: l’auditor ha effettuato la verifica di mantenimento della
certificazione;
 registrazione EMAS: Bossarino S.r.l. ha ottenuto la convalida del Compendio alla propria
Dichiarazione Ambientale 2014-2017 (iscrizione n° IT-000356 per Bossarino S.r.l.).
Nel corso dell’anno 2015 il Gruppo si è impegnato, in continuità con gli anni precedenti, sul fronte del
risparmio energetico in particolare attraverso l’impostazione di un progetto al fine di ridurre l’impatto
energetico di tutti i corpi illuminanti presenti sugli impianti di trattamento.
Nella prima fase di tale progetto è stato realizzato un intervento pilota presso il sito di proprietà localizzato nel
comune di Cermenate, ove, a seguito della diagnosi energetica, si sono individuati i principali consumi
energetici e tra le azioni di intervento possibili, si è scelto di sostituire i punti luce esterni al capannone.
STATO PRIMA DELL INTEVENTO DI EFFICIENTAMENTO
Reparto
Esterno capannone
Descrizione
Numero
Apparecchi/
Punti
Potenza
Unitaria
Potenza
Totale
Lampade
Luce
(W)
(kW)
Philips
7
460
3.22
H/anno
4.700
Consumi
(kWh/anno)
15.134
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
La soluzione tecnologica valutata nello studio ha previsto la sostituzione integrale degli apparecchi esistenti
con nuovi, dotati di tecnologia LED ad alta efficienza, mantenendo le stesse altezze e interassi dell’impianto
esistente.
STATO DOPO L INTEVENTO DI EFFICIENTAMENTO
Reparto
Esterno capannone
Descrizione
Numero
Apparecchi/
Punti
Potenza
Unitaria
Potenza
Totale
Lampade
Luce
(W)
(kW)
Ideallux
7
156
1,092
H/anno
Consumi
(kWh/anno)
4.700
5.132
I dati di progetto applicati all’algoritmo di calcolo dei livelli di risparmio hanno identificano i seguenti risultati:
Consumo energia elettrica annuale ANTE intervento (kWh)
15.134
Consumo energia elettrica annuale POST intervento (Kwh)
5.132
Risparmio energetico (kWh)
10.002
Risparmio energetico in %
66
Un altro importante intervento portato avanti dal Gruppo al fine di mitigare l’impatto ambientale, iniziato in
precedenza ma continuato nel corso del 2015, è stato il graduale svecchiamento del parco mezzi, attraverso la
sostituzione dei veicoli meno efficienti. La tabella sottostante mostra l’evoluzione dal 2009 ad oggi del parco
macchine del Gruppo:
Scarrabili
Front – End Loader
Età media
Costo medio di
manutenzione
Veicoli con costo di
manutenzione
> 25.000 €/anno
Veicoli EURO 0
Veicoli EURO 1
Veicoli EURO 2
Veicoli EURO 3
Veicoli EURO 4
Veicoli EURO 5
16.
2015
26
12
8.6
2014
27
14
8.2
2013
27
14
7.2
2012
28
14
7.5
2011
28
12
8
2010
30
14
8
€/anno 11.177
9.230
9.600
9.640
9.400
9.600 10.500 12.000
n°
n°
anni
2009
34
15
8
2008
28
15
9
n°
0
0
0
1
0
0
0
1
n°
n°
n°
n°
n°
n°
0
3
7
3
0
25
0
4
8
3
0
26
0
4
8
3
0
26
2
5
9
3
0
23
2
5
9
3
0
21
2
9
11
3
0
19
2
14
14
3
0
16
4
15
12
2
0
10
INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO
In riferimento all’anno 2015 si segnalano i progetti di seguito descritti (WastEnd e Altis) aventi un’impronta
fortemente innovativa che li contraddistingue dalle altre iniziative condotte nel periodo:
Progetto Wastend – L’officina del futuro del rifiuto
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
SMC – società controllata da Waste Italia S.p.A. e sita a Chivasso (Torino) – è la protagonista di un progetto
innovativo e unico in Italia: Wastend.
Il progetto prevede la creazione di un vero e proprio parco del riciclo in cui i rifiuti sapranno diventare materie
prime seconde, cioè materie riutilizzabili in nuovi contesti. Il progetto si ispira ai più moderni centri del riciclo,
come ad esempio il parco Hiriya in Israele, e ai principi della direttiva europea sul recupero (2008/98/CE), al
piano 202020 della UE. Wastend permetterà di chiudere il ciclo dei rifiuti e di dare vita a possibili attività
di filiera, con start up di nuove aziende del settore, trasformando in concreto le teorie dell’economia circolare.
Con Wastend Chivasso farà parte dei primi comuni in Italia, il primo in provincia di Torino, che aderiscono a
un percorso verso il “Rifiuto zero”, a cui il nome “WastEnd, l’officina del futuro” fa riferimento. Un vero
cambio di prospettiva in cui i rifiuti dovranno essere ripensati come risorsa e non più come peso. Per esempio
si potranno ottenere oggetti in plastica o filati dagli imballaggi, compost dai rifiuti organici o, ancora, si potrà
ricavare materiale per piste ciclabili e pannelli anti shock per i parchi giochi grazie al riutilizzo di pneumatici
usati (PFU).
WastEnd è un progetto pionieristico, un centro unico nel suo genere, dove entreranno scarti e usciranno
materiali utili e dove il rifiuto sarà messo a dimora solo se non più recuperabile.
Il valore complessivo
dell’investimento previsto da parte di Waste Italia è di circa Euro 62 milioni e i costi sostenuti fino al 31
dicembre 2015 ammontano Euro 1.379 milioni.
Progetto Altis - Introduzione di indicatori di sostenibilità tra i criteri di giudizio degli operatori finanziari
Con il coordinamento scientifico di ALTIS Università Cattolica del Sacro Cuore, il Gruppo è stato il
promotore del progetto che ha visto la realizzazione di un tavolo di lavoro al quale hanno partecipato aziende
quotate di diversi settori (Assicurazioni Generali, Snam, Italcementi, ACEA, Fiera Milano, Gruppo Iren,
Isagro) e tre istituti di credito (Intesa Sanpaolo, BPM e UBI Banca). L’obiettivo del progetto, portato avanti
durante l’intero anno 2015 e presentato alla comunità finanziaria a novembre dello stesso anno, è stato quello
di promuovere l’inclusione di indicatori ESG (Environment, Social, Governance) nella valutazione del
merito creditizio da parte degli operatori finanziari che prestavano ancora troppo poca attenzione a queste
tematiche nei processi di valutazione delle aziende, sia per l’erogazione di un eventuale credito sia per
l’investimento nelle stesse.
Le aziende impegnate attorno ai temi della sostenibilità percepiscono con sempre maggior forza la necessità
che il loro impegno in aspetti sociali e ambientali trovi un riconoscimento da parte delle istituzioni finanziarie
con cui negoziano i propri finanziamenti. Un’impresa impegnata nella sostenibilità è più lungimirante rispetto
ad altre imprese, è soggetta a minori rischi di produrre danni ambientali o di subire contestazioni a carattere
sociale. Per tale ragione l’inclusione di criteri ESG tra i sistemi di valutazione sembra essere un passo
necessario verso il superamento di un sistema incentrato sulle sole performance economiche.
Gruppo Waste Italia, insieme alle altre organizzazioni sopracitate, ha partecipato a numerosi incontri con
l’obiettivo di definire un elenco di indicatori da presentare alla comunità finanziaria. Il gruppo di lavoro non
si è limitato a concludere la propria attività con la presentazione del set finale degli indicatori ESG alla
comunità finanziaria durante l’evento dell’11 novembre 2015, ma proseguirà nel 2016 con l’invio di una lettera
formale alla Banca Centrale Europea, al fine di perseguire l’obiettivo di inserire tali parametri negli istituti di
credito a livello internazionale.
17.
ADEMPIMENTI AI SENSI DEL D. Lgs n. 196 DEL 30 GIUGNO 2003
Gruppo Waste Italia S.p.A. e le sue controllate, in conformità alla previsione del D.lgs. 196 del 2003, hanno
provveduto ad aggiornare il regolamento interno sulla privacy ed il documento programmatico sulla sicurezza.
Quest’ultimo rappresenta sempre uno strumento utile al titolare del trattamento per tenere sotto controllo il
proprio sistema di sicurezza per il trattamento dei dati. In pratica infatti, il DPS serve a fotografare la situazione
aziendale e a definire e programmare, sulla base di un’attenta analisi dei rischi, le misure necessarie per
migliorare la sicurezza del trattamento dei dati personali.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Nel Documento sono definiti l’elenco dei trattamenti dei dati personali, l’analisi dei rischi cui sono soggetti e
la distribuzione dei compiti interni alle varie società del Gruppo necessari alla loro protezione.
18.
FATTORI DI RISCHIO ED INCERTEZZE
Al fine di ottemperare a quanto stabilito dal Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e precisamente
dall’art.154-ter in merito alla descrizione dei principali rischi e incertezze, si riportano i rischi e/o incertezze e
le relative azioni intraprese della Società per neutralizzarne gli effetti sulla situazione economico – finanziaria.
Il business ambientale risulta essere estremamente regolamentato e il Gruppo WIG presta particolare
attenzione alla normativa di riferimento per essere costantemente aggiornato e così da adottare, se possibile,
le migliori soluzioni applicative. Nell’effettuazione della propria attività, il Gruppo incorre quindi in rischi
derivanti rispettivamente da fattori esterni connessi al contesto regolatorio e macroeconomico di riferimento
tra cui quello legislativo, finanziario, del credito, ai settori in cui il Gruppo stesso opera o conseguenti da scelte
strategiche adottate nella gestione che lo espongono a rischiosità specifiche nonché da rischi interni di ordinaria
gestione dell’attività operativa.
Il Gruppo Waste Italia S.p.A. risulta quindi significativamente influenzato dall’andamento di variabili di
scenario non controllabili da parte dello stesso, tra cui il rilascio e/o revoca delle autorizzazioni amministrative
e la scadenza degli affidamenti relativi al servizio di teleriscaldamento, la mancata qualificazione del
teleriscaldamento come “servizio pubblico locale”, il mancato rilascio delle autorizzazioni ambientali per
l’ampliamento delle esistenti discariche di Waste Italia e delle sue controllate nonché per le ulteriori iniziative
in fase di sviluppo relative a nuovi siti di smaltimento, l’evoluzione del quadro normativo e regolatorio,
l’energia prodotta dagli impianti a biomasse ed a biogas, le ipotesi tariffarie sul prezzo dell’energia elettrica e
termica ceduta e sul valore e numero dei certificati verdi.
Il Gruppo nella sua attuale fase di sviluppo dei business deve costantemente monitorare tali fattori di rischio
in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per
mitigarli.
I principali rischi ed incertezze del Gruppo sono di seguito presentati; vi potrebbero essere rischi al momento
non identificati o considerati non significativamente rilevanti che potrebbero avere tuttavia un impatto
sull’attività del Gruppo.
Per quanto concerne ai rischi per controversie legali in corso, si rimanda alla nota illustrativa al bilancio
consolidato al 31 dicembre 2015.
A livello di rischi normativi, ambientali e legati al settore di operatività, attualmente Gruppo Waste Italia
S.p.A. è impegnata in una continua attività di monitoraggio per recepire tempestivamente i cambiamenti
intervenuti, operando comunque per minimizzarne l’impatto economico eventualmente derivante.
18.1.1 Rischi connessi all’interruzione dell’operatività degli impianti
Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto a rischi di malfunzionamento e di imprevista
interruzione del servizio in conseguenza di eventi non dipendenti dalla volontà delle società del Gruppo, quali
incidenti, guasti o malfunzionamento di apparecchiature o sistemi di controllo, difetti di fabbricazione dei
componenti degli impianti, calamità naturali, attentati e altri eventi straordinari similari. Il ripristino degli
impianti a seguito di eventi di tale natura potrebbe causare un aumento dei costi, l’insorgenza di potenziali
perdite, nonché la necessità di modificare il piano di investimenti. Inoltre, i malfunzionamenti o le interruzioni
del servizio negli impianti potrebbero esporre il Gruppo al rischio di procedimenti legali, che in caso di esito
negativo potrebbero determinare il sorgere di obblighi di risarcimento.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Benché il Gruppo ritenga di essere dotato di idonee coperture assicurative per gli eventi sopra menzionati
(polizze assicurative all-risk, anti grandine, ecc), le medesime potrebbero risultare insufficienti per far fronte
a interruzioni dell’operatività degli impianti. Il verificarsi di una o più delle circostanze sopra descritte potrebbe
avere effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria di Gruppo Waste
Italia e del Gruppo.
18.1.2 Rischi connessi all’approvvigionamento di materie prime
Al fine di garantire una produzione di energia elettrica costante e regolare, gli impianti di biogas alimentati a
residui agricoli, necessitano l’utilizzo di materie prime di elevata qualità provenienti da vari fornitori, non tutti
legati da rapporti di esclusività con le società del Gruppo WIG. Al fine di garantire il corretto
approvvigionamento degli stessi, il Gruppo, tramite il proprio ufficio acquisiti, procede a contrattualizzare
prima dell’inizio della stagione agricola una parte del fabbisogno di materiali agricoli necessari al
funzionamento degli impianti (definendo in via anticipata un prezzo fisso per tutta la stagione agricola),
completando il fabbisogno complessivo annuo con contratti di approvvigionamento “spot” formalizzati nel
corso della stagione agricola (contratti soggetti all’oscillazione delle quotazioni dei prezzi dei sub-prodotti
acquistati).
Eventuali incrementi dei costi di tali materie prime e/o l’insorgere di difficoltà nell’approvvigionamento delle
stesse soprattutto per le forniture “spot”, sia per un eccesso di domanda, sia per una carenza di offerta sul
mercato, potrebbero comportare l’impossibilità per il Gruppo di far fronte alle proprie esigenze produttive con
conseguenti effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società
e/o del Gruppo, nonché sul rispetto dei covenants bancari sui finanziamenti in project ricevuti.
18.1.3 Rischi connessi al rilascio dei permessi, delle concessioni e delle autorizzazioni amministrative
Lo svolgimento dell’attività del Gruppo è soggetta a procedure amministrative particolarmente complesse, che
richiedono l’ottenimento di permessi da parte delle competenti autorità sia nazionali sia locali.
Tali richieste possono essere rigettate dalle autorità competenti per numerose ragioni ovvero essere approvate
con ritardi, anche significativi, rispetto alle tempistiche previste.
L’ottenimento dei permessi può essere altresì ritardato o ostacolato dall’eventuale mutamento dell’assetto
normativo o anche dall’opposizione delle comunità stanziate nelle aree interessate dai progetti.
L’eventuale mancato o ritardato ottenimento dei permessi, delle concessioni e/o delle autorizzazioni
necessarie, la revoca, annullamento o il mancato rinnovo dei permessi e delle autorizzazioni ottenuti dalla
Società nonché l’eventuale impugnativa da parte di soggetti terzi dei provvedimenti di rilascio di tali permessi,
concessioni e autorizzazioni, si possono considerare quindi rischi tipici delle attività poste in essere
dall’Emittente e dal Gruppo cui appartiene, soprattutto nella fase successiva alla Fusione, e ciò potrebbe
indurre il Gruppo a modificare o ridurre i propri obiettivi di sviluppo in determinate aree o tecnologie, e/o
determinare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria di Gruppo
Waste Italia e del Gruppo.
18.1.4 Rischi connessi alla normativa ambientale
Le attività del Gruppo sono soggette alla normativa in tema di tutela dell’ambiente vigente in Italia. Si segnala
in particolare che, per quanto concerne la normativa in campo ambientale, il testo di riferimento risulta essere
il D.lgs. 152/2006 (c.d. Testo Unico Ambiente) e successive modifiche e integrazioni; oltre a quest’ultimo
risultano rilevanti per l’attività svolta dal Gruppo anche i seguenti decreti: D.lgs. 36/2003 (“Attuazione della
direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”), DM 5 febbraio 1998 e s.m.i. (“Individuazione dei
rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero”) e il DM 27 settembre 2010 (“Criteri
di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione Dm 3 agosto 2005”).
Il Gruppo ha effettuato in passato e continui a prevedere adeguati investimenti nel settore ambientale al fine
di adempiere a quanto disposto dalle leggi e regolamenti in materia; tuttavia, non è possibile escludere (i) che
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
sia necessario in futuro incrementare tale livello di investimenti per far fronte al mutamento degli standard
richiesti o delle tecnologie utilizzate; (ii) che l’emanazione di normative specifiche ovvero modifiche della
normativa vigente nel settore in cui il Gruppo opera potrebbero condizionare la libertà di azione del medesimo
nelle proprie aree di attività o limitarne l’operatività; e (iii) che, a causa del verificarsi di circostanze non
prevedibili o eccezionali, il Gruppo debba in futuro sostenere spese straordinarie in materia ambientale, il tutto
con effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Peraltro, in ragione della peculiare natura del settore in cui opera, il Gruppo è potenzialmente assoggettabile
ad un’ampia serie di procedimenti legali ed amministrativi, in particolar modo con riferimento a problematiche
di tipo ambientale o amministrativo. Più nello specifico, i suddetti procedimenti possono riguardare: richieste
di permessi e autorizzazioni; ricorsi avverso detti provvedimenti di concessione; reclami provenienti da terzi
ed aventi ad oggetto decisioni delle competenti autorità in merito alle attività svolte dal Gruppo; e procedimenti
instaurati nei confronti del Gruppo per il mancato adeguamento alle decisioni delle competenti autorità. In tale
contesto, l’eventuale diniego di autorizzazioni o permessi, l’accoglimento di ricorsi presentati da terzi in sede
civile o amministrativa e l’instaurazione di procedimenti volti ad accertare la conformità alle vigenti
disposizioni, potrebbero comportare la sospensione o la revoca delle autorizzazioni nonché l’applicazione di
sanzioni con effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente e del
Gruppo.
Si aggiunga che, per gli impianti di messa a dimora di rifiuti, la normativa in vigore prevede la gestione della
fase di post-chiusura per un periodo di trenta anni, salvo che le competenti autorità non prevedano un termine
maggiore. Il periodo trentennale di gestione post-chiusura previsto dalla normativa potrebbe comportare
ulteriori oneri a carico delle società, ad oggi non prevedibili, tali da influenzare negativamente i risultati. Si
segnala che l’ammontare complessivo dei citati costi è oggetto di stima giurata da parte di esperti indipendenti
e viene accantonato anno per anno in apposita posta di bilancio, in base alla percentuale di riempimento delle
discariche cui si riferisce.
18.2
RISCHI OPERATIVI
18.2.1 Rischi connessi alla concorrenza nel settore dell’ambiente
Il mercato della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti speciali in cui opera e opererà il Gruppo è caratterizzato
da una forte concorrenza tra i numerosi operatori presenti, pochi dei quali di rilevanti dimensioni. Nonostante
non vi siano dati certificabili relativi alla dimensione di detti operatori, è opinione della Società, tenuto conto
delle informazioni pubblicamente disponibili (bilanci), che il Gruppo presenti alcune caratteristiche utili a
contrastare la concorrenza, quali (i) la capacità di fornire ai propri clienti servizi integrati riferibili all’intero
ciclo di gestione del rifiuto speciale, (ii) il presidio di numerosi siti di discarica e (iii) la presenza, diretta o
indiretta, su tutto il territorio nazionale.
Non è tuttavia possibile escludere che eventuali mutamenti nell’assetto competitivo del mercato possano
determinare un impatto negativo sull’attività, sui risultati economici e sulla situazione finanziaria del Gruppo.
Inoltre, anche alla luce di passate indagini condotte dalla magistratura su società operanti nel settore
dell’ambiente, si precisa che con maggior frequenza ed intensità rispetto ad altri settori, si sono verificati casi
di violazione della normativa in vigore (es. smaltimento in discarica di tipologie di rifiuti non autorizzate,
contraffazione formulari di accompagnamento dei rifiuti, ecc.). L’eventuale ripetersi di tali eventi potrebbe
avere riflessi sulla concorrenza e lealtà delle pratiche concorrenziali e, più in generale, sull’immagine del
settore ambiente.
18.2.2 Rischi connessi all’attuale congiuntura economica
Il peggioramento delle condizioni macroeconomiche associato alla contrazione dei consumi e alla produzione
industriale a livello mondiale hanno avuto come effetto, negli ultimi anni, il perdurare della difficoltà di
accesso al credito e un’estrema volatilità dei mercati azionari e obbligazionari.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Le difficoltà del sistema bancario e l’instabilità dei mercati finanziari hanno contribuito, unitamente ad altri
fattori, al rallentamento della crescita economica nei mercati geografici in cui il Gruppo opera. Qualora questa
fase di recessione economica si protraesse nel tempo in uno o più dei mercati in cui il Gruppo opera, potrebbe
comportare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
18.2.3 Rischi connessi all’interruzione dell’operatività degli impianti
Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto a rischi di malfunzionamento e di imprevista
interruzione del servizio in conseguenza di eventi non dipendenti dalla volontà delle società del Gruppo, quali
incidenti, guasti o malfunzionamento di apparecchiature o sistemi di controllo, difetti di fabbricazione dei
componenti degli impianti, calamità naturali, attentati e altri eventi straordinari similari. Il ripristino degli
impianti a seguito di eventi di tale natura potrebbe causare un aumento dei costi, l’insorgenza di potenziali
perdite, nonché la necessità di modificare il piano di investimenti. Inoltre, i malfunzionamenti o le interruzioni
del servizio negli impianti potrebbero esporre il Gruppo al rischio di procedimenti legali, che in caso di esito
negativo potrebbero determinare il sorgere di obblighi di risarcimento.
Benché il Gruppo ritenga di essere dotato di idonee coperture assicurative per gli eventi sopra menzionati, le
medesime potrebbero risultare insufficienti per far fronte a interruzioni dell’operatività degli impianti. Il
verificarsi di una o più delle circostanze sopra descritte potrebbe avere effetti negativi sull’attività e sulla
situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria.
18.2.4 Rischi connessi all’attività di gestione di poli di messa a dimora di rifiuti
Il Gruppo si trova a gestire 10 giacimenti di messa a dimora di rifiuti, di cui 3 in fase di post gestione.
Il prolungato periodo trentennale di gestione post-chiusura previsto dalla normativa potrebbe comportare
ulteriori oneri a carico delle società, ad oggi non prevedibili, tali da influenzare negativamente i risultati. Si
segnala che l’ammontare complessivo dei citati costi sono oggetto di stima giurata da parte di esperti
indipendenti e accantonati anno per anno in apposita posta di bilancio, in base alla percentuale di riempimento
delle discariche cui si riferiscono.
18.2.5 Rischi connessi all’ingresso in mercato internazionali
Il Gruppo ha posto all’interno dei propri obiettivi l’ampliamento dell’area di azione anche su selezionati
mercati internazionali, nei propri settori di business. Nell’ambito della strategia di sviluppo in tali Paesi, il
Gruppo potrebbe incontrare difficoltà connesse alle condizioni economiche, sociali e politiche generali di tali
mercati, alla limitata conoscenza degli stessi nonché alla gestione delle relazioni con le autorità locali. Il
verificarsi di tali circostanze potrebbe condizionare il raggiungimento degli obiettivi di crescita perseguiti in
tali.
18.2.6 Rischi connessi alla sicurezza dei luoghi di lavoro
Il Gruppo dedica una particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro ponendo in essere tutte le misure di
prevenzione imposte dalla normativa di riferimento. Al riguardo si segnala che il Gruppo ha stipulato polizze
assicurative a copertura della responsabilità civile verso i terzi e verso i prestatori di lavoro. Alla luce della
passata esperienza, si considera adeguata la copertura assicurativa in essere ed il relativo massimale.
Si segnala, tuttavia, che talune attività del Gruppo si svolgono in ambienti pericolosi, quali i siti di smaltimento
e gli impianti di selezione/trattamento dei rifiuti. In tali luoghi è quindi possibile che, nonostante l’adozione
delle predette misure di sicurezza, si verifichino incidenti con conseguenze pregiudizievoli per la salute e la
sicurezza delle persone che ivi prestano la loro attività lavorativa. In seguito al verificarsi di tali avvenimenti,
potrebbero pertanto essere formulate richieste di risarcimento danni eventualmente anche di importo eccedente
la relativa copertura assicurativa, le quali, se accolte, determinerebbero effetti negativi sulla situazione
patrimoniale, economica e finanziaria di Gruppo Waste Italia e del Gruppo, eventualità che, alla data di
approvazione del presente bilancio, non ha mai interessato il Gruppo.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
18.3
RISCHI FINANZIARI E LIQUIDITA’
La società e il Gruppo sono esposti a rischi finanziari di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse), di credito
e di liquidità. Oltre a quanto esposto nel proseguo, si rinvia a quanto esposto ai sensi dell’IFRS 7 e dell’IFRS
13 nelle Note illustrative ai prospetti contabili consolidati e separati al 31 dicembre 2015.
18.3.1 Rischio di tasso d’interesse
Il Gruppo WIG è esposto alle fluttuazioni del tasso d’interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli
oneri finanziari relativi all’indebitamento di natura bancaria e ai contratti di leasing. L’indebitamento
finanziario netto del Gruppo è composto principalmente dal Bond Waste di Euro 200 milioni con maturity fine
anno 2019 e tasso di interesse fisso del 10,50% mentre il residuo dell’esposizione finanziaria di Euro 68
milioni, al netto dei POC Jinko, POC WIZ e POC Geotea per complessivi 19 milioni (anch’essi a tasso di
interessi fisso), risultano a tasso di interesse variabile. Il tasso di interesse cui il Gruppo è esposto è l’Euribor.
L’obiettivo della gestione è quello di limitare l’oscillazione degli oneri finanziari che hanno incidenza sul
risultato economico, contenendo il rischio di un potenziale rialzo dei tassi di interesse. In tale ottica il Gruppo
persegue le proprie finalità mediante il ricorso a contratti derivati stipulati con controparti terze (Interest Rate
Swap) finalizzati a predeterminare o limitare la variazione dei flussi di cassa dovuta alla variazione di mercato
dei citati tassi di interesse, con riferimento ai debiti a medio-lungo termine (le operazioni di copertura del
rischio di tasso poste in essere fino alla data del 31 dicembre 2015 si riferiscono ai finanziamenti concessi alla
controllata SEI Energia S.p.A., per i quali è stata coperta una proporzione del nozionale complessivo pari a
Euro 13,7 milioni al 31 dicembre 2015).
18.3.2 Rischio valutario
Le variazioni del tasso di cambio possono impattare il fair value di attività o passività del Gruppo. Il Gruppo
al 31 dicembre 2015 risulta non esposto in modo rilevante a tale rischio non presentando significative posizioni
creditorie e debitorie in valuta.
18.3.3 Rischio di credito
Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo WIG a potenziali perdite derivanti dal mancato
adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie.
Alla data del 31 dicembre 2015, il Gruppo vanta crediti commerciali per Euro 77,2 milioni di cui Euro 24,2
milioni verso parti correlate (31 dicembre 2014: Euro 76,7 milioni di cui Euro 10,8 milioni verso parti
correlate). I crediti verso parti correlate si riferiscono principalmente alla società collegata N.O.V.E. S.p.A.
nell’ambito del contratto di gestione delle attività connesse alla distribuzione del teleriscaldamento nel comune
di Grugliasco per Euro 10,6 milioni di cui Euro 6,6 milioni scaduti (31 dicembre 2014: Euro 10,2 milioni), alla
società correlata Waste To Water S.r.l. per Euro 9 milioni a seguito della vendita alla correlata di diritti a
conferire nel giacimento di messa a dimora di Albonese (PV), entro e non oltre la data del 31 dicembre 2016,
per un totale di n. 120.000 tonnellate di rifiuti, oltre che in relazione alla rifatturazione di costi sostenuti da
Waste Italia per la gestione della discarica di Alice Ambiente per Euro 1,4 mila e alla società collegata SETA
S.p.A. per Euro 2,2 milioni nell’ambito dei servizi ambientali svolti nell’interesse della stessa.
Si fornisce di seguito la composizione dell’esposizione commerciale complessiva di Gruppo per singolo
segmento operativo suddivisa tra saldo corrente e posizione scaduta:
Dati al 31.12 2015
Pagina | 86
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
TIPOLOGIA
Esposizione
Ambiente
Teleriscaldamento
Corporate
Totale
Corrente
scaduto di cui scaduto di cui
non oltre 30 gg. da più di 30 gg
Scaduto
61,08
35,01
26,06
0,32
25,74
11,07
4,18
6,89
0,03
6,86
5,02
4,98
0,04
77,17
44,18
32,99
-
0,04
0,35
32,64
Dati al 31.12.2014
TIPOLOGIA
Esposizione
Corrente
scaduto di cui scaduto di cui
non oltre 30 gg. da più di 30 gg
Scaduto
EPC & General Contracting
0,86
0,46
0,40
0,00
0,40
Smart Energy
4,20
1,74
2,46
0,33
2,13
0,08
0,08
0,00
0,00
0,00
Teleriscaldamento
Produzione EE
14,72
12,05
2,66
1,03
1,63
Energie Rinnovabili
Ambiente
Corporate
19,86
14,34
5,52
1,37
4,16
56,65
31,57
25,08
2,72
22,36
0,17
0,16
0,01
0,00
0,01
76,69
46,07
30,62
4,08
26,53
I Crediti distinti per anzianità al 31 dicembre 2015:
TIPOLOGIA
Ambiente
Teleriscaldamento
Corporate
Totale
Importo Aperto
Corr.
01 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
> 120
61.078
35.015
323
2.648
2.171
1.682
19.240
11.071
4.185
26
493
2.691
4
3.672
5.020
4.976
77.169
44.176
1.686
22.956
-
-
349
-
3.140
-
4.862
43
I Crediti distinti per anzianità al 31 dicembre 2014:
TIPOLOGIA
EPC & General Contracting
Smart Energy
Produzione EE
Teleriscaldamento
Energie Rinnovabili
Ambiente
Corporate
Totale
Importo Aperto
Corr.
01 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
> 120
864
462
2
16
0
0
384
4.203
1.744
332
131
142
53
1.800
80
77
0
0
0
0
3
14.715
12.055
1.031
792
21
17
800
19.863
14.338
1.366
939
163
70
2.987
56.654
31.572
2.718
2.700
2.185
1.714
15.766
171
162
0
0
0
0
10
76.688
46.071
4.083
3.639
2.348
1.784
18.762
L’esposizione al rischio credito è connessa in modo preponderante alle attività commerciali di vendita per
servizi Ambientali con un residuo in riferimento al business del Teleriscaldamento di cui come si accennava
in precedenza del totale scaduto di Euro 6,9 milioni, Euro 6,6 milioni si riferisce alla correlata NOVE S.p.A.
(titolare del business del Teleriscaldamento nel comune di Grugliasco).
Al fine di controllare il rischio credito del business Ambiente, la cui gestione operativa è demandata alla
funzione Credit Management allocata centralmente, viene operata sistematicamente una valutazione del credit
standing della clientela (tramite anche moderni software di esame del merito di credito dei potenziali clienti e
delle loro ultime informative finanziarie).
Più in generale le relazioni con i clienti si basano sui seguenti elementi:
 conoscenza diretta del cliente e delle sue necessità con sopralluogo sul sito di attività;
 studio gratuito sul servizio da attivare per ottimizzare i costi ambientali con il team di lavoro (area
commerciale, logistica, impianti);
 presentazione di un progetto di massima;
 valutazione dei costi e delle possibili ottimizzazioni attraverso un confronto con i responsabili delle
varie funzioni aziendali ed anche eventualmente con i partner coinvolti nella filiera di recupero e/o
smaltimento dedicata al cliente;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015




controllo diretto in tutte le fasi di espletamento dei servizi;
continuo monitoraggio da parte della funzione logistica e impianti al fine di ricercare sinergie e
sistemi innovativi di prelievo che consentano risparmi e controlli economico-ambientali;
costante passaggio di informazioni tra le funzioni operative e quelle commerciali al fine di trasferire
al cliente ogni tipo di comunicazione necessaria al corretto espletamento del servizio;
aggiornamenti sulle variazioni normative in materia di rifiuti.
Nella gestione della fase di recupero del credito il Gruppo ricorre all’emissione di opportuni solleciti di
pagamento, diffide legali, procedure di stop service e alla concessione, ove ritenuto necessario e opportuno, di
estensioni temporali alle condizioni di credito, alla richiesta di garanzie e all’attuazione di azioni di recupero
con avvio delle procedure legali anche tramite legali esterni. Dal primo trimestre del 2016 la funzione Credit
Management è coadiuvata nella propria attività da una società di recupero crediti esterna.
I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto
previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento il
Gruppo può procedere ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti
leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.lgs. 231/2002).
Nello specifico il mercato di riferimento del Gruppo è rappresentato attualmente dalla gestione dei rifiuti
speciali non pericolosi provenienti dalla raccolta da clienti privati, in prevalenza piccole e medie imprese
industriali e presenta scaduti medi oltre i 120 giorni. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole
che ha portato i giorni di scaduto medi di settore ad oltre 120 giorni, questo tipo di clientela presenta comunque
un basso profilo di rischio, tenuto anche conto del significativo numero dei clienti (oltre nr. 3.000) e della bassa
concentrazione del credito. Si tenga presente che parte dei clienti del Business Ambiente risultano essere anche
fornitori e che dello scaduto riferibile a questo business il 49% risulta essere parzialmente compensabile con
debiti commerciali. Inoltre sono in essere attività di limitazione del rischio anche tramite operazioni di
fattorizzazione del credito tramite istituti di factoring.
Per quanto riguarda il rischio credito in merito al business del Teleriscaldamento, giova ricordare che
dall’inizio dell’ultimo trimestre 2015, tale business è stato affittato dalla controllata SEI Energia S.p.A. alla
correlata Volteo Energie S.p.A. e conseguentemente il rischio credito per il Gruppo risiede solamente sulle
esposizioni pregresse ante fitto ramo d’azienda. Del totale dell’esposizione di Euro 11,1 milioni, Euro 4,7
milioni sono correnti mentre Euro 6,9 milioni sono scaduti di cui, di quest’ultimi, Euro 6,6 milioni si
riferiscono a crediti verso la società correlata NOVE S.p.A..
I crediti essendo generati principalmente dall’attività di fornitura di energia e di calore per stabili, impianti,
condomini e clienti pubblici e privati nei territori dei Comuni di Rivoli (To), Grugliasco (To) e Collegno (To)
il rischio è molto frazionato: questo tipo di clientela presenta un basso profilo di rischio, tenuto anche conto
della tipologia di fornitura di servizio (riscaldamento, elettricità ed acqua calda), del significativo numero dei
clienti e della bassa concentrazione del credito. Vi possono essere, secondo i periodi temporali di riferimento
e degli scenari macroeconomici “famiglie imprese” degli allungamenti nelle tempistiche di incasso rispetto ai
giorni contrattuali, ma tenuto di nuovo conto della tipologia di servizio effettuato, il rischio perdite su crediti
è significativamente basso. Comunque, nella gestione della fase di recupero del credito il SEI Energia S.p.A.
ricorre all’emissione di opportuni solleciti di pagamento, diffide legali, e alla concessione, ove ritenuto
necessario e opportuno, di estensioni temporali alle condizioni di credito, alla richiesta di garanzie e
all’attuazione di azioni di recupero con avvio delle procedure legali anche tramite legali esterni. Rispetto allo
scorso esercizio in termini percentuali il saldo dei crediti scaduti verso terzi è aumentato del 4%, mentre la
quota scaduta oltre i 30 giorni sempre verso terzi è diminuita del 1%, a conferma dell’attenta attività di recupero
al credito posta in essere dalla società.
In sintesi, il Gruppo, al netto dei fondi rischi iscritti al 31 dicembre 2015 (pari a Euro 3,6 milioni, di cui Euro
3,5 milioni riferibili al settore Ambiente), non ritiene, sulla base dello stato dei crediti, delle informative e dei
documenti contrattuali attuali e delle procedure ordinarie e legali in essere, nonché, in alcuni casi delle
esposizioni debitorie esistenti verso le stesse controparti, di incorrere a potenziali perdite rilevanti, al netto dei
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
fondi già stanziati, derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia
commerciali sia finanziarie.
18.3.4 Rischio di equity
Al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. non è esposta al rischio equity. In particolare si segnala che
al 31 dicembre 2015 Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), nel tramite della controllata Waste
Italia S.p.A., detiene nr. 31.500 azioni, pari allo 0,056% del capitale sociale della controllante. Come disposto
dagli IFRS le azioni proprie non costituiscono rischio di equity in quanto il costo di acquisto è portato in
riduzione del patrimonio netto e neppure in caso di cessione l’eventuale differenza positiva o negativa, rispetto
al costo di acquisto, ha effetti sul conto economico.
18.3.5 Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo di far fronte ai propri impegni di pagamento, facendo
ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile.
Il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla
base dei cash flow prospettici e degli stock di crediti/debiti commerciali esistenti, adeguate disponibilità
finanziarie per far fronte agli impegni operativi e di investimento sia attesi e sia scaduti e rimodulati in piani
di rientro con controparti operative di business, finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale,
nonché alla ricerca di ulteriori linee bancarie autoliquidanti e di factoring a servizio del business e di un
liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In tale ottica, l’allungamento della duration media
del debito di Gruppo avuta con l’emissione del Bond Waste rendeva concreto la mitigazione di tale rischio.
L’anno 2015 è stato estremamente critico per il Gruppo e in particolar modo per la controllata operativa Waste
Italia S.p.A., in quanto le attività di quest’ultima sono state condizionate da alcuni ritardi nell’ottenimento di
autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate (poi risolte nella seconda parte dell’anno
2015). Tali ritardi hanno generato minori flussi di cassa ed una conseguente contrazione della liquidità
disponibile in corso d’anno ulteriormente appesantiti dai diversi avvicendamenti ai vertici direzionali, i quali
hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti all’interno del nuovo Piano Industriale del
business ambiente. Anche in forza di quanto fin qui espresso, al 31 dicembre 2015, il Gruppo WIG evidenziava
un indebitamento finanziario netto consolidato di Euro 262 milioni (di cui nominali Euro 180,3 milioni
riferibili a Bond Waste, Euro 15 milioni riferibili alla linea Revolving Credit Facility “RCF” e prestiti
obbligazionari convertibili scaduti e non scaduti emessi dalla capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro
18,6 milioni), in aumento rispetto a Euro 250,3 milioni al 31 dicembre 2014 principalmente per effetto
dell’integrale utilizzo della linea Revolving RCF da parte della controllata Waste Italia S.p.A. nonché di
politiche di razionalizzazione del capitale circolante operativo netto. Tale indebitamento finanziario è
corrispondente a 7 volte l’EBITDA alla data del 31 dicembre 2015 ed a 11 volte il patrimonio netto consolidato
alla stessa data.
Tale indebitamento finanziario origina in particolare dalla fusione inversa di Sostenya S.p.A. (già Allea S.p.A.)
in WIG avvenuta nel terzo trimestre del 2014 e dal conseguente consolidamento di Waste Italia S.p.A. e sue
controllate, nonché dall’emissione del Bond Waste avvenuto in data 15 novembre 2014 che ha permesso
l’acquisizione del Gruppo Geotea e l’estinzione dei debiti bancari precedentemente contratti da quest’ultimi,
da Waste Italia S.p.A. e sue controllate. Il free cash flow unlevered del 2015 non ha permesso la riduzione
dell’indebitamento finanziario netto complessivo di Gruppo per le problematiche esogene ed endogene
succitamente illustrate precedentemente.
Alla luce di quanto sopra descritto, il Gruppo nella sua forma attuale non risulta più comparabile con quello
considerato nella determinazione degli obiettivi del precedente Piano Industriale 2015-2017, il quale non
descrive più il perimetro di consolidamento corrente. Nel corso dell’ultimo trimestre del 2015 e dell’inizio del
2016, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano Industriale del business Ambiente. La principale
controllata Waste Italia S.p.A. ha quindi approvato il nuovo Piano Industriale Ambiente 2016 – 2020 in data
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
24 marzo 2016 che tiene in considerazione gli effetti avversi verificatisi nel corso 2015. Le risultanze del nuovo
Piano Industriale e la conseguente generazione di cassa prospettica hanno determinato la consapevolezza che
l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine sia
per linea capitale che per linea interessi e per tale motivo nel corso dei primi mesi del 2016 ha avuto inizio un
processo di rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste stesso al fine di assicurarne la coerenza con
i flussi di cassa previsti dal Piano.
Nel contempo, al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve termine ed iniziare la strada del
progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi nonché di conformità
con i flussi presenti e futuri di business, il Gruppo:
 non ha onorato alla scadenza contrattuale del 31 dicembre 2015 il rimborso del POC Jinko di Euro
2,9 milioni con conseguente richiesta recapitata al gruppo cinese di ristrutturazione dello stesso. Tale
proposta è al vaglio del gruppo cinese Jinko Solar Ltd;
 ha iniziato un processo di rimodulazione dei finanziamenti bancari in essere in SEI Energia S.p.A.
anche in considerazione dei recenti sviluppi relativi allo status concordatario di ASM e Global
Costruzioni e del connesso Obbligo di Sussidiarietà in modo tale da consentire una più puntuale
definizione delle posizione debitorie della società e quindi dei relativi impegni finanziari futuri.
L’affitto del ramo d’azienda del teleriscaldamento alla ex controllata Volteo Energie S.p.A., effettuato
in data 1 ottobre 2015, è stata una scelta obbligata al fine di mettere in sicurezza il business da
potenziali ulteriori aggressioni derivanti dall’Obbligo di Sussidiarietà (oltre a quella in corso da parte
di MPS) a fronte di un introito certo annuale di Euro 1,1 milioni a copertura degli interessi finanziari
annualmente maturandi sui debiti bancari di SEI Energia;
 in riferimento agli eventi esogeni accaduti presso il sito del costruendo parco eolico di Cirò, essa ha
avviato una negoziazione volta alla rimodulazione temporale del finanziamento residuo che la
capogruppo ha verso Banca Marche e che alla data di riferimento risultava essere pari ad Euro 4,1
milioni, (con rate mensili scadute da agosto 2015) la cui erogazione di Euro 10 milioni avvenuta nel
2010 era stata destinata in toto all’acquisizione dell’autorizzazione per la costruzione del parco eolico
di Cirò di 30 MW. Condizione all’accordo di rimodulazione è anche l’accettazione della richiesta
avanzata dalla società di ottenere da Banca Marche un patto di non petendum all’escussione di una
garanzia rilasciata dalla capogruppo e avente come beneficiaria proprio Banca Marche in relazione
ad un coobbligo assunto dalla Società connesso ad un’esposizione scaduta di Euro 10 milioni contratta
da una società correlata di Sostenya Group Plc – Gaon S.r.l.. Inoltre, sempre in riferimento al parco
eolico di Cirò, si segnala che la Società ha recentemente ricevuto un’offerta non binding per la
cessione dell’autorizzazione dell’impianto per Euro 3,6 milioni che permetterebbe già da subito per
il Gruppo di ottenere un introito di cassa anticipata pari al 50% dell’importo, nonché, per il futuro,
per il correlato Gruppo Innovatec di flussi stabili e certi durante il periodo della costruzione in EPC
affidata a quest’ultimo.
Si segnala inoltre che nell’ambito delle negoziazioni volte alla ristrutturazione del Bond Waste, in linea con la
normale prassi per tali operazioni, potrebbe essere richiesto uno standstill al pagamento dei coupon 2016 e
della mandatory redemption durante il periodo di negoziazione e fino alla conclusione della stessa.
Tali interventi risultano necessari in quanto il peso complessivo degli oneri finanziari e degli impegni di
pagamento connessi all’indebitamento finanziario di Gruppo, all’interno del quale risulta preponderante
l’impatto del Bond Waste, potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo.
Il mantenimento del Bond Waste alle condizioni attuali potrebbe infatti i) sottrarre risorse necessarie alla
realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e
realizzare acquisizioni strategiche ed investimento; (ii) limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori
finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire
risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; (iii) limitare la possibilità per
il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito
verso i fornitori.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
La capacità del Gruppo WIG di sostenere il proprio indebitamento finanziario dipende quindi dalla
finalizzazione delle ipotesi di rimodulazione / ristrutturazione di cui sopra e, ad avvenuta sottoscrizione delle
stesse, dalle future prestazioni operative e finanziarie del Gruppo, a loro volta legate alla capacità di attuare
con successo la propria strategia aziendale nonché ad altri fattori economici, finanziari, concorrenziali e
normativi, al di fuori del controllo di WIG.
Il mancato e/o parziale conseguimento delle ipotesi di rimodulazione / ristrutturazione suddette e, ad avvenuti
accordi, il mancato e/o parziale conseguimento degli obiettivi del nuovo Piano Industriale Ambiente di Waste
Italia S.p.A., così come l’eventualità di dover adeguare lo stesso ad esigenze ulteriori ad oggi non previste e
non prevedibili, potrebbero avere impatti negativi rilevanti sulla situazione economico-patrimoniale e
finanziaria di WIG e del Gruppo WIG.
Per un’analisi più dettagliata del rischio in ogetto e nello specifico ai connessi potenziali Event pf Default si
rimanda a quanto riportato ai fini dell’IFRS 7 e 13 nel capitolo “Gestione dei rischi finanziari del Gruppo”
della Nota illustrativa al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015 e al paragrafo “Valutazioni sulla continuità
aziendale” nel quale è espresso il convincimento del Consiglio di Amministrazione circa l’atteso buon esito
delle azioni poste in essere al fine di rischio di liquidità che interessa il Gruppo.
18.3.6 Rischi connessi all’esposizione debitoria verso i fornitori
Alla data del 31 dicembre 2015, l’esposizione debitoria consolidata del Gruppo verso i fornitori ammonta a
Euro 68,6 milioni. Di tale importo Euro 36,4 milioni risultano scaduti da più di 30 giorni (ed Euro 26,2 milioni
scaduti da più di 120 giorni). A fronte di una riduzione dell’esposizione debitoria rispetto al 31 dicembre 2014
di circa Euro 32,7 milioni, lo scaduto è diminuito di circa Euro 6,40 milioni. Lo scaduto è diminuito
principalmente per il deconsolidamento dei business Smart Energy e EPC e General contracting.
Si fornisce di seguito la composizione dell’esposizione commerciale complessiva di Gruppo per singolo
segmento operativo suddivisa tra saldo corrente e posizione scaduta:
Al 31 dicembre 2015:
TIPOLOGIA
Ambiente
Teleriscaldamento
Produzione EE
Corporate
Totale
Esposizione
Corrente
scaduto di
cui non oltre
30 gg.
Scaduto
scaduto di cui da
più di 30 gg
56,40
25,45
30,95
0,83
5,24
2,01
3,23
0,01
30,12
3,22
1,10
1,00
0,10
-
0,10
5,88
2,86
3,02
0,05
2,97
68,63
31,33
37,30
0,89
36,41
Esposizione
Corrente
Al 31 dicembre 2014:
TIPOLOGIA
EPC & General Contracting
Scaduto
scaduto di
scaduto di cui
cui non oltre
da più di 30 gg
30 gg.
13,96
6,01
7,95
0,25
7,70
Smart Energy
8,99
4,91
4,08
0,58
3,50
Produzione EE
1,11
0,82
0,29
0,00
0,29
Teleriscaldamento
13,64
8,55
5,09
0,24
4,84
Energie Rinnovabili
Ambiente
Corporate
37,71
20,29
17,42
1,08
16,34
57,16
34,03
23,13
2,34
20,79
6,43
3,28
3,15
0,71
2,45
101,31
57,60
43,71
4,13
39,58
I debiti commerciali distinti per scadenza al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 sono riepilogati nella
tabella seguente:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
TIPOLOGIA
Ambiente
Teleriscaldamento
Produzione EE
Corporate
Totale
TIPOLOGIA
EPC & General Contracting
Importo Aperto
Corr.
01 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
> 120
56.399
25.450
828
3.417
2.624
2.905
21.175
5.245
2.013
8
156
126
64
2.876
1.102
1.003
5.882
2.860
50
797
65
28
2.082
68.628
31.326
887
4.371
2.815
2.997
26.232
Importo Aperto
Corr.
-
-
01 - 30
0
31 - 60
61 - 90
-
91 - 120
99
> 120
13.965
6.012
248
663
468
476
6.097
Smart Energy
8.995
4.911
583
233
66
76
3.126
Produzione EE
1.114
821
1
0
1
0
291
Teleriscaldamento
13.637
8.547
245
646
356
387
3.456
Energie Rinnovabili
Ambiente
Corporate
37.710
20.291
1.077
1.542
890
940
12.970
57.162
34.030
2.344
2.886
2.804
2.038
13.059
6.434
3.279
710
464
51
87
1.844
101.306
57.599
4.131
4.892
3.745
3.065
27.874
Lo scaduto verso fornitori relativo al Gruppo Waste Italia è principalmente rappresentato dai debiti relativi a
beni e servizi ricevuti per l’espletamento delle attività aziendali. Gli acquisti di beni sono prevalentemente
rappresentati da materiale di ingegneria, carburanti e lubrificanti, mentre i servizi concernono principalmente
le attività di smaltimento, trasporto, analisi dei rifiuti, manutenzione degli impianti e consulenze tecniche e
legali; contabilmente i debiti sono registrati al netto degli sconti commerciali, dei resi e delle rettifiche di
fatturazione.
Il Gruppo monitora il livello di scaduto al fine di evitare interruzioni di fornitura e/o servizi proponendo se del
caso una rimodulazione dei termini di pagamento. Il Gruppo confida che le politiche poste in essere in termini
di gestione dello scaduto possano essere ragionevolmente adeguate ed in grado di evitare interruzioni di
fornitura e/o di servizi indispensabili al normale svolgimento del business. Non è tuttavia possibile escludere
un rischio di liquidità derivante da iniziative dei fornitori volte al recupero dei crediti scaduti da questi ultimi
vantati e/o per effetto di pronunciamenti avversi da parte degli enti giudiziari competenti. Al fine di evitare
tale situazioni o nel caso in cui tali situazioni si siano comunque avverate, considerando la “fiducia” pluriennale
risposta al Gruppo da parte dei fornitori, sono stati sottoscritti con quest’ultimi accordi di piani di rientro
“legali” o “extra giudiziali”, i quali alla data della presente Relazione ammontano a circa Euro 12 milioni.
Inoltre, si segnala che sussistono debiti tributari scaduti per complessivi Euro 6,6 milioni (escluse sanzioni e
interessi), di cui Euro 3,1 milioni per IRES 2013, Euro 2,8 milioni per IRES 2014 ed Euro 0,7 milioni per
IRAP 2014 e 2013. Sono invece in corso piani di rateizzo, sempre per imposte non versate. Nello specifico
l’ex azionista di maggioranza relativa a Sostenya S.p.A., fusa in Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia
S.p.A.) nello scorso esercizio, ha apportato due piani di rateizzo relativi ad imposte non versate che prevedono
un esborso per il 2016 pari a per Euro 0,6 milioni (comprensivo di interessi), mentre il debito residuo nei
confronti dell’Erario al 31 dicembre 2015 risulta ammontare a circa Euro 1,3 milioni. Nell’ultimo trimestre
2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha rateizzato l’imposta IRES 2012 derivante dal Consolidato Fiscale che
precede un esborso per l’anno 2016 di Euro 0,04 milioni mentre il debito residuo nei confronti dell’Erario al
31 dicembre 2015 risulta ammontare ad Euro 0,2 milioni. Anche Waste Italia S.p.A., Waste Italia
Partecipazioni S.r.l. e Faeco S.r.l. hanno in essere dei piani di rateizzo relativi ad imposte non versate
comprensive di interessi che prevedono un esborso complessivo per il 2016 di Euro 0,1 milioni, mentre il
debito residuo nei confronti dell’Erario al 31 dicembre 2015 risulta ammontare rispettivamente a circa Euro
2,1 milioni, Euro 1,1 milioni ed Euro 0,3 milioni.
Nel secondo trimestre del 2015 anche le controllate ER Società Agricola A r.l., Bioenergie Italia S.r.l., hanno
rateizzato l’imposta Irap 2013 che prevede un esborso residuo complessivo per il 2016, comprensivo di
interessi, pari Euro 6 mila, mentre il debito residuo nei confronti dell’Erario al 31 dicembre 2015 risulta
ammontare rispettivamente ad Euro 14 mila ed Euro 12 mila. Sempre nel secondo trimestre del 2015 anche la
controllata Bensi 3 S.r.l. ha rateizzato l’imposta irap 2013 non versata che prevede un esborso per l’anno 2016,
comprensivo di interessi, pari a Euro 2 mila mentre il debito residuo nei confronti dell’Erario al 31 dicembre
2015 è di Euro 9 mila.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Risultano infine non versati debiti IVA per complessivi Euro 1 milione ed ecotasse relative all’anno 2014 e
2015 per 3,9 milioni.
18.3.7 Rischi connessi ai rapporti con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo, alla
obbligazione sussidiaria di SEI Energia S.p.A. in riferimento alle operazioni di cessione di rami
d’azienda da SEI Energia S.p.A. a ASM S.p.A. in liquidazione e alla sua controllata Pianeta S.r.l. (oggi
Global Costruzioni S.r.l.)
SEI Energia S.p.A. risponde ai sensi dell’art. 2560 del c.c. in solido con ASM S.p.A. in liquidazione e
concordato preventivo e la sua controllata Pianeta S.r.l. (oggi Global Costruzioni S.r.l.), dei debiti relativi ai
rami d’azienda ceduti da SEI Energia S.p.A. ad ASM S.p.A. e Pianeta S.r.l. (oggi Global Costruzioni S.r.l.),
anteriormente all’acquisizione di tale società da parte di Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.). In
particolare, prima dell’ingresso del Gruppo nel capitale di SEI Energia S.p.A., sono state infatti effettuate da
SEI Energia S.p.A. nel corso del 2009 delle cessioni di ramo d’azienda, relative alla rete di teleriscaldamento
e ai rapporti commerciali di Settimo Torinese, alla società Pianeta S.r.l. del gruppo ASM (cessione operata il
30 settembre 2009) e di tutti gli impianti e reti, con relativi rapporti commerciali, non facenti parte del
perimetro territoriale comprendente i Comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli, alla controllante ASM
(cessione operata il 31 dicembre 2009).
Il totale dei debiti che SEI Energia S.p.A. ha ceduto a Pianeta S.r.l. e ASM nell’ambito delle cessioni di ramo
di azienda ammontavano a circa Euro 81,4 milioni per i quali sussisteva, alla data del 31 dicembre 2009, una
obbligazione sussidiaria di SEI Energia S.p.A. (“Obbligazione Sussidiaria”), fermo restando il diritto di rivalsa
da parte di SEI Energia S.p.A. stessa.
Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A) risulta coinvolta nell’Obbligazione Sussidiaria avendo
rilasciato una lettera di patronage impegnativa nell’interesse di SEI Energia S.p.A. e a favore delle banche
finanziatrici di SEI Energia S.p.A. stessa (Unicredit, Intesa, BIIS), azionabile nel caso di event of default di
Sei Energia S.p.A. rispetto alle obbligazioni verso tali banche.
Così come già rappresentato nei precedenti bilanci annuali, nel corso del 2012 era sorto un contenzioso
promosso in data 18 dicembre 2012 da Sei Energia S.p.A. e Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) nei
confronti di ASM e Pianeta S.r.l. (oggi Global Costruzioni S.r.l. a seguito della fusione per incorporazione
occorsa tra le società in data 31 dicembre 2014) a causa, principalmente, dall’inadempimento di queste ultime
agli obblighi contrattuali derivanti dall’accordo di acquisto della partecipazione SEI Energia S.p.A. e, in
particolare, tra le altre contestazioni mosse, la mancata manleva, nei confronti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo
Waste Italia S.p.A.) e di SEI Energia S.p.A., con riferimento ai debiti (bancari e non) ricompresi nei rami
d’azienda ceduti. In data 14 gennaio 2014 Kinexia, Sei Energia S.p.A. e ASM hanno finalizzato un accordo
avente ad oggetto la definizione, in via transattiva, dei succitati giudizi pendenti tra le parti in primo grado
avanti il Tribunale di Milano, e riguardanti, da un lato le pretese creditorie e risarcitorie di Kinexia e SEI
Energia S.p.A. per circa Euro 104 milioni e, dall’altro, le pretese creditorie di ASM per complessivi circa Euro
10,4 milioni. La finalizzazione dell’accordo transattivo ha comportato inoltre la rinuncia da parte di Kinexia e
SEI Energia S.p.A. a rivalersi nei confronti di ASM in caso di aggressione da parte dei creditori ceduti che non
hanno acconsentito alla liberatoria di SEI Energia S.p.A. nei confronti di ASM.
Quanto a Pianeta S.r.l. si era costituita in giudizio in data 21 marzo 2013 richiedendo il rigetto delle domande
presentate da SEI Energia S.p.A. che chiedevano il pagamento o la liberazione di SEI Energia S.p.A. da tutti i
debiti accollati verso MPS e Cassa Depositi e Prestiti pari complessivamente a circa Euro 27,4 milioni.
Nel frattempo, nel mese di aprile 2015, Global Costruzioni ha presentato una domanda di concordato in bianco
presso il Tribunale di Ivrea in forza della quale dovrebbe riconoscere nell’ambito della procedura a MPS il
100% del credito vantato dall’istituto bancario nei confronti della stessa e a CDP un quota stimabile nel 30%
dei crediti vantati.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
In data 23 dicembre 2015, nel corso del succitato procedimento, è stato raggiunto un accordo transattivo tra le
parti, subordinato al buon esito del concordato presentato da Global (nello specifico l’accordo è subordinato
all’omologa del concordato stesso, alla data della presente Relazione Finanziaria non ancora ricevuta dal
Tribunale di Ivrea presso il quale la domanda è stata presentata), che prevede l’impegno di quest’ultima a
riconoscere a SEI Energia Euro 550 mila a saldo e stralcio di ogni pretesa vantata, rinunciando così
reciprocamente alla domande presentate avanti al Tribunale di Torino. Resta inteso che nelle more
dell’esecuzione del piano concordatario laddove SEI Energia risultasse tenuta a pagare in favore di MPS e
CDP debiti in solido con Global Costruzioni, SEI Energia dovrà intendersi automaticamente surrogata,
limitatamente agli importi effettivamente versati, nei diritti dei creditori originari verso Global.
SEI Energia S.p.A. e Gruppo Waste Italia S.p.A hanno posto in essere nel corso degli ultimi esercizi delle
azioni ritenute opportune per ottenere la liberatoria dal complessivo rischio di coobbligo acquistando pro soluto
crediti vantati verso ASM da Intesa Sanpaolo S.p.A., Banca Popolare di Sondrio S.p.A., Ifitalia S.p.A., Factorit
S.p.A. e Banca Italease S.p.A.. Al 31 dicembre 2015, anche in funzione degli accordi fin ora sottoscritti,
l’Obbligazione Sussidiaria risulta pari a Euro 48,13 milioni e così composta:
Debiti verso ASM
MPS/Finpiemonte
Banco Popolare di Novara
3,9
4,51
CDP
12,32
Totale
20,73
Debiti verso Global Costruzioni (già Pianeta)
MPS
16,52
CDP
10,88
Totale
27,40
In merito ai summenzionati debiti si segnala che in data 27 gennaio 2014 il tribunale di Torino ha omologato
il piano concordatario proposto da ASM che prevede il pagamento integrale dei creditori privilegiati, nei limiti
della capienza dei beni cui inserisce la prelazione, e il pagamento dei creditori chirografari nella misura
indicativa ricompresa tra il 15% e il 17%.
Con riferimento a tali debiti, in data 22 gennaio 2015 è stato notificato un decreto ingiuntivo della banca MPS,
la quale detiene il 15% del capitale sociale di SEI Energia, con il quale si reclama il pagamento dei propri
crediti finanziari, pari a Euro 3,9 milioni (la posizione in considerazione è unicamente quella relativa ad ASM
tenuto conto che la proposta concordataria di Global Costruzioni prevede il soddisfacimento integrale
dell’istituto bancario). Avverso a tale decreto è stata fatta opposizione: durante la prima udienza tenutasi il
giorno 15 ottobre 2015 il giudice ha concesso la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, a seguito della
quale nel 2016 la controparte ha dato corso a pignoramento.
Nel frattempo in tale contesto di difficoltà finanziaria, in data 18 giugno 2015, gli amministratori di SEI
Energia hanno operato una formale richiesta di standstill fino al 31 gennaio 2016 sul rimborso della quota
capitale dei finanziamenti bancari a medio lungo termine in essere e sul differenziale dei derivati in essere così
da avere una maggiore visibilità sugli sviluppi delle proposte concordatarie di ASM e Global Costruzioni in
modo tale da consentire una più puntuale definizione delle posizione debitorie di SEI Energia e quindi dei
relativi impegni finanziari futuri. In data 2 ottobre 2015 gli amministratori di SEI Energia hanno richiesto,
oltre al succitato standstill, anche una moratoria fino a fine giugno 2017 sul pagamento della quote capitali dei
finanziamenti a medio lungo termine in essere e sui differenziali relativi ai contratti derivati in essere. SEI
Energia è assistita in tale attività di rimodulazione del debiti bancari dalla società di advisory “Lucciola &
Partners” ad oggi di fatto confluita all’interno del reseau PricewaterhouseCoopers e dallo studio legale
Ambrosini di Torino. Nello specifico, le esposizioni bancarie in essere della controllata SEI Energia S.p.A.,
alla data del 31 dicembre 2015, risultano ancora aperte per un valore complessivo residuo pari ad Euro 22,6
milioni. Allo stato attuale, gli Istituti finanziatori stanno esaminando il potenziale sviluppo del business del
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
teleriscaldamento e lo stato dell’arte del potenziale accordo SEI Energia con il termovalorizzatore di Gerbido
(“TRM”) e sono inoltre in attesa delle bozze di bilancio 2015 e del business plan della società con il correlato
piano finanziario. Gli Amministratori ritengono, sulla base delle informative attuali, di finalizzare l’operazione
di rimodulazione del debito nel corso del secondo semestre 2016.
Sempre al fine di salvaguardare l’integrità e il valore del patrimonio sociale e, di conseguenza, a tutelare al
meglio le aspettative di soddisfacimento dei creditori, tutelando altresì l’interesse pubblico all’erogazione del
servizio di teleriscaldamento, in data 30 settembre 2015 è stato sottoscritto un contratto di affitto del complesso
aziendale di SEI Energia alla parte correlata Volteo Energie S.p.A. per un periodo di 24 mesi a partire dal 1
ottobre 2015 a fronte di un canone annuo di Euro 1,1 milioni9.
In questo quadro SEI Energia ha proposto a MPS un accordo transattivo a saldo e stralcio di ogni pretesa
relativa alle coobligazioni afferenti ai debiti trasferiti a ASM per effetto della cessione del ramo d’azienda
perfezionatesi nel 2009 per un importo complessivo di Euro 1 milione. Alla data del presente comunicato
stampa si è ricevuta una controproposta a Euro 2 milioni da parte di MPS che è all’esame della società. La
definizione della presente controversia dovrebbe avvenire entro al fine del 2016.
In attesa di tale riscontro, si ricorda che già nel bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, vista questa
prima aggressione finalizzata al recupero dei crediti interessati dall’obbligazione sussidiaria, limitatamente
alla coobbligazione nei confronti di ASM, era stato stanziato un fondo rischi di Euro 4,8 milioni determinato
sulla base dell’intero ammontare dei debiti oggetto di coobbligo (pari a Euro 20,73 milioni come indicato nella
tabella sopra riportata) tenuto in considerazione anche l’esito atteso della procedura concorsuale di ASM in
essere e l’esito delle transazioni fin qui operate nel corso del 2013, del 2014 e del 2015 con altri creditori che
hanno portato alla liberazione dei relativi rischi di coobbligo. Alla data di riferimento tale fondo è ritenuto
congruo anche alla luce degli accadimenti occorsi nell’esercizio 2015.
18.4
FONDI RISCHI ED ONERI
Oltre a quanto sopra descritto relativamente alle attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo, in
presenza di obbligazioni attuali, conseguenti a eventi passati, che possono essere di tipo legale, contrattuale
oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell’impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa
che l’impresa stessa sia responsabile o si assuma la responsabilità di adempiere a una obbligazione, effettua
accantonamenti in appositi fondi per rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio. In particolare, nello
svolgimento delle proprie attività, le società del Gruppo sono parte in procedimenti giudiziari per una
descrizione dei quali si rimanda al paragrafo "Stato delle principali vertenze giudiziarie in corso al 31 dicembre
2015 contenuto nel capitolo “Impegni e rischi potenziali” del Bilancio Consolidato.
19.
TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che, nel corso del 2015,
il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione
stessa.
20.
EVENTI E OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI
Nel prospetto di conto economico consolidato e della capogruppo non sono stati indicati separatamente quei
proventi e oneri derivanti da operazioni non ricorrenti o da fatti che non si ripetono frequentemente nel
Il canone previsto per il fitto di Ramo d’azienda è stato individuato anche sulla base di una perizia di congruità affidata e redatta a cura di un perito
indipendente.
9
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
consueto svolgimento dell’attività. Gli esercizi 2015 e 2014 sono stati caratterizzati da alcuni eventi non
ricorrenti, analizzati nelle presenti Note esplicative, i cui effetti sul Bilancio Consolidato sono esposti di
seguito. L’impatto economico è rappresentato al netto dei costi correlati e delle relative imposte.
Euro milioni
Operazioni rilevanti non ricorrenti al 31 dicembre 2015
Capitale investito
netto
Accordo transattivo ex amministratore SEI Energia
Accordo transattivo fornitore servizi Faeco
Operazione Hive-off
Svalutazione avviamenti e assets
Totale Operazioni rilevanti non ricorrenti
Totale Bilancio consolidato
%
Patrimonio
Netto Gruppo
(0,44)
2,79
0,00
(7,89)
(5,5)
286,01
-1,9%
Patrimonio di
terzi
(0,54)
2,55
(9,94)
(7,89)
(15,8)
19,73
-80,2%
(0,18)
0,24
0,00
0,00
0,06
4,30
1,4%
P.F.N.
0,20
0,00
0,00
0,00
0,20
261,98
0,1%
Risultato
economico
(0,72)
2,79
(5,6)
(7,9)
(11,4)
(39,0)
29,2%
Accordo transattivo ex amministratore SEI Energia S.p.A.: si tratta di un accordo transattivo con il quale WIG
si è impegnata a versare all’ex amministratore un importo omnicomprensivo di Euro 1.055 migliaia da
corrispondersi in 21 rate mensili al netto di un acconto di Euro 280 mila, già versati al 31 dicembre 2015.
Accordo transattivo fornitore servizi di Faeco S.r.l.: si tratta di un accordo transattivo e di regolazione di attività
con il fornitore di servizi connessi a parte delle attività di chiusura e di post chiusura delle vasche del
giacimento di messa a dimora di rifiuti di Bedizzole (BS). Con tale accordo il fornitore si è assunto
l’obbligazione all’effettuazione delle attività di post gestione inerenti le vasche A e C e il lotto 1 della vasca E
a fronte di un importo fisso e invariabile di circa Euro 6 milioni. Sarà invece a carico di Faeco l’obbligo di
effettuare le attività di chiusura della vasca C precedentemente in carico al fornitore (il cui onere residuo al 31
dicembre 2015 è pari a circa Euro 1,3 milioni). A fronte di tale accordo è stato iscritto un provento non
ricorrente di Euro 4,1 milioni.
Operazione “Hive-off”: si tratta dei risultati alla data del deconsolidamento delle società riferite al Gruppo
discontinuato. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto detto precedentemente nella presente Relazione sulla
gestione e alla nota “Informazioni relative all’IFRS 5” presente nelle note illustrative al bilancio consolidato.
Svalutazione avviamenti e assets: le svalutazioni operate riguardano l’abbandono di iniziative eoliche per Euro
600 mila, iniziative relative al business Ambiente per Euro 860 mila e per Euro 1 milione il goodwill riferibile
alla controllata Ecoadda, che nel mese di febbraio 2016 è stata posta in liquidazione a seguito della mancata
sottoscrizione da parte dei soci della stessa dell’aumento di capitale deliberato nell’Assemblea tenutasi in data
22 dicembre 2015, nonché per Euro 5,4 milioni la svalutazione del goodwill allocato al costruendo parco eolico
di Cirò, in forza di un’offerta di acquisto dello stesso pervenuta nel corso del mese di aprile 2016.
Risultano invece i seguenti eventi non ricorrenti sul Bilancio Separato 2015 di Gruppo Waste Italia S.p.A.
(confrontati con quelli occorsi nel 2014): modificare tabella
Euro milioni
Operazioni rilevanti non ricorrenti al 31 dicembre 2015
Accordo transattivo ex amministratore SEI Energia
Operazione Hive-off
Totale Operazioni rilevanti non ricorrenti
Totale Bilancio d'esercizio
%
Capitale investito
netto
(0,44)
0,00
(0,4)
112,74
-0,4%
Patrimonio
Netto
(0,72)
(14,19)
(14,9)
64,20
-23,2%
P.F.N.
0,20
0,00
0,20
48,54
0,4%
Risultato
economico
(0,72)
(0,43)
(1,1)
(36,0)
3,2%
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Euro milioni
Operazioni rilevanti non ricorrenti al 31 dicembre 2014
Capitale investito
netto
Accordo trasattivo ASM
Accordo per liberazione coobbligo ASM
Totale Operazioni rilevanti non ricorrenti
Totale Bilancio separato
%
1,58
0,00
1,58
193,37
0,8%
Patrimonio
Netto
1,58
(0,69)
0,89
110,31
0,8%
P.F.N.
0,00
0,33
0,33
83,06
0,4%
Risultato
economico
1,58
(0,69)
0,89
(1,32)
-67,8%
Gli eventi che hanno impatto sul bilancio separato 2015 sono già state descritti in precedenza.
21.
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Il Consiglio di Amministrazione con delibera del 30 novembre 2010, ai sensi di quanto previsto dalla delibera
CONSOB n.17221 del 12 marzo 2010 – successivamente modificata con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010
– previo parere favorevole del comitato per il controllo interno, sentito il collegio sindacale, ha approvato,
adottandola, una specifica procedura interna – efficace a partire dal 1° gennaio 2011 – volta ad assicurare la
trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate realizzate
direttamente da Gruppo Waste Italia S.p.A. o per il tramite di società dalla stessa controllate. Tale procedura
è stata poi successivamente modificata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione dell’11 febbraio 2014
a seguito della revisione della stessa effettuata in conformità a quanto raccomandato dalla Consob con
comunicazione n. 10078683 del 24 settembre 2010, acquisito il parere favorevole degli amministratori
indipendenti alle modifiche e integrazioni alla Procedura.
In merito alle operazioni con Parti Correlate occorse nell’esercizio, si segnala che in data 24 settembre 2015 è
stato ceduto il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A. mediante un’operazione di conferimento da
parte di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), alla data socio di controllo di Innovatec S.p.A. e
socio unico di Volteo Energie S.p.A., dell’intero capitale sociale di quest’ultima, nella sua configurazione
successiva ad una operazione di cessione di partecipazioni ritenute non più core10, in Innovatec S.p.A. (“la
“Partecipazione Volteo”).
L’operazione è stata attuata mediante aumento del capitale sociale di Innovatec (l’“Aumento di Capitale”)
liberato mediante conferimento della Partecipazione Volteo11, a fronte dell’emissione, da parte di Innovatec,
di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di emissione pari a Euro 2,60 per un controvalore
pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”). L’Aumento di Capitale funzionale al buon
esito dell’operazione è stato, pertanto, deliberato con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441,
comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) affinché
quest’ultima potesse liberarlo mediante conferimento in natura della Partecipazione Volteo per un valore pari,
come detto, ad Euro 9.999.997,80, da imputarsi interamente a capitale, con conseguente aumento del capitale
sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80.
In dettaglio, l’operazione si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione della struttura societaria del
Gruppo nell’ambito dell’accordo di aggregazione con il gruppo Biancamano (per maggiori dettagli si rimanda
a quanto diffusamente rappresentato nel capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della
Relazione sulla gestione), finalizzata alla creazione di due rami industriali ben distinti, il primo dedicato
esclusivamente alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sotto l’egida di Waste Italia S.p.A., ed il secondo
precipuamente volto allo sviluppo di iniziative nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili
10
In parziale esecuzione di tale processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale
sociale di IGM S.r.l. per Euro 100, ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100, iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per
Euro 10.000, iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000, v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000, vi) il 100% di Bioenergie
Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000 e viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il
restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 2.347.533).
11 Il conferimento è stato oggetto di stima da parte dell’Esperto Indipendente Dott. Claudio Pastori ai sensi dell’art. 2343-ter cod. civ. (la cui relazione è stata
rilasciata in data 23 settembre 2015).
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
sotto la direzione di Innovatec, ramo all’interno del quale ricade la corrente Operazione. La riorganizzazione
societaria ha previsto altresì l’assegnazione ai soci di WIG di un dividendo straordinario in natura attraverso
la distribuzione delle azioni di Innovatec.
L’operazione ha ricevuto in data 23 settembre 2015 il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e in data
24 settembre 2015 il parare motivato del Collegio Sindacale sulla congruità del prezzo di emissione delle
azioni per aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi degli art. 2441, comma 6
del Codice Civile della controllata Innovatec.
Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre
2015 l’Assemblea degli Azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la
distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata
Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve
disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25 (il “Dividendo Straordinario”). In particolare, il Dividendo
Straordinario è consistito nell’assegnazione, avvenuta in data 11 novembre 2015, di Azioni Innovatec a valere
sulla somma massima di Euro 14.055.260,02 della riserva da fusione e di Euro 262.798,75 della residua di utili
portati a nuovo, quest’ultima al netto dell’importo utilizzato per la copertura delle perdite d’esercizio 2014 e
delle riserve negative risultanti nel bilancio d’esercizio 2014 di Gruppo Waste Italia S.p.A.. Le Azioni
Innovatec assegnate sono state soggette ad un vincolo di indisponibilità di 180 giorni a decorrere dalla data di
loro assegnazione (“Lock Up”).
Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli
intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9
Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Il socio di controllo WIG, a seguito
dell’operazione di conferimento Volteo Energie S.p.A. e del distribuzione del dividendo straordinario, detiene
alla data di approvazione della presente Relazione il 17,47% del capitale sociale di Innovatec.
Per un dettaglio degli effetti delle fin qui citate operazioni si rimanda alla nota 3 e alla nota 10 delle bilancio
separato al 31 dicembre 2015 della Società. A seguito delle stesse le società coinvolte sono state deconsolidate
e la partecipazione non di controllo in Innovatec iscritta tra le partecipazioni available for sale.
Le altre operazioni effettuate con parti correlate nel corso del 2015 sono infatti riconducibili ad attività che
riguardano la gestione ordinaria e sono regolate alle normali condizioni di mercato o da specifiche condizioni
contrattuali. Allo stesso modo sono trattati i debiti e i crediti produttivi di interessi. Tali operazioni riguardano
principalmente l’attività di costruzione di impianti, la gestione delle attività connesse alla distribuzione del
teleriscaldamento nel comune di Grugliasco, le attività nel settore Ambiente con la collegata SETA e la parte
correlata Waste to Water (oggi Aker) relativamente alla vendita di spazi in discariche del Gruppo, le prestazioni
di servizi amministrativi, societari e legali, l’erogazione di servizi di natura commerciale, tecnica ed
ingegneristica, la gestione di servizi comuni, la provvista e l’impiego di mezzi finanziari da e verso imprese e
la gestione della tesoreria, l’erogazione/reperimento di finanziamenti e rilascio di garanzie.
Alla data di riferimento del bilancio, le operazioni effettuate con parti correlate hanno inciso rispettivamente
sul totale del valore della produzione e dei costi operativi per Euro 15,3 milioni e Euro 0,69 milioni pari al
12% del valore della produzione di Gruppo e del 1% dei costi operativi di Gruppo. Nel 2014 la percentuale era
del 5% e dello 1% dei costi operativi.
Alla data di riferimento del bilancio, le operazioni effettuate con parti correlate hanno inciso rispettivamente
sul totale del valore della produzione e dei costi operativi per Euro 15,3 milioni e Euro 0,69 milioni pari al
12% del valore della produzione di Gruppo e del 1% dei costi operativi di Gruppo. Nel 2014 la percentuale era
del 5% del valore della produzione e del 1% dei costi operativi.
Si rimanda, per maggiori dettagli alle note esplicative al bilancio consolidato relative ai rapporti con parti
correlate.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
22.
RELAZIONE SULLA CORPORATE GOVERNANCE
Le informazioni sugli assetti proprietari e sul governo societario, che includono i corrispettivi della società di
revisione, sono riportati nella relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari disponibile sul
sito internet della Capogruppo all’indirizzo: www.gruppowasteitalia.it nella sezione “Corporate Governance”.
23.
INFORMAZIONI RICHIESTE DALL’ART. 123 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 24
FEBBRAIO 1998 N. 58 E s.m.i. (TUF)
Struttura del capitale sociale
Alla data della presente Relazione il capitale sociale di Gruppo Waste Italia S.p.A. ammonta ad Euro
93.902.051,17. Il capitale sociale è diviso in n. 56.103.250 azioni ordinarie prive di valore nominale. Le azioni
sono nominative ed indivisibili e danno diritto ad un voto ciascuna.
N° azioni
Azioni ordinarie
Azioni con diritto
di voto limitato
Azioni prive del
diritto di voto
% rispetto
al c.s.
100%
Quotato/Non
quotato
Quotato
MTA
Standard
--
--
--
Diritto di voto nelle assemblee
ordinaria e straordinaria, diritto al
dividendo e al rimborso del capitale in
caso di liquidazione.
--
--
--
--
--
56.103.250
Diritti e obblighi
Alla data:






