il nostro progetto - istituto professionale cesare musatti dolo
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il nostro progetto - istituto professionale cesare musatti dolo
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E PER I SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA CESARE MUSATTI 30031 Dolo (VE) – Via Rinascita, 3 Tel. 041410900 fax 041412863 [email protected] www.istitutomusatti.it C.F. 90019790279 C.M. VERH03000V Alla tavola degli Altri. Conoscere persone, saperi e sapori diversi per dare un calcio ai pregiudizi. Progetto dell’I.P. “C. Musatti” Servizi Commerciali e Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera Dolo-VE Dirigente Scolastico: Dott.ssa Rachele Scandella SEZIONE I – PARTERNARIATO A. Capofila del progetto Denominazione Istituto Professionale “Cesare Musatti” Indirizzo Via Rinascita, 3 CAP 30031 Codice fiscale 90019790279 Telefono 041410900 Fax: 041412863 [email protected] PEC: [email protected] E-mail Comune Dolo (VE) Presidente/Legale rappresentante Dott.ssa Rachele Scandella, Dirigente Scolastico Referenti di progetto Prof.sse Cinzia Spingola e Valeria Venneri Recapito telefonico referente di progetto 320/2157450 (Spingola) 3280228233 (Venneri) E-mail referente di progetto [email protected] [email protected] Dati relativi al conto corrente sul quale effettuare il bonifico dell’eventuale contributo assegnato Ufficio postale Numero C/C Intestatario C/C Filiale ABI CAB CIN Banca IBAN Intestatario C/C Breve Descrizione Ruolo nel Progetto Come afferma Amara Lakhous, scrittore migrante di origini algerine, non c’è rispetto fra i popoli senza conoscenza reciproca. Il progetto Alla tavola degli Altri. Conoscere persone, saperi e sapori diversi per dare un calcio ai pregiudizi propone un percorso formativo, insieme culturale e professionalizzante, finalizzato ad abbattere gli stereotipi etnici e a favorire l’inclusione, attraverso l’incontro degli studenti con scrittori di altre culture e con le detenute extracomunitarie del carcere femminile della Giudecca. La cucina – luogo reale e topos artistico, letterario e cinematografico - sarà in entrambi i casi il focus del dialogo interculturale. L’Istituto Professionale “C. Musatti” è proponente e capofila del progetto. Il suo ruolo è quello di promuovere il percorso formativo diretto a due classi (III E e IV A), di realizzare la manifestazione conclusiva aperta alla cittadinanza, di documentare il percorso e pubblicizzarlo, di sollecitare e armonizzare gli interventi dei partner. B. Altri soggetti partner del progetto I partner possono essere Enti locali, associazioni non profit che operano nel settore di interesse e che partecipano all’implementazione delle attività. 1 Denominazione Istituto Comprensivo “F. Morosini” (C.T.P negli Istituti Penitenziari di Venezia) Indirizzo Cannaregio 3022/B CAP 30121 Responsabile per il Progetto e Posizione Massimo Burigana, responsabile di plesso Comune E Mail [email protected] Telefono 041/716629 Breve Descrizione Ruolo nel Progetto Venezia Nel progetto Alla tavola degli Altri. Conoscere persone, saperi e sapori diversi per dare un calcio ai pregiudizi il CTP dell’I.C. “F. Morosini” avrà la funzione centrale di consentire agli studenti dell’I.P. “C. Musatti” di incontrare le detenute extracomunitarie del carcere femminile della Giudecca. Le loro storie e la loro cucina consentirà il confronto interculturale, indispensabile per superare paure e discriminazioni. L’I.C. “F. Morosini”, che si occupa di E.D.A per le detenute della Casa Reclusione Donne di Santa Eufemia, alla Giudecca, è partner del progetto e favorirà le lezioni di cucina a favore degli studenti dell’I.P. “C. Musatti”. C. Partner associati I partner associati possono essere Enti locali, associazioni non profit che operano nel settore di interesse e che non rappresentano un centro di costo. 