Residenza universitaria in Carrera Longa
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Residenza universitaria in Carrera Longa
CRONACA DI SASSARI LA NUOVA SARDEGNA PALAZZO DUCALE MERCOLEDI’ 1º FEBBRAIO 2012 I rappresentanti dei centri commerciali naturali hanno esposto i propri timori in commissione Negozianti ancora divisi su come impostare la Ztl: «Resta un salto nel buio» di Luigi Soriga SASSARI. Strano universo quello dei commercianti. La ztl resta il centro di gravità comune, le orbite però sono molto variegate. Ciascuna associazione di negozianti del centro storico vede la piccola ri- voluzione copernicana del traffico da un’angolazione diversa, con istanze, dubbi e aspettative diverse, come se via Luzzati, o via Carlo Alberto, o via Brigata Sassari o viale Italia fossero mondi distanti. CONSIGLIO COMUNALE «La balaustra del nuovo mercato è un obbrobrio: abbattiamola» SASSARI. L’ultimo sopralluogo della commissione Lavori pubblici nella terrazza del nuovo mercato civico non aveva entusiasmato diversi consiglieri di opposizione. Il parapetto in calcestruzzo che delimita la piazza, a molti di loro, da un punto di vista estetico, è sembrato un pugno in un occhio. Così ieri, durante la seduta del Consiglio comunale, Gigi Pisanu (Pdl) ha presentato una mozione con la richiesta di demolizione. Gli ha fatto eco anche Antonio Cardin (Psd’Az): «Quella balaustra è un obbrobio». L’assessore Salvatore Demontis ha predicato cautela: «Ricordo che solo l’abbattimento costerebbe 20mila euro. Al momento del sopralluogo il parapetto si ergeva dal livello di solaio: quando verrà sistemata la pavimentazione la sua altezza si ridurrà di almeno 50 centimetri. Sarà molto meno impattante. Poi è prevista anche una ringhiera, l’aspetto cambierà radicalmente. Proporrei di aspettare ancora un po’ prima di operare con degli interventi così drastici». (lu.so.) I consiglieri della commissione Urbanistica ieri mattina hanno ascoltato con interesse i rappresentanti dei centri commerciali naturali: da Sassari in centro, alle Stelle del centro, al Castello. Difficile, in un’ottica così corporativista, dove ciascun commerciante è portatore delle istanze del suo piccolo orticello, delineare la ztl perfetta che possa rassicurare tutti. Si tratterà di un salto nel buio, ma anche di una grande scommessa: un passo ormai indispensabile per provare a uscire dalla crisi. Carlo Colombino, dalla sua piccola oasi pedonale di via Luzzati, la vede così: «Andiamo avanti con maggiore cautela, procediamo per piccoli step. Per esempio sarebbe un azzardo chiudere subito al traffico via Brigata Sassari e via Cagliari. Non ci sarebbero attraversamenti (dalla parte alta alla parte bassa della città) lungo viale Umberto nel tratto che dal mercato si allunga sino a viale Trento. Mi chiedo cosa succederebbe in via Bellieni. Fosse per me lascerei aperta anche via Politeama, consentirei il transito delle auto in via Enrico Costa in modo che sia semplificato il giro verso i parcheggi interrati. Poi in viale Umberto ripristinerei il doppio senso e farei in modo che, chi esce da via Cagliari, abbia la possibilità di scendere verso i parcheggi del mercato. Al limite, per favorire il transito dei mezzi pubblici a traffico aperto, eliminiamo i parcheggi anche in via Cagliari. Ma non chiudiamo subito il centro alle auto, perché i cittadini devono avere il tempo di assimilare il cambiamento. Marcella Mazza, che ha la propria attività in via Carlo Alberto, osserva invece Colombino come fosse un marziano: ma come? Starà pensa tra sè e sè: lui in via Luzzati si gode da tempo un lastricato pedonale, e a noi ci vuole mandare le automobili. E allora dice la sua: «Per me avanzare a step non ha senso: in fondo ci stiamo giocando giusto un centinaio di parcheggi di superficie. Tutti sappiamo che di questo passo le attività del centro storico sono con- dannate, o si fa la svolta o si chiude bottega. Piuttosto il Comune deve starci vicino: faccio un esempio: se un ristorante o bar volesse ampliare il locale sul suolo pubblico, dovrebbero essere previste agevolazioni». Giovanni Canu, (biancheria intima in piazza Azuni) sembra il più prudente di tutti: «Attenzione, dice: una sperimentazione sbagliata di due mesi significherebbe almeno 50 serrande abbassate per sempre. Non possiamo permettere una cosa simile. Io, nella fase iniziale, istituirei una Ztl a macchia di leopardo, così come è stato fatto a Trieste. Poi, se le cose funzionano, in maniera modulare allargherei i 31 Tutti d’accordo sulla chiusura al traffico ma ognuno ragiona guardando il proprio orticello confini». Tutti d’accordo, naturalmente, che anche l’amministrazione debba giocare un ruolo fondamentale: «Portate iniziative nelle piazze del centro, come i mercatini a chilometro zero». Oppure: «Spostate servizi importanti — è la provocazione di Lucio Nali — perché l’Agenzia delle Entrate non può trovare