Gruppo Waste Italia S.p.A. ha in essere due prestiti obbligazionari convertibili che attribuiscono il
diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione;
possiede nr. 31.500 azioni proprie attraverso la società controllata Waste Italia S.p.A.;
non esistono restrizioni di alcun tipo al trasferimento di titoli Gruppo Waste Italia S.p.A.;
Gruppo Waste Italia S.p.A. non ha emesso titoli che conferiscano diritti speciali di controllo;
non esistono restrizioni né termini imposti per l’esercizio del diritto di voto. Non esistono nemmeno
sistemi in cui i diritti finanziari, connessi ai titoli, sono separati dal possesso dei titoli;
non sono in essere piani di stock option e non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei
dipendenti che attribuisca un diritto di voto che non venga esercitato direttamente da questi ultimi.
Quotato/non
quotato
Obbligazioni
convertibili
Warrant
Non quotato
N° strumenti
in
circolazione
8.828.381
Categoria di azioni al
servizio della
conversione/esercizio
azioni ordinarie
N/A
N/A
N/A
N° azioni al servizio della
conversione/esercizio
8.828.381
N/A
In data 5 maggio 2015, l’assemblea straordinaria degli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A., riunita con la
presenza di tanti soci rappresentativi di una percentuale pari al 75,89 % del capitale sociale, ha deliberato con
il voto favorevole del 100 % dei presenti le modifiche dello statuto sociale (articolo 6 bis) volte a introdurre il
meccanismo della maggiorazione del diritto di voto. L’introduzione di tale istituto è volta a incentivare
l’investimento a medio-lungo termine e così la stabilità della compagine sociale, in conformità alla facoltà
prevista dall’art. 127-quinquies del T.U.F., di recente introduzione, e dall’articolo 20 del decreto legge 91 del
24 giugno 2014 (cosiddetto “decreto competitività”). In particolare, infatti, la disciplina introdotta prevede
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
l’attribuzione di due voti a ogni azione ordinaria appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo
non inferiore a due anni, a decorrere dalla data di iscrizione in un apposito Elenco, istituito e tenuto a cura
della Società.
Accordi tra la società e gli amministratori, i componenti del consiglio di gestione o di sorveglianza, che
prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro
cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto Art. 123-bis comma 1, lett. i)
Non esiste nessun accordo con le caratteristiche summenzionate.
Ammontare dell’indennità spettante ad ogni singolo amministratore, consigliere di gestione o di sorveglianza,
specificando:
b.1) i contenuti degli accordi contrattuali, con particolare riguardo ai criteri di determinazione
dell’indennità;
b.2) il valore dell’indennità che sarebbe stata corrisposta qualora il rapporto fosse cessato alla data di
chiusura dell’esercizio di riferimento (31.12.2010 per le società il cui esercizio sociale corrisponde
all’anno solare);
Sia il punto b.1) che il punto b.2) non risultano applicabili.
Accordi tra azionisti (ex articolo 123-bis, comma 1, lettera g), TUF)
Alla data della Relazione non è in vigore alcun patto parasociale né sono noti accordi tra azionisti rilevanti ex.
art. 122 TUF.
Clausole di change of control (ex articolo 123-bis, comma 1, lettera h), TUF)
Gruppo Waste Italia S.p.A. ha stipulato i seguenti accordi significativi che si estinguono, salva l’applicazione
dei rimedi previste dagli stessi, in caso di cambiamento del controllo della Società stessa o di società da questa
controllate:
 Contratto di finanziamento sottoscritto in data 15 novembre 2010 tra SEI Energia S.p.A., da un lato e
Unicredit S.p.A. e Intesa San Paolo S.p.A., dall’altro lato;
 Contratto di finanziamento sottoscritto in data 15 novembre 2010 tra N.O.V.E. S.p.A., da un lato e
Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo S.p.A., dall’altro lato;
 Contratto di finanziamento sottoscritto in data 24 luglio 2012 tra Bioenergie Italia S.r.l., da un lato e
Banca Popolare di Bari, dall’altro lato;
 Contratto di finanziamento sottoscritto in data 24 luglio 2012 tra Er società agricola a r.l., da un lato e
Banca Popolare di Bari, dall’altro lato;
 Prestito obbligazionario di Euro 10 milioni, emesso dalla correlata Innovatec S.p.A.
Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono che nel caso in cui si verifichi un Change
of Control, rispettivamente, (i) gli obbligazionisti avranno il diritto di richiedere a Waste Italia S.p.A. di
acquistare le obbligazioni dagli stessi detenute ad un prezzo pari al 101% dell’importo in linea capitale (più
gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti) delle obbligazioni, e (ii)
tutte le linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving verrebbero cancellate, e tutti
gli interessi e gli altri importi maturati ai sensi dei Finance Documents (come i definiti nel Contratto di
Finanziamento Revolving) diventerebbero immediatamente esigibili, e dovrebbero pertanto essere
immediatamente rimborsati.
Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex articolo 123-bis,
comma 1, lettera m), TUF)
L’Assemblea straordinaria in data 17 settembre 2013, previa revoca della precedente delega per quanto non
esercitata, mediante modifica dell’articolo 5 dello statuto della Società, ha conferito, tra l’altro, al consiglio di
amministrazione ai sensi dell’articolo 2443 del codice civile la delega ad aumentare a pagamento e in via
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
scindibile, un importo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di Euro 150 milioni, con o senza esclusione
del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, commi quarto e quinto, del codice civile, con o senza warrant
abbinati, con determinazione dei relativi criteri cui gli amministratori devono attenersi nell’esercizio della
delega di aumento del capitale con esclusione del diritto di opzione.
Nell’ambito di tale delega il consiglio di amministrazione della Società, in data 1° luglio 2014, ha deliberato
di:
 aumentare il capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, quarto
comma, del codice civile connessi all’operazione Synergo Sgr, da attuarsi mediante utilizzo della
delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell’articolo 5 dello Statuto Sociale;
 emettere, ai sensi dell'art. 2420 bis, codice civile, un prestito obbligazionario convertibile in azioni
ordinarie della stessa società emittente, non destinato alla quotazione presso mercati regolamentati,
denominato "WIZ 2014-2016", con esclusione del diritto di opzione ai sensi del quinto comma dell'art.
2441, codice civile, e riservato in sottoscrizione alla società "Waste Italia Zero S.r.l." con sede in
Milano, codice fiscale e numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Milano 06114850966, per
un importo nominale massimo di euro 6.097.947,47 mediante emissione di numero 2.617.201
obbligazioni del valore nominale di euro 2,32995 cadauna.
 aumentare ai sensi dell'art. 2420 , codice civile, per effetto ed a servizio dell’emissione del suddetto
Prestito Obbligazionario Convertibile, in via scindibile, il capitale sociale di massimi Euro
6.097.947,47 mediante emissione di massime numero 2.617.201 nuove azioni ordinarie aventi le
stesse caratteristiche di quelle in circolazione e quindi senza indicazione del valore nominale,
godimento regolare, riservate esclusivamente ed irrevocabilmente ai portatori delle Obbligazioni
convertibili che eserciteranno il diritto di conversione per n. 2.617.201 azioni ordinarie, in ragione del
rapporto di cambio; il capitale sociale si intenderà quindi aumentato per un importo proporzionalmente
corrispondente al numero delle azioni effettivamente emesse a seguito dell'esercizio del diritto di
conversione, entro il termine massimo previsto nel suddetto Regolamento, e comunque entro il 31
dicembre 2016, data quest'ultima indicata anche ai sensi dell'art. 2349, secondo comma, codice civile.
L’assemblea ordinaria in data 5 maggio 2015 ha autorizzato il consiglio di amministrazione, all’acquisto e la
disposizione, anche per il tramite di società controllate, fino ad un massimo di azioni ordinarie della società
prive del valore nominale, pari al 20% del capitale sociale pro-tempore nei limiti e per le finalità previste dalla
legge e dalle prassi di mercato, tenuto conto della specifica esenzione prevista dal comma 3 dell’art 132 del
TUF – in una o più volte e per il periodo massimo di 18 mesi dalla data della presente delibera. L’acquisto di
azioni proprie può essere effettuato nei limiti degli utili distribuiti e delle riserve disponibili risultanti
dall’ultimo bilancio regolarmente approvato dalla società che dovesse procedere all’acquisto. Le operazioni di
acquisto dovranno essere effettuate con le seguenti modalità:
i) gli acquisti dovranno essere realizzati sul mercato secondo modalità operative che non consentano
l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione con predeterminate proposte di negoziazione in vendita
e dovranno essere effettuati ad un prezzo che non sia superiore (i) al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima
operazione indipendente e (ii) il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione
dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che le operazioni di acquisto dovranno essere effettuate ad un
prezzo che non si discosti in diminuzione e in aumento per più del 20% rispetto al prezzo di riferimento
registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione;
ii) gli atti di disposizione delle azioni proprie acquistate saranno effettuati, in una o più volte, nei modi ritenuti
più opportuni nell’interesse della Società e nel rispetto della normativa applicabile, con le modalità di seguito
precisate:
- ad un prezzo stabilito di volta in volta dal consiglio di amministrazione in relazione a criteri di opportunità,
fermo restando che tale prezzo dovrà ottimizzare gli effetti economici sulla Società ove il titolo stesso venga
destinato a servire l’emissione degli strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari o i
piani di incentivazione a fronte dell’esercizio da parte dei relativi beneficiari delle opzioni per l’acquisto di
azioni ad essi concesse, oppure ove il titolo sia offerto in vendita, scambio, permuta, conferimento o altro atto
di disposizione, per acquisizioni di partecipazioni e/o immobili e/o la conclusione di accordi (anche
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
commerciali) con partner strategici, e/o per la realizzazione di progetti industriali o operazioni di finanza
straordinaria che rientrano negli obiettivi di espansione della società e del gruppo;
- ad un prezzo che non si discosti in diminuzione ed in aumento per più del 20% rispetto al prezzo di riferimento
registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione per operazioni successive di
acquisto e alienazione;
iii) il numero massimo di azioni proprie acquistabili giornalmente non sarà superiore al 25% del volume medio
giornaliero di azioni “WIG” negoziato sul mercato; ai sensi dell’articolo 5 del Regolamento CE 2273/2003,
tale limite potrà essere superato, in caso di liquidità estremamente bassa nel mercato, alle condizioni previste
nella citata disposizione, in ogni caso il numero massimo di azioni proprie acquistabili giornalmente non sarà
superiore al 50% del volume medio giornaliero;
iv) le operazioni di disposizioni delle azioni proprie potranno essere effettuate, senza limiti temporali, in una
o più volte, anche prima di aver esaurito il quantitativo di azioni proprie che può essere acquistato. La
disposizione può avvenire nei modi ritenuti più opportuni nell’interesse della Società e in ogni caso nel rispetto
della normativa applicabile e delle prassi di mercato ammesse riconosciute dalla Consob.
Le finalità all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie anche tramite società controllate (“Piano”) sono le
seguenti:
i) incentivare e fidelizzare dipendenti, collaboratori, amministratori e/o altre categorie di soggetti
discrezionalmente scelti dal Consiglio di Amministrazione,
ii) adempiere a eventuali obbligazioni derivanti da strumenti di debito convertibili in/o scambiabili con
strumenti azionari;
iii) realizzare operazioni di vendita, scambio, permuta, conferimento o altro atto di disposizione di azioni
proprie per acquisizioni di partecipazioni e/o immobili e/o la conclusione di accordi (anche commerciali) con
partner strategici, e/o per la realizzazione di progetti industriali o operazioni di finanza straordinaria, che
rientrano negli obiettivi di espansione della Società e del Gruppo;
iii) cogliere opportunità di mercato anche attraverso l’acquisto e la rivendita delle azioni ogni qualvolta
opportuno sia sul mercato sia (per quel che riguarda l’alienazione) nei c.d. mercati over the counter o anche al
di fuori del mercato purché a condizioni di mercato;
iv) il compimento di operazioni successive di acquisto e vendita, nei limiti consentiti dalle prassi di mercato
ammesse, ivi comprese operazioni di sostegno della liquidità del mercato
v) ai fini di procedere ad acquisti di azioni proprie possedute da dipendenti della Società o delle società dalla
stessa controllate e assegnate o sottoscritte a norma degli artt. 2349 e 2441, ottavo comma codice civile ovvero
rivenienti da piani di compensi approvati ai sensi dell’art. 114 bis del TUF;
Il numero delle azioni proprie detenute alla data di chiusura dell’esercizio dalla società controllata Waste Italia
S.p.A. è di n. 31.500, pari allo 0,056% del capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2015 la società ora correlata
Volteo Energie S.p.A.12, ha acquistato azioni proprie per n. 15.000 azioni e ne ha vendute per n. 7.023, portando
il numero complessivo delle azioni possedute dalla società Volteo Energie S.p.A. a n. 152.093, pari allo
0,271% del capitale sociale.
Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di una
offerta pubblica di acquisto
Non vi sono accordi tra la società e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o
licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto.
Partecipazioni rilevanti nel capitale
12 Nel corso del secondo semestre del 2015, la partecipazione totalitaria che po Waste Italia S.p.A. aveva in Volteo Energie S.p.A. è stata conferita dalla Società in Innovatec mediante aumento del
capitale sociale di Innovatec (l’“Aumento di Capitale”) liberato mediante conferimento della partecipazione Volteo, a fronte dell’emissione, da parte della società, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie
per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”) con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile..
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Alla data della presente Relazione, sulla base delle risultanze del Libro Soci, tenuto conto delle comunicazioni
ricevute ai sensi dell’art. 120, TUF e delle altre informazioni a disposizione della Società, risultano possedere,
direttamente o indirettamente azioni della Società in misura superiore al 2% del capitale sociale:
Dichiarante
Azionista
Colucci Pietro
Sostenya Group PLC e Colucci
Pietro (direttamente)
Synergo SGR
Azienda Sviluppo Multiservizi
S.p.A.
Mercato
Synergo SGR
Comune di Settimo Torinese
Percentuale sul capitale
sociale
37,91
22,11
8,91
31,07
Partecipazioni detenute dai componenti degli organi societari, direttori generali, dirigenti con responsabilità
strategiche
I componenti degli organi di amministrazione e controllo, i dirigenti con responsabilità strategiche nonché i
coniugi degli stessi non legalmente separati e i figli minori dei medesimi, direttamente o per il tramite di società
controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, risultanti dal libro dei soci, dalle comunicazioni
ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi componenti degli organi di amministrazione e controllo,
dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategiche sono:
Alla data della presente Relazione Finanziaria:
Carica
Presidente e amministratore delegato
Azionista diretto
Sostenya Group PLC e Colucci Pietro
(direttamente)
Vice Presidente
Alpha S.r.l.
nr. Azioni
21.269.367
%
37,91
294.438
0,52
Al 31 dicembre 2015:
Carica
Presidente e amministratore delegato
Azionista diretto
Sostenya Group PLC e Colucci Pietro
(direttamente)
Vice Presidente
Alpha S.r.l.
nr. Azioni
23.989.117
%
42,76
294.438
0,52
nr. azioni
24.689.117
%
44,01
294.438
0,52
Al 31 dicembre 2014:
Carica
Presidente e amministratore delegato
Azionista diretto
Sostenya Group PLC e Colucci Pietro
(direttamente)
Vice Presidente
Alpha S.r.l.
Accordi tra la società e gli amministratori, i componenti del consiglio di gestione o di sorveglianza, che
prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro
cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto Art. 123-bis comma 1, lett. i)
Non esiste nessun accordo.
Ammontare dell’indennità spettante ad ogni singolo amministratore, consigliere di gestione o di sorveglianza,
specificando:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
b.1) i contenuti degli accordi contrattuali, con particolare riguardo ai criteri di determinazione
dell’indennità;
b.2) il valore dell’indennità che sarebbe stata corrisposta qualora il rapporto fosse cessato alla data di
chiusura dell’esercizio di riferimento (31.12.2010 per le società il cui esercizio sociale corrisponde
all’anno solare);
Sia il punto b.1) che il punto b.2) non risultano applicabili.
24.
ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO
Il controllo sulla Società, ai sensi dell’articolo 93 del Testo Unico, è esercitato da Sostenya Group PLC, holding
di partecipazione e società di diritto inglese sottoposta al Companies Act e regolarmente assoggettata a
tassazione, avente sede legale in St. Michael's House, I George Yard, EC3V 9DF, Londra (UK).
Sostenya Group Plc, quale mera holding di partecipazione, non svolge attività di direzione e coordinamento
della Società ai sensi dell’articolo 2497 del Codice Civile; circostanza, quest’ultima, rilevata in considerazione
dell’assenza degli indici di fatto utili a rivelare l’esercizio di detta attività, oltreché avuto riguardo alla
circostanza che l’Emittente dispone di amministratori indipendenti in numero tale da garantire che il loro
giudizio abbia un peso significativo nell’assunzione delle decisioni consiliari; inoltre, non v’è coincidenza
nella composizione degli organi amministrativi di Sostenya Group Plc e dell’Emittente.
Per converso, le società italiane rientranti nell’area di consolidamento del Gruppo sono soggette ad attività di
direzione e coordinamento da parte dell’Emittente ai sensi dell’articolo 2497 e seguenti del Codice Civile.
Tale attività comprende, in particolare, la definizione degli obiettivi strategici ed operativi e l’adeguamento al
sistema di controllo interno e di governance della capogruppo.
Si segnala che le disposizioni del Capo IX del Titolo V del Libro V del Codice Civile (articoli 2497 e seguenti)
prevedono, tra l’altro: (i) una responsabilità diretta della società che esercita attività di direzione e
coordinamento nei confronti dei soci e dei creditori sociali delle società soggette alla direzione e
coordinamento (nel caso in cui la società che esercita tale attività – agendo nell’interesse imprenditoriale
proprio o altrui in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale delle società
medesime – arrechi pregiudizio alla redditività e al valore della partecipazione sociale ovvero cagioni, nei
confronti dei creditori sociali, una lesione all’integrità del patrimonio della società); e (ii) una responsabilità
degli amministratori della società oggetto di direzione e coordinamento che omettano di porre in essere gli
adempimenti pubblicitari di cui all’articolo 2497-bis del Codice Civile, per i danni che la mancata conoscenza
di tali fatti rechi ai soci o a terzi.
25.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Come ampiamente esposto nel corso della presente Relazione Finanziaria, durante il primo trimestre dell’anno
corrente, l’attività del Gruppo, tramite la principale controllata Waste Italia S.p.A, è stata inizialmente
focalizzata all‘analisi della propria struttura patrimoniale e delle prospettive di business condotta in
collaborazione con Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co. I risultati di detta analisi hanno
evidenziato la non sostenibilità nel medio lungo termine della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
La Società ha proceduto a confermare l’incarico inizialmente affidato a Leonardo e Houlihan Lokey,
ampliandone il mandato con l’intento di vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione per linea capitale e linea
interessi del Bond Waste. Le ipotesi di ristrutturazione non possono prescindere dalle imminenti scadenze del
coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e della mandatory redemption di Euro 5 milioni, dovuti nel mese di
maggio 2016, nonché e di converso, da risvolti legali che hanno portato la controllata ad affiancare a Leonardo
e Houlihan Lokey gli advisor Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra al fine di analizzare i risvolti
contrattuali e legali delle possibili manovre di ristrutturazione attualmente in fase di valutazione. Come già
dettagliatamente illustrato nel paragrafo sulla continuità aziendale è quindi iniziato un percorso di trattativa
con il Comitato dei Bondholders al fine di addivenire ad una proposta di ristrutturazione del Bond Waste che
sia di reciproca soddisfazione. Il consiglio di amministrazione ritiene di poter finalizzare il predetto piano nel
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
corso del secondo semestre 2016. Come delineato nel medesimo paragrafo, la capogruppo Gruppo Waste Italia
S.p.A. insieme con la controllata Waste Italia S.p.A. ha predisposto un action plan declinato in specifiche
azioni strategiche volte ad ottenere nel medio termine il riequilibrio della rispettiva struttura di indebitamento
modulando gli impegni di spesa entro i prossimi dodici mesi nonché per un orizzonte temporale più ampio
anche alla luce delle attuali stime di cash flow e delle potenziali future dismissioni di attività e partecipazioni
le quali, a seguito dell’accordo con Biancamano, non sono più considerate attività core per il Gruppo.
Nel corso dei primi mesi dell’anno sono inoltre proseguite le attività propedeutiche all’annunciato processo di
aggregazione con il Gruppo Biancamano con obiettivo di finalizzare l’accordo entro fine anno 2016.
L’attenzione ad un profittevole utilizzo degli spazi in discarica, così come delle attività di raccolta e
trattamento, proseguirà anche nel corso del 2016, con l’obiettivo di razionalizzare ognuno degli anelli che
compongono la catena della gestione integrata dei rifiuti. Da questo punto di vista la controllata Waste Italia
S.p.A: ha già avviato alcuni progetti volti ad aumentare l’efficienza, e quindi la redditività, di ognuna delle
attività gestite. Per quanto concerne la gestione della raccolta è stato avviato un progetto dedicato all’istituzione
di due c.d. “control tower” regionali (una per il Piemonte e una per la Lombardia) che gestiranno in maniera
accentrata la logistica legata ai percorsi dei mezzi di raccolta con l’obiettivo di accorciare i tragitti dei mezzi e
farli viaggiare il più possibile a pieno carico. Per quanto concerne il trattamento, a seguito di un’analisi di
redditività svolta nel corso del 2015 sono stati identificati i quattro centri meno performanti per i quali è stata
decretata la cessazione delle attività a favore dei centri maggiormente remunerativi per i quali sono invece stati
preventivati investimenti tecnici volti all’incremento dell’automazione del processo di selezione, e quindi della
redditività. Per poter garantire la continuità dell’attività di smaltimento, infine, la controllata Waste Italia è
fortemente impegnata nel perseguimento di nuove autorizzazioni, sia in ampliamento dei siti attualmente in
esercizio sia per l’ottenimento di nuovi titoli autorizzativi, le quali permetteranno, una volta ottenute, di
potenziare ulteriormente l’attività di conferimento in discarica. In parallelo a tali sviluppi, ed in considerazione
della crescente importanza che l’attività di selezione e trattamento sta acquisendo all’interno del ciclo integrato
dei rifiuti sia da un punto di vista ambientale che di preservazione degli spazi residui presso i siti di stoccaggio,
Waste Italia sta perseguendo l’ottenimento dell’autorizzazione per il primo progetto integrato dedicato al
recupero spinto di rifiuti, sia urbani che speciali, in un’ottica tendente al c.d. “zero waste” denominato Progetto
Wastend.
Per rendere concreti i percorsi sopra enunciati, la controllata Waste Italia S.p.A. ha quindi operato una
rivisitazione del Piano Industriale del business ambiente, approvandolo in sede consiliare in data 24 marzo
2016. Tale piano prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le
attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli
sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale
2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei
nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al
precedente Piano Industriale 2015-2017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi
porteranno dal 2018 in avanti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse
nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a
dimora dei rifiuti. Per raggiungere tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per
mantenere invariata le capacità di discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del
capitale circolante operativo (corrente e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders.
In aggiunta a quanto sopra esposto, nel corso dell’esercizio 2016 il Gruppo potrà anche ricorrere ad operazioni
straordinarie di rafforzamento patrimoniale, utilizzando l’espressa delega quinquennale conferita al consiglio
di amministrazione da parte dell’assemblea straordinaria degli azionisti in data 17 settembre 2013 e in
particolare riferimento all’aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A. di Euro 30 milioni al fine di
riequilibrare il rapporto “Debt/Equity” (“D/E”)”, di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015. Il piano
industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà le future necessità finanziarie
per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, dei ratio patrimoniali.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra determinerebbe il venir meno del
presupposto della continuità aziendale e la necessità per le società del Gruppo di assumere le opportune
determinazioni nel rispetto delle norme vigenti.
26.
ALTRE INFORMAZIONI
Azioni proprie (informativa resa ai sensi dell’art. 2428 del Codice civile)
Il numero delle azioni proprie detenute alla data del 31 dicembre 2015 da Waste Italia S.p.A. è di n. 31.500,
pari allo 0,056% del capitale sociale.
Nel corso dell’esercizio 2015, la società ora correlata Volteo Energie S.p.A.13, ha acquistato azioni della
Gruppo Waste Italia S.p.A. per n. 15.000 azioni e ne ha vendute per n. 7.023, portando il numero complessivo
delle azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A. possedute dalla società ora correlata Volteo Energie S.p.A. a n.
152.093, pari allo 0,271% del capitale sociale.
Altre operazioni azionarie con società del Gruppo
La Società detiene, azioni della società Innovatec S.p.A. (società quotata all’AIM Italia) per n. 1.549.858 pari
al 17,47% del capitale sociale di quest’ultima. Inoltre, la società ora correlata Volteo Energie S.p.A. detiene n.
24.940 azioni di Innovatec pari allo 0,276% del capitale sociale di quest’ultima. Volteo Energie S.p.A. ha
acquistato nel corso dell’esercizio 2015 n. 430 azioni di Innovatec S.p.A., per un valore complessivo di Euro
558.
Al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. detiene inoltre n. 3.240.895 warrant di Innovatec S.p.A. I
warrant sono validi per sottoscrivere a partire dal 2 gennaio 2015 e fino al 13 gennaio 2017 – alle condizioni
e secondo le modalità del regolamento warrant– azioni ordinarie di Innovatec S.p.A. (c.d. “Azioni di
Compendio”) in ragione di 1 Azione di Compendio per ogni 3 warrant presentati per l’esercizio. Le Azioni di
Compendio avranno godimento regolare, pari a quello delle azioni della società negoziate sull’AIM in
circolazione alla data di emissione. Al 31 dicembre 2015 i warrant in portafoglio avevano un valore pari a
Euro 583 mila (al 31 dicembre 2014: 337 mila). Alla data del 31 marzo 2016, la quotazione si è attestata a
Euro 0,092 a warrant per un valore complessivo alla data di Euro 298 mila.
Altro
La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dall’art. 70, comma 8 e dall’art. 71, comma 1-bis del
Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare all’obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento
informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante
conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.
13 Nel corso del secondo semestre del 2015, la partecipazione totalitaria che Gruppo Waste Italia S.p.A. aveva in Volteo Energie S.p.A. è stata conferita
dalla Società in Innovatec mediante aumento del capitale sociale di Innovatec liberato mediante conferimento della partecipazione Volteo, a fronte
dell’emissione, da parte della Società, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 con esclusione del diritto
di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Relazione sulla Gestione 2015
27.
PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO DELLA
CAPOGRUPPO GRUPPO WASTE ITALIA S.p.A.
Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 17 maggio 2016 ha deliberato di sottoporre il bilancio
d’esercizio della società Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 all’approvazione dell’assemblea. Vi
invitiamo pertanto a deliberare l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e di voler
riportare a nuovo la perdita realizzata pari a Euro 35.998.843,29.
Se con noi d’accordo Vi invitiamo ad approvare la relazione sulla gestione e il bilancio d’esercizio, costituito
da stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle altre componenti del conto economico complessivo,
rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e note esplicative.
Per il Consiglio di Amministrazione
Dott. Pietro Colucci
Presidente e Amministratore Delegato
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
GRUPPO WASTE ITALIA S.P.A. (GIÀ KINEXIA S.P.A.)
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Prospetti contabili consolidati
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Stato patrimoniale consolidato
Dicem bre
Valori in euro migliaia
Avviamento
Attività a vita utile definita
Attività Im m ateriali
Immobili, Impianti e Macchinari
Beni in locazione finanziaria
Immobilizzazioni in Corso
Attività Materiali
Partecipazioni
Crediti per Imposte anticipate
Altre attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
ATTIVITA' NON CORRENTI
Rimanenze di magazzino e lavori in corso su ordinazione
Crediti commerciali
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
ATTIVITA' CORRENTI
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA
ATTIVO
Capitale Sociale
Altre Riserve
Utile/Perdita esercizi precedenti
Utile/Perdita di periodo
Patrim onio Netto di GRUPPO
Patrimonio Netto attribuibile ai soci di minoranza
Patrim onio Netto
TFR e altri fondi del personale
Fondo per Imposte differite
Fondi rischi, oneri e passività per discariche
Passività Finanziarie non correnti
PASSIVITA' NON CORRENTI
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività
Debiti per Imposte correnti
PASSIVITA' CORRENTI
PASSIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Note
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
2015
207.627
9.112
216.739
105.383
14.800
6.174
126.357
17.300
9.806
8.666
35.773
378.869
4.529
77.169
23.856
6.300
2.939
114.794
14.837
508.500
93.902
(5.599)
(29.615)
(39.236)
19.452
4.256
23.708
2.741
4.437
72.221
196.795
276.195
71.018
68.628
36.006
19.687
195.339
13.258
508.500
di cui con
parti
correlate
16.447
4.506
24.102
175
724
1.099
2.044
15.548
46
Dicem bre
2014
212.511
4.497
217.008
114.094
17.620
29.896
161.610
9.306
13.131
12.608
35.045
413.663
6.496
76.688
42.968
10.226
25.228
161.606
52.300
627.569
93.902
(1.405)
(281)
(29.549)
62.667
10.645
73.311
4.094
6.830
75.150
245.977
332.051
31.561
101.305
28.425
15.826
177.117
45.090
627.569
di cui con
parti
correlate
8.331
10.773
17
6.566
4
1.000
529
9.150
Pagina | 111
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Conto economico consolidato
Valori in euro migliaia
Note
Ricavi della gestione caratteristica
Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Altri Ricavi e Proventi
RICAVI
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
COSTI OPERATIVI
RISULTATO OPERATIVO
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Proventi netti da partecipazioni
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
RISULTATO ANTE IMPOSTE
IMPOSTE
Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate
RISULTATO DI PERIODO
RISULTATO DI TERZI
RISULTATO DI GRUPPO
(*)
22
23
24
25
26
di cui con
2014
di cui con
parti correlate riesposto * parti correlate
2015
115.140
692
4.288
12.737
132.856
(10.441)
(65.945)
(15.894)
(4.083)
(20.466)
(18.204)
(135.033)
(2.176)
1.108
(30.956)
(694)
(30.542)
(32.718)
(3.490)
(5.998)
(42.206)
2.970
(39.236)
12.712
2.603
(691)
608
(747)
13
50.348
(29)
0
13.812
64.131
(11.320)
(22.481)
(4.818)
(2.101)
(10.542)
(22.647)
(73.910)
(9.778)
619
(12.485)
2.275
(9.590)
(19.369)
(1.241)
(11.106)
(31.716)
2.167
(29.549)
4.201
435
(7)
(752)
2
A seguito dell’applicazione dell’IFRS 5, il conto economico 2014 riesposto non include i dati economici di Innovatec, Volteo e delle rispettive controllate che sono uscite dal
perimetro di consolidamento e che vengono esposti nella linea “Risultato da attività destinate alla vendita/cessate”. A seguito del dividendo straordinario in natura in azioni
Innovatec S.p.A. approvato dall’Assemblea degli Azionisti in data 27 ottobre 2015, l’intero business operativo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica è stato infatti ceduto a
beneficio di tutti gli azionisti di Gruppo Waste Italia S.p.A. (quest’ultima ha mantenuto nell’ambito di tale operazione una partecipazione di minoranza di circa il 17%). I dati
economici dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5) prendono in considerazione le performance economiche di periodo di
Waste Italia S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31
dicembre 2014.
Conto economico complessivo consolidato
2015
Valori in euro migliaia
Risultato di periodo
2014
(42.206)
(31.716)
Altri utili (perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdite) di esercizio
Indennizzo da ex soci Sun System
Utili (perdite) attuariali
Effetti imposta
0
513
(141)
1.000
(375)
(207)
Altri utili (perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile (perdite) di esercizio
Variazioni della riserva di cash flow hedge
Imposte sul reddito riferite alle altre componenti del risultato complessivo
Valutazione partecipazioni AFS
Altre com ponenti del risultato com plessivo al netto delle im poste
1.433
(402)
(945)
458
(1.675)
461
0
(796)
(41.748)
(32.512)
Risultato Netto com plessivo
Risultato di Azionisti terzi
Risultato Netto com plessivo Gruppo
2.662
2.154
(39.087)
(30.358)
Utile (perdita) per azione
Valori in euro
Utile/Perdita dell’esercizio consolidata
Numero azioni in circolazione
Utile/(Perdita) per azione base
Utile/(Perdita) per azione diluito
2015
2014
(39.236.359) (29.549.019)
56.103.250
56.103.250
(0,6994)
(0,6919)
(0,6994)
(0,7437)
Pagina | 112
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Rendiconto Finanziario Consolidato
Il presente rendiconto finanziario analizza i flussi di cassa relativi alle disponibilità liquide a breve termine
(esigibili entro 3 mesi) dell’esercizio 2015. Completa l’informativa in tema di flussi finanziari, ai fini di una
migliore comprensione delle dinamiche di generazione e di assorbimento di cassa, un apposito rendiconto
finanziario, riportato nella Relazione sulla Gestione, che analizza la variazione complessiva dell’indebitamento
finanziario netto del Gruppo.
Valori in euro migliaia
Utile (perdita) d' esercizio Gruppo
Utile (perdita) d' esercizio Terzi
Accantonamento imposte correnti e differite
Variazione del trattamento di fine rapporto
Ammortamenti
Accantonamenti/rilasci fondi rischi
Rilascio/utilizzo fondi
Risultato delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto
Proventi netti da partecipazioni
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Oneri finanziari (effetti attualizzativi)
Perdite su crediti
Sopravvenienze attive/passive
Rivalutazioni /Svalutazioni di immobilizzazioni
Plusvalenze/Minusvalenze da attività diverse dalle immobilizzazioni
Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo Immobilizzazioni
Utile operativo prim a delle variazioni del capitale circolante
Aumento/diminuzione delle Rimanenze e dei Lavori in corso su ordinazione
Aumento/diminuzione crediti commerciali
Aumento/diminuzione debiti commerciali
Aumento/diminuzione altre attività correnti
Aumento/diminuzione altre passività correnti
Aumento/diminuzione passività per imposte correnti
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA'OPERATIVA
Incremento/decremento delle attività materiali
Incremento/decremento delle attività immateriali
Aumento/diminuzione delle partecipazioni
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Aumento di capitale
Altre variazioni di patrimonio netto di Gruppo
Altre variazioni di patrimonio netto di Terzi
Dividendi
Aumento/diminuzione delle attività finanziarie correnti
Incremento/decremento delle passività finanziarie correnti
Aumento/diminuzione delle altre attività finanziarie non correnti
Incremento/decremento passività finanziarie non correnti
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO:
Flussi di cassa da attività/passività discontinuate
Flussi di cassa da Discontinued operations
Effetti acquisizione Gruppo Geoeta
Disponibilità liquide da variazioni del perim etro di consolidam ento
Increm ento/decrem ento disponibilità al netto dei debiti verso banche
2015
(39.236)
(2.970)
3.490
(1.235)
20.466
9.655
(7.230)
(13)
0
(4.287)
5.624
149
(2.171)
8.400
(4.074)
788
(12.644)
(665)
(5.628)
(9.665)
7.209
751
4.299
(16.344)
di cui con parti
correlate
436
(13)
582
(12.462)
(5.185)
(28)
2.933
46
2014
(19.366)
(2.167)
1.241
222
10.542
14.217
(15.080)
2
(2.275)
0
471
16
(1.307)
8.414
0
(72)
(5.142)
(2.230)
6.081
12.091
(4.248)
(1.174)
1.454
6.832
(5.167)
(7.487)
(5.475)
(1.055)
(11.697)
0
0
309
(1.200)
(1.160)
27.223
(685)
(10.091)
14.396
(2.601)
(857)
(10.945)
0
(1.493)
306
(188)
4.265
(6.282)
789
100.188
97.585
6.517
(795)
(4.506)
(4)
di cui con parti
correlate
(137)
(4.200)
0
(5.198)
(2.059)
(1.491)
(82.296)
8.714
(23.180)
16.341
Disponibilità liquide al netto dei debiti verso banche correnti inizio periodo
21.675
5.334
Disponibilità liquide al netto dei deb verso banche correnti fine periodo
(1.506)
21.675
2
10.773
(529)
17
(9.150)
6.566
(1.000)
0
(4)
Riconciliazione del prospetto del rendiconto finanziario con lo stato
patrimoniale
Descrizione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Deposito Bancario Vincolato
Scoperto Bancario
Disponibilità Liquide al netto dei debiti verso banche correnti fine periodo
2015
2.939
(21)
(4.424)
(1.506)
2014
25.228
(911)
(2.642)
21.675
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
Valori in €/000
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2013
Destinazione risultato
Distribuzione dividendi
Fusione inversa Sostenya
Acquisizione minority WIH
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo complessivo
di cui:
Utile (perdita) rilevato direttamente a PN
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014
Destinazione risultato
Versamento soci in c/futuro aucap
Effetti dividendo straordinario INN
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo complessivo
di cui:
Utile (perdita) rilevato direttamente a PN
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015
Capitale
Sociale
60.301
Riserva
legale
204
12
4.699
28.902
Riserva
Riserva
Altre
Riserva
spese
Cash Flow riserve OCI Prestito Obbl.
aum ento
Hedge (1)
(1)
Convertibile
capitale
(265)
(1.040)
0
140
265
(477)
751
(1.189)
(1.189)
93.902
216
(477)
(2.229)
216
0
1.485
(93)
13.255
(8.703)
(4.217)
380
891
194
1.032
(945)
5.000
(10.746)
927
62
1.032
(945)
62
(1.197)
200
(200)
312
(1.962)
(29.549)
0
(292)
18.266
20.473
(4.153)
(30.358)
439
(288)
(2.154)
0
(292)
18.266
20.912
(4.442)
(32.512)
(281)
(29.549)
(29.549)
(602)
(29.549)
62.667
13
(2.167)
10.646
(589)
(31.716)
73.311
(29.549)
29.549
(39.236)
0
5.000
(10.054)
927
(39.087)
(3.729)
(2.661)
0
5.000
(10.054)
(2.801)
(41.748)
(39.236)
(39.236)
149
(39.236)
19.452
309
(2.970)
4.256
458
(42.206)
23.708
64
587
0
477
93.902
Totale
Utile
Utile
Totale
Totale
Patrim onio
(perdite) a (perdita)
Patrimonio Patrim onio
netto di
nuovo
d'esercizio
netto di terzi
netto
gruppo
(1.913)
(658)
1.962
58.731
12.649
71.380
Altre
Riserve
(945)
891
(4.563)
215
(29.615)
(1) riserva da altre componenti del risultato complessivo
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Note esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015
PREMESSA
La Capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. è una società di diritto italiano quotata presso il segmento Standard
(Classe 1) della Borsa italiana. L’indirizzo della sede legale è Via G. Bensi 12/3 Milano.
La valuta funzionale e di presentazione è l’Euro.
In applicazione del Regolamento (CE) n°1606/2002 del 19 luglio 2002, il bilancio al 31 dicembre 2013, è
redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito anche IFRS) omologati dalla
Commissione Europea, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC e
International Financial Reporting Interpretations Committee – IFRIC) emesse dall’International Accounting
Standard Board (IASB).
I prospetti e le tabelle di seguito riportati sono esposti in migliaia di Euro.
Le principali attività della società e delle sue controllate sono descritte nella Relazione sulla Gestione.
VALUTAZIONI SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE
A seguito dell’incorporazione di Sostenya S.p.A. e della sua controllata Waste Italia S.p.A., avvenuta nel terzo
trimestre del 2014, Gruppo Waste Italia S.p.A. sanciva la nuova mission del Gruppo orientata alla sostenibilità
ambientale e ad un nuovo modello di business integrato energie rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente.
L’emissione del Bond Waste avvenuta nell’ultimo trimestre 2014, i cui proventi sono stati destinati non solo
al riscadenziamento del debito della controllata Waste Italia, in un’ottica di medio lungo termine, ma anche
all’acquisizione del Gruppo Geotea titolare di due discariche operative in Liguria, ha significativamente
modificato il profilo del Gruppo riposizionandolo per taglia, credibilità sui mercati internazionali e prospettive
in una nuova dimensione.
Il Piano Industriale 2015-2017 approvato dal consiglio di amministrazione in data 24 marzo 2015, confermava
la vision integrata rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente con obiettivi a fine Piano, a livello di ricavi,
di Euro 269 milioni (di cui Euro 152 milioni riferibili all’area ambiente), di EBITDA di Euro 83 milioni (di
cui Euro 66 milioni riferibili all’area ambiente) e di leverage ratio di 2,9x. Gli obiettivi 2015 comunicati al
mercato in pari data prevedevano un fatturato di Euro 205 milioni (di cui Euro 131 milioni riferibili all’area
ambiente), un EBITDA di Euro 65 milioni (di cui Euro 55 milioni riferibili all’area ambiente) e un
indebitamento finanziario netto di Euro 255 milioni. Le linee strategiche del Piano rafforzavano il
posizionamento del Gruppo nei business di riferimento, prevedendo anche la dismissione di business non più
core. Inoltre, in pari data, si evidenziava al mercato la necessità di riequilibrare il rapporto Debt / Equity di
Gruppo incrementato a fine 2014 per effetto di svalutazioni e accantonamenti ai fondi rischi non recurring che
sono andati ad intaccare l’Equity di Gruppo per circa Euro 30 milioni.
Al fine di rafforzare il business nel settore dell’ambiente, la capogruppo ha sottoscritto in data 5 agosto 2015
un accordo strategico con la società Biancamano. Tale accordo preliminare di integrazione dei due gruppi
quotati si inseriva nel quadro di un più ampio disegno industriale e strategico volto alla creazione di un grande
gruppo italiano quotato nel settore ambientale in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato
della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera integrata dei rifiuti
attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento
dei rifiuti. La prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
contesto di mercato che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti
per struttura e per capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero
waste”. Il Progetto Wastend della controllata Waste Italia va proprio in questa direzione, programmando a
valle di una raccolta differenziata, un modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in
prodotti da reinserire sul mercato creando quindi nuovo valore.
L’accordo stipulato con Biancamano ha modificato sostanzialmente il focus strategico del Gruppo che ha
deciso di abbandonare la politica di integrare efficienza energetica e ambiente e di concentrarsi esclusivamente
nel business ambiente al fine di costituire un polo capace di aggregare altri operatori medio piccoli che operano
nella filiera della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Conseguentemente nella seconda parte dell’anno il Gruppo
ha proceduto a scorporare tutte le attività del ramo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica attraverso una
operazione mista di scorporo e distribuzione in natura. In particolare, l’operazione di scorporo è stata
finalizzata a metà novembre 2015 con l’iniziale conferimento della sub holding per le rinnovabili Volteo
Energie S.p.A. (preliminarmente espunta dei rapporti inerenti business minori non rientranti nel perimetro di
conferimento) in Innovatec, che nel frattempo aumentava in dimensioni per crescita esterna attraverso
l’acquisizione del gruppo quotato all’AIM Gruppo Green Power S.p.A. e si è completata con l’erogazione di
un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec di cui Gruppo Waste Italia S.p.A. era titolare. Ad
esito di suddetta distribuzione del dividendo in natura, Gruppo Waste Italia è rimasta proprietaria di una
partecipazione di minoranza di circa il 17% in Innovatec S.p.A.. In data 30 marzo 2016 - Gruppo Waste Italia
S.p.A. e Biancamano S.p.A. hanno comunicato congiuntamente di avere concordato di prorogare le
tempistiche originariamente previste per il perfezionamento dell’operazione di integrazione al 31 dicembre
2016 come scadenza ultima prevista per la realizzazione dell’operazione inizialmente fissata nel 30 aprile
2016, prevedendo analogamente la proroga di eguale periodo, ossia di otto mesi, di tutte le scadenze indicate
nell’accordo. Inoltre, in particolare, il riferimento al sopradetto aumento di capitale in Gruppo Waste Italia di
cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della
prospettata Fusione con Biancamano.
I risultati del Gruppo per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative e non sono confrontabili
con gli obiettivi 2015 comunicati al mercato a seguito di fattori interni ed esterni al Gruppo stesso e per gli
effetti economici patrimoniali e finanziari derivanti dalla sottoscrizione dell’accordo preliminare Gruppo
Waste Italia / Biancamano con conseguente finalizzazione, nel corso del secondo semestre 2015, del processo
di riorganizzazione societaria del Gruppo che ha portato alla perdita di controllo da parte della controllante
Gruppo Waste Italia S.p.A. della controllata Volteo Energie S.p.A. nonché del gruppo societario facente capo
ad Innovatec S.p.A. il cd. Hive Off di tutti quei business rinnovabili, efficienza energetica e teleriscaldamento
non riconducibili all’area ambiente. Rispetto agli obiettivi 2015 comunicati al mercato di un fatturato di Euro
205 milioni, di un EBITDA di Euro 65 milioni e un indebitamento finanziario netto di Euro 255 milioni, il
Gruppo ha conseguito ricavi per Euro 133 milioni, EBITDA per Euro 36,5 milioni e una PFN di Euro 261
milioni. In dettaglio, in riferimento alle perfomance del settore ambiente, core business attuale del Gruppo,
l’esercizio appena trascorso è stato estremamente critico per la subholding Waste Italia S.p.A.. I risultati di
tale business sono stati difatti condizionati da fattori esogeni ed endogeni quali: il perdurare di alcune
problematiche giudiziarie che hanno limitato la piena disponibilità di alcuni siti e di una discarica, i ritardi
nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate nonché i diversi
avvicendamenti ai vertici direzionali (l’attuale CEO è Il Dr Raimondo dopo le dimissioni dell’amministratore
storico di Waste Italia S.p.A. Dr Chirico in data 18 febbraio 2015 preceduto dalla successiva nomina del Dr
Friz in data 26 marzo 2015 a sua volta dimessosi per divergenze con l’azionista di riferimento in data 11
gennaio 2016). I sopra descritti cambi al vertice verificatisi nel corso del 2015 ed all’inizio del 2016 hanno
anche “ingessato” la controllata subholding su alcune decisioni strategiche previste nel Piano Industriale 20152017, le cui mancate decisioni hanno ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e redditività e hanno di
fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi gestiti. L’inasprirsi del
contesto competitivo nel settore ambientale ha inoltre comportato una generale riduzione dei prezzi, fattore
che è andato ulteriormente a pesare sulla redditività del Gruppo.
Per i motivi suesposti, gli obiettivi di EBITDA 2015 per il segmento ambientale, precedentemente comunicati
al mercato di Euro 55 milioni, sono stati limati in data 16 settembre 2015 a Euro 48 milioni. L’allungamento
delle tempistiche previste nel vecchio Piano 2015-2017 nella realizzazione delle nuove volumetrie di messa a
dimora di rifiuti, dell’attività di sviluppo di nuove autorizzazioni e delle efficienze ed ottimizzazioni operative
Pagina | 116
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
e di produzione rispetto alle iniziali previsioni di budget possono considerarsi risolte grazie alle attività messe
in campo nel corso del secondo semestre del 2015 ma, malgrado l’accelerazione delle attività della controllata
subholding per recuperare il terreno perduto nella prima parte dell’anno (come l’incremento dei conferimenti
in discarica), la controllata non è riuscita comunque a raggiungere l’obiettivo iniziale prefissato e rivisto a
settembre 2015. L’EBITDA a consuntivo 2015 per l’area ambiente si è attestato ad un valore di circa Euro 38
milioni, mentre il fatturato 2015 ha fatto segnare un valore di Euro 119 milioni da confrontarsi con un EBITDA
e un fatturato originario previsto rispettivamente di Euro 55 milioni e di Euro 131 milioni.
In riferimento ai business rinnovabili ed efficienza energetica in capo al Gruppo, come già dettagliatamente
spiegato sopra, essi sono stati oggetto di operazione di Hive Off nel corso dell’ultimo trimestre 2015, a cui va
ad aggiungersi l’affitto di ramo d’azienda del business del teleriscaldamento avvenuto in data 1° ottobre 2015
da parte di SEI Energia S.p.A. alla - ora correlata - Volteo Energie S.p.A.. Per effetto di tali operazioni i
business delle rinnovabili, efficienza energetica e teleriscaldamento non fanno attualmente più parte del
Gruppo e conseguentemente anche i ricavi, marginalità e flussi di cassa relativi compartecipano solo
parzialmente ai risultati di Gruppo già per l’esercizio 2015 (il business teleriscaldamento viene consolidato per
i primi nove mesi dell’anno, dopodiché vengono iscritti a conto economico solo i proventi verso correlate
relativi al canone di affitto da corrispondersi da parte della correlata Volteo Energie S.p.A. per la citata
operazione di fitto di ramo di azienda).
Alla luce di quanto sopra descritto, il Gruppo nella sua forma attuale non risulta più comparabile con quello
considerato nella determinazione degli obiettivi del precedente Piano Industriale 2015-2017, il quale non
descrive più il perimetro di consolidamento corrente. Il precedente Piano Industriale prevedeva infatti il
posizionamento di Gruppo Waste Italia S.p.A nel business dell’efficienza energetica, delle rinnovabili e
dell’ambiente, mentre le decisioni strategiche attuate dal Gruppo a seguito dell’accordo Biancamano del 5
agosto 2015 e la conseguente operazione di Hive Off, hanno portato nel corso del secondo semestre ad una
nuova configurazione del Gruppo stesso con esclusivo focus sulla gestione dei rifiuti e dei servizi per
l’ambiente.
Anche in considerazione delle perfomance realizzate nel corso del 2015, del perdurare delle problematiche
giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano
Industriale del business ambiente, attività core del Gruppo Waste Italia S.p.A.. Le linee guida del nuovo Piano
Industriale 2016-2020 della controllata Waste Italia S.p.A. approvate in data 24 marzo 2016 prevedono una
prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e
la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di
fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere
un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia
il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 20152017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi porteranno dal 2018 in avanti il
completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali
proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Il rallentamento delle
attività rispetto alle previsioni del precedente Piano 2015 – 2017, difatti, è teso anche a preservare lo spazio
presso i siti di smaltimento del Gruppo che quindi non vedono depauperato il proprio valore e anzi potranno
trarne vantaggio in un contesto generale che vede il numero di discariche operative sul territorio in continua
diminuzione, qualificando gli spazi residui come bene raro e quindi altamente valorizzabile. Per raggiungere
tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per mantenere invariata le capacità di
discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del capitale circolante operativo (corrente
e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders. Il Gruppo ha inoltre intrapreso tutte le azioni legali possibili
volte alla ripresa della piena operatività dei siti compresa la reiterata richiesta di dissequestro totale per il sito
di smaltimento di Cavenago d’Adda, che solo in data 21 aprile 2016 è stata accolta.
Le risultanze del nuovo Piano Industriale 2016-2020 e la generazione di cassa connessa determinano la
consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio
lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad
una rinegoziazione e revisione dei termini dei principali debiti finanziari al fine di assicurarne la coerenza con
i flussi di cassa previsti dal Piano. La sostenibilità finanziaria del vecchio Piano Industriale 2015-2017 era
peraltro garantita, oltre che dalla capacità autonoma di rimborso del Bond Waste, dalla dismissione di alcuni
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
assets non più considerati core, fra cui il più importante era la partecipazione in SEI Energia S.p.A. titolare
del business del teleriscaldamento oltre alla cessione dell’autorizzazione connessa al campo eolico di Cirò.
L’azione giudiziaria avviata ai danni di SEI Energia S.p.A. tramite decreto ingiuntivo notificato da parte di
Banca Monte dei Paschi “MPS”, secondo maggior azionista di SEI Energia S.p.A., in riferimento ad un
coobbligo di Euro 4 milioni su crediti che MPS vanta verso ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato
preventivo (Cfr paragrafo 18.3.7 della Relazione sulla Gestione) ha di fatto complicato la cessione del business
del teleriscaldamento, allungandone i tempi di realizzazione. Al fine comunque di assicurare l’operatività del
business del teleriscaldamento ai tre comuni dell’hinterland torinese, SEI Energia S.p.A. in data 1° ottobre
2015 ha concesso in affitto il ramo d’azienda operativo del teleriscaldamento alla ex controllata e ora correlata
Volteo Energie S.p.A.. Nel frattempo SEI Energia S.p.A. ha operato una formale richiesta di standstill
indirizzato alle proprie banche creditrici sul rimborso della quota capitale dei finanziamenti a medio lungo
termine in essere, così da avere una maggiore visibilità sugli sviluppi e consentire una più puntuale definizione
delle posizioni debitorie di SEI Energia e quindi dei relativi impegni finanziari futuri. Infine, in riferimento
alla messa in esercizio del campo eolico di 30MWe, alcuni eventi atmosferici avversi in Cirò (KR) hanno
causato smottamenti e frane al sito di riferimento, comportando uno stop nella costruzione del parco eolico,
con conseguenti allungamenti nelle tempistiche di generazione di cassa derivanti dalla costruzione in EPC e
dalla messa in esercizio del parco stesso.
In sintesi, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche
necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi prevedibili per i prossimi dodici mesi a budget,
nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione
di iniziare un processo di rimodulazione di alcuni rilevanti impegni finanziari definiti infra assunti dalla
capogruppo e da sue società controllate, già scaduti o in scadenza non procedendo al relativo pagamento
secondo le scadenze contrattuali il prestito obbligazionario convertibile interamente sottoscritto da Jinko Solar
al 31 dicembre 2015, le rate mensili del mutuo Banca Marche (da agosto 2015) i cui proventi furono destinati
all’acquisizione dell’autorizzazione del campo eolico di Cirò da 30MW, le ultime due rate di pagamento
dell’acquisizione della società Faeco S.r.l. dovute a giugno 2015 e 2016 di Euro 1,7 milioni l’una, nonché
iniziare un percorso di rateizzazione, in accordo con normativa vigente dei debiti verso l’Erario (scadute e a
scadere per Euro 18,1 milioni).
Le stime del fabbisogno finanziario netto per i 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio risultano essere,
le seguenti:
Dati in euro milioni
Flussi di cassa generati dall'attività operativa
WIG e società noWaste Italia S .p.A.
core
e sue controllate *
Ambiente *
(3,4)
di cui interessi Bond Waste
di cui interessi sull'indebitamento finanziario ed
obbligazioni convertibili
Flussi di cassa dall'attività di (inv) disinvestimento
Flussi di cassa dall'attività di finanziamento
1,1
(21,0)
(21,0)
(2,4)
1,8
(19,6)
(17,8)
(46,3)
(6,2)
(52,5)
(5,0)
(46,3)
--------------------
Fabbisogno finanziario netto complessivo
4,5
(2,4)
di cui mandatory redemption
di cui per ripagamenti attività finanziarie
Consolidato
WIG
(47,9)
(5,0)
(46,3)
-------------------- --------------------
(21,3)
(69,2)
* Contribuzione al Consolidato
Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su imposte, ecotassa, INPS e su fornitori per utilizzo giorni
medi standard per il Gruppo
Il Gruppo ha assunto nello sviluppo dei fabbisogni alcune ipotesi e considerazioni che hanno riflessi sulla
corrente valutazione della continuità ed interessano in particolate alcuni rateizzi concordati e in corso di
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
negoziazione nei confronti dei fornitori nonché verso lo stato, regioni, province e comuni in relazione ad alcuni
debiti maturati dalle società del Gruppo. Qualora le ipotesi di rateizzi assunti non dovessero essere
integralmente accettate dalle controparti, con ciò venendosi a creare maggiori necessità di cassa nel breve
termine, il Gruppo potrà posticipare alcuni impegni di cassa non vincolanti (quali alcuni investimenti
discrezionali e pagamenti verso correlate), nonché attingere in maniera più decisa rispetto alle previsioni al
proprio stock di crediti verso clienti del settore ambiente che dalla fine dell’esercizio 2015, è oggetto di una
specifica attività di analisi e sensibilizzazione della clientela volta a velocizzare le tempistiche di incasso.
Inoltre, il fabbisogno finanziario netto è depurato dall’esposizione in linea capitale di Euro 15 milioni della
Revolving Credit Facility fornita da BNP Paribas a Waste Italia S.p.A. (“RCF”) alla data odierna
completamente utilizzata. RCF è esposta nelle passività finanziarie a breve termine in quanto, benché sia una
linea committed Super Senior con scadenza finale il 18 maggio 2019 la stessa può essere utilizzata e rinnovata
con cadenze massimo semestrali fino alla scadenza anzidetta (per maggiori dettagli in merito alla linea in
oggetto si rimanda a quanto già descritto nella Relazione sulla Gestione). Nella valutazione della continuità la
stessa non viene considerata nei fabbisogni in quanto la Società ha proceduto e sta procedendo a rinnovare
periodicamente le linee di utilizzo in essere in relazione a predetta linea RCF. Infine, per la tipologia del
business ambiente così come per le atre società, la mensilizzazione non è rilevante ai fini dell’analisi dei
fabbisogni finanziari che, al netto dei pagamenti di interessi e mandatory redemption sul Bond Waste, non
prevedono particolari picchi di uscita / entrata di cassa e possono di conseguenza essere considerati piuttosto
costanti (al netto delle normali fluttuazioni stagionali del servizio di smaltimento dei rifiuti urbani).
Sulla base della tabella precedente e di quanto sopra esposto, il Gruppo non disporrebbe di capitale circolante
sufficiente per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per i successivi 12 mesi senza
necessari interventi di rimodulazione dei debiti del Gruppo nonché di ristrutturazione del Bond Waste per linea
capitale ed interessi.
Conseguentemente, il Gruppo, al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve termine ed iniziare la
strada del progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi nonché di
conformità con i flussi presenti e futuri di business ha avviato una serie di operazioni di rimodulazione e
ristrutturazione del proprio debito complessivo finalizzate ad un riequilibrio di medio lungo termine. Per tale
motivo proposte di rimodulazione e di ristrutturazione degli impegni illustrati sopra sono già in corso di
trattativa con le parti in causa:

In riferimento al Bond Waste di Euro 200 milioni con scadenza finale 15 novembre 2019 quotato alle
borse di Milano e Dublino e regolato dalla legge dello Stato di New York con interessi pari al 10,50%
per anno, da pagarsi ogni 15 maggio e 15 novembre, e caratterizzato da impegni di riacquisto annuale
“mandatory redemption” di parte del Bond Waste (di cui il primo pari a Euro 5 milioni ha scadenza di
presentazione dell’offerta di riacquisto entro il 29 maggio p.v.) Waste Italia S.p.A. ha dato mandato
alle società Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità di advisors finanziari e a
Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra, come advisors legali (congiuntamente gli “Advisors
Waste”), per vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del debito finanziario, anche in riferimento
all’imminente coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti nel corso
del mese di maggio 2016. Nel corso del mese di marzo 2016 sono state avviate negoziazioni con un
gruppo di Bondholders (“Comitato”) rappresentativo di circa il 50% del Bond Waste che, di propria
iniziativa, si sono raggruppati in un Comitato (qui di seguito “Comitato”) Il Comitato ha designato
Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild come advisor
finanziario (“Bondholders Advisors”) ed ha richiesto a Waste Italia S.p.A. di farsi carico dei relativi
costi; la società ha nel frattempo proceduto a formalizzare gli incarichi ai predetti Bondholders
Advisors al fine di pervenire quanto prima all’apertura del tavolo di rinegoziazione. Alla data della
presente Relazione Finanziaria si sono già tenuti incontri e sessioni telefoniche preliminari di prassi
tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando con tutti i soggetti
interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere - finalizzate,
tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della
documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo,
in data 15 giugno 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei
Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la controllata Waste Italia S.p.A. non
ha proceduto al pagamento del Coupon (“Notes”) dovuto in pari data al termine del periodo di grazia
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
di 30 giorni (“Grace Period”) previsto dal regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Pertanto, il
trustee potrebbe, o su richiesta scritta degli obbligazionisti rappresentanti il 25% dei Notes deve,
dichiarare l’ammontare in linea capitale dei Notes esigibile e pagabile e intraprendere le azioni per
ottenere il pagamento delle obbligazioni non pagate di cui alle Notes. La controllata Waste ha richiesto
al comitato dei Bondholders formale richiesta di standstill, che il comitato considererà tale dopo aver
analizzato la proposta di ristrutturazione che verrà presentata.
In considerazione di quanto precede, la controllata Waste continua a lavorare in modo costruttivo con
il comitato e conferma il proprio impegno a lavorare in modo costruttivo con il comitato dei
Bondholders e gli Advisors al fine di finalizzare la proposta di ristrutturazione e realizzare il miglior
soddisfacimento dei creditori della controllata Waste Italia.

In riferimento allo standstill richiesto agli istituti finanziatori del business del teleriscaldamento
in SEI Energia S.p.A., le negoziazioni, gli incontri e i supporti documentali scambiati tra le parti in
causa negli ultimi mesi comprovano uno standstill di fatto. SEI Energia S.p.A: è assistita dalla società
di advisory “Lucciola & Partners”, ad oggi di fatto confluita all’interno del reseau
PricewaterhouseCoopers e dallo studio legale Ambrosini di Torino. Nello specifico, le esposizioni
bancarie in essere della controllata SEI Energia S.p.A., alla data del 31 dicembre 2015, risultano ancora
aperti per un valore complessivo residuo pari ad Euro 22,6 milioni (di cui 22,2 milioni a breve in
funzione dei mancati pagamenti delle rate precedenti). Allo stato attuale, gli Istituti finanziatori stanno
esaminando il potenziale sviluppo del business del teleriscaldamento e lo stato dell’arte del potenziale
accordo SEI Energia S.p.A. con il termovalorizzatore di Gerbido (“TRM”) e sono inoltre in attesa
delle bozze di bilancio 2015 e del business plan della società con il correlato piano finanziario. Il
consiglio di amministrazione ritiene, sulla base delle informative attuali, di finalizzare l’operazione di
rimodulazione del debito nel corso del secondo semestre 2016;

In riferimento al mutuo Banca Marche, formale proposta di rimodulazione è stata inviata agli organi
deliberanti della Banca. Nello specifico la proposta inviata in data 9 marzo 2016 prevede in relazione
al piano di ammortamento della esposizione in essere di Euro 4,1 milioni, un pagamento upfront di
Euro 200 mila all’accettazione della proposta con un successivo pagamento a 60 giorni dalla
sottoscrizione di ulteriori Euro 200 mila, mentre residuo dell’esposizione con pagamenti mensili, in
60 rate a partire dal 30 settembre 2016. Condizione all’accordo di rimodulazione è anche l’accettazione
della richiesta avanzata dalla società di ottenere da Banca Marche un patto di non petendum
all’escussione di una garanzia rilasciata dalla capogruppo e avente come beneficiaria proprio Banca
Marche in relazione ad un coobbligo assunto dal Gruppo Waste Italia S.p.A. connesso ad
un’esposizione scaduta di Euro 10 milioni contratta da una società correlata di Sostenya Group Plc –
Gaon S.r.l.. Il consiglio di amministrazione ritiene, sulla base delle informative attuali e degli incontri
e delle negoziazioni in corso di finalizzare l’operazione entro il mese di giugno 2016;

La capogruppo ha avviato le trattative per ottenere la rimodulazione del prestito obbligazionario
convertibile denominato “Kinexia 2013-2015” (“POC Jinko”) per l’importo di Euro 2.948.490
scaduto al 31 dicembre 2015 ed alla data non onorato, oltre ad interessi non pagati per 73 mila,
sottoscritto integralmente in data 27 settembre 2013 dalla società Jinko Solar International Limited
(“Jinko”). In dettaglio, gli accordi iniziali prevedevano la rimodulazione del credito che Jinko aveva
nei confronti della ex controllata Volteo Energie S.p.A., pari a quella data a circa Euro 8,6 milioni in
riferimento alla fornitura a quest’ultima di pannelli fotovoltaici per la realizzazione di alcuni impianti
solari nella zona dell’agro pontino (LT), con la contemporanea risoluzione del contenzioso allora in
essere fra le parti e rinuncia ai giudizi arbitrali pendenti, penali ed interessi maturati fino alla data
dell’accordo. La rimodulazione del debito, per la quale Gruppo Waste Italia S.p.A. e Volteo Energie
S.p.A. risultano obbligate al pagamento in solido, era stata così regolata ): (i) Euro 1,5 milioni per
cassa alla data di sottoscrizione dell’accordo (condizione assolta alla data), (ii) Euro 5,18 milioni
tramite un piano di riscadenziamento mensile da pagarsi da parte di Volteo Energie S.p.A. per Euro
150 mila/mese, a far data dal 30 gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2016 (“Installment Plan Jinko”);
e (iii) Euro 2,95 milioni attraverso i fondi rivenienti dall’emissione, avvenuta in data 27 settembre
2013, del POC Jinko. Il POC Jinko aveva scadenza fissata al 31 dicembre 2015 con pagamento in
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
un'unica soluzione alla scadenza ed interessi calcolati ad un tasso di interesse annuale fisso del 5% da
corrispondersi ogni sei mesi. Il mancato rimborso alla scadenza ha determinato un Event of Default
(con decadenza dal beneficio del termine e facoltà per Jinko di richiedere il saldo immediato degli
importi dovuti e non pagati alla data) sia sulla capogruppo e sia su Volteo Energie S.p.A. in solido per
l’intero importo residuale che ad oggi ammonta a Euro 5,5 milioni circa (di cui Euro 3 milioni per
POC Jinko e Euro 2,5 milioni per l’Installment Plan Jinko). Dall’inizio di gennaio 2016, il Gruppo ha
iniziato una negoziazione con il management di Jinko per rimodulare l’intera esposizione, diversi
tavoli di trattativa sono stati avviati i quali hanno infine portato ad una proposta al momento in fase di
valutazione da parte di Jinko che può essere così sintetizzata:
o
Pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della
sottoscrizione dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili a 30 mesi a partire
dal 30 settembre 2016 e il residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko;
o
In riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto di Euro 150
mila effettuato dalla capogruppo a febbraio 2016, un pagamento rateale mensile a partire dal
30 settembre 2016 per 30 mesi;
o
Garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto verranno rilasciate dal socio di
controllo di Gruppo Waste Italia S.p.A.
Gruppo Waste Italia S.p.A., sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi
sul tavolo, ritiene di finalizzare l’operazione entro il mese di giugno 2016;

Con riferimento al debito residuo verso Feralpi per l’acquisto di Faeco S.r.l., ammontante ad oggi
a Euro 5,8 milioni, il pagamento della rata scaduta il 21 giugno 2014, pari a Euro 2,4 milioni, è stato
sospeso fino alla definizione della questione relativa alla visita ispettiva del GSE condotta nel febbraio
2013 presso l’impianto di Bedizzole riguardante la legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l., per
gli anni dal 2003 al 2011, della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas
prodotto dall’invaso. I legali del Gruppo, di comune accordo con i legali di Feralpi Holding (società
dalla quale il Gruppo ha acquistato Faeco), stanno lavorando di concerto per una definizione positiva
del contenzioso presso i tribunali amministrativi di riferimento. Quanto invece alla rata scaduta il 21
giugno 2015, pari a Euro 1,7 milioni, anch’essa non pagata, in data 12 agosto 2015 è stato notificato
dalla Camera Arbitrale di Milano l'arbitrato Feralpi Holding con il quale viene richiesta la condanna
ai danni della società controllata Ecoema S.r.l. al pagamento dell'importo tuttora non corrisposto, sono
state avviate delle trattative al fine di conciliare le parti. A tali debiti verrà ad aggiungersi l’ultima rata
di Euro 1,7 milioni a scadere a metà giugno 2016. Il consiglio di amministrazione si ritiene confidente
di addivenire alla finalizzazione di un’ipotesi di rimodulazione sostenibile del debito complessivo di
Euro 3,4 milioni entro il secondo semestre del 2016;

In aggiunta alle rimodulazioni / ristrutturazioni previste, la Società ha avviato un processo di vendita
della società E Vento Cirò S.r.l., titolare del parco eolico di 30MWe in costruzione, alla luce di una
manifestato formale interesse da parte di un Fondo di Investimento, con lettera non binding, ad
acquisire il parco eolico. Sulla base delle negoziazioni in corso e delle lettere fin qui ricevute dal
Fondo, l’introito complessivo si attesterebbe a circa Euro 3,6 milioni, di cui il 50% all’acquisto e il
50% a 12 mesi dall’allaccio. Si ritiene, visto che il parco eolico deve essere realizzato entro e non oltre
fine maggio 2017 e se la fase negoziale si concluda con una reciproca soddisfazione di interesse tra le
parti e se la due diligence che verrà predisposta dai potenziali compratori avrà esito positivo, una
pronta definizione della cessione.

Il socio di controllo Sostenya Group Plc di concerto con la capogruppo ha chiesto inoltre sostegno al
secondo socio di maggioranza relativa Sinergo Sgr (titolare del 22% delle azioni di Gruppo Waste
Italia S.p.A.) per assisterlo nel percorso di rimodulazione chiedendo a quest’ultimo di riscadenzare il
prestito obbligazionario convertibile da lui sottoscritto di Euro 6,1 milioni (POC WIZ) con scadenza
agosto 2016 più interessi che matureranno nel corso del 2016 per circa Euro 0,2 milioni.

