Cristo Re dell`universo

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Cristo Re dell`universo
N ome soc ie tà
PARROCCHIA
SAN GAETANO
Parrocchia 02.39.21.58.95; 3929377373
Oratorio : 3738373000
Web site: www.parrocchiasangaetano.org
E-mail: [email protected]
foglio settimanale della comunità a cura di don Charles
ORARIO S. MESSE
FERIALE:
7 – 9 – 18,15
(vigiliare 18)
FESTIVO:
8–10–11,30-18–20,30
(S. Spirito ore 9.30)
CONFESSIONI


Prima e dopo le S.
Messe
8.30 –9.30;17.3018.00
SEGRETERIA
PARROCCHIALE
Da lunedì a venerdì
9.30 - 12.00
Ingresso da Via
Mac Mahon 92
CENTRO DI
ASCOLTO
Martedì: 10 - 12;
17-18.45;
Mercoledì: 15 -17;
giovedì e venerdì: ore 17
- 18,45 Via Duprè 19,
3° piano
tel .02-39.21.58.88
ORATORIO
Lunedì -Venerdì:
ore 16,30-18,30
CENTRO CULTURALE
Lunedì - venerdì :
ore 17-18,45
Via Duprè 19, I piano;
0236504046
Domenica 09 Novembre: CRISTO RE DELL’UNIVERSO
Carissimi parrocchiani,
“Christus vincit,Christus regnat,Christus imperat!”
al termine dell’Anno liturgico si celebra la solennità di Gesù Cristo Re dell’universo. Possiamo subito chiederci il perché di una tale celebrazione; cosa si vuole
dire con questa festa? Con la celebrazione della Regalità di Gesù Cristo si vuole
sottolineare che Egli (Cristo redentore) è il Signore della storia, l’inizio e la fine
del tempo. Cristo è un re diverso e cosi capovolge tutte le nostre idee sulla regalità. San JoseMaria Escriva de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei, ha lasciato ai
credenti un bel pensiero sulla regalità di Gesù Cristo che vorrei ora condividere
con voi. Buona festa a tutti!
“È Re e desidera regnare nei nostri cuori di figli di Dio. Ma mettiamo da parte
l'immagine che abbiamo dei regni della terra: Cristo non domina né cerca di imporsi, perché non è venuto per essere servito, ma per servire. Suo regno è la pace,
la gioia, la giustizia. Cristo, nostro re, non vuole da noi ragionamenti inutili, ma
fatti, perché non chiunque mi dice: « Signore, Signore! » entrerà nel regno dei
cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” (cfr E’ Gesù che
passa, 93) “Dov'è il re? Dove cercarlo se non là dove vuole regnare, cioè nel
cuore, nel tuo cuore? Per questo si fa bambino: chi non ama infatti una piccola
creatura? Dov'è allora il re, il Cristo che lo Spirito Santo cerca di formare nella
nostra anima? Non può essere di certo nella superbia che ci separa da Dio, non
nella mancanza di carità che ci isola. Lì Cristo non c'è; lì l'uomo resta solo”.
(cfr E’ Gesù che passa, 31) “Cristo deve regnare innanzitutto nella nostra anima.
Ma come risponderemmo se ci domandasse: tu, mi lasci regnare dentro di te? Io
gli risponderei che per farlo regnare in me ho un grande bisogno della sua grazia: soltanto così anche il palpito più nascosto, il sospiro impercettibile, lo sguardo più insignificante e la parola più banale, perfino la sensazione più elementare,
tutto potrà tradursi in un osanna a Cristo, il mio Re.”(E’ Gesù che passa, 181)
“Se lasciamo che Cristo regni nella nostra anima, non saremo mai dei dominatori, ma servitori di tutti gli uomini. Servizio: come mi piace questa parola! Servire
il mio Re e, per Lui, tutti coloro che sono stati redenti dal suo sangue. Se noi cristiani sapessimo servire! Andiamo dal Signore e confidiamogli la nostra decisione di voler imparare a servire, perché soltanto così potremo non solo conoscere e
amare Cristo, ma farlo conoscere e farlo amare dagli altri.” (cfr E’ Gesù che
passa, 182 ).
GIORNATA DIOCESANA CARITAS 2014
PANE E PAROLA
“VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE” Mc 6,37
MESSAGGIO DEL CARDINALE ARCIVESCOVO
Carissimi,
un cordiale saluto a ciascuno di voi, responsabili e volontari impegnati nelle Caritas
della nostra Chiesa ambrosiana.
Il prossimo 9 novembre, nella solennità del Signore Gesù Cristo Re dell’universo, celebreremo la Giornata Diocesana Caritas: sarà un’altra occasione per soffermarci sulle tematiche legate
alla campagna contro la fame nel mondo lanciata da Caritas Internationalis e a Expo 2015.
1. Sull’evento di Expo, come già anticipato, tornerò più diffusamente in occasione del prossimo
discorso di Sant’Ambrogio. È utile qui sottolineare che si tratta di un evento provvidenziale che
nasce al di fuori della Chiesa, ma che come Chiesa siamo chiamati ad abitare. Expo 2015 si pone
come una moderna agorà, una piazza nella quale documentare la portata universale della visione
cristiana
a
proposito
del
cibo,
del
nutrire,
della
società,
dell’umano.
Per questo è importante essere presenti, per poter dire – con il linguaggio adeguato e comprensibile ad ogni uomo – la nostra concezione di umanesimo. Non presenteremo soluzioni tecnocratiche alle formidabili sfide che l’umanità di oggi deve affrontare per sfamare e dissetare in modo
dignitoso ogni uomo e ogni donna. Con forza diremo che il dovere di offrire cibo a tutti si giustifica per il fatto che non possiamo non riconoscerci appartenenti ad “una sola famiglia umana” come recita il titolo della Campagna lanciata da Caritas Internationalis nel dicembre dello scorso
anno. Questi temi non potranno restare confinati all’interno del sito di Expo, ma dovranno diventare oggetto di riflessione nelle nostre parrocchie e nelle aggregazioni di fedeli che intercettano
quotidianamente il disagio alimentare di tanti nostri fratelli.