1 Denominazione Indirizzo 2 3 CIRCOLO AUSER. IERI E OGGI. Riviera del Brenta Ovest Via Fondamenta 4 041 412882 CAP 30031 Comune Ruolo nel Progetto Condivisione e diffusione materiali; collaborazione per il contatto con esperti e per l’organizzazione della manifestazione conclusiva. Denominazione Assessorato Servizi Culturali e Grandi Eventi Indirizzo Palazzo Municipale, via B. Cairoli n. 39 CAP 30031 Ruolo nel Progetto Patrocinio e diffusione materiali; collaborazione per l’organizzazione della manifestazione conclusiva. Denominazione Centro Pace, Comune di Venezia (Assessore Gianfranco Bettin) Indirizzo Edificio Ex Carive, S. Marco 4023 e-mail [email protected], telefono 041.2747645 CAP 30124 Ruolo nel Progetto Condivisione e diffusione materiali; collaborazione per il contatto con esperti e per l’organizzazione di incontri con “scrittrici migranti”. Comune Comune Dolo Dolo (Ve) Venezia SEZIONE II – PROPOSTA PROGETTUALE A. Analisi di contesto L’Istituto Professionale di Stato “Cesare Musatti”, autonomo dal 1988, ha sede a Dolo, cittadina della Riviera del Brenta, zona di notevole interesse turistico, grazie alla vicinanza delle due città storiche – Padova e Venezia – e alla presenza di numerose Ville venete, cui si affianca un vivace distretto produttivo industriale e artigianale, costituito da un migliaio di piccole e medie imprese legate alla progettazione, produzione e commercializzazione della scarpa di alta qualità. Dolo, in particolare, ospita importanti servizi al cittadino come il presidio ospedaliero e strutture culturali come l’ex Macello che, annualmente, ospita mostre e conferenze, cui l’Istituto collabora assicurando un servizio di hosting con studentesse e studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno. Nel tempo l’Istituto ha adeguato il proprio Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) alla realtà economica del territorio. Nato, infatti, come Commerciale e Turistico, sempre attento ai cambiamenti sia del mondo del lavoro sia della società globalizzata nonché degli stili cognitivi e comunicativi delle giovani generazioni, nove anni fa esso ha affiancato ai precedenti indirizzi di studio anche quello Alberghiero, che ha colmato una grave lacuna del Distretto scolastico dolese. Dal 2009 perciò l'Istituto è membro del Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto e della Rete Nazionale degli Istituti alberghieri (Re.Na.I.A.); fa parte inoltre dell'Associazione Europea delle Scuole Alberghiere e per il Turismo AEHT. In collaborazione con gli altri Istituti Alberghieri del Veneto, costituitisi in Consorzio per lo Sviluppo e la Formazione delle Nuove Professioni, l’I.P. “C. Musatti”, in stretta relazione con la differenziata realtà socio-economica del territorio, offre ai propri studenti competenze professionali di qualità, contribuendo a rivitalizzare in un’ottica aperta e moderna le tradizioni culturali, turistiche ed enogastronomiche venete. L’Istituto, che nel corso degli anni ha garantito a studentesse e studenti la personalizzazione dei percorsi formativi, coniugando cultura, cittadinanza e professionalità, si è qualificato nel territorio anche per la sua vocazione inclusiva e interculturale e per l’accoglienza degli alunni con disabilità. Ne sono testimonianza il Protocollo di accoglienza per alunni con disabilità e il Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri. Quest’ultimo è stato concordato unitariamente con le scuole afferenti alla Rete Interculturale del Distretto di Dolo, di cui la scuola fa parte. Nel campo della formazione contro gli stereotipi etnici e contro i pregiudizi di genere nel pubblico e nel privato, l’Istituto nel corso dell’ultimo decennio ha partecipato a numerosi progetti provinciali, regionali e nazionali di qualità, di cui si elencano quelli riconducibili al tema del presente bando: a. Religioni a confronto: prove