In tale contesto, il Gruppo farà affidamento oltre al buon esisto delle succitate “rimodulazioni” e
“ristrutturazioni”, al supporto finanziario di postergazione dei crediti di Sostenya Group Plc, socio
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
di riferimento di WIG, che si è dichiarato disponibile a postergare i suoi crediti verso la capogruppo
Gruppo Waste Italia S.p.A. di circa Euro 6,6 milioni fin quando i flussi non ne permetteranno il
ripagamento con scadenza di dodici mesi dalla data della presente Relazione.
Per l’esercizio 2016 gli effetti ipotizzabili dagli interventi di cui sopra principalmente rappresentati dallo
standstill sugli interessi e dall’annullamento della mandatory redemption relativamente a Bond Waste sono i
seguenti:
Dati in euro milioni
WIG e società nocore
Waste Italia
S.p.A.
Consolidato
Ambiente
e sue
WIG
controllate
a)
Fabbisogno Finanziario complessivo
successivi 12 mesi *
(47,9)
(21,3)
(69,2)
22,4
22,4
interventi:
Ristrutturazione Bond Waste
Rimodulazione oltre 12 mesi Mutuo Banca
Marche (Euro 0,6mm già inserito a breve)
POC WIZ
3,5
3,5
6,3
6,3
POC Jinko
1,5
1,5
Feralpi
5,8
5,8
Incassi vendita Cirò
1,8
1,8
Rimodulazione debito SEI
22,6
22,6
Postergazione debiti verso Sostenya
6,6
6,6
b)
Totale degli interventi
c)
Fabbisogno finanziario netto complessivo
netto interventi (a + b)
48,1
22,4
70,5
0,2
1,1
1,3
* Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su imposte Erario, ecotassa, Inps e su fornitori per
utilizzo giorni meri standard per il Gruppo
In sintesi, in considerazione dei risultati dell’esercizio 2015 non in linea con il vecchio Piano Industriale 20152017, il Gruppo ha approvato in data 24 marzo 2016 le Guidelines 2016-2020 del business ambiente e il
relativo Piano Industriale. Tale Piano Industriale include nuove proiezioni economico finanziarie da
aggiungersi alle stime dei flussi di cassi attesi per i prossimi dodici mesi per il ramo holding company/corporate
sulla base delle quali si evidenzia, oltre alla consapevolezza che l’entità del Bond Waste non risulta più
sostenibile nel medio lungo termine sia per linea capitale che per linea interessi, un assorbimento di cassa per
altri impegni del Gruppo tale da generare già nell’anno 2016 un rilevante deficit finanziario. Tale deficit non
sarebbe sostenibile né per il Gruppo Waste Italia. in assenza dei sopracitati interventi specifici, rendendosi
necessario procedere quanto prima ad una rimodulazione/ristrutturazione degli stessi al fine di assicurarne la
coerenza con i flussi di cassa previsionali di Gruppo nonché iniziare già da subito un percorso di analisi, in
riferimento agli impegni già contrattualizzati dalla holding quotata aventi scadenza superiore ai dodici mesi
per il tempo necessario alla definizione di una struttura finanziaria del Gruppo che consenta un riequilibro
patrimoniale e finanziario, coerentemente con le necessità evidenziate dalle proiezioni di cassa per i prossimi
12 mesi ed, in prospettiva, per gli anni successivi.
Proprio in quest’ottica, in data 24 maggio 2016 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato,
nelle more dell’analisi condotta della propria struttura patrimoniale, di dare mandato al Presidente del
Consiglio di Amministrazione di sottoscrivere alle migliori condizioni un contratto di advisory finanziario e
legale alla Bigfour Ernst&Young per assistere la Società all’attuale fase di riorganizzazione aziendale e
ripianificazione finanziaria. Nello specifico, il mandato consisterà nella condivisione di un piano con i
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
principali stakeholders della Società diretto a consentire una ripianificazione finanziaria idonea alla
prosecuzione dell’attività della holding e allo sviluppo di quella delle società controllate.
Si tenga inoltre in considerazione che il Gruppo ha previsto tra l’altro la cessione degli impianti di sfruttamento
energetico da biodigestione di prodotti e scarti agricoli dell’agro pontino (1MW l’uno) e del business del
teleriscaldamento, i cui i potenziali proventi netti di cassa da cessione non sono stati inseriti nella tabella
soprariportata, in considerazione anche del fatto che alla data di approvazione della presente Relazione non vi
sono ancora manifestazioni di interesse concrete.
Ove le sopracitate modalità di copertura non si realizzassero o si realizzassero in misura parziale o non nei
modi e tempi previsti, il Gruppo potrà intervenire accelerando le tempistiche di cessione degli assets di cui
sopra e/o rimodulando la tempistica di realizzazione degli investimenti programmati in riferimento al business
ambiente. Quest’ultimo evento potrebbe conseguentemente comportare lo slittamento del raggiungimento dei
risultati attesi del Piano Ambiente ovvero la rimodulazione degli stessi.
In aggiunta o in alternativa alla rimodulazione degli investimenti sopra illustrata, il Gruppo, anche in
considerazione dell’espressa disponibilità del socio Sostenya Group Plc, potrà anche ricorrere ad operazioni
straordinarie di rafforzamento patrimoniale, utilizzando l’espressa delega quinquennale conferita
dall’assemblea straordinaria degli azionisti del 17 settembre 2013 al consiglio di amministrazione ad
aumentare il capitale sociale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo (comprensivo di
sovrapprezzo) di Euro 150 milioni. L’ammontare residuo ancora disponibile della delega concessa, alla data
di approvazione del presente bilancio, è pari a Euro 99,5 milioni. Si ricorda che il socio Sostenya Group Plc
potrebbe procedere ad un potenziale aumento di capitale – convertendo in tutto od in parte i crediti vantati da
Sostenya Group nei confronti della controllata Gruppo Waste Italia S.p.A. e pari alla data del 31 dicembre
2015 a circa Euro 6,6 milioni.
Si ricorda inoltre che gli Amministratori, nel valutare positivamente la compatibilità della distribuzione del
dividendo straordinario con quanto dichiarato nel comunicato del 22 aprile 2015 “Kinexia presenta alla
comunità finanziaria e ai media il nuovo piano industriale 2015-2017” in relazione alla necessità di un
“aumento di capitale in Kinexia con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto
Debt/Equity (“D/E”)”, hanno tenuto in considerazione anche la prospettata fusione per incorporazione del
Gruppo Biancamano in Kinexia (“Fusione”). Suddetta Fusione verrà finalizzata solo se si addiverrà alla
ristrutturazione del debito di Biancamano tramite la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale
di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del Gruppo. E’ inoltre previsto, successivamente alla
stipula dell’atto di fusione, un aumento di capitale di circa Euro 10 milioni rivolto al mercato finalizzato a
consolidare la posizione finanziaria del Gruppo nella sua configurazione attesa post fusione.
Conseguentemente, facendo riferimento all’aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A., di cui al
comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della
prospettata Fusione. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà
le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, dei ratio patrimoniali. Nel
frattempo, il versamento in conto futuro aumento di capitale pari a 5 milioni di euro da parte dell’azionista di
riferimento di Gruppo Waste Italia S.p.A., Sostenya Group Plc, citato nel richiamato comunicato del 27 agosto
2015, è avvenuto in data 22 settembre 2015.
Il consiglio di amministrazione di Gruppo Waste Italia S.p.A., pur in presenza delle incertezze sopra descritte
che potrebbero fare sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad operare in continuità, alla luce
dell’atteso buon esito delle azioni intraprese illustrate, ritiene che allo stato attuale sussistano le condizioni per
continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale, così come definito dai principi contabili di
riferimento, nella redazione della presente Relazione Finanziaria consolidata e separata del Gruppo Waste
Italia. Il persistere del presupposto della continuità aziendale dipende soprattutto dalla disponibilità degli
obbligazionisti del Bond Waste e delle obbligazioni convertibili scadute o in scadenza nel 2016, nonché degli
istituti finanziatori, a supportare l’esecuzione di suddette azioni di rimodulazione/ristrutturazione e la
definizione di una struttura patrimoniale e finanziaria maggiormente allineata alle attuali possibilità del
Gruppo.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra potrebbe determinare il venir meno del
presupposto della continuità aziendale e la necessità per la Società di assumere le opportune determinazioni
nel rispetto delle norme vigenti.
FORMA E CONTENUTI E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali
(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS), integrati
dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee – SIC e International Financial Reporting
Interpretations Commettee – IFRIC).
I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dai Consigli di Amministrazione e/o
Amministratori Unici per l’approvazione da parte delle assemblee degli azionisti delle singole società,
opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) e ai
criteri di Gruppo.
Il bilancio consolidato è stato predisposto secondo il principio generale del costo storico, con l’eccezione delle
voci di bilancio che secondo gli IFRS sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
I principi di consolidamento, i criteri applicati nella conversione dei bilanci espressi in valuta estera, i principi
contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione di tale bilancio sono omogenei con quelli
utilizzati in sede di redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 al quale si rimanda per la
trattazione.
La redazione del bilancio consolidato richiede da parte degli amministratori l’effettuazione di stime e
assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa,
nonché sulle attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle
esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e vengono adottate quando il
valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si
consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste
periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico, qualora la stessa interessi solo
l’esercizio. Nel caso in cui la revisione interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata
nell’esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi esercizi futuri. I risultati che si consuntiveranno
potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori
considerati nella determinazione delle stesse.
Il presente bilancio consolidato è stato approvato dal consiglio di amministrazione della Capogruppo Gruppo
Waste Italia S.p.A. in data 17 maggio 2016 ed è stato assoggettato a revisione contabile da parte di BDO Italia
S.p.A.
Per completezza informativa si segnala inoltre che nel corso del 2015 sono state pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale delle Comunità Europee (G.U.C.E.) le seguenti principali modifiche ai principi contabili
internazionali e alle interpretazioni applicabili a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2010–2012)
In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 28-2015 che ha recepito a livello comunitario
alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2010–2012. In particolare, si segnala:
 IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni (Definizione di condizione di maturazione): la modifica chiarisce
il significato delle “condizioni di maturazione” definendo separatamente le “condizioni di
conseguimento di risultati” e le “condizioni di servizio”;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015



IFRS 3 - Aggregazioni aziendali (Contabilizzazione del “corrispettivo potenziale” in un’aggregazione
aziendale): la modifica chiarisce come deve essere classificato e valutato un eventuale “corrispettivo
potenziale” pattuito nell’ambito di un’aggregazione aziendale;
IFRS 8 - Settori operativi (Aggregazione di settori operativi e riconciliazione del totale delle attività
dei settori oggetto di reporting con le attività dell’entità): la modifica introduce un’ulteriore
informativa da presentare in bilancio. In particolare, deve essere fornita una breve descrizione circa il
modo in cui i settori sono stati aggregati e quali indicatori economici sono stati considerati nel
determinare se i settori operativi hanno caratteristiche economiche similari;
IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (servizi di dirigenza strategica):
la modifica chiarisce che è parte correlata anche la società (od ogni membro di un gruppo di cui è
parte) che presta alla reporting entity o alla sua controllante servizi di dirigenza strategica. I costi
sostenuti per tali servizi costituiscono oggetto di separata informativa. L’adozione di dette modifiche
non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31
dicembre 2015.
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2011-2013)
In data 18 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 1361-2014 che ha recepito a livello comunitario
alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2011-2013. I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti
aspetti:
 “Modifica all’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali”: la modifica chiarisce che l’IFRS 3 non si applica nel
contabilizzare la costituzione di un accordo per un controllo congiunto (IFRS 11) nel bilancio dello
stesso;
 “Modifica all’IFRS 13 – Valutazione del fair value”: la modifica chiarisce che l’eccezione prevista dal
principio di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull’esposizione netta di portafoglio
si applica anche a tutti i contratti che rientrano nell’ambito di applicazione dello IAS 39 anche se non
soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 per essere classificati come attività/passività finanziarie;
 “Modifica allo IAS 40 – Investimenti immobiliari”.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31
dicembre 2015.
Modifiche allo IAS 19 - Benefici per i dipendenti (Piani a Benefici Definiti - Contributi da dipendenti)
In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 29-2015 che ha recepito a livello comunitario
alcune modifiche allo IAS 19 (Benefici per i dipendenti). In particolare, dette modifiche hanno l’obiettivo di
chiarire come rilevare i contributi versati dai dipendenti nell’ambito di un piano a benefici definiti. L’adozione
di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015.
FORMA DEI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI
Relativamente alla forma dei prospetti contabili consolidati la società ha optato di presentare le seguenti
tipologie di schemi contabili:
 per lo schema di Stato Patrimoniale è stato adottato il criterio “corrente / non corrente” separando le
poste correnti e non correnti con scadenza, rispettivamente, entro e oltre 12 mesi dalla data di bilancio;
 per lo schema di Conto Economico è stato adottato lo schema con i costi classificati per natura ed
evidenzia;
 per lo schema Altre componenti di conto economico complessivo evidenzia se applicabile le
componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
 per la variazione del patrimonio netto consolidato si riporta un prospetto che evidenzia separatamente
il risultato di esercizio ed ogni altra eventuale variazione non transitata a conto economico ma imputata
direttamente al patrimonio netto;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

per il rendiconto finanziario consolidato è stato adottato lo schema per area di formazione dei flussi di
cassa preparato secondo il metodo indiretto come consentito dallo IAS 7.
CONTENUTO DEL BILANCIO CONSOLIDATO
Il bilancio consolidato include il bilancio di Gruppo Waste Italia S.p.A. e quelli delle imprese sulle quali
Gruppo Waste Italia esercita direttamente o indirettamente il controllo. Gruppo Waste Italia controlla una
partecipata quando, nell’esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti
variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere
sui ritorni variabili della partecipata. L’esercizio del potere sulla partecipata deriva dall’esistenza di diritti che
danno a Gruppo Waste Italia la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel
proprio interesse.
Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente acquisito
dal Gruppo.
I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli d’esercizio di società o consolidati di settore approvati
dagli organi sociali competenti delle rispettive società, opportunamente modificati, ove necessario, per
adeguarli ai principi contabili di Gruppo.
In allegato 1 sono elencate le società incluse nell’area di consolidamento ed i relativi rapporti di partecipazione.
Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta funzionale nella quale sono condotte la
maggior parte delle operazioni del Gruppo.
Al fine di favorire la chiarezza espositiva ed una più semplice comprensione del contenuto del presente
documento, i valori sono espressi in migliaia di Euro arrotondati per eccesso se le centinaia sono superiori a
Euro 500 e per difetto se inferiori. Sono state inoltre omesse le voci che nel presente e nel precedente bilancio
consolidato sono pari a zero.
VARIAZIONI DELLA STRUTTURA DEL GRUPPO
Filiera Rinnovabili
Nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza
dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di
separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili dalle altre attività,
consentendo così un focus esclusivo della Società holding nel business dell’ambiente.
A tal fine, tramite l’erogazione di un dividendo straordinario in natura della partecipazione di Innovatec S.p.A.,
Gruppo Waste Italia S.p.A. si è “spogliata” (“Hive Off”) del business delle rinnovabili (comprensivo dei settori
dell’efficienza energetica e rinnovabili tra cui il segmento EPC e General contracting) non più ritenuto core
per quest’ultima. Anteriormente al dividendo straordinario, il Gruppo Waste Italia S.p.A. ha ceduto, tramite
una operazione di conferimento alla controllata Innovatec S.p.A. (quotata all’AIM Italia), il 100% del capitale
sociale di Volteo Energie S.p.A.
Al fine di addivenire a tale strutturazione societaria, in parziale esecuzione al succitato processo riorganizzativo
in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l:
i)
il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100;
ii)
il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100;
iii)
l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000;
iv)
il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
v)
vi)
vii)
viii)
il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000;
il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000;
il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000;
il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015
a Kinexia S.p.A. – oggi Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 2.347.533).
In forza delle operazioni fin qui illustrate compongono la filiera Rinnovabili le seguenti società (classificate
per segmento operativo di appartenenza):
Teleriscaldamento
 Sei Energia S.p.A. (e la collegata N.O.V.E. S.p.A.);
 Servizi Energetici Innovativi S.r.l.
Produzione Energia Elettrica
 E-Vento Cirò S.r.l.;
 Castelvetrano Windpower S.r.l.;
 IGM S.r.l.;
 Sassari Biogas Società Agricola S.r.l.;
 ER Società Agricola A.R.L. (società discontinuata ai sensi dell’IFRS 5 in quanto destinate alla
vendita);
 Bioenergie S.r.l. Società Agricola (società discontinuata ai sensi dell’IFRS 5 in quanto destinate alla
vendita).
Si segnala che non fanno più parte del segmento operativo “Produzione Energia Elettrica” le società Atria
Solar S.r.l. e Energia del Futuro S.r.l. a seguito della loro fusione per incorporazione in Volteo Energie S.p.A.
occorsa nel corso del presente esercizio.
Nella circostanza di uscita da un settore strategico (così definito ai sensi dell’IFRS 8, fattispecie applicabile al
settore dell’efficienza energetica e dell’EPC e General contracting), il principio contabile IFRS 5 prevede che
il conto economico 2015 della linea di business discontinuata non concorra al risultato dell’esercizio su ogni
linea di costo e ricavo per natura, ma il risultato complessivo della linea di business discontinuata sia riflesso
in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato delle attività destinate alla
vendita/cessate”; stesso trattamento viene applicato alle attività e passività connesse al business discontinuato,
che non concorrono agli attivi e passivi delle attività continue ma vengono esposti sinteticamente in specifiche
voci dell’attivo e del passivo. Il principio IFRS 5 richiede altresì che il conto economico dell’esercizio
comparativo venga riesposto in modo da rendere comparabili i perimetri delle attività continuate e
discontinuate nei due esercizi esposti nella comunicazione finanziaria. Nel caso di specie, l’IFRS 5 ha impatto
solo sulla esposizione del conto economico in quanto, al 31 dicembre 2015, le attività e passività del settore di
efficienza energetica discontinuato sono già state cedute e non concorrono quindi più alla situazione
patrimoniale finanziaria consolidata alla data di riferimento.
Filiera Ambiente
Operazioni di acquisizione/dismissione:
(i)
In data 1 marzo 2015 è stato sottoscritto fra Waste Italia S.p.A. e Waste to Water S.r.l. (società
controllata da Sostenya Group PLC), un contratto preliminare di vendita del 100% della
partecipazione detenuta da Waste Italia S.p.A. in Alice Ambiente S.r.l. (con patto di retrovendita)
A seguito della stipula di suddetto contratto preliminare, le parti hanno poi proceduto a
sottoscrivere il connesso contratto definitivo di cessione in data 23 marzo 2015 confermando le
pattuizioni contenute nell’accordo preliminare. Per effetto della sottoscrizione del contratto
definitivo la totalità delle quote di Alice Ambiente S.r.l. è stata trasferita da Waste Italia S.p.A. a
favore di Waste to Water S.r.l. a far data dal 23 marzo 2015.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
(ii)
in data 13 marzo 2015, l’assemblea di Bioevo S.r.l. ha deliberato di modificare la denominazione
sociale da "Bioevo S.r.l." in "Waste to Water S.r.l.". L’atto è stato iscritto presso il competente
Registro delle Imprese in data 25 marzo 2015. Sempre in pari data Volteo Energie S.p.A. ha ceduto
a Waste Italia S.p.A. il 100% del capitale sociale di Waste to Water (già Bioevo S.r.l.).
Altre operazioni
(i)
in data 18 dicembre 2014 l’assemblea dei soci di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. ha deliberato di
aumentare il capitale sociale a pagamento per un importo massimo di Euro 7.656 e quindi da Euro
10.000 ad Euro 17.656 oltre a sovrapprezzo complessivo di Euro 25.992.344. In data 19 dicembre
2014 Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha sottoscritto il suddetto aumento di capitale per
l’importo ad essa spettante in base alla propria quota di partecipazione pari all’85% del capitale
sociale (quindi per Euro 6.507 a titolo di aumento capitale sociale ed Euro 22.093.493 a titolo di
sopraprezzo) raggiungendo così una quota di controllo del 90,93%. Successivamente Kinexia ha
sottoscritto e versato parte della quota riveniente dall’inoptato pari complessivamente ad Euro
3.000.000, di cui Euro 883 a capitale sociale ed Euro 2.999.117 a sopraprezzo.
(ii)
in data 27 novembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha trasferito alla società Waste Italia
Partecipazioni Srl tutte le n. 31.062.000 azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia
Holding S.p.A. di sua proprietà par un importo complessivo di Euro 47.923.608,64. Il debito
rinveniente dall’operazione di trasferimento è stato, come da accordi, convertito in finanziamento
infruttifero postergato. A seguito di tale operazione WIG si ritrova a detenere il 91,37% di WIP
che a sua volta detiene il 96,4% di WIH.
(iii)
in data 17 dicembre 2015 le società Bossarino S.r.l. e Geotea S.p.A. si sono fuse per incorporazione
in Waste Italia S.p.A. La fusione avrà effetto nei confronti dei terzi ai sensi dell'art. 2504 bis codice
civile alla data del 1° gennaio 2016. Le operazioni della società incorporata saranno imputate al
bilancio della società incorporante, anche per gli effetti fiscali ed ai fini sulle imposte sui redditi,
a decorrere dal 1° gennaio 2016.
CRITERI DI CONSOLIDAMENTO
I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dai consigli di amministrazione per
l’approvazione da parte delle assemblee degli azionisti delle singole società, opportunamente riclassificati e
rettificati per adeguarli ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e ai criteri di Gruppo.
Le percentuali di possesso, utilizzate per le società a consolidamento integrale, corrispondono a quelle
civilistiche, considerando le quote di possesso indirette. Le società per le quali la Capogruppo esercita un
controllo congiunto con altri soggetti terzi vengono consolidate con il metodo del patrimonio netto. Le società
collegate vengono valutate con il metodo del patrimonio netto. I bilanci delle società controllate vengono
inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data da cui comincia il controllo e fino alla data in cui tale
controllo cessa.
Le partite di debito e credito e tutte le operazioni di importanza significativa intercorse fra le società consolidate
sono eliminate. Gli utili derivanti da operazioni fra società consolidate, o valutate con il metodo del patrimonio
netto e inclusi nell'attivo patrimoniale a fine periodo in quanto non ancora realizzati, vengono eliminati se di
ammontare significativo.
Il valore di carico delle partecipazioni consolidate è eliminato a fronte del patrimonio netto delle società
partecipate comprensivo degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione. La differenza
emergente è trattata come avviamento (o goodwill) e come tale contabilizzata ai sensi dell’IFRS n.3. Le quote
di patrimonio netto e di risultato netto di competenza di soci terzi delle controllate consolidate sono esposte
separatamente in un'apposita voce del patrimonio netto e del conto economico consolidato. Le differenze tra
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
il costo di acquisizione e il patrimonio netto a valori correnti alla data dell’acquisto delle controllate, ove
possibile, vengono imputate a specifiche voci dell’attivo e del passivo delle società partecipate. Nel caso la
differenza positiva rappresenti un maggior valore pagato a titolo di avviamento lo stesso viene contabilizzato
tra le immobilizzazioni immateriali e sottoposto a impairment con periodicità almeno annuale. Nel caso in cui
residuasse una differenza negativa, la stessa sarebbe imputata a Patrimonio Netto, nella Riserva di
consolidamento.
In caso di acquisto di partecipazioni di controllo non totalitarie l’avviamento è iscritto solo per la parte
riconducibile alla capogruppo. Gli incrementi e i decrementi del patrimonio netto delle società consolidate
imputabili ai risultati conseguiti successivamente alla data di acquisto della partecipazione, in sede di elisione,
vengono iscritti in un’apposita riserva di patrimonio netto denominata “Utili / (perdite) portati a nuovo”.
Se la contabilizzazione iniziale di un’aggregazione aziendale può essere determinata solo provvisoriamente
entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione viene realizzata, in quanto possono determinarsi solo
provvisoriamente i fair value da assegnare ad attività, passività o passività potenziali identificabili
dell’acquisito ovvero il costo dell’aggregazione, l’aggregazione viene contabilizzata utilizzando tali valori
provvisori.
Dovranno essere rilevate le rettifiche di tali valori provvisori in seguito al completamento della
contabilizzazione iniziale:
(a) entro dodici mesi dalla data di acquisizione;
e
(b) a partire dalla data di acquisizione. Pertanto:
(i) il valore contabile di un’attività, passività o passività potenziale identificabile rilevata o
rettificata in seguito al completamento della contabilizzazione iniziale deve essere calcolato
come se il relativo fair value alla data di acquisizione fosse stato rilevato a partire da quella
data.
(ii) l’avviamento o qualsiasi utile rilevato deve essere rettificato, a partire dalla data di
acquisizione, per un importo pari alla rettifica apportata al fair value alla data di acquisizione
dell’attività, passività o passività potenziale identificabile che viene rilevata o rettificata.
(iii) le informazioni comparative presentate per gli esercizi prima del completamento della
contabilizzazione iniziale dell’aggregazione devono essere presentate come se la
contabilizzazione iniziale fosse stata completata dalla data di acquisizione. Sono inclusi gli
effetti di ammortamenti e svalutazioni ulteriori, oppure altri effetti economici rilevati in
seguito al completamento della contabilizzazione iniziale.
Le partecipazioni destinate alla vendita, come quelle acquisite con il solo scopo di essere alienate entro i dodici
mesi successivi, sono classificate separatamente nelle “attività possedute per la vendita”.
I dividendi incassati dalle società consolidate sono eliminati.
Le voci di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta estera sono convertite in Euro applicando i cambi
di fine periodo. Le voci di conto economico dei bilanci espressi in moneta estera sono convertite in Euro ai
cambi medi dell’esercizio. Le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di
fine esercizio vengono imputate alla riserva da conversione, unitamente alla differenza tra il risultato
economico e patrimoniale.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Di seguito sono esposti i criteri utilizzati nella formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015:
Immobilizzazioni immateriali
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate
dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l’avviamento, quando acquisito a titolo
oneroso. L’identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l’immobilizzazione
immateriale acquisita dall’avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l’immobilizzazione
immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l’immobilizzazione è separabile, ossia
può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre
immobilizzazioni.
Il controllo dell’impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti
dall’immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l’accesso ad altri. Le immobilizzazioni immateriali sono
iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le
stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte
internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell’esercizio in cui sono state
sostenute.
Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti
accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità successivamente
indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri
benefici economici legati all’immobilizzazione immateriale sono conseguiti dalla società sono rilevate
modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote
di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita definita sono rilevate a Conto economico nella
categoria di costo coerente con la funzione dell’immobilizzazione immateriale.
In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una
verifica di perdita di valore (“Impairment Test”) secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo
“Perdita di valore delle immobilizzazioni”; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi
ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno portato alla loro svalutazione. Le
immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l’utilizzo sono
sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici
indicatori di perdita di valore secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle
immobilizzazioni”.
Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come
differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico del bene e sono rilevati a Conto economico al
momento dell’alienazione.
Avviamento
L’avviamento derivante dall’acquisizione di società controllate è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta
l’eccedenza del costo di acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell’acquirente del fair value netto riferito ai
valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento
non è più ammortizzabile e viene decrementato delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con
le modalità descritte di seguito. L’avviamento viene sottoposto ad un’analisi di recuperabilità con cadenza
annuale o anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far
emergere eventuali perdite di valore.
Se la contabilizzazione iniziale di un’aggregazione aziendale può essere determinata solo provvisoriamente
entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione viene realizzata, in quanto possono determinarsi solo
provvisoriamente i fair value da assegnare ad attività, passività o passività potenziali identificabili
dell’acquisito ovvero il costo dell’aggregazione, l’aggregazione viene contabilizzata utilizzando tali valori
provvisori. Dovranno essere rilevate le rettifiche di tali valori provvisori in seguito al completamento della
contabilizzazione iniziale entro dodici mesi dalla data di acquisizione e a partire dalla data di acquisizione. Si
rimanda al capitolo “Criteri di Consolidamento”.
L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso le modalità successivamente indicate nella sezione
relativa alle perdite di valore delle attività immobilizzate. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte
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dell’unità generatrice dei flussi sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore.
Le eventuali svalutazioni dell’avviamento non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
Immobilizzazioni materiali
Le attività materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili e
necessari alla messa in funzione del cespite (ad esempio: trasporti, dazi doganali, costi di installazione e
collaudo, spese notarili e catastali e l’eventuale IVA indetraibile), incrementato, quando rilevante ed in
presenza di obbligazioni, del valore attuale del costo stimato per il ripristino ambientale del sito oppure dello
smantellamento. Gli oneri finanziari, se direttamente imputabili all’acquisizione o costruzione del bene,
vengono capitalizzati come parte del costo del bene stesso se la natura del bene ne giustifica la capitalizzazione.
Qualora delle componenti rilevanti delle immobilizzazioni materiali presentino delle vite utili differenti, tali
componenti sono contabilizzate separatamente mediante l’attribuzione a ciascuna componente della propria
vita utile al fine del calcolo degli ammortamenti (cosiddetto Component Approach).
I terreni, sia annessi a fabbricati civili e industriali che privi di costruzione, non sono ammortizzati in quanto
la loro vita utile è illimitata, ad eccezione dei terreni utilizzati nell’attività produttiva che sono soggetti a
deperimento nel corso del tempo (ad esempio discariche, cave).
I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al Conto economico nell’esercizio in cui sono
sostenuti. Gli oneri per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono
e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali
svalutazioni. L’ammortamento è calcolato a decorrere dall’entrata in esercizio del singolo bene in quote
costanti in base alla vita utile stimata del bene per l’impresa. Il valore di presunto realizzo che si ritiene di
recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. La vita utile di ogni bene viene riesaminata con
periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati al fine di una corretta iscrizione del
valore del bene stesso. Le discariche sono ammortizzate sulla base della percentuale di riempimento
determinata come rapporto tra volumetria occupata alla fine del periodo e volumetria complessivamente
autorizzata.
Percentuale annua
- Impianti e macchinari
- Attrezzatura industriale e commerciale
- Mobili, arredi e macchine d’ufficio
- Automezzi
- Fabbricati
- Terreni /Diritti di superficie
- Impianti di messa a dimora di rifiuti
3,33%-20%
15%-40%
12%-20%
20% -25%
2% o fair value
non ammortizzati –durata diritto
in base alla % di riempimento
In presenza di indicatori specifici tali da far supporre l’esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni
materiali sono assoggettate ad una verifica di perdita di valore (“Impairment Test”) secondo le modalità
illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle immobilizzazioni”; le eventuali svalutazioni possono
essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che le hanno determinate.
Al momento della alienazione o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, lo
stesso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di
cessione e il valore di carico) viene rilevata a Conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Immobilizzazioni in leasing
Vengono identificate due tipologie di leasing, finanziario ed operativo. Un leasing è considerato finanziario
quando trasferisce al locatario parte significativa e sostanziale dei rischi e benefici connessi con la proprietà
del bene e quando, singolarmente o congiuntamente, sono presenti i seguenti indicatori:
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




il contratto trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto stesso;
il locatario ha l’opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore
al fair value alla data alla quale si può esercitare l’opzione, cosicché, all’inizio del leasing, è
ragionevolmente certo che sarà esercitata;
la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è
trasferita;
all’inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale almeno al
fair value del bene locato;
i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare
loro importanti modifiche.
I beni patrimoniali a disposizione delle società del Gruppo grazie a contratti rientranti nella categoria del
leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali al loro fair value risultante alla data di
acquisto; la corrispondente passività verso il locatore è inclusa nello stato patrimoniale come passività
finanziaria. Essi sono ammortizzati lungo la vita utile stimata.
I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi tra quota capitale, che viene registrata a riduzione delle
passività finanziarie, e quote interessi. Gli oneri finanziari sono direttamente imputati al conto economico
dell’esercizio.
Per i contratti di leasing operativo invece i canoni sono registrati a conto economico in modo lineare lungo la
vita del contratto.
Perdite di valore di attività immobilizzate
Il valore contabile delle attività immobilizzate è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore,
qualora eventi o cambiamenti di situazioni indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se
esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di presumibile realizzo,
le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle attività
immobilizzate è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita ed il valore d’uso.
Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante
imposte che riflette la stima corrente del mercato, riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi
specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di
realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le
perdite di valore sono contabilizzate nel Conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali
perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, lo stesso è determinato in relazione
all’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U. Cash Generating Unit) o all’insieme di CGU cui tale attività
appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente. Le CGU sono state individuate, coerentemente alla
struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata
autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili.
Come richiesto dal documento di Banca d’Italia, Consob e Isvap n.4 del marzo 2010, la verifica
dell’impairment test sugli avviamenti e partecipazioni è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in
data 27 aprile 2016.
Si rimanda per le modalità e i risultati delle analisi sopra descritte nel Capitolo “Perdite di valore di attività
immobilizzate”.
Partecipazioni in altre imprese ed altri titoli
Secondo quanto previsto dai principi IAS 32 e 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle
collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate
al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano indeterminabili: in tale
evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo. Gli utili o le perdite derivanti da adeguamenti di valore
vengono riconosciuti in una specifica riserva di patrimonio netto. In presenza di perdite permanenti di valore
o in caso di vendita, gli utili o le perdite riconosciuti fino a quel momento nel patrimonio netto sono
contabilizzati a conto economico.
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Joint-venture
Le compartecipazioni in joint-venture sono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo, determinato con il metodo del FIFO, ed il
valore netto di presumibile realizzo. Il costo di acquisto viene determinato per periodo di riferimento,
relativamente ad ogni voce di magazzino. Il costo FIFO include gli oneri accessori di competenza, riferiti agli
acquisti del periodo. Gli oneri finanziari correlabili all’acquisizione, costruzione o produzione di determinate
attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l’uso o per la vendita (qualifying
assets) sono capitalizzati unitamente all’attività stessa.
Lavori in corso su ordinazione
I lavori in corso sono rilevati sulla base del metodo dello stato di avanzamento (o percentuale di
completamento) secondo il quale i costi, i ricavi ed il margine vengono riconosciuti in base all’avanzamento
dell’attività produttiva, determinato facendo riferimento al rapporto tra costi sostenuti alla data di valutazione
e costi complessivi attesi sul programma o sulla base delle unità di prodotto consegnate.
La valutazione riflette la migliore stima dei programmi effettuata alla data di bilancio. Periodicamente sono
effettuati aggiornamenti delle stime. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell’esercizio in cui
sono effettuati gli aggiornamenti.
Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l’insorgere di una perdita a
livello di margine industriale, questa sarà riconosciuta nella sua interezza nell’esercizio in cui la stessa divenga
ragionevolmente prevedibile.
I lavori in corso su ordinazione sono esposti al netto degli eventuali fondi svalutazione e degli anticipi da
clienti ricevuti sulle commesse.
Attività/passività finanziarie
Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e collegate)
detenute per la negoziazione (cd. Partecipazioni di trading) e quelle disponibili per la vendita, i crediti e i
finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall’impresa e le altre attività
finanziarie correnti come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ne sono esempi: i titoli prontamente
negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e i crediti finanziari esigibili entro tre mesi).
Vi si includono anche i debiti finanziari, i debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie
nonché gli strumenti derivati.
Le attività e le passività finanziarie sono rilevate contabilmente al valore equo all’insorgere dei diritti e obblighi
contrattuali previsti dallo strumento. La loro iscrizione iniziale tiene conto dei costi di transazione direttamente
attribuibili all’acquisizione e dei costi di emissione che sono inclusi nella valutazione iniziale di tutte le attività
o passività definibili strumenti finanziari. La valutazione successiva dipende dalla tipologia dello strumento.
In particolare:
 le attività detenute per la negoziazione, esclusi gli strumenti derivati, sono valutate al fair value con
iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico;
 le altre attività e passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati e dalle partecipazioni, con
pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione
sostenute in fase di acquisizione/vendita sono portate a diretta rettifica del valore nominale
dell’attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi sostenuti per l’acquisizione di
finanziamenti, ecc.). Sono poi rideterminati i proventi/oneri finanziari sulla base del metodo del tasso
effettivo d’interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di
verificare l’eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di
valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché
delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli
debitori. Le eventuali perdite di valore sono rilevate come costo nel conto economico del periodo;
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

le attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value (valore equo) e gli utili e le perdite che
si determinano sono iscritti a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del
risultato complessivo”; il fair value iscritto si riversa a conto economico al momento dell’effettiva
cessione. Le perdite da valutazione a fair value sono invece iscritte direttamente a conto economico
nei casi in cui sussistano evidenze obiettive che l’attività finanziaria abbia subito una riduzione di
valore anche se l’attività non è ancora stata ceduta. Sono invece valutate al costo ridotto per perdite
durevoli di valore le partecipazioni non quotate per le quali il fair value non sia misurabile
attendibilmente;
gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39. Quando gli
strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano
i seguenti trattamenti contabili:
i.
Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta
in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul
conto economico la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario
derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal
patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il
correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati
ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico
immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma
l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino
quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione
con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di
copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a
patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l’hedge accounting non
può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello
strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.
ii.
Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio
attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o
la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura
sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio
coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.
Gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo sono utilizzati con l’intento di copertura al fine di
ridurre il rischio di tasso e di variazioni nei prezzi di mercato. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS
39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge
accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della
relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere
attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali
è designata.
Le attività finanziarie sono eliminate dallo stato patrimoniale quando è estinto il diritto a ricevere i flussi di
cassa e sono trasferiti in modo sostanziale tutti i rischi e i benefici connessi alla detenzione dell’attività (cd.
derecognition) o nel caso in cui la posta sia considerata definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le
necessarie procedure di recupero sono state completate.
Le passività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando la specifica obbligazione contrattuale è
estinta. Si configura come un’estinzione anche la modifica dei termini contrattuali esistenti, qualora le nuove
condizioni abbiano mutato significativamente le pattuizioni originarie e comunque quando il valore attuale dei
flussi di cassa che si genereranno dagli accordi rivisti si discostino di oltre il 10% dal valore dei flussi di cassa
attualizzati della passività originaria. Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa
sui prezzi di mercato alla data di bilancio; il fair value di strumenti non quotati in un mercato attivo è
determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione.
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Attività non correnti destinate alla dismissione, gruppi in dismissione e attività operative cessate – IFRS 5
Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui
valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo
continuativo, sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività
direttamente correlate destinate alla dismissione nell’ambito di un’unica operazione. Le attività operative
cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente della Società, quale,
ad esempio, un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita
esclusivamente in funzione di una rivendita. In conformità agli IFRS, i dati relativi alle attività non correnti
destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due
specifiche voci dello stato patrimoniale: attività destinate alla vendita e passività direttamente associate ad
attività destinate alla vendita. Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici
netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla
dismissione stessa e dell'adeguamento del loro valore netto contabile al fair value vengono presentati nella
voce "ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" della quale, nelle note esplicative al bilancio, viene data
separata indicazione rispetto alle altre componenti ivi incluse.
Benefici per i dipendenti
Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di
tipo attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella
voce “Costo del lavoro” mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al
mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i “Proventi (Oneri) finanziari netti”. Gli utili e
le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati
nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.
In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19
solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate
ad un’entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti
l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (cd. Defined
contribution plan).
Fondi per rischi, oneri e passività per discariche
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla
data di chiusura dell’esercizio, sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli
accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva
da un evento passato qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l’obbligazione e possa essere
effettuata una stima attendibile sull’ammontare dell’obbligazione.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa
pagherebbe per estinguere l’obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Se
l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati
attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione
corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l’attualizzazione,
l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Se la passività è relativa ad immobilizzazioni materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo iniziale
è rilevato in contropartita alle immobilizzazioni a cui si riferisce; la rilevazione dell’onere a Conto economico
avviene attraverso il processo di ammortamento dell’immobilizzazione materiale alla quale l’onere stesso si
riferisce.
Riconoscimento dei ricavi e dei costi
I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi nonché delle imposte
direttamente connesse con la vendita dei beni e la prestazione dei servizi. I ricavi per vendite sono riconosciuti
al momento del trasferimento della proprietà che di regola corrisponde alla consegna o alla spedizione dei beni:
nel caso delle attività di smaltimento di rifiuti l’iscrizione del ricavo è riferita all’entrata dei rifiuti presso gli
appositi impianti. Tra i consumi sono inclusi i costi per titoli ambientali di competenza del periodo, nonché,
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se del caso, quelli riferibili a impianti dismessi per il periodo di competenza del cedente; mentre gli acquisti di
certificati verdi, di quote di emissione e di certificati bianchi destinati alla negoziazione sono inseriti tra le
rimanenze. I proventi e gli oneri finanziari vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I dividendi
sono riconosciuti quando sorge il diritto all’incasso da parte degli azionisti che normalmente avviene
nell’esercizio in cui si tiene l’assemblea della partecipata che delibera la distribuzione di utili o riserve.
In particolare, i ricavi per vendita di energia elettrica sono rilevati al momento dell’immissione nella rete
elettrica, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a
specifici strumenti di lettura. Tali ricavi sono calcolati sulla base dei provvedimenti di legge delle delibere
dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas in vigore nel corso del periodo tenendo altresì conto dei
provvedimenti perequativi pro tempore vigenti.
I ricavi per certificati verdi prodotti dagli impianti del Gruppo per cessioni a produttori o importatori di energia
da fonti non rinnovabili ovvero al Gestore Servizi Elettrici (GSE) (che è obbligato ad acquisire dai produttori
da fonti rinnovabili i certificati verdi invenduti entro il terzo anno dalla loro produzione) sono riconosciuti
nell’esercizio di maturazione del certificato stesso rappresentato da quello di produzione di energia elettrica
da fonti rinnovabili.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna impresa, in base alla stima del reddito imponibile in
conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del
periodo, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta eventualmente spettanti.
Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e
passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, sulla base delle aliquote in vigore nel
momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura
in cui è probabile il loro futuro recupero. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo
di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati. Quando i risultati sono
rilevati direttamente a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del risultato
complessivo”, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono
anch’esse imputate direttamente al patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società
del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione
non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.
Utile base per azione
L’utile base per azione viene calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori
di azioni ordinarie per il numero medio di azioni ordinarie, in circolazione nel periodo, escludendo le azioni
proprie.
Utile per azione diluito
L’utile per azione diluito viene determinato attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in
circolazione, per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, aventi effetto diluitivo.
Stime ed assunzioni
Nel processo di formazione del bilancio vengono utilizzate stime ed assunzioni riguardanti il futuro. Tali stime
rappresentano la migliore valutazione possibile alla data di bilancio, ma, data la loro natura, potrebbero
comportare una variazione significativa delle poste patrimoniali negli esercizi futuri. Le principali poste
interessate da questo processo estimativo sono l’avviamento, le imposte differite ed i fondi rischi.
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INFORMATIVA DI SETTORE
Come già ricordato in Relazione sulla Gestione nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova
realtà integrata con Biancamano (in forza dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato
e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e
rinnovabili dalle altre attività, consentendo così, per la Società Gruppo Waste Italia S.p.A. e il suo Gruppo un
esclusivo focus nel business Ambiente.
Come meglio dettagliato anche nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin-off e attività operative cessate” delle
presenti note illustrative, la separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) il
trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo S.p.A. a Innovatec conferendola nell’ambito di un
aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) la distribuzione di un dividendo straordinario in natura
mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni n.10 azioni di Gruppo Waste
Italia S.p.A.
Sulla base delle scelte strategiche e organizzative il management di WIG analizza le proprie attività e organizza
la propria reportistica - interna e destinata al mercato - in tre business unit: “Rinnovabili”, “Ambiente” e settore
“Corporate”. All’interno del business Rinnovabili a seguito delle operazioni succitate sono ricompresi i soli
settori di business della produzione di energia elettrica e il teleriscaldamento.
Tale articolazione informativa corrisponde alla struttura della reportistica periodicamente analizzata dal
management e dal Consiglio di Amministrazione per gestire il business ed è oggetto di reporting direzionale
periodico e di pianificazione.
CONTO ECONOMICO
Valori in migliaia di euro
Energie
Rinnovabili
Ricavi della gestione caratteristica
Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Altri Ricavi e Proventi
Valore della Produzione
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
Costi operativi
EBITDA
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
Ammortamenti e svalutazioni
EBIT
Proventi (Oneri) Finanziari Netti
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
Risultato delle attività destinate alla vendita
Risultato netto dell'esercizio
Risultato netto di terzi
Risultato netto dell'esercizio
9.480
0
0
2.965
12.446
(6.052)
(2.124)
(1.161)
(1.194)
(10.530)
1.915
(2.853)
(5.473)
(8.326)
(6.411)
(1.630)
(8.040)
Ambiente
105.216
692
4.238
9.013
119.158
(4.389)
(61.315)
(13.727)
(1.947)
(81.378)
37.780
(17.219)
(11.122)
(28.341)
9.439
(25.773)
(16.333)
Corporate
Totale
443
0
50
760
1.253
(0)
(2.506)
(1.006)
(942)
(4.454)
(3.201)
(394)
(1.609)
(2.003)
(5.204)
(3.140)
(8.344)
115.140
692
4.288
12.737
132.857
(10.441)
(65.945)
(15.894)
(4.083)
(96.363)
36.494
(20.466)
(18.204)
(38.670)
(2.176)
(30.542)
(32.718)
(3.490)
(5.998)
(42.206)
2.970
(39.236)
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STATO PATRIMONIALE
Valori in migliaia di euro
Descrizione
Totale Attività correnti e non correnti
Totale Attività destinate alla vendita
Totale Passività correnti e non correnti
Totale Passività destinate alla vendita
Indebitamento Finanziario Netto
Energie
Rinnovabili
70.673
14.837
38.655
13.258
Ambiente
394.037
371.749
-
Corporate
28.953
61.129
-
Totale
493.663
14.837
471.534
13.258
261.997
Al momento il Gruppo non ritiene rilevante l’analisi settoriale per area geografica essendo le attività
prevalentemente ubicate e attive sul territorio italiano. Per maggiori dettagli circa l’andamento economico e
gestione dei vari segmenti operativi del Gruppo si rimanda a quanto detto nel capitolo 12 della Relazione sulla
gestione.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ATTIVO
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Si riporta di seguito il dettaglio delle attività non correnti:
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
Avviamento
Attività a vita utile definita
207.627
9.112
212.511
4.497
(4.884)
4.615
Attività Immateriali
216.739
217.008
(296)
Immobili, Impianti e Macchinari
Beni in locazione finanziaria
Immobilizzazioni in Corso
105.383
14.800
6.174
114.094
17.620
29.896
(8.711)
(2.820)
(23.722)
Attività Materiali
126.357
17.300
161.610
9.306
(35.253)
7.994
9.806
8.666
13.131
12.608
(3.325)
(3.942)
35.773
35.045
728
378.869
413.663
(34.795)
Partecipazioni
Attività per Imposte Anticipate
Crediti vari ed Altre attività non correnti
Altre attività non correnti
ATTIVITA' NON CORRENTI
1. ATTIVITA’ IMMATERIALI
La movimentazione delle attività immateriali nel corso dell’esercizio 2015 può essere così rappresentata:
Valori in €/000
Descrizione
Avviamento
Valore Incrementi Decrementi Svalutazioni
Netto
1/01/15
212.511
0
0
(583)
Amm.ti
Variazione
Altre
Valore
Area di
Variazioni netto al
Consolidamento
Nette
31/12/15
0
(4.301)
0 207.627
Attività immateriali a
vita utile definita:
- Concessioni,
Licenze e Marchi
Altre
535
2.093
0
0
(307)
(54)
0
2.267
3.962
6.469
(458)
0
(575)
(2.449)
(104)
6.845
Totale
217.008
8.562
(458)
(583)
(882)
(6.804)
(104)
216.739
La voce “Avviamento” risulta pari ad Euro 207.627 mila ed evidenzia un decremento netto di Euro 4.884 mila
rispetto al 31 dicembre 2014 (quando era pari a Euro 212.511 mila), dovuto:
 per Euro 3.576 mila all’uscita nel corso del 2015 dal perimetro di consolidamento delle società
appartenenti al segmento operativo Smart Energy a seguito dell’operazione di distribuzione ai soci di
WIG di un dividendo straordinario in natura mediante distribuzione di azioni Innovatec, come già
ampliamente descritto nella Relazione sulla gestione;
 per Euro 725 mila all’effetto dell’uscita dal perimetro di consolidamento di Alice Ambiente ceduta da
Waste Italia S.p.A. in data 1 marzo 2015 a Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.);
 per Euro 583 mila alla parziale svalutazione operata nel corso del 2015 dell’Avviamento riferibile al
business ambiente a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l..
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Per l’analisi della congruità degli avviamenti si rimanda al seguente Capitolo “Impairment test ai sensi dello
IAS 36 sul valore dell’avviamento”.
La voce “Attività immateriali a vita utile definita” pari a complessive Euro 9.112 mila include:
 “Concessioni, Licenze e Marchi” (al netto degli ammortamenti di periodo di Euro 307 mila) per Euro
2.267 mila, il cui incremento nell’esercizio, pari ad Euro 2.093 mila, è riferibile principalmente
all’acquisizione nel corso del 2015 di diritti a conferire nella discarica della collegata SETA;
 “Altre” pari ad Euro 6.845 mila (al netto degli ammortamenti di periodo di Euro 575 mila), il cui
incremento nell’esercizio pari ad Euro 6.469 mila, si riferisce principalmente per Euro 5.100 mila
all’iscrizione tra le immobilizzazioni immateriali (a seguito della cessione della controllata Alice
Ambiente), dei progetti di sviluppo dei siti limitrofi alla discarica di Alice Castello, oltre ad Euro 754
mila riferiti alle attività svolte per la realizzazione e la gestione di una discarica a Durazzo (Albania)
scaturite dalla partecipazione e dal buon esito nell’esercizio di una gara internazionale. I decrementi
pari ad Euro 458 mila si riferiscono allo stralcio operato dei costi sostenuti per il progetto relativo al
parco eolico di “Fontana di Maggio” a seguito della pronuncia avversa del consiglio di Stato. La
“Variazione Area di Consolidamento” pari ad Euro 2.449 mila si riferisce principalmente all’uscita
delle attività di sviluppo capitalizzate per le fasi di progettazione effettuate dalle società appartenenti
al segmento Smart Energy ed EPC General contracting, a seguito del deconsolidamento delle stesse
per effetto dell’operazione di erogazione del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec agli
azionisti della Società ad inizio novembre 2015.
Impairment test ai sensi dello IAS 36 sul valore dell’avviamento
Il goodwill iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 207.627 mila e si è originato
dalle seguenti operazioni:
 acquisizione di Next S.p.A. e sue partecipate (avvenuto a fine dicembre 2009 con conseguente
iscrizione di una differenza di consolidamento per 17.761 migliaia di euro;
 acquisizione della società STEA Divisione Energia Solare S.r.l. (ultimo trimestre 2009) con
conseguente iscrizione di una differenza di consolidamento per 1.725 migliaia di euro;
 acquisizione della società EDF Energie del Futuro S.r.l. (secondo trimestre 2009) con conseguente
allocazione di una differenza di consolidamento per 479 migliaia di euro;
 acquisizione della società Atria Solar (avvenuta nel 2010) con conseguente iscrizione di una differenza
di consolidamento di 54 migliaia di euro;
 acquisizione di MRE S.r.l. (oggi Ecoema S.r.l.) in due tranches: la prima avvenuta nel 2009 con
l’acquisto del 48,05% da parte di Volteo Energie S.p.A. e la seconda tranches avvenuta a fine anno
2011 per il 51,95% da parte di Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.). Questo ha permesso
l’entrata nel perimetro di consolidamento della stessa e della sua controllata al 100% Martignana Po
Energia S.p.A. titolare di un progetto a biogas di 999 kWe. Inoltre Ecoema è titolare di una
partecipazione del 49% della società collegata ASGA titolare di un impianto di FORSU da 999 kWe.
La differenza di consolidamento al 31 dicembre 2013, al netto degli effetti della cessione di MPE, è
pari a 1.000 migliaia di euro;
 acquisizione della società Faeco S.p.A. (21 dicembre 2012) con conseguente allocazione di una
differenza di consolidamento per 23.076 migliaia di euro;
 dismissione di attività non strategiche (Gruppo Hybla) con conseguente riduzione del goodwill per
3.260 migliaia di euro;
 acquisizione delle società Sun System S.p.A. e Roof Garden S.r.l nell’ambito dell’operazione di
quotazione del gruppo Innovatec con conseguente allocazione di una differenza di consolidamento per
1.851 migliaia di euro;
 svalutazione, operata nel corso del 2013, del goodwill riferibile ad alcune iniziative eoliche per 1.357
migliaia di euro operata per motivi di prudenza e opportunità in forza delle scelte di focalizzazione del
gruppo su business a più alta marginalità e alla volontà del management di focalizzare lo sviluppo
eolico nei progetti «Cirò» e «Fontana di Maggio»;
 acquisizione del ramo d’azienda Ecoadda con conseguente emersione di un avviamento per 356
migliaia di euro;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

fusione inversa con Sostenya S.p.A. (occorsa nel 2014) che ha comportato il primo consolidamento
del gruppo Waste Italia (Euro 106 milioni) e all’acquisizione del gruppo Geotea (Euro 78 milioni). A
seguito del riposizionamento strategico del Gruppo, perfezionatosi con la fusione succitata inversa con
Sostenya S.p.A. e l’acquisizione del gruppo Geotea, si è deciso di abbandonare i progetti eolici in
sviluppo operando quindi una svalutazione di circa Euro 4 milioni principalmente riferibile al progetto
Fontana di Maggio.
Nel corso del 2015 il goodwill si è ridotto per effetto:
 dell’uscita dal perimetro di consolidamento del segmento operativo Smart Energy (riduzione di Euro
3,6 milioni);
 dell’uscita dal perimetro di consolidamento della controllata Alice Ambiente (riduzione di Euro 0,7
milioni);
 della parziale svalutazione del goodwill connesso alla filiera Ambiente per Euro 0,6 milioni a seguito
della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l. occorsa a febbraio 2016;
 della parziale svalutazione del goodwill connesso alla filiera Ambiente per Euro 7 mila a seguito
dell’abbandono dell’iniziativa KM Verde.
Si ricorda che l’acquisizione di SEI Energia S.p.A. non ha fatto emergere nessun avviamento in consolidato e
che il goodwill riconducibile all’impianto di Cirò, pari a Euro 9.958 mila, a seguito dell’entrata al decimo
posto in graduatoria degli impianti iscritti alla procedura competitiva d’asta al ribasso ai sensi dell’art.12 del
D.M. 6 luglio 2012, è stato riclassificato al 31 dicembre 2012 tra le immobilizzazioni materiali in corso. Il
valore di carico del costruendo parco, che nel corso del 2014 era stato svalutato di Euro 4,5 milioni circa in
considerazione dei valori di mercato per iniziative similari, è stato nel presente bilancio completamente
svalutato in forza di una offerta (non vincolante) ricevuta per l’acquisto della partecipata E-Vento Cirò alla
quale fa capo l’autorizzazione per la realizzazione del succitato parco.
L’Impairment test, condotto ai sensi dello IAS 3614 per l’esercizio 2015, tenute in considerazioni le succitate
svalutazioni operate antecedentemente allo svolgimento dello stesso, non ha evidenziato necessità di
svalutazioni del goodwill iscritto nel bilancio consolidato, pur in presenza di indicatori di impairment da
ricondursi ai dati consuntivati nell’esercizio 2015 che hanno evidenziato significativi scostamenti rispetto a
quelli previsti.
Il test è stato svolto anche per l’esercizio 2015 dallo stesso esperto indipendente che ha svolto quello relativo
all’esercizio 2014. L’esperto nello svolgimento del proprio incarico ha tenuto in considerazione le nuove
proiezioni finanziarie susseguenti alla rivisitazione del Piano Industriale 2015-2017, che il Gruppo ha posto in
essere anche a seguito delle performance fatte registrare nel 2015. Nello specifico il Gruppo ha infatti operato
una rivisitazione del Piano Industriale del business Ambiente, ora esclusiva attività core dello stesso in
considerazione non solo delle perfomance realizzate nel corso del 2015 ma anche del perdurare delle
problematiche giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice.
Il nuovo Piano Industriale 2016-2020 della controllata Waste Italia S.p.A. esaminato e approvato dal Consiglio
di Amministrazione in data 24 marzo 2016, posto alla base del succitato impairment test, prevede una prima
fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la
crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato
e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più
deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il
Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 20152017, produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. E’ previsto che tali sviluppi portino dal 2018 in
avanti infatti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto
per quanto specificamente riguarda il valore dell’avviamento, il principio IAS 36 prevede che, in quanto bene immateriale a vita utile indefinita, non
sia ammortizzato, ma soggetto a una verifica del valore da effettuarsi almeno annualmente. Poiché l’avviamento non genera flussi di cassa indipendenti
né può essere ceduto autonomamente dai beni ai quali accede, lo IAS 36 prevede una verifica del suo valore recuperabile in via residuale, determinando
i flussi di cassa generati da un insieme di attività che individuano il/i complesso/i aziendale/i cui esso pertiene: le Cash Generating Unit (CGU).
14
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
non strutturali proprio per la specifica tipologia del business Ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Il
rallentamento delle attività rispetto alle previsioni del precedente Piano 2015 – 2017, difatti, è stato anche teso
a preservare lo spazio presso i siti di smaltimento del Gruppo che quindi non vedono depauperato il proprio
valore e anzi potranno trarne vantaggio in un contesto generale che vede il numero di discariche operative sul
territorio in continua diminuzione, qualificando gli spazi residui come bene raro e quindi altamente
valorizzabile.
Oltre al succitato piano, l’analisi in oggetto è stata condotta dall’esperto indipendente anche sulla base delle
altre previsioni di lungo termine riferite alle CGU Teleriscaldamento e Corporate effettuate dalla direzione
aziendale. I documenti utilizzati in sede di svolgimento del test di impairment riflettono le migliori stime
effettuabili dal Top Management in merito alle principali assunzioni alla base dell’operatività aziendale
(andamenti macro-economici e dei prezzi, ipotesi di funzionamento degli assets produttivi e di sviluppo del
business). Le assunzioni in parola e i corrispondenti financial sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento
dell’impairment test dal Consiglio di Amministrazione che ne ha approvato i risultati in data 27 aprile 2016.
Le analisi valutative operate dall’esperto indipendente hanno comportato:
 L’individuazione di approcci valutativi e metodologie ritenuti appropriati alla luce delle caratteristiche
delle CGU oggetto di stima;
 La formulazione di un giudizio sui fondamentali attuali e prospettici delle CGU oggetto d’analisi;
 La definizione di un valore di riferimento per ciascuna CGU sulla base delle metodologie valutative
applicate;
 Analisi di sensibilità sui key driver valutativi, al fine di ottenere indicazioni circa la tenuta complessiva
e la volatilità dei valori individuati.
Per gli asset in dismissione, laddove disponibili, sono state considerate le specifiche indicazioni di fair value
rinvenienti dalle offerte ricevute dal Gruppo.
A tal riguardo si rammenta che il principio IAS 36 definisce il valore recuperabile come il maggiore tra il fair
value di un’attività o di una Cash Generating Unit, dedotti i costi di vendita, e il suo valore d’uso. Anche nel
2015, in continuità con quanto effettuato negli scorsi esercizi, il valore recuperabile ai sensi dello IAS 36 è
stato stimato con riferimento al valore d’uso, vale a dire il valore attuale dei flussi di cassa futuri che la Società
si attende dall’attività stessa, determinato come meglio specificato nel seguito.
Nel seguito è riportato il dettaglio del valore dell’avviamento allocato alle varie filiere/CGU:
Filiera
CGU
Goodwill
indistito
31.12.14
Operazione
Hive-off
Cessione Abbandono
Liquidazione
Alice
iniziativa KM
Ecoadda
Ambiente
Verde
Goodwill
indistito
31.12.15
-
-
-
-
-
3.576
(3.576)
-
-
-
Produzione energia elettrica
-
-
-
-
-
Teleriscaldamento
-
-
-
-
-
208.935
-
(725)
-
-
-
EPC e general contracting
Smart energy
Energie rinnovabili
Ambientale
Ambientale
Coporate
Corporate
212.511
(3.576)
(725)
(7)
(576)
-
(7)
(576)
207.627
207.627
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
In conseguenza dell’operazione di Hive-off, già diffusamente commentata in Relazione sulla Gestione alla
quale si rimanda per maggiori dettagli, la Filiera Energia rinnovabili al 31 dicembre 2015 presenta al suo
interno solo due CGU ed esattamente quella “Teleriscaldamento” e “Produzione energia elettrica”.
Fatta questa premessa in merito alla determinazione delle CGU, si precisa che il valore d’uso del capitale
investito iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è stato determinato partendo dalle seguenti
determinanti:
 Flussi finanziari rinvenienti dai piani economico-finanziari riferiti alle CGU oggetto di analisi integrati
sulla base delle più recenti informazioni disponibili per il management;
 Atti di vendita e/o offerte di acquisto di assets perfezionate e/o ricevute nel corso del primo
quadrimestre 2016;
 Sono state inoltre utilizzate, ove ritenuto necessario, ulteriori informazioni relative ai settori di
operatività del Gruppo reperite da studi predisposti da analisti indipendenti e/o da altre fonti
pubblicamente disponibili;
 Proiezione dei flussi fino alla fine della vita utile per gli impianti di produzione di energia elettrica e
per l’attività di messa a dimora di rifiuti;
 Utilizzo della metodologia Unlevered Discounted Cash Flows post imposte per le unità generatrici di
flussi finanziari individuate;
 Definizione di un cash flow terminale o tendenziale, laddove applicabile, generabile successivamente
al periodo di proiezione esplicita, identificabile sulla base di elementi quali: il tasso di crescita
sostenibile dei ricavi, la redditività operativa normale su livelli d’attività target, investimenti di
mantenimento della configurazione operativa al termine del periodo di proiezione esplicita;
 Determinazione di un tasso di attualizzazione “market base” lordo, ovvero determinazione del WACC
post imposte desunto da un panel di comparables.
Per quanto concerne i tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante
la determinazione del costo medio ponderato del capitale in base ai seguenti elementi e considerazioni:
 Parametri di mercato ricavati da un campione di società comparabili quotate per ogni CGU, nella
fattispecie il Beta ed il rapporto d’indebitamento. Per la CGU Ambiente, invece, è stato considerato il
livello di D/E potenziale della società Waste Italia S.p.A. a seguito della rinegoziazione del proprio
debito finanziario attualmente in corso;
 Un tasso risk-free univoco pari a 3,3%, ritenuto il Paese di riferimento per la determinazione dei
WACC utilizzabile quale benchmark nelle decisioni di investimento di WIG in Italia e sui mercati
internazionali. Nello specifico è stato definito pari al tasso di rendimento medio nel periodo 1 gennaio
2015 – 31 dicembre 2015 del rendimento effettivo dei titoli di Stato Statunitensi con scadenza a 10
anni, maggiorato di un Country Risk Premium, con specifico riferimento al Paese Italia calcolato come
spread differenziale in funzione del rating sul debito emesso dall’Italia (rating S&P pari a BBB+);
 Un market risk premium univoco pari a 5,4% per tutte le CGU oggetto di valutazione pari a quello
stimato per il mercato italiano;
 A livello complessivo è stato altresì previsto un premio addizionale (Size premium) pari a 1,1% sul
costo dell’equity, al fine di riflettere la minore dimensione delle CGU rispetto al panel di comparabili
e un premi di rischio addizionale (Company specific risk premium) pari al 1% al fine di riflettere le
rischiosità specifiche dei singoli assets;
 La componente “Cost of Debt” (pari al 4,6%), è stata individuata sulla base del costo effettivo
dell’indebitamento di Gruppo Waste Italia, in seguito all’analisi delle condizioni contrattuali in essere
e agli esisti attesi della rinegoziazione del debito principale attualmente in corso;
 Il tasso “g”, applicabile ai ricavi di fine Piano in ipotesi di stima del Valore Terminale, laddove
applicabile, è stato stimato in un range tra 0,5% ed 1,5%, riflettendo le specificità dei singoli Piani
vuoi in termini di efficientamento dei costi vuoi in termini di assunzioni circa l’evoluzione del business
nel lungo periodo.
CGU
Ambiente
Teleriscaldamento
Produzione Energia
Elettrica
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
WACC 2015
7,5%
6,9%
6,4%
WACC 2014
6,6%
5,8%
5,6%
Delta
+0,9%
+1,1%
+0,8%
La valutazione dei singoli asset è stata svolta, come precedentemente esplicitato, sulla base di WACC
differenziati in funzione del profilo di rischio specifico. Per gli asset per i quali è stato assunto un ampliamento
della vita utile (principalmente riferibile ai giacimenti di messa a dimora di rifiuti) è stato previsto un
coefficiente correttivo nella misura del 1,5% sul WACC di CGU, al fine di riflettere la maggiore rischiosità
dei relativi flussi. Maggiorazioni nell’ ordine del 2,5% sono poi state previste per gli asset non in place, che si
prevede vengano sviluppati nel corso o dopo l’orizzonte esplicito di Piano.
L’inclusione di Valori Terminali, in ipotesi di proseguimento del business, è giustificata dall’assunzione di
uno scenario valutativo volto ad apprezzare il valore delle CGU in continuità in coerenza con la scelta degli
Amministratori di redigere il presente bilancio in continuità aziendale (per maggiori dettagli si rimanda al
paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale”). Infatti la tenuta del Carrying Amount delle CGU
Teleriscaldamento e Ambiente è subordinata al rispetto dei rispettivi piani economici finanziari e all’atteso
buon esito delle trattative in corso circa la rinegoziazione dei propri debiti finanziari. La sostenibilità
finanziaria del nuovo piano del settore Ambiente nello specifico è difatti vincolata al buon esisto degli
interventi che gli Amministratori stanno ponendo in essere al fine di ridurre l’attuale peso de Bond Waste, che
se non ridotto potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del sub Gruppo Waste
Italia ai sensi di Piano, non potendosi escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato
attuale potrebbe:
i)
sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la
capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento
(come nel caso del progetto WastEnd la cui finanziabilità è garantita anche dalla prospettata
rinegoziazione);
ii)
limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel
corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze
operative o per cogliere opportunità di business;
iii)
limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la
riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori.
Ciò detto e premesso, nel seguito sono riportati gli esiti del test di impairment effettuato:
Filiere e CGU
Goodwill
indistinto
CIN (netto
goodwill)
Value in
use
CIN
Surplus
impairment
CGU Teleriscaldamento
0
54.927
54.927
58.120
3.193
CGU Produzione energia elettrica
0
37
37
668
631
Filiera rinnovabili
0
54.964
54.964
58.788
3.824
Filiera ambientale
207.627
26.801
234.428
302.865
68.437
0
(3.694)
(3.694)
(10.140)
(6.446)
207.627
78.071
285.698
351.513
65.815
Corporate
Totale Gruppo
La valutazione delle CGU di Gruppo Waste Italia oggetto di impairment test, portando a valori di Enterprise
Value superiori ai rispettivi Carrying Amount alla data di riferimento, ha fornito indicazioni di una tenuta dei
valori recuperabili riferiti ai beni in tangibili associati alle CGU oggetto di analisi.
Il giudizio circa la tenuta degli impairment test riferiti alle CGU è stato formulato dall’esperto indipendente,
oltre che sui risultati emersi dalle singole valutazioni svolte e su analisi delle performance attuali, su
considerazioni circa i punti di forza e l’orientamento strategico di Gruppo Waste Italia.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Analisi di sensitività sono state svolte in relazione ai parametri valutativi e dai driver utilizzati nello sviluppo
del metodo DCF. Le sensitivities sono state condotte al fine di ottenere indicazioni di massima sulla variabilità
complessiva del valore delle CGU oggetto d’analisi in relazione ad alcune variabili ritenute critiche alla luce
delle dinamiche disviluppo di medio-lungo periodo delle CGU.
Nella fattispecie, le analisi di scenario sono state condotte sulla base di scenari di lungo periodo alternativi,
incentrati su variazioni:
 del tasso di crescita “g” dei ricavi, applicato per la stima del cash flow operativo perpetuo;
 del WACC, impiagato ai fini dell’attualizzazione dei cash flow relativi all’orizzonte esplicito dei
Piani e del cash flow operativo perpetuo.
Le sensitivities svolte sono finalizzate ad un apprezzamento della volatilità del risultato della valutazione al
variare dei parametri alla base del processo di stima.
Seguendo il processo precedentemente descritto, l’esperto indipendente ha determinato un intervallo del valore
recuperabile stimabile tra Euro 298 milioni e Euro 426 milioni. Il valore recuperabile mediano, pari a Euro
352 milioni, è risultato superiore rispetto al valore di carico per entrambe le filiere e per le varie CGU, non
determinando così la necessità di operare alcuna svalutazione. Solo per la CGU del Teleriscaldamento il valore
minimo riveniente dalla sensitivity sarebbe inferiore al valore del CIN riferito alla CGU stessa di circa Euro
4,1 milioni, superiore al surplus rispetto al valore mediano di soli Euro 0,9 milioni.
Value in use
Filiere e CGU
CGU Teleriscaldamento
Value in
use
CIN
Min
Max
Mediana
Surplus
impairment
54.927
58.120
50.844
68.594
58.120
3.193
37
668
1.290
6.306
668
631
Filiera rinnovabili
54.964
58.788
52.134
74.900
58.788
3.824
Filiera ambientale
234.428
302.852
259.281
358.750
302.865
68.437
(3.694)
(10.140)
(13.095)
(7.961)
(10.140)
(6.446)
285.698
351.500
298.320
425.689
351.513
65.815
CGU Produzione energia elettrica
Corporate
Totale Gruppo
E’ stata infine operata dall’esperto indipendente, al fine di corroborare la ragionevolezza del risultato della
stima del valore recuperabile, un confronto con tra i valori di Borsa e il value in use (c.d. Impairment Test di
secondo livello). Ciò ha assunto rilevanza per effetto delle significanti oscillazioni registrate dal corso di borsa
del titolo Gruppo Waste Italia dall’inizio dell’anno 2015 alla data di redazione del presente bilancio. Al 31
dicembre il valore contabile per azione della Società risulta inferiore rispetto al prezzo di borsa. In particolare,
il valore netto contabile riferito al Gruppo Waste Italia nel suo complesso ed espresso in valore per azione è
pari a Euro 0,44 (“Valore contabile per azione”) mentre il prezzo di borsa del Gruppo, pari a Euro 0,73 (“Prezzo
di Borsa”).
In linea generale, le differenze fra value in use per azione e prezzi di borsa possono trovare diversi razionali.
Il prezzo di borsa può risultare influenzato da fattori contingenti o speculativi di breve periodo, non sempre
mitigabili ricorrendo a osservazioni lungo orizzonti temporali estesi. Tali fattori non sono incorporati nelle
valutazioni finalizzate alla stima del value in use, di norma sviluppate sulla base di criteri analitici atti a
riflettere una visione di medio-lungo periodo del business oggetto di analisi, attraverso l’apprezzamento dei
piani aziendali secondo una management view.
Nella fattispecie, il Prezzo di Borsa anche se più alto del valore contabile al 31 dicembre 2015, all’inizio del
2016 ha fatto registrare una forte diminuzione del prezzo con un valore che alla data del 31 marzo 2015
(“Valore corrente”) si attesta intorno a Euro 0,20 (alla data di approvazione del presente bilancio da parte del
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Consiglio di Amministrazione il valore del titolo si è attestato intorno a Euro 0,25). Tale avvenimento potrebbe
essere ricondotto a fattori strutturali del mercato, quali gli scarsi volumi di scambio del titolo, oltre che da
fattori congiunturali. Lo status di titolo “sottile” dell’azione Gruppo Waste Italia ne impoverisce il valore
segnaletico in termini di lettura delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo e rende difficile
un’interpretazione delle volatilità; l’andamento del titolo nel tempo può infatti essere influenzato in larga parte
da eventi del tutto estranei all’evoluzione dei fondamentali. E’ dunque ragionevole sostenere che il Prezzo di
Borsa sia influenzato da fattori esogeni e di breve periodo rispetto al Gruppo e non possa pertanto fornire una
valida misura di confronto con il value in use del Gruppo.
Valore per azione WIG
Equity Value (in euro/000)
Nr. azioni (valori in migliaia)
Valore per azione (in euro)
Valore
contabile
24.516
56.203
0,44
Dati al 31.12.15
Borsa
31.12.15
Borsa
(average
1m)
Borsa
(average
3m)
Borsa
(average
6m)
Borsa
(average
12m)
Valore
corrente
40.747
56.203
0,73
43.290
56.203
0,77
44.352
56.203
0,79
46.331
56.203
0,82
51.395
56.203
0,91
11.510
56.203
0,20
Per maggiori dettagli circa l’andamento del titolo si rimanda al capitolo 9 “Informazioni agli azionisti” della
Relazione sulla Gestione.
2. ATTIVITA’ MATERIALI
La movimentazione delle attività materiali nel corso dell’esercizio 2015 può essere così rappresentata:
Descrizione
Immobilizzazioni
Materiali di
proprietà
Beni in
Locazione
Finanziaria
Beni in
esecuzione
Totale
Totale Costo originario
298.155
29.896
35.402
363.453
Fondo Ammortamento
(184.061)
0
(17.782)
(201.843)
114.094
29.896
17.620
161.610
Saldo al 01/01/2015
Incrementi
7.005
2.363
0
9.368
Totale Decrementi
(171)
(1.108)
0
(1.279)
Investimenti dei periodo netti
6.834
1.256
0
8.090
Variazione area di consolidamento
(14.875)
(4.055)
(1.307)
(20.237)
Giroconti da Immobilizzi in corso
14.074
(14.074)
0
0
2.999
0
1.297
4.296
Altri movimenti netti
Svalutazioni Immobilizzazioni
(728)
(6.848)
(242)
(7.818)
Ammortamenti del periodo
(17.016)
0
(2.568)
(19.584)
Saldo al 31/12/2015
105.383
6.174
14.800
126.357
Gli incrementi dell’esercizio pari ad Euro 9.368 mila sono ascrivibili alle Immobilizzazioni materiali di
proprietà per Euro 7.005 mila e si riferiscono principalmente:
 per Euro 1.517 mila alla realizzazione di un impianto di trattamento per la discarica di proprietà della
controllata Ecosavona S.r.l.;
 per Euro 1.978 mila ai lavori eseguiti nel corso dell’esercizio sugli impianti specifici relativi alle
discariche di proprietà delle società facenti capo a Waste Italia S.p.A.;
 per Euro 278 mila, all’acquisto di cassoni e contenitori per l’attività di raccolta dei rifiuti;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015


per Euro 857 mila, all’acquisto di nuovi impianti e macchinari, macchinari di cogenerazione,
attrezzature industriali e macchine operatrici operato nel corso del 2015 dalle società operative nel
segmento ambientale facenti capo a Waste Italia S.p.A.;
per Euro 1.036 mila principalmente riferibili ai lavori effettuati nel corso del 2015 sulle centrali
termiche ascrivibili alla controllata SEI Energia S.p.A.
Gli incrementi dei beni in esecuzione sono stati nell’esercizio pari ad Euro 2.363 mila e si riferiscono
principalmente:
 per Euro 970 mila agli investimenti effettuati dalla controllata SEI Energia S.p.A. sulle reti e sulle
centrali elettriche;
 per Euro 1.489 mila agli investimenti effettuati dalle società facenti capo a Waste Italia S.p.A. e
principalmente riferibili alle opere di ampliamento della discarica di proprietà della controllata
Ecosavona S.r.l..
I decrementi dei beni in esecuzione si attestano ad Euro 1.108 mila e si riferiscono principalmente per Euro
545 mila alla cessione da parte di SEI Energia S.p.A. alla collegata Nove delle opere in corso sulle reti (Euro
198 mila), sottostazioni (Euro 149 mila) e sulle centrali termiche (Euro 196 mila), oltre ad Euro 309 mila
relativo allo stralcio dei lavori in corso operato nell’esercizio dalle controllate IGM e Castelvetrano.
I giroconti da immobilizzazioni in corso si attestano al 31 dicembre 2015 ad Euro 14.074 mila e si riferiscono
principalmente:
 per Euro 2,5 milioni ai lavori ultimati nel corso del 2015 relativi al piazzale e all’impianto di
trattamento in capo alla controllata Ecosavona S.r.l.;
 per Euro 8,9 milioni ai cespiti relativi al progetto “serre” in capo alla società Innovatec S.p.A. entrati
in funzione nel 2015 e successivamente deconsolidati (ed inclusi nel flusso di variazione da perimetro
di consolidamento) a seguito dell’operazione di distribuzione del dividendo straordinario occorsa nel
2015;
 per circa Euro 1,8 milioni relativo al giroconto dei costi relativi all’approntamento e realizzazione
relative al primo sub lotto della vasca 2E, entrata in coltivazione nel corso dell’anno;
 Per circa Euro 0,8 milioni alle attività di manutenzione incrementativa delle reti e centrali della
controllata SEI Energia S.p.A..
La variazione area di consolidamento pari ad Euro 20.237 mila si riferisce per Euro 2.094 mila all’uscita dal
perimetro di consolidamento di Alice Ambiente, ceduta alla parte correlata Waste to Water S.r.l. (ora Aker
S.r.l.) nel corso del mese di marzo 2015, mentre per Euro 18.143 mila si riferisce al deconsolidamento delle
Immobilizzazioni materiali a seguito dell’operazione di Spin-off delle società relative al settore Smart Energy
ed EPC General Contracting.
Gli altri movimenti netti pari ad Euro 4.296 mila si riferiscono all’iscrizione della component decommissioning
della discarica di Albonese (PV).
Le svalutazioni delle Immobilizzazioni materiali, pari ad Euro 7.818 mila, si riferiscono principalmente:
 per Euro 5.400 mila alla completa svalutazione dell’avviamento allocato ad impianto eolico in
realizzazione a Cirò;
 per Euro 436 mila alla parziale svalutazione del patrimonio mobiliare di gruppo;
 per Euro 1.288 mila alla svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo nel business Ambiente
non più perseguibili.
ALTRE ATTIVITA’ NON CORRENTI
3. PARTECIPAZIONI
La voce è così composta:
Pagina | 147
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
Nove
ASGA
Greenway Energy S.r.l.
Erikoglu SunSystem Enerji
Innovatec S.p.A.
Kinexia Renewables Energy LCC
SETA S.p.A.
K&T Ambiente
4.876
1.233
0
0
2.976
15
7.343
5
4.876
1.233
12
89
0
15
2.018
5
0
0
(12)
(89)
2.976
0
5.325
0
Totale collegate e Joint Venture
16.447
8.248
8.199
853
1.058
(205)
17.300
9.306
7.994
Altre partecipazioni minori
Partecipazioni
La voce partecipazioni si incrementa di Euro 7.994 mila rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente in ragione
dei seguenti effetti combinati:
 incremento pari ad Euro 5.325 mila della partecipazione in SETA S.p.A. a seguito dell’esecuzione
dell’impegno sottoscritto tra le parti nello scorso esercizio a convertire parte dei crediti vantati dal
Gruppo al fine di ottenere una interessenza nella società del 49%;
 iscrizione tra le partecipazioni disponibili alla vendita della quota residua partecipativa (17,47%) in
Innovatec S.p.A. (pari ad Euro 2.976 mila) a seguito della perdita di controllo occorsa con la
distribuzione del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec;
 incremento nel corso dell’esercizio per Euro 621 mila delle “Altre partecipazioni minori”
principalmente riferibile per Euro 360 mila alla costituzione nel corso del 2015 di una società di scopo
in Albania, titolare delle autorizzazioni necessarie ad operare (partecipata per il 90% da WIG S.p.A. e
per il 10% da Albania Landfil Energia “ALE” Sh pk) per la realizzazione e la gestione della nuova
discarica di Manez, Albania, che sarà al servizio di tutte le circoscrizioni locali che rientrano nella
Regione di Durazzo, mentre per Euro 249 mila all’acquisizione nel corso dell’esercizio di una
partecipazione di minoranza in Primus Management;
 riduzione del valore delle partecipazioni in Green Way Energy ed Erikoglu SunSystem Enerji per un
valore complessivo pari ad Euro 101 mila e del valore delle “Altre partecipazioni minori” per un valore
pari ad Euro 826 mila per effetto della perdita di controllo occorsa con la distribuzione del dividendo
straordinario in natura in azioni Innovatec.
La voce “Altre partecipazioni minori” è così composta:
Valori in €/000
Descrizione
Tecnoalimenti società consortile
Indipendent Investment Society
Greenway S.r.l.
Metroquadro S.r.l.
Exalto Energy & Innovation S.r.l.
Albania Landfill ALE Sk LLC
Primus Management
Edizioni Ambiente S.r.l.
Farthan
31-dic-14
27
4
11
606
209
0
0
201
0
Incrementi
0
0
0
0
0
360
249
0
12
Var. perimetro
Consolidamento
0
0
(11)
(606)
(209)
0
0
0
0
31-dic-15
27
4
0
0
0
360
249
201
12
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Totale
1.058
621
(826)
853
4. CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE
I crediti per imposte anticipate al 31 dicembre 2015 sono pari ad Euro 9.784 mila (Euro 13.131 mila a fine
dicembre 2014) e sono così composti:
Valori in €/000
Descrizione
31/12/2014
Incremento Decremento
Variazione
Perimetro di
consolidamento
Riclassifiche 31/12/15
Imposte differite su
immobiliz. ed avviamento
Altre imposte differite
2.576
32
(48)
(1.715)
0
845
10.555
2.154
(1.547)
(4.184)
1.983
8.961
Imposte differite attive
13.131
2.186
(1.595)
(5.899)
1.983
9.806
La movimentazione dell’esercizio con riferimento ai crediti per imposte anticipate scaturisce dai seguenti
effetti combinati:
 Incrementi pari ad Euro 2.186 mila principalmente riferibili per Euro 924 mila allo stanziamento delle
imposte anticipate sui fondi rischi e svalutazione crediti fiscalmente deducibili di Waste Italia S.p.A.
e per 170 mila alle imposte anticipate stanziate sulla perdita fiscale della controllata Waste to Water
S.r.l.; per Euro 1.060 mila alle imposte anticipate accantonate nell’esercizio dalla controllante Gruppo
Waste Italia S.p.A. e relative per Euro 954 mila alle imposte anticipate sulle perdite fiscali di gruppo,
per Euro 21 mila alle imposte anticipate sui compensi amministratori non pagati e per Euro 85 mila,
sui fondi rischi accantonati nell’esercizio;
 Decrementi pari ad Euro 1.595 mila principalmente riferibili al rilascio delle imposte anticipate
ascrivibili alle controllate SMC per Euro 155 mila, SEI Energia S.p.A. per Euro 217 mila
sostanzialmente per l’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24%, operata nell’esercizio sulle
differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come
previsto dal comma 61 della legge n. 208 del 28 dicembre 2015, Ecoadda S.r.l. per Euro 244 mila al
rilascio delle imposte anticipate sulle perdite fiscali pregresse a seguito della messa in liquidazione
della società, oltre ad un decremento di Euro 481 mila ascrivibile alla controllante Gruppo Waste Italia
S.p.A. relativo al rilascio della quota dell’anno 2015 sui costi sostenuti negli esercizi precedenti per le
operazioni di aumento di capitale sociale (Euro 76 mila), al rilascio di anticipate a seguito del
pagamento dei compensi amministratori relativi agli esercizi precedenti (Euro 31 mila), al rilascio di
anticipate in seguito all’utilizzo del fondo rischio stanziato negli anni precedenti per causa lavoro (41
mila Euro), al rilascio di anticipate sulle perdita fiscali 2006/2008 in quanto ritenute non più
recuperabili (Euro 282 mila) ed infine all’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% delle imposte
anticipate operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta
successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015
(Euro 51 mila);
 La variazione perimetro di consolidamento pari ad Euro 5.899 mila, si riferisce per Euro 1.836 mila
agli effetti di deconsolidamento della controllata Alice Ambiente, ceduta nel mese di marzo 2015 alla
società correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) e per Euro 4.063 mila agli effetti di
deconsolidamento delle società appartenenti al segmento Smart Energy ed EPC General Contracting
ed in particolare è riferibile per Euro 2.196 mila alla società Volteo Energie S.p.A., Euro 503 mila alla
società Innovatec S.p.A. ed Euro 967 mila alla società Sun System S.p.A..
5. ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
Si riporta di seguito il dettaglio della voce “Altre attività finanziarie non correnti”:
Pagina | 149
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
Crediti finanziari verso Parti correlate
Crediti finanziari verso società discontinuate
Crediti Immobilizzati verso Terze Parti
Crediti Immobilizzati
Depositi Vincolati
Altre attività non correnti
Depositi Cauzionali
Altre attività non correnti
4.506
0
2.103
6.609
0
1.447
610
2.057
0
2.928
4.318
7.246
86
1.528
3.748
5.362
4.506
(2.928)
(2.215)
(-637)
(86)
(-81)
(3.138)
(3.305)
Totale Altre attività finanziarie non correnti
8.666
12.608
(3.942)
La voce “Altre attività finanziarie non correnti”, pari a Euro 8.666 mila (Euro 12.608 mila al 31 dicembre
2014), si riferisce a:
 Crediti finanziari verso Parti Correlate, pari ad Euro 4.506 mila, ascrivibili per Euro 3.919 mila alla
quota residua del finanziamento erogato a favore della ex controllata Alice Ambiente sorto a seguito
dell’estinzione del debito bancario contratto dalla società con GE Capital nell’ambito dell’emissione
dell’Hight Yield Bond Waste;
 Crediti Immobilizzati, pari ad Euro 2.103 mila relativi per Euro 500 mila al credito finanziario nei
confronti della società Lafumet, quale anticipo di parte del prezzo del potenziale acquisto del ramo
d’azienda e per Euro 1.300 mila alla caparra confirmatoria versata dalla società Verde Imagna per
l’acquisto di una partecipazione totalitaria in una società con sede in provincia di Bergamo;
 Altre Attività non correnti, pari ad Euro 1.447 mila, riferibile per Euro 1.425 mila al credito che la
controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. vanta verso un ex Consigliere e sorto nel 2014 per il
versamento effettuato dalla controllante (per la quota di spettanza dell’ex consigliere pari al 3,608%)
a Waste Italia Holding S.p.A. della quota a titolo di finanziamento soci in conto futuro capitale (quale
obbligazione sorta a seguito dell’emissione dell’Hight Yield Bond Waste) finalizzato a rifinanziare
l’indebitamento del gruppo Waste Italia S.p.A. ed ad acquisire il Gruppo Geotea.
Il decremento relativo alla voce depositi cauzionali è dovuto principalmente alla compensazione del saldo
riferibile al deposito cauzionale di Euro 3.000 mila vantato nei confronti del fornitore che si è assunto l’obbligo
di svolgere le attività di chiusura e post chiusura relativi alle vasche A, C e primo lotto vasca E della discarica
di Bedizzole con debiti nei confronti dello stesso, così come previsto nell’ambito della pattuizioni di un accordo
transattivo sottoscritto tra le parti nel corso del primo trimestre del presente esercizio.
Il decremento della voce Crediti finanziari verso società discontinuate è dovuto all’effetto della variazione di
perimetro di consolidamento occorso a seguito del deconsolidamento nel 2015 della società Volteo Energie
S.p.A.
ATTIVITA’ CORRENTI
Si riporta di seguito il dettaglio delle attività correnti:
Valori in €/000
Descrizione
Rimanenze di magazzino
Crediti commerciali
Altre attività correnti
31-dic-15
4.529
77.169
21.843
31-dic-14
6.496
76.688
42.968
Variazioni
(1.967)
481
(21.125)
Pagina | 150
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Crediti Finanziari ed altre attività correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
ATTIVITA' NON CORRENTI
6.300
2.939
10.226
25.228
(3.926)
(22.289)
112.781
161.606
(48.825)
6. RIMANENZE DI MAGAZZINO E LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
Di seguito si riporta il dettaglio della voce:
Valori in €/000
Descrizione
Anticipi a fornitori
Materie prime e scorte
Lavori in corso su ordinazione
Prodotti finiti
RIMANENZE
Valore Lordo
Fondo Svalutazione
Valore Netto
Valore Lordo
Fondo Svalutazione
Valore Netto
Valore Netto
Valore Lordo
Fondo Svalutazione
Valore Netto
Valore Lordo
Fondo
Svalutazione
Valore Netto
31/12/2015
103
0
103
1.437
0
1.437
2.989
0
0
0
4.529
31/12/2014
256
0
256
1.749
0
1.749
3.284
1.441
(233)
2.538
6.729
Variazioni
(153)
0
(153)
(312)
0
(312)
(295)
(1.441)
233
(1.283)
(2.200)
0
(233)
233
4.529
6.496
(1.967)
La voce “Rimanenze di magazzino” è così composta da:
 rimanenze di materie prime e scorte pari ad Euro 1.437 mila, che si riferiscono a materiali geosintetici
per l’attività di chiusura del lotto 1 settore E della discarica di Bedizzole e per l’attività di chiusura
della Chivasso Zero;
 lavori in corso su ordinazione (al netto degli acconti ricevuti), pari ad Euro 2.989 mila, che si
riferiscono principalmente per Euro 2.721 mila ai lavori posti in essere per la discarica denominata
“Chivasso 0”, realizzata dalla controllata SMC Smaltimenti Controllati, in forza di una convenzione
con la società collegata SETA sottoscritta nell’ottobre del 2009 per far fronte all’emergenza dei rifiuti
urbani che nel periodo in questione interessò la provincia di Torino e per Euro 74 mila al progetto per
il completamento della procedura di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di
valorizzazione organica RSU da realizzarsi in località Cascina Cavalli, in provincia di Pavia.
La voce lavori in corso su ordinazione segue il criterio di valutazione previsto dallo IAS 11 unitamente alle
informazioni integrative richieste dallo stesso, che di seguito si riportano:
Paragrafo 39 (a): Informazioni integrative: ammontare dei ricavi di commessa rilevati come ricavo nel
periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015.
L’ammontare dei ricavi di commessa rilevati come ricavo dell’esercizio al 31 dicembre 2015 è pari a:
 Euro 165 mila riferiti alla fatturazione per l’avanzamento della realizzazione del lotto Chivasso zero;
 Euro 692 mila quale variazione delle rimanenze di lavori in corso su ordinazione. Tale importo è
principalmente riconducibile alla controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. per Euro 589 mila,
come meglio dettagliato nel paragrafo 22.2 della presente nota illustrativa riferito alla variazione delle
rimanenze di lavori in corso su ordinazione.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Paragrafo 39 (b): Informazioni integrative: criteri utilizzati per determinare i ricavi di commessa rilevati
come ricavo nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015.
Il criterio utilizzato per la determinazione dei ricavi di commessa è rilevabile, per le commesse chiuse in corso
d’anno, nell’importo dei ricavi pattuiti al momento della stipula del contratto, mentre per le commesse in corso
di esecuzione il criterio utilizzato è quello della percentuale di completamento.
Paragrafo 39 (c): Informazioni integrative: criteri utilizzati per determinare lo stato di avanzamento delle
commesse in corso al 31 dicembre 2015.
I ricavi e i costi di commessa vengono rilevati con il metodo della percentuale di completamento, in base al
quale i ricavi di commessa sono correlati ai costi sostenuti per giungere allo stato di avanzamento, rilevando a
conto economico i ricavi e i costi (e quindi il mark-up) attribuibili alla parte di lavoro completato.
Il ricavo è imputato a conto economico negli esercizi in cui il lavoro è svolto, sulla base dello stato di
avanzamento della commessa, mentre i costi sostenuti sono rilevati come costi a conto economico negli
esercizi in cui il lavoro è svolto. In tal modo la competenza del risultato di una commessa deriva dal raffronto
tra i costi sostenuti ed i ricavi pattuiti, maturati sulla base dello stato di avanzamento. Lo stato di avanzamento
della commessa viene misurato sulla base della proporzione tra i costi di commessa sostenuti per i lavori svolti
fino alla data di riferimento e i costi totali stimati di commessa (metodo del cost-to-cost).
Paragrafo 40 (a): Informazioni integrative: ammontare complessivo dei costi sostenuti alla data del 31
dicembre 2015.
I costi sostenuti includono:
 i costi direttamente imputabili alla commessa specifica;
 i costi attribuibili all’attività di commessa in generale e che sono allocabili alla commessa stessa;
 qualunque altro costo specificamente addebitabile al committente sulla base delle clausole contrattuali.
I costi che non possono essere attribuiti all’attività di commessa o che non possono essere imputati ad una
commessa vengono esclusi dai costi di una commessa in corso d’opera.
7. CREDITI COMMERCIALI
Di seguito si riporta il dettaglio della voce:
Valori in €/000
Descrizione
Collegate
Terze Parti
Parti correlate
Crediti commerciali lordi
Fondo Svalutazione crediti commerciali
Fondo Svalutazione crediti commerciali
Crediti commerciali
31-dic-15
12.974
56.604
11.128
80.706
(3.537)
(3.537)
77.169
31-dic-14
10.273
69.529
500
80.302
(3.614)
(3.614)
76.688
Variazioni
2.701
(12.925)
10.628
404
77
77
481
La voce “crediti commerciali netti” presenta un saldo di Euro 77.169 mila, al netto di un fondo svalutazione
di Euro 3.537 mila ed è così composta da:
 crediti verso Collegate pari ad Euro 12.974 mila e che si riferiscono principalmente per Euro 10.598
mila ai crediti verso N.O.V.E. S.p.A. maturati nell’ambito del contratto di gestione delle attività
connesse alla distribuzione del teleriscaldamento nel comune di Grugliasco, oltre a crediti per Euro
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015


