VIII Meeting europeo CNGA Federalberghi Berlino, 26/28 settembre

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VIII Meeting europeo CNGA Federalberghi Berlino, 26/28 settembre
 VIII Meeting europeo CNGA Federalberghi Berlino, 26/28 settembre 2012 Workshop Directory [Digitare il testo] Guida al mercato turistico tedesco Testi a cura di Francesco Filippi Questa pubblicazione è stata realizzata come directory ad uso dei partecipanti al workshop con i tour operator tedeschi del 27 settembre 2012. L’iniziativa rientra tra le attività dell’VIII Meeting europeo del Comitato nazionale giovani albergatori di Federalberghi (Berlino, 26/28 settembre 2012). [Digitare il testo] Indice
Prefazione ......................................................................................................................................................................... 4 Repubblica Federale di Germania: numeri, fatti, informazioni ........................................................................................ 5 Geografia, popolazione, sistema politico ...................................................................................................................... 5 Economia, politica estera, struttura sociale ................................................................................................................. 5 Preferenze e cultura dei viaggiatori tedeschi ............................................................................................................... 7 Il turismo tedesco verso l’Italia ......................................................................................................................................... 9 Andamento del turismo organizzato tedesco verso l’Italia .......................................................................................... 9 Spesa dei viaggiatori tedeschi in Italia per tipo di turismo e paesi più richiesti dai tour operator tedeschi e quota di venduto ....................................................................................................................................................................... 11 Posizionamento dell’Italia rispetto ai principali competitori ...................................................................................... 13 L’appeal dell’Italia tra i viaggiatori tedeschi ............................................................................................................... 14 Conclusioni ...................................................................................................................................................................... 15 Appendice ....................................................................................................................................................................... 17 Principali tour operator tedeschi e sistemi di lavoro .................................................................................................. 18 Focus su Berlino .......................................................................................................................................................... 22 Berlino: la capitale tedesca ..................................................................................................................................... 22 Monumenti e attrazioni di Berlino .......................................................................................................................... 23 Musei ....................................................................................................................................................................... 33 Shopping a Berlino .................................................................................................................................................. 38 Mezzi Pubblici ......................................................................................................................................................... 39 Contatti utili a Berlino ............................................................................................................................................. 40 [Digitare il testo] Prefazione
Perché abbiamo scelto la Germania e Berlino come destinazione per il Meeting europeo CNGA 2012? Per proseguire nel creare nuove opportunità di crescita professionale e di business per i nostri giovani albergatori. Nel momento in cui questa guida vede le stampe, siamo già a buon punto nell’ottimizzazione del progetto ed abbiamo superato il massimo dei partecipanti consentiti. Il cittadino tedesco viaggia, spende e preferisce la bassa stagione. I tedeschi hanno poi una passione così forte per i viaggi all’estero che viaggiare è diventata per loro una necessità, quasi come possedere un’auto. Il turista tedesco è al top della classifica dei turisti europei, in quanto è colui che viaggia di più e può concederselo perché l’economia tedesca è tra le più forti del mondo. La possibilità di spesa è, infatti, un fattore determinante per il settore turistico: più alto è il reddito, maggiore è la disponibilità a viaggiare ed i tedeschi percepiscono uno stipendio che li posiziona ai vertici del mercato mondiale. Da una recente indagine condotta da “Tourism Intelligence International” risulta che dopo gli Stati Uniti, la Germania è al vertice della classifica mondiale per spese per viaggi e notti passate fuori casa. Nel 1999 i tedeschi hanno speso 87,5 miliardi di marchi per i viaggi all’estero (circa 2 milioni di lire a testa per vacanza), nel 2005 circa 109,3. I dati testimoniano non solo di un incremento della spesa pro capite, ma anche del numero di coloro che viaggiano: nel ‘70 hanno viaggiato 20 milioni di tedeschi, nel ‘99 50 milioni, nel 2000 più dei tre quarti dei tedeschi hanno fatto almeno una vacanza durante l’anno. Per il 2005 un numero incredibile, 55,2 milioni di viaggiatori, per un totale di 72,1 milioni di viaggi. La Germania rappresenta uno dei nostri principali bacini di incoming nel mondo: è vicina ed è da sempre nostra partner commerciale e culturale. Dobbiamo continuare a puntare sul mercato tedesco perché ha ancora una imponente forza economica, è il Paese in Europa con la ricchezza media più alta ad oggi, e rappresenta il mercato più maturo per tutti i segmenti turistici che il nostro Paese è in grado di offrire. Francesco Filippi Vicepresidente CNGA Coordinatore Progetto Europa [Digitare il testo] Repubblica Federale di Germania: numeri, fatti,
informazioni
Geografia,popolazione,sistemapolitico
La Repubblica Federale di Germania si trova nel cuore dell’Europa e congiunge ovest ed est, nord e sud. Dall’unificazione dei due stati tedeschi (Repubblica federale tedesca e Repubblica democratica tedesca), la Germania è il paese più popoloso dell’Europa è circondato da nove stati confinanti. Il territorio della Repubblica federale di Germania ha una superficie di 357.022 chilometri quadrati. La lunghezza massima in linea d’aria da nord a sud è di 876 chilometri, da ovest ad est di 640 chilometri. In Germania vivono circa 82,6 milioni di abitanti, il Paese è caratterizzato da una grande varietà culturale e da particolarità regionali, nonché da città e paesaggi attraenti. Climaticamente, la Germania appartiene alla zona fresco temperata dei venti occidentali posta tra l’Oceano Atlantico e il clima continentale ad est. Raramente si registrano grossi sbalzi di temperatura, le precipitazioni però sono presenti in ogni stagione. D’inverno la temperatura media oscilla tra gli 1,5 gradi in pianura e i sei gradi sotto zero in montagna. La temperatura media in luglio è di 18 gradi in pianura e di 20 gradi nelle più protette valli del sud. Fanno eccezione l’alto solco del Reno, con il suo clima molto mite, l’Alta Baviera, su cui spira periodicamente il föhn, un caldo vento alpino proveniente dal sud, e l’Harz, che con i suoi aspri venti, le sue fresche estati e i suoi inverni ricchi di neve, costituisce una zona climatica a sé stante. La capitale della Repubblica Federale tedesca è Berlino, che conta 3,4 milioni di abitanti. La lingua più diffusa è il tedesco, con minoranze linguistiche frisoni, serbe e romanés. Le religioni più praticate sono la cattolica (33%) e la protestante (33%). I tedeschi di fede musulmana sono il 3% della popolazione, mentre gli appartenenti alla comunità ebraica sono circa 108.000. La Germania è una repubblica federale, costituita da 16 länder. Il Capo dello stato è il Presidente federale, Joachim Gauck. Il Capo del governo è il Cancelliere federale, Angela Merkel. Il prodotto interno lordo della Repubblica federale è pari a circa 2.500 miliardi di euro. Economia,politicaestera,strutturasociale
L'economia tedesca è una delle più sviluppate del mondo; terza per volume di scambi in dollari, è la quinta per prodotto interno lordo e potere d'acquisto, e la prima d'Europa. Come in molti altri stati industrializzati e ad alto tenore di vita, presenta come settori più importanti il terziario (turismo, commercio, banche, assicurazioni, media) e l'industria (automobili, aerospazio, telematica, microelettronica, chimica fine, acciaio, alluminio). Il settore primario [Digitare il testo] ha invece un'influenza molto più limitata, tranne che in comparti come la zootecnia e la produzione di patate e cereali. Il paese è al secondo posto nel mondo per volume di esportazioni. Le imprese tedesche godono di un’eccellente fama: esse rappresentano il marchio di qualità «Made in Germany», che sta per innovazione, qualità e superiorità tecnica. La Germania è un’attraente piazza d’affari per investitori stranieri. Vi sono presenti le 500 maggiori imprese del mondo, in tutto circa 45.000 imprese straniere. Dopo aver sperimentato nel 2009 la più forte recessione dal secondo dopoguerra, la Germania ha registrato nel 2010 il più alto tasso di crescita economica (3,6%) e di occupazione (40,5 milioni) dai tempi della riunificazione. Anche il tasso di disoccupazione registrato nel 2010 (7%) è stato il più basso degli ultimi 20 anni, a testimonianza che i due pacchetti di stimolo varati dal Governo hanno dato frutto, rafforzando la competitività del Paese e creando nuovi posti di lavoro. L'aumento della fiducia dei consumatori ha avuto ripercussioni sulla domanda interna che ha potuto contribuire alla crescita, tradizionalmente guidata dalle esportazioni. Nonostante una crescita esuberante, soprattutto se confrontata con quella degli altri Paesi europei, l'inflazione (1,6%) è rimasta al di sotto della soglia del 2% considerata critica dalla Banca Centrale. Tabella 1 ‐Principali indicatori economici tedeschi (2010) 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 PIL (miliardi di euro) 2326,5 2432,4 2481,2 2397,1 2497,6 (+2,3%) [+1,5%] PIL pro‐capite 28246 29569 30214 29278 30554 nd nd Crescita del PIL reale +2,8 +2,7 +1,0 ‐4,7 +3,6 (+2,3) [+1,5] (variazione %) Consumi privati 1347,3 1378,9 1413,2 1411,1 1444,5 [+1,4%] [+1,4%] (miliardi di euro) Debito Pubblico (% PIL) 67,6 64,9 66,3 73,4 [80] nd nd [606869] [646845] [654161] nd nd nd nd Investimenti diretti stranieri (stock in milioni di euro) Bilancia commerciale 114,1 172,8 159,5 118,5 126,2 nd Nd (miliardi di euro) Rating OECD sul rischio 0 0 0 0 0 0 0 Paese Altro Fonti: Istituto Federale di Statistica, Ministero dell’Economia, Banca Centrale Federale Secondo i dati pubblicati dal Destatis nel periodo gennaio‐marzo 2012, il PIL è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Nel 2011 il contributo del commercio estero (0,8%) è stato inferiore a quello dei consumi interni (+2,2%). Per il primo trimestre 2012 tali contributi corrispondono al 0,5% nel caso del commercio estero e 1,1% per quanto riguarda il consumo interno. Le importazioni di merci e servizi sono aumentate nel periodo gennaio‐
marzo 2012 con un tasso leggermente inferiore (+4,7%) rispetto alle esportazioni (+5,8%). La produzione economica ha impiegato nel primo trimestre del 2012 in Germania 41,1 milioni di lavoratori, ovvero 612.000 (l’1,5%) in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La produttività economica del lavoro è diminuita nel primo trimestre 2012 dello 0,6% rispetto allo stesso periodo nel 2011. Per ogni ora di lavoro la produttività è scesa dello 0,8 ma si ritiene che causa di questo sia il fatto che il 2012 è un anno bisestile, ovvero con un giorno lavorativo in più. Analizzando le componenti del PIL si vedono impulsi positivi sia dall’estero sia dal mercato interno: è stato consumato di più ed è aumentato il commercio con l’estero, l'unica nota negativa sono gli investimenti che come abbiamo visto sono in leggero calo. In prezzi correnti, il reddito nazionale lordo è salito del 3,2% rispetto al quarto trimestre 2011. [Digitare il testo] Preferenzeeculturadeiviaggiatoritedeschi
