Graphic Converter e Video Converter: conversione libera
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Graphic Converter e Video Converter: conversione libera
Software Graphic Converter e Video Converter: conversione libera Graphic Converter e Video Converter sono due software flessibili che permettono di eseguire la conversione di immagini e video tra diversi formati, ma non solo. Video Converter è sia Mac che Windows, Graphic Converter solo Mac. 74 PC PHOTO Esaminiamo due programmi sia per Windows che per la piattaforma Mac che hanno un nome molto simile, ma natura diversa. A differenza dei programmi professionali completi, questi software assolvono a compiti specifici, puntando ad una grande efficienza di utilizzo, cosa per altro gradita anche ai professionisti alla ricerca di strumenti che siano complementari a quelli ordinari, e nello stesso tempo raffinati. VideoConverter, un programma di conversione tra formati video di notevole capacità, che dispone di una interfaccia grafica semplice, a tutto vantaggio dell’utente. GraphicConverter invece è un software di gestione delle immagini, di grande flessibilità sia per quanto riguarda la conversione dei formati, sia per il browser implementato. Video Converter La funzione di Xilisoft Video Converter è quella di convertire filmati da un formato all’altro; per chi ha questa necessità questopiccoloprogrammapermettediimpostare con accortezza tutti i parametri di conversione da tenere in considerazione, decisamente non pochi! E’ però interessante anche per chi non ha questa necessità, in quanto permette di giocare con la demo alla scoperta di nuovi utilizzi per i propri video, in virtù del fatto di poterli vedere in una cornice differente rispetto al computer o al televisore. Affrontare una qualche forma di conversione sta ormai diventando una necessità ricorrente tra gli utilizzatori di media digitali; anche se non siamo operatori video professionali ci ritroviamo sempre più spesso ad avere per le mani i dispositivi elettronici più diversi per la registrazione e la riproduzione di filmati. Da un parte l’onnipresente cellulare, la fotocamera, la videocamera ci danno l’opportunità di riprendere qualsiasi occasione della nostra vita, dall’altra parte il computer, il lettore Dvd, il registratore digitale dei programmi TV, o il lettore multimediale, sono tutti Video Converter Quattro video di natura diversa: dall’alto in basso: AVI (Divx) da convertire in un altro formato Avi per Blackberry, un filmato QuickTime da convertire per la PlayStation 3, un file AVI da trasformare in SWF ed il file VOB di un DVD da preparare per un iPhone. Le quattro lavorazioni saranno eseguite in modo automatico una volta premuto il pulsante “Convert”. Da questa finestra abbiamo accesso a tutti i parametri di conversione. La conversione delle tracce video avviene attraverso l’apertura dei file VOB nella cartella “Video_TS” del Dvd. Si devono importare tutti i file VOB del film; grazie alla finestra anteprima in basso a destra possiamo escludere i file VOB dei menù e degli extra. Davvero nutrita la scelta dei formati di conversione. Cliccando sull’icona della forbice si apre questa finestra: col tasto Questo menù può essere personalizzato per mostrare solo i “Set Begin” impostiamo il punto dove cominciare la conversione, evidenziato dai triangoli blu. Con “Set End” impostiamo la fine formati che interessano all’utente. della selezione, evidenziata da triangoli arancio. PC PHOTO 75 GraphicConverter Il menù contestuale offre l’accesso rapido a molte funzioni di Graphic Converter. E’ personalizzabile a scelta dell’utente. L’editor delle immagini è efficace per un fotoritocco base; il set degli strumenti è quello classico offerto da altri programmi. In questa modalità sono attivi tutti i filtri e gli effetti. Anche in questo caso vale la pena sbirciare tra i comandi rapidi offerti dal menù contestuale dell’Editor. La funzione “Registra clic del mouse” per esempio è utile per calcolare, con appositi programmi, le distanze nella fotografia. strumenti per rivedere i nostri materiali video, dai “flix” su YouTube alle riprese delle vacanze. E volendo rivedere uno di questi filmati sul nuovo iPhone, oppure preparare un video da conservare sul palmare, come dovremmo comportarci? La questione comincia a diventare spinosa: occorrerebbe conoscere tutti i