di dialogo interculturale (referenti alcuni docenti di Diritto e di Lingue moderne, progetti realizzati in collaborazione con i Beati Costruttori di Pace, aa. ss. 1995-2010; b. Mescoliamoci! Lavori maschili e femminili, aa. ss. 2005-2007, progetto sugli stereotipi di genere nel mondo del lavoro, ideato e realizzato nell’ambito di Equal PONTI (Pari Opportunità nei Territori e nelle Imprese) e promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Venezia - Centro Risorse Donne, in collaborazione con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Venezia. Il progetto, che ha coinvolto due classi terze per un totale di 50 ore curricolari, si è concluso con la produzione del cd-rom “Al lavoro dentro e fuori. Oltre gli stereotipi sul maschile e femminile nelle scelte di studio e di lavoro” e con la partecipazione al Seminario “Stereotipi? No grazie!” (Venezia, novembre 2007). c. Un treno per la memoria. Giovani sui luoghi della storia, a. s. 2008-2009, percorso formativo contro i pregiudizi antisemitici, in collaborazione con l’Assessorato alla P.I., Servizi sociali e Politiche giovanili del Comune di Dolo, l’ANPI e l’AUSER della Riviera del Brenta. Ancora oggi su questi temi, l’Istituto realizza specifici percorsi di conoscenza e di riflessione, documentati nel sito http://www.musatti.provincia.venezia.it/ d. “Che genere di cura? Identità, differenza, affettività”, aa. ss. 2008-2010, progetto nazionale promosso dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento per le Pari Opportunità (DDPO), e affidato al FORMEZ. Il progetto, che ha sviluppato in rete un percorso curricolare interdisciplinare sugli stereotipi di genere, si è realizzato in collaborazione dei seguenti enti e associazioni esterni: a) ADI-SD del Veneto (Associazione degli Italianisti – Sezione didattica, consulenza scientifica); b) Centro Risorse Donne dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Venezia; c) Assessorato Pari Opportunità di genere del Comune di Dolo - Sportello Donna del Comune di Dolo; d) “Ieri e oggi”, Circolo AUSER di Dolo; e) Associazione culturale “Pandora” di Padova; f) Le FATUE del Centro Donna di Mestre (VE). I risultati del percorso sono stati diffusi attraverso una mostra fotografica, un seminario e un cd-rom con tutti i materiali prodotti. e. “Immagini amiche delle donne”, concorso promosso dall’U.D.I. (Unione Donne italiane) contro gli stereotipi di genere nella pubblicità. Premiazione a Mestre dei prodotti di alcune classi dell’Istituto, aa. ss. 2010-2011. f. Il volto dell’Altro: incontri con gli autori sul tema del razzismo e dell’inclusione (referenti alcuni docenti di Italiano e Storia, aa. ss. 2011-2012 e 2012-2013. I percorsi formativi interdisciplinari si sono conclusi a scuola con: a) l’incontro con il giornalista Gian Antonio Stella che ha tenuto una conferenza/dibattito sul tema della xenofobia e degli stereotipi razzisti in Italia tra passato e presente; b) l’incontro con la scrittrice Maria Attanasio e il disegnatore Francesco Chiacchio a proposito della figura dell’immigrato, presente nel racconto “Dall’Atlante agli Appennini” (Orecchio Acerbo, Roma 2008). B. Destinatari Il progetto si rivolge: a) direttamente a due classi dell’Istituto (n. 42 studenti) con le loro famiglie; b) indirettamente, a tutte le classi del secondo biennio (circa n. 250 studenti) e agli adulti del corso serale dell’Istituto ai quali è rivolto l’incontro con la “scrittrice migrante” Igiaba Scego. A tutti questi allievi, a conclusione del progetto, sarà presentato il percorso formativo completo, con il video prodotto dalle classi protagoniste dell’attività. c) alla cittadinanza, in particolare ai rappresentanti degli enti associati e dei genitori degli studenti coinvolti, invitata alla manifestazione con la “scrittrice migrante” e all’evento culinario conclusivo. Le classi coinvolte direttamente