Viaggia, spende e preferisce la bassa stagione: i tedeschi hanno poi una passione così forte per i viaggi all’estero che viaggiare è diventato una necessità, quasi come possedere un’auto. A proposito di viaggi organizzati, è interessante notare come nonostante il turista tedesco utilizzi prevalentemente l’auto come mezzo per raggiungere le nostre destinazioni, si affida, comunque, anche ad un bus operator per organizzare la vacanza. Per la precisione, a scegliere gli operatori dell’organizzato è il 42% di questo mercato. La spiegazione di tale fenomeno è da ricercare nel fatto che il mercato tedesco più di altri, ricerca sicurezza e garanzie per le proprie vacanze, elementi questi che i tour operator possono offrire. Sia i turisti tedeschi che scelgono la vacanza organizzata che quelli che si muovono autonomamente, viaggiano prevalentemente con la famiglia (70%). Di questi il 44% viaggia solo con il partner. Un quinto viaggia invece con amici e conoscenti, l’8% viaggia solo e l’1% da solo con figli. Per questo motivo apprezzano le promozioni che offrono sconti per famiglie o bambini. Ricordate, infatti, che anche se esigente e con una buona propensione alla spesa, il turista tedesco è attento alla convenienza. Il turista tedesco è abituato a viaggiare e conosce molto bene il mondo dell’ospitalità, è particolarmente attento alla qualità del servizio, ai comfort, così come alla convenienza (i tre fattori determinanti nella scelta dell’alloggio) e si lascerà sedurre e conquistare da chi conoscerà bene le sue esigenze e ne soddisferà bisogni e desideri. Non a caso, proprio in virtù della sua grande esperienza in materia di viaggi, il 71% predilige l’albergo a 3 e 4 stelle alle altre forme di ospitalità, che sono per il 29% residence e villaggi. Ciò che lo spinge verso certe destinazioni piuttosto che altre è l’amore per il mare, il sole, il clima mite, il contatto con la natura. In vacanza ama rilassarsi, liberarsi dallo stress quotidiano, ma, nello stesso tempo, è curioso e disponibile, vuole sfruttare al meglio le opportunità che offre il soggiorno e per questo accoglie con facilità e piacere le proposte di gite culturali, visite nell’entroterra, passeggiate alla scoperta di negozi e caffè della località turistica, o di piatti tipici della zona, escursioni nel verde di boschi e riserve naturali. Oltre al tradizionale segmento delle famiglie, in questi ultimi anni si sta assistendo ad una forte espansione nel nostro paese di altri segmenti di clientela tedesca: i senior, clientela che sceglie maggiormente gli stabilimenti termali e i centri benessere, come pure le destinazioni culturali e che, fra l’altro, si sposta quasi esclusivamente con viaggi organizzati. Gli over 65 hanno molto tempo libero e solitamente fanno più di una vacanza durante l’anno, soprattutto in bassa stagione. Gli altri segmenti sono i gruppi con motivazione enogastronomica e i cicloturisti. I primi vanno alla ricerca di ristoranti tipici, agriturismo, cantine, enoteche e sagre gastronomiche dove scoprire e assaporare i piatti e i vini tipici delle località che raggiungono, amano la buona tavola e sono disposti a spendere molto per l’acquisto di prodotti locali da portare a casa. Per incentivare questo tipo di turismo che valorizza una delle principali risorse italiane, molte regioni, località e consorzi hanno realizzato degli itinerari enogastronomici o pubblicato guide che attirano gruppi organizzati verso quelle destinazioni. I cicloturisti ‐ che rappresentano il 40% dell’intero mercato tedesco e per l’Italia il primo mercato straniero su cui puntare ‐ sono una clientela ancora più esigente in fatto di servizi e comfort dell’albergo, data ovviamente l’attività sportiva che praticano. Hanno bisogno di strutture adeguate, come un deposito sicuro dove lasciare in tutta tranquillità la bici, una piccola officina in caso di guasto, lavanderia e pasti adeguati alle necessità di turisti sportivi. Inoltre, dato che sono prevalentemente fuori per itinerari e gare in bicicletta, necessitano di molta flessibilità nell’adeguarsi ad orari e abitudini che li differenziano dal turista tradizionale. I mercati appena descritti meritano un’attenzione particolare, perché rappresenteranno i maggiori segmenti emergenti su cui puntare in futuro. Per conquistarli, bisogna però conoscerli bene in modo da offrire servizi e strutture adeguati, di qualità e al giusto prezzo. Il mercato tedesco appare dunque caratterizzato da turisti con motivazioni ed interessi diversi (mare, cultura, sport, etc.) e il nostro paese rappresenta uno tra i più ambiti in quanto offre una molteplicità di opportunità. Un buon punto di partenza a cui gli operatori turistici devono aggiungere professionalità, esperienza e attenzione. [Digitare il testo] L'identikit del turista tedesco: viaggia per lo più con la famiglia (70%) e apprezza promozioni che offrono sconti per famiglie o bambini. Ama viaggiare all'estero, gode di un alto reddito e si concede più di una vacanza all'anno. Preferisce spostarsi in bassa stagione, rivolgendosi a tour operator o comunque prenotando con largo anticipo. Ricerca il mare, il sole, il clima mite, il contatto con la natura. Abituato a viaggiare, conosce molto bene il mercato dell'ospitalità e si mostra sensibile nei confronti della qualità del servizio e del comfort. Accanto al segmento delle famiglie in questi ultimi anni si va espandendo il numero dei senior che scelgono l'Italia come meta di vacanza, privilegiando destinazioni culturali e stabilimenti termali. È in crescita anche il segmento del turismo sportivo, in primo luogo quello del cicloturismo. Strutture preferite per il soggiorno: 71% albergo a 3 o 4 stelle, 29% residence o villaggi. Informazioni da non far mancare: possibilità di gite culturali, visite nell'entroterra, passeggiate alla scoperta di negozi tipici della località, escursioni nel verde, riserve naturali; itinerari enogastronomici ciclo‐
business. Servizi e strutture adeguate: i tedeschi sono una clientela esigente in fatto di servizi e comfort. Necessitano di strutture adeguate per ospitare bambini, piccola officina per le biciclette, lavanderia e parcheggio per l'auto. Tabella 2 ‐ Profilo del turista per singola tipologia Segmento socio – economico di liberi professionisti, funzionari e pensionati, giovani single o in coppia, appartenenza con disponibilità di spesa medio‐alta livello culturale scuola dell’obbligo, diplomati, laureati fasce di età il target medio è 30+; cresce il numero degli ultrasessantenni con molto tempo libero e forte disponibilità economica; il segmento degli over 60 (circa 20 milioni di persone) è un obiettivo di clientela estremamente importante per il turismo e un fattore di crescita economica notevole: viaggiano in gruppi organizzati, dispongono di tempo libero e di considerevoli risorse finanziarie1 propensione al viaggio elevata motivazioni di vacanza all’estero mare/spiaggia, relax, natura, avventura, vacanza attiva, vacanza famiglia, visite amici e parenti, divertimento mezzi di trasporto preferiti automobile (62,0%), aereo (18,5%), autobus (15,5%) prodotti turistici preferiti ed emergenti i tedeschi amano combinare il soggiorno con esperienze culturali e a contatto con la natura; arte, montagna, laghi fattori determinanti rapporto prezzo/qualità, efficienza dei servizi, stato delle infrastrutture, nella scelta delle destinazioni professionalità del personale, assistenza in loco e conoscenza delle lingue tipo di alloggio preferito categorie medio‐alte di esercizi alberghieri (circa il 60%); il restante 40% preferisce alloggi privati, pensioni, camping, ostelli, B&B, agriturismo mesi preferiti per i viaggi marzo – luglio, settembre – ottobre; in concomitanza con la chiusura delle scuole, scaglionate e differenziate per regione fonti di informazione preferiti agenzie di viaggio, internet, stampa, reportage televisivi e radiofonici, guide turistiche e riviste specializzate in viaggi; internet rappresenta il principale strumento (74%) per la ricerca e l’acquisizione di informazioni sulla vacanza canali d’acquisto utilizzati circa il 37% ha effettuato almeno una prenotazione online. durata media della vacanza estero 13,2 giorni spesa media/persona estero 971 euro 1
In un sondaggio realizzato dall’istituto F.U.R sui Best Ager, gli intervistati hanno dichiarato l’intenzione di voler fare un viaggio in Italia come segue: 29,9% su 14,7 milioni di anziani in età compresa tra i 50 e i 64 anni, 25,8% su 10,4 milioni di anziani in età compresa tra i 65 e i 74 anni. I motivi principali della loro vacanza sono: salute, contatto con la natura e interesse per arte. [Digitare il testo] Il turismo tedesco verso l’Italia
Andamentodelturismoorganizzatotedescoversol’Italia
Anche in periodi di crisi, i tedeschi si confermano “campioni del viaggio”. Essi ritengono la vacanza un bene irrinunciabile e sono disposti a fare sacrifici come rinunciare al ristorante, rinnovare il proprio guardaroba o acquistare una nuova automobile. Anche nel 2010, superati i primi periodi di incertezze, l’industria dell’intermediazione turistica tedesca ha potuto chiudere l’anno turistico con un aumento di circa il 2,5% rispetto all’anno precedente, come riferito dall’autorevole rivista di settore Fvw3. Il turismo organizzato tedesco può contare su una rete di 11.000 agenzie di viaggio e su circa 2.500 tour operator. I tour operator che “vendono” l’Italia sono 255. Le principali quote di mercato sono detenute dai grandi gruppi: TUI (23,1%), Rewe Touristik (17,9%), Thomas Cook (17,3%), Alltours (7,0%), FTI Touristik (6,4%), Aida Cruises e Schauinsland Reisen (2,9%). Nel 2010 il fatturato dei tour operators tedeschi è aumentato da 20,8 miliardi del 2009 a 21,3 miliardi di Euro del 2010. Il numero di pax è aumentato del 5% per un totale di 40,4 milioni. Il settore che ha registrato una notevole crescita di fatturato è stato quello delle crociere (+17,1%). Anche i viaggi in aereo hanno registrato un aumento medio di circa l’1% (destinazioni a lungo raggio +3%, destinazioni medio‐raggio 0,5%). Visto che l’Italia è una delle mete preferite dai tedeschi, in Germania la maggior parte dei tour operator offre viaggi nel Belpaese. Considerata la vicinanza geografica, bisogna suddividere il mercato tedesco e i flussi verso l’Italia in due comparti: quello “autoreisen” che riguarda le destinazioni settentrionali facilmente raggiungibili con la propria macchina, e il comparto “flugreisen” (viaggi in aereo) che riguarda le destinazioni centro‐meridionali. Tabella 3 ‐ proposte dei T.O. tedeschi per accrescere la domanda turistica verso l’Italia Soggiorni in luoghi poco conosciuti per vivere la cultura italiana 36,0% Tour e soggiorni associati ad altri eventi 32,0% Pacchetti “low cost” 28,0% Pacchetti per un turismo sostenibile 26,7% Soggiorni nelle zone di produzione enogastronomiche 22,7% Offerte “esclusive” 17,3% Pacchetti per turismo business 10,7% Altro 44,0% Fonte: Osservatorio nazionale del turismo Per il comparto autoreisen viene usata maggiormente solo la prenotazione alberghiera, mentre per il comparto flugreisen viene usata la formula acquisto del pacchetto completo comprensivo del volo aereo. In considerazione della tendenza a rinunciare a periodi lunghi di ferie a favore di periodi brevi l’area settentrionale dell’Italia è naturalmente avvantaggiata. Difatti, i maggiori operatori turistici sono soddisfatti dell’andamento delle prenotazioni per le regioni del centro‐nord. [Digitare il testo] Fra le destinazioni vincenti del comparto “autoreisen” sono da menzionare le coste venete e romagnole dell’Adriatico e i laghi settentrionali con il lago di Garda, tanto amato dai tedeschi, al primo posto. Per quanto riguarda la vacanza attiva, grande richiesta per la montagna estiva in Alto Adige, Trentino e Veneto che hanno registrato un aumento delle prenotazioni. Per quanto riguarda invece i viaggi in aereo verso il sud, i risultati non sono stati molto soddisfacenti. Solo alcuni tour operator hanno registrato risultati soddisfacenti: la TUI per la Sicilia, la Dertour per la Sardegna e il Golfo di Napoli, la FTI Touristik per la Sicilia e la Campania. Tabella 4 ‐ Andamento della domanda complessiva di viaggi organizzati verso l’Italia in aumento stabile in diminuzione totale 2012 Germania 17,3 56,0 26,7 100,0 media Europa 18,3 51,0 30,7 100,0 totale 26,3 48,4 25,3 100,0 2013 Germania 21,3 70,7 8,0 100,0 media Europa 17,7 71,0 11,3 100,0 totale 26,1 64,6 9,3 100,0 Fonte: elaborazione su dati Osservatorio nazionale del turismo Tabella 5 ‐ Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per regione di destinazione dei clienti tedeschi (2010) REGIONE Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia ‐ Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia [Digitare il testo] ESERCIZI ALBERGHIERI ESERCIZI COMPLIMENTARI
Arrivi Presenze Arrivi Presenze 20.589 106.053 11.250 97.041 6.260 17.603 1.101 4.315 53.198 420.053 8.423 73.443 153.824 924.099 44.755 479.699 288.126 1.376.052 77.189 546.305 75.791 285.050 83.012 626.954 497.632 1.843.678 53.339 270.934 165.948 605.910 60.668 334.780 755.033 2.504.756 188.397 1.229.429 TOTALE ESERCIZI RICETTIVI Arrivi Presenze 31.839 203.094 7.361 21.918 61.621 493.496 198.579 1.403.798 365.315 1.922.357 158.803 912.004 550.971 2.114.612 226.616 940.690 943.430 3.734.185 Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige Umbria Valle d'Aosta Veneto Totale Fonte: Istat 36.941 168.049 1.311 4.718 169.982 551.802 57.076 251.176 140.179 730.733 224.183 842.703 394.535 1.551.254 2.340.929 11.747.322 36.782 103.016 11.268 30.324 1.026.417 4.027.025 6.456.004 28.091.376 19.318 400 101.661 31.099 84.058 34.186 329.116 580.414 24.389 7.674 1.106.290 2.846.739 123.024 2.750 563.712 276.431 482.200 132.159 2.312.506 3.310.510 142.910 13.355 8.688.094 19.710.551 56.259 291.073 1.711 7.468 271.643 1.115.514 88.175 527.607 224.237 1.212.933 258.369 974.862 723.651 3.863.760 2.921.343 15.057.832 61.171 245.926 18.942 43.679 2.132.707 12.715.119 9.302.743 47.801.927 SpesadeiviaggiatoritedeschiinItaliapertipoditurismoepaesipiùrichiestidaitour
operatortedeschiequotadivenduto
Nel 2011, la spesa dei viaggiatori tedeschi nel nostro Paese è stata di 80,5 euro, con un incremento del 6,9% rispetto all’anno precedente. Il rapporto annuale 2010 Destatis ha rilevato 63,2 milioni di partenze dalla Germania verso le destinazioni europee e 11,4 milioni verso l’Italia (2008: 9,6 milioni). Relativamente alla spesa per viaggi, dalla bilancia dei pagamenti della Banca centrale tedesca risulta che la spesa turistica estera complessiva dei tedeschi nel 2009 è stata di 58,18 miliardi di euro, di cui all’Italia sono andati 5,25 miliardi. I primi dati parziali relativi al 2010 segnalano per il periodo gennaio‐settembre 4,49 miliardi di euro di spesa per vacanza in Italia, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2009 (4,45 miliardi). Il turismo individuale costituisce circa il 65% dei flussi dalla Germania verso l’Italia, con punte che toccano anche il 70% per le regioni del centro‐sud quali Baviera e Baden‐Württemberg. I punti forti della destinazione Italia sono rappresentati indubbiamente dal patrimonio artistico‐culturale, dall’offerta lacuale e balneare. Molto richiesti sono il lago di Garda, il lago di Como e il lago Maggiore, nonché le località balneari dell’alto Adriatico (coste venete e friulane, riviera adriatica e marchigiana), di Sicilia, Campania, Puglia, Sardegna, Toscana e Liguria. Altre tipologie di prodotto molto richieste sono le città d’arte, tra cui spiccano le mete classiche Roma, Venezia, Firenze, Milano e Napoli, ma anche le montagne del Trentino, dell’Alto Adige, del Piemonte e della Lombardia. [Digitare il testo] Tabella 6 ‐ Paesi più richiesti dai T.O. tedeschi e quota di venduto dell’Italia per l’anno in corso Paesi più richiesti presso Germania Italia Spagna i T.O. tedeschi 56% 30% 14% Quota % Italia sul totale viaggi 2010 2011 2012 venduti da T.O. tedeschi 30,6% 28,6% 20,1% portale web sito web altro canale di vendita 5,9 21,0 73,1 Canali di vendita dei pacchetti viaggio in Italia Fonte: elaborazione su dati Osservatorio nazionale del turismo Tabella 7 ‐ Spesa dei viaggiatori stranieri in Italia per paese di residenza (quote percentuali su totale) Fonte: Datatur Federalberghi 2012 Altri punti di forza dell’offerta Italia sono l’offerta enogastronomica e il ricco calendario di eventi, di manifestazioni culturali e di feste tradizionali. Si registra un’interessante crescita della domanda per la vacanza natura/turismo verde, per il turismo religioso presso chiostri e monasteri e per la vacanza salute/benessere. A confortare questo trend arriva il bollettino di luglio 2010 dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, secondo il quale i turisti tedeschi occupano il 47% delle strutture ricettive in Italia, prima di Francia e Inghilterra, e detengono il primo posto per le tipologie di prodotto turistico arte/cultura, terme, laghi, mare e natura. [Digitare il testo] Posizionamentodell’Italiarispettoaiprincipalicompetitori