dettagli dei diversi formati video. C’è da perderci la testa! Da una parte abbiamo il filmato originale con le sue precise specifiche di dimensione in pixel, rapporto tra lato orizzontale e verticale, metodo di compressione, quantità di dati al secondo e così via. Dall’altra abbiamo il dispositivo che dovrà riprodurlo con le proprie specifiche: la risoluzione del display, il formato supportato dall’elettronica, i limiti all’impostazione dei parametri. Considerato tutto ciò, è facile che i nostri 76 PC PHOTO video rimangano laddove li abbiamo registrati: se sono in rete ne memorizziamo il link, se su Dvd li lasciamo sotto il televisore, ed il massimo grado di “conversione”è rappresentato dai file di Tunes per ciò che riusciamo a far entrare in un iPod. Consapevoli di questa esigenza, alla Xilisoft hanno creato un software interessante perché progettato per essere il più semplice possibile, e nello stesso tempo potente e flessibile nel passaggio tra i formati. Nel ricco panorama dei software di conversione video, Xilisoft VideoConverter va segnalato soprattutto per l’ottima impostazione generale: invece di sommergere l’utente con parametri e pannelli da configurare richiede innanzitutto di scegliere il mezzo di riproduzione del nostro video. Ecco quindi un elenco davvero nutrito tra cui scegliere: iPod, iPhone, Playstation 3, Zune, Apple TV, Blackberry, Playstation Portable e molti altri dispositivi. E per chi vuole dare al proprio lavoro un tocco di qualità in più vi è il pannello Advance che consente il pieno controllo dei parametri di conversione. Il punto di forza di questo software è la semplicità del flusso di lavoro: si trascinano i file da convertire nella finestra del programma, si sceglie il formato e si preme Convert. E’una questione di pochi clic, poiché tutti i parametri sono già stati impostati. L’applicazione può anche convertire i file “vob” prodotti da una videocamera digitale; purtroppo in questa versione del programma non esiste la possibilità di scegliere anche i sottotitoli, e chi ne avesse la necessità può usare Xilisoft GraphicConverter Selezionando due o più immagini si ottiene una anteprima composta da una versione ingrandita e una al 100% per le foto selezionate. Utile per confrontare rapidamente la qualità di scatti simili. Degni di nota i metodi di interpolazione proposti dal programma: B-Spline, Mitchell e Laczos consentono ottimi risultati. Tra le varie funzioni ci sono anche maschere per ritagliare i bordi delle fotografie con differenti temi. DVD Ripper for Mac, che condivide la stessaprogrammazioneedimpostazione generale di VideoConveter. Non mancano piccole opzioni utili a chi intende farne un uso più che occasionale: si può personalizzare il menu dei formati a disposizione, rendendo visibili solo quelli che useremo più frequentemente; troviamo poi una comoda funzione di Snapshot, cioè la cattura di un fotogramma, ed esiste anche la funzione Trim, ovvero la possibilità di selezionare solo una parte del filmato da convertire. A confermare l’impostazione di grande utilità del programma ecco poi la funzione Batch: possiamo così programmare una lunga sessione di conversione importando diversi filmati da convertire; è una caratteristica importante poiché la trasformazione dei file video da un formato all’altro richiede notevoli risorse e quindi la funzione Batch permette di preparare una sessione di conversioni per quando non abbiamo la necessità di utilizzare il computer. VideoConverter non appartiene alla famiglia dei programmi creativi, ma di certo alla schiera di quelli utili; fa bene il suo lavoro senza complicarci la vita e con un risultato pulito. Le malizie di utilizzo che nascono dopo un po’di pratica sono tante e permettono diottimizzareulteriormentel’impiegodel programma; l’unico vincolo sarà lo spazio di memoria del nostro hard-disk. Graphic Converter Lemkesoft GraphicConverter è un convertitore di formati immagine per Mac; può importare più di 200 tipi diversi di file e salvarli in 80 formati immagine differenti. La sua notorietà deriva dal fatto che alcuni anni fa rientrava nella dotazione di base dei computer Apple: all’accensione di un Mac nuovo fiammante era già a disposizione un programma per sfogliare le cartelle con le immagini e preparare per un grande numero di formati. Dopo è arrivato iPhoto. La differenza tra i due