saranno la III E articolata dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera (Cucina e Sala e vendita) e la IV A dei Servizi Commerciali. Come si è detto, si tratta in tutto di 42 studenti, tra i quali vi è qualche ragazzo di origini non italiane. Divisi in gruppi, gli allievi dovranno, da un lato, affrontare il tema attraverso materiali di studio, letterari, artistici, cinematografici e giornalistici; dall’altro, essi dovranno partecipare a lezioni di cucina realizzate sia a scuola da cuochi professionisti appartenenti ad altre culture, sia nella cucina della Casa circondariale femminile della Giudecca, dove apprenderanno l’arte di cucinare alcuni piatti tipici del paese di origine delle detenute. C. Stakeholders e attori chiave Il progetto, che prevede il coinvolgimento di studenti dei corsi diurni e serali, di docenti, di detenute della Casa di Reclusione della Giudecca e di esperti, fra cui alcune “scrittrici migranti”, ha come stakeholders principali il Centro Pace di Venezia e gli assessorati alle politiche giovanili e all’immigrazione del Comune di Dolo. Un contributo importante arriverà, inoltre, sia dall’associazione ADI-sd del Veneto, che potrà garantire la collaborazione scientifica agli incontri con le scrittrici migranti e/o con quegli autori - come Eraldo Affinati - che da anni ormai si occupano di educazione interculturale (cfr. La città dei ragazzi); sia dallo SPI-CGIL, che organizza nella Riviera del Brenta la manifestazione “Festa dei popoli” con la partecipazione delle più numerose comunità etniche presenti nel Veneto. Per la formazione culturale e professionale degli studenti saranno fondamentali gli interventi sia di personale esperto dei Beati costruttori di pace sia di Chef etnici presenti nel territorio veneziano e veneto. D. Metodologia proposta Il progetto vuole sensibilizzare studentesse, studenti e adulti sul valore sociale della conoscenza dell’Altro, al fine di sviluppare il dialogo e superare le discriminazioni etniche. Il percorso educativo-didattico prevede un lavoro cooperativo con le classi individuate e si articolerà in momenti di ricerca biblio-sitografica e iconografica, di lettura e di interviste, di visione di film per individuare e riflettere sugli stereotipi, di raccolta e studio di dati ricavati da un questionario, di informazioni e di contenuti disciplinari, di laboratorio di cucina per la realizzazione di alcuni piatti etnici, di confronto, sintesi, comunicazione e trasmissione delle riflessioni e delle esperienze, di organizzazione di un incontro con esperti e di preparazione di un buffet con piatti etnici. In particolare la didattica sarà improntata al cooperative learning, che responsabilizza le/i giovani (suddivise/i in sottogruppi), ottiene più alti livelli di autostima e crea un clima generalmente più favorevole al processo di apprendimento-insegnamento e al confronto delle idee anche con i docenti. Perciò: a. si farà leva sul coinvolgimento attivo delle studentesse e degli studenti nei gruppi per sostenere la motivazione individuale e valorizzare le intelligenze riflessive e/o operative di tutte/i, anche attraverso forme di tutoraggio reciproco tra allieve/i; b. punterà sulla positiva interdipendenza, sulla responsabilità individuale, sull’interazione continua tra studenti e tra loro e i docenti; sull’integrazione delle abilità e sulla costante valutazione del lavoro. Il progetto si svilupperà in orario curricolare e con modalità laboratoriali tra marzo e novembre 2014. Esso prevede due percorsi diversi ma convergenti: a. IV A: lettura condivisa e laboratoriale di alcuni testi letterari e di alcune interviste a Igiaba Scego e Eraldo Affinati, che si sono interrogati criticamente sui temi dell’intercultura e sulla necessità di contrastare gli atteggiamenti discriminatori nei confronti dei migranti e delle minoranze. Preparazione