2.156 mila verso la collegata SETA S.p.A. sorti nell’ambito dell’esecuzione dei servizi ambientali
svolti nell’interesse della stessa;
crediti verso terze parti per Euro 56.604 mila, in riduzione rispetto allo stesso periodo del 2014 di Euro
12.925 mila principalmente per l’effetto del deconsolidamento a fine esercizio 2015 del business
rinnovabili e dell’efficienza energetica;
crediti verso parti correlate pari ad Euro 11.128 mila, costituiti principalmente del credito verso la
correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) pari ad Euro 9.000 mila sorto a seguito della vendita
alla correlata di diritti a conferire nel giacimento di messa a dimora di Albonese (PV), entro e non oltre
la data del 31 dicembre 2016, per un totale di n. 120.000 tonnellate di rifiuti, oltre al credito che il
gruppo vanta verso la correlata Alice Ambiente pari ad Euro 1.370 mila sorto sostanzialmente in
relazione alla rifatturazione dei costi sostenuti da Waste Italia per la gestione della discarica di Alice
Ambiente.
Nel corso dell’esercizio 2015 il fondo svalutazione crediti commerciali ha subito la seguente movimentazione:
Valori in €/000
Fondo Svalutazione Crediti
Commerciali
31 -dic- 14
Fondo Svalutazione crediti
commerciali
Totale Fondo Svalutazione
crediti
3.614
3.614
Acc.ti
Utilizzi
947
947
Variazione
perimetro di
Consolidamento
31-dic-15
(867)
(867)
3.537
3.537
(157)
(157)
L’accantonamento effettuato al 31 dicembre 2015 al fondo svalutazione crediti risulta essere pari ad Euro 947
mila ed è stato determinato dall’analisi periodica di controllo e di monitoraggio dei rischi di credito e tenendo
conto delle tempistiche di incassabilità dei crediti e degli eventi occorsi nell’esercizio.
La variazione perimetro di consolidamento pari ad Euro 867 mila si riferisce all’effetto del deconsolidamento
a fine esercizio 2015 del business rinnovabili e dell’efficienza energetica ed è imputabile per Euro 20 mila alla
società Innovatec S.p.A., per Euro 535 mila alla società Sun System S.p.A. e per Euro 312 mila alla società
Volteo Energie S.p.A.
Il fondo al 31 dicembre 2015 è riferibile per Euro 3.415 mila a crediti della filieria Ambiente, per Euro 100
mila a crediti della CGU Teleriscaldamento e per Euro 22 mila a crediti Corporate.
8. ALTRE ATTIVITA’ CORRENTI
Di seguito si riporta il dettaglio della composizione della voce altre attività correnti:
Valori in €/000
Descrizione
Imposte dirette
Richieste a rimborso e eccedenze
Ritenuta di acconto su interessi attivi
IVA e imposte indirette
Crediti da Consolidato Fiscale
Altri crediti tributari
CREDITI TRIBUTARI E FISCALI
Altri crediti verso Collegate
Altri crediti verso Correlate
31-dic-15
498
117
25
3.712
93
27
4.472
41
134
31-dic-14
781
293
140
3.800
76
27
5.117
305
0
Variazioni
(283)
(176)
(115)
(88)
17
0
(645)
(264)
134
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Terze Parti
Crediti vs Agenti e Fornitori
Anticipi a fornitori
Ratei e risconti attivi
Altri crediti verso dipendenti
Fondo svalutazione Altri Crediti
CREDITI TRIBUTARI E FISCALI
7.359
0
2.321
11.056
104
(1.631)
19.384
23.601
57
5.473
11.473
87
(3.145)
37.851
(16.242)
(57)
(3.152)
(417)
17
1.514
(18.467)
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI
23.856
42.968
(19.112)
La voce “Altre attività correnti”, pari ad Euro 23.856, mila si decrementa di Euro 19.122 mila rispetto al 31
dicembre 2014 ed è composta principalmente da:
 “Iva e imposte indirette” per Euro 3.712 mila;
 “Altri crediti verso terze parti” pari ad Euro 7.359 mila: la voce accoglie principalmente, per Euro
1.182 mila crediti vantati dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. ed Euro 737 mila dalla
controllata SEI Energia S.p.A. verso ASM in liquidazione e concordato preventivo acquisiti nel corso
del 2014 a seguito della definizione dell’accordo transattivo per un valore lordo pari ad Euro 1.919
mila e successivamente svalutati per un importo pari ad Euro 1.631 mila; la voce inoltre accoglie per
Euro 2.257 mila crediti verso ITEM per un ammontare complessivo pari ad Euro 2.275 mila relativi
ad anticipi effettuati dal gruppo in nome e per conto della stessa per impegni contrattuali e fidejussori
di competenza di Item in riferimento al progetto “Perla Jonica”, per Euro 452 mila a crediti per
certificati verdi ascrivibili alla controllata Ecosavona S.r.l.; per Euro 493 mila riferibili allo
stanziamento delle riduzioni e dei rimborsi sulle accise del gasolio ascrivibili alle società operanti nel
segmento ambientale facenti capo a Waste Italia S.p.A.
 “Anticipi a fornitori”: la voce, pari ad Euro 2.321 mila al 31 dicembre 2015 si decrementa rispetto al
2014 di Euro 3.152 mila, sostanzialmente per effetto del deconsolidamento del business rinnovabili e
dell’efficienza energetica. Il saldo al 31 dicembre 2014 infatti comprendeva principalmente anticipi a
fornitori sulle commesse in corso di realizzazione da parte della società Volteo Energie S.p.A. (circa
Euro 4.142 mila) e Sun System S.p.A. (circa Euro 635 mila);
 Ratei e risconti attivi per Euro 11.056 mila, di cui Euro 9.579 mila relativi alle società operanti nel
settore ambientale facenti capo a Waste Italia S.p.A. e riferibili sostanzialmente al risconto dei costi
fideiussori e del diritto a conferire in discariche ed Euro 1.319 mila relative ai risconti sulle Royalties
versate al comune di Cirò nell’ambito della realizzazione di un parco eolico da 30 MW.
Di seguito si riporta la movimentazione verificatasi nell’esercizio con riferimento al Fondo svalutazione altri
crediti:
Valori in €/000
Fondo Svalutazione altri
crediti
Fondo Svalutazione altri
crediti
Totale Fondo
Svalutazione altri crediti
31 -dic- 14 Accantonamenti
Utilizzi
Variazione
perimetro di
Consolidamento
31-dic-15
3.145
0
0
(1.514)
1.631
3.145
0
0
(1.514)
1.631
Il fondo svalutazione altri crediti per Euro 1.631 mila si riferisce alla svalutazione dei crediti vantati verso
ASM in liquidazione e concordato preventivo sorti in seguito alla sottoscrizione di accordi transattivi con i
quali Gruppo Waste Italia S.p.A. ha acquistato, nello scorso esercizio, crediti per complessivi Euro 1.919 mila
nei confronti di ASM (tali crediti sono stati richiesti a rimborso nell’ambito del concordato preventivo di ASM
e quindi coerentemente svalutati per Euro 1.631 mila per la quota di riparto prevista dallo stesso per i creditori
chirografari).
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
La variazione rispetto all’esercizio precedente è interamente imputabile al deconsolidamento della società
Volteo Energie S.p.A. verificatosi nell’esercizio a seguito della cessione della stessa alla società Innovatec
S.p.A. ed alla successiva uscita dal gruppo per effetto dell’operazione di distribuzione ai soci di WIG di un
dividendo straordinario in natura mediante distribuzione di azioni Innovatec, come già ampliamente descritto
nella Relazione del consiglio di amministrazione alla quale rimandiamo per maggiori dettagli.
9. ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
Di seguito si riporta il dettaglio della composizione della voce attività finanziarie correnti:
Valori in €/000
Descrizione
Titoli disponibili per la vendita
Titoli per la negoziazione
TITOLI NEGOZIABILI
Collegate
Parti correlate
Terze Parti
CREDITI FINANZIARI A BREVE
TERMINE
CREDITI FINANZIARI E ALTRE
ATTIVITA' CORRENTI
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
181
39
220
75
649
5.356
1.001
0
1.001
5.394
1.191
2.640
(820)
39
(781)
(5.319)
(542)
2.716
6.080
9.225
(3.145)
6.300
10.226
(3.926)
La voce “Attività finanziarie correnti” pari a Euro 6.300 mila (Euro 12.226 mila al 31 dicembre 2014)
comprende principalmente:
 titoli per negoziazione, pari ad Euro 181 mila, che si riferiscono ad azioni Veneto Banca, la cui
riduzione nel corso dell’esercizio si riferisce alla svalutazione diretta operata sulle stesse per Euro
820 mila;
 crediti verso terze parti, pari ad Euro 5.356 mila, che per Euro 4.102 mila si riferiscono a crediti ceduti
a società di factoring dalle controllate Waste Italia S.p.A (Euro 4.349 mila) e Faeco S.r.l. (Euro 663
mila). Il saldo nel 2014 comprendeva anche un credito lordo vantato da Volteo Energie S.p.A. verso
il gruppo Hybla per Euro 6.152 mila, ceduto alla società Spedita nel corso del secondo trimestre del
2013 e svalutato nel corso del precedente esercizio per Euro 4.077 mila (valore netto Euro 2.075
mila).
10. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Di seguito si riporta il dettaglio della voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”:
Valori in €/000
Descrizione
Depositi bancari e postali
Cassa
Assegni
Conto Corrente postale
Totale Disponibilità Liquide e altri mezzi
equivalenti
31-dic-15
31-dic-14
Delta
2.887
28
0
24
24.949
39
0
240
(22.062)
(11)
0
(216)
2.939
25.228
(22.289)
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
La voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” si decrementa per Euro 22.289 mila rispetto al 31 dicembre
2014 e comprende depositi bancari e postali per Euro 2.887 mila, c/c postale per Euro 24 mila e disponibilità
liquide per Euro 28 mila.
Per maggiori dettagli in merito all’andamento finanziario del Gruppo Waste Italia S.p.A. si rimanda al Capitolo
12 della Relazione sulla gestione.
11. ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA
La voce “Attività destinate alla vendita” pari a complessive Euro 14.837 mila accoglie la riclassifica dell’attivo
delle società agricole discontinuate Bioenergie Italia S.r.l., ER Società Agricola a.r.l..
Di seguito viene riportato il dettaglio suddiviso per società:
Valori in €/000
ER
10
5.567
14
58
156
1.534
123
7.461
Attività Immateriali
Attività materiali
Altre attività non correnti (finanziarie ed altre)
Rimanenze
Crediti commerciali
Altre attività correnti (finanziarie ed altre)
Disponibilità liquide
Attività destinate alla vendita
Bioenergie
18
5.665
35
56
155
1.369
78
7.376
Totale
28
11.232
49
114
311
2.903
201
14.837
PASSIVO
12. PATRIMONIO NETTO
Il capitale sociale di Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 è composto da n. 56.103.205 azioni
ordinarie prive di valore nominale. Il capitale sociale è sottoscritto e versato per Euro 93.902.051,17.
Valori in €/000
Patrimonio netto al 31 dicembre 2013
Destinazione risultato
Distribuzione dividendi
Fusione inversa Sostenya
Acquisizione minority WIH
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo complessivo
di cui:
Utile (perdita) rilevato direttamente a PN
Utile (perdita) del periodo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2014
Destinazione risultato
Versamento soci in c/futuro aucap
Effetti dividendo straordinario INN
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo complessivo
di cui:
Utile (perdita) rilevato direttamente a PN
Utile (perdita) del periodo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2015
Capitale
Sociale
60.301
Riserva
legale
204
12
4.699
28.902
Riserva
Totale
Riserva Cash
Riserva Prestito
Utile
Utile
Totale
Totale
spese
Altre riserve
Patrimonio
Flow Hedge
Obbl.
Altre Riserve (perdite) a
(perdita)
Patrimonio
Patrimonio
aumento
OCI (1)
netto di
(1)
Convertibile
nuovo
d'esercizio
netto di terzi
netto
capitale
gruppo
(265)
(1.040)
0
140
(1.913)
(658)
1.962
58.731
12.649
71.380
265
1.485
200
(1.962)
0
0
(93)
(200)
(292)
(292)
13.255
312
18.266
18.266
(477)
751
(8.703)
20.473
439
20.912
(4.217)
64
(4.153)
(288)
(4.442)
(1.189)
380
(29.549)
(30.358)
(2.154)
(32.512)
(1.189)
93.902
216
(477)
(2.229)
587
0
891
5.000
(10.746)
928
62
477
93.902
216
0
1.032
(945)
1.032
(945)
(1.197)
(945)
194
(281)
(29.549)
(4.562)
(3.729)
(2.661)
(589)
(31.716)
73.311
0
5.000
(10.054)
(2.801)
(41.748)
(39.236)
(39.236)
149
(39.236)
19.453
309
(2.970)
4.256
458
(42.206)
23.709
215
62
891
13
(2.167)
10.646
(39.236)
(602)
(29.549)
62.667
0
5.000
(10.054)
928
(39.087)
(29.549)
(29.549)
29.549
(29.615)
In data 27 ottobre 2015 l’assemblea degli azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario
in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del
Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro
14.194.122,25. Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015,
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo
stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Nell’ambito di tale
distribuzione sono state coperte con riserva di utili la riserva negativa “riserva spese aumento di capitale” di
Euro 477 mila e le perdite riportate a nuovo per Euro 214 mila. L’effetto della distribuzione del dividendo
straordinario accoglie inoltre i risultati dei primi 9 mesi (negativi per circa 4,5 milioni) delle società per le
quali è venuto meno il controllo nell’ambito dell’operazione, ossia Volteo Energie S.p.A. e Innovatec S.p.A.
e le sue controllate.
Conseguentemente alla distribuzione del succitato dividendo la partecipazione residua in Innovatec, pari al
17,47% è stata classificata come strumento finanziario disponibile per la vendita ed è stata valutata al fair
value. L’adeguamento al fair value a chiusura dell’esercizio ha comportato un’ulteriore svalutazione di Euro
945 migliaia, rispetto a quella rilevata al momento della perdita di controllo (pari a Euro 425 mila transitata a
conto economico), è stata rilevata a patrimonio netto coerentemente con la classificazione della partecipazione
come “disponibile per la vendita”.
Si segnala infine che nel corso del terzo trimestre 2015, l’azionista di riferimento Sostenya Group Plc, a seguito
dell’impegno irrevocabile assunto nell’ambito dell’approvazione delle Relazione Finanziaria semestrale 2015,
ha destinato a riserve in conto futuro aumento di capitale Euro 5 milioni dei crediti da essa vantati nei confronti
della Gruppo Waste Italia S.p.A.. A seguito di tale operazione la quota della riserva “versamenti in conto futuro
aumento di capitale” riferibile a Sostenya Group Plc ammonta al 31 dicembre 2015 a Euro 5.984 migliaia.
Di seguito si riporta il raccordo del patrimonio netto e del risultato d’esercizio della capogruppo Gruppo Waste
Italia S.p.A. con i rispettivi dati consolidati:
Valori in Euro/000
Capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A.
Risultati d'esercizio e effetti di consolidamento per la quota
di competenza delle società partecipate
Svalutazione goodwill
Effetti acquisizione minority WIH
Effetti consolidamento gr. Waste Italia
IAS 39 - Cash flow hedge
IAS 39 - attualizzazione crediti a lungo
Consolidamento partecipazioni ad equity
Elisione dividendi
Svalutazione partecipazioni
Effetti IFRS 5 "Hive-off Innovatec e Volteo
Altre rettifiche di consolidato
Patrimonio netto consolidato di Gruppo
Patrimonio
netto
Risultato
d'esercizio
64.197
(35.999)
(39.270)
(26.963)
(15.677)
(8.700)
(5.592)
(1.197)
0
(538)
(16.624)
38.027
4.140
687
(6.439)
0
0
0
186
14
(16.624)
38.027
8.058
504
19.453
(39.236)
PASSIVITA’ NON CORRENTI
Si riporta di seguito il dettaglio delle passività non correnti:
Valori in €/000
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Descrizione
31-dic-15
Passività Finanziarie non correnti
TFR e altri fondi del personale
Fondi per rischi ed oneri futuri
Passività per Imposte differite
PASSIVITA' NON CORRENTI
196.795
2.741
72.221
4.437
276.195
31-dic-14
Variazioni
245.977
4.094
75.150
6.830
332.051
(49.182)
(1.353)
(2.929)
(2.393)
(55.856)
13. TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE
La movimentazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto è di seguito riepilogata:
Valori in €/000
Variazioni
Saldo iniziale
Accantonamento del periodo
Decrementi
Variazioni Perimetro di consolidamento
Altri movimenti
Valutazione Attuariale
Saldo finale al 31.12.2015
31-dic-15
4.094
464
(981)
(813)
(395)
372
2.741
31-dic-14
1.072
422
(192)
2.688
0
104
4.094
Delta
3.022
42
(789)
(3.501)
(395)
268
(1.353)
Il Fondo “TFR ed altri fondi relativi al personale” al 31 dicembre 2015 si decrementa di Euro 1.353 mila
principalmente a seguito di:
 Decrementi per anticipi e liquidazioni pari ad Euro 981 mila;
 Variazione del perimetro di consolidamento, negativa per Euro 813 mila e riferita al
desconsolidamento delle società appartenenti ai segmenti operativi Smart Energy ed EPC General
Contracting nell’ambito della realizzazione del progetto strategico di separazione delle attività relative
a tali segmenti dalle altre attività con conseguente focalizzazione sul business ambientale come meglio
rappresentato nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin –off ed attività operative cessate” riportato nella
presente nota illustrativa;
 Altri movimenti negativi per Euro 395 mila che accolgono il decremento del Fondo TFR della società
controllata SEI Energia S.p.A. ceduto alla società correlata Volteo Energie S.p.A. a seguito della
stipula di un contratto di affitto ramo d’azienda con efficacia dal 1° ottobre 2015;
L’accantonamento relativo all’esercizio si attesta ad Euro 464 mila.
La valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto alla data del 31 dicembre 2015, secondo i Principi
Contabili Internazionali, è stata affidata ad un esperto indipendente. Per le valutazioni attuariali del TFR al 31
dicembre 2015, sono state adottate le seguenti ipotesi demografiche ed economico – finanziarie:
 per le probabilità di morte le RG48 determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato distinte per
sesso;
 per le probabilità di inabilità quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS per le proiezioni al
2010. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni
vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
 per l’epoca di pensionamento per il generico attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei
requisiti pensionabili validi per l’Assicurazione Generale Obbligatoria;
 per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per cause diverse dalla morte, in base a statistiche
fornite dal Gruppo, sono state considerate delle frequenze annue del 5,00% per tutte le società del
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

Gruppo ad eccezione delle società Bossarino, Ecosavona e Geotea per le quali sono state utilizzate
delle frequenze medie annue del 2,50%;
per le probabilità di anticipazione si è supposto un valore anno per anno pari al 3,00%.
Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi descritte dalla seguente tabella:
31.12.2015
2,03%
31.12.2014
1,50%
Tasso annuo di inflazione
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
1,75%
Tasso di incremento del TFR
2,625% per il 2016
2,850% per il 2017
2,775% per il 2018
2,700% per il 2019
3,000% dal 2020 in poi
2,8125%
Tasso di incremento salariale
2,50%
2,50%
Tasso annuo di attualizzazione
In merito al tasso di attualizzazione, è stato preso come riferimento per la valorizzazione di detto parametro
l’indice iBoxx Eurozone Corporates AA10+, alla data di valutazione.
14. PASSIVITA’ PER IMPOSTE DIFFERITE
Si riporta di seguito il dettaglio della voce:
Valori in €/000
Descrizione
Imposte dif. su
immobiliz. materiali
Altre imposte differite
Imposte differite
Imposte
Differite al
31/12/2014
Incremento
Decremento
Variazione Area
di
Consolidamento
Valore
finale al
31/12/2015
665
0
(15)
(400)
250
6.165
6.830
463
463
(291)
(306)
(2.150)
(2.550)
4.187
4.437
La voce “passività per imposte differite” nel corso del 2015 si movimenta principalmente a seguito di:
 accantonamenti dell’esercizio, pari ad Euro 463 mila, riferibili per Euro 406 mila agli effetti fiscali
connessi alla rilevazione in accordo con lo IAS 39 del costo ammortizzato sul Bond in capo a Waste
Italia S.p.A.;
 decrementi dell’esercizio, pari ad Euro 291 mila, principalmente riferibili al rilascio delle imposte
differite sugli effetti di conto economico che scaturiscono dalla contabilizzazione dei contratti di
leasing secondo la metodologia dello IAS 17 pari ad Euro 273 mila, oltre agli effetti che scaturiscono
dal ricalcolo del fondo imposte differite IRES delle società incluse nel perimetro di consolidamento
per l’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24%, operata nell’esercizio sulle differenze temporanee
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61
della legge n. 208 del 28 dicembre 2015;
La variazione perimetro di consolidamento pari ad Euro 2.550 mila si riferisce interamente agli effetti
relativi al deconsolidamento nel 2015 delle società appartenenti ai segmenti dello Smart Energy ed
EPC General Contracting ed in particolare è riferibile per Euro 1.901 mila alla società Volteo Energie
S.p.A. e per Euro 649 mila alla società Sun System S.p.A..
15. FONDI PER RISCHI, ONERI FUTURI E PASSIVITA’ PER DISCARICHE
Di seguito si riporta il dettaglio della voce “Fondi per rischi, oneri e passività per discariche”:
Valori in €/000
Descrizione
31/12/2014 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci
Variazione
Altri
Area di
31/12/2015
movimenti
Consolidamento
Altri fondi rischi e Oneri Futuri
11.794
3.981
(5.075)
(152)
0
10.548
Passività per discariche
63.356
3.908
(9.886)
0
4.296
61.674
Totale Fondi Rischi ed Oneri e
passività per discariche
75.150
7.889
(14.961)
(152)
4.296
72.222
La voce “Altri fondi per rischi e oneri Futuri” presenta un saldo di Euro 10.548 mila, con un decremento netto
di Euro 2.928 mila, la cui movimentazione è principalmente riferibile a:
 accantonamenti per Euro 3.981 mila di cui Euro 3.512 mila relativi all’accantonamento di un fondo per
gli oneri futuri relativi agli aggi, ecotassa e gestione operativa connesso alla vendita di spazi in logica
take or pay operata nell’esercizio alla parte correlata Waste to Water (oggi Aker S.r.l.), oltre ad Euro
345 mila relativi all’accantonamento di un fondo rischi per contenziosi con ex dipendenti ed Euro 124
all’accantonamento di un fondo rischi operato a fronte di un contenzioso con un consulente coinvolto
in un’analisi di operazione straordinaria;
 Utilizzi e rilasci per Euro 5.075 mila, di cui Euro 4.721 mila riferibili all’utilizzo del fondo
ristrutturazione stanziato al 31 dicembre 2014 nell’ambito della cessione della ex controllata Alice
Ambiente, operazione perfezionatasi nel mese di marzo 2015.
Il saldo al 31 dicembre 2015 comprende altresì fondi accantonati in esercizi precedenti sostanzialmente riferibili:
 Per Euro 4.800 mila, al fondo stanziato nel 2014 dalla controllata SEI Energia S.p.A. con riferimento
al rischio connesso ai rapporti con ASM S.p.A. (in liquidazione e concordato preventivo) e
all’obbligazione sussidiaria relativa alle operazioni di cessione di rami d’azienda alla stessa. Per
maggiori dettagli si veda quanto riportato nella Relazione del consiglio di amministrazione al
paragrafo 16.3.7 “Rischi connessi ai rapporti con ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato
preventivo”;
 Per Euro 1.483 mila, al fondo stanziato dalla controllata Faeco S.r.l. riferito ai costi per la gestione
della discarica da parte di Ammit s.r.l., ad ecotassa e ad aggi per l’utilizzo degli spazi venduti nel corso
del 2013 e del 2014 in logica del take or pay. Nel corso dell’esercizio tale fondo è stato utilizzato per
Euro 103 mila a copertura parziale della quota di ammortamento rilevata per l’utilizzo del lotto.
La voce “Passività per discariche” pari ad Euro 61.674 mila al 31 dicembre 2015 presenta un decremento netto
pari ad Euro 1.682 mila. La movimentazione della voce, che comprende gli effetti attualizzativi delle discariche
per l’adeguamento della stessa, ai principi contabili internazionali, è principalmente riferibile:
 ad accantonamenti dell’esercizio pari ad Euro 3.908 mila riferibili per ai fondi chiusura e post chiusura
delle discariche di proprietà del Gruppo;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015


ad utilizzi e rilasci dell’esercizio pari ad Euro 9.886 mila, principalmente riferibili per Euro 8,3 milioni
agli effetti connessi ad un accordo transattivo con il fornitore di servizi da parte delle attività di chiusura
e post chiusura delle vasche di giacimento di messa a dimora dei rifiuti di Bedizzole (BS);
ad Altri movimenti, pari ad Euro 4.296 mila, dovuti all’effetto di iscrizione del fondo chiusura relativo
all’ampliamento della discarica di Albonese avvenuto nel corso dell’esercizio.
16. PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
La voce risulta dettagliata come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Mutui Bancari
MUTUI BANCARI
Obbligazioni Ordinarie
Prestito obbligazionario convertibile
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE
Finanziamenti bancari a medio lungo termine
Debiti per leasing
Debiti per acquisto partecipazioni
Collegate e joint venture
Altre passività a lungo termine
ALTRE PASSIVITA' A LUNGO TERMINE
PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
31-dic-15
210
210
180.273
9.558
189.831
2.194
4.560
0
0
0
6.754
196.795
31-dic-14
25.040
25.040
186.503
15.156
201.659
2.321
6.649
1.469
4
8.835
19.278
245.977
Variazioni
(24.830)
(24.830)
(6.230)
(5.598)
(11.828)
(127)
(2.089)
(1.469)
(4)
(8.835)
(12.524)
(55.856)
La voce “Passività finanziarie non correnti” comprende principalmente:
 la quota a lungo dei “Mutui bancari” si riferisce principalmente ad un mutuo erogato da BCC di
Carugate e Inzago ad Ecoema S.p.A. per Euro 0,2 milioni 15. La riduzione rispetto allo scorso esercizio
è dovuta, oltre alla discontinuzione del debito contratto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico
sito in Atria, alla riclassificata fra le passività finanziarie correnti (così come disciplinato dallo IAS 1)
per Euro 3,6 milioni al finanziamento di Banca Marche erogato alla capogruppo Gruppo Waste Italia
S.p.A. e per Euro 17,7 milioni dei finanziamenti concessi alla controllata SEI Energia S.p.A. seguito
del mancato pagamento di due quote capitale maturate nel corso del 2015. Tale mancato pagamento
si inserisce in una richiesta di standstill per la quale la controllata è in attesa di formale accettazione
come meglio e diffusamente descritto nel capitolo 12 e nel paragrafo 18.3.7 della Relazione sulla
gestione;
 il saldo delle “Obbligazioni ordinarie”, pari ad Euro 180.273 mila, si riferisce al Bond Waste, le cui
caratteristiche sono state diffusamente descritte in Relazione sulla gestione alla quale si rimanda per
maggiori dettagli. Il saldo al 31 dicembre 2014 accoglieva anche la quota a lungo termine del Green
Bond di Innovatec S.p.A., società deconsolidata nel presente esercizio a seguito della perdita di
controllo occorsa a seguito delle distribuzione di un dividendo straordinario da parte della Capogruppo
Gruppo Waste Italia liberato in azioni della ex controllata. Alla data della presente Relazione
Finanziaria, la controllata Waste Italia S.p.A. ha in corso una negoziazione finalizzata a vagliare le
migliori ipotesi di ristrutturazione del debito finanziario, anche in riferimento all’imminente coupon
semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti a metà maggio 2016. Nello
specifico si stanno organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere
– molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable
15
Si rende noto che in data 13 aprile 2016 Ecoema e il suo garante Gruppo Waste Italia S.p.A. hanno ricevuto lettera di recesso e di risoluzione del
contratto di mutuo per inadempimento (il totale delle rate scadute alla data della presente nota è di circa Euro 101 migliaia).
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015



operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee
guida del processo negoziale vero e proprio.
la voce relativa al “Prestito obbligazionario convertibile” fa interamente riferimento al POC emesso
da Gruppo Waste Italia S.p.A. nell’operazione (occorsa lo scorso esercizio) di acquisizione del gruppo
Geotea. La voce nel 2014 comprendeva anche la quota a lungo del prestito obbligazionario emesso da
Gruppo Waste Italia S.p.A. a favore di Waste Italia Zero nell’operazione di acquisizione del 32,78%
di Waste Italia Holding S.p.A. mediante sottoscrizione di un accordo strategico fra WIG e la società
di gestione del risparmio Synergo SGR S.p.A. (“Synergo”), con scadenza l’11 agosto 2016
riclassificato al 31 dicembre 2015 fra le passività finanziarie correnti;
La voce “Finanziamenti bancari a medio lungo termine” pari ad Euro 2.194 mila si riferisce al
finanziamento concesso da Banca Marche;
la voce relativa alle “altre passività a lungo termine” risulta azzerata al 31 dicembre 2015, in quanto il
saldo esistente al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 8.835 mila, si riferiva per Euro 6.413 mila alla quota
a lungo del debito finanziario connesso al progetto “serre” della società Innovatec S.p.A. uscita dal
perimetro di consolidamento nel corso del 2015, e per Euro 1.964 mila alla quota a lungo del debito
verso il fornitore di pannelli cinese Jinko Solar riclassificata nel 2015 fra le Passività finanziarie
correnti.
Per maggiori informazioni al riguardo si rimanda al Capitolo 12 della Relazione del Consiglio di
Amministrazione.
PASSIVITA’ CORRENTI
Si riporta di seguito il dettaglio delle “passività correnti”:
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività
Debiti per imposte correnti
PASSIVITA' CORRENTI
31-dic-14
71.018
68.628
36.006
19.686
195.339
Variazioni
31.561
101.305
28.425
15.826
177.117
39.457
(32.677)
7.581
3.860
18.222
17. PASSIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
Il dettaglio della voce “Passività finanziarie correnti” può essere così sintetizzato:
Valori in €/000
Descrizione
Scoperto bancario
Prestiti Bancari
Quota corrente finanziamenti bancari
Quota corrente Finanziamenti diversi da mutui
bancari
Debiti verso istituti bancari
Quota corrente debiti per leasing
Quota corrente debiti vs società di factoring
DEBITI FINANZIARI
31-dic-15
31-dic-14
Delta
4.424
0
44.340
2.642
4.417
7.427
1.782
(4.417)
36.913
976
3.184
(2.208)
49.740
1.413
2.522
53.675
17.670
1.795
103
19.568
32.070
(382)
2.419
34.107
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Finanziamenti a breve termine Parti correlate
Quota corrente Prestiti obbligazionari convertibili
Finanziamenti a breve termine verso Terze Parti
Finanziamenti a breve termine verso Collegate
Strumenti fin. a copertura cash flow
Debiti per acquisizioni
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE
TOTALE
302
9.021
20
797
1.563
5.640
17.343
71.018
1.000
2.936
2.139
0
2.062
3.855
11.993
31.561
(698)
6.085
(2.119)
797
(499)
1.785
5.350
39.457
L’incremento della voce “Scoperto bancario” e il conseguente decremento della voce “Prestiti bancari” è
imputabile principalmente ad un minore utilizzo delle linee di affidamento bancarie su anticipi fatture piuttosto
che delle linee di affidamento salvo buon fine su ricevute bancarie. Questo aspetto ha portato al 31 dicembre
2015 ad un maggiore utilizzo dello scoperto di conto a fronte di una riduzione dell’indebitamento per prestiti
bancari sullo smobilizzo fatture.
L’incremento della “Quota corrente dei finanziamenti bancari”, pari ad Euro 44.340 mila rispetto al 31
dicembre 2014, è dovuto per Euro 15.648 al completo utilizzo della linea di finanziamento di tipo Revolving
(RCF) fornita da BNP Paribas nell’ambito del già citato Bond Waste, per Euro 3.532 mila al finanziamento di
Banca Marche erogato alla capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. per il quale è in corso la rimodulazione del
piano di ammortamento e per Euro 17.642 mila alla riclassifica a breve in ossequio al disposto dello IAS 1
della quota a lungo dei finanziamenti in capo alla controllata SEI Energia S.p.A. seguito del mancato
pagamento di due quote capitale maturate nel corso del 2015. Tale mancato pagamento si inserisce in una
richiesta di standstill per la quale la controllata è in attesa di formale accettazione come meglio e diffusamente
descritto nel capitolo 12 e nel paragrafo 18.3.7 della Relazione sulla gestione.
La voce “Quota corrente Finanziamenti diversi da mutui bancari” pari ad Euro 976 mila al 31 dicembre 2015
si decrementa di Euro 2.208 mila rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente per effetto del deconsolidamento
di Innovatec S.p.A., il saldo nel 2014 infatti comprendeva principalmente il debito a breve termine sostenuto
per il finanziamento del progetto “serre”.
La “Quota corrente debiti per leasing”, pari ad Euro 1.413 mila, comprende la quota a breve del leasing
riguardante l’immobile di Milano che ospita la sede del Gruppo, dei mezzi d’opera e attrezzature utilizzati
dalle società facenti capo a Waste Italia S.p.A. e di un immobile residenziale in disponibilità al Gruppo.
La “Quota corrente dei prestiti obbligazionari”, pari ad Euro 9.021 mila, comprende per Euro 3.021 mila il
prestito obbligazionario convertibile, scaduto al 31 dicembre 2015, di Euro 2.947 mila denominato POC Jinko
comprensivo degli interessi semestrali non pagati di circa Euro 74 mila e per Euro 6.000 mila il prestito
obbligazionario convertibile emesso in data 14 agosto 2014 in favore di Waste Italia Zero S.r.l. (Fondo di
private equity Synergo “WIZ”) nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. (pari
a Euro 6 milioni) con scadenza 11 agosto 2016. Dall’inizio di gennaio 2016, il Gruppo ha iniziato una
negoziazione con il management di Jinko per rimodulare l’intera esposizione nei lo confronti. A riguardo del
POC WIZ, considerate le scelte che il Gruppo prevede di porre in essere al fine di coprire il fabbisogno
finanziario del Gruppo per l’esercizio 2016, si precisa che il socio di controllo Sostenya Group Plc di concerto
con la capogruppo chiederà al sottoscrittore Synergo Sgr (titolare del 22% del Gruppo Waste Italia S.p.A.) di
riscadenzare il succitato prestito obbligazionario convertibile. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo
“Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al presente bilancio consolidato.
La voce relativa ai “Finanziamenti a breve termine verso collegate”, pari ad Euro 797 mila, accoglie la quota
residua di un finanziamento erogato dalla parte correlata Innovatec S.p.A., deconsolidata nel corso del 2015,
verso la quale la controllante ha mantenuto una percentuale di collegamento pari al 17,47%.
Quanto infine ai “Debiti per acquisto partecipazioni”, pari ad Euro 5.640 mila, si riferiscono per Euro 5.494
mila alla quota residua per l’acquisto del 100% di Faeco S.r.l., oltre ad Euro 140 mila al debito residuo per
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
l’acquisto della quota di controllo di Landfill ALE Sk LLC. Il pagamento della rata scaduta il 21 giugno 2014,
pari a Euro 2,4 milioni, è stato sospeso fino alla definizione della questione relativa alla visita ispettiva del
GSE condotta nel febbraio 2013 presso l’impianto di Bedizzole riguardante la legittimità del riconoscimento
a Faeco S.r.l., per gli anni dal 2003 al 2011, della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico
di biogas prodotto dall’invaso. I legali del Gruppo, di comune accordo con i legali di Feralpi Holding (società
dalla quale il Gruppo ha acquistato Faeco), stanno lavorando di concerto per una definizione positiva del
contenzioso presso i tribunali amministrativi di riferimento. Quanto invece alla rata scaduta il 21 giugno 2015,
pari a Euro 1,7 milioni, anch’essa non pagata, in data 12 agosto 2015 è stato notificato dalla Camera Arbitrale
di Milano l'arbitrato Feralpi Holding con il quale viene richiesta la condanna ai danni della società controllata
Ecoema S.r.l. al pagamento dell'importo tuttora non corrisposto. Sono state avviate delle trattative al fine di
conciliare le parti. L’ultima rata di Euro 1,7 milioni scadrà a metà giugno 2016.
18. DEBITI COMMERCIALI
Si riporta di seguito il dettaglio dei “Debiti commerciali”:
Valori in €/000
Descrizione
Debiti verso collegate
Debiti verso parti correlate
Debiti verso terze parti
DEBITI COMMERCIALI
31-dic-15
1.554
589
66.485
68.628
31-dic-14
239
295
100.771
101.305
Variazioni
1.315
294
(34.286)
(32.677)
I debiti commerciali si decrementano di 32,6 milioni rispetto al 31 dicembre del 2014. Tale riduzione è
principalmente ascrivibile all’iscrizione di maggior debiti del segmento Corporate per Euro 1 milione,
compensati dal deconsolidamento di debiti per Euro 25,1 milioni riferibili alle società Volteo Energie e
Innovatec e sue controllate, il cui controllo è venuto meno nel corso del presente esercizio, e dai minori debiti
del business Teleriscaldamento per Euro 8,4 milioni.
Per maggiori dettagli in merito al rischio connesso all’esposizione debitoria si rimanda al paragrafo 18.3.6
della Relazione sulla gestione.
19. ALTRE PASSIVITA’
La voce “Altre passività” può essere così dettagliata:
Valori in €/000
Descrizione
Debiti per Aggi e Royalties
Altri debiti verso Controllanti
Altri debiti verso Collegate e Joint Venture
Altri debiti verso parti correlate
Anticipi da clienti
Debiti verso Altri
Altri debiti vs il personale
Altri debiti vs istituti previdenziali
Ratei e Risconti Passivi
Altre Passività a breve termine
ALTRE PASSIVITA'
31-dic-15
4.025
6.613
1.995
6.940
660
6.858
2.469
1.542
4.856
48
36.006
31-dic-14
3.894
0
0
0
405
14.967
2.534
972
5.604
49
28.425
Variazioni
131
6.613
1.995
6.940
255
(8.109)
(65)
570
(748)
(1)
7.581
La voce “Altre passività” al 31 dicembre 2015 comprende principalmente:
Pagina | 164
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015







“Debiti per aggi e royalties” da riconoscere agli enti pubblici per l’attività di produzione di energia
elettrica e per le attività di conferimento di rifiuti nelle discariche di proprietà del Gruppo;
Gli “Altri debiti verso controllanti” pari ad Euro 6.613 mila si riferiscono al debito residuo verso la
controllante Sostenya PLC nato da alcuni accolli di debiti commerciali (principalmente verso la ex
controllata Alice Ambiente, ceduta nel corso del primo trimestre del presente esercizio alla parte
correlata Waste To Water S.r.l., oggi Aker S.r.l.) di cui la controllante si è fatta carico nel corso
dell’esercizio;
Gli “Altri debiti verso collegate” si riferiscono sostanzialmente all’emersione di un debito verso la
società Innovatec S.p.A. a seguito del già citato suo deconsolidamento;
Gli “Altri debiti verso Parti correlate”, pari ad Euro 6.940 mila, si riferiscono per Euro 4.782 mila al
debito verso la ex controllata Volteo Energie S.p.A. emerso nell’esercizio a seguito del già citato suo
deconsolidamento;
I “Debiti verso Altri”, pari ad Euro 6.858 mila, si riferiscono principalmente per Euro 779 mila ad un
debito sorto a seguito di un accordo transattivo sottoscritto con un ex amministratore delegato della
controllata SEI Energia S.p.A. e per Euro 3.823 mila ai debiti per ecotasse connesse all’attività di
conferimento di rifiuti nelle discariche di proprietà del Gruppo;
I “Debiti verso il personale” sono relativi a ferie maturate e non godute alla data di riferimento ed altre
competenze previste contrattualmente (es. 14ma mensilità);
I “Ratei e risconti passivi” sono riferibili per Euro 2.000 mila al risconto relativo al contributo
regionale di cui al Reg. CEE 2081/93 Ob. 2 DOCUP 1997/1999 relativo alla realizzazione della
centrale di cogenerazione di Rivoli, oltre a ratei passivi per complessivi Euro 2.831 mila riferibili al
rateo sugli interessi del prestito obbligazionario Bond Waste.
20. DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
Valori in €/000
Descrizione
Imposte dirette
Debito IVA
Altri Debiti tributari
Debiti tributati verso Parti correlate
DEBITI TRIBUTARI
31-dic-15
16.513
1.193
1.937
43
19.686
31-dic-14
11.986
1.048
2.792
0
15.826
Variazioni
4.527
145
(855)
43
3.860
La voce “Imposte dirette” si riferisce per Euro 9.710 mila ai debiti per imposte apportati dalle società operanti
nel settore ambientale facenti capo a Waste Italia S.p.A. principalmente riferibili ad:
 IRAP per Euro 1.881 mila relativa agli anni fiscali 2011; 2012, 2013 per la quale è in corso il
pagamento rateizzato;
 IRES relativa all’anno fiscale 2011 per la quale è in corso il pagamento rateizzato, il cui debito residuo
al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 1.174 mila;
 Debito derivante da Consolidato Fiscale Nazionale per Euro 3.863 mila relativo all’anno in corso
facente capo alla società Geotea S.p.A. verso le controllate Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l.;
 Debito IRES per Euro 1.584 mila relativo all’anno 2014 della controllata Faeco S.r.l. oltre alle relative
sanzioni ed interessi al 31 dicembre 2015 ammontanti ad Euro 133 mila;
 Debito IRAP per Euro 411 mila relativo all’anno 2014/2015 della controllata Faeco S.r.l. oltre alle
relative sanzioni ed interessi al 31 dicembre 2015 ammontanti ad Euro 22 mila;
La voce comprende inoltre:
 il debito IRES derivante dal Consolidato Fiscale Nazionale facente capo a Waste Italia Partecipazioni
per l’anno 2014 pari ad Euro 38 mila, per l’anno 2013 pari ad Euro 811 mila e per l’anno 2012 per
euro 1.131 mila per il quale è in corso il rateizzo;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015


il debito IRES derivante dal Consolidato Fiscale Nazionale facente capo alla controllante Gruppo
Waste Italia S.p.A. per l’anno 2014 e 2013 per Euro 2.881 mila, oltre a sanzioni ed interessi per Euro
412 mila, nonché il debito IRES 2012 per Euro 176 mila per il quale è in corso il rateizzo;
i debiti rinvenienti dalla fusione Sostenya, precisamente il debito Ires 2013 di Euro 41 mila e il debito
Irap 2013 per Euro 7 mila, oltre a sanzioni ed interessi per totali Euro 4 mila dovuti al loro mancato
versamento, ed infine debiti relativi ai rateizzi in corso sull’imposta Ires 2009 e 2011 che al 31
dicembre 2015 ammontano rispettivamente ad Euro 703 mila e ad Euro 532 mila.
La voce “Iva” pari ad Euro 1.193 mila comprende principalmente:
 il debito per Iva residuo relativo all’anno 2014 di Euro 230 mila oltre a sanzioni ed interessi pari ad
Euro 124 mila in capo alla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.;
 il debito residuo iva relativo agli anni 2014 e 2013 di Euro 77 mila oltre a sanzioni ed interessi di Euro
13 mila in capo alla controllata Bensi 3 S.r.l.;
 il debito per Iva relativo ai mesi di agosto, settembre e novembre 2015 di complessivi Euro 346 mila
in capo alla controllata Geotea S.p.A., oltre al debito facente capo alle controllate Faeco S.r.l. pari ad
Euro 167 mila e Waste to Water S.r.l. per Euro 220 mila.
La voce “Altri Debiti tributari” pari ad Euro 1.937 mila comprende per Euro 612 mila debiti relativi ad una
cartella notificata da Equitalia, alla ex Sostenya S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) avente per oggetto la
richiesta di pagamento di maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali, oltre a debiti IRPEF su lavoro
dipendente ed autonomo riconducibili per Euro 1.003 mila alle società appartenenti al segmento ambiente e
per Euro 252 mila alla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A..
21. PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA
La voce “Passività destinate alla vendita” pari a complessive Euro 13.258 mila accoglie la riclassifica del
passivo delle società agricole discontinuate Bioenergie Italia S.r.l., ER Società Agricola a.r.l..
Valori in €/000
Finanziamenti bancari
Altre passività non correnti (finanziarie ed altre)
Debiti commerciali
Debiti per imposte correnti
Altre passività correnti (finanziarie ed altre)
ER
4.806
11
1.297
13
867
Bioenergie
4.805
8
627
11
814
Totale
9.611
19
1.924
24
1.680
CONTO ECONOMICO
Nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza
dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di
separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica e rinnovabili dalle altre attività,
consentendo così un focus nel business dell’ambiente.
Come meglio dettagliato nel seguito della presente Relazione sulla Gestione e nel paragrafo “Innovatec e
Volteo Spin-off e attività operative cessate” delle presenti note illustrative, la separazione di tale business è
stata effettuata mediante due operazioni: i) il trasferimento della partecipazione detenuta in Volteo Energie
S.p.A. a Innovatec S.p.A. conferendola nell’ambito di un aumento di capitale deliberato da quest’ultima; ii) a
conferimento avvenuto, la distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di nr.
1 azione della controllata Innovatec S.p.A. ogni 10 azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Nella circostanza di uscita da un settore strategico (così definito ai sensi dell’IFRS 8, fattispecie applicabile al
settore dell’efficienza energetica e rinnovabili ”EPC e General contracting”), il principio contabile IFRS 5
prevede che il conto economico 2015 della linea di business discontinuata non concorra al risultato
dell’esercizio su ogni linea di costo e ricavo per natura, ma il risultato complessivo della linea di business
discontinuata sia riflesso in una specifica linea distinta del conto economico denominata “Risultato delle
attività destinate alla vendita/cessate”; stesso trattamento viene applicato alle attività e passività connesse al
business discontinuato, che non concorrono agli attivi e passivi delle attività continue ma vengono esposti
sinteticamente in specifiche voci dell’attivo e del passivo. Il principio IFRS 5 richiede altresì che il conto
economico dell’esercizio comparativo venga riesposto in modo da rendere comparabili i perimetri delle attività
continuate e discontinuate nei due esercizi esposti nella comunicazione finanziaria. Nel caso di specie, l’IFRS
5 ha impatto solo sulla esposizione del conto economico in quanto, al 31 dicembre 2015, le attività e passività
del settore di efficienza energetica e rinnovabili discontinuato sono già state cedute e non concorrono quindi
più alla situazione patrimoniale finanziaria consolidata alla data di riferimento.
Di seguito vengono quindi esposti i dati consolidati derivanti dalla applicazione dell’IFRS 5. I dati economici
dell’esercizio 2014 (nella configurazione riesposta in considerazione del disposto del IFRS 5 e nelle seguenti
tabelle “2014 riesposto”) prendono in considerazione le performance economiche di periodo di Waste Italia
S.p.A. e delle sue controllate sono dal 30 settembre 2014, mentre non considerano quelli relativi al Gruppo
Geotea entrato nel perimetro di consolidamento dal 31 dicembre 2014. Di converso i dati economici del 2014
e limitatamente ai primi tre mesi, tengono invece in considerazione il consolidamento economico patrimoniale
linea per linea degli impianti a biomasse agricole successivamente discontinuati a partire dal secondo trimestre
2014 in poi. Tali aspetti rendono non pienamente confrontabili i dati economici e patrimoniali dei primi nove
mesi del 2015 con quelli del corrispondente periodo dell’esercizio 2014 riesposto.
22. RICAVI
Valori in €/000
Descrizione
Ricavi della gestione caratteristica
Variazione delle Rimanenze di lavori in corso su ordinazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Altri Ricavi e Proventi
Valore della Produzione
31-dic-15
115.140
692
4.288
12.737
132.856
31-dic-14
Variazioni
riesposto
50.348
64.792
(29)
0
13.812
64.131
721
4.288
(1.075)
68.725
I dati relativi ai ricavi consolidati per l’esercizio 2015 del Gruppo Waste Italia S.p.A. (“WIG” e/o “Società”
e insieme con le società controllate “Gruppo”) fotografano il primo anno di pieno consolidamento dei risultati
del business ambiente apportato dal gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A., mentre non accolgono più il
contributo dei segmenti Smart Energy, produzione di energia elettrica ed EPC, usciti dal gruppo a seguito
dell’operazione di Hive off (come ampiamente descritto nella presente Relazione Finanziaria alla quale
rimandiamo per maggiori dettagli).
L’incremento verificatosi nell’esercizio si riferisce essenzialmente al contributo dell’area ambiente. Risulta
importante sottolineare che, per quanto si sia proceduto a riportare i dati relativi all’esercizio 2014 a quelli di
un perimetro maggiormente confrontabile con quelli attuali, i dati storici scontano il consolidamento dei
risultati del business ambiente in maniera solamente parziale, difatti i risultati del gruppo facente capo a Waste
Italia venivano consolidati esclusivamente per l’ultimo trimestre del 2014, mentre i risultati del gruppo Geotea,
la cui acquisizione aveva avuto positiva conclusione alla fine del mese di novembre, non contribuivano per
nulla al risultato economico di consolidato per l’anno 2014.
Per maggiori dettagli si rimanda all’analisi dei risultati del gruppo nella Relazione sulla gestione (Capitolo 11).
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
22.1
RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA
I ricavi della gestione caratteristica ammontano ad Euro 115.140 mila (Euro 50.348 mila nel 2014 riesposto) e
sono così suddivisibili:
Valori in €/000
Descrizione
Filiera Rinnovabili
Produzione energia elettrica
Teleriscaldamento
Filiera Ambientale
Corporate
Ricavi della gestione caratteristica
31-dic-15
%
9.480
0
9.480
105.216
444
115.140
8%
0%
8%
91%
0%
100%
31-dic-14
riesposto
22.472
3.512
18.960
27.872
4
50.348
%
Variazioni
45%
7%
38%
55%
0%
100%
(12.992)
(3.512)
(9.480)
77.344
440
64.792
La macro categoria relativa alla “Filiera energie rinnovabili” segna nel corso dell’esercizio 2015 ricavi pari ad
Euro 9.480 mila costituiti esclusivamente dal settore del teleriscaldamento riferibile all’attività svolta della
controllata SEI Energia S.p.A. che si sostanzia nella cessione di energia elettrica a clienti grossisti e nella
vendita di energia termica agli utenti finali residenziali. Mentre la prima linea di ricavo è solo in parte
dipendente dall’andamento climatico, la seconda ne è fortemente influenzata.
Al fine di meglio comprendere il sensibile decremento verificatosi nel segmento è importante sottolineare che
a partire dal 1° ottobre 2015 la SEI Energia S.p.A., ha concesso in fitto alla correlata Volteo Energie S.p.A. il
proprio ramo d’azienda operativo che svolge le attività di teleriscaldamento presso i tre comuni della provincia
di Torino serviti dalla propria rete. Di conseguenza, mentre i ricavi di tale segmento per i primi nove mesi
dell’anno riportano i risultati operativi della società, per l’ultimo trimestre del 2015 sono relativi alla sola quota
di competenza del canone di affitto percepito dalla società (pari ad Euro 1,1 milioni annui). In aggiunta, per
l’anno 2014 l’attività beneficiava ancora dell’incentivazione garantita alla cogenerazione abbinata al
teleriscaldamento mediante certificati verdi per complessivi Euro 2 milioni, incentivo cui la società non ha più
diritto con impatto negativo sui ricavi.
Il business della Filiera ambientale, segna nel corso dell’esercizio 2015 ricavi pari ad Euro 105.216 mila in
sensibile incremento rispetto al 2014, anno nel quale i risultati del gruppo facente capo a Waste Italia venivano
consolidati esclusivamente per l’ultimo trimestre, mentre i risultati del gruppo Geotea non contribuivano alla
formazione della voce relativa ai ricavi della gestione caratteristica.
Per maggiori dettagli si rimanda all’analisi dei risultati del gruppo nella Relazione sulla gestione (Capitolo 11).
22.2
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
La variazione delle rimanenze al 31 dicembre 2015 è positiva per Euro 692 mila ed è riconducibile alla
rilevazione dei lavori in corso su ordinazione delle società SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. (Euro 589
mila) e Geotea S.p.A. (Euro 103 mila), società appartenenti al gruppo facente capo a Waste Italia, operanti nel
segmento ambientale.
Valori in €/000
Descrizione
Variazione dei lavori in corso su ordinazione
Valore della Produzione
31-dic-15
692
692
31-dic-14
riesposto
(29)
(29)
Variazioni
721
721
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Di cui:
Teleriscaldamento
Ambientale
0
692
260
(289)
(260)
981
La variazione positiva pari ad Euro 692 mila si riferisce per Euro 589 mila alla sospensione dei costi riferibili
all’avanzamento delle attività sulla commessa “Chivasso 0”, avente come controparte la società collegata
SETA S.p.A., il cui corrispettivo viene valutato con il metodo della percentuale di completamento e regolato
sulla base di un valore per tonnellata conferita.
22.3
INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI
La voce in oggetto pari ad Euro 4.288 mila (Euro 0 mila al 31 dicembre 2014) riflette per Euro 3.564 mila le
attività svolte dalla società Geotea S.p.A. (acquisita nel 2014 da Waste Italia S.p.A. e fusa dal 1° gennaio 2016
in Waste Italia S.p.A.) per la realizzazione delle opere di ampliamento delle discariche site nella provincia di
Savona (Euro 2.120 mila) e di un impianto di tritovagliatura (Euro 1.443 mila) gestito dalla controllata
Ecosavona S.p.A. e per Euro 725 mila alle attività svolte per la partecipazione a bandi internazionali per il
realizzo di opere nell’ambito del settore ambientale, che hanno portato nel corso del presente esercizio, tra
l’altro, all’aggiudicazione di una gara internazionale per la realizzazione e la gestione di una discarica di 1,9
milioni di tonnellate di rifiuti a Durazzo (Albania).
22.4
ALTRI RICAVI E PROVENTI
La voce “Altri ricavi e proventi” può essere così suddivisa:
Valori in €/000
Descrizione
Riaddebito costi personale Parti Correlate
Plusvalenza su cess. imm.mat.Terze Parti
Plusvalenza su cess. imm.immat.Terze Parti
Contributi pubblici
Utilizzo Fondo rischi contrattuali
Utilizzo Fondo svalutazione crediti
Altri ricavi operativi Parti Correlate
Altri ricavi Operativi
Totale
31-dic-15
61
17
0
217
0
192
2.542
9.708
12.737
31-dic-14
riesposto
2
46
27
217
6
17
0
13.497
13.812
Variazioni
59
(29)
(27)
0
(6)
175
2.542
(3.789)
(1.075)
Gli “Altri Ricavi e Proventi” risultano pari ad Euro 12.737 mila, in diminuzione di Euro 1.075 mila rispetto
agli Euro 13.812 mila del corrispondente periodo riesposto del 2014.
La voce comprende principalmente:
 il contributo regionale di cui al Reg. CEE 2081/93 Ob. 2 DOCUP 1997/1999 relativo alla realizzazione
della centrale di cogenerazione di Rivoli di cui beneficia la società ex-Cento S.p.A. (Euro 217 mila),
fusa nel 2010 in SEI Energia S.p.A.;
 gli altri ricavi operativi verso Parti Correlate pari ad Euro 2.542 mila al 31 dicembre 2015 si riferiscono
principalmente a:
- per Euro 366 mila all’affitto degli spazi occupati all’interno dalla sede di Milano (via Bensi
12/3) dalla società Volteo Energie S.p.A., uscita dal perimetro di consolidamento nel corso del
2015 a seguito dell’attuazione del progetto strategico di separazione delle attività relative allo
sviluppo dell’efficienza energetica e di EPC General contracting dalle altre attività;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
-

per Euro 275 mila al provento realizzato dalla controllata SEI Energia S.p.A. riferito al contratto
di affitto del ramo d’azienda stipulato il 1° ottobre 2015 con il quale, la società concede alla
correlata Volteo Energie S.p.A. la gestione delle attività di teleriscaldamento presso tre comuni
della provincia di Torino serviti dalla propria rete;
- per Euro 1.247 mila al riaddebito alla società correlata Alice Ambiente dei costi sostenuti dalla
controllata Waste Italia S.p.A. nel corso dell’esercizio per la gestione e messa in sicurezza della
discarica di Alice Castello;
- per Euro 205 mila a ricavi conseguiti dalla controllata Waste Italia S.p.A. nei confronti di
Volteo Energie S.p.A. principalmente riferibili alla fatturazione dei servizi di Information
tecnology, Servizi generali e Servizi di supporto tecnico QUAS addebitati in forza di specifici
contratti fino alla data di fuoriuscita della stessa dal Gruppo.
gli altri ricavi operativi pari ad Euro 9.708 mila al 31 dicembre 2015 si riferiscono principalmente:
- per Euro 4.073 mila ad un provento non ricorrente relativo ad un accordo transattivo con il
fornitore di servizi, connessi a parte delle attività di chiusura a post chiusura delle vasche del
giacimento di messa a dimora dei rifiuti di Bedizzolle (BS);
- per Euro 1.900 mila ad altri ricavi riferiti alla controllata SEI Energia S.p.A. relativi a
sopravvenienze attive riferite principalmente a debiti ormai prescritti;
- per Euro 1.075 mila al rimborso assicurativo percepito dalla controllata SMC Smaltimenti
Controllati S.p.A. a seguito dell’incendio verificatosi lo scorso esercizio sul sito dell’impianto
di trattamento pneumatici di Chivasso.
23. COSTI OPERATIVI
Valori in €/000
Descrizione
Costi per acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi
Costi per servizi e godimenti beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
Totale
(10.441)
(65.945)
(15.894)
(4.083)
(20.466)
(18.204)
31-dic-14
riesposto
(11.320)
(22.481)
(4.818)
(2.101)
(10.542)
(22.647)
(135.033)
(73.910)
31-dic-15
Variazioni
879
(43.464)
(11.076)
(1.982)
(9.924)
4.443
(61.123)
23.1 COSTI PER ACQUISTI, PRESTAZIONI E COSTI DIVERSI
La voce pari ad Euro 10.441 mila al 31 dicembre 2015 ha subito un incremento rispetto al valore riesposto al
31 dicembre 2014 di circa Euro 879 mila, ed è principalmente composta:
 per Euro 6.047 mila dal costo dalle materie prime teleriscaldamento, termovalvole, combustibile per
la gestione del calore e materiale produttivo vario, apportato dalla controllata SEI S.p.A. operante nel
settore del teleriscaldamento;
 per Euro 4.394 mila dai costi per acquisti materie prime apportati dalle società facenti capo all’area
ambientale principalmente riferibili per Euro 2.073 mila a costi relativi ai carburanti dei mezzi d’opera
utilizzati nell’attività di raccolta, selezione e smaltimento dei rifiuti.
23.2 COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI
La voce “Costi per servizi e godimento beni di terzi” pari a Euro 65.945 mila (Euro 22.481 mila al 31 dicembre
2014) è così dettagliata:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Valori in €/000
Descrizione
Costi per lavorazioni conto Terzi
Costi pubblicitari e di marketing
Consulenze
Compensi ad amministratori e sindaci
Utenze
Manutenzione e riparazione
Costi di trasporto
Altri costi
Altre spese
Servizi bancari
Costi di smaltimento
Costi di smaltimento verso Parti Correlate
Costo per servizi
Affitti
Canoni leasing operativi e noleggi
Costi per Royalties, Aggi ed Ecotassa
Costi per godimento beni di Terzi
Totale Costi per servizi e godimento beni di terzi
31-dic-15
(5.717)
(283)
(4.899)
(1.149)
(1.812)
(2.916)
(8.709)
(2.790)
(2.912)
(10)
(21.957)
(255)
(53.410)
(1.420)
(2.348)
(8.767)
(12.535)
(65.945)
31-dic-14
riesposto
(819)
(192)
(3.029)
(943)
(925)
(828)
(2.772)
(1.785)
(1.524)
(83)
(5.702)
0
(18.602)
(641)
(836)
(2.402)
(3.879)
(22.481)
Variazioni
(4.898)
(91)
(1.870)
(207)
(887)
(2.088)
(5.937)
(1.005)
(1.388)
73
(16.255)
(255)
(34.808)
(779)
(1.512)
(6.365)
(8.656)
(43.464)
I costi per servizi e godimento beni di terzi pari al 31 dicembre 2015 ad Euro 65.945 mila si incrementano
rispetto al valore riesposto al 31 dicembre 2014 di Euro 43.464 mila principalmente a seguito della totale
contribuzione per l’anno 2015 delle società relative al segmento ambientale che nello scorso esercizio avevano
contribuito solo per l’ultimo trimestre dell’anno e senza tenere in considerazione il contributo del sub-gruppo
Geotea, entrato all’interno del perimetro di consolidamento solamente a partire dal 31 dicembre 2014.
I costi per servizi al 31 dicembre 2015 si compongono principalmente:
 Per Euro 30.687 mila, da costi relativi ai servizi di “Smaltimento” e “Trasporto”, che incidono
sull’ammontare totale del costo per servizi per una percentuale rispettivamente pari al 41,1% e al
16,3%. Tali voci comprendono i costi sostenuti per le operazioni di smaltimento e di trasporto presso
discariche non di proprietà delle società facenti capo alla controllata Waste Italia S.p.A.;
 Per Euro 5.717 mila da costi per lavorazioni effettuate da terzi, riferibili principalmente ai costi
sostenuti dalla controllata Geotea S.p.A. per la realizzazione delle opere di ampliamento delle
discariche site nella provincia di Savona e di un impianto di tritovagliatura gestito dalla società
Ecosavona S.p.A. (Euro 3.273 mila), oltre ai costi relativi ai servizi sub-appaltati a terzi principalmente
riferibili ad attività di gestione del rifiuto facenti capo per Euro 1.250 mila alla controllata Waste Italia
S.p.A.;
 Per Euro 1.812 mila, da costi relativi alle utenze principalmente riferibili all’acqua per Euro 95 mila,
riscaldamenti per Euro 25 mila, energia elettrica per Euro 898 mila, vigilanza e pulizia per Euro 420
mila, spese telefoniche per Euro 231 mila;
 Per Euro 4.899 mila, da costi relativi alle consulenze amministrative e fiscali, tecnico ingegneristiche,
commerciali e legali notarili principalmente facenti capo per Euro 3.578 mila alle società riconducibili
all’area ambientale, per Euro 904 mila alla capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A., per Euro 327 mila
alla società controllata SEI Energia S.p.A.;
 Per Euro 2.916 mila, da costi relativi a manutenzioni o riparazioni sostenuti per Euro 2.551 mila dalle
società appartenenti al segmento ambientale facenti capo alla controllata Waste Italia S.p.A. e
principalmente riferibili ad interventi effettuati sui mezzi esterni per la raccolta e l’intermediazione
del rifiuto;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
La voce relativa agli Altri Costi pari ad Euro 2.790 mila si compone principalmente di costi relativi alle analisi
effettuate per l’omologazione dei rifiuti conferiti pari ad Euro 813 mila, oltre a servizi di ticket restaurant,
rimborsi per indennità chilometriche, pedaggi, canoni software, spese varie per la sicurezza.
La voce relativa alle Altre spese pari ad Euro 2.912 mila si compone principalmente:
 Per Euro 2.172 mila a costi relativi ad assicurazioni e polizze fideiussorie assicurative;
 Per Euro 263 mila a costi relativi a viaggi e trasferte;
 Per Euro 191 mila a costi relativi a corsi di formazione, ricerca del personale.
I “costi per godimento beni terzi” risultano pari ad Euro 12.535 mila e si compongono principalmente:



Per Euro 1.420 mila da costi relativi ai canoni di affitto sostanzialmente riconducibili per Euro 144
mila al canone di affitto sostenuto dalla controllata Waste to Water per la fruizione del ramo d’azienda
Lafumet in forza di un contratto stipulato nel mese di maggio 2015, per Euro 336 mila ai costi sostenuti
dalla controllata Waste to Water S.r.l. per l’affitto dello stabilimento di Villastellone (Torino) sede
operativa della società, per Euro 798 mila alle spese di affitto dei diversi siti industriali nei quali viene
svolta l’attività operativa aziendale riconducibili alla società Waste Italia S.p.A.;
Per Euro 2.348 mila da canoni di leasing operativo e noleggi, riconducibili per Euro 1.915 mila alle
società del gruppo facenti riferimento al segmento ambientale e riferibili principalmente alle
attrezzature, macchinari, automezzi e mezzi d’opera impiegati per lo svolgimento dei servizi di
raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, oltre ad Euro 256 mila riconducibili alla controllata SEI
Energia S.p.A.;
Per Euro 8.767 mila da costi relativi a Royalties, Aggi ed Ecotassa interamente riconducibili alle
società appartenenti al segmento ambiente.
23.3 COSTO DEL LAVORO
Il costo del lavoro è dettagliabile come segue:
Valore in €/000
Descrizione
Salari e stipendi
Oneri Sociali
Accantonamento TFR
Altri costi del personale
Totale Costo del Lavoro
31-dic-15
(11.565)
(3.589)
(695)
(45)
(15.894)
31-dic-14
riesposto
(3.309)
(1.113)
(220)
(176)
(4.818)
Variazioni
(8.256)
(2.476)
(475)
131
(11.076)
Nonostante la consistenza del numero dei dipendenti abbia subito nel 2015 un decremento di 56 unità rispetto
al 2014, il costo del personale mostra un sensibile incremento pari ad Euro 11.076 mila, interamente
riconducibile alla contribuzione nell’intero anno 2015 delle società facenti capo a Waste Italia S.p.A. che
nello scorso esercizio hanno contribuito solo per l’ultimo trimestre (con esclusione delle società del gruppo
Geotea il cui costo del personale nel 2014 non ha contribuito alla formazione del valore della voce in quanto
consolidate al 31 dicembre 2014 con impatto solo da un punto di vista patrimoniale).
Nei prospetti seguenti vengono evidenziati la consistenza media del numero dei dipendenti per categoria di
appartenenza, confrontata con quella dell’esercizio precedente, nonché quella effettiva alla data del 31
dicembre 2015.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Dirigenti
Quadri
Impiegati e altri
Operai
Totale
Valori puntuali
31.12.15 31.12.14 delta %
10
14
-29%
11
22
-50%
120
189
-37%
154
126
22%
295
351
-16%
Valori medi
31.12.15 31.12.14 delta %
10
16
-35%
10
24
-58%
138
198
-30%
151
124
22%
310
362
-14%
Il decremento in termini di numero di teste è imputabile principalmente all’effetto combinato dell’operazione
di Riorganizzazione del Gruppo, che ha comportato l’uscita del Gruppo Innovatec e della controllata Volteo
Energie S.p.A., e dell’acquisizione del ramo d’azienda da Lafumet S.r.l. da parte della controllata Waste To
Water S.r.l..
Ha inciso sulla contrazione del numero di teste anche un processo di mobilità che ha coinvolto i dipendenti di
Waste Italia S.p.A., per maggiori dettagli si rinvia al quanto commentato nel paragrafo numero 14 della
Relazione sulla gestione dedicato alle “Risorse umane”.
23.4
ALTRI COSTI OPERATIVI
La voce può essere dettagliata come segue:
Valore €/000
Descrizione
Altri costi Terze Parti
Altre imposte e tasse
Contributi associativi
Beneficenze
Minusvalenza su dismissione Immobilizzazioni
Totale altri costi operativi
31-dic-15
(2.663)
(525)
(107)
0
(788)
(4.083)
31-dic-14
riesposto
(1.617)
(254)
(213)
(15)
(2)
(2.101)
Variazioni
(1.046)
(271)
106
15
(786)
(1.982)
Il saldo di Euro 4.083 mila (Euro 2.101 mila al 31 dicembre 2014 riesposto) risulta composto principalmente:
 Per Euro 809 mila da altri costi principalmente riferibili per 457 mila all’Iva indetraibile, oltre ad Euro
352 mila riferibili a sopravvenienze per costi di esercizi precedenti;
 Per Euro 284 mila da altri costi della controllata SEI Energia S.p.A. principalmente riferibili per 180
mila a sopravvenienze passive realizzate sulla vendita dei certificati verdi relativi all’anno 2014;
 Per Euro 1.554 mila da altri costi delle società facenti parte del segmento ambientale principalmente
riferibili per Euro 474 mila a costi relativi alla conciliazione con i dipendenti della controllata Waste
Italia S.p.A., per Euro 47 mila a spese condominiali sugli stabilimenti in affitto, per Euro 519 mila a
costi di esercizi precedenti.
 Per Euro 525 mila da imposte non sul reddito riferibili per Euro 202 mila all’IMU;
 Per Euro 107 mila da contributi associativi;
 Per Euro 788 mila dalle minusvalenze sulle immobilizzazioni principalmente relative all’abbandono
di progetti eolici non più perseguibili.
23.5 AMMORTAMENTI
La voce “Ammortamenti” risulta dettagliabile come segue:
Valori in €/000
Pagina | 173
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
(17.016)
(2.568)
31-dic-14
riesposto
(8.403)
(1.176)
(19.584)
(9.579)
(10.005)
Ammortamento Attività immateriali a vita utile definita
(882)
(963)
81
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
(882)
(963)
81
(20.466)
(10.542)
(9.924)
Descrizione
Ammortamento immobilizzazioni materiali di proprietà
Ammortamento Beni in locazione finanziaria
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Totale Ammortamenti
31-dic-15
Variazioni
(8.613)
(1.392)
La voce “Ammortamenti” al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 20.466 mila (Euro 10.542 mila nel 2014
riesposto).
L’incremento della voce è legato principalmente all’integrazione a livello economico per tutto l’anno di Waste
Italia S.p.A. e delle sue controllate rispetto al corrispondente periodo del 2014 nel quale l’incidenza era solo
per l’ultimo trimestre dell’anno con esclusione delle società appartenenti al gruppo Geotea che sempre nel
2014 hanno avuto un impatto solo a livello patrimoniale essendo entrate nel perimetro di consolidamento al
31 dicembre 2014.
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali di proprietà pari ad Euro 17.016 mila si riferisce per Euro
9.798 mila alle discariche di proprietà delle società appartenenti al segmento ambiente facente capo a Waste
Italia S.p.A..
L’ammortamento dei beni in locazione finanziaria pari nel 2015 ad Euro 2.568 mila, si riferisce
sostanzialmente per Euro 2.340 mila ai beni in leasing (principalmente impianti e macchinari, cassoni e
contenitori, veicoli ed attrezzature) utilizzati dalle società facenti capo a Waste Italia S.p.A. ai fini delle attività
di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, oltre ad Euro 228 mila relativo all’ammortamento
dell’immobile che ospita la sede sociale ed amministrativa del Gruppo.
L’ammortamento delle attività immateriali pari ad Euro 882 mila al 31 dicembre 2015 si riferisce per Euro 307
mila ai marchi e le concessioni, per Euro 15 mila ai diritti di brevetto ed utilizzazione opere dell’ingegno e per
Euro 560 mila all’ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali rappresentate principalmente da
diritti di Servitù sul sito di Cavenago d’Adda e dai costi per l’ottenimento della linea RCF connessa al bond
emesso a fine novembre 2014 dalla controllata Waste Italia S.p.A.
23.5 ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI
Il dettaglio della voce al 31 dicembre 2015 è il seguente:
Valori in €/000
Descrizione
Svalutazione Immobilizzazioni Materiali
Svalutazione Immobilizzazioni Immateriali
Svalutazione Avviamento
Svalutazioni
Svalutazione crediti attivo corrente Terzi
Svalutazione crediti attivo corrente
Svalutazione altre attività finanziarie
Svalutazione altre attività finanziarie
31-dic-15
(7.817)
0
(583)
(8.400)
(947)
(947)
(819)
(819)
31-dic-14
riesposto
(4.506)
(50)
(3.857)
(8.413)
(1.663)
(1.663)
0
0
Variazioni
(3.311)
50
3.274
13
716
716
(819)
(819)
Pagina | 174
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Perdite su crediti
Perdite su Crediti verso Terzi
Altri fondi rischi e Oneri Futuri
Accantonamenti a fondi rischi
Totale Accantonamenti e svalutazioni
(149)
(149)
(7.889)
(7.889)
(18.204)
(17)
(17)
(12.554)
(12.554)
(22.647)
(132)
(132)
4.665
4.665
4.443
Gli accantonamenti e svalutazioni di periodo si attestano a Euro 18.204 mila e si decrementano rispetto al
corrispondente periodo dell’esercizio precedente riesposto per Euro 4.443 mila. Al fine di giustificare tale
decremento si ricorda come il 2014 sia stato un anno caratterizzato dalla decisione del Gruppo di operare
svalutazioni ed accantonamenti a fondi rischi per Euro 22,6 milioni (dato 2014 riesposto) sugli avviamenti e
su alcune attività del Gruppo a seguito del riposizionamento strategico operato dal Gruppo stesso nel business
integrato delle energie rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente.
Le svalutazioni delle Immobilizzazioni materiali, pari ad Euro 7.817 mila, si riferiscono principalmente:
 per Euro 5.400 mila alla completa svalutazione dell’avviamento allocato ad impianto eolico in
realizzazione a Cirò;
 per Euro 436 mila alla parziale svalutazione del patrimonio mobiliare di gruppo;
 per Euro 1.288 mila alla svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo nel business Ambiente
non più perseguibili.
La svalutazione del goodwill, pari ad Euro 582 mila, si riferisce la parziale svalutazione dell’avviamento
riferibile al business Ambiente a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l.
Dall’analisi periodica di controllo e monitoraggio dei rischi di credito e tenendo in dovuto conto le tempistiche
di incassabilità dei crediti e degli avvenimenti occorsi nel corso dell’esercizio, la svalutazione dei crediti
operata al 31 dicembre 2015 è stata di Euro 947 mila. Per maggiori dettagli si rimanda alle considerazioni
riportate nel paragrafo 18.3.3 della Relazione sulla gestione in merito alla gestione del rischio di credito.
Gli Accantonamenti al fondo rischi ed oneri futuri, pari ad Euro 8.125 mila al 31 dicembre 2015, si riferiscono:
 per Euro 3.908 mila ai fondi chiusura e post chiusura delle discariche di proprietà;
 per Euro 3.512 mila, all’accantonamento di un fondo per gli oneri futuri relativi agli aggi, ecotassa e
gestione operativa connesso alla vendita di spazi in logica take or pay operata nell’esercizio alla parte
correlata Waste to Water S.r.l. (già Aker S.r.l.);
 per Euro 345 mila all’accantonamento di un fondo rischi per contenziosi con ex dipendenti;
 per Euro 124 mila all’accantonamento di un fondo rischi operato a fronte di un contenzioso con un
consulente coinvolto in un’analisi di un’operazione straordinaria.
24. PROVENTI E ONERI FINANZIARI
24.1
PROVENTI FINANZIARI
Di seguito si riporta il dettaglio dei proventi finanziari:
Valori in €/000
Descrizione
Interessi attivi bancari
Inter.attivi su crediti finanziari
Interessi su crediti commerciali
Altri proventi finanziari
Totale Proventi Finanziari
31-dic-15
29
434
207
438
1.108
31-dic-14
riesposto
0
367
0
252
619
Variazioni
29
67
207
186
489
Pagina | 175
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
I proventi finanziari si attestano ad Euro 1.108 mila, e si incrementano rispetto ad Euro 619 mila rispetto al
corrispondente periodo dell’esercizio precedente di Euro 489 mila.
Gli altri proventi finanziari pari ad Euro 438 mila comprendono per Euro 295 mila un provento scaturito per
lo stanziamento di interessi di mora verso la società collegata SETA S.p.A. riconosciuti nell’ambito di un
accordo transattivo susseguente alla notifica di un decreto ingiuntivo operato dalla controllata Smaltimenti
Controllati SMC S.p.A. quando ancora non si deteneva una partecipazione di collegamento nella controparte.
24.2
ONERI FINANZIARI
Il dettaglio della voce al 31 dicembre 2015 è il seguente:
Valori in €/000
Descrizione
Commissioni e spese bancarie
Interessi passivi finanziari
Interessi passivi commerciali
Perdite su cambi realizzate
Altri oneri finanziari
Totale Oneri Finanziari
31-dic-15
(74)
(28.812)
(1.367)
0
(703)
(30.956)
31-dic-14
riesposto
(66)
(6.291)
(314)
(1)
(5.813)
(12.485)
Variazioni
(8)
(22.521)
(1.053)
1
5.110
(18.471)
L’incremento degli oneri finanziari al 31 dicembre 2015 rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio
precedente risente del completo consolidamento per l’anno 2015 dei risultati economici della sub-holding
Waste Italia, il cui indebitamento finanziario è principalmente caratterizzato dell’emissione obbligazionaria di
Euro 200 milioni portata a termine nel corso dell’ultimo trimestre del 2014 ad un tasso di interesse nominale
del 10,5% (c.d. “Bond Waste”). Gli interessi passivi nominali maturati nel corso dell’anno su tale prestito
obbligazionario sono stati pari a Euro 21 milioni.
Gli oneri finanziari consolidati risentono degli interessi passivi dei prestiti obbligazionari convertibili emessi
dalla capogruppo rispettivamente per Euro 6,1 milioni e Euro 10 milioni a servizio dell’operazione di
acquisizione della quota di minoranza di Waste Italia da parte del Fondo Synergo e dell’acquisto del Gruppo
Geotea, nonché degli oneri finanziari derivanti dall’indebitamento bancario in essere della controllata SEI
Energia S.p.A.. Di converso, nel totale degli oneri finanziari di Gruppo non concorre più la collegata Innovatec
in quanto uscita dal perimetro di consolidamento a seguito dell’operazione di Hive off.
La riduzione degli altri oneri finanziari rispetto al 2014 riesposto, scaturisce principalmente dal fatto che al 31
dicembre 2014 il saldo era caratterizzato da costi non ricorrenti sostenuti per l’emissione del Bond Waste
summenzionato e dai costi connessi all’acquisizione del gruppo Geotea (per circa Euro 3.461 mila), nonché
dall’estinzione anticipata dell’esposizione bancaria del gruppo Waste Italia (che ha comportato oneri per circa
Euro 1 milione) operata sempre nell’ambito della summenzionata emissione obbligazionaria.
24.3
PROVENTI NETTI DA PARTECIPAZIONI
Il dettaglio della voce al 31 dicembre 2015 è il seguente:
Valori in €/000
Descrizione
Proventi/(Oneri) su partecipazioni
31-dic-15
(1.134)
31-dic-14
riesposto
2.273
Variazioni
(3.407)
Pagina | 176
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Utile/Perdita su partecipazioni valutate ad Equity
Proventi (oneri) netti da partecipazioni
14
(1.120)
2
2.275
12
(3.395)
Gli Oneri netti da partecipazioni pari a Euro 1.134 mila si riferiscono sostanzialmente agli effetti della
risoluzione avversa alla società capogruppo della causa intentata da un ex manager della controllata SEI
Energia S.p.A..
La voce “Utile/perdita su partecipazioni ad equity” riflette gli effetti, pari a Euro 14 mila, del consolidamento
ad equity della società Seta S.p.A. posseduta al 49% dal gruppo Waste Italia S.p.A..
25. IMPOSTE
La voce è di seguito dettagliata:
Valori in €/000
Descrizione
IRES
IRAP
Altre imposte
IMPOSTE CORRENTI
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE/(PASSIVE)
PROVENTI/ONERI DA CONSOLIDATO FISCALE
Totale Imposte
31-dic-15
31-dic-14
riesposto
Variazioni
(3.863)
(714)
(329)
(1.833)
(206)
(1.356)
(2.030)
(508)
1.027
(4.906)
(3.395)
(1.511)
587
2.516
(1.929)
829
(362)
1.191
(3.490)
(1.241)
(2.249)
La voce relativa alle altre imposte, pari ad Euro 329 mila, si riferisce alle sanzioni da ravvedimento per il
mancato pagamento delle imposte sul reddito, principalmente imputabili alla controllante Gruppo Waste Italia
S.p.A. (Euro 197 mila) ed alla controllata Faeco S.r.l. (Euro 72 mila).
La voce “Imposte differite/anticipate” riflette l’evoluzione degli effetti fiscali delle rettifiche operate sul conto
economico in applicazione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS ed include principalmente:
 l’accantonamento, nel limite dell’importo ritenuto ragionevolmente recuperabile, di imposte
anticipate, per Euro 976 mila, sui fondi rischi non deducibili della società Waste Italia S.p.A.,
 l’accantonamento, nel limite dell’importo ritenuto ragionevolmente recuperabile di imposte anticipate
per Euro 106 mila, sui fondi rischi non deducibili (Euro 85 mila), sui compensi ad amministratori non
pagati (Euro 21 mila) oltre al rilascio delle imposte anticipate pari ad Euro 481 mila principalmente
riferibile alle perdite fiscali 2006/2008 e al rilascio della quota 2015 delle imposte sui costi di aumento
di capitale iscritti nelle poste di patrimonio netto della capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A..
La voce risente inoltre degli effetti dell’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% delle imposte
anticipate/differite IRES operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno nei periodi
d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015.
La voce “Proventi e oneri da consolidato fiscale” accoglie gli stanziamenti IRES dovuti per l’esercizio 2015,
effettuati dalle società del Gruppo che hanno aderito al consolidato fiscale di Gruppo.
26. RISULTATO DI ATTIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA E/O CESSATE
La voce al 31 dicembre 2015 risulta negativa per Euro 5.998 mila (Euro 11.106 mila negativa al 31 dicembre
2014 riesposto) e riflette:
Pagina | 177
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015



i risultati al 30 settembre 2015 delle società appartenenti ai settori Smart Energy ed EPC e General
Contracting, deconsolidate nel 2015 a seguito della realizzazione del progetto strategico di separazione
delle attività rinnovabili ed efficienza dalle altre attività con conseguente focalizzazione del Gruppo
sul business ambientale come meglio rappresentato nel paragrafo “Innovatec e Volteo Spin –off ed
attività operative cessate” riportato nella presente nota integrativa, comprensivi della svalutazione
della partecipazione residua detenuta da Gruppo Waste Italia S.p.A. in Innovatec S.p.A., rilevata nel
momento della perdita del controllo occorsa con la distribuzione di un dividendo straordinario in
natura da parte della capogruppo in azioni della stessa;
i risultati al 31 dicembre 2015 delle società ER e Bioenergie il cui business (rinnovabili) non è ritenuto
“core” per il Gruppo;
per Euro 0,6 milioni la svalutazione della partecipazione residua detenuta da Gruppo Waste Italia
S.p.A. in Innovatec S.p.A., rilevata nel momento della perdita del controllo occorsa con la
distribuzione di un dividendo straordinario in natura da parte della capogruppo in azioni della stessa.
Valori in €/000
Risultato attività discontinuate
ER
Bioenergie
Totale
1 gennaio - 31 dicembre
2015
(681)
(435)
(1.116)
Risultato attività discontinuate per deconsolidamento
Volteo
Innovatec
Sun System
PV Component
Sun System Roenergy
Roof Garden
Gigawatt Green
GGP Holding
Pachino Energia
Agricerere
Agrielektra
Agrisorse
Gefa
Sammartein
Svalutazione Partecipazione in Innovatec S.p.A.
Totale
1 gennaio - 30 settembre
2015
(1.318)
(1.087)
(1.233)
6
2
(48)
(3)
(10)
46
(162)
(135)
(235)
(139)
(140)
(426)
(4.882)
Totale complessivo Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate
(5.998)
Pagina | 178
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
INFORMAZIONI RELATIVE ALL’IFRS 5
Attività operative cessate: Hive-off Gruppo Innovatec e Volteo Energie
Nel corso del 2015, il Gruppo ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative
allo sviluppo dell’efficienza energetica e EPC e general contracting dalle altre attività. L’operazione si
inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione della struttura societaria del Gruppo nell’ambito
dell’accordo di aggregazione con il gruppo Biancamano (per maggiori dettagli si rimanda a quanto
diffusamente rappresentato nel capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della Relazione sulla
gestione), finalizzata alla creazione di due rami industriali ben distinti, il primo dedicato esclusivamente alla
gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sotto l’egida di Waste Italia S.p.A., ed il secondo precipuamente volto
allo sviluppo di iniziative nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili sotto la direzione di
Innovatec
La separazione di tale business è stata effettuata mediante due operazioni: i) la partecipazione detenuta da
Waste Italia Group S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) ha trasferito la partecipazione detenuta in Volteo S.p.A..; ii) la
distribuzione di un dividendo in natura.
Di seguito sono riepilogate le principali fasi che hanno portato al completamento del progetto di separazione:
 in parziale esecuzione di tale processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha
ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100, ii) il 100% di
Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100, iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per
Euro 10.000, iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000, v) il 100% di ER società agricola a
r.l. per Euro 10.000, vi) il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50%
di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000 e viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante
38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. per Euro 2.347.533).
 in data 24 settembre 2015 è stata conferita la partecipazione totalitaria di Volteo Energie in Innovatec
a fronte dell’emissione di nr. 3.846.153 nuove azioni di Innovatec. L’operazione non ha generato
impatti sul bilancio consolidato.
 in data 27 ottobre 2015 l’assemblea straordinaria di Gruppo Waste Italia S.p.A. ha deliberato la
distribuzione di un dividendo in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata
Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile
delle riserve disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. Il Gruppo ha contabilizzato le attività e le
passività oggetto del dividendo in natura al fair value ed ha registrato i relativi effetti nella linea delle
attività operative cessate.
Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 si riferisce al Gruppo Waste post progetto di separazione.
Peraltro, dal momento che l’operazione di separazione è divenuta efficace, ai sensi dell’IFRS 5 – Attività
destinate alla vendita e attività operative cessate i risultati del business oggetto della separazione si qualifica
per il Gruppo Waste come “attività operativa cessata” e in quanto tali sono stati rappresentati in bilancio.
Tale rappresentazione ha comportato quanto segue:
 per il 2015 e, ai fini comparativi, per il 2014, le voci di costo e di ricavo relative alle attività operative
cessate sono state classificate nella voce Utile/Perdita delle attività operative cessate del conto
economico.
 i flussi di cassa derivanti dalle attività operative cessate sono state presentate separatamente come
flussi di cassa da attività operative cessate. I flussi di cassa rappresentano quelli derivanti da operazioni
con terzi.
Pagina | 179
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
in Euro migliaia
2015
Volteo e Società
discontinued Controllate (*)
Innovatec e
Società
Controllate (**)
Società aricole
Prod. Energia
Elettrica Cedute
(***)
2014
discontinued
Ricavi della gestione caratteristica
8.503
1.994
6.509
Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione
8.748
6.885
1.863
0
(498)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
1.153
213
940
0
14.666
28.898
Altri Ricavi e Proventi
RICAVI
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
EBITDA
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
EBIT
Proventi (oneri) finanziari netti
Proventi netti da partecipazioni
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate
Risultato netto
12.350
153
80
73
18.557
9.172
9.385
0
2.380
(1.902)
(44)
(1.858)
0
(9.685)
(11.308)
(6.721)
(4.587)
0
(14.813)
(3.292)
(1.205)
(2.087)
0
(4.107)
(720)
(323)
(397)
0
(1.139)
1.334
878
456
0
(846)
(3.771)
(381)
(3.390)
0
(1.461)
(66)
(66)
0
0
(5.946)
(2.503)
431
(2.934)
0
(8.253)
(1.690)
(198)
(1.492)
(426)
0
(426)
0
0
(4.619)
233
(4.852)
0
(9.322)
(418)
(1.069)
548
96
452
0
(811)
0
0
(811)
0
(4.882)
329
(4.400)
(811)
(9.740)
(*) Comprende le società Volteo Energie S.p.A.; Pachino Energia S.r.l.
(**) Comprende le società Innovatec S.p.A., Sun System S.p.A.; PV Component S.r.l.; Sun System Roenergy; Roof Garden S.r.l.; Gigawatt Green S.r.l.; Gruppo Green Power
(***) Comprende le società Agrisorse S.r.l., Agrielektra S.r.l.;Agricerere S.r.l.; Società Agricola Gefa S.r.l.; Sammatein S.r.l. discontinuate dal 1 aprile 2014
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
In ottemperanza alle comunicazioni Consob del 20 febbraio 1997, del 27 febbraio 1998, del 30 settembre 1998
e del 30 settembre 2002 e del 28 luglio 2006, si precisa che non si rilevano operazioni con parti correlate di
carattere atipico e inusuale, estranee alla normale gestione d’impresa o tali da arrecare pregiudizio alla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
In merito alle operazioni con Parti Correlate occorse nell’esercizio, si segnala che in data 24 settembre 2015 è
stato ceduto il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A. mediante un’operazione di conferimento da
parte di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), alla data socio di controllo di Innovatec S.p.A. e
socio unico di Volteo Energie S.p.A., dell’intero capitale sociale di quest’ultima, nella sua configurazione
successiva ad una operazione di cessione di partecipazioni ritenute non più core16, in Innovatec S.p.A..
L’operazione è stata attuata mediante aumento del capitale sociale di Innovatec S.p.A. (l’“Aumento di
Capitale”) liberato mediante conferimento della Partecipazione Volteo17, a fronte dell’emissione, da parte di
Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di emissione pari a Euro 2,60 per un
controvalore pari ad Euro 9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”). L’Aumento di Capitale
funzionale al buon esito dell’Operazione è stato, pertanto, deliberato con esclusione del diritto di opzione ai
sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.)
affinché quest’ultima potesse liberarlo mediante conferimento in natura della Partecipazione Volteo per un
In parziale esecuzione di tale processo riorganizzativo in data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l: i) il 100% del capitale
sociale di IGM S.r.l. per Euro 100, ii) il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100, iii) l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per
Euro 10.000, iv) il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000, v) il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000, vi) il 100% di Bioenergie
Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000; vii) il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000 e viii) il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il
restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015 a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 2.347.533).
17 Il conferimento è stato oggetto di stima da parte dell’Esperto Indipendente Dott. Claudio Pastori ai sensi dell’art. 2343-ter cod. civ. (la cui relazione
è stata rilasciata in data 23 settembre 2015).
16
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
valore pari, come detto, ad Euro 9.999.997,80, da imputarsi interamente a capitale, con conseguente aumento
del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80.
In dettaglio, l’operazione si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione della struttura societaria del
Gruppo nell’ambito dell’accordo di aggregazione con il gruppo Biancamano (per maggiori dettagli si rimanda
a quanto diffusamente rappresentato nel capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della
Relazione sulla gestione), finalizzata alla creazione di due rami industriali ben distinti, il primo dedicato
esclusivamente alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sotto l’egida di Waste Italia S.p.A., ed il secondo
precipuamente volto allo sviluppo di iniziative nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili
sotto la direzione di Innovatec, ramo all’interno del quale ricade la corrente Operazione. La riorganizzazione
societaria ha previsto altresì l’assegnazione ai soci di WIG di un dividendo straordinario in natura attraverso
la distribuzione delle azioni di Innovatec.
L’operazione ha ricevuto in data 23 settembre 2015 il parare favorevole del Comitato Parti Correlate e in data
24 settembre 2015 il parare motivato del Collegio Sindacale sulla congruità del prezzo di emissione delle
azioni per aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi degli art. 2441, comma 6
del Codice Civile della controllata Innovatec.
Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre
2015 l’assemblea degli azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la
distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata
Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve
disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. In particolare, il dividendo straordinario è consistito
nell’assegnazione, avvenuta in data 11 novembre 2015, di azioni Innovatec a valere sulla somma massima di
Euro 14.055.260,02 della riserva da fusione e di Euro 262.798,75 della residua di utili portati a nuovo,
quest’ultima al netto dell’importo utilizzato per la copertura delle perdite d’esercizio 2014 e delle riserve
negative risultanti nel bilancio d’esercizio 2014 di WIG. Le azioni Innovatec S.p.A: assegnate sono state
soggette ad un vincolo di indisponibilità di 180 giorni a decorrere dalla data di loro assegnazione (“Lock Up”).
Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli
intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9
Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Il socio di controllo WIG, a seguito
dell’operazione di conferimento Volteo Energie S.p.A: e del distribuzione del dividendo straordinario, detiene
alla data della presente Relazione il 17,47% del capitale sociale di Innovatec S.p.A..
Per un dettaglio degli effetti delle fin qui citate operazioni si rimanda alla nota 3 e alla nota 10 delle bilancio
separato al 31 dicembre 2015 della Società. A seguito delle stesse le società coinvolte sono state deconsolidate
e la partecipazione non di controllo in Innovatec iscritta tra le partecipazioni available for sale. Si riportano di
seguito i rapporti che il Gruppo WIG ha in essere al 31 dicembre 2015 con le società cedute:
Valori in euro/000
Parte correlata
Innovatec S.p.A.
Sun System S.p.A.
PV Components S.r.l.
Roof Garden S.r.l.
GGP Holding S.r.l.
Volteo Energie S.p.A.
Pachino Energia S.r.l.
Sammartein Biogas Società agricola A.R.L.
Totale
Attività correnti
167
397
1
1
287
775
0
44
1.672
Passività Correnti Esposizione netta
(4.158)
(670)
(14)
(22)
0
(6.070)
(15)
(110)
(11.058)
(3.991)
(273)
(13)
(21)
287
(5.295)
(15)
(66)
(9.386)
Con la cessione della 19 RE S.r.l. dalla controllata Bensi 3 S.r.l. a Innovatec S.p.A. avvenuta in data 12 gennaio
2016, l’esposizione a debito al 31 dicembre 2015 sopra indicata si è ridotta a Euro 5.964 migliaia (avendo
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Gruppo Waste Italia crediti verso 19 RE S.r.l. per Euro 3.348 migliaia e la stessa debiti verso Sun System
S.p.A. per Euro 74 mila). Nel mese di aprile sono stati inoltre pagati debiti verso Volteo Energie S.p.A. per un
valore complessivo di Euro 475 mila.
Infine nel corso dell’esercizio 2015 il Gruppo ha posto in essere un’operazione di “real estate” a Londra, una
delle piazze finanziarie più importanti a livello mondiale, consistente nell’acquisizione di un immobile da
destinarsi ad ufficio di rappresentanza e foresteria, acquisto da finanziarsi parzialmente tramite l’ottenimento
di un mutuo immobiliare. Tale operazione si inserisce nell’ambito del programma di internazionalizzazione
delle attività del Gruppo, anche a valle dell’emissione del Bond Waste.
L’acquisizione dell’immobile è avvenuta tramite una società di diritto inglese denominata 31 RE Ltd
controllata dalla parte correlata Abitare Roma al 51% e da Gruppo Waste Italia al 49%. 31 RE Ltd ha
perfezionato l’acquisto dell’immobile in data 2 giugno 2015 per un totale di GBP 7 milioni circa, con il
supporto finanziario dei due soci (Abitare Roma ha erogato un finanziamento di circa GBP 3,5 milioni, mentre
Gruppo Waste Italia di GBP 3,49 milioni) nelle more dell’ottenimento di un mutuo bancario.
Successivamente a tale acquisizione immobiliare e nell’ambito delle prime analisi, che hanno poi portato nel
mese di agosto del 2015 alla sottoscrizione dell’accordo volto alla realizzazione dell’operazione di integrazione
con il Gruppo Biancamano (cfr. capitolo 5 “Fatti rilevanti avvenuti nell’esercizio 2015” della Relazione sulla
gestione), è stato deciso l’abbandono di tale iniziativa, essendo l’immobile non strumentale alle attività
specificatamente industriali e con sviluppo esclusivamente nazionale del ramo ambiente, che forma l’oggetto
della succitata integrazione industriale. Il disinvestimento dalla collegata 31 RE Ltd è stato possibile anche
grazie alla disponibilità del socio Sostenya Group Plc al subentro nell’operazione tramite la sua controllata
Waste To Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l). Il rimborso degli anticipi finanziari erogati, di cui per Euro 0,8 milioni
già rimborsati dalla parte correlata Abitare Roma S.r.l. è avvenuto nel mese di giugno 2015 in forza di un
accordo di regolazione di rapporti di credito/debito tra Gruppo Waste Italia S.p.A. e Waste To Water S.r.l.
(oggi Aker S.r.l.) con modalità no cash movement, mediante appropriati accordi di cessione di crediti/accolli
di debito.
Le altre operazioni effettuate con parti correlate nel corso del 2015 sono riconducibili ad attività che riguardano
la gestione ordinaria e sono regolate alle normali condizioni di mercato o da specifiche condizioni contrattuali.
Allo stesso modo sono trattati i debiti e i crediti produttivi di interessi. Tali operazioni riguardano
principalmente l’attività di costruzione di impianti, la gestione delle attività connesse alla distribuzione del
teleriscaldamento nel comune di Grugliasco, le attività nel settore Ambiente con la collegata SETA S.p.A., le
prestazioni di servizi amministrativi, societari e legali, l’erogazione di servizi di natura commerciale, tecnica
ed ingegneristica, la gestione di servizi comuni, la provvista e l’impiego di mezzi finanziari da e verso imprese
e la gestione della tesoreria, l’erogazione/reperimento di finanziamenti e rilascio di garanzie.
Nello specifico si evidenziano di seguito i principali rapporti con società correlate:
 Il Gruppo WIG si è avvalso dell’assistenza fiscale e amministrativa della società correlata Logica S.r.l.,
società riconducibile al vice-presidente Dott. Marco Fiorentino (Costo: Euro 87 mila; Debiti: Euro 15
mila);
 N.O.V.E. S.p.A.: rapporti di credito nonché di proventi ed oneri finanziari derivanti dal contratto di
gestione delle attività connesse alla distribuzione del teleriscaldamento nel comune di Grugliasco
(Ricavi: Euro 3.003 mila, Costi: Euro 357 mila, Crediti: Euro 10.598 mila);
 SETA S.p.A.: i rapporti di credito originatesi da servizi ambientali, pari a Euro 2,2 milioni, fanno
riferimento alla controllata SMC S.p.A., che nel corso del 2015 ha convertito parte dei crediti in essere
al fine di soddisfare l’impegno sottoscritto tra le parti per l’acquisto del 49% della partecipazione in
SETA S.p.A. (al 31 dicembre il Gruppo deteneva infatti una interessenza del 20%).
 Alice Ambiente S.r.l.: in data 1 marzo 2015 è stata ceduta la partecipazione totalitaria in Alice
Ambiente S.r.l. alla correlata Waste To Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) per un valore di Euro 100 mila
in esecuzione di una accordo quadro sottoscritto in data 18 dicembre 2014. L’accordo prevede inoltre
il subentro da parte di Waste to Water nel contratto che regola le attività di gestione della fase di post
chiusura della discarica di Alice Ambiente S.r.l. di fatto liberando Waste Italia S.p.A. da ogni
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015