L’Italia risulta sempre una delle destinazioni preferite dai tedeschi, anche se la stampa di settore segnala una crescita costante della domanda di destinazioni come Turchia ed Egitto per la convenienza dei loro pacchetti tutto compreso e un ottimo rapporto qualità‐prezzo. L’Italia è amata soprattutto per la ricchezza e la varietà del patrimonio naturale e paesaggistico, per l’offerta culturale con le numerose città d’arte e l’enorme patrimonio architettonico e di monumenti; per lo stile di vita dall’enogastronomia alla moda e al design. Nell’immaginario collettivo l’Italia viene percepita perlopiù come destinazione per viaggi individuali. La Spagna è stata per molti anni la destinazione estera preferita dai tedeschi soprattutto per la vacanza balneare. Turespana, l’agenzia nazionale del turismo, sta puntando da qualche anno su azioni promozionali e pubblicitarie che facciano conoscere la diversità delle sue regioni e soprattutto dei suoi prodotti turistici, allo scopo di superare il binomio Spagna‐mare e spingere su altre tipologie meno note quali ad esempio l’offerta culturale. Il Ministero del Turismo investe più di 40 milioni di euro per la promozione, in particolare in campagne pubblicitarie (tv, online, affissionistica, inserzionistica) e in una grande offerta di viaggi di familiarizzazione per la stampa e per il trade. La domanda turistica per la Turchia è cresciuta costantemente: nel 2010 la Turchia ha raggiunto il terzo posto come meta preferita dai tedeschi. Il maggiore motivo per la forte domanda da parte del turista tedesco è l’offerta all inclusive e le strutture ricettive moderne, disponibili ad un buon prezzo. Le maggiori attività promozionali sono campagne pubblicitarie (TV, affissionistica, inserzionistica, online, out‐of‐home media quali City Light Posters, Big Banners, mezzi di trasporto pubblici): nel primo semestre 2009 sono stati investiti 6,5 milioni di euro in pubblicità. L’obiettivo principale è la promozione della Turchia come destinazione per tutto l’anno: non solo mare, ma anche cultura, benessere, golf, congressi e soprattutto i siti archeologici e località di interesse storico‐religioso. Tabella 8 ‐ Analisi SWOT della destinazione “Italia” punti di forza punti di debolezza ‐ fascino “italianità”: immagine positiva dell’Italia nel suo complesso (storia, cultura, compere e acquisti, dolce vita, gastronomia, stile di vita) ‐ immenso patrimonio artistico, bellezze naturali e paesaggistiche ‐ quantità e varietà delle strutture ricettive: alberghi, pensioni, appartamenti ‐ vicinanza geografica ‐ possibilità di vacanza “combinata”: itinerari enogastronomici + città arte, viaggio business + offerta cultura, evento sportivo + shopping ‐ clima favorevole tutto l’anno e bel tempo in particolare Italia del sud e isole ‐ rapporto qualità/prezzo ‐ carenze infrastrutturali, in particolare rete trasporti e difficili collegamenti per destinazioni turistiche minori ‐ scarsa produzione di materiale promo‐‐ pubblicitario aggiornato e carenza di materiale di base (kit viaggio: cartine, collegamenti bus, calendari manifestazioni) ‐ scarsa propensione di albergatori ad offrire pacchetti tutto incluso ‐ costi collaterali troppo alti: bevande, ristoranti, tempo libero, carburante ‐ ospitalità e simpatia [Digitare il testo] ‐ siti web spesso non aggiornati e non disponibili in inglese o tedesco ‐ tassa soggiorno ‐ vincoli transito nei centri urbani e pedaggi elevati per pullman turistici ‐ vincoli all’esercizio della professione per le guide turistiche straniere opportunità rischi / difficoltà potenziali ‐ creazione offerta turistica completa valorizzando pacchetti combinati/completi (ad es. montagna e itinerari enogastronomici/culturali) ‐ maggiore valorizzazione del patrimonio artistico‐
culturale con agevolazioni per famiglie e giovani ‐ valorizzazione “centri minori”, parchi naturali, turismo sportivo, industria congressi ed eventi ‐ campagne promozionali mirate per l’aumento dei flussi relativi a vacanze termali/benessere/industria degli eventi ‐ non reagire prontamente alle azioni della concorrenza quali: Spagna, Turchia, Grecia, Egitto per vacanza balneare; Francia per enogastronomia; Austria e Svizzera per la montagna; Germania e paesi dell’est per terme e laghi ‐ dare per scontato immagine Italia = città d’arte e/o turismo balneare ‐ stagnazione del mercato in mancanza di strategie adeguate per recuperare il turismo giovane, famiglie e terza età (over 60) ‐ drastica riduzione del bilancio destinato alla promozione. ‐ potenziare offerta online L’appealdell’Italiatraiviaggiatoritedeschi
Secondo l’indagine realizzata per l’Osservatorio nazionale sul turismo di Unioncamere ‐ Isnart dall’istituto di ricerca tedesco FUR, che ha intervistato circa 7.700 tedeschi all’inizio del 2012, l’appeal della destinazione Italia nei confronti del mercato tedesco è elevato e, nonostante la crisi economica e la crescente concorrenzialità delle mete a basso costo, il nostro Paese si conferma meta privilegiata per il turista proveniente dalla Germania. LL’indagine evidenzia che il 31,4% dei tedeschi ha in programma di fare un viaggio in Italia nei prossimi tre anni; una quota pari a circa il doppio di quella rilevata per le vacanze realizzate nel periodo 2009‐2011 (16,8%). In Piemonte, inoltre, secondo gli ultimi dati, i tedeschi si confermano primi per presenze turistiche: la Germania rappresenta, infatti, circa il 30% del totale estero. Con 1.191.374 presenze di turisti tedeschi in Piemonte nel 2011, la meta privilegiata è quella del Distretto dei Laghi. Seguono le Langhe e il Roero, Torino con la sua provincia, la provincia alessandrina, il cuneese e infine le aree di Novara, Asti e Biella. Le aspettative nei confronti di una vacanza in Italia sono elevate e le nostre località turistiche vengono preferite ad altre destinazioni in primis perché considerate ideali per trascorrere soggiorni in pieno relax, per fuggire dalla routine quotidiana (importante per il 69,4% dei tedeschi che hanno in programma di soggiornare in Italia) e per fare nuove conoscenze (37,3%). Ad attrarre i tedeschi sono la tradizione enogastronomica, le risorse culturali, ma anche l’opportunità di praticare sport e immergersi nella natura, con il sole, il caldo e la possibilità di portare a casa un’abbronzatura invidiabile quali fattori fondamentali di preferenza per questi turisti potenziali. Internet è uno strumento privilegiato per raggiungere ed influenzare il turista tedesco: lo utilizza per ricercare informazioni su località turistiche, strutture, servizi e facility il 63,7% dei tedeschi ed il 39,4% prenota la vacanza attraverso il web (portali di settore, siti web delle strutture e dei Tour Operator, etc.). I tedeschi viaggiano all’estero soprattutto in estate (in media 4 viaggi su 10 si svolgono nei mesi di luglio e agosto, sia in Italia che nelle altre mete internazionali), si spostano in automobile (56,4% dei viaggi svolti in Italia nel 2011), aereo (22,4%) e autobus/pullman (12,9%) e soggiornano prevalentemente in hotel (47,2%), case private (34,5%) e strutture open air (circa l’8% dei viaggi 2011 in Italia). [Digitare il testo] Conclusioni
I dati esaminati e le analisi svolte portano ad individuare alcune azioni prioritarie relative a precisi segmenti di mercato, con l’obiettivo di incrementare i flussi turistici verso l’Italia. Con riferimento ai principali prodotti turistici, le azioni possono essere così riassunte: ‐ Prodotti turistici tradizionali Mantenimento/consolidamento competitività, consolidamento della posizione di primo piano per le destinazioni classiche dei turisti tedeschi (Toscana, Trentino‐Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia) e le tipologie di prodotto già affermate (vacanza balneare, vacanza cultura/arte). Creazione di circuiti (inter)regionali ovvero nazionali per tipologia di prodotto: città d’arte in Emilia Romagna; siti archeologici in Campania e Sicilia; itinerari enogastronomici in Piemonte. ‐ Prodotti turistici di nicchia Iniziative promozionali tipizzate per prodotti in via di espansione (congressuale, benessere/termale). Sostegno alla diffusione di prodotti ad alto potenziale su tutto il territorio nazionale (nautica, agriturismo in residenze nobili, palazzi storici e in antiche masserie) per un turismo facoltoso ed esclusivo. Promozione del prodotto “golf” attraverso il progetto interregionale “Italy Golf & More” in cooperazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, capofila del progetto, e 7 regioni/province autonome coinvolte (Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Provincia Autonoma di Bolzano). Promozione dell’offerta turistica italiana presso i giovani attraverso grandi eventi musicali e concorsi nazionali e regionali sul tema “Italia”. ‐ Destagionalizzazione Incentivazione della bassa stagione per le destinazioni balneari, realizzando iniziative ad hoc di sostegno quali ad esempio pacchetti speciali “tutto incluso” o “settimane azzurre” (pensione completa abbinata a possibilità di pasti in trattorie e ristoranti tipici; oppure alla partecipazione a programmi culturali, alla pratica di sport nautici, ad escursioni in città d’arte e nell’entroterra, a concerti e/o serate). Offerte su misura per la “terza età. ‐ Promozione delle destinazioni meno conosciute Iniziative di promozione di destinazioni meno conosciute all’estero, cogliendo anche l’opportunità dei sempre più numerosi collegamenti aerei a basso costo, che fanno scalo su aeroporti minori e che potrebbero far convergere parte dei flussi turistici su zone territoriali poco note ad es. Pescara, Forlì, Salerno, Treviso, Trapani. Promozione di prodotti di nicchia (ad esempio escursionismo, golf, viaggi “incentivo” e congressuale, vacanza lusso) per regioni meridionali ed isole già conosciute al grande pubblico quali Campania, Sicilia, Sardegna e Calabria e rafforzamento delle Regioni non adeguatamente rappresentate oppure meno conosciute come Molise, Basilicata, Abruzzo, Valle d’Aosta, Marche, Umbria. ‐ Promozione delle regioni del mezzogiorno Incrementare le iniziative promozionali volte ad approfondire la conoscenza di destinazioni italiane meno note all’estero e non ancora raggiunte da flussi turistici consistenti con azioni mirate: workshop e presentazioni nei mercati di riferimento, viaggi di familiarizzazione, viaggi studio per agenti di viaggio e giornalisti organizzati nell’ambito di attività di co‐marketing con i maggiori operatori turistici tedeschi, con vettori a basso costo e con istituzioni leader del settore. In tal senso una grande opportunità per la promozione delle regioni meridionali dell’Italia è rappresentata dalla crescente offerta di collegamenti aerei con scalo su aeroporti minori come Trapani, Alghero, Bari, Brindisi, Catania, Napoli, Cagliari, Pescara. Promozione di prodotti di nicchia quali l’escursionismo, il turismo verde/ecologico, la vacanza attiva, il golf, il congressuale, la vacanza lusso) per le regioni meridionali e le isole già conosciute al grande pubblico quali Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna e campagne mirate alla promozione dell’offerta turistica delle regioni del centro‐sud meno conosciute quali Molise, Basilicata, Abruzzo. [Digitare il testo] ‐ Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico L’offerta turistica italiana è completa e, al contempo, differenziata da regione a regione, quindi in grado di soddisfare tutte le esigenze del turista. Per i flussi turistici verso il nostro Paese, un nuovo bacino di utenza è senz’altro rappresentato dai Länder tedeschi orientali. Sono, pertanto, necessarie una differenziazione e individualizzazione delle offerte, una combinazione tra tipologie di vacanza classiche (balneare e lacustre, cultura, montagna) con pacchetti turistici a buon mercato e tutto incluso. Sarebbe opportuno puntare sul recupero dei turisti giovani con tipologie innovative (grandi eventi, happening, divertimento) sulle famiglie, sui single e sugli ultra‐
sessantenni con prodotti turistici a loro più congeniali (vacanza attiva, vacanza benessere). ‐ Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane L’ENIT deve rafforzare la sua funzione di centro servizi per l’internazionalizzazione delle imprese e delle amministrazioni italiane attive nel settore del turismo, affinché le offerte regionali e locali arrivino efficacemente sui mercati stranieri tramite la rete degli uffici ENIT. Obiettivo è intensificare e attuare i progetti di collaborazione con gli interlocutori del sistema turistico italiano pubblico e privato, in particolare le Regioni, le Province e gli enti di promozione locali, nonché i consorzi e le associazioni di categoria, per la creazione di sinergie e la capillare promozione delle specificità territoriali. [Digitare il testo] Appendice
[Digitare il testo] Principalitouroperatortedeschiesistemidilavoro
TUI TUI Travel PLC è un gruppo internazionale operante nel settore del turismo quotato alla borsa di Londra. La compagnia è stata fondata a Berlino nel 1923 come Preußische Bergwerks und Hütten‐Aktiengesellschaft operando nel settore industriale. Nel 2000 acquisisce Thomson Travel e nel 2002 Hapag Lloyd, che possedeva il marchio TUI (Touristick Union International), prendendo il nome di TUI AG. La compagnia è suddivisa in 5 settori: 