di un questionario e di interviste sui piatti tipici di alcuni migranti con le loro storie. Costruzione di un video. b. III E: percorso laboratoriale di cucina etnica, guidato a scuola da docenti interni e da chef esterni di origini maghrebine e/o extracomunitarie; nella casa carceraria femminile dalle detenute. Produzione creativa di buffet aperto alla cittadinanza. Collaborazione alla costruzione di un video. La metodologia sarà dunque principalmente laboratoriale e punterà all’apprendimento attivo, proprio come richiesto dalla didattica per competenze. Vengono individuate le seguenti tappe irrinunciabili del percorso didattico-educativo multidisciplinare (Letteratura, Storia, Laboratorio Cucina e Sala): 1. Avvio: coordinamento con lo staff di Veneto Lavoro per definire l’attività di ricerca all’interno dei laboratori e per condividere gli strumenti di monitoraggio. Presentazione del tema agli studenti e divisione dei compiti. Ricerca di materiali di lettura e consultazione (libri e Internet), quindi elaborazione collettiva di un questionario conoscitivo per rintracciare abitudini, convinzioni, pregiudizi e stereotipi etnici, da somministrare a un campione qualificato, composto da studentesse/studenti di età diversa e di adulti (insegnanti e genitori). 2. Attività laboratoriali: - - - - IV A Elaborazione di un questionario, somministrazione e analisi dei risultati; Letture di “scrittori migranti”, in particolare “Salsicce” (da “Pecore nere”) e pagine scelte da “La mia casa è dove sono” di Igiaba Scego; pagine scelte di Amara Lakhous (“Scontro di civiltà per un ascensore di piazza Vittorio”) e di servizi giornalistici (uno dei quali da incontrare a Venezia, in una delle sale del Centro Pace); Interviste strutturate a studentesse e studenti del corso diurno e serale sulle tradizioni culinarie dei Paesi di origine; Interviste ad alcune detenute della casa circondariale della Giudecca; Approfondimento sulle dinamiche della percezione legate all’esperienza reale degli studenti. Elaborazione di un video; Organizzazione di un incontro pubblico con alcuni scrittori ed esperti dei fenomeni delle - - - - III E Elaborazione di un questionario, somministrazione e analisi dei risultati; Ricerca in internet di alcune ricette etniche e letture letterarie; Visione di film sulla cultura culinaria di altri popoli; Laboratorio di cucina: due lezioni a scuola con chef non italiani sulla cucina etnica, al fine di conoscere i piatti della tradizione dell’Altro; Approfondimento sulle dinamiche della percezione legate all’esperienza reale degli studenti. Laboratorio di cucina con le detenute: un incontro dell’intera mattinata per raccogliere storie e abitudini culinarie dei loro Paesi di origine; Preparazione di un menù etnico per l’evento conclusivo; Allestimento dei tavoli da parte delle studentesse e degli studenti migrazioni e dell’intercultura. - dell’articolazione Sala e vendita; Collaborazione all’allestimento del video di sintesi delle attività. 3. Seminario di Studi aperto agli studenti delle scuole superiori del Comune e alla cittadinanza. Tema del seminario sarà l’intercultura e vi saranno ospiti esterni (scrittrice, Beati costruttori di pace, Gianfranco Bettin, presidente della Camera Laura Boldrini, CTP “F. Morosini”). In quella sede verranno presentati il video e gli esiti del percorso formativo-didattico laboratoriale e della ricerca. La manifestazione avrà nel buffet etnico, preparato e servito dagli studenti, un momento centrale. 4. Il monitoraggio, con strumenti concordati con lo staff Veneto Lavoro, prevede due momenti: a. il primo in itinere, a maggio, per fare un primo bilancio delle attività realizzate e, eventualmente, riorientare quelle successive. b. il secondo, a novembre 2014, a conclusione delle attività. In questo caso saranno sentiti tutti gli attori del percorso e agli studenti sarà somministrato un questionario di gradimento oltre che una scheda di autovalutazione. 