obbligazione, onere o responsabilità in relazione alla effettuazione delle attività di post chiusura della
discarica, nonché eventualmente la cessione del 100% della partecipazione detenuta in Alice Ambiente
S.r.l.. Tale accordo è stato stipulato in quanto risulta preminente interesse di Waste Italia S.p.A., per
proprie strategie industriali, non avere nel proprio business attività – esercitate direttamente ovvero
tramite società controllate - su discariche od impianti similari aventi ad oggetto la lunghissima fase
della cc.dd. “post gestione”, che può arrivare, come per il caso della discarica di Alice Castello, sino
al compimento del 30° anno successivo alla data di chiusura. Nei confronti di Alice Ambiente al 31
dicembre risultano in essere crediti netti per Euro 1.011 migliaia e un finanziamento attivo per un
valore residuo di Euro 3.969 migliaia;
Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.): rapporti di credito netti per Euro 9.047 mila conseguenti alla
sottoscrizione di due contratti di cessione di “spazi” nella discarica di Albonese in logica take or pay
da parte della controllata Waste Italia per un totale di 120.000 tonnellate;
Sostenya Group Plc e debiti verso socio Colucci Pietro: il rapporto di debito verso il socio dott. Pietro
Colucci di Euro 9.150 mila al 31 dicembre 2014 è stato oggetto di parziale rimborso per Euro 2.680
mila e per la differenza, pari a Euro 6.470 mila, è stato accollato dalla controllante Sostenya Group
Plc, della quale il dott. Pietro Colucci è socio di maggioranza. Nell’ambito di tale operazione Sostenya
Group Plc si è accollata anche debiti per Euro 5.981 mila vantati dalla controllate Waste Italia S.p.A.
nei confronti della società Alice Ambiente S.r.l., ceduta dalla prima a WtW Srl (oggi Aker S.r.l.),
controllata di Sostenya Plc. A sua volta Sostenya Group, allo scopo di riequilibrare il rapporto
debito/equity del Gruppo nel corso del terzo trimestre del 2015 ha destinato a versamento in conto
futuro aumento di capitale, attraverso rinuncia parziale al succitato credito, un importo di Euro 5
milioni.
Abitare Roma S.p.A.: i rapporti in essere si sostanziano in debiti per Euro 188 mila che risultano
liquidati nel gennaio 2016.
Qualora la natura, il valore o le peculiari caratteristiche dell’operazione lo richiedano, il consiglio di
amministrazione si avvale, come è avvenuto nell’esercizio, dell’ausilio di esperti indipendenti.
In merito ai crediti e debiti finanziari rispettivamente si rimanda al capitolo della Relazione sulla gestione
“Analisi dell’andamento finanziario del Gruppo e di Gruppo Waste Italia S.p.A.”.
Per ulteriori informazioni si rimanda all’allegato “dettaglio dei rapporti con parti correlate”.
IMPEGNI E RISCHI POTENZIALI
Il gruppo WIG opera principalmente nel mercato dell’ambiente e, nell’esercizio delle sue attività, è esposto a
diversi rischi finanziari:
 Rischio di tasso di interesse;
 Rischio valutario;
 Rischio di credito;
 Rischio di liquidità;
 Rischio di equity (rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una
variazione sfavorevole del prezzo delle azioni);
 Rischio di default e covenants.
GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI DEL GRUPPO
Rischio di tasso d’interesse
L’esposizione del Gruppo al rischio di mercato per le variazioni del tasso di interesse riguarda principalmente
le obbligazioni a lungo termine assunte dal Gruppo (finanziamenti in project financing e finanziamenti a medio
lungo termine nonché il Bond Waste), ricorrendo a un mix di interessi fissi e variabili. Sussiste un limitato
rischio sulla variazione del tasso d’interesse in quanto la linea di finanziamento di tipo revolving (Revolving
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Credit Facility o RCF) fornita da BNP Paribas in connessione all’emissione obbligazionaria è caratterizzata
da un tasso d’interesse in parte variabile.
L’utilizzo della RCF può essere effettuato richiedendo tiraggi singoli (Loan) della durata di 1, 2, 3 oppure 6
mesi che possono essere a loro volta rifinanziati direttamente dalla RCF. In particolare a tale linea di
finanziamento, che ha una capienza complessiva di Euro 15 milioni, è associato un tasso d’interesse composito
e pari all’Euribor di durata pari a quella del Loan, alla data di erogazione del singolo Loan, maggiorato del
4%. Al 31 dicembre 2015 la linea di finanziamento RCF risultava completamente utilizzata.
Per gestire questo mix in maniera efficiente, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) sui tassi
d’interesse, con i quali concorda di scambiare, a specifici livelli, la differenza fra interessi a tasso fisso e
interessi a tasso variabile calcolata riferendosi a un capitale nozionale predefinito. Gli IRS sono designati a
coprire le obbligazioni sottostanti.
Il tasso di interesse cui il Gruppo è maggiormente esposto è l'Euribor. Di seguito si fornisce un dettaglio in
merito alle coperture operate:
Indebitamento Finanziario Lordo
Composizione a tasso fisso e variabile:
Senza
derivati
31.12.15
Con
derivati
- a tasso fisso
- a tasso variabile
Totale Indebitamento Finanziario Lordo
200.137
67.676
267.813
215.413
52.400
267.813
% con
derivati
80%
20%
100%
Come si può notare dai dati riportati in tabella, i derivati sottoscritti fanno sì che l’esposizione a tassi fissi sia
pari al 80% del totale dell’indebitamento finanziario lordo, mentre senza gli stessi sia del 75%.
Nello scorso esercizio la composizione risultava la seguente:
Indebitamento Finanziario Lordo
Composizione a tasso fisso e variabile:
Senza
derivati
31.12.14
Con
derivati
- a tasso fisso
- a tasso variabile
Totale Indebitamento Finanziario Lordo
208.014
69.525
277.539
224.103
53.436
277.539
% con
derivati
81%
19%
100%
In merito alle caratteristiche delle coperture operate si veda invece il seguente paragrafo “Operazioni a termine
e strumenti derivati”.
Operazioni a termine e strumenti derivati
Il Gruppo ha operato nel corso degli esercizi precedenti delle operazioni di copertura del rischio di tasso sui
finanziamenti concessi alla controllata SEI. Le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati sottoscritti e
il relativo fair value sono di seguito riassunte:
SOCIETA'
BANCA
NOZIONALE
AMORTISING
DATA
CONTRATTO
CONTRATTO
DECORRENZA
SCADENZA
FINALE
TASSO
Società
TASSO
Banca
FAIR
VALUE
Sei energia S.p.A.
Unicredit
5.610.000,00
12/01/2011
IRS
14/01/2011
30/06/2022 3,020% per anno act 360 Euribor 3mesi base act/360
Sei energia S.p.A.
Banca Intesa
2.890.000,00
12/01/2011
IRS
14/01/2011
30/06/2022 3,020% per anno act 360 Euribor 3mesi base act/360
Sei energia S.p.A.
Unicredit
1.224.000,00
12/07/2011
IRS
14/07/2011
30/06/2022 2,930% per anno act 360 Euribor 3mesi base act/360
Sei energia S.p.A.
Banca Intesa
3.944.000,00
12/07/2011
IRS
14/07/2011
30/06/2022 2,930% per anno act 360 Euribor 3mesi base act/360
(647.925,45)
(323.029,36)
(136.812,43)
(455.511,22)
(1.563.278,46)
Al 31 dicembre 2014 le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati sottoscritti e il relativo fair value
risultavano invece essere le seguenti:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
BANCA
SOCIETA'
Agrisorse Srl società Agricola
Agrielektra Srl società Agricola
Agricerere Srl società Agricola
Gefa Srl società Agricola
Sei energia S.p.A.
Sei energia S.p.A.
Sei energia S.p.A.
Sei energia S.p.A.
Sammartein S.r.l.
Pachino energia S.r.L.
Pachino energia S.r.L.
Banca IMI
Banca IMI
Banca IMI
Banca IMI
Unicredit
Banca Intesa
Unicredit
Banca Intesa
BPER
Banca Intesa
Banca Intesa
NOZIONALE
AMORTISING
2.993.647,00
2.993.647,00
2.993.647,00
2.993.647,00
6.270.000,00
4.408.000,00
3.230.000,00
1.368.000,00
1.480.683,20
475.000,00
415.000,00
DATA
CONTRATTO
CONTRATTO
DECORRENZA
SCADENZA
FINALE
TASSO
SOCIETA'
TASSO
BANCA
FAIR
VALUE
27/03/2013
27/03/2013
27/03/2013
27/03/2013
12/01/2011
12/01/2011
12/07/2011
12/07/2011
09/08/2013
07/04/2011
20/02/2012
IRS
IRS
IRS
IRS
IRS
IRS
IRS
IRS
IRS
IRS
IRS
28/06/2013
28/06/2013
28/06/2013
28/06/2013
14/01/2011
14/01/2011
14/07/2011
14/07/2011
21/03/2014
07/04/2011
22/02/2012
30/06/2026
30/06/2026
30/06/2026
30/06/2026
30/06/2022
30/06/2022
30/06/2022
30/06/2022
23/12/2019
24/07/2028
30/08/2028
1,853% per anno act 360
1,853% per anno act 360
1,853% per anno act 360
1,853% per anno act 360
3,020% per anno act 360
3,020% per anno act 360
2,930% per anno act 360
2,930% per anno act 360
1,232% per anno act 360
4,020% per anno act 360
2,760% per anno act 360
Euribor 6mesi base act/360
Euribor 6mesi base act/360
Euribor 6mesi base act/360
Euribor 6mesi base act/360
Euribor 3mesi base act/360
Euribor 3mesi base act/360
Euribor 3mesi base act/360
Euribor 3mesi base act/360
Euribor 3mesi base act/360
Euribor 6mesi base act/360
Euribor 6mesi base act/360
(242.325,15)
(242.325,15)
(242.325,15)
(242.325,15)
(791.547,54)
(556.481,90)
(394.227,34)
(166.966,87)
(42.829,57)
(119.278,04)
(68.077,69)
(3.108.709,55)
Il Gruppo, su tali operazioni, applica l’hedge accounting, verificandone la rispondenza ai requisiti di
compliance con il principio IAS 39.
Rischio valutario
Le variazioni del tasso di cambio possono impattare il fair value di attività o passività del Gruppo. Il Gruppo
al 31 dicembre 2015 risulta non esposto a tale rischio non avendo posizioni significative creditorie e debitorie
in valuta.
Rischio di credito
L’esposizione al rischio credito è connessa in modo preponderante alle attività commerciali di vendita
(teleriscaldamento, efficienza energetica, servizi ambientali). Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione
operativa è demandata alla funzione credit management allocata centralmente, viene operata sistematicamente
una valutazione del credit standing della clientela (tramite anche moderni software di esame del merito di
credito dei potenziali clienti e delle loro ultime informative finanziarie) e l’eventuale concessione di dilazioni
e deroghe, anche supportate da adeguate garanzie.
Dal primo trimestre del 2016 la funzione Credit Management è coadiuvata nella propria attività da una società
di recupero esterna.
I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto
previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento il
Gruppo può procedere ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti
leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.lgs. 231/2002).
I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore
riportato esprima la corretta rappresentazione del valore presunto di realizzo del montante crediti commerciali.
Per maggiore comprensione si riporta di seguito l’analisi dei crediti commerciali lordi e del relativo fondo
rischi su credito:
Valori in milioni di euro
Crediti commerciali verso terzi lordi
31.12.15
31.12.2014
80,67
80,30
- EPC & General Contracting
0
1,18
- Smart Energy
0
4,76
- Produzione EE
0
0,08
- Teleriscaldamento
Energie Rinnovabili
Ambiente
Corporate
Fondo rischi su crediti (-)
Crediti commerciali
11,17
14,97
11,17
64,50
5,00
(3,5)
77,17
20,99
59,12
0,19
(3,61)
76,69
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Di cui:
Crediti scaduti da 3 a 4 mesi
1,69
1,78
Crediti scaduti oltre i 4 mesi
22,96
18,76
I crediti commerciali scaduti da più di 120 giorni ammontano a Euro 22,96 milioni e risultano in crescita di
Euro 4,2 milioni. Tale crescita è imputabile ai crediti riferibili al settore ambientale e nello specifico al gruppo
Waste Italia, i cui crediti scaduti oltre 120 giorni si attestano a Euro 19,2 milioni. Una parte di tali crediti risulta
compensabile con debiti verso gli stessi clienti per prestazioni di fornitura da essi svolte.
Nello specifico il mercato di riferimento del Gruppo è rappresentato attualmente dalla gestione dei rifiuti
speciali non pericolosi provenienti dalla raccolta da clienti privati, in prevalenza piccole e medie imprese
industriali e presenta scaduti medi oltre i 120 giorni. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole
che ha portato i giorni di scaduto medi di settore ad oltre 120 giorni, questo tipo di clientela presenta comunque
un basso profilo di rischio, tenuto anche conto del significativo numero dei clienti (oltre nr. 3.000) e della bassa
concentrazione del credito. Si tenga presente che parte dei clienti del Business Ambiente risultano essere anche
fornitori e che dello scaduto riferibile a questa Filiera il 49% risulta essere parzialmente compensabile con
debiti commerciali. Inoltre sono in essere attività di limitazione del rischio anche tramite operazioni di
fattorizzazione del credito tramite istituti di factoring. Per maggiori dettagli circa le policy di gestione dei
crediti si rimanda al paragrafo 18.3.3 della Relazione sulla Gestione.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo di far fronte ai propri impegni di pagamento, facendo
ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile.
Il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla
base dei cash flow prospettici e degli stock di crediti/debiti commerciali esistenti, adeguate disponibilità
finanziarie per far fronte agli impegni operativi e di investimento sia attesi e sia scaduti e rimodulati in piani
di rientro con controparti operative di business, finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale,
nonché alla ricerca di ulteriori linee bancarie autoliquidanti e di factoring a servizio del business e di un
liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In tale ottica, l’allungamento della duration media
del debito di Gruppo avuta con l’emissione del Bond Waste rendeva concreto la mitigazione di tale rischio.
L’anno 2015 è stato estremamente critico per il Gruppo e in particolar modo per la controllata operativa Waste
Italia S.p.A., in quanto le attività di quest’ultima sono state condizionate da alcuni ritardi nell’ottenimento di
autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate (poi risolte nella seconda parte dell’anno).
Tali ritardi hanno generato minori flussi di cassa e liquidità in corso d’anno, ulteriormente appesantiti dai
diversi avvicendamenti ai vertici direzionali, che hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi
previsti nel vecchio Piano Industriale approvato ad inizio anno 2015.
A livello di Gruppo, oltre a quanto sopra citato, la generazione di cassa dell’anno è risultata oltremodo inficiata:
i)
dagli allungamenti nelle tempistiche di finalizzazione dell’accordo preliminare Gruppo Waste
Italia / Biancamano che ha comportato uno slittamento da parte del consiglio di amministrazione
della capogruppo quotata di proporre o meno a mercato l’aumento di capitale in Gruppo Waste
Italia S.p.A. con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto
Debt/Equity” (“D/E”)” di cui al comunicato stampa dell 22 aprile 2015. Il piano industriale che
verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà le future necessità finanziarie
per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, del rapporto suddetto;
ii)
dagli allungamenti nella realizzazione del parco eolico di Ciro’ per fattori esogeni. Il
completamento del parco sembrerebbe allo stato attuale più concreto per via di una manifestazione
di interesse inviata al Gruppo da un fondo di investimento al fine di acquisire la titolarità del parco
“in contruendo” per un valore complessivo di Euro 3 milioni.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
iii)
L’azione giudiziaria avvenuta ai danni di SEI Energia S.p.A. tramite decreto ingiuntivo notificato
da parte di Banca Monte dei Paschi “MPS”, secondo maggior azionista di SEI Energia S.p.A., in
riferimento ad un coobbligo di Euro 4 milioni su crediti che MPS vanta verso ASM in liquidazione
e in concordato preventivo S.p.A. ha di fatto ingessato l’operatività, allungato le tempistiche
dell’operazione di rimodulazione in corso con le banche finanziatrici della società e complicato
la cessione del business del teleriscaldamento, allungandone i tempi di realizzazione. Al fine
comunque di assicurare l’operatività del business del teleriscaldamento ai tre comuni
dell’hinterland torinese, SEI Energia S.p.A. in data 1° ottobre 2015 ha concesso, in data 30
settembre 2015, in fitto per 24 mesi, il ramo d’azienda del teleriscaldamento alla Volteo Energie
S.p.A. 18 a fronte di un fitto annuale pagabile mensilmente di Euro 1,1 milioni.
I correnti rapporti di leverage attuale non permettono di incrementare le linee di credito bancarie a servizio del
business per autofinanziamento e di un liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. Il liquidity
buffer sottoscritto al momento del Bond Waste (Revolving Credit Facility “RCF” di Euro 15 milioni di BNP
Paribas) è al momento interamente utilizzato. Nell’ambito di un riallineamento degli affidamenti complessivi
verso il Gruppo, BNP Paribas, considerando l’esposizione complessiva per RCF ha progressivamente ridotto
le linee di autoliquidante e factoring così come la Cassa di Risparmio di Genova e la Cassa di Risparmio di
Savona a seguito della avvenuta fusione tra le due banche. Tali minori affidamenti sono stati parzialmente
compensati da nuove linee di factoring le quali non permettono comunque di avere un liquidity buffer
sufficiente a far fronte ad impegni inattesi.
In sintesi, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche
necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi previsibili per i prossimi dodici mesi a budget,
nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione,
al fine di mitigare il più possibile il rischio liquidità, di rimodulare /ristrutturare alcuni impegni tra cui il Bond
Waste, alcuni esposizioni bancarie e non in essere e i prestiti obbligazionari convertibili scaduti e in prossima
scadenza nel 2016 in conformità dei nuovi cash flow prospettici previsti. Al fine di poter iniziare tale percorso
di rimodulazione / ristruttrurazione alcune scadenze contrattuali alla data della presente Relazione Finanziaria
non sono state onorate finanziariamente (ad esempio: rate mensili Mutuo Banca Marche, POC Jinko).
Conseguentemente al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve termine ed iniziare la strada del
progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi nonché di conformità
con i flussi presenti e futuri di business, il Gruppo:
 ha richiesto al gruppo cinese una rimodulazione / ristrutturazione del POC Jinko di Euro 2,9 milioni
più interessi non pagati per Euro 80 mila e alla stato attuale ancora in fase di finalizzazione;
 ha iniziato un processo di rimodulazione dei finanziamenti in essere in SEI Energia S.p.A. così da
avere una maggiore visibilità sullo status concordatario di ASM e Global Costruzioni e del connesso
Obbligo di Sussidiarietà in modo tale da consentire una più puntuale definizione delle posizione
debitorie della società e quindi dei relativi impegni finanziari futuri. L’affitto del ramo d’azienda del
teleriscaldamento alla ex controllata Volteo Energie S.p.A., effettuata in data 1 ottobre 2015, è stata
una scelta obbligata a fine di mettere in sicurezza il business, da potenziali ulteriori aggressioni
derivanti dall’Obbligo di Sussidiarietà (oltre a quella in corso da parte di MPS) a fronte di un introito
certo annuale di Euro 1,1 milioni;
 in riferimento agli eventi esogeni accaduti al costruendo parco eolico di Cirò, ha avviato una
negoziazione di rimodulazione temporale del finanziamento residuo verso Banca Marche in WIG di
Euro 4,1 milioni, la cui erogazione di Euro 10 milioni, avvenuta nel 2010, era stata destinata in toto
all’acquisizione dell’autorizzazione per la costruzione del parco eolico di Cirò di 30 MW. Condizione
all’accordo di rimodulazione consente di ottenere da Banca Marche anche un patto di non petentum
all’escussione di una garanzia di coobbligo in essere e beneficiaria Banca Marche tra WIG e una
società correlata di Sostenya Group Plc – Gaon S.r.l. in riferimento ad un’esposizione scaduta di Euro
18 Ora correlata a seguito dell’operazione di Hive Off già ampiamente descritta nella presente Relazione che ha portato alla cessione del business
delle rinnovabili e dell’efficienza energetica alla ora correlata Innovatec S.p.A. per effetto del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec
erogato da WIG in data 11 novembre 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
10 milioni contratta tra quest’ultima con la Banca. Inoltre, sempre in riferimento al parco eolico di
Cirò, l’ottenimento di un offerta non binding da parte di un Fondo d’Investimento per la cessione
dell’autorizzazione a costruire e alla messa in esercizio dell’impianto per Euro 3 milioni,
permetterebbe già da subito per WIG di ottenere un introito di cassa anticipata pari al 50%
dell’importo, nonché, per il futuro, per il correlato Gruppo Innovatec di flussi stabili e certi durante il
periodo della costruzione in EPC affidata a quest’ultimo;
Nell’ambito dell’avvio delle negoziazioni di rimodulazione del Bond Waste, Il Gruppo ha previsto uno
standstill al pagamento dei coupon 2016 e della mandatory redemption in modo tale da consentire a Waste
Italia S.p.A. una più puntuale definizione della ristrutturazione dell’esposizione in linea capitale del Bond
Waste e del relativo carico per interessi e quindi dei relativi impegni finanziari futuri in conformità con i flussi
preventivati del Piano Industriale.
Gli interventi di cui sopra risultano necessari e soprattutto, tra gli altri, risulta necessario l’intervento da parte
della sub holding per l’ambiente Waste Italia S.p.A. sul Bond Waste il cui peso sull’indebitamento finanziario
netto complessivo del Gruppo e della sub holding Waste Italia S.p.A. potrebbe influenzare in modo
significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo, della Società e della sub holding per l’ambiente Waste
Italia S.p.A., non potendosi escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale
potrebbe i) sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la
capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento; (ii) limitare
la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio
del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità
di business; (iii) limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e
la riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori.
La capacità del Gruppo WIG di sostenere il proprio indebitamento finanziario dipende quindi dalla
finalizzazione delle ipotesi di rimodulazione di cui sopra, ed, ad avvenuta sottoscrizione degli stessi, dalle
future prestazioni operative e finanziarie del Gruppo, a loro volta legate alla capacità del Gruppo di attuare con
successo la propria strategia aziendale nonché ad altri fattori economici, finanziari, concorrenziali e normativi,
al di fuori del controllo di WIG.
Il mancato e/o parziale conseguimento delle ipotesi di rimodulazione suddette, ed ad avvenuti accordi, il
mancato e/o parziale conseguimento degli obiettivi del nuovo Piano Industriale Ambiente di Waste Italia
S.p.A., così come la necessità di eventualmente dover adeguare lo stesso ad esigenze ulteriori ad oggi non
previste e non prevedibili potrebbero avere impatti negativi rilevanti sulla situazione economico-patrimoniale
e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG.
Rischio di equity
Al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. non è esposta al rischio equity. In particolare si segnala che
al 31 dicembre 2015 Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), nel tramite della controllata Waste
Italia S.p.A., detiene nr. 31.500 azioni, pari allo 0,056% del capitale sociale della controllante.
Come disposto dagli IFRS le azioni proprie non costituiscono rischio di equity in quanto il costo di acquisto è
portato in riduzione del patrimonio netto e neppure in caso di cessione l’eventuale differenza positiva o
negativa, rispetto al costo di acquisto, ha effetti sul conto economico.
Rischio di default e covenants
Di seguito vengono riepilogati per il gruppo WIG, suddivisi per scadenza, i prestiti obbligazioni (convertibili
o non convertibili) emessi, i debiti per finanziamenti ricevuti, i debiti per leasing e altri debiti finanziari (la
voce accoglie debiti sorti nell’ambito di accordi transattivi per la liberazione del coobbligo ASM e i debiti per
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
acquisto partecipazioni). Si precisa che tali valori non sono esattamente rappresentativi dell’esposizione al
rischio di liquidità in quanto non esprimono flussi di cassa nominali attesi bensì valutazioni a costo
ammortizzato o a fair value e che il gruppo WIG dispone al 31 dicembre 2015 di liquidità Euro 2,9 milioni.
Valori in Euro/000
Prestiti obbligazionari convertibili
Prestiti obbligazionari
Saldo
contabile
31.12.15
Scadenze relative all'esposizione
Saldo scaduto
in
rinegoziazione
31.12.16
31.12.17
31.12.18
31.12.19
31.12.20
-
-
-
-
-
18.579
3.022
7.171
10.715
-
180.273
-
26.000
28.500
36.000
193.500
oltre 5 anni
Debiti e altre passività finanziarie
47.464
28.108
818
821
826
15.754
234
2.242
- Debiti finanziari per leasing
5.973
-
1.413
1.392
358
301
1.892
617
- Debiti finanziari verso altri
6.616
4.972
1.642
-
-
-
258.905
36.102
37.044
41.428
37.184
209.555
di cui esposizione non scaduta oggetto di rinegoziazione:
33.877
28.500
36.000
193.500
di cui esposizione relativa a società cedute dopo il 31 dicembre 2015:
252
257
268
271
- Finanziamenti bancari
Totale esposizione
-
-
2.126
2.859
-
-
278
2.859
NOTA: la tabella non riporta i dati finanziari relativi alle attività/passività destinate alla vendita, che ammontano al 31
dicembre 2015 a complessivi Euro 10,8 milioni.
Come già diffusamente commentato in precedenza nella presente nota illustrativa e nella relazione sulla
gestione, il Gruppo è caratterizzato, così come sintetizzato nella tabella sopra riportata, da scaduti finanziari in
rinegoziazione per circa Euro 36 milioni e ha in essere un processo di rinegoziazione del Bond WI, il cui saldo
al 31 dicembre 2015 ammonta a Euro 180 milioni. Inoltre con la cessione della controllata 19 RE S.r.l. alla
parte correlata Innovatec vedrà ridursi in propri impegni finanziari per il prossimi esercizi per Euro 4,2 milioni.
Ciò premesso di seguito si riportano le caratteristiche degli strumenti finanzari che il Gruppo sta rinegoziando:
Bond Waste e RCF
Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving (RCF) illustrati nel capitolo 12 della Relazione sulla
Gestione prevedono alcuni casi di inadempimento (Events of Default), da cui può derivare l’obbligo di
rimborso dei finanziamenti, insieme agli interessi e ad ogni altra somma maturata alla data di rimborso, tra cui:
(i)
il mancato rispetto degli impegni, anche di natura finanziaria, previsti contrattualmente nel
Contratto di Finanziamento Revolving;
(ii)
il mancato rispetto di taluni impegni di riacquisto delle obbligazioni nonché degli impegni di
natura non finanziaria previsti dal Bond Waste;
(iii)
il mancato pagamento per un periodo di 30 giorni degli interessi o di ogni altro importo
eventualmente dovuto in relazione al Bond Waste;
(iv)
il mancato pagamento di ogni importo e interessi ai sensi del Bond Waste e del Contratto di
Finanziamento Revolving;
(v)
il mancato rispetto delle regole che presiedono alla fusione e/o alla vendita, locazione,
trasferimento o altro atto di disposizione (diverso dalla fusione), in una o in una serie di operazioni
correlate, di tutte o sostanzialmente tutte le attività di Waste Italia e delle sue controllate;
(vi)
la pronuncia nei confronti di Waste Italia o delle sue controllate di sentenze, ordini o decreti
definitivi il cui valore individuale o aggregato sia superiore a Euro 12,5 milioni e ai quali non sia
posto rimedio entro 60 giorni dall’emanazione della sentenza, dell’ordine o del decreto; (vii) il
mancato adempimento di obbligazioni di pagamento per un importo superiore ad Euro 12,5
milioni;
(vii)
invalidità o inefficacia di qualsiasi garanzia corporate prestata dai garanti nel contesto
dell’emissione del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving.
Si segnala che i termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving non
prevedono clausole di cross default che coinvolgono soggetti esterni al perimetro di consolidamento della subholding Waste Italia e delle sue controllate. Inoltre, l’Indenture e il Contratto di Finanziamento Revolving
prevedono che nel caso in cui si verifichi un Change of Control, rispettivamente, (i) gli obbligazionisti avranno
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
il diritto di richiedere a Waste Italia S.p.A. di acquistare le obbligazioni dagli stessi detenute ad un prezzo pari
al 101% dell’importo in linea capitale (più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori
importi dovuti) delle obbligazioni, e (ii) tutte le linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento
Revolving verrebbero cancellate, e tutti gli interessi e gli altri importi maturati ai sensi dei Finance Documents
(come i definiti nel Contratto di Finanziamento Revolving) diventerebbero immediatamente esigibili, e
dovrebbero pertanto essere immediatamente rimborsati.
Qualora Waste Italia S.p.A. non dovesse essere in grado di ottenere dal Comitato dei Bondholders in tempi
brevi uno standstill sul debito ed interessi che permetta l’accordo tra le parti di una operazione di rimodulazione
del Bond Waste per linea capitale e per linea interessi, ovvero di reperire/generare cassa sufficiente a soddisfare
i propri obblighi di pagamento dei coupon di interessi, della mandatory redemption e di rimborso, ovvero nel
caso in cui si verifichi un Events of Default ovvero un Change of Control, cosi come nel caso di mancato
rispetto degli impegni e dei vincoli sopra descritti, le banche finanziatrici e/o gli obbligazionisti, potrebbero
richiedere l’immediato rimborso delle somme erogate, nonché procedere all’escussione delle garanzie reali
sopra citate, con conseguenti effetti negativi sulle attività e sulle prospettive di Waste Italia, di WIG e
complessivamente del Gruppo WIG nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di WIG e
del Gruppo WIG.
Come meglio precisato nel capitolo “Valutazioni sulla continuità aziendale” alla data della presente Relazione
Finanziaria, si sono già tenuti incontri e sessioni telefoniche preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la
controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da
svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable
operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del
processo negoziale vero e proprio. Nell’ambito di questa fase preliminare verrà anche affrontata la tematica
del waiver da rilasciarsi in relazione alla imminente scadenza finanziaria del Bond Waste in costanza di
negoziazione, prevista per il 15 maggio 2016.
A completamento dell’analisi sugli impegni connessi al Bond Waste ed al correlato Contratto di Finanziamento
Revolving si rileva che alla data di riferimento il covenant finanziario imposto dal quest’ultimo finanziamento
non è stato rispettato da parte della controllata Waste Italia S.p.A.. Difatti all’interno del Contratto di
Finanziamento veniva imposto un ratio finanziario definito come rapporto fra Posizione Finanziaria Netta ed
EBITDA che non doveva superare il valore di 5,1x. Alla data di riferimento della presente Relazione
Finanziaria tale rapporto, sulla base dei risultati consolidati del sub-gruppo facente capo alla controllata Waste
Italia S.p.A., era pari a 5,83x, quindi ad un valore superiore a quello di controllo definito all’interno del
Contratto. Nello stesso Contratto viene però definito esplicitamente che il mancato rispetto di suddetto ratio
finanziario non può e non potrà costituire in nessun caso, né direttamente né indirettamente, un Default o un
Evento di Default, ed il rispetto dello stesso dovrà essere verificato esclusivamente in caso di richiesta di
utilizzo della linea, diversa da un c.d. rollover loan utilizzato per rifinanziare una linea in scadenza, qualora la
disponibilità sia utilizzata per oltre il 30%19. Alla data di riferimento, nonché alla data corrente, i totali Euro
15 milioni concessi all’interno del Contratto di Finanziamento Revolving sono stati utilizzati da parte della
controllata Waste Italia S.p.A., che quindi sta procedendo periodicamente a richiedere rollover loan per
prorogare le scadenze delle singole linee di utilizzo, così come consentito dal Contratto. Il mancato rispetto
del ratio finanziario menzionato sopra, quindi, non comporta effetti avversi sulla posizione di liquidità della
controllata Waste Italia S.p.A.
19
22.2 Financial Condition
(a) Subject to paragraph (b) and Clause 22.3 (Financial testing), the Parent shall ensure that the Total Net Leverage Ratio in respect of any Relevant
Period shall not exceed 5.10:1.00, provided that in respect of the first Relevant Period the Total Net Leverage Ratio shall not exceed the 4.00:1.00.
(b) Notwithstanding any other provision of the Finance Documents:
i. failure to satisfy the Total Net Leverage Ratio test in paragraph (a) shall not (or be deemed to) directly or indirectly constitute, or result in, a
breach of any representation, warranty, undertaking or other term in any Finance Document or a Default or Event of Default (for the avoidance
of doubt, with satisfaction of any financial covenant being relevant solely for the purposes of paragraph (b) of Clause 4.2 (Further conditions
precedent)); and
ii. the Total Net Leverage Ratio test in paragraph (a) shall not be required to be satisfied for the purposes of this Clause 22.2 unless a Utilisation
(other than a Rollover Loan) has been requested and on the proposed Utilisation Date the aggregate amount of all outstanding Utilisations (taking
into account the proposed Utilisation on such date) will be equal to or greater than 30 per cent of the Total Commitments on such date.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Mini Bond Innovatec: cross default
In data 21 ottobre 2014, la ora correlata Innovatec S.p.A. ha emesso, ai sensi dell’art. 2410 del Codice Civile,
un prestito obbligazionario garantito denominato “Innovatec 2020” di ammontare pari a Euro 10 milioni,
avente un tasso di interesse annuo lordo pari all’8,125%, (il “Mini Bond Innovatec”). Il Gruppo Waste Italia
S.p.A. e Volteo Energie S.p.A. (quest’ultima ora confluita nel perimetro di consolidatamento di Innovatec a
seguito dell’operazione di “Hive Off”) (i “Garanti”) hanno rilasciato garanzie incondizionate, irrevocabili,
autonome e a prima richiesta per un importo pari a all’ammontare del Mini Bond Innovatec sottoscritto. Il
regolamento prevede una serie di covenants finanziari e non finanziari tra i quali il rispetto di determinati
parametri finanziari da parte di Innovatec S.p.A., Gruppo Waste Italia S.p.A. e Volteo Energie S.p.A. relativi
al rapporto Indebitamento Finanziario/EBITDA (PFN/EBITDA) e all’Interest Coverage Ratio (IRC) per
innovatec: IRC: non inferiore a 1.50x sia per Innovatec che per i Garanti e PFN/ EBITDA: non superiore a 5x
(2015); 4x (2016); 3x (2017) invece per i Garanti sempre un rapporto 5x. Il regolamento del Mini Bond prevede
un remediation period prima della dichiarazione di Events of Default di rispettivamente 180 giorni per
Innovatec e 240 giorni per i Garanti.
Il Mini Bond Innovatec prevede anche taluni casi di inadempimento (Events of Default) legati taluni a
Innovatec e altri ai Garanti, il cui mancato rispetto determina un’ipotesi di rimborso anticipato del Mini Bond
Innovatec, tra cui:
(i)
il mancato rispetto degli impegni di natura finanziaria e non;
(ii)
l’instaurazione di un procedimento giudiziario o di un arbitrato nei confronti di Innovatec o di
WIG (incluse le controversie con qualsiasi Autorità pubblica) per un importo superiore a Euro 10
milioni con riferimento ad Innovatec, e per un importo superiore ad Euro 50 milioni con
riferimento a WIG;
(iii)
il mancato adempimento da parte di Innovatec al pagamento di obbligazioni pecuniarie di importo
superiore a Euro 10 milioni salvo che tale pagamento non venga effettuato entro 180 giorni
dall’inadempimento;
(iv)
il delisting di Innovatec dal mercato AIM gestito da Borsa Italiana;
(v)
l’invalidità delle garanzie concesse ai sensi del regolamento del Mini Bond Innovatec;
(vi)
l’approvazione o l’effettuazione da parte delle società del Gruppo WIG di operazioni straordinarie
di qualsiasi tipo (ivi incluse trasformazioni, fusioni e scissioni) fatte salve in particolare quelle (a)
il cui valore sia uguale o inferiore al 25% del patrimonio netto risultante dal più recente bilancio
consolidato d’esercizio o infrannuale, e (b) operazioni straordinarie i cui effetti non determinino
un deterioramento del seguente ratio Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo/EBITDA del
Gruppo risultante dalle informazioni fornite al mercato ai sensi di legge ovvero certificato da un
società di revisione entro 90 giorni di calendario dall’approvazione da parte di WIG;
(vii)
il trasferimento, la vendita o la disposizione in qualunque modo da parte delle società del Gruppo
WIG di beni il cui valore superi il 25% del valore totale dei beni di WIG.
Conseguentemente, essendo WIG primo Garante, un Event of Default del Mini Bond Innovatec potrebbe avere
effetti negativi, sulle attività e sulle prospettive di WIG e del Gruppo WIG nonché sulla situazione economica,
patrimoniale e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG.
Alla data della presente Relazione Finanziaria, sulla base dei valori presenti nella Relazione Finanziaria stessa
di WIG, i parametri finanziari in riferimento al Garante WIG non risultano rispettati. L’Event of Default, potrà
essere dichiarato dagli obbligazionisti solo dopo i termini previsti dal remediation period (pari a 240 giorni).
Se dovesse essere confermato il mancato rispetto dei vincoli finanziari da parte del Garante WIG e comunque
tale mancato rispetto non venisse sanato nei giorni previsti ai sensi del regolamento dichiarando così un Event
of Default e comunque qualora non venissero rispettati gli impegni e gli obblighi previsti nel Mini Bond
Innovatec ovvero qualora un Event of Default si verificasse successivamente alla data della presente Relazione
Finanziaria, gli obbligazionisti avranno il diritto di richiedere il rimborso anticipato del prestito obbligazionario
oltre al pagamento degli interessi maturati e non ancora corrisposti, nonché l’escussione delle garanzie prestate
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
dai Garanti, con conseguenti effetti negativi sulle attività e sulle prospettive del Gruppo WIG nonché sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria di WIG e del Gruppo WIG.
Finanziamento Banca Marche
Gruppo Waste Italia S.p.A., ha, alla data della presente Relazione un esposizione di Euro 4,1 milioni verso
Banca Marche. L’accordo di rimodulazione del mutuo avvenuto nel corso del primo semestre 2015, dopo la
corresponsione della prima rata, non ha avuto più seguito per effetto anche degli eventi esogeni accaduti al
costruendo parco eolico di Cirò, in quanto l’erogazione di detto mutuo, sottoscritto inizialmente nel 2009 per
Euro 10 milioni, era stata destinata in toto all’acquisizione dell’autorizzazione per la costruzione del parco
eolico di Cirò di 30 MW, la cui autorizzazione al completamento dei lavori di costruzione è stata in
ulteriormente prorogata dagli Enti preposti al fine di consentirne la giusta e pronta realizzazione. Ad inizio
marzo 2016, WIG ha inoltrato a Banca Marche una nuova proposta di rimodulazione in termini temporali e di
ammontari dell’esposizione attraverso un pagamento upfront di Euro 200 mila all’accettazione della proposta
e un pagamento a 60 giorni dal pagamento upfront di ulteriori Euro 200 mila e il residuo dell’esposizione
decurtando i pagamenti di cui ai punti precedenti, in 60 rate a partire dal 30 settembre 2016. Condizione
all’accordo di rimodulazione è l’ottenimento da Banca Marche anche un patto di non petendum all’escussione
di una garanzia di coobbligo in essere e beneficiaria Banca Marche tra WIG e una società correlata di Sostenya
Group Plc – Gaon S.r.l. in riferimento ad un’esposizione scaduta di Gaon di S.r.l. di Euro 10 milioni (“Garanzia
Gaon”).
Alla data della presente Relazione Finanziaria, in relazione al debito di Banca Marche e alla Garanzia Gaon
nessuna attività di recupero del credito finanziario vantato da Banca Marche è stata formalmente posta in
essere.
Finanziamenti bancari ricevuti da SEI Energia S.p.A.
Le caratteristiche dei finanziamenti erogati a SEI Energia S.p.A.s ono di seguito riepilogate:
Finanziamenti bancari
Valori espressi in migliaia
di Euro
Società
Banca
Sei
Banca Intesa
Energia
(Linea A)
Sei
Unicredit
Energia
(Linea B)
Sei
Unicredit
Energia
(Linea C)
Totale finanziamenti
verso SEI Energia
al 31 dicembre 2015
Scadenza Totale Quota
corrente
+
2022
5.776
Quota
Totale Quota
Quota
non
corrente non
corrente
corrente
5.776
0 5.766
608
5.168
+
2022
9.500
9.500
0
9.500
1.000
8.500
+
2018
6.413
6.413
0
6.413
611
5.802
21.689
21.689
0 21.689
2.219
19.470
Tasso di
interesse
Euribor
spread
Euribor
spread
Euribor
spread
al 31 dicembre 2014
(1)
Garanzie per le Tranche A, B, C: pegno sulla totalità delle azioni di SEI Energia S.p.A.; pegno sui conti correnti bancari sui quali la società confluisce in pegno tutti i crediti e le somme di
danaro relativi o altrimenti connessi al conto vincolato; privilegio speciale sui beni mobili e crediti di SEI Energia S.p.A. ex-articolo 46 TUB; cessione di tutti i proventi, gli indennizzi ed i crediti
derivanti dalle polizze assicurative e dai contratti di assicurazione in relazione alla rete e/o ai beni oggetto degli investimenti nonché derivanti da contratti di vendita di elettricità (con l’impegno a
cedere eventuali nuovi e ulteriori contratti che li sostituiscano); ipoteca sul proprio diritto di superficie in relazione ad alcuni beni immobili; lettera di patronage impegnativa di Gruppo Waste Italia
S.p.A..
Valori in Euro / 000's
Dettaglio Debiti a medio/lungo termine
Originario
Durata
Scadenza
3.000
12 anni
30/6/2018
Debito
Residuo al
31/12/2015
Banca Nazionale del Lavoro*
amortising trimestrale
€bor6m+spread
913
*Garanzie sul finanziamento della Banca Nazionale del Lavoro: Oltre alla canalizzazione degli incassi su specifici conti e del pegno a favore della BNL del credito rappresentato dal saldo del conto
corrente vincolato n. 420024/7000 intestato a SEI Energia S.p.A., privilegio su beni mobili destinati all'esercizio dell'impresa per la complessiva somma di Euro 4.560.000. In particolare il presente
privilegio è relativo ad investimenti che insistono sulle strutture produttive della centrale di Rivoli di proprietà della ex- CENTO S.p.A. e su alcuni lotti di rete di teleriscaldamento sita sul territorio del
Comune di Rivoli. Attualmente è ancora in vigore la fidejussione da parte di ASM S.p.A. per il pieno e puntuale adempimento di tutte le obbligazioni assunte dalla ex-società Cento S.p.A. (ora fusa per
incorporazione in SEI Energia S.p.A.) e fino alla completa estinzione delle stesse.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Nello specifico, SEI Energia S.p.A. ha sottoscritto in data 15 novembre 2010 un contratto di rifinanziamento
delle esposizioni debitorie verso Banca Intesa e Unicredit S.p.A.. Prima della data del 15 novembre 2010, le
società controllate Cento S.p.A. e Collenergia S.r.l. (fuse per incorporazione in SEI Energia S.p.A. a fine 2010)
avevano diversi finanziamenti in essere con le sopracitate banche, i quali, per effetto dell’anzidetto contratto
di rifinanziamento, sono stati conglobati in due distinte tranche di finanziamento (tranche A e tranche B)
modificandone il tasso di interesse, la durata e il periodo di rimborso inserendo inoltre due anni di preammortamento. Inoltre con la tranche C, le banche hanno finanziato SEI Energia per gli investimenti nella
realizzazione e/o manutenzione delle reti di teleriscaldamento.
Infine, le banche finanziatrici hanno previsto durante la vita del rifinanziamento il rispetto di covenants
finanziari e non finanziari che potrebbero comportare il recesso/risoluzione/decadenza dal beneficio del
termine, limiti nelle distribuzioni di dividendi secondo parametri temporali e/o finanziari nonché le clausole
di pari passu, cross default e di change of control.
In termini di covenants il contratto di rifinanziamento prevede la rilevazione dei seguenti indici da verificarsi
con cadenza annuale (calcolati annualmente sul bilancio d’esercizio della sola Sei Energia):
(a) rapporto tra indebitamento finanziario netto/ patrimonio netto
(i) dal 2010 al 2012:
(ii) dal 2013 al 2022:
< 1,2;
< 1,0;
(b) rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA
(i) dal 2010 al 2011:
(ii) nel 2012:
(iii) nel 2013:
(iv) nel 2014:
(v) nel 2015:
(vi) dal 2016 al 2022:
< 4,8;
< 4,2;
< 3,5;
< 3,0;
< 2,5;
< 2,25;
I covenants fino all’esercizio 2014 risultano rispettati, mentre quelle del 2015 non risultano in forza delle scelte
finanziarie poste in essere dalla controllata anche a seguito dell’aggressione ricevuta da MPS nell’ambito del
rischio di coobbligo (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 18.3.7 della Relazione sulla Gestione).
Nello specifico in tale contesto di difficoltà finanziaria, in data 18 giugno 2015, gli amministratori di SEI
Energia hanno operato una formale richiesta di standstill fino al 31 gennaio 2016 sul rimborso della quota
capitale dei finanziamenti bancari a medio lungo termine in essere e sul differenziale dei derivati in essere così
da avere una maggiore visibilità sugli sviluppi delle proposte concordatarie di ASM e Global Costruzioni in
modo tale da consentire una più puntuale definizione delle posizione debitorie di SEI Energia e quindi dei
relativi impegni finanziari futuri. In data 2 ottobre 2015 gli amministratori di SEI Energia hanno richiesto,
oltre al succitato standstill, anche una moratoria fino a fine giugno 2017 sul pagamento della quote capitali dei
finanziamenti a medio lungo termine in essere e sui differenziali relativi ai contratti derivati in essere. SEI
Energia è assistita in tale attività di rimodulazione del debiti bancari dalla società di advisory “Lucciola &
Partners”, ad oggi di fatto confluita all’interno del reseau PricewaterhouseCoopers e dallo studio legale
Ambrosini di Torino.
Allo stato attuale, gli Istituti finanziatori stanno esaminando il potenziale sviluppo del business del
teleriscaldamento e lo stato dell’arte del potenziale accordo SEI Energia con il termovalorizzatore di Gerbido
(“TRM”) e sono inoltre in attesa delle bozze di bilancio 2015 e del business plan della società con il correlato
piano finanziario. Ad oggi nessuna azione di recupero è stata da quest’ultimi posta in essere a fronte del
mancato rimborso delle rate scadute a fine giugno e dicembre anche dopo l’esecutività del decreto ingiuntivo
di MPS per il pagamento del suo credito in coobbligo per Euro 3,9 milioni (all’istituto bancario, che risulta
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
essere socio di minoranza di SEI, è stato proposto un accordo transattivo a saldo e stralcio di ogni pretesa
relativa ai crediti coobbligati per un importo complessivo di un milione, a fronte del quale si è in attesa di
ricevere un atteso positivo riscontro). Gli Amministratori ritengono, sulla base delle informative attuali, di
finalizzare l’operazione di rimodulazione del debito nel corso del secondo semestre 2016. In ossequio a quanto
disposto dai principi contabili per casi similari (IAS 1 par. 74) il debito residuo è stato classificato a breve.
Prestito Obbligazionario Convertibile Jinko scaduto
Il Prestito Obbligazionario Convertibile denominato POC Jinko, di nominali Euro 2.948.490, risulta scaduto
in data 31 dicembre 2015. Il POC Jinko è stato sottoscritto integralmente dalla società Jinko Solar International
Limited (“Jinko”) nell’ambito degli accordi sottoscritti con WIG e la sua società ora correlata Volteo Energie
S.p.A. in data 21 giugno 2013. In dettaglio, gli accordi prevedevano la rimodulazione del credito che Jinko
aveva nei confronti della ex controllata Volteo Energie S.p.A., La rimodulazione del debito era stato così
regolato in solido WIG e Volteo S.p.A.: (i) per Euro 1,5 milioni per cassa alla data di sottoscrizione
dell’accordo (condizione sospensiva assolta), (ii) per Euro 5,18 milioni tramite un piano di riscadenziamento
mensile in Volteo Energie pari a Euro 150 mila/mese, a far data dal 30 gennaio 2014 e fino al 31 dicembre
2016; e (iii) Euro 2,95 milioni attraverso i fondi rivenienti dall’emissione, avvenuta in data 27 settembre 2013,
del POC Jinko.
Il mancato pagamento anche per non per intero di tre rate anche non consecutive del piano di
riscadenziamento mensile e/o degli interessi sul POC Jinko (dopo il grace period pattuito di 30 giorni) e/o
il rimborso alla scadenza determina un Event of Default e conseguentemente WIG e Volteo decadono dal
beneficio del termine con facoltà per Jinko di richiedere di saldare immediatamente gli importi dovuti e
non pagati a quella data con rinuncia espressa tra le parti a far valere ogni diritto, ragione e pretesa nascenti
dai contratti di fornitura originari.
L’Events of Default è avvenuto in data 31 dicembre 2015, a fronte del succitato rimborso dell’emissione
obbligazionaria (che fino a scadenza non è stata convertita in azioni dalla controparte), con richiesta di
accelerazione e pagamento integrale a WIG e Volteo Energie S.p.A. degli importi residui scaduti per
complessivi circa Euro 5,5 milioni. Conseguentemente a tale richiesta è stata avviata una trattativa con la
controparte cinese con una proposta di rimodulazione e stralcio del debito complessivo come qui di seguito
illustrato:
 pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della sottoscrizione
dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili dopo un transition periodo di 30 mesi
partenza 30 settembre 2015 (il residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko;
 in riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto fatto dalla capogruppo di
Euro 150 mila effettuato a febbraio 2016, un pagamento rateale mensile a partire dal 30 settembre 2016
per 30 mesi;
 garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto verranno rilasciate dal socio di controllo del
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Si ritiene, sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi sul tavolo, di riuscire a
finalizzare positivamente l’operazione entro il mese di giugno 2016.
Prestito Obbligazionario Convertibile WIZ
In riferimento a POC WIZ emesso in data 14 agosto 2014 da parte del Gruppo Waste Italia S.p.A. (cfr.
Capitolo 12.), possono essere dichiarati Events of Default nei seguenti casi:
(i) l’inadempimento, da parte della Società, alle obbligazioni di pagamento degli interessi alle rispettive data
di pagamento ai sensi del regolamento, a cui la Società abbia posto rimedio entro 30 giorni di calendario
dalla messa in mora da parte dell’obbligazionista,
(ii) la sentenza e/o qualsiasi altro provvedimento di un’Autorità competente che dichiari l’ammissione
dell’Emittente ad una qualunque procedura concorsuale,
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
(iii) la deliberazione da parte degli organi sociali competenti della liquidazione della Società, entro trenta
giorni lavorativi dalla data in cui sia venuto a conoscenza del verificarsi di un evento rilevante.
L’obbligazionista a cui non siano stati pagati gli interessi nell’ipotesi sub (i) e ciascun obbligazionista nelle
ipotesi sub (ii) e (iii), potrà chiedere il rimborso anticipato di tutte le obbligazioni dallo stesso detenute e così
chiedere che la Società proceda all’immediato rimborso in danaro, unitamente a quello degli Interessi pro
tempore maturati (e non ancora corrisposti), entro e non oltre 5 (cinque) giorni lavorativi dal ricevimento della
richiesta scritta dell’obbligazionista.
Il POC WIZ ha scadenza il 14 agosto 2016, entro quindi i prossimi dodici mesi dalla data del 31 dicembre
2015. Alla data della presente Relazione Finanziaria nessuna obbligazione è stata convertita in azioni ordinarie
WIG e sulla base dello strike price si ritiene improbabile una sua conversione in azioni alla data di scadenza.
Sulla base dei fabbisogni alla data del 31 dicembre 2015 e dei prossimi dodici mesi, la Società ha iniziato un
percorso con l’unico sottoscrittore del POC WIZ, Synergo Sgr (quest’ultimo è inoltre secondo maggiore
azionista della Società al 22%) di proporre una rimodulazione del POC WIZ in scadenza (Cfr. paragrafo
“Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al bilancio consolidato).
Qualora Gruppo Waste Italia S.p.A. non dovesse essere in grado di ottenere dalla Banca Marche, dagli Istituti
Finanziatori di SEI Energia S.p.A., dai sottoscrittori Jinko Solar Ltd e Synergo Sgr un accordo di
rimodulazione/ristrutturazione sulle esposizioni debitorie succitate, ovvero di reperire/generare cassa
sufficiente a soddisfare i propri obblighi di pagamento dei coupon di interessi, delle rate e di rimborso, ovvero
nel caso in cui si verifichi un Events of Default, cosi come nel caso di mancato rispetto degli impegni e dei
vincoli sopra descritti, le banche finanziatrici e/o gli obbligazionisti, potrebbero richiedere l’immediato
rimborso delle somme erogate, nonché procedere al recupero coattivo dei propri crediti, all’escussione delle
fidejussioni/lettere di patronage impegnative sopra citate, con conseguenti effetti negativi sulle attività e sulle
prospettive di WIG e complessivamente del Gruppo WIG nonché sulla situazione economica, patrimoniale e
finanziaria di WIG e del Gruppo WIG.
Classi di strumenti finanziari
A compendio della richieste dell’IFRS 7 e dell’IFRS 13 si riporta il dettaglio delle classi di strumenti finanziari
e del loro criterio di valutazione:
Valori in euro migliaia
Criteri applicati nella valutazione degli strum enti finanziari
Valore di
Fair value Fair value
Costo
Fair value
Altri IFRS
bilancio al
a CE
a PN
ammortizzato
al 31.12.15
31.12.15
ATTIVITA'
Partecipazioni
Altre attività finanziarie non correnti
Crediti commerciali
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
0
0
0
0
0
0
2.540
0
0
0
0
0
0
8.666
77.169
23.856
6.300
2.939
14.761
0
0
0
0
0
17.300
8.666
77.169
23.856
6.300
2.939
17.300
8.666
77.169
23.856
6.300
2.939
PASSIVITA'
Fondi rischi, oneri e passività per discariche
Passività Finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività correnti
Debiti per Imposte correnti
0
0
0
0
0
0
0
0
1.563
0
0
0
0
196.795
69.455
68.628
36.006
0
72.221
0
0
0
0
19.687
72.221
196.795
71.018
68.628
36.006
19.687
72.221
196.795
71.018
68.628
36.006
19.687
A fini comparativi si fornisce il corrispondente dettaglio al 31 dicembre 2014:
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Valori in euro migliaia
Criteri applicati nella valutazione degli strum enti finanziari
Valore di
Fair value Fair value
Costo
Fair value
Altri IFRS
bilancio al
a CE
a PN
ammortizzato
al 31.12.14
31.12.14
ATTIVITA'
Partecipazioni
Altre attività finanziarie non correnti
Crediti commerciali
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12.608
76.688
42.968
10.226
25.228
9.306
0
0
0
0
0
9.306
12.608
76.688
42.968
10.226
25.228
9.306
12.608
76.688
42.968
10.226
25.228
PASSIVITA'
Fondi rischi, oneri e passività per discariche
Passività Finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività correnti
Debiti per Imposte correnti
0
0
0
0
0
0
0
0
2.063
0
0
0
0
226.961
48.514
101.305
28.425
0
75.150
0
0
0
0
15.826
75.150
226.961
50.577
101.305
28.425
15.826
75.150
226.961
50.577
101.305
28.425
15.826
Gerarchia del Fair Value secondo l’IFRS 7 e l’IFRS 13
L’IFRS 7 e l’IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata
in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. La classificazione secondo
l’IFRS 13 comporta la seguente gerarchia:
 Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per identici assets o
liabilities;
 Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel “Livello
1” ma che sono osservabili direttamente o indirettamente;
 Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su
dati di mercato osservabili.
Rientrano nella prima categoria i contratti derivati sottoscritti dal Gruppo.
Si precisa che la valutazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità
ancorché Gruppo Waste Italia utilizzi, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima
del fair value di tutti gli strumenti derivati.
Durante l’esercizio che termina al 31 dicembre 2015, non ci sono stati trasferimenti tra i vari livelli indicati e
non vi sono stati cambiamenti inerenti la metodologia di calcolo della valutazione degli strumenti in oggetto.
Si segnala che la valutazione del fair value effettuata tenendo conto del rischio di controparte non ha
determinato scostamenti significativi rispetto alla valutazione adottata del fair value “risk free”.
Garanzie ed Impegni del gruppo
Alla data del 31 dicembre 2015 il Gruppo ha prestato garanzie (tramite fidejussioni, lettere di patronage, ecc.)
per complessivi Euro 239 milioni. Il Gruppo risulta inoltre coobbligato per circa Euro 48,83 milioni al 31
dicembre 2015, tramite Gruppo Waste Italia S.p.A. e SEI Energia S.p.A., in via sussidiaria con ASM S.p.A. in
liquidazione e in concordato preventivo e la sua controllata Pianeta S.r.l. in riferimento alle cessioni di ramo
operate nell’acquisto di SEI Energia. Si segnala infine un coobbligo con una società correlata del Gruppo – Gaon
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
S.r.l. in merito ad una esposizione scaduta che ha quest’ultima con Banca Marche. Per maggiori dettagli si veda
quanto riportato a riguardo nel capitolo 18 della presente Relazione sulla Gestione.
Si segnala inoltre che al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha in essere pegni per Euro 221 milioni, di cui Euro 200
milioni connessi all’emissione obbligazionaria operata dalla controllata Waste Italia e Euro 13 milioni ai
finanziamenti ricevuti per la realizzazione degli impianti laziali di sfruttamento energetico da digestione di
prodotti e scarti agricoli, oggetti di discontinua zione nel presente esercizio. Anche la totalità delle azioni di SEI
Energia risulta penata a fronte del proprio indebitamento bancari, pari a Euro 22,3 milioni al 31 dicembre 2015.
Vertenze giudiziarie e fiscali
Il Gruppo monitora attentamente tali rischi attraverso uno struttura interna dedicata ed avvalendosi di
consulenti esterni secondo specifiche tematiche legali. Si forniscono di seguito gli aggiornamenti occorsi
nell’anno in merito alle principali cause che vedono coinvolto il Gruppo. Sentiti anche i pareri di propri legali
interni ed esterni, ove ritenuto necessario sono stati stanziati fondi rischi (per maggiori dettagli circa quanto
accantonato nell’esercizio si rimanda alla nota 15 della presente nota illustrativa).
Contenziosi civili
i)
In data 7 gennaio 2014 è stato notificato a Faeco S.r.l. un atto di opposizione, presentato contro il
Ministero di Giustizia, da parte dei precedenti curatori per la gestione di Faeco e di altre 4 aziende
sequestrate a suo tempo da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. I curatori
incaricati lamentano l’esigua liquidazione disposta in data 22 ottobre 2013 dal Tribunale di Brescia a
fronte dell’attività da loro eseguita per la gestione delle imprese. Nell’atto notificato i curatori
richiedono complessivi Euro 17.718 mila per tutte e cinque le aziende e senza indicazione di quale
importo riguardi specificamente Faeco. Con distinte comparse di costituzione e risposta le società
interessate si sono costituite in giudizio insistendo sul rigetto della richiesta formula dai curatori. Ad
esito delle discussioni in udienza, il Giudice ha stabilito che gli acconti ad oggi corrisposti agli
opponenti devono intendersi a copertura dell'intero periodo preso in considerazione dai decreti di
liquidazione emessi in via provvisoria, accogliendo così una delle eccezioni formulate dai resistenti, e
precisando che avverso detti decreti ogni opposizione deve considerarsi oggi tardiva. Avverso a tale
ordinanza, nel mese di ottobre 2014, i curatori hanno fatto ricorso in Cassazione. La causa di merito è
stata dapprima rinviata all’udienza del 14 maggio 2015 per l’esame degli elaborati peritali, a seguito
della quale il CTU ha richiesto due proroghe dei termini al Giudice per il deposito della CTU.
Nello specifico in data 30 ottobre il CTU ha richiesto ulteriore proroga dei termini per il deposito della
bozza di CTU (e per esperire tentativo di conciliazione), a seguito della quale il giudice ha accordato
una proroga di 60 gg. (a far data dal 31 ottobre 2015), con contestuale slittamento dei termini successivi
per il deposito delle osservazioni dei ctp e dell’elaborato peritale. In data 17 marzo 2016 è stato esperito
un tentativo di conciliazione non andato a buon fine. L’udienza è stata quindi rinviata dal 25 febbraio
2016 al 12 maggio 2016. Quanto al ricorso in Cassazione, in data 18 gennaio 2014 è stato notificato
controricorso per conto di Faeco, successivamente anche depositato in Cassazione, unitamente al
fascicolo di parte.
Si precisa che il rischio di soccombenza è coperto dalle garanzie contrattuali fornite nell’ambito
dell’acquisto di Faeco da Feralpi Holding in quanto le contestazioni fanno riferimento ad attività svolte
ante acquisizione da parte del Gruppo.
ii)
A seguito di una visita ispettiva del GSE condotta nel mese di febbraio 2013 presso l’impianto di
Bedizzole, riguardante la legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l. per gli anni dal 2003 al 2011
della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas prodotto dall’invaso di
Bedizzole in relazione alla data di entrata in esercizio dell’impianto di generazione, in data 22
settembre 2014 Faeco ha ricevuto una comunicazione con la quale la Cassa Conguaglio per il Settore
Elettrico comunica che l’importo da assoggettare a recupero è pari ad Euro 2.035.882,09. Il legali del
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Gruppo hanno predisposto, di concerto con i legali di Feralpi Holding (società dalla quale il Gruppo
ha acquistato Faeco), il ricorso principale (notificato in data 13/06/2014) e, in seguito, motivi aggiunti
aventi ad oggetto una istanza sospensiva della intimazione di pagamento, la quale è stata accolta in
data 5 dicembre 2014 dal Tar della Lombardia. Nel mese di maggio 2015 il TAR Lombardia ha emesso
sentenza relativa al ricorso accogliendolo parzialmente il ricorso presentato successivamente
all’istanza sospensiva succitata e disponendo la rideterminazione degli importi dovuti.
In data 15 settembre 2015 è stato notificato a Faeco da parte dell'Autorità per l'energia elettrica il gas
ed il sistema idrico e della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico un ricorso in appello innanzi il
Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Lombardia.
Faeco si è costituita in giudizio con atto di costituzione ed appello incidentale con cui ha richiesto:
 in via principale, respingere il ricorso in appello proposto dalla Autorità per l'Energia Elettrica,
il Gas e il Sistema idrico e dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, perché
improcedibile, inammissibile e, comunque, infondato;
 in via subordinata, accogliere il proprio appello incidentale, e per l'effetto, in riforma della
sentenza appellata, accogliere il ricorso introduttivo ed il ricorso per motivi aggiunti proposti
nel giudizio di prime cure da Faeco ed annullare gli atti con gli stessi impugnati, perché
illegittimi.
La contestazione si riferisce al periodo antecedente l’acquisizione da parte del Gruppo Kinexia, oggi
Gruppo Waste Italia S.p.A., della società (ceduta a Waste Italia a fine novembre 2014), pertanto
riconducibile nell’alveo degli impegni di indennizzo contrattualmente assunti dal venditore Feralpi
Holding S.p.A. ai sensi del contratto di acquisizione del 21 dicembre 2012.
In riferimento ai punti i) e ii), il Gruppo ha congelato la seconda tranche di pagamento prezzo verso Feralpi
Holding S.p.A. di Euro 2,4 milioni.
iii)
Con domanda di arbitrato notificata a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) in data 7 agosto 2014,
Arcotecnica Group S.p.A. ha avviato un procedimento arbitrale, in forza della clausola
compromissoria contenuta nell’art. 13.1 del contratto preliminare di compravendita concluso in data
11 marzo 2013 ed avente ad oggetto la cessione a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.), da parte
di Arcotecnica, della propria quota (pari al 14,286%) di partecipazione al capitale sociale di Photon
Energy S.r.l. in liquidazione (già Innovatec S.r.l., società ceduta a terzi nel corso del mese di novembre
2013). Secondo la prospettazione avversaria, una volta perfezionatosi, nel giugno 2013, il contratto
definitivo, Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) si sarebbe resa inadempiente rispetto ad alcune
obbligazione statuite nel contratto di cessione della partecipazione summenzionata. In particolare, si
contesta che il mancato rispetto del piano di ammortamento di finanziamenti erogati da alcuni istituti
di credito ha portato all’escussione di una fideiussione rilasciata da Arcotecnica, costringendo l’attrice
a corrispondere alle banche un importo complessivo pari a Euro 182.481,20, di cui ora essa chiede
ristoro alla convenuta.
Il Gruppo, sentiti i propri legali, ha depositato memoria in cui ha chiesto di accertare e dichiarare che
Arcotecnica ha dolosamente occultato la reale situazione economico-patrimoniale di Photon Energy
S.r.l. in liquidazione, di condannare la stessa a risarcire tutti i danni, patiti e patiendi, subiti in relazione
all’acquisizione in oggetto, allo stato indicati, quanto al solo danno emergente, in Euro 800.000 e di
respingere tutte le domande formulate da Arcotecnica e/o comunque, in subordine, disporre la
compensazione tra quanto spettante a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) a titolo di
risarcimento del danno ai sensi delle precedenti richieste e quanto eventualmente dovuto da Kinexia
ad Arcotecnica.
Nell’udienza del 6 ottobre 2015 è stato esperito un tentativo di conciliazione ad esito del quale Kinexia
(oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) si è impegnata a corrispondere alla controparte un importo
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
onnicomprensivo pari a Euro 140.000, da versarsi in 9 rate (ultimo rata prevista in scadenza il 30
giugno 2016). Al 31 dicembre il debito residuo è pari a Euro 87.500.
i)
In data 26 marzo 2014 è stato notificato a Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) ed Ecoema S.r.l.
e ai consiglieri e sindaci succeduti nel tempo in MPE un atto di citazione con cui un fornitore di
impianti della società Martignana Po Energia S.r.l., società ceduta dal Gruppo nel mese di luglio 2013
nell’ambito della cessione del Gruppo Hybla, richiede di accertare e dichiarare la responsabilità dei
convenuti per i danni subiti in conseguenza dell'inadempimento di Martignana Po Energia S.r.l. in
liquidazione al contratto di fornitura di un motore endotermico e di condannare gli stessi, in solido tra
loro o ciascuno per quanto di ragione, al risarcimento integrale dei danni subiti, quantificati in Euro
4.649 mila corrispondenti al residuo prezzo del motore, oltre interessi di mora, nonché al risarcimento
delle spese di stoccaggio determinabili in Euro 3.000 al mese con decorrenza da gennaio 2009 per un
valore complessivo di Euro 6.446 migliaia.
Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) ed Ecoema S.r.l. si sono costituite in giudizio richiedendo
(previo differimento della prima udienza di comparizione, al fine di consentire la chiamata in causa
della compagnia assicuratrice AIG Europe Limited Rappresentanza Generale per l’Italia), in via
preliminare di merito di dichiarare il difetto di legittimazione passiva di Ecoema S.r.l. in relazione alle
domande svolte da Wartsila per l’intero arco temporale preso a riferimento dall’attrice; di dichiarare
il difetto di legittimazione passiva di Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) in relazione alle
domande svolte da Wartsila per tutti i fatti occorsi anteriormente al 28 novembre 2011, ovvero, in
subordine, anteriormente al 5 giugno 2009 e di dichiarare l’intervenuta prescrizione del diritto fatto
valere con la domanda ex art. 2497 c.c. nei confronti di Kinexia e/o di Ecoema per decorso del termine
quinquennale ex art. 2947 c.c. Nel merito è stato richiesto di rigettare tutte le domande svolte
dall’attrice Wartsila Italia S.p.A. nei confronti di Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) ed
Ecoema S.r.l. siccome inammissibili e infondate, in fatto e in diritto. In ipotesi di accoglimento, anche
solo parziale, della domanda attorea, dichiarare che AIG è tenuta, in forza di una polizza in essere, a
manlevare e tenere indenne Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) ed Ecoema S.r.l. da ogni pretesa,
e per l’effetto, condannare la predetta compagnia assicuratrice a rifondere alle due società quanto
eventualmente saranno tenute a corrispondere all’attore, ivi comprese le spese processuali.
Si sono costituiti in giudizio anche gli ex amministratori e gli ex componenti del collegio sindacale di
MPE. Due ex componenti del collegio sindacale e un ex amministratore hanno richiesto in via
subordinata (in caso di accoglimento anche parziale delle domande svolte nei loro confronti) di
condannare le compagnie assicurative chiamate in causa a manlevarli, garantirli e tenerli indenni, nei
limiti di quanto previsto in polizza, e, sempre in via subordinata, di condannare Kinexia (ora Gruppo
Waste Italia S.p.A.) a tenerli manlevati e indenni da ogni conseguenza pregiudizievole, per effetto
dell'impegno dalla stessa assunto in loro favore ai sensi dell'art. 5.5 del contratto di acquisto di MPE
da Miro Radici Finance.
Una volta costituitesi le parti, il Giudice ha assegnato alle parti i termini per il deposito delle memorie
ex art. 183, comma 6, c.p.c., per poi rinviare all’udienza per la precisazione delle conclusioni del 15
merzo 2016, nel corso della quale la causa è stata rimessa al collegio per la decisione delle eccezioni
preliminari formulate dalle parti convenute. Il giudice ha assegnato i termini di rito per il deposito
delle comparse conclusionali e di replica.
ii)
IGM S.r.l. è direttamente titolare di un progetto per la costruzione di un Impianto Eolico in Puglia in
Località Fontana di Maggio (Comuni di Foggia e Castelluccio dei Sauri, Provincia di Foggia). L’iter
autorizzativo del progetto di Fontana di Maggio è stato avviato nel Marzo 2007. Il progetto presentato
in Regione prevedeva l’installazione di 38 aerogeneratori da 3 MW ciascuno, per una potenza
complessiva di 114 MW, interessando un’area piuttosto estesa che ricadeva su quattro diversi Comuni:
Ascoli Satriano, Ordona, Castelluccio dei Sauri e Foggia. Data la presenza di numerosi parchi eolici
nell’area di interesse, la società IGM ha deciso di rinunciare a 10 aerogeneratori localizzati nei Comuni
di Ordona e Ascoli Satriano che andavano ad interferire con alcuni parchi eolici in autorizzazione e in
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
fase di costruzione. Contestualmente alla rinuncia di aerogeneratori è stato richiesto ed ottenuto un
incremento della taglia nominale delle macchine, passando così da 3 MW a 3,3 MW. Nel corso del
2009 si è ritenuto che il progetto probabilmente non venisse sottoposto a Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA) sebbene fosse necessaria una verifica approfondita dei vincoli ambientali /
archeologici per 8 dei 28 aerogeneratori.
Sebbene in via conservativa e su richiesta della Regione Puglia siano stati eliminati gli aerogeneratori
interessati da vincoli/verifiche, il progetto è stato sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale
(VIA) con determina del 28 Maggio 2010. Entro i termini di legge è stata presentata la istanza di
Valutazione di Impatto Ambientale, con rielaborazione progettuale completa, riuscendo nell’obiettivo
di non perdere il numero di protocollo maturato.
Data l’inerzia dell’ente competente (4 anni) la società ha fatto ricorso, in data 4 agosto 2011, al TAR
di Puglia per l’ottenimento del parere in relazione all’impianto.
Contro l’assenza di risposta è stato presentato ricorso per l'annullamento e/o declaratoria di
illegittimità del silenzio/inadempimento della Regione Puglia in ordine alla conclusione della
procedura di Autorizzazione Unica, nonché, ove occorra, anche a quella di assoggettamento a VIA di
cui alla determina Regionale n. 199/10, con conseguente condanna delle Amministrazioni coinvolte
in data 4/8/2011, a cui la Regione ha risposto in data 13 ottobre 2011 con ulteriori richieste di
documenti asseverativi.
In data 4 aprile 2012 a seguito della notifica del definitivo diniego dell’autorizzazione unica in
riferimento al progetto di cui sopra, il Gruppo impugnava la decisione al TAR competente. In data 27
giugno 2012 è stata trattata la richiesta di sospensiva sul diniego che è stata rigettata con ordinanza
n.439/12. Su consiglio dei legali, il Gruppo ha ritenuto necessario ricorrere al Consiglio di Stato il
quale con un’ordinanza del 25 settembre 2012 ha accolto l'appello della società, disponendo che il
merito della causa debba essere trattato innanzi al TAR della Puglia. Quest’ultimo, nel secondo
semestre del 2013 ha rigettato tutte le domande proposte dal Gruppo. Alla luce di quest’ultima
sentenza del TAR di Bari, il Gruppo ha ricorso in appello nel mese di gennaio 2014 contestando nella
sostanza la legittimità – a fronte di un procedimento avviato ed istruito fin dal 2007 (procedura che
avrebbe dovuto essere conclusa entro il termine perentorio di 180 giorni ex art.12 D.Lgs. n. 387/2003)
– di richiedere nuovi documenti, integrazioni, peraltro domandate solamente nell’ottobre 2011 dopo
che il progetto era stato già assoggettato a VIA fin dal 2010, sub procedimento che, a sua volta, avrebbe
dovuto concludersi nelle tempistiche previste dal D.lgs. n.152/06.
Nel mese di novembre 2015 è stata notificata la sentenza n. 4712/2015 del Consiglio di Stato sulla
vicenda in oggetto respinto l’appello presentato da IGM avverso la sfavorevole sentenza di primo
grado del TAR Puglia. A fronte di tale avversa pronuncia sono stati rilasciati a conto economico gli
oneri progettuali finora sostenuti, che negli esercizi precedenti erano stati capitalizzati tra le
immobilizzazioni materiali in corso, per un importo complessivo di circa Euro 0,7 milioni. Si ricorda
che già nello scorso esercizio, a seguito anche del riposizionamento strategico del Gruppo,
perfezionatosi con la fusione inversa con Sostenya e l’acquisizione del gruppo Geotea, il management
aveva deciso di abbandonare i progetti eolici in sviluppo operando quindi una svalutazione di circa
Euro 4 milioni del goodwill riferibile alla pipeline eolica (sostanzialmente riconducibile al succitato
progetto Fontana di Maggio).
iii)
In data 22 gennaio 2015 Sei Energia S.p.A. ha ricevuto un decreto ingiuntivo per Euro 3.972 mila dalla
banca MPS in quanto, come precisato nel capito 18.3.7 della Relazione sulla Gestione, risponde ai
sensi dell’art. 2560 del c.c. in solido con ASM S.p.A. in liquidazione e concordato preventivo e la sua
controllata Pianeta S.r.l., dei debiti relativi ai rami d’azienda da lei ceduti ad ASM S.p.A. e Pianeta
S.r.l., anteriormente alla sua acquisizione da parte di Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.).
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Nello specifico, prima dell’ingresso del Gruppo nel capitale di SEI Energia S.p.A., erano state
effettuate da SEI Energia nel corso del 2009 delle cessioni di ramo d’azienda, relative alla rete di
teleriscaldamento e ai rapporti commerciali di Settimo Torinese, alla società Pianeta S.r.l. del gruppo
ASM (cessione operata il 30 settembre 2009) e a tutti gli impianti e reti, con relativi rapporti
commerciali, non facenti parte del perimetro territoriale comprendente i Comuni di Collegno,
Grugliasco e Rivoli, alla controllante ASM (cessione operata il 31 dicembre 2009).
Il totale dei debiti che SEI Energia S.p.A. ha ceduto a Pianeta S.r.l. e ASM nell’ambito delle cessioni
di ramo di azienda ammontavano a circa Euro 81,4 milioni per i quali sussisteva, alla data del 31
dicembre 2009, una obbligazione sussidiaria di SEI Energia S.p.A. (“Obbligazione Sussidiaria”),
fermo restando il diritto di rivalsa da parte di SEI Energia S.p.A. (al 31 dicembre 2014 l’obbligazione
sussidiaria ammonta a Euro 48,13 milioni).
Si precisa che anche Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) risulta coinvolta
nell’Obbligazione Sussidiaria avendo rilasciato una lettera di patronage impegnativa nell’interesse di
SEI Energia S.p.A. e a favore delle banche finanziatrici di SEI Energia S.p.A. stessa (Unicredit, Intesa,
BIIS), azionabile nel caso di Event of Default di Sei Energia S.p.A. rispetto alle obbligazioni verso tali
banche.
Avverso al succitato decreto è stata fatta opposizione: durante la prima udienza tenutasi il giorno 15
ottobre 2015 il giudice ha concesso la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, a seguito della
quale nel 2016 la controparte ha dato corso a pignoramento. A fronte di tale decisione del giudice SEI
Energia ha proposto a MPS un accordo transattivo a saldo e stralcio di ogni pretesa relativa alle
coobligazioni afferenti ai debiti trasferiti a ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo per
effetto della cessione del ramo d’azienda perfezionatesi nel 2009 per un importo complessivo di Euro
1 milione. Alla data di approvazione della presente Relazione Finanziaria si è ancora in attesa di
ricevere un riscontro da parte della controparte.
In attesa di tale riscontro, si ricorda che già nel bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, vista
questa prima aggressione finalizzata al recupero dei crediti interessati dall’obbligazione sussidiaria,
limitatamente alla coobbligazione nei confronti di ASM S.p.A. in liquidazione e in concordato
preventivo, era stato stanziato un fondo rischi di Euro 4,8 milioni determinato sulla base dell’intero
ammontare dei debiti oggetto di coobbligo (pari a Euro 21,5 milioni come indicato nella tabella sopra
riportata) tenuto in considerazione anche l’esito atteso della procedura concorsuale di ASM S.p.A. in
liquidazione e in concordato preventivo in essere e l’esito delle transazioni fin qui operate nel corso
del 2013, del 2014 e del 2015 con altri creditori che hanno portato alla liberazione dei relativi rischi di
coobbligo. Tale fondo è ritenuto congruo anche alla luce degli accadimenti occorsi nell’esercizio 2015.
iv)
Un consulente coinvolto nell’analisi di un’operazione societaria rivendica nei confronti di Kinexia
(oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) una commissione di successo quantificata in Euro 366.000 a fronte
della quale nel mese di marzo 2015 è stato notificato alla società un decreto ingiuntivo non
immediatamente esecutivo. Sentiti i propri legali il Gruppo ha proposto opposizione al fine di far
valere le proprie ragioni nei confronti della controparte richiedendo la revoca del decreto
summenzionato. Vista la negativa evoluzione del procedimento giudiziario è stato iscritto in bilancio
un fondo rischi di Euro 124 mila, ritenuto congruo anche in forza del tentativo in corso di addivenire
ad un accordo bonario tra le parti.
v)
In data 12 agosto 2015 è stato notificato dalla Camera Arbitrale di Milano l'arbitrato Feralpi Holding
con il quale viene richiesta la condanna alla società Ecoema S.r.l. al pagamento della quarta rata del
prezzo di acquisto del 100% di Faeco S.r.l., rata scaduta il 21 giugno 2015 e pari a Euro 1,7 milioni.
Feralpi ha nominato quale primo arbitro l’Avv. Stefano Verzoni. Ecoema S.r.l., dopo aver depositato
una prima istanza di proroga dei termini per il deposito della memoria di costituzione, si è costituita
nel procedimento arbitrale di cui si scrive con memoria depositata in data 14 ottobre 2015, nominando,
quale secondo arbitro, il Prof. Avv. Massimo Zaccheo. Successivamente, gli arbitri nominati dalle
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
parti hanno nominato, quale terzo arbitro nonché Presidente del Collegio Arbitrale, dapprima l’Avv.
Giuseppe M. Ricci che, avendo rappresentato di trovarsi in una situazione di non completa
indipendenza, in ragione di incarichi professionali svolti dallo stesso Avv. Ricci nell’interesse di una
società collegata al gruppo Waste, è stato sostituito per nomina del Collegio dall’Avv. Galletto.
Alla prima di udienza di costituzione delle parti, tenutasi lo scorso 31 marzo 2016, ore 11.30, sono
stati fissati i termini per il deposito di memorie illustrative delle domande, e delle eccezioni, di
ciascuna delle parti. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 26 luglio 2016 e prevede la
comparizione delle parti, l’esperimento del tentativo di conciliazione, il libero interrogatorio e
l’eventuale trattazione.
Sono contemporaneamente in corso trattative per la definizione di un accordo transattivo che preveda
il pagamento dilazionato della tranche di prezzo non corrisposta.
vi)
In data 12 ottobre 2015 è stato notificato a Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) un decreto
ingiuntivo non immediatamente esecutivo da parte di un fornitore di gas della controllata SEI Energia
a seguito di una richiesta formulata da quest’ultimo nel mese di agosto 2015 di escussione di una
lettera di patronage di Gruppo Waste Italia S.p.A. rilasciata a proprio favore per un importo pari a
Euro 1 milione.
Conteziosi amministrativi
In data 14 maggio 2014 la Consob, mediante comunicazione protocollo n. 0039954/14, ha contestato
all'Emittente la violazione del combinato disposto degli articoli 114 del TUF e 87 del Regolamento Emittenti
a seguito di mancata comunicazione, con le modalità e nei termini indicati dall'Allegato 3F del Regolamento
Emittenti, delle operazioni di acquisto di azioni Kinexia (ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) poste in essere dalla
società controllata Volteo Energie S.p.A. nel mese di giugno 2013. L'Emittente, in data 6 giugno 2014, ha
presentato alla Consob, ai sensi dell'art. 195, comma 1 del TUF, le proprie deduzioni; ad esito del procedimento
è stata irrogata alla Società una sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 5 mila, che la società ha provveduto
a versare.
Contenziosi fiscali
Processo verbale di constatazione del 26 novembre 2013
In data 26 novembre 2013 l’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Milano, all’esito di una verifica
fiscale riguardante i periodi d’imposta 2010 e 2011, ha notificato ad Ecoadda S.r.l. un processo verbale di
constatazione (“PVC”), contenente alcuni rilievi ai fini dell’Imposta sul reddito delle società (IRES), Imposta
Regionale sulle produttive (IRAP) e dell’Imposta sul valore aggiunto (IVA).
Sulla base delle motivazioni espresse nelle memorie al PVC e summenzionate, sentito anche il parere del
proprio consulente fiscale e tributario, il management della controllata ritiene che il rischio di soccombenza in
giudizio qualifichi la passività potenziale come possibile.
Nel mese di febbraio 2016 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’archiviazione del PV per il solo anno 2010.
Contenzioso fiscale SEI Energia
Sei Energia S.p.A. ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate (Direzione Provinciale di Torino) nel corso del mese
di novembre 2013: i) un avviso accertamento relativo al periodo di imposta 2008 emesso ai fini IVA e IRAP
e ii) un avviso accertamento relativo al periodo di imposta 2008 ai fini IRES (notificato anche alla società
Azienda Sviluppo Multiservizi S.p.A. in qualità di consolidante).
Con il primo atto l’Agenzia delle Entrate ha contestato la deducibilità ai fini IRAP di alcune fatture
disconoscendo costi pari a Euro 39 mila in virtù della loro asserita errata imputazione temporale. Inoltre ha
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
contestato la variazione in diminuzione (pari a Euro 700 mila) operata ai fini IVA dalla Società a seguito
dell’emissione, in data 5 giugno 2008, di una nota di credito nei confronti di Enersettimo S.r.l. per Euro 3.500
mila, in quanto asseritamente effettuata in violazione dell’art. 26, comma 3 del D.P.R. 633 del 1972. Il ricorso
volto all’annullamento delle sopra menzionate pretese erariali è stato notificato in data 16 gennaio 2014 e
depositato avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Torino in data 24 gennaio 2014.
Con un secondo atto l’Agenzia della Entrate ha contestato la deducibilità ai fini IRES dei costi già disconosciuti
ai fini IRAP di cui al precedente paragrafo ed ha inoltre contestato il difetto di competenza della deduzione di
interessi di mora su factoring per Euro 72 mila. Il ricorso volto all’annullamento delle sopra menzionate pretese
erariali è stato notificato in data 22 gennaio 2014 e depositato avanti la Commissione Tributaria Provinciale di
Torino in data 24 gennaio 2014.
In forza dei ricorsi presentati, la Sez. 10 della CTP di Torino con ordinanza del 11 marzo 2014, ha confermato
la sospensione dell’atto impugnato relativo ad IVA e IRAP e ha disposto anche la sospensione dell’altro atto
(relativo all’IRES) oltre alla riunione dei procedimenti. A seguito della trattazione del merito dei procedimenti
la Commissione Tributaria Provinciale di Torino in data 10 giugno 2014 ha parzialmente annullato l’avviso di
accertamento relativo al periodo di imposta 2008 emesso dall’Ufficio in data 11 novembre 2013 con il quale
è stata accertata una maggiore IVA pari a Euro 700 mila (più sanzioni amministrative) e ha confermato l’avviso
di accertamento relativo al periodo di imposta 2008 con il quale è stata accertata una maggiore IRES pari a
euro 31 mila (più sanzioni amministrative). Avverso la sopra citata sentenza in data 6 marzo 2015 l’Agenzia
delle Entrate ha proposto appello.
La Società, a seguito del summenzionato appello, nel mese di maggio 2015 si è costituita in giudizio chiedendo
il rigetto dell’appello avversario e la conferma in parte qua della sentenza Commissione Tributaria Provinciale
di Torino, proponendo appello incidentale avverso i capi ad essa sfavorevoli della citata sentenza chiedendone
sotto tale profilo la parziale riforma. In forza di quanto fin qui rappresentato, sentito anche il parare del proprio
consulente fiscale e tributario, il management della controllata ritiene che il rischio di soccombenza sia da
considerarsi solo possibile.
Processo verbale di constatazione del 16 settembre 2015
In data 16 settembre 2015 l’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Milano, all’esito di una verifica
fiscale riguardante i periodi d’imposta 2010 e 2011, ha notificato a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia
S.p.A.) un processo verbale di constatazione (“PVC”), contenente un rilievo ai fini dell’Imposta sul reddito
della società (IRES) riguardante la cessione di assets immateriali da parte della controlled foreign company
Pikenz The First Ag (residente in Liechtenstein) verso la controllata The First S.p.A. (società non più di
proprietà del Gruppo alla data del presente Resoconto Intermedio sulla Gestione). Secondo quanto riportato
nel PVC, dall’analisi dei rapporti tra le succitate controllate sono emersi maggiori componenti positivi non
dichiarati ai sensi del combinato disposto degli articoli 110, comma 7 e 167 del TUIR per un importo di euro
2,1 milioni.
Sulla base delle motivazioni espresse nelle memorie al PVC, sentito anche il parere del proprio consulente
fiscale e tributario, il management ritiene che il rischio di soccombenza in giudizio qualifichi la passività
potenziale come possibile.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015 CONSOLIDATE
INTEGRALMENTE E CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015 CONSOLIDATE INTEGRALMENTE E CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
A) Società controllate direttamente
Sede
Società
Partecipata da :
Capitale Sociale
Euro
%
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Waste Italia Partecipazioni
Bensi 3 S.r.l.
Ecoema Srl
SEI Energia S.p.A.
SUN RT 02 S.r.l.
Albania Landfill ALE Sh Pk
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
Durazzo (Albania)
91,37%
100%
90,00%
74,77%
100,00%
90,00%
17.390
100.000
2.310.000
28.700.000
10.000
400.000 **
B) Società controllate indirettamente
SUN RT 02 S.r.l.
Bionergie Italia S.r.l. Società Agricola ***
Castelvetrano Windpower S.r.l.
ER Società Agricola a r.l. **
E-Vento Cirò S.r.l.
Igm S.r.l.
Sassari Biogas S.r.l. soc. agricola
Roma
Mineo (CT)
Roma
Isola di Capo Rizzuto (KR )
Milano
Roma
100%
100%
100%
100%
100%
80%
10.000
20.000
10.000
10.000
10.000
10.000
Waste Italia Holding S.p.A.
Milano
96,4%
18.987.500
Waste Italia S.p.A
Milano
100,0%
10.309.280
Ecoadda
Smaltimenti Controllati SMC S.p.A.
Waste To Water
Verde Imagna
Faeco S.r.l.
Geotea S.p.A. ****
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
76%
100%
100%
100%
100%
100%
98.800
364.000
10.000
10.000
1.550.000
5.467.366
KM Verde S.r.l.
Milano
100,0%
100.000
Bossarino S.r.l. ****
Ecosavona S.r.l.
Vado Ligure (SV)
Savona
100%
70,0%
41.600
46.800
Servizi Energetici Innovativi S.r.l.
Milano
100,0%
10.000
19 RE S.r.l.
Milano
100,0%
10.000
Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
Waste Italia Holding S.p.A.
Waste Italia S.p.A.
Verde Imagna S.r.l.
Geotea S.p.A. ****
SEI Energia S.p.A.
Bensi 3 S.r.l.
C) Società collegate
SUN RT 02 S.r.l.
KT Ambiente S.r.l
Roma
50%
10.000
Kinexia Renevables Energy LLC
Dubai (EAU)
49%
150.000 *
Azienda servizi Gestioni ambientali S.p.A.
Vigevano (PV)
49%
120.000
N.O.V.E. S.p.A.
Grugliasco (TO)
49%
9.983.505
Seta S.p.A.
Settimo Torinese (TO)
49%
7.915.000
Gruppo Waste Italia S.p.A
Ecoema S.r.l.
SEI Energia S.p.A.
Smaltimenti Controllati SMC S.p.A.
Pagina | 204
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
D) Altre Società
Waste Italia S.p.A.
Ambiente 2.0 Consorzio Stabile
Farthan Società Consortile a.r.l.
Assago (MI)
Piombino (LI)
Innovatec S.p.A.
Primus Management S.r.l.
Albania Landfill ALE Sh Pk
Edizioni Ambiente S.r.l.
Milano
Milano
Durazzo (Albania)
Milano
1%
10%
n.d.
50.000
17,47%
3,01%
90,00%
16,00%
15.027.856
n.d.
n.d.
25.800
Gruppo Waste Italia S.p.A.
* valuta: Dirham
** valuta: Lek
*** società discontinuate ai sensi dell'IFRS 5
**** società fuse in Waste Italia al 1.1.16
Pagina | 205
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 1 - PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL’ULTIMO
BILANCIO DELLE SOCIETA’ CONSOLIDATE (1/2)
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Attività Immateriali
Attività Materiali
Altre attività non correnti
ATTVITA' NON CORRENTI
Rimanenze di magazzino e lavori in corso su ordinazione
Crediti Commerciali
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
ATTIVITA' CORRENTI
ATTIVO
Patrimonio Netto Totale
Passività Finanziarie non correnti
TFR e altri fondi del personale
Fondi rischi, oneri e passività per discariche
Fondo per Imposte differite
PASSIVITA' NON CORRENTI
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività
Debiti per Imposte correnti
PASSIVITA' CORRENTI
PASSIVO
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica
Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Altri Ricavi e Proventi
Variazione delle Rimanenze di prodotti finiti
COSTI OPERATIVI
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
RISULTATO OPERATIVO
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Proventi netti da partecipazioni
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
RISULTATO ANTE IMPOSTE
IMPOSTE
RISULTATO DI PERIODO
947.674
459.359
121.695.049
123.102.082
0
11.381.376
10.619.116
2.776.029
73.844
24.850.365
147.952.447
64.197.184
27.307.735
38.806
353.239
0
27.699.780
25.116.586
8.343.725
15.564.895
7.030.277
56.055.483
147.952.447
3.588.923
3.285.694
0
0
303.229
0
(6.563.017)
(129)
(2.869.790)
(1.005.540)
(1.338.888)
(176.788)
(1.171.882)
(2.974.094)
1.162.249
(2.993.425)
(30.941.608)
(32.772.784)
(35.746.878)
(251.965)
(35.998.844)
Gruppo Waste Italia
Castelvetrano
E-Vento Cirò
Ecoema S.r.l.
S.p.A. (*)
Windpower S.r.l.
S.r.l.
208.623.789
0
781
5.443.327
59.281.107
0
0
2.511.016
58.565.810
600
17.766.659
4.800
326.470.706
600 17.767.440
7.959.143
4.300.937
0
90.000
0
56.430.426
0
36.737
0
25.065.477
60.404
31.839
1.382.592
7.681.338
9.601
6.475.654
160.656
2.535.461
124
1.423
513
96.013.639
70.129
6.635.653
1.543.761
422.484.345
70.729 24.403.093
9.502.904
45.874.120
22.965
7.844.718
24.210
213.323.887
6.261
3.768.842
1.191.453
2.253.642
0
0
0
51.184.614
0
0
0
6.862.914
0
0
0
273.625.057
6.261
3.768.842
1.191.453
21.543.258
2.990
6.298.035
7.127.616
54.816.130
38.026
401.790
1.144.502
17.685.301
487
6.089.708
9.580
8.940.479
0
0
5.543
102.985.168
41.503 12.789.533
8.287.241
422.484.345
70.729 24.403.093
9.502.904
107.218.400
0
340
761
96.569.918
0
0
0
691.937
0
0
0
3.564.126
0
0
0
6.392.419
0
340
761
0
0
0
0
(118.626.074)
(191.912)
(90.382)
(187.765)
(4.129.309)
0
0
0
(57.521.210)
(8.386)
(86.927)
(180.856)
(12.179.624)
0
0
0
(1.691.049)
(183.526)
(1.859)
(6.469)
(27.847.872)
0
(1.596)
(440)
(15.257.010)
0
0
0
(11.407.674)
(191.912)
(90.042)
(187.004)
1.143.201
0
157.797
0
(26.459.579)
(4.035)
(557.319)
(868)
13.237
0
0
0
(25.303.141)
(4.035)
(399.522)
(868)
(36.710.815)
(195.947)
(489.564)
(187.872)
(139.772)
46.014
18.003
43.116
(36.850.587)
(149.933)
(471.561)
(144.756)
Sei Energia
E.R. S.r.l.
S.p.A.
1.052.100
703.676
47.414.945
5.497.059
6.264.946
52.363
54.731.991 6.253.098
0
58.121
12.130.330
624.145
649.475
1.719.811
39.300
335
203.610
121.713
13.022.715 2.524.125
67.754.706 8.777.223
31.222.416
13.545
0
5.804.821
0
0
4.800.000
0
2.522
0
4.802.522 5.804.821
24.445.123
1.548.290
5.244.134
1.386.259
2.039.733
10.000
778
14.308
31.729.768 2.958.857
67.754.706 8.777.223
12.393.603 1.305.559
9.480.384
1.075.970
0
0
0
0
0
229.589
2.913.219
0
(12.613.429) (1.677.567)
(6.051.545)
(778.958)
(1.972.252)
(545.702)
(1.160.629)
0
(419.717)
(55.994)
(2.936.074)
(296.913)
(73.212)
0
(219.826) (372.008)
19.453
97
(1.423.476)
(332.466)
0
0
(1.404.023) (332.369)
(1.623.849) (704.377)
70.677
56.949
(1.553.172) (647.428)
Bioenergie
Sassari Biogas
Italia S.r.l.
S.r.l.
709.219
3.058
5.592.349
0
39.499
1.254
6.341.067
4.312
55.918
0
290.687
2.000
1.496.542
7.034
0
6.652
77.847
0
1.920.994
15.686
8.262.061
19.998
16.852
6.916
5.917.351
0
0
0
0
0
0
0
5.917.351
0
1.126.773
388
1.178.701
12.694
10.209
0
12.175
0
2.327.858
13.082
8.262.061
19.998
1.063.306
0
872.409
0
0
0
0
0
190.897
0
0
0
(1.212.014)
(6.207)
(503.046)
0
(441.093)
(5.519)
0
0
(15.170)
(131)
(252.705)
(557)
0
0
(148.708)
(6.207)
88
0
(311.376)
0
0
0
(311.288)
0
(459.996)
(6.207)
21.519
1.173
(438.477)
(5.034)
(*) Comprende Wastei Italia S.p.A., Ecoadda S.r.l., SMC S.p.A., KM Verde S.r.l., Verde Imagna S.r.l., Geotea S.p.A., Bossarino S.r.l.; Ecosavona S.r.l..
Pagina | 206
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 1 - PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL’ULTIMO
BILANCIO DELLE SOCIETA’ CONSOLIDATE (2/2)
Faeco S.r.l.
Servizi
Energetici
Innovativi S.r.l.
0
0
Waste to Water S.r.l Bensi 3 S.r.l. 19 RE S.r.l. Sun RT 02 S.r.l.
Waste Italia
Partecipazioni
S.r.l.
Waste Italia
Holding S.r.l.
IGM S.r.l.
17.393.252
12.256
533.679
0
0
0
Attività Materiali
1.575.396
11.726
55.484
5.676.069
0
0
0
0
0
Altre attività non correnti
9.862.133
669.681
13.435
13.247
1.209.991
1.357
3.370
94.552.146
95.742.305
28.830.781
693.663
602.598
5.689.316
1.209.991
1.357
3.370
94.552.146
95.742.305
102.000
35.987
0
0
0
0
0
Crediti Commerciali
4.383.983
3.482.082
739.504
20.685
313.466
8.327
0
6.050
57.758
Altre attività correnti
2.700.829
54.804
43.619
47.923
9.667
56.835
443.968
2.401.225
618.828
42.512
Attività Immateriali
ATTVITA' NON CORRENTI
Rimanenze di magazzino e lavori in corso su ordinazione
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
ATTIVITA' CORRENTI
0
561.694
0
15.115
1.184.082
5.283.104
324
300.000
3.316.039
40.537
38.268
41.736
1.292
384
105
244
379
1.569
7.789.043
3.611.141
839.974
1.253.982
5.606.621
65.591
744.212
5.723.693
720.667
36.619.824
4.304.804
1.442.572
6.943.298
6.816.612
66.948
747.582
100.275.839
96.462.972
Patrimonio Netto Totale
5.366.826
(557.273)
214.644
7.620
40.416
10.893
13.828
94.557.054
39.696.793
Passività Finanziarie non correnti
12.925.143
0
0
2.193.891
662.165
0
571.452
5.000.000
49.467.822
77.213
0
0
0
0
0
0
0
0
7.934.595
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
20.936.951
0
0
2.193.891
662.165
0
571.452
5.000.000
49.467.822
Passività finanziarie correnti
3.163.533
1.172.807
72.510
223.305
11.802
8.268
14.911
568.027
2.279.328
Debiti commerciali
1.814.981
2.094.505
279.521
4.516.773
6.102.229
47.591
118.676
148.494
438.546
Altre passività
2.069.145
1.361.955
646.500
0
0
196
28.715
0
359
Debiti per Imposte correnti
3.268.388
232.810
229.397
1.709
0
0
0
2.264
4.580.124
PASSIVITA' CORRENTI
10.316.047
4.862.077
1.227.928
4.741.787
6.114.031
56.055
162.302
718.785
7.298.357
PASSIVO
36.619.824
4.304.804
1.442.572
6.943.298
6.816.612
66.948
747.582
100.275.839
96.462.972
9.816.020
4.071.471
739.046
34
415
78
0
16.283
122.751
5.404.420
3.613.099
2.691
0
0
0
0
0
6.000
Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.411.600
458.372
736.355
34
415
78
0
16.283
116.751
ATTIVO
TFR e altri fondi del personale
Fondi rischi, oneri e passività per discariche
Fondo per Imposte differite
PASSIVITA' NON CORRENTI
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica
Altri Ricavi e Proventi
Variazione delle Rimanenze di prodotti finiti
COSTI OPERATIVI
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(7.934.929)
(4.778.901)
(648.575)
(3.454)
(5.505.026)
(3.103)
(706.878)
(107.792)
(9.542)
(2.866)
(257.701)
(240)
0
0
0
0
0
0
(3.555.037)
(3.170.274)
(494.670)
(1.960)
(2.010)
(1.732)
(17.361)
(106.975)
(8.874)
(243.240)
(1.346.077)
0
0
0
0
0
(658)
0
(70.043)
(2.610)
(37.354)
(1.494)
(16)
(988)
(689.517)
(159)
(237)
Ammortamenti
(3.025.129)
(2.239)
(116.311)
0
0
(383)
0
0
(431)
Accantonamenti e svalutazioni
(1.038.614)
0
0
0
(5.503.000)
0
0
0
0
RISULTATO OPERATIVO
1.881.091
(707.430)
90.471
(3.420)
(5.504.611)
(3.025)
(706.878)
(91.509)
113.209
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
Proventi finanziari
Oneri finanziari
430.630
154
509
0
13.327
0
0
244.410
4
(634.398)
(20.047)
(8.024)
(5.358)
(138)
(301)
(31.201)
(64.147)
(119.262)
0
0
(5.000)
0
(759.168)
0
0
(14.953.000)
(19.299.542)
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
(203.768)
(19.893)
(12.515)
(5.358)
(745.979)
(301)
(31.201)
(14.772.737)
(19.418.800)
RISULTATO ANTE IMPOSTE
(19.305.591)
Proventi netti da partecipazioni
1.677.323
(727.323)
77.956
(8.778)
(6.250.590)
(3.326)
(738.079)
(14.864.246)
IMPOSTE
(831.984)
163.200
(49.099)
3.192
(2.977)
561
170.088
(25.201)
(31.114)
RISULTATO DI PERIODO
845.338
(564.123)
28.857
(5.586)
(6.253.567)
(2.765)
(567.991)
(14.889.447)
(19.336.705)
Pagina | 207
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 2 – COMPENSI RICONOSCIUTI AD AMMINISTRATORI E SINDACI, DIRETTORI
GENERALI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICHE
Valori in Euro/000
Compensi amministratori
Nome e Cognome
Pietro Colucci
Marco Fiorentino
Giovanni Bozzetti
(1) (2) (3) (4)
Carica Ricoperta
Nomina
Scadenza della
Carica
Emolumenti per
la carica
Altri compensi
Totale
Presidente ed
Amministratore Delegato
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
265
0
265
Vice Presidente
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
40
0
40
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
30
20
50
Vice Presidente
Edoardo Esercizio
(1) (2) (3) (4) (5)
Amministratore
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
20
25
45
Alessandra Fornasiero
(2)(4)
Amministratore
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
20
15
35
Amministratore
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
20
0
20
Giuseppe Maria Chirico
(a)
Amministratore
30.05.2014
Dimesso
20
0
20
Valerio Verderio
(b)
Amministratore
5.05.2015
Dimesso
0
0
0
415
60
475
Francesca Sanseverino
Totale amministratori Gruppo Waste Italia Spa
(1) Amministratore indipendente
(2) Membro del Comitato di Controllo Interno
(3) Membro del Comitato per le Remunerazioni
(4) Membro del Comitato Parti Correlate
(5) Lead Indipendent Director
(a) Dimesso in data 18 febbraio 2015
(b) Dimesso in data 24 marzo 2016
Valori in Euro/000
Compensi sindaci
Nome e Cognome
Carica Ricoperta
Nomina
Parisi Antonio
Presidente
26/05/2014
Bolongaro Renato
Sindaco effettivo
26/05/2014
Marzia Nicelli
Sindaco effettivo
26/05/2014
Valori in Euro/000
Compensi dirigenti strategici
Dirigenti Strategici
Compensi fissi
773
Bonus e altri
incentivi
85
Scadenza della
Carica
Emolumenti per
la carica
Approvazione
Bilancio al
31.12.2016
Approvazione
Bilancio al
31.12.2016
Approvazione
Bilancio al
31.12.2016
Benefici non
monetari
79
Bonus e altri
incentivi
Altri
compensi
Totale
15
0
0
15
10
0
0
10
10
0
0
10
Compensi totali
937
Pagina | 208
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 3 - PROSPETTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 149-duodecies DEL
REGOLAMENTO CONSOB – SERVIZI DI REVISIONE E SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE
RESI DALLA SOCIETA’ DI REVISIONE
Il seguente prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB evidenzia i
corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 (espressi in migliaia di euro) per i servizi di revisione contabile
resi dalle società di revisione BDO Italia S.p.A. (in qualità di revisore principale) e di altri revisori.
Società
BDO Italia S.p.A.
BDO Italia S.p.A.
BDO Italia S.p.A.
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Tipo di servizio
Servizi di revisione
Servizi di revisione
Altre attività
Servizi di revisione
Destinatario
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Controllate WIG
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Waste Italia, SMC, WIP, WIH
Corrispettivo
60
57
25
58
Pagina | 209
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (1/3)
Valori in €/000
31 - Dicembre 15
Totale
Kinexia Renewable
Energy LLC
Logica
Srl
Asga
Spa
Nove
Spa
Innovatec
Spa
Volteo Energie
S.p.A.
Sammartain
Pachino Energia
Srl
17.300
Partecipazioni
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
Altre Attività Finanziarie non correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
16.447
15
0
1.232
4.876
2.976
0
0
0
95,07%
0,09%
0,00%
7,12%
28,18%
17,20%
0,00%
0,00%
0,00%
8.666
4.506
0
0
0
0
0
0
0
0
52,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
77.169
Crediti Commerciali
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
24.102
44
0
37
10.598
140
375
44
0
31,23%
0,06%
0,00%
0,05%
13,73%
0,18%
0,49%
0,06%
0,00%
23.856
Altre attività correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
175
40
0
0
0
0
130
0
0
0,73%
0,17%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,54%
0,00%
0,00%
6.300
Attività finanziarie correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
724
19
0
30
0
27
270
0
0
11,49%
0,30%
0,00%
0,48%
0,00%
0,43%
4,29%
0,00%
0,00%
71.018
Passività finanziarie correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
1.099
0
0
0
0
797
1
0
0
1,55%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
1,12%
0,00%
0,00%
0,00%
68.628
Debiti commerciali
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
2.044
0
15
0
0
1.554
359
0
0
2,98%
0,00%
0,02%
0,00%
0,00%
2,26%
0,52%
0,00%
0,00%
36.006
Altre Passività
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
15.548
0
0
0
0
1.807
5.710
110
15
43,18%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
5,02%
15,86%
0,31%
0,04%
19.686
Debiti per imposte correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
46
0
0
0
0
0
0
0
0
0,23%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Pagina | 210
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (2/3)
Valori in €/000
31 - Dicembre 15
Sun System S.p.A. PV Component Roof Garden GGP Holding Spa K&T ambiente Srl Alice Ambiente Srl Abitare Roma Seta Spa 31 RE Limited Waste to Water (oggi AKER Srl) Sostenya PLC
Partecipazioni
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
0
0
0
0
5
0
0
7.343
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,03%
0,00%
0,00%
42,45%
0,00%
0,00%
0,00%
0
0
0
0
0
3.969
0
0
0
537
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
45,80%
0,00%
0,00%
0,00%
6,20%
0,00%
Altre Attività Finanziarie non correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
Crediti Commerciali
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
Altre attività correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
19
1
1
287
0
1.370
0
2.156
20
8.960
50
0,02%
0,00%
0,00%
0,37%
0,00%
1,78%
0,00%
2,79%
0,03%
11,61%
0,06%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,02%
0,00%
Attività finanziarie correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
Passività finanziarie correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
Debiti commerciali
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
Altre Passività
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
Debiti per imposte correnti
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
378
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
96
0
0
0
0
201
0
0
0
4
0
0,14%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,28%
0,00%
0,00%
0,00%
0,01%
0,00%
4
0
0
0
0
112
0
0
0
0
0
0,01%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,16%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
569
14
22
0
0
0
188
0
0
500
6.613
1,58%
0,04%
0,06%
0,00%
0,00%
0,00%
0,52%
0,00%
0,00%
1,39%
18,37%
0
0
0
0
0
46
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,23%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Pagina | 211
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (3/3)
Valori in €/000
31 - Dicembre 15
Totale
Kinexia Renewable
Energy LLC
Logica
Srl
Nove
Spa
Innovatec
Spa
Volteo Energie
S.p.A.
Sammart
ain
Sun System
S.p.A.
Alice Ambiente
Srl
Abitare
Roma
Seta
Spa
Waste to Water
(oggi AKER Srl)
115.140
Ricavi della gestione caratteristica
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
12.712
0
0
2.914
0
197
0
0
0
0
601
9.000
11,04%
0,00%
0,00%
22,92%
0,00%
1,55%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
4,73%
70,80%
12.737
Altri ricavi e proventi
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
Costi per Servizi e godimento beni di terzi
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
2.603
43
0
89
18
1.129
8
0
1.265
0
41
10
20,44%
0,34%
0,00%
0,70%
0,14%
8,86%
0,06%
0,00%
9,93%
0,00%
0,32%
0,08%
(65.945)
-691
0
-87
-354
-63
-167
0
-14
0
-6
0
0
1,05%
0,00%
12,59%
51,23%
9,12%
24,17%
0,00%
2,03%
0,00%
0,87%
0,00%
0,00%
1.108
Proventi Finanziari
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
608
0
0
0
15
270
0
0
138
0
164
21
54,87%
0,00%
0,00%
0,00%
2,47%
44,41%
0,00%
0,00%
22,70%
0,00%
26,97%
3,45%
(30.956)
Oneri finanziari
Di cui Parti Correlate e Collegate
(747)
0
0
0
(109)
(638)
0
0
0
0
0
0
Incidenza
2,41%
0,00%
0,00%
0,00%
14,59%
85,41%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
(694)
Proventi netti da partecipazioni
Di cui Parti Correlate e Collegate
Incidenza
13
0
0
0
0
0
0
0
0
0
13
0
-1,87%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
100,00%
0,00%
Pagina | 212
GRUPPO WASTE ITALIA S.P.A. (GIÀ KINEXIA S.P.A.)
BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2015
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Prospetti contabili
Pagina | 214
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Stato patrimoniale
Valori in euro
Attività a vita utile definita
Immobilizzazioni in corso
Attività Im m ateriali
Immobili, Impianti e Macchinari
Immobilizzazioni in corso
Attività Materiali
Partecipazioni
Crediti per Imposte anticipate
Altre attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
ATTIVITA' NON CORRENTI
Crediti commerciali
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
ATTIVITA' CORRENTI
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA
ATTIVO
Capitale Sociale
Altre Riserve
Utile/Perdita esercizi precedenti
Utile/Perdita di periodo
Patrim onio Netto
TFR e altri fondi del personale
Fondo per Imposte differite
Fondi rischi e oneri
Passività Finanziarie non correnti
PASSIVITA' NON CORRENTI
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività
Debiti per Imposte correnti
PASSIVITA' CORRENTI
PASSIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Nota
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
Dicem bre
2015
874.413
73.261
947.674
459.359
0
459.359
58.676.253
1.434.978
61.583.818
121.695.049
123.102.082
11.381.376
10.619.116
2.776.029
73.844
24.850.365
0
147.952.447
93.902.051
6.293.977
0
(35.998.843)
64.197.185
38.806
0
353.239
27.307.735
27.699.780
25.116.586
8.343.725
16.458.488
6.136.684
56.055.483
0
147.952.447
di cui con parti
correlate
57.834.240
60.095.547
11.202.977
6.567.796
2.594.661
17.749.681
9.085.285
4.453.552
15.444.466
0
Dicem bre
2014
78.930
0
78.930
7.388.748
50.480
7.439.228
156.029.150
855.859
41.725.163
198.610.172
206.128.330
7.828.977
4.845.048
22.559.997
1.434.351
36.668.373
0
242.796.703
93.902.051
16.623.366
1.101.943
(1.316.451)
110.310.909
111.472
0
150.000
84.396.380
84.657.852
22.660.937
7.046.038
12.392.360
5.728.607
47.827.942
0
242.796.703
di cui con parti
correlate
155.797.137
40.243.421
7.685.270
3.756.778
21.169.115
63.609.340
14.019.099
814.739
11.082.932
Pagina | 215
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Conto economico
Valori in euro
Nota
Ricavi della gestione caratteristica
Altri Ricavi e Proventi
RICAVI
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
COSTI OPERATIVI
RISULTATO OPERATIVO
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Proventi (oneri) netti da partecipazioni
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
RISULTATO ANTE IMPOSTE
IMPOSTE
Risultato di attività destinate alla vendita e/o cessate
RISULTATO DI PERIODO
18
19
20
21
2015
di cui con parti
correlate
3.285.694
303.229
3.588.922
(129)
(2.869.790)
(1.005.540)
(1.338.888)
(176.788)
(1.171.882)
(6.563.017)
(2.974.094)
1.162.249
(2.993.425)
(30.941.608)
(32.772.784)
(35.746.878)
(251.965)
0
(35.998.843)
2014
1.653.285
150.050
1.803.335
(154)
(2.533.645)
(955.589)
(1.116.435)
(149.106)
(1.004.520)
(5.759.448)
(3.956.113)
882.661
(1.351.552)
2.923.422
2.454.531
(1.501.583)
185.131
0
(1.316.451)
3.285.694
232.699
(538.184)
(1.251)
1.161.830
(772.434)
16.624.000
di cui con parti
correlate
1.653.285
6.045
(293.936)
852.787
(276.520)
670.000
Conto economico complessivo
2015
Valori in euro
Risultato di periodo
Altri utili (perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile
(perdite) di esercizio
Utili (perdite) attuariali
Effetti imposta
Altri utili (perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile
(perdite) di esercizio
Valutazione partecipazioni AFS
Altre com ponenti del risultato com plessivo al netto delle im poste
Risultato Netto com plessivo
2014
(35.998.843)
(1.316.451)
34.014
(9.354)
19.008
(5.227)
(945.419)
(920.759)
0
13.781
(36.919.602)
(1.302.670)
Utile/(Perdita) per azione
Valori in euro
Utile/Perdita dell’esercizio
Numero azioni in circolazione
Utile/(Perdita) per azione base
Utile/(Perdita) per azione diluito
2015
(35.998.843)
56.103.250
(0,6417)
(0,6417)
2014
(1.316.451)
56.103.250
(0,0308)
(0,0331)
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Rendiconto Finanziario
Il presente rendiconto finanziario analizza i flussi di cassa relativi alle disponibilità liquide a breve termine
(esigibili entro 3 mesi) dell’esercizio 2015 al netto dei debiti verso le banche. Completa l’informativa in tema
di flussi finanziari, ai fini di una migliore comprensione delle dinamiche di generazione e di assorbimento di
cassa, l’analisi riportata nella Relazione sulla Gestione in merito all’indebitamento finanziario netto del
Gruppo.
Valori in euro migliaia
di cui con parti
correlate
2015
Utile (perdita) d' esercizio
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
Rilascio/utilizzo fondi
Accantonamento imposte correnti e differite
Variazione del trattamento di fine rapporto
Plusvalenze/Minusvalenze da alienazione cespiti
Plusvalenze/Minusvalenze da cessione partecipazioni
Svalutazioni partecipazioni
Altri oneri non monetari
Utile operativo prim a delle variazioni del capitale circolante
Aumento/diminuzione crediti commerciali
Aumento/diminuzione debiti commerciali
Aumento/diminuzione altre attività correnti
Aumento/diminuzione altre passività
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA'OPERATIVA
(35.999)
177
1.172
(150)
(68)
(73)
435
8.058
38.452
0
12.004
(5.295)
1.298
(5.774)
3.172
5.405
Incremento/decremento delle attività materiali
Incremento/decremento delle attività immateriali
Aumento/diminuzione delle partecipazioni
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Aumento di capitale
Dividendi
Altri movimenti di PN
Aumento/diminuzione delle attività finanziarie correnti
Incremento/decremento delle passività finanziarie correnti
Aumento/diminuzione delle altre attività finanziarie non correnti
Incremento/decremento passività finanziarie non correnti
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO:
(929)
(2.967)
(3.921)
0
0
0
20.603
2.490
27.574
(53.986)
(3.319)
435
8.058
38.452
(3.518)
3.639
(2.811)
4.362
(25)
Disponibilità liquide Sostenya S.p.A
di cui con parti
correlate
2014
(1.316)
149
1.005
0
(185)
46
(5)
(2.131)
0
297
(2.141)
(3.170)
1.749
4.754
(10.257)
(9.065)
(111)
(2.708)
18.574
(4.934)
(19.852)
(45.860)
(28)
(41.123)
(41.262)
0
(188)
(1.339)
(10.128)
11.016
(24.923)
73.131
47.569
0
636
(1.835)
(2.122)
Disponibilità liquide al netto dei debiti verso banche correnti inizio esercizio
1.405
3.527
Disponibilità liquide al netto dei deb verso banche correnti fine esercizio
(430)
1.405
Increm ento/decrem ento disponibilità al netto dei debiti verso banche correlate
(3.092)
3.369
4.921
(2.267)
(41.123)
(8.711)
3.369
(24.267)
63.595
Riconciliazione del prospetto del rendiconto finanziario con lo stato
patrimoniale
Descrizione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Deposito Bancario Vincolato
Scoperto Bancario
Disponibilità Liquide al netto dei debiti verso banche correnti fine periodo
2015
74
(21)
(483)
(430)
2014
1.434
(29)
0
1.405
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
Valori in €/000
Capitale
Sociale
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2013
Destinazione risultato
Distribuzione dividendi
Fusione inversa Sostenya
Acquisizione minority WIH
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo complessivo
di cui:
Utile (perdita) rilevato direttamente a PN
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014
Destinazione risultato
Versamento soci in c/futuro aucap
Effetti dividendo straordinario INN
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo complessivo
di cui:
Utile (perdita) rilevato direttamente a PN
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015
60.301
Riserva
legale
204
12
4.699
28.902
Riserva
Riserva
spese
Prestito
Altre riserve
aum ento
Obbl.
OCI (1)
capitale
Convertibile
(265)
140
0
265
(477)
Altre
Riserve
2.283
(265)
(93)
13.656
Utile
Utile
Totale
(perdite) a (perdita) Patrim onio
nuovo
d'esercizio
netto
726
211
63.599
(11)
(200)
(1.316)
0
(293)
18.731
29.176
400
(1.302)
1.102
(1.316)
(1.316)
14
(1.316)
110.311
(1.316)
1.316
376
751
400
14
14
93.902
216
(477)
891
0
5.000
(14.885)
477
93.902
216
0
15.995
891
(945)
25
(945)
25
(945)
6.135
(35.999)
0
5.000
(14.194)
0
(36.920)
(35.999)
(35.999)
(921)
(35.999)
64.197
214
0
(1) riserva da altre componenti del risultato complessivo
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Sede in Via G. Bensi n. 12/3 - 20152 Milano
Capitale sociale pari ad Euro 93.902.051,17, sottoscritto e versato
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2015
Premessa
Il presente bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo,
Prospetto variazione Patrimonio netto, Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative.
In applicazione del Regolamento (CE) n°1606/2002 del 19 luglio 2002, il bilancio al 31 dicembre 2015, è
redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito anche IFRS) omologati dalla
Commissione Europea, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC e
International Financial Reporting Interpretations Committee –IFRIC) emesse dall’International Accounting
Standard Board (IASB).
Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio è il costo storico, con l’eccezione
delle voci di bilancio che secondo gli IFRS sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
Si rimanda a quanto segnalato nella parte relativa alla Relazione sulla Gestione per ciò che concerne i fatti di
rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio, la natura e l’attività svolta dalla società. Gli importi
contenuti nei prospetti, quando non diversamente specificato, sono espressi in migliaia di euro.
Il presente bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 17 maggio 2016
ed è assoggettato a revisione contabile da parte di BDO Italia S.p.A.
Per completezza informativa si segnala inoltre che nel corso del 2015 sono state pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale delle Comunità Europee (G.U.C.E.) le seguenti principali modifiche ai principi contabili
internazionali e alle interpretazioni applicabili a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2010–2012)
In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 28-2015 che ha recepito a livello comunitario
alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2010–2012. In particolare, si segnala:
 IFRS 2 - Pagamenti basati su azioni (Definizione di condizione di maturazione): la modifica chiarisce
il significato delle “condizioni di maturazione” definendo separatamente le “condizioni di
conseguimento di risultati” e le “condizioni di servizio”;
 IFRS 3 - Aggregazioni aziendali (Contabilizzazione del “corrispettivo potenziale” in un’aggregazione
aziendale): la modifica chiarisce come deve essere classificato e valutato un eventuale “corrispettivo
potenziale” pattuito nell’ambito di un’aggregazione aziendale;
 IFRS 8 - Settori operativi (Aggregazione di settori operativi e riconciliazione del totale delle attività
dei settori oggetto di reporting con le attività dell’entità): la modifica introduce un’ulteriore
informativa da presentare in bilancio. In particolare, deve essere fornita una breve descrizione circa il
modo in cui i settori sono stati aggregati e quali indicatori economici sono stati considerati nel
determinare se i settori operativi hanno caratteristiche economiche similari;
 IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (servizi di dirigenza strategica):
la modifica chiarisce che è parte correlata anche la società (od ogni membro di un gruppo di cui è
parte) che presta alla reporting entity o alla sua controllante servizi di dirigenza strategica. I costi
sostenuti per tali servizi costituiscono oggetto di separata informativa. L’adozione di dette modifiche
non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo al 31
dicembre 2015.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2011-2013)
In data 18 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 1361-2014 che ha recepito a livello comunitario
alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2011-2013. I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti
aspetti:
 “Modifica all’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali”: la modifica chiarisce che l’IFRS 3 non si applica nel
contabilizzare la costituzione di un accordo per un controllo congiunto (IFRS 11) nel bilancio dello
stesso;
 “Modifica all’IFRS 13 – Valutazione del fair value”: la modifica chiarisce che l’eccezione prevista dal
principio di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull’esposizione netta di portafoglio
si applica anche a tutti i contratti che rientrano nell’ambito di applicazione dello IAS 39 anche se non
soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 per essere classificati come attività/passività finanziarie;
 “Modifica allo IAS 40 – Investimenti immobiliari”.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio separato al 31 dicembre 2015.
Modifiche allo IAS 19 - Benefici per i dipendenti (Piani a Benefici Definiti - Contributi da dipendenti)
In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 29-2015 che ha recepito a livello comunitario
alcune modifiche allo IAS 19 (Benefici per i dipendenti). In particolare, dette modifiche hanno l’obiettivo di
chiarire come rilevare i contributi versati dai dipendenti nell’ambito di un piano a benefici definiti. L’adozione
di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio separato al 31 dicembre 2015.
VALUTAZIONI SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE
A seguito dell’incorporazione di Sostenya S.p.A. e della sua controllata Waste Italia S.p.A., avvenuta nel terzo
trimestre del 2014, Gruppo Waste Italia S.p.A. sanciva la nuova mission del Gruppo orientata alla sostenibilità
ambientale e ad un nuovo modello di business integrato energie rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente.
L’emissione del Bond Waste avvenuta nell’ultimo trimestre 2014 da parte della controllata Waste Italia S.p.A.,
i cui proventi sono stati destinati non solo al riscadenziamento del debito della controllata Waste Italia, in
un’ottica di medio lungo termine, ma anche all’acquisizione del Gruppo Geotea titolare di due discariche
operative in Liguria ed intercompany di Faeco S.r.l. (titolare di una discarica operativa in Lombardia) e del
ramo d’azienda biogas da discarica (impianti per circa 6Mwe dislocati in tutta Italia) ha significativamente
modificato il profilo del Gruppo riposizionandolo per taglia, credibilità sui mercati internazionali e prospettive
in una nuova dimensione.
Il Piano Industriale 2015-2017 approvato dal consiglio di amministrazione in data 24 marzo 2015 (“Vecchio
Piano”), confermava la vision integrata rinnovabili, efficienza energetica ed ambiente con obiettivi a fine
Vecchio Piano, a livello di ricavi, di Euro 269 milioni (di cui Euro 152 milioni riferibili all’area ambiente), di
EBITDA di Euro 83 milioni (di cui Euro 66 milioni riferibili all’area ambiente) e di leverage ratio di 2,9x. Gli
obiettivi 2015 comunicati al mercato in pari data prevedevano un fatturato di Euro 205 milioni, un EBITDA
di Euro 65 milioni e un indebitamento finanziario netto di Euro 255 milioni. Le linee strategiche del Piano
rafforzavano il posizionamento del Gruppo nei business di riferimento, prevedendo anche la dismissione di
business non più core. Inoltre, in pari data, si evidenziava al mercato (con comunicato stampa del 22 aprile
2015) la necessità di riequilibrare il rapporto Debt / Equity di Gruppo incrementato a fine 2014 per effetto di
svalutazioni e accantonamenti ai fondi rischi non recurring che sono andati ad intaccare l’Equity di Gruppo
per circa Euro 30 milioni.
Al fine di rafforzare il business nel settore dell’ambiente, la capogruppo ha sottoscritto in data 5 agosto 2015
un accordo strategico con la società Biancamano. Tale accordo preliminare di integrazione dei due gruppi
quotati si inseriva nel quadro di un più ampio disegno industriale e strategico volto alla creazione di un grande
gruppo italiano quotato nel settore ambientale in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato
della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera integrata dei rifiuti
attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento
dei rifiuti. La prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
contesto di mercato che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti
per struttura e per capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero
waste”. Il Progetto Wastend della controllata Waste Italia va proprio in questa direzione, programmando a
valle di una raccolta differenziata, un modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in
prodotti da reinserire sul mercato creando quindi nuovo valore.
L’accordo stipulato con Biancamano ha modificato sostanzialmente il focus strategico del Gruppo che ha
deciso di abbandonare la politica di integrare efficienza energetica e ambiente e di concentrarsi esclusivamente
nel business ambiente al fine di costituire un polo capace di aggregare altri operatori medio piccoli che operano
nella filiera della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Conseguentemente nella seconda parte dell’anno la Società
ha proceduto a scorporare tutte le attività del ramo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica attraverso una
operazione mista di scorporo e distribuzione in natura. In particolare, l’operazione di scorporo è stata
finalizzata a metà novembre 2015 con l’iniziale conferimento della sub holding per le rinnovabili Volteo
Energie S.p.A. (preliminarmente espunta dei rapporti inerenti business minori non rientranti nel perimetro di
conferimento) in Innovatec S.p.A. quotato all’AIM Italia, che nel frattempo aumentava in dimensioni per
crescita esterna attraverso l’acquisizione del gruppo quotato all’AIM Gruppo Green Power S.p.A., e si è
completata con l’erogazione di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec di cui Gruppo Waste
Italia S.p.A. era titolare. Ad esito di suddetta distribuzione del dividendo in natura, Gruppo Waste Italia S.p.A.
è rimasta proprietaria di una partecipazione di minoranza di circa il 17% in Innovatec S.p.A.. In data 30 marzo
2016 Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A. hanno comunicano congiuntamente di avere concordato
di prorogare le tempistiche originariamente previste per il perfezionamento dell’operazione di integrazione al
31 dicembre 2016 come scadenza ultima prevista per la realizzazione dell’operazione inizialmente fissata nel
30 aprile 2016, prevedendo analogamente la proroga di eguale periodo, ossia di otto mesi, di tutte le scadenze
indicate nell’accordo. Inoltre, in particolare riferimento al sopradetto aumento di capitale in Kinexia (oggi
Gruppo Waste Italia S.p.A.) di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono
dilatati proprio a seguito della prospettata Fusione con Biancamano.
I risultati della Società per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative per via delle svalutazioni
operate sulle partecipazioni iscritte - di cui si fa ampiamente cenno nella presente Relazione - a seguito degli
effetti derivanti dall’approvazione in data 24 marzo 2016 da parte della controllata Waste Italia S.p.A. del
nuovo Piano Industriale 2016-2020 del business Ambiente. In pari data il consiglio di amministrazione della
controllata evidenziava che le risultanze e la generazione di cassa connessa al nuovo Piano determinavano la
consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risultava più sostenibile nel
medio lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto
prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i
flussi di cassa previsti dal nuovo Piano. La sostenibilità finanziaria del vecchio Piano Industriale 2015-2017
(che comprendeva sia il settore ambientale, rinnovabili-efficienza energetica nonché i risultati stimati della
Società) era peraltro garantita, oltre che dalla capacità autonoma di rimborso del Bond Waste, dalla dismissione
di alcuni assets non più considerati core, fra cui il più importante era la partecipazione in SEI Energia S.p.A.
titolare del business del teleriscaldamento, delle sette società agricole di biodigestione e del campo eolico di
Cirò in costruzione. Nel corso del 2015, il programma di dismissione è stato parzialmente eseguito con la
cessione delle quattro società agricole con impianti di biodigestione ubicate nell’area della Lomellina.
Conseguentemente, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche
necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi prevedibili per i prossimi dodici mesi a budget,
nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione,
da parte della Società di iniziare un processo di rimodulazione di alcuni rilevanti impegni finanziari definiti
infra, già scaduti o in scadenza, non procedendo al relativo pagamento secondo le scadenze contrattuali del
prestito obbligazionario convertibile interamente sottoscritto da Jinko Solar al 31 dicembre 2015, delle rate
mensili del mutuo Banca Marche i cui proventi furono destinati all’acquisizione dell’autorizzazione del campo
eolico di Cirò da 30MW, nonché iniziando un percorso di rateizzazione, in accordo con la normativa vigente,
dei debiti verso l’Erario (scadute e a scadere per Euro 6,2 milioni).
Le stime del fabbisogno finanziario netto per la Società per i 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio
mostrano un deficit di cassa di circa Euro 25 milioni.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
La Società ha assunto nello sviluppo dei fabbisogni alcune ipotesi e considerazioni che hanno riflessi sulla
corrente valutazione della continuità ed interessano in particolate alcuni rateizzi concordati e in corso di
negoziazione nei confronti dei fornitori, creditori vari nonché verso l’erario, inps e fondi contributivi in
relazione ad alcuni debiti maturati dalla Società. Inoltre, per la tipologia del business corporate, la
mensilizzazione non è rilevante ai fini dell’analisi dei fabbisogni finanziari che non prevedono particolari
picchi di uscita / entrata di cassa e possono di conseguenza essere considerati piuttosto costanti.
Sulla base di quanto sopra esposto, Gruppo Waste Italia S.p.A. stand alone come il Gruppo non disporrebbe
di capitale circolante sufficiente per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto della Società per i
successivi 12 mesi senza necessari interventi di rimodulazione/ristrutturazione dei debiti della Società e delle
prospettate cessioni di assets.
Per tale motivo, proposte di rimodulazione e di ristrutturazione degli impegni sono già in corso di trattativa
con le parti in causa.
In particolare:

In riferimento al mutuo Banca Marche, formale proposta di rimodulazione è stata inviata agli organi
deliberanti della Banca. Nello specifico la proposta inviata in data 9 marzo 2016 prevede in relazione
al piano di ammortamento della esposizione in essere di Euro 4,1 milioni, un pagamento upfront di
Euro 200 mila all’accettazione della proposta con un successivo pagamento a 60 giorni dalla
sottoscrizione di ulteriori Euro 200 mila, mentre il residuo dell’esposizione verrà saldato mediante
pagamenti mensili, in 60 rate a partire dal 30 settembre 2016. Condizione all’accordo di rimodulazione
è anche l’accettazione della richiesta avanzata dalla società di ottenere da Banca Marche un patto di
non petendum all’escussione di una garanzia rilasciata dalla capogruppo e avente come beneficiaria
proprio Banca Marche in relazione ad un coobbligo assunto dalla Società connesso ad un’esposizione
scaduta di Euro 10 milioni contratta da una società correlata di Sostenya Group Plc – Gaon S.r.l.. Il
consiglio di amministrazione ritiene, sulla base delle informative attuali e degli incontri e delle
negoziazioni in corso di finalizzare l’operazione entro il primo semestre 2016;

Sono state avviate le trattative per ottenere la rimodulazione del prestito obbligazionario convertibile
denominato “Kinexia 2013-2015” (“POC Jinko”) per l’importo di Euro 2.948 mila scaduto al 31
dicembre 2015 ed alla data non onorato, oltre ad interessi non pagati per 80 mila, sottoscritto
integralmente in data 27 settembre 2013 dalla società Jinko Solar International Limited (“Jinko”). In
dettaglio, gli accordi iniziali prevedevano la rimodulazione del credito che Jinko aveva nei confronti
della ex controllata Volteo Energie S.p.A., pari a quella data a circa Euro 8,6 milioni in riferimento
alla fornitura a quest’ultima di pannelli fotovoltaici per la realizzazione di alcuni impianti solari nella
zona dell’agro pontino (LT), con la contemporanea risoluzione del contenzioso allora in essere fra le
parti e rinuncia ai giudizi arbitrali pendenti, penali ed interessi maturati fino alla data dell’accordo. La
rimodulazione del debito, per la quale la Società e Volteo S.p.A. risultano obbligate al pagamento in
solido, era stata così regolata): (i) Euro 1,5 milioni per cassa alla data di sottoscrizione dell’accordo
(condizione assolta alla data), (ii) Euro 5,18 milioni tramite un piano di riscadenziamento mensile da
pagarsi da parte di Volteo Energie per Euro 150 mila/mese, a far data dal 30 gennaio 2014 e fino al 31
dicembre 2016 (“Installment Plan Jinko”); e (iii) Euro 2,95 milioni attraverso i fondi rivenienti
dall’emissione, avvenuta in data 27 settembre 2013, del POC Jinko. Il POC Jinko aveva scadenza
fissata al 31 dicembre 2015 con pagamento in un'unica soluzione in pari data ed interessi calcolati ad
un tasso di interesse annuale fisso del 5% da corrispondersi ogni sei mesi. Il mancato rimborso alla
scadenza ha determinato un Event of Default (con decadenza dal beneficio del termine e facoltà per
Jinko di richiedere il saldo immediato degli importi dovuti e non pagati a quella data) sia sulla
capogruppo e sia su Volteo Energie S.p.A. in solido per l’intero importo residuale che ad oggi
ammonta a Euro 5,5 milioni circa (di cui Euro 3 milioni per POC Jinko e Euro 2,5 milioni per
l’Installment Plan Jinko). Dall’inizio di gennaio 2016, la Società ha iniziato una negoziazione con il
management di Jinko per rimodulare l’intera esposizione, diversi tavoli di trattativa sono stati avviati
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
i quali hanno infine portato ad una proposta al momento in fase di valutazione da parte di Jinko che
può essere così sintetizzata:
 Pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della
sottoscrizione dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili dopo un
transition period di 30 mesi.Il residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko;
 In riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto di Euro 150
mila effettuato dalla capogruppo a febbraio 2016, un pagamento rateale mensile a partire
dal 30 settembre 2016 per 30 mesi;
 Garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto verranno rilasciate dal socio di
controllo di Gruppo Waste Italia S.p.A.
Gruppo Waste Italia S.p.A., sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi
sul tavolo, ritiene di finalizzare l’operazione entro il mese di giugno 2016;