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Mainstream: Il settore possiede 89 marchi compresi Thomson e First Choice, utilizzati da oltre 24 milioni di passeggeri l'anno. Questo settore è diviso a sua volta in due subcategorie (vendita di pacchetti turistici e vendita di parte di essi come ad esempio voli) e tre aree geografiche (Centro Europa, Nord Europa, Europa dell'Ovest). o Centro Europa ‐ comprende Germania, Svizzera, Austria e Est Europa. Possiede una flotta di 48 aerei, oltre 1.774 negozi e oltre 9.400 dipendenti. o Nord Europa ‐ Regno Unito, Irlanda, Canada e Scandinavia. Possiede una flotta di 84 aerei, 1.131 negozi e oltre 22.000 dipendenti. o Europa dell'Ovest ‐ Francia, Italia, Olanda e Belgio. La flotta consiste in 20 aerei, 689 negozi e oltre 6.500 dipendenti. Specialist and Emerging Market: Questo settore include 25 marchi con oltre 2 milioni di passeggeri e circa 3.000 dipendenti ed è suddiviso in tre divisioni (Destination, Premium e Lifestages). o Destination ‐ l'insieme degli operatori leader nel mercato locale. o Premium ‐ i 5 brand inglesi che offrono "esperienze di vacanze di qualità superiore" in Europa, Asia e nei Caraibi. o Lifestages ‐ sezione dedicata a settori specifici ad esempio la terza età. Online Destination Services: Questo settore comprende 39 marchi, serve 15 milioni di passeggeri e offre lavoro a oltre 4.400 impiegati. Gli operatori di questo settore operano nella vendita diretta di vacanze e componenti singoli del viaggio come ad esempio Laterooms.com, Asiarooms,com e Hotelopia. Activity: Questo settore comprende 39 marchi, serve oltre 400.000 turisti e comprende oltre 3.300 impiegati ed e suddiviso in 6 sotto‐settori (Marine, Adventure, Polar, Sport, Ski & Lakes and Schools). Ski businnes comprende Thomson Lakes e Crystal Lakes. Marine comprende Moorings, Footloose e Sunsail Yatch, Sunsail Club (sport acquatici). Island Cruises: Questo settore opera nell'ambito dei viaggi crocieristici con la Royal Caribbean sotto il nome di Island Cruises. TUI – dati di sintesi Fatturato ( anno 2010) Quota di mercato ( anno 2010) Numero pax venduti ( anno 2010) Strategie di mercato Previsioni di vendita per l’anno 2011 Tipologia operatore Canali di vendita Tipologia pacchetti venduti Tipologia clienti Strutture ricettive proposte Prodotti turistici venduti [Digitare il testo] 3.843,5 milioni di euro 23,1% 7.700.000 Roadshow per agenti di viaggio, fam trips, corsi di aggiornamento, pubblicità in TV con testimonial Aumento del 2% Tour operator con agenzie di viaggi Agenzia di viaggi e internet Pacchetti per individuali, pacchetti con voli charter, all inclusive da catalogo, last minute Tutte le tipologie, focus su famiglie con bambini Hotel da 3 a 5 stelle, residenze turistico‐alberghiere, villaggi turistici, bed & breakfast, agriturismi Vacanza balneare, vacanza lacuale, vacanza montana, città d’arte Rewe Touristik (Rewe Group) REWE Group è un'azienda tedesca che opera nei settori della grande distribuzione organizzata e del turismo. È attualmente presente in modo diretto o indiretto (attraverso vari marchi, fra cui Billa, Penny Market e Standa) in 14 Paesi: Germania, Francia, Austria, Svizzera, Italia, Croazia, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Ucraina, Slovacchia, Repubblica Ceca, Russia. Rewe – dati di sintesi Fatturato ( anno 2010) Quota di mercato ( anno 2010) Numero pax venduti ( anno 2010) Strategie di mercato Previsioni di vendita per l’anno 2011 Tipologia operatore Canali di vendita Tipologia pacchetti venduti Tipologia clienti Strutture ricettive proposte Prodotti turistici venduti [Digitare il testo] 2.977,6 milioni di Euro 17,9% 6.555.000 Roadshow, allestimenti vetrinistiche, pubblicità online, corsi di aggiornamento per agenti di viaggio, fam trips Aumento a due cifre Tour operator Agenzia di viaggi e internet Pacchetti per individuali, pacchetti con voli charter, all inclusive da catalogo, Tutte le tipologie, focus su famiglie con bambini Hotel da 3 a 5 stelle, residenze turistico‐alberghiere, villaggi turistici, appartamenti, bed & breakfast, agriturismo Vacanza balneare, vacanza lacuale, vacanza montana, città d’arte Thomas Cook Thomas Cook Group plc è una società britannica di viaggi fondata il 19 giugno 2007 dalla fusione di Thomas Cook AG e MyTravel Group. Quotata nella Borsa di Londra, il 52% delle azioni erano della società Arcandor (ex proprietari di Thomas Cook AG), mentre il 48% era di proprietà degli azionisti di MyTravel. Il 9 giugno 2009 Arcandor ha dichiarato il fallimento. [2] La fusione, che è stata sostenuta da 99,9% degli azionisti, ha avuto luogo attraverso la formazione di una 'NewCo' che di fatto ha acquistato My Travel e Thomas Cook ed è stata poi quotata nella Borsa di Londra sotto il nome di Thomas Cook Group plc (London Stock Exchange: TCG). È un costituente dell'indice FTSE SmallCap. Il Thomas Cook Group PLC ha sette marchi al consumo tra cui Thomas Cook, Thomas Cook Airlines, Condor Flugdienst, Sunset, Neckermann, Ving, Direct Holidays e My Sunquest. La società opera in cinque divisioni principali: Regno Unito, Scandinavia, Nord America, Europa continentale e, per la Germania, solo nel settore delle compagnie aeree. Con una flotta di 97 aerei, 2.926 punti vendita, 32.722 dipendenti e oltre 19,1 milioni clienti annuali, il gruppo è la seconda società più grande viaggio in Europa e nel Regno Unito, dietro TUI Travel e il più grande nei paesi scandinavi, in Francia, nei Paesi Bassi, in Germania, negli Stati Uniti e in Canada. Thomas Cook è un main sponsor del Peterborough United. Thomas Cook è diventato uno sponsor delle Olimpiadi di Londra 2012. Come una dei più grandi e più popolari tour operator del Regno Unito, Thomas Cook è stato nominato per fornire vacanze e alloggi in tutta la durata dei giochi. L'amministratore delegato di Thomas Cook ha commentato: "Più di un secolo fa Thomas Cook ha accompagnato viaggiatori britannici ai primi giochi olimpici moderni di Atene nel 1896, è un privilegio di avere ancora una volta la possibilità di dare alle famiglie inglesi e gli appassionati di sport la possibilità di sperimentare tale evento raro e speciale nel proprio paese". Thomas Cook – dati di sintesi Fatturato ( anno 2010) Quota di mercato ( anno 2010) Numero pax venduti ( anno 2010) Strategie di mercato Previsioni di vendita per l’anno 2011 Tipologia operatore Canali di vendita Tipologia pacchetti venduti Tipologia clienti Strutture ricettive proposte Prodotti turistici venduti [Digitare il testo] 2.850 milioni di euro 17,13% 5.500.000 fam trips (viaggio organizzato), roadshow (mostre/eventi itineranti) per agenti di viaggio, pubblicità online, allestimenti vetrinistici Aumento a due cifre Tour operator Agenzia di viaggi e internet Pacchetti per individuali, all inclusive da catalogo, pacchetti con voli charter Tutte le tipologie, particolare focus su famiglie con bambini Hotel da 3 a 5 stelle, residenze. appartamenti, villaggi turistici Vacanza balneare, vacanza lacuale, vacanza montana, città d’arte FTI FTI – dati di sintesi Fatturato ( anno 2010) Quota di mercato ( anno 2010) Numero pax venduti ( anno 2010) Strategie di mercato Previsioni di vendita per l’anno 2011 Tipologia operatore Canali di vendita Tipologia pacchetti venduti Tipologia clienti Strutture ricettive proposte Prodotti turistici venduti Studiosus Studiosus – dati di sintesi Fatturato ( anno 2010) Quota di mercato ( anno 2010) Numero pax venduti ( anno 2010) Strategie di mercato Previsioni di vendita per l’anno 2011 Tipologia operatore Canali di vendita Tipologia pacchetti venduti Tipologia clienti Strutture ricettive proposte Prodotti turistici venduti [Digitare il testo] 1.066 milioni di Euro 6,41% 1.900.000 Roadshows con agenti di viaggi, fam trips, pubblicità out of home media Aumento a due cifre Tour operator Agenzia di viaggi e internet Pacchetti per gruppi ed individuali, all inclusive, pacchetti con voli charter Tutte le tipologie, focus su famigli Hotel da 3 a 5 stelle, residenze. Appartamenti e villaggi turistici Vacanza balneare, vacanza lacuale, vacanza montana 236,8 milioni di Euro 1,42% 104.000 fam trips, allestimenti vetrinistici, corsi di aggiornamento, roadshow Aumento del 4% Tour operator Agenzia di viaggi e internet Pacchetti per individuali e gruppi, all inclusive da catalogo, con voli di tutte le categorie Tutte le tipologie, focus su coppi senza figli, studenti, terza età, singles Hotels da 3 a 5 stelle Grandi città d’arte, viaggi culturali e di studio, montagna estiva, natura e parchi, Italia minore FocussuBerlino
Berlino:lacapitaletedesca
Berlino si identifica già da molto tempo come la prima città della Germania per l'importanza e la centralità della cultura e della conoscenza che l’hanno segnata fin dai tempi di Federico II di Prussia, detto “il Grande”, nel diciottesimo secolo. La crescita intellettuale e scientifica della città nei due secoli successivi, è percepibile ovunque e si riflette nella storia della sua architettura. I grandi progetti di una politica urbanistica innovativa sono stati caratterizzati dalla volontà di gestire e risolvere le conseguenze dell'enorme distruzione subita dalla città durante la guerra. Nell'ambito culturale, Berlino offre una gamma sorprendente di strutture e di eventi. Oltre a musei apprezzati in tutto il mondo, come il Pergamon Museum, la città vanta straordinarie pinacoteche, teatri dell'opera e artisti e interpreti di alto profilo, come Daniel Barenboim, i Berliner Philarmoniker con Simon Rattle, Katharina Thalbach... e altri. Alle istituzioni culturali di grande tradizione si affianca la scena indipendente e sperimentale e il tutto fa di Berlino una fucina culturale di grande richiamo. Berlino ricopre un ruolo non secondario nella storia del Cinema ed è stata soggetto di grandi classici del cinema d'autore, da Metropolis a Il Cielo sopra Berlino. Attualmente la città è un’importante location per l'industria cinematografica, con oltre 300 film girati qui ogni anno, e riveste un ruolo centrale per molte produzioni e postproduzioni (studi di registrazione, editing dei sottotitoli) cinematografiche e televisive, basti citare gli studi di Tempelhof e il centro di produzione cinematografica di Adlershof. Sempre più spesso le grandi case di produzione statunitensi scelgono Berlino e importanti pellicole sono girate nella zona metropolitana. Gli studi di Babelsberg a Potsdam, apprezzati da grandi registi contemporanei, restano il principale centro di produzione cinematografica. Oltre 1200 scuole pubbliche e private sono costantemente impegnate a sperimentare modelli scolastici ed educativi. Tra questi sono state realizzate iniziative innovative come le scuole statali bilingui europee, fondate dopo la riunificazione, che hanno riscosso molto successo. 64 delle 400 scuole elementari statali hanno cominciato ad offrire il tempo pieno con orario dalle 7.30 alle 16.00. Gli istituti comunali d’istruzione rivolta agli adulti (Volkshochschulen) offrono possibilità per l'educazione permanente e della terza età. Nonostante la difficile situazione di deficit delle finanze pubbliche, l'istruzione rimane un obiettivo prioritario. Attualmente la politica dell'istruzione punta su una maggiore collaborazione tra scuole e istituti superiori e di ricerca. Come poche altre regioni europee, Berlino offre un'alta concentrazione di strutture dedicate alla ricerca scientifica e tecnologica e agli istituti universitari. La città investe circa 1,8 miliardi di euro per la ricerca scientifica e universitaria e per lo sviluppo e la ricerca. Oltre 50.000 persone sono occupate nel campo dell'istruzione e nella ricerca universitaria tra i quattro atenei, i tre istituti superiori d'arte e gli altri sette istituti d’istruzione secondaria, oltre alla scuola di economia e commercio e ai 70 istituti di ricerca a finanziati pubblicamente. [Digitare il testo] MonumentieattrazionidiBerlino
Alexanderplatz Alexanderplatz, uno dei principali luoghi di aggregazione di Berlino est, è stata testimone di molte vicende storiche e urbanistiche che hanno segnato la città. In questa piazza si incrociano secoli di urbanistica e architettura, di sconvolgimenti politici e sociali e le numerose discussioni pubbliche sul suo futuro assetto la rendono un’attrazione affascinante. Molti eventi berlinesi si legano ad Alexanderplatz, dove sono ben leggibili i segni lasciati dalle diverse epoche, culture e concezioni urbanistiche. La trasformazione di Alexanderplatz in moderno luogo d’incontro e di shopping prende l’avvio durante la seconda metà del diciannovesimo secolo, epoca alla quale risale la costruzione della S‐Bahn, la linea metropolitana di superficie (1882), e quella sotterranea (dal 1913). Devastata durante la guerra, negli anni Sessanta la piazza fu trasformata in un vasto spazio pedonale, troppo grande e grigio per risultare attraente. Molti gli edifici noti, segno evidente dello sforzo di Berlino est di competere con gli alti edifici dell’ovest. Tra questi l’Hotel Stadt Berlin (oggi Park Inn Hotel), 123 m; la Haus der Lehrers (Casa dell’insegnante), sede della commissione degli insegnanti della DDR; la Casa dei Viaggi, curiosa istituzione viste le restrizioni subite dai cittadini della Germania orientale in materia di viaggi; il palazzo dell’editoria, oggi Berliner Verlag – dove è ospitata la redazione del Berliner Zeitung. Negli anni Settanta, sotto Erik Honecker, Alexanderplatz divenne sede di “esperimenti” architettonici fedeli all’estetica d’ispirazione socialista, come la facciata a nido d’ape dell’ex Centrum Warenhaus, (oggi Gruppo Kaufhof), un tempo il principale grande magazzino di Berlino est la cui struttura attuale è stata riprogettata da Josef Paul Kleihues. Ad attirare lo sguardo attento del visitatore sono sicuramente la Fernsehturm (torre della televisione), la costruzione più alta della città (365 m), sormontata da una sfera che durante i Mondiali di calcio del 2006 fu trasformata in un grande pallone rosa. Al suo interno c’è un café con piattaforma panoramica rotante. La Brunnen der Völkerfreundschaft (fontana dell’amicizia tra i popoli) e il Weltzeituhr (orologio mondiale) del 1969, sono da