5. La valutazione a più livelli prevede momenti diversi: a. la valutazione degli studenti coinvolti: a maggio, in coincidenza con la conclusione dell’anno scolastico. In quella occasione, sarà valutato il contributo delle studentesse e degli studenti impegnati nel percorso formativo-didattico, in base a precisi indicatori di apprendimento e di team work (le griglie di valutazione e di autovalutazione faranno parte della documentazione da produrre, elemento decisivo per la trasferibilità dell’esperienza). b. la valutazione del progetto e del lavoro del gruppo di progetto, secondo indicatori che saranno discussi con il gruppo di Veneto Lavoro. E. Risultati Il progetto di ricerca-azione, oltre agli obiettivi cognitivi e disciplinari, intende raggiungere i seguenti obiettivi educativi: A. Far comprendere che, come scrive lo storico Massimo Montanari, tutto, anche la cucina, è cultura e le sue radici affondano nella vita di un popolo. B. Avviare una riflessione critica sui pregiudizi e sugli stereotipi etnici, sapendo riconoscere le discriminazioni che passano nella lingua e nei media. C. Sviluppare la disponibilità ad accettare il “nuovo”, senza pregiudizi né prevenzioni. D. Riconoscere che il lavoro oggi influenza la percezione dell’identità personale e può pertanto favorire oppure inibire la realizzazione di ciascuno come persona. E. Sviluppare l’autodeterminazione e la capacità di pensare e operare con libertà e consapevolezza. F. Potenziare l’autostima anche per rafforzare l’habitus al rispetto degli altri. G. Rafforzare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito alla valutazione di dati diversi, emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri. H. Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale, indispensabili per adottare comportamenti costruttivi e aperti. I. Rafforzare l’abitudine al lavoro cooperativo per produrre efficaci materiali di sintesi, multimediali o materiali. L. Saper progettare in relazione agli scopi un’attività formativa attenta alla divisione in fasi, alla selezione dei contenuti, al rispetto dei tempi e alla efficacia comunicativa. M. Sviluppare l’abitudine alla navigazione in Internet orientata su obiettivi condivisi di ricerca e ampliare le competenze informatiche. N. Comprendere l’unitarietà dei saperi e l’influenza che su di essi esercitano le rappresentazioni culturali, storiche e gli stereotipi. O. Saper riorganizzare ed esporre in modo chiaro e coerente i contenuti multidisciplinari e le proprie riflessioni, sia nella forma scritta sia in quella orale. P. Sapere utilizzare il lessico specifico della ricerca e utilizzarlo per rafforzare la propria competenza linguistica generale. I risultati attesi sono dunque i seguenti: 1. Elaborazione di un questionario chiaro e funzionale agli scopi (sondare gli stereotipi etnici nelle diverse fasce d’età). 2. Informazioni dai materiali disciplinari selezionati (testi, normative, immagini, film, documentari, ecc.) e dai siti consultati. 3. Approfondimento del tema del cibo in termini interculturali e sviluppo di specifiche competenze operative in cucina. 4. Interviste a testimonial e dialogo con gli esperti in modo critico e consapevole. 5. Incontri di cucina con chef e donne della casa circondariale della Giudecca. 6. Contributi all’organizzazione del Seminario di Studi e comunicazione efficacia del processo e dei risultati del lavoro. 7. Preparazione di un menù per un buffet etnico. 