2. Come ho già avuto modo di dire a Seveso in occasione del convegno Diocesano delle Caritas
decanali, è importante far crescere il nesso tra carità e cultura. Dobbiamo lasciarci interrogare
dalle esperienze di disagio e fatica dei nostri fratelli, facendo emergere le domande che esse ci
pongono. In questo modo potremo imparare a coniugare azione, intelligenza e creatività, a imitazione dei grandi santi della carità.
Questo domanda però un atteggiamento fondamentale: quello della disponibilità al cambiamento. È ciò che chiede Gesù al giovane ricco (cfr. Lc 18, 18-23).
Non tanto “fare” delle cose ma essere disposti a cambiare il nostro modo di “essere” e quindi di
rapportarci con gli altri, con i beni.
Ogni nostra azione deve poter esprimere la nostra appartenenza alla Chiesa ed essere segno tangibile dell’amore del Signore Gesù per ogni uomo e donna.
3. Riemerge quindi con forza il compito educativo della Caritas. Fin dai suoi inizi la sua prevalente funzione pedagogica è stata bene evidenziata dal Beato Paolo VI: «Al di sopra di questo aspetto
puramente materiale della vostra attività emerge la sua prevalente funzione pedagogica, il suo
aspetto spirituale che non si misura con cifre e bilanci, ma con la capacità che essa ha di sensibilizzare le chiese locali e i singoli fedeli al senso e al dovere della carità in forme consone ai bisogni e ai tempi» (Discorso alle Caritas diocesane, 28 settembre 1972).
In questo compito non facile ci sostiene Gesù Eucaristia. Nella Nota pastorale sulla comunità
educante ho ricordato che: «La Domenica, cioè il giorno del Signore che soprattutto nell’Eucaristia manifesta l’imponenza di Dio nella vita delle persone e dell’intera famiglia umana, è naturalmente la prima e fondante espressione di quest’unica comunità di cui ogni articolazione vive.
… Il Dies Domini costituisce il paradigma della vita della comunità che ama, lavora, soffre, riposa… col Signore al centro e a partire dal rapporto con Lui».
La mensa eucaristica non nutre solo la nostra vita, ma trasforma le nostre relazioni: ci aiuta a crescere nello stile di una vita donata, capace di farsi pane per altri, una vita salvata dall’egoismo che
la renderebbe sterile.
4. Mi piace allora concludere questo Messaggio con l’augurio che durante questo anno pastorale
la vostra azione favorisca la crescita di tutta la Chiesa diocesana come “comunità educante” alla
carità, superando ogni tentazione alla delega che impedisce di assumere le proprie responsabilità
e rende settoriale l’azione ecclesiale. La lotta contro la fame e le sue innumerevoli sfaccettature
non ha bisogno solo di figure carismatiche o di politici lungimiranti, ma soprattutto di ogni singolo cristiano e cittadino appassionato del bene comune e del futuro dell’umanità.
Nell’esprimere a ciascuno di voi il mio ringraziamento, vi esorto a vivere con sempre maggiore
consapevolezza questo compito educativo ed essere così attori protagonisti del nuovo umanesimo.
Vi saluto e vi benedico
+ Angelo Card. Scola
Arcivescovo
PENSIERO DELLA SETTIMANA
«Dobbiamo lasciarci interrogare dalle esperienze
di disagio e fatica, coniugando azione, intelligenza
e creatività»
Angelo Cardinale Scola.
Agenda Parrocchiale
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08 novembre
09 novembre
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11 novembre
14 novembre
16 novembre
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17 novembre
Gruppo famiglie in oratorio guidato dal diacono Mauro Agosta. Ore 19.30
Giornata Diocesana Caritas
Raccolta “Banco di Solidarietà”
Incontro con i genitori dei ragazzi della 5° elementare e della I° Media
Terza Età : Santa Messa per i defunti della comunità. Ore 15.30
Cineforum.
Prima Domenica di Avvento.
Incontro con i genitori dei ragazzi della 2°,3° e 4° Elementare
Inizio visita alle famiglie e benedizione natalizia . Sarete informati, circa il giorno
e l'ora della visita.
Presentazione ai genitori
dei percorsi di catechesi.
Battesimo Bambini
dopo la S. Messa delle ore 10.00 in Oratorio
I genitori che intendono far battezzare il proprio
09 Novembre:
Genitori 5° Elementare e I° Media
16 Novembre:
Genitori 2°, 3° e 4° Elementare
figlio nel mese di Novembre (domenica 30) sono
pregati di prendere contatto con il parroco.
PREGHIERA A CRISTO RE
Signore, Cristo Gesù, re dei re,
che hai potere sulla vita e sulla morte,
tu conosci gli intimi segreti
e non ti sono ignoti né i miei pensieri
né i miei sentimenti.
Signore, Cristo Gesù, re dei re,
Tu conosci l'estrema fragilità
del mio cuore, della mia volontà,
da' forza alla mia debolezza
e sostienimi nei miei affanni.
Signore, Cristo Gesù, re dei re,
Tu che sei il mio sostegno,
dimentica i miei numerosi peccati
e perdona tutti i miei tradimenti.
Signore, Cristo Gesù, re dei re,
ti lodo e ti glorifico,
nonostante la mia indegnità,
perché con me la tua misericordia
non ha limite.
Sei il mio aiuto e il mio protettore.
Il tuo nome sia sempre lodato!