sempre punti di riferimento e d’incontro. La Berolinahaus, di Peter Behrens, appartiene oggi alla catena C&A. Tra gli edifici più moderni, invece, sorge il centro commerciale Alexa, che ospita anche un cinema multisala. [Digitare il testo] Berliner Dom Il Duomo di Berlino, completato nel 1905, è la chiesa protestante e il luogo di culto più importante della città, oltre che il sepolcro della dinastia Hohenzollern, la famiglia reale prussiana. Questo meraviglioso monumento, pomposo richiamo al Rinascimento italiano, ha unito per secoli la corte prussiana degli Hohenzollern al protestantesimo tedesco ed è stato più volte rimaneggiato, a partire dal Medioevo. Dove oggi sorge il Duomo, infatti, già dal 1465 esisteva una cappella di Corte. La costruzione del Duomo iniziò invece nel 1747 e fu completata nel 1905 sotto il Kaiser Guglielmo II. Gravemente danneggiato durante la guerra, l’edificio rimase chiuso durante gli anni della Repubblica Democratica e fu riaperto solo nel 1993, a seguito dei restauri. La “vecchia” cattedrale del Lustgarten fu costruita tra il 1747 e il 1750, all’epoca di Federico il Grande (1740‐1786), sotto la direzione di Johann Boumann, che realizzò un monumento barocco, coerente con il progetto di Knobelsdorff. Tra il 1817 e il 1822 l’edificio fu rimaneggiato dall’architetto Karl Friedrich Schinkel, pur conservando una certa somiglianza con lo stile alto‐rinascimentale della cattedrale romana di San Pietro. Infine, nel 1885 , Julius Raschdorff presentò a Federico Guglielmo IV un progetto che mirava a “riconciliare” i diversi stili. Quando, nel 1888, salì al trono Guglielmo II, questi autorizzo la demolizione della “vecchia” cattedrale, dando il via, nel 1893, alla realizzazione della grandiosa struttura che vediamo oggi. Gravemente danneggiato durante la guerra, il Duomo è rimasto chiuso fino al 1993, mentre i restauri sono proseguiti fino al 2006, quando sono stati resi visibili anche gli otto mosaici della cupola. La struttura esterna della cupola è stata ricostruita, con alcune semplificazioni, tra il 1975 e il 1982. Durante gli anni della divisione, i parrocchiani – oltre 12,000 nel diciannovesimo secolo – furono ripartiti tra due diverse parrocchie. Solo nel 1980 fu di nuovo possibile celebrare qui le messe, i battesimi e i funerali. Nella cripta del Duomo è sepolta la famiglia reale degli Hohenzollern (oltre 90 tra tombe e sarcofagi). Tra questi spiccano i monumenti funerari dei re prussiani; quelli di Federico I e della sua seconda moglie Sofia Carlotta, ricoperte da un bagno d’oro, sono opera di Andreas Schlüter. Tra le altre opere d’arte merita attenzione la fonte battesimale di Christian Daniel Rauch e il mosaico di Pietro di Guido Reni. L’organo, con oltre 7000 canne, è uno dei più grandi del Paese. [Digitare il testo] Salendo i 270 gradini che portano alla galleria panoramica, a 114 m d’altezza, è possibile godere della vista su Mitte e apprezzare da vicino le decorazioni che rievocano eventi del Nuovo Testamento e del periodo della Riforma. Nel duomo si tengono anche concerti e incontri. Sono disponibili audioguide in tedesco, inglese, italiano e spagnolo (il cui prezzo è compreso nel biglietto d’ingresso) e visite guidate. Bradenburger Tor La Porta di Brandeburgo è uno dei principali monumenti di Berlino. Conosciuta in tutto il mondo, rimane da oltre due secoli uno dei più significativi simboli e punti di riferimento della capitale. Fino a pochi anni fa era l’emblema della divisione della città e i visitatori salivano fino alla sua piattaforma di osservazione, per gettare lo sguardo al di là della Cortina di ferro, oltre la terra di nessuno che separava – geograficamente e politicamente ‐ Berlino est da Berlino ovest. E fu qui che, il 12 giugno 1987, Ronald Reagan incalzò il suo illuminato avversario, con le parole: “Signor Gorbachov, abbatta questo muro!” Il discorso, che fece eco alla famosa frase del presidente von Weizsacker ‐ “fintanto che la Porta di Brandeburgo rimarrà chiusa, la Questione tedesca resterà aperta” ‐ fu rivolto ai cittadini di Berlino ovest, ma si udì anche al di là del Muro. Dopo la riunificazione della Germania seguita alla caduta del Muro di Berlino (1989), la Porta di Brandeburgo diventò il simbolo della Nuova Berlino unita. Il 22 dicembre 1989 la Porta fu ufficialmente riaperta e 100 mila persone vi si affollarono per celebrare l’evento. Purtroppo proprio in quell’occasione il monumento fu gravemente danneggiato, tanto che fu necessaria la chiusura per restauri. La Porta è stata ufficialmente riaperta il 3 ottobre 2002. Progettata da Carl Gotthard Langhans e ispirata ai propilei dell’Acropoli di Atene, la Porta fu eretta tra il 1788 e il 1791. Unica tuttora esistente, e la più maestosa, tra le originarie 18 porte della città, secondo il desiderio del sovrano prussiano Federico Guglielmo II avrebbe dovuto valorizzare il percorso verso il viale di Unter den Linden. Sulla porta si erge la Quadriga, imponente scultura (1793) di Johann Gottfried Schadow che raffigura la Vittoria alata e che è visibile anche a grande distanza. Nel 1806, all’epoca delle guerre franco‐prussiane, la scultura fu fatta prelevare da Napoleone e portata a Parigi come bottino di guerra, per poi tornare trionfalmente a Berlino nel 1814. Nel corso della Seconda guerra mondiale l’edificio fu danneggiato dai bombardamenti, ma non distrutto. [Digitare il testo] Durante la visita al monumento, prima di spostarsi sul lato opposto della piazza, è possibile sostare nella Raum der Stille (stanza del silenzio), che si trova nell’ala nord: è il luogo ideale per chi desidera un momento di tranquillità. In prossimità della Porta, meritano una visita Pariser Platz, con l’Akademie der Künste e la restaurata ambasciata Americana. La Platz 18 März (piazza 18 marzo) commemora con questo nome l’insurrezione del 1848 per la democrazia. Potsdamer Platz Potsdamer Platz, che comprende anche il Sony Centre, è il più sorprendente esempio della trasformazione urbana degli anni Novanta, dopo la caduta del Muro. La zona è simbolo del rinnovamento che ha trasformato la città nella “Nuova Berlino” di oggi. Di fatto, la piazza non è una vera e propria piazza, ma una zona costituita da tre aree, note come Daimler City, o Area Daimler Chrysler (1998), Sony Center (2000) e Besheim Centre (2004), che hanno letteralmente reinventato un terreno desolato dove fino al 1989 il Muro separava Berlino Est da Berlino Ovest. La sfida è stata quella di ricostruire il cuore della Berlino post‐Guerra Fredda e in questo modo trasformare una landa sabbiosa nel centro vitale della capitale della nuova Germania unita. Data l’importanza del progetto, il risultato sarebbe diventato una sorta di “dichiarazione” dei principi fondamentali dell’urbanistica di fine 20° secolo. Molti sono stati gli aspetti oggetto di valutazione: l’equilibrio tra interessi pubblici e privati/commerciali, la pianificazione d’infrastrutture, trasporti e viabilità, la limitazione del traffico, i criteri ecologici, lo stile architettonico da adottare (edifici alti in stile Manhattan oppure bassi? Tradizionali o futuristici?). L’obiettivo condiviso è stato comunque quello di attirare qui l’autentica vita metropolitana ‐ dopo che l’area era rimasta così a lungo abbandonata ‐ offrendo spazi per abitazioni private, shopping, divertimento e affari, in modo che il quartiere potesse essere attivo e vitale in ogni momento. La ricostruzione di Potsdamerplatz fu avviata negli anni Ottanta dall’allora senatore allo sviluppo urbano Volker Hassener con il sostegno finanziario dell’investitore Daimler‐Benz, che permise di acquistare un lotto di terra lungo il canale Landwehr fino al perimetro del Muro, in un’epoca in cui questo sembrava un sito periferico e senza valore. All’improvviso, con la caduta del Muro, il lotto divenne un prezioso appezzamento nel cuore della nuova capitale. Nel 1991 il Senato di Berlino varò un concorso per la presentazione di progetti e idee per la realizzazione di Potsdamer e Leipziger Platz, che scatenò un appassionato dibattito e una gara serrata tra i principali studi di architettura del mondo. Vinsero il concorso Heinz Himmler e Christoph Sattler, di Monaco. [Digitare il testo] Il Panorama Punkt (punto panoramico) si raggiunge in ascensore e regala una vista a 93 metri d’altezza dalla Torre Kollhoff, in mattoni bruni. La facciata neo‐barocca sulla Bellevuestrasse appartiene al restaurato Hotel Esplanade, sopravvissuto al Secondo conflitto mondiale. Nonostante il tentativo di integrarlo senza modifiche nel progetto complessivo, è stato necessario sollevare la sala imperiale (Kaisersaal) su un cuscino d’aria per trasferirla nella sua posizione attuale. Due pareti restano nella posizione originaria. All’estremità meridionale della piazza, la torre Debis, in pietra e vetro, realizzata da Renzo Piano, ospita la sede centrale del gruppo. Fu questo il primo edificio della zona a essere completato. È alta 106 metri ed è composta da 22 piani. La sua caratteristica principale è quella di essere realizzata “scorporando” i singoli elementi – la scala, il vano ascensore, gli uffici e così via. Tra le attrazioni principali di Potsdamerplatz, oltre alla torre di Piano, sono il DaimlerChrysler Atrium, con uno spazio pubblico che ospita mostre l’arte, un autosalone e un bacino artificiale di acqua, il Sony Centre, con le sale cinematografiche e il museo del cinema tedesco, il centro commerciale Arkaden (di Richard Rogers), il cinema 3D, il teatro, il casinò e il palazzo Weinhaus Huth (vinerie Huth), l’unico palazzo della piazza che risale a prima della Seconda guerra mondiale. East Side Gallery La East Side Gallery è un lungo tratto (1,3 km) del Muro di Berlino che si trova in Mühlenstrasse, nella ex Berlino est. È la più lunga galleria d’arte all’aperto al mondo e ospita oltre cento dipinti murali originali. Galvanizzati dagli straordinari eventi che stavano cambiando il mondo, artisti provenienti da ogni parte del globo accorsero a Berlino nel 1990 per celebrare la caduta del Muro, la libertà e lo spirito di riconciliazione attraverso la realizzazione di questa grande opera che sarebbe diventata una durevole testimonianza della gioia e del desiderio di libertà di quei giorni. Prima d’allora esistevano già dei dipinti murali ‐ ma solo sul lato di Berlino ovest ‐ che erano considerati un’attrazione per i berlinesi e per i turisti. Alcune tra le opere più famose sono diventate popolari soggetti da cartolina. È il caso, per esempio, di The Mortal Kiss di Dimitrji Vrubel, che raffigura Erich Honecker e Leonid Breznev che si baciano sulla bocca, e Test the Best, di Birgit Kinder, che mostra una Trabant (l’auto‐simbolo dell’ex Germania est) che sfonda il muro. Denkmal für die ermordeten Juden Europas [Digitare il testo] Il monumento all'Olocausto, a due passi da Potsdamer Platz e dalla porta di Brandeburgo, commemora gli ebrei vittime del genocidio nazista. L'opera comprende un labirinto di grossi blocchi di cemento, lungo una sezione di quella che un tempo era la terra di nessuno tra i due lati del Muro, e un Centro Informazioni. Impressionante nella sua grigia sobrietà, ospita anche un Centro Informazione sotterraneo (Ort der Information) sul lato sudorientale, accessibile con l’ascensore o scendendo due piani di scale. Gli 800mq del Centro Informazioni sono il complemento all’opera monumentale. Qui è raccolta documentazione riguardante persone e famiglie vittime dell’olocausto ‐ con testimonianze autentiche – e dati che permettono di comprendere meglio la vastità del genocidio, non solo in Germania ma in tutta Europa. Il Centro vuole rappresentare un punto di riferimento centrale per tutti i luoghi della memoria che si trovano sul territorio tedesco, come ad esempio l’iniziativa degli Stolpersteine (letteralmente “pietre per inciampare”): targhe commemorative d’ottone poste sul selciato di fronte alle case che furono l’ultimo domicilio degli ebrei deportati. Ci sono voluti 17 anni perché il monumento fosse completato. Il 25 giugno 1999 il Bundestag approvò finalmente una risoluzione per realizzare un’opera celebrativa che ricordasse il genocidio degli ebrei in Europa a ma questa seguirono anni di discussioni. Il monumento fu terminato solo nel 2005. Il progetto vincente fu firmato dall’architetto statunitense Peter Eisenmann: 2711 blocchi rettangolari di calcestruzzo, sistemati a griglia in modo da sembrare sepolture. Il monumento è aperto giorno e notte e i visitatori possono camminare liberamente al suo interno. È invece vietato arrampicarsi sulle stele, divieto mal tollerato da bambini e ragazzi. Il campo, nel suo insieme, sembra un labirinto di blocchi di altezze e dimensioni diverse, scenario ideale per una silenziosa riflessione. Kaiser‐Wilhelm‐Gedächtniskirche [Digitare il testo] La Gedächtniskirche, o chiesa della commemorazione Kaiser Wilhelm, è il centro simbolico di Berlino ovest e, oltre che una chiesa, è un monumento che celebra la pace e la riconciliazione. Le rovine originali della torre occidentale, soprannominate in città “il dente bucato” sono ciò che rimane della chiesa antica, andata distrutta con i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, insieme a tutti gli altri edifici antichi della piazza. La torre è immediatamente riconoscibile in Breitscheidplatz, all’inizio del trafficato quartiere commerciale che comprende la Tauentzienstrasse e la Ku’damm. Eretta negli anni 1891‐95 in stile neoromanico, su il progetto di Franz Schwechten, in memoria del Kaiser Guglielmo I, imperatore tedesco e re di Prussia (1861‐1888), la chiesa fu gravemente danneggiata dai bombardamenti il 23 dicembre 1943 e poi quasi interamente distrutta nel corso dei raid aerei del 1945. Nella Gedenkhalle (una sorta di museo‐memoriale all’interno della chiesa) sono esposte fotografie sulla cattedrale e i suoi dintorni, scattate prima e dopo la guerra. A queste si aggiungono interessanti esposizioni di antichi oggetti liturgici e mosaici. Tra i vari progetti di ristrutturazione o ricostruzione, vinse, nel 1956, quello di Egon Eiermann, che prevedeva la realizzazione di una chiesa moderna e di una nuova torre campanaria, con l’abbattimento dell’antica navata. La chiesa moderna, non a tutti gradita, consiste in una struttura ottagonale e una torre campanaria esagonale. Particolare è la sua luce