8. Preparazione di locandine e video Questi gli Indicatori del progetto: Numero di operatori coinvolti nel coordinamento e presenti alle giornate di informazione: 5 (docenti, professori Spingola, Venneri, Ceccarello, Urbani; Dirigente Scolastica: dott.ssa Rachele Scandella) Numero di alunni coinvolti nel percorso di laboratorio: 42 Numero di scuole/ambiti coinvolti nel percorso: 2 scuole; Casa circondariale femminile; scuole del Distretto di Dolo. Numero di partecipanti all’evento finale: max 200 Numero rapporti di monitoraggio: 2 (uno in itinere e uno conclusivo) Prodotti del percorso: Menù etnico + Locandine degli eventi (seminari e buffet) + Video Indicatori aggiuntivi N. 1 incontro intermedio con uno scrittore e con un esperto dei temi interculturali e dell’immigrazione. N. 2 incontri a scuola con chef di nazionalità non italiana che, in collaborazione con il docente di cucina della classe III E, insegneranno agli studenti i segreti della tavola dei loro Paesi. N. 4 enti e associazioni (p. es. l’ADI-sd) coinvolte sia nell’organizzazione degli eventi finali sia nei contatti con gli esperti. F. Sostenibilità e replicabilità Agli Istituti Alberghieri della Provincia di Venezia verrà inviato un cd-rom* che conterrà la descrizione del percorso compiuto con i testi studiati e prodotti (locandine e video). La descrizione del percorso formativo e le interviste saranno pubblicati anche nel sito della scuola. Il Seminario di Studi conclusivo aperto a studenti e cittadinanza del Distretto costituirà infine l’occasione per comunicare i risultati del progetto di ricerca-azione e per offrire indicazioni per la trasferibilità in altre realtà scolastiche. L’Istituto inoltre, insieme all’Assessorato ai Servizi culturali del Comune di Dolo e al Circolo Auser Ieri e oggi, si propone di continuare ad approfondire il tema organizzando un nuovo seminario di studi nella primavera 2015, a Dolo o a Venezia, presso la sala del Centro Pace. * Qui, come in tutto il resto del materiale prodotto, verranno esposti i loghi e l’immagine coordinata del progetto BEAMS che verrà fornita da Veneto Lavoro. G. Piano temporale delle attività La descrizione delle fasi deve replicare la ripartizione fornita all’interno della sezione I, lettera D Descrizione Fasi Presentazione del progetto agli studenti Incontro con lo staff di Veneto Lavoro Avvio del lavoro in IV A e in III E: divisione dei compiti e definizione delle tappe con ricerca dei materiali Lettura dei materiali; ricerca sitografica; Compilazione e somministrazione questionario Ricerca sulla cucina etnica Interviste strutturate a studenti e studentesse del corso diurno e serale Incontro con chef (primo incontro) Incontro con detenute della Casa circondariale Incontro con scrittrice Questionario alle due classi sulla percezione legata all’esperienza Incontro con chef (secondo incontro) Elaborazione materiale e produzione menù, locandine e video Seminario conclusivo e buffet Monitoraggio Valutazione Feb 2014 Mar 201 4 Apr 2014 Mag 2014 Giu 2014 Lug 2014 Ago 2014 Set 2014 Ott 2014 Nov 2014 Dic 20 14 X X (primi gg.) X X X X X X X x X X X X X X X X X x X (app.) X (prog.) X Presentazione rendicontazione SEZIONE III – PIANO FINANZIARIO Piano economico preventivo del progetto Voci di spesa Note e precisazioni Importo A. COSTI DIRETTI Personale e collaboratori Attrezzature e materiali consumo Es: 1 docente c. 80 ore, 1 artista n. ore… di Es: software editing, laptop, videocamera, stampa foto etc. € € Altri costi (per esempio subappalti Sala per evento finale, catering etc per servizi) Viaggi locali Partecipazione attività di coordinamento VL etc € € € € € € € € € € SUBTOTALE A. COSTI DIRETTI € B. COSTI INDIRETTI (SPESE GENERALI, MASSIMO 7% DEI TOTALE COSTI DIRETTI) € C. TOTALE IMPORTO DI PROGETTO (SOMMA COSTI A + B) € D. Quota proveniente da altre fonti (ove prevista): € E. CONTRIBUTO RICHIESTO(C – D) € 10.500,00 * il costo del progetto non può superare i 6.000 € se il proponente coinvolge un solo istituto/percorso di laboratorio, e 10.500 € se vengono coinvolti almeno 2 istituti o percorsi di laboratorio. Dolo, 4 febbraio 2014 Firma del legale rappresentante dell’ente capofila Dott.ssa Rachele Scandella