programmi è che mentre il primo ha un vastissimo set di funzioni, il secondo ne offre meno, pur essendo sempre orientato alla filosofia Apple. Li possiamo quindi considerare complementari. Graphic Converter offre sia un ottimo browser che un piccolo editor di immagini, ma vedremo come sotto a questo aspetto ci sia molto da scoprire. L’interfaccia principale è composta dalla finestra del browser di navigazione dei file, comoda e pulita e, dovendo converPC PHOTO 77 Una delle molte personalizzazioni consentite dal programma: le prime 10 scorciatoie per spostare i file E’ possibile abbinare profili colore per ogni condizione di lavoro. Se le in altre cartelle. Ci sono 30 combinazioni possibili e immagini non hanno profili è possibile impostare Graphic Converter sempre aggiornabili. in modo che ne aggiunga uno a nostra scelta. C’è anche il supporto per la quadricromia. Il menù per la gestione della dimensione dei file è Lo “scarno” metodo per correggere le prospettive in Graphic Converter; diviso in due parti: quello sopra offre il controllo si inseriscono le nuove coordinate degli angoli, si preme OK e si valuta “al pixel” dell’immagine. l’efficacia. Per arrivare ad un risultato appena passabile sono necessarie almeno una decina di prove. tire e gestire una grande mole di dati, la visualizzazione è molto efficiente. Graphic Converter legge anche i file Raw, ma la conversione é un esempio di essenzialità, tanto che, non avendo il software apposito, è forse più agevole usare il motore interno del sistema operativo che il Mac rende disponibile da iPhoto oppure da Anteprima. Oltre a supportare una moltitudine di formati immagine, il browser può leggere tutti i video compatibili con Quicktime. La disposizione delle finestre è quella classica e ben collaudata delle cartelle a sinistra, le miniature al centro e dettagli a destra. Già qui troviamo una funzione 78 PC PHOTO sicuramente gradita a tutti i fotografi: oltre all’anteprima del file selezionato troviamo una comoda finestra con un dettaglio al 100%, riposizionabile dall’anteprima, sulla quale viene evidenziata come rettangolo rosso in sovrimpressione. La funzione è attiva anche quando selezioniamo più immagini: è quindi utilissima per chi deve scegliere lo scatto migliore tra differenti versioni. Infine in basso a destra sono sempre visibili i dati Exif, con i tempi e i diaframmi di ripresa subito a disposizione. Per la gestione dei dati Exif troviamo un set di funzioni interessante, grazie alle quali, per i soli Jpeg, possiamo inserire la data di creazione, impostare o annullare i dati di rotazione, creare o riparare l’anteprima, cambiare o annullare gli stessi metadati, spostare i dati Iptc da e per ulteriori file Jpeg. Lagestionedeimetadativienecompletata dalla possibilità di attribuire all’immagine un livello di qualità con un sistema a 5 stelle e di assegnare un colore all’etichetta del file, proprio come nel Finder. Tra le funzioni a portata di clic nell’interfaccia grafica va evidenziata la Presentazione,chemostraatuttoschermo gli scatti rendendo più semplice la loro valutazione durante la fase di scelta delle immagini di un servizio fotografico. Per chi poi volesse lavorare senza usare i comandi veloci da tastiera, i programmatori hanno inserito una piccola barra di strumenti in stile Mac Classic con le icone delle funzioni d’uso più frequente, ad esempio rotazioni e cancellazioni. Chi al contrario preferisce le abbreviazioni da tastiera ha la possibilità di personalizzare trenta combinazioni di tasti dedicate alla “‘movimentazione” dei file. E’ così possibile scremare rapidamente un servizio fotografico suddividendo le immagini in diverse cartelle, una per quelle di prima scelta, una per la seconda scelta, una cartella per gli scarti ed una per le foto urgenti; basterà impostare i comandi, dalle preferenze, per spostare le foto ciascuna nella cartella corrispondente. Si tratta di un notevole vantaggio per chi deve gestire le grandi quantità di file dei servizi fotografici complessi. I menu Immagine, Effetto e Filtro sono ricchi di funzioni di gestione, tra cui il ridimensionamento, i filtri creativi e quelli correttivi. Va detto che in alcuni filtri l’interfaccia non è chiarissima, oppure si comporta in maniera poco reattiva al variare dei parametri ed il filtro Trasformazione in Prospettiva è addirittura scoraggiante: al posto di una anteprima dell’immagine ci viene proposta una tabella dove inserire le nuove coordinate angolari della nostra immagine e non è possibile raggiungere un risultato valido se non dopo molte prove frustanti. Andando a curiosare più in profondità nel ricco menù contestuale troviamo addirittura la funzione per inserire le immagini in un server Ftp, e nel caso in cui il nostro Mac avesse la funzione Bluetooth attivata potremmo anche spedire gli scatti ai dispositivi raggiungibili. Data la natura di conversione del programma, segnaliamo una funzione che, nascosta tra le altre, rischia di non essere apprezzata: la funzione di ingrandimento delle dimensioni del file. Quando parliamo di ingrandire un file ovviamente pensiamo ad una funzione utile ma poco nobile, in quanto l’interpolazione non può generare dettagli che non esistono nello scatto originale. Tuttavia possiamo scegliere il tipo di algoritmo di interpolazione, cioè quel procedimento che viene applicato ai singoli punti della nostra immagine per ingrandirla; Graphic Converter ne offre diversi: il Mitchell, il Laczos, il B-Spline ed ancora altri, compreso un componente del sistema operativo. I nomi sono poco indicativi e, come nel caso della sperimentazione che facevamo nel trattamento della pellicola in camera oscura, consigliamo di provare almeno questi tre. Ricordiamoci che di Con Google Earth possiamo inserire i dati di longitudine e latitudine all’interno dei dati Exif. E’sufficiente selezionare un’immagine nel browser e nel programma Google Earth inserire un segnaposto del luogo dove è stata scattata la fotografia. Poi da Graphic Converter si recuperano i dati attraverso il menù contestuale. solito la funzione di interpolazione più è efficiente, più richiede tempo. I risultati possono essere validi: personalmente mi è capitato di stampare un glorioso 100x70cm interpolato con B-Spline dal file di 6 Megapixel di una Nikon D100! Una funzione davvero invidiabile è la gestione delle conversioni in Batch, cioè con una sequenza programmata e gestita automaticamente del programma. Photoshop con le sue azioni ci permette di fare molto, ma purtroppo non tutto; in questo ambito Graphic Converter ha una marcia in più: ricostruisce anche la gerarchia delle cartelle! Un esempio per tutti. Poniamo di avere un bel progetto in alta risoluzione salvato all’interno di una cartella, organizzata meticolosamente in sottocartelle. Come facciamo a farne una versione integrale in bassa risoluzione, ancora organizzata con le stesse sottocartelle? GraphicConverter ce lo lascia fare nel modo più semplice possibile. Una volta stabilita l’azione da eseguire, ad esempio ilridimensionamento,bastaselezionarela cartella di origine e... una semplice cartella vuota come destinazione; sarà Graphic Converter a preoccuparsi di creare tutte le sottocartelle ed inserirvi i file corretti e convertiti. Geniale. Veloce. Con l’ausilio di ColorSync si possono poi abbinare profili colore per la stampa ai file che ne siano sprovvisti: dall’editor, un pulsante commuta agilmente la visione con e senza l’applicazione del nuovo profilo. Alla Lemkesoft non si sono lasciati sfuggirel’allettantepotenzialitàdiAutomator, il gestore di automazioni del sistema ope- Quanto Costa Xilisoft VideoConverter www.xilisoft.com Si può acquistare on-line a 56 dollari. GraphicConverter www.lemkesoft.com € 29.95 per l’acquisto della licenza on-line e € 34.95 più le spese di spedizione per la versione su CD rativo. Una volta installato il programma, troveremo nelle azioni di Automator alcune delle funzioni più utili di Graphic Converter. Nell’ultima versione troviamo anche un abbinamento con i dati forniti da dispositivi di posizionamento satellitare GPS che registrano continuamente la posizione (traccia) del fotografo. C’è anche una applicazione più divertente; basta scaricare Google Earth, localizzare il luogo dove è stato fatto lo scatto e Graphic Converter recupererà le coordinate per inserirle nei metadati dell’immagine (reverse positioning). Sebbene venga istintivo confrontarlo con gli altri programmi per sfogliare le immagini,dobbiamoriconoscerecomeGraphic Converter offra un grande numero di funzioni che prima o poi ci torneranno utili. Inoltre il programma non affatica le macchine più datate e gira in modo nativo sui nuovi Mac Intel. Maurizio Costa PC PHOTO 79