blu, ottenuta lasciando un’intercapedine di 2m tra le pareti esterne e interne e inserendo tra le due le lampade blu, la cui luce è visibile sia all’interno sia all’esterno. Oltre 20mila finestrelle in vetro colorato compongono le pareti della chiesa moderna, che è stata consacrata il 25 maggio 1962, lo stesso giorno della nuova cattedrale di Coventry, in Gran Bretagna, anch’essa vittima dei bombardamenti . All’interno della chiesa si trova una fonte battesimale in alluminio contenente perle di marmo di Carrara, un organo Schuke con 5000 canne, realizzato nei laboratori di Berlino‐Lichterfelde, un bronzo sospeso raffigurante Cristo risorto, un monumento ai martiri protestanti del regime nazista, una croce di chiodi (realizzata con chiodi provenienti dalla cattedrale di Coventry, distrutta dai bombardamenti tedeschi nel 1940, e per questo simbolo di riconciliazione tra i due popoli) e una croce a icone della chiesa Ortodossa russa. Il motivo musicale proveniente dalla torre antica, composto dal principe Luigi Ferdinando di Prussia, può essere udito ogni ora. La città di Berlino ha già stanziato 1,5 milioni di euro per i restauri più urgenti (il campanile e la facciata in pietra) mentre la fondazione per il recupero della torre spera di raccogliere i 3 milioni di euro necessari per avviare un progetto di più ampio respiro e fermare il progressivo decadimento. Per le celebrazioni (messe, matrimoni, battesimi ecc.) la chiesa utilizza spesso una cappella o il foyer. C’è anche un punto vendita, dove è possibile acquistare cartoline, guide e souvenir. La piazza, Breitscheidplatz, è un luogo ideale [Digitare il testo] per una pausa: si può sostare nei bar all’aperto e fare un salto al vicino Europa Center (22 piani), un centro per lo shopping e l’intrattenimento realizzato nel 1965 da Helmut Hentrich e Hubert Petschnigg. Rotes Rathaus Il Rotes Rathaus, che letteralmente significa “municipio rosso”, è il municipio di Berlino, sede del governo della città, la cui amministrazione locale, invece, ha sede nei singoli distretti. Berlino, infatti, è uno dei sedici Land, o Stati, che compongono la Germania Federale ed è dunque una città‐stato. Il governo di Berlino, una città politicamente orientata a sinistra, trova sede nel Rotes Rathaus dal 1869 e quello della Berlino riunificata dal 1991. L’edificio prende il nome dai mattoni rossi che ne rivestono la facciata. Qui si trovano gli uffici dei senatori che compongono il governo e quelli del sindaco, carica che dal 1995 è rivestita da Klaus Wowereit, diventato famoso nel mondo soprattutto per aver dichiarato pubblicamente, nel 2001, “Ich bin schwul – und das ist auch gut so!” (sono gay, non è un problema). Negli anni Cinquanta, dopo i restauri seguiti alla Seconda guerra mondiale, il Rotes Rathaus è stato la sede del governo di Berlino est, mentre quello di Berlino ovest si trovava nel Rathaus Schöneberg, di fronte al quale il presidente Kennedy rese noto il suo appoggio a Berlino con la celebre frase “ich bin ein Berliner” (io sono un berlinese). In tempi più remoti Berlino aveva un municipio di origini medievali, ma intorno al 1850 la città industriale, che ambiva a liberarsi dalla lunga dinastia dei monarchi Hohenzollern, sentì il bisogno di una nuova sede. Il nuovo palazzo fu progettato da Hermann Friedrich Waesemann, assistente dell’architetto di corte Friedrich August Stüler, e fu costruito tra il 1861 e il 1869. Furono così realizzate le ali distinte (occupando una superficie complessiva di 99 x 88 m), con due cortili interni, a loro volta separati da ali interne. Dal punto di vista architettonico, il progetto di Wasemann per il municipio di Berlino prendeva le distanze dal tradizionale classicismo di Schinkel per aprirsi all’influenza dell’Alto Rinascimento delle città‐stato italiane o delle Fiandre e in questo modo si differenziava dallo stile dei palazzi reali. Interessanti soluzioni architettoniche sono le file di archi e i quattro piani uniti dagli alti telai delle finestre. Nel suo complesso, l’edificio ha l’aspetto di una fortezza, grazie anche alle balaustre sporgenti sostenute agli angoli. La torre che si innalza sopra il portale, raggiungendo i 74 metri d’altezza, è forse l’elemento più caratteristico dell’edificio, insieme al fregio, del 1879, che illustra in 36 pannelli la storia della città a partire dal 1871. [Digitare il testo] Siegessäule La Siegessäule, o Colonna della Vittoria, è un altro dei monumenti berlinesi che è stato capace di “re‐
inventarsi” un nuovo ruolo. Eretta come simbolo della vittoria militare prussiana nel 19° secolo, è diventata una postazione panoramica per i turisti e un emblema caro alla comunità gay, tanto che il periodico gay di Berlino si chiama, appunto, Siegessäule e qui culminano le celebrazioni della Techno Love Parade e del Christopher Street Day. Questo, infine, è il luogo, alternativo alla Porta di Brandeburgo, scelto da Barack Obama il 24 luglio 2008 per rivolgere il suo discorso a un pubblico di 200,000 berlinesi. Oggi la colonna, alta 67 m, si trova nel Tiergarten, al centro della rotonda Grosser Stern (grande stella): una rotonda dalla quale si dipartono cinque strade in cinque direzioni diverse. Questo punto particolare fu scelto dai nazisti nel 1938, che lo preferirono alla posizione originaria del monumento, di fronte al Reichstag, in Platz del Republik (allora Königsplatz). Secondo il progetto di Albert Speer, l’architetto visionario che cercò di trasformare Berlino nella gloriosa nuova capitale del Terzo Reich, denominata “Germania” la colonna doveva essere collocata lungo l’asse Est‐Ovest che attraversava il Tiergarten. L’imperatore Guglielmo I (1861‐1888), che regnò su uno Stato Prussiano sempre più forte, nel 1862 nominò primo ministro Otto von Bismarck, con l’ambizione territoriale di unificare la Germania sotto la Prussia. Dopo le guerre combattute in Danimarca (1864), Austria (1866) e Francia (1871), nel 1871 Berlino fu inaugurata come nuova capitale della Germania unificata. Il re fu incoronato Imperatore (Kaiser) a Versailles. La colonna, realizzata da Philip Drake come simbolo della vittoria militare, consiste in una struttura cilindrica decorata con cannoni e sormontata da una Vittoria alata alta 8,3 metri – i cui tratti si ispirano al volto della figlia dello scultore ‐ che i berlinesi hanno soprannominato “Goldelse” (Elsa dorata). La colonna è un esempio interessante del gusto tedesco, in epoca imperiale, per l’allegoria mitologica e il decoro classicheggiante. Le iscrizioni e i mosaici sul fregio ne sono un chiaro esempio. Sono inoltre rappresentate le figure di Germania, del Padre Reno con una corona di foglie di vite, del nemico Napoleone seduto su una nuvola e del Generale von Hartmann che unisce gli stati della Germania a quelli del Sud. Il mosaico di Anton von Warner (1873) mostra la figura femminile di Germania guerriera, un forte simbolo nazionalistico nell’800, , paragonabile per importanza alla Vittoria alata e alla Marianna francese. Il ritratto [Digitare il testo] del neo‐incoronato Guglielmo I non poté essere utilizzata e l’imperatore appare solo con l’iscrizione latina loco imperatoris. I visitatori possono raggiungere la colonna percorrendo un sottopassaggio pedonale – quattro tempietti neoclassici, anch’essi di Albert Speer, indicano i punti d’entrata ‐ per poi salire fino alla cima: una tappa particolarmente apprezzata da bambini e ragazzi, che dopo 270 scalini conquisteranno uno straordinario punto d’osservazione. Tornati giù, si può fare una pausa negli adiacenti Café Victoria e Biergarten. Tiergarten Tiergarten (che letteralmente significa “giardino degli animali”) è uno dei distretti amministrativi e politici di Berlino ma anche il più grande e popolare parco cittadino ‐ un tempo riserva di caccia ‐ amato e frequentato dai berlinesi e dai turisti, che qui trovano un luogo ideale per passeggiare, andare in bici, fare un picnic o rilassarsi tra un impegno e l’altro. Il Tiergarten comprende anche zone famose, come il Regierungsviertel, Potsdamerplatz, il Kulturforum e il Diplomatenviertel. I berlinesi usano spesso il parco per le loro attività all’aria aperta, lo sport e le grigliate domenicali. All’estremità sudorientale del parco, vicino a Potsdamer Platz, c’è un grande parco giochi (Spielplatz) per i bambini. D’inverno, se il tempo lo consente, è anche possibile pattinare sui laghetti ghiacciati. Il Tiergarten nacque nel 16° secolo, quando fu recintato per la prima volta e destinato all’intrattenimento della famiglia reale. Federico Guglielmo di Hohenzollern ne fece una riserva di caccia (Grosse Tiergarten). I primi viali interni furono realizzati a partire dal 17° secolo e furono poi abbelliti per renderli più somiglianti a quelli dei giardini francesi. La Strasse 17. Juni rappresenta il principale asse ovest‐est, a partire dalla Porta di Brandeburgo. Un tempo si chiamava Charlottenburger Chaussee (1698) e conduceva, appunto, fino al palazzo di Charlottenburg. Nel 1740, per volontà di Federico II di Prussia, il Tiergarten diventò un parco pubblico. [Digitare il testo] Agli inizi del 19° secolo i giardini all’inglese diventarono di gran moda. Questa tendenza, unitamente alla concezione estetica dell’architetto e paesaggista Peter Joseph Lenné, che nel 1818 fu incaricato di trasformare l’area verde in un parco con giardino zoologico, diedero all’area l’impronta che ancora oggi la caratterizza. Il giardino zoologico, che si trova all’estremità sudoccidentale del Tiergarten, fu inaugurato nel 1844. Lungo il lato nordorientale, a metà del 18° secolo c’era una strada chiamata In den Zelten (nelle tende), con eleganti padiglioni che vendevano rinfreschi. Purtroppo lo splendido edificio che fiancheggiava il parco è andato distrutto durante i bombardamenti. Negli anni del nazismo, il grandioso progetto urbanistico di Albert Speer portò anche all’allargamento del viale centrale (ribattezzato Asse Est‐Ovest) e della Grosser Stern, la rotatoria centrale. Durante la guerra il parco fu usato anche per necessità primarie, fornendo alla popolazione legna e terra da coltivare. Come molte aree berlinesi, anche il parco fu restaurato dopo la guerra, a partire dal 1949, quando cominciarono gli interventi sulla vegetazione. Il risultato, a distanza di anni, è un’area verde di toccante bellezza, con paesaggi diversi, tutti da scoprire passeggiando tra viali e sentieri, prati, radure, aree fiorite – leggendarie le distese di rododendri fioriti – e giardini. Ci sono panchine isolate per chi cerca un angolo di quiete e mezzi a pedali (i Velotaxi) per chi desidera girovagare in modo divertente. Altre mete popolari nel parco sono il Café am Neuen See, che sorge sulle rive di un laghetto che in inverno gela, dando vita a uno splendido paesaggio nordico. In estate il locale apre gli spazi all’esterno, compreso il Biergarten. Da non perdere, anche l’isola Rousseau e il giardino inglese con annessa caffetteria. Musei
Museumsinsel Il Museuminsel (isola dei musei) è un insieme di cinque musei – tra i quali il Pergamon – costruiti tra il 1824 e il 1930 su una piccola isola della Sprea, il fiume cittadino. Luogo di grande valore culturale e architettonico, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1999. Questa “acropoli dell’arte” abbraccia l’evoluzione della concezione museale del 20° secolo e raccoglie opere e reperti che raccontano di seimila anni di arte. Molte provengono dalle collezioni private della famiglia reale prussiana e dal 1918 sono amministrate dalla fondazione Stiftung Preusschiscer Kulturbesitz (la fondazione responsabile del patrimonio culturale degli Hohenzollern). Il più antico tra i musei dell’isola è l’Altes Museum (1830), che è anche il più antico museo tedesco, capolavoro neoclassico di Karl Friedrich Schinkel. L’idea che portò a compiere un passo successivo, cioè a realizzare nell’area un articolato complesso museale costruendo altri quattro musei, scaturì dalla visione romantica di Federico Guglielmo IV di Prussia (1840‐1861), che volle dare vita a un “rifugio” per l’arte e la scienza paragonabile al forum dell’antica Roma: una visione illuminista – così la definì l’Unesco – che ebbe il merito di dare all’arte una collocazione fisica all’interno del contesto urbano, rendendola in questo modo accessibile al pubblico. Il piano per il rinnovamento e la modernizzazione su vasta scala dell’area, approvato e avviato nel 1999, intende oggi trasformare il sito in una location culturale d’avanguardia. I lavori termineranno nel 2015. Nella mediateca del Pergamon Museum è possibile vedere virtualmente tutto il grandioso progetto – denominato Museuminsel Berlin 2015 – e comprenderne meglio la vastità. Tra le novità, un camminamento che collegherà i diversi palazzi e interventi infrastrutturali, compreso un nuovo edificio d’ingresso – opera dell’architetto britannico David Chipperfield, dove si troveranno bar, negozi e aree espositive. Verranno anche restaurati i giardini dell’Alte Nationalgalerie, che saranno restituiti al loro aspetto dei primi anni del Novecento, e la quarta ala del Pergamon. [Digitare il testo] “L’isola del tesoro” della città di Berlino è accessibile dal lato sinistro del Deutsches Historisches Museum (museo storico tedesco), di fronte alla Staatsoper, in Unter den Linden, appena oltrepassato lo Schlossbrücke (ponte del palazzo). Il luogo ha un’importanza storico‐topografica notevole perché qui, nella piccola Spreeinsel (isola sulla Sprea), nacque nel 13° secolo la città di Berlino, con i suoi due insediamenti gemelli di Berl e Cölln. Nel 1859, dopo la costruzione dell’Altes Museum, Federico Guglielmo IV di Prussia ordinò la realizzazione del Neues Museum, che avrebbe dovuto ospitare le collezioni egizie e preistoriche. Oltre 200 milioni di euro sono stati stanziati per la ristrutturazione di questo museo, che ospita la collezione dei papiri egizi, la biblioteca antiquaria e una Nefertiti custodita da una teca in vetro.Seguì, nel 1876, la Alte Nationalgalerie, realizzata da Johann Heinrich Strack ‐ successore di Friedrich August Stüler – e destinata alla pittura tedesca ed europea del 19° secolo. La galleria è stata riaperta nel 2001 e oggi ospita opere di Monet, Manet, Renoir e Caspar David Friedrich. Il barocco Bode Museum (1904), che in origine si chiamava Kaiser Friedrich‐Museum ed era dedicato