una sua collocazione in centro?». E ancora il discorso dei parcheggi: «Vanno bene le tariffe agevolate e il frazionamento orario per i parcheggi blu di superficie, ma la stessa politica andrebbe applicata anche ai silos: altrimenti la gente continuerebbe a girare a vuoto attorno alla ztl alla ricerca di una sosta più economica. E pensare anche a sconti nella parentesi del pranzo e della cena, per trattenere i clienti nei bar e nei ristoranti». Un altro sistema efficace per dirottare le persone (specie i pendolari) in centro sarebbe quello di istituire la fermata dei mezzi dell’Arst in via Tavolara. «Ancora l’Atp non ha previsto una linea costante e rapida che connetta i capolinea di via Padre Zirano con il centro». E infine l’ultimo punto fermo per la riuscita della ztl: «Invertiamo il senso di marcia di viale Italia, accompagnamo gli automobilisti verso il centro, invece di indurli a scappare via». «Niente carceri private: anche Sassari insegna» SASSARI. Il trattamento penitenziario «non può essere affidato a chi ha scopo di lucro». Non si possono affidare le opportunità di ritorno anticipato in libertà a «imprenditori privati che hanno interesse a trattenere detenuti essendo per loro un guadagno». Inoltre «è palesemente incostituzionale affidare la gestione della salute dei detenuti a un imprenditore privato». Sono queste alcune delle ragioni per cui l’associazione Antigone dice «no alla pri- La nuova struttura carceraria ancora in costruzione a Bancali vatizzazione delle carceri». Durante una conferenza stampa al Senato, il presidente Patrizio Gonnella ha chiesto che venga «cassata» la norma del decreto legge sulle liberalizzazioni, che introduce lo strumento del «proje- ct financing» per la realizzazione di infrastrutture carcerarie. E per rafforzare la sua tesi ha portato l’esempio del carcere di Sassari: i lavori «mai finiti» erano stati «appaltati a privati, all’Ati Anemone Srl-Igit Spa». pomeriggio dedicato alla storia, alla cultura e alla tradizione. Con l’ausilio del personale coordinato dall’associazione Tabula rasa, sarà possibile realizzare visite guidate per scoprire un pezzo di storia di Sassari e ripercorrere le vicende dell’antica dimora dei conti d’Ittiri che fecero riedificare il palazzo verso la seconda metà del secolo XVIII. Tra gli elementi di pregio della struttura: un intreccio di stanze finemente ristrutturate, un dipinto murario che impreziosisce la volta del piano nobile e un altana settecentesca da cui è possibile ammirare un suggestivo panorama della città. Ad arricchire ulteriormente la visita sarà una mostra di circa venti opere tra sculture, pitture, incisioni e illustrazioni realizzata in collaborazione con l’accademia di Sassari e curata dal pittore Sisinnio Usai. Spazio anche alla musica grazie alla collaborazione con il Conservatorio Canepa di Sassari e del trio Nemesis formato da studenti dell’istituto cittadino che nel corso della giornata saranno interpreti di alcuni raffinati momenti musicali. Residenza universitaria in Carrera Longa La struttura con quarantuno posti letto sarà inaugurata venerdì SASSARI. L’Ersu di Sassari inaugura venerdì la nuova residenza universitaria di Carrera Longa segnando così un’importante tappa dell’ampio piano di potenziamento delle sue strutture residenziali. Il maestoso edificio storico conosciuto come Casa dei Conti d’Ittiri, salvato da uno stato di totale degrado e completamente restaurato dall’Ente, sorge nel centro antico di Sassari all’angolo tra via La Marmora (ex Carrera Longa) e via Rosello. Considerato un bene di grande pregio artistico e architettonico, e sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza, il palazzo si articola su tre piani per 1125 mq complessivi. Oltre ai numerosi spazi comuni la struttura offre agli studenti dell’ateneo turritano 41 nuovi posti letto, realizzati nel rispetto degli standard dimensionali e «Servirà da impulso per una zona splendida della città non ancora valorizzata» Due immagini della nuova residenza universitaria in Carrera Longa qualitativi richiesti per le residenze studentesche. I lavori di ristrutturazione e impiantistica, realizzati con tecniche e materiali tecnologicamente avanzati, garanti- scono inoltre un elevato risparmio energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche. «La realizzazione di una residenza studenti nel cen- tro storico rappresenta per la città un’importante risorsa: porterà infatti nuovo impulso ad una splendida zona cittadina — dice Il presidente dell’Ersu Gianni Poggiu — non sempre adeguatamente valorizzata, contribuendo al processo di rivalutazione degli immobili cittadini e concretizzando il documento d’intesa (2007 -2013) della Regione sulle residenze universitarie diffuse nei centri storici». Le porte della residenza ribattezzata Sa Domo ‘e Carrera Longa saranno aperte al pubblico venerdì 3 febbraio dalle 15 alle 17 per un