Con riferimento al debito residuo di Euro 5,8 milioni verso Feralpi S.r.l. per l’acquisto di Faeco S.r.l.
iscritto nella società controllata Ecoema S.r.l. in quale ha un credito di breve termine verso la Società,
ammontante ad oggi a Euro 6,2 milioni (“Credito Ecoema vs WIG”), il pagamento della rata scaduta
il 21 giugno 2014, pari a Euro 2,4 milioni, è stato sospeso fino alla definizione della questione relativa
alla visita ispettiva del GSE condotta nel febbraio 2013 presso l’impianto di Bedizzole riguardante la
legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l., per gli anni dal 2003 al 2011, della tariffa incentivante
per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas prodotto dall’invaso. I legali del Gruppo, di
comune accordo con i legali di Feralpi Holding (società dalla quale il Gruppo ha acquistato Faeco),
stanno lavorando di concerto per una definizione positiva del contenzioso presso i tribunali
amministrativi di riferimento. Quanto invece alla rata scaduta il 21 giugno 2015, pari a Euro 1,7
milioni, anch’essa non pagata, in data 12 agosto 2015 è stato notificato dalla Camera Arbitrale di
Milano l'arbitrato Feralpi Holding con il quale viene richiesta la condanna ai danni della società
controllata Ecoema S.r.l. al pagamento dell'importo tuttora non corrisposto, sono state avviate delle
trattative al fine di conciliare le parti. A tali debiti verrà ad aggiungersi l’ultima rata di Euro 1,7 milioni
a scadere a metà giugno 2016. Il consiglio di amministrazione di Gruppo Waste Italia S.p.A: si ritiene
confidente di addivenire alla finalizzazione di un’ipotesi di rimodulazione sostenibile del debito
complessivo di Euro 3,4 milioni entro il secondo semestre del 2016 e conseguentemente si ritiene che
Ecoema S.r.l. non opererà nessuna richiesta di pagamento del Credito Ecoema vs WIG nei successivi
dodici mesi.
In aggiunta alle rimodulazioni previste, la Società ha avviato un processo di vendita della società E-Vento Cirò
S.r.l., titolare del parco eolico di 30MWe in costruzione, alla luce di una manifestazione formale di interesse
da parte di un Fondo di Investimento, con lettera non binding, ad acquisire il parco eolico. Sulla base delle
negoziazioni in corso e delle lettere fin qui ricevute dal Fondo, l’introito complessivo si potrebbe attestere a
circa Euro 3,6 milioni (di cui il 50% all’acquisto e il 50% a 12 mesi dell’allaccio) nel caso in cui il costruendo
parco eolico risultasse di potenza pari alla totale potenza autorizzata di 30MWe. Si ritiene, visto che il parco
eolico deve essere realizzato entro e non oltre fine maggio 2017, supponendo che la fase negoziale si concluda
con reciproca soddisfazione e nel caso in cui la due diligence che verrà predisposta dai potenziali compratori
abbia esito positivo, una pronta definizione della cessione.
Il socio di controllo Sostenya Group Plc di concerto con la Società ha chiesto inoltre sostegno al secondo socio
di maggioranza relativa Sinergo Sgr (titolare del 22% delle azioni di Gruppo Waste Italia S.p.A.) per assisterlo
nel percorso di rimodulazione chiedendo a quest’ultimo di riscadenzare il prestito obbligazionario convertibile
da lui sottoscritto di Euro 6,1 milioni (POC WIZ) con scadenza agosto 2016 più interessi che matureranno nel
corso del 2016 per circa Euro 0,2 milioni.
In tale contesto, il Gruppo farà affidamento oltre al buon esisto delle succitate “rimodulazioni/ristrutturazioni”
al supporto finanziario dichiarato dal socio di riferimento intenzionato a postergare i suoi crediti iscritti nel
passivo di Gruppo Waste Italia S.p.A. di circa Euro 6,6 milioni fin quando i flussi non ne permetteranno il
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ripagamento e comunque con scadenza di dodici mesi dalla data di approvazione della presente Relazione,
eventualmente prorogabile.
La seguente tabella mostra gli effetti degli interventi in corso di attuazione da parte della Società a totale
copertura del Fabbisogno finanziario netto complessivo.
Gruppo Waste
Italia S.p.A.
WIG
Dati in euro milioni
a)
b)
c)
Fabbisogno Finanziario complessivo successivi 12 mesi *
Rimodulazione oltre 12 mesi Mutuo Banca Marche (Euro 0,6mm già
inserito a breve)
POC WIZ
(25,2)
POC Jinko
1,5
Feralpi
5,8
Incassi vendita Ciro'
1,8
Postergazione debiti verso Sostenya
6,6
Totale degli interventi
25,5
Fabbisogno finanziario netto complessivo netto interventi (a + b)
* Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su
imposte Erario, inps e su fornitori / altri creditori per piani di riento e/o per utilizzo giorni medi standard per il Gruppo
3,5
6,3
0,30
In sintesi, in considerazione di quanto sopra esposto, il fabbisogno finanziario della Società per i prossimi
dodici mesi non sarebbe sostenibile in assenza dei suindicati interventi specifici finalizzati ad assicurarne la
coerenza con i flussi di cassa previsionali della Società e con quelli rinvenienti dalla vendita del parco eolico
di Ciro’ in fase di costruzione. In quest’ottica il consiglio di amministrazione ha anche individuato dei percorsi
di medio termine prendendo in considerazione le ipotesi di cessione a terzi del business del teleriscaldamento
e la cessione degli impianti di sfruttamento energetico da biodigestione di prodotti e scarti agricoli dell’agro
pontino (1MW l’uno), i cui proventi netti di cassa non sono stati inseriti nelle tabelle soprariportate, in
considerazione anche del fatto che alla data odierna non vi sono ancora manifestazioni di interesse concrete.
Ove le sopracitate modalità di copertura non si realizzassero o si realizzassero in misura parziale o non nei
modi e tempi previsti, la Società potrà anche ricorrere ad operazioni straordinarie di rafforzamento
patrimoniale, utilizzando l’espressa delega quinquennale conferita dall’assemblea straordinaria degli azionisti
del 17 settembre 2013 al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale a pagamento e in via
scindibile, per un importo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di Euro 150 milioni. L’ammontare residuo
ancora disponibile della delega concessa, alla data di approvazione del presente bilancio, è pari a Euro 99,5
milioni.
Si ricorda inoltre che gli Amministratori, nel valutare positivamente la compatibilità della distribuzione del
dividendo straordinario con quanto dichiarato nel comunicato del 22 aprile 2015 “Kinexia presenta alla
comunità finanziaria e ai media il nuovo piano industriale 2015-2017” in relazione alla necessità di un
“aumento di capitale in Kinexia con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto
Debt/Equity (“D/E”)”, hanno tenuto in considerazione anche la prospettata fusione per incorporazione del
Gruppo Biancamano in Kinexia (“Fusione”). Suddetta Fusione verrà finalizzata solo se si addiverrà alla
ristrutturazione del debito di Biancamano tramite la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale
di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del Gruppo. E’ inoltre previsto, successivamente alla
stipula dell’atto di fusione, un aumento di capitale di circa Euro 10 milioni rivolto al mercato finalizzato a
consolidare la posizione finanziaria del Gruppo nella sua configurazione attesa post fusione.
Conseguentemente, facendo riferimento all’aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A., di cui al
comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della
prospettata Fusione. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, dei ratio patrimoniali. Nel
frattempo, il versamento in conto futuro aumento di capitale pari a 5 milioni di euro da parte dell’azionista di
riferimento di Gruppo Waste Italia S.p.A., Sostenya Group Plc, citato nel richiamato comunicato del 27 agosto
2015, è avvenuto in data 22 settembre 2015.
Il consiglio di amministrazione della Società, pur in presenza delle incertezze sopra descritte che potrebbero
fare sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad operare in continuità, ed avendo peraltro
considerato le rilevanti incertezze rinvenienti dalle società controllate in merito (Cfr. paragrafo “Valutazioni
sulla continuità aziendale” della Nota illustrativa al bilancio consolidato) alle i) trattative in corso tra la società
Waste Italia S.p.A. e i Bondholders per la ristrutturazione del Bond Waste così come rappresentate dal
consiglio di amministrazione di Waste Italia S.p.A., ii) negoziazioni in corso tra la società SEI Energia S.p.A.
e le banche per la rimodulazione dei debiti finanziari e iii) trattative in corso tra la società Ecoema S.r.l. e l’ex
socio di riferimento di Faeco S.r.l. per la rimodulazione dei debiti residuali per l’acquisto di quest’ultima, e,
alla luce dell’atteso buon esito delle azioni intraprese e sopra descritte, ritiene che allo stato attuale sussistano
le condizioni per continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale, così come definito dai
principi contabili di riferimento, nella redazione della presente Relazione Finanziaria di Gruppo Waste Italia
S.p.A.. Il persistere del presupposto della continuità aziendale dipende soprattutto dalla disponibilità degli
obbligazionisti delle obbligazioni convertibili scadute o in scadenza nel 2016, nonché degli istituti finanziatori,
a supportare l’esecuzione di suddette azioni di rimodulazione e la definizione di una struttura patrimoniale e
finanziaria maggiormente allineata alle attuali possibilità della Società, in coerenza con le necessità finanziarie
future stimate.
Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra potrebbe determinare il venir meno del
presupposto della continuità aziendale e la necessità per la Società di assumere le opportune determinazioni
nel rispetto delle norme vigenti.
FORMA DEI PROSPETTI CONTABILI
Relativamente alla forma dei prospetti contabili la società ha optato di presentare le seguenti tipologie di
schemi contabili:
 per lo schema di Stato Patrimoniale è stato adottato il criterio “corrente / non corrente”;
 per lo schema di Conto Economico è stato adottato lo schema con i costi classificati per natura;
 per lo schema Altre componenti di conto economico complessivo evidenzia se applicabile le
componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
 per la variazione del patrimonio netto consolidato si riporta un prospetto che evidenzia separatamente
il risultato di esercizio ed ogni altra eventuale variazione non transitata a conto economico ma imputata
direttamente al patrimonio netto;
 per il rendiconto finanziario consolidato è stato adottato lo schema per area di formazione dei flussi di
cassa preparato secondo il metodo indiretto.
La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno
effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e
passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse
e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e vengono adottate quando il valore contabile delle
attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero
pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni
variazione sono riflessi a conto economico, qualora la stessa interessi solo l’esercizio. Nel caso in cui la stessa
interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell’esercizio in cui la revisione viene effettuata
e nei relativi esercizi futuri. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente,
da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime.
Per una piena comprensione delle grandezze economico e patrimoniali si rimanda ad una lettura congiunta del
presente bilancio separato con il bilancio consolidato.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
Di seguito sono esposti i criteri utilizzati nella formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015:
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate
dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l’avviamento, quando acquisito a titolo
oneroso. L’identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l’immobilizzazione
immateriale acquisita dall’avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l’immobilizzazione
immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l’immobilizzazione è separabile, ossia
può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre
immobilizzazioni.
Il controllo dell’impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti
dall’immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l’accesso ad altri. Le immobilizzazioni immateriali sono
iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le
stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte
internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell’esercizio in cui sono state
sostenute.
Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti
accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità successivamente
indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri
benefici economici legati all’immobilizzazione immateriale sono conseguiti dalla società sono rilevate
modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote
di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita definita sono rilevate a Conto economico nella
categoria di costo coerente con la funzione dell’immobilizzazione immateriale.
In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una
verifica di perdita di valore (“Impairment Test”) secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo
“Perdita di valore delle immobilizzazioni”; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi
ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno portato alla loro svalutazione. Le
immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l’utilizzo sono
sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici
indicatori di perdita di valore secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle
immobilizzazioni”.
Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come
differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico del bene e sono rilevati a Conto economico al
momento dell’alienazione. Le eventuali svalutazioni dell’avviamento non sono oggetto di successivi ripristini
di valore.
Immobilizzazioni materiali
Le attività materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili e
necessari alla messa in funzione del cespite (ad esempio: spese notarili e catastali e l’eventuale IVA
indetraibile). Gli oneri finanziari, se direttamente imputabili all’acquisizione o costruzione del bene, vengono
capitalizzati come parte del costo del bene stesso se la natura del bene ne giustifica la capitalizzazione. Qualora
delle componenti rilevanti delle immobilizzazioni materiali presentino delle vite utili differenti, tali
componenti sono contabilizzate separatamente mediante l’attribuzione a ciascuna componente della propria
vita utile al fine del calcolo degli ammortamenti (cosiddetto Component Approach). I terreni, sia annessi a
fabbricati civili e industriali che privi di costruzione, non sono ammortizzati in quanto la loro vita utile è
illimitata.
I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al Conto economico nell’esercizio in cui sono
sostenuti. Gli oneri per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono
e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.
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Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali
svalutazioni. L’ammortamento è calcolato a decorrere dall’entrata in esercizio del singolo bene in quote
costanti in base alla vita utile stimata del bene per l’impresa. Il valore di presunto realizzo che si ritiene di
recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. La vita utile di ogni bene viene riesaminata con
periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati al fine di una corretta iscrizione del
valore del bene stesso.
Le principali aliquote economico tecniche utilizzate sono le seguenti:
Percentuale annua
- Impianti e macchinari
- Attrezzatura industriale e commerciale
- Mobili, arredi e macchine d’ufficio
- Automezzi
- Fabbricati
- Terreni /Diritti di superficie
3,33%-20%
15%-40%
12%-20%
20% -25%
2%
non ammortizzati –durata del diritto
In presenza di indicatori specifici tali da far supporre l’esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni
materiali sono assoggettate ad una verifica di perdita di valore (“Impairment Test”) secondo le modalità
illustrate nel successivo paragrafo “Perdita di valore delle immobilizzazioni”; le eventuali svalutazioni possono
essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che le hanno determinate.
Al momento della alienazione o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, lo
stesso viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di
cessione e il valore di carico) viene rilevata a Conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Perdite di valore di attività immobilizzate
Il valore contabile delle attività immobilizzate è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore,
qualora eventi o cambiamenti di situazioni indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se
esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di presumibile realizzo,
le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle attività
immobilizzate è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita ed il valore d’uso.
Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante
imposte che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi
specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di
realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le
perdite di valore sono contabilizzate nel Conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali
perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, il valore recuperabile è determinato
in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari (C.G.U. Cash Generating Unit) o all’insieme di CGU cui
tale attività appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente. Le CGU sono state individuate, coerentemente
alla struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata
autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili.
Come richiesto dal documento di Banca d’Italia, Consob e Isvap n.4 del marzo 2010, la verifica
dell’impairment test sugli avviamenti e partecipazioni è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in
data 27 aprile 2016.
Si rimanda per le modalità e i risultati delle analisi sopra descritte nel Capitolo “Perdite di valore di attività
immobilizzate.
Partecipazioni in imprese controllate e collegate
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Le partecipazioni in imprese controllate sono valutate con il metodo del costo. Il costo viene ridotto per perdite
durevoli di valore nel caso in cui le partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili
nell’immediato futuro utili di entità tali da assorbire le perdite rilevate; il valore originario viene ripristinato
negli esercizi successivi, se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Partecipazioni in altre imprese ed altri titoli
Secondo quanto previsto dai principi IAS 32 e 39 le partecipazioni in società diverse dalle controllate e dalle
collegate sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale) e sono valutate
al fair value salvo le situazioni in cui un prezzo di mercato o il fair value risultano indeterminabili: in tale
evenienza si ricorre all’adozione del metodo del costo.
Attività/passività finanziarie
Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e collegate)
detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) e quelle disponibili per la vendita, i crediti e i
finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall’impresa e le altre attività
finanziarie correnti come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Sono disponibilità liquide e mezzi
equivalenti i depositi bancari e postali, i titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti
temporanei di liquidità e i crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Vi si includono anche i debiti finanziari, i
debiti commerciali e gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.
Le attività e le passività finanziarie sono rilevate contabilmente al valore equo all’insorgere dei diritti e obblighi
contrattuali previsti dallo strumento. La loro iscrizione iniziale tiene conto dei costi di transazione direttamente
attribuibili all’acquisizione e dei costi di emissione che sono inclusi nella valutazione iniziale di tutte le attività
o passività definibili strumenti finanziari. La valutazione successiva dipende dalla tipologia dello strumento.
In particolare:
 le attività detenute per la negoziazione, esclusi gli strumenti derivati, sono valutate al fair value con
iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico;
 le altre attività e passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati e dalle partecipazioni, con
pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione
sostenute in fase di acquisizione/vendita sono portate a diretta rettifica del valore nominale
dell’attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi sostenuti per l’acquisizione di
finanziamenti, ecc.). Sono poi rideterminati i proventi/oneri finanziari sulla base del metodo del tasso
effettivo d’interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di
verificare l’eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di
valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché
delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli
debitori. Le eventuali perdite di valore sono rilevate come costo nel conto economico del periodo;
 le attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value (valore equo) e gli utili e le perdite che
si determinano sono iscritti a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del
risultato complessivo”; il fair value iscritto si riversa a conto economico al momento dell’effettiva
cessione. Le perdite da valutazione a fair value sono invece iscritte direttamente a conto economico
nei casi in cui sussistano evidenze obiettive che l’attività finanziaria abbia subito una riduzione di
valore anche se l’attività non è ancora stata ceduta. Sono invece valutate al costo ridotto per perdite
durevoli di valore le partecipazioni non quotate per le quali il fair value non sia misurabile
attendibilmente;
 gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39. Quando gli
strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano
i seguenti trattamenti contabili:
iii.
Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta
in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul
conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario
derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal
patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
iv.
correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati
ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico
immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma
l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino
quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione
con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di
copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a
patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l’hedge accounting non
può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello
strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.
Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio
attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o
la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura
sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio
coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.
Le attività finanziarie sono eliminate dallo stato patrimoniale quando è estinto il diritto a ricevere i flussi di
cassa e sono trasferiti in modo sostanziale tutti i rischi e i benefici connessi alla detenzione dell’attività (cd.
derecognition) o nel caso in cui la posta è considerata definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le
necessarie procedure di recupero sono state completate.
Le passività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando la specifica obbligazione contrattuale è
estinta. Si configura come un’estinzione anche la modifica dei termini contrattuali esistenti, qualora le nuove
condizioni abbiano mutato significativamente le pattuizioni originarie e comunque quando il valore attuale dei
flussi di cassa che si genereranno dagli accordi rivisti si discostino di oltre il 10% dal valore dei flussi di cassa
attualizzati della passività originaria. Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa
sui prezzi di mercato alla data di bilancio. Il fair value di strumenti non quotati in un mercato attivo è
determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione.
Attività non correnti destinate alla dismissione, gruppi in dismissione e attività operative cessate – IFRS 5
Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui
valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo
continuativo, sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività
direttamente correlate destinate alla dismissione nell’ambito di un’unica operazione. Le attività operative
cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente della Società, quale,
ad esempio, un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita
esclusivamente in funzione di una rivendita. In conformità agli IFRS, i dati relativi alle attività non correnti
destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due
specifiche voci dello stato patrimoniale: attività destinate alla vendita e passività direttamente associate ad
attività destinate alla vendita. Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici
netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla
dismissione stessa e dell'adeguamento del loro valore netto contabile al fair value vengono presentati nella
voce "ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" della quale nelle note esplicative al bilancio viene data
separata indicazione rispetto alle altre componenti ivi incluse.
Benefici per i dipendenti
Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di
tipo attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella
voce “Costo del lavoro” mentre l’onere finanziario figurativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al
mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i “Proventi (Oneri) finanziari netti”. Gli utili e
le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati
nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19
solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate
ad un’entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti
l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (cd. Defined
contribution plan).
Fondi rischi e oneri
I fondi rischi ed oneri riguardano costi ed oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla
data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di un’obbligazione attuale (legale o implicita) che
deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l’obbligazione e possa
essere effettuata una stima attendibile sull’ammontare dell’obbligazione.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa
pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se
l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati
attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione
corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l’attualizzazione,
l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Riconoscimento dei ricavi e dei costi
I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi nonché delle imposte
direttamente connesse con la vendita dei beni e la prestazione dei servizi. I ricavi per vendite sono riconosciuti
al momento del trasferimento della proprietà, che di regola corrisponde alla consegna o alla spedizione dei
beni. I dividendi sono riconosciuti quando sorge il diritto all’incasso da parte degli azionisti che normalmente
avviene nell’esercizio in cui si tiene l’assemblea della partecipata che delibera la distribuzione di utili o riserve.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna impresa, in base alla stima del reddito imponibile in
conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del
periodo, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta eventualmente spettanti.
Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e
passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, sulla base delle aliquote in vigore nel
momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura
in cui è probabile il loro futuro recupero. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo
di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati. Quando i risultati sono
rilevati direttamente a patrimonio netto, in particolare nella “Riserva di altre componenti del risultato
complessivo”, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono
anch’esse imputate direttamente al patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società
del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione
non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.
Utile base per azione
L’utile base per azione viene calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori
di azioni ordinarie per il numero medio di azioni ordinarie, in circolazione nel periodo, escludendo le azioni
proprie.
Utile per azione diluito
L’utile per azione diluito viene determinato attraverso la rettifica della media ponderata delle azioni in
circolazione, per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, aventi effetto diluitivo.
ATTIVITÁ
ATTIVITÀ NON CORRENTI
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Si riporta di seguito il dettaglio delle attività non correnti:
Valori in €/000
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
874
74
948
79
79
795
74
869
459
459
7.389
50
7.439
Altre attività non correnti
58.676
1.435
61.584
121.695
156.029
856
41.725
198.610
(97.353)
579
19.859
(76.915)
ATTIVITA' NON CORRENTI
123.102
206.128
(83.026)
Descrizione
Attività a vita utile definita
Immobilizzazioni in corso
Attività Immateriali
Immobili, Impianti e Macchinari
Immobilizzazioni in corso
Attività Materiali
Partecipazioni
Crediti per Imposte Anticipate
Altre attività finanziarie non correnti
-
6.930
50
(6.980)
1. ATTIVITÀ IMMATERIALI
La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Attività immateriali a
vita definita:
Totale Amm.ti Valore Incrementi Decrementi Amm.ti e
Valore
Costo cumulati netto
svalutazioni netto
Storico
01/01/15
31/12/15
269
(190)
79
868
0
(73)
874
- Marchi
33
(17)
16
0
0
(3)
13
- Altre
236
(173)
63
868
0
(70)
861
0
0
0
74
0
0
74
269
(190)
79
942
0
(73)
948
Immobilizzazioni in
corso
Totale
L’incremento della voce “Altre” delle attività immateriali a vita definita pari a Euro 868 mila è riconducibile
per 754 mila Euro alle attività svolte per la realizzazione e la gestione di una discarica a Durazzo (Albania)
scaturite dalla partecipazione e dal buon esito nell’esercizio ad una gara internazionale.
2. ATTIVITÀ MATERIALI
La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Immobilizzazioni
Materiali di
proprietà
Immobilizzazioni in
corso
Totale
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Totale Costo originario
Fondo Ammortamento
7.756
50
7.806
Saldo al 1/01/2015
367
0
367
7.389
50
7.439
25
50
(6.901)
(104)
0
(50)
0
0
25
0
(6.901)
(104)
459
0
459
Incrementi
Trasferimenti
Decrementi
Ammortamenti del periodo
Saldo al 31/12/2015
Il decremento della voce “Immobilizzazioni materiali di proprietà” è riferito alla cessione alla controllata 19 RE
S.r.l. della porzione di immobile residenziale sito in Milano in via Mascheroni e della porzione di immobile
residenziale sito in Milano via Washington nonché del box sito sempre in Milano in via Privata Procopio,
operazioni di cessioni connesse alla riorganizzazione strategico societaria come già ampliamente descritto nella
Relazione sulla Gestione.
ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI
3. PARTECIPAZIONI
La voce partecipazioni pari a Euro 58.676 mila (156.029 mila al 31 dicembre 2014) è così composta:
Valori in €/000
Descrizione
Partecipazioni in imprese controllate
Partecipazioni in imprese collegate
Altre imprese
Totale
31-dic-14
Incrementi
155.782
15
232
156.029
Decrementi
12.357
0
609
12.966
(80.175)
0
0
(80.175)
Altri
Riclassifiche
movimenti
8.828
(3.921)
0
3.921
0
0
8.828
0
Sval.
31-dic-15
(38.027)
(945)
0
(38.972)
54.844
2.991
841
58.676
La voce “partecipazioni in imprese controllate” è così composta:
Valori in €/000
Descrizione
Volteo Energie S.p.A.
SEI Energia S.p.A.
Ecoema S.r.l.
Bensi 3 S.r.l.
SUN RT 02 S.r.l.
Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
Waste Italia Holding S.p.A.
Innovatec S.p.A. *
Totale
31-dic-14
18.057
26.272
1.825
1.059
0
52.104
47.924
8.541
155.782
Incrementi
0
0
2.348
0
10
0
0
9.999
12.357
Decrementi
(18.057)
0
0
0
0
0
(47.924)
(14.194)
(80.175)
Altri
movimenti
0
0
0
0
6.253
3.000
0
(425)
8.828
Sval.
31-dic-15
0
(2.082)
0
0
(5.595)
(30.350)
0
(945)
(38.972)
0
24.190
4.173
1.059
668
24.754
0
2.976
57.820
* a seguito della distribuzione di un dividendo straordinario in azioni Innovatec, la quota partecipativa si è attestata a 17,47% e per tale
motivo la partecipazione è ora classificata tra le collegate
Di seguito si riporta il dettaglio degli incrementi della voce “Partecipazioni in imprese controllate”:
Effetti operazione Hive-off e distribuzione dividendo straordinario in natura tramite distribuzione di azioni
Innovatec
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza
dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di
separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica dalle altre attività, consentendo così
un focus nel business dell’ambiente.
A tal fine, tramite l’erogazione di un dividendo straordinario in natura della partecipazione di Innovatec,
Gruppo Waste Italia S.p.A. si è “spogliata” (“Hive Off”) del business delle rinnovabili (comprensivo dei settori
dell’efficienza energetica e EPC e General Contracting) non più ritenuto core per quest’ultima. Anteriormente
al dividendo straordinario, il Gruppo Waste Italia S.p.A. ha ceduto, tramite una operazione di conferimento
alla controllata Innovatec S.p.A. (quotata all’AIM Italia), il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A.
Al fine di addivenire a tale strutturazione societaria, in parziale esecuzione del succitato processo
riorganizzativo, in data 16 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto il 100% della sua partecipazione in
SUN RT 02 S.r.l. a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 10.000 e successivamente in
data 28 luglio 2015, Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l:
i)
il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100;
ii)
il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100;
iii)
l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000;
iv)
il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000;
v)
il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000;
vi)
il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000;
vii)
il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000;
viii)
il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015
a Kinexia S.p.A. –oggi Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 2.347.533).
L’operazione di Hive Off è stata attuata mediante un aumento del capitale sociale di Innovatec (deliberato con
esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia
– ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) liberato mediante conferimento della Partecipazione Volteo, a fronte
dell’emissione, da parte di Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un controvalore pari ad Euro
9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”) da imputarsi interamente a capitale, con conseguente
aumento del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80.
Il succitato conferimento della partecipazione in Volteo Energie S.p.A. ha comportato, essendo la stessa iscritta
ad un valore di carico di Euro 18.057 mila, l’iscrizione di una minusvalenza da Euro 8.058 mila.
Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre
2015 l’assemblea degli azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la
distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata
Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve
disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a
partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso
Monte Titoli S.p.A., previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola
n.5.
La partecipazione residua in Innovatec successiva alla data di perdita del controllo è pari al 17,47% del capitale
sociale dell’entità (pari a nr. 1.549.858 azioni). Tale partecipazione è stata classificata come strumento
finanziario disponibile per la vendita ed è stata valutata al fair value rappresentato dal prezzo di borsa corrente
alla data della perdita del controllo di Euro 2,13 per azione che ha comportato l’iscrizione di una minusvalenza
a conto economico di Euro 426 migliaia. Il successivo adeguamento di fair value, che ha comportato
un’ulteriore svalutazione di Euro 945 migliaia, è stato rilevato a patrimonio netto coerentemente con la
classificazione della partecipazione come “disponibile per la vendita”.
Sottoscrizione aumento di capitale di Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
In data 18 dicembre 2014 l’assemblea dei soci di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. ha deliberato di aumentare
il capitale sociale a pagamento per un importo massimo di Euro 7.656 e quindi da Euro 10.000 ad Euro 17.656
oltre a sovrapprezzo complessivo di Euro 25.992.344. In data 19 dicembre 2014 Kinexia (oggi gruppo Waste
Italia S.p.A.) ha sottoscritto il suddetto aumento di capitale per l’importo ad essa spettante in base alla propria
quota di partecipazione pari all’85% del capitale sociale (quindi per Euro 6.507 a titolo di aumento capitale
sociale ed Euro 22.093.493 a titolo di sopraprezzo) raggiungendo così una quota di controllo del 90,93%.
Successivamente Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha sottoscritto e versato parte della quota
riveniente dall’inoptato pari complessivamente ad Euro 3.000.000, di cui Euro 883 a capitale sociale ed Euro
2.999.117 a sopraprezzo.
Cessione quota partecipativa in Waste Italia Holding
In data 27 novembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha trasferito alla società Waste Italia Partecipazioni Srl
tutte le n. 31.062.000 azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia Holding S.p.A. di sua proprietà
(pari al 32,7% del capitale sociale della controllata) per un importo complessivo di Euro 47.923.608,64. Il
debito rinveniente dall’operazione di trasferimento è stato, come da accordi, convertito in finanziamento
infruttifero postergato. A seguito di tale operazione Gruppo Waste Italia S.p.A. si ritrova a detenere il 91,37%
di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. che a sua volta detiene il 96,4% di Waste Italia Holding S.p.A..
Al 31 dicembre 2015 è stata operata una rinuncia di crediti a favore della controllata SUN RT 02 S.r.l. per
Euro 6.253 migliaia. La partecipazione è stata poi svalutata per Euro 5.595 migliaia per adeguarla al suo valore
recuperabile, così come definito dal test di impairment svolto dall’esperto indipendente.
Il confronto tra il patrimonio netto delle controllate al 31 dicembre 2015 e il valore di carico in bilancio è il
seguente:
Valori in €/000
Descrizione
SEI Energia S.p.A.
Ecoema S.r.l.
Bensi 3 S.r.l.
SUN RT 02 S.r.l.
Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
28.700
2.310
100
10
17
31.222
7.845
215
8
39.697
Utile
(perdita)
(1.553)
(472)
29
(6.254)
(19.337)
% di poss. Pro-quota PN
74,77%
90,00%
100,00%
100,00%
91,37%
23.345
7.061
215
8
36.271
Valore di
carico
lordo
26.272
4.173
1.059
6.263
55.104
Valore di
carico
netto
(2.082)
24.190
0
4.173
0
1.059
(5.595)
668
(30.350)
24.754
Sval.
Le partecipazioni in Volteo Energie, SEI Energia, Waste Italia Partecipazioni e SUN RT 02, che presentavano
valori di carico (ante svalutazioni operate nell’esercizio) superiori al rispettivo pro-quota di patrimonio netto
sono state oggetto di impairment test, il quale ha comportato delle svalutazioni così come riportato in tabella
e come illustrato diffusamente nel successivo capitolo “impairment sulle partecipazioni”.
Infine il maggior valore di carico della partecipazione in Bensi 3 S.r.l. trova giustificazione nel valore
dell’immobile di via Bensi in Milano, sede della sede amministrativa e societaria di Gruppo Waste Italia S.p.A.
e del Gruppo, e nel valore della controllata 19 RE S.r.l., che detiene la proprietà di due immobili di pregio in
Milano.
La voce “Partecipazioni in imprese collegate” si riferisce alla partecipazione residua in Innovatec S.p.A.
(17,47%) e in Kinexia Renewable Energy LLC. La società Kinexia Renewable Energy LLC negli Emirati
Arabi Uniti (U.A.E.) è stata costituita in data 30 ottobre 2013 in compartecipazione - secondo la normativa
vigente a Dubai – tra Rashid Khalaf Al Habtoor (51%) e Kinexia S.p.A. (49%).
La voce “Altre imprese” è così composta:
Valori in €/000
Descrizione
Tecnoalimenti Società Consortile
31-dic-14
Incrementi
27
Decrementi
0
0
31-dic-15
27
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Indipendent Investment Society
Edizioni Ambiente S.r.l.
Albania Landfill Ale Sh Pk
Primus Management S.r.l.
Totale
4
201
0
0
232
0
0
360
249
609
0
0
0
0
0
4
201
360
249
841
L’incremento rispetto allo scorso esercizio è relativo alla partecipazione di minoranza in Primus Management
S.r.l. (3,01%) e alla costituzione nel corso del primo semestre del presente esercizio di una società di scopo in
Albania, titolare delle autorizzazioni necessarie ad operare la realizzazione e la gestione della nuova discarica
di Manez, Albania, che sarà al servizio di tutte le circoscrizioni legali che rientrano nella regione di Durazzo.
Per maggiori dettagli circa quest’ultima iniziativa si rimanda a quanto riportato nel capitolo 5 “Fatti rilevanti
avvenuti nell’esercizio 2015” della Relazione sulla gestione.
IMPAIRMENT TEST SULLE PARTECIPAZIONI
Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora
eventi o cambiamenti di situazioni indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste
un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di presumibile realizzo, le
attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle attività
immobilizzate è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita ed il valore d’uso.
In forza di quanto sopra riportato, sono state oggetto di impairment test le partecipazioni in SEI Energia S.p.A.,
in Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e in SUN RT 02 S.r.l. Il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Waste
Italia S.p.A. riunitosi in data 27 aprile 2016 ha approvato le assunzioni di calcolo, i piani relativi, nonché gli
impairment test e le analisi dell’iscrizione del valore delle partecipazioni.
Impairment test delle partecipazioni in SEI Energia, Waste Italia Partecipazioni e SUN RT 02
L’analisi in oggetto è stata condotta da un esperto indipendente sulla base dei flussi finanziari riflessi nel nuovo
piano aziendale 2015-2020 del sub-gruppo facente capo alla controllata Waste Italia esaminato e approvato
dal Consiglio di Amministrazione di detta società in data 24 marzo 2016, e sulla base delle altre previsioni di
lungo termine riferite alle CGU Teleriscaldamento e Corporate effettuate dalla direzione aziendale.
Il nuovo Piano Industriale 2016-2020 della controllata Waste Italia S.p.A., posto alla base del succitato
impairment test, prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le
attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli
sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale
2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei
nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al
precedente Piano Industriale 2015-2017, produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. E’ previsto
che tali sviluppi portino dal 2018 in avanti infatti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e
di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business Ambiente
e della messa a dimora dei rifiuti. Il rallentamento delle attività rispetto alle previsioni del precedente Piano
2015 – 2017, difatti, è stato anche teso a preservare lo spazio presso i siti di smaltimento del Gruppo che quindi
non vedono depauperato il proprio valore e anzi potranno trarne vantaggio in un contesto generale che vede il
numero di discariche operative sul territorio in continua diminuzione, qualificando gli spazi residui come bene
raro e quindi altamente valorizzabile.
I documenti utilizzati in sede di svolgimento del test di impairment riflettono le migliori stime effettuabili dal
Top Management in merito alle principali assunzioni alla base dell’operatività aziendale (andamenti macroeconomici e dei prezzi, ipotesi di funzionamento degli assets produttivi e di sviluppo del business). Le
assunzioni in parola e i corrispondenti financial sono stati ritenuti idonei ai fini dello svolgimento
dell’impairment test dal Consiglio di Amministrazione che ne ha approvato i risultati in data 27 aprile 2016.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Le analisi valutative operate dall’esperto indipendente hanno comportato:
 L’individuazione di approcci valutativi e metodologie ritenuti appropriati alla luce delle caratteristiche
delle CGU oggetto di stima;
 La formulazione di un giudizio sui fondamentali attuali e prospettici delle CGU oggetto d’analisi;
 La definizione di un valore di riferimento per ciascuna CGU sulla base delle metodologie valutative
applicate;
 Analisi di sensibilità sui key driver valutativi, al fine di ottenere indicazioni circa la tenuta complessiva
e la volatilità dei valori individuati.
Per gli asset in dismissione, laddove disponibili, sono state considerate le specifiche indicazioni di fair value
rinvenienti dalle offerte ricevute dal Gruppo.
Secondo la metodologia DCF il valore del capitale economico dell’azienda oggetto della valutazione è dato
dalla somma algebrica delle seguenti componenti:
 il valore attuale dei flussi di cassa operativi netti che sarà in grado di generare in futuro (c.d. enterprise
value), scontati ad un tasso di attualizzazione pari al costo medio ponderato del capitale (c.d. weighted
average cost of capital o WACC); per alcune iniziative è stato identificato a fine piano un valore
attribuibile a scadenza all’azienda (c.d. terminal value) in ipotesi di continuità operativa, sulla base di
una formula di rendita perpetua di un flusso monetario atteso;
 la posizione finanziaria netta.
Per quanto concerne i tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descritti, sono stati stimati mediante
la determinazione del costo medio ponderato del capitale in base ai seguenti elementi e considerazioni:
 Parametri di mercato ricavati da un campione di società comparabili quotate per ogni CGU, nella
fattispecie il Beta ed il rapporto d’indebitamento. Per la CGU Ambiente, invece, è stato considerato il
livello di D/E potenziale della società Waste Italia S.p.A. a seguito della rinegoziazione del proprio
debito finanziario attualmente in corso;
 Un tasso risk-free univoco pari a 3,3%, ritenuto il Paese di riferimento per la determinazione dei
WACC utilizzabile quale benchmark nelle decisioni di investimento di WIG in Italia e sui mercati
internazionali. Nello specifico è stato definito pari al tasso di rendimento medio nel periodo 1 gennaio
2015 – 31 dicembre 2015 del rendimento effettivo dei titoli di Stato Statunitensi con scadenza a 10
anni, maggiorato di un Country Risk Premium, con specifico riferimento al Paese Italia calcolato come
spread differenziale in funzione del rating sul debito emesso dall’Italia (rating S&P pari a BBB+);
 Un market risk premium univoco pari a 5,4% per tutte le CGU oggetto di valutazione pari a quello
stimato per il mercato italiano;
 A livello complessivo è stato altresì previsto un premio addizionale (Size premium) pari a 1,1% sul
costo dell’equity, al fine di riflettere la minore dimensione delle CGU rispetto al panel di comparabili
e un premio di rischio addizionale (Company specific risk premium) pari al 1% al fine di riflettere le
rischiosità specifiche dei singoli assets;
 La componente “Cost of Debt” (pari al 4,6%), è stata individuata sulla base del costo effettivo
dell’indebitamento di Gruppo Waste Italia, in seguito all’analisi delle condizioni contrattuali in essere
e agli esisti attesi della rinegoziazione del debito principale attualmente in corso;
 Il tasso “g”, applicabile ai ricavi di fine Piano in ipotesi di stima del Valore Terminale, laddove
applicabile, è stato stimato in un range tra 0,5% ed 1,5%, riflettendo le specificità dei singoli Piani
vuoi in termini di efficientamento dei costi vuoi in termini di assunzioni circa l’evoluzione del business
nel lungo periodo.
CGU
Ambiente
Teleriscaldamento
Produzione Energia
Elettrica
WACC 2015
7,5%
6,9%
6,4%
WACC 2014
6,6%
5,8%
5,6%
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Delta
+0,9%
+1,1%
+0,8%
La valutazione dei singoli asset è stata svolta, come precedentemente esplicitato, sulla base di WACC
differenziati in funzione del profilo di rischio specifico. Per gli asset per i quali è stato assunto un ampliamento
della vita utile (principalmente riferibile ai giacimenti di messa a dimora di rifiuti) è stato previsto un
coefficiente correttivo nella misura del 1,5% sul WACC di CGU, al fine di riflettere la maggiore rischiosità
dei relativi flussi. Maggiorazioni nell’ ordine del 2,5% sono poi state previste per gli asset non in place, che si
prevede vengano sviluppati nel corso o dopo l’orizzonte esplicito di Piano.
L’inclusione di Valori Terminali, in ipotesi di proseguimento del business, è giustificata dall’assunzione di
uno scenario valutativo volto ad apprezzare il valore delle CGU in continuità in coerenza con la scelta degli
Amministratori di redigere il presente bilancio in continuità aziendale (per maggiori dettagli si rimanda al
paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale”). Infatti la tenuta del Carrying Amount delle CGU
Teleriscamento e Ambiente è subordinata al rispetto dei rispettivi piani economici finanziari e all’atteso buon
esito delle trattative in corso circa la rinegoziazione dei propri debiti finanziari. La sostenibilità finanziaria del
nuovo piano del settore Ambiente nello specifico è difatti vincolata al buon esisto degli interventi che gli
Amministratori stanno ponendo in essere al fine di ridurre l’attuale peso de Bond Waste, che se non ridotta
potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del sub Gruppo Waste Italia ai sensi di
Piano, non potendosi escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale potrebbe:
i)
sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la
capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento;
ii)
limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel
corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze
operative o per cogliere opportunità di business;
iii)
limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la
riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori.
Nel seguito sono riportati gli esiti del test di impairment effettuato:
Controllata (valori in euro/000)
SEI Energia S.p.A.
Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
SUN RT 02 S.r.l.
% contr.
Carrying
amount
74,77%
91,37%
100%
26.272
55.104
6.263
Pro-quota
PN
Equity
value in
quota
23.345
22.926
8
24.190
24.754
668
Deficit
impairment
(2.082)
(30.350)
(5.595)
4. CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE
Imposte Anticipate
Valori in €/000
Descrizione
Crediti per imposte anticipate
Crediti per imposte anticipate da consolidato fiscale
Totale Crediti per imposte anticipate
Imposte
anticipate al Incremento Decremento
31/12/2014
Imposte
anticipate al
31/12/2015
856
106
481
481
-
954
-
954
856
1.060
481
1.435
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
L’incremento della voce “crediti per imposte anticipate” pari a 106 mila Euro si riferisce al beneficio derivante
dall’iscrizione di imposte anticipate sui compensi amministratori non pagati (Euro 21 mila), all’iscrizione di
imposte anticipate sui fondi rischi accantonati nell’esercizio (Euro 85 mila).
Il decremento della voce di Euro 481 mila si riferisce al rilascio della quota dell’anno 2015 sui costi sostenuti
negli esercizi precedenti per le operazioni di aumento di capitale sociale (Euro 76 mila), al rilascio di anticipate
a seguito del pagamento dei compensi amministratori relativi agli esercizi precedenti (Euro 31 mila), al rilascio
di anticipate in seguito all’utilizzo del fondo rischio stanziato negli anni precedenti per causa lavoro (41 mila
Euro), al rilascio di anticipate sulle perdita fiscali 2006/2008 in quanto ritenute non più recuperabili (Euro 282
mila) ed infine all’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% delle imposte anticipate operata nell’esercizio
sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come
previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015 (Euro 51 mila).
La voce “crediti per imposte anticipate da consolidato fiscale” si riferisce alle anticipate derivanti dalla perdita
fiscale di gruppo per l’anno in corso.
31-dic-14
Crediti per imposte anticipate
Totale Crediti per imposte anticipate
Base imponibile
Incrementi del Decrementi del
periodo
periodo
2.996.912
2.996.912
441.305
441.305
1.526.809
1.526.809
31-dic-15
1.911.409
1.911.409
31-dic-14
Imposte anticipate
Incrementi del
Decrementi
periodo
del periodo
855.859
855.859
105.913
105.913
480.726
480.726
31-dic-15
481.046
481.046
Il dettaglio per tipologia di fenomeno sia di imponibile che di imposta è il seguente:
31-dic-14
31-dic-15
31-dic14
1.024.422
833.333
510.883
310.883 200.000
241.023
572.006
255.291
95.702 159.589
17.339
4.768
Base imponibile
Increme Decremen
nti del
ti del
periodo
periodo
Perdite fiscali anni 2006/2008 1.857.755
Costi AUCAP - Ias 38
Maggior perdita fiscale 2009
813.030
17.339
Imposte
anticipate
Increme Decrem
nti del
enti del
periodo periodo
31-dic15
607
4.161
Compensi amministratori
158.788
88.067
111.363
135.492
43.667
21.136
32.285
32.519
Fondo rischio
Totale Crediti per imposte
anticipate
150.000
353.239
150.000
353.239
41.250
84.777
41.250
84.777
441.305 1.526.808 1.911.409
855.859
105.913
2.996.912
480.726 481.046
L’aliquota fiscale applicata per il calcolo della fiscalità anticipata è del 24% (aliquota IRES), fatta eccezione
per i costi relativi ai diversi aumenti di capitale avvenuti, sui quali è stata applicata l’aliquota del 27,9% (24%
IRES e 3,90% IRAP).
5. ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
La voce pari a Euro 61.584 mila (Euro 41.725 mila nel precedente esercizio) accoglie i crediti finanziari verso
la società controllata Waste Italia Partecipazioni S.r.l. per Euro 47.924 mila derivanti dal trasferimento da parte
di Gruppo Waste Italia S.p.A. delle azioni nominative speciali di categoria B di Waste Italia Holding S.p.A. di
sua proprietà (pari al 32,7% del capitale sociale della controllata) per un importo complessivo di Euro
47.923.609 alla società Waste Italia Partecipazioni S.r.l.; tale debito è stato, come da accordi, convertito in
finanziamento infruttifero postergato.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
La voce comprende inoltre crediti finanziari verso la controllata Waste Italia S.p.A. per Euro 12.172 mila di
cui per Euro 10.000 mila riferiti al prestito subordinato concessi a seguito dell’acquisizione, avvenuta lo scorso
esercizio, da parte di Waste Italia del 100% della partecipazione di Geotea; tale finanziamento è fruttifero di
interessi al tasso del 10,75% e per l’anno 2015 ammontano a 625 mila Euro.
Infine la voce comprende il credito di Euro 1.425 mila sorto verso l’ex consigliere Giuseppe Maria Chirico per
il versamento effettuato dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. già Kinexia S.p.A. (per la quota di
spettanza dell’ex consigliere pari al 3,608%) a Waste Italia Holding S.p.A. della quota a titolo di finanziamento
soci in conto futuro aumento capitale, quale obbligazione sorta a seguito dell’emissione del Prestito
Obbligazionario quotato di Euro 200 milioni e depositi cauzionali vari per 63 mila Euro.
ATTIVITA’ CORRENTI
Si riporta di seguito il dettaglio delle attività correnti:
Valori in €/000
Descrizione
Crediti commerciali
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
ATTIVITA' CORRENTI
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
11.381
10.619
2.776
74
7.829
4.845
22.560
1.434
3.552
5.774
(19.784)
(1.360)
24.850
36.668
(11.818)
6. CREDITI COMMERCIALI
I crediti commerciali risultano dettagliabili come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Controllanti
Controllate
Parti correlate
Parti collegate
Terze Parti
CREDITI COMMERCIALI LORDI
Fondo Svalutazione Terze Parti
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
COMMERCIALI
CREDITI COMMERCIALI
31-dic-15
31-dic-14 Variazioni
50
6.444
4.552
157
200
11.403
0
7.769
0
0
82
7.851
50
(1.325)
4.552
157
118
3.552
(22)
(22)
0
(22)
(22)
0
11.381
7.829
3.552
Si precisa che data la natura dei crediti in oggetto la società non è esposta a rischi di credito, come meglio
precisato nel paragrafo “informativa sui rischi”. Il fondo svalutazione crediti pari a Euro 22 mila, invariato
rispetto al precedente esercizio, è afferente principalmente a cessioni di beni materiali a terzi avvenuti negli
esercizi precedenti.
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7. ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI
Le altre attività correnti risultano dettagliabili come segue:
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
Imposte dirette
IVA e imposte indirette
Crediti da Consolidato Fiscale
Altri crediti tributari
14
724
76
18
14
367
76
18
0
357
0
0
CREDITI TRIBUTARI E FISCALI
Parti correlate
Parti collegate
Parti controllate
Terze Parti
Anticipi a fornitori
ALTRI CREDITI
832
41
6.527
2.887
222
475
177
17
3.740
51
285
9.677
4.270
357
(177)
24
2.787
2.836
(63)
5.407
RATEI E RISCONTI ATTIVI
88
92
(4)
ALTRI CREDITI VERSO DIPENDENTI
22
8
14
10.619
4.845
5.774
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI
La voce “Crediti tributari e fiscali” comprende principalmente il credito IVA per 724 mila Euro derivante dalla
liquidazione di Gruppo (Euro 523 mila) e dall’apporto da fusione di Sostenya, avvenuta lo scorso esercizio,
per Euro 201 mila di cui Euro 25 mila derivanti dal credito IVA risultante dal piano di riparto presentato in
fase di chiusura della società Verve S.r.l. e crediti Ires da consolidato fiscale a seguito della presentazione
dell’istanza di rimborso ires per mancata deduzione dell’Irap relativa al costo del personale per gli anni
2007/2011 da parte di Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) e delle ex controllate Volteo Energie
S.p.A. e Stea Divisione Energia Solare S.r.l. (società fusa nell’anno in Innovatec S.p.A.) e della controllata Sei
Energia S.p.A. (Euro 76 mila).
La voce “Altri crediti” è composta principalmente per Euro 6.456 mila da crediti verso la controllata Sun RT
02 derivanti da operazioni di accolli e compensazioni di partite di credito/debito operate nel corso del 2015 in
seguito alla cessione delle partecipazioni delle controllate di Volteo Energie alla stessa Sun Rt 02, nell’ambito
della riorganizzazione strategico societaria ampliamente descritta nella Relazione sulla Gestione.
La voce accoglie inoltre per Euro 2.258 mila crediti verso ITEM riferiti ad anticipi effettuati dalla società in
nome e per conto della stessa per impegni contrattuali e fidejussori di competenza di Item in riferimento al
progetto “Perla Jonica” con la ex controllata Volteo Energie S.p.A.
La voce “Ratei e risconti attivi” comprende principalmente risconti attivi su assicurazioni, su affitti, su oneri
fidejussori, nonché compensi per servizi societari anticipati.
8. ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI
La voce altri crediti può essere dettagliata come segue:
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Controllate
Collegate
Correlate
Terze Parti
ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
2.059
45
491
181
20.327
11
831
1.391
(18.268)
34
(340)
(1.210)
2.776
22.560
(19.784)
La voce in oggetto si riferisce principalmente a crediti finanziari correnti verso la società controllata Waste Italia
Partecipazioni per Euro 1.595 mila, a crediti derivanti dall’adesione all’Iva di Gruppo per 543 mila Euro riferiti
principalmente alla ex società controllata Sun System S.p.A. (Euro 378 mila).
La voce comprende inoltre azioni di Veneto Banca per 1 milione di Euro cedute da Abitare Roma a Gruppo
Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) in seguito ad un accordo sottoscritto in data 31 luglio 2014 tra la
Sostenya e Abitare Roma, svalutate nel corso del presente esercizio per Euro 818 mila.
9. DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
31-dic-14
Depositi bancari e postali
Deposito bancario vincolato
Cassa
47
21
6
Totale Disponibilità Liquide e altri mezzi equivalenti
74
Delta
1.402
28
4
(1.355)
(7)
2
1.434
(1.360)
Per maggiori dettagli sull’analisi della liquidità si rimanda alla Relazione sulla Gestione nella sezione che tratta
le variazioni della posizione finanziaria netta (Capitolo 11).
PASSIVO
10. PATRIMONIO NETTO
Il capitale sociale di Gruppo Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 è composto da n. 56.103.205 azioni
ordinarie prive di valore nominale. Il capitale sociale è sottoscritto e versato per Euro 93.902.051,17.
I movimenti intervenuti nei conti di patrimonio netto nell’esercizio 2015 raffrontati con il 2014 sono stati i
seguenti:
Valori in €/000
Patrimonio netto al 31 dicembre 2013
Destinazione risultato
Distribuzione dividendi
Fusione inversa Sostenya
Acquisizione minority WIH
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo complessivo
di cui:
Utile (perdita) rilevato direttamente a PN
Utile (perdita) del periodo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2014
Destinazione risultato
Versamento soci in c/futuro aucap
Effetti dividendo straordinario INN
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo complessivo
di cui:
Utile (perdita) rilevato direttamente a PN
Utile (perdita) del periodo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2015
Capitale
Sociale
60.301
Riserva
legale
204
12
4.699
28.902
Riserva
Riserva
spese
Prestito Obbl.
aumento
Convertibile
capitale
(265)
140
265
(477)
Altre riserve
OCI (1)
Altre Riserve
0
751
2.283
(265)
(93)
13.656
Utile
(perdite) a
nuovo
Utile
(perdita)
d'esercizio
726
376
400
14
(1.316)
14
93.902
216
(477)
891
0
5.000
(14.885)
477
(945)
93.902
216
0
15.995
891
1.102
(1.316)
25
(945)
6.135
0
63.599
0
(293)
18.731
29.176
400
(1.302)
(35.999)
14
(1.316)
110.311
0
5.000
(14.194)
0
(36.920)
(35.999)
(35.999)
(921)
(35.999)
64.197
(1.316)
(1.316)
1.316
214
25
(945)
211
(11)
(200)
Totale
Patrimonio
netto
Pagina | 241
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
In data 27 ottobre 2015 l’Assemblea degli Azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario
in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del
Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve disponibili pari a massimi Euro
14.194.122,25. Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a partire dal 11 Novembre 2015,
per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli Spa, previo
stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5. Nell’ambito di tale
distribuzione sono state coperte con riserva di utili la riserva negativa “riserva spese aumento di capitale” di
Euro 477 mila e le perdite riportate a nuovo per Euro 214 mila.
Conseguentemente alla distribuzione del succitato dividendo la partecipazione residua in Innovatec, pari al
17,47% è stata classificata come strumento finanziario disponibile per la vendita ed è stata valutata al fair
value. L’adeguamento al fair value a chiusura dell’esercizio ha comportato un’ulteriore svalutazione di Euro
945 migliaia, rispetto a quella rilevata al momento della perdita di controllo (pari a Euro 426 mila transitata a
conto economico), è stata rilevata a patrimonio netto coerentemente con la classificazione della partecipazione
come “disponibile per la vendita”.
Si segnala infine che nel corso del terzo trimestre 2015, l’azionista di riferimento Sostenya Group Plc, a seguito
dell’impegno irrevocabile assunto nell’ambito dell’approvazione delle Relazione Finanziaria semestrale 2015,
ha destinato a riserve in conto futuro aumento di capitale Euro 5 milioni dei crediti da essa vantati nei confronti
della Gruppo Waste Italia S.p.A.. A seguito di tale operazione la quota della riservsa “versamenti in conto
futuro aumento di capitale” riferibile a Sostenya Group Plc ammonta al 31 dicembre 2015 a Euro 5.984
migliaia.
Di seguito è esposto lo schema riepilogativo delle poste del patrimonio netto al 31 dicembre 2015:
Valori in euro/000
Descrizione
Capitale Sociale
Riserva legale
Riserva POC
Riserva di utili
Riserva vers. soci in c/futuro aucap
Riserva da fusione
Utile (perdite) a nuovo
Totale
Importo
Possibilità
di utilizzo
93.902
216
891
149
5.984
0
0
101.142
Quota disponibile
B
B
A, B
A, B, C
A
A, B, C
A, B, C
Utilizzi ultimi 3 esercizi
per copertura
per altro
perdite
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
691
0
0
1.102
1.793
0
0
728
497
0
14.055
0
15.280
(A=aumneto di capitale, B=copertura perdite, C=distribuzione ai soci)
PASSIVITA’ NON CORRENTI
Si riporta di seguito il dettaglio delle passività non correnti:
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
TFR e altri fondi del personale
Fondi rischi ed oneri
Passività Finanziarie non correnti
39
353
27.308
111
150
84.396
(72)
203
(57.088)
PASSIVITA' NON CORRENTI
27.700
84.657
(56.957)
11. TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE
Pagina | 242
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
La voce “TFR ed altri fondi relativi al personale” per Euro 39 mila (Euro 111 mila al 31 dicembre 2014) è
dettagliabile come segue:
Valori in €/000
31-dic-15
Saldo iniziale
Accantonamento del periodo
Decrementi
Valutazione Attuariale
Saldo finale
31-dic-14
Variazioni
111
46
(94)
(24)
55
45
0
11
56
1
(94)
(35)
39
111
(72)
Il fondo “TFR ed altri fondi relativi al personale” al 31 dicembre 2015 si decrementa di Euro 72 mila
principalmente a seguito dei seguenti effetti combinati:
 decrementi per Euro 94 mila sostanzialmente ascrivibili per Euro 61 mila a trasferimenti di personale,
per Euro 4 ad anticipi irpef su tfr, per Euro 23 a smobilizzi ed infine per Euro 6 mila a
pagamenti/anticipazioni erogate nell’anno in corso;
 accantonamento relativo all’esercizio si attesta ad Euro 46 mila;
 effetti direttamente rilevabili sul Patrimonio netto della valutazione attuariale operata in accordo
all’applicazione dello IAS 19 positivi al 31 dicembre 2015 per Euro 26 mila.
La valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto alla data del 31 dicembre 2015, secondo i Principi
Contabili Internazionali, è stata affidata ad un esperto indipendente. Per le valutazioni attuariali del TFR al 31
dicembre 2015, sono state adottate le seguenti ipotesi demografiche ed economico – finanziarie:
 per le probabilità di morte le RG48 determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato distinte per
sesso;
 per le probabilità di inabilità quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS per le proiezioni al
2010. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni
vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
 per l’epoca di pensionamento per il generico attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei
requisiti pensionabili validi per l’Assicurazione Generale Obbligatoria;
 per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per cause diverse dalla morte, in base a statistiche
fornite dalla società, sono state considerate delle frequenze annue del 5,00%;
 per le probabilità di anticipazione si è supposto un valore anno per anno pari al 3,00%.
Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi descritte dalla seguente tabella:
Tasso annuo di attualizzazione
Tasso annuo di inflazione
Tasso di incremento del TFR
31.12.2015
2,03%
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
2,625% per il 2016
2,850% per il 2017
2,775% per il 2018
31.12.2014
1,50%
1,75%
2,8125%
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
2,700% per il 2019
3,000% dal 2020 in poi
Tasso di incremento salariale
2,50%
2,50%
In merito al tasso di attualizzazione, è stato preso come riferimento per la valorizzazione di detto parametro
l’indice iBoxx Eurozone Corporates AA10+, alla data di valutazione.
12. FONDI RISCHI ED ONERI
La voce “Fondi rischi ed oneri” di Euro 353 mila, incrementatosi di Euro 286 mila rispetto al precedente
esercizio, si riferisce esclusivamente ad accantonamenti operati a fronte di cause in corso, di cui Euro 229 mila
di natura giuslavoristica.
13. PASSIVITA’ FINANZIARIE NON CORRENTI
La voce passività finanziarie non correnti può essere dettagliata come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Mutui Bancari
Finanziamenti Bancari
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
0
0
2.437
2.321
1.095
(2.321)
MUTUI E FINANZIAMENTI BANCARI
Prestito Obbligazionario WI Zero
Prestito Obbligazionario Geotea
Debito Leasing
Finanziamenti Altri
Controllate
ALTRE PASSIVITA' A LUNGO TERMINE
0
0
9.558
0
0
17.750
27.308
4.758
5.826
9.330
814
58
63.610
79.638
(1.226)
(5.826)
228
(814)
(58)
(45.860)
(52.330)
PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
27.308
84.396
(57.088)
La voce “Finanziamenti Bancari”, riferita al finanziamento con Banca Marche apportato con la fusione
Sostenya, sottoscritto in data 30 novembre 2010 per la durata di anni 20 al tasso Euribor Media 6 mesi +
spread, si è azzerata in seguito all’accollo del mutuo immobiliare da parte della controllata indiretta 19 RE
S.r.l. nell’ambito della cessione alla stessa dell’immobile sito a Milano in via Mascheroni.
Di seguito i prestiti obbligazionari convertibili in essere al 31 dicembre 2015:
POC Jinko
Prestito obbligazionario convertibile emesso in data 27 settembre 2013 dall’Emittente, scaduto al 31 dicembre
2015 con cedola semestrale al tasso del 5% annuo, interamente sottoscritto da Jinko Solar nell’ambito della
transazione sottoscritta in data 21 giugno 2013 (pari a Euro 2,9 milioni). Il POC Jinko è costituito da n° 1.474.245
obbligazioni del valore nominale di Euro 2,00 cadauna convertibili in azioni ordinarie Kinexia (oggi Gruppo
Waste Italia S.p.A.) prive di valore nominale.
Alla data della presente Relazione finanziaria, l’importo di Euro 2,9 milioni, a cui devono essere aggiunti il
coupon semestrale di interesse non pagato pari a circa Euro 80 mila, ai sensi del regolamento del POC risulta
immediatamente esigibile. Lo status di default comporta il crossdefault del piano di rientro concordato con lo
stesso Jinko Solar Ltd dalla Volteo Energie S.p.A. (conferita nell’ultimo trimestre alla società correlata
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Innovatec S.p.A.) al cui esposizione odierna è pari a Euro 2,5 milioni (“Installment Plan Jinko”) con potenziale
rischio di coobbligo ed esigibilità di Gruppo Waste Italia considerata la garanzia emessa da quest’ultima
nell’interesse della ex controllata Volteo Energie S.p.A. a beneficio di Jinko Solar ltd sempre alla predetta data
del 21 giugno 2013.
Dall’inizio di gennaio 2016, la Società ha iniziato una negoziazione con il management di Jinko per rimodulare
l’intera esposizione. Diversi tavoli di trattativa sono stati avviati e hanno portato ad un proposta al momento in
fase di valutazione da parte di Jinko e il cui contenuto può essere così sintetizzato:
 pagamento upfront in riferimento al POC Jinko di Euro 1,5 milioni alla data della sottoscrizione
dell’accordo e pagamento di Euro 0,3 milioni a rate mensili dopo un transition periodo di 30 mesi (il
residuo viene considerato stralcio sul credito di Jinko;
 in riferimento all’Installment Plan Jinko al netto di una pagamento in acconto fatto dalla capogruppo di
Euro 150 mila effettuato a febbraio 2016, un pagamento rateale mensile a partire dal 30 settembre 2016
per 30 mesi;
 garanzie per l’esatto adempimento di quanto sopra esposto verranno rilasciate dal socio di controllo del
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Si ritiene, sulla base delle negoziazioni in corso e allo status delle trattative ad oggi sul tavolo, di riuscire a
finalizzare positivamente l’operazione entro il mese di giugno 2016.
POC WIZ
Il prestito obbligazionario convertibile è stato emesso in data 14 agosto 2014 in favore di WIZ nell’ambito
dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. per Euro 6.098 mila, con scadenza fissata per la
data del 10 agosto 2016 (e pertanto classificato nell’esercizio tra le passività finanziarie correnti) al tasso del
6% annuo con pagamento semestrale degli interessi. Il prestito obbligazionario convertibile al 31.12.2015
ammonta ad Euro 6.000 mila.
POC Savona
Il prestito obbligazionario convertibile è stato emesso in data 27 novembre 2014 in favore dei soci cedenti la
proprietà della società Geotea S.p.A. nell’ambito dell’operazione di emissione di un’obbligazione quotata da
parte di Waste Italia per nominali Euro 10.000 mila, cedola fissa annua del 6% con pagamento degli interessi
semestrale e rimborso completo alla scadenza fissata per la data del 27 novembre 2017. Il prestito
obbligazionario convertibile al 31.12.2015 ammonta ad Euro 9.558 mila.
La voce “Controllate” si riferisce principalmente alla quota a lungo termine del debito residuo, pari a Euro
16.318 migliaia, a verso la controllata Ecoema S.r.l. per i pagamenti ricevuti nel corso del precedente esercizio
da Waste Italia S.p.A. in nome e per conto in riferimento alle acquisizioni da parte di quest’ultima delle
partecipazioni in Faeco S.r.l. e Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. cedute dalla stessa Ecoema,
rispettivamente per Euro 27.400 mila ed Euro 14.400 mila nell’ambito dell’operazione di emissione di un
prestito obbligazionario da Euro 200 milioni. La voce comprende inoltre un finanziamento nei confronti di
Waste Italia Holding S.p.A. per Euro 1.432 migliaia (di originali Euro 5.000 mila) fruttifero di interessi al
tasso Euribor 6 mesi +3,70%.
PASSIVITA’ CORRENTI
Si riporta di seguito il dettaglio delle passività correnti:
Valori in €/000
Descrizione
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività
31-dic-15
25.117
8.344
16.458
31-dic-14
22.661
7.046
12.392
Variazioni
2.456
1.298
4.066
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Passività per Imposte correnti
PASSIVITA' CORRENTI
6.137
5.729
408
56.055
47.828
8.227
14. PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
Il dettaglio delle passività finanziarie correnti, può essere così sintetizzato:
Valori in €/000
Descrizione
Prestiti Bancari
Quota corrente Mutui Bancari
Quota corrente Finanziamenti altri
Prestiti Obbligazionari
Finanziamenti a breve termine da Controllate
Finanziamenti a breve termine da Collegate
Finanziamenti/Debiti a breve termine da Correlate
Finanziamenti a breve termine da Terzi
Debiti leasing
PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
31-dic-15
483
5.498
874
9.021
8.289
797
155
25.117
31-dic-14
1.725
2.669
1.210
2.936
13.019
1.000
70
32
22.661
Variazioni
(1.242)
2.829
(336)
6.085
(4.730)
797
(1.000)
85
(32)
2.456
La voce “Quota corrente Mutui Bancari” si riferisce al finanziamento Banca Intermobiliare di Investimenti
rinveniente dalla fusione Sostenya avvenuta lo scorso esercizio, e del mutuo Banca Marche, mutuo iscritto nel
2011 con preammortamento di un anno (a far data 30 giugno 2011) di nominali 10 milioni al tasso Euribor
Media 6 mesi+spread e circa il quale è in corso un processo di rimodulazione del piano di rientro. La voce
comprende inoltre un residuo di Euro 19 mila di rate scadute non pagate del mutuo Banca Marche oltre ad
interessi per 63 mila Euro; detto mutuo è stato accollato, a decurtazione del prezzo, dalla controllata indiretta
19 RE S.r.l. nell’ambito dell’operazione di cessione dell’immobile di via Mascheroni alla stessa.
La voce “Quota corrente Finanziamenti altri” per complessivi Euro 873 mila si riferisce al residuo dei debiti a
lungo verso Banca Intesa, Banca di Sondrio e IFI Italia sorti con la sottoscrizione con le stesse di contratti di
cessione pro-soluto dei crediti vantati nei confronti di ASM S.p.A. in liquidazione e concordato preventivo e
verso i quali Kinexia (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) e Sei Energia risultano coobbligate solidalmente.
La voce “Prestito obbligazionari” si riferisce per Euro 2.948 mila al prestito obbligazionario convertibile
sottoscritto da Jinko oltre alla quota interessi di Euro 74 mila e per Euro 6.000 mila Euro al prestito
obbligazionario convertibile in favore di WIZ, le cui caratteristiche del prestito sono già state commentate
precedentemente.
La voce “Finanziamenti a breve da Controllate” comprende principalmente la quota esigibile entro l’esercizio
successivo dei debiti finanziari verso la società controllata Ecoema S.p.A. per Euro 6.181 mila oltre a debiti
finanziari derivanti dall’adesione all’iva di gruppo delle varie società controllate per totali Euro 1.463 mila.
La voce “Finanziamenti a breve da Collegate” si riferisce esclusivamente alla quota residua di un
finanziamento ricevuto dalla società collegata Innovatec S.p.A..
La voce “Finanziamenti a breve termine da Terzi” si riferisce principalmente al debito residuo di 140 mila
Euro per l’acquisto della quota di controllo di Albania Landfill ALE Sk LLC.
15. DEBITI COMMERCIALI
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
I debiti commerciali sono dettagliati nel seguente quadro sinottico:
Valori in €/000
Descrizione
Controllate
Collegate
Parti correlate
Terze Parti
DEBITI COMMERCIALI
31-dic-15
3.020
1.400
34
3.890
8.344
31-dic-14
805
10
6.231
Variazioni
2.215
1.400
24
(2.341)
7.046
1.298
I debiti commerciali verso terze parti si riferiscono a debiti per servizi e prestazioni.
16. ALTRE PASSIVITÀ
Le altre passività sono dettagliabili come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Altri debiti verso controllanti
Altri debiti verso controllate
Altri debiti verso collegate
Altri debiti verso correlate
Altri debiti verso altri
Debiti verso soci
Altri debiti vs il personale
Altri debiti vs istituti previdenziali
Altri minori
ALTRE PASSIVITA'
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
6.613
894
1.801
6.137
782
69
117
45
16.458
1.932
1.084
9.150
141
60
25
12.392
6.613
(1.038)
1.801
6.137
(302)
(9.150)
(72)
57
20
4.066
La voce “Debiti verso Controllanti” pari ad Euro 6.613 si riferisce al debito verso la controllante Sostenya
PLC determinatosi nell’esercizio a seguito dell’accollo da parte della controllante dei debiti verso il socio
Pietro Colucci e verso la ex controllata Alice Ambiente S.r.l. Allo scopo di riequilibrare il rapporto
debito/equity del Gruppo nel corso del terzo trimestre del 2015 la controllante ha destinato a versamento in
conto futuro aumento di capitale, attraverso rinuncia parziale ai propri crediti, un importo di Euro 5 milioni.
La voce “Debiti verso Controllate” di Euro 894 mila è composta esclusivamente ai debiti verso le controllate
rinveniente dall’adesione al Consolidato Fiscale.
La voce “Debiti verso collegate” si riferisce esclusivamente a debiti verso la collegata Innovatec S.p.A. ed è
riconducibile principalmente al debito derivate dall’adesione all’iva di Gruppo che ammonta ad Euro 1.660
mila.
La voce “Debiti verso correlate” è principalmente composta dal debito verso la correlata Volteo Energie S.p.A.
per Euro 4.782 mila derivanti da operazioni di accolli e compensazioni di partite di credito/debito operate nel
corso del 2015 nell’ambito della riorganizzazione strategico societaria e da debiti verso varie società correlate
in seguito all’adesione al Consolidato Fiscale e all’iva di Gruppo, rispettivamente per Euro 656 mila e per Euro
74 mila.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
La voce “Debiti verso Altri” è principalmente composta dal residuo debito di Euro 775 mila derivante da un
transazione sottoscritta con ex amministratore della controllata SEI Energia S.p.A..
La voce “Debiti verso soci”, che era pari ad Euro 9.150 mila al 31 dicembre 2014 e si riferiva a debiti che
Sostanya S.p.A, fusa nel 2014 per incorporazione in Kinexia S.p.A (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A) vantava
nei confronti del socio Pietro Colucci, si è azzerata nel corso del presente esercizio in seguito al rimborso
parziale per Euro 2.680 mila della stessa e all’accollo della quota residua pari ad Euro 6.470 mila da parte della
controllante Sostenya PLC.
La voce “Altri debiti verso il personale” comprende principalmente debiti verso personale dipendente per
retribuzioni da liquidare, debiti per rateo 14^ mensilità e fondo ferie maturate e non godute alla data di
riferimento, mentre la voce “Altri debiti vs istituti previdenziali” si riferisce principalmente ai debiti verso
istituti previdenziali quali INPS, ai contributi sui ratei 14ma e ferie ed altri fondi per il personale.
La voce “Altri minori” si riferisce alla parte del Tfr destinato ai fondi pensione complementari scelti dai
dipendenti.
17. PASSIVITA’ PER IMPOSTE CORRENTI
Le passività per imposte correnti sono dettagliabili come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Imposte dirette
Imposte indirette
Altri debiti tributari
DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
31/12/2015
4.853
354
930
31/12/2014
4.819
857
52
6.137
5.728
Variazioni
34
(503)
878
409
La voce “Imposte dirette” comprende il debito Ires derivante dal Consolidato Fiscale Nazionale di Gruppo per
l’anno 2014 e 2013 per Euro 2.881 mila, oltre al debito per le relative sanzioni ed interessi per Euro 412 mila,
nonché il debito Ires da Consolidato Fiscale per l’anno 2012 per il quale è in corso il rateizzo il cui debito
residuo al 31 dicembre 2015 ammonta ad Euro 195 mila.
La voce comprende inoltre i debiti rinvenienti dalla fusione inversa con Sostenya avvenuta lo scorso esercizio,
precisamente il debito Ires 2013 di Euro 41 mila e il debito Irap 2013 per Euro 7 mila, oltre a sanzioni ed
interessi per totali Euro 10 mila, ed infine debiti relativi ai rateizzi in corso sull’imposta Ires 2009 e 2011, che
al 31 dicembre 2015 ammontano rispettivamente ad Euro 731 mila e ad Euro 576 mila.
La voce “Imposte indirette” pari ad Euro 354 mila si riferisce al debito residuo per Iva relativo all’anno 2014
di Euro 230 mila oltre alle relative sanzioni ed interessi che al 31 dicembre 2015 ammontano ad Euro 124 mila.
La voce “Altri Debiti Tributari” comprende principalmente il saldo apportato con la fusione inversa di
Sostenya S.p.A avvenuto lo scorso esercizio, nello specifico Euro 612 mila si riferiscono ad debito per
l’imposta di registro sull’immobile di via Mascheroni per il quale la stessa Sostenya aveva già ricevuto
dall’Agenzia delle Entrate una cartella esattoriale e il debito IRPEF per lavoratori dipendenti ed autonomi.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
CONTO ECONOMICO
18. RICAVI
Valori in €/000
Descrizione
Ricavi della gestione caratteristica
Altri Ricavi e Proventi
Valore della Produzione
31-dic-15
31-dic-14
3.286
303
3.589
Variazioni
1.653
150
1.803
1.633
153
1.786
Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.) holding di partecipazioni, svolge l’attività di direzione e
coordinamento delle partecipate e dei business. Essa svolge attività in favore delle società controllate e
collegate quali coordinamento e direzione strategica del Gruppo e dei relativi business, relazioni esterne, della
finanza, del legale, del personale, dell’organizzazione, della segreteria societaria, dell’amministrazione
pianificazione e controllo.
Nel corso del secondo semestre 2015 la società ha posto in essere una riorganizzazione strategico societaria
avente come obiettivo l’esclusiva focalizzazione nel settore ambientale, così da semplificare la propria struttura
societaria in un’unica area di business – quella ambientale – attraverso l’erogazione in data 11 novembre 2015
di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec S.p.A. come già ampliamente descritto nella
Relazione sulla Gestione.
L’incremento della voce “Ricavi della gestione caratteristica” rispetto al precedente esercizio è da imputarsi
principalmente alla management fee di 2,5 milioni di Euro nei confronti della controllata indiretta Waste Italia
S.p.A., fatturata ai sensi del regolamento dell’emissione obbligazionaria di Euro 200 milioni portata a termine
dalla controllata nel mese di novembre 2014 e alla consulenza resa alla correlata GGP Holding S.r.l. per 190
mila Euro quale supporto per l’ottenimento del finanziamento legato all’acquisizione della partecipazione in
GGP S.p.A..
La voce comprende inoltre i ricavi per il service legale/societario prestato alla controllata Waste Italia S.p.A.
per Euro 47 mila e ai service resi alle varie società, i più rilevanti sono riferiti a Volteo Energie S.p.A. per Euro
197 mila, a Sei Energia S.p.A. per Euro 35 mila, a ER società agricola a r.l. per Euro 51 mila e a Bioenergie
Italia S.r.l. per Euro 46 mila nonché i compensi 2015 per l’attività relativa all’adesione al consolidato fiscale.
La voce “Altri Ricavi e proventi” comprende principalmente l’affitto dell’immobile di via Mascheroni, per
Euro 110 mila alla società Volteo Energie, immobile che è stato ceduto nel mese di dicembre alla società 19
RE S.r.l. sempre nell’ambito della riorganizzazione societaria.
La voce comprende inoltre la proventizzazione pari a 37 mila Euro di un fondo rischio residuo per causa lavoro
risolta nonché la retrocessione al compenso amministratore per alcune società del Gruppo da parte di
dipendenti in forza a Gruppo Waste Italia S.p.A. per 40 mila Euro.
19. COSTI OPERATIVI
I costi operativi sono dettagliabili come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Costi per servizi e godimenti di beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
31-dic-15
(2.870)
(1.006)
(1.339)
31-dic-14
(2.534)
(956)
(1.116)
Variazioni
(336)
(50)
(223)
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
Totale
(177)
(1.171)
(6.563)
(149)
(1.004)
(5.759)
(28)
(167)
(804)
La voce “costi per servizi e godimenti beni di terzi” comprende principalmente costi di struttura, quali costi
per consulenze strategiche mirate:
 al miglioramento, all’organizzazione e all’implementazione dei business;
 all’internazionalizzazione di costi di marketing & comunicazione strategica del Gruppo;
 alla ricerca di nuovi partner e/o nuovi investitori finanziari oltre ai coati legali e finanziati riferiti ad
operazioni straordinarie.
Tra i costi per servizi sono inoltre compresi gli emolumenti agli amministratori per Euro 460 mila, gli
emolumenti all’organismo di vigilanza per Euro 10 mila, costi di revisione per Euro 64 mila e compensi ai
sindaci per Euro 36 mila.
La voce “Costo del lavoro” risulta dettagliabile come segue:
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
Salari e stipendi
Oneri Sociali
Accantonamento TFR
Altri costi del personale
Totale Costo del Lavoro
31-dic-14
(716)
(274)
(15)
(1)
(1.006)
Variazioni
(655)
(252)
(45)
(4)
(956)
(61)
(22)
30
3
(50)
Nonostante a fine esercizio la società abbiano ridotto il suo organico del 73% in termini di numero di teste, la
consistenza media (ridotta solo di una unità) fa si che il costo sostenuto sia sostanzialmente in linea con quello
del 2014.
Nei prospetti seguenti vengono evidenziati la consistenza media del numero dei dipendenti per categoria di
appartenenza, confrontata con quella dell’esercizio precedente, nonché quella effettiva alla data del 31
dicembre 2015.
Dirigenti
Quadri
Impiegati e altri
Valori puntuali
2015
2014
1
3
0
1
2
7
3
11
%
-67%
100%
-71%
-73%
Dirigenti
Quadri
Impiegati e altri
Valori medi
2015
2014
3
1
4
8
3
0
6
9
%
-3,00%
100%
-31%
-16%
La voce “Altri costi operativi” pari a Euro 1.339 mila (Euro 1.116 mila nel precedente esercizio) comprende
principalmente sopravvenienze passive per Euro 288 mila, multe e ammende per Euro 58 mila, minusvalenze
derivanti dalla cessione degli immobile alla società 19RE per Euro 437 mila, contributi associativi per Euro
22 mila, contributi di vigilanza-Consob- per Euro 41 mila, imposta IMU per Euro 17 mila, quote associative
per Euro 11 mila ed il costo relativo all’Iva indetraibile per Euro 458 mila.
La voce “Ammortamenti” pari a Euro 177 mila (Euro 149 mila al 31 dicembre 2014) fa riferimento ad
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per Euro 104 mila e delle immobilizzazioni immateriali per
Euro 73 mila.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
La voce “Accantonamenti e svalutazioni” di Euro 1.171 mila (Euro 1.004 mila al 31 dicembre 2014) si riferisce
per Euro 818 mila alla svalutazione delle azioni Veneto Banca detenute in portafoglio per effetto di
deliberazioni consigliari della stessa, per Euro 229 mila all’accantonamento di un fondo rischi per contenziosi
con ex dipendenti e per Euro 124 mila all’accantonamento di un fondo rischi operato a fronte di un contenzioso
con un consulente coinvolto in un’analisi di un’operazione straordinaria.
20. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
PROVENTI FINANZIARI
Il dettaglio della voce in oggetto è dettagliabile come segue:
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
Interessi attivi su crediti finanziari
Interessi attivi bancari
Altri
Totale Proventi Finanziari
31-dic-14
1.162
0
0
1.162
Variazioni
853
2
28
883
309
(2)
(28)
279
La voce “Interessi attivi su crediti finanziari” comprende principalmente gli interessi attivi sui finanziamenti
erogati per la normale gestione d’impresa alle società controllate e riflette principalmente l’esposizione
debitoria della ex controllata Volteo Energie S.p.A., i cui interessi attivi al 31 dicembre 2014 ammontano a
Euro 112 mila, e l’esposizione debitoria della controllata Waste Italia S.p.A., i cui interessi attivi al 31 dicembre
2014 ammontano a Euro 928 mila.
ONERI FINANZIARI
Il dettaglio della voce in oggetto è dettagliabile come segue:
Valori in €/000
Descrizione
Commissioni e spese bancarie
Interessi passivi finanziari
Interessi passivi POC
Interessi passivi leasing
Totale Oneri Finanziari
31-dic-15
(51)
(1.292)
(1.598)
(52)
(2.993)
31-dic-14
(8)
(765)
(525)
(54)
(1.352)
Variazioni
(43)
(527)
(1.073)
2
(1.641)
La voce “Interessi passivi finanziari” comprende gli interessi sul finanziamento Banca Marche per Euro 232
mila (tasso Euribor Media 6 mesi + spread), gli interessi su un ulteriore finanziamento Banca Marche e su
Banca Intermobiliare di Investimenti, entrambi rinvenienti dalla fusione Sostenya, rispettivamente per Euro
56 mila (tasso Euribor Media 6 mesi + spread) e per Euro 29 mila (tasso fisso del 3,2%).
La voce comprende inoltre gli interessi passivi sui finanziamenti erogati dalle società controllate e
comprendono principalmente gli interessi verso la ex controllata Volteo Energie S.p.A., i cui interessi passivi
per l’esercizio 2015 ammontano a Euro 436 mila (tutti questi rapporti sono regolati a tassi di mercato), gli
interessi relativi al rateizzo di imposte per complessivi Euro 199 mila e interessi di mora per Euro 2 mila.
La voce “interessi passivi POC” si riferisce esclusivamente agli interessi sui prestiti obbligazionari convertibili
Jinko per Euro 234 mila, WIZ per Euro 539 mila e Geotea per Euro 825 mila.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Gli interessi passivi sui leasing si riferiscono esclusivamente agli interessi sull’immobile di via Washington,
apportato dalla fusione inversa con Sostenya occorsa nel 2014 e ceduto nel mese di dicembre alla controllata
indiretta 19 RE S.r.l.
PROVENTI (ONERI) NETTI DA PARTECIPAZIONI
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
Dividendi
Proventi (Oneri) da partecipazioni
Minusvalenze
Svalutazioni di partecipazioni
Totale Oneri netti da partecipazioni
31-dic-14
16.624
(1.055)
(8.483)
(38.027)
(30.941)
Variazioni
670
2.253
0
0
2.923
15.954
(1.055)
(8.483)
(38.027)
(31.611)
La voce “Oneri netti da partecipazioni” si riferisce per Euro 16.624 mila al provento da partecipazioni
rinveniente interamente dal dividendo a favore della società Gruppo Waste Italia S.p.A. liquidato nell’esercizio
da Ecoema, nonché all’onere non ricorrente per complessivi Euro 1.055 mila derivante dall’accordo transattivo
con un ex amministratore della controllata SEI Energia S.p.A. Il saldo accoglie inoltre gli effetti minusvalenti
connessi per complessivi Euro 8.483 mila all’operazione di Hive-off e dalla distribuzione di un dividendo in
natura tramite distribuzione di azioni Innovatec (di cui per Euro 8.058 mila riferibili al conferimento della
partecipazione in Volteo Energie S.p.A ad Innovatec S.p.A. e per Euro 425 mila alla perdita di controllo in
Innovatec S.p.A.) e svalutazioni di partecipazioni per Euro 38.027 mila. Le svalutazioni apportate
nell’esercizio, riferibile alla partecipazione in Waste Italia Partecipazioni S.r.l. per Euro 30.350 mila, alla
partecipazione in SEI Energia S.p.A per Euro 2.082 mila e alla partecipazione in SUN RT 02 S.r.l per Euro
5.595 mila, si sono originate a seguito del test di impairment eseguito da un esposto indipendente, del quale si
è data menzione nella nota 3 alla quale si rimanda per maggiori dettagli.
21. IMPOSTE
Il dettaglio della voce in oggetto è dettagliabile come segue:
Valori in €/000
Descrizione
31-dic-15
31-dic-14
Variazioni
Proventi/(Oneri) da consolidato fiscale
320
299
21
Proventi/(Oneri) da consolidato fiscale
320
299
21
Imposte differite attive
(375)
(114)
(261)
Imposte differite
(375)
(114)
(261)
Altre
(197)
0
(197)
Altre
Totale Imposte
(197)
(252)
0
185
(197)
(437)
I proventi da consolidato fiscale pari ad Euro 320 mila sono stati calcolati sulla perdita fiscale del 2015 che a
seguito dell’adesione al consolidato fiscale viene riconosciuta al Gruppo, mentre le imposte differite attive pari
ad Euro (375) mila si riferiscono all’accantonamento delle imposte anticipate sui compensi amministratori non
pagati (Euro 21 mila), all’iscrizione di imposte anticipate sui fondi rischi accantonati nell’esercizio (Euro 85
mila) al netto del rilascio della quota 2015 delle imposte anticipate sui costi di aumento di capitale iscritti nelle
poste di patrimonio netto (Euro 76 mila), al rilascio di anticipate a seguito del pagamento dei compensi
amministratori relativi agli esercizi precedenti (Euro 31 mila), al rilascio di anticipate in seguito all’utilizzo
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
del fondo rischio stanziato negli anni precedenti per causa lavoro (41 mila Euro), al rilascio di anticipate sulle
perdita fiscali 2006/2008 in quanto ritenute non più recuperabili (Euro 282 mila) ed infine all’adeguamento
dell’aliquota dal 27,5% al 24% delle imposte anticipate operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che
si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge
n.208 del 28 dicembre 2015 (Euro 51 mila).
La voce “Altre” pari a Euro 197 mila si riferisce alle sanzioni/interessi sulle rate pagate in ritardo relative alle
imposte rateizzate (Euro 17 mila) nonché le sanzioni ed interessi dell’anno 2015 calcolate sulle imposte che
risultano non pagate dalla società, precisamente sull’imposta Ires ed Irap anno 2013 rinvenienti dalla fusione
di Sostenya, avvenuta lo scorso esercizio, (Euro 3 mila) ed sul debito Ires derivante dal Consolidato Fiscale
Nazionale di Gruppo per l’anno 2014 e 2013 (Euro 177 mila).
Di seguito si riporta la descrizione delle differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di poste
anticipate e differite:
Valori in €/000
Composizione imposte
anticipate
Perdite fiscali pregresse
Imponibile
31/12/2014
Aliquota
Imposta
Imponibile
31/12/2015
Aliquota Imposta
1.857.755
27,50%
510.883
833.333
24,00%
200.000
813.030
31,40%
255.291
572.007
27,90%
159.590
17.339
27,50%
4.768
17.339
24,00%
4.161
Compensi amministratori
158.788
27,50%
43.667
135.491
24,00%
32.518
Fondo rischi futuri
Totale crediti per imposte
anticipate
150.000
27,50%
41.250
353.239
24,00%
84.777
Costi aucap
Maggior perdita fiscale 2009
855.859
481.046
Movimentazione dell’esercizio:
Valori in €/000
Descrizione
Saldo imposte anticipate al 31/12/2014
Imponibile
Aliquota
Saldo
Imposta
855.859
Imposte anticipate utilizzate nell'esercizio:
Compensi amministratori anni precedenti pagati nel 2015
Fondi rischi
Rilascio quota aucap 2015
Rilascio perdite fiscali pregresse
Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24%
111.363
150.000
241.023
1.024.422
1.470.104
27,50%
27,50%
31,40%
27,50%
3,50%
30.625
41.250
75.681
281.716
51.454
480.726
Subtotale
Imposte anticipate accantonate nell'esercizio:
Compensi amministratori 2015 non pagati
Fondi rischi
88.067
353.238
24,00%
24,00%
21.136
84.777
105.913
481.046
Subtotale
Totale crediti per imposte anticipate al 31.12.2015
La riconciliazione tra le imposte teoriche dell’anno e quelle effettive è la seguente:
Riconciliazione tra Utile fiscale da bilancio e onere fiscale teorico (IRES)
Descrizione
Valore
Imposta
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Risultato prima delle imposte
Onere fiscale teorico
-€ 35.746.878
24,00%
-
8.579.251
Variazioni in aumento rispetto all'utile civilistico
Variazioni adozione principi IAS/IFRS
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi
Altre
€ 31.063
€ 441.306
€ 50.238.740
€ 7.455
€ 105.913
€ 12.057.297
Totale variazione in aumento
€ 50.711.108
€ 12.170.666
Dividendi da società controllate
Variazioni adozione principi IAS/IFRS
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti
Altre
€ 15.792.800
€ 241.023
€ 261.363
€ 3.457
€ 3.790.272
€ 57.846
€ 62.727
€ 830
Totale variazione in diminuzione
€ 16.298.644
€ 3.911.675
Imponibile teorico IRES
-€ 1.334.414
-€ 320.259
Variazioni in diminuzione rispetto all'utile civilistico
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
INFORMATIVA SUI RISCHI
Di seguito si riporta il dettaglio delle attività e passività finanziarie richiesto dall’IFRS 7 e dell’IFRS 13
nell’ambito delle categorie previste dallo IAS 39.
La tabella che segue riporta il valore contabile al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 delle
attività/passività finanziarie riclassificate secondo le categorie IAS 39.
Valori in euro migliaia
Criteri applicati nella valutazione degli strum enti finanziari
Valore di
Fair value Fair value
Costo
Fair value
Altri IFRS
bilancio al
a CE
a PN
ammortizzato
al 31.12.15
31.12.15
ATTIVITA'
Partecipazioni
Altre attività finanziarie non correnti
Crediti commerciali
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
0
0
0
0
0
0
2.976
0
0
0
0
0
0
61.584
11.381
10.619
2.776
74
55.700
0
0
0
0
0
55.700
61.584
11.381
10.619
2.776
74
55.700
61.584
11.381
10.619
2.776
74
PASSIVITA'
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività correnti
Debiti per Imposte correnti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
27.308
25.117
8.344
16.458
0
0
0
0
0
6.137
27.308
25.117
8.344
16.458
0
27.308
25.117
8.344
16.458
0
Valori in euro migliaia
Criteri applicati nella valutazione degli strum enti finanziari
Valore di
Fair value Fair value
Costo
Fair value
bilancio al
Altri IFRS
a CE
a PN
ammortizzato
al 31.12.14
31.12.14
ATTIVITA'
Partecipazioni
Altre attività finanziarie non correnti
Crediti commerciali
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
41.725
7.829
4.845
22.560
1.434
156.029
0
0
0
0
0
156.029
41.725
7.829
4.845
22.560
1.434
156.029
41.725
7.829
4.845
22.560
1.434
PASSIVITA'
Passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
Altre passività correnti
Debiti per Imposte correnti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
84.790
22.267
7.046
12.392
0
0
0
0
0
5.729
84.790
22.267
7.046
12.392
0
84.790
22.267
7.046
12.392
0
I principali rischi identificati e attivamente gestiti dalla società sono i seguenti:
 il rischio di credito: col quale si evidenzia la possibilità di insolvenza (default) di una controparte o
l’eventuale deterioramento del merito creditizio assegnato;
 il rischio di mercato: derivante dall’esposizione alle fluttuazione dei tassi di interesse;
 il rischio di liquidità: che esprime il rischio che le risorse finanziarie disponibili risultino insufficienti
a mantenere i propri impegni di pagamento.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
La società attribuisce grande importanza al presidio dei rischi e ai sistemi di controllo, quali condizioni per
garantire una gestione efficiente dei rischi assunti.
GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO
Gli strumenti finanziari della società comprendono i finanziamenti bancari, depositi bancari a vista e a breve
termine e prestiti obbligazionari. Simili strumenti sono destinati a finanziare essenzialmente le attività
operative del Gruppo. I rischi principali generati dagli strumenti finanziari della società sono il rischio di tasso
di interesse, il rischio di liquidità e il rischio di credito.
Rischio di tasso d’interesse
Gruppo Waste Italia S.p.A. alla data del 31 dicembre 2015 ha in essere un finanziamento a medio e lungo
termine con Banca Marche di nominali Euro 10 milioni a tasso variabile amortising (euribor 6 mesi + 3,5%)
scadenza 5 anni e con preammortamento di un anno (all’interno dei cinque anni). Al 31 dicembre 2015 il debito
residuo è di Euro 4,1 milioni. Inoltre ha in essere i seguenti prestiti obbligazionari convertibili:
 POC Jinko: prestito obbligazionario convertibile emesso in data 27 settembre 2013, scaduto al 31
dicembre 2015, interamente sottoscritto da Jinko Solar nell’ambito della transazione sottoscritta in
data 21 giugno 2013 (pari a Euro 2,9 milioni). Il POC è costituito da n°1.474.245 obbligazioni del
valore nominale di Euro 2,00 cadauna convertibili in azioni ordinarie Kinexia (oggi Gruppo Waste
Italia S.p.A.) prive di valore nominale, con cedola semestrale al tasso del 5% annuo. Per il mancato
rimborso dello stesso si rimanda a quanto illustrato nel rischio di liquidità.
 POC WIZ: prestito obbligazionario convertibile emesso in data 14 agosto 2014 in favore di WIZ
nell’ambito dell’acquisizione del 32,718% di Waste Italia Holding S.p.A. (pari a Euro 6,1 milioni). Il
POC è costituito da n. 2.617.201 obbligazioni del valore nominale di Euro 2,33 cadauna convertibili
in azioni ordinarie Kinexia prive di valore nominale, con cedola semestrale al tasso del 6% annuo.
 POC Savona: prestito obbligazionario convertibile emesso in data 27 novembre 2014 in favore dei
soci cedenti la proprietà della società Geotea S.p.A. nell’ambito dell’operazione di emissione di
un’obbligazione quotata da parte di Waste Italia. Tale POC è caratterizzato da importo pari ad Euro
10 milioni, maturità a 3 anni (il 27 novembre 2107), cedola fissa annua del 6% con pagamento degli
interessi semestrale e rimborso completo alla scadenza.
L’esposizione al rischio di tasso si limita al summenzionato contratto di finanziamento bancario, avendo i POC
tassi fissi. Avendo dunque una prevalenza di strumenti finanziari a tasso fisso non sono state poste in essere
coperture tramite strumenti finanziari derivati.
Rischio di credito
La società ha essenzialmente crediti verso società partecipate per effetto dell’attività di service che svolge per
le stesse e per attività di finanziamento infragruppo principalmente per acquisto di partecipazioni.
Si fornisce di seguito il dettaglio dello scadenziario dei crediti commerciali (valori in Euro):
Esposizione
11.381.376
scaduto di cui non scaduto di cui da
oltre 30 gg.
più di 30 gg
11.094.117 287.260
8.654
278.606
Corrente
Scaduto
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità riguarda la capacità della Società di far fronte ai propri impegni di pagamento, facendo
ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile.
La Società pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla
base dei cash flow prospettici derivanti dai management fees, contratti di services con le società del Gruppo
nonché dagli stock di crediti/debiti esistenti, adeguate disponibilità finanziarie per far fronte agli impegni
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
operativi sia attesi che scaduti e, se del caso, rimodulando gli stessi secondo piani di rientro con controparti
legali consulenziali finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale.
L’anno 2015 è stato estremamente critico per la Società e per il Gruppo. A livello di Gruppo, oltre alle
problematiche avute sui risultati della sub holding Ambiente, la generazione di cassa dell’anno è risultata
oltremodo inficiata e quindi la Società ha risentito di effetti negativi principalmente dovuti ai seguenti
accadimenti:
i)
allungamento nelle tempistiche di finalizzazione dell’accordo preliminare Gruppo Waste Italia /
Biancamano che ha comportato uno slittamento da parte del consiglio di amministrazione della
capogruppo quotata della proposta, inizialmente comunicata al mercato mediante comunicato
stampa del 22 aprile 2015, di aumento di capitale in Gruppo Waste Italia S.p.A. con diritto di
opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto Debt/Equity (“D/E”) venutosi a
deteriorare anche a seguito di alcune svalutazioni straordinarie effettuate nel corso dell’esercizio
2014 . Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post Fusione determinerà
le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, del rapporto suddetto;
ii)
allungamenti nella realizzazione del parco eolico di Ciro’ per fattori esogeni. Il completamento
del parco sembrerebbe allo stato attuale più concreto per via di una manifestazione di interesse
inviata al Gruppo da un fondo di investimento al fine di acquisire la titolarità del parco “in
contruendo” per un valore complessivo di Euro 3,6 milioni di cui il 50%, in caso di esito positivo
della trattativa, pagabile entro i prossimi 12 mesi.
iii)
azione giudiziaria avvenuta ai danni di SEI Energia S.p.A. tramite decreto ingiuntivo notificato da
parte di Banca Monte dei Paschi “MPS”, secondo maggior azionista di SEI Energia S.p.A., in
riferimento ad un coobbligo di Euro 4 milioni su crediti che MPS vanta verso ASM in liquidazione
e in concordato preventivo S.p.A.. Tale aggressione ha di fatto allungato le tempistiche
dell’operazione di rimodulazione in corso con le banche finanziatrici della società e complicato la
cessione del business del teleriscaldamento, allungandone i tempi di potenziale realizzazione. Al
fine comunque di assicurare l’operatività del business del teleriscaldamento ai tre comuni
dell’hinterland torinese, SEI Energia S.p.A. ha concesso, in data 30 settembre 2015, il ramo
d’azienda del teleriscaldamento in fitto per 24 mesi alla Volteo Energie S.p.A. 20 a fronte di un
canone annuale di Euro 1,1 milioni pagabile mensilmente.
I rapporti di leverage attuale di Gruppo non permettono di incrementare le linee di credito bancarie a servizio
del business per autofinanziamento, di fatto impedendo la creazione di un liquidity buffer sufficiente a far
fronte ad impegni inattesi.
In sintesi, i minori flussi di cassa garantiti dalla situazione corrente, l’allungamento delle tempistiche
necessarie a completare le dismissioni di assets no core, i flussi prevedibili per i prossimi dodici mesi a budget,
nonché le difficoltà di accesso al credito bancario per via dell’elevato leverage, hanno determinato la decisione,
al fine di mitigare il più possibile il rischio liquidità, di non onorare secondo le scadenze contrattuali alcuni
rilevanti impegni finanziari assunti dalla capogruppo e di rimodulare e ristrutturare tali impegni in conformità
dei nuovi cash flow prospettici stimati.
Sulla base dei programmati interventi ampiamente descritti nel paragrafo relativo alla continuità aziendale e
assumendo l’assenza di interventi finanziari derivanti dai coobblighi verso società correlate del socio di
riferimento Sostenya Group Plc, quali Gaon S.r.l. (per Euro 10 milioni dove si è richiesto un patto di non
petendum a Banca Marche), Volteo Energie S.p.A. (per Euro 2,5 milioni dove si è richiesto un piano di
rimodulazione a Jinko Solar Ltd) nonché verso Innovatec S.p.A. (quest’ultimo legato a garanzie dirette della
capogruppo sull’emissione obbligazionaria “Mini Bond” di Euro 10 milioni scadenza 2020) si ritiene che la
Società possa assicurare il regolare pagamento e incasso delle proprie partite debitorie e creditorie.
20 Ora correlata a seguito dell’operazione di Hive Off già ampiamente descritta nella presente Relazione che ha portato alla cessione del business delle rinnovabili e dell’efficienza energetica alla ora
correlata Innovatec S.p.A. per effetto del dividendo straordinario in natura in azioni Innovatec erogato da WIG in data 11 novembre 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Ove le sopracitate modalità di copertura non si realizzassero o si realizzassero in misura parziale o non nei
modi e tempi previsti, la Società potrà intervenire accelerando la dismissione di assets no core come gli
impianti di biodigestione siti a Latina, la partecipazione detenuta in SEI Energia S.p.A. e la partecipazione
ASGA S.r.l. (di cui la Società detiene il 49% mentre il restante 51% è detenuto da ASM Vigevano) titolare di
una autorizzazione per un impianto FORSU. La Società potrà altresì ricorrere ad operazioni straordinarie e/o
di rafforzamento patrimoniale, utilizzando l’espressa delega quinquennale conferita dall’assemblea
straordinaria degli azionisti dell’Emittente del 17 settembre 2013 al Consiglio di Amministrazione ad
aumentare il capitale sociale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo (comprensivo di
sovrapprezzo) di Euro 150 milioni. L’ammontare residuo ancora disponibile della delega concessa alla data di
approvazione della presente Relazione è pari a Euro 99,5 milioni.
Si ricorda inoltre che, gli Amministratori, nel valutare positivamente la compatibilità della distribuzione del
dividendo straordinario con quanto dichiarato nel comunicato del 22 aprile 2015 “Kinexia presenta alla
comunità finanziaria e ai media il nuovo piano industriale 2015-2017” in relazione alla necessità di un
“aumento di capitale in Kinexia con diritto di opzione di Euro 30 milioni al fine di riequilibrare il rapporto
Debt/Equity (“D/E”)”, hanno tenuto in considerazione – sebbene il rapporto D/E sia peggiorato per effetto
delle perdite consolidate conseguite dal Gruppo nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, benché mitigato
dai benefici derivanti dall’uscita dal perimetro di consolidamento, a seguito del dividendo straordinario,
dell’indebitamento finanziario netto di Innovatec e di Volteo Energie e delle sue controllate – anche della
prospettata fusione per incorporazione del Gruppo Biancamano in Kinexia (“Fusione”), la quale verrà
finalizzata solo se si addiverrà alla ristrutturazione del debito di Biancamano tramite la conversione di parte
dell’esposizione debitoria in capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del Gruppo. E’
inoltre previsto, successivamente alla stipula dell’atto di fusione, un aumento di capitale di circa Euro 10
milioni rivolto al mercato finalizzato a consolidare la posizione finanziaria del Gruppo nella sua configurazione
attesa post fusione. Conseguentemente, facendo riferimento all’aumento di capitale in Kinexia di cui al
comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito dello
slittamento della prospettata Fusione. Il piano industriale che verrà redatto dal nuovo gruppo integrato post
Fusione determinerà le future necessità finanziarie per lo sviluppo e per il riequilibro, se del caso, dei ratio
patrimoniali. Nel frattempo, il versamento in conto futuro aumento di capitale pari a 5 milioni di euro da parte
dell’azionista di riferimento di Gruppo Waste Italia S.p.A., Sostenya Group Plc, citato nel richiamato
comunicato del 27 agosto 2015, è avvenuto in data 22 settembre 2015.
Per un’analisi più dettagliata del rischio in oggetto si rimanda a quanto riportato ai fini dell’IFRS 7 nel capitolo
“Gestione dei rischi finanziari della Società” della Nota illustrativa al Bilancio separato al 31 dicembre 2015
e al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale”.
Operazioni a termine e strumenti derivati
La società non ha sottoscritto, come nel corso degli esercizi precedenti, operazioni di copertura del rischio di
tasso sui finanziamenti ricevuti.
Al 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. detiene inoltre nr. 3.240.895 warrant di Innovatec S.p.A. I
warrant sono validi per sottoscrivere a partire dal 2 gennaio 2015 e fino al 13 gennaio 2017 – alle condizioni
e secondo le modalità del regolamento warrant– azioni ordinarie di Innovatec S.p.A. (c.d. “Azioni di
Compendio”) in ragione di 1 azione di Compendio per ogni 3 warrant presentati per l’esercizio. Le Azioni di
Compendio avranno godimento regolare, pari a quello delle azioni della società negoziate sull’AIM in
circolazione alla data di emissione. Al 31 dicembre 2015 i warrant in portafoglio avevano un valore pari a Euro
583 mila (sulla base della quotazione degli stessi al 31 dicembre 2015). Alla data del 31 marzo 2016 la
quotazione si è attestata a Euro 0,092 a warrant per un valore complessivo di Euro 298 mila.
Garanzie ed impegni di Gruppo Waste Italia
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Alla data del 31 dicembre 2015 Gruppo Waste Italia ha prestato garanzie (tramite fidejussioni, lettere di
patronage, ecc.) per complessivi Euro 172 milioni. Gruppo Waste Italia risulta inoltre coobligata, unitamente
alla controllata SEI Energia, per circa Euro 48,13 milioni al 31 dicembre 2015 in via sussidiaria con ASM
S.p.A. in liquidazione e in concordato preventivo e la sua controllata Global Costruzioni S.r.l. (già Pianeta
S.r.l.) in riferimento alle cessioni di ramo operate nell’acquisto di SEI Energia.
Si precisa che Gruppo Waste Italia S.p.A. risulta coinvolta nell’Obbligazione Sussidiaria avendo rilasciato una
lettera di patronage impegnativa nell’interesse di SEI Energia S.p.A. e a favore delle banche finanziatrici di
SEI Energia S.p.A. stessa (Unicredit, Intesa, BIIS), azionabile nel caso di event of default di Sei Energia S.p.A.
rispetto alle obbligazioni verso tali banche. Per maggiori dettagli si veda quanto riportato a riguardo nel
capitolo 18 (par. 18.3.8) della Relazione sulla Gestione.
Si segnala inoltre che Gruppo Waste Italia ha in essere pegni nei confronti di Banca Intermobiliare e Gestione
(“BIM”) e Banca Popolare dell’Emilia Romagna (“BPER”) sulle proprie azioni.
Nello specifico:
 BIM: sono state date in pegno nr. 3.000.486 azioni di proprietà dell’azionista di riferimento Sostenya
Group Plc a fronte di un mutuo chirografario (“Mutuo BIM”) erogato in data 7 luglio 2008 il cui
valore residuale ad oggi risulta essere di circa Euro 1,3 milioni (“Esposizione BIM”), alla Sostenya
S.p.A. (già Allea S.p.A.), holding di partecipazioni detenuta dalla famiglia Colucci e controllante del
Gruppo Waste Italia S.p.A. (già Kinexia S.p.A.), prima della sua fusione per incorporazione in
quest’ultima. Alla data della presente relazione il totale delle azioni vendute a mercato giornalmente
dal 27 gennaio 2016 e terminate in data 15 marzo 2016 sono risultate pari a n. 1.350.306 azioni. La
vendita è occorsa a seguito della chiamata in causa di Sostenya Group Plc a titolo di garante indiretto
nell’ambito del mancato rimborso nei tempi contrattuali previsti del finanziamento in oggetto.
 BPER: sono state date in pegno nr. 1.200.000 azioni di proprietà dell’azionista di riferimento Sostenya
Group Plc - custodite nel dossier n.25/35035 presso BIM - le quali costituiscono garanzia di un mutuo
chirografario già erogato da Meliorbanca S.p.A. (ora BPER) ad una società correlata di Sostenya
Group Plc, Gaon S.r.l.. Alla data della presente relazione, tutte le azioni date in pegno sono state
vendute a mercato a partire dal 5 febbraio 2016 a seguito della chiamata in causa di Sostenya Group
Plc a titolo di garante indiretto nell’ambito del mancato rimborso, nei tempi contrattuali previsti del
finanziamento in oggetto.
In riferimento all’Esposizione BIM, la stessa risulta oltremodo garantita anche da n. 24.845 azioni di Veneto
Banca che Sostenya S.p.A., ora iscritta nell’attivo della Società a seguito dell’operazione di fusione inversa,
veniva costretta ad acquistare, al complessivo prezzo di carico di Euro 1 milione, in aperto conflitto di interessi
(BIM era controllata da Veneto Banca) e al fine di costituire un’ulteriore garanzia per gli obblighi di rimborso
del Mutuo BIM. Inoltre, secondo Gruppo Waste Italia S.p.A. e Sostenya Group Plc, BIM si è resa responsabile
di mala gestio nella prestazione dei servizi di investimento e nel mantenimento delle garanzie sulle azioni
Veneto Banca, le quali dal momento dell'acquisto da parte di Sostenya S.p.A. hanno perso oltre l'80% del
proprio valore, il che è concausa sia della difficoltà finanziaria della Società, sia del rifiuto BIM di soddisfarsi
sulle stesse.
A questo proposito si sottolinea che la Società aveva espressamente invitato BIM a soddisfarsi sulle azioni
Veneto Banca facenti parte del pacchetto delle garanzie dell’Esposizione BIM. In particolare, con lettera del
24 giugno 2015, Gruppo Waste Italia S.p.A. chiedeva a BIM (i) di estinguere anticipatamente l’Esposizione
BIM, (ii) di incamerare, a copertura del differenziale occorrente per l’estinzione dell’Esposizione BIM le n.
24.845 azioni Veneto Banca, (iii) di liquidare gli interessi maturati dall’estinzione dell’Esposizione BIM, e
(iv) di provvedere alla chiusura del dossier liberando tutte le azioni in pegno.
BIM con raccomandata A.R. del 08/07/2015, dichiarava di non poter dar seguito alle richieste e, in particolare,
di non poter procedere né alla chiusura del dossier a pegno né all’estinzione anticipata dell’Esposizione BIM,
affermando che “le n. 24.845 azioni Veneto Banca sono strumenti finanziari illiquidi”. In data 28 settembre
2015, BIM comunicava alla Società la risoluzione del medesimo mutuo ed intimava alla medesima il
pagamento dell’Esposizione BIM avvisando che in caso di mancato pagamento la Banca avrebbe provveduto
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
all’escussione del pegno. A nulla sono valse le reiterate richieste ed intimazioni dell’Emittente di contabilizzare
il controvalore delle azioni Veneto Banca a deconto dell’esposizione in essere per il finanziamento e di
comunicare il differenziale necessario per l’estinzione del medesimo.
Dal 27 gennaio 2016, BIM ha iniziato a procedere all’escussione del pegno vendendo presso il mercato
telematico di borsa italiana le azioni. Tali vendite hanno generato sul mercato, considerando che il titolo
Gruppo Waste Italia S.p.A. è un titolo a bassa liquidità, un effetto “valanga” specialmente sui piccoli
risparmiatori determinando un maggior peso di ordini di vendita rispetto agli ordini di acquisto a mercato.
Sostenya Group Plc e Gruppo Waste Italia S.p.A. hanno iniziato e stanno percorrendo le opportune azioni
legali a tutela dei loro interessi nonché di tutti gli azionisti di minoranza.
STATO DELLE PRINCIPALI VERTENZE GIUDIZIARE IN CORSO AL 31 DICEMBRE 2015
Non si segnalano ulteriori cause rispetto a quelle commentate nel medesimo capitolo delle Note Illustrative al
bilancio consolidato al quale si rimanda.
TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che, nel corso del 2014,
la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione
stessa.
EVENTI E OPERAZIONI NON RICORRENTI
Tra le operazioni non ricorrenti che hanno interessato Gruppo Waste Italia S.p.A. si ricorda un accordo
transattivo con un ex amministratore e l’operazione di Hive-off e il conseguente distribuzione di un dividendo
straordinario in azioni Innovetec.
Nel corso del 2015, il Gruppo, al fine di dare vita alla nuova realtà integrata con Biancamano (in forza
dell’accordo sottoscritto tra le parti in data 5 agosto 2015) ha avviato e concluso il progetto strategico di
separazione delle attività relative allo sviluppo dell’efficienza energetica dalle altre attività, consentendo così
un focus nel business dell’ambiente.
A tal fine, tramite l’erogazione di un dividendo straordinario in natura della partecipazione di Innovatec,
Gruppo Waste Italia S.p.A. si è “spogliata” (“Hive Off”) del business delle rinnovabili (comprensivo dei settori
dell’efficienza energetica e EPC e General contracting) non più ritenuto core per quest’ultima. Anteriormente
al dividendo straordinario, il Gruppo Waste Italia S.p.A. ha ceduto, tramite una operazione di conferimento
alla controllata Innovatec S.p.A. (quotata all’AIM Italia), il 100% del capitale sociale di Volteo Energie S.p.A.
Al fine di addivenire a tale strutturazione societaria, in parziale esecuzione del succitato processo
riorganizzativo in data 16 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto il 100% della sua partecipazione in
SUN RT 02 S.r.l. a Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) per Euro 10.000 e successivamente in
data 28 luglio 2015 Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Sun RT 02 S.r.l:
i)
il 100% del capitale sociale di IGM S.r.l. per Euro 100;
ii)
il 100% di Castelvetrano Windpower S.r.l. per Euro 100;
iii)
l’80% di Sassari Biogas Società agricola S.r.l. per Euro 10.000;
iv)
il 100% di E-Vento Cirò S.r.l. per Euro 10.000;
v)
il 100% di ER società agricola a r.l. per Euro 10.000;
vi)
il 100% di Bioenergie Italia società agricola a r.l. per Euro 10.000;
vii)
il 50% di K&T Ambiente S.r.l. per Euro 10.000;
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
viii)
il 10% di Ecoema S.r.l. per euro 616.965 (il restante 38,05% è stato ceduto in data 30 luglio 2015
a Kinexia S.p.A. –oggi Gruppo Waste Italia S.p.A. per Euro 2.347.533).
L’operazione di Hive Off è stata attuata mediante un aumento del capitale sociale di Innovatec (deliberato con
esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma quarto, del Codice Civile, riservato a Kinexia
– ora Gruppo Waste Italia S.p.A.) liberato mediante conferimento della Partecipazione Volteo, a fronte
dell’emissione, da parte di Innovatec, di n. 3.846.153 nuove azioni ordinarie per un controvalore pari ad Euro
9.999.997,80 (il “Valore della Partecipazione Volteo”) da imputarsi interamente a capitale, con conseguente
aumento del capitale sociale da Euro 5.027.858 ad Euro 15.027.855,80.
Il succitato conferimento della partecipazione in Volteo Energie S.p.A. ha comportato, essendo la stessa iscritta
ad un valore di carico di Euro 18.057 mila, l’iscrizione di una minusvalenza da Euro 8.058 mila.
Nell’ambito delle fin qui richiamate operazioni societarie e conseguentemente alle stesse in data 27 ottobre
2015 l’Assemblea degli Azionisti di Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) ha approvato la
distribuzione di un dividendo straordinario in natura mediante assegnazione di n. 1 azione della controllata
Innovatec S.p.A ogni n.10 azioni ordinarie del Gruppo Waste Italia S.p.A., per un valore contabile delle riserve
disponibili pari a massimi Euro 14.194.122,25. Le azioni Innovatec S.p.A. sono state messe a disposizione a
partire dal 11 Novembre 2015, per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso
Monte Titoli Spa, previo stacco, in data 9 Novembre 2015 (record date 10 novembre 2015) della cedola n.5.
La partecipazione residua in Innovatec successiva alla data di perdita del controllo è pari al 17,47% del capitale
sociale dell’entità (pari a nr. 1.549.858 azioni). Tale partecipazione è stata classificata come strumento
finanziario disponibile per la vendita ed è stata valutata al fair value rappresentato dal prezzo di borsa corrente
alla data della perdita del controllo di Euro 2,13 per azione che ha comportato l’iscrizione di una minusvalenza
a conto economico di Euro 426 migliaia. Il successivo adeguamento di fair value, che ha comportato
un’ulteriore svalutazione di Euro 945 migliaia, è stato rilevato a patrimonio netto coerentemente con la
classificazione della partecipazione come “disponibile per la vendita”.
Oltre alla fin qui illustrata operazione in data 27 novembre 2015 Gruppo Waste Italia S.p.A. ha trasferito alla
società Waste Italia Partecipazioni Srl tutte le n. 31.062.000 azioni nominative speciali di categoria B di Waste
Italia Holding S.p.A. di sua proprietà (pari al 32,7% del capitale sociale della controllata) per un importo
complessivo di Euro 47.923.608,64. Il debito rinveniente dall’operazione di trasferimento è stato, come da
accordi, convertito in finanziamento infruttifero postergato. A seguito di tale operazione Gruppo Waste Italia
S.p.A. si ritrova a detenere il 91,37% di Waste Italia Partecipazioni S.r.l. che a sua volta detiene il 96,4% di
Waste Italia Holding S.p.A..
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto diffusamente esposto nel capitolo 20 “Eventi e operazioni
significative non ricorrenti” delle Relazione sulla Gestione.
OPERAZIONI CON OBBLIGO DI RETROCESSIONE A TERMINE
La società nel corso dell’esercizio non ha posto in essere alcuna operazione soggetta all'obbligo di
retrocessione a termine.
PATRIMONIO DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE
Si attesta che alla data di chiusura del bilancio non sussistono patrimoni destinati ad uno specifico affare di cui
al n. 20 del 1° comma dell’art. 2427 del Codice Civile.
FINANZIAMENTI DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE
Si attesta che alla data di chiusura del bilancio non sussistono finanziamenti destinati ad uno specifico affare
di cui al n. 21 del 1° comma dell’art. 2427 del Codice Civile.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
INFORMATIVA SULL’ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO
Il controllo sulla Società, ai sensi dell’articolo 93 del Testo Unico, è esercitato da Sostenya Group PLC, holding
di partecipazione e società di diritto inglese sottoposta al Companies Act e regolarmente assoggettata a
tassazione, avente sede legale in St. Michael's House, I George Yard, EC3V 9DF, Londra (UK).
Sostenya Group PLC, quale mera holding di partecipazione, non svolge attività di direzione e coordinamento
della Società ai sensi dell’articolo 2497 del Codice Civile; circostanza, quest’ultima, rilevata in considerazione
dell’assenza degli indici di fatto utili a rivelare l’esercizio di detta attività, oltreché avuto riguardo alla
circostanza che l’Emittente dispone di amministratori indipendenti in numero tale da garantire che il loro
giudizio abbia un peso significativo nell’assunzione delle decisioni consiliari; inoltre, non v’è coincidenza
nella composizione degli organi amministrativi di Sostenya Group PLC e dell’Emittente.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato in Relazione sulla gestione.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 1 - ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ CONTROLLATE E
COLLEGATE AL 31 DICEMBRE 2015
A) Società controllate direttamente
Partecipata da :
Società
Sede
%
Capitale Sociale
Euro
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Waste Italia Partecipazioni
Bensi 3 S.r.l.
Ecoema Srl
SEI Energia S.p.A.
SUN RT 02 S.r.l.
Albania Landfill ALE Sh Pk
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
Durazzo (Albania)
91,37%
100%
90,00%
74,77%
100,00%
90,00%
10.000
100.000
2.310.000
28.700.000
10.000
400.000 **
B) Società controllate indirettamente
SUN RT 02 S.r.l.
Bionergie Italia S.r.l. Società Agricola ***
Castelvetrano Windpower S.r.l.
ER Società Agricola a r.l. **
E-Vento Cirò S.r.l.
Igm S.r.l.
Sassari Biogas S.r.l. soc. agricola
Roma
Mineo (CT)
Roma
Isola di Capo Rizzuto (KR )
Milano
Roma
100%
100%
100%
100%
100%
80%
10.000
20.000
10.000
10.000
10.000
10.000
Waste Italia Holding S.p.A.
Milano
96,4%
18.987.500
Waste Italia S.p.A
Milano
100,0%
10.309.280
Ecoadda
Smaltimenti Controllati SMC S.p.A.
Waste To Water
Verde Imagna
Faeco S.r.l.
Geotea S.p.A. ****
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
76%
100%
100%
100%
100%
100%
98.800
364.000
10.000
10.000
1.550.000
5.467.366
KM Verde S.r.l.
Milano
100,0%
100.000
Bossarino S.r.l. ****
Ecosavona S.r.l.
Vado Ligure (SV)
Savona
100%
70,0%
41.600
46.800
Servizi Energetici Innovativi S.r.l.
Milano
100,0%
10.000
19 RE S.r.l.
Milano
100,0%
10.000
Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
Waste Italia Holding S.p.A.
Waste Italia S.p.A.
Verde Imagna S.r.l.
Geotea S.p.A. ****
SEI Energia S.p.A.
Bensi 3 S.r.l.
C) Società collegate
SUN RT 02 S.r.l.
KT Ambiente S.r.l
Roma
50%
10.000
Kinexia Renevables Energy LLC
Dubai (EAU)
49%
150.000 *
Azienda servizi Gestioni ambientali S.p.A.
Vigevano (PV)
49%
120.000
N.O.V.E. S.p.A.
Grugliasco (TO)
49%
9.983.505
Seta S.p.A.
Settimo Torinese (TO)
49%
7.915.000
Gruppo Waste Italia S.p.A
Ecoema S.r.l.
SEI Energia S.p.A.
Smaltimenti Controllati SMC S.p.A.
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
D) Altre Società
Waste Italia S.p.A.
Ambiente 2.0 Consorzio Stabile
Farthan Società Consortile a.r.l.
Assago (MI)
Piombino (LI)
Innovatec S.p.A.
Primus Management S.r.l.
Albania Landfill ALE Sh Pk
Edizioni Ambiente S.r.l.
Milano
Milano
Durazzo (Albania)
Milano
1%
10%
n.d.
50.000
17,47%
3,01%
90,00%
16,00%
15.027.856
n.d.
n.d.
25.800
Gruppo Waste Italia S.p.A.
* valuta: Dirham
** valuta: Lek
*** società discontinuate ai sensi dell'IFRS 5
**** società fuse in Waste Italia al 1.1.16
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 2 – COMPENSI RICONOSCIUTI AD AMMINISTRATORI, SINDACI, DIRETTORI
GENERALI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITA’ STRATEGICHE
Valori in Euro/000
Compensi amministratori
Nome e Cognome
Pietro Colucci
Marco Fiorentino
Giovanni Bozzetti
(1) (2) (3) (4)
Carica Ricoperta
Nomina
Scadenza della
Carica
Emolumenti per
la carica
Altri compensi
Totale
Presidente ed
Amministratore Delegato
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
265
0
265
Vice Presidente
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
40
0
40
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
30
20
50
Vice Presidente
Edoardo Esercizio
(1) (2) (3) (4) (5)
Amministratore
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
20
25
45
Alessandra Fornasiero
(2)(4)
Amministratore
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
20
15
35
Amministratore
17.09.2013
Approvazione
Bilancio al
31.12.2015
20
0
20
Giuseppe Maria Chirico
(a)
Amministratore
30.05.2014
Dimesso
20
0
20
Valerio Verderio
(b)
Amministratore
5.05.2015
Dimesso
0
0
0
415
60
475
Francesca Sanseverino
Totale amministratori Gruppo Waste Italia Spa
(1) Amministratore indipendente
(2) Membro del Comitato di Controllo Interno
(3) Membro del Comitato per le Remunerazioni
(4) Membro del Comitato Parti Correlate
(5) Lead Indipendent Director
(a) Dimesso in data 18 febbraio 2015
(b) Dimesso in data 24 marzo 2016
Valori in Euro/000
Compensi sindaci
Nome e Cognome
Carica Ricoperta
Nomina
Parisi Antonio
Presidente
26/05/2014
Bolongaro Renato
Sindaco effettivo
26/05/2014
Marzia Nicelli
Sindaco effettivo
26/05/2014
Valori in Euro/000
Compensi dirigenti strategici
Dirigenti Strategici
Scadenza della
Carica
Approvazione
Bilancio al
31.12.2016
Approvazione
Bilancio al
31.12.2016
Approvazione
Bilancio al
31.12.2016
Emolumenti per
la carica
Bonus e altri
incentivi
Altri
compensi
Totale
15
0
0
15
10
0
0
10
10
0
0
10
Compensi totali
198
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 3 -PROSPETTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 149-duodecies DEL
REGOLAMENTO CONSOB – SERVIZI DI REVISIONE E SERVIZI DIVERSI DALLA
REVISIONE RESI DALLA SOCIETA’ DI REVISIONE
Il seguente prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB evidenzia
i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 (espressi in migliaia di euro) per i servizi di revisione e per
quelli diversi dalla revisione resi dalla società di revisione BDO Italia S.p.A.
Valori in Euro/000
Società
BDO Italia S.p.A.
BDO Italia S.p.A.
Tipo di servizio
Servizi di revisione
Altre attività
Destinatario
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Gruppo Waste Italia S.p.A.
Corrispettivo
60
25
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (1/5)
Valori in €/000
31 - Dicembre - 2015
Totale
Volteo
Energie
Spa
Sammartein
Biogas soc.
agricola
Castelvetrano
Windopower
Srl
Ecoema Srl
E-Vento Cirò
Srl
Sei
Sassari Biogas
Srl
58.676
Partecipazioni
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
57.834
0
0
0
4.173
0
24.190
0
Incidenza
98,57%
0,00%
0,00%
0,00%
7,11%
0,00%
41,23%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
60.096
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
97,58%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
11.203
235
44
7
26
163
36
6
Incidenza
98,44%
2,06%
0,39%
0,07%
0,23%
1,43%
0,32%
0,06%
61.584
Altre attività finanziarie non correnti
11.381
Crediti Commerciali
10.619
Altre attività correnti
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
6.568
0
0
0
0
0
0
0
61,85%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
2.776
Attività finanziarie correnti
2.595
112
0
9
37
0
133
0
Incidenza
93,48%
4,03%
0,00%
0,32%
1,33%
0,00%
4,79%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
17.750
0
0
0
16.318
0
0
0
Incidenza
65,00%
0,00%
0,00%
0,00%
59,76%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
27.308
Passività Finanziarie non correnti
25.117
Passività finanziarie correnti
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
9.085
0
0
10
6.288
161
0
1
36,17%
0,00%
0,00%
0,04%
25,03%
0,64%
0,00%
0,00%
8.344
Debiti commerciali
4.454
25
0
0
0
0
986
0
Incidenza
53,38%
0,30%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
11,82%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
15.444
5.219
110
54
39
294
5
Incidenza
93,84%
31,71%
0,67%
0,33%
0,00%
0,24%
1,79%
0,03%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
16.458
Altre passività
Pagina | 267
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (2/5)
Valori in €/000
31 - Dicembre - 2015
Totale
ER Srl Soc.
Agricola
Bioenergie
Italia Srl
Faeco Srl
Waste to Water
Srl
Innovatec
Spa
Bensi 3 Srl
Sun System
Spa
Waste to
Water
S.r.l. (oggi
Aker S.r.l.)
58.676
Partecipazioni
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
57.834
0
0
0
0
2.975
1.059
0
0
Incidenza
98,57%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
5,07%
1,80%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
60.096
0
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
97,58%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
11.203
147
98
22
1
114
24
13
3.950
Incidenza
98,44%
1,29%
0,86%
0,19%
0,01%
1,00%
0,21%
0,11%
34,71%
61.584
Altre attività finanziarie non correnti
11.381
Crediti Commerciali
10.619
Altre attività correnti
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
6.568
0
0
0
0
0
71
0
0
61,85%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,67%
0,00%
0,00%
2.776
Attività finanziarie correnti
2.595
0
0
0
0
27
73
378
0
Incidenza
93,48%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,97%
2,63%
13,62%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
17.750
0
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
65,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
27.308
Passività Finanziarie non correnti
25.117
Passività finanziarie correnti
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
9.085
0
0
0
0
797
14
0
0
36,17%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
3,17%
0,06%
0,00%
0,00%
8.344
Debiti commerciali
4.454
0
0
0
0
1.400
737
0
0
Incidenza
53,38%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
16,78%
8,83%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
15.444
186
127
0
1
1.801
0
569
0
Incidenza
93,84%
1,13%
0,77%
0,00%
0,01%
10,94%
0,00%
3,46%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
16.458
Altre passività
Pagina | 268
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (3/5)
Valori in €/000
31 - Dicembre - 2015
Totale
Pachino PV Components
Energia Srl
Srl
19 RE Srl
Sun RT 02 Srl
Servizi
Energetici
Innovativi
Srl
Roof Garden
Srl
IGM Srl
31 RE
Limited
58.676
Partecipazioni
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
57.834
0
0
0
668
0
0
0
0
Incidenza
98,57%
0,00%
0,00%
0,00%
1,14%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
60.096
0
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
97,58%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
11.203
0
1
4.513
2
2
1
28
20
Incidenza
98,44%
0,00%
0,01%
39,65%
0,02%
0,02%
0,01%
0,25%
0,18%
61.584
Altre attività finanziarie non correnti
11.381
Crediti Commerciali
10.619
Altre attività correnti
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
6.568
0
0
0
6.456
0
0
0
0
61,85%
0,00%
0,00%
0,00%
60,80%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
2.776
Attività finanziarie correnti
2.595
0
0
0
0
0
0
12
0
Incidenza
93,48%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,43%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
17.750
0
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
65,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
27.308
Passività Finanziarie non correnti
25.117
Passività finanziarie correnti
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
9.085
0
0
1.184
0
0
0
0
0
36,17%
0,00%
0,00%
4,71%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
8.344
Debiti commerciali
4.454
0
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
53,38%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
15.444
15
14
4
0
1
22
182
0
Incidenza
93,84%
0,09%
0,09%
0,02%
0,00%
0,01%
0,13%
1,11%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
16.458
Altre passività
Pagina | 269
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (4/5)
Valori in €/000
Totale
31 - Dicembre - 2015
Kinexia
Renewable
Logica Srl
Gruppo Waste
Italia Spa
Waste Italia
Holding Spa
Waste Italia
Partecipazio Abitare Roma Sostenya PLC
ni Srl
GGP
Holding
S.p.A.
58.676
Partecipazioni
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
57.834
15
0
0
0
24.754
0
0
0
Incidenza
98,57%
0,03%
0,00%
0,00%
0,00%
42,19%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
60.096
0
0
12.172
0
47.924
0
0
0
Incidenza
97,58%
0,00%
0,00%
19,76%
0,00%
77,82%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
11.203
44
0
1.366
0
0
0
50
288
Incidenza
98,44%
0,39%
0,00%
12,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,44%
2,53%
61.584
Altre attività finanziarie non correnti
11.381
Crediti Commerciali
10.619
Altre attività correnti
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
6.568
41
0
0
0
0
0
0
0
61,85%
0,39%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
2.776
Attività finanziarie correnti
2.595
19
0
0
0
1.795
0
0
0
Incidenza
93,48%
0,68%
0,00%
0,00%
0,00%
64,66%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
17.750
0
0
0
1.432
0
0
0
0
Incidenza
65,00%
0,00%
0,00%
0,00%
5,24%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
27.308
Passività Finanziarie non correnti
25.117
Passività finanziarie correnti
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
9.085
0
0
40
570
20
0
0
0
36,17%
0,00%
0,00%
0,16%
2,27%
0,08%
0,00%
0,00%
0,00%
8.344
Debiti commerciali
4.454
0
8
1.296
0
0
0
0
0
Incidenza
53,38%
0,00%
0,10%
15,53%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
15.444
0
0
0
0
0
188
6.613
0
Incidenza
93,84%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
1,14%
40,18%
0,00%
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
16.458
Altre passività
Pagina | 270
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
ALLEGATO 4 –DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE (5/5)
Valori in €/000
31 - Dicembre - 2015
Volteo
Energie Spa
Totale
Castelvetrano
Windopower Ecoema Srl
Srl
E-Vento Cirò
Srl
Sei S.p.A.
Bioenergie
Italia Srl
ER Srl
3.286
Ricavi della gestione caratteristica
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
3.286
197
4
15
60
36
64
58
Incidenza
100,00%
6,00%
0,12%
0,46%
1,83%
1,10%
1,95%
1,77%
303
Altri Ricavi e Proventi
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
233
145
0
0
0
0
0
0
Incidenza
76,90%
47,85%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
(2.870)
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
(538)
(44)
0
0
0
0
0
0
Incidenza
18,75%
1,53%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
1.162
Proventi finanziari
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
1.162
112
3
32
0
0
0
0
Incidenza
100,00%
9,64%
0,26%
2,75%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
(2.993)
Oneri finanziari
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
(772)
(437)
0
0
0
0
0
0
Incidenza
25,79%
14,60%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
(30.942)
Proventi (Oneri) da Partecipazioni
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
16.624
0
0
16.624
0
0
0
0
Incidenza
-53,73%
0,00%
0,00%
-53,73%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Valori in €/000
31 - Dicembre - 2015
Ricavi della gestione caratteristica
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
Altri Ricavi e Proventi
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
Proventi finanziari
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
Oneri finanziari
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
Proventi (Oneri) da Partecipazioni
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
Incidenza
Totale
3.286
3.286
100,00%
303
233
76,90%
(2.870)
(538)
18,75%
1.162
1.162
100,00%
(2.993)
(772)
25,79%
(30.942)
16.624
-53,73%
Sanmartein
Biogas soc.
agricola
Sassari
Biogas Srl
Faeco Srl
Waste to
Water Srl
Innovatec Spa Bensi 3 Srl
Sun System
Spa
8
0,24%
4
0,12%
22
0,67%
0
0,00%
0
0,00%
19
0,58%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
15
1,29%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
(109)
3,64%
(1)
0,03%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
Pagina | 271
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Valori in €/000
31 - Dicembre - 2015
PV
Components
Srl
Totale
19 RE S.r.l.
Servizi
energetici
innovativi Srl
Sun RT 02
Srl
Kinexia
Renewable
IGM Srl
Logica Srl
3.286
Ricavi della gestione caratteristica
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
3.286
0
1
1
1
5
0
0
Incidenza
100,00%
0,00%
0,03%
0,03%
0,03%
0,15%
0,00%
0,00%
303
Altri Ricavi e Proventi
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
233
0
2
0
0
0
43
0
Incidenza
76,90%
0,00%
0,79%
0,00%
0,00%
0,00%
14,32%
0,00%
(2.870)
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
(538)
0
0
0
0
0
0
(7)
Incidenza
18,75%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
-0,01%
0,24%
1.162
Proventi finanziari
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
1.162
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
100,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
(2.993)
Oneri finanziari
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
(772)
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
25,79%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
(30.942)
Proventi (Oneri) da Partecipazioni
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
16.624
0
0
0
0
0
0
0
Incidenza
-53,73%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Valori in €/000
31 - Dicembre - 2015
Gruppo
Waste Italia
Spa
Totale
Waste Italia
GGP Holding Waste Italia
Partecipazion
S.p.A.
Holding Spa
i Srl
31 RE
Limited
3.286
Ricavi della gestione caratteristica
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
3.286
2.547
20
224
0
0
Incidenza
100,00%
77,51%
0,61%
6,82%
0,00%
0,00%
303
Altri Ricavi e Proventi
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
233
41
0
0
0
0
Incidenza
76,90%
13,66%
0,13%
0,00%
0,00%
0,00%
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
(2.870)
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
(538)
(488)
Incidenza
18,75%
16,99%
1.162
Proventi finanziari
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
1.162
928
0
0
0
72
Incidenza
100,00%
79,86%
0,00%
0,00%
0,00%
6,20%
(2.993)
Oneri finanziari
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
(772)
(29)
0
0
(196)
0
Incidenza
25,79%
0,97%
0,00%
0,00%
6,55%
0,00%
(30.942)
Proventi (Oneri) da Partecipazioni
Di cui Controllate Consociate Collegate Correlate
16.624
0
0
0
0
0
Incidenza
-53,73%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Pagina | 272
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-Ter del regolamento CONSOB n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni e dell’art. 154-Bis, comma 2del decreto legislativo 24
febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche ed integrazioni
1. I sottoscritti Dott. Pietro Colucci quale Presidente ed Amministratore Delegato e Dott. Raffaele Vanni quale
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gruppo Waste Italia S.p.A. attestano,
tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998,
n. 58:
 l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa;
 l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio
Consolidato nel corso dell’esercizio 2015.
2. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
2.1 Il dott. Raffaele Vanni è stato nominato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
di Gruppo Waste Italia S.p.A. a far data dal 24 settembre 2015.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il Bilancio Consolidato:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità
Europea ai sensi del Regolamento (CEE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19
luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica
e finanziaria dell’emittente.
3.2. La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione,
nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente
alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. Il bilancio consolidato comprende, altresì,
un’analisi attendibile delle operazioni rilevanti con parti correlate.
4. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 154-bis comma 2 del Decreto Legislativo
n. 58 del 1998.
Milano, lì 17 maggio 2016
Presidente ed Amministratore Delegato
Firma del Dirigente Preposto alla
redazione dei documenti contabili
societari
Dott. Pietro Colucci
Dott. Raffaele Vanni
Pagina | 273
Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio separato al 31 dicembre 2015
Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-Ter del regolamento CONSOB n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni e dell’art. 154-Bis, comma 2del decreto legislativo 24
febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche ed integrazioni
1. I sottoscritti Dott. Pietro Colucci quale Presidente ed Amministratore Delegato e Dott. Raffaele Vanni quale
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gruppo Waste Italia S.p.A. attestano,
tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998,
n. 58:
 l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa;
 l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di
Esercizio nel corso dell’esercizio 2015.
2. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
2.1 Il dott. Raffaele Vanni è stato nominato Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
di Gruppo Waste Italia S.p.A. a far data dal 24 settembre 2015.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità
Europea ai sensi del Regolamento (CEE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19
luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica
e finanziaria dell’emittente.
3.2. La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione,
nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente
alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
4. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 154-bis comma 2 del Decreto Legislativo
n. 58 del 1998.
Milano, lì 17 maggio 2016
Presidente ed Amministratore Delegato
Firma del Dirigente Preposto alla
redazione dei documenti contabili
societari
Dott. Pietro Colucci
Dott. Raffaele Vanni
Pagina | 274
Nella sezione della Nota esplicativa dedicata alle valutazioni sulla continuità aziendale, cui si
rimanda per maggiori dettagli, gli Amministratori evidenziano che l’esercizio 2015 è stato
caratterizzato da difficoltà operative del Gruppo. In particolare il business Ambiente ha
registrato significativi scostamenti tra i risultati consuntivi 2015 e quelli previsti dal Piano
Industriale 2015-2017. Per tale motivo la società consolidata Waste Italia S.p.A. ha provveduto
ad approvare nel mese di marzo 2016, un nuovo Piano Industriale 2016/2020 riferito al business
Ambiente, che tiene conto dei suddetti scostamenti e ed ha avviato nello stesso periodo un
processo di rinegoziazione del proprio indebitamento finanziario, rappresentato dal Bond di 200
milioni di Euro (“Bond Waste”), al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal
nuovo Piano.
Gli Amministratori ricordano inoltre che la sostenibilità finanziaria del vecchio Piano Industriale
2015-2017 era peraltro supportata, oltre che dalla prevista capacità autonoma di rimborso del
Bond Waste, dalla dismissione di alcuni assets non più considerati core, fra cui il più importante
era la partecipazione in SEI Energia S.p.A. titolare del business del teleriscaldamento. Peraltro la
società in questione ha avviato nel corso dell’esercizio 2015 un processo di rinegoziazione del
proprio indebitamento finanziario.
In tale contesto, proseguono gli Amministratori, i minori flussi di cassa generati dalle società
operative consolidate, e l’allungamento delle tempistiche necessarie a completare le dismissioni
di assets no core, anche per i motivi di cui sopra, hanno determinato un peggioramento della
situazione finanziaria del Gruppo, e la decisione di non onorare taluni impegni finanziari in
scadenza al 31 dicembre 2015. Gli Amministratori pertanto riportano nelle note che, alla luce di
una stima del fabbisogno finanziario di circa 69 milioni di Euro, necessario per i 12 mesi
successivi alla chiusura dell’esercizio 2015, il Gruppo WIG non disporrebbe di risorse finanziarie
necessarie a coprire il suddetto fabbisogno finanziario, senza i necessari interventi correttivi.
Tali interventi, proseguono gli Amministratori, sono stati individuati in:
•
specifiche richieste di rimodulazione e riscadenziamento dei più significativi impegni
finanziari della società capogruppo e della società consolidata Ecoema S.r.l., già scaduti o
in scadenza nel 2016;
•
benefici dall’esito positivo atteso dei processi di rinegoziazione dei debiti finanziari,
intrapresi da alcune società del Gruppo, quali il Bond Waste e i debiti finanziari di SEI
Energia S.p.A., sopra meglio descritti;
•
cessione di assets non più strategici, quali ad esempio la società E-vento Cirò S.r.l.,
titolare del parco eolico in costruzione;
•
richiesta di postergazione dei crediti vantati dal socio di riferimento, iscritti nel passivo
della società capogruppo Gruppo Waste Italia S.p.A. per circa Euro 6,6 milioni.
Gli Amministratori indicano di avere redatto il bilancio utilizzando il presupposto di continuità
aziendale, pur in presenza delle significative incertezze sopra riportate, che potrebbero fare
sorgere dubbi sulla capacità del Gruppo di operare in continuità, tenuto conto delle azioni
correttive individuate ed in corso di attuazione, per le quali si rimanda più diffusamente alla
sezione della Nota esplicativa dedicata alle valutazioni sulla continuità aziendale, e per le quali
gli Amministratori confidano vi sia una ragionevole aspettativa di buon esito.
Quanto sopra descritto, tenuto conto dello stato di effettiva concretizzazione delle azioni
correttive poste in essere, così come indicate dagli Amministratori, e dello stato di avanzamento
dei suindicati processi di rinegoziazione avviati dalle società consolidate, evidenzia che il
presupposto di continuità aziendale è soggetto a molteplici e significative incertezze, con
possibili effetti cumulati sul bilancio consolidato del Gruppo WIG al 31 dicembre 2015.
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