all’arte rinascimentale, nel 1956 fu intitolato al suo primo direttore, Wilhelm von Bode. Noto per la sua collezione di sculture e di opere d’arte bizantine, è stato riaperto nel 2006, dopo una ristrutturazione durata cinque anni. Il museo più conosciuto dell’isola resta tuttavia il Pergamon Museum (1930) di Alfred Mussel, realizzato per soddisfare l’esigenza di nuovi spazi espositivi dove ospitare le opere ritrovate dagli archeologi tedeschi del 19° secolo a Pergamo, in Asia minore, nella stessa epoca in cui Schliemann dissotterrò il tesoro di Priamo. Il Pergamon Museum attira ogni anno un milione di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, che giungono qui per ammirare l’Altare di Pergamo, la Porta di Mileto e la Porta di Ishtar. Sono disponibili audio‐guide in molte lingue straniere, il cui utilizzo è compreso nel prezzo del biglietto d’ingresso. Jüdisches Museum Monumento alla storia sociale, politica e culturale degli ebrei in Germania, lo spettacolare Berlin Jüdisches Museum di Daniel Libeskind è considerato, per i suoi contenuti e la sua architettura, un’eccellenza mondiale. Dal 9 settembre 2001, data della sua apertura, il museo ha già accolto oltre 4 milioni di visitatori. Il Museo, sintesi architettonica dell’identità culturale di un popolo, si pone anche come tangibile espressione della presenza e del ruolo degli ebrei in Germania, ma oltre tutto questo è un invito alla riconciliazione – fisica e spirituale – della città di Berlino con l’Olocausto. Nato a pochi chilometri dalla capitale tedesca (a Lodz, in Polonia) e appartenente a una famiglia decimata nello sterminio, Libeskind presentò il suo progetto al Senato di Berlino nel 1988, un anno prima della caduta del muro. Alla base della sua proposta era il desiderio di affrontare, in un’unica struttura, temi ampi e complessi come la storia degli ebrei tedeschi e il vuoto lasciato dalla loro assenza a Berlino, per arrivare infine a offrire un simbolo di speranza per un nuovo corso storico, per Berlino e per l’Europa. Il Museo, ha spiegato Libeskind, “descrive e integra, per la prima volta nella Germania del dopoguerra, la storia degli ebrei del Paese, le ripercussioni dell’Olocausto e il senso di disorientamento spirituale connesso a tutto ciò. Ed è anche semplicemente un museo, con la documentazione esposta alle pareti”. La mostra permanente, inaugurata nel 2001, descrive oltre 2000 anni di storia ebraica, dall’epoca Romana a oggi, suddividendo l’esposizione in 14 sezioni, che documentano lo sviluppo della vita degli ebrei in Germania nel corso dei secoli, dal punto di vista artistico, culturale e scientifico. Al momento dell’apertura l’edificio era vuoto, in modo da consentire ai visitatori (350mila) di apprezzare prima di tutto il simbolismo estetico dell’edificio e di comprendere meglio il rapporto tra gli spazi espositivi e la struttura architettonica nel suo complesso. [Digitare il testo] Il primo museo ebraico aprì a Berlino nel 1933, in Oranienburge Strasse, ma tutto il materiale esposto fu confiscato dalla Gestapo nel 1938. Successivamente, un “dipartimento ebraico” fu ospitato nel Kollegienhaus, il settecentesco palazzo barocco di Philipp Gerlach. La “prima pietra” per il museo attuale fu posata nel 1992 dopo che il progetto di Daniel Libeskind vinse il concorso, avviato nel 1989, per la realizzazione di un dipartimento ebraico che ampliasse il Berlin Museum; dietro di lui, 165 progetti alternativi. Fu il momento conclusivo di un processo durato vent’anni. Il nome dato da Libeskind al suo progetto era “Between the lines” (tra le righe). L’idea di partenza, infatti, era quella di due linee: la prima composta di sezioni frammentate; la seconda, invece, tortuosa ma continua, senza fratture. In questo modo Libeskind rappresentava visivamente la coesistenza di due elementi: da una parte la frammentazione, dall’altra la continuità, la speranza; gli ebrei e i tedeschi; l’est e l’ovest; la tradizione e il presente. Tre passaggi sotterranei, o “assi”, collegano l’edificio nuovo con quello antico, barocco. Il primo asse porta alla “Scala della continuità”, ovvero al museo vero e proprio e alla mostra permanente; il secondo conduce al “Giardino della Diaspora e dell’Emigrazione”; il terzo – unico dei tre a non avere sbocco – al “Vuoto dell’Olocausto”, simbolo dell’assenza dei cittadini ebrei di Berlino. L’edificio è caratterizzato da luccicanti pareti zincate, linee irregolari e, a terra, forme a zigzag che raffigurano stelle. La luce filtra attraverso fessure asimmetriche che sembrano pugnalate nell’altrimenti liscia facciata del monolitico palazzo il quale, visto dall’alto, ricorda la forma stilizzata di un fulmine. In realtà le finestre‐fessure seguono uno schema preciso: ricalcano la posizione – identificata su una mappa della Berlino pre‐bellica – delle case dove abitavano eminenti cittadini ebrei e tedeschi. terra lo spazio è suddiviso in zone separate, tagliate lungo un’asse est‐ovest, ciascuna delle quali può essere raggiunta soltanto percorrendo appositi passaggi. Gli elementi strutturali si fondano sul Vuoto, un concetto che non può essere esposto. Cinque “vuoti” verticali attraversano l’edificio: le pareti disadorne e scure sono ben visibili dal piano espositivo. Ultima aggiunta al Museo è lo spettacolare Glass Courtyard (cortile di vetro), completato nel settembre 2007. Rappresenta una sukkah (che significa “capanna”, “tabernacolo”), una struttura di grande importanza simbolica e religiosa nella cultura ebraica. Un possente scheletro d’acciaio ramificato sostiene le vetrate. Il Museo è una fondazione indipendente, istituita nel 1999, che propone un ricco programma culturale comprendente mostre, simposi, eventi e iniziative di carattere educativo. Per apprezzare pienamente i contenuti e le proposte del museo è consigliabile la visita guidata, disponibile in diverse lingue. È possibile scrivere o telefonare, in modo di prenotare la visita più adatta alle proprie esigenze, soprattutto in presenza di bambini. Eccellenti il bar‐ristorante e l’accesso per i portatori di disabilità. Schloss Charlottenburg Costruito nel 1699 da Federico III come residenza estiva per la consorte Sofia Carlotta, questo splendido palazzo, che è il più grande di Berlino, è incorniciato da un giardino barocco. L’interno ospita la più importante collezione di pittura francese del Settecento al di fuori della Francia. È possibile visitare il Palazzo Antico (con le sue stanze barocche, gli appartamenti reali, la collezione di porcellane cinesi e giapponesi, le argenterie) e l’Ala Nuova, con gli eleganti arredi e decori in stile rococò voluti da Federico il Grande (Federico II di Prussia). Il complesso è stato ampliato diverse volte, con l’aggiunta di una torre sormontata da una cupola e da una statua della dea Fortuna, di alcune ali laterali, del giardino d’inverno e della sala per il tè Belvedere, che oggi è un museo della porcellana. Meritano una visita anche il mausoleo della regina Luisa di Prussia e il padiglione Schinkel, costruito come residenza estiva per Federico Guglielmo II. [Digitare il testo] Il palazzo fu gravemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale e fu poi ricostruito a partire dagli anni Cinquanta. L’ex teatro del palazzo ospita oggi il Museo della preistoria e dell’antichità, che custodisce tesori provenienti dai famosi scavi di Troia eseguiti da Schliemann nell’Ottocento. I biglietti per ciascun museo sono venduti separatamente, mentre nel parco l’accesso è libero. Nell’Ala Nuova sono anche disponibili audio guide. Di fianco al palazzo, il bar‐ristorante Kleine Orangerie ha un atrio luminoso e posti a sedere all’aperto nella bella stagione; è un luogo ideale per una breve sosta o per un pranzo. Nell’edificio più grande, la Grosse Orangerie, da aprile a ottobre vengono organizzati concerti di musica classica e concerti di musiche del Seicento e del Settecento eseguiti da orchestrali in abito d’epoca. Deutsches Historisches Museum Il Museo di Storia Tedesca si trova nella Zeughaus, l’edificio barocco dell’Armeria, di fronte alla Staatsoper, facilmente riconoscibile dalla sua facciata rosa. All’interno, oltre 8000 oggetti e reperti ripercorrono 2000 anni di Storia tedesca, suddivisi in sale connotate da codici cromatici. Questo straordinario museo è stato riaperto al pubblico il 3 giugno 2006, dopo sei anni di chiusura per restauri. La mostra permanente, intitolata “Deutsche Geschichte in Bildern un Zeugnisse” (la Storia tedesca per immagini e testimonianze) è un’immensa cronistoria del Paese visto all’interno del suo contesto europeo. I 7500 mq di spazio espositivo sono ripartiti su due piani e raccolgono documenti, dipinti, arredi, macchinari e oggetti d’ogni genere, che insieme disegnano un ricco ritratto storico e sociale del Paese. Come pietre miliari, i punti d’informazione guidano il visitatore lungo il percorso. Il percorso del piano superiore, che si snoda in senso orario, inizia con l’antichità e procede via via attraverso le varie epoche, per terminare con il 1918. Al piano sottostante l’esposizione continua con il XX secolo e finisce con la riunificazione e la partenza degli alleati da Berlino. Le mostre temporanee sono ospitate nei 2700 mq dell’edificio I.M.Pei Bau, realizzato dall’architetto contemporaneo sino‐americano Ieoh Ming Pei, autore anche della famosa piramide del Louvre, a Parigi. Inaugurato nel 2003, esso rappresenta una delle perle architettoniche della nuova Berlino: un edificio leggero, arioso e geometrico che di per sé vale la visita. Audio guide disponibili. È possibile assistere alle presentazioni multimediali sulla Storia tedesca dalle 10:00 alle 18:00 nell’adiacente Zeughaus Cinema. Madam Tussauds A pochi passi dalla Porta di Brandeburgo si trova la versione berlinese del famoso museo delle cere, che fu contestato quando alla sfilata di personaggi famosi fu aggiunto anche Adolf Hitler. Nel 2008, infatti, un visitatore balzò al di là del vetro e gli staccò la testa. Oggi, il capo è tornato sul collo, dietro il vetro protettivo, in compagnia dei ritratti di altri famosi personaggi politici tedeschi, qualche presidente americano, Albert Einstein, Sigmund Freud e diverse leggende della musica, da Ludwig van Beethoven ai Tokyo Hotel. Giochi interattivi affiancano i campioni del tennis, del calcio e della boxe e nella ricostruzione di uno studio televisivo appare la simulazione di un gioco a quiz. Nell’area “dietro le quinte” il visitatore può scoprire chi era Madame Tussaud, che scolpì i ritratti delle vittime della Rivoluzione francese. L’ultima sala è riservata alle celebrità, come Nicole Kidman e Brad Pitt. I visitatori possono farsi fotografare: i ritratti vengono poi stampati in stile Pop art, come gli scatti a quattro colori di Andy Warhol. Sono disponibili anche biglietti combinati che consentono l’accesso al Legoland Discovery Center e all’AquaDom & Sea Life. [Digitare il testo] Museum The Kennedys Il museo dei Kennedy si trova di fronte alla Porta di Brandeburgo, in Pariser Platz, al di là della piazza dove sorge la nuova ambasciata americana inaugurata il 4 luglio 2008. È un segno dell’eredità lasciata a Berlino da John F. Kennedy, 35° presidente degli Stati Uniti. La presidenza Kennedy, nei momenti di massima tensione della Guerra Fredda, fu infatti strettamente legata alla storia della città, soprattutto quando la costruzione del Muro e il drammatico confronto tra i carri armati americani e sovietici a Checkpoint Charlie nell’ottobre 1961 sembrarono preludere alla Terza guerra mondiale. Kennedy fu ricevuto con entusiasmo a Berlino il 26 giugno 1963, quando volle vedere con i propri occhi la realtà del Muro costruito qualche anno prima. Dal municipio cittadino (Schoneberg Rathaus) si rivolse alla cittadinanza annunciando “Ich bin ein Berliner” (io sono un berlinese). Queste parole sono forse le più famose tra quelle pronunciate da Kennedy e divennero fonte d’ispirazione per la politica mondiale. La collezione del museo comprende oltre 300 fotografie e oggetti, gran parte dei quali appartenuti al presidente stesso, che nell’insieme disegnano un ritratto fedele della vita pubblica e privata di questa illustre famiglia. Sono disponibili visite guidate in inglese. Neue Nationalgalerie Kulturforum, Berlin‐Tiergarten La Nuova galleria nazionale, con la sua struttura in vetro e acciaio, è la mecca degli amanti dell’arte contemporanea e dell’architettura. L’edificio, che sorge nei pressi di Potsdamer Platz, è un’opera di Mies van der Rohe, inaugurata nel 1968. L’interno si articola su 5000 mq di superficie, con 800 metri di pareti. Il luminoso piano superiore è utilizzato per mostre particolari, per esempio quando vengono esposti dipinti e sculture di grande formato. Tra i maestri del Novecento, qui sono rappresentati i cubisti Picasso, Gris e Léger, i surrealisti Ernst, Dalì e Mirò, i docenti della Bauhaus Klee e Kandinsky ed espressionisti come quelli appartenenti al gruppo Die Brücke, oltre a Heckel, Schmidt‐Rottluff e Kirchner, il cui quadro Potsdamer Platz regala un interessante ritratto storico della città. Le campiture di colore di Frank Stella, Barnett Newman ed Ellsworth Kelly sono imperdibili. Durante le mostre temporanee le collezioni permanenti sono chiuse. Su richiesta, i visitatori possono accedere al giardino per vedere le sculture astratte e figurative esposte lì. Durante alcune manifestazioni il museo mette a disposizione le LIVE!SPEAKERS, guide con una speciale formazione per rispondere con simpatia alle domande, spiegare il significato delle opere e aiutare i visitatori a comprendere e apprezzare la mostra. Alte Nationalgalerie La Alte Nationalgalerie (galleria nazionale antica) ospita una delle più importanti collezioni tedesche di pittura dell’Ottocento e comprende capolavori di Caspar David Friedrich, Adolph Menzel, Edouard Manet, Claude Monet, Auguste Renoir e Auguste Rodin. Tra le opere più interessanti, Der Mönch am Meer (Il monaco in riva al mare, Caspar David Friedrich, 1810), Die Toteninsel (L’isola dei morti, Arnold Böcklin, 1883), Flotenkonzert Friedrich des Großen in Sanssouci (Concerto per flauto di Federico II a Sanssouci, Adolph von Menzel, 1852), Dans la serre (Nella serra, Edouard Manet, 1879). La galleria ‐ uno dei cinque musei che formano la cosiddetta Isola dei Musei di Berlino, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Fu costruita tra il 1866 e il 1876 per essere poi restaurata in stile neoclassico, sul modello di un tempio greco, da Friedrich August Stüler. Il museo è stato riaperto al pubblico nel 2001. The Story of Berlin [Digitare il testo] Questa mostra storica interattiva è tutto tranne che un museo ordinario. La proposta è quella di un viaggio interattivo, con tanto di suoni e luci, attraverso 800 anni di storia berlinese, analizzata per temi, ciascuno dei quali offre anche molto materiale, intelligente e stimolante, per tenere occupati i bambini (touch screen, cassetti informativi). I piccolissimi si divertiranno invece a cercare gli orsetti nascosti in ogni sala. La sezione dedicata al Tempo descrive le innovazioni mentre quella sull’Industrializzazione si percorre su un pavimento che vibra, come in una fabbrica meccanica. Il periodo più buio della Storia tedesca non è ignorato: alcune sale si soffermano sugli aspetti peggiori elaborando provocatoriamente alcuni concetti chiave dell’ideologia dell’epoca. La divisione delle due Germanie è ben rappresentata anche nel soggiorno diviso a metà e nel rifugio antiatomico, costruito negli anni Settanta, cui si accede ogni ora con visita guidata in inglese o in tedesco (le visite in altre lingue vanno prenotate) . Il Museo è aperto da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 20, con ultimo ingresso alle 18. Pergamonmuseum Il Museo di Pergamo, famoso in tutto il mondo per la sua collezione archeologica, è una delle attrazioni più popolari della città. Situato all’interno dell’Isola dei musei, comprende tre diverse realtà: la Collezione delle antichità classiche (in mostra anche nell’Altes Museum), il Museo delle antichità del vicino Oriente e il Museo di arte islamica. Il museo colpisce soprattutto per la monumentalità delle opere esposte al suo interno. Della Collezione delle antichità classiche fa parte l’altare di Pergamo, risalente al II secolo avanti Cristo e considerato uno dei principali capolavori di epoca ellenistica. Il fregio raffigura la battaglia tra dei e giganti. La Porta di Mileto rappresenta invece un importante esempio di architettura Romana. Il Museo dell’antichità del vicino Oriente vanta forse la più ricca collezione di tesori provenienti da questa regione. È dominato dall’imponente ricostruzione della Porta di Ishtar, il grandioso portale interamente ricoperto con tasselli di ceramica blu, che nel VI secolo a.C. dava accesso alla città di Babilonia. Le mura sono decorate con leoni, draghi e tori, i simboli delle principali divinità babilonesi. Sul fondo, attraverso una parete trasparente, i visitatori possono comprendere come è stato possibile ricostruire la grande struttura a partire da piccoli frammenti. Altri importanti elementi della collezione sono la facciata della sala del trono di re Nabucodonosor, la ricostruzione di un palazzo assiro del XII secolo a.C. e manufatti risalenti all’epoca della nascita della scrittura. Il Museo d’arte islamica nacque nel 1904 grazie alla donazione, da parte di Wilhelm von Bode, di una serie di preziosi tappeti provenienti da Iran, Asia minore, Egitto e Caucaso, che ancora rivestono un ruolo importante all’interno del museo. Altri elementi di spicco della collezione d’arte, che spazia dall’VIII al XIX secolo, sono la stanza di Aleppo, ovvero la vivace ricostruzione della camera di un mercante siriano della città di Aleppo nel XVII secolo, dipinta con versetti arabi e persiani e motivi di piante, creature mitologiche e figure umane. Il museo di Pergamo resterà aperto durante ogni fase della ristrutturazione attualmente in corso. ShoppingaBerlino
A Berlino troverete di tutto e di più, ma mai in un posto solo. Qui l'arte dello shopping consiste nell'avventurarsi tra i diversi quartieri e scoprirne la diversità: boutique trendy e il made‐in‐Berlin tra Mitte e Prenzlauer Berg, antiquari a Charlottenburg, negozietti etnici, bigiotteria o mercatini a Schöneberg, vintage e usato a Kreuzberg. Per chi ama girovagare per il puro gusto di curiosare tra le maggiori firme della moda internazionale, le mete sono i grandi magazzini. Lusso e sfarzo si trovano alla KaDeWe e sul “miglio” dei negozi di abbigliamento della Ku'damm. Da non dimenticare la Friedrichstrasse, i Friedrichstadtpassagen e la parigina Galeries Lafayette, nonché le 'Arkaden' di Potsdamer Platz, attraente centro commerciale con cafés e ristoranti. Potsdamer Platz Arcades [Digitare il testo] Il luminoso centro commerciale Arkaden è facilmente raggiungibile e si trova tra Tiergarten e Potsdamer Platz. Luogo perfetto per girare senza fretta o per una sosta su tre piani, è ben ventilato, ha molti negozi e offre una grande scelta di articoli: abbigliamento e catene internazionali, accessori, regali, prodotti elettronici. Naturalmente ci sono anche supermercati, ufficio postale, bar e fast‐food. Tra le attrazioni preferite, una delle migliori gelaterie di Berlino, Caffè & Gelato, con i tavoli, al primo piano. Friedrichstrasse Friedrichstrasse è uno dei quartieri dove è possibile avventurarsi abbinando shopping e cultura. Il nuovo 'downtown' di Mitte, risorta dopo la riunificazione, è l'essenza dell'estro e dell'esclusività, con i suoi 'Quartiers' in stile Art Deco, facilmente raggiungibili tra le due stazioni della metropolitana di Stadmitte e di Französische Strasse. Si può fare una prima sosta al 206 per l'alta moda e le grandi firme internazionali, per poi proseguire al 207, sede berlinese delle Galeries Lafayette di Jean Nouvel, famose per lo spettacolare atrio con il gigantesco cono di vetro luccicante. Al 205 si può invece sostare per uno spuntino e una bibita. Kurfuerstendamm ed Tauentzienstrasse L'imperdibile Ku'damm, con il suo proseguimento Tauentzienstrasse, è il viale dello shopping berlinese, ideale per tutta la famiglia e perfetto per ogni esigenza: abbigliamento, cibo e souvenir a prezzi discreti e spesso con occasioni e saldi. Dopo la KADEWE, sulla Wittenberg Platz, si può procedere passeggiando verso la Ku'damm con molte vetrine internazionali, tra cui H&M, Esprit e Zara. L'Europa Centre è un centro commerciale dove si possono acquistare souvenirs e giornali. Merita una sosta il tradizionale Kanzler Eck con il caffè panoramico, o il self‐service Marché Movenpick. I negozi più esclusivi – come Tommy Hilfinger, Gucci e Louis Vuitton ‐ si trovano oltre i grandi magazzini Werthheim e lungo le eleganti traverse, tra cui Fasanenstrasse, con il raffinato Literatur Café, e Bleibtreustrasse, con boutiques, gioiellerie e curiosità. Hackescher Markt Berlino è capitale di moda alternativa e la Berlin Fashion Week, passerella di stilisti emergenti, continua a essere l’espressione di questa forza creativa. Per conoscere l'atmosfera della Berlino sempre in evoluzione, dove nuove tendenze, vitalità e stile sono di casa e in scena, la meta ideale è la zona dello Scheunenviertel, con Hackescher Markt e la Schönhauserstrasse. Gli Hackescher Höfe, a due passi dalla stazione, sono i famosi cortili, ristrutturati negli anni Novanta, con il loro vivacissimo mix di negozi, uffici, locali, cinema, cafés e ristoranti. La zona è ricca di piccoli negozi dove si può andare in cerca delle ultime creazioni dei giovani stilisti berlinesi, delle marche indipendenti, o dove poter trovare un paio di scarpe uniche al mondo. Proseguendo per la Ku'damm, o per la parallela Kantstrasse, si arriva nel quartiere di Charlottenburg, con la deliziosa Savigny Platz e le traverse che riportano indietro di almeno un secolo, come Bleibtreustrasse, Uhlandstrasse, Knesebeckstrasse. Tra bellissimi palazzi residenziali e negozi di abbigliamento, arredamento, casalinghi, tessuti, tappeti e antiquariato, si trova anche il centro di design e arredamento moderno Stilwerk, ideale per un acquisto speciale. MezziPubblici
Il sistema integrato dei trasporti pubblici di Berlino (BVG) è senza dubbio il modo migliore per viaggiare in città. La rete dei trasporti è suddivisa in tre zone (A, B e C) per le quali è necessario un solo biglietto, valido nelle linee [Digitare il testo] sotterranee (U‐Bahn) e di superficie (S‐Bahn) della metropolitana, nonché sui tram, comodi e veloci, e sui battelli che navigano attraverso i laghi cittadini. Tariffa normale Berlin è divisa in tre zone ‐ A, B e C ‐ ma gran parte delle destinazioni si trovano nelle prime due. È possibile acquistare biglietti o abbonamenti di tipo AB (2 zone) o ABC (3 zone). Biglietti usati di frequente (tariffe zone AB): • Viaggio singolo AB € 2,10 • Percorso breve € 1,30 • Biglietto giornaliero AB € 6,10 • Biglietto settimanale AB € 26,20 • Biglietto di gruppo AB (max. 5 persons) € 15,90 • Biglietto 4 corse AB € 8,00 Berlin WelcomeCard • Berlin WelcomeCard (tariffa zone AB) € 16,50 / € 22,00 / € 29,50 (48 h / 72 h / 5 giorni) • Berlin WelcomeCard (tariffa zone ABC) € 18,50 / € 25,00 / € 34,50 (48 h / 72 h / 5 giorni) Acquista il biglietto! Nella metropolitana berlinese non ci sono barriere ma è obbligatorio obliterare il biglietto affinché sia valido, quindi prima di iniziare la corsa assicuratevi di avere timbrato. I controlli sono frequenti e sono effettuati da personale in borghese, che commina multe costose ai trasgressori. In ogni stazione della metropolitana le biglietterie automatiche forniscono informazioni anche in lingua inglese. Viaggiare in Taxi I taxi sono numerosi e quasi sempre facili da trovare. Potete trovare parcheggi di taxi in tutte le principali stazioni, negli aeroporti, di fronte alla KADEWE e agli hotel. La maggior parte dei tassisti berlinesi parla inglese, ma non tutti. Tariffe: partenza a € 3.00 e € 1.58 per ogni km. Percorsi brevi (Kurzstrecke): € 3,50 fino a 2 km se fermate un taxi di passaggio. Viaggiare in auto Vi abituerete presto a guidare a Berlino e apprezzerete i suoi viali spaziosi e l’educazione stradale degli automobilisti locali. È obbligatorio dare precedenza al traffico che sopraggiunge da destra, mentre un segnale a forma di diamante vi indicherà che la precedenza è la vostra. • Ricordate che le piste ciclabili sono diffuse e che i ciclisti che procedono dritti hanno la precedenza quando svoltate a destra. • A Berlino est i tram hanno la precedenza • La circonvallazione si chiama Berliner Ring. ContattiutiliaBerlino
Ambasciata d’Italia a Berlino Hiroshimastr. 1 10785 – Berlino [Digitare il testo] Tel +49‐30‐254400 +49‐30‐254400 Fax +49‐30‐25440169 E‐mail: [email protected] Emergenze A Berlino, come in tutta la Germania, i numeri telefonici per le emergenze sono: 112 per l’ambulanza e i vigili del fuoco 110 per la polizia La chiamata è gratuita anche dai telefoni pubblici. Assistenza sanitaria I turisti italiani che si recano temporaneamente (per studio, turismo, affari o lavoro) a Berlino, in Germania o in un qualsiasi Stato membro dell’Unione Europea, ricevono le cure mediche necessarie previste dall’assistenza sanitaria pubblica locale se hanno con loro la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) cosiddetta “Tessera Sanitaria”. La TEAM sostituisce i precedenti modelli E110, E111, E119 ed E128 ed è in distribuzione da parte del Ministero dell’ Economia e delle Finanze. Per chi non l’ha ancora ricevuta può recarsi presso la propria ASL e richiedere il certificato sostitutivo provvisorio. Si consiglia comunque di munirsi anche di un’assicurazione sanitaria privata che preveda, oltre alla copertura di eventuali spese sanitarie, anche il rimpatrio aereo o il trasferimento in un altro Paese. Contattando il Consolato italiano viene suggerita una lista di medici e luoghi dove recarsi in caso di necessità. Per maggiori informazioni al riguardo si consiglia di consultare la propria ASL o il sito del Ministero della Salute Ospedali Le strutture sanitarie ed il personale medico berlinese sono di ottimo livello. Per le cure d’emergenza, i cittadini europei devono avere con sé la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). I cittadini extraeuropei devono possedere una speciale assicurazione per le spese d’emergenza. Farmacie A Berlino le Apotheken (farmacie) sono numerose, ma durante la notte, per sapere qual è la farmacia aperta più vicina si può chiamare lo 030.31.00.31. Servizi d’emergenza I servizi d’emergenza, attivi anche di notte, offrono un primo soccorso telefonico e consigli su come comportarsi, cosa fare o chi chiamare. [Digitare il testo] Guardia medica: 030.31.00.31 Croce Rossa Tedesca: 030.85.00.52.08 Emergenza avvelenamento: 030.192.40 Emergenza droga: 030.192.37 Problemi psicologici: 0800.111.0.111 Dentisti Chiamando lo 030.89.00.43.33 ci si informa sul dentista più vicino dove effettuare un intervento d’urgenza. Landesamt L’ufficio regionale per la salute e la sicurezza pubblica di Berlino fornisce informazioni ai disabili e agli anziani. Informazioni per i giovani disabili, tel.: 030.26.54.24.03 Servizio per disabili e anziani, tel: 030.859.40.10 [Digitare il testo] Fonti Le informazioni per la realizzazione della Guida sono state ricavate dalle seguenti pubblicazioni ISTAT (http://www.istat.it/it/archivio/66113) Datatur 2012 (http://www.federalberghi.it/pubblicazioni/datatur%202012.pdf) Berlin.de (http://www.berlin.de/international/monumenti/index.it.php) KWintessential.co.uk (http://www.kwintessential.co.uk/resources/global‐etiquette/germany‐country‐profile.html) Germany Business Etiquette (http://www.cyborlink.com/besite/germany.htm) Federal Ministry of Economic and Technology (http://www.germany.travel/it/index.html) Germany Travel (http://asp.isprit2.de/cust/_Global_/DZT/aktuelle_ausgabe_1113.php) Fatti sulla Germania (http://www.tatsachen‐ueber‐deutschland.de/it/home1.html) Ambasciata di Germania a Roma (http://www.rom.diplo.de/Vertretung/rom/it/01/Turismo/Turismo.html) PlanetHotel.net (http://www.planethotel.net/database/planet/ph.nsf/pagine/F72AA48EB342494580256A6A004C0B17?OpenDocum
ent) Rapporto ENIT 2012 (http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/EUROPA/Germania.pdf) Osservatorio Nazionale del Turismo (http://www.ontit.it/opencms/opencms/ont/it/statistiche/istat/arrivi_e_presenze/index.html) [Digitare il testo] Turismo & Consiglio web marketing (http://www.turismoeconsigli.com/statistiche‐turismo‐italia‐europa‐estate‐2011/) Centro internazionale di studi sull’economia turistica (http://venus.unive.it/ciset/) [Digitare il testo]